A Titanic Story

di Kuno84
(/viewuser.php?uid=912)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il tragico principio ***
Capitolo 2: *** La tragica riunione di famiglia ***
Capitolo 3: *** Il tragico invito a cena ***
Capitolo 4: *** La tragica cena di gala ***
Capitolo 5: *** Il tragico dopocena ***
Capitolo 6: *** La tragica passeggiata ***
Capitolo 7: *** La tragica resa dei conti (prima parte) ***



Capitolo 1
*** Il tragico principio ***


A TITANIC STORY

by Kuno84





DISCLAIMER. Ranma & Co. non mi appartengono (purtroppo) ma sono frutto della geniale mente di Rumiko Takahashi. In quanto al Titanic… beh, la nave suppongo che ormai appartenga ai pesci delle profondità marine, mentre il plot del film che mi divertirò a parodiare appartiene a James Cameron. La storia che ne verrà fuori è invece chiaramente farina del mio sacco. Buona lettura!



ATTO PRIMO – Il tragico principio.


[Questa storia ha inizio… quand’oggi è ancora ben lungi dall’iniziare: vale a dire nel futuro!
Nel mezzo di un avveniristico e praticamente irriconoscibile distretto di Tokyo chiamato Nerima, tra fabbricazioni ipertecnologiche e macchinari volanti fedeli ai più classici stereotipi dei film di fantascienza, si distingue nettamente l’unica costruzione rimasta immacolata negli anni che sono trascorsi: una villa tradizionale in stile giapponese classico.
Una donna matura ma ancora di bell’aspetto, vestita con abiti cinesi, si dirige al portone d’ingresso.]


Donna: [sospirando] Certo che ne è passato di tempo, da quando sono venuta l’ultima volta qui in Giappone. Allora ero solo una bambina. [legge attentamente i kanji della targa sul portone e annuisce tra sé] Sì, il posto è questo. Se tutto va bene, oggi le mie ricerche avranno finalmente termine.


[Suona e aspetta, finché un maggiordomo sopraggiunge e le apre il portone.]


Maggiordomo: Lei è la persona che ha telefonato qualche ora fa, vero? Il padrone la sta aspettando all’interno. Mi segua!


[Il maggiordomo fa strada ed accedono entrambi all’interno dell’abitazione. Percorrono varie sale, superando mobili lussuosi ed enormi quadri che probabilmente, immagina la donna, raffigurano illustri componenti della famiglia del proprietario: fino a raggiungere un salone più vasto dei precedenti, pieno di trofei di ogni tipo, dove un uomo molto anziano e con una folta barba siede lucidando un’antica katana. Il servitore si arresta alla porta, mentre l’uomo, parzialmente nascosto nell’ombra, fa cenno alla donna di avanzare.]


Uomo: È lei la signorina con cui ho parlato al telefono?

Donna: Sì, signor visitatore. Ho con me una cosa che spero riconoscerà.

Uomo: Un momento! Come mi ha chiamato? E da dove le giunge cotanta confidenza?! La buona educazione vuole che innanzitutto lei si presenti.

Donna. Ha ragione. Il mio nome è…

Uomo: Aspetti! La buona educazione esige anche che io mi presenti per primo, essendo il più anziano dei due.

Donna: [abbastanza confusa] Ehm, prego…

Uomo: La mia è una delle famiglie più antiche e nobili della città. Da tempo immemorabile sono considerato l’astro, già nascente ed ora ben fulgido nel firmamento, del kendo, come testimoniano le mie innumerevoli vittorie, vanto e lustro per il nostro Paese. [si alza in piedi con l’ausilio di un bastone, rivelandosi alla luce] Il mio nome è Tatewaki Kuno. Ora, lei.

Donna: [cercando goffamente di imitare il tono del suo interlocutore] Sì. Dunque, vengo dalla Cina. Nella vostra lingua mi chiamano Plum. Succeduta a mio padre, sono l’attuale guida delle sorgenti maledette di Zhou Chuan Xiang: nella vostra lingua, Jusenkyo.

Kuno: Ebbene, cos’ha di così interessante da mostrarmi?

Plum: Ecco a lei, le ricorda qualcosa? [gli porge in mano quella che, all’apparenza, sembra essere una strana pietra blu.]

Kuno: [guarda attentamente la pietra ed improvvisamente sussulta] Ma questa… non è forse la Lacrima del Mare?!

Plum: [sorridendo] Allora la riconosce?... A dire il vero, si tratta solo di una sua metà, trovata tra i resti di una nave da crociera. Sembra che questo gioiello sia stato diviso in due parti parecchi anni or sono, e non si hanno più notizie dell’altra mezza parte. Le uniche informazioni a riguardo mi hanno condotto nel vostro Paese: più precisamente da lei, signor visitatore, che, secondo gli archivi, risulta essere stato tra i passeggeri di quella nave.

Kuno: [sporgendosi alla finestra e rimirando il gioiello alla luce del sole] Non è meravigliosa?

Plum: È indispensabile che io torni in possesso della pietra, intera. Mi spiegherò meglio. [tossisce ed assume un’espressione grave] Essa avrebbe, ma solo se intera, il potere di annullare una volta per tutte la maledizione delle sorgenti di Jusen. Narra, infatti, la tragica leggenda che la Lacrima del Mare fu forgiata dalla disperazione delle anime di coloro che annegarono nelle fonti di Zhou Chuan Xiang: queste non volevano alloggiare nei corpi dei perfetti sconosciuti che vi sarebbero caduti successivamente, e così diedero vita al talismano. Ma occorre che qualcuno lo usi, esprimendo l’effettivo desiderio di sciogliere l’incantesimo del luogo. Ecco perché sono qui.

Maggiordomo: Se posso permettermi, la cosa le fa molto onore, signorina. È raro incontrare al giorno d’oggi delle persone che agiscono disinteressatamente per il bene altrui!

Plum: Oh, mi fa arrossire! [tra sé] Mmm, mi sa che è meglio non rivelare le mie vere intenzioni, ossia distruggere la pietra, una volta tornata intera!… Se qualcun altro si impadronisse per primo della Lacrima del Mare ed esprimesse il desiderio di cancellare gli effetti delle fonti, questa sì che sarebbe una vera tragedia: senza la maledizione, le sorgenti non varrebbero più niente. Ed io mi ritroverei di colpo disoccupata. [tornando a rivolgersi a Kuno] Dunque lei ne sa qualcosa?... Signor visitatore, ma mi sta ascoltando?

Kuno: [con aria assorta] Ora non posso, sono perso nella nebbia dei ricordi.

Plum: Ma…

Kuno: Silenzio! [il suo sguardo si fa sognante] Rivedere questo gioiello mi fa tornare vivido alla mente il dolce e allo stesso tempo tragico ricordo del mio primo amore… e del nostro romantico viaggio assieme, che fu purtroppo anche l’ultimo…

Plum: [tra sé] Sento tanto puzza di flashback. Ma mi conviene starlo a sentire: se ricorda del viaggio che fece sulla nave, forse riuscirò a trarre degli indizi riguardo all’attuale collocazione dell’altra metà del gioiello. [a Kuno] Dica pure!

Kuno: Ebbene, è una lunga storia. [sospirando] Tuttavia io non la racconterò, mai e poi mai, perché così facendo riaprirei nel mio cuore un’antica ferita mai del tutto rimarginata.

Plum: Ma signor visitatore…

Kuno: Niente ma. Tatewaki Kuno ha una sola parola.

Maggiordomo: [porgendo un cucchiaio] Signore, è l’ora della medicina.

Kuno: [facendosi imboccare] Cosa aspetti, Sasuke II?! Dai qua! [tornando a guardare Plum] Dov’eravamo rimasti?

Plum: Mi stava per raccontare la storia di ciò che accadde al suo primo amore.

Kuno: Giusto. Dunque, tutto cominciò quel giorno che…


[Il campo si restringe, con un primo piano sugli occhi di Kuno: quindi la scena si dissolve, sovrapponendosi all’immagine di una mattina soleggiata col limpido cielo primaverile che rischiara l’ambiente di un porto di mare non meglio precisato. Ci troviamo indubbiamente nel “passato”. Si notano vari cartelli recanti la scritta “solenne inaugurazione” e aleggia ovunque un’aria di festa. Poco lontano, si tiene una fiera improvvisata che è stata, evidentemente, dedicata all’evento. C’è di tutto. Decorazioni, giochi… e lotterie.]


Uomo della lotteria: Congratulazioni, signorina! Ha vinto il primo premio!

Kasumi: Come sei fortunata, Akane!

Akane: EH EH! Sono molto fortunata con le lotterie.

Soun: Abbiamo fatto bene a venire qua, non è vero Saotome-kun?

Genma: [mangiando lo zucchero filato] Dici benissimo, amico mio.

Akane: In cosa consiste il premio?

Uomo della lotteria: Si tratta di questi due biglietti per il transatlantico che salperà stamani.

Nabiki: Parla della nave che verrà inaugurata proprio oggi e che collegherà il Giappone con l’altra estremità del Pacifico? Che bello, quasi quasi ti invidio, sorellina!

Genma: [sputando lo zucchero filato] Che cosa? Un transatlantico?

Ranma: [sopraggiungendo e dando un pugno in testa a Genma] Maledetto, quello era il mio zucchero filato! [notando che il padre è sbigottito] Beh? Che ti prende, papà?

Soun: [ugualmente sbigottito] Saotome-kun, non starai pensando anche tu quello che sto pensando io?

Genma: Certo che sì! Come si può chiamarlo trans-atlantico se naviga lungo l’Oceano Pacifico, dico io?

Soun: [con aria delusa] Non era quello che intendevo. [avvicinandosi all’amico] Pensaci bene!

Genma: Eh?

Soun: Una romantica crociera sull’oceano.

Genma: Oh, è vero!

Soun: E due biglietti.

Genma: Ora sì che capisco! [tirando fuori dalla tasca una guida TV] Accadrà proprio come in quel film che hanno dato in televisione l’altra sera.


[La scena si sposta sulla nave già in viaggio. Sullo sfondo di un suggestivo tramonto rosso fuoco, Ranma e Akane si ergono sul parapetto di prua e lui sorregge la fidanzata per le braccia. Per completare l’atmosfera, si ode la melodia di una certa canzone…]


Near, far, wherever you are

I believe that the heart does go on



Ranma: Akane…


Once more you open the door

And you’re here in my heart



Akane: Ranma…


And my heart will go on and on…


[Bacio appassionato tra i due.]


Soun: Ecco cosa avverrà. Non è questo che immaginavi anche tu, amico mio?

Genma: Uhm, in realtà pensavo che avremmo scroccato una crociera gratis. Ma anche questa soluzione mi soddisfa.

Soun: È la volta buona. Quei due stolti alieni-alle-cose-d’amore si metteranno insieme!

Genma: E il futuro delle scuole di arti marziali indiscriminate Saotome e Tendo sarà assicurato!

Soun: AH AH AH AH!

Genma: AH AH AH AH!

Ranma: [con lo sguardo rivolto di sottecchi a Soun e Genma] Non so che si sono detti, ma non mi piace la loro risata. Meglio starsene alla larga. [si allontana]

Kasumi: Come se la ridono! Devono aver ricordato una barzelletta molto divertente.

Nabiki: Non credo proprio, sorellina. Penso di sapere cosa passi loro per la testa. [guardandosi intorno] E comunque il loro proposito non avrà vita facile. [additando due cinesi di nostra conoscenza]

Obaba: Ho fatto bene ad aprire una succursale del Nekohanten appositamente per la fiera. Stiamo facendo ottimi affari, non è vero Shampoo?... Bambina, dove sei?

Shampoo: [spiando Akane e gli altri] EH EH! Shampoo sa già cosa farci con quei biglietti.


[La scena si sposta sulla nave già in viaggio. Sullo sfondo di un suggestivo tramonto rosso fuoco, Ranma e Shampoo si ergono sul parapetto di prua e lui sorregge la fidanzata per le braccia. Per completare l’atmosfera, si ode la melodia di una certa canzone…]


Near, far, wherever you are

I believe that the heart does go on



Ranma: Shampoo…


Once more you open the door

And you’re here in my heart



Shampoo: Lanma…


And my heart will go on and on…


[Bacio appassionato tra i due.]


Obaba: [leggendo il testo sopra riportato] Che bell’immaginazione! E originalissima, vedo. [rivolgendosi a Shampoo] Beh, tutto fa brodo per incastrare il consorte: così ti darò qualche artificio cinese che possa aiutarti a prendere quei biglietti. Che ne dici dell’incenso della persuasione? Oppure dell’anello ipnotizzante? Oppure del…

Shampoo: [rubando direttamente i biglietti dalle mani di Akane] No grazie, bisnonna. Shampoo ha già fatto.

Akane: Shampoo? Sei pure una ladra, ora? Ridammeli subito!


[Ma la situazione degenera ulteriormente. Ecco che, infatti, entra in scena anche un certo mostriciattolo inseguito da un’orda di ragazze infuriate.]


Ragazze infuriate: Fermo, ladro di biancheria intima!

Happosai: BWA-HA-HA! Pesca grossa, pesca grossa! Anche oggi pesca grossa!

Soun: Ma è il maestro!

Genma: Cosa ci fa qui pure lui?!

Happosai: Oh, cosa vedo? [lanciandosi verso Shampoo e palpandole il seno] Zuccherino!

Shampoo: [schiacciando a terra il vecchietto] AAAH! Maniaco!


[Le ragazze approfittano del momento favorevole ed infliggono una sonora lezione al nostro pervertito.]


Ragazze: [riprendendosi il maltolto] Giustizia è fatta!

Happosai: [a terra, gonfio di lividi e ferite varie] Che… che è stato?

Shampoo: Oh no! Dove sono finiti i biglietti?!

Happosai: [guardando i biglietti, che sono caduti al suolo] Mmh? Cos’è questa roba? Non si dovrebbero buttare le cartacce per terra… Un momento, queste non sono cartacce, sono dei biglietti per una crociera! [sogghignando diabolicamente] EH EH! So già cosa farci…


[La scena si sposta sulla nave già in viaggio. Sullo sfondo di un suggestivo tramonto rosso fuoco, Happosai, Akane, Ranma-chan e Shampoo si ergono sul parapetto di prua e lui… chiaramente non può sorreggere nessuna di loro, dato che le sue braccia sono troppo corte! Comunque, mentre si ode la melodia di una certa canzone…]


Near, far, wherever you are

I believe that the heart does go on



Akane, Ranma-chan e Shampoo: Maestro Happosai…


Once more you open the door

And you’re here in my heart



Happosai: Belle bambole… *SBAV SBAV*


And my heart will g


Celine Dion: [ri-schiacciando a terra Happosai] Adesso basta! Tutti a sfruttare la mia canzone e nessuno che mi paga i diritti! Mai sentito parlare di copyright?!

Happosai: Wow! Un’altra deliziosa pupattola! Esci con me, dolcezza!

Celine Dion: ARGH!


[Così la sventurata è costretta alla fuga. Per la felicità degli altri, che non dovranno pagare i diritti d’autore.]


Ranma: [tornato nei paraggi, raccoglie i biglietti da terra] Cos’è tutta questa confusione? E che cosa sono questi?

Shampoo: Sono biglietti per crociera d’amore tra ailen e Shan-pu.

Akane: EHI!

Ranma: Feh! Non m’interessa! [tra sé] Un maestro di arti marziali non pensa a queste frivolezze.

Shampoo: Ah, sì? Peccato… perché quella essere grossa nave diretta in Cina, sai?

Ranma: Cina… cioè Jusenkyo? E perché non l’hai detto subito?! [sorridendo, con aria galante] Cara Shampoo, non intendevo affatto offenderti: anzi, se proprio ci tieni tanto, accetto volentieri il tuo invito.

Shampoo: [ricambiando il sorriso] Come sei tenero!

Akane: [alterandosi] Che cosa?! Ma quelli sono i miei bi…

Shampoo: [spingendo di lato Akane] Cosa stare aspettando, allora? Partire subito!

Ranma: [col pugno proteso verso l’alto] Giusto!

Akane: [per la spinta, per poco non è caduta giù dalla banchina, in acqua; ora riempie un secchio] Questa ve la faccio pagare ad entrambi! [rovescia l’acqua addosso a tutti e due]

Shampoo: Miao?

Ranma-chan: [terrorizzata] G-GA-GATTOOOOOO!

Akane: [tra sé] Sei solo uno stupido, Ranma!

Shampoo: [aggrappata alle spalle di Ranma-chan] Miao! (= non scappare da me!)

Ranma-chan: [correndo come una furia] AAHH! Lasciamilasciamilasciamilascia…! [si scontra con qualcuno, mentre per l’impatto Shampoo gatta cade in mare.]

Venditore ambulante: Chi si rivede!

Ranma-chan: [riprendendosi] Giusto tu! Ma oggi non mi servi, sto per partire per la Cina.

Venditore ambulante: Non con la nave che salpa oggi, di certo. È diretta dall’altra parte del Pacifico.

Ranma-chan: [sbigottita] Ah sì?... [tra sé] Accidenti a Shan-pu, mi ha ingannato un’altra volta!

Venditore ambulante: Ma si dà il caso che io abbia con me proprio quello che ti serve. [tira fuori dal suo sacco una pietra blu] Questa è la leggendaria Lacrima del Mare.

Ranma-chan: Ah no, per oggi basta! Sono stufo di venire sempre raggirato, sparisci! [lo scaglia in orbita con un calcio]

Obaba: [sopraggiunta] Oh, ma quella pietra non era per caso la leggendaria Lacrima del Mare? Il magico talismano che, oltre ad essere un potente portafortuna, ha la capacità di curare la maledizione di chi, stringendolo tra le mani, esprima il desiderio di sciogliere l’incantesimo di Jusenkyo…

Ranma-chan: Che cosa? Allora diceva la verità! Devo averla, così tornerò ad essere un ragazzo per intero!


[Ranma-chan rincorre il venditore seguendo la scia lasciata in cielo. Ancora non lo sa, ma è così che sta per avvenire il tragico incontro voluto dal Fato. Giunge, frattanto, nei pressi della passerella d’imbarco.]


Ranma-chan: [al venditore] Ti ho trovato, finalmente! E ora consegnamela!

Venditore ambulante: Che cosa?

Ranma-chan: Ma la Lacrima del Mare, no?

Venditore ambulante: Non posso.

Ranma-chan: E perché?!

Venditore ambulante: Perché ormai l’ho venduta a quel signore lì.

Tatewaki Kuno: [giovane, con la pietra blu al collo] Ragazza col codino, che sorpresa incontrarti qui! Ti piace il mio nuovo portafortuna?

Ranma-chan: E tu cosa ci fai da queste parti?

Kuno: Beh, la nave che stanno inaugurando è la “Queen Kodachi”, che appartiene a me, Tatewaki Kuno, 17 anni. Ed il sottoscritto salperà con essa per il suo primo viaggio.

Ranma-chan: Kuno senpai, ma che bella pietruzza che porti al collo. [facendo le moine] Me la regali? Eh? Me la regali? Daaai!

Kuno: EH EH! Vedo che ti interessa. Lo sai, ragazza col codino, che il mio unico desiderio è quello di renderti felice.

Ranma-chan: [con occhioni da cerbiatta] Oh caro!

Kuno: [sorridendo] Ma non posso darti questa pietra.

Ranma-chan: COME?! [tra sé] Maledetto deficiente traditore!

Kuno: Vedi, è un portafortuna. Se lo togliessi dal collo, mi porterebbe l’effetto opposto.

Ranma-chan: Così, eh? [lanciandosi contro Kuno] Allora me lo prenderò con la forza!

Obaba: [sopraggiungendo di nuovo] Uhm, per caso avevo detto che…


[Improvvisamente un lampo squarcia il cielo sereno. Il fragore del tuono che segue fa accorrere, preoccupati, i membri della famiglia Tendo.]


Obaba: …che, tanta la fortuna che porta al suo attuale proprietario, quanta la sfortuna che la Lacrima del Mare arreca all’incauto ladro? Dopotutto non sarebbe un portafortuna, se si facesse rubare facilmente.


[Il campo si allarga e vediamo Ranma-chan stesa a terra, incenerita dal fulmine di prima. Una nuvoletta nera, unica nel cielo limpido, piove ininterrottamente sulla sventurata.]


Ranma-chan: [furibonda] No che non l’hai detto!

Akane: [sopraggiunge e si riprende i biglietti] Dunque questa pietra può guarire Ranma dalla sua maledizione? Ma vecchina, allora come si può fare ad averla?

Obaba: Facile. L’attuale possessore dovrà liberarsene di sua spontanea volontà. Così il talismano non si riterrà “derubato”.

Ranma-chan: [sempre da terra] NEVER GIVE UP! Userò quei biglietti! [tra sé] M’imbarcherò assieme a Kuno e mi farò dare quella pietra, costi quel che costi!

Kuno: [commosso] Oh ragazza col codino, ho gradito molto il tuo impeto nel cercare di abbracciarmi! [voltandosi verso la giovane con i capelli corti] Akane Tendo, sei venuta fin qua per avere un abbraccio anche tu, prima che io parta?

Akane: Nemmeno per sogno! Non mi toccare!

Soun: [sopraggiunto, in lacrime] Che cosa?! Figlia mia, perché vuoi abbracciare Kuno invece di Ranma?

Genma: [a Ranma] Figlio degenere, se sei un uomo vai in crociera con Akane! Te lo ordino!

Shampoo: [tornata umana] Lanma, hai detto di voler usare i biglietti? Aiya! Allora vuoi fare crociera d’amore con me! Come sono felice! [abbraccia Ranma-chan, quasi strozzandola]

Akane: Vergognatevi, siete due ragazze! [cerca ripetutamente di colpirle col solito martello]

Venditore ambulante: [osservando Ranma-chan venire colpita più volte] Uhm… per caso ti interesserebbero dei cerotti magnetici contro il mal di schiena? Solo 4990 yen a confezione.

Ranma-chan: [dolorante] Se non altro… non può andare peggio di così!


[Ahinoi! Se Ranma conoscesse il detto…]


Ryoga: [salendo sulla passerella d’imbarco] Uhm, sto procedendo in salita. Dunque questa è la strada giusta per la montagna.

Mousse: [seguendo Ryoga da tergo, e così imbarcandosi anche lui] Aspetta, Shan-pu! Dobbiamo ancora finire le consegne!


[…saprebbe che al peggio non c’è mai termine!]


Continua…



+++++++



Ed eccola qui, la nuova storia! Ho deciso, dopo molte esitazioni, di scriverla utilizzando lo “stile teatrale” perché mi è sembrato più efficace, dato il tono comico ed il ritmo dinamico che voglio rendere, specie nei prossimi capitoli. Spero che si colgano le varie citazioni del film originale.

Approfitto dell’occasione per ringraziare Elisa90, Yaya, Akane25, Aleberyl 90 e Akane Val per le loro recensioni alla mia drabble, tutte graditissime! (giuro, non credevo nemmeno che sarebbe piaciuta ^^’) Come regalo, per voi… e per chi fosse riuscito a sopportare la lettura di questo primo capitolo fino alla fine, allego una fan-art che ho realizzato qualche giorno fa, chiaramente ispirandomi alla locandina del vero “Titanic”.
Devo dire di essere molto eccitato: questa storia mi stuzzicava la mente da più di un anno, sono contento di vederla ora prendere finalmente vita. ^^

Fatemi sapere cosa ne pensate!


A-Titanic-Story

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** La tragica riunione di famiglia ***


A TITANIC STORY

by Kuno84





Nihao! Perdonatemi l’enorme ritardo, ma è dipeso da… circostanze indipendenti dalla mia volontà (leggere sotto la voce: computer rotto XD). In compenso prometto un aggiornamento molto, molto più rapido per il terzo capitolo. Tra l’altro, la pausa forzata mi ha invogliato a rimettere mano a qualche vecchio progetto che avevo in cantiere, nonché a finire di revisionare le mie vecchie Fan Fiction pubblicate su Efp e su Manganet (operazione conclusasi giusto oggi). Prima di partire con la storia, voglio poi ringraziarvi uno ad uno per l’incredibile numero di recensioni lasciate!



Silvia91 – Che commento, sei stata carinissima con me e cercherò di esserne degno con i prossimi capitoli! Sono felice tu abbia citato la gag con Celine Dion, che appartiene a quella categoria delle scene paradossali e “metateatrali” che mi diverte troppo inserire nelle mie storie. Hai detto bene, tra Ranma e Kuno non so chi sia (e sarà in seguito) più squilibrato. Ti anticipo che il bello ha ancora da venire, a questo riguardo. Sappiamo tutti che Ranma è alquanto ostinato e tende a non arrendersi di fronte a nessun ostacolo…

Akane_val – Se ti sei divertita, vuol dire che sono riuscito nel mio scopo! ^^ Se per caso ti ispiro qualche tuo disegno, poi me lo fai vedere? Anche se confesso che la stessa scena di Ranma e Akane sulla prua della nave è presa dalla fan-art che gira da tempo sul web. ^^’ Ecco perché, per la mia, ho preferito prendere a riferimento la locandina.

Elyranma – Ti ringrazio per i complimenti! Devo dire che il film “Titanic” è piaciuto molto anche a me e, proprio per questo, ci saranno tanti altri omaggi. Specie in questo capitolo, mentre nei prossimi ho già deciso di prendermi molte più libertà...

Elisa90 – Ho aggiornato, ho aggiornato. XD Anche se ci è voluto un po’ di tempo, chiedo nuovamente venia. ^^’

Akane25 – La mia “capacità di divertire”? Sei troppo buona! ^//^ Saper far ridere è una vera e propria arte, io non pretendo tanto anche se chiaramente spero di far passare qualche momento spensierato a chi legge. Ecco, posso assicurare una cosa: non (s)cadrò mai nel volgare, questo sì. Sono felice che i personaggi ti sembrino IC: come ormai sapranno tutti, questa per me è sempre la cosa più importante!

Aleberyl 90 – Sono contento ti sia piaciuto il Kuno senpai del futuro! Per caso si capisce quanto io adori questo personaggio?... Come? Ah già, il mio nickname! ^^’ Per quanto riguarda Ryoga… lo sai che hai citato la mia battuta preferita? Mentre la scrivevo, mi pareva di vedere la vignetta in stile manga. XD Caro buon vecchio Ryoga!

Elfetta93 – Volevo subito tranquillizzarti riguardo al tuo timore. Ti assicuro che Ranma non ha affatto preso il ruolo di Jack… bensì quello di Rose, non l’hai vista la fan-art? XD Scherzi a parte, ho capito benissimo cosa intendi. Beh… chi può dirlo cosa accadrà al nostro codinato? Lo scoprirete solo vivendo (e leggendo questa storia :P)

Yaya – Uhm, sì. A dirla tutta, la situazione è come l’hai presentata tu: Kuno e Ranma sono Jack e Rose… ma i loro ruoli, in realtà, sono stati invertiti (e un altro esempio di ciò lo si potrà vedere in questo capitolo). Un po’ di romanticismo tra Ranma e Akane? Chissà… ma in caso, sarà in pieno stile takahashiano.

Stray cat Eyes – La tua recensione mi ha fatto arrossire come un peperone! Quando poi scrivi che ti sembra di leggere l’opera originale, mi sciolgo, letteralmente!! Ho visto anche che mi hai inserito tra i preferiti, che dirti se non grazie di tutta questa stima? ^_^ Ti assicuro, farò di tutto per meritarmela!

Riccardo – Fratellone, noi ci siamo già parlati ma penso di doverti almeno ribadire che l’approvazione da parte di un maestro dell’umorismo come te è la maggiore soddisfazione che possa avere, e il maggior stimolo a proseguire in questa direzione. Come al solito ti ringrazio, dato che sei proprio tu che mi inciti sempre a tornare al genere comico: e riesci puntualmente nel tuo intento, devo dire! Se poi questo sia un bene o un male… XD

Kiara – Ti ho già detto di quanti dolci ricordi mi ha riportato alla mente il tuo commento! Anche noi ci siamo già detti alcune cose, aggiungo solo che sono felicissimo che ti piaccia (anche) il disegno! Approfitto del tuo spazio proprio per ringraziare tutti quanti degli apprezzamenti fatti alla fan-art! ^^

Moira – Quando mi si parla di “perfetto stile takahashiano”, e ancora più quando sei TU a parlarmene, io mi metto a fare i salti di gioia! ^_^ Come sempre, adoro leggere le tue recensioni: la tua analisi della struttura della storia è impeccabile, hai individuato perfettamente i punti-chiave e l’intento perseguito, di scena in scena. Mi piace, tra le altre cose, che tu abbia citato la sequenza iniziale, col suo alone di mistero. Ho riscritto quell’incipit più volte, e questa è la versione che più mi soddisfa: tu pensa che, tra le varie opzioni, ce n’era pefino una in cui Kuno parodiava il film “Quarto potere”. XD

Tiger Eyes – La tua è chiaramente un’altra approvazione a cui sono molto legato! ^^ Sono felicissimo che anche tu mi parli di ICness dei personaggi e sia soddisfatta dalla scelta dello stile teatrale. Sì, come ho detto ad Akane_val, quell’immagine che gira sul web mi ha ispirato abbastanza (per vie molto traverse, devo ammettere).

Adesso bando alle ciance, partiamo con il secondo capitolo!





ATTO SECONDO – La tragica riunione di famiglia


[Siamo sempre nel “passato”, rievocato da un anziano Tatewaki Kuno su invito di Plum, diventata la nuova Guida delle Sorgenti Maledette. Ci troviamo adesso a bordo della “Queen Kodachi”, che a momenti salperà per il suo viaggio inaugurale.]


Ranma-chan: Quasi non ci credo. Alla fine sono riuscito ad imbarcarmi.

Akane: Grazie ai miei biglietti, ti ricordo.

Ranma-chan: Comunque sia, non era necessario che venissi anche tu, Akane! [sistemandosi il trucco] Questa è una missione da uomini!

Akane: Vedo... Però si dà il caso che io voglia godermi la crociera gratis, non sono certo qui per te.

Ranma-chan: Ora raggiungiamo Kuno! Devo attuare il mio piano… Dal momento che non posso sottrarre la Lacrima del Mare a quell’idiota del senpai, lo sedurrò: così sarà lui stesso a consegnarmi quella pietra ed io tornerò finalmente un uomo per intero!

Akane: Lo so a memoria, il tuo piano!... Ma che sei? Il “riassunto della puntata precedente” di una Fan Fiction?


[I due fidanzati escono sul ponte della nave in partenza. La gente rimasta a terra comincia a salutare gli imbarcati.]


Akane: Guarda, in mezzo alla folla ci sono anche Kasumi e i nostri genitori!

Ranma-chan: Come si sbracciano!

Soun: [tra sé] In un modo o nell’altro, siamo riusciti a far imbarcare quei due insieme… [gesticolando, in lacrime] Auguri e figli maschi!

Kasumi: [portandosi una mano alle labbra] Oh! Ma mi sa che sarà un po’ difficile, finché Ranma resta una ragazza. Non credi, papà?

Genma: [gesticolando, in lacrime] Portatemi con voi! Portatemi con voi! Ci ho ripensato! Voglio fare anch’io la crociera gratis!

Ranma-chan: Non riesco a sentire cosa dicono.

Akane: [salutando in risposta] Ciao anche a voi!


[Dopo qualche minuto la nave parte e si dirige verso il mare aperto, accompagnata dalle grida sempre più lontane della folla festante.]


Ranma-chan: Non perdiamo altro tempo! Da Kuno!

Voce fuori campo: Non così in fretta, signorini.

Akane: Ci sei anche tu, Sasuke?!

Sasuke: [facendosi avanti] Il signor Tatewaki ha voluto che controllassi personalmente il regolare andamento della crociera. In poche parole, sono il sovrintendente alla nave. [schiarendosi la voce] Biglietti, pregooo!

Akane: A me sembri piuttosto un controllore del treno…

Ranma-chan: Insomma, sei il solito tuttofare.

Akane: Comunque tieni! [porgendo i biglietti]

Sasuke: [controllando] Uhm… ma voi non dovreste stare qui!

Ranma-chan: Che cavolo stai dicendo?!

Sasuke: Vedete? I vostri biglietti sono di terza classe.

Akane: Oh, è vero!

Sasuke: Dunque dovete prendere posto nella parte della nave che vi compete.

Ranma-chan: E quale sarebbe?


[Diverso tempo più tardi, mentre il sole sta tramontando, Ranma-chan e Akane hanno preso posto nei loro alloggiamenti di terza classe: la parte più bassa ed infima della nave, affollata da barboni e straccioni vari.]


Ranma-chan: Mi sa che avrei fatto meglio a non chiederlo…

Akane: Che sfortuna! E intanto Kuno si trova sul ponte numero tredici, in prima classe super-extra-lusso!

Ranma-chan: Tutta colpa tua, Akane! Non sai nemmeno vincere dei biglietti decenti!

Akane: [adirandosi] Che cosa?! Adesso sarebbe colpa mia?!

Ranma-chan: [ignorando la fidanzata] Devo trovare un modo per andare fin lassù senza farmi scoprire. Ma come?

Akane: Per me puoi andare anche all’inferno, IDIOTA! [facendo volare Ranma in orbita con uno dei suoi pugni]

Ranma-chan: [prendendo quota] Questa sì che è una trovata! Arriverò in un batter d’occhio e sfuggendo ai controlli!


[Grazie alla sua abilità, Ranma riesce ad atterrare con una capriola in piedi e giusto sulla ringhiera del ponte più alto della nave. Sullo sfondo, il sole è tramontato del tutto.]


Ranma-chan: Eccomi qui! Ora si tratta solo di trovare il senpai… Ma questo ponte è immenso! Pagherei per sapere dov’è Kuno!

Voce fuori campo: Chi ha parlato di pagare?

Ranma-chan: Questa voce… Nabiki?!

Nabiki: [distesa comodamente su un lettino, sorseggiando un cocktail] Vuoi delle informazioni? Niente di più semplice. Sganciami 2000 yen e ti dirò qualunque cosa!

Ranma-chan: E tu non dovresti essere rimasta sulla terraferma? Come fai ad essere su questa nave… e quassù? Voglio dire, i biglietti…

Nabiki: Semplicissimo. Tutto il marasma di prima mi ha fatto venire voglia di farmi anch’io la crociera. Non ho alcun biglietto, è vero, ma, dal momento che Kuno-chan doveva ancora pagarmi le ultime duecento forniture di foto della sua adorata ragazza col codino, è stato facile ottenere da lui l’ingresso gratuito e con tanto di libero accesso ai posti di prima classe.

Ranma-chan: Duecento? Ti sei data addirittura alla distribuzione delle mie foto in quantità industriale?!... [sospirando] Va bene, ci passerò sopra! Ma ora dimmi dov’è quell’idiota!

Nabiki: Prima, i miei 4000 yen.

Ranma-chan: Cosa?! Ma non erano 2000?

Nabiki: Ti correggo, 2000 a domanda. Volevi sapere come mai sono qua ed io ti ho risposto.

Ranma-chan: [alterandosi] Nabikiii!

Nabiki: [annoiata] Uffa, che c’è? Gli affari sono affari.

Ranma-chan: Ho capito, farò a meno di te! Tanto troverò comunque Kuno, prima o poi!

Nabiki: Questo è vero. Ma meglio prima che poi, non credi? Tanto più che così eviteresti incontri sgraditi…

Ranma-chan: Non capisco di cosa tu stia parlando!

Nabiki: [scorgendo un’ombra] Uhmm… mi sa che ora lo scoprirai da solo.

Voce fuori campo: Oh oh oh oh! Clandestini in prima classe super-extra-lusso… è come avere dei ratti a bordo: questa imbarcazione urge di essere disinfestata quanto prima!


[Un vortice di petali, scuri come il cielo ormai notturno, investe l’intero ponte.]


Ranma-chan: Cosa?! Questa è la tempesta della Rosa Nera!

Kodachi: [uscendo allo scoperto] E tu sei l’odiata ragazza col codino, ti riconosco!

Ranma-chan: Ma perché c’è anche Kodachi, qui a bordo?!

Nabiki: Beh, se la nave prende il suo nome…

Kodachi: Grrr, sempre tra i piedi! Muori, maledetta! [si scaglia contro Ranma con i suoi attrezzi da ginnastica ritmica]

Ranma-chan: [schivando gli attacchi] Ci mancava anche questa! Non ho tempo per te, Kodachi!

Kodachi: Fai silenzio! Adesso pagherai per tutte le volte che ti sei intromessa tra me ed il mio adorato Ranma!

Nabiki: [facendosi avanti] Ecco, a proposito di pagare, riguardo ai miei 4000 yen…

Ranma-chan: [sudando freddo] Non so quale di queste due debba temere maggiormente!


[Frattanto, Tatewaki Kuno è molto più vicino di quanto Ranma possa immaginare. All’interno del medesimo ponte, siede al tavolo centrale del lussuoso ristorante a dieci stelle, assieme alla crema dell’alta società di Tokyo.]


Madame Saint Paul: [ai presenti] Ora che abbiamo terminato di desinare, vi prego di prestarmi un poco della vostra attenzione. Monsieur Picolet ci delizierà con qualche sollazzo di cui solo noi, colta gente patrizia, siamo in grado di comprendere il sottile senso dell'umorismo.

Picolet Chardon: Mais oui! Très bien!


[Picolet si alza in piedi, afferra i due lati della bocca e la deforma in improbabili boccacce della misura di mezzo metro di lunghezza.]


Madame Saint Paul: [applaudendo] Uh uh uh! Bravo, bravo! Monsieur Picolet, lei è insuperabile!

Ragazza snob: [portando un mazzo di gigli bianchi sulle spalle] Che svago elitario! Degno di una persona del mio calibro! OH OH OH OH! [frantumando con la sua risata stridula ogni vetro presente]

Sasuke: [sta servendo ai tavoli come cameriere, si avvicina a Kuno] Ha visto, signor Tatewaki? La signorina Kodachi si è congedata già da un po’. Scommetto che è per la presenza di quella donna meschina ed impertinente. [indicando la ragazza snob di prima] Asuka Saginomiya, detta il Giglio Bianco: sa, la rivale della padroncina fin da quando frequentavano assieme la scuola materna. Sembra che quelle due non si possano proprio sopportare… Ma mi sente, signor Tatewaki?

Kuno: Come?... Oh, sì, sì.

Sasuke: Cos’ha? Oggi appare così distratto e malinconico…

Kuno: Non è niente, Sasuke. Ma vani pettegolezzi e meri momenti ludici, sia pur così raffinati, non possono scaldare l’inverno del mio cuore spezzato.


[Il senpai abbandona la compagnia ed esce sul ponte a rimirare il paesaggio notturno. Non un filo di vento infrange l’immota quiete. La nave solca con agilità la liscia superficie marina. L’animo di Tatewaki Kuno, al contrario, è un oceano in tempesta.]


Kuno: Come posso godermi questa crociera? Akane Tendo e la ragazza col codino non si sono più fatte vedere, probabilmente saranno rimaste sulla terraferma. Non posso sopportare il dolore della lontananza! Inoltre questo ambiente tanto snob e questi passatempi talmente aristocratici mi sono venuti a noia: non posso rinnegare certo il mio sangue blu, tuttavia lo spirito ribelle che mi contraddistingue necessita di sfuggire tutto ciò! Ma come?

Kodachi: [sopraggiungendo] Fratello rimbambito, stai di nuovo parlando ad alta voce da solo?

Kuno: Chi è? Ah! Sei solo tu, Kodachi.

Kodachi: Molto gentile! Cambiando discorso, hai visto per caso una brutta strega pazzoide nonché perfida attaccabrighe, qui in giro?

Kuno: [fissando attentamente Kodachi] In effetti, sì.

Kodachi: Lo sapevo, non dev’essere troppo lontana! Oh oh oh! Non mi scapperà! [lanciandosi all’inseguimento]

Kuno: [rimasto solo] È una ragazza strana, questa mia sorella. Proprio una ragazza strana…


[Kuno sospira e si appoggia sul parapetto. Ignaro che, a pochi metri da lui, si sta nascondendo Ranma-chan, appesa al lato esterno della protezione, sospesa nel vuoto.]


Ranma-chan: Non ce la faccio più a reggermi, nel mio corpo di ragazza ho meno forza! Ma ormai dovrebbe bastare, penso che Kodachi si sia allontanata abbastanza…

Kuno: Cos’è stato? Mi sembra di aver udito parlare qualcuno.

Ranma-chan: [salendo in cima al parapetto] Finalmente mi sono tolto di torno sia lei che Nabiki!

Kuno: [scorgendo Ranma nella sua posizione precaria] Uhm? Ma è proprio lei, la ragazza col codino! E sta… NO, NON FARLO!

Ranma-chan: [spaventandosi e perdendo l’equilibrio] AAAAGH!

Kuno: [accorrendo in lacrime] Oh no! Troppo tardi, si è buttata!

Ranma-chan: [un po’ più in basso, tenendosi con un solo braccio] Di che diavolo stai parlando?! Se sono caduto, è perché mi hai fatto sobbalzare con il tuo urlo!

Kuno: [sporgendosi] Oh mia adorata! Ma allora sei salva!

Ranma-chan: Ancora per poco se non mi aiuti, pezzo d’idiota! [tra sé] Ora che ci penso… ma questa è un’occasione insperata! Appena il senpai si chinerà per afferrarmi, gli strapperò la Lacrima del Mare dal collo! E voglio proprio vedere come quella stupida pietra potrà ostacolarmi, stavolta!

Kuno: Ma certo che ti aiuto… [si schiarisce la voce] Ahem. Ti conosco troppo bene, so che non ti butterai. Inoltre l’acqua è piuttosto freddina, sai? Per di più, se tu ti buttassi, dovrei seguirti in acqua per salvarti e mi bagnerei il vestito nuovo. E poi, come diceva quel film, la vita è meravigliosa, il sole splende, gli uccellini cinguettano e…

Ranma-chan: Che hai capito?! Non voglio un aiuto psicologico, devi issarmi a bordo! TIRAMI SU!

Kuno: Vedo che la mia forbita eloquenza ti ha convinto ad abbandonare i tuoi tristi propositi. [porgendo il braccio] Afferra la mia mano, ragazza col codino!

Ranma-chan: Ehm… hai detto la mano? [tra sé] Maledizione, così il mio piano va in fumo! [a Kuno] Veramente mi sentirei più sicura se tu ti sporgessi col capo: così da potermi reggere alle tue possenti spalle, mio impavido cavaliere!

Kuno: Non scherzare, mia amata! Se mi sporgessi troppo, il mio portafortuna potrebbe scivolare in acqua. [sorridendo] E noi non vogliamo che ciò accada, vero?

Ranma-chan: [alterandosi] Idiota! Tieni più al portafortuna che a me?!

Kuno: [allungando nuovamente la mano] AH AH! Tranquilla, ragazza col codino, non ti lascerò cadere! [guardandola intensamente] Ti fidi di me?

Ranma-chan: [porge la mano, rassegnata] Meglio che non risponda…


[Cambiamo scena. Anche Akane sta cercando un modo per salire al ponte numero tredici, ed ora si sta avventurando nella cambusa.]


Akane: Magari trovo un ascensore meno sorvegliato degli altri.

Chef di bordo: Cosa stai facendo, lavativa?

Akane: Eh? Dice a me?

Chef di bordo: Sbrigati a preparare la cena! L’intero equipaggio sarà qui a minuti! [esce]

Akane: Deve avermi scambiato per la cuoca… Oh beh, se proprio devo! [si mette all’opera]


[Ma torniamo ai nostri due protagonisti e alla loro drammatica situazione.]


Kuno: [sporgendosi verso Ranma] Non mollare la presa!

Ranma-chan: [afferrandosi, pur malvolentieri, al senpai] E che, ti sembro così idiota?!

Kuno: [serio] Ragazza col codino! Ora che ci penso…

Ranma-chan: [turbandosi] Che cosa?

Kuno: [sorridendo, lievemente imbarazzato] EH EH! Ti sei accorta che ci stiamo tenendo la mano come gli innamorati?

Ranma-chan: [infuriandosi] Questa frase è completamente fuori contesto, piantala di dire fesserie del genere! Mi sta venendo sempre più voglia di lasciarmi cadere!

Kuno: Non temere, mia adorata! Non può accaderci nulla di male, ricordi? Dato che sto indossando il mio portafortuna.

Ranma-chan: Oh no! Non dirl…


[La giovane con la treccia non ha il tempo di terminare la frase, che puntualmente il parapetto cede al peso dei due.]


Ranma-chan: [precipitando] AAAAH! Lo sapevo che andava a finire così! Ci sfracelleremo contro le onde!

Kuno: [idem] Già. Ma almeno moriremo insieme!

Ranma-chan: Ecco! Mi mancava giusto questo pensiero!


[Nabiki e Kodachi, attirati dalle grida, accorrono sul ponte.]


Kodachi: Sembra che quello stolto di mio fratello ne abbia combinata un’altra delle sue.

Nabiki: [guardando in basso] Uhm, dopotutto quei due si sono salvati!

Kodachi: [seguendo l’esempio di Nabiki] Quella strana pietra blu, che Tatewaki ostenta tanto fiduciosamente al proprio collo, porta davvero fortuna!

Nabiki: O forse, tutto sommato, è proprio Ranma ad essere nato con la camicia.


[La scena si sposta sulla ragazza con la treccia ed il senpai: i quali, effettivamente, non sono caduti in acqua, ma si sono semplicemente schiantati contro una delle scialuppe appese al bordo della nave. Kuno sopra la sventurata, per la precisione.]


Voce di Nabiki dall’alto: Tu che ne pensi, Ranma?

Ranma-chan: [parecchio dolorante] Oh sì! Sono… proprio… una persona fortunata!

Kuno: [completamente illeso, dato che Ranma gli ha fatto da materasso] Ra… ragazza col codino! Ma tu…

Ranma-chan: Eh?

Kuno: Mi hai salvato la vita, facendomi da scudo con il tuo corpo! [commuovendosi] Quale prova d’amore!

Voci fuori campo: Cosa sta succedendo?

Kuno: Oh no! [sconvolto] Ragazza col codino, come facciamo? Tutti i passeggeri stanno accorrendo qua… e noi ci troviamo in questa posizione così imbarazzante ed equivoca. [in lacrime] Quale vergogna, vorrei tanto sprofondare!

Ranma-chan: Davvero nobili parole le tue, senpai… Ma perché mentre dici questo, invece di levarti da sopra di me, ne stai addirittura approfittando per abbracciarmi e palparmi?! [sferrandogli un pugno e lasciandolo privo di sensi]


[Frattanto, tra la gente accorsa vediamo Nabiki, Kodachi e Sasuke più alcuni dei soggetti dell’alta società che abbiamo avuto modo di conoscere in precedenza.]


Nabiki: Tra quello che Kuno dice e quello che fa, c’è poca coerenza.

Sasuke: Largo! Fate largo al sovrintendente alla nave! [scorgendo Kuno svenuto] Aah! Signor Tatewaki! Ma cosa è successo?

Kodachi: [indicando Ranma] Non lo vedi, Sasuke? Una clandestina a bordo! Ti ordino di sbarazzarti di lei!

Sasuke: Sarà fatto! [lancia una rete, ma finisce solamente per imprigionare se stesso e Kodachi]

Kodachi: Sasuke! Sarebbe questa la tua idea?!

Sasuke: [chinando il capo] Sono desolato!

Asuka Saginomiya: [osservando Sasuke e Kodachi intrappolati insieme] OH OH OH OH! Signorina Kodachi, sembra che abbiate finalmente trovato il fidanzato che fa per voi!

Kodachi: Ci mancava giusto quella smorfiosa! [a Ranma] Ma non finisce qui, maledetta strega! Hanno mandato a chiamare il capitano della nave: ci penserà lui a sistemarti a dovere!

Nabiki: [agitandosi con fare teatrale] Oh no! Il capitano della nave! Ranma, ora sì che sei nei guai! [tendendo la mano] Certo che potrei anche tirartene fuori, se mi pagassi una buona volta…

Ranma-chan: [a Nabiki] Feh! Te lo puoi scordare! Non sei forse stata tu a chiamarlo?!

Nabiki: [schioccando nervosamente le dita, tra sé] Accidenti, l’ha capito!

Ranma-chan: E poi mi dici qual è il problema? Anzi, era ora! Finalmente potrò spiegarmi con una persona sana di mente!

Nabiki: Ma come? Non lo sai? Lui è…

Ranma-chan: Una persona saggia, assennata e responsabile, che antepone il bene dei passeggeri al proprio. Lo so a memoria, l’ho visto in un sacco di film!

Capitano della nave: [nascosto nell’ombra] Qualcuno mi ha mandato a chiamare?

Ranma-chan: Oh, giusto lei! [scendendo dalla scialuppa, e calpestando il corpo esanime di Kuno per prendere lo slancio] Guardi, è solamente un equivoco. [facendo gli occhi dolci] Sono una povera fanciulla innocente: ho un regolare biglietto di terza classe, ma mi premeva incontrare per pochi minuti un passeggero di prima. Solo questo. Mi affido al suo buon cuore, mio capitano!

Capitano della nave: Vedo, vedo. Ma il problema qui è un altro…

Ranma-chan: Ah, sì? E quale?

Capitano della nave: [rivelandosi alla luce] Che you must immediatamente tagliarti your codino! Understood?

Ranma-chan: Ma è… il preside della nostra scuola?!

Preside: [esibendo un grande sorriso] Aloha!

Nabiki: [a Ranma] Non l’avevi ancora capito? Ragiona, la nave appartiene alla famiglia Kuno. Chi altro ti aspettavi, Babbo Natale?

Ranma-chan: Ma… ma… lui dovrebbe stare al Furinkan! E non in un transatlantico diretto in America!

Nabiki: Ti correggo. Nessuno qui ha mai parlato di America. Si era detto solo che avremmo solcato l’Oceano Pacifico.

Preside: Yes! E this era per raggiungere le Hawaii! HA HA HA!

Ranma-chan: Allora siamo diretti alle Hawaii?! Non ci credo…

Preside: And now via quel codino!

Kodachi: Oh oh oh oh! Bravo, paparino adorato! Fai giustizia!

Ranma-chan: [preparandosi a combattere] Tu provaci solo, maledetto!

Kuno: Fermi tutti!

Preside: What? Che vuoi, Tacchi?!

Ranma-chan: Hai già ripreso i sensi, tu?

Kuno: [dando una sberla al preside] Io non sono Tacchi! [recuperando la sua abituale compostezza] E non ti permetterò di nuocere a colei che mi ha salvato la vita, ovvero la mia ragazza!

Ranma-chan: [dando una sberla a Kuno] Io non sono la tua ragazza!

Preside: [a Ranma] You sei la girlfriend di Tacchi? E gli hai salvato the life?

Ranma-chan: Beh…

Preside: Why non l’hai detto subito? I can’t combattere contro you! Anzi, meriti un premio!... Tieni questi 4000 yen!

Kuno: [inorridendo] Del denaro? Padre degenerato, non essere così volgare ed offensivo!

Nabiki: [strappando i soldi dalle mani del preside] Ma non ci offendiamo affatto! Questi li tengo io, come tesoriera della ragazza col codino!

Ranma-chan: [a Nabiki] Te li prendi tutti e 4000?! Però io te ne devo solo 2000, prima mi hai dato un’unica risposta!

Nabiki: Vero. Ma io ho parlato di 2000 yen a domanda. E tu me ne hai poste due. Semplice, no?

Ranma-chan: [tra sé] ARGH! Me l’ha fatta di nuovo!

Preside: Uhmm… però mio figlio is right! [a Ranma] Miss Ragazzacolcodino… oltre alla vile pecunia, non ci sarebbe something che desidereresti molto?

Ranma-chan: SÌ! SÌ!... Voglio dire, mi accontenterò di quella pietruzza che suo figlio porta al collo!

Kuno: Ragazza col codino, come sei ingenua! Dovresti saperlo che la vita non ha prezzo.

Ranma-chan: [con occhioni languidi] Ma a me infatti basta quella pietra senza valore!

Kuno: Non sia mai! La ragazza col codino merita un riconoscimento ben più tangibile.

Preside: It’s true!

Asuka: [intervenendo] Potrebbe unirsi a noi snob per cena, domani sera. Sempre che la signorina Kodachi non preferisca una maggiore intimità per sé ed il suo fidanzato.

Kodachi: [sempre intrappolata con Sasuke] Finiscila, vipera!

Kuno: È un’ottima idea! Allora è deciso! Domani sera, ragazza col codino, cenerai con noi: e magari, più tardi, avremo il nostro tête-à-tête.

Ranma-chan: Cosa?! Non posso aspettare fino a domani sera!

Kuno: EH EH! Come sei impaziente, mia adorata! Ma il corteggiamento richiede i suoi tempi, lo sai.

Kodachi: [tra sé] Un momento… Quella plebea a cena con noi? Ora che ci penso, ci sarà proprio da divertirsi! Oh oh oh!

Ranma-chan: [tra sé] E va bene, senpai! Starò al tuo gioco… e l’avrò vinta, come sempre!

Preside: Tutto a posto, allora! A tomorrow! [lanciando uno dei suoi ananas esplosivi, che spedisce Ranma in orbita]

Sasuke: [scorgendo Ranma-chan volare via] Guardate, signorini! Le stelle cadenti! Esprimiamo un desiderio…

Kodachi: [volgendo lo sguardo al cielo stellato] Oh Ranma caro, quanto vorrei che mi accompagnassi in questa crociera!

Kuno: Per quel che mi riguarda, il mio desiderio si è già avverato. La primavera è tornata ed il mio cuore versa calde lacrime di gioia. [riflettendo meglio] Pur tuttavia, la mia felicità sarebbe ancor più completa se fosse qui anche la dolce Akane Tendo!


[Già. A proposito! Dove avevamo lasciato Akane?]


Marinai: [rovesciando la loro cena in mare] Oooow! Oooow!

Akane: Ma cosa fate? Guardate che avete lasciato i vostri piatti a metà! E ne ho fatto altre tre porzioni!

Marinai: OOOOW! OOOOW!

Akane: Tsè! Grandi e grossi, e soffrono a tal punto il mal di mare!



Continua…



La situazione sembra complicarsi, per Ranma. La cena galante con gli snob si rivelerà realmente l’occasione adatta per sottrarre a Kuno la Lacrima del Mare? Quanti poveri innocenti dovranno sorbirsi ancora le schif… i manicaretti di Akane? E non dimentichiamoci che devono entrare in scena Ryoga e Mousse… Tutto questo nel prossimo capitolo! See you!



Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Il tragico invito a cena ***


A TITANIC STORY

by Kuno84





ATTO TERZO – Il tragico invito a cena


[È un nuovo giorno. Il sole è tornato ad illuminare le vicende degli uomini: anche di quelli imbarcati su una nave che, solitaria, solca il mare oceano, effimero puntino immerso nel vasto blu. Concentriamo nuovamente la nostra attenzione su alcuni personaggi a noi noti. Ranma, Akane e Nabiki si sono, infatti, radunate sul ponte di terza classe della “Queen Kodachi” per fare il punto della situazione.]


Ranma-chan: Ancora poche ore e potrò andare all’appuntamento col senpai.

Nabiki: [comodamente seduta su una sdraio] Ranma… ti rendi conto che, in vita tua, hai dato più appuntamenti a Kuno che ad una ragazza? Akane, secondo me dovresti esserne gelosa.

Akane: Che m’importa se lui è un pervertito?!

Ranma-chan: [accigliandosi] Piantatela, voi due!


[Una certa persona compare alle spalle dei nostri, sempre portando alle sue, di spalle, un mazzo di gigli bianchi.]


Asuka Saginomiya: Oh oh oh oh! Ero sicura di trovarvi qui!

Ranma-chan: Eh? Ma quella non è…

Akane: Asuka dei gigli bianchi?

Asuka: Signorina col codino, sono venuta a farvi visita per porgervi le mie più sincere congratulazioni: non è una fortuna alla portata di tutte, quella di poter banchettare con degli aristocratici quali siamo noi. Ovviamente, mi auguro che stasera non ci farete sfigurare…

Ranma-chan: Eh?!

Asuka: Ma certo, mia cara. Non penserete forse di cenare con noi vestita in quel modo, e con un portamento così sciatto?! Non è degno della fidanzata di Tatewaki Kuno. Sebbene la sorella, in quanto a fidanzati, sembri messa decisamente peggio…

Ranma-chan: Cosa?! Stai per caso insinuando che non conosco le buone maniere?!

Asuka: [sconvolta] Per chi mi avete preso? Non mi permetterei mai di insinuare una cosa del genere!... L’ho affermato esplicitamente, infatti!

Ranma-chan: Ah, sì? [alzando il pugno e gesticolando freneticamente] Ma ti faccio vedere io, ti faccio!

Nabiki: Un punto a favore di Asuka.

Akane: Eh, già!

Ranma-chan: Senti, dannata smorfiosetta! Non è da me alzare le mani contro una ragazza: se però vuoi una lezione, non hai che da chiederlo!

Asuka: [indignata] Alzare le mani… come una popolana? Troppo disdicevole! [facendosi aria con un ventaglio] So come potrete comunque smentirmi e dimostrare la vostra classe…

Ranma-chan: Uhm? Cioè?

Asuka: [assottigliando lo sguardo, mentre il ventaglio le nasconde un sorriso maligno] Che ne dite di un combattimento di Bon Ton?

Akane: Combattimento di Bon Ton? E che cos’è?

Asuka: [rivolgendosi ad Akane] Perbacco, ma che signorina ignorante che siete! “Bon Ton”, ovvero buona educazione, il galateo. Mi sono servita di tale perifrasi per riferirmi al complesso delle regole di comportamento ed eleganza nelle relazioni di società che ogni ragazza di buona famiglia dovrebbe avere la grazia di conoscere.

Akane: [alterata] Lo so anch’io cos’è il Bon Ton! Ho chiesto che cosa è un combattimento di Bon Ton!

Ranma-chan: Lascia stare, Akane! [con fare serio] Tanto Asuka ha parlato di eleganza e grazia, dunque è sicuro che la cosa non ti riguarda affatto.

Akane: [perdendo completamente la calma] Che?!

Ranma-chan: Forse non mi hai sentito? [facendole una linguaccia] Gnee gnee!

Akane: Idiota! [lanciando addosso a Ranma la sdraio, da cui Nabiki si è prontamente levata] Quando la finirai di comportarti in modo così immaturo?!

Nabiki: [con aria stanca] Senti da che pulpito…

Asuka: Ohibò! Che cosa sono questi comportamenti tanto villani? [osservando Ranma-chan svenuta sotto la sdraio, con un sorriso ebete e la lingua ancora di fuori] E voi, signorina col codino, cosa fate? Vi siete messa a dormire mentre vi stavo parlando?! Non è certo un buon inizio… Comunque, tenete questo! [lanciando per terra un depliant] A stasera! [dileguandosi]

Akane: Se n’è andata?… Dunque era venuta qui apposta per sfidare Ranma? Ma perché?

Nabiki: Avrà di certo qualcosa in mente. [raccoglie e legge il depliant]

Akane: Già… e temo che giocare pulito sia l’ultimo dei suoi pensieri, tanto per cambiare… Cosa c’è scritto lì?

Nabiki: Sono illustrate le regole della competizione. [leggendo] Praticamente, si tratta di una battaglia da svolgersi a tavola, in cui vince la persona che si comporta nella maniera più educata e socialmente adatta.

Akane: Francamente, non mi sembra la “battaglia” ideale per uno come Ranma.

Ranma-chan: [da terra] Eeeeh eh eh eh…

Nabiki: Ti sei già ripreso, tu?

Ranma-chan: [rialzandosi in piedi] Quell’oca… come ha osato sfidarmi e darmi della sciatta?! Povera illusa!

Nabiki: Uff, ci risiamo! Quando Ranma sente le parole “combattimento” o “sfida”…

Akane: … perde completamente la testa.

Ranma-chan: [sghignazzando istericamente] BWA-HA-HA! Non sono mai stato sconfitto in un qualsiasi combattimento e non comincerò certo adesso! [puntando l’indice verso l’alto] Vedrai, Asuka! Sarò la regina della serata!

Akane: [sudando con fare nervoso] Ha detto… “la regina”?

Nabiki: È in momenti come questi che sono felice che Ranma sia il tuo fidanzato.

Voce fuori campo: Non, non!

Ranma-chan: Eh? Ma chi…

Donna misteriosa: [bacchettando Ranma sul capo con una pentola] Quale estrema volgarità! Non si ride a bocca spalancata! [mostrandosi alla luce] Mademoiselle Ranma, che ne è di tutti gli insegnamenti che ti ho faticosamente impartito?!

Akane: Madame Saint Paul? C’è pure lei?

Madame Saint Paul: Non posso tollerare un simile abominio! Mi assicurerò di arbitrare io stessa la tenzone che avrà luogo nel corso del banchetto di questa sera. E non sarò di certo indulgente, con chi assume comportamenti talmente plebei! [dileguandosi]

Ranma-chan: [dolorante] Che… che è stato?

Picolet Chardon: [sbucando dal nulla] Povera, povera mademoiselle Ranma!

Akane: Ma oggi tutti vanno e vengono?

Picolet: [succhiando la testa di Ranma in un improbabile bacio] Pauvre, pauvre petit mademoiselle!

Ranma-chan: [stendendo Picolet con un pugno] Ti ci metti anche tu?!

Picolet: [con la mascella slogata] Mademoiselle è pudica come la ricordavo. Volevo solo porgerle il mio conforto per la difficile situazione in cui si è cacciata. Dato che madame Saint Paul è molto severa nei suoi giudizi, questa sera rischia seriamente di fare una brutta figura!

Akane: Penso che Picolet abbia ragione. Ranma, perché non lasci stare?

Ranma-chan: [pulendosi dalla saliva con un asciugamano] Non dire fesserie! Non mollerò ora che il traguardo è a portata di mano… Per vincere la sfida, devo comportarmi come una fanciulla di buona famiglia? Nessun problema! Per tornare un ragazzo per intero, sono disposto a diventare la più donna fra le donne!

Nabiki: Questa frase non sembra avere molto senso…

Kuno: [sbucando dal nulla] Ragazza col codino, ho appena saputo! [abbracciando Ranma] Ma hai tutto il mio sostegno!

Ranma-chan: ANCORA?! Ma che avete tutti?! Ne ho abbastanza! [scaglia Kuno in orbita con tutta la sua forza]

Kuno: [volando via, senza scomporsi] EH EH! Ecco che ancora una volta sfido la legge di gravità… ci sarà mai qualcosa che Tatewaki Kuno non sia in grado di fare?

Ranma-chan: [respirando affannosamente] Ci voleva! Almeno ho potuto sfogarmi.

Nabiki: Scusa se m’intrometto ma…

Akane: Tutto quello che stai facendo non aveva lo scopo di avvicinare Kuno?

Nabiki: Mentre tu lo hai appena scacciato, proprio ora che avevi il talismano a portata di mano.

Ranma-chan: [cadendo gambe all’aria] Nooo! Dannazione, è vero! [gridando, in lacrime] L’ho perso quand’era praticamente mio!

Picolet: [fraintendendo, tra sé] Parbleu! Questo Kuno è, dunque, l’uomo che ha rubato le cœur alla mia amata mademoiselle?


[Frattanto, la “Queen Kodachi” prosegue il suo viaggio. L’astro diurno splende alto nel cielo, sempre ignaro delle volgari faccende terrene: soprattutto, del fatto che il “saggio, assennato e responsabile” capitano della nave si trova già costretto ad affrontare la prima grande crisi di bordo.]


Preside: What? Come sarebbe a dire che l’intero equipaggio è knock-out?

Sasuke: Sembra che i marinai abbiano mangiato qualcosa di avariato, ieri sera: sono tutti quanti in infermeria, adesso. Però le notizie sono positive, pare che se la caveranno.

Preside: But è terribile! Bisogna fare something al più presto!

Sasuke: Oh, ma non ce n’è bisogno. Questa nave è una meraviglia della tecnologia, basta inserire il pilota automatico e tenere la rotta: raggiungerà la destinazione senza alcun problema.

Preside: “Pilotautomatico”? What diavoleria è questa? When sono andato alle Hawaii the first time non c’era alcun “pilotautomatico”. Piuttosto, you remember quei due clandestini che abbiamo trovato ieri? Li metteremo a lavorare!

Sasuke: M-ma… come le dicevo prima, non è affatto nece…

Preside: Niente ma! Io sono your Captain e la mia parola è legge! Ora prostrati davanti a me!

Sasuke: Sissignore! [prostrandosi]

Preside: [accigliato] “Sissignore”?! What’s that? You devi chiamarmi “my Captain”!

Sasuke: Sissignore! Volevo dire… agli ordini, “my Captain”!

Preside: Così va meglio.


[In quel mentre, Kodachi Kuno è in febbrile attesa sul ponte più alto della nave.]


Kodachi: Tatewaki è in ritardo. Eppure mi aveva garantito che, dopo essere andato a far visita all’odiata ragazza col codino, mi avrebbe raggiunto qui al volo!


[Appena Kodachi termina di parlare, il senpai precipita e si schianta giusto di fianco a lei.]


Kodachi: Fratello mio, non posso dire che tu non sia stato di parola.

Kuno: [rialzandosi prontamente in piedi] Come vedi, Kodachi, eccomi di ritorno. La ragazza col codino era piuttosto emozionata per via della nostra cena di stasera, così ho pensato di lasciare che si prepari con calma e, dato che è una così bella giornata, ho fatto “due passi” nel limpido cielo azzurro…

Kodachi: Molto bravo! Lo dicevo che eri con la testa fra le nuvole, come al solito!... Scommetto che ti sei dimenticato che stamane dovevi aiutarmi a disfare i nostri bagagli: Sasuke è impegnato di là con nostro padre, dunque non vorrai abbandonare una fragile fanciulla come me in balìa di un compito tanto ingrato!

Kuno: Si tratta di questo? Non me n’ero occupato già ieri, subito dopo il nostro imbarco?

Kodachi: Spiritoso come sempre! Quello era il minimo indispensabile: il grosso dei bagagli è qui che attende ancora di essere collocato nella mia cabina…

Kuno: [issandosi una dozzina di roba, tra valigie e bauli] Mi domando se era proprio necessario che ti portassi tutta la casa appresso.

Kodachi: Non lamentarti, fratello scansafatiche! Se stavo ad aspettare te anche per sistemare le mie adorabili creaturine, a quest’ora povere loro!

Kuno: Quasi li scordavo! Dove stanno i nostri cari animaletti domestici?


[Mentre i fratelli Kuno parlano, un passeggero si tuffa nella piscina olimpionica poco distante.]


Kodachi: Mmm, fammi pensare… credo di aver messo mister Sharky nella piscina, che gli ricorda tanto il laghetto della nostra villa.


[Il passeggero si catapulta fuori della piscina, inseguito da un grosso squalo.]


Kodachi: Oh eccolo là! Guarda come si diverte!

Kuno: E gli altri dove sono?

Kodachi: Verdolino dovrebbe essere nella sala massaggi a rilassarsi un po’, mentre il signor Kitty si era diretto in palestra a sgranchirsi le zampe…


[Dalla sala massaggi e dalla palestra della nave si odono numerose grida, del tipo, rispettivamente, di “Un alligatore mi insegue!” e “Aiuto! Una tigre!”]


Kuno: Non avremmo fatto meglio a lasciarli a casa?

Kodachi: Come sei insensibile! I poverini si sarebbero sentiti tutti soli. E poi avevano bisogno anche loro di una vacanza… Piuttosto, non perdere altro tempo e portami quei bagagli! [si leva la veste, rimanendo in body, e si avvolge in un mantello scuro come la notte, stringendo tra i denti una rosa nera] La sottoscritta ha altro da fare, adesso. [scompare in un vortice di petali neri]

Kuno: [rimasto solo, ricoperto da capo a piedi dai petali neri] Ho come l’impressione che quella pazza di Kodachi stia architettando qualcosa…


[Nel ristorante ancora spoglio, Asuka Saginomiya sta intanto tessendo le sue trame.]


Asuka: Il fratello della mia avversaria giurata è un mio avversario. A maggior ragione, la ragazza del fratello della mia avversaria giurata è… oh, si è capito! Non posso dunque permettere che stasera quella donna così sciatta faccia una bella figura. [disseminando vari trabocchetti] Ma so io come sistemarla… Oh oh oh oh!


[Asuka esce dal salone. Subito dopo, vi entra Kodachi.]


Kodachi: Quella maledetta della ragazza col codino ha finito di mettersi sulla mia strada! [disseminando trabocchetti vari] Stasera la umilierò pubblicamente e me ne libererò una volta per tutte! Oh oh oh oh!


[Il momento è solenne. Per la prima volta nella loro vita, la Rosa Nera e il Giglio Bianco, pur agendo l’una all’insaputa dell’altra, si trovano perfettamente d’accordo su qualcosa.]


Asuka / Kodachi: La ragazza col codino sarà conciata per le feste! OH OH OH OH OH OH OH!

Passeggeri della nave: [già "logorati" dall'incontro con gli animaletti domestici di casa Kuno, odono le due risate stridule all’unisono] Ci sono ancora altre belve feroci in giro? Questo è troppo! [s’imbarcano sulle scialuppe e scappano]


[In un altro punto dell’imbarcazione.]


Ranma-chan: Etcì! Qualcuno sta parlando di me.

Nabiki: Dovresti esserci abituato.

Picolet: Mademoiselle Ranma, sei sicuramente il centro delle attenzioni dei miei compagni snob: non hai idea del pasticcio in cui ti trovi, mon chère. [additandola] Urge rimediare al più presto… via quei vestiti!

Ranma-chan: [dando un calcio in faccia a Picolet] Non è il momento di fare lo sporcaccione!

Picolet: [col piede di Ranma ancora piantato nel viso] Mi hai frainteso… intendevo dire che devi scegliere un abito opportuno per non sfigurare questa sera.

Ranma-chan: Già, non ci avevo pensato!

Picolet: Seguimi, nella mia cabina c’è qualcosa che può fare al caso nostro…


[Il tempo passa rapidamente e presto sopraggiunge un altro tramonto. Poche cose sono cambiate, sulla “Queen Kodachi”, e tra queste…]


Preside Kuno: [vestito da pirata, con tanto di pappagallo impagliato sulla spalla] Ora sì che va bene! You non sei agree, Sasuke?

Sasuke: [vestito da mozzo] Sissignore! Tutto quello che dice lei, signore!

Preside: What?

Sasuke: Volevo dire: “my Captain”!

Preside: Così va meglio. Come procede la navigazione?

Sasuke: Uhm, lo chiederò al nostro nuovo timoniere. [a voce alta] Timoniere, come procede la navigazione?

Ryoga: [al timone] Dunque, secondo la cartina la montagna dovrebbe essere davanti a noi. Ma perché non la vedo? Chiederò alla vedetta. [rivolgendosi verso l’alto] Vedetta, tu scorgi qualcosa?

Mousse: [sopra, di vedetta] Non vedo niente!

Sasuke: Continuo a pensare che era meglio il pilota automatico… [tornando alla propria postazione]

Ryoga: [sospirando, tra sé] Cara Akane-san, il mio viaggio di addestramento si sta rivelando più lungo del previsto. So che non posso tornare sui miei passi, non finché non sarò diventato abbastanza forte da sconfiggere quel maledetto di Ranma e diventare degno di chiedere la tua mano. Eppure il mio cuore non riesce a cessare un momento di pensare a te, e questa lontananza forzata non fa che acuire il dolore. Vorrei tanto sapere… [a voce alta] Akane, dove sei in questo momento?

Akane: Ehm, veramente sono dietro di te… ciao, Ryoga…

Ryoga: [spiccando un balzo] AARGH! A-Akane… cosa ci fai tra queste cime sperdute? Non ha senso. Ma certo, ho capito: sto dormendo e dunque siamo in un sogno!

Ranma-chan: [saltando sulla testa del ragazzo] Ryoga… lasciami indovinare, ti sei perso un’altra volta?

Ryoga: [con la testa curvata per il peso] Ranma?! Se ci sei tu, allora questo dev’essere un incubo!

Ranma-chan: Piantala di dire fesserie! [dando ripetuti calcetti sul capo di Ryoga] Torna alla realtà!

Ryoga: [spedendo Ranma in orbita con un violento pugno] Mi stai facendo male, idiota!… Un momento, ho avvertito del dolore! [piangendo di felicità] Ma allora non sto sognando, Akane è davvero qui davanti a me!

Ranma-chan: [tornando a terra e stendendo Ryoga con un martello gigante] Tu mi hai fatto più male, stupido suino!

Akane: [strappando il martello dalla mano di Ranma e piantandoglielo in testa] Smettila! Hai cominciato tu!

Ryoga: [tra sé] Che gioia… la dolce Akane ha preso le mie difese! [a Ranma, squadrandola] Ben ti sta! E poi, vuoi dirmi cosa ci fai qui in montagna con quell’abito lungo da sera… e da donna?

Akane: Ehe… è una lunga storia…

Ranma-chan: Non sono affari tuoi! Inoltre non siamo in montagna!

Ryoga: Uhm? Non ti seguo!

Ranma-chan: Uff, vedrò di fartelo entrare in quella zucca vuota che hai… Guarda bene! Cosa vedi davanti a noi?

Ryoga: [guardando] Acqua.

Ranma-chan: Bravo! E che cosa vedi dietro di noi?

Ryoga: Acqua.

Ranma-chan: E alla tua destra?

Ryoga: Acqua.

Ranma-chan: A parte il fatto che ti sei voltato a sinistra, ancora bene! E dall’altro lato?

Ryoga: Di nuovo acqua.

Ranma-chan: Fuoco! Volevo dire, perfetto!… Cosa deduci da tutto ciò?

Ryoga: Che questi laghi di montagna sono più vasti di quel che credevo.

Ranma-chan: [cadendo gambe all’aria] Ci rinuncio!

Akane: Senti, Ranma. Non è ora di andare?

Ranma-chan: È vero! Ora non ho tempo per te, Ryoga! Mi aspettano a cena! [allontanandosi con Akane]

Ryoga: [rimasto solo] A cena…?


[Ed eccoci all’ingresso del lussuoso ristorante a dieci stelle del ponte numero tredici, prima classe super-extra-lusso.]


Sasuke: Altolà, chi è la?!

Akane: Sasuke, ma sei dappertutto!

Ranma-chan: Fatti da parte, tu! Stavolta ho un regolare invito.

Sasuke: [controllando una lista] Lei sì, la signorina Akane no.

Akane: Ma…

Ranma-chan: [ad Akane] Non preoccuparti, tanto sarà questione di poco. Tornerò da vincitore! [entra]

Akane: [tra sé] Ranma…


[All’interno.]


Kuno: [andando incontro a Ranma-chan] Sei arrivata, ragazza col codino! Vieni, vieni!

Ranma-chan: Buonasera, senpai!


[Gli altri ospiti snob si avvicinano a Ranma-chan.]


Picolet: [tra sé] Com’è bella, con quell’abito! Sembra proprio una di noi. [a voce alta] Mademoiselle Ranma, lascia che ti presenti alcuni dei nostri commensali. Conosci già madame Saint Paul, mentre lei è Asuka Saginomiya: la sua famiglia è una delle più aristocratiche di Tokyo…

Ranma-chan: [porgendole nervosamente la mano] Anche con Asuka, ci conosciamo già.


[Ranma stringe la mano di Asuka, solo per venire attraversata in tutto il corpo da una potente scarica elettrica.]


Asuka: Oh oh oh oh! Ma come, mia cara? Dimenticate forse che il primo a stendere la mano per salutare dev’essere la persona di maggior importanza, ovverosia, in questo caso, la sottoscritta? [sfilandosi il guanto e rivelando un congegno elettrico al proprio polso] O devo piuttosto dire che non avete mai conosciuto una così basilare regola dell’etichetta?

Ranma-chan: [riprendendosi] EHI! SENTI, TU…

Madame Saint Paul: [bacchettando Ranma con la solita pentola] Non si alza la voce con la propria interlocutrice. Questo ti costerà una penalità di 100 punti!

Ranma-chan: [dolorante] Una… una penalità?

Kodachi: Non l’hai ancora capito, smorfiosetta?

Asuka: Il combattimento di Bon Ton è già iniziato.

Picolet: [sconfortato, tra sé] Dopotutto, forse è vero quel detto secondo cui l’abito non fa il monaco… [succhiando un cocomero come fosse una caramella, con tanto di bocca conseguentemente deformata] Povera mademoiselle, se solo avesse la nostra classe!



Continua…



Ahinoi! Questa volta Ranma sembra seriamente in difficoltà… senza contare che, all’orizzonte, si profilano ancora nuovi imprevisti. Tutto questo nel prossimo capitolo! See you!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La tragica cena di gala ***


A TITANIC STORY

by Kuno84





Nihao a tutti. Strano ma vero, ecco un nuovo aggiornamento! Prima di lasciarvi col capitolo, passo velocemente a ringraziarvi uno ad uno per le stupende recensioni che avete lasciato! ^_^


Maggie 95 - In effetti, tra Picolet e il preside Kuno, quella nave sta diventando poco a poco una torre di Babele! XD Kodachi e Asuka fanno un tantinello paura anche a me, è un bene che le loro attenzioni siano per adesso focalizzate sul solo Ranma. “Battute in stile ranmiano”? Grazie! ^//^ Il combattimento di Bon Ton avrà luogo per intero in questo capitolo, chissà chi lo vincerà!

Maryku - Asuka e Kodachi che hanno la stessa idea e agiscono in perfetta sincronia fanno alquanto impressione, sembra un po’ come sovvertire l’ordine naturale delle cose. Vedremo se sapranno appianare le loro divergenze in nome della disfatta di Ranma-chan. Sono contento di vederti tra le lettrici. ^_-

Akane25 - Sono felicissimo quando mi dici che trovi la lettura fluida e scorrevole, vuol dire che ho fatto la scelta giusta a livello stilistico. Ormai lo saprai, sono un sostenitore della dignità dello stile teatrale, che in questo caso poi mi sembrava calzare a pennello per questa storia simil-manga. ^^ Spero ti piaccia anche questo capitolo, fammi sapere!

Laila - Il fatto che tutti i capitoli comincino per “tragico/a” è un’idea che mi venne poco prima di pubblicare il primo capitolo. Serve ad esasperare il lato comico, e far capire che intendo mettere il povero Ranma in situazioni “fantozziane”. In effetti si tratta proprio di un omaggio a Fantozzi, e non è il solo… vedi la nuvoletta che piove sulla ragazza col codino alla fine del primo atto. ^_-
Gli animali della famiglia Kuno: Verdolino lo conosciamo tutti; mister Sharky compare nell’episodio delle lezioni di nuoto, e poi sostituisce Verdolino negli OAV; il signor Kitty invece… me lo sono inventato io. ^^’ Spero che non sfiguri troppo, tra gli altri “animaletti domestici”.
Eccome se sono crudele con Ranma, lo hai notato? XD E devi ancora vedere cosa ho in serbo per lui nei prossimi capitoli…

Stray cat Eyes - Tu mi dici di non arrossire, ma mi dici come faccio di fronte ai tuoi commenti? Leggo ciò che scrivi, e mi riempio di gioia! Riguardo allo stile, le caratterizzazioni, non immagini quanto tenga a queste cose e dunque quanto mi renda felice leggerti e scoprire di essere riuscito nel mio intento. In particolare, man mano che avanzo con i capitoli, sto imparando come sia impegnativo gestire lo stile teatrale, saper essere fluido e al tempo stesso non “bruciare” gli avvenimenti in un secco botta e risposta. Le tue parole mi fanno tirare tanti, ma tanti sospiri di sollievo. ^^’
Sui personaggi, spero che saranno IC anche in questo capitolo, ho sempre paura di “piegarli” troppo alle gag escogitate. Tatewaki Kuno è forse il mio personaggio preferito dopo i protagonisti, questa è praticamente la sua storia e dunque cerco di rendergli omaggio come posso. Kodachi, io la vedo innanzitutto come la sorella di Tatewaki: dunque, pazza ma non solo. Anche lei sa essere imperturbabile, quando vuole. Vive in un mondo suo, e lei è ovviamente al centro di questo mondo: le varie Akane e ragazze col codino sono delle streghe invidiose, che vanno punite se scocciano troppo. Ryoga timoniere e Mousse vedetta hanno riscosso un enorme successo, vedo. XD Temo che però non faranno molta strada (in tutti i sensi).
Grazie ancora per la tua bellissima recensione! ^^

Tiger Eyes - Lo sai che ho trattenuto il fiato mentre leggevo il tuo commento? XD Il fatto è che ero parecchio insoddisfatto del terzo capitolo (lo sono anche di questo, a dire il vero ^^’) e quindi ero preparato ad osservazioni più che legittime. Per fortuna sono sempre io troppo pessimista (spero di esserlo anche questa volta), e sentirti al contrario parlare addirittura di “takahashianità” (l’obiettivo supremo cui tende ogni fan-writer di Ranma, presumo) mi ha scaldato il cuore! ^^
Sono felice che tu abbia apprezzato anche gli intrecci e i collegamenti tra le gag dei vari capitoli, infatti molte scenette dei primi due capitoli servivano a preparare le successive. L’hai notato, cerco in tutti i modi di non lasciare tempi morti tra una battuta e l’altra. Non pretendo che riescano tutte, anzi la mia speranza è che il lettore, qualora si trovi di fronte ad una gag venuta male, legga subito la successiva e se ne dimentichi. XD
Grazie, di cuore, come sempre, anche a te! Ricorda che confido sempre nelle tue osservazioni!

Lavs684 - Ho un debole per i personaggi minori, non riesco ad inserirne meno di due-tre in ogni mia storia. Sono contento che la mia Asuka ti sia piaciuta! ^^ Diciamoci anche che avevo voglia di rifarmi, dopo che l’avevo usata malamente in una mia vecchissima fanfiction (“Tutte pazze per Kuno”). Spero che la gradirai anche in questo capitolo, in questa inusuale (e inconsapevole) alleanza con Kodachi.
Continuo a notare il successo che ha avuto la gag di Ryoga e Mousse. XD E poi… guarda, non chiedermi da dove mi sia venuta fuori l’idea del combattimento di Bon Ton perché non so proprio cosa risponderti. XDD Immagino che il manga sia una continua fonte di ispirazione, il bello è che la mia mente ha immaginato un altro paio di “combattimenti” che potrei utilizzare in storie future…

Riccardo - In effetti, quell’osservazione iniziale di Nabiki (sul numero degli appuntamenti tra Ranma e Kuno) è proprio una mia osservazione, quei due non ci staranno nascondendo qualcosa? XD Non avevo pensato al fatto che Asuka avrebbe potuto consegnare il depliant in maniera più “cruenta”, ci stava tutto. Sono contento tu abbia apprezzato (come molti altri) la gag di Kuno che vola in orbita credendo di sfidare lui la legge di gravità. Il triangolo Ranma-Kuno-Picolet intendo svilupparlo, anche se non ancora in questo capitolo. Spero che il combattimento di Bon Ton sia di tuo gradimento. ^^

Apple92 - Grazie anche a te! ^^ Non sai quanto avrei voluto aggiornare prima, cercherò di rifarmi con i prossimi capitoli. Akane non potrà entrare nella sala della sfida, almeno per adesso: ma forse non è una cosa tanto negativa, visto ciò che attende Ranma… Adoro inserire Picolet nelle mie storie, pensa al “Gioco dell’Oca” dove è praticamente un co-protagonista. Ma in questo capitolo a farla da padrona, ti anticipo, sarà madame Saint Paul…

Moira - Vedere i tuoi commenti mi onora sempre! Ripeto quanto già detto su Tatewaki Kuno, adoro caratterizzarlo e soprattutto restituire quella sua aria imperturbabile che assume spesso nel manga. ^^ Lui e Kodachi non si dimenticherebbero mai dei loro indifesi animaletti, ora c’è da augurarsi che non si dimentichino di dar loro da mangiare, quelli potrebbero anche servirsi da soli. XD Non preoccuparti per il ritardo, non supererà mai il mio negli aggiornamenti. V_V Buona lettura! XD




Riassunto delle precedenti puntate – Ranma vuole far colpo su Kuno, ma essendo il ragazzo, cioè la ragazza del fratello della rivale di Asuka, questa com’è ovvio lo sfida, anzi la sfida ad un combattimento di buone maniere. Picolet sembra geloso, Akane sembra preoccupata, mentre Nabiki sembra se stessa. In mezzo a questa confusione, dovrebbe esserci la Lacrima del Mare, mentre il mare, quello vero, trascina alla deriva la nave dei nostri… nel senso letterale dell’espressione, visto che a guidarla c’è Ryoga… Tutto chiaro, no? Allora via con la storia!


ATTO QUARTO – La tragica cena di gala.


[All’interno del lussuoso ristorante a dieci stelle del ponte numero tredici, prima classe super-extra-lusso.]


Asuka: Signorina col codino, spero che non ve la sarete presa per così poco. Dopotutto, siamo solo all’inizio del combattimento.

Ranma-chan: [tra sé] Così la lotta è già cominciata? Non devo più abbassare la guardia!

Madame Saint Paul: [suonando un gong portatile] Si dia inizio al secondo round!

Kuno: [già seduto] Vieni, ragazza col codino! Accomodati al tavolo, qui vicino a me.

Ranma-chan: [tra sé] Già, non devo dimenticarmi che il mio obiettivo è Kuno, non devo sprecare quest’occasione. [a Kuno, sorridendo] Arrivo, senpai!


[Ranma accenna a sedersi alla sinistra di Tatewaki, ma la sedia sotto di lei crolla facendola cadere gambe all’aria.]


Kodachi: Che strano! Devono esserci delle termiti davvero molto grosse, a bordo.

Asuka: [a Ranma-chan] Oh oh oh oh! Non sapete che l’invitata di maggior riguardo deve sedere alla destra del padrone di casa? Eppure è una regola così basilare del Bon Ton!

Madame Saint Paul: [segnando su un taccuino] Altri cinquanta punti di penalità.

Ranma-chan: [dolorante, tra sé] Maledizione! Mi occuperò più tardi della Lacrima del Mare, per adesso devo solo pensare a non perdere questa sfida… [rialzandosi e sedendosi alla destra di Tatewaki] EH EH! Che distratta che sono! Ma certo che lo so, ero soltanto sovrappensiero!

Picolet: Aspetta, mademoiselle…

Kodachi: [tappandogli la bocca] Ah-ha, non si suggerisce.


[Ranma-chan si appoggia sulla sedia, solo per venire fulminata da una scarica di corrente.]


Ranma-chan: [a terra, incenerita] Chi è quel pazzo che ha messo qui una sedia elettrica?!

Kodachi: Ma guarda, ecco dov’era finita. Non la trovavo da nessuna parte…

Asuka: Siete stata ancora “distratta”, signorina col codino: dato che, ovviamente, l’invitata di maggior riguardo è la sottoscritta, e dunque spetta a me sedere alla destra di Tatewaki Kuno. [batte le mani, facendosi portare da un servitore una nuova sedia più simile ad un trono, quindi prende posto]

Madame Saint Paul: [annotando] Male, male.

Kuno: [impassibile] Ragazza col codino, non vuoi accomodarti anche tu?

Ranma-chan: [trascinandosi, a terra, verso il posto a fianco di Asuka.] Non devo… arrendermi…


[Ranma si siede timorosa. E la sua paura si rivela fondata, dato che un istante più tardi la seggiola si ribalta all’indietro, scaraventandola contro una parete.]


Asuka: Toh, avete trovato anche il mio seggiolino eiettabile! Credevo di averlo perso!

Kodachi: Non sarò io a ricordare che uomini e donne devono disporsi in maniera alternata.

Madame Saint Paul: [che ha finito la prima pagina del taccuino] Male, male.


[Spiando dalla finestra che dà all’esterno, due delle sorelle Tendo stanno frattanto seguendo lo strano confronto.]


Nabiki: [sgranocchiando delle patatine da un pacco] Sembra una cena molto movimentata.

Akane: Povero Ranma! Asuka e Kodachi erano già una spina nel fianco, prese singolarmente. Ma insieme sembrano invincibili!

Nabiki: Diciamocelo… Ranma non avrebbe avuto alcuna speranza in ogni caso, trattandosi di una sfida di buone maniere. Comunque, quando ci sono di mezzo i Kuno, non c’è mai da star tranquilli.

Akane: A proposito… hai sentito le grida dei passeggeri, questo pomeriggio? Sembra che sulla nave ci siano anche le loro “bestioline”. Ti confesso che ho un po’ paura, qui fuori al buio.

Nabiki: Ma su, sorellina, non fare la fifona. Non penserai che ti salteranno alle spalle da un momento all’altro?


[D’improvviso, un’ombra minacciosa si avvicina alle ragazze. Ed una zampa si poggia sulla spalla di Akane, prima che lei possa reagire.]


Akane: [scattando di lato spaventata] Aaaah!

Panda: [con cartello] ‘CUCÙ! STATE GIOCANDO A NASCONDINO?’

Akane: Ma… è lei, signor Saotome? Quand’è che è salito su questa nave?

Nabiki: Ovviamente si sarà intrufolato di nascosto.

Panda: ‘SE SONO QUI, È PER UN IMPORTANTE MOTIVO. VOI RAGAZZINI AVETE BI--’


[Il panda impreca nella sua “lingua”, dato che il pennarello ha improvvisamente smesso di scrivergli.]


Panda: Boh! Bo-boo!

Akane: [versandogli dell’acqua calda da una teiera] Non è meglio se torna umano?

Genma: Grazie mille! Così sarà più facile procurarmi un pennarello nuovo.

Nabiki: Non fa prima a parlarci direttamente?

Genma: Oh, giusto! Dicevo… voi ragazzini avete bisogno della presenza di un adulto responsabile, che vi controlli durante questo lungo e pericoloso viaggio!

Nabiki: Un adulto responsabile? Allora lei cosa ci fa qui?!

Akane: E poi l’abbiamo capito, che è venuto per scroccarsi la crociera gratis.

Genma: [indignato] Che gioventù ingrata! E dire che mi sono sacrificato passando quasi due giorni chiuso nella cambusa, costretto a nutrirmi di nient’altro che aragoste e caviale!

Nabiki: Aragoste e caviale?

Genma: Erano le provviste per i passeggeri di prima classe super-extra-lusso.

Akane: Un momento! Ci stiamo dimenticando di Ranma!

Nabiki: [indicando la finestra] Tanto non sembra aver fatto alcun progresso.


[All’interno.]


Ranma-chan: [strisciando, ormai terrorizzata, verso un posto qualunque] S-speriamo… c-che sia la volta buona!


[Non appena Ranma tocca la nuova sedia, questa salta in aria.]


Ranma-chan: [a pezzi, esasperata] E ora si può sapere che cosa ho fatto?

Kodachi: [accomodandosi con grazia] Oh oh oh oh! Semplice. Non ci si siede a tavola prima della padrona di casa… e quella sono io.

Madame Saint Paul: [picchiando Ranma con una pentola] Male, male! Mademoiselle Ranma, è così che ricordi quello che ti ho insegnato?!

Picolet: [sconsolato] Povera mademoiselle…


[Siccome la situazione si sta facendo piuttosto monotona, operiamo un cambio di scena. Infatti, poco distante, qualcuno ha lasciato il suo compito di vedetta, avendo ben altro per la testa.]


Mousse: È così, ti dico, Shan-pu. Ho avuto i miei primi sospetti vedendo quel maledetto di Saotome a bordo di questa nave, e per giunta esibendo le proprie grazie femminili! Lui non fa niente per niente, così mi sono insospettito e ho cercato di saperne di più… No, non parlare, non ho ancora finito! Come ti dicevo, poco fa ho scovato Nabiki Tendo e mi sono fatto raccontare di questa pietra, la Lacrima del Mare, e di come possa annullare la maledizione di Jusenkyo… Non apri bocca, eh? Sapevo che la notizia ti avrebbe scioccata. Stasera stessa, io e te saremo un uomo e una donna per intero e potremo finalmente tornare in Cina e sposarci, amore mio!… Che… che ne dici? Non rispondi? Ma allora, siccome chi tace acconsente… vuol dire che sei d’accordo a sposarmi! Dunque mi ami! Come sono felice, Shan-pu mi ama! Shan-pu mi…

Ryoga: [stendendo Mousse con un pugno] Per prima cosa, non sono Shan-pu. In secondo luogo, ho saputo quanto basta… In effetti, il comportamento di Ranma mi pareva strano… e ora che ci penso…


[Ricordo di Ryoga.]


Ranma-chan: Ora non ho tempo per te, Ryoga! Mi aspettano a cena… [allontanandosi con Akane]


[Fine del ricordo di Ryoga.]


Ryoga: Una cena, eh? [allarmandosi] Questo può voler dire solo una cosa… Devo fare presto, non c’è tempo da perdere!


[Il giovane Hibiki corre deciso in direzione del ristorante – meglio, prendendo la direzione opposta – e così, tutto d’un tratto, la tensione sembra salire alle stelle. Ma noi ci sposteremo per un attimo a parecchi chilometri di distanza, in un luogo meno movimentato. Ovvero, che ci crediate o no, casa Tendo.]


Soun: [con il solito giornale tra le mani, visibilmente commosso] Oggi, dopo tanto tempo, sono riuscito a leggere tutte le notizie senza essere mai disturbato. Ah, come mi mancavano i semplici piaceri della vita quotidiana!

Kasumi: [entrando in soggiorno con un vassoio] Ti ho portato il tè, papà.

Soun: Grazie, Kasumi. [volgendo lo sguardo all’esterno, verso il cielo stellato] Non trovi anche tu che questa sia una serata perfetta? La quiete del crepuscolo estivo, intervallato solo dal frinire delle cicale, risveglia in me la serenità dell’uomo semplice che ha trovato le gioie della vita tra le mura della sua casetta… AH AH AH! Sto diventando poeta!

Kasumi: [sorridendo] Sei molto bravo, papà!

Soun: È da quando i Saotome sono venuti a vivere con noi, che non passavo un’intera giornata così tranquilla. Nessun imprevisto. Nessuna trasformazione nel mio laghetto. Nessun artista marziale assatanato, nessun’amazzone che mi distrugge i muri di casa, nessun allenamento volto a demolirmi la palestra. Proprio una serata perfetta!

Kasumi: Sono contenta per te.

Soun: Sai che ti dico? Sono così felice, ma così felice, che ora mi farò una passeggiata in giardino, respirando a pieni polmoni l’aria della quiete.

Kasumi: È un’ottima idea!


[Soun si alza in piedi ed esce in giardino con aria beata. Nessuno disturberà l’equilibrio di questo magico momento, si ripete. Arrivato in prossimità del solito laghetto, si sofferma a fissare la superficie liquida. Nemmeno la minima increspatura. Probabilmente, mormora il capopalestra Tendo, perfino la carpa sta dormendo beata, invece di guizzare freneticamente dalle acque come al solito.]


Soun: Sissignore. Una serata perfetta.


[Soun torna dentro e si avvicina alla scacchiera di shogi. Si arresta improvvisamente, ricordando che dal giorno prima manca un elemento essenziale per procedere nel suo intento: il compagno di giochi.]


Soun: Uhm, non posso giocare a shogi se sono da solo. E ora che faccio? Andrei a guardare la televisione, ma non danno niente di interessante. Ho deciso, leggerò il giornale e… [alzando di colpo la voce] no, dannazione, l’ho appena fatto!

Kasumi: [allarmata] Cielo! Qualcosa non va?

Soun: Come?… Oh, no! Nulla! Proprio nulla! AH AH AH AH! Anzi, va tutto a meraviglia. AH AH AH AH!

Kasumi: Meno male, ne sono felice. [allontanandosi]

Soun: A meraviglia. A meraviglia. A meraviglia. A meraviglia…


[Ma lasciamo, per adesso, Soun Tendo alla sua meravigliosa serata… e torniamo a bordo della “Queen Kodachi”, all’interno del lussuoso ristorante a dieci stelle.]


Asuka: Signorina col codino… forse non sarete un granché in quanto a buone maniere, ma non so come ringraziarvi per aver trovato anche tutte quante le mie preziose tagliole.

Kodachi: Lo stesso vale per i miei petardi e le mie trappole per topi.

Ranma-chan: [che siede infine a tavola, praticamente in brandelli] Prego, prego!... [tra sé] Mi sa che queste due mi hanno preso per un ufficio oggetti smarriti.

Kuno: Ma ragazza col codino, insomma, perché non ti sei accomodata vicino a me?

Ranma-chan: No, grazie. Ci terrei a rimanere in vita…

Madame Saint Paul: [sfilando in abiti succinti, mostrando un cartello con scritto ‘3’] Si dia inizio al terzo round!

Ranma-chan: Argh! Almeno si copra!

Akane: [osservando dalla finestra madame Saint Paul] Ma questo… spettacolo gratuito, cosa c’entra con le buone maniere?

Genma: Boh!

Nabiki: Però è divertente!


[Al tavolo vengono serviti gli antipasti. Kodachi e Asuka puliscono i piatti senza problemi, mentre Ranma appare in evidente difficoltà.]


Madame Saint Paul: Mademoiselle Ranma, non hai ancora finito il tuo piatto? Orsù, mangia!

Ranma-chan: [tra sé] Come faccio? Kodachi e Asuka, finora, sono state impeccabili. Mentre io non riuscirò mai a non trasgredire qualche nuova regola di buona educazione, specie a tavola, a meno che… ma certo! Amaguriken!


[Ranma usa la tecnica della castagne, muovendo le mani ad una velocità impressionante così che nessuno possa vedere i suoi movimenti. In men che non si dica, la pietanza viene nascosta sotto il tavolo e il piatto è ripulito.]


Ranma-chan: I miei complimenti al cuoco, era delizioso.

Madame Saint Paul: Molto bene, mademoiselle, vedo che stai facendo progressi. Cinque punti per te.

Ranma-chan: EH EH! Sapevo che la mia abilità superiore, prima o poi, sarebbe venuta allo scoperto… Per curiosità, quant’è adesso il mio totale?

Madame Saint Paul: Vediamo… [leggendo il suo taccuino e facendo due rapidi conti] Il tuo punteggio totale ammonta a ‘meno quattrocentonovantacinque’.

Ranma-chan: [finendo gambe all’aria per lo sconforto] Noo!

Picolet: Mademoiselle Ranma! Suvvia, non prenderla così!

Ranma-chan: [cercando di farsi forza] Beh, almeno… almeno è un inizio.

Asuka: [fissando Ranma ancora gambe all’aria] Ohibò, che fate? Non si sta così scomposti a tavola!

Madame Saint Paul: Mademoiselle Asuka ha ragione… ti revoco i cinque punti! Meno cinquecento!

Ranma-chan: Maledizione!

Asuka: Oh oh oh oh! Ammettetelo, vi sto stracciando!

Kodachi: Oh oh oh oh! La mia vendetta si sta portando a compimento!


[In quel momento, un gruppo di camerieri si avvicina al tavolo con un grande numero di vassoi.]


Madame Saint Paul: A questo punto avrei dovuto far servire aragoste e caviale, ma le scorte sono misteriosamente scomparse. Passeremo, dunque, direttamente ai primi piatti. Lo chef ci ha riservato una specialità italiana, pasta fumante al sugo: solo una vera lady può mangiarla senza sporcarsi minimamente, ed in ciò consiste il prossimo round.

Ranma-chan: [strappando il vassoio di mano ad un cameriere] Capiti a proposito, tu! [a Kodachi] La vendetta? So che è un piatto che andrebbe servito freddo, ma spero che ti andrà bene anche questo! [lanciandole il piatto in faccia]

Kodachi: [il viso ricoperto di pasta e sugo] Grrr! Come hai osato?!

Asuka: [sghignazzando] Questo nuovo “fondotinta” vi dona, signorina Kodachi.

Kodachi: Ah sì? Vediamo come sta a te! [lanciandole un altro piatto]

Asuka: Argh! Pagherete molto caro quest’affronto!

Kodachi: Sarai tu a pagare, una volta per tutte!

Madame Saint Paul: Aspettate!


[Ma nessuno la sente. In men che non si dica, la tenzone degenera in un combattimento con il cibo tra le due rivali. Anche le portate di Picolet e Kuno vengono sacrificate nel nome della battaglia.]


Kuno: [seccato] Ho fame. Possibile che tutte le volte che ceno con Kodachi vada a finire così?

Picolet: [che ha risolto il problema per sé catturando i piatti volanti con la lingua] Mmm, délicieux!

Nabiki: La situazione si sta facendo via via più caotica.

Akane: Già! E quando questo succede, Ranma è nelle condizioni migliori per vincere!

Ranma-chan: È fatta! Asuka e Kodachi non pensano più a me, sono troppo impegnate a combattere tra loro. Forse ho ancora qualche speranza!

Madame Saint Paul: [gridando] Ferme, voi! Ferme! Non ho mai visto tanta cafonaggine in vita mia, è inaudito!


[Asuka e Kodachi si arrestano contemporaneamente, realizzando il loro errore. Con i vestiti mezzi stracciati, i volti ricoperti di salsa e i capelli impiastricciati dagli spaghetti, si avvicinano timorosamente alla governante di casa Chardon.]


Ranma-chan: [additandole] Le ha viste, le ha viste quelle due? Si sono sporcate tutte! Infligga loro una penalità pesante!

Madame Saint Paul: Lo vorrei tanto, ma… non posso.

Ranma-chan: Cosa?! E perché?

Madame Saint Paul: È quello che cercavo di dirvi prima, non mi avete dato il tempo di suonare il gong dando inizio al nuovo round. Ragion per cui, mio malgrado, questa battaglia tanto volgare non conta per i punti.

Ranma-chan: Ma è ingiusto!

Madame Saint Paul: Le regole sono regole. [suonando il gong]

Ranma-chan: [afferrandola per la veste] E che cavolo di regole sono?!

Madame Saint Paul: Lascia andare il mio colletto, maleducata! Ti meriti altri cento punti di penalità, dato che stavolta il gong l’ho suonato!

Kodachi: Ha! Ti è andata male, carina!

Asuka: La nostra classe ha prevalso ancora una volta.

Ranma-chan: No! Allora non ho più speranze! Non c’è possibilità che io possa uscirne vincitore…



Continua…



È questa la fine del combattimento di Bon Ton?

Ha così termine l’imbattibilità di Ranma Saotome?

Siamo alla fine di un’era?

Veramente il protagonista della nostra storia si è arreso all’ineluttabile destino?

Ammetterà una volta per tutte la propria inferiorità?

Lo saprete nel prossimo ca…



Ranma-chan: E tu chi diavolo sei?!

Uhm… dici a me? Ma non dovresti riuscire a vedermi!

Ranma-chan: Non ti vedo, ma ho letto le battute qui sopra. [indicando il testo] Perché mi porti sfiga?

Nulla di personale, ma è il mio lavoro. Io sono il narratore. Tutte le storie hanno un narratore, durante la loro fase culminante. In questo caso, il mio compito è evidenziare ai lettori la tua imminente sconfitta.

Ranma-chan: E chi te l’ha detto che sono stato sconfitto? [dando un calcio al narratore] Il capitolo non è ancora terminato! Sparisci!

Ahio! E meno male che non mi vedevi!

Ranma-chan: Uhm, dov’eravamo rimasti?

Kodachi: Alla tua umiliazione, smorfiosetta.

Asuka: Non potrete mai eccellere su noi due, signorina col codino.

Ranma-chan: [sotto shock] Hanno… hanno ragione. Questo non è il mio campo, e l’unica occasione di girare la situazione a mio vantaggio si è volatilizzata come neve al sole… Non mi resta niente da tentare: io ho… io ho... PERSO!

Ecco, lo vedi? Te l’avevo detto, io...

Ranma-chan: Ancora qui, tu?! Va’ via!

Vado, vado… Che modi, non sono mai stato trattato così in nessuna fanfiction! A mai più rivederci! [si ode un rumore di passi, sempre più distante, ed infine il rumore di una porta sbattuta con violenza]

Kodachi: Ci sono riuscita, mi sono vendicata dell’odiata ragazza col codino! Oh oh oh oh!

Asuka: Vi ho umiliata pubblicamente! Oh oh oh oh!

Kodachi: Oh oh oh oh!

Asuka: Oh oh oh oh!

Kodachi: OH OH OH OH!

Asuka: OH OH OH OH!

Kodachi: OH OH OH OH OH OH OH OH OH!

Asuka: OH OH OH OH OH OH OH OH OH!

Madame Saint Paul: Ho visto abbastanza, posso proclamare la vincitrice… ovvero, mademoiselle Ranma!

Kodachi: OH OH oh oh… eh?

Asuka: Ha vinto *lei*?

Ranma-chan: Ho vinto *io*?

Kodachi: E perché, di grazia?

Madame Saint Paul: Per il semplice fatto che mademoiselle Kodachi e mademoiselle Asuka sono state appena SQUALIFICATE, avendo trasgredito alla regola più importante dell’etichetta… mai e poi mai ridere a voce alta in modo sguaiato!

Asuka: Tutta colpa vostra, signorina Kodachi! Avete cominciato voi!

Kodachi: Dai la colpa a me?! Ma io ti… aahun, che sonno improvviso m’è venuto… [cade a terra addormentata]

Asuka: Oh che strano, anche a me… [si addormenta]

Kuno: [scrutando il fondo dei piatti] Come pensavo, avevano messo entrambe del sonnifero nelle pietanze degli altri. Tipico di quella pazza di mia sorella.

Ranma-chan: Per fortuna se le sono lanciate in faccia a vicenda, così ce le siamo tolte di torno per un po’. In tutta sincerità, non ho mai dubitato un solo istante della vittoria.

Madame Saint Paul: [a Kodachi e Asuka] Che fate, voi due? Non si dorme a cena!… Monsieur Picolet, faccia qualcosa! Dica qualcosa!

Picolet: RONF!

Madame Saint Paul: È così? Ebbene, so capire quando non sono desiderata. [si congeda stizzita]

Ranma-chan: [tra sé] Perfetto, ora nessuno ci disturberà! [calciando via Kodachi e Asuka, e prendendo così il posto di fronte a Tatewaki] Siamo rimasti solo noi due, senpai. [facendo gli occhi dolci] Non lo trovi romantico?

Kuno: [trangugiando il cibo avanzato] Oh shì shì, dhavvhero romnanthico!

Ranma-chan: Non parlare a bocca piena, idiota!

Kuno: RONF!

Ranma-chan: Che babbeo, ora si è addormentato pure lui. [assottigliando lo sguardo] Però posso approfittarne per sottrargli la Lacrima del Mare.


[Ranma-chan si avvicina a Tatewaki supino per terra. Si accinge a sfilargli la pietra dal collo, ma il senpai si rialza di scatto.]


Kuno: Buongiorno!

Ranma-chan: Argh!

Kuno: Ragazza col codino, che sorpresa! Sei venuta a darmi il bacio del risveglio? [avvicinando la bocca]

Ranma-chan: [mollandogli una sberla sul naso] Non provarci!… Ma si può sapere come hai fatto a riprenderti così rapidamente?

Kuno: [con un cerotto sul naso] Nulla di particolare. Kodachi mi ha anestetizzato tante di quelle volte, che credo di essermi assuefatto.

Ranma-chan: E perché hai mangiato dai piatti di Kodachi e Asuka, se sapevi del sonnifero?!

Kuno: Avevo fame.

Ranma-chan: Cosa?! Ma io ti… [tra sé] Calmo, devo restare calmo. Tanto ormai è solo questione di tempo. Nessuno più può intromettersi tra me e la Lacrima del Mare…


[Ovviamente, si tratta delle ultime parole famose. Un istante più tardi, il muro crolla addosso a Ranma.]


Ryoga: Bakusai tenketsu!

Ranma-chan: [sbucando fuori dalle macerie] Deficiente, ti sembra questo il momento di perderti proprio qui?

Ryoga: E chi si è perso? Cercavo giusto te!

Ranma-chan: Eh?

Ryoga: Già! E prima di fare un solo altro gesto, dovrai affrontarmi! Preparati a morire!



Continua…



(Questa volta per davvero.)

(P.S. Oggi la preview del prossimo capitolo non ci sarà, dato che il narratore ha rassegnato le sue dimissioni in seguito a circostanze misteriose. Alla prossima!)



Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il tragico dopocena ***


A TITANIC STORY

by Kuno84





Quanto tempo, eh? Forse ormai pensavate che questa storia sarebbe rimasta incompiuta e invece… siete solo vittime dei miei mostruosi ritardi negli aggiornamenti! XD Un grazie dal profondo del cuore a Rox, Riccardo, Laila, Maryku, Robbykiss, Apple92, Lavs e Stray Cat Eyes per i vostri commenti al precedente capitolo, nonché ad Abbie, Apochan, Baby_dark, Ramarrogiallo e Rori_chan che, pur non avendo recensito, hanno dimostrato l’apprezzamento per la storia aggiungendola tra i preferiti in questi ultimi mesi. È anche per merito del vostro continuo sostegno che non mi sono mai scoraggiato né ho considerato nemmeno per un momento di lasciare incompleta questa fanfiction. Il mio augurio è che questo nuovo capitolo vi possa piacere come i precedenti! Buona lettura!



ATTO QUINTO – Il tragico dopocena


[La “Queen Kodachi” solca l’oceano in tutta tranquillità, come fosse divenuta anch’essa parte della muta quiete notturna. Il lussuoso ristorante a dieci stelle del ponte numero tredici, prima classe super-extra-lusso, è alquanto più rumoroso.
Proprio in questo momento si sta facendo teatro di una scena piuttosto insolita per la rinomata eleganza del locale: Kodachi Kuno, Asuka Saginomiya e Picolet Chardon si trovano, infatti, tutti quanti distesi per terra in pose ben poco eleganti e russando, per giunta, in modo intenso e maleducato. Tatewaki Kuno è ormai l’unica persona rimasta compostamente seduta a tavola, incurante del fatto che, proprio davanti a lui, un ragazzo con la bandana piuttosto irato e una fanciulla con la treccia in posizione di combattimento si stanno fronteggiando in un epico duello di sguardi.]


Ranma-chan: Ryoga… e così siamo arrivati a questo punto.

Ryoga: Credevi forse di poter fare il tuo comodo senza che io intervenissi?

Ranma-chan: No, non lo credevo affatto, anzi ti stavo aspettando. Anche se non pensavo saresti intervenuto così presto, dato il tuo scarso senso dell’orientamento.

Ryoga: Che vuoi farci? [sorridendo con aria sprezzante] Ryoga Hibiki non manca mai nelle situazioni estreme.

Ranma-chan: Immagino che uno solo di noi tornerà normale, questa sera. E non sarai certo tu ad ottenere la Lacrima del Mare…

Ryoga: Sì? Sei solo un illuso se pensi che… un momento, ma di cosa stai parlando?

Ranma-chan: Non fare il finto tonto, so benissimo che vuoi prendere quella pietra!

Ryoga: Il tonto sarai tu, e autentico! Hai forse la faccia tosta di sostenere che non sei venuto qui per una cena romantica tra le sperdute montagne con la dolce Akane?!

Ranma-chan: Eh?!

Ryoga: Non fare il furbo! Ho la prova inconfutabile!


Ryoga: Akane… cosa ci fai tra queste cime sperdute? Non ha senso. Ma certo, ho capito: sto dormendo e dunque siamo in un sogno!

Ranma-chan: [saltando sulla testa del ragazzo] Ryoga… lasciami indovinare, ti sei perso un’altra volta?

Ryoga: [con la testa curvata per il peso] Ranma?! Se ci sei tu, allora questo dev’essere un incubo!

Ranma-chan: Ora non ho tempo per te, Ryoga! Mi aspettano a cena…



Ryoga: Credi che non sappia fare due più due? [indicando il dialogo sopra riportato] Il flashback inserito dall’autore col copia-incolla parla chiaro. Dunque confessa, dove hai nascosto Akane?! Se scopro che ti sei già approfittato di lei, io ti…

Ranma-chan: Si può sapere che diamine ti stai immaginando? Ora cosa c’entra Akane, perché dovremmo nasconderci?

Ryoga: Così lo ammetti che volevi provarci con lei alla luce del sole! Ranma, io ti ammazzo! [si scaglia furioso contro la giovane con la treccia]

Ranma-chan: AAH! Aspetta, c’è un malinteso! Parliamone, dopotutto non siamo amici del cuore?

Ryoga: No che non lo siamo!

Kuno: [alzandosi da tavola] Uhm? Come osi molestare la ragazza col codino?! Io, Tatewaki Kuno, ti farò pagare caro quest’affronto! Preparati, ti sfido!

Ryoga: Uh, interessante… Ranma, sei diventato così vigliacco da farti difendere da una mezza calzetta? Ma non è un problema, vi farò fuori entrambi!

Ranma-chan: [tra sé] Questa è un’idea! Farò combattere veramente Kuno al posto mio… così, mentre sarà distratto, gli potrò sottrarre la Lacrima del Mare. [a Kuno] Oh ti prego, salvami, mio impavido cavaliere! Sono in pericolo!

Kuno: Ma certo, ragazza col codino. Dammi solo il tempo di scrivere la lettera di sfida.

Ranma-chan: La lettera di sfida? E a che diamine ti serve, non puoi sfidarlo a voce?!

Kuno: EH EH! Non sia mai che venga meno ad una formalità irrinunciabile come questa. Ma stai tranquilla… appena avrò finito, ti verrò ad aiutare.

Ryoga: [attaccando Ranma tra le lacrime] Akane, io ti vendicherò!

Ranma-chan: [scansando un pugno di Ryoga] Ah, ma fa sul serio! Come ragazza sono in difficoltà, non ci voleva!

Kuno: [assorto nella composizione della lettera] Dunque… tu ti chiami Ryoga Hibiki, giusto? Allora… “caro Ryoga Hibiki”… no, no, troppo confidenziale.

Ranma-chan: Ascolta, Ryoga! Se ti calmassi un minuto e mi permettessi di procurarmi dell’acqua calda…

Ryoga: Taci! Ormai sei morto!


[Ryoga si lancia in un potente affondo, ma Ranma riesce a schivarlo per un soffio e Hibiki, per l’impeto, sfonda l’intera parete... rivelando allo scoperto Akane, Nabiki e Genma che spiavano tutta quanta la scena.]


Nabiki: Uffa, il divertimento è finito.

Genma: Ranma… non fare la donnicciola, e combatti da uomo!

Ryoga: A… Akane?

Akane: Ehm… ciao Ryoga.

Ryoga: Ma se eri qua fuori, allora non stavi cenando a lume di candela con Ranma…

Ranma-chan: [dandogli un pugno in testa] Certo che no, idiota! L’hai capito, finalmente?!

Kuno: Mmm, questo è un problema. La mia penna ha spruzzato una macchia d’inchiostro sporcando tutto il foglio, così non posso completare la mia lettera di sfida. [voltandosi verso gli altri] Qualcuno di voi ha per caso una gomma da cancellare?... Ma un momento, quella non è Akane Tendo?

Akane: Ehm… salve, senpai.

Kuno: [stringendole entrambe le mani] Come sei cara! Non potevi sopportare la lontananza che si era frapposta tra noi… e così hai attraversato l’oceano a nuoto pur di vedermi una volta ancora! Dunque il tuo amore per me è infinito!

Akane: Non ti viene più semplice immaginare che mi sia imbarcata sulla nave come gli altri?

Ranma-chan: Senpai, non dovevi difendermi?


[Tatewaki si volta ripetutamente verso Ranma e verso Akane. Il suo cuore palpita con fare veemente, confuso e combattuto tra le due amate: ma egli sa che, da vero uomo, deve decidersi senza mostrare esitazione alcuna.]


Kuno: [in lacrime] Perdonami, Akane… ma per stasera mi sono già impegnato con la ragazza col codino. Non posso certo mollare tutto quanto, issarti tra le mie braccia, accarezzarti con la mia frangia e scappare via senza meta. [issando Akane tra le sue braccia, accarezzandola con la sua frangia e scappando via senza meta] Non potrei mai!

Akane: [sottraendosi dalla presa e scagliando in orbita il senpai con un pugno] Allora non farlo, IDIOTA!


[Una serie di robuste funi e catene intercetta il volo di Kuno, afferrandolo e trascinandolo ai piedi del nuovo sopraggiunto.]


Mousse: Molto bene… adesso la Lacrima del Mare è mia!

Ranma-chan: Mousse… c’è anche lui?!

Mousse: [prendendo qualcosa dalla veste di un Tatewaki privo di sensi] Grazie a questa pietra magica, sarò finalmente libero dalla maledizione di Jusenkyo!

Ryoga: [riprendendosi di colpo] Ah g-già! [a bassa voce] Se m’impossesso di quella pietra, non mi trasformerò più in un porcellino! Devo impadronirmene!

Ranma-chan: Come immaginavo, non ci avevi ancora pensato…

Akane: [frapponendosi] Un momento… ma se voi siete tutti qui, chi sta pilotando la nave?

Mousse: Niente paura, ho chiesto a Shampoo di sostituire Ryoga al timone.


[La scena si sposta un attimo sul ponte di comando, dove uno scopettone svetta solitario, appoggiato al timone.]


Sasuke: [osservando] Non so perché, ma adesso mi sento comunque più sicuro rispetto a prima…


[Tornando ai nostri “eroi”.]


Ranma-chan: [tra sé] Dannazione! Mi chiedo come Mousse abbia fatto a rubare la pietra senza che questa lo ostacolasse com'era successo prima con me! A meno che...

Ryoga: Mousse, dannato! Dammi la Lacrima!

Mousse: EH EH! Ormai è troppo tardi! Non sfuggirà più dai miei artigli di falco! [mostrando una penna]

Kuno: [riprendendosi] Uhm?... Al ladro, mi hanno rubato la penna!

Ranma-chan: Peccato che la tua vista non sia quella di un falco, ma di una talpa! Che idiota!

Kuno: Ah, così sei tu il ladro. [tirando fuori un nuovo foglio di carta] Immagino che adesso dovrò sfidare anche te… Prestami un attimo la penna che mi hai rubato, così potrò scrivere la lettera di sfida per sconfiggerti e riconquistarne il possesso!

Mousse: Prego?

Ryoga: [stendendo Kuno con un calcio] Ascoltami, Ranma, forse è il momento di appianare temporaneamente le nostre divergenze per cercare insieme la Lacrima del Mare. [tra sé] Non posso prenderla da solo, altrimenti Akane sospetterebbe qualcosa e finirebbe per scoprire il mio segreto. [a Ranma] Perché non accetti il mio aiuto disinteressato, non siamo forse amici del cuore? Dunque coalizziamo le nostre forze e…

Ranma-chan: [frugando addosso a Kuno] Devo approfittarne finché non riprende i sensi… Ma dove l’ha messa quella maledetta pietra?!

Ryoga: Vuoi starmi a sentire mentre ti parlo?!

Kuno: [felicemente imbarazzato] E così la ragazza col codino ha infine preso l’iniziativa…

Ranma-chan: Ma cos’è successo, non c’è più!

Kuno: Ti sbagli, mia adorata. Il nostro amore durerà per sempre! [abbracciandola]

Ranma-chan: [mollando una sberla a Kuno] Giù le mani! Mi vuoi spiegare dov’è finita la Lacrima del Mare?

Kuno: [con un grosso cerotto sul capo] EH EH! Sono intelligente, io. Ho pensato che qualche malintenzionato avrebbe potuto rubarmela, così l’ho nascosta al sicuro nella tasca del mio cappotto.

Akane: E da quand’è che Kuno va in giro con un cappotto?

Mousse: Quindi la pietra sarà…

Ranma-chan: Di chi s’impossessa per primo di quel cappotto!

Ryoga: [correndo verso l’appendiabiti] Sarà mio!

Mousse: [colpendo da dietro Ryoga e sorpassandolo] Mi hai tolto le parole di bocca!

Ranma-chan: Fermi, voi due! C’ero prima io!


[I tre rivali cominciano a combattere tra loro.]


Kuno: Che fortuna, ho trovato un’altra penna! [avvicinandosi a Mousse] Dunque, il tuo nome è Mousse, giusto? Con quali ideogrammi va scritto nella lettera di sfida?

Mousse: Beh, questa è una questione assai dibattuta. Il nome nel dialetto del mio villaggio andrebbe pronunciato “Musi”, ma trascrivendo in katakana immagino che la corretta dizione sarebbe… un momento, ma cosa sto facendo?! Lasciami in pace, deficiente! Non lo vedi che sono impegnato in uno scontro mortale?!

Ryoga: [mettendo fuori combattimento Mousse] Prima regola, mai voltare le spalle al tuo avversario.

Ranma-chan: [mettendo fuori combattimento Ryoga] Ben detto! Ora il cappotto è mio!

Kuno: [strappando il cappotto dalle mani di Ranma] Grazie, mia adorata. Sei stata proprio gentile a porgermelo… Dato che qui sono tutti troppo maleducati per accettare le mie lettere di sfida, ho pensato di uscire sul ponte per fare una passeggiatina digestiva. [indossando il cappotto] Vuoi tenermi compagnia?

Ranma-chan: [tra sé] Dannazione! Ma anche così ho qualche occasione per prendergli la giacca! [a Kuno] Naturalmente, mio adorato senpai.

Kuno: [incrociando Akane mentre esce e prendendole di nuovo le mani] Perdonami ancora, Akane Tendo! Per questa sera non potremo baciarci e accarezzarci languidamente.

Akane: Me ne farò una ragione…

Kuno: Promettimi che non piangerai!

Akane: Non piangerò.

Kuno: [commosso] Quale forza d’animo che possiedi!

Ranma-chan: [irritandosi] Vogliamo darci un taglio?! Akane, hai intenzione di distrarmi Kuno tenendogli la mano per tutto il tempo?

Akane: Non dire scemenze!... Aspetta, non sarai mica geloso?

Ranma-chan: C-cosa? Geloso io, di te?! [agitandosi] Ma-ma scherzi, come potrei essere geloso di una racchia dai fianchi larghi e con la sensualità di una balena?

Akane: Ah, è così che mi vedi? Ed io che mi sono data tanta pena perché tu potessi tornare normale… [dando un violento schiaffo a Ranma] Sei… SEI SOLO UNO STUPIDO! [corre via]

Ranma-chan: [con la guancia arrossata] A… Akane…

Kuno: Come sono dolci, litigano per un posto nel mio cuore! L’amore a volte sa essere crudele… ma Akane Tendo, ti prometto che saprò farmi perdonare!


[Tatewaki esce in compagnia di Ranma, così Nabiki e Genma rimangono soli nel ristorante, assieme ai corpi privi di sensi di Picolet, Kodachi, Asuka… e ora anche Ryoga e Mousse.]


Nabiki: Uhm, la cena non è ancora finita e tutti gli avversari più pericolosi sono fuori combattimento…

Genma: Ma allora…

Nabiki: Questa è…

Genma: La nostra occasione!

Nabiki: [accomodandosi] Cameriere, porti i secondi. E metta tutto sul conto dei Kuno.

Genma: [idem] E il caviale, non dimentichi il caviale!

Cameriere: [sopraggiungendo] Spiacente, monsieur, ma purtroppo pare che una bestia puzzolente si sia infiltrata nella cambusa, saccheggiando tutto il caviale imbarcato per il viaggio…

Nabiki: [guardando di sbieco Genma] C’era da immaginarselo.

Genma: Si tratta di un’insinuazione priva di fondamento! Per vostra norma e regola, io non puzzo! Mi faccio il bagno tutti i giorni!

Cameriere: Pardon?


[E ora… spostiamoci, anche in questo capitolo, a parecchi chilometri di distanza, nella stranamente-poco-movimentata casa Tendo.]


Kasumi: Papà? Io vado a dormire. [tra sé] Che strano, non mi risponde. Forse sarà già andato a letto.


[Kasumi sale le scale e apre la porta della sua camera, per trovarci proprio Soun, rannicchiato in un angolo al buio e tenendo un bicchiere appoggiato alla parete.]


Kasumi: Papà, cosa stai facendo qui da solo al buio?

Soun: Ssst!… Senti?

Kasumi: Sento cosa?

Soun: [avvicinando l’orecchio al bicchiere] Sta arrivando.

Kasumi: Cielo, aspettiamo ospiti? Dovrò preparare dell’altro tè… E di chi si tratta?

Soun: Oh, ancora lo ignoro. Potrebbe essere Shampoo. O il maestro di ritorno da una delle sue sortite di biancheria femminile. Oppure un artista marziale desideroso di sfidare Ranma in combattimento. Oppure un elefante imbizzarrito al seguito di un principe esaltato in cerca di una qualche tecnica segreta… o di una ragazza da prendere in moglie… o di entrambe. Ecco, avverto i suoi passi!

Kasumi: I suoi passi? Ma siamo al primo piano. Sarà più probabile che si tratti di un topolino annidatosi tra le pareti.

Soun: Un topo?... Capisco, sarà certamente stato lui a far imbizzarrire l’elefante! Ma non avranno mai le mie noccioline, mai!

Kasumi: Eh?

Soun: Oh, io lo so! So cosa si cela dietro a questa apparente quiete. Stanno tutti aspettando che mi senta completamente al sicuro e abbassi la guardia, così potranno radermi al suolo la casa come al solito! Ma stavolta non ci casco! AH AH AH! Li aspetto al varco, li aspetto! Soun Tendo è un osso duro! AH AH AH!

Kasumi: [sorridendo con fare comprensivo] Papà, so che gli altri ti mancano molto e che ti senti solo ed annoiato per essere stato lasciato qui in disparte… ma non è il caso di lasciarti andare! Non vorrai diventare paranoico e finire, che so, per contare gli assi del pavimento?!

Soun: Ah già, gli assi del pavimento! Settecentoquarantuno! Due me ne hanno sottratti, i maledetti! Ho dovuto ripetere il conto per cinque volte, ma infine me ne sono accorto… Vogliono smontarmi la casa poco per volta ma li aspetto al varco, li aspetto! AH AH AH ah ah... Oh! [illuminandosi di colpo] Che stia veramente diventando paranoico?

Kasumi: Forse avresti bisogno di distrarti un poco.

Soun: Distrarmi un poco? Ma certo, io voglio distrarmi, devo distrarmi! Ma perché qui non accade niente che mi possa distrarre?! Perché?!... [fissando intensamente Kasumi] Figlia mia, perché non distrai il tuo caro papà raccontandogli cos’hai fatto di bello oggi? Quale entusiasmante avventura hai vissuto?

Kasumi: Beh… ora che mi ci fai pensare, questa è stata una giornata molto eccitante.

Soun: Davvero? Racconta, racconta!

Kasumi: Tutto è cominciato questo pomeriggio. Stavo pensando a cosa preparare per cena e avevo in mente di fare l’oden, quando improvvisamente mi sono accorta che…

Soun: Un incombente pericolo minacciava la sicurezza della nostra casa?

Kasumi: Quasi. Ho scoperto che le uova erano finite!

Soun: Le… uova?

Kasumi: Proprio così. Ma non mi sono persa d’animo e così, anche se il tempo stringeva, sono uscita di corsa a fare la spesa. Sapevo che potevo farcela, ma improvvisamente lungo la strada…

Soun: Hai incrociato un giovane combattente giunto da molto lontano col fine di conquistare l’insegna della mia palestra?

Kasumi: Non proprio. Improvvisamente ho infilato d’istinto la mano nella tasca e mi sono accorta di aver perso il portafoglio.

Soun: Ah, ma certo! Te l’aveva preso una qualche cleptomane isterica, magari campionessa di una qualche disciplina sportiva marziale, non è vero? E cos’hai fatto allora?

Kasumi: Ecco, forse non ci crederai ma…

Soun: Ma? Ma?

Kasumi: Ho di nuovo controllato con attenzione, scoprendo di aver messo il portafoglio nell’altra tasca!

Soun: Tu… tutto qui?

Kasumi: Ma no, ovviamente. Il bello è arrivato quando ho pagato le uova, ero arrivata giusto in tempo ma il droghiere non aveva da darmi il resto, così è andato a cercare qualche spicciolo e… ma papà, perché ora stai piangendo e tremando tutto? Papà? Papà?!


[Ma per ora basta con le frenetiche avventure di Kasumi. Torniamo a bordo della “Queen Kodachi”, più precisamente sul ponte, dove una coppietta romantica è intenta nella sua passeggiatina digestiva…]


Ranma-chan: Senpai, perché non ti togli quell’ingombrante cappotto? Siamo in piena estate, non senti caldo?

Kuno: Lo sai, ragazza col codino, che sono un tipo freddoloso.

Ranma-chan: [tra sé] Dannazione, sono tornato al punto di partenza! Almeno la Lacrima del Mare non è più al collo di Kuno, ma nella tasca di quel cappotto… strappargli di dosso il cappotto non sarebbe così difficile ma…


[Immaginazione di Ranma.]


Ranma-chan: A me quella pietra! [cercando di sfilare il cappotto a Tatewaki]

Kuno: [con la testa coperta per intero dal cappotto] Che succede? Chi ha spento la luce?! Ho capito, devo essere vittima di uno scippo! E ora chi mi salverà?

Ranma-chan: [colpita da diversi tuoni e fulmini a ciel sereno] ARGH!

Kuno: [liberando la testa] Hai sentito, ragazza col codino? Mi sa che sta per piovere, meno male che ho con me il cappotto!


[Fine dell’immaginazione di Ranma.]


Ranma-chan: Fa male solo ad immaginarlo, ma almeno così ho evitato di rimanere vittima della stupida gag dell’autore… Insomma, dato che il cappotto è ora in possesso di Kuno, vale di nuovo quello che diceva la vecchia…


[Flashback.]


Obaba: Essendo un “portafortuna”, quella pietra farà di tutto per non farsi derubare. L’unico modo per impadronirsene è ottenere che l’attuale possessore se ne sbarazzi di sua spontanea volontà.


[Fine del flashback.]


Ranma-chan: Già, però allora come posso fare?

Ryoga: [sbucando dall’ombra] Questo è il mio momento!

Mousse: [idem] Vorrai dire il nostro momento! Prenderemo Kuno alle spalle!

Ranma-chan: Cosa? Quei due hanno già ripreso i sensi?

Kuno: Oh, ma quello laggiù non è Sasuke che lava il ponte?

Sasuke: [innaffiando il ponte con un tubo] Oh, ma quello laggiù non è il signor Tatewaki? Devo mettermi sull’attenti!


[Sasuke si mette sull’attenti, puntando così inavvertitamente il tubo dell’acqua verso l’alto e innaffiando tutti quanti.]


Ryoga: Grunt, grunt!

Mousse: Quack, quack!

Ranma-chan: [a Kuno] Aaah, mi sto bagnando tutta!

Kuno: Lo impedirò! Presto, ragazza col codino, vieni al riparo sotto il mio cappotto! [allargando le braccia]

Ranma-chan: Come sei romantico, senpai! [tra sé] Che ingenuo, adesso il cappotto è nel possesso di entrambi e… ARGH! Ma cos’è questo odore così penetrante?! Non riesco a sopportarlo! [sviene]

Kuno: Toh guarda, come al solito le ragazze cadono tutte ai miei piedi.

Sasuke: Scusi se m’intrometto, signor Tatewaki, ma… non avrà per caso nuovamente ecceduto col deodorante?

Kuno: Ma no, Sasuke, solo i soliti tre flaconi! [abbracciando Ranma-chan] Su, ragazza col codino, non volevi condividere romanticamente il cappotto con me?

Ranma-chan: Erano meglio i tuoni e i fulmini! [cercando vanamente di sottrarsi alla presa] Ma giuro che… ti strapperò di dosso questo giaccone… fosse l’ultima cosa che faccio…



Continua…



Riuscirà Ranma a sottrarre il cappotto a Kuno? Ryoga e Mousse torneranno alla carica? E che fine ha fatto Akane? Lei e Ranma faranno pace? La fanfiction si tramuterà di colpo in una storia romantica? L’autore aggiornerà prima del 2010? Tutto questo in uno scoppiettante sesto capitolo, che tra l’altro vedrà Kasumi nella fantasmagorica avventura che pensiamo di intitolare “Kasumi va dal fruttivendolo”! Come resistere a tanta carica adrenalinica…?



Finito? Non ancora, dato che ho scritto due righe per farmi perdonare del mostruoso ritardo. ^_^



EXTRA - Il vero motivo per cui è trascorso tanto tempo dall’ultimo aggiornamento!


[Nel futuro. Dimora dell’anziano Tatewaki Kuno.]


Plum: Signor visitatore? Ehi, signor visitatore!

Kuno: Ronf!

Plum: Si svegli, deve continuare il suo racconto!

Kuno: Ronf!

Maggiordomo: Che vuole farci, signorina? Ad una certa età ci si stanca facilmente.

Kuno: Ronf… eh? Chi? Cosa? Come? Chi va là?

Plum: Sono io, Plum. Mi stava raccontando della sorte della Lacrima del Mare.

Kuno: Ah già, lo ricordo bene. Certo che ricordo. Ricordo ogni cosa. Tutto cominciò quando…

Plum: Ma no, non deve ricominciare dall’inizio, questa è già la decima volta che riprende il racconto da capo!

Kuno: Certo che lo so. Non sono certo un vecchio rimbambito, io. Oppure è ciò che intende insinuare?

Plum: Ehm, veramente…

Kuno: Dunque, dov’ero rimasto? Ah sì, voleva che le raccontassi ogni cosa dall’inizio... Ebbene, tutto cominciò quando…

Maggiordomo: Che vuole farci, signorina? L’età…

Kuno: Ronf!

Plum: [tra sé] Questo sarà un lungo racconto…



Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La tragica passeggiata ***


Ebbene, sono tornato! Un po’ in ritardo, ma ecco un nuovo capitolo... e, no, non mi sono dimenticato di “Chasing the Evening Shadows”: ancora poco e prometto un aggiornamento anche della mia storia più seria. ^_-
Intanto, grazie alle segnalazioni di Tiger eyes e Akane25, “A Titanic Story” è finita come altre mie ff tra le Storie Scelte! Approfitto per ringraziarle insieme alle altre persone (Apochan, Happo, Laila, lavs684, Marychan90, Moira, ramarrogiallo, Riccardo, Rori_chan, Stephany345_Chan e Stray cat Eyes) che hanno da tempo inserito questa fanfiction tra le loro preferite!

Come sempre, buona lettura!




ATTO SESTO – La tragica passeggiata


[RIASSUNTO DELLE PRECEDENTI PUNTATE: Su una nave da crociera che solca maestosa l’oceano infrangendo l’immota quiete delle acque che… uffa, ma chi lo legge mai il riassunto? Dopotutto è sufficiente ricordare che l’azione ruota attorno a due personaggi principali…]



Ragazzo dal portamento distinto: [passeggiando sul ponte] Che bella serata, l’ideale per la nostra passeggiatina digestiva. Ma dove sei finita, ragazza col codino?


[In sovraimpressione alla scena compare una scritta.]


TATEWAKI KUNO
(Idiota Vulgaris)


Ragazza con la treccia dal portamento assai meno distinto: Cucù, senpai! Eccomi qua! [saltandogli addosso dall’alto]


[Il tempo si arresta, lasciando la fanciulla sospesa in aria. In sovraimpressione appare un’altra scritta.]


RANMA SAOTOME
(Hermaphroditus Codinatus)


[La scritta si dissolve e la scena prosegue, ma al rallentatore.]


Kuno: [voltandosi] EH EH EH! Che birichina, vuoi giocare?

Ranma-chan: [ancora nello slancio, tra sé] Il cappotto con la Lacrima del Mare… [ad alta voce] Ora ti prenderò!

Kuno: Ho capito, è mosca cieca! [estraendo un fazzoletto] Ma non funziona così, tu devi essere bendata. [lanciandoglielo]

Ranma-chan: [trovandosi il fazzoletto in faccia] Che succede?! Non vedo più nulla!

Kuno: [schivando facilmente Ranma, che sbatte con violenza a terra] Mi hai mancato, mi hai mancato!


[Il tempo riprende a scorrere a velocità normale. Kuno si allontana come un razzo alzando una nube di polvere.]


Ranma-chan: Maledizione! Questa storia sta diventando sempre più simile a uno stupido cartone animato. [a Kuno] Vuoi tornare indietro, scemo?!

Kuno: [tornando sui suoi passi] È vero. Ora è il mio turno! [stringendo Ranma tra le sue braccia] Toccata!

Ranma-chan: AAH! Quel deodorante non ha ancora perso il suo olezzo! [dandogli un pugno] Lasciami andare!

Kuno: [con un occhio nero] Uffa, questo gioco mi ha già stufato. Mi sto annoiando!

Ranma-chan: [con sguardo da cerbiatta] Non dirai sul serio? Apprezza il romanticismo della nostra passeggiatina digestiva!

Kuno: Effettivamente hai ragione, ragazza col codino…

Ranma-chan: Siamo solo noi due, la nave, l’oceano. E nessuno a darci noia.

Ryoga: Grunt, grunt!

Mousse: Quack, quack!

Ranma-chan: [calciando via porcellino e anatra] Come stavo dicendo, ci siamo solo noi e la muta quiete della notte estiva.

Kuno: Troppa quiete, non tira un filo di vento.

Ranma-chan: Eh già! Come si suda! E scommetto che quel cappotto ti darà ancora più caldo. Perché non te lo togli?

Kuno: Oh non preoccuparti, mia amata! Questo clima è l’ideale per i miei reumatismi.

Ranma-chan: Reumatismi? Non ti sarai confuso col Kuno narratore, il vecchio rimbambito?

Kuno: Come?

Ranma-chan: Niente, lascia stare! [tra sé] Devo fare in modo che si tolga quella giacca, così m’impadronirò del talismano che sta al suo interno. Usando quella pietra, tornerò finalmente un uomo per intero!

Kuno: [improvvisamente con tono allarmato] Ah! Attenta a dove cammini, poco fa Sasuke ha bagnato mezzo ponte.

Ranma-chan: Eh?... Che idea! [a Kuno] Ahimè, e ora? Per colpa del tuo stupido servitore, davanti a noi si estende una pozzanghera bella grossa. Come la attraverserò senza bagnarmi tutti i piedini?

Kuno: Questo è un bel problema!

Ranma-chan: Cosa faccio adesso?

Kuno: Potresti passarci attorno.

Ranma-chan: Io pensavo a qualcosa di più romantico… un nobile gesto che solo un altrettanto nobile cavaliere potrebbe compiere.

Kuno: Ma certo, come ho fatto a non pensarci prima?

Ranma-chan: [tra sé] Procede tutto secondo il mio piano…


[Il piano di Ranma.]


Ranma-chan: [con visino scintillante] Cosa farebbe un galantuomo in un simile frangente?

Kuno: Lo so! Lo so! [sfilandosi la giacca e adagiandola sulla pozzanghera] Cammina qua sopra, così i tuoi piedini rimarranno asciutti!

Ranma-chan: [colpendo Kuno con un martello gigante e fuggendo con il cappotto] Mio eroe!


[Fine del piano di Ranma.]


Ranma-chan: Modestamente sono un genio! [a Kuno, con visino scintillante] Cosa farebbe un galantuomo in un simile frangente?

Kuno: Lo so! Lo so! [battendo le mani] Sasuke!

Ranma-chan: Mio ero… come hai detto? “Sasuke”?

Sasuke: [apparendo dal nulla in stile ninja] Ha chiamato, signor Tatewaki?

Kuno: La ragazza col codino desidera attraversare la pozzanghera senza bagnarsi. Recepito il messaggio?

Sasuke: [affranto] Recepito. [stendendosi sulla pozzanghera] Prego.

Ranma-chan: [camminando sopra Sasuke] GRRRazie!

Sasuke: Ahi, ohi! Ma proprio i tacchi a spillo doveva indossare? Questo non farà bene alla mia schiena!

Ranma-chan: Dannazione! Ma ho altre frecce al mio arco!

Kuno: Oh, si è alzato il vento. Non sei contenta, ragazza col codino? Così avremo il fresco che desideravi.

Ranma-chan: [tremando teatralmente] Brrr, ma ora fa troppo freddo! Non vedi come tremo tutta?

Kuno: Oh! Ma tu stai tremando tutta! Al contrario di me, che porto il cappotto.

Ranma-chan: [con visino scintillante] Cosa farebbe un galantuomo in un simile frangente?

Kuno: Lo so! Lo so!


[Tatewaki si avvicina a Ranma e la stringe a sé, strusciandosi e palpandola.]


Kuno: Il contatto con il mio corpo ti sta scaldando a sufficienza?

Ranma-chan: E ti sembra un comportamento da galantuomo?! [picchiando Kuno]

Kuno: [con il secondo occhio nero] Questa passeggiata sta diventando monotona.

Ranma-chan: Dillo a me!


[Tatewaki Kuno sospira malinconico. Non erano questi insipidi giochini infantili che si era immaginato, fuggendo dal mondo snob e aristocratico dei propri commensali. Lui vorrebbe vivere la vita, provare nuove emozioni. Ma come, si chiede sconsolato, come potrà mai sottrarsi a quella ria sorte che ha fatto di lui un uomo bellissimo, benestante e facoltoso nonché detentore di una villa, due piscine e dodici yacht? Egli china lo sguardo, sopraffatto definitivamente dal peso del proprio destino crudele.]


Ranma-chan: Eh? E adesso che ti prende?

Kuno: Sono attanagliato da un forte sentimento di oppressione. Ma tu non fare caso al mio stato d’animo profondamente depresso e ai rumorosi sospiri affranti. Non voglio rovinarti l’appuntamento, dunque divertiti pure da sola: fai come se non ci fossi, ignora la mia presenza, passa oltre i miei abbondanti singhiozzi e le mie copiose lacrime, non prendere in considerazione…

Ranma-chan: [colpendolo con un martelletto di gomma] È un po’ difficile se non chiudi bocca un solo istante! [cambiando atteggiamento] Non devi rattristarti, senpai. Tu mi hai invitato a cena e hai fatto tanto per farmi passare una piacevole serata. È giunto il momento che contraccambi mostrandoti gli autentici e genuini svaghi di noi passeggeri di terza classe.

Kuno: [scuotendosi e rialzando il capo] I vostri svaghi?


[Poco più tardi, accanto a un ripostiglio per gli attrezzi.]


Kuno: Oh, dunque è così che è fatta una cabina di terza classe! Non ne avevo mai vista una prima d’ora e devo dire che mi ricorda vagamente un ripostiglio per gli attrezzi.

Ranma-chan: È solo una tua impressione, senpai.

Kuno: Prima avevi parlato di svaghi, ma questo luogo è deserto. Non c’è la luce, e nemmeno la musica.

Ranma-chan: Il buio accentua l’elemento romantico. E per la musica rimedieremo subito. [rivolgendosi a un passeggero ubriaco che passa di lì] Ecco che arriva il musicista di bordo.

Passeggero ubriaco: Eeh? Ma dhici a me, dholcezza? [allungando le mani]

Ranma-chan: [dandogli un pugno] Ci delizi con la sua musica, maestro!

Passeggero ubriaco: E va bhene (hic!) ora vi ahhllieterò con un andante in la minore… [impettendosi] Nella vecchiaaa fhattoriiiiaaa (hic!) iiiaaaa… iiiaaaa… ooooooh…

Kuno: Oh! La senti, ragazza col codino? Questa è la nostra canzone.

Ranma-chan: Non abbiamo mai avuto una “nostra canzone”, senpai, però è l’occasione per un ballo romantico. E ovviamente per ballare dovrai toglierti quello scomodo cappotto…

Kuno: È una magnifica idea.

Ranma-chan: Vero?

Kuno: Peccato che io non sappia ballare. [proseguendo per la sua strada]

Ranma-chan: [tra sé] E va bene, ora basta con le buone maniere! Sono stufo di ricorrere a questi stupidi complotti da cartone animato, è il momento dei piani seri! [tirando fuori una scatoletta] Grazie a questa polverina della ACME, avrò certamente successo!


[Ranma allestisce in quattro e quattr’otto la sua trappola.]


Ranma-chan: [dall’ingresso del ripostiglio] Kuno adorato, ti avevo detto che questa è la mia cabina? Perché non mi raggiungi ed entriamo, io e te da soli?

Kuno: Due studenti del liceo a bordo di una nave isolata in mezzo all’oceano che si chiudono al buio in una cabina di terza classe vagamente somigliante a un ripostiglio per gli attrezzi… no, Tatewaki Kuno non può prender parte in un atto così sconveniente e scandaloso! [correndo a perdifiato verso Ranma] Ragazza col codino, sei talmente ingenua! [arrivando affannato] È mio dovere mostrarti le conseguenze del tuo gesto così avventato! Dunque entriamo!

Ranma-chan: [facendo strada] Prego, senpai. [tra sé] Non appena aprirà la porta, gli cadrà addosso un secchio pieno di quella polverina. Si tratta di polvere pruriginosa, così per grattarsi sarà costretto a togliersi la giacca! Uh uh uh! Quando mi ci metto sono diabolico!

Kuno: Come sei cara. Tuttavia…

Ranma-chan: Che cosa?

Kuno: Sono un galantuomo, no? Pertanto… prima le signore! [spingendo avanti Ranma]


[Ranma, presa alla sprovvista, apre inavvertitamente la porta con l’effetto di rovesciarsi addosso il secchio pieno di polvere pruriginosa.]


Ranma-chan: [grattandosi freneticamente] AAAAH! È un prurito insopportabile! [Ranma esce dal ripostiglio e saltella lungo il ponte della nave]

Kuno: Noto che invece tu sai ballare, mia cara. E la tua danza così impulsiva e selvaggia… mi colpisce nel profondo del cuore!


[Tatewaki sobbalza. Tutta questa vitalità sortisce in lui un forte sentimento di commozione: che sia questa la strada che tanto cercava? Ha infine trovato un mondo nuovo e diverso dal tedio che lo circondava? E magari anche il vero amore?]


Ranma-chan: [grattandosi e saltellando] Non può finire così! Nel secchio è rimasta un po’ di polverina. [calciando il secchio contro Kuno] Ora ti gratterai anche tu!

Kuno: [venendo colpito] Cosa mi succede? [cominciando a grattarsi] La danza della ragazza col codino è talmente contagiosa che improvvisamente sento come un fuoco dentro esplodere in tutta la sua furia! Sto ballando anch’io! Guarda, mia adorata, sto ballando!


[La serata di Kuno sta finalmente diventando movimentata come egli desiderava. A diversi chilometri di distanza, Tokyo, Nerima, come ben sappiamo l’ambiente è molto più tranquillo… o forse no. Chi è mai quella figura misteriosa ricoperta dall’oscurità che balza di tetto in tetto completamente intenta nell’espletare le proprie esecrande attività?]


Figura misteriosa: Buhahaha!


[L’ignoto malfattore estrae una canna da pesca e si sporge verso un balcone dove, incautamente, una sventurata ragazza pochi minuti prima aveva steso ad asciugare la propria biancheria.]


Figura misteriosa: Buhahaha! [agganciando all’amo un reggiseno] Pesca grossa, pesca grossa!


[Non pago della buona riuscita della sua impresa, l’empio si dirige verso un altro balcone. E continua così, seminando il terrore per il vicinato. Un uomo di mezz’età osserva impotente la scena dalla strada. Stringe il pugno con rabbia.]


Presidente del comitato di quartiere: Non è possibile! È ancora quel maledetto ladro di biancheria!


[Il presidente del comitato di quartiere ha cinquantadue anni, la pancetta e una calvizie che avanza sempre più inesorabile. Non ha mai praticato con assiduità alcuno sport, né ha frequentato palestre. Se potesse, se avesse condotto un diverso stile di vita, oggi si occuperebbe lui in prima persona del malvagio che infesta i dintorni. Invece deve limitarsi ad agire nell’ambito delle proprie competenze. E queste gli consentono, ancora una volta, di adire a tale scopo l’unico membro del comitato di quartiere provvisto dei requisiti adatti.]


Presidente del comitato di quartiere: [dirigendosi con passo deciso verso casa Tendo] Ottimo, le luci sono ancora accese. [appressandosi alla porta] Signor Tendo, è un’emergenza! Lei deve fare qualcosa, porre rimedio a questa calamità che infesta il nostro distretto infamando il buon nome del vicinato! Cosa ne è delle promesse fatte, di tutte le volte in cui ci aveva rassicurato che sarebbe stato compito della scuola di arti marziali indiscriminate Tendo liberarci di quel maledetto vecchiaccio?! Cosa ne è dei suoi doveri di artista mar…

Kasumi: [aprendogli la porta] Oh, buonasera. Ecco, magari non è proprio un buon momento. Papà non si sente molto bene e…

Presidente: [sotto shock] M-m-ma COSA…?!


[Cosa avrà mai visto il presidente del comitato di quartiere, tale da sconvolgerlo in questo modo? Sospendiamo la scena con questo geniale cliffhanger, così da mantenere alta la tensione narrativa...
Intanto, sulla “Queen Kodachi”, Ranma e Kuno stanno ancora ‘divertendosi’. Vediamo sopraggiungere Genma, Nabiki e, a poca distanza, Sasuke che ha ripreso a lavare il ponte.]


Genma: Che bella mangiata! [pulendosi con uno stuzzicadenti] Guarda lì quel deficiente di mio figlio! Potrebbe impadronirsi del talismano magico e invece perde tempo con questi balli moderni!

Nabiki: Quanto ti gratti, Ranma! Ti sei per caso preso le pulci?

Ranma-chan: Non dite stupidaggini e datemi una mano!

Nabiki: Volentieri, per altri cinquemila yen.

Ranma-chan: Sempre più cara?! E poi lo sai che non ho soldi con me!

Nabiki: Allora non se ne fa niente. Non guardarmi male, è colpa delle leggi della domanda e dell’offerta!

Ranma-chan: Allora fa’ qualcosa tu, papà!

Nabiki: [scoccando un’occhiataccia a Genma] Maledetto principio della libera concorrenza! E va bene, ti salvo io e poi a casa stabiliremo con calma per quante foto semi-nuda consentirai a posare… Sasuke, sapresti dirmi che ore sono?

Sasuke: [ruotando il polso] Certo, signorina Nabiki. Sono le… [dimenticandosi che stringeva il tubo dell’acqua e così innaffiando nuovamente i presenti, tranne Nabiki che ha aperto con prontezza un ombrello] Ops, di nuovo. Questa volta il signor Tatewaki non mi perdonerà. [scappa via]

Panda: [con cartello] ‘TEORICAMENTE AVREI DOVUTO ASPETTARE DUE ORE PRIMA DI ENTRARE IN ACQUA…’

Nabiki: Vedo che ha trovato un pennarello nuovo, signor Genma.

Ranma-chan: Meno male! Con quest’innaffiata il prurito è passato!

Kuno: [estremamente divertito] Anche la doccia finale, mi sento rinato! Che esperienza unica! Ne serberò ogni prezioso istante in un cantuccio segreto del mio cuore.

Ranma-chan: [a Kuno] Oh povera me! Sono tutta bagnata fradicia, senza un’adeguata sopraveste mi prenderò un malanno!

Kuno: Quando si dice la combinazione! Io casualmente ho con me un cappotto!

Ranma-chan: Presto, senpai! Mettimelo sulle spalle!

Kuno: Naturalmente. Ma cos’è questo rigonfiamento nella tasca? [estraendo la Lacrima del Mare] Questa è meglio toglierla, potresti urtarla e farti male. [lanciandola via]

Ranma-chan: No! Non dopo tutta questa fatica! [raccogliendola al volo con un agile balzo]

Kuno: Ma ragazza col codino…

Ranma-chan: Finalmente il talismano è mio!


[Ma prima che Ranma riesca pienamente a capacitarsi di avercela fatta, una pesante pacca sulla spalla gli fa perdere l’equilibrio.]


Panda: ‘BEN FATTO, RANMA!’ [prendendo la pietra ed estraendo un nuovo cartello] ‘PAPÀ È TANTO FIERO DI TE!’

Ranma-chan: Cosa?! Non aspettavi che questo momento, eh?! Fermo, dannato!

Panda: ‘O TALISMANO SUPREMO! LIBERAMI DALLA TRASFORMAZIONE DI JUSENKYO!’

Nabiki: Così non servirà a molto, a meno che quella pietra non sappia addirittura leggere i cartelli…

Panda: Bohbuhbeh! [versandosi dell’acqua calda da una teiera] Ma ora andrà meglio, esprimere il desiderio a voce alta dovrebbe funzionare!

Ranma-chan: No, te lo impedirò! [scagliandosi contro il padre] Come puoi essere così senza cuore?!

Genma: Sei tu il figlio ingrato e senza cuore! Come bella ragazza puoi scroccare quanto ti pare! Ma ti sei forse mai chiesto quanto io spenda ogni mese in confezioni di pennarelli?... E in quanto ai cartelli di legno, pensi forse che crescano sugli alberi?!

Nabiki: In realtà, sarebbe proprio così…

Kuno: [abbracciando Ranma da dietro e fermando così il suo slancio] Ragazza col codino, solo ora capisco quanto veramente ti piacesse il mio portafortuna! Ma non temere, te ne regalerò altri dieci molto più belli!

Ranma-chan: No! Lasciami andare!… Un momento! Papà mi ha appena ‘derubato’ eppure non è successo assolutamente nulla. Non sarà un’altra volta che…

Genma: O talismano, fai in modo che non debba più trasformarmi in panda!


[Ma la pietra, in quel preciso istante, esplode in faccia a Genma.]


Genma: [carbonizzato] Ba… bastava un semplice no… [sviene]

Ranma-chan: È quello che ti meriti, maledetto di un genitore! Come immaginavo, si trattava di un falso!

Kuno: [raccogliendo qualcosa da terra] E questo qui è un registratore, accompagnato da petali di rosa nera e un biglietto con sopra scritto “per l’odiata ragazza col codino”! [preme il tasto di riproduzione]

Registratore: “…Sei sorpresa, smorfiosetta? Prima cerchi di sottrarmi il mio adorato Ranma, poi tenti di umiliarmi con la tua presenza durante la cena di gala, tuttavia non è così facile sconfiggermi! La pietra preziosa che tanto brami… l’ho sostituita nel momento stesso in cui tu e Tatewaki avete messo piede nel ristorante. Vieni a prenderla nella mia cabina, se ci riesci! Ma avrai il coraggio di affrontarmi?! Oh oh oh oh oh!”

Ranma-chan: Maledizione!

Kuno: [pensieroso] Il mistero s’infittisce. Chi sarà l’anonimo mittente?

Ranma-chan: Non l’hai ancora capito?!

Nabiki: Tutto chiaro. Il talismano non avrà reagito alla ‘appropriazione indebita’ da parte di Kodachi essendo comunque rimasto, per così dire, in famiglia. Insomma, Ranma, sei tornato al punto di partenza.

Ranma-chan: Non direi proprio… Sento che questa sarà l’ultima battaglia, quella decisiva! Trema, Kodachi! Ti sconfiggerò e tutto andrà finalmente per il verso giusto. Anche se…

Akane: E io che mi sono data tanta pena perché tu potessi tornare normale! Sei… SEI SOLO UNO STUPIDO!

Ranma-chan: [tra sé] Ma… ma cosa mi sto mettendo a pensare?! L’unica cosa importante è spezzare la maledizione di Jusenkyo!

Kuno: [assorto] Quella pazza di mia sorella… ho capito tutto, non permetterà mai a me e alla ragazza col codino di vivere in pace il nostro amore! Pensa che la differenza di ceto tra di noi costituisca un muro insormontabile, ma la faremo ricredere! Questa è una notte magica, dopo le esperienze vissute sento di potermi ribellare a tutte le convenzioni sociali e liberare l’ardore che mi freme nelle vene! [abbracciando ancora Ranma, e palpandola]

Ranma-chan: Lo vedo, l’ardore delle tue vene! Ti cola anche dal naso! [picchiando Kuno] Fatti un’altra doccia fredda, maniaco!


[Ma poco distante, mentre Ranma e Kuno si allontanano in direzione della cabina di Kodachi, una seconda figura misteriosa ricoperta dall’oscurità e che ha ascoltato tutto osserva i loro spostamenti.]


Seconda figura misteriosa: Dunque è così che stanno le cose? Ranma… non tornerai normale! Non se potrò impedirlo!


[Chi sarà mai il losco individuo che ha appena manifestato i suoi ancor più loschi propositi? È quanto scoprirete nel prossimo…]


Happosai: [improvvisamente rivelato alla luce] Ehi ma cosa… smettetela di puntarmi addosso quella torcia!

Genma: [riprendendosi] M-ma è il maestro! Anche lui qui?!

Nabiki: [illuminando Happosai con la torcia] Avevo qualche sospetto che ci fosse un secondo clandestino a bordo, vista la rapidità con cui erano finite le provviste.


[Bene. E così si conclude questo capi… no, un momento! Se la seconda figura misteriosa è Happosai, allora chi era il ladro di biancheria di prima?! Torniamo a Nerima!]


Presidente del comitato di quartiere: Signor Tendo, so che è in casa! Si faccia vedere, deve fare qualcosa!

Kasumi: [aprendo la porta] Oh, buonasera. Ecco, magari non è proprio un buon momento. Papà non si sente molto bene e…

Presidente: [sotto shock] M-m-ma COSA…?!


[Kasumi è vestita con un completino succinto da infermiera sexy e stringe in mano diverse siringhe.]


Kasumi: Temo che sia un caso di stress, povero papà. Nemmeno i racconti delle mie avventure dal macellaio e di quando, questo pomeriggio, ho steso i panni ad asciugare sono riusciti a calmarlo. Anzi, all’improvviso si è messo a correre per casa dicendo che avrebbe pensato lui a ricreare un po’ di routine quotidiana, o qualcosa del genere: poi è scappato fuori e da allora…

Soun: [saltando di tetto in tetto e continuando i suoi furti] Buhahaha! Venite, miei zuccherini!



Continua…



Lo scontro decisivo è imminente. Ma Ryoga e Mousse difficilmente demorderanno. E anche Happosai trama nell’ombra (beh ormai non più). Riuscirà Ranma a tornare normale? Riuscirà Kasumi a calmare Soun? Avete fame ma vorreste qualcosa di diverso dalla solita minestra? Tutte le risposte prossimamente, ma l’ultima possiamo darvela anche subito!

Okonomiyaki-ya Ucchan! Prezzi modici, ottima qualità! Dodici tipi diversi di okonomiyaki tra cui scegliere! Non vi stancherete mai di noi! Non…

Autore: Ukyo! Cos’è che ti avevo detto?! Niente pubblicità!

Ukyo: La pubblicità sarebbe il minimo. Non mi hai dato una parte che fosse una, in questa fanfiction!

Autore: Come? Sei perfino la narratrice, non sei contenta?

Ukyo: Ma se mi hai assunto solo perché il narratore si è licenziato e non ti era rimasto nessun altro!

Autore: …


--


Risposte alle recensioni.

Stefany345_Chan: Ti ringrazio del commento! Purtroppo l’aggiornamento è arrivato sul serio nel 2010 (e non era minimamente mia intenzione ^^') ma continuo ad assicurare che non accantonerò mai questa storia (nonostante la parallela pubblicazione di “Chasing the Evening Shadows”).
Riccardo: E così te ne sei accorto, che titubavo a postare! XD Sai quanta fatica faccio a farmi piacere le mie stesse gag, ma se hanno passato il vaglio del tuo giudizio di 'veterano' del genere comico, posso pubblicare a cuor leggero! ^_^ Grazie del tuo generoso commento al precedente capitolo!
Tiger eyes: Ho fatto attendere abbastanza quest’aggiornamento, purtroppo, ma questa fanfiction non abbandonerà i nostri ‘schermi’ tanto facilmente! XD Sono commosso quando sottolinei la fedeltà al manga, che cerco sempre di ottenere nonostante i vari elementi metateatrali e più strettamente demenziali (vedi l’inizio di questo capitolo) che finisco sempre per inserire. ^^ Un infinito grazie, Cri!

Akane25: Cosa sono quelle saette? Come? Avevi detto che se aggiornavo dopo il 2009 mi avresti fulminato? ^^’ Ma io pensavo che fosse così per dire, aspetta, aspe…! (diversi secondi dopo, Kuno torna tutto carbonizzato) Grazie anche a te, che paragoni la storia a una puntata dell’anime! *_* Ragazze, voi sapete proprio come farmi andare in brodo di giuggiole! XD
Laila: L’avventura di Kasumi dal fruttivendolo è passata off-screen, ma sembra che insieme agli altri racconti adrenalinici della maggiore delle Tendo sia riuscita a far perdere a Soun quel poco di sanità che gli era rimasta. ^^’ Ancora grazie!
Moira: Ti sono enormemente grato per i commenti a entrambi gli ultimi capitoli (tra l’altro molto dettagliati)! Hai citato praticamente tutte le battute a cui tenevo, e ciò mi rende estremamente felice. ^^ Lieto in particolare che ti sia accorta dell’elemento del cappotto e che poi abbia trovato Soun IC nonostante la paranoia crescente. Di nuovo, Moira-chan, ti ringrazio tantissimo! ^_^
Maryku: Che bello, sono contento che le gag siano piaciute anche a te… e che abbia notato la ‘lite’ tra Ranma e Akane (non dimentico nessun elemento nelle mie ff, ergo nei prossimi capitoli…) Grazie per la tua gentilissima recensione! ^^
Marychan90: Com’è stato leggere i cinque capitoli tutti d’un fiato? XD L’elemento romantico potrebbe esserci, chissà. Anche nel manga la comicità non ha mai escluso i sentimenti. Spero che continuerai a seguire la storia! E grazie dei complimenti! ^^
Treasterischi: Grazie anche a te per aver commentato i vari capitoli! ^^ Ti ho spedito una mail, ti è arrivata? Non appena trovo il tempo voglio assolutamente leggere qualcosa di tuo, ma aspetto anche il tuo esordio nel fandom ranmaceo! ^_- Grazie ancora!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La tragica resa dei conti (prima parte) ***


A Titanic Story

A TITANIC STORY

by Kuno84



Prima di cominciare, voglio ringraziare Riccardo che ha gentilmente visionato in anteprima questo capitolo, dandomi dei suggerimenti preziosi. Ai vecchi lettori chiedo perdono per la lunga pausa dall'ultimo aggiornamento, ai nuovi lettori spero di far trovare una storia comica di loro gradimento. A tutti auguro, come sempre, una buona lettura! ^__^


[RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI. Ambientazione: una crociera romantica in mezzo all’oceano. Ranma è una ragazza. Ranma ama Kuno. Kuno ama Ranma. Ma il loro amore è ostacolato dalla differenza di ceto sociale, nonché dalla perfida e invidiosa Kodachi, che ha rubato la Lacrima del Mare, simbolo del loro legame eterno. Come dite…? Non è esattamente così che sono andate le cose? Boh, eppure il senpai mi aveva assicurato che…]


ATTO SETTIMO – La tragica resa dei conti (prima parte)


[Buio. Improvvisamente un riflettore si accende, rivelando la figura minuta di un vecchietto sconsolato, piegato su se stesso.]


Happosai: Ranma, come hai potuto…


[Davanti al vecchietto si materializza la figura di Ranma ragazza, vestita solo in biancheria intima.]


Ranma-chan: Maestro Happosai… [tendendo le mani verso di lui per abbracciarlo]

Happosai: Oh gioia. Vieni dal paparino!


[Happosai si alza in piedi e si lancia tra le braccia di Ranma ragazza, ma quest’ultima svanisce lasciando il vecchietto ad afferrare una manciata d’aria.]


Happosai: Ma cosa… cosa è successo? Dov’è la mia Ranma-chan?

Ranma ragazzo: [con corna e coda da diavolo] AH AH AH! Vecchiaccio, purtroppo per te non la vedrai mai più! Una volta che avrò invocato il potere della Lacrima del Mare, la maledizione di Jusenkyo sarà annullata per sempre e rimarrò soltanto io!

Happosai: Non… non può essere vero!

Ranma ragazzo: [esibendo una lingua lunga e biforcuta e assalendo Happosai in canottiera e boxer] Ma dove vai, vecchiaccio? Non volevi abbracciarmi? AH AH AH!

Happosai: [gli occhi trasformati in pozze di lacrime] Noooo!


[Ranma si lancia verso un Happosai in preda al terrore puro, solo per svanire all’ultimo momento. Il vecchietto comprende, si è trattato di un sogno a occhi aperti. Il riflettore si spegne e l’ambiente attorno ad Happosai torna alla luce naturale, rivelando il ponte principale della nave “Queen Kodachi”.]


Happosai: Devo impedire che questo incubo diventi realtà! Ranma, come puoi essere così egoista, togliendo a un povero vecchio una delle poche gioie rimastegli nella vita? Fosse l’ultima cosa che faccio… io, Happosai, distruggerò quella nefasta pietra in grado di spezzare la maledizione delle sorgenti!

Genma: Il maestro si è perfino dimenticato della nostra presenza…

Nabiki: Monologo piuttosto pittoresco. Però, fossi stata nei suoi panni, invece di perdere tutto questo tempo prezioso avrei seguito la coppiettina.


[In quello stesso istante, la ‘coppiettina’ cui si riferisce Nabiki sta percorrendo la nave in lungo e in largo, alla ricerca spasmodica della Lacrima del Mare.]


Ranma-chan: Se ripenso a tutti i guai che ho passato finora, solo per impadronirmi di un’imitazione… e la pietra autentica ce l’ha sempre avuta Kodachi! Mi viene un nervoso…

Kuno: Quella pazza di mia sorella... come ha potuto derubarmi del simbolo dell’amore che mi lega alla ragazza col codino?! Ma i nostri sentimenti sono più forti, stanotte ce la spasseremo alla faccia sua! [abbracciando Ranma]

Ranma-chan: Sempre questo hai in testa?! [picchiando Kuno] Almeno ora so come sfogarmi!

Kuno: [con un bernoccolo sul capo] Hai ragione, mia adorata. Prima di tutto dobbiamo fargliela pagare... Preparati, Kodachi, tuo fratello sta venendo a punirti!

Ranma-chan: Secondo la registrazione che ci ha lasciato, ci sta aspettando nella sua cabina. Dobbiamo sbrigarci!

Kuno: Ti faccio strada!


[Ranma e il senpai attraversano un corridoio, quindi salgono di corsa le scale. Percorrono un secondo corridoio, girano a sinistra, poi a destra, quindi scendono lungo un’altra rampa di scale. Sono così rapidi che sfrecciano senza accorgersene davanti a una certa ragazza con i capelli corti. Lei, però, se ne accorge eccome.]


Akane: [tra sé] Era Ranma?... Ma non mi interessa cosa sta combinando, non più.


[Flashback.]


Ranma-chan: Ma scherzi, come potrei essere geloso di una racchia dai fianchi larghi e con la sensualità di una balena?

Akane: Ah, è così che mi vedi? Ed io che mi sono data tanta pena perché tu potessi tornare normale... [dando un violento schiaffo a Ranma] Sei... SEI SOLO UNO STUPIDO! [corre via]

Ranma-chan: [con la guancia arrossata] A... Akane...


[Fine flashback.]


Akane: [tra sé] Non merita che mi preoccupi più per lui. Però...


[Intanto Ranma e Kuno superano la sala biliardo, la sauna, il salone da ballo. Ignorando la stanchezza crescente, s’incamminano verso un ulteriore corridoio. Infine scorgono una nuova stanza, e lo sguardo di Kuno s’illumina.]


Kuno: Siamo arrivati!

Ranma-chan: Ma… ma questo…


[Una signora avanti con gli anni e dall’aspetto molto poco piacente si fa incontro a Ranma-chan. Improvvisamente infila una mano in tasca e sfodera penna e taccuino.]


Signora: Desiderate, giovanotti?

Kuno: Salve, signora Atsuko. Per me una coppa gelato alla vaniglia, grazie. Ragazza col codino, tu cosa prendi?

Ranma-chan: Un… un bar?!

Kuno: Un bar intero mi sembra eccessivo. Dovresti restringere la scelta, mia adorata.

Ranma-chan: Voglio dire… questo è un bar?!

Kuno: Il migliore della nave. Per concludere in bellezza la serata.

Ranma-chan: Idiota! Non volevi farla pagare a Kodachi?!

Kuno: Ma certo. Infatti intendo addebitare le nostre ordinazioni sul suo conto!

Signora Atsuko: Allora, signorinella, cosa ti porto?

Kuno: Vediamo, la ragazza col codino è un po’ indecisa. Facciamo così, cambio la mia ordinazione in una maxi coppa gelato multigusto. Con due cannucce. [ammiccando a Ranma ragazza]

Ranma-chan: [dando un pugno a Kuno] Nei tuoi sogni! Portami subito alla cabina di Kodachi!

Kuno: [con un nuovo bernoccolo e l’aria contrariata] Ma non voglio uscire con Kodachi.

Ranma-chan: Tu non esci con nessuno! Ti ricordi o no che la Lacrima del Mare è finita in suo possesso e che bisogna recuperarla?!

Kuno: Questo è un modo velato per dirmi che non sei pienamente soddisfatta del nostro appuntamento?

Signora Atsuko: Scusatemi un momento, sento gli altri clienti lamentarsi di qualcosa.


[Kuno e Ranma-chan si voltano nella direzione indicata dalla signora Atsuko. Gli ospiti sono incuriositi e spaventati da un animaletto entrato nel locale. I camerieri provano a catturarlo, ma l’esserino riesce puntualmente a guizzare via.]


Signora Atsuko: Ma è un maialino nero?

Ranma-chan: [tra sé] Ryoga…

Kuno: Ci penso io, vi do una mano.


[Kuno si lancia contro il porcellino, però questo è più veloce e gli salta in faccia, coprendogli la vista. Il senpai corre alla cieca e infine va a sbattere con violenza contro la porta che dà alle cucine, così il maialino ne approfitta per entrare.]


Signora Atsuko: Povera me, cosa dirà l’ufficio d’igiene se lo scopre?!


[Pochi istanti dopo, dalla stessa porta esce un Ryoga Hibiki ancora avvolto dai fumi di vapore.]


Ryoga: Ho ascoltato tutto, Ranma! [assumendo un ghigno diabolico] E ora che so che il talismano si trova nella cabina di Kodachi, tu non mi servi più! [si scaglia contro la ragazza col codino con il pugno chiuso proteso in avanti]

Ranma-chan: Aspetta, Ryoga. Non ti ricordi che…

Ryoga: Taci! Le parole sono inutili e questa volta non ti salveranno!

Signora Atsuko: [arrossendo] Ohibò! Che svergognato!

Ranma-chan: Ecco, io ci avevo provato ad avvisarlo…

Ryoga: Che cos…

Bambino: [alzandosi in piedi e indicando Ryoga] Mamma, mamma! Perché quel buffo signore va in giro tutto nudo?

Madre: Kentaro, quante volte devo dirti che è maleducazione indicare gli svitati?


[Improvvisamente Ryoga si rende conto di non avere nulla addosso e copre imbarazzato le parti intime. Lesto, si avvicina a un tavolo e tirando via una tovaglia la avvolge intorno al bacino.]


Ryoga: Questo piccolo contrattempo ha semplicemente ritardato di qualche secondo la tua fine! Uno solo di noi tornerà normale e quello sarò io! Preparati a morire!

Ranma-chan: [tra sé] Dannazione, non posso permettermi di perdere altro tempo prezioso con un combattimento! [ad alta voce] Ti assicuro che non volevo, Ryoga, ma mi costringi a usare le maniere forti!

Ryoga: [lanciandosi addosso a Ranma] Fai pure del tuo peggio, non ti temo! [afferra Ranma con le braccia, come per stritolarla]

Ranma-chan: Devo… fare presto! [voltandosi verso l’uscita e indicando] AH! MA QUELLA NON È AKANE?!

Ryoga: Akane?! [si arresta, mollando la presa]

Ranma-chan: [in lacrime] Oh, Akane, per fortuna sei qui… Ryoga è fuori di sé! Si è denudato, poi mi è… mi è saltato addosso e…

Ryoga: No-non ascoltarlo, Akane-san! Il mio animo è rimasto puro e innocente, lo giuro! [sbracciandosi]

Ranma-chan: [balzando alle spalle di Ryoga e colpendolo con un martello gigante] Ops, in effetti non era Akane. Errore mio!

Ryoga: Gaah!

Ranma-chan: [emettendo una sonora risata in posa tronfia] Buhahaha! Ancora una volta ho avuto la meglio!

Ryoga: [riemergendo con il martellone ancora incastrato in testa] Brutto… bastardo… me la paghi…

Ranma-chan: Ah! Ancora non sei al tappeto?!

Ryoga: Ci vuole ben altro… per sconfigger…MIIII! [venendo colpito di nuovo e cadendo finalmente al suolo]

Signora Atsuko: [comparendo in scena con una padella deformata] Maniaco, non ti permettere più di avvicinarti a noi povere fanciulle indifese! Tutto bene, signorinella?

Ranma-chan: [sgranando gli occhi] Ehm… penso di sì.

Signora Atsuko: Ne sono lieta, anche perché devo assentarmi di nuovo. Del porcellino non c’è più traccia, ma ora bisogna pensare al papero appena entrato nelle cucine…

Ranma-chan: Anche il papero, eh? Chissà come mai, la cosa non mi sorprende.

Mousse: [uscendo fumante – e vestito – dalla cucina] Già, ma io al contrario di certi stupidi porto sempre con me degli abiti di ricambio… Ora è tra noi due, Saotome!

Ranma-chan: [atterrandolo con un calcio volante] E ora sono di nuovo solo io!

Mousse: [rialzandosi dolorante] Ancora non sono vinto…

Ranma-chan: Ah no? Quante altre volte dovrò darti una lezione nel corso di questa storia, perché tu capisca l’antifona una volta per tutte?!

Mousse: Capire?! L’unico che non capisce sei tu… vedi, Ranma, potrai essere anche più forte, più abile, nonché il protagonista della serie. Ma io ho qualcosa che ti manca a sostenermi, e cioè la forza dell’amore! Shan-pu, comprendi che sto facendo tutto questo per te, per tornare un vero uomo e dimostrarmi degno di stare per sempre al tuo fianco? [inginocchiandosi e afferrandole le mani] Hai capito bene, amore mio… sposami e farai di me la persona più felice di questa terra!


[Per tutta la sala si leva un mormorio di sorpresa.]


Signora Atsuko: Ma ma… così all’improvviso?! [arrossendo nuovamente e scansando la presa di Mousse, scagliandolo con una spinta micidiale contro la parete] Ma daiiii!

Mousse: [incastrato alla parete] Che… che cosa è stato?

Ranma-chan: [tra sé] Però, che forza bruta! L’hai capita la vecchina!

Signora Atsuko: Ohibò come sono confusa, prima quel maniaco nudo e ora pure la dichiarazione! Per tanti anni niente di niente, e adesso avviene tutto in pochi minuti!

Ranma-chan: [ad alta voce, con fare civettuolo] Oh ma che cosa deliziosaaa! Avete sentito, gente? EVVIVA GLI SPOSIII!


[I passeggeri presenti nel bar si alzano in piedi e cominciano ad applaudire.]


Signora Atsuko: Ma noooo… [tutta rossa in viso] Così su due piedi non so cosa rispondere! Sei molto dolce, bel giovanotto, ma un fiore delicato come la sottoscritta ha bisogno di tempo per pensare, non posso sentirmi costretta dall’enfasi del momento. [raccogliendo da terra un Mousse ancora intontito e stringendolo a sé] Dopotutto ho bisogno dei miei spazi.

Mousse: [provando a sfuggire alla presa] Ecco, io veramente…


[Improvvisamente una risata stridula riecheggia per le sale della nave.]


Ranma-chan: L’inconfondibile “richiamo” di Kodachi… allora la sua cabina era proprio di fianco a questo bar, devo sbrigarmi! [si avvia]


[Cambio di scena. In quel preciso istante, nel soggiorno di casa Tendo.]


Presidente del comitato di quartiere: Signorina… Kasumi, giusto? Allora, le piacerebbe spiegarmi cosa ci fa vestita in quel modo? [indicando il completino da infermiera, con tanto di scollatura vistosissima e minigonna sexy]

Kasumi: [portandosi una mano alle labbra] Ho sbagliato? Eppure ho seguito alla lettera le istruzioni di mia sorella Nabiki. [mostrando un foglio di carta] Mi ha raccomandato, se ci fossero stati problemi ‘medici’, di non farmi trovare impreparata, mi ha mostrato dove è tenuto il kit di pronto soccorso e soprattutto mi ha raccomandato di indossare questo vestito. Forse stava scherzando? In effetti somiglia tanto al costume dello scorso carnevale…

Soun: [la sua voce in lontananza, su per i tetti] Pesca grossa, pesca grossa!

Presidente: Non importa, ora dobbiamo pensare al maniaco che volteggia sui tetti… ma cosa dico, quello è il signor Tendo! Perché diamine si comporta in quel modo?

Kasumi: Oh, hanno suonato alla porta. Vado a rispondere.

Presidente: Dev’essere la persona che ho chiamato al telefono pochi minuti fa. [agitandosi] No, no, lasci, faccio io. Anzi, non metta proprio il naso fuori di casa, la situazione è delicata, delicatissima, non vorrà correre rischi inutili!

Kasumi: Se proprio crede…


[Il presidente del comitato di quartiere apre la porta di casa e con un movimento fulmineo la chiude bruscamente dietro di sé, non permettendo l’ingresso al nuovo arrivato.]


Dottor Tofu: [con aria un po’ confusa] Buonasera… è lei che mi ha fatto chiamare?

Presidente: [ansimante] Caro dottor Tofu, non sapevo a chi altri rivolgermi. Non crederà mai a quello che sta accadendo.

Tofu: Se allude al signor Tendo intento a rubare biancheria intima per il quartiere, è passato anche da me poco fa. Si è preso i miei boxer appesi ad asciugare, prima di rendersi conto dell’errore e gettarli via schifato.

Presidente: So che non è propriamente il suo campo medico, ma lei per caso si è fatto un’idea di cosa gli sia preso?

Tofu: Da quello che ho potuto constatare, sembrerebbero essere i sintomi di un esaurimento nervoso. Anche se peculiare.

Presidente: Esaurimento nervoso? Cioè da stress? Ma io continuo a non capire, le ultime quarantotto ore sono state le più tranquille che Nerima ricordi da infinito tempo a questa parte.

Tofu: Ecco perché dicevo ‘peculiare’, si tratta di uno stress da… troppa quiete. Il signor Tendo deve aver compiuto uno sforzo notevole per adattarsi alla vita movimentata degli ultimi tempi, così non ha saputo sopportare il ritorno improvviso alla calma di queste ore. E dentro alla sua psiche, per – diciamo – ristabilire l’equilibrio, si è convinto di dover essere lui stesso a portare il caos che mancava.

Presidente: Insomma, ha perduto il senno e ha preso le veci del vecchio maniaco. È terribile…

Tofu: [sorridendo sicuro] Non si preoccupi, a questo punto penso di poter intervenire io. Adesso raggiungerò il signor Tendo e premerò alcuni punti nevralgici del suo corpo che dovrebbero permettergli di rilassarsi e tornare normale. Non c’è alc--ggggghhh!

Presidente: Dottore, che le succede?... Oh, no! Non mi dica che… [si volta e scorge Kasumi alla porta di casa] Le avevo detto di non uscire!

Kasumi: Ma mi ero dimenticata di chiederle se per caso gradiva qualcosa da bere… oh, c’è anche lei, dottor Tofu. Buonasera.

Tofu: Ka-ka-ka-ka…

Kasumi: Karma? Kappa? Kant? Scusi ma non capisco…

Tofu: KA-KA-KASUMIII!


[Alla vista di Kasumi tanto poco vestita, le lenti del dottore si appannano istantaneamente. Il volto assume un colore rosso acceso e all’improvviso si ode un sonoro ‘crack’.]


Kasumi: Oh cielo, i suoi occhiali si sono crepati. Aspetti, vedo cosa si può fare. [si avvicina, sporgendo pericolosamente la scollatura, e infine gli sfiora il viso per prenderglieli]

Tofu: GAAAAAH!


[Il volto del dottore comincia a fumare. Improvvisamente Tofu schizza via, saltellando come un matto.]


Presidente: E ora dove se ne sta andando?

Kasumi: Sta arrampicandosi su un palazzo, forse vuole aiutare mio padre.

Presidente: Pare di no. Adesso si è messo a saltellare di tetto in tetto.

Kasumi: Oh, proprio come papà. Anche lui sta saltellando di tetto in tetto, ma in direzione opposta.

Presidente: Ora sono entrambi sullo stesso tetto. Non sarà che…


[Un rumore sordo riecheggia nell’aria.]


Kasumi: Cielo, che capocciata.

Presidente: Andiamo a raccogliere i resti di quei poveracci. [si avvia]


[Tornando alla nostra nave da crociera. Kodachi è appostata fuori della porta della propria camera, con le braccia conserte. Ranma ragazza la sta osservando con aria di sfida.]


Ranma-chan: Dunque siamo giunti allo scontro finale.

Kodachi: Ti piacerebbe, smorfiosetta, ma ho di meglio da fare che sporcarmi le mani con te… Vuoi davvero prendere quella pietra blu che aneli tanto? Prego, si trova in bella vista al centro della stanza, accanto alla mia preziosa collezione di farfalle. Te la regalo, è tua… se sopravviverai, ovvio, alle trappole letali che ho disseminato tutt’intorno.

Ranma-chan: Te lo scordi, se pensi che mi arrenderò giunto così vicino alla metà. [tra sé] Grazie alle parole di Kodachi, dovrei essere finalmente protetto dalle reazioni di quella pietra… però ci sono ancora le trappole di quella matta, e ne ho abbastanza di beccarmi esplosioni e scosse elettriche.

Kodachi: Entra pure, allora. Oh oh oh oh!

Ranma-chan: Eh no! Questa volta ho un’idea migliore! [ad alta voce] Kodachi, puoi aspettare un momento qui?

Kodachi: Come? Ah, va bene… [estrae dalla tasca un pezzo di carta nera e comincia a intagliare una rosa, fischiettando un motivetto]


[Ranma-chan corre via e torna nelle cucine della nave, passando di nuovo vicino ad Akane appena sopraggiunta.]


Akane: Ran… [venendo sorpassata] …ma.


[Pochi istanti dopo Ranma corre in direzione opposta, nei soliti abiti cinesi e nella sua forma maschile.]


Akane: [tra sé] Non mi ha visto nemmeno stavolta. Ma se si è ‘cambiato’, forse significa che ha trovato la Lacrima del Mare?


[Davanti all’ingresso della cabina di Kodachi.]


Ranma: Finalmente nei miei veri panni, dopo tutti questi capitoli! In barba all’autore, e per la gioia delle lettrici!

Kodachi: [portandosi le mani al viso] Sogno o son desta? È il mio adorato Ranma!

Ranma: [rivolto a Kodachi con sguardo seducente] Sono proprio io, giunto apposta per incontrarti!

Kodachi: [arrossendo] Oh caro, allora la stella cadente (cfr. capitolo 2) ha avverato il mio desiderio!

Ranma: Kodachi… ho sentito tanto parlare della tua rinomata collezione di farfalle, perché non me la fai vedere?

Kodachi: Mio amato, davvero ti interessa il mio misero hobby? La tengo dentro la mia stanza… ma un attimo, avevo attivato le trappole per gli estranei!

Ranma: Questo è un problema. [con tono affranto] Eppure tenevo così tanto a soddisfare la mia curiosità…

Kodachi: Ho la soluzione, posso disattivarle con questo telecomando. [mostrando un telecomando e spingendo un bottone] Ecco, adesso possiamo entrare senza pericolo.

Ranma: [tra sé] Tutto secondo il piano! [ad alta voce, sorridente] Come sono felice! Cosa aspettiamo, allora?

Kodachi: Solo una cosa… mio amato, siamo nel bel mezzo dell’oceano e tu non eri salito a bordo! Come sei riuscito mai a raggiungermi?

Ranma: [grattandosi il capo dubbioso] Oh ecco, questo… [ricomponendosi] Vedi, nulla può fermarmi, specie se sospinto dalla forza di Cupido. Sono salito in groppa a un unicorno alato e apposta per te ho varcato l’arcobaleno dei sogni…

Akane: [entrando in scena e colpendo Ranma con un pugno in testa] Ma l’autore non si vergogna a scriverti queste battute idiote?!

Kodachi: Ah, ma è Akane Tendo!

Ranma: [con un bernoccolo gigante] Stupida, cosa ci fai qui?! Stai rovinando tutto!

Akane: Ah, scusa tanto! Dato che non t’è importato nulla di fare pace, pensavo che stessi almeno cercando la Lacrima del Mare… ma vedo che hai interessi più urgenti al momento…

Ranma: Sempre a fraintendere! Non stavo facendo nulla di compromettente!

Kodachi: Esatto, smorfiosa! L’adorato Ranma mi ha solamente chiesto di mostrargli la mia collezione di farfalle!

Akane: E questo non sarebbe compromettente?! [irradiando un’aura rossa]

Ranma: [indietreggiando spaventato] A-aspetta un momento… v-vuoi combattere?!


[Improvvisamente l’aura si spegne, Akane sospira e si allontana a passo svelto.]


Ranma: [tra sé] Non… non mi ha colpito? Strano.

Kodachi: La smorfiosetta ha capito e ha tolto il disturbo, ora siamo solo noi du… ma dove sei, mio adorato?

Ranma: [cercando di forzare la porta della cabina] Ehm… la tua collezione, ricordi?

Kodachi: Ah, giusto. Aspetta che apro con la chiave magnetica. [passando un tesserino su una striscia magnetica] Ecco, ora la porta è aperta. La collezione si trova al centro esatto della cabina, tra la pietra che ho sottratto all’odiata ragazza col codino e la vaschetta dei pesci rossi.

Ranma: È quanto mi basta sapere. [accennando ad entrare, ma poi fermandosi di scatto] Un istante… non sarà che i pesci rossi di cui parli sono, che so, degli squali famelici?

Kodachi: Oh oh! Ma che fervida immaginazione hai, mio caro! Certo che no, hai mai sentito parlare di squali di color rosso? E poi i miei tesorini sono dei pescetti piccini picciò.

Ranma: [tra sé] Meglio così, con Kodachi non si sa mai. [entra]

Kodachi: [fermandosi all’ingresso] Ho come l’impressione di essermi dimenticata di dirgli qualcosa. Ah, ecco. [ad alta voce] Mi raccomando, Ranma-sama, stai attento a non sfiorare in alcun modo la pietra: al minimo contatto un sistema meccanico di contrappesi ti farebbe rovesciare addosso la vaschetta dei pesci, quale ultimo “antifurto” contro la ragazza col codino.


[Puntualmente dall’interno si ode un grido disperato, poi un rumore di vetro infranto.]


Kodachi: Povera me, spero che i miei pesciolini siano salvi.


[In un corridoio poco distante, Tatewaki Kuno arresta il suo cammino.]


Kuno: [voltandosi] Un rumore di vetro infranto… che proveniva dalla cabina di Kodachi. E riconoscerei ovunque l’autore di quel grido. La ricerca della ragazza col codino dovrà aspettare. [sguainando il bokken]


[Kuno raggiunge la cabina di Kodachi.]


Kodachi: [sempre davanti all’ingresso] Tatewaki, come mai corri così trafelato?

Kuno: [ignorandola] Maledetto Ranma Saotome, come hai osato?! Ti sei intrufolato di nascosto nella mia nave, dunque eri tu il clandestino di cui mi avevano parlato i marinai. E adesso, non pago, sei entrato nella camera di mia sorella per assalire i suoi fragili e delicati piranha rossi… Non la passerai franca!


[Kuno accenna ad attaccare con il suo bokken, ma proprio in quel momento dalla cabina esce fuori una Ranma ragazza inzuppata dalla testa ai piedi e morsicata dai piranha.]


Ranma-chan: Aaah! Toglietemi questi cosi di dosso!

Kuno: La… ragazza col codino?

Kodachi: Quella smorfiosa da dove spunta fuori? E ha anche rapito le mie creaturine indifese! Tatewaki, fa’ qualcosa!

Kuno: Naturalmente. [lanciandosi di nuovo all’attacco] Maledette bestiacce immonde, smettetela di aggredire la ragazza col codino o vi ridurrò a sushi!

Kodachi: [guardandosi attorno] E ora è sparito anche il mio amato Ranma!


[Kuno insegue Ranma-chan, che sta correndo forsennata per il corridoio.]


Ranma-chan: Almeno ho preso la Lacrima del Mare! [uscendo sul ponte] Forse all’aria aperta riuscirò a sbarazzarmi dei piranha, fuori dalla loro vasca stanno già indebolendo la presa!

Kuno: [rincorrendola] Non andare da quella parte, stasera si tiene un concorso di bellezza!

Ranma-chan: E dovrebbe importarmene qualcosa?!


[Ma appena girato l’angolo, Ranma si scontra con un cartellone. L’insegna reca scritto “Concorso di bellezza felino: elezione di Mister Miao” e tutti i gatti partecipanti, che stavano “sfilando” sul ponte, si voltano immediatamente verso la ragazza piena di pesci.]


Ranma-chan: AAAAAH! [fugge in direzione opposta, in preda al panico, lasciando cadere la pietra di sotto]

Kuno: Resisti, amore mio, ti salverò! [affonda una raffica di colpi] Maledetti pesci, prendete questo! Maledetti gattacci, prendete questo! E questo!... Giustizia è fatta. Ti ho salvato, dimmi qualcosa.


[Ranma ragazza non risponde, è svenuta insieme a gatti e piranha, con i vestiti mezzi stracciati.]


Kuno: [in lacrime] Povera cara, com’è ridotta. Quanti segni di morsi e graffi… e soprattutto quanti lividi e bernoccoli…

Kodachi: [sopraggiungendo] Quegli ultimi non glieli hai appena procurati tu?

Kuno: [issando Ranma-chan in braccio] La porterò nella mia cabina e mi prenderò cura di lei.

Voce fuori campo: Parbleu! Ma cosa sta succedendo?


[Picolet Chardon osserva sconvolto la scena.]


Picolet: Tu sei le garçon che ha rubato il cuore a mademoiselle Ranma… si è fidata di te ed è così che la ripaghi, cercando di approfittarti di lei!

Kuno: Non so cosa tu voglia, ma non intrometterti tra me e la ragazza col codino, se non vuoi subirne le conseguenze…

Picolet: [con sguardo severo] Non sai con chi hai a che fare. Se c’è da combattere per salvare la virtù di mademoiselle Ranma, non mi tirerò certo indietro.


[Pochi istanti prima, qualche ‘piano’ più in basso.]


Ryoga: Sono così sfortunato, il cielo non ha pietà del povero Ryoga Hibiki. Vivo un’umiliazione dopo l’altra, prima mi ritrovo nudo davanti a tutta quella gente e poi…


[Flashback.]


Madame Saint Paul: [entrando nel bar] Cosa sono queste sconcezze? Non si gira per il ponte di prima classe super-extra-lusso senza un abbigliamento adeguato!

Ryoga: Ma veramente…

Madame Saint Paul: Niente ma!


[Fine flashback]


Ryoga: E così, per colpa di quella pazza, ora mi trovo conciato in questo modo ridicolo. [osservando il suo completo all’ultima moda e alzando le braccia al cielo, esasperato] Perché non riesco mai ad avere la meglio su Ranma?! [sentendo qualcosa cadergli in mano] Ecco, si mette pure a grandinare… Non ne posso più, voglio vincere almeno una volta! E soprattutto VOGLIO TORNARE NORMALEEE!

Bambino: Signore, vuoi giocare? [spruzzando Ryoga con la sua pistola ad acqua] Ti ho colpito!

Ryoga: Grunt, grunt, grunt!

Bambino: Mamma, e ora perché il buffo signore si è messo a fare quei versi strani?

Madre: Kentaro, quante volte devo dirti che non si rivolge la parola agli estranei, specie quelli svitati?

Ryoga: Grunt, grunt… ma un momento, io sono ancora umano! [osservando ciò che ha in mano] Ma questa è la Lacrima del Mare, allora ho sconfitto la maledizione di Jusenkyo! [commosso] La fortuna ha finalmente deciso di girare dalla mia parte… mi sento in grado di fare qualunque cosa, perfino… perfino… chiedere ad Akane di prendere un gelato con me! AH AH AH!

Akane: [spuntando dalle sue spalle] Ehm, ciao Ryoga…

Ryoga: [ritraendosi spaventato] AAAAAH! A-Akane-san…

Akane: Sai cosa ti dico? Accetto volentieri la tua offerta. [sorridendogli]

Ryoga: [tra sé] Qu-questo dev’essere un sogno. Non sono mai stato tanto fortunato in vita mia… tutto sta finalmente andando a gonfie vele… niente può rovinare questo momento felice!


[In quel preciso istante, presso la sala di comando.]


Sasuke: Da quando quei due stralunati sono scomparsi dalla circolazione e ho rimesso in funzione il pilota automatico, la navigazione procede perfettamente. Ma cos’è quell’ombra che si scorge all’orizzonte? [sbiancando] Ma è… UN ICEBERG!


Continua…

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=171420