If I Were A Boy

di giove82
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Compagne di stanza ***
Capitolo 3: *** In trappola ***
Capitolo 4: *** Quello che non ti ho mai detto ***
Capitolo 5: *** Quattro chiacchiere ***
Capitolo 6: *** Cambiamenti ***
Capitolo 7: *** La mia unica certezza ***
Capitolo 8: *** L'amore conta ***
Capitolo 9: *** Sotto le stelle ***
Capitolo 10: *** Bere birra con gli amici ***
Capitolo 11: *** Abbiamo ancora questa notte ***
Capitolo 12: *** I ragazzi non piangono ***
Capitolo 13: *** La scelta migliore ***
Capitolo 14: *** Passo dopo passo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


//http://www.youtube.com/watch?v=AWpsOqh8q0M\\

Apro gli occhi e mi ritrovo nella nostra stanza al buio, l'unica luce è quella che passa fievole attraverso le fessure della tapparella abbassata 
 
Brittany continua a dormire con la testa poggiata sul mio petto; sento il suo respiro caldo che si infrange contro la mia pelle e i capelli biondi mi fanno il solletico sul collo 
 
Gli sposto una ciocca dal viso e vedo che ha un sorriso beato e la pelle lucida per via di un sottile strato di sudore 
 
Respiro profondamente, incantata da tutta questa bellezza, chiedendomi cosa avrò fatto mai nella mia breve vita per meritarmi una creatura come lei
 
Sento Brittany che mugugna qualcosa nel sonno e piano piano apre i suoi bellissimi occhi azzurri; si stringe di più a me e il mio cure sembra essere impazzito perché comincia a battere in maniera incontrollata 
 
Le do un bacio fra i capelli mentre respiro il suo profumo che mi manda in estasi; le alza la testa e mi guarda 
 
"buongiorno piccola" le sussurro mentre continuo ad accarezzarle i capelli; non mi stancherei mai di farlo, sono così morbidi anche se tutti arruffati e ancora un po’ madidi di sudore 
 
"hey" mi risponde mentre si strofina un' occhio con la mano destra "che ore sono?" 
 
Io guardo il display illuminato dell'orologio posto sul suo comodino "sono le 17:28" dico mentre lei mi lascia un bacio a fior di labbra per poi rimettersi comoda sopra di me e richiudere gli occhi; sento il suo petto che si alza e si abbassa in alternanza con il mio e mi sorprendo nel constatare che siamo compatibili anche per le più piccole cose
 
"dai su alzati, hai dormito tutto il pomeriggio" 
 
Lei  fa passare un braccio intorno al mio collo e mi stringe a se ignorando le mie parole 
 
Cerco in tutti i modi di divincolarmi dalla presa e, anche se controvoglia, riesco a scendere dal suo letto 
 
Lei fa un verso contrariato e mette su un broncio adorabile; fa sempre così quando non faccio quello che vuole 
 
Mi stiracchio un po' per poi avvicinarmi alla finestra e tirare su la tapparella per fare entrare la calda luce primaverile; i raggi del sole entrano nella nostra camera e colpiscono Brittany in pieno volto che, con un grugnito, affonda la faccia nel cuscino 
 
"dai Britt alzati dobbiamo studiare" mi metto seduta sul letto accanto a lei e le accarezzo la schiena 
 
"non voglio studiare" dice prima di fare un profondo sbaglio e continuare " voglio dormire con te"
 
A quelle parole mi sciolgo come un ghiacciolo al sole; mi chino su di lei per baciarle la base del collo e lei di scatto si gira verso di me, mi tira per un braccio, facendomi cadere sul letto, e mi sale sopra 
 
Mi guarda negli occhi e vedo le sue pupille dilatarsi mentre si mette a cavalcioni sopra il mio bacino 
 
Sorride e per un attimo dimentico tutto: dimentico il fatto che dobbiamo studiare per gli imminenti esami, dimentico che da un momento all'altro potrebbe tornare Rachel, ma soprattutto dimentico di aver fatto l'amore con lei meno di un’ora fa perché sarei pronta a ricominciare subito
 
"se fossi un maschio sarei a stare sopra" borbotto facendo una piccola smorfia
 
Lei mi guarda un po’ confusa prima di rispondermi "se tu fossi un maschio dovrei aspettare un bel po’prima di rifare sesso con te" 
 
Strofina il suo naso contro il mio per poi lasciarmi un tenero bacio sulla fronte  
 
"si ma almeno non dovremmo nasconderci !" 
 
Le ride e indica la finestra con un cenno della testa "non mi sembra che ci stiamo impegnando molto per farlo" sussurra e mi bacia sulle labbra "e comunque dovremmo nasconderci lo stesso; questo è un collegio religioso, non è ammesso avere rapporti sessuali prima del matrimonio" dice fingendo di rimproverarmi mentre continua a prestarmi attenzioni 
 
Ha ragione: se fossi un ragazzo non mi sarebbe nemmeno concesso di vederla tutti i giorni visto che il collegio maschile si trova a qualche chilometro dal nostro

Senza accorgermene Brittany scivola via dalle mie braccia e si avvicina alla finestra 
 
"che-che fai ?" dico contrariata perché ha interrotto quello che stavamo facendo 
 
"non ho voglia di studiare quindi..." alza le spalle con fare innocente e poi si gira verso la finestra per tirare giù la tapparella 

La camera sprofonda di nuovo nel buio e vedo la figura di Brittany contornata di una tenue luce bianca 
 
Sembra quasi un' angelo con quel bagliore intorno poi rido di me stessa e scuoto la testa pensando che lei è veramente un' angelo per me 

Si avvia verso la porta della camera e per poco non inciampa sulla mia camicia che, nella fretta di spogliarmi, ho buttato sul pavimento; un’ angelo un po' maldestro, ma pur sempre adorabile 

Si appoggia a questa con la schiena e mentre mi guarda con un sorriso malizioso fa scattare la serratura 
 
"guarda che così la nana malefica non potrà entrare e si metterla a starnazzare per tutto il corridoio del dormitorio !" le faccio notare mentre apoggio la testa sul cuscino ridendo all'immagine di un'isterica Rachel Berry che tira insulti a destra e a manca perché è stata lasciata fuori dalla sua camera 

Lei mi sorride e piano piano si avvicina al letto mentre si leva la canottiera verde acqua rimanendo solamente con le mutandine 
 
"beh...penso che nessuno la sentirà perché le nostre urla saranno molto molto più rumorose" 
 
Io mi tiro su sui gomiti e la guardo gattonare sul materasso per avvicinarsi a me 
 
Posa la fronte contro la mia con dolcezza per poi stendersi sopra di me "anche se fossi un uomo sarei sempre io a comandare" sussura con voce flebile prima di avventarsi sulle mie labbra 
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N.d.a. ciao a tutti !!! Allora come iniziare, prima di tutto vorrei dirvi che questa ff nasce come shot, ma poi l’ho allungata e, anche se non è ancora pronta, vi dico fin da subito che non ci saranno molti capitoli, circa una decina credo, e saranno più o meno lunghi; inoltre è la prima volta che uso la prima persona (scusate la ripetizione di parola) quindi mi piacerebbe molto sapere che cosa ne è venuto fuori  
 
Per concludere questa storia mi è venuta in mente mentre ascoltavo la canzone di Beyoncé, appunto If I were a boy (anche se i temi che tratterò qui non c'entrano nulla con il brano) quindi ho deciso di scriverla usando come protagoniste le nostre due cheerleader preferite 

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Capitolo 2
*** Compagne di stanza ***


"dai San, svegliati altrimenti faremo tardi!"

Una voce irritante arriva alle mie orecchie

"forza muovi il culo!"

Sento qualcuno scuotermi e levarmi le coperte di dosso; io contrariata mi giro dall'altra parte rannicchiandomi su me stessa

Rachel mi da una forte pacca sul sedere prima di spalancare la finestra vicino al mio letto e far entrare così l'aria fresca di prima mattina; anche se siamo a Maggio sento comunque il vento penetrare nella stanza e portare dentro tutta l'umidità della giornata

"mmmh Rachel vaffanculo..." mormoro fra me e me mentre affondo di più la testa nel cuscino cercando di riprendere sonno

Ad un tratto sento la sveglia suonare vicino al mio orecchio; fin troppo vicino al mio orecchio

Sussulto per lo spavento e il mio cuore comincia a battere all'impazzata, mi metto seduta sul letto e con la coda dell'occhio vedo Rachel correre per la stanza mentre urla e agita le mani al cielo, come se fosse una bambina, con ancora in mano la sua sveglia

Mi alzo, ormai completamente desta, prendo il mio cuscino e inizio a rincorrerla

Lei continua a scappare e a ridere come un'idiota fino a che non inciampa su i suoi stessi piedi e cade a pancia in giù sul letto di Brittany

Io ne approfitto per saltarle addosso e spingere il cuscino sopra la sua testa mentre una risata malefica esce dalla mia bocca

"chiedi perdono Berry!" urlo in preda all'euforia mentre lei continua a contorcersi sotto di me cercando di liberarsi 

"chiedi perdono e ti lascerò andare" ripeto, questa volta con voce più calma, mentre inizio a saltellare sopra di lei "se non lo fai ti lascerò morire soffocata Berry e sai perfettamente che ne sarei capace"

"Santana !"

Sento una voce familiare alle mie spalle, mi giro e vedo Brittany, solo in biancheria intima, appoggiata allo stipite della porta del bagno con un'espressione spaventata sul volto


"Britt vieni!" urlo tutta contenta "ho catturato la nana malefica e adesso assisterai alla mia gloriosa vittoria su di lei"

Alzo di poco il cuscino dalla testa di Rachel e le sussurro "sempre se prima non mi chiedi scusa..." per poi lo riabbasso bruscamente                 

"come fa a chiederti scusa se non la lasci neanche parlare ?" mi domanda Brittany avvicinandosi a me per togliermi il cuscino dalle mani "farla almeno respirare"

Rachel, non appena le viene liberata la testa, fa un profondo respiro e cerca subito di scappare dalla mia presa, ma io stringo le gambe intorno al suo bacino e le poggio le mani sulla schiena impedendole così di muoversi

"forza Rach, chiedi scusa a Santana" dice la mia biondina esasperata  

"mai !" urla orgogliosa ed inarca la schiena, neanche fosse un lombrico, cercando di scivolare via

Io rubo il cuscino dalle mani di Brittany e lo sbatto di nuovo sopra la sua testa

"allora andrai all'inferno!" urlo e continuo a prenderla a cuscinate fino a che la mia ragazza ,sconvolta dal mio sadico attegiamento, non mi afferra per il polsi e mi scaraventa sul pavimento 

Nello stesso istante in cui io cado con il sedere per terra Rachel si alza in piedi e, con aria trionfante, inizia a saltellare sul letto per poi girarsi verso di me e alzare il dito medio nella mia direzione

Sconvolta dal suo gesto oltraggioso socchiudo gli occhi e a denti stretti sussurro "stupida Berry, ti farò rimpiangere di essere nata"

Mi alzo da terra, ma prima che possa saltarle di nuovo addosso lei scappa e si va a nascondere dietro a Brittany  

Dopo essermi schiantata rovinosamente sul letto guardo quest'ultima che, con mio stupore, ha allargato le braccia per difendere la nanerottola che intanto sghignazza ignara del pericolo imminente

"come hai potuto Britt; schierarti con Berry e sottolineo con Berry: un puffo sfuggito dalle grinfie di Gargamella !" dico quasi con le lacrime agli occhi sperando di intenerirla 

Rachel, indignata dalla mia affermazione, si sporge dal suo nascondiglio e mi punta un dito accusatore contro " hai cercato di uccidermi! Potevo morire soffocata se non fosse arrivata Britt !"

"infatti era quello il mio intento..." sussurro fra me e me per non farmi sentire ma Brittany sbuffa rumorosamente e mi dice con tono severo "Santana chiedi scusa a Rach"

"c-cosa ? Ma da che parte stai ? Fino a due minuti fa eri con me e adesso difendi quella-quella cosa li !?" 

La bionda sbuffa un'altra volta e inizia a sbattere il piede per terra spazientita "guarda che Rachel, anche se non sembra, è un' essere umano e per questo la sua vita è preziosa; all'inzio pensavo che steste solo giocando, ma quando hai iniziato a saltarle sopra e a prenderla a cuscinate ho veramente avuto paura per la sua incolumità !"

"puff ! L'altra volta non eri così contraria al suo omicidio quando ci ha interrotto sul più bello..." dico con un sorriso beffardo sul volto incrociando le braccia al petto

Lei arrossisce brutalmente e abbassa lo sguardo colpevole

Non posso fare a meno di pensare a quanto sia bella così imbarazza e vorrei solamente riempirla di baci, ma in questo momento sono troppo impegnata a far valere la mia autorità

"pensaci Britt, se la soffochiamo e ci liberiamo del corpo gettandolo nel water, potremo avere tutta la stanza per noi e fare quello che vogliamo senza essere continuamente disturbate dalla sua voce stridula e irritante" dico guardando in cagnesco Rachel che sta letteralmente tremando di paura

Brittany corruga la fronte e sembra stia prendendo in considerazione la mia proposta, ma prima che possa dire qualcosa la più piccola la strattona per un braccio e inizia a piagnucolare 

"Britt non puoi farmi questo !" urla facendo finta di piangere  

Alzo gli occhi al cielo e squoto la testa esasperata; è patetico come la nana faccia sempre finta di essere una vittima mettendosi a frignare, non capisco proprio da chi lo abbia imparato

Mentre la Berry continua a lamentarsi, Brittany alterna lo sguardo fra me e lei, fa un lungo sospiro e con aria delusa dice "non possiamo ucciderla San...è sbagliato" si morde il labbro inferiore mentre cerca di convincersi delle sue stesse parole

"oh ma dai !" alzo le mani al cielo e scendo dal letto avvicinandomi a loro "mi ha svegliata mettendomi la sveglia vicino all'orecchio! Per poco non mi prendeva un'infarto...e poi oggi è lunedì" urlo disperata mentre le due mi guardano con aria confusa

"l-u-n-e-d-ì!" ripeto con più enfasi come se quella fosse la risposta a tutti i loro dubbi, ma continuano a fissarmi come se fossi appena scappata da un manicomio

"oggi non c'è scuola !" dico in preda a una crisi isterica iniziando a saltellare sul posto cercando di scaricare tutto il lo stress accumulato per colpa delle mie compagne di stanza  

"Santana..." mi fa Brittany cercando di non perdere la pazienza "ma che diavolo stai dicendo ?!"

"oh andiamo ! Il lunedì non vado a mai a lezione perché devo riprendermi dalla domenica"

"ma se ieri hai dormito tutto il tempo..." borbotta Rachel mettendo su un broncio infantile e stringendosi di più alla mia biondina per paura che da un momento all'altro possa aggredirla

"beh, ieri dovevo riprendermi dalla sbronza di sabato" sghignazzo mentre ripeso alla bella nottata passata nel bosco insieme a Quinn, Sugar e i nostri amici della sede maschile "e poi...non ho fatto i compiti quindi non posso rischiare di prendere un altro brutto voto" dico prima di avviarmi verso il mio letto e sdraiarmici sopra

Ad un tratto tutta la rabbia nei confronti di Rachel svanisce e l'unica cosa che mi importa adesso è poter dormire in santa pace

Loro due continuano a guardarmi in modo strano e per poco all' hobbit non le cade la mascella a terra sbalordita dal mio repentino cambio di umore

"mio Dio, ma che le è successo ?" sussurra quest'ultima mentre mi fissa con aria sorpresa

"non lo so Rach, ma è meglio scappare prima che la sua furia si risvegli e ci uccida entrambe" le risponde l'altra facendo dei lenti passi all'indietro

"non ti farei mai del male Britt" dico mentre sbadiglio "ma tu Rachel, è meglio che scappi via da questa stanza il prima possibile !"

Con uno scatto che farebbe invidia a Bolt, la nana si precipita fuori dalla nostra stanza richiudendo rumorosamente la porta dietro di lei

Io continuo a rigirami nel letto non riuscendo a trovare una posizione comoda a causa della mancanza di un cuscino su cui appoggiare la testa, ma sono esausta e non mi va di alzarmi per raccoglierlo da terra  

Con la coda dell'occhio vedo Brittany che si sta infilando la camicia della nostra uniforme scolastica e mi scappa un sorriso sincero 

Devo dire che l'abbigliamento non mi fa impazzire: camicia bianca, con sopra ricamato lo stemma della scuola; gonna blu e scarpe da ginnastica rigorosamente  bianche; infondo cosa ci si può aspettare da un collegio religioso?

Ma ogni volta che guardo Brittany non posso fare a meno di sbavare perché con quei vestiti addosso è dannatamente sexy

Mi chiedo quante altre ragazze abbiano preso una cotta per la mia fidanzata semplicemente guardandola con quei miseri indumenti; anche se è una scuola cattolica scommetto che almeno la metà delle studentesse è dell'altra sponda; insomma come si fa a resistere ad una creatura come lei?

Con questi pensieri per la testa quasi mi addormento finché non la sento avvicinarsi a me e infilare un cuscino sotto la mia testa prima di rimboccarmi le lenzuola

Sorrido a questi piccoli gesti così dolci e protettivi che ha nei miei confronti e mi chiedo come faccia una persona meravigliosa come lei ad essere innamorata di una brontolona e acida come me

Dopo aver dato una sistemata alla stanza e chiuso la finestra al mio fianco si stende sul letto accanto a me e fa passare una mano fra i miei capelli scompigliati

Io mi giro verso di lei e poggio le mani su i suoi fianchi stringendola di più al mio petto baciandola con tutto l'amore possibile; la sento sorridere nel bacio, si stacca e poggia la fronte contro la mia mentre mi guarda con una dolcezza disarmante

"ci vediamo dopo" sussurra passandomi una mano sulla guancia 

"ok" dico quasi in un lamento perché non voglio che se ne vada

Mi lascia un bacio leggero sulla fronte per poi avviarsi verso la porta; spegne la luce ma prima di uscire sussurra "ti amo" con voce calda e delicata

La guardo andare via e penso che non potrei mai vivere senza di lei

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N.d.a. ciao a tutti !!! Eccomi con un nuovo aggiornamento, spero che vi sia piaciuto e che abbiate apprezzato il mio ideale di amicizia Pezberry :3 mi dispiace che il capitolo sia così corto ma vi prometto che già il prossimo sarà più lungo e più movimentato. Detto questo vorrei ringraziare tutti quelli che hanno messo tra le seguite/ricordate/preferite, chi ha recensito e chi semplicemente legge questa storia ( insomma ringrazio tutti ) perché questo significa veramente tanto per me

Ancora grazie e alla prossima !

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Capitolo 3
*** In trappola ***


"perché no?"

"perché no!"

Sbuffo rumorosamente e Brittany ridacchia come una bambina 

"ma sarebbe la soluzione migliore per entrambe"

"no, sarebbe la soluzione migliore per te" gira la testa verso di me per guardarmi negli occhi "non posso lasciare la scuola così, i miei non sarebbero mai d'accordo"

"questa non è una scuola ma un carcere..." borbotto fra me e me perché so come la pensa; lei è cresciuta qui e la preside Sylvester è sua zia quindi abbiamo opinioni del tutto diverse riguardo a questo posto  

Ci sono solo due tipi di persone che spedirebbero i propri figli a vivere e a studiare qui dentro: quelli che tengono realmente all'istruzione e i bigotti; per mia sfortuna i nostri genitori fanno parte della seconda categoria

Tutto sommato Brittany non è come loro; è credente ma in maniera diversa, il suo ideale di fede è più personale e profondo: non segue alla lettera ciò che dice la chiesa ed è in grado di ragionare con la sua testa senza lasciarsi influenzare dalle idee altrui; in un certo senso lo trovo migliore di quello dei suoi genitori o dei miei ed è per questo non abbiamo mai avuto grossi problemi nella nostra relazione 

Una volta mi ha detto che Dio vuole solo la felicità per i suoi figli e, visto che io la rendo felice, non vi era nessun problema se stavamo insieme; da allora la religione non più è stata di intralcio per noi ed io ho imparato che non tutti i credenti sono per forza degli idioti   

Brittany si rigira e poggia di nuovo la sua schiena contro il mio petto

"manca solo un altro anno e poi ce ne andremo" mi dice

"io non ci resisto un altro anno qui dentro !"

Forse sono stata troppo brusca perché la sento irrigidirsi nel mio abbraccio, ma quando la stringo di più a me e le lascio un bacio leggero sulla spalla si rilassa e sospira "non possiamo andarcene così San, e poi cosa vorresti fare una volta fuori da qui ?"

"non lo so...potremo fare le cameriere da qualche parte e trovarci un appartamentino in affitto"

"e dove pensi di trovare i soldi per i primi mesi ?"

"potremmo rubare i soldi delle offerte" dico mentre osservo la piccola chiesa posta di fronte a noi

Lei si alza di scatto girandosi verso di me con gli occhi sgranati

"stai scherzando vero ? Se mai dovessero scoprirci i miei mi ripudierebbero come figlia e sicuramente mi caccerebbero di casa immediatamente !"

"beh, guarda il lato positivo: almeno ti lascerebbero andare a vivere da sola" dico per sdrammatizzare ma le mie parole non hanno l'effetto che speravo 

"no San, mi caccerebbero di casa che è ben diverso!"

Ha lo sguardo terrorizzato e, anche se cerca di non farlo vedere, ha paura perché sa che sarei in grado di fare una cosa del genere, di rubare i soldi dalla chiesa e scappare insieme a lei

La prendo per mano e la faccio rimettere seduta fra le mie gambe; lei si lascia guidare da me e si rannicchia su se stessa senza aggiungere altro 

"stavo scherzando" le sussurro in un orecchio

Mi dispiace mentirle, ma in questo momento è l'unico modo che ho per tranquillizzarla; Brittany in questo ultimo periodo è sempre agitata e preoccupata per colpa degli esami che dobbiamo tenere ogni anno, anche se è una collegio cattolico qui l'istruzione è messa al primo posto, ed io con le mie stupide chiacchere di scappare via e di rubare soldi, di certo non la sto aiutando

Con un braccio le cingo la vita e con la mano libera le a accarezzo i capelli che, sotto il sole mattutino, sembrano ancora più belli e luminosi; le do un bacio sul collo e inspiro il suo odore che in questo momento mi sa tanto di libertà

Lei si rilassa completamente e inizia a disegnare pigramente dei cerchi sulla mia coscia lasciata scoperta dalla gonna della divisa

"tra un anno ce ne andremo" la sento bisbigliare prima che il vento porti via le sue parole

"tra un anno ce ne andremo, te lo prometto !" ripete con più sicurezza cercando di imprimermi quelle parole in testa e per mia sfortuna ci riesce

Ad un tratto l'idea di passere un altro anno in questo posto non mi sembra più così terribile perché in ogni caso lei sarà al mio fianco, ma dentro di me so che questa sensazione di tranquillità finirà presto; anche se adesso mi sento al sicuro accanto a lei sono certa che tra qualche giorno quel senso di oppressione tornerà a farsi sentire mentre il mio odio per questa scuola e per chi la dirige sarà più forte di prima ed è in questi momenti che ho più paura delle mie azioni: non sono mai stata una persona che pensa prima di agire e di solito è Brittany quella che tiene a bada il mio caratteraccio, ma adesso ho paura di non riuscire a controllarmi e di combinare qualche casino, mi sento come se fossi intrappola ed ho il terrore di fare qualche gesto estremo per liberarmi

Non so come ma lei si accorge del mio disagio e, per distrarmi dai miei pensieri, accantona questo discorso ed inizia a raccontarmi di tutti gli scherzi che Quinn ha intenzione di fare a Rachel

In questo ultimo mese ho saltato molte ore di lezione fingendomi malata per poi sgattaiolare via dalla mia camera e venire qui, nel chiostro davanti alla chiesa, e rilassarmi; forse è colpa degli esami se sono così stressata, forse il fatto che tengo nascosta la mia omosessualità da circa una vita e che sia costretta a vivere in una scuola religiosa, dove mi sento dire ogni giorno che essere gay è un abominio, non è il vero motivo per cui voglio scappare via

Infondo siamo un collegio femminile ed è impossibile che io e Brittany siamo le uniche ad avere una relazione clandestina; allora perché mi sento morire sempre di più ogni giorno che passa? Perché non riesco a fare come lei ed essere sempre a mio agio con tutti oppure a far finta di niente come fanno tante altre ragazze qui dentro ?

"e poi Quinn ha detto che vuole mettere un serpente velenoso nello zaino di Rach, ma non sa dove trovarlo quindi sta cercando un animale altrettanto letale che può catturare facilmente da queste parti"

"e perché non mi ha detto niente? Potrei aiutarla a prendere qualche insetto nel bosco qui vicino" dico affondando il viso nei suoi capelli 

Anche se non smetto di pensare ai miei problemi non posso fare a meno di prestare attenzione a tutto quello che mi dice; non capisco come facciano i maschi a non ascoltare le loro ragazze, io starei ore e ore a sentire Brittany parlare anche della più piccola stupidaggine

"forse non ti ha detto niente perché non sei mai in classe ?" mi chiede in maniera retorica "e poi tutti i momenti liberi li passi con me quindi non ha mai la possibilità di vederti"

"mmmh, forse io e Quinn dovremmo organizzare un'altra festa di sole donne come hai vecchi tempi" sorrido mentre parlo perché mi tornano in mente tanti ricordi di noi che balliamo mezze nude alle 3 del mattino per i corridoi del dormitorio

Ricordo ancora la faccia di Suor Emma quando mi ha sorpreso a vomitare in mezzo ai cespugli del cortile della scuola con Quinn che mi teneva la testa mentre Mercedes e Tina cantavano 'dog days are over' improvvisando un'inguardabile balletto

E ricordo ancora la faccia di Suor Holly quando, il giorno dopo, ci ha chiamato nella sua stanza per dirci 'beati voi giovani, io sono anni che non mi faccio una bella bevuta' con un sorriso complice stampato sulla faccia

A volte penso che quella donna non sia veramente una suora ma solo la testimone di qualche spietato crimine e che la polizia l'abbia spedita qui con una nuova identità per proteggerla

Ad un tratto Brittany si rigira nel mio abbraccio e mi dà uno scappellotto sulla nuca con aria minacciosa

"ahi ! Che ho fatto?" chiedo massaggiandomi la zona appena colpita

"tu e quella biondina non organizzerete nessun party fino al prossimo anno!"

"ma-ma perché no scusa ?" le domando con tono infantile

"perché non ho intenzione di stare un giorno intero con te che smaltisci i postumi della sbornia!"

Io la guardo con aria innocente e lei mi da le spalle per poi continuare "e poi quando sei ubriaca sei troppo...espansiva..."

"espansiva ?" ripeto inarcando un sopracciglio

Brittany non mi guarda, ma so che ha messo su il suo adorabile broncio "si...tu e Quinn vi-vi toccate troppo per i miei gusti "

In un lampo la mia confusione svanisce per lasciare spazio a tutto l'amore che provo per lei

"sei gelosa per caso ?" le chiedo con un sorriso malizioso

Subito si irrigidisce e mi risponde con un secco "no !"

"allora, non capisco quale è il problema se io e Quinn ci tocchiamo"

"beh allora fai come vuoi !" dice e incrocia le braccia sotto al petto allontanandosi da me

Io le prendo i fianchi e la tiro indietro facendola scivolare sul muretto di marmo dove siamo sedute

"lasciami, vai ad ubriacarti con Quinn!" urla mentre si libera dalla mia presa per aumenta la distanza fra di noi

Io rido e gattono verso di lei cercando di non cadere rovinosamente per terra, le poggio di nuovo le mani sui fianchi e con la punta del naso gli sfioro l'orecchio; Brittany trema sotto il mio tocco e mi stupisco di lei perché, anche dopo due anni che stiamo insieme, si comporta come se fosse una ragazzina alle prime armi

Le scosto i capelli sciolti di lato e le bacio la pelle bianca del collo; sorrido mentre mordicchio quel punto così sensibile ed il suo odore mi manda in estasi

Se c'è una cosa di cui sono dipendente non è l'alcol o il fumo ma è lei; non è come la droga, perché quella roba ti rovina la vita, Brittany è come se fosse la medicina per tutte le mie sofferenze

Ed mia, mia soltanto

La sento sghignazzare mentre continuo a morderle il collo per poi eiprendersi e allontanarsi di nuovo; dopo aver messo una breve distanza tra me e lei si gira e mi guarda

"mi sembra di averti detto di lasciarmi in pace !" cerca di fare la seria, ma i suoi occhi divertiti la tradiscono

"mi sembra di averti detto di lasciarmi in pace" ripeto muovendo le mani in modo teatrale cercando di imitare il suo timbro di voce più acuto del mio

Spalanca la bocca, stupita del mio atteggiamento di sfida, e mi dice "tanto sta sera non te la do !" prima di girarsi dall'altra parte ignorandomi

Questa volta tocca a me spalancare la bocca e sperare di aver capito male

"cosa ?" dico spernado di sembrare il meno traumatizzata possibile

Non può farmi questo

"hai capito benissimo !" si volta verso di me e mi rivolge un sorriso beffardo

"m-ma non è giusto! Sei la mia ragazza quindi ho il diritto, anzi il dovere di prendermi ciò che mi appartiene, privarmene sarebbe...sarebbe illegale, ecco !"

Le scoppia a ridere "oh ma per piacere ! Perché non vai a chiedere a Quinn di venire a letto con te, visto che ti piace tanto toccarla ? Anche se credo che non cederà alle tue avance per via di Rach..."

"Rachel ? Perché la nana malefica sta sempre in mezzo ?!"

Brittany sbuffa e alza gli occhi al cielo "a Quinn piace Rachel !" dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo "sennò perché le farebbe tutti quegli scherzi ?"

"perché la odia...come tutti del resto..." affermo continuando a guardarla con stupore

È impossibile che a Quinn piaccia quel' essere, me l'avrebbe detto perché infondo siamo migliore amiche; ma poi penso che io non le ho mai raccontato della relazione fra me e Brittany, probabilmente avrà intuito qualcosa ma non le ho mai parlato esplicitamente della mia omosessualità; forse perché viene da una famiglia estremamente credente, quindi avevo paura della sua reazione; ma so che infondo non è questo il vero motivo perché lei è la prima a non credere in Dio e mi ha dimostrato più volte di essere una ragazza dalle larghe vedute

Allora perché non le ho mai detto niente ?

Mentre penso ad una risposta mi accorgo che l'unica a sapere di noi è quell'hobbit di Rachel e la cosa mi fa rabbrividire

E la cosa ha fatto rabbrividire anche lei quando, entrando in camera, ha trovato me e Brittany, completamente nude, ricoperte di nutella che ci spuzzavamo panna e ci tiravamo addosso le fragole; lei ci ha guardato per un momento con occhi sgranati e ha semplicemente detto 'io questo macello non lo pulisco !' per poi andarsene via indignata richiudendo la porta alle sue spalle


In quel momento ho capito che forse Rachel non era poi così male

Le parole di Brittany mi ridestano dai miei pensieri "beh Quinn di certo non la odia"

"ma tu che ne sai ? Ti ha detto qualcosa ?"

"certo che no! Ma vedo come la guarda e ogni volta che sto con lei finiamo sempre per parlare di Rachel"

"ok, ma te ne parla solo per insultarla o per informarti sul suo prossimo scherzo; anche con me parla spesso di lei ma questo non vuol dire niente"

"oh sì invece; tu non parli di me con tutte?" dice guardandomi come chi la sa lunga  

Io sorrido e distolto lo sguardo un po' imbarazzata "si ma con te è diverso...tu sei diversa!" dico incrociando per un attimo i suoi occhi perché è vero, lei è diversa da tutte le altre persone "ma quando lo faccio non ti prendo in giro, e di certo non ti faccio degli scherzi infantili come quelli di Quinn..."

"lo fa per attirare l’attenzione ! E poi, che cos'è che dici di me alla gente ?" mentre me lo chiede mi sorride e noto che non ha più il comportamento ostile di poco prima

"che sei simpatica" rispondo facendo la vaga cercando di sviare il discorso

Non sono mai stata brava a parlare dei mie sentimenti con gli altri, a volte faccio fatica anche con Brittany, e non è solo per il fatto che sono abituata a tenerli nascosti; diciamo che sono più brava a dimostrare quello che provo con i fatti che con le parole

Con la coda dell'occhio vedo che piano piano si avvicina a me come se neite fosse

"magari se gioco bene le mie carte questa sera non andrò in bianco" dico iniziando a ridere

Sento Brittany sbuffare e alza le braccia al cielo esasperata dal mio modo di fare, si gira verso di me e mi da un altro scappellotto dietro la testa  

Poi ha il coraggio di dire che sono io quella manesca

"ok ok, questa volta me lo sono meritato" borbotto mentre mi massaggio il collo

"io cerco di fare la romantica e tu rovini sempre tutto!"

"hey ! Guarda che anche io sono romantica"

"sì certo, quand'è l'ultima volta che mi hai portato a cena fuori ?" mi fa con tono di rimprovero

"Britt, tesoro, siamo in un collegio di clausura come faccio a portarti fuori !"

"a parte che quelli di clausura sono i monasteri e poi inventi sempre qualcosa di nuovo per uscire durante la notte e andare a comprare gli alcolici con Quinn, quindi non vedo dove sia il problema" lei alza lo sguardo al cielo e fa finta di pensarci su per qualche secondo "a già, io non sono Quinn !"

In verità io e Quinn non siamo mai uscite dai confini della scuola, ci limitiamo solo ad andare nel bosco qui vicino per aspettare Puck e gli altri, è lui che porta sempre gli alcolici; ogni volta che gli domandiamo come ha fatto a procurarsi da bere ci risponde dicendo che nel suo dormitorio c'è un novizio capace di trasformare l'acqua in vodka o in birra a seconda del tempo; non ho mai creduto a questa storia ma in fondo non mi interessa veramente sapere da dove viene tutta quella roba

"sei davvero gelosa di lei ?" le chiedo preoccupata ma con un sorriso compiaciuto stampato in faccia

Mi piace quando fa la gelosa, significa che ci tiene davvero a me

"no!" mi squadra per qualche secondo e poi si gira dall'altra parte dandomi di nuovo le spalle

Scendo dal muretto di marmo e mi posizioni di fronte a lei guardandola negli occhi aspettando che mi dica la verità

"mmmh forse un pochino..."

Sorrido e le accarezzo la guancia

"sei adorabile quando sei gelosa"

In realtà lei è sempre adorabile, ma questo lo tengo per me

Mi avvicino e le do un leggero bacio sulle labbra, la sento sorridere e mi passa una mano dietro la nuca per avvicinarmi di più a lei prima di approfondire il contatto

Ogni volta che lei è così vicina mi sembra come se tutto il resto del mondo svanisse

Sentire il suo calore e il suo profumo mi fa letteralmente girare la testa, ma la cosa che amo di più è percepire il suo cuore che batte all'impazzata ogni volta che è accanto a me ed accorgermi che il mio fa altrettanto come se fossero un cuore solo, come se fossimo una cosa sola

È così che ci sente quando si è innamorati ? Credo proprio di si perché non riesco ad immaginare un'emozione più forte di questa

Mentre mi bacia divarica leggermente le gambe e mi circonda i fianchi con le sue cosce bianche e toniche che risaltano sotto la flebile luce del sole mattutino 

Dopo interminabile minuti ci stacchiamo per assenza di ossigeno ed io le chiedo "sei sempre gelosa ?" con un sorriso dolce 

"mmmh ancora un po'" mi risponde con tono malizioso ma prima che possa riavvicinarmi a lei per baciarla di nuovo sento dei passi dietro di me

Nel panico mi volto e vedo una suora che sta entrando nel chiostro con in mano un rosario e il capo chino in segno di preghiera

Non faccio in tempo a staccarmi da Brittany che Suor Emma alza la testa e ci guarda con aria sorpresa che man mano diventa sempre più confusa e quasi spaventa nel vederci in atteggiamenti così intimi

Brittany mi allontana via in malo modo e cerca di far finta di niente evitando accuratamente di guardare Suor Emma negli occhi come se si vergognasse; so che il suo atteggiamento è solo per non destare sospetti, ma certe volte sembra che provi veramente disprezzo per se stessa e per quello che è

Senza pensarci troppo mi rivolgo a Suor Emma nel tono più tranquillo possibile anche se il mio cuore trema e mi sudano le mani

"buongiorno Suor Emma" dico cercando di abbozzare un mezzo sorriso mentre mi allontano da Brittany lentamente 

Quest'ultima continua a tenere lo sguardo basso rivolto alle sue scarpe e la sua indifferenza mi fa star male perché senza il suo appoggio mi sento debole e vulnerabile

Emma continua a guardarci con un'espressione indecifrabile sul viso

"che stavate facendo ?" chiede con una punta di rimprovero nella voce

In questo momento non sembra neanche più la donna dolce e disponibile che è sempre stata

Il respiro mi si blocca in gola e le parole non riescono ad uscire; dico a me stessa che devo riprendere il controllo del mio corpo perché altrimenti potrebbe capire tutto

Sono quasi sicura che non ci ha viste mentre ci baciavamo, ma eravamo comunque avvinghiate l'una all'altra fin troppo vicine per i suoi gusti

"n-niente" sento la mia voce roca e tremante ma cerco comunque di andare avanti "noi stavamo solo...solo parlando"

"perché non siete a lezione ?" domanda in modo freddo e distaccato mentre stringe sempre di più il rosario fra le mani come se potesse donarle sicurezza e protezione

Mi guardo attorno, cercando una scusa credibile, e i miei occhi si soffermano sulla chiesa vicino a noi

"io e Brittany siano venute qui per pregare un po' da sole; la-la mattina qui non c'è mai nessuno quindi ne abbiamo approfittato per avere un po' di privacy...con il Signore"

Suor Emma inclina la testa di lato e guarda prima me e poi Brittany, ancora seduta sul muretto, che continua a guardare in basso 

Non so per quale motivo non mi sta aiutando, di solito è lei quella che riesce a mantenere il sangue freddo anche nelle situazioni più critiche, ma adesso mi sembra così diversa

La sento lontana

Forse è solo stata colta di sorpresa e deve ancora riprendersi dallo shock, ma forse c'è qualcosa di più

Suor Emma si avvicina a noi di qualche passo, sempre con prudenza, come se avesse paura di noi "forse è meglio se preghiamo insieme" afferma guardandoci con diffidenza

Per la prima volta da quando sono in questa scuola ho paura di perdere Brittany e tutto quello che ho costruito insieme a lei

Emma fa ancora qualche passo nella nostra direzione ed io involontariamente indietreggio

Brittany alza finalmente la testa e la guarda per un'istante per poi scendere dal muretto ed avviarsi verso la chiesa li vicino; prima di passarmi accanto Suor Emma mi rivolge uno sguardo tra il deluso e il disgustato, ma è così veloce che mi sembra quasi di essermelo immaginato

Mi incammino insieme a loro fino all'entrata della piccola struttura

Lì l'unica fonte di luce proviene dalle candele e dalle larghe finestre con le vetrate colorate; non mi è mai piaciuto particolarmente questo posto, in realtà non mi piacciono le chiese in generale, ma questa mi da un senso di oppressione; forse è colpa del forte odore di incenso o magari è qualcos'altro che non riesco a spiegarmi

Suor Emma e Brittany si inginocchiano di fronte al grande crocifisso di legno posto davanti e si fanno il segno della croce mentre io ripeto solamente il gesto meccanico che mi hanno insegnato fin da piccola senza dargli troppo significato 

Camminiamo lungo la navata in un silenzio che fa solo aumentare il mio senso di disagio e, mentre io e Brittany prendiamo posto sulla panca più vicina all'altare, Suor Emma entra dentro la sagrestia

Appena sparisce dalla nostra visuale Brittany si gira verso di me e mi stringe la mano; mi guarda e nei suoi occhi vedo solo paura

Cerco di trasmetterle tranquillità rispondendo alla sua stretta e vorrei sussurrarle parole di conforto come 'andrà tutto bene' o 'non ti preoccupare', ma l'unica cosa che riesco a dirle è "ti amo" muovendo appena le labbra

Lei continua a guardarmi per un momento che mi sembra infinito e, come sempre, il mio cuore inizia a battere all'impazzata

Sono anni che la conosco eppure ogni volta che mi specchio in quegli occhi azzurri mi sembra come se fosse la prima volta perché ogni giorno cambiano diventando sempre più belli e più luminosi, ma ora mi sembrano così cupi e spenti

Vedo che apre la bocca per rispondere ma l'uscita di Suor Emma dalla sagrestia la distrae, mi lascia la mano senza farsi vedere da lei e di nuovo mi sento incompleta senza quel piccolo contatto

Con passo svelto la donna si avvicina all'altare, accende una candela rossa posandola sopra di esso e poi si volta verso di noi in maniera riluttante come se non volesse avere niente a che fare con questa faccenda  

"cominceremo con un rosario, poi pensavo che potreste andare a confessarvi; vi accompagnerò da un prete così da poter purificare la vostra anima"

Mentre parla non ci guarda mai negli occhi; di certo la cosa non mi interessa, non mi è mai importato molto di avere il rispetto di una suora o di un prete, ma per Brittany è diverso, sembra che la cosa la faccia star male e io non voglio questo; in ogni caso sono troppo preoccupata per quello che Suor Emma potrebbe riferire alla preside Sylvester per pensare ad altro

La preside non ha preso i voti, infatti mi chiedo ancora come sia riusita a guadagnarsi questa carica, quindi potrebbe avere una mentalità più aperta, ma di certo non accetterebbe mai due studentesse omossessuali nella scuola, soprattutto se una di queste è sua nipote,

Farebbe di tutto per separarci e cambiare quello siamo guarendoci da questa strana malattia


Suor Emma tira fuori dalla tasca della sua gonna due rosari identici e ce li porge, Brittany lo prende con entrambe le mani e se lo porta al petto come fosse la sua unica ancora di salvezza mentre io allungo una mano in maniera ostile con una piccola smorfia sulla faccia

"prima di iniziare vi farò una piccola domanda, come vi vedete da adulte ?"

Entrambe la guardiamo con aria confusa non capendo dove voglia arrivare con questa domanda

Vorrei risponderle che tra qualche anno mi vedo fuori da questa cazzo di scuola a partecipare ad un gay pride con la mia attuale ragazza solo per poterla farla infuriare, ma so che non è la risposta migliore

Brittany prende un respiro ed è lei la prima a parlare "io mi vedo...felice, con un lavoro stabile e...una famiglia"

"bene Brittany, che tipo di famiglia ?"

Non posso fare a meno di irrigidirmi, stringo i pugni tanto che le unghie mi si conficcano nella carne e mi mordo il labbro inferiore per evitare di urlare

Anche lei è spiazzata da quella domanda così diretta ma fa finta di non capire per prendere un po' di tempo per pensare

"i-in che senso ?" balbetta e sento che sta tremando al mio fianco

"beh, immagino che tu intenda sposata con un uomo e dei figli giusto ?"

"si, sposata con la persona che amo !" questa volta il suo tono è più deciso

Per quanto sia felice della sua risposta, non posso fare a meno di aver paura della reazione di Suor Emma; forse stiamo rischiando troppo, forse sarebbe meglio abbassare la testa e farla contenta dicendogli quello che vuole sentire, ma in questo momento sono troppo agitata per pensare in maniera lucida

"sono sicura che troverai un uomo che ti ami e che ti rispetti con cui potrai sposarti" sorride in maniera forzata " non è vero ?" le chiede ancora in tono di sfida

Di sottecchi guardo Brittany che sostiene lo sguardo di Suor Emma ma dopo una manciata di secondi abbassa la testa in segno di resa

"si, sposerò un uomo che mi ami" dice sottovoce quasi non volesse farsi sentire da me

A quelle parole tutto il mondo sembra crollarmi addosso, d’improvviso mi sento vuota, come se non avessi più niente a cui aggrapparmi e dai cui trarre forza; Brittany è sempre stata la mia unica certezza e adesso è come se mi avesse abbandonato

Emma annuisce soddisfatta di ciò che è riuscita ad ottenere mentre io mi sento morire

Se fossi un maschio potrei essere io a sposarla; potrei mettermi in ginocchio e farle quella semplice domanda sapendo che lei risponderebbe subito di si perché mi ama; potremmo avere dei figli e la gente non ci giudicherebbe per questo perché saremmo una semplice famiglia

Se fossi un maschio potrei amarla senza avere paura, direi a tutti che lei è la cosa più bella che abbia mai avuto e nessuno ci farebbe mai del male perché tutto ciò sarebbe giusto

Ma sono solo una ragazza e non saprò mai cosa si prova a fare queste cose

So che ha risposto in quel modo solo per far felice Suor Emma, ma le sue parole mi hanno comunque aperto una ferita dentro

"e tu Santana, come ti immagini da grande ?"

Vorrei dirgli che non sopravvivrei neanche un mese senza Brittany al mio fianco, ma cerco di farmi forza sperando in un futuro migliore per me e per noi

Guardo di sfuggita la ragazza che amo per avere un minimo di incoraggiamento, ma niente, non mi presta nessuna attenzione: continua a tenere la testa bassa e sembra molto più rilassata di prima, forse perché si è già arresa

"anche io mi vedo sposata con un uomo e con una famiglia "

Quelle parole suonano così false dette da me che non capisco come faccia Suor Emma a non accorgersi che sto mentendo

Non avrei mai pensato di fare coming out in questo posto ma adesso mi sento quasi pronta a farlo, ne sento il bisogno come se fosse una cosa necessaria per la mia sanità mentale; ma non lo faccio, per lìennesima volta rimango in silenzio perché ho troppa paura delle conseguenze

"bene, allora vorrei che nelle vostre preghiere pensiate al vostro futuro e a ciò che è meglio per voi due, io pregherò per la stessa cosa echiederò a Dio di farvi trovare dei mariti buoni e giusti con cui poter vivere perché è di questo di cui è fatta una famiglia: da un uomo e una donna che si rispettano a vicenda " dice prima di inginocchiarsi davanti al crocifisso, dandoci così le spalle, e unendo le mani in segno di preghiera

Mentre mi inginocchio per continuare questa falsa non posso fare a meno di pensare alle sue parole e di notare quanto l'amore conti poco per lei

Non so dove trovo la forza per non crollare e non so neanche perché continuo a far finta di pregare un Dio in cui non credo affinché mi faccia diventare 'normale', ma poi capisco che l'unica cosa che ho di prezioso nella vita è in questa stanza e che devo proteggerla a tutti i costi  

"affidiamo le nostre intenzioni al Signore perché le accolga e dedichiamo le nostre preghiere a tutte quelle persone che si sono perse affinché riescano a ritrovare la giusta via e a seguire gli insegnamenti di Dio" 

Prima di chinare la testa guardo la croce di legno posta sopra l'altare leggermente illuminata e, per quanto sia restia a farlo, prego veramente Dio, o chi per lui, affinché un giorno possa finalmente essere felice senza avere paura di essere me stessa

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N.d.a. Ciao a tutti !! Finalmente in questo capitolo succede qualcosa di interessante...spero di essere riuscita a descrivere bene il tutto e magari a trasmettervi anche un po' di patos. Come sempre ringrazio tutti voi e spero che la storia sia di vostro gradimento inoltre scusatemi per eventuali errori; grazie ancora e ci vediamo la prossima settimana (spero) =)

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Capitolo 4
*** Quello che non ti ho mai detto ***


Uscimmo da quella chiesa dopo circa un'ora e mezza, un'ora e mezza di inferno

Oltre al rosario Suor Emma, prima di portarci da un prete per farci confessare, ci ha letto alcuni passi della Bibbia e quali brani meglio si addicono a me e a Brittany se non il Levitico 18,22; 20,13 *?

Ormai conosco quelle frasi a memoria, mia madre me li faceva ripetere ogni volta che ne vedeva la necessità, poi ci ha rinunciato e mi ha spedito direttamente in questo posto lasciando a qualcun'altro il compito di guarirmi

Infondo lei l'ha sempre saputo: anche se non gliel'ho mai detto ha sempre saputo che ero lesbica ma, invece di accettarmi continuando a volermi bene, mi ha rifiutata ed è colpa sua se ora mi ritrovo in questo 'centro di riabilitazione per persone omossessuali' perché, anche se nessuno lo dice apertamente, è qui che i genitori mandano i propri figli gay pregando per un miracolo

Mentre ci avviamo verso la mensa per il pranzo Suor Emma ci tiene d'occhio come se fossimo due criminali che hanno intenzione di scappare

Non mi importa quello che lei pensa di me,ma sono preoccupata per Brittany; i suoi occhi sembrano così spenti e stanchi di mantenere un segreto troppo grande per lei

Entriamo nella sala mensa e vediamo che già tutta la scuola si trova li ed il pranzo è già cominciato

Suor Emma si siede insieme ad un gruppo di suore mentre continua a fissare me e Brittany, ancora in piedi vicino alla porta d'entrata, come per farci capire qualcosa

Ci guardiamo intorno un po' spaesate ma poi Brittany si allontana e si va a sedere ad un tavolo lì vicino dove Rachel, Tina e Mercedes sono intente a mangiare e a parlare fra loro; prima di lasciarmi però mi lancia un'acchiata fugace ed io noto che ha le guance rosse e gli occhi lucidi e penso che non possa esistere cosa più dolorosa per me che vederla in questo stato

Sono io che ho insistito per saltare le lezioni ed andare nel chiostro; è colpa mia se ci hanno scoperto ed è colpa mia se lei adesso sta soffrendo

Succede raramente che io e Brittany ci diviamo durante l'oraio dei pasti, ma qualcosa mi dice che questa sarà la prima di una lunga serie; fra le varie studentesse intravedo Quinn seduta ad un tavolo in fondo alla sala e, sperando che sia abbastanza lontano da quello di Brittany, mi avvicino alla mia mia amica per poi prendere posto di fronte a lei 

Le sedie sono tutte libere ma ci sono ancora diversi vassoi sparsi qua e la con piatti sporchi; sono sicura che Quinn non si è nemmeno accorta di essere da sola perché è troppo impegnata a leggere un libro 

Tossisco più volte per attirare la sua attenzione ma quando finalmente alza la testa per gardarmi mi lancia un semplice sorriso di circostanza per poi chinarsi di nuovo sul suo libro   

"ciao San"

"ciao" rispondo e sento la gola talmente secca che faccio fatica a parlare

Prendo il bicchiere di Quinn con ancora dell'acqua dentro e ne bevo un sorso; fino a quel momento non mi ero accorta di avere lo stomaco così aggrovigliato e dopo aver bevuto mi viene quasi da vomitare

Lei mi guarda di nuovo, stavolta con più attenzione, e corruga la fronte con aria quasi spaventata "che ti è successo ?"

A giudicare dalla sua espressione devo avere un aspetto orribile, mi passo una mano sulla guancia e sento che è incredibilmente calda; probabilmente anche io, come Brittany, devo avere gli occhi lucidi e le guance rosse

Ad un tratto la testa inizia a farmi male e mi sembra che stia per esplodere, appoggio fronte sul palmo della mano e sento che, oltre ad essere bagnata di sudore, scotta terribilmente

Non riesco a capire come tutto questo malessere possa essere scoppiato così all'improvviso; forse l'agitazione e la consapevolezza di dover rimanere lucida per fingere di essere innocente hanno bloccato tutti questo sintomi che sembrano essersi scatenati solo adesso

Quinn mette il segnalibro tra le pagine del suo libro per poi chiuderlo e posarlo sul tavolo; mi stringe la mano libera e si sporge verso di me

"hey ! Che ha fatto ?" il suo tono è preoccupato e mi fa strano vederla così premurosa perché di solito è sempre acida e disinteressata

"niente, mi fa solo male la testa"

Infondo non gli ho detto una vera e propria bugia, mi fa veramente male la testa ma ho omesso dei piccoli particolari come l'essere stata scoperta da Suor Emma mentre baciavo Brittany

"io non ho niente da darti per il mal di testa...forse se mangi qualcosa ti passa"  dice mentre inizia ad accarezzarmi i capelli

"no..." sussurro perché l'idea del cibo in questo momento mi da la nausea, stringo gli occhi e sento che sono bagnati

Mi meraviglio di me stessa per non essermi accorta prima in che stato pietoso mi trovi; lei mi guarda con preoccupazione mentre si mordicchia un labbro incapace di fare qualcosa

I rumori intorno a me si affievoliscono e il tempo sembra essersi fermato; diversi flashback su ciò che è successo questa mattina mi martellano la mente e il mio cuore inizia a battere più forte  

Sento la mano di Quinn smettere di accarezzarmi; alzo la testa e vedo Sugar, a fianco alla mia amica con un cucchiaino in mano, che parla con lei; il rumore delle loro voci mi arriva ovattato e non riesco a distinguere ciò che stanno dicendo, o forse semplicemente non mi interessa

Sugar poggia una vaschetta di plastica sul tavolo prima di sedersi vicino a Quinn che ha ripreso a curarsi di me; la guardo per un'istante e lei, sorridendomi, mi porge la vaschetta " vuoi un po' di budino ?" chiede come se quella sostanza molliccia fosse la soluzione a tutti i miei problemi "guarda che è buono, è al cioccolato !" esclama tutta contenta mentre ne prende una grossa cucchiaiata e se la porta alla bocca

Faccio di no con la testa e mi accascio di nuovo sul tavolo sentendomi davvero stanca e spossata

Di certo Quinn non ha bevuto la scusa del mal di testa altrimenti avrebbe già chiamato una suora per farmi portare in camera, infatti; dopo aver scambiato qualche parola con Sugar, si alza di scatto dalla sedia e si avvicina a me dall'altra parte del tavolo

"Sug, io la accompagno fuori a prendere un po' d'aria, quando vai su in camera ricordati di portare anche il mio libro e poggialo delicatamente sulla scrivania !"

Sugar la guarda con aria stupita "io sono sempre delicata con le tue cose !" afferma indispettita dalla sua affermazione

"si certo, come quando ti ho chiesto di accudire il mio gatto per 2 giorni..."

Quinn mi tira su per un braccio e io mi appoggio a lei cercando di non crollare per terra

"teoricamente non gli ho fatto niente...è semplicemente scappato"

"probabilmente si sarà suicidato dopo 10 minuti passati con te... " borbotta lei mentre mi fa passare un braccio intorno alla vita "in ogni caso fa in modo che quel libro arrivi intatto in camera nostra !" dice prima di aiutarmi a camminare verso l'uscita

Mentre ci avviamo verso la porta sento le gambe tremare ma cerco comunque di stare il più dritta possibile per non dare troppo nell'occhio perché, anche se diverse studentesse se ne sono già andate, altre sono ancora intente a ridere e a scherzare sedute fra i vari tavoli della mensa

Usciamo dall'edificio e camminiamo a lungo fino ad arrivare in cima ad una piccola collinetta, abbastanza isolata, che si estende sul prato dietro la scuola

Mi appoggio ad un albero cercando di tirarmi su ma le mie ginocchia cedono e io mi lascio scivolare sulla corteccia ruvida fino a che non cado sull'erba stremata

Alzo lo sguardo e un meraviglioso paesaggio si staglia davanti ai miei occhi; le nuvole bianche scorrono veloci sopra le nostre teste e il sole brilla mettendo il risalto l'azzurro del cielo che non fa altro che ricordarmi il colore degli occhi di Brittany  

Sento l'odore dell'erba fresca e i rami degli alberi si muovo a ritmo con il vento primaverile che soffia sulla mia pelle accaldata

Non ho mai creduto veramente in Dio ma, quando mi ritrovo circondata dalla natura come in questo momento, non riesco a fare a meno di pensare che Dio risieda nella natura stessa

Tiro le gambe vicino al petto e poggio la testa sulle ginocchia respirando a pieni polmoni; molte volte sono venuta qui con Quinn e le altre ma, almeno la metà di queste, ero talmente ubriaca da non riuscire nemmeno a distinguere un albero da un fiore; tutto merito di Puck e dei suoi intrugli con l'alcol 

Non mi sono mai resa conto di quanto fosse bello questo posto e, stranamente, tutti i miei problemi sembrano più piccoli e più leggeri all'aria aperta

Quinn si siede di fronte a me a gambe incrociate e mi guarda come se stesse cercando di capire cosa mi passi per la testa; non dice niente, forse perché è sempre stata una persona da poche parole, o forse perché aspetta che io sia pronta a confidarmi con lei

Continuo a guardare l'immenso prato che si estende davanti a noi e cerco di fuggire al suo sguardo

Non so perché sto evitando di raccontargli tutta la verità su di me, ma adesso l'idea di doverle dire chi sono veramente mi fa tremare il cuore; ho sempre tenuto nascosto a tutti la mia omosessualità, ma l'ho fatto solo per proteggere il mio rapporto con Brittany e non perché avevo paura di dichiararmi

Sono sempre stata convinta che in una situazione diversa, magari in una scuola normale, non avrei avuto problemi a fare coming out, ma adesso questa mia certezza non mi sembra più così solida

Forse ho sempre avuto paura del giudizio della gente perchè non mi sono mai veramente accetta per quello che sono, forse la persona che cercavo di difendere non era Brittany ma me stessa

Abbasso lo sguardo e realizzo che per tutto questo tempo ho fatto solo finta di ritenermi una persona normale e in realtà dentro di me c'è ancora quella vocina che urla 'sei sbagliata'

Non me ne sono mai accorta prima e la cosa mi turba perché pensavo di conoscermi, ma a quanto pare mi sbagliavo

Ho nascosto la mia sessualità a tutti continuando a ripetere a me a Brittany che il fatto di essere lesbica non mi desse nessun fastidio solo per autoconvincermi; ho avuto anni per creare di accettare la cosa e ad imparare a volermi bene lo stesso, ma nonostante tutto questo tempo non ci sono riuscita

Altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo non riesca a confidare alla mia migliore amica chi io sia veramente

Ho passato tutta la mia adolescenza fingendo con me stessa e con gli altri e per la prima volta questa maschera che mi sono creata mi sembra troppo stretta; non voglio più vivere così dovermi nascondere; sento il bisogno di dire la verità e di essere sincera almeno con le persone a cui voglio bene, almeno con Quinn perché lei se lo merita

Il mio cuore inizia a battere all'impazzata e sento lo stomaco stringersi in una morsa dolorosa, le parole mi muoiono in gola e sento tutta la pressione del momento precipitarmi addosso come una cascata

Anni e anni si bugie mi stanno rendendo più difficile dire la verità e di certo quella vocina che continua a urlarmi 'non farlo, commetteresti solo un grande errore' di certo non aiuta; per un'attimo penso che dovrei dare retta a quella voce: dovrei stare zitta e far finta di niente come ho fatto in tutti questi anni ma ora come ora non mi importa nulla delle conseguenze, voglio soltanto togliermi questo peso dalla coscienza

Guardo Quinn negli occhi e penso ai migliaia di film che ho visto dove la gente, dopo aver trovato il momento adatto, dice con estrema facilità e calma di essere gay

Non posso fare a meno di notare quanto tutte quelle storie siano false perché non esiste il momento perfetto in cui si sa che tutto andrà bene, ogni fottuto momento è uguale a tutti gli altri e sembrerà sempre sbagliato; sarà sempre sbagliato

Si può aspettare una vita intera ma non si sarà mai veramente pronti per dire ad alta voce 'io sono gay' perché, anche se si è convinti del contrario, quel momento ci cambierà per sempre

Tutti questi strani pensieri mi frullano per la testa mentre il tempo in torno a me, per l'ennesima volta, sembra rallentare, come se il mondo avesse smesso di girare per non fare rumore quando dalle mie labbra usciranno quelle poche parole, perché so che tra un momento a l'altro il nodo che ho alla gola si scioglierà e caccerò fuori tutta la verità; devo solo avere abbastanza coraggio per cambiare il mio futuro

"Quinn..." la mia voce è impastata e sembra quasi chiedere aiuto

Sento i suoi occhi su di me e per un attimo ho la sensazione che lei già sappia tutto, sa già cosa sto per dirle e sta solo aspettando una conferma

"...io sono lesbica" sussurro muovendo appena le labbra

Non sono sicura di aver davvero detto quella frase, forse l'ho solo sognato perché è impossibile parlare quando si ha il respiro bloccato e la gola secca come la mia

Lei non dice niente e non si muove, rimane lì con sguardo impassibile e ho veramente paura che non abbia sentito o che io abbia sognato tutto perché non sarei mai in grado di ripeterlo una seconda volta  

Senza accorgermene scoppio a piangere in maniera disperata e le lacrime mi rigano subito il viso

Mi sento morire e lo stomaco si contorce in una morsa dolorosa, ma un piccolo senso di sollievo si fa spazio dentro di me; queste le lacrime le sto trattenendo da troppo tempo e, dopo anni in cui il loro peso si faceva sempre più soffocante, sono riuscita a buttarle fuori

Ho la testa completamente schiacciata sulle ginocchia e il mio corpo sussulta per colpa degli spasmi causati dal pianto, ma sento comunque una pressione sulla schiena

Poi riconosco il suo profumo e capisco che mi sta abbracciando

Mi rigiro fra le sue braccia e, continuando a piangere, poggio il capo sulla sua spalla lasciando che le lacrime le bagnino la camicetta della divisa mentre mi aggrappo a lei come se fosse la mia unica ancora

Quinn cerca di alzarmi il viso con una mano per guardarmi negli occhi ma io faccio resiterza perchè mi vergogno troppo di me stessa in questo momento così lei si limita semplicemente a stringermi più forte e questo gesto non fa altro che aumentare le mie lacrime

Mi sento la testa scoppiare e i muscoli facciali doloranti ma non riesco a smettere, ogni volta che provo a calmarmi mi torna alla mente quello che ho appena fatto e in questo momento mi sembra di aver commesso l'errore più grande della mia vita

Ma non sono del tutto sicura di voler tornare indietro per cambiare le cose

Tra un singhiozzio e l'altro, che mi sembrano assordanti, sento la voce dolce e flebile di Quinn "sfogati, ti sei tenuta dentro questo segreto troppo a lungo" 

Mi lascia un bacio fra i capelli prima di posare la testa sulla mia in segno di protezione e aggiunge "dai ci sono io qui, vedrai che andrà tutto bene"

Un'altra ondate di lacrime, più forte rispetto alle precedenti mi travolge e, scuotendo la testa, inizio ad urlare

"no ! Non è vero ! T-tu non capisci" dico arrabiata anche se non so con chi; m
i sento morire e mi sembra di star precipitando dentro un baratro buio senza via di uscita

È così che ci si sente ad essere se stessi ? Dovrò vivere con questo senso di angoscia fino alla fine dei miei giorni ?

Il pensiero di un domani migliore non mi sfiora neanche per un attimo; come faccio a pensare al futuro se non sono neanche in grado di vivere il presente ?

Quinn continua a stringermi forte come se avesse paura che potessi scappare da un momento all'altro; magari pensa che potrei fuggire dalla scuola e raggiungere Puck nella sede maschile per ubriacarmi, oppure salire sopra il tetto dell'istituto e tentare il suicido; ma questo non lo farei mai, non potrei mai lasciare Brittany da sola

L'unica cosa che non sa è che in questo momento non ho nemmeno la forza di guardarmi attorno, figuriamoci di alzarmi e fare dei chilometri a piedi o arrampicarmi sopra un cornicione

Schiaccio di più la testa sulla sua spalla perché è l'unica cosa che mi attenua il dolore alle tempie in più sentire il suo profumo, così familiare, riesce a calmarmi

Mi sento indifesa e deble come mai prima d'ora e non avrei mai pensato che la vicinanza di Quinn fosse così indispensabile per me

Lei continua a sussurrarmi parole di conforto che però non riesco a sentire a causa del mio pianto che squarcia il silenzio del prato come se fosse una lama, ma per un attimo mi sembra che i lamenti provenienti dalla mia bocca non siano gli unici

Alzo leggermente la testa e piano piano cerco di mettere a fuoco

Con un po' di riluttanza e paura di vedere il suo viso contorto in una smorfia di disgusto nei miei confronti, punto i miei occhi nei suoi 

Mi rispecchio nelle sue iridi verdi e noto che sono sempre gli stessi occhi che conosco ormai da anni, hanno sempre la stessa aria furba e dispettosa di sempre solo che adesso sono contornati da un senso di dolcezza e di amore che non avrei mai pensato di vedere nello sguardo di Quinn Fabray

Ha la testa inclinata da un lato e le sue labbra formano una curva che dovrebbe essere una specie di sorriso, ma ciò che mi colpisce è che fra tutta la tenerezza e la bontà del suo sguardo riesco a vedere una sorta di tristezza 

Mi asciugo il volto con una mano e noto che alcune lacrime sono scese anche dal suo viso e finalmente capisco; sono stata talmente presa da me stessa e dal mio stato d'animo da non accorgermi che Quinn prova esattamente quello che provo io; ad un tratto le parole di Brittany iniziano a ronzarmi in testa 

'a Quinn piace Rachel ! Sennò perché gli farebbe tutti quegli scherzi?'

Lei sa esattamente come mi sento perché lei è come me

Il suo sorriso si spegne a causa della mia espressione scioccata; intuisco che ha capito ciò che sto pensando perché abbassa la testa imbarazzata

Mi vergogno di me, certo non sono mai stata una persona altruista ma il mio comportamento è stato riprovevole: mentre io piangevo e maledicevo il giorno in cui sono nata, a fianco a me c'era la mia migliore amica che provava le mie stesse emozioni, solo che lei si è fatta coraggio ed ha soppresso i suoi sentimenti per occuparsi di me

Mi sento un'idiota per aver dubitato anche solo per un momento di lei, per aver avuto paura che non mi accettasse e che sarebbe scappata via lasciandomi da sola con me stessa; senza accorgeme sorrido anche io di rimando

Questa volta è il suo turno di sfogarsi e liberarsi di tutta la pressione accumulata per anni; mi avvicino di nuovo a lei e lascio che poggi la sua testa sul mio petto mentre inizia a piangere più silenziosamente di quanto abbia fatto io e mentre la abbraccio mi lascio scappare una leggera risata

"con la Berry Q ?"

"mmh mmh"

"Dios, stai proprio messa male" le sussurro mentre la stringo di più e so che le sue labbra sono piegate per formare un sorriso

Fino a questo momento ho sempre pensato di essere un'ottima attrice, capace di nascondere i miei sentimenti e le mie emozione a tutti, tranne a Brittany è ovvio, ma adesso mi rendo conto che Quinn è sempre stata in grado di vedere oltre la maschera che ogni giorno portavo sul mio viso, è sempre stata capace di immedesimarsi in me e capire ciò che sentivo

Per quanto ci provassi non sono mai stata in grado di prenderla in giro con le mie balle o i miei atteggiamenti da stronza; lei ha sempre e solo visto la vera Santana

Siamo sempre state empatiche, o come piace dire a Rachel telepatiche, visto che ognuna riesce a finire gli insulti dell'altra, ma non pensavo di essere legata a lei in un modo così profodo; forse è così che ci si sente fra amiche

Non so stbilire quando io e lei siamo diventate amiche e non so nemmeno da dove provenga questo sentimento, me io lo sento ogni volta che sono con Quinn

La testa continua a farmi male e i muscoli delle gambe sono intorpiditi a causa della posizione scomoda in cui mi trovo, ma non ho alcuna intenzione di muovermi perchè mi sento al sicuro abbracciata a lei e so che la cosa è reciproca

Non ho idea di quanto tempo è passato da quando siamo uscite dalla mensa, so solo che la mia amica continua a singhiozzare silenziosamente e io elaboro scenari disastrosi su quando la Sylvester
verrà a sapere ciò che è successo questa mattina

Sono certa che la storia non finirà qui e che Suor Emma prenderà dei provvedimenti a riguardo; ho veramente paura per quello che potrebbe succedere a me e a Brittany ma l'unica cosa che posso fare è sperare che andrà tutto bene

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* Levitico 18,22; 20,13 sono i passi della Bibbia dove viene affermato che essere gay è un abominio e che i credenti usano per giustificare la loro omofobia !

N.a.d. Ciao a tutti !!! Allora se devo essere sincera questo capitolo non mi fa impazzire, speravo in qualcosa di più emozionante ma non riesco a fare di meglio quindi perdonamtemi...scusatemi anche per eventuali errori >.<  vi prometto che il prossimo capitolo sarà un po’ più allegro rispetto a questo e ci sarà anche tanta Quinntana

Detto questo vi saluto e ci vediamo alla prossima =) 

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Capitolo 5
*** Quattro chiacchiere ***


"...così quel troglodita di Puck le ha dato una clavata in testa e l'ha portata nella caverna più vicina !"

"e alla fine ci è cascato anche lui eh ?" chiedo mentre scoppio a ridere immaginandomi la scena

"già, l'amore non fa ostaggi" mi dice Quinn prima di appoggiarsi con la schiena al tronco dell'albero dietro di noi e rivolgere lo sguardo al cielo

Non so quanto tempo sia passato da quando abbiamo smesso di piangere, se è per questo non so neanche quanto tempo abbiamo passato abbracciate l'una all'altra cercando di farci forza a vicenda; dopo esserci calmate abbiamo iniziato a parlare di cose futili, come la scuola, gli esami o di come Puck abbia conquistato la sua attuale fidanzata; sta di fatto che il sole continua a tramontare e l'orizzonte si è dipinto di un rosso quasi accecante

"che farai adesso ?"

Mi volto verso di lei con aria confusa "in che senso ?"

"cosa farai adesso con la tua fidanzata"

Sussulto perché mi fa ancora strano parlare della mia sessualità così apertamente "n-non lo so, più che altro dovrei preoccuparmi di quello che Suor Emma potrebbe dire alla Sylvester o alle altre suore"

Quinn scoppia a ridere "ma dai ! La preside è più lesbica di tutte noi messe insieme !"

Mi irrigidisco di nuovo; devo solo abituarmi a sentire la parola 'lesbica', devo solo abituarmi all'idea di essere veramente lesbica nonostante lo sia ormai da anni 

Lei non sembra essersi accorta del mio disagio perché continua a parlare senza problemi "e poi cosa può farti ? Non può di certo cacciarti o dire a qualcuno quello che c'è tra te e Britt altrimenti la scuola subirebbe un grave scandalo"

Se da una parte ha ragione, perché la preside non è di certo il tipo di persona che considera l'omosessualità un crimine, dall'altra ci saranno comunque delle ripercussioni; magari non fisiche come dice lei ma psicologiche: potrebbe informare tutte le altre suore e so benissimo che molte di loro non sono flessibili come lei, sarei comunque vista e tratta in modo diverso

Per non parlare del fatto che se qualche studentessa venisse a conoscenza del mio segreto per me sarebbe un vero e proprio inferno perché la gente, guardandomi, non vedrebbe più la solita Santana Lopez ma solo una lesbica in un collegio religioso

Tutti questi pensieri sembrano passare dal mio cervello a quello di Quinn perché noto che anche lei si è rabbuiata; con la fronte aggrottata e lo sguardo perso nel vuoto da voce ai miei pensieri "non puoi lasciarti influenzare dalle opinioni degli altri...non puoi basare la tua vita su quello che la gente pensa di te"

"tu non capisci Quinn.." dico con un sospiro

"capisco benissimo invece perché sono come te"

Mi giro di nuovo verso di lei e la guardo

Noto che i suoi occhi sono sempre gli stessi di quando l'ho conosciuta, ha sempre gli stessi capelli un po' arruffati e sbarazzini e il suo sorriso è l'identico sorriso beffardo che ormai conosco a da anni; per me è sempre la stessa, è sempre Quinn nonostante adesso sappia che lei è lesbica

Per quale motivo le altre persone dovrebbero vederci in maniera diversa solo perché ora sanno che preferiamo le ragazze ?

"Dio Quinn, veramente ti piace Rachel ?!" chiedo scoppiando a ridere mentre lei sbuffa in modo esasperato

"sai, all'inizio avevo una cotta per te"

Sgrano gli occhi e la guardo con aria interrogativa  

"ma solo all'inizio, ma poi ho scoperto che sei una vera stronza e tutto il mio amore nei tuoi confronti è svanito"

"disse quella che fa orribili scherzi alla persona che ama"

"non ho mai detto di amare Rachel !" mi fa con voce leggermente acuta ma con un sorriso colpevole

"oh andiamo ! La nana è il tipo di persona che o si ama o si odia, e credimi la sorpresa non è stata tanto scoprire che sei...che sei così, ma che ti piace quell'essere malefico!"

"non riesci a dirlo vero ?" mi dice con voce comprensiva e triste allo stesso tempo

"cosa ?" rispondo facendo finta di non capire a cosa si stia riferendo  

"dai San, lo so che non sei stupida ! Non riesci a dire la parola 'lesbica' senza sentirti a disagio, eppure sono anni che la usiamo senza problemi; più volte l'hai usata riferendoti a te stessa e ai tuoi comportamenti"

"si ma allora era diverso !"

Scatto in avanti e non mi sono nemmeno accorta di aver appena urlato in faccia a Quinn; faccio un profondo respiro e cerco di calmarmi "era diverso perché potevo fare finta che non fosse vero, adesso ogni volta che qualcuno usa quella parola mi sento chiamata in causa, come se tutti sapessero la verità su di me"

"ma solo io e Brittany sappiamo la verità"

"lo so, è solo che..." tiro su con il naso e mi passo la manica della camicia sugli occhi per evitare altre lacrime; credevo di averle finite tutte invece mi sbagliavo perché una parte di me vuole di nuovo lasciarsi andare

"è solo che, non lo so mi sembra tutto così strano..."

Lei mi guarda con aria afflitta e anche se non sono riuscita a spiegarmi so già che lei ha capito cosa voglio dire

"è così orribile che io sappia il tuo segreto ?"

Mi mordo il labbro inferiore evitando di incontrare il suo sguardo; vorrei tanto risponderle di no, vorrei tanto poterle dire che non c'è nessun problema se lei è a conoscenza della mia omosessualità, ma sarebbe solo una bugia 

"ho solo bisogno di un po' di tempo per abituarmici, mi sono nascosta così a lungo che ora non ricordo più come si fa ad essere se stessi" dico con un mezzo sorriso cercando di sminuire la questione

Per oggi ne ho avuto abbastanza e non sono in grado di sostenere un discorso con Quinn sul fatto che io non abbia ancora veramente accetto il fatto di essere gay

Grazie al cielo lei non mi costringe a parlarne però mi fa un'altra domanda pungente

"lo dirai alle altre ?"

"perché dovrei ? Tanto tra un anno e qualche mese saremo tutte fuori da questa scuola e non ci rivedremo più"

Lei mi guarda perplessa "dovresti invece, sono tue amiche"

"allora perché tu non gli hai mai detto ?"

"perché ho paura, ma non di quello che potrebbero pensare di me perché sono certa che il nostro rapporto non cambierebbe, ma del fatto che se venissero a conoscenza della mia cotta per Rachel di sicuro si metterebbero in mezzo credendo di essere i cupido della situazione...e lo sai anche tu che sarebbero in grado di mettere su una performance musicale di qualche vecchia e sdolcinata canzone d'amore per me e Rach"

Io rabbrividisco solo all'idea di cosa quelle due menti perverse siano in grado di fare insieme

"e Sugar è troppo impegnata rubare dalla mensa tutti i budini al cioccolato per darmi retta"

"e io ?" chiedo con un sopracciglio alzato

"beh, pensavo che tu te ne fossi già accorta solo che preferivi passare il tempo a sforbiciare con Brittany piuttosto che parlare con me"

Io rimango a bocca aperta mentre lei continua a guardarmi con quel suo tipico sorriso strafottente di chi la sa lunga

"tu-tu già lo sapevi ? Sapevi già di me e di Brittany ?" chiedo quasi incredula

Ad un tratto tutte le mie convinzioni, sul fatto di essere stata in grado di nascondere la mia relazione in maniera eccellente, crollano

"certo che lo sapevo !" mi fa con aria quasi offesa "e probabilmente lo sospettano anche le altre..." sussurra fra se e se come se non volesse farsi sentire

"è così ovvio ?" domando con fare ingenuo

"assolutamente ! Dai si vede da come la guardi e da come ne parli; ogni volta che una persona nomina Brittany ti si illuminano gli occhi...e poi ti ricordo che io ho il gay radar" dice mentre si picchietta la testa con l'indice

Io scoppio a ridire dandole una gomitata in modo affettuoso 

"è incredibile " dico con lo sguardo perso nel vuoto

"cosa ?"

"tutta questa situazione !" le rispondo alzando le spalle "io sto con Brittany ed ero convinta che nessun'altro oltre a Rachel lo sapesse invece..."

"aspetta un attimo ! Anche Rachel lo sa ? Cioè, io sono la tua migliore amica e non mi hai detto nulla mentre lei, che è la persona che tu odi di più al mondo, sapeva tutto ?"

"non è così semplice...lei è entrata in camera mentre io e Britt stavamo..."

"no no no non voglio sapere niente !" urla e si tappa le orecchie con i palmi delle mani "la la la la non voglio sapere cosa fate tu e Brittany in camera da letto !"

"dai su, potrei insegnarti qualche trucchetto da usare con la nana" dico ammiccando e con un sorriso malizioso stampato sul viso

Quinn continua a cantare mentre scuote la testa come una bambina che fa i capricci

"va bene, non ti racconterò i dettagli altrimenti potrei bloccarti la crescita Fabray"

Mi avvicino a lei e le levo le mani dalle orecchie in modo che possa di nuovo sentirmi

"insomma anche lei ci ha scoperto in atteggiamenti intimi...molto intimi...in pratica eravamo nude e ricoperte di cioccolata..."

"Dio San ti ho detto che non volevo sapere i dettagli !" urla mentre fa una smorfia di disgusto

Io sorrido e cerco di ignorare le sue lamentele "sta di fatto che la nana rompi palle ci ha interrotte sul più bello..."

"...e cosa ha fatto ?"

"la stessa faccia che hai fatto tu adesso; poi se ne è andata ed è tornata in camera la mattina dopo, probabilmente quella notte ha dormito nelle miniere insieme agli altri nani...il giorno seguente io e Brittany le abbiamo raccontato tutto"

"tu e Britt ?" ripete con tono divertito e accusatorio allo stesso tempo

Alzo gli occhi al cielo "va bene, Brittany le ha raccontato tutto mentre io ero intenta a nascondermi sotto le coperte cercando di non pensare alla mia omosessualità "

Quinn mi fa un sorriso amaro e mi chiede "lei come ha reagito ?"

"ci ha pensato un attimo e poi ha iniziato battere le mani tutta contenta e a blaterare qualcosa sul fatto che avere due amiche lesbiche avrebbe sicuramente giovato alla sua formazione personale come attrice una volta arriva a Bradway"

"davvero ha detto così ?"

Quinn si passa una fra i capelli e io suoi occhi sprizzano gioia; probabilmente il fatto che Rachel non veda l'omosessualità come un difetto genera in lei una sorta di euforia

"già, poi è tornata seria e ha detto che lei ci voleva bene nello stesso modo di prima e che il fatto che fossimo...che fossimo omosessuali non cambiava assolutamente nulla, basta che non facevamo cose zozze sul suo letto" guardo Quinn con un sorriso complice e continuo "solo che lei non sa che abbiamo già fatto cose zozze sul suo letto"

Lei mi guarda con aria sconvolta "Cristo San, sei incredibile" dovrebbe essere un rimprovero ma suona più come un complimento e di certo il modo in cui tenta di reprimere una risata storcendo la bocca non aiuta

Continuo a guardarla e noto che i suoi occhi sono illuminati da una strana luce, ma non sono i raggi del sole ad illuminarle il viso è più un senso di benessere o qualche altro strano sentimento

Cos'è speranza ? Forse; adesso sa di avere più probabilità con Rachel e che, comunque andranno le cose, potranno rimanere lo stesso amiche

"avrei dovuto immaginarlo"

Quinn mi guarda con aria interrogativa ma non dice nulla

"che ti piace Rachel ! Mi dispiace non essermene accorta prima"

Mi sento veramente incolpa, non sono stata una buona amica per lei perché nel momento del bisogno io non c'ero; e pensare che Brittany l'aveva capito prima di me, ma l'ho sempre detto che quella biondina è diversa da tutte le altre persone: con quei suoi occhioni blu è come se vedesse dentro le persone e riuscisse a leggere la loro anima, o almeno è questo quello che sento ogni volta che mi guarda

"non devi scusarti non è mica colpa tua, avrei dovuto dirtelo io"

"forse è colpa del mio gay radar, non funziona bene...o può darsi che ne sono semplicemente sprovvista"

"ma che dici ? Tutti i veri gay ne hanno uno !"

"magari non sono veramente gay" affermo e per un attimo spero veramente di essere etero, ma subito me ne pento; non dovrei pensare certe cose e Quinn me lo fa capire lanciandomi un'occhiataccia  

Mi passo una mano fra i capelli in maniera nervosa perché tutto ad un tratto il fatto che Quinn sappia veramente chi sono mi crea un leggero fastidio, ma continuo a ripetermi che ho solo bisogno di tempo

Lei sospira rumorosamente e distoglie lo sguardo da me puntandolo verso l'orizzonte 

Probabilmente sono le 6 o le 7 di sera perché il cielo sopra di noi sta diventando sempre più scuro anche se il sole non è ancora calato del tutto; stranamente questo posto mi sembra sempre più bello e rimpiango tutti questi anni per non essermi mai fermata più di un minuto per osservare il paesaggio

Mi appunto mentalmente di tornare di nuovo qui durante il tramonto o magari all'alba

Magari con Brittany

"in ogni caso Puck sa che sono lesbica"

Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva

"cosa ?!" urlo mentre tossisco sperando di aver capito male

"Puck sa che sono lesbica !" ripete lei mentre mi da una pacca sulla schiena per farmi riprendere

"come ? Da quando ?"

"San calmati altrimenti ti verrà un infarto ! Lo sa da quando mi piace Rachel"

"ma perché glielo hai detto ?" chiedo come se fosse la cosa più stupida che Quinn Fabray avesse mai fatto, il che è tutto dire

"perché non avrei dovuto ?" risponde alzando le spalle con nonchalance

Già, perché non avrebbe dovuto diglielo ? Infondo sono amici e gli amici si confidano fra loro; la cosa strana è che anche io sono amica di Puck ma l'idea di raccontargli di me e di Brittany non mi ha mai sfiorato nemmeno per un secondo

Continuo a guardarla non riuscendo a rispondere alla sua domanda

Ho sempre pensato che io e lei fossimo identiche, non nel fisico quanto nel carattere: entrambe siamo acide e, nella maggior parte del tempo, intrattabili, abbiamo un tatto pari a quello di un elefante dentro una gioielleria, nessuna delle due ha peli sulla lingua e ci basta uno sguardo per capire cosa l'altra stia pensando; ma non mi sono mai sentita così diversa da lei come in questo momento

Forse è per il fatto che lei non ha paura di essere se stessa, non ci ha pensato due volte prima di mostrare ai suoi amici chi fosse veramente senza farsi troppi problemi

Di nuovo mi sento inadatta, sbagliata, come se non fossi degna di stare al suo fianco; non avrei mai pensato di dirlo ma Quinn è decisamente una persona migliore di me

"beh ricapitolando, quante persone sanno che siamo dell'altra sponda ?" dice sorridendo e il fatto di scherzarci su un po' mi aiuta ad accettarlo 

"allora c'è Britt, ma lei gioca nella nostra squadra, poi la nana..."

Quinn mi fulmina con lo sguardo mentre prende nota alzando un altro dito per contare Rachel

"ok ok Rach, che sa solo di me e Brittany, invece Puck sa solo do te..."

"ancora per poco..." sussurra mentre evita il mio sguardo sperando che io non l'abbia sentita

"a Sugar gliel'hai detto ?"

"gliel'ho accennato, ma lei era troppo emozionata perché aveva appena scoperto dalla madre di Marley che alla mensa quel giorno avrebbero servito un nuovo tipo di budino quindi non so se mi stava ascoltando o meno"

"e hai intenzione di ridirglielo o..." chiedo inarcando un sopracciglio

"casomai tirerò di nuovo fuori l'argomento questa sera dopo che si sarà strafogata con la cena"  

Non posso fare a meno di stupirmi per quanto Quinn sia a suo agio con se stessa, non ha nessun problema a toccare l'argomento 'coming out' anzi, parla della sua omosessualità come se stesse parlando del suo colore preferito

Ma alla fine c'è tanta differenza tra preferire il blu rispetto al giallo o le ragazze rispetto ai ragazzi ?

"e poi credo siano finiti; solo loro sanno che almeno una di noi due è lesbica"

"già, e a nessuno di loro è mai importato niente" dico con un piccolo sorriso trionfante sul volto

Non mi sono mai resa conto di quanto fossi fortunata ad avere degli amici come loro

"a parte Puck...ogni tanto mi chiede se ho voglia di fare una cosa a tre con lui e un'altra ragazza, io gli rispondo che preferirei fare sesso solo con l'altra ragazza ma lui sembra non volerlo capire"

Scoppio a ridere perché questo è il tipico atteggiamento di Puck; mentre rido uno strano senso di leggerezza mi avvolge

"lo dirai anche a Sam ?" chiedo con ancora un sorriso tranquillo sulle labbra

"mmmh non credo, gli voglio bene ma non penso che capirebbe...in ogni caso non posso certo andare in giro a raccontarlo a tutti, siamo pure sempre in un collegio religioso e, per quanto mi piaccia pensare che dopo 6 milioni di anni di evoluzione la gente sia abbastanza aperta mentalmente per accettarci, purtroppo non è così"

Io sospiro e penso che sia davvero ingiusto doversi nascondere perché si ama una persona del proprio sesso; magari in futuro sarò liberà di camminare mano nella mano con la mia ragazza, con la mia Brittany

"beh è tardi, forse è meglio che andiamo dentro altrimenti Suor Holly ci darà per disperse" dice mentre si alza in piedi e si passa le mani sulla gonna per levare i vari fili d'erba; io faccio lo stesso e, prima di iniziare a scendere dalla collina, do un'ultima occhiata al tramonto respirando a pieni polmoni l'aria fresca impregnata d'estate

Mentre ci avviamo verso il cortile di fronte all'entrata dei dormitori mi fermo di scatto e Quinn si gira verso di me con aria interrogativa  

"sono contenta di averti conosciuta Q" affermo stupendomi delle mie stesse parole

Lei mi guarda con il più bel sorriso che le abbia mai visto sul volto

"anche io San... ma ora smetti di fare la lesbica con me che tanto non attacca !" dice prima di darmi una spinta tanto forte da farmi quasi cadere per terra

Io barcollo un po' prima di stabilizzarmi e inizio a rincorrerla fin dentro il collegio mentre realizzo che non sono in grado di nasconderle niente, neanche tutto il bene che le voglio

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N.d.a. Ciao a tutti !!! Prima di tutto volevo scusarmi per il ritardo ma ho avuto diversi impegni questa settimana e vi avviso fin da subito che probabilmente il prossimo capitolo arriverà fra due settimane...cercherò di aggiornare prima ma non vi assicuro nulla. Passando al capitolo anche qui c’è tanta Quinntana (c’è solo Quinntana) ma già dal prossimo avremo di nuovo la Brittana e vedremo cosa è cambiato...grazie a tutti quelli che leggono, seguono, recensiscono, mettono la storia tra le preferite/ricordate e scusate per eventuali errori =)

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Capitolo 6
*** Cambiamenti ***


Dopo aver cenato io e Quinn ci avviamo verso le nostre rispettive camere

A mensa non ho visto Brittany e Quinn si è accorta che mancava anche Rachel, probabilmente saranno in camera a parlare di quello che è successo questa mattina; è dall'ora di pranzo che non la vedo e solo adesso mi accorgo di quanto sono stata egoista nei suoi confronti: ho passato tutto il pomeriggio a sfogarmi e a parlare dei miei problemi con Quinn senza preoccuparmi nemmeno per un secondo di come lei possa aver reagito

A quanto pare oggi sono stata capace di pensare solo a me stessa e, per quanto possa sembrare strano, mi sento veramente in colpa; spero solo che Rachel o che qualcun'altra le sia stata accanto

Salgo le scale che mi portano al secondo piano e trovo la porta della mia camera spalancata; incuriosita entro e vedo che c'è un gran disordine, la stanza è piena di scatoloni e molte cose di Brittany sono già belle che impacchettate

Aggrotto le sopracciglia e per un attimo penso al peggio

"ehy San !"

Una voce gracchiante alle mie spalle mi fa saltare, mi giro e vedo Sugar con in braccio una scatola da imballaggio semi aperta

Mi fa quasi strano vederla senza qualcosa da mangiucchiare, di solito ha sempre con se qualche budino, merendina o barretta al cioccolato tutto rigorosamente rubato dalla mensa quando la cuoca non guarda; è incredibile come faccia ad essere ancora così magra

"San, ci sei ?" mi chiede mentre mi supera portando dentro lo scatolone e poggiandolo per terra

"si si" dico scuotendo la testa e tornando alla realtà "Sug cos'è tutta questa roba ? Che cosa hai combinato ?" le chiedo indicando il gran casino presente nella stanza sperando che sia solo un altro dei suoi stupidi scherzi

"io ? Niente" risponde con aria innocente mentre prende in braccio un'altra scatola contenente vari libri di scuola di Brittany "c'è stato uno scambio...Britt viene in camera con me mentre tu e Rach vi beccate Quinn" dice con nonchalance mentre si avvia verso la porta

Sgrano gli occhi e per un momento spero di aver sentito male, ho sicuramente sentito male perché non può essere vero

Blocco Sugar per un braccio, forse un po' troppo bruscamente, e senza accorgermene le sto praticamente urlando in faccia "perché ? Chi l'ha deciso ?!"

"San calmati ! Non so perché, so solo che Brittany è arrivata in camera mia dicendo che la preside aveva ordinato che lei e Quinn si scambiassero di camera e che io dovevo aiutarla a spostare tutte le loro cose" mi dice con aria spaventata

Per la seconda volta, nell'arco di una giornata, sento tutto il mondo crollarmi addosso; la Sylvester alla fine ha scoperto tutto, è l'unica spiegazione logica altrimenti non avrebbe mai ordinato una cosa del genere

Il cuore inizia a battermi forte e non mi accorgo di star ancora stringendo fra le mani il braccio di Sugar; lascio la presa e mi siedo sul mio letto

Tutto questo non mi sembra vero; la preside è a conoscenza di tutto: sa della mia omosessualità e sa di me e Brittany; sicuramente l'ha già detto ai nostri genitori e tra qualche giorno loro verranno a prenderci dividendoci per sempre, almeno lei non dovrà faticare troppo per impacchettare le sue cose visto che sono già tutte pronte; probabilmente sua zia le ordinato di cambiare stanza per impedirle di passare anche solo una notte in più con me; ad un tratto l'idea di andarmene da qui non mi sembra più così allettante

Sugar esce dalla porta con imbraccio vari oggetti personali di Brittany ignara di quanto questo gesto mi stia facendo male, mi sta porta via l'unica persona che abbia mai amato e tutto questo perché io sono stata talmente stupida da farci scoprire

Mi rannicchio sul letto incapace di concepire questa cosa: non posso credere che io e lei non staremo più in camera insieme, non potremmo più dormire nello stesso letto, non potrò più guardarla andare in giro per la stanza in intimo mentre si prepara per le lezioni, non l'ascolterò più cantare mentre si fa la doccia e non sentirò più il suo profumo invadermi le narici ogni qual volta che entrerò in questa stanza

Ad un tratto sento bussare alla porta e vedo una testolina bionda affacciarsi nella camera; per un attimo spero che sia lei, ma poi mi accorgo con dispiacere che è soltanto Quinn

Già è soltanto Quinn, la mia migliore amica che ha appena passato un intero pomeriggio con me facendomi sfogare e tranquillizzandomi invece di studiare per gli esami; di nuovo mi sento la persona più egoista su questo mondo, e forse non ho poi tutti i torti

"San ?" sussurra piano prima di avvicinarsi a me "come-come stai ?"

Sospiro pesantemente e credo che sia una risposta più che sufficiente per descrivere il mio stato d'animo

Lei si siede sul letto e mi sposta i capelli dal viso "mi dispiace" sussurra con tono veramente dispiaciuto; e pensare che lei dovrebbe essere contenta visto che da oggi in poi vivrà con la ragazza che le piace, sono io ad aver perso tutto

Come se non bastasse l'idea che la preside dica a tutti il mio segreto mi terrorizza; cosa mi aspetto che faccia ? Che appenda per tutto il dormitorio e nelle aule dei manifesti con su scritto 'SANTANA LOPEZ LESBICA' ? So che sembra assurdo ma questa idea mi martella la testa fino a farmi male

Mi metto a sedere sul letto affianco a Quinn e la guardo "sono contenta che da oggi in poi starai in camera con Rachel" le dico con un sorriso sincero sulle labbra

Le annuisce prima di abbracciarmi e io, senza pensarci due volte, contraccambio; passare tutto questo tempo con lei mi sta facendo diventare una rammollita, ma infondo non è poi così male concederle un abbraccio una volta ogni tanto

All'improvviso sento un forte rumore; mi giro verso la porta e vedo Sugar, con le mani sul volto per coprirsi la bocca, mente guarda per terra con aria terrorizzata e noto che ai suoi piedi si trova uno scatolone rovesciato con tutte le cose di Quinn sparse sul pavimento

Lei ci lancia un'occhiata fugace per poi riabbassare di nuovo lo sguardo sul casino che ha appena combinato

"non l'ho fatto apposta !" urla prima di scappare via per paura che la furia di Quinn si scaraventi su di lei

La mia amica guarda con aria scioccata le sue cose sparse per la stanza e, con uno scatto felino, si alza dal letto "giuro che questa volta l'ammazzo" dice digrignando i denti prima di precipitarsi fuori dalla mia camera gridando il nome di Sugar come se fosse un urlo di guerra

Io scoppio a ridere e non posso fare a meno di essere fiera di lei, mi ricorda tanto me quando litigo con l'hobbit e noto anche quanto quelle due pesti di Sugar e Rachel si somiglino ; è proprio vero: Dio prima le crea e poi le scarica a delle povere innocenti come me e Quinn per rovinarci l'esistenza

Mi alzo dal letto per controllare che non ci sia nulla di rotto fra le cose della mia nuova coinquilina e, appena mi avvicino alla porta, vedo Brittany in piedi nel corridoio

Il mio cuore inizia a battere forte e sento un nodo formarsi in gola; per la prima volta da quando io e lei ci siamo fidanzate non so come comportarmi, il mio istinto mi dice di correre da lei e abbracciarla ma c'è qualcosa che mi blocca

Continuiamo a guardarci per secondi che mi sembrano infiniti poi lei, pian piano, si avvicina verso di me; mi sembra che la scena si stia svolgendo a rallentatore perché ho il tempo di guardare tutto il suo corpo in ogni minimo dettaglio e per un attimo ho paura che quella davanti a me sia solo una visione perché non me la ricordavo così bella

I capelli biondi sciolti le svolazzano di qua e di la a ritmo delle sue anche e i suoi occhi azzurri sono costantemente puntati nei miei

Mi risveglio dal mio stato di trans solo quando lei si chiude la porta dietro le spalle, facendo scattare la serratura, e si butta su di me

Sento il suo profumo che mi manda in estasi e solo adesso mi accorgo che tutto quello che sta succedendo non è frutto di un sogno; allaccia le braccia intorno al mio collo e poggia la sua fronte contro la mia prima di spingermi sul letto, sento il materasso dietro di me e mi stendo sopra di esso portandomi dietro Brittany che mi schiaccia con tutto il suo corpo; la guardo ancora per qualche altro secondo prima di chiudere gli occhi e baciarla

Sento un calore familiare farsi spazio nel mio basso ventre e il rumore del mio cuore che batte all'impazzata mi rimbomba nelle orecchie

Lei fa passare la lingua bagnata sulle mie labbra che io immediatamente socchiudo per lasciarla passare, quando sento il suo sapore mi sembra di impazzire di piacere e non riesco a non gemere nella sua bocca prima che lei approfondisca il bacio accarezzandomi il palato

I suoi baci hanno qualcosa di strano, non sono i soliti baci dolci e spensierati che mi regale sempre Brittany, questi sono famelici e bagnati e mi fa quasi male quando prende il mio labbro inferiore fra i denti tirandolo a se

Lei containua a sovrastarmi mentre inizia a strusciarsi su di me, fa passare una mano sotto la mia camicia e inizia a graffiarmi leggermente la pancia prim di chiudere le dita intorno al mio seno

Il suo tocco brucia sulla mia pelle e il suono delle nostre lingue che si scontrano è estremamente familiare; per un attimo ho paura che questo sia il suo modo per salutarmi, infondo quale saluto migliore di un bacio rude ed appassionato come questo ? Il solo pensiero di una nostra separazione mi fa star male, la stringo di più fra le mie braccia e vorrei imprimere il suo sapere sulle mie labbra per sempre

Continuo a baciarla con impeto fino a che la mancanza di ossigeno non si fa sentire e sono costretta a staccarmi da lei; poggio la fronte contro la sua e Brittany improvvisamente si calma a questo mio semplice gesto: non si dimena più sul mio corpo in cerca di piacere e inizia ad accarezzarmi la pelle nei punti dove poco prima le sue unghie hanno lasciato il segno come se volesse in qualche modo scusarsi per tutta la sua irruenza

Sospiro sulle sue labbra e sono contenta che si sia calmata perché infondo non volevo salutarla in quel modo così aggressivo, tutta lo nostra relazione si è sempre basata sulla dolcezza e sull'amore e, per quanto possa sembrare sdolcinato, è così che voglio ricordarla

Non riesco ad immaginare un vita lontano da lei e al solo pensiero il mio stomaco si chiude  

La stringo di più a me, come se avessi paura che da un momento all'altro possa scappare via, e inizio ad accarezzarle i capelli perché questa è l'unica cosa che riesce a calmarmi davvero; non so quanto tempo rimaniamo così ma ad un tratto lei alza la testa dal mio petto e mi surra 'ti amo' guardandomi finalmente negli occhi; il suo sguardo è così dolce e sereno e mi sembra strano che lei riesca ad essere tanto tranquilla in una situazione del genere, ma non ci faccio troppo caso perché Brittany è sempre stata capace di mantenere la calma anche nei momenti peggiori

O forse si è solo arresa all'evidenza e vuole godersi gli ultimi momenti con me; infondo che senso avrebbe stare in ansia ed essere costantemente preoccupate per qualcosa che, prima o poi, dovrà accadere ?

"dobbiamo alzarci" mi sussurra strofinando il suo naso contro il mio con dolcezza

Io non le rispondo, semplicemente le accarezzo la guancia prima di lasciare un ultimo bacio a fior di labbra questa volta però con meno impazienza ed aggressività

D'un tratto sento delle urla provenire dal corridoio e qualcosa colpisce con forza la porta

Brittany si tira su di scatto e guarda in quella direzione prima di rilassarsi ricordandosi che di aver chiuso la porta a chiave qualche minuto prima; leggo comunque tanta paura nei suoi occhi, paura di essere scoperte di nuovo

Una sonora risata arriva alle mie orecchie e so esattamente a chi appartiene; ci alziamo dal letto sistemandoci i capelli scompigliati e i vesti sgualciti prima di avvicinarci all'uscio e far scattare la serratura, spalanco la porta con cautela mentre una seconda risata più acuta e irritante si aggiunge a quella di Quinn

Davanti a me trovo lo spettacolo più patetico che abbia mai visto: Sugar è distesa a terra, a pancia in giù, e si contorce come se avesse un gran mal di pancia sussurrando parole poco carine sul conto di Quinn mentre quest'ultima è piegata in due dalle risate affiancata da un'immancabile Rachel Berry. che proprio non ci riesce a farsi gli affari suoi, che squittisce come uno scoiattolo in calore

"ma che è successo ?" chiede Brittany con aria sconvolta almeno quanto la mia

"Sugar !" urla la mia amica cercando di sopprime le risate per risponderci

"si è schiantata contro la porta !" finisce Rachel per lei tornado a ridere come un'invasata

Queste parole provocano un'altra ondata di risate, molto più rumorosa della precedente, da parte di Quinn che, con fare melodrammatico, si accascia a terra e comincia a sbattere un pugno sul pavimento cercando di sfogare tutta la sua ilarità

Do un'occhiata a Sugar e noto che gli è spuntato un grosso bernoccolo sulla fronte

Deve aver preso proprio una bella botta; per un attimo mi sento in colpa, visto che se la porta della mia camera fosse stata aperta non sarebbe successo niente, ma poi mi rendo conto che ha interrotto in mio momento con Brittany quindi, infondo, se lo merita

"cos'è questo casino !"

Alzo lo sguardo e vedo una Mercedes abbastanza infuriata affacciarsi dalla sua camera

"Sugar !" urla di nuovo Quinn, in preda agli spasmi, cercando di farsi capire

"si è schiantata contra la porta !" risponde prontamente Rachel per lei

Mercede esce dalla sua camera seguita a ruota da Tina che corre subito verso Sugar, ancora distesa ai miei piedi, per controllare che non si sia rotta niente; il fatto che fra 5 delle sue migliore amiche solo una si preoccupi della sua salute, mentre le altre se la ridono a sue spese, è abbastanza deprimente come cosa

"come ha fatto a sbattere ?" ci chiede Tina mentre cerca di far alzare la moribonda da terra

"la porta era chiusa a chiave..." sussurra Brittany un po' imbarazzata

Tina alza la testa e guarda in modo alternato me e Brittany prima di fare il tipico sorriso di chi ha capito tutto

Il mio cuore comincia a battere e inizio a mordermi l'interno della guancia; ho paura che Tina e, molto probabilmente, anche le altre sappiano quello che stavamo facendo

Non voglio che loro sospettino della mia relazione con Brittany né tantomeno della mia omosessualità 

Quinn riesci a tirarsi su e, con ancora l'ombra di un sorriso, dice "Sug te lo sei meritato"

In tutta risposta questa sussurra un qualcosa tipo 'vaffanculo Fabray' prima di alzare il dito medio nella sua direzione; tutte le altre scoppiano a ridere mentre Mercedes cerca in tutti i modi di trattenere Quinn dal saltarle addosso

Io sono ancora troppo preoccupata per il comportamento di Tina per ridere e scherzare con loro, anche se non ci sarebbe nulla da ridere visto che Sugar si è fatta veramente male  

"dai Q calmati ! Dì a zia Cedes cosa è successo più tosto"

"mentre stavo rincorrendo Sugar per i corridoi lei, pensando di trovare un posto in cui rifugiarsi, è andata a sbattere contro la porta della loro camera perché era chiusa a chiave" spiega Quinn cercando di trattenersi dallo scoppiare di nuovo a ridere

"e perché la stavi inseguendo ?"

"perché Sugar ha fatto cadere gli scatoloni con dentro la sua roba" risponde Rachel come se la domanda fosse stata posta a lei

"Rach sta un po' zitta !" le urla Merceds severa prima di rivolgere di nuovo la sua attenzione a Quinn

"perché ha fatto cadere gli scatoloni con la mia roba dentro" borbotta lei come se si rendesse conto di quanto il suo gesto fosse infantile 

"è quello che ho detto io !" ribatte la nana infuriata perché nessuno le da retta

È inquietante come quella ragazza sia sempre alla costante ricerca di attenzioni, forse dovremmo regalare un peluche o un ragazzo, o ancora meglio un dildo per sfogare tutta la sua frustrazione sessuale

Spero solo che Quinn riesca a soddisfarla quando si metteranno insieme perché è evidente che quelle due sono fatte l'una per l'altra; insomma, si completano le frasi a vicenda, se questo non è amore allora non so più cos'è

"Quinn ti odio" mormora Sugar, come se fosse appena uscita dal coma, appoggiata a Tina

"Tina porta quella mangiatrice di budini fuori dalla mia vista oppure non risponderò più delle mie azioni !" grida lei in risposta cercando in tutti i modi di scavalcare Merceds mentre Rachel blatera qualcosa su quanto sia inutile dirle di stare zitta perché la parola è un suo diritto e nessuno potrà mai toglierlo

Io mi guardo in torno con la bocca semichiusa incapace di capire cosa ho fatto di male per ritrovarmi in situazione come questa

"come osi trattarmi così ? dopo tutto quello che ho fatto per te !" ribatte Sugar portandosi una mano sul petto con fare melodrammatico

"hai ucciso il mio gatto !" sbotta Quinn in preda alle lacrime puntandole un dito accusatore contro

"pff ancora con questa storia ? Te l'ho già detto che io non gli ho fatto niente...è semplicemente scappato, quante volte te lo devo dire ?!"

"basta !" urla Brittany al mio fianco dando due colpi alla porta dietro di se per attirare l'attenzione

Improvvisamente tutte e quattro le oche di fronte a me si calmano e si girano verso la mia ragazza con aria confusa

"Tina e Mercedes andate in camera vostra, Rachel smettila di rompere le palle e fai calmare Quinn"

"come ?" chiede prontamente lei

"non lo so ! Dalle una padellata in capo, infilale la testa nel water ma fai in modo che quella testolina bionda non si agiti più così tanto perché le sue urla mi stando forando i timpani...e tu Santana..." dice girandosi verso di me con aria di rimprovero

Dio quanto è sexy quando mi sgrida

"aiutami a portare Sugar in camera e a fare qualcosa per quel bernoccolo !"

"bernoccolo ?! Quale bernoccolo ? " domanda lei in preda alla disperazione toccandosi la fonte

"zitta Sug !" la ammonisce Brittany prima di guardarsi in torno "beh ? Forza forza scattare !" ordina e tutte loro si rifugiano nelle rispettive camere per paura di una nuova sfuriata

Ho sempre pensato di essere io quella tosta che aveva il comando su tutte e tutto, ma a quanto pare mi sbagliavo

Rachel e Quinn mi passano a fianco e non posso fare a meno di notare il grande sorriso dipinto sul volto di quest'ultima contenta del fatto di passare finalmente un po' di tempo da sola con la nana

Appena le altre ragazze chiudono la porta delle loro stanze lei mi guarda e con un sorriso che non sembra per niente il suo mi dice "andiamo"

Camminiamo lungo il corridoio ed entriamo nella sua nuova camera; la prima cosa che mi balza agli occhi sono i molti scatoloni ancora sparsi in giro; non posso credere che tutto questo stia accadendo veramente

"Sug perché non vai in bagno a sciacquarti la faccia, sei tutta rossa e un po' di acqua fredda ti farebbe bene" le suggerisce Brittany; dovrebbe essere un consiglio ma suona più come un ordine, infatti Sugar senza dire niente entra in bagno lasciandoci finalmente da sole

Io sospiro e mi lascio cadere su uno dei due letti "la Sylvester sa di noi vero ?" chiedo ingenuamente come se ci fosse anche solo una minima possibilità che io mi sia immaginata tutto

"vero" risponde lei mentre si siede accanto a me e comincia ad accarezzarmi i capelli come per tranquillizzarmi

Le sue parole rendono ancora più sgradevole la verità, fino a poco fa avevo ancora un briciolo di speranza ma adesso non mi resta che accettare i fatti come stanno, improvvisamente mi si forma un nodo alla gola e ho solo voglia di scoppiare a piangere

"ma mi ha solo cambiato stanza"

"e ti sembra poco ?!" urlò tirandomi su di scatto e guardandola dritta negli occhi

"non mi piace quando alzi la voce San..." sussurra abbassando lo sguardo e mettendo su il suo solito broncio; non mi sta rimproverando anzi, sembra perfino imbarazzata per questa sua piccola confessione

È così tenera e mi sento subito in colpa perché non dovrei prendermela con lei

"scusa...ma non credo che il fatto di averti cambiato stanza sia una cosa da poco...insomma, non potremmo più stare insieme" bisbiglio perché ho paura che da un momento all'altro Sugar possa ritornare in camera

Non voglio che qualcun altro oltre a Quinn e Rachel sappiano che io e Brittany siamo gay

"ma che dici, io e te staremo sempre insieme piccola" afferma lanciandomi una rapida occhiata "e poi mia zia non dirà niente ai nostri genitori"

"e tu come fai a saperlo ?" chiedo sospettosa

Non mi fido molto della preside e di certo io non le sono mai andata a genio, inoltre il fatto che Suor Emma ci ha viste con i suoi stessi occhi è una prova più che sufficiente per accusarmi di omosessualità, neanche fosse un reato, ed espellermi definitivamente dalla scuola 

L'unico problema per lei è che, se deciderà di punire me, ci andrà di mezzo anche Brittany e so bene quanto ci tenga a lei

"dopo pranzo mi ha chiamata nel suo ufficio e mi ha detto solo di fare a cambio di camera con Quinn, dopodiché mi ha congedato senza aggiungere altro"

"e allora come fai ad essere sicura che non ci caccerà o dirà a tutti che siamo...si insomma che stiano insieme ?" le domando guardando nuovamente verso la porta del bagno

"perché è mia zia e non mi farebbe mai una cosa del genere...e poi, a che pro cambiarmi stanza se avesse avuto l'intenzione di cacciarmi dalla scuola ? Avrebbe potuto tranquillamente chiamare mia madre oggi stesso e lei sarebbe corsa qui in batter d'occhio"

Il suo ragionamento non è del tutto sbagliato, lei sembra molto convinta di quello che dice ma io non riesco a non essere sospettosa; alla fine, come sempre, il suo dolce sorriso ha la meglio su tutti i miei brutti pensieri e mi convinco anche io che ci è andata bene

La Sylvester non ci caccerà dalla scuola, almeno non questa volta, e dopotutto io e Brittany non staremo poi così lontane visto che le nostre camere si trovano sullo stesso piano

Dovrei forse ringraziare Dio per questo ? È stato lui ad impedire che un gruppo di suore bigotte mi portasse via la persona che amo ? Non so rispondere a questa domanda ma di certo il mio cuore adesso è più leggero

Finalmente rivedo davanti a me la Brittany di sempre, quella spensierata e gioiosa che riesce sempre a mantenere la calma e a vedere le cose per come sono realmente; io mi sono fatta sopraffare dalla paura e dal panico e se non ci fosse stata lei a quest'ora sarei ancora distesa sul mio letto a piangere aspettando il momento in cui i miei genitori sarebbero venuti a prendermi

Sorrido a questo piccolo pensiero perché se non ci fosse stata lei la mia vita non avrebbe avuto nessun senso

"ok, quindi che facciamo ?"

"dovremo stare più attente e cercare di non farci scoprire di nuovo, ma per adesso pensiamo solo a superare gli esami in maniera decente va bene ?" mi chiede guardandomi con quel suo sorriso pieno di amore che rivolge solo a me

A mia volta non posso fare a meno di sorriderle e pensare a quanto io sia fortunata ad averla al mio fianco

"cosa diremo alle altre ?" non so come quella domanda mi sia venuta in mente, di solito non mi faccio troppo problemi a mentire alle mie amiche ma questa volta è diverso; ripenso alle parole di Quinn e mi chiedo se non sia giusto nei loro confronti dirgli un volta per tutte la verità

Brittany mi guarda con aria stupita come se avessi appena detto un assurdità "nulla ! Non dobbiamo dirgli di noi e se ci chiedono qualcosa sul cambio delle camere gli rispondiamo che noi non sappiamo assolutamente niente !"

Mi sembra un po' allarmata ma non posso fare a meno di essere d'accordo con lei; abbiamo già rischiato troppo e non mi sembra il caso di sfidare la sorte andando in giro a raccontare a tutte che stiamo insieme

Non ho proprio idea di cosa mi sia preso ma devo essere stata proprio una stupida ad aver pensato anche solo per un momento di confidarci con le altre; gli voglio bene e sono certa che non avranno problemi ad accertarci ma per adesso è meglio continuare a fingere

Probabilmente è tutta colpa di Quinn e dei suoi sdolcinati discorsi sull'amicizia se mi vengo in mente queste cose

"però dobbiamo stare attente, non possiamo passare troppo tempo insieme..." dice con occhi tristi

Io, anche se contrariata, non posso fare a meno che annuire

Sento dei rumori provenienti dal bagno e la porta si spalanca improvvisamente; Sugar entra nella stanza con una mano premuta sulla fronte e sembra che sia ubriaca perché barcolla di qua e di la prima di lasciarsi cadere a pancia in giù sul letto libero; probabilmente è tutta scena per attirare l'attenzione: è tipico di Sugar fare la finta malata per ottenere un po' di affetto

Brittany si alza e la raggiunge "come stai Sug ?" le chiede prima di inginocchiarsi di fianco a lei e guardarla con un po' di preoccupazione

Io sbuffo e ammetto a me stessa di essere gelosa, dovrei essere io ad avere tutte le attenzioni della mia ragazza non lei, lei è solo una piccola peste combina guai che ruba sempre i dolci dalla mensa, non si merita il suo affetto ma solo tante botte da parte mia

In tutta risposta mugugna qualcosa e affonda di più la faccia nel cuscino mentre la mia biondina le accarezza i capelli sussurrandole parole di conforto

Le guardo e, oltre a voler cacciare via Sugar dalla stanza a forza di calci, non posso fare a meno di pensare che Brittany sarebbe un'ottima mamma, al contrario di me ovvio

Immagino a come sarebbe avere una famiglia con le: poter avere dei figli, una casa tutta nostra e magari anche un cane da accudire; immagino a come sarebbe bello poterla sposare e dimostrare a tutti che il nostro amore è vero nonostante siamo due donne

Ma proprio perché siamo due donne tutto questo non è possibile

Mi alzo lentamente dal letto e mi avvio verso la porta con aria stanca e assonnata "buonanotte Britt" le dico con il mio tipico sorriso da ebete che mi spunta sul viso ogni volta che c'è lei nei paraggi 

"notte San" risponde lei arrossendo leggermente

"buonanotte Sug !" urlo sperando che il mio tono di voce più acuto le dia fastidio; un altro motivo per cui non sarei mai brava ad accudire una bambina è che io stessa come se fossi una bambina

Lei sussulta e borbotta qualcosa che, spero per lei, siano parole dolci e premurose nei miei confronti altrimenti saranno guai  

Chiudo la porta alle mi spalle e con un sospiro mi avvio verso la mia camera contro voglia; so già che non ci sarà Brittany ad aspettarmi all'interno ma, trovare Rachel seduta sul suo letto insieme a Quinn con i loro visi a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro, mi lascia abbastanza perplessa  

Senza troppi problemi chiudo rumorosamente la porta alle mie spalle e, con fare fiero e altezzoso, mi dirigo verso il mio letto

Loro si allontanano di scatto e, mentre Quinn si passa una mano fra i capelli balbettando qualcosa di incomprensibile, Rachel arrossisce furiosamente girandosi dall'altra parte

"buonanotte !" dico mentre inizio a spogliarmi con un sorriso maligno dipinto sulla faccia

Loro sussurrano qualcosa in risposta, evidentemente troppo imbarazzate per parlare, prima che Quinn spenga la luce e corra a nascondersi  sotto le lenzuola

Certo che la mia amica si è data subito da fare, non ci ha pensato due volte prima di saltare addosso al'hobbit ed anche se i suoi metodi di corteggiamento assomigliano molto a quelli di Puck almeno è un inizio; devo assolutamente darle qualche dritta su come si conquista una ragazza o meglio, su come si conquista un nano da giardino visto che paragonare Rachel ad una ragazza sarebbe offensivo nei nostri confronti

Per il momento spero solo che riesca a tenere le mani a posto perché se io non posso fare sesso con la mia ragazza allora è giusto che anche Quinn stia in astinenza

Infondo le migliore amiche si sostengono sempre nei momenti del bisogno no ?

Ci metto molto tempo prima di addormentarmi perché, dopo quello che è successo oggi, vorrei solo trovarmi tra le braccia di Brittany e sentire il ritmo lento e costante del suo battito cardiaco 

Mi costringo a chiudere gli occhi con la consapevolezza che da adesso in poi non mi addormenterò più sentendo il suo profumo e sarò costretta a dormire da sola nel mio letto; in ogni caso la certezza che la Sylvester non informerà i nostri genitori mi rasserena almeno in parte

Con questi pensieri per la testa mi abbandono al sonno sperando che una notte di riposo possa alleviare tutto lo stress accumulato in questa giornata

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N.d.a. Ciao a tutti !!! Finalmente un po' di Brittana (come vi avevo promesso) e ci ho messo anche un pizzico di Faberry. Personalmente credo che questo capitolo sia più leggero rispetto agli altri e la cosa mi turba un po' perché ho paura di aver in qualche modo sminuito o banalizzato la situazione e i sentimenti/pensieri di Santana...non so bene cosa sia uscito fuori, spero solo di non aver fatto un macello. Coooomunque il prossimo aggiornamento arriverà sempre fra due (forse tre) settimane perché tra la scuola, sport e tutto il resto, il tempo che mi rimane per scrivere e correggere è veramente poco

Grazie infinite a tutti e, se avete voglia, mi farebbe molto piacere sapere cosa pensate del capitolo =)

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Capitolo 7
*** La mia unica certezza ***


"dai San, pensaci è facile !" mi incita Quinn seduta a gambe incrociate sul suo letto

Io mi prendo qualche secondo per pensare ma non mi viene in mette niente "mmm...non ne ho idea" dico mordicchiandomi il labbro inferiore

"è la clamidia !" urla e alza le mani al cielo con aria esasperata lasciandosi cadere di schiena sul materasso

"giusto..." mormoro io cercando di non far capire a Quinn che non idea di quello di cui stiamo parlando

"non sai neanche che cos’è la clamidia, vero ?"

Anche se non riesco a vederle il volto so bene che ha il sopracciglio sinistro alzato, lo capisco dal suo tono di sfida che usa sempre quando sa di avere ragione

"so cos'è la clamidia" rispondo io offesa dalla sua affermazione "è una malattia sessualmente trasmissibile"

"E come si trasmette ?"

"puff che domande ! Facendo sesso ovvio"

"si ma in che modo ?" chiede spazientita

"beh, quando due persone si amano e vogliono fare un bambino..."

"San !" urla e con uno scatto si mette di nuovo seduta "è una malattia a trasmissione batterica ! È questa la risposta giusta"

Io sbuffo e chiudo il libro di biologia sulla scrivania davanti a me lasciandomi sprofondare sempre di più sulla sedia

"chi ha detto che abbiamo finito ?"

"io ! Dai Q non ce la faccio più a studiare"

"ma se non hai fatto altro che lamentarti per tutto il tempo !" mi rimprovera lei sempre con il suo immancabile sopracciglio

La ignoro e mi giro verso la finestra scrutando il paesaggio di fronte a me

Oggi è una giornata particolarmente calda e in cielo non c'è neanche una nuvola; mi affaccio e vedo che molte studentesse sono intente a studiare o a parlare sul prato di fronte alla scuola sotto l'ombra di qualche albero

Io volevo andare a studiare fuori ma Quinn ha insistito per rimanere in camera nostra affermando che la in mezzo ci sono troppe distrazioni e che alla fine non avremo concluso un bel niente, ma, visto che anche qui dentro non riusciamo a combinare nulla, non vedo dove sia la differenza

"San, tutto bene ?"

Mi volto verso di lei e vedo che mi sta scrutando con aria preoccupata; da quando le ho detto che sono lesbica Quinn è molto più protettiva nei miei confronti, sembra quasi una mamma

"si si, è solo che oggi non mi va di studiare"

In parte è vero, anche se non ho mai voglia di studiare, ma c'è qualcos'altro che mi preoccupa; sono passati due giorni da quando Brittany ha cambiato stanza ed io, oltre a sentirmi sempre più sola senza di lei, ho ancora paura che la Sylvester o Suor Emma possano dire a tutti il nostro segreto

Quinn chiude il libro di biologia e lo poggia sul comodino a fianco a lei prima di stiracchiarsi un po' e guardarsi intorno con aria annoiata

Da quando vive con me e Rachel si comporta in modo strano, è sempre felice e la sua acidità è diminuita del circa 20%; la convivenza con la nana la sta rammollendo

Chissà se anche io ero sempre così allegra e solare quando mi sono fidanzata con Brittany; tutte le altre mi dicevano che stavo diventando più dolce e meno aggressiva ma non gli ho mai creduto veramente, però vedere Quinn che man mano diventa sempre più umana mi ricorda in qualche modo me stessa

"come va con la nana ?" le chiedo perché non ho nessuna voglia di studiare e devo distrarmi dai miei pensieri

"bene" il suo sorriso diventa più grande "abbiamo fatto un patto, io non la prendo più in giro e lei in cambio mi aiuta a storia" dice tutta contenta mentre inizia a dondolarsi avanti e indietro come se fosse una bambina

"ma tu ami la storia !"

"si, ma lei questo non lo sa" risponde battendosi da sola le mani come se fosse un piano perfetto

Dio, non avrei mai pensato di dirlo ma Quinn versione innamorata è veramente tenera

"wow, sei proprio un genio del male !" dico in modo ironico senza nessun entusiasmo "non potresti semplicemente dirle che ti piace ?" chiedo con un sopracciglio alzato come se fosse la soluzione migliore

"oh si certo, andare da Rachel e dirle che sono lesbica e follemente innamorata di lei è proprio la cosa giusta da fare, perché non ci ho pensato prima" dice battendosi una mano sulla fronte "immagino che tu abbia fatto così con Brittany no ?"

"touché !"

Mi giro di nuovo verso la finestra e mi accorgo che forse la mia idea non è proprio delle migliori, se Quinn andasse da Rachel per dirle che la ama sicuramente quest’ultima scaperebbe via in preda al panico; beh almeno così non avrei più l’hobbit in mezzo ai piedi

"San..." mi chiama lei con voce incerta

"si ?"

"posso farti una domanda ?"

"dipende..." le rispondo continuando a darle le spalle

"come- come hai fatto a...si, insomma...con Brittany ?"

Io faccio un profondo respiro per calmarmi perché mi fa ancora strano parlare apertamente della mia relazione con lei

Non so se riuscirò mai ad abituarmici

"è stata lei a prendere l'iniziativa..."

"lo immaginavo" commenta Quinn a bassa voce

Io mi giro di verso di lei e faccio un sorriso amaro

Lei non può neanche immaginare quanto sia stato difficile accettare il mio amore per Brittany, non sa che passavo tutte le notti cercando di togliermi quella biondina dalla testa perché credevo che fosse la cosa migliore; sapevo già di preferire le donne ma non avevo idea di cosa significasse la parola amore, di come ci sente ad amare una ragazza; avevo solo paura dei mei stessi sentimenti

Ripensandoci adesso so di essere stata una stupida a credere che stare insieme a lei fosse uno sbaglio perché in realtà è stata la cosa migliore che mi sia mai successa

"quando mia madre mi ha spedita qui Brittany e Rachel già frequentavano questa scuola e mi hanno subito accolta; la nana è stata fin da subito una palla al piede mentre Britt era così dolce e gentile...prendeva sempre le mie difese quando litigavo con qualcuno, mi ha dato una mano a scuola ed è sempre stata al mio fianco; per qualunque cosa potevo sempre contare su di lei" sospiro mentre guardo lo splendido cielo azzurro che mi ricorda tanto i suoi occhi "è sempre stata lei quella intelligente" mormorò quasi tra me e me perdendomi nei miei ricordi

"Dio Sanny, mi fai venire il diabete !" mi rimprovera Quinn stendendosi di nuovo sul letto

Io rido perché non sa che è la stessa sensazione che provo io quando mi parla di Rachel; io e lei siamo fin troppo simili

"sei tu che volevi sentire la storia del mio grande amore"

"si ma non pensavo che fosse così smielato" si lamenta facendo una smorfia di disgusto

"beh invece lo è, quindi adesso sta zitta e fammi raccontare" la rimprovero lanciandogli un'occhiataccia; già è difficile per me da raccontare, se ci si mette anche lei è la fine

"allora...un giorno stavamo studiando in biblioteca, si era fatto tardi quindi eravamo rimaste solo noi due; eravamo sedute una di fronte all'altra intente a leggere quando Brittany fa una battuta, non mi ricordo cosa ha detto ma solo che siamo scoppiate a ridere e quando ci siamo calmate l'ho guardata per qualche secondo, lei aveva ancora l'ombra di un sorriso sulle labbra e io ero rimasta a bocca aperta perché non avevo mai visto tanta bellezza in vita mia; lei si sporge lentamente verso di me e mi sussurra all’orecchio 'vorrei baciarti'"

"cosa ?" Quinn si alza di scatto dal letto interrompendo per l'ennesima volta il mio racconto "davvero ti ha detto così ?" urla mentre da sfogo a una fragorosa risata

Io la guardo con aria esasperata "si, non vedo cosa ci sia da ridere"

"è che di solito uno non chiede il permesso per baciare, lo fa e basta"

"a parte che quella è molestia sessuale, e poi eravamo in un luogo pubblico ! Qualcuno poteva vederci" dico allarmata

Ad un tratto ripenso a cosa è successo qualche giorno fa: qualcuno ci ha veramente scoperto, Suor Emma ha visto che ci stavamo baciando; lo stomaco mi si chiude in una morsa e il mio cuore inizia a battere più velocemente

Faccio un profondo respiro e cerco di scacciare via quel pensiero, infondo non è successo nulla di grave, certo Brittany ha dovuto cambiare stanza ma la preside per il momento non ha detto niente a nessuno e soprattutto i suoi genitori pensano ancora che sia etero

Se devo essere sincera il fatto di doverci continuamente nascondere mi sta dando parecchio fastidio ma come posso pensare di confidarmi con le altre quando mi fa ancora strano parlare con Quinn della mia sessualità ?

"forza continua" mi incita lei con ancora un sorriso sulle labbra

Io prendo un profondo respiro cercando di essere più a mio agio possibile, infondo lei è la mia migliore amica ed è lesbica come me quindi non dovrei avere nessun problema a parlarle dei miei sentimenti "insomma io sono andata nel panico, sembrava che il cuore volesse uscirmi dal petto e scappare via, poi lei mi ha stretto la mano per tranquillizzarmi e si è alzata; io all'inizio l'ho guardata in modo strano perché avevo paura di aver fatto qualcosa di sbagliato ma poi mi ha sorriso e mi ha detto che andava in camera..."

"e..."

"e niente, io sono rimasta qualche minuto seduta li come un'idiota a guardare nel vuoto perché dovevo ancora realizzare quello che era successo e capire cosa dovevo fare, infine mi sono alzata e sono tornata in camera nostra; lei era seduta sul suo letto che mi guardava con aria sognante, mi sono seduta accanto a lei e prima che potessi dire qualcosa lei mi ha baciato" dico arrossendo e distogliendo lo sguardo da Quinn; questa è la prima volta che racconto a qualcuno del mio primo bacio con Brittany e mi fa uno strano effetto, non so dire se è una cosa piacevole o meno

"e così ti sei innamorata di lei" continua Quinn come se fosse una cosa scontata

"cosa ? No no, quello è successo molto prima !" 

"davvero ? Ma se hai appena detto che non sapevi cosa dovevi fare e avevi paura !"

"è vero, ma dentro di me già sapevo di essere innamorata di Britt"

"allora quand'è che è iniziato tutto ?" mi chiede di nuovo interessata alla storia

Di solito non mi piace sbandierare i miei sentimenti ai quattro venti, forse perché ho passato un'intera vita cercando di sopprimerli e nascondendoli dentro di me; solo Brittany è riuscita a scalfire la mia corazza e a capire veramente cosa provo ma a quanto pare anche Quinn ci sta riuscendo

"mi sono innamorata di lei dopo qualche settimana dal nostro primo incontro" rispondo ricordando perfettamente cosa è successo come se fosse accaduto ieri "eravamo tutte e tre in camera insieme, io avevo già una cotta per lei ma pensavo che sarebbe durata poco e che non fosse niente di importante, mi piaceva stare in sua compagnia nulla di più; in ogni caso quel giorno, mentre stavamo studiando, Rachel si avvicina a me e si siede sul mio letto con in mano un cubo di Rubik...non so se ce l'hai presente, è quel rompicapo dove devi formare 9 facce dello stesso colore..."

"so cos'è il cubo di Rubik San, non c'è bisogno di farmi la descrizione !"

"ok ok non ti scaldare ! Si avvicina a me e mi chiede se ero in grado di completarlo, io lo prendo dalle sue mani e inizio a girare le facce cercando di capire come funziona mentre lei inizia a blaterare qualcosa su quanto sia importante tenere il cervello allenato e cose simili"

"immagino che tu non sia riuscita a completarlo vero ?" mi chiede lei con un sorriso beffardo

"no, ma mi mancava poco..." borbotto alzando le spalle con aria di superiorità

Quinn scoppia a ridere "per finirlo devi sapere gli algoritmi !" dice con le lacrime agli occhi come se fosse la cosa più semplice del mondo

"Q lo sai che non sono brava a matematica" la rimprovero incrociando le braccia al petto

Lei smette di ridere e mi fissa con aria confusa "ok lascia perdere, vai avanti"

"Dio, con tutte le tue interruzioni mi stai facendo perdere il filo del racconto" dico passandomi una mano fra i capelli sciolti cercando di ricordare dove ero rimasta "mmmh allora Rachel dopo qualche minuto esce fuori dalla stanza mentre Britt si stende sul suo letto a pancia in giù ed inizia a guardarmi...io cerco di completare almeno una faccia di quel dannato cubo perché non volevo fare una brutta figura davanti a lei ma, non riuscendosi, lo poso sul comodino e mi stendo anche io sul letto voltandomi verso Brittany, ci guardiamo per qualche secondo e poi lei semplicemente mi sorride" dico con lo sguardo perso nel vuoto

"ti sorride ?" mi chiede con aria interrogativa

"si, ma non come si fa con un'amica o con un genitore, non è stato un semplice sorriso di circostanza, è come...è come se fossi riuscita a vedere la sua anima" sussurro ricordando ancora il blu scuro delle sue irridi "è stata la prima volta che mi sono sentita veramente nuda e vulnerabile, ma la cosa strana è che non mi è dispiaciuto per niente perché anche io riuscivo a guardare dentro di lei; è stato come se...lei mi avesse dato il permesso di poterla amare" dovrebbe essere un'affermazione ma suona più come una domanda perché neanche io sono sicura di cosa ho veramente sentito in quel momento

Mi guardo un attimo attorno come se stessi cercando le parole giuste da usare "io le ho sorriso di rimando ma è stato come se sorridessi per la prima perché non mi sono mai sentita così felice e viva...così completa; credo che in quel momento il mio cuore, la mia anima o chissà cos'altro, abbia capito di aver trovato la sua parte mancante perché ad un tratto la mia vita ha avuto finalmente un senso, uno scopo...ed era quello di amare lei" dico alzando la testa e guardando Quinn negli occhi

Faccio un profondo respiro e le mi labbra si incurvano spontaneamente, certe volte penso che se non fosse stato per Brittany non avrei mai imparato a sorridere veramente

"in quell'occasione mi sono innamorata di lei...ma ci ho messo un bel po' per capirlo e per accettarlo; io credo che quando incontriamo l'anima gemella il nostro cuore se ne accorge subito, è come se avesse un radar e quando questa è a pochi metri da noi il radar inizia a suonare a vibrare per attirare la nostra attenzione e dirci 'hey, guarda che questa persona è stata creata apposta per te, muovi il culo e vedi di non fartela scappare', solo che molto spesso siamo troppo impegnati a fare qualcos'altro come correre dietro i ragazzi o le ragazze più popolari o fare qualche cazzata per prestare attenzione al radar; o magari abbiamo semplicemente paura quando quell'affare ci indica una persona del nostro stesso sesso quindi non ci rendiamo subito conto che davanti a noi abbiamo la persona del quale siamo perdutamente innamorati e con cui potremmo passare il resto nella nostra vita perché l'essere umano è troppo stupido per prestare ascolto al suo cuore e rimane sempre fregato" dico con un alzata di spalle come se la cosa fosse ovvia

"un radar eh ?" chiede Quinn pensierosa "e se quel coso non funziona ? Se tipo è rotto o roba del genere ?" dice grattandosi la testa con lo sguardo rivolto sul soffitto come se stesse ragionando

"è impossibile ! Funziona sempre, solo sta a noi prestare ascolto e capire quando suona...e poi Q la mia è una metafora, in realtà non abbiamo nessun radar !" affermo per sicurezza perché la mia amica ha una così fervida immaginazione che potrebbe benissimo credere ad una storia del genere "il punto è che tra l'innamorarsi di una persona e il capire di essere innamorati ce ne passa di tempo"

"è un po' come l'essere gay !" urla sgranando gli occhi come se le se fosse accesa una lampadina

"co- come ?" balbetto io spalancando la bocca sconvolta dal fatto che Quinn urli la parola 'gay' in un posto del genere

Qui il tema dell'omosessualità è praticamente un tabù, come il sesso o la scienza in generale; è solo grazie a Suor Holly se la scuola permette a noi studentesse di studiare biologia e, di conseguenza, l'apparato riproduttore e le sue malattie

"è come quando sei gay; sei attratto dalle persone del tuo stesso sesso e all'inizio non capisci il perché, pensi che magari sia una fase passeggera e ti senti confuso e hai paura, ma poi capisci tutto...capisci che non c'è nulla di sbagliato e che sei solo gay, lo sei sempre stato ma non te ne sei mai accorto prima perché avevi troppa paura per ragionare in maniera lucida"

Quinn mi sorride in modo dolce e protettivo; da qualche giorno a questa parte rivolge questo suo sorriso solo a me, neanche Rachel ha avuto l'onore di ricevere questo tipo di trattamento, ma lei ha visto la parte innamorata di Quinn, quella che si tiene nascosta fino a che non si incontra una persona speciale

Non avrei mai pensato di dirlo ma la mia amica ultimamente mi fa sentire al sicuro come solo Brittany è capace di fare

"tu...tu quand'è che te ne sei resa conto ?" chiedo un po' imbarazzata distogliendo lo sguardo

"di cosa ?"

"insomma di Berry, di essere...gay" dico quasi sottovoce come se pronunciare quella parola mi bruciasse la gola

Lei nota il mio disagio ma non dice nulla, non è la prima volta che fa finta di niente e per questo le sono molto grata; certe volte mi domando se non sia stato un errore fare coming out con lei ma ogni volta mi ripeto che ho solo bisogno di tempo

Ormai credevo di aver accetto la mia sessualità, infondo sono fidanzata con una ragazza da circa due anni, ma capisco che ho ancora molta strada da fare prima di sentirmi veramente a mio agio con me stessa e la cosa mi turba non poco

"ho scoperto di essere lesbica quando avevo circa 7 anni; non sapevo che cosa fossi esattamente, sapevo solo che preferivo stare insieme alle bambine e volevo fidanzarmi con loro piuttosto che con i maschietti...ho sempre preferito i capelli lunghi a quelli corti" mi dice come se fosse un segreto sorridendomi in modo malizioso "non sapevo neanche dell'esistenza della parola 'gay' o 'omosessuale' o peggio 'frocio', quello l'ho scoperto più avanti quando sono cresciuta; in ogni caso ho sempre fatto finta di essere attratta dal il sesso opposto perché sapevo che quello che provavo era considerato sbagliato" dice con un espressione triste sul viso "è terribile il fatto che già a quell'età capisci di essere diverso dagli altri e fai di tutto per nascondere quello che sei realmente" Quinn ha lo sguardo perso, come se stesse cercando di guardare attraverso il pavimento per rivivere il suo passato

Ha dovuto affrontare il peso di essere diversa fin da piccola, quando a quell'età una bambina non sa neanche qual è la differenza fra maschio e femmina e aspetta ancora che le cresca un pene fra le gambe come al fratello maggiore o al padre

Nessuno l'ha aiutata a capire che cosa le stava succedendo e non ha mai avuto modo di confrontarsi con i suoi coetanei; non che alla nostra età sia più facile anzi, ma almeno sai già cosa c'è di sbagliato in te

Lei era solo una bambina che è stata costretta dalla società a crescere troppo in fretta per proteggere se stessa

"i mei genitori non sospettavano nulla, o se lo sospettavano hanno sempre fatto finta di niente, infondo era più comodo per loro; verso i 12 ho trovato la parola con cui descrivermi e ho capito in cosa ero diversa dalle altre ragazze ma non ho mai cercato di cambiare" alza lo sguardo verso di me come se volessi dirmi di prestare attenzione "infondo sapevo che non c'era niente di sbagliato in me, anche se i miei genitori e i miei amici dicevano il contrario io sapevo che non era vero perché infondo non facevo del male a nessuno ! Cosa c'è di diverso se invece di preferire il cioccolato preferisci la crema ? Non c'è poi tanta differenza se paragoni i gusti sessuali ai gusti del gelato" dice dedicandomi un piccolo sorriso

Ad un tratto rivedo la Quinn spensierata e allegra di poco prima

Ho sempre pensato che più si è grandi più si affrontano meglio i problemi ma forse mi sbagliavo, gli adulti hanno sempre troppi pensieri per la testa per ragionare in maniera lucida mentre i ragazzi sono troppo influenzabili dalle opinioni dei loro coetanei; forse il fatto di dover affrontare tutto questo con l'ingenuità e la semplicità di un bambino l'ha aiutata, forse le ha addirittura evitato di commettere qualche sciocchezza

"due anni fa i miei genitori mi hanno iscritto in questa scuola, forse avevano intuito qualcosa ma di certo mandare una lesbica a vivere in un collegio di sole ragazze non è la soluzione migliore" dice facendomi ridere

I suoi genitori non devono essere delle persone troppo sveglie per fare una cosa del genere

"beh, in un certo senso hanno fatto il tuo bene"

"già...mi sento come Augustus Gloop nella fabbrica di cioccolato !"

"Dio Quinn sei terribile !" la rimprovero scuotendo la testa come se fosse un caso perso, ma non riesco comunque a trattenre una risata "e dimmi un po', quando ti sei accorta di provare qualcosa per Rachel ?"

Quinn sorride di nuovo e si gira con aria imbarazzata "è da circa un anno e mezzo che provo qualcosa per lei"

Io spalanco gli occhi sorpresa dalla sua affermazione "un'anno e mezzo ? Davvero ?"

"non tutti sono fortunati come te San" dice lanciandomi un’occhiataccia

Io abbasso la testa mormorando uno 'scusa' con tono dispiaciuto

Ha ragione, sono stata fortunata ad incontrare Brittany, e sono stata ancora più fortunata ad essermi innamorata di lei; non tutti trovano l'amore a quest'età, alcuni non riescono a trovarlo in una vita intera

"io e lei eravamo solo amiche poi un giorno l'ho sentita cantare, sapevi che ha una voce bellissima ?" mi fa sporgendosi dal letto verso di me e guardandomi con una strana luce negli occhi

"l'ho sentito dire..."

In verità ho sentito molte volte la nana cantare: spesso canticchiava durante la ricreazione o la pausa pranzo, altre volte invece costringeva me e Brittany ad ascoltarla per ore e ore nella nostra stanza improvvisando un vero e proprio musical con tanto di scenografie e costumi; costumi che consistevano nel legarsi a mo’ di tunica la tenda della doccia

Per quanto detesti ammetterlo Rachel ha una voce fantastica e più volte è riuscita a farmi venire i brividi

"si beh, un giorno stavo studiando fuori in cortile e sento qualcuno cantare, mi giro e vedo Rachel con gli occhi chiusi e una mano sul petto mentre canta una canzone presa da qualche vecchio musical a me sconosciuto mentre intorno a lei Tina e Mercedes la guardavano con aria sognante; io sono rimasta semplicemente li seduta sul prato a guardala e alla fine della sua performance mi sono girata di nuovo dall'altra parte facendo finta di niente è stato come se avessi sentito le campane suonare...prima hai detto che quando Britt ti ha sorriso sei riuscita a vedere la sua anima no ?"

"si" rispondo con convinzione

"ecco quando ho sentito la sua voce mi è successa la stessa cosa; non so se sono innamorata di lei ma di certo passare il resto della mia vita in sua compagnia non mi dispiacerebbe" dice sorridendo con dolcezza; sul suo viso riconosco il tipico sorriso da ebete che si fa quando si è innamorati  

"non pensavo che Rachel fosse in grado di renderti così felice..." ammetto sottovoce

"neanche io lo pensavo, ma non avrei mai neanche immaginato di finire in un collegio religioso, eppure guarda un po'" dice alzando le braccia per indicare la nostra stanza "la vita è imprevedibile, non sai mai quello che può accaderti; nulla dura per sempre"

Io faccio una piccola smorfia di disapprovazione perché non condivido appieno i suoi pensieri

Le sue parole un po' mi rattristano perché sembrano così cupe e prive di speranza; Quinn e io non siamo mai state due sognatrici, a volte un po' pessimiste è vero, ma pur sempre con i piedi ben piantati per terra; però pensare ad una vita che cambia in continuazione senza nessun punto fisso e nessuna certezza mi sembra una vita vuota

Ad un tratto mi accorgo di ragionare come Brittany: lei è sempre stata così libera e spensierata, ha sempre avuto la speranza dalla sua parte ed è per questo che alcune volte non capisco come abbia fatto ad innamorarsi di una musona e brontolona come me; sono contenta che con il tempo lei è riuscita a cambiarmi: mi ha trasformato in una persona più allegra e con meno paranoie

Mi ha semplicemente reso felice

"stai pensando a lei ?"

La voce di Quinn mi ridesta dai miei pensieri

"c-cosa ?"

"ho chiesto se adesso stai pensando a Brittany, hai quello sguardo da deficiente sulla faccia e ciò significa solo due cose: o che hai trovato un modo per saltare il prossimo compito di biologia, o che stai pensando a lei" mi dice con il suo solito tono da sapientona

"la seconda" rispondo con un fare colpevole

"lo immaginavo..." sussurra prima di distendersi di nuovo sul letto

Sono davvero così ovvia ? Non immaginavo che qualcuno riuscisse a leggermi dentro in questo modo, ma poi realizzo che soltanto Quinn che è in grado di farlo; come io riesco a capire i suoi pensieri lei capisce i miei

Sprofondo di più nella sedia e noto che fuori il sole sta calando; il cielo si è colorato di un rosso tenue e ormai non somiglia più nemmeno lontanamente agli occhi di Brittany, lo spettacolo è comunque stupendo ma niente potrà mai uguagliare la sua bellezza

Probabilmente ho di nuovo quello sciocco sorriso stampato sul volto

"domani notte ci vediamo con Puck e Sam" mi informa Quinn con voce stanca impastata dal sonno

"sempre nel bosco ?" chiedo come se fosse possibile incontrarci da qualche altra parte

"no, se vuoi possiamo lasciarli entrare nel nostro dormitorio e fargli fare un giro turistico di tutte le stanze...magari Suor Holly sarà contenta se le diciamo che abbiamo portato da bere" mi fa lei in maniera ironica

"beh non si sa mai, nella vita non si è mai certi di niente" le rispondo a tono usando le sue stesse parole

Lei fa una piccola risata ma non risponde; fa uno sbadiglio e si gira dall’altra parte sul letto dandomi le spalle

Capisco che è stanca quindi la lascio riposare prima di svegliarla per andare di sotto a cena

Per un attimo ripenso alle sue parole; lei è convinta che la vita è un grande punto interrogativo dove tutto all’improvviso può cambiare, ma si sbaglia

Di una cosa sono certa ed l'amore che provo per Brittany

Non posso dire che staremo insieme per sempre, anche se mi piacerebbe, ma posso affermare con tutta tranquillità che non smetterò mai di amarla perché anche se volessi non ci riuscirei; qualsiasi cosa dovesse succedere una parte del mio cuore apparterrà sempre a lei

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N.d.a. Ciao a tutti !!!! Scusatemi per il ritardo ma in questa settimana ho avuto diversi problemi e non ho avuto un attimo libero per aggiornare; comunque eccomi qui con un altro capitolo. Anche qui c’è molta Quinntana ( il fatto che ci siano più capitoli dedicati all’amicizia fra Quinn e San piuttosto che alla Brittana è un po’ inquietante...forse dovrei cambiare fandom...) ho illustrato il passato di Brittany e Santana e come è nata più o meno la loro relazione quindi spero di essermi fatta perdonare; il più il prossimo capitolo (quasi pronto fra l’altro) sarà completamente dedicato a loro due ve lo prometto :3 Detto questo scusate ancora per il ritardo e per eventuali errori...grazie mille a tutti e ci vediamo fra 2-3 settimane =)

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Capitolo 8
*** L'amore conta ***


Sbuffo e chiudo il libro di matematica posto sulla scrivania

"Dio, non ce la faccio più..." sussurro mentre inizio a girare sulla sedia girevole come un’idiota cercando di rilassarmi un po'

Oggi ho studiato per ben tre ore di fila, o meglio un’ora se leviamo tutte le pause e i momenti in cui mi sono fermata a fissare il muro di fronte a me; devo ritenermi soddisfatta visto che il mio record personale è di circa mezz'ora ogni due giorni

Mi alzo dalla sedia e mi stiracchio prima di guardare la sveglia posta sul mio comodino, le lancette segnano le 19:30 e ciò vuol dire che tra un po’ ci sarà la cena; mi abbottono per bene la camicetta e mi stiro la gonna con le mani prima di decide di uscire per andare fuori a prendere una boccata d'aria

Le mie coinquiline mi hanno abbandonata in camera dicendo che le distraevo dai loro studi, che poi da quando in qua fare critiche costruttive su quanto sia inutile studiare le funzioni è considerato disturbare ?

In ogni caso Quinn mi ha segretata qui dentro mentre lei, con la scusa di farsi aiutare dalla nana a storia, si trova in biblioteca con Rachel; spero solo che la mia amica non abbia allungato troppo le mani e che abbia fatto la brava

Esco dalla stanza e, dopo aver richiuso la porta dietro di me, vedo Brittany alla fine del corridoio girata di spalle; cammina lentamente e la sento sbadigliare, probabilmente si è appena alzata e un senso di nostalgia mi assale; mi manca vederla appena sveglia con ancora gli occhi socchiusi e i capelli tutti arruffati, ma mi manca ancora di più vederla svegliarsi tra le mie braccia e sentirla sussurrare al mio orecchio che aveva avuto un meraviglioso risveglio perché la prima cosa che aveva visto ero io

Senza fare rumore mi avvicino a lei e con un sorriso malizioso la prendo per i fianchi "indovina chi sono" le dici mentre la stringo per la vita facendo scontrare il mio petto con la sua schiena

Brittany sobbalza spaventata ma appena riconosce la mia voce si abbandona completamente all'abbraccio e posa la testa sulla mia spalla

Pian piano si verso di me e la sento mormorare "la mia ragazza ?"

Io sorrido per il modo dolce in cui ha pronunciato quelle parole e sto per avvicinarmi di più a lei ma improvvisamente si allontana liberandosi dalla mia presa; si guarda intorno un po' preoccupata e solo adesso mi accorgo di quanto sono stata stupida ad espormi così senza prima controllare che in giro non ci fosse nessuno

Il suo sguardo si posa di nuovo su di me per poi afferrarmi per il colletto della camicia e trascinarmi fino alla porta della sua stanza

"veni ?" mi chiede soffiando sulle mie labbra prima di entrare dentro

La stanza è completamente al buio tranne che per la poca luce rossa proveniente dal display della sua sveglia che mi è così familiare

Mi spinge sul suo letto con dolcezza e io mi lascio cadere portandomi dietro Brittany che scoppia a ridere come una bambina dopo che siamo rimbalzate entrambe sul materasso

Dio, quanto mi era mancata la sua risata

Cerco il suo volto nel buio e con le dita ne traccio i contorni come se volessi imprimerli a fuoco nella mia mente, con l'indice le sfioro le labbra e sento la curva del suo sorriso farsi più grande; lei si mette comoda sopra di me e poggia la fronte contro la mia prima di accarezzarmi pigramente i capelli

Sembra strano ma l'unica cosa che voglio fare in questo momento è stare qui sdraiata ad accarezzare ogni minima parte del suo viso come se avessi paura che dal nostro ultimo inocntro i suoi zigomi o le sue labbra fossero cambiati, non i suoi occhi però, di quelli ne sono sicura perché diventano ogni giorno più belli

Non la vedo nel buoi ma sento comunque il suo sguardo bruciare sulla mia pelle e so che ha quel suo solito sorriso innamorato che dedica solo a me perché è lo stesso che ho io ogni volta che la guardo

"San ?" mi chiama sussurrando il mio nome come per risvegliarmi e il suo respiro caldo che si infrange sul mio volto mi fa venire i brividi; senza pensarci due volte alzo di poco la testa così da incontra le sue labbra in bacio appena accennato

Il suo sapore è così buono che mi manda subito in estasi, con calma dischiuso leggermente le labbra lasciando che la lingua calda e bagnata di Brittany si scontri con la mia

Il fuoco nel mio basso ventre si estende sempre di più e improvvisamente inizio ad avere fin troppo caldo; la sento gemere nella mia bocca quando faccio scivolare una mano sotto la sua camicetta graffiandole leggermente la schiena e questo non fa altro che aumentare la mia eccitazione

Si stacca dal bacio e strofina il naso contro il mio prima di tirarmi giù la lampo della gonna, alzo di poco il bacino facendolo scontrare con il suo e mi sfila quel pezzo di stoffa che è decisamente di troppo

Prendo il primo bottone della sua camicia fra le dita e lo strofino fra l'indice e il pollice prima di sbottonarlo mentre lei inizia a mordicchiarmi il labbro inferiore sapendo quanto questo gesto mi faccia impazzire di piacere

Ho baciato altre persone prima di lei, solo maschi però, e nessuno di loro è mai stato in grado di accendermi come riesce a fare Brittany solo con un leggero tocco; una sua carezza vale più di mille baci dati a tutti i ragazzi di questo mondo

La aiuto a levarsi la camicetta che poi appallottolo e getto in un angolo buio della stanza prima di avventarmi sul suo collo candido e iniziare a baciarlo e a succhiarlo

Brittany inarca la schiena e divarica di più le gambe iniziando a strusciare la sua intimità sulla mia coscia scoperta, sento che è già completamente bagnata ma la cosa non mi sorprende perché lo sono anche io; mi lascio sfuggire un sospiro prima di morderle la clavicola e lasciare sul suo corpo il segno del mio passaggio

Lei si alza di scatto e inizia a slacciarsi il reggiseno intanto che io cerco in tutti i modi di liberarmi del resto di questa maledetta uniforme, poi si ristende di nuovo su di me e sento il suo corpo caldo poggiarsi sopra il mio; avvicina le sue labbra al mio orecchio e, dopo aver inspirato fra i miei capelli mi sussurra "voglio fare l'amore con te"

Io sorrido e a malapena riesco a trattenere una piccola risata "non me ne ero accorta" le rispondo con fare innocente

"che simpatica che sei" dice in modo ironico prima di baciarmi la guancia con dolcezza

Il bello di stare con lei è che, dopo tanto tempo, siamo riuscite a raggiungere una sintonia perfetta; possiamo ridere e scherzare senza che il magico momento che c'è tra di noi si spezzi, possiamo essere maliziose o aggressive ma non per questo meno dolci; riusciamo ad assaporare il sesso in tutte le sue mille sfaccettature e ogni volta è come se fosse un’esperienza nuova

All'inizio fra di noi c'è stato un po’ di imbarazzo, anche perché era la prima volta per entrambe e nessuna della due sapeva dove mettere le mani, ma col tempo siamo riuscite ad essere più a nostro agio ed a un certo punto della relazione essere nude l'una di fronte all'altra, senza nessuna maschera o nessun muro dove poterci nascondere, non ci metteva più così a disagio; ci sentivamo finalmente complete ed è allora che ho iniziatoa sentirmi finalemnte viva

Sappiamo entrambe quale sono i punti deboli l'una dell'altra, cosa ci piace e cosa no e questo ci rende più sicure delle nostre azioni; so cosa devo fare per provocare un orgasmo a Brittany e lei sa che odio aspettare troppo tempo prima di sentirla dentro di me

Forse è questa la differenza fra tutte le nostre precedenti relazioni con i maschi: a loro bastava una carezza sul viso per eccitarsi e un semplice bacio per farli venire, non gli importava di come noi ci sentivamo l'importante era che loro fossero soddisfatti; nessuno con me si è mai impegnato a farmi provare piacere, solo Brittany durante i nostri momenti di intimità si fermava per osservare la mia reazione ad ogni suo più piccolo movimento, mi guardava negli occhi e non aveva paura di chiedere se stava andando troppo in fretta o se stava facendo qualcosa che non mi piaceva

Mi trattava con amore e gentilezza come se fossi un'oggetto prezioso e anche ora, mentre geme senza ritegno sulla mia spalla e sussurra parole poco caste, sento tutto l'amore che prova nei miei confronti

Non riesco veramente a capire come la gente possa considerare tutti questi sentimenti sbagliati, lei è la cosa migliore che mi sia successa come può essere definita un errore ?

Si accascia completamente sul mio corpo esausta mentre io cerco di riprendere fiato

I suoi capelli lunghi e sciolti mi si appiccicano sul collo ma la cosa non mi infastidisce per niente anzi, è quasi piacevole; il mio cuore batte all'impazzata e non so se è per lo sforzo fisico appena fatto o se è Brittany che mi fa questo effetto

L'enorme sorriso da ebete che ho sul volto mi suggerisce la seconda opzione

Lei si rigira nel mio abbraccio, poggia la testa sul mio petto e con la punta del naso mi sfiora il collo in un modo così dolce e delicato che solo lei sa fare

"Dio, mi sei mancata" bisbiglia prima di stringersi più a me iniziando ad accarezzandomi il fianco con le sue dita lunghe e affusolate

"anche tu Britt" le rispondo prima di lasciarle un leggero bacia fra i capelli "quando ho scoperto che avevi cambiato stanza ho avuto paura" dico con voce assonnata cercando di sopprimere uno sbadiglio

"di cosa ?"

"non lo so, forse di perderti..." sussurro quasi vergognandomi di quest’affermazione così infantile

"perdermi ?" alza di scatto la testa e, nonostante l'oscurità, so che mi sta guardando "piccola...tu non mi perderai mai" afferma posandomi una mano sulla guancia prima di lasciarmi un leggero bacio sulle labbra ormai rosse e gonfie

"mai ?! È forse una minaccia ?" chiedo con un sopracciglio alzato

Lei sbuffa sciogliendosi dall'abbraccio e girandosi dall'altra parte "sei sempre così o solo io ho la fortuna di vedere questo tuo lato romantico ?" 

Mi tocco le labbra con l'indice e faccio finta di pensarci su "mmm solo tu !" affermo girandomi verso di lei e abbracciandola da dietro

"che fortuna..." borbotta facendo finta di essersi offesa

Si comporta sempre così quando vuole essere coccolata, non sa però che sono più che felice di farlo perché è una delle poche cose che mi riesce bene

La stringo di più a me e con il viso mi tuffo in quel mare di capelli biondi che sono sempre così profumati; questa è un'altra differenza tra lei e i miei precedenti ragazzi: loro non avevano i capelli lunghi e morbidi come quelli di Brittany, non potevo far passare le mie dita attorno alle loro ciocche e pettinarli o giocarci a mio piacimento perché erano sempre corti e il più delle volte ispidi; mi fa impazzire affondare il viso in quei boccoli e respirare il suo odore sempre cosi buono e dolce

Persino avere i suoi capelli che mi solleticano il collo ogni volta che ci baciano è una cosa che adoro; aveva ragione Quinn a dire di preferire i capelli lunghi a quelli corti

Potrei stare ore ad elencare tutti i minimi dettagli che adoro di Brittany, come le sue lentiggini appena accennate che diventano più visibili sotto la luce del sole, le labbra sottili e rosee che si incurvano sempre in un sorriso dolce, il modo buffo in cui tira fuori la lingua quando è concentrata ed infine i suoi occhi che sembrano nascondere il paradiso per quanto sono blu e profondi; conosco tutti questi piccoli dettagli di lei ma ogni volta che la osservo ne scopro sempre di nuovi e passeri una vita intera a guardala solo per imprimere nella mia mente ogni sua caratteristica e ogni suo più piccolo modo di fare

In realtà farei molto di più che guardarla se avessi la fortuna di passare il resto della mia vita insieme a Brittany: la farei ridere ogni girono perché ha la risata più bella che abbia mai sentito; mi metterei seduta davanti a lei in silenzio e ascolterei tutti i suoi problemi; sarei perfino disposta a svegliarmi presto la mattina per vedere l'alba insieme, anche se non degnerei il sole nemmeno di uno sguardo perché sarei troppo impegnata ad osservare il suo splendido sorriso che è molto più luminoso del sole stesso; sarei una persona migliore perché già il semplice fatto di stare al suo fianco mi fa venire voglia di essere migliore

Semplicemente l'amerei con tutta me stessa perché non riuscirei a fare altro

"Brittany ?"

Lei mugugna qualcosa di incomprensibile per poi girasi verso di me

"questa notte io e Quinn andiamo nel bosco per vederci con Puck e Sam" sussurro prima di accarezzare il suo naso con il mio

Brittany risponde qualcosa ma la sua voce è impastata dal sonno e non riesco a capirla

"cosa ?"

"ho detto non ti ubriacare !"

Io sbuffo e faccio l'offesa "non sono un'ubriacona come pensi te"

"mmmh sta di fatto che ogni notte che passi fuori torni in camera ubriaca e barcollante"

"non è vero !"

"oh si invece ! Quinn e Puck hanno una cattiva influenza su di te" dice cercando di sopprimere una risata

In fondo non ha tutti i toriti; Quinn, con tutti quegli abbracci e parlare di sentimenti, mi sta trasformando in un cucciolo di gatto che fa le fusa a comando; per quanto riguarda Puck, per lui ogni scusa è buona per fare casino e dopotutto non siano poi così diversi; i nostri genitori si conoscono da tanto tempo e fin da piccoli avevamo una certa propensione per combinare macelli

Un bel giorno ho avuto la brillante idea di farli conoscere, visto che siamo stati mandati tutti e tre in questa scuola, e da allora non facciamo altro che finire nei guai, se non fosse per loro di sicuro la mia media scolastica sarebbe almeno decente

"se non vuoi che stia da sola con loro perché non vieni anche tu ?" di solito solo io Quinn e Sugar sgattaioliamo via durante la notte per andare nel boschetto qui vicino ma spesso e volentieri si sono unite a noi anche Tina e Mercedes; perfino Rachel è stata testimone dei nostri festini notturni a base di alcol e battute squallide da parte di Sam, ma da quando si è persa fra gli alberi con addosso solo la biancheria intima e in mano una bottiglia di birra mezza vuota, ha deciso che sarebbe stato meglio per lei rimanere in camera; solo Brittany non è mai venuta con noi, l'ho invitata diverse volte ma lei ha sempre rifiuto dicendo che non le piacevano questo genere di cose definendosi una ragazza solo casa e chiesa

D’altronde lei è stata educata da genitori estremamente credenti ed è normale che crescendo abbia mantenuto i loro principi, al contrario di me e Quinn che non ci facciamo molti problemi a trasgredire alle regole: siamo un po’ le pecore nere delle nostre rispettive famiglie

Sospira sulla mia pelle e mille brividi mi avvolgono "sai che non sono un’animale da festa come te e poi se dovessi venire anch'io tu sicuramente non riusciresti a resistere al mio fascino e finiresti per fare qualcosa di stupido come baciarmi o toccarmi il sedere davanti a tutti" afferma con una risata

"pff ! Come sei modesta; riuscirei a resisterti anche sotto l'ebrezza dell'alcol" affermo con orgoglio

"ah si ?" chiede prima di sciogliersi dal mio abbraccio e accendere la bajour posta sul suo comodino

La luce della lampada illumina parte della stanza colorando le pareti bianche di un tenue arancione; in questo modo riesco a vedere Brittany in tutta la sua bellezza e noto sul viso un sorriso tra il malizioso e l'arrogante

Si avvicina di nuovo a me e sale sopra il mio bacino mentre poggia i palmi delle mani sul mio petto; lentamente inizia a dondolarsi e io non riesco a trattenere un gemito di piacere perché non c'è nessuno strato di stoffa a dividere la sua intimità dalla mia

"non ti starai mica eccitando per così poco ?" mi chiede con fare beffardo mentre comincia a graffiarmi leggermente i fianchi

Lei non ha la minima idea di che effetto mi faccia ogni sua singola carezza, figuriamoci quando inizia a strusciarsi su di me senza contegno e a toccarmi dapertutto

Nonostante senta le sue mani ovunque sul mio corpo e il suo profumo mi offusca i sensi cerco di rimanere lucida per non dagliela vinta "certo che no" dico tirandomi su con i gomiti e avvicinando il mio viso al suo, soffio sulle sue labbra e inizio a muovere il bacino su e giù cercando di aumentare l'attrito

Lei si lascia sfuggire un urletto tra lo stupito e l'eccitato e poggia la fronte contro la mia per avere un sostegno
"e tu ?" chiedo con voce roca aumentando il ritmo delle spinte; lei non risponde e io ne approfitto per graffiare le sue cosce lisce e toniche e afferrarla per i fianchi

Brittany apre i suoi occhi azzurri e li punta su di me, ha le pupille dilatate e il suo sguardo è talmente intenso che io non posso fare a meno di bloccarmi e perdermi in quel blu così scuro e impetuoso che somiglia all’oceano 

Sbatte un paio di volte le lunghe ciglia, confusa dal fatto che io mi sia fermata, prima di dedicarmi un sorriso dolce e comprensivo

Amo quando mi guarda così, come se riuscisse a guardarmi dentro

Mi avvicino di più e la bacio dolcemente sulle labbra per poi staccarmi e rincontrare di nuovo i suoi occhi ad aspettarmi; con voce calda e roca mi fa "ho vinto io"

Sorrido e penso a quanto si sbaglia, sono io ad aver vinto perché ho avuto la fortuna di incontrarla

"già" mormoro con finta aria scocciata per farla contenta; lei odia la sconfitta più di me

Alle mie parole lancia un urletto divertito e inizia a saltellare sopra di me come una bambina

"ma solo perché i tuoi occhioni blu mi hanno distratta" aggiungo sbuffando cercando di nascondere l’enorme sorriso che ho sul viso perché vederla felice mi riempe sempre di gioia

"si certo, tu non ammetti mai la sconfitta ! Ricorda che sono sempre io quella che comanda" ribatte con fare altezzoso

Non le dirò mai che ha perfettamente ragione e che mi piace da matti essere comandata da lei; se solo lo venissero a sapere le altre mi prenderebbero in giro per tutta la vita

"oh beh, affogherò il mio dolore nell'alcol" dico prendendola per i fianchi facendola cadere sul letto accanto a me; con uno scatto mi metto su di lei e incrocio le mie gambe con le sue

"non ci provare ! Se torni ubriaca non starò accanto a te aspettando che ti passi la sbornia !"

"tranquilla, tanto io e te non stiamo più in camera insieme quindi non dovrai passare la notte con me" la mia doveva suonare più come una battuta ma vedo che Brittany si è rabbuiata e subito mi pento di quello che ho detto

"scusa" sussurro mortificata cercando di rimediare al danno; possibile che io riesca sempre a rovinare tutto ?

"no, hai ragione; io e te non siamo più in camera insieme" afferma con un’alzatina di spalle evitando di guardarmi

"hey ! " dico posando la mia mano sotto il suo mento per alzarle la testa e incontrare finalmente il suo sguardo; i suoi occhi sono spenti e mi sembra come se si vergognasse a farsi vedere da me "anche se non stiamo più in camera insieme non significa che non possiamo stare insieme" dico scrutando il suo volto cercando di capire cosa le passa per la testa

"lo so, è solo che...devo abituarmi alla cosa ok ?" dice poco convinta con un sorriso forzato  

"ok" rispondo annuendo piano con la testa

Ad un tratto sento il cellulare di Brittany vibrare sulla scrivania e il display illuminarsi

"ti è arrivato un messaggio" dico guardando per un attimo il piccolo oggetto per poi rivolgere di nuovo la mia attenzione a lei

Ha gli occhi sgranati e sul suo volto un’espressione quasi spaventata; sento il suo corpo irrigidirsi sotto il mio mentre guarda in modo alternato prima me poi la scrivania con la bocca leggermente aperta come se volesse dire qualcosa

"non avrai mica paura di un messaggio ?" chiedo in modo ironico cercando di placare il suo animo; lei mi guarda senza dire niente con la stessa espressione nervosa e allarmata di poco prima

"cosa c’è ?" le domando io preoccupata corrugando la fronte

"n-niente..." sospira lei prima di tirarsi su mettendosi seduta sul letto "io-io...mi devo preparare per la cena, forse è meglio che vai..."

Io rimango basita alle sue parole; perché mi sta cacciando ?

Si alza dal letto e raccoglie i suoi vestiti sparsi per il pavimento della stanza e il suo telefono sulla scrivania prima di dirigersi verso il bagno sotto il mio sguardo scioccato e allo stesso tempo confuso dal suo atteggiamento così insolito

"ci vediamo dopo" dice senza guardarmi negli occhi e richiudendo frettolosamente la porta dietro di se

Io resto li, seduta sul suo letto come una stupida chiedendomi che cosa diavolo le è successo; prima eravamo qui sdraiate a coccolarci e poi, tutto ad un tratto, lei scappa via da me chiedendomi esplicitamente di andarmene

Mi alzo anche io dal letto coprendomi il copro nudo con il lenzuolo mentre pian piano raccolgo la mia roba e inizio a rivestirmi

Forse se l’è presa quando le ho detto che non stiamo più in camera insieme; alla fine è sempre colpa mia, riesco sempre a dire la cosa sbagliata al momento sbagliato

Mentre mi abbottono la camicia della divisa ripenso a quello che è successo qualche minuto fa e mi accorgo che forse non sono stata io a turbarla; quando le ha squillato il cellulare la sua espressione è cambiata radicalmente e il suo atteggiamento è diventato più freddo e distaccato

Chissà chi le ha inviato il messaggio; deve essere per forza qualcuno di importante altrimenti non avrebbe mai reagito in questo modo

Mi sistemo i capelli sciolti con le mani e, con la mente è invasa da mille dubbi e perplessità, mi avvivo verso la porta

Lei non vuole chi rimanga qui e io non posso far altro che accontentarla perché la sua felicità viene prima della mia; vorrei parlarle, chiedere come sta e dirle che io sarò sempre qui al suo fianco ma so quando ha bisogno dei suoi spazi e quando, come in questo caso, vuole essere lasciata da sola

Mi affaccio dalla camera e controllo che in giro non ci sia nessuno; odio dovermi sempre nascondere e stare attenta a ciò che dico o faccio ma non posso fare altro se voglio che la mia relazione con Brittany rimanga nascosta

Esco dalla stanza, richiudo lentamente la porta dietro di me senza fare rumore e mi appoggio con la schiena addosso ad essa con una leggera stratta al cuore

"ti amo" sussurro con lo sguardo perso nel vuoto sapendo che, anche con delle pareti di cemento a dividerci, Brittany riuscirà sempre a percepire i mie sentimenti per lei

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N.d.a. ciao a tutti !! Questa volta sono riuscita a postare il capitolo senza ritardi ma mi rendo conto solo ora che il capitolo è un po’ cortino e non sapevo proprio come allungarlo anche perché, nella mia testa, la storia è già finita e ben definita ( e ho fatto pure la rima ) quindi questo è il massimo che posso fare. Vi avviso fin da adesso che il prossimo arriverà fra 3 settimane perché a quanto pare tutti i miei prof si sono coalizzati per rendere la mia vita, e quella dei miei compagni di classe, un vero inferno perché hanno deciso di fissare una verifica un giorno sì e l’altro pure, quindi il tempo che mi rimane è quello che è. Grazie mille a tutti quelli che leggono questa piccola ff e scusatemi per eventuali errori =)

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Capitolo 9
*** Sotto le stelle ***



"ti prego Quinn, ripetimi di nuovo per quale motivo hai in testa le lenzuola del re leone di Sugar"

"shhh...San non fare rumore altrimenti le suore ci sentiranno" bisbiglia lei da sotto le coperte

"ok ok faccio piano..." rispondo mentre cerco di far scattare la serratura della porta della cucina "ma spiegami perché indossi quel coso" sussurro cercando di reprimere una risata

Lei in tutta risposta sbuffa e si rigira la torcia fra mani "te l'ho già detto: se mai qualcuno dovesse vedermi penserebbe subito che sono Sugar visto che è l'unica studentessa della scuola a dormire ancora con le coperte del re leone" afferma ripuntando di nuovo la luce della pila sulla porta

La cucina non è veramente chiusa a chiave ma la serratura, essendo molto vecchia, spesso e volentieri si inceppa così per aprirla bisogna o prenderla a spallate o più semplicemente cercare di disincastrare il meccanismo; infondo non si è mai sentito di un ladro abbia cercato di derubare la cucina di una scuola quindi le suore hanno pensato bene di lasciare la sala incustodita; non sanno che io, Quinn e Sugar, soprattutto Sugar, svaligiamo quotidianamente la mensa prima di incontrarci con i ragazzi durante la notte

"dai Q, pensi davvero che questo ridicolo travestimento ti servirà a qualcosa ?"

"certo !"

"shhh !" la ammonisco girandomi di scatto verso di lei e rimproverandola con lo sguardo

"scusa..." sussurra mettendosi una mano davanti alla bocca    

Ha il volto coperto della faccia di Zazu ma la torcia che tiene sotto il telo le illumina il viso abbastanza da poter scorgere il suo sguardo allarmato e spaventato; si guarda in torno con cautela per assicurarsi che nella sala mensa non ci sia nessuno e poi punta i suoi occhi di nuovo su di me

Mi abbasso all'altezza della maniglia e la muovo lentamente senza fare rumore; certe volte mi sento proprio come Arsenio Lupin ma poi mi rendo conto che sto derubando la cucina di un collegio religioso e allora tutto il mio entusiasmo svanisce

Sospiro prima di alzarmi in piedi e spingere lentamente la porta in avanti; grazie a Sugar e ai suoi consigli ho imparato a ad aprirla in circa 6 secondi senza fare nessun rumore; a lei invece basta pronunciare la parola 'alohomora', darle un colpetto ben assestato e magicamente questa si spalanca come se volesse invitarla ad entrare

"inoltre Sugar mi ha detto che ogni volta che deve commettere un furto usa queste lenzuola per coprirsi e nascondersi nell'oscurità...e sappiamo entrambe che tutti i suoi colpi sono sempre andati a segno" mi dice con fin troppo entusiasmo entrando nella cucina e richiudere la porta alle nostre spalle "è un po' come il suo mantello dell'invisibilità"

Io aggrotto le sopracciglia "davvero Q ? Un mantello dell'invisibilità ?"

"è-è lei che lo chiama così mica io" afferma distogliendo lo sguardo da me cercando di fare la vaga

Sono sicura che Quinn crede e come alla storia sul mantello dell'invisibilità, altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo vada in giro all'una e trenta di notte per i corridoi della scuola con indosso le lenzuola del re leone e una torcia sotto braccio per rubare del cibo

"se veramente quel lenzuolo ti rende invisibile perché io posso vederti ?"

"questo è il mistero della magia" afferma lei con aria sognante

Io spalanco la bocca perché non posso credere che abbia veramente detto una cosa del genere

Scuote la testa come per risvegliarsi da un sogno ed esclama "e poi te l'ho già detto, io indosso quest'affare solo per nascondere la mia vera identità e per far ricadere tutti i sospetti su Sugar se mai qualcuno dovesse scoprirci...non penso veramente di essere invisibile !"

"si certo, come no..." borbotto mentre apro il grande frigo in acciaio per vedere se è avanzato qualcosa dalla cena

"è vero ! Non sono mica una bambina che crede ancora nella magia" afferma lei indispettita mentre prende dalla credenza un pacco di biscotto al cioccolato e uno di merendine

"non ho detto questo"   

"però l'hai pensato..."

Non posso fare a meno di sorridere alla sua affermazione perché ha ragione; ormai dovrei essere abituata al fatto che Quinn riesce a leggermi nel pensiero ma ogni volta rimango comunque esterrefatta, è accattivante e agghiacciante allo stesso tempo

Mentre infilo nella busta di plastica che ho con me una bottiglia di coca cola e qualche budino mi sembra di sentirla bisbigliare qualcosa del tipo 'credi nella magia lurida babbana'; scuoto la testa e caccio via questo pensiero perché è impossibile che lei dica cose del genere; o meglio sono io che non voglio crederci

"vedi se è avanzato qualcosa nel forno" le dico con un leggero movimento della testa

Lei si muove nell'oscurità con l'agilità di un elefante in una gioielleria e per poco non inciampa sui suoi stessi piedi

"se ti levi quel coso di dosso magari riusciresti a vedere meglio"

"un vero ladro non abbandona mai i suoi travestimenti"

"ma che significa ? Quello che hai appena detto non ha nessun senso !" la rimprovero io corrugando la fronte e guardandola in malo modo

Lei in tutta risposta alza le spalle come se niente fosse e io mi domando quand'è che la mia amica è diventata così stupida

Apre il forno e infila completamente la testa all'interno per controllare; una parte di me ha la malsana voglia di spingerla dentro e richiudere lo sportello solo per vedere la sua reazione: sicuramente alzerebbe il sopracciglio sinistro fino all'attaccatura dei capelli e con quel suo tipico tono di sfida mi urlerebbe 'tanto non hai il coraggio di accenderlo'; non so come mi vengano in mente questi strani istinti omicidi verso di lei ma cerco di reprimerli con tutta me stessa

Infondo Brittany, ogni volta che ho l'intenzione di far fuori Rachel, mi ripete sempre che la vita di essere umano è preziosa e, col tempo, ho imparato a credergli

"qui c'è del polpettone !" afferma lei tutta contenta prima di sbattere la testa nel forno e lanciare un urlo di dolore

"Quinn ! Quale parte di 'non devi fare rumore' non hai capito ?" la ammonisco io guardando con aria preoccupata la porta di entrata

Se mai qualcuno dovesse scoprirci saremmo sbattute fuori da questa scuola in un batter d'occhio; senza contare il fatto che io sono già a rischio visto che Suor Emma ha scoperto la mia omosessualità

Non so perché continuo ad infrangere le regole di questo posto ma non riesco a farne a meno, continuo a sfidare la sorte nonostante sappia che la fortuna non sarà sempre dalla mia parte

"abbiamo preso tutto ?" mi chiede Quinn avvicinandosi a me e riscuotendomi dai miei pensieri

Con quel lenzuolo in testa sembra una bambina con un orrendo costume da fantasma pronta per andare di casa in casa a chiedere 'dolcetto o scherzetto ?' durante la notte di Halloween

"si...penso di si; andiamocene prima che qualcuno ci senta" sussurro incamminandomi velocemente verso l'uscita della cucina per paura che la mia amica possa combinare qualche altro macello e farci così scoprire

Lei in tutta risposta annuisce ma, prima di aprire la porta, mi blocco di scatto

"aspetta..." dico facendo marcia indietro e arrampicarmi sopra il lavello per raggiungere una mensola di legno posta sopra di esso; allungo il braccio fino a che le mie dita non trovano qualcosa di simile ad un vaso in ceramica

"eccolo" sussurro trionfante afferrando l'oggetto e guardando subito al suo interno; infilo una mano dentro e prendo un grosso pugno del suo contenuto prima di nascondere il tutto dentro le tasche della mia felpa e rimettere il vaso al suo posto; con un balzo attero sul pavimento e mi avvicino a Quinn pronta per andarmene via

"cosa hai preso ? Soldi ?" mi chiede con un sorriso pestifero sul volto

"non saprei cosa farmene dei soldi visto che vivo qui dentro dove vitto e alloggio sono entrambi pagati"

Con delicatezza spalanco la porta dell'uscita di emergenza che, come sempre, è disattivata e ci ritroviamo all'aperto nel grande cortile della scuola

"allora cosa c'era li dentro ?" mi fa con insistenza

Io alzo gli occhi al cielo ma non posso fare a meno di risponderle "caramelle"

"caramelle ?" chiede sbalordita e con un po' di irritazione nella voce "io sto rischiando la mia vita per delle caramelle ?"

"sono le preferite di Britt..." dico un po' imbarazzata

Questa risposta è più che sufficiente per zittirla e calmarla perché sappiamo entrambe che anche lei farebbe una cosa così infantile e sciocca come rubare delle caramelle se si trattasse di Rachel

Non credo nella magia come Quinn ma so per certo che il potere dell'amore è molto più potente di qualsiasi incantesimo altrimenti non si spiegherebbe per quale motivo io, la stronza e cinica Santana Lopez, abbia appena rubato delle stupide e, a mio parere, disgustose caramelle alla fragola solo per rendere felice la persona che amo

^^^

"auch! Qui è pieno di fango !"

"cerca di evitarlo allora"

"è facile a dirsi..."sbuffa lei infastidita "non riesco a distinguere la terra bagnata da quella asciutta..."

Ad un tratto sento Quinn gridare alle mie spalle; mi giro di scatto ma non faccio in tempo a spostarmi che lei mi cade praticamente addosso attaccandosi ai miei capelli per non finire al suolo

"ma sei scema ?!" le urlo infuriata cercando di trattenermi dal prenderla a schiaffi

"eh ma li c'era una pozzanghera !" ribatte lei con fare innocente mentre cerca di riprendere l'equilibrio

"e ti sembra un buon motivo per cascarmi addosso ?" la rimprovero dandole una spinta per allontanarla da me e farla rimettere in piedi prima di iniziare a massaggiarmi la testa

Alza le braccia in maniera goffa come per scusarsi prima di sghignazzare e guardarsi le mani "mi sono rimasti i tuoi capelli incastrati fra le dita" dice sfregandosi i palmi per farli cadere a terra

"sei una stronza, mi hai fatto male"

"ma non l'ho fatto apposta" borbotta tentando di reprimere una risata mentre riprende a camminare facendo lo slalom fra le varie pozzanghere

"stammi lontana !" la ammonisco io prendendo le distanze da lei e guardando per terra cercando di evitare le zone fangose

Questo pomeriggio ha piovuto e, anche se la maggior parte dell'acqua è evaporata o è stata assorbita dal terreno, ci sono ancora parti del bosco umide e bagnate

"è quello la giù" afferma Quinn indicando con l'indice un albero con il tronco più largo e robusto rispetto agli altri

Ci avviciniamo e io punto la luce della torcia sulla corteccia dove sono incise diverse frasi come 'Puckzilla rules', 'Sammy trourhy muonth' e, la mia preferita, 'Rachel B. Barry puzza' tutte rigorosamente intagliate con il coltellino svizzero di Puck

La prima sera che ci siamo incontrati qui clandestinamente lui ha avuto la brillante idea di incidere la data di quel giorno sul tronco dell'albero dicendo che da li in poi questa sarebbe diventata la nostra base segreta, anche se per base segreta Puck intende un posto dove potersi ubriacare e fare casino senza che nessuno ci venga a disturbare; in più ha anche deciso di nascondere il suo prezioso coltellino sotto una radice in modo tale che ognuno di noi potesse venire qui, sia di giorno che di notte, e scrivere qualunque cosa senza aver paura di essere giudicato o preso in giro dagli altri

Alcune di queste frasi, quelle più personali e profonde, sono anonime e per questo non ho idea di chi le abbia fatte ma non mi interessa scoprirlo; so che sono importanti almeno per uno di noi perché in qualche modo rappresentano la sua adolescenza e la vita in questo collegio e a me basta questo

Devo dire che quel giorno Puck ha avuto veramente una bella idea

Quinn stende un telo alla base del tronco sull'erba prima di appoggiarci sopra le buste con dentro tutto ciò che siamo riuscite a rubare dalla mensa e piegare per bene il magico lenzuolo di Sugar

"allora abbiamo dei bicchieri, 5 budini alla crema, coca cola, una scatola di biscotti al cioccolato, una di merendine e un qualcosa che credo sia polpettone ma non ne sono sicura..." dice mentre si rigira fra le mani un contenitore in alluminio e lo annusa per cercare di capire cosa sia dall'odore

"forse è arrosto" affermo io mettendomi seduta sul telo vicino a lei

"ne dubito...se fosse arrosto Sugar l'avrebbe rubato dalla mensa prima di noi e se lo sarebbe già mangiato tutta da sola"

Io alzo le spalle dando per buona la sua teoria prima di appoggiarmi con la schiena al tronco, spengo la torcia e la poso accanto a me

Anche se il cielo è in parte coperto dai fitti rami degli alberi la luce della luna illumina bene questo punto del bosco quindi non abbiamo bisogno di torce elettriche o quant'altro per vedere bene

Alzo lo sguardo e noto con mia grande meraviglia che questa sera ci sono molte più stelle del solito

"ah e abbiamo anche le caramelle che hai rubato"

"scordatelo ! Quelle sono per Brittany"

"tutte quante ?" mi chiede con fare speranzoso

"tutte quante !"

"pff...scommetto che Britt viene a letto con te solo perché le porti le caramelle" dice con aria da saputella

"beh almeno io qualcuno con cui fare le cosacce ce l'ho !" affermo cercando di trattenere una risata

"se tu non stessi sempre in mezzo ai piedi sicuramente riuscirei anche io a concludere qualcosa con Rachel !" dice alzando la testa al cielo con lo sguardo pensieroso

"non capisco proprio cosa ci trovi di attraente in lei; insomma, capirei se tu avessi una cotta per me o per Brittany perché siamo due strafighe ma...la nana ? È alta quanto uno gnomo da giardino e ha un naso che fa provincia !"

"la smetti di insultare Rachel ! Lo sai che mi da fastidio quando la prendi in giro..." dice con una certa aggressività nella voce

"scusa..." sussurro io più per farla contenta che per altro "cercherò di trattenermi"

"tanto non lo farai" borbotta rassegnata all'evidenza

"non capisco perché ti scaldi tanto; tu sei la prima che si prende gioco di lei e le fai sempre mille scherzi, quindi qual'è il problema se lo faccio anche io ?"

"è che...mi da fastidio se qualcun altro la tratta male; io non lo faccio con cattiveria, è solo che questo è l'unico modo che ho per approcciarmi a lei; Rachel non è come Brittany, non prenderà mai l'iniziativa con me quindi sono io che devo farmi avanti e cercare di instaurare un rapporto"

"e pensi che prenderla in giro che serva a qualcosa ? Non sto dicendo che devi dichiararti a lei, perché sappiamo entrambe che non lo farai" dico sussurrando l'ultima parte "ma se invece di comportarti così provi ad essere più gentile e dolce ? Magari non cadrà ai tuoi piedi ma sicuramente ti vedrà sotto un'altra luce"

"non lo so...non vorrei sembrare troppo sdolcinata..."

"Q a Rachel piacciono i musical, lei ama le cose sdolcinate !" le rispondo io con un gesto plateale delle mani

Ad un tratto sento un rumore di passi in lontananza e un sorriso maligno mi si dipinge sul volto

Mi affaccio di soppiatto per guardare dietro di noi prima di dare una leggera gomitata a Quinn e indicarle con un cenno della testa di voltarsi; lei si sporge dall'altro lato dell'albero per qualche secondo per poi rivolgermi il mio stesso sorriso pestifero

Ci alziamo lentamente senza fare rumore e quando sentiamo il rumore di passi farsi più vicini ci lanciamo in contemporanea addosso ad una sagoma scura ed incappucciata urlando a squarcia gola come se fossimo in guerra

Entrambe, dopo aver atterrato Puck ed essere cadute sopra di lui, iniziamo a riempirlo di pizzichi mentre quest'ultimo si contorce dal dolore e ci urla in faccia parole poco carine

"ci sei mancato Pucky !" urla Quinn con finta voce da bambina prima di levargli il cappuccio e scompigliarli la cresta

"fottiti Q !" urla lui mentre cerca di liberarsi dalla nostra presa "e fottiti anche tu San !"

"non è una cosa molto carina da dire a due signore come noi, vero Quinnie ?" chiedo con fare innocente alla mia amica che sghignazza sotto in baffi mentre cerca di tenerlo fermo sedendocisi sopra

"vero...si merita una bella lezione !"

"mmmh che ne dici del solletico ?"

"no ! Il solletico no !" urla spaventato mentre cerca con tutte le sue forze di alzarsi da terra

"si, il solletico si !" ribatte lei con voce acuta prima di iniziare a solleticarlo sotto il mento

Lui inizia ad urlare e a ridere allo stesso tempo come una femminuccia e intanto io lo tengo fermo gustandomi la scena

"basta o finirò per pisciarmi addosso !" grida in preda ad una crisi epilettica con le lacrime agli occhi

Ad un tratto Quinn gli prende il barccio, tira su la manica della felpa e gli lascia un bel morso sul polso

Io scoppio a ridere gettandomi all'indietro sull'erba, liberando così Puck dalla mia presa; lui subito si alza in piedi facendo rotolare Quinn per terra, che poco prima era seduta sopra il suo petto, come se fosse un sacco di patate

"mi ha morso !" urla scioccato mentre noi siamo piegate in due dalle risate "ma che diavolo vi è preso ? Io me ne torno nel dormitorio, non ci penso proprio a passare una notte con vuoi due !" dice mentre si massaggia il polso

"dai Pucky noi volevamo solo giocare !"

"e questo ti sembra giocare ?!" chiede mostrandoci il segno rosso scuro del morso

"ma se neanche si vede" ridacchia Quinn mentre si alza da terra ed inizia a dondolarsi avanti ed indietro sulle punte con fare innocente

"perché adesso è buio, ma vedrai che domani mattina mi ritroverò con un livido grande quanto una ghiaia"

"ovvero quanto il tuo cervello vero Puck ?"

"ah ah ah, come sei simpatica San !" mi fa lui prima di darsi da solo un bacino sulla ferita alimentando così le nostre risate

Qualche secondo dopo esserci calmati Quinn si guarda in torno e con aria interrogativa e chiede "dov'è Sammy ?"

"chissenefrega di Sam, la domanda vera è dov'è l'alcol ?" domando io un po' spazientita

Ho promesso a Brittany che non mi sarei ubriacata ma ciò non significa che non posso bere neanche un bicchierino, qualche goccio di alcol non mi farà poi tanto male

"calme, arriverà tra un po' con tutto quel che serve...anche se voi non ve lo meritereste..." borbotta come se non volesse farsi sentire

"se non vuoi che bocca da trota sappia che sei stato atterrato e torturato da due ragazze è meglio che ci dai da bere" ribatto io con fare altezzoso

"se Sam venisse a sapere che due belle ragazze mi sono saltate addosso sarebbe solo invidioso di me"

"no se una delle due è lesbica !" urla Quinn con un sorrisetto beffardo sul volto

"soprattutto se una delle due è lesbica !" le risponde lui ammiccandole con uno strano sguardo da maniaco

Subito mi sento a disagio; Quinn mi aveva già detto che Puck sapeva della sua omosessualità ma non credevo che ne parlassero in maniera così diretta; ancora non mi capacito del fatto che lei glielo abbia detto davvero

"allora Quinn hai pensato alla mia proposta ?" le domanda mentre si avvicina al nostro albero ed esamina la corteccia con il palmo della mano

"quale proposta ?" chiedo io ingenuamente

"quella di un threesome con me ed un'altra ragazza !" urla lui tutto emozionato

"te l'ho già detto, non ho intenzione di fare sesso con te !"

"e se riuscissi a convincere Rachel...tu ci staresti ?" le fa con aria di sfida guardandola negli occhi

"beh..." sussurra lei mordendosi il labbro inferiore

Non posso credere che Quinn stia parlando di queste cose con Puck; insomma, è normale discutere di sesso alla nostra età ma non può parlare della sua omosessualità così apertamente senza provare neanche un po' di imbarazzo o di vergogna

Come fa ad essere così a suo agio e a scherzare sull'argomento con un maschio quando per me è difficile persino parlarne con lei che è la mia migliore amica ?

"se riesci a convincere Rach allora..."

Io mi volto di scatto verso di lei e la guardo con gli occhi sbarrati, mi rifiuto di credere che Quinn sia disposta a scopare con Puck solo per portarsi a letto anche Rachel; una cosa del genere sorprende perfino me

"allora ci stai !" afferma il ragazzo non riuscendo a contenere tutta la sua gioia

"Dio, ma che razza gente frequento ?" borbotto fra me e me scuotendo amaramente la testa con aria delusa

Mentre esprimo tutto il mio disprezzo nei confronti di Quinn guardandola con sdegno mi metto seduta sull'erba affianco al telo e tiro fuori dalla busta un pacco di biscotti al cioccolato

"hey San, se vuoi puoi unirti anche tu a noi" mi dice Puck facendomi l'occhiolino

Io prendo una gocciola al cioccolato e gliela tiro addosso beccandolo dritto in fronte

"ahia !" esclama lui portandosi entrambe le mani sulla testa "ma che diavolo avete tutte e due ? questa sera sembrate assatanate !"

"modera le parole Puckerman, io non mi vendo come Q"

"ma io lo faccio per una buona causa..." si giustifica lei mettendo su il broncio e incrociando le braccia al petto

"e la buona causa sarebbe scoparsi Rachel ?" le domando mentre sgranocchio un biscotto

"beh...si ?" mi fa con aria incerta mordicchiandosi il labbro inferiore

Scuoto di nuovo la testa in segno di disapprovazione guardandola con rimprovero

Io non riuscirei mai a fare una cosa a tre con Brittany ed un'altra persona indipendentemente dal sesso di quest'ultima; lei è la mia ragazza e solo io posso toccarla, nessun altro ha il diritto di avvicinarsi o di pensare a lei in quel modo

lo stesso vale per me: non potrei mai ad andare a letto con qualcuno che non sia Brittany e ciò non tanto per il fatto che siamo fidanzate e quindi dobbiamo essere fedeli l'un l'altra ma perché io appartengo esclusivamente a lei e l'idea di toccare o farmi toccare da altri mi disgusta

Ci apparteniamo entrambe e questo è uno dei motivi per cui non riesco ad immaginare il mio futuro senza averla accanto

"il fatto che tu sia disposta a venire a letto con me per fare sesso anche con Rachel significa che con lei non hai ancora concluso niente o sbaglio ?" chiede Puck cercando di trattenere una risatina e sedendosi al mio fianco

Quinn arrossisce furiosamente e riesco a vedere il suo imbarazzo anche nel buio della notte

"non sbagli...ma questo solo perché qualcuno" scandisce bene rivolgendomi un'occhiataccia "sta sempre in mezzo ai piedi"

Io continuo a masticare noncurante delle accuse fattemi da Quinn; "capita" rispondo con un'alzatina di spalle assaporando a pieno il retrogusto del cioccolato di questi deliziosi biscotti "sono veramente eccezionali, dovremmo rubarli più spesso" sussurro fra me e me rigirandomene uno fra le dita e studiandolo attentamente

"oh Sannie, non è carino da parte tua rovinare la vita sessuale di Quinn" dice Puck mentre muove il dito indice in segno di rimprovero

"non è colpa mia se le sue tecniche di approccio assomigliano a quelle di un bradipo con dei problemi...un bradipo con dei problemi morto per giunta !" alzo la testa e guardo la mia amica negli occhi "è che così che ti comporti Quinn: come un bradipo che in vita ha avuto dei serie problemi sia fisici che mentali e per questo si è lasciato morire...vergine per di più !" affermo con un sorriso beffardo mentre sento Puck al mio fianco scoppiare a ridere

Lei in tutta risposta apre la bocca un paio di volte per ribattere ma non riesce a fare altro se non sbuffare infastidita

"davvero sei vergine Q ?" le chiede lui con aria incredula

Quinn rimane in piedi davanti a noi e inizia a contorcersi le mani dall'imbarazzo; sembra quasi tenera in questo momento di difficoltà

"e che...io voglio che la prima volta sia speciale...vorrei che la mia prima volta fosse con Rachel ecco..." sussurra evitando di guardarci

"ma sei sicura che Rachel sia lesbica ? Insomma magari è etero per questo riesce a resistere al tuo fascino da bradipo morto" ipotizza Puck rivolgendomi uno sguardo complice

Quando ci si mette questo ragazzo sa essere più cattivo di me

"io lo so perché io ho il gay radar !"

"oh no, ancora con questa storia..." sbotto io lasciando cadere pesantemente la testa sul palmo della mia mano aperta con aria esasperata

Sembra che per Quinn la risposta a tutto sia 'gay-radar' o 'omosessuale', è veramente fissata con questa storia dell'essere lesbica; se non fosse costretta a vivere in un collegio religioso avrebbe sicuramente già fatto coming-out lanciando tanti bei volantini a forma di unicorno da un aereo color arcobaleno dando così libero sfogo a tutto il suo orgoglio gay

"il che scusa ?" chiede Puck alzando un sopracciglio

"il gay-radar !" afferma tutta contenta "ora tu spiego..." dice avvicinandosi e mettendosi seduta di fronte a noi formando così una specie di cerchio "tutte le persone omosessuali sono dotati di un sesto senso chiamato, appunto, gay-radar con il quale riescono ad individuare gli altri gay con estrema facilità evitando così di fare brutte figure con le persone etero"

Puck la fissa per qualche secondo con aria perplessa prima di spalancare gli occhi e urlare "ma che fico ! Lo voglio anche io !"

"ma tu non puoi averlo ! Non sei omosessuale quindi non hai il diritto di possedere un oggetto così prezioso !" risponde Quinn abbastanza irritata e con un pizzico di gelosia

"ma io lo voglio !" sbuffa lui infastidito "dimmi come si fa ad avere questo sesto sesso"

"non è sesso, è senso brutto ignorante !" lo rimprovero io dandogli una sberla dietro la nuca talmente forte da fargli dimenticare le stupidaggini che ha appena detto

"solo le persone belle e speciali come noi possono averlo" ribatte Quinn sventolando i suoi capelli biondi al vento con sguardo fiero e altezzoso

"noi ?" sussurra Puck puntando il suo sguardo su di me

All'improvviso il mio cuore inizia a battere all'impazzata e un nodo alla gola mi impedisce di respirare

"noi-noi gay" afferma lei attirando di nuovo l'attenzione del ragazzo "siamo una comunità molto unita e affiatata..." dice con voce roca guardandomi di sfuggita

Io ho lo sguardo perso nel vuoto e i battiti del mio cuore mi rimbombano nelle orecchie; mi sento esattamente come quella volta in cui ho confidato a Quinn di essere lesbica; forse dovrei prendere di nuovo coraggio e dirlo anche a Puck ?

Ho la bocca impastata e non riesco ad alzare lo sguardo da terra perché sono sicura che lui capirebbe tutto da un mio più piccolo gesto; so bene che non mi giudicherebbe mai per questo ma non ho il coraggio di diglielo

Rimango in silenzio facendomi sopraffare dalla vergogna e dalle mie paure che, a quanto pare, non ho ancora superato; mentalmente mi ripeto che questo non è il momento giusto e che non sono ancora pronta per aprirmi completamente

Una vocina dentro di me mi sussurra 'hai solo bisogno di tempo' a ripetizione come se fosse un mantra, ma se il tempo che ho a disposizione non fosse sufficiente ?

"se tu sai perfettamente che Rachel è lesbica per via di questo gay-radar, allora perché lei non sa niente di te ?"

"questi sono i grandi misteri della vita"

"secondo me dovresti parlarle e dirle cosa provi"

"anche Santana mi ha detto di fare così, ma non posso certo andare da lei e dirle di punto in bianco che mi piace !"

A sentire il mio nome mi risveglio dai miei pensieri

Quinn mi lancia delle rapide occhiate preoccupate e mima con la bocca uno 'scusa' senza farsi vedere da Puck che è troppo impegnato ad ammirare lo splendido cielo notturno per dar peso al mio stato d'animo

"allora cosa hai intenzione di fare ?" le chiede sempre con lo sguardo perso fra le stelle; probabilmente anche lui ha notato che questa notte ce ne sono molte più del solito

"è proprio questo il problema..." sussurra lei sbuffando e passandosi una mano fra i capelli con aria triste e cupa

Non ho mai visto Quinn rattristarsi così tanto per qualcosa o per qualcuno; Rachel deve essere veramente importante se è in grado di farle cambiare umore così facilmente

Ad un tratto ripenso al comportamento che ha avuto Brittany questo pomeriggio, a come il suo atteggiamento sia cambiato radicalmente solo per un messaggio e mi domando quanto deve contare per lei la persona che le ha scritto

Questa sera a cena non l'ho vista quindi non abbiamo avuto modo di chiarirci ma tanto, anche se ci fossimo incontrate, non avrei potuto parlare perché Suor Emma continua a tenerci costantemente d'occhio

Ancora non mi capacito del fatto che la Sylvester non abbia preso altri provvedimenti, ma forse sono solo io ad essere troppo ansiosa e pessimista; infondo siamo nel ventunesimo secolo ed è più probabile che la gente si sia evoluta e che non consideri più l'omosessualità come una malattia

Allora perché non riesco a stare tranquilla e sono perennemente aspettando che qualcosa vada storto ?

Scuoto la testa cercando di scacciare via tutti questi brutti pensieri; questa notte voglio solo divertirmi con i miei amici senza pensare a nient'altro, e poi qui c'è qualcuno che ha bisogno di aiuto molto più di me

"potresti invitarla di nuovo ad una delle nostre serate e farla ubriacare talmente tanto che ad un certo punto lei comincerà a sbandierare ai quattro venti tutti i suoi segreti più intimi, tra cui anche la sua presunta omosessualità" dico cercando di sembrare più tranquilla e rilassata possibile

"uh uh, io ho un piano perfetto !" ulra Puck alzando la mano come per chiedere il permessi di parlare "punto primo: la fai bere come una spugna fino a stordirla e disorientarla del tutto"

"e fin qui è uguale al mio piano..." dico io sottolineando la poca fantasia del mio amico

"punto secondo: la porti in mezzo al bosco e te la sbatti con violenza contro un albero come se non ci fosse un domani e, per finire, la riporti in camera sua come se niente fosse successo...lei la mattina dopo avrà solo qualche flashback della vostra serata di sesso bollente e questo gioca a tuo favore perché: o Rachel ammette che la cosa le piaciuta, e tu in questo caso le chiedi di replicare, oppure, se vedi che è disgustata dall'immagine di voi due insieme, fai la vaga dicendole che si è semplicemente sognata tutto e noi, da bravi amici, ti copriremo le spalle !" afferma Puck guardando prima Quinn poi me con aria soddisfatta

Fra noi cala il silenzio e per qualche secondo si sente solo il lieve rumore del vento soffiare fra le foglie

"non fa una piega..." dico io annuendo piano con la testa e alzando la mano in aria per dargli il cinque

Quando vuole Puck riesce a tirare fuori davvero delle idee geniali

Mi schiocca il cinque sulla mano accompagnando il tutto da uno "oh yeha !" mentre Quinn ci guarda confusa ed esterrefatta

"Puck...mi stai suggerendo di stuprare Rachel ?" chiede con il sopracciglio sinistro alzato fino a quasi l'attaccatura dei capelli

Lui non risponde subito così sono io a prendere la parola in difesa del mio amico "non ti ha detto di stuprarla, ma solo di approfittare del fatto che è ubriaca per..."

"abusare sessualmente di lei !" finisce Quinn per me

Ha l'aria sconvolta e a quanto pare l'idea non deve esserle piaciuta

Peccato, era un gran bel piano

"tu pensi veramente che questo sia un modo intelligente o legale per avvicinarmi a Rachel ?" mi chiede guardandomi fisso con fare accusatore

"n-no no..." dico mordendomi il labbro inferiore mentre Puck al mio fianco se la ride

"capisco che il cervello del nostro amico è grande come una nocciolina e che quindi i suoi pensieri non sono molto logici, ma da te ,San, mi aspettavo qualcosa di più sofisticato"

"beh...invece di scopartela addosso ad un tronco potresti stendere un telo sul prato sotto le stelle...è sofisticato e anche romantico" affermo io cercando di riguadagnare punti agli occhi di della mia amica che continua a guardarmi come se fossi appena scappata da un manicomio

Forse la mia idea di romanticismo non combacia con la sua

"oh oh io io !" urla Puck al mio fianco alzando di nuovo la mano

"Puck non siamo a scuola, puoi parlare liberamente..." borbotta lei abbastanza spazientita

"dille che ti completa !"

"pff, che stronzata" faccio io abbastanza schifata dalla cosa

"no invece... potrebbe essere un'idea" ribatte Quinn sorpresa e compiaciuta allo stesso tempo

"oh ma dai ! Veramente credi che questa stupidaggine possa aiutarti ad entrare nelle mutandine di Rachel ?" le domano con aria scioccata

"sempre meglio che stuprarla addosso ad un albero" dice lanciandomi un'occhiataccia

"non funzionerà mai" mormoro io prendendo un altro biscotto al cioccolato "morirai vergine Q !"

Lei mi guarda per qualche secondo con la bocca spalancata e fare indignato prima di dire "ok, so cosa farò..."

"cosa ?"

"troverò dei nuovo amici !"

Io e Puck scoppiamo a ridere e, mentre allunga la mano per rubarmi un biscotto dalla scatola che tengo in braccio, mi chiede "e tu San, sei vergine ?"

"i-io..." balbetto indecisa su cosa dire

Non posso dirgli che ho perso la verginità con Brittany perché questo significherebbe ammettere di essere lesbica ed io ho non ho nessuna intenzione di fare coming out con lui questa notte; devo ancora riprendermi dall'ultima volta che l'ho detto a Quinn e parlarne con Puck peggiorerebbe solo il mio stato d'animo

"certo che no !" mi volto e vedo che Quinn mi sta guardando con aria complice "ha perso la sua verginità durante l'estate del suo primo anno vero ?" mi domanda in modo eloquente aspettandosi una conferma da me

"c-certo" sussurro io senza mai guardare il mio amico negli occhi

"davvero ? E perché non mi hai mai detto niente ?"

"non è una cosa che uno va in giro a raccontare a tutti...e poi se Suor Emma venisse a sapere che la nostra piccola Sanny non ha più l'imene le verrebbe un infarto" afferma lei con una risata

Puck ci pensa su per qualche secondo prima di rispondere con un "hai ragione...e con chi l'hai fatto ? Lo conosco ?"

Il mio cuore inizia a battere più velocemente e mi mordo la lingua per impedirmi di parlare; vorrei dirgli che non si tratta di un lui ma di una lei e che sì, la conosce benissimo

"no che non lo conosci ! Non mi avevi detto di averlo fatto con un certo Brad quando sei tornata in Spagna per le vacanze estive ?" mi chiede aspettandosi una conferma da me

"si si, con...Brad...in Sagna !" rispondo io cercando di essere il più convincente possibile e mimandole con le labbra un 'grazie' accompagnata da una smorfia imbarazzata

In tutta risposta alza le spalle e mi dedica uno dei suoi tipici sorrisi furbi e maliziosi ma dietro di esso riesco a vedere una sorta dolcezza nei miei confronti

Se non fosse stato per lei sarei ancora qui a balbettare qualcosa di incomprensibile incapace di pensare ad una bugia credibile da rifilare a Puck

In un certo senso mi sento in debito, Quinn sta cercando in tutti i modi di aiutarmi con questa storia dell'essere gay mentre io, invece di ringraziarla ed esserle riconoscente, non faccio altro che prenderla in giro perché è innamorata di Rachel

Mi appunto mentalmente di chiederle scusa per il mio comportamento da stronza e di sdebitarmi in qualche modo; magari potrei darle qualche caramella alla fragola da regalare alla nana come pegno del suo amore

"Brad ? Non sembra un nome spagnolo..." commenta Puck passandosi una mano sulla cresta "e come è stato ?" continua questa volta girandosi verso di me e aspettando una mia risposta

"bellissimo..." sussurro prima di scuotere la testa per risvegliarmi dai miei ricordi "cioè è stato bello... ci sapeva fare !" dico cercando di sembrare il meno sentimentale possibile

Lui crede che io sia una stronza senza cuore ed è questa l'immagine che voglio mantenere ai suoi occhi

Già Quinn ogni tanto fa battutine stupide fingendosi sorpresa del fatto che io sia in grado di provare sentimenti, non mi serve un altro idiota che si allei con lei

"pff, scommetto che non era bravo neanche la metà di me" commenta lui con aria di superiorità

Di certo Brittany non era esperta di sesso come Puck ma forse è proprio per questo che è stato così bello farlo con lei; abbiano imparato pian piano l'una dall'altra, dal semplice sfiorarci siamo arrivate a capire come raggiungere l'orgasmo e questo è un grande passo che abbiamo fatto insieme; non ho nessun rimpianto per quanto riguarda la mia prima volta perché, anche se non ho raggiunto l'apice, l'ho fatto con la persona che amo

Solo adesso capisco quanto sia importante per Quinn fare l'amore per la prima volta con Rachel; vuole farlo con qualcuno di importante ed ha spettato tutto questo tempo per trovare la ragazza giusta; certo, fare un threesome con Puck non una delle sue migliori idee, ma sono sicura che ci penserà due volte prima di fare una cosa così stupida, almeno spero

"tornando a noi...dobbiamo trovare un modo per far scopare la piccola Q con Rach !" afferma lui sfregandosi le mani tutto elettrizzato

"decisamente !" ribatto io annuendo "ma come tutti i piani segreti che si rispettino abbiamo bisogno di un nome in codice...magari una sigla così nessuno capirà di cosa stiamo parlando !"

"giusto ! Che ne dici di PSPFSQCR ?" mi chiede con entusiasmo

"e cosa significa ?"

"Piano Segreto Per Far Scopare Quinn Con Rachel" afferma come se fosse una cosa ovvia

"mmmh è troppo lungo...che ne dici di ‘Quinn vs Hobbit’ ?"

"no, sembra un nome di un film...l'imene di Quinn’ ?"

"sembra il nome di un film porno" rispondo con aria disgustata

"sto per vomitare..." borbotta la diretta interessata rannicchiandosi su se stessa come se volesse nascondersi dall'imbarazzo

"uh uh io ce l'ho ! ‘V per verginità’ !" urla lui alzando la mano in aria aspettando che io gli dia il cinque

"no Puckerman, questa volta non te lo meriti" lo rimprovero guardandolo in malo modo mentre riabbassa il braccio con l'aria da cane bastonato "potremmo chiamarlo ‘piano per la salvaguardia dei bradipi morti’" propongo con un sorriso maligno rivolto a Quinn che sta praticamente cercando di sotterrarsi per terra

A quanto pare la mia promessa di trattarla bene e non umiliarla non è durata poi così a lungo

"non me lo ricorderò mai...invece 'FVFT' ?"

"e significa ?"

"faccela vedè, faccela toccà’ !"

"Puck il piano non riguarda noi ma solo Quinn...è lei che deve farsi Rachel non il mondo intero !"

"oh si, giusto giusto" dice dandosi una manata in fronte per rimproverarsi della sua dimenticanza "va bene come nome ‘la penetrazione’ ?"

"mmmh ‘mission impossible’ !"

"lesbian attack’ !"

"AAA vagina cercasi’"

"agguato alla patata’"

"come scoparsi un nano da giardino in poche semplici mosse’"

"la smettete di impicciarvi della mia vita sessuale ?" urla Quinn con voce acuta ed irritata

"noi cerchiamo solo di aiutarti..." si giustifica Puck mordendosi il labbro inferiore con fare colpevole

"e come ? Gridando ai quattro venti che sono vergine, lesbica, e senza speranze ?" chiede in modo ironico con il suo sopracciglio alzato

"m-ma noi..."

"niente ma ! Finitela di fare gli idioti e di prendervi gioco di me !" ci rimprovera lei fulminandoci con lo sguardo

Io prendo un altro biscotto, ma, prima di addentarlo, mi viene in mente un'idea geniale

"due dita..." sussurro con lo sguardo perso nel vuoto e assaporando il potere e l'intensità di quelle semplice parole

"cosa ?" mi fanno loro due in coro

"due dita’ !" urlo scandendo bene ogni sillaba e mostrandogli la mano sinistra con solo l'indice ed il medio alzati

"oh Dio...non ci credo" piagnucola Quinn scuotendo la testa con aria sconsolata prima di lasciarsi cadere all'indietro sull'erba iniziando a borbottare parole poco carine sul mio conto

"San, sei un genio !" mi elogia invece il mio amico

Addento il dolcetto che ho fra le mani e non riesco a fare a meno di sorridere mentre ascolto la mia migliore amica maledire il giorno in cui mi ha incontrato

Dovrebbe ringraziarmi invece di comportarsi così, io la sto aiutando a conquistare la persona che ama e lei non fa altro che lamentarsi; certe volte è davvero egoista

Ad un tratto Puck si alza da terra, si avvicina al nostro albero e prende il suo coltellino nascosto sotto una radice sporgente

"non vorrai mica ucciderci vero?" chiedo io mantenendo lo sguardo fisso sulla lama lucente

"certo che no...almeno non questa notte..." sussurra fra se e se con un sorriso diabolici; spero solo che non voglia farcela pagare per averlo atterrato e riempito di morsi

Si gira verso la corteccia dell'albero e con la punta del coltello inizia ad intagliare il legno ruvido; dopo qualche minuto si allontana per mostrare a me a Quinn, ancora intenta ad autocommiserarsi perché la sua vita sessuale fa schifo, ciò che ha appena inciso con aria soddisfatta; nel buio della notte non riesco a distinguere le lettere, inoltre il fatto che ha la scrittura simile a quella di un bambino di sei anni non aiuta per niente

"de...tia ?" chiedo inclinando leggermente la testa e strizzando gli occhi per vedere meglio "che cosa hai scritto ?"

"due dita !"

Io scoppio a ridere trattenendomi la pancia con le mani mentre Quinn iniziare a sbattere la testa per terra come se volesse provocarsi dei seri danni celebrali; forse sta cercando un modo per perdere la memoria e dimenticarsi così questa brutta nottata

"non doveva essere una cosa segreta ?" domando io asciugandomi le lacrime dagli occhi

"infatti...nessuno saprà mai cosa significa realmente, solo noi tre" dice con un'alzatina di spalle dedicando a Quinn un grosso sorriso benevolo

Nel frattempo lei si è messa di nuovo seduta a gambe incrociate e adesso ci sta guardo come se volesse dirci qualcosa; apre e richiude la bocca un paio di volte prima di abbassare la testa e sussurrare "niente, non so come dirvelo senza sembrare scortese perciò: vaffanculo ! Vaffanculo a tutti e due !"

"oh andiamo ! Noi vogliamo solo aiutarti !" ribatte Puck sbuffando abbastanza indignato dal suo atteggiamento

"vi odio ! Uscite dalla mia vita !" grida in preda ad una crisi isterica gettandosi di nuovo sull'erba e premendosi le mani sul volto cercando di sopprimere un urlo

"hey !" una voce non molto distante da noi attira la mia attenzione; mi giro verso quella voce e noto una folta chioma di capelli biondi sbucare fra loscurità "non posso lasciarvi soli per due minuti che mi ritrovo Quinn, stesa per terra, che grida e si agita come una disperata !"

"Sammy !" urlo io con un sorriso spontaneo sul volto mentre mi alzo in fretta e furia da terra scaraventandomi su di lui

Sam mi abbraccia forte e mi solleva di qualche centimetro da terra prima di lasciarmi un bacio fra i capelli

"perché a lui niente morsi e graffi ?" brontola Puck rimettendo il suo coltellino sotto la radice senza farsi vedere dal nuovo arrivato per poi incrociare le braccia al petto con aria offesa

"perché lui ha portato l'alcol !" rispondo io sciogliendo l'abbraccio e lanciando una rapida occhiata a Quinn che alla parola 'alcol' si è completamente ripresa; si alza di scatto da terra e si avvicina a Sam mentre inizia ad abbracciarlo e a baciarlo come se fosse il suo salvatore

"che cosa non fa un po' di vodka eh ?" commenta Puck con uno sbuffo invidioso del fatto che lui non è più al centro delle nostre attenzioni

"beh...che la festa abbia inizio !" urla Sam alzando il braccio destro sventolando davanti ai nostri occhi una busta piena di alcolici

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N.d.a. Ciao a tutti !! Lo so che in questo capitolo avrei dovuto spiegarvi un po' di cosette ma ho deciso di concentrarlo solo sull'amicizia Santana-Quinn-Puck (che personalmente adoro) e di renderlo il più allegro e spensierato possibile...vedetela un po' come la calma prima della tempesta; inoltre ho dovuto dividere la ‘nottata’ in più parti altrimenti sarebbe venuto fuori un capitolo troppo lungo e non sarei mai riuscita a pubblicarlo in meno di 3 settimane. Che dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso e scusatemi per gli errori...ci vediamo fra circa tre settimane (se tutto va bene anche meno !!)

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Capitolo 10
*** Bere birra con gli amici ***


"ho tante noci di cocco splendide didide !"

"Dio Quinn, copriti ! Non ci interessano le tue tette" dico mentre cerco con tutte le forze di alzarmi da terra

"e chi lo dice ? A me interessano eccome !" urla Puck in preda ad una crisi ormonale "dai Q, levati anche il reggiseno !"

"credo che sto per vomitare..." sussurro fra me e me mettendomi una mano davanti alla bocca

"dov'è il lenzuolo del re leone ? Chi cazzo ha preso il lenzuolo del re leone ?"

Alzo di poco la testa e vedo Quinn che barcolla verso il nostro albero con solo il reggiseno e la gonna della divisa addosso mentre cerca disperatamente per terra quello stupido lenzuolo

Mi tiro su a fatica e mi metto seduta sopra un tronco tagliato cercando di mettere a fuoco; ho la vista annebbiata e non ho idea di che ora sia né tantomeno di quanto abbia bevuto, ho perso il conto al quarto bicchiere di qualcosa che somigliava vagamente a vodka alla menta e da lì ho solo vari flash della serata

Ad un tratto sento un rumore sordo provenire dietro di me; mi giro lentamente per evitare di avere le vertigini e vedo Puck steso per terra ai piedi di un albero

"ma-ma che ha-hai fatto ?" gli chiedo con voce impastata e roc; non sento più la lingua e la mandibola è talmente pesante che non riesco neanche a muoverla

Puck non mi risponde e per un attimo ho veramente paura che sia morto lì per terra; se così fosse chi si preoccuperà di riportare il suo cadavere al dormitorio ?

Io no di certo: il collegio maschile è troppo lontano e quell'idiota di Puck pesa il doppio di me

"Trouty pensaci tu al cadavere..." biascico fra me e me prima di rendermi conto che Sam non è qui; mi guardo attorno e, oltre a Quinn che gattona sull'erba imitando il ruggito di un leone e il cadavere di Noah, non c'è nessun'altro

"vuoi vedere che anche Sammy è morto ? Ne abbiamo persi due su due" borbotto dandomi dei piccolo schiaffetti sul viso cercando di riprendere la sensibilità del volto "oh beh, meglio loro che io !"

Piano piano mi avvicino barcollando al nostro albero e per poco non inciampo su Quinn che non ne vuole sapere di alzarsi in piedi

"San ! San, guardami ! Indovina cosa sono !" urla lei cercando di attirare la mia attenzione

Io la guardo negli occhi per qualche secondo, aspettandomi il suo solito spettacolino da ubriaca, ma, prima che lei possa dire o fare qualcosa, scoppia a ridere in maniera incontrollata e inizia a rotolarsi sull'erba

Le sue grida mi rimbombano nella testa e istintivamente mi porto entrambe le mani a coprirmi le orecchie; mi lascio cadere pesantemente a terra e inizio anche io a ridere sguaiatamente

Tutto intorno a me sembra girare all'impazzata e il senso di nausea è tornato, mi porto una mano alla bocca e cerco di reprimere un conato di vomito; forse non avrei dovuto mangiare tutte quei biscotti prima di bere

Piano piano mi metto di nuovo in piedi perché, anche se sono talmente ubriaca da non ricordarmi nemmeno il mio nome, capisco che più sto seduta e più gli effetti dell'alcol si fanno sentire; mi appoggio con la schiena addosso al tronco e spalanco gli occhi per cercare di rimanere sveglia e lucida

Mi passo una mano sul viso asciugandomi un leggero strato di sudore e sento le guance andarmi a fuoco, forse sono finita dentro un forno perché non è possibile che faccia così caldo a quest'ora della notte

"San cosa sono ?" mi chiede di nuovo Quinn che ha smesso finalmente di ridere e si è rimessa a quattro zampe

Ha tutti i capelli spettinati che gli si attaccano sul collo, le gote leggermente arrossate e le frange della gonna svolazzano di qua e di la lasciando ben poco all'immaginazione; in più noto che, oltre alla camicia della divisa, ha perso anche una scarpa

La squadro dalla testa ai piedi per qualche secondo e, visto come è conciata, una sola risposta mi esce dalla bocca "una prostituta !"

Lei subito inizia a sbraitare, evidentemente indignata dalla mia affermazione, ma io non l'ascolto perché mi è appena venuta un'idea geniale

"banane..." dico con un sorriso trionfante sul viso

"non mi farò sverginare da una banana !"

"ma-ma che diavolo dici Q !" la rimprovero io guardandola con gli occhi sgranati sconvolta dalle sue parole; e poi ha il coraggio di dire che sono io quella volgare fra le due

Mi giro dandole le spalle e piano piano mi metto in ginocchio sul telo che abbiamo steso ai piedi del nostro albero; frugo nella busta degli alcolici che ha portato Sam e trovo subito quello che cercavo; ringrazio mentalmente il mio amico perché ha veramente pensato a tutto

Con gesto teatrale mostro a Quinn un casco di banane ma lei non fa altro che fissarmi con le sopracciglia aggrottate

"ah, quindi devo perdere la mia verginità con un intero casco di banane ?" mi chiede un po' incerta prima di scrutare il cielo notturno in cerca di una risposta "mmmh va bene" afferma annuendo piano con la testa; non so se è l'alcol che ha un brutto effetto su di lei o se è veramente una pervertita di prima categoria, ma il fatto che non sembri per niente dispiaciuta della cosa mi turba alquanto

La guardo con la bocca spalancata e credo davvero che mi abbia appena bloccato la crescita

Scuoto freneticamente il capo, infischiandomene del mio mal di testa, per riprendermi dal trauma iniziale e con tutta la forza che ho nel braccio tiro una banana addosso a Quinn per poi urlarle "ma ti senti quando parli ? Andrai all'inferno con tutti i pensieri impuri che fai quando sei ubriaca !"

"io non sono ubriaca !" grida lei beccandosi il frutto dritto sul braccio mentre cerca, senza successo, di alzarsi in piedi

"invece si ! E sai come faccio a saperlo ?"

"io non sono ubriaca !" ripete ignorando completamente la mia domanda

"perché hai appena detto di non esserlo ! Il primo segno per capire quando una persona è ubriaca è quando questa afferma il contrario !" le dico tutto d'un fiato congratulandomi con me stessa per non essermi impicciata con le parole

Con gli occhi ancora un po'appannati osservo la mia amica tirarsi su da terra mentre stringe il frutto che le ho appena tirato, se lo rigira più volte fra le mani mentre mi guarda con aria di sfida "sai dove te la ficco questa ?"

"pff non ne avresti il co-coraggio..." rispondo con aria beffarda notando che la mia balbuzie da ubriaca è tornata

Lei continua a tenere gli occhi puntati su di me ma la sua espressione muta da imbronciata a confusa; si guarda attorno con le sopracciglia aggrottate come se si fosse persa prima di rivolgere la sua attenzione alla banana che ha in mano con aria frastornata

Sono più che sicura che Quinn si sia appena dimenticata di cosa stava facendo perché quella è la sua tipica espressione di quando non capisce ciò che le succede attorno, è la stessa espressione perplessa e un po' preoccupata che ha sempre durante l'ora di matematica

"che dovevo farci con questa ?" mi chiede poi allungando la sua mano verso di me per mostrarmi l'oggetto in questione non sapendo come usarlo

"dattela in tes..."

Non riesco a finire la frase che lei prontamente se la sbatte sulla tempia facendo una faccia disgustata mentre inizia a massaggiarsi la zona appena colpita

Io scoppio a ridere perché, anche se la mia migliore amica è talmente ubriaca che potrebbe persino buttarsi da un ponte se qualcuno glielo ordinasse, vederla darsi una bananata in faccia è la cosa più divertente a cui abbia mai assistito

"ma che ti ridi" mi rimprovera lei mentre agita il frutto con aria minacciosa

"per questa sera basta alcol anche per te..." dico mentre inizio a sbucciare la banana

"la frutta fa bene se mangiata dopo aver bevuto, non mentre si beve" afferma lei avvicinandosi a me e mettendosi seduta sul telo al mio fianco

"tu zitta e mangia !"

"ma a me non piacciano le banane"

Mi volto verso di lei e la guardo con aria interrogativa; non capisco se si stia riferendo all'oggetto che ha in mano o a qualcos'altro, ma questo non è né il momento né il luogo adatto per chiederglielo visto che entrambe siamo completamente sbronze e potremo dire qualcosa di compromettente; infondo Sam non sa che io e Quinn siamo lesbiche e questo perché lui è un ragazzo un po' all'antica e non vedrebbe la cosa di buon occhio, al contrario di Puck che non aspetta altro che il mondo sia governato da ragazze lesbiche in toples che si baciano davanti ai suoi occhi

Sembra strano dirlo ma per certo versi lui ha una mentalità più aperta rispetto a quella di Sam

"San...perché non ci baciamo ?"

Io giro la testa di scatto verso di lei e la guardo sbigottita "stai scherzando spero ?"

"no, non sto scherzando; perché non ci baciano veramente" risponde lei voltandosi verso di me e guardandomi le labbra ma nel suo tono di voce e nella sua espressione non c'è nessun segno di malizia

Ho la vista offuscata e di certo il buio che ci circonda non aiuta, involontariamente mi sporgo verso di lei e le sue labbra sembrano così morbide e invitanti sotto la luce lunare

Continuo a fissarla e devo dire che i suoi occhi sono veramente belli, brillano nel buio e sono così vivi e penetranti che per un attimo mi incanto ad osservarli ma poi mi accorgo di una cosa: sono verdi smeraldo e non azzurri, sono gli occhi della mia migliore amica non di Brittany

Se li guardo non provo le stesse sensazioni di quando mi tuffo nel blu intenso e profondo di quest'ultimi

Senza pensarci due volte distolgo lo sguardo come se niente fosse e lei sbuffa delusa prima di appoggiarsi di nuovo con la schiena al tronco dell'albero, mi do qualche schiaffetto sul viso cercando di riacquistare lucidità, o almeno quel briciolo di dignità che mi rimane

"perché nessuno vuole stare con me ?" borbotta infastidita e anche un po' delusa

"questo non è vero...c-ci sono moltissime persone che sarebbero più che felici di stare con te" le rispondo chiudendo gli occhi perché la mia testa continua a girare senza sosta

"tipo ?"

"tipo...Puck o Sam! Scommetto che anche Sammy sarebbe felice di essere il tuo ragazzo..."

"si ma c'è una cosa che né Puck né Sam hanno"

"cioè ?" chiedo io con fare ingenuo mentre continuo a masticare

"una vagina !"

"ouch ! Me ne ero scordata..." affermo quasi strozzandomi con il boccone "in ogni caso tu hai detto che nessuno vuole stare con e non ‘nessuna ragazza vuole stare con me’, quindi la mia affermazione è comunque valida"

"San io sono lesbica, che ti aspettavi ?"

Un mormorio contrariato esce dalla mia bocca "non p-potremmo affrontare l'argomento ‘omosessualità’ in un altro momento ? Magari in un posto isolato, al chiuso dove nessuno può vederci e sentirci...magari da sobrie..." chiedo con una punta di sarcasmo nella voce

"tanto con te non è mai il momento giusto ! Io sono stufa di dovermi sempre nascondere e far finta di niente e sono stufa di essere single, anche io voglio avere una ragazza con cui fare le cosaccie e poterle dire che la amo e fare tutte quelle stupidaggini che fanno i fidanzati !" risponde facendo la lagna e ignorando la mia richiesta

Cercare di avere una discussione logica con Quinn da ubriaca è come provare ad insegnare a Puck la tabellina del 7: inutile e poco salutare per entrambi; e poi siamo entrambe ubriache quindi immagino quali grandi discorsi filosofici possano uscir fuori

"potresti evitare di urlarmi in un orecchio ?"

"Rachel non vuole pomiciare con me, tu non vuoi pomiciare, nessuno vuole pomiciare con me ! Perché ? Cos'ho che non va ?"

Io alzo gli occhi al cielo e se non fosse per le vertigini e il fatto che non mi sento più le gambe me ne sarei già andata; quasi quasi invidio il mio amico steso diversi metri più in la, almeno lui non è costretto a subirsi i continui deliri di Quinn

"persino Noah ha trovato una ragazza, certo si sono lasciati dopo tre giorni, ma almeno piaceva a qualcuno; io invece sono sola e depressa e neanche la mia migliore amica vuole baciarmi ! Insomma, non sono poi così male: ho un bel sedere, un fisico mozzafiato...certo non avrò due meloni come te ma sono sode lo stesso"

Con la coda dell'occhio vedo che cerca di alzarsi ma mette male un piede e cade rovinosamente per terra lanciando un urlo di dolore

"Quinn, stà un po' ferma" dico mentre la prendo per un braccio e cerco di farla rimettere seduta; spero solo che non abbia l'intenzione di mettersi di nuovo a quattro zampe

"guarda ! Non ho delle tette stupende ?" urla lei sbattendomele praticamente in faccia

"oddio !" istintivamente mi porto entrambe le mani sul viso per coprirmi gli occhi perché credo che fissare le tette della mia migliore amica, che me le mostra senza nessun pudore e quasi orgogliosa, sia considerato in qualche modo tradire "ok, adesso che abbiamo app-app-appurato che hai un bel seno potresti rimetterti seduta e non gridare più così tanto ?"

Lei controvoglia si lascia cadere goffamente per terra e con mio grande stupore riesce a rimane in silenzio

"San..."

Come non detto

"Dio Quinn, che altro vuoi ?!" le chiedo scocciata

Lei alza lentamente il braccio e mi indica con il dito un punto non troppo lontano da noi; mi giro con calma e per poco non mi cade la mascella a terra

Qualche metro più in là, alla mia destra, c'è Puck che impugna a mo di ascia un cartello con su scritto ‘non calpestare le aiuole’ e guarda con aria minacciosa l'albero dove ha sbattuto poco prima; alza il cartello di ferro sopra la sua testa e urla "questa è Sparta !" prima di caricare verso il suddetto albero con passo goffo e ciondolante

Il cartello deve pesare un sacco perché vedo che lo agita in aria come se dovesse cadergli da un mento all'altro ma, una volta arrivato in prossimità dell'albero, lo sbatte contro il tronco con tutta la sua forza provocando così un tonfo sordo che non fa altro che aumentare il mio mal di testa

Prima che io possa dire qualcosa per fermarlo il mio amico barcolla all'indietro e scaglia di nuovo la sua arma contro la corteccia facendone saltare alcuni pezzi

Continua con questa sceneggiata fino a che, esausto, si lascia cadere pesantemente sull'erba iniziando a respirare affannosamente buttando il cartello non so dove

Io continuo a guardarlo attonita ed incapace di fare qualcosa; forse dovrei alzarmi e andare a controllare come sta, ma perché preoccuparsi tanto per uno che ha appena cercato di abbattere un albero con un cartello che vieta il maltrattamento della natura ?

"credo che per questa sera anche Puck abbia bevuto abbastanza..." dico fra me e me mordendo di nuovo il frutto che ho tra le mani mentre osservo il suo petto alzarsi ed abbassarsi con ritmo lento e costante

Mi volto verso Quinn, che a quanto pare non ha nessuna voglia di coprirsi e si ostina a voler rimanere con solo la gonna e il reggiseno addosso perché, a suo parere, è molta più figa così, e la trovo a frugare fra le varie buste accanto a noi

"co-cosa cerchi Q ?" le chiedo ignorando completamente i lamenti di dolore provenienti da Puck

"vedo se è avanzato qualcosa...ah ecco !" afferma tutta contenta tirando fuori una bottiglia già aperta di Baileys Coffee

"non pensi di aver bevuto abbastanza...insomma guardati: sembri un prostituta russa che ha appena finito di lavorare !"

"sei sempre così gentile...mi domando per quale motivo io e te siamo ancora amiche..." borbotta mentre prende un lungo sorso dalla bottiglia e si pulisce la bocca con il dorso della mano

"non hai altra scelta, o me o Sugar"

"almeno Sugar non si comporta come una madre rompiscatole e mi lascia bere quanto voglio !"

"sì ma lei ha ucciso il tuo gatto" dico per stuzzicarla sapendo quanto è ancora sensibile su questo argomento

"Kit Cat" sussurra infatti con aria triste asciugandosi una lacrima immaginaria con fare melodrammatico "mi manca ogni giorno"

"con un n-nome del genere si sarà sicuramente suicidato perché tutti i suoi amici gatti lo prendevano in giro !"

"lui non aveva amici gatti...ero io l'unica amica di cui aveva bisogno"

"un motivo in più per togliersi la vita" affermo con lo sguardo perso nel vuoto immaginandomi la vita di quel povero gattino tutto solo insieme a Quinn

Lei in tutta risposta sbuffa e prende un altro sorso dalla bottiglia prima di allontanarla con una smorfia e porgermela; io scuoto il capo in segno di negazione e lei con un'alzatina di spalle beve ancora

"vorrà dire che berrò anche la tua parte"

Sto cominciando a riacquistare lucidità e la mia coscienza inizia a farsi sentire; avevo promesso a Brittany che non mi sarei ubriacata invece non ci ho pensato due volte prima di fiondarmi sugli alcolici e ridurmi come uno straccio

Alzo lo sguardo al cielo e una certa angoscia mi assale; dovrei pensare alla mia ragazza e non a fare a gara con Puck a chi beve di più senza vomitare; avrei dovuto escogitare un piano per cacciare Sugar dalla sua camera per passare la notte con Brittany e non uno per rubare il cibo dalla mensa insieme a Quinn

Le stelle nel cielo brillano e la luce della luna illumina il bosco che in questo momento mi sembra così deserto e sconsolato, ma fra gli alberi scorgo delle ombre scure che parlottano fra loro ad alta voce mentre camminano verso di noi

"mi avevi detto che sarebbe venuto anche lui !" urla una voce femminile abbastanza irritata

"infatti mi aveva detto che veniva !"

Man mano che si avvicinano li riconosco; come ho fatto a non distinguere la meravigliosa e soave voce di Sugar ?

"e allora dov'è ? Io non lo vedo da nessuna parte !" grida lei imbestialita mettendosi seduta a gambe incrociate davanti a me senza neanche salutare

"di chi state parlando ?" chiede Quinn cercando di trattenere uno sbadiglio

"di Blaine !" risponde Sugar "Sam mi aveva detto che questa sera sarebbe venuto anche lui invece ci ha dato buca come al solito"

"Blaine ?" domando con un sopraccigli alzato

"Sugar si è presa una cotta per lui" risponde Sam beccandosi una sberla da parte della ragazza

Io e Quinn scoppiano a ridere nello stesso istante per il semplice fatto che Blaine è gay ed è innamorato perso di Kurt; anche un cieco se ne sarebbe accorto ma per Sugar e Sam è già difficile allacciarsi le scarpe senza l'aiuto di nessuno figuriamoci distinguere un gay da un etero

"che c'è di divertente ?" ci chiede lei indispettita

"no niente...io e San siamo solo ubriache" le risponde Quinn alzando la bottiglia di Baileys come prova

Blaine ha detto personalmente a Quinn che è gay ma io, in teoria, non dovrei sapere niente a riguardo; l'ho scoperto solo dopo aver letto sul tronco dell'albero la parola ‘klaine’ e, facendo due conti, ho capito che era l'unione dei nomi Kurt e Blaine

Nessuno oltre a noi due sa che sono entrambi gay; forse Puck se ne è accorto ma non ne ha mai fatto parola con nessuno e poi, se si venisse a sapere, per loro sarebbero guai seri e si scatenerebbe un vero e proprio scandalo erché il preside della sede maschile è molto più severo e rigido rispetto alla Sylvester; inoltre un uomo omosessuale è visto con maggior diffidenza rispetto ad una donna anche se infondo sono la stessa cosa

"mmmh devo trovare un modo per farlo cadere ai miei piedi" dice Sugar picchiettandosi le labbra con l'indice

"cucinagli qualcosa, gli uomini adorano le ragazze che sanno cucinare" afferma Sam prima di sporgersi verso Quinn per cercare di strapparle dalle mani la bottiglia

"mia !" urla lei abbracciandola stretta e tenendola lontana dalle grinfie del ragazzo

Lui mette su il broncio prima di alzarsi e tirare fuori dalla busta degli alcolici una fiaschetta di acciaio

"che c'è li dentro ?" gli chiede Quinn avvicinandosi con l'intenzione di rubargliela dalle mani; qualcuno dovrebbe prenderla a schiaffi e dirle di smettere di bere prima che vada in coma etilico, ma non sarò io a farlo perché non voglio passare per la santarellina di turno

"niente che ti interessi !" afferma lui facendole la linguaccia

"potrei prendergli qualcosa dalla cucina..." mormora Sugar che sta ancora parlando di Blaine

Da una parte vorrei dirle che il ragazzo non è assolutamente interessato a lei e questo non perché sia una rompiscatole di prima categoria, ma semplicemente perché le manca quel qualcosa che Blaine adora tanto

"non funzionerà mai..." bisbiglia Quinn al mio fianco con una risatina; si stropiccia un occhio prima di avvicinarsi al mio orecchio e bisbigliare "perché non trovi un nome anche per il suo piano ?"

Io in risposta le lancio un'occhiataccia e la allontano da me con una spinta perché il suo alita puzza terribilmente di alcol

Lei ride di nuovo e si porta la bottiglia alle labbra

"ma dov'è Puck ?" chiede Sam guardandosi in torno con le sopracciglia aggrottate

Puck ? Mi ero completamente scordata di lui

Con il pollice indico la mia destra e Sam si volta da quella parte; spalanca gli occhi e la sua espressione è un misto fra il divertito e il preoccupato

"ma che cazz..." borbotta prima di alzarsi e dirigersi verso il corpo di Puck steso a terra

Forse questa volta è morto per davvero; avrei dovuto aiutarlo ma è troppo lontano ed io non riesco neanche a reggermi in piedi figuriamoci arrivare fin li e prendermi cura del mio amico, e poi è lui cha va in giro per il bosco a dichiarare guerra agli alberi quindi è giusto che si assuma le proprie responsabilità

"che gli è successo ?" ci chiede Sugar mentre prende la fiaschetta di Sam che ha lasciato sul telo e ne prende un sorso

Dopo aver bevuto fa una faccia disgustata e scuote velocemente la testa ma poi alza le spalle come per dire ‘meglio di niente’ e ne beve un altro goccio

"niente, è tutta scena..."borbotta Quinn strascicando le parole e accarezzando amorevolmente la bottiglia di Baileys che tiene in braccio

Certe volte mi sembra di essere circondata da un gruppo di alcolizzati

"ti sei persa la fantastica scena di Puck che impugna un cartello con scritto 'non calpestare le aiuole' come se fosse un'ascia e cerca disperatamente di ab-abbattere quell'albero urlando qualcosa riguardo la città di Sparta"

Sugar mi guarda con un sorriso divertito sul volto prima di dar libero sfogo ad una fragorosa risata subito seguita da me e da Quinn; piano piano mi volto e vedo Sam che si sta praticamente caricando il nostro amico sulle spalle per cercare di portarlo verso di noi

Forse dovremmo aiutarlo ma l'idea di alzarmi non mi piace per niente quindi distolto lo sguardo facendo finta di niente; a quanto pare l'incolumità di Puck non interessa proprio a nessuno

"quindi ti sei innamorata di Blaine eh...non credo però che tu sia il tuo tipo !" afferma Quinn guardandola con un sorriso beffardo

"perché no scusa ?"

"perché..."sta per rispondere ma io prontamente le do una gomitata e lei si blocca appena in tempo, sgrana gli occhi come se si fosse appena resa conto di quello che stava per dire e mi guarda con un'espressione indecifrabile sul viso "perché non gli piace il cibo" risponde rivolgersi di nuovo a Sugar

"che significa che non gli piace il cibo ? Non sarà mica anoressico ?" ci chiede lei preoccupata

"Sug, Quinn è ubriaca e..."

"io non sono ubriaca !" urla fin troppo vicino al mio orecchio

"ok, allora Quinn questa sera ha bevuto molto..." la guardo di sottecchi e vedo che sta annuendo piano soddisfatta della mia affermazione "quindi...non devi dar retta quello che dice" finisco io tirando un sospiro di sollievo

Non sono arrabbiata con Quinn quanto più delusa, non può comportarsi in questo modo e rovinare la vita di un'altra persona andando a sbandierare in giro i suoi segreti soltanto perché non riesce a darsi una regolata con l'alcol; va bene divertirsi fra noi ma a tutto c'è un limite

"Dio Puck, sei un peso morto"

"io non sono morto !"

"ma io non ho detto che sei morto"

"infatti non sono morto !"

Mi volto verso di loro e vedo che Sam sta praticamente trascinando Puck per un braccio verso di noi come se fosse un sacco di patate; una volta arrivati lui si risiede al suo posto vicino a Sugar con aria stanca per lo sforzo immane che ha appena compiuto mentre Puck si stende per terra supino posando la testa sulle mie gambe

"allora Pucky, l'hai abbattuto l'albero ?" gli chiedo con un sorriso spontaneo iniziando ad accarezzargli la cresta

"gli ho fatto il culo" risponde lui con fare agguerrito prima di chiudere gli occhi beandosi del mio tocco

Le mie mani sono cosi abituate ad accarezzare i capelli lunghi è morbidi di Brittany che mi fa quasi strano sentire quelli del mio amico così corti e impastati dal gel

Uno strano silenzio cala su di noi e lentamente inizio a scrutare i volti e le espressioni dei miei compagni

Quinn al mio fianco è ubriaca persa, la testa le ciondola a destra e a sinistra mentre canta uno strano motivetto che sembra una ninna nanna cullando la bottiglia fra le sue braccia; Sam è leggermente piegato all'indietro, con i palmi delle mani che poggiano sul terreno per tenersi in equilibro, intento ad osservare il cielo sopra la sua testa; Sugar continua a strappare e a giocare con i vari fili d'erba con aria pensierosa e sono più che sicura che stia ancora meditando un piano d'attacco per conquistare Blaine

E poi Puck, con la testa sopra le mie ginocchia e gli occhi chiusi, sorride beatamente e sembra quasi un bambino innocente; il suo respiro è regolare e mi chiedo se non sia addormentato sotto le mie carezze, magari sta sognando di essere a capo di un grande esercito e di combattere contro una moltitudine di alberi cattivi, o più semplicemente un harem pieno di donne nude pronte a fare sesso con lui

Mi sento sollevata e spensierata come non mi capitava da tempo, ovvero da quando Suor Emma mi ha visto con Brittany nel chiostro

Non riesco a trattenere un sorriso di felicità e non so se questo è dovuto all'ebrezza dell'alcol ancora in circolo nel mio corpo o alla compagnia dei miei amici

Spero vivamente che sia la prima opzione perché non sopporterei di essere così sentimentalista; che fine ha fatto tutta la mia cattiveria e il mio cinismo ?

Forse il fatto di essere fidanzata con una ragazza dolce e sensibile come Brittany centra qualcosa

All'improvviso sento un cellulare con un'orrenda suoneria squillare e rompere il silenzio fra noi; Quinn al mio fianco grugnisce visibilmente infastidita da quel suono così acuto

"calmati Q, è solo un messaggio" le risponde Sam accantonando i suoi pensieri e recuperando il cellulare dalla tasca dei pantaloni

La luce del display illumina il suo viso e non appena finisce di leggere il messaggio un sorriso spontaneo gli compare sul volto, frettolosamente inizia a scrivere pigiando rumorosamente i tasti del telefonino

"Sammy spegni quel coso..." borbotta Quinn mentre strizza gli occhi irritata dalla luce

Mi domando chi sia l'idiota che invia messaggi a quest'ora della notte, insomma non sa che la gente ad una certa ora dorme ?

Con uno sbadiglio riappoggio la testa contro il tronco dell'albero mentre continuo ad accarezzare pigramente i capelli del mio amico che a quanto pare non si è accorto di niente e continua a sonnecchiare beato

"chi è Sam ?" chiede Sugar sporgendosi verso di lui per sbirciare il nome del destinatario

"non sono affari tuoi"

"dai ! Dimmi almeno se è maschio o femmina !" ribatte sempre più curiosa

"maschio o femmina ?" chiede Sam sorpreso "ovvio che è femmina ! Ti sembro il tipo che spreca soldi per messaggiare con un ragazzo ?"

"beh non si sa mai !" borbotta lei cercando di trattenere una risatina

"così mi offendi ! Non sono mica frocio !" risponde stizzito e abbastanza contrariato

Non posso fare a meno di notare l'espressione di disgusto che ha sul volto e mi domando come reaggirebe Sam se io o Quinn gli rivelassimo che siamo gay

Cosa farebbe a quel punto ? Ci urlerebbe contro che essere omossessuali è sbagliato ? Ci manderebbe al quel paese e non ci rivolgerebbe più la parola o passerebbe direttamente alle mani ?

Sarebbe mai capace di farci del male ? Infondo siamo sempre la stessa Quinn e la stessa Santana di quando ci ha conosciuto ed il fatto che ad entrambe piacciono le ragazze non dovrebbe cambiare nulla; con noi ha condiviso tanti momenti e ci siamo sempre aiutati a vicenda come una vera famiglia

È sempre stato gentile e disponibile nei nostri confronti e l'idea di vedere quel suo sorriso benevolo e un po' goffo che ha ogni volta che mi guarda mutare in un'espressione di disgusto mi fa tremare il cuore

Non so come reagirebbe ad una nostra confessione ma quello sguardo di disprezzo non promette nulla di buono

Per l'ennesima volta mi domando se non sono io ad essere sbagliata e come sarebbe la mia vita se non fossi costretta a vivere ogni giorno una guerra contro me stessa e contro il mondo intero

Come sarebbe bello poter essere etero così da non avere più paura di essere giudicata o mal trattata e non dover più vivere con il terrore di essere scoperta

Magari mi sarei potuta innamorare di Puck o Sam e, perché no, mi sarei potuta sposare in chiesa per la gioia di mia madre; avrei avuto tanti bambini e li avrei battezzati e cresciuti secondo la religione cristiana; saremmo stati una tipica famiglia cattolica e nessuno ci avrebbe mai fatto del male per questo

Preghiere, rosari, tutte le domeniche a messa; se ci penso non è poi così male se paragonato alla sorte che mi attende: quella di essere rifiutata dai miei genitori e di dover costantemente sopportare le occhiatacce della gente e tutto questo solo perché ho avuto la sfortuna di essere lesbica e di innamorarmi della ragazza più bella che abbia mai conosciuto

Non ho chiesto io a Dio di nascere così e sicuramente non è stata una mia scelta, non gli ho chiesto di incontrare Brittany e di innamorarmi di lei, è Lui che me l'ha donata quindi perché non posso semplicemente amarla e passare il resto della mia vita con lei ?

Un altro sbaglio esce dalla mia bocca e la testa si fa sempre più pesante; scommetto che è colpa dell'alcol se sto delirando in questo modo

"allora la conosco ? Frequenta questa scuola ?"

"dai Sug stai un po' zitta" mormora Quinn sempre più scocciata

Sugar sbuffa e Sam cerca di nascondere una risata bevendo un altro sorso dalla sua fiaschetta

"Evans digli chi è la tua spasimante così la facciamo finita" ridacchia Puck con gli occhi ancora chiusi

"uh allora è una cosa seria !" ribatte lei tutta eccitata

"non è una cosa seria...almeno non ancora" risponde con un sorriso malizioso sulle labbra "io e lei già ci conoscevano, sai con tutti questi ritiri spirituali e momenti di preghiera passati insieme, ma da una settimana a questa parte ci sentiamo quasi tutti i giorni e, diciamo che sto cercando di portare il nostro rapporto ad un livello superiore..."

"sta cercando di portarsela a letto !" urla Puck senza mezzi termini facendomi sobbalzare "e la cosa bella è che ci sta anche riuscendo, non è vero Sam ?"

"hey io non sono mica un maniaco come te ! Non voglio portarmela subito a letto...voglio prima conoscerla meglio" controbatte lui indignato

Io sorrido perché non pensavo che Sam fosse così galantuomo, qualunque altro maschio si sarebbe subito fiondato sulla prima ragazza interessata e avrebbe cercando in tutti i modi di concludere qualcosa ma a quanto pare lui è l'unico che ha ancora dei sani principi

"mmmh cos'è che ti ha scritto l'altra volta ? ‘non vedo l'ora che venga domenica così potrò di nuovo vederti’ ?" chiede in modo ironico; non riesco a credere che Puck si sia ripreso in così poco tempo; io ho ancora la nausea e la mia testa non vuole smettere di girare, faccio fatica persino a seguire il filo logico del discorso 

Di nuovo il cellulare squilla e Sam prontamente lo tira fuori dalla tasca per leggere il messaggio; di nuovo Quinn al mio fianco grugnisce e per consolarsi inizia a bere; mi domando quanto Baileys ci sia ancora li dentro e soprattutto se ha intenzione di finirlo tutto

"è lei ?" chiede Sugar avvicinandosi a Sam cercando di leggere il messaggio senza successo "meno male che non ho una cotta per te Trouty altrimenti sarei gelosa"

"vedi chi gliel'ha invito..." borbotta Quinn alzando di poco la testa

Lui in fretta e furia si alza da terra e nasconde il cellulare impedendo così a quell'impicciona di leggere il mittente "queste sono conversazioni private, non hai il diritto di leggerle !"

"dai Sammy ! Dicci almeno se la conosciamo o no"

In tutta risposta sospira con aria sconfitta e si rimette seduto al proprio posto, questa sera il mio amico ha appreso una triste verità: Sugar ottiene sempre quello che vuole, anche se nella maggior parte dei casi usa tecniche sleali come quella di tartassare il nemico di domande finché questo non cede stremato

"sì, la conoscete...frequenta il nostro stesso anno" dice come se fosse una cosa ovvia

Stranamente questa storia della spasimante ha incuriosito anche me e mi domando chi fra di noi possa essere

Di certo io, Quinn e la rompiscatole qui presente siamo da escludere

"adoro questo gioco !" urla Sugar battendo le mani divertita ed eccitata "mmmh Tina ?"

"no, Tina si sta sentendo con Mike"

"allora vediamo...Rach ?"

Sento Quinn irrigidirsi e noto che sta completamente ignorando la bottiglia per dedicare tutta la sua attenzione al ragazzo; ha lo sguardo ansioso e preoccupato ma ad una risposta negativa di quest'ultimo fa un profondo sospiro di sollievo e si abbondona con la schiena contro l'albero

"scommetto che è Suor Emma !" dice fin troppo contenta sollevando una risata generale

La guardo per qualche secondo e vedo che ha gli occhi chiusi e un sorriso speranzoso sul volto, è così serena e rilassata che non posso fare a meno di essere felice per lei

"tu scherzi ma guarda che Suor Emma è una gran bella gnocca!" si intromette Puck annuendo piano con la testa

"aspetta aspetta...non sarà mica Kitty Wild ?" chiede Sugar con un sopracciglio alzato

"certo che no !"

"uff, ok mi arrendo...dicci chi è e finiamola qui" annuncia Sugar esasperata

Per quanto possa sembrare strano anche io sono curiosa di sapere chi sia questa ragazza misteriosa; chi è che ha rubato il cuore di Sam ?

Marley ?

Mercedes ?

"Brittany"

Brittany ?

Il mio cuore perde un battito

Ma che cazzo dice ?

……………………………………………………………………………………………………………………………...

N.d.a ciao a tutti !!! Allora innanzitutto vorrei chiarire alcune cosette

1) Marley, Kitty, Tina e Sugar (se non si era già capito) hanno la stessa età delle altre quindi frequentano tutte lo stesso anno; non è importante ai fini della storia ma lo dico giusto per non creare confusione sull'età dei personaggi

2) La storia non parlerà assolutamente di un triangolo amoroso fra San, Britt e Sam e quest'ultimo non intralcerà più di tanto la loro relazione anche perché apparirà in pochi capitoli e spero che il fatto di inserire Sam non sia risultato troppo banale

3) All'inizio avevo detto che la storia sarebbe durata circa 10 capitoli ma a quanto pare mi sbagliavo perché è un po' più lunga...non aspettatevi chissà che ma ho in serbo altre cose per questa fic !

4) Il titolo del capitolo è preso da una strofa della canzone e, acnhe se la birra in se per se non centra niente, mi sembrava in qualche modo adatto 

Detto questo mi scuso per il ritardo e per gli errori, in più ringrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fino a questo punto perché per me significa veramente tanto ! =)
 
 

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Capitolo 11
*** Abbiamo ancora questa notte ***



Sento il sangue affluirmi al cervello e le tempie pulsano con ritmo veloce e costante; mi sembra di essere in apnea perché non riesco più a respirare e tutti i rumori mi arrivano ovattati

Brittany 

Sam ha davvero detto Brittany o me lo sono solo immaginato ? Ha veramente detto che ha una cotta per la mia ragazza e che quest'ultima contraccambia o è solo l'alcol che ho ingerito che inizia a fare brutti scherzi ?

I miei occhi sono fissi su Sam ma lui non si accorge di niente e continua a parlare; non riesco a sentire il suono della sua voce ma muove le labbra e ogni tanto gesticola con le mani quindi credo che stia facendo un discorso

Brittany

Forse sta parlando di lei, sta raccontando a tutti di come è riuscito a conquistarla e di come presto se la porterà a letto

Non provo rabbia o gelosia semplicemente mi sento confusa e, ad essere sincera, stordita; non capisco cosa stia succedendo e al momento l'unica cosa che riesco a fare è fissare gli occhi chiari di Sam con aria impassibile

Cerco di rimettere insieme i pezzi per capire qualcosa e quando finalmente ci riesco mi rendo conto di quanto sia stata stupida ad non accorgermene prima

Questo pomeriggio stava messaggiando con lui; non so cosa le abbia scritto ma, a giudicare dai messaggi che sono soliti inviarsi, qualcosa di altamente sdolcinato e romantico

Non so se mi ha cacciato dalla sua stanza perché si sentiva in colpa o perché voleva stare da sola per poter scrivere tranquillamente, ma è solo una la domanda che mi ronza per la testa: Sam è più importante di me ?

Forse sono andati oltre il semplice messaggiare, ma in questo momento non mi interessa saperlo; infondo che cosa potrei fare ? Piangere sulla spalla di Quinn facendo finta che sia l'alcol la causa del mio comportamento bizzarro o iniziare ad urlare in spagnolo prendendomela con il diretto interessato ? Poteri gridargli in faccia che Brittany è la mia fidanzata facendogli così capire che deve stare lontano da lei; ma infondo non avrebbe alcun senso perché siamo due ragazze e, secondo i suoi ragionamenti, due ragazze non possono stare insieme, almeno non in quel senso

Forse ha ragione lui a pensarla in questo modo ma ora come ora non sono più sicura di niente; d'altronde che importanza ha se quello che faccio con Brittany è giusto o sbagliato ?

Quinn al mio fianco mi da una leggera gomitata ma io non le do retta, continuo a fissare Sam e le sue labbra carnose muoversi alternando sorrisi a parole che non riesco a distinguere

La mia amica insiste e mi mette davanti agli occhi la sua bottiglia di Baileys invitandomi a berne un goccio; crede che bere sia il modo giusto per affrontare questa situazione e di certo io non sono nelle condizione più adatte per contraddirla

Guardo il vetro lucente e leggo l'etichetta: ‘the original irish cream’

Senza troppi problemi la prendo fra le mani e noto subito la differenza di temperatura fra la mia pelle e la bottiglia: è ancora fresca e leggermente bagnata per via della condensa, ne assaggio un goccio e subito sento il retrogusto del caffè invadermi la bocca

Continuo a bere e sento la gola bruciare ma prendo un altro sorso e poi un altro ancora fino a che il mio stomaco non lo sopporta più; un senso di nausea mi assale e riesco a malapena a reprimere un conato di vomito

Mi stacco dalla bottiglia e respiro a pieni polmoni prendendo delle grandi boccate d'aria fresca mentre il bruciore si fa più forte e i pensieri più leggeri

Brittany

Dopo qualche secondo che mi sembra un'eternità ricomincio a bere perché in qualche modo l'alcol è l'unico modo che ho per sentirmi ancora viva e non cadere di nuovo nello stato di trance di poco prima

Sentire dolore mi ricorda che sono un essere umano e che sono capace di provare sentimenti anche se in questo momento mi sembra impossibile sentire qualcosa che vada oltre il mal di stomaco; è come se il cuore mi fosse stato strappato via dal petto e l'unica cosa che sento è il bruciore alla gola e l'emicrania tornare di nuovo all'assalto

Ho appena scoperto che Brittany mi tradisce con Sam e, secondo un ragionamento logico, dovrei essere triste o arrabbiata ma stranamente non sento nulla, solo un gran vuoto dentro di me che cerco di colmare con qualche goccio di Baileys

Quinn non dice nulla e fa finta di niente lasciandomi bere quanto voglio mentre Puck, che ora si è ripreso del tutto, sta comodamente seduto vicino a me e discute animatamente con gli altri

Credo che il mio cervello abbia volontariamente smesso di funzionare per dare la possibilità al mio corpo di attenuare lo shock subito perché, per quanto mi sforzi, non riesco a riprendermi da questo stato di apatia

Sicuramente l'alcol sta facendo effetto ma è un'altra la cosa che mi preoccupa al momento: non sto dando di matto come avrebbe fatto la solita Santana, me ne sto semplicemente qui seduta come se fossi in catalessi lasciando che tutto mi scivoli addosso

Ma di nuovo la solita domanda mi ronza nella testa 'che cosa potrei fare ?' e la stessa semplice risposta 'niente'

Non posso fare niente se non continuare ad ubriacarmi aspettando che la mia mente cancelli il ricordo di questa serata o più semplicemente pregare Dio che sia tutto un sogno

"hey San prova questo" mi dice improvvisamente Puck porgendomi un'altra bottiglia con del liquido trasparente all'interno

Non so cosa sia ma non mi importa saperlo, per quanto mi riguarda potrebbe essere anche veleno, lo berrei comunque

Mi domando da dove esca fuori tutto quest'alcol e per quale motivo io continui a bere invece di reagire, ma senza pensarci troppo prendo la bottiglia fra le sue mani e dico del tutto addio alla realtà

Un altro sorso di alcol scende giù e ancora lo stesso bruciore mi invade la gola

Se qualcuno mi vedesse adesso penserebbe sicuramente che sono un'alcolizzata, ma se guardasse con più attenzione capirebbe che sono solo una ragazza distrutta e incapace di sopportare la realtà

Sento Puck borbottare qualcosa ma le sue parole mi arrivano ovattate, al contrario di quelle di Sam che attirano la mia attenzione "se tutto va bene, prima della fine della scuola io e Britt saremo fidanzati !"

Sgrano gli occhi e rimango in silenzio giusto il tempo di rielaborare il significato di quella frase

"che hai detto ?" gli chiedo con la voce incerta

Lui si gira verso di me e mi guarda con quel suo tipico sorriso benevolo; digrigno i denti e non mi rendo conto di stringere così forte la bottiglia fra le mani fino a che non mi formicolano le dita

"ho detto che se tutto va bene io e Brittany ci fidanzeremo presto" ripete con calma scandendo bene le parole e per un attimo ho come l'impressione che me lo stia facendo a posta

Magari è solo uno stupido scherzo architettato da Quinn per vendicarsi di tutti i torti subiti, ma infondo so che non è così, non mi farebbe mai una cosa del genere

"ma che cazzo dici ?" improvvisamente una scintilla si accende dentro me e, senza rendermene conto, inizio ad urlare "tu non conosci Brittany, non sai un niente di lei !"

Puck sobbalza al mio fianco spaventato dal mio tono di voce mentre Quinn mi prende la mano e cerca di calmarmi senza successo; come faccio calmarmi quando quell'idiota di Sam pensa di potersi fidanzate con Brittany ?

"tu non la conosci veramente, non sai cosa le piace fare o cosa odia, non conosci il suo film preferito e non sai nemmeno come si chiama il suo gatto !"

"Santana..." sussurra piano la mia amica e comincia ad accarezzarmi la schiena cercando di placare la mia ira prima che io possa dire o fare qualcosa di cui potrei pentirmi, ma lo sguardo confuso e attonito di Sam non fa altro che alimentare il fuoco che arde al mio interno e so che questa volta l'alcol non c'entra

"tu non sai un cazzo di lei !" grido puntandogli un dito contro "n-non sai quanto fa male vederla soffrire e sapere di non poter fare niente per aiutarla; o cosa significhi amarla e-e prendersi cura di lei quando non è abbastanza forte per farcela da sola, quindi non meriti di essere il suo fidanzato perché sei solo uno stupido ragazzo che parla a vanvera senza sapere quello che dice !"

Fra noi cala il silenzio e sento gli occhi di tutti i miei amici punta ti su di me; forse mi stanno dando della pazza per la scenata che ho appena fatto ma nessuno di loro può capire cosa sto provando in questo momento

Nessuno può, nemmeno Quinn che di solito riesce a leggermi dentro con una semplice occhiata

Tutte le mie emozioni, che fino ad adesso sembravano anestetizzate, sono scoppiate improvvisamente e io non so come fare per controllarle

Se fossi un maschio potrei riempire Sam di botte come farebbe qualsiasi altro fidanzato oppure alzarmi da terra e correrei fino al dormitorio per chiedere a Brittany delle spiegazioni, ma non posso farlo

Non posso perché siamo due ragazze che frequentano una scuola religiosa e dobbiamo continuare a nascondere il nostro amore perché quello che siamo e che facciamo viene considerato sbagliato

Sugar si schiarisce la gola evidentemente imbarazzata ed è lei la prima a prendere la parola "devi-devi tenere molto a Britt"

Io non le rispondo perché in questo momento mi sento così debole da non avere nemmeno la forza di respirare e lo sguardo indagatore di Sam fisso su di me mi fa sentire terribilmente a disagio

"beh, loro sono molto amiche..." dice Quinn tenendosi sul vago continuando ad accarezzarmi la schiena per confortarmi

Di nuovo fra noi cala io silenzio e per qualche secondo sento solo la testa pulsare e il mio respiro lento e affannoso fino a che Sam non scoppia a ridere; la sua risata mi rimbomba nelle orecchie e riesce solo ad aumentare il mio disagio; stranamente anche Puck e Sugar si unisco a lui ma e loro risa sono più tenue e sembrano così finte e forzate

"per un attimo ho quasi pensato che fossi la sua ragazza e che avessi intenzione di picchiarmi !" afferma come se fosse la cosa più divertente del mondo "so quanto vuoi bene a Brittany, ma devi lasciarle un po' di spazio altrimenti la gente potrebbe pensare male di voi"

Pensare male ? Intende dire pensare che siano lesbiche ? Non volevo assolutamente scoprirmi in questo modo ma come sempre, con il mio comportamento impulsivo, ho solo peggiorato le cose

Mi prende il panico e subito mi rendo conto di quanto sia stata stupida a fare una scenata del genere; non avrei dovuto comportarmi così perché nessuno deve sospettare di me e Brittany

Non potrei biasimarla se decidesse di lasciarmi per stare con un ragazzo, io ho già rischiato troppe volte di farci scoprire e se stesse con un maschio non dovrebbe più nascondersi; sarebbe libera di vivere la sua vita in santa pace senza avere paura del giudizio degli altri

"non c'è niente di male ad essere gay !" afferma improvvisamente Puck

A quella parola mi irrigidisco di colpo e il cuore mi si blocca in gola; odio sentirmi così ogni volta che qualcuno pronuncia quel vocabolo ma non posso farne a meno, mi sembra di essere perennemente sotto accusa e ogni volta sento gli occhi della gente puntati su di me

Di sottecchi mi giro verso il mio amico e noto che sta guardando Sam con aria di rimprovero mentre stringe la mascella, i muscoli del suo volto sono tesi e ha gli occhi colmi di disprezzo

"non è quello che ci insegnano a scuola" risponde lui con fare altezzoso "senti, io non ho nulla contro i gay è solo che...insomma, non è normale quello che fanno; è contro natura e se Dio ha creato l'uomo e la donna ci sarà un motivo no?" ci chiede guardandoci uno ad uno in cerca di appoggio

Le sue parole bruciano più di tutto l'alcol che ho ingerito; in qualche modo mi sembra di ascoltare Suor Emma ma sentirmi dire queste cose da una suora è completamente diverso se a parlare è una delle persone a cui tengo di più

I miei occhi pizzicano e sentono la gola stringersi in una morsa; mi ripeto mentalmente che non devo piangere ma come faccio a non farlo quando Sam ha appena detto che sono una specie di mostro che va contro natura ?

Cerco di rimanere impassibile e faccio finta che le sue parole non mi abbiamo ferito anche se dentro di me hanno aperto una ferita; magari se bevo ancora un po' tutto il dolore che sento sparirà di nuovo

"io credo che ognuno sia libero di stare con chi vuole, non tocca a noi decidere se è giusto o sbagliato" dice Sugar intromettendosi nel discorso

"infatti non sono io che lo dico ma la chiesa e Dio stesso" ribatte Sam alzando un dito verso l'alto per indicare un'entità superiore

"la chiesa è composto da uomini e tutti gli uomini sbagliano !"

"mettere in dubbio l'autorità della chiesa è come mettere in dubbio la volontà del Signore ! Sulla Bibbia è scritto non giacerai con un uomo così come con una donna; è un abominio’"

"sulla Bibbia ci sono un sacco si stronzate !" urla Puck quasi volesse saltare addosso a Sam "c'è scritto che anche mangiare crostacei è un abominio e che non si possono piantare due diversi tipi di ortaggi in uno stesso campo...ah e sapevi che coloro che hanno problemi alla vista o qualche deformità fisica non possono avvicinarsi all’altare ?!"*

"senti Puck..." dice Sam, evidentemente scocciato, ignorando completamente la sua domanda "io conosco la tua idea riguardo la religione e tutto il resto ma...non è giusto sminuire così le cose in cui credo né tantomeno costringermi a farmi cambiare idea"

"si che è giusto, quando le tue idee feriscono o invadono la libertà di altre persone" risponde Puck lanciando un'occhiata preoccupata a Quinn; lei non ha avuto problemi a confidarsi con Noah ed ora lui è pronto a difenderla a spada tratta anche se questo significa mettersi contro il suo migliore amico

Quest'ultimo apre più volte la bocca per rispondere ma non emette alcun suono se non uno sbuffo irritato e lascia cadere il discorso

"ok..."annuncia Sugar facendo saettare lo sguardo preoccupato fra i due ragazzi "si è fatto tardi ed è meglio tornare nei dormitori prima che fra di noi scoppi una rissa..."

Si alza in piedi un po' barcollante appoggiandosi alla spalla di Sam e si sistema la divisa

Gli altri la imitano ma quando tocca a me alzarmi un senso di nausea mi invade e la testa inizia improvvisamente a farmi male

Tutto intorno a me sembra girare come su una giostra e non riesco mantenere l'equilibrio; le gambe mi tremano e faccio fatica stare dritta così mi appoggio a Quinn che mi prende al volo; fa passare un braccio in torno alla mia vita e con la mano libera mi scosta i capelli leggermente sudati da viso sussurrandomi qualche parola a cui non presto attenzione

Cerco di tornare in me dandomi dei piccoli schiaffetti sul viso ma il mio stomaco si stringe in una morsa e sento l'alcol risalirmi su per l'esofago; un sapore acido e agrodolce mi invade la bocca e io non posso fare altro che girarmi dall'altra parte e lasciarmi andare

I muscolo dell'addome si contraggono e ad ogni conato di vomito il dolore diventa sempre più acuto e intenso, i polmoni fanno fatica a gonfiarsi e sento la gola irritata a causa dei succhi gastrici

Non so come ho fatto a ridurmi così ma almeno questo è un buon modo per distrarmi dalla realtà

Continuo a rimettere e ad ogni rigurgito mi sento sempre peggio; oltre a Quinn ora al mio fianco si è aggiunto anche Puck che mi tiene saldamente la fronte e blatera qualcosa sul fatto che lui è il vincitore della sfida perché non ha ancora dato di stomaco

Una volta gettato fuori tutto il cibo e l'alcol che il mio corpo non aveva ancora assorbito, tiro su la testa e Quinn mi passa un tovagliolo per ripulirmi un po' e con la forza che mi è rimasta chiedo un po' d'acqua per togliermi questo retrogusto dolciastro

Puck mi prende per i fianchi e cerca di farmi stare dritta ma l'unica cosa che vorrei fare è stendermi sull'erba e dimenticare questa serata

"tieni, bevi" mi dice Sugar parandosi davanti a me e porgendomi un bicchiere di plastica contenente acqua e zucchero; lo prendo fra le mani e lentamente me lo porto alla bocca mentre lei guarda per terra con aria triste e dispiaciuta "poveri fiorellini" sussurra fra se e se "tutti mezzi gialli..."

"Sug ti sembra questo il momento di pensare ai fiori ?" sbotta Quinn al mio fianco "piuttosto a-aiutami a riportarla al dormitorio"

"ti accompagno io" risponde prontamente Puck "neanche tu stai messa tanto bene e qui serve un forte e giovane Puckzilla !"

"ottima idea...così io potrò andare con Sammy a spiare Blaine mentre dorme..." esulta Sugar battendo le mani entusiasta

"come farai poi a tornare al dormitorio ? Non vorrai mica attraversare l'intero bosco da sola ?"

Le loro voci si accavallano l'una a sull'altra e io ho praticamente perso il filo del discorso, di nuovo

Mi sento meglio rispetto a prima e, anche se i muscoli facciali e dello stomaco sono ancora indolenziti, la testa è più leggera inoltre il senso di nausea è quasi sparito del tutto

Sugar mi passa qualche biscotto al cioccolato, che io divoro subito, mentre continua a parlare con gli altri discutendo sul da farsi ma, se devo essere sincera, a me non interessa se dovrà farsi tutto l'intero bosco a piedi da sola, io voglio solo tornare al dormitorio

Puck mi stringe di più a se e io scarico tutto il mio peso su di lui lasciando così Quinn libera di muoversi; mi abbandono completamente e appoggio la testa sul petto muscoloso del mio amico, il suo copro emana calore e, anche se puzza di alcol e di dopobarba, mi trovo bene fra le sue braccia forti e robuste; se sto attenta riesco persino a sentire il cuore tamburellargli nel petto

La sua presa è solida confortante ed in questo momento è l'unica cosa a cui riesco ad aggrapparmi visto che la mia vita mi sembra un completo disastro e tutto ciò che ho di bello mi scivola via fra le dita come granelli sabbia

Più mi guardo attorno e più il mondo mi appare meno nitido e marcato, i contorni delle cose sono sfumati e i colori si mischiano fra di loro; è tutto troppo irreale da assomiglia ad un sogno così cerco rifugio nei miei pensieri ma mi accorgo ben presto che non sono meglio della realtà sfalsata che mi circonda

Dentro di me trovo solo un'infinità di emozioni che mi colpiscono come onde del mare e i miei pensieri sono così tristi e macabri che cerco di cacciarli via dalla mia testa

Puck mi sussurra qualcosa all'orecchio che non riesco a capire e mi stringe a se con entrambe le braccia, chiudo gli occhi e sospiro perché una parte di me vorrebbe rimanere così per sempre ma dall'altra sento che mi manca qualcosa

Le sue spalle sono larghe e ha le braccia muscolose, è più alto di me e, anche se mi sento protetta e al sicuro stretta a lui, non sento le farfalle nello stomaco o quel senso di beatitudine quando a cingermi sono le braccia di morbide e delicate di Brittany

Mi chiedo se sarei mai in grado di provare queste emozioni al fianco di un ragazzo

Magari se mi impegno un po' potrei innamorarmi di Puck o almeno provare a fingere; io potrei fidanzarmi con il mio migliore amico e Brittany potrebbe fare altrettanto con Sam

Saremo esattamente ciò che la gente vuole vedere: due coppie etero che escono insieme come amici; non ci sarebbe più nessuna preoccupazione per noi e finalmente potrei vivere senza il terrore di essere scoperta

Io e Brittany faremo finta che fra di noi non ci sia mai stato niente e passeremo le giornate parlando di cose come il matrimonio o di quanto sarebbe bello avere dei figli dai nostri uomini

Sono sicura che entrambe possiamo fingere, infondo l'abbiamo sempre fatto quindi perché non continuare ?

In fin dei conti so bene che non riuscirei mai a farlo ma una parte di me vuole credere di si; dentro il mio cuore c'è così tanta voglia di poter essere normale che spero davvero di riuscire a diventare etero in un modo o nell'altro

Sono sicura che sarebbe la cosa migliore per tutti, o almeno per me

"San...San come stai ?" mi chiede Puck cercando di farmi stare dritta

Io mugugno qualcosa in risposta e, anche se sto fisicamente meglio rispetto a prima, mi sembra di combattere una guerra interiore fra ciò che sono e ciò che vorrei essere

"dai piccola andiamo" sussurra dolcemente al mio orecchio prima di muover qualche passo aspettando che io lo segua

Meccanicamente muovo le gambe una dopo l'altra e mi stupisco del fatto che mi ricordi ancora come si faccia a camminare; ad ogni passo che affondo nell'erba mi sento sempre più leggera e euforica, noto che camminare è un buon modo per accantonare almeno per un attimo tutti i miei pensieri

Anche se i fumi dell'alcol mi offuscano la vista tanto da non riuscire a vedere al di la del mio naso, il senso dell'udito sta tornando; certo, ancora non sono in grado di parlare perché la mia lingua è completamente anestetizzata e la gola infiammata, ma riuscire a capire ciò che dicono i miei amici è un buon inizio

Dopo qualche passo Puck mi fa sedere per terra mentre lui aiuta Sam e Sugar a raccogliere la nostra roba
"dov'è il mio lenzuolo" chiede quest'ultima ansiosa di riavere indietro il suo adorato portafortuna

Dai ragazzi non arriva nessuna risposta e, dopo interminabili secondi in cui lei sbuffa e sbatte il piede per terra spazientita, è Quinn a parlare "d-dentro la busta" afferma con voce incerta strascicando le parole

Dal suono della sua voce capisco che si trova seduta al mio fianco ma non mi giro a controllare perché sono troppo impegnata ad osservare i vari fili d'erba muoversi con il vento; mi domando solo se abbia avuto la decenza di rivestirsi, ma conoscendola probabilmente no

Dopo alcuni minuti siamo pronti per tornare nei nostri dormitori; Puck si dirige verso di me e con un sorriso divertito mi porge la mano come aiuto, mi tiro su e poco distante da me vedo Quinn appoggiarsi a Sugar

"hey Sug..." borbotta la mia amica divertita mentre gesticola con la mano "perché non ci baciamo ?"

C'è un attimo di silenzio fra noi e sia Puck che Sam si girano velocemente verso di loro con uno strano sorriso da maniaco aspettano che le mie amiche diano spettacolo

"Q, tesoro, non sono abbastanza ubriaca per pomiciare con te"

Un dispiacere generale si leva da entrambi i ragazzi anche se riesco a sentire il corpo di Puck rilassarsi e ricominciare di nuovo a respirare

"dai Sug...non vedi che Quinn non aspetta altro !" commenta Sam sperando di convincere la ragazza

"Trouty non eri tu a dire che essere gay è contro natura ?" gli domanda prontamente lei

"certo, e lo penso ancora ! Mi farebbe schifo vedere una coppia di finocchi tenersi per mano, ma due belle ragazze si baciano perché sono ubriache non ha nulla a che fare con l'essere gay"

Il fatto che Sam consideri due donne che si baciano eccitante ma sia contro l'omosessualità in generale mi fa infuriare, però evito di dar voce ai miei pensieri per paura di espormi ancora

"sarà" dice Sugar con un'alzatina di spalle "ma di certo io e Quinn non ci baceremo"

"e perché no ?" chiede la diretta interessata con aria afflitta

" già, perché no ?" insiste il ragazzo cercando di trattenere una risata

"amico finiscila con questa storia !" si intromette Puck con voce ferma e autoritaria "è tardi ed è ora di tornare prima che si faccia l'alba"

So bene che Noah si è inventato un scusa qualsiasi per far cadere qui il discorso e so anche che l'ha fatto per proteggere Quinn: lei è troppo sbronza per prendersi cura di se stessa quindi deve essere lui ad aiutarla

Entrambi rimangono in silenzio e io ringrazio Dio per questo perché non sarei in grado di sopportare un'altra discussione

Quinn si avvicina a noi barcollante e prontamente il mio amico le porge la mano libera come aiuto per camminare, ma lei rifiuta e con una risatina afferma di potercela fare da sola

"beh...allora alla prossima" ci saluta Sam come se niente fosse; per un attimo i nostri occhi si incrociano e vedo sul suo viso quel tipico sorriso infantile e benevolo che tanto adoro

Mi chiedo se Brittany ami di più quel sorriso da bambino o se preferisca ancora il mio

Una parte di me vorrebbe rispondere al suo saluto correndogli in contro ed abbracciarlo per sentire ancora una volta le sue muscolose braccia avvolgermi, ma mi trattengo; la rabbia che provavo nei suoi confronti è diminuita gradualmente e, pian piano, mi accorgo quanto sia inutile provare del risentimento per ciò che è successo

Sam non sa di me e Brittany, non sa che ha ferito i miei sentimenti con ciò che ha fatto perché crede che io e lei siamo soltanto amiche; ed infondo è ciò che dovremmo essere: solo amiche

Non posso biasimarlo se ha una cotta per lei e neanche se pensa quelle cose riguardo ai gay perché anche lui, come tutti, è cresciuto in una famiglia bigotta e gli è stato imposto di ragionare in questo modo

Mi chiedo per l'ennesima volta se non siamo noi allora ad essere sbagliate; sarebbe così facile omologarsi alla massa, basterebbe solo fare ciò che ci dicono di fare e pensare secondo schemi già prestabiliti

Allora perché non ci riesco ?

Anche Sugar ci saluta prima di incamminarsi insieme a Sam nell'altra direzione; non so bene cosa abbia deciso di fare o se e come riuscirà a tornare al dormitorio, ma almeno lei riesce a reggersi in piedi sulle sue gambe al contrario di me che, se non fosse per Puck, sarei già caduta per terra

Dopo aver mugugnato qualcosa in segno di saluto, noi tre ripercorriamo la stessa strada che abbiamo fatto io e Quinn qualche ora fa

Il pensiero di Sam è fisso nella mia testa e mi rendo conto che per me è davvero importante, gli voglio bene ed l'idea di doverlo perdere per un mio eventuale coming out fa davvero male; non voglio dover rinunciare a lui o alla mia famiglia o al rispetto della gente in generale, non voglio essere guardata con disprezzo e additata come un mostro solo perché mi piacciono le ragazze

Quinn e Puck parlottano fra di loro in maniera tranquilla, ma sono troppo stanca per unirmi a loro; passo dopo passo ci avviciniamo sempre di più alla nostra meta e intanto continuo a chiedermi se rivedrò ancora Sam sorridermi in quel modo così dolce e premuroso dopo questa notte

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I minuti passano talmente velocemente che a me sembrano secondi e in un batter d'occhio ci troviamo nel viale che conduce all'entra dei dormitori

Per tutto il tragitto mi sono aggrappa a Puck perché le mie gambe sembrano molli come un budino; inoltre anche Quinn ha bevuto molto questa notte e, al contrario del mio amico, non ha ancora smaltito del tutto gli effetti dell'alcol; più volte infatti ci siamo dovuti fermare perché lei aveva bisogno di vomitare quindi Noah, a metà strada, si è dovuto caricare anche lei

"vi accompagno fino in stanza ?" ci chiede Puck con il fiatone e le guance arrossate per via dello sforzo; per lui arrivare fin qui è stato più faticoso del previsto

"no no, ce la facciamo" afferma Quinn prima di sciogliere la presa e allontanarsi di qualche passo come per mostrarci che è in grado di arrivare fino in camera da sola, o almeno di camminare senza inciampare sui suoi stessi piedi

"ce la faccio anche io" sussurro muovendo piano un piede dietro, ma già al secondo passo le gambe cedono e Puck dietro di me mi prende al volo

"ok, a te ti riporto su io" mi dice facendo passare un braccio in torno alla mia vita

È così premuroso e gentile e mi chiedo quanto dovrebbe essere difficile amare un ragazzo come lui, magari con un po' di impegno potrei riuscirci

"ma non puoi entrare nel dormitorio !" urla Quinn allarmata "e se qualcuno ti scoprisse ?"

"e se qualcuno scoprisse voi due completamente sbronze che rientrate barcollando alle quattro e mezza di mattina ?" ribatte lui a tono

Lei non risponde e io mi chiedo per quale motivo Quinn si faccia tutti questi scrupoli ad infrangere le regole se meno di un'ora fa si trovava in mezzo al bosco, oltre in coprifuoco, a trangugiare una bottiglia di super alcolico mezza nuda

"non voglio che ci vada di mezzo tu ! Suor Emma ci ha già scoperto diverse volte ma se trovasse te nel dormitorio ti sospenderebbe senza troppi problemi"

"senti Q, Santana non si regge in piedi e tu non riusciresti mai ad accompagnarla da sola fino in camera senza essere scoperta, in più è ancora buio e nessuno ci vedrà se staremo attenti"

La mia amica sospira sonoramente e mi guarda negli occhi ma nel suo sguardo non leggo rimprovero o altro, sta solo valutando le mie condizioni fisiche e mentali

Non mi giudicherebbe mai per come mi sono ridotta dopo quello che è successo con Sam

"ho fatto trenta, tanto vale fare trentuno no ?" dice Puck con il suo solito tono strafottente prima di trascinarmi di peso; io mi aggrappo a lui e insieme a Quinn, che finalmente decide di rivestirsi, facciamo il giro dell'edificio per entrare dalla cucina

Lei spinge piano la porta e controlla che dentro non ci sia nessuno prima di farci segno di entrare

"pff chi vuoi che ci sia a quest'ora !" dico io con una risatina

Entrambi i miei amici si rivolgono a me e, in maniera poco carina, mi ordinano di stare zitta e di non fare rumore

Dalla cucina percorriamo tutta la sala mensa e io non posso fare a meno di scoppiare a ridere perché vedere Quinn, davanti a me, fare lo slalom tra i tavolini ubriaca e barcollante è davvero divertente

Puck mi mette una mano davanti alla bocca per farmi tacere e, dopo pochi secondi, la mia risata si placa

Da quando abbiamo lasciato il bosco il mio stato d'animo è più tranquillo e mi sento più serena; non ricordo bene cosa sia successo perché durante la discussione con Sam è come se la mia mente si fosse staccata dal corpo e se ne fosse andata in giro per conto proprio

Senza accorgermene arriviamo davanti alla nostra camera; Quinn bussa leggermente e dopo uno o due minuti in cui urlo all' hobbit di farci entrare, un'assonata Rachel Barry ci apre la porta

Si strofina un occhio, evidentemente stanca, mentre si fa da parte per lasciarci passare ma, alla vista di Puck, per poco non le cade la mascella a terra

"Noah ?!" urla stupita ed incredula

Lui subito richiede la porta alle sue spalle e le fa segno di stare zitta

Dopo la sorpresa iniziale si riprende e con aria di rimprovero inizia a fargli una ramanzina su quanto sia immaturo e sciocco da parte sua entrare nel dormitorio femminile in piena notte

"bla bla bla Rachel sta un po' zitta !" la ammonisco io, sempre con un tono di voce troppo alto, prima di buttarmi sul mio letto; mi sdraio a pancia in giù e chiudo gli occhi ma la testa comincia di nuovo a girare così decido di mettermi seduta

Pensandoci bene non ho sonno, è ancora presto e io voglio divertirmi; per colpa di tutte quelle inutili discussioni con Sam non sono riuscita a godermi per niente la serata e adesso voglio rimediare

"facciamo un gioco !" grido mentre Puck si avvicina a me per slacciarmi le scarpe

"shhh" mi rimprovera di nuovo ma stavolta con aria divertita "è tardi San, è ora di andare a nanna..."

"ma io voglio giocare !"

"ti prometto che giocheremo domani ma ora dormi" sussurra mentre cerca sbottonarmi la camicia della divisa

Sgrano gli occhi e gli do uno schiaffo sulla mano "giù le mani ! Con chi pensi di avere a che fare eh ? Mica sono Quinn !"

"Santana..." mi sgrida Rachel dall'altra parte della stanza mentre aiuta Quinn a spogliarsi per poi metterle il pigiama

Perché Quinn può essere spogliata dalla ragazza che le piace e a me tocca quel pervertito di Puck ?

D'un tratto la mancanza di Brittany si fa più forte e l'unica cosa che voglio è andare in camera sua per passare la notte con lei

Cerco di alzarmi ma il mio amico me lo impedisce ributtandomi sul letto "San, cerca di collaborare"

"io voglio andare in camera di Brittany" gli rispondo con fare ovvio

Quinn e Rachel smettono di borbottare fra di loro e si girano entrambe verso di me

"Puck..."sussurra Quinn con cautela "grazie per tutto quello che hai fatto ma è meglio s-se torni in dormitorio prima che qualcuno la senta urlare e ti scopra"

Lui annuisce senza troppo problemi e, appena si allontana, mi alzo di nuovo in piedi pronta per seguirlo fuori dalla stanza

"no San, tu rimani qui e dormi" mi ordina con aria esasperata spingendomi sul letto

"ma io devo andare da Brittany !"

Non capisco per quale motivo oggi siano tutti contro di me; io voglio solo andare a dormire con la mia ragazza e sinceramente non vedo dove sia il problema

"Santana ora basta"

Mi volto verso le mie coinquiline e mi accorgo subito di quanto siano vicine l’una all’altra; Quinn ha la testa poggiata sopra la spalla di Rachel mentre questa ha un braccio intorno al suo fianco e la stringe a se come se fosse la cosa più naturale del mondo

Una sorta di gelosia mi assale e le parole mi escono da sole senza che io passa fare niente per controllare "hey Rach, lo sapevi che Quinn ha una cotta per te da più di un anno ?" le chiedo con la mia tipica presunzione

La mia amica sgrana gli occhi e si tira su di scatto sciogliendo così l'abbraccio; riesco a percepire il suo tremore anche a questa distanza e ha il viso pallido come quello di un cadavere

Sento Puck deglutire rumorosamente e spostare il suo peso da un piede all'altro incapace di fare qualcosa

Rachel la guarda con le sopracciglia leggermente aggrottate come se non avesse capito e le chiede con voce flebile "davvero ?"

Delusione, rabbia e incredulità si mescolano nei suoi grandi occhi verdi e io mi sento alquanto frastornata perché non riesco a capire ciò che è appena successo

"portala via" ordina improvvisamente Quinn rivolta a Puck con voce ferma e decisa prima di alzarsi dal letto con fare altezzoso e dirigersi verso il bagno

Il mio amico non ci pensa due volte prima di tirarmi su di penso e spingermi in malo modo fuori dalla stanza; prima di richiudere la porta alle sue spalle però sento Rachle pronunciare il nome di Quinn e sbattere ripetutamente i pugni contro la porta del bagno cercando di entrare

"dov'è la camera di Britt ?"

"c-cosa ?" domando un po' intontita dall'accaduto

"dove si trova la camera di Brittany" ripete scandendo bene le parole mantenendo comunque la voce bassa per non farsi sentire

Io indico un porta poco lontano e senza pensarci due volte mi incammino in quella direzione facendo a meno del suo aiuto; busso e prima che Brittany possa alzarsi dal letto e venirmi ad aprire mi rivolgo a Puck

"grazie" sussurro imbarazzata

"sei una stronza" risponde lui secco e, senza aggiungere nient'altro, gira i tacchi e se ne va con passi leggeri e veloci

Vorrei seguirlo per chiedergli di spiegarmi cosa è appena successo, ma all'improvviso la porta si apre ed ad accogliermi trovo due occhioni blu leggermente arrossati ed in quel momento il mio cervello smette definitivamente di funzionare

Anche se i suoi occhi sono gonfi e stanchi rimangono comunque la cosa più bella che abbia mai visto

Mi guarda stupita, evidentemente sorpresa di trovare me invece che Sugar, e di colpo tutta la sua stanchezza sparisce

"c-ciao" mi dice un po' incerta

"ciao" sospiro e mi sembra di aver finalmente ripreso a respirare dopo ore passate in apnea

Mi osserva per qualche secondo per poi spostarsi di lato lasciandomi in questo modo lo spazio necessario per entrare e, senza pensarci due volte, oltrepasso la soglia della camera

La sua stanza è immersa nel buio e appena le passo accanto sento il suo profumo invadermi i sensi; cammino barcollante fino al suo letto e, senza troppi problemi, mi ci stendo sopra aspettando che lei mi raggiunga

Mi manca; l'unica cosa a cui riesco a pensare è che mi manca da morire averla acconto e poterla stringerla fra le mie braccia

Guardo la finestra al mio fianco e, anche se fuori è ancora buio, fra le fessure della tapparella trapela qualche raggio di luce che mi permette di vedere gli infiniti granelli di polvere volteggiare per l'aria, mi chiedo se siano tanti quanti le stelle che brillano nel cielo questa notte

Giro la testa e vedo la figura di Brittany in piedi davanti la porta; non si è mossa di un passo da quando sono entra e, anche se il suo viso è avvolto nell'ombra, sento il suo sguardo su di me

Vorrei chiederle di venire qui e stendersi vicino a me perché la sua mancanza mi sta logorando e ho bisogno di lei come non mai, ma ho paura che possa rifiutarmi

Non ho dimenticato quello che ha detto Sam; o meglio, ho de vaghi e sfocati ricordi e, onestamente, non sono neanche sicura che tutto ciò sia vero; visto come è ridotto il mio cervello potrei essermi benissimo immaginata tutto

Avrei dovuto chiederle spiegazione invece di fiondarmi sul suo letto come se niente fosse, ma forse non l'ho fatto perché non voglio sapere la verità, almeno non per questa notte

Voglio solo che Brittany si sdrai accanto a me perché mi sento così sola e fragile senza di lei, mi manca come l'ossigeno e la sua mancanza si fa così forte che non riesco a trattenermi

"vieni qui..." sussurro con un filo di voce continuando a guardarla nel buio, lei si irrigidisce, evidentemente sorpresa, ma non accenna a muoversi

"ti prego" continuo e a quelle parole si riscuote dai suoi pensieri; passo dopo passo si avvicina per poi sdraiarsi finalmente al mio fianco

La flebile luce che entra le illumina il volto e io riesco a guardarla negli occhi

"Dio" sospiro estasiata senza rendermene conto perché non mi ricordavo che fosse così bella; saranno passate si e no otto ore da quando l'ho vista l'ultima volta eppure a me sembra un'eternità

Brittany incurva le labbra in un sorriso appena accennato e io mi sciolgo davanti a tutto questo splendore; riesco a vedere i tratti del suo volto in maniera nitida e pulita al contrario di tutto ciò che mi circonda che mi appare ancora sfocato per via dell'alcol; osservo ogni minima lentiggine e colgo tutte le sfumature di blu delle sue irridi

Senza rendermene conto allungo un braccio e lo poso sul suo fianco, lei sussulta leggermente ed è strano come un gesto così semplice possa farmi battere così forte il cuore

La sua pelle è calda e morbida anche sopra la canottiera e il mio corpo sente l'estremo bisogno fisico di avvicinarsi ancora di più; lei non si ritrae dal mio tocco anzi, poggia la sua mano sopra la mia e la stringe leggermente mentre continua a guardarmi

Fa saettare lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca indecisa sul da farsi e noto che le sue labbra tremano; forse dovrei dire qualcosa ma sono talmente assuefatta da lei che i miei sensi sono andati completamente in tilt

Mi avvicino piano e con cautela quasi avessi paura di un rifiuto e mi chiedo per quale motivo fra noi ci sia tutto questo imbarazzo; dopotutto siamo ancora fidanzate e Brittany non sa che ho scoperto di lei e Sam; forse riesce a leggermi negli occhi che c'è qualcosa che non va, d'altronde è sempre stata in grado di capirmi anche al più piccolo sguardo

Le mie dita fremono e una scarica elettrica mi percorre la schiena quando poso la fronte contro la sua; le punte dei nostri nasi si sfiorano con dolcezza e le nostre labbra sono così vicine che basterebbe sporgermi qualche millimetro per catturare le sue con le mie

Un fuoco divampa dentro me quando Brittany chiude gli occhi e si lascia sfuggire un mormorio di assenso, i suoi capelli mi solleticano il collo e le mie palpebre si chiudono

Di nuovo un senso di leggerezza mi assale, ma questa volta è lei a farmi questo effetto, un fuco si accende nel mio basso ventre e mi sento così bene al suo fianco come mai in vita mia

Inclino leggermente la testa di lato e finalmente la bacio

Spingo verso di lei e sento le sue labbra umide aprirsi quasi subito, senza pensarci troppo faccio scivolare la mia lingua al suo interno assaporandola a pieno e il mio cuore inizia a battere forte rimbombandomi nel petto come un tamburo

Sopprime un gemito nella mia bocca e questo non fa altro che aumentare la mia eccitazione tanto che devo stringere le gambe per trovare un po' di sollievo

Le nostre lingue si incontrano e si scontrano senza sosta, il suo sapore è talmente intenso che mi fa impazzire e sento l'imminente bisogno di farla mia; stringo la presa sul suo fianco e mi avvicino ancora di più a lei facendo così aderire perfettamente i nostri corpi tanto che il suo seno è schiacciato contro mio e le nostre gambe si intrecciano

Infilo una mano fra noi e accarezzo la sua pancia sotto la canottiera, lei geme e io scendo sempre più giù; la voglia di lei si fa sempre più prepotente e io non riesco a controllare i miei movimenti, i sensi si annebbiano e gli istinti prendono il sopravvento sulla ragione

Con le dita afferro l'elastico delle sue mutandine e lo tiro ma, prima che possa sfilargliele, lei mi blocca il polso

"San" sussurra contrariata staccandosi per un attimo dal bacio

Io mi sporgo verso di lei e ignorandola inizio a baciarle e mordicchiarle il collo; succhio quella parte di pelle così sensibile e dentro di me spero che le resti il segno per dimostrare a tutti che lei mi appartiene

Brittany lancia un gridolino sorpresa ma per nulla dispiaciuta e in quel attimo di debolezza colgo l'occasione per spingerla di lato e mettermi a cavalcioni sopra di lei; inizio a muovere il bacino avanti e indietro e di nuovo faccio scendere la mia mano fin sopra la sua intimità

Ho bisogno sentirla come per ribadire il fatto che Brittany è la mia ragazza; mia e di nessun altro

L'eccitazione fra le mie gambe aumenta ed io mi lascio travolgere dal desiderio, ma, quando cerco di tirare di nuovo giù l'elastico della sua biancheria, si libera dalla mia presa

"Santana" mi richiama di nuovo allontanandosi da me e mettendo una notevole distanza tra mio viso e il suo

Mi sento smarrita senza il calore delle sue labbra contro le mie e apro gli occhi per capire cosa le prende; lei mi guarda e ha un'espressione che non riesco a decifrare, forse è colpa della poca luce che penetra dalla finestra ma so bene che infondo sono ancora intontita per la nottata appena trascorsa

"hai bevuto ?" mi chiede con voce ferma e nel suo tono leggo una punta di delusione

Le mie labbra si piegano involontariamente in un sorriso e cerco in tutti i modi di reprimere una risata colpevole

Aggrotta le sopracciglia e fa una smorfia disgustata prima di alzarsi e mettersi seduta sul letto

Io sbuffo e, prendendola per i fianchi, la ributto sul letto sdraiandomi di fianco a lei

"puzzi di alcol" afferma delusa e irritata

Non dico niente e mi limito a guardarla negli occhi mantenendo il mio solito sorriso strafottente

"mi avevi promesso che non ti saresti ubriacata !" mi rimprovera di nuovo alzando il tono della voce

"se è per questo io faccio un sacco di promesse che poi non mantengo" dico alzando le spalle con nonchalance perché infondo non mi sembra una cosa così grave; infondo ho solo 17 anni, è normale che io dica delle piccole bugie per poter uscire e divertirmi con i miei amici

Cerca di nuovo di divincolarsi dal mio abbraccio ma questa volta la lascio libera di allontanarsi e di mettersi seduta a gambe incrociate sul letto

"speravo che almeno le promesse che facevi a me fossero sincere" sussurra fra se e se prima di sospirare amareggiata

Sento il peso della sua delusione sulle mie spalle e so di aver tradito la sua fiducia ma non posso farci niente se Brittany se la prende per così poco

"cosa sei venuta a fare in camera mia ?" mi chiede improvvisamente destandomi dai miei pensieri

"c-come ?"

Sbuffa di nuovo ancora più infastidita "perché sei venuta in camera mia ?"

"perché mi mancavi !" rispondo abbastanza indignata per la sua domanda "tu sei la mia ragazza e io voglio stare con te"

La mia risposta è così ovvia e banale che sembra data da un bambino, ma è esattamente quello il motivo

Lei si gira verso di me e mi guarda; di nuovo mi scontro con quell'azzurro così limpido e tutto ciò che mi circonda sembra scomparire per quanto sia insignificante in confronto ai suoi occhi

Mi tiro su e cerco di avvicinarmi al suo viso per baciarla ma lei si sposta

"volevi stare con me o volevi solo scopare ?"

Di nuovo la sua domanda mi lascia sbigottita, che cosa vuole insinuare ? 

"non vedo dove sia la differenza !" ribatto, offesa dalla sua allusione, lasciandola spiazzata

Spalanca la bocca e io non posso fare a meno di desiderare ardentemente quelle labbra, il fuoco nel mio basso ventre divampa ma quando Brittany abbassa lo sguardo capisco che le mie parole l'hanno veramente ferita

"non-non volevo" cerco di scusarmi ma lei non risponde

Non volevo essere cattiva è solo che con tutta la tensione che ho accumulato sono come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere anche alla più piccola sollecitazione

Mi ha dato fastidio il fatto che lei pensasse che volessi solo fare sesso; sono venuta qui perché avevo bisogno di sentirla vicina e di sapere che prova ancora qualcosa per me, ma poi la situazione è degenerata

Brittany non risponde e io sono veramente stufa di aspettare; sarà l'alcol nel mio corpo o la gelosia, sta di fatto che la voglia carnale che ho di lei si fa sempre più intensa

"dai vieni qui" le sussurro in un orecchio mentre le prendo i fianchi e cerco di farla stendere sul letto

La sento tremare e un sorriso trionfante mi si dipinge sul volto, conosco i suoi punti deboli e so in quali parti del corpo è più sensibile; lei oppone di nuovo resistenza, ma quando le sposto i capelli di lato e le lascio un bacio sul collo un gemito esce dalla sua bocca e si lascia finalmente guidare da me

Senza ulteriori indugi mi metto a cavalcioni su di lei e per poco non cado dal letto perché il mio senso dell'equilibrio è ancora precario; le nostre intimità si scontrano e il suo petto aderisce con il mio, con la mano le accarezzo la guancia e sento che è terribilmente calda

Non si sottrae alle mie attenzioni e senza troppi problemi riesco di nuovo a congiungere le mie labbra con le sue; sentirla fremere e tremare sotto il mio corpo è qualcosa di paradisiaco e scommetto che Sam non sarebbe bravo neanche la metà di quanto lo sono io

Il mio bacino si muove da solo sopra il suo e Brittany lascia correre le sue mani sopra la mia schiena ma quando riprovo a sfilarle la biancheria si ritrae e cerca di allontanarmi

Davvero non capisco perché opponga tutta questa resistenza, abbiamo sempre avuto una connessione pazzesca a letto, ma questa notte è diverso

"Santana fermati" mi dice cercando staccarsi dal bacio senza impegnarsi troppo, vorrebbe fermarsi e interrompere ciò che stiamo facendo ma la sua parte più istintiva e audace continua a gemere e a mordermi il labbro inferiore con fare morboso

La conosco fin troppo bene e so quanto è difficile per lei riprendere il controllo del suo corpo quando è così eccitata e accecata dalla passione

"ferma" dice di nuovo e questa volta non posso fare a meno di accontentarla; posizioni i gomiti ai lati della sua testa e alzo il volto per poterla guardare

Fuori è ancora notte ma il sole sta sorgendo e la luce calda e tenue dell'alba che entra dalla finestra mi permette di osservare meglio il volto di Brittany: ha le gote rosse e le labbra sono gonfie per via dei miei baci, ma la cosa che mi colpisce subito è il velo di tristezza e di delusione che aleggia nei suoi splendidi occhi

È triste e io odio vederla così perché una creatura bella come lei dovrebbe solo sorridere ed essere felice

"Santana" sussurra fra se e se aggrottando le sopracciglia e distogliendo lo sguardo da me "lo sai quanto mi da fastidio vederti così, allora perché continui ad ubriacarti ?"

"non mi sembra che fino ad adesso ti sia dispiaciuto" rispondo con il mio solito tono strafottente ma me ne pento subito

Brittany sospira, probabilmente stanca di aver a che fare con me, e scuote la testa in segno di resa mentre si alza dal letto; io mi sposto e lascio che si metta in piedi senza aggiungere altro perché capisco di aver esagerato

"è così difficile per te da capire, vero ?" urla e le sue parole mi rimbombano nella testa "non ti ho mai impedito di uscire con gli altri e ogni volta ti ho sempre accudita nel post sbronza anche al costo di passare la notte in bianco per starti accanto, anche se ogni volta tornavi in camera con Quinn avvinghiata al collo e una puzza incredibile di alcol addosso! Solo oggi, Santana, solo per questa notte ti ho chiesto di non bere e tu che cosa fai ?" mi chiede in maniera retorica senza aspettare una mia risposta "piombi in camera mia, più sbronza che mai, e mi tratti come se fossi il tuo giocattolino erotico aspettandoti che io faccia sesso con te solo perché hai gli ormoni scombussolati per via dell'alcol !" dice tutto d'un fiato

"certe volte mi sembra di essere fidanzata con un ragazzo" confessa e io a quelle parole mi sento morire

Mi chiedo se ci sia almeno una cosa buona in me visto che non faccio altro che creare problemi; sono una ragazza e per questo dobbiamo tenere nascosti i nostri sentimenti, ma, a sentir parlare lei, ho i difetti tipici di un maschio

Mi domando come faccia Brittany a stare con me visto che sono un disastro da entrambi le parti, lei merita di meglio e forse non starebbe così male se fosse fidanzata con Sam

Si passa una mano fra i capelli e gironzola per la stanza per scaricare la tensione; non è difficile da capire che è arrabbiata con me, ma nel suo comportamento c'è qualcosa di strano

"non-non puoi fare sempre come ti pare" si ferma nel bel mezzo della camera "è ora che cresci e che inizi...che iniziamo a darci una regolata"

Incrocia le braccia al petto e si sfrega le mani sulle braccia come per darsi conforto da sola "Suor Emma continua a tenerci sotto controllo e l'ultima cosa che voglio è che ti trovi ubriaca e barcollante in camera mia"

Sbuffa pesante e si passa di nuovo le dita fra i suoi capelli lisci come se questo gesto l'aiutasse a calmarsi "dobbiamo stare attente ed evitare di combinare altri casini ok?" dice evitando di guardarmi e finalmente capisco dove vuole arrivare

Perché tutto si deve ridurre sempre e solo a quello ? Perché in tutto quello che facciamo ci deve essere sempre la costante paura di venire scoperte ?

Brittany ha ragione, come sempre d'altronde, ma io mi sento così strana e confusa da non riuscire nemmeno a risponderle

Lei sospira mentre continua a fare avanti e indietro e questo non fa altro che aumentare i miei giramenti di testa; mi innervosisce vederla così e all'improvviso ho la malsana voglia di urlare e gridare ai quattro venti che ho scoperto tutto su lei e Sam

So che non è una buona idea e, così facendo, peggiorerò solo le cose, ma ho bisogno di chiarimenti adesso; ho bisogno che Brittany mi dica che è ancora la mia ragazza e che il sentimento che prova nei miei confronti non è cambiato

"con Sam" sussurro piano perché mi fa male pronunciare queste parole "che c'è fra te e Sam ?"

Silenzio

"cosa ?" mi chiede incerta con gli occhi sgranati

Ha capito quello che ho detto e sta solo cercando di guadagnare tempo, la conosco fin troppo bene ma faccio finta di niente

"cosa c'è fra te e Sam ?" domando di nuovo e sento un nodo alla gola

Ho paura della sua risposta, ma devo sapere la verità fra loro due

Brittany apre più volte la bocca e cerca di parlare ma dalle sue labbra esce solo un suono strozzato e questo è più che sufficiente

"come hai fatto a..."

"è stato lui a dirlo, ha detto a tutti che ha una cotta per te e che sicuramente vi fidanzerete presto"

Di nuovo silenzio

Non le ho detto della mia sfuriata, o di quella di Puck, ci sarà tempo anche per quello ma ora come ora non è importante

"non è come pensi..." sussurra e vedo i suoi occhi diventare più lucidi

"allora spiegami come stanno le cose"

Brittany si morte il labbro inferiore e guarda il display della sveglia sul suo comodino; è tardi e a quest'ora dovremmo dormire entrambe

"mi ha detto mia zia di farlo" butta fuori tutto d'un fiato "mi ha detto 'fidanzati con un maschio e vedrai che tutta questa storia passerà rapidamente' e io non ci ho pensato due volte a buttarmi su Sam; non era importante chi fosse, poteva essere Blaine o Puck o chiunque altro, l'importante è che frequentasse il collegio maschile così che tutti sapessero di noi; ho scelto Sam perché siamo molto amici e sarebbe stato più facile e veloce fidanzarmi con lui piuttosto che con un altro" si stropiccia gli occhi evidentemente stanca e si avvicina al letto mantenendo comunque le distanze da me

Sa quando deve lasciarmi spazio e sa che in questo momento ho solo bisogno di un po' di tempo per rielaborare la cosa

"perché non me lo hai detto ?" è l'unica cosa che riesco a chiederle

Dovrei provare odio per la preside ma infondo che cosa mi aspettavo ? Che ci desse la sua benedizione e ci accogliesse in casa propria ?

"non lo so" ammette alzando le spalle "avevo paura e mi sono lasciata prendere dal panico, ho lasciato che mia zia decidesse per me e ho fatto quello che mi ha detto di fare; non volevo che le altre suore o tantomeno i miei genitori scoprissero tutto"

"se me l'avessi detto avrei potuto aiutarti !" urlo ignorando il fatto che è notte inoltrata e che qualcuno potrebbe scoprirci

"no, se te l'avessi detto avresti dato di matto come stai facendo adesso !" dice alzando leggermente il tono della voce "sicuramente saresti entrata nell'ufficio della Sylvester per prenderla a schiaffi e io non avevo bisogno di un altro motivo per essere agitate e preoccupata !"

"e pensi che scoprirlo questa notte sia stato meglio ? Pensi che non mi abbia fatto male venire a sapere che flirti per messaggi con Sam nonostante tu sia fidanzata con me ? Perché è così no...tu sei ancora la mia fidanzata giusto ?"

Il nodo alla gola si fa più grande e stringo fra le mani il lenzuolo aspettando una sua risposta

"San..." sospira "non è così semplice...i-io non ce la faccio, sono stanca e non ho idea di cosa devo fare; questa storia ci sta distruggendo entrambe"

"vuoi rompere con me ?" le chiedo mentre una lacrima sfugge al mio controllo e mi riga il volto

Brittany fissa il pavimento per qualche secondo come se stesse ragionando sul da farsi prima di alzare la testa e guardarmi; nei suoi occhi blu trovo rabbia e paura ma c'è ancora l'ombra di quel sentimento che solo io ho avuto l'onore di conoscere

Mi rivolge un mezzo sorriso e intuisco già quello che vuole dirmi

"lasciarti non servirebbe a niente; non cambierebbe l'amore che provo per te e dover affrontare tutto questo senza averti al mio fianco renderebbe tutto solo più difficile"

Le sue parole mi rendono felice anche se la sua risposta ha lasciato dei dubbi dentro di me: il sentimento che prova per me non è cambiato ma lei vorrebbe che fosse stato così? Se fosse possibile smetterebbe di amarmi ?

Sto per replicare ma lei mi batte sul tempo

\\https://www.youtube.com/watch?v=YM7k3yPUasc//

"possiamo parlarne domani ? Almeno per questa notte possiamo far finta che non sia successo niente e che vada tutto bene ?" mi chiede con così tanta ingenuità da lasciarmi senza parole "abbiamo troppe cose a cui pensare: gli esami, mia zia, Sam...abbiamo ancora questa notte e io voglio passarla solo con te senza preoccuparmi di altro"

Non dico nulla perché sono d'accordo con lei; non è questo il momento per discutere ed è inutile cercare di risolvere problemi che adesso ci sembrano più grandi di noi 

Io ho bisogno di lei e lei ha bisogno di me, questo è abbastanza per finire qui il discorso

Sono stanca e i miei occhi si chiudono da soli; tutte le cose che ho scoperto oggi sono decisamente troppe, in più ho la gola secca ed irritata e, anche se volessi, non riuscirei comunque a parlare

Brittany capisce le mie intenzioni e piano piano si avvicina a me; mentalmente la ringrazio per non avermi cacciato fuori dalla sua stanza dopo il mio comportamento perché non voglio passare la notte da sola

Mi levo la divisa della scuola rimanendo solo in intimo e mi accascio sul suo letto mentre lei si stende vicino a me e ci copre entrambe con il lenzuolo

"vieni" dice allargando leggermente le braccia permettendomi di posare la testa sul suo petto

Non so come sono passata dall'essere sessualmente frustata tanto da saltarle addosso, all'essere infuriata fino a ritrovare l'amore semplice e puro che provo per lei, ma sono felice di questo mio repentino cambiamento

Mi stringe dolcemente a se e in un attino tutte le mie preoccupazioni spariscono e il futuro mi fa meno paura

Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal calore del suo corpo stretto al mio mentre pigramente mi accarezza i capelli

I raggi del sole sono più forti e stavolta non ho problemi a specchiarmi nei suoi occhi; mi sorride e io mi perdo in quel mare di emozioni che mi provoca sempre un suo sguardo

"sai" inizia "mi sono innamorata di te fin dal primo momento che ti ho vista; eri così bella quel giorno, nei tuoi occhi potevo leggere la paura di dover affrontare un posto così diverso da quello che eri solita chiamare casa, ma anche la tipica strafottenza che ti ha sempre contraddistinta" sussurra mentre continua a giocare con i miei capelli "sei sempre stata diversa dalle altre ragazze e io me ne sono accorta subito, fin da quando Rachel ti si è presenta attaccando con la sua solita parlantina e tu le hai detto chiaro e tondo di togliersi dai piedi" ride e io sorrido a mia volta 

"non è mai stato facile per noi...insomma, io non sapevo che cosa provavo per te e tu avevi troppa paura per fare il primo passo, ma insieme ce l'abbiamo sempre fatta no ?"

Io annuisco e lei fa passare una mano intorno alla mia vita per stingermi a se prima di avvicinare le sue labbra alle mie e rubarmi un bacio

Un brivido mi percorre la schiena e tremo accanto a lei; se fosse possibile fermerei il sole e gli impedirei di sorgere perché non sono ancora pronta per vivere il domani

Tutto quello che ci rimane sono solo queste poche ore prima che arrivi il momento di alzarsi e, anche se ci sono tante domande che mi tartassano la mente, cerco di allontanarle perché in fin dei conti abbiamo ancora questa notte da passare insieme

Chiudo gli occhi e riesco a sentire il flebile suono della voce di Brittany sussurrare 'ti amo' ma non faccio in tempo a risponderle che mi addormento sul suo petto troppo stanca per continuare ad affrontare la realtà

....................................................................................................................................

N.d.a. DAN DAN DAN DAN !!!! Dopo più di 2 mesi eccomi di nuovo qui con un altro capitolo ! Mi dispiace tantissimo per essere così in ritardo ma ho delle “buoni” ragioni: il capitolo all’inizio non doveva essere così lungo ma mi sono lasciata prendere e alla fine mi è praticamente sfuggito di mano; in più, visto che erano ben 2 capitoli che Britt non appariva (e almeno a me mancava tantissimo), ci ho messo un po’ per scrivere l’ultima parte perché, ahimè, il tempo scarseggia.

Detto questo spero che il capitolo sia di vostro gradimento perché per me scriverlo e correggerlo è stato davvero un parto; scusatemi per eventuali errori e, ovviamente, per l’enorme ritardo e spero di aggiornare il prima possibile anche se non posso promettervi niente

P.S. per chi se lo stesse chiedendo sì, il titolo e il capitolo sono ispirati alla canzone di Matthew Morrison (meglio conosciuto come il nostro Mr Schue) Still got tonight cantata nell’episodio 2x22: New York
 
*-Levitico 11:10
 -Levitico 19:19
 -Levitico 21:20
 

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Capitolo 12
*** I ragazzi non piangono ***



10:45     

Sono le 10:45 quando finalmente riesco ad aprire gli occhi ed a guardare la sveglia posta sul comodino; mi metto seduta e subito la testa inizia a girarmi ma so per abitudine che dopo qualche aspira starò meglio 

A parte l'incontrollabile sete e il senso di nausea mi sento abbastanza bene; d'altronde questo è il prezzo da pagare quando si ha Noah Puckerman come amico 

L'unico problema è la memoria, non ricordo quasi nulla della notte passata eccetto qualche episodio di poco conto; indipendentemente dalla quantità di alcol che bevo la mia memoria a breve termine va a farsi benedire e, puntualmente, il mattino seguente non ricordo niente di quello che è successo 

Almeno non prima di trascorrere due o tre ore a pensare e a pregare Dio di darmi un indizio per aiutarmi 

Proprio per questo non riesco a ricordare il motivo per cui sono nella stanza di Brittany

Ovviamente lei non c'è, sarebbe stato troppo facile svegliarsi al suo fianco per poi chiederle spiegazioni 

Mi passo le mani sul volto e mentalmente mi impongo di alzarmi ma il mio corpo non ne vuole proprio sapere così mi sdraio e passo un altro quarto d'ora rigirandomi nel letto e strofinando il viso sopra il suo cuscino beandomi del suo odore

Il mio stomaco brontola, il senso di sete si fa più intenso e sento l'impellente bisogno di farmi una doccia; questi motivi sono più che sufficienti per farmi riacquistare il controllo delle mie facoltà e costringere il mio corpo a mettersi in piedi 

Barcollo per la stanza e trovo la mia divisa ammucchiata ai piedi del letto con a fianco le scarpe sporche di fango 

"perfetto" sussurro ironicamente a denti stretti mentre mi rivesto cercando si stirare i miei vestiti completamente sgualciti con le mani 

Mi guardo in torno sperando che Brittany abbia lasciato qualcosa in giro come un biglietto per rinfrescarmi la memoria o solamente per darmi il buon giorno, ma non trovo niente  

Decido di andare in bagno e di sciacquarmi la faccia sperando di assumere un aspetto decente prima di uscire dalla stanza per dirigermi alla sala mensa 

L'unico pensiero che ho in testa è quello di bere, ho una sete incontrollabile e quale posto migliore per scolarsi un'intera bottiglia d'acqua se non la cucina della scuola ?

A quest'ora tutti gli studenti dovrebbero essere a lezione e le suore in chiesa per il rosario o qualcosa del genere; in ogni caso cerco di assumere un atteggiamento il più normale possibile evitando di barcollare troppo 

Le gambe mi tremano ed a ogni passo mi senti più stanca; la mia emicrania aumenta e spero vivamente di trovare qualche farmaco dentro la cucina anche se ne dubito fortemente

Arrivo fino alla porta che separa la sala mensa dalla cucina e con cautela la spingo sperando che dentro non ci sia nessuno; mi affaccio per dare un'ultima occhiata prima di buttarmi sul frigorifero e tirarne fuori una bottiglia di acqua fresca da due litri 

La voglia di bere è tanta ma sono pur sempre una ragazza e le ragazze educate non si attaccano alla bottiglia; almeno questo è quello che mi ripeteva sempre mia madre

Con la sua voce che mi ronza in testa, rimproverandomi per i miei comportamenti poco civili, prendo un bicchiere di carta e ci verso dentro l'acqua 

Un bicchiere 

Due bicchieri

Tre bicchieri

Prendo un profondo respiro beandomi della sensazione di freschezza prima di ricominciare a bere

Quattro bicchieri 

Cinque bicchieri 

"certo che il post sbornia mette sete eh ?"

L'acqua del sesto bicchiere mi va di traverso e più della metà del contenuto si riversa sulla mia divisa; inizio a tossire fortemente e mi batto una mano sul petto cercando di non strozzarmi 

"cosa ci fai qui ?" le chiedo stizzita passandomi un tovagliolo sulla bocca e poi sulla camicetta tentando di asciugarla

Non mi ero accorata della sua presenza e, se non fosse uscita allo scoperto, probabilmente non avrei mai fatto caso a lei 

"questa è come se fosse la mia seconda casa" dice guardandomi con fare ovvio 

"davvero Sug ? Hai appena paragonato la cucina della scuola alla tua seconda casa ?" 

"ogni luogo dove viene conservato del cibo è paragonabile alla mia seconda casa" afferma con assoluta serietà nella voce mentre si avvicina e con un balzo si mette seduta sull'isola posta di fronte a me "passando oltre, come stai ?" mi chiede più per cortesia che per altro 

"bene" rispondo con nonchalance portandomi di nuovo il bicchiere alla bocca, quest'acqua deve essere miracolosa perché la nausea è svanita del tutto e la testa non mi fa più così male 

C'è un attimo di silenzio fra noi e Sugar aspetta che io abbia finito di bere prima di ricominciare a parlare 

"certo che ieri ci hai dato dentro eh ?" mi domanda con un sorriso tra il malizioso e il divertito

"già" dico evitando il suo sguardo 

"dovevi vederti: hai vomitato addosso ad un albero ed intanto urlavi ‘sto bene, sto bene, posso camminare da sola’; per non parlare di quando hai gridato addosso a Sam che è solo un idiota senza cervello" afferma con una risata "li hai proprio superato te stessa !" 

Io annuisco lentamente non avendo niente da dire e riflettendo sulle sue parole sperando che possano aiutarmi a ricordare

Ricordo la sfuriata fatta a Sam, anche se mi sfugge il motivo preciso; potrei chiedere a Sugar di raccontarmi quello che ho fatto ma ho troppa paura che lei possa intuire qualcosa  

È intelligente e se non fosse così impegnata a trafugare cibo dalla mensa se ne sarebbe già accorta

"devo smettere di ubriacarmi ogni volta che andiamo nel bosco..." dico sovrappensiero 

Lei in tutta risposta sgrana gli occhi e mi guarda come se avessi appena detto un assurdità 

"ma che dici ?" mi fa "stai delirando per colpa dei postumi, aspetta qualche giorno e vedrai come torni da Puck a chiedergli qualche bottiglia"

Io storco il naso perché, secondo le sue parole, sarei una specie di alcolizzata incapace controllarsi

"si beh...io non voglio più farlo, ogni volta è sempre la stessa storia: bevo, inizio a sclerare e a dire cose senza senso, vomito vicino ad un cespuglio e puntualmente ogni mattina non ricordo mai niente di quello che ho fatto" 

Sugar continua a fissarmi per qualche secondo fino a che non cede

"ok, ti credo" dice alzando le spalle "però peccato...sei così simpatica da sbronza"

"guarda che io sono simpatica anche da sobria" ribatto leggermente offesa 

"sisi certo !" afferma ridendo, fa un balzo per scendere dall'isola e comincia a gironzolare per la cucina frugando fra i vari sportelli e cassetti 

"non hai paura che ti scoprano a rubare qua dentro...in teoria agli studenti è vietato l'accesso alla cucina" le faccio notare riempendomi di nuovo il bicchiere  

"in teoria le suore dovrebbero darmi da mangiare tanto quanto basta per il mio fabbisogno energetico, se così fosse non avrei bisogno di rubare il cibo ! Mi sembra di essere in un campo per profughi, le porzioni che fanno qui sono microscopiche !" si lamenta ed io vorrei risponderle che non sono le suore a tenerci a stecchetto bensì è lei che ha perennemente fame, ma evito di esprimere il mio parere "sta di fatto che a quest'ora sono tutti a messa quindi è impossibile che ci scoprano" dice tirando fuori dalla credenza un pacco di patatine 

"già impossibile..." sussurro poco convinta; anche io pensavo che fosse impossibile venire scoperte nel chiostro durante l'orario scolastico, eppure è successo 

"patatine ? Ti rendi conto che le suore hanno le patatine e a noi ci danno da mangiare sempre la stessa roba ?" dice quasi infuriata mentre apre il pacco e cerca di riempirsi la bocca con quante più patatine possibili come per fare un dispetto alle suore  

"ad ogni modo, come hai fatto a tornare al dormitorio ?" le chiedo veramente curiosa di saperlo 

Ha le guance talmente gonfie che non capisco come faccia a respirare, sgranocchia rumorosamente e dopo poco finalmente ingoia il boccone "sono tornata da sola" 

Io la guardo scettica 

"sai, io non ero ubriaca come qualcun'altro ! Appena si è fatta l'alba mi sono incamminata per il bosco e sono arrivata senza essere scoperta" 

"certo che Sam avrebbe anche potuto accompagnarti..."

"si era offerto di venire con me ma ho preferito lasciarlo dormire in pace, era esausto poverino" prende un'altra manciata di patatine e se le porta alla bocca "siamo rimasti fuori in cortile a parlare, anche se io volevo entrare nel dormitorio per salutare Blaine, ma dopo qualche minuto stava già dormendo in piedi; la discussione che ha avuto con te l'ha proprio stancato" 

"si beh, non mi ricordo bene quello che ho detto...ero ubriaca e non era mia intenzione litigare con lui" affermo mentre alcuni ricordi mi tornano alla mente

Mi ricordo gli occhi di Sam che mi guardano fissi come se volessero leggermi dentro per capire cosa nascondo; mi ricordo che ad un certo punto gli ho urlato contro, ma non so bene cosa gli ho detto

"sta notte sembravi molto convinta delle tue idee" dice con una risata "in ogni caso io sono d'accordo con te ! Sam dovrebbe aprire di più la sua mente e non lasciarsi condizionare troppo...infondo essere gay non è mica una malattia no ?" 

Involontariamente mi irrigidisco e ad un tratto mi sembra che qui dentro faccia fin troppo caldo 

"no, almeno non credo..." dico guardando da tutt'altra parte 

"sono sicura di no...insomma basta che due persone si amino, cosa c'è di male se sono dello stesso sesso ?" insiste lei continuando a fissarmi 

"niente !" rispondo mordendomi un labbro

Non voglio affrontare questo discorso con Sugar perchè non mi sento ancora pronta per farlo, in più devo ancora smaltire del tutto la sbornia e l'unico mio desiderio è andarmene via prima che la conversazione prenda una brutta piega 

"io...io devo andare !" affermo per poi voltarmi dall'altra parte ed incamminarmi verso l'uscita 

"San, aspetta !" 

La sento chiamarmi e per un attimo sono indecisa se far finta di niente e scappare via o voltarmi e sentire cosa vuole; opto per la seconda opzione, ma mantengo lo sguardo basso e sto già con un piede fuori dalla porta  

"c'è qualcosa che vuoi dirmi ?" mi domanda seria 

Smette di mangiare e posa il pacco di patatine sul ripiano vicino a lei

"cosa ?" le chiedo facendo finta di non capire 

"insomma, sai che con me puoi parlare di tutto no ? Io sono tua amica"

Fa qualche passo verso di me ed io istintivamente indietreggio come se mi sentissi minacciata 

"sì, lo so; ma non ho niente da dire...c-ci vediamo a pranzo"

Senza pensarci due volte giro e tacchi ed esco dalla cucina, corro fra i tavoli e spero con tutta me stessa che Sugar non mi segua per continuare il discorso  

Sono sicura che lei ha capito tutto: ha capito che sono lesbica per quello che ho detto o fatto la scorsa notte

"stupida" ringhio a denti stretti allungando il passo "stupida, stupida, stupida !" 

Sugar non doveva scoprirmi, nessuno doveva farlo 

Le gambe ormai si muovono da sole e in un batter d'occhio mi ritrovo davanti la porta della mia stanza; abbasso la maniglia ed entro richiudendola subito dietro di me come se avessi paura che qualcuno mi stesse inseguendo  

Dentro trovo Quinn distesa sul suo letto con in mano un libro che mi guarda stranita, i vetri della finestra sono aperti e la luce primaverile rimbalza sulle parte illuminando la stanza

"ciao" dico con un filo di voce accorgendomi solo ora di avere il fiatone 

Quinn abbassa il libro sulle sue gambe, non risponde al mio saluto e continua a squadrarmi dalla testa ai piedi 

Faccio un passo dentro e i suoi occhi fissi su di me non fanno altro che mettermi in soggezione 

Mi tolgo la divisa bagnata e le scarpe da ginnastica per mettermi addosso qualcosa di più comodo e pulito ma noto che Quinn mantiene il suo sguardo su di me

"che c'è ?" le chiedo poi di punto in bianco appoggiando la divisa ai piedi del letto 

Lei aggrotta le sopracciglia e stringe la mandibola, segno che da li a poco scoppierà con una delle sue solite scenate 

"che c'è ?" ripete infuriata "dopo quello che mi hai fatto hai anche il coraggio di rivolgermi la parola ?" 

Io non rispondo, mi metto comoda sopra il materasso e aspetto che lei mi dica cosa c'è che non va 

Guardandomi capisce che non ho idea di cosa stia parlando e questa la fa infuriare ancora di più 
"hai detto a Rachel che sono innamorata di lei"

Ci vuole qualche secondo prima che il mio cervello riesca a rielaborare le sue parole ma appena ne capisco il senso sgrano gli occhi e il mio cuore inizia a pompare più velocemente; apro e chiudo la bocca un paio di volte incapace di dire qualcosa per la troppa agitazione  

"i-io non...cosa ?" farfuglio mentre alcuni flash mi balzano alla mente

Quando è successo ? Che cosa ho detto ? Come ha reagito Rachel ? 

Vorrei porle tutte queste domande, ma Quinn non mi da il tempo di parlare 

"te l'ho appena detto !" urla sussultando sul letto "mi capisci quando parlo o sei ancora troppo ubriaca ?"

Di nuovo non dico nulla; conosco Quinn e so che odia quando la gente risponde alle sue domande retoriche o cerca giustificazioni, semplicemente la lascio sfogare 

"davvero non capisco per quale motivo tu l'abbia fatto, eri gelosa di me ? Non vuoi che io e Rachel stiamo insieme ? Ti prego spiegamelo perché io davvero non lo capisco!"

"no, io....non..." 

Non so cosa dire, qualche ricordo mi torna in mente e piano piano riesco a mettere insieme i pezzi

Hey Rach, lo sapevi che Quinn ha una cotta per te da più di un anno ?

Quinn aspetta 

Sento la voce di Rachel rimbombarmi nella testa 

Sei una stronza 

Mi dice Puck prima di andarsene 

"per colpa tua Rach ha scoperto tutto !" 

"Quinn, mi dispiace !" le dico alzandomi dal letto "io non volevo, ti giuro non volevo fare niente del genere"

Faccio qualche passo e mi inginocchio di fronte a lei "non so cosa mi sia preso...sono una stupida e mi dispiace davvero tanto..."

Vorrei che sapesse quanto ci sto male per quello che ho fatto, ma più che dirle e spiegarle quello che sento non so cosa fare 

Quinn sembra essersi calmata e con mio grande stupore non mi ha sbattuto fuori dalla camera 

"scusami..." le sussurro abbassando lo sguardo perché mi sento davvero in colpa in questo momento; io sono la sua migliore amica e invece di proteggerla e aiutarla ho solo peggiorato le cose  

"mi dispiace davvero tanto Q...sai quanto ti voglio bene e sai anche che non avrei mai fatto una cosa del genere se non mi fossi ridotta in quelle condizioni; tu sei una delle persone a cui tengo di più e farei di tutto pur di vederti felice...sapere che ho combinato questo macello mi fa sentire davvero uno schifo" sussurro tutto d'un fiato sentendomi gli occhi lucidi "per quanto possa odiare Rachel non avrei mai sabotato volontariamente il vostro rapporto, volevo davvero che tu e lei foste felici insieme perché so quanto è importante per te... e-e ti giuro che farei di tutto per tornare indietro e cambiare le cose" 

Mi asciugo una lacrima con il dorso della mano prima alzare la testa per vedere la reazione di Quinn; lei ha lo sguardo basso e le sopracciglia corrugate, non so se ha sentito quello che le ho detto ma sarei disposta a ripeterlo un milione volte per farmi perdonare da lei  

"posso...posso chiederti come l'ha presa ?" domando mordendomi un labbro in attesa di una sua reazione 

Forse sono stata troppo azzardata ma conosco la mia amica e so che quando è triste o preoccupata ha solo bisogno di sfogarsi e parlare con qualcuno anche per ore fino a che non butta fuori tutto quello che sente, difficilmente riesce a tenersi le cose dentro per più di qualche giorno al contrario di me che trovo difficile perfino aprirmi con Brittany

Quinn non risponde subito, mi squadra per qualche secondo che a me sembra un eternità per poi abbassare di nuovo lo sguardo 

"non avrà mica..." dico immaginandomi gli scenari più terribili "insomma Rachel...è intelligente...ha una mentalità molto aperta..." balbetto incapace di mettere assieme una frase logica  

Rachel non è di certo omofoba e non ha mai avuto problemi con me e Brittany; forse sapere che una ragazza è attratta da lei la mette a disagio ma non posso credere che sia così infantile ed immatura da ripudiare Quinn che è una delle sue più care amiche   

"ha detto che anche lei è attratta da me"

"eh ?" 

"ha detto che anche lei è attratta da me !" ripete Quinn con un sorriso stampato in faccia 

"non ci credo..." bisbiglio tra me e me ancora più confusa di prima

"come fai a non crederci ? Sono la più figa della scuola, è normale che abbia una cotta per la sottoscritta !"

Lei scoppia a ridere e si accascia sul letto incapace di trattenere le risate mentre io rimango ferma a guardarla  

"che stronza !" urlo dopo aver capito che mi stava solamente prendendo in giro "mi hai davvero mentito per tutto questo tempo ?" le chiedo alzandomi in piedi e passandomi una mano sulla fronte ancora un po' scossa 

"non ti ho mentito ! Ho soltanto detto che sei tu la stronza visto che hai spifferato a Rachel che mi piaceva" dice fra una risata e l'altra 

È strano come i miei sentimenti rispetto ad una persona possano cambiare con così tanta rapidità; fino a qualche secondo fa avrei fatto di tutto per dimostrare a Quinn quanto io tenga a lei mentre adesso vorrei solo riempirla di botte perchè nessuno si può prendere gioco di Santana Lopez senza pagarne le conseguenze

"te lo sei meritato !" afferma mentre lentamente si alza dal letto per mettere una breve distanza fra noi conscia del fatto che non la passerà liscia "ieri notte ti sei comportata davvero male quindi ti ho ripagato con la stessa moneta" 

"mi hai fatto sentire in colpa per niente ! Se non ci fossi stata io a quest'ora staresti ancora correndo dietro a Berry implorandole di darti lezioni di storia !"

"può darsi, ma questo non cambia il fatto..."

"ed invece di dirmi subito come erano andate le cose ne hai approfittato per farmi passare per una rammollita !" dico interrompendola

Senza pensarci troppo faccio il giro del letto, ma lei impaurita scappa via verso il bagno come farebbe un cerbiatto di fronte ad un cacciatore

"Fabray, non puoi sempre scappare nel bagno ! Esci e affronta i tuoi problemi come la ragazza matura che sei !" le urlo sbattendo più volte un pugno sulla porta chiusa a chiave ma come risposta ricevo un secco "no !" 

"prometto che non ti farò niente..." dico incrociando le dita dietro la schiena ma so che Quinn ha capito che sto bleffando  

"hai appena detto che mi vuoi bene e che sono una delle persone a cui tieni di più e ora vuoi picchiarmi ?" ride e io rimpiango subito di averle detto quelle cose; sono sicura mi prenderà in giro a vita 

"lo sai San, mi ero quasi commossa alla tua dichiarazione; per un attimo mi sono anche sentita in colpa, ma devi ammettere che vederti piangere e dire che sono la tua migliore amica era uno spettacolo a cui non potevo rinunciare" 

Sbatto di nuovo il pugno sulla porta e sbuffo irritata "migliore amica un cavolo"; avrei dovuto sapere che Quinn mi stava mentendo perché è palese che Rachel prova i suoi stessi sentimenti 

Chi sano di mente non sarebbe onorato di avere le attenzioni di Quinn ? 

Per quanto possa essere sadica e manipolatrice rimane pur sempre una bella ragazza e, anche se questo non lo ammetterò mai, è una delle migliori persone che conosca

"oddio Q, mi dispiace ! Ero ubriaca non l'ho fatto apposta" piagnucola cercando di imitare il mio tono di voce  

"ti avverto, non puoi rimanere per sempre li dentro...prima o poi dovrai uscire !"

"tu sei quella a cui tengo di più e io ti voglio talmente bene che darei la mia vita per te"

"non ho mai detto queste cose !" ribatto irritata e offesa allo stesso tempo 

"aspetta che lo racconti a Puck e dopo potrai dire addio alla tua reputazione da cattiva ragazza senza sentimenti" 

"Quinn !" sbatto un pugno sulla porta "non puoi farmi questo ! Sai quanto può essere pesante Noah quando ci si mette !" 

Non potrei sopportare anche le sue di prese in giro, mi darebbe sicuramente della femminuccia senza spina dorsale e poi inizierebbe a lanciarmi frecciatine solo per il gusto di farmi arrabbiare 

"se prometti di non dire niente a nessuno io prometto di non picchiarti quando uscirai !" dico poggiando un orecchio sulla porta aspettando una sua risposta

La sento smanettare con la serratura e in batter d'occhio apre la porta con ancora l'ombra di un sorriso sul volto 

"se provi a torcermi un capello lo racconterò anche a Sug" mi minaccia putandomi un dito contro prima di farsi largo e tornare sul suo letto 

Io sbuffo infastidita ma la seguo rimettendomi seduta; devo però ammettere di essere sollevata, sono contenta che Quinn abbia preso bene la cosa e non sia veramente arrabbiata per il mio comportamento 

Anche se grazie a me ora è a buon punto con la nana ho sbagliato a costringerla a fare outing; doveva essere lei a prendere coraggio e a dichiararsi nel momento opportuno e non io da ubriaca 

Noto che Quinn ha un volto rilassato e sereno e subito penso al peggio 

"non ci avrai mica fatto sesso ?" le chiedo sgranando gli occhi e sperando in una sua risposta negativa 

Anche se sono felice per lei l'idea della mia migliore amica che fa sesso con un' hobbit mi disgusta alquanto 

"cosa ? No !" risponde diventando subito rossa "purtroppo..."

Rabbrividisco "Dio Q, hai davvero bisogno di sfogare i tuoi ormoni"

"finalmente sei tornata la solita ragazza acida e scontrosa che tanto adoro" dice con tono sarcastico "anche se la Santana buona e piena di sentimenti mi manca...non è poi così male sentirsi dire ‘ti voglio bene’ dalla propria migliore amica ogni tanto"

"e dovevi arrivare a tanto per farmelo dire ?" chiedo sconcertata "poi hai anche il coraggio di dire che ti tratto sempre male...te lo meriti" borbotto fra me e me pensando che è colpa di Quinn se non le dico mai che le voglio bene perchè appena provo a mostrarle un pizzico di umanità se ne approfitta sempre

"allora ?" le chiedo impaziente 

"allora cosa ?"

"racconta !"

"beh, non mi ricordo molto..."

Mente; so che sta mentendo perché evita il mio sguardo ed è arrossita visibilmente, ma cede dopo pochi secondi sospirando sonoramente consapevole della mia vittoria 

"ok ok..." si mette a gambe incrociate sul letto e si gira verso di me "allora appena te ne sei andata Rachel ed io abbiamo parlato, all'inizio io avevo il terrore di affrontarla, ma lei, non so come, è riuscita a convincermi ad uscire dal bagno e a parlarne faccia a faccia...in quel momento giuro che ti ho odiato come mai prima, sei stata davvero una stronza a dirle quello che provavo..."

"lo so, ma non volevo ferirti...non so neanche perché l'ho fatto" ammetto sentendomi di nuovo in colpa 

Non so cosa mi abbia preso in quel momento, forse ero gelosa di Quinn o semplicemente cercavo una scusa per andarmene dalla stanza e raggiungere Brittany 

Lei in compenso mi sorride benevola e questo mi fa capire che mi ha perdonato; certe volte mi domando come faccia ad avere così tanta pazienza con me 

"ci siamo sedute sul letto e Rachel ha cominciato a parlare, non sono sicura di quello che mi abbia detto perché ero troppo concentrata a non scoppiare in un pianto isterico" mi dice leggermente imbarazzata "ma non credo che abbia detto qualcosa di importante; insomma, ha cercato di mettermi a mio agio nonostante neanche lei sapesse quello che stava dicendo"

Tipico di Rachel, parlare a vanvera senza un vero e proprio filo logico 

"però è stata dolce...o almeno è riuscita nel suo intento perché dopo pochi minuti ero già piuttosto rilassata e pronta per affrontare l'argomento"

"non capisco come fai a paragonare la parlantina di Rach ad una cosa dolce e rilassante..."

Lei in tutta risposta scuote la testa ignorando il mio commento e riprende a parlare "come prima cosa mi ha chiesto se era vero: se davvero provavo qualcosa per lei o se tu eri talmente ubriaca da inventarti le cose"

"io dico sempre la verità !" affermo con un pizzico di orgoglio

Quinn mi guarda come chi la sa lunga così aggiungo "o almeno la maggior parte delle volte..." mentre lei ride capendo bene a cosa mi sto riferendo

"le detto che era vero e stavo anche per aggiungere che se lei non voleva più avere a che fare con me l'avrei capita e le sarei stata lontana, ma prima che potessi aprire di nuovo bocca mi ha confidato che anche lei era attratta da me; in quel momento il mio cuore ha cominciato a battere talmente forte che pensavo stesse per scoppiarmi qualche arteria mentre Rachel tutta tranquilla continuava a parlare"

"e tu sei rimasta così ? Immobile senza dire o fare niente ?" le chiedo quasi scandalizzata 

Ha aspettato così tanto per sentirsi dire dalla nana che prova qualcosa di più di una semplice amicizia e quando questo accade lei rimane così come un...come un...

"come un bradipo morto !" urlo alzando le mani al cielo esasperata

Quinn mi fulmina con lo sguardo "ero sconvolta dalla sua dichiarazione ! Non me lo aspettavo..."

"si che te lo aspettavi ! Sapevi benissimo che Rachel era cotta di te, ma avevi troppa paura e così poca fiducia in te stessa che hai sempre negato l'evidenza" le dico schietta sapendo che ho ragione 

Lei soppesa le mie parole prima di sorridere "in ogni caso mi ha preso alla sprovvista, ero felice ma allo stesso tempo anche stordita, non capivo bene quello che stava accadendo, o meglio non riuscivo a crederci...non so se mi sono spiegata"

"sì, so cosa intendi" le rispondo pensando a come mi sono sentita io la prima volta che Brittany mi ha confessato i suoi sentimenti 

"lei parlava ed io facevo finta di ascoltarla mentre nella mia testa c'era solo la sua voce che ripeteva ‘anche tu mi piaci’...non so bene cosa mi abbia detto ma penso che il succo del discorso era che voleva conoscermi meglio"

"conoscerti meglio ? Quinn, vi conoscete da un mucchio di tempo !" 

"lo so ma...dobbiamo vedere se siamo compatibili come fidanzate" dice incerta e alla parola fidanzate non riesce a trattenere un sorriso di gioia 

Sono contenta di vederla così; si merita davvero di essere felice con qualcuno, anche se devo ancora abituarmi al fatto che le piaccia un nano da giardino 

"a quel punto le ho detto che anche a me farebbe piacere conoscerla meglio e poi ci siamo baciate"

"cosa ?!" urlo sgranando gli occhi 

"ci siamo date un bacio a stampo, niente di più...ed è stata lei a baciarmi...ed è stato bellissimo" dice con gli occhi che brillano e lo sguardo perso nel vuoto "non ci sono parole per descriverlo; le sue labbra erano così morbide ed io stavo praticamente andando a fuoco !"

"adesso capisco cosa intende Rach per conoscervi più a fondo...mica scema la ragazza !" dico interrompendo il suo sproloquio amoroso 

"aspetta...se anche Rachel ha una cotta per te significa..." sussurro a bassa voce tra me e me "che dovrò sopportarvi durante le vostre sessioni amorose ? Non oserete mica baciarvi o fare altro in mia presenza o sul mio letto vero Q ?" le domando con la più assoluta serietà  

"non mi permetterei mai !" risponde con un ghigno malefico sul viso che mi lascia intendere il contrario 

"ti giuro che se sento rumori molesti mentre dormo andrò a denunciarvi a Suor Emma !"

"sappiamo entrambe che non lo faresti" mi dice ridendo sapendo di aver ragione "Rach ha sopportato te e Brittany per tutto questo tempo quindi adesso è il tuo turno" afferma come se quella fosse una giustificazione più che valida a chiudere definitivamente il discorso 

"dai Quinn, almeno promettimi che non profanerai il mio letto" 

"non ti assicuro niente..." scoppia in una risata mentre la terribile immagine di lei che si fa un'hobbit sulle mie lenzuola mi da la nausea; questo vuol dire che dovrò cambiarle tutte le sere prima di andare a dormire 

Ci alziamo entrambe dal letto e senza aggiungere altro ci prepariamo per scendere in sala mensa visto che è quasi ora di pranzo 

"in ogni caso dovresti ringraziarmi, è merito mio se Rachel ti ha confidato i suoi sentimenti" borbotto pensando che da una parte ho ragione, le ho dato la spinta che le serviva per dichiararsi a Rachel; in realtà non le ho dato un leggera spinta, ce l'ho proprio buttata a sua insaputa ma almeno adesso sappiamo che la nana è ben disposta 

"e tu invece dovresti ringraziare Rachel: è lei che mi ha detto di non prendermela troppo, se fosse stato per me ti avrei già riempito di calci"

Sorrido guardandola nei suoi occhi verdi e pensando al fatto che Rachel ha su Quinn lo stesso potere calmante che Brittany ha su di me 

Mi sento sollevata nel vederla allegra e spensierata, all'inizio ho davvero avuto paura di aver combinato un gran casino con lei ma per fortuna le cose sono andate per il verso giusto 

Almeno per Quinn

Prendiamo le ultime cose e usciamo dalla stanza; è ora di pranzo ed alcune ragazze sono tornate nelle loro camere per cambiarsi per poi riscendere nella sala mensa  

Poco lontano dalla mia stanza vedo Tina e Mercedes che chiudono a chiave la loro stanza e più infondo Kitty Wild con il suo inseparabile gruppo di amiche; i nostri sguardi si incrociano e vedo che mi sorride con quel suo sorriso sadico e falso che ha sempre sul volto 

Si avvicina con il suo gruppetto ed insieme scendiamo le scale mentre lei continua a guardarmi con una strana espressione sul viso

"hey Santana" mi chiama allungano il passo per arrivare al mio fianco "certo che ieri notte ci hai dato dentro, sentivo le tue urla fino in camera mia" dice con la sua voce così irritante e fastidiosa mentre entrambe scendiamo i primi gradini

Quinn davanti a me si blocca e si gira a guardare l'altra ragazza 

Forse si stia riferendo a quando io Quinn e Puck siamo tornati in camera, forse ho alzato la voce e deve avermi sentito 

Non do troppo importanza alle sue parole, al contrario di Quinn che sembra essere piuttosto preoccupata, ma la sua presenza mi fa sentire a disagio; non siamo mai state amiche e di certo non inizierò adesso ad istaurare un rapporto civile con lei

"sapevamo che tu e Brittany eravate amanti ma non pensavo fossi così stupida da fare tutto quel rumore" 

Mi fermo di scatto e devo reggermi al corrimano per non inciampare sui miei stessi piedi 

Lei scende un scalino e poi si ferma per guardarmi di nuovo 

"ti suggerisco di fare più attenzione: qualcuno potrebbe scoprirvi e sai bene che i mostri come voi non sono ben accetti qui" dice scandendo bene ogni singola parola

Il sangue mi si gela nelle vene e cerco in tutti i modi di sopprimere una risatina isterica

"grazie del consiglio" le rispondo facendo finta che le sue parole non mi abbiano colpito prima di catapultarmi giù per le scale con Quinn che cerca di tenere il mio passo 

Arrivate al piano terra sento le risate di Kitty e delle sue amiche che si prendono gioco di me e questo non fa altro che aumentare la mia rabbia 

"San, aspettami !" 

Quinn mi blocca per un polso e si para di fronte a me cercando di calmarmi 

Con uno strattone mi libero dalla sua presa e mi incammino dalla parte opposta alla mensa "voglio stare da sola, per favore" le dico guardando il pavimento ancora umiliata dalle parole di Kitty; lei non obbietta e mi lascia andare perché capisce che in questo momento deve lasciarmi spazio 

"non dirà niente a nessuno" mi dice mentre io inizio ad allontanarmi velocemente "voleva solo metterti paura" 

Mi dirigo verso l'uscita secondaria della scuola sperando di non incontrare nessuno e soprattutto di non dare nell'occhio 

Ho già saltato le lezioni questa mattina ma questo non mi impedisce di saltare anche il pranzo; voglio solo allontanarmi il più possibile da questo posto e starmene per conto mio

"cazzo" borbotto sbattendo la porta alle mie spalle ed iniziando a correre inoltrandomi nel bosco 

Non doveva andare così, Kitty non doveva scoprirci, Suor Emma non doveva scoprirci, nessuno doveva sapere niente tranne me e Brittany 

Non avrei mai dovuto portarla nel chiostro quella mattina e non avrei mai dovuto andare nella sua stanza questa notte 

Abbiamo incasinato tutto e io non so per quanto tempo riuscirò a reggere questa situazione perché la presenza di Brittany al mio fianco non basta più a calmarmi 

Mi sembra che tutta la scuola sappia di noi: Suor Emma, la preside e perfino Kitty è a conoscenza del nostro segreto, ma vivo ancora con la costante paura di essere scoperta 

Da chi poi ? 

Quasi tutti lo sanno ma non riesco a levarmi questa terribile sensazione da dosso, mi sento come se fossi braccata e tutti seguissero le mie mosse attendendo solo il momento adatto per attaccarmi 

Odio questo posto ed odio la gente che mi circonda 

Potrei provare a scappare da qui ma non ho nessun altro luogo dove andare e soprattutto non riuscirei mai a stare senza Brittany 

Cammino a passo svelto e prendo a calci sassi e rami per sfogare la rabbia 

Le mie gambe si muovono da sole e non ci vuole molto prima che arrivi nell'unico luogo in cui mi senta più o meno al sicuro 

Faccio per avvicinarmi all'albero di fronte a me ma la vista di Puck mi spaventa così tanto che a primo impatto sono tentanta ad andarmene via, ma stranamente non lo faccio; mi fermo e lo guardo intento a raccogliere le vari bottiglie e cartacce sparse per terra mentre canticchia fra se e se qualche strano motivetto; non so perché ma questa cosa mi tranquillizza almeno in parte

D'un tratto mi ricordo che Puck è il mio migliore amico e che non dovrei avere paura di lui ne tantomeno dovrei scappare via  

Sospiro e cerco di calmarmi mentre mi avvicino  

Ho detto a Quinn che volevo stare per conto mio ma pensandoci bene non ne sono più così sicura perché stando da sola i problemi si fanno più grandi e spaventosi

"non ti facevo così ambientalista Puckerman" dico fermando a pochi metri da lui 

Lui sobbalza leggermente e si gira di scatto portandosi una mano sul petto

"mi hai fatto prendere un colpo !" dice cercando di regolare il suo battito cardiaco "non puoi sbucare così all'improvviso" mi rimprovera mentre si alza in piedi con in mano due bottiglie vuote di alcolici 

"scusa" rispondo senza sentirmi veramente in colpa e mettendomi seduta sotto l'ombra del grande albero per ripararmi dal sole 

Per un momento spero che Puck smetta di gironzolare li intorno per raccogliere i rifiuti che abbiamo lasciato la notte scorsa e si sieda vicino a me, ma non lo fa; cammina avanti ed indietro senza degnarmi di uno sguardo continuando a canticchiare la canzone di prima 

Rammento che Puck era con noi quando ho detto a Rachel che Quinn prova qualcosa per lei e so che con molta probabilità è ancora arrabbiato con me per quello che ho fatto

Da una parte posso capirlo, Quinn è sua amica ed anche io reagirei così se qualcuno provasse a farle del male, ma la mia irritazione nei suoi confronti non può fare a meno di cresce ad ogni nota che esce dalla sua bocca 

Se vuole comportarsi come un bambino faccia pure, a me non importa niente 

"perché invece di startene li non mi dai una mano ?" mi chiede avvicinandosi per mettere le bottiglie che ha raccolto dentro una busta appoggiata all'albero 

"su quel ramo è appesa una cravatta" dico indicando l'oggetto con un dito 

Puck guarda prima me poi l'albero poco distante 

"ecco dove era finita !" esclama tutto contento cercando di recuperare la cravatta 

"probabilmente l'hai lanciata li mentre stavi combattendo contro l'albero, magari prima che ti ci schiantassi addosso..."

"mhh sì...è molto probabile..." risponde come se fosse una cosa normalissima 

Un piccolo sorriso mi si dipinge sul viso al ricordo di quello che ha fatto Puck la sera scorsa 

Non con poche difficoltà riesce a recuperare il suo indumento e se la lega disordinatamente al collo prima di guardarmi; i nostri occhi si incrociano e lui finalmente decide di lasciare da parte il suo orgoglio e i nostri disguidi per darmi attenzione 

Con passo tranquillo si avvicina e si mette seduto al mio fianco mentre io mi domando se sia riuscito a leggere nel mio sguardo che avevo bisogno di lui  

Vorrei mantenere la mia maschera da stronza e fare finta di non essermi accorta del suo gesto ma non ho più la forza per fingere 

"come mai sei qui ?" mi chiede e tutta la freddezza che c'era fra di noi qualche secondo prima svanisce  

"volevo stare un po' da sola" dico alzando le spalle 

"allora vuoi che me ne vada ?" mi chiede comprensivo 

"no" 

Non aggiunge nulla e si limita a starmi accanto per qualche minuto mentre io cerco di trattenere le lacrime; ogni tanto mi passo il dorso della mano sugli occhi, ma lui fa finta di niente e per questo lo ringrazi

È sempre stato discreto su questo tipo di cose, di solito Puck è il primo a fare casino e non da mai retta a nessuno ma riesce a capire quando una persona ha bisogno di tranquillità e quando accade si fa da parte facendo comunque sentire il suo sostegno  

È protettivo, soprattutto nei confronti miei e di Quinn, ed un ottimo amico per questo so che non mi avrebbe mai lasciato da sola con i miei problemi neanche se glielo avessi ordinato 

Infondo sono contenta di averlo accanto a me in questo momento 

"Quinn questa mattina mi ha scritto che Rachel è cotta di lei a puntino quindi...insomma...pensandoci bene quello che hai fatto ieri notte non è stato poi così grave, anche se devo ammettere che io ce l'ho ancora un po' con te" dice come se questo potesse consolarmi 

Magari parlare di loro due mi aiuterà a dimenticare le parole di Kitty 

"sì lo so, io e Quinn ci siamo chiarite poco fa..." borbotto omettendo volontariamente la parte in cui sono quasi scoppiata in lacrime per i sensi di colpa 

Certo che poteva anche essere più clemente e risparmiarmi quella sofferenza 

"quindi adesso loro due stanno insieme ?" 

"no..." rispondo "Quinn ha detto che devono prima conoscersi meglio"  

Puck sospira e appoggia le spalle contro il tronco "se si piacciono a vicenda sicuramente si metteranno insieme" afferma come se fosse una cosa normalissima "possiamo dire che il nostro piano ‘due dita’ è stato completato con successo !" dice ridendo ed io mi aggiungo a lui anche se vorrei rispondergli che non è così semplice; magari Quinn non ha problemi con la sua sessualità ma Rachel ? 

È pronta ad avere una relazione con una ragazza ? 

Magari lei ancora non ha accettato il fatto di essere gay e forse ci troviamo nella stessa barca 

Non è sicuro neanche che Rachel sia gay, magari è bisex o confusa oppure ha solo una forte attrazione per Quinn

"ed io che speravo in una tua dichiarazione" dice con tono rassegnato interrompendo i miei pensieri

"cosa ?" 

"speravo che da un momento all'altro tu ti dichiarassi a Quinn giurandole eterno amore !" 

Mi ci vuole qualche attimo prima che le sue parole passino dalle mie orecchie al cervello e quando finalmente realizzo ciò che ha rimango esterrefatta 

Io e Quinn come coppia ? 

Puck deve avere subito qualche trauma cranico perché una cosa del genere è assurda 

"spero tu stia scherzando" dico pregando che mi stia solo prendendo in giro 

Lui ride divertito mentre io non posso fare a meno che guardarlo sconcertata 

"no, non sto scherzando" afferma con ancora un sorriso da ebete in faccia "mi sarebbe piaciuto se tu e lei vi foste messe insieme...e poi Quinn mi ha detto che molto tempo fa aveva una cotta per te" 

"è ovvio che aveva una cotta per me, sono bellissima" affermo rassegnandomi al fatto che per Quinn sia normale raccontare a Puck ogni tappa del suo viaggio verso la scoperta della sua sessualità 

"sarebbe stato eccitantissimo se voi due vi foste messe insieme..." dice con fare da maniaco 

"se fossimo state insieme non avremmo mai fatto niente in tua presenza" mormoro con assoluta certezza iniziando a sentirmi leggermente a disagio 

Puck in risposta fa una risata spavalda 

"in ogni caso penso che per Quinn stare qui sia come stare in paradiso"

"in che senso ?" 

"nel senso che è circondata da bellissime ragazze 24 ore su 24 senza avere nessun maschio a farle concorrenza; prendi Rachel per esempio" continua voltandosi verso di me "ha 17 anni e per tutto il periodo scolastico è costretta a vivere lontano da qualsiasi ragazzo e può interagire con noi solo durante i ritiri spirituali o qualche altra occasione speciale" 

"non capisco dove vuoi arrivare..." dico aspettando che Puck elabori un'altra delle sue stupide teorie 

"è ovvio che abbia gli ormoni in subbuglio e, visto che non può avere rapporti con un ragazzo, alla fine su butterà su Quinn per necessità !"

Se devo essere sincera sono ancora parecchio confusa dal discorso del mio amico e lui deve averlo intuito perché sospira e alza gli occhi al cielo 

"dai San, non ci vuole un genio per capire che le ragazze da voi sono talmente frustate sessualmente che alla fine diventano lesbiche per disperazione" 

"Puck..." dico passandomi un mano sul volto cercando di rimanere calma "ma che cazzo stai dicendo ?"

"guarda che è vero ! Passa che Quinn è gay da prima che entrasse in questa scuola ma Rachel ? Non hai mostrato atteggiamenti ambigui e adesso che una bella biondina le da un po' di attenzioni si scopre improvvisamente lesbica ?" mi domanda incredulo "non voglio giudicare nessuno, dico solo che ad un certo punto non potrete più controllare i vostri istinti e darete il via libere a orge lesbiche ! La stessa cosa vale per i maschi nel mio dormitorio purtroppo...anni ed anni senza vedere un buco e così alla prima fessura ci si buttano subito, solo che per voi ragazze è più facile perché siete solite abbracciarvi e sbaciucchiarvi al contrario di noi maschi" 

Non appena Puck finisce di espormi la sua concezione su come faccia una ragazza a diventare gay non posso fare a meno che sentirmi offesa e ferita nell'orgoglio 

Secondo lui tutte le ragazze della scuola diventano lesbiche perché non posso avere accanto a loro un uomo ? 

Quello che io e Brittany proviamo l'un l'altra deriva solo dalla mancanza di un ragazzo nella nostra vita ? 

Puck non capisce proprio niente 

C'è differenza fra l'essere eccitati e sfogare i propri istinti sul primo essere umano di passaggio e scoprirsi gay 

Rachel non è interessata a Quinn perché non ha nessun ragazzo che le gira attorno, Brittany non sta con me perché la scuola vieta di avere interazioni con i maschi 

Lei mi ama e me lo dice in ogni momento: me lo dice quando rimane tutta la notte al mio fianco aspettando che mi passi la sbornia, me lo dice dopo aver fatto l'amore, me lo dice quando mi stringe timidamente la mano per i corridoi o quando prende un vassoio anche per me perché sa che a pranzo arrivo sempre tardi e aspetta che io mi sieda accanto a lei prima di iniziare a mangiare

Mi dice che mi ama quando mi guarda negli occhi e sorride oppure quando mi sussurra all'orecchio che andrà tutto bene finché saremo insieme

Me lo dice in ogni suo piccolo gesto, da quando mi rimbocca le coperte la notte perché durante il sonno non riesco a stare ferma a quando mi pettina i capelli una volta uscita dalla doccia

Brittany mi ama da quando ha messo in discussione la propria sessualità per me fino a disubbidire alle regole della sua stessa religione nel momento in cui ha deciso che la persona con cui voleva perdere la verginità ero io 

Io amo Brittany più di quanto credevo fosse possibile e lei ama me indipendentemente dal fatto che è costretta a vivere lontano dai ragazzi 

"quello che dici sono un mucchio di stupidaggini" affermo portandomi le ginocchia al petto e appoggiando il mento su di esse 

"vuoi dirmi che nel tuo dormitorio nessuna ragazza ci ha provato con un'altra perché si sente sessualmente frustata ?" 

"no !" rispondo di getto senza pensarci ma riflettendoci bene forse non è una cosa così improbabile "nel senso che...non lo so ma di sicuro non per tutte è così..." 

"non per tutte ma per la maggior parte; poi ovviamente c'è chi è gay indipendentemente da tutto" afferma come se la sua tesi fosse scientificamente provata "e poi come ho detto per i maschi è anche peggio ! Prendi un ragazzo di 17 o 18 anni e proibiscigli di avere qualunque rapporto con una ragazza; arriva ad un punto in cui si farebbe anche un palo al costo di svuotarsi"

"Dio Puck, sei disgustoso" dico affondando la testa fra le ginocchia cercando di scacciare via le sue parole dalla mia testa 

Forse Noah non ha tutti i torti, ma trovo comunque offensivo da parte sua sminuire così i rapporti che si posso instaurare fra di noi, soprattutto perché mi sento chiamata in causa 

Kurt e Blaine

Quinn e Rachel 

Io e Brittany 

Nessuno di noi usa l'altro come giocattolo sessuale e di certo per noi il sesso non è così fondamentale come lo è per Puck 

"se te lo stessi chiedendo non ho mai avuto nessun tipo di rapporto gay, sia ben chiaro" afferma come se volessi difendersi 

"hai appena detto che secondo te è normale"

"è normale per chi non ha altri sfoghi...non ti ho mai raccontato delle mie numerose avventure fra le mura del collegio femminile ? Ogni tanto vengo a farvi visita, ma non sapendo bene dove si trovino le vostre camere finisco sempre col perdermi ed imbucarmi nelle stanze delle altre studentesse..." 

"non voglio sapere quello che fai ! Spera solo di non entrare nella camera della Sylvester o saranno guai seri" affermo scuotendo vivamente la testa; parlare con Puck non fa per niente bene alla mia salute 

Lui sghignazza senza dare troppo peso al mio stato d'animo e mi porge una domanda che sapevo prima o poi sarebbe arrivata 

"e tu Sannie ?" mi chiede con tranquillità come se quello di cui stessimo parlando fosse del tutto normale 

A volte mi sembra di parlare con Quinn, per loro è così facile sostenere questo tipo di discorsi mentre io muoio ogni volta che qualcuno tira in ballo l'argomento 

"che cosa ?" gli domando facendo finta di non capire 

Magari se prendo un po' di tempo riesco a pensare ad una scusa credibile; magari riesco a sviare il discorso trovando un argomento più interessante

"sei mai stata con una donna ?"

"no" 

"davvero ? Neanche un bacio ?" mi domanda incredulo staccando la schiena dal tronco per mettersi seduto e guardarmi meglio 

"niente..." 

Alzo le spalle per coprirmi meglio il viso e volgo lo sguardo dall'altra parte; è così difficile mentire a Puck e mi sento davvero in colpa a farlo, lui è il mio migliore amico e dovrei fidarmi, ma davvero non ci riesco a dirgli la verità

Mi sento a disagio sotto il suo sguardo e vorrei solo scappare via di nuovo come ho fatto con Kitty 

Per quanto io tenti di evitarli i miei problemi mi seguono fino a diventare più grandi e complicati ed io non so veramente come risolverli; non sono sempre stata così codarda ma in questo periodo mi sembra tutto fin troppo confuso ed ho paura persino della mia ombra 

Un leggera brezza soffia e il rumore delle foglie che sbattono fra di loro sopra i rami mi sembra assordante 

"non ci credo !" afferma infine Puck distogliendo lo sguardo da me come se volesse lasciarmi del tempo per riflettere 

Io non ho il coraggio di risponde, semplicemente me ne sto zitta come per dirgli che la sua opinione non mi interessa quando invece è tutto il contrario 

Quello che pensa mi importa eccome e forse è per questo che non riesco a dirgli che sono lesbica perché ho paura che l'opinione che ha su di me cambi, che non mi accetti o che gli venga in mente di gridarlo a tutti anche se so bene che non lo farebbe mai  

Il suo rapporto con Quinn non è cambiato e lui continua a volerle bene come prima, ma io proprio non ci riesco 

Lui farfuglia qualcosa come per ribadire il fatto che non mi crede e questo mi irrita perché potrebbe almeno fare finta per accontentarmi  

"lo sai che puoi fidarti di me" dice facendo un mezzo sorriso "cosa mai potrò farti se mi dici la verità ?"

Il mio cuore batte a mille e stringo i denti per tenere a bada la tensione

"ti ho detto la verità..." ribadisco cercando di essere il più convincente possibile

Lui sospira e lascia cadere li il discorso; sa che sto mentendo ed io so che ha capito la verità 

Magari non è a conoscenza della mia relazione con Brittany ma ha capito chi sono veramente e questa cosa mi fa contorcere lo stomaco

"in ogni caso sappi che io ti voglio bene" 

Sento il suo sguardo bruciare sulla mia pelle e faccio un cenno di assenso con la testa

Forse avrei dovuto dirglielo ma ormai è troppo tardi, vorrei solo non aver mai iniziato questa conversazione con lui 

Dopo svariati minuti di silenzio Puck si alza da terra e riprende in mano la busta con la spazzatura 

"se fossi un ragazzo sarebbe tutto più facile" bisbiglio fra me e me incurante del fatto che lui mi abbia sentito 

Non so perché l'ho detto visto che con questa mia affermazione non ho fatto altro che alimentare i sospetti su di me, ma avevo bisogno di sfogarmi; probabilmente se ci fosse stata un'altra persona non mi sarei mai azzardata di dire una cosa del genere, ma ora come ora non ci faccio molto caso 

"non è vero" afferma sorridendo "per noi ragazzi le cose non sono così semplici come sembrano"

Si inginocchia davanti a me ed io faccio per allontanarmi perché non voglio che mi veda così debole e spaventata, ma lui rimane semplicemente li fermo a fissarmi con il suo solito sorriso addormentato prima di porgermi un fazzoletto 

Io lo prendo senza troppe cerimonie e mi asciugo le lacrime che non mi ero accorta di aver versato 

"per esempio i ragazzi non piangono, almeno non davanti ad altre persone" dice cercando di sdrammatizzare 

Tiro su con il naso incurante del fatto che Puck sia ancora di fronte a me e mi stia guardano; se prima aveva solo dei sospetti su di me adesso ne ha avuto la conferma 

Questo pensiero non fa altro che peggiorare il mio stato d'animo e farmi versare più lacrime anche se so che dovrei smettere visto che non ho fatto altro in questo ultimo periodo

Lui si alza e ricomincia a raccogliere le cartacce sparse in giro mentre io ripenso alle sue parole 

Dopo aver finito di ripulire mi lancia uno sguardo prima di incamminarsi verso il dormitorio maschile lasciandomi da sola 

L'erba attutisce i suoi passi ma riesco comunque a sentirli e mi assicuro che sia abbastanza lontano da me prima lasciarmi andare completamente; appoggio la testa contro il tronco dell'albero e mi impongo di fare dei grandi respiri per calmarmi 

Riesco a riprendere il controllo del mio corpo ma la mia mente viaggia per conto suo e continuo a pormi domande a cui non so rispondere 

Ho paura perché non so quello che può fare Kitty: può ricattarmi oppure dire tutto alle nostre compagne o magari nemmeno le importa niente di me e voleva solo un pretesto per attaccare briga

Non ho idea di come reagirà la Sylvester se venisse a sapere che ieri notte io e Brittany abbiamo dormito insieme 

E se lo scoprissero i suoi genitori ? Se lo scoprissero i miei ?

Per di più tra poco ci saranno gli esami di fine anno ed io non sono pronta per affrontarli 

Potrei chiedere una mano a Tina o a Mercedes visto che sono le più brave fra di noi, ma non sono nelle condizione più adatte per prestare attenzione alle loro spiegazioni; la mia testa sta da tutt'altra parte e sono troppo agitata e nervosa per concentrarmi sulla scuola 

Odio vivere nella costante paura di venire scoperta ma ancora di più mi preoccupa il fatto di non avere idea di cosa farò una volta che io e Brittany finiremo la scuola  

Sbuffo e appoggio una mano sulla mia guancia per cercare di raffreddarmi il viso visto che sta andando a fuoco 

Chiudo gli occhi e decido di riposarmi un po' qui da sola per poi tornare in dormitorio 

Prima di addormentarmi però altre domande affollano la mia mente 

Ho accetto la mia omosessualità ?

No

La accetterò mai ?

Non lo so 


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N.d.a. Ciao a tutti ! Chiedo scusa per l'immenso ritardo ma non scherzo quando dico che scrivere questo capitolo è stato come un parto trigemellare ! Insomma dopo tutti questi mesi sono riuscita a finirlo e spero che vi piaccia, lo so che molte cose sono rimaste in sospeso e che Brittany appare in un capitolo si e in 100 no ma, per chi ancora non se ne fosse accorto, in questa storia la protagonista è Santana e non la Brittana quindi cerco di concentrarmi di più su ciò che prova e su come reagisce alle varie avversità
Detto questo, scusatemi per eventuali errori e spero di riuscire ad aggiornare al più presto; un grazie infinito a tutti coloro che leggono\ recensiscono\ mettono la storia fra le seguite o preferite =)

P.S. il titolo del capitolo è tratto dal film ‘Boys don't cry’ che a mio parere è un film bellissimo e molto forte che vi consiglio di vedere anche se questo potrebbe causarvi attacchi di panico o pianti isterici !

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Capitolo 13
*** La scelta migliore ***


N.d.a. Ciao a tutti!!!! Mi scuso immensamente per il ritardo colossale con cui sto aggiornando, ma alla fine ce l'ho fatta (meglio tardi che mai no?). In ogni caso volevo solo informarvi che, per quanto potranno essere lunghi i tempi di aggiornamento, la storia avrà un finale e non rimarrà incompleta...ringrazio tutti quelli che continuano e continueranno a leggere e spero che nonostante la lunga attesa il capitolo vi piaccia e scusatemi per gli eventuali errori =)  


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  miei non sono sogni, ma incubi ed al contrario di quanto pensassi il sonno non ha avuto nessun effetto benefico su di me: continuo a vedere il volto dei miei genitori contratto in una smorfia di disgusto e dalle loro bocche escono solo urla e frasi che un padre o una madre non dovrebbero mai dire ai propri figli   

A fatica riesco a svegliarmi e a riprendere il controllo del mio corpo che è ancora rigido ed intorpidito; mi rendo conto che è stato tutto frutto della mia immaginazione e quel senso di angoscia e paura che mi attanaglia il cuore allenta un po' la presa  

Sento qualcosa che si muove fra i capelli e un odore intenso e particolare mi invade le narici; non mi ci vuole molto prima di capire che il profumo che sento è quello dello shampoo che usa sempre Brittany  

Apro leggermente gli occhi e mi accorgo di avere la testa appoggiata sopra le sue gambe rivolta verso il cielo; lei mi guarda e sorride, ma io richiudo subito le palpebre perché la luce del sole è così forte che quasi mi acceca   

Dovrei essere sorpresa o confusa per la sua presenza, ma dentro provo solo felicità e gioia nel sapere che lei è qui con me   

Sento che la sua mano continua ad accarezzarmi nel modo dolce e delicato di sempre e per un attimo mi sembra di essere tornata ai primi tempi della nostra relazione: quando anche il semplice sfiorarci ci sembrava così intenso e mettevamo tutto l'amore possibile nei più piccoli e semplici gesti; quando ancora nessuno sapeva di noi ed insieme vivevamo come in una favola  

"ti sei svegliata finalmente" mi dice facendomi una leggera carezza sul volto  

Io annuisco leggermente, ancora un po' confusa, e lei mi lascia qualche minuto di tranquillità per riprendermi mentre continua a giocare con i miei capelli   

Dopo diverso tempo che rimaniamo in silenzio la sento sospirare pesantemente e dalle sue labbra escono quelle parole di cui tanto avevo paura   

"dobbiamo parlare" mi dice con tono serio, ma pur sempre gentile     

L'incantesimo che c'era fra di noi svanisce all'istante ed io mi ritrovo a dovermi confrontare con Brittany che era la cosa di cui avevo più paura; finché non ne parlo i problemi sembrano non esistere ed io voglio continuare con questa farsa perché sono incapace di sopportare la realtà e fingere mi riesce meglio che affrontare la verità  

Faccio per alzarmi e mettermi seduta, ma lei mi blocca dicendo che se voglio posso rimanere sdraiata sulle sue gambe ed io ovviamente preferisco rimanere così invece di trovarmi faccia a faccia con lei  

Non idea di che cosa voglia parlare Brittany perché ci sarebbero tante di quelle cose da chiarire che non basterebbe un giorno intero per farlo  

"come sei arrivata fin qui ?" è la prima cosa che mi freme sapere; Brittany non era mai venuta in questo posto prima d'ora, ma dubito fortemente che qualcuno l'abbia accompagnata   

"Quinn...mi ha raccontato quello che è successo con Kitty e poi ha detto che sicuramente ti avrei trovata qui visto che è l'unico posto in tutta la scuola in cui ti piace stare" mi stringe di più a se come se volesse proteggermi ed io sorrido impercettibilmente al suo gesto "le ho chiesto la strada e lei mi ha risposto che dovevo andare sempre dritto e che, se davvero eri nel bosco, prima o poi ti avrei incontrato; così mi sono incamminata e ti ho trovato mentre dormivi rannicchiata sull'erba"  

Mi chiedo se si sia accorta che abbia pianto prima di addormentarmi, ma so che la risposta è parecchio scontata   

"sai che stare nel bosco è contro le regole, vero ?" le chiedo con un mezzo sorriso contenta che abbia fatto tutto questo solo per me   

"lo so, ma se devo essere sincera non mi importa"   

"ti sto portando sulla cattiva strada"  

Mi passa una mano sul viso mentre si lascia scappare una flebile risata   

Brittany non aggiunge altro e rimaniamo in silenzio per qualche minuto, sarebbe bello restare così per il resto del pomeriggio: con lei che mi dedica tutte le attenzioni possibili ed io che faccio finta che nella mia vita vada tutto bene, ma è da quando l'hanno trasferita nella camera di Sugar che non riusciamo a trovare un po' di tempo per parlare seriamente e troppe cose sono rimaste in sospeso fra di noi   

"Britt, di cosa vuoi parlare ?" le domando un po' titubante lasciandole la libertà di iniziare da qualunque argomento lei voglia   

La sento irrigidirsi sotto di me e sospira quasi rassegnata; probabilmente anche lei avrebbe preferito evitare questa conversazione   

"volevo parlarti di ieri notte e-"  

"non ricordo molto di quello che è successo ieri" affermo un po' imbarazzata "mi sono risvegliata nel tuo letto e a quanto pare... abbiamo fatto un po' di rumore" dico mentre le parole di Kitty mi frullano nella testa  

Brittany sospira di nuovo e sembra che questa conversazione per lei sia molto più difficile che per me   

"in realtà questa è un'altra cosa di dobbiamo discutere...diciamo sempre che dobbiamo fare attenzione quando stiamo insieme, ma forse fare attenzione non basta più...forse dovremmo evitare di rimanere troppo tempo da sole" afferma con tono dispiaciuto ed io subito capisco quello che sta cercando di dirmi, ma lei mi blocca all'istante "prima però dobbiamo parlare di Sam"  

Sam ?   

Ripeto quel nome nella mia mente ed ogni volta è come se mi venisse data una martellata in testa; mi sento confusa e disorientata perché nel mio cervello c'è solo un ammasso caotico di immagini e parole che non riesco a collegare   

"te l'ho già detto ieri notte, ma volevo ribadire il concetto: io non provo assolutamente nulla per Sam, per me non è e non sarà mai qualcosa di più di un amico; quello che è successo con lui è stata un'idea di mia zia ed io non ho potuto fare altro che ubbidire per il bene di entrambe"   

Spalancò gli occhi ed una cascata di ricordi mi inonda fino a soffocarmi; mi tiro su a sedere, incurante delle carezze di Brittany, perché mi manca l'aria ed ho bisogno di allontanarmi da lei  

Mi poggia una mano sulla schiena per assicurarsi che io stia bene ma il suo tocco mi da improvvisamente ai nervi; mi ricordo la conversazione avuta con Sam la notte precedente e mi ricordo quella avuta con Brittany qualche ora dopo  

Non posso credere che lei abbia davvero fatto una cosa del genere a mia insaputa; mi sento tradita ed umiliata e proprio perché è stata la persona a cui tengo di più su questa terra a farmi sentire così provo ancora più dolore 

In quest'ultimo periodo ho passato davvero dei momenti orribili: da quando la Sylvester ci ha divise a quando ho sentito uno dei miei migliori amici dire, senza troppi giri di parole, che le persone come me sono dei mostri; ma questa davvero le batte tutte   

"ti giuro che volevo dirtelo prima, ma sapevo che non avresti mai acconsentito ed io avevo davvero bisogno di Sam per sviare i sospetti su di noi" mi dice come se questa sua spiegazione fosse sufficiente   

"e non avrei avuto ragione ad impedirti di fare una cosa tanto stupida ?" le domando, ma lei non risponde; sospira e si scosta da me appoggiando la schiena contro il tronco dell'albero mentre io continuo a darle le spalle; non riuscirei a guardarla in questo momento ed è meglio per entrambe prendere un po' le distanze   

"di tutte le cose brutte che mi sono capitate nella vita questa è la peggiore" dico con voce rotta rendendola partecipe dei miei pensieri "e ciò che mi da più fastidio è che sei stata proprio tu a farlo..."   

"non avevo molta scelta San..."   

Io digrigno i denti incapace di sopportare le sue parole "e mi fa incazzare che tu sia ancora convinta di aver fatto la cosa giusta ! Sei la mia ragazza, Brittany, indipendentemente da quello che dice la gente e...Dio...mi ha tradito facendo la civetta con Sam alle mie spalle ! Se non l'avessi scoperto che cosa avresti fatto con lui, eh ?" le chiedo mentre la vista comincia ad appannarsi per via delle lacrime   

So che Brittany si sente offesa dalle mie parole, ma questo è quello che penso   

"che significa 'cosa avresti fatto con lui' ? Credi davvero che ti avrei tradita in quel senso ?"  

Io mi giro di scatto verso di lei fulminandola con lo sguardo   

"mi stavi già tradendo !" le urlo perdendo definitivamente la pazienza "stavi flirtando con lui tramite messaggi e questo io lo considero tradire"   

"non sono una puttana come pensi tu" dice ferita e arrabbiata allo stesso tempo abbassando lo sguardo "credimi quando ti dico che con Sam non avrei mai fatto niente...volevo solo poter dire che mi stavo sentendo con un ragazzo e speravo che lui facesse lo stesso con i suoi amici, ma non pensavo che l'avrebbe raccontato proprio a te"   

Io scuoto la testa e mi volto di nuovo ignorando le sue parole; il magnifico rapporto che si era creato fra me e Brittany si sta lentamente sgretolando e questa cosa mi sta distruggendo perché non sono in grado di impedirlo  

"tu saresti stata la prima persona a saperlo comunque; non sarei mai andata in giro per la scuola a parlare di noi senza prima mettertene al corrente"  

"e pensi che questo avrebbe cambiato qualcosa ?"  

"se lo avessi saputo da me sarebbe stato diverso..."  

"no Britt, sarebbe stato uguale perché me lo avresti detto solo dopo esserti messa con lui !" sospiro e mi passo una mano nei capelli cercando di mantenere il più possibile la calma "avresti dovuto parlarmene subito..."  

"se te lo avessi detto subito avresti dato di matto come adesso e mandato tutto all'aria ! E poi non pensi a me ? È stata mia zia ad ordinarmi di trovare una copertura per far si che nessuno si lamentasse di noi, perché indovina un po', Santana ?" domanda retoricamente "alcune suore si sono lamentate di noi perché sanno che siamo lesbiche e a quanto pare qualche studentessa se ne è uscita con questa storia con i suoi genitori !" dice spiazzandomi completamente  

Io rimango a bocca aperta perché, anche se infondo me lo aspettavo, non sapevo nulla di tutto ciò  

Tipico no ?   

Suor Emma ha raccontato di me e Brittany alle altre suore e la voce si è sparsa anche fra gli studenti: era esattamente quello che non volevo sapere; avrei preferito crogiolarmi nell'ignoranza cercando di lasciare intatta quella poca sanità mentale che mi era rimasta   

"mi ha detto che l'unico modo per mettere a tacere ogni pettegolezzo era che io e te non ci facessimo più vedere insieme e che una di noi si trovasse un ragazzo come copertura...io ho solo cercato di fare ciò che mi ha detto per il bene di entrambe"   

"Dio..." sussurro fra me e me realizzando quello che mi sta accadendo in torno   

Infondo lo sapevo: nel mio subconscio l'ho sempre saputo anche se all'inizio avevo sperato che il trasloco di Brittany in un'altra stanza fosse l'unica ripercussione; era ovvio che la Sylvester non ci avrebbe mai cacciato dalla scuola, ma sono stata una stupida a pensare che le conseguenze si limitassero a questo o che in qualche modo la preside potesse stare dalla nostra parte    

Mi chiedo solo se sua zia non abbia fatto bene a ordinarle di trovarsi un ragazzo; forse è davvero l'unica soluzione per placare in parte le dicerie sul nostro conto o probabilmente pensava che allontanandoci l'una dall'altra ci avrebbe fatto ritornare normali   

"magari ho sbagliato a non dirtelo subito, ma stavo solo cercando di proteggerti perché ci erano già successe troppe cose e avevo paura che saresti crollata..."   

Io non rispondo e mi limito a guardare per terra visto che non so davvero cosa dire; non so come mi sento perché tutte le forti emozioni che provo sembrano annullarsi a vicenda e mi limito a rimanere seduta come un automa incapace perfino di creare un pensiero coerente e solido  

Brittany poggia una mano sulla mia spalla e mi tira indietro divaricando le gambe; io mi sposto e mi appoggio a lei lasciando che posi il mento sulla mia spalla e che le sue braccia cingano la mia vita   

La sua pelle è calda e il suo respiro mi solletica il collo tanto da regalarmi un breve attimo di piacere  

"Britt, io non so proprio cosa fare" ammetto sconfitta capendo che non serve a nulla continuare a litigare nonostante io mi senta ancora ferita ed arrabbiata   

Credevo di poter risolvere la situazione, ma come posso riuscirci se non ho più nessun punto fermo da seguire ed elaboro solo ipotesi o supposizioni su quello che potrebbe o meno succedere ?  

"dobbiamo solo aspettare che questo anno finisca" mi dice alzando le spalle "lasceremo che l'estate porti via tutti i problemi e i guai che ci sono successi durante queste ultime settimane ed il prossimo anno saremo di nuovo qui, insieme"   

"e dopo ? Che cosa faremo il prossimo anno o una volta uscite da qui ? Io non so se avrò mai il coraggio di dirlo ai miei genitori o di vivere tutto questo allo scoperto..." ammetto quasi vergognandomi di me stessa e del mio comportamento così egoista e codardo   

Per quanto il mio amore per Brittany possa essere grande e forte non sono sicura che basti per darmi il coraggio necessario a dichiararmi apertamente  

"non lo so..." dice senza troppi giri di parole "vorrei poterti dire di non pensarci o preoccuparti, ma so quanto sarebbe stupida questa risposta e di sicuro non tranquillizzerebbe né me né te"  

Il fatto che neanche Brittany abbia un piano per il futuro mi scoraggia; se fossimo una coppia normale potremmo tranquillamente vivere giorno per giorno senza avere tutta questa ansia per il domani, ma la domanda che ci poniamo entrambe è se ne vale veramente la pena continuare a sopportare tutto questo   

Oramai l'anno scolastico è giunto al termine, ma l'estate non porterà nulla di buono perché a tenerci sott'occhio ci saranno i nostri genitori e dovremo continuare a fingere con amici e parenti; la situazione non cambierà molto anzi, sarà addirittura peggio visto che non avremo una stanza nostra e non potremo vederci tutti i giorni come qui  

Questo posto, per quanto possa odiarlo, è l'unica cosa che ci accomuna; è come trovarsi all'inferno, ma con l'anima gemella al proprio fianco  

"vivere un altro anno in questo modo, senza avere la certezza che un giorno potremo tenerci la mano e baciarci davanti a tutti...secondo te ce la facciamo ?" sussurro a bassa voce quasi non volessi farmi sentire da lei per paura di una sua risposta negativa  

"tu che cosa vorresti fare ?" mi domanda lasciandomi completa libertà di scelta; non mi sta biasimando per la mia vigliaccheria perché sa quanto è difficile per me sia affrontare questo argomento sia mostrare così apertamente le mie paure ed incertezze  

"so che è ipocrita dirlo ma...forse per adesso dovresti continuare quella cosa con Sam..." dico stringendo i pugni e cercando di reprimere un sentimento di disgusto e rabbia nei confronti di entrambi "ma voglio leggere ogni singolo messaggio che vi mandate e voglio essere presente ogni volta che gli scrivi o ci parli al telefono...e non voglio che tu vada in giro a raccontarlo a tutta la scuola !"   

"San, è proprio questo lo scopo...che tutta la scuola sappia di noi" mi dice con tono mortificato, ma anche un po' divertito per la mia ingenuità   

Ci penso un po' su prima di annuire leggermente ancora più incazzata; per quanto io sia contraria è davvero l'unica cosa che possiamo fare ed io non devo interferire per il bene di entrambe  

"va bene, dirlo a chi vuoi ma sempre con discrezione: niente voce smielata o occhi a cuoricini, non raccontare nulla di quello che vi scrivete e se qualcuno te lo chiede cerca di essere sintetica...e mettici il meno entusiasmo possibile quando ne parli !Brittany dietro di me rimane in silenzio ed ascolta tutte le mie richieste senza controbattere, mi accarezza i capelli con una mano mentre l'altra la tiene posata sul mio fianco ed ogni tanto mormora un "ok" per farmi capire che sta ascoltando attentamente le mie parole   

"e non usare più la parola noi quando parli di lui..." Brittany smette improvvisamente di lisciarmi i capelli "non è giusto che tu possa usarla tranquillamente con Sam e con me, che sono la tua vera fidanzata, no"   

"scusami, n-non volevo" afferma pentita capendo quanto questo mi stia facendo male "comunque non lo avrei mai usata in quel senso...con nessun altro riuscirei a condividere quello che ho con te"   

Annuisco leggermente senza dare troppo peso alle sue parole; vorrei prendere a pugni qualcuno o rompere qualcosa che non siano dei semplici e deboli fili d'erba anche se alla fine questo mi darebbe solo uno sfogo momentaneo e non porterebbe a nulla  

"e un altra cosa..." continuo pensando che forse sto esagerando; neanche per Brittany è facile affrontare questa storia, nonostante non sia lei a sentirsi come il terzo incomodo, ed avere me vicinino che le elenco cosa può o non può fare deve essere stressante "preferirei non esserci quando parli di lui"  

"San..." sussurra con la voce spezzata sporgendosi verso di me per abbracciarmi, ma io mi allontano facendole capire che deve lasciarmi finire   

"non sopporterei mai di sentirti parlare di qualcun'altro; già è difficile tenere nascosto il nostro amore, ma osservarti mentre racconti alle altre che ti stai sentendo o che sei fidanzata con un altro...con un maschio...non posso reggerlo"  

Non voglio mostrarmi debole davanti a Brittany perché non voglio che si preoccupi anche di me; dovremmo farci forza a vicenda, ma io non so più dove mettere le mani e lei non riesce a sostenere tutto questo da sola    

Rimango girata di spalle per paura che se la guardassi negli occhi scoppierei a piangere e questo lo capisce perché, oltre a cercare la mia mano e a darle una leggera stretta, non fa nulla; glielo lascio fare capendo che per lei è importante sentirmi vicino ed avere un contatto fisico, ma non riesco a mostrarle più affetto di così  

Non ho mai messo in dubbio l'amore che ho per lei; perfino adesso il sentimento che provo, nonostante sia coperto da odio e tristezza, è sempre vivo e so che è davvero la mia anima gemella, ma le circostanze sono sfavorevoli ed i problemi sono troppo grandi per poter essere superati solo con il nostro amore   

Mi piacerebbe poterle dare quella sicurezza di cui ha tanto bisogno, ma non credo ci riuscirò mai  

"penso di poter essere in grado di gestire la cosa, almeno per quest'anno..." mi dice riacquistando un po' di forza e autorità nella voce "ed è vero che passeremo l'estate divise, ma questo non ci ha mai impedito di rimanere unite" 

"perché avevamo la certezza che il prossimo anno saremo state di nuovo insieme, senza nessuno a tenerci d'occhio e con il nostro segreto ancora intatto ! È da quella volta nel chiostro che non abbiamo più il rapporto di prima: è già un miracolo se riusciamo a vederci un giorno sì e l'altro no e quelle poche volte che succede difficilmente possiamo stare da sole...per di più quando riusiamo a trovare un momento di intimità lo passiamo con il terrore che qualcuno possa vederci o sentirci" le dico cercando di mantenere la calma e non farmi prendere dall'agitazione "il prossimo anno sarà di nuovo così, se non peggio, e questo farà male tanto a me quanto a te..."  

Brittany dietro di me sospira e mi lascia la mano, si appoggia al tronco dietro di lei e non capisco se ha intenzione di dire qualcosa o se aspetti che io arrivi al punto della situazione di cui abbiamo entrambe paura di discutere; capisco che non posso parlare di questo dandole le spalle e che devo essere sincera con lei mostrandole tutte le mie paure se voglio che il nostro rapporto mantenga quella purezza e semplicità che lo ha sempre contraddistinto  

Poggio i palmi delle mani a terra e, facendo attenzione a non sporcarmi troppo o urtare Brittany, mi giro completamente verso di lei guardandola per la prima volta negli occhi; lei ha le mani sul grembo e le ginocchia piegate leggermente divaricate mentre mi guarda in modo serio, ma con un sorriso un po' triste e stanco sul volto  

"forse dovremmo solo..." inizio prestando attenzione ad ogni suo singolo movimento cercando di comprendere i suoi pensieri "insomma...ti troveresti sicuramente meglio con Sam o con qualche altro ragazzo; non dovresti più soffrire così e magari riusciresti anche ad essere felice con lui"   

Non posso credere di averlo appena detto; sto praticamente spingendo Brittany fra le braccia di un altro nonostante poco prima abbia dato di matto per lo stesso motivo   

Dentro di me una vocina mi dice che devo essere completamente impazzita per comportarmi così  

Prendo un bel respiro e, visto che lei non accenna a muoversi o a rispondere, continuo "non è che io non ti ami più anzi, ti amo talmente tanto che vederti soffrire oppure essere continuamente spaventata e stressata solo perché sei fidanzata con me mi spezza il cuore; l'unico mio desiderio è quello di vederti serena e tranquilla e se per questo dovrò mettermi da parte e lasciarti stare allora sono disposta a farlo..."   

Brittany interrompe il mio discorso con una risata; scuote la testa mentre sorride e mi guarda come se fossi una bambina che ha appena detto la cosa più buffa ed ingenua di questo mondo "devi essere ancora ubriaca" mi dice "per uscirtene con una stupidaggine del genere !"  

Io rimango momentaneamente stordita dal suo comportamento, ma lei non mi da il tempo di farmi finire che subito prende la parola   

"Santana, vuoi lasciarmi ?" mi chiede con una tranquillità disarmante da lasciarmi a bocca aperta  

"certo che no, ma se questo potesse-"  

"cosa ? Rendermi felice ?" mi domanda con ancora quel sorriso dolce e divertito sulle labbra "non hai mai notato che io sono felice solo quando vedo che anche tu sei felice ? Non ho bisogno che ti sacrifichi per me e credo di essere abbastanza grande da affrontare i problemi senza che tu prenda queste decisioni estreme e drammatiche che non hanno assolutamente senso"   

Brittany si sporge improvvisamente verso di me e mi posa una mano sulla guancia avvicinando il suo viso al mio, io involontariamente abbasso lo sguardo per paura che veda i miei occhi luci e contornati di lacrime   

"guardami..." mi dice spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio ed io non posso fare a meno di obbedire "io voglio stare con te e con te solo; nessun'altro, maschio o femmina, potrà rendermi felice come lo fai tu...e so che tutta questa situazione è uno schifo tanto da chiederci continuamente se ne vale la pena, ma lasciarmi e farmi mettere con un ragazzo non aggiusterà nulla, ok ?" io annuisco leggermente, incantata dai suoi occhi così belli fissi nei miei "e sai perché non cambierebbe nulla ?" questa volta scuoto la testa in segno di negazione   

Lei ride ed una sorta di sorriso compare anche sul mio volto "perché non è quello che vogliamo" mi dice alzando le spalle "nessuna delle due vuole questo quindi quanto pensi potrebbe durare il tuo piano strampalato ? Non siamo capaci a stare lontano l'una dall'altra...magari fisicamente sì, ma emotivamente saremo sempre legate e prima o poi torneremo per forza insieme perché siamo destinate a questo"  

Con il pollice mi accarezza lo zigomo sinistro mentre continua a guardarmi in un modo che ormai ho imparato a conoscere   

"io non so se riusciremo a stare ancora insieme una volta fuori da questa scuola; ho paura esattamente come ce l'hai tu ed ho il terrore se penso a cosa potrebbe succedere se mai lo diremo ai nostri genitori o a come reagirà la gente vedendoci mano per mano...non voglio che le persone mi considerino un mostro e non so neanche se un gay dichiarato può entrare in chiesa o se ci sono dei buttafuori speciali per impedirgli di entrare, come se essere omosessuale fosse più importante di essere cristiano" mi dice ridendo consapevole dell'assurdità delle sue parole, ma anche dell'ignoranza della gente così grande da sembrare ridicola "l'unica cosa che so è che ti amo e di questo ne sono sicura; di questo non devi mai dubitarne, anche se improvvisamente da domani in poi non ci dovessimo più vedere e fossimo costrette a vivere a kilometri e kilometri di distanza senza avere nessun tipo di rapporto o contatto; perfino in quel caso non smetterò mai di amarti perché il mio cuore appartiene solo a te...pur se non saremo forti abbastanza da affrontare tutti i problemi non devi mai dubitare del sentimento che provo perché, se ho deciso di essere la tua ragazza e di darti tutta me stessa non l'ho fatto perché volevo sicurezza o protezione, semplicemente non potevo farne a meno"  

"Brittany..." prendo la sua mano che è ancora poggiata sulla mia guancia e la stringo fra le dita   

"e credimi quando ti dico che sarei disposta a fare coming out un milione di volte con un milione di persone diverse, compresi i nostri genitori e parenti, se solo ti avessi al mio fianco e avessi la consapevolezza che questo potesse bastare, ma sappiamo entrambe che non è così e che i nostri familiari ed il mondo in cui viviamo farebbero di tutto per separarci...per questo, anche se nessuna delle due avrà mai il coraggio di uscire allo scoperto e di accettare apertamente la propria omosessualità, voglio almeno provarci e passare più tempo possibile della mia vita insieme a te nonostante la maggior parte delle volte dovremo nasconderci e stare con la paura di essere viste"  

Brittany è sempre stata una persona sincera, almeno con me; è sempre stata lei quella intelligente e razionale in grado di trovare soluzioni concrete ai nostri problemi e con le sue parole non sta facendo altro che rafforzare l'ideale che ho di lei  

"è vero che siamo solo delle ragazzine di 17 anni e non abbiamo niente, né un lavoro né soldi e non sappiamo come sia la vita la fuori; oltretutto io non voglio perdere l'affetto e la stima dei miei genitori, ma non voglio neanche dover rinunciare a te..." poggia la fronte contro la mia facendo scontrare i nostri nasi e abbassa lo sguardo combattuta "però io voglio davvero provarci" mi dice infine in un sussurro   

"abbiamo entrambe una paura folle di non essere accettate e di ciò che potrà dire la gente alle nostre spalle" affermo riuscendo a riorganizzare i miei pensieri in maniera razionale "certo che abbiamo delle paure davvero stupide; è ridicolo che il nostro rapporto si basi su ciò che pensa la gente..." affermo non riuscendo a sopprimere una risata; è la prima volta che riesco a prendere con ironia l'intera faccenda e a scherzarsi su  

"siamo giovani" dice Brittany spostando la testa sulla mia spalla come se volesse essere confortata e abbracciandomi "tutti i giovani hanno paura di cose stupide; magari con il tempo la nostra paura passerà e potremo finalmente vivere tranquille"  

A quella frase entrambe scoppiamo a ridere perché sappiamo che, almeno per i prossimi anni, questo non succederà: onestamente non riesco proprio ad immaginarmi libera e spensierata; è come se l'ansia e l'angoscia mi si fossero cucite addosso ed ovunque vada sento costantemente questi sentimenti pesarmi sulla schiena   

"sarebbe bello però" sussurra con ancora un accenno di risata nella voce  

Sarebbe bello davvero penso mentre le stringo la mano e le accarezzo il dorso di essa con il pollice   

"è comunque una cosa troppo grande per noi da decidere adesso; per questo voglio aspettare  almeno l'anno prossimo, forse saremo più mature e capiremo meglio cosa fare" dice mettendo un punto invisibile alla questione "ricapitolando: dobbiamo solo aspettare e sperare"  

"sperare cosa?"  

"che per noi ci sia un futuro" dice cercando di rendere la cosa il meno tragica possibile "comunque capirei se tu non volessi farlo; non posso chiederti di passare una vita ad aspettare che le cose vadano per il verso giusto senza poterti dare nessuna certezza, ma se vuoi lasciarmi almeno non farlo per proteggermi o sperando che io trovi qualcun'altro"  

Io annuisco "non ti avrei mai lasciata comunque..." le confido come se quello fosse un peccato; non avrei mai avuto la forza di farlo davvero e non so se questo sia un bene o un male, decido in ogni caso di non pensarci e di lasciarmi convincere dalle sue parole; possiamo davvero solo aspettare e pregare affinché il nostro amore non venga schiacciato da forze più grandi di noi   

Il silenzio ci avvolge e anche se non abbiamo un vero e proprio piano per il futuro, a parte quello tenere la nostra relazione il più a lungo possibile nascosta, almeno vediamo più chiara la situazione; non so quanto dureremo io e Brittany e forse alla fine del prossimo anno ci saremo già lasciate, ma anche io voglio stare il più tempo possibile insieme a lei e continuare a creare questi momenti magici e speciali così da poterli portare sempre nel cuore   

Rimaniamo abbracciate senza dire nulla; continuo a stringerle la mano che tiene poggiata sulla mia guancia mentre lei mi accarezza pigramente i capelli e strofina il suo naso e le sue labbra contro il mio collo; il sole non smette di brillare sopra di noi e riscalda i nostri corpi, penso che potrei riaddormentarmi di nuovo anche se sono seduta, ma Brittany ricomincia a parlare con voce roca e leggermente assonata ed io non posso fare a meno che prestarle la mia più completa attenzione come se tutto ciò che la riguarda percorresse una specie di via preferenziale che arriva dritta dritta al mio cervello avendo la priorità su tutto il resto  

"ti ricordi quando abbiamo fatto coming out con Rachel?" mi chiede tirando fuori dal nulla quell'argomento bizzarro   

"abbiamo ?" le domando in maniera retorica "hai fatto praticamente tutto tu"   

Lei ride e continua "l'ho fatto principalmente per tesapevo che non saresti stata in grado di prendere l'iniziativa così mi sono fatto coraggio e ho detto a Rachel di noi mentre tu eri seduta accanto a me con la testa china che mi tenevi timidamente la mano, ma neanche sai quanta forza mi hai dato stando semplicemente al mio fianco" dice alzando la testa per guardarmi "saresti potuta andartene e lasciarmi sbrigare tutto da sola oppure convincermi ad inventare una balla più o meno credibile con Rachel, ma non hai fatto niente di tutto questo e non puoi immaginare quanto io sia stata fiera di te per quel piccolo gesto"   

"eri fiera perché non sono scappata via come codarda ?" chiedo ricordando quanto quell'ipotesi mi abbia allettato  

"anche, ma principalmente per il fatto che tu abbia deciso di dirglielo e non di continuare a nasconderci di tua spontanea volon senza lasciarti influenzare da me; anche io ero tentata di fare finta di nulla, ma sapevo anche quanto fosse importante per noi avere un posto in cui non avere paura di essere noi stesse; almeno in camera nostra potevamo stare insieme e guardarci nel modo in cui si guardano le persone innamorate senza preoccuparci di occhi indiscreti...a parte quelli di Rachel, ma ogni volta che ci baciamo lei aveva la decenza di girarsi dall'altra parte per lasciarci la privacy di cui tanto avevamo bisogno"  

"non che potessi fare altrimenti; ti ricordo che eravamo nude...sarebbe stato davvero difficile inventare una scusa" dico sorridendo imbarazzata perché dentro di me sento di non meritarmi la sua ammirazione; è vero che Brittany non mi ha costretto a fare nulla, ma come avrei potuto lasciarla da sola a parlare con Rachel, o peggio, convincerla a mentire ad una delle nostre più care amiche ?  

Sarebbe stato egoista da parte mia e, anche se in quel momento sembrava più facile continuare a fingere, sapevamo quanto in futuro avremmo sofferto per la nostra eventuale codardia   

Lei sorride nel suo modo divertito e spensierato "me lo ricordo bene, ma non era questo il punto; volevo solo farti notare che, se mai avremo il coraggio necessario per uscire allo scoperto, anche quando non frequenteremo più questa scuola, ci sarà sicuramente una Rachel Barry pronta a sostenerci"   

"avevo stabilito di aspettare e-e di non metterci fretta" dico leggermente spaventata ed in ansia   

"non sto dicendo che dobbiamo farlo...solo che per tutte le persone che ci odieranno e ci vorranno del male ci sarà sicuramente qualcuno pronto ad aiutarci" dice con il suo solito tono dolce ma con leggera apprensione per via della mia reazione   

Le sue parole sono giuste: non tutti gli uomini sono come pensiamo, ma il fatto di aver sempre vissuto in un determinato ambiante mi rende davvero difficile avere una visone più ampia del genere umano; le nostre famiglie, le studentesse di questa scuola e perfino Sam sono quel tipo di persone per cui abbiamo paura di essere noi stesse   

"Quinn e Rachel per esempio" mi fa dandomi un bacio sulla guancia catturando di nuovo la mia attenzione "loro sono dalla nostra parte"  

"loro non contano..." affermo per ovvi motivi anche se lei non sa le ultime notizie sulle due  

"allora Merced e Tina; non sono gay, ma ci vogliono bene lo stesso nonostante sospettino di noi" afferma mentre io ripenso allo sguardo consapevole lanciatomi da quest'ultima tempo fa "neanche io sono pronta per fare un passo così importante e di certo non possiamo fare nulla mentre siamo ancora qui; è solo che, se ci precludiamo fin da subito la speranza di poter incontrare persone che ci accettino e ci vogliano bene, non ha senso andare avanti"  

Io mi fermo a soppesare le sue parole e l'importanza che da Brittany alla speranza; lei vive giorno per giorno con questo sentimento nel cuore che le da la forza di poter guardare ad un futuro migliore, ma io non sono sicura di averne abbastanza 

Questa riflessione me la tengo per me perché non so bene a cosa potrebbe portare un'eventuale confessione; ho paura che questa mia mancanza segnerebbe la fine di ciò che siamo  

In ogni caso annuisco alle sue parole senza controbattere e lei sorride cancellando le mie preoccupazioni; quando Brittany è insieme a me è come se un po' dei miei problemi sparissero per lasciare spazio ad un pizzico di felicità: il mio cuore batte più forte e la mia testa si fa più leggera   

Posa di nuovo la fronte contro la mia ed io mormoro di approvazione sotto le sue attenzioni "mi fai sentire come se fossi ubriaca" le dico con voce impastata e noto che è la prima battuta che faccio da quando mi sono svegliata   

Lei in risposta mi da una leggera spintarella e sbuffa per il mio poco romanticismo   

"mi da ancora fastidio il modo in cui ti sei comportata questa notte...infondo me lo avevi promesso" dice sincera, ma so che non è più arrabbiata come prima   

"in teoria mi sono ubriacata dopo che Sam ha detto a tutti noi che fra voi due c'era qualcosa; prima ero solo un po' brilla, ma sarei potuta benissimo tornare fino al dormitorio senza l'aiuto di nessuno...ho reagito di impulso come hai reagito tu dopo che la preside ti aveva chiamato da lei" le dico con tutta l'onestà possibile "ero anche furiosa e non sapevo che fare, mi sentivo sola e tradita"  

Non voglio continuare ad accusarla per storia di Sam; voglio che questo capitolo si concluda il prima possibile, ma parlare dei nostri sentimenti e di come mi sono sentita credo che possa farci solo che bene  

Lei mi ha spiegato che cosa l'ha spinta a compiere una scelta del genere e, anche se è ancora molto difficile da mandare giù, sto provando a capirla ed ad accettare la cosa; per questo voglio che anche lei comprenda il mio comportamento per quanto possa essere stato sbagliato    

"abbiamo entrambe torto" afferma dopo qualche secondo ed io sono pienamente d'accordo con lei   

"facciamo che tu perdoni me ed io perdono te ? Una volta per tutte e senza mia più rinfacciarci questa storia"   

"non penso che sia così che funzioni" ridacchia lei "un peccato non può cancellare un altro peccato"   

Ha ragione di nuovo   

"ma è così che funziona nel mondo dei peccatori" dico con un sorriso malizioso "mi dispiace dirtelo Brittany, ma ti sei innamorata di una peccatrice con i fiocchi"  

"beh, devo dire che le cattive ragazze hanno un certo fascino, ma tu più di tutte" sussurra al mio orecchio facendomi capire che quella complicità che avevamo sta tornando   

Ci vorrà del tempo prima di riacquistare completa fiducia l'una nell'altra e sentirci di nuovo al sicuro, ma è proprio il fatto di dover costantemente lavorare su di noi e sul nostro rapporto che ci rende così unite; come ogni coppia abbiamo avuto alti e bassi, ma siamo sempre state in grado di superare i momenti difficili proprio perché il sentimento che ci lega è così forte da non farci gettare subito la spugna   

Sarebbe stato semplicissimo per noi troncare alla prima avversità: Brittany avrebbe potuto scegliere la retta via e starmi lontana fin dal principio per rimanere in buoni rapporti con sua zia e conservare la stima della gente che ci circonda, mentre io avrei continuando ad ignorare tranquillamente la mia sessualità senza mai capire cosa significasse davvero amare qualcuno   

Io e Brittany, dopo il primo periodo passato assieme, entravamo spesso in contrasto per il mio atteggiamento troppo aggressivo e chiuso; lei avrebbe potuto tranquillamente lasciare perdere una testa calda come me, invece ha continuato a sopportarmi e a starmi vicino cercando di chiarire i nostri conflitti parlandomi ogni volta con una sincerità che quasi mi spaventava perché era una cosa del tutto nuova per me; senza accorgersene è riuscita a rendermi una persona migliore   

Ma la stessa cosa ho fatto io: avrei potuto allontanarmi da lei e dalla sua fede che consideravo così inutile e senza senso, eppure mi sono soffermata a guardare le cose sotto un punto di vista diverso e con occhi nuovi cercando di capire cosa intendesse Brittany quando parlava di Dio e della fede 

Un rapporto così non si può creare da un giorno all'altro, ci vuole tempo, pazienza e amore; ma basta davvero poco per far cadere tutto a pezzi e vedere quello per cui si ha faticato sgretolarsi sotto i propri occhi   

Questo io e Brittany lo sappiamo perciò, anche se all'inizio possiamo dare di matto di fronte ai problemi, cerchiamo di non farci prendere dalla rabbia o dall'ansia; anche se oggi è stato veramente difficile per entrambe aprirsi e confidarci, siamo qui, abbracciate l'una all'altra sperando che il futuro ci riservi un trattamento migliore del presente   

Facciamo tutto questo perché ci amiamo e, se per gli altri è più semplice lasciarsi o prendersi dei tempi di pausa, per noi è più facile se stiamo insieme; è sempre stato così; non credo di essermi mai sentita così completa come quando sono fra le sue braccia  

"forse dovremmo tornare" dice lei posandomi un lieve bacio sulla spalla, ma io scuoto la testa spingendola con le spalle addosso al tronco dell'albero e posizionandomi fra le sue gambe come prima  

"possiamo restare così ancora per qualche minuto ?" le chiedo con voce infantile e la sento ridere dietro di me   

"solo qualche minuto però, ti ricordo che oggi hai saltato le lezioni e devi recuperare gli argomenti; non puoi mica presentarti agli esami e fare scena muta"   

Io alzo gli occhi al cielo e sospiro, ogni volta è sempre la stessa storia: non faccio niente durante l'anno e così mi ritrovo a dover studiare tutto il programma le ultime settimane prima dei test   

"me la sono sempre cavata, ci riuscirò anche questa volta" dico per tranquillizzare più me stessa che Brittany   

"sei tanto intelligente quanto pigra ! Tu e Sugar dovreste brevettare un piano di studi su come recuperare interi programmi in poco più di due settimane; scommetto che avrebbe un sacco di successo fra le altre studentesse svogliate come voi" afferma per prendermi in giro  

"sei solo gelosa della nostra capacità di apprendimento"   

"o forse della vostra capacità di arrampicarvi sugli specchi !"   

"non vedo la differenza...e poi Sugar ha fatto molte più assenze di me" le faccio notare per dimostrarle che non sono poi così svogliata "non c'è quasi mai a lezione e quando la vedo è sempre impegnata a parlare con qualche nostra compagna o a mangiare di nascosto"   

Brittany scoppia a ridere ed io non posso fare altro che unirmi a lei anche se non capisco cosa ci sia di divertente; ogni sua risata è un toccasana per la mia mente ed ha uno strano effetto benefico su di me  

"sei talmente distratta a lezione che non ti accorgi neanche della presenza della nostra amica !" afferma con le lacrime agli occhi "Sugar non salta quasi mai le lezioni, semplicemente si mette seduta all'ultimo banco per poter dormire senza essere vista"   

"ah si ?"  

"non te ne sei mai accorta ?" mi domanda scioccata e divertita allo stesso tempo   

"mmmh no...non è che presti molta attenzione a Sugar in classe, sono troppo impegnata ad osservare te" può sembrare una battuta o una frase fatta, ma è la pura verità  

"non fare la cascamorta ! A quanto pare Sugar, anche se dorme, è comunque più attenta di te" dice continuando a punzecchiarmi per la mia attitudine alla distrazione   

"anche oggi è venuta a lezione, al contrario di te e Quinn che siete rimaste in camera a dormire..."   

"questo perché lei non aveva i postumi !" affermo per difendermi "e poi questa mattina l'ho vista nella cucina: mi ero alzata verso le 11:00 per prendermi un bicchiere d'acqua e l'ho trovata li dentro"  

"si vede che se l'è svignata dopo le prime ore...comunque questa mattina era già in classe pronta per la lezione di matematica; per nostra fortuna non è rincasata in camera altrimenti avremmo dovuto dare spiegazioni anche a lei" mi dice con cautela perché sa che questo argomento mi mette parecchio in agitazione; ma dal tono della voce capisco che anche per lei è un tasto dolente   

Io, oltre a Quinn, non ho mai fatto coming out con nessuno e solo il pensiero di dover rivivere quell'esperienza mi fa tremare il cuore  

Quando Rachel ci ha scoperto io non ho detto una parola; è stata Brittany, mentre mi teneva la mano, a raccontarle che stavamo insieme e che appunto non eravamo etero come lei credeva   

Io sono rimasta zitta e con lo sguardo fisso per terra nonostante Rachel ci abbia da subito rassicurato dicendo che ci voleva bene e che non dovevamo sentirci a disagio a parlare di queste cose con lei   

"non avrei saputo che fare se Sugar ci avesse scoperte" ammetto con non poca vergogna perché voglio essere sincera con Brittany   

"nemmeno io avrei saputo come spiegarglielo"   

Io mi giro verso di lei e noto che ha un leggero sorriso e gli occhi socchiusi a causa della luce del sole che attraversa il sottile strato di foglie degli alberi; la guardo per qualche secondo curiosa di una spiegazione che non tarda ad arrivare   

"insomma...io quando parlo con Sugar mi sembra di parlare con un gatto ! All'inizio sembra dolce e affettuosa, magari ogni tanto fa un po' l'acida, ma alla fine vuole solo da mangiare" afferma alzando le spalle "come fai a spiegare ad un gatto che esistono anche persone omosessuali ? Non credo neanche che ai gatti interessi una cosa del genere perché, appunto, sono troppo impegnati a mangiare e a dormire per chiedersi con chi fa sesso il proprio padrone"   

Ovviamente sta scherzando, ma il suo discorso è talmente privo di senso che non posso fare a meno di ridere e di lasciarmi andare contro di leile sue braccia mi cingono i fianchi e sento il mio amore nei suoi confronti crescere a dismisura   

Non ho aggettivi per descrive l'effetto che mi fa: il modo in cui ride, il modo in cui mi stringe a se come se non volesse lasciarmi scappare; persino quando se ne esce con queste perle di saggezza mi fa sentire completamente dipendente da lei, come se non ne avessi mai abbastanza   

Mi rigiro nell'abbraccio e Brittany si lascia guidare fidandosi completamente di me, si stende sul morbido manto di erba ed io mi posizioni sopra di lei con i gomiti ai lati della testa in modo tale da poterla guardare; incrocia le braccia dietro la mia schiena e strofina le sue gambe nude e lisce contro le mie   

"ero seria quando dicevo che Sugar assomiglia ad un gatto" dice con spontanea sincerità mentre mi guarda fisso negli occhi; le sue labbra sottili sono incurvate a formare un sorriso ed il suo volto è così luminoso che sembra brillare di luce propria   

"lo so" dico avvicinandomi di più a lei mentre con le dita le accarezzo i contorni del viso "e devo dire che la tua descrizione rispecchia in pieno l'essenza di Sugar"   

Mi sporgo e chiudo gli occhi lasciandomi andare completamente in balia delle mie emozioni; Brittany mi stuzzica ancora un po' accarezzandomi la schiena seguendo la linea della spina dorsale, dove sa che mi fa venire i brividi, e respira affannata sulle mie labbra come se avesse appena finito di correre una maratona   

"non riesco a resisterti quando ti sento così vicina" le sussurro all'orecchio prima di lasciarle un tenero bacio dietro di esso per poi arrivare alla sua bocca che non aspettava altro che congiungersi con la mia  

Ci baciano e non appena le nostre labbra entrano in contatto sento lo stomaco formicolare ed il cuore batte più forte   

È in momenti come questo che penso che non ci sia cosa più bella nel mondo che baciare Brittany Piercetutte le volte è sempre così perfetto ed ogni momento che passo insieme a lei in me aumenta la convinzione che noi dusiamo nate l'una per l'altra   

In tutte le occasioni che i nostri corpi si toccano o entrano in contatto mi sembra di tendere verso la perfezione; io e Brittany siamo qualcosa di unico e non credo che potrei mai sentirmi così completa al fianco di qualcun'altro   

Le sue labbra combaciano perfettamente con le mie e i mormorii che emette dalla sua bocca mi fanno stringere il petto in una morsa di piacere come mai niente è stato in grado di fare   

Le accarezzo i capelli e il viso come se non ne avessi mai abbastanza e lei continua a tenermi stretta a se legando le sue braccia dietro la mia schiena; i polpastrelli delle sue dita continuano a tracciare lo stesso percorso che mi fa letteralmente impazzire mentre la sua lingua si intreccia con la mia senza sosta perché ogni minuto per noi è prezioso     

Io mi stacco per riprendere fiato e mi sento accaldata e leggermente sudata nonostante non ci siamo spinte neanche troppo oltre; continuo a giacere sopra di lei e sento il suo respiro affannoso sotto di me  

Brittany ha le guance e le orecchie lievemente arrossate i suoi occhi sono più blu che mai per via del sole che rende il colore delle sue irridi più acceso   

"sei bellissima" le dico baciandola ancora e ancora senza riuscire a fermarmi, ma a Brittany questo non sempre dispiacere perché ricambia i miei baci e quando inizio a mordicchiarle il collo si inarca verso di me spingendo il suo bacino contro il mio 

"San..." sospira fra un gemito e l'altro "non lasciarmi il segno però"   

Per me è quasi impossibile non farlo visto che la sua pelle è così chiara e delicata che anche la più minima pressione le provoca un livido ben visibile   

Continuo a baciarla con amore e delicatezza spostandomi dalla gola ai lati in modo tale che i suoi capelli possano coprire eventuali segni rossi; il vento che soffia contro di noi ci regala un po' di freschezza e mi rilassa il fatto di sentire solo il rumore della natura e di Brittany intorno perché ciò significa che siamo da sole   

Sento le sue labbra sottili e morbide incurvarsi in un sorriso appena accennato e si discosta da me quel tanto che basta per osservarmi attentamente  

"dovremmo tornare al dormitorio adesso...è da ieri sera che non ti fai vedere in giro e se continui a scappare le suore si insospettiranno" dice con gli occhi che continuano a brillarle di desiderio   

Io mugolo contraria "è da tanto tempo che non stiamo un po' da sole...mi manchi" le dico quasi fossi rassegnata a vivere in questo eterno limbo dove alterno la vera me stessa a quella che gli altri vogliono vedere  

"siamo state insieme tutta la notte" mi fa notare tenendomi delicatamente il volto fra le mani e tirandomi indietro i capelli di tanto in tanto "e devo dire che questo posto non mi dispiace per niente; potremo tornarci qualche volta" dice con il suo sorriso dolce e malizioso al tempo stesso   

Io annuisco controvoglia, ma prima di alzarmi le do un ultimo bacio serrando gli occhi e facendo scontrare il mio naso con il suo come a voler imprimere il suo sapore sulle mie labbra per i prossimi giorni in cui saremo distanti  

Quando mi stacco e mi alzo in piedi mi sento un po' stordita a causa di tutto il tempo che sono stata seduta o sdraiata, ma tendo comunque una mano a Brittany aiutandola a sua volta ad alzarsi; mi regala un semplice grazie ed un sguardo colmo di tenerezza senza però lasciarmi la mano  

Durante tutto il tragitto continuiamo a tenere le dita intrecciate e non mi sono mai resa conto di quanto fosse belle camminare per mano insieme a lei; non parliamo molto e dopo averle raccontato brevemente l'episodio successo qualche ora prima con Kitty e quello che ho detto a Puck il silenzio cala fra noi  

Brittany è spaventata e arrabbiata per quello che è successo quasi quanto me, ma ha la delicatezza di non rigirare il coltello nella piaga costringendomi a parlarne; infondo anche lei deve rielaborare la cosa e, come tutto il resto, non abbiamo nessun controllo sulla faccenda   

In compenso è contenta che io mi sia aperta con Puck anche se per me quel momento è stato estremamente straziante; "in fondo è un bravo ragazzo e ti vuole bene; ma se osa di nuovo dire o pensare che tu e Quinn stareste bene come coppia, giuro gli taglio gli attributi !"  

Ridiamo entrambe, ma so che Brittany non ci penserebbe due volte prima di rimettere il mio amico al suo posto se mai dovesse vedere in lui una minacciaanche se non è mai stata una persona particolarmente gelosa o protettiva, mi piace questo lato di lei nonostante non ci sia nessun motivo per esserlo veramente  

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Capitolo 14
*** Passo dopo passo ***



Brittany cammina silenziosamente affianco a me, la mano stretta nella mia e gli occhi scrutare il bosco fitto di alberi e pieno di vitalità  

I raggi del sole traspirano lievemente fra i rami creando un'atmosfera idilliaca e gli uccelli cinguettano vivacemente incuranti del nostro passaggio  

L'estate è alle porte ed anche se il clima temperato e la natura vivace mi mettono di buon umore, non posso fare a meno di pensare che presto la scuola finirà e questa consapevolezza taglia in due il mio animo; lasciare questo posto per le vacanze, sebbene sia il mio più grande desiderio, equivale a lasciare anche Brittany e stare lontane in un momento così critico non farà per niente bene alla nostra relazione 

Mi lascio andare ad un sospiro stanco nonostante il mio cuore sia più leggero dopo la nostra chiacchierata, ma lei fa finta di niente continuando a tenere sul viso il suo più bel sorriso  

"questo posto è meraviglioso; ora capisco perché a voi piace così tanto qui" dice rallentando il passo quasi non volesse uscire da questa specie di paradiso terrestre  

"già" annuisco omettendo volontariamente il fatto che io e gli altri veniamo nel bosco solo per poterci sbronzare e dare alla pazza gioia; non ho mai visto questo luogo come un posto in cui potersi rilassare o riflettere, al contrario di Brittany che sembra aver trovato un ambiente perfetto e sicuro in cui potersi rifugiare 

D'altronde sono sempre stata troppo impegnata ad infrangere ogni minima regola in segno di protesta contro l'istituzione che mi ha costretto a nascondere la mia identità per cercare o anche solo per pensare ad un posto dove poter sfogare lo stress; paradossalmente ho passato tutta la mia vita a scaricare il mio odio e le mie frustrazione contro l'entità stessa che le ha create non capendo che così facendo continuavo solo a stuzzicare la profonda ferita che porto dentro di me impedendole di rimarginarsi del tutto; ma a questo Brittany ci è arrivata subito ed il suo atteggiamento pacato e riflessivo l'ha aiutata a non diventare una bomba ad orologeria come me  

"è più bello adesso che ci sei tu però" mi lascio scappare dandole una leggera stretta alla mano per poi tirarla più vicina a me facendo urtare la sua spalla contro la mia; lei si lascia sfuggire una flebile risata e a sua volta mi attira a se mettendoci però troppa forza tanto da farmi quasi cadere fra le sue braccia 

Prontamente mi cattura per i fianchi e, posizionandomi faccia a faccia con la sua, continua a camminare costringendomi a muovermi all'indietro; dopo qualche passo punto i piedi per terra bloccando la sua avanzata e, alzandomi leggermente sulle punte, avvicino il mio volto al suo cercando un bacio che non tarda a concedermi 

Purtroppo non faccio in tempo a dischiudere le labbra per approfondire il contatto che lei si discosta e ridacchia prima di riprendermi la mano per continuare a camminare normalmente  

"so che vorresti rimanere qui a baciarmi per tutto il giorno-" 

"come se a te dispiacesse..." 

"ma dobbiamo tornare il prima possibile" afferma più tranquilla rispetto a prima, ma con ancora una leggera nota di ansietà nella voce  

In men che non si dica ci troviamo al confine del bosco e di fronte a noi si estende il cortile sul retro del collegio; poco lontano si erge l'intera struttura di cemento che stona con la natura circostante  

Brittany si ferma all'improvviso e si guarda indietro; io mi giro verso di lei, pronta a chiederle cosa c'è che non va, ma la vedo mordersi un labbro con le sopracciglia aggrottare e voltarsi di nuovo per assicurarsi che non ci sia nessuno nei paraggi  

Il suo comportamento è strano ed io non ho idea di cosa le stia passando per la testa; le do un leggero strattone al braccio per richiamarla alla realtà e lei mi guarda con occhi scuri ed intensi  

"probabilmente sono tutti dentro per seguire qualche funzione religiosa o altro" le dico per rompere il silenzio "non so quanto ci convenga entrare adesso ed interrompere-"  

Non faccio in tempo a finire la frase che Brittany mi prende il volto tra le mani e mi bacia con un misto di passione e violenza; la sua lingua si insinua prepotente nella mia bocca prima che mi renda conto di cosa stia succedendo ed i nostri denti si scontrano fra loro 

Un gemito eccitato e sorpreso mi esce spontaneo e automaticamente le mie mani vanno a posarsi sui suoi fianchi per poi farsi strada sotto la camicetta e graffiarle leggermente il toraceBrittany fa qualche passo spingendomi all'indietro, fino a che non sento la schiena scontrarsi contro la corteccia di un albero  

"Britt !" urlo ammonendola scherzosamente per la forza con cui mi ha fatto sbattere  

Lei sorride, ma subito mi zittisce riallacciando la lingua con la mia; le sue dita scorrono frenetiche sul mio basso ventre fino a che non si fermano per stringermi il bacino e farlo aderire contro il suo  

Un mormorio di assenso esce dalle bocche di entrambe mentre i nostri corpi si strusciano l'uno contro l'altro impazienti di andare oltre   

"Santana Lopez, mi stai facendo diventare una cattiva ragazza" afferma divertita allacciandomi le braccia al collo e spingendo la mia testa verso di lei reclamando un altro bacio  

"per me è un onore guidarti sulla retta via del peccato 

Stiamo davvero giocando con il fuoco e di questo ce ne rendiamo conto entrambe anche se non riusciamo a farne a meno; la politica di repressione che adotta la scuola non fa altro che aumentare il desiderio di infrangere le numerose regole  

Per questo Puck e Sam continuano a prendere l'alcol ed a ubriacarsi  

Per questo Sugar continua ad intrufolarsi e a rubare dalla mensa scolastica  

Per questo io e Brittany ci baciamo dietro un albero a pochi passi dalla porta centrale  

Le sue mani vagano su di me bollenti ed instancabili e i suoi gemiti non fanno altro che aumentare il fuoco che brucia in me e che a malapena riesco a controllare; con uno scatto inverto le posizioni ed ora è lei ritrovarsi imprigionata nella mia presa con la schiena contro l'albero  

Emette un gridolini sorpresa seguito da una flebile risata carica d'eccitazione, inconsciamente divarica le gambe ed io non ci penso due volte prima di accarezzarle una coscia e tirarla su stringendola contro il fianco 

"non vorrai mica fare sesso addosso ad un albero ?" mi domanda divertita, ma con un pizzico di sfida nella voce 

Allaccia la sua gamba dietro la mia schiena e mi attira di più a lei mentre si morde il labbro inferiore; man mano che i secondi passano il suo sguardo diventa sempre più lussurioso e le pupille si dilatano quasi a far scomparire del tutto le irridi azzurre  

Non è mai stata così sfacciata ed imprudente e forse è vero che io abbia avuto una cattiva influenza su di lei, ma questo lato oscuro mi manda letteralmente ai pazzi   

Alterna lo sguardo dai miei occhi alla bocca fino a posarlo leggermente più in basso per osservare la mia mano ben ferma sulla sua coscia leggermente arrossata   

La accarezzo lentamente per poi graffiare quella parte di pelle candida lasciata scoperta dalla divisa, faccio scorrere lentamente la mano creando una gradevole frizione per entrambe fino a risalire leggermente più su sfiorandole l'inguine e la tentazione di scostarle le biancheria per farla mia non è mai stata così forte 

Se fossimo in una situazione diversa lo farei; se non fossimo così paurose da affrontarne le conseguenze o avessimo abbastanza fiducia in noi stesse da fregarcene dei pensieri della gente lo farei davvero, senza alcun rimorso  

Ma nessuna delle due è pronta per affrontare le conseguenze delle nostre eventuali azioni; nessuna delle due ha raggiunto una piena accettazione di sé tanto da sapere che quello che siamo o che facciamo non è realmente sbagliato; siamo ancora troppo legate all'opinione della gente, abbiamo ancora troppa paura di quello che ci circonda 

La mia mano scorre nel verso opposto e, senza staccarmi dalla sua pelle, la allontano dal suo centro; Brittany non dice nullaè d'accordo con il mio gesto anche se percepisco che una piccola parte in lei avrebbe voluto che fossi così coraggiosa da farlo  

Le lascio un ultimo bacio sulle sue labbra morbide e sottili molto più casto di tutti i precedenti e mi allontano senza smettere di guardarla 

È la cosa giusta penso mentre la guardo; che avrei fatto se qualcuno ci avesse di nuovo scoperto? Per noi non ci sarebbe stato nulla da fare e non posso rovinare la vita a Brittany più di quanto non abbia già fatto 

Sappiamo bene che baciarci a pochi passi dal cortile è stato rischioso, ma non potevamo evitarlo 

Avevamo entrambe bisogno di affermare la nostra autonomia e indipendenza e manifestare il nostro amore davanti a ciò che ci vieta di stare insiemeper quanto sia stato stupido e poco prudenteera l'unico modo che avevamo per farlo  

^^^^ 

La cuoca di fronte a me mi passa un piatto con dentro una poltiglia informe che dovrebbe essere la cena per poi rivolgermi un sorriso amorevole  

"grazie" rispondo io più per sarcasmo che per vera gratitudine; Sugar ha ragione: le porzioni sono davvero microscopiche e la qualità di quello che loro considerano cibo è davvero bassa  

Con il vassoio fra le mani mi allontano dal bancone e cerco un posto libero dove mettermi seduta; il mio sguardo vaga per la sala mensa fino a che non trovo Quinn seduta in fondo in un posto appartato insieme a Rachel  

È dall'ora di pranzo che non vedevo la mia amica; da quando sono scappata da sola in lacrime nel bosco dopo che Kitty mi aveva chiamato mostro e, anche se meno rispetto a prima, quella parola brucia ancora  

Loro si trovano da sole ad un tavolo e sono indecisa se avvicinarmi e sedermi oppure andare da un'altra parte; non voglio essere il terzo incomodo, ma le altre non sono ancora scese per la cena e non mi va per niente di starmene per conto mio solo per lasciare a Quinn e Rachel l'intimità necessaria per flirtare e sussurrarsi frasi sdolcinate   

In più, anche se so che non lo farebbe mai, non voglio che Quinn se ne esca con qualche frase riguardante l'accaduto di questo pomeriggio in presenza della nana, ma poi penso: chissenefrega  

Mi rendo conto che è da stupidi nascondere se stessi e le proprie emozioni anche a chi ci vuole bene; se non riesco ad aprirmi o a sentirmi a mio agio con i miei amici e le persone che mi sostengono allora come potrò mai sopravvivere in un mondo che mi disprezza ? 

Rachel, per quanto sia insopportabile, mi ha sempre supportato ed ora che è diventata la fidanzata quasi ufficiale di Quinn merita ancora di più la mia fiducia anche se ci vorrà del tempo per riuscire ad aprirmi davvero  

Decido quindi, anche se controvoglia, di avvicinarmi a loro ed affrontare eventuali conversazioni scomode, ma appena Quinn si accorge della mia presenza tira una gomitata alla sua compagna per attirarne l'attenzione; Rachel alza la testa dal libro che tiene aperto sul tavolo, guarda verso di me con aria colpevole e si discosta leggermente da Quinn con un sospiro deluso  

Alla faccia dell'amicizia  

"scusami se ho interrotto il tuo momento di intimità" dico con voce leggermente acuta e tono acido rivolgendomi a Quinn "ma da lontano non avevo visto che c'era anche l'hobbit! Sei talmente bassa Rach che per poco sparisci sotto il tavolo" dico irritata per la loro reazione e prendendo posto di fronte a loro cercando di mostrarmi impassibile; se non volevano essere disturbate potevano benissimo rimanere in camera visto che ora Quinn ha preso il posto di Brittany  

Questo pensiero mi fa storcere il nasoè come se sentissi una sorta di gelosia nei suo confronti che non riesco a spiegarmi 

"ciao anche a te Santana" borbotta Rachel riabbassando il capo sul libro di storia mentre Quinn mi guarda con espressione dura  

"che c'è?" le chiedo con fare innocente, quello che uso quando so di aver fatto qualcosa di sbagliato senza volerlo ammettere  

"sforzati di essere un po' più gentile la prossima volta oppure puoi anche evitare di sederti al nostro stesso tavolo" dice continuando a fissarmi con le sopracciglia corrugate e mascella serrata; è la prima volta che Quinn mi rivolge questo tipo di espressionesoprattutto non mi sari mai aspettata di essere trattata così dopo ciò che mi è successo 

Dal modo in cui mi guarda sembra che voglia saltarmi addosso e darmene di santa ragione e da una parte non posso darle torto; è lo stesso sguardo che ho io quando qualcuno si azzarda a dire qualcosa di brutto su Brittany, solo che la mia amica sa contenersi e non è così impulsiva come me 

Non avrei mai pensato che potesse ritenermi una minaccia per la sua relazione visto che è abituata a sentire insulti gratuiti uscire dalla mia bocca, eppure dal suo modo di fare capisco che è preoccupata per come Rachel potrebbe reagire; potrebbe chiederle di scegliere fra me e lei o ancora peggio, potrebbe arrabbiarsi perché non la difende dai miei soprusi  

I nostri sguardi continuano a scontrarsi fino a che non decido di arrendermi e rivolgerlo da un altra parte; Quinn è l'unica oltre a Brittany in grado di farmi cedere a questo gioco di potere  

"ok, cercherò di essere più delicata" affermo con un alzatina di spalle evitando però di scusarmi apertamente: non è nel mio stile, ma entrambe sembrano essersi almeno in parte rasserenate anche se noto una certa tensione fra noi  

Quinn mi fissa con sguardo severo, ancora offesa per come ho trattato la sua semi-ragazza, ma riesco a leggere sul suo volto curiosità ed anche un pizzico di apprensione; senza troppi indugi mimo con la bocca la parola "dopo" e le faccio un gesto con la mano per farle capire che le racconterò tutto più tardi  

Lei alza gli occhi al cielo e scuote la testa; questo mio continuare a nascondere o rimandare i problemi la infastidisce parecchio, ma almeno sa che Brittany era con me quindi può stare tranquilla almeno in parte   

Rachel si è allontana da Quinn e non ha più quel sorriso da ragazzina alla prima cotta che le illuminava il viso prima che arrivassi io, ma la mia amica non si perde d'animo: cerca di nuovo di avvicinarsi a lei facendo finta di leggere qualcosa sul libro di storia e, con mia grande sorpresa, l'altra ragazza questa volta non si ritira  

I loro gomiti si accarezzano ed hanno i visi così vicini che di sfuggita potrebbe sembrare che si stiano baciando; Quinn punta il dito su una frase che, guarda caso, è scritta proprio sulla pagina più vicina a Rachel e le chiede qualcosa riguardante il capitolo che stanno leggendo, ma lo fa con voce talmente bassa che sembra quasi una confessione sebbene la carica erotica nella sua  frase è talmente intensa che riesco a percepirla perfino io  

L'altra si irrigidisce di botto si gira lentamenteil suo naso sfiora la guancia di Quinn con assoluta naturalezza tanto da farlo sembrare un gesto dolce ed innocuo anche se carico di emozionivedo la mia amica trattenere  il respiro come se fosse in attesa di qualcosa di importante che desidera da troppo tempo 

Che scenetta patetica penso tra me e me mentre mi guardo attorno sperando di non trovare occhi indiscreti a fissarle; comportarsi così a mensa è davvero da immaturi, ma non sono di certa la persona più adatta per far loro la predica  

Un pizzico di gelosia mi assale nonostante tenti di reprimerlo: io non ho mai avuto il coraggio di stare così vicino a Brittany con tutta questa gente intorno, ma a Quinn e Rachel la gente intorno non sembra dare poi così fastidio; non so se questo sia un bene o un male  

Loro due continuano a flirtare in maniera spudorata davanti a me ed io non posso fare altro che abbassare la testa e tentare almeno di mangiare quello che ho nel piatto pur continuando a lanciare qualche occhiata intorno di tanto in tano con sguardo attento e vigile 

Potrei tranquillamente tirare un calcio a Quinn o tossire pesantemente per attirare la loro attenzione se mai mi accorgessi che le loro effusioni non passino così inosservato come credano 

Il mio continuo stare allerta ormai fa parte di me e so che questo atteggiamento così ossessivo e paranoico deriva da anni e anni di coperture e repressione: non centra con il fatto che la mia migliore amica si trovi a due centimetri dalle labbra di Rachel e che quest'ultima non è così poi così pudica come sembra, ma questo loro comportamento di certo non aiuta 

Sono veramente preoccupata ed in ansia per loro; non sono mai stata una tipa protettiva eppure mi ritrovo qui, in sala mensa, a fare da guardia a Quinn e Rachel affinché possano scambiarsi effusioni senza che nessuno le scopra  

Non mi sono seduta al loro tavolo per fargli da balia, ma sembrano talmente prese l'una dall'altra da non rendersi conto di quello che stanno rischiando; o forse a loro non importa tanto quanto a me  

In ogni caso, fra un boccone e l'altro, quella parte che cerco di trattenere inizia ad emergere e più i loro corpi rilassati si avvicinano più io divento rigida fin quasi a scattare sull'attenti quando le loro mani si incontrano per sbaglio sopra il tavolo come se fossero guidate da un filo invisibile  

Rachel inizia a giocare pigramente con le dita affusolate di Quinn per poi spostarsi sul suo dorso con assoluta tranquillità ed ad accarezzarlo e graffiarlo leggermente con le unghie; Quinn reagisce quasi subito a quel tocco così delicato ed apre la mano per poi intrecciare le dita con quelle della ragazza al suo fianco   

"emh-emh" dico con tono di rimprovero fissando Quinn con sguardo corrucciato  

Lei non capisce subito le mie intenzioni e mi guarda con quell'aria da pesce lesso che ha sempre quando prova inutilmente a seguire la lezione di matematica  

Indico le loro dita intrecciate con un segno del capo e la biondina, dopo aver sgranato i suoi grandi occhi verdi come a voler dire 'non è come sembra', fa lentamente scivolare via la sua mano da sopra il tavolo cercando di nascondere il misfatto  

Rachel mi lancia un'occhiataccia feroce e sbuffa prima di mettersi seduta composta ed a una debita distanza da Quinn mentre quest'ultima abbassa lo sguardo amareggiata, ma sotto sotto riconoscente  

Non hanno imparato nulla da quello che è successo a me e Brittany?  

Per quanto mi piaccia prendere in giro ed infastidire Rachel, questa volta non l'ho fatto per un mio puro e semplice egoismo; non mi importa se non capirà il mio gesto, non voglio che lei e Quinn passino le stesse cose che stiamo passando io e Brittany anche se per loro questa faccenda non ha lo stesso peso che ha per me; potranno anche essere a loro agio con se stesse ed immuni ai pettegolezzi che invece a me lacerano dentro, ma se si venisse a sapere della loro semi-relazione sarebbero costrette a vivere l'inferno che vivo insieme a alla mia ragazza tutti i giorni ed è l'ultima cosa che voglio accada alla mia migliore amica e alla persona che la rende felice  

"San..." mi chiama Quinn catturando la mia attenzione; con un gesto impercepibile della testa mi indica di girarmi ed io, un po' scocciata per l'interruzione del mio flusso di pensieri, mi giro di soppiatto   

Dietro di me, appena entrata, vedo Brittany che se ne sta in piedi da sola e si guarda attorno in cerca di qualcosa; sulle mie labbra spunta un sorriso di quelli dolci e innamorati che dedico solo a lei ed i nostri sguardi si incontrano subito ormai fin troppo abituati a cercarsi fra la gente tanto che la semplice presenza dell'una fa scattare una specie di segnale dall'allerta nell'altra: è come se entrambe avessimo sviluppato questa sorta di potere che ci permette sempre e comunque di trovarci  

Ricambia il mio sorriso da lontano anche se il suo è leggermente più triste del mio; rimaniamo così per qualche secondo fino a che non è costretta a spostarsi per non attirare troppo l'attenzione; si avvia al bancone per prendere la sua cena mentre io continuo a seguire tutti i suoi movimenti a debita distanza come farebbe un angelo custode 

Sospiro perché so che quel misero contatto sarà l'ultimo della giornata e la cosa è parecchio frustrante, soprattutto dopo tutti quegli sfregamenti e baci che ci siamo scambiate nel bosco; non possiamo più sederci vicine ed è meglio evitare qualunque tipo di rapporto anche se solamente di cortesia  

Prende il suo vassoio e, infatti, si mette seduta ad un tavolo ben distante dal nostro insieme a due ragazze dell'ultimo anno; dalle rispettive posizioni possiamo guardarci, ma il semplice contatto visivo con lei non basta per placare il fuoco che mi brucia dentro e di certo non posso passare tutta la cena girata nella sua direzione perché so che Suor Emma o qualcun'altro al suo posto ci sta osservando come un cacciatore farebbe con la sua preda  

Mi sento spiata e braccata e questa sensazione me la porto dietro da troppo tempo tanto che la testa ha cominciato ad abbassarsi e le spalle ad incurvarsi nascondendo la vera Santana Lopez; orami sono solo un animale impaurito che scatta anche al più piccolo rumore  

Mi giro di nuovo verso Quinn e la sua aria triste e dispiaciuta è un altro colpo per me perché non voglio coinvolgere anche lei nella mia miserabile situazione; soprattutto non voglio che nessuno provi pietà per me 

La ringrazio per avermi avvertito della presenza di Brittany e per avermi dato la possibilità di salutarla anche se in modo così distaccato, ma lei non dice nulla comprensiva come sempre 

È esattamente questo che voglio evitare a Quinn e Rachel; loro non devono sopportare i nostri stessi mali, ma è a questo che vanno incontro se non inizieranno ad essere più prudenti e meno rilassate  

Non si meritano di passare quello che stiamo passando noi; inoltre la loro relazione, se così si può chiamare, è appena iniziata e non hanno bisogno di ulteriori complicazioni che le impediscano di viverla in maniera sana come invece dovrebbe essere  

Eppure, quando le guardo, ho una sorta di gelosia nei loro confronti proprio perché sono ancora così ingenue e spensierate, come se avessero la convinzione che nulla al mondo possa ferirle o separarle, ma, in fin dei conti, è giusto così; io e Brittany abbiamo avuto il nostro momento idilliaco e ci è stata data la possibilità di rimanere insieme, ma l'abbiamo persa per colpa della mia imprudenza  

Tutto ad un tratto lo stomaco si chiude e, anche se il cibo della mensa è già immangiabile di suo, decido di non toccare più nulla; di nascosto dalle due ragazze di fronte a me mi giro di lato e cerco la persona che è costantemente al centro dei miei pensieri, ma, come se non bastasse starle lontano, Sugar si è messa seduta proprio vicino a Brittany ostacolando così la mia visuale  

"cazzo..." sospiro buttando con rabbia la forchetta nel piatto ed incrociando le braccia sotto al seno; non ho neanche bisogno di spiegare la motivazione di quell'attacco di rabbia che Rachel cerca di sopprimere una risatina e Quinn borbotta qualcosa a bassa voce"Sugar...e chi altro sennò?" 

"Quinn, potresti sempre andare da lei e dirle di togliersi da quel posto se non vuole essere fulminata dallo sguardo di Satana" propone Rachel accarezzando un braccio alla mia amica che subito arrossisce per il modo in cui questa si è posta nei suoi confronti; non sono ancora sposate e già Rachel si permette di darle ordini  

"lascia perdere" affermo nonostante la sua idea non sia poi così male; ma ricordo bene la chiacchierata con Sugar e non voglio che lei abbia un motivo in più per sospettare di me 

Nonostante la mia copertura sia da tempo saltata con tutte le mie amiche, non riesco ancora a liberarmi dell'orribile maschera che mi sono appositamente creata per nascondermici dietro; la corazza, fin troppo logora per reggere ancora, che continuo a portare sembra essersi attaccata a me come una seconda pelle e non so più come scrollarmela di dosso  

"hey guarda!" dice Quinn "sta venendo da questa parte"  

Non faccio in tempo a capire il significato delle sue parole che sento una mano battermi sulla spalla; mentre alzo la testa tutto in me spera di vedere una chiama bionda ed un paio di occhi azzurri a fissarmi, per questo, quando vedo Sugar con il suo sorriso impertinente stampato sulla faccia, rimango parecchio delusa 

"potresti almeno far finta di essere felice di vedermi?" mi domanda anche se con tono divertito mentre le altre due se la ridono incuranti del mio stato d'animo  

"quasi quasi riporto questo bigliettino indietro..." mi sussurra facendosi più vicina e mostrandomi un piccolo pezzo di carta ripiegato più volte nella sua mano "forse non ti interessa fare pace con Brittany 

Al nome Brittany tutto il mio corpo si sveglia ed improvvisamente Sugar ha tutta la mia più completa attenzione 

"è di Britt?" domando lasciando libere tutte le mille e più emozioni contrastanti che mi pervadono incurante di tutto il resto  

"ci sei arrivata finalmente" sventola il bigliettino sotto il mio naso senza però lasciarmelo prendere "mi ha detto che avete litigato e che lei vuole fare pace, ma non ha il coraggio di parlarti faccia a faccia come invece farebbero le persone adulte e vaccinate; per questo ha scritto quello che vuole dirti su un foglio e poi ha mandato me per dartelo" dice tutto dun fiato come se fosse un copione imparato a memoria per poi guardarmi con un aria impaziente  

"eh?" domando confusa cercando di rimettere insieme le sue parole che per me non hanno assolutamente senso 

Io e Brittany abbiamo litigato? Quando? Perchè? 

"si beh...è per questo che vi sedete lontano a mensa e non siete più unite come prima, no?" domanda lei in maniera retorica  

"Santana!" mi chiama Quinn lanciandomi un'occhiata eloquente e spazientita allo stesso tempo "prendi quel bigliettino" mormora a denti stretti continuando ad indicare Sugar con la testa come se avesse un tic mentre quest'ultima se ne sta in piedi al mio fianco facendo finta di nulla 

"si dai, prendilo e basta, così posso continuare la mia cena in pace" aggiunge la ragazza vicino a me allungando il foglio sul tavolo nella mia direzione per poi rivolgersi a Rachel "vieni tu a consegnare la risposta a Britt ? Sempre che Santana non abbia intenzione di perdonarla subito e di riavvicinarsi di nuovo a lei" dice con tono ironico dandomi una leggera gomitata sulla spalla come se con quel gesto volesse lasciare intendere qualcosa di più  

Forse ha capito che quella era solo una scusa per mascherare ciò che è veramente successo, ma io sono ancora parecchio confusa ed il mio cervello non fa altro che ripetere il nome Brittany all'infinito  

"non credo che si riappacificheranno così presto, non è vero?" mi domanda Quinn suggerendomi già la risposta da dare; la mia amica ha praticamente preso le redini della situazione e non potrei essere più contenta visto che so di non essere in grado nemmeno di parlare correttamente; mi tremano le mani ed, appena Sugar se ne va per tornare al suo tavolo, apro il foglio di carta che mi ha inviato la mia ragazza  

Le parole sono scritte a matita e, anche se il bigliettino è stropicciato, la sua scrittura elegante e pulita mi fa tremare il cuore  

'sei bellissima quando mi fissi da lontano  

P.S. Mi manchi da impazzire' 

Un sorriso beato ed incantato compare sul mio viso mentre lo rileggo più e più volte e faccio scorrere le dita sulle lettere impresse sulla carta  

Rimango qualche istante immersa nei miei pensieri fino a che con uno scatto mi giro verso il suo tavolo e la trovo a guardarmitesta appoggiata su una mano ed un sorriso amorevole ad illuminarle il volto 

È lei quella ad essere bellissima 

Il contatto visivo fra noi dura poco meno di una manciata di secondi fino a che entrambe, quasi contemporaneamente, non distogliamo lo sguardo per rivolgerò altrove consapevoli della nostra situazione  

Nessuno ci rimproverebbe per una semplice occhiata come quella, ma sappiamo anche che ogni scusa è buona per accusarci di gesti inadatti ad un collegio religioso e quindi cacciarci definitivamente  

Molte persone qui dentro non aspettano altro dopotutto  

Noto che Quinn e Rachel hanno gli occhi puntati su di me ed il loro continuo fissarmi con impazienza può significare solo che stanno morendo dalla curiosità di sapere cosa c'è scritto sul foglio che tengo stretto fra le mani; ma quelle parole sono così preziose ed importanti da impedirmi di condividerle con loro  

"beh?" mi domanda Rachel allungando il collo come se volesse sbriciare  

"beh che ? Non abbiamo veramente litigato..." le rispondo come se questo lei già non lo sapesse  

"ovvio che no!" mi fa punta nell'orgoglio "l'ho capito prima di te che era tutta una scusa per poter comunicare senza parlarti dal vivo!"  

Quinn al suo financo le da una leggera gomitata dicendole di abbassare la voce; si guarda in torno e poi incurva le spalle quasi a volersi nascondere come se quella fosse la più segreta delle conversazioni  

Mentre la guardo comportarsi così non posso fare a meno di pensare che in Quinn ho trovato una degna complice; lei copre le spalle a me, io copro le spalle a lei visto che nessuna delle due è così matura e responsabile da potersela cavare da sola; senza la mia amica sarei completamente persa  

"è stata una bella idea, almeno avete una scusa da usare nel caso qualcuno vi chiedesse il perché di questo improvviso allontanamento..." 

"nessuno lo farà perché a nessuno interessa veramente di noi; siamo  in un collego femminile e, per quanto odi gli stereotipi, alle ragazze piace solo il pettegolezzo e le chiacchiere" affermo con tono amareggiato "non interessa la nostra versione, ma solo avere qualcosa di cui parlare 

Ed è questa la cosa di cui ho più paura: sentire la gente sparlare alle mie spalle e non potermi difendere; i mormorii sommessi che non hanno una provenienza precisa, ma che continuano a perseguitarmi ovunque vada; le risatine strozzate e gli sguardi sfuggenti; il pettegolezzo stesso che trae la sua forza dalle masse che lo alimentano  

Nessuno si prenda la responsabile di ciò che viene messo in circolo come se a parlare non fossero essere individuali, ma un unica identità impersonale  

"sarà, ma almeno adesso hai una balla credibile da dire quando qualcuno ti chiede di Brittany; e credimi, è un ottima alternativa al tuo sguardo impaurito e balbettare frasi senza senso!" mi fa Quinn prima di girarsi verso Rachel "quando c'è lei di mezzo Santana non capisce più nulla e va nel pallone" le spiega, con voce più delicata e melliflua di quella che ha usato con me; sembra che per la mia amica ogni scusa sia buona per flirtare con la nana e la cosa inizia davvero a spazientirmi  

Scuoto la testa e decido di ignorarle mentre prendo una matita dall'astuccio che Rachel tiene sul tavolo; "prego Santana, fai pure" mi risponde lei con tono irritato lasciandomi comunque fare 

"il vostro studio serale fa comodo anche a me" affermo scherzosamente prima di scrivere poche parole sul retro del bigliettino per poi chiuderlo e passarlo a Rachel che alza lo sguardo al cielo; mi scruta per un attimo con sguardo critico, ma poi finalmente si decide a prenderlo ed ad alzarsi per raggiungere Brittany  

"ricordati di dire che non ci siamo ancora riappacificate" le faccio sottovoce  

Sa qual è la nostra situazione al momento e sa anche che abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per mantenere stabile quel che resta della nostra relazione; lei ha sostenuto e coperto me e Brittany fin dall'inizio e, per quanto mi dia fastidio ammetterlo, le devo davvero tanto 

"Rach è tipo la nostra fatamadrina" sospiro rivolta a Quinn per farle capire quanto io sia grata a quella ragazza anche se non avrei il coraggio di ammetterlo di fronte a lei; la mia amica sorride mentre la osserva con aria sognante  

"lo sa che gli vuoi bene, anche se fai sempre la stronza" afferma prima di lasciare che il silenzio cali su noi  

Mentre Quinn è intenta a studiare ed io ad aspettare che qualcuno mi porti la risposta di Brittany percepisco un paio di occhi fissi su me; mi giro, già sapendo a chi appartengono, e trovo Kitty Wild seduta a qualche tavolo di distanza intenta a sorridermi con fare maligno 

Il sangue mi ribolle nelle vene ed il mio cuore inizia a correre come se avesse fretta di vincere una qualche gara sportiva; cerco di ignorarla, ma quel senso di disagio ed imbarazzo che è ormai familiare si fa strada dentro me e non so per quanto tempo ancora riuscirò a sopportarlo  

Un altro anno penso cercando di sopprimere la paura ed il malessere che tutto questcomporta, ma, quando insieme a Sugar e a Rachel, che chiacchierano tranquillamente mentre vengono verso di me, vedo arrivare anche Kitty e le sue amiche, qualcosa mi dice che un anno è troppo da sopportare  

"hey Santana" mi saluta lei aprendosi un varco tra le due ragazze che la guardano stranite "come va la tua vita sentimentale?" domanda sghignazzando mentre io non ho il coraggio di guardarla in faccia; tengo la testa bassa e la mascella serrata sperando solo che ignorandola lei possa perdere interesse, ma la sua presenza scatena una reazione a catena come se avesse fatto cadere un tassello del domino spingendolo contro gli altri  

Quinn, davanti a me, chiude il libro con uno scatto rabbioso e i suoi occhi sono così accesi che fanno quasi paura; le vene del collo sporgono leggermente e respira affannosamente cercando di mantenere la calma mentre Rachel, che si è resa conto della situazione, si sbriga a raggiungerla ed ad affiancarla posandole le mani sulle spalle come per tranquillizzarla  

Sugar si mette tra me e Kitty con nonchalance per poi rivolgersi a quest'ultima come se fosse la sua più cara amica "ciao Kitty! Non si usa più salutare ?" le domanda parandosi di fronte a lei impedendole di avere così un contatto diretto con me  

"oh Sugar !" risponde come se fosse sorpresa di vederla "finalmente qualcuno normale in mezzo a questo branco di deviate" afferma compiaciuta sottolineando bene le ultime parole sapendo quale effetto queste abbiano su di me  

Se non sapesse della mia omosessualità non avrebbe nessun arma con cui abbattermi; se soltanto osasse aprire bocca le risponderei a tono azzittandola come un padrone severo fa con il suo cane, ma da quando ha scoperto il mio segreto non riesco più ad avere il controllo ed ora è lei ad avere il coltello dalla parte del manico 

Prima non ero così debole e spaventata: nessuno si azzardava ad attaccare briga con me perché sapeva che non ne sarebbe mai uscito vincitore; alcune studentesse avevano persino paura di rivolgermi parola e con Quinn al mio fianco eravamo quasi intoccabili, ma ora non sono altro che una nullità e Kitty ha scoperto come ferirmi tirano in ballo il mio punto debole 

La mia sessualità è la mia croce, il mio tallone d'Achille, la cosa che odio più di me stessa e che non riuscirò mai ad accettare, ma per quanto l'argomento mi faccia star male ho ancora il mio braccio destro   

Improvvisamente Quinn sbatte un pugno sul tavolo attirando l'attenzione di tutti 

Si alza dalla sedia mentre dai suoi occhi escono lampi di odio, ma prontamente Rachel, che si trova dietro di lei, la blocca e riesce tenerla ferma anche se la sua presa è precoce e Quinn potrebbe liberarsene in qualsiasi momento; il suo semplice tocco comunque basta a rilassarla almeno in parte e quando apre bocca la sua voce sembra quasi normale per nulla alterata dalla rabbia  

"è meglio per te se vai a rompere da un'altra parte; credimi, non staresti per niente bene con un occhio nero stampato in faccia"  

A quella frase Rachel trasalisce perché sa bene che sarebbe in grado di fare una cosa del genere; la stretta sulle sue spalle si fa più forte e noto che il respiro le si è bloccato in gola esattamente come me 

"meno male che c'è la tua fidanzatina a tenerti a bada come la bestia che sei!" 

Dopo quella frase non riesco più a trattenermi: mi alzo in piedi e, per la prima volta, ho il coraggio di prendere in mano la situazione e di reagire nonostante quello che stia per fare sia terribilmente sbagliato 

Sugar si gira verso di me e mi prende la testa fra le mani costringendomi a guardarla negli occhi 

"stai calma o ci rimetterai solo tu" mi dice con uno sguardo serio che non le ho mai visto in faccia ed è proprio quella sicurezza che aleggia nei suoi occhi che mi da la conferma definitiva: sa tutto 

Probabilmente avrei dato retta alla mia amica e mi sari rimessa seduta, il formicolio alle mani sarebbe passato e la ragione sarebbe tornata se Kitty non avesse messo in mezzo l'unica persona che non avrebbe mai dovuto permettersi di nominare 

"Karen, vai a chiamare Brittany così la squadra delle lesbiche è al completo!"  

Sugar, che cerca di rimanere ferma davanti a me creando una specie di muro, diventa improvvisamente invisibile e l'unica cosa che vedo è la mia mano aprirsi sulla guancia di Kitty Wild e lasciare sopra di essa un evidente segno rosso che le rimarrà sul suo volto per molto tempo 

Lo schiaffo è talmente forte ed inaspettato che barcolla indietro per poi guardarmi attonita e sorpresa, ma prima che possa rendermi conto di ciò che ho fatto mi avvento di nuovo su di lei sotto le urla e gli sguardi sconcertati delle nostre amiche che rimangono impietrite di fronte a quella scena  

Dopo poco sento delle forti braccia prendermi per i fianchi tirandomi via dalla mischia ed in quel momento un barlume di ragione si fa strada anestetizzando la rabbia 

Sugar, insieme ad alcune studentesse, si frappone fra di noi per dividerci e la paura mista a delusione che trovo riflessa nelle sue irridi mi fa capire cosa ho appena fatto; ad un tratto il silenzio cala fra noi e quasi tutte le altre ragazze si sono alzate dai rispettivi posti per vedere meglio ciò che è successotra queste, in piedi al suo tavolo, noto Brittany che mi guarda fisso con splendidi occhi azzurri e la bocca semi aperta  

Il nostro contatto visivo dura un battito di ciglia perché la mia attenzione viene catturata dalla figura di Kitty che, sorretta da alcune amiche, si asciuga il mento dove le è colato un rivoletto di sangue  

La stretta intorno ai miei fianchi si fa più forte e, di punto in bianco, mi sento trascinare all'indietro; non oppongo resistenza e, con non poca fatica, riesco anche a muovere qualche passo senza distrarmi dallo spettacolo che si presenta davanti a meRachel ha le mani davanti alla bocca come a coprire un urlo e Quinn al suo fianco è appoggiata la tavolo come se non avesse le forze per stare in piedi; l'unica cosa di cui sono felice è che lei non abbia avuto né il tempo né i riflessi per intervenire perché sono sicura che non avrebbe di certo aiutato le altre a dividere me e Kitty  

Camminando riesco a riprendere coscienza di me e, girandomi, vedo che il braccio che mi stringe il fianco tirandomi è quello di Suor Holly che in fretta e furia cerca di portarmi via impedendo alle altre suore di avvicinarsi a me difendendomi come un tesoro prezioso; poco prima di uscire dalla stanza mi rivolgo verso Brittany, che ha seguito tutti i miei passie la vedo mimarmi con le labbra un "andrà tutto bene" prima che la porta della sala mensa mi si richiuda davanti agli occhi 

Non andrà tutto bene penso mentre sento il rumore tonfo della porta e Suor Holly continuare a trascinarmi di peso da qualche parte nulla andrà bene questa volt 

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Suor Holly cammina svelta fra i corridoi del dormitorio tenendomi saldamente il polso fra le sue dita come se avesse paura di perdermi durante il tragitto; io la seguo a testa bassa, ormai pienamente consapevole delle mie azioni anche se ancora confusa sul perché abbia fatto una cosa del genere  

Se prima ero il pettegolezzo più gettonato del collegio a causa della mia presunta omosessualità, questo evento non farà altro che aumentare le chiacchiere e ciò era l'esatto opposto di cui avevo bisogno  

"entra" mi fa lei spingendomi dentro quella che dovrebbe essere la sua camera; obbedisco senza troppe cerimonie, ma comunque sorpresa dal fatto che non mi abbia portato direttamente dalla preside per il mio inaccettabile comportamento  

Una volta chiusa la porta dietro di sé mi fa cenno di sedermi sul suo letto mentre lei rimane sulla porta a fissarmi con aria tesa  

"immagino che chiederti il motivo del tuo gesto sia inutile" afferma con tono fermo, ma con un ironia ed una dolcezza velata che solo lei possiede  

Rimango in silenzio e abbasso lo sguardo puntandolo a terra contorcendomi le mani per la vergogna; l'imbarazzo ed i sensi di colpa mi attanagliano lo stomaco e mi rendono difficile parlare  

Tra noi cala un leggero silenzio e Suor Holly continua a studiarmi aspettando che sia io la prima a parlare; magari crede che mi inventerò una scusa o una motivazione logica, ma la realtà è che non ho intenzione di mentire, almeno non questa volta  

Sono troppo stanca e spossata per continuare a farlo e comunque la mia credibilità è solida quanto un castello di carta lasciato su un tavolino all'aperto durante una tempesta; non riuscirei a sopportare un altro interrogatorio sapendo che ogni mia parola viene ben studiata ed analizzata per rilevare tracce di eventuali bugie  

Pensavo che con il tempo fossi diventata abbastanza forte caratterialmente da non dover mai più avere paura di nulla ed invece tremo senza nessun controllo; credevo che Brittany mi avesse infuso un po' della sua forza questo pomeriggio, ma è bastato un non nulla per mandare all'aria tutti i buoni propositi fatti  

È bastato il suo nome per farmi perdere il controllo  

Chiudo gli occhi e sprofondo di più sul materasso morbido prima di dare voce ai miei pensieri  

"questa è la cosa più stupida che abbia mai fatto" affermo capendo che questo è quasi più grave dell'essere scoperti con la propria ragazza durante l'orario dlezione a sbaciucchiarsi nel chiostro vicino alla chiesa  

"bhe, almeno su questo siamo d'accordo" annuisce con un sorriso amaro sul volto  

Di nuovo silenzio; questo però è molto più pesante ed opprimente perché siamo entrambe consapevole della gravità della cosa; ho praticamente spaccato il labbro a Kitty Wild davanti a tutta la scuola 

Lei ha toccato un tasto dolente, l'unico nervo scoperto che non avrebbe dovuto stuzzicare e per questo sono scattata senza avere il tempo di riflettere; la nostra sessualità non deve essere una cosa pubblica e con le sue parole Kitty ha distrutto l'ultimo frammento di muro che proteggeva me e Brittany dal mondo esterno lasciandoci così completamente nude e prive di difesa  

Ed il fatto che sia stata io la prima a crepare quel muro non fa altro che aumentare i sensi di colpa 

Sembra che ormai tuttgiri intorno ai miei gusti sessuali; non vengo più giudicata come una persona completa, me semplicemente catalogata come lesbica e la cosa mi mette i brividi  

Suor Holly si passa una mano sul volto strofinandosi gli occhi: ha l'aria stanca e pensierosa e, come me, non sa che fare 

"sai che ciò che hai fatto è molto grave e che io non posso proteggerti dalle tue stesse azioni ?" mi chiede; la sua dovrebbe essere la solita predica che si fa a chi infrange le regole, ma dal tono che usa sembra più che si stia scusando per questa mancanza  

Annuisco, ma non ho il coraggio di alzare la testa; "perché mi ha portato qui?" le domando davvero incuriosita dal suo comportamento; forse sto solo evitando di chiedere informazioni riguardo a ciò che mi accadrà perché ho troppa paura di saperlo 

Suor Holly sospira e stavolta tocca a lei abbassare lo sguardo; "non potevo lasciarti lì da sola; stando qui hai il tempo di calmarti e di riflettere sulla stupidaggine che hai fatto" afferma riacquistando un po' di autorità "se fosse intervenuta qualcun'altra ti avrebbe sicuramente porto dalla preside e a quel punto che scusa ti saresti inventata?" 

Si avvicina per poi appoggiarsi sul davanzale della finestra vicino al letto; i suoi occhi sono tutt'ora puntati si di me, ma non mi sta giudicando; sento solo tanta preoccupazione e protezione nonostante lei in questa storia non c'entri proprio nulla  

"qui sei al sicuro, almeno per questa sera; le altre penseranno che io ti stia facendo una bella strigliata ed invece te ne starai buona a riflette su come affrontare la preside Sylvester domani; magari Quinn e Rachel ti daranno una mano" dice sovrappensiero "ti riaccompagnerò in camera non appena tutti saranno andati a letto così eviterai domande scomode"  

Io sussurro un flebile "grazie" e, nonostante le sia molto grata, non posso fare a meno che sospettare anche di lei così una domanda mi esce spontanea; "non mi trascinerà dalla preside domani contro la mia volontà, vero ?"  

Il tono infantile e debole che ho usato la fa sorridere e mi risponde muovendo la testa in segno di negazione e questo mi rassicura  

"se avessi voluto portarti da lei l'avrei fatto sta sera stessa, ma credimi: è meglio che tu ci vada di tua spontanea volontà piuttosto che ti veda arrivare con una di noi trascinata per un orecchio !"  

"secondo lei che cosa mi succerà ?" chiedo alzando per la prima volta la testa da quando sono entrata in questa stanza; la guardo fisso ed i suoi occhi chiari lasciano trasparire le sue preoccupazioni  

"Santana" mi chiama mettendosi seduta sul letto accanto a me come a volermi dare conforto "non sarebbe giusto darti una risposta adesso perché neanche io la conosco, ma sarebbe ancora più sbagliato illuderti e dirti che ciò che è successo non è grave: aggredire Kitty durante la cena è un gesto che non rimarrà impunito" 

Le sue parole sono come pugni nello stomaco proprio perché così vere e sincere, ma infondo ha ragione; sarebbe ingiusto passare la serata a tranquillizzarmi pur sapendo che domani mi aspetterà una punizione con i fiocchi 

Eppure una parte di me ci aveva sperato  

"posso farle un'altra domanda?" chiedo titubante nonostante Suor Holly sia sempre stata disponibile ed accondiscendente con noi studentesse; lei sorride di nuovo e prendo quel suo gesto come un sì 

"perché sta aiutando me invece che Kitty; insomma, non mi sembrava ridotta troppo bene... " mi stringo le mani e sento che stanno tremando così come tutto il mio corpo che è ancora scosso da spasmi  

"tu hai più bisogno di aiuto di lei" mi dice ed in quella frase sembra esserci nascosto molto più di quanto voglia farmi credere "e comunque lei si riprenderà presto, nessuno è mai morto per qualche schiaffo ben assestato; quella che mi preoccupa sei tule parole spesso feriscono di più ed in un modo che è difficile da far guarire" 

Socchiudo gli occhi ed assaporo a pieno il senso di quella frase ragionando sul fatto se si possa invece morire per qualche insulto ben indirizzato, ma ho troppa paura di una risposta positiva anche solo per pensarci più di qualche secondo  

Suor Holly si gira verso la finestra dandomi le spalle e non so se lo faccia per osservare il meraviglioso paesaggio che si può guardare dalla sua camera o per darmi la privacy di cui ho bisogno per rimettermi in sesto; colgo comunque l'occasione per asciugarmi qualche lacrima e ricacciare indentro i sensi di colpa che minacciano di emergere prepotenti da un momento all'altro 

Non sono pentita per ciò che ho fatto a Kitty, ma per la punizione che ne conseguirà 

"le sembra giusto" chiedo di punto in bianco con voce rotta "che l'unica a pagare le conseguenze di tutta questa storia sarò io?" 

Lei si gira e mi guarda con le sopracciglia leggermente aggrottate incapace di cogliere il significato complessivo di quella domanda che negli ultimi tempi affolla fin troppo spesso la mia mente  

Si prende qualche secondo per ragionare come fa sempre quando il discorso si fa più serio o importante; al contrario di quanto si possa immaginare nel guardarla, Suor Holly è una delle persone più riflessive ed attente di questo posto; non lascia nulla a caso e ogni suo gesto o parola è ben calibrata a seconda delle situazioni  

"è vero che ad ogni azione corrisponde una reazione" inizia con il volto più rilassato come se avesse finalmente trovato risposta giusta da dire "ma in questo caso i due comportamenti si trovano su piani diversi per questo avranno conseguenze diverse" afferma, ma intuendo la mia perplessità continua cercando di semplificare il discorso "il male che ti ha inferto Kitty non è visibile; le sue parole ti hanno colpito dentro, ma, per quanto profonde possano essere, le tue ferite non posso essere percepite e curate se non da persone che ti vogliono bene, mentre tu...bhe le hai quasi rotto il setto nasale!" sorride cercando di sdrammatizzare la situazione  

"ma lei ha detto...  

"se vedessi un ragazzo a cui sta uscendo del sangue dal naso ed affianco a lui la persona che lo ha appena colpito..." continua ignorando la mia interruzione "chi aiuteresti per primo ?" 

Apro più volte la bocca cercando di formulare un ragionamento logico a favore della mia testi, ma l'unica cosa che riesco a fare è sbuffare ammettendo l'evidenza per quanto irrazionale ed ingiusta possa essere 

"semplicemente il suo dolore è quantificabile mentre il tuo... " sospira e capisco quanto sia faticoso per lei spiegarmi questa verità "nessuno sa quanto male ti ha fatto per questo il suo gesto viene considerato da molti meno grave 

"non mi sembra giusta come cosa"  

"non lo è infatti! Per questo le tu amiche hanno cercato di trattenerti e per questo ti ho trascinato qui sperando di far calmare un po' le acque" 

Mi prendo la testa fra le mani massaggiandomi le tempie stanca e spossata; Brittany dice di aspettare ancora un altro anno, ma io non credo di poter resistere nemmeno un altro giorno  

Come farò a guardare negli occhi le altre mie compagne ? Come posso vivere in un posto in cui la maggior parte delle persone è a conoscenza del mio segreto e proprio per questo mi tratta come se fossi un mostro ? Come riuscirò ad andare avanti senza avere Brittany costantemente al mio fianco ? 

Non sono abbastanza forte per sopportare tutto questo da sola   

Viviamo a qualche passo distanza eppure la sento così lontana; il mio cuore continua a battere solo per lei, ma mi rendo conto che l'amore avvolte non basta per far andar bene le cose  

Suor Holly si avvicina con calma al suo letto e si siede al mio fianco, mi posa una mano sulla schiena tentando di darmi conforto; quasi mi vergogno a farmi vedere in questo stato, ma posso permettermi di mettere l'orgoglio da parte almeno in questa stanza e mostrare tutte le mie debolezze nonostante abbia cercato a lungo di nasconderle  

"sei una brava ragazza, Santana" sussurra come se mi stesse rivelando un segreto "certo, tu e la tua amichetta Fabray trasgredite alle regole più spesso di quello che farebbe un normale studente, ma so che dentro di te c'è un animo buono anche se non lo mostri; l'ho capito dal primo giorno che hai messo piede qui dentro e non sono l'unica ad essersene accorta" afferma abbassando la testa per incrociare il mio sguardo che ostino a nascondere  

Non ha senso continuare a negare l'evidenza eppure quella microscopica parte di me che ancora non è crollata e che continua a sorreggere il muro di menzogne e falsità che mi ha protetto dagli altri non vuole cedere; paradossalmente quella maschera che mi sono costruita è più resistente della mia vera personalità e non so se riuscirò mai a togliermela definitivamente 

Annuisco fingendo di essere d'accordo, ma Suor Holly è troppo furba per cadere in un trappola architettata da una diciassettenne terrorizzata e impaurita perfino dalla sua stessa ombra  

"Brittany riesce a vedere la parte buona della gente, anche se questa è piccolissima o ben nascosta; non so come ci riesca, ma ha questo dono fin da bambina e l'ha sempre utilizzato al meglio" 

"si... è una buona amica... " affermo con aria impassibile  

Lei sospira e toglie la mano dalla mia schiena per poggiarla sul suo grembo  

"la gente vede solo quello che vuole vedere ed ha paura di ciò che non conosce, ma personalmente non mi scandalizzo più di nulla; sono stata giovane anche io e ti assicuro che non ho sempre voluto prendere i voti e ritirarmi in un collegio! Ho visto molte più cose di quello che crediate" dice con una risatina imbarazzata tentando in questo modo di farmi aprire e non fa in tempo a fine la frase che cedo al suo gioco  

"io...io volevo solo proteggerla" mi lascio scappare con un nodo stretto alla gola "non avrei mai voluto trascinarla giù con me, ma da quando Suor Emma...lei ci ha scoperto per colpa mia ed ora ho spaccato il labbro a Kitty e tuttsta andando a rotoli e sto rovinando la vita di Brittany !" urlo come se fossi in  preda ad una crisi di nervi senza riuscire a creare frasi logiche 

Suor Holly cerca di bloccare il mio sproloquio abbracciandomi e stringendomi a se come se fosse una madre amorevole, ma, per quanto provi a calmarmi non riesco a pensare ad altro se non alla triste realtà in cui mi trovo  

"ho solo diciassette anni ! Non riesco a gestire tutto questo..." affermo facendomi assalire dai sensi di colpa e di inettitudine che mi logorano dentro  

Lei continua a tenermi stretta cercando di mantenere insieme i pezzi di me che si stanno man mano sgretolando senza che io possa fare nulla; "lo so piccola, non è colpa tua; hai avuto un peso troppo grande da portare" dice senza costringermi a parlare  

Dopo quella frase entrambe rimaniamo in silenzio per parecchio tempo; Suor Holly continua a coccolarmi ed io mi concedo il lusso di essere debole e vulnerabile perché mi sento stranamente al sicuro dentro quelle quattro mura e la vicinanza di una persona adulta e matura come lei riesce a rendere i miei problemi più chiari e comprensibili  

Ad un certo punto la sento mentre cerca di sopprimere uno sbadiglio e solo allora mi accorgo di quanto entrambe siamo stanche: lei per via dell'ora tardaio per colpa della giornata piena di emozioni che ho avuto 

"che ne dici di tornare in camera ?mi chiede guardando l'orologio che tiene al polso "scommetto che le tue amiche si saranno preoccupate abbastanza non vedendoti tornare" 

Io annuisco senza aggiungere nulla e con le mani mi strofino il viso cercando di darmi una svegliata  

Prima di uscire mi avverte che dovrò fare assoluto silenzio e penso che la sua preoccupazione nel portarmi in giro per la scuola a quest'ora tarda sia perché deve aver già sentito le mie grida e risate risuonare per i corridoi, quando io e Quinn torniamo dalle nostre serate, e sa quanto posso essere rumorosa  

Arrivati di fronte alla porta della mia camera si ferma davanti ad essa bloccandomi il passaggio  

"Santana..." mi fa a basa voce girandosi verso di me; i suoi occhi sono leggermente arrossati e la sento tirare sul con il naso "fa la brava, ok?"  

Poche e semplice parole a racchiudere tutto l'affetto e la preoccupazione che ha nei miei confronti; non faccio in tempo a risponderle che apre la porta e di colpo il brusio che sentivo dall'atra parte cessa all'istante 

"voi dovreste essere a letto già da un bel po'" le rimprovera Suor Holly fiondandosi dentro e trascinandomi con lei  

Appena metto piede nella stanza i miei occhi corro subito ad incontrare quelli blu e bellissimi di Brittany che, con mia sorpresa, si trova nella stanza insieme a tutte le altre; non avrei mai pensato di ritrovarle tutte lì dentro ad aspettarmi e questo mi riempie il cuore di gioia 

Il tempo è come se si fosse congelato; nessuna di loro sembra volersi muovere dai rispettivi posti, forse troppo impaurite di essere state scoperte in fragrante da Suor Holly per fare qualsiasi cosa, ed io non so proprio cosa dire per interrompere quel silenzio  

Ma Brittany non sembra accorgersi dell'imbarazzo generale e si alza dal letto di Quinn, che una volta era il suo, per venire da me ed abbracciarmi  

Con quel gesto l'ultimo pezzettino di muro dentro di me crollala stringo forte fra le mie braccia incurante di tutto quello che c'è intorno e mi sento così orgogliosa del forte sentimento che provo per lei che il mio cuore potrebbe non reggere, in quel modo ha spazzato via ogni malessere che c'era in me  

Dovrei salutare anche le altre e soprattutto ringraziare Sugar e Quinn per aver anche solo provato a difendermi da me stessa, ma non ci penso nemmeno a staccarmi da lei e di questo sembrano essersene accorte tutte quante 

Così le mie amiche, che erano venute li per me, mi dimostrano ancora una volta il loro affetto uscendo dalla stanza facendomi il regalo di poter passare l'intera notte da sola con la persona che amo senza soffocarmi con scomode domande  

Persino Quinn e Rachel escono e Suor Holly, comprensiva come sempre, non si oppone a questa infrazione; dopotutto è a conoscenza di cose ben peggiori 

Non faccio caso a ciò che dicono, ma, prima che tutte se ne vadano definitivamente, sento una mano accarezzarmi piano la schiena e poi la porta chiudersi con un leggero tonfo; non ho bisogno di girarmi per sapere a chi appartiene quella mano, lei è la seconda persona che mi mancherà di più una volta fuori di qui 

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"sai che questa è l'ultima notte che passeremo insieme vero?" le chiedo con gli occhi lucidi, ma senza versare inutili lacrime; le gambe si intrecciano sotto le lenzuola ed il calore dei nostri corpi completamente nudi è sufficiente a tenerci al caldo  

La sento sospirare sul mio petto e stringersi di più a me come se fosse lei quella ad aver bisogno di conforto  

"lo so" mi risponde con voce rotta e dopo quelle poche battute nessuna delle due ha più il coraggio di continuare la conversazione; d'altronde le parole fra noi non sono mai servite a molto ed ormai non possiamo più fare nulla per cambiare le cose: abbiamo giocato tutte le nostre carte 

Brittany singhiozza silenziosa, ma, oltre ad abbracciarla trasmettendole tutto il mio amore, non faccio nulla perché so che infondo siamo arrivate alla fine ed a questo non vi è rimedio  

Dopotutto dovremmo sentirci sollevate o quanto meno fortunate per avuto l'occasione di conoscere il nostro futuro con una notte di anticipo ed avere quindi la possibilità di rimanere insieme fino a che la mattina non ci allontani definitivamente portando via anche l'ultimo pezzettino di noi 

Sarebbe stato peggio andare a dormire con la beata illusione che tutto sarebbe andato per il meglio per poi essere prese alla sprovvista dalla cruda realtà che ci avrebbe separato senza possibilità di salutarci  

Eppure, come faccio a sentirmi sollevata quando, tra poche ore, dovrò rinunciare per sempre a Brittany? 

È chiaro come il sole che la punizione che mi spetta sarà quella di lasciare la scuola, le regole sono chiare e quella di stasera è stata la mia seconda inflazione; la prima volta siamo state fortunate, per così dire, ma la fortuna non bussa due volte alla tua porta, soprattutto se come me i guai te li vai a cercare   

La guardo raggomitolarsi sul mio petto e, anche se la stanza è completamente immersa nel buio e non riesco a vedere ogni minimo particolare del suo volto, non posso fare a meno di rimanere senza fiato mentre contemplo la sua bellezza  

"sei la miglior cosa che mi sia capitata" le dico con tutta la sincerità di questo mondo "ti amo, Brittany" 

"ti amo anche io, San; e lo farò per sempre" 

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N.d.a. Ciao a tutti! Ebbene si, dopo secoli sono tornata e chiedo venia per l'imperdonabile ritardo. Oltre a questo volevo ringraziare tutti voi che seguite ancora la mia storia e vi chiedo di tenere duro perché manca un capitolo (forse due ) alla fine; inoltre volevo dire a chi ancora non lo avesse capito che nella fic i miracoli non succedono e che tutto il racconto si basa principalmente sui sentimenti di Santana quindi non aspettatevi unicorni ed arcobaleni nel finale! Detto ciò , grazie ancora per essere qui a leggere e spero di aggiornare il prima possibile.

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