PENSAVO DI AMARLO PER SEMPRE

di lara80
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** UN PIACEVOLE INCONTRO ***
Capitolo 2: *** UN NUOVO COMPAGNO DI CLASSE ***
Capitolo 3: *** Sentimenti ***
Capitolo 4: *** Il provino ***
Capitolo 5: *** Delusione ***
Capitolo 6: *** L'appuntamento ***
Capitolo 7: *** sms e la lettera a metà ***
Capitolo 8: *** FACCIA A FACCIA ***
Capitolo 9: *** CHIARIMENTI ***
Capitolo 10: *** CAMBIAMENTI ***
Capitolo 11: *** Nuove conoscenze ***
Capitolo 12: *** Un vuoto dentro ***
Capitolo 13: *** Confusione ***
Capitolo 14: *** La festa ***
Capitolo 15: *** IL DOPO FESTA... ***
Capitolo 16: *** Ed ora ho capito... ***



Capitolo 1
*** UN PIACEVOLE INCONTRO ***


PENSAVO DI AMARLO PER SEMPRE

PENSAVO DI AMARLO PER SEMPRE

 

CAP.1 – UN PIACEVOLE INCONTRO

 

Era uno dei soliti giorni al campo di allenamento e Sanae stava sistemando gli attrezzi per il riscaldamento dei ragazzi quando si sente chiamare da una voce sconosciuta: - Ehi…scusa! – lei si gira e vede avanzare un ragazzo che le chiede se gli allenamenti siano già finiti: - No, hanno appena terminati il riscaldamento – gli risponde lei.

E proprio mentre dice queste parole si accorge di fissare questo misterioso ragazzo in modo un po’ troppo insistente…e subito arrossisce…

-        C’è qualcosa che non va? – chiede lui

-        No no, tutto bene… - risponde Sanae sempre più imbarazzata

Non capiva cosa le stesse succedendo, non era da lei fissare uno sconosciuto così….

Fu proprio il ragazzo a rompere il silenzio che si era creato tra loro:

 - scusami, non mi sono ancora presentato: io sono Satomi e sono arrivato da poco in città…

-        ah così sei nuovo di queste parti…

-        già, io e la mia famiglia siamo qui da una settimana ma non sono riuscito ad iscrivermi a scuola prima di oggi…sai com’è…con tutto il trasloco da fare….

-        Beh si capisco…ti piace il calcio?

-        Dici perché mi sono fermato qui? Si direi proprio che mi piace, ma più che guardarlo mi diverto a giocarci.

-        Ah!

-        Già, così ho fatto domanda per entrare nella squadra della scuola e volevo appunto dare un’occhiata agli altri ragazzi prima di fare il provino!

-        Beh, eccoli qui…sono ragazzi in gamba, simpatici, divertenti e ce la mettono sempre tutta, sia in partita che in allenamento…sono molto affiatati e tutti amici: è proprio una gran bella squadra! Parola di manager!

-        In effetti sembrano proprio impegnarsi e questo mi piace…e come risultati?

-        Beh è la squadra più titolata tra gli isituti! Non dirmi che non ne hai mai sentito parlare!

-        A dire il vero no, ma sai…io vengo dall’Italia, Milano per la precisione, non so se hai presente….

-        Beh l’Italia sicuramente…e Milano è una delle capitali della moda no?

-        Già.

-        Ma allora non sei giapponese?

-        Si lo sono ma sono nato in Italia perché i miei genitori si erano trasferiti lì per lavoro e ora hanno chiuso l’attività per tornare a vivere in Giappone e tentare di riaprirla qui.

-        Di cosa si occupano?

-        Hanno un negozio di abbigliamento.

-        Carino…

E così parlando del più e del meno passò una mezz’oretta senza che Sanae se ne rendesse conto…

- E tu sei la fidanzata di quale dei ragazzi?

- Cosaaaa? - dice Sanae quasi urlando e diventando color porpora

- Beh di solito funziona così, la manager carina fidanzata con uno dei migliori giocatori della squadra...spesso il capitano… è un classico!

Sanae si sentì avvampare ancora di più e alzatasi in piedi di scatto dice: - io non sono la fidanzata di nessuno dei ragazzi della squadra, tantomeno del capitano…(purtroppo) e a dire il vero non sono la fidanzata proprio di nessuno! –

-        che strano.. una ragazza così carina non ha il fidanzato…è un reato!

Sanae rimase un po’ stupita da questa frase che proprio non si aspettava e basita si rimette a sedere – mi stai per caso prendendo in giro? Guarda che io non mi lascio prendere in giro dal primo che capita e che conosco da si e no mezz’ora, caro mio! –

-        eih non ti scaldare! Il mio voleva solo essere un complimento nonché quello che realmente penso…-

-        Eih! Sanae, si può sapere cosa fai li? Ci sono i ragazzi che hanno bisogno di noi…non mi puoi abbandonare così! –

-        Scusa Evy, arrivo subito! –

-        E’ un’altra manager della squadra? –

-        Si ed è anche la mia migliore amica. Ora devo proprio andare…quando ce l’hai il provino per entrare in squadra? –

-        Domani pomeriggio alle 16.00. Ci sarai?

-        Si certo, come tutti i giorni! –

-        Ok allora a domani – e se ne va di corsa sfoderando un sorriso che lascia Sanae a bocca aperta..- però, che bel ragazzo… - dice fra se e se senza quasi rendersi conto

-        Sanae…ci sei ? E poi chi era quel tipo con cui stavi parlando e al quale sembravi tanto interessata? –

-        Cosa? Ma che dice Evy, non ero interessata, stavo ascoltando un probabile ns futuro compagno di squadra! Farà il provino domani! –

-        Sembri piuttosto contenta di questo! –

-        Non è vero!

-        Sarà.... comunque da qui sembrava piuttosto carino o sbaglio? –

-        In effetti non è male… -

-        Ah! Lo dicevo io che ti piace! –

-        Ti ho detto di no! E ora smettila che dobbiamo andare dai ragazzi

-        Ok! Sei tu il capo! –

E ridendo avanzano verso i ragazzi che nel frattempo si sono fermati a dissetarsi.

- Chi era quel ragazzo con cui stavi parlando? – le chiede Tsubasa e Sanae subito arrossisce

- E’ un ragazzo che domani farà il provino per diventare un vostro compagno di squadra

- E tu stavi già iniziando la conoscenza ho visto! –

- Smettila Ryo o vedi che fine ti faccio fare! – gli urla Sanae non capendo bene neanche lei se in realtà non avessero ragione i suoi amici dicendo che lei era decisamente interessata a Satomi.

 

Era una situazione strana quella nella quale si trovava…non le era mai capitato di essere attratta da un ragazzo che non fosse Tsubasa e questo la rendeva stranamente inquieta. Fatto sta che continuò a pensare a lui per tutto il pomeriggio e anche la sera quando stava per addormentarsi entra nella sua testa quel ragazzo con i suoi capelli castani portati un po’ lunghi, i suoi occhi nocciola, il suo sorriso bellissimo e il suo fisico decisamente ben proporzionato messo in bella vista dall’abbigliamento….

- Ci sto pensando troppo…la devo smettere! – e così dicendo si rigira nel letto e si mette a dormire.

 

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Capitolo 2
*** UN NUOVO COMPAGNO DI CLASSE ***


CAP

CAP. 2 – UN NUOVO COMPAGNO DI CLASSE

 

Sanae sta dormendo profondamente sotto le coperte quando si sveglia di soprassalto con il cuore che batte fortissimo e dopo qualche secondo, durante il quale si guarda attorno con sguardo assonnato, si rende conto che è stata la sveglia a farla letteralmente saltare giù dal letto, la spegne e si tira le coperte fin sopra la testa, ma non è questo il momento di dormire….il dovere la aspetta e il tempo stringe…così finalmente si decide ad alzarsi dal letto e una volta completamente sveglia si accorge di essere in tremendo ritardo, così corre giù ancora in pigiama, prende la cartella e sta per uscire di casa quando sente sua madre che la chiama:                                                                    - -  

- Sanae tesoro dove stai andando?                                                                                                             - Come dove vado mamma, sto andando a scuola! E sono anche in ritardassimo!!                              - Lo so cara che devi andare a scuola, ma non credi che sarebbe meglio se ci vai in divisa piuttosto che in pigiama?                                                                                                                                       - Oddio.. è vero…

E corre in camera a cambiarsi.

Nel frattempo all’entrata della scuola i ragazzi stanno chiacchierando in attesa dell’inizio delle lezioni:                                                                                                                                              

- Ciao Tsubasa! Come va?                                                                                                                   

- Ciao Ryo, tutto bene, ho appena terminato la mia solita corsetta mattutina…                                       - Non capisco proprio come fai, io alla mattina ho un sonno tremendo e praticamente non mi sveglio prima della terza ora di lezione!                                                                                                           

- E si vede anche in campo che non ti piace correre!                                                                           

- E tutti scoppiano a ridere tranne il povero Ishizaghi che mette un muso da bambino beccato con le mani nella marmellata….                                                                                                                       - Già è proprio vero!                                                                                                                                   Dice un altro dei ragazzi che vedendo avanzare Sanane di gran carriera verso di loro nOn può fare a meno di dare un'altra botta a Ishizaghi:                                                                                               

- come vedi sei l’unico al quale non piace correre…guarda Sanae come corre.. sembra che abbia un orso feroce che la rincorre!                                                                                                                        

- Fai poco lo spiritoso e lasciami passare che questa mattina dovevo parlare con il professore prima dell’inizio delle lezioni! – urla Sanae.                                                                                             Ormai non credo proprio che riuscirai a parlarci anche perché è impegnato con il nuovo arrivato. –

- Satomi?                                                                                                                                            

- Ah, vedo che non ti sei dimenticata di lui! Sicuramente avrà qualcuno che lo aiuterà ad mbientarsi allora! Vero Tsubasa?                                                                                                                               - Perché lo chiedi a me scusa? Io non posso passare il mio tempo ad aiutare lui ad ambientarsi, devo allenarmi!                                                                                                        

- Ma perché non capisci mai certe cose? E si che sei un ragazzo intelligente quando vuoi!               

- Gli risponde il suo compagno di classe.                                                                                          

- Spiegami un po’ cosa dovrei capire! Non c’è niente da capire!                                                          - Si certo, hai ragione tu! Ora andiamo o faremo tutti tardi…                                                                      E così dicendo entrarono in aula.                                                                                                      

- Bene ragazzi vi presento il vostro nuovo compagno, si chiama Satomi Suyashi e non vede l’ora di fare la vostra conoscenza! Satomi siediti pure dove vuoi, ci sono due posti liberi: uno vicino a Yuri e uno vicino a Sanae, scegli tu.                                                                                                           

- Credo che mi siederò vicino a Sanae, sono sicuro che mi troverò bene con lei!                       Risponde il ragazzo e Sanae non sa se essere felice o meno di questa sua scelta.                                   Lui prende posto e lei lo saluta: - Ciao!                                                                                            

- Ciao! Ti dispiace che mi sia seduto vicino a te?                                                                               

- No figurati! Allora oggi tenterai l’ingresso in squadra?                                                                  

- Già, spero proprio di entrarci perché ho una gran voglia di giocare a calcio! E poi così avrò una scusa per stare un po’ di tempo con te!                                                                                            Sanae non sa cosa rispondere e pensa bene di far finta di essere assorta nella lettura del testo che ha di fronte…

 

 

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Capitolo 3
*** Sentimenti ***


Le lezioni sono terminate e tutti si apprestano a fare la pausa pranzo nella quale Sanae si ritrova sempre a mangiare tra i ragazzi che parlano di calcio, così quel giorno decide di cambiare e cerca alcune sue compagne di classe per pranzare con loro.

Non appena le trova si siede tra loro ed iniziano a chiacchierare tra un boccone e l’altro:

-Allora Sanae come ti trovi con il tuo nuovo compagno di banco?

-Bene direi, ma è un po’ prestino per dirlo con certezza…

-Lui invece sembra già convinto di stare bene li!

-……

-Hai perso l’uso della parola?

-……

-Sanae? Ci sei?

Ma Sanae non sentiva nulla di quello che le ragazze le stavano dicendo, era troppo presa a guardare Tsubasa parlare con Satomi,.

-Ma perché deve piacermi così tanto? Non potrei semplicemente farmi entrare in testa il fatto che a lui non piaccio e smettere di pensarci?

Sane dice queste parole senza rendersene conto e tutte si zittiscono e rimangono a guardarla

-Ma di chi stai parlando? Tsubasa o Satomi?

-Cosa? – chiede Sanae come se si fosse improvvisamente ritornata da chissà quale mondo….

-Stavi dicendo che devi smettere di pensare a lui, ma lui chi?

-No… io non ho detto proprio niente…-cerca di salvarsi Sanae ma sa che ormai è troppo tardi e le sue amiche non lasceranno perdere così facilmente il discorso!

-Dai! Dicci di chi stavi parlando…ti prego! –la supplica Midori

-E va bene! Tanto con voi non posso vincere!

-Ovviamente stavo parlando di Tsubasa…ma lo avete visto com’è bello oggi?

-Beh a me veramente sembra come sempre, comunque se lo dici tu!

-Già, lo dico io!

-Perchè non ti decidi finalmente a parlare con lui e rivelargli i tuoi sentimenti?

-Perché so già quale sarebbe la sua riposta e cioè che lui per me non prova niente oltre l’amicizia e che ora per lui conta solo il calcio! E io non ce la farei a rimanere li a sentirmi dire queste cose, mi farebbe troppo male, troppo!

-Ma devi prendere il coraggio a quattro mani e dirgli tutto, non è detto che lui ti risponda così, potresti anche scoprire che lui ricambia i tuoi sentimenti…non sarebbe stupendo?

-Si, sarebbe bellissimo….forse avete ragione voi, oggi pomeriggio glielo dico! Ho deciso!

-E brava Sanae, così ci piaci!

 

Nel frattempo Tsubasa sta facendo conoscenza con Satomi:

-E così vuoi entrare nella nostra squadra di calcio! Bene, allora se oggi passi il provino una volta terminati gli allenamenti andremo tutti fuori a bere qualcosa per festeggiare il tuo arrivo, che ne dici?

-Beh ne sarei più che felice…tu sei il capitano della squadra, giusto?

-Si, vedo che sei già bene informato!

-L’altro giorno mentre voi vi allenavate ho chiacchierato un po’ con Sanae e mi ha raccontato qualcosa di voi…

-Spero solo cose belle! – dice Tsubasa sorridendo

-Certo, non preoccuparti, ha avuto solo belle parole per voi, si vede che vi vuole bene

-E noi vogliamo bene a lei, è così gentile, brava, disponibile e forte quando serve, sa sempre come prendere ognuno di noi…

-Una ragazza piena di qualità!

-Già….

-Sai, sembra anche a me una ragazza davvero speciale

-Ma se la conosci da neanche due giorni!

-Io sono un tipo che fa presto a capire le persone..e poi quel sorriso dolce che ha, i suoi occhi così belli, è decisamente dolce e carina!

-Non ti stai allargando un po’ troppo?

-Sei geloso? Lei mi ha detto che non sta con te!

-Cosaaaa? Io geloso? Ma figurati! Solo mi sembri un po’ affrettatto nel dire certe cose di lei…tutto qui…

Gli risponde Tsubasa rosso in viso e con il cuore che improvvisamente aveva iniziato a battere velocissimo, più di quando si trova nel bel mezzo di una partita…

 

Riprendono le lezioni e Tsubasa ritorna al suo posto ma qualcosa nella sua testa non gli permette di concentrarsi…la sua testa continua a pensare alle parole di Satomi, a come ha definito Sanae e a quanto questo gli dia fastidio e più ci pensa più quel ragazzo non gli va a genio!

 

Sane si volta verso di lui e Tsubasa si sorprende quando si rende conto che fino a quel momento non aveva mai notato quanto fossero belli e luminosi i suoi occhi, se ne era reso conto solo dopo che glielo aveva detto Satomi….. possibile che quel ragazzo appena arrivato avesse già capito molte più cose di quante ne avesse capito lui in quegli anni di vicinanza con lei? Possibile che solo adesso si rendesse conto che Sanae era molto più importante per lui di quanto lui stesso credesse?

 

Le lezioni sono finite e i ragazzi e le manager si dirigono verso il campo di allenamento:

-Allora Sane come è andato il compito di matematica? Scommetto bene come al solito! –le chiede Tsubasa

-Penso bene. E il tuo?

-Beh se tu non mi avessi aiutato sarebbe andato sicuramente male…ma credo di aver raggiunto la sufficienza…o almeno spero!

-Lo spero anch’io visto che mi sono quasi fatta beccare dal prof mentre ti suggerivo! – gli dice Sanae scoppiando a ridere ripensando a quella scena…

e a Tsubasa ritornano in mente le parole di Satomi e si rende improvvisamente conto di quanto Sanae sia importante per lui e non certo per il compito di matematica… lui ha sempre il suo appoggio, su qualsiasi cosa, dai compiti agli allenamenti, dai momenti di felicità a quelli di difficoltà, sempre e comunque lei è vicina  a lui, pronta a sostenerlo. E lui cosa fa per lei? Praticamente niente! Continua  parlare dei suoi sogni, dei suoi obiettivi e basta!

Doveva assolutamente cambiare qualcosa o era certo che la avrebbe persa per sempre e l’arrivo di Satomi non faceva che complicare le cose…si vedeva chiaramente che era più che interessato a lei!

 

 

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Capitolo 4
*** Il provino ***


CAP

CAP. 4 – IL PROVINO

 

Sono tutti al campo di allenamento: Sanae sta sistemando gli asciugamani puliti e i ragazzi stanno iniziando il riscaldamento preallenamento.

Si avvicina a loro Satomi pronto ad affrontare il provino per entrare in squadra:

-Ciao Sanae, finalmente è arrivato il momento di entrare a far parte di questa squadra....

-Ciao Satomi.

-Siamo di poche parole oggi! Qualcosa non va?

-No no, tutto bene, ero solo soprapensiero! - gli risponde lei troppo occupata a pensare quali parole usare per rivelare finalmente i suoi sentimenti a Tsubasa.

-Ti proprongo un patto, ci stai?

-Cosa? Un patto? E di che genere?

-Se riesco a passare il provino tu accetterai un mio invito ad uscire, che ne dici?

-Beh, veramente non so se è il caso...

-E che problema c'è? Non dirmi che non ti sono simpatico...

-Non è questo...è che...ecco...ho una cosa importante da fare dopo gli allenamenti!

-Ah, ok, allora niente uscita oggi ma si può fare per un altro giorno...allora ok!

le dice Satomi correndo via per raggiungere il mister che lo ha chiamato per la prova.

-Ma veramente hai fatto tutto tu! - dice fra sè e sè Sanae.

 

Inizia la prova e Satomi dimostra di cavarsela più che bene con il pallone ed affronta senza troppe difficoltà gran parte della difesa della squadra, poi si trova di fronte Tsubasa e quest'ultimo non ha nessuna intenzione di farlo passare e ci riesce, togliendogli il pallone dai piedi.

-Bene, basta così! - dice il mister - direi che può bastare. Sei ammesso in squadra!

-Ma Tsubasa mi ha rubato il pallone!

-Non ti preoccupare, non pretendo che tu sappia tener testa a lui...mi basta che tu sia abbastanza bravo da fargli da spalla!

-Cosa? Da spalla? Ma io volevo giocare al suo posto e non per lui!

-Per ora ti dovrai accontentare di questo, se poi dimostrerai di essere più forte di lui potrai avere il suo posto...

-D'accordo, vedrà che ci riuscirò!

 

Gli allenamenti riprendono mentre Satomi si appresta ad uscire dal campo, per lui gli allenamenti inizieranno il giorno dopo, e si avvicina a Sanae tutta concentrata su Tsubasa:

-Allora che ne dici di domani?

-Cosa?

-Per uscire assieme! Ma mi stai ascoltando?

-Si si, ti sto ascoltando - gli risponde senza togliere gli occhi dal suo capitano.

-Si certo, ho capito benissimo sai qual'è la situazione! - Satomi iniziava ad arrabbiarsi, non gli era mai piaciuto essere battuto e rischiava di esserlo per due volte quel giorno: in campo e in amore e non gli andava affatto bene - tu sei innamorata del capitano ma lui non ti vede proprio! E' meglio se ti dedichi a me piuttosto! Avrai sicuramente molte più soddisfazioni, credimi!

-Non so cosa tu stia pensando ma non è affatto come tu credi!

 

E dopo questa risposta Satomi decide di lasciar perdere per il momento e di tornarsene a casa.

 

Nel frattempo Sanae decide di scrivere una lettera a Tsubasa per svelargli i propri sentimenti non avendo il coraggio di farlo faccia  a faccia e la ripone nella borsa da calcio del ragazzo lasciata aperta nello spogliatoio, con la speranza che la leggesse solo una volta arrivato a casa.

 

 

 

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Capitolo 5
*** Delusione ***


CAP

CAP. 5 – DELUSIONE

 

-Per oggi basta così ragazzi, potete andare!

dice il mister ed i ragazzi non se lo fanno ripetere e volano nello spogliatoio per tuffarsi sotto le docce il prima possibile, stanchi per il duro allenamento al quale li aveva sottoposti l’allenatore.

-Tu non vieni? – chiede Ryo a Tsubasa

-No io mi fermo ancora un po’

-Come al solito! Ok, io invece non vedo l’ora di tornarmene a casa e sdraiarmi a letto! Volo!

-Ci avrei scommesso che dicevi cosi! Comunque tra un po’ vado a casa anch’io, sono piuttosto stanco oggi!

 

E così dicendo inizia ad allenarsi un po’ per conto suo mentre Sanae, terminando di sistemare i palloni, lo osserva sperando con tutto il cuore di riuscire ad andarsene prima che lui scopra la lettera.

 

-Sanae, ancora qui? – le chiede lui

- Si, ma ora devo correre a casa perché mia madre mi ha chiesto se le facevo una commissione!

- Ah, Ok, allora ci vediamo domani – le risponde Tsubasa un po’ deluso perché sperava di poter fare la strada con lei come spesso succedeva, cosa che, se ne rendeva conto solo ora, gli faceva molto piacere e a volte la presenza di qualche altro compagno di squadra gli dava quasi fastidio…

Così si dirige nello spogliatoio ma mentre apre la porta un colpo di vento fa sbattere la finestra che riaprendosi per il contraccolpo provoca una folata che porta con se la lettera di Sanae fino a farla finire sotto ad una panca…

Tsubasa vede una cosa bianca volare ma pensa si tratti di qualche cartaccia lasciata in giro dai suoi compagni, d’altronde non sono mai stati molto ordinati! Così in tutta tranquillità fa la sua doccia, si cambia e se ne va a casa.

 

Il mattino seguente Sanae è già sveglia di buonora anche perchè ha dormito veramente poco e male, il pensiero di come avesse reagito Tsubasa  alla sua lettera l’aveva perseguitata tutta la notte e ora non sapeva come affrontarlo.

Finalmente arriva il momento di andare a scuola e con il cuore in gola si appresta ad uscire e subito incrocia Tsubasa che come al solito corre palla al piede.

-Buongiorno Sanae!

-Buongiorno…. – risponde lei

-Ci vediamo a scuola

-…Ok!

Sanae non sapeva cosa aspettarsi da lui ma di sicuro non si aspettava che facesse finta di niente a quel modo!

-Mah! – sospira e riprende il suo cammino.

 

Giunti a scuola Tsubasa le chiede conferma per l’orario dell’allenamento che era stato spostato per problemi del mister e poi si appresta a prendere posto in classe davanti agli occhi di una Sanae sempre più triste per il suo comportamento.

 

-Allora Sane glielo hai detto? – le chiedono le ragazze

-Si, no, cioè, insomma…

-Così non capiamo niente! Basta un si o un no!

-Non gliel’ho detto, gliel’ho scritto..

-Wow! E lui?

-Niente

-Come niente?

-Niente! Si comporta come niente fosse! Proprio non me lo aspettavo da lui…posso accettare il fatto di non piacergli, ma almeno potrebbe dirmi qualcosa al riguardo…

Le ragazze vedono l’espressione sconsolata di Sanae e tentano di tirarla su di morale:

-Dai, vedrai che se per ora non ti ha detto niente è solo perché vuole parlarne con calma…

-No ragazze, voi non lo conoscete come me…se avesse voluto dirmi qualcosa lo avrebbe già fatto!

-Beh e anche se fosse così? Significa che non ti merita!

-Grazie ragazze siete molto carine a dirmi così per tirarmi su di morale!

-Ma è vero! Non devi continuare a perdere tempo dietro a uno che si comporta così, ti meriti molto di più! Credici!

 

Entra la professoressa e tutti tornano al proprio posto compresa una Sanae completamente assorta nei propri pensieri:

-E se avessero ragione loro? Chi me lo fa fare di perdere tempo dietro a uno che non solo non ricambia i miei sentimenti ma che addirittura li ignora completamente, cosa che da lui proprio non mi aspettavo…Mi hai deluso profondamente Tsubasa..proprio tanto…

-Slave signorina, tutto bene?

-Ah, salve Satomi, si tutto bene e tu? Pronto per gli allenamenti di oggi? Sai che sono stati spostati? Inizieranno un’ora più tardi!

- Tutto bene grazie, non sapevo del cambio di orario, grazie!

-Figurati, tra compagni di squadra! – gli risponde Sane accennando un sorriso

 

La professoressa chiama Satomi per l’interrogazione ma viene interrotta da una telefonata che la costringe ad abbandonare la classe…

-a quanto pare è la mia giornata fortunata: tu sei gentile con me e mi sorridi, la prof non mi può interrogare…direi che posso azzardarmi a chiederti di nuovo di uscire! Che ne dici?

Chiede Satomi sperando che questa volta Sane accetti, ma senza contarci più di tanto…

Sanae ci pensa un attimo e poi risponde:

-Si direi che me lo puoi chiedere…

-E tu cosa mi rispondi?

- Di si!

-Bene, allora facciamo dopo gli allenamenti? Andiamo a berci qualcosa, ok?

- Ok!

E così Sanae accetta l’invito pensando che tutto sommato le avrebbe fatto solo bene passare un po’ di tempo con qualcuno che non fosse Tsubasa e che con lui non avesse niente a che fare…

 

 

 

Un grazie a tutti coloro che mi hanno scritto la loro opinione su questa storia, sia positiva che negativa, spero che continuiate a seguirla e a dirmi le vostre opinioni in merito.

Un grazie in particolare ad una persona che mi ha dato qualche “dritta” per far risultare migliore l’impaginazione…

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Capitolo 6
*** L'appuntamento ***


CAP

CAP.6 – L’APPUNTAMENTO

 

A causa del ritardo dell’inizio degli allenamenti questi ultimi sono terminati con più di un’ora di ritardo e così l’appuntamento tra Satomi e Sanae è sfumato con gran dispiacere di Satomi che ci contava molto, ma Sanae doveva correre a prendere suo fratello a scuola come aveva promesso a sua madre, così il tutto è stato rimandato al giorno dopo che tra l’altro era anche un giorno festivo:

-Allora visto che per oggi non si può fare che ne diresti se uscissimo domani magari per un film e gelato a seguire?– le chiede Satomi

-Siamo passati dal solo bere qualcosa al film?

-Beh, visto che abbiamo più tempo…- risponde un po’ imbarazzato Satomi sperando di non aver esagerato…

-In effetti il tempo non ci manca domani…ok!

-Allora passo a prenderti alle 14.00?

-No non serve, grazie. Ci troviamo alle 14.30 davanti al cinema. Ti va bene?

-Perfetto!

E così dicendo si avviano ognuno verso la propria abitazione mentre qualcuno da lontano li osserva curioso di capire di cosa stessero parlando…

 

E’ domenica mattina e Sanae sta aiutando la madre nelle faccende domestiche:

-C’è qualcosa che non va tesoro?

-No mamma, perché?

-Ti vedo un po’ strana, qualche pensiero?

-No no

-Sicura? Forse problemi di cuore? Alla tua età è molto frequente ma vedrai che presto tutto si risolverà

-Sembra facile…ma non è proprio così!

-Ma allora ho indovinato! E dimmi un po’, si tratta ancora di Tsubasa?

Sanae arrossita improvvisamente si gira di spalle alla madre e farfuglia:

-Le solite cose…lui mi piace, io a lui no…eccetera eccetera

-Sei troppo pessimista figlia mia…perché oggi per svagrti un po’ non esci con qualche tua amica?

-Ho già un appuntamento per questo pomeriggio

-Con le tue compagne?

-Ma quanto sei curiosa! No, con Satomi

-E questo chi è? Un nuovo ragazzo? Non mi hai mai parlato di lui!

-Non te ne ho mai parlato perchè non c’è niente da dire mamma!

-Se lo dici tu! Comunque ti farà sicuramente bene uscire un po’…e poi magari..chissà…potresti anche scoprire che ti piace la sua compagnia…

-Mamma!

-Ok, mi faccio i fatti miei!

-Brava! – risponde Sanae scoppiando a ridere e pensando a quante volte la sua mamma sia stata fondamentale nei suoi momenti tristi proprio perché sapeva sempre capirla e farle tornare il sorriso.

 

POMERIGGIO:

 

Satomi è arrivato in anticipo all’appuntamento e si trova davanti al cinema già da circa venti minuti aspettando l’arrivo di Sanae ed eccola finalmente arrivare

-Com’è carina oggi, le sta proprio bene quella maglietta azzurra che si è messa…- pensa fra sé e sé Satomi

-Ciao Satomi, eccomi qui!

-Ciao sanae, stai proprio bene oggi!

-Grazie! –risponde lei un po’ imbarazzata non essendo abituata a ricevere moli complimenti dai ragazzi, d’altronde gli unici con i quali usciva erano quelli della squadra e nessuno di loro, nemmeno Tsubasa, spendeva molte parole per farle apprezzamenti…

-Allora cosa andiamo a vedere?

-Ho aspettato te prima di prendere i biglietti proprio per farti scegliere

-Mmh, non saprei, vediamo un po’…questo film sembra carino, è una commedia, oppure preferisci qualcosa tipo un thriller, horror?

-No, la commedia va benissimo!

-Bene allora prendiamo i biglietti prima che ce li rubino tutti!

 

Terminato il film i due ragazzi escono e subito Satomi le propone il gelato:

-Carino il film..

-Già, proprio divertente! E ora tocca al gelato, ricordi?

-Certo, dove preferisci andare?

-Dimmi tu.

-Io ho deciso il film, per il gelato lascio decidere a te

-Ok allora io direi di andare alla gelateria che si trova in fondo alla via, ti va di camminare un po’?

-Certo, è una bella giornata tiepida, mi fa piacere fare due passi

Così si avviano verso la gelateria chiacchierando soprattutto della vita di Satomi e Sane scopre che non è quel ragazzo un po’ troppo sicuro di sé che le sembrava, anzi quello era un atteggiamento che teneva per sentirsi più forte ma in realtà era un ragazzo simpatico e….si, anche dolce!

 

Arrivati alla gelateria si accomodano ad un tavolino ed ordinano i propri gelati e a questo punto tocca a Sane parlare un po’ di sé ma evita accuratamente di coinvolgere Tsubasa, raccontando invece un sacco di aneddoti divertenti accaduti quando era piccola e molto vivace…così tra una risata e l’altra passa il tempo ed ad un certo punto Sanae si accorge che sono già le 19.30 e lei deve tornare a casa per cena:

 

-Mi dispiace Satomi ma ora devo proprio andare, i miei mi aspettano per cena e non amano i ritardi… 

-D’avvero?

-Si, non sopportano chi arriva in ritardo..

-No, volevo dire: d’avvero ti dispiace?

-Beh, si…-si era ritrovata a dire quelle cose pensandole veramente e solo più tardi, mentre camminava sola per tornare a casa si rese conto che quella che aveva passato era stata una delle più belle giornate degli ultimi mesi, una delle pochissime giornate nelle quali il pensiero di Tsubasa l’aveva solo leggermente sfiorata senza essere al centro della sua attenzione.

 

 

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Capitolo 7
*** sms e la lettera a metà ***


Sanae rientra  casa e subito sua madre le chiede come è andato l’appuntamento:

-Allora tesoro com’è andata? Ti sei divertita?

-Ciao anche a te mamma!- le risponde in tono ironico Sanae –si tutto bene grazie: film divertente e gelato ottimo-

-E Satomi?

-E Satomi cosa?

-Come sei stata con lui?

-Beh, direi bene…abbiamo chiacchierato molto e ho scoperto dei lati del suo carattere che non avrei mai immaginato avesse! Devo ammettere di aver un po’ cambiato idea nei suoi confronti…ma resta ancora molto da capire di lui…

-Bene bene, almeno avrai qualcos’altro a cui pensare…oltre al tuo solito pensiero fisso…

Questa frase fa subito spuntare tra i pensieri di Sanae il suo capitano…-chissà perché si comporta come se non sapesse niente dei miei sentimenti…ma perché? Perché? Era meglio se non glielo facevo sapere cosa provo per lui, così almeno ora starei male al solito modo e non mille volte di più! –questi erano i pensieri di Sanae in quel momento fino a che la madre non la ridesta chiedendole di sbrigarsi perchè è ora di cena.

 

Terminata la cena Sanae sala in camera sua cercando di dare una risposta a quelle domande che le tartassano la testa e sente il cellulare avvisarla dell’arrivo di un sms.

 

Sanae, senza molta voglia, prende il cellulare e guarda il mittente del messaggio: Satomi.

 

-E ora cosa vorrà a quest’ora? –si chiede Sanae ed inizia  a leggere quello che Satomi le ha scritto:

“Ciao Sanae, spero che oggi tu ti sia divertita. Io moltissimo e mi piacerebbe poter ripetere la prossima settimana…sei molto simpatica e sto davvero bene con te…ci vediamo domai…buona notte.”

-E ora cosa gli rispondo?-

“Ciao Satomi anche io sono stata bene oggi e ricordati che avanzi un gelato!”

-Si, direi che sono stata abbastanza vaga…non mi va di dirgli né si né no per un prossimo appuntamento, ora come ora ho qualcun altro per la testa e non riesco a pensare a lui in questo momento!-

Bip-bip –il cellulare riattira l’attenzione di Sanae che si appresta a leggere il nuovo sms arrivatole

“Certo che mi ricordo…ci vediamo domani. Ciao”

Sanae appoggia il cellulare sulla scrivania e ritorna a sdraiarsi sopra al letto e a crogiolarsi per il suo amore non corrisposto.

 

Nel frattempo a casa Oozora la madre di Tsubasa osserva il figlio preoccupata:

-C’è qualcosa che non va Tubasa? Ti vedo un po’ strano! Problemi con i tuoi compagni di squadra?-

-No mamma, tutto bene

-Io non ne sarei molto sicura…pensieroso per la prossima partita?

-Ma insomma mamma, si può sapere perché tutti pensate che i miei unici pensieri siano riguardanti il calcio?

La madre di Tsubasa rimane un po’ interdetta da questa reazione di suo figlio che proprio non si aspettava ma poi riprende:

-Allora è vero che c’è qualcosa che ti preoccupa! Su, parlane pure con me…sono tua madre…mi preoccupo quando ti vedo così!

- Scusa mamma, non volevo rispondere così, è solo che tutto d’un tratto ho capito che ho buttato via molti anni non vedendo oltre il pallone e questo mi ha impedito di capire una cosa che solo ora ho ben chiara in testa!

-E’ una affermazione molto importante quella che hai fatto figliolo, considerando che il calcio è sempre stata la cosa più importante per te!-

-Appunto! E non mi sono mai reso conto di quanto anche lei contasse per me!

-Lei? Stai parlando forse di Sanae?

-Non dirmi che tu lo avevi già capito!

-Beh, qualche dubbio lo avevo…

-E perchè non mi hai detto niente?

-Cosa? Io avrei dovuto dire a te che lei ti piaceva? Non ti sembra una cosa un po’ strana? Dovevi rendertene conto da solo.

-Anche questo è vero, però ora c’è un problema!

-Quale?

-Che io non so se e come far capire a Sanae quello che provo per lei…e inoltre ora c’è anche quel Satomi che le sta sempre dietro…

-Capisco...quindi tu hai paura che svelandole i tuoi sentimenti si possa rovinare la vostra amicizia e magari lei non ti ricambi…e questo Stomi chi è? Un vostro nuovo compagno di squadra?

-Si, è un ragazzo arrivato da poco e che ha subito puntato gli occhi su di lei!

-E tu non permetterglielo!

-Sembra facile! Non ho nessun diritto di intromettermi!

-L’unico modo che hai è quello di svelarle i tuoi sentimenti e poi sarà lei a decidere cosa fare!- 

-Non lo so mamma…

Tsubasa sale in camera e ripensa a quello che gli ha detto sua madre

-Sembra facile a lei, ma per me non lo è per niente! Ma è mai possibile che riesca ad essere imbranato in questo campo tanto quanto sono bravo in un campo da calcio? Ho deciso: per ora non mi intrometto, dopotutto non mi sembra che Sanae dia molta corda a Satomi, quindi penso di avere ancora un po’ di tempo…Si, farò cosi!-

E così Tsubasa si addormenta felice di essere giunto, almeno per il momento ad una conclusione.

 

Il mattino seguente tutti i ragazzi stanno svolgendo l’allenamento prelezione imposto loro dal mister in vista dei prossimi impegni calcistici e anche Sanae è già lì di buonora:

-Buongiorno Sanae!

-Buongiorno Satomi!

-Allora, come va? Ti vedo un po’ assonnata!

-Beh, sai com’è, è un po’ prestino ancora…

-Spero almeno che ieri tu ti sia rilassata un po’ con la nostra uscita!

-Beh, si, certo…è stato molto piacevole e sicuramente rilassante…

E mentre i due parlano tranquillamente non si accorgono che poco lontano da loro qualcuno ha sentito quello che dicevano: Ishizaghi.

 

Satomi torna ad allenarsi e Sanae ne approfitta per andare a riordinare un po’ lo spogliatoio.

 

Il solito Ishizaghi-pettegolo vola subito da Tsubasa:

-Eih. Tsubasa, non immaginerai mai cosa ho appena sentito!

-Non è il momento Ryo, dobbiamo allenarci ora! Non sono venuto qui così presto per sentire i tuoi pettegolezzi!

-D’accordo, d’accordo, come vuoi tu! Ci siamo svegliati con la luna storta oggi?Vorrà dire che non saprai mai con chi è uscita ieri Sanae….

-Chi?

-Hai capito benissimo..ma se non ti interessa…

E subito Tsubasa prende da parte Ishizaghi orinandogli di dirgli cosa sa.

-Ho sentito Satomi e Sanae che parlavano di una uscita di ieri e lei gli diceva che è stata molto bene con lui! Ma pensa un po’…non l’avrei mai detto!

Tsubasa rimane molto male dopo questa notizia e, dopo averci pensato per un po’, inventa una scusa per rientrare nello spogliatoio ed inviare un sms a Sanae con il quale chiederle di aspettarlo a fine partita per parlare di alcune cose. Si, questa volta era ben deciso su cosa fare: avrebbe detto tutto a Sanae, i suoi sentimenti e le sue paure!

 

Tsubasa si avvicina alla porta dello spogliatoio non sapendo che dentro ci sia Sanae e questa nel frattempo, spostando le borse dei ragazzi, vede, per metà dietro ad un armadietto, un foglio bianco e lo prende per gettarlo via ma quando lo ha in mano si accorge che si tratta della lettera che lei aveva scritto al suo adorato capitano e proprio in quel momento entra Tsubasa:

-Oh, Sanae, non sapevo fossi qui!

-Sono venuta solo a sistemare un po’, ora esco, non ti preoccupare- gli risponde lei un po’ delusa per il suo comportamento degli ultimi tempi e soprattutto perché vedendo la lettera li ha subito pensato che Tsubasa, dopo averla letta, l’avesse buttata via senza cura, e questo le procurava un dolore molto forte al cuore.

-Cosa hai in mano?- le chiede Tsubasa

Lei fissa il foglio e poi alza la testa di colpo fissando Tsubasa negli occhi:

-Cosa ho in mano? Il mio cuore! Quello che tu hai gettato via senza il minimo interesse e soprattutto senza il minimo rispetto! Ti sei comportato da vero bastardo Tsubasa, e questo da te proprio non me lo aspettavo!

Tsubasa, rimasto interdetto da questa valanga di parole ma soprattutto di accuse gettategli addosso senza capirne il perché, vede Sanae passargli vicino per uscire dallo spogliatoio e nel tentativo di capirci qualcosa afferra la lettera che lei ha in mano che così si strappa  a metà.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** FACCIA A FACCIA ***


Sanae corre via in lacrime mentre Tsubasa rimane nello spogliatoio cercando di capire a cosa si riferisse Sanae quando lo aveva accusato di aver buttato via il suo cuore, e quella lettera rotta a metà non lo aiuta granchè a schiarirsi le idee…

FACCIA FACCIA

 

Sanae corre via in lacrime mentre Tsubasa rimane nello spogliatoio cercando di capire a cosa si riferisse Sanae quando lo aveva accusato di aver buttato via il suo cuore, e quella lettera rotta a metà non lo aiuta granchè a schiarirsi le idee…

-Ma perché Sanae ce l’hai con me? Cosa ti ho fatto? Sono sicuro che c’entra questa lettera, ma così strappata non si capisce niente…- pensa fra sé Tsubasa fino a quando Ishizaghi lo va a chiamare e lui mette nella sua borsa la lettera e torna ad allenarsi, non senza continuare a pensare a quello che è appena successo.

 

-Abbiamo visto Sanae correre via, cosa è successo?-

-Non lo so Ryo, non lo so-

-Ma eravate nello spogliatoio assieme, saprai cosa è successo…-

-Ti dico di no! L’unica cosa che ho capito è che lei è arrabbiata con me ma il perché non te lo so dire!-

-Le donne…chi le capisce è bravo!-

-E di sicuro noi due non le capiamo proprio caro amico mio!-

 

Nel frattempo Sanae arriva al parco dove si ferma per riprendere fiato e si siede su una panchina ancora con il foglio in mano, lo guarda con la vista ancora annebbiata dalle lacrime, e poi lo butta via:

-Sono stanca, stanca, stanca! Non ne posso più di questa storia…e poi perché Tsubasa continua a fare l’ingenuo? Gli era troppo difficile dirmi che non gli interesso? Prima si comporta come se non gli avessi mai scritto quella lettera, poi, quando lo metto davanti al fatto che lui l’ha buttata via senza la minima considerazione, fa finta di non saperne nulla…non è giusto! Non me lo merito!-

E ricomincia a piangere.

 

Il tempo passa e ad un certo punto Sanae si rende conto che ormai si è fatto tardi e deve assolutamente tornare al campo per cambiarsi prima che chiudano tutto a chiave, così, raccogliendo quel poco di volontà che le è rimasta si avvia, senza troppo entusiasmo, verso il campo.

-Spero che se ne siano già andati quasi tutti, non ho proprio voglia di dover dare spiegazioni in questo momento…-

E per sua fortuna sono già andati via quasi tutti, tranne due ragazzi che stanno facendo degli allenamenti straordinari e uno di questi è Satomi.

-Spero proprio che non mi veda. Chissà se ha visto qualcosa di quello che è successo oggi…-

E proprio in quel momento Satomi vede Sanae avviarsi verso la stanza delle maneger e decide di non dirle niente perché avendolo vista correre via in quel modo preferisce lasciarla tranquilla: le parlerà il giorno dopo.

 

La notte sembra non passare mai, con quei pensieri che continuano a girarle in testa e come se non bastasse ai soliti problemi se ne  aggiunge uno nuovo: Satomi:

-Questo proprio non ci voleva, stava andando tutto così bene, mi sembrava perfino quasi di riuscire ad affezionarmi un pochino anche a qualcuno che non fosse Tsubasa e proprio sul più bello ecco che lui ritorna prepotentemente nella mia testa! E ora non so più come comportarmi con Satomi: non so più se realmente mi interessa uscire con lui o se tutto questo è solo un mio patetico tentativo di liberarmi della mia ossessione per Tsubasa!-

 

Nemmeno Tsubasa passa una bella notte pensando e ripensando a quello che è successo:

-Non riesco a capire, più ci penso e più non trovo una risposta al comportamento di Sanae…”Hai gettato via il mio cuore…” perché lei mi ha detto quelle parole? Quando mi sono comportato con lei in modo sbagliato? E questa lettera cosa significa? Probabilmente è una lettera che lei ha scritto a me, ma perché? E se…non, non può essere…e se invece..oh, basta! Mi sta scoppiando la testa! Sto persino delirando! Figuriamoci se Sanae mi scive una lettera per dirmi che magari le piaccio! Seee…”

E decide finalmente di mettersi a dormire sperando che il sonno cancelli lameno per un po’ di ore tutti i suoi pensieri.

 

L’indomani all’entrata della scuola Satomi attende ansiosamente Sanae per cercare di capire cosa sia successo il giorno prima, anche perché aveva intuito che centrasse Tsubasa, ma non capiva in che modo…aveva sentito dagli altri ragazzi del fatto che Sanae avesse provato qualcosa per il suo capitano in passato, ma nessuno di loro sapeva dirgli se fosse ancora così, anche perché il suo comportamento degli ultimi giorni lasciava pensare che forse per lei fosse un discorso chiuso, ma Satomi non ne era molto convinto, lo dimostrava il fatto che quando parlavano della squadra lei evitava sempre di nominare Tsubasa, non usciva il suo nome neanche una volta, cosa un po’ strana essendo il capitano della squadra nonchè il giocatore più forte!

 

Sanae prosegue lungo la strada per la scuola quando si sente chiamare da una voce a lei ben nota:

-Sanae! Ciao!

-Ciao…

-Mi aspetti? Facciamo la strada assieme…

-Non lo so…

-Per favore! Ti devo parlare!

-Ah si? E di cosa? Non dirmi che vuoi parlare di ieri, perché non ho nessuna intenzione di parlarne!

-E invece si! E proprio di questo che ti voglio parlare! Mi devi spiegare

-Spiegare? E cosa c’è da spiegare? Una ragazza ti rivela i suoi sentimenti nei tuoi confronti e tu fai finta di non aver mai visto la lettera…ti sbatte davanti alla faccia la lettera da te buttata via come una cartaccia e tu fai finta di cadere dalle nuvole…direi che non c’è altro da spiegare caro il mio capitano!

-Ma..

-E non dire una sola parola! Non ti voglio ascoltare! Vattene!

E così dicendo inizia a correre senza sapere dove di preciso, dovunque le gambe la portino, purchè sia lontano da lui.

 

-Ma allora è così, lei prova qualcosa per me…o forse sarebbe meglio dire provava dato che ora mi odia con tutta se stessa..ma io non l’ho nemmeno mai vista quella lettera prima di ieri…come faccio a farglielo capire se non mi vuole ascoltare? Non ci posso credere, Sanae mi ha scritto una lettera per svelarmi i suoi sentimenti e io, da vero idiota, sono riuscito a non vederla….ma è mai possibile che sia sempre così…così…così…non so nemmeno io come definirmi! Ma una cosa è sicura: devo assolutamente riuscire a parlare con lei!-

 

Assorto nei suoi pensieri Tsubasa si ritrova davanti alla scuola dove vede satomi intento ad osservare tra gli studenti:

-Ciao Tsubasa, hai visto Sane per caso?

-Sanae? No..anzi…mi ha chiamato perché riferissi ai professori che oggi non viene…

-Nemeno agli allenamenti?

-Non lo so…ha detto che se si libera presto viene altrimenti dovrà saltarli.

-Ah, ok. Grazie.

Tsubasa si avvia verso la sua classe stupendosi del fatto di aver mentito a Satomi: non era certo da lui fare una cosa del genere ma del resto come avrebbe spiegato quello che era appena successo? Non gli andava di dirgli della loro litigata e di dare una qualsiasi speranza a quel ragazzo di portargli via Sanae!

 

 

 

 

   

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Capitolo 9
*** CHIARIMENTI ***


CHIARIMENTI

CHIARIMENTI

 

Le lezioni finiscono e finiscono anche gli allenamenti e di Sanae nemmeno l’ombra.

Tsubasa si avvia verso gli spogliatoi chiedendosi cosa può fare per risolvere il problema con Sanae:

-Tsubasa, come mai vai già via oggi? Niente allenamenti straordinari?

-No, oggi niente allenamenti extra.

-E come mai?

-Per oggi può bastare così, sono già abbastanza stanco Satomi

-Vorrà dire che questa volta mi fermo io per un po’ visto che il campo è libero…

 

E così, mentre Satomi continua ad allenarsi, Tsubasa si avvia verso casa e quando attraversa la porta di casa sente una voce a lui molto famigliare:

-Sanae!

-Tsubasa

-Come mai qui? Non ti sei fatta vedere neanche agli allenamenti oggi, mi stavo preoccupando…

-Non c’era nessun motivo per cui ti dovessi preoccupare

-Bene, io ragazzi vi lascio soli, vado a fare delle commissioni…

-Va bene mamma, a dopo!

-Ciao ragazzi!

-Arriverce signora Ozora e grazie per il tè!

-Allora? Dove sei stata? E soprattutto come mai sei qui dato che stamattina hai detto che non volevi più saperne di me? Pensavo non volessi vedermi nemmeno in fotografia!

-Questo perché sai di aver sbagliato! Comunque sono qui perché camminando ho avuto modo di riflettere e ho pensato che fosse meglio chiarire una volta per tutte questa situazione e sarò molto sincera con te ma perché ci riesca tu dovrai stare sempre zitto e lasciarmi finire, quando avrò finito potrai fare tutte le osservazioni che vuoi. Ok?

-Ok…- risponde un Tsubasa alquanto perplesso dal fiume di parole di Sanae.

-Allora: tu mi sei sempre piaciuto fin da quando eravamo bambini e con il passare degli anni è aumentato anche il mio affetto nei tuoi confronti, tanto da arrivare ad essere innamorata di te…tu non te ne sei MAI accorto o hai fatto FINTA  di non capire. Mi spiego meglio: io credo che tu, fino a quando ti ho scritto la lettera, non sospettassi niente dei miei sentimenti e dopo averla letta hai iniziato invece a far finta di non sapere…questo mi ha fatto molto soffrire però…mi ha anche permesso di capire che quello che provavo per te oramai non è più così forte e sai perche? Perché è passato troppo tempo, troppo tempo durante il quale io ho aspettato un tuo gesto, una tua parola, un tuo sguardo, ma tu niente… ed ho perso troppe cose in questi anni per stare dietro a te ed ai tuoi sogni, ho perso i MIEI sogni, le MIE aspirazioni, mi sono autolimitata, mi sono preclusa molte possibilità…e tutto in nome di un amore a senso unico…ma ora BASTA! Il tempo delle cotte e degli amori adolescenziali è finito…ormai ho 17 anni ed ho finalmente capito che posso vivere anche senza di te…e sai chi mi ha aiutato a capirlo? Satomi.

-Quindi mi stai dicendiìo che tu ora sei innamorata di Satomi?

-No, non sono innamorata di lui, ma mi ha permesso di capire che posso passare una giornata senza pensare a te, a cosa stai facendo e così via, mi ha permesso di capire che posso trovare interessante anche qualcun alro oltre a te e che mi stavo chiudendo troppo nel mio mondo in attesa che arrivassi tu a farmi uscire, ma questo non succederà mai, quindi ne devo uscire da sola! Questo è tutto Tsubasa e mi auguro che da oggi in poi potremo avere comunque un rapporto di civile convivenza come devono avere due persone che fanno parte della stessa classe e della stessa squadra…ma non credo proprio che sarà possibile ristabilire il livello di amicizia, confidenza ed intesa che avevamo.

 

Il discorso di Sanae è terminato e Tsubasa non dice una parola, rimane fermo a fissarla mentre lei, non sentendo nessuna parola uscire dalla sua bocca, prende le sue cose e si avvia all’uscita…

-Aspetta! Non capisco…perché non possiamo restare amici? Ho capito che tu non provi più per me quello che provo io ma questo non significa che non possiamo restare amici!

 

Sanae rimane di sasso nel sentire Tsubasa pronunciare quelle parole “non provi più per me quello CHE IO PROVO” –ma è mai possibile che lui debba avere sempre un pessimo tempismo? Non poteva dirmelo prima che lui prova qualcosa per me? Proprio ora che ormai si è rovinato tutto doveva dirmelo?- e mentre pensa queste cose chiude la porta alle sue spalle e si avvia verso casa, sentendo che la forza che le scorreva nelle vene, e le aveva dato il coraggio di prendere tutta una serie di decisioni importanti in quella giornata, stava velocemente scomparendo soffocata dalle parole di Tsubasa.

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Capitolo 10
*** CAMBIAMENTI ***


Sono passati tre mesi dal chiarimento con Tsubasa e Sanae, un po’ alla volta, riesce a cancellare

Sono passati tre mesi dal chiarimento con Tsubasa e Sanae, un po’ alla volta, riesce a riprendere la vita di tutti i giorni abituandosi anche a vedere Tsubasa come una persona tra tante, senza metterlo in primo piano e questa consapevolezza le da la forza per continuare a sperare che forse un giorno troverà d’avvero una persona della quale innamorarsi e che dia anche a lei tutto l’amore che le spetta.

 

In questi tre mesi anche il rapporto con Satomi è cambiato… niente più uscite e confidenze, ormai il loro rapporto è limitato alla semplice cordialità, un po’ come con Tsubasa, anche se con lui Sanae spera di poter presto instaurare nuovamente un rapporto di amicizia perché, in fondo, le manca il chiacchierare con Tsubasa, anche se quasi sempre di calcio, e ritornare a casa assieme dopo gli allenamenti, ma teme che dargli troppo confidenza possa far pensare a Tsubasa che lei ha cambiato idea nei suoi confronti mentre invece ormai è più che convinta di aver fatto la scelta giusta decidendo di lasciarsi tutto alle spalle e riprendere in mano la propria vita.

 

E’ arrivata la primavera ed è giunto il momento della gita annuale che tutti gli studenti attendono impazientemente, curiosi di sapere la destinazione e soprattutto ansiosi di passare alcuni giorni lontano da casa con l’intenzione di divertirsi al massimo….

Al campo di allenamento i ragazzi stanno parlando proprio di questo:

-Speriamo che quest’anno la destinazione non sia un'altra città d’arte….

-Già, l’anno scorso è stata una noia mortale…

-Questo perché voi non capite niente di arte e non ascoltate mai le lezioni di storia dell’arte e storia, se lo faceste capireste qualcosa di quello che vi spiegano e tutto sarebbe molto meno noioso…

-Scusa tanto Sanae se non siamo tutti secchioni come te!!

-Non è vero! Io non sono una secchiona, sono semplicemente una ragazza alla quale piace la cultura ed essere informata….e che sa apprezzare le cose belle!

-Bello quanto vuoi ma resta il fatto che loro hanno ragione, la gita dell’anno scorso è stata molto noiosa!

-E bravo Tsubasa, difendici!

-Non dico che sia stata uno spasso ma a me non è dispiaciuta poi molto…- e dicendo questo Sanae ripensa ai giorni della gita durante i quali non aveva fatto altro che cercare di passare un po’ di tempo con Tsubasa mentre lui non faceva altro che stare con i suoi compagni di squadra e parlare di calcio…- pensandoci bene però forse un po’ noiosa lo è stata quella gita!- si convince alla fine Sanae sapendo benissimo che non era dipeso dal luogo ma dal fatto che era stata lei stessa a rovinarsi quei giorni dietro a Tsubasa.

 

Il giorno seguente il professore di letteratura annuncia ai ragazzi che è sta decisa la destinazione della gita e chi li avrebbe accompagnati:

-dunque, i professori che vi accompagneranno saremo io e l’insegnante di geografia, mentre la destinazione di quest’anno è….Roma!

-Roma?- ripetono in coro tutti i ragazzi

-Si, avete capito bene, però è necessario che almeno tre quarti della classe partecipi altrimenti non si può fare e, per limitare i costi della gita, la scuola ha deciso che contribuirà con un proprio fondo alle spese del viaggio quindi le vostre famiglie dovranno sborsare solo un parte dei soldi necessari, questo per permettere a più persone di partecipare.

-Bellissimo! Stupendo! Roma! Non avrei mai pensato che saremmo andati addirittura in Europa!- questi sono i vari commenti dei ragazzi e alla fine delle lezioni ovviamente tutti non fanno altro che parlare di questo:

-Allora Rika, tu verrai in gita?

-Penso di si, o almeno lo spero tanto!

-E tu Sanae? Che fai?

-Io non lo so, devo sentire prima i miei ovviamente, comunque mi piacerebbe molto partecipare alla gita, chissà se mi ricapita l’occasione di andare a Roma!

 

Sanae non è certa di poter partecipare alla gita ma di una cosa è sicura: se i suoi genitori le avessero dato il permesso lei non avrebbe assolutamente permesso che la figura di Tsubasa rovinasse ancora una volta uno di quelli che dovrebbero essere i più bei ricordi del liceo: le gite di classe! Si, Sanae è più che decisa a godersi questa gita a pieno e sente che le farà molto bene, così corre a casa pensando a come convincere i suoi genitori a finanziarle la gita dato che in quel periodo la situazione economica della famiglia non è delle migliori…

 

-Ciao mamma! Papà è già a casa?

-No cara, lo sai che arriva più tardi…

-Meglio, così ne posso parlare prima con te!

-E di cosa? E’ successo qualcosa?

-No, non ti preoccupare…si tratta solo della gita di classe…

La madre di Sanae cambia improvvisamente espressione e quasi sottovoce dice alla figlia: -tesoro mi dispiace ma credo che quest’anno non potrai partecipare alla gita, vedi, la situazione economica della nostra famiglia è piuttosto difficile, lo sai… io non posso più fare i lavoretti che facevo per i miei problemi di salute… tuo padre ha perso il lavoro e con il nuovo lavoro guadagna la metà di prima…e tutti i debiti che ci siamo fatti devono pur essere pagati…mi dispiace cara ma non ce la facciamo!-

-Ma non può essere così disastrosa la nostra situazione! Lo avevo capito che c’erano dei problemi, ma così grossi!

-Purtroppo è così e anche se ci dispiace che debba rimetterci anche tu purtroppo non riusciamo a mandarti in gita…

 

Sanae invece è più che decisa a partecipare a quella gita, ne aveva bisogno, lo voleva!

Si sente un po’ egoista ma non può rinunciare. Qualcosa dentro di lei sembra fare in modo che non  si arrenda e così fa a sua madre e suo padre, che nel frattempo è rientrato a casa, una proposta:

 

-E se iniziassi a lavorare qualche ora dopo la scuola? Facendo quattro calcoli direi che in un paio di mesi posso guadagnare una buona parte dei soldi che servono, una parte li mette la scuola e quelli restanti li potreste mettere voi ma ve li restituisco appena ritorno dalla gita e riprendo a lavorare! Vi prego!

 

-Non so se sia una buona idea Sanae, dopo la scuola hai la squadra da seguire e non dimenticare che devi anche studiare!

-Per la squadra non c’è problema, il posto di lavoro che dico io ha degli orari perfetti! Mentre per lo studio lo sapete che non ho problemi, mi basta poco tempo e mi entra tutto in testa! Dai, per favore…

-E quale sarebbe questo posto di lavoro che hai già in mente?

-Si tratta di un posto come commessa per poche ore al giorno presso un negozio di abbigliamento, ho visto l’altro giorno l’annuncio…sarebbe perfetto…è poco lontano da qui e se vedrete dei peggioramenti nel mio rendimento scolastico smetterò! Allora?

 

I genitori di Sanae ne parlano per un po’ e poi alla fine concordano nel dare alla loro figlia la possibilità di guadagnarsi la gita:

-Va bene Sanae, si può fare!

-Grazie, grazie, mille volte grazie! Siete dei genitori fantastici! Vi voglio bene!

  

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Capitolo 11
*** Nuove conoscenze ***


Nel giro di una settimana dal consenso dei suoi genitori, Sanae si reca presso il negozio dove aveva visto l’annuncio, affronta il colloquio e si fa assumere

Nel giro di una settimana dal consenso dei suoi genitori, Sanae si reca presso il negozio dove aveva visto l’annuncio, affronta il colloquio e si fa assumere.

 

Arriva così il primo giorno di lavoro, è mattina e la sveglia sul comodino viene spenta non appena inizia a suonare, infatti Sanae è già sveglia da un po’ e non aspettava altro che arrivasse mattina per dare finalmente inizio a quella giornata, si sente piena di energia e con una gran voglia di iniziare questo lavoro, ma prima di tutto doveva andare a scuola e poi agli allenamenti…

 

Agli allenamenti Sanae parla tutto il tempo di questo lavoro alla sua amica Yukari che ormai non potendone più le dice:

-Spero proprio che arrivi presto l’ora di andare via!

-Hai ragione Yukari, devi scusarmi, ma non vedo l’ora di iniziare perchè per me non rappresenta solo la possibilità di venire in gita ma anche di sentirmi più grande, indipendente e di incontrare nuove persone, di vivere situazioni diverse e tutto questo mi entusiasma molto!

-Certo, ti capisco, ma stai attenta a non rimanere delusa da tutto quello che ti aspetti…

-Io non mi aspetto niente di particolare, solo una possibilità in più di scacciare dalla mia testa i continui pensieri fissi

-Ma non avevi detto che Tsubasa era un capitolo chiuso?

-E infatti lo è, ma mi fa sempre un po’ strano questo nuovo rapporto–nonrapporto che si è instaurato tra noi, non riesco più a comportarmi con naturalezza con lui e a volte mi sento anche un po’ in imbarazzo…

-Comunque sono sicura che andrà tutto per il meglio, non ti preoccupare Sanae, sia sul lavoro che fuori dal lavoro…

-Grazie, sei un’amica!

 

E così gli allenamenti terminano, Sanae corre a casa e si prepara per iniziare il lavoro.

 

All’arrivo al negozio la commessa è già pronta ad andarsene e lascia la povera Sanae, totalmente inesperta, spiegandole solamente due cose riguardo alla cassa e raccomandandosi di stare attenta a tutti quelli che entrano perché hanno già subito diverse perdite per distrazioni delle commesse.

 

-Cominciamo bene…- pensa tra sé Sanae.

 

-Allora io vado, a domani!

-A domani, ciao…

 

-E ora? Non vedevo l’ora di iniziare ma ora sono nel panico…speriamo non succeda niente o perderò il posto subito!

 

Le ore passano in fretta ed arriva il momento della chiusura ma prima di andarsene Sanae deve attendere l’arrivo del proprietario e nel frattempo pensa di sistemare un po’ di cosine…e mentre è intenta a piegare una camicetta si ritrova davanti una figura che la fa indietreggiare ed emettere un piccolo urlo di spavento…

 

-Eih, eih! Stai tranquilla! Non farmi prendere un colpo! Non sto mica facendo niente di male!

-Non farmi prendere un colpo? Casomai sei stato tu a fare prendere  un colpo a me! Ma ti sembra il modo di comparire così dal nulla?

-Beh, dal nulla non direi…non sono mica un mago!

-Spiritoso! Comunque ora il negozio sta chiudendo, quindi se vuoi curiosare dovrai farlo domani!

-Non ti sembra di esser un po’ maleducata? Si trattano così i clienti? Il tuo capo che ne pensa?

Sanae subito diventa rossa pensando che questo sconosciuto arrogante nonostante tutto aveva ragione…non si sarebbe dovuta comportare così…

-E adesso perché diventi rossa? Sei forse timida?

-No, non sono timida…solo…..ecco…..insomma…

-Sei di poche parole!

-Ooh, basta! Io ora devo chiudere e tu, per cortesia, dovresti uscire….

-Così va già meglio….ci vediamo domani!!

-Ci vediamo domani? Mah! Che tipo strano!

Finalmente arriva il proprietario che, chiedendole come è andato il primo giorno di lavoro, si accinge a chiudere il negozio e le chiede se vuole un passaggio

-No, grazie, vado a piedi, non ho molta strada!

-Come vuoi, ma mi raccomando, stai attenta!

-Certo, grazie ancora!

 

-Beep, Beep!!

-Ma cosa…

-Attenta per la strada! Vuoi forse farti investire?

-Mi scusi, non l’avevo vist…….ancora tu? Ma ce l’hai con me?

-Io? Sarai tu che vuoi farmi venie un colpo! Prima urli come una pazza al negozio, poi per poco non ti investo…

-Non ti preoccupare, non ce l’ho certo con te! Forse sono solo un po’ sopra pensiero oggi…

-Aih, aih, troppi ragazzi per la testa?

-Non credo siano affari tuoi!

-Ricominci ad essere sgarbata?

-Beh, ora non sto lavorando e quindi posso anche essere sgarbata con una persona che si comporta come te! Noi due se non sbaglio non ci conosciamo e non capisco cosa ti dia il diritto di rivolgerti a me in questi termini!

Terminato di dire questo Sanae prende e se ne va verso casa lasciando il ragazzo a bocca aperta

-Però…non la facevo così…sembrava più timidina

 

Il giorno seguente, terminati scuola ed allenamenti, Sanae ritorna al negozio e vede subito che c’è diversa gente e perciò sa che saranno ore intense quelle che la aspettano, ed infatti così è, tanto che ad un certo punto pensa di bersi un bel tè e, dato che lo aveva visto fare anche all’altra commessa, pensa di ordinarne uno al bar di fronte chiedendo di portarglielo al negozio…

-Bar Centrale, Buonigiorno!

-Si, buongiorno, io chiamo dal negozio di fronte a voi  e volevo ordinare un tè fresco, ma se fosse possibile dovreste portarmelo qui perché non mi posso muovere…

-Certo signorina, nessun problema, tra qualche minuto un nostro cameriere verrà da lei con il suo te!

Perfetto, Grazie mille! Arrivederci.

Arrivederci signorina!

 

Ed infatti, nel giro di pochi minuti nel negozio entra un ragazzo con il tè che lei aveva ordinato, ma mentre sta per prendere il bicchiere alza lo sguardo sul cameriere e chi si trova davanti?

-Cosa? Ma sei dovunque tu?

-No, ma a quanto pare ci si vede spesso…

Sanae afferra il suo tè, paga e sta per salutare il ragazzo quando lui le dice:

-A questo punto forse è il caso di presentarsi: io sono Alex, piacere!

-Beh, io mi chiamo Sanae, piacere …

-Ti chiedo scusa per ieri, non era mia intenzione spaventarti, stavo solo osservando qualcosina per mia sorella, sai, la settimana prossima è il suo compleanno e non so cosa regalarle…

-Scusami tu, non avrei dovuti aggredirti così, avevi ragione tu, solo che era il mio primo giorno di lavoro e l’altra commessa mi ha messo in guardia riguardo a dei furtarelli che sono avvenuti e così..

-Hai pensato che volessi portar via qualcosa, vero?

-Beh, in effetti si, scusami!

-E di cosa, poteva capitare a chiunque! Comunque oggi finito di lavorare passerei qui per dare quella famosa occhiata per mia sorella…ti avviso per tempo, così non ti spaventi….

-A-ha! Ma sei proprio spiritoso!- risponde lei in tono sarcastico

-E comunque magari mi puoi anche dare qualche consiglio per non fare brutta figura…

-E’ tutto da vedere….tu prova a passare e poi se mi va ti darò un consiglio…altrimenti vorrà dire che farai brutta figura!

-Grazie mille…sempre carina con me! A dopo!

Sanae ritorna al suo lavoro sentendo che qualcosa in lei stava cambiando…si, stava tornando la Sanae combattiva e peperina di un tempo…

 

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Capitolo 12
*** Un vuoto dentro ***


E’ passato un mese da quando Sanae ha iniziato a lavorare al negozio di abbigliamento e in questi giorni è riuscita a far fronte a tutti i suoi vari impegni senza trascurare nulla apparte una certa persona…

E’ passato un mese da quando Sanae ha iniziato a lavorare al negozio di abbigliamento e in questi giorni è riuscita a far fronte a tutti i suoi vari impegni senza trascurare nulla apparte una certa persona…

 

Tsubasa se ne sta  da solo seduto su una panchina al parco cittadino guardando la gente passare, quando sente una voce che gli sembra famigliare:

-Ma questa è Sanae!- pensa tra sé…

Si gira e vede una ragazza molto carina in compagnia di un ragazzo:

-Ah, no, non è lei! Per poco non mi veniva un colpo! E per cosa poi? Posso forse io vietarle di uscire con qualcun altro solo perché vorrei esserci io con lei? E’ stata più che chiara: non ho speranze…sono arrivato troppo tardi. Però ultimamente mi parla ancora meno…lei dice che è colpa del suo nuovo lavoro che non le lascia tempo libero e fa sempre tutto di corsa, ma secondo me lei lo fa apposta ad evitarmi…

E preso da questi pensieri non si accorge dell’apparizione vicino a lui proprio dell’oggetto dei suoi pensieri.

 

-Buongiorno Tsubasa!

-Sanae! Scusami, non ti ho vista arrivare…anche tu qui? Niente lavoro oggi?

-No, oggi niente lavoro, non so per quale motivo ma il titolare ha deciso di rimanere lui questo pomeriggio in negozio…e tu come mai sei qui tutto solo? E senza pallone al seguito per di più!

-Si vede che è da un po’ che non ci parliamo e non passiamo tempo assieme…ho imparato a vivere anche senza pallone ogni tanto….

-Ah!- risponde Sanae non sapendo che altro aggiungere dal momento che si sente in colpa per aver trascurato l’amico.

 

Cala il silenzio tra i due e la prima a parlare è Sanae:

-Lo so che ultimamente ho un po’ trascurato gli amici, ma non è facile far combaciare scuola, squadra, lavoro e studio…ci sono dei giorni che arrivo a casa e prendo sonno sui libri…se continuo così i miei genitori mi proibiranno di continuare a lavorare…

-E ti dispiacerebbe?

-Beh a dire il vero si perché mi da la possibilità di conoscere nuove persone, di capire il mondo del lavoro e soprattutto di poter partecipare alla gita…- già…la gita…negli ultimi giorni se ne era completamente dimenticata, ormai il lavoro non era più solo per l’unico scopo di partecipare alla gita… a lei faceva piacere andarci perchè si sentiva bene quando era lì…

-Senti che ne dici di fare due passi?

La voce di Tsubasa interrompe il corso dei suoi pensieri

-Si, va bene- risponde lei dopo un attimo di esitazione

Così i due ragazzi si incamminano lungo il viale del parco dove varie coppiette se ne stanno abbracciate o passeggiano mano nella mano sorridenti

-Che imbarazzo….- pensa Sanae mentre passano davanti ad una coppia mooolto appiccicata

-E pensare che una volta avrei dato chissà cosa per essere qui in questo parco con Tsubasa nella vana speranza che vedere tutte queste coppie facesse capire a lui che provava qualcosa per me! Che illusa! Una povera romantica illusa!

-Hai perso la voce?- Le chiede Tsubasa non sentendola più parlare

In realtà anche lui è in imbarazzo in quella situazione ma non vuole darlo a vedere e così finge indifferenza ma vorrebbe tanto poter abbracciare lei così come fanno molte altre coppie.

Ad un certo punto Tsubasa si ferma improvvisamente e Sane rimane stupita davanti a lui, così lui si avvicina a lei e le ruba un bacio…

Sanae rimane impietrita non aspettandosi assolutamente questo gesto da parte sua e non appena riesce a formulare un pensiero schiaffeggia Tsubasa con tutta la forza ma soprattutto con tutta la rabbia che quel gesto le aveva fatto nascere perché non era giusto che lui si comportasse così, non lo avrebbe dovuto fare, non ora…lo avrebbe dovuto fare molto tempo prima, quando lei smaniava per avere un suo sguardo d’amore, una parola dolce, un sorriso solo per lei e soprattutto una bacio…

Tsubasa, come se si fosse reso conto solo in quel momento di quello che aveva fatto, arrossisce cercando in tutti i modi di scusarsi con Sanae che però non ne vuole sapere e prima di andarsene gli grida contro tutta la sua rabbia e il dispiacere del capire che non solo il suo fantasioso amore era finito ma anche la reale amicizia che li legava, perché un amico non si comporta così..

-Non cercare di scusarti Tsubasa … tu non lo dovevi fare, non ti dovevi permettere dopo quello che ti ho detto quasi due mesi fa…credevo avessi capito…e invece sei sempre il solito…non capisci mai o non vuoi capire, ma sai cosa ti dico caro il mio amico? Che da oggi non siamo più amici e te lo puoi scordare di vedermi anche agli allenamenti perché la sottoscritta si è stancata di esserti sempre vicina e di sostenerti, prima da innamorata e poi da amica, se tu non capisci questi gesti…domani darò le dimissioni dal club al mister, mi dispiace solo per gli altri ragazzi della squadra, ma con loro rimarrò sicuramente in contatto…mentre con te non credo proprio che lo farò!

-Ma Sanae

-Non ci sono ma Tsubasa, scordati la Sanae dolce e servizievole, quella sempre pronta a sostenerti, difenderti ed aiutarti, scordatela!- gli urla contro con tutto il fiato che ha in gola

-Tu te la devi proprio scordare quella Sanae perché non esiste più, non per te!

 

Tsubasa rimane li fermo in mezzo al viale mentre Sanae gli gira le spalle e se ne va trattenendo le lacrime che tentano in ogni modo di uscire, perché quello sfogo è stato un urlo da dentro, è riuscita finalmente a buttare fuori tutto quello che aveva ancora dentro e che le impediva di vedere tutto nella giusta luce e l’essersi liberata le da una sensazione di grande leggerezza ma anche di infinita tristezza perché la fine della sua amicizia con Tsubasa le lascia un grande vuoto nel cuore.   

 

 

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Capitolo 13
*** Confusione ***


Sanae ritorna a casa pensando che sarebbe stato molto meglio se quel giorno fosse andata al lavoro come tutti i giorni così almeno non sarebbe successo quello che è successo con Tsubasa e ora non starebbe così male e proprio mentre pensa questo incontra

Sanae ritorna a casa pensando che sarebbe stato molto meglio se quel giorno fosse andata al lavoro come tutti i giorni così almeno non sarebbe successo quello che è successo con Tsubasa e ora non starebbe così male e proprio mentre pensa questo incontra un'altra persona di sua conoscenza:

-Ciao Sanae, anche a tu a passeggio questo pomeriggio?

-Ciao Satomi, già anche io in giro oggi!

-Come stai? Ti vedo un po’ strana…tutto bene?

-Si certo, tutto bene.

-Sei sicura? A me non sembra proprio!

A quel punto Sanae sente di aver bisogno di sfogarsi e l’unica persona che in quel momento aveva a disposizione era proprio Satomi:

-Beh, a dire il vero ho avuto una discussione con Tsubasa…è sempre il solito stupido! Non ne fa mai una di giusta e io che ci rimango anche male! Ma quando imparerò a staccarmi da lui definitivamente?

-Da quello che capisco il caro capitano ha combinato qualcosa che ti ha ferito…giusto?

-Si…lui…insomma…ecco…

-Si?

-Lui mi ha…baciata!

-Ah! E tu non ne sei felice? Credevo di aver capito che ti piacesse….

-Esatto, mi piaceva…ma ora non più..o almeno credo…sono molto confusa in questo momento!

-Ti posso capire ma credo che tu abbia  provato qualcosa quando lui ti ha baciato…voglio dire, ti ha fatto più piacere o ti ha dato più fastidio?

-Non lo so…

-Come non lo sai?

-Non lo so, sono rimasta stupita, non me lo aspettavo…

-Ho capito … è stato il tuo primo bacio!

-Beh, in effetti…si!

Confessa Sanae vergognandosene un po’

-Ma non ti devi vergognare ad ammetterlo! E comunque secondo me devi fare chiarezza dentro di te…devi capire una volta per tutte se veramente non sei più innamorata di lui o se invece lo ami ancora…non sarà facile ma devi riuscirci altrimenti non riuscirai ad andare avanti con la tua vita serenamente.

-Sembra che tu te ne intenda di queste cose…

-Purtroppo ho avuto un’esperienza simile alla tua e mi ci è voluto un po’ di tempo per far chiarezza dentro di me e guardare avanti.

-Ho capito, proverò anch’io a farlo e spero che veramente tutto si chiarisca! Grazie mille Satomi, so che forse non avrei dovuto parlarne proprio a te di questa cosa, ma avevo proprio bisogno di sfogarmi!

-Non ti preoccupare, non amo le sconfitte ma so capire quando non ho speranze e devo metetrmi da parte!

-Stai dicendo che secondo te io sono ancora innamorata di lui?

-Di certo occupa ancora una parte importante del tuo cuore, il resto lo devi capire tu!

-Hai ragione, allora io vado e grazie ancora!

-Figurati! Ciao Sanae!

 

Sanae arriva così a casa e si chiude in camera decisa a chiarirsi le idee riguardo Tsubasa:

-Il bacio è stato veramente innateso ma anche nello stesso momento bello…non ho mai provato niente del genere…ma è anche vero che non ho mai baciato nessun altro…come posso capire se quello che ho provato era felicità per quel bacio o solo una semplice reazione come ad un bacio qualsiasi? L’unico modo sarebbe quello di provare a baciare qualcun altro che non mi interessa…Ma cosa sto pensando? Sono forse impazzita? Fino ad oggi non avevo mai baciato nessuno ed ora dovrei andare in giro a baciare il primo che mi capita? E parlo anche da sola per di più! Sto messa proprio male!

 

Immersa nei suoi pensieri sussulta nel sentire il cellulare squillare:

-Pronto?

-Sanae, ciao sono Rika, cosa ne dici di partecipare ad una festa questa sera?

-Ma, veramente non saprei, non sono molto in vena..

-Dai, non farti pregare…ci divertiremo moltissimo, ci sono un sacco di bei ragazzi…Sonia ha invitato molti amici di suo fratello maggiore, sai quelli della squadra di baseball della scuola professionale…dai!! Non dirmi di no, ci siamo praticamente tutte, non puoi mancare…e poi a cosa ti porta stare a casa a rimuginare su chissà cosa, anche se un’idea di cosa ce l’ho, senza combinare niente? Almeno con noi ti diverti un po’!

-E va bene Rika, mi hai convinta, hai ragione tu…verrò alla festa. A che ora passo a casa tua?

-Passo io da te verso le 20.30 così ti aiuto a prepararti…

-Ok, d’accordo, a più tardi!

 

Sanae riattacca il telefono pensando se ha fatto bene o no ad accettare quell’invito, molto probabilmente in quello stato non sarebbe stata molto in sintonia con tutti gli altri invitati pieni di voglia di divertirsi.

 

 

Ecco un nuovo capitolo…spero sia di vostro gradimento e se per caso vi va di lasciare due righe di commento…le accetto volentieri (di qualsiasi genere siano)

 

 

 

 

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Capitolo 14
*** La festa ***


Al suono del camapnello la madre di Sanae si appresta ad andare ad aprire la porta e si trova davanti Rika, in jeans e camicia che con un sorriso tipo “tu credi che noi staiamo andando ad una festicciola qualsiasi ma non è cosi” la saluta e chiede di pot

Al suono del campanello la madre di Sanae si appresta ad andare ad aprire la porta e si trova davanti Rika in jeans e camicia che con un sorriso tipo “tu credi che noi stiamo andando ad una festicciola qualsiasi ma non è cosi” la saluta e chiede di poter salire da Sanae che nel frattempo aveva avvisato la madre di dover uscire con l’amica.

Giunta in camera di Sanae vede quest’ultima intenta a fissare l’armadio indecisa su cosa indossare per la serata.

-Allora? Ancora non sei pronta? Lo immaginavo, così ti ho portato qualcosina da indossare!

-Cosa? Ma guarda che io ne ho di cose da mettere…

-Si, certo, stile gran brava bambina…ma non è quello che ci serve per stasera….stasera amica mia dovremo essere super-mega-belle….

-Ma non mi sembra che tu sia vestita chissà in che modo…jeans e camicia ce li ho anche io!

-Perché tu ti fidi dell’apparenza…guarda un po’…

E così dicendo si toglie jeans e camicia e mostra a Sanae il top nero senza spalline che lascia scoperta la pancia e una minigonna veramente mini sempre nera

-Ma sei impazzita? E dove vorresti andare così conciata?

-Ma come dove! Cara la mia Sanae, ti sei forse dimenticata quello che ti ho detto poco fa al telefono? Ci saranno dei ragazzi super carini e io non voglio fare la figura della ragazzina…e non la farai neanche tu!

-No Rika, tu ti sbagli di grosso! Io non mi vestirò mai così…non ci penso proprio!

-Aspetta di vederti allo specchio e poi vedremo se cambierai idea o no!

Rika apre la propria borsa e ne estrae un paio di pantaloncini cortissimi ed attillati:

-Questi forse è meglio di no, altrimenti passi tutta la sera a nasconderti perchè ti vergogni…però questo si!

Esclama Rika estraendo dalla sua borsa “magica” un toppino rosso con spalline fine che le arrivava sopra l’ombelico

-Beh, si può andare- risponde Sanae che subito dopo estrae dall’armadio un paio di jeans elasticizzate che le calzano alla perfezione

-E queste da dove saltano fuori? Non te le ho mai viste addosso e non sono assolutamente il tuo stile!

-Me le ha regalate una mia zia ma io non le ho mai messe perché appunto come dici tu “non sono il mio stile”!

-Beh, cara mia, io credo proprio che tu il tuo stile lo dovresti veramente cambiare!

Esclama Rika mettendo Sanae davanti allo specchio e mostrandole come stesse bene con quell’abbinamento jeans – top..

-Niente male, hai ragione…già, forse dovrei osare un po’ di più nel mio look, infondo ormai non siamo più bambine…  

-Non lo dire a me carina, sei tu quella che lo ha capito solo adesso…e ora partiamo per l’avventura!

-Aspetta un momento Rika, non mi porterai mica in qualche casino vero? Perché io non ho nessuna intenzione di avere problemi, ho solo voglia di svagarmi un po’.

-Hai voglia a svagarti stasera! Con tutti i ragazzi che ci saranno ti divertirai un mondo! E io con te!

-Vabbè dai, allora andiamo, ma prima mi devo mettere qualcosa sopra per non farmi vedere dai miei così vestita e sarà meglio che anche tu ti rimetta addosso quello che avevi prima!

E così dicendo si apprestano ad uscire salutando i genitori di Sanae ed avviandosi verso la fermata dell’autobus….

 

Arrivate alla festa subito Rika si intrufola in mezzo alla gente trascinando Sanae dietro a sé…

-Hei, guarda che so camminare anche da sola nonostante questi tacchi da dodici centimetri che mi hai costretto ad indossare!

-Scusami sanae, hai ragione, anche se non credeviìo che saresti riuscita a camminare così bene con quei tacchi…

-Beh, a dire il vero non lo credevo neanche io!

Risponde Sanae e tutte due scoppiano a ridere.

Le loro risate attirano l’attenzione di due ragazzi piuttosto carini che le avvicinano e offrono loro da bere

Inizialmente Sane e la sua amica rimangono un po’ diffidenti ma dopo qualche chiacchera decidono di dare fiducia ai due ragazi e di accettare il loro invito, così si dirigono tutti quattro verso il tavolo dove c’erano diverse bibite, e ovviamente nessuna di questa era analcolica…così le ragazze decidono di bere quella bevanda di colore verde che attira la loro attenzione ma nessuna delle due sa di cosa si tratti e i loro accompagnatori le rassicurano sul fatto che sia buonissima.

 

E così, chiacchera dopo chiacchera, ballo dopo ballo, le due ragazze si ritrovano praticamente ubriache a ballare una musica che non sapevano neanche loro come definire e con i due ragazzi che praticamente quasi le soffocavano da quanto le stringevano…

Ad un certo punto Sanae sente una cosa calda sul suo collo e girandosi di colpo si accorge che il suo accompagnatore la sta baciando sul collo, subito lei si sposta ma il ragazzo non sembra apprezzare il gesto e la riattira stretta a sé ed a Sane quel gesto, sarà stato per l’alcool che aveva in corpo, sarà stato per il bisogno di sentirsi desiderata, le fece piacere e decise di assecondare il ragazzo aggrappandosi  lui e lasciandolo fare….

 

Alla fine della serata i due ragazzi decidono di separarsi e così Rika con il suo ragazzo si dirigono verso il parco mentre Sanae e il suo accompagnatore girano un po’ per la città fino a che lui non decide di appartarsi dietro una vecchia fabbrica.

 

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Capitolo 15
*** IL DOPO FESTA... ***


Il mattino seguente i genitori di Sanae, certi che la loro figlia fosse nella propria stanza, si accingono a fare colazione quando ricevono una telefonata…

Il mattino seguente i genitori di Sanae, certi che la loro figlia fosse nella propria stanza, si accingono  a fare colazione quando ricevono una telefonata…

-Pronto.. – risponde la madre di Sanae

-Buongiorno, scusate l’ora..sono la madre di Rika e sono molto preoccupata perché mia figlia non è ancora rientrata e non mi risponde neanche al cellulare…

-Come sarebbe non è ancora rientrata? Ieri sera è uscita con Sanae..

-E’ per questo motivo che la sto chiamando signora, potrebbe andare a vedere se per caso è rimasta a dormire a casa vostra?- chiede la madre di Rika sperando con tutto il cuore che fosse così..

-Certo, vado subito a verificare..                                                                     

La madre di Sanae sale in camera della figlia e rimane di pietra quando si accorge che neanche sua figlia è rientrata..

Ritornata al telefono spiega alla madre di Rika in modo un po’ confuso che solo ora si era accorta della mancanza di sua figlia e che quindi neanche Rika era lì..

 

Nel frattempo il padre di Sanae, vedendo sua moglie molto agitata, le si avvicina per chiedere spiegazioni e quando capisce cosa stia succedendo tutti assieme decidono di chiamare la polizia.

 

 

Nel frattempo una ragazza di 17 anni si sveglia tutta ammaccata dopo aver trascorso la notte in una macchina che, appena riesce a svegliarsi completamente, capisce di non sapere neanche di chi sia…e poco lontano una sua cara amica si trova esattamente nella stessa situazione…

 

-Ma dove sono…cosa ci faccio qui…e soprattutto lui chi cavolo è?

Queste sono le domande che balenano nella mente di Sanae che si sente improvvisamente assalire da una forte paura..

-Come può essere che non mi ricordi come sono finita qui? Non avrò per caso fatto qualcosa di cui mi pentirò…

E gli stessi pensieri passavano in quel momento anche per la testa della sua amica Rika.

 

In quel momento il ragazzo del quale era in compagnia Sanae si sveglia, da un’occhiata alla ragazza e cerca di ricordare cosa sia successo,e, dopo essersi schiarito le idee e senza nemmeno rivolgere la parola a Sanae mette in moto la macchina e raggiunge il suo amico, anche lui appena svegliatosi, chiedendogli di accompagnare a casa le due ragazze…

L’amico accetta e riaccompagna  a casa le due ragazze che però chiedono di essere lasciate un po’ prima della loro via in modo che i rispettivi genitori non le vedessero…

 

Ma proprio mentre stanno scendendo dall’auto le due amiche vengono viste dai genitori di entrambe che erano appena usciti per cercarle

 

-Oddio e adesso cosa gli racconto? Come posso spiegargli cosa è successo se non lo so nemmeno io?

-Sanae, Rika, per fortuna state bene! Ma si può sapere cosa pensavate di fare? Ma vi sembra normale che due ragazzine di 17 anni se ne stanno fuori tutta la notte senza avvisare casa? E poi chi è quel tipo che vi ha accompagnate? E quest’aria distrutta.. Si può sapere cosa avete combinato? Immagino che non siate andate a quella festicciola tranquilla come avevate detto…e quei vestiti?

 

Sanae non riesce a rispondere a quella valanga di domande che escono dalla bocca di sua madre anche perché effettivamente lei stessa non sapeva cosa fosse successo ed era decisamente terrorizzata da questo..

 

I suoi genitori continuano a fissarla in attesa di una sua risposta ma l’unica cosa che Sanae riesce a fare è scoppiare a piangere e correre in camera sua…

 

Dopo circa un’oretta, durante la quale Sanae si era sfogata e soprattutto era riuscita a ricordare cosa fosse successo la notte prima, la ragazza decide di scendere per dare spiegazioni ai suoi genitori.

 

-Mamma, papà…scusate se prima non vi ho risposto ma ora posso dirvi tutto quello che volete sapere…

I suoi genitori la guardano con sguardo severo, ovviamente ancora arrabbiati soprattutto per la grande paura che gli aveva fatto provare quando si erano resi conto che non era nella sua stanza, ma accettano di sentire le sue spiegazioni..

Sanae inizia così a raccontare delle festa, dei due ragazzi che lei e la sua amica avevano conosciuto, del fatto che avevano bevuto bibite alcoliche e che poi i ragazzi, quando loro ormai erano completamente ubriache, avevano deciso di appartarsi con loro…

A quel punto Sanae si blocca e i suoi genitori la guardano con apprensione, preoccupati per quello che avrebbe potuto essere il seguito del racconto…ma Sanae non sapeva come continuare, come poteva dire ai suoi genitori che lei aveva accettato di appartarsi con quel ragazzo del quale non sapeva nemmeno il nome e che lo aveva fatto con l’intenzione di baciarlo? Come poteva dire loro che era stata così stupida da pensare che un ragazzo più grande ed ubriaco si sarebbe accontentato di uno stupido bacetto quando per tutta la sera si era comportata in modo alquanto ambiguo?  Alla fine decide di non raccontare tutta la verità ma una versione un po’ modificata vergognandosi troppo per dire veramente cosa era successo…e riprende quindi il suo racconto:

- noi abbiamo accettato perché eravamo ubriache e non sapevamo bene cosa facevamo, così siamo salite in macchina e poi loro ci hanno baciate e noi li abbiamo respinti. Tutto qui.

-E perchè siete state riaccompagnate a casa solo a quest’ora?

-Perché poi abbiamo litigato con loro e alla fine stanchi ed ubriachi ci siamo tutti addormentati, ed appena sveglie ci siamo fatte riaccompagnare a casa!

Si, poteva andare, poteva essere abbastanza convincente come storia…pensava tra sé e sé Sanae

 

Il giorno seguente lei e Rika si ritrovano a scuola e parlano di quello che era invece realmente accaduto quella notte..

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Capitolo 16
*** Ed ora ho capito... ***


-Allora Rika, come è andata con i tuoi genitori

-Allora Rika, come è andata con i tuoi genitori?

-Beh, direi abbastanza bene tutto sommato…un mese a casa senza uscire se non per venire a  scuola, una ramanzina che non finiva più, l’accusa di voler far prendere un colpo ai  miei poveri genitori…e tu?

- Una parte di quello che mi hanno rimproverato l’hai sentito anche tu ancora quando eravamo fuori..pi hanno preteso il racconto di quello che è successo…e lì ho dovuto usare un po’ la fantasia…

-Perché?

-C’erano delle cose che è meglio non sappiano…

-E cioè?? Non lasciarmi sulle spine…racconta!

-Beh, a dire il vero non so se sia il caso …

-Ma come, non ti fidi di me? E poi cosa avrai mai combinato?

COSì Sanae decide di spiegare alla sua amica l’accaduto:

-Dunque, fino all’uscita dalla festa c’eri anche tu, poi sono salita in macchina con quel ragazzo..approposito, tu sai come si chiama per caso?

-No, se non lo sai tu!

-Mi vergogno a dirlo ma non me lo ricordo…comunque siamo andati dietro una vecchia fabbrica o almeno così mi sembrava, lui ha spento la macchina e mi si è avvicinato, io ubriaca com’ero non sapevo bene cosa fare e continuavo a sorridere come una scema…lui continua ad avvicinarsi fino ad appoggiare le sue labbra sulle mie, io lo lascio fare perché incapace di reagire e poi mi ritrovo a ricambiare il suo bacio…così a bacio segue bacio e così via finchè lui comincia ad allungare le mani…

-E tu?

-Io comincio ovviamente a tentare di allontanarlo..

-Ah…

-ma perché, cosa pensavi che avrei fatto? D’accordo, ero ubriaca ma non così tanto da non capire in quel momento cosa lui avesse in mente…così alla fine sono riuscita ad averla vinta e lui, rivolgendomi uno sguardo a dir poco furioso, mi dice che sono una bambina, che dovevo sapere cosa lui voleva e che quindi non avrei dovuto seguirlo in macchina, che non se ne fa niente di una come me, eccetera…ma poi, impietosito dalle mie lacrime, uscite nonostante tentassi in tutti i modi di trattenerle, smette di parlare, abbassa il sedile della macchina, si gira su un lato e mi lascia lì a guardalo, poi ad un certo punto mi dice: “vuoi rimanere lì a fissarmi tutta la notte o hai idea di sdraiarti e dormire un po’? Non vorrai tornare a casa in queste condizioni…” e così decido, non so nemmeno io il perché, di seguire il consiglio di questo ragazzo appena conosciuto, del quale non ricordavo nemmeno il nome e che fino a pochi secondi prima mi stava mettendo le mani addosso ed insultando, ma che alla fine si è rivelato più “gentile” di quanto sembrasse….

-E poi ti sei risvegliata al mattino e siete venuti da noi…esatto?

-Si, esattamente..

Rika pensa a quello che la sua amica le ha appena raccontato e non riesce a spiegarsi come una ragazza intelligente come Sanae abbia potuto essere così ingenua da non capire subito a casa andava incontro accettando di salire in macchina con quel ragazzo…

-Ma tu veramente pensavi che sareste andati a fare un innocuo giretto in macchina?

-Beh, a dire il vero…io credevo..insomma…ecco…

Sanae non riesce a parlare e arrossisce vistosamente, così Rika cerca di aiutarla

-Non devi vergognarti, qualsiasi cosa avessi pensato…io sto solo cercando di capire…

-La verità è che…si, avevo immaginato cosa volesse e pensavo di non aver problemi…dovevo assolutamente baciare qualcun altro per capire se quello che ho provato con Tsubasa è stata un’emozione forte o solo una normale sensazione data da un bacio qualsiasi!

-Cosa? Non ci sto capendo più nulla…Cosa c’entra adesso Tsubasa?

Sanae racconta così a Rika dell’incontro con Tsubasa al parco, del bacio e di come lei si senta confusa dopo quello che lui aveva fatto.

-E così hai pensato “quale migliore occasione di questa per provare un altro bacio?”

-Esatto, e poi quando lui ha cominciato ad allungare le mani ho capito che mi stavo mettendo in una situazione un po’ particolare e che forse, anzi sicuramente, non avrei potuto affrontarla, così mi sono fatta prendere dal panico ed ho iniziato ad urlare…

Sanae racconta tutto a Rika e mentre lo fa si sente un po’ più leggera, perché raccontare tutto la aiuta a vedere la situazione sotto un altro punto di vista e alla fine del racconto riesce finalmente a capire una cosa: ha passato veramente troppo tempo aspettando una cosa che non sarebbe mai arrivata, aspettando che Tsubasa si dichiarasse a lei e la rendesse felice, ma solo ora si rende conto che Tsubasa non potrà mai renderla felice, perché non è con uno come lui che lei potrà trovare il suo equilibrio, non è con uno come lui che lei potrà realizzarsi, lui necessita di qualcuno che gli stia sempre accanto senza grosse pretese, che sia felice solo di essere la sua compagna e sia accontenti di quello, e lei non è così, o almeno non più… poi pensa a Satomi, a come lui l’abbia colpita inizialmente, forse più per il fatto di ritrovarsi attratta da un ragazzo che non fosse Tsubasa che per alcune sue qualità, ma che comunque ha contribuito a farle aprire gli occhi..ed ancora Alex, ragazzo simpatico, estroverso, che le ha permesso di far uscire nuovamente quel lato del suo carattere che per troppo tempo aveva nascosto per tentare di piacere in tutti i modi al suo capitano, ed infine quel ragazzo senza nome che le ha permesso di capire finalmente cosa lei vuole veramente e come vuol vivere i prossimi anni…

-Sai una cosa Rika? Finalmente ho capito: il ragazzo dell’altra sera rimarrà sicuramente un ricordo che mi porterò dietro, Alex potrà probabilmente divenire un amico, Satomi purtroppo non credo lo sarà e Tsubasa forse un giorno tornerà ad essere un caro amico per me, tutti questi ragazzi mi hanno, ciascuno a modo loro e senza saperlo, fatto capire chi sono e cosa voglio..ma uno tra tutti rimarrà comunque il più importante e dolce tra i miei ricordi, colui che credevo avrei amato per sempre…Tsubasa. 

 

 

Ed eccoci alla fine di questa fanfic…un grazie a chi l’ha letta e recensita ed anche a chi è passato di qua senza recensire…spero non sia stata un completo disastro e mando un grosso salutone a tutti….

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