Coinquilini...per Caso

di ThePurpleStar
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Jessie's Mind ***
Capitolo 2: *** 2.Leo's mind ***
Capitolo 3: *** 3.Jessie's Mind ***



Capitolo 1
*** 1.Jessie's Mind ***


1.Jessie's Mind



-Invio?Sicura? 
Jessie chiese a Kira. 
-Si,dai Jessie!Vuoi trovarlo un coinquilino? Sai che non puoi mantenere l'affitto da sola. 
Kira tentò di motivare l'amica che guardava quella mail per l'inserzione del giornale con aria preoccupata.
-Ma se mi capita uno squilibrato o una maniaca?-Jessie era un po' dubitante per quel annuncio. 
-Tranquilla,su non essere così tragica!Clicca invio o lo faccio io!-la ragazza si alzò e si avvicinò a Jessie fino a metterle la mano sopra il mouse e fece quello che Jessie non voleva fare:Cliccare invio.-Fatto!Ora non ti resta che aspettare!-Uscì dalla stanza soddisfatta. 
Jessie rimase a fissare quello schermo finche la conferma che l'email era arrivata comparve. 
La sua vita stava cambiando in così poco,aveva solo 25 anni ed aveva un lavoro come segretaria per un importante studio di chirurgia,era stimata dal suo datore di lavoro e dalle sue amiche,e si stava trasferendo in un appartamento più vicino allo studio solo che quell'appartamento costava un po' troppo per una persona sola,la sua amica Haley aveva rinunciato all'ultimo momento,per un problema, a trasferirsi e quindi Jessie non avrebbe povuto supportare la spesa da sola. L'unica cosa da fare era mettere quel dannato annuncio sul giornale:Cercasi Coinquilino. 
Era stata contraria a quella proposta ma non le rimaneva altro.Si era lasciata convincere da sua sorella Katrine e la sua amica Kira. 
Ora non le rimaneva altro che aspettare.
 
-Pronto?-era già la quindicesima telefonata quel giorno,chiamavano tutti per l'annuncio ma per ora nessuno era parso intenzionato a diventare coinquilino o non avevano i requisiti adatti,secondo il suo parere.-Sono Jessie.Con chi parlo? 
-Salve,mi chiamo Leo,chiamo per l'annuncio.-rispose una voce maschile dall'altra parte. 
-Si,certo.-Jessie era quasi stufa di tutte quelle chiamate non ne poteva più.-Allora l'appartamento si trova quasi in centro,é di 90 mq,é molto luminoso,al terzo piano,l'ho già arredato,ci sono due camere matrimoniali,un bagno,cucina,salotto e dispensa.L'affitto sarebbe di 600€,perciò 300€ a testa. -Si,mi sembra buono,per me andrebbe bene.Ne ho bisogno per il lavoro quindi mi viene comodissimo visto che é vicino al centro. 
-Si,anche a me serve per il lavoro.Se vuole ci possiamo vedere gli mostro l'appartamento discutiamo magari su alcune cose e poi decide cosa fare. 
-Per me va già bene.Magari ci incontriamo prima che mi trasferisca,sono molto impegnato.Perciò non ho molto tempo. 
Jessie era un po' spaventata,vivere per mesi e mesi con un estraneo...di cui conosceva solo il nome...ma la voce le sembrava ok,insomma a posto. 
-Dimenticavo io ho 28 anni,non so se l'età è un problema...-disse l'uomo dall'altra parte della cornetta. 
-Perfetto,io ne ho 25. 
-Allora siamo quasi coetanei.-Disse la persona sollevata.-molto meglio così,scusi ma la devo lasciare.Ci sentiamo. 
-Ok,allora a presto.Leo. 
Era sollevata all'idea di condividere l'appartamento con una persona giovane.Però era altrettanto spaventata.
 
La sera decise di andare a bere qualcosa per festeggiare.
-Allora sai com'é?-Sua sorella la pressava di domande. 
-No,Kat,non lo so,ci ho solo parlato e so che ha 28 anni e si chiama Leo. 
-Mi sembra promettente.-disse Kira strofinandosi il mento con un dito. 
-Finitela,voi guardate solo l'aspetto...vero? 
-Se é bello meglio!Così verrò a farti visita spesso.-Kira le fece l'occhiolino. 
-Ma finiscila!-in realtà anche Jessie guardava un po' l'aspetto e si chiedeva se sarebbe stato un bel ragazzo,magari un palestrato. Fra due giorni l'avrebbe incontrato e finalmente avrebbe scoperto com'era Leo.
Non aspettava altro!

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Capitolo 2
*** 2.Leo's mind ***


2.Leo's Mind

Non aspettava altro che vederla,se la immaginava forse era brutta,bassa,un po' rotondetta,o forse era bassa,rotonda,ma bella o forse era il contrario. 
Quel pomeriggio l'avrebbe vista. 
Chissà se lei avrebbe notato,che lui era un modelo,forse avrebbe fatto come tutte quelle ragazze che come lo vedono gli corrono dietro sbavando e chiedendogli un bacio o un autografo o una foto mentre le abbraccia.
Però lui voleva solo che lei non lo riconoscesse,e pensasse fosse solo un bel ragazzo,alto 1,87cm,con i capelli a spazzola marroni,occhi scuri e con un fisico non troppo esagerato,solo un ragazzo normale. 
Era pronto,prese le chiavi della sua BMW e partì,si era sentito con Jessie quasi per una settimana e quella mattina per mettersi d'accordo,aveva caricato tutti gli scatoloni in macchina e finalmente era lì diretto verso la sua nuova casa. 
Arrivò le 15:40 era nettamente in anticipo,ma notò una ragazza seduta fuori dal portone della sua nuova casa. "Sarà lei?"si chiese. Si avvicinò dopo aver parcheggiato l'auto. -Ciao,scusa.Sei Jessie?-era una bella ragazza alta circa 1,75cm,con i capelli lunghi mossi mori,era magra ma formosa non era come quelle modelle che era solito frequentare. 
-Leo?-La ragazza si alzò.
-Si,sono arrivato in anticipo. 
-Anche io.-gli sorrise.
-Allora penso che possiamo salire.Ti faccio strada.-La ragazza aprì il portone. 
Non sembrava averlo riconosciuto,Leo era sollevato all'idea che lei fosse ignara di chi fosse. 
-Allora,Leo,eccoci.-La ragazza aprì e lo fece entrare-Fai pure come se fossi a casa tua,visto che da ora lo é. 
Era molto luminosa e spaziosa,era già arredata molto bene. 
-Ti offro un succo?-Jessie era molto cortese-Ho solo quello alla pera...sono arrivata ieri e non ho ancora fatto la spesa.Va bene lo stesso? 
-Si,certo.-Leo era occupato a girare per la casa.La cucina era molto luminosa non molto grande,il salone era molto spazioso c'era un divano e una poltrona diversi mobili con libri e cd e una tv.Le due camere erano pressoché identiche messe una quasi difronte all'altra,la dispensa era nella cucina il bagno invece era infondo al corridoio dove erano posizionate le stanze.
Era un ambiente molto accogliente. 
-Tieni,spero che la casa sia di tuo gusto.-gli porse un bicchiere pieno di succo. 
-Si é molto bella,veramente. 
-Non so gli arredi se vuoi puoi cambiario e spostarli ora é solo provvisorio. 
-No é perfetta.Allora scarico la mia roba e la sistemo se per te va bene. 
-Certo,ti vengo a dare una mano! 
Scesero e presero uno scatolone a testa.Jessie tentò di fare un po' di conversazione parlando del vicinato e della zona. 
Erano le 18 quando ebbero finito di trasportare scatoloni e valigie ed avevamo sistemato la maggior parte della roba. 
-Grazie,mille.-disse Leo,mentre si sedevano sul divano a riposarsi. 
-Oh...non c'e di che.Dovremmo vivere insieme perciò preferisco dare una mano. 
Erano stanchi entrambi ed affamati.
-Ordino una pizza...se no rischio di sbranare il divano.-disse Jessie alzandosi e prendendo il telefono cordless. -Ok,scegli te come. -Ok,Pronto?salve vorrei ordinare una pizza d'asporto. Jessie passò nella cucina a parlare.Mentre Leo rimase sul divano a riposare.
Era simpatica,non sarebbe stato male vivere con lei.

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Capitolo 3
*** 3.Jessie's Mind ***


3.Jessie's Mind

Le pizze arrivarono,Jessie pagò il ragazzo ed entrò 
-Sembrano buone dall'odore.-commentò respirando a pieni polmoni quell'odore delizioso che usciva dalle due confezioni
-Ho preparato una sorta di tavola improvvisata.-disse Leo osservando la roba che aveva trovato un po' perplesso,due coltelli di plastica dell'Ikea e dei bicchieri colorati che auguravano buon anno e i tovaglioli di carta dei cartoni animati. 
Jessie era entrata in cucina. 
-Direi che domani dobbiamo fare la spesa...sì direi che é una priorità.-posò le pizze sul tavolo e cominciarono a mangiare. 
-Allora che lavoro fai?-chiese mentre tentava di tagliare la mozzarella che si era allungata a dismisura dalla pizza. 
-Io?Io faccio il modello... 
-Davvero?-era molto sorpresa dalla sua risposta,non ci sarebbe mai arrivata -Non l'avrei mai detto...non perché tu sia un brutto ragazzo,per carità-la sua bellezza l'aveva notata subito-Voglio dire sei un bel ragazzo,cioè... 
-Tranquilla ho capito cosa intendi-le aveva rivolto un sorriso,che si poteva definire dolce -Preferisco che una persona non mi ritenga un modello quando non lavoro.Tu invece che lavoro fai? 
-Io lavoro per uno studio di chirurgia...però non é quella solita per rifarsi le tette o rifarsi qualsiasi parte del corpo così ma é per chi ha avuto incidenti,ha subito gravi traumi o chi ha avuto malattie che hanno causato danni.-Jessie ribadiva sempre questo particolare di dove lavorava,la trovava una nobile causa.Vedeva ogni giorno gente con il volto tumefatto,sfigurati,gente che aveva gravi malformazioni e anche bambini,si era affezionata anche a uno di loro un bambino di 3 anni che aveva avuto un incidente in autostrada e aveva metà viso pieno di cicatrici di tagli,il dottore gli stava facendo una cura con il laser per far andare via le cicatrici e degli innesti di pelle in alcuni posti dove c'erano delle cicatrici molto profonde,lo vedeva spesso e spesso lo teneva in segreteria con lei quando la madre si assentava per un po'.-Lavoro lì da quasi due anni. -Mi sembra un bel lavoro.-le stava rivolgendo un altro sorriso.
 
Era nel letto sdraiata a leggere un romanzo,quando lo vide passare si era appena fatto la doccia e girava con solo dei pantaloni. "Che fisico che c'ha...miseria."aveva pensato Jessie in quel momento. Lo vide passare diretto verso camera sua per poi tornare indietro si appoggiò all'uscio di camera sua 
-Io vado a letto,buona notte. 
-Ok,buona notte.-era li li per sbavare ma si trattenne.Poi Leo se ne tornò in camera sua. "Chissà andrà spesso in palestra per avere un fisico del genere..."aveva pensato subito dopo.
 
Erano le 4 quando Jessie sentì un rumore dalla cucina,si alzò dal letto e si diresse cautamente verso la cucina.Urtò qualcosa e per poco stava per scivolare su quelle mattonelle se non fosse stato per qualcosa o meglio qualcuno non le avesse afferrato il polso per trattenerla. Non capiva chi potesse essere.Poi ci pensò bene e si ricordò che c'era Leo! 
-Leo?-disse con la voce un po' assonnata. 
-Scusa,ti ho svegliata.Avevo solo sete torna pure a dormire.-Le sussurò,era così vicino che sentì il suo respiro sulla pelle,aveva le mani appoggiate sui suoi addominali poi sentì una carezza sul braccio. 
-Ok,buona notte.-Era solo domenica avrebbe dormito ancora per 6/8 ore. 
-Buona Notte. 
Erano tornati entrambi nelle loro camere.E si erano addormentati di nuovo.
 
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Salve sono nuova qui ma questa non é la mia prima storia,ne ho scritte altre e pubblicate su Wattpad e questa era in pubblicazione anche lì ma ho deciso di iniziare a pubblicarla qui.
Spero che la storia vi piaccia^.^
Se avete suggerimenti scrivete pure e fatemi sapere cosa ne pensate:)

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