Heartbreaker

di Drew Bieber
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


La protagonista, Alex, è la migliore amica di Justin. I due si conoscono da piccoli ma ora, da adolescenti, qualcosa sta cambiando, soprattutto in Justin, lui prova una strana attrazione nei confronti della ragazza, ma per non rovinare la loro amicizia sopprime i suoi sentimenti. Durante una festa però i due si baciano, anche se involontariamente e Justin non riesce più a negare ciò che prova per Alex, e anche nella ragazza qualcosa cambia. Entrambi si amano tantissimo, ma nessuno dei due se ne accorge. Poi Alex parte per un viaggio in Australia, Sydney, da alcuni sui parenti, ma ritorna con una grande sorpresa, il suo nuovo ragazzo, Ryan, che susciterà la gelosia di Justin. Il ragazzo allora prova a dimenticare Alex rimpiazzandola con Danielle, la più popolare della scuola. Alex ci rimane male e al compleanno del suo ragazzo (a cui vi partecipano sia Justin che la sua ragazza) fa una scenata di gelosia al suo migliore amico, ma Justin al culmine della collera bacia intensamente Alex. Ora i due sanno che si amano e Alex decide di abbandonare la sua città, per dimenticarsi di Justin, lui diventa famoso e dopo tre anni, il destino decide di farli rincontrare, ma questa volta Justin non vuole lasciar andare la ragazza che ha sempre amato e nel backstage succede l’improbabile.

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Ciao, sono Alex Smith, ho 15 anni, sono nata e cresciuta a Stratford, e il mio migliore amico è Justin Bieber (lui ha 16 anni), ci conosciamo da bambini e siamo molto amici, ogni mattina andiamo a scuola insieme e anche oggi e mi sta venendo a prendere, eccolo!
Io: Ciao Justin!
Justin: Ciao Alex!
Io: Andiamo?
Justin: Si, sali!
Salgo in macchina e dopo cinque minuti siamo a scuola. Entriamo e prendiamo i libri nei nostri armadietti che sono vicini e lui va nell’aula di scienze e io in quella di storia.
Justin: Uffa! È già suonata! Vabbè ci vediamo alla terza ora, ciao!
Io: Ciao a dopo.
La prima e la seconda ora mi sembrano interminabili forse perché storia e matematica sono le materie che odio di più. Passate queste due ore infernali esco dall’aula e vado a prendere i libri, ma Justin non è ancora arrivato e vado ad aspettarlo in palestra.
Io: Ehi eccoti! Che fine avevi fatto?
Justin: Il prof. Ci ha trattenuto più del dovuto, ma finalmente sono libero!
Io: Hahahaha!! Esagerato geografia non è mica una tortura!!
Justin: Invece si!! Andiamo la prof ci sta chiamando.
Io: Bene ora dovremmo fare un allenamento militare solo perché abbiamo parlato un po’.
Finalmente alla quinta ora, la preferita di Justin e oggi anche la mia visto che c’è la pizza. Io e Justin ci sediamo allo stesso tavolo, come sempre, negli ultimi mesi ho iniziato a prendere in considerazione l’idea di sedermi con delle ragazze e non sempre col mio amico. Tutti pensano che tra me e Justin ci sia qualcosa solo perché stiamo sempre insieme, ma non è così, io lo considero quasi un fratello e anche lui mi considera come una sorella!!!
Justin: Ti da fastidio?
Io: Cosa?
Justin: Il fatto che pensino che tra noi c’è qualcosa?
Io: No a te?
Justin: No, ehi che ne dici se domani andiamo a quel nuovo Luna Park che hanno aperto?
Io: Bhe, veramente io …
Justin: Non vuoi venire con me perché ti preoccupi di quello che dicono gli altri vero?
Io: No, e che ….
Justin: Non ti preoccupare, se sei imbarazzata a uscire con me non fa niente!
Io: Allora domani andiamo al Luna Park.
Dopo la scuola Justin mi riaccompagna a casa e il giorno dopo mi viene a prendere per andare al Luna Park. Facciamo un giro su ogni giostra soprattutto quelle pericolose, sono le nostre preferite, poi ci mettiamo sul prato all’ombra per riposarci e parliamo.
Io: Ah, è proprio divertente questo Luna Park, però fa troppo caldo!! Tu che dici Justin?
Justin: ……..
Io: Ehi, Justin, che c’è?
Justin: ……
Io: Justin, mi vuoi rispondere?
Justin: Non ti da più fastidio stare con me?
Io: Cosa?
Justin: Sarebbe così terribile se tu provassi qualcosa per me?!
Io: …… ma che dici? Tu per me sei solo un amico!!
Justin: Si, ma se io piacerei a te e tu a me, cosa succederebbe?
Io: Non lo so
Justin: Se ti chiedessi di essere la mia ragazza cosa mi diresti?
In quel momento mise la sua mano sopra la mia e la strinse.
Io: ….. non saprei cosa dirti! Non ti ho mai considerato come mio ragazzo!
Justin: Quindi è no? 
Io: Justin io ti voglio bene ma …. Come un amico
Justin : Ok. Scusa se ti ho fatto questa domanda ….
Io: Justin … io non …. Non volevo ferirti …
Justin: Andiamo ….
Queste parole ero gelide, proprio come la sua espressione, in quel momento sentii un vuoto dentro, era inspiegabile, volevo solo morire …..
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Sono passate quasi due settimane da quel giorno …. da quando ho litigato con Justin. Non poter più parlare con lui, ridere alle sue battute che mi rendevano sempre felice, ascoltare la sua voce melodiosa mentre suonava la chitarra e non poter più vederlo sorridere mi rendevano la vita morta, sentivo che mi mancava qualcosa, avrei tanto voluto chiedere scusa a Justin, ma non ci riusciva, c’era qualcosa che mi bloccava, sapevo che quello non era stato un semplice litigio come altri, sapevo di averlo ferito nell’anima e questo faceva seriamente male anche a me! Non avevo più il coraggio di guardarlo negli occhi, era cambiato tutto. Non c’era più nessuno che venisse a casa mia per farmi compagnia quando avevo la febbre o mi sentivo sola, non c’era più nessuno con cui condividere la felicità o il dolore, nessuna spalla su cui piangere, nessuna mano per asciugarmi le lacrime, nessun sorriso che riuscisse a trovare il mio e non c’erano più belle braccia che mi rialzavano e abbracciavano. Non c’era più nulla. Le giornate le passavo a piangere sul letto, ripensando a quando eravamo piccoli e lui li spingeva sull’altalena dietro casa sua, quelle parole che mia aveva detto, quelle domande, mi riempivano la testa e mi chiedevo cosa stesse pensando lui. Non andai a scuola per tre giorni consecutivi, chiusa, al buio, in quei pochi metri quadrati che componevano la mia camera, dove mi sentivo sempre a mio agio, ma non era più così. Il cuscino e le coperte erano zuppi delle mie lacrime. Finché mia madre venne una mattina e mi obbligo di andare a scuola e dopo cinque minuti mi ritrovai in macchina e giunta a destinazione scesi. Con lo sguardo abbassato e gli occhi ancora rossi non persi tempo e andai subito vicino al mio armadietto, poi mi accorsi che c’era qualcuno accanto a me. Era lui, quel ragazzo che fino a due settimane fa mi accompagnava a scuola. Non so il perché ma mi sentivo imbarazzata, non riuscivo più a ricordare il suo nome anche se lo gridavo fortemente nella mia testa, mi sembrava che le mie labbra avessero dimenticato come pronunciarlo. Lui non mi guardò neanche, mi trattò come una sconosciuta e a quel suo modo di reagire  mi sentii una sconosciuta e anche lui, non lo riconoscevo più. Quando mi passo vicino e se ne andò alle mie spalle gli occhi mi divennero lucidi e mi scese una lacrima lungo la guancia. Danielle, la ragazza più popolare della scuola,  mi vide con quell’espressione assente e mi venne vicino.
Danielle: Ehi, Alex tutto bene sei molto pallida?!
Io non la risposi era come se mi trovassi in uno spazio infinito e nero.
Danielle: Alex, rispondimi, mi stai facendo preoccupare!!!
Io: Ah …. Oh Danielle ciao non ti stavo sentendo, cosa c’è?
Danielle: Ho visto che piangevo e volevo sapere se stavi bene.
Io: Si, certo non ti preoccupare.
Danielle: Sicura?
Io: Si, tutto bene.
Danielle: Ok. Io stavo andando in classe vuoi venire con me?
Io: Non lo so ….
Danielle: Dai vieni!!!
Io: Ok
Danielle aveva capito che tra me è Justin era successo qualcosa, così anche tutta la scuola, e lei vedendomi triste voleva fare di tutto per farmi sentire meglio. Anche se è la più popolare della scuola, Danielle non è una antipatica, viziata che si crede importante anzi. Lei è dolce, gentile e si preoccupa sempre degli altri. Passai con lei la prima e la quarta ora cercando di tirarmi su di morale, ma ogni volta che vedevo Justin mi sentivo come sotto un treno, lei mi diceva di ignorarlo ma era troppo difficile, ogni volta che ci incrociavamo era come fare un passo in dietro fino a quel giorno. Era suonata la quinta ora e prima di andare in mensa andai a posare delle cose nell’armadietto e vidi Justin che parlava con degli altri ragazzi e lo sentii parlare male di me. Non potevo crederci, il mio migliore amico, la persona che mi conosceva meglio delle sue tasche, che mi voleva bene come nessun’altra, stava dicendo cattiverie su di me. In quegli istanti sentivo il cuore diventare di pietra e mi misi a correre senza sapere dove scoppiando in un pianto di immenso dolore e poco a poco tutto intorno a me a me divenne buio e mi sentivo morta. Dopo un po’ mi svegliai a casa, nel mio letto, testimone della mia angoscia. Sentii dei passi e la porta della mia stanza si aprì, era mia madre.
Mamma: Vedo che ti sei svegliata Alex, come ti senti?
Io: Ma cosa è successo … ho un forte mal di testa!!!
Mamma: Sei svenuta, Danielle ti stava aspettando in mensa ma quando ha visto che non tornavi è venuta a cercarti e ti ha trovata nell’aula di musica sul pavimento a piangere
Io: Già ora ricordo
Mamma: Ti hanno portata in infermeria e poi mi hanno chiamata e sono venuta a prendere
Io: …..
Mamma: Vuoi restare da sola?
Io: Si per favore, non voglio vedere nessuno
Mamma: Vabbene come vuoi se ti serve qualcosa chiamami
Dopo un lungo sonno sentii la voce di mia madre che mi chiamava, dalla porta leggermente aperta scorsi Danielle. Che cosa ci faceva qui, a casa mia? Mi salutò ed entrò in camera mia sedendosi sul mio letto.
Danielle: Ciao Alex, come va!?
Io: Ciao! Meglio per fortuna! Grazie per avermi portata in infermeria! 
Danielle:Di nulla, però mi sono davvero spaventata quando ti ho vista svenuta a terra!! Ma cosa ti è successo?
Io: Niente …. Non ti preoccupare ….
Danielle: è per Justin vero?
Io: ….
Danielle: Avete litigato vero?
Io: Si …
Danielle: Dimmi che è successo!!
Io: Ho sentito Justin … parlare male di me … alle mie spalle
In quel momento gli occhi mi diventarono lucidi
Danielle: Capisco. E la cosa ti ha stupito fino al punto di svenire.
Io: Già ….
Danielle: Tu e Justin siete amici da tantissimo tempo ormai, vedrai che le cose si aggiusteranno.
Io: Justin è il mio migliore amico, tra di noi ci sono stati dei litigi, e ne siamo sempre usciti … ma quei litigi erano una sciocchezza in confronto a questo. Non sarà facile metterci una pietra sopra!
Danielle: Sicuramente no, ma ci riuscirai, non ti preoccupare, quando meno te lo aspetti vi perdonerete. Ma ora ci pensiamo. Ho un’idea, Ben, quello che è nella squadra di basket, da una festa, andiamoci insieme.
Io:  Non lo so … è che ultimamente non sono proprio in vena di feste …
Danielle: Adesso basta! Non ti lascerò autocommiserarti tutto il fine settimana, invece di andare ad una festa, per via di un ragazzo. Tu ci vieni!!
Io: Ok … hai vinto ci vengo.
Danielle: Bene allora domani passo a prenderti. Ciao Alex!!!
Io: Ciao.
La sera dopo andai alla festa con Danielle, come deciso, per quell’occasione non mi ero vestiti molto elegante, anzi avevo i stessi vestiti che mettevo abitualmente, non avevo proprio voglia di andare a quella festa quindi non mi sforzai molto. A quella festa c’era quasi tutta la scuola, ma non avevo proprio pensato che potesse esserci anche Justin. Danielle andò a salutare Chris e trascinò anche me. Eccolo, era proprio lì, di fronte a me, ma non mi degnava neanche di uno sguardo. Danielle mi prese per il polso e ci allontanammo, aveva capito che stavo ancora più male di prima. Sarebbe stato davvero difficile farmi passare la tristezza ora. Passai tutto il resto della serata tra le parole delle amiche di Danielle che non sopportavo più. Il mio sguardo era costantemente triste, vuoto, inespressivo. Un grande dolore prese il sopravvento nel mio cuore alla vista di Justin circondato da una decina di ragazze. Non so il perché ma le mie gambe mi portarono sul retro, nel giardino. Feci meno di due passi e mi inginocchiai, non avevo più forze. Non riuscivo a respirare, dai miei occhi sgorgavano lacrime che percorrevano interamente le mie guance. Le sentivo di veleno. Stringevo tra le mani i ciuffi d’erba del prato, e provavo rabbia, gelosia. Era tutto così inspiegabile. Mi sentivo uno squarcio al cuore. In quel momento una ferita si stava aprendo nella mia anima. E poi …

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


E poi sentii una mano sulla spalla. Mi ritrovai Justin avanti a me, mi stava guardano con occhi compassionevoli. Mi prese per entrambe le spalle e mi alzò. Pochi secondi e mi strinse in un forte abbraccio. Riuscivo solo a sentire il mio cuore che batteva all’impazzata finché la voce di Justin non prese posto nella mia mente.
Justin: Perdonami, ti prego … perdonami  …
Io: J- Justin … devi tu a perdonare me
Justin: Io non ho nulla da perdonarti. Sono io quello che ti ha fatta soffrire
Io: Non mi importa. Ora voglio solo ritornare tua amica
Justin: Anch’io …
Il giorno dopo Justin venne a prendermi a casa per andare a scuola come al solito e le cose ritornarono come prima, ma quell’episodio aveva cambiato qualcosa in me.
 
Oggi è finalmente Halloween e io e Justin la passeremo insieme come sempre guardando film horror e raccontandoci storie paurose. Oh un messaggio, è di Danielle, noi siamo ancora amiche nonostante io e Justin siamo ritornati in buoni rapporti.
Messaggio: Ehi ciao Alex, sta sera do una festa in maschera per Halloween vieni se ti fa piacere ci divertiremo!!!
Dopo aver letto il messaggio ho chiamato Justin.
Io: Justin ciao!!
Justin: Ciao Alex che c’è?
Io: Danielle mi ha invitata ad una festa sta sera vuoi venire anche tu?
Justin: Ma noi Halloween l’abbiamo sempre passato insieme!!
Io: Lo però per una volta potremmo anche fare diversamente. Dai!!
Justin: Ok allora vengo però non posso venire a prenderti devo uscire prima
Io: Nessun problema basta che vieni. Ciao
Justin: Ciao
La festa era fantastica, tutti avevano dei bei vestiti, ma riconobbi i miei amici uno ad uno. Danielle si travestì da strega, io da vampira ma non sapevo Justin da cosa si era mascherato. Pensavo non fosse venuto, non riuscivo a vederlo e gli mandai un messaggio.
Io: Ehi sei alla festa?
Justin: Si, sono venuto
Io: Dove sei non ti vedo
Justin: Trovami anche se per te sarà difficile
Lo cercai in ogni angolo della casa ma si era nascosto bene. Danielle poi mi costrinse a giocare al gioco della bottiglia, era come obbligo, verità o paragone solo che le due persone dovevano baciarsi al buio per dieci secondi. Ruotai la bottiglia e le due estremità indicavano me e un ragazzo che però aveva la maschera e non potevo vedere chi era. Ero costretta a baciarlo e la cosa m’imbarazzava perché non conoscevo la persona a cui stavo dando quel bacio. Quando le nostre labbra si sfiorarono sentii il corpo vibrare, poi quello sconosciuto mi accarezzò dolcemente una guancia, quel tocco mi sembrava familiare, e quelle labbra morbide erano come se conoscessero perfettamente le mie, sembrava che le avesse viste tantissime volte e in me cresceva il desiderio di sapere chi fosse quel ragazzo che mi stava facendo sentire in paradiso. Quei dieci secondi sembravano eternità. Lui mi assaporava con dolcezza e mi stringeva a se quasi non mi volesse lasciare andare. È stato un bacio magico. Il giorno dopo raccontai tutto a Justin, ma la cosa strana era che non si ingelosì, anzi sembrava compiaciuto di ciò che gli dicevo. Non era mai successo.
Justin: continua dai racconta
Io: te lo detto ci siamo baciati ed è stato tutto meraviglioso
Justin: davvero, allora questo tizio bacia bene
Io: già … però da quel bacio è cambiato qualcosa in me
Justin: cioè?
Io: beh … diciamo che se scoprirei chi era quel ragazzo … come posso dire …
Justin: te ne innamoreresti e vorresti metterti con lui
Io: ma che dici stupido … certo qualcosa penso che la proverei ma non so se …
Justin: invece si soprattutto se è un bel tipo
Io: no
Justin: Alex io ti conosco benissimo è come dico io
Io: e io dico di no. Comunque mi dovresti fare un favore
Justin: e sarebbe?
Io: beh … scopri chi mi ha baciata
Justin: che?!? Ma neanche per sogno!!
Io: perché? dai sei il mio migliore amico o no?
Justin: ti sembro forse un detective privato?
Io: no tu sei il mio amico che conosce tutti i ragazzi della scuola che erano alla festa e che mi troverà quello che mi ha baciata. Dai per favore fallo per me!!!
Justin: Ok lo faccio
Io: Aaaaaaaah Justin grazie grazie grazie sei il migliore. Ora vado ciao.
Justin: Ciao
Due giorni dopo. A scuola.
Io: Justin allora hai scoperto chi era quello della festa?
Justin: beh … si …
Io: davvero?!! E chi è? Dimmelo
Justin: Beh … è un mio amico
Io: chi?come si chiama?
Justin: Lucas. Gioca nella mia squadra di basket
Io: aaaaaaaaaaah fammelo conoscere
Justin: ok ma quando?
Io: quando hai allenamento?
Justin: tra 10 minuti
Io: allora ti aspetto in palestra
Justin: Ok ciao
Io: ciao
Justin: ah … forse ho sbagliato …
In palestra
Io: uffa … ma quando viene
Justin: Alex eccomi
Io: finalmente
Justin: scusa ce ci ho messo troppo ma …
Io: sisi certo perdonato ora dimmi chi è
Justin: chi è chi?
Io: Lucas quello che hai detto che mi ha baciata
Justin: oh, giusto Lucas
Io: Si Lucas. Vuoi farmelo conoscere?
Justin: ma certo però non ora … facciamo alla fine dell’allenamento
Io: oh Justin
Justin: e dai che ti costa aspettare un po’
Io: Ok
Dopo la partita.
Io: Ora fammi conoscere Lucas
Justin: Ok vieni
Io: bene !!!
Justin: ehi Lucas
Lucas: Justin bel passaggio quello di prima
Justin: grazie … lei è Alex … la ragazza che …
Lucas: … ho baciato alla festa di Danielle
Io: già
Quando vidi Lucas non provai la sensazione che pensavo. Credevo che in un modo o nell’altro l’avrei riconosciuto, ma non mi trasmetteva niente.
Lucas: anch’io volevo conoscerti. Per fortuna ne ho la possibilità grazie a Justin
Justin: di nulla … io devo andare ciao
Vidi Justin molto sconsolato, facendomi conoscere Lucas sembrava che aveva perso la cosa più importante che aveva.
Io: bene Lucas purtroppo devo andare anch’io
Lucas: certo non ti preoccupare se vuoi possiamo risentirci che ne dici?
Io: ne sarei felice ciao
Lucas: ciao
Più tardi Justin venne a casa mia per uscire.
Justin: allora … come ti sembra quel tipo, Lucas?
Io: è un tipo ok però …
Justin: … però non è il tuo tipo
Io: già non posso credere che sia stato lui a farmi emozionare in quel modo … ma se tu mi dici che è lui mi fido, tu non potresti mai mentirmi su una cosa del genere
Justin: s-si … ovvio, hai perfettamente ragione
Io: oh, il telefono. È un messaggio di Lucas, che faccio gli rispondo?
Justin: perché no
Io: ok … vediamo un po’
Messaggio L : ciao Alex sono Lucas, mi chiedevo se ti andasse di uscire con me domani sera, sempre se ti fa piacere
Io: Justin ti dispiace se rimandiamo la serata a casa tua domani ?
Justin: certo, tanto Lucas è molto più importante di me. Non farti problemi!!
Io: Ok, allora gli dico di si
La sera dopo uscii con Lucas. Fu divertente ma sembrava mi mancasse qualcosa. Lucas era dolce, divertente, gentile, ma non riuscivo a vederlo come mio ragazzo. Neanche come amico a dire il vero. Non riuscivo a capire perché allora mi era piaciuto quel bacio. Sta sera esco di nuovo con Lucas, ma non sono molto entusiasta. Eccolo.
Io: ciao Lucas
Lucas: ciao Alex
Lucas è stato zitto per gran parte del tragitto ed io non avevo il coraggio di parlargli. Poi però si sedette ed io accanto a lui. Aveva un’aria triste, abbattuta sembrava volesse dirmi qualcosa ma gli mancava il coraggio.
Io: ehi Lucas che ti prende è da un po’ che sei strano. Devi dirmi qualcosa?
Lucas: beh … in realtà … io …
Io: tu cosa? Per favore dimmelo
Lucas: quella sera … alla festa … n-non sono io … non sono io che ti ho baciata
Io: come?
Lucas: Justin mi ha detto di fingere perché non voleva che tu sapessi la verità. Mi dispiace, ma non sono io.
Dopo aver sentito quelle parole corsi via verso la casa di Justin lasciando Lucas da solo. Suonai e mi precipitai immediatamente in camera sua. Volevo sapere perché mi aveva mentito, perché non potevo sapere chi mi avesse baciata. Ero determinata a saperlo. Arrivai da lui piangendo.
Justin: Alex … che ci fai qui? Perché stai piangendo?
Io: perché Justin? … perché non mi hai detto la verità? Voglio saperlo
Justin: io … io n-non …
Non capivo perché Justin non era stato sincero con me e proprio su una cosa del genere, ma ora ero in camera sua decisa a sapere il perché ci tutto ciò.
Io: Justin rispondi, perché?
Justin: non voglio rovinare la nostra amicizia
Io: la rovinerai se non mi dici la verità. Devo sapere la verità
Justin: ok ti dirò la verità
Io: bene, e sarebbe
Justin: tu hai baciato un ragazzo … che è anche lui nella mia squadra di basket …
Io: e …
Justin: … e lui ha già la ragazza per questo non volevo dirti che era lui
Io: e quale sarebbe il problema
Justin: beh … lui ha la ragazza e quando tu hai detto che ti piaceva per via di quel bacio ho pensato che ci saresti rimasta male
Io: tutto qui?
Justin: si, ti ho mentito solo per proteggerti
Io: grazie
Justin: sono o non sono il tuo migliore amico?
Io: certo che lo sei, il migliore
Il giorno dopo tutto tornò come prima ma quando tornai a casa …
Io: ciao mamma sono tornata
Mamma: Alex vieni qui, io e tuo padre dobbiamo parlarti
Io: che c’è mamma
Papà: Alex ricordi quei nostri parenti in Australia a Sydney?
Io: si e allora?
Mamma: avevamo l’intensione di andare a fargli visita
Io: e per quanto?
Mamma: un mese partiremo a febbraio
Io: ma il primo marzo è il compleanno di Justin e io devo andarci
Papà: dai ci che succede se per una volta non vi vai, ci hai sempre partecipato
Io: è questo il punto. Io devo andarci, non sono mai mancata e non voglio e poi è anche il mio e tu lo sai che lo abbiamo sempre festeggiato insieme e quest’anno è proprio a casa sua
Mamma: Ok se ci tieni così tanto potremmo anche tornare qualche giorno prima
Io: davvero? Oh grazie grazie
Due giorni prima della partenza salutai Justin. Lui non la prese molto bene. Ero la sua migliore amica o forse qualcosa di più. Mi accompagno anche all’aeroporto per salutarmi, ma ad entrambi eravamo più che tristi. Sydney era bellissima ma preferivo sempre Stratford. Al mio ritorno il mio primo pensiero fu Justin. Appena entrai in camera sua stupefatto mi abbracciò. Mi era mancato più di tutti. E non vidi l’ora che venisse il giorno del suo compleanno. Ma quando arrivai alla festa Justin non era molto entusiasta.
Io: ciao Justin, auguri!!!
Justin: grazie anche a te
Io: ah Justin lui è Ryan …
Justin: Justin
Ryan: Ryan
Io: … il mio ragazzo
In quel momento l’espressione di Justin diventa confusa
Justin: i- il tuo r- ragazzo?
Io: si, io e Ryan ci siamo conosciuti a Sydney
Justin: quindi voi state insieme?
Ryan: si , per questo Alex è la mia ragazza
Justin: cioè voi vi amate?
Ryan:certo, io amo molto Alex
Justin: allora siete fidanzati?
Ryan: ah ah
Justin: e …
Io: uffa Justin si io e Ryan ci piacciamo, si può sapere che ti prende sei strano
Justin: nulla, assolutamente niente e tutto ok
Io: bene allora possiamo passare questa serata in modo normale
Justin: ma è ovvio
Io: allora noi due andiamo a sederci
Justin si comportò in modo strano per tutta la festa e senza motivo. Fissava costantemente me e Ryan, sembrava che la sua presenza lo irritava tantissimo. Nei giorni seguenti le cose cambiarono, Ryan mi accompagnava sempre a scuola e poi uscivo sempre con lui e gli raccontavo tutto. Justin era diverso sembrava avercela a morte con Ryan, ma ecco la grande sorpresa:Justin mi aveva proposto di fare un’ uscita  a quattro con me, Ryan,lui e la sua nuova ragazza. Non facevo altro che chiedermi chi fosse la ragazza di Justin che avrei conosciuto tra poche ore al parco. Ed eccoci io e Ryan mentre aspettiamo Justin ed con grande sorpresa vidi Danielle. Non potevo crederci Danielle era la ragazza di Justin!!! Ma la cosa ancora più strana era che al solo vederli ridere insieme diventavo nervosissima. Mi dava fastidio vederli vicini mano nella mano a dirsi quanto si amavano.

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Eccoci nel mese di maggio e domani sarà il compleanno di Ryan per questo ora sto organizzando una festa a sorpresa. Per l’occasione verranno anche i suoi genitori da Sydney. Ho chiesto a Justin di aiutarmi con i preparativi e come sempre io ordino e lui esegue. La festa sarà in giardino quindi Justin dovrà portare tavolini e sedie fuori. È completamente sfinito, questa sera dorme a casa mia, non è la prima volta anzi, da piccoli montavamo le tende nel giardino e dormivamo lì per settimane sia a casa mia che sua, quindi per me ora è tutto normale, insomma il fatto che giri per casa mia in boxer e senza maglia non mi imbarazza affatto e poi i miei non ci sono e Ryan è andato in un paese vicino dove i suoi hanno una casa, quindi io e Justin siamo soli. Prima di dormire guardiamo un film e lui come al solito si stende sul divano e si mette con la testa sulle mie gambe, questa cosa per noi è del tutto normale, poi mi alzo per prendere altri pop corn e lui si siede normalmente sul divano. Io lo raggiungo ma verso l’ 01:00 di notte mi appoggio sulla spalla di Justin e mi addormento, lui se ne accorse e spegne la tv e si addormenta anche lui. Il giorno dopo mi ritrovo abbracciata a lui sono più o meno le 10:30 e sveglio Justin. Facciamo colazione e usciamo per prendere le ultime cose per la festa e prima che ce ne accorgiamo è già ora e gli invitati iniziano ad arrivare. Io passo tutta la serata a parlare con Ryan e Justin con Danielle ogni tanto ci diamo un’occhiata, ma Justin sembra arrabbiato e sinceramente anch’io, forse perché io sto con Ryan e lui con Danielle, probabilmente ci da più fastidio di quanto pensavamo. Quasi a metà festa mia madre porta la torta e io e Ryan ci facciamo una foto insieme e mi bacia di colpo. Justin fa lo stesso con Danielle quasi l’avesse fatto a posta. Sento una strana sensazione in me e sento gli occhi diventare lucidi, era come se una grande solitudine mi stesse colmando e corsi in camera mia in lacrime senza farmi vedere da nessuno. Mi gettai sul letto e gridai forte.
Io: perché Justin … perché mi fai questo … perché ?
Justin: Alex …
Mi alzo dal letto e gli vado vicino col viso ricoperto dalle lacrime
Io: cosa vuoi vattene non voglio vederti
Justin: smettila
Io: no lasciami stare basta perché mi fai soffrire perché?
Justin:  perché sta con Ryan?
Io: perché lui è l’unico che mi ama, l’unico che mi vuole bene
A quelle parole Justin si arrabbiò ma si trattenne
Justin: non è vero Alex
Io: invece si
Justin: no ci sono io
Io: si, certo, come no, ci sei tu e Danielle però.
Justin: non è vero io a te ci tengo e tanto
Io: stai mentendo tu non fai altro che rinfacciarmi in faccia che vuoi state insieme anche prima quando l’hai baciata
Justin: e quando tu hai e Ryan vi siete baciati?!  Eh?!! Tu non te ne accorgi ma sto male a vederti con lui
Io: e io secondo te no?!  avvolte vorrei tanto sprofondare, vorrei morire perché tu pensi a lei e non a me
Justin: io sto con lei solo perché da quando stai con Ryan mi sono sempre sentito solo. Io non ho mai sopportato di vedervi insieme, abbracciati, mi sono sentito tradito perché la mia migliore amica non era con me, non mi stava più vicino come prima. Sai ieri quando ti sei addormentata tra le mie braccia mi sono sentito felice perché ti sentivo mia. Senza di te io non posso vivere. E sai un’altra cosa?!? Ti ho mentito quando ti ho detto chi hai baciato a quella festa. Tu in realtà hai baciato …
Io: … chi?
Mi prese i polsi e mi sbatté violentemente contro il muro e mi baciò. Io mi lasciai andare a quella sensazione di immenso piacere, poi mi lasciò i polsi e mi strinse a se abbracciandomi forte come per non scappare, io gli misi le braccia al collo e strinsi i suoi capelli con le mani. Quel bacio era fantastico, forte e deciso ma allo stesso tempo dolce e delicato. Non ci staccammo neanche per respirare, l’unica aria di cui avevamo bisogno ero io per lui e lui per me. Ero talmente felice in quel momento che dimenticai che stavo baciando il mio migliore amico, era il cuore a guidarmi . Non sapevo se stavo facendo la cosa giusta baciando Justin ma sapevo che era la cosa di cui avevo davvero bisogno, avevo la necessità di sentirlo vicino. Io gli stringevo sempre di più le punte dei capelli e lui sempre più eccitato mi stringeva la vita, non riuscivo a respirare per la stretta troppo forte ma non mi importava, stavo bene con lui. All’improvviso ricordai di aver già vissuto quella sensazione e capii che io avevo baciato Justin a quella festa. Gli lascia le labbra ma eravamo ancora abbracciati saldamente, ci guardavamo negli occhi e a stento riuscivamo a respirare.
Io: Justin … allora eri … eri tu?
Justin: si …
Io: p- perché non … mi ha detto … la verità?
Justin: perché sapevo … che poi … tra di noi … si- si sarebbe creato dell’imbarazzo
Io: …
Justin: ma quando … quando poi ti ho visto con Ryan … non sono più riuscito a trattenermi.
Justin a quel punto mi abbracciò ancora più forte e mi sussurrò all’orecchio.
Justin: ora però lo sai … sai che TI AMO
Io: …
Justin: i- io ti amo con tutto me stesso
Io: Justin …
Justin: non c’è stata mai nessun’altra ragazza nella mia vita. Ho deciso di stare con Danielle solo per sopprimere la solitudine
Io: m- mi dispiace …
Mi misi sul letto e iniziai a piangere più di prima, non riuscivo più a capire, non sapevo se essere felice o triste, ero solo confusa! Justin sentì che singhiozzavo e mi asciugò le lacrime.
Justin: lo sapevo … è per colpa mia
Io: no è solo colpa mia … sono stata solo un’egoista
Justin: no la colpa è mia, è normale che tu abbia un ragazzo sono io che non dovevo intromettermi  perdonami
Io: io non ho nulla da perdonarti
Justin: e tu? …
Io: io cosa?
Justin: tu cosa provi per me?
Io: non lo so, i- io non lo so Justin, davvero
Justin: forse è meglio se me ne vado
Io: …
Proprio quando Justin stava per andarsene arrivò Ryan
Ryan: Justin, che ci fai tu qui?
Justin: me ne sto andando
Ryan: Alex … che è successo?
Io: …
Ryan: che le hai fatto?
Justin: niente
Justin chiuse la porta e se ne andò. Ryan rimase con me. Mi chiedeva continuamente cosa ci facesse lì Justin, cosa fosse successo. Il mio silenzio era costante. Non volevo dirgli niente di ciò che era successo ma la mattina dopo decisi di lasciarlo. In preda all’ira se ne andò da casa mia senza dirmi dove andava. Dopo più o meno due ore andai da Justin, avevo un brutto presentimento. Infatti lo trovai pieno di lividi e sangue.
Io: ma che hai fatto?
Justin: chiedilo al tuo ragazzo o meglio al tuo ex ragazzo
Io: come lo sai?
Justin: me lo ha detto lui. È venuto a cercarmi prima qui e poi mia madre gli ha detto che ero al parco e quando mi ha incontrato abbiamo fatto a botte
Io: aspetta su tu ora sei qui, lui ora dov’è?
Justin: l’ho steso con un pugno e penso che ora stia ancora dormendo nel parco
Io: però, non ti facevo così forte
Justin: lo so, ma dopotutto cosa vuoi aspettarti da un tipo con dei muscoli così!!
Io: ora però non montarti la testa
Justin: io non mi monto la testa
Io: come no
Non potevo crederci Justin aveva fatto a botte per me, per difendermi ed ora ero lì, a casa sua a curargli le ferite mentre mi raccontava le sue gesta eroiche. A quanto pare lui teneva a me più di quello che pensavo anche se so che non come un’amica. Lui mi amava e anch’io ma non riuscivo proprio a vederlo come mio ragazzo forse perché è da tanto tempo chi siamo amici. La sola idea che io e lui potevamo stare insieme mi spaventava. Io volevo essere come sempre la sua migliore amica, ma non ci sarei riuscita perché l’amore che provavo per lui era troppo, se per lui sarei stata solo un’amica avrei dovuto accettare tutte le sue relazioni, però sapevo che il mio cuore ne avrebbe sofferto. Come sua ragazza invece sarebbe cambiato tutto, non ci saremmo comportati come al solito, ad esempio avremmo camminato mano nella mano, ci saremmo dati baci e ci saremmo chiamati amore e non volevo. Dopo un po’ di tempo capii che l’unica cosa che mi restava da fare e andarmene, andarmene ma Stratford, dal Canada, da Justin, finché non l’avessi dimenticato, ma il mio cuore sarebbe appartenuto per sempre a lui. Io: perché Justin … perché mi fai questo … perché ? Justin: Alex … Mi alzo dal letto e gli vado vicino col viso ricoperto dalle lacrime Io: cosa vuoi vattene non voglio vederti Justin: smettila Io: no lasciami stare basta perché mi fai soffrire perché? Justin: perché sta con Ryan? Io: perché lui è l’unico che mi ama, l’unico che mi vuole bene A quelle parole Justin si arrabbiò ma si trattenne Justin: non è vero Alex Io: invece si Justin: no ci sono io Io: si, certo, come no, ci sei tu e Danielle però. Justin: non è vero io a te ci tengo e tanto Io: stai mentendo tu non fai altro che rinfacciarmi in faccia che vuoi state insieme anche prima quando l’hai baciata Justin: e quando tu hai e Ryan vi siete baciati?! Eh?!! Tu non te ne accorgi ma sto male a vederti con lui Io: e io secondo te no?! avvolte vorrei tanto sprofondare, vorrei morire perché tu pensi a lei e non a me Justin: io sto con lei solo perché da quando stai con Ryan mi sono sempre sentito solo. Io non ho mai sopportato di vedervi insieme, abbracciati, mi sono sentito tradito perché la mia migliore amica non era con me, non mi stava più vicino come prima. Sai ieri quando ti sei addormentata tra le mie braccia mi sono sentito felice perché ti sentivo mia. Senza di te io non posso vivere. E sai un’altra cosa?!? Ti ho mentito quando ti ho detto chi hai baciato a quella festa. Tu in realtà hai baciato … Io: … chi? Mi prese i polsi e mi sbatté violentemente contro il muro e mi baciò. Io mi lasciai andare a quella sensazione di immenso piacere, poi mi lasciò i polsi e mi strinse a se abbracciandomi forte come per non scappare, io gli misi le braccia al collo e strinsi i suoi capelli con le mani. Quel bacio era fantastico, forte e deciso ma allo stesso tempo dolce e delicato. Non ci staccammo neanche per respirare, l’unica aria di cui avevamo bisogno ero io per lui e lui per me. Ero talmente felice in quel momento che dimenticai che stavo baciando il mio migliore amico, era il cuore a guidarmi . Non sapevo se stavo facendo la cosa giusta baciando Justin ma sapevo che era la cosa di cui avevo davvero bisogno, avevo la necessità di sentirlo vicino. Io gli stringevo sempre di più le punte dei capelli e lui sempre più eccitato mi stringeva la vita, non riuscivo a respirare per la stretta troppo forte ma non mi importava, stavo bene con lui. All’improvviso ricordai di aver già vissuto quella sensazione e capii che io avevo baciato Justin a quella festa. Gli lascia le labbra ma eravamo ancora abbracciati saldamente, ci guardavamo negli occhi e a stento riuscivamo a respirare. Io: Justin … allora eri … eri tu? Justin: si … Io: p- perché non … mi ha detto … la verità? Justin: perché sapevo … che poi … tra di noi … si- si sarebbe creato dell’imbarazzo Io: … Justin: ma quando … quando poi ti ho visto con Ryan … non sono più riuscito a trattenermi. Justin a quel punto mi abbracciò ancora più forte e mi sussurrò all’orecchio. Justin: ora però lo sai … sai che TI AMO Io: … Justin: i- io ti amo con tutto me stesso Io: Justin … Justin: non c’è stata mai nessun’altra ragazza nella mia vita. Ho deciso di stare con Danielle solo per sopprimere la solitudine Io: m- mi dispiace … Mi misi sul letto e iniziai a piangere più di prima, non riuscivo più a capire, non sapevo se essere felice o triste, ero solo confusa! Justin sentì che singhiozzavo e mi asciugò le lacrime. Justin: lo sapevo … è per colpa mia Io: no è solo colpa mia … sono stata solo un’egoista Justin: no la colpa è mia, è normale che tu abbia un ragazzo sono io che non dovevo intromettermi perdonami Io: io non ho nulla da perdonarti Justin: e tu? … Io: io cosa? Justin: tu cosa provi per me? Io: non lo so, i- io non lo so Justin, davvero Justin: forse è meglio se me ne vado Io: … Proprio quando Justin stava per andarsene arrivò Ryan Ryan: Justin, che ci fai tu qui? Justin: me ne sto andando Ryan: Alex … che è successo? Io: … Ryan: che le hai fatto? Justin: niente Justin chiuse la porta e se ne andò. Ryan rimase con me. Mi chiedeva continuamente cosa ci facesse lì Justin, cosa fosse successo. Il mio silenzio era costante. Non volevo dirgli niente di ciò che era successo ma la mattina dopo decisi di lasciarlo. In preda all’ira se ne andò da casa mia senza dirmi dove andava. Dopo più o meno due ore andai da Justin, avevo un brutto presentimento. Infatti lo trovai pieno di lividi e sangue. Io: ma che hai fatto? Justin: chiedilo al tuo ragazzo o meglio al tuo ex ragazzo Io: come lo sai? Justin: me lo ha detto lui. È venuto a cercarmi prima qui e poi mia madre gli ha detto che ero al parco e quando mi ha incontrato abbiamo fatto a botte Io: aspetta su tu ora sei qui, lui ora dov’è? Justin: l’ho steso con un pugno e penso che ora stia ancora dormendo nel parco Io: però, non ti facevo così forte Justin: lo so, ma dopotutto cosa vuoi aspettarti da un tipo con dei muscoli così!! Io: ora però non montarti la testa Justin: io non mi monto la testa Io: come no Non potevo crederci Justin aveva fatto a botte per me, per difendermi ed ora ero lì, a casa sua a curargli le ferite mentre mi raccontava le sue gesta eroiche. A quanto pare lui teneva a me più di quello che pensavo anche se so che non come un’amica. Lui mi amava e anch’io ma non riuscivo proprio a vederlo come mio ragazzo forse perché è da tanto tempo chi siamo amici. La sola idea che io e lui potevamo stare insieme mi spaventava. Io volevo essere come sempre la sua migliore amica, ma non ci sarei riuscita perché l’amore che provavo per lui era troppo, se per lui sarei stata solo un’amica avrei dovuto accettare tutte le sue relazioni, però sapevo che il mio cuore ne avrebbe sofferto. Come sua ragazza invece sarebbe cambiato tutto, non ci saremmo comportati come al solito, ad esempio avremmo camminato mano nella mano, ci saremmo dati baci e ci saremmo chiamati amore e non volevo. Dopo un po’ di tempo capii che l’unica cosa che mi restava da fare e andarmene, andarmene ma Stratford, dal Canada, da Justin, finché non l’avessi dimenticato, ma il mio cuore sarebbe appartenuto per sempre a lui.

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Sono trascorsi tre anni da quando lasciai il Canada, ma ora sono di nuovo qui. In questo preciso momento sto facendo la fila per i provini che sceglieranno alcuni ballerini per il Believe Tour di Justin Bieber. Ecco tocca a me. Entro nella sala, d’avanti a me c’è una scrivania con Scooter, il manager di Justin e alcuni ballerini che fanno già parte del team. Scooter inizia appena a leggere il mio curriculum ed ecco Justin che arriva correndo e si siede alla scrivania. Non è cambiato affatto è sempre il solo ritardatario, ma nell’aspetto è completamente diverso si vede che è cresciuto e molto. Mi guarda con uno sguardo stupito.
Justin: ehi Scooter è una delle candidate
Scooter: si e a quanto mi risulta ha studiato Hip-Hop, Break Dance, danza classica e contemporanea. Deve essere proprio brava.
Appena Scooter mi da l’Ok inizio a ballare un brano di Hip-Hop. Tutti si stupiscono soprattutto Justin. Terminata l’esibizione tutti applaudiscono.
Justin: brava, sei stata bravissima
Scooter: già Justin ha completamente ragione penso proprio che abbiamo trovato la ballerina che ci serviva
Justin: lo penso anch’io però vorrei sapere come ti chiami
Io: Alex, Alex Smith
Dopo aver sentito quel nome Justin si alza, spalanca gli occhi sembra voler dire qualcosa ma non ci riesce, mi guarda da capo a piedi
Justin: noi … noi non ci siamo già conosciuti?
Io: forse, ho l’impressione di conoscerti già da molto tempo
Scooter: ehi Justin ma che ti prende? Dai siediti.
Justin fa come gli viene chiesto e i ballerini che facevano da giuria mi accompagnarono a conoscere gli altri che sarebbero stati i miei colleghi. Velocemente feci amicizia con tutti. Poi arrivò Justin per iniziare le prove. Iniziarono a provare i balletti precedenti e lui non mi toglieva gli occhi di dosso. Chissà se aveva capito chi ero. Poi iniziammo la nuova coreografia. Justin era una frana. Non riusciva a cantare più di mezza strofa, cadeva in continuazione e aveva lo sguardo incantato. Finite le prove Justin mi venne vicino.
Justin: mi sei mancata tantissimo lo sai
Io mi voltai sorridendo e lo abbracciai forte
Io: anche tu Justin  
Justin: Alex …
Ero felicissima di aver rincontrato Justin e lui anche di più. Prima del Believe Tour Justin mi ha ospitata a casa sua per qualche giorno. Era davvero tanto che non passavo una serata con lui come prima, ma fu diversa da come la pensavo. Nel bel mezzo del film si tolse la corrente e passammo mezz’ora per accendere le candele e ma mentre accendevo l’ultima mi bruciai. Justin mi venne vicino.
Io: ahi!!!
Justin: ehi Alex che è successo?
Io: ahi, mi sono bruciata con l’accendino
Justin: fa vedere
Mi prese la mano e mi soffiò sopra la scottatura. Era così dolce e poi quell’atmosfera rendeva tutto più romantico. Diventai subito rossa e lui mi sorrise,  segno che se ne era accorto. Ci sedemmo sul divano e ci fissammo per pochi secondi. Lui un po’ alla volta  mi si avvicinò e mi accarezzò dolcemente la guancia e mi sussurrò all’orecchio.
Justin: mi sei mancata più dell’aria che respiro
Quelle parole mi fecero vibrare l’aria mi sentivo felice ma confusa. Me ne ero andata per dimenticarlo eppure sono di nuovo qui, forse questo significa che era destino, forse io dovevo essere sua perché è questo ciò che è scritto nel mio futuro.
Io: Justin io … io
Justin: sssh …
Mi disse appoggiando la mano sulle mie labbra
Justin: non abbiamo bisogno di parole
Justin mi alza il mento con due dita e con il pollice mi disegna il contorno delle labbra. Avevo già capito le sue intenzioni, volevo lasciarmi andare e lasciarlo fare, volevo di nuovo emozionarmi , sentirmi parte di lui. Ma era davvero quello che volevo? Non pensavo alle conseguenze, non potevo sapere se poi me ne sarei pentita. Il mio cuore e la mia mente erano in contrasto. Avevo l’aria assente, Justin appoggiò la sua mano gelida sul mio fianco e interruppe i miei pensieri. Era sempre più vicino, pochi millimetri segnavano la distanza tra le nostre labbra. Lo guardavo negli occhi, i suoi splendidi occhi caramello mi stavano come ipnotizzando. Poi agii d’istinto, la mia mano ci divise.
Io: Justin … scusa ma … i- io non …
Justin: tu non sei sicura vero?
Io: ….
Justin: scusami …
Si distanziò da me deluso. Mi sentivo in colpa, mi dispiaceva averlo deluso. Allora d’istinto mi avvicinai a lui, ci guardammo e mi strinse al suo petto sorridendomi e io gli diedi un bacio sulla guancia e lui mi baciò la fronte e ci addormentammo. I giorni passarono veloci e prima che me ne accorgessi ero già sull’aereo per iniziare il tour. Era un’esperienza fantastica, girare il mondo esibirsi con una star famosissima, Italia, Francia, Inghilterra, Giappone, Asia erano tutti paesi meravigliosi. Ora siamo in Brasile a Rio de Janeiro tra pochi secondi inizierà il concerto, siamo tutti pronti. Appena Justin sale sul palco le grida delle sue fan lo accolgono e inizia a cantare accompagnato dai ballerini. Arriviamo all’ultima canzone del concerto e come sempre Justin dice alle fan “sto ancora cercando la mia One Less Lonely Girl” a questo punto una ragazza nel pubblico doveva salire sul palco, ma non fu così. Justin mi si avvicinò, mi prese la mano e mi fece sedere al posto della sua One Less Lonely Girl e iniziò a cantare, mi diede un mazzo di fiori, mi baciò sulle labbra, mi abbracciò e mi sussurrò : sei tu l’unica ragazza della mia vita. Mi riprese di nuovo per mano e andammo nel backstage fino ad arrivare al suo camerino. Entrammo, chiuse la porta a chiave e mi baciò di nuovo ma non voleva fermasi lì, voleva andare oltre e lo volevo anch’io.
Justin: ti amo Alex
Io: fammi tua per favore
Avrei dovuto dire prima quelle parole ma aver aspettato così tanto rese tutto più bello per la prima volta mi sentivo completa, bene, felice. Ormai  non potevo più scappargli e non volevo più scappare da lui lo amavo.
Justin: Alex … io … io non voglio più lasciarti
Alex: neanche io … voglio restare con te … per sempre
Justin: tu sei la mia ragione di vita
Mi diede un dolce bacio sulle labbra e ci addormentammo l’uno abbracciato all’altra.

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***


Io e Justin stiamo insieme da quasi un anno e sta sera passeremo la serata insieme. Non ci vediamo da più di un mese  e mi manca da morire. Dopo mezz’ora di ritardo eccolo che arriva. Appena entra in casa lo abbraccio forte e lui mi bacia come non aveva mai fatto prima. Era bellissimo rivederlo, non potevo più vivere senza di lui. Non volevo più lasciarlo andare. Passammo tutto il tempo a parlare di quello che ci era successo in tutto questo tempo, ci guardavamo negli occhi, era come sempre ma mi sembra completamente diverso da quando ci siamo visti per l’ultima volta. Ci abbracciamo di nuovo, io avevo le lacrime egli occhi, quando se ne accorge mi fa un sorriso e me le asciuga. Aveva capito che stavo piangendo perché ero felicissima di potergli di nuovo parlare. Gli strinsi la mano dicendogli che mi era mancato tantissimo e che non volevo più restare senza di lui. Mi stringe forte a se e mi dice che non mi avrebbe mai abbandonata, nascosi il viso contro il suo petto e gli strinsi forte la felpa per non far capire che mi scendevano ancora le lacrime. Senza accorgermene mi addormentai così, accanto a lui. Il giorno dopo lui non era più lì. Accesi il telefono e lessi un suo messaggio. Scooter ieri sera l’aveva chiamato per discutere di alcune cose importanti. Sarebbe tornato appena avrebbe potuto. Non avevo voglia di uscire, di ritrovarmi i giornalisti dietro. Dopo che io e Justin ci siamo fidanzati la mia vita è diventata davvero pesante, ovunque andassi c’erano i giornalisti, non potevo stare da sola con Justin senza che nessuno ci desse fastidio e fu peggio quando anch’io intrapresi la carriera di cantante, sono molto famosa, ho fan dappertutto e ora capisco cosa prova Justin a esibirsi per delle persone che credono in lui. È meraviglioso, salire sul palco e rendere felici tutte quelle persone che sono davanti a te per ascoltare la tua voce, ed è impressionante che tu possa essere così importante per loro. Ad ogni mio concerto do la possibilità ad alcuni miei fan di avere il mio autografo e parlare con me. Mi fa stare bene. Ascoltare le persone che a me ci tengono, conoscere le loro storie, sapere che non le fai sentire sole grazie alla tua voce. Per questo non smetterò mai di cantare. Ma faccio anche la modella, è sempre stata un’altra mia grande passione sfilare per importanti stilisti, ma a Justin non piace perché odia sentire i suoi amici parlare di me, lo fa infuriare moltissimo, ma riesco sempre a rendere tutto positivi, sia per Justin che per i suoi amici sono bella e sexy, però io sono solo sua e se ne vanta come se fossi la ragazza più bella del mondo, e per lui lo sono, ma non per me, io mi considero una come tante altre, ma dopotutto quale ragazza non è unica al mondo per il proprio ragazzo. Ricevo una chiamata di Oprah Winfrey, la famosa conduttrice televisiva e attrice, siamo molto amica per via di un’intervista che mi ha fatto. Stasera deve farne una anche a Justin e vorrebbe che io partecipassi, ovviamente non potevo assolutamente mancare. Mancavano poche ore alle otto e dovevo andare a fare shopping per trovare un bel vestito da mettere. Ma non potevo uscire così, dovevo travestirmi, è molto scocciante, è come nascondersi, e per me nascondersi vuol dire avere paura, io non ho mai accettato di avere paura, mi sento debole, ma in realtà sono forte solo con Justin. Entro in più e più negozi ma non trovo nulla. L’unica alternativa che mi rimane è andare alla casa di moda per cui lavoro. Per fortuna ha quello che mi serve, è un vestito che ancora non ha sfilato, mi piace tantissimo. Torno a casa che sono le sette, finisco di preparami e vado al ristorante a Chicago dove c’è l’intervista. Sono arrivata appena in tempo. Justin è davvero super carinissimo, a vederlo sarei andata ad abbracciarlo subito, mi manca tantissimo, non ce la faccio a stargli lontana, vederlo lì, a poco più di due metri di distanza, sentirlo parlare, ridere e non dirgli che ci sono anch’io mi rende triste fino a farmi piangere, infatti me ne vado finché non mi chiamano. Il ristorante è circondato di Beliebers, fino a poco tempo fa anch’io facevo così, anch’io ero una di loro, non che ora non lo sia, ma prima, sapevo cosa si provava ad essere Beliebers dal loro punto di vista, amare il proprio idolo perché ti fa sentire speciale, piangere perché non puoi sapere cosa vuol dire sentirlo cantare dal vivo o piangere perché lì ci sei, dopo tanti sforzi ce l’hai fatta, vederlo in televisione, o come ora, stare davanti questo ristorante, dove c’è chi ami, ma non puoi raggiungerlo perché ti separa uno stupido muro. Io non sono più così, in realtà non lo sono mai quasi stata, conosco benissimo Justin, siamo sempre stati amici e lo saremo sempre, lo che ora se gli dico che lo amo lui mi bacia, se piango lui mi abbraccia, se lo chiamo mi risponde, per quelle Beliebers lui è vicino a loro ma come se fosse un’immaginazione, lui per me c’è concretamente, mi è davvero vicino, e io sono fortunatissima, per questo faccio in modo che più Beliebers possano avere qualcosa di concreto di Justin, anche se avvolta è meglio vivere di immaginazione che di realtà, lui è il mio ragazzo, ma non ci vediamo quasi mai, non possiamo mai stare soli, non possiamo mai uscire, anche se siamo persone normali se passeggiamo per strada ci notano tutti, e ci sto male, per questo ci piango, per questo ci soffro tantissimo. Mi vengono a chiamare per dirmi che tra pochi minuti toccherà a me. Appena Oprah mi annuncia entro con grande stupore di Justin, saluto entrambi, do un bacio a Justin e mi siedo in braccio a lui e mi stringe forte.
Justin: si può sapere tu che ci fai qui?
Oprah: l’ho fatta venire io, so che è dà un bel po’ che non vi vedete e poi volevo sapere il parere di entrambi sulla vostra relazione
Io: contento di vedermi?
Justin: contentissimo
Io: dalla faccia non si direbbe
Justin: è che sei bellissima, mi hai lasciato di stucco, non riesco a fare una faccia più decente di questa
Oprah: siete proprio carini insieme mi ricordate le mie prime cotte da giovane, ma ora passiamo alle domande, come ho detto prima voi negli ultimi tempi siete state molto lontani, come vi siete sentiti a stare distanti, senza vedervi? Justin
Justin: beh per me è stata durissima, ai concerti mi sentivo un po’ meglio non ci pensavo, ma quando stavo solo, in quei momenti no, sentivo davvero la sua mancanza, era fortissima, avvolte non ce la facevo proprio, mi deprimevo, avrei voluto prendere un aereo e ritornare da lei e non lasciarla più
Oprah: quindi lei per te è proprio importante, tu Alex, prima eri una semplice ragazza, una delle tante Beliebers, ora invece sei la ragazza del tuo idolo, come ti senti? I giornalisti ti danno molte attenzioni, come è stato questo cambiamento? Che impatto hai avuto?
Io: per me è stato un enorme cambiamento, io però ho sempre avuto un vantaggio in più rispetto alle altre Beliebers, io e Justin eravamo migliori amici, e questo era già molto difficile per via dei giornalisti, ora che sono anch’io famosa e sono anche la sua ragazza è decisamente peggio, insomma avere la possibilità di realizzare i proprio sogni è bellissimo e quando si diventa famosi si sa che ci sono delle forti conseguenze e questo lo accetto, ma mi dà molto fastidio quando io e lui non possiamo stare insieme ed essere trattati come una semplice coppia, ricordo bene, prima che io e Justin ci mettessimo insieme che diventassimo famosi, io e lui facevamo sempre delle passeggiate sul lungomare, stavamo insieme, a nessuno importava quello che facevamo, andavamo al parco, mi ricordo ancora che una volta a San Valentino, mi regalò una rosa con un bigliettino legato vicino, e io ero felice così con poco, ora so che tutto questo è scomparso per sempre e sarà molto difficile poterlo riavere indietro
Oprah: lo so è davvero brutto, ti capisco, anch’io quando ho assaporato la fama ho dovuto rinunciare a tutte le cose che mi erano care
Io: però io dopotutto questo, sono felice, perché comunque ho lui, e se c’è lui, ho tutto
Justin: dai amore, però non piangere ok
Io: scusa
Oprah: si vede proprio che vi amate
Justin: si, io senza di lei non potrei esistere
Oprah: ecco, proprio a questo volevo arrivare, se tu non avessi mai conosciuto Alex, ora come sarebbe la tua vita? Come ti sentiresti?
Justin: vuota, la mia vita sarebbe semplicemente vuota, forse mi sarei innamorato di un’altra, ma non sarebbe stato come amare lei, se avrei saputo cosa mi sarei perso a stare senza di lei, vorrei cambiare subito vita, lei mi è sempre vicino, e anche quando mi sento triste, solo e mi manca la volontà di fare qualunque cosa, io la faccio per lei, non solo per le mie fan, perché anche se loro mi sono vicine non è mai come avere una persona accanto che è subito pronta a incoraggiarti
Oprah: bene e … ora parlando delle Beliebers, io so che la vostra relazione non l’hanno vista di buon occhio, anzi per niente voi cosa ne pensate?
Io: beh ecco io, lo so che non sto simpaticissima alle Beliebers perché sto con Justin, qualcuno ne è anche felice perché pensano che io sia una bella persona e per questo sono anche mie fan, ma ci sono alcune che mi odiano e pensano che stia con Justin solo per avere più fama e farmi notare di più, ma c’è un motivo se noi stiamo insieme ed è che ci amiamo davvero
Oprah: non ti hanno mai spaventato le minacce di morte? Come la pensi a riguardo?
Io: io non me ne sono mai interessata, ho sempre pensato che chiunque faccia una minaccia di morte, soprattutto per cose del genere, per me è solo una stupidaggine, insomma tu non puoi minacciare una persone che neanche conosci, come ho detto ci sono delle Belibers che sono anche mie fan, perché mi hanno accettata e questa è stata una cosa bella, perché odiarmi non è una mancanza di rispetto nei miei confronti, ma anche in quelli di Justin, e chi manca di rispetto al proprio idolo non lo ama per davvero, se io sto con lui e perché lo rendo felice, cioè come si sentirebbe una ragazza che dice certe cose, cosa farebbe se i propri genitori dicessero al suo ragazzo una cosa così, per loro non sarebbe una mancanza di rispetto? Sia per lei che per la persona che ama? Lei non penserebbe che i genitori non le vogliono bene perché non rispettano le sue decisioni? Io così la vedo, se poi loro mi sono contrarie non posso fare niente per cambiarle
Oprah: Justin invece per te, cosa hai da dire a riguardo?
Justin: in realtà non molto, ha già detto tutto lei, però mi dà molto fastidio quando leggo alcuni commenti su Twitter e come ha detto Alex le mie fan così mi fanno solo capire che non rispettano le mie scelte
Oprah: ora però ho una domanda che sicuramente per te sarà molto facile da rispondere, perché tu ami questa ragazza, cosa provi per lei, quale significato ha per te?
Justin: Oprah, non potevi darmi domanda più facile di questa
Oprah: allora rispondi
Justin: bene …
Io: sii sentimentale però
Justin: sicuramente, allora, in realtà, non so bene cosa rispondere, perché lei, l’amore che provo nei suoi confronti, non lo posso né esprimere né tantomeno associare a niente, forse qualcuno potrebbe dire che Alex è una ragazza come le altre e anch’io a prima vista lo dire, ma è la persona più speciale che possa esistere. Noi ci conosciamo da piccolissimi, abbiamo passato una vita insieme, abbiamo riso, abbiamo pianto, abbiamo affrontato di tutto, e lei mi è sempre rimasta vicina, sempre più di chiunque altro, lei è dolcissima, simpaticissima, ha un cuore immenso, è davvero altruista, è bellissima con poco, essendo solo se stessa. Ti giuro che se nei momenti difficili soprattutto della mia adolescenza, non avrei avuto lei, ora non sarei qui, non sarei nessuno, lei mi ha sempre invogliato ad andare avanti a darmi una speranza in più, le devo tutto, avvolte mi sembra che ciò che faccio per lei sia solo un dovere in confronto a quello che lei ha fatto per me, senza di lei non potrei mai vivere, lei è il primo pensiero che mi sveglia la mattina e l’ultimo che mi accompagna la sera, è sempre nei miei pensieri, perché la amo, la amo più della mia vita e per lei davvero, darei la vita per lei, farei di tutto per renderla felice
Oprah: intento mentre tu parli Alex sta piangendo a dirotto
Io: non posso farci niente
Justin: oh andiamo smettila dai
Io: non ce la faccio, come faccio a restare impassibile se tu mi dici queste cose?
Justin: su dai, vieni qui, fatti abbracciare, forza
Oprah: siete così dolci che state facendo piangere anche me, o dio, non avevo mai pianto per una cosa del genere
Justin: ehi tutto bene, ti amo
Io: ti amo anch’io amore
Oprah: basta, smettetela o finisco per annegare nelle lacrime … forza allora continuiamo
Non la smettevo più di piangere, quelle parole mi commossero davvero nel profondo del cuore, non facevo altro che singhiozzare e Justin mi abbracciava forte e mi asciugava le lacrime dandomi anche qualche bacio. Qualche altra domanda e potemmo tornare a casa. Non ci pensai due volte a infilarmi nel letto sotto le coperte, ero stanchissima. Justin si addormentò accanto a me. Mi svegliai vero le quattro del  mattino, mi era passato tutto il sonno che avevo. Uscii sul balcone che affacciava proprio vicino al mare e mi misi seduta sulla poltroncina. Chiusi per un secondo gli occhi, abbandonandomi al suono delle onde che si infrangeva sugli scogli e si percepiva la leggera brezza marina e il suo inebriante profumo. Un secondo dopo sentii la mano di Justin che mi accarezzava dolcemente la guancia, non aprii gli occhi, lo lasciai fare, era tutto molto rilassante, adoravo quei piccoli momenti, quando mi faceva sentire così bene, con poco. Ritornai dentro per prendere una coperta perché avevo un po’ di freddo. Ritornai al mio posto.
Justin: ti andrebbe di passare un po’ di tempo da soli io e te?
Io: ovvio, a me fa sempre piacere stare con te
Justin: che ne dici se ci prendiamo una vacanza senza far sapere niente a nessuno
Io: non so cosa hai in mente ma questa idea mi piace
Justin: potremmo andare in qualche bella località come non so, ti piacerebbe visitare l’Europa
Io: si, ho sempre voluto andare in Italia, dove ci sono quelle meravigliose spiagge
Justin: se vuoi possiamo andarci
Io: a me sta bene, e poi lì si mangia anche molto bene
Justin: vado subito a preparare le valigie
Neanche finì di dirlo che subito corse dentro. Lo raggiunsi e lo ringraziai con un bacio, lui mi disse prego abbracciandomi. Ne ero felicissima, staremo da soli in uno dei posti più belli che esistano, non vedo l’ora di partire.
 
Spazio Autrice
Ciaoooooo a tutti, soprattutto chi ha seguito questa fan fiction e ha lasciato delle recensioni, ho visto che vi è piaciuta molto e ho voluto continuarla, spero vi piaccia, per favore lasciate una recensione grazie e ciao
 

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