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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Training ***
Capitolo 2: *** Tournament ***
Capitolo 3: *** Start ***
Capitolo 4: *** Fight ***
Capitolo 5: *** Trunks vs Vegeta ***
Capitolo 6: *** Past ***
Capitolo 7: *** Revelation ***
Capitolo 8: *** Arrive ***
Capitolo 9: *** Level 1 ***
Capitolo 10: *** Level 2 ***
Capitolo 11: *** Level 3 ***
Capitolo 12: *** A new opponent ***
Capitolo 13: *** Majin power ***
Capitolo 14: *** Meeting ***
Capitolo 15: *** Rebirth of a monster ***
Capitolo 16: *** Stop ***
Capitolo 17: *** The power of Majin Bu ***
Capitolo 18: *** Rescue ***
Capitolo 19: *** Problem ***
Capitolo 20: *** Inside the mind ***
Capitolo 21: *** The real power of Vegeta ***
Capitolo 22: *** Final duel ***
Capitolo 23: *** Surprise ***
Capitolo 24: *** Father and son ***
Capitolo 25: *** Explanatory encounter ***
Capitolo 1 *** Training ***
Questa
ff è il seguito di “Black light”, che
consiglierei di leggere per meglio comprendere la storia.
Training
I
due avversari si spostavano rapidamente, ma non troppo per lui.
Quello
sulla destra seguiva delle traiettorie spezzate, mentre
l’altro lo attaccava da sinistra percorrendo un ampia curva.
Gli
furono accanto praticamente contemporaneamente, ma
l’attaccante di destra aveva un leggero anticipo.
Fu
lui il primo ad essere colpito, con un potente calcio al volto.
Contemporaneamente
anche l’altro guerriero venne afferrato per il torace,
finendo in un lungo ruzzolone con l’altro compagno di attacco.
“Basta
così per oggi, se volete potete andare” disse
seccamente Vegeta.
“Ok
papà…” rispose un dolorante Trunks, che
si rialzò seguito da un malconcio Gohan.
Ormai
il ragazzo dai capelli color glicine aveva 16 anni, e fortunatamente
non aveva mai veramente visto i pericolo in faccia.
Da
quando il padre aveva eliminato gli androidi, la Terra era caduta in
uno stato di pace.
Lui
non aveva dovuto imparare necessariamente a combattere, anche se quando
era più piccolo era parecchio interessato alle arti marziali.
Ma
tuttavia la severa vita del padre, fatta principalmente di incessanti
allenamenti per tutto il giorno, non faceva per lui.
Dalla
madre aveva ereditato la spiccata intelligenza, ed era ormai sicuro che
sarebbe diventato il presidente della Capsule Corporation.
Anche
Gohan aveva preso la via degli studi, seguendo il volere della madre.
I
due mezzi sayan avevano stretto un forte rapporto, Gohan era per Trunks
una specie di fratello maggiore, e spesso i due svolgevano ricerche
insieme.
Bulma
e Chichi era diventate molto amiche, solo Vegeta rimaneva in fin dei
conti solo, senza avversari veramente al suolo livello.
Per
adesso.
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Capitolo 2 *** Tournament ***
Tournament
Il sayan continuò il suo allenamento fino a sera nella
gravity room, per poi uscirne.
Si diresse verso la sua stanza dove si fece una bella doccia
defaticante.
Scese poi le scale, diretto in sala da pranzo.
L’azzurra era dietro ai fornelli, intenta a preparare
qualcosa.
“Tra quanto è pronto donna?”
“Tra 10 minuti, e dato che ci sei apparecchia”
“Io non apparecchierò mai una stupida tavola
terrestre!”
In quel momento Trunks entrò in cucina.
“Tu! Apparecchia!”
“Ma…”
“Apparecchia!”
“Si papà…”
Vegeta si diresse sul divano e accese la televisione.
Quell’insulso apparecchio riusciva in qualche modo a
rilassarlo, in particolare quando quegli stupidi esseri umani si
insultavano tra di loro.
Cominciò a girare i canali, quando si trovò ad
osservare un interessante combattimento, che scoprì poi era
la reclame di un torneo di arti marziali.
Avrebbe potuto farci anche un pensierino, ma Lui non c’era
più e quindi non avrebbe avuto senso.
Spense la tv e si diresse verso la tavola, dove gli altri due lo
stavano aspettando.
Il pranzo fu silenzioso come al solito, fino a quando Trunks non porse
una domanda al padre.
“Hai sentito papà, si terrà un torneo
di arti marziali tra un paio di mesi…”
“E allora. È una stupida gara per
incapaci”
“Si, ma io vorrei partecipare…”
“E perché?”
“Partecipa anche Gohan...”
“Ah giusto, quello che fa il figlio di Kakaroth lo fai anche
tu…”
“Ma papà…”
Vegeta smise di mangiare e si alzò in piedi.
“Fai quello che vuoi, poi non venire a piangere da
me” disse tagliente, per poi andarsene.
“Ma mamma, il papà è sempre stato
così? Come hai potuto sposarlo?”
Bulma si incupì improvvisamente.
“Tuo padre è molto di più di quello che
dimostra. Ma tu non sai cosa ha passato…”
“Intendi Goku? So solo che era il suo migliore amico, ma
nient’altro…”
“Goku e tante altre cose. Tu non hai mai visto tuo padre come
lo vidi io all’inizio”
“Beh magari se me lo diceste lo capirei! Ma qui nessuno mi
dice mai niente!” e se ne andò in camera sua.
Bulma rimase alcuni secondi da sola, per poi sussurrare “Tra
poco Trunks saprai… tra poco…”
Il figlio era intanto salito in camera sua, e prese il cellulare.
“Pronto Gohan?”
“Oh ciao Trunks, dimmi”
“Posso partecipare al torneo di arti marziali”
“Sei riuscito a convincere tuo padre?”
“Diciamo di sì…”
“Beh allora bene!
“Quando ci iscriviamo?”
“All’inizio del torneo”
“Ok”
“A presto!”
“Ciao…”
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Capitolo 3 *** Start ***
Start
Il torneo si sarebbe svolto in un isola dalle parti della Capitale del
Sud.
La piazza antistante il palazzo del torneo era gremita di lottatori di
ogni disciplina.
I due mezzi sayan avanzavano tra la calca.
Gohan aveva indosso una tuta arancio, identica a quella del padre,
mentre Trunks portava pantaloni di tuta blu e una canotta nera.
Si diressero al banco iscrizioni, ci era seduto un bonzo.
“Buon giorno. Siamo qui per iscriverci”
“Prego, datemi i nomi”
“Io mi chiamo Son Gohan”
“E lei signore?”
“Trunks Brief”
“Per le eliminatorie andate in quella palestra. Buona
fortuna”
I due entrarono nella palestra.
Chiesero a un altro bonzo in che gruppo erano destinati.
Trunks era nel gruppo A, Gohan nel gruppo F, e per affrontarsi
avrebbero dovuto arrivare entrambi in finale.
“A quanto pare per affrontarti dovrò arrivare in
finale!” esclamò Gohan.
“Beh io ti aspetto!” e scoppiarono a ridere.
“Fossi in voi non riderei” esclamò una
voce gelida.
“Papà?”
Vegeta squadrava i due con aria seria.
“Non vi permetterò di ridurre questo torneo ad una
stupida sfida personale. Nessuno di voi due ha preso seriamente gli
altri concorrenti, e ciò potrebbe causarvi seri
guai…”
“Ma dai papà… chi voi che ci sia tanto
forte da competere con noi?”
“Beh ad esempio io”
“Eh?”
“Mi sono iscritto per vedere cosa siete realmente in grado di
fare. E vi conviene impegnarvi se ci incontreremo, io non
scherzo” e dettò ciò si
allontanò, lasciando i due in stato confusionale.
Ovviamente i due passarono le prime fasi del torneo senza
difficoltà, così come Vegeta, e si trovarono
tutti in finale.
Anche Crilin, che i ragazzi scoprirono aveva preso parte al torneo,
giunse alla fase finale.
Di tutti i combattenti che avevano preso parte al torneo solo 8 di loro
rimanevano in lizza.
Gli incontri sarebbero stati ad eliminazione diretta, e il vincitore
avrebbe potuto battersi con Mr Satan, uno sbruffone che era considerato
da tutti l’uomo più forte del mondo.
Le griglie degli incontri prevedevano 4 match.
Il primo Trunks contro Rees, poi Vegeta contro Bokon, Baser contro Shin
e Gohan contro Crilin.
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Capitolo 4 *** Fight ***
Fight
Ovviamente
Trunks non ebbe problemi contro il suo avversario, ma non
riuscì ad attirare l’attenzione del padre.
Venne
poi il turno di Vegeta, che con un colpo secco spedì il suo
avversario fuori dal quadrato.
Shin
sconfisse abbastanza velocemente Baser e poi fu il turno di Gohan e
Crilin.
La
bilancia pendeva chiaramente dalla parte di Gohan.
I
due partirono in un veloce corpo a corpo, ma era evidente la
superiorità del figlio di Goku.
Dopo
un colpo ben assestato allo stomaco fece ruzzolare il terrestre fuori
dal ring.
“Con
questo abbiamo i 4 semifinalisti signori! Le semifinali inizieranno tra
un ora!” annunciò il commentatore
I
contendenti si diressero verso il giardino retrostante il palazzo del
torneo, dove li attendevano Chichi e Bulma, oltre a una ragazza di nome
Videl.
Era
la compagna di Gohan.
I
due si erano conosciuti all’università, ed era
figlia di un certo Mr Satan, un buffone che era considerato
l’uomo più forte del mondo.
“Allora
Vegeta, mi raccomando, non fare del male a Trunks, capito?!?”
“Farò
quello che devo fare, donna”
“Si
beh come al solito. Piuttosto Trunks stai attento e non fati
male”
“Si
mamma…”
Una
voce risuonò nel giardino.
“Signori
le semifinali inizieranno tra pochi minuti, i concorrenti sono pregati
di avvicinarsi!”
Il
gruppo si separò e si diresse verso il ring.
Padre
e figlio erano affiancati.
Vegeta
avanzava silenziosamente, immerso nei suoi pensieri, mentre Trunks
appariva parecchio agitato e nervoso.
“S-senti
papà…”
“Cosa
vuoi?”
“Beh
spero che ci divertiremo, sul ring, buona fortuna” e gli
porse la mano.
Vegeta
lo osservò un attimo.
“Non
serve la fortuna” rispose secco, gelando il figlio.
“P-papà…”
Trunks
era sconvolto, lui e suo padre tra poco si sarebbero affrontati e
Vegeta non era stato propriamente cordiale.
Rimase
alcuni istanti a fissare il vuoto, quando una mano gli
scuoté la spalla.
Gohan
lo osservava serio.
“Tranquillo
Trunks, vai avanti e fai del tuo meglio. Il resto non conta”
“Ok…”
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Capitolo 5 *** Trunks vs Vegeta ***
Trunks
vs Vegeta
Padre
e figlio salirono sul ring.
Vegeta
aveva la sua solita espressione severa, il che metteva in soggezione un
già agitato Trunks.
“Bene
signori, 3, 2, 1 e via!” gridò il commentatore.
Trunks
si lanciò verso il padre, cercando di colpirlo con delle
combinazioni di calci e pugni, ma senza riuscirci.
Il
sayan continuava ad evitare gli attacchi del figlio, senza troppo
sforzo.
Appena
percepì che la guardia di Trunks era aperta, lo
colpì con un violento diretto al viso, sbalzandolo in aria.
Il
ragazzo si bloccò a mezz’aria, massaggiandosi il
viso.
Quel
colpo per poco non gli spezzava la mascella.
Possibile
che suo padre volesse fargli del male?
“Beh
se vuoi fare sul serio ti accontento papà!” disse
il giovane, aumentando sensibilmente la propria aura.
In
tutta risposta anche Vegeta comincio a levitare, fino a trovarsi ad un
altezza pari alla sua.
Il
ragazzo si scagliò verso il padre, che seguitò a
evitare i colpi del ragazzo, quasi fossero per lui atti al rallentatore.
Gli
spettatori seguivano l’incontro in completo silenzio.
Sembrava
che fosse Trunks in vantaggio, ma nonostante ciò il padre
continuava a evitare i colpi.
Poi
un altro diretto al volto.
Trunks
ruzzolò sul ring, quasi fino a cadere.
Vegeta
ritirò lentamente il braccio, mettendosi in guardia, mentre
riscendeva verso terra.
Il
figlio intanto si rialzò lentamente, portandosi la mano alla
bocca.
Un
sapore aspro si spandeva sulla lingua.
Guardò
il suo palmo, vermiglio del suo stesso sangue.
Con
uno sguardo carico d’odio fisso il padre.
“Cosa
significa questo?!?” gli gridò contro, ma il sayan
non rispose, limitandosi a stare in posizione di attesa.
Scariche
di adrenalina scuotevano il giovane, ormai accecato dalla rabbia,
convinto che il padre lo odiasse profondamente.
L’odio
si impadronì di lui, deciso ormai a usare i pieni poteri.
Gli
occhi sbiancarono, il corpo venne avvolto da una fiamma giallastra, il
tutto mentre dal petto del ragazzo esplodeva un ruggito feroce
all’indirizzo del padre.
Pochi
istanti e Trunks si bagnò nell’oro.
I
capelli ritti e biondi si accoppiavano ai glaciali occhi cerulei
dall’espressione feroce.
L’espressione
di Vegeta non mutò di una virgola, solo un piccolo tic
all’angolo sinistro della bocca.
“Ora
la pagherai!” gridò Trunks scagliandosi contro il
padre.
Lo
scontro riprese serrato come prima, ma adesso Vegeta sembrava
più in difficoltà a reggere i colpi del figlio,
che cominciavano pian piano ad aprirsi un varco nella sua guardia.
Poi
una veloce combinazione di Trunks riuscì ad aprire una
breccia nelle difese di Vegeta, riuscendo a colpirlo al volto.
Il
sayan venne sbalzato all’indietro, ma con un rapidissimo
movimento Trunks si portò dietro di lui lo colpì
all’altezza dei reni.
Il
ragazzo tentò nuovamente la stessa manovra, cercando di
colpire il padre allo stomaco, ma dopo essere comparso davanti a lui
incrociò il suo sguardo.
Un
attimo di esitazione e un improvvisa fitta allo stomaco.
Vegeta
aveva approfittato della distrazione del figlio per piazzare un potente
destro alla bocca dello stomaco del suo avversario.
Trunks
si piegò per il dolore, venendo colpito da un calcio alla
base della nuca, che lo fece schiantare violentemente sul ring,
facendogli sfondare alcune mattonelle.
Vegeta
scese lentamente verso terra, mentre il figlio si rialzava a stento.
Un
altro paio di colpi e sarebbe finito l’incontro.
Il
sayan si fermò ad un paio di metri da terra, fissando il
figlio.
Gli
istanti passarono lenti ed esasperati, interrotti
d’improvviso dalla voce del guerriero.
“Nessuna
esitazione in battaglia, ricordalo” furono le uniche parole
proferite, per poi allontanarsi nel cielo azzurrastro.
Fu
la voce del commentatore a sciogliere la cappa di silenzio che si era
creata.
“Signore
e signori, Vegeta abbandona l’incontro, Trunks passa in
finale!”
Un
boato esplose dagli spalti per accogliere il primo finalista.
Il
ragazzo si era intanto rialzato, e si dirigeva lentamente verso il
palazzo antistante il ring.
Si
sedette su una panca, fissando il terreno con lo sguardo basso.
Una
mano gli si poggiò sulla spalla, Gohan era accanto a lui.
“Bell’incontro
Trunks…”
“Come
no…”
“Non
è da tutti combattere a quel livello con tuo padre”
“A
sì e perché?”
“Ci
sono tante ragioni…”
Il
ragazzo dai capelli color glicine scattò in piedi con
rabbia, fissando Gohan con un espressione fin troppo decisa.
“Sono
stufo di sentire mio padre qui e mio padre là! Per me
è uno che non fa altro che passare le giornate ad allenarsi,
non capisco come mai tutta questa attenzione per lui!”
Lo
schiocco di uno schiaffo riempì l’androne.
Gohan
ritirò la mano e tornò a sedersi.
Con
voce calma si rivolse a Trunks “siediti”
“Non
voglio”
“Ti
consiglio di sederti Trunks, ti racconterò una
storia…”
Una
menzione d'onore a Noemi per l'impegno e la fantasia, nelle ff come nel
resto.
Non
ti preoccupare che tra poco cominciamo a fare sul serio!
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Capitolo 6 *** Past ***
Past
Anni e anni or sono
cadde dal cielo una stella, contente un piccolo guerriero.
Il bimbo crebbe, ebbe
molte avventure a causa una sua amica.
Difendette il bene per
anni, combattendo malvagi e perfino un potente mago.
Ma alla fine vinceva
sempre, fino ad eliminare ogni pericolo.
Si sposò ed
ebbe un figlio, e la pace sembrava durasse in eterno.
Tuttavia un giorno cadde
un'altra stella, foriera di distruzione.
Suo fratello era venuto
a prenderlo, per conquistare.
Il guerriero si oppose,
e nel corso di una violenta battaglia riuscì a sconfiggere
il fratello malvagio, ma a costo della vita.
Tuttavia un miracolo
permise all’eroe di tornare in vita, in tempo per la caduta
di due nuove stelle.
In una di essere
risiedeva un Principe, il suo principe, principe del popolo a cui
appartenevano, popolo ormai estinto.
Era un grande guerriero,
ma anche uno sterminatore di popoli.
Vi fu una violenta
battaglia, in cui molti valorosi guerrieri perirono.
Tuttavia lo scontro
decisivo fu tra l’eroe e il principe, che alla fine si
risolse con un pareggio.
Dopo essersi ripreso
l’eroe partì con alcuni amici per un luogo
lontano, alla ricerca di un miracolo per riportare in vita i suoi amici.
Solo che anche il
Principe si era diretto sullo stesso luogo.
I due si incontrarono, e
combatterono prima un e poi l’altro contro un demone bianco.
Lo stesso demone che
aveva distrutto il loro popolo.
Il Principe
morì, come molti altri innocenti.
Fu l’altro
guerriero a eliminare il demone, assurgendo al ruolo di leggenda.
I guerrieri periti
tornarono poi in vita, e con loro anche il Principe.
Per lui da allora non
esistette altro scopo nella vita che superare il giovane guerriero che
lo aveva surclassato e aveva sconfitto il demone.
Tutti tornarono alle
loro case, e il Principe venne ospitato a casa di un amica del suo
rivale.
I due si innamorarono e
concepirono un figlio.
Tuttavia la pace non era
destinata a durare, in quanto il demone bianco tornò,
assieme al padre.
Il Principe e il
guerriero combatterono una lunga battaglia e alla fine vinsero.
Ma tuttavia i problemi
non erano finiti, in quanto il guerriero si ammalò e dopo
tre anni dal suo ritorno a casa morì.
Poco dopo comparvero due
mostri, esseri rigurgitati dall’Inferno stesso.
Compirono stragi
tremende, uccisero e distrussero.
Solo una persona poteva
fermarli, il Principe.
Dopo una violenta
battaglia venne curato da un mago, e alla fine dopo un estenuante
allenamento riuscì ad eliminare i due demoni.
Adesso era lui il
protettore di quella gente e della sua famiglia.
Adesso era lui la
leggenda.
Trunks fissò Gohan alcuni secondi.
“Perché mi hai raccontato questa storia?”
“Perché non è una
storia…”
“Cioè?”
“Quello che ti ho raccontato è tutto vero Trunks.
Non lo hai capito? Il Principe di cui parlo è tuo
padre!”
“C-cosa?!?”
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Capitolo 7 *** Revelation ***
Revelation
“No, no è vero, non può essere
vero!” gridò Trunks.
“Non ti sto prendendo in giro Trunks, è tutto
vero…”
“Come potrei crederti, io figlio di un alieno?”
“Non solo tu, anche io…”
“E che prove avresti?”
“Basta che ti guardi intorno Trunks. Pensa, ti sei mai
ammalato? Ti sei mai fatto veramente male, ad esempio rotto qualcosa?
Ti sei mai chiesto da dove tuo padre prenda l’energia per
allenarsi tutto il giorno?”
“Ma…”
“E prima ti ricordi cosa è successo sul
ring?”
“…”
“Scusami Trunks, adesso devo andare, è il mio
turno. Dopo potrai farmi tutte le domande che vuoi”
Il mezzo sayan più vecchio si diresse verso il ring, dove lo
attendeva il suo avversario.
Shin non era molto alto, ma presentava un aspetto particolare.
Indossava strani abiti, la carnagione era di un indefiniti violette e
portava una cresta bianca.
Dallo sguardo non prometteva niente di buono.
I due si osservarono per alcuni minuti, incuranti del gong che diede
inizio allo scontro.
Fu lo sconosciuto a prendere la parola “tu sei Son Gohan
giusto?”
“Sì”
“So che sei un guerriero molto potente, e vorrei per questo
chiederti di mostrarmi i tuoi poteri”
“Cosa?”
“So che sei un sayan Gohan, e che sei un guerriero molto
forte. Ti chiedo di mostrarmi subito i tuoi poteri, siamo tutti in
grave pericolo”
Gohan era stupito da tale richiesta, ma lo sguardo
dell’avversario appariva sincero.
Pian piano una fiamma dorata avvolse il ragazzo, come era avvenuto
precedentemente con Trunks.
I capelli si tinsero d’oro e gli occhi divennero cerulei.
“Ecco Shin, questa è la mia massima
potenza!”
L’avversario lo squadrò alcuni secondi, per poi
complimentarsi con lui, battendo le mani.
“Complimenti Gohan, sei davvero forte, ma ora permettimi di
testare le tua capacità”
“Accomodati”
I due scomparvero, ricomparendo poi nello spazio sopra il ring.
I colpi erano veloci e precisi, ma pochi andavano a segni, i
più erano egregiamente parati dal soggetto bersagliato
Lo scontro era rapido e incessante.
Trunks osservava il combattimento meravigliato.
Forse Gohan aveva ragione, forse non erano del tutto umani.
Come avrebbero altrimenti fatto a compiere certe evoluzioni?
Ma erano interrogativi senza risposta, avrebbe dovuto aspettare la fine
dell’incontro per chiedere spiegazioni a Gohan.
Per poco non aveva vomitato, tale era la tensione che aveva in corpo.
Tuttavia non c’era altro da fare che seguire il match.
I due contendenti continuavano a scambiarsi rapidi attacchi e a
muoversi in maniera estremamente veloce e imprevedibile.
Lo scontro continuò per parecchi minuti, fino a quando i due
non si allontanarono.
Entrambi risentivano leggermente della fatica, ma nessuno di loro
sembrava prevalere.
“Complimenti Gohan, sei proprio il guerriero che cercavo.
Fermiamoci qui, ho disperatamente bisogno di aiuto”
La richiesta stupì il mezzo sayan, ma
l’espressione del suo avversario sembrava sincera.
“Va bene Shin, ti aiuterò”
“Bene, allora seguimi”
“Aspetta. Cosa dobbiamo fare?”
“Dobbiamo impedire il ritorno di un mostro”
“Allora credo che ci servirà anche
l’aiuto di Trunks, è un mio amico e un valente
guerriero”
Shin assunse un espressione pensieroso.
“D’accordo Gohan, chiamalo. Ma sappi che
è una missione molto pericolosa” e
schizzò verso l’azzurro.
Gohan guardò verso terra, incrociando lo sguardo di Trunks.
Il giovane capì immediatamente, levandosi in volo verso
l’amico.
“Cosa succede Gohan?”
“Dobbiamo andare, Shin ha bisogno di una mano”
“Va bene”
I due volarono via, lasciando il pubblico stupito.
In poco tempo raggiunsero Shin, che volava ad una velocità
non troppo elevata per fare in modo che lo raggiungessero.
“Bene ragazzi, grazie di essere venuti. Ho disperatamente
bisogno di voi per fermare un mostro”
“Come fai a sapere che stai cercando noi?” chiese
Trunks.
“Vedete un mago sta cercando di resuscitare un mostro,
insieme ad alcuni alleati. Uno di loro ha ferito a morte un mio
collaboratore, ma questi prima di morire mi ha detto di venire sulla
Terra, dove avrei trovato due potenti guerrieri. Siete voi
due”
“È una storia incredibile, come facciamo a sapere
che è vera” domandò Trunks.
Shin lo fissò alcuni secondi, per poi poggiare la mano sulla
sua fronte.
Una luce lo avvolse, riportandolo in piena forma, facendo scomparire
gli ematomi che si era procurato combattendo con il padre.
“Adesso mi credi?”
“Non mi sembra possa fare altro…”
“Bene…”
“Allora andiamo” e fece per partire, ma Gohan lo
bloccò per un braccio.
“Aspetta. Primo non sappiamo chi sei in realtà,
Shin non è il tuo vero nome. E poi vogliamo saper che
è il nemico”
“E sia. Io mi chiamo Kaiohshin”
I due mezzi sayan sbiancarono a sentire quel nome.
Si trovavano al cospetto del più importante essere di tutto
l’universo.
Abbassarono lo sguardo, in segno di rispetto, ma Kaiohshin li
sollevò.
“Non ragazzi. Adesso siamo compagni d’armi, alla
pari. E ora partiamo”
I due lo seguirono a ruota, volando molto velocemente.
Gohan si spostò verso il dio, richiamando la sua attenzione.
“Dimmi Gohan”
“Non ci hai ancora detto chi è il nostro
avversario”
“Il mago si chiama Babidi, ma non è lui il vero
pericolo. Dobbiamo evitare che risvegli quella
creatura…”
“Chi?”
A Kaiohshin venivano i brividi a pronunciare quel nome.
“Majin Bu”
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Capitolo 8 *** Arrive ***
Arrive
I
tre volavano rapidamente, guidati da Kaioshin, verso il loro nuovo
avversario.
Non
sapevano bene cosa aspettarsi, tranne Kaiohshin ovviamente.
Gli
altri due erano invece più pensierosi, in particolare Gohan.
Se
il dio supremo aveva bisogno del loro aiuto la situazione non era per
niente rosea.
Il
paesaggio correva rapido sotto di loro, e ben presto l’oceano
lasciò il posto ad un terreno, prima verde e poi desertico,
fino a trovarsi al di sopra di una steppa brulla.
“Come
fai a sapere che il nostro nemico si trova qui?” chiese
Trunks.
“Ho
già combattuto contro Majin Bu, migliaia di anni fa. Ormai
è prossimo al risveglio, posso già avvertire
flebilmente la sua aura malvagia”
Kaiohshin
cominciò a scendere di quota, fino a posizionarsi dietro una
grande roccia vicino a quello che sembrava essere una specie di
altopiano artificiale.
Doveva
esserci qualcosa prima, ma era come su fosse stato tutto appiattito.
Al
centro una piccola struttura bianca spuntava dal terreno.
“Quella
sarebbe il loro covo?” chiese Gohan.
“Solo
l’entrata. Non facciamoci ingannare. Il nostro avversario
è un mago dai grandi poteri”
“A
proposito, cosa facciamo adesso?”
“Credo
che dovremo aspettare…”
Improvvisamente
i tre percepirono una potente aura avvicinarsi, e si posizionarono
sotto una sporgenza della roccia, azzerando il loro livello di
combattimento.
Dopo
poco un potente essere arrivò davanti alla costruzione
bianca.
Era
vestito con un completo azzurrastro e un mantello chiaro.
La
pelle era rosastra, ma quel tizio aveva qualcosa nel suo aspetto che si
poteva tranquillamente definire demoniaco.
“Chissà
che è quello…” disse Gohan rivolto a
Kaioshin.
“Quello
è Darbula, il Signore degli Inferi. È stato lui a
eliminare il mio collaboratore. Era il Re della dimensione infernale,
ma Babidi lo ha soggiogato e ora lo usa per i suoi scopi”
“…”
Intanto
la porta si era aperta, e quello che doveva essere un soldato semplice
ebbe un rapido discorso con Darbula, per poi farlo entrare.
“Mi
piacerebbe sapere che cosa si sono detti…”
mugugnò Trunks.
“Hanno
detto che vi hanno notati” sibilò una voce cupa
alle loro spalle.
Piccolo
fissava i tre con sguardo serio, osservandoli attentamente.
Il
suo sguardo incrociò quello di Kaiohshin, che non
abbassò il cipiglio.
“Gohan,
Trunks, questo è un vostro amico?” chiese il
namecciano.
“Ah
sì, lui è Kaiohshin!” rispose Trunks.
“Cosa?!?”
Il
dio si alzò in piedi, porgendo la mano al guerriero.
“Piccolo
giusto. Dalle mie informazioni tu una volta eri un essere solo con
l’attuale dio della Terra. Avremo bisogno anche del tuo aiuto
oggi”
“Sono
onorato”
“Piuttosto
hai detto che ci hanno notato. Ne sei sicuro?”
“Si,
li ho sentiti. Il mio udito è molto più sensibile
del vostro”
“Bene”
“Cosa
facciamo adesso?”
“Credo
che non resti altro che entrare”
I
quattro si guardarono tra loro, indecisi le muoversi o meno.
“Ragazzi
volevo avvertirvi che il resto del gruppo si trova al palazzo del
Supremo. Li ho intercettati mentre venivano qui, state
tranquilli”
“Anche
papà?”
“No
Trunks, non so dove sia tu padre. Non riesco a percepire la sua
presenza”
“Il
solito menefreghista…”
“Non
è il momento di fare le femminucce adesso”
intervenne Kaiohshin “muoviamoci” e si diresse
verso la costruzione bianca, seguito dai due sayan e dal namecciano.
Arrivarono
presto alla costruzione, di fronte alla quale si arrestarono.
Attesero
alcuni istanti, poi una voce stridula cominciò a parlare.
“Ben
arrivato Kaiohshin, a cosa dobbiamo la tua presenza?”
“Sono
venuto a fermarti razza di pazzo!”
“Beh
prima dovrai superare le mie prove, ti darò una
guida per giungere da me attraverso i miei livelli. Se ce la farai
potrai vedertela solo con me” e detto ciò la porta
si aprì.
Dal
buio apparvero due felini occhi giallastri.
Darbula
era in fronte a loro, con un sorriso perfido.
“Ben
venuti sciocchi, sarò io la vostra guida”
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Capitolo 9 *** Level 1 ***
Level
1
Il demone fece accomodare i guerrieri all’interno della base.
I quattro lo seguivano lentamente, attenti ad ogni sua possibile mossa,
nel caso li attaccasse improvvisamente.
Tuttavia quest’eventualità non si
verificò, e il gruppo continuò a camminare
lentamente per alcuni minuti lungo un corridoio scuro.
Fu Kaiohshin a interrompere il silenzio opprimente, affiancandosi a
Darbula.
“Perché stai facendo questo? Perché ci
aiuti?”
“Io non vi sto assolutamente aiutando, vi sto solo facendo da
guida verso la vostra fine” sogghignò il demone,
gelando con un occhiata il dio.
Continuarono ancora a camminare, fino a quando non arrivarono ad un
ampia stanza, con al centro quello che sembrava un grosso foro.
Il demone si diresse invece verso un porta, ordinando ai guerrieri di
attenderlo lì.
La porta si aprì, e il demone entrò.
Davanti a lui solo buio, ma qualcuno attendeva ordini.
Il metodo per raggiungere la stanza di controllo era semplice.
Tre livelli, in ognuno un guerriero da battere, e l’ultimo di
questi era proprio Darbula.
Babidi lo aveva scelto anche per la sua potenza.
Era appurato che il Signore degli inferi fosse potente almeno quanto
Bojack, un demone che migliaia di anni prima aveva cercato di
conquistare la galassia, e che solo il potere dei Re Kaioh lo aveva
fermato.
Avere una tale potenza dalla propria parte, per poi sommarla a quella
del redivivo Majin Bu, lo avrebbe reso certamente invincibile.
In verità neppure lui sapeva quali fossero i reali poteri di
Majin Bu, ma se era riuscito da solo a sconfiggere quattro Kaioshin
dovevano essere per forza inimmaginabili.
“Pui Pui, sconfiggi gli invasori” ordinò
secco Darbula al sottoposto nell’ombra.
“Si signore”
I due si incamminarono verso l’uscita, per presentarsi agli
avversari.
L’essere interpellato da Darbula era alto quanto un normale
umano, fisico asciutto e strane protuberanze dietro la testa e sulle
spalle.
Questi lasciò che il guerriero e i quattro si squadrassero
per alcuni istanti, per poi parlare.
“Signori, questo è il primo combattente che
dovrete affrontare” sentenziò il demone con voce
tagliente.
I quattro si guardarono, poi Trunks si fece avanti.
“Sarò io il tuo avversario” disse il
giovane.
“Non essere precipitoso Trunks” lo corresse Gohan,
preoccupato.
“Tranquillo Gohan, faccio da solo”
Trunks era confuso in quel momento, ma sopratutto arrabbiato.
Con se stesso, con suo padre e con tutti gli altri.
Lui non era mai all’altezza delle aspettative di suo padre,
il quale poi non era certamente presente nella sua vita quotidiano.
E gli altri, Gohan compreso, lo avevano tenuto all’oscuro di
ciò che era, trattandolo come un moccioso, perché
poi?
Una rabbia tremenda albergava in lui da quando si era trasformato
contro suo padre, e adesso aveva ancora voglia di battersi, e quel
tizio con gli spuntoni sembrava fare al caso suo.
Una luce dorata lo avvolse, mentre si sentiva pervadere di energia.
Quello stato le rendeva leggermente arrogante, ma gli piaceva
terribilmente.
Fissò il suo avversario, per poi fare un movimento rapido
con la mano.
“Fatti avanti sgorbio”
Pui Pui non si fece attendere, lanciandosi contro il mezzo sayan.
L’alieno mulinava rapidi fendenti e veloci calci, ma il
ragazzo li evitava con noncuranza.
Kaiohshin lo osservava stupito, Gohan e Trunks leggermente preoccupati.
Il potere che Trunks emanava in quel momento era superiore a quello che
Goku aveva quando era tornato sulla Terra.
Era certamente una forza più che sufficiente per eliminare
Pui Pui, ma Trunks sarebbe stato abbastanza maturo da contenere quel
potere.
A detta dello stesso Vegeta la trasformazione causava a volte violente
scariche di adrenalina nel corpo, e occorreva un certa esperienza per
domarla, senza correre il rischio di farsi prendere la mano e
cominciare a distruggere insensatamente.
Trunks aveva quell’esperienza?
All’improvviso un sordo rumore.
Il mezzo sayan era passato al contrattacco, con un violento pugno allo
stomaco del suo avversario.
Poi un calcio al fianco sinistro, al destro e per finire una violenta
testata.
L’alieno si schiantò contro la parete, sotto lo
sguardo impassibile di Darbula.
Sì, il ragazzo ci sapeva fare, ma non era certamente un
problema.
“Allora alieno, ti muovi o la finiamo qui?”
grignò Trunks.
Il suo avversario non rispose, ma si alzò a fatica, con il
fiato corto.
Un rivolo di sangue usciva dalla bocca, il torace doleva per i colpi
ricevuti.
Pui Pui fissò Trunks, per poi alzargli contro il dito medio
in segno di scherno.
Fu un attimo.
Trunks scomparve, materializzandosi di fronte al suo avversario,
rantolante.
Con un pugno gli aveva trapassato l’addome.
Il corpo dell’alieno cadde a terra, dove venne polverizzato
da un ki blast di Darbula.
Passarono alcuni secondi di silenzio, interrotti dal demone che batteva
le mani.
“Complimenti ragazzo, magnifica esecuzione”
“Il tuo uomo non era un granché...”
“Non essere troppo sicuro di te… comunque adesso
seguitemi, scendiamo di livello” e si lasciò
cadere in un apertura circolare al centro del pavimento.
Gohan e Piccolo fissavano ancora Trunks, in quel momento aveva la
stessa espressione che aveva Vegeta il primo giorno sulla Terra.
Kaiohshin se ne stava invece in disparte a meditare.
Il figlio di Goku si avvicinò a Trunks “tutto
bene?”
“A te cosa sembra?”
“…”
“Credo che dovremmo andare avanti”
sentenziò Piccolo.
“Lo credo anch’io” rispose Kaiohshin.
“E allora muoviamoci” disse Trunks con tono poco
cortese, saltando nel foro, seguito a ruota dagli altri tre.
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Capitolo 10 *** Level 2 ***
Level
2
Il
gruppo atterrò in un'altra stanza, identica alla precedente.
Darbula
aveva già selezionato il prossimo sgherro con cui
voleva fermare i 4 guerrieri, si trattava di Yakon, un grosso essere
verde con lunghe lame inserite nelle braccia.
La
bava alla bocca del mostro era segno evidente delle poco pacifiche
intenzioni del mostro.
Trunks
si avvicinò all’essere verde, pronto a dare
battaglia, ma venne trattenuto dalla mano di Gohan.
“Scusa
Trunks, ma ora tocca a me”
Un
espressione no troppo gentile si dipinse sul volto del super sayan, che
però decise di far passare il figlio di Goku.
Questi
si posizionò davanti al mostro, mettendosi in posizione di
guardia.
“Stammi
a sentire, non so chi tu sia ma noi non abbiamo niente contro di te,
quindi facci passare”
“Ah
ah ah! Stupido esserino, cosa credi di fare? Sarete voi a cedere il
passo, così il grande Majin Bu sarà presto
risvegliato, e noi otterremo la ricompensa eterna!”
Gli
occhi dell’essere scintillavano di follia, non si sarebbe
arreso.
“Chissà
cosa lo spinge a tanta dedizione” mugugnò Piccolo.
“Il
sigillo…” gli rispose il vicino Kaiohshin.
“Sarebbe?”
“Vedi
la lettera M che Yakon e Darbula hanno in fronte? È la
stessa che aveva Pui Pui”
“Sì
la vedo, e credo stia a indicare che costarono sono discepoli atti alla
rinascita del mostro di cui ci hai parlato, ma cosa centra?”
“Il
sigillo non ha il solo scopo di indicare questo, ma
conferisce grandi poteri a chi lo riceve. È una specie di
potenziamento, che permette prestazioni incredibili in combattimento.
Il prezzo è cadere anima e corpo sotto il controllo di
Babidi”
“…”
Gohan
scattò verso il suo avversari, fintando un attacco di pugno
al ventre, per poi sferrare un calcio al capo dell’essere.
Questi
riuscì tuttavia ad evitare il colpo, cercando poi di colpire
il suo avversario con le lame inserite nella braccia.
Il
mezzo sayan evitava tuttavia i colpi, scansandoli o deviandoli con le
mani nel caso fossero troppo vicini a lui.
Lo
scontro proseguì alcuni minuti, mantenendo lo stesso
risultato.
Gohan
appariva illeso, mentre Yakon sembrava avere il fiato corto.
“Allora
ti vuoi arrendere? Ho dimostrato la mia superiorità, non
serve combattere ancora”
“No,
non posso deludere il grande Babidi…”
Improvvisamente
un raggio di energia colpì in piena fronte yakon,
trapassandolo e facendolo cadere a terra esanime.
Trunks
ritirò il braccio e chiuse la mano, con un piccolo sorriso
in volto.
I
suoi tre compagni lo guardavano allibiti, in particolare Gohan, che
dopo alcuni secondi lo afferrò perla canotta con espressione
furiosa.
“Ma
si può sapere cosa ti prende? Lo hai ucciso a sangue
freddo!”
“Se
non lo avessi fatto io lo avrebbe fatto lui” rispose calmo
Trunks, indicando Darbula.
“Non
importa! Tu non dovevi farlo! Ma si può sapere cosa ti
prende?”
“A
me?!? A te forse, io non sono mai stato meglio”
gridò Trunks, liberandosi dalla presa di Gohan.
Darbula
intanto osservava la scena divertito.
Ora
era il suo turno, e gli avversari sembravano interessanti,
più forti della feccia che incontrava di solito girando con
Babidi.
Avevano
energia sufficiente per risvegliare Majin Bu, ma aveva scoperta altre
cose interessanti ed era ora di riferirle al mago.
Scese
nel foro al centro della stanza, seguito da Trunks.
Poi
anche gli altri 3 scesero all’interno del foro, trovandosi in
un ambiente diverso dagli altri.
Erano
stati catapultati in una vallata, con un fiume al centro e il cielo
rossastro.
“Questa
è opera del mago” risolse Kaiohshin.
Mentre
il gruppo si guardava intorno Darbula si avvicinò a loro.
“Ora
è il mio turno”
I
quattro si misero in guardia prontamente.
“Fatti
sotto!” grignò Piccolo.
“Tranquillo
uomo verde, se non vi reca troppo disturbo preferirei fare una cosa
prima di eliminarvi, quindi adesso devo andare” e scomparve.
“Ma
dove …”
“Tranquillo
Piccolo, al momento opportuno apparirà” lo
fermò Kaiohshin.
Intanto
in una stanza buia un piccolo essere grinzoso aveva smesso di osservare
la sua sfera di cristallo e di era voltato alle proprie spalle.
Con
voce stridula si rivolse al suo servitore.
“Dimmi
Darbula, qualche problema?”
Il
demone si inchinò al cospetto del mago, per poi parlare.
“Nessun
problema, volevo solo riferirvi una cosa potente Babidi, credo possa
velocizzare il risveglio di Majin Bu…”
“Ti
ascolto Darbula…”
Trunks
era seduto su una roccia, leggermente in disparte, con gli occhi chiusi.
Fino
a quel momento era stata una giornata interessante.
Aveva
scoperto di essere mezzo alieno, figlio di un principe e discendente di
una razza guerriera.
Aveva
scoperto che fino ad allora tutti i suoi conoscenti lo avevano tenuto
all’oscuro una parte importante della sua storia.
Ma
soprattutto aveva scoperto il potere.
Contro
sua padre.
Non
sapeva spiegarselo, ma adesso sentiva una potenza enorme scorrergli
dentro le vene.
Poteva
notare le scariche di adrenalina partire dalla zona dei reni e
irradiarsi per tutto il corpo.
Presto
avrebbe eliminato il demone rosaceo che li aveva accompagnati, poi
avrebbe fatto i conti con gli altri due, suo padre e Gohan.
In
particolare con Gohan.
Suo
padre era un insensibile senza speranza, un maniaco della guerra,
niente di più.
Ma
Gohan lo aveva sempre considerato un fratello, qualcuno di cui fidarsi.
E
lo aveva tradito.
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Capitolo 11 *** Level 3 ***
Level 3
I quattro attesero alcuni minuti, poi Darbula comparve davanti a loro.
Passarono istanti di silenzio, poi il demone invitò Gohan
con un gesto della mano ad avvicinarsi.
“Partirò da te ragazzo”
“Non sottovalutarmi demone”
I due scattarono l’uno verso l’altro, ma il mezzo
sayan ricevette un violento diretto in faccia.
Andò a schiantarsi velocemente contro una roccia, per poi
venire investito da una raffica energetica.
Si alzò un gran polverone, dal quale partì una
bordata di energia, che il demone non riuscì ad eludere a
causa della sorpresa.
Tuttavia Darbula creò, poco prima dell’impatto,
una barriera, riuscendo ad attutire buana parte dei danni inflitti dal
colpo.
Intanto il polverone era sceso a terra e Gohan avanzava verso il suo
avversario, levitando.
Adesso era però circondato da un leggero bagliore
biancastro, segno che aveva aumentato il livello di combattimento, per
meglio sopportare lo scontro.
I due si squadrarono alcuni secondi, per poi ricominciare un violento
corpo a corpo.
La situazione era però diversa rispetto a prima.
Malgrado Gohan fosse comunque in svantaggio metteva a segno
più colpi di prima.
Lo scontro prosegui per alcuni minuti, poi un violento gancio al volto
fece ripiombare Gohan a terra, con un violento boato.
Intanto Kaiohshin e gli altri osservavano la scena.
La divinità era confusa dalla situazione.
Darbula era molto potente e sembrava avere la meglio, ma aveva
avvertito in Gohan qualcosa che gli faceva sperare altro.
Piccolo dal canto suo osservava la scena con occhio analitico.
Darbula era più potente di Gohan, su questo non pioveva, ma
sembrava meno fine nella tecnica e a volte peccava di superbia.
Se Gohan se ne fosse accorto avrebbe potuto forse ribaltare lo scontro.
Per ultimo Trunks, che continuava a mantenersi defilato dagli altri due.
A differenza di costoro non era per niente soddisfatto
dell’incontro di Gohan.
Dannazione, a volte Darbula scopriva la guardia e lui non lo notava.
O meglio lo notava, ma non infieriva.
Possibile che avesse delle remore a colpire il suo avversario?
Probabilmente se ci fosse stato lui a combattere Darbula avrebbe
riportato ferite più profonde.
Intanto la nube di polvere che si era sollevata dall'impatto di Gohan
era tornata a terra, e solo un mucchio di pietre si trovava al centro
di un profondo cratere.
Improvvisamente un urlo eruppe da sotto le macerie, sconvolte da un
esplosione dorata.
Gohan raggiunse di nuovo il suo avversario, contornato da una aura
giallastra.
I capelli era biondi e gli occhi cerulei fissavano il suo avversario.
Questi fece un sorriso di compiacimento, per poi scagliarsi contro di
lui.
Il riscaldamento era finito.
Intanto gli altri 3 osservavano la scena.
A quanto pare un altro guerriero leggendario si trovava sulla Terra.
Piccolo era il meno stupito dei tre.
Per lui era ovvio che Gohan potesse diventarlo, come lo era diventato
prima di lui suo padre.
Kaiohshin appariva invece più teso.
Non gli piaceva quella trasformazione.
L’altro ragazzo era diventato decisamente più
aggressivo da quando si era trasformato, non voleva che anche a Gohan
accadesse lo stesso, avrebbe potuto essere problematico.
Il namecciano capì i timori della divinità, e gli
si avvicinò.
“Gohan non diventerà aggressivo come Trunks. Lui
possiede un maggior autocontrollo, si sa trasformare da parecchio
tempo, mentre per Trunks è la prima volta”
sussurrò sotto voce.
“Spero tu abbia ragione, non vorrei avere problemi con
loro” rispose malinconico il dio.
Trunks era invece scattato in piedi quando Gohan si era trasformato.
Allora anche lui aveva la sua stessa facoltà?
E allora perché non l’aveva mai usata contro suo
padre negli allenamenti?
Forse perché suo padre non era in grado di farlo, e sarebbe
stato colpito nell’orgoglio?
Eppure non gli sembrava che Vegeta trattasse Gohan meglio di come
trattava lui, anzi, quindi non capiva tale gesto.
E poi perché non si era trasformato subito contro Darbula,
avrebbero risparmiato tempo.
Gohan era un vero inetto!
Intanto i due avversari continuavano a combattere, e se Darbula aveva
un vantaggio questo era molto esiguo, in qualsiasi campo.
Gohan caricò una raffica energetica contro il demone, che
spezzò però i colpi con calci e colpi di taglio
mirati.
Tuttavia perse per alcuni istanti Gohan di vista, dando tempo al sayan
ci colpirlo con una violenta gomitata ai reni.
Darbula si schiantò contro una parete rocciosa, sfondandola.
Riemerse in un esplosione di luce, ma cominciando a dare segni di
affaticamento.
Il mezzo sayan dal canto suo non era messo benissimo, portando
sull’avambraccio sinistro e sulla spalla destra delle ferite
non proprio superficiali.
Darbula intanto si era avvicinato, ma quando era a pochi metri di
distanza si bloccò.
Fissò il ragazzo con un sorriso perfido, per poi spalancare
le braccia.
Stava esponendo il petto al suo avversario, per farsi colpire.
Un attacco a segno lo avrebbe ferito molto gravemente, e in quelle
situazioni avrebbe potuto chiudere l’incontro a favore di
Gohan.
“Avanti ragazzo colpiscimi, eliminami”
“No”
“Cosa ti prende, non riesci ad eliminare il tuo avversario?
Non mi odi?”
“Io ti odio, ma non posso uccidere un essere
indifeso”
“Indifeso. Non ti ho forse dimostrato il mio
potere?”
“Sì, ma adesso hai la guardia volontariamente
aperta. Non posso farlo”
“Sarebbe da vigliacchi?”
“Esatto”
“Dai ragazzo colpiscimi, lo sapremmo solo io e
te…”
“N-non posso…”
“Colpiscimi ho detto!”
“No!”
“Ho detto c…”
Darbula non finì la frase che il petto venne squarciato da
un colpo energetico.
Il demone cadde a terra rapidamente, ma con un sorriso stampato in
faccia.
La sua trappola era riuscita perfettamente.
Ora Majin Bu sarebbe rinato.
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Capitolo 12 *** A new opponent ***
A new opponent
Gohan era paralizzato.
Fissava il corpo di Darbula cadere verso il basso, per poi piombare nel
fiume sottostante.
Il colpo era arrivato da sotto e da dietro di lui, quindi era stato uno
dei suoi tre alleati a lanciarlo.
Tuttavia sapeva già a chi apparteneva quel colpo, ne aveva
avvertito l’aura aumentare e gonfiarsi.
Aveva avvertito un ki ben conosciuto mutare e prepararsi
all’attacco.
Si voltò e fissò il suo amico, colui che aveva
lanciato il colpo.
Questi doveva ancora ritirare il braccio, anzi lo esibiva con
altezzosità, sfidando Gohan con lo sguardo carico
d’astio.
Trunks era ancora avvolto da una leggera luce dorata, mentre leggere
scariche elettriche si riunivano attorno alla mano da cui aveva
lanciato il colpo.
Un sorriso leggero si dipingeva sul suo volto.
Piccolo e Kaiohshin erano immobili, con espressione seria ma
preoccupati alla stessa maniera.
Il dio si avvicinò al namecciano, dovevano parlare.
“Dimmi Piccolo, quanto è forte Trunks?”
“Abbastanza direi. Lo puoi constatare tu stesso”
“È più forte di Gohan?”
“Non lo so con certezza. Perchè?”
“Credo che ci troviamo in un mare di
guai…”
Intanto Gohan era sceso a terra e si stava avvicinando a Trunks.
Quando fu di fronte a lui attese alcuni istanti, per poi colpirlo con
un violentissimo manrovescio, gettandolo a terra.
“Ma si può sapere cosa ti prende? Sei
impazzito?”
“Mpf… io faccio quello che mi pare. E poi
così abbiamo sconfitto il nemico no?”
“No! no si colpisce una persona senza difese!”
Gohan era devastato dalla rabbia, quello che per lui era un fratello
minore si stava comportando in maniera irrazionale e spietata.
Trunks non aveva mai visto l’altro mezzo sayan
così alterato, ma invece di provare timore lo
afferrò per il bavero della tuta.
“Stammi a sentire traditore! Se qui qualcuno ha avuto un
comportamento scorretto non sono stato certo io, ma voi! Non ho fatto
altro che darti una mano e vengo così ripagato? E poi
perché non ti sei trasformato subito?”
“Volevo evitare di spargere sangue inutilmente”
“Era un nemico, non meritava la tua
pietà!”
“Mollami Trunks. No ti riconosco più!”
“Non riconosci chi? Un povero idiota ingannato da tutti o
qualcuno che ha finalmente visto le cose come stanno?”
“…”
“Ti odio!” e colpì Gohan con un
violentissimo gancio al volto.
Mentre il mezzo sayan andava a schiantarsi contro le rocce una luce
avvolse Trunks, che contemporaneamente cadde a terra in preda a delle
convulsioni violente.
Kaiohshin assunse un espressione cupa e preoccupata, cosa che Piccolo
notò immediatamente.
“Cosa succede?”
“Abbiamo un problema”
“E sarebbe?”
“Trunks non è più dei nostri”
“Cosa?”
“Guarda”
Trunks continuava a rantolare a terra, la luce intorno a lui era
aumentata e folgori rosse avvolgevano la sua aura dorata.
Incominciò poi a urlare con tutto il fiato che aveva in
corpo, tendendosi la testa con le mani.
Gli urli erano sempre più frenetici, per poi cominciare a
calare, fino a fermarsi.
Trunks si mise a carponi, madido di sudore e con il fiatone.
Riuscì a rimettersi in piedi, ma tenendosi sollevato il
tronco con le mani sulle ginocchia.
Gohan si era intanto risollevato, e malgrado avesse avuto la tentazione
di scagliarsi contro Trunks si bloccò quando lo vide a terra.
Gli si avvicinò pian piano, aspettando che si rialzasse.
Trunks si risollevò poi in piedi, fissando Gohan.
L’aura intorno a lui era ancora intensa, e adesso si agitava
convulsa.
“Tutto bene Trunks?”
“Mai stato meglio…”
“Sicuro?” chiese poggiandogli la mano sulla spalla,
come faceva abitualmente.
“Sicuro…”
Gohan si piegò in due, mentre Trunks ritraeva il pugno.
Il mezzo sayan più vecchio impiegò alcuni secondi
per riprendersi, per poi allontanarsi alcuni metri e osservare Trunks.
Gli occhi erano velati di lieve follia, più di una vena era
in rilievo innaturalmente e una M nera campeggiava in mezzo alla fronte
del suo amico.
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Capitolo 13 *** Majin power ***
Majin power
Il
mezzo sayan più giovane scoppiò in una fragorosa
risata.
“Che
succede Gohan, provato sulla pelle quanto sono forte?”
“Che
hai fatto Trunks?”
“Quello
che avrei dovuto fare prima. Liberarmi delle stupide catene che mi
avete imposto”
“Cosa?”
“Vedi
adesso ho ottenuto il potere per vendicarmi di tutti voi che mi avete
sempre ingannato”
“E
come?”
“A
quanto pare Babidi non ha colpito solo Darbula”
“Cosa?!?”
“Esatto
Gohan. Il mago ha intuito il mio potenziale e mi ha dato i mezzi per
usarlo”
“Ti
sta usando!”
“Io
so usando lui e i suoi trucchetti, non il contrario! E ora preparati
Gohan, sei il primo della lista, poi toccherà a
mio padre!” gridò il giovane mezzo sayan, prima di
esplodere in un esplosione dorata di pura potenza.
“Ne
sei sicuro Trunks?”
“Certo!”
“E
allora non mi lasci alternativa che fermarti!”
I
due si scagliarono l’uno contro l’altro con
veemenza, scontrandosi a mezza via.
L’impatto
fece crepare il terreno, mentre i due guerrieri si scambiavano violenti
colpi ad elevata velocità, con precisione chirurgica.
Gohan
era normalmente più forte di Trunks, vuoi per le esperienze
giovanili, vuoi per la maggior età, ma la foga di Trunks e
il condizionamento mentale cui era sottoposto lo elevava quasi il suo
livello di potenza, rendendo tutto più complicato.
Un
pugno di Trunks centrò in pieno il volto di Gohan,
rompendogli il labbro e facendolo spostare parecchi metri in
là, ma non prima che il mezzo sayan più anziano
non lo colpisse allo stomaco con una violenta ginocchiata.
Mentre
veniva sbalzato Gohan compì una piroetta
all’indietro, e appena fu fermò si
scagliò rapidamente sull’avversario con una
violenta testata in fronte.
Malgrado
il dolore Trunks riuscì ad afferrare la testa di Gohan prima
che questi si spostasse, piazzandogli una violenta ginocchiata alla
nuca.
Un
colpo del genere avrebbe frantumato il cranio a più di un
combattente, ma non al suo opponente, che grazia al sangue sayan poteva
vantare incredibili doti fisiche.
Alcuni
istanti di pausa, poi lo scontro riprese veloce e cruento sotto lo
sguardo preoccupato di Piccolo e Kaiohshin, che assistevano immobili.
“È
successo quello che temevo. Trunks è caduto sotto il
controllo di Babidi, e il pericolo che Majin Bu si risvegli
è sempre maggiore” disse il dio.
“Si
ma non capisco come faccia Trunks a reggere il confronto con Gohan. Pur
essendo un guerriero potente non dovrebbe essere al suo
livello”
“È
per via del sigillo…”
“Il
sigillo riesce a conferire tali poteri?”
“Inizialmente
lo credevo anch’io. Ma a quanto pare mi sbagliavo, in parte.
I poteri aumentano solo con esseri deboli. Credo che la potenza di
Trunks sia dovuta ad altro”
“Ovvero?”
“Da
quello che so i sayan sono una razza legata ai combattimenti nella
forma più pura. Ma Trunks è un mezzo sayan,
quindi la sua indole guerriera è inibita dal suo sangue
umano. Probabilmente il sigillo ha risvegliato parti latenti del suo
carattere, che già la trasformazione in super sayan aveva
smosso. Trunks ha rimosso dei limiti psicologici, non fisici”
“Quindi
il sigillo risveglia istinti primordiali?”
“Sì”
“E
se la vittima fosse un sayan puro?”
“Credo
che la differenza tra i poteri di base sarebbe ancora maggiore di
quella mostrata da Trunks. Se costui fosse potente anche solo la
metà di Gohan quando è nello stato normale
sarebbero problemi grossi, molto grossi”
“…”
“Perché?”
“No,
niente. Solo una curiosità…”
Intanto
i due avversari fendevano il cielo e ogni colpo era uno sprazzo di
energia.
Pian
piano i due cominciarono a riempirsi di ferite, pian piano sempre
più gravi e gli attacchi andati a vuoto squassavano la zona.
Devo
spostare quei due, stanno facendo troppo fracasso.
Potrebbero
causare un risveglio anticipato.
Un
attimo e al posto del paesaggio precedente comparve un grande deserto.
I
due super sayan non si curarono troppo dell’accaduto,
concentrati sul colpire il proprio avversario.
Con
la stessa potenza e foga, ognuno combatteva per un ideale opposto.
Il
primo per vendetta, l’altra per fermare un fratello.
Ma
l’esito era lo stesso, una potenza immensa che andava a
cozzare contro una a lei uguale, generando solamente distruzione.
“Cosa
è successo?” chiese il namecciano.
“Babidi
ci ha spostati in un luogo deserto, evidentemente il combattimento dei
due potrebbe causare un risveglio anticipato di Majin Bu. E questo
significa che al risveglio completo manca poco”
“E
cosa facciamo?”
“Evidentemente
non possiamo fermare Gohan e Trunks. Propongo di andare noi due e
cercare di fermare Babidi. Dobbiamo avere fede in Gohan”
“Spero
tu abbia ragione. Come facciamo ad andarcene?”
“Questo
è pur sempre il terzo livello della base, basterà
passare al successivo” disse, indicando l’ormai
nota apertura che conduceva al piano inferiore, ora trasportata nella
roccia.
“Allora
andiamo” e i due saltarono nel foro, lasciando i due mezzi
sayan al loro duello.
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Capitolo 14 *** Meeting ***
Meeting
Piccolo
e Kaiohshin continuavano il loro cammino negli angusti cunicoli
corridoi dell’astronave del mago Babidi.
Il
percorso era leggermente in discesa, segno che si stavano avvicinando
alla sala principale, dove era presumibilmente conservato
l’oggetto contenente Majin Bu, e di conseguenza Babidi stesso.
I
passi dei due risuonavano sordi, accompagnati dal fruscio degli abiti.
Ognuno
dei due era concentrato sulla missione, da loro dipendeva gran parte
dell’esito dell’operazione.
A
Gohan l’ardua impresa di far ragionare Trunks, o
più facilmente fermarlo, anche con la forza.
Arrivarono
di fronte ad una grande porta, che come altre parti della struttura
portava segnata una grande M, a simbolo di chi sostenevano gli
occupanti del luogo.
Un
attimo di pausa e poi il namecciano spinse con decisione una delle ante
della porta, che si aprì con inaspettata facilità.
Una
stanza buio si mostrò a loro.
Non
si capivano le dimensioni, ma doveva essere vasta.
Verso
il fondo, illuminata da una tenue luce violacea, un grosso bozzolo
pulsante, ricoperto di vene.
“Eccolo.
Quello è Majin Bu…”
“Quell’aggeggio
emette un aura impressionante” commentò il
namecciano.
“E
questo è solo un briciolo del suo potere” aggiunse
una voce stridula da dietro il contenitore.
Dal
buio avanzò una piccola figura, il mago.
“Benvenuto
nella mia umile dimora Kaiohshin, a cosa devo l’onore della
tua visita?”
“Lo
sai bene, non ti permetteremo di risvegliare Majin Bu!”
Un
piccolo e sadico sorriso si fece strada tra le grinze del volto di
Babidi.
“Qui
ti sbaglio mio caro. Il risveglio è già
cominciato!”
“Cosa?!?”
“Vedi
io ho già raccolto in questi anni tutta l’energia
di cui avevo bisogno per risvegliare Majin Bu. Un po’ alla
volta ovviamente, per non creare sospetti. E ci sono riuscito”
“E
allora perché Majin Bu non è ancora
risorto?”
“Mmm
come siamo curiosi… ma si te lo dirò, tanto tra
poco morirai. Se ti ricordi Majin Bu ha subito vari metamorfosi durante
il combattimento contro voi Kaioshin, in particolare dopo aver
assorbito Dai Kaiohshin, perdendo molta della sua potenza iniziale.
Continuando ad immettere energia ho trovato il modo per eliminare
questo difetto riportando Majin Bu al suo aspetto originario prima
dell’assorbimento del Dai Kaiohshin!”
“Cosa?!?”
“Ormai
nessuno potrebbe fermarmi!”
Una
cappa di silenzio scese nella stanza, interrotta solo dal riso isterico
del mago.
Il
namecciano fissò il dio, lo sguardo era eloquente, bisognava
fare qualcosa.
Tuttavia
Kaiohshin non fece tempo a rispondere, che Piccolo si lanciò
sul mago, cercando di portare un affondo all’avversario.
Il
colpo sembrò andare a segnò, ma giusto un attimo
prima che Babidi fosse colpito riuscì a creare una barriera
in grado di assorbire il colpo.
Pochi
istanti di attrito e Piccolo venne sbalzato indietro.
“Eh
eh muso verde cosa speravi di fare?”
“…”
“Comunque
visto che siete tanto impazienti di morire vi darò un
compagno di giochi…” ghignò il mago,
indicando una figura imponente alle loro spalle.
I
due si girarono repentinamente , accorgendosi troppo tardi del colpo
energetico che li investì da distanza molto ravvicinata,
sbalzandoli a diversi metri di distanza.
“Idiota!”
tuonò il piccolo mago.
“Chiedo
scusa ma ho cercato di eliminare il nemico…”
“Ti
rendi conto che avresti potuto causare un risveglio anticipato del
grande Majin Bu. Ma non importa, ormai manca poco, grazie
all’energia sprigionata dai due tizi biondi il livello minimo
è stato raggiunto e ormai Majin Bu si avvicina sempre di
più alla sua massima potenza!”
“Quindi?”
“Quindi
ci trasferiremo all’aperto, per far rinascere il possente
Majin Bu! Andiamo Darbula” gridò rivolgendosi al
demone che aveva curato e trasportato in quella stanza grazie ai suoi
poteri.
Con
un rapido gesto la stanza comparve, per sostituirsi con lo spazio
aperto sovrastante la base.
Il
cielo era terso e il sole splendeva forte, ignaro di cosa accadesse
sotto di sé.
La
sfera improvvisamente cominciò a pulsare più
velocemente, mentre veniva avvolta da scariche di energia violastre.
“Ci
siamo! Ci siamo!” esultò il mago come un bambino
che trova un nuovo giocattolo, il momento tanto atteso era infine
giunto.
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Capitolo 15 *** Rebirth of a monster ***
Rebirth
of a monster
Il
cielo cominciò all’improvviso ad incupirsi,
prendendo tinte sempre più fosche.
Le
folgori violastre scorrevano sempre più rapide intorno al
bozzolo del mostro, mentre gli sguardi di Darbula e Babidi sembravano
ipnotizzati da tale evento.
Il
livello di energia richiesto era stato abbondantemente superato, e
quindi il Majin Bu che si preparava a rinascere sarebbe stato molto
più potente della sua ultima apparizione.
La
sfera si disgiunse lentamente in due parti lungo l’asse
d’unione delle due calotte che la componevano, emanando un
fumo rosaceo.
Questi
ascese pigramente al cielo, cominciando a condensarsi a svariati metri
d’altezza.
La
sfera si aprì completamente, facendo uscire un altra grossa
quantità di fumo che si sommò con quello
già presente in aria.
Pian
piano la nuvola rosacea cominciò a condensarsi, sempre
contornata da violente e rapide scariche di energia rosacea.
“Cosa
succede grande mago?”
“M-Majin
Bu… sta rinascendo! Niente può impedirlo
ormai!”
Le
scariche si fece sempre più potenti e violente, seguite da
tuoni e rimbombi, in una sequela sempre più veloce e
convulsa, fino a quando il tutto non collassò in una immane
esplosione di luce accompagnato da una potente fragore.
Per
alcuni istanti non si poté osservare niente
fuorché una fortissima luce abbagliante.
Poi
i due malvagi ricominciarono a vedere, osservando i frutti dei loro
sforzi.
Un
essere rosastro, con ampi pantaloni bianchi e una corporatura robusta,
si ergeva di fronte a loro.
Una
grossa appendice rosastra partiva da dietro la nuca, giungendo fino
all’altezza dei reni, mentre serie di piccoli fori erano
disposti ordinatamente sul corpo.
Un
paio di occhi rossi fissavano i due esseri al suo cospetto.
Gli
istanti passarono lenti e pesanti, interrotti proprio dalla voce del
demone.
“Tu
sei Babidi?” chiese al mago.
“S-si…”
Majin
Bu si fissò il corpo con attenzione, osservandone ogni
sfumatura e particolare.
“Io
non ero così l’ultima volta”
“Per
poterti risvegliare abbiamo usato una quantità di energia
superiore a quella prevista, in modo da poterti riportare allo stato
precedente all’assorbimento di Dai
Kaiohshin…”
“Giusto
il grassone…”
“P-Posso
fare qualcosa per te?”
“Mi
serve ancora energia, un poco soltanto per tornare al 100%”
“Non
so come fare…”
“Non
ti preoccupare, farò io da solo” disse mentre un
ghigno satanico gli si allargava sul volto.
Scomparve
un istante, per ricomparire alle spalle di Darbula.
Un
violento calcio ai reni piegò il Signore degli Inferi in
due, mentre un raggio azzurrastro lo investiva rapidamente.
Pochi
istanti e al demone comparve una grossa caramella, che Majin Bu
inghiottì in un sol boccone.
Brevi
attimi di silenzio e poi il mostro fece esplodere violentemente la sua
aura, aumentando non eccessivamente ma in maniera comunque vistosa la
massa muscolare, mentre la forza spirituale cresceva esponenzialmente.
Babidi
era invece esterrefatto.
Darbula
era l’essere più potente che avesse mai visto, ed
era stato sconfitto in pochi attimi.
Con
Majin Bu al suo fianco l’Universo sarebbe presto caduto ai
suoi piedi!
“Cosa
facciamo adesso?” chiese con tono annoiato il mostro rosa.
“Se
non ti dispiace direi di conquistare il pianeta”
Il
demone ci pensò su alcuni secondi, per poi scuotere la testa
in segno affermativo.
“Allora
andiamo!” disse il mago, cominciando a levitare, seguito da
uno svogliato Majin Bu.
Al
demone non importava molto, per il momento decise di stare al gioco del
mago, poi, chissà.
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Capitolo 16 *** Stop ***
Stop
La
potenza scatenata da Majin Bu, per quanto fosse una misera rispetto al
suo vero potere, era stata avvertita in tutta la galassia da chi
sapesse minimamente avvertire la forza spirituale.
E
ovviamente anche i due sayan l’avevano notato, anzi ne erano
stati sorpresi in pieno durante il loro violento duello.
“Fermati
Trunks!”
“Cosa
c’è?”
“Lo
avverti?”
“Si
e allora?”
“Majin
Bu si deve essere risvegliato a causa del nostro duello!”
“Quindi?”
“Quindi
dobbiamo fermarlo!”
“E
il nostro duello?”
“Ti
prometto che lo continueremo dopo!”
“Menti!”
“Te
lo giuro Trunks, fidati!”
“Perché
dovrei farlo?”
“Perché
se non lo fermiamo dubito che avrà valore
duellare!”
Il
mezzo sayan più giovane attese alcuni secondi, per poi
sciogliere la posizione di guardia.
“Ti
seguo, ma non provare a fregarmi”
“Grazie
Trunks”
I
due sfrecciarono verso in direzione del mostro, lasciando una lunga
scia gialla nel cielo.
Con
il passare dei chilometri Trunks si avvicinava in maniera
impercettibile ma costante a Gohan.
I
due si ritrovarono all’improvviso in una gola rocciosa,
stretta e lunga.
Una
violenta esplosione di luce, segno di uno scontro.
Poi
ecco un corpo scendere a terra, tenuto in braccio da un altro
personaggio.
Il
biondo poggiò l’altro mezzo sayan a terra, dopo
averlo tramortito sfruttando un attimo di disattenzione di
quest’ultimo.
Prese
uno dei senzu che avevano dietro, lasciando l’altro per
quando l’amico si sarebbe svegliato.
Lo
guardò con un espressione leggermente malinconica, era quasi
certo che non lo avrebbe rivisto.
Aumentò
la concentrazione dell’aura, raggiungendo i massimi poteri.
Un
ultima occhiata all’amico di sempre, poi via, veloci, verso
un avversario il cui potere appena accennato era immane.
Avrebbe
combattuto la sua ultima battaglia, si sarebbe preso il peso delle sue
azioni e suo padre sarebbe stato fiero di lui.
Il
pensiero volò un attimo a sua madre, così
protettiva verso di lui, avrebbe sofferto.
Ma
non importava, era in ballo la salvezza della Terra.
Cercò
di localizzare al meglio l’aura del mostro.
L’aveva
sentita solo per poco ma quel potere gli era rimasto impresso nelle
ossa, con una potenza incredibilmente elevata.
Si
muoveva non troppo velocemente, accompagnato da un aura molto
più debole.
Si
stavano dirigendo verso un grosso centro abitato,non potevano
scontrarsi lì, avrebbero causato troppe vittime tra la
popolazione.
Trovato!
Sul
percorso che il mostro e l’altra presenza dovevano affrontare
c’era un grosso deserto roccioso, dove avrebbe potuto
ingaggiare un duello senza troppi rischi.
Aumentò
ancora l’aura, schizzando come un proiettile verso
l’avversario.
“Allora
Majin Bu, cosa pensi di fare adesso? Distruggiamo questo
pianeta?”
“Non
lo so, non…”
“Cosa?”
“Credo
cha abbiamo compagnia”
“Cosa?”
“Guarda”
ed indicò un puntino luminoso all’orizzonte.
Una
piccola luce gialla si avvicinava a folle velocità, ed in
pochi minuti li raggiunse.
“Ehi
ma tu sei uno dei biondi!” esclamò il mago.
“Esatto.
E sono qui per fermarvi diavoli!”
“Non
potrai fare niente, adesso Majin Bu è risorto più
forte che mai!”
“Vedremo…”
rispose il mezzo sayan mettendosi in guardia.
“Piccolo
guastaf…” gridò il mago, ma venne
interrotto da Majin Bu.
“Ho
voglia di fare un po’ di movimento, il ragazzo ci
aiuterà”
“Come
vuoi… ma sii celere”
“Ho
i miei tempi. Tu sei d’accordo ragazzo?” chiese il
demone.
“Non
aspettavo altro…”
“Mago
allontanati, potesti farti male”
Una
nuova, tremenda battaglia era pronta a scatenarsi.
L’aria
era carica di elettricità statica, mentre scariche di
energia comparivano tra i due contendenti.
Majin
Bu era pronto a mostrare il suo immenso potere.
E
il suo avversario non sarebbe stato da meno.
Gohan
era pronto a combattere per la salvezza del pianeta.
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Capitolo 17 *** The power of Majin Bu ***
The
power of Majin Bu
I
due contendenti si analizzavano vicendevolmente, ognuno pronto a
scorgere nell’aura dell’altro il minimo mutamento,
segno di attacco.
Deboli
scariche elettriche si libravano in aria.
Improvvisamente
Gohan scomparve, cercando di piazzare un colpo alle spalle di Majin Bu,
ma fu facilmente evitato da quest’ultimo con un balzo in
avanti.
Il
biondo non si fece scoraggiare e cercò di colpire il mostro
con un raggio di energia lanciato a breve distanza.
Il
colpo trapassò il mostro da parte a parte, causandogli un
grosso foro all’altezza dello stomaco.
L’entusiasmo
di Gohan non durò, però a lungo, in quanto il
mostro si rialzò senza accusare il danno.
Pochi
istanti e lo squarcio nel corpo del mostro venne a sparire, ricomposto
dalla materia rosastra che costituiva il demone.
“Ti
conviene fare di meglio biondo” lo provocò Majin
Bu.
Il
combattimento riprese più violento di prima, ma con un Gohan
sempre in attacco e l’avversario ad evitare senza troppo
impegno i colpi.
“Senti
biondino vedi di darti da fare che mi sto
annoiando…”
“Ugh…”
Gohan
cercò di colpire il mostro rosa con un diretto al volto, che
questa volta venne invece bloccato che semplicemente schivato.
Majin
Bu cominciò ad aumentare la pressione sulla mano del
giovane, e ben presto si poté udire le ossa scricchiolare
sotto l’immane pressione esercitata.
Una
fitta di dolore arrivò a Gohan, se non si liberava al
più presto avrebbe avuto una mano inutilizzabile in
battaglia.
Il
demone fu tempestato da una rapida raffica di calci e pugni, ed il
corpo cominciò a cospargersi di rientranze causate dai colpi.
Ma
invece di allentare la presa la pressione, e anche il dolore,
aumentavano.
Il
mezzo sayan concentrò la sua aura sul taglio della mano,
colpendo con un rapido fendente l’avambraccio
dell’avversario.
Pochi
istanti di silenzio, e Gohan atterrò su una delle sporgenze
rocciose sul terreno.
Con
un rapido strattone si liberò dalla presa del moncone
dell’avversario, che cadde a terra.
Il
demone, dal canto suo, non sembrò dare molto peso
all’amputazione del pezzo di braccio, che fece ricrescere nel
giro di pochi istanti, sotto lo sguardo preoccupato di Gohan.
Un
leggero aumento dell’aura e anche le deformazioni provocate
dagli attacchi del super sayan scomparvero senza lasciare traccia.
“A
quanto pare si rigenera molto velocemente, probabilmente i suoi poteri
curativi superano quelli di Piccolo” pensò il
biondo.
“Allora
tutto qua?” chiese beffardo il mostro, ormai annoiato dal
duello a senso unico.
“No!
Vediamo se riesci a sopportare questo!” esclamò il
mezzo sayan, portando le mani alla fronte e cominciando a richiamare
energia nei palmi.
In
tutta risposta il mostro si posizionò su una roccia a pochi
metri dall’avversario, pronto a incassare il colpo nemico.
“Masenko!”
proruppe Gohan, mentre un’immensa bordata di energia si
scagliava contro il mostro, che si fece volontariamente colpire.
Un’immensa
deflagrazione sconvolse la zona del combattimento.
Le
formazioni rocciose, scosse dalla fortissima onda d’urto, si
crepavano o esplodevano in tanti pezzi informi, riempiendo
l’aria di polvere.
Passarono
alcuni minuti prima che il trambusto si calmasse, lasciando intravedere
una scena alquanto enigmatica.
Gohan
era ormai esausto, nel colpo appena scagliato aveva riversato gran
parte della sua energia, e boccheggiava vistosamente.
In
fronte a lui un enorme squarcio nel terreno, e pezzi rosacei qua e
là.
Gli
istanti passarono lenti, illudendo il ragazzo di aver vinto.
Ma
improvvisamente i brandelli rosacei cominciarono a vibrare e
contorcersi, per poi avvicinarsi gli uni agli altri e assembrarsi in
pezzi più grandi, che a loro volta si unirono.
Nel
giro di poco tempo il mostro si ricompose, sotto lo sguardo
esterrefatto di Gohan.
“Complimenti
ragazzo, un colpo interessante, ma a quanto pare siamo ormai a secco di
energie o mi sbaglio? È ora di chiuderla” e detto
ciò scomparve.
Un
fortissimo dolore spezzò il fiato a Gohan, il mostro lo
aveva colpito alle spalle con un violento pugno all’altezza
delle scapole.
Majin
Bu lo afferrò per il collo, e ruotando lo mandò a
schiantare contro una grossa roccia, per poi tempestarlo con una
raffica di ki blast.
Il
bersagliato dal canto suo non aveva tempo di reagire, troppi e troppo
veloci erano i colpi del suo attuale avversario.
Dal
canto suo il mostro si era ormai stufato di un avversario a lui
nettamente inferiore, e aveva deciso di chiudere la pratica.
Caricò
una sfera di medie dimensioni nella mano, sufficientemente per
eliminare il ragazzo semi incosciente di fronte a lui.
Questi
dal canto suo era conscio di ciò che stava accadendo, ma era
ancora parzialmente stordito dall’attacco subito, e quindi
inerme.
La
sfera scattò rapida verso il suo bersaglio, e quando
impattò esplose generando un’immensa deflagrazione
che sconvolse il terreno circostante.
Un
ennesimo polverone si librò in aria, impedendo la vista per
alcuni minuti.
Terminati
questi si poté osservare una grandissima voragine causata
dal colpo di Majin Bu, che dal canto suo osservava un non precisato
punto sopra di lui.
Gohan
riaprì gli occhi, accorgendosi di essere svariate decine di
metri da dove si trovava poco prima, evidentemente qualcuno lo aveva
salvato e al momento lo sorreggeva.
Si
liberò dalla presa, osservando il suo nuovo compagno di
battaglia.
“Pronto
Gohan?”
“A
lasciarci la pelle? Direi di sì…”
“E
allora muoviamoci che abbiamo un conto in sospeso…”
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Capitolo 18 *** Rescue ***
Rescue
I
due mezzi-sayan scesero a terra, posizionandosi su una roccia ad un
centinaio di metri dal nemico.
“Ma
tu non eri sotto il controllo di Babidi?”
“Tsk!
Malgrado io non sia fiero di mio padre sono pur sempre il figlio del
Principe dei sayan, non sarà un maghetto da 4 soldi a
controllarmi. Sono stato influenzato da lui a causa della rabbia che
provavo prima, ma adesso sono sufficientemente
autonomo…”
“Dovevo
immaginarlo…”
“Da
quello che posso notare è un osso duro…”
“Un
po’? Al confronto lottare con te è stato
rilassante…”
“Poche
storie. Pensi che possiamo batterlo?”
“Sinceramente?
Non lo so, ha subito in pieno un mio colpo molto ravvicinato e dopo
essere esploso in migliaia di pezzi si è
ricomposto…”
“Quindi
è immortale?”
“Non
lo credo, ma presumo che l’unico modo di batterlo sia quello
di distruggerlo completamente in un solo colpo, senza lasciare
pezzi…”
“E
come? Non c’è riuscito il tuo Masenko, non credo
ci riuscirà il mio Attacco Bruciante…”
“È
questo il punto. L’unico attacco che potrebbe danneggiarlo
sarebbe un’esplosione totale…”
“Ovvero?”
“L’accumulo
di energia fino al massimale del corpo, che poi la rilascia
automaticamente, devastando tutto…”
“Già,
peccato che con una tecnica simile ci lasciamo la
pelle…”
“Dettagli…”
Intanto
Majin Bu osservava incuriosito i due mezzi sayan, in attesa della
prossima mossa.
Il
biondo appena arrivato era al livello dell’altro, e malgrado
non avessero la forza per batterlo era comunque meglio di niente.
“Allora
Trunks ecco il piano, dobbiamo riuscire a bloccarlo, poi useremo la
tecnica. Torneremo in vita con le sfere del drago…”
“Sicuro?”
“Sì,
Piccolo è ancora vivo, e poi abbiamo altre
possibilità di fermarlo?”
“Direi
di no…”
“E
allora muoviamoci…”
I
due scomparvero per un attimo alla vista, muovendosi ad elevata
velocità verso il nemico.
Trunks
partì cercando di colpire l’avversario con un
diretto al volto, che venne però agevolmente schivato e
contrattaccato con un diretto allo stomaco che lo colpì in
pieno.
L’altro
mezzo sayan cercò allora di sfruttare il varco che si era
aperto nella guardia di Majin Bu, puntando con un calcio
all’addome del mostro, che evitò il colpo con un
rapido slancio in avanti, per poi fare perno sulla gamba destra e
ottenere un ulteriore sbalzo, utile per colpire i due con una rapida
raffica energetica a distanza ravvicinata.
I
due riuscirono però a schivare il colpo, allontanandosi
rapidamente, senza però riuscire a schivare il calcio a
girare che il ostro portò loro alle spalle cogliendoli di
sorpresa.
I
due vennero violentemente schiantati verso terra, ma
all’ultimo Trunks generò una sfera energetica,
lanciandola verso terra e riuscendo ad utilizzare l’onda
d’urto come mezzo per rallentare la caduta, fino a fermarsi
insieme a Gohan a mezz’aria.
“Uh
uh… allora in due siete un po’ meno incapaci di
prima…” ghignò il mostro.
“Rettifico
quello che ho detto prima. Non sembra, è un osso
duro…” sospirò Trunks.
“Già…
adesso provo a distrarlo. Tu tieniti pronto a bloccarlo”
“D’accordo…”
Il
guerriero più anziano cominciò a intensificare la
propria aura, per poi scagliare decine e decine di ki blast in
direzione dell’avversario, senza però colpirlo.
“Ma
che fai babbeo, non mi vedi?” lo schernì il mostro
rosa.
“Certo
che ti vedo!”
Le
sfere si fermarono improvvisamente, per poi muoversi tutte insieme
verso il mostro rosa.
Questi
rimase leggermente spiazzato e solo all’ultimo
riuscì a creare una barriera per fermare i ki blast,
sparpagliandoli in tutte le direzioni.
Tuttavia
non si occorse che Trunks era dietro di lui, e appena la barriera fu
sciolta il mezzo sayan lo bloccò alle spalle, impedendogli
di muoversi.
“Dovevo
immaginarlo…” grignò il mostro a Trunks.
“Già…”
Intanto
Gohan aveva raggiunto i due e si trovava di fronte a Majin Bu.
“Pronto
Trunks?” chiese aumentando rapidamente
l’intensità dell’aura.
“Certo”
rispose l’altro facendo lo stesso.
“Ehi
ma cosa volete fare?” chiese il mostro rosa.
“Ci
autodistruggeremo in modo da non lasciare alcun pezzo di te…
così non potrai rigenerarti!” gli
sussurrò Trunks all’orecchio.
I
corpi dei due mezzi sayan cominciarono ad essere avvolti da una luce
dorata, sempre più intesa, poi un enorme esplosione
squassò l’area.
“Majin
Bu!” gridò il mago Babidi, che fino a quel momento
era stato nascosto in disparte ad osservare la potenza della creatura
plasmata da suo padre.
Il
mago si avvicinò al luogo dell’esplosione, alla
massima velocità che i suoi poteri gli consentivano.
Il
polverone si calmò, lasciando spazio ad un immenso cratere.
“Majin
Bu!” gridò ancora il mago.
“Dimmi
Babidi…”
“Dove
sei Majin Bu?”
“Sopra
di te…”
Il
mago alzò la testa, per osservare una strana polvere rosaceo
sopra di sé, che si andava lentamente agglomerando in una
forma solida.
Pochi
minuti e il mostro era ricomposto sotto i suoi occhi increduli e
stupiti.
“Allora
i due non sono riusciti a distruggerti!”
“Ovvio
che no. Non sono nemmeno riusciti a colpirmi…”
“Come?!?”
“L’esplosione
l’ho scatenata io stesso, poco prima che loro facessero lo
stesso. Li ho fatti avvicinare apposta per poterli colpire
meglio…”
Intanto,
a terra, le pietre furono lentamente spostate.
Trunks
e Gohan si trascinarono lentamente all’aria aperta,
seriamente feriti e debilitati.
Trunks
aveva e costole incrinante e la gamba destra rotta, mentre Gohan aveva
un fortissimo trauma toracico e il braccio sinistro in frantumi.
Entrambi
respiravano a fatica, il colpo di Majin Bu li aveva presi in pieno.
Un
attimo prima che si facessero esplodere il mostro si era autodistrutto,
causando serissimi danni ai due, mentre lui si era poi rigenerato.
Nessuno
dei due riusciva a reggersi in piedi, troppa era la perdita di energie,
e si limitavano a fissare il mostro da seduti.
“Credo
che sia finita Trunks…” sospirò Gohan.
“Lo
credo anch’io Gohan…”
“Allora
ragazzi, avete finito i trucchi. Allora chiudiamo
l’incontro!” gridò il mostro,
cominciando a caricare una grossa sfera di energia nel palmo.
Nessuno
dei due mezzi sayan era in grado di contrastarla, non restava che
attendere la fine.
La
sfera rosa continuò ad ingrandirsi, fino a quando Majin Bu
non la ritenne sufficientemente grande per spazzare via i due.
“Addio
ragazzi!” gridò il mostro, mentre la sfera
cominciò a muoversi verso i due, ad una velocità
non eccessiva ma comunque troppo elevata perché i due mezzi
sayan riuscissero ad evitarla nelle loro disastrose condizioni.
“È
finita Gohan…”
“Già…”
La
sfera era a poche decine di metri da loro, quando
all’improvviso un'altra sfera di luce schizzò
velocemente dalle loro spalle, schiantandosi contro la prima e
deviandola, facendola esplodere distante dai due ragazzi.
“Sai
Trunks, forse non è finita…”
“Cosa
intendi dire?”
“Sono
arrivati i rinforzi…” disse Gohan, poco prima che
una figura si piazzasse davanti a loro.
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Capitolo 19 *** Problem ***
Problem
I
due ragazzi erano ancora frastornati dal colpo subito da Majin Bu
quando una figura conosciuta si parò loro dinanzi, ponendosi
loro come scudo.
“Padre…”
mormorò Trunks.
“Zitto
tu. Hai già fatto abbastanza casino, ma di questo parleremo
dopo. Piuttosto adesso prendete questi e cercatevi un posto
riparato” e gettò a ciascuno un senzu.
I
due presero i magici legumi, che diedero immediata dimostrazione delle
loro virtù curative rimettendo in piedi i due sayan.
“Grazie
Vegeta…” bisbigliò Gohan.
“Sì
sì basta che ve ne andate”
“Va
bene. Andiamo Trunks”
“Ma
papà…”
“Fidati
Trunks. Saremmo solo un intralcio per lui”
“Va
beh…”
I
due si allontanarono, lasciando a Vegeta campo libero per la battaglia.
Majin
Bu era ansioso ormai vedere questo nuovo avversario, che prometteva
maggior divertimento rispetto agli altri due affrontati in precedenza.
I
due mezzi sayan si erano intanto posti su una sporgenza rocciosa,
pronti ad osservare lo scontro.
“Sei
sicuro che mio padre non abbia bisogno di aiuto?”
“Vegeta
non si è mai posto in quella maniera ad un avversario a meno
che non avesse un piano stabilito. Fidati, tuo padre in battaglia
è un avversario terribile…”
“Parli
come se lo avessi visto dal vivo…”
“Sì
Trunks. Quando è venuto sulla Terra per la prima volta io e
mio padre abbiamo combattuto contro Vegeta, e posso dire che
è stato per miracolo che non ci abbiamo rimesso le penne.
Poi anche su Namecc l’ho visto all’opera, questa
volta nostro alleato. Era indescrivibile…”
Vegeta
aumentò la propria aura, e in pochi secondi una fiamma
dorata lo avvolse, tingendoli i capelli del colore dell’oro e
mutando le sue iridi da nere e cerulee.
Trunks
rimase impressionato, aveva già visto Gohan trasformarsi e
lui aveva fatto lo stesso, ma vedere suo padre bagnarsi
nell’oro aveva uno strano effetto.
Gohan
era rimasto Gohan anche da trasformato, suo padre in quello stato aveva
qualcosa di particolare, non sapeva se fosse l’aura o altro,
ma era diverso.
“È
sempre impressionante vedere un super sayan puro…”
disse Gohan distraendolo dai suoi pensieri sul padre.
“Cosa?”
“Noi
siamo mezzi sayan e possiamo trasformarci, ma non
c’è paragone con lo splendore che emanano i super
sayan di pura razza sayan. Anche per mio padre era lo stesso, lui e
Vegeta avevano un aura diversa dalla nostra, più
viva…”
“Già…”
“Quindi
anche te puoi fare quella strana cosa coi capelli, ma sappi che non ti
servirà!” lo schernì il mostro rosa,
avvicinandosi lentamente a Vegeta.
“Tu
non sai chi sono io…”
“E
allora mostrami cosa sai fare…”
I
due scomparvero alla vista di tutti, lasciando solo il vento a coprire
il silenzio del deserto.
“Dove
sono?” chiese Trunks.
“Sono
intorno a noi, ma non riesco a vederli…” rispose
Gohan.
I
due affinarono i sensi, cominciando a percepire delle indistinte
macchie che si muovevano ad altissima velocità intorno a
loro.
Poi
un improvviso boato li fece sussultare, seguito da una violenta onda
d’urto.
Vegeta
e Majin Bu avevano centrato entrambi il pugno
dell’avversario, mettendosi in situazione di
stallo, anche se per pochi secondi, per poi scomparire di nuovo.
I
boati riecheggiavano nell’aria, segno che nessuno dei due
contendenti aveva intenzione di cedere.
I
movimenti erano rapidissimi ed era quasi impossibile riuscire a
seguirli completamente.
Ad
un certo punto i due comparvero e si allontanarono lentamente,
posizionandosi ad un centinaio di metri di distanza, su due escrescenze
rocciose.
I
due si fissarono per qualche istante in silenzio, poi Majin Bu
cominciò a battere le mani.
“Complimenti!
Sei molto più forte di quei due messi assieme e anche del
tizio che ho eliminato in precedenza. Complimenti davvero!”
Babidi
era esterrefatto, Majin Bu si era complimentato personalmente con il
suo avversario, il che significava che il nuovo tizio biondo doveva
essere fortissimo.
Si
avvicinò a Majin Bu, cercando di attirare la sua attenzione,
sbracciandosi.
“Cosa
vuoi Babidi?”
“Quanto
hai detto che è forte il tizio là?”
“È
finora il tipo più potente che ho affrontato, e credo che
possa fare ancora di più di quello che ha mostrato fino ad
ora…”
“Potrebbe
essere un problema?”
“Non
credo, ma di certo non sarebbe una cosa rapida…”
“Quindi
sarebbe meglio se fosse nostro alleato?”
“Cosa
vuoi dire?”
“Sta
a guardare Majin Bu…” e allungò le
braccia in direzione di Vegeta, cominciando a sussurrare arcane formule
sconosciute ai presenti.
Vegeta
cominciò a sentire uno strano calore intorno a se, mentre un
leggero sussurro sconosciuto si incuneava nella sua mente.
Anche
Gohan si accorse di quello che stava succedendo.
“Hai
visto Trunks?”
“Sì,
il mago sta provando a fare a mio padre lo stesso incantesimo che ha
fatto a me…”
L’altro
sayan sbiancò all’improvviso a quella prospettiva.
Vegeta
si era negli anni leggermente calmato, ma se tornava ad essere la furia
scatenata che era da giovane sarebbero stati guai per tutti.
“Speriamo
che non ce la faccia” affermò una voce profonda e
decisa alle loro spalle.
I
due si voltarono di scatto, osservando Piccolo e Kaioshin decisamente
malconci ma almeno vivi.
“Ragazzi!”
gridò Gohan, avvicinandosi a loro.
“Tranquillo
Gohan, stiamo bene. Piuttosto dimmi cosa sta succedendo
adesso” disse Kaiohshin, avanzando di alcuni passi.
“Mio
padre sta combattendo contro Majin Bu…” intervenne
Trunks.
“Cosa?!?
Dobbiamo fermarlo!”
“Non
credo che mio padre necessiti di aiuto. Sta facendo meglio lui da solo
che non noi due…”
“Non
ci credo…”
“Il
problema è che adesso Babidi sta cercando di corrompere la
mente di mio padre… e se ci riuscisse sarebbe un gravissimo
problema”
“Immagino…”
Intanto
Vegeta rimaneva immobile nella sua posizione, contornato da lievi e
rapide scariche di energia rossastre.
Una
voce continuava a risuonare nella sua testa…
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Capitolo 20 *** Inside the mind ***
Inside the
mind
Chi sei?
No, la domanda è chi sei tu…
Io sono Vegeta
Vegeta, vieni con me…
Perché?
Io ho visto nel tuo cuore, tu non sei debole come gli altri, tu sei
forte…
Questo lo so
Vieni con me. Io, te e Majin Bu potremmo dominare tutto, anche il regno
divino…
Non ho bisogno di
te…
Sì invece, tu non sai cosa ti posso dare…
Cosa puoi darmi?
Io ho il potere di farti tornare quello che eri un tempo, il cinico e
spietato principe dei sayan…
No…
Sì…
A cosa servirebbe?
A dimostrare che sei il migliore…
...
Le città erano deserte, nessuno era stato risparmiato. Il
mostro rosa e Babidi non avevano concesso nessuna pietà.
La notizia si diffondeva man mano che la distruzione
avanzava…
Si diceva che l’immortale Majin Bu avesse trovato alleanza
con il migliore guerriero della razza eletta, Vegeta il super sayan.
Cosa sarebbe questo?
Sarebbe il futuro se tu ti alleassi con me e Majin Bu…
…
Saresti riconosciuto dai viventi come la leggenda che hai sempre
agognato essere…
Un pianeta venne
illuminato d’oro, poi un sole comparve su esso.
Ecco una scia luminosa
partire da esso e raggiungere un altro pianeta, creando su esso un
altro sole, per poi passare ad un altro.
Un grande lampo.
Decine di pianeti
venivano spazzati via in un solo istante dalla forza devastatrice.
Una immensa distesa di
cadaveri, trucidamene mutilati, sotto di loro si estendeva il lago di
sangue.
Un essere nero dagli
occhi bianchi, sporco del sangue d’innocenti, sedeva sulle
rovine, signore del niente e di nessuno, sovrano del nulla assoluto.
Il mago ebbe uno sbalzo all’indietro.
Babidi tremava dalla paura, la seconda visione non era stata da lui
evocata.
Aveva provato una paura immensa, quei corpi, quella distruzione, tutto
sembrava compiuto per creare dolore e sofferenza alle vittime.
“Cosa significa questo!” gridò
voltandosi vero Vegeta.
Il sayan sorrise beffardo, per poi congelare il mago con uno sguardo
terribile, lo stesso che Babidi aveva visto al mostro distruttore.
“Ecco cosa succederebbe se tu risvegliassi il mio lato
sopito…” ghignò truce.
“Cosa? Possibile che un essere apparentemente debole possa
contenere dentro di sé tanta malvagità?”
Majin Bu, che aveva assisto alla scena in silenzio, si
spostò verso il mago.
“Cosa succede Babidi?”
“Quello là non è normale, non sono
riuscito a piegarlo al mio volere…”
“Quindi è troppo forte per i tuoi
poteri?”
“Esatto, perch…”
Il mago non finì la frase che venne spazzato via da un lampo
di energia lanciato da mostro rosa.
Contemporaneamente la M presente sulla fronte di Trunks scomparve,
causando lo svenimento del ragazzo e lo stupore generale.
“Scusami per questo contrattempo” disse Majin Bu,
rivolgendosi a Vegeta.
“Di niente… piuttosto ricominciamo?”
“Sì, direi che possiamo concludere il
riscaldamento” rispose il sayan.
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Capitolo 21 *** The real power of Vegeta ***
The
real power of Vegeta
Majin
Bu si contornò di una intensa luce rosa, cominciando a
sollevare con l’aura le rocce che erano intorno a
sé, per poi sbriciolarle a mezz’aria.
Il
cielo, che era in precedenza terso e pulito, cominciava a riempirsi di
nubi cupe e nerastre, attraversate da violente scariche elettriche e
squassate fa violenti boati.
L’aura
del mostro continuava ad aumentare, diffondendosi sotto forma di
pulsanti onde rosastre.
Il
potere emanato dall’essere era abnorme, tanto da risvegliare
Trunks dallo stato in cui era caduto dopo la scomparsa del segno.
“Cosa
sta succedendo?” chiese preoccupato agli altri tre.
I
quattro erano come schiacciati dalla potenza sprigionato dal mostro,
solo Vegeta rimaneva fermo nella sua posizione.
Fu
Piccolo a rispondere alla domanda di Trunks.
“Majin
Bu ha eliminato Babidi dopo che questi non è riuscito a
portare sotto il suo controllo tuo padre e adesso si prepara a
sfoderare la sua piena potenza…”
Intervenne
allora Kaiohshin “ragazzi siete siluri che dobbiamo lasciare
quel Vegeta combattere da solo contro Majin Bu?”
“Sì
tranquillizzi Kaiohshin, se Vegeta pensa di farcela non dobbiamo
disturbarlo, ma restare a vedere cosa
combinerà…”
“Mah…”
“Si
fidi…”
Nel
frattempo Majin Bu aveva continuato il suo percorso di potenziamento e
aveva ormai raggiunto i pieni poteri.
Il
mostro lanciò un urlo feroce, scatenando un violento
terremoto e generando fortissime onde d’urto che squassarono
la già martoriata zona.
Alcune
di esse si andarono a schiantare sulla sporgenza rocciosa su cui si
trovava Vegeta, che senza darsi troppo affanno cominciò a
levitare, abbandonando le rocce distrutte.
Il
terremoto durò alcuni istanti, per poi chetarsi
progressivamente.
Majin
Bu era al suo posto, contornato da un filo di luce molto intesa di
colore rosa.
Il
potere che emanava era immenso ed opprimente e come una cappa stagnava
sulla zona.
Tutti
erano impressionati e frastornati da quella dimostrazione di potere, ma
il suo avversario non era dello stesso avviso degli altri.
“Allora
Vegeta, pensi di darti una mossa?” chiese il mostro.
“Attendi
un attimo…” rispose il sayan.
Il
guerriero fletté leggermente le gambe e incrociò
le braccia davanti a sé, facendosi avvolgere dalla fiamma
dorata che aveva tanto agognato in passato.
La
sua aura cominciò ad aumentare, prima lentamente poi sempre
più velocemente.
Poi
con un gesto improvviso spostò le braccia allargandole e
facendo esplodere tutta la sua potenza.
Per
un attimo un bagliore dorato accecò i presenti, mentre delle
violente sferzate d’aura dorato segnavano il terreno
circostante, malgrado il sayan stesse levitando a svariati metri dal
suolo.
Trunks
riaprì lentamente gli occhi, notando che il cielo era
tornato di colpo terso e sereno.
Avanzò
alcuni metri, per osservare il padre, contornato adesso da un aura
dorata più fulgida e splendente che in precedenza.
La
potenza che trasmetteva era enorme, colossale, senza nulla da invidiare
al potere che Majin Bu aveva scatenato poco prima.
“Cosa
è successo a papà?” chiese rivolgendosi
a Piccolo, che nel frattempo gli si era avvicinato.
“Tuo
padre ha sfoderato il suo vero potere. Ha superato il limite”
“Il
limite?”
“Il
limite del super sayan…”
“Possibile?”
“Tuo
padre può fare questo e altro…”
Intanto
anche Kaioshin si era uniti hai due, seguito da Gohan.
Fissò
alcuni secondi Vegeta, per poi rivolgersi a Gohan con un espressione
stupita.
“Scusa
Gohan ma quello chi è veramente?”
“In
che senso?”
“Come
fa a possedere una tale forza, supera persino quella di noi esseri
superiori…”
“Vegeta
è l’ultimo sayan esistente, vedi lui non ha mai
smesso di allenarsi per superare mio padre. E anche dopo che questi
è venuto non ha mai allentato il ritmo degli allenamenti,
anzi li ha probabilmente intensificati…”
“Incredibile…
mi chiedo cosa potrà fare…”
“Non
resta che guardare…”
Le
piccole folgori che contornavano l’aura del sayan schizzavano
rapide e violente, mentre la chioma bionda ondeggiava scossa
dall’aura.
Majin
Bu fissava il suo avversario con sguardo soddisfatto, c’erano
tutte le premesse per un duello di quelli indimenticabili, da segnare
negli annali.
I
due si squadrarono attendi ad ogni possibile movimento
dell’avversario.
Fu
Vegeta a prendere l’iniziativa, bombardando
l’avversario con una raffica energetica impressionante per
potenza e velocità, che venne però evitata dal
bersaglio, con un rapido movimento verticale.
Il
sayan aveva previsto tale movimento, e deviò la raffica
verso l’alto.
Majin
Bu venne colto alla sprovvista, e mentre creava uno scudo energetico
per evitare l’impatto, perse di vista per alcuni istanti il
suo avversario.
Questi
ne approfittò per portarsi rapidamente alle sue spalle,
cercando di coglierlo di sorpresa.
Il
demone rosa aveva però capito l’intento del sayan,
e quando questi fu alle sue spalle lo colpì con
violentemente al volto con l’antenna che aveva sul capo.
Il
colpo centrò in pieno il volto del sayan, che
però dopo un attimo di stordimento afferrò con
ambo le mani la parte dell’avversario che lo aveva colpito,
cominciando a roteare velocemente su sé stesso, per poi
mandandolo a schiantare a terra violentemente.
Il
sayan mantenne le braccia congiunte, facendo scaturire dai palmi una
colonna d’energia dorata.
Il
colpo impattò nel terreno, dando origine a una cupola
giallastra, che cominciò a crescere rapidamente, per poi
esplodere violentemente dall’interno, a causa della
esplosione che Majin Bu aveva generato come barriera.
Passarono
alcuni istanti, poi il mostro scattò verso il sayan, che
fece lo stesso.
Tuttavia
prima dello scontro l’essere rosa si mosso in maniera rapida
ed inaspettata, riuscendo a colpire alle spalle Vegeta.
Questi
cominciò a piombare rapido verso terra, ma grazie al lancio
di un ki blast riuscì a rallentare la caduta e a girarsi
verso il mostro, giusto in tempo per ricevere l’assalto di
quest’ultimo.
Majin
Bu arrivò portando un affondo con il pugno destro, diretto
alla testa dell’avversario, che parò il diretto
opponendogli l’avambraccio sinistro.
L’impatto
generò una violentissima onda d’urto, che fece
crepare il terreno sottostante.
Fu
poi il turno di Vegeta, che centrò in pieno viso
l’avversario con un calcio violento.
Il
mostro malgrado il colpo riuscì però ad afferrare
la gamba con cui era stato colpito e cominciò una
rapidissima discesa verso terra, che culminò con lo schianto
del sayan nel terreno, evento che creò una profonda voragine.
L’impatto
fu violentissimo e scatenò un gigantesco polverone, che
venne però rapidamente spazzato via da un tornado dorato.
Lo
scontro era appena iniziato.
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Capitolo 22 *** Final duel ***
Final
duel
Vegeta fece esplodere violentemente la sua potenza, cominciando
caricare sull’indice e il medio destro due piccole e
sfolgoranti sferette di energie.
Il mostro cominciò a osservare il suo avversario,
incuriosito dalla tecnica che stava preparando.
Pochi secondi e le due minuscole sfere di energie create da Vegeta
sfrecciarono verso il demone rosaceo, fermandosi ad alcuni metri da
esso.
Un piccolo ghigno si fece strada verso il volto del sayan, che con un
rapido gesto richiuse il palmo destro, facendo esplodere il colpo.
“Apocalypse’s implosion!”
gridò con un ruggito.
Le due minuscole sfere deflagrarono in due violentissime esplosioni,
tali da devastare l’area circostante, mentre le pietre erano
sollevate e disintegrate.
Le dimensioni delle esplosioni erano enormi e ben presto cominciarono a
lambire il terreno, distruggendolo violentemente.
Era lo stesso colpo che aveva usato anni prima per distruggere il
laboratorio da cui provenivano gli androidi C17 e C18.
Gli effetti del colpo durarono una trentina di secondi, poi le
esplosioni cominciarono a svanire senza lasciare traccia alcuna.
Le formazioni rocciose erano state in gran parte distrutte o seriamente
danneggiante, un enorme cratere segnava il punto di contato con il
colpo, mentre il cielo era completamente terso, in quanto le esplosioni
avevano spazzato via tutte le nuvole.
Il gruppetto era allibito, la dimostrazione di potenza era andata
aldilà di ogni loro aspettativa.
Vegeta aveva mostrato una potenza tale da contrastare un essere che
nemmeno gli déi erano stati in grado anche solo di
danneggiare.
Il sayan mantenne un espressione d’attesa, quando qualcosa
cominciò a cadere dall’alto.
Pezzi di informe materiale molliccio e rosaceo cascavano dal cielo,
ecco cosa doveva rimanere di Majin Bu, tanti pezzettini.
Chiunque si sarebbe sentito sollevato, ma il sayan percepiva ancora
forte l’aura del nemico.
Scrutò la zona in cui aveva lanciato il colpo alla, ricerca
di qualche indizio, e alla fine le trovò.
Il mostro era sospeso in aria, malgrado le gambe fossero state spazzate
via dall’esplosione e anche il braccio destro fosse mancante,
inoltre svariati graffi e bruciature segnavano il corpo.
L’espressione dell’avversario era però
contraddittoria con il suo stato fisico.
In teoria doveva soffrire per le mutilazioni, invece Majin Bu esibiva
un lampante sorriso.
Improvvisamente le ferite cominciarono a vibrare, mentre i pezzi caduti
a terra si risollevavano e tornavano verso il mostro.
Vegeta ne trattenne solo uno, e dopo averlo osservato muoversi lo fece
dissolvere grazie ad una intensa concentrazione d’aura.
Majin Bu aveva intanto cominciato a ricomporsi, i pezzi si
ricongiungevano tra loro e nel giro di poco tempo il mostro era di
nuovo ricomposto, malgrado i danni subiti precedentemente.
“Complimenti! Un colpo veramente potente!”
“Tsk! Sei disgustoso!”
“In effetti era un colpo potente, peccato che su di me non
abbia effetto!” e detto ciò si lanciò
verso il guerriero sayan.
“Già, peccato che abbia capito come
eliminarti!” grido Vegeta, incrociando le braccia e piegando
leggermente le gambe, pronto ad incassare il colpo.
Majin Bu dal canto suo schizzò verso l’avversario,
colpendolo con un diretto all’avambraccio.
Il colpo sbalzò all’indietro Vegeta di svariati
metri, facendolo capovolgere.
L’avversario approfittò dell’occasione,
colpendolo con un calcio in mezzo alle scapole, facendo scricchiolare
sinistramente le ossa e mandandolo a schiantare contro una roccia.
Il sayan riemerse poco dopo, facendo esplodere il masso.
Ormai l’incontro chiedeva pegno e il corpo di Vegeta era
ricoperto da tagli ed escoriazioni, per non parlare del colpo ricevuto
prima in cui ci aveva rimesso due costole.
Majin Bu era invece ancora integro, malgrado gli attacchi ricevuti dal
sayan, grazie alle sue capacità di rigenerazione.
Vegeta si era ormai reso conto che per eliminare l’avversario
serviva un unico, grandissimo colpo, talmente potente da spazzarlo via
senza lasciare nemmeno un brandello.
E fortunatamente conosceva la tecnica adatta per farlo, ma era troppo
rischioso con i ragazzi lì vicino, avrebbe potuto
coinvolgerli.
“Voi! Andatevene via, veloci!” gridò il
sayan.
“Cosa papà?” gli rispose Trunks.
“Ho detto via, tra poco qui salterà tutto, andate
via!”
“Ma…”
“Via ho detto! Se hai un po’ di orgoglio sayan
ubbidisci a tuo padre, veloce!”
“S-sì papà, buona
fortuna…”
“…”
“E voi non avete sentito mio padre, via di qui!”
disse al gruppo stupito, che prontamente schizzò lontano
dalla zona del duello.
Vegeta attese che si fossero allontanati, poi un sorriso compiaciuto si
fece largo sul suo volto.
“Ehi ammasso rosa, facciamo qualcosa o no?”
“Cosa?!?”
“Dai ammasso di poltiglia, fammi vedere cosa puoi
fare!”
“Ma come ti permetti!” gridò il mostro,
mentre fiotti di vapore schizzavano fuori da fori lungo il corpo del
mostro.
“Vieni, ti aspetto!”
“Tu non puoi prenderti gioco del grane Majin Bu!” e
si fiondò sul sayan, che non vide il colpo che gli
arrivò allo stomaco.
Il sayan si piegò in due, poi una violenta gomitata alla
nuca lo fece sprofondare a terra.
Majin Bu cominciò a infierire sulla schiena del sayan, con
continui calci, facendolo sprofondare sempre di più.
I colpi erano veloci e incessanti, ma all’improvviso il
mostro si fermò, aveva percepito l’aura del sayan
precipitare rapidamente.
Indietreggiò allora di qualche metro, cominciando a caricare
una sfera di energia.
“Addio incapace!”
“Idiota…”
Vegeta si spostò in un attimo alle spalle del mostro,
bloccandogli completamente i movimenti con una presa alle braccia.
“Fregato!”
“Mollami, mollami ho detto! Cosa vuoi fare?”
“Spazzarti via…” sussurrò il
sayan, aumentando improvvisamente l’aura intorno a se, come
una grande fiamma dorata.
“Io sono immortale!”
“Sbagli, se vieni distrutto completamente in un singolo
istante non riesci più a ricomporti… o
no?” bisbigliò, mentre i lineamenti del sayan
cominciavano a risplendere d’oro.
“Mollami!!!”
“No!!!” gridò Vegeta, prima che i due
venissero avvolti da una grande sfera dorata, che in poco tempo
spazzò via tutta la zona circostante.
Intanto Gohan, Trunks, Piccolo e Kaioshin osservavano la scena a
distanza di sicurezza, ammutoliti.
Solo Trunks riuscì a parlare, dopo alcuni istanti di
assoluti silenzio.
“P-papà!!!” gridò
disperatamente.
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Capitolo 23 *** Surprise ***
Surprise
Il giovane mezzo sayan era sfigurato dal dolore, aveva capito il gesto
di suo padre troppo tardi.
Il sayan aveva scatenato un esplosione immane, che aveva coinvolto
anche il mostro, annichilendolo totalmente.
“Papà!” gridò ancora,
svuotandosi il petto.
“Calmati Trunks…” disse Piccolo, per
quanto allibito da gesto di Vegeta.
“P-perché?”
“Tuo padre ha sacrificato sé stesso per salvarci,
cerca di non mostrarti debole, lui non lo avrebbe
voluto…”
“Ng…”
“Comunque non credevo che Vegeta potesse fare una cosa del
genere…” intervenne allora Gohan.
“Già…” gli rimandò
Piccolo.
Intanto la sfera cominciava a ridursi, lasciando scoperta una
gigantesca voragine, che divenne completamente visibile dopo pochi
minuti.
Tutto intorno la distruzione più totale, il colpo di Vegeta
aveva spazzato via tutto.
“Mi spiace fare il guastafeste, ma abbiamo un
problema” si intromise Kaioshin.
“Cioè?” chiese il namecciano.
“Guardate bene là…”
Piccoli pezzi di materiale rosaceo erano disseminati ovunque.
“Il colpo del vostro amico non ha avuto l’effetto
sperato…”
Purtroppo per loro era come aveva preannunciato il dio.
In pochi istanti i pezzi ricominciarono a vibrare e a riunirsi tra loro
in una grossa massa rosacea.
E poi eccolo, di nuovo di fronte a loro, l’incrollabile Majin
Bu, più arrabbiato che mai.
“Forse si sbaglia Kaioshin, il colpo di Vegeta ha avuto in
parte effetto…” disse Piccolo, mentre come gli
altri si metteva in posizione di guardia.
Effettivamente, malgrado l’espressione feroce, Majin Bu non
era in uno stato invidiabile, nonostante si fosse ricomposto.
Non tutte le ferite erano richiuse e un grosso foro si trovava
all’altezza della spalla sinistra.
Inoltre il mostro aveva un evidente fiatone, segno di affaticamento.
“A quanto pare Majin Bu ha un limite oltre il quale non
riesce più a rigenerarsi con la facilità di prima
e il colpo di Vegeta lo deve aver spinto oltre tale
limite…” sentenziò Kaioshin.
“Quindi adesso è più debole di
prima?” chiese il namecciano.
“Dovrebbe. Ma rimane comunque oltre le nostre
possibilità… a noi non resta che cercare di
ostacolarlo, ma se non ci è riuscito il vostro amico non
credo possiamo farlo noi…”
“Beh almeno ci proveremo!” gridò Piccolo
poco convinto.
Majin Bu avanzò verso il gruppo con una sguardo orribile,
che trasudava odio.
“Come hai osato…” grignò con
la bava alla bocca.
Il gruppetto si mise in guardia, ma il mostro continuò ad
avanzare verso di loro.
“Spostatevi pidocchi, non mi interessate voi al
momento…” schiumò il mostro.
I quattro lo lasciarono passare, mentre si dirigeva alle loro spalle.
E poi ecco lui, graffiato e con la tuta a brandelli, con un occhio
chiuso e una un ferita alla fronte, ma vivo e vegeto.
Il sayan era seduto su una roccia, con braccia conserte e gambe
incrociate.
“Guarda guarda, il nostro amico rosa è ancora
vivo…”
“Come hai osato…”
“Ehi ehi, cosa succede? Ho fatto solo un bel
botto…” sorrise il sayan.
“Hai osato ferirmi pidocchio!”
“”Allora non sono così scarso come
immaginavi…”
“Basta io ti ammazzo!” gridò il mostro,
prima di scagliarsi contro il sayan.
Il diretto al volto era a pochi centimetri da Vegeta, ma questi con un
rapidissimo movimento si scansò, colpendo con un
violentissimo calcio lo stomaco del mostro.
Questi rimase bloccato sul posto alcuni istanti, per poi venire
scaraventato in aria con un violentissimo calcio al volto.
Il mostro si riprese in pochi secondi, giusto in tempo per accorgersi
che sotto il naso c’era qualcosa.
Allungò la mano e la ritrasse, osservandola.
Il suo sangue macchiava le dita del mostro, il suo prezioso sangue.
Il vapore schizzò fuori dai fori seminati lungo il corpo del
mostro, che ricominciò a grignare contro il suo avversario.
“Qualche problema?”
“M-maledetto! Ti disintegrerò!”
“E allora fallo” lo sfotté Vegeta,
invitandolo con un gesto di mano.
“Esploderai insieme a questo pianeta!”
“Dimostralo…”
L’essere rosa levò le mani al cielo, creando sopra
di sé una grossa sfera di energia rosacea molto luminosa e
potente.
“Questa sfera è ricolma di tutto il mio potere,
accumulato in migliaia di anni. Spazzerà via tutto in pochi
istanti. Voglio proprio vedere come farai a fermarla!”
“Scagliala. Non aspetto altro” rispose strafottente
il sayan, mentre stendeva le braccia, che venivano percorse da fulmini
di energia.
“Eccola!”
La sfera, ormai di dimensioni gigantesche, cominciò a
scendere verso terra spinta dal mostro.
“Presto dobbiamo scappare!” grido Kaioshin agli
atri tre.
“No. Non servirebbe. E poi voglio vedere cosa
combinerà Vegeta” rispose tranquillamente Piccolo.
“Già. Non possiamo abbandonare
papà…”
Il dio li fissò sconsolato, poi senti una mano poggiarsi
sulla spalla, era Gohan.
“Stia tranquillo. Dobbiamo fidarci di Vegeta. E poi scappare
non servirebbe a niente…”
La sfera continuava intanto il suo percorso, fino a quando non si
trovò a una cinquantina di metri dal guerriero sayan.
Questi unì allora le braccia, facendole aderire tra loro.
Sui palmi cominciò a concentrarsi un bagliore dorato, mentre
tutto il corpo di ammantava dell’aura splendente del super
sayan.
Questa continuò ad aumentare e aumentare, prima che Vegeta
esplodesse in un ruggito feroce e potente “Final
Flash!”.
Una gigantesca colonna di luce impattò contro la sfera,
bloccandone la discesa.
I due colpi in poco tempo si stabilizzarono, cominciando a generare
fortissime onde d’urto.
“Cosa stai cercando di fare sayan?”
“Di eliminarti…”
“Tutto è inutile, io sono il numero uno, io sono
il migliore dell’universo. Io sono invincibile!”
gridò Majin Bu, prima di scagliare anche lui una bordata di
energia, con l’intento di spezzare la difesa di Vegeta e
schiantare la sfera a terra.
Il sayan resse all’impatto, ma la sfera cominciò
lentamente a scendere, sovrastando la colonna dorata di Vegeta.
Il colpo era sempre più vicino a terra, quando in mezzo a
tutto riecheggiò una risata, un terribile risata che fece
accapponare la pelle a tutti.
Vegeta stava ridendo sguaiatamente.
“Sei impazzito?” chiese il mostro.
“Complimenti Majin Bu, sei l’avversario
più forte che abbia mai sfidato. Complimenti
davvero!”
“Uhn? Beh fai bene a rendere omaggio al guerriero
più forte dell’universo. Ma questo non ti
salverà la vita né il pianeta!”
Vegeta smisi di ridere, prendendo un espressione seria sul volto.
“Non hai capito nulla…”
“Cosa vuoi dire?”
“Che qui finisce tutto Majin Bu. Questa è la
fine”
“Ma cos…”
Majin Bu non fece in tempo a dire altro, tutto accadde in un istante.
Il sayan sprigionò una luce accecante, mentre il colpo da
lui scagliato aumentava improvvisamente di potenza e dimensioni,
scardinando le difese del mostro e investendolo in pieno.
Un attimo e nulla più, del mostro rosa non rimaneva traccia.
Tutto era calmo e sereno, Vegeta aveva vinto.
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Capitolo 24 *** Father and son ***
Father and son
Il sayan scese lentamente verso terra, facendo tornare i capelli
dell’abituale colore corvino.
Atterrò silenziosamente al centro del cratere causato dal
suo precedente colpo, dove venne rapidamente raggiunto dagli altri
quattro guerrieri.
“Complimenti Vegeta, sei stato incredibile!” si
complimentò Gohan.
Il principe lo fissò con uno dei suoi truci sguardi, per
liquidarlo con un “se non hai altro da fare puoi anche
andartene” molto seccato.
Il mezzo sayan non ci fece caso, rivolse un saluto di capo a Trunks e
partì verso il Santuario di Dio.
Kaioshin avrebbe voluto intervenire o quantomeno complimentarsi con
Vegeta, ma Piccolo lo bloccò.
“Credo che Vegeta abbia da parlare con suo figlio, non
dobbiamo rubare loro tempo”
“Come vuoi Piccolo…”
Il namecciano si diresse verso il sayan con passo deciso, fermandosi a
meno di un metro da lui.
“Vegeta, grazie di tutto”
“Sparisci muso verde”
“Con piacere…”
“Anzi, quando vedi la donna digli di venire qui. E vedi di
essere veloce”
“Tsk! Sayan!” rispose il namecciano, prima di
allontanarsi verso il Santuario, seguito da Kaioshin.
Padre e figlio erano rimasti soli e Trunks si avvicinò al
padre.
“Papà, ecco…, io volevo chiederti
scusa…”
Vegeta si girò verso il figlio, fissandolo alcuni istanti,
per poi colpirlo con un gancio al volto che lo fece andare lungo
disteso a terra.
“Hai già fatto abbastanza casini per oggi. Vedi di
startene zitto finché non arriva tua madre, dobbiamo
chiarire alcune cose. Per ogni parola in più ti
arriverà un colpo, sono stato chiaro?”
“S-sì…” rispose lentamente
Trunks che si era appena alzato da terra, prima di essere colpito da un
altro gancio al volto.
“Anche la risposta era nel conteggio…”
Intanto Piccolo e Kaioshin volavano velocemente verso il Santuario,
quando il dio si accostò al guerriero namecciano.
“Senti Piccolo, come è possibile che Vegeta abbia
un tale potere? Ha resistito a Majin Bu e poi lo ha sconfitto da
solo…”
“Mpf! Si vede che non conosce i sayan, possono fare questo e
altro. Se vuole la verità, Vegeta aveva vinto da subito, ha
deciso solo di giocare con Majin Bu per un po’,
l’ho capito solo adesso”
“C-cosa? E perché si è fatto
colpire?”
“Vegeta è l’ultimo vero sayan, fremeva
da anni all’idea di trovare un guerriero con cui
confrontarsi. Inoltre Trunks doveva vedere cos’è
un vera battaglia, troppo tempo è stato protetto nella
bambagia, credo sia stato una specie di patto tra Vegeta e Bulma, altro
non so”
“Pazzesco…”
“Piuttosto muoviamoci, non mi fiderei a lasciare quei due da
soli”
“D’accordo…”
I due in poco tempo raggiunsero il Santuario, dove li attendevano i
compagni.
Piccolo fece un veloce giro delle presentazioni con Kaioshin, poi si
rivolse a Bulma.
“Donna, tuo marito desidera parlare con te, alla svelta”
“E Trunks?”
“È con lui”
“Come sta?”
“Direi abbastanza bene considerando quello che abbiamo
passato. O almeno lo era quando siamo partiti. Credo che Vegeta abbia
da discutere con lui…”
“Perché dovrebbe?”
“Non essere sciocca Bulma! Tuo figlio ha risvegliato un
mostro millenario che solo Vegeta è stato in grado di
battere. E cosa più grave è che si è
fatto controllare volontariamente. Trunks è insorto contro
suo padre, questo è il vero problema”
“Credi gli farà del male?”
“Penso che un paio di schiaffi da parte di Vegeta non li
eviterà…”
“Allora è meglio che mi muova!”
“Tsk! Finalmente è arrivata!”
sbottò Vegeta, nella sua classica posa a braccia conserte.
Il veicolo volante giallo arrivò a gran velocità,
atterrando su un piccolo spazio libero.
La donna scese di corsa in direzione del figlio, trovando seduto su una
roccia.
“Piccolo mio, cosa è successo?”
gridò alla vista delle condizioni del figlio, pieno di
graffi ed escoriazioni e con i vestiti laceri.
“Ecco io mamma…”
“Trunks non ha niente donna! Non ancora”
“Cosa vuoi dire?”
“Che Trunks ha fatto una scelta e deve accettare le sue
conseguenze. E tu ne sei in parte responsabile”
sentenziò Vegeta, puntando il dito verso l’azzurra.
“Cosa vuoi dire?”
“Quello che penso! È ora che Trunks abbia il
frutto delle sue azioni…”
“Lo vuoi picchiare?”
“Dobbiamo risolvere una cosa tra noi. Tu vedi di non
interromperci…”
“Ma…”
“No mamma, papà ha ragione. È ora che
io e lui sistemiamo le cose…” intervenne Trunks.
“Mpf! A quanto pare trasformarti ha risvegliato parte del suo
sangue sayan. Metti in guardia e trasformati!”
Il giovane si tinse di biondo in pochi istanti, sotto lo sguardo
incredulo della madre.
“Vedi Bulma, Trunks non è più un
moccioso!” grignò Vegeta alla compagna, per poi
fissare con determinazione il figlio.
“Adesso lui è un adulto, quindi dovrà
scontare i suoi errori!”
“Ti aspetto papà!”
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Capitolo 25 *** Explanatory encounter ***
Explanatory
encounter
Padre
e figlio si librarono in aria, l’incontro chiarificato era
all’inizio.
Si
scagliarono rapidamente l’uno verso l’altro, con un
violento corpo a corpo, ma la superiorità di Vegeta era
evidente fin dall’inizio.
Un
diretto al volto, seguito da un altro e un altro ancora, e in poco
tempo Trunks sentì il sapore del sangue in bocca.
Doveva
ammetterlo, suo padre menava come un fabbro, figurarci contro Majin Bu
che forza aveva usato, doveva essere stato temendo.
Ma
non poteva, non voleva chiedere al padre di fermarsi, lo avrebbe deluso
e lo sapeva.
Non
riuscì a scansare nemmeno il destro successivo, che lo
colpì in pieno sulla mascella, facendola scricchiolare e
causandogli un forte dolore.
Il
mezzo sayan, si coprì il volto con le mani, lasciando
completamente scoperta la zona addominale.
Il
padre le colpì affondando la punta del piede della pancia
del figlio, piegandolo in due, per poi afferrargli la testa con ambo le
mani.
Una,
due, tre, le testate sul volto di Trunks rimbombavano sonoramente sul
luogo di battaglia, mentre il sangue cominciava a scendere dal naso del
giovane, rotto da un colpo del padre.
Bulma
fissava i due, sapeva, o almeno era convinta, che Vegeta non avrebbe
ucciso il ragazzo, ma di certo Trunks non se la sarebbe cavata con poco.
Vegeta
lasciò andare Trunks, che con respiro affannato si
allontanò leggermente da lui.
“Attaccami
Trunks, ti ho visto combattere, sai fare di meglio”
“Mpf…”
borbottò il figlio, mentre si passava il dorso della mano
sulla bocca.
Il
giovane concentrò al massimo l’aura, per poi
scattare verso il padre, cercando di colpirlo con delle combinazioni di
calci e pugni.
Vegeta
non ebbe problemi a schivarle, ma almeno il figlio non era
più lento come prima.
Il
sayan bloccò il pugno destro del figlio, stringendogli il
polso.
Continuò
ad aumentare la pressione fino a quando non raggiunse il punto critico,
per poi lasciarlo andare improvvisamente.
Trunks
non capì il gesto, se non quando il sayan lo
colpì al volto con un calcio a girare.
Il
figlio venne sbalzato di alcuni metri, ma appena riuscì a
bloccarsi il padre gli comparve alle spalle, colpendolo con un colpo a
mani giunte sulla nuca.
Il
giovane si schiantò violentemente a terra, infossandosi nel
terreno, ma il padre lo raggiunse velocemente alle spalle e lo
sollevò tenendolo per i capelli.
“Avanti
ragazzo, reagisci”
Il
sayan cominciò a bersagliare il figlio con una gragnola di
colpi alla schiena, che causarono al giovane un rigurgito di sangue.
Vegeta
lo lasciò andare e il figlio si accasciò sulle
ginocchia.
“Che
succede Trunks? Hai liberato Majin Bu e sei vivo solo perché
lo ha voluto lui…”
Il
ragazzo si rialzò lentamente, ormai vedeva solo
dall’occhio sinistro, ma riusciva ancora a vedere il padre di
fronte a lui.
“Muoviti
pivello, arrabbiati e fammi vedere cosa sai fare!”
Il
ragazzo non rispose, limitandosi, seppur con gran sforzo, a concentrare
il proprio potere.
Scattò
verso il padre, cercando di colpirlo malgrado fosse parecchio
debilitato.
“Più
veloce Trunks, arrabbiati!”
I
colpi aumentarono di velocità, così come il
fulgore dell’aura.
“Più
veloce, più rabbia, più rabbia!”
I
colpi aumentarono ancora di velocità e potenza, fino a
quando un disperato diretto destro colpì Vegeta in pieno
volto.
Il
suono sordo dell’impatto si propagò per il
deserto, mentre il figlio si fermò all’istante,
ormai troppo esausto per notare il piccolo sorriso comparso sul volto
del padre.
Vegeta
lo colpì violentemente con un calcio sinistro, spezzandogli
l’omero e alcune costole, facendolo schiantare contro una
roccia.
La
trasformazione cessò subito, segno che aveva perso
conoscenza.
Si
voltò verso la compagna, che osservava con preoccupazione la
scena.
“Ho
finito, adesso puoi pensarci te…”
“Ma
ti sembra il modo di ridurlo così, eh?”
“È
stato fortunato, se fossimo ancora su Vegeta non se la sarebbe cavata
con così poco…”
“Per
cosa?”
“Per
essersi opposto a suo padre prima di averne
l’autorità…”
“E
quando l’otterrà?”
Il
sayan si passò il dorso sull’angolo destro della
bocca, da dove scendeva un leggero rivolo di sangue, che
fissò per alcuni secondi prima di allontanarsi con uno dei
suoi classici “tsk!”.
La
donna si avvicinò al figlio, osservando le condizioni in cui
versava.
Il
braccio destro era irregolarmente steso lungo il fianco, mentre il viso
era pieno di lividi e grondava sangue, il naso storto.
Estrasse
dalla tasca un fagiolo magico, gli era stato dato dal Supremo, in
previsione di come sarebbe finita con Vegeta.
Il
ragazzo si riprese in pochi secondi, le ferite e le fratture guarirono
e i lividi scomparvero.
“M-mamma…”
“Oh
Trunks come stai?”
“Credo
che potrei stare meglio, papà mi ha suonato come una
zampogna…”
“Ho
visto tutto, ma non ho potuto fare niente, lo avevo promesso a tuo
padre”
“Cosa?”
“Quando
eri ancora piccolo tuo padre sconfisse dei mostri, ma ci quasi rimise
la pelle. Io non potevo ignorare che anche il te scorreva il sangue
guerriero della sua razza e l’amore per il combattimento. Gli
chiesi allora una promessa, lui non ti avrebbe allenato e saresti
cresciuto come volevo io. Ho visto cosa succede ai figli dei sayan,
sono sempre coinvolti nelle lotte dei padri, e io non volevo perderti.
Tuo padre accettò, ma a patto che se un giorno il tuo
spirito si fosse risvegliato creando problemi, come accaduto oggi, lui
avrebbe provveduto a fermarti”
“Quindi
mi avete mentito per tutto questo tempo perché avevi paura
che seguissi papà in qualche sua battaglia e non
tornassi?”
“Esattamente…”
“E
adesso?”
“Beh,
credo che tu abbia capito i tuoi poteri e dubito li userai per creare
problemi, soprattutto dopo aver testato sulla tua pelle quanto sia
forte…”
“Già…”
“Probabilmente
passerai più tempo con tuo padre adesso, facilmente ti
comincerà ad allenare”
“Speriamo
ci vada più leggero…”
Il
ragazzo si alzò lentamente, appoggiandosi alla madre,
notando in un secondo momento il padre seduto in disparte su una roccia.
“Papà…
scusa”
“Non
so cosa farmene delle tue scuse”
“Vieni
a casa?”
“Mi
arrangio, tu vai a casa”
“Mpf…
sì papà…”
“…”
“Un
ultima cosa papà, sono fiero di te. Fiero di essere tuo
figlio”
“Ho
detto vai a casa…”
Il
giovane si allontanò verso il veicolo volante della madre,
che intanto era rimasta accanto al padre.
“Dovresti
imparare da tuo figlio…”
“Non
rompere e vai a casa, sistemalo un po’…”
“Sì
sì certo, ci vediamo dopo no?”
“No”
“Non
sai dire le bugie…” gli rispose la donna, prima di
dirigersi anche lei verso il veicolo volante, che partì di
lì a poco.
Vegeta
rimase solo con i suoi pensieri, ad ascoltare il vento e ad osservare
il sole calare lentamente.
Passò
così le ore, fino a quando decise di alzarsi.
Passò
la lingua sulle labbra secche, soffermandosi su un piccolo grumo di
sangue, residuo del colpo che Trunks gli aveva sferrato prima.
“Anch’io
lo sono Trunks, anch'io…” disse al sordo vento,
prima di volare verso casa.
Anche
questa fic è finita e ringrazio tutti coloro che l'hanno
seguita, in particolar modo i recensori e chi mi ha consigliato.
Alla
prossima fic.
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