Le Dolci Sfumature Dell'Amore

di BabyLolita
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cambio Di Vita ***
Capitolo 2: *** Primo Giorno Di Scuola ***
Capitolo 3: *** Conoscenze ***
Capitolo 4: *** Un panino...O forse più? ***
Capitolo 5: *** Batticuore...Ma per chi? ***
Capitolo 6: *** Bacio Rubato? ***
Capitolo 7: *** Chiarimenti o dubbi? Il ritorno di un amico ***
Capitolo 8: *** Festa da sballo...O disastro totale? ***
Capitolo 9: *** Cuori Discordanti ***
Capitolo 10: *** Confronto ***
Capitolo 11: *** Noi Siamo Per Sempre ***



Capitolo 1
*** Cambio Di Vita ***


Cosa può esserci di peggio nella vita di un adolescente, del veder infrangersi la propria routine una domenica mattina, dopo aver passato un sabato sera indimenticabile con gli amici? Semplice, un’inaspettata, spietata e spregevole affermazione dei propri genitori: “ci trasferiamo”.
E così io, Alyson, inizio la mia nuova vita o meglio, pongo fine a quella vecchia. Perché per colpa di questo dannato trasferimento dovrò dire addio a tutti i miei più cari amici! E giustamente, dato che ho solo 17 anni, non ho la possibilità di restare qui a vivere da sola ma dovrò per forza seguire i miei genitori in questa dannata nuova città! In questo momento sono in macchina, da circa sei ore se vogliamo essere precisi, che mi arrovello il cervello nel tentativo di capire per quale ragione mio padre abbia deciso di accettare il trasferimento in una città sperduta come quella in cui ci stiamo dirigendo! Ma torniamo all’inizio e procediamo con ordine.
Come ho già detto mi chiamo Alyson e ho 17 anni, Domenica scorsa i miei genitori mi hanno gentilmente avvisata che nel giro di qualche giorno ci saremo trasferiti in un altra città perché mio padre era stato trasferito. Inutile spiegare la mia più totale disapprovazione e il mio disprezzo verso la parola “trasferimento”, ma non c’è stato verso di fargli cambiare idea. Ho passato gli ultimi  giorni con i miei amici e ci siamo divertiti fino allo sfinimento ma ora è tutto finito. Dovrò ricominciare da zero, rifarmi degli amici, ambientarmi nella nuova scuola, mettermi al pari con gli studi…dio mio ma perché è successo a me?! Mentre mi deprimo all’idea di non rivedere più i miei amici sento la macchina fermarsi e i miei genitori esultare:
-    Guarda Aly! Guarda fuori dal finestrino! Questa è la nostra nuova casa! Non è splendida?! –
Mia madre… donna di 45 anni con l’esuberanza di una bambina di 10. Ogni tanto mi chiedo chi sia più matura delle due, ma le voglio tanto bene comunque.
Mi affaccio al finestrino ed effettivamente mi piace quello che vedo. Una casa a due piani con un vasto giardino incorniciato da delle siepi. Molto elegante e spaziosa. Beh dai, non male come inizio, cerchiamo di vedere i lati positivi della cosa. Scendo dall’auto e varco il cancello di casa. La mia nuova casa. Fa strano pensarlo. Mi guardo intorno e noto uno splendido barbecue con davanti un tavolo in legno sotto ad un gazebo. Che bello! Di certo sarà un ottimo pretesto per dare una festa per conoscere nuovi amici. Mia madre mi lancia le chiavi della porta principale ed entro per fare un sopraluogo. Cucina e salotto sono enormi, pare di essere in una villa. Muoio dalla curiosità di vedere le camere da letto e quindi corro su per le scale e giungo al piano superiore. Vedo quattro porte: una per il bagno, una per la camera matrimoniale e le altre due sono stanze con un letto singolo a testa. Splendido, abbiamo anche una camera per gli ospiti. Guardo entrambe le stanze e decido di prendere quella che si trova in corrispondenza dell’entrata. E’ quella più spaziosa e luminosa, ed è una grandissima finestra che da sull’entrata, in questo modo potrò vedere chi suona al campanello, mi sarà utile! Sento mia madre bussare alla porta:
-    Toc toc! Si può? Allora Aly, come ti sembra la nuova casa? Ti piace? –
-    Si, devo ammettere che è molto bella, ma è la scuola che mi preoccupa –
-    Oh Aly… -
Si siede sul letto e mi fa cenno di sedermi accanto a lei. Mi avvicino e mi lascio abbracciare.
-    Vedrai che andrà tutto bene, sei una ragazza dolce e solare e tutti vorranno fare subito amicizia con te! Non preoccuparti! Domani andrà sicuramente benissimo! –
-    Domani? –
-    Certo tesoro! La scuola inizia domani. –
-    D-DOMANI?! –
Scatto in piedi ma subito crollo a terra. Domani inizierò la scuola. La nuova scuola. Con nuovi compagni che si conoscono tra di loro ma che io non conosco. Compagni con cui dovrò integrarmi e professori che dovrò imparare a conoscere. E tutto questo stress inizierà domani?! Mia madre esce dalla camera per lasciandomi sola. Salto cena e mi infilo subito nel letto. Ho troppa ansia per mangiare e preferisco addormentarmi il prima possibile. Magari domani mi sveglierò e sarò ancora nel mio vecchio letto, con la mia vecchia vita ed i miei vecchi amici…già…magari questo è solo un brutto sogno.
“…I walk a lonely road the only one that I ever know, don’t know where it goes, but it’s home to me and I walk alone…”
Allungo la mano verso il cellulare per spegnere la sveglia. Ragazzi che incubo che ho fatto la scorsa notte! Temevo che la storia del trasferimento fosse vera! Mi alzo ancora mezza addormentata dal letto e vado alla ricerca della porta quando sbatto il naso contro qualcosa. Ehy! Questo armadio non è mai stato qui! Mi muovo in modo goffo e sbatto di nuovo contro qualcosa. Ma non è possibile! E’ passato un tornado in camera mia mentre dormivo o cosa?! Finalmente trovo la porta e la apro ma quando lo faccio davanti ai miei occhi vedo un ambiente totalmente diverso da quello che ricordavo. In quell’istante realizzo che il trasferimento non è stato un sogno e che di li a qualche minuto sarò nella nuova scuola. Mi appoggio al muro e sospiro. Povera me, l’idea del tornado in camera sarebbe stata meno terribile.
Scendo le scale e mi siedo a tavola.
-    Buongiorno tesoro –
Mi saluta mia madre. Non rispondo niente, mi limito a mescolare i mie cereali nel latte.
-    Oh suvvia, capisco che tu sia agitata per la scuola nuova ma vedrai non sarà così terribile. –
Mi alzo di scatto e corro in camera, spalanco la finestra e respiro un po’ d’aria fresca. Forza Aly! Prima vai a scuola, prima torni a casa! Apro l’armadio e ricordo di non aver ancora tirato fuori niente dagli scatoloni e dalle valigie. Allora ne apro una ed afferro un paio di jeans ed una t-shirt nera con una stella rossa. Metto le ballerine ai piedi e mi dirigo allo specchio, non male avere uno specchio in camera. Cerco la spazzola nella valigia ed inizio a pettinarmi. Porto i capelli lunghi a metà schiena fin da piccola, il fatto di averli rossi mi ha sempre distinto e mi è sempre piaciuto curarli per questo li valorizzo al massimo. Prendo un elastico e ne raccolgo una parte, lasciando il ciuffo davanti ed alcune ciocche libere dietro. Molto elegante. Mi metto un filo di matita per valorizzare gli occhi azzurri ed esco di casa con la tracolla.
Mi dirigo alla fermata dell’autobus ed aspetto con ansia. Dopo circa cinque minuti l’autobus arriva. Il mio cuore inizia a battere all’impazzata. Chissà chi incontrerò. Mentre la porta si apre inizio a salire. Quei tre gradini mi sembrano la scalata più ripida di tutta la mia vita. Pago il biglietto e con timore mi giro per cercare un posto a sedere, intanto scruto la gente. Mi salta subito all’occhio un ragazzo molto carino, il classico biondino da urlo, ma vestito in modo elegante: camicia e cravatta, che cosa strana. Il mio sguardo prosegue oltre verso tre ragazze vestite alla moda che urlacchiano e cercano di attirare l’attenzione. Però, vedo che anche in questa scuola esistono le snob, che peccato. Inizio a camminare cercando un posto a sedere, preferibilmente un posto da sola. Intanto continuo a guardare le persone a cui passo vicino, noto prima una ragazza dai capelli viola intenta a disegnare, poi una con un cappello ed un top verde. Interessante, c’è gente parecchio diversa dalla mia vecchia scuola. Proseguo verso il fondo e mi rendo conto che non ci sono posti liberi. E’ in quel momento che mi accorgo di una ragazza seduta da sola qualche fila più in la, una ragazza con degli splendidi capelli lunghi e bianchi. Mi avvicino e timidamente le chiedo se posso sedermi accanto a lei. I suoi occhi color miele mi colpiscono subito. Mi fa un mega sorriso e sposta la borsa per farmi sedere. Dopo qualche minuto di viaggio mi giro verso di lei e noto che mi fissa curiosa.
Arrossisco, le porgo la mano e inizio a parlare tutto d’un fiato:
-    Piacere, mi chiamo Alyson e sono una nuova studentessa del Dolce Amoris, questo è il mio primo giorno e sono molto agitata!! Ah ti ringrazio molto per avermi fatto sedere accanto a te è stato molto gentile da parte tua sei la prima persona che conosco di queste parti! –
Lei indietreggia e si mette a ridere.
-    Ehy ehy calma non ti mangio mica sai? Non c’è bisogno di agitarsi così tanto sono una ragazza proprio come te! Comunque piacere mio mi chiamo Rosalya e ho 17 anni e come te frequento il Dolce Amoris. Sono felice di essere la prima persona che conosci se vuoi ti accompagno a fare un giro per la scuola appena arriviamo, di sicuro ti sentirai meglio se qualcuno ti aiuta a non perderti! –
Mi si stampa un mega sorriso sulla faccia e l’abbraccio d’impulso.
-    Oh grazie mille! Non hai idea di quanto sia felice di aver conosciuto una persona come te! Sei la mia salvezza! Oh scusa! –
Dico staccandomi da lei.
-    Tranquilla! Vedo che sei una ragazza solare e affettuosa, mi fa molto piacere! Al Dolce Amoris fa bene avere studenti come te e non come… -
In quel momento una ragazza si avvicina a noi ridendo come una matta.
-    Oh Rosa vedo che fai conoscenza dei nuovi arrivati. Beh piacere io sono Ambra, la ragazza più bella e popolare della scuola, ma penso tu l’abbia già capito ahahah! In ogni caso vedi di starmi alla larga, non sopporto le perdenti come te ahahah –
E come è comparsa scompare. La mia faccia perplessa diverte Rosalya.
-    Ecco mi stavo giusto riferendo a lei. Una come lei sarebbe meglio che non frequentasse la nostra scuola! In ogni caso come avrai sentito da sua maestà lei è Ambra, e quelle due con cui ride sono le sue leccapiedi, la seguono ovunque e la venerano come se fosse una dea, anche se non ho idea del perché. Proseguendo con le presentazioni posso parlarti di Violet, la ragazza con i capelli viola intenta a disegnare, sai è molto timida e dolce, dietro di lei è seduta Kim, ovvero la ragazza con il cappello e il top, lei è una ragazza davvero tosta! Ambra le sta alla larga perché Kim non si fa mai mettere i piedi in testa da lei! Bene su questo autobus non ci sono altre studentesse del Dolce Amoris, le altre le vedrai a scuola! –
Mentre Rosalya mi fa una rapida presentazione generale seguo con lo sguardo ogni persona fino a vedere di nuovo il ragazzo biondo. Rosalya se ne accorge e subito mi dice:
-    Che sciocca! Mi sono dimenticata di parlarti di Nathaniel! Ebbene si, quel biondino laggiù è il fratello di Ambra, incredibile vero? E’ il delegato scolastico ed è una persona molto seria e diligente, non si direbbe dal suo aspetto così sexy vero? –
Abbasso lo sguardo arrossendo e Rosalya mi sorride. In quel momento l’autobus si ferma e la gente inizia a scendere. Raccolgo la tracolla e scendo insieme alla mia nuova amica. Improvvisamente mi trovo davanti a questo enorme liceo color panna, pieno di studenti che corrono da tutte le parti. Come per magia le mie gambe si trasformano in due blocchi di cemento e non riesco più a muovermi. Rosalya se ne accorge e mi prende per mano:
-    Su forza vieni! Ci sono io con te non aver paura vedrai che ti divertirai un sacco qui con noi! –
Sorrido e la seguo fino all’entrata del liceo. La mia nuova vita sta per iniziare davvero.



Commento Dell'autore: Ammetto che i primi capitoli siano un po' piatti, per cui vi chiedo di avere la voglia (ed il coraggio xD) di leggere almeno fino al terzo capitolo. Da li la storia comincia davvero ad evolversi, ed inizieranno i vari colpi di scena. Auguro a tutti una buona lettura e mi auguro che proseguiate nella scoperta di questa mia prima Fan Fiction.

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Capitolo 2
*** Primo Giorno Di Scuola ***


Rosalya apre la porta e mi fa cenno di entrare. Raccolgo tutto il coraggio che ho e varco la soglia, subito dopo Rosalya mi segue. Davanti a me si presenta il classico ambiente da liceo: gruppi di ragazzi che si salutano, armadietti in fila indiana, professori che girano rimproverando gli studenti per l’abbigliamento inappropriato, insomma, niente di diverso dal mio vecchio liceo. Questo mi tranquillizza. Rosalya mi prende la mano e mi fa fare un giro generale, mostrandomi le due aule principali, la sala insegnanti, le scale che conducono al piano superiore dove ci sono i laboratori, i bagni e la sala delegati. Subito dopo suona la campanella e Rosalya mi saluta dicendomi che deve andare in classe e consigliandomi di andare nella sala delegati dove consegnare i moduli per l’iscrizione. In un attimo i corridoi si svuotano e mi ritrovo nel silenzio più totale. Chiudo gli occhi e mi rilasso. Penso al fatto che qui non ci sono i miei vecchi amici con i quali saltavo di nascosto le lezioni e facevo merende furtive in classe, non ci sono i vecchi professori che di tanto in tanto ci davano un aiutino perché ci volevano bene. Nulla di tutto questo ci sarà più. Di tutto quello che ricordo resto solo io, e niente altro. Sento le lacrime salirmi agli occhi ma le ricaccio indietro. Faccio un sospiro e riapro gli occhi e mi dirigo verso la sala delegati. Per fortuna la trovo subito. Meno male. Busso e aspetto risposta.
-   Avanti! –
Apro la porta e subito vedo il ragazzo biondo che ho visto precedentemente sull’autobus.
-   S-salve! Sono la nuova studentessa, mi hanno detto di recarmi qui per consegnare i moduli della mia iscrizione! –
-   Ah quindi tu dovresti essere Alyson! Piacere di conoscerti io sono Nathaniel e sono il delegato che si occuperà dei tuoi moduli! Posso averli? –
Faccio un rapido cenno di si con la testa e mi metto a cercare i moduli nella tracolla, li tiro fuori e glieli porgo.
-   Perfetto vedo che non manca niente, però sei venuta carina nella foto sei fotogenica è una bella cosa! –
Dice sorridendomi, abbasso lo sguardo arrossendo.
-   Oh scusami non era mia intenzione metterti a disagio!!! –
Quando rialzo lo sguardo vedo che è tutto rosso in volto e si atteggia con aria imbarazzatissima, subito ridacchio in modo simpatico e poi gli sorrido amichevolmente.
-   Scusa non mi hai messo a disagio è solo che non mi aspettavo un’affermazione del genere! In ogni caso piacere Nathaniel, come hai già detto tu io sono Alyson, sono felice di essere qui e spero di ambientarmi presto nella nuova scuola! Questa mattina ho fatto la conoscenza di tua sorella, si chiama Ambra se non sbaglio –
Vedo Nathaniel grattarsi la testa come se se ne vergognasse.
-   Spero che sia stata cordiale con te, anche se lo dubito –
-   Beh, diciamo che ha subito messo in chiaro le cose proclamandosi la regina della scuola se così si può definire, nulla di eccezionale anche nella mia vecchia scuola c’era una ragazza come lei, in ogni caso mi ha detto di starle alla larga quindi dubito che cercherà la mia compagnia! –
-   Scusala è che si è messa in testa che ogni persona di questo liceo deve venerarla, non far caso a lei è fatta così. In ogni caso sono felice che la cosa non ti abbia dato particolarmente fastidio, sai è una cosa pesante anche per me sapere che mia sorella si atteggia in questo modo, soprattutto con i nuovi studenti –
-   Ehy stai tranquillo per me non ci sono problemi! –
-   Ti ringrazio tanto! – dice facendomi un bellissimo sorriso.
-   In…In ogni caso cosa devo fare ora? Essendomi appena trasferita non ho idea di cosa debba fare o dove debba andare. Ho già conosciuto Rosalya questa mattina sull’autobus e mi ha fatto fare un giro generale della scuola, è grazie a lei che sono arrivata qui senza perdermi! Però non so comunque cosa devo fare –
-   Oh Rosa! Non potevi incontrare persona migliore! In ogni caso per il momento non è necessario che tu segua le lezioni, almeno per oggi. Quindi puoi andare a casa, da domani inizierai regolarmente le lezioni, passa da me in mattinata per sapere in che classe sei stata assegnata. –
-   Va bene ti ringrazio molto! A domani allora! –
-   A domani allora! Sono molto felice che una persona come te da domani frequenterà il nostro liceo! –
-   Sono felice anche io! Ciao! –
Ci salutiamo con un sorriso. Esco dalla sala delegati e ridacchio felice. Il solo pensiero di aver conosciuto un ragazzo così bello il primo giorno di scuola solletica la mia voglia di avere un ragazzo. Chissà se potrei mai interessargli. Al pensiero arrossisco e mi metto a ridere da sola. Mi avvio verso l’uscita ed intanto penso che non mi va di andarmene a casa senza aver salutato Rosalya che è stata tanto gentile con me. Mi piacerebbe rivederla per ringraziarla e magari offrirle un gelato. Ma si dai perché no. Esco da scuola e mi siedo su un muretto nel cortile. Prendo il cellulare e avviso mia mamma che non ci sono stati problemi con il trasferimento e che da domani inizierò le lezioni. L’avviso anche di non aspettarmi per pranzo dato che uscirò con una nuova amica. Lei subito mi risponde scrivendo in maiuscolo che è fierissima e felicissima per me e di non preoccuparmi che se voglio posso anche assentarmi per cena e dormire da questa mia amica. La solita esagerata. Ma l’adoro proprio per questo. Metto via il cellulare e mi metto a fissare il cielo. Forse l’idea che il trasferimento fosse la cosa più brutta che potesse capitarmi era sbagliata. Infondo ho conosciuto una persona splendida come Rosalya, ammetto che di Ambra avrei fatto anche a meno ma poco importa e poi, cosa più importante, ho conosciuto Nathaniel!! E mi trova anche carina e fotogenica!! Beh…trova carina la foto, e magari è un complimento che fa a tutte, però in quel momento lo ha fatto a me e la cosa mi ha reso felicissima!! Sorrido felice mentre osservo le nuvole candide come panna montata. Subito dopo sento il rombo di una moto avvicinarsi. Ho sempre avuto un debole per le moto, questo in parte fa di me un maschiaccio ma poco importa, i miei amici mi hanno sempre apprezzato così come sono. Mi giro verso l’entrata del cortile e vedo un ragazzo entrare in moto e parcheggiare accanto alle biciclette. Osservo la scena incuriosita. Il ragazzo mette la moto sul cavalletto e scende sfilandosi il casco. Da sotto compaiono dei capelli rosso fuoco come i miei e per di più lunghi fino alle spalle! Continuo a guardalo fino a quando si gira fermandosi. Probabilmente non si era accorto della mia presenza. Mi squadra da capo a piedi e poi si allontana verso il liceo. Mentre se ne va lo osservo meglio. Giacca in pelle, jeans neri strappati, catene e maglia di un gruppo rock. Il classico bulletto. Niente male nemmeno lui direi. Devo ammettere che apprezzo sempre di più questo liceo. Poco dopo suona la campanella dell’intervallo ed i ragazzi escono. Mi alzo e subito vedo Rosalya uscire dalla porta della scuola e salutarmi con la mano. Le vado incontro e l’abbraccio. Lei contraccambia e mi chiede com’è andata. Le spiego che da domani inizierò le lezioni ma che non so ancora in che classe sarò assegnata. Rosalya mi fa l’occhiolino e mi dice di aspettarla. Mi siedo sulle gradinate ed aspetto. La campanella suona di nuovo e tutti rientrano ma di Rosalya non c’è traccia. Decido di continuare ad aspettarla ma di farlo a modo mio. Tiro fuori l’ipod dalla tracolla e mi metto le cuffie alle orecchie. Vado alla ricerca dei green day e li metto a tutto volume, intanto osservo di nuovo il cielo e chiudo gli occhi per immergermi totalmente nella canzone. Dopo alcune strofe riapro gli occhi che subito si sgranano. Dietro di me c’è il bulletto che è passato prima ed il suo viso è esattamente sopra il mio che mi osserva. Subito divento rossissima in faccia e tiro su la testa sfilandomi la cuffie e scattando in piedi. In quel momento la canzone si sente ed il ragazzo mi sorride da duro.
-   Però vedo che ascolti la mia stessa musica, non male per una pivellina. Sei nuova? Non ti ho mai visto da queste parti. –
-   Hemm…si sono nuova mi chiamo Alyson, da domani inizierò a frequentare questo liceo –
-   Ohhh….interessante. –Dice avvicinandosi sempre di più a me.
-   Vediamo un po’ cosa abbiamo qui: novellina, che ascolta musica rock, e con i capelli rossi come i miei. Non male per niente direi, che ne dici se ti faccio innamorare di me?  –
Più la sua voce entra nelle mie orecchie, più il suo viso si avvicina al mio. Vedo la sua mano alzarsi e afferrarmi il mento mentre con l’altra mi preme il fondo della schiena tirandomi a lui. La mia faccia è rossa come un pomodoro e non riesco a dire niente per l’imbarazzo. Ma oddio non voglio che mi baci!!! Non so chi sia e mi fa paura! Mi sa che trasferirmi invece è stata davvero la cosa più terribile della mia vita! Mentre le sue labbra sono quasi sulle mie qualcosa lo ferma.
-   Castiel santo cielo! Possibile che tu debba sempre essere così rude con le ragazze?! Guarda la povera Aly è terrorizzata! Ma si può sapere per quale ragione devi sempre infastidire le ragazze? –
Rosalya sbatte un quaderno in testa al ragazzo per fermarlo. Castiel, è dunque questo il suo nome. Credo che non lo scorderò tanto facilmente.
-   Ehy ehy Rosa, non era necessario che mi colpissi con quello sono una persona sensibile io, infatti stavo per dare un bacio di benvenuto alla qui presente Aly –
Dice tirandomi a lui.
-   Si certo vedo che i tuoi modi non cambiano affatto nonostante passino gli anni – risponde Rosalya tirandomi a se e salvandomi da Castiel – in ogni caso che ci fai qui? È raro vederti a scuola –
-   Già è vero che seccatura, stavo cercado Lys, deve aver dimenticato il cellulare a casa è tutta la mattina che cerco di contattarlo ma non mi risponde. Ho pensato che lo avrei trovato qui. –
-   A quello che so è andato in giro per la città a cercare l’ispirazione per una nuova canzone. Diceva che a casa non riusciva a concentrarsi e che quindi sarebbe andato da qualche altra parte. –
-   Ho capito. Beh ci si becca in giro allora. Ci vediamo pivellina la prossima volta non sarai così fortunata –
Lo vedo allontanarsi ed infilarsi il casco per poi salire sulla moto ed andarsene come se nulla fosse. Non appena scompare dalla nostra vista osservo Rosalya incredula e ancora rossa in faccia. Poi guardo il quaderno che ha in mano con aria interrogativa e subito mi chiarisce le idee:
-   Sono appena stata da Nathaniel e gli ho spiegato che essendo la tua unica amica per il momento sarebbe stato carino metterci in classe assieme. Ci ho messo un po’ a convincerlo ma alla fine ce l’ho fatta! Da domani saremo in classe assieme! Io, te e Nathaniel! Questo è il nostro registro di classe e ora compare anche il tuo nome! –
Subito le salto al collo felicissima.
-   E non è tutto! Anche Violet e Kim saranno in classe con noi, vedrai ci andrai sicuramente d’accordo! Purtroppo c’è anche Ambra, ma che ci vuoi fare, mica può andare sempre tutto per il meglio! –
A dire la verità Ambra l’ho già dimenticata e sono felicissima di essere in classe con Rosalya! Per ringraziarla decido di offrirle il gelato e, dopo aver riconsegnato il registro in classe, scappiamo da scuola ed andiamo ed andiamo a divertirci. Che bello pensare che anche qui potrò comportarmi come nella mia vecchia scuola. Finito il gelato pranziamo in un chiosco che vende dei panini buonissimi. Adoro i panini! Dopodiché ci salutiamo dandoci appuntamento al giorno dopo. Torno a casa felicissima della giornata, Castiel e Ambra esclusi ovviamente, e pronta ad iniziare un nuovo giorno nella mia nuova scuola, con la mia splendida amica Rosalya.

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Capitolo 3
*** Conoscenze ***


Questa volta allo suonare della sveglia ed all’avvicinarmi alla porta evito di sbattere contro le cose (le dita dei miei piedi e la mia faccia ringraziano per questo), e scendo al piano di sotto per fare colazione, questa volta in modo molto diverso dal giorno prima. Sono felice e sorridente e corro ad abbracciare mia mamma come sono solita fare ogni mattina. Lei mi sorride dolcemente capendo che mi sto davvero ambientando. Molto probabilmente era preoccupatissima perché temeva che non sarei riuscita a trovarmi bene nella nuova scuola, ed il fatto che invece ero allegra la rasserenava. Finisco veloce la mia colazione e corro a vestirmi, questa volta l’armadio contiene davvero i miei vestiti, poiché il pomeriggio del giorno prima l’avevo dedicato a disfare valigie e scatoloni. Afferro dei jeans rossi ed una maglietta grigia attillata con sopra un orsetto. Infilo le mie ballerine di fiducia e mi metto davanti allo specchio. Lascio i capelli sciolti limitandomi a dargli una rapida spazzolata, un filo di trucco e di corsa alla fermata dell’autobus. Non vedo l’ora di vedere Rosalya. Appena le porte si aprono salgo di corsa, timbro il biglietto e vado verso Rosalya, che mi saluta con un bellissimo sorriso. Subito iniziamo a chiacchierare e questa volta sono felice di andare a scuola. L’autobus si ferma e tutti scendono. Entriamo a scuola e Rosalya mi mostra la nostra aula. Entro con il cuore palpitante di gioia. Subito vedo tanti volti nuovi ed alcuni già intravisti sull’autobus. Nathaniel mi fa un cenno di saluto dal suo banco. In prima fila, non avevo dubbi. Rosalya mi afferra la mano e mi porta in fondo alla classe, mi dice di sedermi accanto a lei e subito ubbidisco. Siamo sedute agli ultimi due banchi infondo all’aula, nella fila centrale. I banchi della fila vicino alla mia sono occupati da una ragazza con i capelli arancioni e Violet, mentre davanti a me ci sono Kim e un'altra ragazza molto tenera a mio avviso, con i capelli lunghi e castani. Subito Rosalya fa il giro di presentazioni, così scopro che la ragazza accanto a Kim si chiama Melody, mentre la fila di banchi accanto a me sono occupati da Violet ed Iris. Inizia la lezione e mi accorgo che i banchi della fila accanto a Rosalya sono vuoti.
-   Scusa Rosalya…ma chi è che si siede li di solito? –
-   Ah quelli? Sono i posti di Lys e Castiel, ma è raro vederli a scuola –
Al solo sentir nominare Castiel un brivido mi percorre la schiena. Rivivo in un istante il quasi bacio che c’è stato tra noi. La sua mano sul mio mento e l’altra che mi tirava a lui con forza. Sento la faccia avvampare. In un istante ricordo anche Rosalya che mi salva e il dialogo tra i due. E subito mi ricordo di quel nome. Lys.
-   Chi è Lys? Anche ieri lo avete nominato –
-   Ah scusa è vero non te ne ho parlato! Il suo nome intero è Lysandro, ma gli amici lo chiamano Lys, è il fratello del mio ragazzo nonché migliore amico di Castiel, è un ragazzo molto particolare che ama cantare e comporre canzoni, canta in un gruppo con Castiel, sono sicura che andrai molto d’accordo anche con lui! –
-   Ecco come facevi a sapere che era in giro per la città ieri! Ma tu convivi con il tuo ragazzo? –
-   Nono sei matta? Ho solo 17 anni  i miei non me lo permetterebbero mai! Però sono già due anni che stiamo assieme e quindi spesso dormo da lui! –
-   Ah ho capito! Mi sembrava un pochino strano in effetti! E il tuo ragazzo ha la nostra età? –
-   Nono assolutamente! Leigh ha 23 anni è molto più grande di noi! –
I miei occhi si spalancano. Effettivamente, osservando bene Rosalya, mi accorgo che sembra molto più grande della sua età, ed è anche molto matura. Le sorrido dolcemente pensando che si merita un ragazzo che la tratti da regina dato che è una persona così splendida.
Di punto in bianco la porta si spalanca ed entrano Castiel ed un altro ragazzo. Il professore si arrabbia ma loro lo ignorano. Subito Castiel incrocia il mio sguardo ed io distolgo. So che la mia faccia è tornata rossa ed incandescente. Si dirigono verso il fondo della classe come se fosse del tutto naturale piombare in aula nel bel mezzo di una lezione. Castiel si siede vicino alla finestra mentre l’altro ragazzo, che deduco sia Lysandro, si siede al banco tra Rosalya ed il passaggio. Osservo meglio Lysandro. Ammetto che anche lui non è niente male. Noto subito i suoi occhi bicolore e ne rimango totalmente rapita ed affascinata. Indossa dei vestiti stranissimi, di epoca vittoriana. Rosalya ha ragione dicendo che è un tipo particolare! Penso si accorga che lo sto guardando perché si volta verso di me sorridendomi. Subito contraccambio ma poi mi giro intimidita. Non so perché, ma c’è qualcosa di particolare in lui. Alla campanella dell’intervallo subito Rosalya si gira verso Lysandro e Castiel.
-   Ma che ci fate voi due qui? Come mai avete deciso di venire a scuola? Capisco Lysandro, ma tu Castiel, quale miracolo ti ha convinto a venire a scuola? –
-   Beh è ovvio, ho un bacio in sospeso con la mia ragazza – afferma indicandomi.
-   Castiel ma devi sempre farti riconoscere? Perdonalo sembra una persona cattiva ma in realtà non lo è, comunque piacere io sono Lysandro, benvenuta al Dolce Amoris –
dice porgendomi la mano, subito mi alzo e mi avvicino per stringergliela, ma Castiel mi afferra e mi tira a lui e mi ritrovo appoggiata al suo petto con le sue braccia che mi stringono. Alzo lo sguardo e subito mi accorgo che mi sorride malvagio.
-   Allora….dov’eravamo rimasti? –
-   Eh piantala! –
Dice Rosalya salvandomi un'altra volta dalla sua presa.
-   G-grazie Rosa… -
-   Di niente….povera Aly mi dispiace che Castiel ti abbia presa di mira, ma devi capirlo è un ragazzo con dei problemi –
-   Ehy! Bada a come parli tu –
Gli risponde Castiel con aria minacciosa. Ma subito Lysandro allunga un braccio tenendolo dietro di lui.
-   Perdonalo è il suo modo di salutarti, non farci troppo caso. Probabilmente Rosa ha ragione dicendo che ha dei problemi –
-   Ehy Lys, non ti sembra di esagerare dando ragione ad una mocciosetta? –
-   In ogni caso è un piacere conoscerti Aly…giusto? –
Dice Lysandro prendendomi e baciandomi la mano. Subito arrossisco.
-   Hemm si è corretto, il mio nome per intero è Alyson, ma come fanno con te anche il mio lo abbreviano con Aly –
-   Beh abbiamo una cosa in comune –
Conclude sorridendomi dolcemente. Il mio cuore sussulta.
-   Ehy ehy giù le mani dalla mia ragazza –
-   Si va bene va bene, forza andiamo ora abbiamo le prove con la band. Ci si vede dopo Rosa, è stato un piacere Aly –
E così dicendo si allontana seguito da Castiel.
-   Ci si vede novellina –
Non gli rispondo. Intanto Rosalya mi propone di andare a sgranocchiare qualcosa e accetto volentieri. Ci avviciniamo alle macchinette e qui incontriamo Nathaniel.
-   Ciao Nath! Anche tu da queste parti? – lo saluta Rosalya
-   Ciao Rosa, ciao Alyson, si avevo un po’ di appetito. Allora Alyson, come ti trovi qui da noi? –
-   Bene per il momento, direi che ho conosciuto più o meno tutti. Siete tutti molto simpatici, ma devo dire che ci sono anche delle eccezioni, e non mi riferisco a Ambra… -
-   Immagino tu abbia conosciuto Castiel –
-   Si! E’ un maniaco depravato ha tentato di baciarmi due volte in due giorni! – dico seccata.
-   Non ci posso credere. Sta davvero superando il limite! –
-   Ehy ehy Nath calmati! Sai benissimo che Castiel è fatto così non puoi farci niente è il suo modo di essere! E poi esageri sempre le cose solo perché vi odiate. Non preoccuparti per Aly ci sono io che la proteggo! E poi oggi ha conosciuto anche  Iris e le altre, e anche Lys sembra che la trovi simpatica, quindi avrà sempre e comunque qualcuno che la salverà da Castiel il depravato –
-   Aly perdonami, la prossima volta che Castiel farà qualcosa di stupido corri da me, ci penserò io a proteggerti da lui. –
Questa dichiarazione mi spiazza totalmente. Immagino che lo abbia detto solo perché è il delegato scolastico… ma sentirselo dire da un delegato scolastico così bello…farebbe venire il batticuore a chiunque!! Beh spero che Castiel faccia qualcosa di stupido molto presto allora!!
La campanella suona e torniamo in classe. Alla fine delle lezioni usciamo e mi rendo conto che la moto di Castiel è parcheggiata accanto alle biciclette. Strano ero convinta che se ne fosse andato. Metto la mano in tasca per cercare l’ipod ma non lo trovo. Oh no! devo averlo dimenticato in classe! Chiedo scusa a Rosalya e la saluto e torno in classe. Cerco sotto il banco ma non lo trovo. Allora torno alle macchinette e cerco anche li ma niente, del mio Ipod non c’è traccia. Povera me non riesco a stare senza di lui! Penso e ripenso a dove possa essere finito ma non mi viene in mente niente. Disperata torno in classe e mi siedo al mio banco. Appoggio la testa e cerco di fare mente locale su dove possa averlo messo. Ad un certo punto mi suona il cellulare. È Rosalya “ho trovato il tuo ipod sull’autobus, deve esserti caduto stamattina, te lo riporto domani a scuola. Baci”. Tiro un sospiro di sollievo. Esco dall’aula e mi dirigo all’uscita. Mentre sono nel piazzale vedo nuovamente la moto di Castiel. Controllo che non sia nei paraggi e mi avvicino. Guardo la moto in modo molto dettagliato. Wow una splendida moto devo dire, mi piacerebbe un sacco farci un giro.
-   Ehy tu, ti sei già innamorata di me che mi aspetti vicino alla moto? –
La voce di Castiel mi sorprende e subito mi volto ma è già dietro di me. In giro non c’è nessuno che possa aiutarmi, e mi trovo con Castiel che mi blocca la strada e la moto dall’altra parte. Non posso scappare.
-   Veramente no, è solo che mi piacciono le moto e volevo vederla più da vicino –
-   Una donna che apprezza le moto? Strano…anche se dubito ci si possa riferire a te parlando di donna. Guardati, hai una maglia con un orsetto –Subito mi porto le mani al petto per nasconderlo e lui ne approfitta per afferrarle.
-   Bene bene bene, questa volta non c’è Rosalya nei paraggi quindi nessuno potrà salvarti da me. Come la mettiamo ora? –
Mi rendo conto che ha ragione, anche se è da un po’ che mi sono accorta che questa volta non ho scampo. Avrei dovuto andarmene subito, non mi sarei dovuta fermare a guardare la moto. Accidenti a me ma perché diavolo mi piacciono le moto?! Sento il suo corpo sempre più vicino al mio, indietreggio il più possibile fino a quando non tocco la moto. Sono in trappola. Sono dannatamente in trappola! Mi prende il viso tra le mani, e si abbassa per baciarmi, cerco di allontanarlo con le braccia ma ha troppa forza e non riesco a spostarlo allora nella disperazione faccio la prima cosa che mi sembra sensata: metto le mani sopra la mia bocca. Sento la sua sfiorarmi dolcemente le mani. Che strano, avrei pensato che sarebbe stato duro e violento. Ed invece è stato dolce. Le mie mani vengono percorse da un brivido. In un attimo sento il forte desiderio che le sue labbra tocchino davvero le mie. Se avessi saputo che sarebbe stato così dolce e che avrei reagito così non avrei messo le mani! Accidenti a me! Quando apre gli occhi e si rende conto di cosa è appena successo si mette a ridere.
-   Oddio novellina sei troppo forte. Non era mai successo che una ragazza si inventasse una cosa del genere. Penso proprio che mi divertirò con te. Quasi quasi torno a frequentare la scuola. Non sarà niente male ora che ci sei tu –
Mi sento avvampare, ancora. In ogni caso sono appena scampata da un bacio che inizialmente non volevo, ma che ora voglio disperatamente. Oddio povera me! Mi ritrovo a chiedermi come sarebbe stato baciarlo davvero…ma perché sono così ottusa diamine! Castiel si infila il casco e indietreggia con la moto. Tira su la visiera e mi saluta.
-   A domani novellina –
E parte. Come se ne va mi rendo conto che è tardissimo, che l’autobus è già via da un pezzo e che abito troppo lontano per tornare a casa a piedi. Mi avvicino alla fermata dell’autobus e controllo gli orari. Perfetto. Il prossimo autobus è tra due ore. Accidenti a Castiel! Mi mordo il labbro dal nervoso e mi siedo. La mia pancia brontola ed il tempo sembra non passare più. Dopo dieci minuti vedo comparire Castiel che si ferma davanti a me con un casco in più. Alza la visiera e mi lancia il casco.
-   Sali, dubito che tu abbia voglia di aspettare un’eternità per un autobus. E poi hai detto che ti piacciono le moto no? Ti porto io. Salta su. –
Lo guardo stupita ma non dico mai di no ad un giro in moto. Infilo il casco e salgo. Castiel parte ed io mi stringo a lui. Il suo corpo è caldo e rilassato. Si vede proprio che gli piace andare in moto. Chiudo gli occhi e mi rilasso mentre nella testa risuonano le parole della mia canzone preferita.
-   Ehy, ehy novellina siamo arrivati. Ora puoi anche lasciare la presa. –
La voce di Castiel mi riporta alla realtà. Mi sono rilassata troppo e non mi sono accorta di essere arrivata…un momento. Non sono a casa. Che stupida! Lui non può sapere dove abito! E allora dove mi ha portata? Scendo dalla moto levandomi il casco e guardo davanti a me. Un’enorme chiosco con un insegna a forma di panino mi si presenta davanti.
-   Ho sentito il tuo stomaco brontolare prima così ho pensato di andare a mangiare un boccone. Tanto anche io devo mangiare e visto che ti ho portata in moto, il pranzo lo offri tu! –
Ecco dove sta l’inganno. Ma la cosa non mi dispiace. Mi ha portato in una paninoteca e per di più in moto! Castiel a parte, è stata una bellissima idea! Mi giro verso di lui e gli sorrido felicissima:
-   Si! Va bene! –
Lo vedo sorpreso e mi pare di vederlo arrossire ma non ci faccio troppo caso, anche perché sto già correndo verso il chiosco.

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Capitolo 4
*** Un panino...O forse più? ***


I miei occhi passano in rassegna tutti i panini in esposizione. Sembrano uno più buono dell’altro non so proprio quale scegliere. Castiel si avvicina a me e si mette a guardare anche lui. Ad un certo punto siamo talmente vicini che ci sfioriamo. Un brivido mi percorre la schiena e solo allora mi rendo conto che fino a poco fa eravamo praticamente abbracciati. O meglio, io abbracciavo lui. Il mio stomaco si contorce. Cerco di rilassarmi e torno a guardare i panini, quando il mio occhio cade su un panino con il cartellino “novità”. Leggo gli ingredienti. Non male! Andata prenderò quello! Sorrido felice e guardo Castiel che mi accorgo che mi sta guardando divertito da un po’. Subito mi imbarazzo.
-   Che hai da guardare?! –
-   Oh niente di particolare, è solo che ti emozioni proprio per niente. Sei proprio una mocciosetta. Sicura di avere 17 anni? –
La mia faccia torna rossa, ma di rabbia questa volta:
-   Ci tieni ancora a riempirti la pancia, o preferisci restare a stomaco vuoto? –
-   Ci tieni a tornare a casa in moto, o preferisci fartela a piedi? Ti avviso solo che siamo a circa 20 minuti dalla fermata del bus. E siamo in moto. Immagina a piedi quanto ci metteresti –
Mannaggia. È più bravo di me a controbattere.
-   Andiamo novellina – dice dandomi delle pacche sulla testa – io prendo il panino nuovo ed una birra, il resto fai tu –
Rimango sorpresa delle pacche sulla testa, ma ancora di più per il fatto che abbiamo gli stessi gusti. Mi metto a ridere.
-   Che hai da ridere? –
-   Niente, è che anche io avevo scelto quel panino li, abbiamo gli stessi gusti –
Gli dico sorridendo. Questa volta lo vedo arrossire e per la prima volta lo vedo sorridere. Caspita. Il mio cuore ha fatto un sussulto anche per lui. Non avrei mai creduto che sarebbe potuto succedere. Vado alla cassa e ordino i panini. Mentre aspetto lo osservo con la coda dell’occhio. È seduto ad un tavolino all’ombra e sta fumando una sigaretta. Sembra così virile visto mentre fuma. Mi accorgo di stare facendo un pensiero serio su di me con lui e subito mi do alcuni schiaffi sul volto per far andare via quei pensieri. Quando lo osservo di nuovo noto che mi fissa. Oddio! Non mi avrà mica vista?! Mi giro imbarazzata ed in quel momento mi passano i panini con le bibite in un vassoio.
Mi avvicino a lui e mi ci siedo difronte.
-   Ehy non mi piace che la mia ragazza stia così lontana, vieni più vicino –
E così dicendo, afferra la mia sedia a l’avvicina a lui. Ora le nostre sedie si toccano, così come le nostre ginocchia. E la mia faccia ha lo stesso colore rosso dei nostri capelli.
-   Ehy novellina se arrossisci ancora un po’ non si capirà più dove iniziano i capelli e dove finisce la faccia! –
-   Vai al diavolo ti odio! –
Si mette a ridere e addenta il panino. Mangiamo in silenzio e di tanto in tanto lo fisso di soppiatto. È la prima volta che lo osservo così da vicino senza aver paura che mi baci. E devo dire che, se sta in silenzio, è proprio carino. Come mi rendo conto che sto iniziando di nuovo a fantasticare su di noi distolgo lo sguardo e guardo altrove. Mi rendo conto di essere in una zona nuova della città che non ho ancora visto. Ci sono un sacco di negozi carini che mi piacerebbe vedere. Più tardi chiederò a Rosalya se le andrebbe di fare shopping con me un giorno. L’idea mi rallegra e sorrido. Quando mi giro di nuovo noto che Castiel mi sta fissando in modo strano.
-   Che…che…che c’è? –
-   A cosa stavi pensando? –
-   Perché? –
-   Beh perché di punto in bianco ti sei messa a guardarti in torno e hai sorriso come se ti fosse venuta in mente qualcosa di carino. Non penserai mica di portarmi a fare shopping vero?! –
-   Ahahah sarebbe divertente torturarti facendoti fare shopping, ma non porterei mai un elemento pericoloso come te in giro con me –
-   Oh oh oh! Elemento pericoloso dici eh? Eh per quale ragione sarei pericoloso? –
Dice avvicinandosi a me. Essendo già così vicini le sue labbra sono subito vicinissime alle mie. Il cuore comincia a battermi all’impazzata e d’un tratto ricordo il tempore delle sue labbra sulla mia mano ed il desiderio di baciarlo sul serio. Abbasso la testa e chiudo gli occhi perché sono comunque spaventata. Ma non succede niente. Quando alzo la testa e riapro gli occhi vedo che è li, difronte a me. Le sue labbra a pochissimi centimetri dalle mie. Ma non si muove, non fa nulla. Mi guarda fissa. Io sono bloccata, pietrificata, terrorizzata. Voglio baciarlo ma ho paura di farlo. Restiamo così per qualche minuto. Poi si allontana, quasi deluso.
-   È la prima volta che una ragazza rimane così ferma senza baciarmi. Solitamente sono io che prendo l’iniziativa ma con te penso sia divertente giocare. Tuttavia non pensavo che avresti resistito. Sei interessante novellina devo ammetterlo sul serio. –
Resisterti?! Se non fossi stata terrorizzata da un tuo rifiuto fidati che non avrei assolutamente resistito!! Appoggio la testa al tavolo e sento le sue labbra avvicinarsi alle mie orecchie:
-   Ormai sei innamorata di me vero? –
Alzo la testa improvvisamente e rabbiosa gli rispondo:
-   Pensi che se fosse davvero così sarei stata ferma prima quando le tue labbra erano a pochi centimetri dalle mie?! Povero illuso non sono affatto innamorata di te! –
-   Beh ma non ti sei nemmeno spostata, e questo gioca a mio favore! –
Si avvicina di nuovo ma questa volta improvvisamente e sento la sua lingua a lato delle mie labbra, poi subito si allontana.
-   Novellina disastrata non sei nemmeno capace di mangiare, sei tutta sporca di mayonese! –
Rimango totalmente, e quando dico totalmente intendo TOTALMENTE, spiazzata. Oh mio dio. È successo davvero. Non posso crederci. D’improvviso si alza e si avvicina alla moto.
-   Sbrigati che io ho le prove, non sono mica senza impegni come te –
Finisco in fretta e furia il panino e mi metto il casco. Gli dico dove abito e partiamo. Questa volta non riesco proprio a rilassarmi, sono troppo agitata per quello che è appena successo, e credo che lui se ne renda conto perché improvvisamente mi accarezza le mani. Lo so, è un gesto stupido, ma mi è bastato per calmarmi.
Arrivata a casa scendo dalla moto e gli ridò il casco, lui lo afferra e lo aggancia alla moto. Poi riparte senza nemmeno salutare. Che persona maleducata. Rientro in casa e subito mia madre mia assale:
-   Chi è quello? Come mai eri in moto con lui? Dove siete stati? Da quanto state assieme? Vi siete già baciati? Racconta tutto alla mammina dai dai dai dai!! –
Eccola lì, mia mamma in versione quindicenne pettegola.
-   Si chiama Castiel, ero in moto con lui perché ho perso l’autobus ma visto che mi ha portata in moto mi ha costretta a offrirgli il pranzo per sdebitarmi, non siamo assolutamente assieme! È il bullo della scuola e non ci siamo baciati mi ha solo… -
D’un tratto mi rendo contro di quello che è successo prima e per la prima volta mi sento in imbarazzo con mia madre.
-   Ti ha soloooooooo??? –
-   Mi ha solo portata a casa –
-   Oh ma che peccato! Eppure sembrava così sexy…che delusione. –
Mamma non è che ti sembrava…è veramente sexy da morire. Oh mio dio. No no no no no no no! Male Aly! Molto male! Non devi pensare queste cose! Corro in camera e mi butto sul letto. Prendo il cellulare e spiego tutto a Rosalya che mi dice che Castiel non porta mai nessuno a parte Lysandro sulla sua moto e che quindi è una cosa molto insolita che mi abbia portata. Accenna anche al fatto che secondo lei piaccio a Castiel. Ma sorvolo su quel dettaglio. La giornata è già stata abbastanza strana così com’è stata, non voglio mettermi a pensare di piacere a Castiel. L’indomani mattina esco per prendere l’autobus e trovo Castiel sotto casa mia. Non mi dice niente mi lancia solo il casco. Mando un rapidissimo messaggio a Rosalya con scritto solo “Castiel, sotto casa mia, ADESSO!”. E salgo sulla sua moto.

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Capitolo 5
*** Batticuore...Ma per chi? ***


Mi aggrappo forte a Castiel mentre con la moto sfreccia rapido tra le auto. Mi porta a fare colazione ma questa volta offre lui. Non parliamo ne diciamo niente. Noto solo che continua ad osservarmi insistentemente. Che sia una tattica per farmi innamorare? Affondo la faccia nel croissant alla marmellata e faccio finta di niente. Quando abbiamo finito controllo di non avere nulla intorno alla bocca, non voglio assolutamente che la scena di ieri si ripeta. Ci avviamo alla moto e partiamo. Arriviamo a scuola nello stesso momento del pullman e tutti ci vedono entrare nel cortile assieme. Scendo dalla moto e gli ridò il casco e se ne va senza dire niente. Lo osservo allontanarsi quando qualcuno da dietro mi abbraccia.
-   Dimmi subito che cosa sta succedendo tra voi due! –
Mi assale Rosalya tutta contenta.
-   Io veramente…non ne ho idea. Sul serio. –
Le ho spiegato tutto quello che è successo ma prima ancora che possa dirmi il suo parere Ambra mi assale:
-   Tu, tu, tu, tu, TU!!! Cosa diavolo ci facevi in moto con Castiel eh?! Lui è il MIO ragazzo vedi di girare a largo razza di sfigata che non sei altro! Tornatene da dove sei venuta! –
E si allontana tutta rabbiosa. Guardo Rosalya ancora più confusa di prima. Non ci capisco più niente. Suona la campanella. Entriamo in classe e ci sediamo. Castiel mi ignora ma tutti in classe mi guardano in modo strano. Io mi nascondo dietro i libri perché sono imbarazzatissima. Ad un certo punto mi arriva un bigliettino: “che cosa sta succedendo con Castiel? Non avevi detto che ti infastidiva? Eppure oggi sei arrivata in moto con lui. Nath.” Oddio Nathaniel! Devo assolutamente spiegargli la situazione. Cerco di essere il più sintetica possibile, ovviamente omettendo il passaggio della mayonese. Aspetto la sua risposta e dopo un po’ arriva. “non posso sopportare che tenti in continuazione di baciarti. Non ti preoccupare d’ora in poi non ti lascerò davvero più sola fidati di me. Nath”. Questo in parte mi rincuora, perché non capisco cosa pensa Castiel in questi giorni, ma in parte mi dispiace. Ho cominciato a sentirmi speciale. Suona la campanella dell’intervallo. Io e Rosalya ci alziamo, vogliamo andare a parlare da qualche parte da sole, ma come mi avvicino alla porta Castiel mi afferra la mano e mi tira via. Ad un tratto sento che qualcuno mi afferra per l’altra mano:
-   Dove credi di portarla? – lo aggredisce furioso Nathaniel.
-   Dove voglia portarla non sono affari che ti riguardano –
-   Oh mi riguardano eccome invece! Lasciala andare –
-   Non ci penso nemmeno –Iniziano a tirarmi come se fossi una fune. Qualcuno mi aiuti!
-   Ehy adesso basta voi due – interviene Lysandro afferrandomi le mani liberandomi da Nathaniel e Castiel.
-   Non vedete che le fate del male? Tutto bene Aly? Vieni con me ti porto a bere un po’ d’acqua. –
-   Si…grazie. –
Oh Lysandro…meno male che ci sei tu! Lo seguo in silenzio lungo il corridoio. È la prima volta che resto da sola con lui e la cosa mi agita un po’. Non appena arriviamo alle macchiette mi offre una bottiglia d’acqua e poi usciamo in giardino sedendoci su un muretto. Le braccia mi fanno parecchio male e continuo ad accarezzarmele per far diminuire il dolore. Lysandro se ne accorge subito.
-   Ti fanno male vero? –
Dice prendendomi le braccia. Faccio cenno di si con la testa. Lo vedo dispiaciuto, mi alza le maniche della maglia ed inizia a massaggiarmi le braccia. Il suo gesto mi emoziona tantissimo ed il mio cuore comincia a battere a mille mentre la mia faccia cambia colore. Non mi era mai capitato prima di emozionarmi così tanto per una cosa del genere. Lo osservo negli occhi. Sono rapita dal suo sguardo. È davvero bellissimo. Lui è bellissimo, solo ora me ne rendo davvero conto. Il suo sguardo incrocia il mio. Ma non è come con Castiel che mi agito e lo distolgo. No, con Lysandro sono tranquilla, rilassata, come se lo conoscessi da sempre. Non distolgo lo sguardo anzi, mi perdo nei suoi occhi mentre lui osserva i miei e mi sento sciogliere. Le braccia non mi fanno più male ma non voglio che smetta di accarezzarmele. Sento che potrei stare qui delle ore con lui. Anche tutta la vita. Il mio cuore batte sempre più forte e sento il desiderio di baciarlo. Qui, ora, subito. Ci siamo solo io e lui. Vorrei tanto che mi baciasse, che le sue mani mi prendessero il volto e mi accarezzassero avvicinandomi alle sue labbra fino a quando….
-   Aly! Aly vieni svelta! –
La voce di Rosalya mi riporta alla realtà.
-   Che succede?! –
-   Castiel e Nathaniel stanno facendo una rissa! Santo cielo vieni presto! –
Afferro la mano di Lysandro d’impulso e lo trascino con me.
-   Vieni con noi. Solo tu puoi fermare Castiel! –
Entriamo a scuola e vediamo Castiel e Nathaniel che litigano come due pazzi prendendosi a pugni in modo sempre più violento. Lysandro interviene afferrando Castiel, mentre io e Rosalya cerchiamo di bloccare Nathaniel. Castiel oppone resistenza ma quando lo imploro di smetterla improvvisamente si ferma e se ne va ancora più arrabbiato di prima. Nathaniel crolla a terra distrutto. Dio mio che è successo? Aiutata da Rosalya lo portiamo in infermeria. Rosalya va a vedere come sta Castiel ed io, per non lasciarlo solo, rimango con Nathaniel. Dopo un po’ riprende i sensi.
-   Ehy signor delegato, non pensavo che fossi così impavido –
-   Eheh sono bravo a sorprendere la gente di tanto in tanto – dice ammiccando un sorriso.
-   Ma che è successo tra di voi? Perché avete iniziato una rissa? –
-   Beh vedi,  gli ho detto di smetterla di perseguitarti, e mi ha detto che non erano affari miei, che non dovevo interessarmi a te perché lo faceva già lui, e che avrei dovuto stare fuori dalla tua vita o mi avrebbe messo le mani addosso. E come gli ho risposto che non avevo intenzione di escludermi dalla tua vita si è arrabbiato e…beh il resto lo hai visto. -
Oddio. Due ragazzi si sono picchiati per me. Non posso crederci.
-   Ma Nath non era necessario che ti esponessi così tanto per me! Non pensavo che il tuo lavoro di delegato fosse così importante per te… -
-   Sciocchina…credi davvero che lo faccia solo per il mio lavoro di delegato? –
Così dicendo mi accarezza la guancia con la mano. Chiudo gli occhi e lascio che il mio cuore batta all’impazzata. Com’è calda la sua mano, e com’è dolce lui. So che sto arrossendo, ma non mi vergogno. Mi piace l’atmosfera che si è creata. Appoggio la mia mano sulla sua e apro gli occhi. Lo guardo fisso e vedo così tanta dolcezza nei suoi occhi che mi sento come neve al sole.
-   Per me sei importante, davvero. L’ho capito il primo giorno che ti ho vista. Per questo non voglio che nessuno ti faccia del male o peggio…ti porti via da me –
Sorrido alle sue parole ma non so cosa rispondere. In quel momento sento vibrare il cellulare, lo afferrl e vedo un messaggio di Rosalya che mi avvisa che Castiel è sparito e che sarebbe meglio evitare di farlo incontrare con Nathaniel. Scatto in piedi e mi dirigo all’uscita dell’infermeria:
-   Ora riposati Nath e cerca di guarire dalle ferite. Grazie per quello che mi hai detto mi ha fatto molto piacere – dico sorridendo prima di varcare la porta.
Perdonami Nath, non posso permettere a Castiel di farti ancora del male. Giro per tutto il liceo ma non lo trovo. Da nessuna parte. Poi mi fermo un attimo e penso: “se fossi Castiel, dove andrei?” prendo ed esco dal liceo ed eccolo li, vicino alla sua moto a fumare una sigaretta.
Mi avvicino e lui mi vede. In quel momento sputa la sigaretta ed incrocia le braccia. Mi guarda in modo cattivo. Non ho paura, so che non mi farebbe mai del male. Anche dopo la rissa appena accaduta, sono sicura che non mi torcerebbe mai un capello.
-   L’arrogante Castiel le ha prese dal delegato –
-   Ti sbagli novellina, è lui che si è messo sulla mia strada e se le è prese –
-   Sulla tua strada? –
-   Si esatto, nessuno può permettersi di toccare la mia ragazza –
-   Ma la vuoi piantare con questa storia?! Io non sono la ragazza di nessuno, tanto meno la tua! Se mai quella è Ambra! –
-   Chi scusa?! –
-   Ambra! Questa mattina quando ci ha visti arrivare assieme è venuta ad aggredirmi dicendomi di girare a largo perché sei il suo ragazzo! –
-   Ahahah e tu credi a quell’ochetta da quattro soldi? Non sono il suo ragazzo e non lo sarò mai. Direi che è più sulla mia lista nera, non ha il tuo privilegio di essere sulla lista delle mie preferite –
-   Così ce ne sono altre vedo, e perché tormenti sempre e solo me? –
-   Perché con te mi diverto, novellina -E così dicendo mi tira a se e mi abbraccia.
-   Hai ancora intenzione di tentare di baciarmi? Sai che ti resisterò –
-   No questa volta no –
Sul serio? Sta parlando sul serio? Perché non vuole baciarmi? Ha perso interesse? Il mio cuore ha appena ricevuto una grossa delusione.
-   Voglio solo restare così per un po’ novellina, mi serve un appoggio ed il muro è freddo –
Sento che mi stringe e il mio cuore batte forte. Sento il suo profumo. È così buono. Arrogante come lui, ma è per questo che gli sta a pennello. Lo abbraccio a mia volta, sento che è debole e si appoggia a me, per una volta è stato sincero, anche se in modo goffo. Che strano, ora il mio cuore batte all’impazzata per lui, mentre prima è successa la stessa cosa con Lysandro e poi con Nathaniel…che cosa sta succedendo? Sento che mi stringe di più dopo che l’ho abbracciato e mi tira a se facendomi salire sulle punte dei piedi. Sento il suo fiato sul collo. Mi emoziono da morire. Stringo le mani a pugno perché sento di impazzire. Sento le sue labbra sul mio collo che sorridono prima di baciarlo. Le mie gambe cedono all’improvviso ma lui mi trattiene. È tutto così improvviso da sembrarmi letale. Le mie braccia si stringono sempre più forti intorno a lui mentre con le labbra risale il mio collo fino a dietro l’orecchio. Sento che potrei morire da un momento all’altro per l’emozione. Comincio ad ansimare mentre mi morde l’orecchio e poi con le labbra scende ancora, mi soffia sul collo e un brivido mi scende lungo la schiena. Poi mi bacia la guancia. Ho gli occhi chiusi e sento che sto per svenire  da un momento all’altro. Le sue labbra sono sempre più vicine alle mie. Oddio ti prego non fermarti adesso, qualsiasi cosa accada non fermarti adesso! Il mio cuore sta per esplodere mentre mi bacia la guancia sempre più vicino alle mie labbra. La mia faccia scotta mentre le sue labbra baciano il lato delle mie. Il mio respiro si fa ancora più affannoso e d’istinto gli metto le braccia al collo e lo tiro verso di me. Sento che lui mi ferma e non capisco perché. Io non resisto più, sono al limite. Le mie gambe iniziano a tremare come pazze. Non mi reggo più. Allora Castiel mi prende e mi siede sul muretto accanto alla moto. Appoggio la schiena al muro e lui mette le sue mani a lato della mia testa, apro gli occhi ma vedo appannato mentre continuo ad ansimare per l’emozione. Vedo la sua sagoma sfocata che si avvicina a me e mentre lo fa mi parla:
-   Dillo. Dimmelo che sei innamorata di me. Dillo adesso. Se lo farai, ti bacerò. Dimmelo Aly. Confessa. –
Sono solo pochi giorni che frequento questa scuola, e Castiel è riuscito a scombussolarmi totalmente. Ora mi trovo qui, scossa ed ansimante che fremo per un suo dannatissimo bacio. Si, dannatissimo, perché lui è dannato. Quello che mi ha fatto è un sortilegio. È bravo in quello che fa e lo sa di esserlo. Come io so che probabilmente fa così con tutte, ma non mi importa, non mi importa se sono una delle tante, se poi diventerò solo un numero per lui, adesso voglio solo un suo bacio. Solo un suo piccolo maledetto bacio. Ti prego Castiel, baciami e facciamola finita.
Lo vedo avvicinare sempre di più mentre il mio cuore ormai batte così forte che nemmeno lo sento più mio. Allungo le mani verso di lui e lui le afferra e le riporta a lato della mia testa, stringendomele forte.
-   Dillo Aly, dillo e non mi fermerò. –
Sono così emozionata che piango, non so perché, sento solo le lacrime scendermi sul viso. Sento le sue labbra sfiorare le mie. Ci siamo. Un solo dannatissimo “si” mi separa da un suo vero bacio.
-   S…. –
-   CASTIEL! LASCIALA STARE!! –
Castiel ride riconoscendo la voce di Nathaniel.
-   Peccato novellina, lo sentirò la prossima volta il tuo bel si –
Conclude infilandosi il casco e saltando sulla moto. In tempo zero scompare. Nathaniel mi corre incontro. Sono in uno stato pietoso, ansimante e stremata, con la faccia rossa per l’emozione e le lacrime agli occhi.
-   Dio mio Aly….che cosa ti ha fatto? Perché stai piangendo? –
Aspetta Nath…stai fraintendendo…le mie non sono lacrime di paura ma…un capogiro. Non ricordo altro. Quando mi risveglio mi ritrovo in infermeria, Nathaniel vicino a me addormentato che mi tiene la mano. Tutto ciò che ricordo è l’emozione provata con Castiel ed il cuore che mi batteva a mille. Le sue labbra sul mio collo e poi a lato delle mie labbra e poi…aspetta. Non mi ha baciata. Eppure…eppure…cos’è questa sensazione che ho sulle labbra?

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Capitolo 6
*** Bacio Rubato? ***


Cerco di tirarmi su dal letto e guardo che ore sono: 11:30 bene, ancora orario scolastico. Mi guardo intorno e cerco di ricordarmi cos’è successo dopo che Nathaniel mi ha raggiunta. Niente. Vuoto totale. Cerco di togliere la mano da quella del delegato ma lui la stringe. Poverino è per colpa mia che si è ridotto così e ora devo pure averlo fatto preoccupare. Gli accarezzo dolcemente la testa. I suoi capelli sono così morbidi. Avvicino le mie labbra al suo orecchio:
-   Grazie per avermi portata in infermeria, e grazie per esserti battuto per me! –
Sento che mi stringe la mano e mezzo addormentato si alza.
-   Buongiorno dormiglione –
Gli dico sorridendo, con uno scatto mette la sua mano dietro alla mia testa e mi tira a lui. Oddio non vorrà mica baciarmi?! Mi appoggia al suo petto e sospira:
-   Grazie al cielo stai bene! –
-   Oh Nath…certo che sto bene! Mi hai portata in infermeria, è merito tuo se sto bene! –
Sento che mi stringe come se fossero anni che non mi vedesse, lo stringo a mia volta e sento che questo lo tranquillizza. Piano piano si rilassa e lascia la presa.
-    Dimmi cosa ti ha fatto Castiel! Quando sono arrivato eri distrutta e piangevi! Cosa ti ha obbligato a fare?! –
Sento la mia faccia avvampare e d’istinto porto la mia mano sulle labbra.
-   Non dirmi che ti ha baciata sul serio! –
-   No Nath no, non mi ha baciata sulle labbra, tranquillo… -
Beh, tecnicamente è vero…ma meglio non raccontargli di ciò che è successo prima che ci interrompesse. Nathaniel sprofonda nella sedia vicino a me, totalmente rilassato, come se gli avessi tolto un peso da cuore. Ad un certo punto qualcuno bussa alla porta. È Rosalya insieme a Lysandro.
-   Ehy Aly tutto bene? Ho sentito che sei svenuta di punto in bianco e che Nath ti ha preso al volo! Ma che stavi combinando? –
-   N-niente ero con Castiel e… -
Oh accidenti, non posso dirle tutto difronte a Lysandro e Nath! Abbasso la testa imbarazzata e Rosalya capisce subito il problema.
-   Scusateci ragazzi, ma abbiamo bisogno di un minutino tra donne, quindi se non vi dispiace…FUORI! –
E così dicendo li fa uscire. Poi si siede vicino a me e le racconto tutto. Di come mi sono emozionata, di come non capivo più niente ma non mi importava se mi trattava come tante altre, se mi seduceva e poi mi abbandonava, del mio fremere solo per un suo bacio, della sua richiesta per ottenerlo e del fatto che mi sono messa a piangere. Dopodiché le spiego che anche con Nathaniel e Lysandro mi viene il batticuore e provo un immenso desiderio di baciarli, per questo mi sento totalmente confusa e stordita. Scoppio a piangere per la disperazione e Rosalya mi accogli tra le sue braccia. Piango un po’ ma questo mi basta per calmarmi.
-   Sei in un bel pasticcio amica mia… un gran bel pasticcio –
-   Lo so…non so che fare…non capisco perché Castiel si comporti così, ne perché io abbia il desiderio di baciare tutti e tre! E sono solo tre giorni che sono qui! Sono a pezzi! –
-   Effettivamente è un tempo record per prendersi cotte e far stragi di cuore…ma devo ammettere che te la sei cavata per far colpo su tutti e tre –
-   Su tutti e tre?! –
-   Si certo, Nath è cotto si vede, Castiel si comporta in modo strano non lo avevo mai visto fare così con nessuna e Lysandro…beh è la prima volta che lo vedo interessarsi ad una ragazza quindi direi che anche lui prova un certo interesse nei tuoi confronti. –
Oddio…mi lascio sprofondare nel letto nel tentativo di realizzare l’ultima frase di Rosalya. Mio dio non ci posso credere. No no no non è possibile. Prendo fiato e mi rialzo.
-   Ok Rosa, devi darmi una mano…che diavolo faccio adesso? –
-   Per prima cosa devi fare chiarezza. Lascia passare un po’ di tempo e cerca di stare con tutti e tre i ragazzi singolarmente. Magari così chiarirai i tuoi dubbi –
-   Si certo va bene Rosa! Grazie mille meno male che ci sei tu! Ahh un ultima cosa… -
Le spiego della sensazione sulle labbra e secondo lei uno dei tre ragazzi mi ha rubato un bacio nel sonno. Ci manca solo questa. Qualcuno mi salvi da questo disastro!
Il giorno dopo non vado a scuola. Ho bisogno di tempo per riflettere e studiare un piano che, giustamente, non mi è venuto in mente.
L’indomani torno a scuola e Castiel e Nathaniel non ci sono. Rosalya mi spiega che a causa della rissa sono stati sospesi per due settimane. Ottimo! Il vento soffia a mio favore questa volta! Così avrò la possibilità di stare un po’ con Lysandro e fare chiarezza! Rosalya ne ha approfittato per farmi stare seduta vicino a Lysandro per questi giorni. All’inizio è imbarazzante, ma poi iniziamo ad avere parecchia confidenza. Dopo una settimana sembriamo amici di vecchia data che parlano di tutto, un giorno però mi sorprende invitandomi ad uscire:
-   Senti Aly ti andrebbe se uno di questi giorni andiamo da qualche parte solo io e te? –
-   Si certo volentieri (evviva un appuntamento!!) dove vorresti andare? –
-   In un posto speciale! Vedrai! Tieniti libera oggi pomeriggio ti va bene? –
-   Si perfetto! –
All’intervallo corro subito da Rosalya ad avvisarla che gioisce della cosa e mi raccomanda di fare chiarezza su quello che provo.
A fine lezione aspetto Lysandro in cortile. Mi raggiunge subito e saliamo su un autobus che non ho mai preso. Dopo circa mezz’ora di viaggio scendiamo e Lysandro mi benda gli occhi e mi prende la mano. Mi dice di fidarmi di lui e di seguire le sue istruzioni. Sorrido divertita e lo seguo. Camminiamo per una decina di minuti poi ci fermiamo. Mi dice di togliere le scarpe. Incuriosita lo assecondo ed ubbidisco. Subito dopo mi sento prendere in braccio.
-   Oddio ma cosa fai?! –
-   Tu non preoccuparti e qualsiasi cosa accada tieniti stretta a me d’accordo? –
-   S-si… -
Il mio cuore batte alla velocità della luce. Oddio Lysandro se ti comporti così finirò per innamorarmi di te! Mi stringo forte a lui e sento il suo profumo sul collo, mi avvicino per sentirlo meglio e nel farlo il mio respiro gli sfiora il collo. Sento che gli vengono i brividi ma non mi fermo, voglio sentire meglio il suo profumo. È strano e particolare con un retrogusto dolce. Totalmente diverso da quello di Castiel. Lo stringo più forte e appoggio le labbra sul suo collo. Sento che stringe la presa mentre il suo corpo si pervade di brividi. Ho un istinto di baciarlo sul collo incredibile. Il suo profumo mi chiama, mi attira, sento l’impulso di baciarlo e non fermarmi più. Non resisto e lo bacio. Questione di un attimo, qualche secondo, e sento il bisogno di baciarlo ancora. Le mie labbra si spostano davanti sul suo petto, lo sfioro solamente mentre con le mani gli accarezza l’addome. Ad un certo punto si ferma. Ma non mi posa a terra.
-   Aly smettila per favore. Non ce la faccio se continui così. Stai giocando con il fuoco –
Mi rivolgo verso di lui, ma non lo vedo perché ho gli occhi bendati, sento che mi passa la mano tra i capelli e poi mi accarezza le labbra con il dito. D’impulso lo bacio e dopo di questo mi stringe a se ancora più forte, poi si allontana e sento le sue labbra vicinissime alle mie, sento il suo respiro. Trattengo il fiato. Poi si allontana e mi posa a terra dicendo che siamo arrivati. Come poso i piedi a terra la sento…sabbia. Mi toglie la benda e guardo davanti a me. Sono al mare. Mi ha portata al mare! Inizio a correre dappertutto dalla gioia. Ho sempre desiderato andare al mare e lui mi ci ha portata! Gli sarò grata per sempre! Gli corro incontro e gli afferro le mani. Sembra divertito dalla cosa e mi segue mentre lo faccio girare come un matto per tutta la spiaggia. Poi apre lo zaino e ne tira fuori una coperta. La stende a terra e ci si siede sopra. Io intanto mi avvicino alla riva e bagno i piedi nell’acqua, che bella sensazione! Mi metto alla ricerca di una conchiglia, una splendida ed unica nel suo genere, proprio come Lysandro. Cerco ma non trovo niente, che peccato, quando torno da lui vedo che sta scrivendo qualcosa. Mi ci siedo accanto ma subito mette via il quaderno. Faccio la faccia imbronciata e lui mi sorride dolcemente, allora anch’io sorrido e canticchio mettendomi a guardare il mare. Una folata di vento mi fa cadere su di lui. Imbarazzata cerco di rialzarmi ma lui mi ferma subito. Mi fa cenno di non dire niente e allora rimango li, con la testa sulle sue gambe. Com’è rilassante. Chiudo gli occhi e mi godo il momento. Lysandro mi piace proprio. Sto bene con lui, mi fa sentire il centro del suo mondo ed è molto dolce. Credo di aver fatto chiarezza su quello che provo per lui. Vorrei baciarlo, ma prima di farlo ho bisogno di capire cosa provo per Castiel e Nathaniel, solo per essere sicura e corretta nei confronti di tutti. Mentre penso a questo sento Lysandro che si abbassa e mi bacia la fronte. Poi si rialza e torna a fissare il mare. Mi porto la mano sulla pancia e lui me la prende dolcemente. Le nostre dita si intrecciano. È così bello e romantico, vorrei che questo momento non finisse mai. Sto benissimo in sua compagnia. Il cuore mi batte forte, ma in modo diverso dal batticuore che avevo per Castiel. Sono due cose diverse anche se il sentimento è simile. Mi serve più tempo, ma per lo meno ho chiarito quello che provo per Lysandro. Comincia a fare veramente freddo allora decidiamo di andarcene. Lysandro ritira la coperta e la mette nello zaino. Guardo il mare un ultima volta e lo saluto tristemente mentre con le mani cerco di scaldarmi le braccia, Lysandro mi mette la sua giacca sulle spalle e facendolo mi tira a lui e mi bacia di nuovo sulla fronte. Arrossisco violentemente ed abbasso lo sguardo. Lo intravedo sorridere e mentre ci allontaniamo mi afferra la mano. Lo lascio fare, perché è quello che avrei voluto fare anche io.
Il giorno dopo a scuola racconto a Rosalya la splendida sorpresa di Lysandro ed il fatto che ho fatto chiarezza su quello che provo per lui. Le spiego della differenza di sentimento tra lui e Castiel, e del fatto che comunque so di provare qualcosa per entrambi. Le due settimane con Lysandro però mi hanno permesso di fare chiarezza sui sentimenti per lui. È così dolce nei suoi modi di fare e non esagera mai. Invece Castiel è violento e prende quello che vuole senza stare a chiedertelo anzi ti ricatta pure! Va beh da domani la sospensione è finita e Nathaniel e Castiel torneranno a scuola. Chissà come andrà a finire.

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Capitolo 7
*** Chiarimenti o dubbi? Il ritorno di un amico ***


Mentre la sveglia suona mi sembra di non dormire mai abbastanza. Mi alzo dal letto a fatica. Penso che sarebbe un’ottima idea restare a casa a dormire, ma appena realizzo che oggi ritorneranno Nathaniel e Castiel, scatto in piedi e corro a fare colazione. Vado nel mio armadio e decido cosa mettere. Infilo dei  pantacollant in pelle ed una maglia lunga rosa un cuore fatto di spille da balia. Prendo la tracolla e scendo al piano di sotto, prima di uscire sento mia mamma ridacchiare ma non ci faccio molto caso, ma appena esco di casa capisco il motivo di tanto divertimento da parte sua.
Castiel mi lancia il casco e lo indosso senza dire niente. Mentre mi avvicino vedo che mi sorride da sbruffone:
-   Allora? Ti sono mancato piccola? Sbaglio o abbiamo un discorso in sospeso noi due? –
Gli do una botta sul casco e salgo in moto, mentre la mia faccia ha nuovamente cambiato colore. Certo che mi sei mancato idiota! Se solo sentissi il mio cuore adesso non la smetteresti più di prendermi in giro! E poi da quando in qua mi chiami “piccola”?! parte impennando la moto. Mi piacerebbe molto arrabbiarmi per questo, ma la cosa mi piace talmente tanto che faccio un urlo di gioia. Arrivati a scuola mi tolgo il casco e scendo dalla moto, in quel momento mi ricordo quello che è successo due settimane prima esattamente in questo punto, poi il mio sguardo si sposta sul muretto e mi sembra di rivivere il flashback di un film. Sento le sue labbra bisbigliare vicino al mio orecchio:
-   Che peccato eh? Ti mancava una sola lettera per farti baciare non è vero? Ormai sei cotta lo vedo da come mi guardi. Che cose ti trattiene ancora? –
Non mi giro perché purtroppo ha ragione e sa di averla, lo osservo mentre si allontana ridendo. Mi sistemo i capelli e mi avvicino all’entrata di scuola aspettando l’autobus con Rosalya che arriva qualche minuto dopo e vedendo la moto di Castiel capisce subito tutto e mi fa un sorriso, contraccambio e la prendo a braccetto mentre ci avviamo in classe. Durante la lezione Lysandro e Castiel parlano insieme. Chissà se si sono mai parlati di quello che è successo tra me e Lys e tra me e Castiel…effettivamente non ho mai preso in considerazione il fatto che potessero parlarne! Questo pensiero mi terrorizza. Sbianco all’improvviso ed il professore se ne accorge e, con una scusa, esco dall’aula. Vado a sedermi in corridoio e sprofondo la testa tra le mie ginocchia. Ad un certo punto sento qualcosa sulla testa. Mi alzo e vedo Nathaniel con una bottiglia di aranciata in mano.
-   Prendi, hai bisogno di zuccheri –
Dice porgendomi la bottiglia e sedendosi accanto a me. Gli chiedo cosa ha fatto durante la sospensione e mi racconta che ha passato il tempo a studiare e a scusarsi con i suoi genitori per il casino che aveva combinato. Mentre me lo racconta cerco di aprire la bottiglietta ma il tappo sembra saldato alla bottiglia. Nathaniel ride e mi prende la bottiglia dalle mani, facendolo tocca le mie che d’istinto mollano la presa e la bottiglia cade a terra.
-   Scusa Nath non volevo! È che non mi aspettavo che prendessi la bottiglia tutto qui! –
Mentre cerco di raccoglierla lui posa la sua mano sulla mia e mi attira a lui. Finisco tra le sue braccia mentre il mio cuore parte alla ribalta. Sento che mi stringe forte come se non volesse più farmi andare via. Cerco di rimanere lucida per capire che genere di sentimento provo per lui ma mi allontana e mi prende il viso tra le mani e lo avvicina al suo. Ha gli occhi chiusi e capisco che sta per baciarmi. Vado nel panico. Non voglio baciare nessuno prima di aver capito di chi sono davvero innamorata! Oddio no qualcuno ci fermi! Sono spaventata e chiudo gli occhi per la paura, in quel momento qualcuno mi prende per i fianchi e mi tira via:
-   Scordatelo pezzente non ti permetto di baciarla! E poi ti ricordo che lei è la mia ragazza! –
-   C-castiel?! –
Vedo la rabbia ribollire sul volto di Nathaniel mentre Castiel scappa tenendomi in braccio.
-   Ma sei impazzito?! –
-   Taci tu –
Oh perfetto. Mr arrogante è tornato. Se sapevo rimanevo li e mi facevo baciare da Nath! Razza di animale depravato! Questa volta il delegato non ci corre dietro. Probabilmente qualcuno deve averlo trattenuto. Almeno credo. Castiel mi porta dietro la scuola e mi getta a terra sull’erba come un sacco di patate.
-   Ehy! Ma ti sembra il modo?! –
-   Taci ti ho detto –
-   Senti sono stufa dei tuoi dannati modi di fare! Prima fai l’arrogante, poi quello simpatico, e adesso torni a fare la faccia da schiaffi! Ma quante personalità hai?! Si può sap- -
Non riesco a finire la frase poiché la sua mano serra la mia bocca. Lo vedo ansimare esausto, ha corso come un dannato per scappare da Nathaniel. Chissà come mai. Forse lo vede come una minaccia? Ha paura che mi porti via da lui? Ma allora gli piaccio sul serio? In un attimo di tenerezza lo vedo così indifeso e fragile che decido di tirarlo verso di me e abbracciandolo forte. La sua testa è sul mio petto e lo sento rilassarsi piano piano. Restiamo abbracciati per una decina di minuti fino a quando non mi sento palpare il seno. Subito lo scaravento lontano.
-   Peccato solo che tu sia un asse da stiro li davanti! Non c’è niente da toccare non ci si può divertire in quel senso con te –
-   Vai a quel paese dannato malato! E io che mi preoccupavo per te perché ti ho visto stremato! Ma perché diavolo ti sto ancora dietro dannazione! –
Mi alzo per andarmene ma la sua affermazione mi pietrifica:
-   Perché sei innamorata di me –
Sento le lacrime salirmi improvvisamente e non riesco a trattenermi dal piangere. Mi giro rabbiosa verso di lui e gli urlo:
-   Ti odio! –
E corro via. Penso che mi segua e invece no. Correndo sbatto inavvertitamente su Lysandro che era venuto a cercarmi. Gli salto al collo e piango come una disperata. Non mi fa domande e mi stringe forte. Adoro questo lato di lui. Piango per un po’ e quando la smetto mi asciuga le ultime lacrime e mi offre un gelato. Lui sa come farmi tornare il buon umore! Grazie Lysandro! Dopo il gelato incontro Rosalya e parlo con lei. Credo di aver chiarito i miei sentimenti su Castiel, di certo quello che provo per lui non amore come pensavo inizialmente. Ora manca Nathaniel. Rosalya mi abbraccia forte e mi incoraggia. Lei c’è sempre quando ho bisogno, dovrò trovare il modo di sdebitarmi un giorno. Vado alla ricerca del delegato e lo invito ad uscire il pomeriggio. Da qualche parte dovevo pur cominciare no?  Andiamo insieme al bowling vicino alla scuola e mentre siamo li sento qualcuno che mi chiama:
-   Aly! Da quanto tempo! –
Mi giro e vedo un bellissimo ragazzo venirmi in contro: capelli corti marroni, camicia aperta, canotta nera e jeans militari. Ma chi è questo ragazzo? E dov’è stato fino ad adesso? Calma Aly calma! Piantala di essere la solita ragazza dalla cotta facile!
-   Ci conosciamo? –
-   Oh Aly insomma! Sono Ken! Sono appena tornato dalla scuola militare! –
-   K-kentin? Sul serio? Ciao!!! –
Dico saltandogli al collo. Non ci posso credere!  Non mi aspetto di certo di rivederlo in un posto simile. L’ultima volta che ci siamo visti stava partendo per la scuola militare. Ricordo anche che mi stava sempre intorno poiché aveva una cotta per me ed io non facevo altro che proteggerlo sempre dai bulletti e, in un modo o nell’altro, eravamo sempre insieme. Mi stringe forte a lui e mi solleva facendomi fare una piroetta.
-   Caspita sei diventato fortissimo! Guarda qui che muscoli! Farai stragi di cuori adesso immagino! –
-   Si è possibile, ma sono tornato per prendermi il tuo! –
Arrossisco. Sento Nathaniel dietro di noi tossire per attirare l’attenzione.
-   Nathaniel ti presento Kentin, è un mio vecchio amico d’infanzia andavamo a scuola insieme! poi suo padre l’ha mandato a fare la scuola militare e ho perso i contatti con lui! Non pensavo di trovarti qui! –
-   Già appena ho saputo che ti eri trasferita qui ho fatto le valige e dalla settimana prossima inizierò a frequentare il tuo liceo! Sei contenta? –
-   Si un sacco! Bisogna festeggiare! Ah ho un idea! Potremo fare una festa a casa mia! Inviterò anche tutti quelli della classe così conoscerai già tutti! Ti piacerebbe? –
-   Si ottimo! –
-   Ehy Nath tu verresti vero?? –
Lo vedo arrossire per la proposta improvvisa.
-   S-si certo! –
-   Ottimo allora! Non vedo l’ora di fare la festa! Ci vediamo Ken ti mando un messaggio appena è tutto pronto ok? A dopo! –
Così dicendo mi allontano con Nathaniel. Sono davvero felice di aver rincontrato Ken! Si è fatto davvero bello…speriamo che non risulti un problema!!
Saluto il delegato e torno a casa. Peccato non sono riuscita a chiarire quello che provo per lui…pazienza potrò farlo alla festa per il ritorno di Ken! Parlo con mia mamma dell’idea e la cosa la entusiasma tantissimo. Inizio a preparare i biglietti per i compagni di classe: Iris, Violet, Kim, Melody, Nath, Lysandro, Rosalya e…. mi fermo un momento. E Castiel? L’ultima volta che ci siamo visti gli ho detto di odiarlo. Ve beh, decido di preparare comunque l’invito, al massimo non  glielo do.
Il giorno dopo esco di casa ma di Castiel nemmeno l’ombra. Mi sa che questa volta si è arrabbiato sul serio. Salgo sul pullman e vado da Rosalya. Le parlo della festa e le do l’invito. È felicissima di prendere parte all’evento e dirà che la festa avrà un tocco in più grazie a lei. Chissà cosa vuole combinare. Sono proprio curiosa. Una volta arrivata in classe distribuisco i volantini ai vari invitati e tutti si dicono disponibili a partecipare alla festa l’indomani sera. Iniziano le lezioni ma Castiel non si presenta. Mando un messaggio a Kentin con l’indirizzo di casa mia e l’orario della festa. Finita la scuola saluto tutti e do loro appuntamento al giorno dopo da me. Non ho voglia di tornare subito a casa così decido di prendere l’autobus e fare un giro in centro. Ho bisogno di un vestito nuovo per la festa di domani, voglio essere al top! Dopo mezz’ora di autobus scendo e faccio due passi in centro e mi ritrovo davanti al chiosco dove ero andata a mangiare con Castiel. Chissà dove si è cacciato. Probabilmente mi odia.. cerco di non pensarci e mi dirigo al negozio di vestiti. Ne trovo uno bellissimo attillato blu con delle sfumature azzurre e delle perline. Stupendo. Vado alla cassa e lo pago. Il vestito c’è, ora mancano le scarpe. Entro in un negozio alla moda ma troppo costoso. Giro un po’ per il negozio ma alla fine decido che le mie ballerine mi salveranno anche questa volta. Decido di andare a prendermi un gelato e mentre faccio la coda un ragazzo cerca di abbordarmi:
-   Ehy bellezza sei qui da sola? –
-   Hemm… si ma guarda me ne sto andando –
-   Eh dai non fare la timida! Io mi chiamo Dakota! Ma per gli amici Dake! Vieni a fare un giro con me! –
-   No sul serio guarda sto andando a casa sono in ritardo! –
-   Suvvia vieni con me non te ne pentirai ne sono certo! – dice afferrandomi il braccio.
-   No ti ho detto di no lasciami! – cerco di liberarmi dalla presa ma non ci riesco.
-   Eh dai non ti faccio niente! Voglio solo che ci conosciamo! –
-   Lasciami! –
Cerco di liberarmi in tutti i modi ma non ce la faccio fino a quando non vedo un braccio comparire da dietro di me e staccarmi da Dake tirandomi a lui.
-   Lascia stare la mia ragazza! –
-   Castiel grazie al cielo! –
-   Oh ma sei qui con il tuo ragazzo? Bastava dirmelo allora! Ma io sono molto più bello di lui! Che ne dici di lasciarlo e venire con me? –
Castiel si mette davanti a me e mentre mi tira dietro di lui stringendomi forte la mano.
-   Vattene subito – non ho mai visto Castiel così arrabbiato.
-   Ok ok ho capito me ne vado, ma non dirmi che non ti avevo avvisata bellezza –
Afferma allontanandosi. Meno male che è arrivato Castiel! Mi giro per ringraziarlo ma se ne sta già andando.
-   No Castiel aspetta un attimo per favore! –
Gli urlo, ma lui non accenna a fermarsi.
-   Ti prego! Ho bisogno di parlarti! –
Niente, mi ignora.
-   CASTIEL! –
Mentre lo inseguo cado per terra ed il mio vestito esce dalla borsa.Cerco di tirarmi su per vedere se si è fermato ma è sparito. Singhiozzo un po’ e cerco di rialzarmi ma mi sono fatta male alla caviglia e non riesco a muoverla molto bene.
-   Sei proprio maldestra –
Sento Castiel dietro di me alzarmi di peso. Cerco di appoggiare il piede per terra ma mi fa troppo male, devo essermi presa una storta. Castiel mi tiene in piedi mentre raccoglie la borsa con il vestito. Controllo che sia tutto in ordine. Per fortuna il vestito non si è rovinato. Mi rendo conto di quello che è appena successo. Mi ha salvata da quel tipo e ora mi sta aiutando a stare in piedi nonostante gli abbia detto di odiarlo.
-   Grazie mille, non saprei come avrei fatto senza di te! Ti devo un enorme favore –
-   Bene ricordati di queste parole, le utilizzerò quando più mi faranno comodo piccola –
Afferma ridendo da cattivo. Meno male sembra tornato tutto normale. Provo a camminare ma non ci riesco. Allora Castiel si abbassa e mi fa segno di salire sulla schiena. Lo trovo un po’ imbarazzante ma lo faccio comunque. Non ho altra scelta. Camminiamo per un po’ fino ad un parco dove mi appoggia su una panchina.
-   Caspita sei più pensante del previsto –
-   O forse sei tu che sei meno forte di quello che pensavi –
-   Attenta ragazzina potresti pentirtene. Ricorda che mi devi un favore di qualunque genere –
-   Ehy! Io non ho detto di qualunque genere! –
-   Vero, ma non hai nemmeno specificato un genere, quindi posso scegliere quello che voglio! –
Mi metto a ridere, quando ha ragione ha ragione.
-   Senti…mi dispiace per quello che ti ho detto l’altra volta –
-   Cosa? Che mi odi? Sai quanta gente me lo dice? –
-   Beh ma io non lo pensavo davvero –
-   Beh ma è ovvio, perché tu in realtà mi ami –
-   …ok, ritiro tutto, ti odio seriamente! –
Così dicendo mi tira a lui e appoggia la mia testa sul suo petto.
-   Stupida mi sono davvero preoccupato quando quel tipo ha tentato di portarti via con la forza –
-   Lo so mi dispiace. Ma in ogni caso non sono la tua ragazza quindi non ho motivo di chiederti scusa! Comunque ti ringrazio per la tua prontezza di riflessi –
-   Prego piccola ma la prossima volta fatti furba sei troppo facile da abbordare –
-   Ehy! E questo che significa?! –
Così dicendo cerco di allontanarmi da lui ma lui mi abbraccia.
-   Non ti ho detto di andartene –
Il mio cuore si scioglie e lo abbraccio forte. Odio ammetterlo ma mi è mancato. E temo che i sentimenti che provo per lui siano diversi da quelli che pensavo di provare. Sono proprio nei pasticci ora. Mi riporta alla fermata del bus, sale con me e mi accompagna fino a casa. Li gli do l’invito per la festa, alla fine ho fatto bene a prepararne uno anche  per lui! Lo saluto e gli do appuntamento al giorno dopo. Salgo in camera e mi fascio il piede. Speriamo che domani la caviglia sia guarita!

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Capitolo 8
*** Festa da sballo...O disastro totale? ***


Mi alzo a mezzo giorno, adoro i week end! Non ci sono sveglie che rompono le scatole! Appoggio il piede per terra e sembra andare bene, meno male la storta non era così grave come pensavo. Non posso saltare, ma per lo meno mi muovo tranquillamente. Scendo di sotto e mangio pranzo mentre sono tutta emozionata per il barbecue di questa sera. Chiamo Rosalya che si precipita subito da me. Insieme a lei compaiono due ragazzi con un camion e Rosalya mi spiega che sono due Dj suoi amici che avrebbero dato vita alla festa. Oh Rosa, come farei senza di te?! Mostro ai Dj dove possono sistemare l’attrezzatura ed iniziano a montare. Mia mamma esce di casa e va da un amica per tutto il giorno, la casa sarà totalmente libera questa sera! Speriamo non sia un guaio dato che c’è un elemento particolarmente maniaco nel gruppo questa sera. Entro in cucina con Rosalya ed iniziamo a preparare qualche stuzzichino e qualche drink…serata alcolica speriamo non ci siano disastri! Apparecchio la tavola esterna e porto fuori le bibite, infine posiziono qualche gioco come il twister e cluedo su alcuni tavolini che ha comprato mia madre. Tra un preparativo e l’altro sono già le 18 e tra meno di un ora gli invitati sarebbero arrivati. Io e Rosalya ci chiudiamo in camera a prepararci. Cambio la benda al piede e mi infilo il vestito nuovo. Rosa mi chiede dettagli su quello che è successo e le racconto tutto. Arrossisco quando afferma che secondo lei c’è qualcosa che lega me e Castiel in modo particolare. Suona il citofono e mi affaccio alla finestra. Ken!!! Scendo le scale e gli vado in contro tutta felice. Subito mi abbraccia e mi alza come se fossi un trofeo:
-   Ehy Aly ho portato una torta dove posso metterla? –
-   Grazie! Di la vieni, ti presento Rosalya, è la prima vera amica che ho trovato qui e da allora sono incollata a lei come la colla! –
-   Aly non esagerare! È bellissimo essere tua amica! Piacere Ken io sono Rosalya! –
I due si stringono la mano, io entro e poso la torta in frigo, poi esco e piano piano mi avvio ai tavoli. Kentin vede la mia caviglia e mi prende in braccio per aiutarmi ad arrivare al tavolo. Gli dico di mettermi giù ma non ne vuole sapere.
-   Hemmm….interrompo qualcosa? – Lysandro arriva e rimane sorpreso di vedermi in braccio a Kentin.
-   Ciao Lys! No vieni entra ti presento Ken! E’ un mio vecchio amico di infanzia e da Lunedì sarà in classe con noi questo party è per lui! –
-   Piacere io sono Ken –
-   Molto lieto, il mio nome è Lysandro, Lys per gli amici. –
-   Ehy si può?? –
Tutti gli altri invitati sono alla porta.
-   Ehy! Venite venite! –
Una volta arrivati tutti si fanno le presentazioni e la festa ha inizio. Ognuno prende posto ed in quel momento mi accorgo che manca Castiel. Che abbia avuto un contrattempo? Peccato. La festa inizia e dopo cena iniziamo a giocare a Twister. Alla fine rimaniamo io, Kentin e Lys in posizioni alquanto compromettenti. Il volto di Lys è a pochi centimetri dalle mie labbra, mentre il corpo di Kentin è praticamente sopra il mio. Durante il suo turno, Lysandro mi bacia furtivamente a lato del labbro mentre si sposta, nessuno a parte la sottoscritta si accorge di niente, ma per l’emozione cado a terra e perdo. Finita la partita iniziamo a ballare a ritmo di musica grazie ai Dj di Rosalya, tutti ci scateniamo e dopo un po’ siamo talmente stanchi che ci sdraiamo sul prato a guardare le stelle. Lysandro e Kentin sono sdraiati accanto a me. Sento la mano di Lysandro che sfiora la mia e poi dolcemente la stringe, subito dopo Kentin fa lo stesso. Mi sento terribilmente a disagio motivo per cui mi siedo dicendo:
-   Ragazzi Ken ha portato una torta qualcuno vuole favorire? –
Tutti approvano e mi alzo per andare a prenderla. Entro in casa ed accendo le luci, apro il frigo e tiro fuori la torta. La estraggo dalla confezione. Wow è la mia preferita! Ken sei sempre il migliore su queste cose! Inizio a tagliarla in parti quanto le braccia di qualcuno mi avvolgono da sopra.
-   Ti sono mancato piccola? –
-   Sei in ritardo –
-   Lo so avevo delle cose da sistemare –
-   Va fuori. Gli altri sono li io vi raggiungo subito –
-   Ohoh quanta rabbia abbiamo, ti sono mancato così tanto? –
-   In quale mondo distorto la tua mente vede questa cosa? –
-   Ehy hai mangiato pane e acido per caso? –
-   Scusa. Non sopporto i ritardatari. –
-   Ma io avevo una buona ragione per esserlo –
-   E sentiamo –
Mi gira verso di lui e mi afferra il mento. Proprio come la prima volta che ha tentato di baciarmi.
-   Ti ricorda qualcosa questa posizione? –
-   Il motivo per cui sei in ritardo è perché ti sei messo a ricordarti come mi hai molestata la prima volta? –
-   Sbagliato piccola. Tenta ancora ma attenta, più sbagli più mi avvicino –
Gioca sporco. Sa che una parte di me desidera sbagliare apposta anche perché, anche se avessi voluto, non avrei mai potuto indovinare il perché era in ritardo.
-   Sei un sadico! –
-   Possibile, ma non è la risposta corretta –
Le sue labbra sono sempre più vicine, e si avvicinano sempre di più anche se io non parlo.
-   Ehy io non ti sto rispondendo perché continui ad avvicinarti?! –
-   Perché qui le regole le faccio io –
Oddio è troppo vicino. È la fine sta per baciarmi sul serio!
-   Ehy tu, chi diavolo sei? –
Kentin mi mette una mano sulla bocca e mi tira a lui. Grazie Ken! Non saprei come avrei reagito ad un suo bacio visto il disastro dell’ultima volta!
-   Dovrei fartela io questa domanda. Lascia subito la mia ragazza –
-   La tua cosa?! –
Urla guardando me. Ha ancora la sua mano sulla mia bocca. Gli faccio cenno di no con la testa. Kentin lo guarda in modo rabbioso.
-   Chi ti credi di essere per definirti il suo ragazzo eh?! –
-   Parla per te, compari qui e le metti le mani addosso come se niente fosse! Lasciala subito o ti farò molto male –
-   Per la cronaca io la conosco da più di dieci anni e dallo stesso tempo sono innamorato di lei, quindi non hai nessun diritto di esercitare possesso su di lei! –
In quel momento entrano tutti in cucina, in prima fila ci sono Rosalya, Lysandro e Nathaniel.
-   Che succede qui? – Chiede Lysandro.
-   Oh niente di che, questo elemento qui dice di essere il ragazzo di Aly –
-   Da quando Castiel sta con Aly?! – chiede Nathaniel.
Qualcuno vorrebbe ascoltare la mia versione per favore?! Perché Ken mi lascia la bocca tappata?! Cerco di dimenarmi ma non mi molla. Lascio perdere, è diventato troppo forte per me.
-   L’ho detto fin da subito che lei era la mia ragazza, siete voi che arrivate tardi –
-   Lei è la tua ragazza secondo te! Ma lei cosa ne pensa gliel’hai mai chiesto? – lo accusa Nathaniel.
Oh no…qui la situazione si mette male….molto male.
-   Già, chiediamolo a lei, allora Aly, Castiel è davvero il tuo ragazzo? Di chi sei innamorata veramente? – chiede Lysandro, e tutti si girano verso di me.
Ti prego Ken non togliere la mano dalla mia bocca. Ti prego!
-   Ehy un momento…non sarà mica…che siete tutti innamorati di lei? –
Li vedo abbassare lo sguardo, tutti e tre, Castiel compreso. Non ci posso credere….non ci posso credere!!
-   Oh oh ma guarda guarda. Aly ti lascio sola alcuni anni e fai strage di cuori eh? Mi dispiace ragazzi ma lei è mia. –
-   Il fatto che tu sia il suo amico di infanzia non ti da il diritto di metterle un’etichetta sopra! – gli urla contro Nathaniel.
-   Oh ma io farò molto di più che metterle un’etichetta sopra. Aly sbaglio o tu non hai mai baciato nessuno? –
E questo cosa centra? Non ho nemmeno il tempo di chiedermelo che Kentin toglie la mano dalla mia bocca, la mette sotto il mento, mi alza il viso e mi bacia. Oh no! ho sempre pensato che il mio primo bacio lo avrei dato al ragazzo che amavo! Non ci posso credere, non ci posso credere! Ma perché proprio a me! Che ho fatto di male per meritarmi questo?! Le labbra di Kentin si staccano dalle mie ed io lo guardo incredula. Non è più il Kentin di una volta. È molto più intraprendente di allora. Cerco di capire che cosa sta succedendo intorno a me quando Castiel parte all’improvviso con un pugno ma Kentin si sposta e lo evita.
-   Troppo lento –
Scivolo a terra ma Castiel mi prende al volo.
-   Ci si vede lunedì ragazzi, è stato un piacere conoscervi. Mi dispiace per voi, ma ora il primo bacio di Aly è mio – dice leccandosi le labbra.
Castiel stringe il pugno arrabbiatissimo ed io inizio a piangere. Subito se ne accorge e mi stringe a lui. Non mi importa se gli altri ci guardano, non mi importa quello che possono pensare, lo stringo forte e piango disperata. Rosalya fa uscire tutti. Vedo Lysandro e Nathaniel andare via tristi ma capiscono che chiunque di loro mi avrebbe presa in quel momento, sarebbe stato al posto di Castiel adesso. Mi prende in braccio e mi porta in camera mia. Mi fa sedere sulle sue ginocchia e mi lascia piangere fino a quando non mi sento meglio. Le mie braccia sono intorno al suo collo e le sue sulla mia vita. Non mi sento ne tesa ne in imbarazzo. Sono felice che ci sia lui in questo momento. Smetto di piangere ma non mi stacco dall’abbraccio. Voglio restare così ancora per un po’. Poi sento Castiel irrigidirsi.
-   Me la pagherà. In un modo o nell’altro me la pagherà! –
Mi allontano da lui e lo guardo in faccia. Gli faccio cenno di no con la testa.
-   Non è necessario vendicarsi quello che è fatto è fatto, anche se ti vendicassi non cambierebbe nulla. Ormai il mio primo bacio è andato. –
Nel dire queste parole mi salgono di nuovo le lacrime agli occhi. Che sciocca che sono stata. Ho conservato così a lungo il mio primo bacio e poi viene sprecato così. Sto per rimettermi a piangere ma Castiel mi lega qualcosa intorno al collo. Apro gli occhi e guardo. È una collanina con un ciondolo a forma di A. A come Alyson!
-   È bellissima! Ma perché lo hai fatto? –
-   Che giorno è oggi? –
-   Il 1 Ottobre….il mio compleanno! –
-   Già….pensavo di ricattarti un po’ prima di dartelo, ma penso che per il momento ne hai già passate abbastanza. Voi donne siete troppo sentimentali, la fai troppo seria per un bacio –
-   Come ti permetti?! Guarda che un bacio è una cosa serissima! Soprattutto il primo! Ho sempre sognato che l’avrei dato al ragazzo che amavo…e invece se l’è preso Ken…snif… -
-   Non preoccuparti per questo –
-   Snif…snif….in che senso? –
-   Tu non preoccuparti ho detto. Non è detto che tu in realtà non l’abbia dato al ragazzo che ami il tuo primo bacio –
-   Stai insinuando che mi innamorerò di lui? –
-   Non proprio… -
Dopo questa frase sull’innamoramento mi sono ricordata di aver appena scoperto che lui è innamorato di me. D’improvviso mi irrigidisco al pensiero di averlo abbracciato tutto questo tempo. Loro tre si sono involontariamente confessati, e io non ho idea di chi sono innamorata. Mio dio questo non va affatto bene. Castiel si accorge della mia tensione.
-   Sai cosa significa la A del ciondolo? –
-   Alyson? –
-   No, è la A di Amore, quello che tu provi per me –
-   Mettimi subito giù! –
-   Non ci penso nemmeno, ho deciso che invece ti torturerò, sarà divertente vederti soffrire per quel bacio rubato –
-   Maledetto la pianti di ricordarmelo?! E poi come facevi a sapere che oggi è il mio compleanno?! –
-   Chi lo sa… -
-   Ho detto dimmelo! –
-   Ehy ragazzina, io odio chi mi da ordini! –
-   Pazienza! Dimmelo comunque! -
E così, tra una cattiveria e l’altra, Castiel mi ha tirato su il morale. Incredibile credere che sia successo davvero. Tutto ciò che ricordo e che mi sono addormentata stringendo la sua mano ma di lui la mattina non mi restava che il profumo. Il mio vestito è impregnato del suo profumo. Questo lo metterò da parte, non voglio lavarlo subito.
Mi alzo e mi cambio per andare a scuola. Esco di casa e lo vedo li che mi aspetta. Grazie al cielo non mi va di salire sull’autobus, di certo ci sarà Kentin. Meno male che ho Castiel con me. Anche se è spietato, quando vuole è l’amico migliore che possa avere. Salgo il moto e partiamo alla volta della scuola, e speriamo in bene.

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Capitolo 9
*** Cuori Discordanti ***


Arriviamo a scuola assieme e scendiamo dalla moto. Ormai la gente è abbastanza abituata a vederci arrivare assieme quindi non si pone nemmeno troppe domande. Tranne Ambra, che vedo arrivare furiosa verso di me. Perfetto, ci mancava solo lei. Mi metto a sbuffare e Castiel capisce cosa sta per succedere. Divertito dalla cosa si appoggia alla moto ed aspetta di vedere scatenarsi l’inferno.
Calma Aly, hai ricevuto un bacio a tradimento dal tuo amico d’infanzia, cosa vuoi che sia Ambra furiosa che arriva come un toro pronto ad incornarti?
-   TU MALEDETTA! –
Eccola…
-   Buongiorno a te Ambra –
-   Che cosa ti avevo detto?! Sta alla larga dal mio ragazzo! –
-   Senti sei sicura di essere la sua ragazza? –
-   Si sicurissima! Vero Cas? –
La sua espressione inorridita mi fa scoppiare a ridere.
-   Come ti permetti?! –
-   Scusa, è che è troppo divertente –
-   Lui è il mio ragazzo solo che non vuole ammetterlo! –
-   Vedi? Te lo dicevo che era convinta che fossi il suo ragazzo. Al posto di stare li con la faccia divertita perché non dici qualcosa a riguardo? –
-   Ok va bene dirò qualcosa a riguardo…la mia ragazza in questo momento sta discutendo con un'oca –
-   Oh no…ancora con questa storia? Non mi aiuti sai? – dico strofinandomi la testa
-   Ahahah hai visto inutile sacco di immondizia? Ha ammesso che la sua ragazza, ovvero io, si sta scannando con un'oca ahahah! Quindi smettila di stagli appiccicata! Eh spostati! –
Ambra si avvicina e mi da uno spintone e rischio di cadere a terra ma Castiel mi prende al volo.
-   Ehy tu, quando dicevo che la mia ragazza sta discutendo con un oca, mi riferivo a te parlando dell’oca. È lei la mia ragazza. E ora vattene prima che il tuo becco incontri il pavimento a causa mia. –
Questa volta non do contro a Castiel quando mi definisce la sua ragazza solo per il gusto di vedere la faccia sconcertata di Ambra dopo la sua affermazione. Per girare il coltello nella piaga mi alzo e lo abbraccio, lui divertito mi stringe forte e Ambra corre via furiosa. Mi metto a ridere e voltandomi verso Castiel affermo:
-   Stare con te mi fa male, mi stai facendo diventare cattiva –
-   Beh dubito che la cosa ti dispiaccia particolarmente. Senti visto che ci siamo che ne dici se continui quella frase iniziata con un “s…” dell’altra volta? –
-   Non ci penso nemmeno! E adesso staccati! Staccati ho detto! –
Inutile, è tornato ad essere il solito depravato di sempre. Mi passa la mano dietro la testa e mi sposta i capelli liberando il collo per poi avventartisi sopra con un bacio. Ma non è un bacio normale sembra quasi…oddio no! un succhiotto no!
-   Castiel staccati immediatamente! Se mi lasci un segno giuro che….- 
Non riesco a proseguire a controbattere. Mi piace troppo quello che mi sta facendo, perché dovrei negarlo? Ho vissuto un trauma ieri…l’idea di recuperare non mi dispiace per niente. Appoggio la mia mano sulla sua testa e lo lascio fare, tanto siamo in un posto nascosto non ci vede nessuno. Ma dopo un po’ le cose prendono una brutta piega, sento che tutto comincia a diventare sempre più intenso e comincio ad ansimare di nuovo. Perché deve essere così dannatamente bravo?! Ad un certo punto si stacca ansimando.
-   Non posso accettarlo –
Non faccio in tempo a capire il senso della sua espressione che mi prende per mano e mi trascina dietro la scuola. Intanto la gente sta scendendo dall’autobus.
Guardo la schiena di Castiel mentre mi trascina dietro la scuola stringendomi la mano.
-   Castiel mi fai male alla mano, allenta la presa per lo meno –
Niente, come parlare ad un muro. Mi tocco il collo e lo sento ancora caldo, sento il cuore accelerare il battito per questo. Perché si è fermato di punto in bianco? Perché gli lascio fare queste cose? Non è nemmeno il mio ragazzo! Sono una persona orribile devo smetterla di comportarmi così! Adesso appena si ferma gliene dico quattro! Capisco che lui pensi che io sia la sua ragazza ma non è così! E poi sicuramente lo dice per gioco anche se l’altra volta ha detto di essere innamorato di me! Basta non sopporto più questa situazione devo darci un taglio! Arriviamo dietro la scuola ma non ho il tempo di dirgli niente che mi sbatte contro il muro e mi mette le mani a lato della testa poi cerca di riprendere fiato.
-   Perché mi hai portata qui? E poi senti basta con questi giochetti non puoi usarmi come se fossi un oggetto di tua proprietà! Anche se fossi il ragazzo più bravo del mondo a fare queste cose non mi sembra proprio il caso di continuare a perseguitarmi! Io non ho fatto niente anzi sto vivendo un trauma e sto cercando di superarlo quindi potresti smetterla di fa--- -
Non riesco a concludere la frase perché la sua mano mi blocca la bocca. Non ci posso credere! Non vorrà farmi lo stesso scherzo di Ken?! Oddio no. meglio trovare una via di fuga e anche subito!
Mentre mi guardo intorno lo sento dire:
-   Stai zitta. Non me ne frega niente del tuo dannato trauma. Anzi sai cosa ti dico? Non mi limiterò a fartelo superare, te lo farò dimenticare totalmente! –
Cosi dicendo mi si avventa sul collo e continua da dove era rimasto. Questa volta è diverso da prima, inizia ad essere subito intenso, subito passionale. Dal collo comincia a salire, come l’altra volta, ma questa volta è voluto disperatamente anche da lui. Lo sento. Sa che conosco i suoi sentimenti quindi non si nasconde. E lo noto. Lo sento da come mi bacia, da come mi stringe. Non posso fare a meno di abbandonarmi a lui. Lo stringo forte e dimentico tutto il resto. Sia Lysandro, che Nathaniel, che Kentin. Non mi importa più di nulla. Mi sento importante tra le sue braccia. Non sembra finto, ne superficiale, ne fatto tanto per fare. E mi piace, mi fa sentire speciale. Ma questo mi basta? È questo quello che voglio? È lui che voglio? D’un tratto mi tornano in mente Nathaniel e Lysandro. Il loro modo di essere simili nella dolcezza, e poi penso a Castiel, rude e sgarbato che prende tutto con la forza, anche se il modo in cui lo prende è sublime. Sento che mi soffia sul collo dove mi ha appena baciato insistentemente. Il mio corpo è pervaso da un brivido, lui lo sente, ne approfitta. Mi mette la mano sotto la maglietta. “smettila” penso. Ma non voglio che questa sensazione svanisca. Sento la sua mano salire fino a slacciarmi il reggiseno. Mi irrigidisco subito ma i suoi baci mi rilassano all’istante. Sento che con la mano passa davanti e mi tocca il seno, sotto il reggiseno. Non era mai successo, nessuno lo aveva mai fatto ma mi piace, mi piace quello che sta facendo, mi piace come lo sta facendo, mi piace che sia lui a farlo. Mi bacia a lato delle labbra. Ci ritroviamo nella stessa situazione dell’ultima volta. Io rossa come un pomodoro e senza fiato e lui davanti a me. Ma questa volta anche lui pare stremato, stanco ed impaziente. Forse è davvero innamorato di me. Che cosa succederà adesso? Mi bacerà finalmente? Spero di si perché guardandolo negli occhi ogni mio dubbio si è dissolto ancora. Non so se torneranno, probabilmente si, ma ora non ne ho. È questo quello che voglio. Quindi fallo e basta. Fammi dimenticare il bacio di Ken, cancellalo con uno tuo. Fallo adesso, prima che nella mia testa si formino altri dubbi. Lo guardo desiderosa di baciarlo e gli passo le dita sulle labbra questo lo scatena e lo vedo avventarsi contro di me, chiudo gli occhi e aspetto.
-   Non provarci nemmeno! –
Kentin arriva di corsa interrompendoci. Maledizione! Non di nuovo! Non un'altra volta!
-   Non provare a toccarla. Ti ho già detto che lei è mia! E perché la tua mano è sotto la sua maglietta?! Toglila immediatamente oppure… -
-   Basta Ken! Basta ti prego…vattene. Non voglio vederti per il momento. Per favore vattene… -
Kentin è perplesso. Scoppio a piangere e Castiel mi abbraccia. Lo fulmina con lo sguardo e lui se ne va. Cerco di smettere di piangere ma non ci riesco. Non capisco nemmeno perché sto piangendo. Se al ricordo del suo bacio, o al fatto che ci avessero interrotti ancora. Mi allontano dal petto di Castiel e lo guardo negli occhi. Il suo sguardo magnetico cancella ancora una volta ogni mio dubbio, ogni mia debolezza. Questa volta non aspetterò che sia lui…sarò io. Gli metto le mani attorno al collo e lo tiro a me. Sto ancora piangendo ma non mi importa. Ciò che mi importa adesso è che finalmente le mie labbra sono sulle sue. Finalmente sono riuscita a baciarlo. Non mi importa se sarà l’ultima volta. Almeno in questo momento, sono felice. Lo sento irrigidirsi. E per cui lo faccio anch’io. Temo di aver sbagliato, di aver esagerato, di essermi spinta troppo oltre. Mi stacco da lui. Peccato. Speravo davvero mi facesse dimenticare il bacio di Ken. Mi asciugo le lacrime e mi alzo, riallacciandomi il reggiseno. Non lo guardo negli occhi, non ne ho la forza. Faccio per andarmene quando mi afferra la mano e mi getta a terra sulle sue gambe. Mi prende il mento e lo tira e se e mi bacia. Con passione. Non posso crederci, sta succedendo davvero. Finalmente. Finalmente sono riuscita ad andare oltre i baci sul collo, anche se mi bastavano quelli per andare fuori di testa. Ma questo è diverso. È vero, reale, e dato in due. Non sono solo io a baciare lui, anche lui bacia me, e mentre lo fa mi stringe forte, sempre più forte, come per impedirmi di scappare. Ma io non scapperò. Non andrò da nessuna parte. Resterò qui fino alla fine anzi, vorrei che questo bacio non finisse mai.
Quando ci stacchiamo siamo tutti e due stremati, affaticati, come se avessimo corso una maratona. La mia faccia sembra ustionata dal sole e mentre cerco di riprendere fiato mi accorgo che anche lui è a pezzi e rosso in volto. Mi appoggio al muro e chiudo gli occhi. Lui si siede accanto a me. Mi appoggio alla sua spalla. Schiaccerei volentieri un pisolino. Sento la sua mano appoggiarsi sulla mia, io la stringo. Dopo qualche minuto abbiamo ripreso fiato entrambi. Io mi alzo e lui pure. Mi guarda ma io guardo in basso. Mi vergogno. Non avevo mai baciato nessuno, a parte Kentin, e quindi penso di essere stata un disastro. Lui mi alza il viso e mi bacia ancora una volta, ma in modo dolce, come la prima volta che le sue labbra hanno sfiorato le mie mani. Sorrido per questo.
-   Allora…lo hai dimenticato il bacio di Ken o no? –
-   Ken? Chi è Ken? –
Scoppiamo a ridere. Il tosto Castiel ha un cuore tenero sotto sotto. Corazza dura ma interni soffici eh? Beh meglio così. Entriamo in classe un ora in ritardo. Ambra mi fulmina con lo sguardo mentre vado a sedermi al mio posto. Rosalya subito mi scrive un bigliettino:
-   ?
-   Ci stavamo per baciare ma Ken ci ha beccati
-   Accidenti! Come l’hai presa rivedendolo?
-   L’ho cacciato
-   Oddio! E poi?
-   L’ho baciato
-   Ma chi? Ken?
-   No! Castiel!
-   O.O
-   Ma non è stato un gran che…sembrava assente.
-   Oh…mi dispiace…eppure pareva essere innamorato di te.
-   Infatti dopo stavo per andarmene…
-   E?
-   Lui mi ha tirata, mi ha fatta sedere sulle sue gambe e mi ha baciata
-   E???
-   È stato fantastico.
Concludo il messaggio così mandando un’occhiata a Castiel che non mi calcola ma che noto si tocca insistentemente le labbra. Sorrido mentre io mordicchio le mie. Questa sensazione non rimarrà ancora per molto, ma spero tanto che ci sarà presto un altro bacio che me la ravviverà.
Torno a casa in moto con lui. Non mi sembra diverso dal solito. Anche se questa volta ci siamo baciati sul serio non significa che stiamo assieme, ne tanto meno che sia cambiato qualcosa tra di noi. La moto si ferma ed io scendo. Sgancio il casco e glielo ridò, lui lo aggancia alla moto e riparte senza neanche salutare. Wow. Ora si che le cose vanno bene. Afferro d’istinto la collana che mi ha regalato. “A” come Amore eh? Bah. Mi avvio verso casa, sto per varcare la soglia quando lo sento tornare indietro. Si ferma davanti al cancello e mi fa cenno di avvicinarmi. Mentre lo faccio si toglie il casco. Una volta che sono li mi mette un braccio intorno alle spalle e mi bacia. Dapprima in modo dolce, come un saluto, ma poi di nuovo passionale. Ad un certo punto si stacca, scende dalla moto e mi mette contro il muro, ancora, e non posso resistergli. Anche volendo non posso farci niente. I suoi baci sono troppo potenti per resistergli, mi bacia fino a farmi restare senza fiato, le mie labbra pulsano per non parlare della lingua, è in fiamme. Non ho mai baciato nessuno ma sono certa che lui mi basterà per tutta la vita. Dopo un po’ si stacca e mi abbraccia, sento quasi di soffocare ma contraccambio l’abbraccio. Poi rimette il casco e parte. Di nuovo senza salutare. Non capisco. Salgo in camera e mi getto nel letto. Ora non voglio ne pensare ne avere rimpianti. Domani è un altro giorno, e dovrò affrontare Kentin, Nathaniel e Lysandro. Troppi pensieri. Chiudo gli occhi e dormo. A domani ci penserò domani.

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Capitolo 10
*** Confronto ***


Suona la sveglia, vorrei che fosse un incubo. Oggi a scuola dovrò affrontare Kentin, non potrò rintanarmi dietro a scuola a baciarmi con Castiel. Oddio. Cos’ho appena pensato! Prendo le coperte e mi ci nascondo sotto. Mi raggomitolo e cerco di rilassarmi. Ci siamo baciati. È successo sul serio…e più di una volta! Ora basta. Sii seria Aly, non puoi andare in pappa per una cosa del genere! Forza e coraggio, fuori dal letto pelandrona!
Esco dal letto e mi vesto subito. Vestito viola e leggins neri, e via a far colazione. Scendo sotto e mi abbuffo di cereali. Ho bisogno di energie questa mattina. Esco di casa ma non vedo Castiel. Si sarà pentito ci scommetto. Che rottura sti uomini. Ma come mi avvicino al cancello di casa lo vedo arrivare. Non posso trattenermi dal sorridergli.
-   Buongiorno! –
-   Ehy piccola. Hai deciso di non essere acida dopo ieri?  Non mi odi più perché sono in ritardo? –
-   No, ma potrei odiarti perché sei un rompi scatole –
Dico infilandomi il casco e salendo in moto. Castiel parte e mi godo il giretto. Non c’è modo migliore di iniziare la giornata che un giretto in moto. Ora che ci penso…Cosa siamo io e Castiel adesso? Amici? Amichi che si baciano? Fidanzati? Non ne ho idea. Ma dubito che glielo chiederò. Otterrei solo una risata provocatoria e non mi serve proprio. Arriviamo a scuola e scendo dalla moto. Mi avvicino all’entrata della scuola per aspettare Rosalya ma mi sento tirare il vestito.
-   Non girare da sola con quel depravato nei dintorni –
Arrossisco. Devo proprio averlo fatto innamorare eh? Non so perché, ma la cosa mi diverte parecchio.
-   Oh non ti preoccupare, tanto in caso di pericolo tu salteresti subito fuori ringhiando non è vero? –
-   Non crederti chissà chi solo perché ti ho baciata. Non sei la prima ne di certo l’ultima che avrà il privilegio di avere i miei servizi –
-   Quanto ti odio! –
-   Oh è più quello che mi ami che quello che mi odi –
-   Ma sentilo! Il bue che dice cornuto all’asino –
-   Ehy ragazzina vedi di abbassare il tono con me –
-   E tu devi di portare rispetto essere arrapato che non sei altro! –
-   Cos’è? Vuoi forse minacciarmi? –
-   No solo dimostrarti che non avrei alcun problema a resisterti! –
-   Ah si? Vogliamo fare una prova? –
Così dicendo mi tira a se e si ferma con le labbra a meno di un centimetro dalle mie. Intanto mi fissa dritto negli occhi con la sua aria da sbruffone. Sento le sue mani che mi accarezzano e mi vengono i brividi. Le sento passare sotto i vestiti, tento di fermarlo ma non ci riesco. Mi accarezza la schiena con una mano mentre con l’altra torna ancora sul mio seno. Cerco di non cedere alle emozioni ma lui peggiora la situazione iniziando a mordermi il labbro. Chiudo gli occhi e mi concentro per non baciarlo. E in un modo o nell’altro ci riesco.
-   Ahahah hai visto? Ho resistito. –
-   Oh wow si sei stata brava. Peccato che io invece non avessi alcun accordo restrittivo con te. –
-   Che intendi di--- -
Non mi lascia finire che sento già le sue labbra sulle mie e la sua lingua che si fa spazio nella mia bocca. Cerco di staccarmi, siamo a scuola un po’ di contegno! Ma poi mi rendo conto che per fortuna siamo in un posto abbastanza nascosto, solo Rosalya sa che siamo qui, nessuno può vederci. Sento che con la mano mi accarezza il seno sotto il reggiseno. Mi sento sciogliere e gli lascio fare quello che vuole fare. Ad un certo punto arriva Rosalya che ci stacca a forza.
-   Grazie Rosa davvero… - dico stremata.
-   Insomma Castiel siete a scuola contieniti! –
-   È lei che mi provoca. Ci si becca in giro –
Afferma allontanandosi.
-   Beh vedo che avete sistemato le cose –
-   Così pare, ma non ho idea della situazione in cui ci troviamo.. ma non ho intenzione di chiederglielo –
-   Sei sicura? –
-   Si… ho già abbastanza problemi così. –
Entriamo in classe e vedo Kentin seduto ai banchi al centro della classe. Non lo considero e vado al mio banco. Prendo un bigliettino e gli do appuntamento dopo pranzo dietro scuola. La mattinata passa in fretta e suona l’ultima campanella. Esco in fretta dall’aula e corro dietro alla scuola. Non voglio che nessuno mi veda. Kentin arriva puntuale e si appoggia al muro accanto a me.
-   Perché lo hai fatto? – attacco io.
-   Intendi baciarti? –
-   Si –
-   Perché sono innamorato di te –
-   Lo so ma io no –
-   Ne sei sicura? Vedi sono cambiato molto in questi ultimi anni, penso che dovresti conoscermi meglio prima di giudicarmi. Oppure stai con Castiel? –
-   No ecco…. Non stiamo assieme, almeno non credo, non so dirtelo con certezza. –
-   Beh questo dimostra che non hai vincoli – dice mettendosi di fronte a me.
-   Non voglio farti paura, voglio solo dimostrarti che sono cambiato, e che sono in grado di proteggerti da qualsiasi pericolo. Vieni tra le mie braccia e lo capirai –
-   Io non voglio. Ho paura che mi baci di nuovo. –
-   Fidati di me –
Mi avvicino a lui e chiudo gli occhi. Mi abbraccia. Ma in modo protettivo. È vero, si sta bene fra le sue braccia. Tutt’un tratto mi sento bene, non ho più paura di lui. Mi rilasso e contraccambio l’abbraccio. Sento che mi  allontana e mi guarda negli occhi.
-   Sono cambiato Aly, dammi la possibilità di dimostrartelo, lasciami stare al tuo fianco –
Si avvicina per baciarmi, ma questa volta in maniera dolce, non forzata. Mi sento così rilassata che non ci vedo niente di male, ma poi realizzo che non è quello che voglio e abbasso lo sguardo.
-   Scusa Ken, ma non è di te che sono innamorata. Tu sei il mio caro amico di infanzia che mi faceva sentire importante, ma ora come ora non ti amo…sono innamorata di un'altra persona. –
-   Ti prego….dammi la possibilità. –
-   Non con un bacio Ken….un bacio è una cosa troppo importante –
-   Per questo voglio baciarti! Perché è importante! E ti dimostrerò che potrai sentirlo tale anche con me! –
Mi tira a se e mi bacia, ma non come il giorno prima. È un bacio dolce e prolungato. Sento i suoi sentimenti che da sempre mi appartengono fluire dentro di me. È dolce nel suo modo di essere, la sua lingua si muove armoniosa con la mia anche se mi trattengo. Mi piace come bacia devo ammetterlo, è molto dolce e sensibile, se lo amassi di certo sarei la ragazza più felice del mondo. Ma non lo amo. E per me questo è un bacio senza sentimenti. Per questo mi piace ma non mi emoziona. Mi stringe forte a se ma io non contraccambio quando ci stacchiamo anche lui capisce che i miei sentimenti per lui sono di semplice amicizia. Si scusa per quello che ha fatto. E dice di amarmi davvero ma che non mi bacerà mai più fino a quando non sarò io a farlo. Aspetterà sempre un mio bacio corrisposto. Mi dispiace che la pensi così, perché io sento di appartenere a qualcun altro. Mi pento di quello che è successo. Vorrei tanto che non fosse stato necessario. Vorrei sapere cosa siamo io e Castiel, e vorrei sapere Nathaniel e Lysandro come stanno, cosa provano, e cosa provo io per loro. Passa il tempo ma nella mia testa c’è sempre più confusione. Un bacio trasmette i sentimenti. Me se tu provi sentimenti per più di una persona… come fai a scegliere?
Mi siedo a terra e cerco di fare davvero ordine nella mia testa. Escludo a priori Castiel, mi rendo conto di provare qualcosa di veramente profondo per lui da come ci baciamo. I problemi sono Lysandro e Nathaniel. Con Lysandro sto benissimo, e più di una volta ho provato un forte desiderio di baciarlo, mentre con Nathaniel il desiderio di un contatto più profondo come un bacio è svanito con il tempo. Quindi lui per me non è altro che un ottimo ed importante amico. Bene, per lo meno un problema sono riuscita ad accantonarlo. Sarà dura dirglielo ma questa situazione va risolta, ed in fretta. Mi concentro su Lysandro. Sulle due settimane passate come vicini di banco, la sorpresa che mi ha fatto portandomi al mare, il fatto che mi ha quasi baciata da bendata, i suoi dolci baci sulla fronte. Il suo tenermi la mano delicatamente e capire in ogni esatto momento quello che volevo e che provavo, senza però essere mai volgare o esagerato. Passiamo a Castiel. Scortese da sempre ma incredibilmente dolce quando meno te lo aspetti. Mi ha protetta in diverse occasioni, ma in altrettante mi ha provocata e fatta innervosire. Mi ha consolata quando Kentin improvvisamente mi ha baciata, e mi ha fatto capire cos’è un bacio vero. I suoi baci mi emozionano e mi fanno sciogliere completamente, ma spesso il suo carattere è insopportabile, mentre Lysandro è perfetto caratterialmente ma non ho idea di cosa potrei provare baciandolo. Sono terrorizzata all’idea di dover baciare Lysandro per comprendere finalmente i miei sentimenti. Mi alzo e mi allontano. Tanto ad una conclusione diversa da questa non riesco a giungere. Chiederò consiglio a Rosalya. Decido di fare un pezzo di strada a piedi, ho un sacco di stress da smaltire, intanto che cammino chiamo Rosalya al cellulare e le spiego le conclusioni a cui sono giunta. Purtroppo la risposta che ottengo da lei è proprio l’unica che non vorrei sentire. Per capire quali sono i sentimenti più intensi devo baciare anche Lysandro, solo così capirò chi mi trasmette più emozioni. Mi siedo su una panchina nel parco disperata e chiudo gli occhi per cercare di svuotare la mente. In questo momento vorrei solo essere abbracciata da qualcuno, chiunque, in modo da cacciare la solitudine che mi sta assalendo. Detto fatto, sento qualcuno che da dietro mi abbraccia. Ma non riconosco di chi si tratta. Alzo lo sguardo e rimango incredula:
-   D-Dake?! –
-   Ciao splendore! Ti sono mancato? Allora…oggi ci vieni o no a fare un giro con me? È un po’ che ti osservo quindi sono sicuro che sei da sola quest’oggi! Dai andiamo a divertirci! –
-   No grazie guarda, sono alle prese con dei problemi abbastanza urgenti da risolvere, mi sono seduta qui per riflettere quindi non posso venire con te, quindi se non ti dispiace lasciami sola –
Così dicendo mi alzo e mi allontano, ma mi afferra la mano.
-   Eh dai, cosa vuoi che ci sia di così grave? Dai vieni con me! Ti faccio dimenticare io tutti i tuoi problemi non temere eheh –
-   Ti ho già detto di no, per favore lasciami in pace –
-   Eh dai non mi lascio scaricare due volte dalla stessa persona! E poi oggi il tuo ragazzo non c’è nemmeno! Ti ha lasciata tutta sola soletta! –
-   Chi avrebbe lasciato da sola chi? –
Castiel dietro di lui lo fulmina con lo sguardo.
-   Non ti avevo già detto una volta di sparire? –
-   Uffa quanto sei polemico, è colpa tua che la lasci sempre da sola! Adios bellezza, la prossima volta non mi sfuggirai! –
-   Non ci sarà una prossima volta! Lei è mia sparisci! –
Vedo Castiel controllare che Dake si allontani per davvero e poi mi aggredisce:
-   Ma è mai possibile che tu non sia in grado di scaricarlo da sola uno così?! Devo sempre esserci io che ti salvo all’ultimo?! –
Tengo lo sguardo basso e non rispondo. Riesco solo a piangere. Sono così felice che sia arrivato lui. Gli corro incontro e lo abbraccio. Mi sentivo così male prima che arrivasse. Lui è un po’ impacciato, ma alla fine mi abbraccia. Tra un singhiozzo e l’altro raccolgo tutto il coraggio che ho per fargli la domanda più importante della mia vita:
-   Ma io…snif snif…che cosa sono per te? –
Lui mi guarda con aria interrogativa, io terrorizzata mi nascondo sul suo petto. Sento il suo cuore battere all’impazzata, proprio come il mio.
-   Sei la mia ragazza – risponde.
-   Basta con questa buffonata, sii serio per favore, io, adesso come adesso, cosa sono per te? –
-   Te l’ho appena detto, sei la mia ragazza. –
-   Ma quello lo hai sempre detto per prendermi in giro! –
-   Io non ho mai detto che fosse una presa in giro. –
In quel momento realizzo che lui è sempre stato con me, in un modo o nell’altro, per difendermi o per prendermi in giro, lui c’era. Le mie lacrime raddoppiano ma gli salto al collo per baciarlo. Non ho bisogno di altre conferme. È lui che amo. È a lui che appartengo. Non voglio che nessun altro al di fuori di lui mi tocchi o mi baci. Solo lui può farlo, perché solo lui può farmi sentire così. Il mio bacio lo sorprende, ma mi avvolge tra le sue braccia e mi asseconda. Questa volta è un bacio dolce, dato con il profondo del cuore. Mi sento rinascere e tutto ciò che prima mi tormentava improvvisamente scompare. Castiel mi accarezza dolcemente la testa ed io mi stringo forte a lui. Non avrei mai pensato che avrei potuto trovare l’amore in questa nuova scuola. Ci stacchiamo e ci abbracciamo ancora. Poi lo guardo negli occhi:
-   Quindi io e te da adesso stiamo insieme? –
-   Quante altre volte devi fartelo ripetere? Sei così innamorata di me che hai bisogno di tutte queste conferme? –
-   Questa volta hai ragione –
E così dicendo lo bacio ancora e poi ci incamminiamo, mano nella mano, dentro al parco come due innamorati. Non vedo L’ora di raccontarlo a Rosalya!

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Capitolo 11
*** Noi Siamo Per Sempre ***


Il giorno dopo esco di casa felicissima di vedere Castiel, il mio ragazzo, che come sempre mi viene a prendere a casa in moto. Lo so che lo ha sempre fatto, ma da oggi lo fa in veste di fidanzato, quindi è molto più importante. Gli corro incontro e lo abbraccio affettuosa, lui subito mi scansa.
-   Ehy vedi di non esagerare, non sono un orsetto da strapazzare –
Cambiano le relazioni, ma il suo caratterino rimane sempre quello vedo. Salgo in moto e partiamo alla volta della scuola. Parcheggia e scendiamo. Vado all’entrata come il mio solito per aspettare Rosalya ma sento che Castiel mi afferra la mano, e si avvia con me. Arrossisco, ma a testa alta, perché è tutto vero. L’autobus si ferma e Rosalya scende. Io sorrido e la saluto con la mano che stringe quella di Castiel mentre con l’altra faccio il segno della vittoria, Rosalya ride felice e Castiel mi da un pugno sulla testa accusandomi di esaltarmi troppo. Mi arrabbio e per ripicca gli lascio la mano e corro verso Rosalya. In quel momento scende Kentin, ci osserviamo un attimo e poi ridiamo e ci salutiamo come due vecchi amici. Castiel subito mi abbraccia e lo guarda storto. Ma io lo rassereno dicendo che tra me e lui è tutto sistemato ormai (senza entrare nei dettagli ovviamente!). Arrivano anche Lysandro e Nathaniel che vedendo me e Castiel mano nella mano capiscono che ci siamo messi insieme. Li guardo un po’ timorosa ma vedo che mi sorridono contenti. Li abbraccio per la gioia. Non posso credere di aver conosciuto delle persone così fantastiche in questo liceo! Ci avviamo tutti in classe e ci prepariamo per gli ultimi giorni di scuola prima delle vacanze di natale. Sto per varcare la soglia ma Castiel mi afferra la mano e mi porta via, mi guardo indietro cercando lo sguardo di Rosalya che mi fa l’occhiolino e sgattaiola in classe. Sorrido e seguo Castiel che mi porta sul terrazzo. WOW! Non ero mai venuta quassù! Che splendida vista! Mi affaccio al cornicione ma Castiel mi tira indietro.
-   Imbranata come sei rischi ancora di cadere di sotto –
-   Stai cercando di mascherare la tua preoccupazione con l’arroganza? –
-   No, mi comporto come sempre –
-   Beh ma sai…forse alcuni atteggiamenti potresti cambiarli – dico ammiccando verso di lui.Mi sorride, mi mette la mano sulla guancia e poi me la pizzica e me la tira.
-   Non ci penso nemmeno ragazzina! –
-   Ahia ahia! Mi bai bale!!! Basta!!! –
Allora molla la presa e ride come al suo solito. Allora gli tiro i capelli. Questo lo fa arrabbiare più del previsto ed inizia a rincorrermi. Tra una cosa e l’altra ci troviamo ribaltati a terra, lui sopra di me.
-   Come la mettiamo adesso? –
-   Non so tu…ma io sto soffocando! –
Allora si alza e con lui tira su anche me e mi fa sedere sule sue gambe, abbracciandomi da dietro. Restiamo così per il resto della mattinata. Al suono dell’ultima campanella scattiamo in piedi ma prima di andarmene mi preme contro il muro e mi da uno dei suoi baci migliori. Più mi bacia più mi innamoro. Non mi stuferò mai di lui accidenti!
 Le vacanze sono ormai imminenti e Rosalya ci propone di andare tutti al mare assieme in California, dove fa caldo, e dato che suo padre ha la casa non dovremo pagare nulla per l’alloggio! Io ho compiuto 18 anni due mesi fa e ora siamo tutti maggiorenni quindi non ci sono problemi. Facciamo le valige e partiamo tutti assieme: io, Castiel, Nathaniel, Lysandro, Iris, Kentin, Kim, Violet, Melody, Rosalya e Leigh. Non appena arriviamo ci gettiamo in mare. L’acqua è calda ed è un piacere starci dentro. Dopo un po’ non vedo più Castiel lungo la spiaggia e mi preoccupo. Inutilmente direi, dato che tre secondi dopo mi sento tirare sott’acqua proprio da lui. Ma ammetto di trovarmi piacevolmente sorpresa quando, mentre siamo sott’acqua, mi tira a se e mi bacia. Lo stringo forte e mi rendo conto che siamo quasi nudi ed i nostri corpi si toccano per la prima volta. Divento rossissima in faccia e Castiel capisce quello che sto pensando. Mi porta a largo e comincia a baciarmi e poi a toccarmi sempre più insistentemente. Sento che sto per impazzire quando con le mani passa sotto gli slip. Trattengo gemiti di piacere mentre lui esplora il mio corpo. È tardi e torniamo a riva. Ammetto che mi dispiaccia, ma pare dia più fastidio a lui che a me. È la notte di capodanno, indosso un vestito rosso attillato e della biancheria intima molto ristretta che mi ha regalato Rosalya, dicendomi che mi sarebbe servita. Siamo tutti sul porticato e facciamo il conto alla rovescia. 5, 4, 3, 2, 1, …. Buon anno!
-   Buon anno a tutti ragazzi! Auguri! Spero di passare tantissimo altro tempo con voi! Vi adoro! – nel dire questo mi commuovo e piango, e anche le ragazze si mettono a piangere. Castiel mi tira a se e mi stringe. Poi mi guarda negli occhi:
-   E a me? Non hai nulla da dire? –
-   Mmm…buon anno, spero di passare ancora tanto tempo insieme a te? –
-   Stupida, qualcos’altro? –
-   Mmm…non credo proprio. Qualche suggerimento? –
-   Perché non ti sforzi? –
-   Perché non so dove vuoi arrivare – dico sorridendo, sa che sto mentendo.
-   Ti ricordo che mi devi ancora un favore –
-   Vero –
-   Bene, lo utilizzerò adesso: dimmi quello che voglio sentirmi dire –
-   Va bene… -
Mi avvicino al suo orecchio e dolcemente gli sussurro:
-   Ti a….mmazzerò se solo proverai a tradirmi –
Mi guarda sorpreso, io gli sorrido allegra. Lo vedo guardarmi in modo cattivo e mi preparo al peggio. Chiudo gli occhi e mi riparo dietro le braccia. Lui le sposta violentemente. Oddio è la fine! Questa volta si è arrabbiato sul serio! E invece no. Mi bacia dolcemente le labbra e come apro gli occhi mi sussurra:
-   Ti amo –
E mi bacia di nuovo. Senza darmi il tempo di rispondere. Assecondo il suo bacio. Quando ci stacchiamo gli rispondo.
-   Ti amo anche io! –
-   Lo so. È da quando ti conosco che ti ricordo che mi ami –
-   Però hai sbagliato una cosa…avevi detto che non necessariamente avevo dato il mio primo bacio ad un ragazzo che non amavo. Eppure mi sono innamorata di te, non di Ken, quindi il mio primo bacio l’ho dato ad un ragazzo che non amavo –
-   È qui che ti sbagli –
-   Come? –
-   Il tuo primo bacio… te l’ho rubato io –
-   CHE COSA?! –
-   Si, quella volta che stavo per baciarti, quando quell’imbecille del segretario ci ha interrotti e tu poi sei svenuta. Io non ho resistito, ho sentito il bisogno di andare oltre. Avevo disperatamente bisogno di baciarti. Per cui sono tornato indietro e sono entrato nell’infermeria dalla finestra, e mentre dormivi ti ho baciata. Quindi il tuo primo bacio l’ho preso io. E guarda caso sono il ragazzo che ami –
Ora riesco a dare una spiegazione a quella sensazione sulle labbra. Ora capisco perché le sentivo così strane!
-   Oh Castiel…sei un emerito idiota! –
E così dicendo gli salto al collo e cadiamo all’indietro. Ma non mi importa. Sono li con lui. Ho chiarito i miei sentimenti e sono corrisposti. Non posso chiedere di meglio. Mentre gli altri guardano i fuochi Castiel mi afferra la mano e mi fa segno di seguirlo in silenzio. Mi porta in una piccola casetta, prende le chiavi e apre, dentro è pieno di candele profumate che circondano un letto matrimoniale.
-   Oh che dolce! Vuoi dormire tra le candele non è vero? –
-   Sbagliato – dice chiudendo a chiave la porta dietro di se.
-   Allora…vuoi giocare a chi ne spegne di più? –
-   Non fare la bambina –
Dice tirandomi e se e baciandomi.
-   Ammettilo….sei stato tu a dire a Rosalya di dirmi di mettermi questo completo intimo non è vero? –
-   Bingo –
E così dicendo inizia a baciarmi il collo come solo lui sa fare. Mi butta sul letto e lo vedo sopra di me che si sveste. Vedo il suo fisico mozzafiato grazie alla luna che filtra dalle finestre e rimango senza parole. Da quando è diventato così bello per me? Da quando questo sentimento è diventato così forte? Si china su di me e mi bacia mentre lentamente mi sfila il vestito. Ora restiamo corpo su corpo con solo gli indumenti intimi, come questo pomeriggio al mare. Solo che adesso ci siamo solo noi due, niente acqua ne’ altro. Solo io e lui, ed il sentimento che ci unisce. Sento che mi toglie il reggiseno ma non ho paura. Comincia a baciarmi il petto e poi il seno. Comincio ad impazzire. Non voglio che si fermi, non voglio che tutto questo abbia una fine. Lo sento continuare con foga di chi ha fretta ma non vuole tralasciare niente. Bacia ogni zona del mio corpo fino ad arrivare agli slip. Sento che li sfila e mi irrigidisco un po’, è pur sempre la mia prima volta. Nota che sono agitata e si avvicina nuovamente a me.
-   Guardami – mi dice. Io ubbidisco. Con la mano mi accarezza la guancia.
-   Io ti amo, davvero, non ho mai amato nessuna prima di te. Sei la prima per me. E non credere di essere la sola nervosa perché non hai idea della tensione che mi pervade questo momento. Ma voglio che sia tu, voglio che sia con te, non voglio avere nessun altro al mio fianco se non te. Ogni parte di me ti ama. E lo so che detto da me suona ridicolo, ma è così.-
Gli accarezzo la mano e mi avvicino alle sue labbra baciandolo.
-   Ti sbagli, non è ridicolo, è la cosa più bella del mondo –
Gli lascio finire la sua opera e lo sento sopra di me. Sta per iniziare. Lo so, lo sento. Sono pronta. Guardo Castiel negli occhi e vedo le stessa agitazione che c’è nei miei. E così che capisco che ci amiamo davvero. Gli faccio cenno di si con la testa, e guardo fuori dalla finestra. In quel momento vedo una stella cadente passare ed esprimo l’unico desiderio che mi sembra logico in quel momento: “fa che noi siamo per sempre” in quel momento tutti inizia. Ora siamo uniti. Siamo una cosa sola. Siamo il nostro passato, presente e futuro. Noi siamo per sempre.
 
Sto già scrivendo il seguito di questa storia, lo pubblicherò tra qualche giorno con il titolo "Le Dolci Sfumature Dell'Amore - Un Anno Dopo". Vi avviso che la seconda storia è scritta con uno stile diverso rispetto a questa. E' piu' matura e scorrevole! Grazie a tutti coloro che hanno seguito e continueranno a seguire le avventure di Alyson! =D

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