Scusate, ho stalkerato gli One Direction

di BARTOWSKI96
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Abbandono la valigia per correre tra le braccia della mia migliore amica. Emma è davanti a me e quasi piange mentre realizza di essere davvero all’aeroporto.
Sì, stiamo per realizzare il nostro sogno.
In realtà non abbiamo i biglietti del concerto ma mie sorelle si sono proposte per portarci a Verona e Milano e provare a cercarli. So che non è da tutti e mi ritengo molto fortunata ad averle come sorelle.
Emma porta la felpa alla giocatore di football con sotto una maglietta con lo stemma degli One Direction, le blazer blu e dei pantaloni beige. Io sono vestita molto simile con le blazer rosse, jeans stretti, una felpa rossa e una t-shirt bianca e scommetto che anche altre persone avranno lo stesso nostro stile.
"Li incontreremo", dice lei eccitata.
"Per forza!", rispondo con altrettanto entusiasmo.
Mi stacco dall’abbraccio per permetterle di salutare i suoi genitori poi ci avviamo verso il check-in con il resto del gruppo. Dopo essermi seduta nella poltrona dell’aereo mi guardo intorno non ancora convinta di ciò che sta per succedere. Quando mie sorelle mi avevano detto che mi avrebbero portata fuori dal concerto le urla avevano rimbombato per tutta la casa e le lacrime avevano rigato il mio viso. La mente aveva vagato per giorni e finalmente il momento è arrivato ma non riesco a capacitarmene.
Quando avevo cercato il loro nome su Youtube non avevo la minima idea di poter diventare una Directioner,di amarli, seguirli e farmi cambiare la vita come invece hanno fatto. Cosa facevo prima di conoscerli? Che musica ascoltavo? Come potevo non sapere come è avere degli idoli?
Ricordo quando ero andata a cercare il loro nome dopo averli visti a Sanremo, mi ero innamorata immediatamente di loro. Non la smettevo di ascoltare “What makes you beautiful”, ho iniziato a cercare informazioni su di loro, a mettere “mi piace” ad un sacco di pagine per sapere ogni news e ogni pettegolezzo fino a diventarne ossessionata. Ma in questo viaggio non potevo essere sola così avevo deciso di farli conoscere anche alla mia migliore amica che, come me, se ne innamorò immediatamente.
Stringo la mano di Emma per trasmetterle l’eccitazione che ci accompagna per tutto il viaggio. Chiudo gli occhi e davanti mi si para l’immagine di noi quattro davanti ai ragazzi che ci guardano e ci sorridono. Chissà se capiterà davvero, se riusciremo a parlare e a strappare loro un sorriso. Cosa faccio se Harry mi rivolge il suo sorriso a trentadue denti? Impazzisco se vedo una foto non immagino cosa farei se lo facesse davanti a me.
Cerco di non illudermi ma il solo pensiero della dolcezza di Niall o della simpatia di Louis mi fanno immaginare troppe situazioni impossibili. Guardo fuori dal finestrino e osservo l’enorme distesa d’acqua, la mano ancora allacciata a quella di Emma che guarda insieme a me lo spettacolo sotto di noi.
Appena i miei piedi toccano terra sento l’adrenalina invadermi e l’ansia prendere possesso del mio corpo. Ho la sensazione che succederà qualcosa di incredibile, spero non sia dovuto ai sogni fatti ad occhi aperti durante il viaggio.
"Allora", dice Lucia guardando sia me che Emma, "prima di tutto non dobbiamo girare mezza città per vederli. Secondo se li vedete non urlate, non corretegli incontro e non fate le bimbe minchia, intesi? Altrimenti prendo tutto e torno a casa".
Ecco la sorella maggiore che prende il controllo della situazione. Annuisco mentre Emma la guarda con un sorriso divertito non sapendo bene che fare. Ci dirigiamo verso l’interno dell’aeroporto dove io e la mia amica ci preoccupiamo di chiamare le nostre madri e raccontargli del viaggio.
"Come va?", mi dice appena finisco di raccontarle cosa ho fatto nell’ultima ora.
"Benissimo! Lucia ci ha già fatto la ramanzina", l’avviso divertita.
Lucia mi lancia un’occhiataccia ma non ci faccio molto caso.
"Avete già urlato?", mi chiede.
"No, devo avere un po’ di contenimento", dico divertita.
"Vedi di non farli innamorare tutti di te", scherza mia madre.
"Sarà difficile con la mia bellezza", sto al gioco.
La sento ridere contagiando anche me, troppo presto ci salutiamo e continuo a seguire mie sorelle verso un taxi per andare alla stazione dei treni e prendere quello per Verona.
"Ok, allora dovremmo prendere il treno e ritrovarci a Verona dove dovrebbero esserci i ragazzi. Controlla Facebook e Twitter e dimmi se hanno scritto qualcosa così sappiamo dove andare>", dice Lucia mentre controlla qualcosa nel cellulare.
Entro veloce su Twitter sapendo di non trovare niente perché avrei sicuramente ricevuto il messaggio. Come ho previsto non c’è traccia dei ragazzi ma avevo letto che fossero già arrivati in Italia la notte prima quindi entro su Facebook dove spero di trovare news. Niente.
"Andiamo a prendere il treno, intanto speriamo escano foto e avvistamenti", dico delusa.
Poco dopo riusciamo a prendere un taxi che ci porta alla stazione, una lunga fila di persone attende per comprare il biglietto così io ne approfitto per vedere qualche news. Mi siedo pericolosamente sulla valigia e mi guardo intorno mentre aspetto che la pagina si carichi, le persone corrono da una parte all’altra della stazione. Vedo gente ridere, parlare al telefono, correre, litigare e ignorare completamente la presenza di cinque fenomenali ragazzi nel proprio Paese.
Abbasso lo sguardo sul cellulare ritenendomi fortunata a sapere della loro esistenza.
"Hanno visto Harry!", urlo leggendo la notizia in una pagina.
"Dove?", chiede Amanda.
"Non lo so!", dico nel panico cercando di leggere i commenti.
"A Milano!", dice Emma indicandomi un commento.
Ci scambiamo un’occhiata poi guardiamo mie sorelle che ci lanciano uno sguardo come per pregarci di non urlare qui. Trattengo un urlo di eccitazione e mi lancio fuori dall’edificio ritrovandomi davanti ad una città immensa.
Dove diavolo è? Devo trovarlo!
Mi guardo intorno come se potessi vederlo da un momento all’altro.
Stavo per andarmene e commettere l’errore più grande della mia vita. Per fortuna c’è la fila che ancora cerca di avanzare impedendo il nostro tentativo di allontanarci da loro.
"Non c’è una foto?", chiede Lucia.
Scuoto la testa in preda all’ansia per paura di non riuscire a vederlo. Il cellulare mi vibra in mano e senza interesse apro il messaggio ma il nome del destinatario mi sorprende.
Da Twitter:
@Harry_Styles: The boys on the balls of the bull.
Sotto il messaggio il link di un video è evidenziato, pronto per essere guardato. Lo clicco con le mani tremanti.
Forse lo incontro, forse lo incontro.
L’immagine mostra Harry a gropponi su un uomo che gira su un mosaico di un toro.
“I ragazzi sulle palle del toro”. Ora capisco il senso della frase.
"Scusi!", urla Amanda prendendomi il cellulare dalle mani, "Mi sa dire che posto è questo?".
Un signore guarda l’immagine e ride poi ci guarda capendo che non siamo di qui.
Eh muoviti!
"E’ la galleria Vittorio Emanuele II", dice come se fosse ovvio.
"Grazie mille, è stato gentilissimo!", urlo mentre spingo Emma ad entrare dentro un taxi parcheggiato.
Quando Lucia si è seduta mi guarda con una faccia serissima. E’ arrabbiata ma non mi importa, devo vederlo!
"Ti ho detto che devi stare tranquilla. Alessia, non ti porto più da nessuna parte!".
"Lucia", dico il suo nome con durezza quasi come lo ha fatto lei, "il mio idolo è in questa città e io, noi dobbiamo vederlo!".
Mia sorella sbuffa chiedendo all’autista di portarci alla galleria. L’eccitazione mi pervade quando la macchina si ferma, non aspetto Lucia che paga e corro dentro lo spettacolare edificio estraendo la Nikon e porgendola ad Amanda con le nostre valige a rendere goffo ogni mio movimento.
"Ricordati il video!", dico con il fiatone.
"Fermatevi!", urla Lucia esasperata poco distante da noi.
Mi volto con la faccia in fiamme e lo stomaco in subbuglio.
Fermarmi? No! Devo correre.
Cerco di calmarmi, invano.
Sono nello stesso posto di Harry Styles. Sto respirando la stessa sua aria, sto toccando le stesse mattonelle.
Inspiro…
ODDIO.
Espiro…
ODDIO.
"Camminate con calma, non attirate l’attenzione e non urlate", ci dice Lucia con calma.
Annuisco tornando a camminare con più tranquillità.
Ok, questo è il piano: camminare con calma, non attirare l’attenzione delle altre persone, chiedergli la foto e scambiare qualche parola. Semplice.
CAZZO!
La bellezza di questo posto è incantevole ma non riesco a concentrarmi sulle vetrate, i negozi, le luci. Voglio solo vedere lui.
Pochi istanti dopo vedo una cuffia blu, dei ricci spuntare fuori, la felpa Adidas, vedo lo stesso uomo del video. Davanti a me ho Harry Edward Styles.
Anche Emma lo vede e mi stringe il braccio senza forze per continuare a camminare lamentandosi e imprecando ad ogni passo.
Butto fuori l’aria e cerco di non corrergli dietro, aggrapparmi alla sua gamba e non lasciarlo più.
"Ok, il video è partito, vai!", mi dice Amanda dietro di noi.
Accelero il passo per farmi sentire da lui poi dico il suo nome.
"Harry", dico con il mio accento sardo.
Raddoppio le “r” ma lui si ferma comprendendo il suo nome.
"Si è fermato", dico con una risata isterica.
"Andate!", dice Amanda incitandoci ad accelerare ancora di più il passo.
Mi lamento per l’eccitazione e cammino verso il ragazzo che si guarda intorno.
"Harry", dico di nuovo ora più vicino a lui.
Il cantante si volta mostrando un sorriso, i suoi occhi verde smeraldo e la sua bellezza mozzafiato.
È qui. Lui è qui davanti a me.
Respira Alessia, non toccarlo e respira.
Oddio quanto è bello…
"Hi", dico con un sorriso.
"Hi", dice lui con la sua voce graffiata.
La sua voce. Oh mio Dio!
Di persona è ancora più bella, il mio cuore sussulta e un brivido mi percorre la schiena.
Mi volto per essere sicura che Amanda stia riprendendo tutto poi mi giro di nuovo verso di lui con il cuore che mi martella il petto.
"Ehm…We are your italian fans", dico stupidamente.
Siamo tue fan italiane”.
Lui mi guarda e ride dandomi le vertigini.
"We come from Sardinia only for you", continuo.
Veniamo dalla Sardegna solo per voi”.
"Oh, wow!", dice guardando l’uomo affianco a lui con stupore.
Guardo Emma che continua a fissare il povero ragazzo senza spiccicare parola.
"We’re arrived now", gli dico indicando le valige dietro di noi.
Siamo arrivate ora”.
"That’s great", dice lasciandomi senza parole.
E’ grandioso”.
Lo guardo senza dire una parola con il cuore che mi pulsa nelle orecchie e le mani sudate dall’agitazione.
E’ il ragazzo più bello che io abbia mai visto in vita mia, lo avevo compreso guardando le foto eppure ora mi sembra più prefetto che mai. I capelli ricci sembrano morbidi, vedo alcune imperfezioni nella pelle che mi fanno capire la realtà di questo momento, non sto sognando. La sua altezza mi costringe ad alzare la testa per guardarlo bene in faccia mentre mi sento insignificante al suo fianco.
"Chiedigli la foto", mi sussurra Lucia improvvisamente attaccata a me.
"C-can we take a photo with you?", chiedo speranzosa e con la bocca secca.
Le lacrime tentano di uscire ma io le ricaccio dentro per non apparire la solita ragazza in preda alle sue emozioni. Gli occhi mi bruciano ma riesco a resistere.
"Sure!", dice lui porgendo il braccio per cingermi la vita.
"Oddio!", dico senza volerlo con la voce spezzata da un pianto senza lacrime.
Emma si sposta per lasciare che Amanda possa filmare senza intralcio. Vedo mia sorella cercare di non tremare con un sorriso a trentadue denti mentre guarda lo schermo della macchina fotografica.
Anche lei adora Harry, lo ha fatto da subito, e ora anche lei trema per la sua presenza.
Il giorno prima avevamo deciso di usare la tecnica del filmato così da registrare tutto l’incontro e poi estrarre le immagini dal video. Spero solo che Amanda abbia la mano ferma.
"Do you'll come to the concert tomorrow?", chiede Harry dopo che mi sono scostata di poco da lui.
Venite al concerto domani?
Osservo i sui occhi su di me e sono convinta che il cuore possa smettere di battermi da un momento all’altro. Mi sta guardando, lui sa che esisto.
Sto davvero parlando con lui? Sono davvero aggrappata alla sua felpa?
"No", dico tristemente.
"Oh no, I’m sorry!", dice.
Oh no, mi dispiace!”.
Mi allontano per fare posto a Emma che freme all’idea di toccarlo. Lei resta più piccola arrivandogli sotto l’ascella e Harry divertito poggia un braccio sulla testa della mia amica che ride per il gesto, poi il ragazzo si abbassa per avvicinare il suo viso a quello di Emma e sfoggiare il suo sorriso a trentadue denti.
Costringo me stessa a restare ferma e non corrergli davanti per stringergli le guance contraddistinte dalle enormi fossette. Emma si allontana e prendo la macchina fotografica così che anche mie sorelle possano fare la foto, lui stringe le loro spalle mentre mi sorride. Quando loro si allontanano da lui per poco non mi abbandono al pianto, Harry alza la mano verso i capelli e li sistema con il suo tipico gesto. Una scrollata e poi li sposta verso destra.
“Sei un cazzo di figo!”, vorrei dirgli.
"It’s a video?", chiede quando Amanda riprende la macchina.
E’ un video?”.
"Yes, we thought it was more ingenious", dice Amanda con il suo inglese perfetto.
“Sì, abbiamo pensato sia molto ingegnoso”.
Aveva studiato lingue e ci aveva dato consigli su cosa dire in caso li avessimo incontrati.
Vedo Harry ridere e mi stringo a Emma per non svenirgli davanti.
"Ciao bela!", dice all’obbiettivo.
Resto incantata a guardarlo mentre saluta.
"Unfortunately we haven't found the tickets so we thought to come the same to looking for you guys", continua lei.
Purtroppo non abbiamo trovato i biglietti così abbiamo pensato di venirvi a cercare”.
"Are you all Directioner?", chiede guardandoci una a una.
Siete tutte Directioner?”.
"No, they are Directioner", dice Lucia indicando me e Emma
No, loro sono Directioner”.
Harry ci fissa con un sorriso poi apre le braccia e ci fa segno di avvicinarci.
"Come here", dice.
Venite qui”.
Io e Emma ci lanciamo intorno alle sue braccia forti mentre Amanda ci filma con un espressione felice sul volto. Solo allora non riesco a trattenere le lacrime e abbraccio forte il mio idolo, il suo profumo mi invade e la sensazione del suo braccio intorno a me mi provoca un brivido di piacere. Ancora con la faccia contro il suo petto sbircio verso Emma che ha in viso un sorriso mai visto prima d’allora.
"We love you!", dice finalmente Emma riuscendo a parlare per la prima volta.
"I love you", dice di rimando Harry.
Troppo presto l’uomo avvisa Harry che è ora di andare e il ragazzo riccio ci guarda con dolcezza quasi a sapere che quando lui sarà lontano noi ci sentiremo vuote.
"I’m happy to have met you!", dice prima di andare.
Sono felice di avervi incontrato”.
"We are happy to have realized our dream", dico piangendo.
Siamo felici di aver realizzato il nostro sogno”.
Harry Styles ci saluta con la mano in un gesto disinvolto ma sexy.
"Sexy!", dice Amanda quasi a leggermi nel pensiero.
"Porca troia", dice Emma al mio orecchio.
Mi giro verso Lucia che ci fissa divertita, la mia faccia è contorta dal pianto e le lacrime non smettono di scendere.
"E uno è andato, ce ne mancano quattro", dice divertita.
"Mi ha toccata!", dico piangendo.
Amanda ride avvicinandosi per abbracciarmi.
"Non toccarmi!", dico allontanandomi, "Contaminerai i vestiti toccati da lui!".
Lei alza le mani, "Sì scusa, vuoi cambiarti così li appendi in camera?", chiede.
"No, fammi una foto!", rispondo.
Mi metto in posa lì dove prima c’era il mio idolo e, con il trucco sbavato e un’espressione sconvolta, faccio la foto ricordo. Emma si avvicina con cautela posando in una foto dove entrambe piangiamo per la felicità.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


"Niente!", dico aggiornando la pagina Facebook.
Siamo sedute in un bar con del caffè davanti e l’adrenalina di poco prima ancora in circolo. Ho messo il blocco al video così che neanche per sbaglio si sarebbe potuto eliminare.
Guardo il cellulare con delusione. Niall aveva scritto poco dopo Harry ma non eravamo riusciti a trovarlo.
"Andiamo all’hotel!", dico.
"Ormai è entrato", dice Lucia riferendosi alle foto del ragazzo fuori dall’hotel.
Guardo le foto con le fan e la gelosia mi pervade. Forse siamo state fortunate con Harry ma devo riuscire a incontrare anche gli altri. Devo riuscire a realizzare il sogno più grande di Emma: incontrare Niall Horan.
Lei lo adora e non può non incontrarlo, lui deve sapere della sua esistenza e fare una foto memorabile con lei.
"E se prenotiamo una camera nel loro stesso albergo?", chiedo.
"Lo paghi tu?", dice.
"Sì!", rispondo troppo forte estraendo la busta con i soldi.
"Quei soldi da dove sono usciti?", chiede con sorpresa.
"Sono quelli che avrei dovuto usare per il concerto. Guarda quanto viene una camera da quattro".
Scuotendo la testa entra nel sito dell’albergo. Pochi minuti dopo la sorpresa prende posto nel suo volto.
"Dammi i soldi?", mi sfida.
Guardo la somma esuberante ma non mi tiro indietro. Cercando di nascondere il gruzzolo do la somma esatta a mia sorella che mi guarda sconvolta.
"Ora chiama!", dico.
Salva il numero dal sito e chiama con riluttanza all’idea di spendere tutti quei soldi.
"Ehm, salve vorrei prenotare una camera per quattro persone", dice con professionalità.
"Brutto se non fa a prenotare", dice Emma.
"Per questa sera, solo una notte", continua Lucia.
La vedo annuire mentre dall’altra parte riceve informazioni.
"Certo lo capisco bene, non si preoccupi".
Ecco, non possiamo andare.
Guardo la tazza vuota davanti a me con l’unica speranza andata in frantumi.
"A nome di Lucia Sanna. Arriveremmo verso le otto", dice guardandomi con un sorriso.
Spalanco la bocca con gli occhi sgranati. Ce l’ha fatta!
Mia sorella saluta cortesemente la persona dall’altra parte della linea e posa il cellulare sul tavolo.
"Andiamo? Dobbiamo essere in albergo entro le otto. Mi ha avvisato che è circondato da ragazze per via della presenza degli One Direction e io non potevo mica dirle che avevo prenotato proprio per quel motivo così mi sono comportata da menefreghista", ci spiega.
Ci alziamo dal nostro posto e imbocchiamo la strada per andare nell’hotel a piedi. Era roba da matti pensare di andare in una città senza un posto dove stare e ordinare una camera costosa sperando di incontrare i propri idoli. Lucia sapeva che avrei provato a chiederle qualunque cosa.
Durante il cammino verso l’albergo incontriamo vari gruppi di ragazze che senza mettersi problemi urlano ai quattro venti di avere la foto con uno dei ragazzi e il mio cuore scoppia di gelosia quando sento della foto con Niall. Con Harry è stato bellissimo e anche con Niall lo sarebbe stato.
Arrivati all’albergo al suono delle valige a contatto con l’asfalto alcune persone si girano per vedere chi fosse intenzionato ad entrare dentro. Davanti all’edificio un gran numero di persone è tenuto lontano dall’entrata da delle transenne mentre le urla e i pianti echeggiano per tutta la strada. Chiedo cortesemente di passare ma delle guardie si mettono davanti a noi bloccandomi la strada.
"Mi spiace non posso farvi passare", mi dice.
Sto per rispondere ma Lucia si para davanti a me con in volto un sorriso cordiale.
"Buona sera abbiamo prenotato una camera a nome di Lucia Sanna".
La guardia la guarda di sottecchi per poi dire qualcosa in un auricolare, annuisce e sposta il suo grosso corpo di lato per lasciarci passare. A testa alta passiamo davanti al gruppo di fan che ci guardano a bocca aperta parlando alle nostre spalle e lanciandoci qualche malocchio.
L’ansia è tornata ad invadere il mio corpo ma non come quando ho scoperto dove si trovava Harry.
Ci avviciniamo al bancone per pagare la camera prenotata e prendere le chiavi.
"Eccovi qui", dice un uomo con un elegante divisa leggendo il nostro nome in una lista.
"Allora voi avete richiesto una camera per quattro persone. Mi può porgere un documento, per favore?", chiede a Lucia che ha già iniziato la sua ricerca.
Pochi minuti dopo abbiamo le chiavi della stanza in mano e un grazioso ragazzo che carica le nostre valige in un carrello. Ci porta alla stanza e le scarica senza troppi problemi.
"Buon soggiorno", ci dice con un sorriso prima di chiudere la porta alle sue spalle.
"Wow", dice Emma osservando l’eleganza di questa stanza.
"Non toccate niente", dice Amanda con una smorfia, "Ci manca solo pagare qualcosa di rotto".
Mi butto sul letto trovandolo comodo e lussuoso mentre mie sorelle vanno in cerca della porta della loro camera. Ci hanno spiegato che abbiamo a disposizione due camere matrimoniali comunicanti e si sono scusati per le urla delle fan che probabilmente sarebbero durate per tutta la notte. Emma si corica affianco a me e guarda il soffitto color panna. La stanza è piccola, con uno stile classico e per la sua bellezza non mi metto problemi a tirare fuori la macchina fotografica e scattare foto ricordo.
Sono pronta a fare una foto da ragazza miliardaria convinta di sé quando mie sorelle rientrano nella stanza trovandoci in una strana posa. Il sedere è all’infuori ed entrambe diamo un bacio verso la fotocamera, il flash ci inonda e finalmente ridiamo per la figura fatta davanti alle due ragazze che ci guardano divertite.
"Vantatevi ora che siete in un lussuoso albergo di Milano", dice Lucia.
Sì, vantiamoci.
Prendo il cellulare e dopo vari tentativi riesco a fare una bella foto dove ognuna di noi è uscita bene, la posto su Facebook.
“Giornata fortunata – con Emma Mandis e altre 2 persone presso Hotel Principe di Savoia”.
Quanta soddisfazione a pubblicare questa foto.
Abbandonate le valige nella camera ci sistemiamo e usciamo dalla camera per fare un giro di perlustrazione. Ci siamo sistemate i capelli, il trucco e infine ci siamo organizzate qualcosa di carino da dire al resto dei ragazzi. Ho controllato di aver bloccato il video tre volte e di avere spazio sufficiente per un video della durata di ore.
Scendiamo nel salotto di lusso dove troviamo una cerchia di persone concentrate a parlare tra di loro. Una persona in particolare ha catturato la mia attenzione, la ragazza bionda parla e muove la mano con tanta agitazione da farmi pensare che vicino a lei ci fosse uno dei ragazzi. Flora è a pochi metri da me e, dopo aver letto cosa pensa dei ragazzi, la sua presenza lì sembra quasi una barzelletta.
"Quella è…", inizia Emma ma si interrompe capendo che ho inteso cosa vuole dirmi.
"Andiamo avanti", dico prendendole la mano e portandola oltre un divano talmente costoso che non lo sfioro per paura di rovinarlo.
Mie sorelle sono dietro di me e io cammino affiancata dalla mia migliore amica che si guarda intorno in cerca di qualche faccia conosciuta. Poi la mia mente si offusca e la presa di Emma lascia la mia mano, lei si ferma mentre io avanzo con passo lento.
Niall è a pochi metri da noi.
"Andiamo", le sussurro.
Lei scuote la testa con le lacrime agli occhi.
"Emma?", dico come per chiederle che cosa sta succedendo.
Ma so cosa sta succedendo: il suo sogno sta per realizzarsi.
"Ma quello è Niall?", chiede Amanda prendendo la macchina fotografica appesa al suo collo.
Lucia, vedendo la faccia sconvolta di Emma, si avvicina e ci guarda con curiosità poi, alzando il viso e vedendo Niall, capisce cosa sta succedendo.
"Andate prima che si allontani. E’ con una guardia forse vi fa avvicinare", dice con tono dolce.
"Su…", incito la mia amica spingendola verso il ragazzo biondo.
Camminiamo piano, la guardia si accorge di noi e si sposta in avanti per impedirci il passaggio.
"I'm sorry, I can’t make you pass".
Mi dispiace, non posso farvi passare”.
"Niall", dico con un sorriso ignorando l’uomo, "Can we take a photo with you?".
L’omone si volta verso il ragazzo che ora si sta avvicinando a noi con un sorriso smagliante. Porta una maglietta bianca con le maniche a mezzo braccio blu e dei pantaloni corti fino al ginocchio. La fascia al ginocchio mi preoccupa ma poi alla mente torna il ricordo dell’incidente.
Sorrido e guardo Emma che lo guarda imbambolata.
"Sure, come here", dice con gentilezza.
Certo, venite qui”.
La guardia sembra scocciata ma ci fa passare cercando di nascondere la scena per non attirare altre fan. In realtà siamo ben nascosti, non so neanche come abbiamo fatto a vederlo.
Amanda è intenta a filmare ogni cosa, tra cui la faccia di Emma.
"Where are you frome?", chiede Niall sentendo il nostro accento.
Da dove venite?”.
Le guance mi si colorano di rosso pensando a come dovesse apparire il mio forte accento.
"Sardinia", dico.
"Wow, you're here just for us?", chiede.
Wow, siete qui solo per noi?”.
"Yes, we are", dico come mi avevano insegnato a scuola.
Lui sorride per poi mettersi in posa davanti ad Amanda che filma ogni cosa, mi tocca la schiena ma troppo presto si allontana.
Guardo gli occhi del ragazzo prima di allontanarmi definitivamente. Il blu oceano è spettacolare con sfumature verdi a circondare la pupilla.
"Wow", sussurro impercettibilmente.
Il cuore mi batte all’impazzata quando i suoi occhi incontrano i miei e il sorriso nel suo volto illumina ogni cosa. Cerco di farmi coraggio e faccio un passo indietro ponendo troppa distanza tra di noi. Niall si volta verso Emma che trema e piange per l’emozione.
"Baby, what happens?", chiede alla mia migliore amica che lo guarda come fosse un angelo sceso in terra.
Piccola, che succede?
La sua dolcezza mi fa tenerezza tanto da avvicinarmi e spiegargli la situazione.
"She loves you. She thinks you're perfect", dico con un sorriso dolce.
Ti ama. Pensa che tu sia perfetto”.
Il ragazzo si volta verso la mia amica che ora ha le guance rosse dalla vergogna, con mio stupore Niall si lancia in un abbraccio avvolgendo il piccolo e fragile corpo di Emma. Lei resta con le braccia rigide ma so che si sta godendo quel momento come meglio può. La vedo chiudere gli occhi, inspirare il suo profumo e trattenere le lacrime di gioia.
Immediatamente il pensiero va a Amanda che è intenta a filmare tutto. Mi scosto dalla scena per paura di rovinare tutto, poco dopo Niall allenta la stretta ma non si allontana osservando la mia amica con dolcezza.
E’ il ragazzo più dolce che abbia mai visto in tutta la mia vita.
"Let's do this photo?", chiede Niall indicando Amanda.
Facciamo questa foto?”.
Emma si toglie la matita sbavata da sotto gli occhi e si sistema i capelli, poi si mette in posa. Poco dopo si staccano.
"Niall?", chiede Lucia con un sorriso.
Il ragazzo si volta pronto a fare una foto anche con lei.
"Oh, no I do it after", dice poi gli fa segno di avvicinarsi facendo scattare la guardia in avanti.
Oh, no io dopo”.
Niall lo ferma velocemente avvicinandosi a mia sorella.
Come fa? Non capisce che ha appena chiesto al nostro idolo di avvicinarsi?
"Can you take a picture with that girl and give her a kiss?", chiede a voce bassa.
Puoi fare una foto con quella ragazza e darle un bacio?”.
Io l’ho sentita perché mi sono spostata verso di loro ma Emma è ancora dall’altra parte con Amanda che ci sta filmando divertita. Il ragazzo si volta verso Emma che lo guarda incuriosita.
"New photo", annuncia battendo le mani.
Nuova foto”.
Si accosta a Emma che mi guarda spaesata poi Niall si avvicina a lei e le stampa un bacio nella guancia. Emma resta immobile ma non posso lasciare che si penta di quel momento di confusione così mi affretto ad andare dietro Amanda e le mimo di aprire la bocca e mettere una mano davanti così da apparire stupita. Lei mi imita facendo uscire la futura foto qualcosa di dolce e incredibile.
L’irlandese schiocca un bacio nella guancia di Emma, la guarda divertito dalla faccia rossa di vergogna e si allontana.
"I love you", dice Emma felice.
"I love you too, bela", dice lui.
Mi affretto a prendere la macchina fotografica e riprendere mie sorelle e Niall come avevo fatto con Harry.
"Thank you very much. We will not be at the concert, but we like the photos!", dice Amanda con sguardo complice.
Grazie mille. Non saremo al concerto, ma le foto ci piacciono”.
"Thank you. You are the best", dice.
Grazie. Siete le migliori”.
Ci avviamo verso il salotto ma io e Emma ci voltiamo proprio mentre si mette in testa un capello rosso con la scritta “Paris”, lui ci guarda e ci saluta con un cenno della mano.
E’ bellissimo.


Ciao :) spero siate soddisfatti della storia! In realtà l'ho scritta già da un po' ma aggiungerò i capitoli poco alla volta...cercherò di farlo giorno per giorno. Grazie per chi sta leggendo...un bacione.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


"Oddio te lo immagini? Sa che esisto, mi ha dato un bacio. Ho la foto con un suo bacio!", urla Emma quando siamo dentro la stanza.
La guardo mentre impazzisce al ricordo dell’incontro di poco prima. Si butta nel letto con un sorriso che non le ho mai visto prima (anche più raggiante di quello che aveva con Harry), è spensierata e completamente innamorata del suo idolo.
"Se ce l’ho fatta io ce la farai anche tu!", mi dice poggiata sui gomiti mentre mi guarda.
"Mi sembra impossibile…", dico tristemente benché sia felice di aver incontrato due dei miei idoli.
"Non è impossibile. Hai visto cosa è successo poco fa?", chiede improvvisamente preoccupata per me.
"Niall lo hanno visto in giro, è in questo albergo, Liam invece…", la voce si affievolisce all’idea di non poterlo incontrare.
"Mai dire mai…", dice lei.
"Dici che lo incontro?", chiedo con il broncio.
Mi stringe la guancia tra il pollice e l’indice scuotendomi la faccia e facendomi male.
"Perché non entri su Facebook e vedi le novità? Magari lo hanno beccato da qualche parte", mi fa la lingua per poi sporgersi verso di me e prendere la macchina fotografica.
Si siede comodamente in una poltrona davanti al balcone e inizia a guardare il video. Io la seguo sedendomi nella poltrona affianco alla sua e guardo fuori osservando gli edifici davanti a noi.
Stiamo aspettando l’orario ideale per uscire e magiare qualcosa di meno costoso del cibo offerto in questo albergo. Abbiamo pagato la colazione del giorno dopo ma la cena è a parte e non abbiamo altri soldi da buttare.
Apro la pagina di Facebook leggendo che di Liam e Louis non si sa niente e Zayn è in giro con Perrie. Sicuramente sono nell’albergo ma non ho il coraggio di uscire.
E se incontro tutti tranne Liam? E se tutti sapranno della mia esistenza tranne lui?
Scuoto la testa per eliminare quel triste pensiero. Scorro la pagina e leggo che Josh è stato assalito dalle fan mentre mangiava. Povero…
Guardo la foto e penso a quanto devono sopportare e quante situazioni spiacevoli devono ancora scoprire.
“News:
Si dice che Liam e Louis siano rinchiusi nel tour bus”.
Un urlo mi scappa dalla bocca attirando l’attenzione della mia migliore amica. Scuoto la testa cercando di tornare normale.
"Usciamo? Dobbiamo trovare il bus dei ragazzi", dico senza pensare.
"E dove potrebbe essere? E poi perché vuoi trovarlo, vuoi fare la foto davanti al pullman?".
La squadro, "No, hanno detto che probabilmente Liam e Louis sono lì".
"Ok, allora andiamo".
Corro davanti allo specchio scoprendo i capelli scuri ancora in ordine. La mattina avevo fatto di tutto per mantenere i miei capelli già boccolati nel migliore dei modi, mi ero raccolta una ciocca centrale di capelli rendendola vaporosa provando ad imitare la pettinatura di una modella che avevo visto in una rivista. Mi è sempre piaciuto l’effetto di quella pettinatura così avevo deciso di essere perfetta quando avrei incontrato i ragazzi.
Forse avrei incontrato Liam e dovevo essere perfetta.
"Sta calma", mi dice Emma osservando come mi sistemavo, "Si innamorerà al primo sguardo".
"Zitta", rispondo capendo la presa in giro.
Busso alla porta di mie sorelle che mi aprono poco dopo.
"Come siamo messe bene, hai avvistato Liam?", mi chiede Amanda sorpresa.
"Sì, venite!", dico raggiungendo la porta.
"Non sapete aspettare all’indomani?", chiede Lucia alzandosi stancamente dal letto.
"Domani c’è il concerto a Verona, se non sono già partiti ho solo oggi per incontrarli tutti. Alza il culo e seguimi!".
Il corridoio è vuoto ma per qualche strana ragione sento l’adrenalina e l’elettricità vagare nell’aria.
Sto per incontrare qualcuno, me lo sento.
Ho sempre avuto doti sensitive, non di quelle del tipo “prevedo il futuro” o “ti capiterà qualcosa di brutto” ma quando dicevo qualcosa accadeva.
Quasi a confermare il mio sospetto vedo due persone passeggiare nel corridoio.
Louis Tomlinson è davanti a me con una grossa guardia al suo fianco. Il ragazzo sembra scocciato tanto che non voglio chiedergli niente per non essere trattata male.
"Hi!", dice Lucia avvicinandosi.
Ma è pazza?
Apro la bocca sbalordita. Amanda segue la sorella imperterrita filmando la scena.
"Hi", saluta mentre la guardia si irrigidisce.
Mi guardo con Emma che sembra più stupita di me.
"E’ un tronco!", aveva detto Lucia la prima volta che gli avevo fatto vedere Louis.
Lo aveva definito bellissimo eppure solo qualche giorno fa lo confondeva con Niall.
Con la mia migliore amica ci avviciniamo timorose sapendo che Louis è il più suscettibile.
Ti prego non dire una parola sui Larry o su quello che abbiamo immaginato di dirgli mentre eravamo a casa.
Ti prego…
"Louis we think that the Larryshipper didn’t understand anything", dice Amanda con mio orrore.
Louis pensiamo che le Larryshipper non capiscano niente”.
Oddio, no…
Louis la guarda senza capire con un espressione scioccata.
Mie sorelle gli hanno sbarrato la strada e i due le osservano come in trappola. Persino il bodyguard sembra in difficoltà.
"My sister thinks that you and Eleanor made a beautiful couple", dice Amanda indicando verso di me.
Mia sorella pensa che tu e Eleanor formiate una bella coppia”.
Voglio scavare una buca, ora, e seppellirmi per sempre.
Louis si sporge e mi rivolge un sorriso divertito. Emma mi spinge per avvicinarci di più a lui.
Quanto è bello?
"We are a good couple?", chiede Louis trattenendo una risata.
Siamo una bella coppia?”.
Annuisco timidamente.
"Now she is doing the shy but before, with Harry, she didn’t stop talking", continua Amanda.
Ora sta facendo la timida ma prima, con Harry, non smetteva di parlare”.
Le do un colpo nel braccio cercando di farle capire che mi sta mettendo in imbarazzo.
"She loves Eleanor. She thinks she’s very pretty, nice and perfect for you", dice Lucia in aiuto della sorella.
Ama Eleanor. Pensa sia molto carina, dolce e perfetta per te”.
La squadro ma lei non se ne accorge.
"Thanks", dice il ragazzo stupito.
"Really, I'm sorry the story of Larry ", dico finalmente.
Davvero, mi spiace per la storia sui Larry”.
"We love you and Eleanor together", aggiunge Emma.
Noi amiamo te ed Eleanor insieme”.
Il ragazzo ci scuote un dito davanti indicandoci una a una. Ci fissa come se avesse appena scoperto una specie rara.
"I adore you. You girls are funny", ci dice divertito.
Vi adoro. Siete divertenti”.
Lo guardo immersa nei suoi occhi azzurri, il suo sorriso illumina tutto il corridoio e la sua voce scuote il mio cuore, sobbalza ogni volta che mi punta gli occhi addosso.
Quanta fortuna ho? Harry lo abbiamo cercato, Niall lo abbiamo incontrato solo perché siamo nello stesso hotel ma Louis…
Quante possibilità ci sono di uscire da una stanza e incontrare il tuo idolo? Una su un milione.
"Can we…Can we take a photo with you?", chiedo con la paura che possa rifiutare.
"Of course", dice avvicinandosi a me.
Certamente”.
Sento la sua mano dietro la schiena e non posso che guardare in alto verso il suo volto perfetto. Porta una semplice maglietta bianca con dei jeans stretti, il solito risvolto alla fine dei pantaloni e delle converse bianche senza calzini.
Guardo verso la fotocamera mentre mi metto in posa con Louis attaccato a me. E’ il turno di Emma che si aggrappa a lui e infine, dopo avermi dato la fotocamera in modo da non scuotere troppo l’immagine, filmo mie sorelle abbracciate a Louis che sfoggia il suo migliore sorriso.
Forse abbiamo fatto colpo su di lui.
"You are fantastic".
Siete fantastiche”.
"Can you tell us where is Liam?", chiede Emma senza troppi problemi.
Puoi dirci dove è Liam?”.
Louis la guarda stupito poi si volta verso la guardia che ci osserva quasi spaventato. Si sta chiedendo come facciamo ad essere così naturali?
"He is in the bus", ci sussurra.
E’ nel bus”.
Non riesco a trattenere il sorriso che viene subito colto dal ragazzo.
"Oh, he is your favorite", dice ridendo.
Oh, è il tuo preferito”.
"Ehm…", inizio.
"I only hope to be the favorite of one of you", m’interrompe.
Spero solo di essere il preferito di una di voi”.
"Me, me!", urla Lucia con una risata.
"Perfect!", dice con un sorriso.
"You have to go", dice la guardia.
Devi andare”.
Louis si volta verso di noi e ci rivolge un sorriso mozzafiato, lo osservo quasi a bocca aperta mentre ci supera con gli occhi puntati nei miei. Si deve essere accorto dei miei sguardi opprimenti, in più gli occhi sono grandi e attirano subito l’attenzione. Ecco perché sono sempre una delle prime nelle interrogazioni…maledetti occhi.
"See you at the stages", dice ora guardando tutte.
Ci vediamo al concerto”.
"We’ll not be in, we'll see you out", si affretta a dire Amanda.
Non ci saremo, ci vediamo fuori”.
Ci guarda quasi rattristato, "Your time will come too", dice quasi urlando per la nostra distanza.
Il vostro momento arriverà”.
Certo che può anche regalarceli…
Lo guardiamo svoltare l’angolo con l’intenzione di seguirlo e vedere quale fosse la sua stanza ma ci costringiamo ad andare via.
"Hai filmato tutto?", dico con le lacrime agli occhi.
"Perché piangi?", chiede Lucia.
Perché? Devo ancora spiegarti che lui è il mio idolo?
"Louis si è fermato a parlare…è raro", dico con la voce spezzata.
Sento mie sorelle ridere mentre spostano lo sguardo su Emma in preda ai singhiozzi.
Ci abbracciamo forte con il cuore pieno d’amore.
"Stiamo realizzando il nostro sogno!", dico in preda al pianto.
"Alessia", si lamenta Emma come una bambina.
Saltiamo ancora unite in un abbraccio senza curarci della fotocamera puntata addosso. Ci sta filmando e voglio che questo nostro pianto di felicità resti memorizzato per sempre. Mi volto verso l’obbiettivo con una smorfia dovuta al pianto.
"Questa sera siamo arrivate a Milano e abbiamo incontrato tre dei nostri idoli".
"Ho incontrato il mio Niall", dice Emma.
Mi volto verso la mia migliore amica in preda ad un’altra serie di singhiozzi e pianti.
Due passate di correttore dopo ci ritroviamo di sotto con l’intenzione di andare a mangiare qualcosa. La pancia mi brontola e la debolezza inizia a farsi sentire.
Ci avviamo verso il ristorante dell’hotel sperando che ci sia qualcosa che costi poco. Non abbiamo voglia di uscire dall’hotel così tutte e quattro ci siamo preoccupate di prendere qualche soldo prima di uscire dalla stanza e, se fosse stato proprio necessario, spenderli tutti per un piatto di pasta.
Per fortuna i prezzi non sono tanto esuberanti e decidiamo di cenare con il piatto di pasta meno costoso e una macedonia.
Il cameriere ci guarda stupito dopo aver visto la nostra povera cena, paghiamo e ci dirigiamo verso le nostre stanze stanche morte.
"Voglio dormire", mi lamento.
"Andiamo a dormire, domani dobbiamo andare a Verona e poi…dobbiamo tornare qui", dice Lucia esausta.
Rido capendo che quello che stiamo facendo è una pazzia. Spendere tutti quei soldi per niente. Per una semplice foto.
Una semplice foto per qualunque altra persona. Per me sono le più belle del mondo.
Apro la porta con poca forza ma quando sento delle urla mi catapulto nel balcone.
La sua cresta, la camminata, i vestiti, la sua bellezza…sarei riuscita a riconoscerlo ovunque.
Un gruppo di fan è fermo dietro delle transenne mentre Liam si dirige verso il bus proprio sotto il mio balcone. Scoprire di averlo avuto sempre vicino mi da una carica di energia.
Potevo sporgermi in ogni momento e vederlo senza problemi. Perché sono stata così scema? Perché prima non mi sono affacciata al balcone anziché osservare i palazzi davanti a me? Perché?
Lo guardo dirigersi verso il bus rosso, le mie mani sono strette alla ringhiera del balcone mentre non riesco a staccare gli occhi da lui. Le gambe tremano e anche se le vertigini mi pervadono e ho la sensazione di cadere mi costringo ad attaccarmi alla ringhiera il più possibile.
Se urlo mi sente?
"Liam!".
Emma arriva spedita affianco a me seguita a ruota da Lucia e ovviamente da un’Amanda con la Nikon in mano. La vedo zoomare sul ragazzo che si guarda intorno incuriosito.
Un bodyguard gli indica di alzare la testa, no non un bodyguard qualunque. Lo osservo bene e riconosco Paul Higgins al suo fianco.
Liam mi saluta mentre salto pericolosamente nel balcone per farmi notare da lui.
Sa che esisto. Oh Merda!
"I love you!", urlo con le lacrime agli occhi.
"I love you too", mi urla di rimando.
L’urlo di Emma mi perfora il timpano esprimendo più eccitazione di me.
Se salto di sotto mi ammazzo o corre a prendermi lui?
L’idea mi passa nella mente ma l’abbandono dopo aver guardato in che piano sono. No, meglio non saltare giù.
Liam ancora mi guarda divertito.
"See you tomorrow", urlo.
Ci vediamo domani”.
Mi fa un segno positivo con i pollici poi si incammina verso il bus. Vedo il gruppo di fan osservarmi e mi chiedo cosa stanno pensando.
Sì, ho pagato questo maledetto hotel per vederli. Sì, sono disposta a tutto.
Entro dentro con il cuore a mille, le mani tremanti, un sorriso a trentadue denti e gli occhi brillanti d’amore.
"Ti rendi conto? Ti ha detto che ti ama!", mi dice Amanda per farmi impazzire ancora di più.
Caccio un urlo isterico sbattendo i piedi per terra e le mani sul letto.
"Sa che esisto!", urlo piena d’eccitazione e felicità.
"Ora voglio vedere Zayn!", dice Amanda fermando la registrazione.
"Se usciamo forse non è ancora rientrato in stanza. Che ore sono?", chiedo a Lucia che mi guarda con gli occhi sgranati.
"No, basta! Mi rifiuto di uscire da questa stanza".
"Dai, l’ultimo…ti prego", dico con il broncio.
Alza gli occhi e prende le chiavi della stanza, "Andiamo prima che cambi idea".
Nuovamente piena d’energia mi lancio fuori dalla stanza pensando a dove potrebbe essere.
"Allora, Louis è andato verso quella parte. Le stanze di solito sono tutte vicine quindi…", m’incammino verso la mia destra nella direzione che aveva preso Louis.
"Ci dovrebbero essere i bodyguard…", dico.
"Non è detto. Sono in un hotel non è necessario che i bodyguard stiano fuori dalle loro stanze", dice Amanda.
Dopo tre giri a vuoto non troviamo né Zayn né guardie del corpo.
"Guarda se sono a Milano", dice Amanda.
"Sì, l’ho letto prima. E’ con Perrie".
"Allora è impegnato…", scherza Emma.
La guardo stupita e divertita dal suo commento.
"Se sentiamo urla…", inizio.
"La smettete?", dice Lucia cercando di trattenere una risata.
Io e Emma ridiamo mentre torniamo nella nostra stanza.
"Vorrà dire che dobbiamo incontrarlo domani", dico sicura di me.

Hello guys, come sta andando la lettura? Continuate a leggere perchè l'avventura di Alessia non è ancora terminata... Per quanto riguarda la parte Larry non ho voluto offendere nessuno o creare problemi, è un modo per rendere la storia più interessante. Un bacione

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Dopo essermi messa il pigiama mi corico nell’enorme letto matrimoniale, spengo la costosa lampadina e osservo il soffitto buio. Ho pianto per la maggior parte del tempo, il cuore ha battuto così tanto forte che ora ha bisogno di avere un battito regolare. Traggo un respiro rumoroso e un sorriso mi si forma involontariamente al ricordo di questo giorno.
"Chissà se stanno dormendo", sussurro a Emma sperando che sia ancora sveglia.
"Stavo pensando all’incontro con Niall, dovrei ringraziare tua sorella".
"Ha fatto il suo dovere", scherzo.
La stanza è silenziosa, oltre lo struscio delle coperte e i nostri sussurri non si sente nessun rumore.
"Alessia?", mi chiede Emma.
"Mmm?", faccio con gli occhi chiusi.
"E’ successo davvero? Ho davvero toccato i miei idoli?", mi chiede.
Sento che ha girato la testa verso di me e ora mi sta guardando.
"Perché ho paura di dormire e risvegliarmi nel mio letto, scoprire che era solo un sogno", continua lei.
"Domani ci sveglieremo e saremo ancora qui", dico voltando la testa per guardarla.
La vedo annuire poi tornare a guardare il soffitto.
"Sono stanca ma non riesco a dormire. L’adrenalina sta ancora circolando", mi dice.
La capisco perché anche per me è lo stesso.
"Pensa a loro finché non ti addormenti…", suggerisco.
La sento respirare rumorosamente poi si gira dandomi le spalle. Anche io mi volto e osservo il mobile color crema davanti a me. Non abbiamo neanche disfatto le valige, non ci saremmo godute quella stanza d’hotel perché stiamo già andando via.
Chiudo gli occhi e vedo immediatamente la faccia simpatica e dolce di Harry poi l’immagine cambia e davanti agli occhi mi si para l’immagine di Louis che ci sussurra dove si trova Liam.
Dio, è qui sotto ora. Oppure è nello stesso nostro piano?
E se è nella camera di fronte alla nostra? E se proprio ora sta passando davanti alla nostra camera?
Stringo di più gli occhi per non tormentare la mia mente. Domani lo vedo e farò una foto da sogno con lui.
Cerco di pensare ad altro ma la mia mente si ostina a pensare a loro e l’espressione dolce di Niall mi si para davanti facendomi sorridere. Aveva abbracciato Emma che si è goduta al meglio quella sensazione. Deve essere stato bellissimo.
Voglio provarla anche io e ci riuscirò.


Hello guys, come va? Questo capitolo è piccolo ma il prossimo sarà molto più interessante! Continuate a rendermi felice e a leggere. Un bacioneeeeee

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Mi alzo dal letto con il cellulare nel comodino che produce una suoneria antipatica. Sono le sei e devo prepararmi per vedere l’uscita dei ragazzi dall’hotel e andare a Verona.
Forza Alessia, alza il piede. Su…muovi un muscolo.
"Alzate il bel culo che vi ritrovate e preparatevi. Ci dobbiamo trovare di sotto non appena i ragazzi sono pronti ad andare via", dice Lucia spezzando la quiete della nostra camera semi buia.
Una luce mi acceca dalla finestra appena aperta e mi costringo ad alzare il braccio per coprirmi gli occhi.
"Corri! C’è Liam davanti al bus", urla Lucia davanti al balcone.
Mi alzo veloce e mi lancio verso di lei con il cuore che scoppia.
La sento ridere, "Non è vero. Ora che sei in piedi preparati".
Le do un pugno nel braccio e mi dirigo verso la valigia per prendere qualcosa da indossare. Solo allora mi accorgo che Emma è già dentro il bagno. Quando riesco ad indossare i leggins neri con i teschi bianchi, la camicetta in jeans e le ballerine nere esco dal bagno pronta ad affrontare una nuova avventura.
"Che bella", mi dice Emma guardandomi da testa a piedi.
"Grazie", dico timidamente.
La guardo a mia volta notando dei jeans stretti, una camicia grigia a quadri neri e le converse bianche. Ha dei setosi capelli biondi scalati fino alle spalle, non è molto alta e ha un bel fisico. Non si trucca mai molto, oltre una finissima riga sopra l’occhio, ed è possibile osservarla nella sua bellezza naturale. Ho sempre pensato fosse una bella ragazza eppure lei non mi ha mai assecondato. Ci guardiamo di nuovo nello specchio davanti al letto matrimoniale disfatto. I capelli sono rimasti carini ma ora li ho tutti sciolti tenuti in ordine da un nastro in jeans.
"Quanta bellezza!", si complimenta Lucia con un sorriso.
Entrambe mie sorelle sono di fronte a noi con le valige al loro fianco e un sorriso a illuminare i loro volti. Arrossisco e mi dirigo verso la mia valigia per seguirle fuori dalla stanza.
Ci avviciniamo al signore della reception e rendiamo la chiave ringraziando del buon lavoro che hanno fatto.
"Se il taxi non vi aspetta fuori potete restare al buffet della colazione. Apriamo tutto alle nove, non manca molto", dice lui.
Dopo averlo ringraziato ci sediamo nei divanetti del costoso salotto per fare orario, correre a fare colazione poi attendere i ragazzi e incontrare finalmente Liam e Zayn.
"Se è con Perrie le chiedo di tenere la macchina fotografica", dice Amanda seria.
"No! Così Zayn ti odia", dico.
"Ma se non la conosco che senso ha fare la foto anche con lei?", chiede Lucia.
"Quello sì ma chiederle addirittura di filmare l’incontro, non mi sembra il caso!".
Amanda fa spallucce e si gira verso l’entrata del ristorante poi si volta verso di me con un sorriso strano.
"E quando vedrai Liam che farai?", mi chiede.
Sgrano gli occhi al solo pensiero di doverlo incontrare. Aggrotto la fronte e mi guardo le mani in difficoltà, che farò? Bella domanda.
"Digli che odi la ragazza", dice Lucia.
"EX!", dico troppo forte.
Lei ride e Emma mi da un colpo per il tono troppo alto. Abbasso la testa per nascondermi e non sembrare colpevole poi mi volto verso Lucia che ancora mi osserva.
"Non dirò una parola su Danielle. A me non sta simpatica perché è la sua ex ma non mi ha fatto niente…", spiego.
"Sta con il tuo futuro marito certo che ti ha fatto qualcosa", dice Emma divertita.
"Stava", la correggo con un occhiata.
Guardo verso il ristorante notando che un cameriere sta aprendo la porta. Faccio segno a tutte di muoversi e mi alzo dirigendomi verso l’abbondante scorta di cibo. Abbiamo lasciato le valige alla reception, pagando una piccola somma di denaro, e ci siamo portate a presso solo soldi e macchina fotografica. Mi dirigo verso il bancone imbandito di ogni genere di cibo, osservo tutto ciò che fosse stato di mio gradimento indecisa su cosa prendere e infine inizio a servirmi. Emma mi segue quasi impaurita ma quando vede il mio piatto pieno prende coraggio e segue il mio esempio.
"Andiamo in quel tavolo lì", ci indica Lucia, "se vengono a fare colazione li vediamo entrare e servirsi".
Sorrido divertita sentendomi una stalker. Prima Harry nella galleria, poi Niall e Louis nel loro stesso albergo dopo aver speso più della metà dei miei risparmi e infine al ristorante. Ci appostiamo nel posto strategico ma non convinta del piatto pieno mi dirigo a prendermi una cioccolata seguita da Amanda.
"Se vengono ora siamo fottute", dico con adrenalina.
Mi guarda senza capire.
"Meglio stare distanti e non farsi vedere così fuori non sarà più imbarazzante del previsto".
Annuisce finendo di servirsi il caffè nella grande tazza bianca con lo stemma dell’hotel.
Torniamo quasi correndo al tavolo e mangiamo attendendo la loro entrata da un momento all’altro. Abbiamo preso così tanto sul serio il tentativo di spiarli senza farci vedere che aspettiamo il loro arrivo quasi fosse d’obbligo che loro varchino quella porta. Io e Emma sedute in modo da poterli vedere sia al bancone che all’entrata, mie sorelle sono di spalle ma con discrezione sarebbero riuscite a vederli ovunque nella stanza.
Vedo un uomo della sicurezza pararsi davanti alla porta e il cuore sobbalza per l’agitazione. Do un colpo a Emma ma lei ha già compreso tutto, mie sorelle cercano di guardare la scena senza apparire troppo interessate.
Vedo una massa di capelli riconoscibili ovunque. Lou Teasdale entra dentro il ristorante e so con certezza che dove c’è lei c’è Harry. Aspetto di vedere la massa riccia di capelli varcare la porta, solo quando vedo il ragazzo mi accorgo di aver trattenuto il respiro e butto fuori l’aria con un rumoroso sbuffo.
L’ho già visto eppure mi fa lo stesso effetto della prima volta. Porta una t-shirt bianca con un disegno colorato e i suoi soliti jeans neri. Noto un’agenda che porta in mano e mi chiedo automaticamente cosa c’è scritto al suo interno, la curiosità svanisce quando ci passa davanti per recarsi al buffet. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, noto come mette la bocca storta mentre parla con la migliore amica, come allunga le labbra e come con abilità sfoggia le sue tipiche espressioni.
Faccia da idiota.
"Se ci vede pensa che lo stiamo seguendo", dice sotto voce Emma.
"Non è quello che stiamo facendo?", chiedo divertita.
Torno ad osservare il ragazzo mentre si siede in un tavolo non molto distante dal nostro e inizia a mangiare qualcosa che non riesco a catalogare. Osservarlo mentre mangia mi sembra sbagliato ma non riesco a distogliere lo sguardo e resto incantata per un’infinità di tempo.
"Niall!", mi sussurra eccitata Emma.
Guardo verso la porta distogliendo lo sguardo dall’incantevole immagine del ragazzo riccio. Osservo l’irlandese camminare verso di noi poi ci passa davanti con un sorriso che illumina il suo bellissimo volto. Vedo assalirlo il desiderio di mangiare qualcosa e non posso che ridere per la scena, si avvicina cauto e osserva le pietanze come abbiamo fatto noi poco prima poi si serve e si siede nel tavolo con Harry e Lou.
Ecco, il gioco è fatto. Se non riuscivo a distogliere lo sguardo con la presenza di Harry non immagino ora che c’è anche Niall.
Il nuovo arrivato porta una maglietta bianca con le maniche blu a mezzo braccio, dei pantaloni comodi a mezza gamba grigi e le sue solite scarpe bianche. È vestito simile al giorno prima e vederlo così mi fa pensare all’incontro che abbiamo avuto, faccio un sorriso ebete che viene visto da Amanda provocandole una risata.
"Li lasciate mangiare in pace?", ci dice.
"Shh", la zittisco.
"Si sentiranno osservati", continua lei.
La ignoro e sposto lo sguardo verso l’entrata. Mai l’avessi fatto.
Liam è all’entrata che parla con un signore già visto in alcune foto con loro. Il cuore martella contro il petto, le mani iniziano a tremare e lo stomaco si chiude. Non ho più fame.
Indico verso l’entrata senza dire una parola ma loro devono aver capito vedendo la mia espressione.
È bellissimo con indosso una felpa nera, i jeans neri e le converse bianche. Lo vedo ridere poi fa un passo verso il ristorante.
Sono a pochi passi da lui.
La sua immagine inizia a sfuocarsi e le lacrime tentano di uscire, un battito di ciglia dopo le guance sono rigate da una fila di lacrime.
"Peggio di me!", dice Emma.
"Ale, non ti ha neanche vista", mi dice Amanda cercando di farmi sentire meglio.
Tento di respirare ma un singhiozzo scuote il mio corpo. Senza ragionare, con le poche forze che ho, mi alzo rumorosamente e mi avvio verso la porta. I movimenti sono goffi, la testa bassa e la mano stretta al cellulare. Arrivata all’entrata non faccio ciò che tutti si aspettano, supero il ragazzo e mi dirigo lontano da lui. Involontariamente sfioro il suo braccio mentre, nello stesso istante in cui esco, lui entra. Alzo gli occhi ancora pieni di lacrime su di lui che mi lancia uno sguardo curioso.
I nostri occhi si incontrano, il cuore ha un sussulto e le lacrime iniziano di nuovo a scorrere.
Mi chiede scusa per l’involontario contatto?
Non do il tempo a nessuno dei due di dire niente e quasi corro verso un posto dove sedermi. Ho bisogno di prendere forze.
Come può una persona fare questo effetto? Come può un ragazzo lontano chilometri, che non ti ha mai rivolto la parola, che non sa della tua esistenza farti innamorare incondizionatamente di lui?
Tempo dopo, più di quanto mi immagino, vedo il resto del gruppo raggiungermi e chiedermi spiegazioni del mio strano comportamento.
"Non so cosa mi è preso, non ero pronta a vederlo", dico.
Le lacrime hanno cessato di scendere e il cuore ha di nuovo un battito regolare.
"Comunque sia hai attirato l’attenzione di tutti. Quando sei uscita hai fatto talmente tanto casino da farti notare da Harry che ci ha riconosciuto e ha continuato a lanciarci occhiate per tutto il tempo che abbiamo impiegato per finire di mangiare...", mi dice Lucia.
"E Liam ha chiesto chi sei", mi dice Amanda eccitata, "o qualcosa del genere".
Lucia la guarda come per pregarla di non illudermi ma non c’è quel rischio. Liam non avrebbe mai avuto interesse per una come me.
"Abbiamo sentito che tra un po’ andranno via. Quando finiscono di fare colazione chiediamo le foto a Zayn e Liam, ok?", mi chiede Lucia.
Annuisco e mi avvicino ad uno specchio lì vicino per sistemarmi il trucco che per fortuna non è messo tanto male. Prendo coraggio e mi immergo in una lunga riflessione su ciò che posso dire ai due ragazzi.
E se non ho più l’opportunità di vedere Liam?
Paure invadono i miei pensieri facendomi salire una forte ansia. Schiocco nervosamente le dita e osservo con frenesia la porta del ristorante.
Un quarto d’ora dopo vedo Zayn e Perrie presi per mano scendere dalle scale vicino al divano dove siamo noi. Prendo fiato e cerco di avvicinarmi discretamente a loro, vedo Emma osservare il ragazzo con gli occhi sgranati per la sua bellezza. Lo vedo molto magro ma il suo fascino è sempre sorprendente.
"Goodmorning", dico gentilmente ai ragazzi.
Buongiorno”.
"No pictures", dice una guardia del corpo.
Niente foto”.
Ma ti sposti molto velocemente?
Lo guardo male poi torno a guardare il ragazzo perfetto davanti a me. Noto la macchia affianco all’iride, il sorriso perfetto con i suoi denti tondi e la barbetta incolta. Per sfortuna non posso ammirargli i capelli perché porta una cuffia celeste che per quanto mi riguarda non c’entra niente con la maglietta nera e i pantaloni che porta.
Ma chi se ne importa, è sempre perfetto!
"Please Zayn,  can we take a picture with you? We’ll not be at the stage today", dico imperterrita.
Ti prego Zayn, possiamo fare una foto con te? Non saremo al concerto oggi”.
Il ragazzo ci osserva indeciso su cosa fare poi, con mia sorpresa, si ferma trascinando la ragazza con lui. Ci rivolge un sorriso mozzafiato poi annuisce con disinvoltura.
"Mio Dio, è bellissimo", sento commentare Amanda.
E’ così, è bellissimo e non vedo l’ora di sentire la sua voce.
"How did you enter?", ci chiede severo la guardia.
Come siete entrate?”.
Ancora questo qui?
"We are clients of the hotel", risponde a tono Amanda.
Siamo clienti dell’hotel”.
Prende la macchina fotografica, quasi a farlo apposta, e avvia la registrazione. Trattengo un sorriso e faccio un passo verso il ragazzo che ancora ci guarda.
"Please, can we take a picture with you?", chiedo nuovamente.
Ti prego, possiamo fare una foto con te?
Senza dire niente il ragazzo si avvicina a me, si mette in posa e in poco tempo il fotogramma per la futura foto è pronto. Emma si affretta ad andare al suo fianco poi viene il turno di mie sorelle. In tutte le foto lui sferra il suo sorriso perfetto con la curiosa abitudine di mettere la lingua tra i denti.
"Perrie?", chiedo costringendomi a distogliere l’attenzione dal ragazzo.
La ragazza mi guarda stupita come se fosse strano che una fan degli One Direction potesse rivolgergli la parola. Mi avvicino ma non troppo pensando che si sentisse minacciata. Sia mai che pensa voglia strangolarla.
"You are very lucky to be with him", dico.
Sei davvero fortunata a stare con lui”.
"I know", risponde con un sorriso sincero.
Lo so”.
"You are beautiful together", commento poi con un sorriso.
Siete bellissimi insieme”.
"Non direi", sussurra Amanda sottovoce.
Le lancio un’occhiataccia mentre Emma e Lucia cercano di trattenere una risata. Non mi sembra opportuno parlare in una lingua che loro non capiscono.
Le mani dei due ragazzi si riallacciano mentre ci sorridono, sembra quasi che arrossiscano.
"Do you like Italy?", chiede Amanda per allungare l’incontro.
Ti piace l’Italia?”.
"Are the Italian to make it beautiful", dice Zayn divertito.
Sono le italiane a renderla bella”.
Perrie le lancia un’occhiata ed è ora che per poco non svengo, la risata di Zayn si propaga per il salotto e mi arriva dritta al cuore.
Ha una risata così bella…
Ora oltre che la lingua tra i denti ha corrugato il naso e gli occhi sono socchiusi, non può che contagiarla a tutti. Con la coda dell’occhio vedo i ragazzi uscire dal ristornate. Harry ci lancia un occhiata divertita, Niall non ci nota e Liam è intento a bere dell’acqua.
"Girls we have to go", dice Zayn accorgendosi del resto del gruppo.
Ragazze noi dobbiamo andare”.
"Where is Tommo?", chiede poi al bodyguard.
Dove è Tommo?
L’uomo si guarda intorno mentre noi seguiamo la coppia verso il resto del gruppo.
"Liam!", urla Amanda.
Sbianco.
"Se non ti muovi lo fai scappare anche questa volta!", mi dice scocciata.
Il ragazzo ci rivolge un sorriso guardandoci una a una. I suoi occhi sono di nuovo su di me e il mio cuore torna a battere all’impazzata.
Non fare cazzate, Alessia.
"We would like to take a picture with you, we can?", chiede mia sorella.
Vorremmo fare una foto con te, possiamo?”.
"Sure!", si avvicina a Emma.
Vedo la mia amica stringergli la vita mentre lui poggia la mano nella sua spalla. La gelosia mi pervade ma mi costringo a non farlo notare a nessuno.
Voglio toccarlo anche io.
"Chiedigli la foto con il bacio", mi ordina Lucia in un sussurro.
La testa è vuota e non riesco a pensare la frase corretta. Come si dice?
Can I take a photo with you…
Il ragazzo si stacca troppo in fretta e guarda verso me e mia sorella attendendo che una delle due si avvicini. Lucia mi spinge e sono costretta a sorridere per non sembrare un’idiota.
"Can I take a picture with you while you give me a kiss?", chiedo senza rendermene conto balbettando per la tensione del momento.
Posso fare una foto con te mentre mi dai un bacio?”.
Il suo sorriso perfetto mi rassicura, lo vedo avvicinarsi di più a me poi mi stringe le spalle in un abbraccio mentre mi da un bacio nella guancia. Diversamente dalla foto di Emma e Niall siamo stretti in un dolce abbraccio mentre la mia faccia deve apparire su di giri. Gli sento schioccarmi un piccolo bacio sulla guancia facendomi venire la pelle d’ora.
"You are so handsome and sweet", dico.
Sei così bello e dolce”.
"Thank you, baby", risponde con un sorriso dividendosi dall’abbraccio.
Grazie, piccola”.
Lascio spazio a mie sorelle che sono molto meno entusiaste di me. Io sono su di giri, eccitata e agitata all’idea di essere al suo fianco.
"We are the girls in the balcony", fa Lucia con una risata.
Siamo le ragazze del balcone”.
"It had been romantic", scherza.
E’ stato romantico”.
Vedo la caratteristica voglia nel collo e le fossette sotto gli occhi ad ogni suo sorriso.
"My sister loves you! Would do everything for you, even scream from a balcony", dice Amanda con una risata.
“Mia sorella ti ama! Farebbe di tutto per te, anche urlare da un balcone”
Le mie guance si colorano di rosso e la voglia di correre via mi passa nella mente come la soluzione perfetta. Liam ride e sposta lo sguardo su di me per osservare la mia reazione.
No cazzo, non guardarmi così!
"Adora il tuo nasino piccolo, piccolo", scherza Emma affianco a me.
Le do un colpo anche se lui non ha di certo capito, in ogni caso quel commento ha dato fastidio a me.
"I’ll tell of you to the rest of the boys", ride.
Parlerò di voi al resto dei ragazzi”.
"They already know us", lo avvisa Lucia.
Ci conoscono già”.
Liam ci guarda senza capire così mi affretto a parlare per avere di nuovo la sensazione dei suoi occhi su di me.
"We’re came here to get pictures with you ‘cause We couldn’t take the stages’ tickets", dice Amanda precedendomi.
Siamo venute qui a fare una foto con voi perché non siamo riuscite a prendere il biglietto del concerto”.
Le lancio un’occhiataccia ma lei non se ne accorge e continua imperterrita a sorridergli. Sposto gli occhi sul ragazzo che si guarda intorno scoprendosi l’unico del gruppo ancora in hotel.
"I’m sorry", dice sincero ma distratto.
"Oh Liam, I read about the little fish. I'm so sorry!", dico cercando di trattenere un sorriso e di sembrare dispiaciuta.
Oh Liam, ho letto del pesciolino. Mi dispiace tanto”.
Liam mi guarda sorpreso poi ride. Non mi sembra di aver detto una cosa così divertente, rido anche io. Liam continua comunque a guardarsi intorno allontanandosi un po’ da noi per vedere all’entrata se tutti fossero andati via. Intravediamo Harry e Niall vicino ad una macchina così Liam torna a guardarci.
Ora il pullman è davanti all’entrata con delle transenne ai lati per tenere distanti le ragazze fuori dall’hotel. Siamo fortunate a stare qui dentro.
"Can I give you a kiss on the cheek?", chiedo prima che possa dirci di dover andare via.
Posso darti un bacio nella guancia?”.
Lo vedo sorridermi mostrando i denti smaglianti e le fossette sotto gli occhi. Si avvicina abbassandosi leggermente per consentirmi di dargli ciò che voglio. Inspiro il suo profumo e poso le labbra nella sua guancia, un istante dopo schiocco il bacio ma lui non si allontana e mi stringe forte in un abbraccio. Avevo immaginato avesse le guance morbide ed è proprio ciò che scopro, sono morbide, calde e la barbetta mi ha pizzicato la pelle. Mentre le sue braccia mi stringono in un leggero abbraccio le farfalle si muovono come un uragano nello stomaco e guardo Lucia che ci osserva con un sorriso divertito.
"Thanks", dico con voce tremante.
"You are very sweet", mi dice con la sua voce profonda.
Sei davvero dolce”.
Oddio. Io muoio, me lo sento. Sto per morire…
Quando credo che la mia vita sia arrivata al termine vedo Louis scendere dalle scale come avevano fatto poco prima Zayn e Perrie. Ci guarda con la fronte corrugata poi ci riconosce e ci saluta con un cenno quasi impercettibile del capo. Quando anche Liam lo vede fa per avvicinarsi a lui.
"We have to go", ci dice dolcemente.
Dobbiamo andare”.
Sorridiamo e li salutiamo frettolosamente così da lasciarli liberi di andare via. Poco dopo le urla riempiono l’entrata dell’hotel.
Ci dirigiamo verso la reception, riprendiamo i bagagli e osserviamo la scena fuori dall’hotel. Aspettiamo che i ragazzi se ne vanno così da avere il passaggio libero. Prima di andare però guardiamo le ragazze dall’altra parte delle transenne urlare, piangere, filmare e scattare foto. Mi sento fortunata ed egoista a voler tenere queste emozioni per me. I ragazzi salutano le fan, fanno alcune foto prima di salire sul pullman che li avrebbe portati verso la grande folla fuori dall’arena.

Ciao a tutti :) come sta andando la lettura? Continuate a seguire la storia perché non è ancora finita...
Ringrazio chi ha inserito la storia nelle preferite, chi ha recensito e chi ha semplicemente letto in silenzio.
Un bacione!

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Il treno è pieno delle nostre chiacchiere, dal nostro continuo ricordare i momenti indescrivibili di questi due giorni. Una voce ci avvisa dell’arrivo a Verona e l’adrenalina m’invade come il giorno precedente. Sono già stata a Verona e ritrovarmi nella piazza davanti all’arena mi fa uno strano effetto.
"Niente hotel dei ragazzi!", dice Lucia sfidandomi con lo sguardo.
Alzo le braccia in segno di resa anche perché non abbiamo più tanti soldi.
La piazza è piena di persone, quasi non si riesce a camminare, a gomitate riusciamo ad avvicinarci ad un bar per prendere qualche bottiglia d’acqua. Le urla vengono da ogni dove tra la folla anche se non c’è un vero motivo per cui sfogare la propria eccitazione.
"Allora, andiamo in un’entrata dove sono sicura c’è poca gente. Se la fortuna è ancora con noi passeranno di lì altrimenti…", Lucia non continua la frase.
"Altrimenti non fa niente", dico.
"Stai bene, per caso?", ride Amanda.
"Perfettamente".
Li ho già incontrati tutti e anche se non li incontro di nuovo non mi casca il mondo addosso, ora l’obbiettivo è quello di riuscire ad ascoltare il concerto da fuori.
Un quarto d’ora dopo riusciamo ad andare nell’altra entrata strategica di cui ci ha parlato Lucia, ci appostiamo lì insieme ad altre tre ragazze che ci guardano di soppiatto forse per paura che rubiamo loro la scena. Il posto si trova infondo ad una piccola traversa che da sbocco diretto ad una delle entrare dell’arena. Noto dei furgoncini neri molto simili a quelli che usano i ragazzi e incrocio segretamente le dita sperando di vederli a differenza di ciò che avevo detto precedentemente.
"Dovete entrare al concerto?", ci chiede una ragazza dai capelli lunghi e biondi.
"No, purtroppo siamo qui per ascoltare il concerto da fuori", dico.
Non voglio dire al resto del mondo i nostri incontri da sogno così nascondo parte della verità. È un atto di egoismo ma condividerò solo parte della storia senza troppi dettagli.
"Noi siamo qui dalle tre di notte ma ci hanno mandato via dai cancelli. Siamo appena tornate e ci siamo piazzate qui, crediamo che prima o poi si affaccino", continua la ragazza bionda.
Le sorrido non sapendo che dire.
"Da dove venite?", chiede Emma.
"Roma, voi?".
"Sardegna", risponde la mia amica.
"Oh mamma, e vi è costato molto?".
Intendi il viaggio o l’hotel, il cibo e il trasporto?
"Abbastanza", dico.
Sentiamo delle urla e automaticamente ci voltiamo verso il resto della folla infondo alla strada.
"Claudia ha detto che sono affacciati. Harry sta salutando!", dice una ragazza dai capelli rossi.
Solo ora noto che è al telefono e mi sporgo per vedere la sua faccia.
La vedo portare la mano alla bocca per diminuire i singhiozzi del pianto.
Se li avesse visti come abbiamo fatto noi sarebbe morta?
"Oddio, Niall!", urla.
La guardo di soppiatto non capendo perché stesse facendo così. Non li vede neanche…
O forse è per quello?
"Liam!", urla infine.
"Cosa Liam?", dico senza ragionare.
"Si è affacciato", mi dice agitata.
"Oh cazzo!", dico voltandomi verso la folla che caccia urla sovrumane.
Gli strilli si placcano facendomi intuire che si sono allontanati, un istante dopo scoppiano di nuovo.
"Harry!", riesco a sentire.
L’adrenalina è insopportabile, il dolore di non potermene andare da lì e non poterli vedere è fortissimo.
"Sono andati via", annuncia la ragazza rossa.
"Fai che Zayn si fumi una cazzo di sigaretta qui fuori!", dice una ragazza robusta.
"Fai che faccia i Kebab per tutti", scherza la bionda ma io non rido.
Non c’è niente da ridere. Ho sempre odiato queste prese in giro. Odio il soprannome Kebabaro, le frasi che gli attribuiscono sempre e tutte le cose legate alle sue origini. Odio anche tutto quello che dicono di Louis e di Harry, certo delle volte non sono proprio virili ma non mi stanno bene i commenti eccessivi.
La ragazza robusta ci guarda con curiosità poi prende coraggio e ci rivolge un sorriso timido.
"Siete delle Larry?", ci chiede.
Ecco, è uno scherzo? NO!
"No", dico fredda.
"Oh, che peccato".
"Non direi", rispondo.
"Ce l’hai con le Larry?", chiede quasi offesa.
No, solo che se ragionaste diversamente sarebbe meglio.
Non riesco proprio a vedere niente oltre la loro amicizia che ora è rovinata a causa di queste loro convinzioni. Non riesco a vedere gli sguardi che vedono loro, perché secondo me non ci sono.
Perché li voglio insieme? Perché proprio Louis e Harry? Perché non pensarla per Liam e Zayn che dimostrano chiaramente il loro affetto? La risposta è ovvia, perché Liam e Zayn non sono gay.
Harry e Louis sì? Non mi sembra…
"No, no", mi limito a dire con un sorriso finto.
"Grande tesoro!", mi dice la bionda, "Io non sono Larry", annuncia.
"Ecco, brava. Tu cerca di non vantartene con i ragazzi", dico alla mora.
"La verità fa male", risponde quasi con sfida.
Mi sta rispondendo male?
"Ele", dice la bionda avvisando la mora prima che potesse scatenarsi una rissa.
"Non capisco cosa avete contro di me!", dice arrabbiata.
Anche le amiche devono essere contrarie, alzo le sopraciglia sorpresa del suo cambio d’umore.
"E’ così difficile da capire che Harry e Louis si amano?", dice.
Senza volerlo scoppio in una risata, Emma mi guarda sorpresa poi anche lei ride.
"Io non dico che non si amano solo che è un amore fraterno…", spiego.
"Pensate quel cazzo che volete!", si alza e corre verso la folla.
La volgarità di quella frase mi fa alterare i nervi ma provo a calmarmi rivolgendo un sorriso alle ragazze davanti a me. Loro ricambiano ma so che si vergognano per la scenata esagerata dell’amica.
Come se fosse stato fatto apposta per dare una lezione a quella ragazza, dal cancello spunta Niall diretto verso un SUV nero parcheggiato lì. Sento Emma irrigidirsi e con la coda dell’occhio colgo Amanda scattare delle foto.
"Niall!", dice in lacrime la ragazza rossa.
Entrambe urlano come delle pazze mettendosi in ridicolo.
Il ragazzo alza lo sguardo accorgendosi della nostra presenza. Rivolge alle due ragazze un sorriso e a noi un’occhiata sorpresa.
Si ricorda di noi.
Tutti si accorgono della sua espressione, tutte compreeo le due ragazze che ci guardano curiose. Emma lo saluta con la mano e lui ricambia per poi entrare in macchina ed estrarre la famosa borsa verde che porta sempre a presso.
"There, you keep your stock of food?", chiede Amanda divertita ostentando la confidenza creatasi il giorno prima.
Lì, tieni delle scorte di cibo?
"Yes, are you hungry?", ci dice porgendoci la borsa chiusa.
Sì, siete affamate?
Tutti ridiamo compreso lui.
"See you girls", ci dice con un sorriso complice.
Ci vediamo ragazze”.
Sa bene che li avremmo seguiti ovunque.
"Bye", dice alle altre due tornando verso l’arena.
Un silenzio colpevole e imbarazzante rende l’atmosfera pesante finché una delle due ragazze si avvicina a noi e prende il coraggio per farci la domanda.
"Lo conoscete?", chiede la bionda.
"No, ma la prossima volta cercate di parlare così avete un dialogo con loro", consiglia Amanda con un sorriso.
Loro annuiscono poi tornano al loro posto tentando di inventarsi qualche cosa da dire e noi le ascoltiamo divertite. Nel frattempo intravediamo Niall parlare con qualcuno e indicare verso di noi con aria divertita. Come d’incanto, spunta Harry accanto a Niall e si guarda in giro in cerca di qualcosa o qualcuno. La sua bellezza è indescrivibile tanto da riempirmi il cuore d’amore. Le farfalle nello stomaco svolazzano e inizio a tremare per l’eccitazione. Quando vede le ragazze le saluta frettolosamente e guarda verso di noi che lo salutiamo con euforia.
"Hey, girls!", ci dice.
Merda.
Vediamo Niall raggiungere Harry e dirgli qualcosa di divertente all’orecchio, entrambi ridono ma  per noi il loro dialogo è qualcosa di incomprensibile. Niall torna saltellando all’entrata dell’arena restando sul nostro raggio visivo. Deve avergli detto della nostra presenza e Harry trovando il luogo tranquillo ha deciso di venirci a salutare.
"Are you following us?", chiede divertito Harry avvicinandosi alla rete di ferro.
Ci state seguendo?”.
Lucia fa segno alle due ragazze di avvicinarsi ma sono troppo sorprese per scattare immediatamente al gesto. Ho paura che si mettano ad urlare come con Niall ma restano in silenzio ad osservare la scena.
"You have followed me, Niall and Louis", ci accusa con un sorriso storto.
Avete seguito me, Niall e Louis”.
"And Liam and Zayn", dico con una risata.
E Liam e Zayn”.
"Right, I saw you at the hotel", ci spiega trattenendo una risata.
Giusto, vi ho visto all’hotel”.
"We have met all", dice Lucia divertita.
Abbiamo incontrato tutti”.
"What are you still doing here?", chiede il ragazzo curioso.
Cosa ci fate qui?”.
Probabilmente si ricorda che non possiamo entrare al concerto.
"We’ll listen to the concert from outside", dico tristemente.
Ascolteremo il concerto da fuori”.
"Oh, maybe it hears pretty good".
Oh, magari si sente abbastanza bene”.
Annuiamo tutte anche se sappiamo che non è proprio la verità. Probabilmente non si sentirà niente ma tentar non nuoce, ormai non abbiamo altro da fare.
Vedendo che non parliamo più Harry si volta verso le altre due e le saluta con la mano.
"Foto?", chiede la bionda indicando il cellulare.
Harry si avvicina a loro e sferra il suo sorriso facendole impazzire. Diversamente da poco prima iniziano ad urlare, anche se lui è vicino, e a gridare cose a caso che lui non capisce sicuramente. Senza fatica prende il cellulare delle ragazze attraverso i grandi buchi della rete, sfoggia il suo sorriso perfetto e una alla volta scatta la foto con le fan. Poco dopo si volta verso di noi e ci sorride.
"See you later?", ci chiede divertito.
Ci vediamo dopo?”.
"Yes", diciamo tutte.
"Okay. See you at the next hotel", dice in un sorriso andando verso Niall che ci guarda ancora divertito.
Okay, Ci vediamo al prossimo hotel”.

Salve :) voglio solo dire che, anche se potete dubitare, non ho niente contro le larry ahahah solo che NON posso non scrivere di voi.
Un bacione a tutti e continuate a leggere...

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Le lacrime mi rigano il volto non appena sento le loro voci echeggiare in tutta l’arena e oltre.
Scuoto la testa e mi abbandono sulla rete che costeggia l’arena
Pensare di non assistere al loro concerto, di non sentirli davvero mi fa male. In realtà la felicità delle foto non può equiparare la felicità che posso avere durante un loro concerto. Loro sono i miei idoli perché cantano non per la bella faccia.
Le note di “Up all night” mi spezzano il cuore in mille parti mentre con la coda dell’occhio vedo il resto del gruppo ascoltare silenziosamente l’inizio del concerto.
Quando Emma muove bruscamente il braccio mi accorgo che piange, le stringo forte la mano facendole vedere le lacrime che rigano il mio volto.
"Un giorno ci riusciremo anche noi", sussurro debolmente.
Annuisce troppo triste per parlare. Vedo mie sorelle sporgersi per vedere le nostre facce, quando incontrano i nostri occhi si guardano tristemente poi ricadono con la schiena sulla rete per lasciarci il nostro spazio. Mi asciugo le lacrime e vedo Emma guardarmi addolorata, le sorrido mentre dentro muoio.
 

***

Le due di notte e noi siamo in treno per tornare a Milano. I ragazzi devono essere già in hotel ma abbiamo deciso di partire subito per Milano, dormire in treno e poi piazzarci fuori dall’hotel così da potergli scattare delle foto. Ho sempre avuto la passione per la fotografia e usare loro come soggetti è la mia opportunità più grande.
Alle sei del mattino siamo sedute in una panchina di Milano, terrorizzate dalle persone insolite che girovagano a quell’ora e con le borse strette a noi. Quando troviamo un bar tranquillo entriamo per fare colazione e iniziamo ad organizzarci per quella giornata che sarebbe durata meno dei giorni precedenti.
"Ora andiamo fuori dall’hotel così stai in prima fila, fai tutte le foto che vuoi e poi andiamo a prendere il taxi per l’aeroporto", dice Lucia mentre gira il cucchiaino.
Un aroma di caffè mi invade e il cuore mi si spezza in mille pezzi. È tutto finito, loro si sono già dimenticati di noi e io ho solo il ricordo di piccoli incontri. Molte persone non hanno avuto neanche quello ma si sa, chi può avere desidera sempre di più. Osservo la foto che ho messo come sfondo del cellulare dove sono ritratti una me felice e un Liam che mi abbraccia mentre mi stampa un bacio. Le mie braccia sono strette alla sua pancia mentre Liam, più alto di me, è costretto ad abbassarsi. Il grande labbro inferiore premuto nella mia guancia arrossata, i miei occhi brillano di una strana luce mentre il sorriso è il più bello che mi sono vista addosso. Lucia me l’aveva fatta di tutta fretta con il suo cellulare ed è uscita la foto più bella che potessi avere.
"Non deprimerti…", mi dice Amanda vedendo la mia espressione.
Annuisco con gli occhi brucianti.
"Oggi chiedigli di mettersi in posa", scherza Lucia.
"Guarda che lo faccio, non mi metto problemi!", la sfido.
"Va bene!", mi porge la mano per confermare la scommessa.
La stringo senza troppi problemi; ho parlato con loro, chiedergli di mettersi in posa non è un grosso problema. Lo sarebbe stato se mi avessero ignorato.
Prendo il cellulare ed entro su Facebook dove le ragazze che erano al concerto hanno iniziato a raccontare della bella serata, una gelosia bruciante mi pervade ma mi costringo ad andare avanti e leggere altro. Il concerto è andato bene, le ragazze non hanno buttato mutande e altre cose imbarazzanti sul palco, hanno cantato e fatto tremare l’arena come era giusto fare.
Sono orgogliosa di loro.
Niall sembra innamorato dell’Italia, delle italiane e del nostro cibo. Anche Harry sembra felice mentre gli altri non hanno mostrato tutto questo entusiasmo ma ho visto personalmente che sono felici. Guardo alcune foto dei ragazzi durante il concerto e il ricordo degli incontri con loro mi occupa la mente facendomi sorridere involontariamente. La sensazione delle braccia di Liam intorno al mio corpo, la voce di Harry, il sorriso di Niall, la risata di Zayn e la simpatia di Louis. Chiudo gli occhi e li riapro davanti allo sfondo del cellulare.
"Non condividerò mai queste foto!", dico seria.
"Perché?", chiede Emma.
Lei vuole far sapere a tutti del nostro incontro, io voglio che questo sia solo nostro.
"Perché voglio essere l’unica ad aver fatto tutto questo per loro. E se lo diciamo e il prossimo anno lo fanno tutti? No…", scuoto la testa con decisione.
"Beh voi siete le prime…", inizia Lucia.
"Forse…", dico io, "Forse siamo le prime e non ci tengo a scoprire il contrario".
Tutte annuiscono e Emma mi sembra più decisa a tenersi le foto per sé.
"Ti concedo solo di condividere la foto con Niall, se proprio ci tieni", le dico improvvisamente divertita.
"Sì, grazie".
Pensare di doverla obbligare a tenere tutto per sé e di non potersi vantare di aver incontrato Niall, l’amore della sua vita, mi fa sentire in colpa. Lo ama così tanto…un amore immenso come quello che provo io per Liam.
Mi chiedo ancora come sia possibile amare così tanto qualcuno che non si conosce.
E se non fosse mai diventato famoso? Non avrei mai saputo della sua esistenza…
No, è la cosa più brutta da pensare. Era destino e ora sono incondizionatamente presa da lui.
"Facciamo così, io condivido tutte le mie foto con i ragazzi ma non dirò una parola su come li ho incontrati", mi dice Emma dopo un po’.
"Me lo prometti?".
"Promesso", mi dice con un cenno del capo.

Ciao a tutti :) questo è il penultimo capitolo ed è anche un po' corto, mi scuso. So che la storia è piccola ma è una breve avventura, spero vi sia piaciuta. Chi non desidera essere al posto di Alessia o Emma? Ahahah
Un bacione...

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


"Scusa!", dico ad un ragazzo dello staff.
"Tu sei pazza!", dice Amanda in una risata.
"Shh", la zittisco, "Scusi, possiamo entrare? Mi sto sentendo male…ho bisogno di sedermi!".
Il ragazzo mi guarda indeciso. Sono dietro le transenne che sono ancora in fase di sistemazione, mie sorelle sono dietro di me mentre Emma mi sostiene un braccio.
"Cosa c’è che non va?", chiede avvicinandosi.
"Ho solo bisogno di sedermi…", dico quasi sofferente.
Pensa che non li vedrai mai più. Pensa a qualcosa di brutto, qualcosa di triste.
La mia faccia si piega in un’espressione di sofferenza e stanchezza, tanto da convincere il ragazzo.
"Vi faccio entrare ma dovete stare lontane dall’entrata. Conosco le ragazze come voi, nessuno mi dice che non sei una brava attrice".
Faccio finta di avere un conato di vomito facendo spaventare il ragazzo che si sposta frettolosamente da me. Cerco di trattenere un sorriso e diminuisco il peso dal corpo di Emma.
"Sedetevi qui", ci dice.
"Grazie", dico fin troppo sofferente.
Ci indica delle poltrone poco dopo l’entrata. Sento delle chiacchiere disordinate in una stanza affianco e rifletto sulla presenza di altre fan dentro l’albergo. Anche le altre se ne accorgono e mi guardano divertite.
"Quelle hanno pagato e tu sei qui gratis", mi dice Lucia.
"Siamo qui", la correggo, "e poi ci dobbiamo arrangiare in qualche modo. Voglio fare delle belle foto e non posso farlo con tante teste davanti".
"Se ci scoprono rido", continua lei.
"Se ci scoprono mi ficco delle dita in gola e gli vomito davanti poi voglio vedere se mi dicono qualcosa".
Mezz’ora dopo sentiamo delle urla fuori dall’hotel, delle ragazze si affacciano dalla stanza affianco ma un signore robusto si precipita a dettare l’ordine. Venti minuti dopo, presumo per via di foto e autografi, vediamo tre uomini della sicurezza entrare nell’atrio lussuoso. Mi alzo discretamente per non essere tenuta lontano dalle guardie e mi posiziono per scattare belle foto.
Poco dopo vedo Niall, Liam e Louis entrare tranquilli nel nostro raggio visivo scortati da Paul e altri bodyguard. Mi costringo a restare calma e inizio a scattare foto.
"Guys!", urlo per avere la loro attenzione.
Ragazzi”.
"Woooh!", urla Niall indicandoci vistosamente, "Seriously?".
Seriamente?”.
Ridiamo e intanto scatto più foto possibili.
"Take a picture for me?", chiedo con gli occhi di Lucia su di me.
Fate una foto per me?
Dall’obbiettivo della macchina fotografica li vedo guardarsi con sorpresa poi Niall li prende per le spalle e si posizionano davanti a me, le guardie non sanno bene che fare ma li lasciano fare finché noi restiamo al nostro posto.
"Thanks", dico con un sorriso.
"Beautiful pictures", commento guardando lo scatto nello schermo.
Bellissima foto
Quando torno ad avvicinare la macchina nell’occhio mi ritrovo davanti ad un Niall con la lingua fuori, sporto verso di me e le mani con il pollice e il mignolo alzato. Liam ride, Louis mi rivolge una faccia buffa.
Click.
Una delle foto più belle che abbia mai fatto.
Click.
Ora tutti ridono.
"Thanks girls!", dice Louis mentre si dirigono verso l’altra entrata.
Grazie ragazze!
"Goodbye! We hope to be at the next concert", dice Amanda.
Addio! Speriamo di esserci al prossimo concerto
Liam alza i pollici in segno di approvazione, Louis sorride e Niall ci fa segno di saluto con la mano.
"Until next time", dice Niall sicuro di sè.
Alla prossima”.
La scena si sposta immediatamente a Perrie e Zayn che hanno varcato la porta quasi in contemporanea con gli altri che sono passati nell’altra stanza facendo scoppiare urla e commenti.
"A smile for the photographer!", urlo.
Un sorriso per la fotografa!
I ragazzi si girano sorpresi poi ci sferrano un sorriso e restano fermi davanti alla macchina fotografica così come hanno fatto gli altri.
"Thank you very much!", dico soddisfatta.
Grazie mille!
"Perrie!", urlo prima che possano andare via, "Take a picture alone? Only one...".
Fai una foto da sola? Solo una…
"Me?", chiede sorpresa guardando verso Zayn.
"Yes, you".
Sì, tu
"Perché?", mi chiede Amanda sorpresa.
La ignoro mentre Zayn si sposta divertito. La ragazza si mette in posa davanti alla fotocamera con un sorriso raggiante. Nella stanza entra Harry che guarda la scena con la sua tipica espressione sorpresa.
"Thank you, you're beautiful!", le dico mentre si ricongiunge al ragazzo.
Grazie, sei bellissima!
"Thank you!", ride.
Grazie a te!
Mentre loro passano avanti mi giro verso Harry che ora ci guarda mentre ride.
"You again?", chiede.
Ancora voi?
Lou Teasdale ci guarda curiosa.
"Take a picture alone, and I’ll let you go", dice Amanda precedendomi.
Scatta una foto da solo e ti lascerò andare via”.
Amanda sta flirtando con Harry? Scuoto la testa per togliermi quel pensiero.
"Okay", dice lui.
Si mette davanti a me con il suo solito sorriso a trentadue denti, le dolci fossette e gli indici verso di me. Poi, prima che possa staccare la macchina fotografica dall’occhio lui si avvicina e sferra uno sguardo sexy verso l’obbiettivo.
Oh merda!
Scatto la foto e prendo fiato.
OH MERDA!!!
"Until next time girls!", dice Harry con un gesto di saluto.
Alla prossima!
Le altre fanno lo stesso ma io continuo a scattare.
Finito.
Anche Harry è andato via e ora bisogna lasciare questo posto. Sento tensione nell’aria ma nessuno prova a commentare. In silenzio prendiamo le valige e ci dirigiamo verso un taxi. Mi sento vuota e senza più nessuna ragione per essere lì.
"E’ stato bellissimo", riesco a dire quando siamo sedute.
"Non lo dimenticheremo mai!", mi dice Emma con un sorriso sincero.
"Si torna a casa", commenta Lucia poi da le coordinate al taxista.
"Si torna a casa…", ripete Amanda con un sospiro.
 

***

Tre giorni dopo osservo gli ingrandimenti delle foto con i ragazzi appese nella parete vicino al letto. Mi volto verso la parete parallela con le braccia sui fianchi e gli occhi pieni di lacrime. Nella stanza si propagano le prime note di “They don’t know about us” e il pensiero non può che andare a loro. Nel davanzale dedicato agli One Direction  sono presenti i loro due cd, vari libri, il dvd ufficiale, giornali e infine una nuova custodia di un dvd con un contenuto speciale. Dentro il ricordo di una ragazza che ha incontrato i propri idoli…


E la storia è finita. Vi è piaciuta? Spero di sì.
Ho cercato di essere il più realistica possibile, d'altronde tutto questo non è impossibile da realizzare ;)
Vi mando un bacione e vi ringrazio per aver seguito la storia. Questa è la prima che pubblico e i risultati sono soddisfacenti...alla prossima!

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