You're on my heart just like a tattoo

di lena_b92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una strana sensazione ***
Capitolo 2: *** La stessa strana sensazione ***
Capitolo 3: *** Voglio solo capire cosa provi ***
Capitolo 4: *** La nuova canzone di Sarah ***
Capitolo 5: *** La conquista di Oliver ***
Capitolo 6: *** Dieci anni in più sono tanti ***
Capitolo 7: *** Spero che tu decida in fretta ***
Capitolo 8: *** Ci mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola vacanza ***
Capitolo 9: *** La vendetta di Oliver ***
Capitolo 10: *** La spogliarellista ***
Capitolo 11: *** Il più bel 4 luglio della mia vita ***
Capitolo 12: *** I pro e i contro ***
Capitolo 13: *** Un patto tra amici ***
Capitolo 14: *** Finalmente in paradiso ***
Capitolo 15: *** La sfida ***
Capitolo 16: *** Un'altra volta ubriaca ***
Capitolo 17: *** Un ragazzo un po'... ***
Capitolo 18: *** Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare ***
Capitolo 19: *** La confessione ***
Capitolo 20: *** Quando le cose si complicano ***
Capitolo 21: *** Tutto è concesso prima di fare una scelta ***
Capitolo 22: *** Credo di essere una di quelle ***
Capitolo 23: *** Sii felice, piccola Sarah ***
Capitolo 24: *** Questa non è mia sorella ***
Capitolo 25: *** E come fate a saperlo? ***
Capitolo 26: *** Lui chi è? Andrew o Ethan? ***
Capitolo 27: *** Vai al diavolo, Effie! ***
Capitolo 28: *** Ti farò passare il compleanno più bello di tutta la tua vita ***
Capitolo 29: *** Mi piace essere una cattiva ragazza ***
Capitolo 30: *** Questa notte te la ricorderai per sempre ***
Capitolo 31: *** Chissà se saranno felici ***
Capitolo 32: *** Buona fortuna, Effie ***
Capitolo 33: *** Mi piace proprio stare qui ***
Capitolo 34: *** Come su una nuvola ***
Capitolo 35: *** Perché? ***
Capitolo 36: *** Un Natale rovinato ***
Capitolo 37: *** Un'occasione da prendere al volo ***
Capitolo 38: *** C'è tempo per ogni cosa ***



Capitolo 1
*** Una strana sensazione ***


1

Una strana sensazione





È venerdì 4 giugno 2010, giorno del diploma per tutti gli alunni del quarto anno della Palisades Charter High School. La cerimonia inizierà alle 9 e si svolgerà nel campo da football.
Effie e Finn sono contenti che finalmente la scuola sia finita, però anche un po’ spaventati, perché un cambiamento è alle porte.
<< Quest’estate ci divertiremo un sacco alle Bahamas. >> esclama Effie, poco prima dell’inizio della cerimonia.
<< Sì, è ovvio. E poi sarà la nostra prima vacanza senza genitori. Il che rende la cosa ancora più interessante. >> dice Finn.
<< Giusto. Potremmo fare quello che ci pare quando ci pare. Non vedo l’ora. >>
<< Siamo in due. >>
<< E poi da domani tu sarai maggiorenne ed io tra una settimana, e organizzeremo la festa più pazzesca del mondo. Casa mia non sarà mai stata così affollata. >> dice Effie, più entusiasta che mai.

Terminata la cerimonia dei diplomi, i Bennet e i Darcy si recano al ristorante Duke di Malibu, per pranzare insieme e festeggiare.
<< Allora, ragazzi, vi sentite pronti ad andare all’università tra qualche mese? >> chiede la signora Darcy.
<< Io sì. L’UCLA mi sta aspettando ed io sono pronta per lei. >> risponde Effie.
<< Ed io sono pronto per andare alla scuola di legge. >> risponde invece Finn.
<< Vedrai, tesoro, diventerai un bravissimo avvocato, proprio come tuo padre. >> afferma la signora Darcy.
<< È quello che spero, mamma. >>
<< Ancora non ci credo che voi due andrete al college. Certo, sarete sempre qui a Los Angeles, però non vivrete più con noi. >> salta su la signora Bennett.
<< Dai, mamma, adesso non farci la pezza per tutto il pranzo. Prima o poi doveva succedere. >> le dice Effie.
<< Sì, è vero. Scusate, ragazzi. >>
<< Succederà anche a me e a Gabe, e poi anche a Tibbie. >> interviene Sarah.
<< Sì, infatti. È il ciclo della vita. >> concorda la signora Bennet.

Il pomeriggio del giorno dopo, verso le 16:30, Effie, Sarah, Oliver, Dylan e Tibbie vanno a casa dei Darcy.
Quando arrivano, con un po’ d’anticipo, Finn e Gabe stanno lavando le loro macchine nel cortile davanti a casa.
I giovani Bennet salutano i due amici e, a loro volta, Finn e Gabe, salutano tutti.
<< Non avete nient’altro da fare il sabato pomeriggio, che lavare le vostre auto? >> chiede loro Effie.
<< Erano sporche da far schifo, Effie. >> risponde Finn.
<< Contenti voi. Noi entriamo, ragazzi! >> taglia corto Effie.
Entrano e fanno proprio come se fossero a casa loro, sdraiandosi sul divano, accendono la tv, ed uscendo in giardino.
Sarah appoggia la borsa sul divano, ed esce perché ha bisogno di parlare con Gabe.
<< Gabe, ho bisogno di parlarti. >> gli dice lei.
Finn, incuriosito, chiede:
<< Di cosa devi parlare con mio fratello? >>
<< Affari nostri. >>
<< Okay. >>
<< Allora, come procede il tutto? >> chiede Sarah quando è vicino a Gabe.
<< Bene, bene. Martedì pomeriggio possiamo andargli a prendere. >>
<< Perfetto. Il prezzo è sempre lo stesso, vero? >>
<< Sì sì. >>
<< Perfetto. >>
<< Avete finito di bisbigliare voi due? >> domanda Finn.
Sarah si gira verso Finn e gli dice:
<< Piantala, Finn! >>
Dopo che Sarah e Gabe hanno finito di parlare, lei si dirige verso l’entrata della casa e passa vicino a Finn. Si guardano per un attimo e poi lui la spruzza, con il tubo con l’acqua, che sta usando per lavare la macchina.
<< Finn! >> esclama Sarah.
Gabe si avvicina e incomincia a bagnare anche lui Sarah, sempre con il tubo.
<< Ma ce l’avete tutti con me oggi? >>
Sarah è fradicia, e furiosa, urla:
<< Ragazzi, basta! >>
Smettono subito, ma lei aspetta un secondo e poi prende uno dei due tubi e bagna prima Finn e dopo Gabe.
Gabe, per riflesso, prende l’altro tubo e comincia a bagnare Sarah.
Tra una lotta e l’altra tutti e tre sono completamente fradici.
Mentre la lotta continua, all’improvviso Sarah e Finn inciampano e cadono nello stesso momento, ritrovandosi uno sopra l’altro.
Si guardano negli occhi per alcuni secondi, e Finn nota che la maglietta di Sarah è diventata completamente trasparente, essendo bianca.
Riesce a vedere benissimo i suoi seni e anche i suoi capezzoli, e si chiede se porta il reggiseno oppure no.
Lei continua a guardarlo e lui continua a guardare i suoi seni, non avendoli mai notati, almeno non in quel modo.
Entrambi provano una strana sensazione dentro di loro, mai provata prima.
Per porre fine al quel momento tanto imbarazzante, Sarah esclama:
<< Dovevo pur vendicarmi. >>
<< Non posso che darti ragione. >> dice Finn.
<< Finiscila di guardarmi, Finn! >> gli dice lei, mentre continuano a guardarsi.
<< Mi stai davanti, come faccio a non guardarti? >>
Gabe, vedendoli ancora per terra, dice:
<< Che ci fate ancora per terra? Alzatevi! >>
Al suono di quelle parole, Sarah e Finn si tirano subito su.
Quando Sarah rientra in casa, completamente bagnata, pensa di aver provato qualcosa di strano dentro di sé, che non aveva mai provato prima d’ora.

Più tardi, Sarah, Effie e Tibbie sono sdraiate sugli sdrai in piscina, mentre Finn, Gabe, Dylan e Oliver sono in acqua.
Mentre le sue sorelle stanno parlando, Sarah ha lo sguardo fisso su Finn. Non l’avevo mai guardato così e le sembra così diverso adesso.
Effie si accorge che la sorella ha lo sguardo assente, così le chiede:
<< Sarah? Terra chiama Sarah? >>
Sarah continua a guardarlo. Non gli toglie gli occhi di dosso.
Effie le batte le mani davanti alla faccia, così lei toglie lo sguardo da Finn, si volta verso la sorella e chiede:
<< Che c’è? >>
<< Chi stavi guardando, sorellina? >>
<< Nessuno. >> risponde lei, mentendo.
<< Sicura? >> le chiede Effie, guardandola storta.
< Sì. >>
Sarah si rivolta e continua a fissare Finn, come se nulla fosse.
Poco dopo i ragazzi vengono su dall’acqua, mentre Sarah continua a fissare il maggiore dei Darcy.
Per lei è come se tutto il mondo si fosse fermato e ci fosse solo lui e nessun altro.
Il sole illumina l’acqua sul corpo di Finn. I pettorali e i muscoli sono ben evidenti alla luce del sole e lei ha quasi la bava alla bocca.
A un certo punto Sarah prende il suo iPod dal tavolino accanto allo sdraio, si mette le cuffiette nelle orecchie e lo accende.
La prima canzone che mette è overboard, di Justin Bieber ft Jessica Jarrel, che inizia a cantare appena inizia:
<< It feels like we've been out at sea, oh
So back and forth that's how it seems, whoa
And when I wanna talk you say to me
That if it's meant to be it will be, whoa whoa. >>
Intanto Finn, che l’ha sentita cantare, va verso di lei per ascoltarla meglio. Lei non se ne accorge perché ha gli occhi chiusi.
<< So crazy is this thing we call love
And now that we've got it we just can't give up.
I'm reaching out for you
Got me out here in the water and I... >> continua a cantare Sarah.
<< I'm overboard and I need your love, pull me up
I can't swim on my own, it's too much
Feels like I'm drownin' without your love
So throw yourself out to me, my lifesaver. >> canta anche Finn.
Sarah apre gli occhi e vede Finn e tutti gli altri che la stanno guardando, così mette subito in pausa la canzone e si toglie le cuffiette.
<< Che c’è? Perché mi state tutti fissando? >>
<< Perché ti sei messa a cantare e dopo un po’ l’ho fatto anch’io. >> risponde Finn.
<< Scusate, ma non ho saputo resistere. >>
<< Neanch’io. È troppo bella quella canzone. >> dice Finn.
<< Vero? È la mia preferita. >>
<< Anche la mia. >>
Sarah e Finn si sorridono, forse come non avevano mai fatto prima.

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Capitolo 2
*** La stessa strana sensazione ***


2

La stessa strana sensazione





È martedì 8 giugno e fra tre giorni Effie compirà diciotto anni e ci sarà una mega festa per lei e Finn.
Sono passati alcuni minuti dopo le 16 e Sarah e Gabe stanno andando in un negozio di animali per andare a prendere i regali per i rispettivi fratelli: due cagnolini (un maschio per Finn e una femmina per Effie) di razza Akita.
<< Penso che abbiamo avuto proprio una bell’idea a regalare un cane ai nostri fratelli. >> salta su Sarah, mentre è in macchina con Gabe.
<< Lo credo anch’io. >> concorda lui.
<< Anche se noi ne abbiamo già due, un altro non dispiacerà di certo a mia sorella. Lei ama i cani. >>
<< Noi non avendone neanche uno, farà ancora più piacere a Finn. >>
A sentire il nome di Finn, Sarah è sommersa dal ricordo del momento in cui sabato scorso si è ritrovata completamente bagnata sopra di lui, del momento in cui l’ha visto venire su dall’acqua e del momento del loro sorriso dopo aver cantato overboard.
Si gira dalla parte del finestrino e guarda fuori.
A un certo punto alla radio trasmettono una vecchia canzone.
Quando la canzone inizia Gabe inizia a cantare:
<< You look into my eyes
I go out of my mind
I can't see anything
‘Cause this love's got me blind
I can't help myself
I can't break the spell
I can't even try. >>
Sarah si volta verso di lui e lo guarda mentre canta.
<< I'm in over my head
You got under skin
I got no strength at all
In the state that I'm in.
And my knees are weak
And my mouth can't speak
Fell too far this time. >>
<< Baby, I'm too lost in you
Caught in you
Lost in everything about you
So deep, I can't sleep
I can't think
I just think about the things that you do
I'm too lost in you. >> canta anche Sarah.
<< Ti ricordi quando abbiamo sentito per la prima volta questa canzone? >> le chiede lui.
<< Sì, quando abbiamo visto Love actually. Mi è sempre piaciuto quel film. Mi fa morire la scena dove il Primo Ministro incontra per la prima volta Natalie. Lei dice talmente tante parolacce che è imbarazzante e allo stesso tempo divertente. >> risponde Sarah, ridacchiando.
<< Sì, è troppo divertente quella scena. >>
<< Qual è la storia che preferisci? >>
<< Direi proprio quella del Primo Ministro e di Natalie. La tua invece? >>
<< Quella anch’io. >>
<< È senza dubbio la più bella e la più divertente. >>
<< Già. >>

<< Ma quanto sono carini? >> esclama Sarah, dentro il negozio di animali.
<< Sono bellissimi. Finn ed Effie s’innamoreranno di loro. >>
<< Sicuramente. Sono un amore. >>
Gabe e Sarah sono vicini, con i cani in braccio e ad un certo punto la cagnolina che ha in braccio Sarah annusa il cane che ha in braccio Gabe.
I due amici si guardano un po’ imbarazzati e si sorridono per quello che sta succedendo ai cagnolini.
<< Credo che si piacciano già. >> dice lui.
<< Lo credo anch’io. >>
Il commesso del negozio interviene chiedendo:
<< Se volete, vi do un guinzaglio così potete portarli un po’ a passeggio? >>
<< Sì, perché no. >> risponde Sarah.
<< Sì, grazie. >> risponde Gabe.
Poco dopo, mentre Sarah e Gabe sono in giro con i cani, la cagnolina di Sarah ruota attorno a Gabe così facendo, il suo guinzaglio li stringe vicini. I due amici si guardano imbarazzati e Gabe dice:
<< La tua Akita è veramente attratta dal mio. >>
<< Sì, non c’è dubbio. >>
<< Prova ad allontanarla, altrimenti rischiamo di cadere. >>
Senza neanche fare in tempo ad allontanare la cagnolina di Sarah, i due si ritrovano contro il muro, appiccicati e vicinissimi.
Si guardano per un po’ e Sarah ha la stessa strana sensazione che ha avuto con Finn qualche giorno prima, e anche in questa situazione sono entrambi a provarla.
<< Perché mi guardi così? >> chiede Sarah.
<< Così come? >>
<< Nel modo in cui mi stai guardando adesso. >>
<< Non ti sto guardando in nessun modo. Ti guardo solo perché mi sei davanti. >>
Sarah squadra Gabe e lui squadra lei. Si guardano per alcuni secondi poi si liberano.

Tre giorni dopo, è venerdì 11 giugno, il giorno del diciottesimo compleanno di Effie. La festa di compleanno per lei e Finn sarà nella villa dei Bennet e inizierà alle 22.
Durante la festa, Sarah è in sala e ha in mano un bicchiere di punch mezzo vuoto. Sta guardando alcuni ragazzi ballare a pochi metri di distanza e a un certo punto arriva Finn, anche lui con un bicchiere di punch in mano, e le chiede:
<< Ti stai divertendo? >>
Sarah si volta verso di lui e gli risponde:
<< Sì, direi di sì. Tu? >>
<< Sì. >>
Entrambi non dicono niente per alcuni secondi e poi lei, guardandolo, gli dice:
<< Auguri, comunque. >>
<< Me li hai già fatti. >>
<< Lo so, ma volevo rifarteli visto che questa è anche la tua festa e non solo quella di mia sorella. >>
<< In effetti. >> dice lui, sorridendole.
Entrambi si mettono a guardare i ragazzi che ballano e poco dopo il dj mette una canzone che tutti amano e conoscono: Your love is my drug, di Ke$ha.
<< Andiamo a ballare? >> le propone Finn.
Finn la guarda, aspettandosi come risposta un bel sì.
Lei non può cedere al suo fascino, così accetta e vanno a ballare.
Mentre ballano, uno davanti all’altro, si guardano e cantano la canzone.

Più tardi i due festeggiati aprono i loro regali. Entrambi sono stati molto contenti per i regali ricevuti dai loro fratelli.
Verso l’una di notte tutti i Bennet e i Darcy si chiedono dove sia finita Sarah, visto che non la vedono da un po’.
Finn si offre di andare a cercarla e la trova seduta sulle scale, quelle all’entrata della villa, completamente ubriaca.
<< Eccoti finalmente! È un po’ che ti stiamo cercando. >> esclama Finn, sedendosi accanto a lei.
<< Ah sì? Io me ne stavo qui e non vi stavo cercando. Si sta bene stasera, vero? Non fa né troppo caldo né troppo freddo. >> dice lei.
<< Già. >> la guarda lui, perplesso.
<< È bello starsene qui da soli a riflettere un po’. >>
<< Sì, però adesso è meglio che vieni con me. Voglio che prendi qualcosa, così ti passerà la sbronza. >>
<< Dai, andiamo. >> dice lui, alzandosi.
<< No, non voglio andare via. Voglio restare qui. Siediti. >>
Finn le porge la mano, in modo che lei possa stringergliela e alzarsi, e le ripete:
<< Dai, andiamo. >>
<< Non voglio andarmene. Siediti vicino a me e parliamo un po’. >>
<< Okay. >> dice lui, sedendosi di nuovo accanto a lei.
<< Di cosa vuoi parlare? >>
<< Ti è piaciuto il cane? >>
<< Sì. >>
<< Bene. Sono contenta. >>
Sarah guarda Finn e lui le chiede:
<< Che c’è? >>
Sarah gli accarezza una guancia e intanto gli dice:
<< Sai che non l’avevo mai notato, ma sei veramente bello. >>
<< Grazie. >> dice lui, un po’ imbarazzato.
Sarah si avvicina a lui e gli dà un bacio. Lui la allontana subito da sé e le chiede:
<< Che fai? Perché mi hai baciato? >>
<< Perché sei così sexy. >>
<< Dove vai? Resta qui con me! >> dice lei, dopo che Finn si è alzato.
Senza pensarci un attimo, la prende e se la mette su una spalla.
<< Fammi scendere, Finn! Dove mi porti? >> urla lei.
<< In camera tua, così potrai smettere di fare cose stupide. >>
<< Ma io non voglio andarci. Voglio rimanere qui con te. >>
<< Okay, allora dopo rimarrò con te in camera tua. >>
<< Grazie. >> dice lei, ridacchiando.

<< Adesso fammi il piacere di rimanere qui che vado un attimo di sotto a prenderti qualcosa per farti stare meglio. >> le dice lui.
<< Okay, prometto che non mi muoverò da qui. >>
Quando Finn ritorna in camera, con un bicchiere in mano, non trova Sarah e si preoccupa.
<< Oddio! Dov’è sparita? >>
Prova a cercarla e la trova sul terrazzo, seduta accanto alla ringhiera, e va da lei.
<< Tieni, bevi. >> le dice sedendosi accanto a lei e porgendole un bicchiere.
< Ma cosa ci hai messo dentro? >>
<< Tu bevi e non ti preoccupare di quello che c’è dentro. Ti farà solo stare meglio. >>
<< Okay. >>
Dopo che Sarah ha bevuto, appoggia il bicchiere per terra. Poco dopo corre in bagno a vomitare e Finn va con lei per assicurarsi che stia bene.
<< Stai bene? >>
<< Secondo te sto bene dopo che ho appena vomitato… non so neanche quante volte? >>
<< Lo so, domanda stupida. >>
<< Tu credi? >>
<< Dai, vieni che ti sdrai sul letto. >>
Sarah si alza da terra e ritorna, insieme a Finn, in camera sua.
Una volta sdraiata Finn si siede accanto a lei, sul letto.
<< Vedrai che adesso starai meglio, tralasciando il mal di testa che avrai domani mattina. >> le dice lui.
<< Cantami qualcosa, Finn, qualunque cosa. >>
<< Perché vuoi che canti? >>
<< Perché voglio veramente stare bene e non come adesso che sto malissimo. >>
<< Okay. >>
Finn pensa a una canzone da cantare e la prima che gli viene in mente è quella che hanno ballato quella sera stessa.
<< Maybe I need some rehab
Or maybe just need some sleep
I got a sick obsession
I'm seeing it in my dreams
I'm looking down every alley
I'm making those desperate calls
I'm staying up all night hoping
Hitting my head against the wall. >>
Mentre Finn canta, Sarah muove la testa a sinistra e a destra, e quando lui riprende a cantare, canta anche lei.
<< What you got boy is hard to find
I think about it all the time
I'm all strung out, my heart is fried
I just can't get you off my mind.
Because your love your love your love is my drug
Your love your love your love
I said your love your love your love is my drug
Your love your love your love. >>
<< Adoro questa canzone. È persino più bella di Tik tok. >>
<< Beh, anche se non è più bella, ci va molto vicino. >>
Sarah gli sorride e lui dice:
<< Sono contento di averti fatto sorridere. >>
<< Ed io sono contenta che proprio tu mi abbia fatto sorridere. >>
Finn è imbarazzato. Non riesce a spiegarsi perché è imbarazzato e perché, guardandola adesso, la vede in un modo totalmente diverso.
<< Io torno giù alla festa. >>
<< No, resta qui con me. >>
<< Okay, come vuoi tu. >>
Finn si sdraia accanto a lei e cominciano a chiacchierare.
<< Di chi è stata l’idea di prendere due cani per me ed Effie? >> le chiede lui.
<< Mia. >>
<< Beh, allora grazie. >>
<< Non c’è di che. >>

Circa mezz’ora dopo Effie, Dylan, Oliver, Tibbie e Gabe cercano Sarah e Finn, che sembrano spariti nel nulla.
Gabe entra nella stanza di Sarah e trova lei e Finn sdraiati sul letto che dormono. Si avvicina e, scossandoli li chiama.
I due si svegliano e Gabe dice:
<< Che cavolo ci fate qui voi due? >>
<< Non è come sembra, Gabe. >> si giustifica subito Finn.
<< E come dovrebbe sembrare? >> chiede Gabe.
<< Stavo cercando Sarah, quando sono entrato e l’ho trovata sdraiata sul suo letto. Mi sono sdraiato anch’io per rilassarmi e ci siamo addormentati. Tutto qui. >> risponde Finn.
<< Okay, stai calmo, Finn, non c’è bisogno che ti giustifichi. Non sono mica il suo ragazzo. >>
<< Okay, ma sei entrato e hai reagito come se fossi geloso. >>
<< Ti è sembrato male. >>
Sarah non capisce bene la strana scena che è appena successa.
Finn che ha mentito a suo fratello e Gabe che ha reagito come se fosse geloso.
Sarah si chiede per quale motivo Finn non abbia detto la verità, e poi pensa che l’abbia fatto solo per proteggerla, evitando così che tutti sapessero che lei si è ubriacata.
Intanto arriva nella camera di Sarah anche Effie. Rimane totalmente sorpresa da quello che vede.
Sarah e Finn nello stesso letto, anche se vestiti. Così si avvicina e chiede:
<< E voi due che ci fate qui? >>
<< Ma è possibile che adesso due amici non possano neanche addormentarsi senza che nessuno pensi che sia successo chissà cosa? Ci siamo soltanto addormentati. Tutto qui. Non è successo niente. >> interviene Sarah, scocciata.
<< E come mai vi siete ritrovati addormentati? >>
Prima che Sarah riesca a rispondere, Finn interviene dicendo:
<< La stavo cercando, quando sono entrato in camera sua e l’ho trovata sdraiata sul suo letto. Mi sono sdraiato anch’io per rilassarmi e ci siamo addormentati. Tutto qui. Non è successo niente, come dice lei. >>
<< Non pensavo necessariamente che fosse successo qualcosa, però almeno volevo una spiegazione. >> dice Effie.
<< E, infatti, Finn te l’ha data. >> afferma Sarah.
<< Dai, adesso scendiamo tutti. Basta stare qui su, la festa è al piano di sotto. >> esclama Effie.
<< Sei sicura che non ci sia altro, sorellina? >> le chiede Effie.
<< Ti riferisci a quanto è appena successo? >>
<< Sì. >>
<< Sì, sono sicura che non ci sia altro. Che cos’altro ci dovrebbe essere, scusa? >>
<< Ah, non lo so. Dimmelo tu. >>
<< Non c’è nient’altro. Lo giuro. >>
<< Okay. >>
<< Sei sicuro che fra te e Sarah non sia successo niente prima? >> chiede Gabe, pochi metri avanti a Sarah ed Effie.
<< Certo che sono sicuro. Non fraintendermi, lei è molto carina, ma non ci farei mai sesso. Per me è come una sorella. >>
<< Okay. >>

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Capitolo 3
*** Voglio solo capire cosa provi ***


3

Voglio solo capire cosa provi





Sono passate due settimane ed è venerdì 25 giugno.
I Bennett e i Darcy sono in spiaggia, e Dylan, Tibbie e Oliver stanno giocando a pallavolo vicino alla riva, mentre Sarah, Effie, Finn e Gabe sono sui loro asciugamani a prendere il sole.
<< Non vedo l’ora di sdraiarmi sui lettini dell’Atlantis. >> salta su Gabe.
<< Siamo in due, fratello. >> dice Finn.
<< Vi rendete conto che per ben due settimane non ci saranno i nostri genitori a romperci per qualsiasi cosa? Sembra un sogno. >> afferma Sarah.
<< Sì, cavolo. >> esclama Gabe.
Finn guarda Sarah, che si trova accanto a lui, alla sua destra, e intanto dice:
<< Chissà, magari conosceremo qualcuno. Non si sa mai. >>
<< Tutto è possibile. >> dice lei, guardandolo.
Gabe si accorge che il fratello è voltato verso destra, e, immaginando che stia guardando Sarah, per distrarlo interviene dicendo:
<< Intanto avremo la possibilità di rimorchiare per ben due settimane, fratello. >>
Finn non risponde. È ancora intento a fissare Sarah e lei a fissare lui.
Sarah, dall’imbarazzo che prova in quel momento, smette di fissarlo e dice:
<< Io vado a prendermi qualcosa da mangiare al chiosco. >>
Si alza e s’incammina verso il chiosco.
<< Vado anch’io. Mi è venuta fame. >> dice Gabe un secondo dopo.
<< Sarah, aspetta! >> la chiama lui, correndo verso di lei.
Sarah si volta e, avendo sentito Gabe che la chiamava, si ferma e lo aspetta.
<< Prendo qualcosa da mangiare anch’io. Ho un po’ di fame. >> dice Gabe, camminando accanto a Sarah, dopo averla raggiunta.
Arrivati al chiosco, prendono due gelati e se li divorano in un attimo.
Mentre stanno chiacchierando, seduti sulle sedie davanti al chiosco, arriva Finn che chiede:
<< Venite a farvi un bel bagno con noi? >>
I due amici si voltano e rispondono di sì.
Mentre camminano, Sarah osserva i fratelli Darcy davanti a sé, e pensa:
<< Com’è possibile che io sia attratta da loro due? E neanche da uno, ma ben da due. >>

Mentre stanno facendo il bagno, Sarah è sul materassino, tranquilla che sta canticchiando.
<< I know a place
Where the grass is really greener
Warm, wet and wild
There must be something in the water
Sippin' gin and juice
Laying underneath the palm trees (undone)
The boys break their necks
Trying to creep a little sneak peek (at us).
You could travel the world
But nothing comes close to the golden coast
Once you party with us
You'll be falling in love, oh oh oh oh. >>
Intanto Finn, che l’ha sentita cantare, si avvicina a lei, e appoggiando le braccia sul materassino, canta con lei:
<< California girls
We're unforgettable
Daisy dukes, bikinis on top
Sun-kissed skin so hot
We'll melt your popsicle, oh oh oh oh. >>
Mentre cantano, si guardano e si sorridono.
<< California girls
We're undeniable
Fine, fresh, fierce
We got it on lock
West coast represent, now put your hands up, oh oh oh oh. >>
Smettono di cantare e si guardano.
Subito dopo Finn schizza Sarah, e lei fa lo stesso con lui, e poco dopo lui la butta giù dal materassino.
Giocano un po’ nell’acqua, fino a che, a un certo punto, si ritrovano vicinissimi e si guardano negli occhi per qualche secondo.
Sarah, un po’ imbarazzata, si volta da una parte e dice:
<< Smettila di guardarmi così, Finn. >>
Finn le mette una mano sulla guancia e dice:
<< E perché dovrei smettere di guardarti? Sei così bella. >>
Finn le gira il viso verso di sé e le dice:
<< Basta guardati. >>
Lei lo guarda imbarazzata, senza dire una parola.
<< Non sopporto quando mi guardi in quel modo. Fammi uscire dall’acqua, non sopporto più questa situazione. >> dice Sarah.
Sarah si allontana, prendendo con sé il materassino, e Finn, urlando, le chiede:
<< Quale situazione? >>
Sarah continua ad andare per la sua strada, dritta verso la sabbia.
Finn la segue e le chiede:
<< Quale situazione, Sarah? >>
Una volta saliti dall’acqua, lei appoggia il materassino e va a farsi la doccia per togliersi di dosso il sale del mare, e Finn la segue.
<< Quale situazione? Non capisco di cosa stai parlando? >> ci riprova Finn.
<< Lasciami in pace, Finn! >> esclama Sarah, sotto la doccia.
<< No, non posso lasciarti in pace. Voglio capire perché ti comporti così. >>
Sarah chiude l’acqua della doccia, e, mentre si strizza via l’acqua dai capelli, confessa:
<< Sono io quella che vuole capire perché ti comporti così. Voglio capire perché ogni volta che ne hai la possibilità mi guardi in quel modo, voglio capire perché tu e Gabe sembrate in competizione uno contro l’altro, e voglio anche capire perché prima mi hai detto quelle cose. Voglio capire tutto questo, Finn. >>
<< Ti sbagli, non è come dici tu. Io e lui non siamo in competizione. >> dice Finn.
<< E allora perché prima, nell’acqua, mi hai guardato in quel modo e mi hai detto quelle cose? Lo stesso modo di quando siamo caduti uno sopra l’altro quel pomeriggio, quando tu e Gabe stavate lavando le vostre macchine, lo stesso modo della sera della tua festa di compleanno. E a proposito, perché non hai detto la verità a Gabe e ad Effie? Perché non gli hai detto che mi ero ubriacata e tutto il resto? >>
<< Perché volevo proteggerti. Non volevo che sapessero la verità, soprattutto tua sorella. Sicuramente ti avrebbe fatto il terzo grado. >>
<< Probabilmente sì, me l’avrebbe fatto, ma nessuno ti ha chiesto di mentire per me. >>
<< Ancora non riesco a capire il tuo comportamento, Sarah. Mi spieghi qual è il tuo problema? Forse ho fatto qualcosa di male? Se è così, scusa, non era mia intenzione. >>
<< Non hai fatto niente di male, Finn. Voglio solo capire cosa provi. >> salta su lei.
A sentire quel verbo, provare, Finn rimane di sasso.
<< Cosa provo? Intendi per te? >>
<< Sì, per me. Cosa provi per me, Finn? >> gli chiede Sarah.
<< Cosa ti fa pensare che io provi qualcosa per te? >>
<< Per tutte le ragioni che ti ho spiegato. >>
Finn non dice niente. È ancora piuttosto confuso.
<< Va beh, ho capito. >> dice lei, andandosene.
Finn rimane fermo, a pensare fra sé e sé:
<< Cosa provo? Perché provo qualcosa per lei? Da quando? Quand’è successo? Com’è successo? >>
Poco dopo Finn raggiunge gli altri.
<< Non c’è bisogno che tu venga qui a darmi delle spiegazioni. >> gli dice Sarah.
<< Non sto cercando di darti nessuna spiegazione, Sarah. Mi hai detto che vuoi capire cosa provo per te, ma il problema è che non ne ho la minima idea. Me lo sono appena chiesto se provo qualcosa per te, ma non mi so ancora rispondere. Tu, invece, provi qualcosa per me? >>
<< Non ho intenzione di rispondere a questa domanda. >>
<< Questo significa che provi qualcosa? >>
<< Ti ho detto che non ho intenzione di rispondere. >>
<< Okay, allora non te lo chiedo più. >>
Finn si sdraia sul suo asciugamano, e Sarah, a pancia in giù, appoggia la testa sul suo asciugamano, dalla parte opposta a dove si trova Finn.
Lui la guarda di fianco a sé e pensa:
<< Cavolo, quant’è bella. Sembra un angelo. >>
La squadra dalla testa ai piedi.
<< Finiscila di guardarmi! Non voglio essere guardata da te. Mi metti in imbarazzo. >>
<< Voltati. >>
<< No. >>
<< Dai, voltati. Voglio guardarti negli occhi quando ti parlo. >>
<< Ecco. Meglio. >> dice lui, dopo che Sarah si è voltata.
<< Sei bellissima quando sei in imbarazzo, e anche quando diventi tutta rossa, come adesso. >>
<< Sei tu che mi fai quest’effetto. Non so com’è iniziato tutto, ma so che è iniziato. >>
<< Allora provi qualcosa per me, non puoi negarlo. Basta ammetterlo. >>
<< Finché non capirai se provi qualcosa per me, non ti dirò niente. >>
<< Okay. >>
Sarah si volta un attimo verso il mare, poi si rivolta verso Finn e dice:
<< Ora basta, perché stanno arrivando gli altri. >>
<< Okay. >> dice lui, sorridendole.

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Capitolo 4
*** La nuova canzone di Sarah ***


4

La nuova canzone di Sarah


   


Giugno sta finendo e luglio è ormai alle porte.
I giovani Bennet e i giovani Darcy andranno a Las Vegas dal 30 giugno al 3 luglio, e alloggeranno al Paris Hotel.
<< Io metto l’iPod, ragazzi. >> salta su Gabe, in macchina con suo fratello e Sarah.
<< Metti, metti. >> gli dice Sarah.
<< Sì, sì, metti pure. >> gli dice anche Finn.
Finn e Sarah si guardano per un attimo, e Gabe li guarda invidioso.
Gabe mette il suo iPod, ma dopo un po’ mettono quella di Sarah.
Su richiesta di Sarah, Gabe mette alcune canzoni di Miranda Cosgrove. La prima è Kissin u.
<< Sparks fly, it’s like electricity
I might die, when I forget how to breathe
You get closer, and there’s nowhere
In this world I’d rather be
Time stops, like everything around me
Is frozen, and nothing matters but these
Few moments
When you open my mind to things I’ve never seen. >> canta Sarah.
<< ‘Cause when I’m kissin u my senses come alive
Almost like the puzzle piece I’ve been tryna find
Falls right into place
You’re all that it takes
My doubts fade away when I’m kissin u
When I’m kissin u it all starts making sense
And all the questions I’ve been asking in my head
Like are you the one?
Should I really trust?
Crystal clear it becomes
When I’m kissin u. >> cantano anche i fratelli Darcy.
Né Finn né Sarah avrebbero mai immaginato che quella sarebbe diventata la loro canzone.
La seconda è There will be tears.
<< Anche questa mi piace. >> dice Gabe.
<< I don't know what you expected
For me to sit around and beg for you to stay
Can't you see what you've neglected?
I don't know what u been takin
Do I look like I was born just yesterday?
You're the one who will be breakin after all.
'Cause there will be tears - but they're not gonna be mine
My heart will be clear - and my eyes are staying dry
Because again and again and again
You wish I never got away
I'll just be dancing now I got a reason to celebrate
Tears! But they're not gonna be, not gonna be mine! >> cantano Gabe e Sarah.
Circa un’ora dopo, mentre la musica continua ad essere presente in macchina, Finn guida concentrato, Gabe guarda fuori dal finestrino, e Sarah, dietro, sta cercando di scrivere una canzone.
Ad un certo punto Finn abbassa il volume dello stereo e, guardando Sarah dallo specchietto retrovisore della macchina, le chiede:
<< Cosa stai scrivendo? >>
Gabe si volta per guardarla, mentre Sarah alza lo sguardo e risponde:
<< Niente. >>
<< Come niente? Hai un foglio con degli scarabocchi. >> salta su Gabe.
<< Non è niente. >> ripete Sarah.
<< Scommetto che è una canzone. >> dice Finn.
<< Tu continua a guidare e tu… a fare qualsiasi altra cosa, che io continuo a fare quello che stavo facendo. >>
<< È sicuramente una canzone. >> dice Finn, convinto.
<< Guida! >> esclama Sarah.
Sarah abbassa di nuovo lo sguardo e riprende a scrivere.
Ad un certo punto alza la testa e guarda i fratelli Darcy.
Gabe per caso la vede attraverso lo specchietto esterno della macchina, così, per guardarla meglio, alza il parasole e apre lo specchietto.
Entrambi si guardano per alcuni secondi e dopo lei riprende a scrivere la sua canzone.
Gabe, tra sé e sé, pensa:
<< Chissà se sta scrivendo una canzone che mi riguarda o che ci riguarda? >>
Finn si volta un attimo e vede che il fratello è pensieroso e, tra sé e sé, pensa:
<< Spero che Gabe non si sia accorto del flirt tra me e Sarah. Flirt? Sempre che si possa reputare un flirt. >>
Subito dopo Sarah alza di nuovo lo sguardo, e guardandoli entrambi, pensa:
<< Chissà a cosa stanno pensando quei due? >>



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Capitolo 5
*** La conquista di Oliver ***


5

La conquista di Oliver





Una volta arrivati in hotel si dirigono alla reception per fare il check-in.
Nel tragitto passano vicino a loro alcune ragazze, che sorridono ai ragazzi.
Oliver ne adocchia una in particolare e lei gli fa l’occhiolino.
<< Quella ragazza è una bomba. Mi ha anche fatto l’occhiolino. Ho fatto colpo, ragazzi. >> salta su lui.
<< Chi? Una di quelle che è passata vicino a noi poco fa? >> gli chiede Gabe.
<< Sì. >>
<< Sono troppo grandi per te, amico. Mi dispiace. >>
<< Una di loro mi ha fatto l’occhiolino, Gabe. >>
<< Certo, certo. >>
<< Guarda che è vero. Ho fatto colpo, lo so. >>
I ragazzi ridono, divertiti.
Arrivati alla reception fanno il check-in e vengono consegnate loro le chiavi delle due stanze.
I ragazzi raggiungono la loro e le ragazze fanno lo stesso.
Saliti nelle proprie stanze sistemano i bagagli.
<< Questa stanza è enorme! >> esclama Effie.
<< Già. >> concorda Sarah.
Tibbie si sta ancora guardando intorno meravigliata e appena vede la finestra, la raggiunge e guarda il panorama fuori.
<< Guardate che vista che c’è da qui. >> esclama Tibbie.
<< È bellissima. >> dice Sarah, dopo aver raggiunto la sorella minore insieme ad Effie.
<< Sì. >> concorda Effie.

<< Cavolo, ragazzi, questa stanza è una forza. >> esclama Dylan, nella stanza dei ragazzi.
<< È gigantesca. >> dice invece Gabe.
<< Abbiamo un sacco di spazio tutto per noi. >> salta su Finn.
<< In questi giorni si rimorchia, ragazzi, me lo sento. Magari proprio con quelle tipe di prima. >> interviene Oliver, tutto convinto.
I ragazzi ridono, guardando Oliver.
Nello stesso momento le ragazze bussano alla porta e Dylan va ad aprire. Le ragazze entrano, mentre i ragazzi stanno continuando a ridere, così Effie chiede:
<< Perché state ridendo? >>
<< Perché Oliver pensa di aver fatto colpo su delle tipe. >> risponde Dylan.
Anche Effie, Sarah e Tibbie scoppiano a ridere, ridendo insieme ai ragazzi.
<< Ma cosa c’è di così tanto spiritoso? Solo perché sono più piccolino di loro non significa che io non posso piacergli. >> dice Oliver.
<< Ma dai, fratello. Forse sono anche più grandi di me. >> gli dice Dylan.
<< Però una di loro mi ha fatto l’occhiolino. >>
<< Ma l’avrà fatto tanto per fare. >>

Nel pomeriggio, in piscina, i giovani Bennet e i giovani Darcy si stanno rilassando in piscina.
Vicino a loro, nell’acqua, Oliver nota quel gruppo di ragazze della mattina, tra cui quella che gli ha fatto l’occhiolino.
<< Guardate chi c’è, ragazzi. Le strafighe di stamattina. >> esclama Oliver.
<< E cosa aspetti, allora? Vai a provarci, no? >> gli consiglia Dylan.
<< Vado. >>
Oliver si alza dal lettino e si butta in acqua.
<< Mi dispiace vederlo così disperato. Povero fratello. >>
<< Sembra che stia andando alla grande, invece. Guarda! >> gli dice Effie, indicando verso la piscina.
Dylan guarda il fratello provarci con la ragazza che gli ha fatto l’occhiolino, e dice:
<< Sì, sembra che vada bene. Ma sarebbe molto strano che una ragazza così bella e soprattutto così grande, sia interessata a lui. Ha solo quattordici anni e lei ne avrà minimo una ventina. >>
<< Sì, però… >>
<< Dai però, fratellone, ogni tanto devi avere fiducia in lui. Anche se è piccolino per lei, è comunque molto carino. >> interviene Sarah.
Finn e Gabe la guardano stupiti dopo quello che ha detto.
Sarah si volta e vede che la stanno guardando.
<< In effetti Sarah ha ragione, Dylan. Voi lo prendete sempre in giro, però nostro fratello quando sarà un po’ più grande sono convinta che avrà un sacco di ragazze ai suoi piedi. >> dice Effie.
<< Concordo. >> afferma Tibbie.
Dylan e i fratelli Darcy scoppiano a ridere.
<< Basta ridere! Sta arrivando Oliver. >> esclama Tibbie.
Oliver arriva da loro e, tutto contento, mentre si siede sul lettino, dice:
<< Ho fatto colpo. Io ve l’avevo detto. Si chiama Mary, ha 19 anni ed è di San Diego. >>
<< Bene, fratello. Io e le tue sorelle siamo contente per te, vero, ragazze? >> dice Effie.
<< Sì. >> risponde Sarah.
<< Certo. >> risponde invece Tibbie.
<< Grazie. >>
Ci sono alcuni secondi di silenzio, mentre i ragazzi se la ridono sotto i baffi, e poi Oliver dice:
<< Ah, stasera c’è una festa qui in hotel e mi ha detto che ci andrà anche lei. Potete venire anche voi, se volete. Tutti gli ospiti dell’hotel sono invitati. >>
<< Andiamo. >> dice Sarah.
<< Sì, andiamo, dai. >> dice anche Effie.
<< Ci sto. >> dice invece Dylan.
<< Anch’io. >> afferma Finn.
<< Oh, anch’io. >> esclama Gabe.
<< Pure io. >> dice infine Tibbie.

La festa all’hotel inizierà alle 22:30 e sarà in piscina.
La sera del giorno stesso, dopo cena, dopo essere tornati ognuno nella propria stanza, i sette amici si rilassano prima di divertirsi in giro per la città e poi alla festa in hotel.
Sarah va al Napoleon’s Bar, dove c’è un pianoforte, per continuare a scrivere la sua nuova canzone.
Inizia a suonare e a cantare il primo verso:
<< Ripensando a quei momenti mi viene la pella d'oca,
comincio a sudare e ho le farfalle nello stomaco. >>
<< Sì, può andare. >> dice Sarah, Sarah guardando lo sparito.
Fa un respiro e continua:
<< È possibile che mi facciate quest'effetto?
È possibile che io sia così maledettamente attratta da voi? >>
Modifica alcune note e riprova, poi canta e suona il ritornello:
<< Se sapessi chi scegliere,
se avessi già la risposta scritta,
se fosse così semplice,
adesso non sarebbe un problema per me. >>
Fa un altro respiro e continua ancora:
<< È un dilemma il mio che non so come superare.
Un dilemma, si, un vero dilemma. >>
Mentre suona e canta, arriva Gabe, che da qualche minuto la stava cercando.
Sarah è completamente sola in quel bar immenso e Gabe è sulla soglia della porta che la guarda come se fosse un angelo, illuminata da una luce.
Quando Sarah smette per un attimo di suonare, lui applaude e lei si volta subito verso la porta.
<< Brava! >> le dice Gabe.
<< Gabe! Mi hai fatto paura. >> gli dice lei, mentre la sta raggiungendo.
Una volta raggiunta, si appoggia con le braccia sul piano, e, guardandola, le dice:
<< Sei veramente bravissima. >>
<< Grazie. >>
<< Di cosa parla la canzone? >>
<< D’amore. >>
<< L’hai scritta tu? >>
<< Sì. >>
<< È per caso quella che scrivevi stamattina? >>
<< Sì. >>
<< Per quel poco che ho ascoltato, è bella. >>
<< Grazie. >>
Sarah si volta un attimo verso il piano e guarda lo spartito, poi si volta verso Gabe e dice:
<< È la prima volta che la suono. >>
<>
<< Credo bene. >>
Gabe la guarda e dice:
<< Adoro il modo in cui suoni il piano. Ci metti tutta te stessa e sei completamente immersa nelle note. È come se ti trovassi su una nuvola e fossi completamente libera e senza pensieri. >>
<< Wow. Che belle parole. Le pensi veramente? >>
<< Sì. >>
Si guardano per pochi secondi e poi Gabe si siede accanto a lei, e le dice:
<< Continua a suonare. >>
Sarah fa un respiro, mette le mani sulla tastiera ed inizia a suonare il primo verso, evitando di cantare però.
Gabe la osserva, senza parlare.
Quando ha finito di suonare il primo verso, Sarah si volta verso Gabe e gli chiede:
<< Ti è piaciuta? >>
<< Sì. >>
Si guardano negli occhi e si avvicinano per baciarsi, ma vengono interrotti da Finn che dice:
<< Sarah? Sei qui? >>
Appena Sarah sente la voce di Finn, si alza dallo sgabello del piano e dice:
<< Sì, sono qui! >>
<< Ciao. >> dice Finn, guardandola.
<< Gabe, che ci fai anche tu qui? >> chiede lui, vedendo il fratello.
<< Mi stava cercando anche lui. >> risponde Sarah al posto di Gabe.
<< Ah. >> dice Finn, confuso guardando Sarah e poi il fratello.
Finn e Gabe si guardano con aria di sfida, e Sarah li osserva un po’ preoccupata.
<< Gli altri vogliono andare a fare una passeggiata qui intorno, venite? >>
<< Sì. >> risponde Sarah.
Sarah va verso l’uscita e Gabe intanto segue il fratello e Sarah.

Più tardi, alla Boulevard, tutti stanno passeggiando e ammirando le cose che li circondano.
Sarah sta parlando e guardando i negozietti con le sue sorelle e ad un certo punto si fermano anche i ragazzi. Lei e Finn si scambiano alcuni sguardi.
Poco dopo riprendono a camminare.
Finn vorrebbe parlare con Sarah a proposito di quello che è successo al bar, ma visto che ha timore che gli altri sospettino, le manda un sms:
“Visto che ho paura che sospettino se ci mettiamo a parlare da soli, ho pensato che fosse meglio mandarti un sms. Volevo solo che mi spiegassi che cosa ci faceva veramente al bar con te mio fratello?”
Sarah gli risponde scrivendo:
“Stavo suonando il piano e mi stava cercando, e ha voluto che suonassi. Ad un certo punto si è seduto vicino a me e quando ho smesso di suonare ci stavamo quasi per baciare, ma sei arrivato tu e non è successo. Non arrabbiarti per questo! Io te l’ho già detto che tu e Gabe siete in competizione.”
“Sì, me l’hai già detto, ma io non mi sento in competizione con lui.”
“Finché non capirai cosa provi per me, è ovvio che non ti sentirai in competizione con lui. Comunque, se mai un giorno lo capirai, io sarò disposta a dirti quello che provo, visto che l’ho capito fin dall’inizio.”
“Non è facile come pensi tu.”
“Invece credo che sia la cosa più facile del mondo. È ovvio che provi qualcosa per me, com’è ovvio che anche Gabe prova qualcosa per me.”
“Dammi tempo, Sarah!”
“Okay, ma ricordati che io aspetto, ma non posso aspettare in eterno.”
“Okay. Ti prometto che cercherò di capirlo il più in fretta possibile.”
Finito di messaggiare con Finn, arriva un sms di Gabe, che dice:
“Non so come io e mio fratello ci siamo ritrovati ad essere in competizione per te, piccola, ma non sono proprio molto contento di averlo come rivale in amore. Comunque, se non fosse arrivato lui, ci saremmo baciati, e mi dispiace molto che non sia successo.”
Sarah ovviamente gli risponde, scrivendogli:
“Finn non si sente in competizione con te, Gabe. Lui non ha ancora capito se prova qualcosa per me, però io credo di sì. Dispiace molto anche a me che non ci sia stato quel bacio, ma devi capire che adesso io sono piuttosto confusa. Finn. Tu. Non ci capisco più niente. S.O.S.”
“Beh, allora fai la tua scelta.”
“Non è così facile, Gabe. Tutto questo è appena iniziato ed è una cosa totalmente nuova per me. Non so nemmeno come gestirla. Ho bisogno di tempo, tanto tempo.”
“Hai tutto il tempo che vuoi, non ti preoccupare.”
“Grazie.”
“Di niente. Ricordati solo che io sono sempre qui.”
“Se non altro, almeno, c’è sempre l’amicizia che ci lega.”
“Sì.”
“<3”
Alla vista di quel cuore, Sarah non sa se rispondere o no, ma decide di non farlo.

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Capitolo 6
*** Dieci anni in più sono tanti ***


6

Dieci anni in più sono tanti





Verso le 22:30, i giovani Bennet e i giovani Darcy arrivano alla festa.
<< Ti ho già detto che sei bellissima? >> domanda Gabe.
Sarah si volta verso di lui e, a voce bassa, risponde:
<< Sì, almeno un milione di volte. >>
<< Bene, perché è vero. Sei bellissima stasera. >>
Sarah gli fa un leggero sorriso, che lui restituisce.
I ragazzi e le ragazze danno un’occhiata in giro e improvvisamente Oliver esclama:
<< Guardate chi c’è, ragazzi! Mary con le sue amiche. >>
<< Dove? >> chiede Dylan, guardandosi intorno.
<< Laggiù, sulla destra. >> indica Oliver.
<< Ah, viste. >>
<< Vado da lei. >>
<< Ciao. >> saluta Dylan, arrivando da Mary e le sue amiche.
Le ragazze lo guardano e lo salutano.
<< Come siete belle, ragazze. >> dice lui.
<< Vi lasciamo soli. >> dice una delle amiche di Mary, allontandosi da lei e Oliver.
Mentre Oliver parla con Mary, gli altri sono in giro. Sarah è con Effie e Tibbie a sedere su degli sdrai, e stanno guardando la gente ballare, mentre Dylan è al bar con Finn e Gabe.
<< Come vi sembra questa festa, ragazze? >> chiede Tibbie.
<< Forse un po’ noiosa. >> risponde Sarah.
<< Già, sembra un po’ noiosa anche a me. Forse era meglio se rimanevamo in giro per i cavoli nostri. >> concorda Effie.
<< Sì, infatti. Andiamo a fare un giro, sennò ci annoiamo a morte. >> dice Tibbie.
Le sorelle Bennet si alzano dagli sdrai e raggiungono i ragazzi al bar.
<< Hey! Vi state divertendo, ragazzi? >> domanda Effie.
<< Sinceramente no. Voi? >> risponde Dylan.
<< No. >>
Finn e Gabe squadrano per un secondo Sarah, che li guarda a sua volta.
Mentre parlano, arriva un ragazzo che prende da bere e guarda per un secondo Effie, che è proprio accanto a lui.
<< Ciao. >> la saluta il ragazzo.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
Si danno un’altra occhiata e poi lui, porgendole la mano, dice:
<< Daniel. >>
<< Effie. >> dice lei, stringendogliela.
<< Ti va se andiamo a fare un giro? >>
<< Sì, volentieri. >>
<< Dimmi un po’, sei qui anche tu in vacanza? >> le chiede Daniel, mentre passeggiano.
<< Sì, con i miei fratelli, le mie sorelle e due nostri amici d’infanzia. Tu invece? >>
<< Io sono qui con tre amici. Ci siamo concessi una piccola pausa dal lavoro. >>
<< Che lavoro fai? >>
<< L’avvocato. Tu invece lavori o vai all’università? >>
<< Inizierò il primo anno di università in autunno. >>
<< Quale università? >>
<< UCLA. >>
<< Sei di Los Angeles? >>
<< Sì. Tu? >>
<< San Francisco. >>
<< È una bella città, vero? >>
<< Sì, è bella. Una volta sono stato a Los Angeles. È molto bella. >>
<< Io l’adoro. Sono nata e cresciuta lì, e vorrei rimanerci per tutta la vita. >>
<< Se ti piace, fai bene a rimanere. >>
<< Già. >> dice lei, sorridendogli.

Intanto Dylan e Tibbie si sono allontanati, mentre Sarah è rimasta con Finn e Gabe.
Sarah si è accorta che Effie si è allontanata, e la vede parlare con Daniel.
<< Secondo me lui non ha meno di venticinque anni. >> esclama Sarah.
<< Secondo me invece ne ha un po’ di più. >> dice invece Finn.
<< Sì, anche secondo me. Trenta forse non li ha, ma ci è vicino. >> afferma Gabe.
<< No, non è così grande. Ne dimostra molti meno. >>
Finn porge la mano a Sarah e dice:
<< Scommettiamo che ne ha più di venticinque? >>
<< No, ne ha meno. >>
<< Se ho ragione io, vai a baciare quel ragazzo laggiù con la camicia bianca, che sta praticamente mangiando la bocca a quella ragazza, se invece hai ragione tu, io andrò a baciare la sua ragazza. >> propone Finn.
<< Affare fatto. >> dice Sarah, stringendogli la mano.

<< Hai detto di avere dei fratelli e delle sorelle, quanti siete in famiglia? >> le chiede Daniel.
<< Sette, compresi i miei genitori. >>
<< Wow, siete in tantissimi. Quanti fratelli e sorelle hai? >>
<< Due fratelli: uno di ventun’anni e uno di quattordici, e due sorelle: una di sedici e l’altra di tredici. Tu hai qualche fratello o sorella? >>
<< Sì, una sorella di venticinque anni. >>
<< Andate d’accordo? >>
<< Adesso sì, ma quando eravamo più piccoli litigavamo spesso, ma è normale. >>
<< Già. >>
<< Tu litighi con i tuoi fratelli e le tue sorelle? >>
<< Più che altro con i miei fratelli. Io e le mie sorelle ci vogliamo un mondo di bene. >>
<< Perché ai tuoi fratelli non vuoi un mondo di bene? >>
<< Sì, anche a loro, ma loro sono ragazzi e abbiamo un rapporto diverso. >>
<< Ah, capito. >>

Dopo circa una mezz’ora di chiacchere con Daniel, Effie raggiunge gli altri.
<< Allora, come si chiama? >> le chiede subito Sarah.
<< Daniel. >>
<< E quanti anni ha? >>
<< Ventotto. >>
<< Ah! Ho vinto io. Adesso devi andare a baciare quel tipo là. >> interviene Finn, tutto contento.
<< Come ventotto? Sembra molto meno. >> esclama Sarah, un po’ delusa.
<< Ci devi andare lo stesso, Sarah. >> insiste Finn.
<< Sì, ci andrò, va bene. >>
<< Chi devi andare a baciare? >> domanda Effie, confusa.
<< Io e Finn abbiamo fatto una scommessa. Se quel ragazzo con cui stavi parlando, Daniel, aveva più di venticinque anni, io andavo a baciare un ragazzo, che tra l’altro sta con una, e se invece ha venticinque anni, Finn andava a baciare la tipa del ragazzo che devo baciare io. Io ho perso e quindi… >> risponde Sarah.
<< Mi dispiace, sorellina. >> dice Effie, con un sorriso forzato.
<< Ma figurati. Prima però dimmi qualcosa in più di questo Daniel. >>
<< Okay. Ha ventotto anni, come ti ho detto, quindi dieci in più di me, è di San Francisco, fa l’avvocato, ha una sorella di venticinque anni ed è qui con tre suoi amici per concedersi una piccola pausa dal lavoro. >> confessa Effie.
<< Wow. È bello, vero? >>
<< Sì, decisamente. Mi ha chiesto se domani mattina ci troviamo qui in piscina alle undici, e io gli ho detto che va bene. Quindi, almeno per domani mattina, io non ci sono per nessuno. >> risponde Effie.
<< Okay. Sembra molto bello, anzi, è molto bello. >>
<< Io non vedo tutta questa bellezza. >> dice Finn, geloso.
<< Beh, dai, Finn, invece è bello. >> lo contraddisce Sarah.
<< Bah, per me è normale. >> insiste lui.
<< Ma tu sei un ragazzo. Cosa ne vuoi capire? >>
<< Cosa c’entra? Ho solo detto che secondo me è normale e non bello. >>
<< Stai zitto che ti conviene. >>
<< Okay, però tu adesso devi andare a baciare quel tipo. >>
<< Okay, va bene. Adesso vado, stai calmo. >>
Sarah s’incammina dal ragazzo e quando arriva lì, prima di baciarlo, gli dice:
<< Scusami, ma… >>
Effie e Finn, che hanno guardato la scena, esultano.
Effie credeva che non l’avesse mai fatto e anche Finn ne era convinto.
Dopo il bacio, durato pochissimi secondi, lei si stacca dal ragazzo e all’improvviso si sente:
<< Ma che cazzo fai? >>
Sarah si volta e una ragazza furiosa viene verso di lei, e le urla contro, dicendole:
<< Che cazzo fai con il mio ragazzo? >>
<< Scusa, ma era una scommessa. >>
Sarah si volta verso il ragazzo e dice:
<< Scusami, ma ho perso una scommessa. >>
<< Figurati. >> dice lui, semplicemente.
<< Okay che è una scommessa, ma non puoi andare dalla gente e baciarla così, come se niente fosse. >> esclama la ragazza.
<< Non ho mica fatto chissà cosa! Stai calma. >> le dice Sarah, poi se ne va per evitare una discussione, e la ragazza la manda a quel paese.
<< Complimenti, sorellina. >> le dice Effie, quando Sarah ritorna dalla sorella e Finn.
<< Sì, complimenti davvero. >> dice anche Finn.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.

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Capitolo 7
*** Spero che tu decida in fretta ***


7

Spero che tu decida in fretta





Il giorno dopo, giovedì 1° luglio, dopo che i ragazzi si sono svegliati, e dopo aver fatto colazione, vanno in piscina.
I giovani Bennet sono tutti sdraiati sul proprio sdraio, tranne Oliver che è in giro con Mary, mentre i giovani Darcy sono a fare il bagno.
Finn e Gabe, ad alcuni metri di distanza, stanno fissando Sarah, come per invogliarla a fare il bagno.
A un certo punto lei se ne accorge e Finn le fa il gesto di venire in acqua con la mano, così lei si alza dallo sdraio e dice:
<< Io vado a fare il bagno. >>
<< Vengo anch’io. >> esclama Tibbie, alzandosi anche lei dallo sdraio.
Sarah entra in acqua, seguita, pochi metri dopo, da Tibbie, e va verso Finn. Tibbie la raggiunge e, dopo essersi accorta che i giovani Darcy guardano la sorella, le chiede:
<< Hey, Sarah, ma perché Finn e Gabe ti guardano? Non è che c’è qualcosa tra di voi? >>
<< Non lo so perché mi stanno guardando, Tibbie. >>
<< Sicura? >>
<< Sì, sono sicura. >>
Finn le fa di nuovo il gesto di seguirlo, ma lei lo guarda e gli fa capire che non può perché c’è sua sorella con lei, così è lui ad andare da lei.
Parlano un po’ e dopo Tibbie si va a fare una nuotata, lasciando così da soli Finn e Sarah.
<< Sarei venuta io da te, ma c’era mia sorella e già sospetta qualcosa, perché mi ha chiesto se c’è qualcosa tra me, te e Gabe. >>
<< Sì, hai fatto bene a non venire. >>
<< Allora… novità? >> gli chiede lei.
<< È impossibile che da un giorno all’altro io capisca, Sarah. Te lo farò sapere, okay? >>
<< Okay, però spero che tu decida in fretta. Non ne posso più di aspettare. >>
<< Hai ragione, ma lo sai che a noi ragazzi ci vuole tempo per capire. >>
<< Già, purtroppo lo so. >>
Finn si volta un attimo verso Gabe, poi si gira verso Sarah, e le dice:
<< Gabe ci sta guardando. >>
<< A proposito di tuo fratello… ieri sera, dopo aver messaggiato con te, mi ha scritto che gli è dispiaciuto molto non avermi baciato, ed io gli ho risposto la stessa cosa. >> confessa Sarah.
<< Scusa un attimo, ma se nell’eventualità anch’io provassi qualcosa per te, tu cosa faresti? O per meglio dire, chi sceglieresti? >>
<< Mi hai fatto una domanda difficilissima, perché non ne ho la minima idea. >>
<< Allora spero che se tu ti troverai a dover scegliere uno dei due, farai la scelta più giusta per te. >>
<< Sarà così. >>

Una decina di minuti dopo le 11, Effie è con Daniel, il ragazzo conosciuto la sera prima alla festa dell’hotel.
<< Stai benissimo anche senza un bel vestito da sera. >> le dice lui.
<< Grazie. Anche tu senza la camicia stai benissimo. >>
<< Grazie. >> dice lui, sorridendole.
Daniel fa una breve pausa e poi le chiede:
<< Allora, fino a quando rimanete qui? >>
<< Fino a sabato. Voi? >>
<< Anche noi. >>

Intanto gli altri si stanno rilassando sugli sdrai. Sarah e Tibbie stanno fissando Daniel ed Effie.
<< Certo che quel Daniel è proprio figo, vero Tibbie? >>
<< Sì. Avrà anche dieci anni in più di Effie, però è figo comunque. >>
<< Già. >>
Finn guarda le ragazze e dice loro:
<< Ma guardatevi! Tiratevi su la bava, state sbavando. >>
<< Non è vero, non abbiamo la bava. Stiamo solo invidiando nostra sorella. >>
<< Infatti. Sono convinta che combinerà sicuramente qualcosa con lui. >>
<< Ne sono convinta anch’io. >>
<< È ovvio. Lui è molto più grande, e lei non penso che si tirerà indietro. >> salta su Gabe.
<< Io non lo farei. Tirarmi indietro, intendo. >> dice Sarah.
<< Magari per me è un po’, anzi, parecchio più grande, però non mi tirerei indietro neanch’io. >> confessa Tibbie.
<< Vi prego, parlate di qualcos’altro, perché mi state facendo venire il latte alle ginocchia. >> interviene Dylan, facendo ridere le sue sorelle minori.
<< Ora perché ridono? Cosa c’è da ridere? >> chiede Gabe.
<< Anche il nostro fratellone è invidioso. Vorrebbe rimorchiarsi una, ma ancora non ce l’ha fatta. >> risponde Tibbie.
<< Persino Oliver ne ha rimorchiata una. >> dice Sarah.
<< Io non sono invidioso di nostra sorella. >> afferma Dylan.
<< Sei solo invidioso del fatto che lei abbia rimorchiato uno, tra l’altro molto più grande di lei. >> gli dice Tibbie.
<< Beh… forse… >> dice semplicemente Dylan, lasciando la frase in sospeso.
<< Vedi? >> gli dice Tibbie.
Dylan, Sarah, Tibbie, Finn e Gabe continuano a guardare Effie e Daniel.
Sarah, mentre prende il suo iPod dallo zaino, dice:
<< Ora scusate, ragazzi, ma ascolto un po’ di musica. >>
S’infila le cuffiette nelle orecchie e si mette comoda sullo sdraio.
<< Ti va di fare un tuffo, Tibbie? >> le propone Dylan.
<< Sì, volentieri. >>
Dylan e Tibbie si alzano dallo sdraio e raggiungono la piscina. Così rimangono Sarah e i fratelli Darcy.
Sembra che in qualsiasi situazione debbano sempre rimanere solo loro tre.
Lei sta ascoltando la musica, mentre loro la guardano.
Sarah immagina che i fratelli Darcy la stiano guardando e si sente gli occhi addosso.
<< Scommetto che mi stanno fissando quei due. >> pensa Sarah, fra sé e sé.
<< Quant’è carina, però, la nostra piccola Sarah. >> pensa invece Finn, fra sé e sé.
<< Mi sento talmente osservata che mi sembra quasi di essere sotto i riflettori. >> continua a pensare Sarah.
Sarah si volta verso i fratelli Darcy e chiede loro:
<< Perché non andate anche voi a fare un bel bagno? >>
<< No, a me non va di farlo per il momento. >> risponde Finn.
<< Neanche a me. Più tardi, magari. >> risponde anche Gabe.
<< Okay. Allora smettetela di fissarmi, perché mi sta dando fastidio. >>
<< Ma io non ti stavo fissando, Sarah. >> dice Finn.
<< Neanch’io. >> dice Gabe.
<< Ah no? >>
Entrambi rispondono di no, anche se sanno benissimo che invece la stavano fissando.
<< A me pareva di sì. >> insiste lei.
Gabe appoggia la testa sul lettino, si volta dalla parte opposta di Sarah, e fra sé e sé comincia a pensare:
<< Chissà se alla fine di tutto sceglierà me o Finn? Io le ho dimostrato fin da subito cosa provo, mentre Finn deve ancora capirlo. >>
Anche Finn appoggia la testa sullo sdraio, si volta dalla parte opposta di Sarah, e fra sé e sé comincia a pensare:
<< Prima o poi capirò se mi piace oppure no. Penso che sia molto carina, ma non so se provo o no qualcosa. Certo, sono geloso del fatto che si stava quasi per baciare con Gabe, e che le sia dispiaciuto che non sia successo, però... io sono fatto così, capisco le cose sempre dopo. >>

Nel pomeriggio, intorno alle 16, i Bennet e i Darcy sono di nuovo in piscina.
Appena Oliver vede arrivare Mary con le sue amiche si precipita da loro.
<< Ciao, ragazze. >> saluta lui.
Le ragazze lo salutano, e subito dopo le amiche di Mary si allontano, salutandoli.
<< Allora… stasera ti va fare un giretto da soli? Magari qui intorno. >> le propone Oliver.
<< E dove vorresti portarmi di preciso? >>
<< Non lo so, qui intorno. Magari alla Torre Eiffel, all’Arco di Trionfo. >>
<< Dopo cena? >>
<< Sì. Allora, vieni o no? >>
Mary ci pensa alcuni secondi e dopo, molto freddamente, dice:
<< No, non mi va. >>
Oliver, rimasto un po’ male, dice:
<< Ah. E allora dove vorresti andare? >>
<< Da nessuna parte con te, piccoletto. Forse non hai ancora afferrato che io non sono per niente interessata a te. Sei troppo piccolo per me. Potresti solo essere mio fratello minore. Cosa pensavi, che mi avresti scopata o che ti avrei fatto un servizietto? >> sbotta Mary, con aria superiore.
Le amiche di Mary intanto ridono, divertite, a pochi metri da loro.
Oliver, scioccato dalla risposta tanto crudele di Mary, risponde dicendole:
<< Senti, bella, solo perché sei più grande di me, non hai il diritto di trattarmi da scemo! Ma guarda questa! >>
Oliver se ne va e ritorna dagli altri.
<< Hey, come mai già di ritorno? >> gli chiede Sarah.
<< Puttana. >> borbotta lui.
<< Cosa? >> chiede Sarah, confusa.
Oliver si mette a sedere sul suo sdraio e continua a ripetere quella parola, finché Effie non gli chiede:
<< Perché continui a ripetere quella parola? Cos’è successo con Mary? >>
<< Quella è una puttana. Le ho chiesto se stasera usciva con me qui intorno all’hotel e mi ha detto che non le andava, così le ho chiesto dove volesse andare, e mi ha risposto: da nessuna parte con te, piccoletto. Poi: cosa pensavi? Che mi avresti scopata o che ti avrei fatto un servizietto? Pensate quanto può essere crudele. Se non le interessavo, non le bastava dirmi la verità, senza sputtanarmi davanti a tutti? >> sputa il rospo Oliver, furioso e offeso.
<< Che stupida. È messa proprio male quella ragazza. >> dice Effie.
<< Già, lei e anche le sue amiche troiette. >>
<< Le hai risposto a tono, vero? >> gli chiede Sarah.
<< Sì. Le ho detto che solo perché è più grande di me, non ha il diritto di trattarmi da scemo. >>
<< Bravo. >>
<< Bisognerebbe darle una bella lezioncina a quella troia. >> salta su Effie.
<< Ragazze, non fate scherzi. Lasciamo stare e basta. Tanto tra due giorni partiamo, e dopo non le rivedrà mai più. E poi l’hotel è grande, è probabile che non c’incontreremo più. >> interviene Dylan.
<< Dylan ha ragione. E poi non ne vale neanche la pena. >> dice Oliver.
<< Però io avrei un’idea. >> dice Sarah.
<< Sarah? >> dice Dylan, guardandola male.
<< Tu, Dylan, potresti andare da loro e rimorchiarle. Proponi loro qualcosa di perverso, tutti insieme, così ci cascano, ma poi alla fine non ci fai niente. >> continua Sarah.
<< In effetti, non è male come idea. Magari potresti anche far finta di essere più grande. >> interviene Effie.
<< Giusto. >>
<< Non è possibile, ragazze, perché loro mi hanno visto con voi quando siamo arrivati. >> dice Oliver.
<< È vero. >> esclamano Effie e Sarah, amareggiate.
Sarah ed Effie pensano per alcuni secondi a un altro piano e, all’improvviso, a Effie viene un lampo di genio.
<< E se ci andasse uno degli amici di Daniel? >> chiede Effie.
<< Giusto. Perché non ci abbiamo pensato prima? Uno dei suoi amici è perfetto, e non ci sarà bisogno di aumentare l’età, perché sono tutti già molto più grandi. >> dice Sarah.
<< Grazie, grazie. Modestamente. >>
<< Okay, allora ci andrà uno degli amici di Daniel. >>
<< Prima però glielo devo chiedere. >> dice Effie.
<< Ovvio. >>
<< Allora, ragazzi, che ne dite? >> chiede Effie.
Dylan e Oliver ci pensano per qualche secondo e poi quest’ultimo dice:
<< Okay, va bene. >>
<< Va bene anche per me. >> dice anche Dylan.
Subito dopo Effie manda un sms a Daniel e gli spiega tutto. Tutti i suoi tre amici si offrono, così il piano riuscirà ancora meglio.


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Capitolo 8
*** Ci mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola vacanza ***


8

Ci mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola vacanza





La sera del giorno stesso, i giovani Bennet e i giovani Darcy girano un po’ vicino all’hotel.
Dalle fontane che precedono l’Arco di Trionfo, Effie sta guardando l’arco davanti a sé ed esclama:
<< Magari riuscire a vedere quello vero. >>
<< Beh, un giorno potremmo sempre andare a Parigi. >> salta su Tibbie.
<< Io ho già le valigie pronte, ragazzi. >> interviene Sarah.
<< Anch’io. Io ho le valigie pronte per andare da qualsiasi parte. >> esclama Gabe.
<< Siamo in due, fratello. >> concorda Finn.

Più tardi, i Bennet e i Darcy si stanno godendo tutto lo splendore dell’hotel e casinò Paris, che sembra proprio Parigi, se non fosse per tutti quei grattacieli a pochi metri l’uno dall’altro.
Sarah è rimasta un po’ indietro rispetto agli altri ed è proprio sotto l’Arco di Trionfo, e lo sta guardando dal basso verso l’alto.
<< È proprio bello, vero? >> le chiede Gabe, arrivando vicino a lei.
<< Sì, è bellissimo. >> risponde lei, dopo essersi voltata verso di lui.
Gabe si avvicina di più a lei e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Ma non è bellissimo quanto te. >>
Sarah lo guarda negli occhi e gli sorride.
Gabe la prende per mano e la porta dietro l’Arco, in modo che gli altri non li possano vedere.
Sarah è contro l’Arco e lui le è davanti. Si guardano negli occhi per alcuni secondi e pian piano lui si avvicina al suo viso. Si guardano negli occhi ancora per qualche secondo e dopo si danno un bacio.
<< Ci mancava solo questo nostro bacio per completare questa piccola vacanza. >>
<< Già. >>
<< Sono contento che stavolta non ci abbia interrotto nessuno. >>
<< Anch’io. >>
<< Chiunque sceglierai tra me e lui, spero che farai questa scelta con il cuore. >> le dice Gabe.
<< Stai certo che il mio cuore farà parte del centouno per cento. Appena Finn mi dirà se prova qualcosa per me, io comincerò a valutare la mia scelta, e ti dico già da adesso che non sarà per niente facile, perché sono attratta sia da te che da lui. >>
<< Okay. >>
Gabe la guarda e le aggiunge:
<< Vorrei che si fosse già sistemato tutto e che adesso stessimo insieme. E vorrei anche poterti baciare un’altra volta e un’altra volta e un’altra volta. >>
Gabe si avvicina al suo viso, ma lei si volta da una parte e dice:
<< È meglio che raggiungiamo gli altri. Si staranno chiedendo dove siamo finiti. >>
<< Sì, è meglio. >>
Gabe e Sarah cercano gli altri, ma non li trovano, così Sarah decide di chiamare sua sorella per sapere dove sono.
Li raggiungono alla Torre Eiffel, dalla parte che dà sulla strada.
<< Ma dov’eravate finiti? >> domanda Effie.
<< Un gruppo di ragazzi ci ha chiesto informazioni. >> mente Sarah.
<< Ah, okay. >>

Poco dopo, mentre continuano a camminare, Finn va vicino a Sarah e le chiede:
<< È veramente successo quello che hai detto? >>
<< Sì. >>
<< Non sembravi molto sincera. E poi chissà che strano, sei rimasta indietro proprio con Gabe. >>
<< Invece è così. E comunque non penso siano affari tuoi. Finché non ti deciderai a capire se provi o no qualcosa per me, io non ti dirò niente di quello che riguarda me e Gabe. >>
<< Lo sai che mi serve tempo, Sarah. >>
<< Sì, lo so. >>
Mentre continuano a camminare, Dylan chiede:
<< Ragazzi, allora quando dobbiamo fargliela pagare a Mary? >>
<< Domani mattina. Verrà in piscina con le sue amichette sceme, e gli amici di Daniel andranno da loro. >>
<< Okay, perfetto. >>

Dopo la passeggiata, tornano in hotel, e, prima di andare al casinò, si cambiano tutti. I ragazzi in smoking e le ragazze in abito da sera.
Al casinò, le ragazze sono al bar, mentre i ragazzi pensano a giocare.
Sarah ha in mano un drink analcolico, come Effie e Tibbie, ed è voltata verso i ragazzi. Finn guarda un attimo verso le ragazze e si accorge che lei li sta guardando. Lui le sorride e lei gli sorride a sua volta.
Quando Finn smette di guardarla, Gabe alza lo sguardo e le sorride, e lei gli restituisce il sorriso.
<< Se vinciamo qualcosa, ragazzi, andiamo tutti a Parigi per qualche giorno. >> salta su Dylan.
<< Sarà meglio non giocare troppi soldi, altrimenti rischiamo di perdere tutto. >> dice Finn.
<< Lo so, non dovete preoccuparvi. >> afferma Dylan.
<< Speriamo. >>
Mentre le ragazze sono ancora al bar e i ragazzi stanno ancora giocando, arrivano al bar due ragazze, poco più grandi di Dylan.
<< Ragazzi, smettiamo per adesso. Continuiamo più tardi. >> esclama Dylan.
I ragazzi raggiungono le ragazze al bar e Dylan nota subito le due ragazze. Rimane colpito da una in particolare, anche se sono entrambe bellissime e piuttosto alte.
Si scambiano qualche sguardo e dopo lui ordina un drink per sé e dopo, rivolgendosi alla ragazza, le chiede:
<< Ti posso offrire qualcosa? >>
La ragazza lo guarda incuriosita e risponde:
<< Sì, grazie. >>
Lei si rivolge al barman e ordina il suo drink.
<< Dylan, piacere. >> le dice lui, porgendole la mano.
<< Kate. >> dice lei, stringendogliela.
I due parlano per un po’, mentre gli altri fanno altre cose.
A un certo punto Dylan e Kate spariscono dal casinò.
<< Dove cavolo è finito Dylan? >> domanda Oliver.
<< Non ne ho idea. >> risponde Sarah, guardandosi intorno.
<< Si è allontanato poco fa con una ragazza, ma non so dove sia andato. >> risponde invece Effie.

Dylan e Kate stanno raggiungendo la camera dei ragazzi e sono in ascensore.
<< Sei sicuro che non ci sia nessuno in camera? >> gli chiede Kate.
<< Sicuro al cento per cento. >>
<< Okay. >>
I due si guardano per un attimo e poi iniziano a baciarsi, presi dalla passione.
Si appoggiano contro la parete dell’ascensore mentre continuano a baciarsi.
Arrivati al piano, smettono di baciarsi e raggiungono subito la camera e, una volta entrati, riprendono a baciarsi.
Cominciano a togliersi i vestiti in fretta e furia e arrivano verso la camera dei ragazzi.
Si buttano sul letto e continuano a spogliarsi.

Intanto, al casinò, i ragazzi hanno ripreso a giocare e stavolta sono lì con loro anche le ragazze.
<< Ciao, splendore. >> esclama Daniel, arrivando accanto a Effie, insieme ai suoi amici.
<< Ciao. >> lo saluta Effie, voltandosi verso di lui.
<< Come va? >>
<< Bene. Te? >>
<< Bene. Vi state divertendo? >>
<< Sì, direi di sì. Voi? >>
<< Siamo appena arrivati. >>
<< Ah, okay. >>
<< Vieni a fare due passi? >> le propone Daniel.
<< Sì. >>
Effie dice ai ragazzi e alle sorelle che fa un giro con Daniel, poi sparisce insieme a lui.

Una decina di minuti dopo che hanno iniziato a girare per l’hotel, arrivano a dei capanni privati, preceduti da un piccolo spazio davanti, con degli sdrai.
Vanno in uno di questi capanni e rimangono nello spazio davanti a parlare.
A un certo punto iniziano a baciarsi e, fra un bacio e l’altro, Daniel esclama:
<< Entriamo lì dentro, almeno non ci vedrà nessuno. >>
Daniel prova ad aprire la porta, ma ovviamente è chiusa.
<< Hai una forcina o qualcosa di appuntito? >> le chiede lui.
<< Guardo nella borsa. >>
Effie apre la borsa e cerca qualcosa. Trova una forcina per capelli e la dà subito a Daniel.
<< Grazie. >> dice lui, prendendo la forcina e poi provando ad aprire la porta.
<< Ecco fatto. >> esclama, soddisfatto.
Si guardano per un attimo e poi riprendono a baciarsi.
Entrano e lui chiude la porta.
Mentre si stanno baciando, vanno a sbattere contro un tavolo, così si fermano un attimo, ma riprendono subito dopo che lui l’ha messa sul tavolo.

Intanto, al casinò, Sarah si è stancata di stare lì, così decide di andare a fare un giro per conto suo.
<< Io vado a farmi un giro, ragazzi. >> esclama lei.
Finn e Gabe la guardano andarsene via e lei si sente i loro occhi addosso.
Poco dopo raggiunge la piscina e decide di rimanere un po’ lì a pensare.
Si toglie le scarpe e si siede dove ci sono i gradini, con i piedi dentro l’acqua.
A un certo punto arriva Finn, che si ferma proprio dietro di lei, e le chiede:
<< Perché non sei rimasta al casinò con noi? >>
Sarah si volta verso di lui e, alzando lo sguardo, gli dice:
<< Perché volevo rimanere un po’ da sola. A pensare. >>
<< Ah. E a cosa? O meglio, a chi? >>
<< Sono affari miei. >>
<< Non puoi essere scontrosa con me solo perché non ho ancora capito se provo qualcosa per te. >>
<< Oh, sì che posso invece. Sono libera di comportarmi come voglio con te. >>
<< Dai, smettila. Con me non riesci a fare la dura. >>
Finn si siede accanto a lei, evitando di mettere i piedi nell’acqua.
<< Cosa pensi della vendetta di Oliver? >> le chiede lui, cambiando argomento.
<< Penso che Mary e le sue amichette troie se la meritino. Non si trattano così le persone. Tu invece cosa ne pensi? >>
<< La penso allo stesso modo. L’ha preso in giro, l’ha umiliato. Non ci si comporta così. >>
<< Già. Certe persone si divertono così. >>
<< Purtroppo sì. >>
Si guardano per alcuni secondi e poi Sarah dice:
<< La stessa strana sensazione di quel pomeriggio. >>
<< Che sensazione? E di che pomeriggio parli? >>
<< La strana sensazione che provo dentro di me quando ti guardo. Ce l’ho anche quando guardo Gabe. Il pomeriggio di sabato cinque giugno, quando ci siamo ritrovati bagnati fradici a terra, a fissarci l’un l’altra. >> confessa Sarah.
<< Anch’io ho provato una strana sensazione adesso e anche quel pomeriggio. Mi ricordo benissimo. >> confessa lui.
<< Ricordo benissimo anch’io. >>
<< Ci guardavamo negli occhi ed io fissavo i tuoi seni, perché avevi la maglietta bianca ed essendo bagnata, si vedevano. >>
<< Sei diventata rossa. >> aggiunge Finn, sorridendole.
Sarah fa un leggero sorriso e poi, toccandosi un attimo le guance, dice:
<< Lo so. >>
Finn le accarezza una guancia e continua a guardarla.
<< Non l’hai ancora capito? >> gli chiede lei.
Finn toglie la mano dalla guancia di Sarah e risponde:
<< Sto cercando di capirlo. >>
<< Sono stanca di aspettare, Finn. Perché non puoi capirlo subito e basta? Come ha fatto Gabe. >>
<< Non lo so, Sarah, non lo so. >>
<< È così talmente tanto evidente, Finn. Io ti piaccio, ma non lo vuoi ammettere, e non perché non l’hai ancora capito. >>
Finn non sa cosa dire, così si alza e dice:
<< Io ritorno al casinò. >>
Sarah gli prende la caviglia per bloccarlo, e intanto dice:
<< Rimani. Non te ne puoi andare proprio adesso. >>
Finn si rimette a sedere e confessa:
<< Non ho paura di ammettere che mi piaci, Sarah. È che ancora non l’ho capito. Siamo sempre stati tutti amici. Non ho mai pensato a nessuna di voi tre come a qualcosa di più. Avete sempre fatto parte della mia vita da quando avevo sei anni. >>
<< Ed io ne avevo quattro. Mi ricordo ancora quel giorno, anche se sembra un po’ strano che io me ne ricordi, visto che ero piccolissima, ma mi ricordo tutto come se fosse ieri. >>
Finn le fa un sorriso, poi dice:
<< Diciotto settembre 1998. >>
<< Sì. E quella stessa sera siete venuti a cenare a casa nostra. >>
<< Già. >>
<< Sono passati quasi dodici anni e sembra solo ieri. >> dice Sarah, guardando la piscina.
<< Sì. >> dice Finn, guardandosi intorno, con Sarah accanto.

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Capitolo 9
*** La vendetta di Oliver ***


9

La vendetta di Oliver





La mattina seguente, venerdì 2 luglio, quando i Bennet e i Darcy si svegliano, Effie è l’unica a non essersi ancora svegliata.
<< Qualcuno qui ha fatto le ore piccole stanotte. >> esclama Sarah, accanto al letto dove Effie sta ancora dormendo.
<< Vero, Effie? >> domanda Tibbie.
Sarah e Tibbie parlano a voce alta, in modo che la sorella si svegli.
Le due sorelle vanno vicino a Effie e la chiamano.
<< Lasciatemi dormire ancora un po’, ragazze. >> dice Effie, poco dopo.
<< Dai, Eff, dobbiamo andare in piscina. >> dice Sarah.
<< La vendetta di Oliver deve avere inizio. >> dice invece Tibbie.
<< Sì. Dobbiamo essere in piscina alle undici e mezzo, e sono già le dieci e mezzo. >> afferma Sarah.
<< Okay, okay, adesso mi alzo. >> esclama Effie, alzandosi dal letto e andando dritta in bagno.
Le ragazze la seguono, perché vogliono sapere tutto sulla serata passata con Daniel.
<< Ragazze, per favore. Vi racconterò tutto quando uscirò dal bagno. Vorrei un po’ di privacy almeno qui dentro. >> esclama Effie, mentre sta facendo pipì.
<< Okay, ora usciamo. >> dice Sarah.
<< Però ci devi raccontare tutto per filo e per segno. >> dice Tibbie.
<< Sì, ve lo prometto. Ora uscite. >>

Poco dopo, le due sorelle sono sedute su uno dei due letti e aspettano che Effie esca dal bagno. Appena arriva in camera, le fanno mille domande.
<< Allora? >> inizia Tibbie.
Effie fa un sorriso, senza parlare.
<< Cos’era quel sorrisetto? >> le chiede Sarah,
Le tre sorelle si guardano, poi Sarah esclama:
<< Oddio. Non dirmi che…? >>
<< Daniel ed io abbia fatto sesso. E non solo. >> sputa il rospo Effie.
<< Cosa vuol dire e non solo? C’è dell’altro? >> domanda Sarah.
<< Sì. >>
Le due sorelle minori, entrambe curiosissime, le chiedono:
<< Cioè? >>
Effie aspetta un attimo prima di rispondere e intanto guarda le sorelle, impazienti di sapere la risposta.
<< Oddio. Non dirmi che gliene hai fatto uno? >> le chiede Sarah,
Effie fa cenno di sì con la testa, con un sorrisetto malizioso sulle labbra.
Tibbie si gira verso Sarah e le chiede:
<< Intendi quello? >>
Sarah fa cenno di sì con la testa, e Tibbie si volta di nuovo verso Effie, ed esclama:
<< Oh mio Dio! Davvero gliene hai fatto uno? >>
<< Sì. È stato… spettacolare. Tutto l’insieme, intendo. E poi in una delle cabine vicino alla piscina. >> risponde Effie.
<< E come avete fatto a entrare? >> le domanda Sarah.
<< Gli ho dato una mia forcina e con quella ha aperto la porta. >>
<< E dove l’avete fatto? >> le domanda invece Tibbie.
<< Sul tavolo. C’era un po’ di casino lì dentro, perché c’erano gli sdrai che mettono fuori di giorno, nello spazio lì davanti, però alla fine ci siamo stati benissimo lo stesso. >> risponde Effie.
<< Mamma mia, Effie. Ci hai dato proprio dentro, eh? >> salta su Sarah.
<< Sarah? >> esclama Effie, dando un colpo sulla spalla di Sarah.
<< Che c’è? È vero. >>
Le tre sorelle ridono, poi Effie si mette a sedere fra Sarah e Tibbie, e poco dopo dice:
<< Comunque… lui è una forza della natura. Anche per il semplice fatto che è più grande di me di dieci anni. Ha fatto tutto quello che si deve fare in quei casi. >>
<< Tutto tutto? >> domanda Sarah.
<< Sì. Lui è l’unico con cui l’abbia fatto che è stato così bravo. >>
<< Ovvio, ha ventotto anni. >> esclama Sarah.
<< Già. >>
<< Scusa, ma prima di lui chi ci è stato? >> domanda Tibbie.
<< Ed, l’anno scorso, che aveva due anni in più di me. Poi Phil, l’anno prima, che aveva la mia stessa età, e Jacob, tre anni fa, con cui l’ho fatto la prima volta, che aveva un anno in più. Quindi tre, quattro con Daniel. >> risponde Effie.
<< Va beh, sono pochi. >> dice Tibbie.
<< Ma per avere diciotto anni sono giusti, secondo me. Io ho sedici anni e non l’ho ancora fatto. >> afferma Sarah.
<< Sì, in effetti. Bastano e avanzano. >>
<< Sì. >> concorda Effie.
<< Ma Dylan è poi tornato mentre io non c’ero? >> domanda poco dopo Effie.
<< No. >> rispondono contemporaneamente le due sorelle.
<< Non si è più visto da quando è sparito con quella ragazza. >> aggiunge Tibbie.
<< Ha fatto come te, Eff. >> aggiunge invece Sarah, ridacchiando.
<< Allora andiamo a vedere se è nella camera dei ragazzi. >> dice Effie.
Le tre sorelle si alzano e raggiungono la camera dei ragazzi.
Quando arrivano, bussano e uno di loro dice “avanti”, così entrano.
<< È tornato Dylan? >> domanda Effie.
<< Sì, è in bagno. >> risponde Oliver.
<< Siete quasi pronti? >> chiede loro Tibbie.
<< Sì. Voi? >> risponde Gabe.
<< Effie si deve preparare, perché si è alzata da poco. >> risponde Sarah.
<< Ha fatto le ore piccole la signorina, proprio come Dylan. >> dice Tibbie.
Proprio in quel momento arriva in camera Dylan, che chiede:
<< State parlando di me per caso? >>
Le ragazze si voltano e rispondono:
<< Sì, stavamo proprio parlando di te. >>
<< Raccontaci quello che è successo ieri sera con quella ragazza con cui sei sparito. >> dice Effie.
<< Okay. >>
Dylan aggiorna le sue sorelle, visto che i ragazzi lo sanno già, su quello che è successo con Kate, la sera prima.
Effie fa lo stesso e tutti rimangono un po’ sorpresi.
Una volta raccontati gli aneddoti di Dylan ed Effie, le ragazze ritornano nella propria camera, ed Effie si prepara.

Poco dopo le 11:30, i giovani Bennet, i giovani Darcy e Daniel con i suoi amici sono già in piscina quando vedono arrivare Mary e le sue amiche.
<< Sono arrivate, ragazzi. Siete pronti? >> salta su Oliver.
Gli amici di Daniel rispondono di sì, e Oliver dice:
<< Okay. Allora adesso passerete vicino a loro e gli farete l’occhiolino. Dopo tornerete indietro e vi fermerete a parlare, e proponete loro di fare qualcosa di perverso. >>
I tre ragazzi si alzano dallo sdraio e vanno verso Mary e le sue amiche.
Quando passano da lì, fanno l’occhiolino e le ragazze si voltano a guardarli, mentre camminano.
<< Mamma mia, ma avete visto quelli? >> domanda Mary.
Una delle amiche di Mary, Francie, dice:
<< Sì. Ma quanto sono sexy? >>
<< Molto sexy. >> dice Louise, un’altra amica di Mary.
Poco dopo i tre ragazzi ripassano da lì e le ragazze li guardano, ma stavolta si fermano.
<< Ciao, ragazze. >> dice Jim, uno degli amici di Daniel.
<< Ciao. >> salutano tutte insieme.
<< Jim, piacere. >> dice Jim, porgendo la mano a Mary.
<< Mary. >> dice lei, stringendogliela.
Jim e gli altri due ragazzi stringono la mano a Mary e anche alle sue amiche.
<< Allora… cosa ci fanno quattro così belle ragazze qui a Las Vegas? >> chiede Jim.
<< Siamo in vacanza. E voi invece che ci fate qui? >> domanda Mary.
<< Siamo in vacanza anche noi. Ci siamo presi una piccola pausa dal lavoro. >> risponde Jim.
<< Che lavoro fate? >>
<< Siamo degli avvocati. >>
<< Wow! Ma quanti anni avete, scusate? >> chiede loro Louise.
<< Ventinove. >> risponde Jim.
<< Ventinove. >> risponde anche Harry.
<< Ventotto. >> risponde invece Graham.
<< Pensavo ne aveste meno. >> salta su Francie.
<< Lo pensano tutti. >> dice Graham, sorridendo.
Subito dopo i tre amici propongono alle ragazze di salire nella loro suite. Le ragazze accettano e dopo circa mezz’ora arrivano nella suite.
Bussano e Harry va ad aprire.
<< Venite, venite. >> dice loro, facendole entrare.
<< Wow, che bella suite. >> esclama Mary.
<< Aspettateci qui, che tra qualche minuto siamo da voi. >>
<< Okay. >>
Quando Harry va via, Louise dice:
<< Ma vi rendete conto che siamo nella suite di tre ragazzi quasi trentenni e che li stiamo per scopare? E poi chissà quante altre cose faremo. >>
<< Altroché i ventenni che si montano la testa, qui stiamo parlano di trentenni. Uomini veri. >> esclama Mary, euforica.
<< Quanto ci stanno mettendo? Siamo impazienti. >> esclama Francie.
<< Ragazzi, siete vivi? >> domanda Mary, girando per la suite con le sue amiche.
All’improvviso spuntano, e Jim dice:
<< Eccoci. Venite pure nella mia stanza. >>
Le ragazze entrano nella stanza di Jim, e i ragazzi hanno in mano delle bende, per coprire loro gli occhi.
Graham copre Francie, Jim copre Mary e Harry copre Louise.
<< Perché ci state bendando? >> chiede Mary.
<< Perché così sarà ancora più eccitante. >> risponde Jim.
<< Ah, okay. >>
Ognuno porta la ragazza che ha bendato verso il letto.
Le fanno sedere vicine, e loro gli vanno davanti.
Pian piano cominciano a spogliarle, fino a farle rimanere in intimo, poi fingono di spogliarsi anche loro.
A un certo punto, Jim, interviene dicendo:
<< Oddio, ragazze, ci siamo dimenticati di una cosa molto importante in situazioni come questa. Arriviamo subito. Non muovetevi da qui. >>
I tre amici escono dalla stanza, lasciando a sedere le ragazze.
Jim, Graham e Harry escono dalla suite, dove li aspettano i Bennet e i Darcy, e anche Daniel.
<< Allora, sono dentro? >> chiede Oliver.
<< Sì. Le abbiamo bendate e fatte rimanere in intimo, e adesso sono nella mia stanza, a sedere vicine sul letto. >> risponde Jim, ridendo.
Tutti scoppiano a ridere, e Oliver, soddisfatto, dice:
<< Perfetto. >>
<< Tra un po’ si chiederanno dove siete finiti. >> aggiunge, ridacchiando.
Detto fatto, nella suite, le ragazze si sono già tolte le bende e girano per cercare i ragazzi.
<< Ma dove cavolo sono finiti? >> chiede Mary.
<< Scommetto che questi ci hanno lasciato qui come delle sceme. >> afferma Louise.
<< Ho questa sensazione anch’io, Louise. >> dice Francie.
<< Sarebbero proprio degli stronzi. >> dice Mary.
A un certo punto Jim, Harry e Graham ritornano nella suite, e quest’ultimo dice:
<< Eccoci. >>
Le ragazze sono abbastanza incazzate, e Mary, urlando, chiede:
<< Ma dove cazzo eravate spariti? >>
All’improvviso entra Daniel, e Louise chiede:
<< Wow! E lui chi è? Un vostro amico? >>
Subito dopo entrano i Bennet e i Darcy, e le ragazze rimangono scioccate.
<< Ciao, Mary. >> dice Oliver, con un sorrisetto.
<< Oliver, che ci fai qui? E chi sono tutte queste persone? >> gli chiede Mary.
<< Lui è mio fratello e loro le mie sorelle, mentre loro sono due nostri amici. >>
Oliver tira fuori il suo cellulare e comincia a filmare tutto.
Le ragazze cercano di coprirsi e intanto Mary dice:
<< Cosa stai facendo? Perché stai filmando? Smettila subito! >>
<< Perché questa è la mia vendetta, troiette. >> risponde lui, soddisfatto.
Oliver, con il cellulare in mano, gira intorno alle ragazze e continua a filmare tutto.
<< Sorridete, troiette. >>
<< Davvero pensavate che noi tre facessimo sesso con voi? >> domanda Jim.
Le ragazze si stanno vergognando e Mary implora Oliver di smettere di filmare.
<< È inutile che implori, Mary. Tu sei stata crudele con me ed io lo sono adesso con te. Chi la fa l’aspetti. >> afferma Oliver.
<< Per favore, smettila, Oliver. >> lo implora lei.
<< Dai, adesso basta, Oliver. Hanno pagato abbastanza. >> salta su Effie.
Oliver smette di filmare e dice:
<< Ringrazia solo che non lo metterò su Youtube. >>
I ragazzi se ne vanno e intanto le ragazze ritornano in camera a vestirsi.


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Capitolo 10
*** La spogliarellista ***


10

La spogliarellista





Dopo pranzo, verso le 14, Sarah ritorna al Napoleon’s Bar, per continuare a scrivere e a suonare la sua nuova canzone.
Suona e canta la prima parte, fino al primo ritornello.
È piuttosto soddisfatta e così continua a scrivere.
<< Per chi è questa canzone? >> le domanda Finn, arrivando verso di lei.
Sarah si volta verso di lui e gli risponde:
<< Per nessuno. Perché una canzone deve per forza essere per qualcuno? >>
Finn, mentre si avvicina a lei, risponde:
<< Non deve, infatti. Chiedevo solo. >>
Si guardano per pochissimi secondi, poi Finn si appoggia con le braccia sul piano e le dice:
<< Suonala dall’inizio. Non voglio sentire le parole, voglio solo sentire la musica. >>
<< Okay. >>
Sarah fa un respiro, e Finn, quando vede che lei mette le mani sulla tastiera del piano, chiude gli occhi, per ascoltare meglio, e lei inizia a suonare.
Circa un minuto e mezzo dopo, quando lei ha finito di suonare, lui apre gli occhi e, guardandola, le dice:
<< Bellissima. >>
<< Grazie. >>
Finn si siede accanto a lei e le chiede:
<< Perché non suoni qualcos’altro? Quello che preferisci tu. >>
<< Vediamo… >>
Sarah pensa un attimo a una canzone che potrebbe suonare e dice:
<< Ce l’ho. >>
<< Vai. >> le dice, sorridendole.
Sarah fa un respiro, appoggia le mani sulla tastiera e inizia a suonare.
Finn la guarda suonare estasiato.
<< I'll never be a knight in armor with
A sword in hand or a kamikaze fighter
Don’t count on me to storm the barricades
And take a stand or hold my ground
You'll never see any scars or wounds
I don't walk on coals, I won't walk on water. >>
Sarah si volta un attimo verso Finn e si guardano per qualche secondo, poi riprendere a suonare e a cantare.
<< I am no prince, I am no saint, I am not anyone's wildest dream
But I will stand behind and be someone to fall back on. >>
Sarah toglie le mani dalla tastiera e si volta verso Finn.
<< Ricordo questa canzone. È bella. >>
Sarah gli sorride e lui la guarda, sorridendole.
Sarah guarda le labbra di Finn e lui guarda i suoi bellissimi occhi verdi.
<< Sto ancora aspettando, Finn, ma non aspetterò per sempre. >> salta su lei.
<< Lo so. Credimi, lo so. >>

La sera stessa i Bennet e i Darcy sono a Le Cabaret.
Durante la serata, i ragazzi vanno al bar, che c’è a Le Cabaret, e lì Dylan vede Kate.
<< Guardate chi c’è. >> esclama lui.
I ragazzi si voltano dove Dylan sta guardando e Oliver chiede:
<< Chi? >>
<< Kate, lo splendore con cui sono stato la notte scorsa. >>
<< Qual è? >>
<< Quella bionda da paura a qualche metro da noi che beve tutta sola. Arrivo, ragazzi. >>
Dylan si alza dalla sedia e va verso di lei.
<< Hey. >> la saluta lui.
Dylan si siede accanto a Kate e lei, dopo essersi voltata verso di lui, lo saluta.
<< Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Bene anch’io. Chi ci fai qui tutta sola? >>
<< Sono venuta a vedere un po’ il cabaret, e sto aspettando le mie amiche. >>
<< Aah. >>
Dylan fa una pausa, poi esclama:
<< Senti… l’altra notte è stato… bellissimo. Tu sei stata fantastica. Sai fare cose che non ho mai fatto con nessun’altra. >>
<< Ovvio, sono una spogliarellista. È il mio lavoro, e gli uomini mi pagano per fare certe cose. >>
<< Una spogliarellista? >>
<< Non dirmi che non l’avevi capito? >>
<< No, non l’avevo capito. >>
Dylan non l’aveva veramente capito, anche perché Kate è stata gentilissima con lui e le spogliarelliste non si comportano così.
<< Comunque, non ti preoccupare per i soldi. Non ho fatto sesso con te per lavoro, ma perché volevo. Non mi devi niente. >>
<< Okay. >> dice lui, sorridendo.
Rimangono in silenzio pochi secondi e dopo Dylan, imbarazzato, dice:
<< Devo andare. Ciao, Kate. >>
Dylan si volta e ritorna dai ragazzi, ma prima che riesca ad arrivarci, lei lo chiama, e, una volta raggiunto, gli dice:
<< Ti ho detto la verità. Volevo veramente farlo con te. Sei un bel ragazzo e sei anche molto gentile, a differenza degli altri. Mi hai trattato da vera signora e ti sono grata per questo. >>
Dylan sorride e crede alle parole di Kate.
<< Quando parti? >>
<< Domani, nel primo pomeriggio. >>
<< Allora non ci vedremo più, perché io domani all’ora di pranzo torno a casa. Voglio passare il quattro luglio con la mia famiglia. >>
<< Allora addio. >>
<< Sì. Addio. >>
Si guardano per qualche secondo, poi lei si avvicina per abbracciarlo.
<< Grazie. >> gli dice lei.
<< E di che cosa? >> le chiede lui, staccandosi da lei.
<< Per avermi fatto passare una bellissima notte con te. Era da tanto che non mi capitava. >>
<< Non c’è di che. >>
Kate gli sorride, poi ognuno va per la propria strada.
Tornato da ragazzi, Oliver chiede a suo fratello:
<< Allora? Com’è andata? >>
<< Ci siamo detti addio. Lei domani parte e anche noi. >>
<< Peccato. È proprio carina, sai. >> gli dice Gabe.
<< Lo so. Ed è anche esperta in quello che fa. >> dice Dylan.
<< Cioè? >> domanda Finn.
<< È una prostituta? >> domanda Oliver.
<< No, è una spogliarellista. Ma non ha voluto soldi, perché ha detto di aver fatto sesso con me perché lo voleva veramente e non per lavoro. >>
<< Wow! Una spogliarellista! Che culo che hai avuto, fratello! Quanto t’invidio. >> esclama Oliver.
<< Io non lo sapevo, ma in fondo è stato meglio così. Ho passato una bellissima notte con una bellissima donna. >> afferma Dylan.

Circa un’ora dopo, arrivano Daniel e i suoi amici, che si fermano al bar, per prendere qualcosa da bere.
Daniel si guarda intorno, per cercare Effie e quando la vede, ordina un drink.
Una volta pronto il drink, Daniel ferma un cameriere e gli dice di portarlo a Effie, con un bigliettino.
Quando il cameriere arriva da Effie, le porge il drink e le dice:
<< Un ragazzo le offre questo drink. >>
Quando lei afferra il drink, lui le porge il biglietto e le dice:
<< E le manda anche questo bigliettino. >>
Effie prende con l’altra mano il bigliettino e ringrazia il cameriere, che se ne va.
Legge con la mente e dopo si guarda intorno, per cercare Daniel. Quando lo vede, si scambiano un sorriso.
Mentre beve il drink Sarah, le chiede:
<< Chi ti manda quel drink con quel bigliettino? >>
<< Daniel. >>
<< Che dice il biglietto? >> le chiede Sarah.
<< Un drink per la ragazza più bella. Possiamo parlare? >>
<< Che carino. >>
<< Già. >>
Effie guarda Daniel e poco dopo lei si alza e lo raggiunge.
<< Ciao. >> esclama Effie.
<< Ciao a te. >>
<< Grazie per il drink… e per il bigliettino. >>
<< Di niente. >>
<< Andiamo a fare un giro? Così possiamo parlare meglio. >>
<< Certo. >>

Più tardi, in hotel, Daniel ed Effie stanno raggiungendo l’ascensore per salire nella suite di Daniel e i suoi amici.
<< Sono contento di averti incontrata, Effie. >>
<< Anch’io sono contenta di averti incontrato, Daniel. Questa è stata una delle migliori vacanze della mia vita >>
<< Anche per me. >>
Daniel fa per baciarla, ma lei lo ferma e gli chiede:
<< Che senso ha baciarsi se questa è l’ultima volta che ci vediamo? >>
<< In effetti, hai ragione, però non ho resistito alla tentazione. >>
<< Fai in modo di resistere, perché tanto non ci rivedremo mai più. >>
<< Ci proverò. >>
<< Grazie. >>
Si guardano per pochi secondi e, presi da un raptus impazzito, iniziano a baciarsi.
Appena si apre l’ascensore, smettono. Raggiungono la suite di Daniel e dopo che lui l’ha aperta, entrano, e riprendono a baciarsi.
Poco dopo smettono un attimo di baciarsi e lui dice:
<< Meno male che non aveva senso baciarsi. >>
Effie gli sorride e riprendono subito a baciarsi.
Cominciano a spogliarsi e vanno verso la stanza di Daniel.

Intanto gli altri sono all’Alexander III Bridge. Ammirano tutto il panorama dall’alto.
Sarah è appoggiata alla balaustra del ponte, dalla parte che dà sul casinò, e guarda quello che succede di sotto.
Gabe vedendola lì da sola, la raggiunge e, una volta arrivato proprio dietro di lei, le dice:
<< Da qui si può vedere tutto quello che succede lì sotto. >>
<< Già. Ad esempio, guarda quel tipo come ci prova con quella ragazza. Lei non lo vuole, si vede lontano un miglio. >> ridacchia Sarah, riconoscendo la voce di Gabe.
<< È vero. Guarda la sua faccia schifata. >> ridacchia anche Gabe.
Sarah e Gabe ridono, guardandosi la scena.
<< È quello che faccio io con te, solo che tu non mi guardi con la faccia schifata, ma confusa e perplessa. >> esclama Gabe, qualche secondo dopo.
<< Ma io, a contrario suo, ne voglio da te e anche da Finn. >>
<< Già. Quel tardo di mio fratello non si deciderà mai. Quanto tempo dovrà ancora passare prima che lo capisca? >>
Sarah avrebbe voluto ridere all’aggettivo “tardo”, usato da Gabe per descrivere il fratello, ma evita di farlo, e risponde:
<< È una bella domanda. Devi farla a lui però. >>
<< Ho paura di parlargli di te e di quello che ti riguarda. Non voglio che cominciamo a litigare. Siamo fratelli e ci vogliamo bene. Mi dispiacerebbe se litighiamo per una ragazza, che tra l’altro è una nostra cara amica d’infanzia. >>
<< Capisco. Fate bene a non parlare di me. >>
Gabe guarda un attimo giù di sotto e dopo le annusa i capelli, che hanno un buon odore di albicocca.
Le sposta i capelli da una parte, si avvicina al suo collo e comincia a baciarglielo.
Sarah si lascia andare e chiude gli occhi, lasciando continuare Gabe.
<< Gabe? >> esclama lei.
Gabe continua, facendo finta di niente.
<< Gabe? Per favore. >>
Gabe stavolta smette e le dice:
<< Che c’è? È così bello il tuo collo, e i tuoi capelli profumano di albicocca. >>
<< Smettila, Gabe. So che ci piacciamo a vicenda, però non possiamo fare niente, non voglio che facciamo niente. >>
<< Ma ci siamo baciati. >>
<< Lo so, però non deve succedere nient’altro. >>
<< Okay. >>

Più tardi, nella camera di Daniel, lui ed Effie sono sotto le lenzuola.
<< Non pensavo che l’avremmo fatto due volte. >> esclama lei.
<< Sinceramente neanch’io, ma è capitato e tanto meglio, no? >>
<< Sì. >> risponde lei, baciandolo.
<< Sei sicura di non voler andare oltre? >>
<< Cosa vuoi dire? >>
<< Vuoi veramente che questa sia l’ultima volta che ci vediamo? >>
<< Adesso non ne sono più così tanto sicura. Tu cosa vorresti fare? >>
<< Personalmente non lo so. Mi piace passare del tempo con te, però abitiamo in due città diverse e abbiamo molti anni di differenza. >>
<< Già. Io personalmente non credo nell’amore a distanza. >>
<< Neanch’io. >>
Daniel ed Effie si salutano e decidono di tenersi in contatto, ma niente di più. Entrambi non credono nell’amore a distanza e non vogliono portare avanti quello che hanno iniziato.

Il giorno dopo, nel primo pomeriggio, i Bennet e i Darcy sono in viaggio per ritornare a Los Angeles.
Come all’andata, in macchina con Finn ci sono Gabe e Sarah, mentre in quella di Dylan ci sono Effie, Tibbie e Oliver.
Alla radio danno una canzone che Sarah, ma anche gli altri adorano: Don’t stop believin’, la cover cantata dal cast di Glee.
<< Oddio! Adoro questa canzone. >> esclama Sarah.
<< È bellissima. >> esclama Finn, iniziando a cantarla.
<< Just a small town girl
Livin’ in a lonely world
She took the midnight train going anywhere. >>
<< Just a city boy
Born and raised in south Detroit
He took the midnight train going anywhere. >> canta Sarah.
Finn si volta verso Sarah e si sorridono.
<< A singer in a smoky room. >> continua Finn.
<< The smell of wine and cheap perfume. >> canta Sarah.
<< For a smile they can share the night
It goes on and on and on and on.
Strangers waiting
Up and down the boulevard
Their shadows searching in the night
Streetlight people
Living just to find emotion
Hiding somewhere in the night. >> cantano insieme.
<< Mi è piaciuta sin dall’inizio questa canzone. >> esclama Sarah.
<< Anche a me, soprattutto la parte iniziale. >>
<< Esatto. >> concorda Sarah.
<< Gabe, a te piace questa canzone?”
<< Sì, è carina. >> risponde Gabe.

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Capitolo 11
*** Il più bel 4 luglio della mia vita ***


11

Il più bel 4 luglio della mia vita





È il 4 luglio, giorno in cui si festeggia l’Indipendenza degli Stati Uniti.
Tutti gli anni, in questo giorno, le due famiglie si riuniscono per pranzare a casa dei Bennet, cuocendo carne alla griglia e cantando canzoni.
Di sera, invece, i giovani Darcy organizzano una festa, alla quale si può accedere con addosso qualcosa che ricordi i tre colori della bandiera americana: blu, bianco e rosso.
A casa Bennet, verso le 13, i giovani si stanno godendo la splendida giornata d’inizio luglio nel patio, a sedere sui divanetti. Le signore, invece, stanno chiaccherando a sedere dal tavolo in veranda, e i loro mariti stanno cuocendo la carne al barbecue.
<< A quest’ora, tra due settimane, saremo alle Bahamas. >> salta su Effie.
<< Se continuiamo a dirlo e a pensarci, il tempo non passerà mai. >> interviene Sarah.
<< Sì, infatti. >> concorda Gabe.
<< Godiamoci questo giorno e anche tutti gli altri, e quando sarà il momento, finalmente partiremo per il paradiso. >> esclama Tibbie.
<< Esatto. >> dice Oliver.
<< A proposito, io comincio ad avere un po’ di fame. >> aggiunge.
<< Anch’io. >> salta su Finn.
Finn guarda suo padre e il signor. Bennett, e chiede loro:
<< Tra quanto si mangia? Cominciamo ad avere fame. >>
<< Tra una decina di minuti, più o meno. >> risponde il signor Darcy.
<< Okay. >>
<< Io non ce la faccio più, vado a prendere qualche stuzzichino dal tavolo. >> esclama Sarah, alzandosi dal divanetto e dirigendosi verso il tavolo.
<< Ti faccio compagnia, sorellina. >> dice Effie, alzandosi anche lei e raggiungendo la sorella.
Mentre mangiucchiano qualcosa, le due sorelle chiacchierano.
<< Mi manca un po’ Daniel. >> esclama improvvisamente Effie.
<< Per forza, siamo venute via da Las Vegas soltanto ieri. È normale che ti manchi. >>
<< Già. >>
<< E poi secondo me avete fatto bene a volere rimanere amici. Sarebbe stato assurdo continuare. >>
<< Già. È stata una decisione di entrambi. >>
Subito dopo la carne alla griglia, come ogni anno, da tradizione, le due famiglie intonano l’inno nazionale.

Più tardi, nel primo pomeriggio, i figli sono nella stanza relax, così chiamata dalla famiglia Bennet. I ragazzi stanno giocando a biliardino, Finn e Gabe contro Dylan e Oliver, mentre le ragazze stanno chiacchierando sul divano.
I fratelli Darcy perdono contro i fratelli Bennet, perché Finn era distratto a guardare Sarah.
Finita la partita, Finn le manda un sms con scritto:
“Ho bisogno di parlarti. Urgentemente!”
“Ok. Dove vuoi andare a parlare?”
“Dove vuoi tu. Basta che siamo soli e riusciamo a parlare per bene.”
“Ok. Ci vediamo in camera mia tra pochi minuti! Io mi avvio adesso, tu aspetta qualche minuto e trova qualche scusa per andartene.”
“Ok.”

Cinque minuti dopo, Finn è arrivato in camera di Sarah, dopo che è venuto via dalla stanza relax ed aver trovato una scusa. Quando entra, chiude la porta a chiave, in modo che nessuno possa entrare, e chiama Sarah a bassa voce.
<< Eccomi. >> dice Sarah, sbucando fuori.
<< Allora, di cosa volevi parlarmi urgentemente? >> gli chiede lei, avvicinandosi a lui.
<< Ho capito. >>
Sarah sorride e, qualche secondo dopo, gli chiede:
<< E? >>
Finn aspetta qualche secondo e, dopo aver fatto un respiro profondo, dice:
<< Provo qualcosa per te. >>
<< E ne sono sicuro al centouno per cento. >> aggiunge.
<< Davvero? >> gli chiede lei, sorridendo.
<< Sì. >>
Finn si avvicina a lei e, guardandola dritta negli occhi, le canta la sua canzone preferita:
<< I'm overboard and I need your love, pull me up
I can't swim on my own, it's too much
Feels like I'm drownin' without your love
So throw yourself out to me… my lifesaver. >>
Sarah gli sorride e, dopo essersi guardati intensamente negli occhi, si baciano.
<< Adesso posso dirti ufficialmente che avevi ragione tu. Sono in competizione con Gabe. >> esclama lui.
<< È bello sentirsi dire di aver ragione ogni tanto. >>
<< Allora, anche tu provi qualcosa per me, vero? >>
<< Scemo, è ovvio che provo qualcosa per te. Come potevi pensare il contrario? >>
Finn le sorride, e le aggiunge:
<< Adesso dovrò scegliere tra uno di voi due. E non provare a mettermi fretta, perché ci vorrà parecchio tempo. >>
<< Okay. Ti prometto che non ti farò nessuna pressione. >>
<< Grazie. >>
Finn fa per baciarla un’altra volta, ma lei si tira indietro e gli dice:
<< Torniamo dagli altri, altrimenti s’insospettiranno. >>
<< Okay. >>
Finn e Sarah ritornano nella stanza relax, ma non c’è più nessuno. Così girano un po’ per la casa e li trovano in piscina.
<< Eccovi finalmente! Dov’eravate spariti? >> esclama Tibbie.
<< Ci siamo messi a giocare con Cinderella. >>
<< Ah, okay. >>
<< Venite in acqua! Si sta benissimo! >> dice loro Oliver.
Cinderella è il nome che Effie ha dato all’Akita, la cagnolina che i fratelli e le sorelle le hanno regalato per il compleanno.
Finn e Sarah si tolgono i vestiti, rimanendo in costume da bagno, e si buttano in acqua.
Una volta in acqua, Gabe si avvicina a lei e, parlando a bassa voce, le chiede:
<< Cos’è successo veramente con Finn? >>
<< Finalmente ha capito. >>
<< E? >>
<< Prova a indovinare. >>
<< Avevamo ragione noi? >>
<< Ovvio. Solo che lui è stato un tantino tardo, come dici tu, a capirlo. >>
<< Quindi adesso sceglierai uno di noi due? >>
<< Sì. E ti dico la stessa cosa che ho detto anche con lui. Non provare a mettermi fretta, perché ci vorrà parecchio tempo’. >>
<< Okay. Prenditi pure tutto il tempo che vuoi. Io sono sempre qui, anche come semplice amico. >>
<< Grazie. >>

Circa una mezz’ora dopo, Sarah sale dall’acqua e si va a sdraiare sul lettino per prendere il sole.
Mentre sale, i fratelli Darcy la guardano e lei sa di essere guardata da loro. Ormai c’è anche quasi abituata.
Dylan se ne accorge, così sale anche lui e si sdraia sul lettino accanto a Sarah.
<< Hey, sorellina. Posso farti una domanda? >>
<< Ehm… sì. >>
<< Non è che hai un ménage à trois con Finn e Gabe? >>
Sarah si tira su ed esclama:
<< Cosa? >>
<< Hai capito benissimo. Sei grande abbastanza da capire cosa vuol dire. Voglio che tu mi risponda sinceramente. >>
<< Che cosa ti fa pensare che io abbia un… ménage à trois con Finn e con Gabe? >>
<< Dal modo in cui ti hanno guardata quando sei uscita dall’acqua. Ti stavano praticamente mangiando con gli occhi. Conosco quel tipo di sguardo, sorellina. C’è qualcosa sotto. >>
<< Non faccio assolutamente niente con loro due. Sai che io non sarei mai capace di fare queste cose, e sai anche che tutti noi siamo come dei fratelli. >>
<< Sì, lo so, ma i loro sguardi erano strani, diversi. Dimmi la verità, Sarah. Tu provi qualcosa per loro? E loro provano qualcosa per te? >>
<< Vuoi davvero la verità? So già che mi dirai che sto sbagliando e tante altre cose che immagino già. >>
<< Sì, sono tuo fratello maggiore e voglio che tu sia totalmente sincera con me. >>
<< Okay. >>
Sarah fa un respiro profondo e poi sputa il rospo:
<< Da un mese a questa parte sono attratta sia da Finn che da Gabe. Non so come sia iniziato tutto, non so come mi sono ritrovata a questo punto, so solo che adesso mi tocca fare una scelta. Loro due provano la stessa cosa per me, come hai ovviamente capito. >>
Dylan sceglie bene le parole da dire alla sorella prima di risponde, e poi dice:
<< In effetti, è vero, stai sbagliando, però se il tuo cuore ti dice così, non devi fare altro che ascoltarlo. Come si dice: al cuore non si comanda. >>
<< Grazie, fratellone. >>
<< Posso farti un’altra domanda? >>
<< Sì. >>
<< Gli hai già baciati? >>
<< Sì, entrambi. Gabe a Las Vegas, sotto l’Arco di Trionfo, e Finn poco fa. Mi ha detto di aver capito di provare qualcosa per me. È un po’ tardo, poverino. Gli c’è voluto un mese per capirlo. Della serie, meglio tardi che mai. >> risponde Sarah.
<< Sì, infatti. Non lo facevo così tardo a capire cosa si prova per una persona, pensavo fosse molto più rapido. >>
Sarah lo guarda come per dire: hai ragione.
Non parlano per qualche secondo e poi lui interviene dicendo:
<< Va beh, sorellina, fai la scelta che ti sembra più giusta e ascolta il tuo cuore, mi raccomando. >>
<< Lo farò. >>
Sarah si sdraia di nuovo e poco dopo Dylan, voltandosi verso di lei, dice:
<< Comunque… non ti preoccupare, non dirò niente a nessuno di te, Finn e Gabe. Promesso. >>
Sarah si volta verso di lui e risponde:
<< Grazie. >>
<< Di niente. >>

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Capitolo 12
*** I pro e i contro ***


12

I pro e i contro




La sera del giorno stesso, durante la festa in casa Darcy, mentre Sarah sta parlando con alcune ragazze della sua classe, incrocia lo sguardo prima di Gabe e poi di Finn.
Decide così di mandare un sms a entrambi. A Finn scrive:
“Ci vediamo in camera tua tra cinque minuti. Ho bisogno di parlare con te e Gabe.”
A Gabe, invece, scrive:
“Ci vediamo in camera di Finn tra cinque minuti. Ho bisogno di parlare con te e tuo fratello.”

Cinque minuti dopo, in camera di Finn, Sarah ha chiuso la porta a chiave dopo che tutti e tre erano già nella stanza.
<< Allora, di cosa volevi parlarci? >> le chiede Finn.
Sarah fa un respiro profondo e poi inizia il discorso dicendo:
<< Vi ho fatto venire qui per parlare con voi due insieme, una volta per tutte. Finora non è mai successo, così volevo farlo. Come ovviamente sapete, entrambi mi piacete ed io piaccio a entrambi, e dobbiamo risolvere questa cosa, perché non possiamo andare avanti così. >>
<< Vai avanti, ti ascoltiamo. >> le dice Finn.
<< Io dovrò fare una scelta e, come vi ho già detto, non dovete mettermi pressione, perché mi servirà molto tempo. >>
<< Hai tutto il tempo che ti serve, Sarah. >> le dice Gabe.
<< Bene, ma non è di questo che vi voglio parlare, ma del fatto che non voglio assolutamente vedervi litigare, o addirittura fare a botte per me. Voi siete fratelli e non voglio che roviniate il vostro rapporto per me, okay? >>
<< Okay. >> dice Finn.
<< Okay. >> dice anche Gabe.
<< Me lo promettete? >>
<< Sì, te lo prometto. >> risponde Gabe.
<< Te lo prometto anch’io. >> risponde anche Finn.
<< Spero che manteniate questa promessa. >>
<< Sarà così. >> la assicura Finn.
<< Non ti devi preoccupare. >> le dice Gabe.
Sarah non è tanto sicura della promessa dei fratelli Darcy, ma decide di dar loro fiducia, in un modo o nell’altro.

Più tardi, dopo la mezzanotte, Sarah è in camera sua, tutta tranquilla a suonare il piano e a cantare.
<< Imagine there's no heaven
It's easy if you try
No hell below us
Above us only sky. >>
Intanto entra Finn, e Sarah smette subito di suonare, e si volta verso la porta.
<< Ciao. >> la saluta lui.
<< Hey >>
<< Perché sei qui? >>
<< Volevo suonare un po’. >>
<< E cosa stai suonando? >>
<< Imagine. >>
<< Posso farti compagnia? >>
<< Sì, siediti pure. >> risponde lei, spostandosi un po’ per fare a posto a Finn.
<< Riprendi pure a suonare e a cantare. >> le dice lui, sedendosi.
<< Okay. >>
Sarah mette le mani sul pianoforte e riprende a cantare e a suonare da dove si era fermata.
<< Imagine all the people
Living for today. >>
<< Imagine there's no countries
It isn't hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace. >> canta insieme a Finn, mentre si guardano.
Continuano a cantarla fino alla fine, poi passano a un’altra canzone, Let it be.
<< When I find myself in times of trouble
Mother Mary comes to me
Speaking words of wisdom, let it be. >>
<< And in my hour of darkness
She is standing right in front of me
Speaking words of wisdom, let it be.
Let it be, let it be
Whisper words of wisdom, let it be. >> cantano ancora insieme.
Anche questa continuano a cantarla fino alla fine e poi passano ad un’altra ancora, True colors.
<< Aspetta! Questa non me la ricordo. Come fa? >>
<< You with the sad eyes
Don't be discouraged
Oh I realize
It's hard to take courage
In a world full of people
You can lose sight of it all
And the darkness inside you
Can make you feel so small. >> canta e suona Sarah.
<< Ah sì, ricordo. >>
Sarah e Finn cantano il ritornello insieme e si guardano fissi negli occhi.
<< But I see your true colors
Shining through
I see your true colors
And that's why I love you
So don't be afraid to let them show
Your true colors
True colors are beautiful,
Like a rainbow. >>
Sarah finisce di suonare le note prima del secondo verso, toglie le mani dalla tastiera e si volta verso Finn.
Lui le sorride e lei gli dice:
<< È stato bello cantare con te. >>
<< Sì, è stato bello. >>
Si guardano e poi lei gli propone di ritornare giù alla festa.

Il giorno dopo, nella mattinata, Sarah è tranquilla, nella terrazza della sua camera. È seduta su una sedia sotto l’ombrellone, con un bicchiere di tè alla pesca, sul tavolino accanto a lei.
Sta facendo una lista dei pro e contro di Finn e Gabe. Per entrambi ci sono sia molti pro che molti contro.
Sarah è sempre più confusa ogni giorno che passa e non ha la più pallida idea di chi scegliere.
Forse è troppo piccola per fare una scelta così importante e difficile, o forse è soltanto troppo spaventata.
Poco dopo, mentre lei è tra mille pensieri, arriva Dylan.
<< Ciao, sorellina. Che fai? >>
<< Ciao, Dylan. Sto facendo una lista dei pro e contro di Finn e Gabe. Forse mi aiuterà a decidere. >>
<< Wow. >> dice lui, stupito, sedendosi sulla sedia, accanto a lei.
<< Fa vedere. >> aggiunge.
<< Non male, sorellina. >> esclama Dylan, leggendo la lista.
Finito di leggerla, guardando la sorella dice:
<< Spero che ti aiuti veramente con la tua scelta. >>
<< Lo spero anch’io. >>
<< Posso aiutarti in qualche modo? >>
<< Come puoi aiutarmi a prendere una decisione che solo io posso prendere? >>
<< Non lo so. Posso sempre farti alcune domande. Ad esempio: chi è stato il primo per cui hai provato attrazione? >>
<< Finn. Ma solo perché è successa una cosa prima con lui che con Gabe. >>
<< Cosa? >>
<< Il cinque giugno, in casa loro. Prima di entrare, mi sono fermata a parlare con Gabe del regalo di Finn ed Effie. Ci siamo tutti bagnati, con l’acqua che usciva dal tubo con cui stavano lavando le loro auto. A un certo punto, io e Finn ci siamo ritrovati per terra, uno sopra l’altro. Entrambi abbiamo provato una sensazione che non avevamo mai provato prima. È stato da lì che è iniziato tutto. >> confessa Sarah.
<< Capisco, ma non capisco come mai proprio da lì sia iniziato tutto. È da tantissimi anni che li conosciamo, sono sempre stati vicino a noi da allora, perché proprio dal quel momento hai iniziato a provare qualcosa per lui? >>
<< Non lo so. Forse in quel momento l’ho visto sotto un’altra luce. Non lo so. So solo che adesso sto diventando pazza, anzi, forse lo sono già. >>
<< E per quanto riguarda Gabe? È successa una cosa del genere anche con lui? >>
<< Sì. L’otto giugno siamo andati a vedere Cinderella e Sparky nel negozio e, mentre giravamo con loro, si sono arrotolati i guinzagli e ci siamo ritrovati appiccicati. Anche lì è successa la stessa cosa. La stessa strana sensazione provata con Finn. >>
<< Okay. Quindi situazioni simili e stessa strana sensazione. E se fosse perché loro sono gli unici ragazzi che conosci bene al di fuori di me e di Oliver? >>
<< Cosa c’entra? Sai quanti di quei ragazzi carini ci sono a scuola? Potrei fare una lista. >>
<< Immagino. Quindi non hai proprio neanche la minima idea di chi scegliere? >>
<< Già. Mi piacciono entrambi e se fosse per me gli sceglierei tutti e due, ma non sarebbe una cosa fattibile. >>
<< Già. E poi uno dovrà per forza rimanere deluso, mentre l’altro sarà felice perché tu l’hai scelto. Infatti, è proprio per questo che io non vorrei mai essere uno dei due scelti, ma chi fa la scelta, perché così non rimarrei deluso, perché sarei io a dover scegliere, quindi ritieniti fortunata. >>
<< Se la metti così sembro veramente fortunata, ma non immagini neanche la difficoltà di scegliere. >>
<< Già, non la immagino. >>
<< E poi credo di essere un po’ troppo piccola per prendere già queste decisioni così importanti, visto che ho avuto soltanto una storiella di sei mesi, l’anno scorso, e un’altra l’anno prima, durata poco più di un mese. Praticamente sono ancora acerba. >>
<< Sì, penso anch’io che tu sia un po’ troppo piccola, ma è capitato e sei costretta a scegliere. Però ricordati che c’è sempre una terza possibilità. >>
<< Cioè? >>
<< Scegliere nessuno dei due. Nessuno viene ferito e tu ti complicheresti molto meno la vita, ma sarebbe anche troppo facile. >>
<< Sì, infatti. >>
<< Poi potrei anche chiederti: chi ti fa sentire più desiderata? >> le chiede Dylan, poco dopo.
<< Dylan, non voglio parlare di certe cose con te. >>
<< Dai che sei grande abbastanza per cominciare a parlarne, anche con il tuo fratellone. >>
<< Comunque… Finn, credo. Lui è più grande e quindi anche più esperto rispetto a Gabe. Lui mi fa sentire protetta. >>
<< Quindi metti un pro per Finn e un contro per Gabe. Prova a porti altre domande, vedrai che ti saranno d’aiuto. >>
<< Ci proverò, fratellone. Ora, però, lasciami pensare da sola. >>
<< Okay, allora adesso vado. >>
Dylan si alza dalla sedia e se ne va.
Poco dopo Sarah riceve un sms da Finn, con scritto:
“Ciao! Come va? Allora oggi pomeriggio tutti a Venice?”
“Sì sì, alle 15.30 qui.”
“Ok. Ciao!”
Sarah continua la sua lista di pro e contro, e beve un sorso di tè.

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Capitolo 13
*** Un patto tra amici ***


13

Un patto tra amici





Nel pomeriggio, i giovani Darcy e i giovani Bennet sono a Venice Beach.
Dylan, Oliver, Finn e Gabe sono nella palestra, la Muscle Beach Gym, mentre le ragazze stanno passeggiando sul lungomare.
Alla Muscle Beach Gym, Oliver si è allontanato, così Dylan ne approfitta per parlare con Finn e Gabe.
<< Allora, ragazzi… vi piace sul serio mia sorella? >> chiede loro Dylan.
Finn e Gabe lo guardano perplessi.
Come fa a saperlo? Chi gliel’ha detto? È stata Sarah? L’ha capito da solo?
<< Non fate quelle facce. So tutto. Sarah me l’ha detto. >>
<< E perché te l’ha detto? Sarebbe dovuto essere un segreto. >> domanda invece Finn.
<< Me l’ha confessato lei. Ieri in piscina ho notato come la guardavate, mentre saliva dall’acqua, così le ho chiesto cosa c’è tra voi. >> risponde Dylan.
<< Sappi che mi piace veramente tua sorella. >> dice Finn, qualche secondo dopo.
<< Anche a me. >> dice Gabe.
<< Non vorrei mai e poi mai ferirla. In nessun modo. Le voglio troppo bene per farlo. >> aggiunge Finn.
<< Anch’io. Sono troppo legato a lei per spezzarle il cuore. >> dice anche Gabe.
<< Bene. Però vi chiedo solo di non metterle fretta. Per lei è molto difficile ed è anche troppo piccola per prendere una decisione così importante. >> dice loro Dylan.
<< Sì, lo sappiamo e gliel’abbiamo anche già detto. Non le metteremo fretta in nessun modo. Aspetteremo tutto il tempo. >> afferma Finn.
<< Okay, perfetto. >>

Più tardi, le ragazze arrivano alla palestra e informano i ragazzi che vanno a prendere il sole in spiaggia.

Un’oretta dopo, circa, i ragazzi le raggiungono.
<< Eccovi finalmente. Pensavamo che vi avessero fatto a pezzi tutti quei super muscolosi. >> esclama Effie.
<< Ma figurati. >> afferma Oliver.
Quando i ragazzi mettono i loro teli sulla sabbia, vicini alle ragazze, gli sguardi di Finn, Gabe e Sarah s’incontrano.

Una mezz’oretta dopo Finn, Gabe e Sarah decidono di andare a passeggiare sulla spiaggia, così i fratelli Darcy le possono parlare.
<< Era proprio necessaria questa passeggiata sulla spiaggia? Potrebbero insospettirsi. >> domanda Sarah.
<< Chi? Dylan? Che sa già tutto. >> chiede Gabe.
<< L’avete scoperto? Scommetto che ve l’ha detto lui quando eravate in palestra? >>
<< Scommetti bene. Perché gliel’hai detto? Non doveva rimanere tutto un segreto? >> chiede Finn.
<< Sì, ma lui se n’è accorto che mi fissavate. Non potevo mentirgli, è mio fratello. >>
<< L’importante è che lui non interferisca con la tua decisione e che non vada a spargere la voce. >> dice Finn.
<< Non vi preoccupate, non succederà. >>
<< Bene. >> dice Finn.
<< Sarà meglio. >> dice invece Gabe.
<< Adesso voi due dovete promettermi una cosa. >>
<< Cosa? >> chiedono i fratelli Darcy, nello stesso momento.
<< Nessuno di voi due deve provarci con me, in nessun modo. Gli scambi di sguardi vanno bene, ma provare a baciarmi e cose varie no. Me lo promettete? >>
<< Sì, te lo prometto. >> risponde Gabe.
<< Te lo prometto anch’io, Sarah. >> risponde anche Finn.
<< Giuratemelo. >>
<< Io, Finn Darcy, giuro solennemente di non provarci con te, Sarah Bennet. >> afferma Finn, mettendosi la mano destra sul cuore.
<< Io, Gabe Darcy, giuro solennemente di non provarci con te, Sarah Bennet. >> afferma anche Gabe, mettendosi anche lui la mano destra sul cuore.
<< Bravi. >>
Anche stavolta Sarah non è proprio convinta della promessa dei ragazzi, anche se hanno giurato, ma crede loro comunque.

Venerdì sera, la famiglia Darcy è invitata a cena a casa dei Bennet per le 20.
<< Allora, ragazzi, siete pronti per partire? >> chiede la signora Darcy.
<< Sì. >> rispondono tutti.
<< È ovvio che siamo pronti, mamma. Non vediamo loro. >> aggiunge Finn.
<< Siamo già là con la mente, Christy. >> dice Sarah.
<< È vero. È da quando è finita la scuola che non vediamo l’ora di andarci. >> dice invece Effie.
<< Posso confermarlo. >> afferma Gabe.

Più tardi, a cena finita, Sarah fa finta di far cadere il tovagliolo sotto il tavolo, così, poco dopo, dà un colpo prima alla gamba di Finn e poi a quella di Gabe.
Anche loro fingono di aver fatto cadere qualcosa sotto il tavolo e raggiungono Sarah.
<< Perché ci hai fatto venire qui sotto? >> le chiede Finn.
<< Perché volevo dirvi che ho finito la nuova canzone. Se volete, andiamo in camera mia e ve la faccio sentire? >>
<< Sì. >> risponde Finn.
<< Sì, andiamo, dai. >> risponde invece Gabe.
I tre amici, con una scusa, salgono in camera di Sarah.
Una volta entrati, chiudono la porta a chiave e si avvicinano al piano.
Sarah si siede sullo sgabello, mentre i fratelli Darcy si appoggiano con le braccia sul piano, uno a sinistra e uno a destra.
Sarah fa un respiro, guarda Finn e Gabe per un secondo, e poi inizia a suonare e a cantare.
<< Allora? >> chiede Sarah, finita la canzone.
<< Io lo dicevo che quella canzone che stavi scrivendo parlava di qualcuno. >> esclama Finn.
<< Immaginavo che parlasse di me e Finn. >> dice Gabe, sorridendole.
<< Sì, ma vi è piaciuta? >>
<< Sì, è ovvio. >> risponde Finn.
<< Sì. >> risponde anche Gabe.
Sarah sorride loro, soddisfatta.

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Capitolo 14
*** Finalmente in paradiso ***


14

Finalmente in paradiso





È finalmente arrivato il 18 luglio, giorno tanto atteso dai giovani Bennet e dai giovani Darcy per andare alle Bahamas.
L’Atlantis Paradise Island non è un hotel, perché se lo fosse, sarebbe molto, ma molto più piccolo. In realtà è un resort e parco acquatico, ed è talmente grande che si trova su un’intera isola, la Paradise Island.
Non si riesce neanche a descrivere la bellezza infinita di questo posto.
È un vero e proprio paradiso.
Tutti alloggeranno al The Cove Atlantis, in una Penthouse Suite, con due camere da letto, con letto matrimoniale, due bagni, due soggiorni e una sala da pranzo.

Il volo è alle 7, con arrivo a Nassau per l’ora di pranzo, circa, e i ragazzi saranno al LAX alle 5 per fare il check-in.
Mentre sono all’aeroporto per fare il check-in sono tutti un po’ rimbambiti.
<< Odio essere in piedi prima dell’alba. Mi rende nervosa e scontrosa. >> esclama Sarah.
Finn si avvicina all’orecchio di Sarah e, a bassa voce, le dice:
<< Ma non ti rende meno bella. >>
Sarah lo guarda e gli sorride.
<< Odiamo tutti svegliarci molto presto, sorellina, ma pensa che almeno arriveremo in un vero e proprio paradiso. >> afferma Oliver.
<< Già. >> concorda Sarah.
<< Appena arriviamo, voglio spaparanzarmi in piscina. >> dice Oliver.
<< Ti seguo a ruota, amico. >> salta su Gabe.
<< Beh, intanto una bella dormita possiamo farcela in aereo. >> interviene Effie.
<< Io la faccio. >> esclama Tibbie.
<< Siamo in due, sorella. >> dice Effie.

Più tardi, in volo.
<< Oh mio Dio! È così eccitante! Questa è la nostra prima vacanza senza genitori. >> esclama Sarah.
<< Beh, tecnicamente la prima è stata a Las Vegas, anche se è durata solo pochi giorni. >> la corregge Dylan.
<< Sì, è vero. Allora questa è la nostra prima vera vacanza senza genitori. >>
<< Questa volta, ragazzi, sento che rimorchieremo. >> salta su Oliver.
<< Io a Las Vegas l’ho fatto. >> dice Dylan.
<< Anch’io. >> dice Effie.
<< Io non ho rimorchiato nessuno solo perché sono troppo piccola, e poi a Las Vegas ci sono più che altro degli adulti. >> interviene Tibbie.
<< Beh, sorellina, non sei poi così piccola, hai tredici anni. Sono convinta che i ragazzini della tua età ci proverebbero con te. >> le dice Sarah.
<< Hey, hey, hey! Andiamoci piano, okay? La mia sorellina non deve toccarla nessuno! È ancora troppo piccola per avere qualcuno che la rimorchia. Diamo tempo al tempo. >> salta su Dylan.
<< Dai, fratellone, sono un’adolescente adesso, non sono più una bambina. Ho anche il ciclo da ben due anni. >> gli dice Tibbie.
<< Ma se fino a due-tre anni fa giocavi ancora con le bambole. >>
<< Due anni fa. Ho smesso di giocarci a undici anni. >>
<< Appunto. >>

A pochi chilometri dall’isola.
<< Siamo arrivati! Vedo l’hotel! Guardate! >> esclama improvvisamente Sarah, notando l’Atlantis Paradise Island da lontano.
I ragazzi cercano di guardare fuori dal finestrino e lo vedono.
<< È vero, eccolo. >> esclama Finn.
<< È bellissimo. >> dice Gabe, voltandosi poi verso Sarah per guardarla e sorriderle.
<< È enorme. >> dice invece Dylan.
<< Ci stiamo avvicinando sempre di più, ragazzi. >> salta su Effie.
Improvvisamente la voce di una delle hostess dice, in varie lingue, che stanno per atterrare a Nassau e di allacciare le cinture di sicurezza.

Una volta dentro la Cove Atlantis, i ragazzi si guardano intorno, meravigliati.
<< Adoro questo posto. >> esclama Sarah.
<< Anch’io. >> concorda Effie.
<< È il più bel resort che io abbia mai visto. >> dice Finn.
<< Sapevo fosse bellissimo, ma bisogna essere qui per definirlo veramente. L’aggettivo bellissimo è sprecato >> dice invece Gabe.
<< Già. È favoloso, meraviglioso, fantastico, e tanti altri aggettivi positivi che si potrebbero dare a questo posto magico. >> afferma Sarah.
Finn e Gabe la guardano e le sorridono e lei restituisce loro lo sguardo.

Più tardi, nella suite delle ragazze, la numero 2570. Appena entrate trovano lì le loro valigie, portate dai fattorini, e iniziano a esplorare la suite.
<< È bellissima questa suite. >> esclama Sarah.
Sarah e Tibbie sono nella sala a destra, mentre Effie è in quella a sinistra.
<< Adoro questa tappetto. Venite a vedere ragazze! >> esclama Effie.
<< È vero, è bellissimo. >> concorda Sarah, raggiungendo la sorella maggiore insieme a Tibbie.
<< È bellissimo anche l’abbinamento del fuxia del tappetto con quello della poltrona. >> dice Tibbie.
<< Sì. >> concorda Effie.
<< Andiamo a vedere le camere. >> esclama Sarah.
Le ragazze si catapultano subito a cercare le due camere.

Una mezz’ora dopo, circa, i ragazzi vanno a mangiare qualcosa di veloce, per poi buttarsi subito in piscina. Vanno a mangiare allo Shark Bites.
<< Mangiamo qualcosa di veloce, così possiamo andare in piscina e buttarci subito in acqua. >> esclama Gabe.
<< Assolutamente. Non vedo l’ora di farmi un bel bagno. >> dice Finn.
<< Non dirlo a me, sto morendo di caldo. Sono tutta sudata. >> esclama Sarah.
<< Lo siamo tutti, sorellina. Ci saranno più di trenta gradi ed è l’ora in cui fa più caldo. >> le dice Effie.
<< Già. >>
Poco dopo arriva un cameriere e ordinano da mangiare.

Più tardi, finito di pranzare, i ragazzi decidono di andare alla Mayan Temple pool, vicinissimo a dove hanno mangiato.
Appoggiano i loro zaini accanto ai pochi sdrai liberi che hanno trovato, tirano fuori gli asciugamani e li occupano mettendoceli sopra. Subito dopo si buttano in acqua.
<< Che bello. Si sta benissimo. >> esclama Sarah.
<< Io sto in acqua per un’ora, ragazzi. Non mi muovo da qui. >> dice invece Effie.
<< Siamo in due, sorella. >> concorda Tibbie.
Sarah si guarda intorno, vede subito le cascatelle d’acqua e dice:
<< Io vado dalle cascatelle, ragazzi! Ci si vede! >>
Si avvia e intanto gli altri si guardano intorno, per capire di quali cascatelle parlasse Sarah.
<< Intende quelle? >> domanda Finn.
<< Vado anch’io! >> esclama improvvisamente Finn, raggiungendo Sarah.

Sarah arriva a una delle cascatelle e ci si mette subito sotto.
Mentre l’acqua le scivola lungo tutto il corpo, tiene gli occhi chiusi per rilassarsi.
Finn arriva e la osserva. Osserva i suoi seni, il suo piercing all’ombelico e il suo tatuaggio nella parte bassa della pancia.
A un certo punto lei apre gli occhi e, vedendo che Finn la fissa, gli chiede:
<< Che ci fai qui? Perché mi stai fissando? >>
<< Perché sei bellissima. >> le risponde, mettendosi accanto a lei.
<< Finn. >>
<< Non ho provato a baciarti, Sarah. Questo non infrange il patto. >>
<< È vero, però mi mette in imbarazzo. >>
Finn le sorride e lei gli restituisce il sorriso.
Gabe intanto li guarda e in lui pervade la gelosia.
<< Scommetto che alla fine di tutto sceglierà lui. Sta più tempo con lui che con me. Ma perché dovrebbe scegliere lui e non me? Lui ci ha messo un’eternità per capire se provava o no qualcosa per lei, mentre io l’ho capito subito. >> si chiede Gabe, fra sé e sé.
Dylan si avvicina a Gabe e, guardando con lui la sorella e Finn, gli chiede:
<< Sei geloso, eh? >>
Gabe lo guarda per un attimo, poi si volta verso di lui e risponde:
<< Sì. Credo che lei passi più tempo con lui che con me. >>
<< Questo non vuol dire niente. Non ti scoraggiare, Gabe. Lei non ha ancora scelto. >>
<< Già, ma scommetto che sceglierà lui. >>
<< Non si sa, ma quella lista dei pro e dei contro che aggiorna sempre, la aiuterà credo. >>
<< Lista dei pro e contro? Cos’è? >> chiede Gabe, confuso.
<< Quella che ha iniziato a fare qualche settimana fa. Non ne sapevi niente? >>
<< No, lei non ci ha detto niente. >>
<< Ah, scusa, pensavo ve ne avesse parlato. >>
<< No, non l’ha fatto. >>
<< Forse non te l’avrei dovuto dire, anche se lei non mi ha detto di non dirvelo. Spero di non aver detto qualcosa che non avrei dovuto dire. >> afferma Dylan.
Gabe lo guarda, senza sapere cosa dire, poi si volta verso Finn e Sarah, continuando a osservarli.

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Capitolo 15
*** La sfida ***


15

La sfida





Dopo un’ora, i ragazzi cominciano a venire su dall’acqua e si sdraino sui lettini, completamente rilassati e per niente stanchi.
<< Ho proprio voglia di andare a fare gli scivoli al tempio dei Maya. >> esclama Finn, guardando verso il Mayan Temple.
<< Anch’io. Andiamo, ragazzi? >> propone Sarah.
<< Io vengo. >> risponde Effie.
<< Anch’io. >> dice Tibbie.
Sarah, Finn, Effie e Tibbie si sono già alzati dai lettini, e quest’ultima chiede:
<< Voi venite, ragazzi? >>
<< Io sì. >> risponde Gabe, alzandosi.
Si alzano anche Dylan e Oliver e raggiungono tutti il Mayan Temple.
Prima di salire, Effie chiede:
<< Quale dei tre scivoli scegliamo? Leap of Faith, Challenger Slides o Serpent Slide? >>
<< Io il Challenger Slide. Chi vuole sfidare me? >> chiede Finn.
<< Io! >> si offre Sarah.
<< Io vado a fare il Leap of Faith. >> dice Effie.
<< Anch’io. >> dice Tibbie.
Ognuno sceglie tra il Leap of Faith, Challenger Slides e il Serpent Slide.
Prima optano tutti per il Leap of Faith e il Challenger Slides e poi anche il Serpent Slide.
Finn e Sarah si sfidano, seguiti da Oliver e Gabe, mentre Effie, Tibbie e Dylan scelgono il Leap of Faith.
Dal Leap of Faith, Effie è seduta all’inizio dello scivolo e aspetta il verde per scendere.
Appena è verde, si protende in avanti e scende subito.
<< Vado io, vado io adesso! >> esclama Tibbie, euforica.
Lo stesso fanno Tibbie e Dylan.
Dai Challenger Slides, invece, Sarah, un po’ preoccupata, guarda la lunghezza degli scivoli, e Finn le chiede:
<< Che c’è? Hai paura? >>
<< No, non ho paura. >> risponde Sarah, voltandosi verso di lui.
Finn si mette a sedere all’inizio dello scivolo e, dopo essersi voltato verso Sarah, le dice:
<< Dai, mettiti a sedere che così possiamo iniziare la sfida. >>
<< Okay. >>
Anche lei si mette a sedere all’inizio dello scivolo.
Si voltano per guardarsi un attimo e il bagnino dice loro:
<< Potete andare. >>
Si sporgono entrambi in avanti e scivolano subito giù.
Mentre scendono, urlano entrambi, ma Sarah molto più di Finn.
Appena arrivano in fondo, si tirano su dall’acqua e guardano subito i secondi.
<< Sì, ho vinto io! >> esclama Finn.
<< Di soli due secondi. >> esclama invece Sarah.
<< Ho comunque vinto io. >>
<< Voglio la rivincita, Finn. >>
<< Okay. >>
Intanto si sfidano Oliver e Gabe, e il vincitore è Oliver.
Finn e Sarah si sfidano di nuovo, ma vince ancora Finn.
Dopo si sfidano Sarah e Gabe, e Finn e Oliver.
Poco dopo s’incontrano tutti per le scale.
<< Oh mio Dio! È stato fantastico scendere giù da quello scivolo ed essere così vicina agli squali. >> esclama Effie, euforica.
<< Cavolo, sì! Ho avuto anche un po’ di paura, però lo rifarei mille volte. Passi da lì talmente veloce che quasi non te ne accorgi. >> esclama Tibbie, con l’adrenalina a mille.
<< Sono completamente d’accordo con le ragazze. È stato fantastico. >> afferma Dylan.
<< Finn mi ha battuta per ben due volte, però dopo ho sfidato Gabe e ho vinto io. >> salta su Sarah.
<< Dammi il cinque, sorella! >> le dice Effie, alzano il braccio e aprendo la mano.
Le due sorelle si danno il cinque e poi continuano a raccontarsi quello che hanno appena fatto.
Successivamente si alternano gli scivoli.
Dal Leap of Faith, Sarah è un po’ preoccupata del fatto che quello scivolo passa dove ci sono gli squali.
<< Se vuoi, vado prima io? >> le propone Finn.
<< Sì, dai, vai prima tu. >>Finn:“ok.”
Dopo che Finn è andato, Sarah si mette sullo scivolo, ma non è ancora molto convinta.
<< Vado io, se vuoi? >> le propone stavolta Gabe,
<< Sì, vai. >>
Sarah si sposta dallo scivolo, lasciando il posto a Gabe.
Poco dopo, si riposiziona sullo scivolo e Oliver le chiede:
<< Sei sicura stavolta? >>
<< Sì. >>
Scatta il verde e Sarah si protende in avanti e scende subito.
Mentre scende, Finn e Gabe sono già pronti ad accoglierla nella piscina di sotto.
Prima che arrivi giù, si guardano per un attimo, con aria di sfida.
<< Allora? >> le chiede Finn, una volta risalita.
<< È una figata! Voglio rifarlo! Risaliamo! >>
<< Davvero ti è piaciuto? >> le chiede Gabe, mentre stanno risalendo.
<< Sì. Non c’è motivo di avere paura. >>
Quando sono di nuovo dal singolo, Sarah si posizione all’inizio dello scivolo.
Gabe le va vicino e, a bassa voce, le dice:
<< Dai che dopo ti raggiungo, piccola. >>
<< Cosa le hai detto? >> chiede Finn.
<< Niente. >> risponde Gabe, voltandosi verso il fratello.
<< Le hai detto qualcosa invece. Cosa le hai detto? >>
<< Niente. >>
Sarah interviene e, guardando Finn, dice:
<< Mi ha soltanto detto che mi raggiunge dopo. >>
<< La raggiungi dove? >>
<< Di sotto, Finn, di sotto. >>
<< No, non credo che intendesse di sotto. >> insiste Finn.
<< E cosa avrei dovuto intendere? >> domanda Gabe.
Sarah si alza dallo scivolo e dice:
<< Ragazzi, per favore! Ci sono altre persone qui, non ci siamo solo noi. Smettetela di litigare. >>
Intanto un bambino dietro di loro, ne approfitta per scendere.
<< Non stiamo litigando, Sarah, stiamo solo discutendo. >> ribatte Finn.
<< È la stessa cosa, fratello. >> salta su Gabe.
<< Ragazzi! Cosa sta succedendo? Perché state litigando? >> interviene Oliver.
<< Non immischiarti, Oliver! >> gli urlano contro i fratelli Darcy.
Oliver non risponde e Finn guarda il fratello con aria di sfida, e gli dice:
<< Ti sfido. >>
<< Cosa? Tu mi sfidi? E a fare cosa? >> chiede Gabe, ridacchiando.
<< A scendere dallo scivolo. >> risponde Finn.
<< Accetto la sfida. >> dice Gabe, fissando il fratello.
I fratelli Darcy si dirigono verso gli scivoli per sfidarsi e Sarah li segue, preoccupata.
Intanto Oliver scende dallo scivolo, facendosi gli affari suoi.
Dai Challenger Slides, Finn e Gabe, seguiti da Sarah, arrivano agli scivoli e, anche se c’erano due bambini pronti per scendere, i due fratelli chiedono loro di spostarsi. I due bambini si tolgono subito dallo scivolo, intimiditi da Finn e Gabe, e i fratelli Darcy prendono subito il loro posto.
A guardare l’imbarazzante scena c’è Dylan, che sta aspettando che Effie e Tibbie salgano.
<< Cosa sta succedendo, Sarah? >> le chiede Dylan.
<< Finn e Gabe vogliono sfidarsi. O meglio, Finn vuole sfidare Gabe. >>
<< E perché? >>
<< Ah, questo non lo so, devi chiederlo a loro. >>
Finn e Gabe si guardano e quest’ultimo dice:
<< Io sono pronto. >>
<< Anch’io. >>
Il bagnino dice loro che possono partire, così si sporgono in avanti e scendono subito.
Appena partono Sarah scende dal Mayan Temple e va di sotto.
Quando arrivano giù, si tirano su dall’acqua e guardano subito i secondi.
<< Sì, ho vinto io! Ti ho battuto! >> esclama Finn, super euforico.
<< Non è detto che mi batterai anche con Sarah. >> gli dice Gabe.
<< Credo che lei abbia sempre preferito me a te. >>
Mentre i fratelli continuano a litigare, arriva Sarah che, appena li vede, va subito in acqua e gliene dice quattro.
<< Smettetela di litigare! Basta! Finora non avete mai litigato e non c’è motivo per cominciare a farlo ora. Vi ricordate quello che vi ho detto alla festa del quattro luglio? >>
I due fratelli fanno cenno di sì con la testa, senza dire nulla.
<< Allora ricordatevi quelle parole prima d’iniziare a litigare o a prendervi a botte, per favore. Non voglio che litighiate per me. Cazzo, siete fratelli e vi volete bene. Ve lo ripeterò ogni volta che vi vedrò litigare o anche solo che vi fulminate con lo sguardo. >> continua Sarah, più seria che mai.
<< Scusa, Sarah, la colpa è mia. Sono io che ho iniziato. >> dice Finn.
<< Sì, scusa anche da parte mia, Sarah. >> dice invece Gabe.
<< Okay, però non voglio che succeda mai più. E ora torniamo di sopra. Non dobbiamo rovinarci la nostra vacanza. >> afferma Sarah.
Sarah sapeva che prima o poi sarebbe successo una cosa simile, ma sperava non succedesse mai.

Più tardi, i ragazzi vanno al Serpent Slide, trovando tutti i canotti da due. Effie e Tibbie vanno insieme, poi Dylan e Oliver, Sarah e Finn, e Gabe da solo.
Quando Sarah e Finn sono arrivati nella vasca degli squali, iniziano a parlare un po’.
<< Cosa ti è preso prima con Gabe? >> le chiede Sarah.
<< Non lo so. So solo che a un certo punto non ci ho visto più e gli ho urlato contro. >>
<< Non mi aveva detto niente di che, però. >>
<< Lo so, però mi sono arrabbiato lo stesso. >>
<< Per noi non è facile aspettare. Dovresti cercare di capire. Noi vorremmo sapere il più in fretta possibile chi sceglierai, così finalmente uno sarà felice e l’altro si metterà l’anima in pace. >> aggiunge Finn.
<< Posso capire che per voi non sia facile aspettare, però per me non è facile scegliere. Mi piacete entrambi allo stesso modo ed è anche per questo che è difficile. Ci siete sempre stati entrambi nella mia vita. Come posso scegliere uno di voi? >>
<< Non lo so. Stai continuando la tua lista? >>
<< Sì, ma quella mi aiuta solo in parte. >>
<< Beh, meglio di niente. >>
Finn si guarda intorno e, indicando con il dito, si rivolge a Sarah e le dice:
<< Guarda! Uno squalo! >>
<< Oddio! È piuttosto preoccupante la cosa. >>
<< Dai, noi siamo qui, mentre loro sono dall’altra parte del vetro. >> la rassicura Finn.
<< Lo so, però mette paura lo stesso. >>
Più tardi Sarah rifà il Serpent Slide, ma stavolta con Gabe.
<< Scusa ancora per prima. Forse non avrei dovuto dirti quella frase, così Finn non si sarebbe incazzato. >> salta su Gabe.
<< Non c’era motivo d’incazzarsi. Siete entrambi stressati perché state aspettando che io scelga. >>
<< Beh, quello sì. Ma tu sarai stressata perché devi scegliere. >>
<< Già. >>
<< Non dovremmo litigare per una ragazza, soprattutto se si tratta di una nostra amica d’infanzia. >>
<< Già, però può sempre capitare. >>
<< Sì, purtroppo sì. >> dice Gabe, guardandosi intorno e osservando lo squalo dall’altra parte del vetro.


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Capitolo 16
*** Un'altra volta ubriaca ***


16

Un’altra volta ubriaca





Prima di cena, nella suite delle ragazze, Sarah ed Effie sono pronte, mentre Tibbie, che è stata l’ultima a farsi la doccia, non ancora.
Sarah si fa vedere dalle sorelle e chiede loro:
<< Come sto? >>
<< Benissimo. >> risponde Effie.
<< Benissimo. Visto che voi siete già pronte, aiutatemi a scegliere come vestirmi. >> risponde invece Tibbie.
<< Okay. >> dicono entrambe.
Tibbie prende un vestito e lo mostra alle sorelle, chiedendo loro:
<< Questo come vi sembra? >>
<< Carino. >> risponde Sarah.
<< Sì, carino. >> concorda Effie.
<< Okay, allora mi metterò questo. >>
<< Ma hai solo quello? >> le chiede Sarah.
<< No, però, visto che è carino, mi metto questo, così non stiamo qui due ore per decidere. >>

Nel tragitto dal Cove Atlantis al ristorante, i ragazzi sono davanti a parlare, mentre le ragazze sono dietro.
Finn si volta un attimo per guardare Sarah e anche lei lo guarda un secondo.
Più tardi, i ragazzi sono appena arrivati al Bahamian Club, ed Effie salta su, dicendo:
<< È carino questo posto. >>
<< Sì. >> concorda Tibbie.
Poco dopo arriva il cameriere, che dice loro:
<< Ciao, ragazzi. Siete pronti per ordinare? >>
<< Sì, direi di sì. >> risponde Dylan per tutti.
Il cameriere guarda per un secondo Effie e anche lei lo guarda.
Mentre i ragazzi dicono quello che prendono, il cameriere continua a guardare Effie.
Ognuno ordina qualcosa e dopo che il cameriere ha scritto gli ordini, si allontana dal tavolo.
<< Cavolo, Effie, quel cameriere non ti toglieva gli occhi di dosso. Hai fatto colpo. >> salta su Sarah.
<< Non è vero. >> dice Effie.
<< Eccome invece. Ti guardava sempre. >>
<< È vero, Eff. Sarah ha ragione. >> interviene Tibbie.

Più tardi, lo stesso cameriere arriva con alcune portate e non toglie gli occhi da Effie.
Effie e le sue sorelle si guardano per un attimo e il cameriere dice:
<< Le altre portate arrivano tra poco. >>
<< Sì sì, aveva gli occhi fissi su di te, Eff. >> esclama Sarah.
<< L’ho notato anch’io, però adesso smettila di parlare e inizia a mangiare. >> le dice Effie.

Poco dopo, durante la cena, Effie chiede:
<< Dopo cena dove andiamo? >>
<< Potremmo andare al Dragon’s. >> propone Sarah.
<< Sì, anche perché l’Aura è aperto dal martedì al sabato. >> dice Effie.
<< Voi che ne dite, ragazzi? >> chiede Sarah.
<< A me va bene. >> risponde Finn.
<< Anche a me. >> risponde anche Dylan.
<< Sì, il Dragon’s va bene. >> risponde invece Oliver.
<< Va bene. >> risponde infine Gabe.

Finita la cena, i ragazzi vanno al Dragon’s, come deciso.
Arrivati dentro il Dragon’s, c’è la canzone “Alejandro” di Lady Gaga.
<< Andiamo a prendere un tavolo, così dopo possiamo andare subito a ballare. >> salta su Sarah.
Una volta preso un tavolo, i ragazzi rimangono lì seduti e ordinano dei drink, mentre le ragazze vanno subito a ballare.
Finita la canzone “Alejandro” inizia un’altra canzone: “Blah blah blah”, di Ke$ha.
<< Mi piace un sacco questa canzone. Io vado in pista, ragazzi! >> esclama Gabe, alzandosi dal divanetto.
Gabe raggiunge le ragazze e va vicino a Sarah, ovviamente.
Sarah inizia a cantare la canzone mentre balla.
<< Coming out your mouth with your blah blah blah
Just zip your lips like a padlock
And meet me at the back with the jack and the jukebox
I don’t really care where you live at
Just turn around boy and let me hit that
Don’t be a little bitch with your chit chat
Just show me where your dick’s at. >>
Music’s up
Listen hot stuff
I’m in love
With this song
So just hush
Baby shut up
Heard enough. >>
Le ragazze e anche Gabe cantano il ritornello:
<< Stop ta-ta-talking that
Blah blah blah
Think you’ll be getting this
Nah nah nah
Not in the back of my
Car-ar-ar
If you keep talking that
Blah blah blah blah blah. >>
Gabe e Sarah sono rimasti appiccicati da quando lui è arrivato sulla pista.
Mentre ballavano, Finn li ha guardati malissimo.
Subito dopo il dj mette un’altra canzone: “Your love is my drug”, sempre di Ke$ha.
<< Questa canzone, ragazzi, la metto per tutte le ragazze presenti qui. Questa è “yUour love is my drug”, della bellissima Ke$ha! >> esclama il dj.
Mentre ballano, il dj fissa Effie.
Tibbie se ne accorge e dà un colpo sulla spalla della sorella e le indica il dj. Effie guarda verso di lui e dopo, guardando la sorella, le chiede:
<< Che c’è? >>
<< Il dj ti sta guardando. È carino. >> risponde Tibbie.
Effie lo riguarda e si accorge che la sta guardando.
Effie si volta di nuovo verso le sorelle e Gabe, e dice loro:
<< Avviciniamoci al dj, ragazzi! >>
Effie e il dj si scambiano parecchie occhiate.
Intanto gli altri raggiungono le ragazze e Gabe sulla pista.
Finn, ovviamente, balla vicino a suo fratello e a Sarah.
Le ragazze fanno una pausa, quando il dj mette una canzone che a loro non piace, e intanto bevono qualcosa.

Più tardi, il dj mette “Take it off”, sempre di Ke$ha.
<< E adesso riprendiamo con la nostra Ke$ha! Questa è una sua canzone appena uscita, ragazzi! Godetevi tutto il ritmo di “take it off”. >> esclama il dj.
Sarah è un po’ brilla, e, mentre sta ballando in mezzo a tutta la gente, cade addosso e Finn. Così lui e Gabe decidono di portarla in bagno.
<< Perché siete con me nel bagno delle ragazze? >> chiede lei.
<< Perché sei ubriaca. >> risponde Finn.
<< No, non è vero, non sono ubriaca. >>
<< Invece un po’ lo sei. >> esclama Gabe.
<< Hai qualcosa da darle? >> chiede Finn a suo fratello.
<< No, non ho niente. Tu? >>
<< Neanch’io. >>
Sarah canticchia la canzone che hanno appena ballato:
<< There’s a place downtown,
Where the freaks all come around.
It’s a hole in the wall.
It’s a dirty free for all.
And they turn me on.
When they take it off.
When they take it off.
Everybody take it off.
There’s a place I know
If you’re looking for a show.
Where they go hardcore
And there’s glitter on the floor.
And they turn me on.
When they take it off.
When they take it off.
Everybody take it off. >>
<< Sì, tutti adoriamo quella canzone, ma adesso mettiti a sedere. >> le dice Finn.
La mettono a sedere su un gabinetto, giusto per farla stare seduta.
<< Voi due rimanete qui, io vado a cercare se qualcuno ha un’aspirina o qualcosa del genere. >> esclama Finn.
<< Okay. >>
Gabe la guarda e le dice:
<< Hai bevuto pochissimi bicchieri e già sei ubriaca. >>
<< E tu come fai a sapere quanti bicchieri ho bevuto, se stavi ballando? >> gli chiede Sarah.
<< Lo so. E poi non sei completamente ubriaca, ma solo un po’. >>
Sarah scoppia a ridere e Gabe le chiede:
<< Perché ridi adesso? >>
<< Perché tutto questo mi fa ridere. >>
<< Io non ci trovo niente da ridere. >>
Sarah lo tira a sé e si guardano negli occhi.
<< Ciao. >> gli dice lei, ridacchiando.
<< Ciao. >> dice lui, serio.
Sarah va per baciarlo, ma lui volta la testa da una parte e si allontana da lei, e le dice:
<< Sei ubriaca Sarah. Se non mi fossi fermato, avremmo infranto il patto. >>
Intanto entra una ragazza che, vedendoli nello stesso bagno in due, dice:
<< Oddio! Se volete scopare o cose del genere, almeno chiudete la porta, così non vi vede nessuno. >>
Gabe si volta verso la ragazza, esce subito dal bagno e le risponde:
<< No, guarda che hai visto male. Non stiamo facendo proprio niente. Io e mio fratello l’abbiamo portata qui perché è ubriaca. Ci conosciamo da anni. >>
<< Ok, va bene. Affari vostri. >> taglia corto la ragazza.
<< Ha ragione! >> salta su Sarah.
La ragazza intanto si fa gli affari suoi e si mette il rossetto.
Poco dopo arriva Finn con un’aspirina e un bicchiere di plastica.
<< Ho trovato un’aspirina e mi sono fatto dare un bicchiere. >>
<< Bene. >>
Finn mette l’aspirina nel bicchiere, apre il rubinetto di uno dei lavandini del bagno, lo riempie per metà e poi lo porge a Sarah.
Lei lo prende e beve.
Qualche secondo dopo avere bevuto, vomita.
Intanto, i ragazzi stanno continuando a ballare, mentre Effie e Tibbie sono sedute al tavolo.
<< È molto carino, comunque. >> le dice Tibbie.
<< Lo so. >>
<< Se vuoi, possiamo continuare a ballare lì da lui? >>
<< No, se vuole, viene lui qui. >>
<< Okay. >>
Verso l’una il dj fa una pausa e lascia il posto a un altro, così ne approfitta per andare a parlare con Effie.
Effie e Tibbie lo vedono arrivare da lontano, così quest’ultima dice:
<< Il tuo dj preferito sta arrivando. Io vado a ballare, così vi lascio soli. >>
Poco dopo arriva al tavolo e si siede accanto ad Effie.
<< Così ti piace Ke$ha, eh? >>
<< Sì, la adoro. >>
<< Ho continuato a mettere alcune delle sue canzoni perché vedevo che ti piacevano. >>
<< Grazie. >>
Il dj porge la mano a Effie e dice:
<< Comunque piacere, io sono Andrew. >>
<< Effie. >> dice lei, stringendogli la mano.
<< Sei in vacanza con la tua famiglia? >>
<< No, con i miei fratelli e le mie sorelle e due nostri amici. Siamo in sette con me. Tu vivi qui immagino? >>
<< Sì, ma solo da giugno a settembre, perché gli altri mesi c’è un altro dj, e poi io vado all’università. >>
<< Davvero? Quale? >>
<< Columbia. >>
<< Wow! La Columbia. Quindi sei di New York? >>
<< Sì. Tu invece vai all’università? >>
<< Inizio a settembre il primo anno all’UCLA. >>
<< Sei di Los Angeles? >>
<< Sì. >>
<< Sei venuta a ballare qui da sola? >>
<< No, sono tutti qui, un po’ sparsi per il locale. >>
Alcuni secondi di silenzio e dopo Andrew dice:
<< Quindi se inizi il primo anno all’università, hai diciotto anni, giusto? >>
<< Sì. Tu invece quanti ne hai? >>
<< Ne faccio ventuno sabato. >>
<< Quello che viene? >>
<< Sì. >>
<< Ah. >> dice Effie, alzando un sopracciglio.
<< Ah, quello stesso giorno c’è una festa per me alla Cain at the Cove, se vuoi, puoi venire e puoi anche portare i tuoi fratelli e le tue sorelle e i vostri due amici. >>
<< Sì, penso che verremo. Io vengo volentieri. >>
<< Sai dov’è quella piscina? >>
<< Sì sì, è quella accanto alla Cove Atlantis. Noi alloggiamo lì. >>
<< Ah, okay, perfetto. >>

Intanto, nel bagno delle signore, Sarah ha vomito un po’ di volte e adesso sta un pochino meglio.
<< Scusatemi, ragazzi. Non volevo ubriacarmi, mi dispiace. >>
<< Non ti preoccupare, Sarah. Sai che noi ci prenderemo cura di te sempre e comunque. >> le dice Gabe.
<< Esatto. >> concorda Finn.
<< Grazie, ragazzi. >>
Sarah abbraccia prima Finn e poi Gabe.

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Capitolo 17
*** Un ragazzo un po'... ***


17

Un ragazzo un po’…





Il giorno dopo, lunedì 19 luglio, inizia il primo vero giorno all’Atlantis per i giovani Bennet e Darcy.
Dopo colazione i ragazzi vanno alla Baths Pool.
I ragazzi sono fuori e si guardano intorno, ancora stupidi dal meraviglioso panorama che li circonda.
<< Però sono fighe queste colonne. >> esclama Sarah, riferendosi alle colonne con i geroglifici, dentro la piscina.
<< Sì, infatti. >> concorda Effie.
I ragazzi si spargano dalle colonne per vederle da vicino.
Gabe guarda dov’è Sarah e la raggiunge.
<< È bellissima questa piscina. >> le dice lui.
Sarah si volta e risponde:
<< Sì, è vero. Ma qui tutto è bello. >>
<< In effetti… >>
Finn intanto li guarda.
All’improvviso arriva Dylan che gli chiede:
<< Chi pensi che sceglierà? >>
<< Non lo so. Non ne ho la minima idea. Ha detto che le piacciamo entrambi, quindi… >>
<< La sta portando un bel po’ per la lunga la mia sorellina. Prima o poi dovrà fare la sua scelta, sia giusta che sbagliata. >>
<< Perché c’è una scelta giusta e una sbagliata? >>
<< Non lo so, non ne sono sicuro. Forse sì, forse no. Se sceglie te al posto di Gabe, forse un motivo c’è, e viceversa. >>
<< Forse. >>
Finn e Dylan osservano Sarah e Gabe.
<< Comunque io sono sempre qui che aspetto. >> esclama Finn.
Dylan gli sorride.
Intanto Gabe e Sarah si sono messi vicino ad una delle colonne.
<< Come sei messa con la tua lista? >>
<< È un po’ che non la aggiorno, ma procede bene. Comunque non penso che mi serva più di tanto. >>
<< È quello che penso anch’io. Quanto può servire una lista di pro e contro per scegliere un ragazzo piuttosto che un altro? >>
Intanto, mentre la più piccola delle Bennet, Tibbie, sta nuotando a dorso nella piscina, si scontra con un ragazzo. Si ferma subito e si volta.
Il ragazzo, abbastanza, innervosito dice:
<< La prossima volta stai più attenta però. >>
Il ragazzo se ne va via nuotando e Tibbie lo ignora, continuando a nuotare.
Tibbie vede la maggiore delle Bennet, Effie, e la raggiunge.
<< Hey, Eff! >>
<< Prima, mentre stavo nuotando a dorso, sono andata a sbattere contro un ragazzo. Gli ho chiesto scusa e mi fa: “la prossima volta stai più attenta però”. Mamma mia. >> aggiunge.
<< Sai come sono fatti i ragazzi, sorellina. >>
<< Sì, lo so, purtroppo. >>
Effie si rimette a guardare verso qualcosa o qualcuno.
Tibbie:“cosa stai guardando?”
Effie:“chi se mai. Guarda chi c’è.”
Tibbie guarda nella stessa direzione della sorella e improvvisamente chiede:
<< Ma non è il dj di ieri sera? >>
<< Sì, è lui. Sta parlando con il bagnino. >>
<< Vai da lui, no? >>
<< Ho un’idea migliore. >>
Effie si avvicina al dj, che è a pochi metri dal bordo della piscina. Non lo guarda, ma nuota lì vicino per farsi notare.
A un certo punto Andrew la vede e, a bassa voce, dice con il bagnino:
<< Vedi quella ragazza che sta nuotando lì da sola? >>
<< Sì. >> risponde il bagnino, osservando Effie.
<< L’ho conosciuta ieri sera. È venuta al Dragon’s mentre stavo suonando e quando ho fatto una pausa, sono andato a parlarle. Come ti sembra? >>
<< Carina, molto carina. Quanti anni ha? >>
<< Diciotto. Inizia l’università a settembre. >>
<< Perfetta. Ma di dov’è? >>
<< Los Angeles. >>
<< Un po’ lontano. >>
<< Già. >>
<< Hey, bella! >> salta su Andrew, poco dopo.
<< Ciao. >> lo saluta Effie.
Andrew va sul bordo della piscina e le chiede:
<< Sei qui con tutto il gruppo? >>
<< Sì, sono tutti qui. >>
<< Adesso ti raggiungo in acqua. >>
Andrew si toglie la maglietta e la lancia al bagnino, e poi si butta in acqua.
Intanto Effie si è goduta tutta la scena.
Nuotano un po’ insieme e dopo lei gli chiede:
<< Ti va di conoscere tutto il gruppo? >>
<< Sì. >>
Dopo che Andrew ha fatto la conoscenza di tutto il gruppo, lui e Effie continuano a nuotare.
<< Siete una bella squadra comunque. >>
<< Già. Ma ci divertiamo un sacco insieme. E poi Dylan, mio fratello maggiore, ha ventuno anni, quindi possiamo andare in vacanza da soli. >>
<< È un ottantanove? >>
<< Sì. Anche tu, giusto? >>
<< Sì. >>
Mentre Effie e Andrew continuano a parlare in acqua, Tibbie e Oliver salgono dall’acqua.
Quando Tibbie sta per raggiungere il suo sdraio, lo stesso ragazzo con cui si era scontrata prima in acqua, la urta correndo e lei gli urla contro:
<< Stai più attento, idiota! >>
Il ragazzo è passato senza neanche voltarsi e chiedere scusa a Tibbie.

Più tardi, i giovani Bennet e Darcy sono sdraiati sui loro lettini.
Tibbie sta ascoltando la musica con il suo iPod, Sarah con il suo, Finn e Gabe prendono il sole tranquilli, Dylan e Oliver parlano tra loro ed Effie è in giro con Andrew.
A un certo punto si avvicina a Oliver e Dylan, il ragazzo che ha urtato prima Tibbie, che dice:
<< Ciao, ragazzi. Scusate il disturbo, ma volevo solo che diceste a quella ragazza lì che mi dispiace per come mi sono comportato, e di darle questo. >>
Il ragazzo porge loro un foglietto e Oliver lo prende.
<< Riferiremo il messaggio e le daremo anche il foglietto. Comunque lei è nostra sorella minore. Si chiama Tibbie. >> gli dice Oliver.
<< Okay. Grazie, ragazzi. >>
<< Prego, figurati. >>
Quando il ragazzo se n’è andato, Oliver e Dylan raggiungono la sorella. Oliver dà un colpetto sul braccio di Tibbie e lei apre gli occhi e mette in pausa la canzone.
<< Prima è venuto da noi un ragazzo dicendoci che voleva chiederti scusa per come si è comportato prima, e voleva darti questo. >> le dice Oliver.
Oliver porge il foglietto alla sorella e lei lo prende e lo apre.
Inizia a leggerlo nella mente e Dylan le chiede:
<< Cosa dice? >>
<< Innanzitutto scusa per l’urto di prima, anche se forse non ti sei neanche accorta che ero sempre lo stesso ragazzo che hai urtato in acqua, nuotando. Comunque, scusa se sono stato così maleducato. Non avrei dovuto esserlo, visto che tu sei anche così carina. Se ti va di parlare un po’, possiamo trovarci all’una al Lagoon Bar & Grill per pranzare insieme. Io ti aspetto lì, decidi tu se venire o no. Teddy. >>
<< Ci andrai? >> le chiede Dylan.
<< Non lo so. >>
<< Mi è sembrato carino e gentile quando è venuto da noi. >> salta su Oliver.
<< C’è ancora un po’ di tempo per decidere se andare o no. >> dice Tibbie.
Intanto Sarah ha aperto gli occhi e si è accorta del foglietto, così glielo prende di mano e inizia a leggerlo.
<< Secondo te dovrei andarci, Sarah? >>
Una volta finito di leggere, Sarah le risponde:
<< Secondo me sì, dovresti andarci. Com’è questo Teddy? >>
<< Carino, biondo e con gli occhi castani. >>
<< E quanti anni pensi che abbia? >>
<< Penso e spero più o meno come me. >>
<< Io ci andrei se fossi in te. >>
Tibbie non dice niente, indecisa se andare o no all’appuntamento.
<< Anche secondo me dovresti andarci. >> le dice Oliver.
<< Anche secondo me, però stai attenta. >> le dice invece Dylan.
<< Ci vado. Ho deciso. >> salta su Tibbie.

Alle 13:30, Tibbie è al Lagoon Bar & Grill, mentre gli altri, compreso Andrew, sono al Beach Bites, vicinissimo alla Baths Pool.
Quando Tibbie è arrivata, riconosce Teddy da lontano e si avvicina.
<< Ciao. >> gli dice, timidamente.
<< Ciao. >> la saluta lui.
<< Piacere, Teddy. >> dice lui, porgendole la mano.
<< Tibbie. >> dice lei, stringendogliela.
La più piccola delle Bennet si siede accanto a Teddy e lui le porge un menù.
<< Sei già venuta a mangiare qui? >>
<< No, questa è la prima volta. Sono arrivata solo ieri, nel primo pomeriggio. >>
<< Con chi sei? >>
<< Con i miei fratelli, le mie sorelle e due nostri amici. >>
<< Pensavo fossi con i tuoi genitori. Quindi in quanti siete in tutto? >>
<< Allora, in ordine d’età c’è: Dylan, il fratello maggiore, Oliver, il fratello minore, Effie, la sorella maggiore, Sarah, quella di mezzo ed io, la più piccola. Poi ci sono i due nostri amici, Finn e Gabe, fratelli anche loro. >> risponde Tibbie.
<< Wow! Beati voi che siete qui senza i vostri genitori. Io sono qui con i miei, ma almeno c’è anche il mio migliore amico con i suoi. >>
<< Siamo qui senza i nostri genitori solo perché mio fratello maggiore ha già ventun anni, sennò non ci avrebbero mai mandato da soli, visto che io ho solo tredici anni. >>
<< Tredici? Io ne ho quattordici. >>
Tibbie gli sorride e lui le chiede:
<< Tanto per curiosità, le tue sorelle quanti anni hanno?”
<< Diciotto e sedici. >>
<< Ti va se stasera facciamo un’uscita tutti insieme? Tu con tutto il tuo gruppo ed io con il mio migliore amico. >> le propone Teddy.
<< Sì, si potrebbe fare. Prima però devo chiedere a loro. >>
<< Certo. Voi dove alloggiate? >>
<< al Cove Atlantis. Voi? >>
<< Al Reef Atlantis, che è poi vicino al Cove Atlantis, se non sbaglio. >>
<< Sì, sono vicini. >>
<< Perfetto. >>
Tibbie e Teddy si scambiano un sorriso.

Più tardi, mentre mangiano.
<< Per quanto tempo rimarrete qui? >> gli chiede Tibbie.
<< Siamo arrivati sabato e partiamo il trentuno. Voi? >>
<< Siamo arrivati ieri, come ti ho detto, e partiamo il primo agosto. Due settimane come voi. >>
<< Meno male, così possiamo vederci. È la prima volta che vengo qui, ma ho visto questo posto nei film e in alcuni telefilm, e mi è piaciuto sin da subito. Come potrebbe non piacerti un posto del genere? >>
<< Infatti, per me vale lo stesso. L’ho visto in quel film con le gemelle Olsen, “Holiday in the sun”, non so se lo conosci? E anche in “Tutto in famiglia” e “Ugly Betty”. >>
<< Sì, conosco “Holiday in the sun”, ma non eri un po’ piccola per vederlo? È del 2001. Io avevo cinque. >>
<< Infatti, le mie sorelle me l’hanno fatto rivedere quando ero più grande. Loro avevano nove e sette anni quando è uscito. >>
<< È carino quel film e poi le gemelle Olsen sono parecchio fighe. >>
<< Io le adoro. Tutti in famiglia le seguiamo, soprattutto io e le mie sorelle. >>
<< Hanno fatto un sacco di film e “Holiday in the sun” è quello che preferisco, dopo “Due gemelle a Parigi”, ovviamente. Quello è un classico. >>
<< Già. Anche “Due gemelle a Londra” e “Due gemelle in Australia”, però. >>
<< Sì, in effetti, sì. >>
Tibbie e Teddy continuano a mangiare e chiacchierare, conoscendosi un po’.

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Capitolo 18
*** Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare ***


18

Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare





La sera stessa, i giovani Bennet e Darcy sono in compagnia di Teddy e il suo migliore amico, Paul, al Bahamian Club, e dopo la cena andranno al Dragon’s.
Alcuni camerieri escono dalla cucina, tra cui quello della sera prima e quello che aveva guardato varie volte Effie.
Si accorge che c’è lei con tutto il suo gruppo, così si rivolge a un suo collega e gli dice:
<< Quel tavolo con quei ragazzi lo faccio io. >>
<< C’è una che t’interessa? >>
Il cameriere risponde di sì e così si avvicina al loro tavolo.
<< Siete già pronti per ordinare? >> chiede loro il cameriere.
<< Sì. >> risponde Dylan.
Ognuno fa la propria ordinazione e dopo che il cameriere si è scritto tutto, torna in cucina.
Una decina di minuti dopo, il cameriere torna con tre portate. Cinque minuti dopo, ritorna con altre tre, tra cui quella di Effie.
Quando le mette davanti il piatto, accanto c’è un foglietto. Lei se ne accorge e lo osserva, mentre mette sul tavolo gli altri due piatti.
Mentre lui si allontana dal tavolo, lei prende il foglietto, lo apre e inizia a leggerlo nella mente:
<< Sai che sei molto carina? Cosa fate dopo cena? Ti va di vederci? Ethan. >>
Per le ultime tre portate arriva un altro cameriere, così Effie lo ferma un attimo e gli dice:
<< Un suo collega mi ha dato un foglietto prima. Gli può dire che andiamo al Dragon’s stasera? >>
<< Okay. Come si chiama il mio collega? >>
<< Ethan. >>
<< Okay, glielo dirò. Buon appetito, ragazzi! >>
<< Grazie mille. >>
<< Cosa diceva il foglietto? >> le chiede Sarah, voltandosi verso la sorella maggiore.
Effie dà il foglietto alla sorella e insieme a Tibbie lo leggono.
Una volta averlo letto, Sarah lo ridà alla sorella e le dice:
<< Era ora che facesse qualcosa. Ieri sera ti ha fissato per tutto il tempo che siamo stati qui. >>
<< Sì, infatti. >> concorda Tibbie.
<< Sono contenta che abbia fatto qualcosa. Mi sembra un ragazzo molto carino e, come avete detto voi, ieri sera non faceva altro che fissarmi. >>

In piena serata, i ragazzi arrivano al Dragon’s.
<< Mi raccomando, ubriacati come ieri sera. >> le dice Finn, prendendola in giro.
<< Che simpatico. >> dice Sarah, facendogli un sorrisetto.
<< Finn ha ragione. >> salta su Gabe.
<< Almeno su una cosa siete d’accordo. >>
Poco dopo, dentro il Dragon’s, Effie inizia a cercare Ethan.
<< Guarda, Eff, c’è il tuo cameriere preferito! >> esclama Tibbie.
Effie guarda dove sta guardando la sorella e vedendo Ethan, lo raggiunge subito.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
<< Ciao. >> dice lui, facendole un gran sorriso.
I due si squadrano dalla testa ai piedi, poi Ethan le porge la mano e le dice:
<< Comunque io sono Ethan, piacere. >>
<< Effie. >> dice lei, stringendogliela.
Intanto gli altri hanno preso due tavoli vicini e si sono messi a sedere. Dylan, Finn, Oliver e Gabe, seguiti da Sarah, Paul, Teddy e Tibbie.
Gli ultimi due vanno subito dritti verso la pista, seguiti dai due fratelli Bennet.
Paul, il migliore amico di Teddy, si volta verso Sarah e le chiede:
<< Allora, Sarah, quanti anni hai? >>
<< Sedici. Tu?”
<< Quattordici. >>
Sarah si volta un attimo verso i fratelli Darcy, e Paul continua a parlare, chiedendole:
<< Ce l’hai il ragazzo? >>
<< No, ma… >> risponde lei, voltandosi verso Paul.
<< C’è uno che ti piace? >>
<< S-sì. >>
Sarah si volta un’altra volta verso i fratelli Darcy, e Paul le chiede:
<< Ti va di ballare? >>
<< No. Ti ringrazio, ma non mi va. >>
<< Oh, okay. >>
Intanto si alza dalla sedia e, prima di raggiungere la pista, si volta verso Sarah e le dice:
<< Se cambi idea, sai dove trovarmi. >>
<< Okay. >>
Appena Paul se n’è andato via, Sarah si alza e si siede in mezzo ai fratelli Darcy.
<< Ci stava provando di brutto con te quel Paul. È piccolino, però si dà da fare. >> esclama Finn.
<< Sì. È carino, per l’amore di Dio, però… >>

Intanto, al bar, Effie ed Ethan si sono seduti al bancone e hanno ordinato due drink.
<< Allora, Effie, quanti anni hai? >>
<< Diciotto. Tu? >>
<< Venti. >>
<< Come si sta a lavorare qui? >>
<< Tutto sommato bene, dai. È come essere in un paradiso tutti i giorni. Tu lavori? >>
<< No, a settembre inizierò il primo anno di università. >>
<< Davvero? Quale università? >>
<< UCLA. >>
<< Sei di Los Angeles? >>
<< Sì. Tu di dove? >>
<< Sacramento. >>
<< Trovarne uno di Los Angeles. >> dice Effie, fra sé e sé.
<< Chi sono tutti quei ragazzi con cui sei venuta? >> le chiede lui, curioso.
<< I miei fratelli e le mie sorelle e i nostri due amici, anche loro fratelli. >>
<< Wow! Io ho solo una sorella, più piccola di sei anni. >>
<< Andate d’accordo? >>
<< Abbastanza. Però da quando ho iniziato a lavorare qui, ci vediamo pochissimo. >>
<< E da quanto lavori qui? >>
<< Da circa un anno e mezzo. >>
<< Wow, tanto. >>
<< Sì, abbastanza. >>
Poco dopo Effie ed Ethan vanno a ballare.

Qualche minuto dopo l’una, Sarah, i fratelli Darcy, Oliver, Dylan, Paul, Teddy e Tibbie sono al tavolo, mentre Effie è ancora insieme a Ethan.
<< Io vado in bagno. >> salta su Sarah.
Sarah si alza dal divanetto e va dritta verso il bagno delle signore.
Finn la osserva andarsene e dirigersi verso il bagno.
Poco dopo si alza e va al bagno anche lui. Non va a quello degli uomini, ma in quello delle donne, per poter stare un po’ da solo con Sarah, senza che nessuno li veda e senza che Gabe possa essere geloso, guardandoli.
Quando entra nel bagno, Sarah sta facendo pipì e lui non dice niente.
Quando esce, vedendolo lì, esclama:
<< Che ci fai qui? Stavolta non sono ubriaca, non c’è bisogno che ti prendi cura di me. >>
<< Volevo solo stare un po’ con te, senza farci vedere da nessuno. E Gabe sarebbe stato geloso. >>
<< Ah. >> dice semplicemente lei.
Mentre Sarah si guarda allo specchio, Finn le chiede:
<< Ci sarà mai concesso di vedere quella tua lista?”
<< No, perché è una cosa mia. E poi sapete già cosa mi piace e cosa non mi piace di voi. >>
<< Sì, però almeno una sbirciatina non sarebbe male. >>
<< Non insistere, Finn. >>
<< Okay. >>

Intanto, fuori dal bagno, il dj ha messo la canzone di Eminem e Rihanna: Love the way you lie, che tra l’altro adorano tutti i Bennet e i Darcy.
<< Senti che canzone c’è adesso. >> esclama Sarah.
<< Love the way you lie. >> dice subito Finn.
Sarah e Finn ascoltano tutta la prima parte dove canta Eminem.
<< Just gonna stand there and watch me burn
Well that's alright because I like the way it hurts. >>
Mentre cantano, si guardano dritti negli occhi.
<< Just gonna stand there and hear me cry
Well that's alright because I love the way you lie
I love the way you lie.
I love the way you lie. >>
Continuano a guardarsi dritti negli occhi, cantando insieme la canzone.
<< Just gonna stand there and hear me cry
Well that's alright because I love the way you lie. >>
<< I love the way you lie. >> canta infine Sarah.
Sarah gli sorride e lui le restituisce il sorriso.
Finn si avvicina al suo viso e la bacia.
<< Perché mi fai questo, Finn? Perché? Ti rendi conto che se mi guardi dritto negli occhi, mi canti una delle mie canzoni preferite e dopo mi baci, mi viene la pelle d’oca e le ginocchia cominciano a tremarmi? >>
<< Faccio quello che il mio cuore mi dice di fare. >>
<< Ed è un bene che il tuo cuore ti dica di baciarmi. Vorrei tanto baciare te e Gabe, ma non posso farlo, perché ferirei i sentimenti di entrambi baciandovi tutti e due. >>
<< Non pretendo di fare l’amore con te, Sarah, ma almeno un bacio sì. Mi piaci così tanto che non posso solo guardarti senza baciarti. >>
<< Lo so, Finn, e per me vale lo stesso, anche con Gabe, ma non posso. Così abbiamo infranto il nostro patto. >>
<< Lo so, e mi dispiace di averlo infranto, però io ti desidero, Sarah, non sai quanto ti desidero. Ieri, prima, adesso, dopo, domani, sempre. >> confessa Finn, accarezzandole una guancia e continuando a guardarla negli occhi.
Sarah lo guarda e ormai non sa più cosa dire.
Non ha ancora preso la sua decisione, ma è comunque sulla buona strada.
Finn va per baciarla un’altra volta e lei non si tira indietro.

Intanto, nella pista da ballo, Effie ed Ethan stanno ballando la canzone.
Sono abbracciati e quando inizia l’ultimo ritornello, lei si stacca da lui e, dopo essersi guardati negli occhi, si baciano.

Nel bagno, Finn e Sarah si stanno ancora baciando, ma a un certo punto lei si stacca da lui e dice:
<< Basta, Finn! Basta! >>
<< Okay. >>
<< Se sto baciando te, non vuol dire che ho scelto te. Non ho ancora preso la mia decisione, quindi dovrai aspettare. >>
<< Okay. >>

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Capitolo 19
*** La confessione ***


19

La confessione





Martedì 20 luglio, i giovani Bennet e i giovani Darcy si svegliano piuttosto tardi, la mattina del secondo giorno.
Nella suite delle ragazze, Tibbie e Sarah stanno ancora dormendo, mentre Effie ha aperto gli occhi da una decina di minuti.
Sta riflettendo tra sé e sé e pensa che da quando sono arrivati lì all’Atlantis, ha già conosciuto due ragazzi: Andrew, il dj del Dragon’s, che ha scoperto essere anche il dj dell’Aura, ed Ethan, il cameriere del Bahamian Club.
E per fortuna che Andrew non c’era al Dragon’s la sera prima, altrimenti si sarebbe accorto di lei ed Ethan e anche del loro bacio.
Poi pensa al loro bacio durante la canzone “Love the way you lie” e pensa a quanto è stato bellissimo e che vorrebbe che succedesse altre volte.
Una volta che si alzano tutte, e si preparano per andare a fare colazione allo Starbucks, Sarah e Tibbie vedono la sorella maggiore molto silenziosa e presa dai suoi pensieri.
<< Come mai sei così silenziosa, Eff? >> le chiede Sarah.
<< È da quando ho aperto gli occhi stamattina che penso al fatto di aver conosciuto già due ragazzi. E uno di loro l’ho baciato ieri sera. >>
<< Siamo venuti qui in vacanza per due settimane, è del tutto normale, direi. >>
<< Lo so, lo so, però Ethan e Andrew m’interessano davvero. Tutti e due. >>
<< Decidi tu, Eff. Puoi decidere di continuare a frequentare entrambi o puoi decidere di frequentarne solo uno. >>
<< Per il momento decido di frequentarli entrambi, poi si vedrà. >>

Più tardi, dentro Starbucks, mentre i Bennet e i Darcy stanno facendo colazione, si avvicina a loro Teddy, che si rivolge a Tibbie e le dice:
<< Ciao, bellissima. >>
<< Teddy, ciao. >> lo saluta lei.
<< Dove andate di bello dopo colazione? >>
<< A dire la verità non l’abbiamo ancora deciso. >>
Tibbie si volta verso il gruppo e chiede loro:
<< Dove andiamo dopo colazione? >>
Prima che qualcuno del gruppo riesca a rispondere, Teddy propone:
<< Volete venire con noi in spiaggia? >>
<< Per me va bene. >>
Anche gli altri sono d’accordo e dopo colazione tutto il gruppo, compresi Teddy e Paul, vanno alla Paradise Beach Lagoon.
Le sorelle Bennet stanno prendendo il sole tranquillamente sui lettini e a un certo punto arrivano i ragazzi. Dylan e Oliver prendono Effie, Finn e Gabe prendono Sarah, e Paul e Teddy prendono Tibbie. Vanno verso il mare e le gettano nell’acqua e poi si buttano tutti.
<< Ragazzi! >> esclama Effie.
<< È un gran caldo oggi, ragazze. Un bel tuffo in acqua vi fa solo bene. >> dice Dylan.
Le tre sorelle guardano i ragazzi rassegnate e subito dopo tutte e tre cominciano a spruzzare i ragazzi.
<< Okay, okay, basta! Vi siete vendicate abbastanza! >> esclama Dylan.
Le tre sorelle si danno un cinque soddisfatte, ridacchiando.
Un attimo dopo, tutti smettono di spruzzarsi a vicenda e pian piano cominciano a nuotare per i cavoli propri.
Tibbie e Teddy stanno sempre vicini.
Quando Effie e Sarah vengono su dall’acqua, tornano dai loro sdrai.
Poco dopo essersi sedute, Effie nota due bagnini che camminano sulla spiaggia, con la canotta rossa con scritto “LIFEGUARD” in bianco.
<< Niente male. >> dice lei, togliendosi gli occhiali da sole.
<< Chi? >> chiede Sarah.
<< Quei due là. >> risponde Effie, indicandole i due bagnini.
<< Sì, non male. >>
<< Già. >> concorda Effie, continuando a guardarli.

Intanto, dagli scogli, Teddy e Tibbie stanno chiacchierando.
<< Credo che Paul non abbia fatto colpo su tua sorella. >>
<< Sarah dici? >>
<< Sì. >>
<< Forse perché per lei è troppo piccolo. >>
<< Oppure perché ha già qualcuno. >>
<< No, quello no. Non ha il ragazzo. Però tipo tre settimane fa, ho notato che Gabe e Finn la fissavano. Le ho chiesto il perché e lei mi ha detto che non lo sapeva. >>
<< Ah. >>
Teddy la guarda stare a galla e rilassarsi nell’acqua, e le chiede:
<< Posso farti una domanda un po’ personale? >>
<< Sì. >>
<< Hai mai avuto un ragazzo? >>
<< No. >>
<< Quindi immagino che non avrai neanche mai dato o ricevuto un bacio? >>
<< Immagini bene. Perché tu sì, invece? >>
<< Quest’inverno ho avuto una ragazza, ma è durata solo un mese e mezzo. >>
<< Ma tu hai un anno in più di me, quindi hai anche un anno in più di vita. >> ridacchia Tibbie.
Teddy ridacchia insieme a Tibbie e poi dice:
<< Ma tu sei molto carina, mi stupisce che qualcuno non ti abbia mai chiesto di uscire. >>
Tibbie gli sorride, felice del complimento che ha appena ricevuto.
<< Probabilmente non vedevano bene quanto sei carina. >>
Tibbie gli sorride, un po’ imbarazzata.
Teddy si avvicina al suo viso e improvvisamente Tibbie dice:
<< Aspetta. Che intenzioni hai? >>
Teddy si tira un po’ indietro e risponde:
<< Volevo baciarti, ma forse tu non vuoi. >>
<< A dire la verità non so se voglio o no. Non l’ho mai fatto e non so come si fa. >>
<< Non ti preoccupare per quello, segui me. >>
Teddy si riavvicina al suo viso e, prima di essere baciata, Tibbie esclama:
<< Okay. >>
Farfalle nello stomaco, fuochi d’artificio, un insieme di emozioni che la più piccola delle Bennet non aveva mai provato.
Dopo il suo primo bacio, guardando Teddy gli sorride.
<< Allora? >>
<< Allora è stato bello. Davvero. È stato anche strano, a dire la verità. >>
<< Lo so, è normale. >>
Si guardano negli occhi e Teddy va per baciarla un’altra volta.
Anche con il suo secondo bacio Tibbie ha provato un insieme di emozioni che sono indescrivibili.

Più tardi, Paul, Teddy e Tibbie sono sdraiati sui loro lettini e stanno tranquillamente prendendo il sole, mentre Effie, Sarah, Dylan, in squadra insieme, e i fratelli Darcy e Oliver, in un’altra squadra, stanno giocando a pallavolo sulla riva.
Una decina di minuti dopo, Sarah lancia la palla alla squadra avversaria e arriva da Finn e Gabe, che sono uno vicino all’altro.
Entrambi i fratelli Darcy guardano arrivare la palla, e Finn esclama:
<< Mia! >>
Gabe però s’intromette e la rilancia all’altra squadra.
Finn si rivolge al fratello e gli dice:
<< Avevo detto mia! Dovevo prenderla io, non tu! >>
<< Non ti muovevi, così l’ho presa prima io. >>
<< Ma cosa stai dicendo, Gabe? Appena ho detto mia l’avrei presa, ma tu mi sei piombato davanti e te ne sei fregato. >>
I due fratelli cominciano a discutere e appena Sarah se ne accorge urla:
<< Time out! Fermi, ragazzi. Fermiamoci un attimo. >>
Sarah raggiunge i giovani Darcy e, una volta arrivata, chiede loro:
<< Ragazzi, qual è il problema? >>
I due fratelli parlano contemporaneamente e Sarah non capisce nulla.
<< Parlate uno alla volta, non ho capito niente. Cos’è successo, Finn? >>
Ancora prima che Finn riesca a dire qualcosa, Gabe interviene dicendo:
<< Allora è vero che preferisci lui a me! Hai sempre preferito lui a me. L’ho sempre sospettato. >>
Nessuno dice niente. Silenzio di tomba.
Sarah è rimasta di sasso per quello che ha detto Gabe. Ma non per quello che ha detto, ma per averlo detto davanti a tutti, senza preoccuparsi di niente.
<< Che cosa? Tu preferisci lui a Finn? Cosa significa, scusate? Qualcuno mi spieghi qualcosa? >> chiede Oliver, confuso.
Sarah guarda il fratello e non sa cosa dire.
Intanto, Effie, che è accanto a Dylan, ad alcuni metri di distanza, chiede:
<< Tutto okay, ragazzi? >>
<< Venite qui, ragazzi! >> esclama Oliver, rivolgendosi a Dylan ed Effie.
Effie e Dylan li raggiungono e intanto Sarah è imbarazzatissima, e Oliver è ansioso di aspettare che lei dica qualcosa.
<< Allora? Cos’è successo? >> chiede Dylan.
<< Credo che Sarah abbia qualcosa da dirci. >> esclama Oliver.
Sarah guarda i fratelli Darcy spaventata e preoccupata, e Finn lancia un’occhiata fulminea a Gabe.
<< Allora, Sarah, perché Gabe ha detto quelle cose? >> chiede Oliver.
<< Cosa? >> interviene Effie.
Sarah non risponde e guarda la sorella.
Dopo fa un respiro e dice:
<< Allora è vero che preferisci lui a me! Hai sempre preferito lui a me. L’ho sempre sospettato. >>
Effie è perplessa, al contrario di Dylan, invece, che sa già tutto, e guarda la sorella come per dirle:
<< Ormai confessa, non puoi fare altro. >>
<< Spiegami, perché non ho capito. >> dice Effie.
Sarah dà un ultimo sguardo ai fratelli Darcy e a suo fratello Dylan prima di confessare tutto, e, dopo aver fatto un respiro profondo, confessa ogni cosa.
<< A me piacciono Finn e Gabe, e io piaccio a loro, e devo scegliere uno di loro due. Ecco il perché di quella frase. >>
Tutti rimangono muti come dei pesci e scioccati da quella confessione.
Sarah guarda per la prima volta Finn e Gabe dopo aver detto a tutti la verità, anche se in realtà manca Tibbie.
<< Tu, Finn e Gabe? Tu che devi sceglierne uno? Tu? >> esclama Effie.
Sarah fa cenno di sì con la testa alla sorella, un po’ confusa.
<< Wow! Ci hai proprio stupiti, Sarah. >> afferma Oliver.
<< Io lo sapevo già, ragazzi. Sarah me l’ha confessato un po’ di tempo fa, dopo che io le avevo chiesto spiegazioni sul perché loro l’avessero guardata in un certo modo. >> confessa Dylan.
Oliver si volta verso Paul, Teddy e Tibbie che stanno prendendo il sole.
<< Tibbie! >> la chiama Oliver.
La prima volta lei non sente, così Oliver si avvicina un po’ e la richiama.
Lei sente e si mette a sedere sullo sdraio e, rivolta verso il fratello, chiede:
<< Che c’è, Oliver? >>
<< Vieni qui! C’è una cosa che devi sapere anche tu. >>
<< Arrivo! >>
Tibbie si alza e raggiunge gli altri.
<< Allora, cos’è che dovrei sapere anch’io? >> chiede Tibbie, raggiungendo tutti.
Sarah guarda la sorella e dice:
<< A me piacciono Finn e Gabe, e io piaccio a loro, e devo scegliere uno di loro due. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Ecco perché quella volta in piscina ti hanno guardata. Ora capisco. >>
<< E ora capisco anche quella lite sugli scivoli e quella sfida. >> salta su Effie.
<< È vero. Adesso quadra tutto. Ma perché non ce l’avete detto prima? >> domanda Oliver.
<< Non volevamo che tutti lo sapessero. Volevamo tenercelo per noi, almeno finché io non avrei fatto la mia scelta. >> risponde Sarah.
<< Però almeno alle tue sorelle potevi dirlo. Almeno a noi due. >> dice Effie.
<< Certo, così io sarei stato l’unico a non saperlo. >> salta su Oliver.
<< Non avremmo detto niente finché io non avrei scelto. >>
I fratelli Darcy non hanno ancora detto niente da quando Gabe ha detto quello che non doveva dire.
<< E quando sceglierai? >> chiede Tibbie.
<< Non lo so. Ho anche fatto una lista di pro e contro su di loro che magari potrebbe darmi una mano. >>
<< E quindi, una volta che avrai scelto, ti metterai con uno di loro, giusto? >>
<< Sì. Ma non voglio assolutamente che nessuno di voi mi aiuti. La scelta spetta solo e soltanto a me e a nessun altro. >>
<< Non c’è motivo di intromettersi. >> dice Effie.
<< Bene. Adesso che sapete tutto possiamo anche continuare con quello che stavamo facendo prima. >>
Tibbie ritorna da Paul e Teddy, e la partita di pallavolo continua.

Una decina di minuti dopo, durante la partita, Oliver tira la palla alla squadra avversaria. Va in direzione di Effie, ma lei non la prende, così la va a recuperare. Per sua fortuna finisce proprio da uno dei due bagnini.
Quando vedono arrivare la palla, uno dei due si alza e la raccoglie.
Intanto Effie arriva lì e quello che ha preso la palla le chiede:
<< È tua? >>
<< Sì. >>
Prima che lui gliela passi, dice:
<< Prima di ridartela, posso sapere il tuo nome? >>
Effie lo guarda e dopo qualche secondo dice:
<< Effie. >>
Lui le porge la mano libera e dice:
<< Jasper. >>
Intanto arriva l’altro bagnino, che dice:
<< Ciao, io sono Francis, invece. >>
Francis le porge la mano e lei, mentre gliela stringe, dice:
<< Effie, piacere. >>
<< Sei qui in vacanza? >> le chiede Francis.
<< Sì. >>
Effie li guarda entrambi e loro guardano lei.
Intanto Sarah, vedendola parlare con i due bagnini, va da lei e dice:
<< Hey, Eff! Ti muovi? Ti stiamo aspettando. >>
Effie si volta verso la sorella, mentre sta osservando per bene i due bagnini, e le dice:
<< Sì, adesso arrivo. >>
<< Okay. >>
<< E tu chi sei? >> chiede Jasper.
<< Sua sorella Sarah. >>
<< Quanti anni avete, ragazze? >> chiede loro Francis.
<< Io diciotto, lei sedici. Voi? >> risponde Effie.
<< Ventidue entrambi. >> risponde Francis.
Intanto Finn e Gabe si sono accorti che Sarah sta parlando con quei due bagnini e diventano gelosi, così il maggiore dei Darcy dice:
<< Ragazze, tornate qui! La partita deve continuare. >>
<< Dai, andiamo, Eff. >>
<< Ciao, ragazzi. È stato un piacere conoscervi. >> dice Effie, sorridendo loro.
I due bagnini le salutano e le due sorelle ritornano a giocare.

Quando la partita finisce, i ragazzi tornano dai loro sdrai.
Sarah rimane vicino ai fratelli Darcy e, rivolgendosi a Gabe, gli dice:
<< Complimenti, Gabe. Davvero complimenti per prima. >>
<< Scusami tantissimo, Sarah, ma mi è scappato. Non ce la facevo più. Prima o poi l’avrebbero saputo comunque. >>
<< Sì, ma gliel’avrei detto io tranquillamente, e non di certo in un momento così. >>
<< Scusami ancora. Non sono riuscito a trattenermi. È anche per il fatto che sono stressato perché non hai ancora scelto. Sono più di due settimane che Finn ha detto che prova qualcosa, e un mese e mezzo che hai capito di provare qualcosa per noi ed io per te. >>
<< Concordo con Gabe. Ti abbiamo dato tempo, tutto quello che ti serviva, però adesso te ne stai prendendo un po’ troppo. Scusami se te lo dico, ma non ce la facciamo più. >> salta su Finn.
<< Lo so, ragazzi, lo so, ma mi piacete entrambi allo stesso modo. È difficile per me scegliere. >>
<< Ti diamo ancora due giorni per decidere. Nessuno di noi due vuole rinunciare a te, o sbaglio, Finn? >>
<< Non sbagli. Scegli Sarah. Ti diamo tempo fino a giovedì. >> afferma Finn.
<< Va bene. Ma non dovreste mettermi tutta questa fretta. >>
<< Lo sappiamo, ma siamo stanchi e stressati entrambi. Cerca di capire. >>
Sarah fa un respiro e dice:
<< Okay. >>


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Capitolo 20
*** Quando le cose si complicano ***


20


Quando le cose si complicano





Per pranzo tutto il gruppo va al Marketplace.
Mentre sono tutti al tavolo a mangiare, Effie si alza per andare in bagno.
Prima che riesca a entrare, qualcuno la prende per un braccio, lei si volta e dice:
<< Hey, cosa…? >>
<< Ciao. >> la saluta Andrew.
Andrew lascia andare il braccio di Effie e lei lo saluta.
<< Anche tu qui a pranzo? >>
<< Sì, sono con tutto il gruppo. >>
<< Io invece sono con un bagnino. >>
Alla parola bagnino, Effie si preoccupa, perché potrebbe essere uno di quelli di stamattina in spiaggia.
<< Sapete già dove andate nel pomeriggio? >>
<< No, non abbiamo ancora deciso, ma pensavamo di andare alla Power Tower. >> risponde Effie.
<< Non ci siete ancora andati? >>
<< No. >>
<< Dovete andarci. Assolutamente. Va bene se mi aggrego anch’io? >>
<< Sì, no problem. >>
<< Subito dopo pranzo cos’hai da fare? >>
<< niente. Perché? >>
<< Ti porto in un posto bellissimo. Da quando siete arrivati dove siete andati? >>
<< Alla Mayan Temple Pool, al Mayan Temple, ovviamente, alla Baths Pool e alla Paradise Beach Lagoon. >>
<< Perfetto. Dove alloggi? >>
<< Al Cove Atlantis. >>
<< Allora va bene se ci troviamo nella hall del Cove Atlantis alle due? >>
<< Sì, è perfetto. >>
<< Allora ci vediamo dopo. >>
<< Sì. >>

<< Perché ci hai messo così tanto? >> le chiede Sarah, quando Effie torna al tavolo.
<< Fuori dal bagno ho incontrato Andrew, e ci siamo dati appuntamento alle due nella hall del Cove Atlantis. Ha detto che vuole portarmi in un posto. >>
<< Ah, wow. >>
<< Allora finiamo di mangiare in fretta, così ti aiutiamo a scegliere come vestirti. >> salta su Tibbie.
<< Volentieri, sorellina. >>
Le sorelle Bennet escono prima dal Marketplace e, nel tragitto dal ristorante al Cove Atlantis, incontrano i due bagnini della Paradise Beach Lagoon. Mentre Effie, Sarah e Tibbie stanno camminando, Francis e Jasper vedono la maggiore delle Bennet e la chiamano.
Dopo aver sentito chiamare il suo nome, Effie si guarda intorno e li vede che vengono verso di lei.
<< Ciao, ragazze. >> esclama Francis.
<< Ciao. >> li saluta Effie.
<< Dove andate così di fretta? >> chiede Jasper.
<< Alle due mi devo vedere con una persona. >> risponde Effie.
<< Un ragazzo? >> chiede Jasper.
<< Sì. >>
<< Una ragazza così bella non può non avere il ragazzo. >> salta su Francis.
<< In realtà non ce l’ho. >>
<< Beh, comunque qualcuno che ti ronza intorno ce l’hai. >>
I due bagnini la squadrano dalla testa ai piedi.
Jasper guarda la più piccola delle Bennet e chiede:
<< E lei chi è? >>
<< Tibbie, l’altra mia sorella minore. >> risponde Effie.
<< Scusate, ragazzi, ma abbiamo un po’ fretta. Ciao! >> aggiunge Effie, prendendo per mano le sorelle e allontanandosi.
I due bagnini salutano le sorelle Bennet e continuano per la loro strada.

Mezz’ora dopo, nella suite delle sorelle Bennett, Effie è indecisa su come vestirsi per l’appuntamento con Andrew, e dopo un po’ di tempo decide per un semplice vestito di marca Hollister.
Alle 14, nella hall del Cove Atlantis, Effie è a sedere su uno dei divanetti.
<< Ciao, splendore. >> la saluta Andrew.
<< Ciao. >> lo saluta lei, con un sorriso.
<< Allora, dove mi porti? >> chiede Effie, alzandosi dal divanetto e iniziando a camminare accanto a Andrew.
<< Vedrai. >>
<< Dai, ma non me lo puoi dire adesso? >>
<< No. Quando arriveremo, lo vedrai. È un posto bellissimo. >>
<< Okay. >>
Andrew ha portato Effie alla Dig, una galleria con una serie di acquari, che si trova sotto l’atrio della Royal Tower.
<< Ed eccoci alla Dig. >> esclama Andrew, fermandosi all’entrata.
<< Wow! >> esclama Effie, guardandosi intorno.
Andrew ed Effie entrano e cominciano a guardare gli acquari.
<< Allora ti piace? >>
<< Sì, è bellissimo. >>
<< Sono contento che ti piaccia. >>
Effie gli sorride, mentre continuano a camminare, guardando i pesci dentro gli acquari.
Mentre girano e stanno guardando gli acquari, decidono di mettersi a sedere.
<< Te l’ho già detto che oggi sei molto carina? >>
<< No, ancora non me l’avevi detto. >>
<< Beh, allora te l’ho detto adesso. >>
<< Grazie. >>
Continuano a chiacchierare ancora un po’ e poi si alzano, riprendendo a camminare.
A un certo punto si fermano a guardare uno degli acquari e, dopo essersi guardati per alcuni secondi, lui si avvicina al suo viso e la bacia.
Dopo il bacio, lei gli sorride e lui le dice:
<< Stasera ti va di venire all’Aura? Io suono lì. >>
<< Sì. Saremmo venuti comunque. >>
<< Perfetto. >>

In pieno pomeriggio, i Bennet, i Darcy, Teddy, Paul e Andrew sono alla Power Tower.
<< Tu che ci sei già stato, da dove ci consigli d’iniziare? >> chiede Effie ad Andrew.
<< The Abyss. È la migliore. >>
<< Allora vada per The Abyss. >>
Il maggiore dei Bennet va per primo, seguito da Oliver, Andrew ed Effie. Poi è la volta di Teddy, Tibbie, Paul, e infine dei fratelli Darcy e Sarah.
Sarah si guarda intorno meravigliata, dopo essere arrivata nella piscina alla fine dello scivolo, che non è altro che una grotta.
<< È bellissimo questo posto. >> esclama lei, guardandosi intorno.
<< Sì. >> concorda Finn.
<< Sembra di stare veramente in una grotta. >> esclama Gabe.
<< Beh, tecnicamente ci siamo. >>
I fratelli Darcy e Sarah guardano i pesci attraverso il vetro, che si trova accanto alla cascata.
Sarah guarda prima Finn, alla sua sinistra, e dopo Gabe, alla sua destra, e in seguito, continuando a guardare i pesci, dice:
<< Domani è il grande giorno. >>
<< Sì. >> dice Finn, voltandosi un attimo a guardarla.
<< Finalmente. >> dice invece Gabe.
<< Avanti, Gabe, sai benissimo che non è facile. >>
<< Quando ce lo dirai? Mattina, pomeriggio, sera? >> chiede Finn.
<< Non lo so. Vuoi che prendiamo anche un appuntamento? Quando succederà, succederà. Non assillatemi, ragazzi. >>
<< Ma sei stata tu a iniziare il discorso. >>
<< Sì, è vero, però adesso si deve interrompere qui. >>
<< Okay. >> dico entrambi i fratelli Darcy.

Poco prima delle 20, nella suite delle sorelle Bennett, in una delle due stanze, tutte e tre le ragazze si stanno preparando per andare a cena.
<< Ragazze, vi devo confessare una cosa. >> esclama Effie, mettendosi i sandali.
<< Cosa? >> chiede Sarah.
<< Andrew ed io ci siamo baciati oggi pomeriggio. >>
<< Stai scherzando? >> le chiede Sarah.
<< Davvero, Eff, spero che tu stia scherzando. >> interviene Tibbie.
<< Non sto scherzando, ragazze. È stato lui a baciarmi, mentre eravamo davanti a uno degli acquari. Cosa avrei dovuto fare? Allontanarlo? >>
<< Ma hai baciato anche Ethan ieri sera! O te lo sei dimenticato? >> afferma Sarah.
<< Non me lo sono dimenticato, me lo ricordo benissimo. Ma sono attratta anche da Andrew, e forse anche da Francis e Jasper, i due bagnini della spiaggia. >> confessa Effie.
<< Dio, Effie, stai complicando le cose. Così diventi peggio di me. Due anche anche, ma quattro no, sono troppi. Dai, renditene conto anche tu. Sei più grande di me, dovresti capire meglio certe cose. >>
<< Sì, Eff, Sarah ha ragione. Due possono capitare, ma quattro no. È praticamente impossibile. Ce ne sarà almeno uno che ti attira più degli altri. >> afferma Tibbie.
<< Mi attirano tutti e quattro, ragazze. Andrew è molto carino e dolce, e così anche Ethan, mentre Francis e Jasper sono intriganti, sexy. >>
<< Io non li conosco, però non penso che ognuno di loro sia contento di sapere che tu sei attratta da ben quattro ragazzi diversi. >>
<< Lo penso anch’io, però è così. Non posso farci niente. >>
<< Sì, invece, che puoi fare qualcosa. Staremo qui solo due settimane e dopo ce ne andremo, e non li rivedrai mai più. >> le dice Sarah.
<< Sì, è vero. Andrew è di New York, dalla parte opposta a dove viviamo noi, ed Ethan è di Sacramento, mentre Francis e Jasper non so neanche di dove sono. >>
<< Appunto. Non c’è futuro, Eff. >>
<< Verissimo. Può succedere qualcosa adesso. Ma dopo? Cosa succederà quando ce ne andremo? >> le chiede Tibbie.
<< Perché devo pensare per forza al futuro? Non posso pensare solo al presente? >>
<< Puoi anche pensare solo al presente, ma quando sarà il momento di tornare a Los Angeles, dovrai salutarli e lasciarli qui. >> le dice Sarah.
<< Sì, ma per il momento non ci voglio pensare, e non voglio che voi me lo facciate venire in mente, okay? >>
<< Okay. >> dice Sarah.
<< Okay. >> dice anche Tibbie.

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Capitolo 21
*** Tutto è concesso prima di fare una scelta ***


21

Tutto è concesso prima di fare una scelta





Come gli altri giorni, tutto il gruppo va al Bahamiam Club per cenare.
<< L’hai trovato? >> chiede Sarah.
<< Per il momento no. >> risponde Effie, guardandosi intorno alla ricerca di Ethan.
<< Cosa farai quando vedrai Ethan? Non ti sentirai in colpa per aver baciato anche Andrew e sentirti attratta dai quei due bagnini? >> le chiede invece Tibbie.
Effie si volta verso la sorellina e le dice:
<< Smettila, Tibbie. >>
Effie continua a guardarsi intorno, e Tibbie le dice:
<< Okay, ma non dire che noi non ti avevamo avvertita. >>
<< Giustamente. >> salta su Sarah.
<< Anche tu? >> afferma Effie, voltandosi verso la sorella.
<< Okay, okay, la smetto. >>
<< Sarà meglio. >>
All’improvviso arriva Ethan, pronto per prendere le ordinazioni.
<< Ciao, ragazzi. >>
Effie si volta verso Ethan, lui le sorride e lei ricambia il sorriso.
Ethan, a bassa voce, si rivolge a Effie e le chiede:
<< Come va? >>
<< Bene. Te? >>
<< Bene. >>
Intanto alcuni di loro fanno la loro ordinazione.
Qualche minuto dopo se ne va con tutte le ordinazioni.
Appena Ethan si è allontanato, Effie si alza dalla sedia e lo raggiunge.
Lui si volta subito e lei si avvicina.
<< Ciao. >> la saluta lui.
<< Ciao. >>
<< Finisco alle undici, ti va di fare qualcosa? >> le propone lui.
<< sì, però sarò all’Aura con tutto il gruppo. >>
<< Okay. Allora appena stacco, mi cambio e poi ti raggiungo. >>
<< Perfetto. >>
Si guardano per pochi secondi e poi lui dice:
<< Vado. >>
<< Anch’io. >>
Si salutano e quando Effie torna al tavolo, Tibbie le chiede:
<< Dove sei andata? >>
<< A salutare Ethan. >>
<< Ah. >>
<< Smette alle undici e dopo ci raggiungerà all’Aura. >>
<< Ti ricordo che ci sarà anche Andrew stasera. E potresti perfino trovare Francis e Jasper. >>
<< Non ti preoccupare, saprò gestire la situazione. >>
<< Se lo dici tu. >>

Mentre la maggiore e la più piccola delle Bennet si finiscono di preparare,  Sarah esce dalla suite per andare a prendere una boccata d’aria e restare un po’ da sola
Si siede su uno dei divanetti della hall del Cove Atlantis e continua a scrivere la nuova canzone, iniziata qualche giorno fa.
A un certo punto arriva Gabe, che si mette a sedere accanto e lei.
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
Sarah ha gli occhi fissi sul testo della canzone.
<< Nuova canzone? >>
<< Sì. >>
<< Come s’intitola? >>
<< Ancora non lo so. Ho iniziato soltanto il primo verso. >>
<< Ah, okay. >>
Gabe fa una breve pausa e poi continua:
<< Sono così entusiasta per domani. Finalmente farai la tua scelta. >>
Sarah lo guarda per un attimo, senza dire nulla.
<< Perché non mi hai ancora guardato negli occhi? Ogni volta che parliamo, ci guardiamo sempre negli occhi. >> le chiede Gabe.
Sarah fa un respiro, poi alza la testa e guarda Gabe negli occhi.
<< Ecco, così va meglio. >>
Sarah gli fa un leggero sorriso.
<< Sappi, Sarah, che chiunque tu sceglierai, a me starà bene. Che sia io o che sia Finn, è lo stesso. L’importante è che per te sia davvero la scelta giusta e che tu sia felice. >> le dice Gabe, mentre lei ha lo sguardo fisso sul foglio.
<< Grazie, Gabe. >> dice Sarah, appoggiando il blocchetto e la penna sul divanetto accanto a lei, e abbracciando Gabe.
Quando si staccano, si guardano dritti negli occhi.
<< Sei bellissima vestita così. >>
<< Grazie. >>
<< Non riesco a stare qui a guardarti. >>
Gabe si avvicina al suo viso e lei capisce che intenzioni ha, così si alza. Gabe, a sua volta, si alza dal divanetto.
Sarah, vedendo che anche Gabe è in piedi, va dietro la collana, accanto al divanetto.
<< Perché ti sei alzata? >> chiede lui, davanti a lei.
<< Perché lì siamo in bella vista, mentre qui dietro non ci vede nessuno. >>
<< Ah. Allora adesso continuo a fare quello che avrei fatto se non ti fossi alzata. >>
Gabe si avvicina di nuovo al suo viso e stavolta lei si fa baciare.
La bacia sulle labbra, sul collo, fino ad arrivare quasi al seno e ad un certo punto lei lo ferma.
<< Gabe? >>
Si ferma subito e, guardandola, le dice:
<< Lo so, scusa, abbiamo infranto il patto. Mi dispiace, ma non ho saputo resistere. >>
<< Sì, so che abbiamo infranto quel patto. Ma tu saresti andato avanti se io non ti avessi fermato? >>
<< No, probabilmente mi sarei fermato. Anche se siamo dietro ad una colonna, ci possono vedere comunque.
<< Già. >>
<< Posso dirti una cosa, Gabe? >> aggiunge Sarah.
<< Certo. >>
<< Voglio essere sincera con te. Anch’io e Finn ci siamo baciati. Ieri sera, nel bagno del Dragon’s, durante Love the way you lie. >>
<< C’era da aspettarselo. >> dice lui, semplicemente.
<< Quindi ti sta bene? >>
<< Sì, anche se è ovvio che mi rende geloso. Il bacio tra noi due e quello tra te e Finn ti stanno aiutando a scegliere. Tutto è concesso prima di fare una scelta. >>
<< Già. >> dice lei, sorridendogli.

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Capitolo 22
*** Credo di essere una di quelle ***


22

Credo di essere una di quelle





Alle 21:30 tutto il gruppo, compresi Teddy e Paul, va all’Aura Nightclub.
Quando entrano, l’Aura ha appena aperto e c’è pochissima gente.
Mentre scendono le scale, si guardano intorno, mentre Gabe fissa Sarah. Lei a un certo punto si volta verso di lui e si sorridono.
Finn se ne accorge ed è geloso.
Una volta scese le scale, prendono posto in uno dei divanetti dalla pista da ballo.
Qualche minuto dopo, dalla postazione dei dj, arriva Andrew insieme a un altro ragazzo.
Effie lo vede e aspetta che sia lui a notarla.
Qualche minuto dopo Andrew si guarda intorno e vede Effie, e le sorride.
Lei gli sorride a sua volta e subito dopo la saluta con la mano e le dice ciao.
<< Ciao. >>
Effie si alza dal divanetto e si avvicina.
<< Quand’è che inizi a suonare? >>
<< Tra una decina di minuti, più o meno. >>
<< Non vedo l’ora. >>
Andrew presenta Effie al ragazzo che è con lui, anch’egli dj, e poi lei torna dagli altri.

Un’ora dopo, l’Aura è affollato di gente.
Andrew fa una breve pausa e raggiunge Effie dal divanetto.
<< Allora, ti sono piaciute le canzoni che ho messo? >>
<< Sì, molto. Grazie di aver messo di nuovo le canzoni di Ke$ha. >>
<< È stato un piacere. >>
Effie gli sorride ed Andrew la squadra dalla testa ai piedi e poi, guardandola negli occhi, le dice:
<< Mi piace come sei vestita stasera. >>
<< Grazie. >>
<< Balliamo? Dopo devo tornare a suonare. >>
<< Sì. >>
Andrew ed Effie si alzano e vanno in pista.
Mentre ballano, appiccicati, si guardano fissi negli occhi e, a un certo punto, si baciano.
Circa una decina di minuti dopo, Andrew torna a suonare ed Effie torna al tavolo dagli altri.
<< Bella scenetta lì in pista prima. >> esclama Dylan.
<< Ti prego, Dylan, non ti ci mettere anche tu. >>
<< Noi lo diciamo solo per il tuo bene, Eff. Tra non molto arriverà anche Ethan e dopo come farai? >>
<< Non lo so. Mi verrà in mente qualcosa sul momento. >>
Poco dopo, mentre stanno tutti ballando, Effie vede Francis e Jasper.
Effie va subito verso di loro e quando arriva, li saluta.
Francis e Jasper la salutano a loro volta e la portano al tavolo, dove ci sono i loro amici. Si siedono tutti e tre e la presentano al loro gruppetto di amici.
Poco dopo vanno a ballare tutti insieme.
Dalla folla di gente che c’è sulla pista, Andrew non si accorge di Effie, Francis e Jasper.
Effie balla in mezzo tra Francis e Jasper. Una scena piuttosto spinta, che potrebbe benissimo far pensare a qualcosa.

Una decina di minuti dopo, Francis ritorna al tavolo insieme ad altri due suoi amici.
Effie e Jasper invece rimangono, e ballano appiccicati e si guardano fissi negli occhi.
Qualche minuto dopo, i due vengono via dalla pista e vanno dritti verso il bagno delle donne.
Effie apre la porta, guardandosi intorno, e, seguita da Jasper, entra. Appena entrati, cominciano a baciarsi ed entrano in un gabinetto, chiudendo la porta.
Continuano a baciarsi e poi Jasper si siede sulla tavoletta del water e lei sopra di lui, ritrovandosi faccia a faccia.

<< Chissà dov’è andata a finire Effie? >> si chiede Sarah.
<< Io posso immaginarlo. >> salta su Dylan.
<< Anch’io. Stava ballando talmente tanto appiccicata a quei due che a momenti se li scopava lì, davanti a tutti. >>
<< Davvero. Non mi piace per niente come si sta comportando nostra sorella. Con Daniel a Las Vegas, okay, ma qui si sta prendendo gioco di ben quattro ragazzi. >> afferma Dylan.
<< Condivido pienamente, fratellone. Non vorrei dirlo… però penso che nostra sorella stia diventando… >> interviene Tibbie.
<< Non lo vorrei dire neanch’io, però… >> dice Dylan.
<< Sì, lo penso anch’io. >> concorda Sarah.
<< Beh, ma tu stai tra Finn e Gabe. >> salta su Oliver.
<< Sono solo due, non quattro. È completamente diverso. >>
<< Sì, ma… >> insiste Oliver.
<< Può capitare a tutti prima o poi, almeno una volta nella vita, di dover scegliere tra due ragazzi o tra due ragazze. >>
<< Sì, è vero, Oliver. E poi loro provano veramente qualcosa, non è una storiella estiva. >> salta su Dylan.

Verso le 23.30, Ethan arriva all’Aura.
Stanno tutti ballando e Tibbie lo vede arrivare, così dà un colpetto sul braccio della sorella e lei guarda dove Tibbie le sta indicando.
<< Ethan! >> esclama Effie, vedendolo.
Effie viene via dalla pista da ballo e anche stavolta Andrew, con la folla che c’è, non si è accorto di nulla.
<< Ciao. >> la saluta lui.
<< Ciao. >>
Effie lo porta al loro tavolo e si mettono a sedere, e parlano un po’.
Si baciano un’altra volta e poi vanno a ballare.

Qualche minuto dopo la mezzanotte, quando Ethan si è allontanato da Effie, Andrew va da lei.
Stavolta però si è accorto di Effie tra la pista da ballo.
<< Hey. >> le dice lui, sedendosi accanto a lei.
<< Hey. >>
<< Possiamo parlare? >>
<< Sì. >>
<< Allora vieni con me, non voglio che parliamo qui. >>
I due si alzano e vanno dritti verso il bagno degli uomini, ma quando lei si accorge che c’è il disegno dell’uomo, dice:
<< Andiamo in quello delle donne. >>
<< Come vuoi. >>
<< Chi era quel ragazzo con cui stavi ballando prima? >> le chiede lui, dentro il bagno.
<< Chi? >>
<< Quello con cui stavi ballando poco fa. >>
<< Aah. È uno che mi ha rimorchiato. Mi ha chiesto un ballo e io ho accettato. >>
<< Sei sicura che non ti abbia chiesto nient’altro? >>
<< Sì. >>
<< Okay, ti credo. >>
Si guardano e poi si baciano.
Successivamente si chiudono dentro un gabinetto e continuano a baciarsi.
Quando escono dal bagno, Andrew torna a suonare ed Effie al suo tavolo.
Ethan è già lì, così s’inventa la prima scusa che le viene in mente.
<< Scusa, ma sono andata in bagno. >>
<< Continuiamo a ballare? >>
<< No. Restiamo qui a chiacchierare un po’. >>
<< Okay. >>

Verso le due del mattino i Bennet, i Darcy, Paul, Teddy ed Ethan vengono via dall’Aura.
<< Qualcuno dei quattro ti ha scoperta? >> chiede Tibbie, nella suite delle ragazze.
<< Andrew mi ha vista ballare con Ethan, ma gli ho detto che era uno che mi aveva rimorchiata e mi aveva chiesto di ballare, e lui ci ha creduto. >>
<< Ah. >>
<< Raccontaci cos’è successo con Andrew, e con i due bagnini, e anche con Ethan, ovviamente. >> esclama Sarah.
<< Con Ethan ho solo ballato, parlato e ci siamo baciati. Con Francis e Jasper ho ballato. >>
<< Ballato? Eravate talmente appiccicati che a momenti te li scopavi lì sulla pista. >> salta su Sarah.
<< E adesso. Eravamo appiccicati, sì. Non esagerare, sorellina. >>
<< Avanti, continua a raccontare. Vogliamo sapere tutto. >> dice Tibbie.
<< Sicure? Quello che ho da raccontarvi non è proprio una cosa bella, almeno non per voi. >>
<< Sì. >> dicono Sarah e Tibbie, contemporaneamente.
<< Okay. >>
Effie fa una breve pausa e poi dice:
<< Dopo che Francis si è allontanato dalla pista, io e Jasper siamo andati nel bagno delle donne e… >>
<< No, non ci credo. Ti sei scopata Jasper? >>
<< Sì. Non avevo mai fatto sesso in bagno. >>
<< Effie, ti prego. >> dice Tibbie.
<< Jasper è fantastico. Dovevate vedere com’era pratico, come si muoveva bene. E c’era davvero poco spazio, ma lui sapeva perfettamente quello che doveva fare. È bravo quasi quanto Daniel. >>
<< Effie, per favore. >> dice Sarah, coprendosi il viso con le mani.
<< Non è finita, ragazze. >>
<< Cos’altro è successo? >> chiede Tibbie.
<< Qualcos’altro con Andrew. Quando Ethan si era allontanato, Andrew è venuto da me e mi ha chiesto di parlare. Così siamo andati nel bagno delle donne ed è stato lì che mi ha chiesto di Ethan e dopo esserci baciati… >>
<< Ti sei scopata pure lui? >> chiede Sarah, sempre più sconvolta.
<< No, lui no, però… >>
<< Cosa? >> chiede Tibbie.
<< Gli ho fatto un pompino e lui… >>
Effie solleva il dito indice e medio e fa su e giù, e le due sorelle minori rimangono disgustate.
<< Spero che non sia successo qualcos’altro? >> chiede Sarah.
<< No, nient’altro. >>
<< Meno male. >>
<< Sapete, ragazze, credo di essere una di quelle… come si dice? Cattive ragazze. Mi sto sentendo una di quelle ragazze. >>
<< Se non lo sei, lo stai diventato, Eff. >>
<< Sarah? >>
<< Sarah ha ragione, Effie. Ti sei baciata Ethan. Ti sei baciata pure Andrew, e gli hai anche fatto un pompino, e lui... Poi Jasper te lo sei scopato per bene in bagno, e per fortuna con Francis non è successo niente. >> dice Tibbie.
<< Lo so, ragazze, lo so. Un po’ mi sento in colpa. Comunque io uso la pillola, quindi non c’è nessun problema, lo sapete. >>
<< Sì, lo sappiamo, ma comunque questo è proprio un comportamento da… >> afferma Sarah.
<< Troia. >> salta su Tibbie.
Effie e Sarah guardano Tibbie e dicono:
<< Tibbie? >>
<< È vero. Ammettilo, Eff. >>
Effie non dice una parola, sapendo benissimo che la sorella minore ha ragione.

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Capitolo 23
*** Sii felice, piccola Sarah ***


23

Sii felice, piccola Sarah





È finalmente arrivato il momento in cui Sarah ha preso la sua lunga decisione. Il fatidico giorno in cui Finn e Gabe sapranno finalmente chi lei ha scelto.
Le sorelle Bennet si alzano in piena mattinata e la prima a tirarsi su dal letto è Sarah, già piuttosto agitata.
Dopo essere andata in bagno, ritorna in camera, va verso la porta-finestra, la apre e va sulla terrazza.
Poco dopo le sorelle si svegliano e la cercano e, appena la vedono, la raggiungono.
<< Hey. >> la saluta Effie.
Sarah è concentrata sui suoi pensieri e non si è neanche accorta che le sue sorelle sono lì.
<< Oggi è il grande giorno. >> salta su Tibbie.
<< Sei pronta ad affrontare Finn e Gabe? Sei pronta a comunicare loro la tua decisione? >> le chiede Effie.
<< Sì. >> risponde Sarah, sovrappensiero.
<< Sono così curiosa di sapere chi hai scelto. >> afferma Effie.
<< Ve lo dirò dopo che l’avrò detto anche a loro. >>
<< Glielo dirai a tutti e due contemporaneamente? >> le chiede Tibbie.
<< No, separatamente. >>
<< E quando glielo dirai? >> domanda Effie.
<< Pensavo più tardi o dopo pranzo. Ancora non lo so. >>

Verso le 13 passate, tutto il gruppo va a mangiare al Lagoon Bar & Grill.
Durante il tragitto dal Cove Atlantis al ristorante, Sarah si volta verso i fratelli Darcy e li osserva.
Loro non se ne accorgono perché stanno parlando con Oliver e Dylan.
Sembrano piuttosto sereni, nonostante l’avvenimento del giorno che aspettano con tanta ansia.
<< Arrivo, ragazze. >> esclama Sarah.
Sarah si avvicina a Finn, lo prende per un braccio e lo porta via da Gabe, Oliver e Dylan.
<< È il grande giorno. >>
<< Quando ce lo dirai? >>
<< Fatti trovare alle due e mezzo alla Dig, e non dire niente a Gabe. >>
<< Okay. >>
Sarah si allontana dal maggiore dei Darcy e si avvicina a Gabe, prende anche lui per un braccio e lo porta via da Oliver e Dylan.
<< Che c’è? >>
<< Fatti trovare alle due nella hall del Cove Atlantis, dove ci siamo baciati ieri sera, e non dire niente a Finn. >>
<< Okay. Non vedo l’ora. >>
Sarah ritorna dalle sorelle e dice loro:
<< Ho dato loro appuntamento in posti e orari diversi. >>
<< Bene. Spero che tu abbia fatto la scelta giusta. >> le dice Effie.
<< Lo spero anch’io. Certo, non è questione di vita o di morte, però è comunque una scelta importante. >> dice invece Tibbie.
<< Grazie, ragazze. >>

Nel primo pomeriggio, alle 14, Sarah raggiunge la hall del Cove Atlantis, dove Gabe l’aspetta con ansia.
Sarah vede Gabe e, prima di avvicinarsi a lui, fa un respiro profondo.
<< Ciao. >>
Gabe la guarda e la saluta a sua volta.
Sarah si siede accanto a lui. Successivamente fa un altro respiro e poi inizia a parlare:
<< Finalmente è arrivato il momento. Adesso, con quello che ti sto per dire, posso renderti il ragazzo più felice del mondo oppure il ragazzo più triste del mondo, ma comunque, in ogni caso, in un modo o nell’altro, sarò sempre tua amica. Sempre e per sempre, qualunque cosa succeda. >>
<< Ti prego, dimmi quello che mi devi dire e smettila di girarci intorno. Sono pronto a saperlo. È un bel po’ di tempo che sono pronto. >> le dice lui.
Sarah lo guarda un’ultima volta prima di dirglielo, fa un altro respiro e poi dice:
<< Quella lista non mi è servita. Ho soltanto ascoltato il mio cuore. >>
Sarah si ferma e dopo qualche secondo riprende il discorso, dicendo:
<< Avevi ragione tu. >>
<< Probabilmente ho sempre preferito lui. Probabilmente non me ne sono mai resa conto, ma è così. Avevi ragione tu, Gabe. Finn è sempre stato il primo. È sempre stato l’unico per me. >> aggiunge, qualche secondo dopo.
Gabe un po’ si aspettava di non essere lui il fratello scelto da Sarah, ma sentirselo dire è tutta un’altra cosa.
<< Ti prego, dì qualcosa. >>
<< Sai… un po’ me l’aspettavo. Ho sempre pensato che alla fine avresti scelto lui. Come darti torto. Lui è più grande, più maturo, più esperto. Ma l’importante è che tu sia felice. Voglio che tu sia felice. E, come hai detto tu, saremo comunque amici. Quindi non ti ho persa, ti sei soltanto un po’ allontanata. >> afferma Gabe, un po’ deluso.
<< Tu non mi hai persa, non succederà mai. Non devi neanche pensarlo. >>
<< Sì, lo so, però ti sei comunque un po’ allontanata da adesso, con la scelta che hai appena fatto. E ti allontanerai sempre di più, ogni giorno che passa. Sarai sempre più vicina a lui e sempre più lontana a me. >>
<< Certo, non potremmo più essere quelli che eravamo fino a ieri, fino ad un minuto fa, prima che io facessi crollare il tuo mondo. Non potremmo più fare quelle cose che facevamo nel periodo in cui io dovevo ancora scegliere, ma saremo comunque amici, migliori amici. Saremo persino più legati di prima. E stavolta non mi riferisco ai giorni infiniti in cui io ero indecisa, ma a prima che provassimo attrazione l’uno per l’altra. >>
<< Mi fa piacere sentirtelo dire, ma non sono sicuro che poi succederà veramente. Appena passerà un po’ di tempo, e soprattutto, appena tu e lui farete l’amore, tu non mi guarderai più. Per te ci sarà solo e soltanto lui. Nessun spazio per la famiglia, nessun spazio per gli amici. Solo spazio per lui e per lui soltanto. Solo e soltanto per Finn. E mi fa male pensare che tu farai l’amore con lui per la prima volta. Avrei voluto essere io quello che ti toglieva la cosa più preziosa che possiedi. Avrei voluto essere io il primo a toccarti, a baciarti e a dirti quanto sei bella anche quando sei impacciata. >>
Sarah si commuove e scoppia a piangere. Non riesce a trattenere le lacrime. Non pensava che Gabe fosse così… dolce e romantico.
Gabe la guarda e le asciuga le lacrime.
<< Mi dispiace così tanto, Gabe. Io provo qualcosa per te, lo sai. Lo provo adesso e lo proverò sempre, anche se ho scelto Finn. Ti vorrò comunque sempre bene. Questo te lo devi ricordare. >>
<< Ti voglio bene anch’io, Sarah. >>
Si abbracciano e quando si staccano, si guardano, poi lei dice:
<< Adesso devo andare da Finn. Gli ho dato appuntamento alla Dig. >>
<< Vai. Rendi felice almeno uno dei due fratelli Darcy. >>
Sarah fa un sorriso, poi si alza e s’incammina.
Mentre lui la guarda andare via, piange. Non aveva mai pianto per una ragazza.
<< Sii felice, piccola Sarah. >>
La guarda un’ultima volta, prima che lei giri l’angolo, e, a bassa voce, dice:
<< Ti amo. >>

Alle 14.30, Finn arriva alla Dig e Sarah è già lì, davanti ad un acquario. Si volta un attimo e quando lo vede, gli sorride, e lui le sorride a sua volta.
<< Sono pronto a sapere tutto quello che hai da dirmi. >> le dice lui.
<< La lista che ho preparato alla fine non mi è servita. Ho ascoltato il mio cuore e mi ha sussurrato un unico nome. >>
<< Quale? >>
Sarah fa un respiro profondo e, guardandolo negli occhi, dice:
<< Il tuo. >>
Lui le sorride in un modo che non aveva mai fatto.
<< Finn, Finn, Finn, continuava a ripetere. Ed io non ho potuto fare altro che ascoltarlo. >>
Finn le prende le mani e la guarda dritta negli occhi.
<< Sono contento che tu abbia scelto me. Speravo che scegliessi me. >>
Sarah gli sorride e poi gli dice:
<< Ed io sono contenta di essere ufficialmente la tua ragazza. >>
<< Ricordati questo giorno, ricordatelo sempre. 22 luglio 2010, il giorno più bello delle nostre vite. >>
Finn le fa un gran sorriso, poi si guardano e si baciano. Il loro primo bacio da fidanzati ufficialmente.
Dopo il bacio, vengono via dalla Dig, abbracciati.
<< Voglio fare qualcosa insieme a te stasera. >> le dice lui.
<< Quindi mi stai chiedendo di uscire? >>
<< Sì. >>
<< E quindi questo sarà il nostro primo appuntamento. >>
<< Già. >>
<< E cosa vorresti fare? >>
<< Mi è appena venuta in mente una cosa davvero carina. >>
<< Cosa? >>
<< Ti vengo a prendere alla tua suite alle otto. Tu vestiti elegante, ma senza esagerare. Carina, semplice e anche un po’ elegante. >>
<< Okay. >>

Intanto Gabe è nella suite dei ragazzi, dove ci sono Oliver e Dylan che stanno guardando la tv.
Gabe arriva a pezzi e quando i due fratelli Bennet si accorgono di lui, Dylan gli chiede:
<< Allora? Chi ha scelto? >>
Gabe guarda Dylan e, senza dire una parola, lui capisce e dice:
<< Lui. Ha scelto lui. >>
Dylan fa una breve pausa e poi dice:
<< E tu l’avevi detto. Avevi detto che alla fine avrebbe scelto Finn. Sinceramente non pensavo che scegliesse lui. Finn ci ha messo un secolo per capire se provasse o no qualcosa per lei, mentre tu l’hai saputo fin da subito. >>
<< Ci dispiace tanto, amico. Possiamo fare qualcosa per te? >> propone Oliver.
<< No. Grazie, ragazzi. Voglio solo starmene per conto mio. >>
Gabe va verso la sua stanza, con l’umore sotto terra.

Intanto Finn e Sarah stanno salendo alle loro suite e sono in ascensore.
<< Ancora non ci credo che hai scelto me. >>
<< Sarà meglio che ti cominci ad abituare, perché da adesso in poi ti tormenterò continuamente. >>
Finn la guarda, ride e la bacia.
Arrivati al piano, escono dall’ascensore, si salutano e si danno un bacio.
Quando Finn arriva nella suite dei ragazzi, i fratelli Bennet stanno ancora guardando la tv.
Finn si volta verso di loro e dice:
<< Ciao. >>
<< Congratulazioni, amico. >> gli dice Dylan.
<< Già sapete tutto? >>
<< Sì. Poco fa è arrivato Gabe. >>
<< È in camera vostra adesso. >> aggiunge.
<< Ah. >>
<< Immagino che tu sia strafelice che Sarah ha scelto te, eh? >> gli chiede Oliver.
<< Sì, lo sono. In questo momento sono il ragazzo più felice del mondo. >>
<< Sono contento per te e mia sorella. >> dice Oliver.
<< Anch’io. >> concorda Dylan.
<< Grazie, ragazzi. >>
Finn raggiunge la sua stanza, ma visto che lì c’è suo fratello con il cuore spezzato, evita di entrare, facendo marcia indietro.
Quando Finn ha appena voltato le spalle, esce dalla camera Gabe, che lo vede.
Il maggiore dei Darcy si volta, dove aver sentito rumore, e i due fratelli si guardano imbarazzati.
Dylan e Oliver si sono accorti che i giovani Darcy sono a faccia a faccia, così si alzano e li raggiungono un po’ preoccupati.
<< Sono contento per te. >>
<< Grazie. >>
Finn e Gabe non sembrano neanche più fratelli, ma solo amici, se non estranei addirittura.
<< Sei il ragazzo più fortunato del mondo. >>
<< Lo so. Sarah è la ragazza migliore che abbiamo mai conosciuto. >>
<< Già. >>
I fratelli Bennet li guardano e sperano che non succeda niente.
<< Mi dispiace che non abbia scelto te.”
<< Dispiace anche a me, ma è andata così. Lei ha scelto te. Questa è stata la sua scelta. È stata lei e soltanto lei a decidere. Vi auguro tutta la felicità del mondo. >>
<< Grazie. >>

Nella suite delle Bennett, Effie e Tibbie sono nella sala ad aspettare la sorella.
Appena sentono aprire la porta, si alzano e la raggiungono.
<< Allora? >> chiede Effie, impaziente.
<< Dai, dicci chi hai scelto. Finn o Gabe? >> esclama invece Tibbie.
Sarah guarda le sorelle e poi risponde:
<< Finn. >>
<< Sono contenta per te, sorellina. >> le dice Effie.
<< Io non tifavo per nessuno dei due, quindi sono contenta per te. >>
<< Grazie. >>
<< Sinceramente pensavo che scegliessi Gabe. Lui è stato chiaro fin da subito riguardo ai suoi sentimenti, al contrario di Finn che ci ha messo un sacco di tempo. >> confessa Effie.
<< Non sei contenta della mia scelta, Effie? Volevi che scegliessi Gabe solo perché ha capito subito che provava qualcosa per me? >> chiede Sarah, in tono un po’ troppo acido.
<< No, però pensavo che contasse parecchio. Ma se tu hai scelto Finn, allora significa che lui ti piace di più. La scelta spettava solo e soltanto a te. >>
<< Sì, infatti, spettava solo a me. È vero, Finn mi piace di più, e so che lui ci ha messo tantissimo tempo per capire che provava qualcosa per me, però ho sempre preferito lui, ma non me ne sono mai resa conto. Anche Gabe me l’aveva detto. >>
<< Okay. >>
Sarah va verso la sua stanza e Tibbie la segue. Quando arriva, Sarah sta guardando quale, tra i suoi vestiti, sembra il più adatto alla primo appuntamento con Finn.
<< Spiegami. Perché tu ed Effie avete litigato prima? Perché non è contenta della scelta che hai fatto? >>
<< Credo perché, secondo lei, Gabe è più adatto a me. Ha la mia età, mi capisce di più e non è mai stato confuso. >>
<< Sì, ma alla fine quello che conta è quello che pensi tu. >>
<< Già, ma lei lo fa solo per proteggermi. Pensa che con Finn non andrà bene. Anche perché lui è più grande e da settembre andrà all’università, e non vorrà più stare con una liceale del terzo anno. >>
<< Se ti vuole bene veramente, se ne frega dell’età. Sono solo due anni, non cambiano la vita. >>
<< Infatti. >>
Tibbie guarda la sorella tirar fuori dei vestiti e metterli sul letto.
<< Che stai facendo? >>
<< Finn e io usciamo insieme stasera. >>
<< Il vostro primo appuntamento. Che dolci. Dove andate? >>
<< Non lo so. Mi ha solo detto di vestirmi elegante, ma non troppo. >>
<< Che dolce. Se vuoi, ti do una mano a scegliere? >>
<< Sì. Grazie, sorellina.”
Circa una decina di minuti dopo, Effie entra in camera e vede le due sorelle minori in mezzo a una marea di vestiti.
<< Cosa sta succedendo qui? Sembra esplosa una bomba. >>
<< Oh, ciao, Eff. Sto aiutando Sarah a scegliere cosa mettere stasera per il primo appuntamento con Finn. >>
<< Ah. >>
<< Vuoi venire a darci una mano? Ci serve qualcosa di elegante, ma non troppo. >>
Effie e Sarah si guardano, poi lei dice:
<< Sì, perché no. >>
Effie raggiunge le sorelle in mezzo ai vestiti.
Poco dopo ne prende in mano uno e guarda Sarah.
Le due sorelle si sorridono ed Effie dice:
<< Questo è molto carino. >>
Sarah lo guarda e dice:
<< Sì, non è male. >>

Nel pomeriggio tutto il gruppo va alla Royal Baths pool.
Finn e Sarah stanno sempre appiccicati e ovviamente questo fa molta rabbia a Gabe.
Mentre sono tutti in acqua, Dylan vede arrivare Francis e Jasper ed avverte subito la sorella.
<< Francis e Jasper a ore due. >>
<< Dove? >>
<< Oddio! >> esclama lei, vedendoli.
Effie li guarda entrambi, sperando che Jasper non abbia detto niente a Francis su quanto è successo la sera prima, all’Aura.
<< Mamma mia, guardate quant’è sexy Jasper. >>
Dylan e Tibbie si guardano in modo strano.
<< Vado a salutarli. >> dice lei, salendo dall’acqua e raggiungendo i due bagnini, completamente fradicia.
<< Ciao, ragazzi. >>
Francis e Jasper la salutano e lei da loro un bacio sulla guancia.
<< Che ci fate qui in piscina? >>
<< Siamo venuti a chiedere una cosa ai bagnini di questa piscina. >> risponde Francis.
<< Ah. >>
<< La spiaggia dove siamo noi è proprio accanto a questa piscina. >> spiega Jasper.
<< Giusto, è vero. >>
Jasper ed Effie si guardano, e lui dice:
<< Vai dai ragazzi, Francis. Io ti raggiungo tra un attimo. >>
<< Okay. Ciao, Effie. >>
Francis le dà un bacio sulla guancia e se ne va.
<< Allora? Sei venuta in questa piscina apposta perché è accanto alla spiaggia dove sono io? >>
<< Sì… è probabile. >>
Effie fa la vaga e Jasper le sorride.
<< Spero che tu non abbia detto niente a Francis su quanto è successo ieri sera tra di noi? >>
<< Non sono mica stupido. Ovvio che non gli ho detto niente. >>
<< Bene. >>
Jasper ed Effie si guardano, poi lui le propone:
<< Ti andrebbe di replicare la cosa? >>
<< Quando? >>
<< Quando vuoi. Stasera va bene? >>
<< Sì. >>
<< Ho in mente un posticino migliore del cesso dell’Aura. Ci vediamo alla Cove Beach alle undici. Hai presente quei lettini a baldacchino che ci sono? >>
<< No, ma li cercherò. >>
<< Perfetto. >>
Effie si avvicina a Jasper e, nell’orecchio gli sussurra:
<< Non vedo l’ora. >>
Lei gli dà una pacca sul sedere e lui si volta a guardarla mentre si allontana.


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Capitolo 24
*** Questa non è mia sorella ***


24

Questa non è mia sorella





Più tardi, il gruppo è venuto su dall’acqua e, Finn e Sarah si stanno baciando sul lettino di lui.
Il minore dei Darcy cerca d’ignorare il fratello e quella che poteva essere la sua ragazza.
Gabe si volta verso Oliver e Dylan, e chiede loro:
<< Vale ancora l’offerta di fare qualcosa? >>
<< Siamo qui, amico. >> gli dice Dylan.
<< Certo. Bravo. Così si fa, Gabe. >> dice invece Oliver.

Durante la serata, verso le 19.30, le sorelle Bennet sono ormai pronte.
Sarah è piuttosto agitata per il primo appuntamento con Finn, anche se ha già deciso come vestirsi.
Stavolta all’Aura mancheranno Sarah e Finn, che saranno a cena insieme.
Effie invece, che si vedrà con Jasper, molto probabilmente, dopo raggiungerà gli altri, insieme a Jasper.
Effie ha in mano il completo che indosserà quando si vedrà con Jasper, e chiede alle sorelle:
<< Ragazze, secondo voi è meglio con o senza il vestito con la bandiera del Regno Unito? >>
<< È uguale. Sta bene sia con che senza. >> risponde Sarah.
<< Forse è meglio con. >> risponde invece Tibbie.
<< Sì, infatti, forse. >>
<< Ma intendi veramente uscire vestita così? >> le chiede Sarah.
Effie guarda un attimo il completo che ha in mano e dopo, guardando la sorella, risponde:
<< Sì. Perché? >>
<< Sembri una… >>
<< Troia. >> aggiunge Tibbie.
Effie e Sarah guardano Tibbie e dicono:
<< Tibbie? >>
<< Ma perché ogni volta che dico quella parola mi guardate come se avessi detto chissà che cosa? Ho tredici anni, non dieci. Sono ufficialmente una donna da un paio d’anni. >>
<< Certo, sorellina, sei una donna. Però anche se non dici certe parole, è meglio. >> le dice Effie.
<< Concordo. Anche se sembri veramente una troia. Guarda quel vestito nero, se così si può chiamare, com’è corto. >> dice invece Sarah.
<< Sì, è un po’ corto, però è carino. >>
<< Sì, è carino, e perfetto per una notte in una discoteca, però se fosse stato un più lungo era meglio. >>
<< Finitela, ragazze. Me lo metterò, anche se non vedo l’ora che Jasper me lo tolga. >>
<< Chissà che cosa ci sarà mai di così tanto attraente in Jasper. Certo, è un bel ragazzo, non fraintendermi, però secondo me non è poi così sexy. >> esclama Sarah.
<< Sorellina, tu la pensi così perché non hai ancora fatto sesso. Non sai che cosa vuol dire quando una persona ti attrae fisicamente e ti provoca qualcosa dentro che i tuoi ormoni impazziscono ogni volta. Ma non ti preoccupare, vedrai che prima o poi lo capirai. >>
Sarah e Tibbie si guardano un po’ confuse.
<< Se lo dici tu. >>

Mezz’ora dopo, Finn viene a prendere Sarah nella suite delle ragazze.
Bussa alla porta e Sarah va ad aprire.
Lei lo osserva ed è fiera di averlo scelto. Anche lui la osserva e pensa a quant’è bella.
Si salutano e poi si danno un bacio.
<< Prendo la borsa e arrivo. >>
<< Okay. >>
Sarah va in camera, dove ci sono le sue sorelle.
<< Buona fortuna. >> le dice Tibbie.
<< Grazie, Tibbie. >>
Le due sorelle si abbracciano e un attimo dopo si staccano.
Sarah guarda Effie, che le dice:
<< Divertiti, sorellina. Sei bellissima vestita così. >>
<< Grazie. >>
<< Finn è un ragazzo fortunato. >>
Sarah sorride alla sorella e poi si abbracciano.
Prende la borsa, saluta le sorelle e torna da Finn.
<< Eccomi. >>
Sarah esce dalla suite e chiude la porta dietro di sé. I due neo-fidanzatini vanno verso l’ascensore, abbracciati.
<< Sei bellissima. >>
<< Grazie. >>
<< Hai parlato con Gabe? >> gli chiede Sarah, in ascensore.
<< Sì. Pochi minuti però. >>
<< E cosa vi siete detti? >>
<< Gli ho detto che mi dispiaceva che tu non avessi scelto lui, e lui mi ha risposto che dispiaceva anche a lui, ma che è andata così. E ci ha augurato tutta la felicità del mondo. >>
<< Meno male, dai. L’importante è che da adesso in poi voi non litighiate più. Adesso che ho fatto la mia scelta, dovrebbe esserci pace tra di voi, non più la guerra. >>
<< Non c’è mai stata una vera guerra tra me e mio fratello. Abbiamo litigato, ma non eravamo in guerra. >>
Sarah lo guarda come per dirgli:
<< Certo… >>
<< Che c’è? Non guardarmi così. Dico sul serio. >>
<< Se lo dici tu. Comunque l’importante è che non vi siete picchiati quando avete parlato. >>
<< Che senso avrebbe picchiarsi adesso? Tu hai già scelto. >>
<< Infatti. >>
Alcuni secondi di silenzio, poi Sarah chiede:
<< Allora? Dove stiamo andando? >>
< Lo vedrai quando saremo arrivati. >>
<< Non vedo l’ora. >>
Finn le sorride e le dà un bacio.
I due neo-fidanzatini vanno verso la Cain at The Cove.
Finn ha affittato una cabana: quei capanni privati vicino alla piscina e sulla spiaggia.
Quando arrivano in piscina, Sarah chiede:
<< Perché siamo venuti qui? >>
<< Non fare tante domande, tesoro. Tra pochissimo lo vedrai. >>
<< Mi hai appena chiamata tesoro. >> dice lei, con sguardo sognante.
<< Lo so. >>
Sarah gli sorride e poi gli dà un bacio.
Qualche minuto dopo arrivano davanti ad una cabana e Finn tira fuori la chiave.
<< Non dirmi che hai prenotato uno di questi? >>
Finn si gira verso di lei e le dice:
<< L’ho fatto invece. Stasera è tutto per noi. >>
Sarah non ha parole. L’unica cosa che riesce a dire è grazie.
Gli dà un bacio e poi lui apre la cabana.
Una volta aperta, accende subito la luce. Poi si volta verso di lei e le dice:
<< Prego, signorina Bennet. >>
Sarah lo guarda, gli sorride ed entra.
Vede un bendidio di cibo sul tavolino, si gira verso Finn e gli dice:
<< C’è anche la cena. >>
<< Sì. >>
Finn e Sarah si accomodano nella cabana e iniziano il loro primo appuntamento.

Il resto del gruppo è andato a cena al Bahamian Club.
Questa volta non è venuto Ethan a prendere le ordinazioni dei ragazzi, ma un altro cameriere.
Effie, curiosa di sapere dov’è, chiede:
<< Mi scusi, dov’è il suo collega? Ethan. Di solito viene sempre lui qui da noi. >>
<< Intende Ethan Patmore? >>
<< Sì. >>
<< È qui, ne sono sicuro. L’ho visto poco fa in cucina. >>
<< Ah, okay. Grazie mille. >>
Effie si rivolge alla sorella e le dice:
<< Strano che non sia venuto lui. È sempre venuto lui. >>
<< Forse si è accorto che ti sei scopata Jasper e hai fatto altro con Andrew. >> risponde Tibbie, acidamente.
<< Tibbie? >>
<< Che c’è, Effie? È vero. Hai intenzione di scoparti anche Francis ed Ethan? E magari, perché no, anche Andrew? Visto che lui non l’hai fatto, ma ci sei andata vicina. >>
<< Hey, signorina! Hai tredici anni, non ti permetto di parlare così. E poi mi stai mancando di rispetto e non lo accetto, quindi chiedimi subito scusa. >>
Intanto Dylan, Oliver e Gabe stanno guardando tutta la scena un po’ imbarazzati, visto che le due sorelle stanno alzando la voce.
<< Non ti chiederò scusa, Effie. Sei tu che la devi chiedere a quei quattro ragazzi di cui ti stai prendendo gioco. Credo di essere grande abbastanza da capire quando una persona fa la stronza. Quindi non sono io quella che deve chiedere scusa a te, ma tu che la devi chiedere a Ethan, Andrew, Francis e Jasper. >> urla Tibbie, arrabbiata.
<< Io non mi sto prendendo gioco proprio di nessuno. In questo momento me la faccio con quattro ragazzi, senza bisogno d’impegnarmi e provare qualcosa di serio. Sono più grande di te e quindi ho il diritto di scegliere, proprio come tutti gli altri. Se non mi voglio impegnare, sono affari miei e non tuoi. >>
<< Non sono d’accordo. Hai un comportamento che non è da te. Non sei mai stata una da storia seria, però così non ti riconosco più, non riconosco più mia sorella. Questa non sei tu. Con Daniel, a Las Vegas, era tutta un’altra storia. Era solo con un ragazzo e non quattro contemporaneamente. Ovvio che Jasper vuole soltanto scoparti e tu altrettanto, e forse lo stesso vale per Francis, però credo che Andrew, e soprattutto Ethan, non sono così maiali come loro due. Credo che a loro due interessi anche per qualcos’altro. >>
<< Questo lo credo anch’io, anzi, ne sono sicura. Però sul fatto che non mi riconosci più, non ti capisco. Sono sempre io, sono sempre la tua sorellona. Sono sempre la tua Effie, non sono cambiata. Sono solo un po’ più spregiudicata. >>
<< Un po’? Forse vorrai dire un bel po’. Più tardi hai anche appuntamento con Jasper, per scopare un’altra volta. Come si fa a prendere un appuntamento solo per fare sesso? Non è il tuo ragazzo che ti ama e ti vuole bene sempre e comunque, ma è praticamente uno sconosciuto che non rivedrai mai più, una volta che ce ne andremo da qui. Se una cosa è certa, è che io non farò mai come te quando sarò più grande. Mai e poi mai, questo è certo. Non vorrei mai e poi mai comportarmi come stai facendo tu adesso. >>
Effie si alza dalla sedia, infuriata, e la gente vicino a loro le guarda.
<< Quindi mi stai dicendo che non vorresti mai essere come me? Quindi mi stai offendendo? Quindi stiamo litigando solo per questo futile motivo? Noi due che non litighiamo mai. >>
<< Sì, non vorrei mai e poi mai assomigliare a te quando crescerò. Questo non è un comportamento da ragazza per bene, ma da puttana! >> esclama Tibbie, senza usare mezzi termini.
Effie tira uno schiaffo in piena faccia alla sorella e subito dopo Oliver, Dylan e Gabe rimangono a bocca aperta, insieme a tutte le altre persone che hanno visto tutto.
Effie si pente subito di quello che ha fatto e se ne va.
Mentre va verso il bagno, preoccupata per quello che ha fatto, incontra Ethan, che, per fortuna, non ha visto e sentito niente perché era in cucina.
<< Effie. Hey. >>
<< Ciao. >> lo saluta lei, con un tono di preoccupazione nella voce.
<< Cos’è successo? Stai bene? Hai una faccia. >>
<< Sì, sto bene. >>
Effie inizia a piangere e abbraccia subito Ethan.
Non aveva mai dato uno schiaffo a qualcuno, tanto meno a una delle sue sorelle.
<< Hey, hey, stai calma. Rilassati. Cos’è successo? Spiegamelo. >>
<< Ho appena dato uno schiaffo a mia sorella Tibbie. Abbiamo litigato e mi ha talmente dato fastidio che mi è venuto da darle uno schiaffo. Non avevo mai dato uno schiaffo a nessuno. >> spiega Effie, continuando a piangere.
Ethan la stacca da sé e, guardandola negli occhi, le dice:
<< Dai, non è una tragedia. Vedrai che farete pace e tutto tornerà come prima. >>
Le dà un piccolo bacio sulla guancia e lei risponde:
<< Non lo so, sai. Credo che adesso lei mi odi. >>
Ethan le asciuga le lacrime e intanto le dice:
<< Non dire così. Lei non può odiarti, è tua sorella. Ti vuole molto bene. Non so che tipo di rapporto abbiate, però so che ti vuole bene. Si vede. >>
Effie lo guarda e riesce improvvisamente a calmarsi.
<< Grazie. Grazie per quello che mi hai detto. >>
Effie gli dà un bacio e poi lui le dice:
<< Prego. >>
<< Io vado a rinfrescarmi il viso. Ciao. >> dice lei, dopo un sorriso.
<< Ciao. >>
Mentre si sta rinfrescando il viso entra Ethan.
Effie si volta subito e dice:
<< Che c’è? Ci siamo appena salutati. >>
<< Ti va di vederci dopo? >>
<< Sì. Dove vuoi andare? >>
<< Andate all’Aura dopo? >>
<< Sì. >>
<< Allora vediamoci là, come ieri. >>
<< Okay. A che ora finisci? >>
<< Alle undici anche oggi, quindi verso le undici e mezzo, circa, sarò lì. >>
<< Okay. Allora ci vediamo all’Aura. >>
<< Sì. >> dice lui, facendole l’occhiolino e poi voltandosi per andare verso l’uscita, ma Effie lo chiama e gli dice:
<< Mi faresti un favore? >>
<< Sì. >> dice lui, voltandosi verso di lei.
<< Non è che potresti andare a prendermi la borsa al tavolo? Dopo quello che è successo con mia sorella non me la sento di tornare lì. >>
<< Sì, va bene. >>
<< Grazie. Sei un amore. >>
<< Prego. >>
Ethan esce dal bagno e va a prendere la borsa di Effie al tavolo.
Quando arriva, Dylan gli chiede:
<< Hey, Ethan. Hai visto mia sorella Effie? >>
<< È in bagno. Mi ha chiesto di prenderle la borsa, perché non se la sente di ritornare qui dopo quello che è successo. Ciao, ragazzi. >> taglia corto lui, prendendo la borsa e tornando in bagno.
Quando torna in bagno, lei lo ringrazia e si salutano un’altra volta.
Effie si guarda allo specchio e decide di andare alla suite.
<< Dov’è sparita Effie? >> domanda Dylan.
<< Non lo so e non m’interessa. Sono affari suoi. >> dice Tibbie, ancora arrabbiata.
<< Non hai tutti i torti, sorellina. >> dice Oliver.
<< Mi ha dato uno schiaffo, quindi per me può anche essere morta. >>
<< E adesso. Non dire così, dai. È comunque tua sorella, ti vuole bene. >> dice Dylan.
<< Sì, ma lei non aveva il diritto di darmi uno schiaffo. La odio! La odio! >>

Una mezz’ora dopo, nella suite delle ragazze, Effie manda un sms a Francis, l’unico con cui ancora non ha fatto niente di niente, e gli chiede:
“Hey! Ci vediamo tra poco? Ho bisogno di parlare con qualcuno. Ti va?”
“Sì, va bene, ma adesso non posso. Va bene per le undici e un quarto, circa?”
Effie gli risponde di sì e si danno appuntamento alla Cove Beach, nello stesso posto dove si trova anche con Jasper quindici minuti prima.

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Capitolo 25
*** E come fate a saperlo? ***


25

E come fate a saperlo?





Alle 23 Effie arriva alla Cove Beach e, prima di toccare la sabbia, si toglie le scarpe e le tiene in mano.
Cerca i lettini a baldacchino e, poco dopo essersi seduta su uno dei lettini, arriva Jasper con in mano una torcia.
<< Hey. >>
<< Ciao. >> lo saluta lei, accavallando le gambe, con sguardo malizioso.
Jasper appoggia la torcia sul lettino e poi le dà un rapido bacio.
Si lasciano cadere sul lettino e continuano a baciarsi.
A un certo punto Effie lo allontana da sé e lui si mette a sedere, seguito da lei.
<< Che c’è? Qualcosa non va? >> le chiede lui.
<< No, no. >>
<< È solo che… vorrei sapere di dove sei. Da quando ci conosciamo, abbiamo soltanto fatto sesso. >> aggiunge lei.
Jasper si avvicina un po’ di più ad Effie e le bacia il collo, e, tra un bacio e l’altro, sussurra:
<< E ci è piaciuto tanto. >>
Effie lo allontana un’altra volta da sé e gli dice:
<< Dai, seriamente. Di dove sei? >>
<< Miami. Sono di Miami. E anche Francis è di Miami. >>
<< Grazie per avermelo detto. >>
Effie slaccia i bottoni della camicia di Jasper e intanto dice:
<< Ecco perché sai scopare così bene. Tutti quelli di Miami pensano solo a divertirsi. >>
Effie gli toglie la camicia e poi inizia a dargli dei baci sul petto, e lui intanto inizia ad eccitarsi.
<< Effie, aspetta! >> esclama lui, improvvisamente.
<< Che c’è? >> gli chiede lei, fermandosi e guardandolo perplessa.
<< Visto che hai voluto sapere di dove sono io, voglio sapere di dove sei tu. >>
<< Lo vuoi davvero sapere? Perché ti sei eccitato e non credo t’importi molto sapere dove vivo. >>
<< Invece m’interessa. >>
<< Okay. >>
<< Sono di Los Angeles. Contento? >> aggiunge.
<< Sì. >>
<< Adesso posso continuare a fare quello che stavo facendo prima? >>
<< Prego. Sono tutto tuo. >>
Effie gli sorride e continua a dargli i baci sul petto.
Pochi minuti dopo Jasper allontana da sé Effie ed esclama:
<< Adesso basta! >>
Effie lo guarda perplessa e subito dopo lui le dà una spinta, così lei cade sdraiata sul lettino.
Lui le va sopra e inizia subito a baciarla. Mentre la bacia, le tocca una coscia e le toglie le mutandine.
<< Ma dove sei stata per tutto questo tempo? Sei una forza della natura. Tu sei nata per il sesso. >> afferma Jasper, rimettendosi la camicia, alcuni minuti più tardi.
<< Non fare troppi complimenti, Jasper, anche tu sei nato per fare sesso. >>
<< Sicuro. >>
Pochi minuti dopo che Jasper si è rimesso la camicia ed Effie le mutande, arriva Francis, e loro sono seduti vicini, sul lettino dove hanno fatto sesso.
<< Effie, sei tu? >> domanda Francis.
<< Sì. >>
Francis si accorge che Effie non è sola e che c’è Jasper con lei.
<< Jasper, che ci fai qui? >>
Jasper non sa cosa dire, così, prima che riesca ad aprire bocca, interviene Effie dicendo:
<< Ho chiesto anche a lui di fare due chiacchere. >>
<< Ah, okay. >>
I due amici si guardano confusi.
<< Vieni qui, Francis. >> gli dice Effie.
Francis fa qualche passo e raggiunge Effie, e si siede sul lettino accanto a lei.
Così lei si ritrova Jasper alla sua sinistra e Francis alla sua destra.
<< Allora, di cosa volevi parlare? >>
<< Ho litigato con mia sorella Tibbie, a cena. È stato orribile. Le ho anche dato uno schiaffo. Tutti che ci guardavano. È stato imbarazzante. >> spiega Effie.
<< Siete sorelle, è normale che litighiate. Capita a tutti. >> la conforta Francis.
<< Sì, ma noi non avevamo mai litigato. Con Sarah sì, ma con Tibbie no, mai. >>
<< Francis ha ragione, Effie, capita a tutti di litigare. Ma perché avete litigato? >> interviene Jasper.
<< Perché lei non condivide il mio comportamento. Dice che non mi riconosce più, dice che non sono più io. >>
<< Che comportamento? >> chiede Jasper.
<< Non posso dirvelo, ragazzi. >>
<< Credi che non sappiamo che te la fai anche con altri due ragazzi? >> domanda Jasper.
<< E come fate a saperlo? >>
<< Un giorno ci siamo incontrati e ci hai detto che dovevi vederti con un ragazzo. Non ti ricordi? C’era anche tua sorella Tibbie. Mi ricordo benissimo. >> spiega Jasper.
<< Ah sì, è vero. Comunque con te, Francis, non ho ancora fatto niente. >>
<< Mi sa che sono l’unico dei quattro con cui non hai ancora fatto niente. >> dice Francis.
<< No, non sei l’unico. Neanche con Ethan e Andrew ci ho scopato. >>
<< E allora se loro non te li sei scopati, cosa ci hai fatto? >> le chiede Jasper, curioso.
<< Fatti i cazzi tuoi, Jasper. >>
<< Okay. >>
<< Allora hai scopato solo con Jasper. >> salta su Francis.
<< Ma non mi avevi detto di non avergli detto niente di quello che è successo all’Aura? >> chiede Effie, voltandosi verso Jasper.
<< Me l’ha detto stasera, prima di venire qui da te. >> spiega Francis.
<< Mi state prendendo per il culo, ragazzi? >> chiede Effie, guardando entrambi.
<< No. Lui mi ha chiesto dove andavo, e io gli ho detto che venivo qui a scopare con te, e che l’abbiamo anche fatto nel cesso dell’Aura ieri sera. Quando me l’hai chiesto, non lo sapeva ancora. >> risponde Jasper.
<< Okay. Ma allora perché tu, Francis, non sapevi che Jasper fosse qui quando sei arrivato poco fa? >>
<< Ho fatto finta di niente. Non è la prima volta che siamo interessati alla stessa ragazza. >> risponde Francis.
<< Buono a sapersi allora. >>
Effie e Francis si guardano.
Lei si alza, gli va davanti, si china e lo bacia.
Dopo averlo baciato, va da Jasper e fa lo stesso.
Poi slaccia la camicia a Jasper, e successivamente va da Francis, e gli toglie la maglia.
Quando è da Francis, si toglie le mutandine ed inizia a baciarlo.

Intanto nella cabana, il primo appuntamento tra Sarah e Finn sta andando benissimo.

Verso le 23.30, Francis, Jasper ed Effie vanno all’Aura.
<< Ragazzi, all’Aura ho appuntamento con un ragazzo. Con Ethan per l’esattezza. >> afferma Effie, mentre stanno raggiungendo l’Aura.
<< Lui sa di noi? >> le chiede Francis.
<< No, e neanche Andrew sa di voi e di Ethan. >>
<< Ah okay. Allora non ci faremo vedere vicino a te. >> dice Jasper.
<< Grazie. Con Ethan ed Andrew ho un rapporto diverso rispetto a quello che ho con voi. Con loro, come vi ho detto, non ho fatto sesso. >>
<< Capito. >> dice Jasper.
<< Comunque è stato veramente fantastico. >> salta su Francis.
<< Non ti montare troppo la testa, però. >> gli dice Effie, sorridendogli.
<< Okay, però è stato fantastico comunque. >>
<< Concordo. >> dice Jasper.
<< Sì, lo è stato. Era la prima volta che facevo sesso con due ragazzi contemporaneamente. >>
<< Anche se era la prima volta, sei stata meravigliosa. >> le dice Jasper.
<< Eccome se lo sei stata. >> concorda Francis.
Quando arrivano all’Aura, Francis e Jasper salutano Effie e lei raggiunge il gruppo.
Quando Effie arriva da loro, trova solo i suoi fratelli con Gabe e Paul, mentre Tibbie e Teddy sono a ballare.
<< Ciao, ragazzi. >>
Effie si siede tra i suoi fratelli, e i ragazzi la salutano.
<< Ma dove sei sparita? Dopo quel brutto schiaffo che hai dato a Tibbie, sei scomparsa. >> le chiede Dylan.
<< Lo so. Dopo che Ethan mi ha portato la borsa, sono andata nella suite, e alle undici sapete già dove sono andata. >>
<< Sì, lo sappiamo. >>
Effie guarda per un attimo Gabe e Paul, e chiede ai suoi fratelli:
<< Perché Gabe ha quella faccia? >>
<< È ubriaco. >> spiega Oliver.
<< Ubriaco? Gabe non è mai stato ubriaco. >>
<< Già. >> dice Dylan.
<< Voleva scatenarsi, ma l’unica cosa che è riuscito a fare finora, è stata ballare con una tipa. >> spiega ancora Oliver.
<< Immagino sia per Sarah. >>
<< Già. >> dice Dylan.
Effie guarda Gabe un’altra volta e anche lui la guarda.
Un attimo dopo si alza dal divanetto, cerca di sedersi vicino a lei, facendo così spostare Oliver.
Effie lo guarda un po’ confusa.
<< Andiamo a ballare, Eff? >>
<< Sì… okay. >> risponde lei, confusa.
Gabe ed Effie si alzano dal divanetto e vanno in pista.
Mentre stanno ballando, Gabe si avvicina parecchio ad Effie e le tocca una coscia, ma lei gli urla:
<< Che cazzo fai, Gabe? >>
E subito dopo se ne va, tornando al tavolo. Si siede sempre in mezzo ai suoi fratelli, ed esclama:
<< Ma che cazzo gli è preso a Gabe? Stavamo ballando e mi ha toccato una coscia. >>
<< Dai, poverino. Sta molto male per Sarah. Potevi anche consolarlo. >> dice Oliver, in battuta.
<< Oliver? Non cominciare anche tu, per favore. Mi è bastata la litigata con Tibbie. >>
<< Sai, Tibbie non ha tutti i torti. Ti stai comportando da troia, quindi già che c’eri potevi anche fare un pompino a Gabe, per consolarlo. >> continua Oliver.
<< Oliver? Ti rendi conto che mi stai offendendo? Sono tua sorella maggiore, mostrami rispetto. >> urla Effie.
<< Non so se meriti il mio rispetto, Effie. >>
Oliver si volta verso Paul e gli chiede:
<< Andiamo a ballare? Non voglio stare vicino a mia sorella. >>
<< Sì, va bene. >>
Oliver e Paul vanno sulla pista da ballo ed Effie li guarda allontanarsi, confusa e infastidita dalle parole del fratello minore.
<< Che cosa gli ho fatto? Sia a Oliver che a Tibbie? Me lo spieghi, Dylan. >>
<< Non gli hai fatto niente, però non gli va giù come ti stai comportando. Io sono più grande e francamente non ti capisco neanch’io, però se vuoi comportarti così, io non ti giudicherò. Loro invece sono fatti diversamente, e ti dicono le cose in faccia, senza peli sulla lingua. >> spiega Dylan.
<< So che si preoccupano per me, però se io voglio farmela con quattro ragazzi contemporaneamente, sono affari miei. E poi ho fatto sesso solo con due, e non con tutti e quattro. >>
<< Non era solo con Jasper? >>
<< Sì, ma stasera l’ho fatto anche con Francis. >>
<< Insieme? Quindi ti sei incontrata per scopare anche con Francis? Tutti e due insieme? >>
<< Prima l’ho fatto con Jasper, e dopo è arrivato anche Francis e l’ho fatto con entrambi. È stato eccitante da morire. Dovresti provarlo. Il ménage à trois, dico. >>
<< Effie! Ti sei scopata Jasper e anche Francis, Andrew quasi, e per fortuna con Ethan non è successo niente. Perché con lui non è ancora successo niente, vero? >>
<< Sì, ancora niente con lui. E non so perché con Ethan non è successo niente. Forse perché a lui ci tengo di più e mi sembra più serio. Ma tanto alla fine non li rivedrò mai più nessuno dei quattro. >>
<< Infatti. >>

Circa cinque minuti dopo, arriva Ethan.
<< Ciao. >>
Effie si volta verso di lui e lo saluta.
Ethan si siede accanto ad Effie e Dylan va a ballare, lasciandoli soli.
<< Come stai adesso? >>
<< Molto meglio, grazie. >>
<< Avete fatto pace? >>
<< No, anzi, ho litigato anche con Oliver poco fa. >>
<< Mi dispiace. >> dice lui.
<< Anche a me. >>
Effie ed Ethan si guardano e si danno un bacio.
<< Hai qualcosa da fare domani sera? >>
<< No. Perché? >>
<< Perché pensavo che potremmo andare a cena fuori. Solo noi due. >> spiega Ethan.
<< Sì, va bene. Mi piacerebbe molto cenare con te. Dove mi vuoi portare? >>
<< Da Casa D’Angelo. Fanno anche la cucina italiana. È davvero ottima. >>
<< Io adoro la cucina italiana. >>
<< Chi non la adora? >>
Effie percepisce che con Ethan è completamente diverso. Lui è più serio, anzi, lui è serio. Ed è proprio per questo motivo che si sono soltanto baciati e non hanno fatto nient’altro.


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Capitolo 26
*** Lui chi è? Andrew o Ethan? ***


26

Lui chi è? Andrew o Ethan?





Il giorno dopo, venerdì 23 luglio, in tarda mattinata Dylan, Oliver e Paul vanno alla River Pool; Gabe alla Lap Pool per nuotare in santa pace e sfogarsi un po’; Tibbie e Teddy fanno qualche immersione alla Ruins Lagoon; Finn e Sarah vanno alla BLU Pool; e, infine, Effie, completamente sola, va alla Paradise Lagoon Beach.
Effie è sdraiata a pancia in giù e non ha indosso la parte sopra del costume da bagno, che ha appeso sul lettino.
Mentre Jasper e Francis controllano se va tutto bene in spiaggia, notano Effie.
<< Guarda chi c’è laggiù. >> esclama Francis.
<< La nostra dea. >> dice Jasper, guardando in direzione di Effie.
<< Andiamo! >> esclama Francis, alzandosi dalla sedia, seguito da Jasper.
Prima di arrivare da lei, vedono che non ha il reggiseno, così la raggiungono pian piano e le prendono il pezzo di sopra del costume, senza che lei se ne accorga.
Francis le va davanti, con in mano il suo reggiseno, mentre Jasper le fa dei massaggi sulla schiena.
Effie apre subito gli occhi appena sente qualcuno toccarle la schiena, e si volta, aprendo gli occhi.
<< Hey! Siete voi. Mi avete spaventata. >> esclama lei, con un sorrisetto.
<< Ciao. Guarda chi c’è davanti a te. >> le dice Jasper.
Effie guarda davanti a sé e vede Francis.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
Nota subito che ha in mano il suo reggiseno, così gli chiede:
<< Che ci fai con in mano il mio reggiseno? >>
<< Mi diverto un po’. >>
<< Dai, avanti, dammelo. >>
Francis si china verso di lei e le sussurra:
<< Sei sicura di volerlo? >>
<< Sì, sono sicura. >> risponde lei, determinata.
<< Avanti, Eff, anche se non ce l’hai indosso, a noi non importa. Anzi, è meglio che tu non ce l’abbia. Stai molto meglio senza, anche se noi ti abbiamo già vista ed è proprio un bello spettacolo. >> salta su Jasper.
Effie si gira di nuovo verso Jasper e gli dice:
<< Lo so che mi avete già visto senza. Ieri sera, una delle notti più belle della mia vita, ma non mi sembra il caso di fare il topless. C’è gente e anche dei bambini. >>
Effie si volta verso Francis e continua:
<< Quindi ridammelo subito. >>
Effie si alza dal lettino e, con il braccio sinistro si copre il seno, mentre con l’altro cerca di prendersi il reggiseno.
<< Dai, ragazzi, per favore. Non fate gli idioti. >>
<< Prima dicci cos’è successo ieri sera tra te ed Ethan. >> dice Francis.
Jasper raggiunge l’amico, davanti a lei, e dice:
<< Vi abbiamo visto piuttosto intimi. Cos’avete fatto? >>
<< Se mi date il reggiseno, ve lo dirò. >>
<< Promesso? >> le chiede Francis.
<< Sì, promesso. >>
<< Okay. >> dice Francis, dandole il reggiseno.
Lei lo prende, se lo mette e poi si sdraia a pancia in giù.
<< Non è successo proprio niente con Ethan, a parte alcuni baci. >> esclama, appoggiando i gomiti sul lettino e guardandoli entrambi, davanti a sé.
<< Dai, è impossibile. Eravate sempre appiccicati. >> afferma Jasper.
<< Sì, infatti. Tu non sei il tipo da bacio e basta, o sbaglio? >> le domanda Francis.
<< Non sbagli, non sbagli. >>
<< E allora perché con lui non hai ancora fatto niente? >> le chiede Jasper.
<< A dire la verità non lo so. Lui mi sembra serio. Anzi, forse lui è serio. Non vuole complicare le cose con il sesso. >>
<< Come si fa a complicare le cose con il sesso? Il sesso è fantastico, libero… Il sesso è sesso. >> esclama Jasper.
<< Quando si sta veramente insieme a qualcuno, a volte fare sesso può soltanto complicare un rapporto. Non è come tra di noi. Il sesso può essere divertimento, come per noi, o amore, ed è proprio per questo che è diverso fare sesso e fare l’amore. >> spiega Effie.
<< Wow, belle parole. Parli per esperienza personale? >> le chiede Jasper.
<< No, però lo so. >>
<< Dai, vieni con noi. Facciamo in giro. >> le dice Jasper.
Effie si alza dal lettino e va a girare per la spiaggia con Francis e Jasper.
<< Stasera hai già qualcosa in programma? >> le chiede Francis.
<< Per il momento no. >>
<< A proposito, come mai sei da sola oggi? Di solito c’è tutto il gruppo. >> le chiede Jasper, curioso.
<< I miei fratelli sono andati con l’amico del ragazzo di Tibbie alla River Pool, Gabe è alla Lap Pool per sfogarsi un po’, Finn e Sarah sono alla Blu Pool, Teddy e Tibbie stanno facendo qualche immersione, così io sono venuta qui da sola per riflettere un po’, e anche per chiacchierare un po’ con voi due, ovviamente. >>
<< Bene. Allora sono contento che tu sia venuta qui completamente sola. >> le dice Francis, sorridendole, e squadrandola dalla testa ai piedi, leccandosi le labbra con la lingua.
<< Concordo. >> afferma Jasper, squadrandola anche lui, con sguardo malizioso.
<< Ragazzi, dai, ci sono dei bambini qui. Finitela di guardarmi così. >>
Jasper e Francis ridacchiano e lei con loro.

Più tardi Effie saluta i due bagnini e se ne va dalla spiaggia, raggiungendo Finn e Sarah alla BLU Pool.
Arrivata alla piscina, cerca i due neo-fidanzatini e poco dopo li trova in acqua che si stanno sbaciucchiando.
<< Finn! Sarah! >> li chiama lei.
La maggiore delle Bennet li chiama tre volte e finalmente smettono di baciarsi e la vedono.
<< Effie, che ci fai qui? Non eri in spiaggia? >> le chiede Sarah.
<< Sì, ma è già l’una. Non andate a mangiare? >>
Sarah si rivolge a Finn e gli chiede:
<< Che facciamo? Andiamo a mangiare? >>
Finn fa cenno di sì con la testa, così Sarah si volta verso la sorella e le dice:
<< Arriviamo! >>
<< Vi aspetto qui, allora. >>
Quando Finn e Sarah salgono dall’acqua, si asciugano un po’ e vanno via con Effie.
Chiamano Dylan, Oliver e Paul e decidono di andare a mangiare da Cleito’s. Chiamano anche Gabe, che è ancora alla Lap Pool, e accetta di pranzare tutti insieme. Teddy e Tibbie invece mangiano per i cavoli loro da un’altra parte.
Mentre stanno pranzando, Dylan nota Andrew a pochi metri da loro e avverte Effie, che va subito da lui a salutarlo.
<< Ciao. >> lo saluta lei.
<< Ciao. Dove sei sparita? È da martedì che non ti vedo. >>
<< Lo so. È un po’ che non ci vediamo. >>
<< Dai, siediti, tanto sono da solo. >>
<< Hai già qualcosa da fare oggi pomeriggio? >> gli chiede lei.
<< No, non ho niente da fare. Tu? >>
<< Neanch’io. Non sappiamo dove andare. >>
<< Siete già andati all’Atlantis Beach? >>
<< No, ancora no. Perché? >>
<< Allora potremmo andare lì. Si possono usare gli acqua scooter e i pedalò. >>
<< Ci sto, allora. >>

Verso le 16 passate, all’Atlantis Beach, il gruppo, tranne Tibbie e Teddy, hanno già fatto un giro sugli acqua scooter.
<< Stavo pensando che potremmo noleggiare uno yacht per un giorno. Domani volendo. Ti va? >> propone Andrew.
<< Perché no, non è una brutta idea. Ma solo noi due o anche il resto del gruppo? >>
<< Tutt’insieme. >>
<< Ma domani non è il tuo compleanno? >>
<< Sì, ed è anche per questo che voglio fare qualcosa di diverso. >>
<< Giustamente. Ma la festa a che ora c’è? >>
<< Alle dieci. Partiamo verso le dieci di mattina e torniamo verso l’ora di cena, più o meno. >>
<< Ci sto. >>
Effie lo guarda e si avvicina un po’ a lui e, a bassa voce, gli dice:
<< Noi due potremmo anche fare qualcos’altro. L’altra volta in bagno non è stato male. >>
<< Sono d’accordo. È stato piuttosto eccitante. >>
Effie gli sorride e lui le sorride a sua volta.

Più tardi il gruppo si sposta alla Paradise Lagoon Beach, per andare un po’ sui pedalò.
Quando arrivano, Effie va dai bagnini a chiedere per i pedalò, facendo finta di non conoscerli.
<< Vogliamo fare un giro sui pedalò. Siamo in otto. >>
<< Allora andrete quattro in uno e quattro in un altro. >> le spiega Jasper.
<< Perfetto. >>
Jasper va da Francis e insieme preparano i due pedalò, mettendoli nell’acqua. Poi fanno mettere a tutti i salvagenti.
Ad Effie glielo mette Jasper e, mentre glielo sta mettendo, lei lo guarda.
<< Lui chi è? Andrew o Ethan? >>
<< Andrew. >>
<< Che cosa fa Andrew? >>
<< Il dj, ed Ethan il cameriere al Bahamian Club. >>
<< Bene. Quindi oggi pomeriggio sei stata con lui? >>
<< Se per stata intendi scopare no, se invece intendi passare del tempo insieme, sì. Domani prenderemo anche a noleggio uno yacht per tutto il giorno, e alla sera c’è la festa per il suo compleanno alla Cain at the Cove. >> spiega Effie.
<< Bene. Sono contento per te. >>
<< Se vuoi, faccio invitare te e Francis alla festa? >>
<< Se ci tieni. >>
Effie si volta e raggiunge Andrew.
<< vieni che ti presento due miei amici. >>
<< Chi? Quei due bagnini? >>
<< Sì. >>
Effie ed Andrew arrivano da Jasper e Francis, e lei dice:
<< Ragazzi, lui è Andrew. E, Andrew, loro sono Jasper e Francis. >>
Si stringono tutti la mano e poi Effie dice:
<< La tua festa di compleanno sarà aperta solo ad un certo numero di persone, oppure può venire chiunque? >>
<< Proprio chiunque no, però se vuoi portare qualcuno, fallo pure. Anzi, se Jasper e Francis vogliono venire, sono i benvenuti, e possono portare anche dei loro amici, se vogliono. >>
Effie guarda Jasper soddisfatta.
< Allora venite, ragazzi? >> chiede lei.
<< Sì. >> risponde Jasper.
<< Sì, va bene. Tanto non abbiamo nient’altro da fare domani sera. >> risponde invece Francis.
<< Perfetto. >> dice Effie, guardando Jasper, che la guarda a sua volta.
Andrew se ne accorge, così, per far sì che smettano, dice:
<< Dai, saliamo su questi pedalò, sennò stiamo qui tutto il pomeriggio. Ovviamente tu starai con me, vero? >>
<< Ovvio. Andiamo con mia sorella e Finn? >>
<< Sì. >>
<< Okay, allora diglielo, così intanto saluto Jasper e Francis. >>
<< Okay. >>
Appena Andrew si è allontanato, Effie dice:
<< Visto? >>
<< Guarda che secondo me il tuo amico dj ha capito che c’è qualcosa tra noi. Mi sembra piuttosto sveglio. >> afferma Jasper.
<< Lo è. E, anche se ha capito, chissenefrega. >>
<< Anche secondo me ha capito. >> salta su Francis.
<< Vi saluto, perché devo andare. Ci vediamo. >>
<< Stasera dove vai? >> le chiede Francis.
<< Non lo so. >>
<< Allora ci si vede in giro. >> esclama Francis.
<< Sì. >>
<< Così loro sono Jasper e Francis? >> chiede Andrew, sul pedalò.
<< Sì. >>
<< Te li sei già scopati? >>
<< Andrew? Ma che linguaggio hai? >>
<< Avanti, Eff, non fare la santarellina con me. Quello che è successo l’altra volta, non fa di te proprio una brava ragazza. >>
<< Lo so, e infatti non sono una brava ragazza, però potevi anche chiedermelo in un altro modo. Comunque sì, gli ho già scopati, se proprio ci tieni a saperlo. >>
<< Appunto. >>
<< Tu invece hai scopato con altre? >>
<< Con una sola, ma non è stato granché. Quello che abbiamo fatto noi due è stato tre volte meglio. >>
<< Meno male. >> dice lei, con un sorrisetto malizioso.

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Capitolo 27
*** Vai al diavolo, Effie! ***


27

Vai al diavolo, Effie!





La sera del giorno stesso, Effie cenerà con Ethan alla Casa D’Angelo, mentre Sarah cenerà con Finn al Café Martinique.
<< Vedrai che buone cose cucinano qui. >> afferma Ethan.
Effie prende in mano il menu e gli chiede:
<< Cosa mi consigli? >>
<< Io personalmente sono tradizionalista. Ogni volta che vengo qui prendo sempre le stesse cose. >>
<< E quando sei venuto qui con chi eri? >>
<< Con delle ragazze e con degli amici. Ma, fidati, nessuna delle ragazze era bella come te. >>
Effie gli sorride e lui le restituisce lo sguardo.
Alla fine Effie decide per le penne al pomodoro e basilico, mentre Ethan per le fettuccine all’aragosta.

<< Ti piace questo posto? >> chiede Finn.
<< Sì, è bellissimo. Il semplice fatto che si può vedere l’acquario, lo rende straordinario di per sé. >>
<< Bene, sono contento. Secondo me anche il secondo appuntamento dev’essere perfetto proprio come il primo. >>
<< Sì, è vero. Perché solo il primo deve essere perfetto? >>
<< Domani ci divertiremo un sacco tutto il giorno su uno yacht. Non sono mai stato su uno yacht. >> esclama Finn, emozionato all’idea di passare un’intera giornata su uno yacht.
<< Neanch’io. Personalmente non m’ispira tanto la vita in barca, però un giorno va bene. E poi non è una semplice barca, ma uno yacht. >>
<< Infatti. Come si fa a dire di no a uno yacht? >>
<< Sì, infatti. L’unica cosa è che Gabe sarà sempre lì. Mi duole un po’ vederlo sempre così triste. Da quando gli ho detto di aver scelto te, non l’ho più visto sorridere. Dovremmo trovargli una ragazza, poverino. >>
<< Credo che sia un po’ presto. È successo solo ieri. Magari quando inizierà la scuola, troverà una ragazza. Chi lo sa? >>
<< In effetti. Hai ragione tu, è un po’ presto. >>

Intanto, il resto del gruppo è al Dragon’s, dove Teddy e Tibbie sembrano inseparabili.
<< Hai fatto pace con tua sorella? >>
<< No. Non ci parliamo da quando lei mi ha dato quello schiaffo. >>
<< Vedrai che risolverete, ne sono sicuro. Tu sei troppo dolce per mettere il muso per tanto tempo a tua sorella. >>
<< Non so se risolveremo, Teddy. È la prima volta che litighiamo. >>
<< C’è sempre una prima volta per tutto, Tibbie. >>
<< Lo so, ma se lei mi ha dato uno schiaffo, è perché si è veramente arrabbiata. Le ho dato della troia. >>
<< Dai, non pensarci e stai tranquilla. Andiamo a ballare. >>
Tibbie gli sorride e vanno sulla pista da ballo.

A Casa D’Angelo, l’appuntamento tra Effie ed Ethan procede tutto bene, e anche tra Sarah e Finn, al Café Martinique, procede tutto a meraviglia.
Mentre stanno aspettando il dessert, Finn e Sarah vanno a guardare l’acquario.
Finn si volta un attimo per guardare Sarah, poi continua a guardare l’acquario.
<< Sarah? >>
<< Sì? >> dice lei, voltandosi verso di lui, che la sta guardando.
Finn le prende le mani e, guardandola negli occhi, le dice:
<< So che ci ho messo un bel po’ a capire se provavo o no qualcosa per te, però stavolta mi è stato tutto più chiaro. In un attimo l’ho capito. >>
<< Che cosa? >>
<< Che ti amo, Sarah. >> confessa Finn.
Sarah è confusa per la confessione di Finn. Non si aspettava che dopo un giorno lui le dicesse che è innamorato di lei. È confusa, e non sa proprio cosa dire.
<< Che c’è? Perché non dici niente? >>
<< Perché non pensavo che me l’avresti detto così presto. >>
<< E quando ti aspettavi che te lo dicessi? >>
<< Non lo so, però non così presto. >>
Finn le sorride, aspettando che lei dica qualcosa.
<< Comunque ti amo anch’io, Finn. >>
<< Pensavo non che non lo dicessi più. >>
Si danno un bacio, poi continuano ad osservare l’acquario davanti a loro.

In tarda serata, Effie ed Ethan stanno passeggiando e sono arrivati alla fontana, davanti alla Royal Tower.
<< Sai, Effie, finita l’estate pensavo di tornare a casa. >>
<< A Sacramento intendi? >>
<< Sì. Potrei cercarmi un lavoro o magari andare all’università. >>
<< E come mai vuoi venire via da questo paradiso? >>
<< Per stare più vicino a te. >>
Effie comincia a preoccuparsi. Sente che Ethan vuole fare le cose per bene con lei, ma lei non vuole che accada niente di serio tra di loro.
<< Non dovresti farlo. >> afferma lei, dopo qualche secondo di silenzio.
<< E perché non dovrei? >>
<< Perché non ne vale la pena. >>
<< Sì, invece. >>
<< Non ti conviene abbondonare una cosa di cui sei sicuro per un’altra di cui non sei sicuro. >>
<< So che non stiamo neanche insieme, Effie. >>
<< Comunque era solo un’idea. >> aggiunge.
<< Lo so. >>
<< Quindi deduco che tu non abbia neanche minimante pensato che tra noi due potesse nascere qualcosa, vero? >>
<< Per averci pensato, ci ho pensato, però ho anche realizzato che io non sono una che s’impegna. E poi abitiamo in città diverse. >>
<< Ah. Ho capito. >>
Ethan si allontana dalla fontana ed Effie gli chiede:
<< Dove stai andando? >>
<< Ti sto riaccompagnando alla tua suite. >> risponde lui, senza voltarsi.
<< Perché? È troppo presto, ed io voglio restare ancora fuori con te. >>
Ethan si ferma e si volta verso Effie.
<< Allora mi spieghi per quale motivo non vuoi avere una storia seria? Ti ho anche detto che vorrei tornare a casa mia per starti vicina. >> esclama Ethan, alzando la voce.
<< Perché io sono fatta così. Non voglio nessun genere d’impegno, voglio solo divertirmi. >>
<< Quindi per te io sono solo un divertimento? >>
Effie non sa cosa rispondere.
<< Ho capito. Mi hai già dato la risposta senza neanche dire una parola. >>
Ethan si gira e riprende a camminare.
<< Dai, Ethan! >>
Effie corre da lui e quando l’ha raggiunto, dice:
<< Per favore, non fare così. Tu sei molto carino e mi piaci un sacco, però non intendo avere una storia seria, te l’ho detto. >>
<< Tornatene alla tua suite da sola, Effie! Oppure raggiungi i tuoi fratelli e le tue sorelle al Dragon’s! Fa’ come ti pare, basta che non ti fai più vedere. >>
<< Dai, non dire così. >>
Ethan si ferma, si volta verso di lei e dice:
<< Secondo te per quale motivo tu ed io non abbiamo ancora fatto sesso? Secondo te per quale motivo ti ho invitato a cena stasera? >>
<< Perché tu sei un ragazzo serio, ti piace impegnarti…? >>
<< Brava, esatto. Voglio andarci piano con te, Effie. Tu mi piaci davvero tanto, però non immaginavo che ti volessi solo divertire. >>
<< Mi dispiace, Ethan. Avevo già capito che tu eri un ragazzo serio, ma non immaginavo che volessi tornare a casa tua per starmi vicina. E comunque sapevi che sono di Los Angeles, quindi sarebbe stata solo una storiella estiva e niente di più. >>
<< Sì, ma dopo un po’ ho cominciato a pensare che poteva esserci di più di quello. >>
<< Quand’è stata l’ultima volta che sei stato con una ragazza? E per stato intendo sia fatto sesso che fidanzato. >>
Ethan ci pensa qualche secondo e poi risponde:
<< Un anno e mezzo fa, più o meno. >>
<< E tu è un anno e mezzo che non fai sesso? >>
<< Sì. Che c’è di male, scusa? Bisogna per forza farlo spesso? >>
<< No, però fa bene anche alla salute. >>
<< E invece per te quand’è stata l’ultima volta che sei stata con un ragazzo? Per te ovviamente s’intende fatto sesso. >>
Effie non risponde. Ha paura di ferire i sentimenti di Ethan.
<< Vuoi veramente sapere la risposta? >>
<< Sì. >>
<< Okay. >>
<< Ieri sera. >> aggiunge, qualche secondo dopo.
Ethan si volta e s’incammina, senza dire nulla.
<< Lo sai che non sono una brava ragazza! >> urla lei.
<< Vai al diavolo, Effie!”
Effie lo lascia andare e decide di andare verso il Cove Atlantis.
Mentre cammina, incontra Francis.
<< Hey. >>
<< Ciao. >>
<< Che ci fai da solo? Dov’è Jasper? >>
<< È uscito con una tipa. È probabile che adesso stiano scopando. >>
<< Ah. E tu dove stai andando? >>
<< All’Aura, mi trovo lì con alcuni amici. Te, invece, dove stai andando? >>
<< Nella mia suite. >>
<< Dalla tua faccia deduco che non è andata molto bene con Ethan. >>
<< Già. È una storia lunga. >>
<< Perché non vieni con me all’Aura? >>
<< Okay, però prima devo passare nella mia suite a cambiarmi. Vestita così non vado bene. >>
<< Ti accompagno, dai. >>
<< Okay. >>

Appena arrivano nella suite delle sorelle Bennett, Effie va dritta nella sua stanza e intanto Francis dà un’occhiata in giro.
<< Mi cambio e poi usciamo! >> esclama Effie, dalla camera da letto.
<< Okay. >>
Effie ha lasciato la porta della stanza aperta e intanto Francis la sta raggiungendo.
Quando arriva, la vede in mutande, o per meglio dire, in perizoma, e rimane sulla soglia della porta.
<< È proprio bella la vostra suite. >>
Effie si volta verso di lui, senza il minimo imbarazzo, e risponde:
<< Già. >>
<< Posso entrare? >>
<< Sì, tanto mi hai già vista nuda. >>
<< Già. >>
Effie ha messo due vestiti sul letto.
Si volta verso di lui e gli chiede:
<< Quale mi consigli? >>
<< Quello senza spalline. >>
<< Quello nero nei lati non è male. Per i miei gusti il nero rende qualsiasi capo d’abbigliamento più intrigante, a parte i vestiti dark, ovviamente. >> aggiunge.
<< Okay, vada per quello, allora. >>
Effie prende il vestito non scelto per metterlo via e, prima che riesca a fare due passi, lui la prende per un braccio, la tira a sé e le dice:
<< Stiamo un po’ qui da soli. >>
<< Okay. >> dice lei, guardandolo fisso negli occhi.
Francis si avvicina al suo viso e la bacia.
Mentre si baciano, le prende il vestito che ha in mano e lo butta sul letto. Dopo si lasciano cadere a terra.
Qualche secondo dopo, lui la prende e la mette a sedere sulla panchina che è alla fine del letto.
Mentre continuano a baciarsi, le accarezza i seni.
Successivamente smette di baciarla e le toglie il perizoma.

Più tardi, all’Aura, Effie, Francis e altri due suoi amici stanno ballando.
Effie è davanti a Francis e si stanno guardano.
Dopo circa una ventina di minuti che stanno ballando, tornano al tavolo.
<< Mi accompagni a prendere qualcosa da bere, Francis? >>
<< Sì. >>
<< Arriviamo, ragazzi! >> aggiunge lui, alzandosi insieme a Effie.
Corrono verso il bagno delle donne e, appena entrano, iniziano a baciarsi.

Intanto, al tavolo, un amico di Francis dice:
<< Secondo me quei due sono andati a scopare, altroché a bere qualcosa. Avete visto come si guardavano? E poi l’abbigliamento di Effie dice tutto. >>
Un altro interviene dicendo:
<< Sì, anche secondo me. Meglio per loro. Quella troietta se la sono passati sia lui che Jasper, e, da quanto loro mi hanno detto, ha fatto qualcosa con un altro, e ha solo limonato con un altro ancora. >>
<< Mamma mia. Quasi quasi ci provo anch’io con quella. Non è affatto male, anzi, me la farei volentieri. >> dice un altro.
<< Quasi quasi. Se questa se la fa con quattro, con altri due o tre non sarà sicuramente un problema. >> dice il primo che ha parlato.

Più tardi, Francis ed Effie tornano al tavolo, un po’ scompigliati.
Uno degli amici di Francis, Lewis, si rivolge a Effie e le chiede:
<< Andiamo a ballare? >>
Effie lo guarda dalla testa ai piedi, come per esaminarlo, e poi gli risponde con un sì.
Lewis ed Effie si alzano e vanno sulla pista da ballo.
Ballano appiccicati e lui la tocca.
<< Che cazzo fai, Lewis? >> gli urla lei.
Effie si allontana dalla pista da ballo e lui la raggiunge subito.
Quando l’ha raggiunta, la prende per un braccio, lei si volta subito e lui le dice:
<< Te la fai con quattro ragazzi, tra cui Francis e Jasper, quindi con un altro non penso sia un problema. >>
La tira a sé e le dice:
<< Dai, andiamo a scopare in bagno! >>
<< No! Che schifo! >>
Effie si allontana subito da lui e va dritta verso il bagno delle donne. Lui ovviamente la segue.
Quando entra, lei si sta guardando allo specchio e si gira subito verso di lui.
<< Cos’è che non ti è chiaro nella parola no? >>
<< Sono convinto che saresti disposta a scoparmi. Non ti sei fatta dei problemi quando hai scopato con Francis e Jasper, e quando hai fatto chissà cosa con un altro. >>
<< No! Per chi mi hai presa? Per una puttana? >>
<< No, ma saresti una puttana perfetta, se lo fossi. >>
Lei cerca di tiragli uno schiaffo, ma lui la ferma e la bacia.
Mentre si baciano, lui appoggia le mani sul suo sedere e la mette sul lavandino.
Le abbassa il vestito e comincia a toccarle il seno. Poi le alza il vestito e le toglie il perizoma.
Quando Lewis ed Effie tornano al tavolo, Francis chiede:
<< Ma dove siete stati? >>
<< A ballare. >> mente lei.
<< Effie si sa muovere veramente bene. >> dice lui, facendo un velocissimo occhiolino ad Effie.
<< Ah. >> dice Francis.
Quando vengono via dall’Aura, Francis accompagna Effie nella sua suite.
<< Confessa! Cos’è successo veramente con Lewis? >>
<< Davvero lo vuoi sapere? >>
<< Non dirmi che avete scopato? >>
<< No. >>
<< E il fantastico sesso che abbiamo fatto noi due nella tua suite stasera? E quello con me e Jasper in spiaggia? Che mi dici? >>
<< Non c’è paragone con quello che è successo con Lewis. Quello con voi due è stato spettacolare. >>
<< Già. >>


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Capitolo 28
*** Ti farò passare il compleanno più bello di tutta la tua vita ***


28

Ti farò passare il compleanno più bello di tutta la tua vita





Verso le 10 i giovani Bennet e i giovani Darcy stanno aspettando Teddy e Paul, e intanto arriva Andrew.
<< Ciao. >>
<< Ciao, bellissima. >>
<< Buon compleanno. >>
<< Grazie. >>
Effie guarda Andrew, lo prende per un braccio e si allontanano a pochi metri dagli altri.
<< Non potevamo rimanere lì con gli altri?”
<< No, perché così è più intrigante. >>
<< Ah. >>
<< Da oggi puoi ufficialmente ubriacarti. Hai ventun anni. >>
<< Sì. >>
Si baciano e poi lui le bacia il collo.
<< Continuiamo dopo, dai. >>
<< Non vedo l’ora. >>
<< Ti farò passare il compleanno più bello di tutta la tua vita. >>
<< Lo spero. >>

Due ore dopo, sullo yacht, Effie ed Andrew sono a sedere sul divano della sala.
<< Che ne dici di fare qualcosa anche stasera, alla mia festa? E sai cosa intendo per qualcosa. >>
<< Sono sempre pronta a fare qualcosa. >> gli dice lei, con un sorrisetto malizioso.
<< Bene. >>
Si guardano e si baciano.
<< Andiamo in camera che è meglio. >>
<< Sì. >>
Entrano in camera, chiudono la porta a chiave e iniziano a baciarsi.
Lei toglie la maglia ad Andrew e lui toglie la canotta a lei.
Successivamente lei si slaccia il costume e lui smette di baciarla.
Si guardano e lui la sbatte contro il muro e comincia a baciarla in bocca, poi sul collo e anche sul seno.
Dopo alcuni secondi lui smette, si toglie il costume e lei si toglie i pantaloncini e la parte sotto del bikini.
Riprende a baciarla sul collo e intanto le tocca il seno.
Lei alza una gamba e la appoggia sul sedere di lui.

<< Senti anche tu dei lamenti? >> chiede Sarah, sullo prua dello yacht, insieme a Finn.
<< No. >>
<< Secondo me è mia sorella sta scopando con Andrew. >>
<< Probabile. >>
<< No, è sicuro. Le manca solo Ethan e poi ha fatto l’en plein. >>
<< Sei preoccupata per lei? >>
<< A essere sincera sì. Si è scopata Jasper e Francis, e, da quanto sento, anche Andrew adesso. Se fa così a diciotto anni, quando ne avrà trenta è finita. Ed è probabile che rimarrà incinta in poco tempo. >>
<< Ma non hai detto che prende la pillola? >>
<< Sì, la prende, ma basta un niente ed è finita. >>
<< Dai, stai tranquilla, e non ti preoccupare per lei. >>
<< Grazie, Finn. >>
<< Di niente. >>

Dopo pranzo, nel primo pomeriggio, Effie e Sarah stanno chiacchierando nella camera, mentre gli altri sono in sala.
<< Mi devi aggiornare su quello che è successo, Eff. >>
<< Okay. >>
Effie fa un respiro e poi comincia il discorso dicendo:
<< Allora, innanzitutto ieri sera la cena con Ethan è andata male. >>
<< Perché? Cos’è successo? >>
<< Dopo che abbiamo cenato, siamo usciti dal ristorante e abbiamo camminato. Quando siamo arrivati alla fontana, quella davanti alla Royal Tower, lui mi ha detto che pensava di tornare a Sacramento finita l’estate, per starmi più vicino, e che magari sarebbe potuto andare all’università o si sarebbe potuto cercare un lavoro. Così abbiamo litigato sul fatto che io non voglio una storia seria, ma voglio soltanto divertirmi. Io gli ho chiesto quand’è stata l’ultima volta che ha fatto sesso con una ragazza e lui mi ha risposto un anno e mezzo fa. Dopo me l’ha chiesto lui e io gli ho dovuto dire la verità, così mi ha mandato al diavolo. Non penso che voglia più rivedermi. >>
<< Potevi anche mentirgli. >>
<< Sì, ma tanto non avrebbe avuto senso. >>
<< Sì, forse. E poi? Cos’altro è successo? >>
Effie aggiorna la sorella e Sarah è scioccata, e non sa davvero cosa dire.
<< Allora? Non hai niente da dire? >>
<< Beh, Effie, devo ammettere che Lewis ha ragione a chiamarti puttana. Scusami se te lo dico, ma sei diventata una troietta. Addirittura ti sei fatta fare un lavoretto da un amico di Francis. E poi? Cosa pensi di fare dopo? >> afferma Sarah, delusa dal comportamento della sorella maggiore.
<< Stamattina io e Andrew l’abbiamo fatto qui, in piedi contro la porta. >>
<< Sapevo che quei lamenti che sentivo erano i tuoi. Lo sapevo che eri tu con Andrew. >>
<< Io adoro il sesso, Sarah. Vedrai che quando tu e Finn lo farete, dirai lo stesso. A proposito, ne avete già parlato? >>
<< No, non ne abbiamo ancora parlato. Stiamo insieme da solo due giorni. >>
<< Giusto. >>

Il giorno in barca è stato fantastico e si sono divertiti tutti, soprattutto Effie ed Andrew, ovviamente.
Verso le 22 i Bennet e i Darcy raggiungono la Cain at the Cove.
Appena Effie vede Andrew, gli va incontro.
<< Hey, festeggiato! >>
<< Ciao, bellissima. >>
<< Come sto? >>
<< Benissimo. Ma non è un po’ trasparente questo vestito? >>
<< Sì, ma tanto ho il costume sotto. Lo fai un tuffo con me, vero? >>
<< Certo. >>
<< Bene. >> dice lei, con sguardo malizioso.

Una mezz’ora dopo, Effie è al bar, seduta su una sedia, con un cocktail in mano, e arrivano Jasper e Francis.
Entrambi la salutano. Lei si volta e li saluta a sua volta.
<< Com’è andata oggi sullo yacht? >> le chiede Jasper.
<< Benissimo. Ci siamo divertiti tutti. >>
<< Tra te e Andrew com’è andata? >> le chiede invece Francis.
<< Benissimo anche tra me e lui. >>
<< Avete fatto qualcosa? >> domanda Jasper.
<< Sì. Abbiamo scopato in piedi, davanti alla porta della camera da letto. È stata una tale goduria. In piedi è fantastico. Quello sì che è stato un vero e proprio orgasmo. >>
<< Bene. Adesso ti manca veramente soltanto Ethan, però, in compenso, abbiamo saputo che Lewis ti ha fatto un lavoretto ieri sera nel cesso dell’Aura. >> afferma Francis.
<< E a voi chi ve l’ha detto? >>
<< Lui. Tutti i nostri amici lo sanno e vorrebbero scoparti anche loro. >> risponde Jasper.
<< Chi? Tutti quelli che c’erano all’Aura ieri sera? >>
<< Sì. >> risponde Francis.
<< Beh, allora dite loro che io sono disponibile solo per voi due. >>
<< Ne siamo onorati, Eff. >> dice Jasper.

Più tardi, Effie è ancora al bar con Jasper e Francis. Lei è ubriaca, mentre gli altri due sono un po’ brilli.
Effie si alza dalla sedia e dice loro:
<< Ragazzi, venite con me! >>
Effie li prende per un braccio e li porta via.
<< Dove ci stai portando, Eff? >> le chiede Jasper.
<< Shh… stai zitto. >>
<< Mi stai facendo eccitare, Effie. >> dice Jasper.
Francis si volta verso l’amico e ridacchia.
Arrivano da una cabana, dalla parte che dà sulla spiaggia.
<< Siamo arrivati? >> chiede Jasper.
<< Shh… >>
Effie toglie la maglia a Jasper e poi a Francis.
<< Perché non andiamo a fare il bagno nudi? >> propone Francis.
<< No, voglio restare qui. >>
Effie è davanti a Jasper e gli sta togliendo il costume.
Jasper ed Effie si baciano e Francis li guarda.
<< Hey! Da me non vieni? >> esclama lui.
Smettono di baciarsi e lui le toglie la parte sotto del costume da bagno.
Francis continua a guardarli.
<< Effie? >> la chiamo lui.
<< Adesso arrivo anche da te, Francis. >>

Più tardi, quando Jasper, Effie e Francis tornano alla festa, incontrano Andrew.
<< Ciao. >>
<< Ciao. >>
<< Sei ubriaca? >> le chiede lui, dopo averla baciata.
<< Sì. >> risponde lei, ridacchiando, seguita da Jasper e Francis.
<< Ragazzi, non ridete. >>
<< Ma lo stai facendo anche tu. >> ridacchia Jasper.
<< Vieni con me. >> esclama Andrew, afferrandola per un braccio e portandola a sedere su un lettino.
<< Dove sei stata con quei due? >>
<< Dietro ad una cabana. >>
<< So che non stiamo insieme e facciamo soltanto sesso, però così stai veramente esagerando. Cos’avete fatto da quella cabana? >>
<< sesso, ovviamente. Tanto sano sesso. Spara il numero di orgasmi che ho avuto? >>
<< Effie? Ti devi riprendere. Non puoi continuare così. >>
<< Due! Due orgasmi. Il primo con Jasper, in piedi, appoggiati alla cabana, e il secondo con Francis, sempre in piedi, ma stavolta da dietro. >>
<< Basta! Non voglio più ascoltarti. >>
Andrew se ne va, lasciando lì da sola Effie.
<< Andrew, dove vai? >>
Qualche minuto dopo si siedono accanto a lei Mark ed Anthony, due amici di Jasper e Francis. Uno si siede a sinistra e l’altro a destra.
<< Ti ricordi di noi? Siamo gli amici di Jasper e Francis. >> esclama Mark.
<< Sì. >>
<< Sei ubriaca, eh? >> le chiede Anthony.
<< Sì. >> ridacchia Effie.
Mark le appoggia una mano sulla coscia e le dice:
<< Vieni con noi? Abbiamo da farti vedere un posto bellissimo. >>
Intanto sale con la mano e Anthony appoggia una sull’altra coscia e le dice:
<< Vedrai che sarà un posto bellissimo. >>
Effie guarda prima Mark e dopo Anthony e dice loro:
<< Andiamo! Non vedo l’ora di vedere questo posto bellissimo. >>
Mark e Anthony si guardano, la prendono per mano e la portano in un’altra cabana.
<< È questo il posto bellissimo? >>
<< Oh sì. >> risponde Mark, togliendosi la maglia, seguito da Anthony.
<< Perché non andiamo sulla spiaggia, invece di restare qui? >>
<< Qui è meglio. >> dice Anthony.
Anthony e Mark si tolgono il costume da bagno e lo buttano contro la parete della cabana, e, quest’ultimo dice:
<< Vediamo se Jasper e Francis hanno goduto come godremo noi adesso, sbattendoti qui contro. >>
Mentre Anthony le toglie il reggiseno del costume, lei dice:
<< Sono tutta eccitata. >>
Subito dopo, mentre Mark le toglie lo slip del costume, dice:
<< Non quanto noi due. >>
Mentre Mark comincia a toccarle e baciarle il seno, arriva Andrew.
<< Oh mio Dio! >> urla lui, sconvolto.
Tutti e tre si voltano verso di lui e Andrew chiede:
<< Che cazzo sta succedendo qui? >>
<< Non si capisce? Stavamo per scopare, se tu non fossi arrivato. >>
<< Andatevene subito, se non volete che vi prenda a pugni. >>
Mark ed Anthony prendono le loro maglie, se le mettono, e lo stesso fanno con i costumi da bagno, e poi se ne vanno.
Andrew raccoglie il vestito e il costume di Effie e, mentre glielo dà, dice:
<< Rivestiti. >>
<< Chi sono quei due? >> le chiede lui, mentre lei si riveste.
<< Mark e Anthony, due amici di Jasper e Francis. >>
<< Begli amici che hanno quei due. Si stavano approfittando di te, anche per il fatto che sei ubriaca. Se non arrivavo io, ti avrebbero scopato pure quei due, così avresti aggiunto due in più alla tua lista. >>
Dopo che Effie si è vestita, Andrew la porta da Dylan, il maggiore dei Bennet.
<< Dylan, Effie ha superato il limite. Dopo essersi ubriacata, ha fatto sesso con Jasper e Francis dietro una cabana, e poco fa, sono arrivato ed era con due loro amici. Erano tutti e tre nudi. Se non arrivavo io, si sarebbe fatta anche quei due. >> dice lui, veramente preoccupato.
<< Grazie, Andrew. >> dice Dylan.
<< Perché ti arrabbi tanto, Andrew? In fondo a voi ragazzi piace tanto scopare, e anche a noi ragazze. >> esclama Effie.
<< Mi arrabbio perché così stai superando il limite. Noi puoi fare sesso ogni volta che vuoi, ovunque tu voglia, e con chiunque tu voglia. Non puoi lasciare che due sconosciuti ti scopino. Ti rendi conto di stare esagerando? >>
<< Ma mi piace tanto fare sesso. Tanto, tantissimo. >>
<< È proprio per questo che loro volevano scoparti. Jasper e Francis avranno raccontato di averti scopata a tutto il loro gruppetto di amici, e questi ne volevano approfittare. Se tu non avessi fatto la puttana con quei due, loro non lo sarebbero andati a raccontare in giro. >>
<< Non sono una puttana, Andrew. Non darmi della puttana. Già mi bastano i miei fratelli e le mie sorelle. >> alza la voce Effie.
<< Beh, ma è quello che sei diventata, Effie. Jasper e Francis hanno una brutta influenza su di te. Ti trattano che se fossi la loro puttanella personale. >>
<< A me piace essere la loro puttanella. Mi fanno sentire viva, desiderata. >>
<< Te ne occupi tu, Dylan? >>
<< Sì, non ti preoccupare. Tu continua a divertirti. >> gli dice Dylan.
<< Grazie. >>
<< Vaffanculo, Andrew! >>
Andrew se ne va e Dylan porta via con sé la sorella.


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Capitolo 29
*** Mi piace essere una cattiva ragazza ***


29

Mi piace essere una cattiva ragazza





La mattina del giorno dopo Effie si sveglia con un mal di testa fortissimo.
Per tutto il pomeriggio i Bennet e i Darcy rimangono nella baia dei delfini, dove ci sono anche i leoni marini. Nuotano con loro, gli abbracciano, gli danno i bacini e saltano.
Durante il pomeriggio, Effie e Tibbie riescono anche a fare pace.
Per cena, invece, tutto il gruppo va al ristorante Nobu.
Dopo cena, tutti vanno all’Atlas Bar and Grill.
Verso le 22, Effie dice agli altri di sentirsi poco bene e di voler andare nella suite, così viene via. Arrivata alla suite, si cambia piuttosto velocemente, perché alle 23 ha appuntamento con Jasper e Francis alla Grotto Pool per fare sesso, per fare un tuffo in piscina e ubriacarsi. Infatti, loro porteranno una bottiglia di champagne.
<< Jasper? Francis? >> chiama Effie, arrivando alla Grotto Pool.
I due bagnini sbucano da due piante e la salutano.
<< Perché vi siete nascosti? >>
<< Perché potrebbe arrivare qualcuno e non si può stare in piscina. >> risponde Jasper.
Effie nota la bottiglia di champagne nella mano di Francis e, mentre gliela prende, dice:
<< Iniziamo questa cosa. >>
Toglie il tappo e inizia a bere. Poi la dà a Jasper e successivamente beve anche Francis.
Dopo che tutti e tre hanno bevuto, Jasper si avvicina a lei e si baciano.
<< Sapete perché vi ho chiamato? >> esclama lei, dopo averli baciati uno dopo l’altro.
<< Perché eri in astinenza da sesso? >> chiede Jasper.
<< Anche. >>
<< Allora ti accontento subito. >> dice lui, avvicinandosi a lei e baciandola.
Qualche secondo dopo, lei si stacca da lui e va in acqua. Scende le scale della piscina e va verso una delle cascate.
<< Venite! >> esclama Effie, voltandosi prima di arrivarci.
Jasper e Francis non ci pensano un secondo e la raggiungono subito, appoggiando prima la bottiglia di champagne a terra.
Quando i due bagnini l’hanno raggiunta, si buttano tutti sotto la cascata. Lì sotto Francis ed Effie inizia a baciarsi. E poi lei raggiunge Jasper, baciando anche lui.
Mentre continuano a baciarsi, lei si appoggia contro la roccia, tirandolo a sé.
Intanto Francis si allontana di qualche metro e Jasper ed Effie continuano a baciarsi.
Mentre si baciano, lei solleva una gamba e la appoggia sul sedere di lui. Jasper le tocca la coscia della gamba alzata, e pian piano sale fino ad arrivare al sedere.
<< Non hai le mutande? >> le chiede lui.
<< No. Mi piace essere una cattiva ragazza. >> gli sussurra lei, e lui riprende a baciarla.
Un attimo dopo lui la gira e inizia a baciarle il collo, dopo averle spostato i capelli su un lato.
Mentre lui continua a baciarle il collo, lei si alza il vestito.
Dopo aver finito con Jasper, Effie si allontana di qualche metro, e appena vede Francis, gli dice:
<< Francis, torna qui! >>
<< Arrivo, splendore! >>
Francis riprende la bottiglia di champagne e dice:
<< Apri la bocca e alza la testa! >>
Effie apre la bocca, alzando la testa, e lui le versa in bocca lo champagne, e poi lo beve anche lui.
Appoggia la bottiglia sul bordo della piscina e iniziano a baciarsi.
<< Non ho le mutande. >> gli sussurra lei, all’orecchio di Francis, poco dopo.

Più tardi, mentre sono tutti e tre seduti a bordo piscina, Effie è tra Jasper e Francis.
<< Mi farete diventare pazza, ragazzi. Sto diventando peggio di un uomo. >> afferma Effie.
<< Allora è una bella cosa. >> afferma Jasper.
Jasper ed Effie si guardano un attimo e poi iniziano a baciarsi.
Qualche secondo dopo lei si stacca da lui, si alza e si mette a cavalcioni su di lui, continuando a baciarlo.
Dopo avere rifatto sesso con Jasper, va da Francis e gli dice:
<< Non ti preoccupare, non ti lascio qui a guardare. >>
<< Sarà meglio. >> dice lui, baciandola.

È lunedì 26 luglio, ed ha inizio la seconda e ultima settimana di vacanza all’Atlantis per i giovani Bennet e Darcy.
A pranzo il gruppo va al Cave Grill.
<< Avete letto che qui stasera ci sarà una festa? >> domanda Oliver.
<< No. Dove l’hai letto? >> chiede Effie.
<< All’entrata. Ho anche letto che ci sarà il karaoke. >>
<< Allora conta pure su di me. >> dice Sarah.
<< Anche su di me. >> interviene Finn.
<< Voi, ragazzi, che ne dite? >> chiede Oliver.
Dylan, Effie e Gabe accettano, e Tibbie dice:
<< Va bene anche per me, però voglio invitare Teddy e Paul. >>
<< Sbaglio o quello è Andrew? >> salta su Sarah.
<< Dove? >> chiede Effie, guardandosi intorno.
<< Appoggiato alla ringhiera laggiù >>
Effie sposta subito il suo sguardo verso la ringhiera che si affaccia sul mare, si alza e lo raggiunge.
Lei lo chiama, così lui si volta e, vedendola, si allontana.
<< Andrew! Per favore, fermati! >> urla lei, camminando per raggiungerlo.
<< Che c’è? >> chiede lui, fermandosi di scatto.
<< Dobbiamo parlare. >>
<< Di cosa? Di cosa dobbiamo parlare? Non c’è niente da dire. >>
<< Invece ci sono un sacco di cose da dire. Ad esempio, che mi voglio scusare per come ti ho trattato alla tua festa di compleanno. Ti ho mandato a fanculo e ti ho anche rovinato la festa. Mi dispiace. >>
<< Non avrei dovuto ubriacarmi. E poi ti voglio ringraziare per essere intervenuto quando… >> continua lei.
<< Prego. >> dice semplicemente lui.
<< Ero talmente ubriaca che non mi rendevo neanche conto di quello che stavo facendo. >>
<< Già. >>
<< Scuse accettate, comunque. >> aggiunge lui.
Effie gli sorride, senza dire nulla.
<< Stasera c’è una festa qui al Cave Grill, ti va di venire? Anche con gli altri. >> le propone lui.
<< Sì, volentieri. Sappiamo già della festa. >>
<< Allora ci vediamo stasera. >>
<< Sì. >>

La sera del giorno stesso, alla festa al Cave Grill. Sono tutti al tavolo e stanno ascoltando le persone che cantano al karaoke.
Sarah e Finn cantano una canzone insieme al karaoke, e verso mezzanotte passata Sarah è da sola, appoggiata alla ringhiera, e sta guardando l’Oceano completamente buio e nero.
<< Ciao. >> dice Gabe, appoggiandosi alla ringhiera, accanto a lei.
<< Ciao. >> lo saluta lei, voltandosi.
È da un po’ che non si parlano da soli, dal giorno in cui lei gli ha comunicato la sua scelta.
<< Che fai qui tutta sola? Perché non sei con Finn? >>
<< Volevo rimanere un po’ da sola. >>
<< Ah. >>
<< Sai, oggi pomeriggio ho finito di scrivere la nuova canzone. Certo, non c’è la musica, però ci sono già le parole. >>
<< Quella che stavi scrivendo la sera che ci siamo baciati, nella hall del Cove Atlantis? >>
<< Sì. >>
<< Come s’intitola? >>
<< All’improvviso. >>
<< Bel titolo. >>
<< Grazie. >>
Sarah lo guarda per un attimo e poi esclama:
<< Era da un po’ che non parlavamo noi due da soli. >>
<< Già. È da giovedì che stai sempre appiccicata a Finn. >> dice lui, acidamente.
<< Non ti ho dimenticato, se è questo che stai insinuando. >>
<< No, figurati. Beato lui che puoi starti vicina. >>
Sarah non risponde e stanno in silenzio entrambi per alcuni secondi.
<< Quello che ti sto per dire non ti farà per niente piacere, ma… venerdì sera, quando io e Finn abbiamo cenato insieme, lui mi ha detto che mi ama. >> confessa Sarah.
<< Oh. >> dice lui, deluso.
<< Sono contento per te, Sarah. >> aggiunge, sorridendole con il più falso dei sorrisi.
<< Grazie. Ma non devi far finta di non soffrire. Lo vedo che ci stai male. >> gli dice lei.
<< Cosa vuoi che ti dica, Sarah? Che secondo me hai fatto la scelta sbagliata? Che secondo me avresti dovuto scegliere me e non lui? >> sbotta Gabe.
<< No. >>
Entrambi rimangono in silenzio per alcuni secondi, poi Gabe le chiede:
<< Anche tu lo ami, vero? >>
<< Sì. È ovvio. >>
<< Giusto. Domanda stupida. >>

Nel secondo giorno della seconda settimana, dopo il pranzo, nel primo pomeriggio, le sorelle Bennet vanno a fare un po’ di shopping.
Dopo circa una mezz’ora di compere, Tibbie, vedendo la gelateria Ben & Jerry’s, ci entra insieme alle sue sorelle.
Con il gelato in mano, si siedono ad un tavolo a chiacchierare.
Mentre stanno parlando tra di loro, Effie vede Ethan entrare, e dice:
<< Scusate, ragazze, arrivo subito. >>
Effie si alza e lo raggiunge. I due si salutano ed Effie gli chiede:
<< Che ci fai qui? >>
<< Vengo qui tutti i giorni. Prendo sempre una banana split, è la mia preferita. >>
<< L’ho presa anch’io. >>
<< Senti, non ho voglia di parlare, quindi vattene, per favore. >> taglia corto lui.
<< Dai, Ethan. Non ce la puoi avere con me per quello che ti ho detto l’altra sera. >>
<< Invece ce l’ho con te proprio per quello. >>
<< Prendiamoci un tavolo noi due e parliamo, okay? >> gli propone lei.
Ethan la guarda e si lascia convincere da quegli occhi.
<< Okay. Tu intanto siediti, che io ordino e ti raggiungo. >>
<< Okay. >>
Effie torna al tavolo dove ci sono le sue sorelle, prende la sua banana slip e occupa un altro tavolo per lei e per Ethan.
<< Allora, ti piace la tua banana split? >> le chiede lui, sedendosi al tavolo da lei occupato.
<< La adoro. È deliziosa. >>
<< Già. >>
<< Allora, di cosa vuoi parlare? >> aggiunge lui, poco dopo.
<< Di quello che è successo la sera che siamo andati a cena insieme. >>
<< Penso che non ci sia molto da dire, Effie. Tu non vuoi impegnarti, mentre io sì. Fine della storia. >>
<< Io sono fatta così, te l’ho già detto. Non mi sono mai impegnata in vita mia. E poi tu sei di Sacramento e io di Los Angeles. Siamo a più di trecento chilometri di distanza. >>
<< Lo so. >>
<< Perché non restiamo amici? >>
<< amici finché tu non te ne andrai? >>
<< Amici. >>
Ethan la guarda, mentre lei lo sta guardando negli occhi, mangiando la sua banana split.
<< Amici. >> ripete lui, sorridendole.
<< Bene. >>
Effie ed Ethan continuano a gustarsi le loro banane split in silenzio.
<< Visto che adesso siamo amici, ti va di venire con noi al Mayan Temple, più tardi? >> gli propone lei.
<< Sì, volentieri. A che ora? >>
<< Alle quattro. >>
<< Okay. >>
Quando Ethan se n’è andato, Effie ritorna al tavolo con le sue sorelle.
<< Allora, di cosa avete parlato? >> chiede Sarah.
<< Abbiamo chiarito. Siamo amici adesso, e più tardi verrà con noi al Mayan Temple. >>
<< Bene. >> dice Sarah.
<< Amici? Contenta te. >> dice invece Tibbie.
<< Tibbie? >>
<< Okay, okay, amici. >>

In tarda serata, tutto il gruppo va all’Aura.
Andrew suona al nightclub e ha messo alcune canzoni che piacciono ad Effie.
Effie ha ballato con Andrew per circa una mezz’ora e poi è tornato a suonare.
Più tardi, quando va al bagno, incontra gli amici di Jasper e Francis.
<< Ciao, bellissima. >> esclama Lewis.
<< Lewis. >> esclama lei, vedendolo.
<< Ci sono anche Jasper e Francis? >>
<< No, loro non ci sono. >>
Improvvisamente arriva Mark, che si avvicina a lei e, fissandole il seno, dice:
<< Peccato che siamo stati interrotti l’altra sera. Eri un vero schianto tutta nuda. >>
<< Mark. >> dice lei, scocciata.
<< Ero ubriaca, mi ricordo pochissimo. >> aggiunge.
<< Io credo che tu ti ricorda benissimo, ma fa niente. >>
<< Ciao, bellissima. >> la saluta anche Anthony, arrivando vicino a lei, Lewis e Mark.
<< Non mi è andata giù che quel tipo è arrivato e ha interrotto tutto. A quest’ora l’avremmo scopata per bene. Ispira sesso da tutti i pori quella troietta. >> afferma Mark, allontanandosi insieme a Lewis e Anthony.
<< Sì, infatti. Persino Lewis le ha fatto un lavoretto. Almeno potremmo… >> dice Anthony.
<< Sì, decisamente. >>
Anthony e Mark si guardano e corrono subito in bagno. Entrano e la aspettano vicino al lavandino.
<< Che ci fate qui? Questo è il bagno delle donne. >> domanda lei, uscendo.
<< Ci è venuto in mente una cosa. >> risponde Mark.
<< Cosa? >>
Mark si avvicina a lei e, mentre la guarda negli occhi, le slaccia il fiocco del vestito.
<< Chi si veste così non può che essere una facile, e tu lo sei mia cara. >> le dice lui.
<< Quindi dovrei farvi tutto quello che volete? >>
<< Esattamente sì. >> risponde Anthony.
Mark la gira, si avvicina al suo orecchio, e, dopo che il suo dito ha percorso tutta la schiena, fino ad arrivare al fondoschiena, mentre le dà una pacca sul sedere, le chiede:
<< Porti le mutande stavolta? >>
<< Sì, stavolta sì. >> ansima lei.
Mark la fa mettere davanti al lavandino e dopo Anthony inizia a toccarle il seno, mentre la bacia.
Quando Mark e Anthony escono dal bagno insieme ad Effie, si salutano, e lei sorride loro, raggiungendo gli altri.

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Capitolo 30
*** Questa notte te la ricorderai per sempre ***


30

Questa notte te la ricorderai per sempre





Mercoledì 28 luglio, nella mattinata, tutto il gruppo è alla Paradise Lagoon Beach.
I ragazzi, tranne Tibbie, Teddy e Paul, che fanno tranquillamente il bagno, stanno giocando a pallavolo.
Effie, Sarah e Finn sono in squadra insieme, mentre nell’altra ci sono Gabe, Oliver e Dylan.
Anche stavolta, la palla va a finire dai due bagnini ed Effie si offre di andarla a prendere.
<< Allora era destino. >> esclama Jasper, guardando la palla vicino a lui e poi Effie.
<< Non penso che qui c’entri il destino. >>
<< Secondo me sì. >> dice Francis.
<< Se lo dite voi. >>
<< Sappiamo cos’è successo ieri sera, nel cesso dell’Aura con Mark ed Anthony. >> salta su Jasper.
<< Come ti abbiamo già detto, ci è già capitato di condividere una ragazza, ma nessuna è mai stata come te. Tu sei una vera forza della natura, Effie. Sei fantastica. >> dice invece Francis.
<< Grazie. Comunque anche i vostri amici se la cavano, soprattutto Mark. >> esclama Effie.
<< Vuoi dire che sono migliori di noi? >> domanda Jasper.
<< No, quello no. Voi siete i migliori. >>
<< È la cosa più bella che qualcuno ci abbia mai detto. >> dice Francis.
<< Stasera hai già qualcosa da fare? >> le chiede Jasper.
<< No. Perché? >>
<< Perché andiamo dalle parti dei campi da golf con alcuni amici. Faremo un falò sulla spiaggia. >> risponde Jasper.
<< C’è una spiaggia anche lì dai campi da golf? >>
<< Sì. >>
<< Ah, non lo sapevo. >>
<< Sei dei nostri? >>
<< Sì. A che ora? >>
<< Ti passiamo a prendere noi alle dieci. Fatti trovare nella hall del Cove Atlantis a quell’ora, okay? >>
<< Sì. A stasera. >>
Effie saluta i due bagnini e ritorna dagli altri.

La sera del giorno stesso, nella spiaggia vicino ai campi da golf, il falò è già stato acceso e alcuni stanno bevendo della birra, altri fumano, altri si fanno le canne.
<< Vuoi fare un tiro, Effie? >> le chiede Jasper, porgendole una canna.
<< Sì. >> risponde lei, prendendo la canna e portandosela alla bocca.

Più tardi, Effie, Jasper e Francis vanno ad appartarsi sul campo di golf, un po’ distante dagli altri.

Tre giorni dopo, sabato 31 luglio, ultimo giorno all’Atlantis.
In mattinata i giovani Bennet e Darcy, insieme a Paul, Teddy ed Ethan, vanno alla Cain at the Cove.
<< Ancora non ci credo che sono già passate due settimane. >> esclama Ethan.
<< Già. Sono passate così in fretta. >>
<< Stasera verrete a cena al Bahamian Club? >>
<< Ovvio che sì.
<< Bene. >>
I Bennet e i Darcy hanno il volo di ritorno per Los Angeles alle 15, e andranno in aeroporto due ore prima.
Per tutta la mattina sono stati alla Cain at the Cove, per pranzo hanno mangiato al Seagrapes e nel pomeriggio sono stati alla Power Tower, al Mayan Temple e alla Baths Pool.
A cena sono stati al Bahamian Club, dove Ethan ha preso loro le ordinazioni e, dopo cena andranno all’Aura.
Quella sera Effie sa che Andrew suonerà al Dragon’s, quindi non ci sarà pericolo d’incontrarlo.
Ethan, per fortuna, non arriverà all’Aura prima delle 23:30.
Mentre tutti stanno ballando, uno di loro vede Jasper e Francis arrivare insieme al loro gruppetto di amici, così avverte Effie e lei va da loro, salutandoli.
<< Venite a ballare? >> propone lei.
Jasper e Francis non ci pensano un attimo e vanno subito verso la pista insieme con Effie.
Ballano un po’ e poi vanno al tavolo dei Bennet e dei Darcy, dove non c’è nessuno.
Chiacchierano e bevono qualcuno, poi Effie li guarda e dice loro:
<< Voglio fare un’ultima cosa con voi prima di andare via. >>
Effie li prende per un braccio e li porta via.
Una volta usciti dall’Aura, Jasper le chiede:
<< Dove ci stai portando? >>
<< Voglio uscire da qui. Voglio divertirmi con voi un’ultima volta fuori da qui. >>
Una volta usciti dalla Royal Tower, passano dalla fontana vicino all’entrata. Appena Effie vede la fontana, molla Jasper e Francis.
<< Voglio divertirmi veramente stasera, ragazzi. Questa è l’ultima sera che passerò qui e con voi. >> esclama lei.
Appena Effie vede l’altra piccola fontana che segue, la raggiunge e ci sale sopra.
<< Venite qui! >> esclama lei, mentre cammina sul bordo della fontana.
Jasper e Francis la raggiungono senza dire una parola.
Ad un certo punto Effie smette di camminare e rimane ferma davanti a loro, che sono rimasti giù.
<< Sei ubriaca, Effie? >> le chiede Francis, guardandola.
<< No, sono lucidissima. >>
Effie si guardano intorno per un attimo e vede il Dive In, il bar a pochi metri da loro, così scende e inizia a correre.
<< E adesso dove vai? >> esclama Francis.
<< Seguitemi! >> urla lei.
<< Effie! >> la chiama Jasper.
<< Dove sei sparita? >> urla Francis.
Jasper cammina tra le colonne e all’improvviso Effie viene fuori, lo tira a sé e lo bacia.
Gli toglie la maglia e la butta a terra, poi riprende a baciarlo. Qualche secondo dopo, lei si allontana da Jasper, ma lui la prende per un polso, lei si volta e lui le chiede:
<< Dove vai? >>
Jasper la sbatte contro la colonna e le dice:
<< Questa notte te la ricorderai per sempre. >>
<< Lo spero. >>
Jasper la bacia e poi lei gli slaccia i pantaloni e lui se li lascia cadere giù, e poi riprendono a baciarsi.
<< Francis! >> esclama Effie, più tardi, camminando fra le colonne insieme a Jasper.
Francis arriva da dietro Effie, la prende per un polso, lei si volta e lui la bacia.
<< Mi sto ufficialmente divertendo. >>
<< Bene. >> dice lui, riprendendo a baciarla.
Dopo aver fatto sesso sia con Jasper che con Francis, Effie dice:
<< Mi è venuta un’idea. >>
Effie inizia a camminare verso la spiaggia, la Paradise Lagoon Beach, e Jasper e Francis le vanno subito dietro.
Poco prima di raggiunge la spiaggia, si ferma e si toglie i sandali che ha ai piedi, lasciandoli cadere sulla sabbia. Intanto arrivano Francis e Jasper, e quest’ultimo le chiede:
<< Che fai? >>
<< Facciamo il bagno nudi. Ho sempre voluto farlo. >> risponde lei, voltandosi verso di loro.
Effie si toglie il vestito e le mutande, e Francis e Jasper non ci pensano neanche un attimo, iniziando così a spogliarsi.
Mentre i due ragazzi finiscono di spogliarsi, lei corre verso l’acqua e si butta.
Dopo aver fatto il bagno completamente nudi, tornano all’Aura.
Sulle scale, Effie si volta verso di loro e dice:
<< Domani mattina verrò a salutarvi in spiaggia. >>
<< Okay. >> dice Jasper.
<< Va bene. >> dice invece Francis.
Poco dopo arriva Ethan, che balla e chiacchiera con Effie.
Lui non le chiede neanche perché hai capelli bagnati. Non gli interessa, non lo vuole sapere.

La mattina del giorno dopo, 1 agosto, i Bennet e i Darcy si svegliano e, dopo la colazione, vanno alla Paradise Lagoon Beach.
Effie cerca Jasper e Francis, ma non li vede da nessuna parte. Finn e Sarah chiacchierano e si sbaciucchiano. Gabe, Oliver, Dylan e Paul fanno il bagno, mentre Teddy e Tibbie si sbaciucchiano anche loro.
<< Ma dove cavolo sono Jasper e Francis? >> esclama Effie, irritata.
Sarah smette di baciare Finn e risponde alla sorella, dicendole:
<< Vedrai che arriveranno. Sono i bagnini di questa spiaggia, non possono non esserci. >>
<< Sì, infatti. Avevo anche detto loro che sarei venuta qui stamattina per salutarli. >>
Effie continua a guardarsi intorno, senza però vederli.
Un attimo dopo prende il suo iPod, lo accende, si mette le cuffiette e si sdraia sul lettino.
Pochi minuti più tardi Jasper e Francis vanno vicino a lei.
Finn e Sarah, che stanno chiacchierando, li vedono e, i due bagnini, vedendoli a loro volta, si mettono un dito sulla bocca, per indicare ai due piccioncini di non dire niente.
Jasper prende una delle cuffiette di Effie, e lei, che ha gli occhi chiusi, li apre, ed esclama:
<< Chi cazzo è quell’idiota che…? >>
Vedendoli, non continua la frase, e dice:
<< Ciao! >>
<< Così io sarei un idiota? >> chiede Jasper.
<< Sì, ma un idiota molto sexy. >>
Intanto Finn e Sarah si alzano dai lettini e vanno a fare il bagno; così, Jasper e Francis si siedono uno a sinistra e uno a destra di Effie.
<< Così tra qualche ora te ne andrai? >> esclama Jasper.
<< Se fosse per me, rimarrei qui per sempre. >>
<< Capisco il perché. Non sai resistere al mio fascino. >> dice Jasper, con un sorrisetto divertito.
<< Ovvio che sì. Ve lo concedo, ragazzi, non mi sono mai divertita tanto come in queste due settimane. Mi avete fatto sentire una donna desiderata, molto desiderata. Ho fatto così tanto sesso che sono a posto per un bel po’, nel caso rimanessi senza farlo per settimane, mesi, o peggio, anni. >>
<< Come si fa a non desiderarti, Effie? >> esclama Francis.
<< Modestamente sappiamo scopare molto bene e anche tu. >> dice invece Jasper.
<< Ieri sera è stato spettacolare, ma non come la prima volta che l’abbiamo fatto alla Cove Beach. >>
<< Vero. Penso che mi ricorderò per sempre di quella sera. >> concorda Francis.
<< Lo stesso vale per me. >> concorda anche Jasper.
<< Anche per me, però tra un’oretta ci dobbiamo salutare. >>
<< Già. >> dice Jasper.
<< Ti confesso che quello con te è stato il miglior sesso della mia vita. >> afferma Francis.
<< Oh, anche per me. >> concorda Jasper.
<< Anche per me voi siete stati il sesso migliore di tutta la mia vita. >>
<< Hai già salutato gli altri due? >> chiede Jasper, cambiando argomento.
<< Non del tutto. Con Ethan, come avrete visto, siamo stati insieme ieri sera, con Andrew invece no. Lo vedrò tra poco. >>
<< Allora ti lasciamo andare a salutarlo. >> dice Jasper.
<< Grazie.
Effie manda un messaggio ad Andrew, con scritto:
“Ciao! Dove sei? Ci dobbiamo salutare, perché, come sai, io tra qualche ora parto.”
Andrew le risponde, scrivendole che è nella sua stanza, così lei lo raggiunge.
Dopo essere stato da Andrew ed averlo salutato, mentre è nella via per tornare in spiaggia, riceve un messaggio da Ethan, con scritto:
“Dove sei, che ti raggiungo? Così ci salutiamo una volta per tutte.”
Effie gli risponde che sta andando in spiaggia e si troveranno lì.
<< Ti farò sapere se tornerò a Sacramento? Magari due settimane di ferie me le prendo. >>
<< Sì. Se mai ci vedremo, io sarò già una studentessa dell’UCLA. >>
<< Bene. Comunque sicuramente tornerò a casa. Mi manca la mia famiglia e la mia città. >>
<< Allora avvertimi quando verrai, così ci vediamo. >>
<< Sicuro. >>
I due si danno un bacio e poi Ethan se ne va.
Prima di venir via dalla spiaggia, Effie saluta definitivamente Jasper e Francis e loro le augurano buon viaggio. Tibbie, invece, saluta per bene Teddy, baciandolo un’ultima volta.
Alle 13 raggiungono l’aeroporto e alle 15 partono per Los Angeles, salutando l’Atlantis Paradise Island.
In aereo, mentre Sarah ascolta la musica con il suo iPod, pensa a come dire alle due famiglie di lei e Finn, e anche del triangolo amoroso che c’è stato, che c’è e che ci sarà probabilmente per sempre.
A un certo punto mette in pausa la canzone, si toglie le cuffiette, si volta verso Finn e gli chiede:
<< Hai già pensato a come dire ai nostri genitori di noi? E gli dovremmo anche dire del triangolo amoroso. >>
<< No, non ci ho ancora pensato. Ma penso che una bella cena tutti insieme sia il modo migliore per dirglielo. >>
<< Lo penso anch’io. >>
<< Non penso ci sia un modo migliore per farlo. >>
<< Già. >> dice lei, rimettendosi le cuffiette e facendo partire la canzone.


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Capitolo 31
*** Chissà se saranno felici ***


31

Chissà se saranno felici





Quando arrivano a Los Angeles, i giovani Bennet e Darcy si salutano, Finn e Sarah si baciano, tornando tutti a casa.
Nella villa dei Bennett, quando Dylan, Oliver, Effie, Sarah e Tibbie arrivano a casa, parcheggiano la macchina e scendono.
Sarah si guarda intorno ed è felice di vedere che nulla è cambiato, ma piuttosto che è lei a essere cambiata.
<< Si torna alla vita di tutti i giorni, ragazzi. >> esclama Effie.
<< Già. >> concorda Tibbie.
<< Allora iniziamo questa vita. >> dice invece Sarah.
Sarah cammina verso la porta e gli altri la seguono.
Una volta entrati in casa, Effie esclama:
<< Mamma, papà, siamo tornati! >>
<< Ragazzi! >> esclama la signora Bennet, arrivando nell’atrio insieme al marito.
Si abbracciano tutti e i genitori chiedono ai figli com’è andato il viaggio.
Mentre li aiutano a scaricare i bagagli dall’auto, mentre cenano e anche dopo la cena, i ragazzi raccontano loro un po’ quello che è successo in quelle due settimane, tralasciando, ovviamente, i continui appuntamenti di sesso di Effie.

Cinque giorni dopo, venerdì 6 agosto, i Bennet sono invitati a cena nella villa dei Darcy per le 20.
Finn e Sarah diranno ai loro genitori che stanno insieme e, ovviamente, anche del triangolo amoroso.
Dopo aver mangiato la seconda portata, il signor Darcy e il signor Bennet bevono qualche drink nel patio, le signore preparano il dolce da portare in tavola, e, i figli vanno nella terrazza al piano di sopra.
<< Sei pronta a dare la notizia? >> le chiede Finn.
<< Sì. Tu, invece, sei pronto? >>
<< Sì. >>
<< Chissà se saranno felici. >>
<< Io penso di sì. >>
<< Speriamo. >>
Qualche minuto dopo, le signore chiamano i mariti e i propri figli per servire loro il dolce.
Tutti tornano in sala da pranzo e mangiano il dolce.
Una volta finito di mangiare il dolce, le signore si alzano per portare via i piattini e intanto Finn e Sarah si guardano, un po’ preoccupati.
Prima che la signora Darcy e la signora Bennet riescano a prendere tutti i piattini, Sarah salta su, dicendo:
<< Scusate! Avrei qualcosa da dire, se non vi dispiace. >>
<< In realtà noi avremmo qualcosa da dire. Sarah ed io. >> interviene Finn.
Quel “noi” è stato detto come se già Finn volesse far capire ai loro genitori della loro storia.
Le signore si fermano e, la signora Darcy dice:
<< Diteci pure. >>
<< Appoggiate i piattini e sedetevi. >> dice Sarah.
<< Non promette bene. >> dice la signora Bennet.
Sarah fa un respiro profondo, guarda i suoi fratelli, le sue sorelle, Gabe e Finn, e poi inizia il discorso.
<< Spero che questa notizia non vi sconvolga, perché in fondo non c’è niente per cui rimanere sconvolti. Dall’inizio di giugno è successa una cosa imprevista tra me, Finn e Gabe. Non era prevista, è successa e basta. Io ho iniziato a provare attrazione per loro e loro per me. Di conseguenza io mi sono ritrovata a scegliere tra Finn e Gabe. >>
Sarah fa una pausa, poi continua.
<< So che siamo amici da una vita, però è normale che dall’amicizia nasca l’amore. >>
Finn e Sarah guardano i volti dei loro genitori e, quest’ultima dice:
<< Non guardatemi così, dite qualcosa. >>
<< Sì, per favore, dite qualcosa. >> salta su Finn.
<< È bello che voi ragazzi proviate qualcosa per mia figlia e lei per voi. >> dice la signora Bennet.
<< Quindi tu approvi? Sei felice? >> le chiede Sarah.
<< Sì, tesoro, approvo, e, sì, sono felice. >>
<< Papà? >>
<< Va bene anche per me, Sarah. Ma alla fine chi hai scelto? >> chiede il signor Bennet.
Prima che Sarah riesca a rispondere, la signora Darcy dice:
<< Finn. >>
Sarah si volta verso di lei e le chiede:
<< Come fai a saperlo, Christy? >>
<< L’ho notato dal modo in cui l’hai guardato prima, e anche durante la cena. C’era qualcosa di diverso in voi. >>
<< Sono contento per voi, ragazzi. >> dice il signor Darcy.
<< Anch’io. >> dice la signora Darcy.
<< Grazie. >> afferma Finn, sorridendo ai suoi genitori.
<< Non vi preoccupate per me, io sto bene. >> salta su Gabe, visibilmente scocciato.
<< Spero che tu abbia mantenuto comunque l’amicizia con Gabe, tesoro? >> le chiede la signora Darcy.
<< Sì, ovviamente. >>
<< Bene. E spero anche che voi due ragazzi adesso non vi odiate? >>
<< Non ci odiamo, mamma. >> la rassicura Finn.
<< No, non ci odiamo. Abbiamo litigato nel periodo in cui Sarah doveva fare la sua scelta, ma dopo abbiamo smesso. Adesso va tutto bene. >> la rassicura anche Gabe.
Certo, come se tutto questo fosse vero.
Il rapporto tra i due fratelli non è proprio quello che avevano prima, ma comunque non litigano più.
<< Bene. >> afferma la signora Darcy, osservando i suoi figli.
<< Quindi, insomma, è ufficiale? State insieme? >> domanda la signora Bennet.
<< Sì. >> risponde Sarah.,
<< La mia bambina che sta con Finn, il maggiore dei Darcy. >> salta su il signor Bennet.
<< Papà, dai, non iniziare. >>
<< Mi fa uno strano effetto. >>
<< Lo faceva anche a noi quand’è iniziato tutto. >>
<< Bene, dopo questa bella notizia, possiamo continuare a sparecchiare. >> salta su la signora Darcy.
Mentre la signora Darcy e la signora Bennet continuano a portare via i piattini, chiedono a Sarah di raggiungerle in cucina.
<< Sono davvero contenta per te e mio figlio. Gabe come l’ha presa? Sarà triste, immagino? >> esclama la signora Darcy.
<< Sì, lo è, ma lo nasconde molto bene. >>
<< Mi dispiace per lui. >>
<< Anche a me. >>
<< Sono contenta anch’io, tesoro. Siete proprio una bella coppia. >> interviene la signora Bennet.
<< Grazie, mamma. >>

<< Meno male che sono contenti per noi. >> esclama Finn, più tardi, in giardino con Sarah.
<< Già, ma era poi ovvio che fossero felici. Le nostre famiglie sono amiche da una vita. >>
<< Già. >> dice lui, dandole un bacio.

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Capitolo 32
*** Buona fortuna, Effie ***


32

Buona fortuna, Effie





È passato tutto agosto ed è arrivato settembre, il mese dei cambiamenti per Effie, la maggiore delle sorelle Bennet.
In quest’ultimo mese Finn e Sarah hanno festeggiato il loro primo mese insieme, e lui ha comprato due Claddagh rings, che hanno entrambi nel dito anulare della mano sinistra.

Martedì 7 settembre Effie e Finn, come tutte le altre matricole, dovranno essere nelle proprie università per le nove di mattina.
Il giorno prima, Effie l’ha passato insieme alle sue sorelle andando a fare colazione da Starbucks, facendo shopping a Beverly Hills, pranzando da Duke, facendo un giro a Malibu, poi a Santa Monica e divertendosi al Pacific Park. La sera invece hanno cenato nella veranda di casa loro e dopo hanno guardato un film.
Il giorno della partenza per l’UCLA, la maggiore delle Bennet sta controllando se negli scatoloni ci sono tutte le cose che porterà al campus, e intanto entrano le sue sorelle in camera sua.
<< Sei pronta, Eff? >> le chiede Sarah.
<< Quasi. Sto controllando se c’è tutto. >>
<< Sei agitata? >> le chiede Tibbie.
<< Un po’. >>
<< Hai già fatto colazione? >> le domanda Sarah.
<< Sinceramente non ho molta fame. >>
<< Troppa tensione? >>
<< Sì. >>
<< Ma non avevi detto di essere soltanto un po’ agitata? >>
<< Dettagli. >>
<< Dai, vieni a fare colazione con noi. Mamma sta preparando i pancakes. >> le propone Tibbie.
<< No, non ho fame. Mi si è chiuso lo stomaco. >>
<< Se mangi qualcosa vedrai che dopo sarai meno agitata. >>
<< Veramente, ragazze, non ho fame. >> insiste Effie.
<< Ma perché sei così agitata? Tra l’altro ci sarà anche Dylan dalla settimana prossima. >> le chiede Tibbie.
<< In realtà non so neanche perché sono così agitata. Mi è venuta l’ansia stamattina da quando mi sono svegliata. Ieri sera ero tranquillissima. >>
<< Beh, è normale essere agitati prima d’iniziare il college. >> dice Sarah.
<< Sì, ma non come lo sono io. Sono riuscita a fare un sacco di sesso in sole due settimane, ma ho paura di andare al college. Strano, no? >>
<< No, non è strano. >>
<< È che ho paura a lasciarvi qui. Adesso che anch’io vado al college, rimarrete solo voi due e Oliver. >> spiega Effie.
<< Ma non è un problema, Eff. E poi l’UCLA è sempre qui a Los Angeles. >>
<< Sì, infatti. Dai, vieni a fare colazione con noi. >> insiste Tibbie.
<< Okay, va bene. >>

Quando le tre sorelle e i loro genitori arrivano all’UCLA, trovano dei ragazzi e delle ragazze per guidare le matricole nel campus.
Quando viene consegnata la chiave della stanza ad Effie, la raggiungono subito.
Effie è al complesso De Neve Plaza, nell’edificio Cedar, in una camera doppia.
Nella stanza, le sorelle Bennet e i loro genitori hanno sistemato le valigie di Effie.
<< È molto carina. >> commenta Effie, guardandosi intorno.
<< Sì, è carina. >> concorda Sarah.
<< Sì, è accogliente. Mi piace. >> salta su Tibbie.
<< Andiamo a dare un’occhiata in giro? >> propone la signora Bennet.
Mentre stanno uscendo dalla stanza, arriva una ragazza con i loro genitori.
<< Ciao. Devi venire qui? >> le chiede Effie, sorridendole.
<< Sì. Anche tu sei in questa stanza? >>
<< Sì. >>
<< Piacere, Effie. >> aggiunge, porgendole la mano.
<< Megan. >> dice lei, stringendogliela.
<< Ci vediamo dopo. Io vado a dare un’occhiata in giro. >>
<< A dopo. >>

<< Mi raccomando, aggiornaci su qualsiasi cosa. Nuovi incontri, nuovi scontri e tutto il resto. >> afferma Sarah, salutando la sorella maggiore.
<< Lo farò, sorellina. >>
<< Fatti sentire spesso, okay? >> dice invece Tibbie.
<< Promesso, ragazze. >>
Le tre sorelle Bennet si danno un abbraccio di gruppo, poi Effie abbraccia anche i suoi genitori, e tutti le augurano buona fortuna.
Dopo che i signori Bennet, Sarah e Tibbie se ne sono andati, Effie e Megan si sistemano per bene nella stanza.
<< Sei di Los Angeles? >> le chiede Megan.
<< Sì. Tu? >>
<< Io di Santa Barbara. >>
<< Allora sei di casa anche tu. >>
<< Sì, più o meno. >>
<< Ti piace questa stanza? >> le chiede Effie.
<< Sì, è carina. Certo, io ero abituata a una stanza tutta mia e molto più grande, però questa va benissimo lo stesso. >>
<< Già, anch’io. Anche se ho due sorelle e due fratelli, avevo una camera tutta per me. >>
<< Ah. Quindi hai anche due fratelli? >>
<< Sì. Il maggiore ha ventun anni, che frequenta l’ultimo anno qui, e il minore ne ha quattordici. >>
<< È tornato a vivere a casa o si è preso un’altra casa? >>
<< Per il momento è tornato a casa. >>
<< E com’è? Carino? >>
<< Che fai? T’interessa mio fratello? Non l’hai neanche mai visto. >>
<< No, però magari è carino. >> risponde Megan, sorridendole.
<< Non lo so se è carino, è mio fratello. >>
<< L’altro tuo fratello come si chiama? >>
<< Oliver. E le mie sorelle Sarah, di sedici anni, e Tibbie, di tredici. >>
<< Wow, siete tanti in famiglia. >>
<< Sì. Tu, invece, hai qualche fratello o sorella? >>
<< No, sono figlia unica. >>
<< Immagino che avrai tutta la privacy che vuoi e quando vuoi? >>
<< Già. >>
<< Mi piace avere dei fratelli e delle sorelle, però a volte mi piacerebbe avere anche un po’ di privacy. Quando i miei sono al lavoro, non sto praticamente mai da sola in casa. >> spiega Effie.
<< A me invece capita spesso di rimanere da sola in casa. >>
<< Beh, adesso siamo in due in una stanza. Io avrò meno gente che mi gira intorno e tu invece ne avrai una. >>
<< Già. >> dice lei, sorridendole.
Mentre Effie e Megan continuano a sistemare le loro cose nella stanza, quest’ultima le chiede:
<< Sei nervosa? >>
<< Sì. Stamattina ero agitatissima, ma poi le mie sorelle mi hanno calmato. >>
<< Ti capisco. Tutto sommato, però, per il momento non mi sembra tanto male. >>
<< Già. >> afferma Effie, sorridendole.


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Capitolo 33
*** Mi piace proprio stare qui ***


33

Mi piace proprio stare qui





Sono passati alcuni giorni e siamo a sabato 11 settembre.
Questi primi giorni trascorsi all’UCLA sono stati belli per la maggiore delle Bennet.
Quella sera c’è una festa nell’edificio Cedar, che inizierà alle 22.
Mentre Effie sta chiacchierando con Megan e altre tre matricole, arriva un ragazzo, che si siede vicino a loro e parla con una delle tre ragazze.
Effie lo guarda, e poco dopo lui porge la mano a Megan, dicendole:
<< Comunque io sono Adam, piacere. >>
Megan gliela stringe e anche lei si presenta.
<< Effie. >> si presenta anche lei.
<< Siete delle matricole anche voi? >>
Megan ed Effie gli rispondono di sì, e quest’ultima gli chiede:
<< Sei una matricola anche tu? >>
<< Sì. >>
<< Non ti ho visto in giro in questi giorni. >>
<< Già, perché io alloggio al secondo piano e magari non frequentiamo gli stessi corsi. >>
<< Ah, ecco. >>

Più tardi Effie esce dalla sala comune del piano e va verso la sua stanza. Nel tragitto incontra un ragazzo, che con un sorriso, le dice:
<< Ciao, splendore. >>
<< Ciao. >>
Effie e il ragazzo si scrutano dalla testa ai piedi, poi lui le chiede:
<< Come ti chiami? >>
<< Effie. Tu? >>
<< Io sono Luke, piacere. >> dice lui, porgendole la mano.
<< Piacere mio. >>
<< Sei una matricola? >>
<< Sì. Tu? >>
<< Sì. >>
<< Dove stavi andando prima che ci incontrassimo? >> le chiede lui, guardandola dalla testa ai piedi.
<< Affari miei. >>
<< Ti va di venire in camera mia? Così parliamo un po’. >>
<< Sì. >> risponde Effie, con un sorrisetto malizioso.
Effie si allontana con questo ragazzo appena conosciuto e vanno dritto verso la camera di lui.
Adam gli ha visti allontanarsi insieme, così li segue.
Quando arrivano nella camera di Luke, lui chiude la porta dietro di sé.
Effie intanto si siede sul letto e lui, quando arriva da lei, le dice:
<< Sei molto carina, sai. >>
<< Grazie. >>
Luke la guarda per un po’ e poi la bacia. Mentre si baciano, lei infila le mani sotto la maglietta.
Un attimo dopo lui smette di baciarla e le dice:
<< Vedo che non perdi tempo. >>
<< Shh… stai zitto. >> dice lei, togliendogli la maglia, e poi lui continua a baciarla.
Qualche secondo dopo, lui le toglie le mutande e la maglietta, e poi la continua a baciare.
Intanto, fuori dalla stanza, Adam è davanti alla porta e sta cercando di ascoltare quello che succede dentro. Sente dei lamenti e capisce benissimo cosa sta succedendo.
<< È una facile quella Effie. >> dice.
Aspetta che i lamenti siano finiti e poi entra nella stanza. Trova Effie senza maglietta, ma con il reggiseno addosso. Poi nota la gonna e le mutande sul pavimento, e Luke senza maglia, ma con i jeans addosso.
<< Effie! >>
Effie si volta ed esclama:
<< Adam? >>
<< Perché hai scopato con questo? Non lo conosci neanche. >>
<< Ma che t’importa? Ci siamo appena conosciuti. Sei geloso? Così presto? >>
<< No, non sono geloso. È che lo conosco ed è uno che se le porta a letto tutte. Scoperebbe chiunque. >>
Effie raccoglie le sue mutande dal pavimento e, mentre se le mette, dice:
<< Beh, ma lo fa molto bene. >>
Quando se le ha indosso, si avvicina a Luke e gli dice:
<< Ci si vede in giro. >>
Lo bacia in bocca e poi se ne va via con Adam.
<< Non per farmi gli affari tuoi, visto che ci siamo appena conosciuti, ma vedo che sei una facile. >> esclama Adam, fuori dalla stanza.
<< Sì, lo sono. Perché? T’interesso? >>
<< No, non m’interessi. >>
<< Strano. >>
<< Almeno avete usato il preservativo? >>
<< No, perché io prendo la pillola. È più sicura. Tanto faccio sesso molto spesso. >>
<< Meno male. >>
<< Sai, mi piace proprio stare qui. Adoro quest’università. >>
<< Piace anche a me. >>
<< Va beh.... io me ne vado in bagno. >>
<< A dopo! >> la saluta lui.

Il giorno dopo, in casa Bennett, nel pomeriggio, i fratelli Darcy sono andati a trovare Dylan, Oliver, Sarah e Tibbie.
Una volta arrivati, Sarah e Finn si danno un bacio e lei lo porta subito nella sua stanza.
<< Perché tutta questa fretta di venire qui? >>
<< Ti ho scritto una canzone. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. Vuoi sentirla? >>
<< Ovvio che voglio sentirla. >>
Sarah si siede sullo sgabello del piano e Finn si appoggia con le braccia su di esso.
Sarah fa un respiro, guarda Finn per un attimo, e poi inizia a suonare e a cantare.
Mentre Sarah canta e suona, lui la guarda.
Finita la canzone, si danno un bacio.
<< Ti amo. >> le dice lui.
<< Ti amo anch’io. >> dice lei, baciandolo di nuovo.
<< Tra dieci giorni saranno due mesi. >>
<< Lo so. Sto cominciando ad organizzare qualcosa. >>
<< Cosa? >>
<< Lo vedrai. >>
<< Dai, Finn, dimmelo. >>
<< Voglio che sia una sorpresa. >>
<< Okay. >>
Quando i due fidanzatini tornano al piano di sotto, raggiungono il giardino, dove sono tutti gli altri.
Quando Finn si butta in piscina, Gabe si avvicina a Sarah e le chiede:
<< Avete già pensato di fare l’amore o è già successo? >>
<< Non è ancora successo, però siamo già entrati nell’argomento. Comunque, non sono affari tuoi, Gabe. >>
<< Lo so, però sta succedendo come avevo detto io. Ti sei allontanata da me, Sarah. >>
<< Lo so. >> dice semplicemente Sarah.
<< Come vorrei essere al suo posto. Darei qualsiasi cosa pur di essere al suo posto. >> esclama Gabe, guardando il fratello in piscina.
<< Non è possibile, e questo lo sai. >>
<< Già. Purtroppo lo so. >>

È la penultima settimana di settembre, precisamente il 21 settembre, e Sarah e Tibbie sono andate a trovare Effie all’UCLA.
<< Alla fine Finn ti ha detto cos’ha preparato per domani? >> le chiede la maggiore delle Bennet.
<< No, non me l’ha detto. Vuole farmi una sorpresa. Mi ha solo detto che staremo insieme dalla mattina alla sera. Mi verrà a prendere alle undici. >>
<< Sarà sicuramente qualcosa di romantico. >>
<< Sì, sicuro. Non vedo l’ora che sia domani. >>
<< Sembra solo ieri che eravamo all’Atlantis e voi due vi siete messi insieme. >> salta su Tibbie.
<< Già. Sono già passati due mesi. Io tra due anni finirò le superiori, tu sei già al college e tu, Tibbie, l’anno prossimo inizierai le superiori. >>
<< Il tempo sembra andare avanti così velocemente senza che noi ce ne accorgiamo. >> dice Tibbie, guardando nel vuoto.
<< È proprio vero. >> concorda Effie
Alcuni secondi di silenzio e poi Effie chiede:
<< A proposito di domani, del mesiversario e di tutto il resto, tu e Finn siete già entrati nell’argomento sesso? >>
<< Sì, in effetti ci siamo già entrati in quell’argomento, e lui mi ha detto che non vuole mettermi fretta. Quando sarò pronta succederà, e, a proposito, credo di esserlo. >> confessa Sarah.
<< Lo credi o lo sai? C’è una bella differenza. >>
<< Lo so. Lo so. È da un po’ di giorni che ci sto pensando, e sono pronta, sono sicura di essere pronta. So che è un grande passo, però sono pronta. Ho sedici anni e lui diciotto, ci amiamo e ci conosciamo da dodici anni, e stiamo insieme da due mesi. >> confessa Sarah.
<< Sei davvero sicura di essere pronta? Guarda che il sesso non è una cosa da poco. Una volta iniziato non riesci più a smettere, e dovrai assumerti delle responsabilità. È un grande passo nella vita di una donna. >> le spiega Effie.
<< Lo so. Infatti, ci ho pensato bene. Sono pronta, Effie. Sono pronta per fare l’amore con Finn. >>
<< E hai già pensato se prendere la pillola o fargli usare il preservativo? Guarda che se si rompe potresti rimanere incinta. Non ci vuole niente. Non si sa mai, sorellina. >>
<< Penso che prenderò la pillola. >>
<< Ne hai già parlato con la mamma? Sai che ci vuole la ricetta per le minorenni, vero? >>
<< Sì che lo so. E sì, ne ho già parlato con la mamma. >>
<< E cos’ha detto? >>
<< All’inizio è stata zitta, ma poi ha detto che, se io mi sento veramente pronta, allora va bene. Insomma, io sono fidanzata e ho già sedici anni, e Finn è già maggiorenne, quindi devo decidere io se avere rapporti sessuali con il mio ragazzo o no. >> risponde Sarah.
<< È stata comprensiva la mamma. L’hai già comprata? >>
<< No, però ho già la ricetta. Vi va di accompagnarmi, ragazze? >>
<< Sì, ovvio che ti accompagniamo. >> risponde Effie.
<< Ovvio. >> risponde anche Tibbie.

Poco dopo, in macchina, Effie guida, Sarah è davanti con lei e Tibbie è dietro.
<< Vi ringrazio ancora di accompagnarmi a prendere la pillola. Per me significa molto. >> esclama Sarah.
<< Lo facciamo con piacere, sorellina. >> dice Effie, sorridendole.
<< Sì. E dovrete farlo anche per me, quando sarà il momento. >> dice invece Tibbie.
Sarah si volta verso la sorella e le chiede:
<< Perché? Intendi fare sesso? Sei troppo piccola. Hai solo tredici anni. >>
<< No. Stai calma, Sarah. Non intendo fare sesso. Ho tredici anni, cavolo. >> risponde Tibbie, ridacchiando.
<< Ah ecco, sarà meglio. >>
Sarah si tranquillizza e, dopo essersi voltata, chiede ad Effie:
<< Visto che non c’è ancora stato il tempo di parlarne, cosa ti è successo in questi giorni, Eff? >>
<< Beh… >> inizia a dire lei, voltandosi per un attimo verso la sorella.
<< Non tenerci sulle spine, raccontaci tutto. >> esclama Sarah.
<< Okay. >>
Effie fa una breve pausa e poi chiede loro:
<< Vi ricordate di Adam e Luke, i due ragazzi di cui vi ho parlato? >>
Le due sorelle rispondono di sì ed Effie continua il discorso.
<< Ecco, oltre ad aver fatto sesso con Luke, la sera in cui ci siamo conosciuti, è successo praticamente tutti i giorni. >>
<< Dici sul serio? >> le chiede Sarah.
<< Sì. È un bel ragazzo, bacia benissimo e ci sa fare, ovviamente, però temo che Adam sia geloso. Io e lui siamo diventati molto amici adesso ed è preoccupato per me. Dice di conoscere Luke e sa che lui ci prova con tutte. >>
<< Allora è geloso. Però ha paura di rovinare questa vostra amicizia appena nata. >> le dice Sarah.
<< Però dice che non sono il suo tipo. >> spiega Effie.
<< È ovvio che mente, dai. >> interviene Tibbie.
<< Sì, infatti. Magari si vuole concentrare sullo studio, visto che avete appena iniziato. >> dice Sarah.
<< Sì, è vero, è probabile. Non vuole distrazioni. >> afferma Tibbie.
<< Sì, forse è per quello. >>
<< Ma a te lui piace? >> le chiede Sarah.
<< Beh… è carino. >> risponde Effie.
<< Quindi ti piace? >> insiste Sarah.
<< È carino. >> ripete Effie.
<< Perché non provi a dargli un bacio e poi guarda che reazione ha. >> le consiglia Tibbie.
<< Potrei farlo, in effetti. >> dice Effie.
<< E fallo, allora. >> le dice Tibbie.
<< Lo farò. >> esclama Effie.


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Capitolo 34
*** Come su una nuvola ***


34

Come su una nuvola





È mercoledì 22 settembre, il secondo mesiversario di Finn e Sarah.
Poco dopo le 22 Finn e Sarah sono appena usciti dal ristorante e stanno passeggiando sul lungomare.
Sarah sta guardando verso la ruota del Pacific Park ed esclama:
<< Non mi ricordavo che fosse così bella la ruota illuminata. >>
<< Tu sei più bella, tesoro. >> le dice Finn, sorridendole
Sarah gli sorride, poi lui la bacia.
Continuano a camminare e più tardi arrivano a una delle torrette dei bagnini che ci sono sulla spiaggia.
Sarah nota che la torretta, che è a pochi metri da loro, è stranamente illuminata di rosso all’interno.
<< Perché quella torretta è illuminata? >> chiede lei, curiosa.
<< Vieni. >> dice Finn, prendendola per mano e portandola dalla torretta.
Salgono e lui apre la porta con la chiave.
Sarah è completamente a bocca aperta. Finn ha trasformato la torretta in un piccolo covo romantico: sul pavimento ci sono petali di rose rosse, c’è uno stereo a pile con della musica romantica e da una parte ci sono alcune coperte, per sedersi e stare più comodi.
<< Hai fatto tutto tu? >> gli chiede lei.
<< Sì. Tutto per te, amore mio. >>
<< È una sorpresa bellissima, Finn. >>
<< Quindi ti piace? >>
<< Da morire. Sei stato fantastico, Finn. >>
<< Grazie. >>
Finn si avvicina allo stereo, lo accende e parte la musica.
<< Questa canzone. >> esclama lei.
<< Ti piace, vero? >>
<< La adoro. >>
Finn porge la mano a Sarah e, guardandola negli occhi, le chiede:
<< Mi concede l’onore di ballare con me, signorina? >>
<< Assolutamente sì. >> risponde lei, con un gran sorriso.
<< Grazie. >> dice lei, mentre ballano stretti stretti.
<< Di niente. >>
Si danno un bacio e lui, guardandola dritta negli occhi, le dice:
<< Ti amo. >>
<< Anch’io. >>
Mentre continuano a ballare, cantano insieme.
<< 'Cause everytime we touch, I get this feeling
And everytime we kiss, I swear I could fly
Can't you feel my heart beat fast, I want this to last
Need you by my side.
'Cause everytime we touch, I feel the static
And everytime we kiss, I reach for the sky
Can't you hear my heart beat so,
I can't let you go
Want you in my life. >>
Mentre dallo stereo continua a provenire della musica romantica, Finn e Sarah sono seduti su una delle coperte.
<< Lo sai che ti amo, vero? >> esclama Sarah.
<< Certo che lo so. >> risponde lui, baciandola.
Poco dopo il loro bacio inizia la canzone Kissin u, di Miranda Cosgrove.
<< Adoro questa canzone. >> esclama Sarah.
<< Già, è bella. >>
<< Sai una cosa? Questa potrebbe diventare la nostra canzone. >> salta su Finn.
<< Dici sul serio? >>
<< Sì. >>
<< Okay. >>
<< Allora… questa è la nostra canzone. >> aggiunge lei.
<< Sì, questa è ufficialmente la nostra canzone. >>
Sarah gli fa un gran sorriso e poi si baciano.
Dopo il bacio, Finn la guarda negli occhi e le chiede:
<< Che c’è? >>
<< Voglio fare l’amore con te, Finn. >> sputa il rospo Sarah.
Finn rimane in silenzio per pochi secondi, poi le chiede:
<< Sei sicura? >>
<< Sì, sono sicura. Ci ho pensato bene in quest’ultimo periodo, e sono pronta per fare l’amore con te. Io ti amo e anche tu mi ami, e sono grande abbastanza. >>
<< Guarda che io non ti voglio mettere fretta, tesoro. Se ti ho portato qui, non vuol dire che l’ho fatto perché succedesse. Non l’avevo mica programmato. Volevo soltanto che restassimo da soli in un posto che non fosse casa mia o casa tua. >> spiega Finn.
<< Lo so, ma vorrei che succedesse. Te l’ho detto, sono pronta. Ho anche già preso la pillola. >>
<< Wow! >> dice Finn, stupito.
Sarah lo guarda senza dirgli niente.
Un attimo dopo Finn le sorride, la guarda negli occhi e poi la bacia dolcemente.
Dopo averla baciata sulle labbra, inizia a baciarla sul collo, molto lentamente. Lei si lascia andare completamente e dopo che lui smette di baciarla, si guardano per alcuni secondi e poi lei gli toglie la maglietta, e lui le toglie il cardigan.

<< Sei felice? >> le chiede lui, abbracciato a lei, sulle coperte.
<< Sì, da morire. >>
<< È stato bellissimo. >> dice lei, dopo essersi baciati.
<< Tu sei stato meraviglioso. >> aggiunge.
<< Grazie. Come ti sei sentita? >>
<< Come su una nuvola. Come se stessi volando. >>
<< Quindi ti è piaciuto? >> le chiede lui, sorridendole.
<< Sì. >>
Finn le sorride e poi le dice di amarla.
<< Ti amo anch’io, Finn. >> dice lei, baciandolo.
Finn la accompagna a casa in tarda serata e, appena entra, va dritta in camera sua.
Sua madre, che l’ha sentita entrare, la raggiunge in camera.
<< Sarah? >>
Sarah si volta verso la porta e saluta sua madre.
<< Com’è andata? >> le chiede, avvicinandosi a lei.
<< Benissimo. >>
<< Avete fatto l’amore? >>
Sarah è stupida dalla domanda della madre, ma le sorride e la guarda.
<< Sì? >> dice la signora Bennet, sorridendo alla figlia.
Sarah fa cenno di sì con la testa e la madre le chiede:
<< Mi racconti tutto domani? >>
<< Quasi tutto. >> precisa Sarah.
<< Okay. >>
Poco dopo che Sarah si è messa a letto, entra in camera Tibbie.
<< Sarah, stai dormendo? >>
<< Cosa c’è, Tibbie? >>
Tibbie si avvicina al letto della sorella, accende l’abat-jour, e le chiede:
<< Allora, com’è andata? >>
<< Te lo racconto domani mattina prima di scuola. Adesso vai a letto che è tardi. >>
<< No, raccontamelo adesso. Per favore. >>
Sarah guarda un attimo la sorella e così si mette a sedere, mentre Tibbie si siede sul letto.
<< Okay, te lo racconto. >>
<< Abbiamo cenato e poi abbiamo fatto una passeggiata sul lungomare. Siamo arrivati in una di quelle torrette dei bagnini, e una era illuminata. >> spiega Sarah.
<< Illuminata? Perché era illuminata? >>
<< Perché Finn mi aveva preparato una sorpresa. Aveva sparso tutto l’interno della torretta con dei petali di rose rosse, messo uno stereo con delle canzoni romantiche e messo alcune coperte. >>
<< Aww, romantico. >>
<< Pensa che Kissin u’ è diventata la nostra canzone. >>
<< La canzone di Miranda Cosgrove? >>
<< Sì. >>
<< Che dolce. >>
<< Non è finita. >>
<< Avete fatto l’amore? >>
<< Sì. >>
<< Oddio! Davvero? >>
<< Sì. >>
<< E com’è stato? >>
<< Bellissimo. È un’emozione indescrivibile, Tibbie. Mi sembrava di volare. >>
<< Wow! >> dice Tibbie, con aria sognante.
<< Dai, ora vai a letto che domani c’è scuola. Ti racconterò meglio domani mattina. >>
<< Okay. Buonanotte. >>
<< Notte. >>
Sarah avrebbe voluto condividere quel momento tra sorelle anche con Effie, ma lei vive al campus e non è stato possibile.

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Capitolo 35
*** Perché? ***


35

Perché?





Il giorno dopo, all’uscita della scuola, alle 13, Effie è passata a prendere le sorelle per andare a pranzo insieme.
Sarah racconta alle sorella maggiore della sua prima volta con Finn.
Lei, invece, le racconta che sta ancora facendo del gran sesso con Luke, che è sempre più amica di Adam, e che lui è ancora geloso.

È venerdì 24 settembre e c’è una festa per gli studenti dell’UCLA all’Arena nightclub.
Effie è in compagnia di Luke e di altri ragazzi e ragazze. Sono a sedere su un divanetto e hanno preso un tavolo.
Effie è sulle gambe di Luke e si stanno baciando, e, un suo compagno di stanza chiede loro:
<< Venite a ballare, ragazzi? >>
<< Smettetela di baciarvi. Prendetevi una camera, cazzo! >> aggiunge.
Entrambi non rispondono e continuano a baciarsi, e gli altri invece vanno sulla pista da ballo.
Verso la fine della serata, intorno alle 4 del mattino, Effie e Luke decidono di venire via, andando nella camera di lui.
Appena arrivano, chiudono la porta velocemente ed iniziano a baciarsi. Tra un bacio e l’altro iniziano a spogliarsi.
Dopo circa una mezz’ora, arriva uno dei compagni di stanza di Luke, Dan, e, quando entra, li trova a fare sesso nel letto.
<< Bravi, dateci dentro voi due. >> esclama lui.
Intanto si toglie i vestiti, rimanendo in mutande. Poi prende una maglietta e se ne va in bagno.
Quando esce dal bagno, i due stanno continuando e intanto Dan si mette a letto.
<< Ma quanto cavolo scopate voi due? >>
<< Stai zitto e dormi, Dan. >> dice Luke.
<< Fate poco casino, però. >>
<< Oddio! Ma qui si sta facendo del sesso. >> esclama entrando l’altro compagno di stanza, Ed.
<< Già. Il nostro caro compagno di stanza ci sta dando dentro con Effie. >> risponde Dan.
<< Vi facciamo compagnia, ragazzi? >> chiede Ed, ridacchiando.
<< Andate a dormire! >> urla Luke.
<< D’accordo. >> dice Ed, togliendosi i vestiti, per poi mettersi una maglietta intima e andare in bagno.
Effie intanto dà un bacio a Luke e se ne va.
Nel tragitto dalla stanza di Luke alla sua, Effie incontra Adam, che rientra dal nightclub.
<< Hey. >>
<< Ciao. >>
<< Dove stai andando? >>
<< A letto. >>
<< E da dove vieni? >>
<< Cosa sono tutte queste domande? Cos’è, un interrogatorio? >>
<< Mi preoccupo per te. Non mi piace quel Luke. Te l’ho detto, è uno di quelli che se le fa tutte. E poi i suoi due compagni di stanza sono praticamente come lui. >>
<< Non ti devi preoccupare per me, Adam, io so badare a me stessa. >>
<< Lo so, ma Luke è uno stronzo. Ha tradito una mia amica con altre due ragazze. >> spiega Adam.
<< Per me non è un problema. Noi due scopiamo soltanto. Quando sono stata in vacanza alle Bahamas, quest’estate, me la sono fatta con quattro ragazzi, con uno però non ci ho scopato. Lui era serio. >>
<< Wow! Non ti facevo una ragazza davvero… così facile. Facile sì, ma non così tanto. >>
<< Cosa vuoi che ti dica? >>
<< E loro lo sapevano? >>
<< Sì, tutti tranne quello con cui non ho fatto sesso. >>
<< Ah. >>
<< Scusa, ma perché t’interessa tanto? Ogni volta che parliamo di me e Luke e di quello che facciamo, sembra che ti dia fastidio. Sei geloso, è ovvio. Non lo vuoi ammettere, ma è così. >> dice lei, squadrandolo.
<< No, non sono geloso. Te l’ho già detto, lui non mi piace per niente. Ha ferito una mia amica ed è uno stronzo. Tutto qui. >>
<< Posso provare a fare una cosa? >>
<< Cosa? >>    
Effie si avvicina a lui e gli dà un bacio. Lui la allontana subito da sé, e urla:
<< Ma che cazzo fai, Effie? >>
<< Cos’hai provato? >> gli chiede lei.
<< Perché mi hai baciato? >>
<< Dimmi cos’hai provato, Adam. >> insiste Effie.
<< Niente. Non ho provato assolutamente niente. >>
<< Dai, dì la verità, Adam. Io ti piaccio, ma non ti piace il mio modo di stare con un ragazzo, e quindi lo neghi. >>
<< No, Effie, non è così. Fidati. >>
<< E allora perché ti comporti così? Perché mi fai sempre mille domande? E non dire perché lui è stronzo e ha ferito una tua amica, perché si vede che ti piaccio. >>
<< Perché… >>
<< Perché cosa? >>
<< Perché io sono gay! >> urla Adam.
Di certo Effie non si aspettava quella risposta. Non le era mai capitato di aver a che fare con un ragazzo gay.
<< Cosa? >>
<< Sono gay, Effie. >>
<< Stai scherzando, vero? >>
<< No, non sto scherzando. È vero. >>
<< Come sei gay? Insomma, non si vede per niente, e poi stiamo sempre insieme e ti preoccupi per me. Non ha senso. >>
<< Sì che ha senso, invece. Se non fossi gay a quest’ora avremmo già fatto sesso. >>
<< Sei sicuro di essere solo gay e non bisex? >>
<< Sì, sono sicuro. >>
<< Peccato. Sai, io sono un po’ attratta da te. >>
<< Sarei stato attratto anch’io da te se non fossi gay. Sei una bellissima ragazza, Effie. >>
<< Grazie. >> dice lei, sorridendogli.
Adam ed Effie si abbracciano e poi tornano ognuno nella propria stanza.    

È passato un mese e siamo alla fine di ottobre. Sarah e Finn sono sempre più vicini da quando hanno fatto l’amore per la prima volta, ma lei si è allontanata un po’ da Gabe, com’era previsto che succedesse.
Effie, invece, frequenta ancora Luke ed è sempre più amica di Adam.
Sabato 30 ottobre, per la notte di Halloween, i giovani Bennet e Darcy andranno ad una festa all’Highlands nightclub.
Dopo che Effie ha presentato Luke, Adam e Megan ai suoi fratelli, alle sue sorelle e ai fratelli Darcy, il dj mette alcune canzoni di Ke$ha, tra cui We r who we r, il nuovo singolo, così tutti vanno a ballare.
<< Stai davvero bene vestita così, Eff. >> dice Luke, tornato al tavolo con tutti gli altri.
<< Lo so. Mi piace un sacco questo vestito. E poi mi mette in risalto le tette. >>
<< Già. Ed è anche per quello che mi piace. >>

Più tardi le sorelle Bennet e Megan sono in bagno e stanno chiacchierando.
<< Stai facendo ancora sesso con Luke? >> le chiede Megan.
<< Sì, e mi piace un sacco. >>
<< Ah beh, per forza. >>
<< Sorellina, a te invece come va con Finn? >> chiede Effie.
< Va benissimo, sempre meglio. >> risponde Sarah.
<< State continuando a fare sesso, vero? >>
<< Certo. >>
<< Quante volte l’avete fatto dopo la prima? >>
<< Allora… una dopo tre giorni, poi un’altra…  >>
Sarah le conta con le dite e poi dice:
<< Cinque in tutto, e sei con la prima volta. >>
<< Mmh, non male. >>
<< Già. >>
<< E dove? >>
<< Sempre a casa nostra o sua. E una di quelle volte io… >>
<< No?! Gli hai fatto un pompino? >>
<< Sì. Dici che ho fatto bene? Perché forse sono ancora un po’ troppo inesperta >>
<< No, hai fatto benissimo. Anzi, pensavo fosse sottinteso che gliene avessi già fatto uno. Comunque è da quasi un mese e mezzo che hai iniziato a fare sesso, quindi è normale che tu sia inesperta. Hai tutto il tempo per diventare esperta, sorellina. >>
<< È vero, sono d’accordo con Effie, Sarah. >> salta su Megan.
<< Tu, Tibbie, che ne pensi? >> chiede Sarah, voltandosi verso la sorella.
<< Riguardo a cosa? Al sesso tra te e Finn? >>
<< Sì. >>
<< Beh… io sono ancora un po’ piccola, però penso che sia una bellissima cosa quando due persone si amano e fanno l’amore. >>
<< Già. >>
Quando le ragazze escono dal bagno, incontrano Luke, che Effie e le chiede:
<< Vieni un attimo che dobbiamo parlare? >>
<< Sì. >>
Effie torna in bagno con Luke e, appena entrano, lui si butta su di lei e la bacia.
<< Ma non dovevamo parlare? >>
<< Era una scusa. >>
<< Aah. Mi piace come scusa. >> dice lei, riprendendo a baciarlo.
Mentre si baciano, entrano dentro un gabinetto, lo chiudono ed Effie è contro la porta, mentre Luke continua a baciarla.
Effie alza una gamba e la mette sul sedere di Luke.
Smette di baciarla e, mentre le accarezza le cosce, le dice:
<< Mi piacciono un sacco queste calze. >>
Effie gli sorride e lui continua a baciarla.


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Capitolo 36
*** Un Natale rovinato ***


36

Un Natale rovinato




Siamo a dicembre e il tempo sembra essere volato. Sarah e Finn stanno insieme da quasi cinque mesi, ma ultimamente lei lo sente meno vicino. Effie ha smesso di fare sesso con Luke, e passa spesso il suo tempo con Adam, il quale è praticamente diventato un terzo fratello per lei, e con Megan, la sua compagna di stanza. Dylan ha conosciuto una ragazza, Danielle, con la quale sta insieme da poco più di un mese. La piccola Tibbie, invece, ha una terribile cotta per un suo compagno di classe, il quale, però, sembra vederla solo come un’amica. E, per quanto riguarda Oliver, lui è semplicemente single.
Una decina di giorni prima di Natale, Effie riceve una telefonata da Ethan, dove le dice che verrà a Los Angeles per due settimane, dal 20 dicembre al 3 gennaio. Si sono messi d’accordo e si vedranno all’aeroporto, visto che lei lo andrà a prendere.
Effie è all’aeroporto che sta aspettando Ethan e, quando lo vede tra la folla, gli va incontro. Si salutano e vanno al parcheggio e poi raggiungono l’UCLA.
<< È bello sapere che ti trovi bene qui, perché sai… mi sono già iscritto. >> sputa il rospo Ethan, in camera di Effie e Megan.
<< Cosa? >>
<< Mi sono iscritto qui. Inizio il terzo anno quando finisce la pausa natalizia, a gennaio. >>
<< Stai scherzando? >>
<< No. >>
<< Dici davvero? >>
<< Sì. >>
Effie è senza parola, non sa cosa dire.
<< Non dici niente? Cosa ne pensi? >> le chiede lui.
<< Beh… sono stupita. Avevi detto che forse saresti potuto tornare a Sacramento e non iscriverti qui. >>
<< Ma sei contenta? >>
<< Sì, sì, sono contenta. Congratulazioni, Ethan. >>
<< Grazie. >>
Si abbracciano e, quando si staccano, si guardano negli occhi. Ethan si avvicina al suo viso e le dà un bacio.
<< Cos’era? >> gli chiede lei, confusa.
<< Credo che fosse un bacio. Anzi, ne sono sicuro. >> risponde Ethan, sorridendole.
<< Non è che hai cambiato idea riguardo noi due? >>
<< No, non ho cambiato idea. Sono sempre la stessa Effie che hai conosciuto in vacanza, con la sola differenza che adesso sono solo una ragazza universitaria. >>
<< Peccato. È un vero peccato che tu non creda nell’amore. È bellissimo potersi innamorare. >>
<< Immagino, ma non fa per me. >>
<< Peccato. >>

Intanto, nella villa dei Bennett, Finn e Sarah sono nella camera di lei, sdraiati sul letto che si stanno baciando.
Dopo che lui le ha baciato il collo, lei gli toglie la maglietta, e riprendono a baciarsi.
Lei smette di baciarlo per togliersi la maglietta, ma lui la ferma e le dice:
<< Aspetta! >>
<< Perché? >>
Finn la guarda senza dire niente.
<< Finn? >>
Finn continua a non dire una parola.
<< Finn? >> insiste Sarah, preoccupata.
Finn fa un respiro profondo e poi guarda negli occhi Sarah per l’ultima volta, prima d’iniziare il discorso.
<< Qualche settimana fa, al campus, ho conosciuto alcune persone nuove. Tra quelle, c’era anche una ragazza di due anni in più di me. >>
Mentre Finn parla, Sarah inizia a preoccuparsi.
<< Lei è molto carina e anche simpatica, e abbiamo parecchi corsi insieme. Fatto sta che abbiamo iniziato a legare sempre di più, finché un giorno… >>
<< Oh mio Dio! >> esclama lei, alzando la voce.
<< Ci siamo baciati. >> confessa Finn.
<< O meglio, lei mi ha baciato. E dopo abbiamo anche fatto sesso. Lei non sapeva che io fossi fidanzato, perché non gliel’avevo detto. Ho fatto un casino e non posso tornare indietro. Vorrei, ma non posso. >> continua Finn.
Sarah è completamente scioccata e inizia a piangere.
<< Oh mio Dio! Oh mio Dio! Oh mio Dio! >> urla.
Sarah si porta le mani al viso, disperata.
Finn le tocca un braccio e lei se lo scrolla di dosso.
<< Non toccarmi! >> urla Sarah.
<< Sarah? >>
Sarah si alza dal letto e urla contro Finn, dicendogli:
<< Non devi toccarmi! Non devi più parlarmi! Non devi più, mai più, pensare che io possa capire! Vattene da qui! Vattene subito! >>
Finn non dice niente e continua a guardare Sarah.
<< Finn, ho detto di andartene! Vattene! Non devi più farti vedere! È finita… per sempre! >>
Finn prende la sua maglietta e se ne va.
Appena Finn è uscito dalla stanza, Sarah si sdraia sul suo letto, disperata.
Poco dopo arriva in camera Tibbie, che preoccupata dopo quelle urla che ha sentito, entra chiedendole:
<< Hey, Sarah, cos’è successo? >>
La vede sdraiata sul letto, disperata che piange a dirotto. Così si avvicina, si siede e le chiede:
<< Cos’è successo? >>
<< Non ne voglio parlare. >>
<< Dai, dimmi cos’è successo. >>
<< Vattene, Tibbie. Voglio restare sola. >>
<< Okay, come vuoi tu. >>
Subito dopo essere tornata nella propria camera, Tibbie manda un sms a Effie, scrivendole di venire subito a casa perché Sarah sta piangendo disperatamente.
Quando Effie arriva a casa, lei e Tibbie salgono al piano di sopra ed entrano nella camera della sorella.
Le due sorelle si avvicinano al letto di Sarah e, in un modo o nell’altro, cercano di capire cos’è successo.
Sarah dice loro tutto quello che è successo con Finn e si abbracciano tutte e tre.

Il giorno successivo Sarah è depressa e triste, e i suoi fratelli e le sue sorelle cercano di tirarla su il più possibile, ma con scarsi risultati.
I suoi genitori non sanno niente e Sarah non vuole dire loro nulla.

È il 24 dicembre e, come tutti gli anni da quando le due famiglie si conoscono, c’è la tradizionale cena di Natale a casa Darcy. Ma quest’anno ci sarà un ospite in più: Ethan.
Sarah non è proprio molto contenta all’idea di rivedere Finn dopo quel giorno in cui lui le ha confessato di averla tradita.
Mentre stanno cenando, la signora Bennet, chiede a Finn:
<< Allora, Finn, come ti sta andando la vita alla Pepperdine? >>
<< Bene. Devo dire che mi sta andando molto bene. In questi tre mesi ho imparato molte cose e ho conosciuto persone nuove. >>
Sarah scossa la testa e Finn butta l’occhio un attimo su di lei.
<< Bene. Sono contenta che tu, Finn, e tu, Effie, vi stiate trovando bene all’università. Ambientarsi non è una cosa facile. >>
<< Già, è vero. >>
Sarah guarda Finn, disgustata.
<< Quindi ti sei fatto dei nuovi amici? >> chiede la signora Bennet.
<< E delle nuove amiche. >> salta su Sarah.
La signora Bennet e Finn guardano Sarah, e lui risponde, dicendo:
<< Sì, mi sono fatto dei nuovi amici. >>
<< Perché sei così fredda, tesoro? Avete litigato? >>
<< Non lo so, mamma. Prova a chiederlo a Finn. >>
<< Cos’è successo tra di voi? Avete litigato? >>
<< Più o meno. >>
<< Cosa significa più o meno? >>
<< Sì, abbiamo litigato. >> confessa Finn, rassegnato.
<< Come puoi fare finta di niente in un momento come questo, davanti alle nostre famiglie? Non puoi far finta che non sia successo niente. >> interviene Sarah, visibilmente scocciata.
<< Io non sto facendo finta di niente, sto solo cercando di non far scoppiare la terza guerra mondiale, ma penso che ormai sia inutile. >>
<< Qualcuno mi può spiegare cosa sta succedendo, per favore? >> chiede la signora Bennet.
Sarah si volta verso la madre e dice:
<< Sta succedendo che io e Finn non stiamo più insieme da quattro giorni. E vuoi sapere il perché? Perché lui mi ha tradita con una troia conosciuta all’università. Oltre ad essersi baciati, hanno pure scopato. E lui me l’ha confessato come se nulla fosse, come se fosse una cosa da poco. >>
Regna un silenzio di tomba nella sala da pranzo dei Darcy. Nessuno sa cosa dire.
Un modo perfetto per umiliare Finn e per farlo sentire in colpa. In qualche modo Sarah si sente soddisfatta per averlo umiliato davanti alle loro famiglie.
<< Ora scusatemi, ma devo andare. Non sopporto più di vedere quella faccia da culo davanti ai miei occhi. >> dice Sarah, alzandosi e uscendo dalla sala da pranzo.
Gabe si alza e la segue senza pensarci un attimo.
Sarah va via dalla villa a piedi e Gabe la segue con la macchina.
<< Sarah? >> la chiama lui, affiancandosi a lei.
<< Che c’è, Gabe? >> gli chiede senza neanche voltarsi a guardarlo.
<< Salta su così ne parliamo, dai. >>
<< No. >>
<< Dai, Sarah, lo sai che per te io ci sono sempre e comunque, qualsiasi cosa succeda. >>
Sarah ci pensa per due secondi e dopo dice:
<< Okay. >>

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Capitolo 37
*** Un'occasione da prendere al volo ***


37

Un’occasione da prendere al volo




Gabe guida fino a Santa Monica e parcheggiano accanto al molo.
Camminano sul molo, accanto al Pacific Park e intanto parlano. Poco dopo si siedono su una panchina e continuano a parlare.
<< Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, lui mi ripaga così, tradendomi con un’altra. Ancora non ci posso credere. >> esclama Sarah, guardando nel vuoto.
<< Già, è proprio da non crederci. Non immagina neanche quant’è stato fortunato a essere stato scelto. >>
<< Non ci sono parole. Se mi ha tradito, significa che non mi ama veramente. >>
<< E se non mi avesse mai amato? >> chiede Sarah, guardando Gabe.
<< Credo che lui ti abbia amato. Forse era solo attratto dal conoscere persone nuove e più grandi. >>
<< Sì, ma non aveva il diritto di tradirmi. >>
<< Forse hai semplicemente sbagliato. Forse hai semplicemente fatto la scelta sbagliata. >>
<< Avrei dovuto scegliere te? Perché tu non mi avresti mai tradito? >>
<< Sì, io non l’avrei mai fatto. Se ami qualcuno, veramente, non lo tradisci, qualunque cosa succeda. Mi dispiace che tu abbia dovuto passare tutto questo. >>
<< Dispiace anche a me. Io ho perso la mia verginità con lui e dopo soli tre mesi, lui mi ha tradito. Mi sembra di vivere un incubo, però sono viva e vegeta. >>
<< Vorrei poter fare qualcosa, però Finn è sempre mio fratello. >>
<< Già. >>
<< Sappi che se avrai bisogno, io ci sarò sempre per te, sempre e comunque, in qualsiasi momento. >>
<< Grazie, Gabe. >>
<< Di nulla, Sarah. >>

Per Capodanno i giovani Bennet e Gabe andranno alla festa organizzata al Roosevelt Hotel, di Los Angeles. Finn, invece, andrà a un’altra festa con la ragazza con cui ha tradito Sarah e con degli amici del campus.
Dopo aver ballato per un po’, Sarah fa un giro per l’hotel. Gabe la vede che si allontana da sola e la segue.
A un certo punto si appoggia con le braccia alla ringhiera della terrazza e guarda di sotto.
Gabe si avvicina a lei e le chiede:
<< Ti stai divertendo? >>
<< Sì. Tu? >>
<< Sì. Ma se ti stai divertendo, come mai non ti ho ancora visto sorridere? >>
<< Perché sono triste. >>
<< Pensi ancora a Finn? >>
<< Sì. Sono passati undici giorni, sono pochi. >>
<< Già. >>
<< Meno male che non c’è, altrimenti avrei sofferto ancora di più. >>
<<: Sai, da quando vi siete mollati, io e lui non ci parliamo. >>
<< E perché? Tu non c’entri niente. >>
<< Lo so, però si è comportato male nei tuoi confronti, che è una cosa che odio. >>
<< Mi dispiace però che non vi parliate più. >>
<< Dispiace anche me, però non mi va di parlargli dopo quello che ti ha fatto. >>
Sarah gli sorride e Gabe la guarda, e le dice:
<< Sei bellissima, Sarah. >>
<< Grazie. >>
Gabe e Sarah si guardano negli occhi, si avvicinano l’uno all’altra e si danno un bacio.
<< Non sarebbe dovuto succedere. Noi ci piacciamo, sì, però io ho mollato Finn solo undici giorni fa e sto ancora soffrendo un sacco per quello che mi ha fatto. Non mi sento ancora pronta per avere una nuova relazione. Mi dispiace, Gabe. >> afferma Sarah, dopo il loro bacio.
Sarah se ne va e Gabe urla:
<< Ma io ti amo, Sarah! >>
Sarah si ferma subito. Pochi secondi dopo si volta e gli chiede:
<< Tu mi ami? >>
<< Sì, ti amo. Ti amo, Sarah. Ti amo da quando, quel giorno che siamo partiti per Las Vegas, abbiamo cantato insieme in macchina. Ti amo da quando ti ho sentito cantare la tua canzone. Ti amo da quando ci siamo baciati per la prima volta sotto l’Arco di Trionfo, a Las Vegas. E ti amo da quando, sull’Alexander III Bridge, a Las Vegas, ho sentito il profumo di albicocca dei tuoi capelli, e ti ho baciato il collo. Io ti amo, Sarah Bennet. Anche adesso continuo ad amarti, nonostante tu abbia scelto Finn. Quando, quel maledetto 22 luglio, mi hai comunicato la tua scelta, mentre te ne andavi, io piangevo, e l’ho detto a bassa voce. >> confessa Gabe.
<< Non pensavo che tu mi amassi davvero. Non lo immaginavo neanche. >> dice Sarah, avvicinandosi a lui.
<< Adesso lo sai. Ti amo, Sarah. E non smetterò mai di dirlo. Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo. >>
Sarah gli sorride, contenta di sentir dire quelle cose da Gabe.
<< Sono contenta che tu mi ami, ma te l’ho detto, non mi sento ancora pronta per una nuova relazione. È passato troppo poco tempo. >>
<< Lo so, lo so, non ti senti ancora pronta, e ti rispetto per questo. Io sono sempre qui, lo sai. >>
<< Sì, lo so. >>

Dopo la mezzanotte, Ethan ed Effie sono seduti su un divanetto e stanno chiacchierando con un bicchiere in mano.
<< Ti stai trovando bene qui a Los Angeles? >>
<< Benissimo. Poi la tua presenza mi aiuta molto. >>
<< Sono contenta. >> dice lei, sorridendogli.
<< Ancora non ci credo che da gennaio inizierò a studiare nella tua stessa università. >>
<< Non ci credo neanch’io. >>
<< Non vedo l’ora. >>
Effie gli sorride. Ethan ed Effie si guardano, e lui esclama:
<< Dammi il tuo bicchiere. >>
Effie dà il suo bicchiere a Ethan, che lo appoggia a terra insieme al suo, e poi le dà un bacio.
<< Perché mi hai baciato? >>
<< Perché non ce la facevo più. >>
<< Posso confessarti una cosa? >> gli domanda Effie.
<< Sì. >>
<< Credo di provare qualcosa per te, Ethan. >>
<< Cioè? >>
<< Credo di essermi presa una cotta per te, ma nel vero senso della parola. Credo di stare cambiando idea riguardo al mio modo di stare con qualcuno. >> confessa Effie.
<< Dici sul serio? >>
<< Sì. Sono ancora un po’ confusa, però ho qualcosa di estremamente positivo che mi frulla in testa. >>
<< Bene, sai cosa ne penso io. Se fosse per me, a quest’ora, staremo insieme come una coppia, una vera coppia. >>
<< Sì, lo so benissimo. >>
<< Allora adesso io proverò a baciarti un’altra volta e tu mi dirai cos’hai provato. >> dice lui.
<< Okay. >> dice lei, sorridendogli.
Ethan si avvicina al suo viso e la bacia.
<< Allora? >>
<< Baciami di nuovo. >>
Ethan la bacia un’altra volta. Questa volta il bacio dura un po’ di più.
Quando Ethan si stacca da lei, le chiede:
<< Allora, Effie? Cos’hai provato? >>
<< Vieni con me. >> dice lei, prendendolo per mano e alzandosi.
Mentre sono in ascensore, Ethan le chiede:
<< Dove mi stai portando? >>
<< Lo vedrai. >>
<< Rispondi almeno alla domanda di prima. >>
<< Mi piaci, Ethan. Mi piaci da morire. >>
Ethan le sorride, contento per la confessione di Effie. Lei lo guarda negli occhi e, prima di baciarlo, gli dice:
<< Voglio fare l’amore con te. >>
<< Qui? Adesso? >>
Effie fa cenno di no con la testa e dice:
<< No. Ho un posto migliore. >>
Ethan ed Effie arrivano sul tetto dell’hotel, e quest’ultima dice:
<< Ho sempre pensato che io e te non saremmo mai finiti a fare l’amore. >>
<< E invece ti sbagliavi. >> dice lui, baciandola.
Effie gli toglie la camicia e dice:
<< Sì, mi sbaglivo. >>
Ethan le sorride e la bacia.

Verso l’ora di pranzo del primo giorno dell’anno, pian piano la famiglia Bennet si sveglia.
Le sorelle Bennet si ritrovano in cucina. La prima ad essersi alzata è Tibbie, che è anche la prima ad essere andata a letto.
<< Allora, Eff, spieghi a me e a Sarah perché, ad un certo punto, ieri sera, cioè stanotte, sei sparita. >> esclama Tibbie, curiosa di sapere.
<< Vi sarà difficile accertarlo, ma… >> inizia a dire lei.
<< Ma cosa? >> chiede Sarah.
Effie fa un respiro, guarda le sorelle e poi dice:
<< Ethan ed io abbiamo fatto l’amore. >>
<< L’amore? Perché non hai detto sesso? >> le chiede Sarah, confusa.
<< Sì, infatti. >> dice Tibbie.
<< Perché è così. Abbiamo fatto l’amore, non sesso. Non è che ci amiamo, però ci piacciamo tanto, ma veramente tanto. Ma stavolta non mi riferisco al fatto che mi piace un ragazzo fisicamente e che me lo voglio solo scopare e niente di più, ma che voglio stare veramente insieme a lui, come una coppia, una vera coppia. >> confessa Effie.
<< Wow! Come mai questo cambiamento, Eff? >> le chiede Sarah.
<< Non lo so, a dire la verità. Però conoscendo meglio Ethan, ho cominciato a cambiare idea. Lui è così carino e dolce. Non capita spesso di trovare un ragazzo così. >>
<< Già. >> concorda Sarah, pensando che Finn è tutt’altro che carino e dolce. O meglio, lo è, ma l’ha tradita, quindi non lo è più così tanto, almeno non con lei. Per un attimo è gelosa di sua sorella maggiore.
<< Sono contenta per te, Effie. >> dice Tibbie.
<< Grazie, Tibbie. >>
<< E tu, Sarah, non sei contenta per me? >>
<< Sì, certo che sono contenta per te, Eff. >> risponde Sarah, con un sorriso falso.
<< Dove l’avete fatto? >> aggiunge.
<< Sul tetto dell’hotel. >>
<< Wow! >> esclama Sarah, sovrappensiero.
<< E com’è stato? >> chiede Tibbie.
<< Bellissimo. È stato diverso farlo con lui rispetto a quando l’ho fatto con Daniel, Jasper, Francis e Andrew. >>
<< E com’è successo? Raccontaci un po’. >> domanda Sarah.
Effie racconta per filo e per segno quello che è successo e Sarah esclama:
<< Wow! Avete fatto l’amore e nient’altro? >>
<< Sì, nient’altro. >>
<< E come ti sei sentita? >> le chiede Tibbie.
<< Benissimo. Ma non benissimo, in estasi, come con gli altri quest’estate. Mi sono sentita diversa, voluta veramente. È una sensazione meravigliosa, non immaginate neanche. >>
<< Non vedo l’ora di poterla provare anch’io questa sensazione meravigliosa di cui parlate. >> dice Tibbie.
<< Hai ancora tutta l’adolescenza davanti, Tibs. >> la rassicura Effie.
<< Lo so. >>
<< Adesso non so  cosa siamo di preciso io ed Ethan, però so che abbiamo fatto l’amore e che ci piacciamo tanto. >>
<< Ci hai già parlato? >> le chiede Tibbie, mentre Sarah non dice una parola, ancora sovrappensiero.
<< No, ancora no. Più tardi mi chiamerà. >>
Dopo Sarah racconta alle sorelle che lei e Gabe si sono baciati, ma che lei non si sente ancora pronta per una nuova relazione.


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Capitolo 38
*** C'è tempo per ogni cosa ***


38

C’è tempo per ogni cosa




È passato un mese e mezzo e, Ethan ed Effie stanno ufficialmente insieme, come una vera coppia. Lei non si è ancora del tutto abituata all’idea, però le piace questo suo nuovo modo di essere. Sarah è ancora single e Gabe continua a starle sempre vicino. Finn e Sarah continuano a non parlarsi e anche i due fratelli Darcy. Dylan sta felicemente insieme a Danielle, la ragazza che ha conosciuto a novembre. Oliver è ancora single, ma sembra interessato a una ragazza. E, per quanto riguarda la piccola Tibbie, anche lei è single.

È sabato 12 febbraio, il weekend di San Valentino, e i giovani Bennet hanno organizzato una festa nella loro villa.
Sarah è nel corridoio del piano di sopra, seduta sul divano. Ad un certo punto arriva Gabe che, vedendola, va da lei.
<< Hey. >> la saluta lui, sedendosi accanto a lei.
<< Ciao. >>
<< Che ci fai qui tutta sola? >>
<< Pensavo. >>
<< A cosa? >>
<< Al fatto che mi sento sola. >> inizia a dire Sarah.
<< Sono due mesi che io e Finn abbiamo rotto e non ci parliamo, e lo stesso vale per voi due. Mi dispiace che tra voi due sia nato questo strano rapporto di odio fraterno. >> aggiunge.
<< Dispiace anche a me. Se solo lui ti avesse mollato senza tradirti, adesso sarebbe tutto diverso. >>
<< Già. Lui non era veramente innamorato di me. Era solo il gusto di provare a stare con me. Non era sincero, forse non lo è mai stato, è questo il problema. >> afferma Sarah, guardando dritto davanti a sé.
<< È proprio per questo che io non lo capisco. Io non avrei mai fatto una cosa del genere, non mi permetterei mai e poi mai. Se ti prendi una cotta per un’altra ragazza, gliene parli e vi mollate in amicizia, senza bisogno di tradire. Ma lui non è me e io non sono lui, questo è ovvio. >>
<< Già. Lui non è te e tu non sei lui. >> ripete Sarah.
<< E comunque, per quanto riguarda il fatto che ti senti sola… tu non sei sola, non lo sei adesso e non lo sarai mai. >> le dice Gabe, sperando che lei si volti a guardarlo.
<< E perché lo dici? >> gli chiede lei, voltandosi finalmente verso di lui e guardandolo negli occhi.
<< Io sono sola, mi sento terribilmente sola. >> aggiunge.
<< Non devi neanche pensarlo. Sai che io sono sempre qui. C’ero prima, ci sono adesso e ci sarò domani, dopodomani… sempre. >>
Gabe la guarda e capisce che sta per scoppiare a piangere, così allarga le braccia e le dice:
<< Vieni qui. >>
<< Comunque buon San Valentino, Sarah. >> le dice lui, dopo essersi staccati.
<< Anche a te, Gabe. >>
<< Non immagini neanche quanto ti amo, piccola Sarah. >> confessa lui, più serio che mai.
<< Smettila di dirlo, Gabe. >>
<< Non posso farne a meno. >>
<< Provaci almeno. >>
Sarah si alza dal divano, ma Gabe le afferra una mano. Lei si ferma subito, si volta verso di lui e lo guarda. Gabe si alza in piedi e, dopo averla guardata negli occhi, la bacia dolcemente.
<< Non ti senti ancora pronta, piccola? >>
Sarah lo guarda e non risponde.
<< Avevi ragione tu, Gabe. >> dice lei.
<< Ho fatto la scelta sbagliata. Avrei dovuto scegliere te sin dall’inizio. Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace così tanto. Mi dispiace che in tutti questi mesi tu abbia sofferto, ma era inevitabile che uno dei due soffrisse. >> continua.
<< Lo so, lo so che ti dispiace. Me lo dici sempre. Non fa niente. Fa parte della vita soffrire. Tu dovresti saperlo bene. >>
<< Già. >>
<< Ti amo da morire, Sarah. >>
<< Mi dispiace non poterti dire lo stesso. >>
<< Smettila di dire che ti dispiace. Non devi essere dispiaciuta. >>
<< Ma invece lo sono. Tu mi ami sin dall’inizio, mentre io no. >>
<< C’è tempo per questo, c’è tempo per ogni cosa. Tempo per perdonare, tempo per dimenticare, tempo per amare. C’è tutto il tempo che vuoi. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo. >>
<< Adesso sono pronta. Non sono mai stata così pronta. >> confessa Sarah.
Gabe la bacia di nuovo e si lascia baciare, lasciandosi andare ai suoi baci sul collo.
<< Facciamo l’amore, Gabe. >> esclama improvvisamente.
<< Vuoi davvero fare l’amore con me? >>
<< Sì, altrimenti non te l’avrei chiesto. >>
<< Ma sei sicura? >>
<< Sì. Questa volta non voglio cose preparate, cose programmate. Deve succedere e basta. E non voglio posti perfetti e decorati perfettamente. >>
<< Vieni con me. >> aggiunge, prendendolo per mano e portando in camera sua.
Quando entrano, lei chiude la porta a chiave e si volta verso Gabe.
<< Sei bellissima quando prendi una decisione. >> le dice lui.
<< Grazie. >> dice lei, avvicinandosi a lui.
<< Sei sicura di non voler aspettare? >>
<< Sì, sono sicura. >>
<< Ma tu non sei innamorata di me e hai appena cambiato idea. >>
<< Lo so, ma non m’interessa. Dove sta scritto che per fare l’amore con qualcuno devi per forza essere innamorato? Come hai detto tu, c’è tempo per questo. >>
<< Da nessuna parte. Non c’è scritto da nessuna parte. >> risponde Gabe, sorridendole.
<< Già. >> dice lei, baciandolo.

Un’ora dopo, nella camera di Sarah, lei si è addormentata e Gabe la sta guardando. Ad un certo punto lei si sveglia e guarda verso Gabe.
<< Ciao. >>
<< Ciao, piccola. >>
<< Non ti avevo mai guardata dormire. >>
Sarah gli sorride, e lui le dice:
<< Sei bellissima. È stato bellissimo. >>
<< Sì, è stato bellissimo. >>
<< Una prima volta meravigliosa, con una donna meravigliosa. >> afferma lui.
Sarah gli sorride e lo ringrazia.
<< No, grazie a te, piccola. >>
Quando tornano giù, incontrano Effie, che arriva da loro, chiedendo:
<< Ragazzi, ma dov’eravate spariti? Comunque, ho una bruttissima notizia. >>
<< Cos’è successo? >> le chiede Sarah.
<< C’è Finn. È appena arrivato. >> risponde Effie.
<< Cosa? Non può essere qui. Perché è venuto? >>
<< Non lo so, sorellina. >>
<< Dov’è? >>
<< All’ingresso o in sala, non lo so di preciso. >>
Sarah va subito a cercarlo e Gabe la segue.
<< Cosa ci fai qui, Finn? >> gli chiede Sarah, urlandogli contro, una volta trovato.
Finn si volta verso di lei e risponde:
<< Sono venuto a questa festa. Mi sono stancato di questa situazione assurda. Tu ed io che non ci parliamo da due mesi, tu che, alla vigilia di Natale, fai una sceneggiata davanti alle nostre famiglie, ed io e mio fratello che ci odiamo e non ci parliamo. Mi sono veramente stancato di tutto questo. >>
<< Non hai il diritto di venire qui. Vai a spassartela con quella troietta e con i tuoi amici del campus. Le nostre vite si sono separate da tempo, ormai. Vattene! Esci da casa mia! >> continua ad urlare Sarah.
<< Non uscirò da questa casa per nessuna ragione al mondo. Un tempo venivo qui praticamente tutti i giorni e adesso mi hai praticamente bandito da questa casa. >>
<< Se tu non avessi fatto quello che hai fatto, a quest’ora sarebbe tutto diverso. >>
Finn la prende per un braccio ed escono in cortile. Gabe li segue subito.
<< Bene, dev’esserci anche lui. >> dice Finn, notando che suo fratello.
<< Cosa c’entra adesso Gabe? >>
<< C’entra, eccome se c’entra. Fa parte anche lui di questo triangolo d’amore e d’odio. >> risponde Finn.
<< Perché sei venuto, Finn? È due mesi che ci siamo lasciati, o meglio, che io ti ho lasciato dopo che tu mi hai confessato di avermi tradita. >>
<< Volevo vedere come stavi. Mi manchi, Sarah. Mi manchi come amica. >> confessa Finn.
<< Io non ti manco, Finn. Come può mancarti una persona che hai tradito? >>
<< Invece mi manchi, Sarah. >>
<< E allora perché mi hai tradito? Perché, cazzo? Perché? >> gli urla contro Sarah.
<< Non lo so, non lo so. Non so perché ti ho tradito. E dire che io ci tenevo a te, ci tengo ancora, a dire la verità, e ci terrò sempre. >> risponde Finn.
<< No, tu non tenevi a me. Tu non eri neanche innamorato di me. Era solo l’idea di essere innamorato che avevi. Stavamo così bene insieme che non c’era nessun motivo per tradire. >>
<< Forse è vero, hai ragione tu. Forse non ero innamorato di te, però ti volevo e ti voglio un mondo di bene, questo è sicuro. >>
<< Forse voler bene sì, ma essere innamorato no. Comunque adesso io sto bene, ne sono ufficialmente uscita finalmente. >>
<< E come fai ad esserne sicura? >> le chiede lui.
Sarah guarda per un attimo Gabe, poi si volta verso Finn e dice:
<< Io e Gabe abbiamo fatto l’amore. Ho sbagliato a scegliere te. Avrei dovuto scegliere lui sin dall’inizio. Ho sbagliato. Scusate, ragazzi. Avremmo potuto risparmiarci tutto questo casino. >>
<< Ah. Avete fatto l’amore. E quand’è successo? >>
<< Prima, in camera mia. >>
<< Congratulazioni, allora. Sono felice per voi. Ma questa cosa tra di noi è finita? Voglio solo sapere se possiamo continuare ad essere amici, a volerci bene come prima. >>
<< Non so se questo potrà succedere. È difficile perdonare e dimenticare. Per quanto riguarda me, non lo so, non so se sono pronta a perdonarti, ma per quanto riguarda Gabe devi chiederlo a lui. >>
Finn si volta verso il fratello e lo guarda, aspettando che lui dica qualcosa.
<< Neanch’io so se sono pronto a perdonare e a dimenticare quello che le hai fatto. Io amo questa ragazza, questa donna, più di ogni altra cosa al mondo. Tu l’hai fatta soffrire parecchio e non è una bella cosa. >> dice Gabe.
<< Sei innamorato di lei? >> gli chiede Finn.
<< Sì. Quando tu ancora dovevi capire se provavi o no qualcosa per lei, io ne ero già innamorato. È questa la differenza tra te e me. >>
<< Allora è giusto che voi due stiate insieme. È un peccato che tu abbia capito solo adesso di aver sbagliato a scegliere. >> dice Finn, voltandosi verso Sarah.
<< Già. >>
<< Allora adesso me ne vado. >>
<< Okay. >> dice lei.
Quando Finn si è allontanato, Sarah e Gabe tornano in casa.
Effie va loro incontro e chiede:
<< Allora, cos’è successo? >>
<< Ci siamo chiariti. Per il momento non siamo pronti a perdonarlo e a dimenticare quello che mi ha fatto, ma va bene così. >> risponde Sarah.
<< È già qualcosa. Ma mi volete spiegare perché siete spariti? >>
Sarah guarda Gabe e gli sorride. Dopo si volta verso la sorella, prende per mano Gabe, e dice:
<< Io e Gabe stiamo insieme adesso. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< È successo stasera? >>
<< Sì. >>
<< Sono stracontenta per voi. Era ora, ragazzi. >>
<< Grazie, Effie. >> dice Sarah, abbracciandola.
Quando la festa finisce e tutti se ne sono andati, Sarah confessa a Tibbie di stare insieme a Gabe, e a entrambe le sorelle di aver fatto l’amore con lui.
Effie è felicissima con Ethan, che si trova benissimo all’UCLA. Lei è persino andata a San Francisco a conoscere i genitori di lui e ha organizzato una cena a casa Bennet per far conoscere tutti i genitori.
Sarah e Gabe finalmente si sono trovati e stanno insieme, e l’hanno annunciato anche ai genitori.


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