Avrà i tuoi occhi.

di xZivaDavid
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap. 1 Di sorprese inaspettate. ***
Capitolo 2: *** CAP. 2 Di addii e lacrime amare. ***



Capitolo 1
*** Cap. 1 Di sorprese inaspettate. ***


 

Avrà i tuoi occhi.

 

 

Cap. 1

 

Di sorprese inaspettate.

 

 

 

 

 

 

'A parte che i sogni passano, se uno li fa passare'.

(Ligabue, Niente paura.)

 

 

 

 

Spencer Hastings aveva grandi sogni per il suo futuro: come una Hastings che si rispetti, 

naturalmente quei sogni comprendevano studiare alla UPENN, prendere una laurea in legge, 

diventare un avvocato importante tanto da superare la fama di entrambi i genitori e poi si, scrivere un libro.

Era un piccolo sogno e nel suo enorme cassetto prendeva poco posto, ma per Spencer era importante. 

Già si vedeva, con un tailleur all'ultima moda, a firmare autografi sulla copertina del suo libro. 

E poi, naturalmente quando avrebbe avuto abbastanza fama e denaro da poter essere sicura per tutta una vita, si sarebbe sposata. 

In quel momento sperava che chi l'avesse accompagnata all'altare sarebbe stato Toby, 

però sin da bambina si immaginava già donna, sui venticinque inoltrati, 

entrare dal portone principale della chiesa con il braccio stretto a quello di suo padre e uno sfavillante abito bianco principesco.

 

Le girò la testa e fu costretta a sorreggersi al lavandino di casa Montgomery, ricacciando le lacrime e mordendo un labbro, 

mentre sentiva tutte le schegge dei sogni infranti frantumarsi in ogni angolo sensibile di sè.

 

Osservò il bastoncino davanti a sè colorarsi, 

mentre il poco colore che aveva conservato il suo viso scomparve lasciando spazio ad un'espressione esterrefatta: era fottuta.

 

 

*

 

Aria era preoccupata per Spencer.

Cazzo, se lo era.

Aveva sempre definito Hanna la sua migliore amica per eccellenza,

ma non poteva negare di essere legata in modo particolare alla piccola Hastings.

Si morse le unghie, prima di bussare alla porta del bagno.

Spencer era dentro da tempo immemore, o almeno, così le sembrava.

-Spence? Tutto bene?-

Ebbe un mugugno in risposta ed Aria non fu certa di averlo sentito o immaginato.

Ora era seriamente spaventata.

Che A avesse teso una trappola alla sua amica?

Senza aspettare oltre, spalancò la porta del bagno ed entrò.

-Spencer, che diavol….Oh, mio dio.-

Portò le mani alla bocca, gli occhi spalancati e l'espressione atterrita, alla vista del test positivo.

-Spence..-

La sua amica era accasciata di fronte al lavandino e tremava visibilmente.

Sembrava un fantasma e la Montgomery notò delle lacrime cristalline crollare instancabilmente sulle sue gote. 

Aria non ci pensò due volte: prima di accorrere ad abbracciarla, inviò un 'SOS' di allarme ad Emily ed Hanna.

Dovevano aiutarla, e non sarebbe bastata una notte in bianco per risolvere la cosa.

 

 

*

 

 

Hanna ed Emily si ritrovarono catapultate in casa Montgomery, 

una con una mazza da baseball tra le mani e l'altra con una scarpa tacco 12cm brandita come arma.

Emily osservò Hanna stralunata.

-Che c'è? Era l'unica arma che avevo in casa.- si giustificò la bionda.

A iniziava a colpire in modo pericoloso, era giusto portare degli strumenti di difesa con sè.

Quando il portone si spalancò, però, le due trovarono ad accoglierle un' Aria spaventata e trafelata.

-Dentro, presto.- Chiuse il portone alle sue spalle, assicurandosi di girare almeno tre volte la chiave.

 

Hanna si guardò intorno: era tutto normale, nella cucina una caffettiera rumoreggiava tranquillamente sui fornelli,
dei pop corn scricchiolavano nel forno a microonde.

-Che c'era di così urgente?- chiede, rimettendo la scarpa nella borsa, per le emergenze.

-Non si tratta di A.- concluse Aria, poggiandosi al ripiano della cucina con la schiena e passando sia ad Hanna che ad Em un bicchiere di caffè.

-Si tratta di Spencer.- 

 

Quello che seguì, fu un silenzio imbarazzante, mentre Aria rispondeva al telefono e chiudeva la comunicazione con Ella.

Emily, poi, si sbloccò. -Dov'è?-

Aria indicò il piano superiore con il capo e, quando le due vi si diressero, le fermò.

-E' meglio se vi sedete. Spencer deve dirvi una cosa ma non credo ce la faccia ora, perciò è meglio se ve la spiego io.-

Hanna ed Emily, titubanti e preoccupate, si sedettero.

Fu il turno di Emily di posare sia la borsa che la mazza da baseball sul pavimento.

Guardavano Aria in modo interrogativo ed erano spaventate.

qualcosa nello sguardo di Aria le metteva in soggezione.

-Dai, Aria, parla.-

 

La mora buttò giù un sorso di caffè per infondersi coraggio, 

quando sapeva che non sarebbe bastata una bottiglia di Wiskey per facilitarle il compito.

-Ecco, il fatto è che Spencer…io…-

Emily la osservò senza capire. -Arriva al dunque…-

Aria sospirò.

-Spencer è incinta.-

 

 

 

 

TEA CORNER.

 

ALLORA GENTE, SONO TORNATA, 

QUESTA VOLTA CON UNA VERA E PROPRIA FANFICTION SULLA COPPIA CHE PREFERISCO: SPOBY.

Bene, Spencer è incinta.

Come? Perché?

Cosa farà? Terrà il bambino? 

-A lo scoprirà?

La minaccerà?

Toby come la prenderà?

 

Spero vi piaccia, vi prego lasciatemi una recensione, un commento leggero e semplice,

voglio sapere cosa ne pensate prima di postare il secondo capitolo.

Un bacio, -F. 

 

   

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Capitolo 2
*** CAP. 2 Di addii e lacrime amare. ***


CAP. 2

Di addii e lacrime amare.

 

 

 

 

 

"Semplice, come incontrarsi, perdersi, poi ritrovarsi, amarsi e lasciarsi."

(Zero Assoluto, Semplicemente)

 

 

 

 

-Che cosa?- 

Forse urlare quelle parole non fu saggio, ma Hanna ed Emily non riuscirono a trattenersi.

Era incredibile, Spencer era la ragazza perfetta, era l'unica che stava sempre attenta a tutte le piccole cose e..

Aveva dimenticato una cosa semplice come… Non restare incinta?

La notizia era piombata addosso a loro esattamente nello stesso modo in cui aveva travolto Spencer,

Come una pioggia d'acqua gelata.

Aria le osservò, poi offrì loro altro caffè e dei pop corn e si avviò al piano superiore, da sola, per trovare la piccola Hastings.

 

Spencer si era buttata sotto la doccia, senza nemmeno curarsi di togliersi i vestiti prima.

Il getto d'acqua la colpiva violentemente in viso, tra i capelli, s'insinuava sotto la pelle che opponeva resistenza.

sono incinta.

 

E l'acqua continuava a scorrere, mentre anche i suoi occhi si inumidivano di lacrime inosservate.

 

Sono incinta.

 

E ho un assassino che mi perseguita.

 

Sono incinta.

 

E se Toby non volesse più avere a che fare con me, dopo questo?

 

Sono incinta.

 

E ho paura.

 

Sono incinta.

 

Non voglio rovinare la sua vita.

 

Sono incinta.

 

Voglio tenerlo.

 

 

Aria era preoccupata, ora, più di prima.

Spencer era in bagno e sentiva l'acqua della doccia scorrere, ma aveva paura.

Bussò alla porta ma tutto ciò che ottenne fu il lento scrosciare dell'acqua aldilà del legno che le divideva.

-Spencer? Va tutto bene?-

Non ebbe una risposta.

 

-Spencer?-

Ancora acqua, che scivolava come una cascata sul suo corpo delicato.

 

Aria entrò nella stanza, preoccupata, e si diresse verso la doccia, dove il corpo di Spencer stava rannicchiato,

le ginocchia strette al petto, l'acqua che la sfiorava, la trapassava.

Aveva gli occhi chiusi e tremava, le lacrime le solcavano il viso segnato dalla stanchezza.

 

-Spencer…-

La chiamò ancora una volta, poi chiuse il flusso d'acqua e si chinò sull'amica, lasciando che si aggrappasse a lei.

Spencer Hastings era distrutta. 

La vita la sfidava, le andava contro ogni singolo giorno.

"-A" la spaventava più di ogni altra cosa, in quel momento.

 

lei lo voleva davvero tenere, quel piccolo Cavanaugh che già le cresceva dentro.

 

 

Aria sorrise, stupita.

-Em, Hanna? Ho bisogno di voi!- urlò.

Arrivata in camera sua con la mano di Spencer stretta tra le sue per paura di un'altra sciocchezza,

la Montgomery le diede degli abiti asciutti e rimase accanto a lei quando si cambiò.

Emily raggiunse la camera e osservò Aria, in cerca di spiegazioni.

La Montgomery tolse le scarpe rosse che portava e poi guardò l'amica.

 

-Ha fatto la doccia vestita.- comunicò, riflettendo tra sè su quanto fosse stato stupido lasciarla sola in un momento delicato come quello.

Hanna spalancò gli occhi, avvicinandosi a Spencer e prendendola per le spalle.

Sia Emily che Aria scattarono, senza però dividerle.

-Spencer- La bionda la scosse leggermente. -Torna in te. Risolveremo anche questo.-

 

La Hasting rise, una risata che di allegro non aveva niente.

-Non è uno stupido messaggio di -A, Hanna. Non possiamo risolvere nulla stavolta.-

 

Prese un respiro, scostò le braccia dell'amica da sè.

-Ho paura ragazze. Non so che fare e non voglio dirlo a Toby.-

 

Emily spalancò le iridi e le puntò su quelle di Spencer.

-Stai scherzando? Non vuoi dirgli che..-

-Che cosa? che ho rovinato entrambe le nostre vite, che ho distrutto i nostri sogni?-

Hanna scosse il capo. -Che diventerà papà.- concluse con dolcezza, per poi proseguire.

-Spencer, da sola non hai fatto nulla. In questo casino ci siete finiti entrambi.-

Aria sorrise.

-E' giusto che tu informi Toby.- 

 

Spencer si alzò, dopo che furono passati almeno quindici minuti in un silenzio pesante e imbarazzante.

 

-No. Non ancora. Sarò io a scegliere se informarlo o meno, ma credo sia meglio tenere tutto per me.-

-Ma..-

-Niente "MA". se iniziamo a parlarne con altre persone ci sarà una fuga di notizie e A lo scoprirà.-

Non ci avevano pensato, le altre, ma Spencer si, ci era arrivata subito. 

 

A avrebbe ucciso la creatura che portava in grembo.



 

Aria, Hanna ed Emily erano tornate in cucina ed ora sbocconcellavano pop con.

La bionda si sedette sul tavolo e sbuffò.

- Sono preoccupata, ragazze.- Emily sorrise leggermente.

- Credo che Spence stia sbagliando. Toby deve saperlo.-

Aria scosse il capo, mangiucchiando.

-Non saremo noi a dirglielo. Rispetteremo le sue decisioni.-

 

 

 

Spencer era una Hastings, e come ogni Hastings che si rispetti sarebbe andata a testa alta, nonostante tutto.

Sfiorò il ventre ancora piatto con le dita e si sentì quasi emozionata.

Mamma, sarebbe diventata mamma di uno splendido bambino.

 

 

*

 

-Spencer, se noi avessimo mai un bambino, secondo te come sarebbe?-

-Uguale a me, ovvio: bellissimo e intelligente-

-Ma…-

-zitto e abbracciami, testone.-

 

..

 

 

"avrebbe i tuoi occhi, Toby".

 

*

 

Le venne da sorridere.

Ogni volta che lui tornava nei suoi pensieri si sentiva viva e felice.

Lui portava sempre un po' di sole con sè.

 

-Avrà i tuoi occhi, amore mio.-

Sussurrò, accoccolandosi nel letto e socchiudendo gli occhi.

Solo un'ultima lacrima le solcò il volto prima di addormentarsi.

 

 

2 ore dopo.

 

Toby rigirò tra le mani la chiave che Veronica gli aveva appena affidato, sorridendole.

-Va bene, la porterò a Spencer. Arrivederci signora Hastings.-

Veronica sorrise a sua volta.

Le piaceva quel ragazzo. -Grazie, Toby.-

Il biondo salì sul furgone e chiuse lo sportello dietro sè.

Poi si diresse verso casa Montgomery.

 

 

Il giovane Cavanaugh suonò al campanello di casa Montgomery, attendendo che qualcuno aprisse.

Aria spalancò la porta di casa, insieme ad Hanna e Emily, trafelate.

 

-ciao, Toby! Cosa..cosa ci fai qui?-

La voce di Aria risultava stranamente alta e stonava un po'.

Strano come il destino ci giochi dei brutti scherzi, eh?

 

Toby aggrottò la fronte.

Erano strane, gli nascondevano qualcosa.

Tutte e tre.

E quel qualcosa riguardava Spencer, ne era certo.

Perché non era con loro?

 

-Devo parlare con Spencer.-

 

Silenzio, poi uno sguardo terrorizzato tra le tre ragazze.

 

Il biondo ridusse gli occhi a due fessure.

-Volete dirmi che succede?-

 

 

Hanna ridacchiò, Emily passò una mano tra i capelli, imbarazzata.

Aria sorrise. -Assolutamente niente, solo…-

 

-Lo sposo non può vedere la sposa prima del matrimonio.-

Aria, Emily e Toby si voltarono verso Hanna, che aveva appena parlato a sproposito.

-Che c’è?- sussurrò la bionda ad Aria, come se non avesse appena detto una sciocchezza ma qualcosa di estremamente sensato.

 

-Okay, Toby, ignorala.- Rispose Emily, stanca. -Entra pure.-

 

Non sapeva cosa gli avrebbe mostrato in realtà, non sapeva come avrebbe risolto la situazione.

Ma la nuova Emily, quella che non aveva timore delle persone che la circondavano, che credeva in sè stessa,

che non voleva che Toby si allontanasse da una delle sue migliori amiche era smossa da determinazione.

Voleva essere sincera e leale con il ragazzo:

lui era il suo migliore amico, non avrebbe mai fatto nulla che potesse ferirlo.

Lui le consegnò ciò che Veronica si era premurata di fargli consegnare a sua figlia e sorrise ad Emily,

in cerca di risposte. 

 

-Non è niente, è che…-

 

-è che non voglio vederti, Toby.-

L’aria parve raggelarsi. 

Aria, Hanna ed Emily si voltarono. 

Alle loro spalle, Spencer stava immobile in cima alle scale, gli occhi stanchi.

Toby spalancò le iridi. 

Oceano Mare, quello per cui la Hastings aveva perso la testa.

Oceano Mare, quello che in un maledetto pomeriggio avrebbe perso per sempre.

 

Spencer prese un respiro, era giunto il momento.

Via il dente, via il dolore, diceva il detto.

Se solo fosse stato vero. 

Se solo avesse potuto correre tra le sue braccia, sussurrare al ragazzo immobile davanti a lei,

eppure così distante, che tutto andava bene, che le era mancato più di ogni altra cosa…

Se solo qualcuno le avesse potuto strappar via il cuore e anestetizzarle l’anima, per non farla straziare in quel modo.

Abbassò lo sguardo.

 

-Io non….- La voce tremò e lei si maledisse.

Avrebbe preferito essere la fredda, glaciale Spencer Hastings che non prova emozioni e si mostra sempre lucida, 

ma da quando il giovane Cavanaugh era entrato nella sua vita come un uragano, travolgendola, il gelo era scomparso.

La razionalità era solo un brutto ricordo.

 

Tenne gli occhi fissi al pavimento, mentre scendeva le scale.

Sentiva gli sguardi delle sue amiche addosso e quello di lui, 

mare in tempesta, che ancora una volta la trascinava con sè, la scuoteva come un giunco.

E lei, in quanto giunco, aveva trovato la forza per rialzarsi dopo essersi più volte piegata ai propri sentimenti.

 

Si sentì mancare.

Doveva farcela.

 Scelse ancora una volta di non incontrare i suoi occhi, che l’avrebbero stregata, l’avrebbero inchiodata a sè e lei non sarebbe stata capace di mentirgli.

 

- Io non ti amo più.-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

eccomi qui, dopo un anno, lo so.
Ci ho messo tantissimo, ma stavo pensando a come continuare.
Ero davanti ad un bivio:

Spence deve dire a Toby della gravidanza o no?

Alla fine ho chiesto a qualche fan tramite Twitter e la risposta è stata quella che ha fatto scaturire il finale di questo capitolo.
Spero vi piaccia, lasciatemi qualche recensione così capisco se è il caso di andare avanti . -F.

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