A Titanic Story di Kuno84 (/viewuser.php?uid=912)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il tragico principio ***
Capitolo 2: *** La tragica riunione di famiglia ***
Capitolo 3: *** Il tragico invito a cena ***
Capitolo 4: *** La tragica cena di gala ***
Capitolo 5: *** Il tragico dopocena ***
Capitolo 6: *** La tragica passeggiata ***
Capitolo 7: *** La tragica resa dei conti (prima parte) ***
Capitolo 1 *** Il tragico principio ***
A TITANIC STORY
by Kuno84
DISCLAIMER. Ranma & Co. non mi appartengono (purtroppo) ma sono frutto della geniale mente di Rumiko Takahashi. In quanto al Titanic… beh, la nave suppongo che ormai appartenga ai pesci delle profondità marine, mentre il plot del film che mi divertirò a parodiare appartiene a James Cameron. La storia che ne verrà fuori è invece chiaramente farina del mio sacco. Buona lettura!
ATTO PRIMO – Il tragico principio.
[Questa storia ha inizio… quand’oggi è ancora ben lungi dall’iniziare: vale a dire nel futuro!
Nel mezzo di un avveniristico e praticamente irriconoscibile distretto di Tokyo chiamato Nerima, tra fabbricazioni ipertecnologiche e macchinari volanti fedeli ai più classici stereotipi dei film di fantascienza, si distingue nettamente l’unica costruzione rimasta immacolata negli anni che sono trascorsi: una villa tradizionale in stile giapponese classico.
Una donna matura ma ancora di bell’aspetto, vestita con abiti cinesi, si dirige al portone d’ingresso.]
Donna: [sospirando] Certo che ne è passato di tempo, da quando sono venuta l’ultima volta qui in Giappone. Allora ero solo una bambina. [legge attentamente i kanji della targa sul portone e annuisce tra sé] Sì, il posto è questo. Se tutto va bene, oggi le mie ricerche avranno finalmente termine.
[Suona e aspetta, finché un maggiordomo sopraggiunge e le apre il portone.]
Maggiordomo: Lei è la persona che ha telefonato qualche ora fa, vero? Il padrone la sta aspettando all’interno. Mi segua!
[Il maggiordomo fa strada ed accedono entrambi all’interno dell’abitazione. Percorrono varie sale, superando mobili lussuosi ed enormi quadri che probabilmente, immagina la donna, raffigurano illustri componenti della famiglia del proprietario: fino a raggiungere un salone più vasto dei precedenti, pieno di trofei di ogni tipo, dove un uomo molto anziano e con una folta barba siede lucidando un’antica katana. Il servitore si arresta alla porta, mentre l’uomo, parzialmente nascosto nell’ombra, fa cenno alla donna di avanzare.]
Uomo: È lei la signorina con cui ho parlato al telefono?
Donna: Sì, signor visitatore. Ho con me una cosa che spero riconoscerà.
Uomo: Un momento! Come mi ha chiamato? E da dove le giunge cotanta confidenza?! La buona educazione vuole che innanzitutto lei si presenti.
Donna. Ha ragione. Il mio nome è…
Uomo: Aspetti! La buona educazione esige anche che io mi presenti per primo, essendo il più anziano dei due.
Donna: [abbastanza confusa] Ehm, prego…
Uomo: La mia è una delle famiglie più antiche e nobili della città. Da tempo immemorabile sono considerato l’astro, già nascente ed ora ben fulgido nel firmamento, del kendo, come testimoniano le mie innumerevoli vittorie, vanto e lustro per il nostro Paese. [si alza in piedi con l’ausilio di un bastone, rivelandosi alla luce] Il mio nome è Tatewaki Kuno. Ora, lei.
Donna: [cercando goffamente di imitare il tono del suo interlocutore] Sì. Dunque, vengo dalla Cina. Nella vostra lingua mi chiamano Plum. Succeduta a mio padre, sono l’attuale guida delle sorgenti maledette di Zhou Chuan Xiang: nella vostra lingua, Jusenkyo.
Kuno: Ebbene, cos’ha di così interessante da mostrarmi?
Plum: Ecco a lei, le ricorda qualcosa? [gli porge in mano quella che, all’apparenza, sembra essere una strana pietra blu.]
Kuno: [guarda attentamente la pietra ed improvvisamente sussulta] Ma questa… non è forse la Lacrima del Mare?!
Plum: [sorridendo] Allora la riconosce?... A dire il vero, si tratta solo di una sua metà, trovata tra i resti di una nave da crociera. Sembra che questo gioiello sia stato diviso in due parti parecchi anni or sono, e non si hanno più notizie dell’altra mezza parte. Le uniche informazioni a riguardo mi hanno condotto nel vostro Paese: più precisamente da lei, signor visitatore, che, secondo gli archivi, risulta essere stato tra i passeggeri di quella nave.
Kuno: [sporgendosi alla finestra e rimirando il gioiello alla luce del sole] Non è meravigliosa?
Plum: È indispensabile che io torni in possesso della pietra, intera. Mi spiegherò meglio. [tossisce ed assume un’espressione grave] Essa avrebbe, ma solo se intera, il potere di annullare una volta per tutte la maledizione delle sorgenti di Jusen. Narra, infatti, la tragica leggenda che la Lacrima del Mare fu forgiata dalla disperazione delle anime di coloro che annegarono nelle fonti di Zhou Chuan Xiang: queste non volevano alloggiare nei corpi dei perfetti sconosciuti che vi sarebbero caduti successivamente, e così diedero vita al talismano. Ma occorre che qualcuno lo usi, esprimendo l’effettivo desiderio di sciogliere l’incantesimo del luogo. Ecco perché sono qui.
Maggiordomo: Se posso permettermi, la cosa le fa molto onore, signorina. È raro incontrare al giorno d’oggi delle persone che agiscono disinteressatamente per il bene altrui!
Plum: Oh, mi fa arrossire! [tra sé] Mmm, mi sa che è meglio non rivelare le mie vere intenzioni, ossia distruggere la pietra, una volta tornata intera!… Se qualcun altro si impadronisse per primo della Lacrima del Mare ed esprimesse il desiderio di cancellare gli effetti delle fonti, questa sì che sarebbe una vera tragedia: senza la maledizione, le sorgenti non varrebbero più niente. Ed io mi ritroverei di colpo disoccupata. [tornando a rivolgersi a Kuno] Dunque lei ne sa qualcosa?... Signor visitatore, ma mi sta ascoltando?
Kuno: [con aria assorta] Ora non posso, sono perso nella nebbia dei ricordi.
Plum: Ma…
Kuno: Silenzio! [il suo sguardo si fa sognante] Rivedere questo gioiello mi fa tornare vivido alla mente il dolce e allo stesso tempo tragico ricordo del mio primo amore… e del nostro romantico viaggio assieme, che fu purtroppo anche l’ultimo…
Plum: [tra sé] Sento tanto puzza di flashback. Ma mi conviene starlo a sentire: se ricorda del viaggio che fece sulla nave, forse riuscirò a trarre degli indizi riguardo all’attuale collocazione dell’altra metà del gioiello. [a Kuno] Dica pure!
Kuno: Ebbene, è una lunga storia. [sospirando] Tuttavia io non la racconterò, mai e poi mai, perché così facendo riaprirei nel mio cuore un’antica ferita mai del tutto rimarginata.
Plum: Ma signor visitatore…
Kuno: Niente ma. Tatewaki Kuno ha una sola parola.
Maggiordomo: [porgendo un cucchiaio] Signore, è l’ora della medicina.
Kuno: [facendosi imboccare] Cosa aspetti, Sasuke II?! Dai qua! [tornando a guardare Plum] Dov’eravamo rimasti?
Plum: Mi stava per raccontare la storia di ciò che accadde al suo primo amore.
Kuno: Giusto. Dunque, tutto cominciò quel giorno che…
[Il campo si restringe, con un primo piano sugli occhi di Kuno: quindi la scena si dissolve, sovrapponendosi all’immagine di una mattina soleggiata col limpido cielo primaverile che rischiara l’ambiente di un porto di mare non meglio precisato. Ci troviamo indubbiamente nel “passato”. Si notano vari cartelli recanti la scritta “solenne inaugurazione” e aleggia ovunque un’aria di festa. Poco lontano, si tiene una fiera improvvisata che è stata, evidentemente, dedicata all’evento. C’è di tutto. Decorazioni, giochi… e lotterie.]
Uomo della lotteria: Congratulazioni, signorina! Ha vinto il primo premio!
Kasumi: Come sei fortunata, Akane!
Akane: EH EH! Sono molto fortunata con le lotterie.
Soun: Abbiamo fatto bene a venire qua, non è vero Saotome-kun?
Genma: [mangiando lo zucchero filato] Dici benissimo, amico mio.
Akane: In cosa consiste il premio?
Uomo della lotteria: Si tratta di questi due biglietti per il transatlantico che salperà stamani.
Nabiki: Parla della nave che verrà inaugurata proprio oggi e che collegherà il Giappone con l’altra estremità del Pacifico? Che bello, quasi quasi ti invidio, sorellina!
Genma: [sputando lo zucchero filato] Che cosa? Un transatlantico?
Ranma: [sopraggiungendo e dando un pugno in testa a Genma] Maledetto, quello era il mio zucchero filato! [notando che il padre è sbigottito] Beh? Che ti prende, papà?
Soun: [ugualmente sbigottito] Saotome-kun, non starai pensando anche tu quello che sto pensando io?
Genma: Certo che sì! Come si può chiamarlo trans-atlantico se naviga lungo l’Oceano Pacifico, dico io?
Soun: [con aria delusa] Non era quello che intendevo. [avvicinandosi all’amico] Pensaci bene!
Genma: Eh?
Soun: Una romantica crociera sull’oceano.
Genma: Oh, è vero!
Soun: E due biglietti.
Genma: Ora sì che capisco! [tirando fuori dalla tasca una guida TV] Accadrà proprio come in quel film che hanno dato in televisione l’altra sera.
[La scena si sposta sulla nave già in viaggio. Sullo sfondo di un suggestivo tramonto rosso fuoco, Ranma e Akane si ergono sul parapetto di prua e lui sorregge la fidanzata per le braccia. Per completare l’atmosfera, si ode la melodia di una certa canzone…]
Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Ranma: Akane…
Once more you open the door
And you’re here in my heart
Akane: Ranma…
And my heart will go on and on…
[Bacio appassionato tra i due.]
Soun: Ecco cosa avverrà. Non è questo che immaginavi anche tu, amico mio?
Genma: Uhm, in realtà pensavo che avremmo scroccato una crociera gratis. Ma anche questa soluzione mi soddisfa.
Soun: È la volta buona. Quei due stolti alieni-alle-cose-d’amore si metteranno insieme!
Genma: E il futuro delle scuole di arti marziali indiscriminate Saotome e Tendo sarà assicurato!
Soun: AH AH AH AH!
Genma: AH AH AH AH!
Ranma: [con lo sguardo rivolto di sottecchi a Soun e Genma] Non so che si sono detti, ma non mi piace la loro risata. Meglio starsene alla larga. [si allontana]
Kasumi: Come se la ridono! Devono aver ricordato una barzelletta molto divertente.
Nabiki: Non credo proprio, sorellina. Penso di sapere cosa passi loro per la testa. [guardandosi intorno] E comunque il loro proposito non avrà vita facile. [additando due cinesi di nostra conoscenza]
Obaba: Ho fatto bene ad aprire una succursale del Nekohanten appositamente per la fiera. Stiamo facendo ottimi affari, non è vero Shampoo?... Bambina, dove sei?
Shampoo: [spiando Akane e gli altri] EH EH! Shampoo sa già cosa farci con quei biglietti.
[La scena si sposta sulla nave già in viaggio. Sullo sfondo di un suggestivo tramonto rosso fuoco, Ranma e Shampoo si ergono sul parapetto di prua e lui sorregge la fidanzata per le braccia. Per completare l’atmosfera, si ode la melodia di una certa canzone…]
Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Ranma: Shampoo…
Once more you open the door
And you’re here in my heart
Shampoo: Lanma…
And my heart will go on and on…
[Bacio appassionato tra i due.]
Obaba: [leggendo il testo sopra riportato] Che bell’immaginazione! E originalissima, vedo. [rivolgendosi a Shampoo] Beh, tutto fa brodo per incastrare il consorte: così ti darò qualche artificio cinese che possa aiutarti a prendere quei biglietti. Che ne dici dell’incenso della persuasione? Oppure dell’anello ipnotizzante? Oppure del…
Shampoo: [rubando direttamente i biglietti dalle mani di Akane] No grazie, bisnonna. Shampoo ha già fatto.
Akane: Shampoo? Sei pure una ladra, ora? Ridammeli subito!
[Ma la situazione degenera ulteriormente. Ecco che, infatti, entra in scena anche un certo mostriciattolo inseguito da un’orda di ragazze infuriate.]
Ragazze infuriate: Fermo, ladro di biancheria intima!
Happosai: BWA-HA-HA! Pesca grossa, pesca grossa! Anche oggi pesca grossa!
Soun: Ma è il maestro!
Genma: Cosa ci fa qui pure lui?!
Happosai: Oh, cosa vedo? [lanciandosi verso Shampoo e palpandole il seno] Zuccherino!
Shampoo: [schiacciando a terra il vecchietto] AAAH! Maniaco!
[Le ragazze approfittano del momento favorevole ed infliggono una sonora lezione al nostro pervertito.]
Ragazze: [riprendendosi il maltolto] Giustizia è fatta!
Happosai: [a terra, gonfio di lividi e ferite varie] Che… che è stato?
Shampoo: Oh no! Dove sono finiti i biglietti?!
Happosai: [guardando i biglietti, che sono caduti al suolo] Mmh? Cos’è questa roba? Non si dovrebbero buttare le cartacce per terra… Un momento, queste non sono cartacce, sono dei biglietti per una crociera! [sogghignando diabolicamente] EH EH! So già cosa farci…
[La scena si sposta sulla nave già in viaggio. Sullo sfondo di un suggestivo tramonto rosso fuoco, Happosai, Akane, Ranma-chan e Shampoo si ergono sul parapetto di prua e lui… chiaramente non può sorreggere nessuna di loro, dato che le sue braccia sono troppo corte! Comunque, mentre si ode la melodia di una certa canzone…]
Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Akane, Ranma-chan e Shampoo: Maestro Happosai…
Once more you open the door
And you’re here in my heart
Happosai: Belle bambole… *SBAV SBAV*
And my heart will g…
Celine Dion: [ri-schiacciando a terra Happosai] Adesso basta! Tutti a sfruttare la mia canzone e nessuno che mi paga i diritti! Mai sentito parlare di copyright?!
Happosai: Wow! Un’altra deliziosa pupattola! Esci con me, dolcezza!
Celine Dion: ARGH!
[Così la sventurata è costretta alla fuga. Per la felicità degli altri, che non dovranno pagare i diritti d’autore.]
Ranma: [tornato nei paraggi, raccoglie i biglietti da terra] Cos’è tutta questa confusione? E che cosa sono questi?
Shampoo: Sono biglietti per crociera d’amore tra ailen e Shan-pu.
Akane: EHI!
Ranma: Feh! Non m’interessa! [tra sé] Un maestro di arti marziali non pensa a queste frivolezze.
Shampoo: Ah, sì? Peccato… perché quella essere grossa nave diretta in Cina, sai?
Ranma: Cina… cioè Jusenkyo? E perché non l’hai detto subito?! [sorridendo, con aria galante] Cara Shampoo, non intendevo affatto offenderti: anzi, se proprio ci tieni tanto, accetto volentieri il tuo invito.
Shampoo: [ricambiando il sorriso] Come sei tenero!
Akane: [alterandosi] Che cosa?! Ma quelli sono i miei bi…
Shampoo: [spingendo di lato Akane] Cosa stare aspettando, allora? Partire subito!
Ranma: [col pugno proteso verso l’alto] Giusto!
Akane: [per la spinta, per poco non è caduta giù dalla banchina, in acqua; ora riempie un secchio] Questa ve la faccio pagare ad entrambi! [rovescia l’acqua addosso a tutti e due]
Shampoo: Miao?
Ranma-chan: [terrorizzata] G-GA-GATTOOOOOO!
Akane: [tra sé] Sei solo uno stupido, Ranma!
Shampoo: [aggrappata alle spalle di Ranma-chan] Miao! (= non scappare da me!)
Ranma-chan: [correndo come una furia] AAHH! Lasciamilasciamilasciamilascia…! [si scontra con qualcuno, mentre per l’impatto Shampoo gatta cade in mare.]
Venditore ambulante: Chi si rivede!
Ranma-chan: [riprendendosi] Giusto tu! Ma oggi non mi servi, sto per partire per la Cina.
Venditore ambulante: Non con la nave che salpa oggi, di certo. È diretta dall’altra parte del Pacifico.
Ranma-chan: [sbigottita] Ah sì?... [tra sé] Accidenti a Shan-pu, mi ha ingannato un’altra volta!
Venditore ambulante: Ma si dà il caso che io abbia con me proprio quello che ti serve. [tira fuori dal suo sacco una pietra blu] Questa è la leggendaria Lacrima del Mare.
Ranma-chan: Ah no, per oggi basta! Sono stufo di venire sempre raggirato, sparisci! [lo scaglia in orbita con un calcio]
Obaba: [sopraggiunta] Oh, ma quella pietra non era per caso la leggendaria Lacrima del Mare? Il magico talismano che, oltre ad essere un potente portafortuna, ha la capacità di curare la maledizione di chi, stringendolo tra le mani, esprima il desiderio di sciogliere l’incantesimo di Jusenkyo…
Ranma-chan: Che cosa? Allora diceva la verità! Devo averla, così tornerò ad essere un ragazzo per intero!
[Ranma-chan rincorre il venditore seguendo la scia lasciata in cielo. Ancora non lo sa, ma è così che sta per avvenire il tragico incontro voluto dal Fato. Giunge, frattanto, nei pressi della passerella d’imbarco.]
Ranma-chan: [al venditore] Ti ho trovato, finalmente! E ora consegnamela!
Venditore ambulante: Che cosa?
Ranma-chan: Ma la Lacrima del Mare, no?
Venditore ambulante: Non posso.
Ranma-chan: E perché?!
Venditore ambulante: Perché ormai l’ho venduta a quel signore lì.
Tatewaki Kuno: [giovane, con la pietra blu al collo] Ragazza col codino, che sorpresa incontrarti qui! Ti piace il mio nuovo portafortuna?
Ranma-chan: E tu cosa ci fai da queste parti?
Kuno: Beh, la nave che stanno inaugurando è la “Queen Kodachi”, che appartiene a me, Tatewaki Kuno, 17 anni. Ed il sottoscritto salperà con essa per il suo primo viaggio.
Ranma-chan: Kuno senpai, ma che bella pietruzza che porti al collo. [facendo le moine] Me la regali? Eh? Me la regali? Daaai!
Kuno: EH EH! Vedo che ti interessa. Lo sai, ragazza col codino, che il mio unico desiderio è quello di renderti felice.
Ranma-chan: [con occhioni da cerbiatta] Oh caro!
Kuno: [sorridendo] Ma non posso darti questa pietra.
Ranma-chan: COME?! [tra sé] Maledetto deficiente traditore!
Kuno: Vedi, è un portafortuna. Se lo togliessi dal collo, mi porterebbe l’effetto opposto.
Ranma-chan: Così, eh? [lanciandosi contro Kuno] Allora me lo prenderò con la forza!
Obaba: [sopraggiungendo di nuovo] Uhm, per caso avevo detto che…
[Improvvisamente un lampo squarcia il cielo sereno. Il fragore del tuono che segue fa accorrere, preoccupati, i membri della famiglia Tendo.]
Obaba: …che, tanta la fortuna che porta al suo attuale proprietario, quanta la sfortuna che la Lacrima del Mare arreca all’incauto ladro? Dopotutto non sarebbe un portafortuna, se si facesse rubare facilmente.
[Il campo si allarga e vediamo Ranma-chan stesa a terra, incenerita dal fulmine di prima. Una nuvoletta nera, unica nel cielo limpido, piove ininterrottamente sulla sventurata.]
Ranma-chan: [furibonda] No che non l’hai detto!
Akane: [sopraggiunge e si riprende i biglietti] Dunque questa pietra può guarire Ranma dalla sua maledizione? Ma vecchina, allora come si può fare ad averla?
Obaba: Facile. L’attuale possessore dovrà liberarsene di sua spontanea volontà. Così il talismano non si riterrà “derubato”.
Ranma-chan: [sempre da terra] NEVER GIVE UP! Userò quei biglietti! [tra sé] M’imbarcherò assieme a Kuno e mi farò dare quella pietra, costi quel che costi!
Kuno: [commosso] Oh ragazza col codino, ho gradito molto il tuo impeto nel cercare di abbracciarmi! [voltandosi verso la giovane con i capelli corti] Akane Tendo, sei venuta fin qua per avere un abbraccio anche tu, prima che io parta?
Akane: Nemmeno per sogno! Non mi toccare!
Soun: [sopraggiunto, in lacrime] Che cosa?! Figlia mia, perché vuoi abbracciare Kuno invece di Ranma?
Genma: [a Ranma] Figlio degenere, se sei un uomo vai in crociera con Akane! Te lo ordino!
Shampoo: [tornata umana] Lanma, hai detto di voler usare i biglietti? Aiya! Allora vuoi fare crociera d’amore con me! Come sono felice! [abbraccia Ranma-chan, quasi strozzandola]
Akane: Vergognatevi, siete due ragazze! [cerca ripetutamente di colpirle col solito martello]
Venditore ambulante: [osservando Ranma-chan venire colpita più volte] Uhm… per caso ti interesserebbero dei cerotti magnetici contro il mal di schiena? Solo 4990 yen a confezione.
Ranma-chan: [dolorante] Se non altro… non può andare peggio di così!
[Ahinoi! Se Ranma conoscesse il detto…]
Ryoga: [salendo sulla passerella d’imbarco] Uhm, sto procedendo in salita. Dunque questa è la strada giusta per la montagna.
Mousse: [seguendo Ryoga da tergo, e così imbarcandosi anche lui] Aspetta, Shan-pu! Dobbiamo ancora finire le consegne!
[…saprebbe che al peggio non c’è mai termine!]
Continua…
+++++++
Ed eccola qui, la nuova storia! Ho deciso, dopo molte esitazioni, di scriverla utilizzando lo “stile teatrale” perché mi è sembrato più efficace, dato il tono comico ed il ritmo dinamico che voglio rendere, specie nei prossimi capitoli. Spero che si colgano le varie citazioni del film originale.
Approfitto dell’occasione per ringraziare Elisa90, Yaya, Akane25, Aleberyl 90 e Akane Val per le loro recensioni alla mia drabble, tutte graditissime! (giuro, non credevo nemmeno che sarebbe piaciuta ^^’) Come regalo, per voi… e per chi fosse riuscito a sopportare la lettura di questo primo capitolo fino alla fine, allego una fan-art che ho realizzato qualche giorno fa, chiaramente ispirandomi alla locandina del vero “Titanic”.
Devo dire di essere molto eccitato: questa storia mi stuzzicava la mente da più di un anno, sono contento di vederla ora prendere finalmente vita. ^^
Fatemi sapere cosa ne pensate!
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Capitolo 2 *** La tragica riunione di famiglia ***
A TITANIC STORY
by Kuno84
Nihao! Perdonatemi l’enorme ritardo, ma è dipeso da… circostanze indipendenti dalla mia volontà (leggere sotto la voce: computer rotto XD). In compenso prometto un aggiornamento molto, molto più rapido per il terzo capitolo. Tra l’altro, la pausa forzata mi ha invogliato a rimettere mano a qualche vecchio progetto che avevo in cantiere, nonché a finire di revisionare le mie vecchie Fan Fiction pubblicate su Efp e su Manganet (operazione conclusasi giusto oggi). Prima di partire con la storia, voglio poi ringraziarvi uno ad uno per l’incredibile numero di recensioni lasciate!
Silvia91 – Che commento, sei stata carinissima con me e cercherò di esserne degno con i prossimi capitoli! Sono felice tu abbia citato la gag con Celine Dion, che appartiene a quella categoria delle scene paradossali e “metateatrali” che mi diverte troppo inserire nelle mie storie. Hai detto bene, tra Ranma e Kuno non so chi sia (e sarà in seguito) più squilibrato. Ti anticipo che il bello ha ancora da venire, a questo riguardo. Sappiamo tutti che Ranma è alquanto ostinato e tende a non arrendersi di fronte a nessun ostacolo…
Akane_val – Se ti sei divertita, vuol dire che sono riuscito nel mio scopo! ^^ Se per caso ti ispiro qualche tuo disegno, poi me lo fai vedere? Anche se confesso che la stessa scena di Ranma e Akane sulla prua della nave è presa dalla fan-art che gira da tempo sul web. ^^’ Ecco perché, per la mia, ho preferito prendere a riferimento la locandina.
Elyranma – Ti ringrazio per i complimenti! Devo dire che il film “Titanic” è piaciuto molto anche a me e, proprio per questo, ci saranno tanti altri omaggi. Specie in questo capitolo, mentre nei prossimi ho già deciso di prendermi molte più libertà...
Elisa90 – Ho aggiornato, ho aggiornato. XD Anche se ci è voluto un po’ di tempo, chiedo nuovamente venia. ^^’
Akane25 – La mia “capacità di divertire”? Sei troppo buona! ^//^ Saper far ridere è una vera e propria arte, io non pretendo tanto anche se chiaramente spero di far passare qualche momento spensierato a chi legge. Ecco, posso assicurare una cosa: non (s)cadrò mai nel volgare, questo sì. Sono felice che i personaggi ti sembrino IC: come ormai sapranno tutti, questa per me è sempre la cosa più importante!
Aleberyl 90 – Sono contento ti sia piaciuto il Kuno senpai del futuro! Per caso si capisce quanto io adori questo personaggio?... Come? Ah già, il mio nickname! ^^’ Per quanto riguarda Ryoga… lo sai che hai citato la mia battuta preferita? Mentre la scrivevo, mi pareva di vedere la vignetta in stile manga. XD Caro buon vecchio Ryoga!
Elfetta93 – Volevo subito tranquillizzarti riguardo al tuo timore. Ti assicuro che Ranma non ha affatto preso il ruolo di Jack… bensì quello di Rose, non l’hai vista la fan-art? XD Scherzi a parte, ho capito benissimo cosa intendi. Beh… chi può dirlo cosa accadrà al nostro codinato? Lo scoprirete solo vivendo (e leggendo questa storia :P)
Yaya – Uhm, sì. A dirla tutta, la situazione è come l’hai presentata tu: Kuno e Ranma sono Jack e Rose… ma i loro ruoli, in realtà, sono stati invertiti (e un altro esempio di ciò lo si potrà vedere in questo capitolo). Un po’ di romanticismo tra Ranma e Akane? Chissà… ma in caso, sarà in pieno stile takahashiano.
Stray cat Eyes – La tua recensione mi ha fatto arrossire come un peperone! Quando poi scrivi che ti sembra di leggere l’opera originale, mi sciolgo, letteralmente!! Ho visto anche che mi hai inserito tra i preferiti, che dirti se non grazie di tutta questa stima? ^_^ Ti assicuro, farò di tutto per meritarmela!
Riccardo – Fratellone, noi ci siamo già parlati ma penso di doverti almeno ribadire che l’approvazione da parte di un maestro dell’umorismo come te è la maggiore soddisfazione che possa avere, e il maggior stimolo a proseguire in questa direzione. Come al solito ti ringrazio, dato che sei proprio tu che mi inciti sempre a tornare al genere comico: e riesci puntualmente nel tuo intento, devo dire! Se poi questo sia un bene o un male… XD
Kiara – Ti ho già detto di quanti dolci ricordi mi ha riportato alla mente il tuo commento! Anche noi ci siamo già detti alcune cose, aggiungo solo che sono felicissimo che ti piaccia (anche) il disegno! Approfitto del tuo spazio proprio per ringraziare tutti quanti degli apprezzamenti fatti alla fan-art! ^^
Moira – Quando mi si parla di “perfetto stile takahashiano”, e ancora più quando sei TU a parlarmene, io mi metto a fare i salti di gioia! ^_^ Come sempre, adoro leggere le tue recensioni: la tua analisi della struttura della storia è impeccabile, hai individuato perfettamente i punti-chiave e l’intento perseguito, di scena in scena. Mi piace, tra le altre cose, che tu abbia citato la sequenza iniziale, col suo alone di mistero. Ho riscritto quell’incipit più volte, e questa è la versione che più mi soddisfa: tu pensa che, tra le varie opzioni, ce n’era pefino una in cui Kuno parodiava il film “Quarto potere”. XD
Tiger Eyes – La tua è chiaramente un’altra approvazione a cui sono molto legato! ^^ Sono felicissimo che anche tu mi parli di ICness dei personaggi e sia soddisfatta dalla scelta dello stile teatrale. Sì, come ho detto ad Akane_val, quell’immagine che gira sul web mi ha ispirato abbastanza (per vie molto traverse, devo ammettere).
Adesso bando alle ciance, partiamo con il secondo capitolo!
ATTO SECONDO – La tragica riunione di famiglia
[Siamo sempre nel “passato”, rievocato da un anziano Tatewaki Kuno su invito di Plum, diventata la nuova Guida delle Sorgenti Maledette. Ci troviamo adesso a bordo della “Queen Kodachi”, che a momenti salperà per il suo viaggio inaugurale.]
Ranma-chan: Quasi non ci credo. Alla fine sono riuscito ad imbarcarmi.
Akane: Grazie ai miei biglietti, ti ricordo.
Ranma-chan: Comunque sia, non era necessario che venissi anche tu, Akane! [sistemandosi il trucco] Questa è una missione da uomini!
Akane: Vedo... Però si dà il caso che io voglia godermi la crociera gratis, non sono certo qui per te.
Ranma-chan: Ora raggiungiamo Kuno! Devo attuare il mio piano… Dal momento che non posso sottrarre la Lacrima del Mare a quell’idiota del senpai, lo sedurrò: così sarà lui stesso a consegnarmi quella pietra ed io tornerò finalmente un uomo per intero!
Akane: Lo so a memoria, il tuo piano!... Ma che sei? Il “riassunto della puntata precedente” di una Fan Fiction?
[I due fidanzati escono sul ponte della nave in partenza. La gente rimasta a terra comincia a salutare gli imbarcati.]
Akane: Guarda, in mezzo alla folla ci sono anche Kasumi e i nostri genitori!
Ranma-chan: Come si sbracciano!
Soun: [tra sé] In un modo o nell’altro, siamo riusciti a far imbarcare quei due insieme… [gesticolando, in lacrime] Auguri e figli maschi!
Kasumi: [portandosi una mano alle labbra] Oh! Ma mi sa che sarà un po’ difficile, finché Ranma resta una ragazza. Non credi, papà?
Genma: [gesticolando, in lacrime] Portatemi con voi! Portatemi con voi! Ci ho ripensato! Voglio fare anch’io la crociera gratis!
Ranma-chan: Non riesco a sentire cosa dicono.
Akane: [salutando in risposta] Ciao anche a voi!
[Dopo qualche minuto la nave parte e si dirige verso il mare aperto, accompagnata dalle grida sempre più lontane della folla festante.]
Ranma-chan: Non perdiamo altro tempo! Da Kuno!
Voce fuori campo: Non così in fretta, signorini.
Akane: Ci sei anche tu, Sasuke?!
Sasuke: [facendosi avanti] Il signor Tatewaki ha voluto che controllassi personalmente il regolare andamento della crociera. In poche parole, sono il sovrintendente alla nave. [schiarendosi la voce] Biglietti, pregooo!
Akane: A me sembri piuttosto un controllore del treno…
Ranma-chan: Insomma, sei il solito tuttofare.
Akane: Comunque tieni! [porgendo i biglietti]
Sasuke: [controllando] Uhm… ma voi non dovreste stare qui!
Ranma-chan: Che cavolo stai dicendo?!
Sasuke: Vedete? I vostri biglietti sono di terza classe.
Akane: Oh, è vero!
Sasuke: Dunque dovete prendere posto nella parte della nave che vi compete.
Ranma-chan: E quale sarebbe?
[Diverso tempo più tardi, mentre il sole sta tramontando, Ranma-chan e Akane hanno preso posto nei loro alloggiamenti di terza classe: la parte più bassa ed infima della nave, affollata da barboni e straccioni vari.]
Ranma-chan: Mi sa che avrei fatto meglio a non chiederlo…
Akane: Che sfortuna! E intanto Kuno si trova sul ponte numero tredici, in prima classe super-extra-lusso!
Ranma-chan: Tutta colpa tua, Akane! Non sai nemmeno vincere dei biglietti decenti!
Akane: [adirandosi] Che cosa?! Adesso sarebbe colpa mia?!
Ranma-chan: [ignorando la fidanzata] Devo trovare un modo per andare fin lassù senza farmi scoprire. Ma come?
Akane: Per me puoi andare anche all’inferno, IDIOTA! [facendo volare Ranma in orbita con uno dei suoi pugni]
Ranma-chan: [prendendo quota] Questa sì che è una trovata! Arriverò in un batter d’occhio e sfuggendo ai controlli!
[Grazie alla sua abilità, Ranma riesce ad atterrare con una capriola in piedi e giusto sulla ringhiera del ponte più alto della nave. Sullo sfondo, il sole è tramontato del tutto.]
Ranma-chan: Eccomi qui! Ora si tratta solo di trovare il senpai… Ma questo ponte è immenso! Pagherei per sapere dov’è Kuno!
Voce fuori campo: Chi ha parlato di pagare?
Ranma-chan: Questa voce… Nabiki?!
Nabiki: [distesa comodamente su un lettino, sorseggiando un cocktail] Vuoi delle informazioni? Niente di più semplice. Sganciami 2000 yen e ti dirò qualunque cosa!
Ranma-chan: E tu non dovresti essere rimasta sulla terraferma? Come fai ad essere su questa nave… e quassù? Voglio dire, i biglietti…
Nabiki: Semplicissimo. Tutto il marasma di prima mi ha fatto venire voglia di farmi anch’io la crociera. Non ho alcun biglietto, è vero, ma, dal momento che Kuno-chan doveva ancora pagarmi le ultime duecento forniture di foto della sua adorata ragazza col codino, è stato facile ottenere da lui l’ingresso gratuito e con tanto di libero accesso ai posti di prima classe.
Ranma-chan: Duecento? Ti sei data addirittura alla distribuzione delle mie foto in quantità industriale?!... [sospirando] Va bene, ci passerò sopra! Ma ora dimmi dov’è quell’idiota!
Nabiki: Prima, i miei 4000 yen.
Ranma-chan: Cosa?! Ma non erano 2000?
Nabiki: Ti correggo, 2000 a domanda. Volevi sapere come mai sono qua ed io ti ho risposto.
Ranma-chan: [alterandosi] Nabikiii!
Nabiki: [annoiata] Uffa, che c’è? Gli affari sono affari.
Ranma-chan: Ho capito, farò a meno di te! Tanto troverò comunque Kuno, prima o poi!
Nabiki: Questo è vero. Ma meglio prima che poi, non credi? Tanto più che così eviteresti incontri sgraditi…
Ranma-chan: Non capisco di cosa tu stia parlando!
Nabiki: [scorgendo un’ombra] Uhmm… mi sa che ora lo scoprirai da solo.
Voce fuori campo: Oh oh oh oh! Clandestini in prima classe super-extra-lusso… è come avere dei ratti a bordo: questa imbarcazione urge di essere disinfestata quanto prima!
[Un vortice di petali, scuri come il cielo ormai notturno, investe l’intero ponte.]
Ranma-chan: Cosa?! Questa è la tempesta della Rosa Nera!
Kodachi: [uscendo allo scoperto] E tu sei l’odiata ragazza col codino, ti riconosco!
Ranma-chan: Ma perché c’è anche Kodachi, qui a bordo?!
Nabiki: Beh, se la nave prende il suo nome…
Kodachi: Grrr, sempre tra i piedi! Muori, maledetta! [si scaglia contro Ranma con i suoi attrezzi da ginnastica ritmica]
Ranma-chan: [schivando gli attacchi] Ci mancava anche questa! Non ho tempo per te, Kodachi!
Kodachi: Fai silenzio! Adesso pagherai per tutte le volte che ti sei intromessa tra me ed il mio adorato Ranma!
Nabiki: [facendosi avanti] Ecco, a proposito di pagare, riguardo ai miei 4000 yen…
Ranma-chan: [sudando freddo] Non so quale di queste due debba temere maggiormente!
[Frattanto, Tatewaki Kuno è molto più vicino di quanto Ranma possa immaginare. All’interno del medesimo ponte, siede al tavolo centrale del lussuoso ristorante a dieci stelle, assieme alla crema dell’alta società di Tokyo.]
Madame Saint Paul: [ai presenti] Ora che abbiamo terminato di desinare, vi prego di prestarmi un poco della vostra attenzione. Monsieur Picolet ci delizierà con qualche sollazzo di cui solo noi, colta gente patrizia, siamo in grado di comprendere il sottile senso dell'umorismo.
Picolet Chardon: Mais oui! Très bien!
[Picolet si alza in piedi, afferra i due lati della bocca e la deforma in improbabili boccacce della misura di mezzo metro di lunghezza.]
Madame Saint Paul: [applaudendo] Uh uh uh! Bravo, bravo! Monsieur Picolet, lei è insuperabile!
Ragazza snob: [portando un mazzo di gigli bianchi sulle spalle] Che svago elitario! Degno di una persona del mio calibro! OH OH OH OH! [frantumando con la sua risata stridula ogni vetro presente]
Sasuke: [sta servendo ai tavoli come cameriere, si avvicina a Kuno] Ha visto, signor Tatewaki? La signorina Kodachi si è congedata già da un po’. Scommetto che è per la presenza di quella donna meschina ed impertinente. [indicando la ragazza snob di prima] Asuka Saginomiya, detta il Giglio Bianco: sa, la rivale della padroncina fin da quando frequentavano assieme la scuola materna. Sembra che quelle due non si possano proprio sopportare… Ma mi sente, signor Tatewaki?
Kuno: Come?... Oh, sì, sì.
Sasuke: Cos’ha? Oggi appare così distratto e malinconico…
Kuno: Non è niente, Sasuke. Ma vani pettegolezzi e meri momenti ludici, sia pur così raffinati, non possono scaldare l’inverno del mio cuore spezzato.
[Il senpai abbandona la compagnia ed esce sul ponte a rimirare il paesaggio notturno. Non un filo di vento infrange l’immota quiete. La nave solca con agilità la liscia superficie marina. L’animo di Tatewaki Kuno, al contrario, è un oceano in tempesta.]
Kuno: Come posso godermi questa crociera? Akane Tendo e la ragazza col codino non si sono più fatte vedere, probabilmente saranno rimaste sulla terraferma. Non posso sopportare il dolore della lontananza! Inoltre questo ambiente tanto snob e questi passatempi talmente aristocratici mi sono venuti a noia: non posso rinnegare certo il mio sangue blu, tuttavia lo spirito ribelle che mi contraddistingue necessita di sfuggire tutto ciò! Ma come?
Kodachi: [sopraggiungendo] Fratello rimbambito, stai di nuovo parlando ad alta voce da solo?
Kuno: Chi è? Ah! Sei solo tu, Kodachi.
Kodachi: Molto gentile! Cambiando discorso, hai visto per caso una brutta strega pazzoide nonché perfida attaccabrighe, qui in giro?
Kuno: [fissando attentamente Kodachi] In effetti, sì.
Kodachi: Lo sapevo, non dev’essere troppo lontana! Oh oh oh! Non mi scapperà! [lanciandosi all’inseguimento]
Kuno: [rimasto solo] È una ragazza strana, questa mia sorella. Proprio una ragazza strana…
[Kuno sospira e si appoggia sul parapetto. Ignaro che, a pochi metri da lui, si sta nascondendo Ranma-chan, appesa al lato esterno della protezione, sospesa nel vuoto.]
Ranma-chan: Non ce la faccio più a reggermi, nel mio corpo di ragazza ho meno forza! Ma ormai dovrebbe bastare, penso che Kodachi si sia allontanata abbastanza…
Kuno: Cos’è stato? Mi sembra di aver udito parlare qualcuno.
Ranma-chan: [salendo in cima al parapetto] Finalmente mi sono tolto di torno sia lei che Nabiki!
Kuno: [scorgendo Ranma nella sua posizione precaria] Uhm? Ma è proprio lei, la ragazza col codino! E sta… NO, NON FARLO!
Ranma-chan: [spaventandosi e perdendo l’equilibrio] AAAAGH!
Kuno: [accorrendo in lacrime] Oh no! Troppo tardi, si è buttata!
Ranma-chan: [un po’ più in basso, tenendosi con un solo braccio] Di che diavolo stai parlando?! Se sono caduto, è perché mi hai fatto sobbalzare con il tuo urlo!
Kuno: [sporgendosi] Oh mia adorata! Ma allora sei salva!
Ranma-chan: Ancora per poco se non mi aiuti, pezzo d’idiota! [tra sé] Ora che ci penso… ma questa è un’occasione insperata! Appena il senpai si chinerà per afferrarmi, gli strapperò la Lacrima del Mare dal collo! E voglio proprio vedere come quella stupida pietra potrà ostacolarmi, stavolta!
Kuno: Ma certo che ti aiuto… [si schiarisce la voce] Ahem. Ti conosco troppo bene, so che non ti butterai. Inoltre l’acqua è piuttosto freddina, sai? Per di più, se tu ti buttassi, dovrei seguirti in acqua per salvarti e mi bagnerei il vestito nuovo. E poi, come diceva quel film, la vita è meravigliosa, il sole splende, gli uccellini cinguettano e…
Ranma-chan: Che hai capito?! Non voglio un aiuto psicologico, devi issarmi a bordo! TIRAMI SU!
Kuno: Vedo che la mia forbita eloquenza ti ha convinto ad abbandonare i tuoi tristi propositi. [porgendo il braccio] Afferra la mia mano, ragazza col codino!
Ranma-chan: Ehm… hai detto la mano? [tra sé] Maledizione, così il mio piano va in fumo! [a Kuno] Veramente mi sentirei più sicura se tu ti sporgessi col capo: così da potermi reggere alle tue possenti spalle, mio impavido cavaliere!
Kuno: Non scherzare, mia amata! Se mi sporgessi troppo, il mio portafortuna potrebbe scivolare in acqua. [sorridendo] E noi non vogliamo che ciò accada, vero?
Ranma-chan: [alterandosi] Idiota! Tieni più al portafortuna che a me?!
Kuno: [allungando nuovamente la mano] AH AH! Tranquilla, ragazza col codino, non ti lascerò cadere! [guardandola intensamente] Ti fidi di me?
Ranma-chan: [porge la mano, rassegnata] Meglio che non risponda…
[Cambiamo scena. Anche Akane sta cercando un modo per salire al ponte numero tredici, ed ora si sta avventurando nella cambusa.]
Akane: Magari trovo un ascensore meno sorvegliato degli altri.
Chef di bordo: Cosa stai facendo, lavativa?
Akane: Eh? Dice a me?
Chef di bordo: Sbrigati a preparare la cena! L’intero equipaggio sarà qui a minuti! [esce]
Akane: Deve avermi scambiato per la cuoca… Oh beh, se proprio devo! [si mette all’opera]
[Ma torniamo ai nostri due protagonisti e alla loro drammatica situazione.]
Kuno: [sporgendosi verso Ranma] Non mollare la presa!
Ranma-chan: [afferrandosi, pur malvolentieri, al senpai] E che, ti sembro così idiota?!
Kuno: [serio] Ragazza col codino! Ora che ci penso…
Ranma-chan: [turbandosi] Che cosa?
Kuno: [sorridendo, lievemente imbarazzato] EH EH! Ti sei accorta che ci stiamo tenendo la mano come gli innamorati?
Ranma-chan: [infuriandosi] Questa frase è completamente fuori contesto, piantala di dire fesserie del genere! Mi sta venendo sempre più voglia di lasciarmi cadere!
Kuno: Non temere, mia adorata! Non può accaderci nulla di male, ricordi? Dato che sto indossando il mio portafortuna.
Ranma-chan: Oh no! Non dirl…
[La giovane con la treccia non ha il tempo di terminare la frase, che puntualmente il parapetto cede al peso dei due.]
Ranma-chan: [precipitando] AAAAH! Lo sapevo che andava a finire così! Ci sfracelleremo contro le onde!
Kuno: [idem] Già. Ma almeno moriremo insieme!
Ranma-chan: Ecco! Mi mancava giusto questo pensiero!
[Nabiki e Kodachi, attirati dalle grida, accorrono sul ponte.]
Kodachi: Sembra che quello stolto di mio fratello ne abbia combinata un’altra delle sue.
Nabiki: [guardando in basso] Uhm, dopotutto quei due si sono salvati!
Kodachi: [seguendo l’esempio di Nabiki] Quella strana pietra blu, che Tatewaki ostenta tanto fiduciosamente al proprio collo, porta davvero fortuna!
Nabiki: O forse, tutto sommato, è proprio Ranma ad essere nato con la camicia.
[La scena si sposta sulla ragazza con la treccia ed il senpai: i quali, effettivamente, non sono caduti in acqua, ma si sono semplicemente schiantati contro una delle scialuppe appese al bordo della nave. Kuno sopra la sventurata, per la precisione.]
Voce di Nabiki dall’alto: Tu che ne pensi, Ranma?
Ranma-chan: [parecchio dolorante] Oh sì! Sono… proprio… una persona fortunata!
Kuno: [completamente illeso, dato che Ranma gli ha fatto da materasso] Ra… ragazza col codino! Ma tu…
Ranma-chan: Eh?
Kuno: Mi hai salvato la vita, facendomi da scudo con il tuo corpo! [commuovendosi] Quale prova d’amore!
Voci fuori campo: Cosa sta succedendo?
Kuno: Oh no! [sconvolto] Ragazza col codino, come facciamo? Tutti i passeggeri stanno accorrendo qua… e noi ci troviamo in questa posizione così imbarazzante ed equivoca. [in lacrime] Quale vergogna, vorrei tanto sprofondare!
Ranma-chan: Davvero nobili parole le tue, senpai… Ma perché mentre dici questo, invece di levarti da sopra di me, ne stai addirittura approfittando per abbracciarmi e palparmi?! [sferrandogli un pugno e lasciandolo privo di sensi]
[Frattanto, tra la gente accorsa vediamo Nabiki, Kodachi e Sasuke più alcuni dei soggetti dell’alta società che abbiamo avuto modo di conoscere in precedenza.]
Nabiki: Tra quello che Kuno dice e quello che fa, c’è poca coerenza.
Sasuke: Largo! Fate largo al sovrintendente alla nave! [scorgendo Kuno svenuto] Aah! Signor Tatewaki! Ma cosa è successo?
Kodachi: [indicando Ranma] Non lo vedi, Sasuke? Una clandestina a bordo! Ti ordino di sbarazzarti di lei!
Sasuke: Sarà fatto! [lancia una rete, ma finisce solamente per imprigionare se stesso e Kodachi]
Kodachi: Sasuke! Sarebbe questa la tua idea?!
Sasuke: [chinando il capo] Sono desolato!
Asuka Saginomiya: [osservando Sasuke e Kodachi intrappolati insieme] OH OH OH OH! Signorina Kodachi, sembra che abbiate finalmente trovato il fidanzato che fa per voi!
Kodachi: Ci mancava giusto quella smorfiosa! [a Ranma] Ma non finisce qui, maledetta strega! Hanno mandato a chiamare il capitano della nave: ci penserà lui a sistemarti a dovere!
Nabiki: [agitandosi con fare teatrale] Oh no! Il capitano della nave! Ranma, ora sì che sei nei guai! [tendendo la mano] Certo che potrei anche tirartene fuori, se mi pagassi una buona volta…
Ranma-chan: [a Nabiki] Feh! Te lo puoi scordare! Non sei forse stata tu a chiamarlo?!
Nabiki: [schioccando nervosamente le dita, tra sé] Accidenti, l’ha capito!
Ranma-chan: E poi mi dici qual è il problema? Anzi, era ora! Finalmente potrò spiegarmi con una persona sana di mente!
Nabiki: Ma come? Non lo sai? Lui è…
Ranma-chan: Una persona saggia, assennata e responsabile, che antepone il bene dei passeggeri al proprio. Lo so a memoria, l’ho visto in un sacco di film!
Capitano della nave: [nascosto nell’ombra] Qualcuno mi ha mandato a chiamare?
Ranma-chan: Oh, giusto lei! [scendendo dalla scialuppa, e calpestando il corpo esanime di Kuno per prendere lo slancio] Guardi, è solamente un equivoco. [facendo gli occhi dolci] Sono una povera fanciulla innocente: ho un regolare biglietto di terza classe, ma mi premeva incontrare per pochi minuti un passeggero di prima. Solo questo. Mi affido al suo buon cuore, mio capitano!
Capitano della nave: Vedo, vedo. Ma il problema qui è un altro…
Ranma-chan: Ah, sì? E quale?
Capitano della nave: [rivelandosi alla luce] Che you must immediatamente tagliarti your codino! Understood?
Ranma-chan: Ma è… il preside della nostra scuola?!
Preside: [esibendo un grande sorriso] Aloha!
Nabiki: [a Ranma] Non l’avevi ancora capito? Ragiona, la nave appartiene alla famiglia Kuno. Chi altro ti aspettavi, Babbo Natale?
Ranma-chan: Ma… ma… lui dovrebbe stare al Furinkan! E non in un transatlantico diretto in America!
Nabiki: Ti correggo. Nessuno qui ha mai parlato di America. Si era detto solo che avremmo solcato l’Oceano Pacifico.
Preside: Yes! E this era per raggiungere le Hawaii! HA HA HA!
Ranma-chan: Allora siamo diretti alle Hawaii?! Non ci credo…
Preside: And now via quel codino!
Kodachi: Oh oh oh oh! Bravo, paparino adorato! Fai giustizia!
Ranma-chan: [preparandosi a combattere] Tu provaci solo, maledetto!
Kuno: Fermi tutti!
Preside: What? Che vuoi, Tacchi?!
Ranma-chan: Hai già ripreso i sensi, tu?
Kuno: [dando una sberla al preside] Io non sono Tacchi! [recuperando la sua abituale compostezza] E non ti permetterò di nuocere a colei che mi ha salvato la vita, ovvero la mia ragazza!
Ranma-chan: [dando una sberla a Kuno] Io non sono la tua ragazza!
Preside: [a Ranma] You sei la girlfriend di Tacchi? E gli hai salvato the life?
Ranma-chan: Beh…
Preside: Why non l’hai detto subito? I can’t combattere contro you! Anzi, meriti un premio!... Tieni questi 4000 yen!
Kuno: [inorridendo] Del denaro? Padre degenerato, non essere così volgare ed offensivo!
Nabiki: [strappando i soldi dalle mani del preside] Ma non ci offendiamo affatto! Questi li tengo io, come tesoriera della ragazza col codino!
Ranma-chan: [a Nabiki] Te li prendi tutti e 4000?! Però io te ne devo solo 2000, prima mi hai dato un’unica risposta!
Nabiki: Vero. Ma io ho parlato di 2000 yen a domanda. E tu me ne hai poste due. Semplice, no?
Ranma-chan: [tra sé] ARGH! Me l’ha fatta di nuovo!
Preside: Uhmm… però mio figlio is right! [a Ranma] Miss Ragazzacolcodino… oltre alla vile pecunia, non ci sarebbe something che desidereresti molto?
Ranma-chan: SÌ! SÌ!... Voglio dire, mi accontenterò di quella pietruzza che suo figlio porta al collo!
Kuno: Ragazza col codino, come sei ingenua! Dovresti saperlo che la vita non ha prezzo.
Ranma-chan: [con occhioni languidi] Ma a me infatti basta quella pietra senza valore!
Kuno: Non sia mai! La ragazza col codino merita un riconoscimento ben più tangibile.
Preside: It’s true!
Asuka: [intervenendo] Potrebbe unirsi a noi snob per cena, domani sera. Sempre che la signorina Kodachi non preferisca una maggiore intimità per sé ed il suo fidanzato.
Kodachi: [sempre intrappolata con Sasuke] Finiscila, vipera!
Kuno: È un’ottima idea! Allora è deciso! Domani sera, ragazza col codino, cenerai con noi: e magari, più tardi, avremo il nostro tête-à-tête.
Ranma-chan: Cosa?! Non posso aspettare fino a domani sera!
Kuno: EH EH! Come sei impaziente, mia adorata! Ma il corteggiamento richiede i suoi tempi, lo sai.
Kodachi: [tra sé] Un momento… Quella plebea a cena con noi? Ora che ci penso, ci sarà proprio da divertirsi! Oh oh oh!
Ranma-chan: [tra sé] E va bene, senpai! Starò al tuo gioco… e l’avrò vinta, come sempre!
Preside: Tutto a posto, allora! A tomorrow! [lanciando uno dei suoi ananas esplosivi, che spedisce Ranma in orbita]
Sasuke: [scorgendo Ranma-chan volare via] Guardate, signorini! Le stelle cadenti! Esprimiamo un desiderio…
Kodachi: [volgendo lo sguardo al cielo stellato] Oh Ranma caro, quanto vorrei che mi accompagnassi in questa crociera!
Kuno: Per quel che mi riguarda, il mio desiderio si è già avverato. La primavera è tornata ed il mio cuore versa calde lacrime di gioia. [riflettendo meglio] Pur tuttavia, la mia felicità sarebbe ancor più completa se fosse qui anche la dolce Akane Tendo!
[Già. A proposito! Dove avevamo lasciato Akane?]
Marinai: [rovesciando la loro cena in mare] Oooow! Oooow!
Akane: Ma cosa fate? Guardate che avete lasciato i vostri piatti a metà! E ne ho fatto altre tre porzioni!
Marinai: OOOOW! OOOOW!
Akane: Tsè! Grandi e grossi, e soffrono a tal punto il mal di mare!
Continua…
La situazione sembra complicarsi, per Ranma. La cena galante con gli snob si rivelerà realmente l’occasione adatta per sottrarre a Kuno la Lacrima del Mare? Quanti poveri innocenti dovranno sorbirsi ancora le schif… i manicaretti di Akane? E non dimentichiamoci che devono entrare in scena Ryoga e Mousse… Tutto questo nel prossimo capitolo! See you!
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Capitolo 3 *** Il tragico invito a cena ***
A TITANIC STORY
by Kuno84
ATTO TERZO – Il tragico invito a cena
[È
un nuovo giorno. Il sole è tornato ad illuminare le vicende
degli uomini: anche di quelli imbarcati su una nave che, solitaria,
solca il mare oceano, effimero puntino immerso nel vasto blu.
Concentriamo nuovamente la nostra attenzione su alcuni personaggi a noi
noti. Ranma, Akane e Nabiki si sono, infatti, radunate sul ponte di
terza classe della “Queen Kodachi” per fare il
punto della situazione.]
Ranma-chan: Ancora poche ore e potrò andare
all’appuntamento col senpai.
Nabiki: [comodamente seduta su una sdraio] Ranma… ti rendi
conto che, in vita tua, hai dato più appuntamenti a Kuno che
ad una ragazza? Akane, secondo me dovresti esserne gelosa.
Akane: Che m’importa se lui è un pervertito?!
Ranma-chan: [accigliandosi] Piantatela, voi due!
[Una certa persona compare alle spalle dei nostri, sempre portando alle
sue, di spalle, un mazzo di gigli bianchi.]
Asuka Saginomiya: Oh oh oh oh! Ero sicura di trovarvi qui!
Ranma-chan: Eh? Ma quella non è…
Akane: Asuka dei gigli bianchi?
Asuka: Signorina col codino, sono venuta a farvi visita per porgervi le
mie più sincere congratulazioni: non è una
fortuna alla portata di tutte, quella di poter banchettare con degli
aristocratici quali siamo noi. Ovviamente, mi auguro che stasera non ci
farete sfigurare…
Ranma-chan: Eh?!
Asuka: Ma certo, mia cara. Non penserete forse di cenare con noi
vestita in quel modo, e con un portamento così sciatto?! Non
è degno della fidanzata di Tatewaki Kuno. Sebbene la
sorella, in quanto a fidanzati, sembri messa decisamente
peggio…
Ranma-chan: Cosa?! Stai per caso insinuando che non conosco le buone
maniere?!
Asuka: [sconvolta] Per chi mi avete preso? Non mi permetterei mai di
insinuare una cosa del genere!... L’ho affermato
esplicitamente, infatti!
Ranma-chan: Ah, sì? [alzando il pugno e gesticolando
freneticamente] Ma ti faccio vedere io, ti faccio!
Nabiki: Un punto a favore di Asuka.
Akane: Eh, già!
Ranma-chan: Senti, dannata smorfiosetta! Non è da me alzare
le mani contro una ragazza: se però vuoi una lezione, non
hai che da chiederlo!
Asuka: [indignata] Alzare le mani… come una popolana? Troppo
disdicevole! [facendosi aria con un ventaglio] So come potrete comunque
smentirmi e dimostrare la vostra classe…
Ranma-chan: Uhm? Cioè?
Asuka: [assottigliando lo sguardo, mentre il ventaglio le nasconde un
sorriso maligno] Che ne dite di un combattimento di Bon Ton?
Akane: Combattimento di Bon Ton? E che cos’è?
Asuka: [rivolgendosi ad Akane] Perbacco, ma che signorina ignorante che
siete! “Bon Ton”, ovvero buona educazione, il
galateo. Mi sono servita di tale perifrasi per riferirmi al complesso
delle regole di comportamento ed eleganza nelle relazioni di
società che ogni ragazza di buona famiglia dovrebbe avere la
grazia di conoscere.
Akane: [alterata] Lo so anch’io cos’è il
Bon Ton! Ho chiesto che cosa è un combattimento
di Bon Ton!
Ranma-chan: Lascia stare, Akane! [con fare serio] Tanto Asuka ha
parlato di eleganza e grazia, dunque è sicuro che la cosa
non ti riguarda affatto.
Akane: [perdendo completamente la calma] Che?!
Ranma-chan: Forse non mi hai sentito? [facendole una linguaccia] Gnee
gnee!
Akane: Idiota! [lanciando addosso a Ranma la sdraio, da cui Nabiki si
è prontamente levata] Quando la finirai di comportarti in
modo così immaturo?!
Nabiki: [con aria stanca] Senti da che pulpito…
Asuka: Ohibò! Che cosa sono questi comportamenti tanto
villani? [osservando Ranma-chan svenuta sotto la sdraio, con un sorriso
ebete e la lingua ancora di fuori] E voi, signorina col codino, cosa
fate? Vi siete messa a dormire mentre vi stavo parlando?! Non
è certo un buon inizio… Comunque, tenete questo!
[lanciando per terra un depliant] A stasera! [dileguandosi]
Akane: Se n’è andata?… Dunque era
venuta qui apposta per sfidare Ranma? Ma perché?
Nabiki: Avrà di certo qualcosa in mente. [raccoglie e legge
il depliant]
Akane: Già… e temo che giocare pulito sia
l’ultimo dei suoi pensieri, tanto per cambiare…
Cosa c’è scritto lì?
Nabiki: Sono illustrate le regole della competizione. [leggendo]
Praticamente, si tratta di una battaglia da svolgersi a tavola, in cui
vince la persona che si comporta nella maniera più educata e
socialmente adatta.
Akane: Francamente, non mi sembra la “battaglia”
ideale per uno come Ranma.
Ranma-chan: [da terra] Eeeeh eh eh eh…
Nabiki: Ti sei già ripreso, tu?
Ranma-chan: [rialzandosi in piedi] Quell’oca… come
ha osato sfidarmi e darmi della sciatta?! Povera illusa!
Nabiki: Uff, ci risiamo! Quando Ranma sente le parole
“combattimento” o
“sfida”…
Akane: … perde completamente la testa.
Ranma-chan: [sghignazzando istericamente] BWA-HA-HA! Non sono mai stato
sconfitto in un qualsiasi combattimento e non comincerò
certo adesso! [puntando l’indice verso l’alto]
Vedrai, Asuka! Sarò la regina della serata!
Akane: [sudando con fare nervoso] Ha detto… “la
regina”?
Nabiki: È in momenti come questi che sono felice che Ranma
sia il tuo fidanzato.
Voce fuori campo: Non, non!
Ranma-chan: Eh? Ma chi…
Donna misteriosa: [bacchettando Ranma sul capo con una pentola] Quale
estrema volgarità! Non si ride a bocca spalancata!
[mostrandosi alla luce] Mademoiselle Ranma, che ne è di
tutti gli insegnamenti che ti ho faticosamente impartito?!
Akane: Madame Saint Paul? C’è pure lei?
Madame Saint Paul: Non posso tollerare un simile abominio! Mi
assicurerò di arbitrare io stessa la tenzone che
avrà luogo nel corso del banchetto di questa sera. E non
sarò di certo indulgente, con chi assume comportamenti
talmente plebei! [dileguandosi]
Ranma-chan: [dolorante] Che… che è stato?
Picolet Chardon: [sbucando dal nulla] Povera, povera mademoiselle
Ranma!
Akane: Ma oggi tutti vanno e vengono?
Picolet: [succhiando la testa di Ranma in un improbabile bacio] Pauvre,
pauvre petit mademoiselle!
Ranma-chan: [stendendo Picolet con un pugno] Ti ci metti anche tu?!
Picolet: [con la mascella slogata] Mademoiselle è pudica
come la ricordavo. Volevo solo porgerle il mio conforto per la
difficile situazione in cui si è cacciata. Dato che madame
Saint Paul è molto severa nei suoi giudizi, questa sera
rischia seriamente di fare una brutta figura!
Akane: Penso che Picolet abbia ragione. Ranma, perché non
lasci stare?
Ranma-chan: [pulendosi dalla saliva con un asciugamano] Non dire
fesserie! Non mollerò ora che il traguardo è a
portata di mano… Per vincere la sfida, devo comportarmi come
una fanciulla di buona famiglia? Nessun problema! Per tornare un
ragazzo per intero, sono disposto a diventare la più donna
fra le donne!
Nabiki: Questa frase non sembra avere molto senso…
Kuno: [sbucando dal nulla] Ragazza col codino, ho appena saputo!
[abbracciando Ranma] Ma hai tutto il mio sostegno!
Ranma-chan: ANCORA?! Ma che avete tutti?! Ne ho abbastanza! [scaglia
Kuno in orbita con tutta la sua forza]
Kuno: [volando via, senza scomporsi] EH EH! Ecco che ancora una volta
sfido la legge di gravità… ci sarà mai
qualcosa che Tatewaki Kuno non sia in grado di fare?
Ranma-chan: [respirando affannosamente] Ci voleva! Almeno ho potuto
sfogarmi.
Nabiki: Scusa se m’intrometto ma…
Akane: Tutto quello che stai facendo non aveva lo scopo di avvicinare
Kuno?
Nabiki: Mentre tu lo hai appena scacciato, proprio ora che avevi il
talismano a portata di mano.
Ranma-chan: [cadendo gambe all’aria] Nooo! Dannazione,
è vero! [gridando, in lacrime] L’ho perso
quand’era praticamente mio!
Picolet: [fraintendendo, tra sé] Parbleu! Questo Kuno
è, dunque, l’uomo che ha rubato le cœur
alla mia amata mademoiselle?
[Frattanto, la “Queen Kodachi” prosegue il suo
viaggio. L’astro diurno splende alto nel cielo, sempre ignaro
delle volgari faccende terrene: soprattutto, del fatto che il
“saggio, assennato e responsabile” capitano della
nave si trova già costretto ad affrontare la prima grande
crisi di bordo.]
Preside: What? Come sarebbe a dire che l’intero equipaggio
è knock-out?
Sasuke: Sembra che i marinai abbiano mangiato qualcosa di avariato,
ieri sera: sono tutti quanti in infermeria, adesso. Però le
notizie sono positive, pare che se la caveranno.
Preside: But è terribile! Bisogna fare something al
più presto!
Sasuke: Oh, ma non ce n’è bisogno. Questa nave
è una meraviglia della tecnologia, basta inserire il pilota
automatico e tenere la rotta: raggiungerà la destinazione
senza alcun problema.
Preside: “Pilotautomatico”? What diavoleria
è questa? When sono andato alle Hawaii the first time non
c’era alcun “pilotautomatico”. Piuttosto,
you remember quei due clandestini che abbiamo trovato ieri? Li
metteremo a lavorare!
Sasuke: M-ma… come le dicevo prima, non è affatto
nece…
Preside: Niente ma! Io sono your Captain e la mia parola è
legge! Ora prostrati davanti a me!
Sasuke: Sissignore! [prostrandosi]
Preside: [accigliato] “Sissignore”?!
What’s that? You devi chiamarmi “my
Captain”!
Sasuke: Sissignore! Volevo dire… agli ordini, “my
Captain”!
Preside: Così va meglio.
[In quel mentre, Kodachi Kuno è in febbrile attesa sul ponte
più alto della nave.]
Kodachi: Tatewaki è in ritardo. Eppure mi aveva garantito
che, dopo essere andato a far visita all’odiata ragazza col
codino, mi avrebbe raggiunto qui al volo!
[Appena Kodachi termina di parlare, il senpai precipita e si schianta
giusto di fianco a lei.]
Kodachi: Fratello mio, non posso dire che tu non sia stato di parola.
Kuno: [rialzandosi prontamente in piedi] Come vedi, Kodachi, eccomi di
ritorno. La ragazza col codino era piuttosto emozionata per via della
nostra cena di stasera, così ho pensato di lasciare che si
prepari con calma e, dato che è una così bella
giornata, ho fatto “due passi” nel limpido cielo
azzurro…
Kodachi: Molto bravo! Lo dicevo che eri con la testa fra le nuvole,
come al solito!... Scommetto che ti sei dimenticato che stamane dovevi
aiutarmi a disfare i nostri bagagli: Sasuke è impegnato di
là con nostro padre, dunque non vorrai abbandonare una
fragile fanciulla come me in balìa di un compito tanto
ingrato!
Kuno: Si tratta di questo? Non me n’ero occupato
già ieri, subito dopo il nostro imbarco?
Kodachi: Spiritoso come sempre! Quello era il minimo indispensabile: il
grosso dei bagagli è qui che attende ancora di essere
collocato nella mia cabina…
Kuno: [issandosi una dozzina di roba, tra valigie e bauli] Mi domando
se era proprio necessario che ti portassi tutta la casa appresso.
Kodachi: Non lamentarti, fratello scansafatiche! Se stavo ad aspettare
te anche per sistemare le mie adorabili creaturine, a
quest’ora povere loro!
Kuno: Quasi li scordavo! Dove stanno i nostri cari animaletti
domestici?
[Mentre i fratelli Kuno parlano, un passeggero si tuffa nella piscina
olimpionica poco distante.]
Kodachi: Mmm, fammi pensare… credo di aver messo mister
Sharky nella piscina, che gli ricorda tanto il laghetto della nostra
villa.
[Il passeggero si catapulta fuori della piscina, inseguito da un grosso
squalo.]
Kodachi: Oh eccolo là! Guarda come si diverte!
Kuno: E gli altri dove sono?
Kodachi: Verdolino dovrebbe essere nella sala massaggi a rilassarsi un
po’, mentre il signor Kitty si era diretto in palestra a
sgranchirsi le zampe…
[Dalla sala massaggi e dalla palestra della nave si odono numerose
grida, del tipo, rispettivamente, di “Un alligatore mi
insegue!” e “Aiuto! Una tigre!”]
Kuno: Non avremmo fatto meglio a lasciarli a casa?
Kodachi: Come sei insensibile! I poverini si sarebbero sentiti tutti
soli. E poi avevano bisogno anche loro di una vacanza…
Piuttosto, non perdere altro tempo e portami quei bagagli! [si leva la
veste, rimanendo in body, e si avvolge in un mantello scuro come la
notte, stringendo tra i denti una rosa nera] La sottoscritta ha altro
da fare, adesso. [scompare in un vortice di petali neri]
Kuno: [rimasto solo, ricoperto da capo a piedi dai petali neri] Ho come
l’impressione che quella pazza di Kodachi stia architettando
qualcosa…
[Nel ristorante ancora spoglio, Asuka Saginomiya sta intanto tessendo
le sue trame.]
Asuka: Il fratello della mia avversaria giurata è un mio
avversario. A maggior ragione, la ragazza del fratello della mia
avversaria giurata è… oh, si è capito!
Non posso dunque permettere che stasera quella donna così
sciatta faccia una bella figura. [disseminando vari trabocchetti] Ma so
io come sistemarla… Oh oh oh oh!
[Asuka esce dal salone. Subito dopo, vi entra Kodachi.]
Kodachi: Quella maledetta della ragazza col codino ha finito di
mettersi sulla mia strada! [disseminando trabocchetti vari] Stasera la
umilierò pubblicamente e me ne libererò una volta
per tutte! Oh oh oh oh!
[Il momento è solenne. Per la prima volta nella loro vita,
la Rosa Nera e il Giglio Bianco, pur agendo l’una
all’insaputa dell’altra, si trovano perfettamente
d’accordo su qualcosa.]
Asuka / Kodachi: La ragazza col codino sarà conciata per le
feste! OH OH OH OH OH OH OH!
Passeggeri della nave: [già "logorati" dall'incontro con gli
animaletti domestici di casa Kuno, odono le due risate stridule
all’unisono] Ci sono ancora altre belve feroci in giro?
Questo è troppo! [s’imbarcano sulle scialuppe e
scappano]
[In un altro punto dell’imbarcazione.]
Ranma-chan: Etcì! Qualcuno sta parlando di me.
Nabiki: Dovresti esserci abituato.
Picolet: Mademoiselle Ranma, sei sicuramente il centro delle attenzioni
dei miei compagni snob: non hai idea del pasticcio in cui ti trovi, mon
chère. [additandola] Urge rimediare al più
presto… via quei vestiti!
Ranma-chan: [dando un calcio in faccia a Picolet] Non è il
momento di fare lo sporcaccione!
Picolet: [col piede di Ranma ancora piantato nel viso] Mi hai
frainteso… intendevo dire che devi scegliere un abito
opportuno per non sfigurare questa sera.
Ranma-chan: Già, non ci avevo pensato!
Picolet: Seguimi, nella mia cabina c’è qualcosa
che può fare al caso nostro…
[Il tempo passa rapidamente e presto sopraggiunge un altro tramonto.
Poche cose sono cambiate, sulla “Queen Kodachi”, e
tra queste…]
Preside Kuno: [vestito da pirata, con tanto di pappagallo impagliato
sulla spalla] Ora sì che va bene! You non sei agree, Sasuke?
Sasuke: [vestito da mozzo] Sissignore! Tutto quello che dice lei,
signore!
Preside: What?
Sasuke: Volevo dire: “my Captain”!
Preside: Così va meglio. Come procede la navigazione?
Sasuke: Uhm, lo chiederò al nostro nuovo timoniere. [a voce
alta] Timoniere, come procede la navigazione?
Ryoga: [al timone] Dunque, secondo la cartina la montagna dovrebbe
essere davanti a noi. Ma perché non la vedo?
Chiederò alla vedetta. [rivolgendosi verso l’alto]
Vedetta, tu scorgi qualcosa?
Mousse: [sopra, di vedetta] Non vedo niente!
Sasuke: Continuo a pensare che era meglio il pilota
automatico… [tornando alla propria postazione]
Ryoga: [sospirando, tra sé] Cara Akane-san, il mio viaggio
di addestramento si sta rivelando più lungo del previsto. So
che non posso tornare sui miei passi, non finché non
sarò diventato abbastanza forte da sconfiggere quel
maledetto di Ranma e diventare degno di chiedere la tua mano. Eppure il
mio cuore non riesce a cessare un momento di pensare a te, e questa
lontananza forzata non fa che acuire il dolore. Vorrei tanto
sapere… [a voce alta] Akane, dove sei in questo momento?
Akane: Ehm, veramente sono dietro di te… ciao,
Ryoga…
Ryoga: [spiccando un balzo] AARGH! A-Akane… cosa ci fai tra
queste cime sperdute? Non ha senso. Ma certo, ho capito: sto dormendo e
dunque siamo in un sogno!
Ranma-chan: [saltando sulla testa del ragazzo] Ryoga…
lasciami indovinare, ti sei perso un’altra volta?
Ryoga: [con la testa curvata per il peso] Ranma?! Se ci sei tu, allora
questo dev’essere un incubo!
Ranma-chan: Piantala di dire fesserie! [dando ripetuti calcetti sul
capo di Ryoga] Torna alla realtà!
Ryoga: [spedendo Ranma in orbita con un violento pugno] Mi stai facendo
male, idiota!… Un momento, ho avvertito del dolore!
[piangendo di felicità] Ma allora non sto sognando, Akane
è davvero qui davanti a me!
Ranma-chan: [tornando a terra e stendendo Ryoga con un martello
gigante] Tu mi hai fatto più male, stupido suino!
Akane: [strappando il martello dalla mano di Ranma e piantandoglielo in
testa] Smettila! Hai cominciato tu!
Ryoga: [tra sé] Che gioia… la dolce Akane ha
preso le mie difese! [a Ranma, squadrandola] Ben ti sta! E poi, vuoi
dirmi cosa ci fai qui in montagna con quell’abito lungo da
sera… e da donna?
Akane: Ehe… è una lunga storia…
Ranma-chan: Non sono affari tuoi! Inoltre non siamo in montagna!
Ryoga: Uhm? Non ti seguo!
Ranma-chan: Uff, vedrò di fartelo entrare in quella zucca
vuota che hai… Guarda bene! Cosa vedi davanti a noi?
Ryoga: [guardando] Acqua.
Ranma-chan: Bravo! E che cosa vedi dietro di noi?
Ryoga: Acqua.
Ranma-chan: E alla tua destra?
Ryoga: Acqua.
Ranma-chan: A parte il fatto che ti sei voltato a sinistra, ancora
bene! E dall’altro lato?
Ryoga: Di nuovo acqua.
Ranma-chan: Fuoco! Volevo dire, perfetto!… Cosa deduci da
tutto ciò?
Ryoga: Che questi laghi di montagna sono più vasti di quel
che credevo.
Ranma-chan: [cadendo gambe all’aria] Ci rinuncio!
Akane: Senti, Ranma. Non è ora di andare?
Ranma-chan: È vero! Ora non ho tempo per te, Ryoga! Mi
aspettano a cena! [allontanandosi con Akane]
Ryoga: [rimasto solo] A cena…?
[Ed eccoci all’ingresso del lussuoso ristorante a dieci
stelle del ponte numero tredici, prima classe super-extra-lusso.]
Sasuke: Altolà, chi è la?!
Akane: Sasuke, ma sei dappertutto!
Ranma-chan: Fatti da parte, tu! Stavolta ho un regolare invito.
Sasuke: [controllando una lista] Lei sì, la signorina Akane
no.
Akane: Ma…
Ranma-chan: [ad Akane] Non preoccuparti, tanto sarà
questione di poco. Tornerò da vincitore! [entra]
Akane: [tra sé] Ranma…
[All’interno.]
Kuno: [andando incontro a Ranma-chan] Sei arrivata, ragazza col codino!
Vieni, vieni!
Ranma-chan: Buonasera, senpai!
[Gli altri ospiti snob si avvicinano a Ranma-chan.]
Picolet: [tra sé] Com’è bella, con
quell’abito! Sembra proprio una di noi. [a voce alta]
Mademoiselle Ranma, lascia che ti presenti alcuni dei nostri
commensali. Conosci già madame Saint Paul, mentre lei
è Asuka Saginomiya: la sua famiglia è una delle
più aristocratiche di Tokyo…
Ranma-chan: [porgendole nervosamente la mano] Anche con Asuka, ci
conosciamo già.
[Ranma stringe la mano di Asuka, solo per venire attraversata in tutto
il corpo da una potente scarica elettrica.]
Asuka: Oh oh oh oh! Ma come, mia cara? Dimenticate forse che il primo a
stendere la mano per salutare dev’essere la persona di
maggior importanza, ovverosia, in questo caso, la sottoscritta?
[sfilandosi il guanto e rivelando un congegno elettrico al proprio
polso] O devo piuttosto dire che non avete mai
conosciuto una così basilare regola
dell’etichetta?
Ranma-chan: [riprendendosi] EHI! SENTI, TU…
Madame Saint Paul: [bacchettando Ranma con la solita pentola] Non si
alza la voce con la propria interlocutrice. Questo ti
costerà una penalità di 100 punti!
Ranma-chan: [dolorante] Una… una penalità?
Kodachi: Non l’hai ancora capito, smorfiosetta?
Asuka: Il combattimento di Bon Ton è
già iniziato.
Picolet: [sconfortato, tra sé] Dopotutto, forse è
vero quel detto secondo cui l’abito non fa il
monaco… [succhiando un cocomero come fosse una caramella,
con tanto di bocca conseguentemente deformata] Povera mademoiselle, se
solo avesse la nostra classe!
Continua…
Ahinoi! Questa volta Ranma sembra seriamente in
difficoltà… senza contare che,
all’orizzonte, si profilano ancora nuovi imprevisti. Tutto
questo nel prossimo capitolo! See you!
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