<< Bonnie è morta >>

Le parole di Jeremy rimbombano nella tua testa come un tamburo.

Abbassi lo sguardo per pochi secondi, ripetendoti che non te ne frega niente se la streghetta è morta.

Indurisci la mascella e stringi i pugni, ogni fibra del tuo corpo non-morto è in tensione.

Senti una strana sensazione allo stomaco.

L'hai già provata. Con Rick.

Rialzi lo sguardo, ma non riesci a vedere nulla, ormai la rabbia ha preso il controllo su di te.

Bonnie Bennett è morta.

Non sei stato in grado di proteggerla. Non hai potuto salvarla.

Per questo sei così arrabbiato, perché lei non doveva morire.

Perché tu avresti dovuto salvarla. Avresti dovuto impedire che la magia la consumasse.

Dovevi impedire che la tua streghetta morisse in silenzio.   

Nemmeno il tempo di dare il giusto significato a quelle parole che già gli occhi ti si riempiono di lacrime.

Il respiro diventa improvvisamente pesante e ti senti le gambe molli. Non riesci a crederci, non vuoi crederci.

<< Come? Com'è successo? >>

Vuoi sentire tutta la storia; vuoi capire come è successo; vuoi sapere chi te l'ha portata via.

Ma in realtà non ti importa davvero.

Non importa come, chi o perché. La riporterai indietro, troverai il modo.

Glielo devi. Per tutte le volte che lei ha salvato te.

Glielo devi perché senza di lei, mancherà sempre una parte importante della tua vita.

Glielo devi, semplicemente, perché lei è la tua migliore amica.

La voce di Caroline risuona dall'altra parte del telefono.

Bonnie Bennett è morta.

Alzi lo sguardo e ti stupisci di come il cielo di New Orleans sia insolitamente stellato.

Solo in quel momento ti rendi conto di quanto l'ammiri. Di quanto l'ammiravi.

Scuoti la testa e un sorriso amaro appare sulle tue labbra.

Era ovvio che prima o poi dovesse morire: le persone come lei non fanno mai una bella fine.

Troppo buone, troppo giuste.

Eppure decidi. Questa sera alzerai il calice per l'unica strega che è riuscita ad ingannarti.

Brinderai a lei.  

Accarezzi lentamente la cornice dorata della foto che Matt vi ha scattato prima della cerimonia dei diplomi.

Tu, Elena e Bonnie.

Cerchi di reprimere le lacrime; cerchi di essere forte, ma tutto il tuo coraggio sparisce al ricordo di quegli occhi verdi che non rivedrai mai più.

<< Bonnie >> sussurri, sperando che lei ti possa sentire. Non vuoi piangere, perché sai che lei non lo vorrebbe.

Anzi, ti direbbe di sorridere. Di vivere. Di non dimenticare.

Chiudi gli occhi per un momento, giusto il tempo di scacciare la lacrime e sorridi.

È come se potessi sentirla, lì accanto a te. Sai che non ti lascerà mai.

<< Te lo prometto >> bisbigli all'aria, bisbigli a lei.

Non riesci a dormire.

Continui a rigirarti nel letto senza trovare pace.

Con uno scatto apri gli occhi e resti fermo ad osservare il soffitto della tua stanza.

Ti sembra quasi di vederla: nel suo vestito blu, con la corona d'argento sul capo e il titolo di reginetta.

Chi l'avrebbe mai detto, vero Matt?

Alla fine l'immagine più bella di Bonnie l'hai conservata tu.

E a guardarla meglio, più che la tua regina, sembra essere davvero il tuo angelo custode.  

“Ben le sta”

Ha voluto sfidarti? Ti ha ingannata? Ti ha negato l'immortalità che ti aveva promesso?

Allora chi se ne importa se quella stupida strega Bennett è finalmente morta.

Ti guardi allo specchio, non ti piace la tua nuova vita mortale.

Stringi gli occhi e pensi che è tutta colpa sua. Se ti avesse dato l'immortalità che ti doveva adesso saresti lontana. Saresti libera.

Eppure, una domanda sorge spontanea nella tua mente: se avesse rispettato i patti, sarebbe ancora viva?

<< Bisogna organizzare il funerale! >>

Le parole ti escono con una spontaneità tale, da lasciare tutti a bocca aperta.

Forse, sei l'unico ad averci pensato perché dopotutto tu e Bonnie non siete mai stati davvero amici. Da piccoli, quando giocavate insieme ma crescendo le vostre strade si sono divise.

Certo, ti dispiace. In fondo ha salvato anche te!

Non avresti mai pensato di dirlo, ma un po' ti dispiace di non averle mai detto quando apprezzavi quello che faceva per te! Per tutti voi!

L'unica cosa che puoi fare adesso è organizzare una bella cerimonia per ricordarla.

<< È un vero peccato >> dici

Sei lo stregone più forte della terra e non sei riuscito a portare dalla tua parte una piccola e insignificante strega.

Alzi le spalle e scendi le scale di casa Salvatore, fingendo di essere Stefan.

Sai che se Bonnie fosse ancora viva ti avrebbe riconosciuto subito.

Una risatina crudele sfugge al tuo controllo: che stupida.

Se solo si fosse fidata di te, avrebbe potuto essere la strega più potente. Invincibile.

Ma se era così insignificante, allora perché sei convinto che il suo ruolo in questa storia sia solo all'inizio?

Povera strega, pensi mentre la osservi.

Lei non si è ancora accorta di te. È nuova e non sa come funzionano le cosa dall'altra parte.

Riesci a vederla attraverso quell'ombra invisibile che separa vampiri e streghe.

La guardi mentre cammina, accanto ad un'altra vecchia strega.

Come può una persona sacrificare tutto quello che ha, sacrificare se stessa per gli altri?

È una cosa che non riuscirai mai a capire, ma in fondo non ti importa poi molto.

Avrai sempre la possibilità di punzecchiarla, appena scenderà sulla Terra per stare vicino a quelli che ama.

<< A presto, dolcezza... >> sorridi.

Forse, essere morti ha i suoi vantaggi!

Sei arrabbiata. E delusa. Tutto ciò che avresti dovuto fare era stare accanto a tua figlia e proteggerla.

Questo è quello che fa una madre. Ma tu non sei stato in grado di farlo. Togli lo sguardo dalla foto, posata sul tavolino.

Una foto. Ecco tutto ciò che hai di lei.

Quando Bonnie era ancora un'idea astratta nella tua mente, programmavi di portarla a scuola, di mangiare con lei un gelato, di insegnarle ad usare la magia. E invece, quante cose hai fatto?

Nessuna.

Hai vissuto nella paura che la tua unica figlia potesse odiarti e quando ti ha dato una seconda opportunità l'hai buttata al vento.

Guardi con aria distratta i raggi del sole che filtrano dalla finestra e senza nemmeno accorgertene ti sfili l'anello di lapislazzuli. Quello che Bonnie ha creato per te.

Ti avvicini ai raggi del sole. Poi chiudi gli occhi, lasciando che la luce sfiori la tua pelle.

Senti una leggera pressione posarsi sul tuo indice destro.

Riapri gli occhi. L'anello è esattamente dove dovrebbe essere. Anche adesso, è lei che si prende cura di te!

Questa la prima volta che vai ad un funerale, vero Bekah?

Fa uno strano effetto essere lì; nel tuo vestito nero, con i capelli acconciati e circondata da persone che fino a poco tempo fa consideravi tuoi peggiori nemici.

Dal tuo posto, non sei in grado di vedere la figura stesa all'interno della bara. Ma non fatichi ad immaginartela.

Ti senti a disagio e guardi in un punto indefinito.

È strano, pensi, che in tutto quel tempo tu e la strega non vi foste mai davvero rivolte la parola.

Dopotutto, non avevi nulla contro di lei. Non avevi motivo per odiarla. Proteggeva le persone che amava; più o meno come facevi tu.

Non è che ti dispiaccia, ma avresti preferito che al suo posto ci fosse qualcuno che la morte la meritasse davvero.  








 

''Stefan''

Una voce lontana risuona nella tua mente. Sai che non è reale; sei rinchiuso in una bara di metallo infondo al mare. Nulla di ciò che senti o vedi è vero. Solo un sogno.

''Stefan''

Senti l'acqua invadere i polmoni e ogni giorno è sempre peggio.

Non puoi muoverti, non puoi pensare. L'unica cosa che puoi fare è lasciarti morire.

Eppure la voce che continua a perseguitarti ti incoraggia a non mollare. Non adesso. Non ancora.

'' Resisti Stefan. Non arrenderti''

Che strano, quella voce ti è famigliare ma è così distante che non riesci a riconoscerla. Vorresti aprire gli occhi ma sai già che non vedrai altro che buio.

Quasi senza accorgertene volti la testa per ascoltare meglio quello che la voce ti sta dicendo e apri gli occhi, sperando di vedere qualcosa di diverso.

Sbatti le palpebre incredulo quando la figura di Bonnie ti appare davanti e ti ripete di non arrenderti.

Com'è possibile? Silas aveva detto che Bonnie era morta.

Stringi le palpebre e cerchi di guardarla meglio. Non c'è nulla di diverso in lei.

Grazie, pensi mentre le labbra della strega si muovono freneticamente.

Mentre la sua figura scompare sorridi e una sensazione di tristezza si fa strada dentro di te. Sei sempre stato intelligente e hai capito anche senza ascoltare che anche questa volta Bonnie sta cercando di salvarti.   

Ti sei chiesto che cosa significa essere un eroe eppure non ti sei mai accorto che vivevi accanto ad uno di essi.

Osservi il corpo senza vita di tua figlia e non puoi fare altro che sentirti inadeguato. Inutile. Non fai altro che chiederti se sia colpa tua. Forse non l'hai abbandonata come ha fatto Abby, ma non le sei di certo stato accanto.

Hai scelto il momento sbagliato per proteggerla.

Ma come potevi restare fermo?

Troppa magia, troppi vampiri. Troppo amore, troppe responsabilità.

Avresti dovuto dare ascolto al tuo istinto e fermarla: impedirle di fidarsi delle persone sbagliate, impedirle di lasciarsi coinvolgere.

Hai sempre desiderato essere un eroe hai suoi occhi, e forse lo sei stato ma Bonnie non ha mai avuto ragione per dirtelo. Tu, al contrario, hai tutti i motivi per dirlo: << Mia figlia è un eroe >>

Più la guardi e più ti rendi conto di quanto sia reale.

Certo, non potrai sfiorare la sua pelle, baciare le sue labbra, sentire il suo profumo, o accarezzarle i capelli ma lei è lì. Proprio davanti a te.

Sorridi, e ti rendi conto che Bonnie non capisce il perché di questo tuo comportamento.

Con lei la regola dello spingere e del tirare non conta.

È sempre nei tuoi pensieri, non ha bisogno di richiamare la tua attenzione.

Adesso, solo adesso prendi la decisione che avresti dovuto prendere da tanto: non la lascerai andare via. Non di nuovo.