яιcσя∂ι ∞

di niky999
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Verso nuove mete! ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


яιcσя∂ι 



Quella mattina mi svegliai molto presto.
Guardai l’orologio sulla mia sveglia a forma di pokéball: erano già le 9.30!
Non ero mai stata una gran dormigliona, ma ultimamente ero molto stanca e sotto pressione, per il semplice motivo che proprio quel giorno avrei dovuto scegliere il mio primo pokémon, quello che avrebbe dato inizio alla mia avventura, quel pokémon che mi avrebbe cambiato totalmente la vita e mi avrebbe condotto alla via della mia aspirazione!
Il mio obiettivo era quello di battere Lance alla Lega di Johto!
Avevo quel desiderio fin da bambina, quando per la prima volta il Campione aveva fatto visita alla mia accademia.
Aveva assistito a tutte le nostre lotte pokémon e aveva constatato che se avessi intrapreso un viaggio per la regione avrei potuto imparare molte cose e soprattutto ci saremmo potuti rincontrare un giorno.
Quando frequentavo l’accademia avevo solo otto anni e mi avevano affidato un bellissimo Larvitar. Ricordo che essendo alle prime armi non ero mai riuscita a battere nessuno con lui ed era proprio per questo che non riuscivo a capire cosa Lance avesse visto in me.
Comunque sia avevo preso la mia decisione, ovvero lottare contro il Campione e ottenere la mia vittoria! Volevo fargli vedere quant’ero cresciuta e quante cose avevo imparato!
Ma prima, dovevo ancora scegliere il mio primo pokémon.
Mi passai una mano sul viso e strizzai gli occhi, poi mi decisi ad alzarmi e andai in bagno a prepararmi.
Pettinai per bene i miei lunghi capelli biondi, come al solito saturi di nodi, e li legai sciolti a un elastico rosso; poi indossai un gilet e delle collant nere e una minigonna e un cappello rossi.
Mi guardai allo specchio: i miei occhi dalle iridi verdi brillavano di felicità!
Scesi giù per le scale correndo e rischiando quasi di rotolare, raccolsi i miei occhiali e la mia borsa rosa a tracolla, indossai degli stivaletti del medesimo colore e mi fiondai fuori di casa.
Un dolce profumo di gelsomino mi avvolse, l’aria fresca mattutina penetrò nei miei polmoni, il sole brillava radioso su Borgo Foglianova e un leggero venticello soffiava sulle fronde degli alberi, creando così un fragoroso fruscio di foglie.
Con pochi passi raggiunsi il laboratorio del Prof. Elm. che si trovava proprio di fronte a casa mia. Notai che la porta era stata sbadatamente lasciata aperta.
“ Oh, buongiorno Ariel! Sei l’ultima arrivata, i tuoi compagni di viaggio stanno già scegliendo il proprio pokémon, seguimi. “ io e il professore attraversammo un lungo corridoio sino a raggiungere una grande stanza tipica di un laboratorio dove al centro c’era un grande macchinario. Al suo interno probabilmente erano custodite le pokéball.
“ Ariel! Eccoti finalmente! “ una ragazza dai lunghi e gonfi capelli rossi mi corse incontro; una frangetta le ricadeva spettinata sulla fronte. Indossava degli shorts bianchi, una graziosa maglietta azzurra dalle maniche gialle e degli stivaletti.
“ Zoy! Che bello rivederti! “ lei era Zoy, la mia migliore amica. Avevamo frequentato insieme l’accademia ed eravamo diventate subito grandi amiche! Col passare del tempo avevamo mantenuto i contatti e ora finalmente avevamo avuto l’occasione di rincontrarci!
Ci scambiammo un caloroso abbraccio, poi le scompigliai i capelli sorniona.
“ Io sono Dey! “ mi salutò con un cenno un ragazzo dalle iridi grigiastre e i capelli azzurri un po’ scompigliati.
“ Piacere! E tu … “
“ Rick. “ tagliò corto, senza rivolgermi altre parole. Aveva corti capelli neri domati da un ciuffo e uno sguardo assente.
Risposi al suo saluto con un sorriso sghembo, poi intervenne il professore:
“ Bene ragazzi, ora che ci siete tutti possiamo incominciare. “ si avvicinò al macchinario e digitò qualcosa sulla tastiera. Da un piccolo buco fuoriuscirono quattro pokéball. “ Questi sono i vostri pokémon! “ lanciò le ball in aria.
“ Chikorita, di tipo erba. “ dalla prima uscì un pokémon che assomigliava vagamente a un dinosauro verde in miniatura. Era costituito da occhi rossi a mandorla, una grande foglia situata sulla testa e una sorta di collana di boccioli attorno al collo. “ Cyndaquil, di tipo fuoco. “ ecco che dal secondo uscì un pokémon assomigliante a un topo. Delle fiamme spuntavano sulla sua schiena blu mentre il resto del corpo era beige. “ Totodile, di tipo acqua. “ il terzo sembrava un piccolo coccodrillo. Era di colore blu con una cresta ossea rossa sulla schiena e sulla coda; sul petto una macchia color crema. Quando aprì la bocca si notarono i denti appuntiti della sua mascella. “ Ed ecco l’ultimo: Larvitar, di tipo roccia e terra! “ dalla quarta spuntò una creatura rettiliana bipede dalla pelle rocciosa e verde e una grossa spina eretta nel capo. Aveva dei segni a triangolo neri subito sotto i suoi occhi dalle iridi rosse e una serie di fori a forma di rombo nel corpo: due sui fianchi e due sulla schiena. Le squame sulla pancia erano rosse e aveva una coda a spina segmentata, circondata alla base da delle sorta di piastre che lo facevano sembrare un fiore.
Appena lo vidi strabuzzai gli occhi: lui era.. il mio Larvitar!
“ Ma quello è.. “
“ Il tuo pokémon, proprio così. “ annuì il professore compiaciuto.
Larvitar mi corse incontro e mi saltò addosso, commosso quanto me.
Non potevo crederci, quello era il mio .. primo pokémon! Quello con cui avevo lottato la prima volta, quello che mi aveva resa diversa agli occhi di Lance!
Lo strinsi forte sorridendo; entrambi eravamo cresciuti molto dall’ultima volta.
“ Beh, io scelgo lui! “ esclamai soddisfatta.
Tutti mi osservavano commossi, tutti tranne Rick che ancora faticava a parlare o almeno a strappare qualche sorriso.
“ Bene, allora vediamo … sono tutti meravigliosi ma devo sceglierne uno perciò .. Cyndaquil! “ Zoy prese la sua pokéball e lo abbracciò. La scelta del primo pokémon è un’ emozione forte, è semplicemente .. bellissimo, perché appena lo vedi riesci a immaginare un futuro con lui, una salda amicizia da costruirsi in eterno.
“ Meno male che n0n avete scelto Chikorita perché lo volevo fin dall’inizio! “ e così anche Dey ottenne il suo pokémon.
“ Benissimo, io scelgo Totodile. “ fece Rick, con tono privo di entusiasmo o partecipazione.
Tutti lo guardarono straniti.
“ Bene ragazzi, questi sono i vostri pokedex! Vi serviranno per esaminare i pokémon che troverete durante il vostro viaggio, ed ecco a voi la mappa della regione. La vostra missione è quella di completarlo, ma non dimenticatevi delle vostre aspirazioni. “ ce li consegnò. “ Fate buon viaggio e mi raccomando: solo se seguirete i vostri sogni con animo e cuore riuscirete a realizzare l’impossibile … “ queste sagge parole mi rimbombarono nella mente.
 
 
“ Ragazzi, che ne dite di esaminare i nostri pokémon? “ propose Zoy, che subito afferrò il pokedex dalla sua piccola borsa.
Tutti noi acconsentimmo curiosi e facemmo lo stesso.
“ Cyndaquil, il pokémon fuocotopo: spesso se ne sta appallottolato giacché timido. Se è attaccato, si difende infuocando il dorso. “ la voce metallica del pokedex si fece strada nel silenzio di Borgo Foglianova.
“ Timido? Beh, allora sembra fatto apposta per te! Contrariamente a lui sei molto estroversa e questo potrebbe essere un aiuto o un compenso al tuo pokémon. “ osservò Dey.
“ Sì, ho fatto proprio la scelta giusta! “ Zoy abbracciò il suo pokémon con tale forza che quasi lo stritolava!
“ Chikorita, il pokémon foglia: le sue foglie piacevolmente profumate hanno il potere di rilevare l’umidità e la temperatura. “
In quel momento tutti i presenti si piegarono a sentire il soave profumo che la foglia di Chikorita emanava.
“ Totodile, il pokémon mascellone: le sue potenti mandibole possono frantumare qualsiasi cosa. Anche l'allenatore dev'essere cauto. “
“ Buon per noi, chissà che un giorno Totodile deciderà di far sparire Rick dalla faccia della terra. “ sussurrò Zoy, cercando di non farsi sentire.
Purtroppo mi scappò un risolino e Rick fu costretto a sbuffare e non farci caso.
“ Larvitar, il pokémon peldisasso: nasce nelle profondità del sottosuolo. Dopo aver divorato la terra circostante emerge in superficie e diventa crisalide. Su questi pokémon si fanno strada diverse leggende. “
Feci un sospiro di curiosità misto a contentezza.
E così sui Larvitar aleggiavano alcune storie.. non sapevo perché ma in lui c’era qualcosa di misterioso che mi attirava.
“ Io direi di tornare a casa e partire domattina, così avremo tempo di conoscere bene i nostri nuovi amici. “ propose Dey e naturalmente tutti acconsentimmo.
“ Io partirò subito. Non ho intenzione di avervi fra i piedi. “ e così Rick si mise in marcia insieme al suo Totodile.
“ Ma … chi si crede di essere?? “ ringhiò Zoy. Io e Dey facemmo appena in tempo a bloccarla, altrimenti molto probabilmente si sarebbe avventata su di lei e chissà cosa gli avrebbe fatto.
“ Lasciatemi!! Il mio pugno a bisogno di sfogo! “ gridò, cercando invano di dimenarsi.
Eh sì, dall’ultima volta che l’avevo vista non era cambiata per niente. Era sempre la solita Zoy!



“ E quindi lui sarebbe il tuo vecchio Larvitar? Ma è meraviglioso! “ singhiozzò mia madre, che ancora non aveva dimenticato le piacevoli sensazioni che aveva provato con il suo primo amico. Lei era diventata una maestra dei pokémon di tipo drago e poteva vantare di una squadra di pokémon all’altezza di Lance, per questo aveva acquistato popolarità e ovunque andassi chiunque sapeva riconoscermi come ‘la figlia della maestra drago!’.
E il suo pokémon più forte era un Dragonite, un bellissimo Dragonite che aveva iniziato ad allenare in giovane età a Unima, nel villaggio dei draghi.
Aveva avuto la sua ultima evoluzione quando frequentavo l’accademia; fino ad allora era sempre stato il mio compagno di giochi, poi però era diventato troppo grande e occupato negli allenamenti per me, e non avevo più avuto modo di passare del tempo con lui.
“ Hai visto com’è cresciuto? “ eh sì, dall’ultima volta era davvero cambiato molto.
“ Me lo ricordo che era piccolo così! Dovresti ringraziare il professore per il bellissimo regalo che ti ha fatto. “
“ Lo farò. “ le sorrisi, poi corsi su per le scale in camera mia, con Larvitar saldo fra le braccia.
In quel momento una fioca luce iniziò a farsi strada fra i nostri corpi, una strana luce verde che aveva ormai avvolto le nostre sagome ora indistinte.
Attorno a me stava tutto cambiando, era come vedere un film. All’improvviso le scene si spezzano per dare a spazio a nuove.
Poi quella strana nebbiolina, fece per dissolversi in un preciso punto davanti a me. Vidi due altalene e.. un lungo prato fiorito, poi anche quella scena terminò e diede spazio alla mia solita vecchia casa.
Ora tutto era come prima; ero in cima alle scale come qualche secondo fa e quella nebbiolina era svanita all’improvviso.
Larvitar mi fissava insistentemente e i suoi occhi brillavano di una strana luce verde smeraldo.




Ciao a tutti!
Rieccomi alla carica con una nuova storia sui pokémon!
Allora, la mia inutile mente aveva pensato di creare una normale avventura, una come tante, ma riconosco che in questo modo sarebbe troppo banale e per di più ormai scrivono tutti le stesse cose, perciò come al solito la mia fantasia si è messa a lavorare ed ecco qua tutto il suo lavoro: un Larvitar, un banalissimo Larvitar, potrebbe essere normale, o perlomeno avere un passato normale, ma non è così.
Ariel e il suo pokémon sono legati da qualcosa di molto profondo che va aldilà di una semplice amicizia. 
Larvitar attraverso i suoi ricordi riesce a rievocare alcuni momenti o delle immagini che riguardano il suo passato e a farle vedere alla sua allenatrice che ancora è all'oscuro di tutto quanto. Lei non sa cos'era accaduto tempo fa, non ricorda nulla al contrario di Larvitar che giorno dopo giorno riesce a ricostruire tutta la loro storia.
Ebbene, cosa ci sarà dietro a tutto questo?
Secondo voi?
Vi avverto che sarà molto poco prevedibile perché come sempre la mia fantasia lavora un po' troppo, ma a volte un pizzico di diversità ci vuole no? Fatemi sapere le vostre opinioni, che siano critiche o meno.
Ho bisogno di di consigli per la continuazione della storia!
Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui, alla prossima!
PS: La mia fantasia ha bisogno di riposo.. xD

-Niky

 

 
 

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Capitolo 2
*** Verso nuove mete! ***


яιcσя∂ι 

 



“ Forza, è ora di partire! “
All’alba del giorno successivo non feci nemmeno in tempo a varcare la porta di casa che Zoy mi travolse subito con la sua voce attiva e squillante.
Avevo già salutato mia madre ed ora ero pronta a intraprendere il tanto atteso viaggio per la meravigliosa regione di Johto, assieme ai miei amici e al mio Larvitar.
Per ora preferivo non dare parola a nessuno sull’accaduto del giorno precedente; mi avrebbero sicuramente dato della pazza e poi desideravo che rimanesse un segreto fra me e il mio pokémon. Forse, quando ce ne sarebbe stato bisogno, avrei potuto raccontarlo a Zoy, ma non in quel momento.
I suoi occhi fiammeggianti e i suoi capelli rossi catturarono il mio sguardo. Erano lunghi e gonfi come sempre, tanto che alle volte mi chiedevo se non soffrisse un po’ di calura. Le lentiggini che punteggiavano il suo viso spiccavano come rose in un campo di girasoli, sotto il sole cocente smorzato appena dalla fresca brezza primaverile.
Un soave profumo di gelsomino invase i miei polmoni catturandone l’attenzione.
Molto spesso le domandavo quale particolare aroma utilizzasse dal momento che era sempre stata la mia preferita, ma lei mi rispondeva che non usava nessun profumo. Eppure quando lo avvertivo era sempre e solo in sua presenza.
Zoy in cambio, mi parlava molto spesso di un forte profumo di iris che io non avevo mai avvertito in vita mia, così come gli altri.
Notai che dietro di lei si stava avvicinando a passo svelto Dey, seguito dal suo piccolo Chikorita.
 “ Eccomi, scusate per il ritardo! “ Cyndaquil e Larvitar si fiondarono sull’ultimo pokémon salutandolo calorosamente e giocandoci insieme.
“ Perfetto, adesso possiamo partire!  Avete tutto quello che vi serve? Mappa, pokedex, pokéball…? “ domandò Zoy.
Tutti noi acconsentimmo, poi  Dey tirò fuori dal suo zaino la mappa della regione. 
“ Prima tappa Fiorpescopoli! Si trova nel centro-sud di Johto ed è la città più vicina; lì potremmo anche catturare qualche pokémon da aggiungere alla nostra squadra. “ propose Dey, sfiorando con le dita l’intero percorso.
 
 
“ Ehi, guardate laggiù! Quella deve essere .. “
“ Fiorpescopoli! “ esclamammo all’unisono. Ci eravamo messi in viaggio circa due ore prima e avevamo già raggiunto la nostra meta. 
In lontananza si scorgevano alcune piccole abitazioni dipinte di rosa rivolte verso il mare, ancora indistinguibile.
Ci muovemmo verso la città stringendo i nostri pokémon emozionati.
Ancora non eravamo pienamente entrati nell’ottica di un viaggio che avrebbe toccato tutte le più grandi città di Johto! E farlo insieme ai propri amici, ai propri pokémon e ai propri sogni rendeva tutto ancora più meraviglioso ed eccitante.
Allungammo ancora una ventina di passi fino a raggiungere un piccolo cartello di legno infisso nel terreno; sopra era dipinta la scritta “ Fiorpescopoli “, con ai lati graziosi motivi rossi di ornamento.
“ Chiko! “ 
“ Lar-Larvitar! “ il mio pokémon saltò dalla spalla cui si era accovacciato e seguì Chikorita all’interno della città. Dall’eccitazione inciamparono entrambi sullo stesso piccolo sasso rotolando sull’incantevole campo di margherite del posto.
Sembrava di camminare su un candido tappeto punteggiato di giallo qua e là.
Il sole splendeva radioso in alto nel cielo, terso di nuvole.
L’aria era intrisa di una forte miscela di profumi, mista al pungente odore della salsedine.
Il fresco venticello di poco prima era ora scomparso, lasciando che il calore del sole prendesse il sopravvento su Fiorpescoli.
A ovest spiccava il blu intenso e luminoso dell’oceano, che diveniva sempre più scuro man mano che lo sguardo avanzava. Le onde si infrangevano lentamente sulla costa marittima, portando con sé tutto ciò che trovava nel suo cammino e lasciandosi alle spalle piccole strisce di schiuma.
Quella piccola ma graziosa città era stipata di alberi e piante ovunque, in ogni suo più remoto angolino, ed era proprio questo che la rendeva meravigliosa.
Non vi era neanche un piccola striscia d’asfalto, era tutto organizzato secondo la natura e i suoi frutti.
Notai che gli occhi di Chikorita brillavano di enorme felicità ed emozione; quello doveva essere senz’altro il suo vero e proprio paradiso, fatto apposta secondo i suoi bisogni e la sua natura!
Fiorpescopoli però non doveva essere il luogo migliore per Larvitar, eppure sembrava comunque felice.
Probabilmente amava tutto ciò che i suoi amici amavano e non gli interessava nulla se a lui andava bene o meno, bastava che gli altri ne fossero orgogliosi per esserlo anche lui.
Questa era la caratteristica che più amavo del mio pokémon!
Nessuno aveva ancora proferito alcuna parola. Si udivano solamente l’infrangersi delle onde e i nostri lunghi sospiri di eccitazione.
Attraversammo la via principale della città sino a raggiungere un grande edificio bianco, il tetto di mattonelle rosse, una croce rossa in alto centrale e la porta dell’ ingresso di vetro mobile. Al suo fianco un altro edificio identico, però privo di croci, dal tetto blu e leggermente più ristretto.
Dey tirò fuori una sorta di fascicolo dal proprio zaino e sfogliò alcune pagine:
“ Questo davanti a noi deve essere un Centro Pokémon; il Centro Pokémon è un edificio che offre servizi agli allenatori. Si trovano per maggioranza nelle città di tutte le regioni, alcuni sono situati all’esterno o vicino a grandi foreste o grotte. I Centri Pokémon sono costruiti in aree dove gli allenatori tendono a concentrarsi per fornire loro un luogo dove riposarsi e curare gratuitamente i propri Pokémon. “ spiegò, spostando il dito sul fascicolo parola per parola.
“ Gratuitamente? Perfetto! Forza va’ avanti, il tempo è denaro! “ ironizzò Zoy, tirandogli una pacca sulla spalla.
“ Quell’altro invece è un Pokémon Market; il Pokémon Market è un negozio che vende le scorte necessarie per l'allenamento dei Pokémon. Le provviste di un Pokémon Market variano a seconda della sua posizione. Sono situati in quasi tutte le città, grandi o piccole, ad eccezione di alcuni paesi che hanno dei negozi di medicinali. I Pokémon Market comprano anche diversi strumenti in cambio di denaro. Molta della merce venduta in questi negozi è prodotta dalla Silph SpA o dalla Devon SpA. “ lesse Dey, intimato dalla rossa.
“ Possiamo comprare qualche pokéball! Magari potremmo catturare qualche pokémon.. “ pensai, dirigendomi al suo interno seguita dal resto del gruppo.
Non appena la porta si aprì un forte e fastidioso odore di medicinali mi travolse, costringendomi a soffermarmi un attimo per la nausea.
Al suo interno l’aria era fresca, troppo forse. C’erano degli scaffali sistemati in ordine qua e là; si sentivano le piastrelle bianche del pavimento gelate, pur non camminando scalzi.
Raggiunsi il bancone in fondo al negozio: c’erano due signore anziane come commesse che mi fissavano in attesa di sapere le nostre esigenze.
Raccogliemmo cinque pokéball ognuno e non appena pagammo alla cassa uscimmo tutti a passo svelto, nauseati.
Lasciammo che il dolce profumo di Fiorpescopoli invadesse i nostri polmoni, poi riprendemmo a camminare verso l’oceano.
Notammo una fila di pescatori seduti sugli scogli che aspettavano ansiosi il proprio momento. Uno di loro ci si avvicinò. Era alto e slanciato, un po’ stempiato e coperto da una lunga barba candida. Indossava un gilet rosso abbottonato alla vita, corti bermuda bianchi e semplici sandali neri.
“ Buongiorno ragazzi! Non vi ho mai visti da queste parti, siete nuovi per caso? “ l’anziano teneva saldo nella mano destra un lungo amo professionale, nell’altra una borsa stipata di pokéball.
“ Proprio così! “ Zoy gli strinse la mano.
“ Allora giovanotti, avete voglia di pescare un po’? “ domandò, con voce roca e profonda.
 
 
“ Forza, tira l’amo! “ 
Avevamo accettato senza esitazioni l’invito dell’anziano che si era poi rivelato un campione in fatto di pesca. Ci aveva insegnato con semplici gesti come pescare professionalmente e proprio in quell’istante il mio amo aveva iniziato a spingere nella direzione opposta alla mia. Tirai subito il filo e dall’acqua ne uscì un pokémon dalle sembianza di una stella marina. Il suo corpo principale era di colore marrone chiaro, con una formazione d'oro in mezzo alla sua parte frontale. Proprio al centro del suo corpo si trovava un organo esterno che assomigliava ad un rubino. 
“ Staryu, il Pokémon Stella; pare che la notte Staryu comunichi con le stelle facendo brillare il suo nucleo rosso al centro del corpo. In caso di perdita di qualche appendice questo pokémon riesce a rigenerarla senza problemi. “
“ Forza Ariel! E’ il tuo momento! “ gridarono Zoy e Dey, dall’altro lato degli scogli.
“ Vai Larvitar! “ 
“ Laaar! “ Larvitar saltò giù dalla spalla e si mise in posizione d’attacco.
Conoscevo molto bene i punti di forza del mio pokémon e quella non era la prima lotta che affrontavo insieme a lui. Sarebbe stato un gioco da ragazzi!
“ Usa morso! “ 
“ Star-Staryu! “ Larvitar prese la rincorsa e si lanciò sul suo avversario, che prontamente evitò l’attacco e contrattaccò con pistolacqua. Un forte getto d’acqua travolse il tipo roccia trascinandolo sul terreno di lotta.
“ Dai Larvitar, rialzati e usa terrempesta! “
Staryu stava per attaccare di nuovo, quando un grosso polverone fu trascinato in mezzo al campo e l’avversario non poté fare altro che guardarsi intorno allarmato, in cerca del nemico.
“ Ora vai con morso! “ 
“ Staryu! “ il tipo roccia comparve dietro di lui afferrandolo e mordendolo ferocemente, infliggendogli parecchi danni.
“ E adesso finiscilo con frana! “ la tempesta di sabbia non si era ancora ritirata perciò utilizzò tutto a suo vantaggio e una volta scomparso dalla sua vista grandi massi di roccia franarono su di lui. Si sentì un forte frastuono, poi più nulla.
La tempesta pian piano si dissolse e scoprì il tipo acqua a terra, ormai privo di forze.
“ Ora vai pokéball! “ lanciai quella piccola sfera su Staryu, che fu ricoperto da un’aura rossa e ritirato al suo interno.
La pokéball si mosse poche volte, quasi impercettibilmente, poi dopo pochi secondi, si udì un clangore e si illuminò di un’intensa luce gialla.
Staryu faceva ora parte della mia squadra di pokémon!



 
Ciao a tutti!
Mi scuso per il ritardo, ma in questi giorni ho avuto davvero molto poco tempo per aggiornare!
Innanzitutto ringrazio:
- The-Dragon-Flame;
- Silver Star
per la recensione del capitolo precedente!
In questo capitolo Ariel, Zoy e Dey raggiungono la prima meta del loro viaggio per Johto: Fiorpescopoli.
Una piccola città dai molti pregi che ho voluto descrivere come meglio potevo, sottolineando l'ambito della natura e della pesca.
Qui hanno inizio tutte le loro avventure, dalla prima all'ultima, e sempre qui incominceranno a entrare veramente nell'ottica di questo grande viaggio.
Ariel ha avuto l'occasione di catturare un bellissimo Staryu, ma non toccherà solo a lei!
In questo secondo capitolo ho preferito non parlare troppo del potere di Larvitar; per ora è meglio che vi lasci pensare meglio e creare tutte le vostre supposizioni, poi pian piano  sapremo anche altri dettagli.
Beh, il mio piccolo angolo termina qui.
Grazie per essere arrivati a leggere fino a qui, aspetto tutte le vostre recensioni!
Adios!

-Niky

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