di Chains_
(/viewuser.php?uid=396876)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The ginger. ***
Capitolo 2: *** Come with me. ***
Capitolo 3: *** This is the start. ***
Capitolo 4: *** I'm in love with you. ***
Capitolo 5: *** I'm here, for you. ***
Capitolo 6: *** "Don't let you go." ***
Capitolo 7: *** Red ribbon. ***
Capitolo 8: *** Strawberries, whipped cream and chocolate. ***
Capitolo 9: *** "A part of you." ***
Capitolo 10: *** "I need you, mom." ***
Capitolo 11: *** "I wanna fell your warmth." ***
Capitolo 12: *** Fear. ***
Capitolo 13: *** "I knew you were trouble." ***
Capitolo 14: *** "Come here!" ***
Capitolo 15: *** Your hand fits in mine, like it's made just for me. ***
Capitolo 16: *** Happiness. ***
Capitolo 17: *** Forever young. ***
Capitolo 18: *** Wind. ***
Capitolo 19: *** To change. ***
Capitolo 20: *** Trials. ***
Capitolo 21: *** No more lies. ***
Capitolo 22: *** Don't make me stay the night. ***
Capitolo 23: *** I'm afraid. ***
Capitolo 24: *** "Cuddle me." ***
Capitolo 25: *** Friends. ***
Capitolo 26: *** A photo. ***
Capitolo 27: *** Crumbling like pastries. ***
Capitolo 28: *** Time escapes us. ***
Capitolo 29: *** "And now... Are we H3?" ***
Capitolo 30: *** A damn name in the list. ***
Capitolo 31: *** A simple recommendation. ***
Capitolo 32: *** A night of horror. ***
Capitolo 33: *** Some kisses. ***
Capitolo 34: *** King of jokes. ***
Capitolo 35: *** "You make me strong." ***
Capitolo 36: *** Self-esteem. ***
Capitolo 37: *** Victory. ***
Capitolo 38: *** Like a best friend. ***
Capitolo 39: *** "I'm happy, very happy." ***
Capitolo 40: *** Christmas is coming. ***
Capitolo 41: *** Emotions. The end. ***



Capitolo 1
*** The ginger. ***



 

H2

 

Come promesso, in contemporanea alla pubblicazione dell'ultimo capitolo di "Mi hai colto di sorpresa", posto il primo capitolo di questa nuova fanfiction, che vede Harry nelle vesti di protagonista. Non ce la faccio a stare senza scrivere. Beh... Fatemi sapere che ve ne pare, recensite ^-^!
Ps: A fine capitolo vi darò qualche anticipazione sul prossimo. Buona lettura! ❤ ❤ ❤





Prologo

Quando Harmonie si ritrovò sola, a vagare tra le vie di Londra, in cerca di qualcosa o qualcuno per cui valesse vivere, abbandonandosi a se stessa, non avrebbe mai pensato che la sua vita sarebbe stata sconvolta da qualcuno di tanto importante.

Al contrario, avrebbe riso ascoltando qualcuno dirle questo.

Lei, la ragazza che non voleva più vivere, che non poteva, in un certo senso più vivere.

Infondo... Come avrebbe potuto farlo, godendosi le giornate, sorridendo alla luce del mattino, se sapeva che prima o poi la vita le sarebbe venuta a mancare?

Harmonie era diventata testarda, distaccata, orgogliosa, arida.

Proprio il tipo di persona che mai avrebbe voluto essere. Povera ragazza... Non immaginava neanche quello che avrebbe dovuto affrontare.

Non immaginava di poter essere felice.

The ginger

Quella sera di metà Giugno, Harry non riusciva a stare calmo. Sentiva la mancanza di casa, della sua vecchia vita. Così, si congedò dalla camera d'albergo di Londra dove, insieme ai ragazzi alloggiava prima durante i giorni di pausa dal tour che lo vedeva impegnato a cantare per il mondo. Con una semplice maglia nera sopra dei jeans del medesimo colore e gli, ormai usuali stivaletti ai piedi, il ragazzo uscì all'aperto, andandosi ad intrufolare nei vicoletti bui di Londra. Voleva pensare un po' e il silenzio di quella parte della città gli sembrava a dir poco perfetto. Improvvisamente la quiete nell'aria venne interrotta.

“Tre mesi.” Una voce femminile lo fece sobbalzare.

“Tre mesi di cura e poi potrai operarti, giusto Harmy?” Chiese un'altra ragazza.

Il riccio, spinto da una strana curiosità, si affacciò all'incrocio, riuscendo finalmente a dare un volto a quelle voci. Due erano le ragazze intente a conversare. Una stava accasciata a terra, seduta sul marciapiede malridotto e freddo, e l'altra invece si trovava in piedi, poggiata con la schiena ad un lampione. Una delle due, quella che fu la prima a parlare, alzò lo sguardo. Harry spalancò la bocca, terribilmente affascinato dalla giovane. Fissò i suoi occhi chiari, per poi squadrarla dalla testa i piedi. Si soffermò sul suo nasino all'insù, sulle sue labbra rosee e carnose. Con fatica, notò anche che un bel po' di lentiggini le ornavano graziosamente il viso e che i capelli rossi, lunghi fino alla vita, le ricadevano perfettamente lungo i fianchi. La sua pelle così chiara poi, accompagnata da un corpo minuto e slanciato, rese inizialmente la ragazza, quasi irreale agli occhi di Harry che, ammaliati, la osservavano.

“No Alicia, mancano tre mesi... Poi abbandonerò questo fottutissimo mondo!” La sconosciuta sbraitò a quella che probabilmente, secondo il riccio, era una sua amica.

“Non lo farai. Troveremo una cura... Intanto tra qualche settimana andremo al nostro con-” L'altra ragazza, una mora dai lineamenti più duri le tentò di rispondere.

“Ho strappato il mio biglietto.” La rossa guardò il volto dell'amica, che rimase sconvolta.

“Cosa?! E perché?” Chiese infatti questa dopo poco.

“Ho pensato che se tanto morirò, sarà meglio farlo contenta. Senza la tristezza che mi procurerebbe l'essere stata felice.” Sistemandosi una ciocca arancio con un gesto, la giovane sbuffò, voltandosi nel punto in cui era nascosto Harry che con un gesto repentino si nascose.

“Okay, questa è la cazzata più grande che tu abbia mai detto. Scommetto che smetterai anche di cercare lavoro come stylist, o come cantante, vero?” Chiese allora la mora, incrociando le braccia al petto. Un cenno di capo, solo questo ottenne come risposta.


“Grazie al cielo ho preso un terzo biglietto, nel caso succedesse qualche disgrazia. Pensiamo ad altro, sfogati dai.” Dicendo questo passò una malridotta chitarra classica all'altra.

Questa iniziò a suonare una melodia conosciuta al riccio dietro l'angolo. Infatti, a colorare il silenzio furono le note di “Don't let me go.”, proprio quella canzone che il riccio tanto amava cantare. A Harry, infatti incominciarono a tremare inconsciamente le mani. Si rese conto di come il timbro di voce così delicato della ragazza stesse venendo modificato dal suo stato emotivo.

“Troveremo una soluzione, te lo giuro. A costo di ritrovarci a vendere il nostro corpo, tu guarirai!” La mora iniziò a parlare sopra la voce dell'amica.

“Non pensare a quel cazzo di tumore, goditi la vita! Lascia stare i tuoi genitori che ti hanno abbandonata, lascia stare tutto!” La rossa venne avvolta in un abbraccio da parte dell'amica.

Quando le note dolci della strofa lasciarono parte a quelle più decise del ritornello, Harry sentì l'impulso di uscire allo scoperto. Si mise allora sotto il fascio di luce sprigionato dal lampione lì vicino e per poco non gli si mozzò il respiro quando si rese conto che la rossa era addirittura più bella da vicino. Nel momento in cui l'amica di questa lo vide, per poco non svenne di botto dallo stupore. Invece lei, concentrata a cantare, non si rese conto di nulla. Non lo fece neanche nel momento in cui Harry le si avvicinò di più. Solo alla fine della canzone, quando alzò lo sguardo e vide la mora scioccata, la rossa si girò di colpo, incrociando gli occhi verdi del riccio. Il suo cuore saltò uno, due, tre battiti. Avere davanti, a neanche un metro di distanza, uno dei suoi cantanti preferiti le sembrava impossibile.

“Ciao!” Harry, improvvisamente imbarazzato dalla situazione, salutò lei e l'amica con un cenno della mano.

“Piacere... Sono Alicia” La mora si presentò, poi diede una bottarella sull'anca della ragazza dalla pelle chiara, invitandola a salutare il riccio.

“Mi chiamo Harmonie, ciao...” Harmonie scossa dal gesto di Alicia, si decise a proferire parola.

Harry quando sentì la ragazza parlare sorrise, pensando a come il suo nome si s'addicesse al suo corpo, alla sua voce. Poi, nell'attimo in cui ripensò alla freddezza che aveva esternato poco prima nel discutere della suo morte, il suo sorriso divenne amaro.

“Sai, sei brava.” Aggiunse il riccio rivolto ad Harmonie, alludendo al cantare di poco prima.

“Non è vero.” La ragazza rispose con voce dura, incominciando a fissare una crepa del marciapiede su cui era seduta.

“Beh, io non credo.” Ribadì lui.

“Odio il suono della mia voce registrata. Anzi, odio proprio la mia voce.” Harm si sorprese, pensando a come stesse rivelando un segreto, di cui era strettamente gelosa, ad un estraneo... Che forse, alla fin fine, tanto estraneo non era.

La ragazza, per evitare di parlare ancora, si morse l'interno della guancia fino a farsi del male.

“Non dovresti.” Harry si diede dello stupido.

Insomma, lui era famoso e abituato a conversazioni, gli scocciava non riusciva a sentirsi sicuro di sé in presenza di quella bellissima estranea.

“Dio, Monie devo scappare. I miei non devono assolutamente sapere che vengo qui. Domani inizierò a risparmiare e a cercare anche io lavoro, per la tua terapia!” Alle parole di Alicia, Harry sussultò: la mora teneva tantissimo ad Harmonie

“Ciao Harry! Ci vediamo al concerto! Ammesso che troveremo una buona posizione e... Non vorrei proprio andarmene.” La mora perse un attimo l'entusiasmo, poi scacciò di mente l'idea che avrebbe potuto chiedere un autografo o altro e salutò il suo idolo con due baci sulle guance.

Infine fece lo stesso con l'amica, poi sparì nel buio di un vicolo sconosciuto.

“Ehm... Non vai via?” Domandò Harmonie ad Harry, imbarazzata dalla vicinanza con il suo corpo.

“Vuoi venire con me?” Chiese lui con la voce un po' stridula.

“Venire dove?” La rossa chinò il volto da un lato.

“Andiamo a cena fuori!” Harry, con le fossette in mostra sul suo bel viso, si alzò, tendendo la mano alla ragazza.

“Non ho un soldo, penso che tu l'abbia capito.” Lei sorrise amaramente, inchiodando il suo sguardo al suo, per poi abbassarlo tristemente.

Infondo, non era così tanto menefreghista, infondo lei voleva apparire come una persona dolce, cosa che era stata fino a poco tempo prima.

“Chi ti ha detto che pagherai tu? Offro io!” Rispose Harry con ovvietà.

“Non posso permetterlo.” Harmonie abbassò la testa dispiaciuta: le sarebbe piaciuto trascorrere un po' di tempo con il cantante.

Lo stomaco della ragazza iniziò a brontolare, lamentando il fatto che questa non avesse mangiato niente quel giorno, tranne un cornetto a colazione.

Harry udì il lieve rumore, così prese la mano di Harmonie e la trascinò con se.

“Aspetta, devo nascondere il borsone!” Così dicendo, la rossa nascose tutte le sue cose in un angolino, ricoprendo il saccone con alcune buste della spazzatura.

“Cosa c'è lì dentro?” Chiese Harry sperando di non venir definito invadente.

“I miei vestiti sopratutto. Sai, da quando sono stata sbattuta fuori casa, ho provato a cercare lavoro come stylist, ma l'unica cosa che ho ottenuto è un'occupazione da modella. Pero' non mi lamento più di tanto. Ho abbastanza soldi per mangiare qualcosa e inoltre riesco a tenere i vestiti e gli accessori che indosso per vari servizi... Mi manca giusto andare a scuola, lo ammetto.” Harmonie, sentendosi spoglia agli occhi di Harry, si portò le mani sul cuore.

I due ragazzi cominciarono a camminare in silenzio arrivando ad un piccolo ristorantino di prestigio, parecchio frequentato dai più ricchi londinesi.

“Come mai i tuoi ti hanno lasciata qui? Non saresti potuta tornare a casa?” Harry desiderava davvero conoscere di più la ragazza che gli camminava accanto.

“Due anni fa, quando avevo circa sedici anni o qualcosa di più, i miei genitori hanno scoperto che avevo un principio di tumore al seno... Invece di pagare le cure, decisero che sarebbe meglio sbarazzarsi di me. Mi lasciarono quindi dall'altra parte di Londra. Io, subito dopo, per non farmi trovare da loro, nell'eventualità che si sarebbero pentiti, sono venuta qui.” Spiegò la ragazza sorridendo.
Harry, vedendo la sua espressione rimase sorpreso.

“Sembri così forte: il tuo corpo e il tuo carattere sono un perfetto ossimoro.” Dichiarò il riccio guardandosi le punte degli stivaletti rovinati.

“Forte? Non lo sono. In realtà mi sento inferiore a tutti, all'intero mondo. Perfino una formichina è migliore di me. Fingo di essere forte, me lo impongo. Infondo ho altra scelta?” Rispose Harmonie, guardandosi le unghie smaltate in nero.

Harry le rispose semplicemente stringendo la spalla destra.

“Non negare che non sei forte perché una persona che sorride raccontando una situazione orribile lo è, molto!” Aggiunse infine, mormorando dolcemente.

In quell'istante la rossa sentì qualcosa stringerle il cuore e abbracciò Harry. O meglio, lo stritolò. Sorrise, poggiando il viso sul torace del ragazzo. Si rese conto di non aver forse mai abbracciato qualcuno in quel modo e per questo le sue guance avvamparono vistosamente. Quando poi si staccò da lui, il riccio le accarezzò una guancia, per poi stringerle la mano, riprendendo la camminata.

Harmonie fissò quell'intreccio di dita per tutto il tempo, sentendo il cuore martellarle nel petto, rimbombandole nelle orecchie.

* * *

Passarono i minuti, i due ragazzi arrivarono al ristorante, sedendosi in un tavolo appartato, chiacchierando del più e del meno, tra uno sguardo e l'altro, in attesa dell'arrivo di un cameriere.

“Ho paura delle montagne russe. In genere dormo nudo. Ho un paio di mutande fortunate verdi fosforescenti e credo portino davvero bene. Amo i gatti. Odio quando qualcuno si giudica per ciò che non è. Porto 44 di scarpe. I miei capelli non sempre sono ricci e non so perché, a volte, al risveglio sono lisci e questo mi manda in bestia...” Harry iniziò a raccontare le prime cose di sé stesso che gli vennero in mente.

“Ehi, frena: sto perdendo il filo del discorso!” Harmonie sinceramente divertita fermò il suo monologo.

“Mi credi un egocentrico... Vero?” Harry la guardò profondamente negli occhi.

“No.” Lei, ricambiando lo sguardo, rispose sincera.

Capì benissimo che il ragazzo voleva solo farsi conoscere meglio e era profondamente colpita da questo.
“Ho la sensazione che potrei parlare di tutto, con te.” Poggiando la mano sulla sua il riccio spiegò il perché delle sue frasi sconnesse.

“Continua.” Stringendogli la mano, Harmonie incitò Harry a raccontarle ancora qualcos'altro di sé.

“Ho sempre voluto essere una di quelle persone a cui non importa che cosa pensa la gente di loro, ma semplicemente credo di non esserlo.” Il riccio prese un ampio respiro.

“Sono un ragazzo molto leale e fedele. Mia mamma dice che sono anche romantico. Infatti, quando lei ha una brutta giornata di lavoro, di solito le preparo un bel bagno caldo e una cena. Mi piace aver qualcuno da coccolare.” Dichiarò poi, sorridendo.

“Detesto sentire dire da chi non mi conosce 'Oh, lui è famoso. Lo odio'.” Il riccio, con un gesto della testa, invitò la ragazza a parlargli di se stessa.

“Io... Non so che dirti... Insomma... Credo di essere parecchio banale.” Gli rispose Harmonie, massaggiandosi una tempia.

“Non lo sei.” Harry sentì le guance essere bollenti.

Era stranito dall'effetto che quella ragazza gli faceva.

“Il mio colore preferito è il verde. Probabilmente la mia pietra preferita è lo smeraldo. Amo la natura. La mia più grande paura sono le persone, queste scompaiono quando ne hai bisogno e ti lasciano solo.” Gli occhi azzurri di Harmonie si velarono di lacrime.

Il riccio, vedendola così, si affrettò a cambiare discorso e tra una cosa e un'altra la cena passò in fretta, addirittura troppo per i due ragazzi.

“Harry, mi sono davvero divertita stasera. Era da tempo che non pensavo ad altro che al tumore. Mi hai fatto cambiare idea, sai? Questi mesi li passerò concedendomi tutto quello che potrò, grazie a te.” Harmonie tese la mano al ragazzo, aspettandosi che gliela stringesse per salutarla.

Lui pero' non si limitò a darle la mano. Il cantante strinse la rossa al suo torace, rendendosi conto che forse quella era la prima volta in cui una ragazza lo faceva sentire così bene con poco, con un gesto, un mezzo sorriso. Harmonie, felicemente sorpresa, non poté far a meno che ricambiare la sua stretta: da troppo non si sentiva protetta da qualcuno. Quando poi, lei si costrinse a sciogliere l'abbraccio, Harry fece forza con le braccia per impedirle ogni movimento, accoccolandosi infine sulla sua spalla, amando fin troppo la differenza d'altezza, più che evidente, tra lui ed Harmonie.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)

Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio!
◡‿◡✿
Allora... Nel prossimo capitolo il rapporto tra H e H (il nome di lei non inzia per caso con la stessa lettera di Harry) si intensificherà sempre di più, la ragazza troverà finalmente un lavoro che le permetterà di stare a contatto con il riccio e gli altri ragazzi e che inoltre la gratificherà molto, ma proprio nel più bello si renderà conto di non stare per niente simpatica a parte delle fans del ragazzo, lui come reagirà?
Se vi piace questo modo di scrivere in terza persona e siete shipper della Ziall, vi consiglio queste due mie OS
(。◕‿⊝。) :

Con te, sto bene.
Io... Non sono un terrorista!
Spero continuiate a segurmi e che dire, recensite. ❤ ❤ ❤
A presto!
Giorgixx

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Come with me. ***


 

Come with me.


Importante! Dopo numerosi consigli, ho deciso di pubblicare un capitolo in più per integrare e rendere più verosimile la storia! Fatemi sapere se così va meglio! Passate nell'angolo autrice! :)


Velocemente passarono due mesi. Harry e Harmonie, ogni sera, non avevano smesso di incontrarsi nella stessa via, alla stessa ora. Nessuno, fatta eccezione per Niall, Louis, Zayn e Liam, sapeva di loro. Nessuno era a conoscenza del fatto che i due passassero insieme tutte la notte a parlare. Lui le raccontava della sua vita, lei ascoltava interessata. Harry la affascinava, sebbene lo negasse a se stessa, timorosa di inciampare in un qualcosa di troppo grande per lei. Lo stesso valeva per lui. Da due mesi, ormai, non faceva altro che pensare alla rossa. Harry aveva infatti chiuso con le relazioni occasionali di una notte: non trovava più piacere nel sesso... Il riccio voleva altro. Voleva amare ed essere amato. Peccato che il ragazzo, probabilmente per la prima volta nella sua vita, non riuscisse a fare il primo passo. Si sentiva impacciato e questo lo infastidiva, non poco. Aveva parlato con i ragazzi di Harmonie e loro sembravano anche interessati a conoscere la misteriosa ragazza che, in poco tempo, gli aveva rubato il cuore.

* * *

Come ogni volta, prima di andarsene il ragazzo guardò un istante Harmonie negli occhi, cercando il coraggio necessario per proporle ciò che avrebbe voluto fare da tempo. Stava lì, davanti a lei, aspettando che la voce uscisse dalla sua gola e ripetendosi che, voleva farcela, doveva farcela.

“Harry... E' tardi, tra due giorni avrai il primo concerto del tour, non puoi stare sveglio fino a quest'ora... Devi andare.” Mormorò Harmonie premurosa, cercando di non lasciarsi andare ad un pianto nervoso.

La rossa, infatti, era consapevole che, quando il cantante sarebbe stato impegnato sul palcoscenico, si sarebbe scordato di lei.

“Ti lasceresti curare, se fossi io a pagare le spese?” Harry si chinò su di Harmonie, seduta, come sempre, sul ciglio della strada.

Sorrise: ce l'aveva fatta, aveva finalmente trovato il coraggio di parlarle della malattia.

“No.” Rispose la ragazza con tono freddo, ignorando la possibilità che Harry avrebbe insistito.

“E se ti aiutassi a trovare un lavoro con il quale potrai ripagarmi?” Harry posò le sue mani sulle ginocchia di Harmonie, lasciate nude dal vestitino a righe blu su sfondo bianco che indossava quella sera.

“Forse, non mi sentirei in colpa, in quel caso.” La durezza della voce della ragazza divenne più flebile, mentre continuava a giocherellare con le pietrine del suo braccialetto.

“Io lo so che ti sembrerà strano, assurdo, folle tutto questo. Sono passati due mesi e... Non riesco a spiegarti cosa sento adesso... Voglio prendermi cura di te, Harmonie.” Il riccio sorrise alla rossa, spostandole una ciocca ribelle di capelli dal viso.

“Io non voglio compassione. Se ho trovato un lavoro che contribuisce a salvare le apparenze è proprio perché non voglio essere compiaciuta da nessuno.” Rispose Harmonie, alludendo ovviamente al lavoro di modella.

“Non hai detto che non vuoi farti aiutare, pero'!” Harry sorrise ancora, capendo che la ragazza aveva ceduto alla sua proposta.

Così, dopo che si fu rialzato in piedi, il ragazzo tirò con sé Harmonie facendola volteggiare a mezz'aria.

“Curly!” Una piccola lamentela fuoriuscì dalle labbra rosee della rossa.

In tutta risposta il ragazzo, apprezzando il modo in cui era stato chiamato, si avvicinò ai bidoni della spazzatura, dove, nascosto dietro questi, Harmonie aveva lasciato il suo borsone.

“Cosa vorresti fare?” Chiese lei, leggermente confusa.

“Tu pensi di restare qui? Neanche morto ti lascerei in questo posto! Ho aspettato due mesi per portartici via!” Spiegò Harry mentre si coricava il bagaglio su una spalla.

“Ci sono stata per più di un anno!” Ribadì la rossa.

“E' tempo di cambiamenti!” Dicendo questo, Harry le afferrò con forza il polso, stringendole poi delicatamente una mano con la sua.

“Non ti nego che tutto questo sfiora l'inverosimile, ma sono contenta. Prima della malattia ero solare, allegra, uscivo sempre... Ero la più scatenata della mia compagnia. Essermi ridotta così è... Orribile.” Una maledetta lacrima scese sulla sua guancia di Harmonie, senza che questa le avesse dato il permesso di farlo.

“Tornerai quella di un tempo, insieme a me. E' una promessa.” Harry, con un gesto dolce e premuroso, asciugò delicatamente quella gocciolina salata, imprigionandola tra i suoi polpastrelli.



_Angolo autrice_
Dunque, che dire di questo capitolo? E' cortissimo, ma, come già detto, era necessario scriverlo per rendere le cose più verosimili! Mi scuso con tutti i lettori per non averlo postato prima!

Giorgixx
PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome della sua storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** This is the start. ***


This is the start.


Buona lettura! Ci vediamo sotto!


Mentre camminavano per andare in hotel, Harmonie si voltò a guardare Harry Si commosse quando pensò che era più di un anno che non entrava in una struttura simile, che non si sentiva così agitata.

“Ehi, tutto bene?” Il riccio strinse maggiormente la mano Harmonie alla sua.

A quel contatto la ragazza sussultò. Pensò che, quella sensazione, in grado di contorcerle lo stomaco, non fosse altro che agitazione dovuta alla presenza costante del suo cantante preferito, vicino a lei. Anche questo, come lei, era confuso. S'accigliò scuotendo la testa: possibile che quella ragazza, in soli due mesi, avesse sconvolto le sue giornate?

A circa venti metri dall'entrata, Harry si accorse della presenza di alcune fans e di altrettanti paparazzi. Un passo dopo anche ad Harmonie questo non sfuggì di certo. Con vergogna, infatti, la ragazza lasciò repentinamente la mano del riccio, iniziando a camminare lontano da lui, a testa china.

“Che fai?” Le chiese Harry inarcando un sopracciglio.

“Non voglio che ti vedano con una come me.” Mormorò Harmonie, alludendo alle persone che per poco non li stavano circondando.

“Ma smettila!” Ridendo, il riccio le passò un braccio sulle spalle, facendo aderire i loro fianchi.

Alle richieste di autografi il cantante acconsentì, non perdendo mai il contatto con Harm.

“Chi è lei?” Chiese una ragazza ad Harry mentre le firmava le scarpe.

“Una persona importante.” Il riccio liquidò in fretta la fan e, quando poi la abbracciò per una foto, Harmonie sentì i muscoli del suo corpo contrarsi.

“Che sia gelosia?” Si chiese, per poi cassare del tutto la sua idea.

I due giovani passarono circa dieci minuti là fuori, poi, gentilmente, il cantante congedò tutti, entrando nell'hotel.

“Tutto bene?” Chiese Harry alla rossa, vedendola un po' scossa.

“Si.” Harmonie annuì indecisa con un cenno della testa, entrando nell'ascensore.

“Allora... Queste sono le stanze di Lou, Zayn, Niall e Liam. Quella lì in fondo, invece, è la mia.” I due ragazzi erano appena usciti dalla cabina, arrivando nel corridoio dell'ultimo piano, completamente occupato dalla band e i suoi collaboratori.

“Vieni, dovrebbero stare tutti in quella di Niall!” Prendendo nuovamente per mano Harmonie, il riccio la fece avvicinare ad una delle prime stanze.

“Vuoi davvero presentarmeli?” Chiese la rossa intimidita.

“Certo!” Il ragazzo diede velocemente due colpi alla porta.

“Hazza!” Ad aprire fu Louis che soffocò l'amico in un abbraccio.

“E' lei?” Continuò, indicando Harmonie a bocca aperta.

“Proprio così!” Il riccio mostrò le fossette, dando una spintarella alla ragazza per farla entrare in stanza.

La rossa salutò tutti con piacere, compiaciuta del fatto che Harry gli avesse parlato di lei. Dimostrò più volte di essere una grande fan della band.

La conversazione stava proseguendo alla grande, quando Zayn incuriosito chiese alla ragazza come mai fosse stata abbandonata in strada. A Harry gelò il sangue nelle vene. Doveva dire a tutti che era malata o starsene zitto? Come avrebbe reagito Harmonie? Il riccio vide la bocca della ragazza curvarsi in una smorfia di dolore. Rimase di sasso quando lei, dopo aver tirato un grande sospiro, sorrise.

“Un anno fa ho scoperto di avere un principio di tumore al seno. Una cosa che si sarebbe curata con un po' di terapia... Ma i miei, essendo davvero in condizioni instabili economicamente, invece di pagare hanno preferito lasciarmi su un marciapiede dall'altra parte di Londra. Ho abbandonato per forza di cose la scuola, attualmente lavoro come modella in cambio di qualche soldo. Riesco anche a farmi dare alcuni capi indossati nei servizi più importanti. Qualche anno fa ho iniziato a creare una linea di abiti tutta mia che ho interrotto. E' inutile continuare se mi restano solo due mesi di vita. Non ho soldi per togliermi qualche sfizio, figurarsi per terapia e intervento.” Harm abbassò lo sguardo vergognandosi delle sue condizioni, gli occhi le si erano arrossati vistosamente.

L'irlandese, il castano, il Peter Pan e il moro guardarono Harry scioccati. Il ragazzo, infatti, gli aveva solo accennato qualcosa riguardo la situazione della ragazza.

Un abbraccio di quelli stritolanti avvolse incredibilmente Harmonie: i cinque ragazzi cercarono di farle capire che non era sola, non più.

“Ma noi possiamo permettercelo!” Esclamò Liam sorridendo.

“Te le pagheremo noi le cure!” Aggiunse Louis dando alla rossa un buffetto sulla testa.

“No, ragazzi, ci penserò io. Voi dovreste fare un'altra cosa...” Il riccio prese da parte gli amici, rivelandogli le sue intenzioni.

Harmonie intanto si era imbambolata ad osservare i tanti vestiti dell'irlandese sparsi un po' ovunque. Il suo sguardo cadde su una cesta colma fino all'orlo con su scritto 'Non adatto'. La modella, notò in particolare, una camicia quadrettata beige e azzurra. Allora, smistò con la mente tutti i pantaloni del ragazzo fino a quando non ne trovò alcuni dello stesso colore marroncino. Infine, un paio di blaizer azzurre, come la camicia e gli occhi del biondo, risaltarono ai suoi occhi.

“Ehi, Niall... Perché hai messo qui questa?” Chiese timorosa la rossa prendendo in mano la camicia, con la speranza di non risultare troppo invadente.

A quelle parole tutti si voltarono verso di lei sorridenti.

“Non ho niente a cui abbinarla purtroppo!” Rispose l'irlandese con un sorriso amaro.

Harmonie allora, si affrettò ad afferrare i pantaloni e le scarpe che aveva visto poco prima.

“Scusa.. Pensi che questo abbinamento ti possa stare male?!” Disse poi, avvicinandosi a Niall.

“Hai occhio!” Il ragazzo si tolse la canotta grigia che indossava, davanti agli occhi della ragazza.

Harry si pietrificò.

“Sei geloso delle attenzioni che sta dando lei a Niall.” Costatò una vocina nella sua testa, risultando tormentante.

“Niall caro, ti sei reso conto che c'è una ragazza in stanza che probabilmente sarà parecchio imbarazzata in questo momento?” Chiese Louis, cercando di aiutare Harry.

Il castano, ovviamente, aveva capito tutto: conosceva il suo migliore amico come nessun altro e quella luce nei suoi occhi, che brillavano ogni volta che era felice, con Harmonie al suo fianco sembrava essere permanente.

“Oh... Scusa!” Niall si girò, affrettandosi nell'infilarsi i pantaloni beige.

“Non preoccupatevi. Nei servizi fotografici che ho fatto spesso mi è capitato di lavorare con modelli in intimo.” Harmonie, presa confidenza con la stanza, si sedette su un divanetto.

Il riccio realizzò le sue parole e le sue guance a quei pensieri avvamparono di frustrazione. La rossa lo vide teso e se sedette vicino a lui, accarezzandogli il dorso della mano.

“Allora?” Chiese Niall interrogativo, dopo essersi cambiato.

“Tu sei per-fetto” Costatò Liam, in stile 'Leeroy'.

“Concordo!” Aggiunse Zayn uscendo dal bagno e sistemandosi il ciuffo per la ventitreesima volta, secondo la rossa,.

“Niall, stai davvero bene! Vero Harry?” Anche Louis approvò il look dell'amico.

“Io ve l'avevo detto.” Sorrise il riccio.

“Detto cosa?” Chiese la rossa perdendo il filo del discorso.

“Niente niente...” Rispose lui evasivo.

“Beh, ragazzi io vado a letto!” Zayn sbadigliando si alzò e con un 'buonanotte' generale si rifugiò in camera sua.

Gli altri decisero di fare lo stesso, in vista della giornata che avrebbero dovuto affrontare l'indomani.

“Eccoci qui!” Harry, con fare principesco, prese Harmonie in braccio facendole varcare la soglia della stanza.

“Harry, peso un accidente!” La ragazza cercò di ribellarsi e non smise fin quando, entrati dentro, la mise giù.

“Macché! E quanto pesi, di grazia?” Chiese Harry allibito pensando a come una modella così minuta potesse pesare un accidente.

“Non lo so... Non mi peso da circa cinque o sei anni.” Rispose lei guardando la moquette, diventata, a suo parere, improvvisamente interessante.

“Davvero?!” Il riccio strabuzzò gli occhi.

“Sì. Mi vergogno del mio peso, del mio corpo. Fino ad una settimana fa mi stringevo nei jeans... Ma con questo caldo è diventato improponibile!” Disse lei studiando la stanza, i vestiti e gli oggetti sparsi senza una logica, cercando di trarne un po' del carattere del ragazzo.

“Tu sei perfetta, per me.” Il ragazzo cinse i fianchi di Harmonie che rossa d'imbarazzo cercò una scusa per cambiare discorso.

“C'è addirittura una cucina qua dentro!” Fingendosi meravigliata, si avviò vicino l'angolo cottura.

“Curly, c'è qualche bustina di Tè?” Chiese incrociando il suo sguardo.

“Certo, anche del latte se vuoi” Il riccio mise a bollire dell'acqua in un pentolino e prese il latte dal mini frigo.

“Grazie... Lo sai che non riesco a farne a meno!” Ridendo, la ragazza si sedette su un piccolo sgabello.

“Intanto, se vuoi, puoi anche farti una doccia e metterti un pigiama, qua ci penso io!” Il ragazzo sorrise, consapevole di sapere a poco a poco sempre di più su Harmonie e le sue abitudini.

Poco dopo, questa uscì dal bagno con una classica maglia di superman e dei pantaloncini gialli del medesimo colore dello stemma. Harry cercò di darsi un contegno nel vedere le sue gambe perfette così scoperte e cercò di resistere all'impulso di far scorrere le dita tra i suoi capelli, leggermente bagnati.

“Tieni.” Il ragazzo le porse così una tazza colma di Tè, a cui aggiunse un goccio di latte, come piaceva a lei.

Harmonie, di tutta risposta, sorrise.

“Penso di essermi ingrassata! Non è possibile, il capo non mi vorrà più!” Non rendendosi conto di parlare, la modella fece uscire allo scoperto una sua piccola paura, guardandosi ad uno specchio.

“Le gambe si sono ingrossate... La pancia è più evidente!” Continuò, convinta di star solamente pensando quelle cose.

“Non è vero... Finiscila di farti questi problemi perché hai un corpo che parla da solo. Sono sincero. E' difficile non cedere a tentazioni, con te vicino.” Farfugliò Harry guardando la finestra per non farsi vedere imbarazzato.

“Che ne pensi dei miei tatuaggi?” Chiese poi rigirandosi di scatto verso la rossa, avvicinando il suo viso al suo.

“Mi piacciono. La falena è grande, ma disegnata su un corpo a dir poco bello come il tuo è impeccabile.” Harmonie rimase ipnotizzata dagli occhi del ragazzo, seduto accanto a lei.

Sentì un brivido percorrerle velocemente la schiena, quando una delle mani grandi del cantante sfiorò una sua coscia.

“Anche io ho un tatuaggio! L'ho fatto poco fa!” Disse lei cercando di rompere il legame visivo con Harry.

“Posso vederlo?” Chiese lui.

“Alzami un po' la maglietta.” Dicendo questo, la modella si mise in piedi, aspettando che lo facesse anche il ragazzo, per poi voltarsi di schiena.

Il riccio si asciugò le mani sudate e fece come gli aveva indicato lei.

“Piccole cose?” Chiese notando una scritta non troppo invasiva appena sopra l'elastico dei pantaloncini.

“Già. Sono le più belle.” Confermò la ragazza.

“Ma tu hai le fossette di venere alla base della colonna vertebrale e non me lo hai mai detto in due mesi!” La rossa si voltò all'esclamazione estasiata del cantante.

“Non piacciono neanche a me...” Appena Harmonie incrociò i suoi occhi, si sentì di nuovo in trappola.

“E chi ti ha detto che a me, invece, non piacciono?” Il ragazzo, dicendo questo, l'abbracciò facendo scontrare i loro bacini.

Pensò che forse era arrivato il momento di confessare alla ragazza tutto ciò che stava tenendo nascosto da un bel po'.

“Oh beh, beh...” Harmonie si maledisse per la balbuzia che d'improvviso le era venuta.

“Ho capito.” Harry lasciò i suoi fianchi e si risistemò sul divano.

“Se non ti piaccio e mi pensi un pervertito, dillo pure. Non sarai la prima.” Offeso dalla reazione della rossa, il riccio incastrò la testa nelle ginocchia cercando di rilassarsi un attimo e far finta di nulla.

“Stupido di uno Styles!” Harm si intrufolò tra le sue gambe facendogli alzare lo sguardo.

“Non ritengo te un pervertito, anzi, sono io l'inesperta in queste cose. Per questo mi agito e balbetto!” Continuando, gli spostò un riccio dalla fronte.

“Se solo fossi più brava, meno timida...” La rossa diede un breve bacio sulle labbra di Harry che sorrise a quel gesto.

Avrebbe sciolto la sua timidezza, a piccoli passi. Non avrebbe corso.

“Mi piaci quando metti in mostra le fossette.” Con una mossa fin troppo decisa Harmonie fece sdraiare di colpo Harry sul divano, per poi posizionarsi a cavalcioni su di lui.

Il cantante non capiva più cosa voleva fare la sua “amica” che, soddisfatta della posizione, iniziò a giocare con le sue fossette.

“Sembri una bambina!” Costatò il riccio vedendola così presa.

“Qualche anno fa me lo dicevano tutti.” Confermò lei tirandogli un ciuffo.

“Hai un sacco di lentiggini sulle guance!” Harry gliele sfiorò una ad una, con la punta del pollice.

“Già! Sono una rossa modello io!” Harmonie, con un po' di presunzione, gli fece la linguaccia alzando la testa.

Il riccio rise all'esclamazione della ragazza, punzecchiandole poi fianchi e facendole il solletico.

“Dai, basta! Ti prego! Se smetti ti faccio vedere delle foto!” A quelle parole il cantante si bloccò, lasciando libera la ragazza di prendere un album stra colmo.

“Ma un cellulare non sarebbe meglio?” Chiese lui.

“Non ce l'ho!” Lei sfogliò le prime pagine lasciando cadere così il discorso.

“Allora... Guarda...” Harmonie iniziò a raccontare al ragazzo tutta la sua infanzia fino, sentendosi piacevolmente protetta dalle sue gambe che le cingevano la vita, incatenandola al suo corpo.

“Se ti faccio vedere anche un'altra cosa, prometti che non mi prendi in giro?” Chiese lei sfiorando l'avambraccio di Harry.

“Promesso.” Lui, contento come pochi in quel momento, la strinse ancora di più al suo torace.

La ragazza quindi girò l'album e lo aprì al contrario.

“E' un bel po', che ho creato questi modelli d'abbigliamento... Avevo investito parecchi soldi per creare un book da portare ad una mia conoscenza perché così avrei guadagnato di più, ma poi...” Harry tappò con una mano la bocca della ragazza, cosciente che stava per parlare del tumore e della notizia improvvisa datale dai medici circa cinque mesi prima.

“Voglio vedere!” Disse poi, e, quando fu accontentato, per poco non svenne dall'entusiasmo: le avrebbe trovato ben due impieghi.

La collezione di Harmonie era infatti composta da felpe e maglie con frasi, immagini, motivi che ricordavano la band.

“Questa maglia è ispirata a 'Save you tonight'!'” Spiegò la rossa, prima di fare un errore madornale.

Infatti, presa dal raccontare, la ragazza girò una pagina di troppo e così fece vedere ad Harry ciò che non avrebbe mai voluto. Da un bel po', Harm aveva l'abitudine di riprodurre su se stessa lo stile del cantante.

“Ma... Sei vestita come me qui!” Il riccio, compiaciuto, le sorrise.

“Beh... Mi piace come ti vesti!” La ragazza chiuse subito l'album, arrossendo di colpo e andandolo a riporre nel suo borsone.

 

“A me piaci tu, bell'affare vero?” Harry la seguì, stendendosi sul letto.

“Quando sorridi imbarazzata sei ancora più bella.” Aggiunse subito dopo guardandola.

“Non mi piacciono le rughe che si formano intorno ai miei occhi.” Ammise lei sedendosi sulla moquette.

“Cosa stai facendo?!” Il riccio la fissò intontito.

“Mi sistemo per dormire!” Con ovvietà, Harmonie si distese usando il braccio come cuscino.

Harry, scuotendo la testa, si alzò, la prese in braccio e la posò sotto le lenzuola.

“Ti fa più schifo dormire nel letto, abbracciata da me, che dormire su una moquette sporca?” Chiese lui sistemandosi il cuscino.

“No. Per niente in effetti.” Rispose la rossa avvicinandosi a lui, avvampando ancora più vistosamente.

"Ti spiace se resto in mutande? Già muoio di caldo da solo, con un termosifone accanto stanotte so già che farei la sauna!” Harry spiegò il tutto con fare teatrale, tant'è che fece ridere, seppur flebilmente, Harmonie.

“Certo che puoi! Solo una domanda: chi sarebbe il termosifone?” La rossa, alla visione di Harry in intimo, si sentì morire dalla voglia di avvicinarsi di più al suo corpo e ebbe l'impulso di mordersi il labbro inferiore.

“Saresti tu, rossa!” Harry le salì sopra, facendo leva sulle braccia per non pesarle addosso.

“Ciao farfalla di Harry, come stai?” Scherzò lei, facendo capire ad Harry il suo impellente desiderio di guardarlo in faccia.

“Meglio?” Chiese lui, facendo sfiorare i loro nasi.

“Decisamente!” Confermò Harm contenta.

“Allora... Bianco o nero?” Domandò il riccio avvicinandosi pericolosamente al collo della modella.

“Bianco, perché?” Chiese lei accigliandosi.

“Perché domani, insieme, andremo a farci un bel giretto, compreremo un cellulare bianco, poi passeremo dal migliore medico in ambito di tumori al seno da cui, casualmente, ho avuto un appuntamento, andremo al sound check, resterai a vedere il concerto e più tardi... Ci sarà una sorpresa per te.” Rispose lui tutto d'un fiato.

“Harry... Il cellulare è troppo... Non ne ho bisogno! Non avrei nemmeno una persona da chiamare!” Harmonie cercò di sottrarsi al volere del cantante.

“Tu devi smetterla. Sempre lì a giustificarti, chiedere scusa e permesso, a pensare di non meritare le cose belle che gli altri vogliono darti, a espiare quando le perdi. Non c'è nulla di sbagliato in te.” Disse il riccio baciandole la fronte.

Lei a quel tocco sentì la testa girare come fosse reduce da una sbronza e fece combaciare i palmi delle sue mani a quelle grandi del riccio.

“Le tue mani combaciano con le mie come se fossero state create per me, forse è il destino che ha voluto che ci incontrassimo.” Sussurrò lui, intenerito dal gesto della rossa.

“Dormi adesso, Monie.” Aggiunse vedendo la ragazza sbadigliare.

Infine Harry se l'accoccolò sul petto: avrebbe sopportato il caldo, se questo avesse comportato lo stare abbracciato a lei. Le diede un piccolo bacio tra i capelli e sorrise, accorgendosi che questi odoravano del suo stesso shampoo alle mele.

Quando poi, si accorse che Harmonie era crollata nel sonno, Harry incominciò a fissarla. Era così tenera e insicura di sé e al coltempo forte e determinata da far sciogliere il suo cuore con un minuto.

“Non ti sei mai amata la metà di quanto ti amo io. Non ti tratterai mai bene tesoro, ma io voglio che tu lo faccia! Se te lo faccio sapere, che sono qui per te, ti amerai anche tu come io amo te?” Mormorò il cantante nell'oscurità.

“Harry?! Harry non andare... Non andare via...” Sentendo Harmonie mormorare, il riccio si paralizzò con il timore che lei avesse sentito le sue parole.

Rise cambiando idea quando la rossa prese nuovamente a russacchiare, aprendo la piccola bocca rosea. Harry attribuì la colpa di quelle conversazioni, che proseguirono tutta la notte, al tè bevuto poco prima.



Angolo autrice!
Salve! Ma quando sono belle queste gif di Hazza? *-* Nel prossimo capitolo leggerete della giornata successiva, già anticipata un po' da Harry, che riserverà non poche sorprese... Detto questo, mi dileguo! Aggiornerò presto!
Un grazie a chi ha inserito tra preferite, ricordate e seguite la storia, ma sopratutto grazie anche a chi a recensito! ( Vi amo ragazze xD )
A presto!
Giò

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome della sua storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** I'm in love with you. ***


I'm in love with you.

Buona lettura! Ci si vede giù!


Harmonie si stropicciò gli occhi e si rigirò nel letto. Sorrise, pensando al modo in cui aveva passato la notte. Con entrambe le mani tastò il materasso in cerca del corpo di Harry, che non trovò. Dispiaciuta, aprì gli occhi e notò due bigliettini sul cuscino del ragazzo. Ne prese prima uno.

Rossa, ti sei appena addormentata e io faccio fatica a guardarti e stare fermo senza abbracciarti più forte. Mi domando che cosa ho fatto per avere qui, al mio fianco, stretta a me questa cosa meravigliosa che sei tu... E se mi vorrai ancora e ancora, perché io ti voglio, e tanto!

Curlyxx

A quelle parole il suo stomaco prese a far le capriole dalla troppa felicità. Harry era entrato per caso nella sua vita. Harmonie pensò al cantante come il suo miracolo. Gioiosa, la ragazza prese l'altro bigliettino.

Sono andato a prenderti la colazione, arrivo subito. Se intanto ti svegli, prendi il mio cellulare e fai partire la canzone che trovi appena sblocchi...

PS: il codice è 1294 :)

Harmonie fece come il ragazzo le aveva indicato. Sbloccò quindi l'Iphone nero di Harry appoggiato sul suo comodino e premette il simbolo di 'play' sullo schermo. Solo dopo lesse il titolo appena sopra i comandi del volume e per poco non collassò sul momento. “Little things”, “Piccole cose”, ecco il titolo della canzone.

Subito, una melodia delicata e armoniosa, avvolse la stanza. Incredibile quanto in quelle note Harmonie si sentì rappresentata.

“Your hand fits in mine
like it's made just for me
But bear this in mind
it was meant to be.”

La rossa si ricordò le parole di Harry la sera prima.
“Com'è possibile che questa canzone ricordi tanto me?” Si chiese perplessa mentre gli occhi le luccicavano.
 

“And I'm joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me.”

Le scene vissute poco prima si susseguivano chiare nella mente di Harmonie. Con una mano, la rossa si sfiorò le labbra che si curvarono in un sorriso appena l'immagine di lei e il riccio unirsi in un leggero bacio rivisse nella sua mente.

“I know you've never loved
the crinkles by your eyes
when you smile, you've never loved
your stomach or your thighs.”

La modella si rese conto che tutti quei versi riportavano a lei e due lacrime le rigarono velocemente il viso.

“Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?” Si domandò in un sussurro.

“The dimples in your back
at the bottom of your spine
But I'll love them end lessly.”


Si era innamorata di Harry. Non credeva ai colpi di fulmine, o meglio, non credeva nell'amore, ma quale altra parola avrebbe potuto racchiudere tutto ciò che provava? Harmonie incatenò la testa tra le gambe. Lei non poteva innamorarsi: non amava se stessa, come avrebbe potuto amare nel giusto modo qualcun altro? Per non parlare poi del tumore... Le mani le tremarono leggermente.

“I won't let these little things
slip out of my mouth
but if I do It's you (oh, It's you)
They add up to, I'm in love with you
And all these little things.”

Quando sentì la voce del riccio nel ritornello, il cuore di Harmonie prese a battere sempre più forte. Lui cosa provava per lei? Questa domanda volteggiava senza sosta nella mente della ragazza.

“You can't go to bed
Without a cup of tea
And maybe that's the reason
that you talk in your sleep
And all those conversations
are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me.”

Altre lacrime bagnarono le guance rosa delle rossa. Dopo tanto tempo, si sentiva nuovamente importante e questa era una sensazione bellissima. Iniziò a pensare di poter affrontare il tumore. E di vincerlo.


“I know you've never loved
the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans
But you're perfect to me...”

Al sentire la voce roca di Harry un sorriso incontrollato si sprigionò sul viso di Harmonie. A quelle parole lei si incominciò a sentire davvero perfetta per lui. E se il resto del mondo l'avrebbe definita un disastro? La ragazza scosse la testa con un mezzo sorriso: non gliene sarebbe fregato nulla, credette.

“I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all these little things.”

Altro ritornello. Harm prese il cuscino dove il riccio aveva poggiato la testa. Profumava di mele, come i suoi capelli. Lo strinse forte, fortissimo.

“You'll never love yourself
half as much as I love you
You'll never treat yourself
right darlin' but I want you to
If I let you know I'm here for you
Maybe you'll love yourself
like I love you, oh.”


Alla strofa cantata dall'irlandese, la ragazza si asciugò tutte le lacrime che fino a poco prima le avevano solcato il viso, arrivando a fermarsi lungo il collo. C'era Harry con lei. Harmonie si prese il viso tra le mani: non si sentiva più sola, sul ciglio della strada. Non si sentiva tale, né lo era.

“I've just let these little things
slip out of my mouth
because It's you, oh It's you, It's you
They add up to and I'm in love with you
And all these little things.”

La modella si tolse le coperte in cui fino a pochi istanti prima era stata avvolta. Non aveva bisogno di protezione. Per un attimo, un attimo solo, la giovane ragazza si sentì davvero forte, non solo all'apparenza.

“I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all these little things”

Un ultimo ritornello e la canzone finì. In quell'istante un Harry di buonissimo umore entrò nella stanza con un vassoio colmo di cibo. Harmonie aspettò che il ragazzo poggiasse il tutto su un tavolinetto vicino al letto e poi gli si fiondò tra le braccia. Facendogli perdere l'equilibrio, lo fece poggiare di schiena sul letto sfatto. Lo strinse forte a sé e lui fece lo stesso. Se aveva avuto un colpo di fulmine? La risposta risultò più che mai affermativa. Il cantante sorrise alla ragazza guardandola negli occhi, poi, le prese il viso tra le mani.

“Io mi sto innamorando di te.” Le disse naufragando dolcemente nei suoi occhi chiari.

Lei non risposte, ma agì. Baciò con lentezza il viso del riccio. Si soffermò sul naso, sulla mandibola, sulle palpebre, sulla fronte, per poi fermarsi a un millimetro dalla bocca.

“Sta succedendo anche a me, Harry.” La rossa non diede tempo di gioire al ragazzo, che subito unì le loro labbra.

Incerta, assaporò il sapore di Harry. Era dolce, le ricordava il cioccolato al latte. Sentì le mani di lui scivolarle lungo la schiena e l'adrenalina aumentare. Prendendo consapevolezza, ricordando cosa si provasse a baciare, lambì le labbra del riccio con più forza. Lui intanto non riusciva a muoversi: nessuna lo aveva trattato con così tanto amore. Ogni gesto di Harmonie, invece, ne era colmo. Dal più ingenuo al più malizioso. Non c'era fretta in quelle azioni, in quei respiri mozzati da baci, in quelle carezze. Harry si ricordò di tutte le ragazze che aveva amato, che aveva portato a letto e in un attimo le vide sgretolarsi: nella sua mente c'era solo lei, Harmonie. Non una sola ex poteva reggere il minimo confronto con lei. Quando poi la rossa si staccò da lui, gli occhi di Harry si riempirono di lacrime.

“Non lasciarmi! Non provare a lasciarmi solo!” A quelle parole, quasi urlate, tutte le lacrime che stava cercando di trattenere, si dispersero lungo i lati del viso.

Harmonie allora, mettendosi seduta sul suo torace, gliele catturò con la bocca.

“Combatteremo contro il tempo, contro questi dannati mesi. Forse sconfiggeremo questo tumore, o forse no, ma lo ci proveremo, insieme. Harry, anche se io dovessi morire, non ti starai mai solo.” Con le mani tremanti la rossa finì di asciugare le lacrime del cantante.

Intrecciati l'uno all'altra Harmonie ed Harry fecero colazione insieme, per poi andarsi a vestire. Tra una risata e l'altra il riccio chiese alla rossa se avesse con lei i vestiti simili a quelli indossati solitamente da lui. Al cenno di capo che fece Harmonie, il cantante corse a frugare qualcosa nell'armadio e poi andò in bagno. Ritornò vestito con pantaloni beige, maglia bianca e giacca blu.

“Le converse le ho dovute buttare...” Disse una volta visto lo sguardo della ragazza posarsi sugli stivaletti neri.

“Non ti piacciono più?” Chiese Harmonie, cercando di nascondere un po' di malinconia per il sedicenne dei tempi di X-factor, quel riccio che, insieme ai suoi compagni di band, era diventato il suo cantante preferito.

“Io le adoro. Solo che una persona, tempo fa, mi ha detto che essendo uno 'sciupa femmine' non avrei dovuto più indossarle.” Harry si sedette sul divano e Harmonie poggiò la testa sul petto.

“Quindi a te non ti dispiace essere tale...” Costatò lei, sperando di sbagliare.

“Sì che mi dispiace! Solo che spesso preferisco assecondare le critiche anziché affrontarle. Sono fatto male, lo so.” Il cantante, sentendosi spoglio, non volle guardare negli occhi la ragazza.

“Se ti facessi un regalo, lo accetteresti?” Chiese lei, baciandogli una mano dolcemente.

“Dipende.” Dichiarò il riccio estasiato dal contatto che la sua pelle aveva avuto con le labbra di Harmonie.

“Perfetto, mi vesto e vado a prenderlo!” La rossa balzò in piedi.

“Ti vesti come me?” Chiese Harry quasi implorante.

“Certo!” La ragazza si sbrigò a cambiarsi e ritornò dal cantante poco dopo.

“Stai benissimo...” Il riccio la guardò, per poi spostarle i capelli da un lato.

Così, le succhiò un lembo di pelle sulla clavicola, finché un segno rossastro si poté notare facilmente. Compiaciuto del risultato leccò il tutto, quasi questo gesto potesse alleviarle il dolore.

Lei, d'altra parte provò tutto meno che fastidio, anzi.

“Bella addormentata, ti è piaciuta la canzone?” Chiese Louis appena vide entrare nella propria stanza Harmonie, mano nella mano con Harry.

“Grazie!” Harmonie abbracciò uno per uno tutti i membri della band che si trovavano nella camera del maggiore.

“Ma siete uguali!” Zayn squadrò il riccio e la modella dalla testa ai piedi.

Tutti risero rendendosi conto che i due erano vestiti praticamente in egual modo.

“Ragazzi, salutate gli H2!” Esclamò Niall divertito.

“Acca alla seconda?!” Harry lo fissò interrogativo.

“Esattamente!” L'irlandese le diede un colpetto sulla spalla.

“Io devo andare un attimo a fare una cosa... Ci vediamo più tardi!” La ragazza salutò tutti e si avviò verso la porta.

“Attenta ai paparazzi!” Liam le si avvicinò.

“Davvero, anche alle fans. Spesso capita che alcune di queste, un po' troppo ossessive, appena vedono una ragazza con noi, la attaccano. Capisci?” Spiegò, guardandola negli occhi per rassicurarla.

Un cenno di capo e la cascata di capelli rossi fu fuori dalla stanza. Camminando a suo agio per la città in una mattina piuttosto fredda per la stagione estiva, Harmonie sorrideva beatamente. Si sentiva viva. La rossa infilò le mani nelle tasche e si assicurò che ci fossero i soldi necessari per il regalo. Pensò che forse secondo molti l'idea che lei spendesse un centinaio di dollari per Harry, quando non poteva permettersi niente, poteva risultare folle ma se ne fregò altamente quando uscì fuori da un negozio di scarpe sportive, soddisfatta dell'acquisto fatto. La passeggiata al ritorno fu meno tranquilla dell'andata. Una ragazza, ad un metro dall'hotel, riconobbe Harmonie, avendola vista anche la sera prima, e la definì una sgualdrina. Lei serrò i denti e non rispose. Entrò dentro e vide Harry aspettarla a braccia aperte nella hall. La rossa allora gli andò incontro e lo strinse forte. Se “sgualdrina” significava sentirsi amata da quel ragazzo, lo sarebbe stata per sempre.

“Aprilo!” Disse quindi la rossa porgendo al cantante un pacco regali.

A lui brillarono gli occhi e quando vide che la sorpresa consisteva in un paio di Converse basse bianche strinse Harmonie a sé, ancora una volta.

“Cucciola...” Le mormorò Harry all'orecchio, sentendosi incredibilmente fortunato ad averla incontrata.

Il riccio indossò velocemente le sneakers e prese gli stivaletti, ormai rovinati, in mano.

“Che dici, li andiamo a buttare?” Stretti in un abbraccio, gli H2 uscirono in fretta dall'hotel, pronti per vivere la giornata insieme.

In quel momento nessuno sospettava che questa sarebbe stata la prima di una lunga, lunghissima serie.


 
_Spazio autrice_
Beh, buona sera! Il capito è un po' cortino, vero... Ma ho deciso di postarlo staccato dal successivo per farvi arrivare di più le emozioni e i sentimenti dei due ragazzi... Come avrete capito dall'ultima riga, il prossimo capitolo tratterà dello svolgimento del resto della giornata... Inoltre leggendo bene avrete magari intuito che Harm avrà qualche problema con alcune fans... Riuscirà a non farsi colpire nel profondo da queste?
Due cose importanti: il primo bigliettino lasciato da Harry prende spunto da "Un medico in famiglia" e per quanto riguarda gli stivaletti, ho un po' fantasticato... Sarà che li detesto :S
Perdonatemi queste debolezze.
Colgo l'occasione per ringraziare:

1 - Alohomora__
2 - Cialla1
3 - Funy
4 - Hazzalove1D
5 - little_Grazy
Che hanno inserito la storia tra le preferite;
1 - _love_1D
2 - _Pez
Che l'hanno inserita tra le ricordate;
1 - Captain_Lou
2 - giada cattaneo
3 - Marty013
Che l'hanno inserita tra le seguite;
Sono molto contenta di ritrovare anche in questa storia alcune persone che hanno apprezzato "Mi hai colto di sorpresa", è bello e per certi versi mi fa sentire protetta...
Come al solito vi faccio la petulante richiesta... Mi lasciate una recensione?
Un bacio!

Giorgixx


PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome della sua storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** I'm here, for you. ***



I'm here, for you

Ecco a voi un nuovo capitolo! Buona lettura, ci vediamo sotto con nuove anticipazioni sulla trama!


Dopo un breve tragitto nella macchina Vintage di Harry, gli H2 arrivarono in un enorme centro commerciale. Era il preferito di Harmonie che spesso, pur non potendosi permettere nulla, andava a farci un giro.

“Harry, ci stanno fissando tutti!” Mormorò la rossa all'orecchio del riccio.

In effetti aveva ragione, molti occhi curiosi erano puntati sulla coppia.

“No, guarda, quello laggiù no!” Rispose lui divertito, indicandole un uomo sulla cinquantina assorto nella lettura di un giornale.

“Ehm, no. Ora anche quello!” Harry dovette contraddirsi un attimo dopo, scatenando una risata di Harmonie.

“Come mai nessuno ti salta addosso?” Chiese lei notando le facce da 'voglio, ma non posso' di molte ragazze.

“Non so se hai notato... Ma ci sono due bodyguards a cinque metri da noi. In realtà volevano stare più vicino, ma gli ho severamente imposto di non farlo... Non voglio che ti mettano in soggezione.” Spiegò Harry stringendo ancora più forte la ragazza.

I due entrarono nel negozio di elettronica e uscirono poco dopo con un Iphone nuovo di zecca.

“Te lo ripagherò!” Mormorò Harmonie afflitta, sebbene il cantante le avesse detto di non sentirsi in colpa.

“Penso che sarebbe più piacevole se tu trovassi un modo alternativo per farlo...” Harry, fece un occhiolino alla rossa, cui guance iniziarono ad assumere lo stesso colore dei capelli.

“Devo aggiungere Aly in rubrica e mandarle un messaggio!” La ragazza prese ad armeggiare frettolosamente, ancora imbarazzata, con quello che lei chiamava 'trappola', visto le sue scarse capacità nell'usarlo.

“E io allora?” Harry le alzò il mento con un gesto delicato, facendo incrociare i loro sguardi.

“Beh, non penso che tu voglia darmi il tuo numero.” Lei sorrise amaramente e guardò altrove.

“E lo pensi perché?” Il riccio si rese conto di non aver mai avuto a che fare con una persona così complicata come quella rossa.

“Guardati: tu sei un cantante di successo, avrai migliaia di numeri in rubrica, migliaia di personaggi famosi, di modelle super belle, di...” Harm non poté di parlare che Harry le tappò la bocca, posando sulle sue labbra due dita.

“In rubrica ho poco più di duecento numeri. Cinque sono dei ragazzi, aggiungi anche Jon, Josh, Sandy e Dan, mia mamma, mia sorella e qualche parente, una ventina di vecchi amici, un'altra decina di numeri tra le signore della panetteria. Dimenticavo, aggiungi quelli di Perrie e le Little Mix, Danielle e Eleanor, poi ci sono Lou e Paul... Oh, c'è anche Ed e ovviamente Calum, Luke, Michael e Ashton. I restanti numeri sono quelli di casa, mia e dei ragazzi. Tutti gli altri contatti li tengono i managers, non io.” Alle parole del riccio, la rossa si morse un labbro, sentendosi in colpa. Lo aveva, infatti, giudicato troppo presto.

Di slancio, con il cellulare tra le mani, Harmonie abbracciò Harry, portandogli le mani al collo.

“Allora... Lo vuoi il mio numero, sì o no?” Harry fece combaciare la bocca con il segno violaceo ben visibile sulla clavicola bianca della ragazza.

“SI!” Questa urlò un po' troppo, attirando ancora di più l'attenzione su lei e il cantante che, vedendola sorridere, le scompigliò i capelli: era troppo dolce per essere reale.

In pochi minuti Harmonie si ritrovò a condividere quasi tutti i contatti con Harry.

“Mi spieghi cosa dovrei farmene del numero di Perrie o delle altre ragazze?” Chiese lei assumendo un tono incerto.

“Stasera le conoscerai, sciocca!” La risposta data dal riccio non fu per niente rassicurante.

Lei le avrebbe incontrate? L'agitazione invase il suo piccolo corpicino.

“Ed Sheeran, invece? A che mi serve sapere il suo numero?” Chiese deglutendo, immaginando una probabile risposta del cantante.

“Ci sarà anche lui...” Rispose Harry, imbambolato a fissare una vetrina.

“Che cosa?” Harmonie lo guardò allibita, sgranando gli occhi.

“Piacerai a tutti, calmati.” Il cantante improvvisamente capì il suo stato d'animo e la guardò la ragazzi con occhioni dolci.

“Dimmi un motivo valido per cui dovrei piacerli... Non voglio sentire né un 'sei simpatica' né qualcosa di simile.” Gli occhi chiari di Harmonie scrutarono il suo riflesso e quello di Harry visibile dalla vetrina.

“Semplice, mi rendi felice.” Harry la prese per mano e, visto l'orario, la portò in una gelateria, per pranzare velocemente prima di andare dal medico.

Harmonie camminava con la testa bassa ripensando alle ultime parole dette dal ragazzo. Riusciva davvero a renderlo felice? Sorrise e, scordandosi del mondo intorno a loro, baciò una guancia del riccio.

“Vorrei un frappè al cioccolato e un altro alla banana con panna, per favore!” Il cantante si leccò i baffi e tirò fuori la linguetta quando, dopo una breve fila, fu il suo turno.

“Sembri un gattino, Haz!” Guardandolo, la rossa si lasciò andare ad una risata cristallina.

“Haz?” Chiese lui con un sorriso sincero sulle labbra.

“Sì. Hazza è troppo lungo, quindi Haz!” Lei sorrise, facendo un occhiolino.

“Semplice, ma efficace!” Costatò Harry, per poi distrarsi un attimo per pagare il conto.

In quel momento Paul e l'altra guardia del corpo erano fuori dalla gelateria. Notando questo, due ragazze adocchiarono Harmonie, le cui foto con Harry ormai facevano il giro del web.

“Ciao!” La rossa si girò e sorrise a quelle sconosciute che la stavano fissando ininterrottamente.

Non l'avesse mai fatto. Una di queste prese il suo frappè e glielo rovesciò addosso, facendo ridere l'altra. Crack. Parte del cuore di Harmonie si ruppe a quel gesto. La rossa strinse i denti.

“Ti sei sbagliata, non fa niente, non serve che ti scusi.” Mormorò poi con un sorriso, fin troppo allegro.

“Non mi sono sbagliata e non ho intenzione di scusarmi, sgualdrina.” In quel momento, la rossa si tolse la maschera d'allegria che si era imposta di indossare, uscendo da quel posto.

Quando Harry prese i frappè e non trovò la rossa tra la folla che invadeva la gelateria, uscì di corsa e andando verso Paul e quello che ricordava essere Cory, chiedendogli dove fosse a ragazza. Paul gli rispose che questa gli aveva mandato un sms informandolo che sarebbe andata in bagno e Cory aggiunse che, effettivamente, i due l'avevano vista entrare lì. Harry allora non perse tempo, e si avvicinò alla porta dei bagni, si coprì gli occhi con entrambe le mani, poi entrò nel bagno delle donne.

“Scusate, scusate, cerco una ragazza dai capelli rossi... C'è qui?” Alla domanda di Harry rispose solo il rumore del getto dell'acqua.

Il ragazzo decise quindi di aprire gli occhi.

“Cosa ti è successo?!” Chiese il riccio vedendo Harmonie intenta a cercare di levare delle macchie rossastre dalla maglia bianca che portava sotto la giacca.

“Uh, niente, ho scontrato un signore con un frappè alla fragola venendo in bagno...” La rossa rispose, mentendo palesemente.

Harry non ebbe il tempo di chiedere altro che gli arrivò un messaggio da Louis.

Mi auguro per la tua integrità fisica e morale che tu non abbia assistito a questa scena e che non tu sia entrato ancora su Twetter. Noi l'abbiamo difesa. Sappi che le vogliamo già bene. xx Boo

Il riccio, leggendo questo, s'accigliò e aprì la sua pagina Twitter. Notò un post con un video in allegato. Lo vide solo per capire cosa fosse e poi, dopo aver realizzato l'accaduto, allibito e infuriato, lesse i commenti principali.

“Non la conoscete, non giudicate.” Quello di Liam fu il primo.

“Harry è felice.” A lui seguì Niall, che con semplicità, difese la coppia.

“Nessun rispetto per la fiducia che noi poniamo in voi.” Zayn, tagliente, intervenne subito dopo.

“Che vi ha fatto di male? Lasciatela stare, dannazione.” Anche Louis, ancora più deciso del pakistano, prese le difese della rossa.

Il riccio caricò altri tweet.

“Con questo gesto da invidiose, non avete rispettato neanche mio fratello.” Gemma, pur essendo venuta a conoscenza della storia di Harmonie e il fratello in quel momento, grazie ai ragazzi, aveva preso posizione.

“Mi chiedo come abbia fatto a non smettere di sorridere.” Anche Perrie, stando già insieme alla band in arena, aveva deciso di dire la sua.

“Quanta cattiveria.” Eleanor aveva inviato un breve commento, ricordando come si sentiva ogni volta che la deridevano solo con parole.

“Dateci un taglio, non ha fatto niente di male.” Perfino Danielle, tendenzialmente più acida e riservata, era intervenuta.

Subito dopo l'immagine di Gemma riempì la schermata del cellulare del cantante.

“Sorellona, ciao!” La salutò questo, rispondendo alla chiamata.

“Allora, non mi racconti nulla? Mi hanno dovuto spiegare tutto Liam e Niall.” Chiese lei sbuffando.

“Ehm... Con Harm intendi? E' complicato Gem.” Mormorò il minore degli Styles.

“Lo so... Ma state... Insomma... State insieme?” Azzardò questa fin troppo felice rispetto al normale.

“Sono innamorato e penso proprio che lo sia anche lei. La cosa che mi rende felice è il rendermi conto, gesto dopo gesto, che Harmonie non mi ama solo per il cantante che sono...” La rispose il ragazzo sorridendo.
“Wow! Avete già...” Domandò la maggiore, risultando anche un po' troppo impicciona.

“No. Voglio fare le cose con calma e nel modo più giusto.” Harry risultò più che convinto nel parlare.

“Sei cresciuto.” Spiegò la ragazza sospirando.

“Grazie a lei.” Aggiunse il cantante, per poi mordersi le labbra.

“Ma non ti sei accorto di quelle ragazze?” Domandò inevitabilmente Gemma.

“Gem, no! Io stavo pagando, c'era gente e non ho notato nulla!” Harry, ancora una volta, maledisse il suo essere tra le nuvole in momenti critici.

“E' brava, sai? Si è comportata davvero bene!” Commentò convinta la castana.

“Già! Sono fiero di lei.” Mormorò il riccio, avvicinandosi alla ragazza per carezzarle una guancia.

“Hazza... Noi l'abbiamo difesa, ma...” Sussurrò la sorella al cellulare.

“...Ma? Non vi piace?” Chiese allora lui, sgranando gli occhi e sperando di sbagliare.

“Macché! Solo che pensavo...” Gemma s'interruppe, incerta se proseguire o meno.

“Pensavi?” La incitò Harry.

“Che voglio conoscerla il prima possibile! Che ne pensi di farlo subito?” Propose la ragazza entusiasta.

“Gem, dobbiamo andare dal medico...” Spiegò Harry guardandosi l'orologio sul polso e notando che non mancava molto alla visita.

“Oh sì, i ragazzi mi hanno detto pure questo. Quando finirà la visita?” Domandò Gemma davvero volenterosa di incontrare Harmonie.

“Beh verso le cinque massimo.” La informò il riccio.

“Allora vediamoci a un bar lì vicino e prendiamoci un aperitivo! Voglio incontrarla! ...Harry? Harry mi rispondi?” La castana si preoccupò del silenzio mantenuto dal fratello.

“E' la prima ragazza che vuoi conoscere.” Harry si distolse dai suoi pensieri e rise, allegro e spensierato.

“Lo so. Ne sono sorpresa anche io.” Gemma sorrise, pensando a tutte le volte in cui aveva criticato ciascuna delle ragazze state con il fratello.

“Devo attaccare, a dopo, sorella!” Esclamò Harry, portando il cellulare lontano dall'orecchio.

“Ciao fratellino!”Lo salutò la ragazza, prima di attaccare la telefonata.

Harmonie sentì tutta la conversazione e lacrime amare le scesero lungo il suo viso. Si era sentita davvero umiliata, poco prima. Strinse le mani lungo il bordo dei lavelli pubblici e cercò di calmarsi, inutilmente. Harry, rendendosi conto della situazione, si posizionò dietro di lei e la strinse a sé, cingendole i fianchi.

“Sono proprio un disastro, eh?” Mormorò lei, guardando il suo riflesso sullo specchio.

“Dimmi cosa c'è di disastroso in questo.” Le rispose il cantante, mostrando le loro mani unite.

Harmonie abbassò la testa, fece scivolare le ultime lacrime finché non arrivarono al mento e poi se le asciugò. Infine si girò sorridente.

“Allora, che dice Gemma?” Chiese la rossa tornata di buon umore.

“Stasera ci raggiungerà per un aperitivo prima di andare in arena, vuole conoscerti.” Le rivelò il riccio, posando le mani sulle sue spalle.

“Come potete saper tutti ciò che è successo?” Domandò Harmonie accigliandosi.

“Un video su Twitter.” Harry le prese la mano per uscire dal bagno.

“Oh, fantastico.” Harmonie, rispose ironica, stringendo inconsciamente le dita del ragazzo.

“Andiamo, altrimenti faremo tardi dal dottore. E, ti prego, non pensare a ciò che è successo.” I due seguiti da Paul e Cory si diressero verso la macchina.

Lì il cantante decise di difendere Harmonie, mentre questa era intenta a messaggiare con un'Alicia piuttosto eccitata da tutte le novità che, pian piano, le stava svelando,

Che schifo. Sinceramente non capisco perché alcune ragazze, che si ritengono Directioners, se la debbano prendere con Harmonie. Non sapevate neanche il suo nome, fino ad ora. Ma vi pare logico e rispettoso umiliarla in quel modo? Non la conoscete, non sapete nulla di lei, di noi, e vi comportate così. Ovviamente non faccio di un'erba un fascio. So benissimo che molte vere fans hanno preso le sue difese e per questo ringrazio ciascuna di loro, con il cuore. E, a chi ha trattato male Harmonie, aggiungo: per me potete anche sparire dalla faccia della Terra.

Con mezz'ora di macchina, gli H2 arrivarono in un ospedale di Londra. Harmonie sentì la tensione farle venire la pelle d'oca. Harry non era di certo più tranquillo di quanto lo fosse stata lei, ma strinse i denti e si sforzò quantomeno di sembrarlo. Dopo aver firmato il cartellino, i ragazzi entrarono nella stanza dove sarebbe avvenuta la visita. Harry si sedette al fianco della rossa, cui mani iniziarono a tremare visibilmente. Allora, il ragazzo le strinse entrambe nelle sue. Dopo poco il medico entrò nella stanza.

“Salve!” L'uomo in camice strinse la mano ai due ragazzi.

“Allora, Harry mi ha già anticipato qualcosa. Io direi farei un controllo, per poi scegliere come agire.” Continuò sedendosi.

“Va bene.” Harmonie si torturò le mani, per far sì che smettessero di tremare.

“Dunque, signorina dovrebbe levarsi maglietta e reggiseno innanzitutto.” Il medico si alzò.

“Beh, io allora... Ehm... Vado via.” Harry avvampò visibilmente e si alzò dalla sedia, avvicinandosi alla porta.

“Ho bisogno di te.” La ragazza lo afferrò per un polso, bloccandolo prima che fosse uscito.

Lui allora non disse niente, le sorrise e si mise nuovamente seduto a guardarla mentre si liberava di maglietta e reggiseno, come le aveva richiesto lo specialista.

Un momento dopo, sentì l'erezione farsi prominente e nascose il tutto con la giacca, che poggiò sulle gambe. 'Perfetta'. Questo era l'aggettivo che, secondo Harry, calzava a pennello su Harmonie. La sua pelle bianca, colorata da qualche lentiggine, lo stava letteralmente facendo impazzire. Il riccio cercò di trovare contegno e smise di pensare a quanto fossero belle le curve della ragazza, concentrandosi su alcune crepe visibili sul soffitto, che si costrinse a giudicare 'molto interessanti'.

“Signorina, altri miei colleghi le hanno già detto che quello che ha è un tumore al primo stadio?” Chiese il medico, palpeggiandole i seni per capire quanto fosse grande il nodulo tumorale.

“Mi hanno accennato qualcosa. Io ho risposto che non ho possibilità di curarlo e loro mi hanno informato che, non facendo nulla, mi rimangono solo due mesi di vita prima, perché dopo questo periodo il tumore degenererà, arrivando ad aggravarsi e allora causerà la mia... Morte.” Harmonie rispose, senza farsi troppi problemi.

“Inizierò dicendole che, adesso, la percentuale di guarire completamente da un tumore simile varia a seconda di come si interviene.” Il dottore prese un respiro.

“Spesso, molte donne scelgono di levare solo la porzione di tessuto intaccata dal tumore, per poi fare una terapia molto invasiva, la chemio. Lo fanno perché costa meno anche se poi, sopratutto se sono giovani, il tumore potrebbe ripresentarsi.” Spiegò successivamente.

“Bene! Allora facciamo questo!” Rispose d'impulso la rossa, pensando che il riccio avrebbe dovuto pagare di meno.

“Continui e non stia a sentire la ragazza: il costo non mi interessa minimamente. Mi dica la cura più sicura.” Harry intervenne immediatamente.

Harmonie lo fulminò per un attimo con lo sguardo, ma poi sorrise di gratitudine.

“Bene, allora... Io sarei dell'idea di asportare tutto. A quel punto basterà prendere delle pillole per un paio di mesi.” Alle parole del medico la ragazza scoppiò in lacrime, abbassando la testa.

Avrebbero dovuto asportarle completamente i seni. Harmonie reagì così, immaginandosi il suo futuro. Non sarebbe più piaciuta a Harry, non sarebbe più piaciuta a qualunque stilista in cerca di modelle, non sarebbe più piaciuta neanche a sé stessa.

“Guardi signorina che potremmo impiantarle delle protesi.” Il medico strinse la spalla della ragazza, vedendola crollare emotivamente.

“No. Significherebbe pagare di più, quindi va bene così.” Harmonie si sforzò di sorridere, nonostante tutto.

“Impianterà il tipo migliore di protesi, le farà risultare naturali e dovranno essere di una grandezza pari a quella dei suoi seni.” Concordò Harry, cingendo i fianchi nudi della ragazza, gesto che provocò brividi non solo a lui, ma anche alla rossa.

“Ottimo!” Il medico sorrise al ragazzo.

“Quando la opererà? Noi tra dieci giorni dovremo andare in Irlanda e non possiamo aspettare molto!” Spiegò Harry, sperando in una risposta a lui favorevole.

“Lunedì prossimo andrebbe bene? Dovrebbe restare ricoverata in ospedale solo per una notte.” Il medico prese la cartella clinica della modella, facendole segno di potersi rivestire.

* * *

Cinque minuti dopo i due ragazzi erano seduti su quelle sedie di plastica blu, tipiche dei corridoi degli ospedali.

“Scusami per questo... Ti prometto che ripagherò tutto!” Esclamò Harmonie, rompendo un imbarazzante silenzio.

“Non serve, rossa. Pensa a respirare, piuttosto. Facendolo mi ripaghi tutto. Inoltre, dovrei essere io a scusarmi per oggi e a ringraziarti. Ti sei comportata come avessi a che fare con il mondo dello spettacolo da sempre e hai perdonato la mia disattenzione, senza darmi neanche il tempo di chiederti di farlo.” Harry avvicinò le labbra a quelle rosee della modella facendole unire in un piccolo, delicato bacio

“Grazie Kitten.” La ragazza scompigliò i ricci del cantante, che, in risposta, miagolò al suo orecchio.

“Cavolo Haz! Dobbiamo andare da Gemma...Tirati su, pigrone!” Harmonie notò l'ora e scattò in piedi come fosse una molla.

Anche Harry, resosi conto che mancavano solo dieci minuti all'appuntamento con sua sorella, impallidì, prendendo Harmonie per mano e correndo mano nella mano per i corridoi dell'ospedale.



_Angolo autrice_
Ecco che pian piano si delinea la storia... Penso che il prossimo capitolo sarà molto lungo perchè in quello verrà raccontato l'incontro con Gemma ( che io adoro... ed è per questo l'ho inserita :P ) e poi al concerto con tutte le altre ragazze. Harmony sarà felice perchè lì si sentirà accettata e compresa, inoltre Harry le farà una bellissima sorpresa... E poi, alla fine, si ritroverà ad essere una ragazza in carriera... Insomma sarà un capitolo leggero che vi preparerà a uno o due più pesanti... Da lacrime, ve lo giuro. Se me lo chiedete sì, i pezzi pesanti li ho già scritti... Prima di fare il primo capitolo... Avevo sognato alcune scene e quindi le ho subito trascritte... Mi sto dilungando troppo e non vi importa, vero? Allora mi faccio piccola piccola e mi dileguo, che dire, spero vi piaccia il capitolo e che recensiate... Lo sapete che ci tengo tanto :)
Un bacio!
Giò
PS: La parte in cui Harm e Harry notano chi li sta guardando è presa da 'Twilight', uno dei miei libri preferiti. Spero che questo inserimento non vi faccia innervosire o storcere il naso. :)

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome della sua storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** "Don't let you go." ***



"Don't let you go."

Buona lettura! Per anticipazioni e altro, ci vediamo sotto! ^-^


“Monie, lei è Gemma. Gemma, Harmonie!” Il riccio riprese fiato e presentò le due ragazze.

Lui e Harmonie erano appena arrivati al bar dove si erano dati appuntamento con Gemma.

“Hai un bel nome sai?” Disse la sorella del cantate, per rompere il ghiaccio.

“Forse è l'unica cosa che mi piace di me stessa, grazie.” La rossa sorrise e si avviò verso l'interno del locale.

“Dunque... Tu e il mio fratellino state insieme?” Chiese Gem sedendosi ad un tavolo, mostrando le fossette così simili a quelle di Harry.

“Ehm... Harry... Stiamo insieme?” Harmonie arrossendo, ripropose la domanda al riccio.

Lui, rallegrato e addolcito dall'insicurezza della modella, le diede un lieve bacio. La maggiore degli Styles parve compiaciuta di quel gesto.

“Siete bellissimi insieme.” Dichiarò scattando una foto alla coppia.

“Non ti sto antipatica?” Harmonie prese coraggio e fece alla sorella questa fatidica domanda.

“Assolutamente no! E poi il mio fratellino è raggiante con te vicino!” Gemma rispose allegra, studiando il menù di cocktail disponibili.

Da quel momento, le due ragazze iniziarono a parlare di Harry, come se questo non fosse davanti a loro. La castana rivelava piccoli segreti imbarazzanti e la rossa rideva. Il riccio se ne stava lì, con un finto broncio stampato in bocca. Infondo era contento del fatto che Harmonie venisse a conoscenza di ogni suo minimo dettaglio.

Finito di abbuffarsi, a causa del pranzo saltato, Harmonie, Harry e Gemma si avviarono verso l'Arena. Fu scocciante camminare, soprattutto per le due ragazze, che non erano abituate ad avere i bodyguards costantemente a circa un metro da loro. Quando i tre arrivarono sul luogo del concerto, si incontrano con Alicia che, quando venne a sapere della visita, scoppiò in lacrime di gioia. Harmonie per lei era la sorella maggiore che non aveva mia avuto e la sola possibilità di perderla non la faceva dormire la sera. La mora strinse forte a sé la rossa, che le carezzò i capelli.

“Starò bene, Aly!” Anche Harmonie non poté far a meno che piangere di gioia, rendendosi conto in quel momento che sarebbe potuta guarire.

“Alicia, scusa, ma devo portar via un attimo Harmonie...” Intervenne Harry, desideroso di far conoscere il suo folletto alle altre ragazze e ad Ed.

La rossa e il riccio si avviarono quindi nel backstage. Ad Harmonie parve sognare: persone che vedeva solitamente in copertina nei giornali erano lì, davanti a lei. Ed fu il primo a salutarla, i due si fecero anche una foto insieme. Tra i rossi ci fu subito intesa. Poi fu il turno di Eleanor. Anche con lei, Harmonie si sentì a suo agio e scoprì di avere gusti molto simili a lei sul modo di vestire. Successivamente, Perrie insieme alle altre cantanti delle Little Mix, raggiunse le due ragazze, iniziando a scherzare sulle varie tonalità stravaganti di capelli. Dopo poco Danielle salutò Harmonie. Liam, dentro di sé, pregò che la ragazza le fosse stata simpatica. Così fu e tutti chiesero alla rossa il suo numero di cellulare, per poi mandarle un messaggio in modo che lei memorizzasse i loro recapiti. La rossa rise, quando Harry le si avvicinò ricordandole cosa gli aveva detto poco prima riguardo all'inutilità dell'avere gran parte della rubrica in comune con lui.

"Chiama Alicia e dille di venire da noi, poi andate da Paul che vi porterà nella zona riservata." Propose Harry quando gli venne ricordato che mancavano circa dieci minuti all'inizio del concerto.

"No, Harry. Già alcune persone mi odiano. Evitiamo di peggiorare la situazione." Harm si attristò un attimo, per poi tornare ad avere il suo solito sorriso.

“Ma...” Provò a ribattere il riccio.

“Conoscendo Aly, so che avrà già rimediato un po' di spazio alle prime file. Ci vediamo sotto al palco, Haz.” Concluse Harmonie, privando il cantante di ogni possibilità di ribattere, unendo le loro labbra in un delicato bacio.

“Aspetta pero'! Voglio un altro bacio della fortuna!” Urlò Harry alla rossa che si era già allontanata.

Fu un attimo: Harmonie si girò e cominciò a correre verso il ragazzo. I loro corpi si scontrarono a causa della sua velocità. Incurante del poco tempo a disposizione, il riccio baciò la rossa, ancora. Facendo un po' di pressione sulle sue labbra rosee, le fece schiudere la bocca. Assaggiò il suo sapore che giudicò in grado di creare dipendenza. Le loro lingue si sfiorarono lentamente: sembrava che gli H2 si trovassero in una sfera di vetro e che tutto il mondo intorno a loro avesse rallentato il suo ritmo frenetico.

“Harry, spacca tutto.” Mormorò Harmonie, allontanando il viso da quello del riccio.

“Così va meglio!” Harry sorrise, guardando la ragazza allontanarsi.

* * *

Intanto la rossa, con non poca fatica, aveva raggiunto Alicia che, come da lei previsto, era riuscita a rimediare un buco in prima fila, attaccata alla transenna.

“Harry...” Harmonie fantasticò, immaginando il cantante già sul palco.

“Sei cotta.” Costatò l'amica al suo fianco.

“Cosa?” Harm rinvenne dalla trans temporanea.

“Sei cotta!” Ripetette la mora.

Tutto fu inutile perché in quel momento iniziò il concerto e le urla del pubblico vennero sovrastate dalle note della prima canzone. Harmonie si guardò intorno. Vide centinaia di ragazze della sua età cantare, urlare, piangere, emozionarsi. Anche Alicia, pur avendo già visto la band poco prima aveva gli occhi lucidi dal pianto. E lei? La rossa se ne stava lì, immobile, inespressiva. Si maledisse, una, due, cento volte per il suo non riuscire ad esternare l' emozioni senza porvi un filtro. Perché doveva essere una persona così complicata, piena di preoccupazioni? Perché non poteva essere come tutte le altre? Harry se ne stava a cantare a dieci metri da lei eppure le sembrava così distante. La ragazza si dissolse dai suoi pensieri solo quando uno strattone della sua amica la smosse.

“Insomma, ti piace?” Le domandò guardandola.

“Non si vede proprio, vero?” Rispose Harmonie afferrando più forte la sbarra davanti a lei.

“I tuoi occhi brillano, amica mia.” Con quella frase, qualcosa ruggì nello stomaco della rossa: la sua personalità, quella di un tempo, stava man mano farsi più accentuata.

Le due ragazze ritornarono a concentrarsi sul concerto. In quel momento Harry riconobbe la testolina rossa di Harmonie e si avvicinò a lei durante l'assolo. Fece così anche al successivo e durante tutti gli altri. Dopo qualche brano, una biondina e una castana accanto ad Harmonie si resero conto che Harry si avvicinava appena poteva alla rossa. Per questo la guardarono meglio e si resero conto che lei era la ragazza tanto umiliata nella mattinata.

“Harmonie, giusto?” La bionda le rivolse un gran sorriso.

“Giusto!” Lei ricambiò.

“Scusa. Io non conosco chi ti ha trattato da schifo stamattina, ma ti chiedo scusa io per loro!” Esclamo la bionda stringendo i pugni, con un'espressione davvero infuriata.

Insomma, quelle fanatiche che malamente si definivano Directioners potevano rovinare tutta la fiducia instaurata tra cantanti e fans.

“Non ti preoccupare, davvero!” La rossa continuò a sorridere.

“Lo ami?” La ragazza alluse ad Harry lanciando un occhiata al ragazzo.

“Lo amo.” Harmonie si imbambolò a guardarlo scherzare con Louis sul palco.

“Possiamo farci una foto?” La fan le mostrò il cellulare.

“Ehm... Va bene!” Affermò la rossa, mordendosi l'interno della guancia, imbarazzata.

“Sorridi!” La bionda scattò quella che sembrò ad entrambe una gran bella foto.

“Grazie! Mi chiamo Helena!” Si presentò la ragazza stringendo la mano di Harmonie.

Harry ovviamente non perse neanche un movimento della sua rossa e fu davvero felice quando fece notare agli altri il discorso tra lei ed Helena.

“Stasera è una sera speciale. Chi c'è, in particolare, lo è. Per questo ho chiesto ai ragazzi la possibilità di cantare 'Don't let me go'.” Dichiarò il riccio leggermente imbarazzato, guardando a terra mentre si andò a sedere al bordo del palco, con le gambe penzoloni, proprio davanti a Harmonie.
La rossa realizzò che quella che il cantante stava per cantare era la canzone che anche lei aveva cantato la sera in cui si erano conosciuti. In quel momento, quando Harry incominciò a cantare, tutta l'emozione che aveva trattenuto dentro di sé per tutto il concerto, si liberò. Harmonie scoppiò in lacrime e rise allo stesso tempo, sotto lo sguardo curioso, sorpreso, addolcito della folla intorno a loro. Harry invece riuscì ad esser tranquillo fino al ritornello, poi, quando cambiò le parole cantando, anziché 'Don't let me go', 'Don't let you go', iniziò a commuoversi anche lui. Ebbene sì, il ragazzo definito da
molti come uno sciupa femmine, uno che andava puttane, stava piangendo per una ragazza. Harry prese a singhiozzare così forte da dover far ripetere alla band alcune note, prima che ricominciasse a cantare la seconda parte del brano. Harmonie, dall'altra parte della sbarra, moriva dalla voglia di avvicinarsi, di buttare a terra quel pezzo di metallo, per fiondarsi tra le braccia protettive di Harry. Arrivò quasi a tendere la mano per vedere se riusciva a sfiorarlo, ma poi lo ritrasse sentendosi ridicola. In quel momento il riccio, si sporse di più e le bloccò il braccio a mezz'aria, per poi far unire le loro mani. Così come era iniziata, la canzone finì e il cantante dovette raggiungere gli altri ragazzi al centro del palco. Fece un sorriso sghembo: la vera sorpresa doveva ancora arrivare.

“Pronto Niall?” Domandò Zayn, afferrando una chitarra classica, per poi porla all'irlandese.

I cinque cantanti si sedettero sparsi per il palco, inutile dire dove si sedette Harry. Il biondo iniziò a suonare la stessa canzone che la Harmonie aveva sentito quella mattina con il cellulare di Harry. La rossa spalancò la bocca, sgranando gli occhi. Alicia sorrise, accorgendosi che molte caratteristiche della sua amica erano riportate nelle strofe della canzone.

“L'ha scritta per te?” Helena si girò di nuovo verso la rossa, attirando più attenzione di quanto quest'ultima avesse desiderato.

“E' così dolce.” Harmonie confermò la teoria della bionda.

Molti furono i commenti che susseguirono queste parole, Harmonie ne sentì qualcuno, ma poi il suono della voce di Harry che si era avvicinato a lei sovrastò ogni cosa. La modella tornò a fissare il palco. Niall e Liam le sorridevano, Zayn le fece l'occhiolino e Louis si fece scappare una linguaccia divertita. Il riccio, invece, la guardava come se volesse mangiarsela con gli occhi.



Dopo 'Little things', il concerto finì e la folla, piano piano, si dileguò. Paul prese in braccio Harmonie e Alicia, facendogli scavalcare la transenna per raggiungere i ragazzi. La mora fu un po' timorosa di conoscere gli altri, ma dopo poco si tranquillizzò. Verso le prime ore della notte, poi, Alicia dovette tornare a casa e anche il resto del gruppo si divise. Zayn, che non avrebbe rivisto Perrie prima di una o due settimane a causa del lavoro, si congedò con lei andando verso l'hotel dove alloggiava tutta la band. Anche Liam, per lo stesso motivo del moro, si ritrovò ad andarsene con Danielle. Eleanor era corsa via ben prima, diretta a Parigi per una nuova sfilata, così Louis, Harry, Harmonie, Niall, Jade, Jesy e Leigh decisero di andare in una delle discoteche più famose della città. La rossa dormì per tutto il tragitto in una grande Limousine, poggiando la testa sulle gambe di Harry, che, esasperato, cercava di non far aumentare l'eccitazione che gli provocava lo stare in quella posizione.

"Hazza, mi sa tanto che dovresti darti una calmata!" Louis, come al suo solito, iniziò a dire una battuta dopo l'altra, mentre Niall si divertiva a fare una gara di smorfie con le altre ragazze.

Il riccio intanto, per distrarsi, accarezzava i capelli della rossa, ne studiava tutte le sfumature, dalle più scure alle più chiare. Si sporse un po' verso il basso e le baciò una tempia.

Poco dopo il gruppo arrivò al locale. Le luci tetre rendevano l'atmosfera più eccitante. Tutti i ragazzi si ritrovarono a ballare nella mischia. Fortunatamente, le persone che si trovavano lì avevano avuto la buona idea di non incidere sulla loro serata, trattandoli come fossero persone qualunque. Grazie a questo e alla confusione, Harmonie e Harry si divertirono a ballare nei modi più assurdi. Quando poi, la musica divenne più soft, i due si avvicinarono sempre di più. I loro corpi combaciarono, i bacini erano a contatto tra loro. Harmonie non diede segno di timidezza. Non ce n'era motivo, infondo. Il riccio, notando l'espressione allegra della ragazza, azzardò di più, infilando le mani nelle tasche posteriori dei suoi skinny. La rossa, allora, decise di contraccambiare in qualche modo quel gesto, così prese i lembi della camicia di Harry e fece sfiorò con i polpastrelli con la pelle bollente dei fianchi del cantante. Lui impallidì di piacere: Harmonie aveva un tocco leggero e delicato che lo faceva letteralmente andare fuori di testa. Quando lei fissò la sua faccia sorpresa, scoppiò in una fragorosa risata e lasciò che le mani vagassero sulla sua schiena, senza una vera logica.

"Baciami!" Il riccio fece cadere la testa all'indietro e si morse il labbro inferiore con foga.

"Se me lo chiedi così..." Harmonie fece cozzare ancora di più i loro corpi, unendo le sue labbra rosee a quelle carnose di Harry.

In quel momento c'erano solo loro due. Non Niall, non Louis... Tutte le altre persone parvero passare in secondo piano. Infine, quello che era partito come un piccolo e casto bacio si trasformò in un bacio sensuale, erotico. Harry indietreggiò verso un divanetto ai lati del locale affollato e ci si sedette di peso, facendo in modo che Harmonie intrecciasse le gambe al suo torace. La rossa, cui eccitazione era intensa quanto il calore di un fuoco in pieno ardore, iniziò ad annodare tra le dita i ricci del ragazzo mentre lui, con la punta della lingua, tracciava i contorni delle sue labbra. Le mani grandi del cantante scivolarono nella maglia di lei. Harmonie perse in un certo senso il controllo e si avventò sul collo di Harry, succhiando un lembo di pelle fino a lasciare un segno violaceo piuttosto evidente.

Sei maledettamente sensuale, io divento pazzo appresso a te!" Rivelò Harry passandosi una mano sulle labbra arrossate.

"Potrei dire benissimo lo stesso... E lo sai bene, Haz." Puntualizzò Harmonie ridacchiando.

"Mi piace quando mi chiami così!" Confessò il riccio.

Il cantante sistemò meglio la modella, sopra di lui.

Lei si accoccolò sul suo petto, lasciando umidi baci sulla porzione di pelle, lasciata scoperta dalla camicia semi abbottonata.

“Ragazzi, sono le quattro! Paul ci ha dato il coprifuoco!” Niall, affiancato da Jade interruppe le coccole audaci della coppia sul divanetto.

“Uff!” L'inglese si alzò di peso, trascinando con sé Harmonie.

In poco tempo si ritrovarono in Hotel, dove decisero cosa avrebbero fatto il giorno successivo.

“E se andassimo alle terme?” Propose la rossa. La sua idea venne accettata volentieri.

Dopo questa piccola riunione, i ragazzi, improvvisamente assonnati, si recarono tutti a letto.

“Con te è tutto fantastico, riccio.” La rossa sorrise al ragazzo infilandosi sotto le coperte.


“Sei preoccupata?” Harry alluse all'operazione che Harm avrebbe dovuto affrontare.

“Ci sei tu.” Le mani dei due ragazzi s'intrecciarono sul ventre di lei.

Il cantante diede un piccolo morso alla spalla della ragazza, sorrise un'ultima volta e si addormentò con lei tra le braccia.



Angolo autrice!

Bon! Come anticipato questo capitolo è molto dolce e zuccheroso... Sarà così anche il prossimo... Dove verrà raccontata la giornata alle terme, fino a quella prima dell'intervento di lei. Dopo questo, vi aspetterà uno (o due?) capitolo (o capitoli?) davvero strappalacrime. Dolci, tristi, disperati, visionari... Ok, basta che vi annoio. Un'ultima richiesta: mi lasciate una recensione?
Inoltre, vorrei giustamente ringraziare:
1 -
Alohomora__
2 - aurorastaystrong
3 - Cialla1
4 - fallengirl
5 - Funy
6 - Giulia_oned
7 - Hazzalove1D
8 - holmeschapelmeggy
9 - little_Grazy
10 - loryfragolina
11 -
Mary_dream
12 - Michelamascihoran
Per aver inserito 'H2 Love' tra le preferite;
1 -
_love_1D
2 - _Pez
Per averla inserita tra le ricordate;
1 -
aurorastaystrong
2 - Captain_Lou
3 - giada cattaneo
4 - ileniasorellina
5 - jawaadxx
6 - Marty013
7 - Moon10

Per averla inserita tra le seguite.
Un doppio ringraziamento va a chi recensisce! Vi adoro! *-*
Giò

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome della sua storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Red ribbon. ***



Red ribbon.

Buona lettura! Per anticipazioni, continuate a leggere le note autrice! ( Che poi, autrice... Io? XD )


L'indomani, gli ormai battezzati come H2, si svegliarono presto: li aspettava una giornata divertente e in compagnia degli amici. Mancavano quattro giorni all'intervento che avrebbe definitivamente asportato il tumore della rossa e Harry voleva che la ragazza li passasse in completo relax, senza troppo caos , ma soprattutto con lui. I due non si salutarono nemmeno, bensì si fiondarono in quel bagno d'albergo che era più definibile come 'campo di battaglia'. Molte volte in due giorni si erano ritrovati lì insieme, poiché altrettante volte avevano dovuto prepararsi in fretta. Ormai si erano organizzati. Harmonie come d'abitudine prese il dentifricio e levò il tappo dall'estremità. Harry allora le porse i due spazzolini che vennero coperti dall'impasto biancastro alla menta.
Successivamente, con lo spazzolino in bocca, il riccio spicciò con una sola mano i capelli impicciati della ragazza mentre questa, dopo aver lavato i denti alla perfezione, sì rinfrescò il viso e iniziò a truccarsi. Quando l'operazione 'rendere presentabili i capelli della rossa' venne completata, anche Harry poté darsi una rinfrescata e, con una passata di gel sui suoi ricci, finì di prepararsi. Mancavano solo i vestiti. La rossa quindi corse verso l'armadio e scelse con cura gli abiti che aveva a disposizione il ragazzo porgendoglieli, poi aprì l'altra anta e scelse i suoi. Abbinati, ovviamente. Il cantante sorrise, rendendosi conto di quanto Harmonie fosse fissata con la moda e pensò che il lavoro che le aveva trovato sarebbe stato perfetto per lei. Lo avrebbe pensato anche la ragazza stessa, non appena avesse letto il contratto.

“Le 10:25.” Costatò sollevato Harry.

Per miracolo i due non erano più di tanto in ritardo e così, quando furono sulla porta, si diedero il bacio del 'Buongiorno'.

“Harry, io... Non ho un costume da portarmi!” Harmonie arrossì a quell'affermazione.

“E che problema c'è? Lo prendiamo per strada!” Il riccio la prese per mano e si ritrovarono nella hall dell'albergo, naturalmente colma di bodyguard, considerando che che i membri della boyband e della girlband più famose di quel periodo erano tutti lì. I ragazzi aspettarono che il SUV, con il quale sarebbero andati alle terme, arrivasse fuori l'entrata secondaria dell'albergo e vi entrarono in fretta. Il viaggio durò quindici minuti in cui si diede voce ai più grandi pensieri assurdi che passavano per la mente di ognuno dei presenti. Harmonie, che aveva imparato finalmente ad usare il nuovo cellulare, cercò Safari 'One direction' e lesse divertita gli articoli di giornale più assurdi.

“Sentite questa: 'rumors affermano che la ragazza comparsa ultimamente al fianco di Harry Styles sia una sorella rinnegata di Perrie Edwars'!” Harmonie rise tantissimo, leggendo notizie a dir poco esilaranti.

“Un altro giornalista pensa che tu e Harry vi conosciate sin da quando eravate piccoli!” Disse Niall entrando nel suo account Twitter.

Il riccio, comodamente appoggiato al corpo della fidanzata, ebbe un flashback: vide una bambina dai lunghi capelli rossi, con due occhi chiari e lentiggini giocare con lui, in un grande parco di Holmes Chapel.

“Come ti chiami?” Chiese il piccolo Harry quando se ne dovette andare.

“Non te lo dico!” La bimba sorrise allegramente dando uno scappellotto all'altro.

“Perché?” Il riccio parve dispiaciuto.

“Non ci vedremo più, tutto qui!” La rossa sorrise con ingenuità al bambino tutto fossette.

“Prendi questo! Così ti ricorderai di me!” Il bimbo diede un braccialetto alla ragazzina per poi piangere singhiozzando.

“Ehi! Quando diventerai un cantante famoso tu dovrai ricordarti di me!” La rossa scoccò un bacio sulla guancia del ricciolino e poi si allontanò al fianco della mamma.”

Il cantante scosse la testa. Non poteva essere vero. Guardò attentamente il polso della ragazza ricoperto di bracciali e vi scovò un nastro rosso con un' 'H' ricamata. Gli venne un colpo al cuore. Era irreale la possibilità che avrebbe rincontrato quella bimba di cui non sapeva nemmeno il nome. Harry si chiese se anche lei si ricordasse del bracciale. Decise che glielo avrebbe domandato la sera, considerando che ormai erano arrivati a destinazione. Louis, mentre scendevano dall'auto, si avvicinò al riccio.

“Tutto bene?” Domandò con aria preoccupata.

“Hai visto il nastro rosso che ha Harm al polso? E' lo stesso che diedi io ad una bambina tanto tempo fa.” Spiegò Harry.

“La conoscevi già. Si chiama destino, Hazza...” Concluse Lou dando una pacca al minore.

Il riccio sorrise a trentadue denti e seguì il resto del gruppo nell'edificio. Erano tutti felici: le terme erano stupende. Harmonie, invece, era leggermente triste: non sapeva cosa avrebbe fatto quando se ne sarebbero andati via, quando sarebbe rimasta di nuovo sola, in quella Londra che conservava tanti ricordi. La rossa si avvicinò per prima alla piscina, subito dopo aver fatto una sauna. Tutti la presero per pazza, chiedendosi come non le potesse dare fastidio lo sbalzo di temperatura. Effettivamente, la rossa rabbrividì non appena si rese conto di questo, ma ciò durò poco: lei amava nuotare e non lo faceva da tempo ormai. Si sistemò quindi su un trampolino. Da piccola era entrata nella Serie A Junior di nuoto poi, però, dovette abbandonare, a circa sedici anni, per il tumore. Harmonie scosse la testa, scrollandosi di dosso quel velo malinconico, così prese la rincorsa sul trampolino e quando arrivò alla fine di questo, saltò tuffandosi a mo' di delfino nell'acqua, sotto gli occhi ammaliati dei ragazzi e sotto lo sguardo preoccupato del riccio.

“Non risale!” Harry seguì Harmonie, tuffandosi con fretta e meno grazia di lei, mentre Louis rideva allegramente, ritenendo l'amico troppo apprensivo.

Quando il riccio fu sott'acqua, armato di occhialetti, vide la rossa risalire nuotando magistralmente. Le andò incontro e la strinse a sé prima che questa avesse potuto dire qualsiasi cosa.

“Tu sei pazza!” Urlò come una gallina isterica il cantante.

“Io?” Harmonie con uno scatto improvviso s'immerse completamente in acqua.

Gli altri erano impegnati a schizzarsi tra loro, per poi buttarsi uno dopo l'altro. Il ragazzo di Holmes Chapel, invece, si rimise gli occhialetti e nuotò al fianco della ragazza. Lei si muoveva sinuosamente e i capelli che le carezzavano la schiena a ogni suo movimento, facevano andare in subbuglio gli ormoni del cantante. Gli H2 cominciarono a nuotare l'uno al fianco dell'altra, squadrandosi e tornando in superficie solo per respirare. Passò un bel po' di tempo prima che la rossa si stancò di questo e quando lo fece sospirò, pensando di aver perso l'allenamento. Harry nuotò sotto di lei, riemergendo prendendo la ragazza, come fosse una bambina, sulle sue spalle.

“Non dire che pesi perché non me ne frega niente!” Il riccio anticipò quello che per lui avrebbe detto Harmonie.

Lei in risposta gli accarezzò il collo risalendo fino alla nuca, per poi scompigliargli i capelli bagnati.

“Che ne dite di una partita a schiaccia in acqua?” Niall si tuffò a bomba, dopo aver preso una palla e due braccioli.

“Zayn! Afferra!” Urlò poi, lanciando i braccioli a quest'ultimo che l'infilò a fatica.

“Mi sento un po' ridicolo...” Mormorò, vedendo il suo riflesso su di un vetro.

“Sei sempre bellissimo!” Perrie si avvicinò a lui e gli diede un piccolo bacio.

“Si amano davvero tanto.” Harmonie guardò la coppia con occhi dolci.

“Già!” Jesy le si avvicinò.

“E' faticoso amare qualcuno che non puoi vedere molto spesso.” Jade si affiancò a godersi la scena.

“Io penso che non ce la farei... Loro due sono forti.” Leigh sorrise amaramente, forse pensando a qualche sua vecchia relazione ormai conclusa.

“Zayn dice che la distanza rafforza tutto, io invece non la vivo bene con Danielle.” Anche Liam si apprestò a fissare la coppia.

“E' bello stare insieme a voi.” Costatò Harmonie sorridendo dolcemente.

“Attenti!” Gridò in preda al panico Niall.

Harry e Louis sghignazzarono, aprendo un tubo dell'acqua gelata e bagnando così il gruppetto d'amici. Il bagnino che si impose di chiudere un occhio.

“Stronzi!” La rossa lanciò un occhiata all'irlandese che capì al volo la sua voglia di vendetta.

I due si lanciarono a nuoto, inseguendo il riccio e il castano con in mano delle tavolette in plastica, che poi gli lanciarono in testa. Zayn, accorgendosi della scena, sbottò in una sonora risata.

“Dai venite!” Liam, mostrando le sue ottime doti organizzative e sfoggiando la sua precisione, fece disporre i ragazzi in un cerchio perfetto, per poi fare la prima battuta di palla.

Alla fin fine furono le ragazze ad avere la meglio, agevolate dall'incapacità di nuotare del pakistano nella squadra avversaria.

Verso le cinque i gruppi si dovettero salutare: le Little Mix dovevano partire per le tappe americane del loro tour. Perrie, Jade, Jesy e Leigh si scoprirono essere davvero tristi, capirono che in Harmonie avevano trovato un'amica.

“Ti chiameremo appena saremo lì!” Perrie salutò la rossa per ultima.

“Se Zayn sentirà tanto la mia mancanza, dagli questa.” La ragazza le porse una boccetta contenente del profumo.

“Lo aiuta a calmarsi.” Spiegò poi la cantante, mentre Harmonie ripose l'oggettino nella borsa.

“Non preoccuparti! Ci penso io!” La modella sorrise voltandosi verso la ragazza che in quel periodo aveva i capelli del colore dei Lillà.

“A presto!” Le ragazze salutarono tutti una seconda volta, per poi sparire in un fuoristrada dai vetri oscurati.

“Dobbiamo incontrare zio Simon in hotel!” Niall parve cadere dalla nuvole guardando allarmato l'ora.

“Bene! Così, mentre voi state con lui, io mi faccio una bella dormita!” Harmonie parve contenta di riposarsi un po'.

“Dovrai esserci anche tu.” Costatò Liam.

“Harry?” La rossa rimase spiazzata.

“Fidati.” Bastò una parola di Louis a far tranquillizzare la ragazza.

Durante tutto il tragitto, Harmonie non smise di chiedere informazioni ai ragazzi che non le rivelarono nulla, ignorando il suo tono più supplichevole e beccandosi una serie di appellativi non proprio carini. Ritornati all'hotel raggiunsero una sala spoglia. In questa c'erano Simon Cowell, Lou Teasdale e anche tante altre persone che la rossa non aveva mai visto.

“Piacere.” Il produttore si presentò.

“Piacere mio.” Harmonie sorrise, cercando di stare calma, e strinse la mano offertale dall'uomo.

“Simon, spieghi tu perché siamo qui?” Fu Harry a parlare.

“Bene. Sì, sì, faccio io. Allora... Il riccio qui presente ci ha ricordato che la band ha bisogno di una nuova stylist, poiché la storica della band ha deciso di andare in maternità e di darci un taglio con questo lavoro.” Il produttore arrestò il suo discorso.

“Inoltre, ci ha fatto vedere anche la collezione ideata da te e ci è piaciuta moltissimo. E' nuova, originale, fantastica. Addio maglie con le foto dei ragazzi stampate sopra. Vorremmo produrre e mettere in vendita le tue creazioni in tutti gli store ufficiali della band!” Rivelò un altro uomo.

“Esatto! Io ogni tanto do qualche consiglio ai ragazzi, ma sono un'hairstylist e non ho studiato moda come hai fatto tu!” Louise sembrava allegra, contenta che, se Harmonie avesse accettato, non sarebbe rimasta la sola donna nella vita di tutti i giorni in tour.

“Quindi io...” Harmonie era agitata e confusa. Le era stato davvero offerto un lavoro?

Un uomo in giacca e cravatta porse un fascicolo alla rossa. Questo non era niente meno che un contratto in cui veniva offerto un lavoro, non solo come stylist della band, ma anche come stilista di 'abbigliamento e accessori' per i 1D stores. Harmonie lesse tutto con attenzione, soprattutto il punto in cui s'intendeva che sarebbe rimasta fianco a fianco ai ragazzi, ad Harry, nei loro spostamenti. L'emozione le fece pizzicare gli occhi, mentre firmava il contratto con mano leggermente tremante. Finirono tutte le pratiche, accorgimenti e quant'altro. Un attimo dopo Harmonie si ritrovò a bere una birra con Niall, Louis, Zayn, Liam e Harry per festeggiare. I ragazzi si videro un film, cenando con pizza e patatine. Dopo essere stato giudicato più volte troppo romantico per i gusti di Louis e Niall nel frattempo addormentati, questo lungometraggio comportò un pianto di Zayn.

“Zay, dai...” Harry si avvicinò all'amico stringendogli una spalla.

Liam lo abbracciò.

“Tieni.” Harmonie porse la boccetta di profumo datale da Perrie prima di andar via: non riusciva a vedere il pakistano piangere.

“Pez?” Chiese allora il moro, ammirando ciò che aveva tra le mani.

“Già.” Harmonie sorrise.

“Sa che, quando sento la sua mancanza, adoro farmi un bagno aggiungendo l'essenza di vaniglia all'acqua. E' il suo profumo.” Spiegò il ragazzo scuotendo il profumo.

Harmonie lo abbracciò. Poi, staccandosi, gli porse una mano e lo fece alzare.

“Buonanotte ragazzi!” Zayn, ritrovata l'allegria si congedò, gustandosi l'idea di rilassarsi nella vasca.

“Lì, ci pensi tu?” Chiese il riccio indicando con un cenno di capo i due addormentati.

“Si! Non vi preoccupate!” Rispose il castano chinandosi a raccogliere un ultimo cartone di pizza rimasto sul pavimento.

“'Notte Leeyum!” Gli H2 uscirono dalla stanza, per entrare in quella del riccio.

“Io sono distrutta!” Harmonie si fiondò sul letto, scandendo per bene ogni lettera dell'ultima parola.

“Mh mh.” Harry, invece, si svestì, restando in intimo.

“E così queste sarebbero le tue mutande porta fortuna?” Chiese la rossa guardando i boxer verdi indossati dal cantante e perché no, fantasticando su come sarebbe stato sfilarglieli.

“Esattamente!” Il ragazzo era compiaciuto dal fatto che lei se lo fosse ricordato.

“Vieni qui?” Implorò Harm, con tono bambinesco.

Il riccio non se lo fece ripetere e si fiondò tra le esili braccia della sua rossa. Restarono in silenzio per alcuni minuti.

“Come mai? In genere sono io a cercare sempre il tuo contatto.” Il cantate era felicemente sorpreso.

“Sono contenta.” Harmonie fece sedere il ragazzo tra le sue gambe, ritrovandosi a massaggiargli la schiena nuda.

“E perché?” Chiese lui mentre veniva portato in Paradiso dal tocco di lei con la sua pelle.

“Beh, innanzitutto perché sono con te.” Rispose la rossa facendo un movimento curvilineo con entrambi i pollici e risalendo così, dalle scapole, al collo del ragazzo.

“Poi, Ho un lavoro, anzi due!” La braccia della ragazza circondarono la vita di Harry.

“Che mi permetteranno di stare al tuo fianco...” Harmonie posò il viso sulla schiena del riccio.

“... E a quello dei ragazzi.” Le sue mani vagarono sul petto di lui, poi una si poggiò sul fianco mentre l'altra sul cuore.

“Inizio a pensare che guarirò. Non penso più che tra due mesi finirà tutto, penso che non finirà mai nulla!” Lei sorrise, a contatto con la pelle del cantante.

Questo, sentendo quelle parole, si girò di scatto e in un attimo incatenò Harmonie tra il suo corpo e il materasso.

La baciò con dolcezza. Per lui, quella ragazza, era una perfetta scultura di vetro. Aveva un unico difetto: l'essere cava. All'interno infatti, Harmonie sembrava svuotata, senza voglia di vivere. Questo la rendeva fragile, pronta a rompersi al tocco di una stretta troppo forte. Il ragazzo di Holmes Chapel pose fine a questi pensieri metaforici e sorrise rendendosi conto che la sua amata scultura stava diventando, giorno per giorno, sempre più resistente. Harry guardò Harmonie negli occhi, poggiando la fronte su quella di lei.

“Devo farti vedere una cosa!” Disse il riccio, per poi prendere il suo cellulare.

“Dimmi cosa pensi.” Girò l'Iphone verso Harmonie, mostrandole una foto di lui a cinque anni.

Lei la vide per bene, strabuzzò gli occhi e si guardò il polso dove legato c'era il nastrino rosso con l' 'H' nera ricamata.

“Quel bambino... Eri tu. Sei tu.” La rossa s'incorniciò il volto con le mani.

“Assurdo, eh?” Harry rise di gusto.

“Da piccolo eri un pervertito! Me lo ricordo ancora che volevi alzarmi la gonnellina!” Harmonie, ridendo, si buttò sul corpo del ragazzo.

Lui baciò la rossa, per poi strusciare la sua testa sulle clavicole di lei nello stesso modo in cui lo fanno i gatti per richiedere qualcosa ai loro padroni.

“Cosa vorresti, Kitten?” Chiese allora Harmonie divertita.

“I grattini!” Rispose il cantante, con la voce più carina e coccolosa mai sentita.

“E sia! Girati di schiena pero'... E non prenderci l'abitudine!” Harmonie lo guardò addolcendo lo sguardo: come poteva negare qualcosa a quel angelo tutto ricci e fossette?



"Note Autrice"
Innanzi tutto un grazie a chi segue/preferisce/ricorda, ma sopratutto recensisce la storia. A proposito... Me la lasciate una recensioncina? ^_^
Ebbene! Eccoci al penutlimo/ultimo dei capitoli allegri e spensierati! ^_^ Godeteveli tutti... Quando finiranno vi avvertirò: a quel punto, procuratevi una scorta di fazzoletti.
Non vi anticipo altro! Perchè? Perchè sono cattiva! XD
Le maglie... Sono di una marca che ovviamente (come tutte le migliori -.-) è inedita in Italia! Io però per Natale... Ho preso una bella carta prepagata e me le sono fatte spedire!
(le ho tutte, apparte la felpa con scritto "Take me Home") ...Questo perchè odio le maglie con le loro facce. Non le posso vedere... E dunque... Se vi va, vi dò il sito ^_^
Sono o non sono stupende? :D
Aggiornerò prestissimo: il cap è già pronto!
A presto!
Giò

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome della sua storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Strawberries, whipped cream and chocolate. ***



Strawberries, whipped cream and chocolate.

Il capitolo non sfiora per poco i limiti posti dall'arancione, vorrei anticiparvelo... Detto ciò... Buona lettura! ^-^ Passate sotto! :)


“Ho affittato una piccola barca... E' minuscola, ma carinissima.” Spiegò Harry mettendo in moto la sua auto.

I due ragazzi la sera prima avevano progettato di passare tutto il giorno insieme, dal momento che il successivo Harm avrebbe dovuto affrontare l'intervento. Durante gli altri quattro giorni, i due non avevano mai avuto un po' di tempo solo per loro: la ragazza aveva iniziato a studiare più approfonditamente il carattere di ogni ragazzo per poi trasformarlo in un look adatto e la band era impegnata con le prove. Risultò quindi più che giusto rimediare.

La rossa poggiò una mano su una coscia di Harry: era felice.

“Mi piace il mare.” Disse poi, guardando fuori dal finestrino il grigio paesaggio urbano che con il passare del tempo diventava rurale.

“Pensavo che potremmo comprare uno yacht. A noi due piacerebbe, ai ragazzi anche. Vivendole in barca le vacanze sarebbero più tranquille per noi.” Harry rivelò i suoi pensieri alla ragazza.

“Certo!” Harmonie sembrava davvero felice dell'idea avuta dal riccio.

Dopo un po' di ore, finalmente il riccio e la rossa arrivarono ad un piccolo porto, sulle coste inglesi.

“E' un po' freddino, ma...” Il ragazzo era dispiaciuto. Pensava che Monie avrebbe preferito fare qualcos'altro.

“Ehi, va benissimo! Noi due stiamo insieme, è questo importante, Curly!” La ragazza prese il viso del cantante tra le mani, carezzando le sue guance arrossate in parte dal freddo, in parte dall'imbarazzo.

Il riccio così, rallegrato dal suo gesto, prese Harmonie per mano e insieme si incamminarono lungo il porticciolo, finché non si fermarono davanti ad una piccolissima barca a vela, laccata in bianco.

“E' lei.” Harry sorrise e, levandosi le Converse, vi entrò dentro.

Harmonie lo seguì con le sue Vans in mano. Quasi cadde dall'emozione quando entrò nel caldo abitacolo. Era così romantico.

“Ti piace?” Chiese Harry soddisfatto di se stesso.

La cabina era meravigliosa. Molto piccolina sì, ma essenziale. Al suo centro vi era disposto un grande letto bianco. Intorno ad esso, un grande divano del medesimo colore percorreva le pareti interrompendosi solo in due punti a causa della presenza di un piccolo angolo cottura inutilizzato e di una porta.

“Cosa c'è lì?” Domandò la rossa ancora incredula.

“Vieni...” Mormorò il riccio chiudendole gli occhi.

Il cantante indirizzò la ragazza verso la stanza misteriosa e una volta entrati, tolse la mano dal suo volto, permettendole così di vedere lo spettacolo che le si presentò davanti.

“E' stupenda!” Harmonie rimase incantata da una jacuzzi illuminata da alcune luci soffuse.

“Beh, usiamola!” Harry restò in intimo, per poi entrarvi, desideroso di azionare le bolle.

La rossa, vedendo il riccio spogliarsi, si sentì terribilmente confusa: una parte di lei avrebbe voluto che il cantante si fosse liberato anche di quell'ultimo strato di stoffa. Harmonie scosse la testa e cercò di non pensarci, decidendosi a sfilare il vestitino sportivo che indossava, il tutto sotto lo sguardo ammaliato di Harry. Entrò quindi in vasca, sistemandosi i lunghissimi capelli in una crocchia. L'acqua era bollente e le lucette disposte al suo interno la facevano risultare prima rosa, poi viola, poi blu e ancora verde e giallo... Harry aveva inoltre disposto candele ai bordi della jacuzzi e dei petali di rosa sul pavimento, per rendere il tutto ancora più romantico, il che non passò inosservato agli occhi attenti di Harmonie.

“Se ti chiedo una cosa... Prometti di non ridere?” Chiese lui, non riuscendo a distogliere lo sguardo dal corpo di lei.

Quest'ultima annuì sorridendo, mentre si avvicinò al cantante. Con il suo movimento, l'acqua fece un rumore cristallino, quasi magico.

“Ecco... E' imbarazzante.” Il riccio posò lo sguardo sulla schiuma soffice e spumosa che avvolgeva il suo stesso corpo.

“Dai Harry...” Harmonie s'accoccolò alla spalla del ragazzo.

“E va bene...” Il cantante fece una pausa. “Trovi ridicolo il fatto che io abbia quattro capezzoli?” Harry serrò la mascella, aspettando una risposta alla sua domanda, tanto stupida quanto seria.

“Chiudi gli occhi, Haz.” Harmonie deglutì in silenzio, sperando di non essere scambiata come una 'sgualdrina' per il gesto che stava per compiere.

La ragazza si fece coraggio e spinse leggermente Harry verso il bordo della vasca, facendo aderire la sua schiena alla ceramica. Poi, a carponi, sovrastò il corpo del ragazzo, avvicinandosi al suo torace rimasto scoperto dall'acqua. Respirò profondamente il suo odore e, infine, avvicinò la bocca al capezzolo sinistro. Lasciò un piccolo e tenero bacio, mentre le mani stringevano i fianchi del cantante. Fece lo stesso con il destro e gli altri due non completamente sviluppati, infine si accomodò su di lui e poggiò la testa al suo torace.

“Non lo trovo assolutamente ridicolo.” Mormorò, non muovendosi da quella posizione.

Il silenzio si fece sovrano nell'abitacolo della barca e venne interrotto solo dal brontolio dello stomaco della rossa.

“Hai fame, eh? Beh, ho pensato anche a questa evenienza.” Harry si alzò, per poi prendere la rossa in braccio, e uscire dalla vasca.

I due si asciugarono in fretta, restando con l'intimo ancora umido addosso.

“Io ti aspetto di là, cambiati pure.” Disse Harry, porgendole una borsa.

“Hai pensato proprio a tutto, vero?” La ragazza rimase sorpresa: non si aspettava che il riccio avesse organizzato così bene quella giornata.

“Solo alle cose che mi interessano.” Dichiarò lui lasciando Harmonie da sola.

La rossa si cambiò alla svelta e raggiunse il riccio. Nel momento in cui si ritrovarono entrambi sul letto bianco, che profumava ancora di lavanderia, Harry tirò fuori una ciotola con fragole, una con della panna e una con del cioccolato liquido. Harmonie sorrise e incominciò a ingozzarsi come mai aveva fatto. Amava letteralmente le fragole e Harry lo sapeva.

“Che c'è?” Domandò guardando il cantante sottecchi, con un frutto ancora in bocca.

“Sei troppo buffa!” Lui le scattò una foto.

“Ehi! Considerami offesa!” Frignò lei, non smettendo comunque di mangiare.

“Grazie Haz per avermi concesso di deliziare il mio palato con queste fantastiche fragole che adoro tanto, ti meriteresti proprio un bel bacio.” Il riccio imitò malamente la voce femminile della sua ragazza, sperando di ottenere ciò che voleva.

“Mi stai provocando, Styles?” In realtà chi lo stava facendo adesso era lei, mentre immergeva una fragola nella ciotola con la cioccolata, per poi gustarsela avidamente.

Harry si morse con forza il labbro inferiore facendolo diventare rosso e gonfio. La sua erezione era ben visibile da sopra i boxer. Harmonie ghignò compiaciuta: forse il desiderio più grande, da lei espresso, si stava per realizzare. La ragazza poggiò fragole, panna e cioccolato ai piedi del letto, poi, gattonando sul materasso, si avvicinò al riccio, lentamente.

Le sue mani, nel farlo, affondavano nella morbida superficie del letto. Il tremolio tradiva la sicurezza che s'imponeva di mantenere. Harry si sdraiò di schiena, facendosi sovrastare ancora dalla ragazza.

“Sai, avrei un altro desiderio da chiederti.” Iniziò lei, poggiandosi sul torace di lui.

“Sentiamo...” Il cantante sperò che il desiderio della ragazza coincidesse con il suo.

“Voglio fare l'amore con te, Haz.” Le guance di Harmonie avvamparono, mischiandosi al colore dei lunghissimi capelli che le carezzavano la schiena.

Lui si avvicinò al suo viso, facendo sforzo con le braccia per alzarsi un po'.

“Tu vuoi scoparti Harry Styles, o fare l'amore con me?” Chiese il riccio. Si sentiva così insicuro di sé in quel momento, che quasi si vergognò.

“Tu che dici?” Harmonie rimase un attimo offesa dalla supposizione del ragazzo e si sentì in dovere di chiarirgli tutti i dubbi. Si accoccolò sul suo petto.

“Sai, io adoro Harry Styles, il cantante della famosa boyband. Ma non lo amo. Io amo Harold Edward Styles, il ragazzo di Holmes Chapel che ha lavorato in una panetteria, prima di realizzare il suo sogno. Prima di essere famoso. Sei anche il mio cantante preferito, tanto meglio! Forse ti è capitato di avere a che fare con persone che non ti amavano, che amavano i tuoi soldi, il tuo corpo... Beh, questo non vale anche per me!” Una gocciolina calda bagnò la spalla di Harry: Harmonie stava piangendo.

In quel momento, il cantante capì che lei era ciò che aveva sempre cercato. Si sentì sprizzare di amore. Le prese il volto tra le mani e la baciò, mormorandole un “Scusa” a fior di labbra. Harm chiuse una mano a pugno per asciugarsi le lacrime, ma Harry la precedette, catturando quelle piccole goccioline che le bagnavano il viso tra le labbra. Lei sorrise a quel contatto, così ingenuo e puro, per ritrovarsi un attimo dopo in balia dei baci del riccio, che le puntellavano il corpo. Sentiva le sue labbra poggiarsi ovunque. Il suo torace andare su e giù velocemente.

“Harry...” Harmonie mormorò stringendo le spalle del ragazzo.

Lei voleva di più.

Con non poca fatica, la rossa ribaltò i ruoli e si mise a cavalcioni su di lui. Con la punta della lingua tracciò poi le sagome dei tanti tatuaggi che ricoprivano il corpo muscoloso del riccio. Harry, nel frattempo, non se ne stava fermo immobile, bensì lasciava vagare liberamente le mani sull'esile corpo di lei, che si rimodellava ad ogni suo tocco: a causa sua da debole, freddo, cavo che era, divenne forte, bollente, colmo. La femminilità che la ragazza credeva aver perso, riaffiorò ad ogni suo gesto. Harmonie si sentì incredibilmente viva, bella, perfetta. Harry decise di azzardare: iniziò a giocherellare con i gancetti del reggiseno. Lei, a quel gesto, incrociò gli occhi del ragazzo e immagini di una bimba felice che correva in un prato verde, verde come gli occhi di Harry, le balenarono in mente. Il ragazzo prese quello sguardo come un consenso e, non interrompendo il contatto visivo, con un gesto sicuro e veloce, sganciò la chiusura di quel pezzo di stoffa che trovava inutile e incredibilmente odioso in quell'occasione. Prese poi le bretelline e le abbassò, facendo ritrovare la ragazza coperta da solo un paio di slip. Il riccio spostò i capelli rossi della ragazze, scoprendole i seni, a dir poco bellissimi. Né piccoli né grandi, bianchi come la neve. Si chiese come fosse toccarli e, d'impulso, lo fece. Notò che questi combaciavano perfettamente con le sue mani. Harmonie per un attimo si chiese se stessero correndo troppo, poi, quando Harry le baciò dolcemente quei lembi di pelle così sensibile al tatto, tutte le sue domande crollarono, si sciolsero. Era tornata la primavera. Harmonie si stava svegliando dall'inverno che per mesi l'aveva avvolta. Strinse Harry tra le braccia.

“Non me ne vado, Monie, sono qui.” Disse lui tra un bacio e l'altro.

“Non lasciarmi andare Harry, non farlo.” Rispose lei.

Lui prese a leccarle la pancia piatta, arrivando al basso ventre.

“Stai ridendo?” Chiese quando sentì una risata soffocata da parte della rossa.

“Mi fai venire i brividi!” Spiegò lei non riuscendo più a trattenersi.

“E se faccio così?” Harry leccò l'interno coscia.

La ragazza sussultò, ridacchiando.

Il ragazzo fu compiaciuto dalla reazione ottenuta, così leccò ancora e, in poco tempo, la rossa si ritrovò completamente bagnata della saliva del ragazzo.

“Non resisto più!” Harmonie inarcò la schiena.

Harry approfittò del suo movimento e la liberò anche dagli slip. Era nuda, difronte a lui ed era meravigliosa. La ragazza vide le mani di lui poggiate sulla sua vita e si ricordò della sua prima e unica volta.

In un attimo rivide lei e il suo ex ad amoreggiare sul suo letto, presi dallo squilibrio ormonale, tipico dei sedicenni quali erano. Quella sera fu un disastro. Un completo disastro. Harmonie dovette sopportare un dolore atroce, indicibile, dovuto alla mancanza di tatto di lui. Non finì così: la mattina dopo, infatti, al suo risveglio, il suo ragazzo non c'era più. Andando in bagno, la rossa trovò una scritta sullo specchio: “Puttana”

Quel giorno non uscì dalla sua stanza. I suoi non c'erano e nessuno la disturbò mentre si contorceva come un verme sul pavimento gelido singhiozzando. Né una chiamata, né un messaggio: il suo cellulare era lì, al suo fianco, e non squillò mai. Pianse così tanto che decise che sarebbe cambiata. La Harmonie sedicenne era timida, insicura, giovane e ingenua. Portava i capelli sempre legati e la prima cosa che fece, fu scioglierli. Non si era mia truccata e così, in quel bagno, freddo e bianco, lo fece per la prima volta. Quando la vide suo nonno per poco non morì dallo stupore. Per un attimo le tenne il broncio, poi la coccolò. La rossa poteva esser cambiata, ma restava comunque la sua piccola nipotina. Peccato che poi, circa dieci giorni dopo, Harmonie venne lasciata dai suoi genitori sul ciglio di una strada.

“Ehi, cos'hai?” Il diciannovenne carezzò una morbida guancia della ragazza, vedendo i suoi occhi improvvisamente tristi.

“Brutti ricordi. Mi è tornato in mente il perché non mi fidavo di nessuno.” Ammise lei.

Harry mostrò le fossette. “Hai detto fidavo.” Sottolineò.

Harmonie rimase interdetta dalle sue stesse parole.

Il riccio la guardò ancora, per poi dedicarsi completamente al suo corpo. Con la punta della lingua sfiorò l'intimità della ragazza e rimase sorpreso da quanto questa potesse essere morbida e accogliente. Harmonie iniziò a gemere. Sapeva di non doversi trattenere: erano soli e, grazie al pilota automatico, si trovavano ben lontani dalla costa. Il suo corpo raggiunse un primo orgasmo. Non dovette di certo fingere di averlo, come fece quella sera di alcuni anni prima. Il cuore di Harmonie cominciò a battere all'impazzata, il suo petto si espandeva e ritirava in cerca di ossigeno con più frequenza, la vista si annebbiò un attimo, i muscoli si contrassero. Infine la rossa fu avvolta dal benessere più totale. Il riccio osservò ogni suo più piccolo movimento e fu compiaciuto dal risultato ottenuto.

Harmonie si rilassò, aspettò che il suo corpo si riprese e guardò Harry dritto negli occhi.

“Grazie.” Disse sorridendo.

Si avvicinò a lui e, non smettendo di baciarlo, gli sfilò i boxer. Harmonie squadrò per bene il fisico del ragazzo. Era suo, bellissimo, unico. Si sporse sul membro del ragazzo, e, poggiando le mani sui suoi fianchi asciutti, ne baciò la punta. Harry chiuse gli occhi e si lasciò sfuggire dalle labbra un “Continua”. Lei fece come lui aveva chiesto e, presa dimestichezza, fece godere il riccio, succhiando e mordendo quella parte del corpo tanto delicata. Quando poi capì che il ragazzo stava per venire, Harmonie aumentò la velocità dei movimenti, fin quando il caldo liquido bianco di Harry non le inondò la bocca. Harmonie non ne sprecò una goccia e gustò il tutto, ingoiando. Non lo aveva mai fatto prima di allora, ma non le dispiacque affatto.

“E così è questo il tuo sapore. Limone direi, con una punta di dolciastro... Mi piace.” Costatò la rossa, godendosi l'espressione di Harry.

Il riccio aprì di colpo gli occhi.

“Ti amo.” Disse fiondandosi sulle sue labbra.

Quel bacio non era solo uno scambio di saliva, quello era lo scontrarsi di due anime, che, benché diverse, risultavano perfette insieme. Lui era il sole nato per sciogliere l'atono inverno di lei e lei era la luna nata per far risplendere i periodi bui di lui.

Harry, con un gesto, chiese il permesso di entrare in lei. Harmonie intrecciò le mani con le sue. Subito dopo divennero una cosa sola. Il riccio entrò con calma in lei, con l'intenzione di non farle assolutamente del male. Harmonie, pero', non poté far a meno di lanciare un urletto. Il ragazzo allora rimase fermo, dentro di lei, fin quando non sentì il suo corpo abituarsi alla sua presenza sconosciuta. Nel momento in cui, Harmonie sembrò pronta, Harry cominciò a muoversi lentamente. Dopo un po' le spinte si fecero sempre più profonde, frequenti e veloci. I loro corpi in breve tempo furono inumiditi dal sudore. Gemiti, mugolii, urla di piacere interrotte da baci travolgenti, infuocati. Harmonie fu la prima a venire, seguita a ruota dal cantante. Erano entrambi esausti, ma ciò nonostante i due ragazzi restarono l'uno dentro l'altra.

“Cucciolina, stai bene?” Chiese Harry dopo un bel po' di silenzio.

Harmonie non rispose, si limitò a prendere una grande mano del cantante tra le sue piccoline. L'osservò per bene: le mani di Harry le davano la sensazione di essere protetta. Sfiorò il dorso della destra con l'indice e, infine, ne baciò il palmo. Harry con quei piccoli gesti capì che, piano piano, Harmonie stava tornando ad essere la ragazza di cui lui aveva solo sentito parlare. Questa, con una delicatezza quasi sovrannaturale, si spostò verso il suo lato del letto. Frugò nella sua borsa e ne estrasse una busta contenente una lettera scritta la sera prima, mentre Harry giocava alla Playstation con Liam, Louis, Niall e Zayn.

“Haz, poniamo che non succederà niente di brutto, ma in caso contrario, leggila.” Disse la rossa, passando la busta al riccio.

“Hai sprecato tempo, scrivendola.” Rispose lui, infilando la lettera in uno zainetto.

Sperò con tutto il cuore di non doverla leggere.

“Domani a che ora è l'appuntamento?” Harmonie ebbe un attimo di dispersione.

“Alle 10:0 e l'intervento è alle 19:00. Calcola che quando sarai fuori dalla sala operatoria, per rientrare in camera io ci sarò, insieme ai ragazzi.” Rispose Harry che avrebbe preferito saltare il concerto, pur di essere con Harmonie durante l'intervento.

Il cantante era agitato, anche se non lo dava a vedere. Sentiva che qualcosa sarebbe andato storto.

Sperava di sbagliare.

 



Angolo autrice
Innanzi tutto vorrei ringraziare tutte le ragazze che hanno recensito, non faccio tutti i nomi perchè sono di fretta, ma... GRAZIE. La stessa cosa vale per chi ha inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate. Siete diventate tantissime, avete apprezzato i miei sforzi e avete riposto fiducia in me come "scrittrice" (quale non sono). Spero di non deludervi mai andando avanti...
Un'anticipazione: il prossimo capitolo e il successivo saranno "lacrimosi".
Detto questo, mi dileguo.
Un bacio,
Giò.

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome della sua storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** "A part of you." ***



A part of you


Che dire... Buona lettura! Passate sotto per aggiornamenti, commenti e anticipazioni!


Signorina, si riposi un po', tra un paio di ore dovrà subire un intervento impegnativo.” L'infermiere, appena conosciuto, lasciò Harmonie da sola in una delle tante stanze dell'ospedale.

La ragazza si poggiò alla porta e si lasciò cadere a terra, piangendo. Aveva sempre provato un'inquietudine per gli ospedali. In quei corridoi, in quelle stanze, alcune vite nascevano, altre finivano, altre cambiavano. Gli occhi cielo della ragazza vagarono per la camera. Era tutto bianco. Banale. Vuoto. Nullo. Infimo. Harmonie si strinse nelle ginocchia, sentendosi terribilmente piccola. Strinse i pugni e deglutì rumorosamente. Pensò al bianco, sperando di distrarsi. La suoneria del cellulare interruppe i suoi pensieri. Alicia, dalla Scozia, le diceva che era l'amica migliore del mondo e che si sentiva un verme per non essere stata lì con lei. Un'altra notifica. Perrie, Leight, Jesy, Jade, Eleanor e Danielle le auguravano un enorme in bocca al lupo, dicendole di stare calma perché tutto sarebbe andato per il meglio. Seguirono dieci minuti di silenzio. Harry. Harmonie, alzandosi in piedi, rispose alla sua chiamata.

“Amore mio.” Il riccio parlò con un tono indefinibile.

“Harry stai calmo.” La rossa cercò di rassicurare il suo ragazzo, sentendolo inquieto.

“Non ci riesco.” Ammise il cantante, rendendosi conto di quanto fosse fragile e impotente in quel momento.

“Neanche io.” Sussurrò la ragazza.

Harry, a quell'affermazione, passò il cellulare agli altri ragazzi che cercarono di sdrammatizzare. L'unico che non lo fece fu Louis, troppo contagiato dalla tristezza del suo miglior amico per sorridere.

“Haz, devo andare... Se qualcosa dovesse andare storto...” Una lacrima scese veloce sul viso di Harmonie, bagnandole anche il mento.

“So cosa fare.” Il ragazzo interruppe le parole di lei prima che potesse concludere la frase: non voleva né sentire, né pensare a quella dannata lettera.

“Ti aspetto, Harry.” Harmonie riempì quella frase di amore.

“Ci sarò.” Sussurrò lui.

Passò giusto una mezz'ora prima che la rossa si ritrovò in sala operatoria, sdraiata su un letto così freddo e scomodo da cui avrebbe preferito scappare. Alzò lo sguardo e vide sei paia di occhi fissarla da dietro le mascherine e le cuffie da chirurgi. Che succedeva? Perché erano così strani? Come mai quegli sguardi apprensivi su di lei? Il macchinario per il monitoraggio dei parametri vitali segnò un aumento ben evidente della frequenza cardiaca di Harmonie.

“Che... Succede?” Chiese poi a fatica, spostando la mascherina, utile per l'anestesia, dalla bocca.

Immediatamente un dolore pungente invase il suo corpo minuto: Harmonie si era scordata delle flebo inserite nel suo braccio destro.

“Si calmi, non riusciamo ad anestetizzarla.” Spiegò Tonks, il medico che aveva visitato la ragazza pochi giorni prima.

“Ecco, questa dose dovrebbe andare bene.” Una donna si ritrovò a somministrare alla sua paziente sia anestetici volatili che venosi.

La vista della rossa immediatamente si annebbiò. I muscoli si distesero e rilassarono completamente. La mente non riusciva a collegare più concetti fondamentali. Harmonie voleva parlare, ma sembrava non riuscirci. Il corpo non seguiva più i suoi comandi. Si abbandonò completamente al sonno.

Un suono continuo fece agitare i medici. Il cuore della ragazza aveva cessato di battere.

“L'anestetico! Sono dosi da cavallo queste!” La caposala, una donna di mezza età, urlò vedendo le dosi inalate nella paziente.

“Procediamo con un massaggio cardiaco!” Il paramedico in sala operatoria iniziò a darsi da fare.

La situazione si calmò, in parte. Il battito non c'era, così come il respiro, ma alcune funzioni vitali erano attive. Harmonie sembrava essere caduta in morte apparente.

“Continuiamo l'intervento.” Il primario, deciso, fece un'incisione sotto il seno destro della ragazza.

“Ma dottore, è rischioso e... Forse inutile ormai.” La donna di poco prima ritornò a parlare.

Il chirurgo non rispose e continuò nel suo lavoro, impassibile.

Come prestabilito, l'intervento si fece lo stesso. Nella sfortuna ci furono due motivi per tirare un sospiro di sollievo. Primo: il tumore era stato asportato con successo. Secondo: la stabilità vitale della giovane non era cessata.

“Cosa facciamo? Cosa diciamo ai parenti? Che anche se sembra, non è morta?! Che se non torna a respirare entro quarantotto ore, lo sarà?!” Chiese uno stagista a Tonks.

“La verità, qualunque cosa accada, la responsabilità è dell'ospedale.” Rispose questo, mentre si sfilava i guanti in lattice indossati per l'intervento.

“La portiamo via da qui.” Due ragazzi dell'equipe riportarono Harmonie nella sua stanza.

Ebbene sì, la rossa era caduta in quella definita come “morte apparente”, ovvero uno stato simile alla morte reale in quanto caratterizzato da perdita della coscienza e della sensibilità, impossibilità di percepire il battito cardiaco e i movimenti respiratori, assenza dei riflessi, flaccidità muscolare e rilasciamento degli sfinteri. La cosa che più spaventava i dottori era il fatto che, se questa situazione non si fosse modificata prima del tempo prestabilito, avrebbero dovuto fare delle condoglianze.

Intanto, non molto distante da lei, Harry stava cantando il suo assolo in 'Little things' nell'O2Arena. Era nel bel mezzo del palco, quando gli cadde il microfono a terra. Un rumore a dir poco agghiacciante, uno stridio dovuto al suo schiantarsi al suolo, interruppe l'atmosfera magica che solo l'unione delle fans con i loro idoli poteva creare. La musica continuò a suonare, mentre un groppo che impediva al riccio di respirare, si fece sempre più prominente.

Che succedeva? Perché stava così? Harry guardò il suo orologio. Erano le 22:37. Harmonie in quel momento sarebbe dovuta stare ancora sotto i ferri. Con lo sguardo, chiese silenziosamente aiuto ai suoi amici. Poi rivolse la sua attenzione altrove: Paul si stava avvicinando al palco correndo. L'uomo mimò un “Harry” e a quel gesto il ragazzo gli si avvicinò.

“Ci sono state complicazioni: gli anestetici che le hanno dato erano troppo forti.” Il ragazzo strabuzzò gli occhi, cosciente che la persona a cui il suo bodyguard si riferiva era la sua rossa.

Fu così che, in quel palco, davanti a tutti, Harry vomitò pure l'anima. Le fans lanciarono un urlo preoccupato e i ragazzi tentarono di farsi spiegare cosa stesse accadendo.

Toccò a Paul rispiegare il tutto. Liam ne fu sconvolto. Zayn si accasciò a terra. Niall scoppiò in un pianto silenzioso. Louis strinse la spalla del riccio.

“Io vado.” Harry si sfilò la felpa, scostando la mano del suo migliore amico, per pulirsi le labbra dai residui del vomito.

“Ti raggiungeremo non appena avremo finito.” Disse Niall, tirando su con il naso.

Dopo un abbraccio, Harry saltò dal palco e iniziò a correre a perdifiato verso l'uscita dell'arena.

“Dove va? Deve usare l'auto! Non può aggirarsi da solo per Londra!” Una delle guardie del corpo tentò di bloccare il ragazzo con i suoi 190 centimetri d'altezza e 105 chili di peso.

“Lasciami stare! Che cazzo!” Il cantante gli sbraitò contro, riuscendo a sfuggire dall'uomo.

Continuò la sua corsa non pensando alle persone che lo avrebbero visto in quello stato decisamente pietoso, non pensando alle fans che si sarebbero avvicinate. Pensò solo ad Harmonie. Mentre si guardava in giro, gli sembrò vederla. Seduta su una panchina. Appoggiata a un palo della luce. Fuori da un bar.

“E se fosse la sua anima?” Si domandò Harry.

Altre lacrime riempirono i suoi occhi, troppo giovani e belli per essere così rossi, tristi, disperati.

Con un balzo, il ragazzo entrò nella metropolitana, ringraziando Dio per aver avuto in quel momento il pass con sé.

Le persone lo guardavano. Alcune ridevano. Altre sembravano scambiarlo per un alieno. Altre ancora lo capivano, lo lasciavano stare.

“Voglio un autografo, Harry!” Un gruppo di ragazze si avvicinò al giovane.

Questo scosse la testa.

“Un autografo? Volete un autografo? Sto morendo lentamente, logorato dalla preoccupazione, maledicendo ogni secondo che passa, ricercando nella religione, in un Dio a cui non so se credere o meno, un aiuto. Una luce. E voi... Volete un cazzo di autografo!” Si ritrovò a pensare il riccio. Era furioso.

Harry non alzò lo sguardo. Prese carta e penna datagli e fece una sigla.

“Ma io lo volevo intero! Sei proprio un coglione!” Una ragazza strappò il foglio appena firmato.

“Sai che ti dico? Mi sento una merda e tu vieni qui, pretendi e ti lamenti? Vaffanculo!” Harry liberò la sua ira, urlando.

La sua voce strozzata echeggiò in tutti gli scomparti della metro. Se prima nessuno lo aveva notato, in quel momento lo stava facendo.

Fortunatamente pero', le porte si aprirono e il ragazzo corse fuori. L'aria era pesante. Harry non seppe dire se lo fosse stata a causa dell'umidità o del suo stato d'animo. Un passo, due, tre... La struttura imponente dell'ospedale gli comparve davanti. Mentre il ragazzo camminava per i corridoi rabbrividì: erano terribilmente bui e angoscianti. Raggiunse la stanza 88 e si fermò. Respirò profondamente. Mentre stava per aprire la porta, un uomo lo fermò. Quando lo vide, scoppiò nuovamente in lacrime. Di rabbia. Pura rabbia che sciabordava dal suo corpo. Batté un violento colpo al muro.

“Ehi, calmo! Svegli tutti!” Harry riconobbe l'uomo che stava posando la sua mano sulla spalla.

Era il dottor Tonks, il medico che gli aveva promesso la riuscita dell'intervento.

“Sa qual'è la cosa più brutta?! Sapere che potrei urlare come un pazzo e che lei sarà l'unica a non svegliarsi!” Il riccio si buttò di colpo sul pavimento.

Sentì dolore all'osso sacro, ma se ne fregò.

“Harry, a me dispiace! Stavo pulendo i ferri e un'anestesista alle prime armi ha iniettato nel suo corpo dosi di anestetico indicibili!” Il dottore si abbassò, all'altezza del giovane.

“Cosa succederà?” Chiese questo, sentendosi improvvisamente un ingenuo bambino.

“Sarò sincero. Sai cos'è la morte apparente?” Iniziò l'uomo in camice.

Harry annuì.

“Ecco, Harmonie è in morte apparente, se non si risveglierà entro quarantotto ore, morirà.” Rivelò Tonks.

“Se dovesse morire... Penso che sporgerò denuncia verso l'ospedale. Mi spiace, ma non riuscirei a fare altrimenti.” Dichiarò allora il riccio, serrando i denti.

“Lo immaginavo.” Tonks se ne andò, lasciando Harry solo.

Il ragazzo frugò nella tasca e vi trovò la lettera che gli aveva dato Harmonie. Doveva e in parte voleva leggerla. Prese un leggero calmante lasciatogli poco prima dal primario e annusò la busta. Gli sembrò stupido pensarlo, ma aveva impregnato il profumo della ragazza.

Caro Harry,
ti scrivo perché che quando leggerai questa lettera, io non so se le cose che vorrei farti sapere te le potrò mai dire. In pochi giorni, ricciolino, hai cambiato la mia vita. Mi stavo autodistruggendo e tu, non solo mi hai salvato, ma mi hai fatto venir voglia di vivere, di nuovo, davvero. Mi hai fatto sentire perfetta, bella, giusta, ma sopratutto amata. Io non so cosa mi succederà dopo questo intervento, ma sappi che sono contenta di aver lottato, di aver provato a ricominciare. Qualunque cosa, non sentirti in colpa. Cavolo, mi sento così impacciata a scrivere che, davvero, sto ridendo da sola. Fallo anche tu. Immaginami al buio a scrivere mentre cinque ragazzi giocano a Fifa divertendosi o irritandosi in caso di sconfitta o vittoria. Sai, penso che quel gioco rappresenti un po' la mia storia. Se leggi queste righe infatti, vuol dire che quello che noi chiamavamo scherzosamente 'Terzo incomodo' sta vincendo, ha già vinto o vincerà. Harry, ricordati che c'è sempre una rivincita. Vorrei dirti di stare bene, ma non ci riesco. Solo... Haz, non piangere. Anche se, nel peggiore dei casi, non potrai più vedere il mio viso, il mio corpo, anche se non potrai più toccare la mia pelle, sentire la mia voce, annusare il mio odore o assaporare il mio sapore, io sarò lì. Resterò sempre con te, al tuo fianco. Non starai mai solo. Forse ti sentirai così, nei giorni cupi, in quelli in cui sembrerà andare tutto male, ma ti sbaglierai. Io ci sarò. Staro lì, con te! Ti coccolerò quando piangerai, in silenzio, ti accoglierò nei momenti di sconforto, ti mostrerò la strada quando ti sentirai perso, e... Riderò quando riderai, sorriderò quando sorriderai, sarò felice quando anche tu lo sarai. E tu non potrai vedermi. Stringo i denti e continuo a scrivere. Promettimi che non farai cavolate, cose insensate. Piuttosto immaginami lì, con la testa sulla tua spalla, a sussurrarti all'orecchio quanto sei speciale, quanto ti amo. Riccio, io ti amo veramente. Sento ti amarti ogni volta che le tue labbra si posano sulle mie, ogni volta in cui il mio corpo diventa bollente sotto il tuo tocco. Un piccolo gesto e m'innamoro di più. Sono senza speranze, vero? E piango. Piango perché vorrei stare lì con te, ma per chissà quale motivo io non posso. Mi dispiace, te lo ripeto perché così potrai credermi di più, forse. Harry, non cambiare mai, non farti problemi a ricominciare, vai avanti, sii forte e non cambiare. Resta per sempre quel ragazzo tutto fossette che da sempre il meglio di sé, anche quando è stanco, perso e solo. Curly, non lasciarti andare.

Ps: Salutami i ragazzi. Fa uno scherzo a quell'eterno Peter Pan di Lou, cucina un bel pollo arrosto per quel goloso di Nialler, canta un acuto con quel vanitoso di Zay, ascolta i consigli Daddy Liam. Manda un bacio a Perrie, Leight, Jade, Jesy, El, Danielle e di a tutte loro che ho imparato in pochissimo tempo a volergli bene. Sta accanto ad Alicia, ti prego.

Ps2: I ciclamini, mi piacciono i ciclamini.
Ps3: Scusa eventuali errori: volevo rileggere ciò che ho scritto, ma non ce l'ho fatta.

TI AMO, Harmonie.

Harry chinò la testa violentemente all'indietro sbattendola contro il muro. Non poteva essere vero. Harmonie stava bene! Doveva stare bene! Il ragazzo si torturò le mani. Che fare? Entrare e stare male o restare lì, seduto, con un groppo in gola? Era debole. Dannatamente debole.

“Perché proprio lei? Se esisti, dovresti aiutarla! Non farla morire così, non farlo. Ti prego!” Il giovane urlò ad un Dio che non sapeva nemmeno come chiamare.

Era agghiacciante, terribile. Non doveva finire così. Harry si accoccolò con la schiena al muro, quando sentì le palpebre farsi pesanti.

Un attimo dopo qualcosa cambiò. Si sentì leggero, in pace con sé stesso. Un benessere improvviso lo travolse. Stava impazzendo? Non lo seppe per certo, ma fu sicuro di udire dei leggeri passi farsi sempre più vicini a lui.

“Ciao Harry.” Una voce soffice e ovattata ruppe il silenzio.

“Chi sei?” Il riccio si guardò intorno, ma non vide nessuno.

“Sono qui, Harry!” Una bambina. Il cantante vide una bambina, di cui non seppe distinguere caratteristiche, spuntare dal nulla in mezzo al corridoio.

“Chi sei?” Ritentò.

“Stai calmo.” Il ragazzo, a quelle parole, non resistette e pianse di nuovo.

“Non piangere. Lei non vuole.” La piccola si avvicinò a lui. Gli carezzò una guancia.

“Non piangere? Ma come faccio io a non piangere?!” Il riccio scosse violentemente la testa.

“Sei uno scemo!” La bimba si offese alla reazione del ragazzo e incrociò le mani al petto, sbuffando.

Così fece per andarsene. Harry si asciugò le lacrime e le corse incontro.

“Non andare!” Le urlò, chinandosi su di lei.

“Non posso restare a lungo.” Chiarì la bambina.

“Aspetta... Tu non esisti giusto?” Harry parve svegliarsi da un sogno.

“Non lo so.” La piccola si chinò a guardare i suoi piedini scalzi.

“Come... E' possibile?” Il riccio si prese il volto tra le mani.

La bimba fece spallucce.

“Mi chiamo Destiny, Harry.” Dichiarò poi.

“Tu! Sai come andrà a finire!” Il ragazzo si alzò di colpo, parlando in tono accusatorio.

“Esatto.” Destiny chinò la testa da un lato.

“Dimmelo.” Chiese Harry stringendo i pugni.

“Cerca le risposte dentro te.” Destiny si voltò camminando lentamente, ma il cantante non la seguì.

Si limitò ad urlare di nuovo un “Dimmelo!”

Intanto Louis, Niall, Zayn e Liam avevano visto tutto. O meglio, avevano visto Harry dare di matto e parlare da solo.

“Harry! Con chi parli?” Louis fu il primo a chiedere spiegazioni.

“Con Destiny! E' lì!” Il riccio indicò la bambina, ma i ragazzi videro solo indicare un muro bianco.

“Harry, non c'è nessuno.” Spiegò Liam avvicinandosi cautamente all'amico.

“Ma...” Provò questo a ribadire mentre si guardava intorno confuso.

“Loro non possono vedermi. Io sono parte di te! Sono la speranza che tu riservi dentro.” La bambina scomparve, anche agli occhi del minore del gruppo.

“Io... Scusate.” Harry si sedette su una di quelle sedie di plastica fredde e scomode del corridoio e spiegò l'accaduto, espirando rumorosamente.

“Secondo me dovremmo parlarle. Dicono che aiuta.” Propose l'irlandese.

“Niall ha ragione!” Zayn si ritrovò d'accordo con il biondo.

“Avete chiamato le ragazze?” Chiese Harry incolore.

“Stanno venendo tutte qui. Alicia dovrebbe raggiungerci per prima.” Spiegò Louis.

“Vai, Haz.” Aggiunse poi, indicando la porta della stanza dove stava Harmonie.

“No.” Deciso, duro, di ghiaccio, Harry si avviò a prendere una boccata d'aria.

“Io vado. Facciamo turni?” Chiese il ragazzo di Doncaster.

Tutti annuirono.

Louis si fece forza e, chiudendo gli occhi, entrò nella stanza. Una chioma rossa risaltava dalle lenzuola di un bianco abbagliante. Il simpatico del gruppo la squadrò bene.

“Ehy Harm! Dimmi un po': da quando sei una Cullen?” il ragazzo cercò di sdrammatizzare, ma la battuta non riuscì.

“Harry sta male. Torna, dai. Svegliati! Dobbiamo andare in Irlanda! Non eri tu a voler imparare dalla mamma di Niall a imparare i balli caratteristici? Sai, sarebbe strano non farti scherzi. Ne ho già organizzati tanti. Certo, potrei farli ad altri, ma a chi? Nessuno mi rincorre lanciandomi carote e io non mi diverto. Abbiamo deciso di fare dei turni e venirti a parlare. Il biondino dice che fa bene. Spero sia così, sai? So che vorresti sentire Haz, ma... Non ci riesce.” Lou fermò il bruciore che gli stava infastidendo la vista, sbattendo ripetutamente le palpebre. Poi uscì.

Al ventiduenne succedette Niall. Il ragazzo iniziò a piangere. Si era affezionato tantissimo ad Harmonie, sempre pronta ad aiutare, gentile, cordiale. Quando si calmò, il biondo iniziò a raccontare alla sua amica di aver scoperto una nuova ricetta per dei biscotti al cioccolato che dovevano assolutamente provare a fare insieme. Le spiegò, passo per passo, ogni procedimento, scrollandosi di dosso la preoccupazione e i cattivi pensieri, fin quando sentì Zayn gridare.

“Esci! Vogliamo parlarle anche noi!” Il pakistano aprì la porta.

“Cosa racconti?” Chiese Liam, varcando la soglia.

“Dei biscotti.” Niall sorrise e fece spallucce.

“Biscotti?” Zayn lo guardò allibito.

“Biscotti.” Confermò l'Irlandese.

In un attimo i tre ricominciarono a parlare di cibo, dolci e bevande, rivolgendo domande ad Harmonie, che pero' non reagiva. Dopo un bel po' i ragazzi se ne dovettero andare, lasciando posto ad Alicia, venuta poco prima.

La ragazza vide l'amica sul letto e le corse incontro. Si inginocchiò accanto a lei e unendo le sue mani con quelle ghiacciate di Harmonie pianse tutta la sera in quella posizione. Si diede colpe, dicendo che avrebbe dovuto stare di più con lei, di reagire prima e di non lasciare che la malattia raggiungesse livelli in cui sarebbe stata necessaria un'operazione. “Ti voglio bene.” Disse e, infine si addormentò, con le lacrime a bagnarle ancora il volto, accucciandosi vicino alla rossa.

I ragazzi quella notte non si mossero dal corridoio di quel tetro ospedale. Dormicchiarono tutti, chi più, chi meno. Harry invece era in stato di trans. Gli occhi sbarrati, i pugni chiusi, i muscoli gonfi, pronti a scattare.

“Il tempo sta passando.” Costatò guardando che il buio pesto si stava leggermente schiarendo.

Nessuno rispose. Si dovette aspettare l'arrivo delle altre ragazze in metà mattinata per ricominciare a parlare. Dopo aver capito la situazione, andarono anche loro a trovare Harm.

Non appena la videro, senza il suo solito sorriso buono ad illuminarle il volto, si accasciarono a terra. Era impossibile. Uno stupido errore, aveva comportato questo. Non dissero nulla, stettero lì e cantarono. Anche Eleanor e Danielle, seppur non bravissime, lo fecero. Per un attimo, un attimo solo, la bocca quasi violacea di Harmonie parve curvarsi in un sorriso. Che le avesse sentite? Che avesse sentito tutto? Le ragazze non si interruppero, bensì continuarono a cantare ancora più forte speranzose. Harry, dal corridoio, le sentì farlo e sorrise dopo un bel po' che non lo faceva più. Il suo migliore amico lo guardo bene. Il riccio sorrideva, ma non riusciva a mostrare le fossette. Quando Perrie, Jesy, Jade, Leigh, Eleanor e Danielle uscirono, lui si fece coraggio, respirò ed entrò nella stanza numero 88.


Spazio autrice
Come promesso, ecco qua il primo capitolo non proprio felice...
Questo è stato il primo capitolo che ho scritto, subito dopo aver sognato Harry che parlava con una bambina. Motivo? Non ne ho la più pallida idea! Spero vi piaccia, perchè ci tengo tanto. Un'avvertenza sul prossimo capitolo: non aspettatevi che Harry andrà da Harmonie e lei si sveglierà. Questa storia è romantica, sognante, ma non è una favola. Ciò non vuol dire che non ci sarà un lieto fine! Assolutamente :3
Vorrei usufruire di questo spazio per ringraziare tutte le persone che hanno inserito H2Love tra le storie preferite/ricordate/seguite. Grazie anche per tutte le recensioni. Sono tante e sopratutto bellissime, spero anche sincere. Detto questo, vi lascio un po' sulle spine, come al solito aggiornerò tra circa tre giorni.
Un bacio,
Giò.
PS: Se volete leggere qualcos'altro di mio, vi lascio i link *-*
Con te, sto bene. = OS Ziall Rossa
Io non sono un terrorista! = OS Ziall Verde
Mi hai colta di sorpresa.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** "I need you, mom." ***



I need you, mom

Eccovi, come promesso con un nuovo capitolo! Buona lettura! ❤ ❤ ❤
Ci "vediamo" sotto! ◕‿◕


Harry toccò la maniglia poi, respirando a fatica, aprì la porta. La stanza dove riposava Harmonie era completamente nulla, senza carattere, senza niente di predominante dentro, a eccezione della sua chioma rossa che risaltava con il bianco di pareti, mobili, lenzuola. Le gambe del riccio tremarono. Si morse il labbro inferiore e continuò a stringere i pugni, finché un lieve sapore di sangue invase la sua bocca. A quel punto mosse un passo.

Rabbia, per il danno commesso dall'anestesista. Come una folata di vento freddo, fece scalpitare il suo corpo.

Dolore, per la visione della sua ragazza in quello stato. Come una lama tagliente gli trapassò il cuore.

Tristezza, per il pensiero che forse tutto sarebbe finito. Come un fiume in piena che aspetta solo di sciabordare, bruciò i suoi occhi.

Disperazione, per la consapevolezza presa. Come la pioggia silenziosa d'estate, gli rigò il viso.

Harry era arrabbiato, addolorato, triste, disperato e sopratutto innamorato. Quello che molti davano per impossibile si era realizzato e, in quel momento, lui era lì, in piedi, in una stanza bianca, atona, senza carattere. In preda a un vortice di emozioni. Romantico: ecco come si sarebbe descritto il ragazzo.

Un altro passo.

Rancore, per i genitori che avevano abbandonato la figlia in quello stato. Come fuoco ardente gli bruciò dentro.

Incertezza, per quello che avrebbe reso certo solo lo scorrere de tempo. Come una morsa gli strinse i polmoni, impedendogli per un attimo di respirare.

Dolcezza, per l'essersi reso conto di quanto Harmonie per lui fosse importante. Come ovatta soffice colmò e ammortizzò i sentimenti negativi.

Speranza, perché si sa, per lui era l'ultima a morire. Come una lieve brezza marina, gli sfiorò il cuore e la mente.

Harry raggiunse la rossa stesa inerme sul letto. Si mise al suo fianco, attento a non scombussolarla. Poggiò il viso sul suo petto. Nessun battito, nessun respiro. Stesa accanto a lui non c'era Harmonie, con il suo calore che lo faceva sudare ogni sera in cui i due dormivano insieme, con la sua solarità che risplendeva, con la sua accoglienza che riusciva a sorprenderlo, ma un corpo freddo, buio, inospitale. Le lacrime di Harry bagnarono le fasce che ricoprivano il petto della ragazza.

I suoi capelli rossi avevano perso vivacità, limitandosi ad essere di un castano spento, la sua pelle rosea era diventata pallida, quasi verdognola. Harry scosse la testa sconsolato. Si tolse la collana con l'aeroplanino che portava sempre indosso e, con delicatezza, la allacciò al collo di Harmonie. Era il suo portafortuna. Doveva portargliene anche a lei.

“Ho letto la tua lettera... L'ho buttata.” Iniziò il cantante alzandosi dal letto.

Prese a camminare in circolo, senza sapere neanche lui il perché di quel movimento.

“Ti ho sempre dato retta, ma questa volta no. E sai perché? Perché tu ti risveglierai!” Harry interruppe un attimo il suo monologo, per darsi forza.

“Io... Senza di te non sarei più io! Come farei? Come potrei non toccarti, non parlarti, non guardarti, non sentirti, non... Assaggiarti.” Un breve singhiozzo fuoriuscì dalle labbra carnose del riccio.

“Sarebbe assurdo! Ti pare?” Harry si lasciò andare in una poltroncina disposta accanto al letto di Harmonie.

Sporse le braccia in avanti che si poggiarono sulla pancia piatta della rossa e appoggiò la testa al limite del materasso.

Gli occhi bassi. Impauriti.

“Io ho paura. Ti giuro che ho paura. Non riesco a non averne! Tu non respiri, sei qui inerme. Avrei voluto rincontrarti prima, Monie. Mi manchi terribilmente. Non dormo, non mangio.” Rivelò esasperato il ragazzo.

“Forse questo non avrei dovuto dirlo.” Aggiunse poi, ridendo amaramente. “So che adesso mi avresti risposto che sono solo un coglione, demente, immaturo bambino. Io avrei aggiunto che sono anche innamorato. E tu? Mi avresti baciato, sorridendo. Illuminando di nuovo il buio che, se non non tornerai da me, non cesserà mai di esistere. Forse, si affievolirà, ma non sparirà mai. E' come una voragine che mi divora. All'altezza dello stomaco, della farfalla. A te non fa impazzire, vero? La leverò, ma tu torna...” Mormorò Harry, privo di forze.

“E no, non lo farò solo per un fattore estetico...” Continuò il cantante, giocherellando con l'anello che portava al dito.

“...Ho fatto quel tatuaggio perché mi ero reso conto che qualcosa mancava. Che sentivo un vuoto, proprio lì. Solo tu sei in grado di riempirlo. Se starai bene, io della farfalla non ne avrò bisogno. Harmonie, ti prego. Torna, torna da me. Fatti amare per tutta la vita e non te ne pentirai...” Il riccio non si sentì di proseguire oltre.

Parlare con Harmonie e non ottenere una risposta, non sentire la sua voce, lo aveva distrutto.

Le lasciò un delicato bacio sulle labbra.

Una scultura di vetro vuota all'interno. Harmonie era tornata ad essere tale.

Harry, voltandosi, sperò che la sua anima fosse ancora salda a quel corpo.

Sospirò, un'ultima lacrima scappò dai suoi occhi verdi prato. Il riccio non l'asciugò, bensì le permise di scorrere fino al mento, quando poi si arrestò autonomamente.

“Amico mio.” Non fece in tempo a uscire dalla stanza 88 che venne abbracciato da Louis.

“Vado a farmi un giro.” Harry chiuse gli occhi.

“Vengo con te. Ragazzi, voi sentite il primario.” Il ventiduenne diede un bacio alla fidanzata e si incamminò con il suo migliore amico.

I due si limitarono a camminare in tondo per il parco dell'ospedale.

“Fa male.” Costatò Harry appoggiandosi a una panchina.

“Ci sono io, ci sono i ragazzi, tra poco arriva anche Gemma, insieme a tua mamma e a Lou.” Rispose Louis abbracciando l'amico.

Il riccio sorprese il più grande: divenne irrequieto e iniziò a ribellarsi alla sua presa.

“Lasciami!” Urlò al cielo.

“Haz, eri calmo fino a un minuto fa.” Il Peter Pan strinse la presa su Harry.

“Ho bisogno di sfogarmi! Non ne posso più!” Questo scoppiò in lacrime di frustrazione.

“Bene. Io ti lascio e ci facciamo una scazzottata... Che ne pensi?” Louis, un po' intimorito, propose sorridendo.

“Ci sto.” Il minore fu libero dalla presa del maggiore.

“Pronto?” I due iniziarono a girarsi intorno.

“Pronto.” Fu un attimo.

Harry colpì sullo sterno il povero Louis che, per l'amico, avrebbe subito anche questo. A quel colpo ne susseguirono molti, alcuni violenti, altri meno, da parte di entrambi. Era bello levarsi di dosso tutta la tensione accumulata. Un ultimo pugno venne dato dal più grande.

“Questo te lo meriti per avermi distrutto!” Louis scoppiò in una fragorosa risata massaggiandosi un fianco.

“Grazie Boo. Sto meglio!” Il minore sorrise di gratitudine all'altro.

“Vorrei dire lo stesso per me! Piccoletto, sei diventato proprio forte!” Il ragazzo di Doncaster diede un piccolo buffetto ad Harry.

“Mi sento così vulnerabile adesso.” Commentò cupo questo.

“Passerà. Lei starà bene.” Il ragazzo dalla maglia a righe incitò, con un gesto, il riccio ad avviarsi di nuovo dentro la struttura.

“Che vi è successo?” I ragazzi sparsi per il corridoio adiacente alla camera di Harmonie, guardarono interrogativi Harry e Louis.

Effettivamente erano conciati piuttosto male. A parte i vestiti sgualciti, riportavano qualche livido e i segni di una scazzottata.

“L'ho voluto far sfogare un po'!” Louis fece spallucce e si sistemò tra Eleanor e Niall.

“Che ore sono?” Chiese Leigh preoccupata.

Più tempo passava, peggio era.

“Sono passate dodici ore...” A rispondere fu Zayn, abbracciato stretto alla sua fidanzata.

Il pakistano sapeva benissimo la ragazza non voleva sapere l'ora.

“Ciao ragazzi...” Anne sbucò nel corridoio.

Quando poi vide suo figlio, impegnato a controllare un attacco di pianto, si sfilò la maschera di apparente calma e corse da lui. Intanto Lou e Gemma chiesero agli altri se ci fossero state novità.
“Ho bisogno di te, mamma.” Harry venne avvolto da un abbraccio colmo d'amore. Quello che solo una madre può regalare.

“Ragazzo mio, sei così... Fragile adesso.” Anne pianse commossa.

In quel momento capì che, per quanto i suoi figli erano cresciuti, avevano ancora bisogno di lei.

“Resta con me, mamma.” Il riccio la guardò tra le lacrime.

Anne ricambiò il suo sguardo con dolcezza e si sistemò vicino a lui, sedendosi anche lei su quel pavimento sporco e ghiacciato, per poi stringere Harry al suo petto.

Gemma, si godette la scena e poi si avvicinò al suo fratellino minore e alla sua mamma.

Strinse forte la mano del riccio.

Lou intanto era entrata nella camera 88 e ne era uscita scioccata dal vedere Harmonie, poco prima piena di vitalità, in quello stato di incoscienza.

Si fecero così le due di notte: erano passate più di ventiquattro ore. Tutte le ragazze, tranne Perrie, crollata dal sonno su una spalla del suo moro, e Gemma, ancora intenta a confortare il fratello, erano andate a prendere qualcosa da mangiare alle macchinette. Harry si era rifiutato ingerire qualunque cosa: accettò solo un tè con tanto zucchero, offertogli da Liam.

“Haz, prova a dormire...” Anne incominciò a cantare al ragazzo la stessa canzoncina melodiosa che gli cantava da quando era nato.

Il riccio, a quel suono, pur non volendo, non poté far a meno che addormentarsi.

* * *

“Salve. Lei è il signor Stoner, il padre di una ragazza di nome Harmonie?” Harry svegliandosi la mattina seguente, sentì il castano del gruppo parlare al telefono.

Scosse la testa contrariato e gli si avvicinò. Come già gli aveva accennato Louis, Liam stava chiamando i genitori della sua rossa.

“Ecco. Ottimo. Senta... Io non so come reagirà.” Liam continuava a parlare, incerto.

Niall gli si avvicinò e lo spronò, indicandogli cosa dire con dei gesti.

“Sì, sì. Sono quel Liam Payne... Sì! Mi vuole ascoltare un attimo? E' importante!”

Tutti si avvicinarono al ragazzo, intento a chiacchierare.

Il riccio gli sfilò in un attimo il cellulare dalle mani, spazientito dal padre di Harmonie che sembrava fregarsene della figlia.

“Senta Mr-Ho-abbandonato-mia-figlia-quando-aveva-bisogno-di-me! Harmonie è in ospedale! Si è sottoposta all'intervento per asportare il tumore, ma l'anestetico che le hanno dato è risultato troppo forte e se non si sveglierà entro le dieci e mezzo di stasera, sarà da considerare morta!” Harry sbraitò nel microfono dell'Iphone rosso di Liam.

“In quale ospedale state?” Chiese l'uomo sconvolto.

“Adesso è preoccupato, eh? Non ci ha pensato alle conseguenze prima di lasciare Harm sul ciglio di una strada?!” Il cantante non gliel'avrebbe fatta passare liscia.

“Ragazzo mi dispiace... Non avevamo soldi e...” Una voce femminile intervenne nella discussione.

“E invece di chiedere aiuto a qualcuno, ha avuto la brillante idea di condannare a morte sua figlia?” Continuò Harry concludendo con una risata ilare.

Anne e gli altri si chiesero da dove il ragazzo avesse preso la forza per discutere in quel momento.

“Dove state? Diccelo ti prego.” La voce di quella che doveva essere la mamma di Harmonie divenne stridula e angosciata.

“Al centro di Londra.” Harry chiuse la conversazione.

Poco tempo dopo una donna dai lunghi capelli rossi e un uomo dagli occhi azzurrissimi entrarono nel corridoio.

“Camera 88.” Rivelò glaciale Zayn.

Il signor Tom e la signora Claire guardarono sbalorditi i tanti giovani seduti in quello spazio ristretto, intenti a fissarli.

Gli amici si distrassero un attimo e, dopo poco, tornarono a raggrupparsi seduti a terra. Iniziarono a pregare. Religioni diverse, credo diversi si fusero tra loro, accendendo nei cuori di tutti un barlume di speranza.

I genitori di Harmonie, incoraggiati da Anne e Lou che, essendo mamme riuscivano a comprendere di più la coppia, entrarono nella stanza dove riposava da ormai troppo tempo la loro figlia.

La madre non appena riconobbe quella cascata di capelli rossi tanto simili ai suoi, incominciò a piangere disperatamente. I suoi occhi si riempirono di lacrime. Il cuore le scoppiò dentro. Si strinse la mani al petto: troppo dolore. Aveva voglia di morire lei, al posto della sua bambina!

“Ci perdonerai mai, Harmy? Ce la farai? Sono una nullità! Non sono stata capace di far nulla!” Un urlo straziante di Claire fu udibile anche dal corridoio.

Tutti lì fuori sussultarono.

Anche Tom, toccando Harmonie ormai ghiacciata, esplose di ira verso sé stesso.

Si voltò di scatto e buttò un vaso di vetro, poggiato su un mobile, a terra. Il rumore fu assordante. L'uomo si accasciò sul pavimento. Le lacrime scivolarono numerose, intrappolandosi nella barba poco curata. Il suo pugno colpì ripetutamente il finto marmo sotto di lui, finché le nocche non sanguinarono. La moglie guardò scioccata suo marito, incapace di muoversi.

Il primario, sentendo quei botti, si fiondò in corridoio. Anne spiegò cosa stava succedendo e così Harry si fece forza, mise da parte rancore, rabbia, ira e ribrezzo verso la coppia che tanto gli ricordava la sua ragazza, per poi entrare nella stanza.

Sospirando, poggiò una mano sulla schiena di Tom e con l'altra strinse quella della donna.

“Ormai è inutile arrabbiarsi con sé stessi. Dobbiamo solo sperare che i medici riusciranno a far reagire Harmonie e... Non trovo le parole.” Harry venne abbracciato dai due adulti.

Separandosi, uscirono insieme dalla stanza, in cui stare faceva solo male.

Le ore successive furono tranquille, per poi diventare agitate la sera.

“Mezz'ora.” Costatò Harry poggiato al muro che, ormai si poteva giurare, aveva impregnato il suo odore.

Il dottor Tonks era impegnato da più di un'ora con la sua equipe a fare vari tentativi per far riprendere Harmonie che, pero', continuava a non reagire.

L'uomo notò l'ora e si sfilò il camice che diede a un suo aiutante. Infine uscì nel corridoio. Sentì aver addosso gli sguardi delle persone davanti a lui, supplichevoli di una buona notizia.

“Dobbiamo portarla via.” L'uomo annunciò la notizia abbassando la testa.

Harmonie non ce l'aveva fatta.

Panico.

“No! Harmonie... No!” Harry lanciò un urlo disperato e corse da lei.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)

Colpo di scena! Beh... Io vi ho avvisato che sarebbe stato triste questo capitolo... Ma è anche dolce... No? Insomma, Harry e Anne hanno un rapporto bellissimo, per questo ho voluto farlo presente nel capitolo. Idem vale con Louis. Dio, amo la loro amicizia. Dunque... Vi lascio con una frase che vi farà capire un qualcosa sul prossimo capitolo.

"Era come se fossi in un tunnel infinito... Vedevo la fine, ma sembrava irraggiungibile!"


... Detto ciò vi faccio la solita richiesta: recensite, per favore! (。◕‿⊝。)
Un'ultima cosa: GRAZIE. Inutile fare nomi, liste o altro... Vi ringrazio perchè con le vostre recensioni, inserendo la mia storia tra preferite, seguite e ricordate, mi state dando enormi soddisfazioni. ◡‿◡✿
Cavolo, sono pure commossa.
Spero che continuerete a seguirmi con così tanto piacere!
Un bacio,
Giorgi ❤


PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome di questa storia è ...We Belong...
Vi lascio qui la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** "I wanna fell your warmth." ***



I wanna feel your warmth.

Era trascorsa un'ora da quando la morte di Harmonie era stata accertata. Nessuno aveva osato parlare dopo l'urlo disperato di Harry e i richiami dei medici. Anne e Claire, più tardi, avevano vestito Harmonie con uno dei cambi che lei stessa aveva portato insieme a tutto l'occorrente per passare una notte all'interno della struttura. In poco tempo, inoltre, erano arrivati gli uomini dell'agenzia funebre per depositare la ragazza in una bara. Harry, vedendo quella costruzione in legno, vomitò ancora, sebbene non avesse mangiato nulla e il suo stomaco fosse stato vuoto. Harmonie e funerale non potevano far parte della stessa frase. Il ragazzo, come tutti gli altri, ormai non piangeva più: le lacrime si erano esaurite, lasciando il posto a un terribile mal di testa. La rossa in tutto ciò era stata trasportata in una stanza buia, al piano superiore dell'edificio.

Un impercettibile rumore ruppe il silenzio.

Un minuscolo movimento ruppe la staticità.

I capelli di Harmonie ritornarono gradualmente più vivi. La pelle più rosea. Il corpo più caldo. La sua mano fece i primi movimenti, dopo tanto tempo in cui non si era mossa. Con il palmo, la rossa sfiorò il suo corpo, per poi lambire una stoffa che non le sembrava essere affatto quella del camice con cui era entrata in camera operatoria. Respirò a fondo e, con lentezza, cercò di aprire gli occhi. Non ci riuscì subito, ma poi, spinta dalla paura, con un colpo secco, li spalancò. Si alzò di schiena e cercò di studiare l'ambiente buio intorno a lei.

Dov'era? Dove stavano tutti? Perché era sola?

Il ticchettio di un orologio a muro la distrasse. Segnava le 11 e... trenta, forse? La rossa non lo seppe per certo, a causa dell'assenza di luce.

“Ehi! C'è qualcuno qui?” La voce di Harmonie riecheggiò.

Nessuna risposta. Questo fu l'input che fece alzare la ragazza. Harmonie fece ogni movimento con velocità e, quando fu in piedi, cadde a terra.

“Ma che cavolo!” Una delle particolarità più strambe della giovane era il parlare da sola.

In ginocchio, si dovette reggere al letto per rialzarsi. Decise allora che sarebbe stato meglio andare avanti con calma. Il suo sguardo si posò in basso.

Come mai era vestita elegante? E perché aveva indosso l'abito con il quale sarebbe dovuta andare a pranzo fuori con Harry?

“Harry... Chissà se ha finito il concerto.” Mormorò toccandosi il petto.

Ebbene, Harmonie pensava che non fossero passati ben due giorni dall'intervento. Pensava che quella fosse la sera stessa!

Le sue mani afferrarono qualcosa di metallo. L'aeroplanino del suo Kitten era allacciato al collo.

“Bene!” Harmonie, convinta che quella collanina poteva esserle stata data solo dal suo riccio, iniziò a velocizzare il passo e uscì nel corridoio.

Sebbene per lei era ancora un mistero il perché si fosse risvegliata in un'altra stanza e ben vestita, con addirittura il suo paio preferito di ballerine ai piedi, lei non si fermò.

“C'è qualcuno?” Ripeté ancora e, come prima, nessuno rispose.

Il corridoio era buio, con una o due luci fredde a donargli un'aria da film horror.

Quando la paura stava prendendo il sopravvento, finalmente la rossa vide una donna. Le andò incontro chiedendole notizie sul primario del suo reparto. La risposta che ottenne la soddisfò: il dottor Tonks era in segreteria. Così, la ragazza camminò a un buon ritmo, andando nella parte opposta da dove si trovava per poi scendere le scale. La scena che vide fu agghiacciante.

Due uomini trasportavano una bara vuota su di un carrello fino all'ascensore. Harmonie rabbrividì, pensando che presto sarebbe stata riempita. Ovviamente non immaginava neanche lontanamente che quella custodia di mogano avesse il suo nome inciso sopra. Si avvicinò al luogo in cui avrebbe trovato il medico, ma aspettò un attimo ad entrare, poiché lo sentì intento a conversare con qualcuno.

“Stanno prendendo la ragazza?” Chiese una voce sconosciuta.

“Sì, così finalmente i parenti e gli amici le daranno l'ultimo saluto e se ne andranno.” A rispondere invece, fu Tonks.

Harmonie si decise a bussare. La porta le si aprì in pochi istanti.

“Non può essere!” L'uomo in camice la guardò sconvolto.

“Lo so! Mi sono svegliata e mi sono ritrovata vestita così!” La rossa appoggiò lo stato d'animo del dottore, non sapendo pero', che lo shock di questo non era dovuto al modo in cui era abbigliata.

“Lei... Insomma, tu stai bene?” L'uomo uscì in corridoio chiudendosi la porta alle spalle.

“Certo! Mi sento così riposata!” Harmonie inarcò la schiena e alzò le braccia per stiracchiarsi un po'.

“Ahi, i punti.” Mormorò dopo aver compiuto il gesto ed essersi resa conto di avere un bel po' di cuciture.

“E' la seconda volta in vent'anni.” Tonks era a dir poco strabiliato dalla ripresa improvvisa della ragazza.

“Dove stanno tutti gli altri? Perché mi avete portato in un'altra stanza?” La ragazza era curiosa di sapere.

“Corri!” Il cinquantenne la prese per un polso e i due cominciarono a correre.

“Vorrei delle spiegazioni!” La rossa, sebbene la situazione la stava incominciando a divertire, era desiderosa di sapere.

“Ragazza, fino a cinque secondi fa, ti credevamo morta!” Tonks rallentò la corsa per i corridoi e ansimò un attimo.

“Eh?” Harmonie era allibita.

Collegò il fatto che fosse vestita elegantemente, alla bara e alla domanda rivolta dall'uomo in segreteria al dottore.

“Morte apparente le dice niente?” Chiese allora lui.

“Per quanto?” La rossa in quel momento capì perché Tonks, vedendola, era rimasto incredulo.

Pensò ad Harry. Aveva sicuramente letto la lettera.

“Più di due giorni!” Chiarì l'uomo.

“Ma non ci si risveglia dopo così tanto tempo!” Harmonie si posò una mano sul cuore.

“Nei miei anni d' esperienza ho assistito a una cosa del genere e tutti noi rimanemmo sconcertati. Si deve ritenere fortunata signorina, così come tutti coloro che le vogliono bene.” Dichiarò il medico carezzandosi la nuca rasata.

“Dove sono?” Chiese lei mentre alcune lacrime le imperlavano le ciglia per poi scorrere sulle guance.

Era così assurdo.

Harry.

Harmonie non pensò ad altro che non fosse lui. Lo immaginò a leggere le parole da lei scritte.

Un flashback la portò per un secondo lontano con la mente.

Harry che le parlava, le diceva di tornare, le raccontava della farfalla tatuata sul petto.

La ragazza aveva inizialmente creduto di essersi sognata tutto, ma poi capì che i discorsi che ricordava, non solo del riccio, ma anche degli altri, li aveva sentiti, non sognati.

La voce di sua madre e di suo padre... Erano venuti? Da lei?

Harmonie si sentì terribilmente frustrata e in colpa. Avrebbe dovuto svegliarsi prima, senza far preoccupare tutti.

Per questo iniziò a correre velocemente, poi svoltò l'angolo e li vide.

Appoggiato a un muro, Zayn se ne stava a tessa bassa, con un cappuccio a coprirgli il viso.

Poco più lontano da lui, chinato su una panchina, Niall era intento a imprigionare l'ennesimo singhiozzo dentro di sé.

Vicino al cestino, invece, c'era Liam, nell'atto di calciare una carta accartocciata mentre una lacrima solitaria e silenziosa scendeva sul suo viso, fino a bagnargli il mento.

Accanto a lui, Louis nonostante tutto, nonostante gli occhi arrossati, nonostante il dolore, sorrideva.

Nella parte opposta rispetto ai ragazzi, Jesy era seduta a terra, con gli occhi lucidi e il viso arrossato dal pianto.

Jade si consolava abbracciata all'irlandese, nascondendosi nel suo petto.

Leigh invece, se ne stava in piedi con lo sguardo fisso, vuoto, mentre beveva un caffè bollente.

Perrie, per calmarsi un po', era rimasta stretta al fidanzato, mormorandogli frasi del tipo: “Io non saprò rincuorare Harry, come lei ha fatto con te.”

Eleanor, Danielle e Gemma erano impegnata a consolare Alicia, con scarsi risultati, dovuti alle lacrime che bagnavano il viso di ognuna.

Lou, Anne e Paul, accanto all'entrata osservavano la scena pensando che quei ragazzi, definiti come superficiali, avessero un gran cuore.

Poi c'erano i suoi genitori, sua mamma che piangeva su suo papà. Harmonie ebbe un attimo di panico. Li avrebbe perdonati? Ci sarebbe riuscita?

Per ultimo, vide lui.

Il suo ricciolino, il suo Curly, il suo Kitten, era in piedi, fissando le crepe del pavimento... Non piangeva, ma i suoi occhi, rossi e socchiusi, lasciavano facilmente intuire che lo aveva già fatto a lungo.

Harmonie non sapeva che dire, che fare. Era meglio starsene zitta e aspettare o intervenire?

“Ehi...” Con le lacrime che non davano segno di fermarsi, la rossa riuscì a proferire parola.

Fu un attimo. Tutti girarono la testa verso di lei.

“Harm...” Harry rimase scioccato tant'è che gli occhi si spalancarono..

Pensava che la ragazza fosse una visione.

“Harry!” La rossa, vedendo il ragazzo immobile, corse verso di lui.

Il riccio spalancò le braccia e quando Harmonie fu abbastanza vicina a lui la strinse, con uno scatto repentino, al suo torace.

La testa di lui si poggiò su una spalla lasciata scoperta di lei. Harry non ci poteva credere. Era commosso, felice, strabiliato. Fino a poco prima il ragazzo pensava a un modo indolore per raggiungere la sua Harmonie, mentre in quel momento la stava stringendo a sé, con i polpastrelli poteva toccare la sua pelle che diventava bollente a ogni suo gesto. Non ci poteva credere. Tutto ciò sembrava irreale eppure era vero.

“Non sto sognando.” Mormorò il cantante mentre si asciugava il viso, nuovamente bagnato.

“Mi dispiace per non essermi svegliata prima, Haz.” Harmonie portò una mano sulla guancia di Harry e raccolse tutte le lacrime rilasciate dai suoi bellissimi occhioni verdi.

“Adesso sei qui!” La mano grande del ragazzo si posò su quella piccola e delicata della ragazza.

“Sono tornata per restare...” La rossa non riusciva a smettere di piangere.

Era confusa, perché si era addormentata e risvegliata dopo troppo tempo.

Frustrata, dalla presenza dei suoi, che l'avevano abbandonata.

Spaventata, perché infondo aveva rischiato di andarsene per sempre.

Felice, perché, sebbene per miracolo, lei era viva.

Dopo tanto tempo sapeva di non avere una data di scadenza precisa.

“Sono stato così male.” Il riccio la guardò bene in viso.

Poté giurare di non vedere più quell'alone di malinconia e paura su di lei.

Si avvicinò fino a sfiorarle la punta del naso.

“Gli eschimesi si salutano così, sai?” Harmonie sorrise, intenerita dalla dolcezza del cantante.

“Mh mh... E noi ci salutiamo così.” Harry baciò la ragazza impedendole di fare domande.

Sentiva la necessità di quel contatto. A ogni più piccolo e impercettibile movimento delle loro labbra, il riccio sentiva il vuoto dentro lui colmarsi sempre più. Le sue mani vagarono così sulla schiena della rossa, giocando con i suoi lunghi capelli. Era l'amore a renderlo felice, spensierato. L'amore che solo Harmonie gli aveva dimostrato e donato, anche se in poco tempo. I due ragazzi si persero l'uno negli occhi dell'altra.

Harry nuotava in un mare ancora da esplorare, Harmonie correva in una prateria senza fine.

“Amica mia!” Alicia sfruttò un momento di silenzio per abbracciare Harmonie.

“E dai, non piangere!” Disse lei sorridendo dolcemente.

“Sono lacrime di gioia!” Eleanor si avvicinò alle amiche.

“E'... Incredibile!” Perrie si stropicciò gli occhi, singhiozzando contenta.

Jade, Jesy, Leigh e Danielle abbracciarono la ragazza.

“Non vi libererete di me tanto facilmente!” Esclamò quest'ultima, scuotendo la testa divertita.

“Carota!” Louis corse dalla sua amica sorridendo come un bambino.

“Peter!” Harmonie gli saltò addosso.

“Ci hai fatto preoccupare tantissimo!” Niall piegando la testa da un lato sorrise dolcemente alla ragazza.

“Ti vogliamo bene!” Disse Zayn ad alta voce.

“Ha ragione!” Liam alzò la testa e sorrise allegramente.

“Harmonie...” Anne si avvicinò alla fidanzata di suo figlio.

“Mi dispiace! Era come se fossi in un tunnel infinito... Vedevo la fine, ma sembrava irraggiungibile!” Harmonie si sentiva tremendamente in colpa.

“L'importante è che sei qui. Fatti abbracciare!” Ad Anne si aggiunse anche Gemma.

Sì, la rossa le andava decisamente a genio. Sarà stato perché un po' si somigliavano o forse perché Harmonie non era la solita ragazza.

“Lou, Paul!” Quella che ormai era un ex-modella si avvicinò ai due adulti.

La scena fu comica: Paul, visto sempre con un omaccione, un pezzo duro, si lasciò sfuggire una lacrima.

“Mi stai calando in basso, eh?” Harm si lasciò andare in una risata cristallina scuotendo la testa e Harry la sentì.

Sentì la vita tornare nell'esile corpo della sua rossa.

“Perché siete qui?” La voce calda e allegra della ragazza si trasformò in gelida e distaccata quando parlò con i suoi genitori.

“Ci hanno chiamato loro... Ci sei mancata tanto Harmy!” Fu il padre a parlare per primo.

“Non chiamarmi così. Voi mi avete abbandonato!” La ragazza strinse i pugni.

“Noi... Abbiamo sbagliato...” La madre intervenne nel discorso.

“Vai avanti, mamma.” Harmonie strinse la mascella mentre un groppo in gola si faceva sempre più fastidioso.

Voleva bene ai suoi genitori, ma come sarebbe riuscita a perdonarli? Come poteva ricominciare da capo? Solo lei sapeva quante lacrime disperate e amare aveva versato, ritrovandosi sola.

“Perdonaci.” Tom cercò di accarezzare sua figlia, ma lei si scostò.

“Io vi voglio bene.” La ragazza si fermò un attimo per guardare il suo riccio, così da trovare la forza di andare avanti.

“Grazie figliola!” Claire abbracciò di slancio Harmonie che restò immobile.

Portò via le braccia della madre da lei.

“...Ma adesso non riesco a perdonarvi. Andate via, vi prego. Quando sarà il momento ci incontreremo di nuovo e forse, riusciremo ad essere di nuovo una famiglia. Sebbene, io la mia famiglia adesso ce l'ho già e non siete voi. La mia famiglia sono questi ragazzi” Harmonie non si fece scappare nessuna lacrima, controllò che la voce non tradisse la sua tristezza.

Dentro di sé, però, si sentì morire.

I suoi, a quelle parole, se ne andarono senza dire nulla. Harry poi le si avvicinò e la strinse dolcemente in un abbraccio confortevole.

“Louis, toglimi una curiosità... Quali scherzi hai già architettato per me?” Harmonie sorrise furba.

“Hai sentito!” Urlò Niall, contento di non aver sbagliato a supporre che lei potesse ascoltarli.

“Irlandese, quando faremo i biscotti alle gocce di cioccolato?” Chiese la rossa, facendo capire che sì, aveva sentito.

“Niall, avevi ragione!” Jade avvolse in un abbraccio il biondo che arrossì visibilmente quel gesto.

Ebbene, in quel momento il ragazzo capì che forse aveva trovato anche lui la sua principessa.

“El, Dani, cambiate carriera!” Disse poi.

“Hai sentito anche me...?” Chiese Alicia.

“Non ti devi preoccupare di niente. Aly, ti voglio tanto bene!” Harmonie accarezzò il braccio della sua amica, poi tornò a guardare Harry.

“Ti va di fare due passi?” Chiese porgendogli una mano.

"Certo!” Il riccio la strinse e insieme uscirono sotto lo sguardo addolcito di tutti.

Come previsto dal ragazzo, i paparazzi continuavano ad esserci. In quei due giorni, infatti, erano uscite un sacco di voci, foto, video che riguardavano soprattutto gli H2. Poi, figurarsi, dopo aver visto una macchina delle pompe funebri avvicinarsi all'ospedale, il numero di curiosi era aumentato vistosamente.

“Haz...” In realtà Harmonie non voleva dirgli niente, voleva solo stare con lui.

...Vieni con me!” Harry la prese per mano e, grazie alle scale di sicurezza all'esterno dell'edificio, i due arrivarono sul tetto.

A quel punto il riccio prese fiato.

“Harmonie ti amo!” Urlò, talmente forte che lo riuscirono a sentire tutti.

La rossa fu sorpresa al punto che rimase senza parole.

“Harry ti amo anche io!” Liberando tutta la voce che non aveva usato nei due giorni di ricovero, Harmonie gridò, addirittura più forte del ragazzo.

“Gli H2 non si separeranno mai. Mi sono bastati questi due giorni per capirlo.” Il riccio volse lo sguardo a terra.

“Va meglio adesso? Davvero se ci sono io stai bene?” Harmonie posò la sua mano sul torace del suo ragazzo, dove era tatuata la farfalla.

“Giudica tu.” Le loro labbra si unirono di nuovo in un lungo e tenero bacio.

“Kitten...” Mormorò la rossa staccando la sua bocca da quella di Harry.

“Si?” Quest'ultimo incominciò a baciarle il collo.

“Sono felice.” A queste parole il cantante mostrò di nuovo le sue adorabili fossette.

I ragazzi dopo poco tornarono dentro l'ospedale. Restarono solo Harry, Gemma e Anne ad aspettare che Harmonie facesse i necessari controlli. Erano le quattro quando finalmente finì tutto. Il gruppo si dovette separare all'ingresso dell'edificio, contornato da paparazzi. Harry li odiava, sempre presenti nei momenti più inopportuni. Momenti come quello. Harmonie, invece, li sopportava, o meglio, doveva farlo. Ogni volta che stavano in giro e ne beccavano qualcuno sussurrava all'orecchio del riccio di mantenere la calma.

“Stai calmo, sorridi, sii dolce e puccioso.” Ecco, lo aveva ripetuto di nuovo.

Alle fine ci volle l'intervento di Paul per allontanare i paparazzi e far entrare la coppia in macchina.

Una mezz'ora più tardi, il cantante e la ragazza giunsero in hotel, per poi rifugiarsi nella loro stanza, subito dopo aver salutato i ragazzi e successivamente anche le ragazze che, per quella sera avrebbero soggiornato lì, per poi ripartire la mattina seguente.

“Spogliati.” Disse Harry, notando che Harm stava mettendosi il pigiama.

“Curly, non so le tue intenzioni, ma sai, ho dei punti e una fasciatura...” Lei rispose accigliandosi, non avendo capito la richiesta del riccio..

“I tuoi pensieri sono sbagliati. Solo... Spogliati.” Il riccio insistette e nel mentre rimase in boxer.

“In intimo intendi?” La rossa era sempre più confusa.

Harry in risposta si sfilò anche le mutande.

“Ehm...” Le guance di Harmonie divennero dello stesso colore dei capelli.

“Oh, scusa!” Il cantante si infilò sotto le coperte.

Sapeva che la ragazza, sebbene avessero già fatto l'amore, provava imbarazzo nel vederlo nudo e nel farsi vedere a sua volta nuda.

“Puoi chiudere gli occhi?” Chiese lei, con le mani pronte a sfilarsi gli slip.

Appena il ragazzo seguì la sua indicazione, Harmonie, spoglia di qualsiasi indumento, si sistemò al suo fianco.

“Perché?” Chiese poi, guardandolo negli occhi.

“Mi è mancato il tuo calore, voglio sentirlo nel modo più diretto che esista.” Confessò Harry, interrompendo il contatto visivo.

La rossa si sciolse davanti a tanta sincerità e si accoccolò al petto del ragazzo, adagiando la testa tra la sua spalla e il suo torace. Intanto cercò i piedi del riccio, che scoprì essere ghiacciati. Sorridendo li riscaldò con i suoi, facendo intrecciare le loro gambe.

“Sei il mio termosifoncino portatile, sai?” Il riccio, appagato dal gesto di Harmonie, baciò una spalla della sua ragazza, prima di cedere al sonno che nei giorni precedenti si era accumulato.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Bene! Come avete visto... Harmy sta bene! E dunque... Adesso incomincia la storia vera e propria. Nei prossimi capitoli la ragazza seguirà la Band ovunque, farà nuove esperienze, nuove conoscenze, non tutte gradevoli, anzi. Ci sarà chi mirerà allo scioglimento della coppia, chi invece farà di tutto pur di proteggerla. Dopo queste piccole rivelazioni, ringrazio tutti coloro che leggono la storia, che l'hanno inserita nelle tra categorie e sopratutto chi recensisce! Ebbene, 26 recensioni nello scorso capitolo! E' un record e sono ancora incredula! Spero apprezziate il tempo che dedico a rispondere a ciascuna recensione e se volete, lasciatemene una anche qui. ◡‿◡✿
Io davvero, non so come ringraziarvi, spero di riuscire a farlo migliorando sempre di più per voi.
Ci vediamo tra tre giorni!
Un bacino,
Giorgi. ❤ ❤ ❤

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome di questa storia è
...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Fear. ***



Fear

Buona lettura! Passate sotto! ❤ ❤ ❤


Quando, la mattina dopo, Harry si risvegliò dal suo sonno restauratore, non trovò Harmonie al suo fianco. In preda a un attacco d'ansia, il riccio balzò dal letto, indossò l'intimo e si mise a cercare la ragazza. La trovò in bagno, di fronte allo specchio. Si nascose quanto gli bastò per poterla osservare senza farsi vedere. La rossa era intenta a tracciare una precisa linea dritta con l'elayner, appena sopra le ciglia. Il ragazzo più la guardava compiere gesti e più la trovava incredibilmente sensuale. Con un pennellone, la rossa si rinvigorì gli zigomi donandogli colore. Era così bella. Harry si ritenne fortunato a godere di quella scena. Nel momento in cui vide Harmonie disegnare il contorno delle sue labbra, per poi renderle lucide con un lucidalabbra rosso acceso, il riccio non resistette più. Si avvicinò con lentezza ad Harmonie, che si accorse della sua presenza solo quando le dita del ragazzo strinsero sui suoi fianchi.

“Ma buongiorno...” La rossa usò il tono di voce più suadente possibile, per poi rivolgere i suoi occhi allo specchio.

Vedere il riflesso di Harry stringerla e poggiare la testa sulla sua spalla le fece pensare che stessero davvero bene insieme. Sorrise.

“Visto?! Siamo o non siamo perfetti?” Disse Harry con voce roca e graffiata, quasi le avesse letto il pensiero .

La ragazza ebbe un fremito e le venne la pelle d'oca: la sensualità del ricco era davvero un'arma potenzialmente pericolosa. Così, portando indietro la mano, Harmonie iniziò a carezzare la guancia del suo ragazzo che risultava leggermente ruvida al tatto dovuta alla presenza leggera barba non rasata nei due giorni in cui era rimasto con lei in ospedale. Inaspettatamente una mano del cantante scivolò negli slip bianchi della ragazza.

“E questa novità?” Chiese poi.

La rossa si accigliò un attimo e poi capì che il ragazzo alludeva al fatto che si fosse decisa a eliminare ogni traccia di peli dalla sua intimità.

“Mmm... Volevo cambiare. Apprezzi?” Rispose lei.

A quel punto le parole furono del tutto inutili. Il cantante apprezzava, apprezzava eccome. Giocherellò con i punti più sensibili della ragazza procurandole un orgasmo che la fece estasiare di prima mattina.

“Haz, dovresti svegliarmi più spesso così.” Mormorò Harmonie chiudendo gli occhi e beandosi del piacere appena provato.

“Dovresti ricambiarmi.” Il cantante fu interrotto dal suono proveniente dal cellulare della rossa.

“Zayn? Dimmi tutto!” Harmonie sbloccò il cellulare.

“Harm! Vi stiamo aspettando giù! Sarebbe meglio se te e Haz venisse al più presto, considerando che Liam sta obbligando Niall ad aspettarvi per mangiare e in cambio sta ricevendo numerosi morsi sulle braccia e cucchiai in testa!” Zayn, ridendo come un folle, rispose alla ragazza.

“Oh, salvate Leeyum, noi arriviamo!” Harmonie attaccò per prima la chiamata e guardò scioccata il ragazzo.

“Indovina la novità?!” Disse poi, cercando come un'assatanata, qualcosa da mettersi.

Harry risultò confuso e si appoggiò al muro incrociando le braccia al petto.

“Siamo in ritardo!!” Urlò la rossa.

I due dopo una decina di minuti scarsi si ritrovarono al tavolo del ristorante dell'hotel insieme a tutti i loro amici. Le ragazze dovevano andare via e così iniziò un giro di saluti che durò un bel po' di tempo.

“Strano che questo non faccia spazientire l'irlandese per la fame!” Mormorò il riccio all'orecchio della fidanzata.

“Ma sei cieco o cos'altro? Ce ne siamo accorti tutti! E' palese!” Harmonie diede un buffetto sulla spalla del ragazzo.

“Capito cosa?!” Harry ridusse gli occhi a due fessure, aggrottò le sopracciglia e scosse la testa.

“Quei due si piacciono!” La rossa indicò Niall mentre salutava Jade.

“Beh... Ciao.” Disse il biondino impacciato alla mora.

“Niall?” Questa lo guardò un attimo e poi lo baciò di colpo.

“Ci vediamo ai Video Music Awards, capito irlandese?” La ragazza fece l'occhiolino, poi raggiunse le compagne di gruppo.

“Io... Ho capito.” Mormorò sorpreso Nialler toccandosi le labbra.

“Finalmente!” Harmonie sbottò in una risata insieme agli altri.

“E' ora Dani, dobbiamo partire anche noi.” Eleanor prese il trolley che aveva con sé, salutò tutti e l'altra ragazza la seguì a ruota. Sarebbero andate insieme a Parigi per fare alcuni provini. La prima come modella, la seconda come ballerina in un programma nazionale.

“Ci vediamo ai VMA!” Esordì Danielle, facendo un cenno di mano.

“Mony, appena possibile ci vediamo su Skype, così scegliamo il vestito per la serata!” Concluse Eleanor.

“Per chi?” Harmonie rimase interdetta dalle parole della bruna.

“Per noi tre!” Chiarì allora questa prima di uscire dalla sala.

“Harm... Lo sai che verrai con noi in America, sì?” Chiese Liam, assaggiando un fetta biscottata stra colma di marmellata.

“Certo! Lì vi preparerò per i Video Music Awards che ci saranno la prima sera e poi resteremo lì per il tour e parecchi photoshoot anche per il nuovo album!” Harmonie addentò un cornetto ripieno.

“Sì, ma sai anche che ai VMA ci dovrai essere anche tu?” La domanda fatta da Zayn fece strozzare la rossa con il cappuccino.

“Cosa? E perché?” Era sconvolta per davvero.

“Beh, a parte il fatto che sei la nostra stylist, abbiamo rimediato un biglietto sia a te che alle altre ragazze!” Liam sorrise, cercando di rassicurare la rossa.

“Mh...” Harmonie si rabbuiò timorosa, consapevole che avrebbe visto l'ex del suo ragazzo in quel contesto.

“I posti sono distanti da voi, giusto?” Chiese dopo essersi leggermente ripresa.

“Beh, no. Siamo tutti vicini Noi saremo nell'ultima fila dedicata ai nominati della manifestazione vicino alla Little Mix e te, Eleanor e Danielle avete nella fila successiva alla nostra.” A rispondere stavolta fu Niall con la bocca ovviamente piena.

Harmonie si intristì: non c'era proprio modo per passare inosservata. Harry intanto si chiedeva perché la sua fidanzata non fosse entusiasta di mostrarsi con loro e anche Louis stava cercando di capire.

La stylist afferrò senza farsi notare il cellulare e inviò un veloce messaggio al gruppo su Whatsapp di cui faceva parte insieme a tutte le ragazze.

“Help! Devo venire con voi ai VMA, ci sarà anche Taylor... Come posso evitare una figuraccia ad Haz? Farsi vedere con me sarebbe un calo assurdo!” La rossa premette il tasto invio.

Sapeva che nessuna avrebbe risposto in quel momento, ma intanto si tolse il pensiero.

“E oggi invece si va in Irlanda!” Urlò Niall distogliendola dai suoi pensieri.

“E' già!” Zayn diede una pacca sulla schiena dell'amico.

“Aspetta di conoscere Maura e Greg! Capirai da chi ha ripreso Niall!” Disse Liam divertito.

“Greg?! Quindi ci sarà anche Theo?” Un sorriso allegro spuntò sul viso di Harmonie cacciando via l'agitazione per i VMA.

“Sì!” Affermò allora l'irlandese.

“Io adoro i bambini!” Esclamò la ragazza.

“Allora sarai contenta di sapere che verranno anche Luo e Tom con Lux in tour!” Louis sorrise gentilmente.

“Scusate, ma quanti cavolo saremo in quel bus?” Chiese la rossa, prima di sorseggiare un altro po' della bevanda calda.

“I tour bus saranno tre, Harm!” La informò Harry ridendo silenziosamente per i baffi che il cappuccino aveva formato intorno alla bocca della fidanzata.

“Tre?” Domandò lei.

“In due di questi dormiremo, nel terzo invece passeremo il tempo.” Liam, con la solita pacatezza e gentilezza che sapeva distinguerlo da tutti, tolse i dubbi alla ragazza.

“Hai letto benissimo il foglio che ti abbiamo dato, eh?” Louis e Niall scoppiarono a ridere alla domanda di quest'ultimo.

“Ragazzi, erano venticinque pagine... Ho saltato qualche dettaglio.” Si giustificò Harmonie.

“Allora... Saremo noi sei in un bus. Lou e qualche volta anche Lux e Tom insieme a Josh, Sandy, Dan e Jon staranno nell'altro. Alcune volte, potremmo anche andare in qualche hotel. Capito?” Sporgendosi in avanti, Zayn spiegò alla loro stylist come era stato organizzato tour.

“Sì, sì! Dai ragazzi, dobbiamo andare!” Harmonie controllò l'orologio e si rese conto che, per l'ennesima volta, era in ritardo.

I ragazzi così si affrettarono a prendere le ultime cose nelle camere e poi con un grande SUV si avviarono anche loro all'aeroporto, per volare fino a Mullingar.

“Carota, tutto bene?” Chiese Louis alla rossa, approfittando di un momento di distrazione del riccio durante lo scalo.

“No, Lou. Ci sarà Taylor ai VMA e...” Harmonie sperò che l'amico l'avrebbe capita.

“Ma che ti importa! Harry sta con te, no?” Il ragazzo prese il suo bagaglio e quello della ragazza.

“Sì, lui sta con me...” Confermò insicura quest'ultima.

“E allora...” Il ventiduenne cercò di capire dove voleva andare a parare Monie.

“Mi sento in competizione con lei, ok? Pensi che non so che la canzone con cui è stata nominata è dedicata ad Haz?” La diciottenne sbottò d'improvviso e per poco non cadde nei propri passi.

“Harm, non c'è paragone.” Costatò facendo spallucce il suo amico.

“Lo so bene, io...” Insistette Harmonie.

“Stai rendendo felice Harry. E' innamorato di te.” Disse Lou con convinzione: il riccio era il suo migliore amico, lo conosceva meglio di chiunque altro.

“Si, ma...” La rossa provò troppa vergogna per confessare al ragazzo di sentirsi inferiore all'ex di Harry.

“Ma niente. Io non spiffererò ad Haz quello che ci siamo detti, ma tu verrai ai VMA convinta di te stessa e resterai anche all'after party! E se la incontrerai... Te ne fregherai.” L'eterno Peter Pan propose quest'accordo.

“Grazie Lou.” Harmonie abbracciò l'amico.

Ad attendere i ragazzi all'aeroporto c'erano i tre bus tirati a lucido. Di corsa, senza farsi notare dall'altra gente, i sei, accompagnati da Paul, entrarono nell'abitacolo caldo dell'auto.

“Allora... Io voglio la cuccetta in basso!” Disse Harmonie sfoggiando un gran sorriso.

“Che cosa? Io non voglio stare raso terra!” Harry scosse la testa contrariato: dormire a quell'altezza era pericoloso.

I piedi di Louis, infatti, emanavano un odore non proprio piacevole e il riccio rabbrividì a pensare alla puzza che si sarebbe sentita da là sotto.

“E chi ti ha detto che dobbiamo stare insieme a letto!” L'affermazione della rossa fece scatenare una rumorosa risata.

“E dai...” La faccia da cucciolo che sfoggiò il ragazzo non fece altro che far aumentare gli schiamazzi, sopratutto quelli dell'irlandese.

“Ma Haz: è un letto a una piazza!” Battibeccò Harmonie.

“E pazienza. Ci stringeremo. Voglio dormire con te!” Il cantante le cinse i fianchi, facendola arrossire.

“A raso terra...” La rossa non voleva cedere: stare in basso le dava più sicurezza.

“Andata!” Harry dovette assecondare le pretese della sua fidanzata.

“Andiamo subito dai tuoi, Niall?” Chiese Zayn dopo aver sistemato il borsone con alcuni dei suoi vestiti nello spazio apposito.

“Sì, li ho già avvisati.” Rispose il biondo contento.

Voleva vedere la sua famiglia. Suo fratello Greg poi, gli mancava da morire.

Passò un'ora prima che i componenti della band e Harmonie si ritrovarono fuori casa della famiglia Horan.

“Ciao ragazzi!” Ad aprire il portone fu Maura, la mamma di Niall, una donna sulla mezza età dall'aria incredibilmente allegra.

I giovani salutarono la signora. La rossa, un po' imbarazzata, si presentò.

“Ciao ragazzi! Ehilà fratellino!” Greg, con un sorriso sornione, corse giù per le scale con suo figlio Theo in braccio.

I due fratelli si abbracciarono a lungo, finché il piccolo Horan non prese a scalciare, allungando le mani verso Harmonie.

“Ehi Theo, che c'è?” Il padre guardò il bimbo con fare interrogativo.

Questo continuò a scalpitare.

“Ehi! Piacere, sono Greg! Lui è Theo!” Il ragazzo si presentò alla fidanzata di Harry e le strinse calorosamente la mano.

“Io mi chiamo Harmonie, ma chiamami pure Harmy! Sai, Theo dal vivo è ancora più bello che in foto! Ha lo stesso naso del papà e dello zio!” La rossa era davvero contenta di vedere il nuovo arrivato in casa Horan.

“Senti... Ti va di prenderlo un po' in braccio? Sembra che tu gli piaccia!” Harmonie, a quelle parole, sfilò delicatamente il bambino dalle braccia di Greg, per poi seguire i ragazzi nel grande giardino della casa.

“Buon pomeriggio!” Bobby, il padre di Niall accolse i ragazzi felice di rivedere il figlio.

“Anche a lei!” I giovani salutarono l'uomo

“Andiamo in veranda? Così ci facciamo due chiacchiere... Harmonie, ti va bene del succo d'ananas?” Maura si affacciò dalla finestra vetro che separava interno e esterno della casa.

“Sì, grazie mille!” La rossa sorrise felice alla mamma del suo amico pensando che fosse piacevole stare in sua compagnia, poi si sdraiò su un'amaca poggiando Theo assonnato su di lei e chiuse gli occhi: era stanca morta.

In effetti, quel giorno non si era fermata un attimo. Poi, pensare che tra poco avrebbe dovuto ricominciare a lavorare con vari stilisti e case di moda per ben cinque servizi fotografici dei ragazzi in una settimana e altrettante interviste trasmesse a livello internazionale la faceva andare nel pallone. La ragazza accarezzò la testolina del bambino per calmarsi. Questo servì a poco perché i capelli biondi di Theo lei ricordavano quelli di Taylor Swift. Ce l'avrebbe fatta a non sfigurare? A sembrare ai suoi livelli? Tra una settimana ci sarebbero stai i VMA e la rossa era nel pallone.

“Ehi...” Il riccio, dopo aver liquidato Greg, si avvicinò alla sua fidanzata.

“Curly...” Harm girò lo sguardo verso di lui.

“Finalmente un po' di calma, eh?” Harry si sdraiò vicino a Harmonie, attento a non sbilanciare l'amaca con il suo peso.

“Già...” La rossa chiuse lentamente gli occhi, dopo aver rivolto uno sguardo al cielo.

“Ti dispiace questa vita?” Chiese il cantante vedendola stanca.

“No, affatto.” La ragazza cercò una mano del ragazzo e, una volta trovata, la strinse.

“Sicura?” Harry aveva notato che qualcosa non andava.

“Io voglio stare con te.” Harmonie con queste parole fece tranquillizzare il diciannovenne vicino a lei.

“Ti amo.” Confessò lui con una risatina allegra.

“Io amo lui.” La rossa fece spallucce indicando il piccolo Horan.

“Mi tradisci con un neonato?” Harry si drizzò a sedere e fece dondolare il tessuto su cui si trovavano.

“Ovvio, Styles... Vieni qui.” Harmonie baciò delicatamente la bocca carnosa del 'suo' cantante.

Le labbra si muovevano lentamente, sinuose, bagnate. Le lingue si cercavano, giocavano, sfioravano.

“Domani, dopo il servizio delle dodici, andremo tutti a Dublino?” Chiese la ragazza mentre il riccio le carezzava l'avambraccio.

“Io, te, Liam, Zay e Lou e gli altri sì... Nialler penso che resterà qui e ci raggiungerà la sera.” Harry le sorrise e le diede un piccolo bacio sulla scapola.

“Bene, mi accompagnerai a fare un tatuaggio?” Harmonie si sedette sull'amaca, prendendo il bimbo sopra di lei tra le braccia.

“Che genere di tatuaggio?” Chiese il fidanzato.

“Vedrai...” La rossa gli rispose maliziosa e, dopo avergli baciato la punta del naso, lo lasciò a dondolarsi sull'amaca.

Il pomeriggio passò tranquillo in casa Horan e ben presto i ragazzi si ritrovarono pronti nel backstage del concerto irlandese. Questo iniziò dopo poco e, proprio mentre Harmonie, stava pensando al look che i ragazzi avrebbero dovuto avere tra una settimana ai VMA, il suo cellulare trillò più volte: le ragazze le avevano risposto.

“Non ti preoccupare Harm!” La prima ad averlo fatto fu Jade.

“Ma infatti! Non sfigurerà al tuo fianco... Anzi!” Anche Perrie intervenne subito dopo.

“E poi... Ci saremo noi con te!” Jesy, probabilmente avvisata dalle amiche, si inserì nella conversazione.

“L'unica cosa che dovresti fare è sentire la canzone che nel caso canterà Taylor... Ti aiuterebbe a prenderla bene.” Propose Leigh.

Harmonie rabbrividì.

“Scusate... Ma ai VMA non si sono mai cantate le canzoni premiate... Che cos'è questa novità?” Alicia non capiva e pure Harmonie restò sorpresa.

“Da quest'anno chi vince le categorie oltre a ritirare il premio deve anche cantare.” Comunicò Eleanor.

“Harmy tu sarai perfetta, basta dubitarne!” Danielle concluse il discorso.

La ragazza pero' non era ancora tranquilla: le amiche l'avevano rassicurata, ma la canzone che avrebbe fatto meglio a sentire? Sapeva che parlava di Harry e si domandò se fosse meglio dare retta a Leight e ascoltare la canzone oppure aspettare. Il viso della rossa si contorse, l'espressione divenne cupa e tirata, una morsa all'altezza dello stomaco fece contorcere il suo piccolo corpo. Harmonie capì di essere gelosa della relazione passata tra il riccio e la bionda e la cosa la infastidiva terribilmente. Si portò le mani tra i capelli e sperò che nei giorni successivi quel sentimento struggente ed esasperante sarebbe migliorato. Aveva una settimana di tempo per cercare di ammortizzarlo al meglio e decise di non sentire la famosa canzone di Taylor, ma di aspettare i VMA, nella speranza che la bionda non avrebbe vinto e quindi cantato.

“Jade... Insomma hai steso il nostro Horan, eh?” Un altro messaggio della ragazza di Liam distrasse la rossa dai suoi pensieri.

Partirono una sfilza di risate e emoticons che rallegrarono Harmonie, non facendole pensare, anche se per poco alla gelosia.

“Forse non avrei dovuto farlo, ma... Era irrinunciabile!” Scrisse la rossa, per poi inviare una foto che ritraeva l'espressione assunta dall'irlandese dopo il bacio di Jade.

Altre risate e chiacchiere da ragazze intrattennero la stylist fino a poco prima della fine del concerto, poi la ragazza si addormentò su un divanetto, ignorando le urla contente delle fans durante le prime note dell'ultima canzone sulla scaletta e pensando esclusivamente al ragazzo tutto ricci e fossette che tanto amava.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)

Bene! Allora... Vi lascio qualche anticipazione e poi vi scrivo un discorso che spero leggiate. Dunque, ecco svelata l'"antagonista" dell'amore tra Harry e Harmonie: Taylor Swift. Sia chiaro: non ho nulla contro questa persona e cantante e ovviamente non è mia intenzione criticarla in alcun modo. Dal prossimo capitolo sarà presente e non se ne andrà più. Cosa succederà? Beh, un bel po' di roba, e alla fin fine sarà un personaggio già comparso in sordina nella ff a smuovere questa brutta situazione. Dopo questo, eccovi il discorso. Quando ho scritto questa FF l'ho fatto senza alcuna pretesa, per divertirmi e svagarmi. Adesso mi rendo conto di quanto a molte persone piaccia questa storia, si sia appassionata a questa e ai suoi protagonisti e perché no, anche alla sua autrice, cioè me. Per questo vi voglio ringraziare e dire che è grazie a voi che la storia continua. Ormai sono quasi state raggiunte le 200 recensioni e giuro, non ci posso credere. In poco tempo l' inserimento nelle categorie preferite, ricordate e seguite è aumentato e ormai siamo a quota 60+. Quindi, un grazie infinito a tutte voi e spero che andando avanti resterete "con me".
Tra tre giorni, come d'abitudine posterò il nuovo capitolo!
Che dire, spero vi piaccia anche questo anche se è solo di passaggio.
Un bacio,
Giorgi x


PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome di questa storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** "I knew you were trouble." ***



"I knew you were trouble."

Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere della cantante Taylor Swift, nè offenderla in alcun modo

Buona lettura! Per anticipazioni e altro leggete le note a fine capitolo! ❤ ❤ ❤


"Allora... Zayn questa è tua!" La rossa passò una giacca in pelle al ragazzo che la prese al volo.

Ebbene, mancavano due ore all'inizio dei Video Music Awards e il gruppo e i suoi collaboratori si trovavano a prepararsi nelle suite del Casablanca Hotel di New York per la premiazione.

"Liam... Niall... Eccovi i vostri pantaloni!" Harmonie mostrò i due pezzi dell'outfit da lei preparato al castano e all'irlandese.

"Lou questa è tua!" Una maglietta fu in mano al ventiduenne.

"Harry... Per te!" Harm, diede un busta al riccio.

"Andate a cambiarvi che poi Lou vi deve fare i capelli!" La rossa spinse letteralmente i cinque dietro un separé.

"Wow..." Un mormorio di approvazione fu udibile.

La rossa era contenta. Forse aveva fatto centro, capito il loro stile, svolto bene il suo lavoro.

I componenti della band uscirono uno ad uno mostrandosi non solo all'ormai esperta di moda, ma anche a tutte le altre persone, tra cui alcuni segretari della loro casa discografica. Erano a dir poco perfetti.

Zayn indossava un paio di anfibi in pelle con suola carro armato, un paio di jeans neri molto aderenti alle caviglie e una semplice t-shirt bianca. Sopra questa indossava la giacca in pelle passatagli poco fa. Harmonie si avvicinò a lui e sistemò con cura il ragazzo dai lacci delle scarpe alla scollatura della maglia.

Il suo sguardo puntò l'abbigliamento del biondo accanto al pakistano. Il look di Niall era risultato il più semplice da pensare. Dei jeans neri dal cavallo leggermente basso erano infilati in un paio di Nike bianche. Sopra questa Harm fece indossare al ragazzo una maglietta dal taglio essenziale coperta da bella giacca nera con delle rifiniture bianche e rosse. La stylist lo trovò decisamente perfetto.

Quindi passò in rassegna anche Liam che sembrava a suo agio con i vestiti indossati. Il suo look era simile a Zayn a causa degli anfibi e dei jeans, ma la camicia a quadri legata sui fianchi e la maglia nera lo differenziavano e rendevano unico.

Toccò a Louis. Un paio di Converse nere a stivaletto e il risvolto fatto ai jeans scuri che aderivano perfettamente alle sue gambe rendevano inconfondibile il suo stile. Sopra questi indossava la t-shirt scura con gli aveva dato poco Harmonie.

L'ultimo che la ragazza squadrò con attenzione fu Harry. A lui, la rossa aveva pensato di fargli indossare un paio di jeans neri molto aderenti capaci di risaltare la sua tonica figura. Sopra, il cantante indossava una camicia nera semitrasparente coperta da una giacca dal taglio semplice. Per le scarpe, la rossa scelse un paio di stivali scamosciati.

"Approvato?" Chiese questa alle persone intorno a lei.

"Molto." Rispose Paul guardando i suoi 'monelli' tirati a lucido.

"Siete davvero fighi!" Lou ridette e con la donna lo fecero tutti gli altri.

"Io vado a cambiarmi! A dopo!" Harm uscì dal camerino lasciando i ragazzi, specialmente Zayn, ad ammirarsi a un grande specchio.

La ragazza si rifugiò in una delle stanze prenotate dall'agenzia e velocemente si infilò il vestito color crema scelto il giorno prima con El e Dani via Skype. In contemporanea si sfilò le Vans e indossò un tacco dodici di un turchese che vivacizzò l'abito. Un paio di orecchini luminosi e una pochette del medesimo colore completarono il look.

"Harmy, sei pronta?" Harry bussò alla porta.

Harmonie prese una bella boccata d'aria per rilassarsi, ma si rese conto di tremare.

Le mani non riuscivano ad afferrare saldamente la piccola borsetta. La pelle d'oca, dalle braccia arrivò a cospargersi su tutto il corpo. Un brivido freddo dal collo percorse tutta la colonna vertebrale. La rossa si impose di inspirare ed espirare con calma, ma tutto quello che riusciva a fare erano piccoli respiri mozzati. Non era mai stata una ragazza apprensiva prima che il riccio entrasse nella sua vita, la sconvolgesse e diventasse la cosa stessa. Harm serrò la mascella e chiuse gli occhi. Non sarebbe successo niente, si ripeteva mentalmente. Forse Taylor non l'avrebbe nemmeno notata, forse nessuno l'avrebbe notata. Quella, pero', era la prima volta che si presentava al fianco di Harry come sua fidanzata e aveva timore di non piacere. Sapeva per certo, infatti, dai loro stessi racconti che Danielle, Eleanor e Perrie venivano criticate, sopratutto all'inizio della loro storia con i ragazzi. Una copiosa quantità di saliva scese lungo la gola di Harmonie prima che questa aprì la porta al suo ragazzo.

“Oh...” Harry la fissò inebetito senza riuscire a proferire una frase di senso compiuto.

La rossa, infatti, stava da Dio.

“Beh? Almeno fammi un cenno di approvazione o meno...” Harmonie era visibilmente arrossita dall'imbarazzo.

Il cantante a quelle parole mormorò alcune parole d'approvazione e sorridendo al punto da mettere in risalto le fossette.

“Bene...” Un sospiro fuoriuscì dalle labbra di Harmonie.

“Caspita ragazza!” Zayn, non appena Harmonie uscì dallo stanza e raggiunse la band, non risparmiò di certo i suoi commenti positivi sperando che di riuscire ad alzare l'autostima della rossa.

“Carotina sexy!” Louis si beccò uno scappellotto da Harry.

“Quel che è giusto è giusto!” Intervenne l'irlandese sperando di non ricevere lo stesso trattamento del ventiduenne.

“Davvero sto bene? Vi sembro adatta?” La stylist fece un giro su sé stessa.

“You are per-fect.” Liam imitò ancora una volta Leeroy, inutile dire che amava il personaggio da lui interpretato in 'Best song ever'.

“Grazie. Andiamo? I fotografi vi staranno aspettando per le prime foto!” Harmonie era ancora agitata, ma cercò di far prevalere l'eccitazione dovuta alla scoperta di un mondo nuovo.

“Ragazzi!” Le Little Mix sbucarono da un SUV nero appena entrato nel parcheggio del hotel.

Erano raggianti, felicissime, ma anche agitate. Quello sarebbe stato il loro primo VMA.

Perrie indossava un abito bluette con delle simpatiche maniche a sbuffo che le ricadeva sui fianchi avvolgendole il corpo fino alle ginocchia.

Leigh, invece, indossava con un lungo abito nero impreziosito alla vita da una lucida cintura.

Jesy scese dall'auto con un aderente vestito corto che risaltava le sue forme femminili.

Dopo poco anche Jade si avvicinò al gruppo con un abito nero adornato da numerose paillettes e brillantini che illuminavano la sua figura.

Niall fissò la ragazza a lungo e decise di agire.

Lasciò da parte imbarazzo e goffaggine, per avvicinarsi alla cantante. Un passo lento, poi l'irlandese corse verso Jade che sorrise meravigliata. Il biondo la prese in braccio, alzandole leggermente il vestito. A lei pero' non importava: dopo ben sette mesi aveva finalmente fatto breccia nel cuore di Niall. Finalmente c'era posto anche per lei nella vita di quel ragazzo. La coppia si baciò dolcemente sotto gli occhi inteneriti e gli sguardi complici dei compagni intorno a loro. Questa tranquillità venne interrotta da Paul e da un altro uomo sulla quarantina: i gruppi dovevano raggiungere il Barclays Center dove si sarebbero tenuti i Video Music Awards .

“Dunque... Voi dovete andare di là.” Disse il bodyguard dal nome conosciuto.

“Ragazze, voi venite con me.” L'altro uomo fece un cenno alle Little Mix che lo seguirono.

“Andrà tutto benissimo.” I cinque ragazzi sussurrarono insieme, come se si fossero accordarti.

Un sospiro fu l'unica risposta che concedette la rossa cui mani sudavano.

“Ti amo.” Il riccio prese per mano la fidanzata nel momento in cui varcarono nell'entrata dell'edificio dopo essere usciti da un taxi.

“Haz... No.” La ragazza cercò di impedire quel contatto.

“Stai zitta o ti bacio.” Harry sorrise guardando Harm che mise su un dolce broncio.

“Un, due, tre... Spacchiamo!” Urlarono i ragazzi in coro per poi lanciarsi tra Vip, fotografi e giornalisti.

Lo spazio esterno dell'arena era adibito a ricevere tutti i protagonisti dei VMA, per intrattenerli “piacevolmente” prima dell'inizio dello spettacolo vero e proprio.

Ovviamente, costatò la rossa, non mancarono le occhiate dei curiosi. Si era sentito parlare di lei, sia per il suo lavoro, sia per la presunta relazione con il riccio della Band. Adesso era ufficiale. Harmonie strinse i denti per un secondo, irrigidì il corpo, chiuse gli occhi e poi apparì del tutto a suo agio. Sembrava così rilassata, anche se dentro la tensione le procurava una fitta allo stomaco. Non smise mai di sorridere, né mentre rassettava i ragazzi tra una foto e l'altra né mentre alcuni giornalisti curiosi le rivolsero qualche domanda o dimostravano apprezzare lo stile dato alla band. La situazione, poi, migliorò quando vide Lou avvicinarsi a lei.

“Allora? Come è andata?” Le chiese sorridendo.

“Bene direi...” Harm si carezzò il collo con una mano mentre il suo sguardo era puntato sul suo riccio impegnato in quella che era una lunga intervista.

“Brava rossa.” L'hairstylist era soddisfatta dalla tenacia della sua nuova collega.

“Monie! Eccoci!” Jade abbracciò l'amica.

La sua felicità era inarrestabile. Harm la definì amabilmente cavalla impazzita e scatenò una risata delle altre ragazze.

“Quella è Lady Gaga! E quella... Cavolo... Rihanna! C'è Justin Timberlake!” Solo adesso la stylist si rese conto di ritrovarsi a un palmo di distanza da tutti i cantanti che prima aveva solo visto in TV o nei giornali e sognato di incontrare.

“Di là noi abbiamo visto Bruno Mars!” Disse Leigh dondolandosi sui tacchi a causa dell'emozione di potersi definire una cantante di successo.

“E...” La rossa si bloccò di colpo ed impallidì all'istante.

In sincronia Leigh, Jesy, Perrie e Jade si voltarono. Taylor Swift, in tutta la sua bellezza angelica stava venendo verso il gruppo di ragazze. Harmonie sentì la sicurezza acquisita negli ultimi minuti sgretolarsi. L'ex del suo ricciolino era perfetta, a dir poco. Le sue forme venivano risaltate da un lungo abito blu notte con una scollatura molto profonda. Lo smokey eyes e i capelli raccolti in un'acconciatura elegante, rendevano il look della bionda sensazionale.. Anche una Selena Gomez, con un abito parecchio audace camminava verso le cinque amiche.

“Ehi! Ragazze!” La mora fu la prima a salutare.

“Jesy, Jade, Leigh, Perrie...” La bionda baciò sulla guancia le componenti delle Little mix.

“E tu devi essere... Harmonie, o forse sbaglio?” Con una punta di saccenza Taylor fece un passo indietro e fece per dare la mano alla rossa che ingoiando le sue opinioni sul modo di fare della cantante ricambiò la stretta.

“Proprio così.” Aggiunse poi, implorando con lo sguardo Harry di venirla a salvare.

“Allora... Styles, eh? Beh, tempo un mese e finirà tutto.” Alle parole della Swift, Selena mostrò un piccolo ghigno, mentre le altre si lasciarono sfuggire una smorfia.

Inutile dire come si sentiva Harmonie. Era come se un buco nero le stesse piano piano divorando tutte le poche certezze che aveva e sembrava che quella a cui mirava più delle altre era la relazione con Harry.

“Sin da piccola ho vissuto alla giornata, ricercando il bello anche nelle situazioni più brutte. Adesso non è cambiato nulla.” La rossa parlò spedita senza neanche accorgersene.

“Perrie, Zayn ci fa segno di raggiungerlo... Harmy, vieni con noi?” Jesy, prima che la tensione si potesse tagliare con il coltello, trascinò le altre via dalla coppia di amiche.

“Tutto bene?” Chiese la mora una volta che si furono allontanate.

In risposta Harmonie abbracciò la ragazza mentre implorava a sé stessa di mantenere il controllo e di non lasciarsi andare. A tutti passò inosservato il comportamento della rossa, ma non di certo alla persona che l'amava. Harry, chiedendo un attimo il permesso di allontanarsi, si avvicinò alla sua fidanzata. Lei non poté vederlo venire, poiché il suo sguardo era fisso sulla spalla della cantante, quando poi, sentì le mani famigliari del riccio stringerle i fianchi, sussultò e si girò verso lui.

“Fammi indovinare... L'hai incontrata e ti ha detto qualcosa su di me.” Il cantante sollevò il mento della sua piccola follettina che annuì cercando di non incrociare i suoi occhi verdi.

Intenerito da quel comportamento, il ragazzo diede un bacio a fior di labbra ad Harmonie, scatenando un bel po' di flash verso entrambi.

“Non farmi preoccupare, capito cucciola?” Una dolce e lenta scompigliata ai capelli di lei e Harry dovette tornare dal giornalista.

“...Raggiungiamo dentro Dani ed El? Noi tanto abbiamo finito.” Perrie cercò di rassicurare ancora la rossa.

“Sì.” Affermarono lei e le altre in coro.

Così le cinque ragazze raggiunsero in poco tempo gli spalti. Harmonie si sedette vicino alla riccia e la castana mentre le Little Mix, come , presero previsto, presero posto davanti a loro. Passarono trenta minuti e l'arena si riempì del tutto. Arrivarono anche i One Direction e la premiazione incominciò dopo due esibizioni che l'anticiparono. Intervallati da altre performance dei più svariatati artisti, i primi risultati della serata vennero svelati. Arrivò il momento del nominare la vincitrice del 'Best female video', la categoria in cui era nominata Taylor Swift. Harmonie strinse la mano di Eleanor al suo fianco sperando con un po' di egoismo che a vincere non fosse proprio la bionda. Quando, però un 'Taylor Swift' inondò la sala, la rossa capì che aver sperato era stato inutile. Immediatamente ben undici teste si voltarono verso di lei, compresa quella riccia di Harry che la guardava pregando che non si scombussolasse troppo dopo aver sentito la canzone.

“ Ciao! Oh mamma, grazie, wow... Io sono una tua grande fan!” Queste furono le prime parole che disse la Swift al microfono.

“Volevo ringraziare i fans perché ho mandato un sacco di tweet chiedendo di votarmi. Ci tenevo tantissimo a questo premio.” Continuò poi.

“Quindi grazie mille per avermelo fatto vincere!” Un sorriso soddisfatto fece curvare le labbra della cantante.

“Sono contenta perché stasera qui ci sono il regista del video e il mio co-protagonista. Ringrazio anche la persona che ha ispirato questa canzone, che sa benissimo chi è, perché ora ho uno di questi premi.” Fu allora che la rossa volle sprofondare.

Si sentiva estranea a quell'ambiente e questo grazie ad una sola frase. Harry intanto, imbarazzato, continuava a masticare un spicchio di un'arancia che aveva trovato nell'ascensore dell'hotel in cui si erano preparati.

“Lou, guardala. Vedi se va tutto bene.” Il riccio inviò questo messaggio all'amico, che era il più vicino alla ragazza.

“Harm, è bello stare qui?” Chiese Louis voltandosi verso la sua amica.

“Sto bene, carota.” Rispose lei, immaginando che quello che voleva sapere davvero il cantante era altro.

Le prime note incominciarono a risuonare nell'ambiente. Harmonie si impose di sentire la canzone con aria tranquilla e come abituata a fare trovò il lato positivo della cosa: di ogni brano veniva cantata solo la prima parte.

“Once upon time
A few mistakes ago
I was in your sights
You got me alone
You found me
You found me
You bound me.”

Taylor cantò la prima strofa e la rossa non poté far a meno di pensare che in qualche modo ricordava il suo incontro con il riccio. Lui l'aveva trovata, sola. Con le mani si resse il viso. Chiuse gli occhi per controllare di più le sue emozioni, ma il cuore continuava a martellare senza sosta.

”I guess you didn’t care
And I guess I liked that
And when I fell hard
You took a step back
Without me, without me, without me.”


Un passo indietro. La ragazza non voleva che Harry lo facesse anche da lei. No. Gli occhi cristallini di Harmonie si velarono di lacrime, ma tanto era l'autocontrollo apparente, che nessuno se ne accorse. Incrociò le braccia al petto pensando che forse, facendo così avrebbe resistito di più.

“And he’s long gone
When he’s next to me
And I realize the blame is on me.”

Una lacrima solitaria rigò il volto della ragazza. Harry adesso era presente, ma poi? Sarebbe cambiato davvero? Le mani delicate di Monie si chiusero a pugno sulle ginocchia mentre guardava il pavimento per nascondere al meglio il pianto silenzioso che stava consumando.

Questo nascondere durò ben poco perché, uno dopo l'altro, gli amici si accorsero che c'era qualcosa che non andava.

Harry non perse tempo e pubblicò un tweet per la sua fidanzata.
Quando però, notò che la ragazza non aveva il cellulare a portata di mano e che non avrebbe letto nessun tweet o messaggio, il riccio decise di fare una cosa che sì avrebbe attirato l'attenzione di tutti. Decise di andare da lei.

“Cause I knew you were trouble when you walked in
So shame on me now
Flew me to places i’d never been
So you put me down oh
I knew you ere trouble when you walked in
So shame on me now
Flew me to places i’d never been
Now i’m lying on the cold hard ground
Oh, oh, trouble, trouble, trouble
Oh, oh, trouble, trouble, trouble.”

Così, mentre la sua ex cantava il ritornello di 'I knew you were trouble', il ragazzo passò davanti a tutte le persone sedute sulla sua fila, per poi farsi un pezzo di scalinata e raggiungere Harmonie. I suoi quattro migliori amici, a quel gesto, pensarono che Harry amava quella rossa più di chiunque altro. Intanto il cantante si accovacciò nello spazio tra le gambe della
sua fidanzata e lo schienale della fila davanti a lei, dove era seduto Louis. Poggiò le mani sulle ginocchia di Harmonie e alzando il viso incrociò il suo sguardo angosciato.

“Harmy... Non resterai sola, ci sono io e ci sarò. Non sono un guaio, per te. Ti amo più di quanto tu possa immaginare. Ti amo così tanto che è difficile esprime a parole quello che provo quando stiamo insieme. Non ti umilierò mai. Non ti abbandonerò mai... Ti ho mai detto che sei la mia luna?” Le lacrime amare della ragazza vennero raccolte prontamente dal riccio, che intrappolò ogni goccia tra i polpastrelli, quasi fosse di rugiada.

“Haz...” Harmonie fece unire le loro fronti e interruppe il discorso del ragazzo.

“Come lei, tu sei capace di illuminare i miei periodi più bui, più tristi. ” Il riccio sfoggiò un sorriso, il più dolce possibile.

“Se non esistessi, dovrebbero inventarti.” La ragazza, con delicatezza, spostò un ricciolino ribelle dalla fronte del suo fidanzato.

Harry allora chiese alla castana, fidanzata del suo migliore amico, di fare cambio posto. Così gli H2 videro tutto lo show mano nella mano, inconsapevoli che qualcuno li stesse fulminando con lo sguardo.

Così, arrivò il momento della premiazione per la miglior coreografia in un video e i ragazzi si ritrovarono a festeggiare le loro amiche, poiché a vincere furono proprio le Little Mix. La categoria in cui erano stati nominati i One direction fu una delle ultime ad essere premiata. Alla fine vinsero con la loro 'Best song ever', giudicata la migliore canzone estiva. Altre esibizioni si susseguirono, finché le luci del palco si spensero.

“Dobbiamo tornare al Casablanca Hotel, lì ci sarà l'after party.” Informò Niall dopo che i ragazzi ebbero fatto un altro set di foto con il premio.

Un'ora dopo, quando fuori ormai era buio pesto, gli amici si divertivano a bere drink, chiacchierare, ballare. Harmonie conobbe un bel po' di persone dell'ambiente e questo le fece molto piacere perché si sentì incredibilmente a suo agio.

“Vado a prendere un Manhattan Dry. Volete qualcosa?” Chiese la stylist, alzandosi dalle gambe di Harry

“Una vodka al melone, per favore!” Rispose Perrie, continuando a ridere per la battuta fatta da Louis poco prima.

“Torno tra un attimo!” La rossa si allontanò verso il bancone degli alcolici.

“Harmonie!” Una voce conosciuta fece voltare la ragazza.

Era la Swift.

“Sì, Taylor?” La bionda in risposta mostrò una foto.

“Cosa... Cosa vuoi?” Il tono di Harmonie si fece acuto e angosciato.

“Davvero non l'hai ancora capito?!” La cantante scosse la testa e inarcò un sopracciglio contrariata.



(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ehilà! Colpo di scena! Ecco entrata ufficialmente nella storia Taylor! Come avete avuto modo di leggere la cantante mostra una foto ad Harmonie... Ora, la domanda è questa: cosa rappresenta? E c'è un altro "mistero" da svelare, sull'ultima riga che chiude il capitolo: cosa non ha capito la rossa?
Bene, vi lascio una minuscola anticipazione:

"Dobbiamo parlare."
Dopo ciò, vorrei ringraziare ancora tutte le persone che seguono e recensiscono questa storia! Duecentocinque recensioni sono qualcosa di immenso! Sappiate che è per voi che continuo con così tanta passione, se il capitolo vi è piaciuto beh, scrivetemelo.
Ci vediamo tra tre giorni ragazzuole!
Giorgi xx
◡‿◡✿


PS1: Per l'occasione, dopo i recenti avvenimenti, c'è una persona che vorrebbe salutarvi...
Fate ciao con la manina a Patty! ◕‿◕





PS2: E' da un po' che volevo chiedervelo... Secondo voi, la pagina FB ufficiale dei ragazzi perchè scrive solo in inglese o italiano e non in francese o in altre lingue?

PS3: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome di questa storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** "Come here!" ***



"Come here!"


Quando avete finito di leggere il capitolo, passate anche nello spazio autrice! E' importante! ◕‿◕
Beh, buona lettura! ❤ ❤ ❤

 


“Davvero non l'hai ancora capito?!” La cantante scosse la testa e inarcò un sopracciglio contrariata.

Harmonie impallidì. Poi realizzò e gli occhi, che già poche ore prima, avevano versato lacrime amare, le si appannarono di nuovo.

“Cosa devo fare per fermarti?” La rossa cercò di sembrare il più distaccata possibile.

Non capiva. La cosa certa è che in quella foto era immortalato il suo fidanzato con gli occhi lucidi dal tanto fumo inalato da un bong vicino a lui.

“Quella... E' Cannabis?” Chiese Harmonie indicando un punto preciso della foto.

“Esattamente.” Taylor confermò ghignando soddisfatta.

“A quando risale questa?” L'angoscia fece tremare la voce della stylist.

“Circa sette mesi fa, nel periodo in cui stavamo insieme.” Rispose la ragazza dagli occhi color del cielo.

“Quanti scatti hai di quella foto?” Harmonie strinse i pugni dietro la schiena.

“Mmm... Ho questo e basta. Ho cancellato il file dal cellulare, sapendo che tu avesti accettato il mio scambio.” La bionda sorseggiò un po' del suo mojito.

“Quale scambio?” La ragazza pensava di aver capito, ma sperò di sbagliare.“Io ti do la foto, così potrai disfartene. In cambio tu lascerai Harry.” Il cuore della rossa perse uno o due battiti, dovuti alla realtà che la stava schiacciando inesorabilmente.

“Non ti pare una cosa infantile, a che pro sopratutto?”Harmonie si volle mostrare forte, anche se in quel momento la voce stridula e gli occhi persi nel vuoto facevano intuire altro.

“Lui senza me non deve essere felice!” Spiegò Taylor.

“E' una cosa fidicola.” Confessò la stylist lasciandosi sfuggire una risatina che poteva sembrare ironica, ma in realtà era dovuta al nervosismo.

“Come vuoi, la foto ce l'ho in mano, il cellulare anche. Un attimo e potrei rovinare la carriera non solo al tuo fidanzato, ma anche ai tuoi cantanti preferiti.” La Swift fece spallucce e tornò a bere l'alcolico.

“Dammi mezz'ora, ci rivediamo qui.” Harmonie se ne andò di corsa, non lasciando all'altra ragazza possibilità di replica.

Fu così, che mentre avanzava verso gli amici, crollò. Letteralmente. Alzò gli occhi al soffitto per poi respirare e rialzarsi. Si era persa, non capiva più dove fosse. Il velo di lacrime impertinenti le faceva vedere sfocato e ciò non era affatto d'aiuto. La paura entrò come una folata di vento gelido nel suo cuore. Harmonie non aveva di certo timore di non ritrovare il divanetto e i suoi amici, Harmonie aveva paura di perdere Harry. Si sciolse con uno scatto repentino la lunga coda con mani tremanti. In quel momento aveva un'espressione così sconvolta che l'avrebbe notata chiunque, pensò che con i capelli avrebbe celato le sue emozioni. Rilassò le spalle e quando finalmente sentì la voce di Jade, seguì il punto da cui proveniva.

“Harry?” La voce strozzata della ragazza fece scattare tutti verso di lei.

“Amore...” Il riccio le si avvicino e lei abbassò la testa.

“Dobbiamo parlare.” Disse poi.

“Di cosa?” Chiese Louis, non facendosi problemi di privacy o altro.

“E' grave.” Costatò poi, bisbigliando: non aveva ricevuto risposta.

“Dobbiamo parlare noi due.” Harmonie afferrò il ragazzo per la camicia e lo portò in un angolo isolato della grande sala.

“Harm?” Harry provò ad accarezzare la guancia della sua fidanzata, ma lei si spostò repentinamente.

“Harm?” Il cantante si preoccupò e scosse la rossa per le spalle.

“Harm!” Il ragazzo strinse di più la presa, risultando anche un po' violento.

“Taylor...” Sussurrò lei impacciata e impaurita.

“Chi?! Cosa ti ha fatto?!” Harry dilatò le narici e strabuzzò gli occhi.

“Dimmi cosa succede, Harmy.” Il riccio provò ad avere un altro contatto con la ragazza, che non si scostò.

“Lei mi ha fatto vedere una foto dove tu ti stai palesemente dro... Stai fumando Cannabis!” Harmonie sputò le ultime parole con disprezzo.

“Ti ho deluso, non è così?” Il ragazzo fraintese il tono sprezzante della rossa.

Non capì che a lei non importava di quello che era stato solo un fatto occasionale. Abbassò la testa, sentendosi la persona più schifosa al mondo. Solo così poteva sentirsi qualcuno che aveva tradito la fiducia di chi amava.

“Non è per questo Haz...” Harmonie posò una mano sul torace di Harry, esattamente nel punto dove era ormai poco evidente la farfalla. Il ragazzo pochi giorni prima, in Irlanda, si era sottoposto al primo trattamento per cancellarla.

“Taylor mi ha minacciato...” Spiegò poi.

“E...” Harry fece incatenare i loro sguardi.

“E... Se non ci lasciamo adesso, pubblicherà la foto sul web.” La ragazza provò a trattenere un singhiozzo, ma non ci riuscì.

“Haz, è giusto così.” Sul viso della rossa spuntò un sorriso amaro, mentre con la mano giocherellava con i ricci del ragazzo.

“Cosa è giusto, Harmonie?! Cosa?! Che per lei noi dobbiamo stare male?!” Harry fece scattare un braccio all'indietro e si voltò mentre le sue urla sovrastarono il volume della canzone che risuonava nell'ambiente.

“No! Vieni qui! ...Vieni qui.” Harmonie afferrò saldamente il cantante per i fianchi, facendo cozzare i loro corpi.

“Io non gliela darò vinta. No!” La rabbia s'impossessò di Harry.

Come poteva perdere Harmonie? Come?

“Harry... Pensa alle fans, pensa alla tua agenzia, pensa ai media...” La rossa iniziò a mormorare poggiando la guancia sulla schiena del riccio.

“Dio mio! Lo vuoi capire che sei più importante tu?!” Il diciannovenne riuscì a liberarsi dalla presa poco salda di Harmonie.

Lei allora cedette, scoppiando nel pianto che aveva trattenuto troppo a lungo. Esplose.

“Harmy... Scusa, scusa, scusa... Non piangere.” Harry chiuse gli occhi e l'ira esternata poco prima, si trasformò in dolcezza, quando abbracciò la ragazza.

“Cosa vuoi fare? Lo sai, io soffrirei in silenzio pur di assecondarti.” Disse questa cullata nelle braccia del fidanzato.

“Vado a parlare con Taylor.” Chiarì lui, non lasciando andare via Harmonie dalla sua stretta.

“Posso?” La rossa voleva accompagnarlo.

“No.” Il tono freddo di Harry la sorprese. Capì che il cantante era davvero irritato.

“Ma...” Harmonie provò a ribattere, sapendo in cuor suo che sarebbe stato inutile.

“No.” Il riccio non cedette, come lei aveva previsto.

“Torni?” Chiese allora, prendendo tra le sue una mano del ragazzo.

“Come potrei non farlo, cucciola?” Il suo tono tornò dolce mentre lasciò un bacio veloce sulle labbra di Harmonie.

“Ti amo.” Disse lei ricambiando il gesto del riccio.

“Io anche, più di quanto tu creda.” Harry lanciò un ultimo sguardo alla ragazza e incominciò a cercare una testa bionda tra la folla.

* * *

“Cos'è questa storia, Swift?” Finalmente il riccio aveva trovato la cantante.

“Styles... E' semplice. Tu mi hai fatto del male, io adesso ne faccio a te.” Taylor spiegò la situazione a suo agio.

“Fatto del male?! Non mi amavi davvero.” Il riccio ridette, quasi avesse sentito una battuta.

“Io?! Semmai quella lì, me la immaginavo più passionale. Pensavo ti amasse di più. Ha esitato, io avrei accettato subito qualunque condizione pur non farti sfigurare.” La bionda scrollò le spalle.

“Non essere bugiarda Taylor, per piacere!” Ancora risate.

“Harmonie o la reputazione?” Chiese la ragazza infastidita dal comportamento del cantante.

“Harmonie, non ci sono dubbi.” Il diciannovenne fece spallucce.

“Ti sacrifichi per lei?” Taylor era allibita. Pensò che Harry non lo avrebbe mai fatto per lei e ci rimase male, benché non volle ammetterlo.

“Certo, mi sacrifico per la persona che amo.” Il ragazzo di Holmes Chapel acconsentì alla domanda fattagli, per poi dileguarsi.

* * *

Harmonie, intanto, aveva raccontato l'accaduto a tutti gli altri. Ognuno di loro approvò la scelta fatta da Harry. Poco dopo questo tornò, con un espressione indecifrabile in volto.

“Cosa le hai detto, Haz?” Chiese Louis avvicinandosi al suo migliore amico.

“Che preferisco vivere la mia storia con Harm e mandare a puttane la mia reputazione.” Il ragazzo tutto ricci e fossette si sentiva in colpa con i suoi amici, così si accasciò a fissare il pavimento provando anche vergogna.

“...Scusate se per quel dannato momento di pazzia la band ne risentirà.” Disse poi abbassando la voce.

“Come sei romantico, riccio!” Louis sbottò in una risatina dando una pacca sulla schiena del ragazzo per rassicurarlo.

“Passeremo anche questa, Harry!” Zayn rassicurò l'amico usando un tono sicuro e pacato.

Il ragazzo dalla pelle ambrata era sempre quello che parlava meno, ma, quando lo faceva, non sbagliava mai le parole. Quel 'passeremo', per il diciannovenne, rappresentò una sicurezza.

“Infatti... E poi, capiranno.” Liam era sicuro che chi teneva davvero al ragazzo non avrebbe alzato su un polverone e avrebbe compreso che a diciannove anni si possono commettere errori, fare cavolate.

“Se cadrai, noi ti sorreggeremo, sempre!” Niall batté il pugno sul ginocchio per aggiungere più enfasi alla frase.

“Lo abbiamo già fatto, no?!” Continuò Jade riferendosi ai giorni passati in ospedale a Londra.

“Ti fidi di noi, Harry?” Chiese Eleanor sorridendo.

“Vi voglio bene.” Disse lui con la consapevolezza che se loro c'erano, se lei c'era, avrebbe potuto affrontare di tutto.

“Ragazzi, ha postato la foto su Twitter.” Danielle, con l'Iphone in mano, informò gli altri.

“Bene, ecco scoppiata la bomba.” Dichiarò Harmonie baciando una guancia del fidanzato.

“Andiamocene via da qui. Ci vediamo nella nostra camera tra una mezz'oretta.” Propose Perrie alzandosi.

Tutti fecero lo stesso.

* * *

“L'agenzia dice che domani noi cinque avremo una nuova intervista. Racconterò tutto lì e basta, questa storia della foto scandalo sarà un capitolo chiuso.” Harry spalancò la porta della camera di Zayn e Perrie insieme ad un Harmonie mortificata e dispiaciuta per lui.

“Non leggere.” La rossa, quando si rese conto di Leight e Jesy intente a leggere i più svariati commenti al tweet di Taylor sul loro laptop, si parò davanti al ragazzo impedendogli di vedere.

“Non leggere, Harry.” Leigh con una mossa veloce chiuse il portatile.

“E' peggio di quanto abbiamo immaginato? Jesy, dimmi la verità.” Il riccio fece una faccia da cucciolo e a quella vista la ragazza riattivò il computer e lo sistemò in modo che tutti potessero leggere.

“Tienimi stretto e non abbandonarmi.” Sussurrò il cantante alla fidanzata che, seduta per terra, allargò le gambe e le richiuse intrappolando il corpo del ragazzo.

“Mai.” Confermò poi Harmonie, carezzandogli i capelli.

Di lui, la rossa amava il suo sorriso spensierato, la sua curiosità, la sua solarità, ma sopratutto la il suo vero io, nascosto dietro a un personaggio. Un 'io' fragile. Quando le luci di un palco si spegnevano. A quel punto il riccio era davvero se stesso. La rossa amava Harry, con i suoi attimi di irascibilità, con la voglia di scappare da tutti e tutto. Con i suoi sussurri, con le sue pazzie. Harmonie di poche cose era certa, una di queste era quella di essere nata per amare il riccio. In ogni istante. Le sue mani erano state create apposta per scompigliargli i capelli, per toccare la sua pelle, i suoi occhi per ammirare la perfezione del suo corpo, il suo naso per riuscire a captarne ogni singolo odore del ragazzo, le orecchie per godere della sua voce roca e sensuale, la sua bocca per intrappolare le labbra del ragazzo, per assaggiarne il loro sapore. Così bello e caldo come il sole, capace di sciogliere il blocco di ghiaccio in cui da troppo tempo era stata intrappolata. Harmonie poteva solo amare Harry, nient'altro. Avrebbe voluto dirglielo, in quel momento, ma aveva paura di rendere banale tutto quel vortice di emozioni che la travolgeva ogni volta che lui le si avvicinava. Per questo strinse ancor di più il ragazzo a sé.

* * *

Passò un'ora, leggendo i commenti. Come previsto, ce n'erano due tipi. Chi disprezzava il cantante, definendolo montato o altro, e chi, invece, lo difendeva, aspettando la sua spiegazione e credendo che questa sarebbe arrivata a breve.

Alla fine, i ragazzi restarono a dormire tutti in quella stanza. Li svegliò tre ore dopo Paul, informando le Little Mix che sarebbero dovute partire per il Canada poco tempo dopo.

“Niall, ehi... Niall!” Jade scosse dolcemente il suo ragazzo che neanche con il vocione del bodyguard si era svegliato.

Tutto fu inutile e alla fine la ragazza dovette lasciare un bigliettino di saluti al ragazzo.

“E si riparte!” Perrie baciò un'ultima volta Zayn e, insieme alle sue compagne, abbandonò la stanza.

“Ragazzi il manager dice di cominciare a prepararci per l'intervista. Ah, Harmy, ti hanno ricaricato la scheda con i soldi per i nostri vestiti. Dovresti andare oggi, perché domani non saremo più a New York e qui ci sono i negozi più belli!” Liam si sedette di peso sul materasso del matrimoniale, sbadigliando.

“Harry... Appena finisce l'intervista e sei libero mi raggiungi, capito?” Harmonie voleva passare un po' di tempo sola con il suo riccio, cosa che non faceva da almeno una settimana.

Certo, la vita con i ragazzi le piaceva, ma era un continuo correre da una parte all'altra, ventiquattro ore su ventiquattro e lei, al contrario di Lou, non era abituata.

Niall intanto si svegliò e quando lesse il bigliettino della sua Jade sorrise a trentadue denti. Harmonie lo fotografò e inviò la foto nel gruppo con le ragazze.

Ci volle mezz'ora prima che tutti fossero pronti per andare giù a magiare qualcosa.

“Lou, vieni con noi o resti qui con Lux?” Danielle guardò interrogativa la donna mentre le sue mani erano impegnate a spezzare un fetta biscottata.

“Ovvio che veniamo con voi, vero piccola?” La bambina sorrise e tutti fecero lo stesso di rimando.

“Bene... Ehm... Dobbiamo andare.” I ragazzi finirono di fare colazione ingozzandosi.

“Aspettate!” Harmonie scattò in piedi facendo preoccupare i presenti.

“Zayn, i pantaloni... Hai macchiato i pantaloni!” La rossa andò su tutte le furie, facendo ridere i presenti.

* * *

Due ore dopo Harmonie si ritrovava nel negozio di Burberry a fare shopping insieme a Lou, Eleanor e Danielle e alla piccola Lux. Grazie a delle grandi felpe con cappucci, le ragazze passarono inosservate.

“Harmy, basta stare al cellulare! Io giuro che uccido te che hai chiesto a Gemma di farti la telecronaca dell'intervista e anche lei che ha accettato!” Eleanor sfilò l'Iphone in mano alla sua amica.

“Piuttosto... Che ne pensi di questa?” L'hairstylist tirò fuori dagli scaffali un maglioncino verde petrolio.

“Questa è per Harry!” Harmonie notò tra i tanti vestiti una camicia a sfondo nero dalle stampe a cuori e decise di prenderla al fidanzato.

Quando uscirono dal negozio si erano fatte le due del pomeriggio: la band aveva finito l'intervista.

“Allora, io ho appuntamento con Haz a Central Park. Dani, El... Quando tornerete qui in America?” Chiese Harmonie pregustandosi i momenti che avrebbe passato in pace con il suo riccio.

“Se riesco, io vengo tra una settimana, dipende dai voli e dall'agenzia.” Eleanor era avvilita, consapevole che avrebbe visto Louis e gli altri poche volte fino a quando non sarebbe finito il tour.

“Io penso che vi raggiungerò più tardi: il programma per cui ballo mi impegna tantissimo.” Anche Danielle si rattristò.

“Vi voglio bene e spero torniate presto a farmi compagnia! A dopo Lou, ciao piccola!” La rossa salutò il gruppo di amiche e corse a perdifiato verso il grande parco dimenticandosi dell'intervista e di tutto ciò che non fosse Harry.

“Curly!” Harmonie lo vide, riconoscendolo dal trench scuro che indossava.

Il ragazzo si girò. Piangeva.



(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Allora, innanzitutto ho una cosa da dirvi.
Se notate, ho aggiunto un capitolo tra il primo e il secondo... Questo per allungare la relazione tra gli H² che poteva sembrare frettolosa e
inverosimile. Vi chiedo gentilmente di passare anche in quel capitolo, per farmi sapere se apprezzate o meno il piccolo lavoro fatto.
Detto questo vi anticipo che nel prossimo capitolo verrà raccontata l'intervista di Harry e anche il motivo delle sue lacrime.
Vi dico anche che ben presto ci sarà un incontro importante per Harmonie.

Infine vorrei ringraziarvi di tutto. Delle recensioni che sono tantissime e mi incitano a migliorare e a continuare con ancora più passione. Un grazie anche alle 39 persone che hanno inserito la storia tra le seguite, le 11 che l'hanno inserita tra le ricordate e le 38 che l'hanno inserita tra le seguite.
Non vi conosco, ma vi voglio bene e non mi vergogno di dirlo. ◡‿◡✿
Un bacio!
Come sempre, vi do appuntamento tra tre giorni per il nuovo capitolo!
Giorgi ❤ ❤ ❤

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome di questa storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Your hand fits in mine, like it's made just for me. ***


Your hand fits in mine, like it's made just for me.

Quando avete finito di leggere il capitolo, passate anche nello spazio autrice! ◕‿◕
Beh, buona lettura! ❤ ❤ ❤

Harry, da poco è uscita in rete questa foto, vuoi parlarcene?” Chiese un uomo sulla cinquantina, rigirandosi il microfono tra le mani.

Erano passati solo cinque minuti all'inizio dell'intervista. Harry, così come i suoi compagni di band, sapeva che prima o poi gli sarebbe stata fatta questa domanda, ma sentirla con le proprie orecchie era tutt'altra cosa.

Con una passata della mano destra si ravvivò i capelli, prese una boccata d'aria e guardò gli altri quattro ragazzi seduti vicino a lui. Squadrò per una sola volta il pubblico nello studio, per poi incominciare a parlare.

La foto postata da Taylor risale a circa sette mesi fa.” Il riccio prese una bella boccata d'aria.

Ora... Io lo so che ho deluso tutti e che è inutile giustificare questo mio comportamento, ma...” Harry non trovava le parole giuste.

Io era frustrato! In pubblico dovevo sempre mantenere il sorriso per tutte le persone che seguono la band. Avevo bisogno di pensare ad altro quella sera e quindi... Vi do la conferma: ho fumato marijuana.” Il cantante sembrava impassibile, mentre fissava le Converse che aveva ai piedi.

Ero saturo. Di tutto. Del successo e di ciò che comporta. Il non poter vivere una vita normale, mi aveva reso debole. Poi, tornando a casa, ho rivisto questi quattro scemi e, aprendo Twitter o Facebook, ho capito di essere importante per tante persone. E' stato uno stupido errore, che è venuto a galla.” Un sorriso amaro curvò le bocca carnosa di Harry, mentre contrariato scuoteva la testa e, frustrato, si torturava le mani scrocchiando qualche nocchia.

Non lo avreste mai saputo se fossi stato un egoista. In quel caso avreste trovato copertine di giornali in cui si sarebbe parlato della rottura tra me e Harmonie.” Un velo di tristezza rese offuscata la vista del riccio.

Non avrebbe mai lasciato Harmonie, né finto di averlo fatto. Lui l'amava con tutto se stesso e lo avrebbe fatto alla luce del mondo, facendo sapere a tutti i suoi sentimenti.

Mi sono state proposte due scelte: la mia reputazione o lei.” Harry disse questa frase gesticolando, per poi mordersi un labbro inferiore.

E... Beh, ho scelto lei.” Un altro sorriso, stavolta genuino, rese visibili le fossette del cantante, mentre alzava lo sguardo verso la telecamera e il pubblico in studio.

Pensare alla sua fidanzata gli faceva questo effetto. Improvvisamente scompariva la tristezza, la delusione. Tutto passava in secondo piano rispetto a quella ragazza dai lunghi capelli rossi che lui tanto aveva desiderato per due mesi.

Non immaginate come mi sento adesso. Sento di aver deluso tutti. Non per la mia scelta, ma per ciò che ho fatto quella sera. Mi sento una nullità per aver ceduto. Molti pensano che essere famosi è bello e che essendo tali non si è mai tristi. E' una grandissima bugia.” Una lacrima, silenziosa e solitaria, scivolò lungo il volto di Harry.

Quando le persone dicono 'Sei famoso' non è come se dicessero sei un bravo ragazzo o una persona divertente. Tutto si annulla dietro la frase 'E' famoso' ed è strano...” Il ragazzo fece spallucce, sospirando.

Lo detesto.” Disse poi, guardando nuovamente a terra.

Spesso mi è capitato di cedere... E sempre ci sono sono stati questi quattro o la mia famiglia a consolarmi.” Lo sguardo del riccio si spostò sui compagni di band che, con un largo sorriso e un cenno di capo, lo incitarono ad andare avanti.

Quella sera non erano con me e ho pensato che dimenticare per un po' mi avrebbe aiutato. Ho fatto una cazzata, sono sincero, ma posso anche dirvi che non succederà più.” Harry batté il pugno destro sulla sua coscia e si asciugò la lacrima caduta poco prima.

Adesso, c'è la mia rossa insieme a me.” Il ragazzo concluse il suo discorso e un boato di approvazione si alzò tra la folla.

Harry era contento: si era levato un grande peso. In molti lo avevano capito, anche se di certo non era chissà quanto bravo a parlare, a farsi capire. Il ragazzo seppe di essere cresciuto un po' quando uscì dallo studio televisivo a testa alta, verso Central Park, consapevole che le critiche non sarebbero state capaci di trascinarlo nella tristezza.

* * *

Puttaniere! Sei stato con così tante ragazze che abbiamo perso il conto!” Harry camminava tranquillamente, stretto nel suo trench, per le vie di Manhattan, quando un paparazzo scattò la prima foto.

Tu sei orribile, non meriti niente!” Gli uomini erano più di uno, ma il riccio li ignorò abbassando solo la testa infastidito.

Sei senza cuore!” A quelle parole, pronunciate con una cattiveria disarmante, il cuore, che secondo i fotografi, il cantante non possedeva, si strinse in una morsa dolorante.

Drogato!” Harry volse gli occhi al cielo.

Puttaniere.

Orribile.

Senza cuore.

Drogato.

La gente, se solo fosse entrata nella testa del ragazzo in quel momento, avrebbe pianto, versando le lacrime che lui, facendosi forza, riusciva a contenere.

* * *

"Cosa è successo? Harry!” Harmonie corse verso il fidanzato.

Si fece spazio tra la folla e, nel farlo, il cappuccio della sua felpa fece scoprire la sua identità. Quando gli occhi verdi di Harry incrociarono quelli azzurrissimi della rossa iniziarono a lacrimare copiosamente, mentre il suo corpo prese a tremare.

“Non qui...” Alla ragazza, vedere il riccio in quello stato, procurò uno spavento terribile e ancor di più tanto disagio.

La rossa si domandò cosa o chi avesse ridotto il suo cantante in quel modo. Così, mentre lei lo stringeva a sé, alzandosi sulle punte per annullare almeno parte della differenza d'altezza, lui si lasciava andare a singhiozzi, che lo facevano sobbalzare. Stretti in un abbraccio, gli H2 entrarono nel parco, andando a rifugiarsi tra due grandi alberi che li coprivano da occhi indiscreti. Si sedettero, Harry contro un albero, rannicchiato nelle ginocchia, e Harmonie di fronte a lui, a gambe incrociate.

“Cosa ho fatto di male? Perché pensano che sia senza cuore?” Il cantante sussurrò queste parole.

Lei volle lasciarlo sfogare. Pochi mesi le erano bastati per capire che ogni tanto il suo riccio esplodeva. Lei lo capiva. Capiva alla perfezione quanto fosse difficile lasciarsi scorrere addosso le critiche, mostrarsi indifferente. Questo perché Harmonie, quando era ancora ragazzina veniva criticata costantemente da tutti in tutti i più svariati modi a causa della sua insicurezza e timidezza, che poi si trasformò in indifferenza e scontrosità. Vedere Harry così e, in qualche modo sentire e comprendere tutto il suo dolore, faceva pensare alla rossa di essere al suo pari.

“Sono davvero orribile? Sono davvero un puttaniere?” Harry “vomitò” tutta la tristezza e la frustrazione che aveva in corpo.

“Non merito niente, davvero...” Con le mani si stropicciò gli occhi, facendoli arrossare anche di più di quanto non lo fossero già dal pianto.

“Basta!” Harmonie, chiuse la bocca del riccio con la mano destra, mentre la sinistra era ferma a mezz'aria.

“Haz, basta...” Con questa poi, Harm gli carezzò l'avambraccio facendo scorrere le dita affusolate in tutta la sua lunghezza, tracciando il percorso verdastro delle vene che risaltava dalla pelle chiara.

“La pensi come loro?” Chiese Harry seguendo con lo sguardo l'indice della rossa che adesso si era momentaneamente fermato su uno dei suoi numerosi tatuaggi.

“No!” La risposta della ragazza fu così decisa che il cantante non pensò per nemmeno un solo istante che fosse falsa.

“Harry... Mi dispiace tanto...” La rossa poggiò il viso sul petto del suo fidanzato che nel frattempo aveva ripreso un andamento regolare.

Come un gattino alla ricerca di coccole, Harmonie diede due colpetti di testa contro il torace di Harry, che subito la accontentò stringendola forte.

“Potremmo mai avere un po' di tranquillità io e te?” Chiese questo sorridendo con un po' d'amarezza.

“Mmm... Nah.” Una risata cristallina della ragazza si andò a mischiare al fischiettio di alcuni uccellini in lontananza.

“A volte vorrei non essere famoso, l'ho detto anche nell'intervista.” Harry incominciò a massaggiare delicatamente le spalle di Harmonie, risalendo fino al collo.

“Lo so.” Disse lei portando la testa da un lato.

“Lo sai?” Il cantante non capì.

“Gem, le ho chiesto di farmi l telecronaca in tempo reale.” Una punta di imbarazzo fece avvampare la ragazza.

“Fino a quanto ti ha raccontato?” Chiese allora il riccio, felice che Harm e sua sorella avessero instaurato un bellissimo rapporto.

“All'incirca 'Ho scelto Harmonie'.” La rossa prese le mani di Harry e le fece adagiare sulla sua pancia stringerle tra le sue.

“Ti sceglierei tra chiunque, rossa.” Il ragazzo lasciò un umido bacio sulla guancia della ragazza.

“Pensi che non valga lo stesso per me?” Chiese questa alzando un sopracciglio.

Harry allora prese a farle il solletico facendola rotolare sul prato. Quando poi, si ritrovò sopra di lei, vide il sole illuminarle il volto e un'evidente felicità fare lo stesso con lo sguardo. Il riccio capì che questo gli bastava per farlo stare bene. Che lei gli bastava.

“Il solletico no! Harry! No!” Fu un attimo, che la rossa provò a ribellarsi e cambiare posizione.

“Baciami e porrò fine alle tue pene!” Inutile dire che Harry non glielo concesse.

Il ragazzo, con la punta del naso poteva sfiorare il viso della ragazza.

“Scemo.” Mormorò Harmonie prima di unirsi al suo ricciolino in un bacio dolce e colmo di amore.

* * *

Il pomeriggio passò tranquillo. Più tardi Niall, Zayn, Liam e Louis avevano raggiunto Harry ed Harmonie in una cioccolateria di Manhattan.

“Ragazzi, vi devo dire una cosa.” La voce profonda del moro interruppe una risatina generale dovuta all'espressione assunta dall'irlandese dopo essersi strozzato bevendo una tazza di cioccolato bollente tutta d'un colpo.

Cinque paia di sguardi puntarono immediatamente su di lui.

“Io e Perrie... Insomma... Noi abbiamo deciso di sposarci!” Un rossore sempre più evidente colorò gli zigomi scolpiti di Zayn che abbassò lo sguardo a terra.

Gli amici del ragazzo strabuzzarono gli occhi. Si guardarono l'un l'altro con sguardo furbo: sapevano che prima o poi gli avrebbero sentito dire quelle parole.

“Congratulazioni, Zay!” I ragazzi si alzarono tutti in piedi andando a soffocare in un grandissimo abbraccio il moro.

“Quando?” Niall scompigliò il ciuffo al ventenne che neanche si accorse di questo a causa della felicità che in quel momento lo travolgeva.

“La settimana successiva alla fine del tour Americano!” La lingua si incastrò tra i denti del ragazzo dalla pelle ambrata, in un sorriso sornione.

* * *

Perrie era la sua metà, la ragazza perfetta e lui voleva averla solo per lui al più presto. Zayn rise tra sé e sé pensando alla faccia della sua futura sposa alla vista di lui in pigiama inginocchiato, con un anello bellissimo tra le mani. Perrie appena lo vide, infatti, rimase un attimo sconvolta , poi, pero' gli saltò addosso facendolo stendere sulla moquette della camera d'albergo. Difficile ammetterlo per entrambi, ma i due piansero dalla felicità quando si guardarono negli occhi. Zayn fece combaciare le sue mani dalla pelle scura a quelle dalla pelle chiara della ragazza dai capelli lilla. Ciocco-latte li chiamava Harmonie e aveva ragione. Gli Zerrie erano definibili come due gusti che, seppur diversi, combaciavano benissimo. “La tua mano sta nella mia come se fosse fatta solo per me, Perrie” Questo disse il ragazzo alla sua fidanzata prima di trasportarla in un bacio bollente.

* * *

“Cosa?” La voce squillante di Harmonie riportò il ragazzo alla realtà.

“Siamo un po' pazzi, vero?” Zayn guardò la faccia allibita della rossa.

“No, siete folli! Un matrimonio organizzato in due mesi... O cielo!” Questa si portò una mano sulla fronte in maniera teatrale.

“Ahahaha! Ma stai tranquilla! Stamattina io e Perrie abbiamo ingaggiato una wedding planner! Sistemerà tutto lei mentre noi staremo in tour!” Il moro fece spallette e sorrise insieme ai suoi amici che iniziarono a proporre tutti i modi migliori per trascorrere l'addio al nubilato.

La ragazza intanto scattò al cellulare e digitò velocemente il numero della fidanzata del moro.

“Pronto?” Perrie, un po' assonnata, rispose dopo il primo squillo.

“Perrie!” La voce di Harmonie risultò più acuta del solito.

“Immagino che sai tutto, eh?” Costatò l'amica dal tono con cui l'altra l'aveva salutata. In sottofondo, Jade, Jesy e Leigh sghignazzarono divertite.

Harmonie, invece, era scioccata. Si chiedeva come facessero le ragazze ad essere così calme. Si rispose mentalmente poco dopo, quando capì che, in fondo, erano abituate alle cose improvvisate all'ultimo minuto.

“La prossima settimana manderemo gli inviti e sceglieremo la location, poi... Appena arriveranno di nuovo in America El e Dani mi accompagnerete in un negozio famosissimo a prendere l'abito da sposa! E lì prenderemo anche i vostri vestiti!” Perrie continuò a parlare divertita dalla reazione dell'amica.

“Nostri vestiti?!” Chiese la rossa accigliandosi.

“Certo, che sì... Cosa dovrebbero indossare le damigelle e le testimoni?!” Domando ironicamente la bionda.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)

Ok, questo capitolo lnon mi piace, né la prima parte, né la seconda. Ottimo -.-"
Comunque... Indovinate cosa succederà nel prossimo? Ebbene... Ci sarà il grande matrimonio!
Dunque, chi ci sarà? Mmm... I Malik, gli Edwards... Tutti i componenti delle famiglie dei ragazze e ciascuno di loro non verrà solo nominato, bensì parlerà, interagirà...
Ragazze, sono circa cinquanta personaggi... Se poi ci aggiungete tutti gli amici più stretti come Ed, i 5Sos, Andy... Sarà un lungo capitolo molto molto dettagliato e romantico. Un po' soft e tranquillo... Divertente anche! Con tanto di lancio del bouquet e della giarrettiera... Ehehehe... Spero che vi piaccia! Sappiate che per capire meglio le relazioni tra tutti questi cinquanta personaggi ci ho messo un'infinità, spulciando il profilo Facebook di ognuno di loro! XD
Nel prossimo capitolo inoltre ricompariranno anche i genitori di Harmonie e successivamente, lei farà un incontro che le stravolgerà un bel po' la vita..

Un grazie alle 43 persone che hanno inserito la storia tra le seguite, le 10 che l'hanno inserita tra le ricordate e le 39 che l'hanno inserita tra le seguite
Vorrei ringraziare di cuore anche per le recensioni che vanno sempre aumentando ed è fantastico: sono tantissime! Spero che se non in questo, nel prossimo, riuscirete tutte a scrivermene una... Ok, è molto improbabile, ma a me piace sognare! E poi chissà, se non tutte, qualche nuova persona mi lascerà un parere!
Un bacio!
Come sempre, vi do appuntamento tra tre giorni per il nuovo capitolo!
Giorgi ❤ ❤ ❤

PS: Vi consiglio questa fanfiction di un'autrice che trovo molto brava. Il nome di questa storia è ...We Belong...
Vi lascio la trama!

'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Happiness. ***



Happiness.


Buonasera! ❤ ❤ ❤
Eccovi qui parte del nuovo capitolo! Avrei voluto postarlo tutto, ma era davvero troppo troppo lungo!
Beh, buona lettura!
PS. Fermatevi a leggere lo spazio autrice, se non vi scoccia!
PS: le scritte in corsivo sono Flashback.
◕‿◕


La chiesa principale di Bradford era in subbuglio quel giorno. Un matrimonio importante sarebbe stato celebrato. Per l'occasione la chiesa era stata addobbata con nastri e bouquet bianchi. Mezz'ora prima che la cerimonia iniziasse le panche erano già tutte occupate. Gli invitati erano circa centocinquanta tra i membri dei One Direction e delle Little Mix con i loro parenti e amici più stretti. Un leggero mormorio faceva sì che la chiesa non fosse completamente silenziosa. Sull'altare, Zayn sudava freddo nel suo completo da cerimonia terrorizzato dall'ipotesi che Perrie si pentisse del matrimonio. Niall, Liam, Louis e Harry, insieme a sua madre Trisha e suo padre Yaser, cercavano di rassicurare il ragazzo sotto lo sguardo di tutti i loro amici e i loro famigliari. E se Zayn era agitato, Perrie, fuori dalla chiesa, lo era molto di più. Fasciata da un bellissimo abito bianco, neanche le damigelle riuscivano a tranquillizzarla mentre lei era impegnata ad osservare i ricami del velo.

* * *

Perrie, guarda questo!” Il gruppo di amiche si era riunito dopo giorni a New York.

Come deciso, andarono insieme da Kleinfeld, il negozio più grande di abiti da sposa. Ad accoglierle fu il fashion director Randy Fenoli. Non c'era nessun parente di Perrie con lei, ma questo non le importava molto. Le ragazze le bastavano e non le fecero mai sentire l'assenza della madre che in quel momento si trovava a Londra. Passarono due ore e la futura sposa iniziò a piangere ininterrottamente: non trovava l'abito giusto.

Signorina, non si preoccupi... Lo troveremo.” Randy rassicurò la ragazza.

Infatti, con un baget illimitato e con un fisico ai limiti della perfezione, Perrie poteva permettersi di tutto.

Se Danielle, Eleanor, Jesy, Jade e Leigh se ne stavano sul divano a farle forza, Harmonie era sfrecciata tra le centinaia di vestiti che si trovavano nel negozio.

La bionda era una delle sue migliore amiche e lei voleva aiutarla. Le scarpe, sarebbe state un suo regali per far sì che la sposa indossasse, come di tradizione, un dono ricevuto.

Harmonie si imbatté in un Alita Graham. Era un vestito bellissimo. Il corpetto era ricamato con brillanti bianchissimi, che poi ornavano anche la gonna in bellissimi ghirigori. La silhouette dell'abito era in stile sirena, con un bellissimo scollo a cuore che, secondo Harmonie, avrebbe risaltato le forme dell'amica. La ragazza così prese il vestito e immediatamente fu dal gruppo di amiche.

Ottima scelta ragazza!” Randy riconobbe l'abito che aveva in mano Harmonie.

Lo vuoi provare?” Questa si inginocchiò davanti a Perrie sorridendole amichevolmente.

E' l'ultimo pero', se non mi piace vado in jeans all'altare!” La bionda scattò in piedi, sorpresa dal gesto di Harm.

Dai vai, sposina!” Il commesso spinse la ragazza in camerino, insieme a una sua collega.

Poco dopo Perrie uscì. Si posizionò davanti allo specchio e ammirò la giovane donna lì riflessa. Alcune lacrime, che silenziose scorrevano lungo i suoi zigomi, fecero intuire alle damigelle e ai commessi di Kleinfeld che la rossa aveva indovinato.

E' l'abito giusto?” Chiese Randy sorridendo.

E' l'abito giusto!” La bionda sorrise contenta.

Le sue amiche le scattarono una foto per immortalare il momento e poi si avvicinarono a lei per ammirare l'abito. Pochi minuti dopo, i piedi minuti della sposa erano in delle graziose scarpe eleganti.

Qualcosa di regalato...” Incominciò Harmonie indicandole.

Qualcosa di nuovo...” Continuo Jade alludendo al vestito.

Qualcosa di vecchio...” Eleanor e Jesy raccolsero i capelli di Perrie in uno chignon improvvisato, tenendolo fermo con un fermaglio che apparteneva alla nonna di questa.

Qualcosa di prestato...” Leigh passò all'amica il velo indossato già da Trisha, la mamma del suo Zayn.

E... Qualcosa di blu!” Danielle maliziosa aprì una scatolina bianca contenente una giarrettiera di pizzo.

* * *

“Papà, sono io che devo sposarmi!” Perrie si asciugò un principio di lacrima quasi impercettibile al lato dell'occhio, riprendendosi un po' dai suoi pensieri.

“Siamo in ritardo... Dobbiamo entrare.” Disse Harmonie ridacchiando.

“Signor Edwards, non pianga!” La piccola Safaa Malik, diede una spintarella all'uomo.

“Perrie, ti voglio tanto bene. Sei bellissima piccolina.” Mormorò questo prendendo sottobraccio la figlia.

“Non lasciarmi fino alla fine, papà.” Con mano tremante la futura sposa strinse l'uomo a sé.

Dopo che padre e figlia furono sistemati, avanzò la piccola Safaa che si pose davanti a loro con un cesto stracolmo di petali bianchi.

In seguito Harmonie, Eleanor, Jesy, Leigh, Waliyha e Doniya si disposero a coppia. Perrie aveva scelto le ragazze come damigelle. All'appello mancavano solo Jade e Danielle, che insieme a Niall e Liam, erano state scelte come testimoni. Raggianti avanzarono verso il portone della chiesa. I loro abiti erano di varie sfumature sul verde. Le due Malik indossavano la tonalità più delicata e aprivano la fila, mentre Harmonie e Eleanor la chiudevano con gli abiti di un colore più forte. La prima nota della classica marcia nuziale suonò: era ora di entrare. La bionda, che fino ad all'ora era rimasta tesa come una corda di violino, appena vide il sorriso di Zayn, si sciolse completamente. Due passi in più e anche le damigelle fecero il loro ingresso. Gioia. Questa era l'emozione che trapelava. Il parroco, arrivato dietro l'altare, sorrise alla scena e si mise di lato, facendo entrare l'Imam. I due sposi avevano infatti scelto di celebrare un matrimonio combinato, dove fondere, oltre che le loro anime, le loro culture. Quando Perrie arrivò all'altare, le damigelle si sistemarono sulle panche e il padre salutò Zayn con le lacrime agli occhi, per poi raggiungere la sua ex moglie Deborah, nonché madre della sposa.

“Mi sembra di rivivere il nostro giorno.” Mormorò Alexander usando il fazzoletto tenuto nel taschino per asciugarsi il viso.

“Loro si amano molto più.” La donna strinse il foglietto delle preghiere tra le mani: era stato duro separarsi dal marito e adesso, rivederlo vicino a lei, le faceva un po' strano.

Il rito islamico incominciò e tutti i presenti si apprestarono a sentire le parole dell'Imam.

“Mio fratello ha trovato la persona giusta, non c'è che dire...” Waliyha strinse a sé la madre che commossa non smetteva di sorridere.

“Perrie è una ragazza stupenda.” Confermò Doniya.

“Il mio bambino, è cresciuto così tanto!” Trisha non trattenne più le lacrime che presero a scorrere sulle suo viso segnato da lievi rughe, lasciando così trapelare tutta la gioia e la malinconia del momento.

La piccola Safaa intanto si avvicinò ad Harry, per prendere le fedi degli sposi e andarle a portare al prete.

“Mi inviterete al vostro matrimonio?” Chiese la ragazzina al riccio e ad Harmonie.

“Certo che sì, piccola Malik!” Harry sì inginocchiò alla sua altezza e le scompigliò i capelli mori, attento a non rovinarle l'acconciatura.

“E tu ci inviterai quando troverai il tuo principe?” Anche la rossa intervenne nel discorso sorridendo a trentadue denti dopo essere rimasta piacevolmente sorpresa dalla risposta del fidanzato.

“Harry è il tuo principe?” Safaa guardò con aria sognante la coppia mentre nella sua mente il vestito indossato da Harmonie diventava bianco con un lungo strascico.

“Sì, direi proprio di sì.” La ragazza sorrise alla ragazzina che prese il cuscino con le fedi nuziali e le portò dal prete.

“Sarà bello, ti pare?” Eleanor diede una gomitata alla rossa.

“Cosa?” Questa un po' accigliata voltò la testa verso l'amica.

“Sposarsi.” La castana rispose sorridendo.

“Soprattutto con un fusto come me!” Disse Louis scatenando una risatina contenuta degli invitati seduti vicino a lui.

“...O uno come me!” Harry alzò due volte le sopracciglia, lanciando uno sguardo furbetto alla fidanzata che rispose con un buffetto sulla spalla.

La cerimonia islamica si concluse e poco dopo arrivò lo scambio delle promesse in stile cristiano.

“Io, Perrie Louise Edwards, accolgo te, Zayn Javaad Malik, come mio sposo con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele nella gioia e nel dolore, in salute e malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni... Della mia vita.” Perrie recitò la formula tradizionale del matrimonio con gli occhi lucidi dall'emozione e la voce tremante.

“Io, Zayn Javaad Malik, accolgo te, Perrie Louise Edwards, come mia sposa con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele nella gioia e nel dolore, in salute e malattia... Prometto di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.” Zayn sorrise e incastrò la lingua tra i denti nel farlo.

Era così contento che avrebbe pianto di gioia, se la sua parte razionale non si fosse vergognata di farlo.

Il prete incominciò a ricordare tutti i doveri del matrimonio, alternandosi all'Imam. Quando finì il suo discorso porse le carte da firmare prima ai testimoni e poi agli sposi. Niall, agitato, per poco non sbagliò a firmare. Ci pensò Jade ad evitargli una figuraccia, pestandogli prontamente un piede. Liam, invece, firmò perfettamente, così come Danielle che, in fatto di precisione, era simile al fidanzato. Alla fine fu il turno degli sposi che, più emozionati che mai, siglarono velocemente l'attestato di matrimonio.

Un sorriso spuntò sul volto di tutti i presenti.

“E ora...” Incominciò l'imam.

“Lo sposo può baciare la sposa.” Concluse il prete.

Zayn agì prontamente, alzò il velo indossato da Perrie e la baciò. Un bacio di certo casto, non colmo di passione, ma estremamente romantico.

“Sono bellissimi, non trovate?” Safaa raggiunse Phoebe e Daisy sedute al fianco di Johannah.

“Mi piacciono!” Confermò la prima gemellina.

“Concordo, ma... Sono gelosa di Jade: Niall è mio!” Scherzò la seconda.

Un risolino delle bambine attirò un po' l'attenzione, che pero' si scostò da loro non appena gli sposi percorsero insieme la navata. Tutti i presenti si avviarono all'uscita della chiesa ad attendere la coppia con manciate di riso verdino, colorato il giorno prima da Safaa, Lux, Pohebe e Daisy.

“Evviva gli sposi!” Harmonie rise come una bambina mentre si apprestava a contribuire all'aumento dell'alternativa pioggia che ricopriva gli sposi.

“E bravo il mio cuginetto!” Aaroosa applaudì insieme a Sarooha.

“E' fantastico!” Concordò quest'ultima facendo l'occhiolino alla sorella.

Le due erano sempre state legatissime a Zayn e vederlo sposato, con la fede nell'anulare le commuoveva visibilmente. Se nella loro testa il ragazzo era rimasto il solito bimbo pasticcione, fuori da questa Zayn era un giovane uomo.

Intanto, dall'altra parte della folla c'erano Gemma insieme a Jesy, Leigh e Jade che commentavano gli sposi con sguardo sognante.

Passarono due ore e tutti gli invitati, sedevano nei tavoli del ristorante, pronti per cenare. Harmonie sedeva con tutti i suoi amici e Harry era al suo fianco.

“Non vi nego che quando ho saputo di questo matrimonio stavo per impazzire!” Scherzò lei bevendo un po' d'acqua.

“Io, quando Perrie ci ha fatto vedere l'anello di fidanzamento, ho fatto cadere l'asciugacapelli che tenevo in mano!” Leight arrossì vistosamente, immaginando l'espressione da lei assunta.

“Guardateli!” Jesy indicò gli sposi che fecero il loro ingresso nella sala per andarsi a sedere al tavolo degli sposi e le loro famiglie.

* * *

“Piccola, ti ricordi quando ci hai detto della proposta di Zayn?” Alexander aprì il discorso.

“Certo che sì! Che scena!” Confermò Perrie ridendo.

“C'è qualcosa che non so?” Il pakistano assunse un'aria perplessa.

“E' svenuto, Zay, svenuto!” Il fratello della sposa, che fino ad allora era rimasto in silenzio, confessò la reazione del padre.

“Beh, pensavo che foste troppo giovani e in carriera per... Questo...” Il padre, arrossito cercò di giustificarsi.

“Vede, Alexander... Lo penso anche io, ma... Un legame non può di certo sciogliersi per l'età o il mestiere svolto. Amo sua figlia più di qualunque altra cosa, più di me stesso. Portare questo anello al dito significa averla sempre con me. Anche se sarà distante chilometri, mi basterà vederlo per sentirla con me. So che siamo giovani, ma chi dice che c'è un età per sposarsi? Ci insegnano a inseguire ciò che amiamo e i nostri sogni, io l'ho fatto. Ho acciuffato sua figlia e non me la lascerò sfuggire.” Zayn disse queste parole non incrociando gli occhi dell'uomo.

“Lo so, proprio per questo ti ho concesso la mia benedizione ragazzo.” Questo sorrise e sciolse la piccola tensione creatasi.

“Baba...” Perrie, colpita dalle parole del moro, gli strinse la mano e fece congiungere ancora una volta le loro labbra in un piccolo bacio.

* * *

“I discorsi!” L'animatore della serata fece illuminare un piccolo palco ad un lato della sala da ricevimento.

“Prima lo sposo, poi tutti gli altri! Fate silenzio in sala!” L'uomo poggiò un'asta con un microfono al centro del rialzo.

“Bene... Ehm...” Zayn si portò la mano dietro il collo mentre cercava di trovare le parole giuste.

“Cos'è che amo più di Perrie?” Chiese poi retoricamente.

“Ovvio... Il suo sposo!” Si rispose da solo, scatenando una risata da parte di tutti.

“Perrie... Tu non sai in che danno stai inciampando!” Disse divertita Waliyha alla sposa.

“Io di Perrie amo tutto... Quando mi sbraita contro, quando mi minaccia con i suoi tacchi, quando dice che il mio modo di cucinare è pessimo, quando mi smalta le unghie mentre dormo... Penso che quando si ama una persona è inutile perdersi in discorsi campati in aria. Bisogna dimostrare ogni giorno il proprio amore, con un messaggio nel cuore della notte, con una chiamata, con un piccolo gesto. Perrie, sono contento che tu sia la mia sposa. Ti amo piccola.” Un sorriso fece curvare le labbra del ragazzo che, avvampato dall'imbarazzo, si dileguò dal palco.

“Quando nostro fratello ci ha presentato Perrie...” Iniziò Doniya.

“Noi abbiamo pensato...” Proseguì Waliyha lanciando un'occhiata alla sorella maggiore.

“...Che fosse una pazza dai capelli tinti!” Rivelò Safaa sghignazzando.

“Ci è bastato poco per capire che in realtà Perrie è una persona stupenda.” Disse Trisha sorridendo alla nuora.

“Tu e mio figlio meritate tutta la felicità di questo mondo!” Yaser propose un brindisi agli sposi che fu accolto dagli invitati molto volentieri.

“Lasciate a noi il palco!” Deborah, salì prontamente sul palco, trascinandosi il figlio e l'ex marito.

“Dal primo momento che ho visto Zayn insieme a mia figlia ho pensato che un giorno mi sarei ritrovata qui al loro matrimonio!” Disse la donna.

“Ehm... Che dire... Zayn, benvenuto nella famiglia!” Alexander dicendo questo agitò le mani a mo' d'alleluia, il che risultò un bel po' demenziale.

“Per me, Perrie resterà sempre la mia sorellina e io, abituati Zayn, resterò sempre un fratello geloso... Attento a quello che fai.” Jonnie fece l'occhiolino al moro, che ormai vedeva come un amico.

La famiglia Edwards lasciò il palco. A questa susseguirono alcuni vecchi parenti di entrambi gli sposi, poi fu il momento degli amici. Così, insieme, Niall, Louis, Harry e Liam si trovarono a parlare al microfono elencando tutti quelli che il più grande del gruppo aveva definito come amabili difetti del moro e la bionda. Un boato divertito accolse poi Harmonie, Jade, Jesy, Leigh, Eleanor e Danielle. A parlare per la maggior parte del tempo fu la rossa che si dilettò a trovare tutti i particolari contrastanti dei suoi amati Ciocco-Latte. Dopo loro, anche altri amici parlarono, facendo i migliori auguri alla coppia di sposi.

* * *

“E adesso, diamo il via al lancio del bouquet!” L'intrattenitore della festa urlò al microfono.

Le donne, le ragazze, le bambine si apprestarono a fare gruppo dietro alla sposa.

“Pronte?” Chiese Perrie voltandosi di spalle.

Con un veloce scatto, la ragazza lanciò il mazzo di fiori dietro a sé.

Una grandissima risata la fece girare velocemente. Ebbene, a ricevere i fiori non fu niente poco di meno che Josh, il batterista della band. No, non lo ricevette di certo in mano, né lo prese al volo. Ebbene, gli arrivò in testa.

“Cos'è questo? Uno scherzò? Sono maschio... Io!” Il ragazzo assunse un tono offeso per poi scoppiare in una sonora risata quando Niall gli si avvicinò con le labbra contratte a cuoricino pronto per baciarlo.

“Irlandese! Sei il mio ragazzo! Te lo ricordi o no? Non puoi andare a baciarti Josh!” Facendosi spazio tra le amiche Jade raggiunse il biondino.

“Certo che sì, solo tuo.” Questo le cinse i fianchi per poi raggiungere Zayn al centro della pista da ballo.

* * *

“E dopo questo simpatico inconveniente, che ne dite di proseguire con il lancio della giarrettiera?! Chiudete gli occhi ai più piccoli!” L'intrattenitore fece sedere una Perrie rossa d'imbarazzo su una sedia posta al centro della sala.

Lo sposo si inginocchiò davanti a lei e le alzò la gonna. Uno sguardo malizioso gli illuminò gli occhi mentre la bocca si curvava in un ghigno.

“Gemelline, venite qui!” Louis corse dalle sorelle insieme a Niall e i due coprirono con le mani gli occhi di entrambe.

A Safaa ci pensò Trisha, divertita dalla situazione. Infondo, Zayn e Perrie erano due ragazzi di vent'anni e divertirsi era più che giusto.

“Theo, lascia in pace Harmonie!” Denise, la fidanzata di Greg, nonché cognata dell'irlandese dei One Direction, riprese suo figlio che in quel momento stava giocando con le guance della rossa, a cui stava in braccio.

“Non preoccuparti! Piuttosto spera che non sia Greg a prendere la giarrettiera, se non vuoi ritrovarti là in mezzo alla sala.” Harmonie sorrise alla ragazza.

Le regole del “gioco” erano state modificate. Il ragazzo a cui andava in mano la giarrettiera avrebbe dovuto farla indossare ad un'altra ragazza a sua scelta e lo avrebbe fatto con la bocca.

Intanto, Zayn si era addentrato tra le gambe di Perrie e, con la scusa di essere coperto dall'ampia gonna del suo lungo abito bianco, non si limitò a sfilarle la giarrettiera, bensì si dilettò a lasciarle piccoli morsi e succhiotti nell'interno coscia.

Un sospiro della ragazza fece intuire ciò che stava succedendo a tutti i presenti che risero, chi più imbarazzato, chi meno.

“Arg!” Zayn sfilò l'indumento blu dalla ragazza e poi lo prese in mano.

“Io vado!” Si voltò di spalle e lanciò l'oggetto nella folla di giovani.

A prenderlo al volo fu Harry.

“Harmonie...” Perrie scoppiò in una fragorosa risata, ripensando alle parole dette dall'amica nel pomeriggio.

* * *

Ti giuro Perrie che se a causa di questo malefico gioco della giarrettiera io mi dovrò ritrovare nella tua stessa situazione, ti ammazzo!” Disse Harmonie sistemandosi l'abito verde speranza.

Dai Harmy, ti pare che la prende Harry?” Leigh fece spallucce e guardò con sguardo complice le amiche.

Ehehe... Provate a mettervi d'accordo con Zayn e Harry che vi ammazzo a tutte con questi!” La ragazza alluse ai suoi tacchi dodici.

Non ce ne sarà bisogno...” Incominciò Eleanor ravvivandosi i boccoli.

Harry è un ragazzo piuttosto furbo e reattivo...” Concluse Danielle.

Fanculo!” Uno sbuffo contrariato fuoriuscì dalle labbra di Harmonie.

* * *

Le guance di Harmonie al richiamo della sposa assunsero lo stesso colore dei suoi lunghi capelli raccolti.

Si rese conto che le sue paure si erano avverate: il riccio aveva in mano la giarrettiera.

“Ragazza, non essere timida!” L'intrattenitore della serata non si lasciò sfuggire ovviamente un commento sarcastico.

Fu così che la rossa impettita si avviò al centro della pista, sedendosi sulla sedia messa lì proprio per quella dannata tradizione.

“Guardala!” Gemma, al fianco della madre, per poco non si ritrovò con le lacrime agli occhi a causa delle risate.

“Harry la ama davvero tanto, è così evidente!” Anne sorrise, ripensando alla volta in cui il riccio la chiamò all'una passata di notte.

* * *

Mamma... Ho conosciuto una ragazza!” La donna. sentendo suo figlio dire una frase del genere al telefono. sorrise.

E da quando mi dici cose simili?” Chiese allora ironicamente.

Mi piace... Solo che è complicato, per questo ti ho chiamata.” Si trovò a confessare Harry sbuffando un po'.

Spiegami figliolo...” Anne impostò la video chiamata e stette a sentire dalla prima all'ultima parola, il racconto del suo diciannovenne.

* * *

“Fai in fretta!” Bisbigliò Harmonie al fidanzato.

“Certo...” Questo si morse il labbro inferiore, sapendo che quando lo faceva, la ragazza impazziva dalla voglia di baciarlo.

“Ti odio!” La rossa incrociò le braccia al petto sbuffando sonoramente.

“E taci!” Un bacio impedì ad Harmonie ogni possibilità di ribattere.

Questa alla fin fine risultò divertita dalla situazione. Sentire le mani di Harry stringerle la pelle nuda dei polpacci la stava facendo arrivare al paradiso. Quando poi, la sua bocca arrivò a sfiorarle le cosce, Harmonie alzò gli occhi al cielo. Non era mai stata una ragazza facilmente eccitabile, ma Harry... Lui ci riusciva con poco.

“Fatto!” Disse lui dopo aver baciato un lembo di pelle di lei.

“E' stato così male?” Il ragazzo si alzò e assunse un'aria di superiorità.

“Giudica tu!” Harmonie diede un lungo bacio ad Harry che nel mentre non smise di sorridere.

* * *

“E dopo questa atmosfera piccante, la sposa e lo sposo possono finalmente aprire le danze!” L'intrattenitore intervenne ancora e alle sue parole partì una bellissima canzone: “Flightless Bird, American Mouth” di Iron Wine.

Harmonie l'amava, così come Zayn e Perrie che la scelsero appositamente per il primo ballo. E. se le parole del testo andavano un po' interpretate, la melodia no. Per capirla non c'era bisogno di una mente tanto spiccata, bastava avere cuore. Le note si susseguivano e la coppia di sposi si lasciava cullare dalla musica. Il moro non era un gran ballerino: pigrizia, timidezza e goffaggine erano nella sua natura e questo non aiutava. Quella volta, pero', si era impegnato. Tutti ne presero atto vedendolo far volteggiare la sua Perrie, soprattutto il povero Liam.

* * *

Zayn tu cingi i fianchi di Liam, su!” Harmonie girando in tondo ai due ragazzi, insieme a Louis, si sbatté un giornale arrotolato sulle mani, in segno di autorità.

Era la quinta lezione di valzer che dava al futuro sposo e questo ancora non faceva progressi, la cosa la divertiva e spazientiva allo stesso tempo.

Se mi lasciassi ballare con te o Lou, che siete donne, non ne avrei di questi problemi! Io non posso ballare con... Con Liam, cioè... E insomma!” Il pakistano alzò gli occhi al cielo mentre aprì le braccia in un gesto plateale.

Io tengo alla mia incolumità e anche a quella di Lou!” Con tono altezzoso, l'improvvisata insegnante di ballo, alluse al fatto che Zayn schiacciasse ogni due per tre i piedi del suo compagno di “studi”.

Io non ti sto bene?! Dopo tutte le pedate che mi hai dato! Dovresti inginocchiarti al mio cospetto!” Liam incrociò le braccia al petto, cercando di trattenere un risolino.

Liam, se Zayn non ti soddisfa, balla con me! Sei così sexy!” Louis colse l'occasione per uscirsene con una battuta che per poco non fece morire Niall, Harry, Lou e i membri dei 5Sos dalle risate.

* * *

“Hai imparato a ballare così bene! Sono fiera di te, moro.” Perrie si strinse a Zayn e poggiò la testa al suo petto, prima di lasciarlo andare per incominciare a ballare con il papà e il fratello sotto gli sguardi degli invitati addolciti dalla situazione.

Nel vedere Alexander ballare con la figlia, Harmonie cedette a un pianto silenzioso: Tom, il suo papà, le mancava.



(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ragazzuole mie! *-* Che dire... Sono soddisfatta! Per una delle poche volte sono davvero soddisfatta! Mi piace il capitolo, mi piace il fatto dei cinque oggetti che deve indossare la sposa, mi piace il discorso di Zayn, mi piace il matrimonio misto... Sono felice, magari a voi farà schifo! Dunque, nella seconda parte del matrimonio compariranno i miei amati 5Sos, Fizzie, Lottie... Ci sarà un momento molto tenero in cui le mamme dei 1D e le LM parleranno dei loro figli vedendoli insieme. Più avanti leggerete anche di Ed che accennerà a Taylor... Ok, la smetto con le anticipazioni!
Ho una domanda da farvi: in base a cosa vengono inserite le storie tra le "Scelte"? Perché ieri ne ho letta in fretta una colma di errori grammaticali... Sono un po' perplessa.
Detto questo, vi ringrazio. Penso che non avrei potuto avere lettrici migliori di voi, siete carinissime e dolcissime .
Un bacio e... Ci ribecchiamo tra tre giorni!
Vado a finire i compiti e poi mi metto in pari con le storie da leggere!
Un bacio,
Giorgi x
Pubblicità
Vi consiglio queste due Fanfiction di due autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, l'altra di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame.
The strength of the Love:
Si tratta di una storia d'amore amibientata nella Firenze cinquecentesca. Lei: Fiammetta Manfredi, ricca, bella e vivace. Odia il suo mondo poiché la costringe ad indossare una maschera per apparire ciò che non è. Lui: Federico Tesi incredibilmente bello ma povero, ha perso da poco i genitori. E poi c'è quella forza che smove tutto: l'amore. Riusciranno Fiammetta e Federico ad andare al di là dei canoni imposti a quel tempo e scoprire la forza dell'amore?
Ps ci tengo a precisare che non è la solita tragedia Shakespeariana alla Romeo e Giulietta ma solo un amore di altri tempi quindi in base agli eventi che succederanno considerate che siamo all'inizio del 1500
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Forever young. ***



Forever young.

Buon salve!
Eccomi puntuale! Buona lettura! ◕‿◕
Ps: Fermatevi a leggere lo spazio autrice, grazie! ❤ ❤ ❤


L'unico ad accorgersi delle lacrime di Harmonie fu Harry. Inizialmente si accigliò, ma un attimo dopo capì il motivo di quel pianto, vedendo la scena che la ragazza era intenta a fissare: Perrie e suo papà. Alla rossa, infatti mancavano i suoi genitori. Il riccio si passò una mano tra i capelli domandandosi come mai non si era reso conto prima delle emozioni di Harmonie.

“Domani andremo a pranzo con loro, non voglio vederti così, Harmy.” Con la mano destra accarezzò una guancia della fidanzata.

“Haz... Io non riesco più a stare senza i miei genitori. Dopo che li ho rivisti, in ospedale...” Delle lacrime imperlarono le ciglia di Harmonie, che guardava Harry incantata.

“Sono i tuoi genitori, tranquilla cucciola.” Il riccio la intrappolò in un dolce abbraccio.

“Riesci sempre a rendermi felice... Non andartene. Non andartene mai.” Harm, che era rimasta passiva all'abbraccio, in quell'istante ricambiò la stretta, avvinghiandosi al torace di Harry.

“Principessa, vuole concedermi questo ballo?” Il riccio si inginocchiò e pose la mano destra a mezz'aria, con il palmo rivolto verso l'alto, in attesa di venire a contatto con la ragazza.

“Certo che sì mio principe! Dopo tutte le lezioni date a Zayn!” La rossa tornò a sorridere.

Era questo l'effetto che le faceva Harry. Per tante donne e ragazze, un cucchiaio di gelato, di nutella e un bel film erano la ricetta giusta per scrollarsi da dosso il cattivo umore, ma per Harmonie no. Per lei, il riccio era l'unico rimedio utile a trasformare le sue paure e tristezze in qualcosa di bello.

Per Harry, la rossa non era da meno. Lo irritava capire che lei, pero', non se ne rendeva conto. Non pensava di essere davvero importante, o meglio, non pensava di essere tanto importante, quasi fondamentale.

I due ragazzi, cullati dalle delicate note di un lento si ritrovarono a sfregare i loro nasi come bambini, mentre, ridenti, si godevano quel momento ritagliato per loro due.

* * *

“Sono così grandi i nostri bambini” Trisha si asciugò l'ennesima lacrime che sembrava gridare malinconia.

“Liam... Anche lui adesso non è più con noi, come Nicola e Ruth. E' cresciuto, in così poco tempo.” Karen, la mamma del castano, sospirò, sorridendo impercettibilmente.

“Pero' sono felici. Insomma, basta guardarli.” Johannah, madre di Louis, squadrò i ragazzi intenti a ballare sulle note di una vecchia canzone.

“Sono una grande famiglia. E' inutile negarlo, vi pare?” Anche la dolce e sentimentale Maura diede voce ai suoi pensieri.

“Già... In un modo o nell'altro, lo sono diventati.” Anne, con un drink in mano si avvicinò alle donne che ormai erano sue amiche.

“Mi manca così tanto il mio Niall. Casa senza di lui e Greg è così vuota. Mi capita di prendere tre piatti a volte, la sera, e quando mi rendo conto che il mio mangione non c'è a casa mi si stringe il cuore...” Un singhiozzo scosse la donna irlandese.

“Maura, lo sai che io tengo una sagoma di Liam nella sua stanza... Vero?” Karen sorrise debolmente.

“Vedere i nostri ragazzi una volta tanto fa male, ma loro sono felici.” Johannah cercò di tirar su il morale delle mamme intorno a lei.

“Siamo le cinque mamme più fortunate del mondo. Abbiamo dei figli meravigliosi.” Disse Anne, che come sempre si trovava d'accordo con Johannah.

“Quando tutto questo finirà potremmo goderceli davvero.” Asserì allora Karen.

“Secondo te finirà davvero? Per me, mai. Zayn, Louis, Niall, Liam e Harry sono nati per cantare e non smetteranno di farlo. Come potrebbero abbandonare i loro fans? E le loro directioners?” Trisha ripensò alla sera in cui erano andate a vedere i loro figli al Madison Square Garden.

Ripensò alle migliaia di ragazze che cantavano le canzoni del nuovo album della band, a quelle che piangevano, alle altre che ridevano. Un risolino le uscì dalle labbra quando la rivedette nella sua mente l'immagine di un uomo, probabilmente trovatosi lì per accompagnare la figlia, che si tappava le orecchie con le mani per non sentire le urla che avvolgevano l'arena.

“Loro non sono una meteora.” Maura, come spesso faceva il figlio, batté un pugno sulla coscia per sembrare più sicura delle sue parole.

“Si sentirà parlare molto di loro. Per sempre.” Johannah fece un cenno con la testa.

“D'altronde, come dice mio figlio... Loro hanno cantato 'Forever young'!” Anne si lasciò andare in una risata, mentre la sua mente era impegnata ad immaginare Harry dire le quelle stesse parole durante un'intervista.

“Ma sì, hai ragione Anne!” Anche Karen concordò, per poi unirsi alle risate delle sue 'compagne di viaggio'.

* * *

Dall'altra parte della sala, con le loro famiglie c'erano Lou e Paul intenti a bersi un cocktail al melone.

“Loro crescono e noi invecchiamo, bello vero?” La donna rise insieme al marito Tom che, con una parte del cervello partecipava alla conversazione e con l'altra teneva d'occhio Lux giocare con la piccola Malik.

“Sono come figli per me, quei cinque deficienti. Mi sono stati così tanto vicini quando ne ho avuto bisogno, che non posso non volergli bene.” Il bodyguard, con il suo piccolo in braccio e la moglie di fianco si commosse un po' mentre ripensava a quando aveva incontrato per la prima volta Zayn, Harry, Louis, e Liam.

La moglie, Clodagh, vedendo il marito, all'apparenza un uomo duro e insensibile con le lacrime agli occhi non poté fare a meno che sorridere.

* * *

“Ehilà!” Ed Sheeran, invitato anche lui per celebrare l'unione di Zayn e Perrie si fece largo tra la folla andando a cercare una chioma rossa e una riccia.

“Eddie!” Harmonie appena lo vide gli saltò addosso: gli era mancato quel ragazzo che ai VMA non aveva avuto modo di salutare.

“Ed!” Anche Harry si avvicinò dando una pacca sulla spalla dell'amico.

I tre ragazzi, tra un passo di danza e un altro di una musica diventata tutt'altro che classica, parlarono del più e del meno, fino a toccare l'argomento Taylor.

“Ragazzi è dispiaciuta e...” Il rosso, imbarazzato visibilmente dal discorso iniziò a parlare aspettandosi una reazione poco piacevole da parte dell'amico.

“Ed, ti prego, non cominciare. Sinceramente di Taylor ne ho fin sopra i ricci.” Harry con tono esasperato, portò indietro la testa.

“Harry, fallo parlare... E' dispiaciuta... E?” Harmonie intervenne nel discorso, curiosa di sapere cosa aveva da dire Ed.

“Mi ha chiesto di dirvi che le dispiace, che si è pentita. Harry, lei ha ricattato Harm perché quando è finita la vostra storia si è sentita sola e desiderava che anche tu lo fossi.” Il cantante strinse la spalla dell'altro.

“Intelligente.” Sputò questo.

“No, non lo è stata. Si è comportata peggio di una bambina, ma lei non lo è. Lei non è solo la ragazza dall'aria fredda e distaccata, lei non è niente di tutto ciò. Taylor è una brava persona.” Il ragazzo dello Yorkshire si apprestò a difendere la bionda.

“Ed... Da come ne parli... Sembra che tu sia innamorato di lei.” Harmonie guardò l'amico e gli lanciò un'occhiata furba.

“Capisci proprio tutto, eh?” Ed scrollò le spalle sorridendo.

“Quasi!” Confermò la stylist.

“Peccato che ai suoi occhi sono solo un amico, uno come tanti. Vorrei che mi desse amore, perché sono stanco di risvegliarmi ogni giorno solo desiderandola al mio fianco.” Il ragazzo, dalle origini in parte irlandesi, non seppe dove trovò il coraggio per aprirsi così tanto ad Harry e Harmonie.

“Le cose cambieranno.” Disse il primo convinto delle sue parole.

“Beh, comunque, Harmonie torniamo alle cose... Serie, ecco... Taylor mi ha pregato ti farti avere questo numero. Non so sinceramente di cosa tratta, so solo che anche a lei è capitato di chiamare.” Ed lasciò un biglietto in mano alla rossa che lo ripose nella sua pochette color perla.

* * *

La festa proseguì, fino a quando non sorse il sole. Erano le sei quando Harmonie e Harry salutarono tutti i pochi rimasti per poi dileguarsi nell'albergo in cui alloggiavano al momento. Mancavano pochi giorni e i due sarebbero andati a stare una settimana da Anne, nella cittadina natale del riccio.

“Secondo te, a chi appartiene?” Chiese Harmonie alludendo al numero datogli da Taylor una volta varcata la soglia della suite.

“Non so... Più tardi chiamalo, così ci togliamo il pensiero.” Harry si sfilò le sue scarpe eleganti e si ritrovò a camminare scalzo per la stanza.

“Partecipare ai matrimoni è faticoso!” Harmonie sbuffò, dimenticandosi della faccenda del numero.

Stare con i tacchi per ore e ore non le aveva di certo fatto piacere e fece un respiro di sollievo quando li tolse.

“Pensa quanto sarà faticoso esserne protagonisti, un giorno.” Harry disse questa frase sperando che la rossa riuscisse a capire che lui, con lei, aveva intenzioni serie.

“Protagonisti?” Harmonie si accigliò un po'.

“Te l'ho già detto che sei la mia principessa?” Il riccio piegò la testa da un lato, guardando intensamente gli occhi chiari della ragazza.

“Ti riferisci a quando stavamo in chiesa?” Questa sembrava capirci ancora meno.

“Vorresti davvero deludere la piccola Safaa?” Un tonfo al cuore si impossessò di Harmonie: era bello immaginare che forse, un giorno, lei e il ragazzo lì presente si sarebbero sposati.

“Mi dai una mano con la zip?” Chiese lei, avvicinandosi al cantante.

Harry a quella richiesta, aprì con lentezza quasi esasperante la chiusura dell'abito da damigella di Harmonie. Quando finì, iniziò a baciare la schiena nuda della ragazza, spostandole i capelli rossi da un lato. Dopo poco si inginocchiò, accucciandosi quando bastava per poter sfiorare con le labbra carnose le fossette di Venere della fidanzata. Lei, intanto, non riusciva a smettere di sorridere, beandosi delle dolci attenzioni che le stava riservando Harry. Questo fece scivolare le bretelline dell'abito, lungo le spalle lentigginose della rossa, per poi liberarla del tutto da quella stoffa. A quel punto Harmonie si voltò, guardando il ragazzo nei suoi occhi verdi. Gli sbottonò la camicia bianca, profumata ancora di lavanderia. Il torace di Harry risaltò alla luce soffusa del mattino che penetrava dalla persiane dando vita a strani giochi di luce. La farfalla, notò Harmonie addolcita, era scomparsa del tutto, sostituendosi a qualche cicatrice più o meno evidente. Quando ebbe finito di ammirare il corpo del fidanzato, la ragazza proseguì, sfilandogli i pantaloni. I due si ritrovarono così, in intimo, sdraiati sul letto, pronti a concedere piacere l'uno all'altra. Harry, ardente di passione, sganciò il bianco reggiseno merlettato di Harmonie, che lo liberò dai suoi boxer verdi fosforescenti. L'ultimo indumento ad essere sfilato fu lo slip della rossa, che andò a raggiungere la pila di vestiti creatasi sul pavimento della stanza. Harry morse la carne della ragazza che, ai suoi denti, risultò morbidissima e a dir poco appetitosa. Il cantante non si lasciò sfuggire l'occasione di lasciare un succhiotto all'interno coscia della stylist, quando le dovette togliere la giarrettiera. Il riccio e la rossa lasciarono perdere i preliminari, e andando subito al sodo, spinti da una vera e propria necessità di amarsi. Il tempo di infilare un profilattico che Harry si fece amorevolmente spazio tra le gambe di Harmonie. Questa tremò quando il riccio iniziò a muoversi in lei. Strinse tra le mani la coperta sgualcita sotto al suo corpo quando le spinte divennero più veloci per poi allentare la presa quando invece diminuirono fino a cessare. A quel punto, il ragazzo, sospirando di stanchezza, si gettò su un fianco, sistemando Harmonie sopra al suo corpo.

“Mi mancavano momenti così. Solo io, te e chi ci vuole bene.” Il riccio baciò le labbra della ragazza, leggermente gonfiate a causa del suo morderle ripetitivamente.

I due ragazzi si guardarono a lungo e poco dopo cedettero al sonno, felici di poter dormire insieme, l'uno nelle braccia rassicuranti dell'altra.

* * *

Quando la rossa si risvegliò noto Harry intento a guardare qualcosa fuori dalla finestra.

“Haz, cosa fai lì?” Disse lei con la voce impastata dal sonno mentre si stropicciò gli occhi.

“Niente in realtà... Stavo solo pensando.” Il ragazzo non si girò verso Harmonie, che a quel punto decise di alzarsi.

“E a cosa?” La ragazza, un po' barcollante a causa della stanchezza, raggiunse il riccio cingendogli i fianchi nudi con le esili braccia.

“Non so dirtelo... A niente di preciso...” La voce del ragazzo, insicura, non rassicurò la fidanzata.

“Sicuro?” Chiese infatti questa massaggiando i ricci di Harry con una mano.

“No. Pensavo alla paura di perderti.” Le guance del cantante avvamparono, quando questo si ritrovò a confessare una sua debolezza.

Harmonie sorrise e strinse più forte Harry.

“Ogni volta che sono felice, ci penso: penso a come sarebbe la mia vita senza te.” Il ragazzo strinse le mani della fidanzata tra le sue.

“Forse avresti meno problemi.. A partire da quelle foto che ancora fanno 'scioccare' i giornalisti più cretini.” Azzardò questa.

Harry collegò i giornalisti a Taylor e gli venne in mente il discorso di Ed.

“Il numero Harm!” Esclamò allora il ragazzo scrollandosi quel velo un po' malinconico che lo aveva avvolto.

“Cavolo! Me ne ero scordata!” La rossa si batté un palmo sulla fronte ridendo.

“Tipico tuo.” Rispose a modo il riccio.

“Sì Harry, ti amo tanto anche io.” Harmonie prese in mano il cellulare e digitò il numero scritto nel biglietto datogli da Ed.

“Squilla.” Aggiunse poi un po' agitata dopo aver aperto la chiamata.

“Pronto?” A rispondere fu una profonda voce maschile dal tono autoritario.

“Ehm, salve. Sono Harmonie Stoner, mi è stato dato questo numero da...” Per l'imbarazzo, la rossa balbettò qualche parola.

“La signorina Swift, certamente. Sapevamo che ci avrebbe aiutato a metterci in contatto con lei.” Harmonie venne interrotta dall'uomo che le confermò la situazione raccontatale da Ed.

“Posso chiedere perché ho ricevuto questo numero?” Chiese lei incoraggiata dallo sguardo del fidanzato.

“Certo... Diciamo che aver questo contatto con me le renderà migliore la vita e, sempre se me lo concede, le spiegherò il perché.”


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ragazzuole mie! *-* I'm back for you!
Dunque... Eccoci qua con la seconda parte del matrimonio... Come avete potuto notare le parti principali sono tre: il discorso delle mamme, quello di Ed e alla fine la chiamata.
Come avete notato ho modificato l'entrata in scena di alcuni personaggi (che vedrete comunque successivamente) e li ho scambiati con Paul e Lou.
Detto questo non mi resta che chiedervi se vi ha incuriosito un minimo questa chiamata misteriosa... Allora? Io spero di ! Da questo capitolo la storia riprenderà ad essere ricca di colpi di scena e di nuove peripezie...
Prima di salutarvi devo ringraziarvi.
Un grazie particolare va a Pancake__s che ha segnalato la mia storia per le scelte. Non me lo aspettavo e ci tenevo a citarti qui nello mio piccolo spazio.
Per una cosa positiva c'è ne è una, pero', che mi rattrista un po'... Ho notato che le recensioni stanno diminuendo.
Beh, mi farebbe piacere sapere ancora il parere di ognuna di voi come succedeva prima, anche se, con l'inizio della scuola e il ricominciare della routine, vi risulta più difficile. Certo, che se adesso me lo scriveste, in più di dieci parole, un solo capitolo raggiungerebbe le cento e passa recensioni! Ci proverete prima o poi? *-* Io intanto vi ringrazio per seguire H2 Love!
Comunque, davvero, se non ci riuscite non fatevi problemi e vi prego di non offendervi per questa mia richiesta/sclero conseguenza di un'autostima praticamente assente.
Un bacio e... Ci ribecchiamo tra tre giorni!
Vado a finire i compiti di fisica (-.-") e poi mi metto in pari con le storie da leggere!
Giorgi x



Pubblicità
Vi consiglio queste due Fanfiction di due autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, l'altra di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame.
The strength of the Love:
Si tratta di una storia d'amore amibientata nella Firenze cinquecentesca. Lei: Fiammetta Manfredi, ricca, bella e vivace. Odia il suo mondo poiché la costringe ad indossare una maschera per apparire ciò che non è. Lui: Federico Tesi incredibilmente bello ma povero, ha perso da poco i genitori. E poi c'è quella forza che smove tutto: l'amore. Riusciranno Fiammetta e Federico ad andare al di là dei canoni imposti a quel tempo e scoprire la forza dell'amore?
Ps ci tengo a precisare che non è la solita tragedia Shakespeariana alla Romeo e Giulietta ma solo un amore di altri tempi quindi in base agli eventi che succederanno considerate che siamo all'inizio del 1500
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Wind. ***



Wind.

Eccomi tornata con una sorpresa per voi!
Buona lettura e... Buona visione!

Ci becchiamo nell'angolo autrice!

LINK SORPRESA


“Mi dica, la ascolto!” Disse Harmonie con voce stridula.

“Dunque... Sono il signor Twins, uno dei segretari della filiale della Walt Disney Company, ha presente?” L'uomo rivelò la sua identità, facendo saltare due battiti del cuore della rossa.

Harry la guardò, un po' preoccupato, un po' curioso.

“Sì, sì lo conosco!” La ragazza, rispose dopo poco, facendo un cenno nervoso con la testa.

“Ecco, adesso le spiego. La branca dell'azienda in cui lavoro io è quella che si occupa del canale Disney Channel... Poco fa la nostra azienda aveva offerto alla cantante Taylor Swift il ruolo da protagonista. La ragazza, pero' ha rifiutato poiché impegnata nel tour" Alle parole di Twins, la stylist aggrottò le sopracciglia e gonfiò le guance confusa, arricciando le labbra.

“Scusi, ma non capisco... Cosa centro io?” Domandò poi facendo una smorfia.

Harry, intanto, cercava di ascoltare, seppur la chiamata non fosse in viva voce. Non riuscire nel suo intento, lo stava facendo andare fuori di testa.

“Beh, ecco, Harmonie... Taylor mi ha consigliato di chiamare lei per prendere il suo posto.” Il signore, rivelò il motivo per cui aveva contattato la ragazza, che iniziò a tremare.
Ed aveva ragione: la bionda era davvero cambiata, voleva davvero rimediare, si era pentita.
Harm si ripromise di contattarla in qualche modo. Avrebbe chiesto aiuto ad Ed.

“Io? Ma non so recitare!” Harmonie fece spallucce.

“Questo lo sappiamo, ci è stato detto, ma vede... Ci è stato detto anche che lei ha un forte carisma e tanta voglia di riuscire nelle imprese, di vincere le sfide.” Il segretario, dall'altra parte del cellulare si dondolò sulla sedia.

“E...” Azzardò Harmonie.

“E quindi mi chiedevo se le andasse di partecipare ad un corso che si concluderà con un provino per cui in palio ci sarà il ruolo da protagonista del nostro nuovo Disney Channel Original Movie!” L'uomo, soddisfatto della frase appena detta batté una mano sulla scrivania.

Amava il suo lavoro, amava ricercare ragazzi giovani per realizzarli.

“Non lo so... Vede, io sono la stylist di una delle band più famose al mondo, non so se posso permettermi due lavori...” La rossa fissò i suoi piedi nudi e il pavimento, che prese a vorticare sotto di lei.

Bello. Spaventoso. Assurdo.

“Le riprese saranno veloci! Dureranno solo due mesi, i copioni sono già pronti e molto facili da imparare! Sarà un film da attori emergenti, che, se fatto bene, potrà risultare davvero bello pero'!” L'enfasi che l'uomo mise nel parlare, fece sorridere la ragazza.

“Sarebbe bellissimo, ma...” Iniziò questa.

Ma hai paura che, andandotene, Harry si scordi di te... Una frase, nella sua testa, divenne martellante.

“Ma, insomma, ci sono centinaia di ragazze migliori di me...” Harmonie cercò di mettere a tacere la voce dentro di lei.

“Quando ho visto delle sue foto sul web ho capito che lei potrebbe essere la svolta per il nostro canale, per questo insisto! Un volto nuovo, ma non sconosciuto, una persona interessante e carismatica in cui si rispecchiano tante adolescenti!” Il quarantenne non si voleva arrendere.

“Io dovrei stare in Australia tra poco, devo seguire i One Direction in tour, penso che lo sappia.” Harmonie cercò di mantenere la calma e, indossando una felpa Harry a mo' di vestito uscì in balcone chiudendosi la portafinestra alle spalle.

Il ragazzo si sedette sulla poltrona, non volendo disturbare la fidanzata, che, come lui sapeva, gli avrebbe raccontato tutto dopo.

“Venga in America a frequentare un corso apposito e poi faccia il provino! Tutti gli attori che vogliono prendere parte al film lo frequenteranno! Ci saranno lezioni di teatro, canto, presenza scenica, lei ci provi ad entrare! ...Se poi andrà male continuerà con il suo lavoro, se andrà bene si ritroverà in un set e...” Intanto la rossa ascoltava interessata le parole del suo interlocutore.

“E a quel punto dovrò restare in America per altri due mesi...” Puntualizzò lei.

Avrebbe retto per tre mesi senza Harry? Ci sarebbe riuscita davvero a stare così lontana da lui? Una lacrima fuoriuscì dai suoi occhi glaciali, andando a sciogliere parte del trucco del giorno precedente, già rovinato dal sonno.

“Esatto...” La conferma del segretario la fece tremare, non di certo per il freddo vento mattutino di Bradford.

“Quando inizierà questo corso?” Harmonie si sporse dalla ringhiera del balcone e notò alcuni fotografi, venuti sicuramente per aspettare la band all'uscita.

“Tra dieci giorni.” Rispose il signore.

“Quanto tempo ho per pensare?” Le mani della ragazza presero a tremare.

“Un giorno, più o meno.” Il tono di voce dell'uomo divenne un po' deluso: era sicuro di essere riuscito a convincere la stylist fino a un attimo prima.

“Le farò sapere... Grazie dell'opportunità.” Questa cercò di chiudere la conversazione.

“Di niente signorina Stoner, spero che faccia la scelta giusta!” La chiamata si concluse.

Harmonie era confusa e spaventata.

Confusa perché non sapeva cosa avrebbe dovuto fare, sapeva solo che le possibilità erano due.

La prima che venne in mente ad Harmonie fu quella di non andare e restare con Harry.

La seconda, invece, fu quella di azzardare, di provarci, di dare il massimo e cogliere l'occasione al balzo.

Sorrise involontariamente, quando pensò a come sarebbe stato essere attrice. Allora sì che sarebbe stata felice: si sarebbe sentita amata, non odiata. All'altezza della situazione, della vita che aveva intrapreso da un po'.

Fu allora, dopo aver analizzato la situazione, che rientrò nel caldo abitacolo della stanza.

Harry guardò la fidanzata negli occhi: non aveva sentito di certo tutta la conversazione, ma le poche parole che aveva distinto gli avevano fatto capire la situazione.

Avrebbe voluto correre ad abbracciarla, ma il suo corpo sembrava non rispondere. Il riccio aveva provato cosa significasse non sentire Harmonie con lui e, al pensiero, la vista gli si appannò.

La rossa, che intanto era rimasta immobile, si avvicinò al ragazzo e si accucciò tra le sue gambe e il suo torace, come fosse stata la piccola Lux.

“Harry...” Disse prima che un singhiozzo la scosse violentemente.

“Cosa vuoi fare Harmy?” Chiese lui.

“Voglio stare con te... Con Liam, Louis, Niall, Zayn...” La ragazza, dicendo questo non mentiva, o meglio non del tutto.

“Non eri tu a dire di non sentirti all'altezza di stare con un cantante dei One Direction? Fa questo corso allora, vinci il casting e spacca il culo a tutti.” Harry sperò che le sue parole non avessero offeso Harmonie.

Lui voleva solo incoraggiarla.

“Ma... Tre mesi, Haz! Io non posso stare lontana da te!” La ragazza scosse la testa violentemente, prima a destra e poi a sinistra, facendo sciogliere i capelli, raccolti con un leggero mollettone, lungo le spalle.

“E chi ti dice che non verrò a trovarti?” Harry sorrise e baciò una delle morbide guance di Harm.

“Sono più di ventiquattro ore di volo dall'America all'Australia... Non ce la farai mai. Io non ce la farò! Io senza di te crollo!” Harmonie si strinse nelle ginocchia.

“Harm, questo è sbagliato... Ti sembrerà una cavolata, ma... Dimmi... Tu mi ami perché hai bisogno di me o hai bisogno di me perché mi ami?” Harry, essendo già vestito, sistemò su un fianco la ragazza e, dopo averle fatto questa domanda uscì sbattendo la porta.

La rossa, allora, prese velocemente un paio di jeans e, con le lacrime agli occhi, seguì il ragazzo fuori dall'hotel. Per la prima volta non stava dando importanza alle apparenze, al trucco sciolto, ai capelli sfatti, ai colori dei vestiti che cozzavano orribilmente tra loro.

Con il cappuccio a coprirle quasi completamente il viso, Harmonie si avviò nelle strade di Bradford. L'aria settembrina cominciava a farsi sentire con il suo freddo e malinconia. La ragazza non sapeva dove cercare il riccio e non voleva neanche farlo. Voleva solo rilassarsi e ragionare e, con lui o chi altro intorno, non ci sarebbe riuscita. Una decina di minuti più tardi, la ragazza si ritrovò a vagare in alcune stradine di periferia. Una folata di vento la fece rabbrividire. Non per il freddo, ma perché in quel momento si rese conto di come un momento di pace, stabilità, equilibrio, possa essere scosso, mutato, sconvolto. Sorrise e raccolse il trucco calato e le lacrime in un fazzoletto trovato in tasca. A quel punto si tolse il cappuccio, rivolse lo sguardo al cielo e sorrise. Vedendo due foglie rincorrersi nel cielo, trasportate dal vento, vedendo due gattini rincorrersi nel prato, la rossa capì quale fosse la scelta giusta, capì che due amanti non si sarebbero mai allontanati. Harry, intanto, dopo aver aspettato che Harmonie uscisse dall'hotel dietro a un cartellone stradale vicino a questo, per poi seguirla, sorrise con lei. Era nascosto dietro un albero e restò a contemplarla come aveva fatto la sera in cui l'aveva incontrata. Harmonie, ignara di tutto questo, prese in mano il cellulare e digitò il numero del riccio. Uno squillo e una suoneria pose fine al silenzio intorno a lei. La rossa si girò, riconobbe un cespuglio di capelli famigliare spuntare da dietro un pino e si avvicinò al suo possessore sorridendo. Uno sguardo e i due si lasciarono andare in un lungo bacio, contro la corteccia marrone dell'albero. Il vento che accarezzava i loro corpi, confondeva i loro respiri.

“Harry, ho bisogno di te perché ti amo.” Disse Harmonie una volta che i due si staccarono.

“Lo sapevo che avresti ragionato... Quando partirai?” Harry le fece un occhiolino e poggiò la testa nell'incavo del collo di lei.

“Dieci giorni.” Rispose questa.

“Andiamo a dirlo agli altri? Anche ai manager, vorranno saperlo...” Il riccio tese una mano, che la ragazza colse al volo.

“Sì... Andiamo.” Concluse intrecciando le loro dita.

* * *

“Quindi questa è la situazione...” Era un'ora che Harmonie si trovava davanti ai manager e ai suoi migliori amici, finalmente aveva concluso il suo discorso.

“Beh, per questo mese ti abbiamo cambiato il contratto: almeno ogni giorno dovrai preparare i look dei ragazzi e inviarceli tramite mail, ce la farai? Poi, se supererai il casting, rinnoveremo questo contratto fino a quando non si concluderanno le riprese. Sei la migliore stylist che abbiamo mai avuto, resterai nel nostro team.” Un signore di mezza età, il più importante tra questi le passò un foglio da firmare e le sorrise sinceramente.

“Certo che sì! Ce la farò eccome!” Harmonie fece l'occhiolino all'uomo e alzò il pollice in segno di consenso.

“Sarà strano non averti più con noi per due mesi!” Zayn sbuffò una volta uscito dalla sala.

“Verremo a trovarti tutti insieme!” Disse Liam non perdendo il buon umore.

“Vi prego, niente malinconia adesso che altrimenti piango!” Louis tappò la bocca al castano ridendo di gusto.

“Giusto!” Concluse Niall andando verso una macchinetta contenente degli snack.

Harmonie intanto era immersa nella lettura dei messaggi delle sue amiche, che contente e sorprese la incoraggiavano e assecondavano nella sua scelta.

* * *

“Mamma, papà!” La rossa balzò fulminea dalla macchina antica del fidanzato verso la sua vecchia casa.

Sul pianerottolo, Tom e Claire, la stavano aspettando a braccia aperte.

“Harmonie!” Risposero in coro riconoscendo la cascata di capelli rossi che svolazzava verso di loro.

“Salve!” Harry, poco dopo si avvicinò con calma alla coppia.

Era stato il riccio ad organizzare questo incontro. Nei giorni successivi, lui e Harmonie sarebbero infatti partiti per Holmes Chapel, per poi ritornare a Londra e prendere così, una l'aereo per New York, e l'altro per Melbourne.

“Harry, grazie di questo!” La donna si avvicinò baciando le guance al cantante.

“Piccolina, ci perdoni davvero?” Un attimo dopo il suo sguardo commosso era puntato sulla figlia.

“Sì, io vi voglio bene. Avete sbagliato, è vero, ma siete i miei genitori... Mai come adesso sento la necessità di avervi con me.” Harmonie guardò intensamente i genitori.

“Fatti abbracciare!” A quelle parole la rossa scattò in braccio a suo padre, avvinghiandosi a lui come faceva sempre.

Tom era un ex-giocatore di pallanuoto e il suo fisico poteva permettersi di sostenere la figlia anche da adulta.

“Recupereremo tutto il tempo perso in questo periodo di pausa dal tour!” Claire si asciugò una lacrima

“Mamma... Papà... Domani sarò a Holmes Chapel e tra dieci giorni andrò in America per stare lì per un bel po', poi... Anche se il tour sarà già finito, io dovrò seguire i ragazzi in interviste, promozioni e quant'altro per la promozione del loro nuovo disco...” Ad Harmonie strinse il cuore quando vide la reazione dei suoi genitori a quelle notizie.

“Che cosa? Ma perché?” Tom balbettò un po'.

“Voglio provare ad essere un'attrice.” Rivelò la rossa con un sorriso.

Harry ed Harmonie passarono la serata in quella che era la vecchia casa della ragazza. Si rinchiusero nella sua camera e lei fu contenta di mostrare al riccio tutte le sue vecchie foto, di leggergli tutti i suoi vecchi diari. Questo non fece altro che ascoltare e guardare inebetito e un po' in soggezione, quando vide un angolo della stanza con i muri ricoperti da poster raffiguranti se stesso, Louis, Niall, Zayn e Liam.

* * *

“Ragazzi... Mi mancherete tantissimo!” Harmonie strinse forte i cinque giovani che avevano deciso di accompagnarla in aeroporto.

Era tornata un'ora fa da Holmes Chapel dove aveva vissuto per un po' di giorni la vecchia routine di un Harry ancora sedicenne, ancora sconosciuto. Insieme, erano andati anche a trovare Barbara, la simpatica signora con cui il ragazzo aveva lavorato nella panetteria. Per due giorni, inoltre, sostituirono due delle commesse, impossibilitate ad andare a lavoro. Barbara non perdeva occasione per imbarazzare Harry, che puntualmente avvampava. Harmonie rideva felice perché, più la donna raccontava, più scopriva nuove cose del fidanzato. Ma come tutte le cose anche le vacanze finirono presto.

“Harmy... Ci sentiremo ogni giorno per organizzare alcuni dei nostri fantastici scherzi!” Disse Louis stringendo la ragazza tra le braccia tatuate.

* * *

Louis... Ps... Louis! Porca carota, svegliati!” Harmonie salì nella cuccetta del ventiduenne che finalmente aprì gli occhi.

Il nostro piano!” Disse questo alzando un po' troppo la voce.

Io mi occupo di Zayn e di Harry...” La rossa si lasciò sfuggire un risolino maligno, pregustandosi la faccia che i ragazzi avrebbero fatto appena svegliati la mattina seguente. Erano le tre di notte e, Louis e Harmonie dovevano attuare il piano di scherzi ideato nel pomeriggio.

I due così si avvicinarono ai loro amici. La ragazza prese una bomboletta spray per capelli, color rosa accesso. Il ragazzo, invece, prese della panna montata comprata in un bar poco prima. In un attimo i capelli di Zayn si ritrovarono ad essere color fragola. Louis intanto, sistemò nella punta delle ciabatte dei ragazzi un po' della soffice neve bianca, in modo che, quando le avrebbero infilate, dopo essersi alzati, avrebbero trovato al loro interno una gran bella sorpresina.

Harm, passami il sale!” Il castano afferrò al volo la bustina passatagli dalla ragazza e cosparse di granellini la bocca dei quattro amici.

La piastra, Lou!” Harmonie, dopo averla afferrata, lasciò che si riscaldasse per poi passarla perfettamente ad Harry.

Manca Liam!” Il cantante prese un pennarello indelebile e cosparse di tatuaggi improvvisati il torace, le braccia e il viso dell'amico.

Perché ho l'impressione che ci siamo scordati qualcosa, Peter Pan?” Harmonie fissò i quattro ragazzi confusa.

Perché non abbiamo ancora acceso la videocamera, rossa.” Un ghigno spuntò sul viso dei due, che si rimisero a dormire come angioletti.

* * *

“Ricorda di fare la brava e copriti, perché a New York fa freddo!” Liam, abbracciò Harmonie, tenendola stretta.

* * *

Un colpo di tosse in piena notte nel tour bus, svegliò Liam. Gli ci volle davvero poco per capire che questo proveniva dalla sua amica.

Ti fa male la gola, vero?” Chiese in un sussurro il castano.

Non dire che mi avevi avvisato, Lee.” Harmonie, con voce roca, rispose al ragazzo.

Vieni dai.” Questo prese per mano la rossa e la trascinò vicino al minuscolo angolo cottura del bus.

Una cioccolata bollente, uno sciroppo, una sciarpa di lana a scaldarle la gola, e Harm tornò a dormire beata.

* * *

“Se invierai qualche vestito, manda insieme anche alcuni biscotti al cioccolato, capito?” Niall fece volteggiare a mezz'aria la stylist che, a quel gesto, rise allegramente.

* * *

Niall... Pesa duecento grammi di zucchero.” Harmonie e l'irlandese erano affaccendati in cucina.

Mentre Harry, Liam, Zayn e Louis si trovavano in veranda a chiacchierare con Greg, Maura e Bobby, loro due erano intenti nel cucinare alcuni biscotti con il cioccolato. Questi erano proprio quelli di cui Niall aveva parlato ad Harmonie durate la sua degenza in ospedale.

Tieni... Ecco qui!” Niall passò alla rossa una ciotola colma di granellini bianchi.

Sei sicuro che è zucchero questo?” La ragazza guardò scettica l'amico.

Questo a quelle parole assaggiò un cucchiaino del contenuto della ciotola per poi sputarlo di botto.

Allora?” Harmonie increspò le labbra, contenta di aver avuto ragione.

E' sale...” Rispose Niall scocciato per poi bere un bicchiere d'acqua e pesare stavolta lo zucchero.

Il risultato dello sforzo dei ragazzi piacque a tutti.

* * *

“Sii fiera di te stessa, crediti la meglio e cammina sempre a testa alta!” Zayn accolse Harmonie tra le sue braccia e la strinse al suo torace che emanava un leggero odore di tabacco.

* * *

Dovresti essere più sicura di te, sai?” Nel silenzio del tour bus, Zayn e Harmonie si divertivano a giocare a call of duty, quando il moro le disse queste parole.

Io... Zay, non ci riesco.” La ragazza fece spallucce.

Non era la prima volta che il pakistano le parlava di un argomento simile. I due spesso lavoravano sull'autostima della ragazza, che pero' non cresceva affatto.

So c-come on
You got it wrong
To prove I'm right I put it in a so-o-ong
I don't know why
You're being shy
And turn away when I look into your ey-e-es.
Everyone else in the room can see it
Everyone else but you.“

Zayn, abbracciò la rossa e iniziò a canticchiare la sua strofa in What make you beautiful, quando la ragazza si addormentò.

* * *

“Chiamami appena arrivi, capito?” Harry guardò negli occhi chiari Harmonie.

“...Quando finirà anche il tour staremo sempre insieme!” Proseguì poi stringendola a sé.

“Non scordarti di me...” Mormorò la ragazza sul suo collo.

“Come potrei Harmy?” Il riccio mostrò le fossette piegando leggermente la testa per poi baciare lentamente la fidanzata.

“Fa buon viaggio!” Dissero i ragazzi in coro mentre Harmonie si ritrovò a salire le scale mobili che portavano al check in.

“Ci proverò, anche se, cavolo, mi mancherete voi e mi mancheranno le vostre cazzate!” La rossa usò un tono più alto del solito per farsi sentire di più.

“Verremo a trovarti e ci sentiremo spessissimo!” I cinque ragazzi agitarono le mani in aria e un po' tristi salutarono la ragazza.

* * *

“I signori passeggeri sono pregati di allacciare le cinture di sicurezza, stiamo per decollare.” Annunciò una voce femminile fredda e distaccata.

Harmonie fece come richiesto, prese il cellulare e si infilò le cuffie, poi fece partire 'Little things'. Si addormentò, cullata da quelle dolci note.

* * *

“Harmonie Stoner?” Chiese, sorridendo, una ragazza mora dal fisico prosperoso.

La rossa era arrivata al campus che l'avrebbe preparata per i casting del film. Si trovava davanti alla porta dell'appartamento a lei assegnato, quando venne interrotta dai suoi pensieri.

“Proprio così!” Rispose una volta resasi conto di essere stata chiamata.

“Bene, saremo nello stesso appartamento! Mi chiamo Lea!” La mora strinse calorosamente la mano di Harmonie, che rimase piacevolmente colpita dalla sua inquilina.

“Come mai se qui al campus? Per quanto ne so io in questo periodo ci sono tutti i ragazzi che vogliono entrare nel nuovo film di Disney Channel!” La ragazza sorrise alla nuova conoscenza.

“Esatto! Io vorrei provare ad entrare nelle vesti di Layla, l'amica della protagonista.” Lea sorrise: Harmonie le diede un'impressione positiva.

“Tra poco abbiamo la prima lezione, andiamo a posare dentro la nostra roba e andiamo all'auditorium!” Questa aprì la porta del loro nuovo alloggio.

“Mancate.” Scrisse Harmonie nel gruppo di whatsapp in cui c'erano tutti i suoi amici.

Lea le stava simpatica, sì, ma non era di certo come loro.

* * *

“Cory... Guarda quella rossa!” Un ragazzo, alto, robusto, con un sorriso furbo, scosse un altro ragazzo indicandogli con un cenno di capo qualcosa, o meglio, qualcuno.

“Grant... E' la fidanzata di Harry Styles.” Chiarì allora Cory capendo le intenzioni dell'amico.

“E quindi? Mi sa che anche lei è qui a questo corso per fare il provino con Disney Channel... Ha il nostro stesso orario...” Il moro fece spallucce, continuando a fissare i glutei sodi di Harmonie.

“Che ne sai?” Chiese il biondo.

“So sempre tutto io...” Un ghigno fuoriuscì dalle labbra sottili dell'altro.

“E quindi, cosa vuoi fare?” Questo deglutì, pensando che fosse inutile fare una domanda simile.

“Farla cadere nelle mie braccia, ovvio.” Rispose Grant sognando di poggiare le proprie mani sul corpo esile di Harmonie.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ehilà, un po' in ritardo, ma ci sono... Insomma, stasera i ringraziamenti ve li risparmio, ma sappiate che sono sempre sott'intesi. Che dire... Abbiamo tre nuovi personaggi, una nuova avventura e altre complicazioni da quanto si può intuire nell'ultima frase. Non vi voglio anticipare niente. Sono cattiva? Umh, un pochino dai. Bene, voglio avvisarvi che siamo arrivate a metà storia! Questa parte sarà molto, molto, molto, ma molto movimentata. Non penso che vi annoierete. Che dire, fatemi sapere un parere per favore.
E adesso vi faccio la fantomatica domanda... Vi piace la mia sorpresa? *-* Mi ci sono impegnata così tanto. Spero che ci siate tutte voi che avete recensito. (Ecco svelato anche uno dei motivi per cui vi ho chiesto di farlo...)
Un bacio,
Ci becchiamo tra tre giorni!
Giorgi xx

PS: R.I.P Cory


Pubblicità
Vi consiglio queste due Fanfiction di due autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, l'altra di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame.
The strength of the Love:
Si tratta di una storia d'amore amibientata nella Firenze cinquecentesca. Lei: Fiammetta Manfredi, ricca, bella e vivace. Odia il suo mondo poiché la costringe ad indossare una maschera per apparire ciò che non è. Lui: Federico Tesi incredibilmente bello ma povero, ha perso da poco i genitori. E poi c'è quella forza che smove tutto: l'amore. Riusciranno Fiammetta e Federico ad andare al di là dei canoni imposti a quel tempo e scoprire la forza dell'amore?
Ps ci tengo a precisare che non è la solita tragedia Shakespeariana alla Romeo e Giulietta ma solo un amore di altri tempi quindi in base agli eventi che succederanno considerate che siamo all'inizio del 1500
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** To change. ***



To change.

Buona lettura! Tenete a mente l'ultima frase del capitolo e...
Leggete lo spazio "autrice" (quale non sono), per favore!



Harmonie entrò nell'auditorium del teatro, luogo in cui i direttori del corso avrebbero spiegato in cosa questo sarebbe consistito. Con lei, c'era anche Lea che la distraeva dai suoi malinconici pensieri. Le due ragazze si avvicinarono a due giovani dal bell'aspetto.

“Cory!” Lea si fiondò sulle labbra di uno dei due.

Harmonie capì che il ragazzo di cui la sua coinquilina le aveva parlato poco prima con aria sognante era proprio quel castano davanti a lei. Con un piccolo ragionamento, arrivò a capire che l'altro era Grant, migliore amico del fidanzato della mora.

La rossa notò che il ragazzo in questione era intento a squadrarla da testa a piedi, in un modo che non la ispirava affatto. I quattro andarono a sedersi vicini in una delle prime file di poltroncine. Harmonie accese il cellulare per sapere l'orario. Harry, pensò, stava ancora in aereo se i suoi calcoli sul fuso non erano sbagliati. Decise di impostare l'ora di Melbourne tra le preferite, insieme a quello di Londra. In tal modo, la ragazza avrebbe capito quando sarebbe stato il momento giusto per chiamare i suoi genitori, i suoi amici, ma soprattutto il suo riccio. Pensò che lo avrebbe sentito molto poco, purtroppo.

“Eccoci qui! Ragazzi, benvenuti!” Un uomo, che poi Harmonie scoprì essere il segretario che tempo prima l'aveva contattata, fece la sua entrata nella sala.

“Adesso, so che vi romperete ad ascoltarmi, ma insomma, siete nuovi dell'ambiente e dunque sono obbligato a farvi questo monologo.” Un sorrisetto soddisfatto illuminò il viso di Twins.

“Allora. Come sapete, i personaggi principali del nuovo film sarete voi! Se ci saranno attori già dentro quest'ambiente? Beh, sì. Adesso, pero', questo non è importante, considerando che ancora non avete ancora affrontato neanche il primo esame . Avrete capito che sarete sottoposti a selezioni, che oggi è solo l'inizio. Per tre settimane, verrete gradualmente dimezzati di numero. Nella quarta, e ultima, di corso dovrete impegnarvi in uno studio intensivo dei copioni, sviluppare il personaggio a cui puntate, nel migliore dei modi e poi, presentarvi alle audizioni dove subirete un'ulteriore scrematura. Arriverete ad essere trenta precisi. Due di voi, un ragazzo e una ragazza, saranno i protagonisti, altri dieci saranno personaggi di una certa rilevanza, mentre i restanti saranno secondari. In ogni caso, ognuno di voi, presenti qui, apparirà nel film, anche se solo per fare una comparsa. Ci tengo a precisare una cosa: presentarsi alle audizioni per interpretare un determinato personaggio, non implica che non possiate essere presi per recitare in un altro ruolo.” Il segretario bevette un po' d'acqua, per inumidire la gola seccata dal discorso fatto.

Harmonie si guardò in giro per scrutare i suoi compagni di avventura. Posò attenzione su ogni loro dettaglio. Infondo, erano i suoi “nemici” quei ragazzi, e, sebbene la rossa non fosse affatto competitiva, non poteva far a meno che pensarli in questo modo. D'altronde, lei avrebbe dato del suo meglio per aggiudicarsi qualunque ruolo. Non avrebbe perso un mese per niente. Affatto.

“Detto questo, vi avviso che i corsi comprendono anche il canto. Comunque, potete trovare tutti gli orari nei moduli che vi abbiamo lasciato in bacheca. Buon inizio corso ragazzi!” Twins sorrise un'ultima volta, poi se ne andò, facendo tramutare il silenzio che durante il suo discorso aveva avvolto la sala, in un forte brusio.

“Andiamo a prendere gli orari delle lezioni, dai!” Harmonie guardò per la seconda volta l'orologio e un sorriso le fece curvare le sue labbra delicate, quando notò che a quell'ora Harry sarebbe atterrato in Australia.

I quattro ragazzi presero un foglio ciascuno e notarono con stupore che il corso sarebbe stato più difficoltoso di quanto gli fosse sembrato.

Il programma comprendeva otto ore di lezione al giorno, esclusa la domenica. Le prime cinque ore si sarebbero svolte in mattinata, le altre tre nel pomeriggio.

Le lezioni comprendevano sei materie principali: movimento, espressività, voce, canto, ballo, musica.

“Insomma... Bel programmino vi pare?” Chiese Grant avvicinandosi alla rossa.

“Beh, stasera io e Cory ci divertiremo per locali!” Lea, rivelò il suo lato festaiolo.

“Harm, ti va di andare a mangiare qualcosa fuori? In amicizia!” Disse il ragazzo dagli occhi vispi e, a quelle parole, Cory mascherò una risatina complice con una finta tosse.

“Sì, perchè no?.” La voce della ragazza risultò piuttosto incerta, mentre si passava una mano tra i capelli.

“Bene!" Rispose il giovane soddisfatto.

“Dove ci incontriamo?" Chiese Harmonie.

“Ti passo a prendere io, so qual'è l'appartamento di Lea” Rispose Grant.

la rossa a quel punto si fiondò fuori la scuola, verso l'appartamento del residence limitrofo a lei assegnato.

Corse tanto da avere il fiatone, ma non le importò più di tanto. Si chiuse nella sua camera, lasciando il mondo fuori dalla porta intonacata di blu. Con un gesto fulmineo tirò fuori il computer dalle valige ancora chiuse e si sedette sul letto con tanto di slancio che la fece rimbalzare leggermente. In un attimo aprì Skype: Harmonie si era data appuntamento con Jade, Jesy, Leigh e Perrie alle sei di pomeriggio e in quel momento mancava un minuto all'ora esatta. Puntualmente lo schermo della ragazza si illuminò.

“Rossa!” Le quattro ragazze accesero la videocamera e salutarono l'amica.

“Ehilà, belle!” Questa sorrise allegramente.

“In che parte del mondo vi trovate adesso?” Continuò poi non riconoscendo l'ambiente che faceva da sfondo alle cantanti.

“Stiamo a casa!” Rispose Jade facendo dondolare il pc dalle mani di Perrie.

“E pensare che io non ci sono ancora mai entrata!” Harmonie fece spallucce e scosse la testa.

In cinque, quasi sei, mesi aveva viaggiato come una trottola: da Londra in Mullingar, dal Mullingar a New York, da New York a Bradford, da Bradford ad Holmes Chapel. Adesso si ritrovava ancora nella Grande Mela e stando un po' in solitudine si rese conto che la sua vita era completamente cambiata.

“Ahahahah! Avrai tempo per godertela questa casa... O zoo... Chiamalo come vuoi!” Leigh sbottò in una rumorosa risata vendendo l'espressione assunta da Jesy alle sue parole.

“Parlando di cose serie... Harmy, come stai?” La bionda del gruppo sorrise dolcemente.

“Sto: Mi mancate. C'è Lea che è simpatica, stasera un ragazzo mi ha invitato ad uscire in amicizia, ovvio, pero'... Vorrei stare con voi, adesso.” Una piccola lacrima scese sul volto struccato della rossa.

“No, dai non piangere! Appena finiremo gli eventi in radio e in tv per promuovere il nostro nuovo singolo andremo ad acchiappare El e Dani e verremo tutte lì!” Jade parlando si stropicciò gli occhi.

“Piuttosto, come ti sembra il corso? Ancora non hai fatto nulla, vero?” Domandò allora Leigh per cambiare discorso.

“Vero... Ci è stata fatta solo una presentazione generale... Dovrò superare tre esami per entrare nei casting! Non ce la farò mai, Leigh!” Harmonie gonfiò le guance d'aria, per poi buttarla subito fuori in un gran sospiro.

“Vedila così... Se non li superi e non vinci avrai buttato un mese. Vuoi questo? No! Quindi...” Cominciò Perrie sorridendo.

“Vinci!” Conclusero Jade e Jesy con enfasi.

“Ti aiuteremo noi!” Esclamo poi Leigh facendo l'occhiolino all'amica.

“Tu tienici aggiornate, capito?” La bionda alzò le sopracciglia, parlando altezzosamente per far ridere Harmonie.

“Fate lo stesso anche voi!” Impose questa ridacchiando.

“Harm... Ci sentiamo prima di andare a dormire così ci racconti della serata... Abbiamo un'intervista e dobbiamo scappare!” Jade si alzò di scatto, sistemandosi i vestiti leggermente stropicciati dallo stare seduta.

“Ahahaha! Ciao ragazze! Harmonie agitò in aria la mano destra, quasi fosse una bambina.

“Ciao Harmy!” Salutarono loro.

“Vi voglio bene...” Mormorò infine la stylist, quando ormai la chiamata era già stata chiusa.

* * *

Un altro squillo, a distanza di pochi minuti, distrasse la rossa mentre era intenta a leggere altre informazioni su come si sarebbero svolte le lezioni.

Il viso di Eleanor apparve sul display del suo Mac. Harmonie corse a rispondere, felice dal fatto che anche lei l'avesse chiamata come promesso.

“Hola!” La castana salutò la rossa in spagnolo, lingua che aveva dovuto imparare prima di partire per la Spagna a causa di una serie di casting per case di moda piuttosto importanti.

“Ma come siamo internazionali Eleanor! Trés bien!” Una voce femminile si udì lontana.

“Danielle!” Harmonie la riconobbe subito.

“Rossa! Ho fatto una sorpresa ad Ele e sono venuta a trovarla durante un momento di pausa dal programma televisivo che sta quasi per finire!” Spiegò la riccia sedendosi sul divano in cui stava anche l'amica.

“Allora... Che ci racconti?” Fu la domanda di Eleanor ad aprire un lungo discorso che finì circa una mezz'ora dopo con una serie di saluti in inglese, spagnolo e francese.

* * *

Harmonie, appena chiuse la conversazione con la castana e la riccia, si mise a comporre il numero di Alicia dal cellulare.

La rossa stava preparandosi un bel saluto, quando l'altra ragazza le attaccò.

Un brutto, bruttissimo presentimento s'impossessò di lei. Si chiese come mai la mora non le avesse risposto e automaticamente le sue dita ridigitarono con velocità la sequenza di numeri composta poco prima.

Harmonie era pronta a lasciare perdere, quando Alicia rispose.

“Cosa c'è?” La voce della ragazza era fredda, distaccata.

La stylist rimase di stucco. Mille domande le fluttuavano nella mente, intanto che il tempo scorreva silenziosamente.

“Cosa c'è?” Chiese ancora una volta Alicia scocciata.

“Aly, volevo solo sentirti un po'... Ultimamente non rispondi mai ai miei messaggi... Né alle mia chiamate... Stai male per qualcosa?” La rossa cercò di sembrare il più dolce possibile e mise tutto il bene del mondo nella sua ultima domanda.

“Ma che ne sai tu?! Dimmi cosa ne puoi sapere di quello che mi succede!” Il tono della mora si fece aspro.

“Alicia! Siamo amiche da quando eravamo piccole, penso di conoscerti bene, ti pare?” Harmonie era davvero agitata, tanto che il thè sciabordò fuori dalla tazza, a causa delle mani tremanti.

“Harmonie, tu ti sei fatta una vita tua! Tu mi hai scartata.” La londinese parve sputare parola dopo parola.

“Cosa?! Ma Alicia... Non sei stata tu a dirmi di ricominciare, al fianco di Harry?” La rossa non avrebbe mai pensato di dover sentire la sua migliore amica dirle quelle frasi così cattive.

“Basta!” Urlò la mora, facendo sobbalzare l'aspirante attrice.

“Basta?! Aly io ti voglio bene e adesso non capisco perché...” Rispose questa confusa.

“Harmonie... E' semplice, sono stufa di te.” L'altra giovane non le diede nemmeno il tempo di concludere la frase.

“Tu eri la povera ragazza, ma ora guardati!” Inoltre, continuò a parlare con un velo di sprezzante ironia.

“Aly, sono sempre io!” Harmonie sbattè con forza l'anta dell'armadio, che non accennava a chiudersi a causa dei tanti vestiti che si era ritrovato a contentere.

“No Harmonie. Sei cambiata.” Alicia non fece trapelare nessuna emozione. La sua voce risultò atona.

“Cambiata?” Chiese la rossa piegando la testa da un lato per tenere il cellulare tra la spalla e l'orecchio in modo da avere le mani libere.

“Sì, hai capito! Pero'...Forse, non è del tutto colpa tua.” Accennò la mora.

“La colpa è anche di Harry. Tu sei cambiata per lui, non sei più la vecchia Harmonie, non ti riconosco più.” Concluse poi, senza dare tempo ad Harmonie di rispondere.

Harmonie sentì il bip della chiamata conclusa e si lasciò andare sul pavimento. Si sentiva persa, confusa. La sua migliore amica, o meglio, la sua ex-migliore amica, le aveva detto cose orribili. Poi lei, dannatamente insicura, non era capace di contrabbattere, di smentire o altro. Accusava sempre il colpo.

“Tu sei cambiata per lui.” Mormorò una fastidiosa vocina nella sua mente.

"Ma cosa significa cambiare?" Si chiese la rossa intrappolando la testa tra le ginocchia.

Al primo singhiozzo, dovuto a un pianto iniziato autonomamente e senza permesso, Harmonie si alzò di scatto dal parquet e raggiunse il bagno. Accese l'acqua bollente della vasca e si spogliò.

* * *

Un secondo dopo Harmonie si ritrovò avvolta in quella liquida coperta.

Le sue lacrime si mescolarono con l'acqua saponata dal bagnoschiuma alla camomilla.
Harry.
Quell'odore le ricordava il profumo che il riccio emanava appena uscito dalla doccia.

“Tu sei cambiata per lui." Ancora quella vocina! Harmonie si ritrovò a sbattere la testa al bordo della vasca, esasperata.

Tra la schiuma, la ragazza si rannicchiò su se stessa d'un lato finendo completamente sott'acqua, per sentirsi in qualche modo protetta.

La rossa restò per un po' in apnea, poi riemerse con la testa.

“Io e te saremmo dovute essere migliori amiche per sempre, ricordi Aly?” Chiese retoricamente la rossa guardando il soffitto e immaginandosi di ritrovarsi nella casa sull'albero della vecchia casa dell'altra ragazza, casa in cui le due, appena dodicenni, si giurarono eterna amicizia.

Altre piccole e silenziose lacrime le scivolarono sulla pelle arrossata del volto di Harmonie.

Di sorpresa, la foto di Harry apparve sullo schermo del cellulare della ragazza, che si asciugò le mani e si sporse per prenderlo fino alla mensola del lavandino, stando attenta a non farlo cadere nell'acqua.

“Amore!” La voce del riccio risultò forte e allegra, sebbene fosse distrutto dal Jet lag a cui non si era affatto abituato.

“Harmy... Oi... Harmy.” Al sentire il suo nome pronunciato da Harry, la ragazza si lasciò sfuggire un suono molto simile al guaito dei cuccioli di cane.

“Cucciola... Cosa succede?” Domandò il cantante non nascondend la sua preoccupazione nel tono di voce.

“Io sono lì, il mio cuore è con te, non in Australia, non in nessun altro luogo..” Disse poi.

Harm, a quel punto, esplose.

Si lasciò andare ad un pianto liberatorio, senza proferire frasi di senso compiuto. Harry, stava lì, dall'altra parte della chiamata, ad ascoltare silenzioso.

Si girò nel suo letto. Mentre a New York erano le diciannove, da lui erano quasi le otto del mattino e così il riccio, Niall, Louis, Liam e Zayn avevano deciso di dormire in mattinata per poi eseguire le prove del primo concerto Australiano nel pomeriggio.

“Harry... Ci sei ancora?” Chiese Harmonie quando si fu calmata, mentre si asciugò un ultima lacrima.

“Non me ne sono mai andato.” Confermò lui e la rossa capì.

Capì che, in realtà, la sua anima, il suo essere non era cambiato, ma si era fuso indissolubilmente con Harry. Come sarebbe potuta non accadere una cosa simile? La ragazza, nel cuore del riccio, aveva trovato se stessa, anzi, aveva scoperto se stessa. Pensò che quella che lei credeva essere la vera Harmonie non fosse nulla, in confronto alla giovane donna che era diventata.

“Puoi accendere la videocamera, Haz?” Chiese la rossa mentre si buttava sotto le coperte fregandosene di non aver cenato, di non essersi asciugata i capelli e di essersi messa i primi abiti capitati sottomano: infondo... Cosa le importava?

Tutto ciò che la rendeva felice si trovava dentro lo schermo del suo cellulare ed era il ragazzo, che in quel momento se ne stava, avvolto in una coperta blu, ad ascoltarla, a farla ridere, a farla innamorare ogni momento di più senza chiederle nulla in cambio.

No, non sarebbe uscita con Grant. Non sarebbe successo nulla.
Quella sera.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ehilà, un po' in ritardo, ma ci sono... Insomma, stasera niente cena, ma sappiate che l'ho saltata con piacere per voi. Che dire... L'ultima frase... Vi ripeto, tenetela a mente. Non vi voglio anticipare niente. Che posso dirvi ancora... Oh, beh, Alicia ha lasciato trapelare una delle paure più grandi di Harmonie... Il cambiare. E Harry? Dolce vero? Per quanto riguarda i ragazzi, in questo capitolo non c'è stato spazio per loro, ma ce ne sarà parecchio nel prossimo!
Per utlima cosa, non in ordine di importanza, vorrei ringraziare tutte voi che recensite, preferite, ricordate, seguite la mia ff.
Inoltre ringrazio le cinque ragazze che l'hanno segnalata per le scelte del sito, mi fa così piacere! Mi avete fatto un regalo stupendo!
H2 Love, penso diventerà H2... Cosa mi consigliate? Lasciare il Love o toglierlo nel titolo?
Ci becchiamo tra tre giorni!
Giorgi xx


Pubblicità

Vi consiglio queste due Fanfiction di due autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, l'altra di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame.
The strength of the Love:
Si tratta di una storia d'amore amibientata nella Firenze cinquecentesca. Lei: Fiammetta Manfredi, ricca, bella e vivace. Odia il suo mondo poiché la costringe ad indossare una maschera per apparire ciò che non è. Lui: Federico Tesi incredibilmente bello ma povero, ha perso da poco i genitori. E poi c'è quella forza che smove tutto: l'amore. Riusciranno Fiammetta e Federico ad andare al di là dei canoni imposti a quel tempo e scoprire la forza dell'amore?
Ps ci tengo a precisare che non è la solita tragedia Shakespeariana alla Romeo e Giulietta ma solo un amore di altri tempi quindi in base agli eventi che succederanno considerate che siamo all'inizio del 1500
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Trials. ***



Trials.

I'm here, for you! Buona lettura e, se non collassate, leggete le note "autrice" a fine capitolo! ◕‿◕
Ps: Le scritte in verde acqua sono flashbacks! ❤ ❤ ❤


Il primo esame di sbarramento era alle porte. Mancavano appena due ore e Harmonie stava per collassare. Letteralmente. Un misto di ansia e malinconia si era impossessato di lei dalla sera precedente e non accennava ad andarsene. Lea, quella mattina, era uscita di buon'ora, lasciando Harmonie da sola alle prese con il guardaroba. Un lieve borbottio percosse il suo corpo, mentre indecisa frugava tra le magliette. Quando la rossa aprì un'anta del mobile in legno laccato di bianco, più scatole di reggiseni crollarono a terra, facendola sobbalzare. Un dolce e tenero ricordo le passò per la mente.

“Lou, cacchio... Sei troppo grosso... In due stiamo strettissimi!” Harmonie diede una gomitata al ragazzo affianco a lei.

“Senti... E' stata tua l'idea di questo scherzo... Adesso non rovinare tutto!” Rispose Louis, mordendo un braccio alla ragazza.

I due amici, insieme a Liam, Zayn, Harry e Niall, in quel momento si trovava all'IKEA di Londra. Un solo giorno e la strada dei ragazzi si sarebbe divisa per un po' con quella di Harmonie. Ognuno avrebbe preferito fare altro piuttosto che girare in un negozio di mobili, ma Niall, la sera prima, tornando un attimo a casa Direction, aveva distrutto il vecchio divano del salotto, saltandoci sopra di slancio.

“Ma io dico... Sei normale?” La rossa sbuffò nell'oscurità.

I due complici, si trovavano all'interno di un grande armadio di mogano, leggermente socchiuso. Il piano di scherzi, quel giorno consisteva nel far prendere un colpo ai quattro poveri membri della band.

“Allora... Appena passano... Tu sbatti l'anta verso l'interno!” Louis, sorrise nel buio e il bianco dei suoi denti brillò grazie a un fascio di luce proveniente dall'esterno.

“Poi tu, batti un pugno al mobile, mi raccomando!” Harmonie ammiccò con una punta di cattiveria al ventiduenne.

La ragazza adorava fare scherzi con lui.

“Harm... Al mio tre... Tre!” Disse il ragazzo e così, l'anta dell'armadio fece un gran bel botto come era stato deciso.

Dalla fessura, i due ideatori della burla poterono gustarsi le facce di Niall, Harry, Liam e Zayn, sorpresi dal rumore improvviso. Anche altre persone si voltarono in cerca del punto da cui era provenuto il trambusto.

Harmonie si lasciò scappare una risatina colpevole, e Louis, per coprirla, diede velocemente tre pugniad un lato dell'armadio.

“No, vabbé... Io vado a controllare.” Disse Liam guardando le espressioni preoccupate dei suoi amici.

Il castano si avvinò a Louis e Harmonie che si lanciarono un'occhiata nel buio. I ragazzi aspettarono che il cantante fosse distante circa un metro da loro, per poi smettere di respirare, evitando così di destare sospetti.

“Visto? Non c'è nulla!” Spiego il cantante rivolgendo le spalle al mobile.

La rossa ne approfittò e tirò fuori dalla borsa che aveva con sé una di quelle piume da scrittura che aveva comprato poco prima. Così, Louis vedendola, capì le sue intenzioni e aprì un po' di più l'anta del mobile, facendo in modo che quel soffice oggetto sfiorasse il collo di Liam.

“Oddio!” Disse lui e gli altri, che non aveva visto niente di strano, non capirono il motivo della sua reazione.

“C'è qualcuno lì dentro!” Spiegò lui indicando quello che all'apparenza era un semplice armadio di legno.

“Certo e io sono superman!” Esclamò ridendo Harry per poi avvicinarsi all'amico.

“Senti Liam, dobbiamo ancora trovare Lou e Harm, andiamo!” Zayn si mise le mani in tasca e si avvicinò ai ragazzi che ormai si trovavano un bel po' distanti da Louis e Harmonie.

“Ora...” Disse questa ghignando.

“No! Jimmy protested!” I due ragazzi aprirono di scatto l'anta dell'armadio, balzando fuori.

“Dio mio!” Zayn lanciò un acuto e fece tre passi indietro, strabuzzando gli occhi dallo spavento.

“Cazzo... Ragazzi... Mi avete fatto prendere un accidente.” Niall, sospirando, si appoggiò a una cassettiera.

E poi io sono il visionario, eh?” Liam, con voce stridula girò su se stesso.

Voi due. Brutti disgraziati... Io vi ammazzo!” Harry lanciò uno sguardo a i due complici scandendo bene la parola finale.

Harmonie era sì la sua fidanzata, ma anche la sua migliore amica ed era un peperoncino, a suo parere.

“Iniziate a correre!” Urlò Zayn, per poi incominciare ad inseguire i due ragazzi per tutto il mobilificio.

Una calda lacrima cadde sul parquet della camera mentre le mani della stylist tremavano durante la scelta dei vestiti. Dopo un abbondante quarto d'ora la rossa era finalmente pronta. Indosso aveva un maglioncino autunnale, non troppo caldo e dei jeans scuri super aderenti. Stava finalmente uscendo di casa, quando il pensiero di Liam, le fece venire in mente di aver scordato qualcosa. Harmonie, allora, corse di nuovo in camera e prese una sciarpa. Sorrise. Se si fosse ammalata, il castano non glielo avrebbe perdonato.

La ragazza sfrecciava per i corridoi dell'edificio, a testa bassa. Non si sentiva abbastanza brava, non tanto da superare quell'esame. In quell'istante, pero', un moro dalla pelle ambrata apparì un attimo tra gli altri aspiranti attori.

“Cammina a testa alta.” Sussurrò Zayn per poi scomparire.

Allora Harmonie, con uno scatto che agli occhi di tutti risultò piuttosto accattivante, alzò il volto, senza paura. Avrebbe dato il massimo e, in caso di esito negativo, non si sarebbe rimproverata nulla.

La stylist entrò in una sala dove avrebbe dovuto aspettare il suo turno. Fortunatamente, il suo cognome faceva in modo che lei fosse una delle ultime ad essere chiamata e questo la tranquillizzava.

Una chitarra, suonata da chissà chi, la cullò per un buon minuto, facendola calmare. Harmonie pensò a Niall, a quell'irlandese sempre sorridente, che insicuro di sé, un paio di anni fa aveva promesso a quattro giudici e a un vasto pubblico che non li avrebbe delusi.

“Signorina... Il suo nome... Harmonie si scrive con l'acca davanti?” Una donna dall'aspetto curato interruppe i pensieri della rossa.

“Esatto... Con l'acca.” Rispose questa e in un attimo, una faccia pulita, una massa di ricci, due pozze verdi smeraldo presero vita nei suoi pensieri.

“Ragazzi, salutate gli H2!” Disse Niall divertito.

“Acca alla seconda?!” Harry lo fissò interrogativo

“Esattamente!” L'irlandese le diede un colpetto sulla spalla.

Harmonie, lasciandosi sfuggire un sospiro dalle labbra rosee, sorrise chiedendosi quante cose fossero cambiate in, ormai, quasi sei mesi. Assurdo come la sua vita era cambiata. Forse un po' troppo in fretta, si diceva spesso, ma alla fine, lei era felice. Felice come poche persone sulla Terra lo erano.

Un tintinnio proveniente dal cellulare di Harmonie distrasse un po' tutta la ventina di ragazzi che si trovava nella sua stessa sala.

Tutte le sue amiche e si erano accordate per fargli un imbocca al lupo collettivo nello stesso momento. Poco dopo a loro si accordarono i suoi genitori, Niall, Zayn, Liam, Louis, Harry, i 5Sos, Ed, Josh e infine anche molti dei parenti di ognuno di loro, soprattutto la piccola Safaa Malik e le gemelline Tomlinson che adoravano la rossa. Addirittura Paul e Louise le fecero gli auguri. La ragazza si rese conto di aver conosciuto tantissime persone, tutte meravigliose, che in un modo o nell'altro, erano diventate parte di lei. Stava ancora pensando a questo quando restò completamente di stucco: Alicia le aveva mandato un messaggio. Assurdo, pensò Harmonie. Nonostante tutto, le rispose, promettendosi che sarebbe andata a fondo su questa questione. Ovviamente la ragazza non sapeva né immaginava quanto la mora soffriva in quel momento, non sapeva il perché di quella chiamata finita in malo modo, non sapeva nulla.

“Harmonie Stoner!” Una voce la chiamò all'appello.

Era il momento, Harmonie raggiunse il teatro e salì sul palco, pensando ancora ad Harry, che, seppur non si trovava fisicamente con lei, era presente. Quando l'aspirante attrice dovette recitare delle battute che le erano state assegnate davanti ai giudici, immaginò che il volto dell'attore con cui stava recitando, fosse quello del fidanzato. Proprio per questo, ad Harmonie sembrò davvero facile sottoporsi all'esame con disinvoltura e sicurezza.

“Bene signorina... Siamo soddisfatti, i risultati li potrà trovare in bacheca tra un'ora.” Twins, parte della giuria, sorrise ad Harmonie, evidentemente compiaciuto dalla sua interpretazione.

Ho fatto centro, pensava contento.

La ragazza allora, uscì dal teatro e vide venirle incontro Cory, Grant e Lea.

“Bravissima!” Disse il primo battendole il cinque.

“Ti abbiamo visto nascosti dietro l'ultima fila di sedili!” Spiegò la fidanzata di questo a bassa voce.

“Sei fenomenale.” Grant sorrise alzando leggermente il volto.

“I risultati escono tra un'ora!” Urlò Harmonie.

Questa, non ce la faceva più: era passato pochissimo tempo da quando aveva finito il suo esame, ma voleva saperne il risultato il prima possibile.

“Avviciniamoci all'entrata!” Lea trascinò i tre amici per tutto l'edificio, fino ad arrivare alla posizione desiderata.

Passò un bel po' di tempo in cui l'agitazione rese impossibile qualunque dialogo tra i quattro aspiranti attori.

“Ok... Ci siamo!” Disse Harmonie: i risultati erano stati infissi alla bacheca.

Le gambe della rossa presero a tremare visibilmente mentre, aiutandosi con un dito, cercava il suo nome nell'elenco dei ragazzi passati alla prima scrematura. Erano più di novanta e la ragazza sperava con tutta se stessa di essere tra questi. Quando vide Stoner, tra gli ultimi cognomi, Harmonie saltò di gioia e prese il cellulare in mano.

“Rispondi cavolo!” Imprecò a bassa voce mentre calcolava che in Australia erano le due di notte.

“Amore!” Harry rispose dopo un solo squillo.

Il ragazzo, aveva chiesto a Niall, Liam, Louis e Zayn di tenerlo sveglio finché la sua fidanzata non avesse chiamato per dare notizie, che sperava fossero buone.

“Haz.. Scusa se ti chiamo a quest'ora!” Harmonie si diede della cretina da sola.

Come posso chiamarlo a notte fonda? Pensò portandosi una mano sulla fronte.

“Fa niente, sono rimasto sveglio apposta!” Harry si lasciò andare in una leggera risatina: era incredibile come quella ragazza riusciva a sentirsi in colpa per tutto quello che faceva.

“Scusa...” Ribadì la rossa.

“E di cosa?! Dai, aggiornami piuttosto!” Il riccio preferì cambiare discorso, senza dare peso alle scuse di lei, reputate inutili.

“Mi hanno presa! Sono passata Curly!” La rossa alzò la voce più del dovuto e fece voltare tutti i presenti verso di lei.

“Io lo sapevo!” Disse Harry felice.

“Ragazzi... E' andata!” Aggiunse poi allegramente ai suoi amici mezzi addormentati.

“Benissimo!” Anche se un po' assonnati, Niall, Louis, Liam e Zayn non rinunciarono a far sentire i loro schiamazzi contenti.

“Harmy... Ho una cosa da dirti...” Concluse il riccio pregustando la reazione della fidanzata.

“Dimmi...” La rossa si portò una mano alla bocca preoccupata.

“Tra due giorni sono a New York! Abbiamo il day-off! Il ragazzo urlò abbracciando il suo migliore amico: da quando i managers li avevano informati di questo, Harry si trovava al settimo, anzi ottavo, cielo.

“Harry! Che bello!” Gli occhi di Harmonie si velarono di lacrime mentre esultava immaginandosi la sensazione di avere il ragazzo nuovamente tra le braccia.

“Ti amo.” Sospirò lui, mentre sognava ad occhi aperti il momento in cui si sarebbero rivisti.

“Ti amo anche io... Ehm... Buonanotte curly... Salutami tutti.” La rossa sospirò leggermente: il fuso orario lo odiava, davvero.

“Divertiti cucciolina, festeggia. Io festeggeremo insieme tra poco.” Il riccio attaccò la chiamata e cinque secondi dopo si ritrovò già tra le braccia di Morfeo, così come i suoi compagni d'avventura.

“Stasera ci terrà una festa! ... Harmonie, ci devi essere anche tu!” Grant non perse occasione per far colpo sulla ragazza.

“Certo che ci sarò!” Concordò questa sorridendo.

La giornata passò con calma, Harmonie aveva avuto il tempo di avvisare tutti dell'ottimo risultato raggiunto. Mandò un messaggio anche ad Alicia, un semplice cuore, sperando in una sua risposta immediata.

Verso le sette di sera Harmonie e Lea erano pronte per l'evento tenuto in uno degli appartamenti più grandi del residence in cui stavano. Meravigliose nei loro vestiti da cocktail, avrebbero sicuramente attirato un po' di attenzione.

Insieme varcarono la soglia dell'alloggio e si ritrovarono catapultate in un mondo di luci, musica altissima, alcool, balli. Harmonie si era abituata a questo, essendo fidanzata con uno dei cantanti più famosi al mondo, ma era strano non essere con lui in un'occasione simile.

“Vado a cercare Cory, in teoria dovrebbe stare nell'attico, vieni con me?” Chiese Lea sorridendo alla coinquilina.

“No, non preoccuparti... Vuoi qualcosa da bere?” La rossa indicò un piccolo angolo della sala principale in cui vi erano alcune bevande.

“Una limonata! Grazie Harmy!” Disse la mora, per poi buttarsi nella mischia alla ricerca del fidanzato.

Harmonie si ritrovò sola tra persone sconosciute. Era una bella sensazione, capire di essere indipendente da Harry. Perché lei sapeva, non ci può essere amore tra due persone quando una di queste dipende dall'altra.

Così, mantenendo un bel sorriso contagioso, anche la rossa, avvicinandosi all'angolo bar, optò per la limonata: non voleva subire i postumi di una sbornia l'indomani, assolutamente. Harmonie incominciò a versarsi un po' della bevanda in un bicchiere per poi portarsi questo alle labbra. Amava il sapore del limone, in qualche senso le ricordava Harry. Bevve un sorso, poi smise, vedendo Grant avvicinarsi a lei.

“Ehi!” la ragazza lo salutò sorridendo.

Lui si avvicinò, troppo, per i gusti di lei. Con una sua sola mano bloccò facilmente quelle della ragazza dietro la sua schiena. Poi, con spavalderia, il giovane ghignò e s'impossessò delle sue labbra.



(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Taaadan! Ok, vi commento prima il capitolo e poi passo ad altro... Che dire?! Mi sembra abbastanza chiaro l'ultimo passaggio... Inizialmente volevo scrivere in questo cap la reazione di Harmonie, ma... Sono cattiva e quindi non l'ho più fatto. Un'ultima minuscola cosa che sento di specificare è che la situazione tra la rossa e Alicia è più complessa di quanto sembra. Più in là capirete. Intanto, salutate l'Harry dolce... Non vi anticipo altro.
Prima di concludere voglio ringraziare pubblicamente le SETTE RAGAZZE che hanno segnalato la mia storia per far sì che venga inserita tra le scelte. Grazie infinite!
Poi, un altro riconoscimento va a tutte coloro che recensiscono... Vi rendete conto che ABBIAMO superato le 400 recensioni?
Abbiamo, perché voi siete in qualche modo parte di Giorgia, la ragazza che scrive mettendoci l'anima, davvero. Che poi, questa è la vera me. Vi adoro e non scherzo quando lo dico.
Beh, spero che mi farete sapere un parere riguardo questo capitolo... Secondo voi come reagirà Harmonie? E Harry... Come verrà a conoscenza di questo bacio? E Alicia... Perché sembra così incoerente?
Ok, vi ho fatto un bel po' di domande, e vabbè!
Detto questo...
Ci becchiamo tra 3 giorni!
Grazie di tutto,
Giorgi. xx c:
PS: Non ho scritto nulla sul concerto e i biglietti, perché non voglio ferire nessuna di voi più di quanto non abbiano fatto altri/e. xx

Pubblicità

Vi consiglio queste tre Fanfiction di tre autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, le altre due di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame, per aprire direttamente le storie vi basta cliccare sul titolo di queste.
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

The strength of the Love:
Si tratta di una storia d'amore amibientata nella Firenze cinquecentesca. Lei: Fiammetta Manfredi, ricca, bella e vivace. Odia il suo mondo poiché la costringe ad indossare una maschera per apparire ciò che non è. Lui: Federico Tesi incredibilmente bello ma povero, ha perso da poco i genitori. E poi c'è quella forza che smove tutto: l'amore. Riusciranno Fiammetta e Federico ad andare al di là dei canoni imposti a quel tempo e scoprire la forza dell'amore?
Ps ci tengo a precisare che non è la solita tragedia Shakespeariana alla Romeo e Giulietta ma solo un amore di altri tempi quindi in base agli eventi che succederanno considerate che siamo all'inizio del 1500
.

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** No more lies. ***



No more lies.

 
Che dire... Buona lettura! Appena finite il capitolo soffermatevi sullo spazio "autrice"... Questa volta è davvero importante!
Grazie dell'attenzione! ❤ ❤ ❤

"Grant! Allontanati!" Harmonie, ancora scioccata dal bacio rubato del ragazzo, facendo forza con entrambe le braccia spinse Grant lontano da sé.


"Ti sei impazzito? Io amo Harry, è chiaro?!" Continuò poi infuriata.

"Certo! È chiaro come lo è anche il fatto che lui non ti darà mai quello che ti potrei dare io!" L'aspirante attore calcò le ultime parole facendole penetrare nella mente della rossa.

"Ma per favore! Cosa mi potresti dare?! Niente vale quanto l'amore che mi regala ogni giorno Harry! Niente!" Harmonie, se fino a poco prima era infuriata adesso era irata al punto che aggiunse sarcasmo alle sue parole.

"Potrei darti una vita privata! Senza riflettori puntati contro! Una vita normale, Harmonie!" Grant scrollò le spalle, orgoglioso.


"Grant... L'Harmonie che tu conosci, quella di cui vado fiera, è nata grazie ad Harry. Non so neanche cosa sia la privacy, non lo so. L'unica cosa che so è che voglio stare con il mio riccio al punto da fregarmene di essere vista come un cagnolino, di essere trattata come uno zerbino da alcune sue fan. Non mi importa sinceramente neanche l'andare da una parte all'altra, la fatica che faccio per stare dietro a tutto. Ho imparato a mettere a tacere il mio senso di inferiorità per Harry. Non saranno due parole messe in croce da un puttaniere come te a farmi cambiare idea!" Tutta la rabbia provata da Harmonie si trasformò in sicurezza che in qualche modo fece sussultare il giovane.

La ragazza, poi, fiera del suo discorso, girò su se stessa e uscì dall'appartamento in cui la festa sarebbe continuata.


* * *

Harmonie si ritrovò così a passeggiare nelle vie della periferia di New York. Le ricordavano un po' quelle di Londra. Quelle che l'avevano accolta per tanto tempo.

Il buio non le faceva paura.

Forse perché c'era affogata dentro fino a diventare tutt'uno con questo o forse perché i suoi occhi si erano semplicemente abituati all'assenza di luce. Fatto sta che la ragazza si andò a sedere sul ciglio della strada.

Quando il freddo del catrame andò in contatto con le sue gambe spoglie, rabbrividì. Pensò che se Harry, in quel momento fosse stato con lì, si sarebbe seduto prima lui scaldandole il posto. Fu quando Harmonie pronunciò mentalmente il nome del fidanzato, che alcuni mostri, chiamati sensi di colpa, la fecero crollare in preda a frustrazione e insicurezza.

Un vortice che proprio non voleva cedere alla calma.

Harmonie si sentì sporca, ignobile, traditrice.

Si definì da sola puttana. Incominciò a liberarsi in pianto sincero, segreto, ma non incontrollato: la paura di annegare nelle sue stesse lacrime era troppa in quel momento. Un suono, una melodia che la rossa conosceva bene prese a riecheggiare nel silenzio, che sarebbe stato totale se New York e la sua vivacità non fossero esistite.

La voce di Harry intonò la prima strofa di "Don't let me go", canzone sempre stata prima nella playlist di Harmonie.
La musica risuonò nell'aria.
La rossa non si affrettò a bloccare la riproduzione della canzone, partita per caso, probabilmente a causa della pressione che lei stessa aveva esercitato sul cellulare stringendolo tra le mani.


Harmonie piangeva, nell'ascoltare la musica di Harry, con le sue note che penetravano in lei, fin infondo al cuore.

Piangeva, mentre le critiche verso sé le annebbiavano la vista.

Piangeva, nel momento in cui la vecchia Harmonie riviveva nella sua mente.

Piangeva, immaginandosi il sorriso di Harry brillare solo per lei. Sincero.

Piangeva, rendendosi conto che le parole della canzone erano ormai marchiate sulla sua pelle. Non lasciarmi andare, dicevano.

Piangeva, mentre i suoi occhi vedevano solo il buio della notte, sognando di correre senza sosta per immense vallate verdi. Verdi come gli occhi di Harry.

Piangeva, con i sensi di colpa che la possedevano.

Piangeva, perché immaginava cosa le avrebbe detto il riccio vedendola così.

Harmonie piangeva, indecisa su cos'era giusto e cosa no.

Quando una folata di vento rese fredde le sue lacrime calde, la rossa si alzò di colpo, benché avesse un tacco piuttosto alto ai piedi.

La ragazza capì che avrebbe dovuto imparare a non piangere su ferite, delusioni, incertezze, come avrebbe fatto una bambina dopo essere inciampata nei suoi stessi passi, e che, invece, avrebbe dovuto imparare a scacciare tutto questo, curandosi da sé e trovando un modo per aggiustare la situazione.

Harmonie sorrise amaramente. Nonostante la paura della reazione di Harry, lei avrebbe confessato di quel bacio rubato.


* * *

Il riccio, intanto, si trovava in un aereo privato.

Stava sorvolando l'oceano ed erano passate già dieci ore di viaggio.

A insaputa di Harmonie, aveva anticipato il volo, partendo subito dopo averla chiamata. Mancavano ancora circa quattordici ore, e lui non vedeva l'ora di atterrare.

Fino a poco prima, il cantante aveva dormito a lungo per accusare meglio il fuso orario una volta atterrato in America. Considerò che a quell'ora, a New York erano le dieci di sera, e si spazientì, capendo che sarebbe arrivato verso le diciassette del giorno successivo.

Il ragazzo se ne stava tranquillo, quando sotto di lui, scoppiò un temporale.

Il cielo incominciò a piangere.

Forse perché Harry ed Harmonie erano così distanti?

Forse perché non li vedeva più insieme?

Per il riccio, abituato a godersi la pioggia dall'alto, il cielo non era mai stato così buio, così grigio.

E come il cielo, Harry pianse anche lui, nel silenzio più totale.

Pianse la sua anima, che gridava di voler aver indietro la sua parte mancante, la sua Harmonie, la sua amata rossa.

Il riccio se ne stava lì, piangendo nell'immensa volta celeste.


* * *


Nella Grande Mela, Harmonie camminava verso il residence, desiderosa di rintanarsi un po' nella sua camera.

Entrò nel buio dell'appartamento, consapevole che Lea sarebbe rimasta a dormire da Cory e Grant. La rossa non voleva neanche pensare al nome di quel ragazzo: era colpa sua se adesso lei si sentiva così male, così sporca.

La prima cosa che fece appena entrata fu levarsi le scarpe. Solo allora Harmonie si avvicinò al lavandino e finì di levarsi il trucco da viso già rovinato dal pianto, poi si lavò la bocca, consapevole che quel gesto non sarebbe stato in grado di cancellare un bel niente.

Quando finì, si infilò sotto le coperte, in un letto così freddo da farla rabbrividire.

La rossa ripensò al bacio e in piena notte, decise di buttarsi sotto il getto bollente della doccia.

Solo per calmarsi, solo per cercare di scacciare il mal di testa dovuto al pianto.

* * *

Il giorno seguente, Harmonie si svegliò alle tre del pomeriggio. Essendoci stati gli esami, il corso sarebbe ripreso il lunedì successivo.

Probabilmente per questo motivo, la sua amica Lea non l'aveva svegliata. La rossa si andò a guardare riflessa nello specchio del bagno. I postumi del pianto ormai non c'erano più a gonfiare e arrossare il suo volto.

"Ehi Lea!" Disse poi con la voce impastata ancora dal sonno mentre si dirigeva nella piccola cucina bianca.

"Harmonie! Tutto bene? Ieri te ne sei andata subito!" La mora si avvicinò alla ragazza e la scrollò per le spalle.

"Grant mi ha baciata." Rispose lei atona.

"Oh... Per questo...?" Incominciò la ragazza andando a prendersi un bicchiere dalla credenza.

"Lea mi sento uno schifo..." Harmonie si sedette sul marmo nero che ricopriva i piani della cucina.

"Tu non hai corrisposto quel bacio, giusto? Se Grant è un deficiente, che cambia ragazza ogni tre per quattro non è colpa tua." Disse la mora appoggiando i gomiti sulle ginocchia della rossa.

"Ma perché me?!" Sbraitò lei.

"Perché tu, eri e sei una sfida. Lo conosco da tempo, e so comprenderlo bene ormai." La coinquilina rispose con un velo di tristezza: il sorriso di Harmonie era sparito.

"Se lo dicessi ad Harry... Farei la cosa giusta? Io non ce la faccio a tenermi tutto dentro!" Uno sbuffo uscì dalle labbra della stylist.

"Certo che sì e, a proposito, vestiti che ho un'idea: si va a fare shopping! Vi ho sentiti parlare al cellulare ieri... Sarà presto qui, giusto?!" Lea saltellò da una parte all'altra della cucina, strozzandosi per poco con il latte che stava bevendo.

"Che tipo di shopping dovremmo fare Lea? Io ho tutto ciò che mi serve..." Harmonie non capiva il perché della reazione esagerata dell'altra ragazza.

Comprese le sue intenzioni solo quando questa le rivolse un occhiatina furba e maliziosa.
"Oh... No..." Mormorò poi, prima di essere trascinata in camera ed essere obbligata a vestirsi.

Fu così che le due ragazze passarono buona parte del pomeriggio a girare nei negozi di intimo, mangiandosi nel frattempo un frappé.

Il gusto della bevanda di Harmonie?

Banana, poiché le ricordava quella scimmiotta di Harry.

* * *


L'aereo privato in cui viaggiav Harry era finalmente atterrato a New York.

Il riccio scese da questo e contento respirò l'aria della città, non appena i suoi piedi toccarono terra. Alcune fans, mentre s'incamminava in direzione del parcheggio, lo riconobbero e lui, come faceva ogniqualvolta che poteva, si fermò a fare foto, autografi, una chiacchierata con loro.

Inutile dire che presto migliaia di pagine Facebook e siti Gossip avrebbero scritto di come la distanza non riusciva a sciogliere i legami tra il riccio ed Harmonie.

A lui questo non importava, anzi, lo rendeva felice!

* * *

Con una grande valigia che sembrava voler esplodere, Harry prese un taxi verso la via che Eleanor e Danielle, gli avevano indicato come quella del residence in cui stava la rossa. Il riccio sperò che le sue due "complici" avessero capito bene l'indirizzo.

Si rallegrò quando vide un cancello dall'insegna inconfondibile.

Pagando l'uomo alla guida e lasciandogli un'abbondante mancia, Harry corse verso l'entrata. Sempre se le due ragazze non si erano sbagliate, l'appartamento in cui stava Harmonie era il numero due della palazzina "A".

Dunque il riccio provò a suonare il citofono, ma nessuno gli rispose. Avrebbe potuto chiamare, ma poi per Harmonie non sarebbe stata una sorpresa. Si limitò così ad aspettare, stretto nel suo trench nero.

* * *

Nello stesso istante, La rossa, insieme alla sua amica Lea, si stava dirigendo verso quella che definiva "casa", con in mano una bustina contenente un completo intimo in pizzo che, secondo la mora, Harry avrebbe sicuramente apprezzato.

"Lea... Ma chi sarà quel tipo?" Harmonie indicò un ragazzo, con in mano una grande valigia, che si trovava all'entrata del residence, inconsapevole che quel estraneo fosse Harry.

"Forse qualche nuovo arrivato... Anche se... Boh, le selezioni dovrebbero essersi concluse." L'altra ragazza sorrise all'amica per poi salutarla calorosamente. Così si affrettò a tornare in città, per passare un po' di tempo con Cory.


* * *

La rossa si incamminò velocemente verso il cancello a testa bassa.

Quando poi, alzò lo sguardo e incrociò due paia famigliari di occhi verdi, il cuore le saltò un battito.

Harry era lì, in anticipo, per vedere lei.

La rossa corse verso il riccio e si buttò letteralmente tra sue le braccia.

Il ragazzo profumava di miele e i suoi vestiti di Marsiglia, come fossero stati appena lavati.

Harmonie inspirò profondamente: l'odore di Harry che era come una droga dolcissima, stuzzicante e suadente, per lei.

La ragazza posò la testa sulla clavicola destra del ragazzo.

Un forte odore di deodorante nascondeva quello pungente del sudore.

Harry, da un bel po', si era intanto accoccolato sulla spalla sinistra della rossa, annusandone il collo.

Rise quando si rese conto che il profumo portato da Harmonie era "Our Moment".

Passò un bel po' prima che i due si guardarono. Lo fecero e tutto in quel momento sembrò perfetto, completo.

I due ragazzi non persero tempo, si baciarono.

Harmonie sentì le cosiddette farfalle nello stomaco, come fosse la prima volta. Harry, che di farfalla nello stomaco, fino a poco tempo prima ne aveva una, sorrise nel bacio, ricordandosi quanto fosse bello lambire con le sue le labbra della ragazza.

Questa intanto constatò dolcemente che Harry doveva essersi lavato i denti prima di venire da lei, assaporando il forte sapore di menta.

"Harry!" Harmonie si staccò da lui squadrandolo dalla testa ai piedi: non poteva credere che lui fosse lì, con lei.

"Cucciolotta... Sono venuto prima, ho voluto farti una sorpresa!" Il cantante mostrò le fossette, pensando che la stanchezza dovuta al volo fosse niente in confronto alla felicità provata.

"Direi che ci sei riuscito! Ma quella valigia!? Resterai qui sì e no due giorni purtroppo..." Harmonie chinò la testa avvilita.

"Ti ho portato un po' di cose... Penso che ti aiuteranno a sentirti meno sola!" Harry si pregustò soddisfatto l'espressione che la ragazza avrebbe assunto alla visione degli oggetti contenuti nel bagaglio.

La rossa, in risposta intrecciò le dita a quelle di Harry, facendogli strada fino al suo appartamento. Quando entrarono i due si limitarono a starsene abbracciati sul divano, senza proferire parola.

"Harmy... Penso che tu ne abbia già sentito parlare, ma mi sento in dovere di dirtelo..." Harry carezzò l'avambraccio della rossa con la sua guancia, accuratamente rasata.

Harmonie girò la testa di scatto e puntò i suoi occhi color cielo contro quelli verdi di lui.

"Se ti dico Peige, Walter e Alec... Chi ti viene in mente?" Chiese allora lui, un po' teso dalla situazione.

"Beh... Sono quelle tre amabili personcine che stanno facendo girare alcune tue foto sul web." Harmonie si tranquillizzò e rispose alla domanda andando a scavare a fondo nella sua memoria informazioni su questi tre.

"Esatto... Beh... Ecco i roumors tra me e Paige sono falsi! La foto in cui ci stiamo baciando è vera... Ma ti giuro è stata solo una serata ed ero ubriaco! Io, poi, non ti conoscevo ancora, te lo giuro." Harry disse tutto questo a macchinetta, così veloce che per la rossa risultò difficile stargli dietro.

"Haz... Non mi importa, dico davvero. Paige per quanto mi riguarda, insieme agli altri due è solo una povera invidiosa. Tu non hai solo amici falsi, come sostiene invece Alec! I ragazzi, le ragazze, Ed, Nick... Ti vogliono tutti un gran bene. Sei ricco, ma perché fartene una colpa?! Se solo ti decidessi a raccontare apertamente di tutte le buone azioni che fai, grazie a quei dannati soldi..." Harmonie perse un secondo il filo del discorso, mentre la sua mano destra giocherellava con i capelli del ragazzo e la sinistra gli carezzava il torace.


"Anzi... Sai che c'è? È proprio il fare beneficenza in silenzio, senza pubblicità, che ti rende meraviglioso. Solo chi ti conosce sa cosa fai, beh, io sono così contenta e fiera di te. Se solo sapessero cosa hai fatto per me, molti piangerebbero commossi, Haz." La rossa sistemò Harry tra le sue gambe, che subito dopo incrociò, chiudendo il riccio in una dolce stretta leggermente possessiva.

Questo, commosso dalle parole di Harmonie, stette lì, immobile.

"Devo dirti una cosa anche io..." Fu proprio lei a parlare ancora.

I sensi di colpa, dopo essere stati ammortizzati dalla felicità, stavano ritornando a galla.
Harry sorrise alla sua amata stylist, per incoraggiarla.

"Te lo dico senza giri di parole... Ieri, alla festa, Grant, il migliore amico del fidanzato di Lea... Mi ha baciata." Harmonie si sentì togliere da dosso cento chili di preoccupazioni.

Harry, sentì quei cento chili, cadergli sulle spalle.

"Io l'ho allontanato subito e me ne sono andata... Solo che adesso... Mi sento malissimo Haz e so che la colpa è anche mia!" Ovviamente, la rossa, non aveva perso il brutto difetto di accusarsi per tutto.

Harry sospirò, cercando di calmarsi. I battiti del cuore accelerarono e i muscoli si contrassero visibilmente sotto la sua pelle. Harmonie, vedendolo così, schiuse le gambe, liberando il riccio dalla gabbia in cui poco prima lo aveva "intrappolato".

Questo cercò di appigliarsi a qualcosa, a qualunque pensiero che avrebbe potuto calmarlo, ma immaginare le mani di quel lurido, sporco, schifoso sui fianchi della sua fidanzata, le sue labbra viscide modellarsi a quelle di lei, lo mandava in bestia.

"Haz... Guardami." Solo quando vide gli occhi umidi di Harmonie, il cantante si calmò.

"Ok, ci sono, ho ingoiato il colpo." Harry deglutì rumorosamente e annuì con la testa.
Non riuscì a dire molto: le parole erano bloccate in gola.

"Grazie!" Esordì lei aprendo le braccia, per stringere a sé il ragazzo.

"Vado a prendere qualcosa da mangiare... Sono le otto e ho piuttosto fame... Pizza?" Questo pero', prima che lei potesse fare qualsiasi cosa, si alzò di scatto dal divano.

"Va bene..." Mormorò Harmonie chiudendosi a riccio nelle ginocchia avvilita.

"Arrivo subito!" Harry sorrise cercando di tranquillizzarla, cercando di farle capire che aveva bisogno di cinque minuti per sé.


* * *

Harry era sempre stato geloso delle sue cose, ancor più di Harmonie. Vero, pero', era anche il fatto che il ragazzo sapeva benissimo che la gelosia portava solo guai.
Si ritrovò allora nel cortile del residence, pensando che un po' d'aria fresca e una passeggiata avrebbero calmato il suo umore e che poi sarebbe tornato da Harmonie, felice di passare del tempo con lei.


* * *

"Styles!" Un ragazzo castano piuttosto alto e robusto venne incontro al ragazzo, che stava quasi per uscire dal complesso immobiliare nel buio della sera.
Harry si voltò nella direzione da cui proveniva la voce misteriosa e riconobbe subito lo sguardo vispo del suo possessore. Al riccio ven
ne in mente la foto che la fidanzata gli aveva inviato, in cui c'erano lei, Cory, Lea e Grant e pensò, se quel ragazzo non era lo stesso che se ne stava abbracciato a Lea nell'immagine, poteva solo essere Grant.



(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Taaadan! Ok, vi commento prima il capitolo e poi passo ad altro... Che dire?! Harry e Grant a confronto... Cosa succederà? Cosa si diranno? E poi... Come vi sembra il resto? Insomma, a me questo capitolo non piace affatto, sono sincera. Vi anticipo che vi aspettano capitoli da groppo in gola quanto lo sono stati l'ottavo, il nono e il decimo!
Voglio scusarmi per non aver risposto ancora alle vostre meravigliose recensioni, ma sono davvero disperata! Ho scritto tutto il capitolo sulle note dell'Iphone e lo sto postando sempre da qui perché dopo il temporale dello scorso giorno si é rotto il wi-fi. Non immaginate i pianti di frustrazione. Usare l'editor sul cellulare è a dir poco snervante :'(. Prima di concludere voglio ringraziare ancora pubblicamente le SETTE RAGAZZE che hanno segnalato la mia storia per far sì che venga inserita tra le scelte. Grazie infinite!
Poi, un altro riconoscimento va a tutte coloro che recensiscono... Vi rendete conto ABBIAMO raggiunto le 439 recensioni?
È un grandissimo traguardo questo. Beh, spero che mi farete sapere un parere riguardo questo capitolo... Dunque, sperando che funzioni nuovamente il wi-fi...
Ci becchiamo tra 3 giorni!
Grazie di tutto,
Giorgi. xx c:

Pubblicità

 
Vi consiglio queste tre Fanfiction di tre autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, le altre due di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame, per aprire direttamente le storie vi basta cliccare sul titolo di queste.
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
 
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

The strength of the Love:
Si tratta di una storia d'amore amibientata nella Firenze cinquecentesca. Lei: Fiammetta Manfredi, ricca, bella e vivace. Odia il suo mondo poiché la costringe ad indossare una maschera per apparire ciò che non è. Lui: Federico Tesi incredibilmente bello ma povero, ha perso da poco i genitori. E poi c'è quella forza che smove tutto: l'amore. Riusciranno Fiammetta e Federico ad andare al di là dei canoni imposti a quel tempo e scoprire la forza dell'amore?
Ps ci tengo a precisare che non è la solita tragedia Shakespeariana alla Romeo e Giulietta ma solo un amore di altri tempi quindi in base agli eventi che succederanno considerate che siamo all'inizio del 1500
.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Don't make me stay the night. ***



Don't make me stay the night.

 

I'm here, for you! Buona lettura e, per anticipazioni o altro, leggete le note "autrice" a fine capitolo! ◕‿◕

Grazie! ❤ ❤ ❤



"Grant, buonasera." Harry s'impose di essere gentile, anche se dentro si stava lentamente logorando dalla rabbia.

"Quand'è che te ne andrai da qui? Quando tornerai alla tua vita da ragazzino ricco e viziato e lascerai in pace Harmonie?" Grant sorrise spavaldo, facendo ribollire l'anima del riccio.

"Mmm... Quando voglio considerando che, come dici tu, sono ricco e viziato." Rispose questo incrociando le braccia al petto con la consapevolezza che le sue parole avrebbero infastidito l'altro ragazzo.

"Almeno ammetti ciò che sei... Uno come farà solo soffrire Harmonie!" Il castano fece spallucce con aria di sfida.

Harry in quell'istante esplose.

Rabbia.

Confusione.

Incertezza.

Paura.

"Ammettilo dai, non riuscirai mai a dare ad Harmonie una vita vera, ma solo una falsa, sempre sotto i riflettori, falsa quanto te." L'aspirante attore si avvicinò al riccio.

"Lasciami in pace!" Urlò Harry contenendosi dal dare uno spintone a Grant.

"E perché dovrei?! Per accontentare il volere di un ragazzino... Ricco e viziato?! Ma per favore!" Una fragorosa risata venne sprigionata dal castano.

Ad Harry, questa, sembrò la risata isterica di una iena, ma si impose di non dirlo apertamente.

"Grant, ti prego, se ci tieni a quel bel faccino, vattene via e non farti più vedere da me." Il riccio serrò la mascella, in attesa di una risposta.

"Tu non sei degno di lei, Styles!" Grant si avvicinò al diciannovenne e lo spinse, prendendolo per le spalle.

"E tu sì?! Ti sei invaghito di lei solo per la sua dannata bellezza e adesso vieni a farmi il giudice dei vivi e dei morti?!" Le mani di Harry si chiusero automaticamente a pugno lungo i fianchi, mentre con il torace si sporgeva verso Grant.

"Vorresti fare a botte Styles? Ma ti prego!" Il castano rise ancora.

Harry se ne sarebbe andato, se una parte di lui non glielo avesse impedito: le parole di Grant avevano aperto una voragine nel suo cuore.

Se c'era una cosa, infatti, che il riccio temeva, era la possibilità che Harmonie uscisse dalla sua vita, esausta da questa. Una grande scossa di adrenalina percosse il corpo di Harry.

Proprio in quell'istante, Grant sferrò un pugno sotto al diaframma del ragazzo. La vista di questo si appannò. Il cuore poi, lo incitò a reagire, ma la mente lo bloccava.

Che il cantante fosse una brava persona, a molti era noto, ma non si sarebbe pensato mai che lo fosse a tal punto di non voler difendersi. Un altro pugno sul fianco destro fece vacillare Harry. Lui, come aveva già fatto, non si mosse e rimase immobile.

"Sei un cretino Styles, talmente viziato che non sai difenderti da solo! Nemmeno ci provi!" Grant, approfittò della calma apparente del riccio, per denigrarlo ancora.

Harry raggiunse il limite. La sua tranquillità e indifferenza avevano raggiunto il limite.

Al terzo pugno, in pieno volto, il cantante spinse con tutta la forza che aveva in corpo Grant, verso il muretto dietro di loro: ne aveva abbastanza di quell'esaltato. Così corse, nel buio, in un distretto di New York che non riusciva a riconoscere.

Rotto.

Dentro.

In lotta tra ragione e sentimento.

Harry voleva staccare la spina: Grant gli aveva dato il colpo di grazia.

Non bastava già lo stare senza Harmonie per sicuramente un mese, non bastava sapere che lei e quella feccia si erano baciati. Il riccio aveva pure dovuto sentirsi ripetere a voce da un estraneo ciò che la sua mente gridava da tempo.

Una vita sotto i riflettori, una vita falsa, falsa come te.

Copiose lacrime esondarono dagli occhi verdi del ragazzo. Perché tutto doveva essere così difficile in quel momento?!

"Cazzo." Imprecò Harry battendo il pugno a un palo della luce che, almeno all'apparenza, sembrava già rotto.

In quell'istante, il ragazzo si rese conto di non sapere cosa fare.

"Vaffanculo!" Harry era arrabbiato, in parte con Grant, ma molto con se stesso.

Perché doveva reagire così?! Perché era così debole da scappare!?

Ringraziandosi mentalmente di essersi infilato una felpa con cappuccio prima di uscire, Harry si coprì il volto.

Già si immaginava le voci che sarebbero girate se qualcuno lo avesse visto il labbro spaccato, gli occhi gonfi a causa delle lacrime e uno zigomo ormai quasi violaceo.

Uno schifo insomma.

Harry camminava a vuoto, senza una meta. Si ritrovò in una delle spiagge della Grande Mela. Le scarpe che affondavano nella sabbia, i passi che si facevano pesanti. Un momento dopo il riccio si ritrovava sulla riva, in un punto completamente privo di vita.

Si liberò, così, di scarpe e calzini, facendo affondare i piedi nella sabbia ormai fredda, non più calda grazie alla presenza del sole. Harry diede un'occhiata al cellulare e si rese conto che si erano già fatte le dieci e mezzo.

Harmonie gli avrebbe perdonato questa sua debolezza?! E lui si sarebbe meritato il suo perdono?!

Con uno scatto, il cantante si poggiò sulla schiena, per poi lasciarsi andare ai suoi pensieri, la testa che sembrava esplodere. Le sue certezze, il suo amore, messo così in discussione, distrutto da qualcun altro, come fosse stato un castello di sabbia che con un'onda di troppo era destinato a sparire, ad essere raso al suolo.

* * *

"Harmonie, cosa c'è?" Louis, rispose alla chiamata della rossa.

"C'è un problema! C'è un problema tremendo!" Harmonie si lasciò sfuggire un singhiozzo.

"Oddio... Monie... Metto il viva voce..." Le mani del cantante tremarono mentre stringevano il cellulare.

"Harry... Harry... Cazzo, Louis! Non risponde alle chiamate! Doveva prendere delle pizze, ma sono tre ore che è uscito!" Il cuori di Lou, di Niall, di Liam e di Zayn si fermarono di colpo.

Il loro migliore amico, fratello praticamente, non si trovava e loro stavano dall'altra parte del mondo. Impotenti, impossibilitati a fare qualunque cosa.

Niall, per l'ansia, venne travolto da un attacco d'asma. Il ragazzo per metà pakistano, quello che persone avevano osato definire terrorista, corse in soccorso all'irlandese. Lo fece sdraiare sul divano del tour bus, con la testa poggiate sulle sue ginocchia. Poi, bastò sussurrare che Harmonie avrebbe trovato sicuramente, per tranquillizzarlo. Zayn infine prese un broncodilatatore che, come anche gli altri ragazzi, aveva sempre a portata di mano, in caso di emergenza per Niall.

"Oh merda." Si lasciò sfuggire il castano strabuzzando gli occhi.

“Gli hai detto di Grant?” Domandò poi.

La stylist, prima di confessare del bacio ad Harry, ne aveva parlato con i ragazzi, facendoli venire al corrente di tutto.

“Sì!” Urlò Harmonie, con la paura che fosse stato quel discorso a far allontanare il suo Harry.

"Hai idea di dove sia?" Chiese Zayn con il respiro mozzato mentre carezzava il braccio del biondino.

"Niall, provi a chiamarlo tu?" Aggiunse poi.

"Certo." Confermò questo prendendo il cellulare dopo essersi ripreso.

"Non lo so... Non lo so proprio! Potrei provare a sentire se lo hanno visto in giro qui al residence! Non ho altre idee, Zay!" Harmonie sbottò frustrata.

"Va bene... Mantenete la calma e ascoltatemi tutti." Liam, con fare autoritario prese in mano la situazione.

Ancora una volta il suo essere saggio e maturo lo distingueva dagli altri.

"Harry è uno sveglio e, se si è allontanato, lo ha fatto per pensare a qualcosa di importante. Secondo me è successo qualcosa, avrà incontrato qualcuno che lo ha fatto reagire così. Adesso noi ci teniamo questa sua bravata come un segreto, non lo diciamo agli altri ragazzi, né a Jesy, Perrie, Leigh e Jade che stanno venendo qui in Australia per il loro tour..." Il cantante incominciò a parlare, facendo accendere una cosiddetta lampadina nel cervello della rossa.

"Harmy, noi terremo sotto controllo internet, nel caso uscissero sue foto scattate da alcune fans, tu pensa a cercarlo." Concluse poi, con le lacrime agli occhi, ma la voce sicura e decisa.

"Liam... Forse ho capito chi ha incontrato Haz..." Harmonie sussurrò queste parole, stringendosi nel maglioncino che aveva indosso.

"Pensi sia Grant, non è vero? Beh, chiamalo dai!" Disse Niall, dando voce ai pensieri della rossa.

Questa, senza neanche salutare Zayn, Louis, Niall e Liam. si affrettò a chiudere la chiamata, per poi digitare il numero del ragazzo.

Primo squillo, secondo squillo. Al terzo rispose.

"Grant... Hai incontrato Harry per caso? Ti prego, dimmelo!" Harmonie non diede tempo di parlare a Grant.

"Quello sfigato di Styles? Oh sì, abbiamo tenuto una bella chiacchierata verso le otto di stasera..." Il cuore della rossa sussultò e prese a scalpitare.

"Bella chiacchierata?" Chiese dopo poco, avendo realizzato che le sue paure erano fondate.

"Diciamo che... Ho alzato le mani... Tanto per smerdare un po' quel pallone gonfiato che non si è nemmeno degnato di rispondere ai miei pugni." Grant usò un tono di voce fiero e orgoglioso che fece infastidire Harmonie.

Questa, infuriata, attaccò, con il cuore che le martellava nel petto.

Con un messaggio, avvisò i ragazzi della chiamata. Era davvero terrorizzata: il suo Harry se ne girava chissà dove, per di più indolenzito da Grant.

Harmonie doveva trovarlo, voleva trovarlo.

Prese un impermeabile dal suo armadio e si catapultò giù per le scale, arrivando anche ad inciampare. In quel momento il suono di una notifica Twitter la distrasse dalla sua corsa.

Don’t

Try to make me stay

Or ask if I’m okay

I don’t have the answer

Don’t

Make me stay the night

Or ask if I’m alright

I don’t have the answer

Midnight doesn’t last forever

Dark turns to light

Heartache flips my world around I’m falling

Down, down, down that’s why..

Ecco le parole di un tweet, scritto proprio da Harry. Un groppo in gola si fece sempre più fastidioso per Harmonie. Almeno pero', la ragazza grazie a quelle parole aveva la certezza che questo stesse bene.

Inviò, così, un messaggio al ragazzo, sperando in una sua risposta che non arrivò.

* * *

Un tuono improvviso svegliò Harry. Il ragazzo si era addormentato esausto tra la sabbia. Dopo quel rumore si scatenò una pioggia violenta e piuttosto fitta. Il riccio imprecò, per poi andarsi a sedere sotto il portico di un bar sulla riva.

Un fulmine apparve in cielo, per poi riflettersi nell'oceano.

Il ragazzo diede una seconda occhiata al cellulare, notando con tristezza altre chiamate perse e messaggi inviati dai ragazzi e dalla rossa.

Lui, pero', non ne voleva sapere di rispondere.

Doveva solo capire se stare con Harmonie era la cosa giusta o meno, se avrebbe dovuto lasciarla libera, perché forse, per lui quella delicata farfalla era troppo.

Troppo buona, troppo onesta, troppo gentile, troppo ingenua... Troppo amabile.

Senza di lui, la rossa avrebbe spiccato il volo? Una lacrima solcò il volto di Harry.

Una vita sotto i riflettori, una vita falsa, falsa come te.

La voce di Grant si fece nuovamente spazio tra i suoi pensieri.

"Adesso basta!" Urlò lui scattando sulla sedia.

Prese a correre, velocissimo, sotto la pioggia. L'unico modo di scaricarsi, pensava, fin quando non incrociò l'insegna di un club di boxe.

* * *

Harmonie intanto, a bordo del motorino di Lea, preso in prestito senza permesso, setacciava le strade di Manhattan, fermandosi ad ogni pub e locale. Non ce l'avrebbe mai fatta, non lo avrebbe mai trovato. Lei ne era cosciente, ma non perse la speranza.

* * *

“Ragazzino, cosa ci fai qui? Questo non è posto per te!” Un uomo muscoloso, con indosso una canottiera che lasciava liberi i bicipiti, aprì ad Harry.

Il suo volto era profondamente segnato da alcune cicatrici, la barba incolta.

“Voglio provare! Ne ho bisogno!” Il giovane cercò di sembrare il più sicuro possibile, sebbene dentro di sé, stesse tremando.

“Lotterai con un novellino come te.” Disse l'uomo, che si affrettò a dare due guantoni rossi al ragazzo facendolo entrare nel suo locale che emanava odore di fumo e sudore, odore di sporco, di pericoloso.

L'interno era composto da un'unica sala. Sulla sinistra c'era un bancone da bar ricco di alcolici, sulla destra, invece, un grande ring da boxe occupava tutto lo spazio. Uomini di tutte le età, dall'aspetto simile al proprietario del luogo si disposero intorno a questo.

“Bene...” Un altro giovane, della stessa età di Harry si fece spazio al centro della sala.

“Al mio tre potete iniziare. Vince chi non crepa!” Disse l'organizzatore ridendo mentre addentava un mozzicone di sigaretta.

“Avete dieci minuti a disposizione. A partire da ora!” Concluse poi facendo partire un timer.

Harry aveva troppa rabbia in corpo.

Le labbra a stento riusciva a chiuderle, a causa del gonfiore dovuto al pugno di Grant, a causa della voglia di urlare.

Troppe volte il riccio aveva temuto le parole di Grant, che entravano nei suoi pensieri da mesi ormai.

Aveva cercato aiuto, lo aveva anche trovato nei ragazzi, ma non riusciva. Non riusciva a sentirsi meritevole di essere amato così profondamente da Harmonie. Non riusciva a non temere di mettere in crisi la ragazza con la sua vita sotto i riflettori costanti. Controllata da chiunque, presa di mira. Harry si chiese ancora una volta come faceva Harmonie a sopportare tutto questo.

Il ragazzo guardò dritto davanti a se, e si immaginò, in un punto vuoto della sala, la fidanzata che gli diceva di andarsene dalla sua vita.

Lacrime.

Come poteva essere così? Perché Harry non poteva sentirsi meritevole di tutte le attenzioni a lui date? Perché non poteva esserne contento? Il suo punto debole, la sua unica incertezza era stata smossa.

Un'incertezza che aveva cercato di sopprimere, con tutto se stesso.

Neanche questo era funzionato, o meglio, era funzionato... Prima di parlare con Grant. Forse Harmonie al suo fianco sarebbe stata felice, avrebbe avuto una vita privata, non commentata da tutti, forse si sarebbe sentita anche più amata, senza un fidanzato che di tanto in tanto sbottava dal nervosismo, con la frustrazione che lo faceva andare fuori di testa.

Ma chi al mondo avrebbe potuto amare quella ragazza più di quanto non facesse lui?

Chi avrebbe potuto davvero?

Harry non ce la faceva più. Si lasciò picchiare ancora, senza un minimo di pietà. Distrutto dalla sua stessa idea, distrutto da se stesso avendo perso anche la voglia di sfogarsi a causa del dolore emotivo.

Fu un attimo.

Un ultimo pugno, all'altezza dello stomaco, lo fece accasciare a terra.

Piegato su se stesso, a testa in giù, Harry vomitò il poco che aveva mangiato nel pomeriggio. Il liquido acre comportò altre lacrime del ragazzo, che si mischiarono al sangue fuoriuscente dalle sue labbra carnose, che Harmonie tanto adorava.

La vista di Harry si fece sfocata. Il vomito davanti ai suoi occhi divenne solo una macchia giallastra sul pavimento grigio del ring.

Le braccia, con cui faceva leva per non cadere completamente disteso a terra, cedettero.

Harry divenne tutt'uno con il suo stesso rigetto

Il viso umido a causa del sudore e di questo.

i capelli sporchi, da ricci diventati un groviglio di nodi.

Harry girò il volto verso l'alto. Vide la luci dell'impianto elettrico diventare chiazze bianche dalla forma imprecisa.

Il cantante sentì alcune voci chiamarlo, farsi vicine. Poi solo nero silenzioso, nulla.

* * *

Harmonie, non avendo ancora trovato Harry alle quattro del mattino, dopo ore di ricerca piangeva disperata sul ciglio di un strada di cui non sapeva neanche il nome.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
People! Si entra di nuovo nei capitoli che tanto amo! Quelli strappalacrime, tristi... Ok, sembro cattiva così. XD
Che dire... Harry, vi sembrerà stato pure scemo a non reagire contro Grant, ma secondo voi, lo avrebbe fatto? Per me no, per due motivi: è famoso, è troppo buono. Dunque... Harmonie è distrutta, i ragazzi lo stesso, Niall ha un attacco d'asma addirittura. Forse lo avrete intuito, ma questo capitolo mi piace come è venuto fuori.
Vi chiedo gentilmente di perdere un po' di tempo a lasciarmi anche una breve recensione, tanto per sapere se ho fatto un buco nell'acqua.
Inizialmente volevo anticiparvi un po' di cose, ma ho cambiato idea. Mi piace tenervi sulle spine. U.U
Vi doco solo che i prossimi due o tre (o quattro?) capitoli seguiranno questo stile, con frasi brevi e coincise, senza il troppo uso dei verbi, questo per dare più un taglio netto e distaccato, necessario in parti di racconto simili.
Detto questo... Voglio ringraziare un po' tutte! Tra preferite, seguite e ricordate la storia ha raggiunto quasi le centocinquanta persone, avvisarvi tutte degli aggiornamenti è un' impresa, ma non mi lamento! Tornando ai numeri... La Fanfic ha raggiunto le quattrocentosessantasette recensioni, con una media di ventidue recensioni a capitolo. Ogni volta che me ne rendo conto, rimango meravigliata. Un grazie in particolare appunto a chi recensisce e a chi ha indirizzato H² per le scelte! Siete otto, ragazze! *-*
Detto ciò...
Ci becchiamo tra 3 giorni!
Grazie di tutto,
Giorgi. xx c:

Pubblicità

Vi consiglio queste due Fanfiction di due autrici diverse che reputo molto brave. Una storia è originale, le altre due di questo fandom. Eccovi qui entrambe le trame, per aprire direttamente le storie vi basta cliccare sul titolo di queste.
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** I'm afraid. ***


I'm afraid

Salve! Questo che state per leggere sarà un capitolo che spero vi trasmetta un po' di emozione... Detto questo...
Buona lettura!
Per commenti, per leggere i miei scleri da "autrice" e per avere un po' di anticipazioni vi basta fermarvi nell'apposito spazio!


* * *

Harmonie se ne stava ancora in strada mentre l'alba schiariva il cielo, rendendolo prima violaceo, poi rosato, poi sempre più chiaro.

E fu proprio l’alba il momento in cui, alla ragazza, vennero in mente i pensieri più cupi, mentre nel cielo, il buio della la notte faceva posto al chiarore del giorno, mentre ancora tutto era in penombra. C'era silenzio nell'aria, ma non nella sua mente.

Lì, la voce della paura urlava, tartassandola.

L’alba portò con sé ricordi e con questi arrivarono anche le lacrime.

La rossa così, serrò la mascella, incredula a ciò che stava accadendo.
Il destino proprio non voleva farla stare tranquilla.

Erano passate ormai una decina di ore dalla scomparsa di Harry. La ragazza aveva anche chiesto a Liam se fosse stato il caso di chiamare le forze dell'ordine, ma il castano le bloccò la domanda sul nascere, convinto che non sarebbe servito a nulla, se non ad agitare tutti.

Harmonie fece forza sulle gambe e si rialzò in piedi, per ricominciare a cercare in lungo e largo. Una chiamata la fece sobbalzare per poi renderla contemporaneamente delusa e agitata dal nome che vide comparire nel blocco schermo. Era Niall.

"Biondo... Novità?" Chiese non appena portò il cellulare all'orecchio.

"Una, che non è affatto positiva." Rispose questo con voce priva di vita.

"Spiegati Niall! Cos'altro succede? E' stato scoperto qualcosa?" La giovane urlò gesticolando nervosamente. Una vecchina seduta su una panchina, ai lati della strada così come fecero altri passanti, si girò verso di lei.

"Sono le sette del mattino lì da te, ciò significa che Harry ha perso l'aereo: non si è imbarcato!" Rivelò l'irlandese e, nel parlare, sbatté violentemente la porta della camera d'albergo in cui alloggiava dietro di sé.

Come se l'agitazione non bastasse, il ragazzo e i suoi amici dovevano anche fingere con tutti di stare alla grande, quando invece non era così.

"Cazzo..." Harmonie si portò una mano alla bocca: la notizia datale da Niall non era affatto rincuorante.

"Siamo nella merda, rossa. Zayn ha deciso di avvisare il manager e adesso sta da lui insieme a Liam. Louis è tesissimo e da ieri non ride più, vorrebbe raggiungerti, ma sa che non può e per questo è frustrato e io.. Io... Io..." L'irlandese incominciò a balbettare e il suo respiro si fece sempre più pensante.

Harmonie strabuzzò gli occhi, preoccupata che il ragazzo potesse avere un altro attacco d'ansia.

"Espira, inspira, espira, inspira. Dai Niall, tranquillo... Adesso arrivano i ragazzi, arriva Jade. Respira biondino." Harmonie addolcì il tono e sorrise, seppur cosciente che questo suo curvare le labbra in qualcosa di prettamente falso non avrebbe portato a nulla.

"Niall! Ci sono io, dai, ha chiamato Perrie: è atterrata qui in Australia e verrà presto qui, ci sarà anche la tua mora con lei..." Zayn intervenne nella chiamata, abbracciando forte il biondo.

Il pakistano si era sempre sentito protettivo verso Niall, così buono e solare. In qualche modo era come un fratellino minore per lui. Il biondo respirò l'odore di tabacco dell'amico e si calmò.

"Harmonie... Il manager si è inevitabilmente arrabbiato, ma stai calma. Abbiamo pensato ad scusa perfetta: diremo che Haz, malato e senza voce, non verrà al concerto." La voce di Liam, rassicurante, fece sospirare profondamente la rossa.

"Tra poco noi chiameremo Anne e il marito: hanno il diritto di sapere cosa sta succedendo ad Haz!" Disse Louis in preda ad alcuni singhiozzi che proprio non volevano fermarsi.

"Va bene... Io... Vi saluto: sto per piangere ancora. Scusate." La rossa attaccò il cellulare, riponendolo in tasca.

Poi, si rimise in sella alla moto, alla disperata ricerca del suo riccio.

* * *

"Ragazzino, svegliati! Dai, cazzo!" Il proprietario del locale scosse violentemente per la seconda volta Harry, prendendolo per le spalle.

Il riccio, pero', aprì gli occhi, uscendo da quello stato di svenimento, solo quando un secchio d'acqua fredda gli venne gettato in pieno volto.

"Che dolore..." Mormorò a se stesso massaggiandosi un fianco, mentre se ne stava ancora seduto sul ring.

Una scia di insulti e prese in giro, incominciò ad invadere la sala dopo che il riccio ebbe proferito parola.

Ragazzino.

Checca.

Deficiente.

Rincoglionito.

Questi i commenti che andarono per la maggiore.

Harry, pero' lì per lì gli ignorò e si mise in piedi, imponendosi di fregarsene del dolore che stava annebbiandogli la vista. A testa bassa, con le guance rosse dalla vergogna provata a causa di ciò che era successo poco prima, Harry uscì dal locale, non prima di essersi beccato uno strattone ed aver afferrato in mano due bottiglie di alcolici dal nome sconosciuto.

Il riccio si ritrovò in mezzo alla strada, immobile. Il sole non doveva ancora sorgere, ma dentro al ragazzo una nuova identità lo stava già facendo, perché la luce penetrante dell'alba, lo mostrò spoglio, impossibilitato di mentire, almeno a se stesso. Quando Harry si convinse che di dover cambiare, di dover migliorare, di dover imparare a non fare più cavolate, in lontananza, stando nelle periferie della città, poté sentire alcuni uccelli cantare… Harry trovò che questi avessero un canto particolare, forse anche a causa del poco alcool che circolava nel suo corpo. Quasi fosse una musica, il cinguettio andò dritto al suo cuore, facendogli dimenticare i pensieri, accantonandoli chissà dove.

* * *

Il rumore acuto ed improvviso di un clacson fece saltare dalla paura il ragazzo che, dopo essersi spostato nel marciapiede, lanciò un'occhiata al cellulare tenuto in tasca. Altre notifiche di messaggi e chiamate erano apparse nel blocco schermo durante la notte. Harry decise di rispondere ad almeno uno dei messaggi, sentendosi logorare per aver fatto preoccupare i suoi amici, ma soprattutto Harmonie. In quell'istante pero', il suo Iphone nero, si spense, essendosi scaricato del tutto.

Fu allora che il riccio sospirò esasperato. La testa scoppiava, i muscoli dolevano, gli occhi erano ridotti in due fessure, le labbra non riuscivano a chiudersi a causa del dolore provato.

"In che situazione mi sono cacciato?!" Si chiese Harry portandosi le mani tra i capelli sudati e sporchi.

Chiunque lo avrebbe visto così, l'avrebbe creduto l'ultimo dei barboni. Harry si faceva schifo da solo e si rese conto che tutto ciò che aveva fatto, impulsivamente, aveva portato dal male al peggio. Il riccio era scappato da Grant e dalle sue incertezze, ma così stava facendo preoccupare le poche persone che era certo amassero il vero Harry. Aveva scelto un incontro di boxe per sfogarsi e poi, rimanendo immobile, si era fatto ridurre una merda. Il cantante scosse la testa avvilito. Bevve così un sorso di quell'alcolico preso poco prima che gli fece bruciare ardentemente la gola. Insicuro se sputare o meno il resto della bevanda, Harry si rese conto che questa stava annebbiando e ovattando non solo i ricordi, ma anche il dolore. Fu così che due sorsi divennero tre, che tre divennero quattro... Fu così che in poco tempo le bottiglie di vetro si ritrovarono vuote, sparse per la strada vicino ad un cassonetto.

* * *

"Come sarebbe a dire che non trovate Harry?!" Anne urlò contro al migliore amico di suo figlio, terribilmente spaventata.

Le narici dilatate, gli occhi spalancati, la tazzina di caffè, tenuta saldamente in mano, finita in mille pezzi sul pavimento della cucina.

"Harm lo sta cercando, ma non lo trova da nessuna parte. Il suo cellulare adesso risulta spento o irraggiungibile. I nostri manager hanno, pero' contattato alcuni agenti fidati che adesso stanno perlustrando la zona vicino New York sperando di rintracciarlo." Louis con un groppo in gola che proprio non voleva scendere, rispose alla donna spiegandole meglio la situazione che si era andata a creare.

“Mio... Figlio...” Anne non provò nemmeno a mascherare i singhiozzi dovuti al pianto.

Era cosciente che un ragazzo meraviglioso come Louis l'avrebbe compresa.

“Stai tranquilla Anne... Haz è uno in gamba, probabilmente avrà avuto bisogno di staccare un po'. Siamo giovani e ogni tanto partiamo di testa, ma poi torniamo sempre dove sta il cuore.” Il ventiduenne addolcì il tono di voce, voce che, alla madre del riccio, sembrò somigliare a una melodia in grado di calmare chiunque.

“Grazie Louis, sei sempre così caro con me.” La donna sorrise tra le lacrime, pensando a quanto il figlio fosse stato fortunato a trovare amici così buoni e genuini.

“Harry è un fratello per me, il fratello che non ho mai avuto.” Concluse il cantante per poi attaccare: lui non poteva piangere, non davanti ad Anne.

* * *

“Lee... Io ho paura. Prima mi ero calmata, ma adesso... E' quasi passato un giorno e lui non si vede! E' stata colpa mia... Io avrei dovuto starmene zitta e non avrei dovuto farlo uscire da solo!” La rossa versò altre lacrime, tutte quelle che era riuscita a trattenere per un bel po' di ore.

“Non dire cavolate! Sentirsi in colpa e avere paura adesso non porterà a nulla... Anche noi siamo preoccupati, avresti dovuto sentire Anne al telefono qualche ora fa. Zayn se ne sta ancora più zitto del solito, Niall sta avendo attacchi di asma più frequenti, Louis sclera ogni cinque minuti per qualsiasi cosa. I 5Sos e la band ancora non sanno nulla, ma dovresti vedere Paul, Lou, Simon e tutti gli altri manager. Dovresti vedere me che faccio il grande della situazione, quando poi vorrei prendere il primo aereo e venire a cercare Haz insieme a te...” Dall'occhio destro del castano, fuoriuscì una lacrima.

Una sola, piccola, umida lacrima. Liam si affrettò ad asciugarla, prima che qualcuno potesse vederlo.

“Se non lo troviamo entro stasera... Chiameremo la polizia e annunceremo la scomparsa?” Chiese la ragazza colpita dalle parole dell'amico, mentre si sedette momentaneamente su una panchina di un parco semi abbandonato.

Proprio come si sentiva lei in quell'istante.

“Probabilmente sì.” Zayn, si avvicinò a Liam e prese parte alla conversazione.

“Il fatto è che, se riuscissi a trovare Haz, non saprei come comportarmi. Insomma, capisco che possa averlo ferito il bacio tra me e Grant, capisco che i due abbiano litigato anche se non so molto a riguardo, ma perché non tornare più? Perché?” La voce di Harmonie tremò, così come il suo corpo.

“Harmy... Devo raccontarti una cosa.” Louis, si intromise nel discorso.

“Devi sapere che Harry ha paura. Anzi, ha il terrore che tu, stufandoti della sua vita da personaggio pubblico e di tutto ciò che questa comporta, lo lasci solo. Non sai quante sere in tour, mentre tu dormivi, veniva da me in lacrime. Lui non lo da a vedere, abituato a dimostrarsi felice davanti agli obiettivi dei paparazzi, a sorridere quando sembra impossibile, ma non si sente abbastanza puro, abbastanza degno rispetto a te. Una sera, quando stavamo in America anche noi, lui mi ha chiesto di elencargli tutti i motivi per cui tu dovresti amarlo... Secondo me, Grant ha tirato in ballo questa sua incertezza e lui... E' crollato.” Il castano non diede nemmeno il tempo ad Harmonie di parlare che subito rivelò quello che lui e i ragazzi tenevano nascosto da un bel po'.

La rossa sorrise amaramente domandandosi come il riccio potesse pensare di non essere abbastanza per lei. Stette in silenzio, incapace di proferire parola alcuna.

“Harmy, adesso noi dobbiamo proprio andare: Niall e Zayn hanno un'intervista e io e Liam dobbiamo prepararci per sostituire Harry al concerto di domani sera... Qualunque cosa, chiamaci...” Louis salutò la rossa, che pose fine alla chiamata, trattenendo la voglia di urlare, la voglia di dirgli che lei aveva un disperato bisogno di loro.

Tra una cosa e l'altra si fecero così le quattro di pomeriggio e Harry ancora non era stato trovato, né da Harmonie, né dai numerosi agenti che si erano messi alla sua ricerca. Ormai il motorino di Lea, che Harmonie aveva preso in prestito la sera precedente, era quasi a corto di benzina. La rossa decise di allontanarsi un po' dalle vie principali della Grande Mela in cui aveva già cercato a lungo.

Fremeva dalla voglia di trovare il suo amato riccio.

* * *

Ormai era passato parecchio tempo da quando Harry aveva incominciato a camminare a vuoto in vicinanza della costa oceanica.
Ubriaco, barcollava su se stesso, vomitando un liquido giallastro di tanto in tanto.

“Harmonie...” Il suo nome. Lo biascicò ancora..

Harry non riusciva a elaborare un qualche pensiero logico, qualche frase, ma sapeva che a quell'ora lui avrebbe dovuto essere in aereo verso Sidney. Certo che, a quel punto, essendo rimasto in America, creando come minimo un bel po' di confusione, avrebbe preferito tornare dalla rossa, ma non poteva. In effetti, non voleva farsi vedere in balia dell'alcool e pensandoci bene non avrebbe saputo spiegare di certo a nessun tassista il luogo in cui sarebbe dovuto andare. Inerme, ad Harry gli venne in mente di tornare alla spiaggia in cui era stato la sera prima e un po' per impegno e un po' per fortuna, riuscì addirittura ad arrivarci. Quando i suoi piedi, liberati da calzini e scarpe, toccarono i granelli ancora piuttosto caldi della sabbia, Harry si sdraiò a terra, con il volto rivolto al cielo. Un rivolo di saliva uscì dalle sue labbra martoriate, mentre, stremato da tutto, arrabbiato, chiuse gli occhi.

Sperò con tutta l'anima che Harmonie lo avrebbe perdonato. Aveva visto nei suoi occhi chiari qualcosa di nuovo, di vero, di sincero. L'amore.

Pensò nuovamente che Harmonie fosse una persona speciale con cui poter condividere il suo vero essere e non la solita maschera dalla bella presenza che portava.

“Scusami.” Mormorò quasi impercettibilmente, mentre una lacrima ricadeva lungo un lato del viso.

* * *

Il sole che quel pomeriggio si era nascosto sotto una coltre di nuvole stava tramontando, dando al cielo innumerevoli sfumature di colore che si andavano ad azzerare man mano che il tempo passava, indiscutibilmente. La rossa, cui capelli ricordavano proprio il colore del sole al tramonto, si stava avviando verso una spiaggia in cui sostare era illegale. Harmonie di questo se ne fregò pensando che guardare l'oceano l'avrebbe rilassata un po'. Così, incoraggiata dall'assenza di persone, rimanendo con le converse bianche ai piedi, incominciò a passeggiare per il bagnasciuga. Quando poi, le onde del mare per poco non la raggiunsero, decise di rimanere scalza, infilando le scarpe nello zainetto che portava in spalla. L'oceano le sembrò immenso. La luna spiccava dalle nuvole illuminando il buio della sera per poi riflettersi sull'acqua, che sembrava essere piuttosto calma.

Harmy... Non resterai sola, ci sono io e ci sarò. Non sono un guaio, per te. Ti amo più di quanto immagini. Ti amo così tanto che è difficile esprime a parole quello che provo quando stiamo insieme. Non ti umilierò mai. Non ti abbandonerò mai... Ti ho mai detto che sei la mia luna?”

Le parole pronunciate da Harry tempo prima, ritornarono ad essere vive nella mente della ragazza che si morse l'interno delle guance per bloccare le lacrime.

Un soffio di vento scosse i lunghi capelli della ragazza, che rabbrividì all'istante. Harmonie decise che da quel momento in poi non avrebbe mai dato per scontato il suo amore incondizionato. Avrebbe ricordato i suoi sentimenti ad Harry ogni giorno. Sorridendo, lo avrebbe baciato, facendogli capire quanto lui fosse importante, fondamentale, unico. Quando la ragazza, dopo circa una mezz'ora, risalì lungo una duna di sabbia per osservare meglio il panorama il sangue nelle sue vene smise di scorrere.

“Oh, no...” Harmonie si portò le mani alla bocca e così, con le lacrime agli occhi, incominciò a correre verso una direzione precisa, quella in cui sembrava esserci il suo cuore.



(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ehilà! Eccomi qui! Allora... Un capitolo piuttosto crudo anche questo, triste, che pero' evidenzia bene i legami stretti che si sono creati tra tutti i ragazzi. Se mi piace? Mh, direi di sì. Sono abbastanza soddisfatta, direi che sto facendo progressi sull'autostima! Vi do prima un po' di anticipazioni sul prossimo capitolo e la storia, stasera ve ne lascio ben tre:
- Grant si rivelerà essere un personaggio non così superficiale come sembra;
- Il prossimo capitolo sarà molto molto molto romantico, da diabete direi;
- Tra un po' Alicia tornerà in scena!

Detto questo... Vi siete rese conto che siamo a quota +500 recensioni? Mio dio, nello scorso capitolo per ora si sono raggiunte le trenta! E' una cosa fantastica. Oggi, quando è arrivata la cinquecentesima recensione sono scoppiata in un pianto isterico! Davvero, non avrei mai immaginato che la mia storia potesse piacere così tanto! E' davvero sconvolgente. Spero che riuscirete a mantenere questo buon numero di recensioni, perché mi rendete, con più o meno parole davvero felice e motivata soprattutto. E' diffice scrivere, con la scuola e tutto, ma io mi sto impegnando per voi.
Un grazie particolare a chi ha indirizzato H² per le scelte! Siete otto ragazze! *-*
Detto ciò...
Ci becchiamo tra 3 giorni!
Grazie di tutto,
Giorgi. xx c:

Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** "Cuddle me." ***


"Cuddle me."
Buongiorno e Buona lettura!
Vi anticipo che vi verrà il diabete dopo aver letto questo!
Per informazioni e altro, passate nello spazio "autrice"!
PS: La foto che vedrete nel capitolo è un fotomontaggio fatto da me, non preoccupatevi...

"Harry!" Harmonie urlò con tutta la voce possibile, ma il ragazzo non dava cenno di svegliarsi.
La rossa prese a correre. Fece fatica ad andare veloce e inciampò di tanto in tanto nella sabbia, mentre a grandi falcate raggiungeva il riccio.
Quando lo vide da vicino e lo riconobbe davvero, copiose lacrime le rigarono il viso.
Harry era distrutto: i vestiti erano visibilmente sporchi, i capelli scompigliati e umidi. Harmonie si avvicinò tremante a lui, per poi buttarsi sulle ginocchia. Fremendo, la rossa scrollò per le spalle il fidanzato.
Lacrime.
"Harm... Monie." Un mormorio fuoriuscì dalle labbra del riccio.
Harry aveva riconosciuto la sua voce.
Il cantante aprì leggermente gli occhi. La luna apparve sfocata, imprecisa. La sua luce chiara e delicata illuminava il volto della rossa.
Harmonie era lì.
Harmonie lo aveva cercato.
Harmonie sorrideva tra le lacrime, nonostante tutto.
"Scusami, faccio schifo. Sono un debole, sono un cretino..." Harry incominciò a farfugliare offese verso se stesso e si fermò solo quando la rossa si chinò su di lui, sdraiandosi anche lei sulla sabbia. La ragazza infilò la testa sulla spalla del ragazzo.
"Sono... Sono sudato Harm..." Disse lui.
In effetti, Harry lo era davvero, non profumava come al solito di miele, bensì di alcool e di un qualcosa di acre, sporco, ma cavolo, lui era lì. Harmonie lo aveva trovato finalmente.
“Haz... Andiamo a casa...” La rossa afferrò il ragazzo per il torace, sollevandolo per le ascelle come avrebbe fatto con un bambino.
Il riccio le sorrise, con gli occhi lucidi e colmi di gratitudine.
Il silenzio regnava sovrano, l'unico rumore udibile era quello dello scalpitare dei cuori di Harry ed Harmonie. In sincrono, sembrava potessero spiccare il volo.
Con non poca fatica, Harry riuscì finalmente ad alzarsi, mormorando un qualcosa di incomprensibile.
Harmonie intanto chiamò Cory, che venne a prendere i ragazzi pochi minuti dopo. Durante il tragitto nessuno dei due parlò. Una volta arrivati, il fidanzato di Lea, sotto lo sguardo preoccupato di lei, aiutò Harry a sistemarsi sul letto della rossa.
L'amica di questa se ne andò con il ragazzo, lasciando sola la coppia.
Harmonie prese una salvietta inumidita e incominciò a pulire i lineamenti di Harry che sussultava ogni qual volta che la ragazza premeva troppo sui lividi. Lei ad un certo punto, fece un qualcosa che sorprese a dir poco il cantante. Con lentezza e dolcezza disarmante, Harmonie poggiò le sue labbra su quelle di lui. Fu solo un attimo.
“Monie... Non avresti dovuto... Alcool e sbornia ti dicono niente?” Harry illuse al fatto che qualche ora prima avesse vomitato.
“Haz, stai zitto, ti prego!” Harmonie esplose, i suoi occhi azzurrissimi s'inondarono di lacrime che caddero copiose sulle guance arrossate scivolando fino al mento per poi cadere sulle labbra di Harry.
Il ragazzo ne assaggiò il sapore per poi asciugare il viso alla rosa con la mano destra.
“Grant... Vita famosa, falsa, falsa come me...” Queste furono le parole che captò Harmonie dal discorso confuso del suo riccio.
“Io sono qui. Non me ne andrò. Mi prenderò cura di te, ogni volta che cadrai.” La stylist sussurrò queste parole all'orecchio di Harry facendolo rabbrividire.
“Sdraiati con me... Coprimi... Coccolami... Dammi amore, come mai prima d'ora, perché adesso ne ho un disperato bisogno.” Il cantante fece uno sforzo non indifferente per parlare, ma ignorò il dolore procurato dal parlare e sorrise, benché il labbro spaccato non glielo permise più di tanto.
Harmonie alzò leggermente la schiena di Harry e lo liberò dai vestiti sporchi, facendolo rimanere in boxer. I lividi sul suo corpo erano numerosi e di varie sfumature. La rossa si sentì morire dentro, come se quegli ematomi fossero stati impressi sulla sua pelle e non in quella del fidanzato. Harmonie suppose che quelli violacei fossero segno della stupidità di Grant, ma quelli più chiari?
“Volevo sfogarmi un po' e mi sono imbattuto in un locale in cui si fa boxe... Ma... Ecco, non è andate bene.” Il cantante rispose alla domanda che, mentalmente, la fidanzata gli aveva posto, afflitto dal suo comportamento immaturo.
“Mi perdoni per tutto questo?” Continuò poi, con le lacrime che scorrevano ai lati del viso.
“Amore, mi hai spaventata, a morte direi, ma non sono arrabbiata.” Harmonie sorrise e in quell'istante il mondo prese a girare di nuovo nel verso giusto, anche per Harry.
La ragazza rinfrescò ancora il cantante con dei fazzoletti umidi, poi si mise con lui sotto le coperte.
“Mi sono innamorato dei tuoi occhi.” Harry girò la testa sul cuscino, in modo da guardare Harmonie.
“Ricciolino, non dovresti parlare troppo, ti fa male il labbro, lo sai...” Questa spostò una ciocca di capelli dalla fronte del ragazzo, sorridendo.
“Sai, ero convinto che tu fossi la più fragile tra noi due... Nella mia mente ti definivo come una scultura di vetro... Bellissima, ma cava, fragile e adesso...” Harry fece un attimo di silenzio, giusto il tempo di deglutire.
“Adesso ti stai rendendo conto che hai più bisogno di affetto e certezze...” Continuò Harmonie.
“E che tu sei l'unica in grado di darmi tutto questo...” Ribadì il ragazzo.
“Perché ti amo.” La rossa fece spallucce e sorrise.
“...Dovrei il Sole in grado di sciogliere l'inverno che ti porti dentro, ma sono così freddo adesso... Stringimi tra le tue braccia.” Disse Harry e così la fidanzata lo abbracciò saldamente, attenta pero', a non procurargli dolore.
Harmonie, in quella posizione, poté sentire il cuore del riccio battere all'impazzata contro il suo petto. La ragazza poi, premette le labbra sul sul collo, lasciando una piccola scia di baci, quasi questi dovessero risanare le ferite da lui subite.
Harry dentro di sé, intanto, scoppiava d'amore: sarebbe potuto crollare il mondo, ma lui, Harmonie, gli H2, non avrebbero fatto la sua stessa fine. In quel momento ebbe questa certezza.
“Mi hai visto crollare, arrabbiarmi con tutto e tutti, cedere... Sei ancora qui.” Mormorò lui interrompendo l'improvviso silenzio.
“Basta con queste parole... Non osare più dire 'ancora' come se fossi pronta ad andarmene tra poco, perché io sono qui.” Harmonie scosse la testa, chiudendo gli occhi.
“Louis mi ha detto delle tue paure... Ti prometto, adesso, che mai più avrai modo di averne simili.” Continuò poi, accarezzando la nuca del ragazzo.
“Sei così buona, così sincera, così attenta...” Costatò il riccio.
“Harry... Posso chiarirti una cosa?” Chiese Harmonie, sorridendo.
“Dimmi pure...” Affermò lui.
“Allora... La Harmonie che tu conosci è nata grazie a te. Sai... Nella Bibbia si dice che Eva sia nata dalla costola di Adamo... Per me è lo stesso e questo significa che il mio essere buona, sincera, attenta è merito tuo. E poi, se non mi avessi trovata, se non mi avessi mostrato la via d'uscita da un mondo buio, gelido, se non mi avessi dato la forza e la possibilità di riprovare a vivere davvero, io beh, non sarei qui.” Harry si commosse, davvero.
“Per un attimo ho pensato di lasciarti stare. Ho pensato che tenendoti tra le mie braccia, ti avrei solo tarpato le ali e fatta soffrire. Sei la mia piccola falena, che dall'oscurità viene attratta dalla luce, dalla vita. Anche se questa fa male, brucia, le piccole falene non smettono di esserne attratte, perché forse sanno che questa è la cosa migliore.” Continuò poi.
“Haz... La vita... Sei tu.” Harmonie lo guardò negli occhi verdi, che stavano riprendendo vitalità.
“Dormi adesso pero', ne hai bisogno cucciolo.” La ragazza diede un bacio sulla fronte di lui, in un gesto protettivo e colmo d'amore.
“Mi mamma, Gemma, Louis, Niall...” Il ragazzo era consapevole del loro essere al corrente della sua cavolata.
“Li ho già avvisati e preferiscono che riposi un po', anziché chiamarli... Domani mattina dovrai prendere un aereo per tornare in Australia.” Disse dolcemente Harmonie, pensando che il suo fidanzato fosse una delle cose migliori al mondo.
“Midnight doesn’t last forever. Dark turns to light. Heartache flips my world around I’m falling. Down, down, down that’s why.” La ragazza cantò questi pochi versi di 'Irresistible' che funzionarono come una ninna nanna.

* * *

La mattina successiva, Harry si svegliò molto prima di Harmonie. La fece rotolare delicatamente su di un fianco e, quando il viso della ragazza fu rivolto verso il suo, il riccio si imbambolò ad osservarla. Con la mano destra le spostò alcune ciocche di capelli, con la sinistra le sfiorò il profilo, delicatamente. Harry sorrise, vedendo un rivolo di saliva, uscire dalle labbra semiaperte di Harmonie. Senza pensarci due volte, la strinse forte, fortissimo a sé, con la speranza di non interrompere il suo sonno tranquillo. Il ragazzo tuffò la testa nei capelli della rossa e ne annusò il profumo. Sorrise, sorrise davvero, quando si accorse che Harmonie non aveva perso l'abitudine di usare il suo stesso shampoo al miele. Un leggero sapore di sangue invadette la sua bocca a causa della ferita sul labbro, riaperta curvando le labbra. Il ragazzo guardò l'orologio che segnava le dieci del mattino, così, dopo essersi fatto due calcoli, decise di chiamare Anne e sua sorella.
“Harry!” La voce di sua mamma risultò forte e squillante.
“Mamma! Scusa mamma! Scusa!” Harry non riuscì a dire altro.
“Va tutto bene... Harry!” Anne pianse lacrime di gioia.
“Gemma! Vieni c'è Haz!” Proseguì poi, urlando con tono stridulo.
“Mamma... Sto bene adesso.” Disse il riccio, contento dal risentire la sua amata mamma.
“Ti hanno fatto tanto male?” Intervenne Gemma, consapevole che Harry fosse stato menato.
“Ho fatto una cazzata...” Harry, implicitamente, rispose con un 'Sì' alla domanda della sua sorellona.
“Ma adesso stai bene!” Anne cercò una conferma delle parole del figlio.
“Con Harmonie sto sempre bene.” Affermò lui rivolgendo un sorriso alla ragazza distesa nel letto.
“Haz... Non farlo mai più. Harmonie non ti abbandonerà, tu la rendi felice. Non la vedi parlare di te insieme a noi ragazze, non vedi il suo sguardo che luccica quando le viene in mente qualcosa da fare con te.” Gemma, decisa, volle rassicurare ancora una volta Harry.
“Grazie Gem.” Disse lui affettuosamente.
“Ti voglio bene.” Anne si asciugò le ultime lacrime. Suo figlio stava bene, il suo piccolo bambino cresciuto troppo in fretta.
“Te ne voglio anche io mamma.” Rispose il riccio, per poi attaccare.
* * *

Subito dopo, Harry, digitò il numero di Louis.
“Boo!” Esordì il riccio con allegria.
“Haz!” I ragazzi, che insieme a Louis non aspettavano altro che una chiamata dell'amico, gridarono di gioia.
“Ragazzi... Mi dispiace così tanto...” Sussurrò Harry amareggiato.
“Fa niente... Ma prova a fare una cosa simile e ti ammazzo! Con amore, ovvio!” Louis si lasciò andare ad una spensierata risata.
“Sei sempre il solito Lu-Lu.” Costatò l'irlandese per poi unirsi alle risa del castano.
“Non ti sgrido solo perché mi hai davvero spaventato.” Chiarì Liam con tono falsamente autoritario.
“Wow! Lee questa è da segnare!” Zayn diede una pacca sulla spalla all'amico.
“Haz... Il manager ti ha prenotato l'aereo... Devi prenderlo tra un'ora. Fallo.” Il moro si fece serio.
“Harmonie...” Mormorò Harry.
“La rivedrai presto... Ci saranno altri days-off in qui potrai raggiungerla e verremo anche noi!” Nialler, dolce più che mai, lo rassicurò.
“Mi manca quando non è con me.” Chiarì il riccio, avvicinandosi ad Harmonie.
“Viviamo la tua stessa situazione Haz.” Mormorò Zayn che in quel momento non vedeva l'ora che Leigh, Jesy, Jade, ma soprattutto Perrie, li raggiungessero.
“Ci vediamo a Melbourne, adesso vado, altrimenti arrivo in ritardo al check-in! Ragazzi, siete una delle parti fondamentali della mia vita. Grazie.” Harry poche volte diceva cose simili e i ragazzi apprezzarono davvero queste sue parole.
“Smettila con queste smancerie Haz! Siamo o non siamo una famiglia?” Louis, interruppe il dolce momento, con una domanda che fece sorridere Harry.
“Lo siamo alla grande.” Confermò lui.
“Simple, but effective.” Canzonò Niall citando una delle frasi più famose del riccio.
“Coglione!” Rispose questo e, ridendo con gli altri, attaccò.
* * *

Un messaggio comparve sul blocco schermo di Harry. Il manager gli aveva inviato l'orario e l'aereo da prendere. Il riccio non voleva andarsene, ma doveva farlo. Senza fare rumore si andò a lavarsi con una bella doccia, per poi vestirsi, pronto per partire. Usando il fondotinta di Harmonie riuscì quasi a mascherare del tutto i lividi sul viso. Nessuno avrebbe capito. Nessuno. Harry guardò un'ultima volta la rossa, distesa ancora sotto le coperte. Decise di non svegliarla, ma cercò un foglio per scriverle alcune parole che gli premevano dentro. Nella ricerca di questo, il ragazzo si imbatté negli appunti presi dalla stylist durante il corso che stava ancora frequentando. Questi erano contornati da tante 'H' e altrettanti cuori disegnati un po' a caso. Sfogliando un po' di pagine, il ragazzo anche notò dei disegnini che lo resero orgoglioso di Harmonie: la ragazza, infatti, anche durante questo periodo non aveva smesso di ideare nuovi look per la band e spesso l'ispirazione per questi le veniva durante le lezioni.
* * *
Un foglio bianco venne strappato da Harry, che incominciò a scrivere.
Ora la notte se ne è andata, lasciando posto al mattino. Alcuni raggi di sole illuminano il nostro letto e fa risplendere il tuo rosso acceso.
C’è silenzio e sento il tuo respiro lento.
Mi avvicino al letto dove dormi beatamente. Ti osservo.
Ti osservo e spero in qualche modo di poter entrare nei tuoi sogni, vederli e viverci.
Ti osservo e, Dio, quanto sei bella.
Ti osservo e una fitta si fa sempre più acuta nel mio stomaco.
Vorrei baciarti.
Vorrei stringerti.
Vorrei restare insieme a te, ma non posso.
Vorrei dirti tutto quello che sento, ma non ci riesco mai a farlo davvero.
...Ho paura.
Ho paura di perderti e mi godo ogni secondo che passo insieme a te, ogni secondo in cui posso sentire il tuo profumo e accarezzare il tuo corpo.
Perché ogni secondo potrebbe essere l’ultimo e ho il terrore di questo.
Forse c'è un'ultima cosa che voglio farti sapere, prima di andarmene in Australia.
Ti amo.
Curly.
PS: Appena sono in Tour-Bus ti chiamo, ti consiglio di aprire la valigia che ti ho lasciato.

Questo poi se ne andò, dando un piccolo, ultimo, bacio sulle labbra rosee della sua piccola rossa.
* * *
Quando Harmonie si svegliò, trovò la lettera di Harry posta sul cuscino. La lesse tutta d'un fiato e gli occhi le si inumidirono dalla felicità. La ragazza era al settimo cielo. Un'onda di allegria l'aveva travolta. Alzò in fretta le serrande ed illuminò la stanza. Aprì poi le vetrate e lanciò un urlo spensierato, fregandosene di chi l'avrebbe sentita. Come se non bastasse, accese lo stereo e “Best song ever” ruppe il silenzio, suonando al massimo volume supportato dalle casse.
“Va tutto bene adesso!” Urlò la rossa dopo aver cantato una strofa della canzone.
In effetti, si era tutto risolto. Ancora una volta, lei ed Harry, avevano vinto.
Harmonie si ricordò delle ultime parole scritte da Harry ed andò ad aprire la valigia. Restò completamente meravigliata dal suo contenuto. C'erano foto risalenti ai mesi precedenti, ricordi che la rossa si era scordata di portare con sé. Harmonie notò una sciarpa e un cappello di lana con un bigliettino in qui spiccava il nome 'Liam'. Il sorriso della ragazza si allargò quando notò che in tutto questo era presente un pacco di biscotti con le gocce di cioccolato, fatti sicuramente da Niall. Sotto a una felpa del riccio, Harmonie trovò un dischetto che subito fece riprodurre alla Tv. Rise, rise come solo un pazza avrebbe potuto fare, rivendendosi fare uno dei tanti scherzi ideati e compiuti con Louis a discapito dei poveri ragazzi. Uno specchio giocattolo, posto tra le tante cose attirò l'attenzione della rossa. Lo prese in mano e non appena fece questo, l'oggetto recitò: “Sei perfetta, ma Zayn Malik è meglio di te.”
La ragazza non poteva crederci, il pakistano non sarebbe mai cambiato. Risate, tante altre risate intrattennero Harmonie, mentre si infilava felice una felpa lasciatale da Harry. Sarebbe stata una come tante, se non avesse avuto suo profumo impregnato nel tessuto..
* * *
“Sto di merda Cory, vattene!” Grant chiuse la porta della sua stanza con foga.
“Grant, sai che c'è? Io non ti capisco! Hai fatto una cazzata, hai menato Harry, a causa tua è stato smosso mezzo mondo, adesso è tutto apposto. Cosa ti manca?!” Cory cercò di stuzzicare l'amico, consapevole che in tal modo questo gli avrebbe dato modo di capire.
Questo, pero', non rispose.
“No... Ti prego no. Tu non sei mai stato così!” Il castano strabuzzò gli occhi, allibito.
“Le persone cambiano...” Mormorò l'altro.
“Dimmi che mi sto sbagliando, dimmelo. Grant, starai male! E' una battaglia persa che non è nemmeno mai iniziata!” Cory, in quel momento, capì: stava accadendo l'impossibile.
* * *
In Inghilterra, una litigata faceva tremare le mura di una casa.
“Io ne ho abbastanza. Solo perché ancora non sono maggiorenne voi non potete farmi questo! Harmonie è la mia migliore amica, io non posso lasciarla stare! Non posso dare retta a voi!” Alicia urlò, con tutta la forza che aveva in corpo. Era esausta di dover ascoltare le loro parole cattive.
“Ti tradirà. Lo ha già fatto, non vedi quanto sta bene con Perrie, Eleanor e tutte le altre? Chi sei tu per lei? Una nullità in confronto a loro! Ti ha solo sfruttato, quando non era altro che una morta di fame e voleva del cibo!” Una voce femminile fece sprofondare la ragazza in un baratro di incertezze e insicurezze.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ehilà! Eccomi qui! Allora... Un capitolo diabetico eh?
Dio mio, non mi piace affatto, non riesco neanche a commentarvelo. E' banale, dannazione.
Per rimediare a questo, vi dico che abbiamo superato un altro "scoglione" della FF. Non vi lascio anticipazioni stavolta: fatemi fare un po' la cattiva! :3
Detto questo... Vi siete rese conto che siamo a quota +530 recensioni? Boh, sono sempre più sorpresa di tutto questo! E' davvero sconvolgente. Ho notato che la media di questi ultimi capitoli si è un po' elevata, sono felice e motivata, più del primo giorno in cui scrissi H2!
Una scusa a chi ha lasciato una recensione e non ha avuto ancora una mia risposta. Rimedierò subito.
Un grazie particolare a chi ha indirizzato H² per le scelte! Siete diventate in nove ragazze! *-*
Detto ciò...Vi dico che una nuova FF è in fase di scrittura... Vi dico solo che la protagonista si chiamerà Allin... Cambiate l'ordine delle lettere del suo nome e capirete chi sarà il protagonista maschile! :)
Ci becchiamo tra 3 giorni!
Grazie di tutto,
Giorgi. xx c:

Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Friends. ***


Friends.


Buona lettura! Spero che il capitolo vi piaccia! Tenete a mente l'ultima frase... ❤ ❤ ❤
PS: Come sempre per commenti, pareri e avvisi leggere le note a fine capitolo!
(Ho completamente abolito la parola "autrice" XD)


 

“Sono stufa di questo! Sono stufa di sentirmi dire che Harmonie mi avrebbe abbandonato per prima se non lo avessi fatto io!” Alicia urlò ancora, portandosi le mani tra i lunghi capelli impicciati, mentre si lasciava cadere con la schiena appoggiata alla parete della sua stanza.

“Alicia, noi lo facciamo per te, noi ti vogliamo bene!” Una donna, sua madre, cercò di dissuaderla.

“Lo fate per me?! Cosa fate per me?! Quando Harmonie se ne stava abbandonata a se stessa voi non mi permettevate di vederla per paura che questo contatto intaccasse il nostro ceto sociale medio-alto! Sebbene fossi contraria a questo, potevo capirlo, ma adesso... Mi impedite questo perché?!” La mora non voleva proprio saperne niente delle parole dei suoi genitori.

In quel monento ricordi di una vita incominciarono a rivivere nella sua mente, facendole capire il perché di questo ulteriore impedimento.

Lei che ballava una versione classica come prima ballerina.

Lei che entrava a far parte di una famosa compagnia.

Lei che informava i suoi genitori della propria decisione: rinunciare alla fama e alla carriera da ballerina, stanca di tutti i sacrifici, stanca di fare un qualcosa che non le piaceva affatto.

“... Io... Io so perché state dicendo questo: voi siete invidiosi! Avete voluto sin da quando ero piccola che diventassi una prima ballerina! E anche fino a poco fa... Voi avreste voluto che io anche prendessi la strada che porta al successo, che porta ad essere famosi! Quando ho deciso di smettere di ballare, siete cambiati! Harmonie sta esattamente entrando nel mondo in cui vorreste appartenere anche voi. Per questo mi volete allontanare da lei! Per ripicca! Volete farmi pesare tutto ciò che io, andando all'Università, scegliendo un'altra strada, non vivrò!” Lacrime amare, deluse, che non avevano nulla a che fare con il dispiacere, bensì solo con la rabbia e la frustrazione, rigarono il viso della ragazza.

“Non dire scemenze!” La madre, fisicamente così simile a lei, le rispose con rigidezza.

Alicia al tono usato dalla donna, si rese conto di essere solo stata usata come strumento per rendere invidiosi gli altri.

La ragazza più brava dell'intera scuola.

La ragazza più diligente della comunità parrocchiale.

La ragazza più talentuosa in tutto.

La ragazza più ricca del vicinato.

La ragazza che era nient'altro che una marionetta ubbidiente.

La ragazza che si sentiva opprimere.

La ragazza che solo con Harmonie poteva sentirsi apprezzata non per i suoi tanti soldi, ma per il suo carattere.

La ragazza che voleva reagire.

“Siete davvero egoisti, entrambi. Avreste voluto che fossi diventata una ballerina famosa solo per potervi vantare, non è vero? Adesso vi sentite logorare dalla gelosia perché probabilmente Harmonie sfonderà nel mondo dello spettacolo, cosa che io ho scelto di non fare! Sapete solo vivere di apparenze! Anzi: non sapete proprio vivere!” Alicia sputò queste parole, disgustata da tutta la situazione che si era creata.

“Non rispondere neanche più? Io me ne vado, basta!” La ragazza adocchiò i suoi genitori, impassibili ai suoi attacchi.

“E dove vai? Sei minorenne!” Le ricordò il padre, rendendosi conto che sua figlia se ne stava andando davvero.

“Da Harmonie! Lei non ha mai preteso nulla da me. Non ha mai voluto nulla da me, lei... Lei mi vede per quello che sono, non per uno stupido motivo di vanto!” Alicia prese solo la borsa con sé ed uscì di casa.

Alicia costatando che il giorno successivo non sarebbe dovuta andare a scuola, decise d'impulso di raggiungere la sua migliore amica per spiegarle tutto ciò che era successo. Penso che più avanti avrebbe pensato a cosa fare con i suoi genitori, intanto non ne voleva sapere niente: la verità, che le si era esplicitata davanti agli occhi, le faceva troppo male.

Il freddo Londinese avvolse la mora mentre camminava tra le strade della grande metropoli. La ragazza, si servì delle mani ghiacciate per rinfrescarsi il viso mentre si domandò se, oltre ad Harmonie, sarebbe stata perdonata dagli altri ragazzi che nell'ultimo periodo l'avevano cercata, senza ottenere mai un cenno di vita. Decise intanto di avviarsi verso l'areoporto. Da lì, poi, avrebbe chiamato quelli che sperava di porter definire ancora suoi amici.

* * *

“Grant... Tu... Tu non stai giocando con Harmonie... Lei ti piace davvero!” Azzardò Cory, convinto delle sue parole.

“L'hai capito finalmente!” Grant confermò la teoria del ragazzo, che strabuzzò gli occhi, consapevole che questa sua cotta aveva già comportato troppo conseguenze.

“Grant... Amico mio, cosa vuoi fare?” Chiese poi, sedendosi affianco al castano.

“Voglio conquistarla! Lo farò a dovere, non sbaglierò un colpo...” Rispose questo, giocherellando con la zip della felpa.

“Lei ama Harry, non ti sei accorto di quanto sia profondo il legame che ha con lui?” Cory provò a far ragionare l'amico, con la speranza di riuscire nel suo intento.

“Sì, ma...” Grant guardò il ragazzo con una scintilla di furbizia e sicurezza ad illuminargli gli occhi.

“Ma tu ci proverai lo stesso e penserai anche di riuscire nel tuo intento, conoscendoti...” L'altro continuò la sua frase, scuotendo la testa.

“Quella ragazza... Diamine, se mi piace!” Il castano batté la testa al muro ridendo.

Era sbagliato tutto questo, ma... Non si sarebbe fermato.

* * *

Da quando Harry era tornato in Australia, erano passati tre giorni ormai ed Harmonie non faceva altro che pensare a lui. Quella sera, la rossa indossò la felpa che il ragazzo le aveva portato e si "chiuse" in essa, inebriandosi solo del profumo da uomo che aveva impregnato l'indumento. Harmonie sentiva tantissimo la mancanza dei suoi genitori, dei suoi amici, di Lou, Tom e Lux, dei bodyguards addirittura. A farla rattristire ancora di più ci pensava poi Alicia, che dal sabato precedente non si era più fatta sentire. In quel momento, mentre la melodia avvolgente di 'Moments' risuonava nelle cuffie del suo cellulare, Harmonie ricordò la volta in cui la sua strada si era incrociata con quella della mora.

“Quel bimbo ha preso le mie caramelle!” Gridò una bambina baffutella di circa sei anni, dalla carnagione chiara e i capelli scuri, sdraiandosi sull'erba del cortile della scuola.

“Mi dispiace, adesso alzati pero', tieni... Ti do la mia!” Un'altra bambina dai capelli ramati, avente più o meno la stessa età, si avvicinò a questa, porgendole una manina minuta per aiutarla a tornare in piedi.

“Come ti chiami?” La moretta chinò la testa da un lato, spalancando curiosa gli occhi scuri.

“Harmonie...” La rossa sorrise mostrando una finestrella vuota tra i dentini bianchissimi.

“Che nome...” Azzardò l'altra per poi fermarsi, non trovando la giusta parola.

“Strano vero? E il tuo invece? Qual'è?” Le due bimbe si avvicinarono non smettendo di squadrarsi.

“Alicia.” Harmonie prese la mano della moretta.

“Vuoi essere mia amica?” Chiese Alicia sperando in un 'sì'.

“Per sempre, da adesso!” Un' unione di mani siglò quello che poi si sarebbe svelato essere un bellissimo e profondo rapporto.

* * *

“E' incredibile, che cattiveria.” Eleanor sussultò.

Alicia, dopo essere entrata nell'areoporto, aprì una video chiamata di gruppo con le ragazze e i ragazzi in diretta dall'Australia e con Eleanor e Danielle che si trovavano entrambe in Spagna. In questo modo, la ragazza riuscì a spiegare nel migliore dei modi il motivo per cui si era allontanata da loro e da Harmonie così improvvisamente.

“Aly, vai da lei.” A parlare fu Harry che, dopo aver ascoltato tutto il discorso fatto dalla ragazza, si era reso conto di quanto questa volesse bene alla sua rossa.

“Non penso che mi vorrà vedere dopo ciò che le ho detto al cellulare tempo fa...” La mora si fissò a guardare il pavimento, con la certezza che gli altri avrebbero assecondato la sua tesi.

“Tu hai dovuto farlo, ti basterà dirle ciò che hai raccontato anche a noi.” Liam sorrise, in quel modo che riusciva a dare sicurezza a chiunque.

“Mi manca così tanto.” Un sussurro fuoriuscì dalle labbra rosee di Alicia.

“Per questo devi andare a da lei.” Disse Perrie poggiando la testa da un lato.

“Allora... Partirai?” Domandò Jade, seduta sulle gambe di Niall.

“Prendo il prossimo aereo, non voglio aspettare ancora.” Affermò Alicia, pensando che avrebbe fatto di tutto per ottenere di nuovo l'amicizia di Harmonie.

“Brava!” Esclamarono Zayn e Jesy contemporaneamente.

“Qualunque cosa accadrà, faccelo sapere.” Leight, sorrise alla videocamera con dolcezza.

“Grazie di esserci, siete gli unici veri amici che ho, insieme ad Harmonie.” Gli occhi della mora brillarono colmi di gratitudine, sinceri.

La ragazza allora, dopo aver chiuso la chiamata, riuscì a rimediare uno degli ultimi disponibili per il primo volo Londra-New York. Entrò velocemente nell'aereo e l'unica cosa che fece durante il viaggio fu pensare alla sua amica. Tutto il resto, persino i suoi genitori, non era paragonabile a lei.

* * *

Alcune ore dopo...

“Sì? Chi è?” Harmonie rispose al citofono, sorpresa del suo suonare in un momento così critico.

La seconda settimana di corso, infatti, era ormai volta al termine e entro poche ore, tutti gli allievi avrebbero dovuto sostenere il secondo esame previsto, chi poteva cercarla in quel momento?

“Quel bimbo ha preso le mie caramelle!” Esclamò allora la mora, alludendo al loro primo incontro.

“Alicia!” La rossa non riagganciò neanche il citofono e corse giù per le scale del palazzo, fino ad arrivare all'ingresso.

“Harmonie!” Alicia spalancò le braccia e lasciò cadere lo zaino dalle spalle.

L'altra ragazza restò impalata a fissarla, mentre gli occhi le brillavano a causa della felicità e della sorpresa. Harmonie sentì il suo corpo tremare e le labbra muoversi autonomamente a causa dell'agitazione.

“Sei qui.” Riuscì a sussurrare portandosi una mano alla bocca.

“Scusami, scusami davvero.” Alicia pianse silenziosamente mentre scuoteva la testa avvilita.

“Sei qui!” Urlò questa volta Harmonie.

Senza pensare ad altro, corse verso Alicia.

“Ehi...” Disse questa sorpresa dalla reazione della rossa.

Le ragazze si abbracciarono, a lungo. L'affetto che le legava era davvero speciale, unico.

“Mi sei mancata, non so neanche dirti quanto! Non riesco neanche a parlare! Non...” Harmonie poggiò la testa sulla spalla della mora.

“I miei genitori Harmy! Loro... Loro vorrebbero una figlia come te!” Spiegò Alicia tra le lacrime.

“Mi hanno obbligato a non parlarti, dicendomi ogni santo giorno, ogni minuto che tu ti saresti dimenticata di me!” Le frasi pronunciate dai due adulti la ferivano ancora, sebbene fossero solo un ricordo.

“E sai perché? Per farmi rendere conto di quanto io stia perdendo volendo continuare a studiare per medicina!” Harmonie se ne stava a sentire, lasciando modo di sfogarsi all'amica.

“Vorrebbero che continuassi a ballare, che diventassi una ballerina professionista... Loro vorrebbero che io fossi famosa per vivere sotto la mia luce...” La delusione di Alicia era percettibile in sua ogni singola parola.

“Va tutto bene, tranquilla. Io ci sarò sempre. Non ti abbandonerò mai.” Disse poi la rossa, accarezzando la schiena della mora.

“Tutto sta cambiando, tu promettimi che resterai sempre con me!” La diciassettenne quasi urlò nel dire queste parole.

“Staremo lontane, ma tutto ciò non ci indebolirà, Aly.” Harmonie riuscì a rassicurare la sua amica con poco.

“Ti voglio così bene!” Disse lei stringendosi all'altra.

“Non potevo più stare senza di te!” Rivelò l'aspirante attrice ricordando tutte le notti passate in bianco a pensare alla sua Aly.

Sai le risposte segrete che nascondo dentro di me, uno specchio dove guardo quel che c'è... Pensò Harmonie con dolcezza mentre se ne stava ancora abbracciata ad Alicia.

Anche se diverse, siamo la stessa realtà... Inseparabili, ormai. Costatò questa mentalmente.

E succederanno tante cose, e le nostre vite cambieranno ancora, ma io ti guarderò per sempre le spalle. Si promise la rossa convinta.

Così forte, ma anche fragile... Opposta e uguale a me! La mora pensò a quanto Harmonie fosse diventata più resistente, più viva.

“Puoi perdonare le mie parole?” Chiese poi ad alta voce, dopo essersi staccata dalla sua amica.

“Aly, non dire cavolate, abbracciami ancora!” Rispose questa ridendo.

La loro amicizia non sarebbe finita, mai. Le ragazze si rifugiarono nell'appartamento che Harmonie condivideva con Lea, avevano davvero tante cose da raccontarsi. Fu così che restarono a parlare tutta la notte, fregandosene del fatto che l'indomani una avrebbe dovuto sostenere un esame e l'altra, di buon ora, sarebbe dovuta ritornare a Londra ed affrontare ancora i suoi genitori, più forte di prima.

* * *

Il giorno dopo Grant vide la rossa incamminarsi da sola nel corridoio della scuola di recitazione.

“Devo parlarti!” Disse lui, rivolgendosi alla ragazza.

“Cosa vuoi? Hai fatto abbastanza danni, ti pare?” Harmonie si voltò verso di lui, gli occhi azzurri, freddi come il ghiaccio, capaci di trafiggere con un solo sguardo.

“Io... Non so cosa mi sia preso, ho sbagliato!” Tentò il castano camminando verso la ragazza.

“Sai qual'è il problema?! Io non riesco ad essere arrabbiata con qualcuno neanche se questo è un furbo, egoista, egocentrico, cretino come te!” Disse Harmonie odiando il suo lato gentile e affabile.

“E allora perdonami...” Azzardò Grant sorridendo.

“Saremo solo amici! Non provare ad avvicinarti a me più del dovuto.” Harmonie guardò il ragazzo negli occhi.

“Amici?” Insistette senza interrompere il contatto visivo.

“Amici.” Grant non si lasciò intimidire e rispose deciso. Il primo obiettivo era stato raggiunto.

“Amici.” Confermò Harmonie per poi voltarsi ed incamminarsi verso il teatro dove sarebbe stata nuovamente esaminata.

* * *

La paura e la tensione si impadronirono di Harmonie, quando questa sentì il suo nome provenire dal microfono di uno dei giudici. Da duecentoquaranta erano già diventati centoventi ragazzi. La stylist, spaventata da quei numeri si chiese se sarebbe riuscita ad entrare nei sessanta.

La rossa, si alzò dalla poltroncina del teatro su cui era seduta e si affrettò a raggiungere il palco. In quel secondo esame, la ragazza, avrebbe dovuto cantare. Harmonie, anche se la sera prima si era allenata duramente con Alicia, ma ancor di più con i suoi amici ed Harry, che la ascoltavano in video chiamata, era comunque terrorizzata, tant'è che incominciò a tremare come una foglia.

“Quando fai gli acuti prova a trattenere il respiro!” Disse Zayn girando per la sala come un maestro spazientito.

Harmonie era brava a cantare, di certo più di quanto non lo fosse lui a ballare. Il ragazzo assunse questo tono autoritario per vendicarsi in qualche modo delle lezioni di ballo datagli dalla rossa.

“Devi essere sicura di te Harm, guarda sempre chi ti sta davanti!” A dire questo fu Niall, da sempre considerato il più insicuro del gruppo.

“Canta con naturalezza! Non essere rigida ed impostata!” Louis fece l'occhiolino e sorrise alla videocamera.

“E ricordati di respirare bene!” Disse Liam agitando l'indice come stesse parlando a sua figlia.

E ricordati anche che ti amo, che ti vogliamo bene.” Harry addolcì lo sguardo e si avvicinò un po' alla telecamera.

I ragazzi salutarono insieme Harmonie e il riccio le mandò un tenero bacio virtuale.

"Heart beats fast
Colors and promises
How to be brave
How can I love when I’m afraid to fall
But watching you stand alone
All of my doubt suddenly goes away somehow
One step closer..."

Harmonie incominciò a cantare la prima strofa della canzone che aveva scelto di presentare alla giuria, "A thousand years". In qualche modo, le sue parole le ricordavano il rapporto tra lei ed Harry. Proprio per questo, in quel momento, la ragazza si stava impegnando con tutta se stessa.

Come posso amare quando ho paura di cadere. Un verso della strofa le fece tornare alla mente i primi mesi in cui aveva conosciuto Harry, quando lui andava a trovarla ogni sera nel vicolo buio in cui era solita stare, portando con sé un po' di luce.

“I have died everyday waiting for you.
Darling don’t be afraid I have loved you.
For a thousand years.
I love you for a thousand more”

Harmonie arrivò a cantare il ritornello. Quanto poteva essere vera la frase “Sono morta ogni giorni aspettandoti?”. Troppo, come lo era anche il fatto che lei avrebbe amato Harry per sempre.

La rossa cantò ancora una volta il ritornello, con lo sguardo fisso sui giudici. Quando la melodia finì, alla ragazza dispiacque: in fin dei conti cantare era la cosa che le piaceva fare più al mondo, se non avesse pensato al realizzare outfit o al baciare le labbra meravigliose di Harry.

“Questa volta, il risultato dello sbarramento te lo diremo subito.” A parlare per primo fu Twins.

“Quando hai cantato siamo stati avvolti da un'atmosfera quasi magica. Harmonie, sei passata, complimenti!” Una donna annunciò l'esito positivo della prova.

La rossa sorrise, contenta che gli sforzi fatti le erano serviti a qualcosa. In quel momento, si rese conto che il sogno di sentirsi al pari del suo riccio stava diventando davvero realtà.

Harmonie scese dal palco e subito scrisse un messaggio ad Harry.

"Curly! Sono passata, ce l'ho fatta è tutto merito vostro! Quando lì in Australia si sarà fatto un orario decente chiamerò!
PS: Non immagini, quanto adesso vorrei perdermi nei tuoi occhi verdi, mi manchi. Il letto è così freddo, se non sei con me. <3"


Non appena staccò gli occhi dal display del suo Iphone vide avvicinarsi a lei una ragazza bionda, dallo sguardo fiero.

“Sei davvero un'incapace, ragazza, come mai sei ancora qui?” La sconosciuta guardò la rossa con aria di sufficienza.

Questa, avvilita, si allontanò, ignorandola.

Harmonie, mentre camminava per il corridoio, sorrise amaramente mentre le parole di quella bionda le rimbombavano in testa. La ragazza si rintanò in un angolo del cortile esterno dell'edificio. Non fece in tempo a sedersi su un muretto che lacrime tristi incominciarono ad scorrere lungo le sue guance.

"Tutta colpa del cilco! Io non mi sono offesa davvero!" Mormorò la rossa sbuffando a causa della sua stessa reazione.

"Ah, tu dici?" Harmonie alzò la testa, riconoscendo subito la sua voce.


Di certo, la ragazza ancora non si aspettava che lui avrebbe presto asciugato altre sue lacrime.



(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ma buonasera! Non mi ammazzate per questo schifo di capitolo. Ammettiamolo dai, è orribile! Sono così frustrata per il risultato ottenuto... Comunque questo è solo una "congiunzione" che ha il compito di unire i precedenti capitoli con i successivi... Che dirvi... Tra poco rientrerà in scena Taylor! Un applauso per Tay!
Incominciate già ad adorarla, dico davvero.
Beh, stasera non vi do anticipazioni: l'ultima frase, se sviluppata bene, può risultare un mega spoiler! XD

Una cosa importante: ho pensato che a causa di scuola e impegni vari, sia miei che vostri, sarebbe meglio aggiornare ogni Giovedì e Lunedì. In tal modo io scriverò capitoli migliori (vi prometto che lo saranno davvero) e voi, nel caso vorreste lasciare una recensione, potrete farlo con più calma. Quindi, da oggi, si cambia "registro".
Adesso vado a studiarmi Matematica, più tardi, anche se in ritardo risponderò alle vostre bellissime recensioni, che sono arrivate a superare le 560! Colgo l'occasione per ringraziarvi, lo faccio con il cuore in mano. Le vostre parole mi imbarazzano spesso: sono così toccanti, così profonde, così dolci.
Un'ultima cosa...So che molte di voi hanno l'abitudine di non scrivere recensioni... Ma, perfavore, se ci tenete, potreste iniziare a farlo? Io comunque vi ringrazio anticipatamente: senza di voi H2 non esisterebbe!
Detto questo...
Ci vediamo Lunedì ragazze!
Scusatemi,
Giorgi xx


 
Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** A photo. ***


A photo.

Buona lettura! ❤ ❤ ❤
E' un capitolo piuttosto lungo questo! Spero vi piaccia! Passate nelle note a fine capitolo!



America. Nove ottobre. 18:00

“Grant... Io... Sto bene... Solo che...!” Harmonie osservò il ragazzo avvicinarsi a lei e incominciò a balbettare qualche scusa che potesse giustificare le sue lacrime.

“Sh, non parlare.” Il castano abbracciò la ragazza, che non rifiutò quel contatto.

* * *

Australia. Dieci ottobre. 20:00

Le Little Mix, quella sera, erano finalmente arrivate in Australia. Niall, Louis, Liam e Zayn le avrebbero raggiunte in aeroporto a Sidney per passare due giorni con loro e poi partire ed andare in Nuova Zelanda. Harry invece, ancora a Melbourne aspettava l'arrivo di Ed. L'aereo in cui stava anche il rosso era atterrato già da un po', ma il riccio ancora non riusciva ancora a vederlo tra la gente. Passarono un bel po' di minuti e ad Harry gelò il sangue nelle vene: Ed, infatti, non era solo, con lui c'era anche Taylor.

“Ciao Haz!” Il ragazzone andò ad abbracciare l'amico che non vedeva ormai da un mese.

“Harry!” La bionda fece un cenno con la testa a mo' di saluto.

“Non ti disprezzo solo perché è grazie a te che Harmonie sta cercando di realizzare un sogno tenuto nel cassetto.” Harry non si fece scrupoli e fulminò con lo sguardo la sua ex.

“Ti capisco...” Mormorò questa stringendosi nelle spalle.

“Bene... Cambiando discorso... Riccio, come stai? Dopo ciò che è successo alcuni giorni fa in America...” Ed era stato messo al corrente di tutto, grazie allo stesso Harry.

“Meglio dai, Harm mi manca terribilmente, ma lo devo accettare. Certo che, il fuso orario, insieme ai tanti impegni, ci distrugge, ma... Ce la facciamo.” Il diciannovenne prese il borsone che Taylor aveva in mano e così, i tre si avviarono alla macchina che questo aveva a disposizione in Australia.

“Allora, come mai anche tu qui?” Chiese Harry alla bionda una volta entrato nell'auto.

“Ed ha voluto che io venissi, odia saperci litigati.” Taylor si rattristì sentendo la domanda del riccio posta con un tono dispregiativo.

La bionda, infatti, era davvero pentita. Sapeva di poter sembrare una ragazza glaciale e acida, ma sapeva anche di non esserlo davvero e, per questo, tutta questa situazione creatasi le faceva male.

“Mh, ok.” Mugugnò il riccio accendendo la radio per evitare un silenzio imbarazzante.

* * *

“Baba!” Urlò Zayn scattando in piedi dalla poltroncina dell'aeroporto.

Le Little Mix si stavano avvicinando ai ragazzi, splendenti come la luna che

“Zay!” Perrie saltò letteralmente in braccio a quello che faticava ancora a pensare come suo marito.

Il ragazzo riuscì a prenderla al volo e la strinse a sé, mentre lei avvolse le gambe intorno al suo torace.

"Ti amo." Mormorarono insieme. I due sposini non erano potuti andare in viaggio di nozze, troppo impegnati per pensare a loro stessi. Per questo, in quel momento, un abbraccio

“Jade, non mi saluti?” Chiese Niall mettendo su il broncio e incrociando le braccia al petto.

La mora, in effetti, aveva salutato Liam e Louis, ma non il suo fidanzato.

“Cretino...” Sospirò lei avvicinandosi dolcemente al biondino.

Questo ridendo avvicinò le sue labbra a quelle di lei che di certo non si ritrasse a quel dolce contatto.

“Bene, dopo tutto questo miele... Che ne pensate di rintanarci in Hotel con un paio di film?” Louis interruppe, come suo solito, l'atmosfera romantica.

“Proprio in Hotel?” Sospirò Leigh appoggiandosi alla sua valigia.

“Se non vogliamo avere bodyguards alle spalle e vogliamo starcene un po' tra noi, sì Leigh.” Confermò Liam.

“Beh, allora andiamo dai, abbiamo giusto una giornata per stare insieme visto che poi dovremmo dividerci in due città piuttosto lontane!” Jesy, espansiva e allegra si affrettò ad entrare nel SUV preso in prestito dai quattro ragazzi.

* * *

America. Dieci ottobre. 6:00 am.

Harmonie, appena sveglia, si divertiva a riguardare tutte le foto contenute nel suo PC. Una che immortalava lei ed Harry sorridenti attirò la sua attenzione. Erano così felici il primo giorno in cui insieme, i due ragazzi, erano andati ad Holmes Chapel. La rossa decise di postare l'immagine su Facebook, consapevole che con questa e una piccola frase avrebbe reso felice l'animo di Harry, che a detta degli amici, continuava ad essere malinconico e triste, soprattutto nei momenti di pausa tra un concerto e un'intervista.

“So funny! Love u, my cheeky little monkey” Harmonie scrisse questa piccola dimostrazione d'amore che, per due ragazzi impossibilitati di stare insieme, valeva molto più di quanto si possa immaginare.

La rossa, dopo aver fatto questo uscì dalla sua stanza, illuminata solo dal chiarore dell'alba. Si mise così a scrivere nel suo diario, coperta da un leggero plaid azzurro. Questa abitudine le era stata trasmessa da Liam tempo prima, che le aveva confessato di scrivere tutto ciò che accadeva intorno a lui, per non essere sovrastato dal ritmo frenetico della vita intrapresa.

Oggi è venerdì dieci ottobre,
Beh, domani avrò il prossimo esame. Ho il timore di non riuscire a superarlo. Ultimamente mi sveglio nel cuore della notte, dopo un incubo che non accenna a lasciarmi in pace. Sogno di cadere nel bel mezzo del palco, durante lo sbarramento. Ora, se non sbaglio, in Australia devono essere otto di sera, forse le nove. Questo fuso orario è così fastidioso, davvero. Probabilmente adesso Zay e Niall si sono già riabbracciati a Jad e Pez, e insieme a Lee, Lou, Jes e Leigh staranno andando a rifugiarsi in qualche posto per passare con tranquillità i due giorni che hanno a disposizione per stare insieme. Spero che Ed faccia tornare il sorriso ad Harry. Mi ha avvisato di essere atterrato a Melbourne poco fa, insieme a Taylor. Non ho paura, non devo averne di lei. Intanto Eleanor e Danielle hanno concluso con la Spagna. Verranno a trovarmi domani e resteranno qui per una settimana. Hanno preferito venire da me, piuttosto che dai loro fidanzati, convinte che io abbia bisogno di vederle... Hanno ragione. Alicia, poco fa, è riuscita ad ottenere il permesso di stare dalla nonna, ha preso tutte le sue cose e si è trasferita da lei. Sapevo che prima o poi questo sarebbe successo: i suoi genitori non le hanno mai permesso nulla, troppo accecati dalla voglia di aver successo. Io, fortunatamente, con i miei ho riallacciato del tutto i rapporti. Abbiamo deciso che, appena tornerò in Inghilterra, prepareremo insieme un pranzo con tutti i parenti, sebbene non è che ne abbia molti. Giusto quattro nonni e una zia. Qui in America, nel frattempo, io sto iniziando a sentirmi sola. Lea se ne sta giustamente con Cory e Grant... Per quanto stia cercando di rapportarsi a me, beh... Non ci riesce molto. Io tengo duro e vado avanti con un sorriso: l'opportunità avuta è troppo grande per essere sprecata. Adesso mi devo preparare per andare a pranzo con Grant. Mi ha offerto di andare tanto per chiarire un po' e per non passare del tempo soli, considerando che i due “piccioncini” hanno in prospetto una serata piccante.


PS: Mi sento stupida a scrivere un dannato diario, ma devo ammettere che aiuta.

* * *

Australia. Dieci ottobre. 21:00.

“Allora, domani sera ci sarà un party... Riccio che ne pensi?” Ed alludette alla festa che si sarebbe svolta in una delle discoteche migliori di Melbourne.

Quello sarebbe stato l'evento dell'anno ed Harry, giusto un mese prima, dopo essere venuto a conoscenza della notizia, aveva pensato di portarci Harmonie.

“No... Per carità!” Sbuffò il cantante ripensando alla sua rossa.

“E dai, Haz! Ti distrarrai un po'... Sai che anche le tue fans si sono accorte che il tuo umore non è dei migliori ultimamente?” Disse Taylor scuotendo la testa.

“Ho letto.” Il riccio le rispose in modo glaciale.

“Fallo per me, riccio... Fallo per lei.” Ed, seduto affianco all'amico, nel sedile del passeggero, si limitò ad osservare la strada che portava all'hotel in cui alloggiato per la sera.

Harry sospirò, consapevole di essere stato messo K.O. a causa delle ultime parole dette dal ragazzo dai capelli color carota.

* * *

Australia. Dieci ottobre. 21:00

“Quest'anno dovremmo festeggiare Natale tutti insieme!” Costatò Jade non staccando gli occhi dallo schermo.

I ragazzi stavano vedendo il primo film della saga di Harry Potter. I loro occhi brillavano a causa del riflesso della tv e delle lacrime che minacciavano di scendere. In sincrono, tutti loro avevano paragonato inconsciamente la scena in cui Hogwarts rimaneva svuotata dalla maggior parte degli studenti a causa delle vacanze natalizie, alla realtà che vivevano da tempo. La loro casa, quella in Inghilterra, quella in cui erano loro stessi, quella in cui vivevano come fossero davvero una famiglia, in quel momento era rimasta vuota e silenziosa, proprio come quella scuola.

Honey, certo che sì. Faremo le cose in grande...” Niall strinse la fidanzata a sé, immaginando come sarebbe stato fare un cenone di Natale tutti insieme e con le rispettive famiglie.

“Un'apoteosi!” Affermò Louis ad alta voce, intuendo i pensieri dell'irlandese dopo aver notato la sua espressione divertita e nel contempo allibita.

“Io vorrei vedere il film!” Liam arricciò le labbra, falsamente arrabbiato.

“Non cambierai mai Leeyum del nostro cuore!” Disse con voce stridula Zayn sporgendosi un poco per stritolare il castano in un abbraccio.

Una risata comune sovrastò il volume del televisore.


* * *

America. Dieci ottobre. 13:00

“Wow...” Bofonchiò Grant.

Harmonie, puntuale, si fece trovare all'entrata del residence. Sembrò bellissima agli occhi del ragazzo. Ironico pensare che la rossa aveva deciso di non sistemarsi fino al dettaglio come faceva di solito.

“Ciao Grant! ...Allora, dove mi porti?” La stylist salutò il castano con un cenno di testa, invitandolo ad avviarsi verso la macchina.

“Ad un piccolo ristorantino. Niente di troppo ricercato, ti ho già detto che questa cena punta solo al chiarire una situazione... Scomoda.” Grant aprì lo sportello del passeggero per far accomodare Harmonie, poi entrò anche lui sistemandosi nel sedile del guidatore.

“Sono contenta che tu abbia finalmente capito!” Affermò la rossa dopo pochi minuti in cui era calato il silenzio.

“Già. Ho capito che tu mi piaci davvero.” Il castano fece spallucce, consapevole che negare ciò che provava non avrebbe portato a nulla.

“Ok, ma noi siamo solo amici, lo hai detto anche tu.” Harmonie incrociò le braccia al petto, sbigottita dalle parole di Grant.

“Certo, preferisco questo al nulla.” La sfacciataggine di Grant stava facendo innervosire Harmonie.

“Ali, io non lo sopporto già più!” Harmonie si affrettò a scrivere un messaggio alla sua migliore amica, sperando che sfogarsi con lei, l'avrebbe aiutata a mantenere il controllo.

La ragazza non era mai stata una tipa aggressiva o altro, solo il carattere del castano, seduto al suo fianco, la faceva andare fuori di testa.

“Ahahahah! Ma povero! So che ha probabilmente firmato la condanna a morte con te ed Harry, ma non ucciderlo, su...” La risposta di Alicia fu immediata.

“Ma perché non ci esci tu con questo qui? Uff. xx” Harmonie picchiettò con furia le unghie sul display, facendo ridacchiare Grant.

“Ma scherzi?! 'Questo' è cotto di te, rincoglionita! Ci siamo visti solo una volta... E poi...” Scrisse Ali.

“E poi?” Harmonie sorrise involontariamente, contenta di aver recuperato il rapporto con la sua pazza mora.

“E poi... E poi niente! ...Va meglio? xx” La mora, nella vecchia poltrona a dondolo della nonna ripensò per un'istante all'incontro avuto con Grant.

“E tu devi essere Alicia, vero? Harm mi ha parlato di te.” Domandò il ragazzo dai capelli chiari notando la mora che se ne stava accanto ad Harmonie.

Era arrivato all'ingresso del residence in tempo per vedere le due amiche scambiarsi un ultimo saluto prima che una di queste ritornasse in Inghilterra.

“Sì, piacere.” Gli occhi caramello della mora incontrarono quelli azzurrissimi di Grant ne restarono affascinati.

“Grant.” Disse lui porgendole la mano.

I due si sorrisero, senza un reale motivo.

“Beh, ci si vede!” Esclamò poi il ragazzo, andandosene lontano.

Il cuore di Alicia, per un attimo, saltò un battito. Solo un attimo pero'.

“Sì grazie Ali! Dopo ti farò il resoconto! xx” Harmonie salutò Alicia, per poi lasciar stare il cellulare in borsa.

* * *

“E quindi... Questo è quanto... Io non so perché, ma tu mi sei piaciuta dalla prima volta. Ho fatto un errore madornale, non avrei dovuto né baciarti né andare contro Styles. Probabilmente a quest'ora saresti già stata mia.” Grant spezzò un grissino e portò una metà di questo alla bocca.

I due ragazzi erano appena arrivati in una piccola trattoria e aspettavano il cameriere per poter ordinare.

“Grant, ti sbagli.” Disse Harmonie in tono falsamente gentile.

“Forse hai ragione, forse.” Concordò il ragazzo scuotendo la testa.

Il pranzo tra Grant e la rossa finì in tranquillità. La ragazza scoprì che il castano, in fin dei conti era simpatico e gentile. Pensò che, con il passare del tempo, sarebbe potuta diventare tranquillamente sua amica. Grant intanto, quella sera, arrivò a pensarsi attratto non solo fisicamente, ma anche mentalmente da Harmonie.

Quando i due si salutarono, sotto la palazzina in cui abitava lei, addirittura si abbracciarono.

“In fin dei conti sono sopravvissuta. xx” Scrisse Harmonie nel gruppo chat che condivideva con tutte le sue amiche.

Poi spense il cellulare per poter ideare con calma l'outfit che i ragazzi avrebbero dovuto indossare per presentarsi ad un'intervista in Nuova Zelanda.

* * *

Australia. Undici ottobre. 20:00.

“Dai Harry, dobbiamo andare! E' tardi!” Disse Ed uscendo dall'auto.

I due amici, insieme a Taylor che continuava a sentirsi fuori posto, erano all'entrata del locale in cui si sarebbe svolto il party a cui avrebbero partecipato molti volti conosciuti.

“Non abbiamo un orario... Te ne rendi conto? Ho capito che vuoi bere chissà quante birre e alcolici, ma datti pace!” Esclamò divertito il riccio e a quelle parole Taylor incominciò a ridere silenziosamente, per non dar fastidio al ragazzo, mentre Ed divenne color porpora.

I tre alla fine entrarono allegramente nel locale, provando a dimenticarsi un po' di tutto il resto.

Harry fece in modo da porre da parte la mancanza di Harmonie e il suo odio nei confronti della bionda al suo fianco.

Taylor cercò di non pensare al giusto rancore che le portava il riccio.

Ed... Beh, lui si scrollò dalle spalle il dolore causato dal non essere amato dalla cantante con cui condivideva ormai le giornate.

Nell'aria risuonava una musica house, tipicamente da discoteca. Le luci, di colori diversi, illuminavano a ritmi irregolari vari angoli della sala. Oltre la pista da ballo, c'era un angolo in cui sedersi a bere qualcosa e un grande piano bar.

“Andiamo a sederci un po'?” Propose la bionda alzando il tono di voce per risultare udibile ai due ragazzi.

“Io ho voglia di ballare!” Harry sapeva sin dal matrimonio di Zayn e Perrie dello stato dei sentimenti di Ed e si era ripromesso che avrebbe fatto qualcosa per lui e Taylor.

“Taylor, non mangiare con gli occhi il mio amico, eh? Si consuma!” Azzardò il riccio ridacchiando e sperando di aver lanciato bene la frecciatina.

Infondo, non aveva mai amato la bionda e questo valeva anche per lei. Si erano piaciuti, ma basta. Niente di più. Lei aveva sbagliato, ma in fin dei conti, se la sua rossa l'aveva perdonata, doveva farlo anche lui.

“Ehm... Ok.” La cantante arrossì visibilmente.

“Harry...” Ed fissò con falsa rabbia il riccio che si allontanò divertito dalla coppia.

* * *

“Stasera Harry è strano, vero?” Chiese Taylor ad Ed.

“Se tu sapessi...” Mormorò il rosso chiudendo gli occhi.

“Sapessi cosa?” Insistette la bionda accigliandosi.

“...Ok. Non posso andare avanti così, io non ce la faccio!” Il rosso si alzò dalla poltroncina e si sedette sul divanetto in cui stava la ragazza.

“Io ti amo.” Il cantante scandì bene le parole, poi sbuffò.

“E menomale che avevo pianificato di fare chissà quale dichiarazione romantica e accurata... Ma va bene così. Fa finta di niente Tay, mi farò passare questa cotta.” Continuò poi passandosi una mano tra i capelli.

Taylor portò le mani al petto, all'altezza del cuore. Non capiva cosa le stesse accadendo. Ed era sempre stato il suo migliore amico, ma allora come spiegare quel senso avvolgente che le stava scaldando il cuore? La bionda si sporse verso il ragazzo, gli prese le mani e le strinse tra le sue, più fredde e minute.

“Io... Forse per la prima volta, non so che dire... E' straziante.” Azzardò Taylor.

“Non importa, non ci tengo a sentire un tuo palese rifiuto.” Ed sorrise, benché dentro, corrodeva di dolore.

Aveva rovinato tutto. L'armonia di un tour, un'amicizia. Tutto.

“Aspetta!” Esclamò Taylor vedendo il ragazzo abbandonare il divano per poi andare in direzione del bar.

“Ed!” Continuò alzandosi per avvicinarsi a lui.

Non appena il rosso si voltò verso di lei, Taylor lo baciò.

* * *

Harry ballava, nell'ammasso di giovani. I colori accecanti delle luci erano riusciti ad abbagliarlo, la musica pensava a distrarlo.

Una ragazza, una modella di qualche rivista, si avvicinò a lui.

Paige Reifler: la ragazza che poco tempo prima, insieme a Walter e Alec, lo aveva messo in ridicolo e in difficoltà con Harmonie, mostrando sul web alcune foto di un loro bacio.

Harry le lanciò un'occhiata, volendo vedere fino a che punto questa potesse essere finta e opportunista. Lei contraccambiò. In un attimo i due furono vicini, molto vicini, vicinissimi.

* * *

Un flash illuminò la pista da ballo. Alec, andato anche lui al party, riuscì a fotografare un bacio, quello tra il famoso Harry Styles e Paige Reifler. Ciò che Alec non si era preoccupato di immortalare in una foto fu la reazione del riccio. Questo spinse la ragazza all'indietro, non importarsene del fatto fosse una donna. Quando poi si rese conto di essere stato immortalato in un bacio non voluto, Harry scattò su tutte le furie.

Harmonie non era con lui... Poteva sopportarlo.

La sua famiglia non era con lui... Poteva sopportarlo.

Era triste... Poteva sopportarlo.

Doveva essere gentile con Taylor... Harry poteva sopportare anche questo!

Ciò che il ragazzo non potè tollerare fu quel bacio rubato, con annessa foto. Il cantante corse verso Alec, che si dileguò fuori dal locale.

“Alec! Cancella quella foto! Se la mostri in giro succederà un disastro! Quella stronza di Paige! Come si è permessa di baciarmi eh?! Come?! Io amo Harmonie!” Urlò Harry per farsi sentire dall'improvvisato paparazzo.

“Troppo tardi! Ci si vede Harry!” Salutò questo salendo in una argentea macchina elegante.

“Si può sapere cosa volete?” Il riccio arricciò le labbra e sbarrò gli occhi.

“Solo divertirci! Ciao ciao Curly!” Dichiarò Paige seguendo Alec nell'auto.

Harry vide i due sfrecciare via. Le sue gambe, tremanti di rabbia, in quel momento divennero così deboli da farlo crollare seduto sul marciapiede. Il riccio si portò le mani tra i capelli scompigliati. Come cavolo avrebbe spiegato tutto questo?

Era impossibile cancellare una cosa del genere, era impossibile negarla a causa delle prove. Era addirittura impossibile trovare qualcuno che avesse visto tutta la scena sul serio. Come avrebbe fatto a dimostrarsi innocente? Come avrebbe reagito Harmonie non appena avesse visto la foto scattata?

Harry si coprì il viso con le mani, premendo con le dita fredde le palpebre degli occhi chiusi così da impedire alle lacrime di cadere lungo le guance.

“Cosa abbiamo fatto di male io ed Harmonie? Perché dobbiamo subirci tutto questo?” Domandò il riccio al buio della notte.

Un fruscio di vento fu l'unica risposta udibile.

Che i due avessero azzardato a stare insieme? Harry per un attimo mise in discussione la sua storia con Harmonie. Fu un attimo solo pero': il ragazzo non avrebbe permesso a niente e nessuno di essere la causa di un'eventuale crisi con la rossa. Indeciso sul da farsi, il Harry rientrò nel locale, alla ricerca di Ed e Taylor.

* * *

“Alec! Cancella quella foto! Se la mostri in giro succederà un disastro!” Questo era ciò che Leigh, Perrie, Jade e Jesy riuscirono a capire dall'audio inserito in uno dei post di Alec Orso, che risultava tra i più retwittati del momento.

In allegato a questo c'era una foto, quella scattata dallo stesso ragazzo poco prima, quella che vedeva protagonisti Harry e Paige.

“No, ragazzi... No!” Esclamò Jesy ingrandendola.

“Questo... Oh cazzo... E' Harry!” Louis, sentendo il nome del suo migliore amico pronunciato da una Perrie sconvolta, accorse dalle quattro ragazze nel salottino della loro suite.

“Riaprite l'audio!” Implorò poi, portandosi una mano sulla fronte.

Leigh premette il tasto play e la voce di Harry si sentì forte e chiara.

“Non è possibile! Cosa ha fatto? Dov'è?” Chiese Niall andando nel panico.

“Tranquillo... Ha solo... Oddio... Non riesco neanche a dirlo.” Jade accorse dal suo fidanzato stringendolo a sé.

Anche lei era terrorizzata dalla situazione, letteralmente.

“Ci deve essere una spiegazione! Zayn?” Perrie con tono stridulo, chiamò il pakistano che la raggiunse un istante dopo.

“Oh, no... Lo chiamo?” Il ragazzo portò le mani tra i suoi capelli corvini, dopo aver appreso la notizia.

Un primo pensiero andò alla sua amica, ad Harmonie. In quel momento, era prima mattina a New York, lei forse ancora non aveva visto nulla, ma poi... Zayn scosse violentemente la testa, bloccando i suoi pensieri.

In seguito, il ragazzo non fece in tempo a digitare il numero di Harry, che i cellulari di tutti i suoi amici presero a squillare.

Lou, Anne, Gemma, Des, Eleanor, Danielle, Alicia, la band e i 5Sos che aspettavano i ragazzi ad Auckland, avevano evidentemente visto le foto appena pubblicate. Perfino alcuni familiari dei ragazzi, con un messaggio o altro, chiesero spiegazioni.

“Cavolo... E' l'agenzia.” Esclamò Liam prendendo in mano il suo Iphone rosso.

“Rispondi!” Disse Louis frettoloso.

“Non può finire tutto così. Dobbiamo parlare con Harmonie, con Harry! Questo... Tutto questo è impossibile.” Mormorò Perrie.

Gli altri furono tutti d'accordo con lei.

* * *

America. Undici ottobre. 8:00.

Harmonie quella mattina sì svegliò di buon'ora. Come era solita fare da un po' di tempo, prese in mano il cellulare, per augurare la buonanotte ai ragazzi in Australia e un buon pomeriggio ad Alicia e i suoi genitori. Era felice quel sabato: dopo l'esame sarebbero arrivate Eleanor e Danielle, pronte a festeggiarla o a consolarla. Questo, ovviamente, sarebbe dipeso dall'esito della prova. Quando la rossa sbloccò il suo Iphone con gli occhi ancora semichiusi a causa del sonno, trovò centinaia di notifiche Facebook e Twitter accompagnate da decine di messaggi e chiamate.

“Cosa sta succedendo?” Si chiese aprendo la Home del social network cui simbolo era un uccellino.

* * *


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ok, è un capitolo lunghissimo, ma... Capitemi: volevo farmi perdonare per aver prolungato il periodo di attesa tra un capitolo e l'altro! Comunque, ripercorriamo insieme il capitolo...
1- Harmonie in America. Si capisce che il ragazzo che la consolerà, è Grant.
2- I ragazzi in Australia si incontrano con le Little Mix. Attenzione: in una parte del capitolo che li riguarda c'è un'anticipazione nascosta.
3- Ed e Taylor! Attenzione: la bionda si rivelerà fondamentale!
4- Harry si scontra Paige che, insieme ad Alec, coglie l'occasione per metterlo in difficoltà.
5- I ragazzi, e successivamente Harmonie, vengono a conoscenza delle foto e dell'audio, tagliato abilmente da Alec, in modo da far apparire Harry colpevole.
Bene, detto ciò ammetto che sono soddisfatta del capitolo, davvero. Sono un po' sbarellata a causa del fuso orario (che ho voluto inserire per rendere realistico il tutto), ma per voi questo ed altro!
Inoltre... Siamo quasi a 600 recensioni! O.O ...Di cui 9 sono segnalazioni per le scelte!
Beh, che dire, grazie. Spero che recensiate ancora in tante, fatelo, se potete: con poche parole riuscite a ripagarmi di tutti gli sforzi che faccio, riuscite a farmi felice.
Inoltre... Stiamo a quota +80 preferiti, +20 seguite, +80 seguite. Grazie! Facendo una somma... Siete quasi 200. Se mi lasciaste ognuna una recensione... Beh... Oddio, sarebbe una cosa... Sovrannaturale!
Vi dico le ultime due cose e poi inizio ad avvisarvi dell'aggiornamento...
1- H2 è nata come una mini-long che secondo le mie previsioni sarebbe stata lunga cinque capitoli...
2- Il titolo della mia prossima FanFiction su Niall sarà una formula di insiemistica matematica! XD Ci ho preso gusto con i titoli strampalati, lo ammetto.
Ok, ho finito.
Ci becchiamo Giovedì!
Giorgi xx


Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

 

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** Crumbling like pastries. ***



Crumbling like pastries.

Buona lettura!
Se vi va, leggete lo spazio personale e lo spazio "autrice" a fine capitolo! Grazie!
❤ ❤ ❤



Australia. Undici ottobre. 23:30

“Harry... Ma cosa diamine hai fatto?” Chiese Louis non appena il riccio rispose alla sua chiamata.

Il ventiduenne era rimasto davvero arrabbiato e deluso dal comportamento del suo migliore amico. Harmonie era non solo la sua migliore amica, ma anche una sorellina adottiva per lui. Louis, dalla prima volta in cui i due si erano visti, aveva sempre sentito quasi la necessità di proteggerla. Forse per compassione, forse per affetto, forse per entrambe le cose.

“Lou, io stavo ballando tranquillamente, poi ho riconosciuto Paige tra la folla di gente, lei ha fatto lo stesso con me, si è avvicinata e mi ha baciato! E' successo tutto in un attimo! Io non volevo!” Harry disse queste parole quasi urlando, con la paura che gli bruciava dentro.

“Haz, cazzo... C'è un audio insieme alla foto! Dannazione, come me lo spieghi questo?” Il castano usò un tono violento e duro per parlare, poi fece partire la registrazione dal cellulare di Zayn.

“Io... Io non ho detto questo! O meglio... Non solo: Lou, l'audio è stato tagliato!” Il riccio batté un pugno al muro esterno del locale, dove all'interno c'erano ancora Ed e Taylor.

In quell'istante, il ragazzo si rese conto di quanto risultassero poco credibili le sue giustificazioni, di quanto per Harmonie sarebbe stato difficile accettare e superare questa situazione, quanto poi, se ne sarebbe parlato.

“Essere famosi è una merda.” Sospirò Harry.

Louis, a quelle parole si sciolse. C'era tristezza, dolore, paura, incertezza. Il ventiduenne capì che il suo migliore amico non stava affatto mentendo. Effettivamente, lo conosceva da ben tre anni, durante i quali i due avevano sempre vissuto a stretto contatto, addirittura sotto lo stesso tetto. Ormai erano inseparabili e si completavano alla perfezione.

Louis pensava a qualcosa da fare, Harry la proponeva ad alta voce, quasi fosse in grado di leggere nel suoi pensieri.

Louis era triste, Harry non si limitava ad ascoltare i suoi sfoghi, non si limitava a consolarlo con quattro frasi fatte, Harry diventava triste come lui.

Louis era felice, beh, Harry sprizzava di gioia.

Un legame quasi carnale li legava. Un'amicizia che con il passare del tempo era diventata una fratellanza. Probabilmente ogni parola, ogni frase di poeta sarebbe risultata davvero banale se pensata per loro.

Harry e Louis, Haz e Boo.

“Ehi... Va tutto bene, riccio.” Il ventiduenne addolcì il tono di voce e fece un sorriso ai ragazzi in stanza con lui, facendogli capire che tutta quella situazione era un malinteso frutto della cattiveria e gelosia di Paige e Alec.

“Sempre sotto i riflettori... A fingere un sorriso quando si vorrebbe solo piangere! 'Controlla le tue emozioni, stai attento' Dicono tutti!” Harry alzò gli occhi al cielo mimando ciò che lo faceva andare fuori di testa da anni.

“Haz, tutto ciò è parte di noi, adesso. Probabilmente quando è incominciato tutto non ci aspettavamo questo successo, eravamo solo cinque ragazzini. Comunque Haz, non ti senti ripagato dei tuoi sforzi? Del tuo dolore? Le fans, prima di tutto il resto.. Non sei felice?” Domandò Louis con tenerezza.

“E' difficile.” Mormorò il riccio con un soffio di voce.

“... Mi racconti bene cosa è successo? Sai... Nel giro di qualche ventina di minuti dalla pubblicazione del tweet di Alec, a me e ai ragazzi, sono arrivati decine di SMS, di chiamate e, beh, vorremmo quantomeno sapere cosa rispondere...” Disse Louis sarcasticamente.

“Forse conviene che io spieghi tutto una sola volta tramite social...” Harry poggiò una mano dietro alla nuca.

“Forse?!” Domandò allora il castano con ironia.

“Ok... Afferrato... Mi metti in viva voce? Voglio salutare quella banda di pazzi!” Il riccio sentiva la necessità di parlare con i suoi amici, prima di chiamare Harmonie.

“Pensate che mi crederà? Sinceri...” Chiese Harry dopo aver concluso di raccontare ciò che era successo poco prima nel locale a Niall, Jade, Zayn, Perrie, Liam, Louis, Jesy e Leigh.

“Non lo so... Non siamo coinvolti in questo, non saremo noi a vedere le foto del nostro fidanzato o fidanzata baciarsi con un'altra persona.” Liam diede voce ad un pensiero comune.

“Grazie per la sincerità Lee, fa male, ma... Vi voglio bene ragazzi!” Concluse il riccio, per poi chiudere la chiamata.

* * *

America. Undici ottobre. 8:30.

La testa della rossa iniziò a girare pericolosamente. Per un attimo, o forse di più, la vista le si annebbiò, non solo a causa delle lacrime. Harmonie si stava letteralmente sentendo male. Tutto ciò per cui aveva lottato sembrava sgretolarsi come friabili dolci da thé. La ragazza vide per la centesima volta la foto di Harry insieme a Paige e si portò entrambe le mani alla bocca. Sentì nuovamente la registrazione e si rese conto che la voce era realmente quella del riccio. In effetti, come avrebbe potuto non riconoscere la voce che aveva distinto chiaramente anche durante il tempo passato in ospedale in stato di semicoscienza? Lo stomaco di Harmonie prese a brontolare rumorosamente. Quella non era fame, per niente. Quella era dannata paura, dispiacere. Con le mani tremanti, la ragazza, fece scorrere la "tendina" dei commenti. Chi non poteva credere al tradimento, chi pensava ci fosse qualcosa sotto, chi se lo aspettava. Davvero era finito tutto? Davvero tutto l'amore che Harry le aveva dimostrato era falso? Davvero lui era solo un bravo attore? Ma... Allora che senso aveva avuto tutto? Che senso aveva avuto pagarle l'operazione per farla sopravvivere? Che senso aveva avuto farla diventare stylist della band più amata dai giovani? Che senso avevano avuto i "Ti amo" sussurrati nel cuore della notte? ...E i momenti d'amore rubati a una routine mai uguale e tranquilla? E l'H2 che entrambi avevano inciso sulla pelle e sul cuore?

Forse sei stata solo un modo per far altra pubblicità alla band, per far capire che Harry è un bravo ragazzo con tanta compassione per chi sta male!” Una voce nella testa di Harmonie, autorevole e rigorosa si fece sempre più udibile. La ragazza allora, pensò bene di accendere la radio. Quasi a farlo apposta, questa aveva iniziato da poco a trasmettere Best song ever. Harmonie, con un lieve calcio, mise a tacere la radio-sveglia. Una suoneria ruppe il silenzio. Era Harry.

Harmonie rispose, ma decise di non parlare.

“Harm... Ti amo.” Sussurrò Harry.

La rossa, a quelle parole strinse le palpebre per poi riaprirle di colpo, liberando così tutte le lacrime intrappolate in queste.

“Non piangere... Io... Harmonie, ti giuro che questo è tutto un malinteso.” Come la ragazza, dall'altra parte del mondo, Harry stava piangendo.

“Haz... Io vorrei crederti.” Questa fu l'unica frase che Harmonie riuscì a pronunciare decentemente, in modo da essere capita.

Il suo corpo, così come la sua voce, tremava.

“E' davvero così difficile farlo?” Chiese Harry abbassando la testa.

“L'audio... La foto...” La rossa non riuscì a procedere oltre, a causa di un singhiozzo che la fece sobbalzare.

“E' più facile credere ad Alec che a me?” Il riccio non disse questa frase con cattiveria, ma con tristezza.

“Io... Io non lo so! Ogni volta che arrivo a raggiungere un qualcosa, lo vedo sgretolarsi di colpo, senza avviso. Allora inizio a mettere tutto in discussione... Harry... Io per te sono solo un oggetto salvato dalla spazzatura?” Harmonie si accucciò su se stessa, con la paura che il ragazzo avrebbe assecondato la sua teoria, anziché smentirla.

“No! Assolutamente no!Tu sei la più bella cosa che mi sia successa! Amo te più della mia stessa vita, Monie!” Il tono di voce di Harry fu così alto e deciso che fece girare molte persone verso di lui.

“Ho un esame tra poco.” La ragazza disse ciò più che altro a se stessa, chiedendosi mentalmente se ce l'avesse fatta a sostenerlo.

“Cosa devo fare, Harm?” Domandò il cantante affranto ed angosciato da un'eventuale risposta di Harmonie.

“Lasciami stare, non chiamarmi... Dillo anche agli altri. Io non ce la faccio! Ciao Ha-” La rossa non riuscì a concludere la frase, così attaccò.

Rotta divenne la sua voce, mentre il cielo incominciò a piangere. Sola. Harmonie si sentì dannatamente sola ed invisibile. Chiuse il computer, spense il cellulare e si chiuse nella sua camera, girando tre volte la chiave. L'ultimo messaggio che vide, fu quello di Lea che l'avvisava che l'esame si sarebbe tenuto alle diciotto.

“Visto Harm? Hai tutto il giorno per piangere!” Urlò quasi ironicamente la ragazza guardando il suo riflesso in uno specchio.

“Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini.” Queste parole, di Herman Hesse, vennero in mente alla rossa, quando si asciugò le guance umide.

“Se ci sei, aiutami.” Sussurrò lei a un qualche angelo sconosciuto.

* * *

Australia. Dodici ottobre. 0:30.

“Harry, cosa sta succedendo?” Domandarono Taylor ed Ed appena uscirono dal locale.

Il riccio infatti se ne stava sul ciglio della strada, con la testa incastrata tra le ginocchia.

Alla domanda dei ragazzi, il cantante sollevò il volto. Spiegò per l'ennesima volta l'accaduto e aggiunse al racconto la reazione di Harmonie.

“Io... Forse potrei aiutarti Harry. Infondo... Ti devo un favore.” Disse Taylor sorridendo e pensando che era grazie al suo ex, se in quel momento se ne stava mano nella mano con Ed.

“Non ci provare nemmeno! Hai già fatto troppi casini! Davvero, azzardati a parlare con Harmonie e io...” Harry non seppe come concludere la frase.

“Ok, se non vuoi essere aiutato, fa pure.” La bionda, infastidita dal comportamento del riccio si mise a braccia conserte.

“Dai... Haz, lei...” Azzardò Ed sperando di non essere sbranato vivo dal suo amico.

“Lei niente.” Concluse questo incenerendo il rosso con un solo sguardo.

* * *

Inghilterra. Undici ottobre. 14:10.

“Ragazze, avete letto? Ho provato a contattare Harmonie, ma niente... Non ci sono riuscita!” Chiese Alicia non appena Danielle e Eleanor le andarono ad aprire alla porta.

Le due ragazze erano tornate a Londra la sera prima solo per controllare alcune cose nella casa in cui abitavano insieme ai loro amici, prima di partire per il Nord America e passare così una settimana con Harmonie.

“Aly... Io e Dani stiamo per andare da lei. Dovevamo partire stasera, ma abbiamo deciso poco fa di anticipare... Vuoi venire con noi?” Chiese Eleanor facendo accomodare la mora sul grande divano del salotto, proprio quello che Harmonie, Harry, Louis, Niall, Zayn e Liam avevano comprato prima di partire per l'America e l'Australia.

“Certo che sì! Non posso credere a ciò che sta accadendo tra Haz e Monie. E'... Dio mio, è assurdo.” Alicia scosse la testa, pensando allo sua migliore amica.

Come sarebbe riuscita a sostenere la penultima prova del corso?

“Io credo ad Harry comunque!” Urlò Danielle dalla sala hobby.

“Aly, leggi un attimo cosa stanno scrivendo su Whatsapp i ragazzi!” Disse Eleanor pettinandosi i lunghi capelli alla svelta.

“Harry dice che Harmonie non gli ha creduto... Che per questo non sa cosa fare, che ha paura di perderla a causa di Alec e Paige... I ragazzi lo stanno convincendo ad andare da lei.” La mora lesse qualche messaggio in fretta, per poi fare un resoconto alle amiche.

“Beh... Noi abbiamo l'aereo tra un'ora... Che dite se ci incamminiamo verso l'aeroporto?” Danielle scese in fretta le scale, mettendosi un po' di lipgloss sulle labbra.

“Andiamo!” Risposero in coro le altre due.

Le ragazze non vedevano l'ora di arrivare nella Grande Mela per poter riabbracciare la rossa. Speravano inoltre, che la loro presenza le potesse dare un aiuto, consapevoli, pero', che l'unico in grado di far tornare a sorridere Harmonie fosse il ragazzo che lei chiamava affettuosamente 'scimmietta'.

* * *

Australia. Dodici ottobre. 1:00.

“Harry, tu DEVI andare.” Scrisse Louis in chat privata.

“Ci metterei 24 ore! Vaffanculo alla fottuta distanza! Vaffanculo!” Rispose Harry picchiettando con velocità sullo schermo e fregandosene delle parole, per niente gentili, da lui scritte.

“Harry... La stai perdendo. Ogni minuto che passa.” Ribatté il ventenne.

“...” Harry sorrise amaramente tra le lacrime.

“Vai.” Scrisse il maggiore capendo di aver fatto centro.

“Ci pensi tu a trovare una scusa e ad avvisare i ragazzi?” Domandò Harry.

“Ho prenotato un biglietto a tuo nome due secondi fa... L'aereo partirà tra 45 minuti esatti!” Louis rise di gusto, immaginandosi la faccia di Harry.

“Tu. Sei. Fuori. Di. Testa!” Scrisse infatti questo colmo di gratitudine.

“Lo so... Buon viaggio Haz!” Il castano salutò l'amico.

“Grazie Boo. Xx” Rispose questo per poi distogliere l'attenzione dal cellulare.

“Allora... Dove ti porto?” Chiese Ed, dopo aver intuito che Harry aveva deciso di partire.

“Al Tullamarine Airport, ovvio!” Il riccio sorrise, con la speranza che si sarebbe tutto risolto.

* * *

America. Undici ottobre. 10:15.

“Harmonie!” Urlarono Grant, Cory e Lea.

Era ormai passato un quarto d'ora da quando i tre erano venuti al corrente di tutto e stavano ancora cercando di far uscire fuori dalla sua camera la rossa.

“Senti Harm... Esci da lì!” Disse Cory sbuffando.

“Rossa... Dai... Non puoi abbatterti così. Harry ha smentito tutto!” Continuò Lea con fare persuasivo.

“Harmonie, ascoltami. Harry ti ama... Mi scoccia ammetterlo, ma è così. Ti ama più di quanto non ami se stesso. Se ti dice che questo è tutto frutto di un imbroglio, deve essere vero! Mi sento un coglione, perché potrei prendere l'occasione al balzo e consolarti in altro modo, ma ho deciso di non farlo!” Alle parole di Grant, Cory e Lea assunsero un'espressione ammaliata.

Mai avrebbero pensato che quel ragazzo si fosse fatto da parte, per nessun motivo.

Anche Harmonie, aldilà della porta, poggiata al muro, restò meravigliata.

Una parte di lei le iniziò a credere in Harry. Un'altra, più razionale, cattiva, stanca, delusa e ferita da tutto e tutti le continuava a ripetere che il riccio non era mai stato un ragazzo con cui si poteva intraprendere una relazione seria, senza inganno.

“I knew you were a trouble.” Mormorò poi, rivivendo con la mente i WMA.

* * *

Australia. Dodici ottobre. 2:00.

Harry era appena entrato in aereo. Finalmente era riuscito a superare le fans che lo avevano circondato letteralmente all'ingresso. Poggiando la testa al sedile chiuse del tutto gli occhi.
Lui adorava prendere quel mezzo.
In qualche modo, osservare il mondo dall'alto lo distoglieva dai problemi, dalle ansie, dalle frustrazioni. Un tuono improvviso lo fece sobbalzare.
La pioggia prese a scendere lungo i finestrini.
Lacrime rigarono il volto del ragazzo, che pero' non diede tempo ad esse di scorrere.
Non poteva piangere, non in quel momento, non davanti a tutti.

"Amore mio, sto arrivando!" Pensò poi sorridendo, impegnato a scrivere alcuni tweets.
Lui si sarebbe fatto perdonare, in qualsiasi modo.
Harmonie gli avrebbe creduto.

Prima o poi...



 


(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Ho deciso di inserirlo, non so ancora bene il perché. Forse per sfogarmi? Beh, forse anche per il pianto da poco concluso. Ho notato, infatti, che le recensioni, nel precedente capitolo sono diminuite e non posso far a meno di pensare, di mettermi in discussione. Vi sto deludendo evidententemente, questa non è una domanda. Faccio una somma e più di 180 persone seguono questa storia... E allora mi chiedo: "Perché non recensiscono? Perché non si ritagliano un breve spazio di tempo per farlo?". Le risposte sono tante, ma quella che mi fa più male è: "Perché le stai deludendo." Scusatemi, quindi.

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ma buona sera popolo! Bene... Cosa abbiamo qui? Un capitolo un po' di passaggio, che pero' potrebbe far intuire molto...
Cosa? Beh, innanzitutto che Taylor è davvero cambiata. Vi ripeto, sarà decisivo il suo intervento alla fine. Harmonie in questo ventisettesimo capitolo è tornata un po' ad essere fragile, nel prossimo darà sfogo a tutte le sue emozioni, che per ora rimangono ermetiche, se non consideriamo la frase gridata al suo riflesso... Harry... Su di lui non vi anticipo niente. L'unico spoiler che vi do' è che nel ventottesimo capitolo saranno inserite, con una frase o con una strofa, molte se non tutte le canzone dei ragazzi! Un lavoraccio, che sto già iniziando... Più o meno...
Un ringraziamento a tutte voi che recensite, che seguite, preferite e ricordate la mia storia!
Perdonatemi, se potete, per non aver risposto, ma ho preferito aggiornare prima per poi dedicarmi con calma ai vostri commenti!
FF su Niall:
Si sviluppa da quando i due protagonisti sono bambini e poi si protrae nella loro adolescenza. I ragazzi sono famosi. Verrà postata in contemporanea all'ultimo capitolo di H2!
Detto questo...
Ci becchiamo Lunedì!
Giorgi xx

Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Time escapes us. ***



Time escapes us



Buonasera! Eccovi un nuovo capitolo di H2! Spero vi piaccia!
Beh, vi lascio alla lettura, se volete, come sempre, leggete le note a fine capitolo! Grazie!
❤ ❤ ❤

 



America. Undici ottobre. 18:00.

“Harmonie Stoner!” Chiamò una voce di donna.

Tutti i sessanta rimanenti partecipanti al concorso, in quel momento si trovavano riuniti nell'auditorium del grande edificio in cui si tenevano le lezioni, per assistere e sostenere l'ultima prova dopo la quale ci sarebbero stati i veri e propri provini.... Tutti i sessanta, tranne quattro.

* * *

“Harmonie, entra in questo cazzo di teatro!” Esclamò Cory all'entrata starnazzando agitato.

“No, io non ce la faccio! Non ce la farò mai... Guardami!” Rispose la stylist urlando.

Harmonie non stava bene, affatto. I suoi occhi chiari erano arrossati e gonfi, un po' del mascara rimasto dopo essersi lavata il viso era sbavato e le dava un'aria stanca, il naso era rosso, a causa del tanto soffiare, le guance erano bollenti.

“Perché non è come nei film? Lì i protagonisti piangono, ma non si riducono mai così!” La rossa, con le mani gelide si rinfrescò il viso.

“Ehi... Allora, l'esame andrà bene, ok? Fin ora ti ho permesso di staccarti dal mondo, ma dopo ti obbligherò a chiamare Harry. Non può finire così! Non finirà!” Lea staccò le mani di Harmonie dal suo viso con un gesto veloce.

“Dobbiamo entrare... L'hanno chiamata.” Esordì Grant affacciandosi dall'auditorium.

“Dai...” Aggiunse prendendo Harmonie per mano.

* * *

“Harmonie Stoner! Se non si presenta qui entro un minuto, il suo esame verrà annullato!” Esclamò la voce che l'aveva già chiamata poco prima.

“Eccomi.” Harmonie raggiunse il palco tremando come una foglia che, a causa del vento autunnale, è pronta a staccarsi dal suo ramo.

“Bene... Le rispiego velocemente ciò in cui consiste la prova... Ci emozioni. Può cantare o recitare, a lei la scelta. Questo, pero' dovrà esser fatto in coppia, con un ragazzo scelto da noi.” Il signor Twins sorrise alla rossa, che si sentì leggermente sollevata a quell'accenno amichevole.

“Ok. La prova comincia... Ora.” Annunciò un giudice esterno di recitazione.

Alle sue parole, un aspirante attore con cui Harmonie aveva parlato qualche volta durante le faticose lezioni di ballo, salì sul palco.

“Sono a tua completa disposizione.” Il giovane, Fred, alzò le mani, sorridendo.

“Segui ciò che faccio, non seguiamo uno schema preciso.” Mormorò sicura Harmonie all'orecchio di questo.

La ragazza poi si allontanò da Fred, chiuse gli occhi e immaginò ciò che in quel momento era in grado di distruggerla. Immaginò Harry fare l'amore con Paige.

“Tu... Come hai potuto fare questo! Perché!” Urlò così la ragazza spalancando gli occhi dai quali fuoriuscirono alcune lacrime amare.

Fred si illuminò: reputò la rossa geniale.

“Io non capisco! Io mi fidavo di te!” Continuò lei voltandosi verso di lui.

“Harmonie..." Azzardò il ragazzo

“Harmonie niente! Sono stanca, ne ho abbastanza! Non voglio scuse! I “Ti amo” erano tutte dannate bugie?” Chiese la rossa a mo' di sfida.

“Ma io...” Mormorò Fred recitando.

“Tu niente! Il nostro amore è corrosivo!” La ragazza si divertì a gesticolare, per dare ancora più forza alla performance.

“Ti giuro che...” Fred provò a sfiorarla, consapevole che lei lo avrebbe respinto.

“Dimmi cosa c'è di dannatamente sbagliato in me e non in lei! Dimmi cosa ho fatto per meritarmi questo! Non voglio scuse! Non voglio sentire la tua voce!” Così la ragazza fece, al tocco del ragazzo sì allontanò e sembrò sputare queste parole.

“Harmonie... Calmati.” Disse il ragazzo incrociando le braccia al petto.

“Sai solo dire che non è colpa tua, che mi sto sbagliando, che non è come sembra! Non hai nessun rimorso per la fiducia che stai distruggendo! Non voglio scuse!” L'usare la situazione di confusione provata il quel momento, ed amplificarla, sì stava rivelando una soluzione vincente.

Non solo per la prova di per sé, ma anche per Harmonie stessa, che da troppo tempo aveva pensato solo agli sfoghi di Harry e poco ai suoi.

“Corri come un folle, ma alla fine cadi! Ti soffochi nel casino che hai combinato! Non voglio scuse! Non voglio continuare a soffrire!” La rossa si sedette a terra, con fare teatrale.

“Non so di chi fidarmi, niente sorprese! Non voglio scuse! Ho cercato di non esplodere, ma sono così triste adesso!” Urlò poi incastrando la testa tra le ginocchia.

“L'incertezza mi logora e mi sento così vuota quando non ci sei! Pensieri cattivi si impossessano della mia mente! Immagino i vostri baci, le vostre carezze... Non voglio scuse! Ho riposto tutta la mia fiducia in te!” Alcune lacrime bagnarono il volto di Harmonie.

Questa non le asciugò, cosciente che in fin dei conti, le sarebbe tornato utile per emozionare i giudici.

“Sono terrorizzata all'idea che un stupido bacio significhi ciò che penso, che un audio sia la prova schiacciante di un tuo tradimento. Io non posso stare senza di te, ho bisogno di te, perché ti amo! Ti amo, al di sopra di tutte le delusioni. Ti amo, anche se questo comporta fatica. Tu abbracciami, stringimi, sei l'unico calmante che funziona con una come me.” Mormorando queste parole, Harmonie pensò esclusivamente ad Harry, lasciando stare la prova vera e propria, non amplificando la sua rabbia.

“Ti amo, Harmonie.” Il ragazzo concluse la performance abbozzando un sorriso e abbracciando la ragazza che nel frattempo si era alzata e aveva raggiunto il palco.

Ci fu un attimo di silenzio. Tutti i partecipanti al concorso che avevano assistito all'esibizione della rossa erano ammutoliti. Non solo loro, ma anche Alicia, Danielle e Eleanor, arrivate al campus appena in tempo per vedere la prova di Harmonie, erano letteralmente rimaste a bocca aperta: non si aspettavano che questa fosse così brava e, inoltre, la sua battuta finale le aveva commosse. La rossa se ne stava in piedi sul palco, troppo impegnata a maledirsi da sola a causa della sua performance, per rendersi conto della presenza delle tre. Aveva esagerato e la consapevolezza che questo avrebbe portato allo sgretolarsi di tre settimane di lavoro le fece alzare il volto verso l'alto, per cercare di distrarsi con le luci che illuminava in palco e così non piangere.

“Siamo estasiati Harmonie, sei passata. Decisamente.” Annunciò il giudice esterno di recitazione.

La rossa voltò la testa verso l'uomo. Sorrise, tra le lacrime.

“Grazie!” Esordì poi, asciugandosele.

Harmonie scese cos dal palco e il benessere che l'aveva avvolta lassù, il sentirsi giusta e apprezzata, scomparve del tutto. Non si rese neanche conto che avrebbe quantomeno avuto una piccola parte in un film, non pensò un attimo a come festeggiare. Pensò solo a lei ed Harry. Era giusto il suo isolarsi dal mondo? La rossa inveì contro se stessa. Se solo fosse stata un minimo più forte, più sicura di sé, avrebbe sentito i ragazzi, affrontato i gossip e soprattutto Harry. Avrebbe scavato a fondo sulla vicenda, anziché ignorarla così. In quel momento, mentre mille pensieri le affollavano la mente tartassandola e offuscandole la vista con le lacrime, Harmonie vide le sue tre amiche. Erano lì, finalmente.

* * *

Aereo. Sorvolando l'Oceano Atlantico. 20:00 (secondo l'orario di New York).

Harry aveva appena finito di vomitare. A lui, in effetti succedeva spesso. Ogni qualvolta era agitato, spaventato, triste, rimetteva, anche senza aver mangiato nulla di strano prima. In quel momento, il riccio era davvero, davvero preoccupato. La testa, appoggiata alla finestrino dell'aereo sul qu, sembrava pesare mille chili, forse a causa dei tanti pensieri.

“Come posso dimostrare di essere nel giusto?” Si chiese il ragazzo.

Un altro, probabilmente avrebbe detto ad Harmonie che, se ci teneva davvero a lui, avrebbe dovuto credergli. Il cantante pero' non lo avrebbe mai fatto.

Harmonie era insicura.

Harmonie aveva subito un'orribile esperienza che l'aveva resa così.

Harmonie aveva subito un abbandono.

Harmonie aveva bisogno di certezze, di cure.

…Harry l'avrebbe coccolata tutta la vita. Lei, infondo, era una delle più grandi ragioni per cui il ragazzo sorrideva.

Pensando questo, il riccio rivivette con la mente la sera in cui Harmonie era andata al suo concerto. Un'idea lo convinse del tutto. Forse poteva essere la musica la chiave di svolta. Forse con questa Harmonie si sarebbe convinta del suo amore.

* * *

America. Undici ottobre. 22:30.

Erano trascorse intere ore, ma Alicia, Eleanor e Danielle non erano riuscite a far accendere ancora il cellulare ad Harmonie, né a scoprire dove questo e il computer fossero nascosti.

“Dai, non puoi fare così, devi leggere ciò che ti ha scritto Harry!” Disse la riccia in tono autoritario.

“'Dall’altra parte del mondo Non mi importa, sarò lì in due minuti.' ...Ha scritto parte di una delle tue canzoni preferite! E poi ha twittato 'Little things!'” Riferì Eleanor soddisfatta.

“Per non parlare dei messaggi nel nostro gruppo di Whatsapp! 'Ragazzi, io ho paura di perderla! E' così importante per me!'” Aggiunse Alicia sorridendo, cercando di imitare malamente la voce del ragazzo di Holmes Chapel.

“Io...” Azzardò la rossa fermandosi di colpo dopo essersi resa conto di non saper cosa dire.

“Tu vorresti credergli, una parte di te crede davvero ad Harry, ma un'altra ha paura. Sei perdutamente innamorata di lui... Tanto da reagire così, insicura di quanto il tuo sentimento sia ricambiato, di non essere ancora abbastanza per Harry, sebbene tu ti stia impegnando, di essere nulla in confronto ad altre ragazze... A Paige.” Danielle diede voce ai pensieri di Harmonie.

Questa scoppiò a piangere ancora.

“Voglio Haz!” Urlò come una bambina volgendo lo sguardo al soffitto.

Nessuna delle sue amiche la definì immatura a quel gesto. Harmonie aveva solo bisogno di sentirsi amata, aveva solo bisogno di certezze che, loro sapevano, sarebbero arrivate tra poco, in diretta dall'Australia.

* * *

America. Dodici ottobre. 12:00.

Alicia, Eleanor e Danielle quella sera non avevano chiuso occhio. Non solo avevano rassicurato Harmonie ripetendole che avrebbe presto avuto una sorpresa, che Alec e Paige avevano incastrato Harry e che lui l'amava, durante tutta la notte erano state anche a messaggiare con i ragazzi in Australia, festeggiando per il fatto che Harmonie avesse passato anche l'ultimo esame e aggiornandosi sul più e il meno. Erano venute a conoscenza del fatto che il secondo concerto ad Auckland e il primo Sidney erano stati annullati dai ragazzi stessi e che sarebbero stati recuperati dopo le tappe Giapponesi. Tutto ciò avrebbe permesso ad Harry di godersi tre giorni in America.

“Harmy... Senti tra un po' è ora di pranzo e qui non c'è niente da mangiare, noi andiamo a prendere qualche pizza, vieni anche tu?” Disse Alicia, invitando l'amica a venire con loro per non destare sospetti, sicura che tanto questa avrebbe rifiutato.

Le tre ragazze avevano infatti ricevuto un messaggio dal riccio: finalmente era atterrato a New York e in quel momento viaggiava in un taxi diretto verso il campus, diretto verso Harmonie. Proprio per questo motivo, volevano andarsene con la prima scusa possibile, in modo da non esserci quando lui avrebbe parlato con Harm.

“Sì, dai... Infilo le Vans e...” Rispose la rossa sorprendendo Alicia, El e Dani.

Queste sbiancarono di colpo: se la Harmony fosse venuta con loro, Harry non avrebbe trovato nessuno al suo arrivo!

“No! Invece! Harmonie... Tra poco dovrebbe arrivare un segretario con i copioni del film che noi due dovremmo studiare. Cory mi ha appena chiesto d'andare da lui, dicendomi che è urgente, tu potresti restare?” Intervenne Lea: la mora era a conoscenza di tutto.

“Ehm... Ok... Resto qui allora!” Acconsentì Harmonie facendo un mezzo sorriso.

“Arriviamo tra pochissimo!” Dissero le quattro ragazze in coro e poi, dopo aver baciato ognuna la guancia sinistra della stylist se ne andarono di fretta.

* * *

“Sono arrivato... Finalmente. xx” Scrisse Harry ai suoi amici, per poi velocemente alla porta dell'appartamento.

“Ragazze, cosa c'è? Avete già fatto?”Chiese Harmonie pensando che a bussare fossero state le sue amiche. Aprì così, di scatto la serratura.

“Harmonie!” Il riccio non fece in tempo a pronunciare il nome della ragazza che questa gli chiuse la porta in faccia.

“Vattene... Non mi devi vedere così!” Urlò la rossa sedendosi contro la parete.

“Monie... Ma perché... Io...” Azzardò il cantante.

“Sono così frustrata e bipolare, adesso. Un momento mi fido ciecamente di te, poi immagino la scena delle sue mani vagare sul tuo corpo e non riesco a crederti, penso alla foto, alle prove... Alla fine, mi odio perché sono così insicura da non riuscire a crederti, così bisognosa di...” Incominciò Harmonie con un tono di voce piuttosto stridulo.

La ragazza aveva trovato le giuste parole per parlare, peccato che queste le morirono in bocca a causa di un pianto nervoso che iniziò a farsi sempre più udibile anche ad Harry, dall'altra parte della parete.

“Hai bisogno di certezze. Ne ho bisogno anche io, lo sai. E' frustrante capirlo, ci sono passato... Aprimi...” Mormorò Harry.

“Alec e Paige mi hanno incastrato. Io ti amo! Ti ricordi quando la sera in cui ti sei ripresa, all'ospedale ti ho portato sul tetto e ho urlato queste parole squarciando il silenzio della notte? Oppure quando te l'ho ripetuto ai WMA dopo tutto il caos accaduto a causa di Taylor? Oppure...” Harry smise di parlare, troppo impegnato a rivivere con la mente tutti i momenti felici, ma anche tristi, passati con la sua rossa.

"Sei deluso da me vero? Potrei leggertelo negli occhi. Sto facendo a pezzi il tuo cuore dubitando della tua innocenza, ma... E' così fottutamente difficile! Che rabbia!” Harmonie batté la testa al muro e si accasciò ancor di più sul pavimento.

“Harmonie... Non sarei venuto se fossi deluso. Sono qui, per te.” Harry sorrise amaramente, portando le ginocchia al petto, anche lui seduto esattamente nella stessa posizione della rossa.

“Saremo più forti di prima, insieme. Ti darò tutte le certezze di cui hai bisogno, sono stato superficiale a non farlo molto fino ad ora, consapevole delle tue necessità.” Continuò poi il ragazzo.

“La tua luce illumina il mio mondo come nessun altro... Sai, dal momento in cui ti ho incontrato tutto è cambiato. Peccato che parte di me ancora non abbia subito questa trasformazione... Sono così insicura, anche se a volte esplodo fino a sembrare tutt'altro.” Sussurrò Harmonie scuotendo la testa.

“Non sono mai stato così innamorato di qualcuno prima, mi devi credere, forse non ho mai amato davvero nessun'altra. Io amo te! Non Paige o chi per lei!” Il riccio ripensò al loro primo incontro in una via periferica al centro di Londra.

“Chiudi gli occhi Harmy... Cerca dentro te le risposte... Pensa ai nostri 'Ti amo', ai nostri 'Ho aspettato il tuo amore tutta la vita.'.” Disse Harry con dolcezza.

“Chiudi gli occhi... Ascoltami.” Continuò poi.

Il ragazzo, così, prese il cellulare e la base di Moments incominciò a farsi sempre più forte. Arrivò il momento dell'attacco e lui incominciò a cantare.

Shut the door
Turn the light off
I wanna be with you
I wanna feel your love
I wanna lay beside you
I cannot hide this
Even though I try

 

La prima strofa si concluse e una stretta al cuore di Harmonie si fece sempre più forte. Quello era amore, ogni parola intonata risultava essere colma di quel sentimento.

Heart beats harder
Time escapes me
Trembling hands
Touch skin
It makes this harder
And the tears stream down my face

 

Assurdo, forse irreale, ma quella canzone sembrava raccontare di loro. Il tempo insieme che scivolava tra le mani e che finiva prima che i due ne rendessero conto, le mani tremanti che si intrecciavano non appena ne avevano la possibilità, le lacrime che scendevano sulle guance di entrambi ogni qualvolta, presi dalla vita movimentata che vivevano, dovevano spegnere Skype, per poi rendersi conto che gli occhi dell'altro non erano brillanti, accesi e felici come quando stavano insieme.


If we could only have this life for one more day
If we could only turn back time, you know you'll be
my life, my voice, my reason to be
My love, my heart is breathing for this
Moment, in time I'll find the words to say
Before you leave me today.


 

Harry sorrise tra i versi della canzone. Harmonie fece lo stesso. Un amore vero, un amore incominciato da una semplice conoscenza, un amore incominciato una sera come tante altre, un amore che non sarebbe finito, un amore che non si sarebbe arreso alle difficoltà, alle incomprensioni.

Il riccio finì il ritornello e smise di cantare. La sua voce tremava e non gli permetteva più quel lusso. Il ragazzo cominciò a singhiozzare rumorosamente, stropicciandosi gli occhi già arrossati.

* * *

In quell'istante Harmonie, sentendolo, decise di accendere il cellulare. Un gesto sciocco, banale, ma che significava l'aver accettato la realtà, l'aver capito quanto Harry l'amava, l'aver trovato la forza per andare avanti, per ignorare Paige, Alec e tutti i loro danni. Non appena Harmonie sbloccò il suo Iphone, per poi dare un'occhiata veloce a Twitter e Facebook. Un messaggio, ricevuto da un numero sconosciuto, attirò la sua attenzione.

“Ti mando questo messaggio anche se Harry mi ha letteralmente vietato farlo... Gli avevo promesso che lo avrei aiutato, ma non mi ha creduto. Non ha tutti i torti. Harmonie, io sono stata la prima a mettermi in mezzo cercando in un modo sbagliato di riottenere ciò che ormai non era più mio e che in fin dei conti non mi era mai appartenuto... Sto parlando di Harry. La nostra, non è mai stata una relazione seria, al contrario della vostra, che invece, ne ho la certezza ormai, lo è. Non sono stata io a farvi allontanare, non è stato Grant e non saranno neanche le stronzate di Paige e il suo amichetto Alec a fare ciò. Sai, sono innamorata anche io. Strano, ma vero. Proprio per questo capisco quanto spesso, si abbia bisogno di sapere che l'amore che proviamo non sia a senso unico. Harmonie, io la scorsa sera sono uscita un attimo dal locale per prendere una boccata d'aria, appena in tempo per sentire ciò che nell'audio è stato tagliato. "Quella stronza di Paige! Come si è permessa di baciarmi eh?! Come?! Io amo Harmonie!”. Queste sono state le parole di Harry. Sai, spero che un giorno il tuo riccio possa perdonarmi sinceramente come tu hai già fatto. Ti ringrazio per questo e mi auguro che la mia versione dei fatti possa aiutarvi. Taylor.
PS:
Ci vedremo presto alle riprese del film: sono sicura che arriverai ai provini! Conquisterai certamente il personaggio da te ambito... Hai una tenacia invidiabile ragazza.”

Come se quel messaggio fosse stato uno schiaffo, Harmonie si “risvegliò”.

Che senso aveva la "resistenza" che stava opponendo?

Harmonie aprì la porta e il riccio, appoggiato a questa cadde all'indietro, finendo sdraiato di schiena sul parquet dell'appartamento.

La rossa guardò i suoi occhi, così verdi, che, lucidi, lasciavano trapelare tutta la tristezza provata fino a poco prima. Il ragazzo si mise seduto e restò immobile. Harmonie chiuse velocemente la soglia di quella che non riusciva ancora a chiamare casa e poi, da dietro, abbracciò di slancio il cantante, sedendosi anche lei sul pavimento.

“Scusa, scusa, scusa! Sono un disastro Haz!” Harmonie sussurrò queste parole poggiando il volto sul collo del ragazzo.

Le lacrime di lei bagnarono la pelle di lui. Questo rabbrividì al contatto, così puro e carnale.

Il dolore di Harmonie sembrò penetrare nel suo derma, nelle suo corpo, nelle sue membra, nel suo cuore.

Ogni singolo insulto nei confronti della ragazza, ogni triste ricordo rivissuto da questa, ogni istante di dolore e malinconia provato nella sua giovane vita divenne anche un insulto nei confronti di Harry, un suo triste ricordo, un suo instante di dolore e malinconia.

A quel contatto le loro anime si fusero tra di loro, come mai prima.

E cos'è l'amore se non fusione e condivisione?


 


(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Sbang! Oggi, il mio cruccio è: vi fa piacere che risponda per le lunghe alle vostre recensioni? Ci tenevo a dirvi che io faccio questo per farmi "conoscere" meglio. Adoro chi recensisce, perché grazie a poche parole riesco a capire o almeno ad immaginarmi il carattere di una persona, così come dai nickname. A furia di mandare messaggi di avviso, da ventisette capitoli ormai, li ho imparati quasi tutti! XD C'è un'amante di HarryPotter, tante dei ragazzi, alcune dei muffin. Ok, la smetto che è meglio!...

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Rieccomi pure qua sotto! Oggi sono piuttosto di buon umore, anche se il capitolo mi fa letteralmente vomitare. Allora... Per rispondere a una domanda che mi è stata fatta più volte, vi anticipo che l'ultimo grande "bastone tra le ruote" è stato superato. Da adesso, con alti e bassi, la storia sarà felice, allegra, spensierata. Non pensate che manchi poco alla fine, perché ragazzuole, potrei mai lasciare Harmonie senza che abbia concluso nulla? No, no... Potrei mai saltare Halloween? Nah... Quindi, dovrete sopportare questi dementi degli H2 per un altro po'! Vi avviso che dal prossimo capitolo diventeranno gli H3! Non pensate in grande: la cicogna non arriva! XD
Nel dettaglio, il prossimo sarà un capitolo descrittivo, con poca narrazione. Voglio dedicarlo ai sentimenti, all'amore, alle sensazioni. Sarà un'impresa, ma anche una sfida... Io amo le sfide.
Vi voglio informare che... Sono state raggiunti traguardi assurdi: 206 persone che seguono, preferiscono, ricordano questa Fanfic e 656 recensioni. Sto trovando un modo per ringraziarvi e penso di avere una buona idea...
Beh, che dire, vi invito a recensire, come faccio da mesi ormai. Se c'è stata una frase, anche minuscola che vi ha colpito, copiate e incollatemela, tutto ciò servirà per il ventinovesimo capitolo, per capire ciò che vorreste leggere.
Detto questo...
Ci becchiamo Giovedì!
Giorgi xx

Spoiler FF Niall:

Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** "And now... Are we H3?" ***



"And now... Are we H3?"

Buon pomeriggio! Come sempre, vi invito a leggere le note a fine capitolo!
Grazie!


 

“Monie... Smettila di piangere. Sono qui, non sono arrabbiato...” Mormorò ancora Harry.

Erano ormai cinque minuti che Harmonie piangeva sulla sua spalla impedendogli qualunque movimento, anche solo l'abbracciarla forte al suo torace.

“Ehi... Mi chiami scimmietta dispettosa, ma anche tu non sei da adesso che sei avvinghiata a me, mio piccolo scimpanzé.” Continuò sorridendo.

Prese così delicatamente le mani di lei avvinghiate strette intorno al suo collo e se ne liberò lentamente, per poi lasciarle cadere le braccia lungo i fianchi. Infine, il riccio afferrò la ragazza per le spalle, aprì le gambe e la fece posizionare in quel piccolo spazio, ponendola di fronte, in modo che potesse guardarla negli occhi. Con entrambi i pollici, Harry asciugò il volto di Harmonie, sfiorandolo delicatamente, per meglio imprimere nella sua mente le sensazioni che provava ogni qualvolta veniva a contatto con il suo corpo.

“Ti amo! Tu mi sopporti sempre e io non so proprio come ringraziarti per questo. Mi comporto come una bambina, divento irritabile da un momento all'altro, piango, mi arrabbio...” Iniziò a blaterare Harmonie chiudendo gli occhi.

Pensò che, non distraendosi con la vista, avrebbe potuto apprezzare di più il tocco di Harry che la stringeva a sé ponendo le mani dentro la sua maglietta per poterle accarezzare la schiena nuda.

“A me piaci così, non azzardare a cambiare per me. Ho imparato ad amarti e adesso tutti quelli che tu definisci difetti, per me sono solo piccole imperfezioni che ti rendono unica.” Fronte contro fronte, Harry sussurrò queste parole, sfregando il suo naso con quello di Harmonie.

La ragazza sorrise, mettendo in mostra i suoi denti bianchissimi, non del tutto attaccati tra loro. Felice come mai dopo tanto tempo, il riccio balzò in piedi e prese la sua fidanzata a mo' di sposa per poi distenderla sul letto.

“Haz!” Urlò Harm cercando di ribellarsi.

Il ragazzo, senza troppa delicatezza, la stava letteralmente sovrastando con il suo corpo.

“Sono felice!” Rivelò poi mettendosi a cavalcioni su di lei dopo essersi sfilato velocemente le Converse bianche che aveva ai piedi.

“Lo vedo!” Esclamò la rossa ridendo.

Un attimo dopo questa fu preda di numerose convulsioni, dovute al solletico fattole da Harry. Il letto, fino a poco prima perfettamente sistemato, venne sfatto nuovamente del tutto, a causa del rotolarsi continuo dei due ragazzi. Harmonie tirò una cuscinata ad Harry che prontamente fece lo stesso.

“Non vale, sei troppo grosso in confronto a me!” Affermò la stylist incapace di difendersi.

Il riccio infatti, le aveva bloccato le mani dietro la schiena e si stava divertendo a darle piccoli pizzicotti sui fianchi.

La rossa a quel punto, in un gesto spontaneo, quasi automatico, s'inumidì le labbra, passandovi sopra la lingua.

Harry guardandola spalancò gli occhi: Harmonie, senza rendersene conto, era riuscita a provocarlo.

Un'atmosfera diversa avvolse i due amanti. Il riccio, non ancora levatosi dal corpo della rossa, fece sfiorare il suo bacino con il ventre della ragazza che rabbrividì al contatto.

“Mi sei mancato tantissimo, ricciolino.” Sospirò Harmonie portando le mani a giocare con i capelli di lui.

Harry, allora, approfittò del gesto della ragazza. Avvicinò il suo volto a quello di lei, per poi spostarsi sul collo. Con foga, si divertì a lasciare leggeri succhiotti su quella porzione di pelle, scendendo fino alle clavicole dove fece lo stesso.

"Haz..." Mormorò Harmonie incapace di proferire alcuna frase sensata.

Adorava sentire la bocca umida del ragazzo scivolarle sulla pelle.

Era come se la sua saliva fosse un unguento magico, in grado di curare ogni ferita, di marginare ogni preoccupazione, ogni senso di colpa, ogni ansia.

I due si baciavano e facendolo rinascevano dalle loro stesse ceneri, come fossero fenici con la capacità di risorgere, di continuare.

Harry alzò le mani e rivolse i palmi verso Harmonie. Questa allora fece combaciare le sue dita con quelle del ragazzo per poi intrecciarle tra loro.

“Ricordi quando ti ho detto che insieme noi due siamo perfetti?” Chiese Harry tornando indietro nel tempo grazie al gesto della ragazza.

“Il giorno dopo l'intervento... Davanti allo specchio.” Rispose Harmonie alzando le sopracciglia con fare intellettuale.

“Lo penso ancora.” Costatò il riccio tra un bacio e l'altro, consapevole che quello che provava per la rossa era amore.

“Mamma, cos'è l'amore? Cos'è l'innamorarsi?” Chiedeva spesso il piccolo Harry .

Harry, l'amore è fusione di due anime diverse. Perché ci si innamori, infatti, occorre che ci sia diversità. La persona amata ci interessa proprio per questo, perché è unica. E anche noi vogliamo sentirci tali ai suoi occhi. L'amore è monogamico e, se vero, può esistere quindi solo tra due persone. L'amore è esclusivo, straordinario. E' anche abbandonarsi a chi sa farti provare gioia e piacere con un suo solo piccolo gesto, per lui spesso insignificante. L'amore è anche sentirsi apprezzati ed incominciare ad apprezzarsi. Perché, se chi tu reputa unico, straordinario ed esclusivo, ti reputa unico, straordinario ed esclusivo, alla fine, tu ti sentirai così. Infine, l'amore è anche una lotta. Quando si è innamorati, infatti, si cerca sempre di valorizzare la parte migliore di sé, quella che si desidera apprezzi l'altra persona. Questa, pero', se è davvero innamorata, non pensa solo ad amare il tuo lato migliore, ma anche quello peggiore, quello più tetro. Capisci mio piccolo ometto?

“E tu e papà Des? Voi non eravate innamorati?” Domandò poi il bambino dopo aver seguito attentamente il discorso di Anne.

“Sì, Harry, lo eravamo. Il nostro amore ha dato vita a te e a tua sorella Gem.” La donna diede un buffetto sulla testolina del figlio.

“E' allora perché vi state separando? Io ho solo sette anni! Ho bisogno di voi!” Il bambino tirò su con il naso, mentre un grosso lacrimone gli rigò il visino ancora giovane.

“Succede, piccolino. Abbracciami, anche io ho bisogno di te.” Dicendo questo, la donna strinse fortemente Harry a sé, asciugandosi le lacrime per non rendere ancora più triste il suo bambino.

“Amami, come sai fare tu.” Sibilò Harmonie sfiorando le labbra del ragazzo che rabbrividì a quel contatto sinuoso.

Sorrise Harry, così sinceramente e allegramente che le fossette, che da sempre lo caratterizzavano, si fecero più che visibili.

“Mi piaci quando sorridi, fai sorridere anche me.” Disse la rossa infilando le mani nella maglia del ragazzo, fino ad arrivare a sfilargliela.

“Questo sorriso è esclusivamente tuo. Nessun'altra persona al mondo riesce a vederlo.” Harry fu scosso da un fremito dovuto dal fatto che quel giorno, nella Grande Mela, la pioggia e il freddo autunnale erano più che presenti.

“Vieni sotto!” Rise la ragazza vendendolo rabbrividire, per poi coricarsi anche lei nel soffice piumone.

“Termosifoncino mio!” Harry strinse con forza Harmonie per poi sfilarle i pantaloni azzurrini del pigiama.

“Curly...” La rossa si avvinghiò al cantante. Amava farlo, forse anche perché, una parte di lei, chissà quanto importante ed egoista, pensava che così Harry sarebbe stato solo suo.

In fine fu un attimo. I due si ritrovarono spogli da ogni indumento, sotto le coperte, illuminati solo da un lumino blu posto tra loro a donarsi reciprocamente piacere.

* * *

“Ragazze... Ma tutto questo silenzio?” Mormorò Eleanor.

Lei, Alicia e Danielle, prese dalla curiosità, si erano intrufolate di nuovo nell'appartamento per capire se Harry fosse riuscito o meno a chiarire con Harmonie.

“Mmm... Louis, hai vinto la scommessa con Jade.” Disse Danielle al cellulare dopo aver sentito dei mugolii provenire dalla camera da letto.

“Lo sapevo! Eheheh... Mi sa che entrambi avevano bisogno di ritrovarsi...” Il castano rise, così come fecero anche Niall, Zayn e Liam.

“Niall caro, avvisa Jade... Ad Halloween sarò io a travestirla!” Continuò poi il ragazzo e, alle sue parole anche le tre impiccione ridettero, cercando di contenersi.

Non riuscendoci alla perfezione, attaccarono la chiamata ed uscirono in fretta dall'abitazione.

“Non vedo l'ora che sia Halloween, sarà grandioso!” Urlò Alicia emozionata una volta entrata in ascensore insieme alle due amiche.

Il trentuno avrebbe partecipato alla prima vera festa della sua vita. In diciassette anni, infatti, la mora mai aveva avuto il permesso dai suoi genitori di andare a festeggiare, mai aveva potuto divertirsi davvero.

“Ragazze, io ho paura.” Disse Eleanor dopo aver realizzato una cosa a dir poco inquietante.

“Paura?” Ripetettero le altre due in coro.

“Harmonie... Louis... Spavento... Scherzi... Noi saremo vittime delle loro pazzie!” Esclamò la castana.

Una risata e l'ascensore si aprì, permettendo alle ragazze di uscire. Alicia, Danielle e Eleanor raggiunsero il parco del residence, contente di come si fosse risolta l'incomprensione tra il cantante e la stylist.

* * *

“Ti amo.” Biascicò il riccio sdraiandosi al lato della rossa, dopo essere stato vittima fortunata di un piacere che solo quella ragazza sapeva donargli.

Entrambi, sorridendo riemersero dal piumone, adagiando le loro teste nello stesso cuscino.

“Cosa c'è di più bello?” Domandò a bassa voce Harmonie respirando il profumo del corpo di Harry e beandosi del calore emanato da questo.

“Fuori piove e fa freddo, ma io con te accanto sto così bene.” Continuò il riccio guardando fuori dalla finestra un lampo illuminare il cielo e la pioggia aumentare.

Il ticchettio delle sue gocce divenne in fin dei conti una ninnananna capace di cullare i ragazzi.

“Mi dispiace che con la mia testardaggine e la mia insicurezza ti abbiano costretto a venire fin qui.” Mormorò Harmonie facendo delicati grattini sulla schiena del riccio, andando a soffermarsi sulla la colonna vertebrale e sulle scapole appena sporgenti.

“Sarei venuto a prescindere. Mamma mi ha sempre spinto ad inseguire i miei sogni. Il mio è stare con te. Ho dovuto far posticipare tre tappe del tour, ma finalmente sono con la persona con cui voglio stare.” Il cantante liquidò i sensi di colpa della ragazza.

“Devo capire una cosa... Leggi.” Disse Harry allungandosi con una mano per prendere dai suoi jeans neri, caduti sul pavimento, un foglietto ripiegato e sgualcito.

“Ma questo non è il testo di 'Story of my life'? Ti ricordo riccio che, oltre ad essere vostra stylist ed amica, sono anche una directioners con i fiocchi.” Esclamò Harmonie leggendo la prima strofa della canzone.

La ragazza non aveva voluto sentire il nuovo singolo prima del tempo, sebbene tutti i ragazzi le avessero offerto questa possibilità, dunque in quel momento poteva solo immaginarsi la sua melodia.

“Scritte tra queste mura ci sono le storie che non so spiegare. Lascio il mio cuore aperto, ma rimane vuoto per giorni.” Recitò Harry.

“Vuoi capire cosa penso di questa frase?” Chiese la rossa.

“Credo le mura di cui si parla siano quelle del cuore.” Incominciò a spiegare Harmonie sedendosi a gambe incrociate per poi poggiare la mano sinistra sul torace del ragazzo, proprio dove il battito cardiaco risultava più forte.

“Qui è raccontata la tua vita, qui tu hai imparato a tenere al riparo tutto ciò che per te è importante. Il tuo cuore è la tua casa, in una vita che ha il difetto di non farti sentire mai a davvero lì.” Continuò poi, abbozzando un sorriso.

Harry allora, fece lo stesso e poi la baciò sulle labbra ancora leggermente gonfie a causa dei tanti morsi, baci e succhiotti. Harmonie aveva un modo di vedere e comprendere le che lo sorprendeva di continuo e anche quella volta era riuscita a cogliere il più profondo significato di una breve frase.

“Ho fame...” Disse la ragazza portandosi una mano sullo stomaco.

“...Ma El, Aly e Dani? Dio mio, sono uscite due ore fa!” Aggiunse poi ricordandosi che loro sarebbero già dovute tornare con qualcosa da mangiare.

“Ecco... Diciamo che loro sapevano del mio arrivo e mi hanno voluto lasciare campo libero!” Il ragazzo si strinse nelle spalle.

“...E, alla fine, chi rimane senza cibo sono io!” Harmonie scosse la testa e la crocchia, tenuta ferma grazie ad una piccola mollettina, si sciolse.

Harry osservò i capelli di lei adagiarsi sulle spalle, ricoprendole la schiena e i seni. Quella chioma di un rosso acceso e naturale che l'aveva colpito sin da subito, lo faceva impazzire.

“Vado e torno!” Esordì lui balzando in piedi un po' controvoglia.

Solo l'idea che avrebbe potuto coccolarsi per un paio di giorni ancora la sua Harmonie, lo rendeva meno restio dall'alzarsi dal letto.

“No!” Harmonie afferrò il ragazzo, stringendogli il polso destro.

“Non me ne andrò, non succederà come la scorsa volta.” Harry sorrise e le carezzò la testa proprio come avrebbe fatto con la piccola Lux.

Forse a qualcun altro sarebbe potuto risultare strano e azzardato questo paragone, ma non di certo al riccio e a chi conosceva bene la ragazza. Harmonie infatti aveva incominciato a vivere davvero da molto poco e il rinascere già inserita nel mondo dei volti da copertina non era stato facile per lei. Questo infatti, comportava sì, tanta felicità, ma anche tanto dolore e insicurezza, escludendo vie di mezzo.

“Ti aspetto allora.” Harmonie fece ricadere il braccio lasciato a mezz'aria lungo il fianco assumendo un'espressione triste e demoralizzata.

Harry pero', sorrise e si vestì velocemente, per poi uscire dall'appartamento. Appena la porta si chiuse, Harmonie sentì il suo cellulare squillare.

“Da quanto tempo, eh?” Ad aver chiamato fu Harry, che pur di rassicurarla avrebbe fatto di tutto.

“Ti amo!” Esclamò Harmonie.

Il riccio rimase un po' sorpreso dalle sue parole, consapevole che in genere, l'espansivo tra i due era senza dubbio lui.

* * *

“Mi apri?” Chiese Harry tenendo l'Iphone tra l'orecchio e la spalla per far sì che questo non cascasse.

“Subito!” Harmonie corse alla porta infilandosi la felpona che il cantante le aveva lasciato la settimana precedente prima di tornare in Australia.

L'immagine di due pizze fumanti nelle mani del ragazzo la faceva andare in subbuglio: aveva davvero tanta fame.

La rossa aprì la porta e vide Harry con in mano i cartoni della pizzeria. Dimenticando cosa fosse l'eleganza e la compostezza, Harmonie gli rubò letteralmente il cibo, portandolo in un tavolinetto del salottino.

“Non entri Haz?” Domandò la ragazza vedendo il cantante imbambolato sull'uscio dell'appartamento.

Questo, alle parole di lei si allungò a prendere uno scatolone posato poco prima vicino all'entrata.

“Sai, aspettando che sfornassero le pizze, ho sentito un rumore, così mi sono voltato e... Ho trovato Haitch!” Harry posò il pacco sul tappeto, lasciando Harmonie sbigottita all'ingresso.

“Haitch?!” Domandò questa alzando un sopracciglio in modo automatico.

Alla risposta tacita del riccio, la rossa andò nel salotto.

“Apri.” Mormorò il ragazzo.

“Ho paura... C'è qualcosa che potrebbe spaventarmi?” Chiese Harmonie sedendosi tra le sue gambe.

“No, sciocca.” Harry poggiò il mento sulla spalla sinistra della ragazza, scansandole i capelli sulla destra.

La rossa allora, aprì lentamente la scatola. Un miagolio fu udibile a quel gesto. Nel cartone c'era un cucciolo di gatto dal pelo arancione e grigio. I suoi occhi verdi la ipnotizzarono.

“Gli occhi... Sono... Sono come i tuoi!” Mormorò Harmonie fissando il piccolo micio.

“E il pelo... E' rossiccio...” Continuò prendendo in braccio il nuovo arrivato.

“Rossiccio come te.” Affermò il ragazzo stringendo la rossa per i fianchi.

“Piacere Haitch!” Esclamò Harmonie portandosi le zampine morbide del gattino sul volto.

“L'ho visto e ne sono rimasto incantato. Sembra un nostro mix, davvero. Ho pensato che quando io me ne tornerò in Australia, ti basterà guardare i suoi occhi per capire che io sarò sempre con te. Certo, non è molto, ma...” Harry si bloccò nel parlare.

“Ma è meraviglioso, Haz. Tu sei meraviglioso.” Mormorò Harmonie facendo scorrere le sottili dita tra il pelo del micio.

“E adesso... Siamo gli H3?” Domandò divertito il riccio.

“Già! Chissà cosa dirà Niall quanto scoprirà che siamo diventati una potenza di terzo grado!” Disse la rossa posando lo sguardo prima su Harry e poi su Haitch.

Ormai la ragazza non aveva solo un “Kitten”, bensì due.

“Se miagolassi anche io, me li faresti i grattini?” Chiese Harry sbattendo velocemente le palpebre per risultare il più coccoloso possibile alla fidanzata.

“Harry, tu non sei un gatto.” Rispose questa con tono volutamente distaccato.

Il riccio allora, fece il labbruccio e la rossa cambiò espressione.

“Ok, va bene, mi arrendo. Hai vinto.” Affermò Harmonie alzando le mani.

Si tirò, così, su le maniche della felpa, fece accucciare Haitch su una poltroncina e, mentre con una mano teneva uno spicchio di pizza Margherita, con l'altra si ritrovò ad accarezzare la schiena nuda del ragazzo, che nel frattempo si era levato la camicia.

“Sei terrificante quando fai questi mugolii, Harry!” Esclamò Harmonie sentendo il riccio rilassarsi sotto al suo tocco leggero.

A quelle parole la gabbia toracica del ragazzo vibrò, segno che stava ridendo.

“A proposito di terrore... Ad Halloween verremo tutti qui in trasferta!” Disse questo immaginandosi la sua rossa vestita da diavoletta.

“Tutti? Le ragazze? I ragazzi? ...Tutti tutti?” Harmonie si portò le mani alla bocca, essendo al settimo cielo per la notizia.

“Tutti tutti!” Harry sorrise, vedendo la reazione della fidanzata.

“E' bellissimo!” Questa, dal tappeto, balzò sul divano, posizionandosi esattamente sopra al ragazzo.

“Sono felice.” Ribadì poi, quando Harry si girò per guardarla negli occhi.

“Come potrebbe essere il contrario? Sta andando tutto alla grande, stiamo insieme adesso e poi, quando ad Halloween tornerò insieme agli altri, festeggeremo anche il buon risultato del tuo provino e l'inizio delle riprese del film!” Esordì il ragazzo sistemandole dietro l'orecchio una ciocca ribelle di capelli.

“Come fai a sapere che ho superato l'ultimo esame?” Chiese Harmonie interdetta.

“Sai... Una mora, una castana e una riccia di tua conoscenza hanno dato a tutti la bella notizia non appena la tua performance si è conclusa...” Harry rise, contento di aver sorpreso la rossa.

“Tra una settimana ci sarà il provino... Ho paura adesso che ci penso...” Questa si portò una mano dietro la nuca e abbassò lo sguardo.

“Andrà bene, Harmy. Aly, Dani e El mi hanno detto che sei obiettivamente bravissima. Poi, in serata ti faranno avere il copione e in questi tre giorni ti darò anche io una mano. Sai, dopo aver interpretato Marcel in 'Best song ever'...” Una risata allegra fuoriuscì prima dalle labbra di Harmonie e poi da quelle di Harry.

“Ok, accetto l'aiuto!” Confermò la ragazza fantasticando su come avrebbe passato i giorni successivi insieme al riccio.

“Mi merito qualcosa in cambio o sbaglio?” Harry si rigirò su se stesso, tornando a stendersi di pancia.

“Sei impossibile!” Rise Harmonie, continuando a fare i grattini a quello che lei stessa definì come un adorabile gattaccio.



(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Ehilà! Vengo da una serata movimentata! Sono distrutta! Le feste uccidono... Tuttavia danno spunto per la mia storia: la festa di Halloween sarà molto descrittiva, un po' come il matrimonio di Zayn e Perrie di qualche capitolo fa! Questo significa anche che è iniziato Novembre! Questo mese sarà importante! Tra due giorni SOML, poi la Twitcam, i tanti eventi, e Midnight Memories! La cosa bella è che li commenteremo insieme, tra spazi e recensioni! Siete un po' come una famiglia per me ragazze!

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Sono in ritardo, lo so. La festa di Halloween mi ha spiazzata e mi ha tolto le due ore che io uso in genere per aggiornare.
Comunque, parliamo del capitolo. Un po' di allegria finalmente! Questa si prolungherà un bel po'... Parlo di due, massimo tre capitoli, poi... Non vi svelo altro. Ebbene, ecco Haitch, che significa letteralmente "Acca" in inglese. E se prima Harry ed Harmonie erano una potenza di secondo grado, adesso sono in tre! Questo capitolo è stato molto smielato, forse un po' troppo, lo ammetto.
Una cosa che pero' mi rende fiera del capitolo è il discorso di Anne sull'amore che mi è venuto in mente durante l'ora di Inglese qualche giorno fa. Che dirvi, le recensioni nello scorso capitolo mi hanno davvero sbalordita a causa della loro bellezza. Ho cercato di inserire frasi simili a quelle che vi sono piaciute maggiormente, inoltre, prendendo spunto dalla recensione di una di voi, ho inserito una piccolissima citazione di "Story of my life". Quindi, beh, se volete farmi sapere ancora qualche frase che vi ha colpito, io ne sarei contenta. Inoltre, se avete qualche idea per i costumi di Halloween di Harmonie, Alicia, Eleanor e Danielle fatemelo sapere che mi metto all'opera con Photoshop! Adesso non mi resta che ringraziarvi.
E' incredibile la situazione che sto, stiamo vivendo. Io non so davvero cosa fare per voi, non so neanche come poter esprimere la mia felicità, se non scrivendo... Grazie!
Bene dopo questo, smetto di rompervi anche oggi e magari inizio a farmi qualche compito...
Ci becchiamo Lunedì!
Giorgixx

Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** A damn name in the list. ***



A damn name in the list

Buona sera! Come sempre, vi invito a leggere le note a fine capitolo! Vi anticipo che questo capitolo sarà molto lungo e che no, non riguarderà Halloween. Sarà di passaggio per una cosa che vi anticiperò in quello che chiamo Spazio "autrice". Grazie dell'attenzione!



"Allora Harmy, leggimi questa trama e non fare quella faccia!" Disse Harry buttandosi sul letto.

Un segretario aveva appena portato due copioni per Harmonie e Lea, con un allegato in cui veniva spiegato lo svolgimento dei provini. La rossa era rimasta paralizzata, leggendo la trama che sembrava essere un riflesso della vita sua e di Harry.

"Diana è una ragazza con tanti sogni da realizzare. Non si è mai ritenuta bella, mai unica. Ama il canto, ma mai ha intonato una canzone. La sua vita sembra scorrere sempre lentamente, fin quando questa non le riserva un'opportunità che riesce a cogliere al volo. Diana debutterà in televisione. Non sempre pero', le cose vanno per il meglio, la vita di una cantante molto popolare è difficile da affrontare, soprattutto quando questa è fidanzata e amica di persone definite comuni. Il titolo è: "Dietro alle apparenze." Lesse poi tutto d'un fiato.

Anche il ragazzo rimase un attimo colpito. Nel film Diana avrebbe rappresentato Harry, il fidanzato di lei Harmonie.

"Questa è la scheda con un profilo psicologico di tutti i personaggi... Quale preferisci?" Chiese poi mettendo da parte quei pensieri.

"Ti direi Diana, se fossi davvero capace a recitare tanto da presentarmi per ambire a quel ruolo." Rispose Harmonie accucciandosi sulla sua spalla.

"Ok, prepariamoci le prime battute per il provino. Sono queste." Esordì il riccio come se non avesse minimamente sentito il discorso della fidanzata.

"Harry, no! Io non ce la farò mai, davvero. Dovrei anche scrivere e cantare un minimo di tre canzoni da inserire nella storia, è troppo per me!" Harmonie strabuzzò gli occhi: possibile che Harry credesse tanto in lei?

"Per te? Per la ragazza che si fa ogni giorno in quattro? Per la ragazza che ha subito un intervento con tanto di cure post sala operatoria? Per la ragazza che è una guerriera? Che supera tutte le difficoltà? Che per amarmi sta subendo di tutto?" Chiese retoricamente Harry afferrando la rossa per le spalle.

"Io... Ho paura di soffrire. Se non dovessi farcela, ci resterei troppo male considerando che Diana è così simile a te." La ragazza guardò il riccio negli occhi implorandogli di non convincerla a fare quello che per lei era un passo più lungo della gamba.

"Questo non ha senso." Ribadì Harry scuotendo la testa.

"Io..." Azzardò la ragazza.

"Harmonie, non puoi vivere così! Facendo questo ragionamento per ogni cosa, diventeresti un vegetale!" Il riccio usò un tono di voce duro, impassibile e gli occhi della ragazza si velarono di lacrime.

"Scusa... Ehi, lo sai che quando divento aggressivo lo faccio per svegliarti." Sussurrò Harry prendendole il volto tra le mani e facendo sfiorare i loro nasi per poi darle un bacio a fior di labbra.

"Mi aiuti?" Chiese la ragazza cercando le mani del cantante.

"Certo che sì... Iniziamo dalla prima scena?" Domandò lui sorridendo. Era soddisfatto di come avesse fatto ragionare la ragazza.

"Al lavoro!" Questa sorrise a sua volta ed Harry rimase imbambolato a guardarla.

* * *

"Harry, sono così contenta che tu adesso sia qui." Confessò Harmonie quando i due si ritrovarono alle periferie del centro di New York a passeggiare mano nella mano.

"Mi mancavano queste uscite a zonzo insieme a te." Aggiunse il riccio circondando le spalle della ragazza con un braccio per stringerla maggiormente a sé.

"Anche a me... Quando non ci sei, mi sento incompleta." Disse lei stringendo il fianco di Harry.

"Vale lo stesso per me, lo sai." Ribadì lui.

"Haz." Lo sguardo di Harmonie si posò su un gruppo di senzatetto seduti sul marciapiede. Un gruppo in gola si vece sempre più fastidioso, perché la ragazza si ricordò di quando anche lei si trovava nella loro stessa situazione.

"Vieni con me? Perderemo un po' di tempo per noi, ma faremo qualcosa di bello!" Domandò Harry dando un'occhiata ad una pizzeria sulla strada.

"Ho capito cosa e sì, entriamo dai!" Harmonie si sciolse dall'abbraccio e prese per mano il riccio trascinandolo dentro al locale.

"Scusi, vorrei una centinaia di pizze, entro quando potrò averle?" Chiese il ragazzo ad un commesso dalla mezza età.

"Un'ora circa... Sarei troppo invadente se le chiedessi a cosa le serviranno?" L'uomo guardo Harry ed Harmonie con stupore, riconoscendo non solo il cantante, ma anche la stylist.

"Ci sono troppe persone bisognose per queste strade." Rispose brevemente la ragazza.

"Ho capito... Saremo più veloci." Il commesso entrò in cucina e riportò l'ordine a chi di dovere.

"Grazie, quant'è?" Domandò il cantante una volta che questo fu di nuovo al bancone.

"Mille e cento dollari." Rispose il signore.

"Ecco a lei, aspettiamo fuori." Harry tirò fuori un assegno compilandolo con velocità.

* * *

"Sei la persona più buona che io abbia mai conosciuto." Disse Harmonie una volta usciti dal locale.

"Sei una delle poche persone che me lo dice." Ribadì Harry con un velo di amarezza.

"Perché so andare oltre le apparenze, perché ti amo e perché ormai, penso di conoscerti abbastanza bene." La rossa carezzò una guancia del ragazzo asciugandogli una piccola lacrima.

"Mi conosci meglio di quanto tu creda." Concluse il riccio sorridendole.

In effetti, Harmonie aveva avuto modo di conoscere ogni sua singola sfaccettatura. Il riccio per lei era un libro aperto, anche se non se ne rendeva tanto conto.

"Vieni con me..." Harmonie si avviò verso il gruppo di persone ai bordi della strada.

"Salve!" Salutò sorridente.

"Vattene ragazzina." Le rispose un uomo dall'aspetto trasandato.

"Mi scusi se la disturbo, so come ci si sente.” Disse la ragazza sedendosi sul marciapiede e rivivendo i momenti in cui quello era la sua casa.

"No, non lo sai.” Convenne un altro.

"Ho vissuto per un anno in strada, esattamente come voi. A diciassette anni. Sola." Lo sguardo di Harmonie si fece buio ed Harry, allora le si avvicinò.

"Scusa." Dissero i due senzatetto in coro.

"Posso stare un po' con voi?" Chiese allora la ragazza.

"Certo!" Rispose una donna che avrà avuto una trentina d'anni.

"Posso unirmi anche io?" Aggiunse Harry con un po' di timore.

"Sei solo un ragazzino da giornali di copertina." Alla risposta di alcuni uomini, Harry sentì una lama trafiggergli il cuore.

"Lui mi ha salvata." Lo difese Harmonie alzandosi di scatto ed andando vicino a lui.

"Può restare." Asserì un ragazzo che sembrava avere molti più anni della sua età effettiva.

"Cosa vi porta qui?" Domandò una donna avvicinandosi con quelle che erano le sue figlie.

"Stavamo camminando qui per non essere molto ripresi da fotografi, vedendovi abbiamo ordinato una centinaia di pizze che dovrebbero essere sfornate a breve." Rivelò il cantante pregando che i senzatetto capissero le sue buone intenzioni.

"Io... Rubo sempre giornali in cui ci siete voi due! Siete bellissimi insieme!" Esordì la più piccola staccandosi dalla gonna della donna.

"Mamma, sai che Harry dall'Australia è venuto per stare con Harmonie?" Aggiunse la più grande sorridendo.

"Anastasia, sono loro i ragazzi di cui mi parli sempre? I One Direction e la loro stylist?" Domandò allora la donna.

"Esatto!" Disse la bambina che dimostrava avere non più di dieci anni.

"Piccola... Non avrai più bisogno di rubare i giornali. È deciso." Le disse Harry piegandosi sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza. In quell'istante i suoi jeans neri, già strappati e riparati con delle toppe si ruppero ancora.

"Cosa?" Domandò l'uomo dall'aspetto trasandato con cui Harmonie aveva parlato poco prima.

La ragazza guardò ammaliata il suo fidanzato: sapeva che la sua bontà non si sarebbe limitata nel comprare delle pizze.

"Andrete tutti voi a stare in una casa famiglia. È una struttura nuova che necessita di pubblicità per crescere e io le ho offerto questa in cambio della sua ospitalità." Spiegò il riccio sorridendo. Gli erano bastati due minuti per convincere il capo dell'organizzazione.

"Gin, lui è un angelo?" Chiese la più piccola alla sorella di quindici anni.

"Esatto An." Rispose questa facendo sorridere tutte le persone intorno a lei, soprattutto Harmonie.

"Ma non ha le ali!" Ribadì Anastasia.

"Non tutti gli angeli le hanno." Concluse la mamma con gli occhi colmi di gratitudine.

"Non possiamo farci una foto con loro?" Continuò la piccola.

"An, non potremmo tenercela, ti ricordo che non abbiamo una macchinetta fotografica o un cellulare..." Spiegò Ginny.

"Posso portarmi via le piccole per un po'? Si tratta di attraversare la strada, saremo qui in cinque minuti." Domandò Harmonie illuminandosi.

"Va bene." Rispose la donna.

"Andiamo?" Harry sporse le mani verso An e Gin che l'afferrarono a loro stringendole.

"Andiamo!" Rispose la piccola in coro unendo Harmonie nel camminare mano nella mano.

"Quella non è una cabina fotografica?" Esordì la maggiore.

"Esatto, le foto ce le facciamo lì!" La rossa fece un occhiolino alle due
.
"Harm... Hai avuto un'idea geniale." Esclamò Harry soddisfatto.

"Grazie." Mormorò questa compiaciuta.

"Entriamo?" Domandò insaziabile Anastasia.

"Sì!" Rispose Harry scostando la tendina.

"Stiamo strettissimi!" Harmonie si sedette sullo sgabello scomodo del piccolo abitacolo con in braccio la maggiore, Harry si mise Anastasia sulle spalle e si piegò in modo da far entrare entrambi nella foto.

"Eccoci qui!" Esclamarono Harry, Harmonie e le due fans in coro.

In mano, ognuno di loro aveva cartoni della pizzeria.

Capeggiava Harry, con una quarantina di pizze, poi Harmonie ed Anastasia e infine concludeva il gruppetto la piccola Gin con tre cartoni di 'Margherite' tra le mani.

"Alla casa famiglia ho lasciato un assegno che potrete usare per togliervi qualche sfizio. Il resto dell'organizzazione spetta all'associazione stessa." Annunciò il riccio addentando un trancio della sua 'Quattro stagioni'.

"Verrete a trovarci?" Chiese Gin con la bocca sporca di pomodoro.

"Ogni mese di sicuro!" Le rispose Harmonie con decisione.

"È una promessa?" Ribadì Anastasia che più di altri aveva bisogno di certezze.

"È una promessa." Affermò Harry.

La sua voce, decisa e sicura, non ammise repliche.


* * *

"Haz, guarda." Disse Harmonie rigirandosi tra le coperte quando fuori le luci dei lampioni illuminavano la notte.

"Harry Styles e Harmonie Stoner, aiutanti silenziosi dei bisognosi." Il riccio sorrise alla ragazza.

Non era stato definito approfittatore o cattiverie simili. Quella volta, le copertine dei giornali non parlavano di lui come il bad boy puttaniere dal corpo tatuato, ma parlavano di un ragazzo fondamentalmente buono, in grado di pensare anche al prossimo.

"Leggi sotto anche..." Mormorò la ragazza sbadigliando.

"La coppia sembra più consolidata che mai." Questo recitava l'articolo del giornale di gossip.

"È la verità?" Insistette la rossa raggomitolandosi in quel letto da una piazza unica e rivolgendo la schiena verso Harry e il volto verso il muro.

"Me lo stai chiedendo davvero?!" Domandò retorico Il riccio ridendo.

"Ti amo, ti amo, ti amo." Biascicò poi stringendo la ragazza per i fianchi, che a quel tocco si girò verso di lui, accoccolandosi al suo petto.

In quell'istante balzo sul piccolo letto anche Haitch, che si sistemò tra i due ragazzi. Infondo, si stava così bene in tre in un lettino piccolo, stretti l'un l'altro.

* * *

"Sai suonare il piano e non me lo hai mai detto?" Chiese Harry dopo aver sentito la rossa suonare la colonna sonora di un film.

"So suonare anche la chitarra, questo lo sai." Acconsentì Harmonie facendo catapultare entrambi alla sera in cui lui la sentì suonare e cantare "Don't let me go".

"Non hai mai composto musica?" Domandò il ragazzo.

"Mai." Affermò questa lanciando uno sguardo ai tasti del piano.

"Beh, c'è una prima volta per tutto... Prova ad aprire la mente." Le consigliò Harry e per una buona decina di minuti tutto tacque intorno all'oro rendendo udibile il rumore dell'acqua del tè quasi in ebollizione e il ticchettio di un orologio.

"Che te ne pare?" Chiese Harmonie dopo aver suonato alcune note in successione.

"Come base non è male! Anzi!" Il cantante era meravigliato. La melodia suonata dalla ragazza era davvero armoniosa. Cercando di ricordare, Harry trascrisse le note in un foglio dopo averci disegnato un pentagramma.

"Pensi che Niall, Louis, Zayn Liam e la band siano svegli? Potrebbero darmi una mano." Mormorò Harmonie insicura.

Non credeva molto alle sue capacità. L'unica cosa che riteneva di saper fare era riuscire ad andare oltre le apparenze, a capire lo stato d'animo delle persone, ad amare Harry.

"Li chiamo subito." Disse questo sporgendosi dallo sgabellino per prendere il cellulare.


* * *

"Allora... Hai capito? Se ti chiedono di dare lo spartito alla band del corso per farlo suonare, rifiuta, suona tu! Inoltre, punta sul fatto che il testo e la melodia sono tuoi, penso che molti si siano fatti aiutare." Concluse Niall sbadigliando.

Infondo, a New York si erano fatte le dodici e dunque in Australia era notte fonda. I ragazzi pero', fregandosene del sonno, avevano aiutato Harmonie che era riuscita a scrivere ben quattro canzoni.

"Grazie Nialler." Disse Harmonie allegra.

"Hai imparato le battute a memoria?" Domandò Zayn autoritario.

"Zay... Dovresti essere l'ultimo a fare domande simili considerando che ancora non ti ricordi il testo di qualche nostra canzone!" Esordì Liam scatenando alcune battutine da parte di Louis contornate dalla risate di Niall.

"Scusa, Daddy." Disse con voce stridula il pakistano.

"Mi manchi rossa! Ad Halloween riscatteremo il tempo perso a non fare scherzi!" Il ventiduenne fece l'occhiolino alla sua complice che ghignò divertita.

"Assolutamente! Appena Harry se ne andrà, ti chiamerò per organizzarci..." Esclamò tenebrosamente la stylist.

"State parlando come se non ci fossimo!" Costatò Liam accigliandosi.

"Esatto... È frustrante!" Lo appoggiò l'irlandese.

"Quanto vi lamentate." Mormorò assonnata una voce fuori campo, che poi si rivelò essere Josh.

"Josh! Sempre più biondo, eh?" Lo salutò Harmonie facendogli un cenno di mano.

"Assolutamente! Devo gareggiare con Michael!" Il batterista alzò le sopracciglia ridendo.

"Voi state fuori di testa, davvero." Concluse Harry sospirando pesantemente.

"Beh, ciao ragazzi! Ci sentiamo presto! Louis... Quando ti svegli collegati a Whatsapp..." La rossa salutò i ragazzi dando appuntamento al maggiore per incominciare ad organizzarsi per il trentuno Ottobre.

* * *

"Haz... Ehi, sveglia! Haitch, vieni ad aiutarmi, non fare il micio smorto!" Il sole era splendente nel cielo quella mattina ed Harry avrebbe dovuto prendere l'aereo per tornare in Australia.

"Ma buongiorno..." Biascicò il riccio stropicciandosi gli occhi con i pugni.

"Finalmente!" Harmonie baciò una guancia del ragazzo.

"Devo andare via..." Continuò questo alzandosi per poi ricadere con la testa sul cuscino.

"Già. Ti vado a preparare la colazione." La rossa si alzò dal letto barcollando un po'.

"Vuoi un abbraccio?" Domandò quando vide Harry sporgersi a braccia aperte come fosse un bambino.

"Vuoi un abbraccio..." Si rispose da sola la ragazza stringendo il corpo seminudo del cantante a sé.

"Scemo, mi mancherai così tanto. Questa volta non potremmo vederci neanche ne week-end." Aggiunse per poi lasciare una serie di baci tra il collo e la spalla del ragazzo.

"Stringimi." Ribadì questo insaziabile.

"Anche tutta la vita, se vuoi." Rispose decisa Harmonie.

La cosa migliore? Udendola dire questo, Harry riuscì a cogliere tanta decisione e sicurezza.

* * *

"Tieni..." Harmonie aveva appena sfornato una coppia di cupcakes al cioccolato con la granella sopra, consapevole di quanto Harry li adorasse.

"Mi si è chiuso lo stomaco." Disse pero' questo.

"Non vuoi andartene?" Domandò Harmonie avvicinandosi allo sgabello su cui il ragazzo se ne stava seduto davanti al tavolo.

"Vorrei averti al mio fianco..." Confermò questo sorridendo amaramente.

"Quando questo finirà, ci sarò. Ci godremo insieme le vacanze invernali e poi la promozione del nuovo tour." Affermò Harmonie sorridendo dolcemente.

"Se il film andrà bene... Cosa farai?" Harry alzò la testa e incatenò i suoi occhi verdi a quelli azzurrini di lei.

"Resterò la vostra stylist. Questo non cambierà. Forse seguirò il cinema e le serie TV, forse la musica, non lo so: ci sono così tante cose da scegliere, opportunità da cogliere." Disse Harmonie e il riccio potette costatare che c'era voglia di fare e di realizzarsi nella voce della ragazza.

"A proposito... Ti ho portato l'elenco dei nuovi photoshoop che dovremmo fare ancora per il nuovo album e la promozione di 'This is us' in Giappone." Si ricordò Harry alzandosi da tavola per prendere un fascicolo di fogli A4.

"Grazie! Sapevo che te ne saresti ricordato!" Harmonie saltò al collo di Harry, che ghigno compiaciuto.

Era bello essere trattato in quel modo da una persona che amava con tutta la sua anima.

* * *

"Allora... Ciao, Haz!" Salutò la rossa con un cenno di mano davanti al Check-in.

"Ciao Harmy." Rispose il riccio restando un po' sulle sue.

"A presto!" Ribadì Harmonie.

"A presto." Confermò triste Harry, consapevole che ben presto sarebbe scoppiato in un pianto malinconico.

Poi i due si guardarono e corsero l'uno verso l'altra, per poi lasciarsi andare in un lungo bacio.

"Molto meglio..." Mormorò il cantante soddisfatto.

"Harry, aspetta!" Urlò la fidanzata quando questo si era già allontanato.

"I jeans neri! Te ne ho presi un paio uguali: non puoi andare in giro con toppe e strappi, cavolo!" Rivelò la rossa porgendo al ragazzo una busta.

"Sei la solita pignola." Disse ridendo questo.

"Grazie!" Risposte scocciata lei.

"Ti amo." Concluse il ragazzo dandole un veloce bacio sulla guancia, per poi raggiungere l'aereo che stava per chiudere i portelli senza lui a bordo.

"Anche io." Sussurrò Harmonie.

Poi si voltò e la solita voragine che la colpiva ogni qualvolta non era con Harry, si fece di nuovo sentire.

* * *

"Lea... Mi sta venendo voglia di vomitare. Sono troppo nervosa!" Esclamò Harmonie fuori dal teatro.

"Bene... Siamo ufficialmente i quattro più agitati del corso." Grant cercò di sciogliere in parte la tensione, ma non gli riuscì molto bene.

"Sapete se qualcun'altra si propone come Diana?" Domandò Harmonie vedendo cantare alcune giovani.

"Sì... Altre cinque o sei ragazze..." Confermò Cory guardandosi intorno.

"...Più brave di me. Ottimo." Concluse la rossa sbuffando.

"Datele spago, tanto è testarda e non crederà mai nelle sue potenzialità." Disse Lea facendo spallucce.

"Harm... Io fossi in te mi girerei." Grant fece un cenno di testa come se avesse dovuto salutare qualcuno.

"Non ci posso credere, Alicia! Gemma, ci sei anche tu!" Esclamò Harmonie correndo verso le due ragazze.

"Non potevamo assentarci!" Affermò la mora abbracciando la rossa.

"Mi sei mancata!" La ragazza che tanto somigliava ad Harry baciò una guancia di Harmonie.

"Pez, Leigh, Jade, Jesy..." Continuò questa vedendole avvicinarsi.

"Non piangerai mica, eh? Dai che ti si scioglie il trucco!" Le parole di Jesy scatenarono una risata agitata da parte di tutti i presenti.

"El, Dani... So quanto voi sareste volute stare in Australia..." Harmonie salutò la castana e la riccia.

"Scherzi?" Domandò Danielle accigliandosi proprio come faceva spesso Liam.

"Non ci saremmo perse per niente al mondo il tuo provino!" Aggiunse Eleanor posando delle buste per abbracciare meglio la stylist.

"Sei parte della famiglia, adesso." Concluse Perrie invitando il gruppo ad entrare nella sala per i provini.

* * *

Ehilà! Ma... Che diamine sta succedendo lì?" Disse Jade attivando la videocamera di Skype e vedendo i ragazzi seduti su degli spalti che capì essere quelli dell'arena di Melbourne.

I ragazzi avevano ordinato a lei di trasmettergli in diretta il provino, per di più, da una perfetta angolazione.

"Ci siamo preparati popcorn e sistemati tutti in arena adesso che il concerto è finito questa è vuota. Ci vedremo il provino di Harmy sui mega schermi... Dunque, gira la videocamera che vogliamo vedere!" Spiegò il riccio ridacchiando.

"No vabbé, Harry, tu non sei normale." Costatò Eleanor strabuzzando gli occhi.

"Infatti, mia cara El, ad organizzare il tutto è stato Louis." Rispose con ovvietà il cantante, scatenando numerose risate.

"Ok, dovrei iniziare a starmene zitta." Sbuffò Eleanor divertita.

* * *


“Buongiorno! Mi chiamo Harmonie Stoner, ho diciott'anni e sono qui per il provino!” Disse la ragazza una volta salita sul palco e si sentì davvero in soggezione a causa della presenza non solo delle amiche, ma anche dei ragazzi via Skype.

“Bene, con quale ruolo vorresti partecipare?” Chiese una donna anziana al microfono.

“Diana.” Rispose Harmonie gelida.

“Ambiziosa.” Ribadì la signora.

“Non troppo in realtà." La ragazza lanciò un'occhiata al segretario Twins, l'unico in tutta la giuria, in grado di darle sicurezza.

“Bene, allora... Iniziamo.” Concluse questo e così le luci si spensero.

“Quando le persone mi dicono 'Sei famosa' non è come se mi dicessero che sono una brava ragazza o una persona divertente. Tutto si annulla dietro la frase 'E' famosa' e fa male!" Esclamò a gran voce Harmonie una volta che il palco fu illuminato da una luce soffusa. La ragazza aveva cambiato le parole del copione, citando una frase di Harry.

“Io pero' amo il mio mestiere e non posso mollare, non voglio! Chiedendomi di scegliere tra te e questo mi stai uccidendo!” Continuò poi girandosi verso Fred.

Il ragazzo le aveva fatto la gentilezza di recitare nuovamente insieme a lei, sebbene non avesse passato l'ultima prova.

“Diana, io ti amo, ma non ce la faccio a vivere in un mondo come il tuo!" Disse questo guardando Harmonie negli occhi.

“Ho capito e ti chiedo scusa! Scusa se, per una volta, sono stata un po' egoista inseguendo un mio sogno! Scusa!" Gli occhi azzurri dell'aspirante attrice si velarono di lacrime che poi scesero una ad una lungo le sue guance.

“Ok... Per me è sufficiente. Andiamo avanti. Ci canti una delle canzoni che ha portato. A lei la scelta.” Ad interromperla fu la donna di poco prima.

“Canterò una canzone di cui ho scritto sia la base che il testo. Suonerò da sola, ho la tastiera con me. Il titolo è 'Who will i be'. Volete che vi spieghi il significato?” Harmonie sorrise mettendo in atto i consigli di Niall.

“Volentieri.” Rispose Twins prima che lo potessero fare altri.

“La canzone è ispirata alla storia di Diana. All'inizio questa ha tante ambizioni che risultano essere inafferrabili, ma lei ha la speranza di realizzarsi e quello che canterò racconterà esattamente questo." Concluse Harmonie e incomiciò a suonare la chitarra elettrica che Grant le aveva prestato.

How to choose
Who to be
Well lets see
There's so many choices now
Play guitar
Be a movie star
In my head a voice says

Harmonie sorrise cantando. La Diana non ancora famosa le ricordava lei, la quindicenne che, insieme alla sua migliore amica Alicia improvvisava recite, sfilate e balletti.

Why not
Try everything
Why stop
Reach for any dream
I can rock
Cause it's my life
And now's the time

Perché no? Si domandò ripensando alla scelta di presentarsi come la protagonista. Harmonie fu felice dell'insistenza posta da Harry pochi giorni prima. Ancora una volta, il riccio, l'aveva aiutata a fare la scelta giusta.

Who will I be
It's up to me
All the never ending possibilities
That I can see
There's nothing that I can't do
Who will I be
Yes I believe
I get to make the future what I want to be
If I can make up any one and know the choice is up to me
Who will I be!

Harmonie credeva davvero alle parole che stava intonando. L'essere padroni del proprio futuro. Quanto di più giusto? Harmonie si ricordò benissimo il momento in cui decise che avrebbe fatto di tutto per sentirsi al pari di Harry. La sera dei WMA le tornò in mente.

"Ok, basta così." Disse la donna saccente della giuria.

"Manca la seconda strofa!" Intervenne un altro giurato.

"Io sono la commissario, la scelta spetta a me." Liquidò la cinquantenne brevemente.

"Harmonie, grazie mille. Il provino è ufficialmente finito." Concluse Twins sorridendo per tirar su il morale della ragazza sceso a livelli sotterranei.

* * *

“Non voglio parlare.” Esclamò la ragazza non appena i suoi amici la raggiunsero una volta fuori dal teatro.

Il provino era stato un disastro. Aveva visto gli altri provini ed era consapevole che, essendo stata stoppata, non avrebbe ottenuto il ruolo di Diana.

“Harmonie! Vieni un attimo!” Fu Twins a parlare, corso in fretta dalla sala in cui si stavano assegnando i ruoli.

“Ce l'abbiamo fatta! Quella vecchia strega ha ceduto!” Continuò l'uomo con il fiatone.

“Che cosa?” Harmonie non capì dove il segretario voleva andare a parare.

“Vedrai!” Dopo queste parole, Twins se ne andò via.

“Hai il ruolo! E' ovvio!” Esclamò Leigh sorridente.

Tutti gli altri furono d'accordo con la riccia, al punto che la rossa iniziò a credere alle sue parole. Poco, ma lo fece.

“Sono usciti i risultati. Chi va per primo?” Chiese Cory guardando Grant, Harm e Lea.

La sera prima avevano deciso che sarebbero andati uno alla volta a vedere la bacheca.

“Andrò io, vi spiace?” Domandò Harmonie avvicinandosi all'entrata.

“No, va pure.” Rispose Grant facendole l'occhiolino.

Un passo, due passi. La ragazza raggiunse la bacheca. Il cuore le sembrava scoppiare mentre con un dito tremante scorreva tra i ruoli. Adam, Becky, Benjamin, Cody... I nomi dei personaggi erano scritti affiancati ai nomi di chi li avrebbe interpretati. Diana: Clarisse Stander.
La terra tremò sotto i piedi di Harmonie cui occhi si riempirono di lacrime amare, deluse.




(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Ehilà! Ditemi... Avete visto quello stupendissimo video di Story of my life! Io una cinquantina di volte almeno... Ne sono follemente innamorata! Così tanto che ho perso la cognizione del tempo a ricavarci gif che vedrete presto inserite e dunque... La bella notizia? Devo ancora iniziare i compiti! Lalalala! Ridiamo per non piangere! No, sul serio, mi sarei sentita troppo in colpa non aggiornando oggi dopo il ritardo della scorsa volta. Inoltre, perdonatemi per non aver risposto ad alcune recensioni. Domani sarà la prima cosa che farò una volta a casa! Ve lo prometto. Ci tengo troppo a voi.

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Parliamo del capitolo. Allora... Come vi ho già detto è stato fondamentalmente di passaggio. Ho preferito farne uno lungo, anziché due brevi perché non voglio annoiarvi più di quanto lo stia facendo! C'è un bel po' di roba comunque. Innanzitutto il momento in cui Harm e Harry aiutano i bisognosi. Perché l'ho inserita? Perché vorrei far arrivare un'immagine di Harry buona e positiva. Poi si prosegue con Niall e gli altri ragazzi che aiutano la rossa per le canzoni. Una parte del capitolo, abbellita da momenti di dolcezza tra gli H2(3) finisce dando spazio ad un'altra che riguarda il provino finale. E insomma... Harmonie non sarà la protagonista. Chi sarà questa Clarisse? Avete idee a riguardo? E inoltre... Twins sembrava sicuro una volta andato da Harmonie, cosa è cambiato? Cosa è successo? Chi lo sa? Io. Muahaahah!
Vi lascio delle anticipazioni riguardo il prossimo capitolo. Sarà praticamente lo sviluppo di questo e poi si concluderà con l'incontro tra Harm e i ragazzi nella mattina del trentuno ottobre... Ma secondo voi, andrà tutto bene nella notte in cui ci si diverte a mascherarsi da mostri?

Un'utlima cosa: abbiamo superato le settecento recensioni e io davvero non so come ringraziarvi per questo. E' fantastico, davvero. Ho notato che la media di queste sta aumentando e sono così felice. Mi piace leggervi, amo farlo, quindi, beh, se volete rendermi contenta, continuate a mantenere questi numeri! Non ho mai imposto un numero di recensioni per continuare e mai lo farò, certo che, più sono di buon umore, più mi diverto a scrivere e a pianificare nuove congetture...
Bene dopo questo, smetto di rompervi anche oggi e magari inizio a farmi qualche compito...
Ci becchiamo Giovedì!
Giorgixx


PS: Spoiler FF su Niall

Pubblicità
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** A simple recommendation. ***



A simple recommendation
Buona sera! Come sempre, vi invito a leggere le note a fine capitolo! Vi anticipo che in questo capitolo verrà trattato un argomento parecchio attuale e che verrà introdotta la serata di Halloween. Se vi va, come avete già fatto fatemi sapere se c'è una frase, una parte di capitolo che vi ha colpito un po' di più degli altri.
Grazie dell'attenzione!




Delusa. Solo ed unicamente da se stessa. Harmonie aveva lottato e combattuto per ottenere un posto che non le era stato dato. La cosa peggiore era che lei sapeva di aver dato il massimo. Ne era convinta. Questo la faceva stare male. Questo la faceva piangere. Ripensò alle tante volte in cui aveva sentito dire “L'importante è dare il massimo.” e mandò mentalmente a quel paese chiunque avesse mai anche solo sussurrato una frase simile.

“La gente è brava a parlare.”

Ripeteva Harmonie a se stessa. Lei ci aveva creduto. Eh sì, aveva creduto in una possibile “vittoria”. Diana in fin dei conti assomigliava così tanto ad Harry. Soprattutto se si pensava al fatto che entrambi soffrissero di alcune cose che comportava l'essere famosi, l'essere un volto da copertina ...Chi conosceva meglio Harry, se non lei? Glielo ripeteva spesso lui. Ma Harmonie non ce l'aveva fatta.

“Forse per la timidezza.“ Pensò.

“Forse per la banalità della canzone” Credette.

“Forse perché sono un'incapace illusa” Ammise infine.

La rossa riguardò quella lista, un'ultima volta, tanto per rendersi conto di non star vivendo un incubo. Harmonie Stoner... Hannabet. Chi era questo personaggio? Un sorriso amaro spuntò sul viso della rossa, quando questa si rese conto che la ragazza che avrebbe dovuto interpretare si limitava a dire una decina di battute.

“Almeno raggiungerò presto i ragazzi.”

Anche questo pensiero risultò inutile per farle tornare il sorriso. Harmonie adocchiò i ruoli di Grant, Cory e Lea e sorrise pensando che loro ce l'avevano fatta. Non avevano voluto troppo da loro stessi, si erano accontentati.
Harmonie no. Sia lei che Harry erano testardi. Quando volevano una cosa donavano anima e corpo.
Quella volta non era bastato. La rossa non si azzardò a dare neanche per un minuto la colpa di ciò al riccio, consapevole che lui non aveva fatto altro che spingerla a fare ciò che voleva nel suo profondo.

“Avrei comunque puntato a Diana.” Affermò Harmonie.

Pensò che, se Harry non l'avesse convinta subito, lei si sarebbe studiata a memoria le battute della protagonista, per poi magari improvvisare una volta sul palco.

“In fin dei conti è stato meglio così.”

Un brivido percorse la schiena della rossa, facendola sussultare. Se Harmonie, prima di quell'esperienza era convinta che l'unica cosa che avrebbe potuto deluderla era l'amore o la mancata amicizia, in quell'istante cambiò completamente idea. Lei era l'unica in grado di deludere nel profondo se stessa. Lei con i suoi difetti, con le sue paranoie inutili, con i suoi film mentali, con le sue speranze e illusioni. Lei, che era imperfetta ai suoi stessi occhi.
* * *
Harmonie.” Una voce maschile interruppe il silenzio regnante.

“Mi lasci sola, sono un po' avvilita.” Confessò la rossa usando un tono di voce piuttosto basso.

“Clarisse... E' la nipote della commissario. Tutti noi giurati eravamo convinti che non ci fosse stata lei a capo della commissione, per questo abbiamo fatto andare avanti quella ragazza, con l'idea di assegnarle un ruolo non molto importante. La presenza di quella donna ha sconvolto tutto. So che tu ci credevi a questa “vittoria” e come darti torto? Qui sei nettamente superiore agli altri, si nota. E lo ha notato anche lei. Ha interrotto il tuo esame, sapendo che quel ruolo l'avrebbe assegnato Clarisse. Durante il confronto, noi giudici l'avevamo quasi persuasa a farti interpretare Diana, per questo nel bel mezzo dell'assegnazione sono venuto contento ad avvisarti della buona notizia. So che ti sembrerà strano, ma mi sono affezionato a te. Sei coraggiosa, capace e ti giuro che volevamo vederti come protagonista... Solo che noi contiamo poco, in confronto a lei..” Disse Twins, per poi prendere una boccata d'aria.

“E' raccomandata quindi... E non si può far niente. So benissimo che la signora è un membro importante della Disney. Bene... Che bello. Grazie di tutto comunque... Vorrei essere felice, ma non ci riesco. E' un'ingiustizia: avrei preferito non avere il ruolo per la mia incapacità.” Harmonie abbassò il volto a terra, riguardando ancora l'elenco che ormai sembrava aver stampato nella mente.
* * *
“Non posso far proprio niente per aiutarti.” Questa non era una domanda, una richiesta, bensì un'affermazione, una dannata affermazione.
Harmonie, infatti, non rispose. I suoi occhi vagarono tra le crepe del soffitto, all'intonaco rovinato dei muri bianchi, alle finestre, al panorama. Era sconnessa, come in un altro mondo. Non ci capì più nulla. In quel momento era davvero esausta. Anzi, di più. Una semplice raccomandazione e tutto l'impegno e la passione con cui si era battuta, andando contro alla preoccupazione, all'ansia, alla paura, si era sciolto come neve al sole. Ma quante volte erano successe di ingiustizie simili? Harmonie solo in quell'istante capì quanto queste potessero far male. Soprattutto quando non c'era rimedio. In effetti, cosa avrebbe potuto fare? Andare dalla donna e dirle “So che Clarisse è tua nipote.”? Sarebbe risultato assurdo e inutile. Chi era Harmonie in confronto a lei? Sicuramente una persona migliore, ma questo non bastava. La realtà sembrò schiacciare la rossa sotto un peso insostenibile, quando un singhiozzo fuoriuscì dalle sue labbra. A lenti passi Harmonie impose alle sue gambe di raggiungere i suoi amici. Chissà cosa avrebbero detto, chissà come avrebbero reagito.
I primi a vederla furono Grant e Cory a cui si fermò il cuore. Non era di certo la prima volta che vedevano piangere Harmonie, ma quel giorno non videro la solita luce illuminarle gli occhi chiari, la luce della speranza, che le faceva sapere che tutto si sarebbe risolto. I due ragazzi, potettero giurare di non vederne neanche un briciolo.

Distrutta?! No, affatto... Sto bene!” Harmonie strinse le labbra cercando di impedire a queste di tremare.

Grant e Cory le si avvicinarono, ma lei li scansò. Dopo di loro, a vederla, furono Lea, Gemma, Alicia, Eleanor e Danielle.

“Lea, ce l'hai fatta.” Mormorò Harmonie con una voce spenta.

Anche il suo corpo sembrava essere tale. Le braccia ricadevano morte lungo i fianchi, gli occhi risultavano vitrei.

“Harmonie... Fatti abbracciare!” Alicia si sporse verso la ragazza e la strinse a sé.

Lei rimase immobile. Pensò ancora che se bastava così poco, una raccomandazione, un legame di parentela favorevole, per distruggere un suo desiderio così grande, tanto valeva non provarci nemmeno a farlo diventare realtà. Harmonie costatò che sarebbe risultato una perdita di tempo inseguire sogni per poi vederli scoppiare nell'aria come bolle di sapone. Alicia lasciò l'amica con un sorriso amaro e consolatorio. La mora si portò una mano davanti agli occhi, incredula. Per lei e gli altri ragazzi, ignari della situazione, la decisione di non dare alla rossa la parte della protagonista, risultava impossibile, irreale. Gemma si avvicinò alla fidanzata del fratello. Si limitò ad asciugarle alcune lacrime, ricadute sulle sue guance lentigginose. Era stata abituata sin da piccola ad aiutare e consolare il piccolo Harry e, come faceva da sempre con lui, la ragazza non disse nulla. Considerata da molti estranei acida, Gemma non lo era affatto. A lei successero El e Danielle che le accarezzarono dolcemente i capelli, spostandole alcune ciocche dal viso gonfio ed arrossato.

“Jade... Harry...” Mormorò Jesy, andando incontro alla stylist insieme a Perrie e Leigh.

Quando Harmonie si ritrovò circondata da tutti quei volti familiari si sedette sul muretto dietro di lei e liberò tutta la sua tristezza, delusione e amarezza.

“Nipote... E' la nipote di quella! Raccomandata... In frantumi... Me lo sentivo... Fiducia... Harry...” Tra lacrime e singhiozzi, la ragazza riuscì a biascicare solo parole sconnesse trra loro, che pero' riuscirono a chiarire la situazione.

“Clarisse è la nipote di Mrs. Mason?” Finalmente anche la commissario aveva un nome. Grant infatti, lo aveva appena controllato nell'elenco.
La rossa fece un cenno affermativo con la testa.

“Ragazzi...” Jade da cinque minuti buoni stava richiamando l'attenzione di Niall, Zayn, Liam, Louis ed Harry che alla sua chiamata avevano incominciato a gioire.
In effetti, la cantante aveva promesso che li avrebbe chiamati in caso Harmonie avesse ottenuto il ruolo di “Diana” e mandato un messaggio in caso contrario. Considerando questo, la reazione dei ragazzi risultò anche a lei del tutto logica.

“Ragazzi!” Urlò la fidanzata dell'irlandese.

“Cosa c'è? Non sei felice?” Chiese Harry mettendo a tacere gli altri.

“La nipote del capo della commissione ha avuto il posto di Harmonie. La Mason è una importante nella Disney... Quindi...” Chiarì Jade, sentendosi in colpa di rivelare una così brutta realtà.

“Noi faremo qualcosa! Dobbiamo! Questa è un'ingiustizia!” Esclamò Louis arrabbiato.

“E' una cosa orribile! Gli altri giudici non l'hanno fermata?” Domandò Zayn stringendo saldamente le mani in pugni.

“Da quanto ho capito, aspettava alla Mason l'ultima decisione. Penso che abbiano provato a convincerla, ma che alla fine abbia fatto di testa sua.” Intervenne Leigh.

“Andiamo a lamentarci! Cazzo, siamo o non siamo cantanti di successo? Per una volta, comportiamoci da stronzi!” Esordì Niall gesticolando nervosamente.

“Secondo me, converrebbe parlare di questo con un suo superiore... Anche se... Dio, per una volta, non so che cosa fare!” La voce di Liam risultò davvero spazientita.

“Passatemi Harmonie...” Chiese Harry in tono quasi supplichevole.

Jade non disse niente, si avvicinò solamente alla rossa passandole il cellulare in mano.

“Mi dispiace! E' colpa mia tutto questo. Non avrei dovuto convincerti ad interpretare Diana... E invece no, l'ho fatto! ...Maledizione! Se ti avessi lasciata scegliere, adesso saresti stata contenta di ciò che avresti ottenuto! Io ti amo e mi distrugge la consapevolezza che io ti stia facendo solo soffrire!” Disse il riccio tutto d'un fiato.

“Haz... Non fare così, non stare male. E' dura, ma bisogna accettare la realtà. Sarebbe inutile andarci contro. Quella donna è importante, noi non possiamo far nulla. Sappi che avrei provato comunque ad interpretare Diana. Tu sei la parte più decisa di me, riesci a dare parole ai miei pensieri e lo sai bene. Non ti rendi ancora conto che sei riuscito a stravolgere completamente la mia vita? Uffa, è frustrante. Sei una delle cose migliori che mi sia successa e non riesco a fartelo capire...” Rispose Harmonie rilassandosi un po'.

Bastava la voce del riccio a consolarla, a farle vedere il lato positivo delle cose... Harry parlava, Harmonie stava bene.

“Riuscirai a riscattarti, alla fine si vedrà chi si è meritato il ruolo assegnato e chi no. E' una certezza questa.” Ribadì il cantante arricciando le labbra.

Era convinto delle sue parole, molto.

“Darò il massimo. In fin dei conti è sempre una bella opportunità, no?” Harmonie si asciugò le lacrime e stropicciò gli occhi impiastricciandosi volto e mani.

“Certamente! Promettimi che ti impegnerai, come in tutto ciò che fai e che, nel caso avrai qualche problema, me lo farai sapere immediatamente. Ti prego... Averti lontana è difficile.” Sussurrò Harry abbassando lo sguardo sul suo polso.

Un “H2”, in corsivo, risultava essere inciso non solo sul cuore del ragazzo, ma anche sulla sua pelle.

“Lo farò!” Harmonie annuì con la testa, tornando per un attimo bambina.

I suoi amici la guardarono sorridere e fecero lo stesso, convinti che l'amore fosse in grado di far quell'effetto, di riuscire a rischiarire anche le situazioni più cupe, di far accettare la realtà, trovando, in questa, cose per cui smettere di essere triste, per poi sorridere, andare avanti, essere felice.
* * *
21 Ottobre 2013.
Caro diario,
qui Harmonie al rapporto! Ci credi che son passati due mesi, più o meno, da quando ti scrivo? Ormai parlo anche con te come fossi una persona vera, credo di essere impazzita! Le riprese, per me, sono ufficialmente iniziate ieri. E' strano lavorare in un set, davvero. Pensavo che le scene si girassero in ordine cronologico, invece no. Si girano in base ai personaggi presenti in queste. Credevo che sarei stata sul set non solo in compagnia di Lea, che interpreterà la migliore amica di Diana al liceo, ma anche con Cory e Grant, che prenderanno parte al film nelle scene finali, in cui la protagonista deciderà di portare avanti il suo sogno, allontanandosi dal ragazzo che ama, incapace di comprenderla. Purtroppo, invece, non è così. Io e Lea ci dedichiamo ancora allo studio dei nostri personaggi, e al canto... Eh sì, è stata aggiunta una canzone in cui io sarò la solista. Penso centri anche Rick in questo... O meglio, il signor Twins. Comunque devo ammettere che fare l'antagonista della situazione non mi fa impazzire, ma non posso né voglio lamentarmi. Oggi dovremmo girare parte della seconda scena di “Dietro le apparenze.” e registrare anche la canzone. Sinceramente? Sono nervosa e terrorizzata. La cosa peggiore sarà sicuramente recitare con Clarisse. E' tremenda, dico davvero e risulta innaturale scambiare qualsiasi battuta con lei. Sembra davvero di star girando una recita da elementari. L'altro giorno, inoltre, si è divertita a prendermi per il culo in giro, dicendomi che Harry mi avrà già dimenticata. Se ci ripenso... Insomma, so benissimo che lei inventa queste cattiverie solo per farmi stare male e questo mi rende davvero una iena! Lei non sa di me ed Harry, non sa delle ninna nanne che mi canta al cellulare sentendosi anche un po' ridicolo, non sa delle video chiamate durante la notte, non sa niente... Eppure si diverte a giudicare. Che tristezza.
Harmoniexx

* * *
31 Ottobre 2013.
Caro diario,
Buon Halloween! Come sai, le riprese stanno proseguendo per il verso giusto e tutto sembra aver preso un equilibrio. Clarisse ancora non smettere ad essere acida con me, ma cerco di andare avanti. Inoltre, quella santa di Lea sta sempre con me, mi difende, anche se ultimamente ho imparato anche io a farmi valere, grazie a quelle che Haz chiama “Styles terapie.”... Quanto può essere adorabilmente scemo? A proposito del riccio... Devo darti una GRANDE notizia... Oggi è il gran giorno! Ho saputo che ci sarà una vera e propria trasferta! Saranno qui a New York, non solo Harry e le ragazze con i ragazzi, ma anche i 5Sos, Josh, Sandy, Dan e Jon insieme anche a Taylor, che resterà qui durante la settimana per registrare alcune scene del film, e Ed. Sono così elettrizzata! La casa è già pronta per il party. Con l'aiuto di Louis sono riuscita a creare varie trappole, che Louis ha definito “dolcemente terrificanti”. Il problema è che adesso non posso andare in bagno, accendere il gas, né sedermi sul divano o accedere le luci e molto altro! Facendo una di queste cose comporterei giusto “qualche minuscolo” danno... Penso che il top sarà il rompersi dello specchio, per non parlare dei biscotti salati, o dei cucchiai sparsi per casa, o del buio improvviso... Ok, io e Lou probabilmente non sopravviveremo a questa serata... Dio mio, non vedo l'ora! Forse è il caso che io vada a vestirmi in fretta... Due ore e la casa sarà infestata letteralmente da mostri! Chissà come reagirà Harry vedendomi vestita da diavoletto... Si prospetta una notte “”””interessante””””...
Harmoniexx

(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Salve ragazzuole! Ebbene... Ho un cruccio da chiedervi... Abbiamo o non abbiamo battutto il record di visualizzazioni del video? Vi giuro che non ci ho capito nulla! Oggi c'era inglese... E come è già successo ha portato una mia illuminazione su una futura coppia.
Chi ha detto che l'amore è solo un colpo di fulmine? A volte bisogna conoscersi meglio per amarsi.


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Rieccomi qui! Allora... Parliamo del capitolo? Come avevo anticipato a qualcuna di voi, ecco entrato nella storia un argomento molto attuale che interessa più realtà: le raccomandazioni. Harmonie rappresenta simbolicamente la reazione istantanea che una persona potrebbe provare di fronte ad una notizia del genere, Harry rappresenta invece il modo in cui questa dovrebbe reagire. Dunque... Vi a
nticipo che la nostra rossa si riscatterà, più avanti, a giochi ormai conclusi. Questo riguarda la prima metà del capitolo. Parlando del prossimo... Halloween! Ci saranno momenti un po' Lime, risate, balli, divertimento... Ma avete presente la fiaba dell'agnello e del lupo? Quella in cui la capretta si diverte a prendere in giro i compagni gridando "Al lupo!" quando in realtà non c'è? Come va a finire? Beh, l'agnello viene mangiato dal lupo. Non voglio anticiparvi altro.
La cosa che ci tengo a fare è il ringraziarvi ancora. Più di settecentocinquanta recensioni. Ho finito le parole, davvero. Cosa potrei dirvi se non che siete parte di me, ormai? Penso nient'altro.
Inoltre, tra le preferite ci son cento nick, tra le ricordate ventisei, tra le seguite centosei. GRAZIE.
Bene dopo questo, smetto di rompervi anche stasera e vado a finire i "simpatici" esercizi di matematica.
Ci becchiamo Lunedì!
Giorgixx

SPOILER FF su Niall:

 


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** A night of horror. ***



A night of horror

Buona sera! Scusate del piccolo ritardo di qualche minuto, ma come potrete notare il capitolo è stato molto impegnativo! Beh, io mi sono impegnata molto, più del solito per non deludervi. Che dire, fatemi sapere se vi ha divertito o meno... Per anticipazioni e altro passate nelle note a fine capitolo!



“Louis sta ridendo come una iena da stamattina... Voi due non avete preparato scherzi, vero?” Chiese interrogativo Zayn portandosi il cellulare all'orecchio mentre teneva d'occhio la tabella degli arrivi dell'aeroporto di New York aspettando insieme ai suoi amici che arrivasse il volo preso dalle ragazze.

“Ma ti pare? Tralasciando il fatto che il festeggiare prima di andare in discoteca nel mio appartamento è stata una scelta dell'ultimo minuto, ho pensato che non sarebbe stato il caso di fare scherzi... Infatti, saremo tutti un po' stanchi e avremmo tanto di cui parlare...” Harmonie trattene qualche risolino, risultando così credibile al ragazzo.

“Mi hai convinto.” Affermò infatti questo.

“Ovvio.” Ribadì la rossa, per poi chiudere la chiamata e sbottare in una rumorosa risata.

* * *

“Ragazzi!” Harmonie andò ad aprire la porta correndo verso di essa, non appena sentì il campanello suonare.

“Rossa! Cavolo, quanto ci sei mancata!” Gridarono Niall, Louis, Zayn e Liam in coro, per poi travolgere la ragazza con uno soffocante abbraccio di gruppo.

In fondo non vedevano la loro amica da tanto tempo, troppo.

“Harry...” Harmonie si avvicinò al ragazzo che le cinse i fianchi.

“Sono arrivato.” Mormorò il riccio e baciò le labbra rosee della fidanzata che tanto aveva bramato nei giorni di lontananza.

* * *

Altri saluti si susseguirono e i membri di una delle band più in foga del momento, insieme alle cantanti delle Little Mix, Eleanor, Danielle e Gemma si ritrovarono, tutti seduti sui divani del salotto, a parlare del più e del meno.

“Più tardi, al 'Boom Boom Room' ci raggiungeranno anche Josh, Sandy, Jon, Dan, i 5Sos e anche Ed e Taylor.” Affermò Perrie poggiando la testa sul petto muscoloso di Zayn.

Harmonie e Louis intanto avevano passato il tempo dandosi indicazioni sui vari scherzi organizzati con impercettibili occhiate e gesti. Un mordersi il labbro inferiore della rossa diede il via alla serata. Louis, infatti, con la scusa di andare in bagno, uscì di nascosto fuori dall'appartamento, andando a cercare il contatore del palazzo per far scattare la corrente, facendo così calare il buio in tutti gli appartamenti della palazzina semideserta. Subito dopo il ragazzo tornò e nessuno si accorse della sua piccola assenza.

* * *

“La luce!” Mormorò Perrie guardandosi intorno per cercare di riconoscere le sagome dei suoi amici nell'oscurità.

“Non è andata via solo qui.” Costatò Liam affacciandosi dal balcone e notando che l'appartamento accanto era rimasto anch'esso senza luce.

“Harmonie... Louis...” Mormorò Zayn incrociando le braccia.

“No, sinceramente no.” Harmonie portò le mani in alto, in segno di innocenza.

“Zayn! Dove sei? Cavolo... Ho la fobia del buio!” Esordì Perrie con un tono di voce parecchio stridulo.

“Eccomi... Vedo i tuoi capelli biondi, arrivo.” Il moro camminò a tentoni, andando a sbattere un piede contro il tavolinetto basso posto in mezzo ai due divani.

“Cazzo Zayn, sono Niall!” Urlò l'irlandese dopo essere stato abbracciato sensualmente dal pakistano.

“Mio marito mi confonde con un uomo? Ma chi me lo ha fatto sposare?” La cantante delle Little Mix si portò teatralmente una mano sulla fronte, quasi fosse la protagonista addolorata di una qualche tragedia.

“Perrie... Io ti avevo avvisato!” Le ricordò Louis sghignazzando insieme ad Harmonie.

“Sempre a calcare tutto voi, eh?” Domandò retoricamente Zayn mostrandosi offeso.

“Certo Zay.” Concordarono loro in sincrono.

“Haitch, dove sei?” Domandò poi Harmonie.

“Haitch? Stai cercando un' “acca”?” Chiese allibito Niall.

“Sì... E quindi?” Harry, riuscendo a guardare leggermente nel buio le facce confuse dei ragazzi, sghignazzò divertito.

“Un'”acca” Harmonie?! Cosa ti sei bevuta prima che arrivassimo?!” Continuò il biondo non capendoci nulla.

“Haz, lo hai visto?” La rossa fece finta di non aver ascoltato l'irlandese.

“Penso sia in cucina...” Rispose il cantante con tranquillità.

“Si mangia dunque!” Niall corse verso la cucina, ma venne fermato da Harmonie.

“Niall, cavolo, non ti permetterò di mangiarti il nostro gatto!” Esclamò la ragazza esasperata.

“Haitch... Un gatto.” Mormorò Jade seduta sul pavimento.

“Gatto... Quel essere peloso che fa le fusa...” Ragionò Zayn accigliandosi.

“Haitch...” Gemma sembrò perplessa.

La domanda che affliggeva i ragazzi era: perché chiamare un animale con una lettera dell'alfabeto?

“Sì, sorellina, Haitch è un gatto!” Confermò Harry usando un tono di voce acuta, tanto per prendere in giro l'altra Styles.

“Guardatelo...” Mormorò Harmonie prendendolo in braccio e avvicinandolo alla finestra per renderlo visibile.

Nessuno allora parlò. Tutti capirono il perché del nome: quel micio era l'esatta fusione di Harry e Harmonie.

* * *

“Ragazzi, mi scappa la pipì.” Mormorò Zayn nel silenzio.

“Wow, pakistano stai mostrando il meglio di te stasera... Fammi capire, dovremmo accompagnarti in bagno perché è buio?” Chiese Harry avvicinandosi ad Harmonie.

“Ne basterebbe uno... Chi si propone?” Zayn sperò che qualcuno gli avesse dato retta. Peccato che tutti tacquero.

“Bene, se dovessi morire sistematemi il ciuffo, capito?” Il pakistano con un passo accelerato si avviò alla ricerca di un bagno.

“Come sei pessimista.” Mormorò Jade scuotendo la testa.

* * *

“Cazzo!” Un rumore di vetri rotti precedette un'imprecazione di Zayn.

Harmonie, qualche giorno prima aveva ideato, insieme al suo complice preferito, un piccolo sistema a catena che, con la chiusura della porta del bagno avrebbe smosso lo specchio alla parete, facendolo cadere a terra. Ovviamente la porta era distante da questo, quindi chiunque fosse entrato nella stanza non si sarebbe fatto male.

“Oh cristo... Zayn tutto bene?” Chiese allarmata Perrie.

“Missione compiuta...” Mormorò Harmonie.

“Stavo entrando nel bagno... Ho visto un attimo il mio riflesso e poi... Si è rotto d'improvviso lo specchio!” Zayn alzò il tono di voce, che sembrò essere quello di una vecchietta isterica.

“Zay, magari avrai sbattuto troppo forte la porta...” Azzardò Niall un po' incerto.

“Avrò anni di sfiga per questo! Andate a controllare se non mi credete!” Sbottò il moro lasciandosi cadere su una poltrona, mentre si chiedeva se fosse stata la sua eccessiva bellezza a far rompere quello stupido oggetto.

“Vado io.” Esordì Liam allontanandosi da Danielle.

* * *

“Sai moro, sei proprio un cretino: lo specchio è integro sulla parete!” Urlò il castano dal bagno.
In effetti, lo specchio era sì stato rotto, ma anche sostituito immediatamente da Louis con uno nuovo. Il ragazzo inoltre aveva nascosto alla svelta tutti i vetri sotto qualche asciugamano rendendo così non credibile il racconto del pakistano.

“Ma lo avete sentito anche voi il rumore di vetri rotti, no?” Chiese Zayn allibito.

“Sarà stato qualcuno in strada a rompere delle bottiglie...” Ipotizzò Harmonie consapevole di star mentendo alla grande.

“Oh merda... Harmonie! Hai avuto la simpatica idea di sistemare alcuni cucchiai nel corridoio?” Gridò ancora Liam cercando di mantenere una certa dignità.

“Liam, ma ti ci metti anche tu? Io non ho fatto nulla!” Sbottò Harmonie riuscendo benissimo a dimostrarsi offesa. In quel momento ringraziò tutti i Santi nel paradiso per aver intrapreso il corso di recitazione.

“E' strano tutto questo.” Commentò Gemma barcollando per arrivare a sedersi incolume su una sedia a dondolo.

“Senti, prendiamo un cellulare e andiamo a controllare!” Propose Leigh con il presentimento che non avrebbero trovato nulla.

* * *

“...Visto? Hai le allucinazioni.” Costatò la mora in corridoio cinque minuti dopo.

“Ma io...” Azzardò Liam balbettando mentre indicava parti di pavimento.

Ovviamente, i presagi della cantante delle Little Mix si erano avverati: non era stata trovata l'ombra di un cucchiaio. Harmonie, infatti, approfittando del fatto che Liam fosse tornato un attimo in salotto, aveva avuto il tempo di nascondere tutte le posate nella stanza di Lea che si affacciava nel corridoio.

“Lee, ti prego, sii maturo.” Mormorò Danielle gesticolando spazientita.

“Io mi siedo, stanno accadendo troppe cose bizzarre.” Perrie concordò con la riccia e si sistemò sul divano.

Al suo gesto, un rumore fraintendibile fu udibile a tutti.

“Ma... Ahahahahah!” Niall scoppiò in una ristata rotolandosi sull'altro divano in cui stava seduto e portandosi le mani sullo stomaco.

“Santo cielo!” Esordì Eleanor unendosi alle risate dell'irlandese come fecero anche tutti gli altri.

“Ehi, deve essere stato un scherzo! Io non ho...” Provò a giustificarsi la cantante, ma tutto fu inutile, poiché anche Zayn continuò a ridere ancora più forte.

* * *

“Beh, stamattina ho preparato qualche biscotto, tanto per addolcire questa serata!” Disse Harmonie andando un secondo in cucina per poi tornare con un vassoio pieno di dolcetti di Halloween farciti con quella che sembrava essere per tutti comune panna.

“Dammene uno!” Urlò Niall saltandole praticamente addosso.

“Prendi pure!” Rispose divertita la rossa mostrando un sorriso sghembo. Il biondo, infatti aveva preso il biscotto più grande, che era anche quello in cui, al posto della panna, la ragazza aveva spalmato un po' di dentifricio alla menta.

“Ma che...” Mormorò l'irlandese mettendosi in bocca l'intero dolce.

“Sono buonissimi!” Esclamò estasiato Harry addentando quello che sembrava essere un fantasmino.

“Devo andare a vomitare!” Niall corse verso il secchio posto in cucina, sputando tutti i residui di biscotto dalla bocca.

“C'era del dentifricio!” Spiegò poi, dopo essersi reso conto che tutti lo guardavano allibiti addentando chi un pipistrello, chi una ragnatela o altro.

“Certo... Come no. I nostri son tutti normali e buonissimi... Nialler, mi sa che il fuso orario ti ha fatto male.” Disse Jade cedendo tristemente al fidanzato parte del suo ragno.

* * *

“Porca vacca!” Un urlo acuto di Eleanor fu udibile fin al salotto. La ragazza aveva proposto di andare a prendere alcune birre nel frigo, ma non appena le aprì, queste esplosero praticamente tra le sue mani, liberando tutta la schiuma, quasi fossero state agitate poco prima.

Quello che la modella non aveva posto in causa era la possibilità che nelle bottiglie fossero state inserite alcune pasticche, comprate da Louis in un negozio di scherzi, che, a contatto con il gas della bevanda, avrebbero comportato una reazione chimica con la quale si sarebbe liberata molta schiuma.

“Eleanor, chiudi queste bombe a mano!” Esclamò Danielle, afferrando un canovaccio dal tavolo per frenare il disastro creatosi, con scarsi risultati.

“Io... Penso che andrò a lavarmi i capelli.” Sbuffò la castana guardandosi alcune ciocche bagnate dalla bevanda che era schizzata ovunque.

"Ti seguo.” Mormorò la riccia pulendosi alla svelta le mani appiccicaticce.

* * *

“Manca la parte finale... Pronta Harm?” Sussurrò Louis dopo aver consolato la fidanzata che poi, insieme a Danielle, si era congedata nel bagno.

“Pronta!” Sghignazzò la ragazza, sgattaiolando in camera, approfittando del buio che sarebbe rimasto per poco.

* * *

“La luce... E' tornata finalmente!” Mormorò Perrie ringraziando, insieme a Niall, San Patrizio.

“Questa sarà pure tornata, ma Monie è scomparsa!” Harry si stropicciò gli occhi accecati dal bagliore improvviso.

“Vado a vedere in camera...” Continuò poi, mentre il resto del gruppo dava un'occhiata nelle altre stanze.

“Harmonie!” Il riccio entrò nella camera della ragazza, le cui pareti erano ricoperte da loro foto, e un urlò strozzato gli uscì dalla gola.

“Harmonie!” La rossa se ne stava sdraiata a terra, in una posizione riconducibile ad uno svenimento.

“Harmonie!” Il ragazzo la scosse per le spalle, ma questa non dava segni di vita. Sembrava essere una bambola di pezza nelle mani di Harry.

“Oh no... No... Ragazzi, venite qui!” Urlò mentre gli occhi gli si velarono di lacrime. Tutti i suoi amici, compreso Louis, intento a nascondere un ghigno divertito, si affrettarono a raggiungerlo nella stanza di Harmonie.

“Ahahahahah! Haz, ci hai creduto!” Lei allora aprì gli occhi e iniziò a ridere poggiando la testa sulla spalla del ragazzo.

“Non farlo mai più, mai più... Capito?” Una lacrima scese lungo le guance del cantante, arrossate dalla preoccupazione.

“Ehi... Non pensavo ti saresti spaventato così... Stai piangendo?” Harmonie guardò i suoi amici che all'occhiata lanciatagli uscirono dalla stanza.

La ragazza carezzò così il volto del fidanzato, catturando l'unica lacrima scesa dai suoi occhi chiari con i polpastrelli.

“E' stato solo uno scherzo azzardato. Scusami.” Continuò poi abbracciandolo.

“Mh mh.” Mugugnò allora Harry e nascose il viso nell'incavo del collo della rossa.

* * *

“Brutti bastardi Ci avete fatto morire di spavento, fatto passare per pazzi e messi in imbarazzo! Dovreste pagarcela!” Urlò Zayn rivolto a Louis ed Harmonie, quando questa raggiunse il gruppo in salotto.

“Vi abbiamo anche fatto ridere!” Si giustificò il ventiduenne sorridendo esageratamente.

“E siamo anche stati perfetti! C'è poco da fare... Io e Lou siamo fenomenali!” Aggiunse la ragazza consapevole che i suoi amici non si fossero arrabbiati sul serio.

“Batti cinque, diavoletta!” Propose il cantante alla sua complice che acconsentì divertita.

“A proposito di diavoli... Ragazzi, dobbiamo vestirci per andare al locale! Su su!” A ricordare questo fu Perrie che associò il “diavoletta” al costume di Harmonie.

Erano le dieci e alle undici si sarebbe tenuto il party.

“Jade, cara... Vieni dal tuo dolce amico Louis!” Disse il castano frugando qualcosa di ignoto in un borsone.

“Louis, come mai Jade deve farsi travestire da te?” Chiese Harmonie ignara della scommessa dai due amici tempo prima.

“Ehm... Niente, lascia stare!” Liquidò in fretta il ragazzo, per poi spingere la rossa nella sua camera, dove tutte le ragazze erano già entrate con i loro costumi in delle buste, e portare Jade in bagno con lui.

* * *

“Abbiamo finito... E siamo pure in anticipo!” Disse Harmonie sistemandosi una ciocca di capelli.

Le ragazze si guardarono un attimo, squadrandosi dalla testa ai piedi.

Gemma indossava un bellissimo e lungo abito in velluto bordeaux con alcune rifiniture nere. Uno smokey eyes esagerato e una buona dose di cipria le davano un'aria sovrannaturale, così come la corona di fiori che portava sopra i lunghi capelli leggermente cotonati e volutamente disordinati. Eleanor, al suo fianco, si era truccata il viso con un fondotinta bianco, calcando le sopracciglia, gli occhi e le labbra con una linea di matita nera. Indossava un lungo mantello lucido abbottonato del tutto, che le donava un'aria misteriosa. Danielle, invece, aveva unito la sua passione più grande con la serata, mascherandosi da ballerina classica. Il tutù bianco sgualcito e il trucco in stile zombie la rendevano piuttosto inquietante, anche ai suoi stessi occhi. Alicia aveva un travestimento molto particolare. Indossava degli shorts a vita alta in jeans bianco con infilata dentro una canottiera del medesimo colore che risaltava sulla sua pelle abbronzata. Due ali di piume, attaccate alla canotta rendevano il tutto più affascinante, così c come l'aureola che portava in testa. Perrie aveva pensato di immedesimarsi in una delle sue eroine preferite: Catwoman. Non a caso aveva indossato una tuta aderente in pelle nera traslucida e la classica maschera con le orecchie da gatta. Dei baffi finti, trovati da Harmonie, la rendevano davvero stupenda. Jesy aveva optato per una maschera più bambinesca. Aveva infatti comprato un costume da zucca, che seppur molto ingombrante, non le dava un'aria ridicola, ma piuttosto sexy vista la sua limitata lunghezza. Leigh, la più sadica tra le ragazze si era travestita da zombie incinta. Aveva acquistato una panciera dalla quale uscivano due braccia e due gambe da neonato. Un camice da ospedale e una dose di cipria sul viso e di ombretto grigio sotto gli occhi rendevano completa la sua immedesimazione. Infine c'era Harmonie che aveva scelto il suo costume parecchio tempo prima. Questo consisteva in un cortissimo abito in pelle rossa dalla gonna svasata. Il corpetto, con una generosa scolatura, era ornato con un incastro di lacci che andavano ad unirsi in un morbido fiocco appena sopra la gonnellina. Questa, inoltre aveva cucita sul fondo schiena una coda da diavolo. Tra i capelli rossi della ragazza spiccavano due corna. Harmonie era una perfetta. La cosa migliore del suo travestimento risultava essere sicuramente il sorrisetto furbo.

Le amiche, uscirono in corridoio, restando decisamente a bocca aperta a causa della scena presentatagli davanti.

“Harry... Sei pietoso!” Esclamò Harmonie scandendo bene le parole, per poi portarsi le mani alla bocca con lo scopo di trattenere le risate dovute alla visione del fidanzato.

Le altre ragazze si limitarono a restare ammutolite guardandosi a vicenda con i ragazzi.

La rossa squadrò Harry da capo a piedi. Il ragazzo si era vestito ricalcando lo stile di Miley Cyrus. I suoi capelli erano raccolti in due crocchie, il torace spoglio da qualsiasi cosa, se non da alcuni stickers per la pelle attaccati sui capezzoli. Per il resto, Harry risultava coperto solo da un paio di pantaloncini molto corti ed aderenti di raso arancione. Ai piedi portava le sue Converse bianche.

“Spiegami questo... Come farò a frenare l'impulso di saltarti addosso per tutta la notte? Sai, questi pantaloni lasciano poco spazio all'immaginazione...” Harmonie si avvicinò al ragazzo e, cingendogli i fianchi, giocherellò con l'elastico dei suoi shorts, sfiorandogli poi i pettorali.

“Certo che anche tu... Non aiuti a tenere a bada i miei ormoni!” Biascicò il ragazzo abbassando lo sguardo e stringendo con entrambe le mani i glutei sodi della fidanzata.

“Sì, okay. Se volete regalarci una scena di porno, beh sappiate che non ne vogliamo!” Scherzò Louis e allora Harmonie ebbe l'occasione per guardare i travestimenti degli altri ragazzi.

Louis portava i jeans distrutti di Harry, con parecchio risvolto a causa della loro eccessiva lunghezza, sotto ad una maglietta strappata da lui poco prima. Il volto era ricoperto con uno strato di fondotinta bianco e alcuni parti di esso, come il contorno occhi
erano risaltate
con del nero.

Niall, aveva adottato lo stesso stile del maggiore del gruppo truccandosi anche lui di bianco e tracciando una stella nera intorno all'occhio sinistro. Aveva completato il suo look da punk con un gilet nero in pelle e una parrucca scura.

Stessa cosa fece Zayn che, indossato uno smoking nero, si dipinse di bianco non solo il viso, ma anche i capelli che raccolse ovviamente in un ciuffo ordinato.Il volto era solcata da una lacrima tracciata con della matita nera uscente dall'occhio sinistro.

Il travestimento che più colpì Harmonie, fu quello di Liam.
Il ragazzo indossava una corazza in plastica e tessuto che, insieme ad un passamontagna con le orecchie appuntite, lo rendeva il miglior Batman di sempre.



* * *

Con poca grazia e una faccia arrabbiata, Jade uscì dal bagno in cui Louis l'aveva travestita.

“Mi sento una cretina!” Sbottò poi, rompendo il silenzio imbarazzante che si era creato alla sua vista.

“Louis, sei stato malvagio!” Esclamarono le ragazza e Niall all'unisono.

“Malvagiamente geniale...” Ribadirono gli altri, compresa Harmonie.

La cantante era travestita da un m&m's gigante. Ciò sarebbe stato anche divertente se il caro Louis non le avesse imposto di spalmarsi sulla pelle un colorante blu elettrico, che riprendeva il colore di quella sorta di grande cuscino che fungeva da "corpo". La cosa peggiore, di cui tutti non erano a conoscenza, se non l'ideatore del travestimento, era che il colorante non si sarebbe tolto con facilità.

“Vaffanculo!” Urlò la ragazza, sbrigandosi ad uscire prima degli altri dall'appartamento.

* * *

Musica assordante. Alcolici bevuti come fossero acqua. Mani in alto agitate al suon di musica. Risate. Balli.

“Sapete dove sono gli altri?” Urlò Harmonie agli altri ragazzi, mentre Harry la stava facendo roteare in aria, prendendola per i fianchi.

“Il loro aereo è decollato in ritardo! Saranno qui tra due ore circa!” Liam, staccandosi solo un attimo dalle carnose labbra di Danielle, rispose all'amica.

“Questo è il miglior party di sempre!” Alicia si stava scatenando, già poco lucida a causa dei tanti drink bevuti.

Stava bene, sorrideva, rideva. Era felice, così come lo erano tutti i membri della cerchia d'amici.

“Aly... Che ne pensi di un Manhattan alla fragola?” Domandò Zayn al fianco della sua meravigliosa Perrie.

“Penso che sia stupendo!” La mora trascinò molti dei ragazzi al piano bar.

* * *

“Jade... Sei bellissima.” Mormorò Niall all'orecchio della cantante.

“Anche se sembro una cacchina azzurra?” Domandò lei ridendo.

“Chissà se sei buona come un m&m's...” Rispose il biondo, per poi morderle e succhiarle un lembo di pelle sulla spalla, lasciandole un evidente segno.

* * *

“Mi sono mancate le tue labbra...” Harmonie se ne stava in quel momento con la schiena al muro, comandata completamente da Harry.

“Mh mh...” Mugugnò questo baciandole il collo, arrivando sempre più in profondità nella scollatura.

“Haz... Cavolo... “ La rossa chiuse gli occhi volgendo il viso al soffitto. Con uno scatto veloce, inoltre, cingendogli il torace, avvicinò ancor di più il riccio a sé.

“Preparati a dormire molto poco stanotte!” L'avvisò il cantante, facendola ridere rumorosamente.

* * *

“Taylor, Eddie!” Harry andò incontro alla coppia che si stava avvicinando a lui ed Harmonie.

Il rosso era travestito da pagliaccio, la bionda ricalcava le vesti di una prestigiatrice. Entrambi erano raggianti quella sera.

“Harry...” Mormorò la cantante, troppo impegnata ad elaborare il fatto che non l'avesse trattata con astio, per notare il suo look.

“Sì, va tutto bene, davvero. Harmy mi ha raccontato anche del tuo messaggio, grazie.” Harry sorrise dopo molto tempo alla ragazza che, di rimando, gli porse la mano destra.

“Pace?” Chiese poi.

“Pace.” Il riccio inoltre, rispose al gesto di Taylor.

* * *

I quattro, mentre il resto del gruppo si trovava in pista, restarono a parlare a lungo dei più svariati argomenti, tra i quali il film a cui prendevano parte le due ragazze e il procedimento delle riprese.

“Vado un attimo in bagno, scusate.” Biascicò Harry, per poi andare a cercare Louis.

“Mi accompagni? Ho bevuto e mi gira tremendamente la testa... Non voglio far preoccupare Harmonie.” Gli spiegò velocemente il riccio non appena lo vide ballare con Eleanor.

“Certo!” Louis prese il suo migliore amico per le spalle, accompagnandolo nel bagno degli uomini.

Il cantante si poggiò al lavandino, chiudendo gli occhi. La vista gli si annebbiò a causa del dolore acuto alle tempie. Un secondo dopo Harry perse i sensi, travolgendo nella caduta anche Louis, che, sorpreso dal mancamento del minore e dal suo peso addosso, picchiò violentemente la testa contro il marmo del lavello, finendo infine a terra, sul pavimento bagnato d'acqua.

* * *

Harmonie da cinque minuti buoni era alla ricerca del bagno degli uomini. Harry, infatti, sembrava essere sparito.

“Haz! Lou!” La scena che si presentò davanti agli occhi della ragazza era agghiacciante: il suo fidanzato e il suo migliore amico se ne stavano inermi sul pavimento.

“Ragazzi, ragazzi vi prego!” Harmonie poggiò l'orecchio sul petto del riccio e del castano e costatò che respiravano.

Una macchia rossastra sul lavello attirò l'attenzione della rossa, cui mano presentava lo stesso sporco.

“Cavolo Lou! La testa!” Harmonie sbatté velocemente le palpebre, collegando il sangue nelle sue mani alla ferita, che scoprì aveva Louis sotto la nuca.

Gli occhi le si riempirono di lacrime. Le labbra incominciarono a tremare.

La ragazza si pulì la mano sporca con il vestito e corse alla ricerca dei suoi amici terrorizzata, con il cuore che pompava sangue velocemente, la cassa toracica che compiva movimenti irregolari e sconnessi fra di loro.

“Harry! Louis!” Urlò Harmonie non appena intravide Liam, Danielle, Leigh, Alicia e tutti gli altri.

“Harmonie, cosa succede?” Chiese Eleanor strabuzzando gli occhi dopo aver sentito nominare il suo fidanzato.

“Li ho trovati per terra in bagno, sembrano svenuti!” La rossa non riuscì a dire altro.

“Harmonie, basta scherzare dai, mi farai prendere un collasso prima o poi.” Ribatté la castana ridendo.

“Stai zitta.” Intervenne duramente Liam. Negli occhi azzurri della ragazza poté vedere un mostro indistinguibile: la paura.

“Venite!” Il ragazzo prese per mano Harmonie e si fece guidare verso i suoi amici.

Una volta raggiunto il bagno, al castano bastò dare un'occhiata per capire che tutto quello che aveva raccontato la rossa impanicata non era uno scherzo.

“Chiamate un'ambulanza! Presto!” Liam passò il cellulare a Zayn che compose il numero, mentre i suoi occhi si arrossarono di lacrime, così come quelli degli altri ragazzi, letteralmente scioccati.

Cosa sarebbe successo?


(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Salve ragazzuole! Ebbene... Non pensiamo al capitolo... Vi volevo solo chiedere: avete visto gli EMA? I ragazzi hanno vinto! ^-^ Prima ho visto anche il Behind the scenes di SOML... Bellissimo! Harry che s'improvvisa ballerino è stupendo! XD

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Rieccomi qui! Allora... Parliamo del capitolo... Mi piace! Mi piace davvero e sono felice per come è uscito fuori! Sarà che le vostre belle parole stanno aiutando a far aumentare la mia autostima?! ...Comunque abbiamo un inizio e uno sviluppo fenomenale e un finale catastrofico in confronto. Questo mi è venuto in mente durante l'ora di Latino... Adesso la trama è all'inizio di un bivio... Non so, starà a voi farmi capire come continuare... Anche se non ve ne siete rese conto, molte volte ho apportato cambiamenti dopo aver letto le vostre recensioni. Vorrei rigraziare LIttleCobaltThings per avermi dato l'ispirazione della scena di Haitch in una delle sue fantasmagoriche recensioni. Vorrei che capiste che io tengo davvero conto di ciò che mi scrivete. (StelaSwift13, visto che ho inserito Ed e Tay? Le sarà molto presente, fidati). Dunque... C'è poco da dire... Harry sarà solo svenuto... Ma quanto sarà grave la botta presa da Louis?
Non vi anticipo nulla. Che dire infine... Le recensioni aumentano a vista d'occhio con picchi e ricadute, spero che in un capitolo in cui ho messo anima e cuore ci siano più pareri, lo spero davvero, anche se non voglio sembrare insaziabile. Io vi ringrazio e non smetterò di farlo.
Ci becchiamo Giovedì, con un capitolo che segnerà la nascita di una nuova coppia!
Grazie ancora!
Giorgixx


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Some kisses. ***



Some kisses.

Buona sera! Scusatemi il terribile ritardo! Per anticipazioni, informazioni e spiegazioni, leggete le note a fine capitolo! Graziexx



Il suono assordante della sirena dell'ambulanza sembrava continuare all'inifinito. Tutti i ragazzi, appena questa fu arrivata al locale, si erano infilati dentro il SUV di Ed e ormai da più di mezz'ora stavano sfrecciando lungo le vie di New York.

“Cazzo!” Sbraitò Liam, dando un calcio al sedile davanti a lui.

“Tranquillo Lee... Hanno dato ad entrambi bollino giallo!” Lo tranquillizzò Danielle.

“L'aereo degli altri è atterrato, ci raggiungeranno direttamente all'ospedale.” Mormorò Niall stringendo Jade, seduta in braccio a lui.

“Bell'affare... Davvero. Pensa cosa scriveranno domani i giornalisti... 'Alcuni dei cantanti più seguiti del momento si ritrovano travestiti da mostri, insieme ad un cioccolatino azzurro gigante al pronto soccorso!” Continuò questa ridendo per smorzare la situazione.

“Io non riesco a ridere.” Disse Zayn passandosi un fazzoletto struccante sul viso per levarsi il bianco del trucco.

“Siamo arrivati.” Annunciò Ed con voce spenta.

“Ho paura.” Sussurrò Harmonie prendendo finalmente parola.

Lei ed Eleanor erano rimaste in silenzio durante tutto il tragitto.

“El...” Jesy carezzò una spalla alla sua amica.

* * *

“Ragazzi, ci stanno mettendo troppo!” Esordì Niall preoccupato.

Si erano infatti fatte le cinque del mattino. Josh, Sandy, Dan, Jon e i cantanti dei 5Sos erano arrivati da un bel po' e i tanti ragazzi si ritrovavano tutti in una delle sale d'attesa del pronto soccorso. Nessuno si azzardò minimamente ad avvicinarsi al gruppo per chiedere un autografo o una foto a qualcuno di loro. Eleanor e Harmonie si erano da tempo isolate dai loro amici. Una se ne stava vicino alla finestra, l'altra poggiata con la schiena al muro. Una guardava il panorama, l'altra le piastrelle del pavimento. Entrambe erano bisognose di sapere qualcosa. L'unica cosa che le ragazze non condividevano era la sensazione di colpa provata esclusivamente da Harmonie. Lei si stava tormentando, maledicendosi per non aver controllato Harry. Cosa era successo al suo riccio? La rossa era sicura che non avesse bevuto troppo, il ragazzo era lucido, lo si notava da come parlava. Se solo lo avesse accompagnato in bagno, Louis in quel momento non si sarebbe ritrovato in quelle condizioni. “Bollino giallo, state calmi.” Diceva ogni tanto uno dei ragazzi, ma lei come poteva stare calma? Con quale forza sconosciuta? Harmonie non pianse, non versò neanche una lacrima, tant'era agitata e nervosa. Le gambe le tramavano visibilmente e ciò non era dovuto al freddo, affatto.

“Harmon-” Biascicò Zayn sedendosi vicino alla ragazza.

“Non parlare.” Rispose lei chiudendosi a riccio.

“Ti senti in colpa, rossa?” Azzardò Niall circondandole le spalle con un braccio.

“Se io lo avessi controllato...” Mormorò la rossa abbracciando i due ragazzi.

“Non sarebbe cambiato nulla. Siamo qui, andrà tutto bene. Ti fidi del supereroe migliore del mondo?” Chiese poi Liam inginocchiandosi davanti alla rossa e poggiandole le mani sulle ginocchia.
Le voleva davvero bene, pensò guardandola.

* * *

"Styles si è svegliato, abbiamo scoperto che lo svenimento è stato causato da una forte allergia ad uno dei componenti dei drink da lui bevuti nel corso della serata." Annunciò un uomo appena entrato nella sala d'attesa.

"Per quanto riguarda l'altro ragazzo... Le sue situazioni non sono stabili." Continuò l'infermiere abbassando lo sguardo. Nessuno ebbe il tempo di gioire.

L'uomo proprio per questo, provò un forte senso di sconforto nel rivelare una notizia simile. In parte odiava il suo lavoro. Come poteva dire annunciare che un suo paziente era in codizioni instabili mantenendo un atteggiamento freddo e distaccato verso chi lo amava?

"Dove sono?" Chiese Harmonie distogliendo lo sguardo da Eleanor che atona, tra le lacrime silenziose, cercava di distrarsi guardando le crepe e i segni sul muro per poi creare con la mente disegni elementari.

"Prima stanza a destra. Styles può essere dimesso, portatelo a casa e fatelo riposare. Potrebbe avere qualche emicrania o voglia di rimettere, non allarmatevi: è normale dopo uno svenimento dovuto ad una forte allergia, inoltre ricordatevi che è caduto a terra." Rispose l'uomo dal camice bianco indicando con un cenno di testa la stanza in cui stavano i due ragazzi.

"Possiamo entrare tutti insieme? La prego." Domandò la fidanzata del maggiore del gruppo in un sussuro implorante.

"Va bene, ma fate silenzio e spostatevi non dando nell'occhio. In teoria non si può entrare in più di cinque persone in una stanza del pronto soccorso." L'infermiere se ne andò, infilando le mani nelle tasche del camice.

"Harm, porta via Harry. Non gli farà bene restare qui, a sperare che Lou si svegli presto..." Sussurrò Gemma all'orecchio della rossa.

"Gem, sei sua sorella... Sai benissimo che non vorrà mai venire. È testardo." Sibilò Harmonie pensando ad una possibile reazione del riccio alla sua eventuale proposta. Scosse infine la testa ed entrò per prima nella stanza numero dodici.

Louis era inerme sul letto, collegato ad una serie di fili, per Harmonie e per gli altri, a dir poco spaventosi.

"Boo, ma che cavolo stai facendo? Devi riprenderti e ridere. Sei debole, eh? Non ti sei ancora svegliato!" La stylist abbracciò il torace del suo migliore amico e, sentendolo alzarsi ed abbassarsi regolarmente, sospirò di sollievo.

"El..." Mormorò Jade cercando di ottenere una reazione della castana che sembrava essere assente da un bel po'.

"Lasciatemi in pace!" Esclamò questa sedendosi su un letto rimasto da poco vuoto.

Eleanor non era capace di sfogarsi con gli altri. Si definiva da sola un libro chiuso, a tutto e tutti.

“Coglione... Vuoi farci morire proprio di spavento, eh?” Zayn si avvicinò a Louis, così come fecero gli altri.

Nessuno di loro, lì per lì, si rese conto di dove stesse Harry, ma ad Harmonie la sua assenza non sfuggì. Lanciò un'occhiata al bagno. La porta era semichiusa e la ragazza avrebbe potuto giurare di aver sentito qualcuno tirare su col naso.

Con uno sguardo fece capire ai ragazzi ciò che avrebbe fatto da lì a poco e loro, escusa Eleanor, se ne andarono dalla stanza. Chi piangendo, chi singhiozzando, chi con aria assente e avvilita, lasciarono tutti in intimità le due coppie.

Harmonie prese un bel respiro ed entrò nel piccolo bagno non schiacciando per poco Harry, che se ne stava seduto a terra vicino al lavandino con indosso un pigiama datogli dagli infermieri.

La ragazza non disse nulla, limitandosi a sistemarsi accanto al suo fidanzato, facendo venire a contatto le loro spalle, per poi poggiare la sua mano minuta su quella di lui.

“Tutto questo è causa mia. Se io non avessi bevuto quel cazzo di drink non sarei svenuto e a quest'ora Lou starebbe bene.” Harry disse queste parole in un sussurro, troppo avvilito per poter urlare, consapevole che prima o poi avrebbe dovuto farlo, quantomeno per sfogarsi.

“Harry, non potevi saperlo. Lou non vorrebbe sentirti dire questo. E' il tuo migliore amico, pensi davvero che lui potrà mai rimproverarti per essergli svenuto addosso?” Chiese Harmonie riuscendo a cogliere timore nelle parole del ragazzo.

“Mi chiedo ancora come tu riesca a comprendere ogni mia più piccola sensazione. E' fantastico tutto questo, riuscire a dirti cose nascondendole dietro altre.” Harry incrociò le sue dita a quelle della rossa.

“Lou starà bene. Ne sono convinta. E' un burlone e un pigrone, probabilmente adesso starà meditando qualche altro scherzo da farvi...” Harmonie si sporse verso il fidanzato, sedendosi poi sulle sue gambe, con il viso rivolto verso il suo.

“Tu pero', adesso, non puoi restare qui. Questo è un pronto soccorso e i posti sono pochi. Vieni a casa, riposati un po', ne hai assolutamente bisogno.” La ragazza, nel parlare, tappò la bocca di Harry con una mano.

“Lo so che non vuoi venire, che vorresti restare attaccato al letto di Lou in attesa che lui si svegli, ma non puoi. Non è sano, Haz. Riposati, poi tornerai, torneremo.” A quelle parole, il cantante, che era inizialmente sembrato restio e in un certo senso arrabbiato per la proposta, rilassò le spalle, poggiando la testa al muro.

“Vieni con me?” Harmonie si alzò e fece questa domanda a gran voce.

In realtà, dietro a quella richiesta ce ne erano molte altre.

“Ti fidi di me?” Questa era la più importante e Harry sembrò capirlo. Proprio per questo si tirò su di scatto dal pavimento, arrivando a barcollare.

Gli occhi cristallini di Harmonie si velarono di lacrime. Quelle pero' non erano lacrime tristi e preoccupate per le condizioni del suo Lou, ma lacrime di felicità, dovute al gesto compiuto da Harry. Era bello sentirsi amata.

* * *

“Allora... Abbiamo chiamato Paul.” Disse Liam bloccando il cellulare per poi abbandonarlo in una poltroncina.

Harmonie aveva appena informato i ragazzi che lei ed Harry sarebbero andati a dormire nel suo appartamento per qualche ora e adesso toccava al castano fare il punto della situazione con la speranza di essere ascoltato anche dal riccio, impegnato ad abbracciare stretta sua sorella.

“Ha detto che le ultime due date, quelle di Tokyo saranno momentaneamente annullate, per poi essere rimandate entro massimo un mese. Quando Lou si riprenderà, e sono sicuro che questo avverrà prestissimo, ci prenderemo qualche giorno per riposarci e poi recupereremo i tre concerti di Melbourne e questi due in Giappone. Avremo meno giorni di riposo tra la fine del tour e l'inizio della promozione di Midnights Memories, ma seriamente... Potremmo fare anche solo un concerto senza Mr Carrots?” Liam continuò sorridendo, convinto delle sue parole, per poi lanciare un'occhiata ai ragazzi.

Josh, Dan, Jon e Sandy si erano addormentati, appoggiati l'un l'altro sulle scomode poltroncine in una sala riservata ai parenti di chi era tenuto sotto osservazione al pronto soccorso. Michael, Luke e gli altri membri dei 5Sos invece, avevano preso alcune cose da mangiare e si stavano abbuffando insieme a Niall. Forse per la fame, forse per placare la preoccupazione. Le ragazze se ne stavano in silenzio. Perrie era intenta a sfogliare una rivista presa di sfuggita al bar, tanto per ingannare il tempo, e le altre leggevano qualche spezzone di questa, senza reale interesse. Taylor, per la prima volta non veniva esclusa, stava con loro e si sentiva accettata. Forse era cambiata, o forse semplicemente maturata. Grazie all'amore. Ed la guardava e nei suoi occhi color del cielo trovava la calma che stentava a mantenere, sapendo le condizioni critiche di Louis. Zayn aveva da poco iniziato a disegnare un bozzetto di una stanza della casa di Londra che condivideva con i suoi più cari amici. Aveva in mente un bel progetto per questa grande camera rimasta spoglia e non vedeva l'ora che fosse Natale, in modo da realizzarlo.

Il castano guardò questa scena e tutti i tasselli del puzzle sembrarono assemblati ai suoi occhi. Non c'era cattiveria in quella stanza, solo amicizia, paura e una grande fratellanza.

“Eccoci... Volevamo starvi vicino, sappiamo che forse non ve ne fregherà nulla, ma non ce ne andremo.” A parlare fu Grant, che sentendo la sua amica piangere al cellulare non aveva potuto far a meno che avvisare Lea e Cory, per poi andarsene insieme a loro dalla festa a cui erano andati.

Il ragazzo sapeva di non esser visto di buon occhio, ma cercò di fregarsene. Il suo sguardo s'incrociò con quello di Harry. C'era tensione, ma in quel momento questo sentimento veniva sopraffatto da tutti gli altri. Poco importava che Grant avesse provato a separare gli H2, adesso lui era lì, pronto a dare una mano, offrire la cosiddetta spalla su cui piangere.

* * *

“Casa dolce casa...” Mormorò Harmonie una volta entrata nel suo appartamento mano nella mano con Harry.

Questo non proferì parola, ma si limitò a seguire la fidanzata. Con la mente non riusciva ad essere presente, pensava solo al suo migliore amico.

“Prima la maglia...” Harmonie sfilò ad Harry la t-shirt datagli dal pronto soccorso.

Prese anche i pantaloni e li andò a gettare nella spazzatura. Mai più il riccio avrebbe indossato indumenti da ospedale.

“Mai più.” Ripeté la ragazza a se stessa.

Quando tornò nella sua camera vide il cantante intento ad osservare il letto. La sua mente ritornò indietro nel tempo. Ripensò alle notti passate piangendo con il PC accanto, in modo che almeno tramite Skype lei ed Harry potessero dormire vicini, alle poche volte su cui ci avevano fatto l'amore.

“Ho bisogno di te. Adesso. Ho bisogno di pensare a qualcosa di bello.” Il tono del cantante agli altri sarebbe potuto anche risultare come ordine, ma Harmonie accolse quella richiesta come un aiuto. La ragazza si avvicinò dunque al riccio, lasciandosi spogliare lentamente. Harry, con il respiro affannato, slacciò il corpetto portato dalla rossa, facendolo cadere a terra. Fece lo stesso con la minigonna, che ben presto fu tolta. Harmonie si ritrovò in intimo davanti a lui. Ormai tra di loro non c'era vergogna. Avevano entrambi raggiunto la consapevolezza che in amore questa non doveva esistere. Con mani tremanti a causa dell'eccitazione improvvisa, Harmonie sfilò l'intimo del ragazzo, facendolo indietreggiare sul letto, per poi salire sopra di lui, poggiando il bacino all'altezza del suo stomaco. Harry con un gesto veloce slacciò il gancetto del reggiseno della fidanzata e con un po' di rudezza le levò gli slip. Non c'era calma nei loro gesti, in entrambi c'era voglia di distrarsi, di sfogarsi in qualche modo. I baci tra loro divennero sempre più spinti, incontrollati, irrazionali. Le posizioni furono capovolte dal riccio, che prese le mani di Harmonie portandogliele ai lati della testa. Spingendo con il bacino, continuò con i suoi baci. La saliva dei due divenne un'unica sostanza comune, che passava da una bocca all'altra, bagnava le loro labbra e ogni parte di pelle che esse toccavano. Baci umidi, baci veloci, baci impetuosi, baci appassionati. Era bello poter dimenticare una triste situazione insieme. Harry dimenticò addirittura di aver mal di testa, troppo impegnato a donare e ricevere amore, attenzioni. Il ragazzo infilò le dita fra i capelli dalle mille sfumature calde della rossa e li tirò leggermente, per farle piegare indietro la testa e riprendere a succhiarle il collo, quasi fosse una sorta di linfa vitale per lui. Harmonie chiuse gli occhi a causa del dolore provocato dai succhiotti del ragazzo. Tuttavia non si lamentò, concedendosi completamente a lui. Questo pero', sembrò capire cosa la fidanzata stesse provando e si fermò, scendendo verso il suo seno, lasciando una scia di baci che mentalmente definì ristoratori. Harmonie rise al contatto, da sempre stata troppo sensibile al tocco di Harry che sentiva il bisogno di farla urlare di piacere e per questo, scese ancora, arrivando a raggiungere il punto debole della rossa, l'interno coscia. Harmonie sussultò quando lui la sfiorò con la punta della lingua, arrivando velocemente alla sua apertura. Poi la ragazza si rilassò completamente, ed Harry prese a succhiarla dolcemente, muovendo la lingua lentamente come se le stesse facendo una carezza.

“Avevo bisogno di tutto questo.” Fiatò il riccio, per poi tornare giù e ricominciare la dolce tortura che faceva ansimare e gemere Harmonie debolmente.

“Anche io.” Mormorò questa, dicendo la verità. Sebbene all'inizio Harry fosse stato piuttosto rude, in quel momento, in cui sembrava essersi momentaneamente calmato, la faceva stare bene.

Il ragazzo iniziò a muovere velocemente la punta della lingua contro di lei, per poi arrestarsi prima che questa raggiungesse l'orgasmo.

“Ma ti pare il modo?” Scherzò Harmonie riferendosi al distacco del cantante.

Il malore di Louis sembrava essere scomparso. La delusione per non aver ottenuto la parte di Diana tempo prima, anche. Esistevano solo lei ed Harry, racchiusi in una splendida sfera di cristallo, in cui il dolore del mondo esterno non penetrava rimbalzando sulle sue mura.

Harry si perse negli occhi azzurri della ragazza, cui pupille sembravano essere dilatate, forse a causa della luce, forse a causa del piacere. Il riccio infine prese un preservativo, tenuto sapientemente sul comodino della fidanzata. Questa lo prese in mano, aprì la bustina e lo srotolò su tutta la lunghezza di Harry. Cercando un consenso, il riccio chinò la testa da un lato. In tutta risposta Harmonie allargò le gambe sorridendo. I suoi capelli, pensò questa, riflettevano completamente il suo stato d'animo. Era impetuosa, eccitata, irrequieta come una fiamma di fuoco ad una folata di vento, desiderosa di sentire Harry ancor più vicino. Il suo desiderio ben presto fu esaudito, poiché il cantante con un colpo deciso entrò in lei. Con le mani, strinse le cosce della ragazza facendole star ferme a mezz'aria. Questa, per facilitargli il lavoro, inarcò leggermente la schiena poggiata sul materasso. Il cantante allora prese a spingere, sempre più forte, più deciso. Quando entrambi raggiunsero l'orgasmo, in perfetta sincronia, Harmonie s'infilò sotto le coperte, seguita dal fidanzato. Questo l'abbracciò riconoscente, appoggiando la testa al suo petto. Grazie a lei aveva dimenticato, anche se per poco, i sensi di colpa e tutte le preoccupazioni, grazie al suo concedersi adesso era sì stanco, ma anche felice, grazie al suo amore, anche nelle difficoltà, sapeva non affondare. Harmonie sorrise al suo gesto e incomiciò a sfiorargli la schiena facendogli i grattini, consapevole che con questi, il riccio si sarebbe addormentato facilmente. Così accadde e ben presto anche lei chiuse gli occhi concentrandosi solo sulle sensazioni che le dava la presenza di Harry accanto a lei, lasciando che la paura venisse sommersa da sogni.

* * *

Intanto, nei corridoi del pronto soccorso, dove vite finivano, altre continuavano, stava nascendo un sentimento nuovo.

“Sei simpatica sai? Non me lo aspettavo, davvero!” Esclamò a gran voce Grant, mentre digitava il codice della bevanda che voleva prendere ad un distributore automatico.

“Oh... Beh... Beh... Grazie!” Rispose impacciata Alicia distogliendosi dallo scegliere se prendere un bicchiere di cioccolato al latte o amaro.

“Cavolo, non ho abbastanza soldi con me.” Mormorò poi, frugando tra le tasche alla ricerca di qualche altra monetina.

“Offro io, brindiamo alla nostra conoscenza! Ci stai Aly?” Chiese Grant con in mano due bicchieri di cioccolato caldo.

“Brindare con il cioccolato? Ci sto!” Alicia rise, dimenticandosi per un attimo delle condizioni di Louis.

Forse Grant non l'avrebbe amata subito, forse avrebbe dovuto imparare ad amarla, ma lei era disposta ad aspettare. Infondo lo aveva fatto per diciott'anni.

SPOILER:
"Harmonie, sveglia Harry e venite subito qui!"


(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Salve ragazzuole! Ditemi voi se è normale sommergere di compiti dei poveri alunni! Sono esasperata! Sto già facendo il conto alla rovescia per le vacanze natalizie! Voi no? Comunque oggi, capitolo molto deludente a parte, sono felice! Ho preso un bel nove a fisica OuO. A voi come va? *-*

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Allora... Stasera ho tante cose da dire, quindi preparatevi e non odiatemi. Il capitolo è... Strano. Non so dirvi se mi piace o meno, solo... E' strano, ecco. La scena tra Haz e Harm, l'anticipo tra Alicia e Grant... Non so che dire. Inoltre abbiamo lo Spoiler a fine capitolo che lascia intendere più cose contrastanti tra loro, considerando che è solo composto di battute e che vi ho offuscato "gentilmente" i dialoghi. E questo è quanto, anche questa volta non vi voglio anticipare molto. Per quanto riguarda le recensioni... Io beh, sono allibita. Il precedente capitolo ha raggiunto le trentasei, un numero mai raggiunto finora se escluso il primo di cui nove sono segnalazioni per l'inserimento tra le scelte. Entrare su EFP e rivedere questo altissimo numero mi rende davvero felice. Grazie di cuore. Detto questo, vi ricordo la mia proposta. Iniziando da oggi ad aggiornare ogni quattro giorni, l'ultimo capitolo verrà postato a Natale. A me sembrava una scelta non tanto comoda, quanto carina. Postare a Natale sarebbe farvi e farmi un ultimo regalo. Inoltre, aggiornando ogni quattro giorni forse anche voi vi sentirete più libere di ritardare con le recensioni (sempre se seguirete ancora la storia...) e io potrei lavorare sulla prossima, per cui ho un bel po' di progetti ed idee che vi anticipo, mi entusiasmano molto. Detto questo... Spero che voi riusciate a mantenere il numero di recensioni invariato rispetto al prossimo capitolo, io vi ringrazio ancora! Ricordate che senza di voi H2 non esisterebbe!
Rettifico, considerando le vostre opinioni, ci becchiamo Mercoledì!, con un capitolo che sarà penso spero molto gradito!
Grazie ancora!
Giorgixx

PS: Spoiler FF Niall.
Sto lavorando per il suo banner. Sarà animato. Probabilmente i nomi dei protagonisti saranno scritti sopra e le lettere A I N L L cambieranno posizione, formando prima la scritta Allin e poi Niall. Inoltre, spero di riuscirci, ad ogni capitolo il banner, se cliccato, vi farà sentire una canzone di sottofondo... Works in progress...


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** King of jokes. ***



King of jokes
Buonasera gente! Oggi sono un po' in anticipo... La verità è che, essendo soddisfatta del capitolo, volevo postarvelo il prima possibile! Per anticipazioni, chiarimenti, commenti, fermatevi a leggere le note a fine pagina...
Grazie!

Erano le dodici e il sole risultava brillante nel cielo. Erano passate circa sei ore da quando Harmonie ed Harry erano andati a casa e circa cinque da quando lei e il riccio si erano ceduto l'uno all'altro, con molta più passione rispetto alle infinite volte precedenti. Harmonie non aveva dormito per molto. Non seppe dire se questo fu dovuto all'eccessivo caldo che il corpo di Harry le trasmetteva, o per la paura che, prima o poi, lui sarebbe scoppiato in un attacco di pianto incontrollato. Gli occhi cristallini di Harmonie avevano studiato per ore il corpo del ragazzo, arrivano a carpirne ogni minuscolo particolare. La fronte puntellata da alcune imperfezioni tipiche dell'adolescenza. Le guance arrossate dal tepore provocato dal grande piumone. Le labbra semichiuse, con alcune zone rigonfiate a causa dei baci dati qualche ora prima. Un principio di barba che contornava il suo volto, interrompendosi del tutto sul mento a causa di una cicatrice, segno della vivacità che aveva segnato l'infanzia del ragazzo. La rossa si chiese tutta la mattina come mai dovessero truccarlo considerando che, anche acqua e sapone, risultava essere bello da mozzare il fiato. Con le labbra si avvicinò al suo collo, baciando delicatamente quella porzione di pelle. Ogni cinque minuti, Harmonie, sbloccava e controllava il suo cellulare aspettando una chiamata di Liam o chi per lui che l'aggiornasse sulle condizioni di Louis.

"And we dance all night to the best song ever!" L'Iphone della rossa squillò, sullo schermo apparve una foto di Liam.

"Harmonie, sveglia Harry e venite in ospedale!" Disse tutto d'un fiato il ragazzo non appena lei rispose.

Il cuore della stylist saltò un battito. Il cellulare le cascò dalle mani. Liam aveva usato un tono di voce indecifrabile. L'ansia si fece sovrana.

"Liam!" Riuscì finalmente ad esclamare la ragazza mentre le lacrime faticavano a restare intrappolate tra le sue palpebre.

"Liam cosa è successo?" Continuò poi quasi urlando, con le labbra tremanti.

"Liam!" Il suo grido fu così forte da svegliare Harry, dormiente vicino a lei.

Solo dopo aver chiamato il castano l'ultima volta, Harmonie si rese conto che questo aveva attaccato la chiamata.

"Che... Che stai dicendo, Harmy?" Domandò il riccio ancora assonnato, stropicciandosi gli occhi con entrambe le mani chiuse a pugno.

"Niente... Ha chiamato Liam per sapere quando andremo in ospedale da Lou. Che ne pensi di raggiungerli subito?" Harmonie mentì e si sentì morire dentro, quasi la sua anima si stesse accartocciando come una foglia secca in autunno.

In fin dei conti, pero', cosa avrebbe potuto fare? Lasciar trapelare il suo stato d'animo e far star male Harry forse inutilmente? Harmonie non fece nulla di tutto ciò, preoccupandosi di nascosto, in solitudine.

In pochissimo tempo la ragazza si vestì e, dopo aver imposto ad Harry di fare lo stesso, lo trascinò verso la sua auto.

"No Haz, guido io: tu potresti avere un malore improvviso a causa della caduta. " Harmonie salì sul Range Rover del riccio, che si sedette sul sedile del passeggero.

La ragazza poi mise subito in moto, spingendo forte sull'acceleratore, così tanto che Harry la guardò spiazzato.

"Harmonie, stiamo in strade di periferia, non in autostrada! Non andare a centodieci!" Urlò poi il ragazzo mettendo una mano sulla gamba della fidanzata.

"Sì... Non sono abituata a questa macchina, è molto più veloce della mia." La rossa disse la prima scusa che le venne in mente.

Il riccio pero' sembrò non crederci: conosceva Harmonie meglio di quanto gli altri potevano immaginare, anche lei stessa.

"Perché tremi?" Chiese infatti, posando lo sguardo sul volante.

"Sono anche sudate." Continuò poi, notando un alone umido, proprio dove la ragazza poco prima aveva posato le mani.

"Non lo so... Forse sto covando un'influenza." Improvvisò la rossa, ricordandosi che Harry, una volta, l'aveva vista sudare freddo e tremare a causa di una febbre.

"Ti conosco, Harm. Cosa succede?" Insistette il riccio.

Harmonie non rispose ed accese lo stereo.

Alcune lacrime scesero sulle guance della ragazza. Non ce la faceva più a nascondere l'ansia e la paura che la stavano sopraffando.

"Harmonie, accostati. Non puoi continuare a guidare così, metteremo sotto qualcuno!" Harry prese in mano il volante e fece fermare l'auto ad un lato della strada.

"Cosa sta succedendo? Ehi... Stai piangendo... Non capisco..." Mormorò, poi asciugando le lacrime scese lungo le guance della rossa.

"Ti fidi di me?" Domandò allora questa, posando la mano sulla sua, ancora ferma sul suo viso.

"Ciecamente." Confermò il ragazzo, mettendo in mostra le fossette.

"Non è successo niente di grave." Mormorò Harmonie, cui viso continuava ad essere bagnato dalle lacrime, smentendo le sue parole.

"Harm..." Harry capì che la ragazza gli nascondeva qualcosa, ma cercò di non darlo a vedere, come aveva fatto lei fino a poco prima.

In quel momento entrambi erano agitati. I muscoli contratti, i tendini visibili dalla pelle, la mascella serrata. Harry fece sedere Harm sopra di lui sul sedile del passeggero, per poi scivolare su quello del guidatore e dirigersi verso l'ospedale. Così, mentre Harmonie non smetteva di piangere, provando a chiamare ogni altro ragazzo che pero' non dava cenno di rispondere, Harry non versò neanche una lacrima, sicuro che che fosse successo qualcosa a Louis.

Qualcosa di grave.
Qualcosa di terribile.
Qualcosa così importante da non poter permettere agli altri di distrarsi per mandare un messaggio o rispondere alla chiamata.
Qualcosa che Harry non si sarebbe perdonato.
Mai.

A causa sua Louis aveva battuto la testa. A causa sua aveva subito una commozione celebrare. A causa sua e della sua leggerezza nel bere un drink a lui sconosciuto, con la consapevolezza che fosse allergico a molti alimenti e conservanti.

Cretino.
Deficiente.
Idiota.

L'ultimo semaforo, che aveva fermato il cammino di Harry e Harmonie, divenne verde. Fu così che i due arrivarono in ospedale. Ad accoglierli, all'ingresso, furono Lea e Cory. Entrambi alzarono lo sguardo verso il riccio e la rossa.

Piangevano.

"No!" Urlò Harmonie prima di prendere per mano Harry e correre a perdifiato nell'ala dell'ospedale in cui era stato trasferito Louis dopo aver passato ore in pronto soccorso.

I cuori dei due ragazzi battevano all'impazzata. La presa delle loro mani risultava essere scivolosa, a causa del sudore sprigionato dall'agitazione e dalla corsa. Harry e Harmonie arrivarono nella sala adibita all'ospitare di amici e famigliari dei degenti in cui vi erano tutti i ragazzi. Alzarono il volto e focalizzarono la scena. Luke, Calum, Ashton e Michael, seduti a terra con la schiena poggiata al muro, stavano a testa china. Le loro schiene tremavano. Stavano piangendo anche loro, pensarono gli H2 e fecero lo stesso. Louis era morto? Avrebbero voluto urlare, chiedere spiegazioni, ma le parole sembrarono morire in bocca. Da un secondo ingresso entrarono Sandy, Jon e Sam, intenti ad abbracciare Josh che, con i pugni chiusi, camminava a testa bassa. Alicia se ne stava accucciata su un divanetto in finta pelle color avorio. Ad abbracciarla, avvolgendola per la vita, c'era Grant, che, impassibile fissava un qualcosa di identificabile. I suoi occhi erano arrossati, così come quelli della ragazza. Leigh e Jesy, insieme a Danielle e Gemma entrarono nella stanza che risultava essere soffocante e senza vita alcuna.

"Si è chiusa in bagno. Si sta sentendo male. Alcuni medici la stanno convincendo ad uscire." Annunciò Gemma scoppiando in un pianto liberatorio, per poi coprirsi il viso con le mani.

I due ragazzi furono scossi da un brivido, incapaci di muoversi, e lanciarono uno sguardo a Perrie e Zayn.

"Lou! Non è possibile!" Gridò quest'ultimo alzando la testa al cielo con una smorfia in volto.

Il suo urlo fu agghiacciante per Harmonie ed Harry.

"Io... Non ce la faccio, Lee." Niall stava letteralmente sgretolando Liam tra le braccia, non dando cenno di mollare la presa.

“Niall...” Ed, seguito da Taylor posò una mano sulla spalla dell'irlandese, stringendo leggermente. Il suo viso era solcato da due occhiaie, forse per le lacrime versate.

"Voi dovreste essere Harmonie ed Harry. Tomlinson non ce l'ha fatta. Si è svegliato un attimo e ha biascicato alcune parole per voi, sapendovi assenti. Qui è scritto tutto." Un infermiere, dall'aria giovanile si avvicinò al riccio e alla rossa che lo guardarono spiazzati. Oltre ad esser ricoperto da un lungo camice bianco, aveva la mascherina e il copricapo da sala operatoria.

Poi, quando i due si resero conto delle parole del ragazzo, una voragine all'altezza dello stomaco li percosse.

Il suo migliore amico.
Il suo compagno di scherzi.

 

Harmonie prese per prima la lettera scritta per lei cercando di trattenere le lacrime con la speranza che, anche con gli occhi velati da esse, sarebbe riuscita a leggere. Poco dopo, Harry fece lo stesso. I due si guardarono negli occhi, poi lessero ognuno le poche righe scritte.



A quelle parole il cuore di Harmonie non smise di battere all'impazzata, ma anzi aumentò il suo ritmo. Tirò un grande respiro che la portò ad alzare le spalle. La ragazza, poi strabuzzò gli occhi, sentendo la testa girare.

"Come mai tutti gli altri stanno piangendo? Non è logico tutto questo che sta accadendo." Pensò accigliandosi e abbassando lo sguardo.

"Ehi rossa, loro sono solo stati miei complici ben addestrati da Taylor, Grant, Cory e Lea." L'infermiere, quasi avesse compreso i suoi pensieri, alzò il mento di Harmonie con un dito, obbligandola a guardarlo negli occhi.

In quel momento l'ansia della rossa crollò. Li aveva riconosciuti, i suoi occhi.

"Louis!" La ragazza abbracciò di slancio l'amico che fino a poco prima aveva creduto essere un semplice infermiere, attenta a non procurargli dolore.

"Sei un disgraziato! Un demente! Un deficiente!" Con i pugni chiusi, nel dire quelle parole batté il torace del ventiduenne.

"Ehi, ehi, ehi... Invece di accogliermi come un re, mi meni?" Domandò il castano levandosi mascherina e copricapo.

"Non farlo mai più. Non scherzo adesso." Harmonie si asciugò le lacrime e si accoccolò al petto del suo migliore amico.

Perdere lui sarebbe stato a dir poco straziante, tragico. La rossa non avrebbe potuto vivere senza. Il castano, stringendola, sorrise. Quella ragazza era diventata importantissima per lui e vederla piangere a causa sua le face una tenerezza assurda. Lui era come un fratello maggiore per la rossa.

Harry, intanto, era entrato in stato di trance. Ancora non aveva realizzato che fosse stato tutto uno scherzo.

"Liam... Anche tu hai collaborato?" Chiese Harmonie con un sorriso nuovo ad illuminarle il volto.

"Già, mi ha ricattato, il signorino." Il castano fece spallucce sorridendole, la ragazza gli corse incontro e lo abbracciò.

"Haz..." Louis si scambiò uno sguardo con il riccio.

"Mio dio, Louis!" Harry abbracciò il suo amico, stringendolo così forte da risultare soffocante.

"Ehi, la testa." Mormorò il maggiore portandosi una mano dietro il collo. La caduta gli aveva procurato un bernoccolo non indifferente.

"Scusa, scusa... È stata colpa mia se sei caduto, non me lo perdonerò mai." Blaterò Harry, ma Louis lo mise a tacere immediatamente, portandogli una mano sulla bocca.

"Ma la smetti? È stata solo una bottarella, mi sono svegliato circa due ore fa e i medici dicono che sto alla grande!" Louis sorrise.

"Sei incredibile!" Esclamò Harry.

"...E voi siete attori nati!" Aggiunse Harmonie guardando i ragazzi che non riuscivano a smettere di ridacchiare addolciti dalla reazione dei due, mentre si asciugavano le lacrime causate dalla crema al mentolo spalmata appena sotto gli occhi.

"Gli altri sì, io proprio no!" Eleanor rise di gusto.

Harmonie ed Harry si guardarono e capirono il perché Eleanor, secondo Danielle, sarebbe stata chiusa in bagno: avrebbe rovinato lo scherzo.

"Hai organizzato proprio tutto..." Mormorò la rossa.

"Ovvio... Chi sono io?" Louis sorrise.

"Il re degli scherzi!" Esclamò il riccio, stropicciandosi gli occhi.

* * *

Il pomeriggio era finalmente arrivato. Per stare insieme e festeggiare le buone condizioni di Harry e Louis, a cui era stata data la possibilità di uscire dall'ospedale, il gruppo di amici aveva deciso di andare a fare un picnic sulla costa oceanica.

“Peccato che sia quasi inverno ormai: non possiamo farci il bagno!” Esclamò Liam sbuffando. Avrebbe volentieri cavalcato le onde a bordo di una tavola da surf.

“Daddy, organizzi una bel torneo di pallavolo?” Chiese Harmonie con un tono di voce bambinesco mentre, a piedi nudi, si avvicinava alla riva, allontanandosi un po' dai suoi amici.

“Avrei preferito ci fosse stato il sole... Per una volta.” Mormorò accorgendosi che Harry l'aveva seguita.

“Ehi, ma il sole c'è per tutti. Tu, ad esempio, sei il mio.” Le rispose questo sorridendole per poi avvolgerla in un caldo abbraccio e baciarla dolcemente.

Una carezza da parte di Harmonie sul collo del ragazzo, dove risultava evidente un succhiotto, fu una tacita dichiarazione d'amore.

* * *

“Niall! Sei un giocatore terribile, uffa!” Sbuffò Jade ritrovandosi ancora una volta a terra sulla sabbia. Tutto ciò per prendere una palla che a suo parere sarebbe dovuta aspettare al fidanzato.

“Io terribile? Sono questi due ad essere mostri della pallavolo!” Si scusò l'irlandese indicando il riccio e la rossa che, dall'altra parte della rete, gioivano rumorosamente per aver segnato il decimo punto.

“Jade, rassegnati. Niall è incapace a giocare quanto io lo sono a nuotare!” Urlò Zayn dalla riva, sdraiato sulla sabbia insieme a Perrie.

“Povera la mia Jady, si è dovuta innamorare proprio di Niall!” Continuò questa scatenando un allegro ghigno da parte di Harmonie.

* * *

“Odio il mare, l'oceano ancora di più.” Sussurrò Alicia seduta uno scoglio.

Guardò l'acqua azzurrina sotto di lei e rabbrividì.

“Ti fa paura?” Chiese Grant poggiandole il mento sulla spalla.

“Mi inquieta. D'inverno poi, è così silenzioso. Fa tornare in mente brutti ricordi.” Sussurrò la mora.

“Mh mh.” Dopo questo mugolio nessuno dei due parlò più, mentre il vento li accarezzava piano scompigliando i loro capelli.

“Forse mi sto innamorando di te.” Pensò il ragazzo.

“Sono completamente innamorata di te.” Pensò invece la ragazza.

* * *

“Ash, mi dai una mano? Ti prego!” A Gemma era toccato il compito di sistemare piatti e posate, rimettendo tutto nel cestino preso nell'appartamento di Harmonie.

“Ma certo Gem!” Il ragazzo, che la primogenita Styles definiva appena un ragazzino a causa del suo comportamento abituale, si avvicinò a lei, raccattando qualche ciotola con dei residui di cibo.

“Grazie...” La ragazza sorrise. Non aveva mai pensato seriamente ad Ashton. Come mai in quel momento lo credeva bellissimo?

“Gemma, ha l'età di tuo fratello. Sii coerente con te stessa. Ti laureerai a breve. Smettila. Sei anni di differenza sono troppi.” Si ammonì da sola la castana.

“Gem?” La chiamò il cantante dei 5Sos distraendola un attimo dai suoi pensieri.

Lei rispose con un cenno di testa.

“Pensi davvero che io sia solo un ragazzino infantile?” Continuò lui.

Gemma rimase meravigliata. Forse si sbagliava. Forse qualcosa sarebbe potuto nascere tra loro due.

* * *

“Dai, prendi la palla Sandy!” Esclamò Josh, correndo verso un punto deserto della spiaggia.

Con lui andarono anche Luke, Jon, Michael, Sam e Calum per partecipare ad torneo di pallavolo tutto al maschile.

“Mik, ancora non ti sei stufato del rosa Big-Babol?” Lo canzonò Josh ridendo.

“Il mio ciuffo è fantastico, non come il tuo, razza di un castano sbiadito!” Rispose questo alzando la palla al cielo, pronto per vendicarsi sul batterista con una bella schiacciata.

* * *

“E quindi questo è quanto...” Concluse Jesy.

Lei e Leigh avevano finalmente finito di raccontare approfonditamente a Taylor e Ed tutto ciò che era successo ad Harmonie ai provini per “Dietro le apparenze.”.

“Sono sicura che Harm otterrà presto la sua rivincita. Ancora non sono mai andata sul set, ma se come dite voi Clarisse è un'incapace, alla premier questo verrà fuori. Non sempre i giornalisti, quando criticano, lo fanno ingiustamente.” Disse convinta Taylor.

Poco importava se la rossa avrebbe interpretato solo un personaggio secondario, la bionda era sicura che sarebbe stata fantastica agli occhi di tutti.

“Sono felice che finalmente avete tutti chiarito con Tay.” Continuò Ed, lasciando un leggero bacio sulla guancia della fidanzata.

* * *

“Dani, io ci rinuncio!” Liam incrociò le braccia al petto spazientito.

Era passata un'ora da quando il ragazzo stava provando inutilmente ad accendere un falò.

“Se mi lasciassi provare, forse riusciremmo a concludere qualcosa!” Ribadì Danielle.

Detestava quando Liam voleva assumere il comando di una qualsiasi cosa, seppur consapevole che la maggior parte delle volte lo faceva per mostrarsi maturo ai suoi occhi.

“Lou, non è possibile, tu in un modo o nell'altro riesci sempre a svignartela da questi lavori! Anche quando stiamo in campeggio, ci fosse una volta in cui monti una tenda!” Liam rimproverò il maggiore del gruppo ridendo, vedendolo comodamente seduto su un telo da mare.

“Lee...” Danielle richiamò il ragazzo utilizzando un tono superiore, per poi indicare, con un occhiata, la piccola fiamma da lei accesa in soli cinque minuti.

“E' stato merito del mio lavoro!” Ribadì Liam facendo spallucce.

“Non commento neanche!” Eleanor sorrise alla scena: Liam e Danielle sapevano essere davvero comici a volte.

* * *

“Ragazzi venite! Danielle ha acceso il falò!” Urlò Lea mano nella mano con Cory.

“Eccoci!” In poco tempo tutti i quattro tronchi, le sedie e i teli intorno al fuoco furono occupati dai ragazzi del gruppo.

“Ma Harry? Dov'è?” Chiese Harmonie notando l'assenza del riccio.

“Diciamo che è sottoterra...” Ghignò Niall.

“Cosa gli avete fatto?” La rossa guardò l'irlandese, il castano, il ventiduenne e il pakistano terrorizzata.

“Harmonie!” Un urlo fu udibile in lontananza.

“Harry!” La ragazza corse verso l'orizzonte fin quando non inciampò sulla sabbia, o meglio, sul riccio.

“Ma sei cretino o cosa? Santo cielo Haz!” La rossa si rotolò su se stessa, quasi fosse una salsiccia, mentre rideva a crepapelle.

Il riccio allora fece forza con le braccia e le liberò dallo strato di sabbia sotto cui i ragazzi lo avevano sotterrato.

“E adesso mi vendico!” Il cantante rise di gusto quando Harmonie si ritrovò nel bel mezzo di una tempesta di sabbia.

“Ti odio, Kitten! Dovevo farti rimanere seppellito!” Sbuffò quindi la rossa, ma poi, smentendo le parole dette, diede un tenero bacio sulle labbra del ragazzo.

* * *

“Allora... Abbiamo una band, una quindicina di cantanti... Cantiamo qualcosa, no?” Propose Harmonie tornando dal gruppo insieme ad Harry.

I ragazzi annuirono felici. Iniziarono così chi a cantare, chi a suonare con strumenti improvvisati, 'What makes you beautiful', sorridendo e ridendo di tanto in tanto. Infondo, cosa poteva andare storto se stavano tutti insieme? Erano una famiglia, controvoglia o meno lo erano diventata e non si sarebbero mia divisi. Troppo presi dal cantare, i ragazzi non si accorsero della presenza di alcuni nuvoloni grigi all'orizzonte.


(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Buonasera! Allora... Mie amate ragazzuole... L'avete sentita 'Diana'? E' stupenda! E inoltre... Sabato... Ci sarà il 1D day! Questa settimana è stupenda! Se solo avessi meno verifiche... -.-" Aiuto!

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Emh... Non mi uccidete, ok? Volevo solo farvi un piccolo, piccolo, piccolo scherzetto! Vi pare?! E insomma... Louis sta bene, i ragazzi stanno bene... Ma le nuvole all'orizzonte? La frase non è casuale... In questo capitolo vediamo il nascere di due possibile coppie: Ashton e Gemma e poi i miei amati Graly *-*. Non so perché ma quest'ultimi li shippo particolarmente... Se penso al fatto che non esistono mi sento leggermente scema in effetti... Perché queste coppie? Perché alla fine della Fanfiction vorrei evidenziare che l'amore non sempre è uguale. A volte è segreto (Ed e Taylor), a volte nasce con il tempo (Grant e Alicia), a volte è difficile (Ashton e Gemma)... Non sempre avvengono colpi di fulmine, anzi. Questo è quanto!
Beh, spero che alla fin fine il capitolo vi sia piaciuto. A me piace molto, non so, è davvero contrastante, ma penso che possiate intenderlo come realistico. Insomma, Louis è davvero il re degli scherzi! Inoltre le piccole scene sulla sabbia avvisano che le riprese del film ancora non sono finite ed accennano ad una premier. Lì succederà il finimondo, in senso positivo, credo.
Beh, detto ciò non mi resta che ringraziarvi. Le recensioni, non so perché, sono aumentate, diventanto di un numero inimaginabile per me. Trentanove al capitolo di Halloween e trentasette all'ultimo. Io troverò un modo per dirvi "Grazie", che non si limiti a questa parola, riuscirò a dimostrarvi quanto tengo a voi, quanto voi siete poi parte della mia felicità. Entro su EFP, carico la pagina delle storie e resto per un bel po' di tempo ad osservare quante persone hanno inserito la mia storia tra le preferite, ricordate, seguite, quante l'hanno recensita e sorrido. Quindi, grazie per farmi sorridere.
Secondo il nuovo calendario, ci becchiamo tra quattro giorni!
Giorgixx

PS: Spoiler FF Niall. Spero vi piaccia!


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** "You make me strong." ***


"You make me strong."
Buonasera! Oggi sono un po' in anticipo! Capitolo sentimentale, riassuntivo, inutile, ma allo stesso tempo fondamentale poiché segna una nuova parte di H2, colma di felicità, allegria, d'amore e d'amicizia.
Spero che non vi deluda! Come sempre, se volete, fermatevi a leggere le note a fine capitolo. Se vi va, lasciatemi un vostro parere!
Grazie dell'attenzione,
Giorgixx

Caro diario,
è passato un bel po' di tempo dall'ultima volta in cui ti ho scritto. L'inverno sta sempre più avanzando, portando con sé il freddo e i pomeriggi passati sotto le coperte con un libro in una mano e una tazza di fumante thé nell'altra. Non vedo Harry e i ragazzi da circa quindici giorni ormai. Il tempo senza loro sembra non passare. Hanno ufficialmente finito il tour, recuperando le tappe rimandate in precedenza. Sono così fiera di loro. Non sono solo i miei più cari amici e il mio fidanzato, ma anche i miei idoli. Che buffo, sebbene per me averli vicino sia un'abitudine, mi fomento ancora vedendo i loro video, le loro foto. Credo che il mio amore per i “One Direction” non finirà mai, neanche se, per un motivo che sinceramente spero non esista, la mia relazione con Harry finirà. Io li continò a seguire, a prescindere. Non so perché ti scrivo questo, forse semplicemente perché sono orgogliosa di tutto ciò.
Sai, ultimamente non c'è stato modo che mi vedessi con le ragazze. Sono così impegnate con la promozione di “Salute”, prima della pausa natalizia che non hanno un attimo di tregua. Basta pensare che non hanno tempo neanche di stare un po' di tempo con i loro fidanzati, stando comunque tutti in Inghilterra. Cosa mi resta da raccontarti? Ah, Eleanor e Danielle hanno entrambe avuto tanto successo nei rispettivi lavori. La mia castana preferita ha avuto l'opportunità di posare per un servizio fotografico, la riccia invece prenderà parte del nuovo videoclip di Katy Perry!
Ho uno scoop da darti, anzi due... L'amore è nell'aria! Le coppie? Grant e Alicia prima di tutto! Fino a due giorni fa, Aly è rimasta qui con me a New York, ma io penso che lo abbia fatto anche per stare con il caro Grant. I due, non appena lui finisce le riprese, passano tutto il tempo insieme. Penso che dovrò dare una svegliata ad entrambi: ancora non è successo nulla! Questo è assurdo. Poi... Gemma e Ashton. La Styles mi ha detto che, quando arriverà a New York, mi dovrà raccontare una cosa importante. Scommetto che il cantante dei 5Sos centri qualcosa... Potrei metterci la mano sul fuoco! Perché non ti parlo di me? Sto male, tutto qui.

Harmoniexx


* * *

Harmonie tirò su con il naso, firmò la pagina e poi chiuse il diario di scatto: il registra era arrivato sul set e le riprese dovevano incominciare. In quella scena avrebbe avuto un faccia a faccia con Clarisse. Interpretando Annabeth, Harmonie avrebbe dovuto informare Diana, sua compagna di classe, nonché protagonista di "Dietro le apparenze" che sarebbe stato inutile per lei partecipare al concorso con la speranza di diventare famosa, in quanto non lo sarebbe mai stata. La rossa si posizionò davanti le telecamere, aspettando nervosamente che la bionda arrivasse.

“Potresti andarla a chiamare? Non abbiamo tutto il giorno, anzi.” Disse un addetto alle luci.

In effetti, mancavano pochi giorni alla fine delle riprese, ma la crew stava ancora in alto mare. La causa? Clarisse era un'incapace nella recitazione e faceva perdere molto tempo per girare decentemente una scena. Proprio per questo, nell'ultimo periodo, era stato deciso di lavorare mattina e pomeriggio.

“Clarisse, ti vogliono sul set.” Harmonie cercò di essere il più gentile possibile con la ragazza che stava giusto mettendosi un “po'” di trucco.

“Clarisse, ti prego.” Insistette la rossa non ricevendo risposta alcuna.

“Ma cosa vuoi, eh?! Non dovresti nemmeno essere qui, non rompere!” Sbottò allora la bionda passandosi del lipgloss rosso fuoco sulle labbra.

“Smettila, per favore. Siamo entrambe abbastanza adulte per poter porre fine a questo rapporto cane e gatto insensato!” Harmonie non ce la faceva più, era doloroso per lei sentirsi ogni volta derisa.

“Carina, tu parli solo perché sei fidanzata con Harry Styles. Solo per questo sei qui, altrimenti, figurati, staresti ancora a chiedere elemosina sul ciglio della strada!” La bionda puntò il suo sguardo corrucciato sulla stylist.

La cattiveria con cui disse, o meglio, sputò queste parole fu tanta da far compiere automaticamente due passi indietro alla rossa.

"Clarisse... Basta ti prego!" Si ritrovò ad implorare questa.

"No invece, guardiamo in faccia la realtà. Tu sei solo un'ombra, inutile aggiungerei." L'aria di sufficienza provata da Clarisse risultava essere palpabile nell'aria.

"Io sinceramente non ti capisco! Hai ottenuto il posto, cos'altro vuoi? Perché ce l'hai con me? Sei solo una persona cattiva!" Urlò la rossa esausta, incapace di capire cosa avrebbe potuto mettere a tacere Clarisse.

Proprio per questo, con il cuore spezzato, Harmonie girò su se stessa e se ne andò. Il suo sguardo, quando tornò sul set, risultò vitreo, spento. Lottava con se stessa per mantenere l'autocontrollo. Ce l'avrebbe fatta, ne era consapevole. A tutti sfuggì il suo stato d'animo, tranne che a Taylor, che si trovava lì per girare la sua parte di guest star nel film.

"Harm!" La richiamò la cantante.

"Sto bene." Rispose Harmonie entrando un secondo nel suo camerino.

"Bene? Ti si legge negli occhi che menti. Sai, io sono tutt'ora la prima a fingere, come te. Non riesci ad ingannarmi." Ribadì la bionda sedendosi insieme alla ragazza in un divanetto sistemato ad un lato della stanza.
In quell'istante, il cellulare della stylist squillò. Era Harry.

"Rispondigli, io esco un attimo, appena hai finito fammelo sapere. Questo tuo essere costantemente giù di morale e sotto pressione a causa di Clarisse deve finire." Taylor sorrise, poi uscì dal camerino.

"Harmy!" Esclamò Harry entrando nella casa di Londra che condivideva con i ragazzi.

"Haz..." Mormorò la rossa, sentendo un enorme bisogno di stringerlo.

I due parlarono del più e del meno, poi il riccio sospirò.

"I managers mi hanno completamente vietato di venire lì prima del ventidue novembre. Dicono che durante i days-off tra un'intervista o altro non posso assentarmi, che ho tirato troppo la corda durante il tour." Disse Harry tutto d'un fiato, chiudendo forte gli occhi, timoroso della reazione che avrebbe avuto la rossa e consapevole dello stato d'animo che avrebbe provato non appena avesse appreso quella notizia.

"È giusto così. Io non posso, né voglio essere la tua ombra. Ci vedremo quando le riprese finiranno." Harmonie, con tono duro, disse quello che mai avrebbe voluto dire. Lo fece solo perché toccata nel profondo dalle parole di Clarisse.

"Cosa significa Harm? Non vorresti vedermi prima della premiere? Quando ci saranno gli AMA, prima che inizino, potrei venire da te insieme a Lou che dovrà parlarti su un prossimo photoshoot e poi, appena saranno finiti, potrei passare la notte con te, non andando al party di Miley!" Il riccio disse questo velocemente, ignorando il motivo per cui la ragazza si stava comportando gelidamente con lui.

"Forse sarebbe meglio prendersi una pausa, ti pare? Siamo troppo lontani. Io già non credevo all'amore, figurati quello a distanza." Altra frase falsa, altra lancia conficcata sì, nel cuore del ragazzo, ma anche in quello di Harmonie.

"No! Assolutamente no! Questa è una pazzia! Non sei tu, Harm... Chi ti ha fatto pensare cose simili?" Harry cominciò a domandare cose sconnesse tra loro.

"Harmonie... Capisco quanto possa essere frustrante non vederci. Lo vivo sulla mia pelle, che vorrebbe solo essere scaldata dalla tua. Cerco di resistere." Mormorò il cantante rendendosi conto che forse la situazione era più brutta di quanto avesse pensato.

"No invece! Tu non vieni considerato la mia ombra, tu non vieni frequentemente deriso perché senza di me sei debole, tu non vivi tutto questo!" Harmonie era così frustrata e stanca da Clarisse che si ritrovò a dire cattiverie senza rendersi conto della tristezza che stesse dando ad Haz.

Lei sentiva il bisogno di sfogarsi, dopo ormai un mese di pressioni intervallato solo da alcuni giorni, in cui venivano a trovarla Harry e i suoi amici, in cui stava bene. Il sapere che il ragazzo non sarebbe potuto andare in America fino al ventidue e che in quell'occasione sarebbero potuti stare insieme davvero per poco, troppo presi dai tanti impegni, era stata la goccia in grado di far traboccare il vaso.

"Vuoi forse dirmi che aveva ragione Grant pensando che io non ti avrei saputo amare davvero? Che ti avrei solo fatta soffrire?" Harry parlò con un tono così dolce e indifeso che Harmonie si rese conto del danno che stava provocando.

Così, presa dal momento, chiuse la chiamata e lanciò il cellulare sulla poltrona davanti a sè, dove atterrò su un cuscino.

La ragazza guardò poi il suo riflesso in uno dei tanti specchi del camerino e l'unica cosa che riuscì a vedere fu un mostro. Non fisicamente, figurarsi, le avevano messo così tanto trucco da farla somigliare ad una bambola più di quanto non lo fosse stata già. Harmonie si sentiva un mostro dentro. Aveva inveito in una maniera orribile nei confronti di Harry. Gli aveva detto tutto ciò che sapeva lo avrebbe fatto stare male. Perché poi? Per sfogarsi. Che stupida, che scema.

"Ho rovinato... Tutto." Mormorò ponendosi di fronte al suo riflesso.

Quante volte, per frustrazione, una coppia litigava, portando alla fine di una storia? Harmonie rabbrividì.

Si perse a guardare le sfumature dei suoi occhi chiari e vi notò un po' di verde. Volle per un attimo, un attimo solo, pensare che fosse stato l'amore di Harry ad aggiungere quelle chiazze di colore, ignorando il gioco di luce dei neon. Quando pero', la rossa perse la concentrazione, la vista cominciò ad annebbiarsi, le luci ad assumere forme strane, allungate, gli oggetti a sfumarsi. Avrebbe pianto, non riusciva più a tener calme le lacrime.

In quell'istante Taylor rientrò nel camerino, trovando l'amica seduta sotto la scrivania del trucco, piangente.

"Ehi..." La bionda si infilò anche lei sotto il mobile, abbracciando l'amica.

"Gli ho detto cose orribili, non mi vorrà più. Ho fatto la più grande cazzata di questo mondo!" Harmonie, in automatico, portò indietro la testa, sbattendola contro il muro.

"Non mi interessa sapere cosa gli hai detto, io so per certo che lui non ti abbandonerà. Ti ama come pochi fanno al mondo." Ribadì la cantante sorridendo.

"Clarisse... Prima mi ha insultato dicendomi che sono solo l'ombra di Harry, che se non mi avesse raccolto dal marciapiede..." Incominciò a raccontare la stylist.

"Basta." Taylor le impedì di parlare, posandole una mano sulla bocca.

"Chiamalo e chiedigli scusa. Quante volte tu hai ascoltato e sofferto per i suo sfoghi? Non erano rivolti a te, certo, ma non importa. L'amore è anche sostenersi a vicenda. Tu sei qui, lontana da lui, per poter poi sentirti all'altezza di esser la sua fidanzata, non lo vedi spesso e a quanto so agli AMA non potrai andare anche tu, considerando le interviste promozionali del film... È normale che tu stia così, Harm." Taylor cercò il cellulare della ragazza con lo sguardo e, quando lo notò tra i cuscini, si alzò per andarlo a prendere.

"Non voglio sentire un 'Ma...': chiama." Disse poi, passando l'Iphone ad Harmonie.

Questa digitò timorosamente il numero di Harry e fece come la bionda le aveva consigliato, con la paura che il riccio l'avrebbe trattata al suo stesso modo.

“Amore...” Le rispose il cantante, non appena sentì squillare il cellulare.

“Chiamami mostro semmai... Ti ho trattato da schifo, quando in realtà tu non hai fatto nulla di male!” Harmonie si accucciò su se stessa, come faceva ogni qualvolta era triste, Taylor intanto, se ne andò di nuovo.

“Smettila. Pensi che io non ti abbia capito? Sei solo stanca di tutto questo, lo so. Solo se stiamo insieme, siamo forti. Non a caso ci chiamano H2: noi due, Harmy, siamo una potenza.” Harry fu così dolce che anche i ragazzi, prima di lasciarlo solo, rimasero sorpresi da lui. Il riccio sorrise. Le lacrime di tristezza che poco prima erano scese lungo il suo viso, adesso erano del tutto asciugate. La tristezza aveva lasciato spazio alla dolcezza, all'amore.

“Mi dispiace se spesso ti dico che ho bisogno di te. Però, quando non ci sei, sono più debole. Questo è così sbagliato Haz?” Sussurrò Harmonie stropicciandosi gli occhi con attenzione, evitando così di rovinarsi il trucco.

“No, non lo è piccola mia.” Il riccio si morse il labbro inferiore, bramando i baci della fidanzata.

“Ho bisogno che tu mi tenga mentre cado a pezzi. Resisterò sempre se tu ci sarai.” La rossa sorrise. Era incredibile, a suo parere, quanto Harry riuscisse a tirarle su il morale. Bastavano alcune sue parole per farle dimenticare tutto il resto, per farle trovare la forza di rialzarsi.

“Io sono costantemente al tuo fianco, ti penso in ogni singolo momento della giornata, sono sincero. Gli intervistatori mi fanno qualche domanda, io penso a te. Posiamo per un servizio fotografico, io penso a te. Gli altri mi chiedono cos'ho ed io continuo a pensare a te.” Rivelò il ragazzo ridendo tra sé e sé, chiedendosi quando Harmonie avrebbe visto una sua recente intervista.

"Allora, dicevamo... Con Midnight Memories la band è maturata molto, sbaglio?" Chiese un'intervistatrice posando lo sguardo sul riccio dei One Direction.

"Vorrei baciarla." Mormorò questo non accorgendosi del gesto.

"Harry?!" Domandò Louis sghignazzando.

"Harm?!" Continuò Niall sospirando. Non solo il suo amico stava lontano dalla fidanzata.

"La rossa?!" Intervenne Zayn mettendo Harry in imbarazzo.

Lui la chiamava sempre così, quando ne parlava in sua assenza. “La mia rossa”, diceva.

"... Sì, la band è maturata, direi che è stato un album impegnativo e speriamo che piaccia!" Liam, come sempre, sistemò la situazione di imbarazzo, evitando che la donna iniziasse a fare domande scomode o troppo private che avrebbero infastidito il suo amico.

“Capisco che non potremmo vederci molto in occasione degli AMA, ma alla premiere...” Mormorò Harmonie chiudendo gli occhi, sperando in una risposta affermativa alla sua implicita domanda.

“Se ci sarò? Certo che sì. Come potrei, anzi potremmo, mancare in un giorno così importante per te? Verremo tutti, di nuovo in trasferta, tu prima del dodici Dicembre, prepara le valige: ti porteremo a Londra finalmente.” Harry sorrise, fantasticando sul futuro.

“Mi sopporterai se sclererò quel giorno? Se darò di matto? Se, agitata, ti manderò a quel paese?” Domandò allora Harmonie, pensando all'ansia che avrebbe provato prima e durante la premiere.

“Sicuro. Pensa a quanto sarà bello. Credo di aver capito uno dei motivi per cui hai accettato di provare a prendere parte al film e ti confermo che lo avrei fatto anche io. Sappi pero' che ti avrei amato comunque, qualunque scelta tu avresti preso.” Confermò a voce sicura il riccio. Quello che diceva era proprio vero. Lui amava Harmonie, l'amava da morire e l'avrebbe amata in ogni caso, in ogni suoi difetto.

“Io voglio sentirmi abbastanza non solo per te, ma anche per il cantante che è parte importante di te. Se ci riuscirò, e giuro che sto impiegando tutta me stessa per raggiungere questo obiettivo, amerò finalmente me stessa e di conseguenza quindi, anche di più te.” Ammise la rossa in un sussurro, rivelando i suoi pensieri più privati, profondi.

Abbassò poi la testa, in modo automatico, sperando che il fidanzato non la criticasse in qualche modo.

“Semplice, ma efficace!” La sorprese invece il cantante, ritrovando il buonumore e facendo di un discorso sentimentale, quasi una battuta.

“Possibile che tu debba sempre interrompere questi momenti di alta dolcezza?” Scherzò allora Harmonie, sdraiandosi sul divanetto con le gambe a penzoloni.

“Ma ti ricordi com'eri quando ci siamo conosciuti?” Chiese il ragazzo ripensando al passato.

“Mmm... Probabilmente gelida, distaccata, forse anche stronza.” Azzardò la stylis ritornando indietro con la mente.

“Adesso sei così cambiata, in meglio s'intende.” Harry fece spallucce, orgoglioso della fidanzata.

“Quindi... Sono perdonata?" Domandò Harmonie sorridendo amaramente, ancora in colpa per la reazione di poco prima.

“Solo se, quando verrò il ventidue, mi farai i grattini.” Harry rise a gran voce, proponendo questo con un largo sorriso.

“Sei un deficiente.” Affermò Harmonie decisa.

“Sai la cosa migliore qual'è? So che menti.” Il riccio ghignò, pensando a quante volte Harmonie gli avesse detto il contrario.

“Ti odio.” Continuò questa portandosi le mani al petto.

“Io ti odio ancora di più.” Ribadì il riccio.

“...Ti andrebbe di odiarmi a vita?” Domandò la ragazza speranzosa.

“No. Una vita intera è un lasso di tempo troppo breve.” Rispose Harry, per poi sospirare dolcemente.

* * *

Da quell'istante i due stettero in silenzio. La loro mente sembrava assente, viaggiando indietro nel tempo, a quella sera di mezz'estate in cui Harry, volendo stare un po' sulle sue, si era allontanato dall'hotel in cui alloggiava insieme a Liam, Louis, Niall e Zayn, a quella sera di periferia che sarebbe stata del tutto silenziosa, se due ragazze non avessero incominciato a parlare tra loro.

“Mi chiamo Harmonie, ciao...”

Gli disse poi la rossa, dopo che la sua amica lo aveva salutato con allegria. Da quell'istante tante cose erano successe. La reazione del riccio alla storia di Harmonie, la sua voglia di cambiare la sorte della ragazza.

Tornerai quella di un tempo, insieme a me.”

I due mesi impiegati per conoscerla, sfuggendo a Paul e alla sicurezza, andando a trovarla ogni sera.

Tu pensi di restare qui? Neanche morto ti lascerei in questo posto! Ho aspettato due mesi per portartici via!”

La volta in cui Harry finalmente l'aveva convinta a seguirlo, rompendo il muro che lei aveva posto tra loro, ormai diventato fragile e sottile.

Se solo fossi più brava, meno timida...”

Il primo bacio, dato con timore.

“I'm in love with you... And all these little things”

Little things, la loro canzone. Quando la rossa la sentì, in una camera d'albergo, appena svegliata, pianse dalla gioia, ritrovando parti di lei nel testo.

“E poi il mio fratellino è raggiante con te vicino!”

L'incontro con Gemma, la paura di non piacerle svanita in poco tempo. Il concerto la sera stessa. L'incontrare quelle che sarebbero state le sue migliori amiche. Quelle che lei chiamava "ragazze", o "pazze scatenate” all'evenienza.

“Possiamo farci una foto?”

La fan in prima fila, di cui la rossa ormai non ricordava il nome, che le aveva chiesto una foto durante questo.

“Hai visto il nastro rosso che ha Harmony al polso? E' lo stesso che diedi io ad una bambina tanto tempo fa.”

La dolce scoperta per cui Harry ed Harmonie, chissà per quale scherzo del destino, si erano già incontrati, da piccoli.

“Perché proprio lei? Se esisti, dovresti aiutarla! Non farla morire così, non farlo. Ti prego!”

L'intervento. La paura provata da entrambi. La lettera scritta da lei, mentre i ragazzi giocavano ai videogames. La rabbia di Harry provata per i genitori di Harmonie quando questi andarono all'ospedale. La stessa rabbia tramutata poi in pietà quando li vide crollare davanti agli occhi.

“Morte apparente le dice niente?”

Il quasi miracolo per cui la rossa si era risvegliata. La confusione provata da lei, la comicità della situazione. Il "Ti amo!" urlato a gran voce sul tetto dell'ospedale.

“Andrà tutto benissimo.”

I WMA. L'ansia da prestazione provata da Harmonie, per la prima volta alle prese con lo stile della band. La canzone di Taylor dedicata ad Harry. La paura che lui fosse un errore per lei.

“Harry... Pensa alle fans, pensa alla tua agenzia, pensa ai media...”
“Dio mio! Lo vuoi capire che sei più importante tu?!”

Il terrore di perdere il riccio dopo il ricatto fatto dalla bionda cantante all'after party. Il modo in cui lui aveva preferito Harmonie alla sua reputazione.

“Sono una grande famiglia. E' inutile negarlo, vi pare?”

La felicità provata durante il matrimonio di Perrie e Zayn, dove si sentì perfettamente quanto fosse forte, profonda e unica l'amicizia che legava tutto il gruppi di ragazzi. La successiva chiamata a Twins, la domanda fatidica di Harry ad Harmonie. "Mi ami perché hai bisogno di me o hai bisogno di me perché mi ami?" Le aveva chiesto il ragazzo. La rossa riusciva a ricordare ancora quelle parole che l'avevano così scossa da far crollare le sue paranoie, facendole accettare la proposta dell'uomo.

“La distanza è la cosa peggiore di questo mondo!”

Lo stare a New York, il dividersi tra le mille cose e continuare ad essere stylist della band, la lontananza con Harry e i ragazzi. Lea, Cory, Grant.

"Tu non sei degno di lei, Styles!"

Il bacio del castano e il suo incontro con il riccio, che, volendosi allontanare per rimanere da solo, per pensare, aveva fatto preoccupare tutti, anche i suoi amici rimasti in Australia per il tour.

“Scusami, scusami davvero.”
“Sei qui!”

Lo scoprire il perché della lontananza con Alicia. L'abbraccio della mora e la rossa pieno d'affetto.

“Alec! Cancella quella foto! Se la mostri in giro succederà un disastro! Quella stronza di Paige! Come si è permessa di baciarmi eh?! Come?! Io amo Harmonie!”

E ancora... Il bacio di Paige ed Harry in discoteca. Altra crisi, altro volo, altro amore.

“E adesso... Siamo gli H3?”

L'entrata in scena del piccolo Haitch, a simboleggiare quanto gli H2 fossero perfetti insieme, combaciando alla perfezione.

“Distrutta?! No, affatto... Sto bene!”

La delusione provata da Harmonie quando aveva visto che, dopo un mese di sforzi, non era riuscita ad ottenere il posto di Diana nel film, il modo in cui Harry le aveva fatto dimenticare tutto, facendola sorridere.

“Louis sta ridendo come una iena da stamattina... Voi due non avete preparato scherzi, vero?”

Infine la sera di Halloween, le risate fatte da lei e Louis, il fingersi morta facendo spaventare Harry. La notte al pub, l'allergia del riccio, la botta presa dal castano. La sirena dell'ambulanza, le ore passate in pronto soccorso.

“Ti fidi di me?”

Il risveglio di Harry. Le poche parole con cui Harmonie lo aveva convinto a non sentirsi in colpa per Louis. La mattina passata insieme.

"Harmonie, sveglia Harry e venite subito qui!"

La chiamata di Liam a mezzogiorno. L'ansia. L'angoscia. La paura. Il cercare di non far trapelare questo. La consapevolezza di entrambi. La convinzione che fosse successo qualcosa. Il vedere gli altri piangere. Il sapere Eleanor chiusa in bagno.

"Ovvio... Chi sono io?"
"Il re degli scherzi!"

Le parole dell'infermiere che poi scoprirono essere Louis, il re degli scherzi. Bastardi sì, ma pur sempre scherzi. Infine il tempo passato tutti insieme, in una spiaggia in inverno, le risate, le canzoni intorno al falò, la nascita di nuovi amori e la consolidazione degli altri.

* * *

“Sei probabilmente la cosa più bella che mi sia capitata. Non ti permetterò di scappare da me.” Mormorò Harry una volta tornato alla realtà.

“D'ora in poi, mai mi vergognerò di come sono arrivata qui. Mai mi sentirò fuori posto, non per questo. Tutti sapranno la nostra storia, senza filtri. Aspetto solo la premiere per raccontare.” Disse Harmonie con così tanta convinzione che il riccio rabbrividì di felicità.

Quando i due chiusero la chiamata, uno andò dai suoi amici, proponendo loro il progetto da lui pensato per il Natale che sarebbe arrivato presto, l'altra prese il diario e scrisse su questo una sola frase.

“I'm sorry if I say, "I need you." But I don't care, I'm not scared of love. 'Cause when I'm not with you I'm weaker. Is that so wrong? Is it so wrong? You make me strong.”

Subito dopo le note di “Strong”, la nuova canzone dei ragazzi, le riempirono la mente, facendola sorridere.

Forse in quell'istante in Harmonie nacque una speranza, quella che, alla premiere, finalmente insieme ad Harry e ai suoi amici, avrebbe avuto il suo riscatto.

Si trattava solo di aspettare una ventina di giorni.



(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)

Buonpomeriggio! Parliamone... Midnight memories è probabilmente l'album migliore di tutti! La canzone che preferisco? Credo che dal capitolo si sia capito: "Strong"! La vostra invece?
Poi... Che mi dite del 1D-Day? Io l'ho visto dall'inzio alla fine, fino a notte inoltrata, commentando con una di voi su Whatsapp! Sara, parlo di te! Ciao Cobaltina mia! :3
A proposito! Colgo l'occasione per salutare tutte coloro che ormai, non sono più lettrici, ma che preferisco considerare amiche. Non vi nominerò, ma sicuramente capirete! #Restiamonell'anonimo!
Che dire, oggi sono piuttosto contenta... La cosa migliore? Non so perchè!


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Che capitolo orribile. Ok, lo so, lo ammetto. Penso sia terribile, di passaggio, noioso... Ma forse utile. Con questo capitolo, Harmonie subisce un cambiamento radicale di una sua caratteristica: l'autostima. E se, fino ad ora, Clarisse con una parola è riuscita a far mettere in discussione la relazione della rossa con Harry, nei prossimi capitoli non ce la farà più! Inoltre, questo capitolo consideratelo come un riassunto delle puntate precedenti, un riepilogo. La storia da ora sarà costantemente allegra, intervallata da un solo momento di tristezza che, secondo la mia amabile scaletta, ideata durante l'ora di Chimica, dovrebbe venire anticipata alla fine del capitolo successivo al prossimo e sviluppata nel suo seguente. Questa tristezza pero', porterà Harmonie ad essere ancora più sicura di sè. Beh, l'ultima cosa che vi dico è che il prossimo capitolo sarà introdotto da un'altra pagina di diario della stylist e poi tratterà di gran parte della premiere del film! Dopo questo, vi annoio con i miei soliti ringraziamenti. Grazie davvero, perché forse non solo Harmonie sta diventando più sicura di sè. Novecento e passa recensioni sono tante e ho notato che il numero di queste, negli ultimi tre capitoli è aumentato in modo impressionante! Se tu, che leggi questo spazio, hai recensito, beh, ritieniti ringraziata non una, ma mille volte.
Tolgo il disturbo e che dire, spero di leggervi nelle recensioni! Ci becchiamo sabato!
Giorgixx

PS: 30 Novembre, 5 Dicembre, 10 Dicembre, 15 Dicembre, 20 Dicembre, Natale. Questi sono i giorni in cui posterò i capitoli. Non ci saranno ritardi, ve lo assicuro.
PS: Spoiler capitolo natalizio. Ho pensato che Babbo Natale porta i regali nella notte tra il 24 e il 25... Indovinate quando aggiornerò?
PS: Spoiler FF Niall. Spero vi piaccia!
"Io sono stufa di studiare sempre qui! Questa roulotte, questo circo, sono diventati una prigione per me! Questa dannata cultura e tradizione mi stanno uccidendo!" Sbuffò la ragazza infilandosi le scarpette usate anche dalle ginnaste di ritmica.

 


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Self-esteem. ***


Self-esteem.

Buonasera! So benissimo di essere in ritardo di qualche ora, mi dispiace infinitamente! Spero che il capitolo vi piaccia, e che dire... Come sempre vi invito a leggere le note alla fine!
Graziexx


 

"Cazzo!" Imprecò a gran voce Harmonie camminando avanti ed indietro per il piccolo appartamento che condivideva con Lea.

La mora se ne era andata prima, per raggiungere la sua truccatrice sul luogo in cui si sarebbe tenuta la premiere di "Dietro le apparenze", lasciando così la stylist sola per un po'. Dopo poco, infatti, il campanello suonò: i ragazzi, le ragazze e Lou erano arrivati.

"Vi vorrei ricordare che questo, anche se ormai sembra un magazzino di scatoloni, è comunque un appartamento!" Scherzò la rossa, rivolgendosi ai membri della boyband più famosa del momento che avevano iniziato a ballare senza un reale motivo per le stanze.

La rossa, per quanto questo possa sembrare scortese non salutò nessuno, troppo agitata e nervosa per ciò che le sarebbe aspettato tra poche ore.

“Prendete questi!” Esclamò poi tirando fuori da un armadio, l'unico mobile che, appartenendo al proprietario dell'appartamento non era stato portato già via, una serie di giacche e pantaloni.

“Haz, gli skinny.” Harmonie diede al ragazzo dei jeans neri ed una camicia con un motivo a pois.

“Lou, dà una sistemata al risvolto.” Continuò la ragazza lanciando un paio di pantaloni scuri al castano.

“Lee, mi spiace per te, ma ora che ci sono io il tempo dei pantaloni sotto il sedere è finito! Sia chiaro... A Natale ti regalerò un set di cinture.” Scherzò Harmonie passando a Liam i suoi pantaloni.

Tutti i presenti risero e Louis in particolare sghignazzò, mettendosi dietro il ragazzo e tirandogli di scatto su i pantaloni.

“Mi ha veramente fatto male negli... Uh, innominabili.” Disse Liam con voce strozzata.

Altre risate si susseguirono, interrotte da un lamento.

“Louis! Prova ancora una volta a tentare di castrare il mio fidanzato e sarai un uomo morto!” Urlò Danielle con un sorrisetto malvagio.

“Andiamo avanti? E' tardissimo!” Esclamò Harmonie, considerando quattro ore troppo poche per prepararsi.

“Zayn afferra questi! Mettili sopra gli anfibi!” Consigliò poi passando al ragazzo anche una camicia bianca, molto simile a quella data a Liam.

“Niall, pantaloni a vita bassa in arrivo!” Concluse la rossa.

“E io che pensavo non saresti stata più pignola di quanto non lo fossi già...” Mormorò Niall.

“Vestitevi! Di fretta!” Paul prese in mano la situazione, trascinando abiti e ragazzi in un'altra stanza. Con loro andarono anche Luke, Calum, Michael e Ashton.

“Gemmy... Che mi dici del biondino?” Chiese Harmonie approfittando della calma improvvisa.

“E' troppo, troppo piccolo.” Sussurrò Gemma abbassando lo sguardo.

“Ha diciannove anni ormai, tu quasi ventisei! Non è mica la fine del mondo!” Commentò Eleanor gesticolando.

“Non voglio essere considerata la balia di Ash dai giornali. Mi basta passare per la stronza di turno, quella che si rifiuta di fare foto a non finire con i fans del fratello solo perché vorrebbe una vita tranquilla.” Rispose avvilita la Styles.

“Ma che ti importa di quello che dicono?” Continuò Perrie, abituata a sentirne di ogni sul suo conto.

“La ragazza si trucca troppo, è sposata con Zayn Malik solo per la fama.” Quante volte aveva letto o sentito frasi simili?

“Senti Gem, obiettivamente, è da un po' che tu e Ashton arrossite guardandovi. Vi piacete ed è più che evidente!” Danielle risultò parecchio aggressiva, ma fu compresa da tutte: odiava quando le persone non ammettevano l'evidenza.

“Io... Non penso di piacergli. Siamo così diversi! Guardateci! Io mi sono appena laureata, lui vive di sogni, io di obiettivi, lui ha sempre la battuta pronta, io sono la persona più seria di questo pianeta, lui è bellissimo, io non lo sono affatto! La cosa più brutta? Io credo di incominciare ad amare Ashton, lui non pensa nemmeno a me!” Gemma si asciugò una piccola lacrima caduta su una guancia.

“Gemma...” Sussurrò Harry a bocca aperta.

Il riccio era tornato dalle ragazze, a petto nudo, per chiedere ad Harmonie quale fosse la sua giacca e quale invece di Louis.

“Fa finta di niente! Oh Dio, che deficiente che sono!” La ragazza dalle amabili fossette corse velocemente in balcone, vergognandosi di se stessa.

“Haz...” Mormorò Harmonie.

Un'occhiata del ragazzo fu un tacito consenso. Era certo che sarebbe andato dalla sorella.

* * *

“Fatti abbracciare.” Il riccio posò la testa sulla spalla della sorella, stringendola premurosamente dai fianchi.

“Sono davvero pessima, eh? Innamorarmi di un ragazzo che ha la stessa età di mio fratello e non sa cosa sia la serietà!” Gli occhi di Gemma, dalla forma tanto simile a quella di Harry, s'inumidirono ancora di lacrime.

“La smetti di piangere? ...Ti ricordi quante volte, quando ero piccolo mi dicevi questa frase, Gemmy?” Il cantante sorrise, asciugando le guance della castana.

“Pensi davvero che a me dia fastidio l'età di Ashton? Per quanto riguarda la poca serietà hai ragione, ma forse è proprio la sua spensieratezza ciò di cui tu hai bisogno, ti pare?” Azzardò il minore, strappando un sorriso amaro a Gemma.

“Hai capito tutto.” Affermò questa commossa.

“Vuoi sapere cosa pensa Ashton di te?” Chiese retoricamente Harry prima di rientrare al chiuso.

La castana gli lanciò un'occhiata supplicante.

“Leccati le labbra davanti a lui.” Concluse poi, lasciando la sorella sola.

La ragazza, senza neanche pensarci molto, quasi inconsciamente, si inumidì le labbra con la lingua, più volte. Quando poi si accorse del gesto, sorrise tra sé e sé, rientrando anche lei nell'appartamento.


* * *

“Scommetto che questa giacca sia la mia, quella, invece, di Louis!” Esclamò Harry osservando i due capi d'abbigliamento.

“Indovinato!” Harmonie coinvolse le ragazze in un applauso collettivo, con tanto di coro da stadio. In questo modo non solo si distrasse, ma poté godere della visione di Harry che, falsamente imbronciato a causa dell'evidente presa in giro, gonfiò le guance, arricciando le labbra.

“Lo sapevo! D'altronde, signore, avete qui davanti il vincitore del Best Look!” Si auto-acclamò il riccio soddisfatto.

“Harry, è inutile che fai tanto il grande, se non ci fossi io tu continueresti a girare con due paia di occhiali da sole, uno sopra l'altro per giunta e i jeans strappati sulle tasche e rattoppati sulle ginocchia! Per non parlare delle vecchie camice che tagli per poi metterle in testa come fasce! E su!” Harmonie disse questo con così tanta sicurezza che il cantante si ammutolì ridacchiando. Ogni volta che la rossa scherzava, lui s'innamorava sempre più.

* * *

"Dai, andiamo in bagno per trucco e parrucco!" Lou, non appena finì di sistemare i ragazzi e dare un ritocchino alle ragazze, trascinò Harmonie davanti ad uno specchio, facendola sedere su una sedia, per poi tirar fuori tubetti di diversi fondotinta, vari rossetti, ombretti e mascara.

"Stai buona!" La riproverò l'hairstylist vedendola sbuffare.

"Uffa! Io voglio andare da..." Sbraitò Harmonie.

"Da Harry!" Cantilenò Lou sorridendo, accedendo poi il phon per sistemare i lunghi capelli rossi della ragazza.

"Qualcuno mi ha chiamato?" Il riccio sbucò dalla porta.

"No!" Lou gli sbatté questa praticamente in faccia: doveva lavorare con calma.

* * *

"Stupenda!" L'hairstylist ammirò la rossa, entusiasta dei risultati.

Harmonie, in effetti, era bellissima.

Indossava un lungo abito di Valentino dalla fantasia geometrica, di varie sfumature, che dal marrone arrivavano al panna, passando per avorio e diverse gradazioni. L'assenza di una scollatura sul décolleté contribuiva a rendere Harmonie davvero fine e raffinata. La schiena scoperta inoltre, sapeva renderla anche molto affascinante. Il look era completato da un paio di tacchi che la alzavano di una decina di centimetri e da una pochette color avorio. Il leggero velo di fondotinta e il resto del trucco furono capaci di rendere il volto di Harmonie luminoso, cosa che era già, grazie al suo sorriso che risultava costante in presenza di Harry.

Le due colleghe entrarono in quello che era stato il salotto dell'appartamento, in cui trovarono i ragazzi e le ragazze pronti per la premiere. Harmonie guardò prima le componenti delle Little Mix, giudicando il loro look davvero perfetto e personale. Jade indossava degli stretti pantaloni bianchi a vita alta, con una camicetta semitrasparente nera, chiusa al girocollo da un papillon. Leigh, al suo fianco risultava bellissima anche vestita in modo semplice, con un corto abito scuro molto attillato, sopra dei collant. Jesy, con una salopette di raso, pur non essendo particolarmente elegante, era davvero meravigliosa. A concludere il giro c'era Perrie, bellissima nel suo abito nero dalla gonna svasata, sopra il quale aveva indossato una leggera giacca in pelle. Harmonie sorrise, pensando a quanto anche Zayn fosse amante di quei blazer. A loro si aggiunsero anche Alicia, Danielle, Gemma e Eleanor. Avevano tutte stili diversi, partendo da Danielle, elegantissima in un corto abito color porpora ed arrivando a Gemma, che, con un abito verde speranza risultava essere molto colorata e raggiante. Luke, Calum, Ashton e Michael uscirono dalla stanza in cui si erano cambiati. Harmonie li guardò rassegnata. Ad una premiere si sarebbero presentati in maglia stampata e jeans.

“Mik, il ciuffo verde questa sera era proprio necessario?” Chiese poi ridendo, per restare infine senza fiato: Harry, seguito da Louis, Liam, Niall e Zayn, era entrato nella sala.

Harmonie, quindi, bloccò i pensieri poco casti sul riccio della band prima che questi nascessero e così squadrò i ragazzi uno ad uno, come d'abitudine. Liam indossava un maglioncino nero di lana leggera abbottonato completamente sopra ad una camicia bianca, dal colletto sistemato perfettamente. Un paio di pantaloni a sigaretta, del medesimo colore del cardigan completavano il look, così come le scarpe eleganti ai piedi. La rossa fece l'occhiolino al ragazzo: la sua precisione era evidente in tutti gli ambiti. Al suo fianco c'era Louis che, con una giacca scura dal taglio moderno sopra ad una camicia bianca, risultava avere uno stile essenziale, ma elegante. I pantaloni, lasciati cadere a vita bassa, e le scarpe vecchio stampo rendevano il ragazzo perfetto. Harmonie si piegò sulle ginocchia, abbassandosi per sistemare il risvolto alle caviglie. Lo sguardo della rossa poi passò a Zayn. Ovviamente il pakistano, non essendo precisino quanto il suo amico castano, aveva allacciato male il fiocchetto messo a mo' di papillon. Harmonie lo slacciò e rifece in modo perfetto, poi si concentrò sul resto dell'outfit, giudicando la scelta della giacca dai dettagli traslucidi e dei pantaloni parecchio azzeccata, così come gli anfibi eleganti di vernice. La stylist sorrise, adocchiando Niall. Lo stile giovanile e forse un po' infantile gli calzava a pennello. Il ragazzo infatti indossava una semplice maglia di cotone bianca, infilata nei pantaloni neri a vita bassa. Sopra questa portava una giacca meno elegante di quella degli altri, caratteristica in comune con le scarpe, un paio di Vans bianche dai disegni neri. Le guance della ragazza si colorarono di un dolce porpora quando i suoi occhi incrociarono quelli del fidanzato. Ormai erano passati sei mesi da quando i due si erano conosciuti, per poi imparare ad amarsi in tutto e per tutto, ma ad Harmonie, la visione di Harry le faceva ancora un certo effetto, non smettendo di affascinarla. Aveva scelto di far indossare al ragazzo una raffinata camicia dal motivo a pois sotto ad una giacca nera, impreziosita da un fiore finto. La stylist abbassò lo sguardo verso i jeans attillati indossati dal fidanzato. Questi erano capaci di far risaltare la sua muscolatura e la forma perfetta delle sue gambe, risultando una vera e propria tentazione per Harmonie.

“Siamo tutti pronti, giusto?” Chiese questa sistemando il colletto della camicia del fidanzato, lasciandogli poi un lieve bacio sulla bocca, sporcandolo leggermente di rossetto.

* * *

"Non ce la posso fare... Uccidetemi!" Implorava Harmonie da ormai mezz'ora, ovvero dall'inizio del viaggio in limousine. Con lei, in macchina, c'erano Harry, seduto al suo fianco, Louis, Niall, Liam, Zayn, Gemma, Alicia, Eleanor, Danielle, le Little Mix e i 5Sos. In un SUV invece, dietro loro, viaggiavano Lou con Lux, Tom e Paul che erano andati prima a prendere Tom e Claire, i genitori della rossa, all'aeroporto principale di New York.

"Respira. Adesso sei agitata, ma quando uscirai dalla macchina tutta questa ansia se ne andrà, te lo assicuro." Disse deciso Liam, rivivendo i primi tempi in cui l'avventura con i suoi compagni di band era appena iniziata.

"All'inizio tremerai, poi andrà tutto bene." Continuò Niall, da sempre stato il più timoroso.

"Non avere paura dei giornalisti, allontanati pero' dai paparazzi, capito?" Domandò Zayn guardando intensamente l'amica negli occhi. Questa annuì.

"Qualunque cosa ci siamo noi, non scordare che staremo lì." Le ricordò Louis sorridendole.

"Io sarò sempre al tuo fianco." Mormorò con decisione Harry rigirandosi una mano minuta di Harmonie tra le sue.

"Ehm... Siamo arrivati!" Esclamò Eleanor guardando attraverso i vetri oscurati all'esterno.

"Cazzo." Ribadì Harmonie.

"Harm... Devi uscire prima tu." Azzardò Perrie sorridendole per incoraggiamento.

"Appena ti chiamano..." Continuò Jesy.

"Harmonie Stoner!" Disse subito dopo un donna posta davanti alla limousine, all'inizio del tappeto rosso.

"Merda." Mormorò questa, poi, con scioltezza apparente, aprì lo sportello.

Immediatamente fu travolta da un numero spropositato di flash: il red carpet era colmo di giornalisti, amici di attori, famigliari, personaggi famosi. Harmonie sorrise, lo fece quando Harry, insieme agli altri, scese dell'auto di lusso, prendendole poi la mano. Quello che lei voleva si stava realizzando: si sentiva a proprio agio, del tutto. Come aveva pensato, questa era una sensazione meravigliosa, in grado di farle battere all'impazzata il cuore. Se non avesse avuto il trucco, probabilmente Harmonie avrebbe pianto dalla gioia. La presa di Harry, risultava tremolante. Ironico, ma vero: l'agitato era il riccio, non Harmonie. La rossa incrociò il suo sguardo e lui capì i suoi sentimenti. Così, preso dalla felicità, Harry baciò la fidanzata davanti a tutti i riflettori, in diretta mondiale. Lei non si scansò, anzi. A quel gesto, tutti i loro amici sorrisero, affiancandosi alla coppia. Erano un magnifico gruppo.

Prima insieme, poi separati, i ragazzi si concessero a numerose interviste, soprattutto Harmonie che, presa sicurezza convinse Harry ad andare con i suoi compagni di band, lasciandola così sola davanti ai giornalisti.

“Allora Harmonie, lei è forse l'attrice che sta ricevendo più attenzioni oggi!” Incominciò a parlare un uomo affiancato da un cameraman.

“Non so dirle sinceramente, sono qui da solo un'ora e ancora non ho ben chiara la situazione! E' tutto così nuovo e fantastico!” La rossa sorrise, alzando un po' le spalle.

E' contenta che il suo fidanzato e i suoi amici siano venuti qui?” Domandò il signore ponendo il microfono più vicino al viso della ragazza.

“Assolutamente! Con loro sono venuti anche i miei genitori e due collaboratori della band, è perfetto!” Harmonie mise ancora in mostra il suo sorriso smagliante, in grado di abbagliare Harry che, a qualche metro di distanza stava concedendosi, insieme a Niall, Zayn, Louis e Liam, ad alcuni fotografi.

“Gira voce che una sua collega le abbia rubato, se così si può dire, il ruolo della protagonista, è sbagliato questo? Smentisce tutto?” Intervenne una donna dall'aspetto curato e preciso.

“Ognuno ottiene ciò che merita. Inoltre, evidentemente, per gli ideatori del film, Clarisse è perfetta nel ruolo di Diana.” Harmonie mise in atto i consigli dati da Liam, il più saggio e corretto con la stampa. Così tirò una frecciatina, senza sembrare né maleducata, né altro.

Con nuova sicurezza, in grado di scaldarle il cuore, la stylist si dedicò ad altre brevi interviste individuali. Tra le tante cose, le venne chiesto anche del suo lavoro per la band.

“Io sono e sarò, esclusi fallimenti, la stylist dei 'One Direction', questa è una delle poche certezze che ho, non me la smonti!” Harmonie rise e con lei lo fece anche il giornalista.

In quell'istante Zayn, da lontano, le fece l'occhiolino. Era visibile infatti, quanto l'autostima della sua amica fosse aumentata, così come anche la sua scioltezza e senso di appartenenza ad un gruppo di amici, famigliari, persone su cui contare.

Harmonie, quasi stesse pensando sulla stessa linea d'onda del pakistano, costatò di essere finalmente cambiata, finalmente padrona di un'autostima capace di farle vivere ogni situazione con un sorriso.

* * *

"Monie! Sono tutto tuo adesso!" Harry, si avvicinò alla ragazza prendendole la mano.

Lei abbassò lo sguardo. Si ricordò quel gesto, compiuto la prima volta un bel po' di mesi prima, quando il riccio l'aveva convinta ad andare con lui, sradicandola dalla strada che faceva da amaro sfondo alla sua vecchia vita.

"Haz..." Mormorò lei.

Il cantante, fraintendendo il mormorio della ragazza, ebbe l'impulso di ritirare la mano pensando di averla messa in imbarazzo. Questa pero', strinse la presa su di essa, accarezzandone con il pollice parte del dorso e impedendo così al ragazzo di interrompere quel tenero contatto.

"Allora... Abbiamo qui una delle coppie più chiacchierate del momento!" Al riccio e alla rossa si avvicinò un altro giornalista.

"Salve!" Salutò Harry, seguito a ruota da Harmonie.

"I giornali fino a poco fa parlavano di un continuo tira e molla tra di voi..." Mormorò con un pizzico di cattiveria l'uomo, desideroso di nuovi scoop.

“Il 'tira e molla', come dice lei, è stato dovuto alla lontananza. Io non potevo più di tanto viaggiare prima dall'Australia, poi dall'Inghilterra, ed arrivare qui. Questo è valso anche per Harm.” Spiegò Harry abbozzando un sorriso, ricordando il dolore provato nell'ultimo periodo.

"Come dice quel grande saggio di Zayn, questa fa male, ma aiuta a far crescere un amore vero. Penso che se si riesce a superare la lontananza, si ha già affrontato il primo ostacolo." Continuò quindi la rossa, lasciando sorpreso il giornalista. Evidentemente questo non si aspettava tutta questa sicurezza davanti alle telecamere. Il signore sorrise, associando questa alla vicinanza di Harry.

* * *

"Eccoci!" Esclamò Louis punzecchiando la rossa per un fianco. Con lui c'erano anche Niall, Liam e Zayn.

"Siete molto uniti o sbaglio? Da dove è nata questa amicizia?" Domandò un anziano giornalista.

"Solo molto uniti? Da quando Harm è entrata nella nostra vita non ne è più uscita. Anche se... Cavolo, ne abbiamo rischiate tante." Mormorò Niall, per poi abbracciare la ragazza, stringendola forte per i fianchi.

Si notò benissimo che quel contatto non era affatto malizioso, ma solo colmo d'affetto fraterno.

"Questa delinquente è diventata una nostra sorellina minore da coccolare e strapazzare!" Scherzò Zayn scompigliando un po' la coda di cavallo di Harmonie.

"Non solo! Harm è la migliore compagna di scherzi del mondo! Anche se io sono..." Continuò Louis interrompendosi ghignando.

"Il re degli scherzi!" Cantilenarono gli altri cinque all'unisono.

La loro unione risultò così forte e completa da far ridere a crepapelle l'intervistatore.

* * *

"Testa alta... Crediti la più figa di tutte." Mormorò Zayn all'orecchio della rossa, prima che questa andasse a posare per alcune foto.

Così Harmonie fece e, sfoggiando un sorriso smagliante, si buttò metaforicamente tra il mare di flash.

Posò per alcuni minuti, aiutata dal fatto che, essendo stata una modella, d'indole fosse molto sciolta davanti ad un obbiettivo.

A lei poi si aggiunsero i ragazzi. Harry le cinse i fianchi e si lasciarono scattare altre foto in compagna del resto del gruppo. Anche Alicia e Gemma, sebbene si sentissero un po' spaesate, si rilassarono, vedendo i loro amici ridere felici.

In quel momento la maggiore dei fratelli Styles, senza neanche pensarci, s'inumidì le labbra. Ashton, non poté far a meno di notarlo. Lanciò così uno sguardo ad Harry, cercando un consenso che non tardò ad arrivare.

“E' il momento, non fare il deficiente Ash!” Disse a se stesso.

Così, preso dal momento e dalla voglia inarrestabile di realizzare un suo sogno ultimamente troppo ricorrente per restare tale, il biondino dei 5Sos si avvicinò a Gemma e, fregandosene degli obiettivi puntati su lui e i suoi amici le diede un leggero bacio sulle labbra.

“Scusami.” Mormorò poi il ragazzo, quando luci abbaglianti per poco non accecarono la coppia.

Gemma sorrise, mettendo in mostra le fossette e abbassando lo sguardo. Non seppe definire i sentimenti provati in quel momento, né si rese conto di ciò che stava accendendo intorno a lei ed Ashton. Aveva sentito le sue scuse e non ne comprese il motivo né la causa. Dimenticò la loro età, dimenticò tutte le differenze che ai suoi occhi la rendevano incompatibile con il cantante e tutte le sue paranoie. Ricordò invece le parole del fratello.

“Forse è proprio la sua spensieratezza ciò di cui tu hai bisogno.”

Gemma, allora, fece unire di nuovo le sue labbra con quelle di Ash, trovando queste incredibilmente morbide.

Stava bene, era giovane e avrebbe rischiato anche di esser vista come una vecchia in cerca di un toyboy, se questo comportava essere felice con il cantante.

* * *

“Gli attori sono invitati ad accomodarsi nei tavoli loro riservati alle prime file della sala adibita alla proiezione.” Disse una donna al microfono.

I ragazzi entrarono nella grande sala. Nessuno di loro parlò, troppo immerso nei propri pensieri. Zayn, ad esempio, sperava con tutto se stesso che giustizia venisse fatta. Harry, invece, si preoccupava solo dello stato d'animo di Harmonie. I ragazzi non solo erano stati divisi dalle ragazze e da Luke, Calum, Michael e Ashton, ma anche dalla rossa, che si era andata a posizionare nella prima fila, al tavolo con Cory, Grant, Lea e Taylor.

“Chissà come sarà questa Clarisse...” Mormorò Louis quando le luci si spensero.

“Io sinceramente spero che si noti chi merita e chi no.” Bisbigliò Niall facendo un cenno di testa verso Harmonie.

“Prima vedremo un trailer, poi il film completo.” Liam informò i ragazzi, dopo che ebbe visto il cartellone con il programma che divideva la premiere in più parti.

-Sfilata e interviste sul tappetto rosso.
-Aperitivo e visione del trailer.
-Proiezione del film.
-Interviste riguardo la pellicola.
-After Party.

“Inizia!” Harry incollò metaforicamente gli occhi allo schermo, che si illuminò.

Il trailer iniziò, con una melodia familiare a fargli da sottofondo.

TRAILER (cliccate sulla scritta)

“Merda!” Niall, compositore di quelle note, fu il primo ad accorgersi di quale canzone si trattasse.

“Ma è Harmonie!” Esclamò Harry che avrebbe potuto riconoscere la voce della sua rossa tra mille diverse.

La canzone scelta per divenire sottofondo del cortometraggio era “Who will i be” composta da Niall e il resto della band, scritta da Harmonie e cantata dalla stessa ragazza al provino finale per il film.

“Mi aveva detto che le avevano chiesto di cantare, ma non pensavo intendesse cantare per Clarisse facendole prendere il merito!” Continuò il riccio prendendo in fretta l'Iphone dalla tasca dei pantaloni eleganti e inviando un messaggio alla rossa.

“Perché?” Le scrisse il ragazzo.

“Clarisse lo aveva promesso... Mi avrebbe lasciato in pace!” La risposta di Harmonie fu immediata.

“Sei troppo buona, non dovevi fidarti di lei...” Inviò Harry.

“Scusami.” Digitò Harmonie, non scusandosi tanto con il riccio quanto con se stessa.

“Questo verrà a galla.” Sperò il cantante.

“Sinceramente? Lo spero con tutto il cuore.” Concordò Harmonie.

“Ti amo.” Digitarono entrambi.

* * *

“Da quanto ho capito Clarisse le ha chiesto di cantare al posto suo, sapendola nettamente più brava, dicendole che se lo avesse fatto, l'avrebbe in pace.” Commentò Harry non appena mise via il cellulare.

“Credi che la produzione lo sappia?” Chiese allora Liam.

“Secondo me sì, e forse contrariata, non ha potuto far altro che acconsentire. Ti ricordo che la cara zietta di Clarisse è un pezzo grosso della compagnia che pubblicizzerà il film.” Disse Louis acidamente.

“E' meravigliosa.” Mormorò successivamente il minore del gruppo, rimasto incantato dopo aver visto Harmonie sul mega schermo.

“Harry... Stai sbavando.” Il maggiore gli diede un colpetto sulla spalla.

“Tacete.” Li interruppe Liam, richiedendo silenzio.

* * *

Così come il trailer, anche il film vero e proprio finì. Il cast si era rivelato piacevolmente sorprendente, ma Clarisse, obiettivamente, aveva rovinato il tutto. Diana risultò essere un personaggio piatto, incapace di far immedesimare lo spettatore. Inoltre, lo stile della bionda risaltava fin troppo, dal trucco al carattere, rendendo il personaggio niente di più che una sua esaltazione.

“Adesso ci sarà la parte peggiore.” Costatò Zayn quando la sua vista fu disturbata nuovamente da numerosi flash.

“La conferenza intendi?” Domandò Niall alzando la voce per sovrastare il rumore degli scatti fotografici.

“Già...Non ci saranno solo giornalisti in cerca di gossip, ma anche critici esperti e rinomati in quest'ambiente.” Mormorò Harry andandosi a sedere nella prima fila di sedie libere, ovvero alla fine della sala, ben lontano purtroppo dal soppalco in cui era poggiato il bancone dietro al quale si sarebbe seduta Harmonie.

“Ma l'avete vista quel pagliaccio?” Jade rise a dismisura, spuntando d'improvviso insieme al resto del gruppo, per poi andare ad abbracciarsi al fidanzato la strinse forte a sé, incredulo di quanto, giorno dopo giorno, il suo amore per la mora si stava amplificando.

“E' una terribile attrice. Mio dio.” Sbuffò Perrie scuotendo la testa.

“E Harmonie non è solo fantastica a recitare, ma anche a cantare!” Aggiunse Alicia lanciando uno sguardo dall'altra parte della sala, per poi sorridere quando Grant, con un gesto della mano e un sorriso, la salutò.

“Sì...Bella innamorata, se potresti farmi spazio mi faresti un gran favore!” Esordì Louis vedendo la mora imbambolata.

“Lasciala stare, dannazione!” Lo rimproverò Eleanor spingendolo verso i ragazzi, per poi sedersi sulla sedia sulla quale si sarebbe dovuto accomodare lui non appena Alicia si fosse spostata e preso posto.

I ragazzi occuparono così tutta la fila libera. Dietro loro sedevano Lou, Tom, Lux e Paul insieme ai genitori della rossa. Claire non riusciva a smettere di lacrimare dalla commozione dovuta dal vedere sua figlia spiccare il volo. Insieme a suo marito, era stata la causa di infinita tristezza per la giovane e il sapersi perdonata e il sentirsi fiera di lei era una sensazione a dir poco fantastica. In quel momento anche Tom capì che sua figlia avrebbe fatto strada, con la tenacia e la voglia di fare che da sempre l'avevano distinta dalla massa. Proprio per questo, i suoi occhi, definiti da tutti di ghiaccio a causa del colore azzurrissimo, luccicarono.

“Buonasera!” Salutò il registra del film sedendosi al centro del bancone, affiancato da Harmonie e Clarisse.

Con le due ragazze presero posto anche gli altri attori, chi giocherellando con l'asta pieghevole del piccolo microfono assegnatoli, chi nascondendo le mani tremanti, chi perdendosi negli occhi chiari di una certa mora, migliore amica di una sua collega.

“Una richiesta personale: i ragazzi sono tutti inesperti, ad eccezione di Taylor, e nuovi nell'ambiente, dunque abbiate tatto.” Continuò il registra, per poi osservare le facce dei critici seduti davanti a lui.

“La trama personalmente mi ha colpito molto. Finalmente un Disney Original Movie che non punta esclusivamente sull'amore, facendo concludere la storia tra la protagonista e il suo fidanzato.” Incominciò a parlare una donna dall'aria severa, fermandosi per sistemarsi meglio gli occhiali sul naso.

“Il mio personaggio preferito è sicuramente quello di Annabeth. L'invidia che prova nei confronti di Diana è continuamente evidente. Non ho mai notato un crollo del personaggio a livello di credibilità, anzi. Devo fare i complimenti alla signorina Stoner.” A parlare fu uno dei più importanti manager di giovani attori.

Harmonie sorrise, il suo cuore scalpitò dalla gioia, gli occhi le si inumidirono dalla sorpresa e dall'orgoglio. La rossa sentì la sua autostima crescere e pensò che questa fosse una delle sensazioni più belle che qualcuno potesse provare. Intanto, infondo alla sala i suoi amici e la sua famiglia stavano festeggiando allegri.

“Dai! Che grande!” Esclamò Zayn, per poi sorridere incastrando la lingua tra i denti bianchi.

Perrie guardò il ragazzo. Giovane sì, ma aveva imparato ben presto cosa fosse l'amore, con il pakistano. Il vederlo sorridere dopo aver sentito l'uomo fare un grande complimento alla sua amica poi, non solo le mozzò il fiato, ma le ricordò di quanto fosse buono e premuroso quello che, dopo alcuni mesi, faticava ancora a chiamare marito.

“Ragazzi. Aspettate... C'è troppo silenzio.” Mormorò Harry sentendo un peso indescrivibile e, secondo gli altri, insensato.

Louis pero', fidandosi del sesto senso del ragazzo di Holmes Chapel, cercò di mimare a chi stava davanti a loro di spostarsi un po' per rendere la vista più completa, fallendo nel suo intento.

“Non vorrei essere scortese rovinando così l'atmosfera ma, cavolo, bloccate la produzione del film. Non mandate nelle sale questa schifezza.” Intervenne un signore, ponendo fine al silenzio creatosi nella sala.

Il cuore dei nostri protagonisti e dei loro amici sembrò fermarsi per un istante.


(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)

Buona sera! Sono davvero, davvero disperata! Fa un freddo terribile e sono raffreddata morta! Almeno mi venisse la febbre, avrei una buona scusa per non andare a scuola e saltare una sfilza di compiti in classe ed interrogazioni a go go! Non finiscono più, ogni giorno ce n'è una! Ma perché?! Solo io sto così? #crisidastudentessa

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
E insomma... E' stato un capitolo impegnativo, anche se forse non sembra visto il risultato tremendo. Come avrete potuto notare deciso di dividere la premiere in due, in modo da poter descrivere tutto più nel dettaglio e lasciarvi un po' di suspance. Gemma ed Ashton, altra coppia, altro tipo d'amore che si svilupperà con calma e allegria, con un po' di scene da fratello geloso di Harry nei prossimi capitoli. Una coppia stramba, ma mi piace devo dire... Avete notato il cambiamento di Harmonie? Sono così fiera di quella ragazza e pensare che non esista mi rende un po' giù di morale. Ma andiamo avanti.. Le gif? Il video? Hanno riuscito a rendere un minimo più realistico del solito il capitolo? Ci ho sputato del sangue per fare del mio meglio, andando a creare un video corto, ma piacevole (spero) e volendo rimediare le gif in cui i ragazzi sono vestiti in modo coerente con la storia. L'ultima di Louis e quella di Harmonie le trovo fantastiche, sono due cretini, in senso più che buono, ovvio. Che dire, dopo questo vi anticipo che nel prossimo capitolo ci sarà un amabile scontro fra titani (Harmonie e Clarisse) e inoltre i ragazzi andranno tutti insieme a Londra, dove succederà l'ultimo fatto malinconico e triste della fanfic. Da lì, vi anticipo che i ragazzi faranno un viaggio, tutti insieme! La metà? Segreta, per ora.
Vi scrivo l'ultima cosa e poi vi lascio in pace, lo giuro. Ecco, l'ultimo capitolo ha ricevuto 41 recensioni. E' il numero più alto mai raggiunto, avete battuto il record e io quando ho letto quella cifra, LittleCobaltThings può confermare, ho dato di matto dalla felicità. Non so come ringraziarvi, se non continuando a scrivere, dando sempre il 200%. Inoltre... Mancano 26 recensioni alle mille. Ecco, io spero davvero che arrivino. Non sono un'ingorda, anzi, ancora adesso non credo alla svolta presa da H2, al suo "successo". Il fatto è che, essendo così vicine a quella cifra, mi viene naturale fantasticare un po'. Un grazie infinito...Siete quasi trecento ad avere la storia inserita tra le scelte, ricordate e seguite e spero che un giorno, magari a Natale, entrerò su EFP e guarderò ogni vostro nick tra le recensioni.
Grazie, perché devo ammetterlo, è merito unicamente vostro se io sto diventanto più sicura di me stessa, se, quando apro il pc, la prima cosa che faccio è sorridere vedendo il file di H2 sul Desktop.
Ci becchiamo giovedì!
Giorgixx

PS: A Natale manderò a tutte voi un regalo!
PS: Mi dispiace per non aver risposto ad alcune vostre recensioni, ma ho preferito farvi avere prima il cap, rimedierò domani sicuro! :)
PS: Se avete voglia di leggere la mia prossima fanfic, informatevi sui Travellers o i Pavee, forse capirete un po' di caratteristiche di Allin e il suo mondo.


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Victory. ***


Victory
Buonasera! Un capitolo che mi ha fatto faticare non poco. Mi son resa di nuovo conto di quanto sia difficile descrivere qualcosa... Beh, spero che non vi deluda! Come sempre, se volete, fermatevi a leggere le note a fine capitolo. Se vi va, lasciatemi un vostro parere!
Grazie dell'attenzione,
Giorgixx


Il silenzio si fece sovrano nella sala. L'uomo, a cui nessuno era ancora riuscito a dare un nome, restò ammutolito. Harmonie aveva riconosciuto nella sua voce un tono famigliare, ma la sua mente era troppo impegnata ad immagazzinare la critica ricevuta. I complimenti che le erano stati fatti sembravano passare in secondo piano di fronte ad essa. Una sola critica e il suo immaginario castello di certezze crollò all'istante. Il picco d'autostima che la ragazza aveva avuto poco prima divenne sempre più flebile. Harmonie nonostante tutto sorrise. Qualche mese prima, ad una minima critica, probabilmente sarebbe scoppiata a piangere, non si sarebbe limitata a restare a testa bassa.

Poco dopo i suoi occhi cristallini si guardarono intorno. Harmonie vide Lea, che tristemente stringeva la mano di Cory, sotto al bancone. Il suo sguardo passò a Grant che guardava fisso un punto indecifrabile davanti a lui.

Harmonie allora si concentrò sul registra che sembrava non essere sorpreso da un giudizio simile. Accanto a lui, Clarisse aveva assunto un'espressione confusa, forse schifata e allibita, sconcertata. L'ultima persona su cui la rossa posò lo sguardo fu Taylor. Sorrideva, sorrideva come se non ci fosse un domani. Velocemente, inoltre, rivolse un'occhiata alle ultime file di sedie nella sala, dove stavano seduti tutti i suoi amici, tutte le persone che avevano un posto nel suo cuore. Queste avevano assunto espressioni scioccate, tristi. La rossa, strizzò gli occhi, cercando di vedere meglio il volto di Harry. Il ragazzo l'osservava intensamente, sperando che sarebbe riuscito, con il solo contatto visivo, a infonderle sicurezza.

* * *

"Ah, nel caso non mi aveste riconosciuto, il mio nome è Rick Twins e sono uno dei maggiori segretari della filiale Disney che si occupa degli Original Movie." Twins si alzò in piedi e raggiunse il soppalco sul quale Harmonie e il resto del cast erano seduti.

"So che probabilmente mi starete prendendo per pazzo, ma poco m'importa. Questa ragazza- Si interruppe indicando Clarisse -è stata scelta solo in quanto è la nipote del capo della commissione dei provini, nonché leader di una delle agenzie che ha offerto molti fondi per produzione del film." Rivelò l'uomo soddisfatto.

Harmonie, che poco prima avrebbe voluto sprofondare, si commosse, ricordandosi le parole che le erano state dette da Rick poco tempo prima, davanti alla bacheca del cast.

"La commissione, me compreso, voleva affidare il ruolo di Diana ad Harmonie, che alle audizioni si è rivelata capace di impersonare qualsiasi personaggio, ma no: è stata scelta Clarisse che è negata della recitazione, che ha ridotto la protagonista ad essere un personaggio vuoto, senza senso.” Twins si avvicinò al registra.

“Quante volte hai dovuto interrompere le riprese a causa della signorina Stander?” Gli domandò poi.

“Tante.” Ammise questo a testa bassa, ricordandosi della tensione e ansia degli ultimi periodi.

“E allora mi domando, non era meglio avere uno sponsor in meno, ma portare al cinema un film con una protagonista degna della trama?” Chiese avvicinandosi ai produttori del cortometraggio, seduti nelle prime due file.

“Inoltre ho notato che vi son piaciute le canzoni inserite in “Dietro le apparenze”. Volete saperla tutta? A cantarle è stata Harmonie, soggiogata dalla signorina Stander. La cosa peggiore è che tutti noi sapevamo dell'inganno, ma abbiamo dovuto tacere, per far sì che la zia della ragazza non ci negasse il suo appoggio finanziario.” Twins incrociò le braccia al petto, soddisfatto del suo monologo.

Un brusio della folla si fece sempre più fastidioso.

Harmonie non poteva ancora credere a ciò che era accaduto in davvero poco tempo. La sua bocca era spalancata, mentre guardava i ragazzi, lontani da lei, sorriderle contenti. Peccato che non poté notare i loro occhi lucidi di gioia. Era una bella sensazione, piangere della felicità. Non solo i più sensibili di loro si ritrovarono a doversi passare un dito appena sotto gli occhi per catturare del bagnato, ma anche chi d'indole risultava essere più contenuto, più distaccato e meno sensibile. Chi si ritrovò anche le guance inumidite? Harry. Pensò che finalmente la sua farfallina avesse spiccato il volo, venendo apprezzata, non avendo timore degli altri.

* * *

“E se rigirassimo il film cambiando protagonista? Diana potrebbe esser interpretata da Harmonie, Annabeth da una delle ragazze escluse dalla rosa dei personaggi principali!” Propose un cameraman.

“Questa è una pazzia!” Intervenne Clarisse che non venne minimamente ascoltata.

“Blocchiamo tutto per ora ed organizziamo una nuova riunione con tutti i produttori, gli sponsor e i collaboratori di 'Dietro le apparenze'! Posticipiamo la sua uscita, dopo Natale rigireremo tutto!” Twins sembrava essere imbattibile, fiero di combattere per una giusta causa.

La sua proposta venne accolta da tutti.

"Vado a strappare il contatto con l'agenzia di Mrs. Mason, allora. Beh, ragazzi, è stato un piacere!" Salutò Twins, per poi uscire un attimo dalla sala.

In questa ci fu un altro momento di silenzio.

"Voi siete pazzi! Harmonie è solo una puttana che, facendosi Harry Styles ha raggiunto la fama!" Esclamò Clarisse sbattendo le mani sul tavolo.

A quel gesto, Harry e gli altri ragazzi si alzarono automaticamente in piedi, così come Tom e Claire che non potettero sopportare il modo in cui era stata chiamata loro figlia.

"Tu non sai nulla della mia storia! Perché continui ad attaccarmi? La raccomandata sei tu, l'incapace sei tu, non sono io ad aver usufruito di un mio parente per entrare in un cast, non sono io ad aver rallentato le riprese!" Harmonie rispose a tono, sorprendendosi di se stessa.

"Tu... Tu eri una ragazza di strada! Io lo so! L'ho scoperto!" Ribadì la bionda.

"Sai che c'è? E da tempo che sto pensando di raccontare tutto. Lo farò ora, grazie per lo spunto." Incominciò mormorando Harmonie guardando le facce ammutolite di molti. Poche persone, quasi nessuno conosceva a pieno la sua storia.

"Un paio di anni fa, con la mia famiglia, scoprii che avevo un tumore al seno. Così decisi di scappare di casa, per non vedere i miei genitori soffrire, a causa dell'impossibilità economica che avevamo di pagare le cure." Harmonie incominciò a parlare, con l'intenzione di mentire solo sui suoi genitori.

Difatti, la ragazza, volle preservarli. Al fianco di Harry, aveva capito quanto fosse giusto mantenere la privacy dei propri parenti.

"Una sera, Harry si aggirava per la periferia di Londra, proprio nelle piccole vie in cui ero solita stare. Da quel momento tutto cambiò. Due mesi dopo mi chiese di andare via dalla strada, di andare con lui. Io non volevo. Io devo morire, pensavo. A cosa sarebbe servito improntare qualsiasi rapporto con lui?" La rossa sospirò, riprendendo fiato.

"Harry pagò l'intervento grazie al quale adesso sono qui. Quindi sì, è merito del ragazzo di cui mi sono innamorata se sono diventata la persona che conoscete, ma non è di certo a causa della nostra relazione se adesso mi trovo dietro questo microfono. Di questo ne vado fiera, sono orgogliosa di me. Ho lottato per stare qui." Concluse Harmonie sorridendo.

Tutti i presenti sorrisero di rimando, battendole le mani. Clarisse se ne andò, dimostrandosi maleducata e palesando la sua colpevolezza. Poco dopo, un brusio generale dichiarò il momento per le interviste concluso.

“Harmonie... Ti farò sapere per Natale! Tu non preoccuparti, capito? Dillo anche agli altri. Li contatteremo noi della produzione. Ce la faremo, anche senza sponsor importanti.” Affermò Twins afferrando per un braccio la ragazza, quando questa stava andando verso Harry, che le stava venendo incontro.

“Grazie.” Mormorò la rossa.

Commossa dalla giustizia fatta e dal supporto ricevuto, Harmonie abbracciò Rick, che ricambiò la stretta. Tra i due era nato un rapporto di fiducia, basato sul rispetto reciproco.

“Sei magnifica.” Harry cinse i fianchi di Harmonie, non appena l'ebbe raggiunta.

Twins se ne andò, decidendo di lasciare la coppia da sola e andando a discutere con i produttori riguardo alla riunione a cui avrebbero dovuto partecipare.

Harmonie non parlò, limitandosi a girarsi per abbracciare il fidanzato. Poggiò la testa sul suo petto e tutto allora non le parve solo bellissimo, ma perfetto. Harry era il suo pezzo mancante. Sarebbe potuta essere felice anche senza lui, ma mai completa. Come il riccio, prima di incontrarla, sentiva un vuoto all'altezza dello stomaco, lei, prima di incontrarlo, non riusciva neanche ad immaginarsi pienamente felice.

“Andiamocene da New York. Voglio portarti a casa.” Le sussurrò all'orecchio.

La rossa sorrise tra sé e sé, lasciando poi un piccolo bacio sul collo del ragazzo e andando dal resto del gruppo.

Quando arrivò tutti la festeggiarono. Aveva vinto, ne era consapevole. Aveva vinto la guerra, non la battaglia. La verità era uscita a galla, Clarisse scomparsa dalla sua vita. I suoi genitori e i suoi amici erano fieri di lei.

“Dai... Abbiamo fatto prendere tutti gli scatoloni e le valige da alcuni bodyguard. Abbiamo il volo tra due ore.” Annunciò Liam rimettendosi in tasca il cellulare.

“Lea, Grant e Cory! Dobbiamo salutarli!” Esclamò Alicia avvampando.

“E perché? Li rivedremo domani!” Spiegò Harry accigliandosi.

“Grant abita vicino Londra?” La mora spalancò gli occhi dalla sorpresa. Infatti aveva sempre creduto che Grant fosse stato americano.

“E' della zona vicino Bexley! Cory e Lea, invece, si trasferiranno presto a Londra.” Affermò Liam, vantandosi della sua 'B' in Geografia.

“Harmonie... Perché non me lo hai mai detto?” Chiese la ragazza linciando con uno sguardo l'amica.

“Ops...” Una grande risata e un sospiro di sollievo furono udibili da tutti, mentre il gruppo di amici si dirigeva verso il parcheggio.

* * *

“Harmonie... E così, sei davvero stata raccolta dalla strada?”

“E se la raccomandata fossi tu?”

“Pensi seriamente di essere al pari di Harry?”

“Non ti senti in difetto a stare qui?”

“Stai con lui solo per i soldi, vero?”

Tormentanti erano le domande che i paparazzi stavano rivolgendo ad Harmonie, intenta a farsi spazio tra la folla per cercare di entrare nella Limousine. Con lei c'erano Harry, Zayn, Niall, Perrie, Jade, Leigh, Gemma, Ashton e Luke, mentre gli altri erano già riusciti ad entrare nella seconda macchina.

“Merda...” Mormorò Niall.

I fotografi stavano accerchiando i ragazzi, come fossero stati animali da circo, sfruttati per ricavare soldi.

“Nialler, tranquillo.” Jade strinse forte la mano del biondino, abbracciandolo in mezzo alla gente.

Erano consapevoli, lei e gli altri, di quanto questo senso di claustrofobia lo facesse stare male.

Harmonie tastò la borsetta, sospirando di sollievo quando sentì il broncodilatatore posto al suo interno.

“Odio tutto questo, lo odio.” Ansimò l'irlandese, riferendosi al fatto che il sentirsi accerchiato lo faceva entrare in uno stato d'ansia che poi sfociava in una difficoltà respiratoria.

La stylist lanciò uno sguardo ai suoi amici, indicando la pochette, per informarli che non c'era tanto di cui preoccuparsi.

“Gemma, una vita perfetta, eh?” Domandò un paparazzo.

“Non ti vergogni neanche un po' a stare con uno che ha l'età di tuo fratello?” Continuò questo.

“Basta!” Ashton si parò davanti alla maggiore dei fratelli Styles. La castana non avrebbe sofferto, non per una cavolata detta da un perfetto sconosciuto.

Il cantante sorrise furbamente a Gemma, che inizialmente non capì le sue intenzioni, poi prese la ragazza per mano, correndo tra i paparazzi verso la macchina, scansandoli senza farsi problemi, trattandoli nello stesso modo con cui erano stati trattati loro.

“Potreste scansarvi? Per favore!” Esclamò Harry prendendo per mano la rossa.

“Non vedete che stiamo in difficoltà? Vi prego!” Continuò questa con aria stanca.

“Non parlare, sei solo l'ombra di Harry Styles!” Esordì una donna con una macchina fotografica in mano.

“Vaffanculo! Basta!” Sbottò Zayn.

Se c'era una cosa più che palese era che il pakistano non sopportava i paparazzi, li odiava da sempre e non si lasciava infastidire senza rispondere a tono. Solo in presenza di Liam, capace di calmarlo, Zayn abbassava la testa e se ne andava. In quel momento, pero', lui non c'era e il moro non riuscì a frenare l'impulso di difendere la sua amica.

“Zayn... Va tutto bene... Sinceramente, non me ne frega un cazzo di cosa pensa gente simile.” Affermò decisa Harmonie.

I suoi amici si voltarono verso di lei pensando a quanto fosse cambiata. Dall'essere una ragazza in grado di farsi problemi inutili e paranoie, la stylist era diventata una giovane donna sicura di sé a cui importava solo il giudizio di persone degne di stima.

Harry allora lanciò un'occhiata a Zayn. I due, collaborando riuscirono a farsi spazio tra i photoreporters, permettendo a Niall, Leigh, Jade, Perrie ed Harmonie di passare con relativa calma.

* * *

"E così.. Questa è casa." Annunciò Louis spalancando il portone.

Dopo ore passate in aeroporto a causa di un ritardo, un cambio di abito nei bagni pubblici e circa sette ore di volo, finalmente, alle sei di sera, Niall, Louis, Harry, Liam, Zayn, Jade, Leigh, Jesy, Perrie, Eleanor, Danielle e Harmonie erano arrivati a Londra.

"La tua casa!" Continuò Niall sorridendo.

"La nostra casa." Precisò Liam sorridendo.

Harmonie era senza parole: la villa, all'interno era sensazionale.

Il piano terra era composto da un solo ambiente, molto grande. Uno spazioso salotto accomodava chi entrava. Arredato in modo moderno, con due divani di pelle bianca a presenziare, un grande schermo ultra piatto collegato a diverse console e altra mobilia su cui appoggiati vi erano cd, libri, foto e dvd, veniva riscaldato da un termocamino, che contribuiva a rendere più accogliente la stanza. Ad un lato di questa, prendeva posto un'attrezzata cucina bianca laccata, con i piani cottura in marmo nero. Da una doppia porta vetrata si aveva l'accesso ad una sala da pranzo in cui una lunga tavolata, che riprendeva lo stile del salotto e della cucina, era contornata da numerose sedie bianche, con cuscini dei colori più brillanti. Dal salotto si poteva accedere ad una piccola stanza, nella quale vi era una simpatica scala a chiocciola. La rossa non notò la presenza di una porta che portava al piano sotterraneo, il preferito dai ragazzi. Così, Harmonie si affrettò a salire al piano superiore. Su questo, un lungo corridoio portava alle sette camere da letto dei suoi abitanti e alle due per gli ospiti. Ogni stanza era dotata di un bagno piccolino, mentre in fondo al corridoio ve ne era uno più grande. Harmonie vide tutte le stanze. La prima fu quella di Perrie e Zayn che la ragazza definì scherzosamente disastrata. In effetti, era molto confusionaria e altrettanto disordinata. La cosa positiva era il suo esser colma di colore, grazie soprattutto ad un murales fatto dal pakistano che lo ritraeva insieme alla fidanzata e ai suoi amici. La rossa aprì la porta successiva, la stanza di Liam e Danielle. Questa era così ordinata da sembrar esser mai stata usata. Tonalità di azzurro rendevano rilassata l'atmosfera e vari soprammobili ricordavano ed esaltavano le caratteristiche del castano e della riccia. Alcune piccole statuette in porcellana di ballerine, un carillon, una foto dei due a Parigi, un berretto con il simbolo di Batman regalato al ragazzo da una fan, un cucchiaio con sopra una scritta divertente. Harmonie sorrise e proseguì il suo giro nelle camere. Urlò quando entrò in quella di Louis ed Eleanor. Si domandò come la castana potesse sopportare il fidanzato e il suo stile da bambino. La stanza della coppia, infatti, era di un rosso accesso, con tanto di statua di Spiderman sul comò e Vans di ogni tipo sparse ovunque. Ve ne era una persino sulla testa del povero supereroe. Harmonie rise, pensando a quanto quella camera da letto potesse riflettere la personalità del castano. Quando la rossa uscì da lì, Niall aprì la porta di quella che lui soprannominava “La tana”. La sua stanza era tipicamente maschile, semplice, un po' disordinata, ma pulita. La cosa che fece sorridere Harmonie fu la presenza di un mini frigo sotto la scrivania e una serie di chitarre firmate appese al muro che erano tipicamente nello stile dell'irlandese.

“Come si vede che Jade ancora non è ancora entrata qua dentro!” Commentò la rossa, uscendo da “La tana” ed entrando nella camera che fino a poco tempo prima Leigh e Jesy condividevano anche con la fidanzata dell'irlandese.

Questa era perfettamente in ordine, coloratissima ed eccentrica. C'erano due letti a castello, con trapunte viola acceso e dai motivi zebrati. Le pareti erano ricoperte da poster, scritte fucsia, gialle, verdi. Harmonie fu felice di entrare in quella stanza, che avrebbe fatto capire a chiunque che quelle ragazze, entrate nel cuore di molti, era lo stesse giovani adolescenti conosciute soprattutto per il loro modo di vestirsi stravagante e allegro.

“Manca la nostra! Vieni?” Harry aspettò che Harmonie percorresse il corridoio, poi aprì la porta di quella che sarebbe stata la loro camera.

Harmonie si guardò un attimo intorno, poi si inginocchiò a terra, presa alla sprovvista. Si commosse, la ragazza, guardando ciò che il riccio aveva fatto per lei. Un'intera parete della stanza da letto era ricoperta di loro foto, in coppia e non. Gli occhi cristallini della ragazza vagarono poi sull'altra parete, in cui vi erano alcune scritte. “Little things” era la più visibile, di un azzurro che diventava, lettera dopo lettera, verde. Ad attirare la sua attenzione, inoltre, ci pensarono il copri piumone e i copri cuscini. Della stessa tonalità del cielo, ribadivano il loro legame. Sui copri cuscini spiccavano due 'H', sul copri piumone, invece, era stata stampata un'operazione matematica, insieme ad una frase.

“HxHxH... The story goes on...”. Una scritta divertente, che stava a significare che forse sarebbe stato proprio quel letto testimone di un amore che avrebbe portato alla nascita di un nuovo 'fattore', magari con fossette, occhi verdi e capelli rosso fuoco. Una scritta che forse sarebbe potuta esser fraintesa come troppo maliziosa, ma che fece gioire Harmonie.

“Non è finita qui... Siediti sul letto.” Mormorò Harry, soddisfatto non tanto per il suo lavoro, quanto per aver fatto sorridere Harmonie.

Dopo che la rossa si sedette sul letto, il riccio si avvicinò al suo borsone da viaggio che aveva posato sul pavimento non appena era entrato nella camera. Da questo estrasse un qualcosa, che Harmonie non si sarebbe mai aspettata di vedere.

“Aprilo. Qui ci sono scritti tutti i miei pensieri più profondi, tutti i ricordi più intimi, tutto ciò che mi passa per la testa. Questo diario è l'unica barriera che ti impedisce di sapere ogni cosa su di me e io voglio che tu lo apra. Voglio che niente ci divida.” Confessò il cantante arrossendo e passando impacciatamente il suo diario alla fidanzata.

Questa non afferrò subito l'oggetto, ma strinse le mani di Harry con le sue. Giocherellò per un istante con i due anelli che il ragazzo portava all'indice e al medio, quello su cui vi era incisa la parola “Peace” e quello decorato con delle simpatiche scimmiette. Un gesto semplice e anche immaturo forse, ma che riusciva ad affascinare Harmonie. Le mani del riccio, si accorse la ragazza, erano gelide, così le riscaldò con le sue. Con il pollice carezzò i piccoli tatuaggi sul polso sinistro del ragazzo. Il piccolo lucchetto, il simbolo dell'acquario, il trifoglio, la freccia, la croce.

“Grazie.” Riuscì a mormorare impercettibilmente la stylist.

“Non devi ringraziarmi!” Le rispose Harry.

Harmonie allora fece forza sulle gambe incrociate, alzandosi leggermente, così da arrivare a baciare il suo riccio sulla fronte. Questo tirò fuori la lingua, leccandole leggermente la punta del naso.

La ragazza allora, ridendo allegramente prese il diario del fidanzato tra le mani. La sua copertina era in pelle marrone, graffiata qua e là e decorata con qualche scritta e disegnino. Harmonie aprì l'agenda e rimase affascinata da come si presentava all'interno. Più della metà dei fogli era completamente scritta. La rossa lesse alcune frasi, riconoscendo in queste parti delle strofe delle canzoni presenti nel cd appena uscito, vide qualche foto e poi, quando aprì un foglio, infilato tra le pagine, scoppiò a ridere nuovamente.

“Mamma, scusa se ti ho chiamata testa di cacca. Per favore dammi un biscotto, io starò nella mia camera. Harry”

“Avevo circa sei anni...” Spiegò il riccio ridacchiando, per poi stringere la ragazza a sé.

“Eri adorabile, anche a quell'età.” Harmonie poggiò la testa al torace di Harry, seduto dietro a lei.

“Hai sonno Harm?” Domandò il cantante vedendo la rossa sbadigliare.

“Odio il Jet lag. Davvero.” Harmonie avrebbe voluto aspettare una o due ore per dormire, in modo da cenare insieme agli altri e fare un giro completo della casa, ma, fondamentalmente, era distrutta.

“Dai dormi, continuiamo domani... E dopodomani... E dopodomani ancora...” Mormorò il ragazzo.

La coppia si sistemò sotto le coperte, abbracciandosi, per poi crollare in un sonno profondo.

* * *

Lo squillo di un cellulare svegliò il sonno del cantante durante la notte. Harry si accorse che non era il suo a suonare ripetitivamente, bensì quello della fidanzata. Il riccio notò che Harmonie non dava cenno di volersi svegliare, così prese il suo Iphone dal comodino. A chiamare era Claire, la mamma della ragazza.

“Pronto?” Rispose il cantante sbadigliando.

“Harry? Harry sei tu? Ti prego, sveglia Harmonie! Deve venire qui! E' importante!” Esclamò scioccata la donna.

Il cuore del ragazzo perse un battito.



(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)

Buonasera! Sono piuttosto di buon umore, non capita spesso di prendere un 9,5 e un 9 a Grammatica ed Antologia in un solo giorno! Una sorta di miracolo per cui devo ringraziare tutti i santi del Paradiso! Approfitto di queste note per scusarmi. Non ho risposto a nessuna recensione del seguente capitolo. Mi sento da schifo, sebbene abbia un motivo per cui non l'ho fatto. In settimana ho avuto problemi con il pc e il poco tempo a disposizione, ovvero ieri e oggi, l'ho usato solo per scrivere. Rimedierò domani, sempre se sopravviverò ad una versione di Latino... Scusatemi, mi dispiace infinitamente. Credetemi.

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Ok, prima vi ringrazio, poi commento il capitolo. Vedere il numero 1010 vicino alla Fanfiction è una cosa allucinante. Ho aspettato la millesima recensione con ansia, domenica e beh, quando è arrivata ho ballato per casa come una scema... E mi sono fatta un toast con la scritta "1000" fatta di nutella... E ho scritto al primo dicembre un enorme "1000" sul diario. Penso che questo basti per farvi capire quanto io vi sia infinitamente grata, infinitamente riconoscente. Grazie per spendere due minuti a recensire, grazie per perdere due minuti per rendermi felice, grazie davvero.
Parliamo del capitolo... Succedono un bel po' di cose, ma la cosa più importante è il cambiamento definitivo di Harmonie. Ce l'ha fatta, davvero. Io sono fiera di lei, sono davvero fiera della mia piccola "creaturina". Altra cosa importante è la chiamata finale. A parlare è Claire e sembra piuttosto sconvolta. Cosa sarà successo? Avete supposizioni? Vi anticipo solo che nel prossimo capitolo metterò anima e cuore perché per alcuni versi, sarà davvero molto autobiografico... Ah, nel caso voi siate d'indole molto sensibili, preparatevi. ^-^
Ci si becca il 10!
Giorgixx

PS: Babbo Natale ha bisogno di auto: che regalo fareste ai personaggi di questa storia? Possibilmente originale... Non ho idee e dovrei avvantaggiarmi l'ultimo capitolo per far sì che sia perfetto..
PS: Spoiler FF Niall. I primi cinque/sei capitoli saranno pre-XFactor, la trama vera e propria sarà ambientata nel 2013 e ovviamente saranno presenti tutti i restanti ragazzi del gruppo.
.. Forse e dico forse, potrei inserire Harmonie come fidanzata di Harry, ma ovviamente la loro storia non sarà quella che conoscete, non del tutto. :)


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Like a best friend. ***



Like a best friend.

Buonasera! E' stato un parto scrivere questo capitolo, ve lo anticipo. Mi sono fatta un bel po' di pianti, ricordando fatti che mi hanno segnata in passato e che ancora oggi fanno male. Spero quindi che quello che ho scritto vi piaccia, perché ci ho messo anima e cuore.
Come sempre, vi invito a leggere le note finali. Grazie.
Ps: le parti in corsivo sono flashback.

Giorgixx

“Harry? Harry sei tu? Ti prego, sveglia Harmonie! Deve venire qui! E' importante!” Esclamò scioccata la donna.

Il cuore del ragazzo, a quelle parole, dette quasi con tono di preghiera, perse un battito.

"Qui? Qui dove?" Domandò Harry in un sussurro, alzandosi di scatto dal letto.

"Hai presente dove abitiamo io e Tom?" Claire trattenne un singhiozzo.

"Sì!" Affermò Harry infilandosi i pantaloni grigi di una tuta e le Nike ai piedi.

"Proseguendo per la via, d'angolo all'isolato, c'è una piccola villetta. Il portone è aperto." La donna dovette fermarsi più volte, a causa della voce tremante.

"Non mi dica che... Il nonno." Harry spalancò la bocca, incredulo e spaventato.

"...E quella è la casa di mio nonno. Adesso non c'è, lui da sempre, va un mese all'anno in Scozia, dove ha dei parenti alla lontana." Spiegò Harmonie sorridendo, passeggiando sul marciapiede ricoperto da un tappeto di foglie, scricchiolanti ad ogni suo passo.

"Raccontami di lui." Mormorò Harry ,sedendosi al bordo della strada, facendo appoggiare poi la rossa sulle sue ginocchia.

"È probabilmente un secondo padre per me. I miei, prima che trovassero lavoro come insegnanti alle superiori, pur di portare soldi a casa, lavoravano in fabbrica. Avevano orari assurdi. Il momento per stare con loro era davvero prezioso. Nonno e nonna mi hanno cresciuta davvero, fino all'età di dodici anni." Harmonie abbassò lo sguardo rivivendo alcuni momenti con la mente.

"Poi nonna se ne è andata. È andata su, in Paradiso. Non prendermi per pazza o disadattata, io credo davvero nella sua esistenza." Si giustificò la ragazza prima di continuare.

Harry non parlò, ma in compenso strinse la presa su di lei, affondando il viso tra i suoi capelli e sorridendo, rendendosi conto che questi profumavano di shampoo alle mele, come i suoi.

Harmonie sorrise, poi ricominciò a parlare.

"Da quel giorno io e nonno abbiamo stretto sempre di più. È diventato il mio migliore amico, sostenendomi anche in situazioni per entrambi imbarazzanti. Ad esempio, quando mi vennero per la prima volta le mestruazioni, fu lui a spiegarmi cosa fossero, lui a comprarmi il primo pacco di assorbenti con i cuoricini stampati sopra. Stupido, vero? Ancora oggi penso a quanto sia stato difficile per lui crescermi. Sai, quando mio padre e mia madre mi abbandonarono a me stessa, lui soffrì tantissimo e si arrabbiò infinitamente con loro. A quanto so, la sera stessa in cui i miei tornarono senza di me, nonno provò a cercarmi, ma non mi trovò, poiché io me ne ero già andata dall'altra parte di Londra. Proprio per questo non vedo l'ora che arrivi Dicembre, così potrò rivederlo. È l'unico parente che ho adesso. I genitori di mamma sono morti prima che io nascessi." Una piccola lacrima scese lungo il volto di Harmonie.

Quella non era di tristezza, né di paura, né tantomeno di felicità. Era solo una piccola malinconica lacrima. I ricordi di una vita che le erano tornati in mente.

"Svegliala... Falla venire. Lo porteranno presto via!" Esclamò Claire.

A quel punto per Harry la situazione fu chiara: John era morto.

Il riccio realizzò il tutto e i suoi occhi non potettero fare a meno di inumidirsi.

"Arriviamo." Il cantante chiuse la chiamata.

Posò il cellulare sul letto, infine, con timore, si avvicinò ad Harmonie, scuotendola delicatamente per una spalla.

"Harmy... Ehi... Piccolina, sveglia." La rossa, sentendo la voce del ragazzo, si stropicciò gli occhi, per poi aprirli.

"Haz." Mormorò con voce impastata, stringendo il ragazzo a sé.

"Tuo nonno." Sussurrò Harry chiudendo gli occhi ed aumentando la presa, con la consapevolezza che Harmonie non avrebbe di certo reagito bene.

Così fu. La ragazza neanche rispose, spinse solo il ragazzo lontano, infilandosi una sua felpona e un paio di leggins neri.

“Andiamo.” La rossa aprì la porta della camera, fiondandosi sulle scale e raggiungendo ben presto l'uscita.

Il suo volto, notò Harry, era inespressivo, spento, quanto quella notte, povera di stelle nel cielo.

* * *

In auto, i due ragazzi mantennero, per buona parte del tragitto, il silenzio. Quando poi Harmonie si lasciò sfuggire un mugolio dalle labbra, Harry abbandonò il volante con una mano, posandola sulla coscia della ragazza. Questa, non appena la sentì posarsi su di lei, la strinse tra le sue, giocherellandoci. La lacrime scorrevano sulle sue guance. Harmonie ancora non aveva realizzato il tutto. Sembrava quasi che il suo animo fosse così triste da non permettere al suo corpo di reagire. Harry, nel frattempo, anche se non lo dava a vedere, soffriva, insieme alla fidanzata. Non aveva mai conosciuto John, non di persona almeno, ma il solo vedere la ragazza che amava in quello stato lo mandava fuori di sé. Dopo aver svoltato con verso destra, entrando nella via in cui abitava il nonno di Harmonie, Harry informò, con un breve messaggio, i ragazzi della situazione, poi spense il cellulare e lo infilò in un piccolo scompartimento dell'auto: non voleva distrazioni con sé. Infine scese dal suo fuori strada e andò ad aprire lo sportello di Harm, aspettando che questa scendesse per richiuderlo alle spalle. I due ragazzi camminavano silenziosi nel buio della notte, quando videro l'autofunebre parcheggiarsi davanti a loro. Nera, scintillante a causa del riflesso dei lampioni stradali, Harry rabbrividì vedendola, Harmonie deglutì, asciugandosi altre lacrime. La ragazza continuava a piangere, e ancora non era pienamente consapevole di cosa fosse successo. Con passo lento, i due ragazzi si incamminarono verso la villetta cui indirizzo segnava 'Stoner', venendo preceduti da due uomini vestiti elegantemente, in nero.

* * *

Claire vide la giovane coppia entrare in casa e si fiondò sulla figlia, stringendola forte. Lei ricambiò un istante, poi proseguì la ricerca di suo nonno. Mentre camminava per la casa, le sue gambe tremavano. Troppi ricordi scritti, contenuti in quelle quattro mura, tant'è che sarebbero potute crollare. Harmonie si guardò intorno, infine salì le scale, che portavano alla piccola camera da letto della casa, a fatica, interrompendosi più volte. Vide sul muro una foto che la ritraeva con entrambi i nonni, scatta il primo giorno delle elementari. Quasi non si riconobbe in quella bambina timidissima, insicura e leggermente sovrappeso. La ragazza chiuse gli occhi e passò oltre. Solo quando si trovò davanti alla porta della stanza nella cui giaceva suo nonno, la rossa si rese conto dello sguardo che le puntavano addosso alcuni amici di famiglia. Alcuni erano visibilmente scossi, ma altri sembravano impietositi, così tanto da far irritare Harmonie. Nonostante tutto, la ragazza strinse i denti ed entrò nella camera da letto.

* * *

Harry si sentiva incredibilmente fuori luogo in quel momento. Era estraneo a tutto quello che stava accadendo e le persone, nella casa, lo guardavano quasi fosse un alieno, ignorandolo ed evitandolo. Era famoso, questo era pur vero, ma perché la gente doveva considerarlo meno di niente quando, in realtà, aveva salvato Harmonie da una fine terribile?

Il riccio si sedette allora sulle scale, triste, in attesa.

* * *

Harmonie piangeva, rumorosamente. Il padre, Tom, figlio dell'uomo che lei amava a dismisura, faceva lo stesso. Era debole, forse più di Claire. Si rifugiò così tra le braccia della figlia che versò altre lacrime amare sulla camicia del padre.

“E' per te. Io non so cosa sia sinceramente, so solo perché ha voluto lasciartelo. Io... Quando scenderai lo farò venire a prendere. E' straziante vederlo qui.” Tom per poco non rigettò dal dolore, che aveva già rigato le sue guance barbute.

* * *

Harmonie prese in mano l'oggetto datole dal padre. Era un'agenda, molto simile a quelle da cucina, sulle cui sua nonna annotava i segreti per ottenere risultati ottimali tra i fornelli. La ragazza si rigirò il diario tra le mani, poi, quasi fosse timorosa di romperlo, lo aprì con delicatezza.

Diciannove Giugno Duemilaundici.
Piccola peste, è passato un giorno da quando non ci sei. Un giorno da quando sono venuto a cercarti e non ti ho trovata. Perché lo hai fatto? Ti sei allontanata, vero? Stai bene adesso? Se solo ti avessi trovato...Ti avrei ripresa con me. E' terribile e sai, mi sento così solo adesso. Non ho più la mia trottolina rossa in casa che zompetta da una stanza all'altra. La villetta sembra così vuota.
Senza tua nonna... Ora anche senza te.
Sai perché scriverò ogni giorno questo diario con la speranza che tu tornerai, per leggerlo? Perché mancano circa due anni. Un tumore in fase terminale. Vorrebbero che, in futuro, facessi alcune cure palliative, ma io ho rifiutato. Non voglio morire in stato di incoscienza.
Ti voglio bene,
Tuo nonno.

Harmonie era impietrita, immobile. Senza pensare a un qualcosa di preciso e tralasciando le sue emozioni, sfogliò le pagine fino ad arrivare all'ultima. Questa era scritta in modo confusionario, anche la grafia era tale e tremolante.

Sei Novembre Duemilatredici.
Oggi ho letto un tuo articolo sul giornale e beh... Ho pianto tanto. Sei così cresciuta piccolina. Sei una donna ormai e questo mi rende debole, più del tumore al fegato. Hai sempre sorriso, l'ho notato, come solo un nonno che ama alla follia sua nipote potrebbe fare. Ecco... Piango ancora adesso, perché questa probabilmente sarà l'ultima pagina che scriverò. E' così faticoso per me farlo. La vista è appannata e mi tremano le mani. Per questo ti spiegherò tutto, salutandoti per bene.
Harmonie... So che avresti voluto vedermi appena finita la premiere del film, me lo ha detto tempo fa tuo padre. Saresti tornata in Inghilterra e avremmo pranzato insieme... Come avrai capito ha mentito, per non farti star male. Sia io, che tuo padre, che Claire, sappiamo che non ti vedrò più, che non durerò un altro mese. Sai, quando tu pensavi che io fossi in Scozia, stavo a casa e mi sono rifiutato di vederti. Eri così bella, così felice. Io non potevo renderti triste. Perdonami, perdona anche i tuoi genitori che hanno sbagliato senza però mai smettere di amarti. Ho scelto di farti avere un mio ricordo allegro, vivace, vitale. Ho scelto di farmi ricordare, almeno da te, come un uomo colmo di dignità, non come un vegetale inanimato, inespressivo, addormentato, dipendente dalle cure degli altri. Non posso sapere se piangerai mentre leggerai queste ultime memorie di un vecchio, ma se lo farai, ti invito ad immaginare che io, in quel momento, starò con tua nonna, felice, chissà dove. Forse starò anche lì, proprio dietro di te. Ti ricordi quando cucinavamo fingendo che nonna fosse con noi? Che una finestra o una porta cigolante fosse lei che ci rimproverava per le dosi sbagliate di qualche dolce? Ecco, continua a vivere così, con l'idea che io starò sempre vicino a te, nei momenti in cui mi cercherai.
Sei stata, sei e sarai la mia unica nipote preferita,
Parola di lupetto,
Tuo nonno.

Dolore, dolore atroce. Harmonie lanciò il vecchio diario sul letto, per poi buttarsi sul corpo del nonno. Si accoccolò sul suo petto, immobile. La ragazza toccò le mani dell'uomo, rabbrividendo quando le sentì fredde.

“Ti voglio bene. Io ho... Avevo bisogno di te.” Mormorò la rossa a fatica, a causa delle labbra che tremavano, impedendole di parlare.

“Ti ho fatto così male... Mi manchi già. Io sarò forte anche per te. Io diventerò una vera donna, seguendo le tue impronte, da vero uomo.” Continuò poi asciugandosi gli zigomi, notando una scia di trucco nero sciolto sulle sue mani.

“Io non crollerò. Non lo farò, lo prometto... E non ti dimenticherò mai! Mai!” L'urlo di Harmonie fu udibile in tutta la villetta, anche ad Harry, che si voltò di scatto verso la porta in cima alle scale.

* * *

“Vai da lei, falla scendere, Harry.” Tom incitò il diciannovenne, stringendogli una spalla, in segno d'affetto.

Il riccio scattò in piedi, quasi fosse una molla. Non aspettava altro che andare dalla sua piccola, per consolarla. Salì anche lui le scale, guardandosi attorno, cogliendo piccoli dettagli che potevano esser ricongiunti alla presenza di Harmonie in quella casa. Notò che su una parete erano segnate alcune altezze. La più alta segnava un metro e sessanta ed era associata ad una didascalia scritta a mano: Harmonie, quindici anni. Harry, successivamente, guardò più in alto e notò una seconda misura, associata ad un metro e novanta di altezza: il mio dolce nonno, età effettiva... Dieci anni. La bocca del riccio si curvò in un dolce sorriso. L'amore trapelava dalle pareti di quella casa.

* * *

“Vieni con me, vieni giù.” Harry cinse per i fianchi Harmonie, appoggiando una sua guancia su una sua spalla.

Adorava differenza di altezza sua e della fidanzata. Spesso la definiva come una delle cose più dolci al mondo. Harmonie, grazie a questa, aveva la possibilità di ascoltare il ritmo del suo cuore e nel frattempo diventava un appiglio a cui lui si poteva poggiare ogni qualvolta ne avesse bisogno.

“L'ho fatto soffrire tantissimo, Haz.” Riuscì ad affermare lei, sentendosi incredibilmente bisognosa di un conforto da parte del cantante.

“Harm... Questo sarà pur vero, ma io sono sicuro che ti abbia perdonata ancor prima di arrabbiarsi. Ti vuole troppo bene.” Ribadì questo, stringendo le mani della ragazza.

“Hai parlato al presente, ma lui è morto.” Mormorò Harmonie volgendo un ultimo sguardo al letto, sul quale era adagiato il nonno.

“Lui non è morto. Non qui dentro.” Harry prese la stylist per le spalle, facendola voltare su se stessa, poi posò una mano dove il battito cardiaco di Harmonie era più forte, guardandola negli occhi.

* * *

La chiesa era colma di gente. Dopo la chiamata di Harry, i suoi compagni di band e le loro famiglie erano arrivati puntuali, per stare vicino ad Harmonie. Così avevano fatto anche Perrie, Jade, Jesy, Leigh, Eleanor e Danielle. Alicia era arrivata leggermente in ritardo, insieme a Grant, Lea e Cory che l'avevano chiamata, non trovando la chiesa. Gli unici a mancare erano Luke, Calum, Ashton, Michael, Sam, Sandy, Josh e Jon. I cantanti dei Five Seconds of Summer, prima di trasferirsi definitivamente a Londra, vicino alla loro nuova casa discografica, avevano deciso di restare un po' in Australia; i musicisti, invece, erano andati in America, per comprare e scegliere i nuovi strumenti e impianti audio per il nuovo tour con i One Direction, che sarebbe iniziato entro qualche mese.

“Vi invito gentilmente ad uscire dalla chiesa, così che i parenti possano dare in tranquillità un ultimo saluto al defunto.” Annunciò un sacerdote.

Il funerale era finito, tra lacrime e silenzi. Le campane suonarono, tristi, lente, cupe. In poco tempo, la chiesa si svuotò. Harmonie era sola.

“Mi sento così piccola, sai? Forse è meglio che io esca di qui. Ricordati di me, ovunque tu sia adesso, perché io farò lo stesso.” Harmonie fece un cenno di mano all'altare, sotto al quale era stata posta la bara del nonno.

Sorrise, tra le lacrime, poi uscì. Quando mise un piede fuori dall'edificio religioso,la ragazza venne accolta da un applauso collettivo. Non esagerato, ma composto, capace di darle conforto. Restando sulle scale vide tutti i volti a lei familiari e per un attimo, un attimo solo, si dimenticò della situazione. Poi alcuni ricordi le tornarono in mente, costringendola a correre in macchina, in solitudine, per non lasciarsi andare in un pianto isterico.

Harry, poco dopo, lanciò uno sguardo ai ragazzi, incitandoli ad andare a casa: non voleva che Harmonie stesse in un sedile, a piangere il nonno, lo avrebbe fatto, non lì.

* * *

“Harmonie... Vieni a pranzo? Ha cucinato Liam, non sarai intossicata dalle schifezze di Zayn.” A chiamare la ragazza furono Louis e Niall, che preoccupati le si avvicinarono.

Erano le quattordici, quasi le quindici. Il funerale era finito da qualche ora e gli amici si erano dati da fare per preparare qualcosa da mangiare. Harmonie, pero', non aveva dato cenni a volersi alzare dal divano del salotto, limitandosi a fissare il vuoto, piangendo in silenzio.

“La sua lapide è bianca. Lui odia il bianco. Da sempre.” Farfugliò la ragazza, con la consapevolezza che sarebbe stata definita una povera scema, con il timore che il biondo e il castano le avrebbero riso dietro.

“Arrivo subito, vado un attimo da Zayn.” Harry, era appena entrato in salotto quando sentì le parole della ragazza che gli fecero venire in mente un'idea. Si fiondò così in sala hobby, la sala dei giochi, delle cavolate da ragazzi, dei graffiti.

* * *

“Zayn... Dammi qualche bomboletta di colore.” Ansimò il ragazzo con il fiato mozzato dalla tanta fretta con cui aveva raggiunto il pakistano.

“Ehm... No... L'ultima volta è finita male. Non voglio rischiare di tornare ad essere un puffo blu, mi spiace.” Il moro ridacchiò, cercando di dimenticare la tristezza provata da Harmonie e ultimando, con un ultimo spruzzo, una caricatura di Eleanor e Danielle.

“Io e Harm dobbiamo andare a colorare la lapide del nonno. So che forse non è proprio legale e consueto come spargerci fiori ma...” Farfugliò Harry.

“Dimmi tutti i colori che vuoi, ti do i più resistenti all'acqua.” Zayn si pulì le mani con uno straccio, alzandosi per raggiungere l'armadio in cui teneva le bombolette migliori.

* * *

“E' questa Haz!” Urlò Harmonie interrompendo il silenzio e approfittando del fatto che intorno a lei non ci fosse un'anima.

I due ragazzi, da circa cinque minuti stavano aggirandosi nel povero cimitero del piccolo paese in cui abitava la famiglia Stoner, cercando la lapide del nonno della rossa.

“Arrivo!” Harry camminò a passo svelto, con un sorriso sul volto.

Harmonie sembrava aver razionalizzato il colpo, arrivando a sorridere anche lei.
Aveva capito che John sarebbe stato sempre con lei, sebbene in maniera diversa in cui lo era stato fino ad allora.

L'azzurro incrociò il verde, per un attimo. Successivamente, tra una lacrima e una risata, la coppia colorò in breve tempo la lapide dei più svariati colori. A dominare erano l'azzurro e il rosso, che poi mescolandosi tra loro e con un giallo sgargiante avevano dato vita ad un disegno astratto che poteva esser definito simbolo di un inno alla vita.

“E' molto più bella così. Ed è esattamente come nonno. Allegra, vitale, inimitabile.” Costatò Harmonie stringendosi ad Harry.

Questo l'abbracciò, lasciandole un tenero bacio sulle labbra, sempre più fiero di lei. Non solo era cambiata, non solo aveva ammesso le sue debolezze, mostrandosi incredibilmente forte, non solo aveva vinto tutte le difficoltà, ma era riuscita anche a superare la perdita di una delle persone a lei più care. Non che Harmonie non amasse il nonno con tutta se stessa. La ragazza, infatti, era semplicemente arrivata alla conclusione che lui le sarebbe sempre stato accanto.

“E' stato il miglior nonno del mondo, lo sarà per sempre.” Ribadì ancora una volta Harmonie allontanandosi dalla tomba, mano nella mano con il fidanzato.

“Quando torneremo a casa, dovremo sbrigarci a preparare le valigie, ti avviso.” Affermò il riccio, girandosi verso la ragazza per godersi la sua reazione.

“Cosa?! Siamo appena tornati...” Harmonie assunse un'espressione confusa.

“Il dodici dovremmo essere presenti alla finale di X-Factor a Milano. Poco fa ho avuto un'idea geniale, così ho chiesto a Daddy di chiamare i manager e... Si va in vacanza in Italia!” Esclamò Harry, mettendo in mostra le fossette.

“Ma questo non era previsto...” Mormorò Harmonie accigliandosi.

“Voglio che tu sorrida e che ti distragga il più possibile.” Confessò Harry arrossendo un po'.

“Sei un uomo fantastico.” Affermò la rossa, alzandosi sulle punte per baciare sulla punta del naso il cantante.

“Sinceramente? Sei tu che mi fai essere così. Se mi va bene, sono un mezzo uomo senza te.” Concluse Harry, facendo poggiare di schiena Harmonie al suo fuori strada, per poi unire le loro labbra.



(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)

Emh... Sono semplicemente disperata... Io quest'anno non reggo botta... Non è normale avere interrogazioni a tappeto, ordinare e compiti in classe ogni santo giorno. Uffa. Non riesco a trovare del tempo per me e per voi. Sono così in crisi e non vedo l'ora che inizino le vacanze di Natale. Mancano dieci giorni per fortuna... Solo dieci. Non ho risposto a nessuna recensione del precedente capitolo, ma ho deciso che un giorno resterò a casa e risponderò a tutte. Siete troppo buone con una deficiente come me, mi chiedo come non abbiate già perso la pazienza.

(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Un capitolo che a me ha fatto diventare una fontana, ma che sono sicura che a voi non è piaciuto. Scusatemi, davvero. Se lo avete trovato noioso, deprimente, schifoso o vomitevole. Volevo trovare un modo per far capire quanto Harmonie fosse cambiata non solo in un determinato contesto, ma in generale. Insieme ad Harry ha saputo affrontare la morte di una delle persone più importanti della sua vita e, secondo me, questo non è da poco.
Inoltre, avevo già da un po' l'idea di far andare i ragazzi in Italia, ma non trovavo una scusa realistica che avrebbe retto il gioco... Poi, qualche giorno fa, mentre facevo la doccia, ho avuto quest'illuminazione: XFactor! Vi anticipo che ci sarà da ridere, perché ovunque vadano questi pazzi scatenati fanno baccano! Sto lavorando con la mia professoressa di Inglese per trovare alcune differenze tra i modi di dire inglesi e italiani... Forse, e dico forse, sono soddisfatta.
Un'ultima cosa e smetto di rompervi: GRAZIE per le trentotto recensioni dello scorso capitolo. Da quarantatre erano calate a trentatre e vederle risalire mi fa davvero piacere. GRAZIE anche per essere in più di trecento persone a leggere H2! Sono numeri incredibili questi, che non merito neanche.
Quindi ci becchiamo il quindici,
con un bel capitolo spensierato!
Giorgixx

PS: Grazie per i consigli sui regali! Ditemi un po'..."Last Christmas" o "All I want for Christmas is you"?
PS: Spoiler Fanfic Niall
...
"Allin... Ma, ehi... Ti ho solo baciata." Niall balbettò, non spiegandosi il motivo per cui la ragazza avesse reagito malamente.
"Non va bene... È sbagliato!" La bionda si avvicinò alla porta della camera, posando la mano sulla maniglia, per poter uscire.
"Svelami i tuoi segreti. Io ho bisogno di te, ho completamente bisogno di te." L'irlandese bloccò la compagna di banco per un braccio, incatenando i suoi occhi azzurrissimi ai suoi.


Pubblicità

Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?

Before you leave me:

Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx

...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** "I'm happy, very happy." ***



"I'm happy, very happy."
Buonasera! Vi anticipo che alcune parole, quelle in corsivo, sono state volutamente storpiate e accentate in modo differente... Capirete leggendo! Spero che questo terzultimo capitolo non vi abbia deluso.
Per anticipazioni, commenti e spiegazioni per il mio ritardo, come sempre, ci sono le note a pié di pagina.
Giorgixx

"Finalmente in Italia!" Esordì Niall una volta uscito per primo dall'aereo.

"E in Alto Adige per la precisione!" Aggiunse Harmonie incantandosi a guardare il cielo scuro della notte. Lì le stelle erano più visibili di quanto non lo fossero state a Londra.

"Ragazzi... Se voi la smetteste di restare imbambolati, noi potremmo muoverci. Già staremo poco qui, a me di passare questi cinque giorni in aeroporto non va!" Brontolò Leigh spingendo il biondo e la rossa verso il check out.

* * *

"Buongiorno ragazzi!" Salutò Harry una volta sceso nella sala per fare colazione la mattina seguente.

"Harmonie? Te la sei mangiata?" Chiese Louis notando l'assenza della rossa al suo fianco.

"Harmonie sono riuscito a svegliarla giusto con le cannonate. È un ghiro." Il riccio sorrise, immaginandosi la rossa nella pelliccia di quell'animale e prese posto nella grande tavolata rotonda al fianco di Liam e Louis.

"Cos'è questa Nuttélla?" Chiese Liam ad un cameriere quando questo gli si avvicinò.

Il castano gli mostrò curioso la piccola confezione della crema spalmabile.

Niall spalancò gli occhi, svegliandosi d'improvviso, così come faceva ogni qualvolta sentiva parlare di cibo.

"Qualunque cosa sia, è sicuramente buona!" Aggiunse poi leccandosi le labbra.

"Nútella, signore. E' una crema di nocciole." Rispose cordialmente l'uomo dall'abbigliamento elegante, una volta dopo aver riso per le parole dell'irlandese.

"È buona, ve lo assicuro." Harmonie, salopette di sci rossa lasciata slacciata fino alla vita, maglione panna dai motivi natalizi ricamati del medesimo colore, Moon Boot ai piedi, entrò nella sala da pranzo, abbracciando Harry di sorpresa.

"Craizie mille." Ribadì Liam sorridendo al cameriere.

"Prego." Rispose questo, poi se ne andò.

"...'Prego'? Scusate, ma, in italiano, pregare non è un verbo?" Domandò confuso Grant che tempo prima aveva preso qualche breve lezione di quella lingua.

Niall nel frattempo aveva già spalmato di Nutella una croccante fetta biscottata che stava per addentare.

"No! Attento!" Eleanor scosse il ragazzo da un lato.

"Forse il cameriere ha pregato per noi!" Spiegò Perrie sconvolta.

"Forse lo ha fatto perché la Nuttélla è velenosa!" Continuò Jade, abbracciando l'irlandese di scatto.

"...O forse 'Prego' è semplicemente un modo italiano per rispondere ad un ringraziamento?!" Domandò retoricamente Harmonie, facendo intendere la sua domanda come un'affermazione.

"Che strani questi italiani..." Commentarono allora tutti in coro.

"Preigo... Preigo... Preigo..." Mormorò Harry, entrato in loop con quella parola.

"Prego! Harry, si dice P-R-E-G-O!" Sbottò Harmonie, per poi rubargli dalle mani un cornetto, farcito di deliziosa Nutella.

* * *

"Finalmente! Pensavamo non arrivaste più!" Esclamò Niall abbracciando Luke.

Due notti prima i ragazzi erano stati avvisati della perdita famigliare di Harmonie e del viaggio che i loro amici avevano scelto di fare per farla divertire il più possibile. Così, senza scrupoli o dubbi, avevano preso il primo aereo per Milano, perdendo poi il treno fino a Bolzano e dovendo farsi dare un passaggio da un camion trasportatore di fieno per animali da fattoria avendo perso il mezzo.

"L'esperienza più brutta della mia vita! Giuro!" Esordì Ashton, cercando una testa castana tra il gruppo di amici.

"Gemma non c'è. Ha detto di non sentirsi bene ed è rimasta nella sua camera in albergo." Disse Harry, immaginando chi fosse la persona che il cantante stava cercando tra il gruppo.

"Stava male davvero?" Domandò il castano preoccupato.

"Non lo so... Sono sincero." Ammise il riccio sbuffando tristemente: odiava quando sua sorella stava male e l'idea che quella volta lo fosse stata a causa di paparazzi o fans dei 5Sos che avevano reagito male al bacio statoci tra lei e il cantante lo mandava in bestia.

"Dai voi due! Chi arriva ultimo alla baita paga il cioccolato caldo a tutti!" Urlò Eleanor rivolgendosi ad Harry e Ashton, prendendo per prima, con Danielle e Alicia, la seggiovia.

Il tragitto che avrebbero dovuto fare, con sci o snowboard, comprendeva il salire d'altitudine arrivando ad una pista nera, dalla cui i ragazzi sarebbero passati ad una rossa, in mezzo alla quale si trovava la piccola baita. Da questa, usufruendo di due impianti, ragazzi sarebbero tornati a valle, dove avrebbero preso una cabinovia per poi tornare in albergo.

"Lou! Vieni con me?" Chiese furba Harmonie approfittando del fatto che Harry fosse ancora lontano insieme ad Ashton.

In risposta il castano le si fiondò letteralmente addosso, prendendola per mano e facendola sedere sul seggiolino della seggiovia, per poi portarsi addosso la sbarra di sicurezza.

"Al ritorno dalla baita..." Louis incominciò a raccontare ad Harmonie un'idea su un suo prossimo scherzo, che a suo parere avrebbe fatto morire di paura i ragazzi.

* * *

"Vi voglio bene!" Urlò la rossa sciando allegramente.

Lei guidava il gruppo insieme a Liam, che sfrecciava al suo fianco. Molti riconobbero i ragazzi, sebbene avessero mascherine agli occhi, caschi o cappelli. Nessuno pero' osò interromperli. Erano così belli da vedere, così allegri, così vivaci. A partire dalle loro tute. Dai loro colori. Dal rosso di Harmonie, dal blu acceso di Liam, passando per le sfumature di rosa e viola delle ragazze, il verde acqua di Alicia, arrivando ai motivi piuttosto appariscenti dei ragazzi e concludendosi con il bianco di Grant.. Così differenti, così uniti. Ognuno capace di prendere un pregio di ciascuno e farlo suo.

"Zayn... Ti tocca!" Lo canzonarono Luke, Michael e Calum ridacchiando quando arrivarono alla baita per ultimi, seguiti solo dal pakistano.

"Sembrate delle iene quando sghignazzate così!" Commentò Danielle levandosi il cappello di pelo sintetico e lasciando cadere i suoi lunghi capelli ricci lungo le spalle.

Liam la guardò incantato, per poi scuotere la testa. Era incredibile il modo in cui si sentiva attratto dalla riccia, sembrava quasi che fossero stati appena fidanzati.

"Zayn, apri il portafoglio!" Lo canzonarono Louis ed Harmonie entrando per primi nel caldo abitacolo della rifugio di montagna.

* * *

"Ti amo." Mormorò Harry carezzando la schiena di Harmonie.

"E me lo dici mentre m'ingozzo di torta alle mele?" Domandò la rossa deglutendo.

In risposta il riccio appoggiò la testa sulla spalla della ragazza.

“Scusi, quant'è il conto?” Domandò Zayn alla vecchia proprietaria della baita.

La signora, non conoscendo affatto l'inglese, si limitò a passare al ragazzo lo scontrino.

“Ecco a lei trenta iùro!” Il moro le diede in mano le banconote necessarie per raggiungere quella cifra.

"Bravo Zayn!" Rise Louis uscendo con Harry e il resto della comitiva verso l'esterno.

“Oh Dio...” Harmonie e Grant, gli unici che conoscevano un po' d'italiano, fecero gli afflitti, ridendo come mai a causa della sbagliata pronuncia della parola 'euro'.

* * *

"E insomma... Scendiamo a valle? Penso che tra poco gli impianti chiuderanno." Domandò Harmonie a Louis, mentre gli altri stavano rincorrendosi, lanciandosi palle di neve, nel retro del rifugio.

Ovviamente nessuno pensò che questa fosse solo una scusa e che, in realtà, i due complici stavano preparando un altro scherzo.

"Se scendete, potete prendermi uno di quegli scaldamuscoli con il pelo? Vi prego." Eleanor fece gli occhioni ai due amici, che sghignazzarono tra i baffi.

"Sicuro! Fate con calma voi, vi aspettiamo giù." Disse Louis allontanandosi dai ragazzi.

"Allora... Ripassiamo il piano?" Mormorò ad Harmonie una volta che i due furono invisibili al resto della comitiva.

"Mi faccio un tratto sopra cui passa il primo impianto a piedi, porto un tuo sci e il tuo casco e li sistemo sulla neve, rendendoli ben visibili. Tu invece arriva alla seconda seggiovia prendendo la prima e chiedi ad alcuni degli addetti di reggerci il gioco, informando i ragazzi della scomparsa di due giovani, ossia noi. Poi aspettami, prendiamo la seconda seggiovia insieme.” Louis ghignò, fiero del suo piano.

“Lou, secondo me ci uccideranno, forse non sarebbe meglio lasciar perdere?” Domandò confusa la stylist.

“Sei seria?” Domandò il castano prendendo il casco dell'amica da terra.

“Per niente!” Harmonie rise, passò uno dei suoi sci a Louis e nascose l'altro sotto uno strato di neve.

* * *

“Aspettate, cercavo proprio voi! Louis Tomlinson e Harmonie Stoner sono stati ritrovati tra la neve in codizioni instabili!” Esclamò un addetto alla seggiovia quando vi arrivarono i ragazzi.

“Oh no. Oh no.” Mormorò Liam passandosi una mano sul viso.

“Ma sarà uno scherzo!” Esclamò Zayn convinto: il signore non era stato molto bravo a recitare, anzi.

“Scusate... Ma questi non sono gli sci di Louis?” Domandò Calum indicando gli attrezzi che, in teoria, non sarebbero dovuti stare lì, bensì con il castano.

“Ci hanno fregato.” Concluse Harry sospirando di sollievo: per un attimo gli era mancato il respiro.

“...Prepariamo un contro scherzo.” Propose Jade sghignazzando.

“Amore, ancora brucia la perdita della scommessa con Lou?” Niall ridette come mai, piegandosi in avanti e portandosi una mano all'altezza dello stomaco.

“Scusi! Potrebbe farci un favore enorme?” Chiese Perrie al tecnico della seggiovia prendendo in mano la situazione.

“Mi dica, bella signorina.” Rispose questo cordiale.

“Ho notato che siamo solo noi a dover scendere per adesso... E credo fermamente che poco fa siano saliti i due 'dispersi' che poi tanto dispersi non sono, lei me lo può confermare. Inoltre, so che non si può più salire qui con gli impianti dopo le diciassette quindi... Potrebbe gentilmente bloccare entrambe le seggiovie?” Propose la biondina ammiccando fin troppo per i gusti del pakistano.

“Ma vede... Non posso: è vietato e scorretto.” Rispose il signore ammettendo così di esser stato corrotto a mentire da Harmonie e Louis.

“Perché inscenare una scomparsa di due ragazzi lo è?” La cantante incrociò le mani al petto.

“Probabilmente no.” Cedette il cinquantenne.

“Grazie allora!” Perrie baciò l'uomo su entrambe le guance, che si imporporarono dall'imbarazzo.

* * *

“Merda. Si è bloccata.” Mormorò Harmonie tremando.

Odiava l'altezza. Da sempre soffriva di vertigini. Terribilmente.

“Figo!” Commentò Louis sposando il peso del suo corpo per far sì che il seggiolino dondolasse avanti e dietro.

“Sei matto! Smettila!” Starnazzò l'altra ragazza in preda al panico.

I due, infatti, erano saliti da un bel po' sulla seggiovia e nel punto in cui si erano fermati il dislivello tra loro ed il terreno era piuttosto elevato.

“Sta calma... Prima o poi si sbloccherà.” Il castano si stiracchiò un po', procurando altre oscillazioni.

“Noi potremmo restare qui, senza cibo, senza cellulare, per chissà quanto e tu ti rilassi?” Harmonie si portò le mani fra i lunghi capelli ramati.

“Ma sì, sarebbe divertente!” Confermò Louis ridacchiando.

“Io ti odio.” Affermò decisa Harmonie.

* * *

“Che dite, scendiamo a valle passando sotto la seggiovia? Tanto è sciabile quella pista!” Propose Luke stringendo le cinghie del suo snowboard agli scarponi.

“Sicuro!” Concordò Grant mettendosi la mascherina sugli occhi.

“Dai allora! Staranno sicuramente bloccati sul secondo impianto!” Aggiunse Danielle portando a coppa le mani davanti alla bocca per soffiarvi un po' di aria calda.

“Harmonie mi ucciderà!” Urlò Harry falsamente terrorizzato, per poi darsi una spinta e incominciare a sciare lungo la discesa.

* * *

“Ma quello è Harry! E quelli... Louis, ci hanno incastrati!” Esclamò meravigliata la rossa quando vide un gruppo di tute colorate passarle sotto i piedi.

“Ve l'abbiamo fatta!” Urlò Calum facendo uno slalom tra Harry e Liam.

“Il Re degli scherzi farebbe bene a ritirarsi! Fate spazio alla regina!” Jade, da ultima passò ad essere prima, alzando una mano per salutare le povere vittime del suo contro scherzo.

“Louis, nascondi meglio i tuoi sci la prossima volta!” Zayn rise perdendo la concentrazione, andando a cadere su Perrie che trascinò con sé, tra la neve, buona parte della comitiva.

“Siete degli stronzi!” Urlò Louis con tutto il fiato possibile.

“E tu uno stupido!” Harmonie attaccò il castano visibilmente infastidita, ricominciandolo a maledire per la situazione in cui l'aveva cacciata.

* * *

“Lasciami stare.” Disse freddamente la rossa entrando in ascensore con Harry.

Da quando era riuscita a mettere piede a terra, aveva tenuto il musone. Si era spaventata, tantissimo e le scocciava ammetterlo anche a se stessa.

“E' stato solo un 'contro scherzo', come lo ha chiamato Jade... Non volevamo farti arrabbiare...” Le spiegò Harry abbassando lo sguardo.

“Dai...” Insistette poi quando notò che Harmonie non cambiava atteggiamento.

“Se non mi perdoni blocco l'ascensore.” La minacciò quindi sorridendo.

“No!” La stylist si accoccolò al petto del riccio, premendo il pulsante del secondo piano.

* * *

“Voglio assaggiare il panettone Maina! Lo pretendo.” Esclamò Niall arrivando a tavola insieme a Jade.

“Il panettone della pubblicità in cui ci sono quelle belle personcine con dei cappelli ridicoli in testa?” Domandò Liam ridendo.

“Piano piano... Buono buono...” Canticchiò Zayn muovendo la testa da una parte all'altra.

“Maina!” Concluse l'irlandese facendo l'occhiolino.

“Harmonie mi ha detto di non aspettare lei e Harry. Il riccio si è sentito male e lei non vuole lasciarlo solo.” Avvisò Alicia sistemandosi il tovagliolo sulle gambe.

“A proposito... Gem, stai meglio?” Domandò Ashton alla castana seduta dalla parte opposta rispetto a dove stava lui.

“Io? Oh... Sì...” Alla ragazza tremarono le mani. Non stava bene, affatto.

Aveva paura, paura di buttarsi in un qualcosa di più grande di lei.

 

* * *

“Scusami se ho le difese immunitarie inesistenti! Così ti rovinerò anche la vacanza! Io non volevo ammalarmi... Non volevo proprio.” Harry poggiò la testa al cuscino sbuffando.

Appena dopo esser entrato in camera aveva rimesso e sembrava essergli salita la febbre.

“Ma scherzi? Non è colpa tua, sciocco.” Harmonie tornò nella stanza, dopo esser andata in corridoio a prendere il piatto di riso in bianco che si era fatta portare per il riccio.

“Vai giù, non stare qui con me, non serve.” Sussurrò il cantante ingurgitando il cibo ancora caldo.
"Mangia." Insistette la stylist preoccupata per le condizioni del ragazzo.

Proprio per questo si precipitò a cercare il termometro che, per precauzione, teneva sempre in valigia, incastrandolo sotto l'ascella del fidanzato.
I due aspettarono in silenzio l'esito dello strumento, che non tardò ad arrivare.

“Ci credo che ti faccia male la testa la febbre è a trentanove!” Harmonie strabuzzò gli occhi e, non dando peso alle parole dette poco prima da Harry, prese alcune medicine da fargli bere con dell'acqua.

“Avevi fame, eh?” Scherzò poi, notando che il ragazzo aveva già finito di mangiare.

“Grazie per esserci sempre.” Mormorò il riccio incrociando i suoi occhi.

“Tempo fa ti ho promesso che sarei restata, che non ti avrei lasciato andare.” Harmonie si sbrigò ad entrare sotto il piumone, stringendosi ad Harry.

Le mancavano un po' questi momenti con lui. Con la mano destra, la più calda, incominciò a massaggiare lentamente la pancia del riccio che sospirò, sentendosi il più fortunato al mondo.

“Ho paura...” Azzardò Harry, nascondendo la testa tra l'incavo del collo della rossa.

Questa, con un gesto della testa, lo invitò a continuare.

“Sto cambiando voce... La gente pensa che io mi droghi o che fumi chissà cosa... Adesso ho la febbre, mi verrà sicuramente mal di gola e a Milano canterò da schifo!” Una lacrima di frustrazione fuoriuscì dagli occhi di Harry, arrivando a bagnare la spalla di Harmonie.

“Oh cielo.” Sospirò questa. Un attimo dopo si mise a cavalcioni sul bacino di Harry che se ne stava sdraiato sul matrimoniale con la schiena appoggiata alla testiera in legno.

“La smetti di farti tutti questi problemi?” La ragazza gli carezzò i fianchi, per poi concentrarsi sul viso, guardandolo negli occhi.

“Sai anche tu che quelle che dicono sono solo enormi cavolate. Stai cambiando voce. E' vero, me ne sono accorta anche io, e quindi?” Harmonie sorrise dolcemente, scompigliando la massa di capelli ricci del fidanzato, poi lo baciò.

Delicatamente, senza fretta alcuna, accoccolandosi su di lui, stringendolo forte a sé.

* * *

Intanto, il resto della comitiva si era diviso nelle varie camere prenotate. Grant e Alicia, insieme a Jesy e Leigh e la maggiore dei fratelli Styles, erano andati in camera dei Five Seconds of Summer, per divertirsi un po' prima di andare a dormire.

“E quindi a Natale saremo più di cinquanta persone... Santo cielo.” Gemma strabuzzò gli occhi.

“A proposito di Londra. Ragazzi è deciso? Vi trasferite anche voi?” Domandò Alicia a Luke, Calum, Michael e Ashton.

“Abbiamo già acquistato un attico nella stessa via in cui abitano i ragazzi.” Rispose il ragazzo dai capelli rosa.

“Aly, ma tu invece? Dove abiti? Mi hai raccontato che hai litigato con i tuoi...” Azzardò Grant, fissando la mora negli occhi.

“Con mia nonna in realtà... Non troppo vicino a Londra, purtroppo.” Questa, imbarazzata, fissò il pavimento sul quale era seduta.

“Potresti venire ad abitare da me, ho affittato un appartamento a due isolati da casa di quei pazzi, nella stessa palazzina di Sam Teasdale e Gemma.” Propose il castano, sperando in una risposta positiva.

“Mi vorresti?” Domandò sorpresa Alicia, arrossendo violentemente.

“Certo che sì! Insomma, sei fantastica!” Le rispose con ovvietà Grant.

Ad Alicia batté forte il cuore. Si sentì amata, per la prima volta nella sua vita.

* * *

“Gemma! Ti prego, parliamone!” Ashton rincorse la castana che, approfittando del un momento in cui il cantante era andato in bagno, aveva deciso di rifugiarsi nella sua stanza con velocità, per evitare di confrontarsi con lui.

“Cosa c'è?” Rispose scontrosamente la ragazza.

“Mi dispiace. Non avrei dovuto baciarti, non avrei dovuto metterti in una situazione in grado di farti stare male. Penso di amarti e guarda cosa combino. Sono solo uno sciocco ragazzino, perdonami. Giuro che non ti romperò più.” Mormorò Ashton, così velocemente che Gemma per poco non comprese le sue parole.

“Ho paura.” Ammise la castana sbuffando, sentendo alcune lacrime scorrerle lungo le guance.

Ashton guardò la maggiore degli Syles con dolcezza, sorpreso dalle sue parole.

“Non devi. Permetti ad uno sciocco ragazzino di amarti, perché forse potrebbe farlo meglio di qualsiasi altro uomo.” Il cantante guardò supplichevole Gemma, afferrandole un polso, bloccandola così tra il suo torace e la porta della camera.

In tutta risposta la ragazza, con ancora le lacrime agli occhi, fece girare la chiave già infilata nella serratura con il braccio libero, così sorrise al cantante.

“Hai bevuto Gem?” Scherzò questo ridacchiando per il suo gesto.

“Mh Mh.” Rispose lei ritrovando il buon umore, facendosi da parte per far entrare Ashton nella camera.

Infondo... Se lui la faceva sorridere, la faceva sentire amata, perché avrebbe dovuto rinunciarci?

* * *

“Jade?” Niall richiamò l'attenzione della mora, qualche minuto dopo aver fatto l'amore.

“Che c'è Nì?” Domandò questa con la voce impastata dal sonno.

“Augurami 'Buono spuntino di mezzanotte'.” Le sussurrò sensualmente il biondo.

“Sinceramente? Che mi importa se mangi? Io ho sonno.” Jade mise la testa sotto al cuscino.

“E se ti dicessi che lo spuntino sei tu?” Continuò Niall, carezzando il corpo nudo della fidanzata.

“Allora potrei improvvisamente perdere il sonno, irlandese.” Fu un attimo, la cantante si ritrovò stesa sotto al ragazzo, che l'amò ancora, con tutto se stesso.

* * *

“Odio la neve. Non passerò mai più una giornata così stancante sulle piste.” Borbottò Danielle buttandosi a peso morto sul letto che condivideva con Liam.

“Sempre la solita brontolona, vero Dani?” Il castano si sfilò il maglione invernale.

“Grazie eh!” La ragazza si alzò dal matrimoniale, andando fuori in balcone.

Odiava esser chiamata brontolona, soprattutto dal fidanzato. Era vero, lei si lamentava spesso, ma questo faceva parte del suo carattere e avrebbe preferito che almeno il cantante l'apprezzasse anche così.

“Lo sai che ti amo più di quanto tu creda?” Liam, con passo felpato, la raggiunse all'aperto, posandole le mani sui fianchi stretti.

* * *

“Zay... Amore, non vieni a letto?” Mormorò Perrie assonnata.

“Ti ricordi il progetto di cui ti ho parlato tempo fa?” Domandò allora il pakistano, continuando a disegnare su un album, seduto sulla moquette.

“Quella di voler unire il vecchio garage abbandonato vicino casa nostra con la sala hobby, attraverso un lungo corridoio? Quella follia intendi?” La bionda si alzò dal letto, sedendosi con il marito sul pavimento.

“Sarà il mio regalo di Natale, mancano solo gli ultimi dettagli... Poi i muratori potranno finalmente dichiarare finiti i lavori e, dopo il cenone, farò comparire le chiavi della porta del corridoio che vedrete montata appena torneremo a Londra.” Dichiarò Zayn, fiero della sua idea.

“Perché ho la sensazione che sarà qualcosa di fenomenale?” Domandò retoricamente la cantante, sfiorando con la punta del naso il collo del compagno.

“Perché io sono fenomenale, semplice.” Il ragazzo rise tra i baffi, aspettando un'affermazione offensiva da parte di Perrie.

“Hai ragione, lo sei davvero, cucciolo.” Questa pero' si limitò ad acconsentire, appoggiando la testa sulla spalla del ragazzo.

Zayn allora, con la coda dell'occhio, squadrò la sua biondina. In quel momento non poté pensare ad altro, se non a quanto, in realtà, lei fosse fenomenale.

* * *

“Sai una cosa?” Domandò Eleanor slegando i lunghi capelli castani legati precedentemente in un'alta coda di cavallo.

“Mmm... Beh, è pur vero che sono un re di una bellezza sovrannaturale, ma ancora non sono capace di leggere nel pensiero!” Scherzò Louis sfilandosi le sue Tom's nere.

“Un paparazzo tempo fa mi ha chiesto se fossi gelosa della tua palese amicizia con Harmonie.” Raccontò la castana guardando il suo riflesso allo specchio.

“Mi dispiace. Ma sai io non...” Incominciò a parlare il cantante.

“Ehi, guarda che tutto questo è per dirti che non sono gelosa.” Dichiarò sorridendo Eleanor.

“Ti fidi di me, anche se faccio sempre scherzi.” Costatò Louis un po' meravigliato.

“Ovvio, ti amo.” Spiegò la ragazza alzando le spalle.

* * *

Verso l'una di notte, Alicia, che fino ad allora aveva discusso sulle preparazioni per Natale, si addormentò.

“Ragazze, la porto in camera. Penso sia stanchissima, non voglio svegliarla.” Mormorò Grant, poi, con un gesto veloce la prese in braccio, facendo aderire parte del suo corpo al suo torace.

“Torno subito.” Aggiunse prima di uscire dalla porta.

* * *

“Ha scordato di chiederci la chiave della stanza.” Notò Jesy sorridendo maliziosa.

“Scommettiamo che non torna?” Propose Luke.

“Sicuro socio.” Rispose Calum.

* * *

Intanto Grant si incamminava per il corridoio. Arrivò fin davanti la porta della camera che Alicia condivideva con Jesy e Leigh. Solo allora si rese conto di essersi scordato le chiavi. Per un attimo si domandò cosa sarebbe stato meglio fare, se riportare la mora dai ragazzi o se farla dormire nella sua stanza. Un po' per pigrizia, un po' per egoismo, Grant optò per la seconda scelta. Entrò così nella sua singola, poggiando la ragazza sul letto da una sola piazza.

“Dormi tu qui, io mi accontento di guardarti. Piccolo amore.” Mormorò poi, sedendosi ai bordi del letto.

“Come mi hai chiamata?” Domandò Alicia in stato di dormiveglia.

“Amore.” Le confermò il castano sorridendo dolcemente nel buio.

“Domani mattina... Chiamami ancora così.” Implorò la ragazza avvicinandosi a lui, arrivando a stringere i suoi jeans per non lasciarlo andare via.

“E' una promessa.” Le sussurrò Grant, spostandole una ciocca di capelli dal suo splendido viso.

In quel momento, i cuori dei due ragazzi batterono all'unisono.

* * *

7 Dicembre 2013.
Caro diario,
Vedo Harry dormire con la testa poggiata sul mio ventre e non posso far a meno di pensare: “Cavolo, sono felice, felice davvero.”.
Harmoniexx
 

(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
Ecco, vi scrivo qui il perché ieri ho volutamente scelto di non postare. Dovete sapere che non vedevo una persona per me importantissima da cinque mesi, anzi sei, se si considera Giugno. Ieri è tornata, è stata solo un giorno con me, ma c'è stata Per questo ho preferito dedicarmi a lei. Scusatemi davvero. Detto ciò... Sono tutta attappata: febbre. Che odio. Mi fa malissimo la testa, perdonatemi se tra queste note troverete errori ortografici o simili. In quante ammalate o disperate per la scuola? Manca meno di una settimana! Yeee! :)  #teniamobotta


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Che dire di questo capitolo? Consideratelo come un "finale" per le coppie. Difatti, il penultimo capitolo sarà una via di passaggio e un capitolo e farà da tramite per arrivare a farvi pensare a dei momenti successivi alla storia, come, ad esempio, il film nel cui Harmonie interpreterà finalmente la protagonista e l'ultimo non sarà troppo incentrato sulle coppie, quanto sul gruppo. Ancora non avete capito il regalo di Zayn? Vi dico solo che sarà commovente. Tornando a noi... Amo la coppia Gem e Ash, trovo che siano stupendi. Devo ammettere che, in generale, il capitolo mi piace molto. E' divertente a mio parere e parecchio diabetico. Io poi non riesco a scrivere storie che non hanno un lieto fine, quindi... Accettatimi e perdonatemi se questo capitolo vi ha annoiato.
Che dire... Io non riesco a credere che siamo davvero agli scoccioli. Questa storia l'ho iniziata a scrivere ad Agosto... Adesso è Dicembre.
Beh, inizio a ringraziarvi per questo viaggio.
In questo terzultimo capitolo ringrazio sorpattutto chi mi ha inserita tra gli autori preferiti e chi ha messo mi piace alla mia pagina autrice. Sappiate che mi avete reso davvero felice.
Passiamo al solito ringraziamento. Quarantuno recensioni sono tantissime e vi supplico di mantenere questo numero, fino alla fine che, come sapete, non tarderà ad arrivare.
Grazie di tutto,
Ci becchiamo il venti,
Giorgixx
PS: Ora piango.
PS2: Spoiler Fanfic Niall.
"La sua amica lasciava i capelli costantemente sciolti.
La ragazza sul cerchio li aveva legati alla perfezione.
La sua compagna di banco indossava sempre leggins e maglioni coprenti.
La ballerina era coperta solo da un'aderente body elegante."

 
Pubblicità
Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Before you leave me:
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** Christmas is coming. ***



Christmas is coming


Buonasera! Vi anticipo che ci sono molti progetti in corso, che potrete leggere a fine capitolo... Inoltre, occasionalmente, vi invito anche qui a recensire... Questo è il penultimo capitolo e ci terrei particolarmente a leggere un vostro, seppur piccolo parere.
Giorgixx


Harmonie quella mattina si svegliò con calma. Finalmente era arrivata la Vigilia di Natale. La rossa sbadigliò e stette in silenzio a sentire i rumori e le chiacchiere provenienti probabilmente dalla sala da pranzo, cercando la voglia di alzarsi dal letto. Quando poi, si rese conto di non riuscire a trovarla affatto, decise di prendere il suo diario, ormai stracolmo di pagine scritte, foto e ritagli di giornali.

24 Dicembre 2013.
Caro diario,
Me ne sto buttata sul letto della camera che condivido con Haz e sinceramente non ho proprio voglia di alzarmi. Penso di averti già detto l'effetto che questa stanza ha su di me. La vedo come un nido, un rifugio e, infatti, quando sto qui dentro, avvolta dal senso di affetto che sprigionano queste quattro mura, io sto bene, a prescindere da tutto e tutti. Credo che questo valga anche per Harry. Ieri, appena tornati a casa ed entrati in camera per riposarci un po', è scoppiato in lacrime. Come avrai capito, non sopporto vederlo piangere. Per me è probabilmente la cosa più brutta che ci sia al mondo, è lacerante. Un'altra cosa terribile è che io capisco il perché stia così. Gli hanno dato del drogato, ancora. Alcune persone poi hanno addirittura sparso la voce di aver trovato dell'erba nella camera d'hotel. Lui non sopporta questo, si sente male ogni volta che escono notizie simili su di lui. Infondo, come non comprenderlo? E' l'idolo di milioni di adolescenti, non vuole deluderle o essere visto dai loro genitori e parenti come un droga-dipendente. E' così buono che, davvero, è incomprensibile come la gente possa trattarlo male. Peccato, a volte, che sia così restio dall'esternare le buone azioni che compie di sua spontanea volontà. La gente non immagina neanche dove Harry ha voluto che io e lui trascorressimo, insieme agli altri ragazzi, questi ultimi giorni, dal diciannove, al ventitré. Ebbene siamo andati tutti in America, a New York, nella casa famiglia che ha accolto Ginny, Anastasia e ciascuno di quei senzatetto che avevamo incontrato in strada, per passare un 'Natale anticipato' con loro. Ripensando al pianto di Haz, trovo strano il modo in cui riesco a farlo tornare di buonumore. In effetti, mi limito solo a ricordargli i bei momenti, quelli divertenti. Ad esempio, ieri gli ho fatto tornare in mente il modo in cui l'ho aggredito, vedendolo conciato da pirata, la sera del sedici dicembre, ad X-factor UK. E' stato esilarante. Gli ho dato del pazzo, del folle, l'ho chiamato 'Brutta copia di Depp'. Quando poi mi ha detto di aver perso una scommessa con Lou e che per questo si sarebbe dovuto presentare con i capelli tirati indietro da una bandana e un orecchino, sono scoppiata a ridere. Ripensando a quella scena, ho riso nuovamente e ho fatto ridere anche lui... La sua risata. Probabilmente è il suono migliore che esista.

“Harmonie! Sono arrivati Luke, Calum, Michael e Ashton! Vieni a fare l'albero con noi?” Harry piombò nella stanza, interrompendo lo scrivere di Harmonie che, stordita, posò il distrattamente il diario sul letto.

“Vieni qui?” Chiese la rossa, tendendo le braccia verso il riccio.

Harry sorrise, vedendola comportarsi da bambina ingorda di coccole. Così si avvicinò al letto, per poi stringerla tra le sue braccia. Con il naso freddo, a causa della temperatura rigida, il cantante sfiorò il collo caldo della ragazza, che sospirò a quel tocco, annodando tra le dita alcuni suoi ricci.

“Dobbiamo proprio andare?” Mormorò scontenta Harmonie, che sarebbe voluta restare in quella posizione anche tutto il giorno.

“A meno che tu non voglia affrontare Liam... Direi di sì.” Scherzò il riccio, scoccandole un bacio all'angolo della bocca.

“Per carità!” Fingendosi spaventata, la stylist balzò dal letto, correndo in corridoio, per poi raggiungere le scale e scendere dal resto della comitiva.

Harry restò in camera con l'intenzione di rifare il letto, così vide il diario di Harmonie aperto, a sua disposizione. Il cantante decise di sbirciare solo un po' l'ultima pagina e notò la frase “Non sopporto vederlo piangere.”. Fu allora che chiuse subito l'oggetto di sfogo della fidanzata, compiaciuto e addolcito dalla frase da lei scritta.

* * *

“Auguri!” Gridò Harmonie appena scesa in salotto. Il ventiquattro, infatti, non era solo la Vigilia di Natale, ma anche il compleanno del maggiore della band.

“Sta zitta!” Louis si alzò dal divano in pelle, infastidito.

Il castano non riusciva ad accettare l'idea di crescere. Lo spaventava follemente. Non per le responsabilità che alla fin fine, sarebbero aumentate di anno in anno, Louis aveva, infatti, il terrore che le fans potessero definirlo troppo vecchio per continuare a cantare nella band.

Harmonie sembrò cogliere questi suoi pensieri, quindi lo seguì in veranda.

“Non voglio crescere. Non voglio proprio.” Mormorò il ragazzo con fatica.

Una lacrima cadde sul dorso della sua mano, stretta saldamente alla ringhiera in legno.

“Sai che ho la tua stessa paura, adesso? Vorrei che il tempo si fermasse, vorrei che la mia vita fosse sempre così bella.” Dichiarò Harmonie abbracciando l'amico da dietro.

“Spesso mi sento un dodicenne intrappolato nel corpo di un ventenne.” Ammise Louis sorridendo, con una punta d'amarezza.

“Per questo tutti noi ti amiamo alla follia.” Concluse la rossa.

Il castano si girò e la strinse a sé, fortissimo.

“Scemo di un Tomlinson, vuoi venire dentro con noi?” Anche Harry raggiunse i due ragazzi all'esterno.

“Ti voglio bene, Haz.” Dichiarò Louis sorridendogli e asciugandosi le lacrime sulle guance.

“Harmonie... Cosa gli hai fatto? Non è da lui dire certe cose!” Esclamò il riccio sorpreso.

“Lou ti ha appena detto che ti vuole bene e, anziché rispondere a lui degnamente, domandi a me cosa gli ho fatto?” Harmonie sbuffò, ridacchiando.

“Oh... Ti voglio bene anche io, Boo.” Harry si avvicinò per abbracciare il maggiore.

“Davvero? Io no!” Louis rise di colpo, correndo in casa seguito da Harry che più volte lo minacciò di riempirlo di baci, quasi fosse stato una vecchia zia.

* * *

“Questi sono gli addobbi per l'esterno!” Esclamò Liam, entrando in salotto con a seguito Niall e Zayn, impegnati a portare entrambi uno scatolone gigantesco.

Ovviamente a coordinare la decorazione della casa era lui. L'anno precedente, con la scusa di essere il più grande aveva fatto tutto Louis, creando solo tanto disordine, oltre ad una quantità infinita di risate.

“Luke, Cal, Ash, Mik... A voi il lavoro.” Affermò dopo, passando gli addobbi ai quattro ragazzi.

“Ha chiamato Aly. Lei e Grant stanno portando un enorme abete con il furgone del padre di lui. Dovrebbero arrivare tra poco.” Aggiunse Danielle, prendendo anche lei i comandi.

“Ragazze, occupatevi delle decorazioni interne. Ci sono migliaia di statuette e oggetti a tema da sistemare.” Informò il castano indicando un'altra serie di scatoloni straripanti di ghirlande e nastri luccicanti.

“Siamo fottute.” Mormorò pigramente Jade a quelle che sarebbero state le sue compagne d'avventura.

“Invece io, Louis, Harry, Zayn e Niall prepareremo le calze per le piccole del gruppo, incarteremo i regali e... Cercheremo di sopravvivere a questi preparativi.” Concluse Liam sbuffando, impaziente di cominciare.

“Ho da proporre una cosa!” Esclamò Perrie.

“Io e Harmonie siamo cristiane... Non potremmo fare il presepe?” Chiese poi, cercando un consenso.

“Mio nonno aveva intagliato delle statuette bellissime... Potrei farmele portare da Aly, tanto sa dove stanno ed è di strada.” Propose Harmonie sorridendo, con la voglia di ricordare il nonno, anche se questo, in parte, faceva male.

* * *

“Già al lavoro?” Scherzò Alicia non appena entrò nell'ampio giardino di quella che i ragazzi chiamavano da tempo “Villa 'Ho troppi abitanti, ma nessun nome'”.

“Se mi deste una mano! E' un abete questo, non un fiorellino!” Urlò Grant da sopra il furgone.

In breve tempo, i dieci ragazzi riuscirono a sistemare il grande albero ad un lato del salotto, facendolo entrare in un grande vaso, decorato amabilmente dal pakistano.

“Ci pensate voi lì?” Domandò Harmonie a quelli che definì più volte 'uomini di casa', riferendosi all'addobbo dell'abete, impegnatissima ad appendere una bellissima ghirlanda ricca di fiocchi rossi e lucette.

“Io non ho intenzione di rovinarmi le mani!” Esclamò Danielle attaccando alcuni steakers alle finestre.

“Concordo.” Eleanor assecondò l'amica, sistemando qua e la piccole statuette decorative.

“Ottimo...” Sbuffò Ashton, che aspettava solo che giungesse la sera per vedere finalmente Gemma.

* * *

“Quella palla va messa lì, non qui! Non vedi quanto sta male? Copre l'omino di pan di zenzero!” Da circa cinque minuti era in corso la protesta di Niall per la 'salvaguardia dell'omino'.

“E va bene, accetto. Ma non voglio che quella rennaccia copra le bellissime palline rosse che ho comprato l'altro giorno.” Harry sbuffò impazientito, incrociando le braccia al petto e tramando già una dolce, dolcissima vendetta.

“Bambini.” Intervenne Harmonie ridendo, salendo sulla scala per sistemare la punta dell'albero.

“Vorrei sapere dove si è cacciato Louis, vorrei proprio saperlo.” Sospirò Liam, prevedendo guai.

“Ehm... Ho avuto giusto qualche problema con i fili di luci da usare per il presepe.” Si giustificò il maggiore della band, entrando nella stanza.

Una fragorosa risata sovrastò le note di “All i want for Christmas is you”. Louis si ritrovava infatti, avvolto in un groviglio di luci, quasi fosse un salame.

“Oh Dio...” Mormorò affranta Harmonie, chiedendosi quanto potesse essere scemo quello che sarebbe dovuto essere il saggio della band.

“Visto che ci siamo, immortaliamo anche questo momento, dai!” Esclamò Jesy.

I ragazzi, infatti, avevano iniziato a scattare foto e girare anche alcuni brevi videoclip.

“Una domanda: Harry e Niall faranno gli elfi per Lux... A chi toccherà Babbo Natale?” Chiese Zayn sghignazzando.

“A te, semplice.” Rispose Niall con ovvietà.

“Cosa? Ma sei matto? Quando mai si è visto un Babbo Natale dalla pelle ambrata?!” Zayn assunse un tono di voce pari a quello di una vecchietta, che fece ridere tutti sotto i baffi.

“Non a caso, mio caro ragazzo dalla pelle ambrata, ho chiesto ad Harmonie di mettere a disposizione il suo chiaro, chiarissimo fondotinta color porcellana...” Spiegò Harry ghignando, per poi tirare fuori dalle tasche una scatolina rotonda.

“Che pazzia.” Mormorò il moro sconsolato.

* * *

“Avete trovato un ramo del ceppo usato l'anno scorso per accedere il fuoco stasera? E' tradizione!” Domandò Liam spegnendo la musica che dalla mattina alle otto, fino a quel momento, ossia fino alle tredici, aveva suonato ininterrottamente.

“L'ho conservato io! Mi raccomando, taglia un rametto anche a quello di quest'anno! Sembra che porti bene!” Rispose Harry sorridendo verso Harmonie, impegnata con Perrie a finire il presepe.

“Qui va tutto bene! Tua mamma porta il pudding, Harm?” Chiese Leigh uscendo dalla cucina con le mani sporche di farina.

“Certo che sì!” Affermò la rossa, facendo sorridere di gioia il mangione del gruppo.

L'aver invitato tantissime persone a cena comportò, infatti, un lavoro non indifferente per i ragazzi. Quelle che Zayn aveva chiamato 'donnine di casa', da circa tre ore si stavano dando da fare con la preparazione di tre diversi tipi di zuppe, molti antipasti e contorni. A Perrie era toccato il classico tacchino ripieno, e, ovviamente, il pakistano non faceva altro che chiamarla tacchinella, ogni sacrosanta volta che aveva bisogno di lei.

* * *

“Ciao lavoratori!” Taylor ed Ed entrarono in casa 'Ho troppi abitati, ma nessun nome' con un saluto generale.

Sentendo le loro voci, tutti i ragazzi smisero di far ciò che dovevano, andando a chiacchierare allegramente con la coppia.

“Siete proprio sicuri di non voler restare a cena? Ci hanno già dato buca Lea e Cory, che vanno dai genitori di lui...” Harmonie si sedette sul tappeto del salotto, a gambe incrociate.

“Questa sarà la presentazione generale!” Spiegò Taylor, alludendo al fatto che Ed fosse stato invitato dai suoi al cenone natalizio.

“Davvero Ed? Ma è grandioso!” Commentò Harry, dando segno ancora una volta di aver messo una pietra sopra al passato.

Il rosso e la bionda si alzarono dal divano, dopo aver bevuto una tazza di thé, sostituta del pranzo, in pieno stile inglese.

“Harmonie, fossi in te resterei vicina al cellulare!” Mormorò Taylor abbracciando quella che era ormai diventata una sua cara amica.

“Twins?” Domandò la rossa sgranando gli occhi.

In risposta, la bionda le fece l'occhiolino, per poi augurare un 'Buon Natale' a tutti i ragazzi ed andarsene insieme al suo compagno.

* * *

“Pronto, Harmonie?” Domandò Twins una volta che la rossa ebbe risposto alla sua chiamata.

“Rick!” Esclamò questa, felice di sentirlo.

“Ce l'abbiamo fatta! Il quattro febbraio si ricomincia! Sai cosa significa questo?” Rispose il segretario entusiasta.

“Non ci credo... Starò con Harry per il suo compleanno e potrò sicuramente, almeno per buona parte del tempo, seguire i ragazzi in tour!” Harmonie non poteva credere alla notizia di Rick e così incominciò a saltellare contenta per tutta casa.

“E' uno dei più bei regali di Natale che mi siano mai stati fatti!” Aggiunse poi, sorridendo al fidanzato, impegnato a preparare un cocktail in cucina.

“Non vedo l'ora che le riprese ricomincino! Sarà fantastico lavorare in armonia!” Twins sorrise, uscendo finalmente dalla sede della filiale Disney, luogo in cui aveva passato la maggior parte dell'ultimo periodo.

“Beh, le auguro Buon Natale, grazie infinite per tutto quello che ha fatto!” Ad Harmonie addirittura luccicarono gli occhi dalla felicità.

“Buon Natale anche a te!” Le rispose l'uomo.

“Un'ultima cosa... Dovresti farmi un favore!” Aggiunse poi.

“Favore?” Lo incitò a parlare la stylist.

“Mia figlia vorrebbe un tuo autografo!” Rivelò Rick ridendo: il riconoscere nuovi talenti si era rivelata una caratteristica di famiglia.

* * *

“Liam, questa te la meriti!” Harmonie rincorse il ragazzo per tutto il giardino, riuscendo a colpirlo con una palla di neve, dritta in faccia.

“Disgraziata!” Rispose questo cominciando a rincorrerla infuriato.

“Non osate rovinare le nostre sculture!” Gridarono Ashton e Luke, proteggendo i loro pupazzi dall'arrivo di Louis, Niall ed Harry, armati anche loro di neve.

“Le smancerie non in pubblico, grazie!” Gridò Michael guardando Alicia e Grant mangiandosi con gli occhi, dopo aver incrociato, per sbaglio, uno lo sguardo dell'altra.

I due ragazzi, dopo la seconda sera in albergo, in Italia, non avevano neanche accennato ad una loro eventuale relazione, forse per timidezza, forse per paura.

“Grant?” Lo chiamò la mora sorridendo.

“Sì?” Rispose questo stringendosi nel suo cappotto invernale.

Alicia non proferì più parola, maledicendo mentalmente la sua incapacità nell'esternare i suoi sentimenti. Subito dopo, pero', rientrando in casa, davanti al camino acceso, promise a se stessa che, entro la fine della serata, avrebbe parlato con Grant, ponendo un fine a questo rincorrersi senza meta.

* * *

“Ti amo.” Mormorò Harmonie ad Harry, mentre apparecchiavano la tavola.

Il riccio sorrise, abbassando lo sguardo. Neanche lui credeva possibile il fatto che ancora si imbarazzasse ad una dichiarazione diretta fattagli dalla ragazza.

“Sei tutto rosso, Kitten.” Lei gli si avvicinò, cingendogli i fianchi e inspirando il profumo di pulito emanato dal suo maglione.

“Se non mancasse meno di un'ora all'arrivo degli ospiti, saresti già sdraiata sul letto in questo momento. Sappilo.” Sussurrò Harry maliziosamente, stringendo le mani minute di Harmonie poggiate sui suoi fianchi.

“Piuttosto... Hai messo i cioccolatini nei Christmas Crackers delle piccole?” Domandò lei cambiando discorso, per evitare di cedere a tentazioni improvvise.

“Certo. Ne ho anche lasciato qualcuno da mettere a quello di Nialler.” Rise il riccio, immaginandosi l'espressione compiaciuta che avrebbe assunto il suo amico irlandese vedendoli.

* * *

"Harmonie! Harry! Mannaggia a voi!" Urlò infuriato Niall.

Il riccio e la rossa, impegnati a distribuire tovaglioli sulla tavola, si guardarono sconcertati.

"Che diamine..." Balbettò Harmonie sbiancando.

"Non ne ho idea!" Rispose con voce strozzata Harry all'incompiuta domanda della fidanzata.

"Ultima confessione prima di morire?!” Scherzò la stylist uscendo dalla sala da pranzo e raggiungendo l'irlandese nel salotto.

"Portate via quel dannatissimo gattaccio da qui!" Urlò Niall furioso, scandendo fin troppo ogni singola parola.

"Haitch! Amore, vieni qui... Cosa hai combinato birbantello?" Al richiamo della sua padrona, il piccolo Haitch accorse, saltandole in braccio quando questa si inginocchiò per accarezzarlo.

“Birbantello?! Quella bestia ha fatto la pipì sui regali di Natale che avevo appena finito di impacchettare!” Sbraitò il biondo indicando un alone di bagnato ben visibile in uno dei pacchi posti sotto l'albero.

“Rimpacchettalo, non vedo dove sia il problema.” Intervenne Harry sghignazzando.

“Vi odio. Ah... Zayn, Liam... Vedete di tenere a bada i vostri cagnacci e quell'iguana del cavolo. Potrei sostituirli al tacchino ora come ora!” Niall corse velocemente con alcuni regali in mano verso la sala hobby, per ricominciare il suo lavoro.

Quando i ragazzi furono certi che l'irlandese fosse abbastanza lontano, non poterono far a meno di ridere a crepapelle. La risata più fragorosa fu sicuramente quella di Jade.

* * *

“Mezz'ora!” Gridò improvvisamente Liam.

Non l'avesse mai fatto. Come fossero stati appena svegliati di colpo, i ragazzi corsero tutti in contemporanea su per le scale.

“Sembriamo una mandria di mucche impazzite!” Costatò Harmonie ridendo come una forsennata insieme a Niall e Louis.

Il gruppo si divise in ragazzi e ragazze, per aiutarsi l'un l'altro a sistemarsi con più velocità. L'unico che, responsabilmente, si era già sistemato ed aspettava i primi ospiti in ingresso? Liam ovviamente.

E così, mentre i suoi amici stavano ancora in alto mare con il prepararsi, il campanello suonò.

Natale si poteva dichiarare ufficialmente iniziato.




(◕‿◕)/Spazio personale\(◕‿◕)
E insomma... Posso non piangere? Dai, devo tenere botta altri cinque giorni... Poi potrò sfogarmi qui, in questo angolino. E' che... E' passato così tanto tempo. Giuro che non scherzo, dicendovi che sono nella fase pre-pianto disperato.
Mi mancherete, un sacco. Mi mancheranno i vostri nick, i vostri avatar, le vostre stupende recensioni.
E, inoltre, ammetto che ho paura, paura di ricominciare. Non immaginate quanto io sia stata contenta, dopo aver letto che alcune di voi continueranno a seguirmi. Davvero.
Ah... Considerando che non ho ancora risposto alle recensioni degli ultimi due capitoli e che domani anche per me inizieranno le vacanze... Aspettatevi la casella piena di lunghe risposte alle recensioni! c:


(◕‿◕)/Spazio autrice\(◕‿◕)
Allora... Eccoci qui con la prima parte della Vigilia. Giuro che sono morta cercando le tradizioni inglesi, tipo quella del ceppo, o quella di fare l'albero di Natale il 24. Ci sono varie cose che mi piacciono del capitolo, devo dire... E, udite udite, ne vado fiera. Mi piace la scenetta di Haitch, quella di Louis e Harmonie, il personaggio di Liam. Che dire, io spero con tutto il cuore di non avervi deluse. Le recensioni hanno subito un calo drastico che sinceramente non mi aspettavo, ma tutta via non mi posso lamentare, nè voglio. Se volete tirarmi su di morale, farmi finire in bellezza, sapete come fare.
Parlando dei progetti...
-Banner Natalizio quasi finito;
-Revisione e modifica (anche grafica) dei primi quattro capitoli a cui vi invito a dare un'occhiatina...
-Trailer nuova fanfic quasi finito;
Ci becchiamo il 24 notte/ 25 mattina con... Un nuovo capitolo! (Non riesco a scrivere quella parola che inizia con la "u"),
Giorgixx

PS: Spoiler Fanfic Niall.

"Non ci posso credere." Niall, a bocca aperta, guardò stupefatto la scena presentatagli davanti.

 
Pubblicità
Rebel without a cause:
Si dice che l'eternità appartenga alla gioventù.
Un gruppo di amici che vive la vita ad alta velocità.
Lui:perso il suo grande amore e incapace di provare emozioni, è in fuga dal suo dolore vivendo alla ricerca del brivido.
Lei:casinista vive la vita in equilibrio sopra la follia.
Riusciranno i due giovani a completarsi o si distruggeranno a vicenda?
Before you leave me:
Dai capitoli: "Ho tenuto dentro di me per 9 mesi due cuori che ora sembrano distanti ma che con una sola frase si uniscono sempre, sì Allie noi siamo infinito"
“Niall non lo vedi? Non vedi le sue pupille come sono dilatate?”
“Zayn conta su di me, ci sarò per te.”
“Come ai vecchi tempi?” “Come ai vecchi tempi. Ora manca solo lui” Ci sdraiammo sul letto e ci addormentammo come quando eravamo piccoli."
“Ti prego resta qui”
"Mi girai verso la porta con la consapevolezza che lei eri lì pronta ad aiutarmi."
“Se due si amano ma non stanno assieme cosa sono?"
"Voglio conoscere lei, adesso."
è la mia prima Fanfiction. Se volte scoprire e aiutarmi siete i ben venuti! Allie xx
...We Belong Together...:
'Vorrei averla qui accanto a me, e stringerla forte, sussurrandole nell'orecchio quanto il mio amore, è forte...sincero ed unico. Già perché nessuno mai potrà amarla in questo mondo, con la stessa intensità, con la stessa frenesia che provo quando le sono accanto. Nessuno mai, sarà in grado di amarla come la AMO IO. Sono il solo che la completa...'
**
'Noi ci rialzeremo sempre, noi lotteremo continuamente pur di stare insieme. Perché la mia famosa vita si è incrociata con la sua. Ci Apparteniamo, ci volevamo, ci siamo scelti. E prima o poi saremo eternamente nostri...'
**
Salve, allora queste sono due frasi della FF, che vedremo molto più avanti. Volevo dirvi che la mia Fan Fiction forse all'inizio non appassionerà molto, non compariranno subito i 1D, che forse sarà noiosa, direte che fa schifo, che non vale la pena nemmeno leggerla. Ma non è così credetemi, è tutto programmato :). Con il passare dei capitoli, capirete e credo che vi aumenterà la suspance di sapere cosa succede ai nostri/vostri protagonisti. Non mi rimane altro da dirvi, che seguite e recensite in molti i capitoli, perchè a voi potrà sembrare noioso recensire, ma non sapete quanto servirà a me. A presto!
Sara.

Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Emotions. The end. ***



Emotions.
Buon Natale innanzitutto! Per l'ultima volta in H2 vi chiedo gentilmente di leggere anche le note a fine capitolo, anche perché lì ci sarà una sorpresa per voi.
 

“Merda!” Esclamò Harmonie, combattendo con la zip del vestito che proprio non ne voleva sapere di sbloccarsi.

“Liam, chi è arrivato?” Domandò Danielle urlando dalla tromba delle scale a chiocciola.

“Anne, Gemma, i Malik al completo, la mia famiglia e i genitori di Harmonie.” Mormorò Liam, non volendo far sentire le sue urla a tutto il vicinato.

“Noi ce l'abbiamo fatta!” Harry, seguito da Louis, Niall e Zayn scese le scale.

I cinque cantanti risero guardandosi dalla testa ai piedi: sembravano, infatti, essersi messi d'accordo nella scelta dei vestiti. Liam indossava un maglione di lana blu scuro, con tanto di cappuccio, sopra dei jeans a vita bassa. Quella volta, pero', questi non sarebbero scesi oltre il lecito, essendo sorretti da una cinta, regalata ovviamente da Harmonie. Come lui, anche Niall portava un paio di jeans leggermente calati sotto ad un maglioncino arancio molto semplice, non lavorato con fregi o ricami. L'irlandese, pero', non era il solo ad aver preferito un pullover essenziale. Infatti, anche Harry ne aveva uno simile, di un blu che, a seconda delle luci, poteva esser considerato indaco. Poi a fasciargli le gambe ci pensavano dei pantaloni senape, medesimo colore del maglione, questa volta ricamato, indossato da Zayn, sopra ad un paio di pantaloni rosso acceso. Louis faceva compagnia al pakistano, con un pullover blu anch'esso lavorato, indossato a contrastare il colore dei pantaloni azzurri, capaci di esaltare le sue gambe muscolose.

“Le ragazze dovranno ancora truccarsi.” Al resto del gruppo si aggiunsero anche Ashton, Calum, Luke e Michael che, come gli altri ragazzi, avevano un look molto simile composto da maglia a maniche lunghe e jeans di varie sfumature.

“Ma cosa cavolo dici? Siamo tutte pronte!” Jesy, scendendo le scale, diede uno schiaffo a Calum che, come al solito, non faceva altro se non prenderle scherzosamente in giro.

Con lei arrivarono anche tutte le altre ragazze, che, come previsto, indossavano corti e bellissimi vestiti, mettendo in mostra le loro forme perfette.

In quel momento il campanello suonò ripetutamente.

“Cavolo! Non abbiamo ancora aperto!” Esclamò Zayn, resosi conto della situazione.

“Sarai ucciso da Safaa, preparati pakistano!” Rise Niall, andando ad aprire.

Il biondino infondo sapeva benissimo quanto, d'indole, la piccola Malik fosse impaziente.

“Niall, mio principe!” Urlò Safaa correndo in braccio all'irlandese, non appena questo aprì la porta.

“Ma che cavolo?!” Tuonò Jade, strozzandosi con l'acqua che stava bevendo.

“Qui qualcuno è geloso!” Sghignazzò Perrie, continuando a ridere con tutti i presenti.

“Ridete, ridete... Mica mi aiutate!” Esclamò la mora tossendo ancora.

“Si prevede una serata impegnativa.” Mormorò Trisha al marito e agli altri genitori, osservando la scena.

“Assolutamente sì.” Rispose Anne, allontanandosi un po' per andare a posare la sua giacca nell'appendiabiti.

“Ma mia figlia?” Chiese Claire, dopo aver salutato i presenti.

Le ragazze si guardarono, facendo subito dopo le vaghe.

Harry allora, senza farsi vedere, salì di sopra.

“Harm?” Domandò poi, sentendo un rumore provenire dalla camera che condivideva con la fidanzata.

Non ricevendo risposta, il riccio vi entrò dentro, precipitandosi sulla sua rossa, seduta piangente sul letto in sola biancheria intima.

“Il vestito... Non riesco a chiuderlo!” Esclamò Harmonie frustrata.

Harry sbuffò addolcito, capendo che il pianto della ragazza era dovuto anche all'agitazione. Quel Natale, per lei, avrebbe segnato la sua rinascita e la sua rivincita.

“Dai, te lo infilo io.” Il riccio sorrise, dando un bacio sulla punta del naso della stylist.

Lei si alzò, porgendo il suo abitino in pelle al ragazzo.

“Piccolo vestito nero, eh?” Harry si morse il labbro inferiore, facendo alzare le braccia in alto ad Harmonie, per poi infilarle, dalle spalle l'indumento, quasi fosse una bambina. La sua bambina.

“La zip...” Mormorò Harmonie avvilita.

“Ecco fatto.” Il cantante con calma, sforzando un po', riuscì a chiuderla senza troppi problemi.

Harmonie lo abbracciò di scatto.

“Deve essere tutto perfetto stasera.” Spiegò poi la ragazza, stringendo tra le mani il morbido maglioncino indossato dal fidanzato.

“Lo so, piccola, lo so.” Le rispose il riccio, mostrando le fossette, dandole poi un bacio sulle spalle, lasciate scoperte.

* * *

“Ash!” Gemma, non appena entrò in casa salutò il castano che le venne incontro.

Il ragazzo, per un attimo, rimase a bocca aperta. Non seppe dire se la causa fosse la bellezza della castana in un corto abito di paillettes dorato o invece il sentirsi importante per lei.

“Sai, potresti almeno abbracciarmi.” Commentò indispettita la Styles, vedendo il cantante imbambolato.

“O baciarti.” Rispose questo tornando in sé e così, dopo averle fatto una linguaccia, baciò la ragazza con passione, non rendendosi conto della presenza di Harry, appena entrato in salotto insieme ad Harmonie.

“Ashton! Cavolo, la smetti di fare il polipo con Gem?” Tuonò il riccio, avvicinandosi alla coppia seguito dalla rossa che, così come molti dei presenti non poté far a meno di ridere sotto i baffi.

“Harry, sono io la maggiore tra noi, piantala.” Rispose Gemma, fiera come mai dei sui ventisei anni.

“E io non sono un polipo.” Esclamò Ashton con voce strozzata.

“State a minimo un metro di distanza. Capito caro? Togli le tue manacce dai fianchi della mia sorellina.” Continuò Harry dando uno schiaffetto sul braccio dell'amico e stringendo Gemma gelosamente a sé.

“Ma non eri tu a dire 'Fate ciò che volete'?” Domandò questa, sotto lo sguardo divertito della madre.

“Sì, ma non vorrei che tu sfornassi un baby Irwin seduta stante!” Rispose scherzando il riccio, scatenando altre risate.

* * *

“Sono felice che mio figlio abbia trovato Harmonie. Tua figlia è una ragazza meravigliosa.” Ammise Anne, mettendo il tacchino in forno per dargli una scaldata.

“Penso che io sia più felice di te, sai? Harry ha salvato la mia piccolina. Se non ci fosse stato lui, se non l'avesse incontrata per qualche scherzo del destino, lei...” Gli occhi di Claire si fecero lucidi, mentre s'immaginava come sarebbe stata la sua vita in quel momento, senza Harmonie.

“Grazie per avermi accolto tra voi. Grazie davvero.” Continuò la donna, aiutando Trisha con gli aperitivi.

“Capita di fare errori nella vita, anche gravi. L'importante è che poi vada tutto per il meglio.” Commentò la signora Malik, facendosi aiutare da Doniya che, addolcita dai discorsi delle donne, dava volentieri una mano tra i fornelli.

“Direi che siamo proprio un team.” Commentò Karen, la mamma di Liam.

“E che team!” Intervenne Harry, rubandosi un pezzo del pane all'aglio appena sfornato.

* * *

“Buon Natale!” Esclamò Niall, abbracciando il fratello Greg.

Lui, Denise, Theo, Bobby e Maura avevano appena varcato la soglia di casa.

“Piccolo mostriciattolo, vieni dallo zio!” L'irlandese strinse tra le braccia suo nipote.

Il ragazzo adorava quel bambino, considerandolo il fratellino minore che mai aveva avuto.

“Mamma, papà, siete venuti entrambi! E' la prima volta, dopo tanti anni.” Gli occhi di Niall divennero lucidi dall'emozione.

I suoi si erano separati da tanto tempo, quando lui e suo fratello erano ancora bambini, e rivederli insieme a varcare la soglia di casa senza alcun rancore, per il ragazzo, era una sensazione bellissima.

“Attenzione, donna incinta in arrivo!” Gridò Johannah entrando allegramente in salotto.

“Piccolette, non date un abbraccio al vostro fratellone che compie ventidue anni?” Chiese la donna con fare autoritario.

“Oh no.” Commentò Louis terrorizzato.

“Vieni Lou Lou, fatti abbracciare!” Phoebe, Fizzy, Lottie e Daisy corsero verso il ragazzo, facendolo sdraiare di botto sul divano.

“E' appena stato comprato! E insomma!” Gridò Liam già esasperato.

“Aiuto! El, salvami!” Il cantante stava venendo letteralmente torturato dalle sorelline, che, divertite, gli tiravano cuscini in testa.

“Vi prego, già è uno stupido di suo, non peggiorate la situazione ragazze!” Intervenne Waliyha, seduta sul divano in braccio a Zayn a parlare con Perrie, Jesy, Jade e Leigh del loro nuovo album, 'Salute'.

“Che gentilezza.” Grant rise di gusto, distraendosi un attimo dall'osservare Alicia chiacchierare allegramente con Danielle e Liam.

* * *

“Sei un bambino meraviglioso.” Mormorò Harmonie, sdraiata sul grande divano del salotto con in braccio il piccolo Theo, aspettando che tutti gli ospiti arrivassero per incominciare a festeggiare.

“Sei una ragazza meravigliosa.” Sussurrò Harry che, passando, era riuscito a sentire le parole della fidanzata.

Questa arrossì violentemente, per poi guardare il riccio nei suoi occhi verdi.

“Vuoi favorire?” Domandò Harmonie, facendo spazio ad Harry.

“Ovvio.” Il ragazzo le si sdraiò di fianco, chiudendo gli occhi.

In quell'istante un bambino dagli occhi azzurri, tante lentiggini e capelli rossi, ovviamente ricci, prese vita nella mente del ragazzo.

* * *

“Buonasera ragazzi!” Louise e Tom erano appena arrivati, insieme alla piccola Lux.

“Vieni dallo zio Zayn, piccolina!” Il pakistano spalancò le braccia, per dare la possibilità alla bimba di saltargli in braccio.

“No, io voglio lo zio Liam!” La piccola biondina si sporse verso il castano, che l'accolse in un abbraccio quasi paterno.

“E io dovrei travestirmi da Babbo Natale per lei?” Chiese contrariato Zayn, sbuffando con aria afflitta.

“Taci rimbambito!” Gli urlò Perrie, fulminandolo con lo sguardo.

Suo marito, a volte, sapeva essere una vera e propria sagoma.

* * *

“Questa è probabilmente la tavolata più grande mai vista!” Commentò Alicia, sedendosi al suo posto meravigliata.

Il Natale era nell'aria, non solo grazie alle canzoni che non smettevano di risuonare nella sale e le tante decorazioni.

“E' il Natale più bello della mia vita questo.” Ammise Harmonie asciugandosi commossa una piccola lacrima.

Harry, addolcito dalla sua affermazione, le poggiò la mano sotto alla gonnellina del vestito, carezzandole la coscia. Infondo non c'era malizia, non in quel gesto. Il riccio sperava solo che così, sfiorandola delicatamente, Harmonie potesse capire che quello non sarebbe stato l'unico Natale che la coppia avrebbe passato insieme.

“Aprite i crackers natalizi!” Esclamò Liam prima che arrivasse la prima portata.

In un attimo, ognuno dei ragazzi aprì quello davanti al proprio posto.

“Cosa sono? Io volevo le caramelle!” Daisy tirò fuori dal suo cracker una serie di confezioni di diversi preservativi.

“Oh cielo! Louis, dimmi che stavolta non centri tu!” Johannah sgranò gli occhi, incenerendo il maggiore dei suoi figli con un solo sguardo.

“Metti il tuo uccello qui dentro, grazie.” Phoebe lesse il bigliettino allegato ai profilattici.

I ragazzi si guardarono tra loro sconcertati, sperando di riuscire a trattenersi dal ridere, gli adulti rimasero semplicemente senza parole.

“Credo di sapere chi è il colpevole. In realtà io sarei dovuto stare al posto di Daisy, vero Harry?” Domandò con finta amorevolezza Ashton.

“Non ci posso credere.” Mormorò Gemma esasperata, ridacchiando tra sé e sé.

“Ops!” Il riccio sorrise a trentadue denti, ma poco servì a calmare il desiderio di vendetta del cantante dei Five Seconds of Summer.

“Beh, Daisy, dà pure quei pacchetti al suo proprietario, sono troppo piccoli perché io possa usarli.” Ashton ghignò come una iena, lasciando sbalorditi tutti per la sua frecciatina.

“Daisy, dì al caro Ashton che il suo canarino centrerà sicuramente in quelle bustine e che, mi spiace, ma non posso riprendermele, perché sono strette per il mio volatile. Harmonie glielo può confermare.” Ribatté Harry con espressione furba.

Harmonie, al suo fianco, divenne rossa quanto la tovaglia, coprendosi la faccia con un fazzoletto, per nascondere l'imbarazzo.

“Ma non vi bastavano un'iguana, due gatti e due cani in questa casa? …Pure gli uccelli adesso?” Commentò Safaa, rimasta piuttosto confusa dalla situazione.

“Vi prego, caliamo un velo pietoso.” Mormorò il padre di Liam, scuotendo la testa contrariato..

“Okay... Lee, adesso ho perfettamente capito perché tutti dicono che sei tale e quale a tuo padre!” Commentò Harmonie, riuscendo a sviare l'imbarazzante battibecco.

* * *

“Manca solo un minuto alla mezzanotte!” Gridò Harmonie entusiasta.

Il cenone era finito da un po' e, dopo una mezz'ora impegnativa, la rossa era riuscita ad ultimare il travestimento di Zayn, Harry e Niall, con il prezioso aiuto di Lou.

La ragazza, così come ogni presente, non vedeva l'ora che quel minuto scattasse, per vedere così la reazione della piccola Lux alla visione di Babbo Natale alias Zayn.

“Oh. Oh. Oh. Sono Babbo Natale!” Il moro, appena scattò la mezzanotte, aprì il portone e salutò i presenti con non troppo entusiasmo.

Safaa e le due gemelline Tomlinson riconobbero il ragazzo e scoppiarono a ridere all'istante , scattando foto a non finire.

“Oh cielo.” Perrie guardò il marito sconcertata.

Il ragazzo era stato travestito alla perfezione. Un maestoso cappello natalizio nascondeva i suoi capelli scuri, così come una lunghissima barba finta rendeva invisibile quella vera, rendendolo davvero buffo, ma irriconoscibile.

“Ciao piccola! Io sono l'elfo mangione!” Esclamò Niall calandosi completamente nel ruolo, nel suo completo verde speranza, con tanto di scarpette dorate e cappellino a punta.

“E io l'elfo allegrone!” Harry agitò le mani in aria, facendo un giro completo su se stesso, entusiasta del suo costume natalizio.

“Io lo chiamerei elfo gelosone...” Mormorò Gemma ad Ashton, prima di baciarlo amorevolmente, posando le mani sui suoi fianchi asciutti.

Lux guardò un attimo la bizzarra scenetta presentatale davanti. I suoi occhi vagarono da Zayn ad Harry, da Harry a Niall, da Niall a Zayn.

“Babbo Natale!” Gridò la bambina sorridendo al settimo cielo, mostrando così i suoi dentini bianchissimi.

Questa poi, senza preavviso, prese la rincorsa saltando infine in braccio al pakistano, che, seppur ostacolato dal pancione finto, l'afferrò al volo.

“Bello!” Commentò la biondina, carezzandogli la barba sintetica.

Il moro allora, seppur consapevole del fatto che la bambina si riferisse non a lui, bensì a Babbo Natale, non poté evitare di esser compiaciuto dal suo gesto.

* * *

Così come era entrato in casa, il presunto Babbo Natale, insieme ai suoi folletti, uscì di casa, non prima di aver lasciato sotto l'albero ben tre sacchi colmi di regali.

Poco dopo, scendendo dal piano superiore, ricomparvero di nuovo i tre ragazzi. Harmonie sbiancò, notando un graffio sul viso di Harry.

“Cosa è successo Haz?” Domandò poi, avvicinandosi a lui.

“La scala che abbiamo sistemato questo pomeriggio sul retro del giardino, per arrivare al balcone della nostra camera e così rientrare in casa senza ripassare dalla porta, era troppo vicina al ciliegio e girandomi, mentre stavo in cima, sono stato graffiato da un piccolo rametto, nulla di più.” Il riccio sorrise nel spiegare l'accaduto, vedere la fidanzata preoccuparsi per lui, anche per uno stupido incidente, lo aveva toccato nel profondo.

“Ok, il prossimo anno l'elfo lo farò io. Non deve accaderti nulla di brutto, nulla che ti possa portare via da me.” Harmonie baciò parte della lieve ferita del ragazzo, leccandone, con dolcezza, i margini.

* * *

Successivamente i ragazzi si riunirono per aprire i regali. Il caos che si creò fu ineguagliabile. Neanche Liam e suo padre, unendo le loro forze, riuscirono a placarlo. Carte volanti a destra e a manca, nastri da pacchi regalo, cartoni delle confezioni dei giocattoli. Di tutto. Inutile dire che gli H2, così come fecero anche altre delle coppie, si allontanarono un po' dal gruppo, uscendo in giardino.

“Ecco... Io avrei voluto farti un regalo chissà quanto bello. Ho pensato ad una macchina nuova, ad una serie di cd ricercati... Ma poi niente, non sono riuscita a trovare nulla che mi convincesse. Penso di non essermi mai trovata in difficoltà come nella scelta del tuo regalo. Il problema è che, ai miei occhi, ogni cosa sembra impallidire in confronto a te. Non so come questo sia possibile, fatto sta che non ho concluso nulla e che non ho nulla da darti a parte queste cento sterline. Compra ciò che vuoi.” Harmonie finì di parlare, volendo sotterrarsi dalla troppa vergogna.

Harry non disse niente, prese i soldi, appoggiandoli immediatamente sul davanzale della veranda. Poi sospirò.

“Sei una scema.” Affermò sbuffando, facendo fuoriuscire delle sue labbra una nuvoletta di vapore, resa visibile dal freddo invernale.

“Lo so. Sono passati sei mesi, eppure non sono riuscita a regalarti niente. Sono ridicola.” Sussurrò Harmonie, guardando un punto fisso davanti a lei.

“Regalami amore.” Azzardò Harry.

“Sai, è l'unica cosa che potrei regalarti anche io adesso, considerando che non ho alcun regalo da darti, in realtà.” Il riccio mostrò le fossette e con lui, sorrise anche Harmonie.

“Sei la cosa più bella della mia vita.” La rossa si sedette sul legno del davanzale, incrociando le gambe alla vita di Harry e facendo così cozzare alla perfezione i loro bacini.

Poi, la ragazza, fece scivolare le mani sotto al maglione pesante del ragazzo, sfiorando, con la punta delle dita, la porzione di pelle appena sopra i jeans. Sapeva che Harry amava essere toccato in quel punto, lo rilassava. Il riccio si morse ancora una volta il labbro inferiore, lasciandosi andare al benessere. Eh sì, Harmonie, senza rendersene neanche conto, gli stava donando, da tempo, il regalo più prezioso al mondo, il suo amore. Così come faceva lui, nonostante le difficoltà, nonostante i mille problemi. Il riccio, con un gesto protettivo, sistemò meglio la coperta di lana con la quale la fidanzata si era coperta le spalle, per evitare di sentire troppo freddo. Harmonie era la sua piccolina, la sua fonte di felicità e, come un uomo solo, al buio della notte cerca di far in modo che l'unica fiammella di luce non si spenga, Harry avrebbe fatto di tutto pur di salvaguardare quella ragazza. Harmonie sospirò, stringendo i lembi di coperta tra le mani, chiuse a pugno, poggiate all'altezza del cuore. Il cantante sorrise dolcemente guardandola e così, la abbracciò, scaldandola un po' con la sua stretta salda. La rossa alzò la testa e, pur avendo i tacchi, dovette cercare di alzarsi sulle punte, per baciare il riccio. Purtroppo, anche con le décolleté, fu tutto inutile se non più fallimentare, Harmonie, infatti, non riuscì ad alzarsi tanto da arrivare all'altezza del cantante. Harry si accorse del suo vano tentativo e allora, ridacchiando, la prese in braccio, facendola sedere nuovamente sulla ringhiera in legno della veranda. Poi, notando che questo, in fin dei conti, non bastava, si sedette anche lui, arrivando finalmente a far sì che il suo viso fosse alla stessa altezza di quello di Harmonie. Lei allora non poté far a meno di baciarlo. Con le sue labbra catturò quelle del riccio, leggermente schiuse. Con lentezza ed estrema delicatezza, la rossa usò la lingua per inumidire prima il labbro inferiore, poi quello superiore del ragazzo. La leggera screpolatura dovuta forse per il freddo, forse per la troppa quantità di baci, fece sospirare Harmonie, senza un reale motivo, mentre continuava sinuosamente a sfiorare le labbra del ragazzo con così tanta concentrazione che si rese conto della presenza di alcuni baffetti, appena sopra la bocca del ragazzo. I respiri della coppia erano così profondi in quell'istante da essere facilmente udibili. Harmonie tremò. Non di freddo, né tantomeno di paura. Il suo corpo fu vittima della pelle d'oca a causa delle sensazioni provate. Baciare il riccio comportava ciò, ogni singola volta. Questo schiuse ancor di più le labbra, dopo aver goduto di un trattamento a dir poco unico e raro. Successivamente tirò fuori la lingua, quasi volesse fare una linguaccia, facendola così incontrare con quella di Harmonie. I due ragazzi si divertirono a sfiorarsi a mezz'aria, finché, per il freddo, il gioco non si spostò nella bocca del cantante. Harmonie amava esplorarla, solo con il contatto. Una cosa che le piaceva da impazzire era sfiorare gli incisivi di Harry, uno dei quali, aveva notato essere leggermente scheggiato da un lato. Il riccio la lasciò fare per un po', poi prese a sfiorare ancora la sua lingua, finendo con il mordicchiare il suo morbido labbro inferiore.

“Haz.” Mormorò Harmonie a fior di labbra.

“Harm.” Le rispose Harry prendendole la mano.

Loro due erano così, capaci di comunicare con poche, pochissime parole.

* * *

“Alicia, devo parlarti.” Sussurrò Grant alla mora, mentre questa stava scartando un pacco regalo.

“Ti ascolto.” Rispose la ragazza, smettendo di combattere con il nastrino dell'incarto.

“Io ti amo.” Mormorò con lentezza il castano. I suoi occhi luccicarono dalla felicità. Finalmente ce l'aveva fatta, finalmente aveva rivelato ad Alicia i propri sentimenti.

“Tu non sai... Non sai da quanto aspettavo questo momento.” La mora dovette asciugarsi una lacrima di gioia. Le sembrava impossibile.

L'amore di Grant era l'ultimo tassello del suo puzzle, della sua vita che, in quel momento risultò completa.

I due ragazzi, abbandonando la timidezza si baciarono, concedendosi l'uno all'altra, con la consapevolezza che quel bacio, sarebbe stato il punto di inizio di un amore unico, vero.

* * *


“E' finalmente giunta l'ora di farvi vedere il mio regalo!” Esclamò Zayn entusiasta, quando ormai si erano fatte le due di notte e gli unici rimasti in casa erano i suoi abitanti con le rispettive famiglie.

L'allegra combriccola quindi, guidata dal pakistano, scese nella sala hobby, fermandosi davanti alla porta di legno laccata in bianco che, da pochi giorni, era stata montata.

"Ci sto lavorando da tempo, sapete? Spero di non deludervi." Ammise il moro del gruppo, prendendo un chiave dalla tasca posteriore dei suoi jeans.

Con frettolosità il ragazzo aprì la porta, che si rivelò essere l'accesso ad un lungo corridoio, privo di luce.

"Zay... È uno scherzo questo?" Mormorò balbettando Perrie, che aveva paura del buio.

"Ehm... Bel regalo!" Commentarono le gemelline Tomlinson guardandosi con un'espressione incerta.

"Fratellino, cosa ti sei fumato?" Waliyha si scambiò un occhiata con Safaa e Doniya, che scoppiarono in una fragorosa risata.

"Grazie per la fiducia!" Zayn, fingendosi offeso, richiuse la porta.

"Io voglio entrare!" Harmonie, con uno scatto la riaprì, camminando a grandi falcate per il corridoio, che si scoprì esser dotato di un impianto di illuminazione.

"Siete pronti? Quando vuoi Harm, apri questa seconda porta!" Esclamò Zayn.

La rossa non se lo fece ripetere due volte, spalancandola.

Il gruppo si guardò intorno, spaesato. Si trovava nel garage abbandonato, ad un isolato di distanza dalla loro casa. Questo era stato ristrutturato ed edificato circolarmente, con i piani superiori ad anello che si affacciavano a quello sotterraneo.

"Zayn... Bello sì, ma non ci sono più neanche i nostri kart, che ci facciamo qui adesso?" Domandò Liam assumendo un'espressione confusa.

"Se, anziché frignare, raggiungeste il centro di questo garage ve ne accorgereste." Rispose il pakistano con una punta d'acidità nel tono di voce.

Harmonie fu la prima a seguire le sue indicazioni... Non l'avesse mai fatto.

I suoi occhi, vedendo lo spettacolo intorno a sé, si inondarono di lacrime che iniziarono a scorrere copiose lungo il suo viso.

"È bellissimo." Riuscì a mormorare Harry, arrivando al suo fianco.

"Solo?" Domandò Niall.

Jade strinse al sé il fidanzato, vedendolo tremare come una foglia dall'emozione.

"Sei l'uomo migliore di questo mondo." Affermò Perrie avvicinandosi al marito, portandosi entrambe le sue piccole mani sul cuore.

"Dio mio, Zay." Liam sgranò gli occhi, assumendo un'aria da cucciolo commosso.

Danielle si morse il labbro inferiore, incredula del lavoro dell'amico, per poi stringere una mano del fidanzato.

"Sono senza parole." Ammise Louis e, per una rara volta, non rise, ma pianse dall'emozione.

Eleanor non poté far a meno di notare questo e allora asciugò le lacrime del ragazzo con estrema dolcezza.

Zayn, rivedendo il suo regalo di Natale per la seconda volta, non riuscì ad evitare di lasciarsi andare ad un pianto commosso.


Il ragazzo aveva preso ispirazione dal video di 'Story of my life' girato qualche mese prima. Così, aveva preso, senza spiegarne il motivo, tutte le foto già utilizzante per il cortometraggio, chiedendo inoltre, alle famiglie di ogni ragazza, di dargliene una centinaia ciascuno.

Quel garage, ormai fuori uso, era stato trasformato in un deposito di ricordi.

"Tante volte non abbiamo tempo per pensare a noi, al passato." Spiegò Zayn, sorridendo nel vedere una vecchissima foto scattata dal padre, che ritraeva lui e la sorellina Safaa sorridere felici.

"Ci basterà tornare a casa per ritrovarci, in caso dovessimo perderci lungo il cammino." Aggiunse Niall, notando tra le tante foto una in cui, all'età di sei anni, indossava un paio di divertenti occhiali americani del fratello Greg.

"Promettetemi che mi darete una botta in testa, se mai dovessi scordarmi chi sono, chi ero." Mormorò Louis, bisognoso di conservare i propri ricordi.

"La nostra vita sarà sempre così movimentata, con alti e bassi. Ogni tanto ci farà bene stare qui, e ricordare." Concordò Liam sorridendo nel vedere davanti a sé un suo scatto di quando era bambino, considerandosi, infine, fiero dell'uomo che era diventato.

“La cosa migliore è sapere che, se uno di noi cadrà, gli altri non solo lo aiuteranno poi, ma prima cadranno con lui.” Commentò Harry, osservando la sua faccia da neonato con la bocca sporca dal ragù della pasta che la nonna gli preparava ogni domenica, prima che se ne andasse di casa.

I ragazzi dopo quelle parole, così come avevano già fatto le loro famiglie, si sparsero per l'edificio, salendo e scendendo con ordine da un piano all'altro, cercando di memorizzare ogni foto, immaginando o ricordando il contesto in cui questa era stata scattata.

* * *

Harry ed Harmonie si ritrovarono quasi subito in un angolo del garage colmo di foto che li ritraevano insieme. Ai due ragazzi vennero nuovamente i brividi. Quante battaglie avevano affrontato, quante perse, quante vinte.

“Amore, basta lacrime, dai.” Il riccio si avvicinò alla sua rossa, abbracciandola dolcemente.

“Qualche mese fa eravamo così ingenui, così bambini. Guardaci adesso. Siamo diventati un gruppo di giovani donne e giovani uomini. Mi spiace, ma non riesco non a provare un po' di malinconia dei vecchi tempi.” Harmonie inspirò il profumo del riccio che si rivelò essere un buonissimo calmante per le sue lacrime.

“Malinconia? Harm, la vera storia inizia da qui.” Mormorò il ragazzo alla fidanzata, unendo poi le loro labbra, i loro cuori e le loro anime in un altro lento e umido bacio.

Cosa avrebbe riservato avrebbe riservato il futuro a quel gruppo di amici? Sicuramente tanta felicità, considerando che lo avrebbero affrontato insieme, guidati dall'amore.

Che poi, amore. Un sentimento che spesso viene inteso in modo superficiale, spesso anche errato.

L'amore, in fin dei conti, non dovrebbe essere neanche definito, perché di infiniti tipi e intensità.

Esistono i cosiddetti colpi di fulmine, come quello avuto da Harry ed Harmonie.

Alcuni amori che, invece, devono essere coltivati. Alicia lo ha fatto con costanza, facendo breccia nel cuore di Grant.

Ci sono poi le unioni più difficili, ostacolate dalla differenza di età, ad esempio. Basta considerare Gemma e Ashton.

Non scordiamoci di quelli così importanti da venir sigillati da una promessa di matrimonio. Senza guardare chissà quanto lontano, ci sono Zayn e Perrie a fare da modello.

Altri amori invece sono quasi platonici, come quello vissuto da Jade e Niall.

Si dice inoltre, che gli opposti si attraggono. Sorridete pensando a quel casinista di Louis e ad Eleanor, una ragazza precisa e amante della tranquillità.

Per ogni detto c'è un'eccezione, si sa. Inutile negare che, a volte, per amarsi davvero, si deve essere molto simili. La prova di questo? Danielle e Liam, semplice.

Ma qual è l'amore più importante, più confortante per ognuno di noi? Quello che c'è in una famiglia, non obbligatoriamente formata dai propri parenti.

Una famiglia come quella di Harmonie, ad esempio.


 
Questa volta non separerò lo spazio "autrice" da quello personale, perché troppe sono le cose che ho da dirvi.
Prima cosa, la più importante. Grazie. Questi sei mesi, in cui ogni giorno ho creato, parola dopo parola, frase dopo frase, capitolo dopo capitolo, questa storia sono stati semplicemente eccezionali. Non trovo altro modo per descriverli. Tante volte stavo per cedere, mollare la spugna, ma alla fine... Eccomi qui. Ce l'abbiamo fatta. Abbiamo concluso insieme questo viaggio. Vi ringrazio, lettrici di H2, perché, come già detto, la storia ha continuato a vivere anche grazie a voi. Un ringraziamento speciale va poi alle persone che hanno recensito. A chi lo ha fatto occasionalmente, a chi è stato di passaggio, a chi è arrivato alla fine, ma soprattutto a chi c'è dopo aver conosciuto H2, non mi ha più abbandonata. Un altro grazie va sicuramente alle 29 utenti del sito che mi hanno inserito nella lista di autori preferiti. Sappiate che vi sono riconoscente. Infine, non per ordine di importaza, voglio ringraziare le lettrici che hanno segnalato questa fanfiction per farla entrare nelle storie scelte. Ancora non si sa se vi farà parte o meno, forse solo con altre segnalazioni riuscirà, un giorno, ad esserlo. Che dire, penso che quando cliccherò l'opzione "Completa" mi verrà un colpo al cuore, ma si sa, qualunque storia ha una fine. Io spero con il cuore che questo finale non vi abbia deluse. Ho messo l'anima per scriverlo, passando questi primi giorni di vacanze natalizie sempre appresso ad H2. C'è più di una lettrice che, avendo il mio numero o il mio account Facebook può confermarlo. La mia parte preferita? Ce ne sono varie e sì, sono soddisfatta di questo ultimo capitolo. Amo il bacio in giardino di Harry ed Harmonie, adoro le battute dei ragazzi nel garage e mi sono commossa scrivendo la parte finale. Fortuna che rileggendo la sequenza del cenone mi sono rallegrata dai. Ecco, la parte più sentimentale direi che è finita, concludo solo dicendovi che non so neanche spiegare quanto io vi sia riconoscente, quanto io mi sono affezionata a voi che, in un modo o nell'altro, mi avete fatta sentire protetta. Da chi o cosa? Non lo so. L'unica cosa di cui sono consapevole è che senza di voi, probabilmente, non sarei andata così avanti, non con così tanta passione quantomeno.
Che altro dire, passiamo alla parte tecnica.
Ho intenzione di creare una raccolta per H2, postando ogni dieci giorni (o forse anche sette) una OS che sarà uno squarcio nel futuro dei ragazzi.
Molte di voi hanno chiesto un sequel. Non so come rispondervi. In teoria, avrei anche un'idea, ma devo strutturarla bene prima di poter affermare con sicurezza che sì, H2 avrà un seguito. Se la risposta poi, più avanti, si rivelerà affermativa non esiterò a farvelo sapere.
Parlando della nuova fanfic, A-N. Vi invito a darle una possibilità e ringrazio chi mi ha già detto che mi seguirà in questa mia (nostra) nuova avventura.
Poi... Cliccando sulla scritte in blu si apriranno il mio profilo Facebook (
Giorgia Efp) e il mio account Ask (Giorgia Efp), non esitate ad inviare richieste d'amicizia o a farmi domande, mi farebbe tanto piacere conoscervi al di fuori di Efp.
Infine il regalo. Okay, adesso prima vi spiego il motivo per cui ho deciso di farvelo, poi vi darò il link.
Molto spesso mi sono dimenticata di alcune storie bellissime che poi non ho più riletto. Da un po' ho l'abitudine di salvare capitolo per capitolo delle Fanfiction che mi piacciono, esportandole poi in formato pdf per leggerle anche non solo dal pc più comodamente, ma anche dall'Iphone. Per questo, eccovi qui il link del pdf di H2, (
H2 Pdf, per salvarlo cliccate sulla casella che vi ho evidenziato: ), completamente revisionata ed aggiornata, con tanto di altri ringraziamenti, capitoli impaginati come si deve e altre caratteristiche da vero e proprio libro. Ma sì, lasciatemi sognare che prima o poi, quando sarò maggiorenne, pubblicherò qualcosa a mio nome.
Penso di aver detto tutto e sto piangendo come una disperata, lo ammetto.
Che dire, arrivederci Harmonie, arrivederci H2, arrivederci ragazze meravigliose.
Ritenetevi pure le migliori lettrici del mondo.
Ci becchiamo presto, si spera!
Sono le 4:23, corro a pubblicare A-N, poi vi avviserò dell'aggiornamento e...
Andrò a fare colazione suppongo.
Vi amo,
Giorgixx
PS: Spero che il banner e lo sfondo vi siano piaciuti! ^-^
PS2: Buon Natale! :)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2064823