L'intreccio di due rose.

di Lhyuna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Se tutto fosse più... Facile. ***
Capitolo 2: *** Niente è come si spera. ***
Capitolo 3: *** Parole sincere. ***



Capitolo 1
*** Se tutto fosse più... Facile. ***


«Se tutto fosse più... Facile..» Questo era quel che pensava Zero Kiryu, ogni qual volta che sdraiato sul divano con il braccio appoggiato sugli occhi pensava, riflettendo sulla situazione attuale delle cose. «Se tutto fosse più facile, però, non sarebbe più lo stesso... E' inutile che sto qui a pensare ai "se"!» Disse alzandosi e mettendosi seduto si prese la testa tra le mani, tenendo i gomiti appoggiati sulle gambe, intento ancora a pensare e fantasticare, cosa molto strana per qualcuno come lui: intoccabile, freddo, quasi insensibile, o almeno, così si definiva lui. Nonostante tutto però, dopo la partenza di Kaname Kuran e Yuki Cross, non era riuscito ad accettare la partenza di Yuki, colei che pensava di amare, o almeno, così credeva fino a prima che tutto quel che aveva a cuore cambiasse drasticamente, ma non era quello che lo infastidiva di più. La cosa che lo infastidiva era la partenza di Kaname, già, il suo "acerrimo nemico", è stato lui che gli ha dato il potere necessario per proteggere Yuki, la scuola, e anche se stesso, è stato lui che con le sue dannate frecciatine gli rovinava la vita, mettendolo sempre di pessimo umore. Si accorse ben presto di non avere a che fare solo con odio, ma anche di ammirazione, cosa molto strana visto tutto quel che è successo all'interno della scuola solo per colpa sua. Quando si rese conto che ormai era sera, prese la sua Bloody Rose, anche se non in utilizzo da ormai 2 mesi, e si diresse a fare il solito giro di perlustrazione nella scuola, nonostante non ci fosse praticamente più nulla da controllare era pur sempre un guardiano, ormai da solo senza Yuki e la combriccola di Kuran.
«Kuran.... Tsk! E chi ha bisogno di quel bastardo... Non ha fatto altro che creare problemi in questa scuola!» Disse dando un pugno all'albero, e rimase in silenzio a guardare il cielo che era completamente senza stelle, vuoto, come se mancasse qualcosa, «O magari è a me che manca qualcosa...» Disse a bassa voce, per paura che potesse sentirlo qualcuno.

«E cosa ti pensi che ti manchi, Zero Kiryu?»

Quella voce gli mise i brividi, e prendendo la pistola si voltò velocemente puntando la pistola ad altezza cuore.

 
«Come al solito non sei molto gentile con me, eh?»
«Kaname Kuran» facendo una piccola smorfia di fastidio, pronunciando il suo nome molto marcatamente.
«Cosa diamine ci fai tu qui?! Non eri con la tua amata Yuki? Sparisci! Non ti vuole nessuno qui»
«Nervoso come sempre eh? Non cambi mai Kiryu...»
«Stai lontano da questa scuola... O creerai solo altri problemi. Non ti è bastato quel che ha dovuto passare la scuola per colpa di voi vampiri? Sparisci dalla mia vista!»
«Tranquillo, ero solo passato per vedere come andavano le cose, e per salutare Kaien anche da parte di Yuki» disse facendo un piccolo sorriso compiaciuto dal modo di comportarsi di Zero.
«Yuki eh? Beh, ora che sei arrivato qui, vai a salutare Kaien e poi tornatene dalla tua piccola Yuki»

Lo sguardo di Kaname cambiò, si fece più serio, quasi infastidito dalla sua ultima frase, e si avvicinò a lui facendo appoggiare la pistola sul proprio petto.


«Se avessi voluto uccidermi, non ti saresti fatto problemi, Zero. E poi, ero passato anche a salutare te, visto come eri ridotto qualche settimana fa.»
«Ora sei anche diventato stalker?!» Si innervosì da quella sua affermazione, ma in cuor suo, sapeva benissimo che era quel che voleva.
«Beh, passavo di qui, e Yuki mi aveva chiesto di vedere come stavi. Sai, è preoccupata per te, anche se non lo vuole ammettere, ci tiene ancora.» Disse Kaname accennando un piccolo sorrisino.
«Allora fammi un piccolo favore, fai quel che devi fare e vattene» Disse con l'amaro in bocca Zero.

Odiava vederlo, odiava ricordare tutto, la battaglia, la perdità di chi gli è stato accanto per tutti questi anni, la morte tanto attesa di Shizuka Hiou, e il potere datogli da Kuran, tutti quei pensieri, tutti quei problemi uno sopra l'altro, non hanno fatto altro che incrementare la sua rabbia, tant'è che prese Kaname dal colletto della sua solita camicia elegante, e avvicinandosi al suo viso parlò con tono minaccioso:


«Non ti ha chiesto nessuno di venire qui, quindi ora vattene!» lo lasciò strattonandolo leggermente e fece per andarsene quando, ricordandosi di Yuki, si fermò e voltandosi verso Kaname.
«Ah, fammi un piccolo favore, riferisci a Yuki queste esatte parole: "Non potrò mantere la nostra promessa"» E senza nemmeno degnarsi di un saluto, se ne ritornò in accademia più nervoso e pensieroso che mai.
 
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Sono nuova in questo sito, sopratutto nello scrivere qui >< Quindii... Mi presento >< Sono Giusy (si, un nome orrendo ><) Ma potete chiamarmi Eve ^^ Leggo molto su questo sito, e avevo pensato per tutta la notte di scrivere un capitolo qui, per capire cosa pensasse la gente di come scrivo ><.
Ci tengo a precisare che è la mia prima volta che scrivo qualcosa di Shonen-Ai >< Quindi magari ancora ho molta strada da fare, per questo vorrei che mi diceste cosa ne pensate >< Mi affido a voii~ Grazie a chi legge ><

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Capitolo 2
*** Niente è come si spera. ***


"Quale promessa? Yuki non mi ha riferito nulla..." Con lo sguardo un pò perplesso, guardò Zero allontanarsi fino a non vederlo più, e appoggiandosi all'albero poco distante da lui, Kaname chiuse gli occhi e si portò una mano tra i capelli cercando di capire cosa dovesse fare, come comportarsi, e sopratutto, come spiegare la situazione a Kaien Cross. Da quando se n'era andato dalla scuola, tutto era tornato alla normalità, almeno li. Le notizie che stava per dare a Kaien non erano niente di positivo, e questo, per una delle poche volte, lo metteva in difficoltà poichè pur sempre il padre della "sua" Yuki. Con molto tentennamento e dopo aver aspettato un paio di minuti, decise di avviarsi camminando a passo lento verso lo studio di Kaien, come se in qualche modo volesse rallentare il discorso che avrebbe dovuto fargli.

«Perchè devo trovarmelo sempre attorno! Sapere di respirare la sua stessa aria mi fa innervosire!...» Non tardò ad arrivare uno dei sintomi che odiava di più: la fame. Si strinse forte l'uniforme al petto e cercando di respirare si appoggiò al bordo di una fontana li vicino, tremava così tanto da riuscire a malapena a rimanere fermo, aveva bisogno di sangue, del sangue di qualcuno capace di saziarlo... In un lampo rivide tutti i momenti in cui la piccola e umana Yuki, aveva dolcemente, e ingenuamente, donato il sangue al povero hunter tormentato da un destino che non meritava. Al sol pensiero del sapore e odore del sangue di Yuki lo fece peggiorare, non riuscendo quasi più a respirare i suoi occhi si trasformarono di un rosso vivo, più vivo del sangue stesso. Cercò di prendere la sua compressa, ma come al solito non riusciva ad ingoiarla, il suo organismo non riusciva più a farsi bastare quella inutile compressa di "finto-sangue", come la chiamava lui. In quel momento di disperazione, di quasi perdita di auto-controllo comparve nella sua mente l'immagine di Kuran. "Perchè?..." era questa la domanda che aveva in testa, e si tormentava, disperava per quella fame che non voleva andarsene.

«Kana..me...»


Portò subito la testa sotto l'aqua nella speranza di calmarsi, ormai al limite del suo auto-controllo, il corpo era scosso da brividi interminabili, quasi fosse in preda ad una crisi che l'avrebbe portato alla morte, ma lui no, riuscì con tutte le sue forze a tornare normale, fino ad accasciarsi per terra e riprendere il respiro che fino a qualche millesimo di secondo prima gli mancava. Fece dei respiri profondi cercando di riprendersi del tutto, e visto che ormai la zona era tranquilla, o almeno così sperava, tornò subito al dormitorio per riprendersi, quella crisi di fame gli tolse parte dell'energia che gli rimaneva. Tornando ai dormitori però, sentì Kaname parlare con Kaien, e nonostante sapesse che non era una cosa che avrebbe dovuto fare, si concentrò e ascoltò attentamente quel che stava dicendo Kaname.

«Ascoltami per favore, sai quanto io tenga alla sicurezza di questa scuola, e dopo tutto quel che ha passato, e quel che sto cercando di fare per sistemare le cose affinchè non succeda di nuovo qualcosa di catrastrofico altrove, ti prego concedimi di dirti tutto quel che so»
«Kaname, dopo tutto quel che è successo a questa scuola, l'unica cosa che voglio è che stia fuori dallo zampino di tutti, ti ringrazio per tutto quel che hai fatto e stai facendo, e parlo per il mondo intero che, non sapendo dell'esistenza dei vampiri, inconsciamente non sappia quanto tu stia facendo per tutti noi, ma spiegami, tutto quello che starai per dirmi cos'ha a che fare con la scuola?»
«A quanto pare è in circolo una semi-droga, utilizzata dai vampiri, perfino di livelli E, che permette ancora non so come di avere la forza di un puro sangue per un tempo ancora ignoto... E so che è difficile da credere, ma a quanto pare sembra ci sia di mezzo un puro sangue che ha intenzione di annientare l'intera razza umana, e vendicarsi della morte di Rido!»
«Un'altra puro sangue?...» Lo sguardo di Kaien Cross si fece buio, quasi come se stesse avendo davanti agli occhi visione di quel che sarebbe potuto succedere all'accademia, no, al mondo intero.
«E non solo.... Sembra sia più forte perfino di Rido, ho mandato alcuni miei affidabili e forti collaboratori, ma non hanno più fatto ritorno, e fidati di me, riuscivano quasi a tenere testa a me...» Strinse i pugni, tralasciando trapelare una delle poche volte le sue emozioni, tant'è che Kaien lo guardò molto preoccupato e si alzò dalla sedia avvicinandosi a lui e porgendo le mani alle spalle di Kuran lo guardò in viso.
«Ascoltami bene Kuran, ti ho affidato la mia Yuki, e spero che sia in buone mani, so quanto lei tenga a te, ma io ho dei dubbi che in questa situazione la cosa migliore sia tenerla vicino a te. Però non capire male, voglio solo il suo bene, e se dovesse succederle qualcosa sopratutto quando non sappiamo ancora nulla, sia io, che tu, che Zero riceveremo un colpo che non riusciremo con facilità ad accusare senza arrecarci veramente tanto dolore... Mi capisci?...»

Non riusciva a credere alle sue orecchie... Un altra puro sangue? Non ci voleva.. Non di nuovo... "Maledetti vampiri!" Stava quasi per tornare in camera e farsi una doccia poco prima di andare a dormire, ma a quanto pareva, nonostante un lungo silenzio fra Kuran e Cross, il discorso non era finito.

«Ho bisogno di un favore Kaien, capisco quel che dici, e lo accetto... So che è per il bene di Yuki, ma dovrai essere tu in prima persona a proteggere qui. Zero ancora non è nelle condizioni di farlo, dovrà prima riprendersi, e nonostante siano passati 2 mesi ancora non si è ripreso del tutto da tante cose, tra cui la partenza di Yuki. Per quanto riguarda tua figlia, se necessario la riporterò qui, e se dovessi notare che le cose peggiorano e rischia di andarci di mezzo nuovamente la scuola, se necessario tornerò io stesso a difenderla. Questo è un luogo che tengo a cuore, e non lascerò che altre mani macchiate di cattivo sangue lo sporchino di nuovo.» Kaien annuì con la testa capendo tutto fino alla fine ed ascoltando in silenzio per poi salutare Kuran dopo quasi mezz'ora di discorso. Ma poco prima che Kaname uscisse dalla stanza, disse una cosa che lasciò perplesso il direttore:

«Kaien, ti prego di fare attenzione a Zero, le sue condizioni non sono per nulla migliorate, è in una fase di stallo psico-fisico, ed essendo instabile, la sua fame potrebbe creare qualche problema, a se stesso e agli altri. Controllalo qual'ora ci sia qualche peggioramento, se fosse così, lo verrei a sapere subito».

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Capitolo 3
*** Parole sincere. ***


Le sue gambe cedettero, il cuore sembrò fermarsi per un istante, e guardandosi le mani come se fosse un mostro, fece una smorfia di orrore, di odio puro, odio contro se stesso e per il "mostro" che era. Alzandosi lentamente con fare senza vita, entrò nella sua camera, posò a malapena la Bloody Rose sul letto, svestendosi si mise sotto la doccia e chiudendo gli occhi si chiese il perchè, il perchè di quel destino così crudele con lui ed Ichiru... Si, in quei momenti il pensiero di Ichiru era più vivo che mai... Si portò una mano al petto, quasi come per consolarsi nel sapere che il suo amato fratellino ormai era parte di lui, del suo essere... Definirsi mostro, che cosa insulsa che aveva fatto. E' come se, in quell'istante, il suo corpo al pensiero di Ichiru si sentisse male, e dentro la sua mente una frase netta ma dolce:

"Non sei un mostro, Zero. Tu sei me, e io sono te... NOI non siamo mostri"

Si morse il labbro in una smorfia di sofferenza, di solitudine, e uscendo dalla doccia si asciugò e si vestì velocemente, per poi appoggiarsi al muro della sua stanza con la schiena e lasciarsi scivolare, come ad indicare rassegnazione dell''anima, ormai stanca, spenta e distrutta... Prese la Bloody Rose che poco prima aveva appoggiato sul letto e se la puntò alla testa pronto a sparare, fece un bel respiro prendendo coraggio, strinse forte l'impugnatura, e in quel momento tutti i sentimenti peggiori, odio, rabbia, solitudine, insensibilità, presero possesso di quel corpo ormai distrutto, e si preparò a sparare...
Passi veloci e decisi si dirigevano verso la sua camera, ma noncurante nonostante la sua mano tremava, dandosi del patetico, era sicuro e deciso su quel che stava per fare. La porta si spalancò con forza e qualcuno urlò «Zero!!»
Lo riportò alla realtà, il suo corpo riprese a essere cosciente di quel che succedeva, la sua mente riusciva ad essere lucida, riusciva a pensare cosa fosse giusto e cosa no.

«Aveva ragione Kuran!» disse Kaien dirigendosi correndo verso di lui quasi con le lacrime agli occhi e lo abbracciò.
Il suo corpo tremava così come le mani, e per la prima volta si lasciò abbracciare da quello stupido di Cross, quell'abbraccio così caldo, quell'amore vero... Poco dopo avvertì un'altra presenza, Kuran era dietro il muro accanto alla porta, e dopo pochi secondi si diresse verso Zero, Kaien si mise da parte e li guardò, quasi per paura che succedesse qualcosa, ma Kaname con fare quasi gentile gli tese la mano per aiutarlo, e dopo pochi secondi di esitazione l'Hunter prese la mano del vampiro e si alzò, neanche qualche secondo dopo Kaname gli diede uno schiaffo con forza e con tono serio lo guardò ancora col volto girato verso il muro:

«Come pensi che avrebbe reagito se ti avesse visto Yuki! Smettila di fare idiozie Zero Kiryu e cerca di farti forza. Non avrai sempre la gente che ti ama, e non ci sarà sempre una mano tesa per darti aiuto! Non sei l'unico che soffre qui!..» Kuran si voltò per non far intravedere troppo quel che provava dentro, per nascondere quella parte che solo Yuki aveva visto, la sua sorellina, il suo piccolo amore che però, era destinato a non sbocciare come dovuto.
«K-Kaname...» Tese leggermente la mano come a chiedere aiuto, e a quella mossa Kaname si voltò quasi incredulo, e dirigendosi verso Zero sorrise leggermente e gli fece una piccola carezza sulla testa sussurrandogli nella mente:

"Io però cercherò di esserci sempre quando avrai bisogno, dovrai solo desiderare davvero il mio aiuto..."

Gli occhi di Zero sembrarono diventare più accesi, quasi a riavere quel senso di vita che fina a poco prima gli mancava, si riprese del tutto e tornando ad essere come prima lo allontanò dicendogli:
«E chi vuole il tuo aiuto, Kuran? Sparisci dalla mia vista!...» si sedette sul letto abbassando lo sguardo con delle fitte forte al petto, sapeva che quel che aveva detto non era proprio quel che voleva, ma gli andava bene così. "Perchè azzardarsi a qualcosa di così stupido e assurdo? Va bene lasciare le cose così..."
«Certo che non vi sopportate proprio eh? Kaname dovremo parlarn-» - «No Kaien, non credo ce ne sia bisogno, se n'è sarà accorto anche lui probabilmente» disse scrutando Zero per provocarlo, ma la sua provocazione non ebbe nessun effetto, e si diresse verso la porta, ma poco prima la sua mente fu raggiunta dal una frase inaspettata: 

«Grazie, Kaname...»

Si voltò nuovamente verso l'Hunter, lo stava davvero ringraziando? Facendo un piccolo sorriso e continuò il suo passo per dirigersi fuori dalla stanza, guardò per qualche millesimo di secondo il viso abbassato di Zero, per poi sparire nel nulla.
«Zero, non farmi preoccupare, te ne prego, ok?» disse Kaien con fare dolce, e poco dopo uscì chiudendo la porta.

"Perchè... Perchè ogni volta che prendo la decisione di finire questa vita orrenda, questo destino, queste catene che non posso spezzare, qualcuno cerca di fermarmi?!... Non voglio vivere con questo peso nell'anima e nel cuore, la mia stessa esistenza è un enorme sbaglio!... Yuki... Kaname... Loro si completano a vicenza, hanno il loro amore... Yuki ha Kaname..."

Si portò una mano al cuore sdraiandosi per la stanchezza, portò l'altro braccio agli occhi e lacrime piene di sofferenza, gelosia, rabbia, iniziarono a solcare il viso di Zero per tutta la notte, ormai giunta al termine.
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Rieccomi dopo taanto tempo dal primo e secondo capitolo >.< Scusatemi tanto se non ho continuato, ma ho avuto tantissime cose da fare >.< Scusatemi davverooo... çç Comuuunque, Ecco qui il terzo capitolo! *Q* Spero che vi piaccia, e accetto volentieri le critiche >.<. Un bacione, dalla vostra Eve! ♥

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