la popolare divina e la divina popolare

di folle shane
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** la telefonata ***
Capitolo 2: *** 4 anni prima (prima parte) ***
Capitolo 3: *** una vecchia foto leggermente sbiadita ***
Capitolo 4: *** 4 anni prima -2 parte ***
Capitolo 5: *** l'intervista ***
Capitolo 6: *** la voz de la argentina ***
Capitolo 7: *** il compleanno (il desiderio di paige) (parte prima) ***
Capitolo 8: *** Avviso...... ***



Capitolo 1
*** la telefonata ***


La storia non vuole essere a scopo di lucro tutti i personaggi presenti nella storia, non mi appartengono in alcun modo. Ma sono di proprietà del creatore della serie, tutto ciò che leggerete e frutto della “mia” fantasia e non vuole offendere nessuno. Ne tanto meno i fan della serie.

La storia tratta d'una coppia femslash quindi ragazzaXragazza, se la cosa può recare fastidio vi consiglio di evitarne la lettura. Detto questo spero piaccia a chi la leggerà.

        


           LA POPOLARE "DIVINA" E LA DIVINA "POPOLARE"


           Josefina Beltrán e Antonella Lamas Bernardi




Erano poco più che le 03:00 e all'interno di un appartamento nel centro di Manhattan.

una ragazza dai capelli lunghi, d'una castano dorato viene svegliata dalla fastidiosa e incessante suoneria del suo cellulare che andava crescendo di volume, da qualche secondo.

Disturbando il suo sonno dopo alcuni tentativi di ignorare la suoneria, purtroppo inutilmente decise di rispondere.


"Hello!"

rispose con tono decisamente stizzito


"Ciao Anto, sono Fabio scusa se ti chiamo a quest’ora ti disturbo?"

La voce allegra del fratello maggiore, le diede un pizzico di buonumore, così il tono stizzito per non dire aggressivo e assonnato viene sostituito da una leggera risata. Che gli permise di pensare bene e di trattenersi dal rispondere acida.... che domanda e ti disturbo?..sono le 3.00 del mattino? certo

che mi disturbi!. Nonostante ciò, non riuscì a non rispondergli ugualmente con un certo sarcasmo..


"Ma no! che dici  fratello sono solo.....le 03:13 di notte o mattina come preferisci tu, ma dimmi pure.!"

Antonella, poté sentire i sospiri del fratello dall'altro capo del telefono, e le imprecazioni sussurrate per averla svegliata.


"Perdonami dimentico sempre il fuso orario. Magari ti richiamo più tardi...che dici?"

Chiese sperando di non essere, rimproverato dalla sorella per non aver ancora memorizzato la differenza d'ora.


"Tranquillo...ormai sono sveglia, quindi dimmi pure!"


"Oook..Be..Niente volevo solo dirti che quest’anno festeggiamo prima il compleanno di Paige e volevo sapere se venivi?"


Antonella rimase sorpresa da quelle parole. Prima perché conosceva bene suo fratello, era noto per essere un tipo pignolo, soprattutto sui compleanni che andavano a sua addetta

festeggiati, ogni anno il giorno giusto all'ora giusta non un minuto prima né uno dopo, quindi doveva esserci qualcosa di importante, se anticiparono il compleanno.

Si ridesto dai suoi pensieri, sentendo il suono d'un clacson proveniente dalla strada


"Ah.. Si come mai prima?....Quella sottospecie di mio miglior amico e cognato ha promesso qualcosa alla piccola?"

senti il fratello ridere alla sua battuta, prima di risponderle.


"No, Matias non ha promesso nulla "miracolosamente" e che per il compleanno di Paige ci sarà la premiere del nuovo libro di...Giusy......E quindi abbiamo deciso di anticipare, così può venire al compleanno!"

La voce calma e un po imbarazzata del fratello, non l'avevano zittita così tanto quanto il nome di Giusy


"Antonella?..Sei ancora li?..."

Si ri destò dal suo silenzio, solo per le incensate voce semi preoccupata del  fratello


"Già l'uscita del libro!"

Le sue parole risuonarono più come una domanda, che altro.


"Si! vieni vero?"

Le chiese speranzoso.


"Mi spiace!...Ma ho preso un impegno e non posso venire!... Mi dispiace"

Rispose così in fretta da mordersi quasi la lingua..


"Sei seria, o dai accidenti...Anto, Paige non vedendo zia Antonella ci resterà male!"

Oltre alla voce dispiaciuta del fratello, in sottofondo Antonella poteva sentire la voce incredula e alterata di Matias dire Dammi ci parlo io.


"Aspetta ti passo Matty"

No..Con lui non voleva parlarci, sarebbe stato capace di attraversare anche lo stesso cellulare per gridarle di tutto e di più. Per non dire che Matias non avrebbe accettato mai un no da lei.


"No! Aspetta, no Fabio no!..."


"Anto! sono Matias cose questa storia che non puoi venire?..e uno scherzo vero?!..."

dovete allontanare il cellulare dall'orecchio per non perdere il proprio timpano, da quanto urlava lo avrebbero potute sentire in tutta la palazzina, scura di non rischiare il proprio udito, avvicino il cellulare.


"Hey, ciao stavo appunto dicendo a tuo marito non che mio fratello che non mancherei per nessun motivo al compleanno di Paige...Deve aver capito male. Sai dovresti fargli fare un controllo dell'udito sai....."

Disse scherzando, pentendosi però subito di ciò che aveva appena detto.


"Bene, perché non puoi dirmi di no. Anche perché se non vieni tu vengo li io, e ti trascino qui io....Non può mancare al suo compleanno!"


"Appunto io...Senti stavo per dirti che mi piacerebbe, ma....Siamo seri ok. Sei il mio migliore amico e non voglio dirti stronzate...Sai perché non voglio venire. Si e no mi dirà ciao!"

Sapeva, che Mattias non le avrebbe detto il contrario, in fin dei conti era ciò che Giusy aveva presso a fare dalla fine della loro storia.


"E vero ma tieni a mente, che questo accadrà perché tu non vuoi ammettere di amarla ancora e perché ogni volta che vi incontrate, tu ti metti a filtrare con ragazze che non conosci davanti a lei..."

il tono alterato dell'amico la colpì in pieno


"Oggi sono 3 anni che e finita!"

Disse tutto di colpo, prima che l'amico potesse dire altro. Poté sentire Mattias trattenere il fiato e Fabio in sottofondo imprecare, per il poco tatto del marito.


"Scusa Anto!...Lo avevo scordato ma non puoi non venire al compleanno di Paige. Ci rimarrà male e la cosa accadrà anche a me, a tuo fratello e tutti gli altri.

Ormai sono 2 anni che non ti fai vedere, ea malapena chiami! Perfino Giusy e preoccupata e anche se non lo ammette li manchi, e da quando è finita ne tu ne lei siete riuscite a chiarire”

Lo sentì sospirare. Poteva immaginare la faccia avvilita dell'amico anche senza vederlo.


"Beh tua sorella ha fatto coming out insieme a te davanti ai giornali, io non lo ancora fatto pubblicamente! e comunque nessuno riuscirà mai a prendere il posto di Giusy nel mio cuore.

Perché quel posto e solo suo! dovresti saperlo”


"Si....Questo lo sempre saputo come lo sanno tutti, e so di per certo che lo sa anche Giusy!.....Ma questa stronz....Hai capito no, beh deve finire perché così non può continuare. E questo lo sai meglio di chiunque altro"


"Ok, facciamo che ci penso e poi ti faccio sapere, va bene ora devo andare tu da un bacio e un abbraccio alla piccola e a mio fratello. Vi voglio bene ok ciao"

Sentì sbuffare l'amico e salutarla, questo le permise di chiudere la chiamata.

Non ne poteva già più ogni volta era la stessa storia.

Quando iniziava a parlare con Mattias, si finiva sempre sull'argomento Giusy e lei non riusciva a parlarne per troppo tempo di lei, gli faceva troppo male.

Si ridesto dai propri pensieri, sentendo la porta di uno degli appartamenti nel suo pianerottolo sbattere, doveva essere Bob il panettiere che andava al lavoro.

Poggio il telefono sul tavolo ributtandosi sul letto chiudendo gli occhi, sperando di riaddormentarsi subito e in questo suo tentativo poté rivedere con immensa gioia il viso di Giusy che li sorrideva come 4 anni prima.

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Capitolo 2
*** 4 anni prima (prima parte) ***


4 anni prima

Erano solo le 10:20 ma a si poteva dire che anche a Buenos Aires d'inverno si sentiva un certo caldo, non si poteva dire che fossero a Miami, ma nemmeno che fossero in Alaska.
Ma il freddo sembrava aver colpito più forte rispetto agli anni precedenti.
Ne sapeva qualcosa Antonella, che odiava il freddo soprattutto per la sua capacità di ammalarsi a tempo di record, non faceva in tempo a guarire che si ammalava di nuovo dopo neanche  
1 settimana.                                
E questo sembrava essere il suo anno fortunato non aveva ancora mostrato sintomi influenzali.
E Giusy ne era più che felice, Antonella sapeva essere una vera piagnucolona e toccava a lei occuparsene.
Quella mattina infatti Giusy, uscì abbastanza presto sfidando il freddo per andare a prendere la collazione, e farsi perdonare da Antonella la serata imbarazzante passata con i loro genitori.
Sapeva di per certo che Antonella molto probabilmente stava nel loro caldo e comodo letto, a ronfare sonoramente. Senza sospettare della sua uscita.
E così era anche se al contrario di ciò che Giusy credeva, Antonella? si stava beatamente dormendo, ma non stava solo russando, no stava decisamente anche sbavando, perché era immersa in uno dei suoi soliti sogni sexy, denominati semplicemente dalla sua amata Giusy sogni sconci.
Stava sognando di essere impegnata in un gioco non troppo casto con quest'ultima
dove lei era un'artista e dipingeva con panna e cioccolato, usando delle fragole come dei pennelli mentre la sua tela era il corpo della sua bella ragazza.
La sera prima avevano fatto le ore piccole, per via d’una cena all'ultimo minuto coi loro genitori che per qualche motivo la vide costantemente in imbarazzo.
Poi al ritorno nel loro appartamento, si erano addormentate senza riuscire nemmeno a coccolarsi, cosa inaccettabile per lei che aveva in mente di far ben altro con la sua ragazza.
Il sogno stava raggiungendo un certo livello, quando improvvisamente Antonella inizio a sentire il proprio nome, decisamente troppo lontano, e ovattato per essere parte del suo sogno che giungeva alle sue orecchie, questo le bastò a portare i suoi sensi verso il risveglio le basto così tirare su fin sopra la propria testa le coperte per non sentirlo più, e risprofondare nel sonno.

"Anto indovina, ho trovato il proprietario di quella baita tipo villetta, a bariloche quella in mezzo alla boscaglia ai presente...beh mi ha detto che non la vende, ma scommetto che se li facciamo un buon prezzo cambia idea!"

La voce squillante e piena di vita di Giusy riecheggiò per tutto l'appartamento.
Strappandola Antonella dal torpore del suo sonno, ma senza svegliarla del tutto.
Giusy per tutta risposta senza alcun segno da parte della sua ragazza decise di raggiungere la camera, dove trovo una sagoma quasi in forme sotto almeno 3 coperte e 1 piumino, che a malapena permetteva a Giusy  di capire se la sua ragazza respirasse o meno. L’unica cosa sicura era che dormiva, il suo russare lo sentiva molto bene.
Ebbene sì Giusy doveva vivere con una ragazza che non solo russava come una camionista, ma pretendeva di avere a letto almeno 3 coperte, è 1 piumino dato che mettersi il pigiama era fuori questione.
Per quanto Giusy amasse sentirla russare, sapeva che non poteva lasciarla a letto fino alle 11.00 cosi fette ciò che amava di più, forse non tanto quanto guardarla e sentirla urlare il suo nome in estasi, ma era comunque divertente vederla svegliarsi di soprassalto.

"ANTONELLA BLANCA-FRANCISCA LAMAS BERNARDI STAI ANCORA DORMENDO?!"

Al proprio nome Antonella, fu totalmente destata dal suo sonno.
Scatto da sotto le coperte come una molla, tanto da cadere giù e rialzarsi in un lampo.

"O mio dio...che c'è...chi è...che è successo...stai bene?..stai male qualcosa non va?!..i giornalisti ci hanno scoperto?"

Questo era ciò che amava Giusy, ogni volta era così, o quasi.
Antonella quando si svegliava era sempre troppo intontita per capire le frasi che accompagnavano nel finale il suo nome, e finiva col sparlare preoccupata per la sua ragazza, che invece faceva sempre di tutto per non perdere la sua postura rigida, che consisteva ogni volta nello stare dritta con le braccia incrociate sotto il seno, con uno sguardo più divertito che serio che doveva essere di rimprovero.
Antonella ci mise qualche secondo per registrare il tutto e assumere uno sguardo più sveglio è arrabbiato, capendo che lo aveva fatto ancora, la sua ragazza l'aveva presa di nuovo in giro.

"Tu......Sei una grandissima stro...No...No….Non mi abbasserò a tanto. Anzi sai che faccio, ti dico una cosa che tu non sperimenterai mai è dico mai con me la panna montata, le fragole e il cioccolato...E dico mai….Bella mia"

Giusy, che a stento riusciva a trattenere le risate, la guardo decisamente confusa.Sapeva che la sua ragazza era strana, ma non così tanto strana.
Poi però notando un lieve rossore sulle gote di Antonella, e un leggero velo di sudore sulla sua fronte e capì subito a cosa si riferiva, è non riuscì più a trattenersi scoppiando a ridere.
Per tanto tutto quello che ricevette fu un cuscino in faccia, da Antonella mentre si rimette a letto.

"Hai ragione scusa.....ho esagerato...Non lo farò più. Ma tu non puoi vietare una cosa, che non abbiamo né programmato né mai provato, non e giusto"

Antonella non si mosse, ma sapeva che la sua ragazza aveva messo un adorabile broncio.
Per tanto capendo che sarebbe stata ignorata, Giusy fu obbligata a raggiunse il letto stendendosi affianco alla propria ragazza che si era già raggomitolata nelle coperte.
Era stata talmente tanto intenta a cercare di non ridere e di ascoltarla, da non essersi accorta subito che l'intimo di antonella era ancora in fondo ai piedi del letto, dove furono gettati la sera prima senza concludere però nulla. Quindi si era persa la più bella e seducente visione di sempre la sua ragazza interamente nuda di mattina.

"Mh davvero..E sai quanto me ne può fregare...E comunque un buongiorno amore dormito bene?.....No vero!"

Il tono acido di Antonella riporto Giusy, alla realtà. Rendendosi conto di poter averla fatta grossa, è doveva rimediare per riuscire ad entrare sotto le coperte, con la sua nuda ragazza.
Così Giusy sorridente si avvicinò di più a lei per rimediare.

"Hai ragione!......Vedo di rimediare subito, buongiorno amore dormito bene?"
Si abbassò quel tanto che bastava sul viso della Antonella, in quanto unica parte del corpo scoperta, per lasciarle un dolce e leggero bacio sulla guancia.
Questo bastò a far sciogliere Antonella come neve al sole, per quanto cercasse di essere arrabbiata o perlomeno indispettita nei suoi confronti, la dolcezza di Giusy era la sua personale criptonite e restare arrabbiata era impossibile.
Antonella avrebbe voluto dirgli "Oh non vale pero...Non quando fai così" ma sapeva che farlo, era come dire a Giusy che quel tono dolce e malizioso erano il modo più veloce per essere perdonata, e conoscendola lo avrebbe usato a suo vantaggio per ogni minima cosa volta, e non voleva per nulla rischiare.
Ma finì con l'arrendersi alla sua dolcezza.

"Mhhh..si... Specialmente quando dormo qui”
Disse Antonella, che mentre pensava a cosa non dirle, si era girata per fronteggiarla, indicando col dito seconda parte del corpo ad essere uscita dalle coperte, continuando.

"Quando dormo tra l'incavo che si forma tra il tuo colo e la tua spalla, dormo sempre bene! Perché riesco a sentire per tutta la notte il tuo magnifico profumo"
Anche lei sapeva essere decisamente dolce quando voleva, forse anche troppo. Aveva rinunciato alla sua reputazione da dura, e stronza sexy, da quando Giusy stava con lei.
Rimasero così ferme a fissarsi per diversi minuti, antonella accarezzava l'incavo che si formava tra la spala e il colo della sua amata, mentre questa aveva fatto scivolare una mano sotto le coperte alla ricerca della pelle nuda della sua ragazza. E Il solo sentirla, la mandava in estasi.
La prima volta che aveva toccato davvero la pelle di antonella, era stato solo 4 anni prima, quando lei era rimasta coinvolta in quel brutto incidente con la mamma della loro migliore amica Patty, che se l'era cavata con un braccio rotto, mentre Antonella dovette subire più di un operazione.
La prima d'urgenza alla testa, la 2 all'addome inferiore, c'era stata la perforazione della milza, quella d’un polmone è una mezza emorragia interna, che i medici riuscirono a notare in tempo.
E Giusy, non avrebbe mai dimenticato quel giorno, Antonella le aveva mandato un messaggio quella stessa mattina perché le voleva parlare, ma non gli disse mai di cosa.
Giusy, scopri dell'incidente solo da Matias che aveva cercato di calmare Fabio dopo la notizia.
Appena giunta in ospedale venne a sapere che Antonella era in sala operatoria e dopo circa 6 ore, l'intervento si concluse, Antonella venne portata in una camera.
Ma la notizia del "Non sappiamo se c'è la farà...dobbiamo pregare e aspettare che passi la notte" spiazzo tutti ma più di tutti lei, che solo il giorno prima l'aveva baciata.
Lei che aveva fatto del suo meglio per nascondere a tutti il suo amore per Antonella.
Lei che aveva risposto al suo sms con "non abbiamo nulla di cui parlare ero solo stanca e confusa" lei che ancora oggi si sentiva colpevole.
Più di Carmen, la madre di Patty e di questa stessa perché lei gli aveva risposto pochi attimi prima dell'incidente, perché Antonella lo stava leggendo quando per qualche motivo vide l'auto arrivare, troppo velocemente e stando a Patty stava andando diretta addosso alla madre, troppo lontana per fare qualcosa Antonella, la senti gridare ed essendo più vicina a Carmen ebbe la prontezza di avvicinare Carmen e spingerla via. Nonostante tutto Antonella passo la notte, ma finì in coma.
E Giusy fu l'unica a non lasciarla mai sola, tanto da avere un malore a causa del mancato sonno e della troppa caffeina.
Ci volerò 14 settimane prima che si svegliasse, al risveglio lei era lì, al suo fianco che le accarezzava il braccio è lei fu la prima persona che vide è la prima a qui sorrise e disse ciao.
Ma quello che dissero però i medici dopo, la porto via da li.
Durante la visita Antonella si rese conto di non sentirsi le gambe, la paura e la conferma di essere paralizzata mando Antonella talmente in confusione da cacciarla
Le ci volle 1 mese per trovare il coraggio d'andare a trovare Antonella, dopo che era ritornata a casa.
Lei gli aveva chiesto scusa per il suo comportamento tramite Matias, ma Giusy si era rifiutata di andare a trovarla, fino a quando non ne fu obbligata. Aveva saputo a scuola che antonella quella mattina era a casa da sola. E si era diretta li, l'aveva trovata che dormiva in camera sua, raggomitolata in ben 3 coperte, che lasciavano scoperta solo la testa. Era stato più forte di lei allora, vederla così tranquilla.
Non era come averla osservata in ospedale, in quel camice, sgualcito piena di tubicini nelle braccia e uno nella sua gola che le permetteva di respirare.
Vederla così non le spezzava il cuore, ma glielo riscaldava.
Cosi fette ciò che in ospedale non fece mai, per paura di farle male. Sali sul letto alzo le coperte e gli si stesse dietro abbracciandola e stringendola a se.
Quella fu la prima volta che accarezzo la pelle nuda di Antonella.
E la priva volta che Antonella, le disse di non lasciarla.
Si ridesto dai suoi pensieri, quando sentì la mano della sua ragazza giungere la sua pelle sotto la maglia.

"Davvero!.....Questo è un colpo basso, miss Bernardi..Soprattutto perché a la mano ghiacciata di non starà tentando di sedurmi?"
Antonella, sfoggio uno sguardo innocente ma pieno di malizia.

"Cosa? Io sedurla miss Beltran?...Sta scherzando! No, dico io che tentò di sedurre una popolare….E che popolare devo dire!...No No..E perché? e poi se anche fosse mi dica ci sto forse riuscendo?”

"Beh…..E sulla buona strada, ma credo che per riuscirci debba che so?…Mhh mi faccia pensare..Magari, dovrebbe salire a cavalcioni su di me..Poi togliermì lentamente la maglia e dirmi, che so...Cose dolci e maliziose all'orecchio mentre lasci che i suoi seni mi sfiorino e...!"
Antonella, che aveva esattamente eseguito le parole della ragazza, passo per passo  inizio a dirle cose decisamente piccanti e non dolci. Mandando Giusy, quasi in estasi.
Arrivo ai ganci del reggiseno, quando tutta l'atmosfera e l'eccitamento, tra loro rischio un drastico k.o.

"Aspetta e se arriva bianca?”
Disse allarmata Giusy, allontanandosi di poco dal petto da Antonella per avere risposta. Ma questo non impediva a lei di continuare a stuzzicarla senza remora.

"Gli...O detto….Di..non venire.... Fino...A...Domani!”
Antonella, le rispose tra un bacio e l'altro, senza quasi mai allontanarsi dal collo di Giusy, che iniziava a essere sempre più accaldata.

"Fantastico...O aspetta e tuo frat-aaaahh..Dio..Se tuo fratello è..e..Nicolas?, so che...Ahhh....avevano le prove questa mattina presto”
Antonella amava la sua ragazza tanto quanto amava sentire gli ansimi di piacere che gli provocava, ma sentirla parlare di suo fratello e Nicolas, la fermarono per dare una risposta definitiva.
Perché si poteva dire che quando Giusy ci si metteva sapeva davvero raffreddare l'atmosfera più del freddo che quell’anno gli aveva colpiti.

“O detto di non farsi vedere, anche a loro fino a domani altrimenti non canto con loro sabato!”
Rispose concisa riprendendo il suo lavoro mentre guardandola negli occhi, fece scivolare via il reggiseno finalmente slacciato, provocando una scia di brividi per tutto il corpo della sua ragazza, che ansimante le sorrideva.

“Sai...Adoro....da morire..quando fai...così!"
La voce così eccitata e ansimante di Giusy, alle orecchie di Antonella, era una dolce melodia.

"Così come?"
Chiese, senza distogliere mai lo sguardo da quello della sua ragazza

"La...Div-ahh-ina!”

"Mhh lo so...."
Le ripose Antonella, lanciandosi sulle labbra di Giusy, trasportandola in un profondo e intenso bacio.
Quello fu tutto ciò che serviva a Giusy, per dimenticare ogni cosa e iniziare a fare l'amore.
Fregandosene dell'ora, dei rispettivi impegni, dei vicini è dei possibili giornalisti o della colazione presa da Giusy quella mattina.

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Capitolo 3
*** una vecchia foto leggermente sbiadita ***


Una vecchia Foto leggermente sbiadita


2 giorni. Erano passati solo 2 giorni dalla chiamata del fratello.

Antonella dopo la chiamata si era chiuse in sé, come non accadeva da tempo pensando a tutto ciò che era successo se andare o no alla festa della nipotina.

Era così assorta da questi pensieri, da non essere uscita per nessun motivo, dimenticandosi anche l'appuntamento che aveva con il migliore amico nonché suo agente negli ultimi anni Nicolas, circa 3 ore prima. Quando si era resa conto della cosa decise di far finta di nulla, finendo col pensare anche a lui. Nicolas c'era sempre stato per lei, soprattutto quando Giusy la lascio lei chiamò lui.

L'unica persona che in fin dei conti non aveva un rapporto di profonda amicizia con quella che era diventata la sua ex.

Lui si era precipitato a casa sua subito dopo la chiamata un'Antonella in lacrime e probabilmente un po alticcia e s’era preso cura di lei, come avrebbe fatto un fratello.

Ed era su questo che si basava il loro rapporto, avevano stretto un legame profondo e ma anche intimo, se per Antonella era un fratello lo stesso valeva per lui.

Quando Antonella ricevete la proposta di incidere un disco da una casa discografica americana il suo agente gli aveva sconsigliato per non dire quasi proibito di partire, ma lei aveva bisogno di quella offerta, doveva andarsene da lì. Doveva allontanarsi da tutto ciò che le ricordava Giusy.

E Nicolas l’appoggio quando non lo fece nessuno, quando tutti gli dicevano che non aveva senso scappare, che era un comportamento infantile ma lei lo fece e lui partì con lei.

Inizialmente andarono a vivere insieme, finendo col intraprendere un rapporto fin troppo intimo, che però non andò mai oltre il bacio o qualche carezza, per cui poi si era sempre sentita in colpa.

Quando poi firmò un contratto di 2 anni con la casa discografica da qui aveva ricevuto l’offerta, Nicolas decise che era meglio per entrambi soprattutto per lei di vivere da sola, avere la
propria libertà e privacy.

E d’ora gli era molto grata per questo, non amava farsi vedere malinconica o triste da lui soprattutto perché sapeva avrebbe fatto di tutto per farla uscire e svagarsi.

Aveva ignorato tutte le sue chiamate che in un solo giorni erano diventate più; di 300.
Sapeva era preoccupato, era un miracolo che non avesse avvisato il fratello o la polizia per trovarla.L'ultima volta che non si era fatta viva era stato l'anno prima, era andata all'uscita d'un libro di Giusy, nonostante Nicolas glielo avesse sconsigliato.

Ricordo che averla vista così rilassata e felice, l'aveva resa a sua volta felice, ma triste perché lei non faceva parte di quella sua felicità. Se ne andò via di corsa e non si fette ne vedere ne sentire da nessuno per ben 4 giorni, quando Nicolas alla fine la rintraccio.

Fu in un hotel fuori città e l’aveva trovata per sua stessa fortuna grazie alla chiamata di una perfetta sconosciuta l'ennesima che aveva abbordato e portato in camera sua, che al contrario di altre aveva avuto la decenza di chiamare qualcuno perché andasse in suo aiuto.

Nicolas, le racconto poi il tutto. E venne così a sapere che non aveva fatto nulla con la sconosciuta, poiché la fortuna volle che la ragazza in questione anche se sua fan sfegatata, non rientrava nel gruppo di quelle un po pazze capaci di dio sa cosa.

La ragazza in questione aveva avuto come dice Nicolas, il fiuto di capire che qualcosa non andava e di correre in suo soccorso quando la vide allontanarsi con una donna, stando alla ragazza vista poco prima avvinghiata ad' un uomo, un brutto ceffo che poi le presse a seguire.

Nicolas le disse che dopo essere arrivato, aveva trovato la ragazza che l'aveva praticamente salvata, che si occupava di lei e della sua sbronza.

Antonella, ricordava bene che di essersi svegliata a casa, con la nausea e una forte emicrania, e non ebbe nemmeno il tempo di prendere un'aspirina che l’amico gli fece una ramanzina di quelle
davvero pesanti. Il mattino dopo per farsi perdonare promise a Nicolas di non farlo più e di avvisare ogni volta che pensava di allontanarsi o isolarsi.

Ora questi ricordi non servivano davvero a nulla se non a farla sorridere al pensiero d'un Nicolas nel panico che ora probabilmente era tenuto a freno dalla propria fidanzata, che si dà il caso sia la stessa ragazza che l'anno prima l'aveva salvata da chissà quale grave casino.

E lei era testimone. Aveva visto nascere la loro storia, piena di amore e passione, e priva di quegli alti e bassi, che caratterizzano quelle relazioni appena nate.

Ma quella tra l’amico e il suo angelo custode era una storia particolare, era come se fossero una vecchia coppia di sposi, che ogni giorno sembrava innamorarsi per la prima volta.

Ora anche se nessuno lo sapeva, a i suoi occhi non erano solo i suoi due più cari amici, per non dire forse gli unici che attualmente aveva. Oltre tutto lei era diventata in poco tempo una sorta di consiglierà non che l’angelo custode, che la proteggeva dalla iper protettiva dell'amico.

Si ridesto dai pensieri per il bip della sveglia, che le permise di rendersi conto di essere sveglia da 4 ore ormai e per questo doveva ringraziare solo sua madre e alla chiamata che le ricordava di prendere un regalo per la piccola, regalo a qui anche lei avrebbe dovuto partecipare ovviamente. Dopo averci parlato, si ributto sul letto. Voleva rimettersi a dormire, ma senza riuscirci decise di farsi più male di quanto già non si era fatta in quei 2 giorni. Presse il portafoglio che teneva sul comodino, e prese una foto che custodiva gelosamente da tempo in una delle tasche.

Era una foto leggermente sbiadita, e un po ingiallita e la portava sempre con sé. La guardava ogni volta prima d'un concerto, le dava la forza di cantare, la foto ritraeva 2 ragazze sui 16/17
anni, quella davanti aveva i capelli lunghi neri e ricci, quella alla sue spalle capelli altrettanto lunghi e mossi ma non troppo e castani. Le proprie braccia avvolte intorno alla vita della mora,
stringendola a sé tenendo il viso appoggiato sulla sua spalla, sorride proprio come la mora al obbiettivo, erano davvero felici, come non lo erano mai state prima di allora, se solo avesse saputo cose le aspettava ora sarebbero ancora insieme.

Antonella ricordava perfettamente il giorno in cui fu scattata quella foto.

La preside aveva deciso che la scuola avrebbe passato 1 mese bianco in montagna per il caldo che quell'anno aveva deciso di opprimere bueno saires, oltre che per l’incidente avvenuto solo 3 settimane prima ad Antonella. Che aveva rischiato una seconda volta di perdere la vita,
anche se questa volto per uno stupido scherzo, ritrovandosi in vece con un leggero danno alle corde vocali, che le aveva dato una voce roca e molto bassa e un'ustione di primo grado sul lato destro del viso, che il padre di Patty sosteneva sarebbe sparita nel giro di poco senza lasciare traccia. Li in montagna, tra sciate e passeggiate, Antonella e Giusy presero ad avvicinarsi sempre
più l'una all'altra.
Dopo l'incidente di 2 anni prima si erano avvicinate si, ma Giusy continuava a d'avere paura, e quindi il loro rapporto simile ad un amicizia, non aveva mai raggiunto livelli molto alti di intimità ne di vicinanza. In quell'anno poi non avevano fatto altro che litigare per ogni cosa.

Patty e Matias, sostenevano che era dovuto ai loro sentimenti repressi e come se non bastasse, il padre di Antonella si era fatto vivo, e s'era portato dietro la presunta nuova compagna e la figlia di questa due arpie manipolatrici, che le rovinarono la vita e che convinsero il padre a mandarla in un collegio di suore fuori dalla città, ciò che doveva essere un semplice collegio privato per ragazze si era rivelato più una sorta di riformatorio, che altro e scopri che le suore non erano così amichevoli come sembravano, per non parlare delle compagne che non la accettarono, soprattutto dopo il
rifiuto d'Antonella per le avance di quella che era la leader delle ragazze con cui divideva la camerata. La sua vita lì diventò un vero inferno, la ragazza in questione di vento una sorta di aguzzina per lei che più d'una volta aveva cercato di bloccarla con lei sotto le docce, di bloccarla in camera, mentre erano solo, addirittura una volta nei bagni privati, quella volta non la scorderà mai, fu l’esperienza più brutta di tutte da quando era finita lì perché fu davvero a un passo dall'essere presa dalla ragazza più vecchia, ma riuscì a sfuggirle proprio prima del irreparabile e a salvarsi come tutte le altre volte in extremis.
Non aveva mai raccontato questo a nessuno mentre era nel collegio, perché sapeva che nessuno gli avrebbe probabilmente creduto, quella ragazza per tutti era una santa.

Anche se poi tutto venne a galla, c'era voluta la sua quasi morte.

Alla sua aguzzina non era piaciuta, la sua ennesima fuga, così per vendicarsi decise di tirarli uno scherzo che quasi la vide morire bruciata. Ne uscì viva, ma ferita quando la notizia arrivò a casa, Leandro il padre di Patty si prese l'incarico di andarla a riprendere subito.

Al suo arrivo, Antonella era stata bloccata nell’infermeria accerchiata dalla sua aguzzina e dalle sue fedeli cornacchie. Leandro senti la ragazza più vecchia minnacciaralla, affinché non facesse o dicesse nulla ne sull'incendio ne tanto meno sull'ultimo episodio avvenuto nei bagni.

Una volta a casa, la storia venne fuori sua madre e Fabio erano scoppiati in
lacrime, e di conseguenza anche Carmen la madre di Patty, non che migliore amica di bianca madre di Antonella, che aveva saputo tutto da Leandro.

E scopri che la matrigna e la figlia erano a conoscenza della reputazione del collegio, e degli elementi che esso ospitava, quando il suo stesso padre lo scoprì, lascio la donna e caccio entrambe da casa sua e dalla sua vita cercando in ogni modo di farsi perdonare da lei per ciò che aveva permesso che le due le facessero.

Scopri che anche Patty aveva saputo ciò che era successo ed era corsa di nascosto a parlare con Giusy della cosa, questo accade solo 4 giorni prima di partire per la montagna, lei lo scopri solo alcuni giorni dopo essere arrivati in montagna, infatti non seppe mai dire se quel l'avvicinamento fosse dovuto alla stanza che si ritrovò a dover condividere da sola con la riccia, o se fossero stati gli strani sguardi pieni di dolore e colpa che vedeva in Giusy, ogni volta che si voltava e la trovava a fissarla. Matias si era accorto che qualcosa era successo a lei ma, ogni volta che cercava di parlargli, lei evitava il discorso.

Giusy infatti non si era più avvicinata a lei dopo l'ultima litigata avvenuta 2 settimane prima della sua partenza per quel dannato collegio. Mentre dopo il suo ritorno l'aveva avvicinata solo una
volta, più volte aveva visto i due gemelli Beltran parlare tra loro e più d'una volta aveva sentito Matias chiedere alla sorella, se sapesse qualcosa di lei, o se potesse parlare con lei.

E la sorella alla fine aveva ceduto, ricorda che questa l'aveva avvicinata nei bagni come la avrebbe poi sentita parlare con l’amica Patty e con Matias, Giusy racconto ai 2 di averla vista entrare di corsa con una mano stretta intorno al proprio addome e preoccupata l'aveva raggiunta, ma vedere quella che a detta di Giusy non sapeva come ritenere, se una nemica come lo erano state fin a pochi anni prima dell'arrivo di Patty, un'amica o qualcosa essendo diventata una costante immagine nei suoi pensieri. Disse di averla trovo seduta su uno dei gabinetti con le mani sul
proprio viso intenta a piangere, vederla così stando alle parole della riccia per il fratello e la loro amica le aveva spezzato il cuore, facendole capire che tutto quello aveva preso a provare dopo
la notizia del primo incidente e della sua temporanea paralisi, non era dispiacere né pietà come lei si ostinava a voler credere ma qualcosa di molto più.

Antonella, ricordo bene l’episodio nei bagni, poteva ancora sentire la mano di Giusy, che per lei era la mano di una sconosciuta accarezzare la sua testa, ricorda bene lo scatto che fece alzandosi, e la nausea che questo comportò, mentre veniva sovrastata da deja-vu di tutte quelle volte che era stata la sua aguzzina nel collegio ad averlo fatto per la prima volta, ricorda bene la sensazione di paura provata e di come spinta da essa spinse via con violenza e istintività la figura davanti a lei che non riconobbe come Giusy, fin a quando questa non cade a terra.

Giusy, disse ai 2 di essere rimasta esterrefatta dal gesto, e quando la guardò vide il suo sguardo letteralmente terrorizzato, di lei.
Per tanto, quando lei invece vide quello di Giusy, così confuso e come scioccato scappo via chiedendo scusa con quella voce che si sentiva troppo bassa e roca, che non gli apparteneva e che odiava perché le ricordava ogni giorno il collegio e il motivo per cui l'aveva.
Ricordo di non essersi più fatta vedere quel giorno, a scuola era tornata a casa dopo solo 2 ore dal suo agognato ritorno a scuola e dal benvenuto da parte di tutti i compagni.

Quando poi torno a scuola si ripromise di far finta di nulla, cosa che aveva fatto anche Giusy che non la avvicino più in seguito, guardandola sempre e solo con sguardo colpevole.

Antonella ricordo anche come il tempo passò in fretta, da un momento all'altro si ritrovò in montagna con tutta la scuola ed era già passata 1 settimana, dal loro arrivo sulle Alpi.

Patty non faceva che chiedere cosa diavolo fosse successo tra loro nei bagni, mentre Matias come le avrebbe poi detto Giusy, si era stancato di vedere sua sorella in condizioni pari a quelle d'una donna di mezza età in piena crisi depressiva.

Matias si ritrovò a parlare con lei prima di raggiungere la propria stanza condivisa con Fabio. Ricordo come le aveva parlato, chiedendole semplicemente di non continuare a fare del male a Giusy, di non rivolgerle più quegli sguardi perché non se lo meritava.
E lei sinceramente non aveva capito il senso di tale parole, né di quali sguardi lei sembrava rivolgere alla riccia. Dopo quello scambio di battute con Matias, lascio passare 2 giorni prima di capire di cosa stesse parlando l'amico rivolgendosi direttamente alla diretta interessata, così a  Giusy. Dopo quasi 1 ora era riuscita a scoprire cosa affligge se la compagna di stanza e più per il senso di colpa che per altro, decise di raccontare così tutto ciò che gli era successo, dall’arrivo del padre e della sua nuova compagna con la figlia e di ciò che si era ritrovata ad accettare.

Per non parlare di ciò che era successo in quella specie di collegio privato che aveva scoperto essere invece più una sorta di riformatorio/prigione per ragazze che altro.

Dopo quella sera, tutto tra loro cambio si avvicinarono tanto che permise a Giusy, di calmarla quando la notte si svegliava in preda agli incubi dovuti al tempo passato nel collegio. Permettendole di dormire al suo fianco, cosa che non riusciva a permettere nemmeno alla madre.
Il loro primo vero bacio, alla francese come Giusy sosteneva avviene sulla seggiovia 3 settimane dopo la loro chiacchierata, le ce vollero quasi 3 ore prima di convincere quella che era ormai
ritornata un'amica a salire sulla seggiovia con lei, per raggiungere prima la cima delle montagna per scendere con gli sci. Giusy, non smise mai di dire che soffrire di vertigini quel giorno fu la cosa più bella della sua vita.
Dall'ora tutto cambiò. Tra le tante foto che scattarono, la più bella fu fatta 8 giorni prima di ritornare a casa, lei e giusy avevano deciso di lasciarsi andare e di vivere la loro primissima prima volta solo la sera prima. Quella fu la sua gioia più grande, amare e essere amata senza obblighi o forzature, quella notta non l'avrebbe mai scordata.

La foto fu scatta il giorno dopo, sotto la neve che cadeva dolcemente su di loro.

Avevano raggiunto gli amici, nella tarda mattinata perché appena svegliatesi non avevano resistito e avevano fatto l'amore, prima a letto e poi nel bagno sotto la doccia.

E anche allora le 2 avrebbero sempre detto che tardare per la colazione e le ultime foto ne era valsa la pena. Antonella sorrise al ricordo e bacio l'immagine della riccia con le lacrime che gli rigavano le guance, cosa che non era più successo dopo la sera in cui la sua felicità svanii.

Sussurro poche parole prima di chiudere gli occhi e addormentarsi, di nuovo.

ad attenderla nei suoi sogni, c'era la Giusy di cui ricordi.

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Capitolo 4
*** 4 anni prima -2 parte ***


4 anni prima (2 parte)


Antonella si era svegliata presto quella mattina, aveva molte cose da fare e anche se era già tutto programmato, ma aveva finito col stare tutta la giornata fuori, cerca della cosa più importante.
L’anello giusto per la sua ragazza.
Era da più di 1 anno che pensava di chiedergli di sposarla, ma per gli impegni e il tempo che le rubano la musica e lo studio, aveva sempre rimandato.
Ora invece si era decisa. Era stanca di nascondersi al mondo, voleva essere libera di essere se stessa come faceva la propria ragazza e come del resto facevano i loro fratelli, felicemente neo sposi.
Anche lei voleva quella felicità e quella libertà. E lo voleva al fianco di Giusy.
Così dopo una lunga chiacchierata col ormai cognato Matias, nonché gemello della propria ragazza, aveva preso la difficile ma coraggiosa decisione di fare coming out solo dopo aver chiesto a Giusy di sposarla, non a caso aveva passato 2 settimane a comportarsi come una fuggitiva, scappava da Giusy, senza mai rispondere alle sue domande e questo aveva portato infatti quest'ultima a farsi strane idee, tra qui che Antonella avesse un'amante, ma nonostante le tranquillizzazioni da parte di Matias e Fabio e quelle degli amici, erano di conseguenza finite a litigare, il giorno prima e Antonella pur di rimediare si era ritrovata a girare tutta buenos aires, da cima a fondo fin attardi per trovare l'anello giusto. Trovandolo proprio all'ultimo minuto. Non era una anello di diamanti, come lo voleva all'inizio, ma bensi 2 fedine. Erano perfette, né troppo sfarzose né troppo scialbe. La sua Giusy non amava particolarmente i gioielli, ma erano semplici ed eleganti nonché divine.
Erano quelle giuste lo sapeva e sperava piacessero anche anche a Giusy, perché aveva speso un mucchio di soldi. Più di quanti ne avesse mai spesi prima, per sé o per qualcuno.
Era tornata a casa, molto più tardi di quanto volesse ma si sarebbe inventata la scusa dello studio, per evitare domande, voleva che tutto fosse perfetto per la proposta.
Ma non avrebbe mai immaginato che non sarebbe andato come programmato.
Come entro nel loro appartamento la prima cosa che notò fu il silenzio, molto probabilmente Giusy, sierra già addormentata mentre scriveva o forse era sotto la doccia, sorridendo all'idea preparo in tutta fretta la tavola. Apparecchio in modo semplice, con 2 tovagliette quelle preferite di Giusy con l'immagine del mare, prese insieme per la loro prima cena in quella casa, poi mise i bicchieri con del vino bianco
anch'esso il preferito di Giusy per ultimi aggiunse le posate i piatti e delle candele per l'atmosfera.
Aveva preso anche qualcosa da mangiare nel ritorno, cannelloni ricotta e spinaci rigorosamente all'italiana, perché piacevano ad entrambe.
Una volta finito di apparecchiare il tutto in tempi davvero da record, fette un paio di profondi respiri per calmarsi, era agitata e nervosa ea stento riusciva a stare ferma, dopo il 3 respiro decise di guardare l'ora, erano già passati 15 minuti dal suo ritorno e di Giusy non c'era l’ombra.
La cosa la sorprese va bene che l'appartamento era di 2 piani e se Giusy era di sopra era difficile che l'avesse sentita entrare, ma non aver ricevuto una sua chiamata o un sms mentre era fuori in cui gli chiedeva dove fosse, la mise un po in ansia.
Ma il pensiero che potesse essersi addormentata durante il lavoro la faceva sorridere, così andò al piano superiore cercando di non farsi sentire, per farle una sorpresa.
Alla fine dei gradini la pote chiaramente sentire, era nella loro camera da letto e dallo strascico dei piedi poteva dire che camminare avanti e indietro per la stanza.
Un breve corridoio la separava dalla loro camera, lo percorse ed entrò sperando di trovarla in accappatoio…

"Ei amore sono a casa!...è o una sorpresa per te!...ei..cos-ma che fai?"
Una volta aperta la porta Antonella, si sentì tremare le gambe non poteva essere vero ciò che stava vedendo doveva avere una spiegazione che non fosse ciò che lei temeva.
Non ebbe il tempo di dire altro che Giusy le diede la risposta che temeva

“Perché non si vede?..faccio le valigie...mi dispiace, davvero mi dispiace ma non ce la faccio più"
Alle orecchie di Antonella la voce di Giusy, risuonò estranea troppo stanca, troppo fredda.

"ti prego, non ricominciare......non stasera non adesso!"
Antonella inizio a parlare come un automa, le prime frasi che disse erano le stesse da almeno 7 mesi, ti prego non ricominciare.
Ormai per lei era un mantra le ripeteva ogni qualvolta Giusy diceva che era stanca di quella situazione. E per tanto Giusy la guardo incredula per l'ennesima volta, non poteva credere che la sua ragazza anche davanti a lei che faceva le valigie pronta a partire le ripetesse le stesse frasi, per lei fu davvero troppo fu l’ultima goccia, quella che fece traboccare il vaso, già da tempo troppo pieno e sull'orlo di cadere.

“Basta ora basta..... Antonella lo dici sempre...è..e io sono stanca ok, sono stanca perché sono 4 e non 4 giorni o 4 settimane o mesi che stiamo insieme, ma 4 fottutissimi anni che stiamo insieme e lo siamo solo ufficialmente per le nostre famiglie e i nostri amici più cari.
Lo so che tu hai fatto carriera nel mondo della musica, con Patty ei ragazzi e so che ormai sei famosa. Che sei una star è che io invece sono solo una piccola giornalista che lavora in un piccolo
giornale locale, di cua è questo mi andava bene è mi rendeva felice solo perché tu eri con me, perché potevamo amarci anche alla luce del giorno e magari anche in pubblico, ma poi tu hai
iniziato ad essere famosa e ad apparire sui giornali è io sono dovuta diventare agli occhi di tutti la migliore' amica di Antonella la sua coinquilina, niente più!
E solo perché dire che stavamo insieme poteva rovinare la tua salita nel mondo della musica......bè mi dispiace essere stata un tal impiccio per te, per aver rischiato di annullare la tua carriera con il mio amore, ma lascia che te lo dica.....i-io... ora sono..davvero stanca di questa vita. Io sono stanca di fare questa vita...che poi diciamocelo non è vita."
Le parole di Giusy furono un fiume in piena alle orecchie di Antonella, che avrebbe voluto tappare sele, ma che scierà sforzata invece di ascoltarla fino alla fine, perché sapeva che era stanca, come lo era lei.
Patty glielo aveva detto poco tempo prima come aveva fatto Nicolas, che con Giusy non aveva poi un gran rapporto, gli aveva detto di trovare una soluzione perché Giusy non sarebbe andata avanti così ancora per molto. E la discussione o qualunque cosa fosse quella che ora stavano avendo ne era la conferma.
Il tonfo che fette la valigia tirata giù dal letto riporto Antonella alla realtà, Giusy aveva finito di fare l'ultima valigia, ed era pronta ad uscire dalla loro camera, e Antonella sapeva che se fosse uscita dalla camera, sarebbe uscita anche dal loro appartamento e dalla sua vita. In un tentativo quasi inutile si mise di fronte a lei.

“Antonella ti prego, sono troppo stanca per continuare...Questa farsa...”

“Perché io no!....Che cosa vuoi che faccia? cosa vuoi da me?"

"Cosa voglio?....Sai bene quello che voglio!..Voglio solo che tu dica la verità, voglio solo che tu faccia ciò che io ho fatto per te.....anch'io Ho avuto paura, ma lo fatto perché pensavo l'avresti
fatto con me!"

"Giusy ti prego io.."

"Dichiara di essere lesbica….Di essere omosessuale...Come ti pare, ma di che stai con me....Antonella tutto ciò che voglio e che tu dica al mondo intero che mi ami.
Di in pubblico Josefina Beltrán e la mia ragazza, o quello che vuoi. Questo e tutto ciò che voglio da te Antonella e lo voglio adesso, non tra qualche giorno o tra qualche mese. Io lo voglio ora..."
Non aveva mai visto Giusy tanto furiosa, ne aveva mai sentito così tanta stanchezza in quel suo tono colmo di rabbia e non potè far altro che fissarla senza parole, mentre Giusy le aspettava.
Ma non poteva sapere che le sue parole sarebbero risuonate come un disco rotto alle orecchie di Giusy.

"Lo farò!...Ma non adesso! prima c'è una cosa molto più importante"
Giusy abbozzo un sorriso rassegnato, mentre tratteneva le lacrime. Quelle parole erano state l'ultima goccia per lei, davvero l'ultima e lascio che le lacrime scendessero, per l'ennesima volta quella giornata perché Antonella ne era sicura gli occhi della sua ragazza erano rossi e gonfi.

"Mi spiace ma se la metti cosi....Io...Io non continuerò a vivere così...Non posso!...Tu non mi dai altra scelta, io non ce la faccio più. Non posso vivere con la paura di abbracciarti fuori da questa stanza, solo perché potrebbero vederci o magari fotografare. Io ti amo, ma questo modo di vivere a qui mi sono dovuta abituare mi soffoca e mi sta facendo diventare paranoica."

"Giusy!..per-perfavore"

"T’amo e t'amero sempre e lo sai quindi non dimenticarlo...Ok"    
Giusy la sorpasso, con le lacrime che scendevano e uscì dalla camera con le valigie.
Ad Antonella non servi a nulla seguirla, si fermò sugli scalini guardandola scendere si sentiva come bloccata, rimase lì sentendo sbattere la porta.
E solo allora Antonella corse giù, solo appena la porta si chiuse e si fermò lì nel mezzo dell’entrata, lascio cadere la scatolina che aveva tenuto nascosta per tutto il tempo nella mano.
Era in velluto, d’un color viola scuro, al contatto con il pavimento si aprì mostrando due fedi 2 bellissimi Claddagh Ring.
La fede che Giusy aveva confessato l'anno prima di amare. Aveva scritto un articolo sul Claddagh Ring e Antonella si era praticamente fatta una cultura sull’anello e la sua storia.
Si era messa in cerca, dell’anello poco dopo la pubblicazione dell'articolo di Giusy ma sembrava essere impossibile trovarne uno adatto per la sua ragazza.
Quella mattina quando presse l’anello di Giusy, ne uscì contenta, per poi ritornare subito indietro quando in vetrina vide le due fedine, cambiando subito l'anello con le due fedi.
Antonella si riprese e ritorno in camera, solo dopo svariati minuti buttandosi sul letto chiamando Nicolas la prima persona che sapeva l'avrebbe raggiunta.
E così fu l'amico si era precipitato da lei, subito dopo la chiamata d'un Antonella in lacrime, che  appena Nicolas aveva capito che stava piangendo, gli disse non muoversi che sarebbe arrivato 10 minuti circa.
Arrivo in tempi record e in meno di 10 minuti, ma solo per essere passato con 3 semafori rossi e aver rischiato almeno un frontale ma poco importava.
Appena arrivato uso il doppione della chiave, che aveva voluto farli Giusy e non Antonella. La cosa gli era sembrata strana all'inizio, ora gliene era grato.
Quando entro la prima cosa che trovo furono tutte le luci accese, poi lo scatolino a terra che raccolse con le fedi. Le aveva già viste perché Antonella gli aveva mandato una foto delle fedi, così corse verso la sala che conteneva anche la cucina, ma trovo solo il tavolo apparecchiato e le candele ormai consumate e allora corse di sopra e li trovo l'amica.
Antonella era un relitto singhiozzante, stringeva a sé la maglietta preferita della sua ragazza che aveva trovato sotto i cuscini.
A Nicolas si spezzò il cuore, si sdraiò accanto a lei e l'abbraccio, cullandola e surando che sarebbe andato tutto bene. Lo fece fino a quando Antonella non si addormentò smettendo di piangendo.
Dall'ora lei e Nicolas divennero inseparabili.
2 anni dopo quell'addio Antonella e Giusy si incontrarono, Nicolas era con lei come sempre per evitare che l'amica alzasse troppo il gomito come sua abitudine ormai, ogni volta che le due si incrociavano, una lampo di dolore e rabbia attraversava gli occhi di entrambe, nessuna delle 2 aveva cercato di contattare l'altra dopo quell'addio e di un ciao detto con tristezza e fatica appena sussurrato fu tutto ciò che si scambiarono quella sera poi più nulla! Non si sarebbero più viste, se non per i compleanni di loro nipote, ma anche li tutto ciò che avrebbero fatto sarebbe stato scambiarsi un saluto forzato e nulla più.    

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Capitolo 5
*** l'intervista ***


L'intervista


2 settimane prima della chiamata di Fabio:


"Andiamo!"


"Andiamo?...E perché la festa non e finita?!"

Nicolas, roteò gli occhi alle sue parole che ormai erano un clichè, sperava solo di non doverla caricare in spalle come l’ultima volta, perché non aveva alcuna intenzione di girare mezzo nudo come 3 mesi prima perché il sobbalzo della caminata le aveva fatto venire la nausea portandola a vomitare.


"Beh per te sì….Forza e non guardarmi così. Hai bevuto più di quanto dovresti come al solito, lo sai che non regi li alcolici pesanti"


"Ma era solo un margherita!"


"No! il margherita l'hai bevuto a casa, prima che passassi a prenderti. Ricorda che ho fatto il barman per 10 anni, so riconoscere l’odore di alcol. E questo era un mojito, il 5 per dirla tutta e dai superato il tuo limite!"

Antonella, lo fisso con tutta la serieta che il suo stato alticcio le permetteva.

Che Nicolas, vide sotto forma di un adorabile broncio da bambina.


"O che vuoi che sia uno in più!"

Nicolas guardò l'amica scrollando la testa, aveva imparato a conoscere Antonella molto bene in quegli anni e il solo motivo per cui si ostinava a bere più di quanto lei stessa sapesse di reggere, era dovuto a Giusy. Nicolas, si chiedeva ogni giorno quando la giovane amica avrebbe accettato la realtà e sarebbe andata avanti con la sua vita, come del resto sembrava aver fatto la sua ex.


"Per favore Antonella. Sei ubriaca fradicia come al solito, non ti reggi neanche in piedi! andiamo"

Antonella alla fine annuì appoggiandosi a lui. Così, Nicolas la sorese fin fuori dal locale presero un taxi e la porto a casa dove l'aspettava il letto.


"Anto?...Anto? sei sveglia si….Dove hai le chiavi?"

Tutto ciò che ricevette, dall’amica fu un borbottio sulle chiavi nella tasca dei jeans.

Ma dopo aver constatato che le chiavi non le aveva in tasca, passo un buon 10 minuti a cercarli nell'immensa borsa di Antonella, che si era sempre chiesto come potesse girare con una tale borsa. per poi rinunciare ed usare le proprie.

Aperta entro sorreggendo l'amica, percorse il breve corridoio che l'avrebbe portata alla sua camera. Una volta arrivato la mise sul letto, le tolse solo le scarpe la coprì e le diede un bacio sulla fronte, e uscì andando dritto in cucina dove preparo la macchina del caffè e mise un biglietto su di esso, per poi uscire in punta di piedi senza fare rumore.

Il mattino seguente Antonella si svegliò con una fitta lancinante alla testa, la nausea e una profonda stanchezza.

"dio che mal di testa, ieri devo aver bevuto troppo ci vuole un caffè! la mia amata rivista e una doccia...!"

Si alzò andando verso la cucina dove trovo sulla macchina il solito bigliettino, erano ormai un anno e 6 mesi che Nicolas si prendeva il disturbo di portarla via dalle feste i locali o i bar, la riportava a casa gli rimboccava le coperte e li prepara la macchina del caffè affinché potesse farsene uno. Antonella staccò il biglietto sorridente sapendo che diceva la stessa cosa di sempre

"Hai superato il tuo limite ieri sera e come al solito ti ho portato a casa, la macchina del caffè e già pronta ci vediamo domani ti voglio bene un bacio il tuo Nico."

Accesa la macchina del caffè e andò apprendere il giornale fuori dalla porta, torno dentro si sedette al tavolo prese il suo caffè e d'inizio a leggere il giornale, la sua attenzione venne catturata da un intervista fatta alla scrittrice ed-ex collega dell'autore dell'articolo Josefina Beltràn, inizio a leggere, e dopo le prime solite domande arrivo a quelle che la interessavano di più.


"Allora dopo il tuo coming out qualche anno fa col tuo gemello....pochi giorni fa ha iniziato a girare la voce che il tuo nuovo libro che è una sorta di autobiografia dica che tu sei innamorata e vero?"

“Si e vero sono innamorata, hai me si!"

"Scusa la mia domanda ma perché ai me?"

"Perché si sono innamorata. Ma ai me sono innamorata della stessa ragazza, di quando avevo 13 anni e de una ragazza speciale una ragazza che oggi è molto popolare, una ragazza che amerò sempre con tutto il cuore, anche se non stiamo più insieme da molto tempo purtroppo!"

"Qualcosa mi dice che ti manca?"

"Si mi manca, ogni cosa che faccio anche le più stupide, lei mi torna in mente e finisce col mancare, ormai sono 3 anni che è così!"

"Perché è finita?"

(Sospira)"Perché aveva paura! e dio sono stata una vigliacca perché, non gli ho dato il tempo di fare nulla e perché ho avuto paura di chiederle di lasciare perdere tutto e tutti e divenire con me e ricominciare tutto da capo e questa volta con sincerità!"

"Beh, credo che questo possa bastare ai lettori, un ultima domanda so che sei amica di julio de brazil e vero?"

"Si siamo cari amici e un uomo straordinario ne ho conosciuti davvero pochi così, ho avuto l'onore di conoscere la sua famiglia con cui ho stretto un ottimo rapporto e do anche avuto la possibilità di lavorare con lui per alcuni mesi, e ora è tornato a fare il giornalista!"

"Si lo sentito dire, non voglio rubarle altro tempo quindi la lascio al suo libro e la ringrazio per avermi permesso di intervistare!"

"E stato un piacere! e grazie a lei"

Antonella chiuse il giornale con un sorriso e le lacrime che gli scendevano giù per le guance.

Aveva sperato con tutto il cuore che Giusy, avesse mantenuto la promessa di amarla per sempre.

E leggere quell'intervista, che aveva rubato qualche battito come lo faceva il ricordo del sorriso di Giusy.


Presente


Erano passati 2 giorni dalla chiamata del fratello.

Antonella, alla fine era uscita solo 4 volte in quei 2 giorni, per andare allo Starbucks dietro l’angolo a prendersi la collazione e al ristorante thai di fronte alla palazzina per il pranzo e infine chiamo la pizzeria a 3 isolati dal suo appartamento per avere la cena.

Quel giorno però non fece nulla di tutto, ne avrebbe fatto nulla di ciò essendosi svegliata tardi.

E non uscì per andare a prendersi la colazione o il pranzo.

No quel giorno la prima cosa che fece, stranamente fu prendere il cellulare e controllarlo, non era una cosa che faceva spesso, almeno che non aspettasse chiamate o messaggi in quel caso era capace di controllarlo anche ogni 2 minuti.

Quando guardò l'ora per poco non le venne un colpo, era già passato mezzogiorno.

Non si sarebbe dovuta stupire così tanto, le capitava spesso di dormire molto solitamente durante i tour, se registra ò gira video.

Le vene in mente quella volta che Nicolas dovete entrare nel suo appartamento con le chiavi che lei gli aveva dato esattamente il giorno dopo aver comprato l'appartamento "e il mio regalo di natale anticipato per te" gli disse il giorno stesso in cui gli diede il doppione della chiave.

Accade esattamente 2 settimane dopo che aveva acquistato l'appartamento.

Nicola era giustamente preoccupato poiché avrebbero dovuto cenare circa 4 ore prima.

Erano abituati a sentirsi almeno 9/11 volte al giorno, quando l’amico non la senti entro nel panico andò a cercarla pensando che le fosse accaduto qualcosa, trovandola invece beatamente addormentata ancora con il pigiama con i gelati che gli aveva visto la sera prima addosso.

Antonella può dire che non avrebbe mai dimenticato il risveglio di quella volta, dato che Nicolas per lo spavento decise di fargliela pagare come lui sostenente, con un bel bicchiere d'acqua gelida dritto in faccia.

Così quel pomeriggio si alzò felice di non aver ricevuto la visita dell'amico per il risveglio.

Andò verso il bagno, quella sera in fin dei conti la aspettava un pomeriggio importantissimo.

Quel giorno li avrebbe cambiato quasi sicuramente la vita.

Il giorno dopo la chiamata del fratello, ripenso alla seconda chiamata che aveva ricevuto.

Inizialmente rispondere non era l’idea essendo un numero privato, avea avuto pessime esperienze nei primi anni della sua carriera. Ma pensando che potesse essere chiunque come la famiglia, alla fine rispose. E fu la scelta più giusta.


15 ore dopo la chiamata del fratello


"Buongiorno scusi se chiamo a quest'ora? ma cerco la signorina lamas bernardi!"


"Chi la cerca e perché?"


"Sono Pedro Martinelli la chiamo per un'intervista, sono il proprietario della rivista argentina di manhattan* so che non rilascia interviste da un po di tempo! ma..."

Antonella alla menzione d’un intervista, non ci mise molto per vedere la sua occasione di redimersi agli occhi della sue ex. E lo interruppe prima di farli concludere il discorso.


"Accetto solo se sarà julio de brazil a farmela, ho saputo che e tornato da poco a fare il giornalista”


"Si...Non credo ci siano problemi, mi dica solo quando e disponibile, e un ora!"


"Perfetto, facciamo martedì 7 alle 20:00 ai jardines español* sa dove si trovano?"


"Si certo, allora martedì 7 alle 20:00! scusi ancora se lo disturbata a quest'ora grazie e buona giornata"

Riattaccata la chiamata Antonella ripenso all’intervista letta 2 settimane prima su Giusy.

Si passò una mano tra i capelli, doveva essere un segno divino o qualcosa del genere perché mai e poi mai poteva accadere una cosa così.

Questa era la sua occasione e per nessun motivo se la sarebbe fatta scappare.

“Ora quella stanca sono io. Tutto ciò che c'è da sapere verrà detto e si iniziare una nuova vita e costi quel che costi, giuro che riuscirò a riconquistare la tua fiducia Giusy!"

Passo le ore che la dividevano dal incontro con Julio De-Brazil a prepararsi, non voleva essere perfetta ma divina. L'intervista sarebbe stato il suo trampolino di lancio per un nuovo inizio.

Inizio a sentire una leggera ansia, ma poco importava l'intervista era la sua ultima possibilità con Giusy. Così dopo ben 7 cambi d'abito era pronta, pronta per uscire si fermò quando il campanello e mai si sarebbe aspettata Julio De-Brazil a casa sua.



Pov Julio De-Brazil (da cui l’articolo con l’intervista)


E arrivato il giorno dell'intervista con la famosa Antonella Lamas Bernardi e mi sento un po agitato. Alcuni giorni fa sono stato chiamato da un amico ed ex-collega di un giornale, col quale ogni tanto collaboro. Mi ha chiesto di fare un'intervista ad una cantante.

Ma non una semplice cantante, ben si la cantante più in voga degli ultimi anni, ovvero Antonella lamas bernardi. Sarò sincero lì per lì senza pensarci su ho detto si, non so bene perché.

Lasciate che vi dica che sono uno di quei giornalisti che tendono a studiare bene tutta la storia di coloro che devo intervistare, eppure ho accettato di fare questa intervista, senza pensare.

Così dopo che mi sono fatto dare tutte le informazioni riguardanti il giorno l'ora e il posto e aver salutato il mio vecchio amico, mi sono reso conto di aver già sentito quel nome.

Antonella Lamas Bernardi. Ciò messo un po, perché non mi veniva in mente dove l'avevo già sentito e poi ecco che arriva l'illuminazione.

Ma sì era la co-protagonista di un musical che ero andato a vedere a Barcellona un anno fa su consiglio della mia amica Giusy Beltran.

Allora ricordo di aver pensato che non mi aspettavo un gran che da un musical per Giovanni, ma l'insistenza oltre che a le belle parole spese, su questo musical mi incuriosivano e decisi di andare e non mi pento di essere andato, il musical non era solo adatto ai giovani ma bensì a tutti.               Ne rimasi molto colpito soprattutto da la co-protagonista, era una ragazza molto bella, che avevo già visto da qualche altra parte e solo dopo alcune ore mi viene in mente che era la stessa ragazza presente in quasi tutte le foto dell'album che Giusy mi aveva mostrato dopo quasi un anno di conoscenza. E credetemi se vi dico che ricordo bene le foto di quell’album, Giusy e questa ragazza in alcune foto portavano una divisa scolastica in altre erano con semplici abiti, sempre sorridenti e abbracciate avevano la stessa scintilla negli occhi quando si guardavano, la stessa luce la vedevo negli occhi di mia madre quando mi parlava di mio padre.

Erano gli occhi d'una persona innamorata, proprio come lo erano loro 2. Ma a tirarmi via dai pensieri, fu il fatto che non potevo intervistare una persona di cui non sapevo praticamente nulla a parte la bella voce e l'ottima recitazione.

Avevo poco tempo per informarmi sulla sua vita e la sua carriera, la mia unica fortuna è stato il fatto che la mia ex-moglie, ama i musical e i nostri 2 figli amano come lei i musical ma ancora di

più le ragazze presenti, tra cui proprio Antonella.  

Così diciamo che mi e bastato chiedere alloro 3 per sapere tutto, sulla sua carriera (devo dire che erano informatissimi) per quanto riguardava la vita privata o dovuto faticare un po di più perché non ho trovato molto, ma il tempo a mia disposizione è stato molto breve.

Così mi ritrovai la sera dell’intervista davanti alla palazzina in cui viveva Antonella.

Ovviamente sapevo bene quale fosse l’ora dell'intervista, ma essendo decisamente in anticipo pensai di andare al suo appartamento, e ammetto di averlo fatto per pura curiosità.

Non mi aspettavo di essere accolto, così senza problemi, cosa che accade.

Appena arrivato suonai, sentii una voce femminile urlare "chi e?”  quando mi presentai lei mi rispose con un “wow e decisamente in anticipo di mezz'ora? lo sa!?” non ebbi bisogno di scusarmi molto, perché mi disse di salire.

Presi l'ascensore e raggiunsi il suo appartamento. Li inizia a sentire l’ansia e ad avere timore. Dovette capire, che sono un tipo molto campagnolo non era la prima volta che mi presento a casa di qualcuno per un'intervista, ma ciò non toglie che la/il diretta/o interessata/o era comunque sempre informato della cosa. Questa volta no.

Meno di 20 minuti durante una chiamata con la mia ex moglie, mi aveva sconsigliato di  presentarmi così, solo per evitare di passare per una sorta di maniaco come aveva scherzato la mia ex. Non ebbi il tempo di bussare che la porta si aprì.

Mi trovai davanti una ragazza giovane, molto bella e con un serio cipiglio sul viso, che mi scrutava come a chiedere la conferma della mia identità e li non persi tempo.

"Buona sera sono julio de brazil il giornalista che la interventista”

Mi guardò con sguardo poco convinto. Ed ecco che il timore di passare per maniaco riemerge.

Lei mi fissa e io alquanto imbarazzato a mia volta la fisso, posso dirvi che il disagio dell’attimo era decisamente visibile ma poi parlo.

“Buonasera a lei, ma non dovevamo trovarci ai jardines español scusi?”

Posso dire che il suo cipiglio, sembrava quello della mia ex, di quando andavo a fare la spesa perché lei non riusciva e tornavo sempre a casa con tutto il contrario di quello che voleva.

Mi affrettai a rispondere con un lieve sorriso.

Spiegando che essendo in anticipo mi ero preso la libertà di andare a casa sua e gli confessai anche di essere curioso di vedere il suo appartamento, se non era un problema. Lei per risposta abbandono quel suo cipiglio serio e accetto senza problemi, il che sarò sincero, mi permise di tirare un sospiro di sollievo.

Così senza problemi mi fette accomodare, e mi disse di fare come a casa mia, e scomparve in quello che doveva essere il bagno.

Questo mi permise di guardarmi attorno e a d'essere sincero mi aspettavo di tutto da l'appartamento d’una cantante popolare come lei, ne avevo visti di appartamenti e case di personaggi famosi e gli ho sempre trovati pieni della loro personalità, ma il suo non lo era.

Mi trovai in un appartamento praticamente vuoto, appena si entrava c'era un piccolo corridoio in 4 passi lo facevi, poi sulla destra la cucina era semplice e spoglia, c'era un tavolino per massimo 2 posti 2 sgabelli e d'una macchina per il caffè vicino al lavandino.

come il resto dell’appartamento a essere sinceri. Usava la sala come camera da letto e per letto aveva giustamente un divano letto, con accanto un piccolo comodino, mentre nella cucina  per il resto l'appartamento era vuoto, privo della personalità di Antonella.

Mi stavo guardando intorno in cerca di foto, quando torno dal bagno, e la sua voce mi tolse dalla mia ricerca. “non credo abbia molto senso mettere foto o cose cosi, visto che vengo qui solo per dormire e farmi la doccia!”

“Capisco" le risposi sorpreso aggiungendo“Mi lasci dire che giusy per lo meno un paio di foto le

ha!"  mi pentii subito, alle mie parole diviene immediatamente triste, si avvio verso la cucina rispondendomi “se devo essere sincera questa non è proprio casa mia, la mia vera e propria casa e a bariloche lo comprata 4 anni e mezzo fa..lo restaurata un po qua e là con degli amici e in questi anni lo arredata, un pò. Gradisce qualcosa da bere?" la sua domanda mi sembro un modo per chiudere il discorso casa, così accettando l’offerta le chiesi un bicchiere d'acqua, mentre mi prendeva l'acqua pensai di approfondire l'argomento casa senza sembrare troppo assillante e gli porsi la domanda “Bè devo fargli i miei complimenti so che bariloche e un bel posto in cui andare a vivere anche se mi sembra un posto un pò fuori per una star internazionale come lei! o mi sbaglio? e mi perdoni se glielo chiedo ma perché vive qui se cosi si può dire e non li!" torno porgendomi la mia acqua, e poi si sedette sbuffando accanto a me e mi rispose con un tono triste “Vede e molto semplice, se devo vivere da sola, preferisco un appartamento preso cosi su 2 piedi. Piuttosto che vivere in una casa in cui sognavi di vivere con l'amore della tua vita, ma che per un errore tuo non potrà mai accadere...Credo che lei avrebbe fatto lo stesso?”            Mi stupii il cambiamento di tono quando disse per un errore tuo, potei sentire il senso di colpa.

Mi diede un bel sorriso e poi inaspettatamente mi disse "Ho chiesto che fosse lei ad intervistarmi solo perché è amico di giusy!" non mi aspettavo una simile rivelazione, ma questa cosa mi fece capire che era ora di iniziare la nostra intervista. Così glielo feci notare, lei mi guardò un po stranita e mi regalo un sorriso vero e genuino. "Pensavo che la avessimo già iniziata l'intervista?!" rimasi sorpreso dalla risposta ma in effetti pensandoci bene aveva ragione così colsi per andare sul personale "Oh...credo abbia ragione, e me ne accorgo ora, quindi iniziamo con qualche domanda più interessante?!...

Presi il mio mini registratore, lo accessi e iniziamo la vera e propria intervista. "Allora mi dica della sua vita amorosa né a una, sa le sue fan e i suoi fan come i miei figli sono curiosi di saperlo!"

"Allora da dove posso iniziare....Prima di tutto sono singol e la cosa non mi piace! e credo sia anche arrivato il momento di dire che io sono felicemente e orgogliosamente omosessuale da quando ho memoria! e se avessi avuto prima il coraggio di dirlo ora sarei felicemente sposata

con la mia ex-compagna e credo avremo anche già dei bellissimi bambini!"

"Wow..La sua è una rivelazione shock lo sa?"

"O si lo so, ma non mi importa poi gran che! e che sia shock o meno l'importante e averlo detto no?!"

"Si questo e vero!.. ma perché solo adesso? si insomma perché, era popolare prima, credo lo sarà ancora di più adesso no?” mi fa una faccia strana e ride, così gli chiedo “Perchè ride?”

"Perché a detto popolare! sa quando frequentavo la scuola avevamo formato 2 gruppi, le divini di cui io ero la leader, e le popolari dove la leader era Patrizia "Patty" Diaz Rivarola, la mia migliore amica e nel suo gruppo c'era la mia ex, che ora viene definita una diva, per i suoi libri e molto altro. Io invece ero e sono popolare fra le ragazze e i ragazzi."

fa una pausa e sono più che sicuro che lì sono venuti gli occhi lucidi, così mi chiesi se non fosse il caso di fermarmi. "sta bene se vuole facciamo una pausa!" Ma lei mi sorride e fa no col capo.

"No sto bene, ma che ne dice se continuiamo a cena?..Come d'accordo"

accettai e uscimmo dal suo appartamento avviandoci verso i giardini de Spagna dopo un 5 massimo 10 minuti a piedi arrivammo, era un piccolo parco con un laghetto e un furgoncino che come mi spiego Antonella mentre raggiungiamo il posto, la prima volta che vi era venuta era stato 2 mesi dopo il suo arrivo, un amico gli aveva detto del posto e che c'era un furgoncino il cui proprietario era un uomo sulla quarantina, di origini spagnole che andava lì da ormai 6 anni.

Mi disse anche che il nome Jardines Español era dovuto non solo al tipo col furgoncino ma anche al fatto che lì si ritrovano molti connazionali. Appena arrivati saluto il tizio e mi presento, poi

andammo a sederci ad un tavolino lì vicino.

"Allora che cosa prende?" mi chiese  

"Se per lei non è un problema prenderei una bira e un panino?" si voltò verso il proprietario del furgoncino e grido “2 birre e 2 panini” poi mi guardò e disse “c'è solo un problema pero!" io la guardo confuso e lei sorridente mi risponde "Mentre venivamo gli ho detto di darmi del tu, quante che inizierà a farlo!" stavo per rispondere quando arrivò il nostro uomo con le nostre birre in bottiglia e i panini, ci diede un sorriso e tornando in fretta al suo posto, perché stavano arrivando altri clienti "A ragione, allora dimmi come mai e finita tra voi, se posso chiederti?"

il suo sorriso sparì e si fette improvvisamente cupa e triste e disse

semplicemente "era stanca.....era stanca di dover amarmi nell'ombra, e lo stesso valeva per me! ma purtroppo la mia paura fette la sua parte ! pensavo se hanno trasformato la storia tra Fabio che e mio fratello maggiore e cantate e quella di Matias fratello di lei, non che  amico e

calciatore, quasi in un affare di stato immagino cosa potrà accadere alla nostra! lei però non la vedeva così male, anzi diceva "e allora, che importa lotteremo, anche se non credo ce ne sarà bisogno! non sarà per questo che i tuoi fan smetteranno di venire a guardare i tuoi musical o di ascoltare i tuoi cd!.. L’importante e stare insieme Anto!" ma fatto sta che abbiamo vissuto il nostro amore nell'ombra, per quasi 5 anni, finché lei non ha detto basta, e dio non ho avuto il

coraggio di seguirla, il risultato? ora sono qui, in un posto che sinceramente non mi piace più a fare, un'intervista piena di rivelazioni, perché sono stanca anche io! e voglio riuscire a riconquistarla. O perlomeno riuscire a riavere la sua fiducia" ammetto che queste sue parole mi hanno lasciato a bocca aperta, non pensavo di sentire parole così sincere. Ma vedete c'era un luccichio nei suoi occhi, che celavano più della nostalgia. "Si, sincera..Non la hai mai dimenticata, e non ai mai fatto nulla per provare a dimenticarla da quando e finita tra voi vero?" Non mi rispose ma sapevo che era così. Decisi di farle un'ultima domanda, anche se avrei voluto fargli moltre altre domande ancora. "Allora un'ultima domanda e poi l’intervista termina....” Mi sorrise e annuì. “Prima hai detto che se avessi avuto prima il coraggio di uscire allo scoperto a

quest’ora sareste sposate e con bambini..Cosa volevi dire!" beve un altro sorso di birra, mi sorride e tira un bel respiro "Quello che ho detto….Se non avessi avuto paura, io sarei ancora con lei, e magari avremo un bambino o una bambina o entrambi non so…Lei ama i bambini e anche io, pensa che dopo il nostro primo appuntamento ufficiale, quando tornai a casa, mi addormentai pensando a come saremo state da lì a qualche anno……E se devo dirla tutta dopo quella sera mi sono sempre addormentata con quel pensiero, ora invece mi addormento

pensando a come saremmo adesso se, non avessi sbagliato tutto"

"Perdona la mia curiosità ma come ti immaginavi?" il suo viso si illuminò alla mia domanda

"Bé...Immaginavo di svegliarmi la domenica mattina, fuori c'è il sole e sento dei piccoli rumori alle mie spalle mi giro e ce la mia bambina che mi guarda e sorride, mi giro meglio e mentre la prendo in braccio chiedendomi dove la mia bellissima moglie, sulla porta della camera sbucano un bambino su i 3 o 4 anni massimo con in mano un croissant con i segni d'un morso che sorridente, sale sul letto e dietro di lui appare una magnifica donna, capelli neri lunghi e ricci. In una magnifico pigiama con gli orsi ed in mano un vassoio con la nostra colazione.....Sorridente viene verso di noi mette il vassoio sul comodino, prende il nostro ragazzo in braccio e mi dà un bacio, dicendomi come sempre "buongiorno amore" questo è il modo in cui mi vedo anche se può sembrare un pò strano!" ride potei vedere come i suoi occhi brillavano mentre diceva queste cose. "e una cosa bellissima secondo me, mia perfino commosso!" la vedo asciugarsi gli occhi e iniziare a ridere bevette un altro Sorso di birra e picchia il dito sul suo orologio in direzione del paninaro che annuisce con la testa, pochi secondi e arriva con 2 caffè. Antonella mi passa 2 bustine di Zucchero e mi dice "Ai altre domande vero?"

"Si in effetti si.....Ai detto sposate, avevi in programma di sposarla?"

"Si pensavo al matrimonio e inizia a pensarci più seriamente dopo quello di Matias e Fabio. Oltre a quello di Patty e Lucas. Passai un anno a cercare il luogo adatto, le parole giuste e il momento giusto per chiedeteglielo, avevo trovato le parole, mi mancava solo l'anello e il luogo adatto, per i luogo avevo scelto bariloche, lei amava quel posto e c'era quella bellissima casa-baita che il proprietario praticamente regalava, ma io mi messi d’accordo con lui per che dicesse a che non l’avrebbe mai venduta a nessuno. Volevo farle una sorpresa e la comprai senza dirle nulla, la pulì un po’ con l’aiuto di mio fratello, e preparai tutto. Avevo pensato di farle una doppia proposta prima a casa nostra, le avrei detto che la mia era una promessa, e il giorno mi sarei dichiarata lesbica al mondo intero, e avrei reso pubblica la mia storia con lei, poi le avrei chiesto di sposarmi davvero nella baita, avrei poi preparato il tutto la mattina in cui gli avrei fatto la vera proposta, avrei preparato il tutto nella sala, per terra avrei messo una  coperta, un cestino con la cena dello champagne sarebbe stato tutto perfetto. La scena che immaginavo era così:

Io arrivavo a casa li dico ho una sorpresa per te li mettevo una benda sugli occhi e la portavo la, dopo cena li avrei detto da quando sto con te ho sempre pensato al matrimonio e tu invece ad avere una famiglia tua. Io ho preso seriamente la cosa dopo aver seguito ogni volta il tuo sguardo sempre più affascinato, felice e sognante ai matrimoni a cui siamo andati così mi chiedevo….e li sai avrei fatto un po’ la vaga e lei mi avrebbe chiesto "cosa?" e io avrei finito dicendo ti andrebbe di avere una famiglia con me, di vivere qui e crescere i nostri figli qui....ecc..insomma Giusy vuoi sposarmi"

Pensavo lei dirà di sì, e poi ci saremo svegliate il giorno dopo con la schiena dolorante per aver fatto l'amore per tutta la notte per terra ma ci saremo svegliate felici, e con la promesse d'una vita insieme solo io, lei e le persone che amiamo. Questa era il mio sogno!. Invece una mattina mi sveglia e decisi che era arrivato il momento giusto, per fare tutto e farle la mia promessa prima della mia dichiarazione al mondo. Passai l'intera giornata cercare l'anello trovando invece 2 bellissime fedi, quando tornai a casa preparai la tavolo giù e andai a cercarla...La trovai in camera a preparare le valigie, mi stava lasciando, perché era stanca di come mi comportavo. Quella sera tutto finì" mi si spezzò il cuore a  vederla piangere silenziosamente

"E un bellissimo sogno, che se volessi si potrebbe ancora avverare hai solo 23 anni! Antonella"

"Si lo so e de per questo che ho accettato l'intervista veramente perché, voglio che il mondo sappia che amo l'autrice di La Divina e la Popolare ,Josefina Beltrán e voglio che lei e l'intero mondo o perlomeno chi leggerà questa  intervista che non ho mai smesso di lottare con me stessa per lei.!"

"l'ami ancora!" Sappiamo entrambi che la mia non e una domanda ma un'affermazione lei

ride e risponde sorridente "Non ho mai smesso di amarla non potrei mai farlo!"

le sue parole furono sincere e decisi che l'intervista era durata anche troPpo, la ringrazia e mi appresto a pagare la nostra cena, ma lei mi precede, fette mettere tutto sul suo conto e si apprestò ad avviarsi e decisi di accompagnarla. Nel tragitto mi chiese di Giusy, come stava e se era felice, io non me la sentii di mentirle, così li dissi la verità. "Lo vista 2 settimane fa e sempre la stessa. Mi ha chiamato per il suo nuovo libro che uscirà di qui a poco, la divina e la popolare e una

sorta di autobiografia che parla di voi ho potuto leggerlo in anteprima e c'è una dedica particolare che a fatto a te."

"La posso sentire? se te la ricorda!"

"Si, dice: questo libro e per la “popolare” un tempo divina che ancora adesso mi fa sognare con la sua voce ostinandosi a far battere il mio cuore solo e unicamente per lei. poi

continua dicendo “Solo tua per sempre." e conclude con le sue iniziali J.B" posso vedere chiaramente che il suo viso si e illuminato a le mie parole e cosi voli fargli un regalo anticipandoli la prima pagina che ricordo a memoria.

“Sai non dimenticherò mai la mattina in cui per poco non ti strozzarsi con un cucchiaio di cereali. Io ero intenta a leggere il giornale e bere il mio caffè, mentre tu ti mangiavi quei tuoi adorati cereali alla frutta come eri solita fare. Che devo ammettere non ho mai amato, perché davvero topo dolci per i miei gusti, senza accorgermene inizia a leggere ad alta voce anche per te. E non mi accorsi nemmeno di aver iniziato a leggere un articolo su di noi, "la divina, e la popolare un'amicizia incredibile, ex-compagne di scuola ancora amiche...Diverse tra loro, Giusy Beletràn lesbica dichiarata e definita divina da una marea di lettrici e lettori ma anche scrittori e critici,e Antonella Lamas Bernardi, la cantante più popolare fra le ragazze e i ragazzi di oggi, per la sua bellezza e l'incantevole voce! non c'è che dire la loro è un'amicizia davvero particolare ma come definirla se non divina e popolare alle steso tempo." ricordo che iniziasti a tossire e poi a picchiare sul petto, io ti porsi la mia tazza di caffè senza pensare potessero essere ancora un po troppo calda, mandasti giù un sorso tutto d'un colpo, mentre io ero rimasta lì a fissarti, appoggiasti giù la tazza rossa in viso indicando qualcosa sul tavolo non capivo cosa, e tu di colpo ti alzi quasi buttandoti sul tavolo per afferrare il cartone de latte, come se fosse la tua unica fonte di salvezza. Lo svuotasti e lo appoggiasti sul tavolo guardandomi e con un filo di voce mi dicesti "era...ancora molto caldo!" e pochi secondi dopo iniziasti a ridere, ed io potei solo seguirti a ruota in quella lunga risata, che ci portò perfino a piegarci, e a piangere per i crampi che avevamo a forza di ridere, e de per questo che quella e una mattina indimenticabile.............io la (popolare)

divina e tu (la divina) popolare! sai anni fa non ci avrei mai creduto perché tu eri la divina e

dio la popolare” e così finisce la prima pagina del libro.”

diede un colpo di tosse forzato, ed io la fissai, sorrideva.

"Sono arrivata sana e salva, grazie a lei che mi ha accompagnato..La ringrazio per aver accettato di essere lei a farmi l'intervista, per avermi fatto compagnia e per aver cenato con me e grazie per questa sua anticipazione su libro, gliene sarò sempre grata, ma prima che vada li vorrei chiedere un favore, può mettere questo nel suo articolo su di me, e scriva per la popolare divina che

riuscirò a riconquistare costi quel che costi.! grazie ancora"

mi diede un bacio sulla guancia e dentro, io tornai indietro ai giardini, mi sedetti e presi un caffè e lesi quel foglio che mi aveva dato e questo e il suo contenuto:

"So che non è proprio il massimo, ma non conosco canzone più appropriata e importante, per dire per prima a te e poi al mondo quanto io ti ami...il cantante e italiano si chiama sergio cammariere, lo abbiamo sentito anni fa quando stavamo ancora insieme e la canzone e l'amore

non si spiega.”

rimasi lì a leggere il testo della canzone un paio di volte prima di decidermi a tornare a casa.

Ancora adesso mentre scrivo queste ultime righe per concludere questo articolo mi ritrovo a pensare a l'altro ieri e alla gentilezza, la dolcezza e alla sincerità di antonella. Tutto quello che posso dire di mio e che....Io tifo per te Antonella, spero con tutto il cuore che tu riesca nel tuo intento, perché come ha detto Paulo Coelho scrittore che io ammiro molto “Esiste una sola essenza della creazione e si chiama amore. L'amore è la forza che ci permette di ricongiungerci, per condensare l'esperienza sparsa in molte vite e in molti luoghi del mondo.” Con queste parole io concludo questo mia articolo. E ringrazio Antonella per aver scelto di parlare con me, te ne sarò sempre grato.


 

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Capitolo 6
*** la voz de la argentina ***


        la voz de la Argentina.

Manhattan oggi:

erano passate già 9 giorni da quando Antonella aveva rilasciato la sua intervista a julio.
E dall'ora non era più uscita dal suo appartamento.
Nicolas come sempre era preoccupato, ma la sua ragazza l'aveva convinto a lasciarla stare da sola. Gli aveva detto “Antonella non e una bambina..sa quello che a fatto, ciò che ne comporterà....se la fatto a i suoi buoni motivi, vedrai che se avrà bisogno di te ti chiamerà” quelle poche parole avevano lo avevano rassicurato ma non poi di molto.
L'intervista sarebbe uscita a breve, stando alla chiacchierata avuta 4 giorni prima con Julio del brazil, per telefono la rivista la voz de argentina meglio nota come la voz de plata*
avrebbe pubblicato l'intervista sul l'uscita di domani, e Nicolas non solo si chiedeva cosa vi avrebbe letto, ma come la gente e i fan di Antonella l'avrebbero presa.
Anche se sapeva che i fan, non avrebbero contrastato Antonella per il suo coming aut, ne tanto meno l'avrebbero abbandonata, ciò che realmente lo preoccupava era l'idea che si sarebbero fatti i tizi come gli chiamava Antonella, sulla sua intervista e la sua dichiarazione, fatta senza averne parlato prima con loro. erano si famosi per aver lavorato con artisti internazionali di etnie diverse, di qui anche molti omosessuali. Ma l'idea che potessero annullare il contrato solo perché la sua miglior'amica avesse deciso di rilasciare un intervista rivelatrice, senza averne discusso con loro, non gli andava giù.

Nicolas:

Il giorno dopo:
ero in attesa da circa mezzora davanti a quella che ormai e divenuta la mia edicola di fiducia. Non o chiuso occhio per tutta notte per l'idea che a breve avrei letto l'intervista
Motivo per qui, mi sono alzato alle 4 di mattino, per andare a fare joggin,volevo essere il primo a leggerla. E ora da quella intervista mi separavano solo 5 minuti.
Per ingannare il tempo da circa mezzora massaggiavo con la mia sexy, e sicuramente incazzata ragazza.

-o dai amore, sono davanti al edicola te lo detto, ci vorranno solo 5 minuti e sarò di ritorno :-)-

-si da il caso che che sia da ben 15 minuti che meloripeti, non sono stupida lo capito.-

-o ma dai non fare l'offesa, mancano solo 2 minuti, e apre prendo il giornale e torno da te, magari con la colazione...;-) che cosa vuoi?-

inviai il messaggio, e l'edicola apri, non persi tempo

hola duncan, dame un par de la voz de la Argentina”*

Duncan, era di origini spagnole, non lo avevo conosciuto qui al edicola ma ben si in'un bar, mentre consegnava alcuni giornali. L'amicizia tra noi nacque subito, e d'ormai ci conosciamo da 2 anni.
Duncan oltre tutto era l'unico, oltre ad Antonella con qui potessi parlare in spagnolo senza rischiare di non essere capito. Ce anche la mia ragazza la quale odia quando parlo in spagnolo, perché, non solo risulto molto sexy come sostiene, ma ogni ragazza, e anche qualche ragazzo intorno me inizia a sbavare e questo la ingelosisse. Quindi abbiamo decretato un patto, lei non avrebbe più fatto la gelosa, se io mi fosse l'imitato a parlare in spagnolo solo a lei mentre eravamo sotto le coperte, a Duncan, e ad Antonella.

¿Qué le debo?”*
nada en mí ... si lleva mis saludos a tu hermosa, y pedir ad'Antonella cuando canta sólo para mí.”*
sabes que eres el mejor edicolaio que hay en todo el mundo?”*
sabes me digo a menudo”*

La voglia di leggere l'intervista mi stava divorando ma il messaggio della mia ragazza precedette la lettura. E la voce di duncan, confermo cosa fosse la cosa giusta da fare.

de aduana. a continuación, el placer mi amigo”*

gli sorrise e poi lo salutai mentre mi allontanavo l'essi l'ultimo messaggio.

-no!..non magari. tu certamente torni con la colazione, perché non solo devi farti perdonare, la geniale idea d'essere uscito alla 4 di mattino per un giornale, ma perché siamo in 2 a d'avere fame, io e tuo figlio, che non fa altro che scalciare se non basta. quindi vedi di muovere quel cullo sexy che ti ritrovi, e portaci una colazione abbondante. O pure puoi scordarti d'avere una ragazza sexy e in cinta come me nel tuo letto al ritorno ;-)-

sorrisi, e corsi a comprarle la colazione più abbondante che avrei trovato. L'intervista l'avremo letta poi in sieme.


Antonella:
Nicolas,Fabio Matias,e perfino Patty, non anno fatto altro che cercarmi, da quando e uscita la voce dell'intervista che o rilasciato a Julio, tutti mi cercano. E dio?.. bè io non mi faccio trovare.

Sono tornata a casa. Nella mia amata argentina, da 9 giorni, sono partita la stesa sera che o rilasciato l'intervista, nessuno ne sa nulla, per tutti io sono chiusa nel mio appartamento, e non nella mia prima casa, con mia madre il nostro gatto il suo attuale compagno.

Non immagino la faccia che farà Nicolas quando lo scoprirà, ne tanto meno la ramanzina che farà a quella santa donna che a per ragazza, ora per lo più anche in cinta, lei era l'unica a sapere del intervista, e de l'unica che sa che sono tornata a casa.

Non o dovuto pregarla come o fatto con mia madre perché non dicesse nulla a nessuno lei mi capisce al volo. Certe volte mi chiedo perché non abbi trovato una ragazza come lei dopo giusy, e bella, simpatica intelligente e furba, se non fosse stata etero, o per lo meno non si fosse innamorate del mio miglior'amico ci avrei decisamente provato.

Antonellina, siamo tronati”
quando smetterai di chiamarmi antonellina?.non o più 9 anni mamma ma..”
si lo so..ma per me eri e rimani la mia Antonellina “

già, non cambierà mai...mia madre, non sapeva del mio ritorno qui a buenos aires, se l'avesse saputo avrebbe indetto una festa di ben tonata di fattezze epiche. E di conseguenza tutti avrebbero saputo della mia partenza segreta. Ma dio a voluto che il suo attuale compagno sia la coppia maschile della ragazza di Nicolas. E non solo sia venuto a prendermi al aeroporto ma l'abbia anche convinta a mantenere il segreto sul mio ritorno. Sono felice che si siano incontrati, perché sono davvero una bella coppia e poi mia madre a ritrovato il sorriso, quello perso quando Leandro a scelto Carmen, e de partito con lei. No Martin, e un brav'uomo. E mia madre merita la felicita con lui tanto quanto Leandro con Carmen.

antonella e tutto ok?”
osi...tutto ok Martin. Mamma a detto qualcosa a Fabio Matias, o la piccola?”
"incredibile ma vero no...non a detto nulla, anzi a detto che ti a sentito 3 giorni fa e che avete parlato un po. A detto che stai bene, e che non mancherai al compleanno della piccola”

mia madre quando vuole sa davvero stupire, sopratutto in cucina. Dove si trova a preparare la cena, non a mai saputo cucinare, ma Martin e un cuoco, e gli a insegnato a cucinare senza dare fuoco a nulla, ne senza avvelenare nessuno nemmeno loro stesi.

amore, antonella e pronto venite a darmi una mano a portare in tavola invece di chiacchierare alle mie spalle, vi sento e vi vedo...o occhi e orecchie da per tutto lo sapete.”

scambio uno sguardo divertito con Martin, siamo pronti a scoppiare a ridere, ma mia madre ci richiama ancora, certe volte credo che non sia nemmeno umana. Ci alziamo e la raggiungiamo. Dal profumo che emanano piatti, direi che sarà un ottima cena. Come tutte le altre 8 cene precedenti.
Dopo un ottima cena, e il caffè, ecco che mi ritrovo di nuovo nella mia vecchia camera, a pensare a lei. la voz de la Argentina. Ormai e uscito, tutti avranno letto l'intervista, quello che la gente può pensare o meno non mi interessa. Tutto ciò che mi preoccupa e solo Giusy, Julio mi aveva detto che avrebbe mandato la prima stampa dell'intervista a Giusy in anteprima il giorno prima dell'uscita ufficiale del giornale, quindi anche lei se non la letta, ormai dovrebbe starlo per fare.
Tra 2 giorni doveva esserci il compleanno di Paige, ma Giusy a deciso di posticipare di 4 ore la premier per l'uscita del nuovo libro quindi, il compleanno si farà il giorno giusto che e domani. Giusy a detto a Matias, che ci avrebbe raggiunti tutti subito dopo la première, con massimo 1 ora di ritardo. Mi chiedo cosa accadrà quando ci rivedremo. Io spero solo di riuscire a formare quella famiglia che tanto sognavamo in sieme

Angolo “folle” autrice bongiorno a tutti.

Ebbene sono tornata, con quello che e il penultimo capitolo. E quindi si il prossimo e l'ultimo. Ma sto lavorando a un altra fic, iniziata tempo fa ma mai conclusa sempre sul mondo di patty, sarà sempre una femslash. La coppia protagonista non sarà antonellaXgiusy,( anche se ci saranno accenni a una loro storia passata) ma sarà un antonella per.....non lo dico e una sorpresa. Sarà molto fantasy/sovranaturale. Con'un rating rosso. Quindi se qualcuno fosse interessato avrei bisogno magari d'un beta. Fatemi sapere grazie.

Ora torniamo al capitolo 6

Come sempre chiedo scusa per i possibili errori.

o trovato un nome poco originale per la rivista ma non o saputo fare di meglio (e chiedo scusa)

i dialoghi con * sono il lingua spagnola, ma non parlando spagnolo mi sono affidata al traduttore di Google quindi chiedo immensamente perdono per possibili errori, qui sotto riporto quello che e il dialogo:


ciao duncan dammi una coppia della voce argentina


quanto ti devo?”


non mi devi nulla..se porti i mie saluti alla tua bella..e chiedi ad'Antonella quando canterà solo per me”


sai che sei il miglior edicolante di tutto il mondo?”


si melo dicono speso”


prima il dovere poi il piacere amico mio”

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Capitolo 7
*** il compleanno (il desiderio di paige) (parte prima) ***


come sempre ricordo che la storia non vuole essere a scopo di lucro tutti i personaggi presenti nella storia, non mi appartengono in alcun modo, ma sono di proprietà del creatore della serie, tutto ciò che leggerete e frutto della “mia” fantasia, e non vuole offendere nessuno. ne tanto meno i fan della serie. 
in questo capitolo e stato inserito un personagio pubblico, al fine della storia, non vera più menzionato e spero che questo non sia un problema, in tal caso chiedo di farmelo sapre affinche io possia rimedira.

                                                                                       Il Compleanno (il desiderio di paige)

Argentina, Bariloche:

Antonella, era arrivata da poche ore alla casa di bariloche, nonostante fosse sua, aveva scelto di ritardare apposta quando sua madre gli aveva fatto sapere che Giusy, era arrivata da poco più che tre ore dopo un lungo e sfiancante viaggio, e d'ora dormiva beatamente sul comodissimo divano del salotto di quella che doveva essere casa loro. E aveva cosi deciso, per evitare problemi d'ogni tipo con la sua ex. Di ritardare il suo arrivo, di questo erano a conoscenza anche il fratello e suo marito compresa loro figlia. Da loro in fatti si era fata vedere solo il giorno prima, raccontandoli della sua vita a manhattan, e del essere ritornata li in argentina pressappoco 10 giorni prima subendo cosi le ire del fratello maggiore, che era rimasto allo scuro di tutto.
Per calmarlo basto un bacio del marito, e la promessa d'una serata romantica, nel giorno di qualche giorno ma solo loro 2. vederli cosi felici e affiatati per un'attimo resse Antonella triste e invidiosa, perché anche lei era cosi con Giusy. Quando si arrabbiava, bastava un bacio della sua ragazza e qualche promessa speciale, per diventata un'altra persona.
Ora pero aspettava con impazienza il suo risveglio, da quanderà arrivata più volte avrebbe voluto varcare la soglia della sala, per vederla, ma la paura di non riuscire a controllare le sue emozioni, ne tanto meno le sue azioni la bloccavano. Ma non stava comunque più nella pelle, prima dell'uscita internazionale della rivista con l'intervista rilasciata a Julio. Questo aveva fato recapitare la prima coppia in anteprima a Giusy durante la première del suo libro, e d'era curiosa di sapere come l'avesse pressa.

zia..zia anto quado si elia zia usy?”

tra un po....a fatto un viaggio l'ungo tesoro, da casa dei nonni, a qui ci voglio 17 ore e qualcosa. Ora molto stanca.”

e quado si elia, i dai un basio come papà fa con papà f, per arlo camare?”

antonella guardo la sua tenera nipote, per qualche attimo prima di rispondere, purtroppo capiva solo un 3 di quello che gli diceva.

oh..si...magari. si gli darò un bacio....sperando che vada bene.”

paige le sorrise e si sporse con le braccia verso di lei, segno che volesse essere presa in braccio, sorridente antonella la presse tra le braccia, e raggiunsero l'esterno dove si stava gia festeggiando.
E non vedeva l'ora che Giusy si risvegliasce per darle un basio come diceva paige.

Argentina Santa Fe, il matttino prima:

Giusy, si trovava a Santa Fe, dove si era trasferita poco più che l'anno prima. E non era neanche tropo lontana da Buenos Aires, li volevano solo 4 ore e 41 minuti per raggiungerla.
Stava presentando il suo ultimo libro.
Dopo la rottura con antonella, era cambiata e d'era passata da semplice giornalista a vera e propria scrittrice, che era il suo sogno. Aveva dovuto lottare per riuscire nel suo intento ma alla fine trovo chi credette in lei e pubblico il suo primo romanzo, con il quale aveva fato oltre tutto coming out nel mondo letterario.
Nel giro di poco era diventata famosa, perfino uno degli autori spagnoli più acclamati, si era presentato al uscita del suo primo libro, Carlos Ruiz Zafon, con qui aveva stretto un ottimo rapporto lavorativo, e con qui ogni tanto si ritrovava a discutere dei loro stessi libri, o di altri scambiandosi opinioni. Anche oggi si era presentato, ma non solo come fan, ma anche come aiuto, era seduto al fianco di Giusy, questo libro era il più importante per lei, perché era un autobiografia.
Ne aveva parlato molto con Carlos, e lui gli aveva semplicemente consigliato di ignorare tutti, e di seguire il proprio cuore. E cosi Giusy trovo il coraggio di presentare il manoscritto al proprio editor, che nonostante la sorpresa iniziale si mostro come Carlos, molto orgoglioso della sua decisione.

allora..sei pronta ti faranno parecchie domande sul libro, e su di lei!”

si lo so....ma era ora, e ora d'affrontare la realtà”

credi che basterà affrontarla con questo libro per dimenticarla?...io non credo”

nemmeno io lo credo, ma come si dice tentar non nuoce..no?!”

se no sbaglio oggi e il compleanno di tua nipote...e di sicuro quando andrai troverai anche lei, cosa pensi che accadrà!..cosa farai?..ti limiterai a salutarla, per poi evitarla come ai sempre fatto?”

Aveva ragione e lo sapeva, nelle poche volte in qui si erano incontrare, lei aveva sempre cercato di evitarla, la paura di saltarle addosso era sempre stata più forte di lei.
Aveva provato a rifasci una vita, a trovare qualcuna ma non aveva mai trovato nessuna, fin quando non incontro mariana una giovane ma promettente attrice. l'incontro proprio l'anno prima di trasferisci, era più vecchia di lei di 4 anni,e nonostante le voci che giravano sul suo conto, che la volevano una vera playboy, interessata solo al sesso e alla fama, lei poteva dire che nulla di tutto ciò che si diceva era vero. Anzi, era una persona dolcissima, e incredibilmente realista.
Si erano conosciute alla premier d'uno dei libri di Carlos, di qui Mariana era fan e Giusy aveva avuto la geniale idea di farglielo conoscere di persona, da quella che era nata come un'amicizia nacque qualcosa di più. E dopo 2 messi di uscite in sieme, decisero di ufficializzare la loro relazione. Erano durate non più d'un anno, per volere di mariana, che sapeva non avrebbe mai avuto il cuore di Giusy tutto per se. E fu proprio lei a dirle di trasferisci a santa fe, di iniziare una nuova vita. E Giusy accetto il consiglio, ora la stava aspettando con Carlos, anche se era finita erano rimaste ottime amiche, e Mariana, era riuscita a sfatare il suo mito di badgirl, trovando l'amore 7 messi dopo la fine della loro relazione, una promettente attrice/regista, con la quale a breve sarebbe convolata a nozze.

ei..non ditemi che aspettavate me?”

ed ecco, quella voce profonda, che aveva fato capitolare Giusy, la prima volta che l'aveva sentita.
Era bella come sempre, vestita con'un abito lungo fin al ginocchio floreale, con'un cardigan leggero color crema e con'un sorriso smagliante e felice, raro da vederli. Per un'attimo si senti stupida ad essersi fata scappare una donna cosi, ma Mariana meritava d'essere amata davvero da qualcuno disposto a darli tutto di se anche il proprio cuore, Ma ciò in quel momento non importava, ora anche lei era li, potevano iniziare.

no aspettavamo una famosa attrice di nome Mariana Ferragamo, e un'a nostra amica, non che ex-fidanzata dell'autrice. Lei chi e?. Una sosia, o una controfigura?...”

Carlos, era un tipo molto spiritoso, e quel suo intervento scherzoso, era dovuto proprio al abbigliamento di Mariana, da che la conoscevano non l'avevano mai vista vestita cosi, non era tipo da abbiti, ne tanto meno da tacchi. Giusy aveva provato più volte a farli mettere abbiti diversi dai soliti jeans e camicette, ma solo sul set, o alle serate importanti si vestiva cosi, e si sentiva sempre in imbarazzo, sostenendo che non aveva il fisico adatto.
Ora vederla con quegli abbiti, cosi disinvolta e coi capelli raccolti, non sembrava neanche lei, anche dovevano ammetterlo entrambi stava da dio. Mariana, gli guardo per pochi secondi con sguardo quasi sconvolto, ma poi sorrise, salutandoli con'un abbraccio e un bacio ciascuno, si la sua fidanzata era riuscita la dove Giusy aveva fallito.

non ascoltarlo, sei fantastica e ora che sei qui possiamo iniziare”

Giusy, guardo entrambi, che fecero un ceno affermativo e a sua volta Giusy lo fette al titolare della libreria. I suoi fan non avevano età, c'erano molte persone alcune in la con gli anni, e altri molto più Giovanni. Giusy, diceva che quando scriveva lo faceva pensando a lettori di età diverse, i suoi romanzi erano apprezzati anche per questo. Perché erano adatti a tutti.
L'evento più importante di quei giorni si stava svolgendo, e lei ne era la protagonista.
La presentazione del suo ultimo libro andava alla grande, avevano iniziato da circa 1 ora, e alla fine ne mancavano ancora 2. cera stata la richiesta dopo la lettura di alcune pagine del libro,d'una pausa proprio da carlos,che doveva chiamare come promesso il proprio agente letterario.
Mariana ne approfitto in vece per chiamare la sua fidanzata, per dirle quanto le mancasse e quanto l'amava. Lei non faceva nulla se non guardare il portatile che si era portata dietro per motivi sconosciuti anche a lei stessa. Era stato julio, uno dei suoi primi amici in quel mondo che l'aveva resa ormai famosa, a dirle di prendere su il portatile, e di non preoccuparsi che sarebbe andato anche lui alla premier del libro con'una sorpresa.
Lo aspettava con impazienza da quando avevano iniziato.

tutto bene amica mia?”

quella voce, finalmente era arrivato

ma doveri finito?.....e un pezzo che ti aspetto!”

ai ragione ma io non ti avevo dato un ora...comunque, per farmi perdonare ti o portato la sorpresa, spero che possa aiutarti a fare chiarezza nel tuo cuore e a capire, alcune cose....io raggiungo Carlos e Mariana..quando ai finito chiamaci”

Julio consegno una busta gialla immensa e una chiavetta usb, a Giusy e raggiunse quelli che come per l'amica erano amici lo erano oramai anche per lui.
Lei invece, rimase li confusa. Quando Julio era ormai vicino al buffet con i gli altri, apri la busta e ne usci una rivista. In copertina cera lei, la donna che non voleva abbandonare il suo cuore, quella per qui mariana aveva più volte dovuto consolarla la notte. Cera la sua Antonella, bella come sempre se non forse di più.
L'ultima volta che l'aveva vista i suoi capelli erano molto più lungi e biondi, mentre sulla copertina gli aveva come un tempo castani, e decisamente più corti. Non era cambiata molto per quello che riusciva a vedere in quella immagine, aveva solo i lineamenti del viso meno adolescenziale e più adulto, il che la rendevano ancora più sexy di quanto ricordasse. Gli aveva sempre detto che l'aumentare degli anni laverebbe resa sempre più bella e aveva ragione.
Guardo la copertina della rivista ancora per qualche secondo prima di notare il titolo sotto il busto di Antonella che a grandi caratteri diceva “ORA BASTA....E GIUNTA L'ORA DI USCIRE ALLO SCOPERTO E DIRVI PERCHE NON MI INNAMORO” sotto in caratteri decisamente più piccoli cera invece scritto “ finalmente dopo lungo tempo la popolare e giovanissima star della musica internazionale Antonella Lamas Bernardi, rilascia un'intervista rivelatrice a Julio Debrazil, scopriremo perché, non si vuole innamorare e chi già occupa il suo cuore”
apri di scatto il giornale cercando la pagina giusta e trovandovi un altra immagine di antonella, non era come quella in copertina, qui non era in possa, era semplicemente in piedi appoggiata a un pilastro il qui stile ricordava quelli romani, che sorseggiava probabilmente del caffé. Mentre guardava avanti a se. Quella fotto dovevano averla fatta durante la pausa sul set fotografico, era l'unica spiegazione per una possa cosi naturale.
Rilesse il titolo che era riportato anche sulla copertina e volto pagina per leggere l'intervista ma vi trovo un post-it di Julio, inserisci la chiavetta e ascolta il file audio, mentre leggi.
Cosi Giusy fette il file non aveva nome, ma dopo pochi secondi parti una basse musicale che non poteva e che mai avrebbe dimenticato quella canzone.
Dopo pochi secondi inizio a leggere, parola dopo parola inizio a sentirsi in colpa.
Se solo avesse davvero avuto più pazienza, più riguardo anche per antonella invece d'accusarla continuamente d'essere solo una vigliacca ora sarebbero ancora in sieme.
Ma le parole che più la colpirono e le fecero male erano state poche:
"era stanca.....era stanca di dover amarmi nel ombra, e lo steso valeva per me! ma purtroppo la mia paura fette la sua parte ! pensavo se anno trasformato la storia Fabio che e mio fratello maggiore e cantate e quella di matias fratello di lei, e un mio amico non che calciatore, quasi in un affare di stato immagino cosa potrà accadere alla nostra!, lei pero non la vedeva cosi male, anzi diceva
"e allora, che importa lotterà, anche se non credo cene sarà bisogno! non sarà per questo che i tuoi fan smetteranno di venire a guardare i tuoi musical o di ascoltare i tuoi cd!.. l’importante,e stare in sieme anto!" ma fatto sta che abbiamo vissuto il nostro amore nel ombra, per quasi 5 anni, finché lei non a detto basta, e dio non o avuto il coraggio di seguirla, il risultato ora sono qui, in'un posto che sinceramente non mi piace. più a fare, un intervista piena di rivelazioni, perché sono stanca anche io! e voglio riuscire a riconquistarla. o perlomeno riuscire a riavere la sua fiducia"
più leggeva e più si sentiva in colpa. I sogni di famiglia d'Antonella, il desiderio di sposarla, la proposta che non avvenne perché lei scenando quella stessa sera senza farla parlare. Le lacrime uscirono senza che potesse impedirlo, aveva lasciato la persona che amava. E per cosa, solo ora si stava rendendo conto di non sapere il vero perché dell'averla lasciata.
La canzone fini e con lei anche la lettura dell'articolo. Fette 2 respiri profondi, e asciugo gli occhi, per poi chiamare Julio, quando questo li fu di fronte, non potè fare altro che abbracciarlo e ringraziarlo. Mariana e Carlos sapevano gia ogni cosa, Julio gli aveva parlato in precedenza facendoli leggere l'intervista a loro per primi. Ed entrambi erano convenuti che Giusy dovesse leggerla prima del compleanno della nipote.
Raggiunsero Giusy, e si sedettero accanto a lei. La premier riprese e fini con mezzora d'anticipo per la gioia di Giusy, che senza tropo aspettare riuscii a partire subito.
Da quello che aveva letto aveva ancora una speranza con antonella, e non poteva farsi scappare una simile occasione, e parti senza bagagli o altro parti direttamente dalla libreria.
Non si sarebbe fermata fin a quando non sarebbe arrivata a destinazione.
E dopo ore e ore di viaggio interminabile con soste obbligate, solo per il bagno arrivo.
Giunse a casa dei suoi alle 10 e qualcosa del mattino del giorno dopo, stanca non osso fermarsi e chiese cosi ai genitori di poter andare con loro, i quali stava per partire. In macchina ogni tanto si appisolava ma ad'ogni fermata si risvegliava chiedendo se fossero arrivati. Quando finalmente dopo 4 ore quasi 5 di macchina arrivarono,Giusy stanchissima si precipito giù andando in cerca d'Antonella, ma senza trovarla, allora fu informata dal fratello che sarebbe arrivata solo nel tardo pomeriggio, solo e unico motivo che spinse Giusy, a d'accettare la proposta di riposarsi un po.
Il solo pensiero che la condusse nel mondo dei sogni era il viso di Antonella.

Argentina santa fe oggi:

antonella:

ormai il compleanno di Paige era iniziato anche senza di Giusy che dormiva ancora, su richiesta d'una certa mariana, che aveva chiamato Matias per avere sue informazioni e aveva chiesto apprendendo che stava dormendo di lasciarla dormire, fin al taglio della torta e di dire che era stata una sua richiesta nel caso Giusy si fosse arrabbiata con noi. Nonostante la gelosia che provai non potevo fare ne dire nulla, per quello che sapevo lei e la mia Giusy avevano avuto una relazione d'un anno che aveva dato molta felicita ad entrambe, e sapere che lei era stata felice mi bastava.
Veni riscossa dai mie pensieri da paige che mi trascino in cucina dove creano tutti.
Quella piccola pulce era l'orgoglio di Fabio e Matias, che erano stati fortunati, ricordo il giorno in qui mi dissero che volevano un figlio, e che sia lui che matias, avevano trovato una madre surrogata disposta ad aiutarli. Entrambi erano stati donatori, e nonostante le possibilità che entrambi potessero essere i padri naturali della piccola erano 1 su un milione se non impossibili. Invece con loro stupore tanto quanto quello dei medici scoprirono che erano entrambi padri naturali della piccola, entrambi erano riusciti a fecondare l'ovulo in sieme e nessuno poteva dire il contrario perché la piccola aveva presso molto da loro sia fisicamente che caratterialmente. Anche io avvolte fantasticavo su come sarebbe andata se io e lei avessimo formato la nostra famiglia. Su chi avrebbe portato la prima gravidanza. Su come avremo cresciuto nostro figlio,e cosi via. Ora invece, ero qui con tutti gli altri a discutere o perlomeno a sentirli discutere se svegliare o meno Giusy, perché Paige voleva iniziare i festeggiamenti del suo compleanno. Per arrivare alla torta e d'esprimere il suo desiderio. Non stavo neanche più ascoltando quello che dicevano per ciò quando senti dire
“ok, manderemo antonella” uscii dalla mia vegetazione letteralmente confusa

dove mi manderete?”

tutti mi guardarono male, capendo che non gli avevo ascoltati per nulla. Patty allora sorridente, si alzo e mi avvicino e capii che si sarebbe fatta portavoce di tutti.

stavamo dicendo che forse e ora di svegliare Giusy, sono quasi le 17:00. e de arrivata qui coi suoi stamattina alle 11:00 circa e sono 7 ore che dorme, forse e il caso di svegliarla..e abbiamo pensato a chi mandare, si come la conosciamo bene tutti e sappiamo che e pericoloso svegliare Giusy quando dorme perché non ama essere svegliata...pensavamo che magari potessi andare tu!”

cosa io e perché...cosa credevano che se ci fossi andata io non ne sarei uscita morta?...giusy non era molto dolce quando veniva svegliata, sopratutto se quando andava a letto era stanca morta. Andare a svegliarla era un suicidio e loro volevano mandare me?..era pazzi, io per quanto potessi amarla non avrei rischiato la mia vita, neanche per amore di mia nipote.

zia anto...pefavoe la eli tu?...con te no si abbia, con oi si!”

ed eco la stangata. Come potevo dire di no a un esserina cosi se poi mi guarda con questi occhioni da cucciolo bastonato cosi simili a quelli di Giusy. Ecco una cosa che paige non a preso dai padri, sono gli occhi, identici a quelli di Giusy e l'inteligenza, perché quella la presa dalla sottoscritta...ma non avrei mai ceduto non posso ne va della mia vita.

zia pefaoe, la eli tu!”

O dio ma chi volevo prendere in giro, per Giusy e Paige mi sarei butta nelle fiamme. Sconfitta annui. E mi preparai alla morte, tutti mi guardavano soddisfatti, non posso credere che nessuno di loro nemmeno Nicolas, abbi pensato alla mia incolumità, o a quello che sarebbe potuto succedere nell'istante in qui avrei varcato la soglia della sala per vederla li beatamente addormentata.
Ma ormai era fata avevo accettato e d'ero gia di fronte alla porta finestra che mi separava dalla sala. Mi sentivo osservata sapevo che tutti mi fissavano dalla cucina. Erano tutti degli stronzi,ecco la verità mandiamo antonella tanto anche se Giusy l'amazza e la sua ex che importa.
No ora basta con le fesserie, antonella non sei più una bambina ne ai affrontate tante, l'incidente, la paralisi, le molestie e il tentativo di stupro da quella pazza dell'istituto, poi Francesca e sua figlia, ai rischiato e anche perso tutto, vedere Giusy non potrà farti nulla. Se non ancora più male di quanto non ne abbi già provato il giorno in qui scene andata via da te. Quindi forza e coraggio.
Fetti un profondo respiro e apri un lato della porta entrando e richiudendolo alle mie spalle.
E d'eccola li,beatamente addormentata e più bella di quanto ricordassi, mi avvicino di più e noto che a i capelli decisamente più corti, ma non sminuiscono la sua bellezza.
Mi avicino ancora anche se la paura di svegliarla e tanta, e cosi bella quando dorme chi sa quando mi recapiterà la possibilità di avvicinarla cosi, ancora.
Poi sento qualcosa vibrare nella tasche dei mie jeans e de il mio cellulare, e un messaggio di Fabio, cosa diavolo mi manda gli sms in'un momento simile?

paige dice che giusy e stata vittima d'un incantesimo da parte d'una perfida strega e che solo tu la puoi svegliare dandole un bacio, perché sei la sua principessa....e se ci tieni a mangiare una fetta di torta muoviti perché tua nipote a già espresso il suo tanto amato desiderio. E stiamo per mangiarla. A buona fortuna principessa azzurra XD”

ma tu guarda che stronzo....mi piglia pure in giro fantastico.
E ora che faccio. Mhhh che dilemma, pero un bacio?...forse paige anche se piccola non a tutti i totorti
“ e quado si elia, i dai un basio come papà fa con papà F, per arlo camare?” forse avrebbe funzionato, se l'avessi svegliata con'un bacio magari non sarebbe successo il finimondo e avrei avuto la possibilità che tanto desideravo. E non potevo sprecare l'attimo.

Angolo “folle” autrice buongiorno a tutti, questo e il capitolo finale che o diviso in 2.
spero che possa piacere.
Come menzionato su o inserito un personaggio pubblico non che grande scrittore Carlos Ruiz Zafon. Non sarà menzionato, nella seconda parte. Nel caso fosse un problema vi prego di farmelo sapere a finché come già detto io possa rimediarvi.
Un saluto folle shane

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Capitolo 8
*** Avviso...... ***


LA STORIA E IN REVISIONE PER COSÌ DIRE, E STO APPORTANDO MODIFICHE MINIME E LA CORREZIONE DI ALCUNI ERRORI.

A BREVE PUBBLICHERO I CAPITOLI FINALI DELLA STORIA, E DI SEGUITO IL CONTINUO, CHE SARÀ UN SORTA DI SEQUEL PREQUEL, IN QUANTO RACCONTERÒ DELL’INIZIO DELLA LORO STORIA, CHE RACCONTERÀ DAGLI ANNI ADOLESCENZIALI DI ANTONELLA E GIUSY, CON LA PRESENZA DEGLI ALTRI PERSONAGGI.

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