Isn't he lovely?

di inlovewithhim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 16: *** Epilogo - Parte 1. ***
Capitolo 17: *** Epilogo - Parte 2. THE END. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


 

Mi trovai a fare la fila alla cassa con mia madre, la quale avevo accompagnato a fare la spesa. 
Le persone davanti a noi erano all'incirca una decina, quindi l'attesa si prestava essere alquanto lunga. All'improvviso mia madre scattò come per essersi ricordata qualcosa.
 
" Scusami Alex ho dimenticato di prendere i biscotti,  i tuoi preferiti, puoi andare al volo a prenderli?" esclamò.
 
"Certo." risposi.
 
Lasciai la fila e mi diressi alle corsie. Scorsi con lo sguardo gli scaffali alla ricerca dei biscotti con le gocce di cioccolato. Guardai più in alto e li trovai all'ultimo scaffale.
" Porca miseria." mi dissi. "Sono troppo in alto."
 
Allungai il braccio nel tentativo di raggiungere il pacco di biscotti quando una figura alta fece ombra su di me. Entrò nella mia visuale un braccio che afferrò la confezione; me la porse gentilmente e ringraziai prima di alzare lo sguardo e incrociarlo a quello di due brillanti occhi verdi, appartenenti ad un ragazzo che ebbe all'incirca la mia età.
Rimasi per qualche istante scossa: il suo sorriso, accompagnato da due dolci fossette, illuminava il suo volto incorniciato da ricci castani perfettamente spettinati.
 
L'osservai allungare nuovamente il suo braccio per prendere un altro pacco di biscotti, evidentemente per sè, e allontanarsi, dopo avermi rivolto un'altro sorriso che ricambiai timidamente. 


 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


 
Driiin. (le 7:00)
 
Con la voglia di voler spaccare quella dannata sveglia, la spensi.
 
"Mi alzerò tra un paio di minuti, giusto il tempo per godermi ancora un poco il letto dannatamente comodo" mi dissi. 
 
Richiusi gli occhi per quelli che mi parvero almeno cinque minuti, quando li riaprii sbirciai sul cellulare l'orario: 7:25.
 
"Merda!" imprecai.
 
Mi alzai di scatto, corsi in bagno, rientrai in camera e mi vestii. Non ebbi tempo per fare colazione, altrimenti sarei arrivata in ritardo. 
Con mia grande fortuna arrivai proprio pochi secondi dopo lo squillo della campanella. 
Arrivata in classe, mi sedetti accanto alla mia migliore amica Cassy (diminuitivo di Cassandra) che mi disse di avere delle notizie riguardo al ragazzo di cui è cotta. 
 
Come suonò la campanella della ricreazione, io e Cassy volammo in corridoio e ci appoggiammo con le spalle al muro in un angolo, che ci sembrò abbastanza appartato per poter parlare tranquillamente.
 
"Allora quali sono queste notizie importanti?"
"Allora..Fizzy mi ha riferito di aver ascoltato questa mattina in cortile, una conversazione di Harry con i suoi amici. Harry stava dicendo di aver incontrato una ragazza ieri pomeriggio e ne è rimasto affascinato". 
"Sai chi è?"
"No, purtroppo."
"Senti..se un giorno riesci a far una foto a questo Harry, fammela vedere. Sono proprio curiosa di sapere com'è".
"Sicuro, chiederò a Fizzy, visto che va in classe con lui, di provare a fargli una foto"
"Ah, a proposito di ragazzi, non puoi capire che mi è successo ieri pomeriggio!"
"Cosa?? avanti dimmelo!"
"Ero al supermercato e stavo provando a prendere un pacco di biscotti che stava però allo scaffale più alto, e quindi la cosa risultava alquanto complicata (u.u), quando un ragazzo meraviglioso, vedendomi in difficoltà, mi ha preso il pacco e me lo ha dato"
"Che gentiluomo! Com'era?"
"Era piuttosto alto, bel fisico, castano, ricciolino con occhi verdi"
"....che strano..."
"Cos'è strano?"
"..no..è che...no, lasciamo stare."
"Avanti parla!"
"No è che somiglia molto a..."
"Aleeeeeex!" qualcuno l'interruppe. Chi era? Nientemeno che il mio migliore amico Louis William Tomlinson, comunemente chiamato dagli amici Tommo o Lou.
"Tommoooo!" ci abbracciammo.
"Ho sentito parlare di un ragazzo meraviglioso, non stavate parlando di me?" è un burlone, per questo l'adoro..non fraintendete, siamo amici.
"Ahahah no, direi proprio di no"
"Peccato!"
"Il ragazzo meraviglioso sarebbe quello che ho incontrato ieri pomeriggio al supermercato"
"Davvero? non ricordavo di averti incontrato al supermercato"
"La tua modestia è ammirevole"
"Grazie, ci ho lavorato tanto" ci sorrise e si allontanò dirigendosi verso altri nostri amici, Niall e Zayn.
 
 
Suonata l'ultima campanella, Cassy ed io ci dirigemmo lentamente verso il cortile. Arrivate lì, Cassy si fermò improvvisamente con lo sguardo fisso su un gruppo di ragazzi. Mi staccò quasi un braccio per attirare anche la mia attenzione verso quel gruppo.
 
"Lo vedi...quello è Harry!" mi sussurrò.
"Quello carino, castano, con la camicia e.."
"No, quello si chiama Liam, quello a destra è Josh e quello dopo di lui è Harry"
 
Spostai lo sguardo verso il terzo ragazzo e rimasi paralizzata nel scoprire che Harry fu il ragazzo che incotrai al supermercato.
 
"Alex?! Lo hai visto?"
"...Eh?..Ah si-si"
"Non ti vedo convinta, hai capito chi è?"
"Si-si...carino.."
"Carino? E' stupendo!"
 
"Lo so, lo so, non c'è bisogno che tu me lo dica, cara" pensai.
 
Mentre contemplammo il gruppo, Harry si accorse di essere osservato, così girò lo sguardo verso di noi e rimase paralizzato anche lui. Forse stava focalizzando chi fossimo e probabilmente mi ha riconosciuta. Che situazione!
Prima che potesse accadere qualcosa che avrei preferito evitare, trascinai Cassy fuori dal cancello per proseguire la strada verso casa.
 
"Perchè lo hai fatto? Ci avevano notato, potevamo fare amicizia con loro!"
"Ehm...non mi sembrano dei ragazzi a posto.."
"Ma che dici? Fizzy mi ha detto che Harry è un ragazzo d'oro e di sicuro anche i suoi amici"
"Ehm....sesto senso?"
"Ma che ti prende?"
"..niente, è solo che sto morendo di fame e vorrei arrivare a casa il prima possibile"
"Okay, ma la prossima volta non trascinarmi così bruscamente"
"Si, scusami"
 
 
_______________________________________________________
Ehi ragazzeee! (e anche ragazzi..non si sa mai u.u)
Che ve ne pare la mia storia? Ok è solo all'inizio, ma vi sta piacendo? o almeno interessando? Fatemi sapere cosa ne pensate, inviatemi recensioni, mi fa molto piacere :) 
Domani non so se aggiornerò, ma credo che almeno un capitolo riuscirò a postarlo ;)

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


 
Non dimenticherò facilmente quel venerdì. 
Dopo scuola uscimmo e decidemmo di prendere un pò di pizza per pranzo.
Mi offrii di andare io in pizzeria. Quando entrai gettai uno sguardo veloce alla gente che aspettava davanti al bancone. Tra di essa riconobbi Harry. 
Sbiancai. Fortunatamente era di spalle, così potei sgattaiolare fuori senza essere vista.
 
"Perchè sei uscita subito?"
mi chiese Cassy.
"..Oh perchè c'è troppa gente, andiamo in un'altra pizzeria"
"Cosa? ma a quest'ora non dovrebbe essere affollata"
Si diresse verso l'entrata e sbirciò dentro.
 
"Ohhh cazzooo, c'è Harry! Perchè non me l'hai detto?"
"Davvero? non l'avevo visto"
"Oh caspita...comunque non c'è molta gente. Vado io, così colgo l'occasione per parlargli"
"Okay.."
 
CASSY'S POV.
 
Entrai nella pizzeria e mi misi in coda, proprio dietro ad Harry. Finsi di inciampare e lo urtai...dovevo pur in qualche modo attaccare bottone. 
 
"Oh mi dispiace"
"Non preoccuparti..ehi, ti ho già vista..per caso eri con un'altra ragazza ieri nel cortile?"
"ehm si..tu dovresti essere Harry, l'amico di Fizzy. Anche io sono una sua amica" lo ringraziai mentalmente per aver omesso che lo stavamo decisamente fissando.
"Ah si, non sapevo che conoscessi Fizzy"
Continuammo a chiaccherare finchè non arrivò il suo turno per ordinare. Quando finì, prima che andasse via lo bloccai per un minuto.
 
"Ehi, sono qui con i miei amici, mangiamo una pizza e poi andiamo in giro, se vuoi puoi unirti a noi"
"Si, è una bella idea"
"Ok ci rincotriamo qui davanti tra 40 minuti, va bene?"
"Ok, a dopo"
 
Ordinai la pizza, presi poi le scatole e uscii con un sorriso a 32 denti. Credo di aver dato l'impressione ai miei amici di avere una paralisi facciale.
 
ALEX'S POV.
 
"Com'è andata con Harry?" chiesi alla mia migliore amica.
"Ho trovato modo di attacare bottone e infine l'ho invitato ad unirsi a noi e ha detto di si!!"
 
Rimasi per qualche secondo immobile, con le labbra socchiuse, incredula di ciò che avevo appena sentito.
Poi mi ripresi.
 
"Wow, sono contenta, così hai l'occasione di approfondire la vostra amicizia"
"Si! Sono troppo feliceeee"
 
Mangiai la pizza immersa nei miei pensieri. Ero così assorta da non sapere nemmeno a che gusto era la pizza che stavo mangiando.
Ripresi coscienza solo quando Cassy saltò dalla sedia avvisandoci che era ora di andare.
Uscimmo da casa sua, dove ci fummo fermati per mangiare, e ci dirigemmo alla pizzeria per unirci poi ad Harry. 
Lo stomaco mi si strinse in una morsa durante il tragitto. Avevo paura di stare con lui, di cosa sarebbe potuto accadere. Sapevo benissimo quanto Cassy era presa da lui e volevo evitare di incrociare nuovamente il suo sguardo per non innamorarmi. Aveva già fatto breccia nelle mie difese quel giorno e se mi si fosse avvicinato di nuovo le avrebbe sfondate del tutto.
 
Quando vidi la sua alta figura avvicinarsi, il mio respiro diventò pesante e la mia testa fu sull'orlo di scoppiare. Volevo scappare, fuggire, ma le mie gambe me lo impedivano; erano lì, inchiodate al suolo, incapaci di muovere un passo e il mio sguardo non potè che restare fisso a guardare lui raggiungerci e salutarci. Accennai un timido sorriso per salutarlo e anche lui fece lo stesso.
 
 
Passeggiammo fino ad un parco dove poi ci sedemmo su delle panchine. Harry non fece altro che guardarmi. Io feci di tutto per non incrociare il suo sguardo e fare finta di niente. Per quanto volessi, non riuscii a rilassarmi. Ero tesa come una corda di violino, tanto che quando Lou mi sfiorò il braccio (era seduto accanto a me), sussultai.
 
"Ahhaha come sei zompata!"
"Ehm ero sovrappensiero"
"A che pensavi?"
"Oh..alle cose che devo fare domani"
"Ma che ci pensi a fare adesso?"
"Si hai ragione, Hakuna Matata!"
"Ahahahaha" risero tutti per come me ne sono uscita. Harry compreso. Quando spostai i miei occhi su di lui, mi sciolsi nel vederlo ridere. Com'era dolce. La sua risata roca poteva sciogliere i cuori più duri e freddi che ci potessero essere. 
Alzai le mie difese e distolsi lo sguardo da lui verso il mio amico Lou, a cui rivolsi un sorriso che ricambiò teneramente.
 
Per il resto della giornata non feci altro che evitare Harry tanto che credetti di averlo messo a disagio. Forse mi comportai male nei suoi confronti...forse volle soltanto fare amicizia e io presa dal panico lo scansai continuamente. 
Verso l'ora di cena, se ne andarono tutti e rimanemmo soltanto io, Harry, Cassy e Lou.
 
"Sai mi sembra di averti già incontrata, eri tu quella ragazza al sup.." Harry si stava rivolgendo a me, am poi lo interruppi perchè non volevo che Cassy scoprisse che il ragazzo meraviglioso da cui sono rimasta affascinata sia proprio lui.
"Oh scusami, mi sta vibrando il cellulare" mi allontanai, rivolsi le spalle verso di loro e portai il cellulare all'orecchio, fingendo di parlare al telefono.
"E adesso che cacchio mi invento.." pensai.
 
LOUIS' POV.
 
Notai che Alex non fece altro che comportarsi stranamente per tutto il giorno, ma più che mai quando disse che le stava vibrando il telefono. Il suo viso si stava sforzando di nascondere qualcosa, forse qualche pensiero che la stava turbando.
Alex finse di stare al telefono, cosa che apparentemente notai soltanto io. Conosco fin troppo bene la mia amica ed ero sicuro che qualcosa o qualcuno la tormentava.
 
Mi avvicinai a lei silenziosamente e potei sentire che non stava parlando proprio con nessuno al telefono. Le poggiai una mano sulla spalla facendola sussultare. Fece finta salutare per poi attaccare.
 
"So bene che stavi fingendo" le sussurrai. Abbassò lo sguardo.
"Cosa c'è che non va?". Non mi rispose.
"Alex, dimmelo, non posso più vederti così"
"..H-Harry"
"Che ti ha fatto?" dissi leggermente irritato. Sperai che non le avesse fatto niente.
"Harry è il ragazzo che ho incontrato al supermercato"
"...q-quindi lui...lui ti piace?"
"Non so...forse un pò...è solo che non vorrei che Cassy lo venisse a sapere. Sai quanto è cotta per lui"
"Già, non preoccuparti, rimarrà tra noi"
"Grazie..avevo bisogno di liberarmi da questo peso"
"Di nulla, sappi che ci sarò sempre per te". Ci abbracciammo poi le dissi di tornare dagli altri.
 
ALEX'S POV.
 
Cassy aveva stampato sul viso un largo sorriso. La guardai con aria interrogativa e lei mi fece cenno con la mano che mi avrebbe spiegato tutto più tardi.
Dopo una decina di minuti Harry e Lou se ne andarono e Cassy subito svuotò il sacco raccontandomi il motivo della sua grande gioia.
 
"Ho chiesto ad Harry di uscire!"
"Cosa?Nono, mossa sbagliata, sai bene che è sempre meglio che sia lui a farsi avanti, potrebbe approfittarsi di te tanto per far vedere che ha la ragazza"
"Hazza non è questo tipo di ragazzo"
"Hazza?"
"Si, i suoi amici lo chiamano così e perciò mi ha detto che potevo chiamarlo in questo modo"
"Oh..." mi sentii messa da parte. Avendolo scansato lasciai piede libero a Cassy. Dovetti esserne felice, infondo fu quello che volevo, eppure.. ci fui rimasta male.


Ehi, che ve ne pare della storia?
Questo capitolo è un accenno che introduce le vicende che poi accadranno. La storia mi sta piacendo e spero che sia la stessa cosa anche per voi. Fatemelo sapere con una recensione, negativa, neutra o positiva, mi fa piacere lo stesso ed è importante così posso valutare la cosa e gestirmi con la FF.
Baci xx


 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


 
Quel sabato Cassy sarebbe uscita con Harry, per questo fui tesa per tutta la giornata.
Non sopportai più tutta quella tensione che si accumulò dentro di me. 
Chiamai Lou, Niall, Zayn e Fizzy. Avevo bisogno di distrarmi e di non pensare nè ad Harry, nè a Cassy e neanche al fatto che fossero usciti insieme.
Nonostante questo obbiettivo che mi fui prefissata, i miei pensieri mi portarono a pormi una domanda a cui ebbi bisogno di trovare una risposta.
Mentre stavamo passeggiando chiesi a Fizzy una cosa.
 
"Senti Fizzy...percaso Harry ti ha parlato di una ragazza che aveva incontrato qualche giorno fa?"
"Oh si, perchè me lo chiedi?"
"Bhe...per Cassy. Ti ha detto qualche particolare sull'incontro?"
"Si, mi ha detto che si trovava al supermercato. Non riusciva a raggiungere una confezione di biscotti. Gli faceva tenerezza vederla in tutti i modi tentare di raggiungerla, così gliel'ha presa lui."
Lo sospettai. Il mio cuore cominciò a battere più forte. Le palpitazione suscitarono ansia e preoccupazione. Come l'avrebbe presa Cassy? Pensai che dirglielo sarebbe stata la cosa più giusta, eppure qualcosa mi frenava. Forse la sua reazione. Non volevo che si potesse arrabbiare con me, anche se sinceramente io non potevo fare nulla per ciò che provava Harry.
"Sai.." Distolse la mia concentrazione dai miei pensieri a ciò che stette dicendo.
"Ho evitato di dire queste cose a Cassy. Ho minimizzato i sentimenti di Harry per non ferirla. Penso che potrebbe avere una possibilità con lui, anche se Harry sembra davvero preso da questa ragazza. Mi ha detto di averla ritrovata e quindi credo che tenterà di conquistarla".
Il mio sangue gelò. 'Perchè accettò di uscire con Cassy se i suoi sentimenti furono ben altri?' mi chiesi.
 
 
Ciò che più mi lasciò sconcertata, fu la notizia di Cassy che mi diede dopo il famoso appuntamento. 
Mi invitò a casa sua per comunicarmela appena ritornò dall'uscita.
 
"Mi sono fidanzata con Harry!". Sbarrai gli occhi. La confusione fu così tanta da farmi male la testa. Perchè? Perché?
"C-come è successo?" fu soltanto quello che riuscii a dire.
"Eravamo su una panchina. Io mi sono avvicinata, lui anche, poi mi sono dichiarata. Lui è rimasto sorpreso all'inizio, così per rompere il silenzio gli ho chiesto se volesse essere il mio ragazzo e lui ha detto di si!"
 
Assunsi un espressione alquanto sconcertata. Non capii il motivo del suo comportamento. 
Spinta dalla curiosità e dalla voglia di sapere la verità, riunii tutta la nostra comitiva quella domenica.
 
Cassy restò la maggior parte del tempo incollata ad Harry. All'inizio non seppi come sarei riuscita a parlare con lui in privato, e invece trovai il modo: gli dissi che un suo amico mi aveva mandato un messaggio per lui così lo portai in disparte e presi il cellulare facendo finta di cercarlo.
Quando i nostri amici sembravano aver posato la loro attenzione sulla conversazione che avevano iniziato a fare, gli dissi ciò che avevo da dire.
 
"Senti Harry..ho detto una bugia solo perchè volevo parlarti in privato."
"Ok, spara"
"Fizzy mi ha detto che tu provi interesse per..un'altra ragazza, volevo sapere perchè ti sei fidanzato con Cassy". 
"Perchè ti dovrebbe interessare?"
"Perchè è una mia amica e non voglio che soffra"
"...non ti riguarda. Non siamo nemmeno amici, perchè dovrei dirti certe cose"
"Bhe...visto che tu sei amico..anzi ormai il fidanzato di Cassy..è come se fossi anche mio amico"
"Non ha senso! Hai cercato in ogni modo di scansarmi da te e questo mi ha fatto pensare che non volessi essere mia amica"
"..i-io" il panico s'impadronì di me. La mia voce cominciò a tremare. Non so perchè mi sentii le lacrime salire agli occhi. 
"..i-io non..s-so che hai detto di esserti innamorato di una ragazza che avevi incontrato un pomeriggio al supermercato e..."
I suoi occhi occhi sussultarono dallo stupore. Non si aspettò che io venissi a sapere questo.
 
"Ho pensato che quella ragazza potessi essere io." non so come trovai il coraggio di dire quelle parole, ma dopo che le ebbi dette non riuscii più a reggere il suo sguardo. 
Sapevo che i suoi occhi erano puntati su di me e quello mi faceva andare nel pallone. Mi allontanai da lui quasi correndo, ma mi raggiunse e afferrò il mio polso, voltandomi verso di lui.
 
Il mio sguardo incrociò nuovamente il suo. Le mie difese stavano cedendo. Il mio respiro si fece pesante perchè sentii che di lì a poco avrei ceduto.
 
"Dovremmo tornare dagli altri" dissi abbassando lo sguardo.
Mi lasciò il polso e notai sul suo volto un'espressione tesa e triste. 
 
Ci dirigemmo verso gli altri e proseguimmo la nostra uscita facendo finta di niente. 
Per tutto il tempo io e Harry ci evitammo nuovamente, ma ogni tanto ci lanciammo qualche occhiata.



Ehii! Allora questo capitolo è pieno di colpi di scena. 
Il prossimo non so quando riuscitò a postarlo, in settimana sono sommersa di compiti, ma troverò il modo.
Scrivetemi delle recensioni, mi fa molto piacere sapere cosa ne pensate! 

P.S. Ringrazio ancora tommodimples per avermi scritto una recensione :3

Vi adoro, xx


 
 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


 
Il giorno seguente fu lunedì. 
Durante il tragitto da casa a scuola, mi misi ad ascoltare la musica con il cellulare per distrarmi e non pensare a quanto era accaduto il giorno prima.
 
Non salutai nemmeno i miei amici fingendo di non averli visti e filai dritta dentro la scuola. Salii le scale di corsa e raggiunsi la mia classe, dove continuai a sentire la musica e ignorare gli altri, fino a quando non entrò il professore.
 
Anche a ricreazione feci in modo di evitare gli altri scendendo in cortile e sfondandomi ancora le orecchie con la musica, che ero solita mettere ad alto volume. 
Mentre iniziai a rilassarmi cullata dalle note di Heart Attack di Demi Lovato (canzone nella quale mi rispecchio moltissimo), mi sentii toccare la spalla. 
Sussultai per poi girarmi e trovarmi davanti, gli occhi azzurri di Louis, che mi guardava turbato. 
 
"Come mai te ne stai tutta sola? Non è da te." mi disse non appena tolsi una cuffia dall'orecchio.
Non risposi, limitandomi a tenere lo sguardo fisso verso il basso.
 
"Ieri che vi siete detti tu e Harry?" Sapevo di potermi fidare di lui, così decisi di dirglielo.
 
"...Gli ho detto che so di piacergli"
"E lui?" chiese diretto.
"Mi voleva dire qualcosa, ma io mi vergognavo da morire e non ce la facevo più a sostenere quella conversazione, così me ne sono andata"
"Dì la verità. Harry ti piace?"
"..Non lo so"
"Come fai a non saperlo? Io ho ben chiari i miei sentimenti". Quella frase mi insospettì.
"Perchè? Ti piace qualcuno?"
"..si."
"Oh, chi è?"
"...TU".

Mi paralizzai. Non sapevo cosa dire, come prenderla. In quel momento i miei sentimenti erano ancora più confusi di prima. Non poteva scegliere un momento peggiore di quello. 
Non avendo alcuna risposta da me, si alzò e se ne andò con un' aria un pò furiosa.
Mi sentii..non triste, ma....con un peso in più, con un'altro problema che mi tormentava. Non perchè non volessi più bene a Louis, ma perchè scelse un momento brutto per confessarmi i suoi sentimenti. 
 
Valutai un secondo la situazione: se volevo stare con Harry, perdevo Cassy e Louis. Se sceglievo Louis, perdevo Harry e anche un pò Cassy, dato che è la sua fidanzata. 
 
Iniziai a piangere dalla tensione. Mi sentivo come intrappolata.
 
Quandò suonò la campanella, tornai in classe e sentii gli occhi di Louis puntati su di me (si trovava poco distante dal mio banco ed io ero proprio accanto a Cassy). 
Cassy mi scrisse un messaggio sul banco.

' Sono tutti strani oggi. Hazza, Lou, tu. Si può sapere cos'è successo?'
 
Presi la matita con l'intenzione di dirle la verità, poi mi bloccai. Le dissi una bugia, ancora una volta.
 
' Non lo so cos'hanno. Io sto così perchè non mi sento molto bene, forse ho preso l'influenza'
 
Cassy annuì, per farmi cenno di aver capito.
 
All'uscita mi rimisi nuovamente le cuffie e mi incamminai verso casa, iniziando a piangere un'altra volta.



Scusate, prima c'era un errore, ora ho corretto e dovrebbe andare (il messaggio che ha scritto Cassy ad Alex era incompleto).
Ok..che ne pensate di questo capitolo? Ricordate che mi fa molto piacere che mi scriviate delle recensione, anche se poi quello che mi scrivete è una semplice frase, non importa. Per me è importante sapere che la mia storia vi piaccia. 
Ringrazio di cuore tutti i fan della storia (chi la mette tra le seguite/preferite/ricordate, le lettrici silenziose e chi mi ha scritto una recensione).

Un saluto, xx

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


 
DRIIIIN.
 
Dannata sveglia.
 
Mi alzai e mi preparai.
Mentre prendetti lo zaino, un ricordo mi attraversò la mente: LA GITA.
 
"Porca miseria, me ne ero dimenticata" esclamai.
 
Ero sul punto di restarmene a casa, ma non potevo. Era già stata pagata e non potevo sprecare i soldi.
 
Uscii di controvoglia. Arrivai giusto in tempo.
Salii sul pullman e mi misi a sedere su un posto a due, sul sedile di fianco a me feci accomodare il mio zaino, poi presi le cuffie e me le portai alle orecchie mentre volsi lo sguardo fuori dal finestrino.
 
All'improvviso riemersi dai miei pensieri sentendo che c'era qualcuno in piedi dietro di me che mi stava guardando. Mi voltai lentamente...sperai che non fosse Harry o Louis. Era Cassy.
 
"Posso?"  fece cenno al sedile.
Annuii e tolsi lo zaino, posandolo ai miei piedi, poi si sedette.
 
"Come mai non sei con Harry?" le chiesi.
"Volevo stare un pò con te."
"Sicura che non sia per qualcos'altro?"
"Il fatto è che..lo vedo più distaccato"
"Solo con te o con tutti?"
"Un pò con tutti. Forse è sovrappensiero"
"Forse"
"Anche tu sei strana questi giorni. Non sei mai stata così solitaria"
"Lo sono solo quando ho dei problemi"
"Che problemi hai?"
"..di cuore."
Avevo bisogno di confessarmi con la mia amica. Decisi di non parlare esplicitamente di Harry.
 
"Avanti, spiegami tutto."
"...cè...il ragazzo del supermercato. L'ho ritrovato. Credo che mi piaccia, ma lui si è fidanzato nonostante sappia di essere innamorato di me. Poi ci si è messo anche Lou che mi ha confessato i suoi sentimenti per me e mi ha mandato ancora di più nel pallone"
"Quindi...sei confusa?"
"Si...il fatto è che quello del supermercato si è fidanzato con una mia vecchia amica e non vorrei ferirla dicendole che mi piace il suo ragazzo...almeno credo che mi piaccia...poi non vorrei ferire Lou, ma se mi metto con lui non vorrei perdere l'altro ragazzo..insomma.." dissi quasi tutto d'un fiato.
"Dimmi una cosa...chi è che ti piace di più?"
"Non lo so..non so niente di quel ragazzo, eppure mi affascina. I suoi modi di fare, il suo sorriso, tutto di lui mi cattura e mi attrae. Lou...lo conosco da tanto e il mio affetto per lui è immenso, ma non sono certa che mi piaccia, anche se..." mi interruppi.
"Anche se?"
"..non so...comincio a guardarlo diversamente"
"Questo è un bel rompicapo"
"Già"
 
Il pullman si fermò. 
 
"Grazie Cassy per avermi fatto da psicologa."
"Ahahah..di nulla"
 
Afferrai il mio zaino e scesi.
Eravamo arrivati difronte al teatro. Dovevamo assistere ad uno spettacolo romantico. Mi immaginavo che sarebbe stato...una palla, invece mi ero sbagliata. Quello spettacolo mi interessò davvero, era molto...moderno per essere una storia ambientata nell'800. Rispecchiava le stesse circostanze di adesso e soprattutto la storia mi riguardava abbastanza.
 
Parlò di una ragazza che si innamorò del promesso sposo della sua amica. Era certa che sarebbe stato impossibile il loro amore, così si distaccò da lui, ma ne soffrì molto. Nel frattempo c'era il suo fidato amico che le era sempre accanto a consolarla e a porgergli una spalla su cui piangere, finchè lui non le confessò il suo amore e lei si trovò molto combattuta con i suoi sentimenti. 
Alla fine lei si trasferì con i suoi genitori per lavoro e si fece una nuova vita all'estero.
 
Una storia triste direi, ma affascinante.
Quello spettacolo mi fece riflettere: se in quel momento era impossibile che io potessi stare con Harry, perchè non dare una chance a Lou? Decisi di concedergli del tempo. Se mi fossi innamorata di lui..bhe problema risolto, altrimenti avrei rivelato i miei sentimenti per Harry.
 
Così, all'uscita da scuola, mi avvicinai a Lou e lo portai in disparte.
 
"Sai..ho pensato a quello che mi hai detto ieri.."
Abbassò lo sguardo. Forse si aspettò un rifiuto da parte mia.
 
"..E comincio a guardarti in modo diverso..forse non più come un amico.."
"Quindi.."
"Non ne sono sicura, ma penso che tu...mi piaci"
Gli si illuminò il volto con un bellissimo sorriso e i suoi fantastici occhi azzurri divennero splendenti più che mai.
 
"Alex...vorresti essere la mia fidanzata?" disse scherzosamente mettendosi in ginocchio.
"E me lo chiedi?" gli risposi ridendo.
 
Sorrise e si alzò. Le sue mani mi afferrarono il viso e lo avvicinarono al suo. Chiusi gli occhi. Sentii le sue labbra appoggiarsi dolcemente sulle mie.
 
 
 
 
Erano le 23.04
 
Un nuovo messaggio.
Da: Lou
 
Lo aprii.
 
"Buonanotte amore. Ti amo tanto e sono felice che tu abbia scelto me, xx"
 
 
Sentii come un senso di colpa. Perchè???
 
Gli risposi.
 
"Anche io ti amo tanto. Buonanotte :) xx"
 
Misi il cellulare sul comodino e mi accomodai nel letto. Continuai a pensare a Louis. Fui sempre più convinta che fu la decisione giusta. 
 
 
 
Il giorno dopo.
 
 
Arrivai a scuola in anticipo (miracolo!).
Ero di buon umore, il sorriso stampato sul mio volto. Salutai tutti, ma Louis con un dolce bacio. Quando ci staccammo, Harry non c'era più. Se ne era andato. 
 
"Ma Harry?" chiesi.
"Se n'è andato" disse Cassy.
"Dove?"
"Non so, ha farfugliato che si era dimenticato non so cosa ed è andato via di corsa"
 
Suonò la campanella e di Harry nessuna traccia. Mentre gli altri entrarono, io mi misi dietro di loro e piano piano indietreggiai, così poi mi allontanai per cercare quel deficiente di Harry. Si, si era comportato da deficiente. La sua reazione non aveva alcun motivo. Se soffrì per me, allora perchè si fidanzò con Cassy? per farla soffire o per farmi un dispetto? non capii proprio.
Lo trovai accovacciato dietro un albero. Aveva versato qualche lacrima. 
 
Mi avvicinai a lui cautamente. Alzò lo sguardo e mi vide.
 
"Ehi...è ora di andare, non vorrai fare tardi" gli dissi.
"Non mi va di andare"
"Come no?"
"Non mi va.."
"Devi"
"Posso anche saltare un giorno"
"Si può sapere che ti prende? Perchè sei fuggito? Ti rode che io stia con Louis?"
Tenne lo sguardo basso.
"Non mi rispondi? Allora è come pensavo. Sei geloso. Bhe continua a piangere per me mentre sei fidanzato!"
Si alzò bruscamente, lo feci arrabbiare molto. Aggrottò le sopracciglia e mi guardò serio, molto serio, poi si avvicinò a me con i pugni serrati. Quando era a pochi passi da me, rilassò le mani, si avvicinò ancora e mi prese il viso tra le mani baciandomi delicatamente sulla labbra.
 
Ammetto che non mi ritrassi a quel bacio. Fu il bacio più bello che ricevetti, ma quando ci staccammo gli mollai uno schiaffo.
 
"Che cazzo fai Harry?"
"Non mi pare che hai protestato"
"...io sono fidanzata e anche tu, non avresti dovuto farlo"
"..Alex...se io ti piaccio...dimmelo...devo saperlo"
"Sei un deficiente!" le mie labbra tremarono e i miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.
"Rispondimi ti prego" poggiò le mani sulle mie braccia per non farmi scappare. Alzai lo sguardo fino ad incontrare il suo, e i nostri volti si trovarono a pochissima distanza l'uno dall'altro. 
 
"Guardami negli occhi e dimmelo" mi ripetè.
"...n-non lo so.." il mio cuore battè forte, fortissimo, come se volesse uscire dal mio petto.
"Come fai a non saperlo?"
"Perchè mi fate tutti questa domanda?...Harry io...non posso.."
"Cosa non puoi?"
Mi liberai dalla stretta delle sue mani e corsi dentro la scuola.
 
Una volta in classe.
 
"Signorina Harrison, è in ritardo!" mi disse la professoressa.
"Si, mi scusi"
"Questa volta chiudo un'occhio, ma la prossima volta veda di non arrivare tardi"
"Si, grazie prof."
 
Scivolai stancamente sulla mia sedia, accanto a Cassy che mi guardò con aria interrogativa.
 
A ricreazione le dissi ancora una bugia. Sinceramente ero stufa di mentirle così, ma non avevo altra scelta se non di farla soffrire. Realizzai che quello che dovette parlare con Cassy della faccenda fu Harry e non io.
 
"Sono andata a cercare Harry e quando l'ho trovato mi ha detto che non gli andava di venire, anche perchè non stava molto bene" 
 
"Oh...non riesco più a capirlo.." mi disse.
 
Andai in bagno e mi sentii vibrare la coscia.
 
Un nuovo messaggio.
Da: Harry
 
Lo aprii frettolosamente.
 
"Alex io non reggo più questa situazione. Ho bisogno di parlarti di persona e chiarire la cosa prima di tutto con te, poi parlerò anche con Cassy"
 
Gli risposi.
 
"Infatti stavo per dirtelo che dovresti parlare con lei. Comunque possiamo discuterne dopo scuola"
 
"Ok, vieni da me dopo" mi confermò.
 
"Va bene" risposi di nuovo.
 
Uscii dal bagno e tornai in classe.



Ciaooo! Scusate se il capitolo precedente è piuttosto corto. Comunque questo è più lungo e spero vi piaccia :3
Facciamo una cosa...posto il prossimo capitolo a 3 recensioni. 
Vediamo se ce la facciamo ;)

XX



 
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


 
 
Dopo scuola mi recai a casa di Harry.
Arrivai davanti al cancello, suonai il campanello e mi sentii pervasa dall'ansia e dal timore non appena sentii la sua voce gridare "Arrivo!".
Il cancello si aprì velocemente e subito mi accolse il dolce sorriso di Harry. Gli sorrisi, dissi timidamente "ciao" e mi fece entrare, poi mi presentò velocemente ai suoi genitori e mi portò in camera sua.
Si sedette sul letto e io su una sedia accanto ad una scrivania. Cominciai a giocare con la sedia, dotata di rotelle, girando a destra e a sinitra presa dall'imbarazzo del momento di silenzio che si creò tra noi.
Lo interruppe lui.
 
-Allora..mi..mi dispiace per quello che è successo stamattina..ho agito impulsivamente-
-Già..-
-Volevo dirti che...forse è meglio fare finta che non sia successo nulla-
Lo guardai meravigliata. Come poteva pretendere che io dimenticassi o facessi finta che non fosse accaduto nulla?
-Bhe se..se pensi che sia meglio così...okay..- gli dissi.
-...Cassy ha detto qualcosa di me?-
-...dice che ti vede strano, distaccato e non ti capisce più-
-Mi dispiace che stia così-
-Si...sembra che far soffrire le ragazze è una tua specialità- mi alzai e mi diressi verso la porta, incapace di restare altro tempo lì, ma Harry mi afferrò il polso bloccandomi. Rimasi con il viso rivolto verso la porta.
 
-Non è vero, io non voglio far soffrire nessuno. Perchè dici questo?- mi chiese poi.
-Perchè è quello che fai! Ancora non mi hai detto perchè stai con lei se non la ami!-
-A me Cassy piace-
-C-cosa? ma..Fizzy..-
-Fizzy si sbaglia-
-Allora quel bacio te lo potevi risparmiare-
-Lo so..dimentica tutto-
Mi voltai e lo guardai, i miei occhi erano colmi di tensione.
-Bene..tanto è facile dimenticare- dissi con un tono leggermente ironico. 
-Ora vado, si sta facendo tardi. Mi auguro che tu chiarisca la questione con Cassy- mi sforzai di sorridere e uscii.
 
Non appena mi trovai fuori dal cancello di casa sua, la tensione si trasformò in tristezza e delusione, sgorgandomi fuori dagli occhi in un enorme quantità di lacrime. Non capii il mio comportamento, nè tantomeno quello di Harry.
 
 
 
HARRY'S POV.
 
Uscì lasciandomi senza parole. Ammetto che nemmeno io sarei riuscito a dimenticare quel bacio, eppure le chiesi di farlo come se nulla fosse, come un perfetto idiota.
Gli dissi quelle parole per scatenare in lei una reazione, comprendere i suoi sentimenti e appresi che in fondo lei provò qualcosa per me, lo capii già da quel bacio. Di sicuro non le ero indifferente e questo mi rassicurava molto. 
Lei mi piaceva tanto, molto, ma avevo fatto una grande cazzata a mettermi con Cassy per ingelosirla, prendendomi gioco dei suoi sentimenti. 
Chiamai Cassy e le chiesi di incontrarci. Non mi sembrava la cosa migliore parlarle al telefono.
 
Dopo un'ora mi trovai in sua compagnia su una panchina del parco. 
 
-Cassy...devo dirti una cosa importante..- le annunciai.
-Spara- era timorosa.
-Io..ho sbagliato. Ti ho fatta soffrire e mi dispiace, penso sia meglio che noi due...noi...ci lasciassimo-
I suoi occhi s'inumidirono e il suo viso divenne cupo. Sapevo che stava male.
-Ti piace un'altra, non è così?- disse con lo sguardo basso.
-...si...- le confessai.
-Lo sapevo, non ti sono mai piaciuta!-
-Non è vero. Sei una ragazza fantastica e mi piaci...ma come amica-
-Io non voglio piacerti come un'amica!- gridò.
-Troverai un ragazzo che ti ami per come sei-
-Io voglio te- sussurrò.
Mi sentii una morsa allo stomaco. Non volevo vederla così, ma io non la amavo e se non la lasciassi, avrebbe sofferto comunque e con lei anche io.
 
-Mi dispiace- le dissi e mi allontanai.
 
 
ALEX'S POV.
 
Ero stesa sul letto a sonnecchiare tentando di scacciare Harry dai miei pensieri, quando mi squillò il telefono.
Lo afferrai e lessi sulla schermata "CASSY". Mi allarmai con il pensiero che probabilmente Harry le ebbe parlato, così risposi per togliermi il dubbio.
 
-Pronto?- dissi.
-Alex...- stava piangendo.
-Cos'è successo? perchè piangi?-
-H-harry. Mi ha lasciata!- singhiozzò.
-Oh..m-mi dispiace. Perchè ti ha lasciata?- azzardai.
-Perchè le piace un'altra- pianse ancora più forte.
-...e..ti ha detto chi è?-
-No...sicuramente quella del supermercato. Già la odio!- la sua disperazione divenne rabbia in poco tempo e io gelai alle sue parole.
-Non devi odiarla, che colpa ne ha lei? Non possiamo avere il controllo sui sentimenti delle persone- cercai di calmarla.
-Io la odio, perchè se lui non l'avesse incontrata, io avrei potuto conquistarlo!- urlò.
-E se invece non ci saresti riuscita?..Non vale pena soffrire così per un ragazzo. Ce ne sono a miliardi e tra loro c'è sicuramente quello per te, e non è Harry- le dissi dolcemente.
- Si...forse..hai ragione- si calmò.
-Dai su...ehi, ti andrebbe di rimanere a dormire da me stasera?-
-Pigiama Party? Ci sto!- sentii che stette già meglio e più rilassata.
 
 
Riattaccai. Un ennesimo comportamento insensato di Harry che mi mandò in confusione: mi confermò lui stesso di amare Cassy e poco dopo, invece, la lasciò. Mi fece scoppiare la testa.
 
 
Ehi ragassuole (?), 
sono rimasta piuttosto delusa nel vedere che sono riuscita ad ottenere soltanto una recensione e non almeno 3. Fa lo stesso. Continuo a scrivere perchè mi piace farlo.
Allora, in questo capitolo Harry si decide finalmente a far spazio a ciò che prova davvero, lasciando Cassy come primo passo. 
Che ve ne pare del capitolo? La storia vi piace o fa schifo? Siate sincere perfavore e fatemelo sapere scrivendomi delle recensioni.
Ringrazio di cuore chi ha messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate, chi mi scrive recensioni (sia positive che negative o neutre) e soprattutto le lettrici silenziose (?). 
Vi adoro, xx

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


 
Cassy prese la ciotola di popcorn e la pose sulle sue gambe. Era seduta sul mio letto e io ero pigramente accomodata sulla poltroncina della mia stanza. Allungai una mano per prendere una manciata di pop corn mentre fui intenta a seguire il film. 
Erano le 23.32 e non avevamo ancora sonno!
Dopo 20 minuti il film finì. Posammo la ciotola ormai vuota sulla scrivania e ci accomodammo sul mio letto, abbastanza grande per ospitare entrambe.
Chiaccherammo ancora per svariati minuti per poi addormentarci.
 
 
Il giorno seguente ci alzammo di controvoglia per andare a scuola.
 
Decisi di seguire il "consiglio" di Harry. Quel giorno mi comportai come se nulla fosse, soprattutto nell'intervallo, quando la nostra comitiva si riunì in un angolo della classe.
 
"Ciao ragazzi!" dissi raggiante. Abbracciai tutti calorosamente, ma detti soltanto un bacio a Louis.
Cassy ignorò Harry e io detti più attenzioni al mio fidanzato.
 
Non ricordo bene come, ma Harry mi portò poi in disparte.
 
"Sei strana oggi" mi disse con un pizzico di irritazione.
"Perchè dovrei essere strana?" feci la finta tonta.
"Sai bene a cosa mi riferisco"
"Io...non ricordo..non so a cosa ti riferisci"
"Dai su...riacquista la memoria!" disse capendo il mio comportamento.
Mi scappò una risata per il modo in cui lo disse...e anche per ciò che disse. 
 
"E ora che hai da ridere?" sbottò.
Non riuscii a smettere di ridere per parlare e feci apparire anche sul volto di Harry un sorriso che pian piano tramutò in una roca e dolce risata profonda.
 
Louis, Cassy, Zayn, Niall, Liam e Josh (si unirono a noi anche gli amici di Harry) ci guardorono come se fossimo impazziti. Non riuscimmo a smettere anche se ci venì il mal di pancia.
 
Smettemmo per un qualche istante, poi ci guardammo di nuovo in faccia e ricominciammo come due idioti. 
 
HARRY'S POV.
 
Alex era piegata in due dalle risate. I suoi morbidi capelli neri caddero sulle sue spalle quando si piegò per il mal di pancia. Ogni volta che il mio sguardo incontrava i suoi occhi scuri, ridevamo più forte. 
Era bellissima quando rideva...a dire il vero, era sempre stupenda. 
 
Cessammo di comportarci come iene chiudendo gli occhi e respirando il più normale possibile per calmarci. 
Una volta ripresi, suonò la campanella, segno che l' intervallo finì; così tornammo in classe e quando ci lanciammo un'occhiata prima che iniziasse la lezione, ci scappò un sorriso dalle labbra.
 
LOUIS' POV.
 
Notai che Harry e Alex si affezionarono sempre di più e ne ebbi la conferma durante la ricreazione. Lui la portò in disparte e parlarono per qualche istante, poi iniziarono a ridere come due iene. Sapevo che quel riccioluto stava conquistando a poco a poco la mia ragazza! Sentii la gelosia acquistare spazio dentro di me, ma mi trattenni al pensiero che forse avrei ottenuto un comportamento esagerato; tuttavia vederla così felice mi fece piacere, tranne il fatto che sia stato Harry e non io, a farla ridere a quel modo.
 
ALEX'S POV. 
 
All'uscita mi avvicinai ad Harry.
 
"Senti Hazza, vorrei parlare a Cassy della storia del supermercato, pensi che faccia bene a dirglielo?" gli dissi a bassa voce.
"Ehm..non so..ho paura che si arrabbi"
"Tanto lo capirà da sola prima o poi se ripensa alle informazioni che ha carpito ad entrambi e ci accuserà di averle mentito"
"E se le parlassimo adesso ci accuserà ugualmente di averle mentito!"
"Se tu non ti fossi fidanzato con lei inutilmente, sarebbe stato più facile dirglielo!"
"E se tu non...bhe tanto non possiamo cambiare le cose, è inutile accusarsi"
Sospirai cercando di non innervosirmi. Ripensai alla conversazione con Cassy al telefono e mi venne un dubbio.
"Senti...Cassy mi ha telefonato ieri sera e mi ha detto che tu l'hai lasciata perchè ti piace un'altra..."
"Ehm...si, quindi?"
"Bhe, lei ha pensato che sia quella misteriosa ragazza, di cui hai parlato giorni fa con i tuoi amici. Ha scoperto che l'hai incontrata al supermercato e..."
"E?" mi incoraggiò a continuare.
"..Sappiamo dove ci siamo incontrati per la prima volta no?"
"Pensi che sia tu?"chiese beffardo, ma poi si fece subito serio.
"Detto così sembra sfacciato però...vorrei saperlo"
Stavamo camminando lungo il cortile per raggiungere il cancello, quando d'un tratto si fermò e io lo imitai. Lanciai un'occhiata intorno: la folla di studenti non c'era più e nemmeno i nostri amici, erano rimaste solo una manciata di persone che anche loro stavano andando via.
 
Posai di nuovo lo sguardo su di lui, in attesa di una risposta. Lui mi guardò serio, quasi da farmi preoccupare.
 
"Ecco...io..." esitò.
 
 


Salveeee, eccomi qui con l'ottavo capitolo. Vi lascio in ansiaaaa *risata malefica* LOL.
Innanzitutto, mi scuso per eventuali errori, non ho ricontrollato, poi volevo dirvi che qualche notte fa ho fatto un sogno, che mi ha dato l'idea per una storia fantasy che avevo in mente di scrivere da tempo. Quindi...ecco, aspettatevi una storia fantasy al più presto :3 Ne approfitto a scrivere adesso che sono in vacanza perchè chissà poi quando avrò tempo per farlo. 
 
Bhe.. Troverà il coraggio, Harry, di dire i suoi sentimenti ad Alex? lo scoprirete nel prossimo capitolooo (?)
 
P.S. Ho cambiato il rating della storia perchè ho in mente alcune scenette di...violenza u.u (vi accenno solo questo). 
 
Ora scappo, ciaooo xx
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


 
"Ecco...io..." esitò.
Continuai a guardarlo con le orecchie tese.
 
"Bhe..." avvampò. Abbassò lo sguardo verso il suo orologio da polso e impacciatamente farfugliò qualcosa.
"Oh si è...fatto tardi, devo scappare, scusa Alex, ne riparleremo un'altra volta" corse via.
 
Rimasi lì, come una broccola. 
 
"Ma che diamine gli è preso?" pensai.
 
Mi avviai anch'io verso casa. Una volta arrivata, mia madre e mio padre smisero di conversare. "Che strano" dissi mentalmente, guardandoli con sospetto.
 
Mia madre interruppe quel momento di tensione, rivolgendomi un sorriso.
 
"Ciao Alex, hai fame?" disse con naturalezza.
"Ehm, ...s-si" farfugliai. Ero intenta a studiare le loro espressioni e i loro movimenti, con l'intenzione di confermare i miei sospetti: mi stavano nascondendo qualcosa? 
Mise nel microonde il pranzo che si era ormai raffreddato e nell'attesa mi distesi sul divano a guardare la tv. Sentii un "diin", a cui seguì poi il rumore di uno sportello aprirsi e l'arrivo di mia madre con un piatto di lasagne fumante. 
Mia madre era di origine italiana e ogni tanto adorava cucinare i piatti tipici del suo paese d'origine. Ci trasferimmo a Londra quando ebbi soltanto 2 anni, perciò mi definisco, ormai, inglese a tutti gli effetti.
 
Mangiai il mio pranzo e mi diressi verso le scale. Battei i piedi su di esse, facendo finta di salire di sopra, poi mi nascosi dietro una colonna in attesa di sentirli riprendere la loro conversazione. Aspettai. Niente. Non sentivo altro che le voci provenienti dalla tv e i rumori delle stoviglie in cucina.
Mi arresi e salii silenziosamente in camera mia. Afferrai lo zaino e mi affrettai a terminare i compiti per poter uscire con Louis.
 
Una volta finito lo chiamai e gli diedi appuntamento davanti alla gelateria. Mi preparai in fretta e uscii di casa per le 17.30 circa. 
 
Ci comprammo un gelato e passeggiammo in centro. 
Louis era più diffidente con me, così gli chiesi il motivo.
 
"Nulla.." fu la sua risposta.
"Dai, sii sincero". Sbuffò.
"Perchè sbuffi? mi sto solo preoccupando per te. Che c'è che non va?"
"...Okay te lo dico...sono geloso."
"Di chi?"
"Di te!"
"Perchè? adesso sono con te non.."
"Per ieri, quando stavi con Harry" m'interruppe.
"A ricreazione?"
"Si e anche all'uscita"
"Bhe cosa c'è di male, siamo amici"
"Perchè tu mi hai detto tempo fa, che ti piaceva"
"Oh...ormai è...acqua passata" dissi titubante.
"Lo spero davvero..."
"Louis, devi fidarti di me. Ti prometto che...se m'innamorerò di lui, te lo dirò. Sei anche il mio migliore amico infondo, perciò mi confiderò con te"
"Okay" mi sorrise dolcemente, anche se seppi che dentro stette male.
 
La mattina dopo, avevo appena svoltato nella strada dove si trovava la scuola, quando in lontananza, difronte al suo cancello, avevo visto due figure, precisamente due ragazzi, che si stavano picchiando. Socchiusi gli occhi per focalizzare chi fossero, ma ero troppo lontano. Pensai che si trattassero di Nate e Michael, due ragazzi che spesso si picchiano per futili motivi, così non detti peso alla questione.
Più mi avvicinavo e più potevo focalizzare i due ragazzi: uno aveva i capelli riccioluti e volgeva la schiena dalla mia parte, mentre l'altro lo pestava pesantemente, solo che non riuscivo a scorgerlo.
La distanza si stava accorciando: l'altro ragazzo aveva anche lui i capelli castani, solo un pò più chiari, con un piccolo ciuffo sopra la fronte tirato su con il gel. "Porta i capelli come Louis" pensai notando la somiglianza, "e l'altro come Har...". Fu a quel punto, quando mi avvicinai ancora, che compresi che i due erano proprio Harry e Louis. 
Tolsi lo zaino dalle spalle, lo buttai da qualche parte vicino al cancello e corsi a separarli. 
 
"Ma vi siete impazziti?" urlai spaventata.
Harry aveva il sangue che gli colava dal naso, il labbro spaccato e un rivolo che gli colava dalla fronte; anche Louis era ridotto maluccio. Poi Louis tirò un pugno allo stomaco ad Harry, che si piegò in due dal dolore. 
Presi la mano di Louis, che teneva stretta in pugno la maglietta del mio amico per non farlo fuggire. Attirai la sua attenzione. Quando il suo sguardo infuriato si spostò su di me, si rilassò, per poi diventare triste. I miei occhi guardavano Louis colmi di delusione, perchè sapevo che era stato lui ad iniziare la rissa. 
Senza dirgli nulla, andai da Harry.
 
"Ehi come stai?" gli dissi.
"Non tanto bene..." 
La campanella suonò.
"Senti..casa mia è lontana perchè tu possa arrivarci in queste condizioni, e anche la tua. Direi che è meglio portarti in infermeria"
"Ma.."
"Non preoccuparti, ci inventeremo qualcosa da dire all'infermiera". Annuì.
Presi il mio zaino e poi feci appoggiare Harry sulle mie spalle, per poi portarlo in infermeria.
 
"Come si è ridotto in questo stato?"  chiese l'infermiera
"Ehm..non lo so, quando sono arrivata, era già così." Mi rivolse un occhiata non poco convinta.
"Poi mi spieghi come stanno le cose veramente.." disse comprensivamente. Era una brava donna infondo. 
Quando finì di curare Harry, gli disse di riposare, visto che non fu nelle condizioni di poter frequentare le lezioni. Mi chiese di spiegarle l'accaduto, così lo feci e la pregai di non avvisare nessuno. Sapeva che i miei amici erano dei bravi ragazzi e ci era passata sopra, avvisandomi, però, che se fosse accaduto di nuovo avrebbe dovuto avvisare gli insegnanti.
Tirai un sospiro di sollievo. Quel giorno sia io che Harry, date le sue condizioni, saltammo le lezioni. Volevo restargli accanto. 
 
Quando si sentì meglio, lo accompagnai a casa e durante il tragitto non potei trattenermi dal chiedergli una cosa.
 
"Senti Harry...potresti dirmi il motivo per cui tu e Louis vi stavate picchiando?"
"...gli ho detto una cosa e lui si è infuriato" disse.
"Che cosa di preciso?"
"Una provocazione..non avrei dovuto" 
"Nei dettagli..che gli hai detto?"
"U-una cosa che...che...una cosa su di te"
La mia faccia era tipo "o.o".
"Non fare il vago, vai al punto."
Era decisamente impacciato. Non voleva riferirmi cosa aveva detto precisamente, però la mia insistenza lo metteva in difficoltà.
"Okay...se non vuoi dirmi cosa gli hai detto lo chiederò poi a lui. Almeno rispondi alla domanda che ti ho fatto ieri"
"Non mi ricordo qual'è la domanda"
"Chi è la ragazza che ti piace"
"Oh...bhe...siamo arrivati"
"Lo so...dai rispondi, ci vogliono 5 secondi!"
Tirò fuori le chiavi e aprì la porta. Poi si voltò verso di me.
 
"Bhe, sei tu" detto questo entrò in casa e chiuse la porta. 

Rimasi lì, di nuovo come una broccola.
Sconcertata, me ne tornai a casa. Come rientrai i miei genitori smisero di parlottare, di nuovo.
Li ignorai e corsi in camera mia, gettai lo zaino in un angolo e mi distesi sul letto. 
Quella scena riemerse nei miei pensieri e subito sentii una strana sensazione allo stomaco, dopodichè mi affiorò un grande sorriso sulle labbra che scomparve non appena ricordai l'ultima uscita con Louis. 
La mia curiosità fu irrefrenabile, tanto che presi il mio cellulare e composi il suo numero.
 
"Pronto?"
"Ciao Louis!"
"Ciao..."
"Ehm..volevo sapere una cosa riguardo a questa mattina..perchè vi siete picchiati?"
"..il tuo amore non te l'ha detto?"
"Il mio amore?"
"Si, non fingere. Mi riferisco a Harry"
"Smettila di fare il cretino. Harry ti ha detto qualcosa che ti ha spinto a picchiarlo, giusto?"
"*sospirò*...si"
"Bene...che ti ha detto?"
"..mi ha detto che tu non mi ami, e non mi ameresti mai e che..appartieni a lui". Sentii un nodo alla gola.
"Oh..comunque, il tuo comportamento mi ha deluso..è stato sbagliato reagire così. Capisco che ti abbia dato fastidio, ma lo sai in che condizioni lo avevi ridotto?"
"Se l'è cercata..."
"Sai, mi ha detto che non avrebbe dovuto provocarti. Credo si sia pentito"
"Lo stai difendendo!"
"Cosa? No!"
"Invece si, stai scaricando tutta la colpa su di me"
"Non è così, non volevo dire che la colpa è tutta tua"
"Invece si. Questa mattina mi hai guardata malissimo senza chiedermi come stavo e se corsa da lui. Anche io ho ricevuto dei duri colpi e mi sono ferito, ma mi hai completamente ignorato."
"Gli hai dato un pugno allo stomaco! E comunque tu stavi bene, infatti sei andato a lezione, mentre lui era a pezzi!" gridai.
"Lo sapevo. Ammettilo che sei ancora innamorata di lui" alzò la voce.
"Louis!"  
"Che c'è? non vuoi ammetterlo?"
"Che centra questo?"
"Stai dalla sua parte perchè lo ami"
"No, ha sbagliato anche lui, non doveva stuzzicarti"
"Va bene, ma sei accorsa da lui anzichè dal tuo ragazzo! Cosa posso pensare?"
"Bhe, io...mi dispiace" avevo le lacrime agli occhi.
"Harry aveva ragione, non sei innamorata di me. Mi hai solo accontentato perchè ti facevo pena"
"Non dire questo.." stavo per scoppiare.
"E' così..non preoccuparti. Tanto lo sapevo già, quindi...vai pure da lui"
"Mi stai lasciando?"
"...credo di si" disse dopo un interminabile istante.
"Okay...bhe, ciao" riattaccai frettolosamente.

Le lacrime scesero senza sosta, rigandomi le guance. 



Ciaooo, 
utlimamente stavo pubblicando i capitoli un giorno si e uno no. Seguendo questa logica, dovevo postare ieri, ma ero riuscita a scrivere solo mezzo capitolo, sorry.
Allooora, in questo capitolo abbiamo un Louis geloso e piuttosto violento; Alex è combattuta con i suoi sentimenti e Harry è riuscito a dichiararsi, più o meno (lol).
Che ne dite? Siete rimaste deluse, sorprese o vi aspettavate qualcosa del genere? Scrivetemelo in una recensione. 
Sapete quanto mi farebbe piacere che voi mi scriviate una recensione, quindi fatelo! E' importante per gestirmi con la storia (se continuare o lasciare perdere).  

P.S. SCUSATE SE CI SONO ERRORI, NON HO RICONTROLLATO ^ ^"




-SE VI INTERESSA SAPERE COME PROCEDE LA FF FANTASY CHE HO IN MENTE DI POSTARE, CONTINUATE A LEGGERE, ALTRIMENTI POTETE ANCHE CHIUDERE ;)
Allora..ho già scritto i primi due capitoli della mia seconda FF, che come vi ho detto precedentemente, mi è venuta in mente grazie ad un sogno (lol).
Ho intenzione di postarla più avanti, quando avrò scritto almeno 6 capitoli circa o anche di più. Questo perchè quando comincerà la scuola, sarò impegnata con i compiti e con lo studio dato che gli esami si avvicinano (ç_ç), perciò il poco tempo che avrò a disposizione sarà poco per portare avanti due FF.  
Vi posso solo anticipare una cosa: i personaggi principali della storia sono angeli e demoni. 
La trama mi piace moltissimo, però sarà difficile scriverla al meglio. Cercherò di impegnarmi e portarmi avanti con la storia in modo da poterla postare il prima possibile (sempre se vi interessa. Se è così potete farmelo sapere con una recensione, cosa che sapete, mi fa un mondo di piacere).



 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


 
Sabato.
Mi alzai a mezzogiorno per aver trascorso tutta la notte piangendo. Andai in bagno e per poco non cacciai un urlo: ero orribile, con quegli occhi da panda poi. Mi lavai il viso e andai giù in cucina per fare colazione. Come entrai, interruppi nuovamente la conversazione dei miei genitori. Spazientita da quel gesto che occasionalmente si ripeteva, sbottai.
 
"Ma mi state nascondendo qualcosa? possibile che vi azzittiate non appena mi vedete?" dissi infastidita.
"Cosa? No..ti abbiamo dato quest'impressione?" intervenì mia madre.
"Bhe, si!" dissi sottolineando l'ultima parola.
"Oh, bhe ci dispiace. Sappi che non è assolutamente come credi." mi rispose mia madre.
Li guardai come per dire "va bene" e mi preparai la colazione.
 
Finito di mangiare, afferrai il mio telefono e composi il numero di Cassy: non rispose. Le scrissi un messaggio.
 
A: Cassy.
"Ehi bella, ti va di uscire oggi pomeriggio? :) "
 
Dopo poco.
 
Un nuovo messaggio.
Da: Cassy.
"No, non mi va"
 
Un comportamento alquanto insolito per lei, rifiutare di uscire era assolutamente strano.
 
Decisi di passare a casa sua per accertarmi che stesse bene. Suonai il campanello e ad aprirmi fu proprio lei. Non appena mi vide, un' aria di sufficenza apparve sul suo viso.
 
"Ehi, Cassy. Sono passata perchè ho pensato che non ti sentissi bene"
"Sto benissimo." disse sgarbatamente.
"...c'è qualcosa che non va?"
"Bhe, sono venuta a sapere il motivo del litigio tra Harry e Louis. Già avevo qualche sospetto che ci fosse qualcosa tra voi due da quando vi siete appartati qualche giorno fa e ridevate di gusto. So perchè stavate ridendo: mi stavate prendendo in giro! Ti credi che non ci sia arrivata? Harry mi ha lasciata per te!" disse puntandomi il dito contro.
"Non ti stavamo prendendo in giro. E' solo che avevamo discusso e abbiamo fatto pace. Ascolta, Cassy...io ti voglio un mondo di bene! Evitavo Harry il più possibile perchè sapevo che eri, anzi, sei pazza di lui, nonostante...nonostante ne fossi innamorata." ammisi.
"Mi avete deluso, tutti e due!" scoppiò in lacrime.
"Cassy...non ho fatto nulla alle tue spalle. Harry non ti amava più e non voleva prenderti in giro, così ti ha lasciata. Preferivi che continuava ad illuderti?"
Distolse lo sguardo per non rispondermi.
"E' stato meglio così, no?" aggiunsi.
"Avrei preferito che non mi mentissi. Potevi dirmelo che ti piaceva, mi sarei fatta da parte. Avevo notato che spesso ti guardava, ti sorrideva...tutti segnali a cui non avevo dato importanza. Che illusa che sono stata."
"Non è vero..."
"....ti odio!" gridò, chiudendomi la porta in faccia.
 
Fui sorpresa dalla reazione della mia amica: non mi aspettavo proprio che sarebbe arrivata ad odiarmi e ne soffrivo per questo.
 
Mentre girovagai in centro, incrociai Harry. Gli sorrisi e lui fece lo stesso. 
 
"Ciao Alex!" mi salutò.
"Ciao Hazza"
"Hai una faccia..che ti è successo?"
"Si vede così tanto?"
"Bhe...non molto, ma abbastanza perchè io lo noti"
"Oh...sono stata da Cassy poco fa e lei ha scoperto tutto, così abbiamo discusso e ha urlato di odiarmi prima di chiudermi la porta in faccia." dissi avvilita.
"Mi dispiace tanto." mi abbracciò teneramente, un abbraccio nel quale mi sentii al sicuro, come se finchè mi trovai lì niente e nessuno potè farmi del male. Scesero delle lacrime sulle mie guance.
Quando ci allontanammo, Harry mi guardò per qualche istante.
 
"Che ne dici di prenderci un bel gelato?" mi propose poi.
"Un gelato?"
"Si, offro io."
"Cosa? No Harry, non preoccuparti, ho qualche spicciolo nella tasca."
"Non se ne parla, pur di vederti sorridere posso comprarti un'auto nuova."
"Non esageriamo adesso." dissi sorridendo timidamente.
 
Mi cinse le spalle con un braccio e ci dirigemmo alla gelateria. Poco dopo uscimmo con due bei coni: lui cioccolato, nocciola e panna; io cioccolato, cocco e panna. Ci sedemmo su una panchina e gustammo il nostro bel dessert.
Ammisi che subito mi sentii meglio, forse anche grazie alla compagnia di Harry, così mi voltai verso di lui e gli sorrisi. Lui mi vide e mi sorrise di rimando, poi mi alzò il mento con una mano, si avvicinò e mi lasciò un delicato bacio sulle labbra. Io chiusi gli occhi e non mi ritrassi a quel fantastico bacio, che invece ricambiai.
 
Quando ci staccammo, mi osservò e mi sorrise dolcemente.
 
"Alex, ti ricordi quando ti rubai quel bacio accanto all'albero del cortile della scuola?"
"Si.."
"Ti avevo chiesto..se ti piaccio...io ho risposto alla tua domanda, ora tu dovresti rispondere alla mia."
"Oh...io..." mentre esitai, mi soffermai con lo sguardo su di lui. I suoi occhi, il suo sorriso, il suo viso, la sua voce, la sua dolcezza, la sua simpatia...tutto di lui mi affascinava, più l'osservavo e più me ne convincevo. Così raccolsi il mio coraggio e gli risposi.
"Tu..mi piaci molto."
Il suo viso si illuminò, rivolgendomi un enorme sorriso, dopodichè si avvicinò nuovamente, scoccandomi un meraviglioso bacio.
 
"Io sarò il tuo principe se solo vorrai essere la mia principessa. Allora, accetti?"
"Con piacere, mio caro principe." 
Una piccola risata fuggì dalle nostre bocche, prima di scambiarci un ennesimo bacio.
 
 
Tornai a casa volando per quanto fui felice. Non appena richiusi la porta, i miei genitori smisero di parlottare. Imprecai mentalmente. "Che mi stiano nascondendo qualcosa?" pensai convincendomi sempre di più che la risposta al mio interrogativo, non potè che essere affermativa. Salii agilmente le scale ed andai in camera mia. Posai la borsa e mi infilai il pigiama. Quando mi voltai verso il mio calendario personale, appeso sopra il mio letto, ebbi un'illuminazione. "Ecco cosa mi stanno nascondendo!" mi dissi mentalmente, con un largo sorriso.


Ciao!
Scusate se vi ho fatto aspettare! Comunque eccomi qui con il capitolo, anche se non è molto lungo ^^"
Adesso anche se è tardino, volevo fare almeno un qualcosa di compiti, cosa che stamattina non ho fatto per pigrizia, e oggi pomeriggio perchè sono uscita, dopo vorrei scrivere il terzo capitolo della seconda FF che, come vi ho già detto in precedenza, mi sto portando avanti per pubblicarla in seguito.
OOOkay dopo avervi raccontato i fatti miei, vorrei ringraziare chi mi ha messo tra gli autori preferiti, chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/ ricordate e soprattutto chi recensisce (12 recensioni! Si..sono poche, ma per me va bene per il momento). 

Che ne pensate del capitolo? Fatemelo sapere con una recensione, sapete che ci tengo tantissimo :3 

Bene, detto questo vi lasciooo ;) x (Vi adoro tantoooo!!)


[Ti voglio un mondo di bene "LiamPayneIsMyPrince" e anche a te "IllyAle99", xx]


 

 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***


 
 
Quando mi voltai verso il mio calendario personale, appeso sopra il mio letto, ebbi un'illuminazione. "Ecco cosa mi stanno nascondendo!" mi dissi mentalmente, con un largo sorriso.
Tra meno di una settimana, sarebbe stato il mio compleanno! "Che mi stiano organizzando una festa?" mi dissi.
Mi stesi sul letto, senza riuscire ad addormentarmi per l'euforia che mi pervase. Immersa nei miei pensieri, riuscii a dormire alla fine.
 
***
 
"Harry!" gridai da lontano.
Gli corsi incontro, gli saltai sulla schiena, facendolo quasi cadere, e gli stampai un bacio sulla guancia per poi scendere.
Accanto a lui c'era Niall, con lo sguardo triste, assente.
 
"Cos'hai Niall?" gli chiesi.
"..nulla."
"Non mentire."
"No, ragazzi, sul serio non ho niente."
"Avanti..so che c'è qualcosa, ti prego"
"...oggi Cassy non è venuta." 
M'irrigidii.
"Sapete perchè?" aggiunse poi.
Harry posò lo sguardo su di me, che guardavo fisso le mattonelle del cortile della scuola con la speranza che la campanella suonasse per porre fine a quella tensione.
Vedendomi a disagio intervenì.
"Non so, penso che stia male, l'altro giorno infatti non era in piena forma."
"Si, può darsi." disse Niall.
La campanella suonò, così entrammo tutti dentro.
 
Uscii da scuola insieme a Fizzy, che mi fece morire dal ridere mentre mi raccontò la sua uscita con Scott del sabato precedente. Quando finì, non riuscimmo a smettere di ridere ancora.
Il sorriso mi scomparve come guardai oltre il cancello: Cassy ed Harry. I loro visi erano così vicini, le loro labbra si stavano sfiorando in un delicato bacio e io li guardavo come una sciocca, un'illusa, una ragazza che sogna troppo.
 
"Sono appena riuscita a realizzare il mio sogno, stare con Harry, che già arriva qualcuno e sfascia tutto." mi dissi.
 
Distolsi lo sguardo e lo puntai sulla seconda uscita, verso la quale mi diressi. Non volevo andare lì e parlare con loro, non in quel momento, perchè non avrei retto la tensione.
Fizzy mi seguì preoccupata.
 
Mi nascosi dietro il muretto del cancello, mi sedetti e poggiai la testa sulle ginocchia, nascondendola con i capelli. Sentii Fizzy sedersi accanto a me e posare la mano sulla mia spalla.
 
"Non preoccuparti...credo sia stata Cassy a baciarlo, per gelosia." mi rassicurò.
"E se lui sente ancora qualcosa per lei? Infondo sono stati insieme." dissi con la voce tremante, le lacrime agli occhi.
"No, non è così. Fidati. Harry ti ama tanto, molto, addirittura troppo direi." disse con un largo sorriso.
Alzai il capo ed i suoi occhi azzurri incontrarono i miei. Sentii le lacrime sgorgarmi dagli occhi e l'abbracciai, cercando di scacciare via le orribili conclusioni a cui fui arrivata.
 
In quel momento non so come, presi coraggio e smisi di piangere. Diventai all'improvviso forte e determinata, decisa a combattere qualsiasi cosa mi si fosse messa davanti. 
Mi alzai e sorrisi a Fizzy, la quale ricambiò, poi mi diressi verso i due piccioncini, i quali si furono staccati e mi sembrò che stessero discutendo.
 
"Ehi!" attirai la loro attenzione. Harry mi guardava molto dispiaciuto.
"Che vuoi troia?" mi disse Cassy. Io ne rimasi colpita, incredula che lei potesse parlarmi a quel modo.
"Non trattarla così!" Harry prese le mie difese e rimango convinta che se Cassy non fosse stata femmina avrebbe ricevuto un pugno.
"Io la tratto come si merita. E' una troia dei bassi fondi, come vuoi che debba essere trattata?"
"Con rispetto dato che non lo sono." riuscii a dire.
"Ma fammi il piacere. Mi hai rubato il ragazzo!"
"E' stata una sua scelta quella di lasciarti. Le persone non si "rubano", si conquistano."
"Hai ammesso di essere una troia! Lo hai conquistato solo perchè gliela..."
"Basta!" la interruppe Harry. "Devo confessarti una cosa. Mi dispiace tanto di aver giocato con i tuoi sentimenti, ma io...sono stato con te solo per far ingelosire Alex e capire se le interessavo."
"Che cosa?" esclamammo contemporaneamente sia io che Cassy.
"M-mi dispiace." Cassy scoppiò a piangere e scappò via. Io rimasi allibita.
"Harry....non dovevi, non per questa stupidaggine, ne per altri motivi se non l'amavi." lo guardai delusa per poi allontanarmi. 
 
***
 
Mi chiusi la porta alle spalle. Volevo chiudermi in camera mia e sprofondare in un sonno profondo dal quale non mi sarei risvegliata mai più, solo che sentendomi rientrare i miei genitori mi avevano chiamato. 
Li raggiunsi in cucina dopo aver gettato da qualche parte lo zaino e mi sedetti su una sedia.
 
"Dobbiamo parlarti." disse mia madre con il volto scuro, serio.
"Di cosa?" chiesi.
"Noi...vogliamo divorziare." tagliò corto mio padre.
"Tesoro, noi non ci amiamo più come una volta e..." mia madre non sapeva come proseguire.
Ascoltavo la conversazione senza capire una parola. Non riuscivo a credere a ciò che mi stavano dicendo.
So solo che mi si formò un nodo alla gola per lo sforzo di trattenere le lacrime e che mi alzai dalla sedia uscii di casa in velocità.
 
Mentre corsi, finii per schiantarmi contro qualcuno e caddi a terra. Alzai lo sguardo e vidi un ragazzo, dai capelli biondi come il grano e gli occhi castani, porgermi una mano per alzarmi.
 
Asciugai in fretta le lacrime che mi caddero dagli occhi.
"Grazie" gli dissi.
"Di nulla. Posso sapere perchè stai piangendo?" mi chiese dolcemente.
"...i miei genitori vogliono divorziare."
"Sai ti capisco, anche i miei hanno divorziato. Oh, scusami, non mi sono presentato. Sono Ben."
"Alex."
"Piacere di conoscerti." mi rivolse un magnifico sorriso.
 
Una goccia di pioggia cadde sul mio braccio. Alzai lo sguardo verso il cielo, grigio come la cenere.
"Sta piovendo. Vieni ripariamoci sotto quella tettoia." mi indicò un edificio malandato lì vicino e corremmo a ripararci. 
 
HARRY'S POV.
 
Quando Alex si allontanò da me, ebbi la voglia di prenderla e stringerla a me in un abbraccio per non farla andare via, ma dovetti lasciarla andare. Avevo sbagliato ed aveva bisogno di stare da sola.
 
Quel pomeriggio ero in giro a fare compere con mia sorella Gemma. Quando poi se ne andò per raggiungere il suo ragazzo, io rimasi ancora un pò in giro e mentre mi stetti avvicinando a casa di Alex, iniziò a piovere. Mi guardai intorno in cerca di un riparo e in lontananza vidi Alex insieme ad un altro ragazzo, un biondino che già odiai, sotto ad una tettoia. 
Strinsi i pugni e tesi la mascella con un pensiero che mi entrò in testa: spaccare la faccia a quel bell'imbusto.



Ciaoo belleee!
Mi scuso per avervi fatto aspettare tanto, ma non ho potuto postare prima perchè non avevo nè tempo nè ispirazione quindi...a dire la verità, nemmeno oggi avevo molta ispirazione, ma mi sono messa a scrivere ed ecco cos'è uscito (mi dispiace se è una cagata). 
In questo capitolo ci sono molti colpi di scena e....un nuovo personaggio, Ben.
Fatemi sapere cosa ne pensate. Sappiate che ci tengo, non molto, anzi MOLTISSIMO che voi mi scriviate delle recensioni, perchè mi servono per capire anche i miei errori e soprattutto a sapere che vi piace la storia! 

MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI, MA NON HO RICONTROLLATO. PROMETTO CHE NON APPENA NE BECCO (?) UNO, LO CORREGGO SUBITOOO!!

RINGRAZIAMENTI (lol).

-ringrazio moltissimo Forever Alone, FraCop, IllyAle99 e LiamPayneIsMyPrince per aver messo la storia tra le preferite :3
-ringrazio moooolto FedericaMelillo1D_97 e Mockingjay__ per aver messo la storia tra le ricordate :D
-ringrazio di cuore Dramione_lol e WEareINFINITE__ per aver messo la storia tra le seguite :33
-ringrazio doppiamente FraCop, IllyAle99 e LiamPayneIsMyPrince per avermi messo tra gli autori preferiti :' )
-ringrazio ancora chi mi lascia recensioni e le lettrici silenziose (?).

GRAZIE DI TUTTO, SIETE MERAVIGLIOSE :' )

P.S. Ciao LiamPayneIsMyPrince e IllyAle99, vi voglio tanto bene :33 <3




 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12. ***




 
 
ALEX'S POV.
 
"Ehi Ben, ma tu non sei di qui, vero?" gli chiesi cercando di conversare un po'.
"Si, infatti vengo dalla California." mi rispose.
"Davvero? Sai mi piacerebbe tanto andarci almeno una volta."
"Allora quest'estate quando andrò a trovare i miei nonni in California, verrai anche tu."
"Si, non sarebbe male come idea. Può darsi che verrò." gli sorrisi.
"Guarda che non era una domanda." sorrise.
"Che vorresti dire? che sono obbligata?" gli chiesi sempre sorridendo.
"Bhe...può darsi." scherzò. Ridemmo.
"Senti Ben, ma a che scuola vai?" gli chiesi dopo esserci calmati.
"Veramente sono qui da poco e domani inizierò la scuola. Andrò alla London High School."
"E' la stessa scuola che frequento io!"
"Sul serio? Allora c'incontreremo di nuovo lì"
"Già, è' fantastico!"
Distolse lo sguardo, soffermandosi a guardare qualcosa dietro le mie spalle, così mi voltai e vidi un ragazzo riccio, con il volto accigliato e i pugni serrati, dirigersi verso di noi. 
 
"Alex, lo conosci quello?"
"Si, è Harry. Ti avverto...sei nei guai."
"Perchè?"
"Lui è...il mio ex ragazzo."
"Ahi." scherzò.
"Alex, vieni via." disse il riccio afferrandomi un polso e trascinandomi a sè.
"No, lasciami stare." gli dissi decisa.
"Invece verrai con me." insistì.
"Ehi, lasciala stare. Non senti? Ha detto di no." intervenì Ben.
"Tu non ti immischiare." gli sputò Harry.
"E invece lo faccio, Alex è mia amica."
"E lei è la mia ragazza." rispose.
"Non più." m'intromisi. Harry mi guardò incredulo. "M-ma come, ci eravamo appena messi insieme!" mi disse.
"Lo so...ma non voglio che tu faccia con me, ciò che hai fatto con Cassy." 
"Questa volta è diverso. I miei sentimenti per te sono sinceri." m'implorò.
"...senti Harry, che ne dici se ci prendessimo una pausa?"
"Perchè? a cosa serve?" sbottò.
"A chiarirmi le idee."
"Ok...ma ne riparleremo domani."
"Se insisti.." mi rivolse uno sguardo triste e prima di andarsene fulminò Ben.
 
HARRY'S POV.
 
Non potevo credere che Alex mi avesse lasciato. "Avrei dovuto pestarlo di botte. Perchè mi sono trattenuto? forse perchè c'era Alex." mi dissi. "Tanto domani lo picchio."
 
Il giorno dopo andai a scuola e lo vidi all'entrata. Era da solo. Mi avvicinai a lui e senza dirgli nulla e gli sferrai un pugno in faccia.
 
"Non ti avvicinare ad Alex." gli dissi a denti stretti. Lui si alzò e mi colpì allo stomaco. Mi piegai leggermente in due dal dolore, senza lasciarlo trasparire troppo.
 
"Fermi!" sentii gridare. Era Alex.
Si mise davanti a me.
"Harry, l'infermiera non ti coprirà un'altra volta, perciò non metterti nei guai. Meno male che vi ho fermati in tempo."
Guardai male Ben. Anche questa volta gli era andata bene.
"Senti Harry, lui non centra nulla in questa storia, quindi lascialo stare." continuò.
"Non mi piace l'idea che ti ronzi intorno. Ha posato gli occhi su di te, credi che non me ne sia accorto?" le sussurrai.
"Ma che stai dicendo?"
"E' così. Alex...come posso farti capire che i miei sentimenti per te sono sinceri?"
Mi guardò per un tempo che mi parve interminabile.
"Credo che lo dovrai dimostrare, ma non so dirti come."
 
La guardai con aria interrogativa. Lei posò lo sguardo su Ben e gli sorrise. Ribollii di rabbia, ma seppi che la prima cosa da fare fu controllarmi, altrimenti l'avrei persa.
 
All'uscita li sentii parlare di un appuntamento. Mi misi dietro di loro, abbastanza vicino per ascoltare tutto. So che non sta bene origliare, ma in quel caso si trattava della ragazza che amo.
 
"Al fastfood? Si, ci sto!" disse entusiasta Alex.
"Perfetto, ci vediamo alle 19 allora." 
"Si, a dopo!" si salutarono.
 
"Così andranno al fastfood stasera." mi dissi.
Decisi di seguirli, tanto non ebbi nulla da fare.
 
 
Quella sera m'incappucciai per bene e li aspettai nel fastfood.
Dopo qualche minuto entrarono anche loro e si accomodarono in un tavolo poco distante dal mio. Studiai ogni loro movimento per capire cosa si stessero dicendo, e soprattutto se Ben ci stesse provando.
La cameriera mi si avvicinò distogliendomi dai miei pensieri. 
 
"Vuole ordinare?"
"Ehm...si, un cheeseburger e delle patatine fritte con ketchup, perfavore."
"Da bere?"
"Una coca-cola media, grazie."
"Okay, torno tra poco."
 
Posai di nuovo lo sguardo sulla coppietta. Stavano ridendo. "Che cazzo hanno da ridere?" pensai.
Mi stavo decisamente innervosendo. Vidi la camerieria avvicinarsi a loro con il blocco in mano, per prendere le ordinazioni.
Quando si allontanò si sorrisero teneramente. Avrei voluto spaccare qualcosa, magari in testa a Ben.
 
La cameriera tornò di nuovo da me con ciò che avevo ordinato e lo posò sul tavolo. La ringraziai e se ne andò sorridendomi.
Abbassai lo sguardo sul vassoio e vidi accanto al cheeseburger un biglietto, così lo aprii e lessi un numero di telefono con un nome accanto, molto probabilmente quello della cameriera, che a quanto pare si chiamò Lena.
 
Alzai lo sguardo e arrivarono anche le loro ordinazioni. Così mi misi a mangiare, anche perchè ebbi un certo languorino. Una volta finito continuai a guardarli senza dare nell'occhio: Ben si avvicinò pericolosamente ad Alex e le scansò una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro; lei sorrise timidamente. Che nervi! 
La serata proseguì con i due che chiacchierarono e si scambiarono sorrisi, fino a quando lui si alzò per pagare il conto e io feci lo stesso. Quando Ben tornò da lei, che nel frattempo si fu infilata la giacca, le sorrise e le prese il viso tra le mani. I loro volti si avvicinarono. 
Strinsi i pugni e mi diressi con passo deciso verso di loro.
 
 
Rieccomiii!

Allooooora, questo capitolo non solo è corto, ma è anche una cagata! Ero decisamente a corto d'ispirazione, ecco perchè ho anche postato tardino. Spero di non avervi fatto spazientire troppo!
Bhe, qui abbiamo un Harry mooolto geloso e una decisione di Alex che credo non vi aspettavate. Scommetto che Ben vi sta sul cazzo  LOOL :' ) 


RINGRAZIO TUTTI! CHI RECENSISCE, LE LETTRICI SILENZIOSE E SOPRATTUTTO CHI HA MESSO LA FF TRA LE SEGUITE/PREFERITE/RICORDATE.

Mi raccomando passate a dare un'occhiata alla mia seconda FF di tipo fantasy (parla di angeli e demoni) ---> 
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1764156&i=1

Ricordate che mi rende immensamente felice leggere le vostre recensioni, perciò se volete lasciatemene una anche di 5 parole, per me va più che bene :33

Okay, ora vado, CIAOOOO <33

 
 
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13. ***


 
Mi avvicinai a Ben e lo spintonai via, prima che potesse dare un bacio ad Alex.
 
"Ma che fai?" mi urlò lei.
"Ti sto salvando!" le dissi.
"Ma di che diavolo parli?"
"Voleva darti un bacio!"
"Avevo una cosa nell'occhio, me la stava togliendo!"
"Oh..." sbiancai.
"Ma si può sapere che ci fai qui?" continuò.
"Ehm, stavo cenando."
"Da solo?"
"Si, perchè non si può?"
"Bhe, è più divertente venire con gli amici o la fidanzata."
"Siccome non ho più la fidanzata, ho escluso questa opzione, poi i miei amici sono impegnati." puntualizzai.
"Certo." ironizzò.
"Dai andiamo Alex." disse Ben fulminandomi. Gli restuii l'occhiataccia e li guardai andarsene via. Ben aveva messo un braccio sulle spalle di Alex, ma non potevo fare un'altra cazzata, così mi stavo trattenendo. 
Come scomparvero dopo essere usciti dal portone del fastfood, afferrai la mia giacca e corsi via. Arrivai a casa, mi buttai sul letto, chiusi gli occhi e passai le mani tra i capelli. Mi sentii stanco pur non avendo fatto niente. La verità era che non sopportavo quella situazione; non sopportavo vedere Alex tra le braccia di qualcun'altro.
Le sue parole all'improvviso mi risuonarono nella mente. "Credo che lo dovrai dimostrare, ma non so dirti come." diceva. Poi ricordai che tra un paio di giorni sarebbe stato il suo compleanno, perchè non cogliere quell'occasione per farle capire i miei sentimenti? 
 
Passai il giorno seguente a spiare Alex e Ben, che per giunta erano nella stessa classe mentre io in un'altra, e ad escogitare il mio "piano".
 
ALEX'S POV.
 
Uscimmo dal fastfood e Ben si offrì di riaccompagnarmi a casa. Che dolce!
Arrivati davanti al portone gli sorrisi e cercai le chiavi dentro la borsa, ma poi mi alzò il viso verso di lui e si avvicinò lentamente, chiudendo gli occhi. Io ero immobile, i nervi tesi e non sapevo cosa fare, per me era troppo presto dato che avevo una gran confusione in testa. Di colpo, misi una mano sul suo petto per frenarlo; lui aprì gli occhi e mi guardò con aria interrogativa. 
 
"Non..non posso." dissi con lo sguardo basso. 
"Perchè?" mi chiese con calma.
"Io...non so. Forse, è troppo presto."
"Oh..bhe, mi dispiace, non pensavo.."
"No, non preoccuparti! Non fa niente." sorrisi timidamente.
 
Continuai a cercare le chiavi; quando le trovai aprii la porta ed entrai piuttosto in fretta lasciando Ben con un frettoloso "ciao!"
 
Salii in camera mia e caddi pesantemente sul letto. Mi soffermai a pensare: da quando mi annunciarono di voler divorziare, non parlai più con i miei genitori, li evitai accuratamente. Per un periodo furono separati in casa, cosa che non sopportai, e di lì a qualche settimana, avrebbero cercato un loro appartamento e io avrei dovuto scegliere se vivere con mia madre o con mio padre.
Che situazione orribile! E io che pensavo che me mi stessero organizzando una festa..che illusa! In realtà stavano discutendo su come e quando annunciarmi la loro decisione.
 
***
 
Il giorno seguente Ben mi stava alquanto appiccicato, ma non ci davo peso. Qualche volta sorpresi Harry che ci guardava da lontano, ma si teneva distante. Lo guardai con nostalgia per un istante, ignorando Ben e qualsiasi cosa mi stesse dicendo. Quando mi voltai di nuovo verso il californiano, una sensazione mi travolse: volevo allontanarmi da lui e raggiungere...Harry. Cercai di soffocare quella sensazione a malincuore.
 
Nel pomeriggio, non appena finii quei maledetti compiti, mi squillò il telefono: era Niall.
 
"Pronto?" dissi.
"Alex! E' un'emergenza, vieni subito a casa mia ti prego!"
"Cos'è successo?" chiesi allarmata.
"Ho un urgente bisogno che tu mi aiuti con i compiti! Tra meno di un'ora dovrò andare agli allenamenti di calcio e non avrò più il tempo per farli. Aiutami non ci capisco niente!"
"Non vedo quanto ti possa essere utile se non abbiamo nemmeno un'ora. Come faccio a spiegarti le cose?"
"Non fa niente, almeno in matematica dammi una mano."
"D'accordo, arrivo." 
 
Mi vestii e corsi a casa di Niall. Le luci erano spente e sembrava che non ci fosse nessuno in casa. Provai a suonare il campanello per sicurezza e ci volle un po' prima che il biondino mi venisse ad aprire.
Sul suo volto era stampato un sorriso...strano, quasi gongolante, come se poco prima si fosse fatto una scorpacciata di gelato per poi esserne soddisfatto. 
 
Richiuse la porta alle mie spalle e improvvisamente le luci si accesero. Un sacco di persone sbucarono dai loro nascondigli e urlarono "SORPRESA!". Rimasi paralizzata perchè fui proprio colta di sorpresa! Non mi aspettavo minimamente che i miei amici mi avessero organizzato una festa per il mio compleanno.
Mi trovai sommersa da quelle persone che si accalcavano per venire a farmi gli auguri e per lasciarmi i loro regali in mano. 
Dopo aver terminato con i saluti mi avvicinai a Niall e lo abbracciai.
 
"Grazie mille Niall per avermi organizzato questa festa!" gli dissi.
"Ma guarda che non sono stato io. Si fa in casa mia dato che è grande, ma l'idea è stata tutta di Harry!"
Lo guardai per un momento smarrita, poi un sorriso sfuggì dalle mie labbra. 
 
HARRY'S POV. 
 
Uscii dal bagno e trovai tutte le luci accese. "Alex è arrivata!" dissi.
Scesi di corsa le scale e arrivai in salotto, ma non la trovai. Trovai Niall tra la folla e gli chiesi dove fosse Alex, lui mi indicò la cucina, così mi diressi verso di essa.
Mi affacciai allo stipite e la trovai a riempirsi il piatto di leccornie con un'espressione golosa.
Mi sfuggì una risata e attirai la sua attenzione.
 
"Eccoti finalmente! Ti cercavo." mi disse con un sorriso.
"A proposito, auguri! Ti piace la festa?" le dissi con un sorriso.
"Proprio per questo ti cercavo. Volevo dirti grazie per la festa, Niall mi ha detto che è stata una tua idea."
"Proprio così. Dopo quello che è successo con i tuoi genitori non ti ho più vista felice come prima. Avevi un sorriso spento e volevo farti ritrovare quello luminoso di una volta." le dissi dolcemente. Sorrise posando lo sguardo sui tramezzini. 
"Immagino che tu lo abbia fatto anche con lo scopo di seguire..quel consiglio che ti ho dato."
"Quale consiglio?" feci finta di nulla.
"Mi riferisco a quando ti ho detto che..per farmi capire i tuoi sentimenti, avresti dovuto dimostrarmelo in qualche modo."
"Ah, si." Lei mi rivolse uno sguardo serio.
"Ti ringrazio molto per aver pensato a me, per aver voluto farmi sorridere. Ho cercato di essere forte in questo periodo, ma avrei voluto sinceramente scoppiare. Ora mi sento proprio bene perchè ho capito che c'è ancora qualcuno che tiene a me." detto questo si avvicinò e mise le braccia attorno al mio collo, dandomi un dolce abbraccio.
"Quindi...sono riuscito nel mio intento?" chiesi impaziente mentre fummo ancora stretti l'un l'altro in quell'abbraccio.
"....credo di si." rise, forse per la mia impazienza.
"Scanserai Ben?"
"Non credo che ci riuscirò. Ieri ha cercato di baciarmi, ma l'ho respinto, poi stamattina mi stava sempre appiccicato!"
"Perchè l'hai respinto? Credevo ti piacesse." abbassò lo sguardo.
"In realtà...ti pensavo sempre." disse timidamente. Sorrisi compiaciuto nel sapere che Ben fosse stato respinto. "Chissà che faccia ha fatto" pensai.
"Credo che voglia che quest'estate vada con lui in California." continuò.
"Non può obbligarti!" dissi irritato.
"Lo spero." sospirò.
 
Ci guardammo negli occhi. Avvicinai il mio viso al suo e...Niall a capo di un trenino, irruppe nella cucina.
 
"Ehi ragazzi unitevi a noi!" gridò. Ballava come se se la stesse facendo addosso. Io e Alex ci guardammo con la coda dell'occhio e scoppiammo a ridere per poi unirci al trenino e a saltellare a tempo con la musica.
 
La festa terminò tardi, molto tardi, ma è stata pazzesca. Mi divertii molto!
Quando tornai a casa mi sentii stanco, ma felice, perchè credo sia stato abbastanza chiaro che tornammo insieme.



Rieccomi! Mi scuso per avervi fatto aspettare più di una settimana, così vi ho postato un capitolo un po' più lungo del solito :D
Mi perdonate? :3 
Allora mi scuso per eventuali errori e per essere tornata con un capitolo che...non è un granchè, ma spero vi piaccia ugualmente! 

Ora scappo! Un bacio! <3

P.S. Ringrazio di cuore chi recensisce e ha messo la FF tra le seguite/preferite/ricordate :33


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14. ***


 
 
ALEX'S POV.
 
A scuola. Io e la mia comitiva non facevamo altro che contare i giorni che mancavano per la fine della scuola. Ormai eravamo vicini. Ci separavano soltanto 4 giorni e come aveva immaginato Ben me lo ricordava spesso.
 
"Ehi Alex!" mi salutò quella mattina.
"Ciao." dissi un po' distaccata. Dovevo mantenere le distanze o Harry si sarebbe ingelosito.
"Ricordati che mancano 4 giorni. Hai deciso cosa fare?"
"Che intendi?"
"Se verrai in California con me. Mi aspetto un si."
"In realtà...non credo che verrò." 
In realtà avevo intenzione di trascorrere l'estate con i miei amici, ma soprattutto con lui, Harry.
"Come sarebbe a dire? Alex speravo che venissi!"
"Lo so che ti avrebbe fatto piacere, ma non posso."
"Posso sapere perchè?"
"Sai...io e Harry.."
"Avete litigato di nuovo?"
"No, io e lui siamo...tornati insieme."
Rimase a bocca aperta. Non se l'aspettava una notizia del genere. Sapevo che i suoi sentimenti erano ben oltre l'amicizia, ma se dovevo scegliere tra lui e Harry...bhe...mi pare ovvia la seconda scelta. Harry lo conoscevo da più tempo e mi aveva colpito sin dall'inizio. Non potevo e non volevo dimenticarlo.
"Oh bhe..capisco.." si allontanò.
Quanto mi ferì vederlo così. In verità un po' avevo iniziato ad affezionarmi. Mi è stato accanto in alcuni momenti di vuoto. Si era rivelato un buon amico e mi dispiaceva allontanarlo.
 
Quando entrai in classe non mi aspettai proprio di vedere lei, Cassy. Finalmente si era decisa a tornare a scuola dalla nostra litigata. Direi che fosse passata più di una settimana.
Fortunatamente qualche giorno prima la professoressa mi aveva cambiato posto, mettendomi accanto a Niall, altrimenti mi sarei ritrovata ancora vicino a lei.
Mi fissò fino a che non mi sedetti al mio banco, che poi non fu nemmeno tanto distante dal suo.
 
Qualche ora dopo mi arrivò un bigliettino.
 
Ciao Alex, 
Sono Cassy. Se speri che io e te torneremo amiche, te lo puoi scordare.
Si, perchè io non riesco a dimenticare Harry e non mi arrenderò finchè non sarò riuscita nel mio intento. 
Ti auguro di lasciarti.
 
Un bacio,
 
-Cassy
 
 
Non potevo credere che il suo odio, anzichè sparire, fosse aumentato.
 
A ricreazione uscii di corsa dalla classe e mi diressi verso quella di Harry. Gli passai di nascosto il biglietto.
Quando lo lesse ne rimase sorpreso. Non aspettava nemmeno lui una reazione del genere da parte di Cassy. Non era mai successo che si legasse così tanto ad un ragazzo, ma soprattutto che soffrisse in questo modo per una rottura. Da quando Harry la lasciò non si diede pace e lottò per ritornare insieme a lui. 
Era cambiata. Molto. 
 
***
 
Stavo facendo stretching lungo un lato della palestra. 
L'ora di educazione fisica non era mai stata una delle mie preferite, ma non me ne dolevo. La eseguivo di controvoglia ovviamente, ma cercavo di fare del mio meglio, anche se con scarsi risultati, cioè appena sufficienti.
 
La professoressa, un po' per il suo buon umore, e un po' per comprensione dato l'avvicinamento della fine della scuola, ci permise di scegliere cosa fare. Ci ritrovammo tutti d'accordo per la palla avvelenata.
 
Ci dividemmo in due squadre, ritrovandomi Cassy in quella avversaria. Un brutto presentimento mi pervase.
Quando toccò a lei a lanciare la palla, sferrò un colpo talmente violento e inaspettato da colpirmi allo stomaco. Premetto che lei era un'abile pallavolista, perciò era ben allenata nello sferrare dei colpi.
 
Mi accasciai. Sentii Cassy dire alla professoressa che si era trattato di un incidente. Che bugiarda! Sapevo perfettamente che era stato voluto. 
La prof. Goldman si offrì di accompagnarmi in infermeria.
 
Lo stomaco mi fece un male pazzesco, ma grazie alle cure dell'abile infermiera, mi passò presto.
Intanto mi vennero a far visita Niall, Zayn e...Harry.
 
"Ehi, piccola, come stai?" mi chiese il riccio.
"Potrei stare meglio."
"Mi dispiace...com'è successo?"
"Solo una parola: Cassy."
"Lo sospettavo."
"Non la credevo così."
"Neanch'io. Mi è sembrata una ragazza tanto solare e dolce."
"Anch'io, ecco perchè eravamo tanto amiche."
"E' tutta colpa mia, mi dispiace." mi disse mogio.
"Non preoccuparti, tutti possiamo sbagliare." mi rivolse un sorriso colmo di gratitudine.
"Ti ringrazio."
"E di cosa?" gli sorrisi anch'io.
"Sai, credo che Cassy possa fare ciò che vuole, ma noi non ci separeremo finchè i nostri sentimenti ce lo permetteranno."
"Esatto."
"Vedrai Cassy non sarà un problema."
 
Le sue parole mi rassicurarono, anche se non totalmente. Non avrei potuto immaginare fino a dove sarebbe arrivata Cassy.
 
Una volta tornata a casa con l'idea di stendermi sul letto e spofondare in un sonno profondo, mia madre e mio padre mi chiamarono dalla cucina.
 
"Tesoro, dobbiamo parlarti urgentemente." iniziò a dire mio padre.
"Come sai, uno di noi due se ne dovrò andare. Abbiamo parlato a lungo e siamo arrivati ad una conclusione." disse mia madre.
"Io ho deciso che partirò per la California. Andrò a vivere a Los Angeles. Tua madre invece resterà qui." continuò mio padre.
 
"Perfetto, ora sono costretta a decidere tra mia madre e mio padre!" pensai.
 
"Posso..avere del tempo per pensarci?" chiesi.
"Ovviamente. Partirò tra due settimane, perciò fammi sapere cos'avrai deciso per allora." mi informò papà.
"Ok..ti farò sapere." farfugliai in preda all'ansia, mentre corsi verso le scale.
 
Una volta arrivata in camera mi sedetti sul letto, il viso imperlato di sudore. Cosa dovevo fare? Chi dovevo scegliere? Qualsiasi cosa avessi deciso, avrebbe segnato la mia vita.
Se sceglievo mio padre, sarei dovuta partire per la California, quindi avrei dovuto lasciare Harry, i miei amici, ma soprattutto Harry nelle grinfie di Cassy. Inoltre avrei avuto Ben attaccato come una cozza. 
Se sceglievo mia madre, avrei perso mio padre, a cui ero e sono tutt'ora affezionata.
 
La mia mente era confusa. Era come se tutti i pensieri, ricordi, parole, decisioni, conseguenze, opzioni..si fossero mescolate generando un groviglio di nodi. Per avere le idee chiare, bastava sciogliere quei nodi, ma era un'impresa ardua, perchè si presentavano piccoli e numerosi.
 
Mi venne un'idea alquanto brillante per risolvere la mia situazione: una lista di pro e contro.
 
Decisi di prendere in considerazione l'idea di andare in California con mio padre. Sinceramente ero leggermente più attaccata a lui che a mia madre.
 
PRO.
- Vivere a Los Angeles.
- Visitare la città.
- Stare con papà.
- Avere una nuova vita
- Fare nuove amicizie
...
 
Esitai non trovando altri punti positivi, così nel frattempo passai a quelli negativi.
 
CONTRO.
-Perdere la mamma
-Perdere Harry
-Perdere i miei amici
-Darla vinta a Cassy
-Lasciare la mia scuola
-Soffrirei molto
...
 
Mi fermai. Il sonno si fece sentire impedendomi di andare oltre, così decisi di fare una pausa e ripensarci l'indomani. 
 
"Perchè deve diventare tutto più difficile?" mi dissi.
 
 
 
 
Dopo un periodo di letargo (?) eccomi qui a rispolverare la storia.

Allora mi scuso infinitamente per avervi fatto aspettare di più per questa FF che per l'altra. Ho avuto un blocco dello scrittore, lol! No sul serio, non sapevo proprio come continuare, poi oggi mi ci sono messa e le cose sono venute da sole. MENO MALE! 

Molte, anzi diciamo tutte/i, leggeranno domani dato che è mezzanotte passata. Ho postato adesso perchè non credo che domani ne avrò tempo :\

Comunque questo è un capitolo interamente sotto la prospettiva di Alex, dove le cose iniziano a complicarsi nella sua vita: prima Cassy, poi la separazione dei suoi genitori.

Cosa farà? Chi sceglierà? Dove starà? 

Vi lascio con il dubbio! MUAHAHAHAHAHAHA!


Vi comunico una cosa. Ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia! 
Ho una mezza idea di fare un continuo, ma per il momento penserò a "concludere" questa FF, in modo tale da potermi anche concentrare meglio sulla seconda.


Ringrazio, come sapete, moltissimo quelle poche ma importanti recensioni che ogni volta mi si scalda il cuore a leggerle, sul serio :3 E anche chi ha messo la storia tra le seguite/ ricordate/ preferite <3

Ora vi saluto, vado a dormire!

Un bacio,

la vostra Ale <3


P.S. Scusate se ci sono degli errori ma ho scritto proprio di corsa per aggiornare. Ho fatto passare troppo tempo! 




 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15. ***


 
Ultimo giorno di scuola!
Oltre ad essere un giorno felice, era il giorno del grande annuncio. Eh già, avevo preso la mia decisione.
Mio padre sarebbe partito di lì a una settimana, così pensai che fosse opportuno comunicargli prima la notizia, così poi si sarebbe organizzato meglio.
Fui così fifona però, che anzichè avvisarlo quello mattina, rimandai al ritorno da scuola.
Avevo già messo al corrente della situazione in cui mi trovavo ai miei amici, perciò ero costretta ad avvisare anche loro quel giorno della mia scelta.
Come suonò la ricreazione, sospirai, presi la mia merenda e mi avvicinai ad Harry, Fizzy, Liam, Zayn, Niall e Josh che si erano riuniti in corridoio. Come si può ben intuire, io e Louis non parlammo più da quell'episodio della rissa.
 
"Ciao ragazzi!" salutai.
"Ciao amore" mi baciò sulla testa Harry.
"Ciao Alex!" mi salutarono gli altri.
"Sapete..ho deciso cosa fare."
"Ah, riguardo ai tuoi genitori?" chiese Fizzy.
"Si.."
"Cos'hai deciso?" chiese preoccupato Hazza.
"Ecco...ho deciso che andrò con mio padre a Los Angeles."
"Cooosa?" urlarono tutti.
"Ma solo per un mese! La mia casa è qui, a Londra!"
Sospirarono. Però Harry non si era totalmente tranquillizzato.
"Così..non ci vedremo per un mese.." disse serio, ma con un velo di tristezza.
"Mi dispiace...ogni estate resterò un mese con lui, poi tornerò qui."
"E resterai tutto il resto dell'anno?" si accertò Niall.
"Certamente." cercai di sorridere. Mi veniva di piangere al solo pensiero che me ne sarei andata per un mese da loro, da Harry. 
Però, credo sia stata la cosa giusta da fare. Dovevo pur passare un po' di tempo con mio padre.
 
***
 
Ritornai a casa.
Come sempre, a quell'ora, i miei genitori erano in cucina a guardare la tv. Mi schiarii la gola, attirando la loro attenzione, così colsi l'occasione per parlare.
 
"Ciao!" salutarono. Ricambiai.
"Ehm, sapete..ho preso una decisione." iniziai.
"Fantastico, cos'hai deciso tesoro?" chiese curiosa mia madre.
"Bhe...qui io ho tutto, la scuola gli amici...quindi, la mia casa resta questa, però vorrei trascorrere un po' di tempo anche con papà, perciò, se per voi va bene, pensavo di stare un mese durante l'estate con lui a Los Angeles."
"Certo è perfetto, tesoro." acconsentì mio padre subito dopo aver rivolto uno sguardo a mia madre, che fece 'si' con la testa.
"Grandioso! Grazie mille! Ah papà visto che tra pochi giorni partirai, vorrei cogliere l'occasione per passare un mese da te."
"Si certo, principessa." disse abbracciandomi.
 
Sorrisi e corsi subito a cercare una valigia e a fare la lista delle cose da portare, perchè altrimenti avrei quasi certamente dimenticato qualcosa.
 
***
 
Tre giorni. 
Altri tre odiosissimi giorni, nei quali avrei trascorso ogni sacrosanto momento con la mamma o con i miei amici per goderli a pieno prima di partire.
 
Infilavo vestiti, oggetti e tutto quello che mi serviva con meno entusiasmo e più nostalgia di prima. Ero felicissima di partire, vedere posti nuovi, respirare aria nuova, dare una svolta alla mia vita, ma nel profondo sapevo che mi sarebbero mancati e un peso allo stomaco non mi lasciava tranquilla.
Pensavo continuamente a quello che sarebbe potuto succedere mentre io ero via. I miei amici mi avrebbero dimenticata? Harry mi avrebbe cancellato dalla sua vita? 
Quello che mi turbava maggiormente era cosa avrebbe potuto fare Cassy in mia assenza. Mi avvertì dicendomi che non si sarebbe arresa nel riprendersi Harry, quindi mi sarei dovuta aspettare di TUTTO.
 
***
 
Caricai la mia valigia nell'auto. Le lacrime mi minacciarono di uscire, ma feci del mio meglio per cacciarle indietro.
Mia madre aveva già iniziato a piangere, cosa che non mi aiutava affatto.
 
"Dai, non fare così. Non starò via molto." le dissi.
"Un mese non passa di certo in fretta, soprattutto se sono da sola." cercò di sorridere.
"Lo so, ma pensa che io starò bene lì, mi divertirò e farò un sacco di foto che spesso ti invierò, così saprai cosa starò facendo." l'abbracciai.
"Ciao tesoro, divertiti." mi salutò.
"Certo. Mi mancherai."
"Anche tu." si asciugò una lacrima con l'indice.
 
Agitai la mano per salutarla l'ennesima volta prima di salire in auto.
 
I miei amici il giorno precedente mi fecero un mega festone che non scorderò mai.
Mi tornò alla mente uno sprazzo dei ricordi della festa mentre mi stavo sfondando le orecchie con la musica del mio iPod.
 
FLASHBACK.
 
Fui portata con la benda agli occhi a casa di Niall, luogo ideale per le feste data la sua grandezza, da Fizzy.
 
"CI MANCHERAI ALEX!" sentii gridare quando mi tolsero la benda.
Quando i miei occhi si abituarono alla luce, oscurata dalla nera benda, vidi un gruppetto di ragazzi, i miei amici più stretti, tenere un enorme cartellone con scritto "ARRIVEDERCI, ALEX!".
 
Non riuscii a trattenere le lacrime, che sgorgarono liberamente sulle mie guance. Corsi ad abbracciare uno per uno i miei amici e li ringraziai un milione di volte per quello che stavano facendo per me.
 
Trascorsi una bella festa. Verso sera, quasi tutti se ne erano andati, ma io mi trattenni un po' di più per stare con Harry.
 
"Non ti dimenticherai di me, vero?" gli chiesi.
"Non lo potrò mai fare." mi sorrise.
 
FINE FLASHBACK.
 
Lo ammetto, avevo degli amici fantastici e ne ero veramente orgogliosa.
 
 


Direi che vi ho fatto aspettare un po' e come se non bastasse, ritorno pure con una cagata.
Il fatto è che la storia da un po' di tempo, ha smesso di far parte di me, cioè, non riesco più a sentirla vicino a me e di conseguenza l'ispirazione non arriva e non dà buoni frutti, di cui questo capitolo è un esempio.

Bhe care ragazze, vi avviso che il prossimo aggiornamento sarà per l'epilogo. 
"Come può finire così?" vi chiederete, bhe una mezza idea di come finire, già la so. Forse, e dico forse, potrebbe essere un po' più lungo del solito. 
"Ci sarà un continuo?" Non lo so. Ne dubito. Per il momento vorrei concludere questa, in modo tale da potermi dedicare a Dark Soul, agli esami e alla nuova FF che ho in mente. E' sempre sugli OneD. Il protagonista è ancora da decidere, ma la trama ce l'ho bella in testa e ho intenzione di farla per bene (sempre se ci riuscirò, lol). Voglio anticiparmi nello scriverla, per non farvi aspettare troppo e per evitare di scrivere di fretta i capitoli perchè sennò faccio passare troppo tempo, che altrimenti mi escono fuori cagate :')

Vi anticipo solo che la nuova FF sarà più diversa. Una storia, che spero, sia originale e che vi faccia vedere i ragazzi (i OneD) da un'altra prospettiva.

Detto questo, vi lascio. Ho una fame tremenda. Non ho cenato prima perchè non avevo per niente fame, ma ora il mio stomaco si sta facendo sentire, perquindi (?) vado a mangiareee!

Un bacio,
Ale

P.S. Come sempre ringrazio tutte di cuore. Non fa niente se recensite più tardi ;) Vi voglio un mondo di bene! <3

Scusate se ci sono errori, ma come sapete ultimamente sto scrivendo di fretta! Se c'è qualcosa avvertitemi, altrimenti vedo se me ne accorgerò io più in là quando potrò darci un'occhiata ;) 
 

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Capitolo 16
*** Epilogo - Parte 1. ***



Epilogo - Parte 1. 

 
Scesi dall'auto con fare totalmente incerto. 
Mi trovavo davanti alla mia nuova casa, a Los Angeles. La città, anche in quel breve tratto dall'aereoporto alla casa, lasciava ben trasparire la sua luminosità e la sua costante attività.
Il clima era molto caldo, facevo un po' fatica a sopportarlo eppure la gente era fresca come una rosa. Si vedeva che erano abituati! 
Comunque sia...che stavo dicendo? Ah si! 
Bhe, dicevo, mio padre era davanti a me, con il mazzo di chiavi in mano, pronto ad aprire la porta della grande casa.
Non appena l'aprì, si mostrò un salone veramente grande e luminoso, tinto di arancione, con alte e larghe finestre che si affacciavano sul grande e meraviglioso giardino colorato.
Sul lato sinistro del salone c'era un arco che lo separava dalla cucina, anch'essa luminosa ed accogliente. Accanto c'era una porta, ovvero il bagno, anzi uno dei bagni. Sul lato destro, invece c'erano delle scale che portavano ad un secondo piano dove si trovavano 3 camere da letto (una per mio padre, una per me e una evidentemente per gli ospiti) e un enorme bagno con doccia e vasca idromassaggio.
 
"Ti piace tesoro?" chiese mio padre dopo che fummo scesi dal piano di sopra che aveva appena finito di mostrarmi. 
"Certo che mi piace! Papà, è bellissima, porca miseria!" esclamai con un enorme sorriso.
"Fantastico! Ah, stasera ho invitato una coppia di amici, così inaugureremo anche la nostra casa." 
"Okay, va bene." annuii.
"Lo sai che hanno un figlio della tua età?"
"Sul serio? Come si chiama?"
"Non lo ricordo, ma lo scoprirai presto." sorrise facendomi l'occhiolino.
"Papà! Guarda che sono fidanzata, non ho intenzione di fare colpo!"
"Fidanzata? E da quando?"
"Si, da due mesi." dissi soddisfatta.
"E non hai fatto niente di..." cominciò a dire preoccupato.
"No, tranquillo" ridacchiai.
"Meno male! Se scopro qualcosa però sei nei guai eh!"
"D'accordo" sorrisi. A volte è così...protettivo, ma so che mi vuole bene. 
 
***
 
Era ora di prepararmi per la cena di quella sera. Siccome mio padre mi aveva raccontato che questa coppia di amici li conosceva da tempo e che poi si erano trasferiti in California e lo hanno aiutato a trovare un lavoro migliore lì, ho pensato che dovessero essere gente piuttosto raffinata, così optai un outfit elegante.
Indossai un abito azzurro lungo fino alle ginocchia. La gonna del vestito era ricoperta di fantasie floreali blu. La scollatura era a cuore e delle sottili bretelle si posavano sulle mie spalle. Indossai delle ballerine blu con un fiocchetto sul davanti argentato. Scelsi di applicare un trucco leggero: mascara, una sottile linea di eyeliner e infine un po' di blush rosa chiaro sulle guance. Lasciai inoltre che i miei capelli ricadessero sulle spalle in modo naturale, tranne che per una ciocca che spesso osava ricadere sul viso, che fermai su un lato con un piccolo fermaglio argentato.
Una volta pronta scesi le scale e avvertii subito il campanello suonare. Il cuore iniziò a battere. "Perchè sono agitata?" pensai.
Mio padre subito corse ad aprire la porta tutto ben vestito e pettinato. Mentre finivo di scendere le scale, vidi entrare una signora bionda con un sorriso smagliante, abito elegante color avorio e scarpe col tacco basso; un uomo dai capelli castani ben infilato in uno smoking nuovo di zecca e infine, un ragazzo dai capelli biondi come il grano apparve sulla soglia. Non appena si voltò per guardarmi scendere gli ultimi gradini e raggiungerli, vidi due meravigliosi occhi verdi, che mi ricordavano tanto quelli di Harry, che già mi mancava da morire.
 
"Peggie, John e Mark..vi presento mia figlia Alex. Alex loro sono Peggie, John e Mark, il loro figlio." li presentò indicandoli uno ad uno.
"Piacere." dissi strigendo a tutti la mano. Quando strinsi la mano del ragazzo i nostri sguardi si incrociarono. Adoravo i suoi occhi. 
 
Mio padre dopo le presentazioni, ci guidò tutti in cucina, dove ci sedemmo per gustare la cena.
Mio padre si mise a capotavola, Peggie e John si sedettero su un lato del tavolo e io e Mark sull'altro. Devo dire che mi faceva strano stare seduta accanto ad un ragazzo che non conoscevo.
Iniziammo a magiare tra una chiacchiera e l'altra generale.
Una volta finita la cena, restammo tutti in salotto a parlare del più e del meno finchè i nostri ospiti non andarono via. Non appena uscirono, mi fiondai in camera e presi il telefono per chiamare Harry.
 
"Pronto?" sentii la sua meravigliosa voce roca rispondere.
"Ehi Harry!"
"Alex!" adoravo il mio nome pronunciato dalle sue labbra, con la sua voce.
"Come va?" 
"Bene. E tu? Sei arrivata a Los Angeles?"
"Si, la casa è magnifica. C'è solo una cosa che non va."
"Quale sarebbe?"
"Non ci sei tu. Non ci sono i miei amici. Non conosco nessuno."
"Farai amicizia...ma non osare trovarti un altro fidanzato!"
"Assolutamente no! Io il ragazzo già ce l'ho."
"Brava! Così mi piaci."
"Mi manchi Harry."
"Tu di più."
"Ehi, non provarci! Io di più!"
"Non credo proprio!"
Iniziammo a bisticciare allegramente.
"D'accordo. Ora chiamo anche Fizzy e gli altri per salutarli. Ci sentiamo domani!"
"Certamente! A domani."
Attaccai. Non riuscivo a smettere di sorridere, forse perchè non volevo. Dietro il sorriso però, si nascondeva un'amara nostalgia. Presi nuovamente il telefono e composi il numero di Fizzy, dopodichè, quello degli altri. Mi fece un immenso piacere ascoltare di nuovo le loro voci, mi mancavano.
Finito il giro di telefonate posai finalmente il telefono.
Dopo qualche minuto sentii arrivare un messaggio. Curiosa lo presi e vidi il mittente anonimo.
Ancora più incuriosita lo aprii. C'era una foto di Harry accanto ad un albero, evidentemente si trovava al parco vicino alla scuola, con le labbra premute contro quelle di Cassy. 
Una lacrima rigò subito la mia guancia destra, seguita poi come una cascata, da tante altre.
Sotto la foto c'era scritto "Hai fatto bene a partire, così finalmente ognuno ha avuto quel che si merita."
Chiusi immediatamente il messaggio, riluttante a guardare ancora quella foto. Buttai poi il telefono non so dove e mi accucciai sul letto decisa a reprimere quella sofferenza, non volevo che mio padre si preoccupasse. Volevo che fosse felice e non farlo soffrire per me.
 
*** 
 
Il giorno dopo non telefonai ad Harry. Mi arrivò un suo messaggio che nemmeno aprii. Non mi interessava sapere cosa diceva.
Feci lo stesso nelle due settimane a venire. Mi arrivarono ugualmente messaggi e anche delle chiamate che ignorai. Pensai, invece, a godermi il rapporto di amicizia che si stava instaurando tra me e Mark. E' un ragazzo dolcissimo e simpatico. Se non fosse stato per lui, credo che non avrei accennato neanche mezzo sorriso per tutto il mese che restai lì.
Tutto iniziò nel giorno della cena. Era solo il principio, ma fu da lì che iniziò la nostra amicizia. Dopo quella sera, gli amici di papà lo vennero a trovare spesso, soprattutto per parlare di lavoro e Mark si offriva sempre di venire, anche per farmi compagnia.
Così, parlando, ridendo e scherzando, ecco che lui divenne il mio primo amico a Los Angeles. Dopo aver approfondito meglio la nostra amicizia, mi promise che un giorno o magari la prossima volta che sarei venuta lì, mi avrebbe fatto conoscere alcuni dei suoi amici. 
Un gesto veramente molto carino da parte sua. Infatti lo apprezzai subito. 
Una sera, dopo che Peggie, John e Mark, se ne furono andati, corsi in camera mia. Controllai il calendario: ancora dieci giorni e sarei tornata a casa, a Londra. 
Sentii la breve e sonora suoneria per i messaggi del mio telefono. Mi girai e vidi appunto il suo schermo illuminato. Subito andai a vedere chi fosse e trovai un messaggio da Fizzy. 
 
"Ehi, puoi chiamarmi? 
Baci, Fizzy xx"
 
Composi subito il suo numero e dopo due squilli rispose.
 
"Alex!" la voce non era sua, anche perchè aveva un tono arrabbiato e preoccupato al tempo stesso. Ci pensai un attimo e riconobbi di chi era quella misteriosa voce: Harry.
"H-harry?"
"Si sono io. Si può sapere perchè in tutto questo tempo non mi hai mai risposto o cercato?"
"Avevo avuto da fare. Suppongo che anche tu sia stato molto impegnato. Soprattutto a baciare qualcun'altra, se non a letto."
"Ma di che diamine parli?"
"Non calarti in parti che non ti si addicono. Forse non ne sai niente, ma circa tre settimane fa, ricevetti un messaggio, con una bella foto. Lo sai che foto era? Ci tengo a dire prima però che non era nè sfocata e nè scattata da lontano, era chiarissima e si riuciva a vedere perfettamente chi fossero i due soggetti, e sottolineo due, della foto. Bhe, potevo ben vedere che tu ti stavi tranquillamente sbaciucchiando quella stronza di Cassy."
"Alex...voglio dirti come stanno veramente le cose. L'ho incontrata per caso al parco, io ero uscito con Liam, Josh e Zayn. Lei stava con una sua amica, non so chi era e aveva un telefono in mano. Probabilmente quando Cassy mi si è avvinghiata baciandomi, quella avrà scattato la foto!"
"...Io..non so se crederti."
"Puoi anche chiederlo a Liam, Josh e Zayn. Non ho problemi."
"E' solo che..tutto questo tempo, la distanza...chi può sapere che tu non sia veramente stato con un'altra?"
"Io, i nostri amici e spero tu..." mi scappò un piccolo sorriso, forse amaro.
"Adesso vado a letto...non ho voglia di discutere ancora." 
"A letto?"
"Sai genio, qui è notte! Ricorda che non sono a due passi da Londra!"
"Oh...giusto.."
 
Attaccai velocemente, senza nemmeno salutarlo. Forse aveva ragione, e se così fosse stato avevo fatto una figura di merda. Come può esserci un rapporto senza fiducia? Quel che mi frenava dal credegli era lei, Cassy. Se un tempo sono stati fidanzati, oltre allo scopo di ingelosirmi, un po' gli doveva anche piacere. Insomma, io non mi metterei col primo che passa, neanche per far ingelosire qualcuno.
Odiavo trovarmi in situazioni del genere. Essere indecisa e di conseguenza confusa su questioni importanti che avrebbero poi inciso sulla propria vita, era pesante. 
Che fare? Cosa non fare? Questo è il dilemma! 
Adesso mi metto anche a delirare! Andiamo bene!
 
 


Ciao ragazzeeee! 
Mi scuso TANTISSIMO per il ritardo, ma sapete che la mia ispirazione era sotto i tacchi. Ora pare che abbia preso il via a scrivere, quindi credo che la seconda parte non tarderà a venire! 
Tutto sta che voi recensiate (?) (che vocaboli che tiro fuori, lol, spero che ci ho azzeccato :') ) a GO, GO! 
Bene...spero che non siate arrabbiate, lol <3 
Allora i ringraziamenti, siccome sono belli lunghi (mi sto già organizzando mentalmente) li farò alla fine, al prossimo e ultimo capitolo. Ringrazierò tutti come si deve! lol :'3 

Bhe, qui Alex arriva a Los Angeles e conosce un fantastico ragazzo, con gli occhi molto simili a quelli di Harry. Le arriva un messaggio anonimo con una foto che non si aspettava minimamente di vedere e che la farà soffrire.  Alla fine, c'è una litigata della nostra coppia Harry&Alex...Halex (?), Alerry (?)...sentite, meglio Harry&Alex, lol :')
Chi le avrà mandato il messaggio? Lo scoprirete presto. TA DA TAAAA (?) lol

Ora vi dico un piccolo spoiler su quello che penso di scrivere nel prossimo capitolo, per farmi perdonare dell'attesa :3


SPOILER: Ci sarà una POV di Harry, bhe almeno è quello che vorrei fare. Poi Alex tornerà a Londra e lì..succederà poi quel che succederà, soprattutto tra Alex, Harry e Cassy. 

Bhè ora vi salutoooo! Un bacio, ciaooo <3

P.S. Mi raccomando recensite in tante perfavore!!! :c 





 
 

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Capitolo 17
*** Epilogo - Parte 2. THE END. ***




Epilogo - Parte 2. 

The End



 
Ultimo sguardo al calendario appeso sopra il mio letto.
Ancora un giorno e sarei tornata a Londra, città dove avevo lasciato i miei amici, i miei nemici, mia madre, ma soprattutto la persona che amavo di più: Harry.
 
Mio padre mi mandò a comprare un paio di cose al supermarket vicino casa, così infilai un paio di shorts, una cannottiera a righe larghe rosa e bianche e le Adidas bianche e rosa anche quelle. Infine legai i capelli in una coda di cavallo alta.
Uscita dal supermercato mi sentii chiamare. Mi voltai e vidi un ragazzo agitare la mano e sorridermi. Ridussi i miei occhi a due fessure nel tentativo di capire chi fosse, poi vidi lui...Ben.
Avevo pensato di far finta di non averlo visto, ma era troppo tardi. Così finsi un sorriso e mi avvicinai. Non avevo molta voglia di chiacchierare sotto quel sole cocente. Volevo tornare a casa e stendermi sotto il condizionatore!
 
"Ciao Ben!" 
"Alex! Ma allora sei venuta davvero in California! Perchè non mi hai detto niente?"
"Bhe..è successo all'improvviso. Come sai i miei si sono divorziati e mio padre si è dovuto trasferire qui per lavoro e ho pensato di passare un mese delle mie vacanze estive con lui."
"Oh, bhe, credo sia giusto. Hai fatto bene. Ti va di...uscire di pomeriggio a prendere un gelato?"
"...Perchè no?" sorrisi. "Addio caro condizionatore!" pensai rassegnata.
"Fantastico!"
"Torno a casa per posare la spesa e ti raggiungo subito in gelateria."
"Okay. Sai dov'è?"
"Ho visto che c'è ne una vicino alla piazza qui vicino, va bene lì?"
"Si, a dopo allora."
"A dopo!"
 
Tornai a casa abbastanza in fretta, dopodichè posai frettolosamente i prodotti, alcuni nel frigorifero, altri nella dispensa. Appena terminai afferrai la mia borsa e uscii.
Ben mi aspettava fuori, davanti all'entrata della gelateria, così entrammo insieme.
Uscimmo poco dopo con due enormi coni. Io con anguria, pistacchio e panna; lui, il solito golosone, aveva preso nutella, pistacchio e panna.
Mentre gustavo il mio gelato, ricordai di quando Harry mi comprò un bel cono per consolarmi dalla discussione con Cassy. Improvvisamente, avvertii una forte nostalgia. 
"Al diavolo quella foto, al diavolo Cassy, al diavolo qualsiasi cosa! Io lo amo, mi fido di lui e niente ci separerà." pensai.
 
"Allora come va?" chiese Ben vedendomi taciturna.
"Non..non tanto bene."
"Perchè?"
"Mi manca Londra, mi mancano i miei amici.." m'interruppi.
"... e Harry." continuò lui per me.
"..Già."
"Senti non devi preoccuparti, lui ti ama, tu lo ami..chi può separarvi?"
"Cassy, probabilmente."
"L'amica con la quale hai litigato?"
"Si.."
"Stai tranquilla. Da quel poco che ho visto, Harry ci tiene molto a te. Mi ha addirittura picchiato!" ridacchiò.
"Si, scusa ancora per quello che è successo." risi.
"Ah, non fa niente." mi sorrise.
"Credi davvero che..Harry non voglia perdermi?"
"Assolutamente! Ricordo ancora di quando ci seguì al fast food. Se lui non tenesse a te, io allora sarei...Peppa Pig."
"Peppa pig? Ma che cazz..?" risi fino a piegarmi in due, rischiando anche di far cadere il gelato.
"Non so, è la prima cosa che mi è venuta in mente! Sai questa mattina, la mia sorellina e io la stavamo guardando." disse ridendo.
"Okay, va bene, facciamo finta che sia normale!" avevo le lacrime agli occhi per le risate.
 
***
 
Era già arrivata l'ora di preparare di nuovo le valigie. Aprii nuovamente l'armadio infilando poi dentro il grande borsone, tutto il suo contenuto.
Uscii dal portone della grande villa di mio padre e caricai la valigia nel portabagagli della sua station wagon rossa. Portai alle orecchie le cuffie del mio fidato compagno (?) ipod e sentii l'auto partire. 
"Londra, sto arrivando." pensai, perdendomi nell'infinito paesaggio che ammiravo guardando fuori dal finestrino.
 
Harry's POV.
 
Il giorno dopo che Alex partì, organizzai un'uscita con Josh, Liam e Zayn. Fizzy aveva iniziato ad uscire con Niall, così ci diede buca e quell'uscita tra amici, divenne un'uscita tra ragazzi.
Stabilimmo di stare un po' nel nostro ritrovo, ovvero il parco dietro la scuola, per poi andare a prendere un po' di pizza. Lì, al parco, ci fu un incontro decisamente spiacevole. Mentre stavo parlando con i miei tre amici sulle panchine sentii chiamarmi da una voce squillante con tono decisamente sfacciato, quando mi voltai trovai Cassy accompagnata da una sua amica. Era decisamente cambiata da quando aveva litigato con Alex. I suoi capelli castani erano più corti e aveva una frangia che le copriva la fronte, poi indossava una maglietta leggera con uno scollo a V tutt'altro che leggero, poi dei pantaloncini cortissimi a vita alta.
 
"Haaaaarry!" mi chiamò di nuovo con un sorrisetto furbo una volta che ci raggiunse.
"Ciao.." dissi distrattamente.
"Da quanto tempo che non ci si vede. Come mai non sei con Alex?"
"Ehm...è partita."
"Per sempre? Oh, mi dispiace tanto." finse.
"No, è a Los Angeles. Starà lì soltanto per un mese."
"Oh, e come mai si trova così lontano? Forse per raggiungere il suo bel californiano, com'è che si chiama? Ah, Ben!" disse con il suo sorriso furbo.
"Senti, perchè non te ne vai? Sei venuta qui solo per rompere il cazzo?"
"Ehi, stai calmo! Sono solo venuta a dirti che...ti devo le mie scuse."
"Bel tentativo, ma stai sprecando solo il tuo tempo se pensi che io ti creda."
"Ok, per dimostrarti che non ti sto mentendo...avvicinati un secondo, voglio farti vedere un messaggio che mi ha inviato Alex."
"Un messaggio di Alex?" ripetei incredulo.
"Si, vieni." mi fece cenno di venire accanto a lei. 
Mi alzai dalla panchina titubante, per poi avvicinarmi a lei cautamente, incerto sulle sue reali intenzioni.
Notai la sua amichetta armeggiare frettolosamente un cellulare prima che Cassy mi si buttò addosso premendo le sue labbre sulle mie, poi un flash e si staccò.
Mi pulii la bocca con il dorso della mano.
 
"Ma che diamine ti è saltato in mente? E cos'è stato quel flash?" le chiesi accigliato.
"Niente, rilassati. E' stato un bellissimo bacio, spero di incontrarti ancora Harry." mi salutò.
"Non ci contare, anzi la prossima volta vedi di starmi alla larga."
La sentii ridacchiare, poi voltò l'angolo, uscì dal parco e scomparve dalla mia vista.
 
"Amico, ho paura che quella bassetta della sua amica abbia fotografato il bacio. Ho cercato di fermarla, ma non ho fatto in tempo." mi avvertì Zayn.
"Sei sicuro?"
"Si, purtroppo."
 
***
 
Quella sera, Alex mi chiamò. Quanto mi mancava sentire la sua voce allegra, dolce e calda. Mi faceva sempre sentire rilassato e di buon umore.
Purtroppo, da quella sera, non ebbi più sue notizie, nemmeno dopo tre settimane.
Non rispondeva più alle mia telefonate o messaggi, finchè un giorno, quando ci ritrovammo tutti a mangiare la pizza a casa di Fizzy, chiesi il telefono in prestito alla mia amica e provai a vedere se mi avrebbe contattato.
Le scrissi un messaggio da parte della bionda.
 
"Ehi, puoi chiamarmi? 
Baci, Fizzy xx"
 
Dopo pochi istanti che sembravano non passare mai, squillò il cellulare. Lo afferrai e una volta allontanatomi dall'atmosfera festaiola dei miei amici, risposi.
 
"Pronto?" la sentii dire.
"Alex!" esclamai preoccupato e arrabbiato al tempo stesso.
"H-harry?" disse sorpresa.
"Si sono io. Si può sapere perchè in tutto questo tempo non mi hai mai risposto o cercato?"
"Avevo avuto da fare. Suppongo che anche tu sia stato molto impegnato. Soprattutto a baciare qualcun'altra, se non a letto."
"Ma di che diamine parli?"
"Non calarti in parti che non ti si addicono. Forse non ne sai niente, ma circa tre settimane fa, ricevetti un messaggio, con una bella foto. Lo sai che foto era? Ci tengo a dire prima però che non era nè sfocata e nè scattata da lontano, era chiarissima e si riuciva a vedere perfettamente chi fossero i due soggetti, e sottolineo due, della foto. Bhe, potevo ben vedere che tu ti stavi tranquillamente sbaciucchiando quella stronza di Cassy."
Una foto? Cercai di capire a cosa si riferisse, poi ricordai. 
"Quella troia aprolegambeatuttibastaprendereilnumeretto di Cassy!" imprecai a denti stretti, tanto che lei non mi riuscì a sentire.
"Alex...voglio dirti come stanno veramente le cose. L'ho incontrata per caso al parco, io ero uscito con Liam, Josh e Zayn. Lei stava con una sua amica, non so chi era e aveva un telefono in mano. Probabilmente quando Cassy mi si è avvinghiata baciandomi, quella avrà scattato la foto!"
"...Io..non so se crederti."
"Puoi anche chiederlo a Liam, Josh e Zayn. Non ho problemi."
"E' solo che..tutto questo tempo, la distanza...chi può sapere che tu non sia veramente stato con un'altra?"
"Io, i nostri amici e spero tu..." 
Non si fidava più di me. Forse non voleva proprio fidarsi. "Che sia stata veramente con Ben in tutto questo tempo? O forse, se non lui, magari è stata con un altro californiano tutto abbronzatura e niente arrosto. Ok, questa pessima." iniziai a pensare. "No, lei non farebbe mai una cosa del genere."
"Adesso vado a letto...non ho voglia di discutere ancora." 
Guardai fisso con aria confusa un punto vuoto sul muro del corridoio.
"A letto?"
"Sai genio, qui è notte! Ricorda che non sono a due passi da Londra!" la sentii ridacchiare leggermente.
"Oh...giusto.." 

Che figura di merda. Riattaccò prima che la potessi salutare. Con aria seccata restituii il cellulare a Fizzy, che notando la mia espressione non potè fare a meno di chiedermi cosa fosse successo. Mi limitai a sventolare la mano davanti al viso in segno di lasciar perdere e capendo al volo, non insistette.
Cercai di scacciare via i brutti pensieri e godermi la serata con gli amici.
 
Alex's POV.
 
Dopo tutte quelle ore incessanti di aereo, finalmente raggiunsi l'aeroporto di Londra. Scese le scalette, trovai soltanto mia madre ad aspettarmi con un sorrisone e gli occhi lucidi, segno che da un momento all'altro sarebbe scoppiata a piangere e io con lei.
La raggiunsi e ci stringemmo forte l'una all'altra. Rimasi sorpresa dal fatto che riuscì a trattenere le lacrime.
 
"Come mai sei solo tu? Non ci sono i miei amici o qualcun'altro?" non riuscii a trattenermi dal chiederlo.
"Bhe, ho avvisato Fizzy del tuo ritorno quando ieri ha chiamato a casa. Non so, forse staranno organizzando qualcosa. Ora andiamo a casa, così puoi darti una bella rinfrescata e sistemare le valigie. Bentornata tesoro!" mi disse sorridendo.
"Okay. Grazie, mi sei mancata molto."
"Anche tu." 
Ci stringemmo in un'altro abbraccio, poi mi accompagnò alla sua peugeot 207 nera.
Fui lieta di tornare in quella casa piena di ricordi. Sospirai prima di dirigermi in camera mia e posare la roba.
Suonarono al campanello.
 
"Alex puoi andare ad aprire tu?" mi urlò mia madre dal piano di sotto.
"Va bene!" scesi di corsa le scale.
 
Aprii la porta e i miei occhi si scontrarono con quelli azzurrissimi di Louis.
Rimasi a bocca aperta constatanto quanto si fosse fatto bello il ragazzo, ma che soprattutto, mi sia venuto a trovare.
Improvvisamente, lo abbracciai. Così, d'istinto. Mi mancava poter stringere tra le mie braccia il mio migliore amico, così misi da parte tutti i brutti ricordi, i rancori e lasciai emergere i bei momenti del passato che ci avevano legato. 
Inspirai profondamente il suo dolce profumo.
Quando mi allontanai, ci scambiammo dei sorrisi.
 
"Come mai qui?" chiesi.
"Ho saputo che tornavi da Los Angeles, così ho voluto cogliere l'occasione per rivederti di nuovo. Mi dispiace di essermi comportato da schifo, mi mancava la mia migliore amica e spero che tu mi possa perdonare.." disse sinceramente dispiaciuto.
"Ovvio che ti perdono, mi sei mancato tanto anche tu!" 
Lo abbracciai di nuovo.
 
***
 
Ero troppo felice di aver ritrovato un amico! 
Tanto che per festeggiare l'occasione, quando Fizzy mi chiamò per avvisarmi del party a casa sua per il mio ritorno, mi portai Louis dietro.
 
Indossai un semplice e leggero vestito. Aveva il corpetto bianco simile ad una canottiera e una gonna di un rosa pallido che arrivava poco sopra le ginocchia. Il tutto con un bel nastro anch'esso rosa che mi circondava la vita e terminava con un fiochetto davanti. Lasciai i miei capelli sciolti, leggermente mossi per il fatto che li tenevo perennemente legati per il caldo. Infine completai l'opera con un trucco leggero. Simple, but effective!
Lou mi passò a prendere con la sua fatastica BMW e quando arrivammo davanti alla porta di casa della mia amica, quasi avevo paura di suonare il campanello. Ero felicissima, ma quell'entusiasmo pian piano si affievolì non appena iniziai a chiedermi se ci fosse anche Harry. Come mi sarei dovuta comportare? Cosa avrei dovuto dire? Gli dovevo sorridere o dovevo ignorarlo? Non ne avevo la più pallida idea. Forsei avrei dovuto accantonare i miei dubbi e sorvolare su quella faccenda. Probabilmente, conoscendo Cassy dovevo considerare il fatto che lei centrasse qualcosa con l'accaduto. 
Purtroppo il mio orgoglio mi frenava parecchio, tanto che se Louis non avesse suonato al posto mio, sarei rimasta tutta la sera lì in piedi a fissare nel vuoto.
Ci venne ad aprire Fizzy con dietro Niall e mi rivolsero un sorriso, ma non appena videro Louis rimasero quasi sconvolti. No, okay, forse sconvolti non è appropriato, ma la loro espressione era veramente indecifrabile.
 
"Bentornata Alex! C-ciao Louis. Come...mai sei qui?" cercò di parlare la bionda.
"Ciao. Ecco io, ho chiarito con Alex e.." iniziò Louis, ma vedendolo in difficoltà decisi di intervenire.
"Ero così felice di aver chiarito, che ho voluto portarlo alla festa così che anche voi sareste potuti tornare amici come una volta." 
"Wow, è fantastico! Ne sarei veramente felice!" disse Niall prima di uscire e abbracciare il nostro caro Peter Pan.
Fizzy era felice della notizia, ma qualcosa la preoccupava e lo vedevo dall'espressione del suo viso, così inarcai un sopracciglio per far notare la mia confusione. Cercò di essere il più discreta possibile, infatti con le labbra mimò "C'è Harry" e la sua preoccupazione mi contagiò.
Risposi mimando  "Non preoccuparti". Sapevo che Harry non avrebbe attaccato briga con il mio amico. "E' una festa di bentornata per me, non la rovinerebbe così. Al massimo potrà infastidirsi della sua presenza, ma non appena gli spiegherò tutto, sono certa che si darà una calmata." pensai.
La bionda annuì e ci lasciò entrare.
Entrata nel salone di casa Brooks, vidi un enorme striscione appeso in alto con scritto "ARRIVEDERCI, BENTORNATA ALEX."
Quasi mi venne da piangere. Erano così dolci! Era la seconda volta che si davano così da fare per me, un gesto che apprezzai moltissimo.
 
Scorsi Harry davanti al tavolo del buffet. Mi avvicinai.
 
"Ciao Hazza!" lo salutai. Si voltò di scatto e non appena mi vide, mi strinse in un forte abbraccio che ricambiai con altrettanto calore.
"Mi sei mancata tanto." mi sussurrò all'orecchio.
"Anche tu. Scusami per...non averti creduto subito."
"Non fa niente, l'importante è che tu sia tornata."
"Ti amo."
"Anche io, non sai quanto."
Quando ci staccammo mi sorrise e fece per darmi un bacio, ma vidi il suo sguardo andare oltre le mie spalle e accigliarsi. Mi voltai e vidi che stava puntando Louis.
 
"Che ci fa lui qui?" chiese.
"Ah, giusto. Sai, ho fatto pace con Lou! E' venuto da me e si è scusato. Non potevo non perdonarlo. Gli voglio bene lo sai."
"E' tutta una farsa. Quando hai litigato con lui dopo la discussione con Cassy, lo sai che l'abbiamo visto con lei! Che ne sai che non l'abbia mandato lei per..che ne so, separarci?" sbottò.
"No. Ne sono sicura! I suoi occhi erano sinceri, Harry so di potermi fidare."
"Va bene, ma non chiedermi di diventare suo amico."
"Perchè non gli dai una possibilità?"
"Ascolta, facciamo così. Io adesso non ho intenzione di fidarmi, ma se mi darà motivo di farlo bene, altrimenti se so che sta tramando o ti ha fatto qualcosa, non la passerà liscia."
"D'accordo.."
 
Si avvicinò a me e mi scoccò un dolcissimo bacio.
 
***
 
Dopo alcune ore, suonò il campanello. 
 
"Ehm...scusa Alex, puoi aprire tu?" disse Fizzy passandomi accanto, indaffarata a portare altri stuzzichini sul tavolo.
"Va bene."
 
Andai ad aprire e trovai la faccia da cazzo di Cassy. Vestita in un modo indecente con un'espressione beffarda da schiaffi.
 
"Che cazzo ci fai qui?" chiesi in tono calmo e freddo.
"Per festeggiare!" disse con un finto sorriso.
"Non sei stata invitata, gira i tacchi e vattene." continuai con il mio tono fermo e deciso.
"Wow, Alex! Sei davvero cambiata, come mai tutta questa freddezza? Dai su, lasciami entrare."
"Sei tu quella cambiata. Mi dispiace, ma ti ripeto che non sei stata invitata, puoi andare ora."
"Non mi sembra di averti chiesto il permesso." disse abbandonando il sorrisetto falso e sostituendolo con uno sguardo disprezzante.
"E a me non sembra che questa sia una tua festa, ma che soprattutto sia pubblica, quindi ciao." dissi poco prima di chiudere la porta, che però lei bloccò con una mano.
"Mi sbatti la porta in faccia?" 
"No, perchè lo stavo facendo?"dissi ironicamente.
"Smettila di farmi la cretina e lasciami entrare, pezzo di merda." detto questo mi spinse e varcò appena la soglia quando le si parò davanti Harry.
"Toccala un'altra volta e non risponderò di me." le disse il riccio.
"Ah, mi stai minacciando?" scoppiò in una risata.
"Non sarei capace di arrivare a tanto, ma visto che ci tieni ti ho voluto soddisfare." le posò una mano sulla spalla e la spinse piano fuori. Lei cercò di opporsi, ma Harry aveva una presa decisa. 
"Mi dispiace che i tuoi subdoli trucchetti non siano serviti. Ti suggerisco di smetterla, stai solo sprecando il tuo tempo." 
Harry mi prese e mi baciò davanti ai suoi occhi, poi chiuse la porta.
"Ce la siamo tolta dalle palle."
"Era ora!" ridacchiai.
 
Allungai le mie braccia intorno al suo collo e lo baciai delicatamente, lui mi cinse la vita con un braccio stringendomi di più a sè e approfondì il bacio.
 
E così la nostra storia continuò senza altri intoppi. Insomma qualche piccola discussione ci sta sempre, ma nulla di grave fortunatamente. In seguito Louis ha dato modo a Harry di potersi fidare e così abbiamo potuto organizzare delle fantastiche uscite in gruppo come i vecchi tempi.
 
The End.
 
 
 
 
Ho finalmente concluso il libro della mia storia con Harry e ne sono veramente orgogliosa. I miei figli hanno così insistito perchè io scrivessi una storia su di me e il loro papà. 
Già, ho ben due figli. Katrine di 17 anni e Paul di 14. Forse non dovrei dimenticare il nostro gatto, Marcel. Harry ne voleva tanto uno e io ho accettato a patto che fossi stata io a scegliere il nome! 
"Che ne è stato degli altri amici?" c'è da chiedersi. Bhè, Fizzy si è sposata con Niall e hanno avuto un figlio di nome Kevin.
Louis si è sposato con una certa Mary, Zayn si è lasciato con un sacco di ragazze e ora so che si sta frequentando con una ragazza che si chiama Ashley e pare stia andando bene; con Liam e Josh ultimamente ho perso un po' i contatti, ma Harry mi ha fatto sapere che anche loro hanno una bella famigliola! 
Quindi si è concluso tutto per il meglio!
Un saluto enorme a tutti! 



Holaaaaa!! 
Credevo di avere l'ispirazione prima e invece mi era passata! Finalmente sono riuscita a scrivere questo benedetto capitolo!
Allora che ne pensate? Sappiate che ho scritto tutto non appena potevo e di fretta, quindi scusatemi infinitamente se ci sono errori!
Bhe, credo di aver mantenuto tutte le promesse fatte nello spoiler nel capitolo precedente quindi su questo posso stare tranquilla, lol :')

Fatemi sapere che ne pensate con una recensione! Siccome è l'ultimo capitolo fatemi questo piacere per favore! Ve lo chiedo in ginocchio! Okay, non mi potete vedere ma vi assicuro che sto così e vi sto implorando! PER FAVOREEEEEEEEEEEEEEE!!

Facciamo un piccolo riassuntinoooo:
All'inizio del capitolo abbiamo un incontro con Ben :') Vi ho messo paura eh? lool
La POV di Harry c'è stata come promesso e qui si capisce cos'è successo, era necessaria per questo.
Poi c'è un salto temporale e Alex torna a Londra. Qui compare Louis! Ci tenevo tanto a farli tornare amici e spero di avervi sorprese con questa trovata :3
Poi c'è la festa di bentornata e qui la nostra amata coppia si riconciglia. Come vi avevo detto precedentemente, Cassy entra in scena ed era inevitabile un'ennesima litigata,  ci ho goduto quando Harry l'ha mandata a fanculo, yeeep :') 
Infine un meraviglioso bacio e un finale un po' strano lool 
Questa storia l'ho fatta passare come un racconto di Alex che ha scritto anche grazie al contributo delle prospettive di Cassy, Louis e Harry che si è fatta raccontare.

Spero vi sia piaciuta. Io non ne sono molto entusiasta a dire il vero, perchè dato che è stata la mia prima vera storia non è uscita come speravo, ma anyway, in fondo è normale che la prima FF non esca bene.



Bene, credo di aver detto tutto, ora passiamo ai RINGRAZIAMENTIIII!

Ringrazio:

cri1Dforever
DanieleCreigos_wife
Heidi_has_a_big_ass (AHAHAHAHAHA bel nome, aggiungo :') )
incase
StylesEyes
_caMY5carrots_
_GiveMeLovePlease_


per aver messo la storia tra le preferite <3

Poi..

Mockingjay_
VanityStockJeibii


per averla messa tra le ricordate <3

Anche...

chiara_noce
Dramione_lol
ilove_horansvoice
Olga1DLove
Same Mistakes_
VanityStockJeibii
viviHarry_xeverZayn
xswaghair_


per averla messa tra le seguite <3


Ringrazio infinitamente chi legge e recensisce, ma anche chi legge e non recensisce! <3

Grazie mille davvero per aver seguito la mia storia, siete fantastiche! <3

Un bacio, 
Ciaooooo <3


 
 
 
 
 
 

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