I'll always come back for you di KikiWhiteFly (/viewuser.php?uid=33036)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Oro ***
Capitolo 2: *** 2. Portafoglio ***
Capitolo 3: *** 3. Spiaggia ***
Capitolo 4: *** 4. Quotidianità ***
Capitolo 5: *** 5. Calzini ***
Capitolo 6: *** 6. Fuoco ***
Capitolo 7: *** 7. Cane ***
Capitolo 8: *** 8. Biscotti ***
Capitolo 9: *** 9. Capodanno ***
Capitolo 10: *** 10. Computer portatile ***
Capitolo 1 *** 1. Oro ***
Prompt:
Oro.
Titolo:
I'll always come back for you
Autore:
KikiWhiteFly.
Fandom:
Chuck.
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
romantico.
Rating:
verde.
Avvertimenti:
flashfic,
het.
Lunghezza:
282
parole.
Eventuali
note dell’autore: il
titolo si riferisce all'episodio 03x16, quando Sarah salva Chuck e
lui le dice: “Sei tornata per me?” e lei risponde:
“Tornerò
sempre per te”. Nella flashfic il riferimento
a Quinn è,
ovviamente, alla 05x12-13. Ho scelto di usare il prompt oro in
maniera forse banale,
tuttavia è stata la prima cosa che mi è
venuta in mente.
Questa
storia partecipa alla challenge: “La
sfida delle coppie”,
indetta da summerparadise sul forum di EFP.
Saranno una serie di
flashfic, ci saranno dei riferimenti anche alle altre
stagioni.
I'll
always come back for you
Quando
Chuck sfiora con la sua mano i capelli di Sarah sembra che tra le sue
dita scivolino una serie di fili dorati. Forse
sarebbe più adeguato dire
che ai suoi occhi Sarah risplende di un
bagliore particolare, forse lei vale per lui quel
che per il
cielo son le stelle.
Sarah
ridacchia sommessamente, suo marito compie quel gesto ed emerge uno
dei suoi punti deboli; Chuck, invece, non riesce a distogliere lo
sguardo
dai suoi occhi e d'un tratto si fa cupo, serioso.
«Che
c'è?», domanda Sarah, sinceramente preoccupata.
Chuck
allora si desta, come da un lungo sonno, prende una mano di Sarah tra
le sue e la stringe forte.
«Nulla. È solo che alcune volte mi
alzo e spero di trovarti ancora qui».
Dopo tutto quello che è
successo con Quinn, Chuck vive nell'irrazionale timore che possa
succedere ancora qualcosa di irrisolvibile.
Chuck Bartowski è
solo un semplice essere umano, pensa, cosa potrebbe
fare se
non giurarle amore eterno?
«Sarò qui», Sarah si stringe
accanto a Chuck, poi lascia scivolare i capelli sul suo ampio torace.
«E so che mi troverai, semmai mi succederà
qualcosa».
«Perché
sono un agente della CIA?».
«No,
perché lo saprai e basta».
Poi
Sarah affonda le labbra nelle sue e, solo per un attimo, sembra che
il passato sia solo un ricordo sbiadito nel tempo. Il futuro, invece,
sembra una
tavolozza sulla quale è possibile intingere qualsiasi
pennello e colorire delle tinte più vivaci la loro vita.
Potrebbe
essere un'immagine emblematica, proprio come quella che Chuck ha
sopra di sé: un'aureola di capelli dorati si staglia
armoniosamente
sul
suo torace e continuerà a esservi, stavolta ne è
sicuro, per
tutto il resto della sua vita.
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Capitolo 2 *** 2. Portafoglio ***
Prompt:
Portafoglio.
Titolo:
I'll always come back for you
Autore:
KikiWhiteFly.
Fandom:
Chuck.
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
romantico.
Rating:
verde.
Avvertimenti:
flashfic,
het.
Lunghezza:
393
Eventuali
note dell’autore: questa
seconda fan fiction si svolge, grossomodo, durante la seconda
stagione. Il riferimento alla foto lo si può benissimo
mettere in
parallelo con la 04x02, tra parentesi. Nella seconda stagione Sarah
è
molto più “sostenuta” – i suoi
sentimenti per Chuck evolvono,
quindi cerca di mettere un muro tra loro. Noi sappiamo che
sarà
un'impresa vana ma ho cercato descrivere tutto ciò. XD
I'll
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you
Chuck
non aveva mai voluto quella vita da spia ma, seppur fosse in costante
pericolo e rischiasse la vita ogni singolo giorno, doveva ammettere
che iniziava a vederne i lati positivi. Avere una fidanzata, per
quanto fosse solo di
copertura,
non era poi la terribile esperienza che aveva immaginato e anche il
suo rapporto con Casey, sebbene quest'ultimo non l'avrebbe mai
ammesso, si stava consolidando.
Sarah aveva bandito qualsiasi
contatto che andasse oltre quello professionale, da usare nella sfera
prettamente pubblica, tra loro; eppure, talvolta riceveva segnali
contrastanti e la sua mente non sapeva più se recepire certi
comportamenti come reali o fittizi.
Sarah si era avvicinata di
poco al suo orecchio, abbastanza da poterlo sfiorare con le labbra:
«Preparati,
abbiamo una missione. Ora sorridi e prendimi la mano».
Era così
che Chuck si era defilato, con la mano ben stretta a quella di Sarah,
arrivando al Castello. Sarah era già pronta per la missione,
lo
stava tempestando di informazioni ma Chuck poco badava al curriculum
dei terroristi che avrebbero dovuto affrontare, concentrato com'era
ad ammirare la bellezza della sua collega.
«Hai capito, Chuck?»,
chiese Sarah, imbracciando un fucile.
«Sì, tutto chiaro», fu la
sua pronta risposta.
Sarah asserì col capo, poi si dileguò
velocemente dalla stanza. Fu proprio grazie alla sua
rapidità che
Chuck vide qualcosa
che probabilmente avrebbe dovuto fingere invisibile:
si avvicinò di poco, certo che si trattasse di un
portafoglio ma,
mai come in quel momento, tanto stupito dal fatto che vi fosse una
loro foto insieme. Chuck inclinò un po' la testa, come per
accertarsi che il soggetto nella fotografia fosse lui: ricordava
ancora quella serata, avevano festeggiato la sua prima missione senza
alcun intoppo – e, se la mente non gli giocava brutti
scherzi,
anche il fatto che Sarah e Casey non gli avessero intimato di restare
in macchina per una volta.
Fu quasi sul punto di rinfacciarlo a
Sarah, ma la conosceva ormai abbastanza da sapere quale sarebbe stata
la sua reazione: avrebbe tolto la fotografia dal portafoglio,
solamente per dispetto, adducendo qualche banale scusa riguardante il
loro falso rapporto.
Chuck, allora, pensò che avrebbe preferito
mantenere quel segreto tra sé e sé piuttosto che
veder svanita una
speranza – illusoria o reale, ormai non importava
più –, poiché
in fondo al cuore sapeva che Sarah teneva a lui e questo, per il
momento, era abbastanza.
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Capitolo 3 *** 3. Spiaggia ***
Prompt:
Spiaggia.
Titolo:
I'll always come back for you
Autore:
KikiWhiteFly.
Fandom:
Chuck.
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
introspettivo.
Rating:
verde.
Avvertimenti:
flashfic,
het.
Lunghezza: 180.
Eventuali
note dell’autore: il
prompt “spiaggia” ovviamente mi fa tornare alla
mente il pilot,
inoltre ieri sono andati in onda i primi due episodi su Italia 2 e
non potevo non tributarli.
I'll
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you
Chuck
è frastornato, confuso, disorientato e la sua vita, almeno
fino ad
allora, non è mai stata tanto complicata. Sarah Walker non
è la prima ragazza con la quale è uscito dopo
tanti anni,
probabilmente lei pensa che sia solo una risorsa di cui occuparsi.
Chuck
non riesce più a compiere una distinzione tra reale e
immaginario:
le tempie iniziano a pulsargli insistentemente, sembra che il
cervello gli stia scoppiando – e non può
permetterselo,
l'Intersect è un bene prezioso e perderlo significherebbe
sacrificare l'unità internazionale.
Vorrebbe
solo confidarsi con qualcuno, qualcuno
che
magari sappia ricordargli che può essere ancora il ragazzo
straordinario della Stanford – prima dell'arrivo di Bryce, si
intende –, che magari non è solo qualcuno
bensì uno.
«Fidati di me, Chuck».
Sarah è bellissima sotto quella
luce, i capelli svolazzano al vento e Chuck respira, finalmente, dopo
un'intera notte passata a pensare al peggio. Sono solo quattro parole
che lo salvano dall'orlo di un precipizio, stenta a crederci.
Eppure
Sarah è seduta accanto a lui e, pensa con
ingenuità, potrebbe
giurare che quel sorriso sia reale.
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Capitolo 4 *** 4. Quotidianità ***
Prompt: Quotidianità (prompt a scelta).
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
romantico.
Rating:
verde.
Avvertimenti:
flashfic,
het.
Lunghezza: 275.
Eventuali
note dell’autore: questa
flashfic è ispirata all'episodio 03x13, credo proprio che
sia il mio
preferito. Si ispira alla “fuga” di Chuck e Sarah e
alla loro
pseudo luna di miele. Dovendo scegliere un prompt a scelta ho puntato
a... quotidianità, già. Perché una
delle cose più belle di Chuck
e Sarah per me è proprio questa: loro vivono una vita da
spia,
tutt'altro che quotidiana, eppure fuori dall'ambiente di lavoro sanno
essere una delle coppie più normali del mondo. E nella loro
quotidianità c'è un che di romantico, speciale e
io l'ho voluta
narrare.
I'll
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you
Sarah
Walker si è lasciata completamente andare, per la prima
volta nella
sua vita: Chuck, accanto a lei, sorseggia il suo tè
mattutino e dà
uno sguardo al giornale come un cittadino normale.
Nessuna
missione, nessun sotterfugio, nessun ostacolo si frappone sulle loro
strade: in quel momento sono solo due individui qualsiasi, felici e
innamorati, i quali trascorrono una normale vacanza in giro per il
mondo. Certo, il fatto che si tratti di una fuga passa in secondo
piano da questo punto di vista e forse preferiscono entrambi non
pensarla in questi termini, renderebbe il loro viaggio molto meno
romantico.
«Ti
stai già pentendo?», chiede Chuck, sfiorando la
sua mano.
Sarah
fa un cenno di diniego con il capo, poi afferma:
«È l'inizio di una
nuova vita, non c'è nulla di cui pentirsi».
L'espressione di
Chuck si distende, da quando quel sogno si è avverato
è come se
avesse costantemente paura di svegliarsi.
«Aspetta... l'ho preso
l'ultimo numero di Jump?».
Sarah poggia una mano sulla fronte
ma, d'altro canto, sono anche queste le cose che ama di Chuck: non
solo il suo lato eroico, bensì anche quello più
umano, il quale si
preoccupa per questa o quell'altra quisquilia.
«Tu non l'hai
preso, io l'ho fatto», ammette Sarah, tirando fuori dalla
borsa il
volume in questione.
Chuck prende il fumetto tra le mani, quasi
come una reliquia, dopodiché si ferma ad osservare il
sorriso di
Sarah e improvvisamente tutto acquista più senso. Non
è più solo
una fuga, è una via d'uscita – per quanto
irrazionale, insensata e
fuori da ogni schema.
«Oh, lo sai quanto ti amo, vero?».
«Ogni
giorno».
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Capitolo 5 *** 5. Calzini ***
Prompt:
Calzini.
Titolo:
I'll always come back for you
Autore:
KikiWhiteFly.
Fandom:
Chuck.
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
romantico, commedia.
Rating:
verde.
Avvertimenti:
flashfic,
het.
Lunghezza: 337.
Eventuali
note dell’autore: storia
collocata tra la prima e la seconda stagione. Ho anche voluto
focalizzarmi per un attimo sul rapporto tra Chuck ed Ellie, che a mio
parere è uno dei più belli mai visti in un
telefilm. Vi informo,
inoltre, che ho deciso di velocizzare i ritmi di questa raccolta e
che probabilmente la vedrete aggiornata più volte durante la
settimana.
I'll
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you
Nella
famiglia Bartowski è una tradizione, ormai assodata, quella
di
festeggiare nella maniera più megalomane possibile.
Quando Chuck
era solo un bambino odiava quei giorni di festa, perché gli
ricordavano le famiglie riunite intorno ad un tavolo ed i regali da
parte degli zii da scartare, mentre lui non poteva avere né
l'una né
l'altra cosa. Così, Ellie Bartowski aveva deciso di rendere
le
festività del fratellino una occasione unica, in modo tale
da far
capire a Chuck che una famiglia poteva essere composta anche da due
persone.
Ecco perché Chuck tiene in particolar modo ad
alcuni eventi, nella sua mente i bei ricordi sovrastano i peggiori;
pur tuttavia, c'è qualcuno che non ha ricevuto le premure
che Ellie
si è curata di non fargli mai mancare e se ne rende conto
nel
momento stesso in cui Sarah osserva un paio di calzini appesi al
caminetto.
«Allora, Sarah, dov'è la tua calza?»,
chiede
Ellie, spuntando alle sue spalle con alcune ghirlande in mano.
«Io...
veramente...», balbetta Sarah, alquanto imbarazzata per non
aver
considerato tale ovvietà.
«Sarah ha la sua calza, Ellie. Eccola
lì».
Chuck allunga il braccio in direzione del caminetto,
mentre sorride verso sua sorella; Sarah sbatte le palpebre un paio di
volte, stupita quanto Ellie, osservando il suo nome ricamato sulla
stoffa.
Dopodiché si rivolge in direzione del diretto
interessato, che nel frattempo sembra occupato ai fornelli:
«Ehi,
Chuck, non avresti dovuto farlo».
«Un vero
fidanzato lo farebbe, Sarah. Non farei mai saltare la tua
copertura».
«Oh, certo», Sarah si mordicchia nervosamente il
labbro inferiore, titubante.
«Stavo scherzando, Sarah!», esclama
Chuck, ridacchiando tra sé e sé. «Anche
se, devo dirtelo,
nonostante il tuo nome sia piuttosto comune, avevano esaurito tutte
le calze. Ho guidato un intero pomeriggio per trovarne una ma...
missione
riuscita, dopotutto,
no?».
Chuck abbassa il tono di voce, fingendo che quella sia una
informazione in codice; Sarah non può fare a meno di
scoppiare a
ridere poiché, dopotutto, per la prima volta nella sua vita
si sente
davvero a casa.
«Grazie, Chuck».
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Capitolo 6 *** 6. Fuoco ***
Prompt:
Fuoco.
Titolo:
I'll always come back for you
Autore:
KikiWhiteFly.
Fandom:
Chuck.
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
romantico.
Rating:
giallo.
Avvertimenti:
flashfic,
vagamente lime.
Lunghezza: 557.
Eventuali
note dell’autore: okay,
questa è un po' più lunga, è a tutti
gli effetti una one shot.
Post 05x13, ciò che ho cercato di far emergere sono le
insicurezze
di Chuck (che si manifestano nella sua irruenza/delicatezza, come se
in lui convivessero due diverse persone. Chuck ha comunque sofferto,
vedere la donna della propria vita strappata in maniera così
rude...
beh, penso che segni), nonché la presa di coscienza di
Sarah, che
invece pian piano acquisisce sicurezza. Il “fuoco”,
che poi è il
prompt di questa fan fiction, è da intendersi come il
metaforico
“fuoco della passione”.
I'll
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Sarah
non aveva ancora recuperato del tutto la memoria, ma aveva come
l'impressione che fare l'amore con Chuck fosse diventato un atto
più
violento, quasi animalesco.
Forse
perché Chuck viveva nell'irrazionale timore di perderla
nuovamente,
ma Sarah aveva come la sensazione che suo marito stesse sfogando su
di lei ogni paura.
Sembrava sciocco, ma quella per Sarah era una
nuova prima
volta: fino
a qualche giorno prima Chuck aveva rispettato il suo volere, le aveva
lasciato il suo spazio, offrendosi spontaneamente di dormire sul
divano. Eppure, per qualche astrusa ragione, Sarah non riusciva a
riposare bene e, anzi, si girava e si rigirava nel letto: a conti
fatti, Sarah non era mai stata una damigella in difficoltà e
non
avrebbe mai ammesso di aver bisogno del suo aiuto.
Ma
Chuck aveva imparato a leggere tra
le righe parecchio
tempo prima, per cui, avvertendo i suoi passi svelti al piano
superiore, l'aveva raggiunta con un grande raccoglitore alla mano.
«Cos'è?»,
aveva chiesto Sarah, esaminando il profilo di tale oggetto.
Chuck
allungò il braccio, lei lo prese tra le sue mani:
«Un album dei
ricordi. Fai finta che si tratti di una ninna nanna, ti
aiuterà a
dormire».
Sulle labbra di Sarah indugiava un ovale di stupore:
aveva come la sensazione che tale oggetto le appartenesse, ma non
poteva dire di possederlo davvero. Chuck chinò il capo un
sol
momento, bisbigliò qualcosa che suonava come un
“Buonanotte tesoro”,
per poi accenderle la luce del comodino.
Chuck nei suoi confronti
aveva così tante premure, talvolta Sarah si domandava se le
meritasse veramente: aveva cercato di ucciderlo, lo aveva fatto
soffrire nei peggiori modi possibili e aveva messo a repentaglio la
vita della sua famiglia.
Sarah si mordicchiò il labbro
inferiore, dopodiché afferrò la mano di Chuck
prima che sparisse
dietro la parete: «Resta con me, stanotte».
Le braccia di Sarah
si strinsero attorno al collo di Chuck, prima di allungare le punte
delle dita in direzione delle sue labbra: non poteva dire di
riconoscere davvero se stessa, ma quell'istinto era stato
così forte
da non poter essere domato in alcun modo.
Tutto il resto era
venuto da sé, con estrema naturalezza: le mani di Chuck
erano
gentili nei suoi riguardi, sembravano chiedere il permesso, eppure
esperte sulla sua pelle. Era come se conoscessero ogni
minuziosità,
ogni vena e ogni linea del suo corpo: eppure la sensazione che
provava era unica, era come se si stessero riscoprendo per la prima
volta.
Le mani di Sarah scivolarono dietro la sua schiena, poiché
nella gentilezza di Chuck c'era anche un pizzico di
aggressività: se
ne accorse quando fu costretta a mordersi il labbro inferiore, fino a
farselo sanguinare, man mano che le spinte diventavano più
forti.
Mentre allargava le gambe, al fine di permettergli di entrare ancor
più dentro di lei, pensò che in quei gesti
irruenti e tuttavia
premurosi ci fosse più di quanto Chuck lasciasse trasparire.
Se
lui poteva stimolare i suoi ricordi, in un modo o nell'altro, allora
lei avrebbe potuto essere in grado di aiutarlo a recuperare le sue
sicurezze: il matrimonio, dopotutto, era un lavoro
di squadra.
Poi
arrivò il momento tanto atteso, Sarah dovette stringere le
dita ai
lembi del lenzuolo, Chuck l'aveva appena portata in paradiso e tutti
quei pensieri che affollavano la sua mente finirono laddove erano
cominciati: sulle labbra di Chuck, esattamente dov'erano destinati.
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Capitolo 7 *** 7. Cane ***
Prompt:
Cane.
Titolo:
I'll always come back for you
Autore:
KikiWhiteFly.
Fandom:
Chuck.
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
romantico, commedia.
Rating:
verde.
Avvertimenti:
flashfic.
Lunghezza: 225.
Eventuali
note dell’autore: questa
è una future fic, un po' fluff. La casa bianca con la porta
rossa è,
naturalmente, un riferimento alla “casa dei sogni”
di Chuck e
Sarah. Inoltre, per stessa ammissione di Sarah questa casa è
molto
anni '50, tipicamente americana. :3
I'll
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Quando
Sarah udì distintamente l'abbaiare di un cane in sua
direzione, il
primo istinto fu quello di allontanarsi. Chuck le riservava sempre
delle sorprese ma, da brava spia qual era, Sarah riusciva sempre a
scoprirle. Apparentemente per una volta doveva riconoscere che suo
marito si era comportato in maniera del tutto inaspettata e ammettere
la sconfitta: «Chuck, ma questo...», disse Sarah,
puntando il dito
verso il cagnolino di piccola stazza.
Non riuscì neppure a
terminare la frase, in verità, poiché due
testoline bionde si
precipitarono letteralmente dalle scale e il barboncino corse loro
incontro, come se già si appartenessero.
«Non ho saputo
resistere», si giustificò Chuck, osservando la
coda scodinzolante
dell'animale.
«Mamma, mamma... è nostro, vero?»,
tuonò
Stephen, in tono supplichevole.
Sarah abbassò le spalle, come in
segno di resa, dopodiché disse:
«Sì».
Un coro di urla festosa
riempì il salotto e, dal punto di vista di Sarah, quello era
il più
bel suono al mondo; mentre Chuck, prendendo le distanze da quella che
ormai si avviava ad essere un'area di gioco, affermò:
«Dopo la casa
bianca con la porta rossa, per entrare nei tipici standard di una
perfetta famiglia americana mancava solo un cagnolino».
Sarah
sorrise, voltandosi per un sol attimo in direzione del nuovo
arrivato, poi prese tra le dita il colletto di suo marito e
obiettò:
«Ho già la perfetta famiglia americana».
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Capitolo 8 *** 8. Biscotti ***
Prompt:
Biscotti.
Titolo:
I'll always come back for you
Autore:
KikiWhiteFly.
Fandom:
Chuck.
Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker.
Genere:
romantico, commedia.
Rating:
verde.
Avvertimenti:
flashfic.
Lunghezza: 423.
Eventuali
note dell’autore:
oggi mi sono rivista “Chuck vs la wedding planner”
e ho
riflettuto un po' sul rapporto genitori/figli. Così ho
provato a
scribacchiare il mio punto di vista, con una Sarah inaspettatamente
insicura di sé – ehi, sono gli ormoni –
ed un Chuck che deve
farsi forza. Ammetto che mi sarebbe davvero piaciuto vedere una Sarah
incinta, ad un certo punto, giusto per vedere come avrebbero
affrontato la gravidanza. Chuck già stava dando di matto di
fronte
al test di gravidanza, ricordo! Visto che sono ispirata e mancano due
soli racconti, potrei aggiornare molto presto! :D
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Vi
sono delle volte in cui Sarah è particolarmente nervosa e,
anziché
sparare colpi al poligono come Casey, preferisce sfogare le
frustrazioni in ben altra maniera. Chuck la osserva a debita
distanza, alquanto intimorito dal guanto da forno: Sarah estrae
l'ennesima teglia di biscotti, fissando con aria preoccupata le
faccine sorridenti di un brutto color carbonella.
Quindi,
applicando tutta la forza che risiede nelle sue mani, rovescia con
violenza l'ennesimo vassoio nel lavabo e getta il guanto da forno nel
vuoto. Questo, a conti fatti, dovrebbe essere il suo turno: Chuck
deve ammettere con se stesso che preferirebbe persino una pistola
puntata alla tempia, piuttosto che affrontare la rabbia iraconda di
sua moglie.
Sarah si volta di scatto, prendendo a pugni il suo
torace: «Come
riuscirò a diventare madre se non riesco neppure cuocere dei
biscotti mangiabili, eh?».
Vi sono delle volte in cui Sarah è
particolarmente nervosa e, per un attimo Chuck ha tralasciato quel
dettaglio,
gli ormoni non aiutano di certo. Da quando Sarah è entrata
nel sesto
mese di gravidanza il suo umore è sempre più
instabile, se
all'inizio era divertente – la prima volta che l'ha vista
piangere
di fronte ad una pubblicità di detersivi è stato
memorabile, deve
ammetterlo –, ora è sempre più
preoccupante.
«Tesoro, sono
solo biscotti».
Chuck avvicina le labbra alla fronte di Sarah,
poi la stringe un po' a sé; Sarah mugugna qualcosa
sottovoce,
dopodiché lo respinge con violenza.
«Solo dei biscotti? E se...
se un giorno mi chiederanno di portare qualcosa al compleanno di Phil
o Nick, cosa dirò? Che non sono in grado di cucinare dei
biscotti?
Phil e Nick rideranno di lui, sai?».
Chuck aggrotta le
sopracciglia per un sol attimo, dopodiché proclama:
«Prima di
tutto... chi sono Phil e Nick?».
Le guance di Sarah si gonfiano
come due palloncini, poi dichiarano: «Chuck, sei
insensibile!».
E,
arrivato a quel punto, Chuck non sa se sbattere la testa contro la
credenza oppure infornarla direttamente, poiché di quel
passo
potrebbe davvero rischiare il tracollo. Ma, per fortuna, è
questione
di un attimo: Chuck rinsavisce in tempo, quanto basta per
conquistarsi il diritto di stringerla nuovamente a sé.
«Sarah,
tesoro... sarai perfetta.
Nessuno ti giudicherà per i tuoi biscotti, avrai tutto il
tempo per
farli. Così come avrai tutto il tempo per crescere nostro
figlio,
con
me».
Ora sulle labbra di Sarah indugia un sorriso sincero, tant'è
che
si scioglie in una risata quando esclama: «E poi se Nick e
Phil
oseranno ridere di lui, abbiamo sempre le risorse della CIA a nostra
disposizione!».
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Capitolo 9 *** 9. Capodanno ***
Prompt:
Capodanno Titolo:
I'll always come back for you Autore:
KikiWhiteFly. Fandom:
Chuck. Personaggi:
Chuck
Bartowski, Sarah Walker. Genere:
romantico, drammatico. Rating:
verde. Avvertimenti:
flashfic.
Lunghezza:
278. Eventuali
note dell’autore:
breve flashfic senza molte pretese, giusto in tempo per le festività.
È ambientata tra la prima e la seconda stagione.
I'll
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Sarah
vorrebbe davvero rilassarsi, ma i suoi superiori non mancano di
ricordarle che il giorno successivo avranno un importante missione da
svolgere. Casey sembra aver accettato l'evidenza dei fatti, dopotutto
è molto più razionale di lei, mentre Chuck osserva in
lontananza i fuochi d'artificio. Sarah incrocia per un millesimo
di secondo lo sguardo di Chuck e, come per magia, tutti i dubbi e le
insidie sembrano essere solo un lontano ricordo. Poi, le viene dato
in mano un bastoncino scoppiettante: «Nessun
arma che comprometta la sicurezza nazionale, agente Walker»,
bisbiglia Chuck, abbassandosi alla sua altezza. «Solo una
serata normale, con il tuo ragazzo». Sarah dovrebbe
rimproverarlo, a quel punto, sostenendo la sua assoluta indifferenza
rispetto a ciò che spetta loro l'indomani. Eppure non si sente
in grado di controbattere, poiché talvolta Chuck la
legge come un libro aperto e Sarah teme quell'aspetto del suo
carattere come non mai, ha paura che la fragilità del suo
cuore sia più forte del peso dei suoi sentimenti. Opportuno
o meno che sia, Sarah ridacchia – si convince che sia per
mantenere la copertura, Ellie ha appena rivolto loro uno sguardo di
tenerezza –, improvvisamente si sente più leggera.
«Allora,
Chuck... dove ve ne andate di bello, stasera?», chiede Ellie,
attraversando la stanza. Sarah appare alquanto turbata, hanno
dimenticato di concordare una versione, ma Chuck le stringe con forza
la mano e prende parola: «Ovunque Sarah vorrà. Qualsiasi
direzione, in fondo non è ancora Capodanno in altre parti del
mondo. Abbiamo tutto il tempo».
Poi si volta verso di lei e le rivolge un sorriso: persino Sarah
potrebbe crederci e, in cuor suo, arriva ad ammettere che sarebbe
un'alternativa decisamente più godibile.
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Capitolo 10 *** 10. Computer portatile ***
Prompt:
Computer portatile Titolo: I'll always come back for
you Autore: KikiWhiteFly. Fandom:
Chuck. Personaggi: Chuck Bartowski, Sarah Walker. Genere:
romantico, introspettivo. Rating: verde. Avvertimenti:
flashfic. Lunghezza: 571. Eventuali note
dell’autore: post 05x13, subito dopo la scena sulla
spiaggia. La storia è divisa in due parti nella prima c'è
tutta “l'eccitazione” per l'Intersect e tutto ciò
che ne consegue, nella seconda la delusione per gli avvenimenti
presenti. Non so quanto ho beccato in pieno il prompt, ma Chuck gira
tutto intorno alla tecnologia e alla fine ne è venuto fuori un
unico discorso. E con quest'ultima storia chiudo la raccolta,
ringrazio moltissimo i lettori silenziosi e coloro che hanno
commentato (flashmary97, Ray08 e cricri92. Grazie
mille!). E anche Celeste94, FaberryIsMyLife, flashmary97, a_lways,
chuck7 e S_Lily_S per aver inserito questa raccolta tra le
preferite/ricordate/seguite. Il vostro supporto è stato
prezioso e spero di ritornare ben presto in questo fandom. Alla
prossima!
I'll
always come back for
you
Chuck aveva sempre
vissuto in mezzo alla tecnologia, tanto da meritarsi l'appellativo
“nerd”. Da bambino i computer erano stati i suoi
giocattoli, da adulto l'alta tecnologia era diventata la sua fedele
compagna di viaggio. Almeno finché il destino non aveva
incrociato il suo cammino, nella maniera più inaspettata
possibile: Chuck non lo avrebbe mai detto, ma sembrava che la
tecnologia avesse il senso dell'humour. Da quando Sarah
Walker aveva oltrepassato la soglia del Buy More, Chuck si era messo
totalmente in discussione: non gli era mai successo niente, dopo quel
celebre episodio si intendeva, non aveva acquisito alcuna
competenza specifica nel corso della sua vita e sicuramente il suo
talento informatico esulava da qualsiasi attività spionistica.
Chuck non era mai riuscito a spiare Ellie senza che lei se ne
accorgesse, per dirla tutta, non aveva sicuramente la stoffa
dell'eroe. Sarah aveva portato una gran confusione nella sua vita
e, allo stesso tempo, una ventata di freschezza: nonostante fosse ben
lungi dal ringraziare Bryce Larkin per quel prezioso regalo,
mai come in sua compagnia Chuck si era sentito così vivo.
Qualche anno prima, forse, avrebbe visto l'Intersect come
una possibilità di rivincita, di essere un eroe e di poter
fare davvero qualcosa per la sua nazione. Ma, da quando l'Intersect
gli aveva portato via i suoi affetti più cari, Chuck non
poteva far altro che maledire i giorni passati e rimuginare su quelli
presenti. Ad esempio, conservava ancora la stupida abitudine di
riempire la vasca con i suoi oli preferiti oppure di apparecchiare
per due persone, solo perché erano gesti che si erano ripetuti
centinaia di volte negli ultimi anni. Chuck non l'avrebbe mai detto
ma, mai come in quel momento, si era trovato a incolpare la
tecnologia per aver distrutto i sogni di una vita intera. Perché
suo padre non gli sarebbe più stato restituito – se solo
la mente umana non avesse concepito qualcosa di tanto ambizioso come
l'Intersect, forse sarebbe ancora al suo fianco –, sua madre
non avrebbe dovuto compiere una scelta tanto drastica e sua moglie...
beh, Sarah non si sarebbe dovuta battere con un totale
estraneo, dal suo punto di vista. Chuck aveva deciso di esiliarsi
da tutto ciò che poteva ricordargli Sarah, arrivando persino a
rinunciare alla sua preziosa tecnologia: per quale motivo avrebbe
dovuto desiderare tale compagnia, se poi la stessa gli si era
rivoltata contro? «Come va oggi?»,
Morgan fece capolino nel salone, sedendosi sul pavimento. Chuck
si limitò a osservarlo con sufficienza, prima di ribattere:
«Oggi è come ieri, suppongo. Non so nemmeno che giorno
è, a dire il vero». Qualche attimo di silenzio, la
verità era fredda e tagliente come una lama affilata, poi
Morgan spezzò l'attesa: «Tu la riconquisterai, amico.
Insomma... siete fatti per stare insieme». Chuck sbuffò
rassegnato, chinando il capo in segno di resa: «Magari
bastassero le belle parole... o “un
solo bacio magico”, sarebbe
tutto più semplice». Chuck avrebbe potuto continuare
quell'epopea all'infinito, se solo non si fossero sentite un paio di
bussate veloci in direzione della porta. «O, magari, certe
volte basta essere pazienti e aspettare che qualcuno
bussi».
«Prima
che tu dica qualsiasi cosa, prima che tu decida di girare i tacchi
una volta e per sempre, voglio solo dirti che... saprò sempre
riconoscere la tua bussata». Sarah sorrise, chinando di
poco il capo, com'era solita fare quando qualcosa la imbarazzava.
Poi, incrociando il suo sguardo, disse: «Beh, immagino che solo
mio
marito possa riconoscerla».
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