la popolare divina e la divina popolare di folle shane (/viewuser.php?uid=63853)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la telefonata ***
Capitolo 2: *** 4 anni prima (prima parte) ***
Capitolo 3: *** una vecchia foto leggermente sbiadita ***
Capitolo 4: *** 4 anni prima -2 parte ***
Capitolo 5: *** l'intervista ***
Capitolo 6: *** la voz de la argentina ***
Capitolo 7: *** il compleanno (il desiderio di paige) (parte prima) ***
Capitolo 8: *** Avviso...... ***
Capitolo 1 *** la telefonata ***
La
storia non vuole essere a scopo di lucro tutti i personaggi presenti
nella storia, non mi appartengono in alcun modo. Ma sono di
proprietà del creatore della serie, tutto ciò che
leggerete e frutto della “mia” fantasia e non vuole
offendere nessuno. Ne tanto meno i fan della serie.
La
storia tratta d'una coppia femslash quindi ragazzaXragazza, se la cosa
può recare fastidio vi consiglio di evitarne la lettura.
Detto questo spero piaccia a chi la leggerà.
LA
POPOLARE "DIVINA" E LA DIVINA "POPOLARE"
Josefina
Beltrán e Antonella Lamas Bernardi
Erano
poco più che le 03:00 e all'interno di un appartamento nel
centro di Manhattan.
una
ragazza dai capelli lunghi, d'una castano dorato viene svegliata dalla
fastidiosa e incessante suoneria del suo cellulare che andava crescendo
di volume, da qualche secondo.
Disturbando
il suo sonno dopo alcuni tentativi di ignorare la suoneria, purtroppo
inutilmente decise di rispondere.
"Hello!"
rispose
con tono decisamente stizzito
"Ciao
Anto, sono Fabio scusa se ti chiamo a quest’ora ti disturbo?"
La
voce allegra del fratello maggiore, le diede un pizzico di buonumore,
così il tono stizzito per non dire aggressivo e assonnato
viene sostituito da una leggera risata. Che gli permise di pensare bene
e di trattenersi dal rispondere acida....
che domanda e ti disturbo?..sono le 3.00 del mattino? certo
che
mi disturbi!. Nonostante
ciò, non riuscì a non rispondergli ugualmente con
un certo sarcasmo..
"Ma
no! che dici fratello sono solo.....le 03:13 di notte o
mattina come preferisci tu, ma dimmi pure.!"
Antonella,
poté sentire i sospiri del fratello dall'altro capo del
telefono, e le imprecazioni sussurrate per averla svegliata.
"Perdonami
dimentico sempre il fuso orario. Magari ti richiamo più
tardi...che dici?"
Chiese
sperando di non essere, rimproverato dalla sorella per non aver ancora
memorizzato la differenza d'ora.
"Tranquillo...ormai
sono sveglia, quindi dimmi pure!"
"Oook..Be..Niente
volevo solo dirti che quest’anno festeggiamo prima il
compleanno di Paige e volevo sapere se venivi?"
Antonella
rimase sorpresa da quelle parole. Prima perché conosceva
bene suo fratello, era noto per essere un tipo pignolo, soprattutto sui
compleanni che andavano a sua addetta
festeggiati,
ogni anno il giorno giusto all'ora giusta non un minuto prima
né uno dopo, quindi doveva esserci qualcosa di importante,
se anticiparono il compleanno.
Si
ridesto dai suoi pensieri, sentendo il suono d'un clacson proveniente
dalla strada
"Ah..
Si come mai prima?....Quella sottospecie di mio miglior amico e cognato
ha promesso qualcosa alla piccola?"
senti
il fratello ridere alla sua battuta, prima di risponderle.
"No,
Matias non ha promesso nulla "miracolosamente" e che per il compleanno
di Paige ci sarà la premiere del nuovo libro
di...Giusy......E quindi abbiamo deciso di anticipare, così
può venire al compleanno!"
La
voce calma e un po imbarazzata del fratello, non l'avevano zittita
così tanto quanto il nome di Giusy
"Antonella?..Sei
ancora li?..."
Si
ri destò dal suo silenzio, solo per le incensate voce semi
preoccupata del fratello
"Già
l'uscita del libro!"
Le
sue parole risuonarono più come una domanda, che altro.
"Si!
vieni vero?"
Le
chiese speranzoso.
"Mi
spiace!...Ma ho preso un impegno e non posso venire!... Mi dispiace"
Rispose
così in fretta da mordersi quasi la lingua..
"Sei
seria, o dai accidenti...Anto, Paige non vedendo zia Antonella ci
resterà male!"
Oltre
alla voce dispiaciuta del fratello, in sottofondo Antonella poteva
sentire la voce incredula e
alterata di Matias dire Dammi ci parlo io.
"Aspetta
ti passo Matty"
No..Con
lui non voleva parlarci, sarebbe stato capace di attraversare anche lo
stesso cellulare per gridarle di tutto e di più. Per non
dire che Matias non avrebbe accettato mai un no da lei.
"No!
Aspetta, no Fabio no!..."
"Anto!
sono Matias cose questa storia che non puoi venire?..e uno scherzo
vero?!..."
dovete
allontanare il cellulare dall'orecchio per non perdere il proprio
timpano, da quanto urlava lo avrebbero potute sentire in tutta la
palazzina, scura di non rischiare il proprio udito, avvicino il
cellulare.
"Hey,
ciao stavo appunto dicendo a tuo marito non che mio fratello che non
mancherei per nessun motivo al compleanno di Paige...Deve aver capito
male. Sai dovresti fargli fare un controllo dell'udito sai....."
Disse
scherzando, pentendosi però subito di ciò che
aveva appena detto.
"Bene,
perché non puoi dirmi di no. Anche perché se non
vieni tu vengo li io, e ti trascino qui io....Non può
mancare al suo compleanno!"
"Appunto
io...Senti stavo per dirti che mi piacerebbe, ma....Siamo seri ok. Sei
il mio migliore amico e non voglio dirti stronzate...Sai
perché non voglio venire. Si e no mi dirà ciao!"
Sapeva,
che Mattias non le avrebbe detto il contrario, in fin dei conti era
ciò che Giusy aveva presso a fare dalla fine della loro
storia.
"E
vero ma tieni a mente, che questo accadrà perché
tu non vuoi ammettere di amarla ancora e perché ogni volta
che vi incontrate, tu ti metti a filtrare con ragazze che non conosci
davanti a lei..."
il
tono alterato dell'amico la colpì in pieno
"Oggi
sono 3 anni che e finita!"
Disse
tutto di colpo, prima che l'amico potesse dire altro. Poté
sentire Mattias trattenere il fiato e Fabio in sottofondo imprecare,
per il poco tatto del marito.
"Scusa
Anto!...Lo avevo scordato ma non puoi non venire al compleanno di
Paige. Ci rimarrà male e la cosa accadrà anche a
me, a tuo fratello e tutti gli altri.
Ormai
sono 2 anni che non ti fai vedere, ea malapena chiami! Perfino Giusy e
preoccupata e anche se non lo ammette li manchi, e da quando
è finita ne tu ne lei siete riuscite a chiarire”
Lo
sentì sospirare. Poteva immaginare la faccia avvilita
dell'amico anche senza vederlo.
"Beh
tua sorella ha fatto coming out insieme a te davanti ai giornali, io
non lo ancora fatto pubblicamente! e comunque nessuno
riuscirà mai a prendere il posto di Giusy nel mio cuore.
Perché
quel posto e solo suo! dovresti saperlo”
"Si....Questo
lo sempre saputo come lo sanno tutti, e so di per certo che lo sa anche
Giusy!.....Ma questa stronz....Hai capito no, beh deve finire
perché così non può continuare. E
questo lo sai meglio di chiunque altro"
"Ok,
facciamo che ci penso e poi ti faccio sapere, va bene ora devo andare
tu da un bacio e un abbraccio alla piccola e a mio fratello. Vi voglio
bene ok ciao"
Sentì
sbuffare l'amico e salutarla, questo le permise di chiudere la
chiamata.
Non
ne poteva già più ogni volta era la stessa storia.
Quando
iniziava a parlare con Mattias, si finiva sempre sull'argomento Giusy e
lei non riusciva a parlarne per troppo tempo di lei, gli faceva troppo
male.
Si
ridesto dai propri pensieri, sentendo la porta di uno degli
appartamenti nel suo pianerottolo sbattere, doveva essere Bob il
panettiere che andava al lavoro.
Poggio
il telefono sul tavolo ributtandosi sul letto chiudendo gli occhi,
sperando di riaddormentarsi subito e in questo suo tentativo
poté rivedere con immensa gioia il viso di Giusy che li sorrideva
come 4 anni prima.
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Capitolo 2 *** 4 anni prima (prima parte) ***
4 anni prima
Erano solo le 10:20 ma a si poteva dire che anche a Buenos Aires
d'inverno si sentiva un certo caldo, non si poteva dire che fossero a
Miami, ma nemmeno che fossero in Alaska.
Ma il freddo sembrava aver colpito più forte rispetto agli
anni precedenti.
Ne sapeva qualcosa Antonella, che odiava il freddo soprattutto per la
sua capacità di ammalarsi a tempo di record, non faceva in
tempo a guarire che si ammalava di nuovo dopo neanche
1
settimana.
E questo sembrava essere il suo anno fortunato non aveva ancora
mostrato sintomi influenzali.
E Giusy ne era più che felice, Antonella sapeva essere una
vera piagnucolona e toccava a lei occuparsene.
Quella mattina infatti Giusy, uscì abbastanza presto
sfidando il freddo per andare a prendere la collazione, e farsi
perdonare da Antonella la serata imbarazzante passata con i loro
genitori.
Sapeva di per certo che Antonella molto probabilmente stava nel loro
caldo e comodo letto, a ronfare sonoramente. Senza sospettare della sua
uscita.
E così era anche se al contrario di ciò che Giusy
credeva, Antonella? si stava beatamente dormendo, ma non stava solo
russando, no stava decisamente anche sbavando, perché era
immersa in uno dei suoi soliti sogni sexy, denominati semplicemente
dalla sua amata Giusy sogni sconci.
Stava sognando di essere impegnata in un gioco non troppo casto con
quest'ultima
dove lei era un'artista e dipingeva con panna e cioccolato, usando
delle fragole come dei pennelli mentre la sua tela era il corpo della
sua bella ragazza.
La sera prima avevano fatto le ore piccole, per via d’una
cena all'ultimo minuto coi loro genitori che per qualche motivo la vide
costantemente in imbarazzo.
Poi al ritorno nel loro appartamento, si erano addormentate senza
riuscire nemmeno a coccolarsi, cosa inaccettabile per lei che aveva in
mente di far ben altro con la sua ragazza.
Il sogno stava raggiungendo un certo livello, quando improvvisamente
Antonella inizio a sentire il proprio nome, decisamente troppo lontano,
e ovattato per essere parte del suo sogno che giungeva alle sue
orecchie, questo le bastò a portare i suoi sensi verso il
risveglio le basto così tirare su fin sopra la propria testa
le coperte per non sentirlo più, e risprofondare nel sonno.
"Anto indovina, ho
trovato il proprietario di quella baita tipo villetta, a bariloche
quella in mezzo alla boscaglia ai presente...beh mi ha detto che non la
vende, ma scommetto che se li facciamo un buon prezzo cambia idea!"
La voce squillante e piena di vita di Giusy riecheggiò per
tutto l'appartamento.
Strappandola Antonella dal torpore del suo sonno, ma senza svegliarla
del tutto.
Giusy per tutta risposta senza alcun segno da parte della sua ragazza
decise di raggiungere la camera, dove trovo una sagoma quasi in forme
sotto almeno 3 coperte e 1 piumino, che a malapena permetteva a
Giusy di capire se la sua ragazza respirasse o meno.
L’unica cosa sicura era che dormiva, il suo russare lo
sentiva molto bene.
Ebbene sì Giusy doveva vivere con una ragazza che non solo
russava come una camionista, ma pretendeva di avere a letto almeno 3
coperte, è 1 piumino dato che mettersi il pigiama era fuori
questione.
Per quanto Giusy amasse sentirla russare, sapeva che non poteva
lasciarla a letto fino alle 11.00 cosi fette ciò che amava
di più, forse non tanto quanto guardarla e sentirla urlare
il suo nome in estasi, ma era comunque divertente vederla svegliarsi di
soprassalto.
"ANTONELLA
BLANCA-FRANCISCA LAMAS BERNARDI STAI ANCORA DORMENDO?!"
Al proprio nome Antonella, fu totalmente destata dal suo sonno.
Scatto da sotto le coperte come una molla, tanto da cadere
giù e rialzarsi in un lampo.
"O mio dio...che c'è...chi è...che è
successo...stai bene?..stai male qualcosa non va?!..i giornalisti ci
hanno scoperto?"
Questo era ciò che amava Giusy, ogni volta era
così, o quasi.
Antonella quando si svegliava era sempre troppo intontita per capire le
frasi che accompagnavano nel finale il suo nome, e finiva col sparlare
preoccupata per la sua ragazza, che invece faceva sempre di tutto per
non perdere la sua postura rigida, che consisteva ogni volta nello
stare dritta con le braccia incrociate sotto il seno, con uno sguardo
più divertito che serio che doveva essere di rimprovero.
Antonella ci mise qualche secondo per registrare il tutto e assumere
uno sguardo più sveglio è arrabbiato, capendo che
lo aveva fatto ancora, la sua ragazza l'aveva presa di nuovo in giro.
"Tu......Sei una grandissima stro...No...No….Non mi
abbasserò a tanto. Anzi sai che faccio, ti dico una cosa che
tu non sperimenterai mai è dico mai con me la panna montata,
le fragole e il cioccolato...E dico mai….Bella mia"
Giusy, che a stento riusciva a trattenere le risate, la guardo
decisamente confusa.Sapeva che la sua ragazza era strana, ma non
così tanto strana.
Poi però notando un lieve rossore sulle gote di Antonella, e
un leggero velo di sudore sulla sua fronte e capì subito a
cosa si riferiva, è non riuscì più a
trattenersi scoppiando a ridere.
Per tanto tutto quello che ricevette fu un cuscino in faccia, da
Antonella mentre si rimette a letto.
"Hai ragione
scusa.....ho esagerato...Non lo farò più. Ma tu
non puoi vietare una cosa, che non abbiamo né programmato
né mai provato, non e giusto"
Antonella non si mosse, ma sapeva che la sua ragazza aveva messo un
adorabile broncio.
Per tanto capendo che sarebbe stata ignorata, Giusy fu obbligata a
raggiunse il letto stendendosi affianco alla propria ragazza che si era
già raggomitolata nelle coperte.
Era stata talmente tanto intenta a cercare di non ridere e di
ascoltarla, da non essersi accorta subito che l'intimo di antonella era
ancora in fondo ai piedi del letto, dove furono gettati la sera prima
senza concludere però nulla. Quindi si era persa la
più bella e seducente visione di sempre la sua ragazza
interamente nuda di mattina.
"Mh davvero..E sai
quanto me ne può fregare...E comunque un buongiorno amore
dormito bene?.....No vero!"
Il tono acido di Antonella riporto Giusy, alla realtà.
Rendendosi conto di poter averla fatta grossa, è doveva
rimediare per riuscire ad entrare sotto le coperte, con la sua nuda
ragazza.
Così Giusy sorridente si avvicinò di
più a lei per rimediare.
"Hai ragione!......Vedo
di rimediare subito, buongiorno amore dormito bene?"
Si abbassò quel tanto che bastava sul viso della Antonella,
in quanto unica parte del corpo scoperta, per lasciarle un dolce e
leggero bacio sulla guancia.
Questo bastò a far sciogliere Antonella come neve al sole,
per quanto cercasse di essere arrabbiata o perlomeno indispettita nei
suoi confronti, la dolcezza di Giusy era la sua personale criptonite e
restare arrabbiata era impossibile.
Antonella avrebbe voluto dirgli
"Oh non vale pero...Non quando fai così" ma
sapeva che farlo, era come dire a Giusy che quel tono dolce e malizioso
erano il modo più veloce per essere perdonata, e
conoscendola lo avrebbe usato a suo vantaggio per ogni minima cosa
volta, e non voleva per nulla rischiare.
Ma finì con l'arrendersi alla sua dolcezza.
"Mhhh..si... Specialmente quando dormo qui”
Disse Antonella, che mentre pensava a cosa non dirle, si era girata per
fronteggiarla, indicando col dito seconda parte del corpo ad essere
uscita dalle coperte, continuando.
"Quando dormo tra
l'incavo che si forma tra il tuo colo e la tua spalla, dormo sempre
bene! Perché riesco a sentire per tutta la notte il tuo
magnifico profumo"
Anche lei sapeva essere decisamente dolce quando voleva, forse anche
troppo. Aveva rinunciato alla sua reputazione da dura, e stronza sexy,
da quando Giusy stava con lei.
Rimasero così ferme a fissarsi per diversi minuti, antonella
accarezzava l'incavo che si formava tra la spala e il colo della sua
amata, mentre questa aveva fatto scivolare una mano sotto le coperte
alla ricerca della pelle nuda della sua ragazza. E Il solo sentirla, la
mandava in estasi.
La prima volta che aveva toccato davvero la pelle di antonella, era
stato solo 4 anni prima, quando lei era rimasta coinvolta in quel
brutto incidente con la mamma della loro migliore amica Patty, che se
l'era cavata con un braccio rotto, mentre Antonella dovette subire
più di un operazione.
La prima d'urgenza alla testa, la 2 all'addome inferiore, c'era stata
la perforazione della milza, quella d’un polmone è
una mezza emorragia interna, che i medici riuscirono a notare in tempo.
E Giusy, non avrebbe mai dimenticato quel giorno, Antonella le aveva
mandato un messaggio quella stessa mattina perché le voleva
parlare, ma non gli disse mai di cosa.
Giusy, scopri dell'incidente solo da Matias che aveva cercato di
calmare Fabio dopo la notizia.
Appena giunta in ospedale venne a sapere che Antonella era in sala
operatoria e dopo circa 6 ore, l'intervento si concluse, Antonella
venne portata in una camera.
Ma la notizia del "Non
sappiamo se c'è la farà...dobbiamo pregare e
aspettare che passi la notte" spiazzo tutti ma
più di tutti lei, che solo il giorno prima l'aveva baciata.
Lei che aveva fatto del suo meglio per nascondere a tutti il suo amore
per Antonella.
Lei che aveva risposto al suo sms con "non abbiamo nulla di cui parlare
ero solo stanca e confusa" lei che ancora oggi si sentiva
colpevole.
Più di Carmen, la madre di Patty e di questa stessa
perché lei gli aveva risposto pochi attimi prima
dell'incidente, perché Antonella lo stava leggendo quando
per qualche motivo vide l'auto arrivare, troppo velocemente e stando a
Patty stava andando diretta addosso alla madre, troppo lontana per fare
qualcosa Antonella, la senti gridare ed essendo più vicina a
Carmen ebbe la prontezza di avvicinare Carmen e spingerla via.
Nonostante tutto Antonella passo la notte, ma finì in coma.
E Giusy fu l'unica a non lasciarla mai sola, tanto da avere un malore a
causa del mancato sonno e della troppa caffeina.
Ci volerò 14 settimane prima che si svegliasse, al risveglio
lei era lì, al suo fianco che le accarezzava il braccio
è lei fu la prima persona che vide è la prima a
qui sorrise e disse ciao.
Ma quello che dissero però i medici dopo, la porto via da li.
Durante la visita Antonella si rese conto di non sentirsi le gambe, la
paura e la conferma di essere paralizzata mando Antonella talmente in
confusione da cacciarla
Le ci volle 1 mese per trovare il coraggio d'andare a trovare
Antonella, dopo che era ritornata a casa.
Lei gli aveva chiesto scusa per il suo comportamento tramite Matias, ma
Giusy si era rifiutata di andare a trovarla, fino a quando non ne fu
obbligata. Aveva saputo a scuola che antonella quella mattina era a
casa da sola. E si era diretta li, l'aveva trovata che dormiva in
camera sua, raggomitolata in ben 3 coperte, che lasciavano scoperta
solo la testa. Era stato più forte di lei allora, vederla
così tranquilla.
Non era come averla osservata in ospedale, in quel camice, sgualcito
piena di tubicini nelle braccia e uno nella sua gola che le permetteva
di respirare.
Vederla così non le spezzava il cuore, ma glielo riscaldava.
Cosi fette ciò che in ospedale non fece mai, per paura di
farle male. Sali sul letto alzo le coperte e gli si stesse dietro
abbracciandola e stringendola a se.
Quella fu la prima volta che accarezzo la pelle nuda di Antonella.
E la priva volta che Antonella, le disse di non lasciarla.
Si ridesto dai suoi pensieri, quando sentì la mano della sua
ragazza giungere la sua pelle sotto la maglia.
"Davvero!.....Questo
è un colpo basso, miss Bernardi..Soprattutto
perché a la mano ghiacciata di non starà tentando
di sedurmi?"
Antonella, sfoggio uno sguardo innocente ma pieno di malizia.
"Cosa? Io sedurla miss
Beltran?...Sta scherzando! No, dico io che tentò di sedurre
una popolare….E che popolare devo dire!...No No..E
perché? e poi se anche fosse mi dica ci sto forse
riuscendo?”
"Beh…..E
sulla buona strada, ma credo che per riuscirci debba che
so?…Mhh mi faccia pensare..Magari, dovrebbe salire a
cavalcioni su di me..Poi togliermì lentamente la maglia e
dirmi, che so...Cose dolci e maliziose all'orecchio mentre lasci che i
suoi seni mi sfiorino e...!"
Antonella, che aveva esattamente eseguito le parole della ragazza,
passo per passo inizio a dirle cose decisamente piccanti e
non dolci. Mandando Giusy, quasi in estasi.
Arrivo ai ganci del reggiseno, quando tutta l'atmosfera e
l'eccitamento, tra loro rischio un drastico k.o.
"Aspetta e se arriva
bianca?”
Disse allarmata Giusy, allontanandosi di poco dal petto da Antonella
per avere risposta. Ma questo non impediva a lei di continuare a
stuzzicarla senza remora.
"Gli...O
detto….Di..non venire.... Fino...A...Domani!”
Antonella, le rispose tra un bacio e l'altro, senza quasi mai
allontanarsi dal collo di Giusy, che iniziava a essere sempre
più accaldata.
"Fantastico...O aspetta
e tuo frat-aaaahh..Dio..Se tuo fratello è..e..Nicolas?, so
che...Ahhh....avevano le prove questa mattina presto”
Antonella amava la sua ragazza tanto quanto amava sentire gli ansimi di
piacere che gli provocava, ma sentirla parlare di suo fratello e
Nicolas, la fermarono per dare una risposta definitiva.
Perché si poteva dire che quando Giusy ci si metteva sapeva
davvero raffreddare l'atmosfera più del freddo che
quell’anno gli aveva colpiti.
“O detto di
non farsi vedere, anche a loro fino a domani altrimenti non canto con
loro sabato!”
Rispose concisa riprendendo il suo lavoro mentre guardandola negli
occhi, fece scivolare via il reggiseno finalmente slacciato, provocando
una scia di brividi per tutto il corpo della sua ragazza, che ansimante
le sorrideva.
“Sai...Adoro....da
morire..quando fai...così!"
La voce così eccitata e ansimante di Giusy, alle orecchie di
Antonella, era una dolce melodia.
"Così come?"
Chiese, senza distogliere mai lo sguardo da quello della sua ragazza
"La...Div-ahh-ina!”
"Mhh lo so...."
Le ripose Antonella, lanciandosi sulle labbra di Giusy, trasportandola
in un profondo e intenso bacio.
Quello fu tutto ciò che serviva a Giusy, per dimenticare
ogni cosa e iniziare a fare l'amore.
Fregandosene dell'ora, dei rispettivi impegni, dei vicini è
dei possibili giornalisti o della colazione presa da Giusy quella
mattina.
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Capitolo 3 *** una vecchia foto leggermente sbiadita ***
Una
vecchia Foto leggermente sbiadita
2
giorni. Erano passati solo 2 giorni dalla chiamata del fratello.
Antonella
dopo la chiamata si era chiuse in sé, come non accadeva da
tempo pensando a tutto ciò che era successo se andare o no
alla festa della nipotina.
Era
così assorta da questi pensieri, da non essere uscita per
nessun motivo, dimenticandosi anche l'appuntamento che aveva con il
migliore amico nonché suo agente negli ultimi anni Nicolas,
circa 3 ore prima. Quando si era resa conto della cosa decise di far
finta di nulla, finendo col pensare anche a lui. Nicolas c'era sempre
stato per lei, soprattutto quando Giusy la lascio lei chiamò
lui.
L'unica
persona che in fin dei conti non aveva un rapporto di profonda amicizia
con quella che era diventata la sua ex.
Lui
si era precipitato a casa sua subito dopo la chiamata un'Antonella in
lacrime e probabilmente un po alticcia e s’era preso cura di
lei, come avrebbe fatto un fratello.
Ed
era su questo che si basava il loro rapporto, avevano stretto un legame
profondo e ma anche intimo, se per Antonella era un fratello lo stesso
valeva per lui.
Quando
Antonella ricevete la proposta di incidere un disco da una casa
discografica americana il suo agente gli aveva sconsigliato per non
dire quasi proibito di partire, ma lei aveva bisogno di quella offerta,
doveva andarsene da lì. Doveva allontanarsi da tutto
ciò che le ricordava Giusy.
E
Nicolas l’appoggio quando non lo fece nessuno, quando tutti
gli dicevano che non aveva senso scappare, che era un comportamento
infantile ma lei lo fece e lui partì con lei.
Inizialmente
andarono a vivere insieme, finendo col intraprendere un rapporto fin
troppo intimo, che però non andò mai oltre il
bacio o qualche carezza, per cui poi si era sempre sentita in colpa.
Quando
poi firmò un contratto di 2 anni con la casa discografica da
qui aveva ricevuto l’offerta, Nicolas decise che era meglio
per entrambi soprattutto per lei di vivere da sola, avere la
propria
libertà e privacy.
E
d’ora gli era molto grata per questo, non amava farsi vedere
malinconica o triste da lui soprattutto perché sapeva
avrebbe fatto di tutto per farla uscire e svagarsi.
Aveva
ignorato tutte le sue chiamate che in un solo giorni erano diventate
più; di 300.
Sapeva
era preoccupato, era un miracolo che non avesse avvisato il fratello o
la polizia per trovarla.L'ultima volta che non si era fatta viva era
stato l'anno prima, era andata all'uscita d'un libro di Giusy,
nonostante Nicolas glielo avesse sconsigliato.
Ricordo
che averla vista così rilassata e felice, l'aveva resa a sua
volta felice, ma triste perché lei non faceva parte di
quella sua felicità. Se ne andò via di corsa e
non si fette ne vedere ne sentire da nessuno per ben 4 giorni, quando
Nicolas alla fine la rintraccio.
Fu
in un hotel fuori città e l’aveva trovata per sua
stessa fortuna grazie alla chiamata di una perfetta sconosciuta
l'ennesima che aveva abbordato e portato in camera sua, che al
contrario di altre aveva avuto la decenza di chiamare qualcuno
perché andasse in suo aiuto.
Nicolas,
le racconto poi il tutto. E venne così a sapere che non
aveva fatto nulla con la sconosciuta, poiché la fortuna
volle che la ragazza in questione anche se sua fan sfegatata, non
rientrava nel gruppo di quelle un po pazze capaci di dio sa cosa.
La
ragazza in questione aveva avuto come dice Nicolas, il fiuto di capire
che qualcosa non andava e di correre in suo soccorso quando la vide
allontanarsi con una donna, stando alla ragazza vista poco prima
avvinghiata ad' un uomo, un brutto ceffo che poi le presse a seguire.
Nicolas
le disse che dopo essere arrivato, aveva trovato la ragazza che l'aveva
praticamente salvata, che si occupava di lei e della sua sbronza.
Antonella,
ricordava bene che di essersi svegliata a casa, con la nausea e una
forte emicrania, e non ebbe nemmeno il tempo di prendere un'aspirina
che l’amico gli fece una ramanzina di quelle
davvero
pesanti. Il mattino dopo per farsi perdonare promise a Nicolas di non
farlo più e di avvisare ogni volta che pensava di
allontanarsi o isolarsi.
Ora
questi ricordi non servivano davvero a nulla se non a farla sorridere
al pensiero d'un Nicolas nel panico che ora probabilmente era tenuto a
freno dalla propria fidanzata, che si dà il caso sia la
stessa ragazza che l'anno prima l'aveva salvata da chissà
quale grave casino.
E
lei era testimone. Aveva visto nascere la loro storia, piena di amore e
passione, e priva di quegli alti e bassi, che caratterizzano quelle
relazioni appena nate.
Ma
quella tra l’amico e il suo angelo custode era una storia
particolare, era come se fossero una vecchia coppia di sposi, che ogni
giorno sembrava innamorarsi per la prima volta.
Ora
anche se nessuno lo sapeva, a i suoi occhi non erano solo i suoi due
più cari amici, per non dire forse gli unici che attualmente
aveva. Oltre tutto lei era diventata in poco tempo una sorta di
consiglierà non che l’angelo custode, che la
proteggeva dalla iper protettiva dell'amico.
Si
ridesto dai pensieri per il bip della sveglia, che le permise di
rendersi conto di essere sveglia da 4 ore ormai e per questo doveva
ringraziare solo sua madre e alla chiamata che le ricordava di prendere
un regalo per la piccola, regalo a qui anche lei avrebbe dovuto
partecipare ovviamente. Dopo averci parlato, si ributto sul letto.
Voleva rimettersi a dormire, ma senza riuscirci decise di farsi
più male di quanto già non si era fatta in quei 2
giorni. Presse il portafoglio che teneva sul comodino, e prese una foto
che custodiva gelosamente da tempo in una delle tasche.
Era
una foto leggermente sbiadita, e un po ingiallita e la portava sempre
con sé. La guardava ogni volta prima d'un concerto, le dava
la forza di cantare, la foto ritraeva 2 ragazze sui 16/17
anni,
quella davanti aveva i capelli lunghi neri e ricci, quella alla sue
spalle capelli altrettanto lunghi e mossi ma non troppo e castani. Le
proprie braccia avvolte intorno alla vita della mora,
stringendola
a sé tenendo il viso appoggiato sulla sua spalla, sorride
proprio come la mora al obbiettivo, erano davvero felici, come non lo
erano mai state prima di allora, se solo avesse saputo cose le
aspettava ora sarebbero ancora insieme.
Antonella
ricordava perfettamente il giorno in cui fu scattata quella foto.
La
preside aveva deciso che la scuola avrebbe passato 1 mese bianco in
montagna per il caldo che quell'anno aveva deciso di opprimere bueno
saires, oltre che per l’incidente avvenuto solo 3 settimane
prima ad Antonella. Che aveva rischiato una seconda volta di perdere la
vita,
anche
se questa volto per uno stupido scherzo, ritrovandosi in vece con un
leggero danno alle corde vocali, che le aveva dato una voce roca e
molto bassa e un'ustione di primo grado sul lato destro del viso, che
il padre di Patty sosteneva sarebbe sparita nel giro di poco senza
lasciare traccia. Li in montagna, tra sciate e passeggiate, Antonella e
Giusy presero ad avvicinarsi sempre
più
l'una all'altra.
Dopo
l'incidente di 2 anni prima si erano avvicinate si, ma Giusy continuava
a d'avere paura, e quindi il loro rapporto simile ad un amicizia, non
aveva mai raggiunto livelli molto alti di intimità ne di
vicinanza. In quell'anno poi non avevano fatto altro che litigare per
ogni cosa.
Patty
e Matias, sostenevano che era dovuto ai loro sentimenti repressi e come
se non bastasse, il padre di Antonella si era fatto vivo, e s'era
portato dietro la presunta nuova compagna e la figlia di questa due
arpie manipolatrici, che le rovinarono la vita e che convinsero il
padre a mandarla in un collegio di suore fuori dalla città,
ciò che doveva essere un semplice collegio privato per
ragazze si era rivelato più una sorta di riformatorio, che
altro e scopri che le suore non erano così amichevoli come
sembravano, per non parlare delle compagne che non la accettarono,
soprattutto dopo il
rifiuto
d'Antonella per le avance di quella che era la leader delle ragazze con
cui divideva la camerata. La sua vita lì diventò
un vero inferno, la ragazza in questione di vento una sorta di aguzzina
per lei che più d'una volta aveva cercato di bloccarla con
lei sotto le docce, di bloccarla in camera, mentre erano solo,
addirittura una volta nei bagni privati, quella volta non la
scorderà mai, fu l’esperienza più
brutta di tutte da quando era finita lì perché fu
davvero a un passo dall'essere presa dalla ragazza più
vecchia, ma riuscì a sfuggirle proprio prima del
irreparabile e a salvarsi come tutte le altre volte in extremis.
Non
aveva mai raccontato questo a nessuno mentre era nel collegio,
perché sapeva che nessuno gli avrebbe probabilmente creduto,
quella ragazza per tutti era una santa.
Anche
se poi tutto venne a galla, c'era voluta la sua quasi morte.
Alla
sua aguzzina non era piaciuta, la sua ennesima fuga, così
per vendicarsi decise di tirarli uno scherzo che quasi la vide morire
bruciata. Ne uscì viva, ma ferita quando la notizia
arrivò a casa, Leandro il padre di Patty si prese l'incarico
di andarla a riprendere subito.
Al
suo arrivo, Antonella era stata bloccata nell’infermeria
accerchiata dalla sua aguzzina e dalle sue fedeli cornacchie. Leandro
senti la ragazza più vecchia minnacciaralla,
affinché non facesse o dicesse nulla ne sull'incendio ne
tanto meno sull'ultimo episodio avvenuto nei bagni.
Una
volta a casa, la storia venne fuori sua madre e Fabio erano scoppiati in
lacrime,
e di conseguenza anche Carmen la madre di Patty, non che migliore amica
di bianca madre di Antonella, che aveva saputo tutto da Leandro.
E
scopri che la matrigna e la figlia erano a conoscenza della reputazione
del collegio, e degli elementi che esso ospitava, quando il suo stesso
padre lo scoprì, lascio la donna e caccio entrambe da casa
sua e dalla sua vita cercando in ogni modo di farsi perdonare da lei
per ciò che aveva permesso che le due le facessero.
Scopri
che anche Patty aveva saputo ciò che era successo ed era
corsa di nascosto a parlare con Giusy della cosa, questo accade solo 4
giorni prima di partire per la montagna, lei lo scopri solo alcuni
giorni dopo essere arrivati in montagna, infatti non seppe mai dire se
quel l'avvicinamento fosse dovuto alla stanza che si ritrovò
a dover condividere da sola con la riccia, o se fossero stati gli
strani sguardi pieni di dolore e colpa che vedeva in Giusy, ogni volta
che si voltava e la trovava a fissarla. Matias si era accorto che
qualcosa era successo a lei ma, ogni volta che cercava di parlargli,
lei evitava il discorso.
Giusy
infatti non si era più avvicinata a lei dopo l'ultima
litigata avvenuta 2 settimane prima della sua partenza per quel dannato
collegio. Mentre dopo il suo ritorno l'aveva avvicinata solo una
volta,
più volte aveva visto i due gemelli Beltran parlare tra loro
e più d'una volta aveva sentito Matias chiedere alla
sorella, se sapesse qualcosa di lei, o se potesse parlare con lei.
E
la sorella alla fine aveva ceduto, ricorda che questa l'aveva
avvicinata nei bagni come la avrebbe poi sentita parlare con
l’amica Patty e con Matias, Giusy racconto ai 2 di averla
vista entrare di corsa con una mano stretta intorno al proprio addome e
preoccupata l'aveva raggiunta, ma vedere quella che a detta di Giusy
non sapeva come ritenere, se una nemica come lo erano state fin a pochi
anni prima dell'arrivo di Patty, un'amica o qualcosa essendo diventata
una costante immagine nei suoi pensieri. Disse di averla trovo seduta
su uno dei gabinetti con le mani sul
proprio
viso intenta a piangere, vederla così stando alle parole
della riccia per il fratello e la loro amica le aveva spezzato il
cuore, facendole capire che tutto quello aveva preso a provare dopo
la
notizia del primo incidente e della sua temporanea paralisi, non era
dispiacere né pietà come lei si ostinava a voler
credere ma qualcosa di molto più.
Antonella,
ricordo bene l’episodio nei bagni, poteva ancora sentire la
mano di Giusy, che per lei era la mano di una sconosciuta accarezzare
la sua testa, ricorda bene lo scatto che fece alzandosi, e la nausea
che questo comportò, mentre veniva sovrastata da deja-vu di
tutte quelle volte che era stata la sua aguzzina nel collegio ad averlo
fatto per la prima volta, ricorda bene la sensazione di paura provata e
di come spinta da essa spinse via con violenza e istintività
la figura davanti a lei che non riconobbe come Giusy, fin a quando
questa non cade a terra.
Giusy,
disse ai 2 di essere rimasta esterrefatta dal gesto, e quando la
guardò vide il suo sguardo letteralmente terrorizzato, di
lei.
Per
tanto, quando lei invece vide quello di Giusy, così confuso
e come scioccato scappo via chiedendo scusa con quella voce che si
sentiva troppo bassa e roca, che non gli apparteneva e che odiava
perché le ricordava ogni giorno il collegio e il motivo per
cui l'aveva.
Ricordo
di non essersi più fatta vedere quel giorno, a scuola era
tornata a casa dopo solo 2 ore dal suo agognato ritorno a scuola e dal
benvenuto da parte di tutti i compagni.
Quando
poi torno a scuola si ripromise di far finta di nulla, cosa che aveva
fatto anche Giusy che non la avvicino più in seguito,
guardandola sempre e solo con sguardo colpevole.
Antonella ricordo anche come il tempo passò in fretta, da un momento all'altro si ritrovò in montagna con tutta la scuola ed era
già passata 1 settimana, dal loro arrivo sulle Alpi.
Patty
non faceva che chiedere cosa diavolo fosse successo tra loro nei bagni,
mentre Matias come le avrebbe poi detto Giusy, si era stancato di
vedere sua sorella in condizioni pari a quelle d'una donna di mezza
età in piena crisi depressiva.
Matias
si ritrovò a parlare con lei prima di raggiungere la propria
stanza condivisa con Fabio. Ricordo come le aveva parlato, chiedendole
semplicemente di non continuare a fare del male a Giusy, di non
rivolgerle più quegli sguardi perché non se lo
meritava.
E
lei sinceramente non aveva capito il senso di tale parole,
né di quali sguardi lei sembrava rivolgere alla riccia. Dopo
quello scambio di battute con Matias, lascio passare 2 giorni prima di
capire di cosa stesse parlando l'amico rivolgendosi direttamente alla
diretta interessata, così a Giusy. Dopo quasi 1
ora era riuscita a scoprire cosa affligge se la compagna di stanza e
più per il senso di colpa che per altro, decise di
raccontare così tutto ciò che gli era successo,
dall’arrivo del padre e della sua nuova compagna con la
figlia e di ciò che si era ritrovata ad accettare.
Per non parlare di ciò che era successo in quella specie di
collegio privato che aveva scoperto essere invece più una
sorta di riformatorio/prigione per ragazze che altro.
Dopo quella sera, tutto tra loro cambio si avvicinarono tanto che permise a Giusy, di calmarla quando la notte si svegliava in preda agli incubi dovuti al tempo passato nel collegio. Permettendole di dormire al suo fianco, cosa che non riusciva a permettere nemmeno alla madre.
Il
loro primo vero bacio, alla francese come Giusy sosteneva avviene sulla
seggiovia 3 settimane dopo la loro chiacchierata, le ce vollero quasi 3
ore prima di convincere quella che era ormai
ritornata
un'amica a salire sulla seggiovia con lei, per raggiungere prima la
cima delle montagna per scendere con gli sci. Giusy, non smise mai di
dire che soffrire di vertigini quel giorno fu la cosa più
bella della sua vita.
Dall'ora
tutto cambiò. Tra le tante foto che scattarono, la
più bella fu fatta 8 giorni prima di ritornare a casa, lei e
giusy avevano deciso di lasciarsi andare e di vivere la loro primissima
prima volta solo la sera prima. Quella fu la sua gioia più
grande, amare e essere amata senza obblighi o forzature, quella notta
non l'avrebbe mai scordata.
La
foto fu scatta il giorno dopo, sotto la neve che cadeva dolcemente su
di loro.
Avevano
raggiunto gli amici, nella tarda mattinata perché appena
svegliatesi non avevano resistito e avevano fatto l'amore, prima a
letto e poi nel bagno sotto la doccia.
E
anche allora le 2 avrebbero sempre detto che tardare per la colazione e
le ultime foto ne era valsa la pena. Antonella sorrise al ricordo e
bacio l'immagine della riccia con le lacrime che gli rigavano le
guance, cosa che non era più successo dopo la sera in cui la
sua felicità svanii.
Sussurro
poche parole prima di chiudere gli occhi e addormentarsi, di nuovo.
ad attenderla nei suoi sogni, c'era la Giusy di cui ricordi.
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Capitolo 4 *** 4 anni prima -2 parte ***
4 anni prima (2 parte)
Antonella si era svegliata presto quella mattina, aveva molte cose da
fare e anche se era già tutto programmato, ma aveva finito
col stare tutta la giornata fuori, cerca della cosa più
importante.
L’anello giusto per la sua ragazza.
Era da più di 1 anno che pensava di chiedergli di sposarla,
ma per gli impegni e il tempo che le rubano la musica e lo studio,
aveva sempre rimandato.
Ora invece si era decisa. Era stanca di nascondersi al mondo, voleva
essere libera di essere se stessa come faceva la propria ragazza e come
del resto facevano i loro fratelli, felicemente neo sposi.
Anche lei voleva quella felicità e quella
libertà. E lo voleva al fianco di Giusy.
Così dopo una lunga chiacchierata col ormai cognato Matias,
nonché gemello della propria ragazza, aveva preso la
difficile ma coraggiosa decisione di fare coming out solo dopo aver
chiesto a Giusy di sposarla, non a caso aveva passato 2 settimane a
comportarsi come una fuggitiva, scappava da Giusy, senza mai rispondere
alle sue domande e questo aveva portato infatti quest'ultima a farsi
strane idee, tra qui che Antonella avesse un'amante, ma nonostante le
tranquillizzazioni da parte di Matias e Fabio e quelle degli amici,
erano di conseguenza finite a litigare, il giorno prima e Antonella pur
di rimediare si era ritrovata a girare tutta buenos aires, da cima a
fondo fin attardi per trovare l'anello giusto. Trovandolo proprio
all'ultimo minuto. Non era una anello di diamanti, come lo voleva
all'inizio, ma bensi 2 fedine. Erano perfette, né troppo
sfarzose né troppo scialbe. La sua Giusy non amava
particolarmente i gioielli, ma erano semplici ed eleganti
nonché divine.
Erano quelle giuste lo sapeva e sperava piacessero anche anche a Giusy,
perché aveva speso un mucchio di soldi. Più di
quanti ne avesse mai spesi prima, per sé o per qualcuno.
Era tornata a casa, molto più tardi di quanto volesse ma si
sarebbe inventata la scusa dello studio, per evitare domande, voleva
che tutto fosse perfetto per la proposta.
Ma non avrebbe mai immaginato che non sarebbe andato come programmato.
Come entro nel loro appartamento la prima cosa che notò fu
il silenzio, molto probabilmente Giusy, sierra già
addormentata mentre scriveva o forse era sotto la doccia, sorridendo
all'idea preparo in tutta fretta la tavola. Apparecchio in modo
semplice, con 2 tovagliette quelle preferite di Giusy con l'immagine
del mare, prese insieme per la loro prima cena in quella casa, poi mise
i bicchieri con del vino bianco
anch'esso il preferito di Giusy per ultimi aggiunse le posate i piatti
e delle candele per l'atmosfera.
Aveva preso anche qualcosa da mangiare nel ritorno, cannelloni ricotta
e spinaci rigorosamente all'italiana, perché piacevano ad
entrambe.
Una volta finito di apparecchiare il tutto in tempi davvero da record,
fette un paio di profondi respiri per calmarsi, era agitata e nervosa
ea stento riusciva a stare ferma, dopo il 3 respiro decise di guardare
l'ora, erano già passati 15 minuti dal suo ritorno e di
Giusy non c'era l’ombra.
La cosa la sorprese va bene che l'appartamento era di 2 piani e se
Giusy era di sopra era difficile che l'avesse sentita entrare, ma non
aver ricevuto una sua chiamata o un sms mentre era fuori in cui gli
chiedeva dove fosse, la mise un po in ansia.
Ma il pensiero che potesse essersi addormentata durante il lavoro la
faceva sorridere, così andò al piano superiore
cercando di non farsi sentire, per farle una sorpresa.
Alla fine dei gradini la pote chiaramente sentire, era nella loro
camera da letto e dallo strascico dei piedi poteva dire che camminare
avanti e indietro per la stanza.
Un breve corridoio la separava dalla loro camera, lo percorse ed
entrò sperando di trovarla in accappatoio…
"Ei amore sono a
casa!...è o una sorpresa per te!...ei..cos-ma che fai?"
Una volta aperta la porta Antonella, si sentì tremare le
gambe non poteva essere vero ciò che stava vedendo doveva
avere una spiegazione che non fosse ciò che lei temeva.
Non ebbe il tempo di dire altro che Giusy le diede la risposta che
temeva
“Perché
non si vede?..faccio le valigie...mi dispiace, davvero mi dispiace ma
non ce la faccio più"
Alle orecchie di Antonella la voce di Giusy, risuonò
estranea troppo stanca, troppo fredda.
"ti prego, non
ricominciare......non stasera non adesso!"
Antonella inizio a parlare come un automa, le prime frasi che disse
erano le stesse da almeno 7 mesi, ti prego non ricominciare.
Ormai per lei era un mantra le ripeteva ogni qualvolta Giusy diceva che
era stanca di quella situazione. E per tanto Giusy la guardo incredula
per l'ennesima volta, non poteva credere che la sua ragazza anche
davanti a lei che faceva le valigie pronta a partire le ripetesse le
stesse frasi, per lei fu davvero troppo fu l’ultima goccia,
quella che fece traboccare il vaso, già da tempo troppo
pieno e sull'orlo di cadere.
“Basta ora
basta..... Antonella lo dici sempre...è..e io sono stanca
ok, sono stanca perché sono 4 e non 4 giorni o 4 settimane o
mesi che stiamo insieme, ma 4 fottutissimi anni che stiamo insieme e lo
siamo solo ufficialmente per le nostre famiglie e i nostri amici
più cari.
Lo so che tu hai fatto
carriera nel mondo della musica, con Patty ei ragazzi e so che ormai
sei famosa. Che sei una star è che io invece sono solo una
piccola giornalista che lavora in un piccolo
giornale locale, di cua
è questo mi andava bene è mi rendeva felice solo
perché tu eri con me, perché potevamo amarci
anche alla luce del giorno e magari anche in pubblico, ma poi tu hai
iniziato ad essere
famosa e ad apparire sui giornali è io sono dovuta diventare
agli occhi di tutti la migliore' amica di Antonella la sua coinquilina,
niente più!
E solo perché
dire che stavamo insieme poteva rovinare la tua salita nel mondo della
musica......bè mi dispiace essere stata un tal impiccio per
te, per aver rischiato di annullare la tua carriera con il mio amore,
ma lascia che te lo dica.....i-io... ora sono..davvero stanca di questa vita. Io sono stanca di fare
questa vita...che poi diciamocelo non è vita."
Le parole di Giusy furono un fiume in piena alle orecchie di Antonella,
che avrebbe voluto tappare sele, ma che scierà sforzata
invece di ascoltarla fino alla fine, perché sapeva che era
stanca, come lo era lei.
Patty glielo aveva detto poco tempo prima come aveva fatto Nicolas, che
con Giusy non aveva poi un gran rapporto, gli aveva detto di trovare
una soluzione perché Giusy non sarebbe andata avanti
così ancora per molto. E la discussione o qualunque cosa
fosse quella che ora stavano avendo ne era la conferma.
Il tonfo che fette la valigia tirata giù dal letto riporto
Antonella alla realtà, Giusy aveva finito di fare l'ultima
valigia, ed era pronta ad uscire dalla loro camera, e Antonella sapeva
che se fosse uscita dalla camera, sarebbe uscita anche dal loro
appartamento e dalla sua vita. In un tentativo quasi inutile si mise di
fronte a lei.
“Antonella ti
prego, sono troppo stanca per continuare...Questa farsa...”
“Perché
io no!....Che cosa vuoi che faccia? cosa vuoi da me?"
"Cosa voglio?....Sai
bene quello che voglio!..Voglio solo che tu dica la verità,
voglio solo che tu faccia ciò che io ho fatto per
te.....anch'io Ho avuto paura, ma lo fatto perché pensavo
l'avresti
fatto con me!"
"Giusy ti prego io.."
"Dichiara di essere
lesbica….Di essere omosessuale...Come ti pare, ma di che
stai con me....Antonella
tutto ciò che voglio e che tu dica al mondo intero che mi
ami.
Di in pubblico Josefina
Beltrán e la mia ragazza, o quello che vuoi. Questo e tutto
ciò che voglio da te Antonella e lo voglio adesso, non tra
qualche giorno o tra qualche mese. Io lo voglio ora..."
Non aveva mai visto Giusy tanto furiosa, ne aveva mai sentito
così tanta stanchezza in quel suo tono colmo di rabbia e non
potè far altro che fissarla senza parole, mentre Giusy le
aspettava.
Ma non poteva sapere che le sue parole sarebbero risuonate come un
disco rotto alle orecchie di Giusy.
"Lo
farò!...Ma non adesso! prima c'è una cosa molto
più importante"
Giusy abbozzo un sorriso rassegnato, mentre tratteneva le lacrime.
Quelle parole erano state l'ultima goccia per lei, davvero l'ultima e
lascio che le lacrime scendessero, per l'ennesima volta quella giornata
perché Antonella ne era sicura gli occhi della sua ragazza
erano rossi e gonfi.
"Mi spiace ma se la
metti cosi....Io...Io non continuerò a vivere
così...Non posso!...Tu non mi dai altra scelta, io non ce la
faccio più. Non posso vivere con la paura di abbracciarti
fuori da questa stanza, solo perché potrebbero vederci o
magari fotografare. Io ti amo, ma questo modo di vivere a qui mi sono
dovuta abituare mi soffoca e mi sta facendo diventare paranoica."
"Giusy!..per-perfavore"
"T’amo e
t'amero sempre e lo sai quindi non dimenticarlo...Ok"
Giusy la sorpasso, con le lacrime che scendevano e uscì
dalla camera con le valigie.
Ad Antonella non servi a nulla seguirla, si fermò sugli
scalini guardandola scendere si sentiva come bloccata, rimase
lì sentendo sbattere la porta.
E solo allora Antonella corse giù, solo appena la porta si
chiuse e si fermò lì nel mezzo
dell’entrata, lascio cadere la scatolina che aveva tenuto
nascosta per tutto il tempo nella mano.
Era in velluto, d’un color viola scuro, al contatto con il
pavimento si aprì mostrando due fedi 2 bellissimi Claddagh
Ring.
La fede che Giusy aveva confessato l'anno prima di amare. Aveva scritto
un articolo sul Claddagh Ring e Antonella si era praticamente fatta una
cultura sull’anello e la sua storia.
Si era messa in cerca, dell’anello poco dopo la pubblicazione
dell'articolo di Giusy ma sembrava essere impossibile trovarne uno
adatto per la sua ragazza.
Quella mattina quando presse l’anello di Giusy, ne
uscì contenta, per poi ritornare subito indietro quando in
vetrina vide le due fedine, cambiando subito l'anello con le due fedi.
Antonella si riprese e ritorno in camera, solo dopo svariati minuti
buttandosi sul letto chiamando Nicolas la prima persona che sapeva
l'avrebbe raggiunta.
E così fu l'amico si era precipitato da lei, subito dopo la
chiamata d'un Antonella in lacrime, che appena Nicolas aveva
capito che stava piangendo, gli disse non muoversi che sarebbe arrivato
10 minuti circa.
Arrivo in tempi record e in meno di 10 minuti, ma solo per essere
passato con 3 semafori rossi e aver rischiato almeno un frontale ma
poco importava.
Appena arrivato uso il doppione della chiave, che aveva voluto farli
Giusy e non Antonella. La cosa gli era sembrata strana all'inizio, ora
gliene era grato.
Quando entro la prima cosa che trovo furono tutte le luci accese, poi
lo scatolino a terra che raccolse con le fedi. Le aveva già
viste perché Antonella gli aveva mandato una foto delle
fedi, così corse verso la sala che conteneva anche la
cucina, ma trovo solo il tavolo apparecchiato e le candele ormai
consumate e allora corse di sopra e li trovo l'amica.
Antonella era un relitto singhiozzante, stringeva a sé la
maglietta preferita della sua ragazza che aveva trovato sotto i
cuscini.
A Nicolas si spezzò il cuore, si sdraiò accanto a
lei e l'abbraccio, cullandola e surando che sarebbe andato tutto bene.
Lo fece fino a quando Antonella non si addormentò smettendo
di piangendo.
Dall'ora lei e Nicolas divennero inseparabili.
2 anni dopo quell'addio Antonella e Giusy si incontrarono, Nicolas era
con lei come sempre per evitare che l'amica alzasse troppo il gomito
come sua abitudine ormai, ogni volta che le due si incrociavano, una
lampo di dolore e rabbia attraversava gli occhi di entrambe, nessuna
delle 2 aveva cercato di contattare l'altra dopo quell'addio e di un
ciao detto con tristezza e fatica appena sussurrato fu tutto
ciò che si scambiarono quella sera poi più nulla!
Non si sarebbero più viste, se non per i compleanni di loro
nipote, ma anche li tutto ciò che avrebbero fatto sarebbe
stato scambiarsi un saluto forzato e nulla
più.
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Capitolo 5 *** l'intervista ***
L'intervista
2
settimane prima della chiamata di Fabio:
"Andiamo!"
"Andiamo?...E
perché la festa non e finita?!"
Nicolas,
roteò gli occhi alle sue parole che ormai erano un
clichè, sperava solo di non doverla caricare in spalle come
l’ultima volta, perché non aveva alcuna intenzione
di girare mezzo nudo come 3 mesi prima perché il sobbalzo
della caminata le aveva fatto venire la nausea portandola a vomitare.
"Beh
per te sì….Forza e non guardarmi così.
Hai bevuto più di quanto dovresti come al solito, lo sai che
non regi li alcolici pesanti"
"Ma
era solo un margherita!"
"No!
il margherita l'hai bevuto a casa, prima che passassi a prenderti.
Ricorda che ho fatto il barman per 10 anni, so riconoscere
l’odore di alcol. E questo era un mojito, il 5 per dirla
tutta e dai superato il tuo limite!"
Antonella,
lo fisso con tutta la serieta che il suo stato alticcio le permetteva.
Che
Nicolas, vide sotto forma di un adorabile broncio da bambina.
"O
che vuoi che sia uno in più!"
Nicolas
guardò l'amica scrollando la testa, aveva imparato a
conoscere Antonella molto bene in quegli anni e il solo motivo per cui
si ostinava a bere più di quanto lei stessa sapesse di
reggere, era dovuto a Giusy. Nicolas, si chiedeva ogni giorno quando la
giovane amica avrebbe accettato la realtà e sarebbe andata
avanti con la sua vita, come del resto sembrava aver fatto la sua ex.
"Per
favore Antonella. Sei ubriaca fradicia come al solito, non ti reggi
neanche in piedi! andiamo"
Antonella
alla fine annuì appoggiandosi a lui.
Così,
Nicolas la sorese fin fuori dal locale presero un taxi e la porto a
casa dove l'aspettava il letto.
"Anto?...Anto?
sei sveglia si….Dove hai le chiavi?"
Tutto
ciò che ricevette, dall’amica fu un borbottio
sulle chiavi nella tasca dei jeans.
Ma
dopo aver constatato che le chiavi non le aveva in tasca, passo un buon
10 minuti a cercarli nell'immensa borsa di Antonella, che si era sempre
chiesto come potesse girare con una tale borsa. per poi rinunciare ed
usare le proprie.
Aperta
entro sorreggendo l'amica, percorse il breve corridoio che l'avrebbe
portata alla sua camera. Una volta arrivato la mise sul letto, le tolse
solo le scarpe la coprì e le diede un bacio sulla fronte, e
uscì andando dritto in cucina dove preparo la macchina del
caffè e mise un biglietto su di esso, per poi uscire in
punta di piedi senza fare rumore.
Il
mattino seguente Antonella si svegliò con una fitta
lancinante alla testa, la nausea e una profonda stanchezza.
"dio
che mal di testa, ieri devo aver bevuto troppo ci vuole un
caffè! la mia amata rivista e una doccia...!"
Si
alzò andando verso la cucina dove trovo sulla macchina il
solito bigliettino, erano ormai un anno e 6 mesi che Nicolas si
prendeva il disturbo di portarla via dalle feste i locali o i bar, la
riportava a casa gli rimboccava le coperte e li prepara la macchina del
caffè affinché potesse farsene uno. Antonella
staccò il biglietto sorridente sapendo che diceva la stessa
cosa di sempre
"Hai
superato il tuo limite ieri sera e come al solito ti ho portato a casa,
la macchina del caffè e già pronta ci vediamo
domani ti voglio bene un bacio il tuo Nico."
Accesa
la macchina del caffè e andò apprendere il
giornale fuori dalla porta, torno dentro si sedette al tavolo prese il
suo caffè e d'inizio a leggere il giornale, la sua
attenzione venne catturata da un intervista fatta alla scrittrice ed-ex
collega dell'autore dell'articolo Josefina Beltràn, inizio a
leggere, e dopo le prime solite domande arrivo a quelle che la
interessavano di più.
"Allora
dopo il tuo coming out qualche anno fa col tuo gemello....pochi giorni
fa ha iniziato a girare la voce che il tuo nuovo libro che è
una sorta di autobiografia dica che tu sei innamorata e vero?"
“Si
e vero sono innamorata, hai me si!"
"Scusa
la mia domanda ma perché ai me?"
"Perché
si sono innamorata. Ma ai me sono innamorata della stessa ragazza, di
quando avevo 13 anni e de una ragazza speciale una ragazza che oggi
è molto popolare, una ragazza che amerò sempre
con tutto il cuore, anche se non stiamo più insieme da molto
tempo purtroppo!"
"Qualcosa
mi dice che ti manca?"
"Si
mi manca, ogni cosa che faccio anche le più stupide, lei mi
torna in mente e finisce col mancare, ormai sono 3 anni che
è così!"
"Perché
è finita?"
(Sospira)"Perché
aveva paura! e dio sono stata una vigliacca perché, non gli
ho dato il tempo di fare nulla e perché ho avuto paura di
chiederle di lasciare perdere tutto e tutti e divenire con me e
ricominciare tutto da capo e questa volta con sincerità!"
"Beh,
credo che questo possa bastare ai lettori, un ultima domanda so che sei
amica di julio de brazil e vero?"
"Si
siamo cari amici e un uomo straordinario ne ho conosciuti davvero pochi
così, ho avuto l'onore di conoscere la sua famiglia con cui
ho stretto un ottimo rapporto e do anche avuto la
possibilità di lavorare con lui per alcuni mesi, e ora
è tornato a fare il giornalista!"
"Si
lo sentito dire, non voglio rubarle altro tempo quindi la lascio al suo
libro e la ringrazio per avermi permesso di intervistare!"
"E
stato un piacere! e grazie a lei"
Antonella
chiuse il giornale con un sorriso e le lacrime che gli scendevano
giù per le guance.
Aveva
sperato con tutto il cuore che Giusy, avesse mantenuto la promessa di
amarla per sempre.
E
leggere quell'intervista, che aveva rubato qualche battito come lo
faceva il ricordo del sorriso di Giusy.
Presente
Erano
passati 2 giorni dalla chiamata del fratello.
Antonella,
alla fine era uscita solo 4 volte in quei 2 giorni, per andare allo
Starbucks dietro l’angolo a prendersi la collazione e al
ristorante thai di fronte alla palazzina per il pranzo e infine chiamo
la pizzeria a 3 isolati dal suo appartamento per avere la cena.
Quel
giorno però non fece nulla di tutto, ne avrebbe fatto nulla
di ciò essendosi svegliata tardi.
E
non uscì per andare a prendersi la colazione o il pranzo.
No
quel giorno la prima cosa che fece, stranamente fu prendere il
cellulare e controllarlo, non era una cosa che faceva spesso, almeno
che non aspettasse chiamate o messaggi in quel caso era capace di
controllarlo anche ogni 2 minuti.
Quando
guardò l'ora per poco non le venne un colpo, era
già passato mezzogiorno.
Non
si sarebbe dovuta stupire così tanto, le capitava spesso di
dormire molto solitamente durante i tour, se registra ò gira
video.
Le
vene in mente quella volta che Nicolas dovete entrare nel suo
appartamento con le chiavi che lei gli aveva dato esattamente il giorno
dopo aver comprato l'appartamento "e
il mio regalo di natale anticipato per te"
gli disse il giorno stesso in cui gli diede il doppione della chiave.
Accade
esattamente 2 settimane dopo che aveva acquistato l'appartamento.
Nicola
era giustamente preoccupato poiché avrebbero dovuto cenare
circa 4 ore prima.
Erano
abituati a sentirsi almeno 9/11 volte al giorno, quando
l’amico non la senti entro nel panico andò a
cercarla pensando che le fosse accaduto qualcosa, trovandola invece
beatamente addormentata ancora con il pigiama con i gelati che gli
aveva visto la sera prima addosso.
Antonella
può dire che non avrebbe mai dimenticato il risveglio di
quella volta, dato che Nicolas per lo spavento decise di fargliela
pagare come lui sostenente, con un bel bicchiere d'acqua gelida dritto
in faccia.
Così
quel pomeriggio si alzò felice di non aver ricevuto la
visita dell'amico per il risveglio.
Andò
verso il bagno, quella sera in fin dei conti la aspettava un pomeriggio
importantissimo.
Quel
giorno li avrebbe cambiato quasi sicuramente la vita.
Il
giorno dopo la chiamata del fratello, ripenso alla seconda chiamata che
aveva ricevuto.
Inizialmente
rispondere non era l’idea essendo un numero privato, avea
avuto pessime esperienze nei primi anni della sua carriera. Ma pensando
che potesse essere chiunque come la famiglia, alla fine rispose. E fu
la scelta più giusta.
15
ore dopo la chiamata del fratello
"Buongiorno
scusi se chiamo a quest'ora? ma cerco la signorina lamas bernardi!"
"Chi
la cerca e perché?"
"Sono
Pedro Martinelli la chiamo per un'intervista, sono il proprietario
della rivista argentina di manhattan* so che non rilascia interviste da
un po di tempo! ma..."
Antonella
alla menzione d’un intervista, non ci mise molto per vedere
la sua occasione di redimersi agli occhi della sue ex. E lo interruppe
prima di farli concludere il discorso.
"Accetto
solo se sarà julio de brazil a farmela, ho saputo che e
tornato da poco a fare il giornalista”
"Si...Non
credo ci siano problemi, mi dica solo quando e disponibile, e un ora!"
"Perfetto,
facciamo martedì 7 alle 20:00 ai jardines
español* sa dove si trovano?"
"Si
certo, allora martedì 7 alle 20:00! scusi ancora se lo
disturbata a quest'ora grazie e buona giornata"
Riattaccata
la chiamata Antonella ripenso all’intervista letta 2
settimane prima su Giusy.
Si
passò una mano tra i capelli, doveva essere un segno divino
o qualcosa del genere perché mai e poi mai poteva accadere
una cosa così.
Questa
era la sua occasione e per nessun motivo se la sarebbe fatta scappare.
“Ora
quella stanca sono io. Tutto ciò che c'è da
sapere verrà detto e si iniziare una nuova vita e costi quel
che costi, giuro che riuscirò a riconquistare la tua fiducia
Giusy!"
Passo
le ore che la dividevano dal incontro con Julio De-Brazil a prepararsi,
non voleva essere perfetta ma divina. L'intervista sarebbe stato il suo
trampolino di lancio per un nuovo inizio.
Inizio
a sentire una leggera ansia, ma poco importava l'intervista era la sua
ultima possibilità con Giusy. Così dopo ben 7
cambi d'abito era pronta, pronta per uscire si fermò quando
il campanello e mai si sarebbe aspettata Julio De-Brazil a casa sua.
Pov
Julio De-Brazil (da
cui l’articolo con l’intervista)
E
arrivato il giorno dell'intervista con la famosa Antonella Lamas
Bernardi e mi sento un po agitato. Alcuni giorni fa sono stato chiamato
da un amico ed ex-collega di un giornale, col quale ogni tanto
collaboro. Mi ha chiesto di fare un'intervista ad una cantante.
Ma
non una semplice cantante, ben si la cantante più in voga
degli ultimi anni, ovvero Antonella lamas bernardi. Sarò
sincero lì per lì senza pensarci su ho detto si,
non so bene perché.
Lasciate
che vi dica che sono uno di quei giornalisti che tendono a studiare
bene tutta la storia di coloro che devo intervistare, eppure ho
accettato di fare questa intervista, senza pensare.
Così
dopo che mi sono fatto dare tutte le informazioni riguardanti il giorno
l'ora e il posto e aver salutato il mio vecchio amico, mi sono reso
conto di aver già sentito quel nome.
Antonella
Lamas Bernardi. Ciò messo un po, perché non mi
veniva in mente dove l'avevo già sentito e poi ecco che
arriva l'illuminazione.
Ma
sì era la co-protagonista di un musical che ero andato a
vedere a Barcellona un anno fa su consiglio della mia amica Giusy
Beltran.
Allora
ricordo di aver pensato che non mi aspettavo un gran che da un musical
per Giovanni, ma l'insistenza oltre che a le belle parole spese, su
questo musical mi incuriosivano e decisi di andare e non mi pento di
essere andato, il musical non era solo adatto ai giovani ma
bensì a tutti.
Ne
rimasi molto colpito soprattutto da la co-protagonista, era una ragazza
molto bella, che avevo già visto da qualche altra parte e
solo dopo alcune ore mi viene in mente che era la stessa ragazza
presente in quasi tutte le foto dell'album che Giusy mi aveva mostrato
dopo quasi un anno di conoscenza. E credetemi se vi dico che ricordo
bene le foto di quell’album, Giusy e questa ragazza in alcune
foto portavano una divisa scolastica in altre erano con semplici abiti,
sempre sorridenti e abbracciate avevano la stessa scintilla negli occhi
quando si guardavano, la stessa luce la vedevo negli occhi di mia madre
quando mi parlava di mio padre.
Erano
gli occhi d'una persona innamorata, proprio come lo erano loro 2. Ma a
tirarmi via dai pensieri, fu il fatto che non potevo intervistare una
persona di cui non sapevo praticamente nulla a parte la bella voce e
l'ottima recitazione.
Avevo
poco tempo per informarmi sulla sua vita e la sua carriera, la mia
unica fortuna è stato il fatto che la mia ex-moglie, ama i
musical e i nostri 2 figli amano come lei i musical ma ancora di
più
le ragazze presenti, tra cui proprio Antonella.
Così
diciamo che mi e bastato chiedere alloro 3 per sapere tutto, sulla sua
carriera (devo dire che erano informatissimi) per quanto riguardava la
vita privata o dovuto faticare un po di più
perché non ho trovato molto, ma il tempo a mia disposizione
è stato molto breve.
Così
mi ritrovai la sera dell’intervista davanti alla palazzina in
cui viveva Antonella.
Ovviamente
sapevo bene quale fosse l’ora dell'intervista, ma essendo
decisamente in anticipo pensai di andare al suo appartamento, e ammetto
di averlo fatto per pura curiosità.
Non
mi aspettavo di essere accolto, così senza problemi, cosa
che accade.
Appena
arrivato suonai, sentii una voce femminile urlare "chi
e?” quando
mi presentai lei mi rispose con un “wow
e decisamente in anticipo di mezz'ora? lo sa!?” non
ebbi bisogno di scusarmi molto, perché mi disse di salire.
Presi
l'ascensore e raggiunsi il suo appartamento. Li inizia a sentire
l’ansia e ad avere timore. Dovette capire, che sono un tipo
molto campagnolo non era la prima volta che mi presento a casa di
qualcuno per un'intervista, ma ciò non toglie che la/il
diretta/o interessata/o era comunque sempre informato della cosa.
Questa volta no.
Meno
di 20 minuti durante una chiamata con la mia ex moglie, mi aveva
sconsigliato di presentarmi così, solo per evitare
di passare per una sorta di maniaco come aveva scherzato la mia ex. Non
ebbi il tempo di bussare che la porta si aprì.
Mi
trovai davanti una ragazza giovane, molto bella e con un serio cipiglio
sul viso, che mi scrutava come a chiedere la conferma della mia
identità e li non persi tempo.
"Buona
sera sono julio de brazil il giornalista che la interventista”
Mi
guardò con sguardo poco convinto. Ed ecco che il timore di
passare per maniaco riemerge.
Lei
mi fissa e io alquanto imbarazzato a mia volta la fisso, posso dirvi
che il disagio dell’attimo era decisamente visibile ma poi
parlo.
“Buonasera
a lei, ma non dovevamo trovarci ai jardines español
scusi?”
Posso
dire che il suo cipiglio, sembrava quello della mia ex, di quando
andavo a fare la spesa perché lei non riusciva e tornavo
sempre a casa con tutto il contrario di quello che voleva.
Mi
affrettai a rispondere con un lieve sorriso.
Spiegando
che essendo in anticipo mi ero preso la libertà di andare a
casa sua e gli confessai anche di essere curioso di vedere il suo
appartamento, se non era un problema. Lei per risposta abbandono quel
suo cipiglio serio e accetto senza problemi, il che sarò
sincero, mi permise di tirare un sospiro di sollievo.
Così
senza problemi mi fette accomodare, e mi disse di fare come a casa mia,
e scomparve in quello che doveva essere il bagno.
Questo
mi permise di guardarmi attorno e a d'essere sincero mi aspettavo di
tutto da l'appartamento d’una cantante popolare come lei, ne
avevo visti di appartamenti e case di personaggi famosi e gli ho sempre
trovati pieni della loro personalità, ma il suo non lo era.
Mi
trovai in un appartamento praticamente vuoto, appena si entrava c'era
un piccolo corridoio in 4 passi lo facevi, poi sulla destra la cucina
era semplice e spoglia, c'era un tavolino per massimo 2 posti 2
sgabelli e d'una macchina per il caffè vicino al lavandino.
come
il resto dell’appartamento a essere sinceri. Usava la sala
come camera da letto e per letto aveva giustamente un divano letto, con
accanto un piccolo comodino, mentre nella cucina per il resto
l'appartamento era vuoto, privo della personalità di
Antonella.
Mi
stavo guardando intorno in cerca di foto, quando torno dal bagno, e la
sua voce mi tolse dalla mia ricerca. “non
credo abbia molto senso mettere foto o cose cosi, visto che vengo qui
solo per dormire e farmi la doccia!”
“Capisco"
le risposi sorpreso aggiungendo“Mi
lasci dire che giusy per lo meno un paio di foto le
ha!"
mi pentii subito, alle mie parole diviene immediatamente
triste, si avvio verso la cucina rispondendomi “se
devo essere sincera questa non è proprio casa mia, la mia
vera e propria casa e a bariloche lo comprata 4 anni e mezzo fa..lo
restaurata un po qua e là con degli amici e in questi anni
lo arredata, un pò. Gradisce qualcosa da bere?"
la sua domanda mi sembro un modo per chiudere il discorso casa,
così accettando l’offerta le chiesi un bicchiere
d'acqua, mentre mi prendeva l'acqua pensai di approfondire l'argomento
casa senza sembrare troppo assillante e gli porsi la domanda “Bè
devo fargli i miei complimenti so che bariloche e un bel posto in cui
andare a vivere anche se mi sembra un posto un pò fuori per
una star internazionale come lei! o mi sbaglio? e mi perdoni se glielo
chiedo ma perché vive qui se cosi si può dire e
non li!"
torno porgendomi la mia acqua, e poi si sedette sbuffando accanto a me
e mi rispose con un tono triste “Vede
e molto semplice, se devo vivere da sola, preferisco un appartamento
preso cosi su 2 piedi. Piuttosto che vivere in una casa in cui sognavi
di vivere con l'amore della tua vita, ma che per un errore tuo non
potrà mai accadere...Credo che lei avrebbe fatto lo
stesso?”
Mi
stupii il cambiamento di tono quando disse per un errore tuo, potei
sentire il senso di colpa.
Mi
diede un bel sorriso e poi inaspettatamente mi disse "Ho
chiesto che fosse lei ad intervistarmi solo perché
è amico di giusy!"
non mi aspettavo una simile rivelazione, ma questa cosa mi fece capire
che era ora di iniziare la nostra intervista. Così glielo
feci notare, lei mi guardò un po stranita e mi regalo un
sorriso vero e genuino. "Pensavo
che la avessimo già iniziata l'intervista?!" rimasi
sorpreso dalla risposta ma in effetti pensandoci bene aveva ragione
così colsi per andare sul personale "Oh...credo
abbia ragione, e me ne accorgo ora, quindi iniziamo con qualche domanda
più interessante?!...
Presi
il mio mini registratore, lo accessi e iniziamo la vera e propria
intervista. "Allora
mi dica della sua vita amorosa né a una, sa le sue fan e i
suoi fan come i miei figli sono curiosi di saperlo!"
"Allora
da dove posso iniziare....Prima di tutto sono singol e la cosa non mi
piace! e credo sia anche arrivato il momento di dire che io sono
felicemente e orgogliosamente omosessuale da quando ho memoria! e se
avessi avuto prima il coraggio di dirlo ora sarei felicemente sposata
con
la mia ex-compagna e credo avremo anche già dei bellissimi
bambini!"
"Wow..La
sua è una rivelazione shock lo sa?"
"O
si lo so, ma non mi importa poi gran che! e che sia shock o meno
l'importante e averlo detto no?!"
"Si
questo e vero!.. ma perché solo adesso? si insomma
perché, era popolare prima, credo lo sarà ancora
di più adesso no?”
mi fa una faccia strana e ride, così gli chiedo “Perchè
ride?”
"Perché
a detto popolare! sa quando frequentavo la scuola avevamo formato 2
gruppi, le divini di cui io ero la leader, e le popolari dove la leader
era Patrizia
"Patty" Diaz Rivarola,
la mia migliore amica e nel suo gruppo c'era la mia ex, che ora viene
definita una diva, per i suoi libri e molto altro. Io invece ero e sono
popolare fra le ragazze e i ragazzi."
fa
una pausa e sono più che sicuro che lì sono
venuti gli occhi lucidi, così mi chiesi se non fosse il caso
di fermarmi. "sta
bene se vuole facciamo una pausa!"
Ma lei mi sorride e fa no col capo.
"No
sto bene, ma che ne dice se continuiamo a cena?..Come d'accordo"
accettai
e uscimmo dal suo appartamento avviandoci verso i giardini de Spagna
dopo un 5 massimo 10 minuti a piedi arrivammo, era un piccolo parco con
un laghetto e un furgoncino che come mi spiego Antonella mentre
raggiungiamo il posto, la prima volta che vi era venuta era stato 2
mesi dopo il suo arrivo, un amico gli aveva detto del posto e che c'era
un furgoncino il cui proprietario era un uomo sulla quarantina, di
origini spagnole che andava lì da ormai 6 anni.
Mi
disse anche che il nome Jardines Español era dovuto non solo
al tipo col furgoncino ma anche al fatto che lì si ritrovano
molti connazionali. Appena arrivati saluto il tizio e mi presento, poi
andammo
a sederci ad un tavolino lì vicino.
"Allora
che cosa prende?"
mi chiese
"Se
per lei non è un problema prenderei una bira e un panino?"
si voltò verso il proprietario del furgoncino e grido “2
birre e 2 panini” poi
mi guardò e disse “c'è
solo un problema pero!" io
la guardo confuso e lei sorridente mi risponde
"Mentre venivamo gli ho detto di darmi del tu, quante che
inizierà a farlo!" stavo
per rispondere quando arrivò il nostro uomo con le nostre
birre in bottiglia e i panini, ci diede un sorriso e tornando in fretta
al suo posto, perché stavano arrivando altri clienti "A
ragione, allora dimmi come mai e finita tra voi, se posso chiederti?"
il
suo sorriso sparì e si fette improvvisamente cupa e triste e
disse
semplicemente
"era
stanca.....era stanca di dover amarmi nell'ombra, e lo stesso valeva
per me! ma purtroppo la mia paura fette la sua parte ! pensavo se hanno
trasformato la storia tra Fabio che e mio fratello maggiore e cantate e
quella di Matias fratello di lei, non che amico e
calciatore,
quasi in un affare di stato immagino cosa potrà accadere
alla nostra! lei però non la vedeva così male,
anzi diceva "e
allora, che importa lotteremo, anche se non credo ce ne sarà
bisogno! non sarà per questo che i tuoi fan smetteranno di
venire a guardare i tuoi musical o di ascoltare i tuoi cd!..
L’importante e stare insieme Anto!" ma
fatto sta che abbiamo vissuto il nostro amore nell'ombra, per quasi 5
anni, finché lei non ha detto basta, e dio non ho avuto il
coraggio
di seguirla, il risultato? ora sono qui, in un posto che sinceramente
non mi piace più a fare, un'intervista piena di rivelazioni,
perché sono stanca anche io! e voglio riuscire a
riconquistarla. O perlomeno riuscire a riavere la sua fiducia"
ammetto che queste sue parole mi hanno lasciato a bocca aperta, non
pensavo di sentire parole così sincere. Ma vedete c'era un
luccichio nei suoi occhi, che celavano più della nostalgia. "Si,
sincera..Non la hai mai dimenticata, e non ai mai fatto nulla per
provare a dimenticarla da quando e finita tra voi vero?" Non
mi rispose ma sapevo che era così. Decisi di farle un'ultima
domanda, anche se avrei voluto fargli moltre altre domande ancora. "Allora
un'ultima domanda e poi l’intervista termina....”
Mi sorrise e annuì. “Prima
hai detto che se avessi avuto prima il coraggio di uscire allo scoperto
a
quest’ora
sareste sposate e con bambini..Cosa volevi dire!"
beve un altro sorso di birra, mi sorride e tira un bel respiro "Quello
che ho detto….Se non avessi avuto paura, io sarei ancora con
lei, e magari avremo un bambino o una bambina o entrambi non
so…Lei ama i bambini e anche io, pensa che dopo il nostro
primo appuntamento ufficiale, quando tornai a casa, mi addormentai
pensando a come saremo state da lì a qualche
anno……E se devo dirla tutta dopo quella sera mi
sono sempre addormentata con quel pensiero, ora invece mi addormento
pensando
a come saremmo adesso se, non avessi sbagliato tutto"
"Perdona
la mia curiosità ma come ti immaginavi?"
il suo viso si illuminò alla mia domanda
"Bé...Immaginavo
di svegliarmi la domenica mattina, fuori c'è il sole e sento
dei piccoli rumori alle mie spalle mi giro e ce la mia bambina che mi
guarda e sorride, mi giro meglio e mentre la prendo in braccio
chiedendomi dove la mia bellissima moglie, sulla porta della camera
sbucano un bambino su i 3 o 4 anni massimo con in mano un croissant con
i segni d'un morso che sorridente, sale sul letto e dietro di lui
appare una magnifica donna, capelli neri lunghi e ricci. In una
magnifico pigiama con gli orsi ed in mano un vassoio con la nostra
colazione.....Sorridente viene verso di noi mette il vassoio sul
comodino, prende il nostro ragazzo in braccio e mi dà un
bacio, dicendomi come sempre "buongiorno
amore" questo
è il modo in cui mi vedo anche se può sembrare un
pò strano!"
ride potei vedere come i suoi occhi brillavano mentre diceva queste
cose. "e
una cosa bellissima secondo me, mia perfino commosso!"
la vedo asciugarsi gli occhi e iniziare a ridere bevette un altro Sorso
di birra e picchia il dito sul suo orologio in direzione del paninaro
che annuisce con la testa, pochi secondi e arriva con 2
caffè. Antonella mi passa 2 bustine di Zucchero e mi dice "Ai
altre domande vero?"
"Si
in effetti si.....Ai detto sposate, avevi in programma di sposarla?"
"Si
pensavo al matrimonio e inizia a pensarci più seriamente
dopo quello di Matias e Fabio. Oltre a quello di Patty e Lucas. Passai
un anno a cercare il luogo adatto, le parole giuste e il momento giusto
per chiedeteglielo, avevo trovato le parole, mi mancava solo l'anello e
il luogo adatto, per i luogo avevo scelto bariloche, lei amava quel
posto e c'era quella bellissima casa-baita che il proprietario
praticamente regalava, ma io mi messi d’accordo con lui per
che dicesse a che non l’avrebbe mai venduta a nessuno. Volevo
farle una sorpresa e la comprai senza dirle nulla, la pulì
un po’ con l’aiuto di mio fratello, e preparai
tutto. Avevo pensato di farle una doppia proposta prima a casa nostra,
le avrei detto che la mia era una promessa, e il giorno mi sarei
dichiarata lesbica al mondo intero, e avrei reso pubblica la mia storia
con lei, poi le avrei chiesto di sposarmi davvero nella baita, avrei
poi preparato il tutto la mattina in cui gli avrei fatto la vera
proposta, avrei preparato il tutto nella sala, per terra avrei messo
una coperta, un cestino con la cena dello champagne sarebbe
stato tutto perfetto. La scena che immaginavo era così:
Io
arrivavo a casa li dico ho una sorpresa per te li mettevo una benda
sugli occhi e la portavo la, dopo cena li avrei detto da quando sto con
te ho sempre pensato al matrimonio e tu invece ad avere una famiglia
tua. Io ho preso seriamente la cosa dopo aver seguito ogni volta il tuo
sguardo sempre più affascinato, felice e sognante ai
matrimoni a cui siamo andati così mi chiedevo….e
li sai avrei fatto un po’ la vaga e lei mi avrebbe chiesto "cosa?"
e
io avrei finito dicendo ti andrebbe di avere una famiglia con me, di
vivere qui e crescere i nostri figli qui....ecc..insomma Giusy vuoi
sposarmi"
Pensavo
lei dirà di sì, e poi ci saremo svegliate il
giorno dopo con la schiena dolorante per aver fatto l'amore per tutta
la notte per terra ma ci saremo svegliate felici, e con la promesse
d'una vita insieme solo io, lei e le persone che amiamo. Questa era il
mio sogno!. Invece una mattina mi sveglia e decisi che era arrivato il
momento giusto, per fare tutto e farle la mia promessa prima della mia
dichiarazione al mondo. Passai l'intera giornata cercare l'anello
trovando invece 2 bellissime fedi, quando tornai a casa preparai la
tavolo giù e andai a cercarla...La trovai in camera a
preparare le valigie, mi stava lasciando, perché era stanca
di come mi comportavo. Quella sera tutto finì"
mi si spezzò il cuore a vederla piangere
silenziosamente
"E
un bellissimo sogno, che se volessi si potrebbe ancora avverare hai
solo 23 anni! Antonella"
"Si
lo so e de per questo che ho accettato l'intervista veramente
perché, voglio che il mondo sappia che amo l'autrice di La
Divina e la Popolare ,Josefina Beltrán e voglio che lei e
l'intero mondo o perlomeno chi leggerà questa
intervista che non ho mai smesso di lottare con me stessa per
lei.!"
"l'ami
ancora!"
Sappiamo entrambi che la mia non e una domanda ma un'affermazione lei
ride
e risponde sorridente "Non
ho mai smesso di amarla non potrei mai farlo!"
le
sue parole furono sincere e decisi che l'intervista era durata anche
troPpo, la ringrazia e mi appresto a pagare la nostra cena, ma lei mi
precede, fette mettere tutto sul suo conto e si apprestò ad
avviarsi e decisi di accompagnarla. Nel tragitto mi chiese di Giusy,
come stava e se era felice, io non me la sentii di mentirle,
così li dissi la verità. "Lo
vista 2 settimane fa e sempre la stessa. Mi ha chiamato per il suo
nuovo libro che uscirà di qui a poco, la divina e la
popolare e una
sorta
di autobiografia che parla di voi ho potuto leggerlo in anteprima e
c'è una dedica particolare che a fatto a te."
"La
posso sentire? se te la ricorda!"
"Si,
dice:
questo
libro e per la “popolare” un tempo divina che
ancora adesso mi fa sognare con la sua voce ostinandosi a far battere
il mio cuore solo e unicamente per lei.
poi
continua
dicendo “Solo
tua per sempre."
e
conclude con le sue iniziali J.B"
posso vedere chiaramente che il suo viso si e illuminato a le mie
parole e cosi voli fargli un regalo anticipandoli la prima pagina che
ricordo a memoria.
“Sai
non dimenticherò mai la mattina in cui per poco non ti
strozzarsi con un cucchiaio di cereali. Io ero intenta a leggere il
giornale e bere il mio caffè, mentre tu ti mangiavi quei
tuoi adorati cereali alla frutta come eri solita fare. Che devo
ammettere non ho mai amato, perché davvero topo dolci per i
miei gusti, senza accorgermene inizia a leggere ad alta voce anche per
te. E non mi accorsi nemmeno di aver iniziato a leggere un articolo su
di noi,
"la divina, e la popolare un'amicizia incredibile, ex-compagne di
scuola ancora amiche...Diverse tra loro, Giusy Beletràn
lesbica dichiarata e definita divina da una marea di lettrici e lettori
ma anche scrittori e critici,e Antonella Lamas Bernardi, la cantante
più popolare fra le ragazze e i ragazzi di oggi, per la sua
bellezza e l'incantevole voce! non c'è che dire la loro
è un'amicizia davvero particolare ma come definirla se non
divina e popolare alle steso tempo." ricordo
che iniziasti a tossire e poi a picchiare sul petto, io ti porsi la mia
tazza di caffè senza pensare potessero essere ancora un po
troppo calda, mandasti giù un sorso tutto d'un colpo, mentre
io ero rimasta lì a fissarti, appoggiasti giù la
tazza rossa in viso indicando qualcosa sul tavolo non capivo cosa, e tu
di colpo ti alzi quasi buttandoti sul tavolo per afferrare il cartone
de latte, come se fosse la tua unica fonte di salvezza. Lo svuotasti e
lo appoggiasti sul tavolo guardandomi e con un filo di voce mi dicesti "era...ancora
molto caldo!" e
pochi secondi dopo iniziasti a ridere, ed io potei solo seguirti a
ruota in quella lunga risata, che ci portò perfino a
piegarci, e a piangere per i crampi che avevamo a forza di ridere, e de
per questo che quella e una mattina indimenticabile.............io la
(popolare)
divina
e tu (la divina) popolare! sai anni fa non ci avrei mai creduto
perché tu eri la divina e
dio
la popolare”
e
così finisce la prima pagina del libro.”
diede
un colpo di tosse forzato, ed io la fissai, sorrideva.
"Sono
arrivata sana e salva, grazie a lei che mi ha accompagnato..La
ringrazio per aver accettato di essere lei a farmi l'intervista, per
avermi fatto compagnia e per aver cenato con me e grazie per questa sua
anticipazione su libro, gliene sarò sempre grata, ma prima
che vada li vorrei chiedere un favore, può mettere questo
nel suo articolo su di me, e scriva per la popolare divina che
riuscirò
a riconquistare costi quel che costi.! grazie ancora"
mi
diede un bacio sulla guancia e dentro, io tornai indietro ai giardini,
mi sedetti e presi un caffè e lesi quel foglio che mi aveva
dato e questo e il suo contenuto:
"So
che non è proprio il massimo, ma non conosco canzone
più appropriata e importante, per dire per prima a te e poi
al mondo quanto io ti ami...il cantante e italiano si chiama sergio
cammariere, lo abbiamo sentito anni fa quando stavamo ancora insieme e
la canzone e l'amore
non
si spiega.”
rimasi
lì a leggere il testo della canzone un paio di volte prima
di decidermi a tornare a casa.
Ancora
adesso mentre scrivo queste ultime righe per concludere questo articolo
mi ritrovo a pensare a l'altro ieri e alla gentilezza, la dolcezza e
alla sincerità di antonella. Tutto quello che posso dire di
mio e che....Io tifo per te Antonella, spero con tutto il cuore che tu
riesca nel tuo intento, perché come ha detto Paulo Coelho
scrittore che io ammiro molto “Esiste
una sola essenza della creazione e si chiama amore. L'amore
è la forza che ci permette di ricongiungerci, per condensare
l'esperienza sparsa in molte vite e in molti luoghi del
mondo.” Con
queste parole io concludo questo mia articolo. E ringrazio Antonella
per aver scelto di parlare con me, te ne sarò sempre grato.
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Capitolo 6 *** la voz de la argentina ***
la voz de la Argentina.
Manhattan
oggi:
erano
passate già 9 giorni da quando Antonella aveva rilasciato la
sua
intervista a julio.
E
dall'ora non era più uscita dal suo appartamento.
Nicolas
come sempre era preoccupato, ma la sua ragazza l'aveva convinto a
lasciarla stare da sola. Gli aveva detto “Antonella
non e una bambina..sa quello che a fatto, ciò che ne
comporterà....se la fatto a i suoi buoni motivi, vedrai che
se avrà
bisogno di te ti chiamerà” quelle
poche parole avevano lo
avevano rassicurato ma non poi di molto.
L'intervista
sarebbe uscita a breve, stando alla chiacchierata avuta 4 giorni
prima con Julio del brazil, per telefono la rivista la voz de
argentina meglio nota come la voz de plata*
avrebbe
pubblicato l'intervista sul l'uscita di domani, e Nicolas non solo si
chiedeva cosa vi avrebbe letto, ma come la gente e i fan di Antonella
l'avrebbero presa.
Anche
se sapeva che i fan, non avrebbero contrastato Antonella per il suo
coming aut, ne tanto meno l'avrebbero abbandonata, ciò che
realmente
lo preoccupava era l'idea che si sarebbero fatti i tizi come gli
chiamava Antonella, sulla sua intervista e la sua dichiarazione,
fatta senza averne parlato prima con loro. erano
si famosi per aver lavorato con artisti internazionali di etnie
diverse, di qui anche molti omosessuali. Ma l'idea che potessero
annullare il contrato solo perché la sua miglior'amica
avesse deciso
di rilasciare un intervista rivelatrice, senza averne discusso con
loro, non gli andava giù.
Nicolas:
Il
giorno dopo:
ero
in attesa da circa mezzora davanti a quella che ormai e divenuta la
mia edicola di fiducia. Non o chiuso occhio per tutta
notte per l'idea che a breve avrei letto l'intervista
Motivo
per qui, mi sono alzato alle 4 di mattino, per andare a fare
joggin,volevo essere il primo a leggerla. E ora da quella intervista
mi separavano solo 5 minuti.
Per
ingannare il tempo da circa mezzora massaggiavo con la mia sexy, e
sicuramente incazzata ragazza.
-o
dai amore, sono davanti al edicola te lo detto, ci vorranno solo 5
minuti e sarò di ritorno :-)-
-si
da il caso che che sia da ben 15 minuti che meloripeti, non sono
stupida lo capito.-
-o
ma dai non fare l'offesa, mancano solo 2 minuti, e apre prendo il
giornale e torno da te, magari con la colazione...;-) che cosa vuoi?-
inviai
il messaggio, e l'edicola apri, non persi tempo
“hola
duncan, dame un par de la voz de la Argentina”*
Duncan,
era di origini spagnole, non lo avevo conosciuto qui al edicola ma
ben si in'un bar, mentre consegnava alcuni giornali. L'amicizia tra
noi nacque subito, e d'ormai ci conosciamo da 2 anni.
Duncan
oltre tutto era l'unico, oltre ad Antonella con qui potessi parlare
in spagnolo senza rischiare di non essere capito. Ce anche la mia
ragazza la quale odia quando parlo in spagnolo, perché, non
solo
risulto molto sexy come sostiene, ma ogni ragazza, e anche qualche
ragazzo intorno me inizia a sbavare e questo la ingelosisse. Quindi
abbiamo decretato un patto, lei non avrebbe più fatto la
gelosa, se
io mi fosse l'imitato a parlare in spagnolo solo a lei mentre eravamo
sotto le coperte, a Duncan, e ad Antonella.
“¿Qué
le debo?”*
“nada
en mí ... si lleva mis saludos a tu hermosa, y pedir
ad'Antonella
cuando canta sólo para mí.”*
“sabes
que eres el mejor edicolaio que hay en todo el mundo?”*
“sabes
me digo a menudo”*
La
voglia di leggere l'intervista mi stava divorando ma il messaggio
della mia ragazza precedette la lettura. E la voce di duncan,
confermo cosa fosse la cosa giusta da fare.
“de
aduana. a continuación, el placer mi amigo”*
gli
sorrise e poi lo salutai mentre mi allontanavo l'essi l'ultimo
messaggio.
-no!..non
magari. tu certamente torni con la colazione, perché non
solo devi
farti perdonare, la geniale idea d'essere uscito alla 4 di mattino
per un giornale, ma perché siamo in 2 a d'avere fame, io e
tuo
figlio, che non fa altro che scalciare se non basta. quindi vedi di
muovere quel cullo sexy che ti ritrovi, e portaci una colazione
abbondante. O pure puoi scordarti d'avere una ragazza sexy e in cinta
come me nel tuo letto al ritorno ;-)-
sorrisi,
e corsi a comprarle la colazione più abbondante che avrei
trovato.
L'intervista l'avremo letta poi in sieme.
Antonella:
Nicolas,Fabio
Matias,e perfino Patty, non anno fatto altro che cercarmi, da quando
e uscita la voce dell'intervista che o rilasciato a Julio, tutti mi
cercano. E dio?.. bè io non mi faccio trovare.
Sono
tornata a casa. Nella mia amata argentina, da 9 giorni, sono partita
la stesa sera che o rilasciato l'intervista, nessuno ne sa nulla, per
tutti io sono chiusa nel mio appartamento, e non nella mia prima
casa, con mia madre il nostro gatto il suo attuale compagno.
Non
immagino la faccia che farà Nicolas quando lo
scoprirà, ne tanto
meno la ramanzina che farà a quella santa donna che a per
ragazza,
ora per lo più anche in cinta, lei era l'unica a sapere del
intervista, e de l'unica che sa che sono tornata a casa.
Non
o dovuto pregarla come o fatto con mia madre perché non
dicesse
nulla a nessuno lei mi capisce al volo. Certe volte mi chiedo
perché
non abbi trovato una ragazza come lei dopo giusy, e bella, simpatica
intelligente e furba, se non fosse stata etero, o per lo meno non si
fosse innamorate del mio miglior'amico ci avrei decisamente provato.
“Antonellina,
siamo tronati”
“quando
smetterai di chiamarmi antonellina?.non o più 9 anni mamma
ma..”
“si
lo so..ma per me eri e rimani la mia Antonellina “
già,
non cambierà mai...mia madre, non sapeva del mio ritorno qui
a
buenos aires, se l'avesse saputo avrebbe indetto una festa di ben
tonata di fattezze epiche. E di conseguenza tutti avrebbero saputo
della mia partenza segreta. Ma dio a voluto che il suo attuale
compagno sia la coppia maschile della ragazza di Nicolas. E non solo
sia venuto a prendermi al aeroporto ma l'abbia anche convinta a
mantenere il segreto sul mio ritorno. Sono felice che si siano
incontrati, perché sono davvero una bella coppia e poi mia
madre a
ritrovato il sorriso, quello perso quando Leandro a scelto Carmen, e
de partito con lei. No Martin, e un brav'uomo. E mia madre merita la
felicita con lui tanto quanto Leandro con Carmen.
“antonella
e tutto ok?”
“osi...tutto
ok Martin. Mamma a detto qualcosa a Fabio Matias, o la
piccola?”
"incredibile
ma vero no...non a detto nulla, anzi a detto che ti a sentito 3
giorni fa e che avete parlato un po. A detto che stai bene, e che non
mancherai al compleanno della piccola”
mia
madre quando vuole sa davvero stupire, sopratutto in cucina. Dove si
trova a preparare la cena, non a mai saputo cucinare, ma Martin e un
cuoco, e gli a insegnato a cucinare senza dare fuoco a nulla, ne
senza avvelenare nessuno nemmeno loro stesi.
“amore,
antonella e pronto venite a darmi una mano a portare in tavola invece
di chiacchierare alle mie spalle, vi sento e vi vedo...o occhi e
orecchie da per tutto lo sapete.”
scambio
uno sguardo divertito con Martin, siamo pronti a scoppiare a ridere,
ma mia madre ci richiama ancora, certe volte credo che non sia
nemmeno umana. Ci alziamo e la raggiungiamo. Dal profumo che emanano
piatti, direi che sarà un ottima cena. Come tutte le altre 8
cene
precedenti.
Dopo
un ottima cena, e il caffè, ecco che mi ritrovo di nuovo
nella mia
vecchia camera, a pensare a lei. la voz de
la Argentina.
Ormai e uscito, tutti avranno letto l'intervista, quello che la gente
può pensare o meno non mi interessa. Tutto ciò
che mi preoccupa e
solo Giusy, Julio mi aveva detto che avrebbe mandato la prima stampa
dell'intervista a Giusy in anteprima il giorno prima dell'uscita
ufficiale del giornale, quindi anche lei se non la letta, ormai
dovrebbe starlo per fare.
Tra
2 giorni doveva esserci il compleanno di Paige, ma Giusy a deciso di
posticipare di 4 ore la premier per l'uscita del nuovo libro quindi,
il compleanno si farà il giorno giusto che e domani. Giusy a
detto a
Matias, che ci avrebbe raggiunti tutti subito dopo la
première, con
massimo 1 ora di ritardo. Mi chiedo cosa accadrà quando ci
rivedremo. Io spero solo di riuscire a formare quella famiglia che
tanto sognavamo in sieme
Angolo
“folle” autrice bongiorno a
tutti.
Ebbene sono tornata, con
quello che e
il penultimo capitolo. E quindi si il prossimo e l'ultimo. Ma sto
lavorando a un altra fic, iniziata tempo fa ma mai conclusa sempre
sul mondo di patty, sarà sempre una femslash. La coppia
protagonista
non sarà antonellaXgiusy,( anche se ci saranno accenni a una
loro
storia passata) ma sarà un antonella per.....non lo dico e
una
sorpresa. Sarà molto fantasy/sovranaturale. Con'un rating
rosso.
Quindi se qualcuno fosse interessato avrei bisogno magari d'un beta.
Fatemi sapere grazie.
Ora torniamo al capitolo 6
Come sempre chiedo scusa
per i
possibili errori.
o trovato un nome poco
originale per la
rivista ma non o saputo fare di meglio (e chiedo scusa)
i dialoghi con * sono il
lingua
spagnola, ma non parlando spagnolo mi sono affidata al traduttore di
Google quindi chiedo immensamente perdono per possibili errori, qui
sotto riporto quello che e il dialogo:
“ciao
duncan dammi una coppia della voce argentina”
“quanto
ti devo?”
“non
mi devi nulla..se porti i mie saluti alla tua bella..e chiedi
ad'Antonella quando canterà solo per me”
“sai
che sei il miglior edicolante di tutto il mondo?”
“si
melo dicono speso”
“prima
il dovere poi il piacere amico mio”
|
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Capitolo 7 *** il compleanno (il desiderio di paige) (parte prima) ***
come sempre ricordo che la storia non vuole essere a scopo di lucro
tutti i personaggi presenti nella storia, non mi appartengono in alcun
modo, ma sono di proprietà del creatore della serie, tutto
ciò che leggerete e frutto della “mia”
fantasia, e non vuole offendere nessuno. ne tanto meno i fan della
serie.
in questo capitolo e stato inserito un personagio pubblico, al fine
della storia, non vera più menzionato e spero che questo non
sia un problema, in tal caso chiedo di farmelo sapre affinche io possia
rimedira.
Il
Compleanno (il desiderio di paige)
Argentina,
Bariloche:
Antonella,
era arrivata da poche ore alla casa di bariloche, nonostante fosse
sua, aveva scelto di ritardare apposta quando sua madre gli aveva
fatto sapere che Giusy, era arrivata da poco più che tre ore
dopo un
lungo e sfiancante viaggio, e d'ora dormiva beatamente sul
comodissimo divano del salotto di quella che doveva essere casa loro.
E aveva cosi deciso, per evitare problemi d'ogni tipo con la sua ex.
Di ritardare il suo arrivo, di questo erano a conoscenza anche il
fratello e suo marito compresa loro figlia. Da loro in fatti si era
fata vedere solo il giorno prima, raccontandoli della sua vita a
manhattan, e del essere ritornata li in argentina pressappoco 10
giorni prima subendo cosi le ire del fratello maggiore, che era
rimasto allo scuro di tutto.
Per
calmarlo basto un bacio del marito, e la promessa d'una serata
romantica, nel giorno di qualche giorno ma solo loro 2. vederli cosi
felici e affiatati per un'attimo resse Antonella triste e invidiosa,
perché anche lei era cosi con Giusy. Quando si arrabbiava,
bastava
un bacio della sua ragazza e qualche promessa speciale, per diventata
un'altra persona.
Ora
pero aspettava con impazienza il suo risveglio, da quanderà
arrivata
più volte avrebbe voluto varcare la soglia della sala, per
vederla,
ma la paura di non riuscire a controllare le sue emozioni, ne tanto
meno le sue azioni la bloccavano. Ma non stava comunque più
nella
pelle, prima dell'uscita internazionale della rivista con
l'intervista rilasciata a Julio. Questo aveva fato recapitare la
prima coppia in anteprima a Giusy durante la première del
suo libro,
e d'era curiosa di sapere come l'avesse pressa.
“zia..zia
anto quado si elia zia usy?”
“tra
un po....a fatto un viaggio l'ungo tesoro, da casa dei nonni, a qui
ci voglio 17 ore e qualcosa. Ora molto stanca.”
“
e
quado si elia, i dai un basio come papà fa con
papà f, per arlo
camare?”
antonella
guardo la sua tenera nipote, per qualche attimo prima di rispondere,
purtroppo capiva solo un 3 di quello che gli diceva.
“oh..si...magari.
si gli darò un bacio....sperando che vada bene.”
paige
le sorrise e si sporse con le braccia verso di lei, segno che volesse
essere presa in braccio, sorridente antonella la presse tra le
braccia, e raggiunsero l'esterno dove si stava gia festeggiando.
E
non vedeva l'ora che Giusy si risvegliasce per darle un basio come
diceva paige.
Argentina
Santa Fe, il matttino prima:
Giusy,
si trovava a Santa Fe, dove si era trasferita poco più che
l'anno
prima. E non era neanche tropo lontana da Buenos Aires, li volevano
solo 4 ore e 41 minuti per raggiungerla.
Stava
presentando il suo ultimo libro.
Dopo
la rottura con antonella, era cambiata e d'era passata da semplice
giornalista a vera e propria scrittrice, che era il suo sogno. Aveva
dovuto lottare per riuscire nel suo intento ma alla fine trovo chi
credette in lei e pubblico il suo primo romanzo, con il quale aveva
fato oltre tutto coming out nel mondo letterario.
Nel
giro di poco era diventata famosa, perfino uno degli autori spagnoli
più acclamati, si era presentato al uscita del suo primo
libro,
Carlos Ruiz Zafon, con qui aveva stretto un ottimo rapporto
lavorativo, e con qui ogni tanto si ritrovava a discutere dei loro
stessi libri, o di altri scambiandosi opinioni. Anche oggi si era
presentato, ma non solo come fan, ma anche come aiuto, era seduto al
fianco di Giusy, questo libro era il più importante per lei,
perché
era un autobiografia.
Ne
aveva parlato molto con Carlos, e lui gli aveva semplicemente
consigliato di ignorare tutti, e di seguire il proprio cuore. E cosi
Giusy trovo il coraggio di presentare il manoscritto al proprio
editor, che nonostante la sorpresa iniziale si mostro come Carlos,
molto orgoglioso della sua decisione.
“allora..sei
pronta ti faranno parecchie domande sul libro, e su di lei!”
“si
lo so....ma era ora, e ora d'affrontare la realtà”
“credi
che basterà affrontarla con questo libro per
dimenticarla?...io non
credo”
“nemmeno
io lo credo, ma come si dice tentar non nuoce..no?!”
“se
no sbaglio oggi e il compleanno di tua nipote...e di sicuro quando
andrai troverai anche lei, cosa pensi che accadrà!..cosa
farai?..ti
limiterai a salutarla, per poi evitarla come ai sempre fatto?”
Aveva
ragione e lo sapeva, nelle poche volte in qui si erano incontrare,
lei aveva sempre cercato di evitarla, la paura di saltarle addosso
era sempre stata più forte di lei.
Aveva
provato a rifasci una vita, a trovare qualcuna ma non aveva mai
trovato nessuna, fin quando non incontro mariana una giovane ma
promettente attrice. l'incontro proprio l'anno prima di trasferisci,
era più vecchia di lei di 4 anni,e nonostante le voci che
giravano
sul suo conto, che la volevano una vera playboy, interessata solo al
sesso e alla fama, lei poteva dire che nulla di tutto ciò
che si
diceva era vero. Anzi, era una persona dolcissima, e incredibilmente
realista.
Si
erano conosciute alla premier d'uno dei libri di Carlos, di qui
Mariana era fan e Giusy aveva avuto la geniale idea di farglielo
conoscere di persona, da quella che era nata come un'amicizia nacque
qualcosa di più. E dopo 2 messi di uscite in sieme, decisero
di
ufficializzare la loro relazione. Erano durate non più d'un
anno,
per volere di mariana, che sapeva non avrebbe mai avuto il cuore di
Giusy tutto per se. E fu proprio lei a dirle di trasferisci a santa
fe, di iniziare una nuova vita. E Giusy accetto il consiglio, ora la
stava aspettando con Carlos, anche se era finita erano rimaste ottime
amiche, e Mariana, era riuscita a sfatare il suo mito di badgirl,
trovando l'amore 7 messi dopo la fine della loro relazione, una
promettente attrice/regista, con la quale a breve sarebbe convolata a
nozze.
“ei..non
ditemi che aspettavate me?”
ed
ecco, quella voce profonda, che aveva fato capitolare Giusy, la prima
volta che l'aveva sentita.
Era
bella come sempre, vestita con'un abito lungo fin al ginocchio
floreale, con'un cardigan leggero color crema e con'un sorriso
smagliante e felice, raro da vederli. Per un'attimo si senti stupida
ad essersi fata scappare una donna cosi, ma Mariana meritava d'essere
amata davvero da qualcuno disposto a darli tutto di se anche il
proprio cuore, Ma ciò in quel momento non importava, ora
anche lei
era li, potevano iniziare.
“no
aspettavamo una famosa attrice di nome Mariana Ferragamo, e un'a
nostra amica, non che ex-fidanzata dell'autrice. Lei chi e?. Una
sosia, o una controfigura?...”
Carlos,
era un tipo molto spiritoso, e quel suo intervento scherzoso, era
dovuto proprio al abbigliamento di Mariana, da che la conoscevano non
l'avevano mai vista vestita cosi, non era tipo da abbiti, ne tanto
meno da tacchi. Giusy aveva provato più volte a farli
mettere abbiti
diversi dai soliti jeans e camicette, ma solo sul set, o alle serate
importanti si vestiva cosi, e si sentiva sempre in imbarazzo,
sostenendo che non aveva il fisico adatto.
Ora
vederla con quegli abbiti, cosi disinvolta e coi capelli raccolti,
non sembrava neanche lei, anche dovevano ammetterlo entrambi stava da
dio. Mariana, gli guardo per pochi secondi con sguardo quasi
sconvolto, ma poi sorrise, salutandoli con'un abbraccio e un bacio
ciascuno, si la sua fidanzata era riuscita la dove Giusy aveva
fallito.
“non
ascoltarlo, sei fantastica e ora che sei qui possiamo
iniziare”
Giusy,
guardo entrambi, che fecero un ceno affermativo e a sua volta Giusy
lo fette al titolare della libreria. I suoi fan non avevano
età,
c'erano molte persone alcune in la con gli anni, e altri molto
più
Giovanni. Giusy, diceva che quando scriveva lo faceva pensando a
lettori di età diverse, i suoi romanzi erano apprezzati
anche per
questo. Perché erano adatti a tutti.
L'evento
più importante di quei giorni si stava svolgendo, e lei ne
era la
protagonista.
La
presentazione del suo ultimo libro andava alla grande, avevano
iniziato da circa 1 ora, e alla fine ne mancavano ancora 2. cera
stata la richiesta dopo la lettura di alcune pagine del libro,d'una
pausa proprio da carlos,che doveva chiamare come promesso il proprio
agente letterario.
Mariana
ne approfitto in vece per chiamare la sua fidanzata, per dirle quanto
le mancasse e quanto l'amava. Lei non faceva nulla se non guardare il
portatile che si era portata dietro per motivi sconosciuti anche a
lei stessa. Era stato julio, uno dei suoi primi amici in quel mondo
che l'aveva resa ormai famosa, a dirle di prendere su il portatile, e
di non preoccuparsi che sarebbe andato anche lui alla premier del
libro con'una sorpresa.
Lo
aspettava con impazienza da quando avevano iniziato.
“tutto
bene amica mia?”
quella
voce, finalmente era arrivato
“ma
doveri finito?.....e un pezzo che ti aspetto!”
“ai
ragione ma io non ti avevo dato un ora...comunque, per farmi
perdonare ti o portato la sorpresa, spero che possa aiutarti a fare
chiarezza nel tuo cuore e a capire, alcune cose....io raggiungo
Carlos e Mariana..quando ai finito chiamaci”
Julio
consegno una busta gialla immensa e una chiavetta usb, a Giusy e
raggiunse quelli che come per l'amica erano amici lo erano oramai
anche per lui.
Lei
invece, rimase li confusa. Quando Julio era ormai vicino al buffet
con i gli altri, apri la busta e ne usci una rivista. In copertina
cera lei, la donna che non voleva abbandonare il suo cuore, quella
per qui mariana aveva più volte dovuto consolarla la notte.
Cera la
sua Antonella, bella come sempre se non forse di più.
L'ultima
volta che l'aveva vista i suoi capelli erano molto più lungi
e
biondi, mentre sulla copertina gli aveva come un tempo castani, e
decisamente più corti. Non era cambiata molto per quello che
riusciva a vedere in quella immagine, aveva solo i lineamenti del
viso meno adolescenziale e più adulto, il che la rendevano
ancora
più sexy di quanto ricordasse. Gli aveva sempre detto che
l'aumentare degli anni laverebbe resa sempre più bella e
aveva
ragione.
Guardo
la copertina della rivista ancora per qualche secondo prima di notare
il titolo sotto il busto di Antonella che a grandi caratteri diceva
“ORA BASTA....E GIUNTA L'ORA DI USCIRE ALLO SCOPERTO E DIRVI
PERCHE
NON MI INNAMORO” sotto in caratteri decisamente
più piccoli cera
invece scritto “ finalmente dopo lungo tempo la popolare e
giovanissima star della musica internazionale Antonella Lamas
Bernardi, rilascia un'intervista rivelatrice a Julio Debrazil,
scopriremo perché, non si vuole innamorare e chi
già occupa il suo
cuore”
apri
di scatto il giornale cercando la pagina giusta e trovandovi un altra
immagine di antonella, non era come quella in copertina, qui non era
in possa, era semplicemente in piedi appoggiata a un pilastro il qui
stile ricordava quelli romani, che sorseggiava probabilmente del
caffé. Mentre guardava avanti a se. Quella fotto dovevano
averla
fatta durante la pausa sul set fotografico, era l'unica spiegazione
per una possa cosi naturale.
Rilesse
il titolo che era riportato anche sulla copertina e volto pagina per
leggere l'intervista ma vi trovo un post-it di Julio, inserisci la
chiavetta e ascolta il file audio, mentre leggi.
Cosi
Giusy fette il file non aveva nome, ma dopo pochi secondi parti una
basse musicale che non poteva e che mai avrebbe dimenticato quella
canzone.
Dopo
pochi secondi inizio a leggere, parola dopo parola inizio a sentirsi
in colpa.
Se
solo avesse davvero avuto più pazienza, più
riguardo anche per
antonella invece d'accusarla continuamente d'essere solo una
vigliacca ora sarebbero ancora in sieme.
Ma
le parole che più la colpirono e le fecero male erano state
poche:
"era
stanca.....era stanca di dover amarmi nel ombra, e lo steso valeva
per me! ma purtroppo la mia paura fette la sua parte ! pensavo se
anno trasformato la storia Fabio che e mio fratello maggiore e
cantate e quella di matias fratello di lei, e un mio amico non che
calciatore, quasi in un affare di stato immagino cosa potrà
accadere
alla nostra!, lei pero non la vedeva cosi male, anzi diceva "e
allora, che importa lotterà, anche se non credo cene
sarà bisogno!
non sarà per questo che i tuoi fan smetteranno di venire a
guardare
i tuoi musical o di ascoltare i tuoi cd!.. l’importante,e
stare in
sieme anto!"
ma
fatto sta che abbiamo vissuto il nostro amore nel ombra, per quasi 5
anni, finché lei non a detto basta, e dio non o avuto il
coraggio di
seguirla, il risultato ora sono qui, in'un posto che sinceramente non
mi piace. più a fare, un intervista piena di rivelazioni,
perché
sono stanca anche io! e voglio riuscire a riconquistarla. o perlomeno
riuscire a riavere la sua fiducia"
più
leggeva e più si sentiva in colpa. I sogni di famiglia
d'Antonella,
il desiderio di sposarla, la proposta che non avvenne perché
lei
scenando quella stessa sera senza farla parlare. Le lacrime uscirono
senza che potesse impedirlo, aveva lasciato la persona che amava. E
per cosa, solo ora si stava rendendo conto di non sapere il vero
perché dell'averla lasciata.
La
canzone fini e con lei anche la lettura dell'articolo. Fette 2
respiri profondi, e asciugo gli occhi, per poi chiamare Julio, quando
questo li fu di fronte, non potè fare altro che abbracciarlo
e
ringraziarlo. Mariana e Carlos sapevano gia ogni cosa, Julio gli
aveva parlato in precedenza facendoli leggere l'intervista a loro per
primi. Ed entrambi erano convenuti che Giusy dovesse leggerla prima
del compleanno della nipote.
Raggiunsero
Giusy, e si sedettero accanto a lei. La premier riprese e fini con
mezzora d'anticipo per la gioia di Giusy, che senza tropo aspettare
riuscii a partire subito.
Da
quello che aveva letto aveva ancora una speranza con antonella, e non
poteva farsi scappare una simile occasione, e parti senza bagagli o
altro parti direttamente dalla libreria.
Non
si sarebbe fermata fin a quando non sarebbe arrivata a destinazione.
E
dopo ore e ore di viaggio interminabile con soste obbligate, solo per
il bagno arrivo.
Giunse
a casa dei suoi alle 10 e qualcosa del mattino del giorno dopo,
stanca non osso fermarsi e chiese cosi ai genitori di poter andare
con loro, i quali stava per partire. In macchina ogni tanto si
appisolava ma ad'ogni fermata si risvegliava chiedendo se fossero
arrivati. Quando finalmente dopo 4 ore quasi 5 di macchina
arrivarono,Giusy stanchissima si precipito giù andando in
cerca
d'Antonella, ma senza trovarla, allora fu informata dal fratello che
sarebbe arrivata solo nel tardo pomeriggio, solo e unico motivo che
spinse Giusy, a d'accettare la proposta di riposarsi un po.
Il
solo pensiero che la condusse nel mondo dei sogni era il viso di
Antonella.
Argentina
santa fe oggi:
antonella:
ormai
il compleanno di Paige era iniziato anche senza di Giusy che dormiva
ancora, su richiesta d'una certa mariana, che aveva chiamato Matias
per avere sue informazioni e aveva chiesto apprendendo che stava
dormendo di lasciarla dormire, fin al taglio della torta e di dire
che era stata una sua richiesta nel caso Giusy si fosse arrabbiata
con noi. Nonostante la gelosia che provai non potevo fare ne dire
nulla, per quello che sapevo lei e la mia Giusy avevano avuto una
relazione d'un anno che aveva dato molta felicita ad entrambe, e
sapere che lei era stata felice mi bastava.
Veni
riscossa dai mie pensieri da paige che mi trascino in cucina dove
creano tutti.
Quella
piccola pulce era l'orgoglio di Fabio e Matias, che erano stati
fortunati, ricordo il giorno in qui mi dissero che volevano un
figlio, e che sia lui che matias, avevano trovato una madre surrogata
disposta ad aiutarli. Entrambi erano stati donatori, e nonostante le
possibilità che entrambi potessero essere i padri naturali
della
piccola erano 1 su un milione se non impossibili. Invece con loro
stupore tanto quanto quello dei medici
scoprirono che erano entrambi padri naturali della piccola, entrambi
erano riusciti a fecondare l'ovulo in sieme e nessuno poteva dire il
contrario perché la piccola aveva presso molto da loro sia
fisicamente che caratterialmente. Anche io avvolte fantasticavo su come
sarebbe andata se io e lei
avessimo formato la nostra famiglia. Su chi avrebbe portato la prima
gravidanza. Su come avremo cresciuto nostro figlio,e cosi via. Ora
invece, ero qui con tutti gli altri a discutere o perlomeno a
sentirli discutere se svegliare o meno Giusy, perché Paige
voleva
iniziare i festeggiamenti del suo compleanno. Per arrivare alla torta
e d'esprimere il suo desiderio. Non stavo neanche più
ascoltando
quello che dicevano per ciò quando senti dire “ok,
manderemo antonella” uscii
dalla mia vegetazione letteralmente confusa
“dove
mi manderete?”
tutti
mi guardarono male, capendo che non gli avevo ascoltati per nulla.
Patty allora sorridente, si alzo e mi avvicino e capii che si sarebbe
fatta portavoce di tutti.
“stavamo
dicendo che forse e ora di svegliare Giusy, sono quasi le 17:00. e de
arrivata qui coi suoi stamattina alle 11:00 circa e sono 7 ore che
dorme, forse e il caso di svegliarla..e abbiamo pensato a chi
mandare, si come la conosciamo bene tutti e sappiamo che e pericoloso
svegliare Giusy quando dorme perché non ama essere
svegliata...pensavamo che magari potessi andare tu!”
cosa
io e perché...cosa credevano che se ci fossi andata io non
ne sarei
uscita morta?...giusy non era molto dolce quando veniva svegliata,
sopratutto se quando andava a letto era stanca morta. Andare a
svegliarla era un suicidio e loro volevano mandare me?..era pazzi, io
per quanto potessi amarla non avrei rischiato la mia vita, neanche
per amore di mia nipote.
“zia
anto...pefavoe la eli tu?...con te no si abbia, con oi si!”
ed
eco la stangata. Come potevo dire di no a un esserina cosi se poi mi
guarda con questi occhioni da cucciolo bastonato cosi simili a quelli
di Giusy. Ecco una cosa che paige non a preso dai padri, sono gli
occhi, identici a quelli di Giusy e l'inteligenza, perché
quella la
presa dalla sottoscritta...ma non avrei mai ceduto non posso ne va
della mia vita.
“zia
pefaoe, la eli tu!”
O
dio ma chi volevo prendere in giro, per Giusy e Paige mi sarei butta
nelle fiamme. Sconfitta annui. E mi preparai alla morte, tutti mi
guardavano soddisfatti, non posso credere che nessuno di loro nemmeno
Nicolas, abbi pensato alla mia incolumità, o a quello che
sarebbe
potuto succedere nell'istante in qui avrei varcato la soglia della
sala per vederla li beatamente addormentata.
Ma
ormai era fata avevo accettato e d'ero gia di fronte alla porta
finestra che mi separava dalla sala. Mi sentivo osservata sapevo che
tutti mi fissavano dalla cucina. Erano tutti degli stronzi,ecco la
verità mandiamo antonella tanto anche se Giusy l'amazza e la
sua ex
che importa.
No
ora basta con le fesserie, antonella non sei più una bambina
ne ai
affrontate tante, l'incidente, la paralisi, le molestie e il
tentativo di stupro da quella pazza dell'istituto, poi Francesca e
sua figlia, ai rischiato e anche perso tutto, vedere Giusy non
potrà
farti nulla. Se non ancora più male di quanto non ne abbi
già
provato il giorno in qui scene andata via da te. Quindi forza e
coraggio.
Fetti
un profondo respiro e apri un lato della porta entrando e
richiudendolo alle mie spalle.
E
d'eccola li,beatamente addormentata e più bella di quanto
ricordassi, mi avvicino di più e noto che a i capelli
decisamente
più corti, ma non sminuiscono la sua bellezza.
Mi
avicino ancora anche se la paura di svegliarla e tanta, e cosi bella
quando dorme chi sa quando mi recapiterà la
possibilità di
avvicinarla cosi, ancora.
Poi
sento qualcosa vibrare nella tasche dei mie jeans e de il mio
cellulare, e un messaggio di Fabio, cosa diavolo mi manda gli sms
in'un momento simile?
“paige
dice che giusy e stata vittima d'un incantesimo da parte d'una
perfida strega e che solo tu la puoi svegliare dandole un bacio,
perché sei la sua principessa....e se ci tieni a mangiare
una fetta
di torta muoviti perché tua nipote a già espresso
il suo tanto
amato desiderio. E stiamo per mangiarla. A buona fortuna principessa
azzurra XD”
ma
tu guarda che stronzo....mi piglia pure in giro fantastico.
E
ora che faccio. Mhhh che dilemma, pero un bacio?...forse paige anche
se piccola non a tutti i totorti“
e quado si elia, i dai un basio come papà fa con
papà F, per arlo
camare?” forse
avrebbe funzionato, se l'avessi svegliata con'un bacio magari non
sarebbe successo il finimondo e avrei avuto la possibilità
che tanto
desideravo. E non potevo sprecare l'attimo.
Angolo
“folle” autrice buongiorno a
tutti, questo e il capitolo finale che o diviso in 2.
spero che possa piacere.
Come menzionato su o inserito un
personaggio pubblico non che grande scrittore Carlos Ruiz Zafon. Non
sarà menzionato, nella seconda parte. Nel caso fosse un
problema vi
prego di farmelo sapere a finché come già detto
io possa
rimediarvi.
Un saluto folle shane
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Capitolo 8 *** Avviso...... ***
LA STORIA E IN REVISIONE PER COSÌ DIRE, E STO APPORTANDO
MODIFICHE MINIME E LA CORREZIONE DI ALCUNI ERRORI.
A
BREVE PUBBLICHERO I CAPITOLI FINALI DELLA STORIA, E DI SEGUITO IL CONTINUO, CHE SARÀ UN SORTA DI SEQUEL PREQUEL, IN QUANTO
RACCONTERÒ DELL’INIZIO DELLA LORO STORIA, CHE
RACCONTERÀ DAGLI ANNI ADOLESCENZIALI DI ANTONELLA E GIUSY,
CON LA PRESENZA DEGLI ALTRI PERSONAGGI.
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