Camminiamo sulla scia che lascia la Luna sul mare

di JES3
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizia una nuova avventura ***
Capitolo 2: *** E pensare che quel sorriso credevo di averlo perso. ***
Capitolo 3: *** Gelosie ***
Capitolo 4: *** Stiamo soli insieme. ***
Capitolo 5: *** Un mondo parallelo ***
Capitolo 6: *** Dolori. ***



Capitolo 1
*** Inizia una nuova avventura ***


È già giorno, a svegliarmi solo gli urli di mia madre che rincorre il cane, chi sa cosa ha preso questa volta.. ''Che palle'' dico tra me e me strusciandomi gli occhi. Mi presento, il mio nome è Sofia, mio padre si chiama Gianni, mia Madre Samantha, mio fratello Tommaso e il mio cane Simba, come se a qualcuno ne potesse fregare qualcosa. Mi siedo sul letto e mi stiro per bene i muscoli, neanche il tempo di prendere fiato che mi arriva una cuscinata in faccia. ''Muoviti cogliona, dobbiamo andare!'' Dice mio fratello già vestito, lo detesto mi da su i nervi. È più grande di me di soli due anni eppure pensa di essere il padrone di casa, come se non lo sapesse che io non ci voglio andare in quello stramaledetto campeggio. Sono stata rimandata, tanto per cambiare e come punizione mio padre ha scelto di non mandarmi in vacanza con i miei amici, ma di spedirmi in quel cazzo di campeggio dove mio fratello va ogni anno con i suo stupidissimi amici. Qualcuno potrebbe anche pensare che infondo sono pur sempre al mare senza genitori e posso fare tutto ciò che voglio, ma mio padre non è certo stupido, sa benissimo che trovo gli amici di Tommaso troppo stupidi e deficienti e che non sopravviverei neanche un giorno da sola con quelli lì.
Usciamo di casa, ho portato solo un borsone, magari se porto meno roba anche il tempo si accorcia, ok questo ragionamento è stupido almeno quando mio fratello. Salgo in macchina, Tommy  non si leva quello stupido sorriso, che nervi! ''Puoi almeno smettere di sorridere, lo capisci che sei l'unico contento?'' ''Ci credo, dentro questa macchina ci siamo solo io, il mio sorriso e una ragazzina arrogante e inaccontentabile.'' Dice lui sorridendo ancora di più. ''Chiudi il becco coglione.'' Dico infine mettendomi le cuffie e girandomi verso il finestrino. Sarà l'estate più brutta della mia vita, e dire che fino a qualche anno fa sarei stata felicissima di andare in vacanza con mio fratello, il nostro rapporto è cambiato così tanto da quando è diventato maggiorenne, ma non saprei neanche dire il perché..
Dopo due ore infinite di macchina arriviamo, quest'ultima già si sta ricoprendo degli aghi di pino che scendono come grandine dagli alberi, parcheggiamo e ci dirigiamo verso la roulotte, un altro motivo per cui odio il campeggio? LA ROULOTTE. Che c'è di bello nello stare in una scatoletta con due finestrini e tanta muffa? Non facciamo neanche in tempo ad arrivare che subito compare un amico di Tommaso. ''Tommy! Finalmente fratello, come sono contento di vederti!'' Dice questo battendogli il bugno, stile rapper scaduto. Poi sposta lo sguardo su di me ''lei è la mitica sorellina di cui ci hai parlato?'' dice porgendomi la mano, io alzo gli occhi al cielo e sbuffando vado verso la ''porta'' di ingresso. ''Scusala non è molo socievole'' sento borbottare a mio fratello. ''Io farei anche amicizia con i muri, se solo i muri non fossero coglioni quando te, cretino!'' dico fra me e me. Appena entro nella roulotte mi viene da vomitare, c'è una puzza incredibile qui dentro, noto che già ci sono alcune valigie, una deve essere dell'idiota là fuori, ma ce ne sono altre, non mi dire che dovrò vivere con altri imbecilli!
Scuoto la testa, nella speranza di svegliarmi e ritrovarmi nel mio letto a casa, ma niente. Cerco qualcosa che assomigli al bagno e penso di averlo trovato, entro, alzo lo sguardo e rimango immobile, c'è un ragazzo a petto nudo con solo un asciugamano addosso che si sta facendo la barba. ''Ciao.'' Dice lui in modo piuttosto sconvolto. Non penso che sappia chi sia. ''Scusami, sono la sorella di Tommaso, esco immediatamente.'' Lui non dice niente, ma mentre chiudo la porta noto che mi stava ancora guardando, questa volta sorridendo però. Bene, diciamo che in bagno magari ci vado dopo, molto dopo, entro in quella che penso sia una specie di stanza, mi metto il costume e un pareo e prendendo gli occhiali da sole me ne esco senza dire niente a nessuno e dirigendomi verso la spiaggia. Arrivo in spiaggia, fortunatamente non c'è molta gente, distendo il mio telo e inizio a prendere il sole mentre ascolto la musica sul mio cellulare, passa una mezz'oretta, già mi sono rotta di stare qui, decido di mettermi pancia sotto e cado in un coma profondo.
Quando mi risveglio noto che ho dormito per fin troppo tempo, infatti adesso mi brucia ogni parte del corpo. ''Cazzo!'' Urlo facendo girare due vecchiettine che parlavano poco lontane da me. Sarà una lunga estate.. Una lunghissima estate. 

Torno alla roulotte che è già ora di pranzo, infatti sono tutti già a fare i salti mortali nel tentativo di sfamarsi. Mi guardo intorno, c'è il rapper scaduto, mio fratello, un tipo strano con i rasta e qualche pircing qua e là, una versione fatta male di Bob Marley direi, e c'è persino il ragazzo che si faceva la barba, devo ammettere che mi sembra quello più sano di tutti. ''Eccoti qua!'' dice Tommaso facendo un sorriso finto, poi abbassando di colpo la voce e facendomi un pizzicotto mi dice ''mi raccomando, questa volta limitati a presentarti!'' Decido di farlo contento, magari per premiarmi mi compra una caramella, visto che mi considera una bambina scocciatrice. ''Piacere, mi chiamo Sofia''. Dico senza aggiungere altro ''oh, finalmente hai parlato bella! Io mi chiamo Davide!'' dice il rapper facendo un cenno con l mano, Bob sorride e dice ''ciao mini Sandrelli, io sono Matteo''. Mini Sandrelli? Sandrelli è il mio cognome e ovviamente anche quello di mio fratello, no scusa, questo mi ha preso per la versione piccola e femminile di quel cretino? I nervi mi si infiammano sempre di più, ma non faccio in tempo a rispondere perché arriva il tizio senza barba che mi mette una mano sulla spalla e mi dice ''io e te per metà ci siamo già conosciuti, piacere il mio nome è Raffaele''. Faccio un sorriso sgraziato e mi dirigo dove stavano facendo da mangiare. Appena vedo ciò che stavano combinando mi metto le mani tra i capelli, questo non è definibile cibo! Ci sono dei mezzi hamburger bruciacchiati assieme a delle patatine rinsecchite. ''Siete più cretini di quanto pensassi'' Dico prendendo dei wrustel poco lontani dal piano cottura, inizio a cuocerli e dopo qualche minuto sono già pronti, li metto in mezzo a due fette di pane, prendo il ketchup e la maionese e sbatto tutto sul tavolo in modo brusco. Tutti mi guardano con un mix di stupore e divertimento, non spreco nemmeno fiato a dirgli che l'ho fatto solo perché stavo morendo di fame e non volevo morire mangiando ciò che stavano ''cucinando'' loro. Prendo il mio panino e mi allontano, vado non troppo lontano dalla roulotte su un piccolo rialzo che crea una specie di strapiombo, poco dopo arriva Raffaele che si siede accanto a me, ''sei stata la nostra salvezza, questo panino è davvero buono'' dice, ma senza ricevere alcuna risposta ''hai ragione, siamo dei cretini'' dice accennando una risata, mi sembrava l'unico sano, ma se pensa di attaccare botte in questo modo tanto furbo non è. ''Per favore, voi siete più che cretini, io non c'entro niente con voi, voglio andarmene!'' Dico di colpo, non so neanche io il perché gliel'abbia detto, forse perché me lo sono tenuta dentro fin troppo. Lui sorride e poi mi dice ''andiamo, non vedere tutto nero così! Prendila come un'avventura! Dai,questo è l'inizio di una lunga avventura!'' 

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Capitolo 2
*** E pensare che quel sorriso credevo di averlo perso. ***


Nel pomeriggio Raffaele mi supplica in ginocchio di andare in spiaggia con lui e gli altri, è davvero un tipo strano, non avrei mai creduto che si sarebbe LETTERALMENTE messo in ginocchio a supplicarmi!
Camminiamo tutti insieme, inizialmente il rapper scaduto non mi da un attimo di pace, continua a parlarmi dell'emozionanti bravate che ha fatto a scuola, ma ormai non lo sto nemmeno ascoltando, guardo i miei piedi e i movimenti che fanno per camminare, persino questo è più divertente dell'estate che sto per passare. ''Davi, andiamo lascia in pace la donna di casa, vai a tirare qualche pacca a Tommy!'' dice di colpo Raffaele, poi continua ''non mi ringrazi?'' ammiccando un sorriso, ''no, ora come ora, dovreste essere tutti voi a ringraziarmi per la grande pazienza che sto avendo con voi'' dico aumentando il passo. ''Smettila! Possibile che tu non sappia far altro che lamentarti? È vero per te questo è un incubo, ma sarà sempre peggio se non ti accorgi che ormai la tua realtà è questa! Magari, se ogni tanto sorridessi, le cose potrebbero migliorare!'' dice con un tono che non credevo neanche potesse concepire, smetto di camminare e mi lascio superare, senza neanche essere degnata di uno sguardo.. Le sue parole mi hanno fatto uno strano effetto, mi hanno tagliata a metà come in un gioco di prestigio, solo che il mago in questo caso ha sbagliato e mi ha tagliata per davvero. No. Non è possibile, lui è solo uno stupido che apre la bocca ed emette dei suoni a vanvera, le sue parole non possono essere state così distruttive nei miei confronti, anche perché lui non è assolutamente nessuno ai miei occhi!
Arriviamo in spiaggia, tutti distendiamo i nostri teli per terra, dopo noto che tutti e quattro si guardano negli occhi, si tolgono in fretta e furia la maglietta e corrono dentro l'acqua senza pensarci due volte. Stupidi uomini, quando sono al mare è come se gli crescessero le branchie! Mi affretto a cercare di piantare l'ombrellone che quel cretino di Bob Marley ha buttato da una parte e una volta che ci sono riuscita mi ci distendo sotto, mi brucia ancora tutto dalla scottatura che ho preso questa mattina. Dopo poco che ho chiuso gli occhi sento che qualcosa sta gocciolando sopra di me, onestamente prima di aprire gli occhi spero che non sia un cane bavoso, li apro e vedo Raffaele che mi sorride in modo strano, mi prende un braccio mi tira su e mi agguanta il ventre cercando di alzarmi, ''che cazzo fai?'' urlo sconcertata ''non ti vorrai mica perdere il divertimento,mi auguro!'' così dicendo inizia a correre verso il bagnasciuga con me che cerco di aggrapparmi il più possibile alla sua schiena scivolosa per non cadere e rompermi tutti i denti. Arrivati in mare il suo passo inizia a rallentare per via della pressione, così mi scaraventa nell'acqua gelata e tutti iniziano a ridere, specialmente Tommy che mi salta subito addosso facendomi persino bere! Ditemi che è uno scherzo. ''Tu stai male! Non sai niente di me! Potrei anche essere stata acquafobica così ora sarei già morta d'infarto!'' dico a quel cafone di Raffaele prendendo aria, lui inizia a ridere di gusto e dopo si dirige nuovamente verso di me abbracciandomi, ma chi gliel'ha data tutta questa confidenza? E lui tre minuti fa non mi ha praticamente sgridata come farebbe un genitore? ''Ma tu non ti sei arrabbiato con me?'' gli chiedo con un filo di voce, non so dov'è finita tutta la voce che avevo, ma giuro che in quell'abbraccio le parole mi uscivano flebili e deboli. ''Scemotta, io non mi arrabbio mai con nessuno, anzi con nessuna!'' Scemotta? Ho paura che soffra di una doppia identità, ritiro ogni cosa, questo è strano almeno quanto lo sono mio fratello e i suoi amici. ''Sai nuotare?'' mi chiede ''se non lo sapessi fare adesso tu saresti in galera per omicidio!'' rispondo secca, lui ride e poi mi invita a seguirlo, nuotiamo per un bel pezzo di mare, ormai gli altri scemi e tutte le persone in spiaggia appaiono come delle formichine e io sono davvero distrutta! ''Quindi?'' chiedo confusa, senza dire niente mi prende la mano e mi spinge giù con lui, una volta sotto apro gli occhi e vedo uno spettacolo unico, ci sono dei piccoli scogli e sopra è pieno di piccoli pesciolini e qualche piccola stella marina, mi sembra di vivere in una di quelle foto che fanno i sub professionisti nelle acque più belle del mondo. Riemergiamo e ansimando dico ''è incredibile, non credevo che un posto tanto brutto fuori potesse essere così bello dentro!'' ''è proprio come il tuo sorriso in questo momento, nella tua bocca è inesistente, ma nei tuoi occhi è meraviglioso'' dice guardandomi fisso negli occhi, classicamente se qualcuno mi avesse detto questa frase mi sarei girata a vomitare, ma questa volta è diverso, la pancia  ha iniziato a farmi provare qualcosa di strano e gli angoli della mia bocca si muovono verso l'alto, fino ad arrivare a sorridere, ma un sorriso di quelli sinceri, di quelli terribilmente spontanei e pensare che quel sorriso credevo di averlo perso. 

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Capitolo 3
*** Gelosie ***


È sera finalmente, abbiamo pensato di andare in centro, magari lì conoscerò qualcuno di interessante. La sera però ha anche aspetti negativi, infatti questo è il momento in cui spunta fuori gente nuova, ovvero ti unisci a qualche gruppetto con cui bere, fumare qualche canna e farti due risate, ma poi il giorno dopo ognuno nel proprio pezzo di spiaggia. Ho paura di sapere che gente frequenta mio fratello la sera!
Siamo arrivati in centro e vedo una specie di mandria venirci incontro, tra cui 3 ragazze, di quelle che stanno sempre in gruppo in caso dovessero controllare se si sono macchiate per le mestruazioni oppure che si aiutano a vicenda a truccarsi. Quando sono difronte a noi solo una di loro si accorge della mia presenza, è incredibilmente magra, non voglio sapere quanta roba ha dovuto vomitare per essere così, mi squadra da capo a piedi con un sopracciglio alzato, sembra quasi disgustata, sto per tirargli un pugno! ''Lei è Sofia! La sorella di Tommaso'' dice Raffaele come se avesse capito tutto. ''oh..'' dice voltandosi dall'altra parte. Ne ho conosciute di persone che mi danno su i nervi, ma lei sta diventando una combinazione con tutte loro, non si è neanche ripresentata! ''Scusatemi ma io me ne vado, mi rifiuto di stare con una del genere'' ''Tamara è un po' egocentrica è vero, però ti giuro che delle volte può risultare simpatica'' Lo guardo come per dire che se una come lei può essere simpatica io allora potrei fare il comico. Mi dirigo verso la spiaggia, fregandomene di quello che ha detto Raffaele, ma lui inizia a seguirmi, guardandosi dietro ogni tanto fino ad incrociare lo sguardo di mio fratello che lo guarda in modo piuttosto strano. ''Va bene non li conosci, ti concedo che tu non voglia stare con loro, specialmente con Tamara, quindi accetta di stare almeno con me!'' dice porgendomi il braccio ''ma io non conosco neanche te'' ribatto scostandoglielo, lui come se non avesse sentito mi mette una mano sul collo e inizia a spingermi in avanti guidandomi come se fossi un cavallo. Io sbuffo, fino a quando non arriviamo in una gelateria enorme, ''io amo il gelato'' grida tutti di un fiato ''ma cosa urli idiota? Si sono girati tutti!'' dico dandogli una pacca sul collo, lui come suo solito inizia a ridere e poi mi dice di entrare dentro il locale. C'è ogni variante di gelato ed è pieno di gente, questo posto mi inizia a piacere! Poi alzo lo sguardo verso Raffaele e noto che mi stava guardando sorridendo, forse ha notato di come sono rimasta stupita, ripensandoci non credo sia il gelato a farmi piacere questo posto, ma lui. ''Che cazzo dico?'' sbotto di colpo rendendomi conto troppo tardi di averlo detto ad alta voce, Raffa si gira subito verso di me e mi guardo stranito ''scusa parlavo del gusto da scegliere, stavo pensando di prendere il pistacchio ma.. che cazzo dico? A me non piace il pistacchio!'' dico ammiccando una risata evidentemente falsissima e totalmente nel panico ''lo vedi che sei strana anche te come tutti noi!'' mi dice mentre si prepara a dire che gusti vuole alla commessa. Ottima figuraccia mi ha persino detto che sono al loro livello, ottimo non c'è che dire. Prendiamo il gelato e andiamo in riva al mare. ''Non è bellissima la luna che riflette sul mare?'' dice alzando lo sguardo, io faccio lo stesso e ribatto ''devo ammetterlo ma hai ragione, è uno spettacolo'' ''sai delle volte mi viene voglia di camminare sulla scia che produce sul mare'', mi volto verso di lui e inizio a ridere, non sembra fargli troppo piacere il mio comportamento inizialmente, dopo però si volta verso di me, ''non offendere le mie fantasie stronza!'' dice sorridendo ''stronza? Ma come ti permetti!'' rispondo tirandogli uno schiaffo abbastanza forte sulla gamba, il mio gesto ci porta ad avvicinarci radicalmente l'uno all'atra, i nostri occhi si incontrano, sembrano quasi parlarsi e le nostre bocche si avvicinano come una calamita. ''Ferma'' mi dice spostandomi, quel gesto mi fa rimanere a bocca aperta, perché mi ha respinta? Non sarò femminile come quella Tamara, ma sono comunque una ragazza che ci rimane male dopo una cosa del genere. Il mio orgoglio non mi permette di dire niente e mi limito ad abbassare la testa, ''scusa, ma non posso farlo, non voglio perdere l'amicizia di Tommy'' al sentire di quelle parole il mio cervello esplode ''Tommy? Cosa diavolo c'entra?'' ''È geloso di te, non vuole che un amico stretto come me si avvicini troppo te'' Mio fratello sarebbe geloso di me? Ma che scusa è mai questa? ''Risparmiati queste stupidaggini, cosa vuoi che gli importi a quello lì di me!'' ''Stai scherzando? Tutte le estati che non c'eri non faceva altro che nominarti e dire quanto era preoccupato che tu fossi in vacanza da sola con quei drogati dei tuoi amici!'' Fisso Raffaele mentre mi dice quelle cose incredula, è da tempo ormai che io e Tommaso non facciamo altro che litigare, ci punzecchiamo a vicenda e non si è mai preoccupato di me, non è possibile che tutto di un colpo salti fuori che lui è gelosissimo  e per di più parla sempre di me! ''I miei amici non sono drogati'' è l'unica cosa che riesco a dire, mi alzo e mi dirigo verso la roulotte, continuando a pensare a ciò che avevo sentito, Raffa inizia a chiedermi dove stavo andando, ma non gli rispondo.. Davvero ho mandato a fanculo mio fratello senza mai pensare a ciò che lui faceva per me? 

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Capitolo 4
*** Stiamo soli insieme. ***


Nel mio camminare mi accorgo di essermi allontanata molto dalla spiaggia, non so nemmeno io dove sono, so solo che non riesco a smettere di pensare e a concentrarmi su dove sto andando. ''Chéri posso darle una mano?'' Mi chiede un tipo di colpo che mi fa saltare dallo spavento, lo osservo bene, è un ragazzo molto carino vestito in modo sofisticato, lo definirei eccentrico. ''No guarda non c'è bisogno'' rispondo massaggiandomi la tempia, lui mi guarda storto ''non avrai mica preso una pasticca?'' mi chiede. ''Ma tu si che ne hai prese di pasticche per farti uscire una cosa del genere ciccio!'' dico indignata, stavo solo camminando da sola un po' confusa, non stavo cavalcando una panchina fingendo che fosse un unicorno rosa, che gli ha fatto pensare che io mi sia drogata?! Lui sorride e poi fa una specie di inchino con la testa ''chiedo scusa, sono stato maleducato'', lo fisso storta, non riesco a capirlo bene, cioè sembra uscito dal mondo delle favole. 

''Ma scusa, tu da dove sei saltato fuori?'' gli chiedo con molta tranquillità, lui sorride di nuovo ''devi avere un bel caratterino tu!'', ''si me l'hanno detto in 3 o 4 mila, ma rispondi alla mia domanda'' insisto. ''Ero seduto su quel muretto che fumavo in pace e da solo e poi ti ho vista, avevi lo sguardo perso nel vuoto e mi sono preoccupato che stessi male'' ''ah, sei uno di quelli che si preoccupa per la gente quindi'' dico continuando ad osservare il suo abbigliamento ''diciamo di si.. Comunque piacere mi chiamo Bog'' al sentire il suo nome mi scappa una risata che non riesco a trattenere, lui muove la testa in disaccordo ma mantenendo il sorriso sulla faccia, ''scusa, non ti offendere ma, già quando ti ho visto mi sembravi ''particolare'', figurati ora che mi hai detto il tuo nome, comunque non che sia un male, cioè ti si abbina bene!'' Ti si abbina bene? Ma cosa sto dicendo? Oddio forse era meglio se gli dicevo che avevo preso davvero una pasticca, magari mi avrebbe capita e avrei evitato una bella figura di merda. ''Se anche il tuo nome si abbina bene a te, scommetto che ti chiami Rosa'' dice lui interrompendo i miei pensieri ''Rosa? E perché?'' chiedo perplessa,  ''Perché sei bella come una rosa, ma si sa non esiste rosa senza spine e tu sei molto spinosa!'' Penso che spinosa sia un modo elegante per dire stronza, ma mi piace il paragone che ha fatto. ''Mmm.. In effetti potresti avere ragione, ma mi chiamo Sofia'' ''Molto bello anche questo nome, visto che prima di incontrarci volevamo stare soli, ti va di stare soli insieme?'' Tutto ciò che dice è complesso e intrigato, ma sembra un tipo interessante, per cui accetto e ci sediamo sul il muretto dove vi era lui prima, mi offre una sigaretta e iniziamo a parlare del perché entrambi volessimo stare soli, mi ha detto che era qui perché si era stancato di stare con i suoi amici che facevano sempre le stesse cose e anche la sua ragazza gli teneva troppo il fiato sul collo, così ha voluto staccare la spina. 

''Strano però, hai la ragazza e chiedi a una sconosciuta di sedersi con te'' chiedo un po' timorosa di ciò che può rispondermi, lui non dice niente si volta e mi guarda in faccia, poi mette una mano sul mio collo e inizia ad avvicinarsi al mio viso, fino a raggiungere le labbra dove si ferma, sento il suo respiro su di esse, struscia il naso delicatamente contro il mio e io non riesco a resistere, cautamente mi avvicino fino a poggiare le mie labbra su le sue e da lì è lui a fare il resto, mi stringe a sé e aumenta sempre di più la forza del suo bacio, poi si allontana per raggiunge il mio orecchio e sussurrarmi ''e questo ti sembra strano?'' Non capisco, non capisco il perché l'abbia fatto, cosa voglia da me, in verità non capisco proprio questo ragazzo, ma poco mi importa, non rispondo a ciò che mi ha chiesto e approfitto della posizione per dargli dei baci flebili sul collo, fino a raggiungere lo scollo della maglietta, successivamente con le dita mi solleva la faccia e riprende a baciarmi. Ora mi sembra uscito da una favola più di prima, però mi sembra di farne parte anche io adesso, sono felice, perché mi ha fatto scordate tutto.

 

''Sofia! Sofia!'' è da 5 minuti che sento questa voce ripetere il mio nome e per di più continua a dondolarmi, inizio a pensare che non sia un sogno, ma qualcuno che mi vuole svegliare. Mugolo qualcosa e lentamente apro gli occhi, mi ritrovo Tommaso davanti a me con una faccia incazzata, ''adesso mi dici esattamente dove sei stata! Sei tornata a casa tardissimo e Raffaele mi ha detto che te ne sei andata di colpo senza farti più vedere! Ma sei cretina o cosa?'' Con molta tranquillità mi alzo dal letto e mi struscio gli occhi, ''magari a stare con voi mi sono rincretinita anche io'' Tommaso al sentire quelle parole mi tira uno schiaffo leggero in testa, ma la sua faccia questa volta sembra davvero delusa, non riesco proprio a capire che gli prende a tutti! Specialmente a lui, quando siamo a casa mi vede tornare anche alle 5 del mattino il Sabato sera, o almeno quei pochi sabati che torno a casa, e adesso si preoccupa se me ne sono andata a fare una passeggiata? Basta. Me ne frego. Mi dirigo in bagno dove mi sciacquo la faccia e inizio a fissarmi allo specchio, ripenso a quello che è successo ieri sera, Bog ha voluto il mio numero dicendomi che si sarebbe fatto sentire presto, sinceramente non mi importa che sia fidanzato, non ho la minima idea di chi sia la sua ragazza, perciò se è cornuta sono fatti suoi, ma vorrei sapere perché tutto questo è successo e se davvero si farà risentire. ''Sofia.. Dobbiamo parlare'' la voce di Raffaele arriva alle mie orecchie come una campana, cazzo, voglio solo prenderlo a pugni, chi se ne frega di parlarci. ''Ascolta Raffa, ieri ci siamo mangiati un gelato e abbiamo osservato il mare, basta. Non voglio saperne di mio fratello, di quello che stavamo per fare e tutto il resto, per me torni a essere il solito, stupido, amico di Tommy, perciò ciao.'' Così dicendo mi dirigo verso l'esterno del bagno, ma lui mi prende per un polso e mi riporta dentro, così facendo chiude la porta a chiavi, poggia la sua fronte sulla mia e mi attacca al muro. Sono sempre più convinta che questo qui ha una doppia personalità, la checca che ieri non è riuscito a baciarmi ora mi attacca al muro?

''Ma che cazzo fai?'' gli chiedo con un filo di voce, lui poggia il dito sulla mia bocca dicendo ''ti voglio, dovessi fare a pugni con tuo fratello, io ti avrò'' inizia così a baciarmi in modo molto passionale, tutto il contrario di ciò che ho vissuto ieri. Mi prende in braccio e mi poggia sul lavandino, inizia a baciarmi dappertutto, partendo dal collo fino ad andare sempre più giù, mi toglie la maglietta e il reggiseno, senza mai staccare le sue labbra dalle mie. Di colpo qualcuno inizia a bussare in modo violento ''chiunque ci sia là dentro si muova che è molto, ma molto urgente!!!'' Grida Davide cercando di aprire la porta. Entrambi ci scostiamo l'uno da l'altra, io mi rivesto e usciamo entrambi, il finto rapper ci osserva stranito, io lo uccido con lo sguardo e lui corre in bagno senza fiatare. 

Non ci capisco davvero più niente, prima conosco un ragazzo, fidanzato ma che comunque mi bacia come se fosse la cosa più naturale del mondo, poi spunta questo che prima si tira indietro per paura di mio fratello e ora di punto in bianco salta addosso, credo che quest'estate stia prendendo una piega interessante. 

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Capitolo 5
*** Un mondo parallelo ***


È pomeriggio e non ho ancora avuto modo di parlare con Raffaele di quello che è successo, o almeno di quello che stava per succedere, ma se devo essere sincera sono anche io che sto cercando di evitarlo stando il più possibile attaccata a mio fratello, tant'è che è già la quinta volta che mi chiede come mai non lo lasci in pace, la verità è che non sono ancora pronta psicologicamente per sentire le ragioni che aveva per fare ciò che ha fatto. 
Sento il mio cellulare vibrare nella tasca dei miei pantaloncini, lo prendo e vedo un messaggio da un numero che non ho salvato in rubrica: ''sono l'impiccione di ieri sera, penso che anche questa sera avrò bisogno di starmene da solo su quel muretto, se hai di nuovo voglia di stare sola con me, sai dove sono.'' 
Continuo a guardare lo schermo del telefono e a leggere parola per parola ciò che c'è scritto, dopo qualche minuto decido di non rispondere, infondo non c'è bisogno che io confermi niente, lui mi ha semplicemente detto che stasera sarà lì. 
''Stasera andiamo in discoteca, devo sapere subito se ci sei così ti faccio mettere in lista, ok?'' dice Tommaso interrompendo i miei pensieri, io lo guardo come se mi fossi svegliata in una gabbia pieni di tigri. Cazzo, questo è un ultimatum che mi lancia il destino, come dirmi ''Sofia, scegli ora, o vai da Bog o lo lasci da solo nella sua solitudine.'' Beh detta così sembra che la cosa più giusta da fare sia andare da lui.. Ma si, infondo che ci faccio in discoteca con questi qui? Detta sinceramente avrei anche molta paura a vederli ballare, sono scoordinati anche nel camminare figuriamoci a muovere i fianchi. 
''No guarda, non mi sento tanto bene penso che per stasera me ne starò a casa'' dico toccandomi la pancia, mio fratello mi guarda stranito ma anche un po' preoccupato, però non dice niente, sa bene che se mi avesse fatto troppe domande avrei iniziato ad aggredirlo, detesto chi mi fa troppe domande. 

Sono quasi le 10 e mezza, e i 4 stupidi si sono spruzzati tanto di quella colonia da stendere tutti i piccioni di piazza del duomo a Milano. Sono tutti andati verso la macchina carichissimi per andare, tutti tranne Raffaele che lontano da occhi indiscreti mi si avvicina. ''Vuoi che rimanga a farti compagnia?'' mi chiede con molta tranquillità ''no, lascia stare, non ti preoccupare sto meglio da sola'' gli dico cercando di evitare in ogni modo i suoi occhi. Mi innervosisce. Tanto. Tantissimo. Sapete perché? Perché io ho bisognio di capirle le persone che mi stanno accanto, di avere la sicurezza di conoscerle e di  poterle prevedere, lui è fin troppo imprevedibile e incomprensibile per me e questo mi fa rabbia, il perché però questa volta non lo saprei dire.. 
Cerco di pensare meno possibile a Raffa mentre percorro la stessa strada che feci ieri per arrivare nel punto dove ho conosciuto Bog. Una volta arrivata lo vedo di schiena sullo stesso muretto, mi avvicino silenziosamente e sempre nello stesso modo mi siedo affianco a lui. Quest'ultimo si volta mi guarda e non dice niente, poi torna nuovamente a guardare difronte a se. 
Di norma avrei già iniziato a parlare e a dire quanto sia inspiegabile ciò che sta fissando, o a lamentarmi del fatto che mi avesse detto di venire qui e nemmeno si degna di dirmi un semplice ''ciao'', ma questa volta no, non vengono parole, cioè di parole nella mia testa ne ho un sacco, ma nessuna che abbia veramente voglia di venire fuori, questo silenzio è così ricco di cose che non trovo il bisogno di far uscire me stessa, o per lo meno non la parte di me che distrugge sempre tutto, ma come fa? Come fa questo ragazzo a cambiarmi nel solo starmi accanto? Ma soprattuto, come fa a farmi anche solo pensare che lui sia riuscito a cambiarmi nelle poche ore che siamo stati insieme? 
Chi sei? Perché mi hai chiesto di venire qui? Perché mi hai baciata? Perché non parli adesso? Vorrei fargli tante di quelle domande che non basterebbe un giorno per dirgliele, eppure siamo ancora zitti, nessuno ha ancora fiatato. 
''Sei bella'' mi dice di colpo senza mai distogliere lo sguardo dal paesaggio che gli si presenta davanti, ''sei strano'' controbatto io spontaneamente. Lui sorride e io faccio altrettanto, ha un sorriso splendido e degli occhi che si illuminano, avrei anche io potuto dirgli che è bello, ma la prima cosa che si nota di lui senza dubbio è che è strano, ma questa sua stranezza mi prende come mai nessuno aveva fatto. 
Il silenzio ormai si è spezzato e abbiamo iniziato a parlare, parliamo di tutto, tutto tranne della sua ragazza e del perché mi abbia baciata, sembra quasi che non sia mai successo. Il nostro parlare si interrompe quando il mio telefono squilla, lo prendo e leggo un messaggio di Raffaele: ''dove sei?''  .Vi è scritto così, manca qualche minuto a mezzanotte non è possibile che siano già tornati, metto il telefono in tasca facendo finta di non aver visto niente, è meglio così. Alzo lo sguardo e noto che Bog mi stava fissando, ''che c'è?'' gli chiedo ammiccando un sorriso imbarazzato, era da quanto avevo 12 anni che non mi imbarazzavo difronte a un ragazzo, mi sembra di vivere in un mondo totalmente parallelo con questo qui! 
Mi posa una ciocca di capelli dietro l'orecchio e delicatamente mi si avvicina, con mia grande sofferenza lo allontano. 
''Non voglio che tu mi baci un' altra volta per poi far finta che non sia successo niente''  lui non mi toglie gli occhi di dosso e sinceramente mi sta anche mettendo in soggezione. ''Ieri tra noi c'è stato un bacio, perché dovrei far finta che non sia successo? Quel bacio non si toglie dal mio cuore, se vuoi, ce ne saranno altri e ognuno di quelli rimarrà dentro di me, il fatto che non ne abbiamo parlato non implica che io non gli abbia dato importanza, anzi, era così naturalmente che non aveva bisogno di parole per descriverlo'' 
Penso che dopo la parola cuore io non abbia più ascoltato niente del suo discorso, tolgo la mano che avevo sul suo petto per mettergliela intorno al collo e prendere a baciarlo, lui mi prende per la vita e mi stringe con forza. Voglio rimanere in questo mondo parallelo che sembra un sogno, non voglio tornare nel mondo normale. 

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Capitolo 6
*** Dolori. ***


Dal mio piccolo sogno mi sono dovuta risvegliare presto, infatti sono quasi le 2 di notte e se non me ne torno nella grotta prima che gli scimmioni tornino rischio di essere letteralmente presa a schiaffi da mio fratello, percorro di nuovo la strada che ho fatto per venire da Bog, ma questa volta al mio fianco c'è lui, alla fine abbiamo ripreso a parlare un po' di tutto, inizia davvero a piacermi passare del tempo con lui. 
Arriviamo davanti alla roulotte. ''Allora io vado..'' dico, non capisco davvero che mi sta succedendo, non è da me essere così imbarazzata con una persona! Lui mi sorride e mi lascia un leggero bacio sulla guancia, così facendo si allontana e sparisce nel buio. 
Mi stendo sul letto, ma il sonno è completamente andato a farsi fottere, perciò mi rigiro mentre penso a tutta questa storia, poi sento dei rumori, guardo l'orologio e vedo che sono quasi le 4, finalmente sono ritornati! A giudicare dai rumori sono piuttosto sbronzi. Idioti. Vedo qualcuno avvicinarsi al mio letto, fingo di dormire, considerando che so benissimo chi è. ''Sofia..'', la sua voce mi rintrona come una cassa enorme al massimo volume nell'orecchio. ''Raffaele per favore, sto dormendo non rompere.'' Dico con tutta l'acidità che ho in corpo, adesso si che mi riconosco! ''Scusa, ma c'è una ragazza qua fuori che ti cerca'', al sentire quelle parole spalanco gli occhi, una ragazza mi sta cercando? Ma qui non conosco nessuno com'è possibile? Mi alzo velocemente e mi dirigo verso la porta, quando arrivo mi viene spontaneo indietreggiare, difronte a me mi ritrovo Tamara, la diva che mi hanno ''presentato'' qualche giorno fa mio fratello e gli altri, questa qui mi starebbe cercando? 
''Posso fare qualcosa per te?'' dico in tono un po' incerto, senza nemmeno lasciarmi il tempo di finire mi tira uno schiaffo. Ecco un altro dei miei tanti difetti è che se mi tocchi puoi star certa che è l'ultima volta che lo fai. ''Il perché l'hai fatto te lo chiedo dopo se riuscirai sempre a muovere la bocca per parlare, troia!'' Dico gridando e accompagnando le parole a un sonoro pugno che la fa quasi cadere, di corsa arriva Tommaso che mi prende per i fianchi sollevandomi e allontanandomi da lei, '' ma che fai?!'' mi chiede lui sconvolto, '' chiedilo all'oca della tua amica!'' grido divincolandomi. Poi di colpo sento lei che mi urla ''smettila di fare l'innocente, sei solo una zoccola in grado di rubare i fidanzati degli altri!'' Possibile che sia lei la ragazza di Bog? Mio Dio uno come Bog come fa a stare con un tipo del genere? Ma ultimamente l'unico ragazzo fidanzato con cui sono stata è lui quindi.. 
Tutti ci guardano sconvolti, in verità Bob e il finto rapper si guardando ammiccando, forse si immaginano una battaglia nel fango tra me e lei, mentre Raffaele mi fissa, è palese che si sta facendo molte domande, ma lo sguardo che mi fa più male è quello di mio fratello, mi guarda deluso, di nuovo. Starà pensando chi sa cosa di me. ''Tommy ti giuro, è una lunga storia, giuro che non ho fatto niente di male!''. ''Smettila Sofia. Non pensavo che potessi cadere così in basso.'' Dicendo così se ne va nella sua stanza senza aggiungere altro. 
Adesso mi viene solo da chiederrmi, come ha fatto a saperlo?
Potrò sembrare ipocrita, ma io cosa c'entro in tutto questo? Perché quell'oca lo schiaffo non l'ha tirato al suo ragazzo? Ok io sapevo che lui era fidanzato, ma la sua ragazza non avevo la minima idea di chi fosse e anche se l'avessi saputo, considerando chi è, non mi sarebbe importato perché per quanto mi riguarda non è una mancanza di rispetto nei confronti di nessuno, io mi sono vissuta il momento, perché così mi sentivo di fare, potrò apparire una poco di buono, una stupida, quello che volete, ma non mi importa, perché sono contenta di aver vissuto quelle bellissime emozioni. 
Mi si avvicina Raffaele, ''ti fa male?'' Mi chiede riferendosi alla mia guancia che è rimasta un po' rossa. ''Se ora inizi a fare la vittima sentirai quanto fa male.'' Gli rispondo guadando sempre avanti. Lui sospira e si siede di fianco a me, adesso siamo in due seduti per terra a fissare il muro, un po' come quando la maestra ci metteva in punizione. 

''Provi qualcosa per lui?'' 

''Perché me lo chiedi?'' 

''Perché se mi rispondi di si smetto di mettere in rischio l'amicizia con tuo fratello'' 

''Ti arrendi quindi.''

''No, sei tu che mi butti fuori dai giochi.'' Chiamarlo gioco rende tutto una banalità, ma quando si parla di sentimenti niente è banale, non so cosa provo per Bog, lo conosco da così poco tempo che è ridicolo definirlo qualcosa, ma non voglio nemmeno che Raffaele si arrenda, quanto sono egocentrica, voglio mettere due piedi in una scarpa e in più voglio essere corteggiata senza che io debba per forza fare qualcosa. Non otterrò mai niente così, perderò tutto, come sempre, non c'è stata mai una volta che sia riuscita a guadagnarmi una storia vera e propria, ero sempre pronta a rovinare tutto. 

''Vorrei vomitare tutto il mio orgoglio, sarebbe tutto più semplice, questo maledetto rovina sempre ogni cosa.'' 

''Il tuo orgoglio ti sta facendo evitare la mia domanda infatti'' 

''Tu cosa provi per me?'' Sto rigirando la frittata, ennesima testimonianza che sono un'idiota, offendo tanto quei tizi che ho in roulotte, ma alla fine mi sa proprio che sono più furbi di me. 

''Qualcosa che mi spinge a buttare via anni di amicizia con il mio migliore amico.'' 

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