Speciale 'Malandrini'- Remus racconta.

di _Astrea7469_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'Esorcista ***
Capitolo 2: *** L'idraulico bussa sempre due volte ***
Capitolo 3: *** Pacifismo mancato ***



Capitolo 1
*** L'Esorcista ***


19 Giugno 1973, ore 17: 30

-Ragazzi, so cosa faremo oggi!- annunciò James su di giri.

Inspiegabilmente, istantaneamente e tuttavia instancabilmente, un profondo senso di vertigini mi attanagliò lo stomaco.

Il tipico malessere che mi coglieva ogni qualvolta James Potter sapeva cosa fare oggi.

Lo so, per uno come me, uno che difficilmente sarebbe stato accettato da chiunque con un briciolo di sale in zucca a causa del mio piccolo problema peloso, parlare in questi termini di uno dei miei più cari amici non è proprio una bella cosa. Ma James Potter non ha un briciolo di sale in zucca, è patologicamente dimostrato.

E no, il fatto che ci troviamo in vacanza in una cittadina babbana non mi fa sentire più tranquillo.

-Andiamo al cinemofrago!- esclamò James, saltando in piedi e tirando, per sbaglio, una rivista sulla zuppa inglese che Peter stava voracemente uccidendo.

-Credo si chiami cinematografo- precisai io.

-Non importa come perdindirindina si chiama, andiamoci!-

-Dì un po', tu- entrò in ballo Sirius, con un asciugamano in testa, dopo essersi lavato i capelli -Perchè vuoi andare così tanto al cine-coso? Per caso danno un autografo omaggio del capitano dei Cannoni di Chudley a tutti gli spettatori? O, peggio ancora, è un film basato su vita, morte e miracoli della Evans?-

-Pff, ma figurati!- disse James, mentre rubava a Peter il suo tè- Non andrei mai a vedere un film del genere...insomma, se esistesse sarei io il regista!-

E' impressionante come questo ragazzo abbia una propensione innata per lo stalking. Non mi stupirei affatto se un giorno affatturasse il volto di Lily in modo da scriverle sulla fronte "EVANS ESCI CON ME" con inchiostro indelebile.

-E allora perchè vuoi andare in un posto per babbani dove vengono proiettate su di un telo immagini di vita babbane?- chiese Sirius.

Qualche giorno fa, qui, a casa dei miei nonni babbani, mostrai ad i miei amici lo strabiliante mondo della filmografia. Pessima mossa, Remus.

Probabilmente è stata un po' colpa mia, poichè ho deciso di mostrargli il film cult del 1939 "Via col vento", ma questo non cambia la sostanza dei fatti; in pratica, Sirius ha passato tutto il tempo a lagnarsi sulla trama, sugli attori, sui cuscini del divano, sul sistema politico dell'America della seconda metà dell'800 e così via, James non ha capito niente di tutto ciò che avveniva, ma ha fatto domande per tutto il tempo. Ha parlato più lui di Clarck Gable. Peter, invece, insieme a mia nonna, si è commosso sin dalla scena iniziale. Alla fine del film l'abbiamo dovuto ripescare da una motagna di fazzolettini fradici.

Quindi appoggio e condivido in pieno la riluttanza di Sirius nell'andare al cinema.

-Ho sentito che danno un film bellissimo- puntualizzò James, ripescando la rivista dal dolce di Peter.

-Che film?- calma Remus, stai calmo. Ignora questo senso di panico che ti bombarda il cervello.

-Pare che si chiami...uhm...ah, sì, "l'Esorcista"!-

Perfetto, siamo fregati.

-L'Eso-cosa? Di che diamine parla? Se è un'altra sgualdrina arrampicatrice sociale americana innamorata di un belloccio dagli occhioni blu, io mi tiro indietro!- precisò Sirius.

-No, a dire il vero si tratta di un film horror- disse James, mentre faceva ballare le sue sopracciglia in un modo che lui credeva suadente, ma che era solo imbarazzante.

-Horror...che significa horror?- chiese Peter, venendo fuori da una nuvola di zucchero a velo.

-Significa che un film è bello solo se detesti quello che vedi- improvvisò James.

-Bene, ho capito come descrivere lo svegliarsi la mattina vedendo Peter andare in giro nudo- fece Sirius.

-Erano finiti gli asciugamani!- rispose Peter, con il volto rosso, mentre James cercava di trattenere i conati di vomito al pensiero del dolce risveglio di suo fratello.

In quel frangente, la mia baldanzosa voce interiore da Grifondoro, che veniva sempre anticipata da uno squillo di trombe assolutamente di moda durante la Guerra di secessione, mi impose di fare qualcosa, prima che la situazione degenerasse.

-James, non credo sia una buona idea andare a vedere quel film-. Bravo Remus, sii dolce, sii pacato, ma soprattutto sii convincente.

-Neanch'io credo sia una buona idea...- biascicò Peter, temendo, forse, che una sua copia girasse nuda per tutto il film.

-Oh, dai ragazzi, non fate le mammolette! Ci divertiremo! Vero, Sir?-

-Non lo so, James, da quello che vedo qui...- e mostrò la rivista che aveva preso dalle mani di James - Pare che la protagonista sia una donna. E se penso a "donna" e "horror" mi viene in mente solo mia madre-

-Non credo che tua madre reciterebbe in un film babbano- constatò James, che sa essere straordinariamente deduttivo solo quando dovrebbe mantenersi spaventosamente ottuso.

-Sì, hai ragione. Ok, andiamo- fece spiccio Sirius.

-Grande! Pet, vieni anche tu, vero?-

-Certo, James...- disse titubante Peter

-Evvai! Remus, siamo tre contro uno. Tu vieni con noi- e James mi prese a braccetto.

Fantastico, perfetto, magnifico.

Il senso di pericolo che sentivo alla bocca dello stomaco, ora più che mai, cerca, invano, di inviare messaggi di SOS ad un inerme cervello.

 

Ore 23: 15

Eccoci nei nostri rispettivi letti, dopo essere tornati dal cinema.

Io, James e Sirius siamo nella stessa stanza, mentre Peter dorme sul divano del salotto.

Inutile dire che tutti i miei fisiologici istinti di terrore erano risultati fondati: non avremmo davvero dovuto vedere quel film!

Mentre io cercavo di fissare lo sguardo su un angolo dello schermo, in modo da spegnere il cervello ed azzerare l'impatto psicologico del film, James tremava come una foglia, sussultando per ogni sciocchezza e scaraventandomi addosso tutti i popcorn che aveva ordinato solo per scoprire di odiarli visceralmente.

In tutto ciò, Peter vomitava nella bibita del suo vicino svenuto e Sirius guardava impassibile il film, deridendo la regia ed il cast.

-Be', è stato un bel...bell'horror- dice James, dal suo letto, con la voce incrinata.

-A me è sembrato un'enorme frottola- fa Sirius, da sotto le coperte.

Io non proferisco parola, mentre costruisco la mia fedele barricata di cuscini, utlissima in notti oscure in cui si potrebbe facilmente cadere in incubi.

-Tu che dici, Rem? ...Rem? Perchè diavolo stai facendo una fortezza di cuscini intorno al tuo letto?- mi chiede Sirius.

Che i suoi maledettissimi occhi dalla vista eccellente siano eternamente maledetti!

-Ehm, no, è per stare più comodo...- Perchè Remus, perchè non sai mentire?

-Sì, e io sono Morgana in persona, ma fammi il piacere- mi canzona Sirius, prima di voltarsi dall'altro lato e sussurrare un "Buonanotte".

-Quindi...quindi voi adesso vi mettete a dormire?- chiede con una strana voce James.

- Già- risponde Sirius.

-E...non vi andrebbe di parlare prima? Eh? Non per molto, solo fino alle 3, le 4...-

-Grazie della proposta, ma devo declinarla- dice ironico Sirius.

-Sei sicuro? Non è che vi andrebbe di organizzare, che so, un pigiama party...-

-James, 1. i pigiama party sono per femminucce con le treccine bionde e gonnelline rosa e 2. non so, devo farti dormire ai piedi del mio letto per farti stare zitto?-

-Oh, posso davvero? Mi farebbe molto piacere- e James si butta a pesce sul letto di Sirius, rannicchiandosi.

-ARGH! Che cavolo...era in senso ironico, razza di maniaco! Pussa via!- e da qui ne parte una colluttazione non priva di colpi bassi, intermente inscenata al buio.

Conosco Sirius e James da ben cinque anni, ormai, sono del tutto abituato alle loro liti notturne. Tuttavia, non sono molto abituato a sentire urla e movimenti nel buio, dopo aver visto un film che parlava della possessione del corpo.

Tutto ciò destabilizzerebbe persino la mente più stabile, figurarsi quella di questo mezzo lupo dalla loquace coscienza!

-Ragazzi, finitela, ok?- tento.

-James, torna nel tuo letto!-

-No! Voglio il tuo letto!-

-Scordatelo, questo è...AHIA! I gomiti non valgono! Non puoi tirarmi gomitate!-

-Sì che posso, guarda!- un altro colpo sordo prima di un gran fracasso che certamente avrebbe svegliato i miei nonni, se solo non ingerissero quantità industriali di sonniferi.

-REMUS! SIRIUS MI HA SUONATO LA LAMPADA IN TESTA!-

-E te la suono anche in altri posti, se non smammi, razza di...- e qui inizia ad imrecare.

Sto per alzarmi ed abbandonare il mio rifugio di cuscini quando tutti e tre ci ammutoliamo (cioè, loro si ammutoliscono, io stavo già zitto).

Tutti e tre abbiamo sentito un rantolo nella nostra stanza.

Tutti e tre sentiamo dei passi strisciati qui tra noi.

Tutti e tre ce la stiamo facendo sotto dalla strizza.

-...Perchè urlav...-inizia a dire la sconosciuta figura nel buio, prima di essere stesa da un colpo combinato fatto da un pugno di James e una lampadata in testa di Sirius.

Giusto il tempo di accendere la luce e ci accorgiamo che ciò che noi temevamo essere un'entità posseduta dal demonio, altro non era che un assonnato Peter in pigiama.

-Oh oh- dice James.

-T'oh! E' solo Peter! Buonanotte!- e Sirius torna a dormire, spegnando la luce e abbandonando il corpo esanime di Peter a terra.

Domani dovremmo dargli un bel po' di spiegazioni...Ma in fondo, domani è un altro giorno!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** L'idraulico bussa sempre due volte ***


4 Luglio 1975, ore 13:40

-AAAAAH!-

Ecco. Lo sapevo, io lo sapevo! Era davvero una giornata troppo, troppo pacifica perchè tutto potesse andare bene.

-REMUUUUS! AAAAH!- urla ancora Sirius, al piano di sopra.

Le ipotesi, quindi sono due:

- gli è appena apparso un brufolo orripilante e deturpante sulla punta del naso;

-ha appena visto mia nonna uscire nuda dalla doccia.

Istintivamente, inizio a sperare con tutte le mie forze nella prima opzione.

Nel frattempo, eccolo entrare nel salotto in cui ci troviamo io e gli altri ragazzi, con un asciugamano avvolto intorno al corpo ed uno intorno ai capelli, ma riuscendo a grondare acqua molto bene.

Da quando siamo venuti qui per la prima volta per le vacanze estive, Sirius è diventato un tantinello maniaco dell'igiene: ad Hogwarts, prima di infilarsi sotto le coperte, va in giro in mascherina e guanti da forno per evitare di sporcare le sue mani appena lavate chiudendo la finestra e inalare correnti nocive dalla suddetta. Personalmente penso che dovremmo iniziare a preoccuparci seriamente, in particolar modo da quando ha fatto ripetutamente lavare i denti ad una Tassorosso del quarto anno prima di limonare con lei, ma ha appena rotto con la sua famiglia, quindi io e gli altri Malandrini abbiamo deciso di far passare un po' di acqua sotto i ponti, prima di intervenire.

-Sirius, sai che sei mio fratello, ma devo dirti che le uniche persone che possono permettersi di stare in pubblico con il tuo stesso abbigliamento sono la Evans e Brigitte Bardot- dice James, sollevando lo sguardo dalla rivista babbana di pettegolezzi che lo ha assorbito dall'inizio delle vacanze.

-Si dà il caso, mie cari amici, che la doccia della casa dei nonni di Remus sia posseduta-

Oddio, lo sapevo che dovevamo farlo vedere da un medico...E ora è troppo tardi, ha completamente perso il suo comprendonio.

-Sirius, calmati. Vuoi una tazza di tè?- Sii forte Remus, non piangere, non metterti a piangere perchè uno dei tuoi migliori amici passerà il resto dei suoi giorni in una stanza con le pareti imbottite ed indossando una camicia di forza.

-Ma che tazza di tè, io...Remus, perch piangi?- mi chiede Sirius. Ah, il poveretto non si è neppure reso conto del terribile destino che lo ha colpito!

-Remus!- esclama sconsolato James -Non fare così, lo sai che scherzavo, anche tu staresti molto bene in asciugamano- dice come per farmi smettere di singhiozzare. Ma come potrei smettere? Persino James è troppo sconvolto per affrontare in faccia ciò che è successo e, quindi, si rifugia in questo finto stato di normalità.

Ormai solo Peter sembra imperturbabile...forse troppo imperturbabile...Oddio, perchè ha gli occhi vitrei?

-Che cos'ha Peter?- chiedo a James, tra un singhiozzo e l'altro, spaventato.

-Niente, sta solo sperimentando un nuovo metodo per dormire ad occhi aperti durante le lezioni-

-Ah, capisco- e ritorno a piangere.

-Ok, mentre Codaliscia fa il morto e Lunastorta piange per la fame nel mondo, qualcuno può dirmi perchè quella stupida doccia è infestata dagli spiriti?- chiede Sirius.

Io piango più forte.

-Non credo che qui ci siano spiriti- risponde James. Bravo, amico mio, ragionare con una persone nelle condizioni di Sirius è un buon metodo per fargli capire la situazione mentale in cui si ritrova senza, però, destabilizzarlo.

-...Forse è solo un Polteigers!- Ecco, come non detto, James è un emerito cretino!

-Che sia quel che sia, è meglio se la finisce di assediare i tubi dell'acqua: mi sta innervosendo persino più di Mirtilla Malcontenta che viene a piangere nel mio cesso mentre sto espellendo il budino alle prugne di tua zia Marge- mette il broncio Sirius.

-Be', quella è colpa tua che mangi il budino di mia zia che io non tocco da quando avevo 5 anni e mia mamma voleva farmi fare la pulizia di pimavera dell'intestino...Ma poi, che sta facendo il Polteigers con i tubi?-

-Ma che ne so! Vado ad aprire l'acqua calda, ed esce fredda, vado ad aprirla fredda e non esce proprio, è una rottura di bolidi!-

Ascolto attonito la spiegazione dalle cosiddetta "infestazione di tubi".

-E dimmi, Sirius, per caso l'acqua esce solo con un getto molto poco potene?- chiedo.

-Sì, come hai fatto ad indovinare?-

-Brutto demente rimbambito!- ecco, dovevo dirglielo! Io ero già pronto a mettermi a lutto per lui, ed in realtà è lui il solito rincretinito cronico che prende fischi per fiaschi.

-Ciò che tu definisci come una "possessione della doccia da parte di spiriti", caro il mio cervello nocciolino- spiego irato -non è altro che una tubatura rotta, cosa di cui ti avevo già messo al corrente ieri sera, ma tu non mi ascolti mai e poi finisci per sembrare pazzo!-

Sirius mi guarda con lo sguardo vuoto -Scusa, dicevi, Rem? Mi ero incantato a guardare un granello di polvere che fluttuava nell'aria-

-Oh, ma questo non è un semplice granello di polvere- fa James -Questo è il re di tutti i granelli di polvere! Un vero fenomeno naturale! Guarda che bello Remus!-

Guardo i miei amici: uno si finge imbalsamato su di una poltrona, un altro è mezzo nudo e crede che ci siano degli spiriti nella doccia e un altro ancora sta venerando un granello di polvere.

Ho bisogno di stare da solo.

Ore 18:23

Mannaggia a me ed al mio egoistico bisogno di starmene in santa pace!

Remus, sei un deficiente, un emerito, grandissimo pezzo di cretino! Cosa ti è saltato in mente, quando hai lasciato da solo quei tre folli dei tuoi migliori amici? E dire che li conosci bene e sai quanto possono diventare sfrenati!

Basta, ho bisogno di respirare...Respira Remus...Respira...

-ODDIO, MA QUELLO E' UN ALLIGATORE!! AAAAAH- urla James, così, tanto per mandare nuovamente in frantumi i miei nervi già scarsamente stabili.

-James, è un asciugamano, quello- dice Sirius.

-Lo so, ma se chiudi un occhio e giri la testa, noterai che sembra un alligatore-

-James, non dir...Oooh, è vero!-

-Te lo avevo detto, Sirius! Comunque...Remus, che cos'è un alligatore?-

A quest'ultima domanda di James smetto di cercar di ristabilire un ordine mentale, affondo la faccia in un accappatoio e urlo.

Ad onor di cronaca, non sono io, qui, il pazzo, anche se così sembrerebbe.

Per un qualche strano caso, chiunque si trovi in compagnia di James e Sirius non sembra mai pienamente in sè.

Il vero fulcro della situazione, comunque, è che, dopo aver appurato che le tubature possono rompersi anche senza l'intervento di uno spirito maligno, Sirius e James hanno avuto la geniale idea di venire incontro al problema da soli. E, a questo punto, sarei ben felice di lasciare all'immaginazione altrui ciò che ne è seguito, ma la cosa non renderebbe gistizia alle loro menti sofisticate: in pratica, da ciò che sono riuscito a cavare di bocca a Peter prima del disastro vero e proprio, il discorso tra quei due psicotici è stato tutto un "se lo fanno i babbani non dev'essere così difficile, vero Sir?" e "Secondo me basta svitare e aspettare, James".

Morale della favola, non ho idea di cosa abbiano fatto, ma la casa dei miei nonni è allagata, l'acqua ci arriva fino alle ginocchia e siamo costretti ad andare in giro come pescatori di pesci-gatto, la carta da parati è talmente zuppa che si sta staccando, un rubinetto è letteralmente esploso colpendo il pappagalo della casa in testa, dalle tubature è iniziato ad uscire una poltiglia verde e maleodorante ornata da un gigantesco ratto stecchito che, una volta visto da Peter, è stato la causa del suo svenimento e del suo attuale stato di galleggiamento a pancia in giù per la cucina di casa dei miei nonni.

Se tutto può avere anche un solo accenno di normalità, be', io non lo vedo.

-Remus, tranquillo! E' solo acqua- dice con nonchalenca Sirius, in salopette, mentre armeggia con uno sturalavandini nel microonde, ignorando il fatto che l'elettrodomestico è uno dei pochissimi soggetti che non hanno niente a che vedere con questa storia.

-Infatti, Rem, sei troppo pignolo: una gocciolina in più, una in meno, che vuoi che faccia...Oh, guarda che bello, Sir! La TV fa i fuochi d'artificio!- esclama estasiato James.

Sempre il solito, io proprio non...oddio, la TV! -AAAAH!- urlo io, mentre il televisore va in corto circuito, dando fuoco alle tende del salotto.

Istintivamente inizio a gettare acqua sulle tende, talmente tanta che alla fine si staccano e mi cadono addosso, facendomi sembrare un enorme tonno caduto in mano a dei sadici pescatori.

E in tutto questo la TV continua a minacciare la nostra vita e Sirius e James depredano il frigo ingurgitando maionese.

C'è qualcosa di estremamente sbagliato, in tutto ciò, eppure, per chi vive quasi 300 giorni l'anno della sua vita insieme ai rampolli di casa Black e Potter, la certezza che il peggio debba ancora arrivare è inevitabile.

E infatti -Gremgnus, 'a pognta- dice James, incollato al vasetto di maionese.

Ancora imbrigliato nella ex-candida tenda di mia nonna, vado ad aprire la porta, col cuore in gola ed in altri punti che sarebbe meglio non citare.

-Salve Signor...AAAH!!- urla una bimbetta con un pacco in mano.

Dev'essere una delle giovani coccinelle, quelle che vanno a vendere biscotti porta a porta per spillare un po' di moneta dai vecchi e riuscire a costruire rifugi per uccelli che, puntualmente vengono demoliti dagli adolescenti teppisti della zona.

Personalmente sono contro questo genere di iniziative, ma ciò non toglie che aprire la porta in faccia ad una decenne, facendo uscire una cascata d'acqua dalla casa e presentarsi come il figlio scemo del dio Nettuno, è veramente, veramente da persone crudeli.

-Chi era?- mi chiede Sirius, allontanando con lo sturalavandini il corpo galleggiante di Peter...che, ormai, ha smesso di suscitare in me abbastanza remore da farmi venire il dubbio che stia soffocando (no, non è crudeltà, si chiama prospettiva: rispetto al casino che c'è qui dentro, un presunto decesso di Peter sarebbe veramente nulla).

-Una bambina...che è corsa via terrorizzata vedendo come è ridotta questa casa!-

-Be', non volevo dirtelo, ma visto che hai toccato l'argomento, secondo me l'architettura della casa non si addice al modo in cui è ammobiliata- fa Sirius, credendo di essere un esperto Newyorkese in design.

-NO! E' SCAPPATA VIA PERCHE' SIETE DEI COGLIONI DEFICIENTI CHE HANNO APPENA SFASCIATO UN'ABITAZIONE ALTRUI!!- urlo io.

Il tempo di tenere i nevi saldi è finito: vogliono la guerra, be', questo lupo è pronto per la battaglia!

-Ehm, Remus...-

-GIA', VI STARETE CHIEDENDO SE AVETE SENTITO BENE. BE', AVETE SENTITO BENISSIMO! HO DETTO "COGLIONI", PERCHE' E' L'UNICO MODO PER DEFINIRE DEI FOLLI CHE DOVE VANNO DISTRUGGONO!-

Perfetto, il mio sfogo li ha ammutoliti.

Mi sono saltate tutte le coronarie, ma li ho ammutoliti.

Poi vedo che il loro sguardo è diretto alle mie spalle.

Oh, porca...-E così le piace spaventare le bambine e danneggiare le proprietà altrui, eh, teppistello?- mi chiede un poliziotto alle mie spale, entrato di soppiatto dalla porta che avevo dimenticato aperta.

-No, certo che no...Mi lasci spiegare...-

-Mi lasci spiegare un corno, giovanotto, ho già sentito abbastanza! Sono sempre i tipi come voi che spingono verso le brutte abitudini dei poveri ragazzi di buona educazione. -indica James e Sirius- Figlioli, se non volete avere guai nella vita, è meglio se non prendete esempio da questo giovane delinquentello- ed indica me, con fare sprezzante.

Oh, questo è il colmo -No, guardi, non è così, non ha capito...-

-Mi stai dando dello stupido, ragazzino? Benissimo, dovrai seguirmi in commissariato, poi vedrai chi è lo stupido, lo vedrai bene quando chiamerò i tuoi genitori!- e il poliziotto inizia a trascinarmi via per un braccio.

-Cosa? In commissariato? Non ho fatto niente!- se questo fosse un film, io sarei un figaccione palestrato in cannottiera che con sguardo da "posso spogliarti con lo sguardo, baby", che dice addio all'oca bionda e formosa che mi giura che mi aspetterà per sempre.

Ma, visto che questo non è un film, io sono legato come un salame in una tenda, che vengo trascinato via di peso da un poliziotto dal volto anonimo, mentre supplico il suddetto ed i miei migliori amici mi urlano "Quando sarai in carcere, ti manderemo un rasoio per farti rispettare e farti la barba. E ricorda: la gerarchia si determina in base al numero di tatuaggi!".

Sì, c'è davero qualcosa di tremendamente sbagliato, in tutto ciò.

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Capitolo 3
*** Pacifismo mancato ***


31 Luglio 1974

-James, non vorrei disturbarti, ma si può sapere che diamine stai facendo?-

La mia domanda è più che legittima: gli occhi di James sembrano due boe e lacrimano come se gli avessero appena detto che il suo coniglietto Pongo è stato sbranato da uno gnu inferocito.

Suppongo che tutto ciò sia dovuto dal fatto che sono almeno tre quarti d'ora che fissa la foto del matrimonio dei miei nonni, ma questo non contribuisce di certo a normalizzare la situazione.

-Oh, nessun disturbo caro- risponde posato -Ho solo cavallerescamente accettato la sfida di questi due giovanotti ad una gara di "Chi sbatte per primo le palpebre". Mi costa dirlo, amico mio, ma questi 2 sono bravi, non danno alcun segno di cedimento-

Guardo James in silenzio. Poi mi alzo ed esco dalla stanza.

Normalmente mi prodigherei non solo a far perdere uno o due battiti al mio povero cuore da lupo per l'assurdità di tale affermazione e, in seguito, per far venire a galla la verità, ossia che solo un idiota particolarmente tardo scambierebbe la fissità dello sguardo delle foto babbane con una sfida di qualsivoglia genere, ma questa non è una situazione normale, così come non è normale James Potter e tutto ciò che lo riguarda, da vicino e da lontano.

Per questo, preferisco non logorarmi il fegato e faccio per salire le scale.

-Remus, ho di nuovo dei problemi col tuo coso frigo-coso!!- mi urla Peter dalla cucina.

Sì, il "coso frigo-coso" è il frigorifero.

Entro in cucina e lo vedo impalato di fronte al frigo aperto, con la più stupida espressione del creato dipinta sul volto.

Probabilmente vorrà che gli spieghi di nuovo come fa ad esserci freddo lì dentro se da noi è estate (quando lo vide per la prima volta, lo scambiò per una passaporta continua che collegava la cucina di casa dei miei nonni con l'Alaska).

-Dimmi Peter...-

-Remus, non capisco...Stavo ordinando alla luce di questo coso di spegnersi, ma non lo faceva, allora gliel'ho chiesto gentilmente, con tanto di "per favore" e "grazie", ma ancora niente. Cos'altro posso dire?-

Yeh, fantastico, dopo la dura battaglia di James con una foto su chi sbatte per primo le palpebre, l'impresa di Peter merita tutti i riguardi possibili.

-Peter, è ovvio che la luce del frigo non si spenga se glielo domandi, è una macchina!-

-Mi stai dicendo che le macchine, qui da voi, sono tutte scostumate?-

Sto per ribattere, forse anche per arrabbiarmi, ma poi ripenso al mio ragionamento di prima e rispondo -Sì, Peter, sono tutte delle gran cafone-

La mia politica della non violenza verbale, fisica e morale nei confronti degli altri, ma soprattutto, nei conronti di me stesso, sta dando buoni risultati. Un altro paio di giorni e raggiungerò la pace interiore di Gandhi, ne sono certo.

Esco dalla cucina facendo un promemoria della situazione: James sta per farsi cadere gli occhi, Peter parla col frigo ed i miei nonni sono andati a farsi cambiare la dentiera. Bene, tutto sotto controllo, potrei persino dedicarmi un paio d'ore alla lettura di quell'interessante volume sulla guerra dei Troll del 1327 e...Un momento, dove diamine si è cacciato Sirius?

Un brivido mi percorre la spina dorsale; non è di certo paura per la sua incolumità, questa, ma se conosco Sirius Black (ed è difficile non conoscere uno che 9 volte su 10 perde le sue mutande in giro per il castello e ti frega le tue) ciò che sta facendo lontano da occhi vigili e responsabili è qualcosa che non vorrei facesse.

Le mani mi iniziano a sudare e quasi mi aspetto che da un momento all'altro lui sbuchi da dietro un angolo urlando "Bu-bu-settete!" ed incendiando tutto con un lanciafiamme. E invece eccolo che compare da dietro l'angolo, con l'espressione più lieta ed eccitata del mondo.

Quasi quasi preferivo vederlo col lanciafiamme.

-Remus, oh Remus, non sai che cosa ho trovato!-

-Cosa Sirius?- Aspetta Remus, se ti vede correre adesso ti seguirà e ti riacciufferà immediatamente, devi aspettare che distolga lo sguardo e correre con tutte le tue forze finché non ti cadono le gambe.

-Una specie di luogo solitario e sconosciuto, un posto dimenticato da ogni legge umana e divina...-

-Il cassetto della biancheria di Peter?-

-No, non quello, io ti sto parlando di un luogo meraviglioso pieno di arcani misteri irrisolti. E mi è bastato solo tirare quella cordicella sul soffitto- indica cordicella.

Allora capisco -Ciòé...tu mi stai parlando della cantina di casa dei miei nonni?-

-Oh, voi avete un nome anche per un posto del genere? Comunque sia, sì, ed è fighissimo...E mi è venuta un'idea-

Ok Remus, non importa se ti insegue, scappa finché sei in tempo, chiuditi nel frigo con la quale Peter sta amabilmente conversando e non farti vedere finché tutti loro non avranno raggiunto la veneranda età di 86 anni.

-SPEDIZIONE DI SCOPERTA!- urla come una scolaretta Sirius.

Oddio...

In lontananza, prima di svenire, riesco a scorgere le imprecazioni di James mentre frantuma il ricordo delle nozze dei miei nonni.

Un'ora e mezza dopo

-Bene, Signori, non voglio spaventarvi, ma ciò verso cui stiamo andando incontro potrebbe diventare la nostra tomba. Se avete cari da salutare o testamenti da completare, fatelo ora o mai più- conclude solenne Sirius.

-Ok- James afferra la cornetta del telefono che ha imparato ad usare dopo lunghe ed estenuanti lezioni e compone un nuomero -Pronto, Lily? Sì, sono io, il tuo amoruccio James. Niente, volevo solo dirti che sto per morire e quindi devo rivelarti che il mio amore per te è profondo quanto la mia attrazione sessuale verso Brigitte Bardot. Ah-ah. Ah-ah. Ok, perfetto. Baci baci- riattacca.

-Che ti ha detto?- chiede Sirius.

-Di smettere di chiamarla se non voglio che le mie gambe si trasformino in carmelle gommose al gusto di fogna-

-Be', se non altro è fantasiosa, la tua ragazza-

Lo sapevo, dovevo cadere giù dalle scale e spaccarmi la testa in due come una noce di cocco, anziché svenire per 30 secondi scarsi e ritrovarmi al centro della mia eterna comitiva di amici casinari. All'inferno avrei fatto attività certamente più salubri e meno rischiose, potrei giurarci.

-Bene, allora, avete fatto tutto? Nessuno deve andare in bagno?- Sirius guarda Peter, che scuote la testa.

-Perfetto, allora andiamo-Felpato afferra una lampada ad olio (...no, non chiedetemi dove è andato a trovarla...) ed indossa un cappello a falda larga in perfetto stile Cow-boy e fa per tirare giù la scaletta reclinabile che porta alla soffitta, ma Peter gli afferra la manica.

-Sirius, credi che troveremo insetti geneticamente modificati in grado di renderci i loro schiavi a vita, lassù?-

-Spero proprio di sì- e Sirius sale con nonchalance la scala, seguito a ruota da un James che pensa bene di ignorare l'espressione terrorizzata di Peter e di rincarare la dose con un -Insomma, se non ci sono mostri che gusto c'è?-

Lo so, lo so, dovrei tranquillizzare Peter che sembra sull'orlo di una crisi di pianto, ma la mia pace interiore è andata a farsi friggere, quindi salgo le scale per inerzia. Mi dispiace Gandhi, temo che non avrò mai la tua calma, amico mio.

Peter, terrorizzato all'idea di rimanere lì da solo, corre dietro di me, facendo chiudere la botola delle scale.

La lampada ad olio si spegne per il soffio d'aria generato dall'urto e noi rimaniamo completamente al buio.

-AAAAAAH- strilla Peter.

In un momento come questo non dovrei notare questo genere di cose...ma gli urli di Peter sembrano tanto quelli delle ragazze mezze nude dei film dell'orrore. Un brivido mi percorre la schiena, per questo paragone.

-Che hai da strilare, Peter?! Spaventi i topi!- lo rimprovera la voce di James.

-HO PAURA DEL BUIO! AAAAH- sento i suoi passi concitati e un soffocato Sbam!

Peter deve essersi andato a schiantare contro un muro e, a giudicare dal silenzio, deve aver perso conoscenza.

-Deo gratias!- cantiamo in coro io, James e Sirius, come tre piccoli angioletti natalizi.

No, non guardatemi così, lo avreste fatto anche voi se il vostro elefantesco amico vi avesse mandato all'altro mondo ambo i timpani!

-Bene...che facciamo, ora?- chiede James.

-Non ne ho idea- risponde pacatissimo Sirius.

-Come non ne hai idea? Non hai un fiammifero con te?- chiedo io, da buona mente pensante della situazione.

-No, mi è completamente passato di mente-...Ma stupido io che ancora ripongo fiducia nel loro senso di responsabilità!

-Be', non è un problema, scendi sotto e vai a prenderne uno-

Avete sentito anche voi quello che ha detto James, vero? Ha dato un consiglio coerente e saggio senza menzionare scimmie urlatrici o filtri per farsi crescere le ginocchia come cucurbitacee? Inizio a credere che anche lui abbia tirato una bella testata...

-Ok- fa Sirius -Remus, puoi andare in cucina a prendere un fiammifero?-

-Cosa, perché io?-

-Questa è casa dei tuoi nonni, dopotutto-

Avrei una gran voglia di sbattergli in faccia che non si è fatto mica tutti questi scrupoli tutte le volte che l'ha fatta quasi saltare in aria, ma mi mordo la lingua: se non è riuscito a demolirla finora, è meglio non sfidare ulteriormente la sorte.

Faccio per tirare la botola e vedo che è bloccata.

-Reeemuuus? Ci vogliamo muovere?- fa Sirius, scocciato.

-Non è colpa mia, Peter deve aver bloccato tutto-

-Oh, lascia fare a me- e sento James avvicinarsi...ODDIO, JAMES SI STA AVVICINANDO!

Non faccio in tempo ad allontanarlo dalla botola che sento un rumore inqualificabile ed il mio intestino che si rimescola.

-Oh-oh, credo di aver rotto la maniglia-

Calma, Remus, uccidere James non ti aiuterà di certo ad uscire da qui...nonostante potresti usare il suo cadavere come ariete per buttare giù la bot...No! Non.Uccidere.James.

-Fratello, ti ho mai detto che sei un coglione?-ride Sirius.

-SIRIUS! Non si dicono certe parole!- contemporaneamente due mani maschili mi colpiscono la parte posteriore del collo.

-AHIA! Ma siete impazziti? Il cervelletto è un organo molto delicato! Potevate uccidermi!-

-Sì, o magari trasformarti in un vegetale a vita, ma andiamo...-

Sto per rispondere alla stupida affermazione di Sirius, quando James fa -Oh, ho trovato una candela!-

-Grandioso! Peccato che siamo al punto di partenza, non abbiamo niente con cui accenderla- credo che con quei due schiaffi James e Sirius abbiano definitivamente seppellito il mio spirito pacifista.

-Certo che si può accendere!- la soffitta s'illumina e vediamo James con un accendino in mano.

...Non credo esistano aggettivi adatti a descrivere la sua imbecillità...

-Gran bella mossa fratello!-

...O per descrivere quanto sia beota Sirius...

-Sì, molto affascinante, ma il punto è ancora lo stesso: come facciamo ad uscire?-

-Remus, vedi sempre il bicchiere mezzo vuoto! Prendi me e James: credi che saremmo diventati ciò che siamo ora se avessimo ragionato come fai tu?-

-Ossia "saremmo ugualmente inetti se avessimo usato un po' di più quello che ci fa da ripieno per la testa", Sirius? No non credo- rispondo piccato.

-Tranquilli, ragazzi, tranquilli, shhh- si mette in mezzo James, con la sua candelina in mano -Aspetteremo il ritorno dei nonni di Remus, per uscire da qui...e nel frattempo-

Il mio "Allarme James" vibra più che mai.

-...Nel frattempo vi elencherò tutte le 1200 ragioni per cui Lily Evans è indiscutibilmente la donna della mia vita, con tanto di commento, ad ogni ragione, recitato e cantato- e afferra una fisarmonica persa in tutto quel casino.

Intona una nota e poi -Ragione n.°1: è mancina. La prima volta che l'ho vista, nel lontano 1° Settembre dell'anno 1971, indossava un maglioncino color pervinca...-

Contemporaneamente, istintivamente e dolorosamente, io e Sirius urliamo disperati "NOOOOO!".

Lo sapevo, dovevo morire quando ne avevo la possibilità, piuttosto che ora per mano dei sentimenti di James Potter.

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