gelosia,passione......CrissColfer

di Ilovechris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** _prima fase :gelosia ***
Capitolo 2: *** _seconda fase:passione ***
Capitolo 3: *** _terza fase: sbronza ***
Capitolo 4: *** _quarta fase: bugie ***
Capitolo 5: *** _quinta fase : consapevolezza ***
Capitolo 6: *** amore ***
Capitolo 7: *** confronto ***
Capitolo 8: *** strane alleanze ***
Capitolo 9: *** sensi di colpa ***
Capitolo 10: *** l'appuntamento ***
Capitolo 11: *** JonPensiero ***
Capitolo 12: *** ho capito.. ***
Capitolo 13: *** due posti ***
Capitolo 14: *** ricordi.. ***
Capitolo 15: *** insieme, ma soli ***
Capitolo 16: *** vado avanti ***
Capitolo 17: *** raccontare fa bene.... ***
Capitolo 18: *** you're my best friend ***
Capitolo 19: *** finally ***



Capitolo 1
*** _prima fase :gelosia ***


 

Spero che la storia vi piaccia quindi buona lettura

 

Dormivano ancora,entrambi avevano un espressione beata,ormai stavano insieme da più di un mese,ma nessuno dei due sembrava riuscisse a realizzarlo,erano felici.
All’improvviso incominciò a suonare una sveglia il primo a muoversi  fù  chris che prese subito la sveglia e la scaramentò a terra provocando un forte rumore che fece svegliare anche darren,erano frastornati ,diciamo, che dormivano poco o niente perché di notte avevano di meglio da fare come biasimarli erano innamorati,
“allora chris sei pronto ad affrontare un’altra giornata di lavoro?” disse il più grande stampandogli un bacio in bocca
“se ci sei tu si!,anche se a essere sinceri con te vorrei fare altro”darren non se lo fece ripetere due volte,
salì velocemente a cavalcioni sopra chris e iniziò a mordicchiargli l’orecchio però il più piccolo lo scostò dopo un attimo di esitazione
“non intendevo questo da te vorrei  più coccole”disse con voce sarcastica
allora darren si spostò dispiaciuto e incominciò a accarezzarlo, però non resistette per più di un minuto che subito ricominciò a baciargli il collo “scusa amore,ma non resisto ti amo troppo per starti lontano” dopo quelle parole chris si girò verso darren e incominciò pian piano ad avvicinarsi le loro labbra stavano per unirsi fino a quando                                               
TRIN-TRIN sbuffando il più piccolo si girò e prese il suo cellulare,si era seduto e stava parlando al telefono,
“certo …… si  si ” darren non capiva con chi stava parlando il suo ragazzo percepiva solo alcune parole,ma nulla di più,
dopo 5 minuti chris riattaccò il telefono “chi era amore?”
chiese il ricciolo
“era Jonathan ,sai è tornato in città e mi ha chiesto di uscire con lui … cioè una cena normale niente di che solo per parlare”
chris  cercò di tranquillizzare darren lo sapeva che era geloso e soprattutto sapeva che Jonathan  non gli stava particolarmente a cuore  
 “tu non ci esci! Sei il mio fidanzato non puoi uscire con altri”
il riccio era molto fermo sulle sue decisioni  
“lo so che sono il tuo ragazzo infatti ti sto comunicando che stasera uscirò con jon  perché lui è un mio amico e perché tra fidanzati ci si dice tutto quindi è giusto che sai che io stasera uscirò”finito il discorso chris stampo un dolce bacio sulle labbra di darren e si alzò dal letto per dirigersi in bagno.            
Il più grande era ancora imbambolato sul letto non riusciva a capire perché il suo fidanzato nonché futuro mr. Chris Colfer Criss dovesse uscire con Jonathan  che a detta di darren  voleva essere più di un amico per chris ,           
il più piccolo uscì dal bagno, era già pronto,
si guardò un po’ intorno e notò che darren era ancora seduto sul letto così lo prese di forza e lo buttò dentro al bagno lanciandogli dei vestiti a caso da mettersi tanto nessuno notava come si vestiva visto che tutti erano abituati ai suoi strambi look,  darren allora si preparò ancora un po’ sotto shock,                  
erano entrambi pronti così chris per non perdere tempo prese le chiavi dell’auto e trascinò darren con sé.      
In macchina c’era uno strano silenzio ,il riccio stava superando il suo record personale di pensiero perché erano ormai più di 10 minuti che stava pensando come uccidere Jonathan  senza lasciare tracce,e chris guidava senza fare domande,
finalmente arrivarono e ad aspettarli indovinate un po’,
c’era jon che non appena vide chris si precipitò sulla macchina rischiando di essere investito,il più piccolo scese dalla macchina e salutò Jonathan  con un bacio sulla guancia e un abbraccio di pochi secondi che a darren apparvero minuti sembrava un film di final destination notava ogni piccola mossa gli occhi la bocca e soprattutto le mani di jon mentre parlava con chris                                                                      
“non sai quanto sono felice di vederti non vedo l’ora di raccontarti tutto stasera”                      
poi scostò per un attimo i suoi occhi da quelli di chris e notò darren           
“oh non ti avevo visto scusa amico,allora esci ancora con mia? Se fossi etero forse ci farei un pensierino però i miei gusti sono altri”
disse voltandosi verso chris e leccandosi leggermente il labbro inferiore,         
“bèh sai io e mia ci siamo lasciati da tanto adesso sono il fidanzato di”      
“ehi darren guarda c’è harry potter che bacia hermione”
darren si voltò subito senza notare nulla, senza nemmeno accorgesene si ritrovò nel suo camerino
“ma sei stupido stavi per dire a jon di noi?ma cos’hai nella testa anzi non dirmelo non voglio saperlo”
chris si era trattenuto dal gridare perché sapeva che erano circondati di persone e soprattutto sapeva che c’erano molti impiccioni “chris hai visto come ti guarda?come ti tocca? E poi quando ha detto ‘i miei gusti sono altri’”
disse imitando la voce di jonathan
“pensi che non abbia capito che gli piaci? Io sono il tuo fidanzato tu dovresti uscire solo con me!” disse darren irritato
“sai hai ragione,domani mi compro una maglia con su scritto ‘proprietà di darren guai a chi mi tocca o chi mi guarda o chi solo mi pensa , mi sembri impazzito io non ti ho mai impedito di uscire con i tuoi amici e come ti ribadisco jon è UN MIO AMICO”
disse sottolineando le ultime parole a darren non dispiaceva l’idea della maglia però non glielo disse perché era sicuro che se l’avrebbe detto chris lo avrebbe mangiato vivo così si limitò a dire “non voglio impedirti di uscire con i tuoi amici,insomma è giusto, però io non esco con qualcuno a cui piaccio tu stasera uscirai con uno che ti sbava dietro,secondo te dovrei stare tranquillo?”  
chris si avvicinò lentamente, sedendosi  sulla poltrona accanto a Darren
“stupido io non farei mai nulla che ti possa ferire e anche se fosse vero che jon mi sbava dietro a me non mi importerebbe nulla perché io ho già il mio fidanzato orso,riccio cosa potrei volere di più?” si stavano finalmente per baciare come si deve,                                                                                                        fino a quando non sentirono bussare e tutti e due maledirono chiunque avesse bussato
“devi rispondere tu,questo è il tuo camerino io non dovrei essere qui”disse il più piccolo all’orecchio del riccio in modo che nessuno potesse sentire, darren deglutì perché quel semplice contatto gli aveva fatto venire i brividi e avrebbe tanto voluto soffocare di baci chris,ma purtroppo dovette rispondere
“si chi è? mi sto cambiando”
“scusa non volevo disturbarti,ma stavo cercando chris e non c’è da nessuna parte ho chiesto dove cercarlo e tutti mi hanno detto che forse era qui”                
quella voce, quanto poteva odiare una voce di sicuro quella voce la odiava tantissimo                                                          
“mi dispiace Jonathan  non è qui sarà andato da qualche parte in cerca di diet coke perché non gliela prendi una tu”
“ok grazie” così detto si allontanò,darren era soddisfatto della risposta che aveva dato perché gli studi erano molto grandi e una diet coke non si trovava facilmente visto che chris aveva preso tutte le lattine dei Dintorni  
“adesso possiamo continuare”disse avvicinandosi                                   
 “dove eravamo …”si stava avvicinando sempre di più, però chris si allontanò lasciando darren immobile
“dove vai?” chiese subito dopo il riccio
“vado a prendere una diet coke e vado a cercare jon per vedere cosa voleva ci vediamo dopo”
però non riuscì ad uscire perché darren gli aveva preso il polso per trattenerlo lì,
“cosa ti interessa di  quello che ti deve dire?”
darren usò un tono aspro
“ancora, te l’ho già detto lui è UN MIO AMICO e non lo vedo da più di 6 mesi  e un po’ mi è mancato e poi io posso fare quello che voglio non ho più 2 anni sono un uomo e come ti ho già detto io posso fare quello che voglio!” si staccò da darren e uscì sbattendo la porta non capiva perché si comportava così da bambino ,di età era più grande di lui,ma di cervello era molto,molto più piccolo.
“mi stavi cercando?” finalmente aveva trovato Jonathan  “si non sai che bello vederti, ti volevo portare una diet coke,ma non l’ho trovata”                                                                                                                                 disse jon con un voce depressa
“ah ah lo so ce le ho tutte io le lattine è per questo che non le trovavi …..allora..perchè mi cercavi?”
“giusto ……si ti volevo dire di vestirti elegante e di venire qui alle 20.00 la destinazione è top secret” aveva un sorriso stampato in volto e non appena finì la  frase si allontanò,chris era curioso chissà  dove l’avrebbe portato, quella giornata interminabile terminò e chris si diresse verso la sua auto dove ad aspettarlo c’era darren “hai finito di fare il bambino geloso?”
disse il più piccolo con un tono sarcastico e infastidito allo stesso tempo “si scusa allora andiamo a casa così ti aiuto a vestirti per stasera” anche se il riccio preferiva di gran lunga spogliarlo,salirono in  auto e si avviarono a casa di chris.
“allora dove andate?” il riccio faceva finta che non gli importasse più di tanto invece stava morendo dalla curiosità             
“non lo so mi ha detto che è una destinazione top secret devo andare alle 20.00 davanti gli studi”
disse chris con estrema sincerità 
“che bello!hai detto che devi andare agli studi? Mi accompagni lì così  prendo la mia auto, l’ho lasciata lì?”                
darren aveva uno strano sorriso e una strana espressione  
“certo che ti accompagno, ma dove devi andare?credevo che volessi aspettarmi a casa”
forse anche chris era un po’ geloso      
“non vado da nessuna parte però almeno lascio l’auto sotto casa tua così se mi serve la prendo”
darren stava tramando un piano che sarebbe stato invidiato persino da James Bond, così gli consigliò alcuni abiti che subito chris scartò,alla fine decise da solo prendendo un paio di jeans e una camicia blu,si vestì sotto lo sguardo attento e soddisfatto di darren che lo stava ammirando, il riccio era incantato dai suoi pettorali e dalla leggera scia di peli sopra il torace aveva la pelle luccicante da quanto era chiara e darren si sorprendeva ogni volta che lo guardava, era bellissimo.

“allora sono pronto andiamo?” chris aveva un sorriso stampato in viso gli piaceva stare con i suoi amici,certo preferiva di gran lunga la compagnia di darren,però nella sua mente contorta credeva che un pò di lontananza facesse bene sia a lui che al suo ragazzo “si andiamo guido io” darren purtroppo non riuscì a mantenere quel sorriso finto che si era dipinto in volto perché era arrabbiato,triste e voleva passare il venerdì sera con il suo ragazzo invece non poteva, “ehi amore te l’ho già detto è un”       
 “amico ” non riuscì a finire la frase perché ci pensò darren a terminarla  
“si un amico nulla di più perché sei tu il mio amore, non ti dico che sei l’amore della mia vita perché quella frase l’ha detta il tuo stupido personaggio prima di confessare il tradimento che ha fatto al mio piccolo e dolce kurt”
chris riuscì a strappare un sorriso sincero dalle labbra di darren “lo so ti amo amore” darren aveva il luccichio negli occhi “anch’io” disse il più piccolo si diedero un dolce bacio che stavano per approfondire però si resero conto che era troppo tardi così si staccarono,                      
dopo qualche minuto arrivarono davanti al cancello dove ad aspettarli c’era jonathan con in mano un mazzo di rose blu,sapendo che era il colore preferito di chris, scesero dalla macchina e jon guardò strano darren non capiva perché era lì, chris se né accorse “l’ho accompagnato perché si era scordato l’auto qui,prima è andato con un'altra macchina sai a bordo c’era una bionda,quindi visto che dovevo tornare qui l’ho accompagnato” chris era veramente un ottimo attore anche darren ci aveva creduto “capito” si limitò a dire jonathan
“allora ciao am..Ehm darren” si corresse appena in tempo
“si vi lascio soli non vorrei mai rovinare il vostro appuntamento” il riccio usò un tono aspro, chris stava per ribattere però venne preceduto da jonathan “grazie mille amico allora ciao e se non torna a casa sappi che è in buone mani” disse ridendo ,
chris fece finta di ridere, senza staccare lo sguardo da darren sperando che non facesse o che dicesse qualcosa di stupido, l’aveva capito che si era infastidito per quella stupida battutina “allora noi andiamo” chris voleva allontanare al più presto possibile darren da jonathan, così spinse jonathan verso la sua auto prese il mazzo di fiori e entrò nella macchina,
e si allontanarono il più velocemente possibile,il riccio rimase immobile guardando la macchina allontanarsi, darren capì che era giunta l’ora di realizzare il suo geniale piano così salì in macchina e inseguì l’auto ,esatto era incominciato  l’inseguimento ,
il suo piano era di spiarli da lontano per vedere ogni loro singola mossa.

 
Note della scrittrice pazza allora questa è la mia seconda fanfiction quindi non sono un’esperta.    La storia mi è venuta in mente e non ho potuto non scriverla ringrazio tutti coloro che l’hanno letta e cercherò di aggiornare il prima possibile, nei prossimi capitoli ne vedremo delle belle e vi dico che ci saranno anche scene molto forti quindi preparatevi psicologicamente  spero che qualcuno mi scriva qualcosa accetto anche i consigli soprattutto i consigli quindi non trattenetevi nel dirmi di ritirarmi lo accetterò comunque alla prossima.
 

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Capitolo 2
*** _seconda fase:passione ***


 Ormai erano in macchina da più di mezz’ora, chris si guardava intorno disorientato, non capiva dove lo stesse portando “allora….quanto manca jon?”chiese il più piccolo con voce stanca,
ma allo stesso tempo curiosa jonathan sorridendo rispose “manca poco non preoccuparti, comunque volevo chiderti…” non riuscì a finire la frase per il troppo imbarazzo così abbassò lo sguardo sperando che chris non lo notasse e arrossì leggermente, chris non riusciva a capire perchè si stesse comportando in quel modo così per incoraggiarlo disse “cosa mi stavi dicendo puoi chiedermi quello che vuoi” jon alzò gli occhi e incontrò quelli cristallini di chris e si fece coraggio “volevo chiederti se sei fidanzato?!”parlò talmente in fretta che chris faticò a capire la frase, e senza nemmeno pensarci diede la risposta che dava ogni volta che qualcuno gli porgeva quella domanda,ormai l’aveva imparata a memoria “no sono felicemente single” negli occhi di jon si accese una luce di speranza mista alla malizia sperava con tutto se stesso che chris rispondesse così perché ormai erano anni che era innamorato di lui e credeva che quella sarebbe stata la serata perfetta per dichiararsi,chris naturalmente era ignaro di tutto.
Dopo qualche minuto arrivarono,jon parcheggiò davanti ad un ristorantino italiano dall’aria elegante, scesero dalla macchina ed entrarono,dentro il locale c’era solo una coppietta di fidanzati, il gestore appena li vide li salutò e lì accompagnò subito dietro un tendone violaceo dove c’era una saletta che qualche giorno prima jon aveva prenotato per loro, era illuminata solo da candele e si sentiva un forte odore di rose “se volete accomodarvi io vi porto subito il menù signori e riguardo il fatto della privacy non si preoccupi signor Groff” detto ciò il proprietario se n’è andò,chris era rimasto sbalordito dalla location, pensava che una pizza sarebbe stata sufficiente per parlare dei mesi passati e per raccontarsi qualche aneddoto,ma jon non la pensava così e anche se si sforzava non la smetteva di guardare gli occhi color cristallo di chris e il più piccolo sembrava non accorgesene perché era troppo impegnato a guardare i micro smeraldi sulla tovaglia fino a quando tutti e  due non furono distratti da un cameriere che aveva portato uno champagne e un paio di menù per loro “grazie” dissero entrambi, chris stava per aprire il menù,però il più grande lo fermò prendendogli la mano e alzando il bicchiere colmo di champagne “a noi due e a questa serata” disse con un sorriso stampato in faccia che chris ricambiò, brindarono, il più piccolo era rimasto immobile quando gli aveva preso la mano e stava notando anche alcuni sguardi che prima gli erano passati inosservati ed erano abbastanza  maliziosi forse stava finalmente capendo lo scopo di jonathan.
Nel frattempo in una gelida e non molto confortevole macchina darren stava aspettando il momento giusto pre fare irruzzione nel ristorante, “per noi si stanno baciando e jonathan sta allungando anche le mani sul tuo chris” i ricci di darren stavano parlando,forse stava impazzendo o forse il freddo gli aveva congelato gli ultimi neuroni del cervello comunque sta di fatto che darren sentiva i suoi ricci parlare “non è vero lui ama me non lo farebbe mai” ok era veramente impazzito stava rispondendo con voce arrabbiata ai suoi capelli, però ricci o non ricci decise di entrare nel ristorante “buonasera…. Signore…. posso… aiutarla?” un uomo alto e con aria molto elegante si avvicinò a darren “si vorrei un tavolo e se non le dispiace vorrei sapere chi c’è dietro quel tendone?” darren non riusciva a vedere niente ‘ l’uomo alto’, ormai lo chiamava così, non gli faceva vedere nulla “mi… scusi.. signore… ma… non… posso.. dirle.. chi ..c’è.. lì …quella.. è.. l’aria… vip,…comunque… se.. vuole… un… tavolo..” ‘ l’uomo alto’ era decisamente antipatico e non solo perché ci metteva dieci minuti a formulare una frase, colpa della vecchiaia sicuramente, ma anche perché continuava a guardarlo dall’alto in basso ‘ l’uomo alto’ non fece in tempo a finire il discorso che il riccio si era già accomodato ad un tavolo ,il più vicino al tendone, così più lento di una lumaca il cameriere si avvicinò al tavolo e sbuffando “le..porto..un..menù..signor…..” darren non capiva perché lo stesse fissando ancora , ma poi capì ed estrasse dalla tasca una banconota da dieci dollari ormai ‘ l’uomo alto’ aveva perso le speranze invece di dirgli il cognome gli aveva rifilato una mancia e un sorriso da bambino di tre anni, così sbuffando ancora una volta si allontanò lasciando da solo il ‘signor senza cognome’,così lo aveva chiamato, darren non curandosi del cameriere strano, si avvicinò il più possibile alla tenda per ascoltare quello che il suo fidanzato e ‘Mr. Sono gay da prima di te’ si stessero dicendo.
“hai davvero scambiato shakira con beyoncè?” si stavano divertendo a raccontarsi storie imbarazzanti che gli erano capitate durante le varie interviste e i vari retro scena  “bè chris in mia difesa posso dire che erano girate di schiena e che di sicuro erano state dallo stesso parucchiere ….”risero “dovevi vedere la sua faccia quando l’ho abbracciata e mi sono messo a gridare beyoncè voglio un tuo autografo sul petto” “ti avrà fulminato con lo sguardo”disse chris tra una risata e l’altra “bè sinceramente mi stava per picchiare così ho finto di essere ubriaco”, “ah ah ah che simpaticone” darren ormai parlava con se stesso commentava tutto quello che chris e l’altro si dicevano, non curandosi del fatto che ‘l’uomo alto’ era accanto a lui da dieci minuti aspettando che lui ordinasse, “tu che mi racconti….. anzi se me lo permetti posso farti una domanda?” chris annuì con la testa  “vorrei sapere com’è il tuo rapporto con darren sembrate molto amici?!” il più piccolo rimase un secondo frastornato per la domanda non sapeva cosa rispondere,dall’altra parte invece darren aveva drizzato ancora di più le orecchie per sentire ogni balbettio, ogni respiro del suo ragazzo mentre parlava di lui, “ bèh io e darren siamo molto amici… non c’è molto da dire siamo due nerd per questo ci siamo trovati bene a lavorare insieme” chris rispose con la massima calma e senza lasciare intravedere nessuna emozione mentre parlava del suo ragazzo,  jonathan sembrava soddisfatto della risposta, mentre darren era rimasto sconcertato dalla freddezza di chris mentre parlava di lui “eh….eh….signor …….. coso …. desidera ….. ordinare?... o … le… interessa …. solamente ….. stare …. Seduto … al tavolo..?!”  ‘ l’uomo alto’ si era fatto coraggio e si sentiva un po meglio dopo avergli finalmente rivolto parola  così guardo il ‘signor senza cognome’, ma quando si girò per guardarlo si accorse che non lo aveva nemmeno sentito perché era troppo intento ad origliare, ormai il cameriere si rassegnò “non mi pagano abbastanza” borbottò tra se e se mentre si allontanava da darren.
“lo stai perdendo lo stai perdendo lui non ti vuole non ti vuole” i suoi ricci stavano intonando una canzoncina acida diciamo che i ricci vedevano le cose in modo negativo “state zitti, ah… sto veramente impazzendo o parlo da solo o parlo con i miei capelli” così dicendo si mise la testa tra le mani e cercò di calmarsi, ma poi gli venne in mente un modo migliore per farsi passare la rabbia, dall’altra parte “complimenti ancora il tuo libro è bellissimo” jonathan era in piena fase corteggiamento “grazie” disse chris un po intimidito BRRR BRRR “scusa è un messaggio” il più piccolo prese il telefono dalla tasca e lesse il nome –darren- chissà cosa voleva, scosso dalla curiosità aprì il messaggio –ti diverti amore?io no- quanto poteva essere stupido darren non fece in tempo a rispondere che subito gli arrivò un altro messaggio –vai in bagno voglio chiamarti e non voglio che il tuo jonathan senta quello che ti devo dire!- all’inizio chris era veramente perplesso però non voleva che darren si arrabbiasse più di quanto già non lo fosse così con una scusa si alzò e si diresse in bagno oltrepassando tutto il ristorante,entrò nel bagno senza guardare davanti a sé perché era troppo intento a comporre il numero di darren che non riuscì a terminare perché il riccio gli buttò a terra il cellulare e lo attaccò con forza al muro del primo gabinetto aperto, e incominciò a baciarlo con foga, chris non capiva quello che stava succedendo e non capiva come darren potesse essere lì  “aspetta che ci fai qui?” il più piccolo era decisamente eccitato, ma aveva lo stesso un minimo di lucidità “sono qui per te” disse il riccio tra un bacio e un altro erano visibilmente eccitati entrambi “adesso non parlare vuoi stare qui o preferisci andare da jonathan?” chris non rispose a parole ma a gesti strappandogli la camicia di dosso e incominciando a baciargli,mordicchiargli e ogni tanto leccargli il petto ormai la passione aveva preso il sopravvento, darren tolse velocemente  i pantaloni di chris levandogli anche i boxer e gli sbottonò anche la camicia ormai si conoscevano, le lori mani sapevano dove andare e le loro bocche non si erano staccate nemmeno un secodo tranne alcuni momenti per respirare, l’eccitazzione di chris era evidente, ma il riccio non voleva subito soddisfare le esigenze di chris così per torturarlo un po lo schiacciò ancora di più contro al muro continuando a muoversi avanti e indietro col bacino “non…fare così potrei venire ora..” chris non ce la faceva più darren lo stava torturando troppo, dopo poco però lo accontentò mettendo una mano sul membro del più piccolo muovendo la mano molto velocemente su e giù mentre  con  l’altra mano stringeva con forza la natica perfetta di chris, le loro bocche si erano rincontrate dinuovo soprattutto le loro lingue che sembravano ballare una danza esotica era un’unione di gemiti sospiri e piaceri , “non ce la faccio più” disse il più piccolo ormai era arrivato allo stremo delle sue forze fisiche così darren si inginocchiò e prese il membro in bocca pronto per ricevere il liquido di chris che non si fece attendere il piccolo era stremato e si fece scivolare sul muro , cercando di riprendere fiato,ma darren non gli concese nemmeno una  tregua perché subito lo riattaccò al muro ribaciandolo con la stessa foga di prima gli attaccò anche le braccia alla parete in modo che non si potesse ribellare “sei veramente buono”disse con voce bassa e fin troppo eccitata darren aveva veramente raggiunto la massima eccitazione così prese una mano di chris e la posò sui suoi pantaloni il piccolo iniziò subito a massaggiare il rigonfiamento e con una mossa sbottonò i pantaloni di darren e gli abbassò le mutande prendendo  il membro del ricciolo subito in bocca cominciando a muoversi con un ritmo veloce, il più grande non resistette molto che subito venii , sfiniti entrambi si sedettero per terra e si guardarono compiaciuti e soddisfatti dopo qualche sguardo di intesa e momenti di silenzio chris decise di parlare “adesso come faccio a presentarmi così a jon” disse ridendo “non lo so tu vuoi andare da jonathan ora?” darren rispose acido solo sentire nominare il nome di jonathan gli dava fastidio “non posso lasciarlo da solo penserà che sono scappato dalla finestra del bagno comunque mi vuoi spiegare come fai ad essere qui?”  “beh ti ho seguito” darren lo disse quasi sottovoce “cosa? Ripeti non ho capito magari se alzi la voce” disse con voce ironica “ti ho seguito” questa volta lo disse chiaro e tondo e la reazione di chris non si fece attendere “COSA? Tu sei pazzo” si alzò velocemente e cercò i suoi pantaloni e i suoi boxer appena li trovò se li mise, era arrabbiato, darren non aveva il diritto di spiarlo così, il riccio si alzò anche lui e si ricompose “scusa non so cosa mi sia preso è solo che ero cioè sono geloso e non posso farci niente” “tu sei stupido anch’io sono geloso, ma non ti ho mai e dico MAI inseguito tu non mi dai fiducia è questo che mi fa arrabbiare” chris era su tutte le furie si stava anche dando dello stupido per quello che era successo poco prima “scusami chris io mi fido di te e..” “no darren niente e.. adesso vado di là finisco questa cena e poi vedrò cosa fare” chris non ci poteva credere darren era veramente uno stupido “va bene, ma prima di andare di là ti consiglio di guardarti allo specchio” il riccio trattenne le risate che gli stavano per uscire di bocca.
Chris era terrorrizzato all’idea di vedersi, ma si girò “come diavolo mi hai conciato sono pieno di succhiotti ho i capelli che sembrano vivi e le labbra più rosse di una ciliegia” era in un pessimo stato come darren d’altronde, cercò di ricomporsi nel miglior modo possibile e uscì dal bagno sbattendo la porta.
Darren rimase lì per un po, era felice per quello che era successo prima della lite, però si sentiva in colpa nei confronti di chris.
 
 
Note autrice beh mi sono divertita a scrivere questa storia e una scena di passione ci stà sempre bene quindi, ringrazio tutti coloro che hanno letto la precedente storia e ci vediamo alla mia prossima pazzia, vi anticipo solo che chris troverà un modo molto “cattivo” per vendicarsi  con darren.
           

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Capitolo 3
*** _terza fase: sbronza ***


 

Uscì dal bagno velocemente avvicinandosi al suo tavolo, jon lo guardava sbalordito come se avesse visto un alieno “quanto tempo ci hai messo?credevo fossi scappato! Stavo per venirti a cercare” chris non sapeva cosa dire così improvvisò “sono stato male devo aver mangiato qualcosa di tossico” sembrava una buona scusa, jon tirò un sospiro di sollievo e con un gesto della mano fece accomodare chris, “comunque ho già pagato se vuoi possiamo andare, sicuro di stare bene?” il più piccolo aveva una faccia colma di tristezza non gli piaceva litigare con darren, ma aveva deciso che non doveva pensare a quello stupido bambinone, “si andiamo e la prossima volta offro io” così detto si alzarono dal tavolo, salutarono i camerieri e se ne andarono in macchina.

Darren aveva sentito tutto ormai si era abituato a spiare chris, non sapeva se seguirli o…., ok neanche tempo di pensare alla seconda opzione che si era già seduto nella sua auto aspettando che l’altra macchina partisse,

“dove andiamo?” chiese curioso chris, jonathan continuava a guardare il manubrio dell’auto non riusciva a reggere lo sguardo di chris, “pensavo che potevamo andare a casa mia ti offro da bere magari ? non lo so se tu vuoi? Io..”non riuscì a finire il suo discorso contorto perché il piccolo gli mise una mano sulla bocca e annuì facendogli segno di andare così con un ghigno che non riuscì a nascondere accese il motore e partì, intanto darren stava facendo un conto alla rovescia prima di inseguire la macchina perché sapeva che se per caso chris si fosse accorto di quel ulteriore inseguimento l’avrebbe pugnalato a morte magari buttandogli di tanto in tanto del sale sulle ferite aperte.

Dopo un po’ partì, Jonathan ormai guardava solo la strada invece chris continuava a guardarsi intorno voleva trovare qualcosa che lo distraesse, “eccoci” erano arrivati, il più grande parcheggiò l’auto e fece cenno a chris di scendere erano entrambi intimiditi, Jonathan era nervoso perché voleva a tutti i costi conquistare chris mentre l’altro era in ansia perché aveva paura che jon quella sera avesse potuto rovinare la loro amicizia con qualche mossa stupida, salirono le scale ed entrarono nell’appartamento, jon fece da ottimo padrone di casa mostrò a chris tutta la casa, poi lo fece accomodare sul divano, chris era un po’ impacciato non sapeva ne cosa dire e ne cosa fare, jon invece era fin troppo sicuro di sé in quel momento “prendo da bere..”mentre lo diceva si stava piegando per prendere un paio di birre dal frigo “lo so che ami le diet coke, ma io purtroppo non ne ho nemmeno una” stava spudoratamente mentendo, nel frigo c’erano ben 4 lattine di quella bevanda però voleva far ubriacare chris per provarci, non era la cosa più corretta del mondo, ma voleva avere almeno una notte con lui, come biasimarlo chris era bellissimo quella sera, come sempre, poi quella camicia che faceva intravedere un pezzo del suo corpo lo mandava in estasi e i suoi occhi erano il colpo di grazia, quando li guardava rischiava ogni volta di perdersi, si avrebbe fatto di tutto per averlo “non fa niente vorrà dire che solo per questa volta berrò qualcosa di diverso”disse chris con tono ironico, “cosa staranno facendo? Perché sono li? Voglio dire a cosa serve rifugiarsi in una casa?non capisco” darren era preoccupato non capiva perché chris avesse accettato di sua spontanea volontà ad andare a casa di jonathan, continuava a guardare fisso la finestra di quell’appartamento cercando di intravedere movimenti strani, non voleva perdersi nulla non chiudeva nemmeno le palpebre infatti gli occhi stavano diventando pian piano rossi.

“questaea è la setsa è meglio smeterla io sono csrih tu?” chris era veramente brillo non sapeva pronunciare nemmeno il suo nome e non si ricordava nemmeno chi fosse jonathan “io soono gayyay tu?” “anch’io, ma non gridare è notte tarda i vicini potrebbero arrabbiarsi”  jon era un po’ preoccupato è vero che voleva portarselo a letto,ma non così non era giusto “che dici se dormi un pochino ti farà bene?” sembrava stesse parlando ad un bambino di tre anni per quanto parlava lentamente “no voggio giokarre aaaa…….nonn llo sso tuu connoscci gioki io noo” era buffo mentre parlava gesticolava come un pazzo “si conosco un gioco andiamo in camera da letto che te lo spiego lì” chris annuì e si fece trasportare nella camera, darren stava notando strani movimenti e avrebbe potuto giurare di aver sentito la voce di chris non capiva cosa stesse accadendo in quella casa poi vide jonathan spegnere le luci di tutta la casa e subito gli salì un groppo alla gola e iniziò a sudare freddo voleva autoconvincersi che chris fosse uscito da una porta secondaria e che lui non se ne fosse accorto perché era troppo intento a guardare la finestra, ma dentro di sé sapeva che chris era là dentro deciso nello stare lì per scoprire la verità si posizionò in un modo più comodo sul sedile e si addormentò  in auto.

“ma dove sono?” chris si risvegliò fastornato, non capiva niente aveva solo confusione, nausea e vomito infatti quasi correndo si dirisse verso il bagno “finalmente sveglio” non riconobbe subito la voce infatti dovette alzare la testa per capire chi era e vide jon con un bicchiere in mano di qualcosa, che subito gli porse “bevi ne hai bisogno” chris fece un cenno con la testa e prese il bicchiere, jonathan uscì dal bagno chiudendo la porta, brrrr brrrr“ma che diamine..” darren prese il suo telefono dalla tasca e spense la sveglia e più veloce di un fulmine compose il numero di chris sul cellulare e lo chiamò voleva vedere se magari era tornato a casa e lui non se ne fosse accorto, trin trin trin trin “chris il telefono” jon si avvicinò alla porta del bagno per sentire se chris stesse meglio e per vedere se aveva ancora riserve di vomito in circolo e da quello che sentì gli parve di si così prese il telefono e rispose “pronto chris ora non può se vuo..” non continuò perché dall’altra parte avevano riagganciato “chissà che voleva darren” sul display era apparso il nome quindi lo sapeva che aveva chiamato darren era oscuro del perché avesse chiamato “chi era?” per miracolo chris sapeva camminare e d’un tratto tornò anche lucido perché iniziò a capire che quella non era casa sua, quello di fronte a lui senza maglia non era darren e che aveva dormito in un letto con un altro, gli vennero subito mille dubbi, si avvicinò di corsa a jon e con estrema franchezza e preoccupazione disse “dimmi che non abbiamo fatto niente” lo guardava con occhi speranzosi e impauriti allo stesso tempo, è vero che aveva litigato con darren, ma lui era assolutamente pazzo di darren lo amava con ogni sua cellula e non avrebbe mai voluto ferirlo ricordava come se fosse stato ieri il loro primo bacio.

Darren era esterefatto non poteva credere di essere così vicino a chris per poter sentire il suo respiro sulla pelle, il suo profumo, i suoi occhi “per troppo tempo ho resistito” si avvicinò e lo baciò, darren baciò chris per la prima volta le loro mani si erano strette tutto il tempo, le loro lingue fecero conoscenza, darren aveva confessato il suo amore e chris lo ricambiava pienamente si appartenevano, quel baciò durò minuti forse ore non riuscivano più a staccarsi era un bacio disperato bisognoso fù l’inizio di tutto.                                                                                           Forse invece quel giorno era la fine di tutto, forse chris aveva rovinato tutto si sentiva svenire così gli gridò ancora in faccia “dimmelo ti prego è successo qualcosa si o no devo saperlo” chris tratteneva le lacrime continuando a guardare jonathan negli occhi, quest’ultimo era rimasto sbalordito per la  domanda e anche per la preoccupazione nella voce del più piccolo “certo che no, non l’avrei mai fatto in quel modo tu eri ubriaco se io e te faremmo mai l’amore voglio che entrambi siamo lucidi” mentre diceva quelle parole prese le mani di chris e le strinse “chris io t…” “devo andare sai è tardi devo andare” non riuscì a dire nient’altro in quel momento voleva solo andare dal suo ragazzo non aveva bisogno di una dichiarazione d’amore, jon un po’ incredulo prese le chiavi e accompagnò chris a casa sua “grazie mille per la serata e per avermi ospitato”jon lo salutò con la mano e se ne andò.

Il più piccolo corse sulle scale e si precipitò in casa sua in cerca del riccio “darren darren” stava urlando il suo nome a squarcia gola e dopo un po’ ecco che lo vide rannicchiato in un angolo con la testa tra le gambe, “amore” si inginocchiò vicino a darren, ma quest’ultimo sembrava non sentirlo fino a quando non alzò la testa e con gli occhi ancora lucidi e la faccia sbattuta per la nottataccia gli disse “mi ami?” chris in un primo momento rimase perplesso per la domanda, ma subito dopo gli rispose con la voce più dolce del mondo “certo che ti amo” darren sorrise per un secondo, ma subito ritornò serio “dov’eri stanotte?” chris lo sapeva che si sarebbe arrabbiato è normale chiunque si sarebbe arrabbiato “scusami hai ragione, ero arrabbiato per quello che era successo quindi sono andato a casa sua ho bevuto troppo e lui mi ha ospitato, non è successo niente” mentre raccontava lo accarezzava delicatamente sul braccio, dopo un silenzio interminabile chris prese il volto di darren tra le mani e lo baciò “pace?” chiese il piccolo “e quando mai abbiamo litigato io e te? Anzi dobbiamo recuperare il tempo perso” detto ciò il riccio lo prese in braccio e lo trasportò in camera da letto quello che è successo poi lo potete benissimo capire da soli.                jonathan tornò a casa sua, ancora incredulo, non sapeva se aveva fatto bene a mentire a chris, forse gli avrebbe dovuto dire la verità così prese il telefono e chiamò chris, ma squillò a vuoto.



Non ho la più pallida idea di come mi sia uscita questa storia e mi scuso per i miei probabili errori ortografici, ma non ho riletto e sono piuttosto stanca però era giusto scrivere la storia oggi quindi alla prossima.  buona notte o buon giorno dipende da che prospettiva leggete

p.s. spero commentiate ne sarei lieta e nella prossima storia vi anticipo che vedremo un jonathan veramente cattivo e subdolo che sarà successo quella notte? boh se volete saperlo dovrete leggere il mio prossimo capitolo. ciaoo     

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Capitolo 4
*** _quarta fase: bugie ***


“amore spegni il telefono ti stanno chiamando da ore” darren e chris avevano fatto l’amore per ore e per tutto il tempo la suoneria di chris suonava “adesso lo spengo credevo che avrebbero smesso dopo 100 chiamate forse è meglio se rispondo non credi amore?”
disse stambandogli un bacio in bocca che subito divenne passionale erano distesi sul letto ancora nudi e non avevano nessuna voglia di alzarsi però come al solito la parte ragionevole di chris aveva preso il sopravvento “ehi dare basta devo rispondere” così allontanò darren e si alzò dal letto mettendosi addosso un paio di pantaloni della tuta e andò alla ricera del suo cellulare, quando lo trovò finalmente rispose “pronto scu..” non fece in tempo a finire perché dall’altra parte gli dissero una frase che gli fece cambiare l’epressione, l’umore, tutto una frase che lo colpì come un fulmine a ciel sereno 5 parole che gli avrebbero cambiato la vita non ci poteva credere a quello che jonathan gli aveva detto, dall’altra parte c’era ancora darren sdraiato a letto inconsapevole di tutto stava aspettando il suo ragazzo con un espressione beata e soddisfatta, “noi abbiamo fatto l’amore” quelle parole continuavano a rimbombargli in testa fece cadere anche il telefono non ci poteva credere aveva tradito darren, aveva tradito se stesso era andato a letto con jonathan aveva fatto l’amore con un uno che non era darren eveva toccato un altro uomo si sentiva malissimo, “chi era amore?” chris tornò alla realtà solo quando sentii la voce del suo ragazzo se ancora lo poteva definire così, le lacrime scesero da sole non riusciva a controllarle come faceva sempre il cuore batteva a stento e il suo colorito era diventato più bianco di quello di un fantasma “amore ci sei?” così dicendo anche darren si alzò dal letto mettendosi a sua volta un pantalone di una tuta e si diresse verso il salotto dove c’era chris, appena lo vide lo abbracciò da dietro sentendolo stranamente distaccato e freddo “amore?”
si staccò e andò di fronte a lui per guardarlo in faccia e notò le lacrime, il viso pallido e l’espressione persa “amore chi era?cos’è successo? amore?” darren lo scuoteva dalle spalle,
era preoccupato non aveva mai visto il più piccolo in quello stato “ti ho tradito” si limitò di dire chris con lo sguardo basso per evitare di vedere negli occhi del riccio l’odio il disprezzo e lo schifo, non poteva credere di aver pronunciato quelle parole e darren non poteva credere di averle sentite “chris non è divertente” il riccio alzò il volto di chris e lo obbligò a guardarlo negli occhi “chris dimmi chi era e che cosa voleva” il piccolo annuì e con la voce ancora sotto shock parlò “era jonathan e…”mentre raccontava le lacrime non smettevano di scendere
“sai che stamattina ti ho detto che non era successo niente con lui..”anche darren era sbiancato e anche il suo viso fu attraversato da scie di acqua salata “ti ho detto così perché credevo che era così, lui mi aveva detto che non avrebbe mai fatto niente con me da ubriaco io ero fuori di me non capivo niente io non mi ricordo niente, oggi mi ha chiamato e mi ha detto che io e lui abbiamo fatto…”non riusciva a pronunciare quella parola perché la faccia di darren era più sconvolta della sua gli occhi dorati di darren si erano spenti e il sorriso di poco prima si era trasformato nell’espressione più triste che riuscisse a fare “cosa avete fatto” disse con voce diprezzata e piena di odio come se chris per lui fosse un estraneo, un nulla “sesso, lui mi ha detto che abbiamo fatto sesso” rispose chris con una voce ancora incredula, il riccio non ci poteva credere si stava allontanando quando sentì la mano di chris sul suo collo “non andare io sono un nulla mischiato al niente senza di te io ti amo più di tutto sei la mia unica ragione di vita sei il mio amore, il mio sole sei..” “smettila!!” darren gli aveva gridato in faccia con rabbia non poteva credere che il suo ragazzo,il suo chris fosse andato con un altro che qualcun altro lo avesse toccato,baciato “io adesso vado e non credo che ritornerò qui dopo verrò e farò le valigie, tu mi hai tradito” le lacrime continuavano a scendere “no!io non ti ho tradito!” urlò chris tra un singhiozzo e l’altro stava male non riusciva a respirare e la sua testa non faceva altro che girare fino a quando anche le gambe non hanno più retto e svenì.
“chris mi senti, chris!” darren aveva preso il volto di chris tra le mani e gli aveva alzato le gambe per fargli riprendere i sensi, ma non si muoveva era svenuto da vari minuti, il riccio gli buttò addosso anche l’acqua, anche se era arrabbiato chris restava comunque l’amore della sua vita, TOC TOC ad un certo punto bussarono alla porta con insistenza così darren di mala voglia prese un cuscino lo posò sotto la testa del suo ragazzo e si alzò per andare ad aprire “jonathan”
si limitò a dire, il ragazzo entrò senza nessun invito nell’appartamento e notò subito chris a terra “chris!cosa fai lì impalato chiama un’ambulanza cosa gli hai fatto?” jon si era inginocchiato accanto a chris e lo accarezzava “alzati” disse darren con voce priva di emozioni
“cosa stai dicendo lo vedi come sta? è svenuto?!” il riccio non capì più niente quando vide che jon gli accarezzò ancora i capelli, lo toccava ancora non gli bastava averci passato la notte insieme, così lo prese per il colletto e gli tirò un pugno in pieno viso che fece cadere all’indietro jonathan il riccio non lo fece nemmeno rialzare perchè lo prese di forza e lo buttò fuori da casa di chris e gli chiuse la porta in faccia, jon si rialzò e con forza bussò ancora sulla porta
“aprimi cosa stai facendo se hai coraggio affrontami da uomo” darren non lo ascoltò e guardò il più piccolo per vedere come stava e finalmente aveva riaperto gli occhi, com’erano belli anche se erano spenti e tristi restavano lo stesso gli occhi più belli di tutti per darren “chris ti amo e ti amerò per sempre, ma è giusto che io vada” questa volta parlò lentamente e con voce gentile per non fare risvenire chris “apri!” fuori c’era ancora jon che gridava come un pazzo “perché è qui?”riuscì a chiedere “è qui per te credo” usò un tono malinconico, triste, perso chris gli posò una mano sul braccio e lo guardò, uno sguardo che parlava e gridava chiedendo perdono il riccio tolse la mano del più piccolo e si alzò da terra porgendo una mano al piccolo per alzarsi chris si alzò e andò ad aprire “stai qui voglio sapere la verità” disse il soprano darren annuì “chris stai bene allora, prima ero entrato, ma darren mi ha tirato un pugno e mi ha buttato fuori” i segni del pugno erano ancora visibili sul suo volto e questo fece piacere al riccio che lo fulminava con lo sguardo mentre chris continuava a guardare darren con un espressione ancora dispiaciuta “voglio sapere tutto” disse il piccolo “si, ma perché darren è qui?io voglio parlare con te non con lui” il riccio stava per andarsene quando il piccolo lo fermò “dare resta qui perché è il mio ragazzo e senza di lui io non vorrei vivere quindi lui resta!” darren aveva una luce negli occhi era la prima volta che chris parlava della loro storia, invece jon era sbiancato e incredulo, balbettò “e..e io sono qui perché volevo chiederti se ti volevi fidanzare con me?” darren stava per alzarsi e picchiarlo più forte però il piccolo lo fermò e con voce ferma e decisa “non mi metterei mai con un ragazzo che mi porta a letto da sbronzo e non mi metterei mai con uno che non sia darren criss, mi fai schifo, tu ti sei abusato di me?” darren stava veramente per sputargli in un occhio “io non ho abusato di te in verità..”

Ricordo
“ke giuoko faccemio ?” chris non capiva niente aveva bevuto veramente troppo “per giocare ci dobbiamo spogliare” disse jon con voce provocante e maliziosa avicinandosi al piccolo per spogliarlò “nooo” gridò chris “io nnnon m spoggio perkkèè fa friddo e stto maalee” “allora lo faccio io mi tolgo la maglia”così dicendo jonathan si tolse la maglia e incominciò ad avvicinarsi lentamente a chris stava per baciarlo quando quest’ultimo lo fermò “tuu nn seiie ill mioi fidanzateiro” jon non capiva credeva che era single “chris tu non sei fidanzato puoi baciarmi” stava per baciarlo ancora, ma chris lo allontanò nuovamente “nooooo ioooi snoon innamoratreor nonon voggio teee” gridando si sdraiò esausto e si addormentò sul letto, jon perplesso si sdraiò accanto a lui e gli stampò un bacio sulla bocca per vedere che sensazioni gli provocava quel contatto, gli vennero brividi su tutto il corpo e aveva una voglia incessabile di baciarlo di più e toccarlo dappertutto e sentirlo suo, ma non lo fece perché voleva che chris lo ricambiasse in tutto e per tutto così si addormentò accanto a lui abbracciandolo. La mattina dopo si svegliò e vedendo chris di fronte a lui ancora addormentato gli venne un sorriso spontaneo sulle labbra gli diede un bacio sulla fronte e andò in cucina a preparare il caffè per entrambi.

“tu hai voluto fare sesso con me, io non potevo rifiutare” darren si alzò di scatto e si scaramentò contro jonathan tirandogli una serie di pugni “smettila!” il riccio sentì quella voce, quella bellissima melodia ed era quasi certo che non l’avrebbe mai più sentita, così si alzò e lasciò stare jon che continuava a lamentarsi perché gli faceva male il volto “io vado” detto ciò si girò e se andò, chris rimase qualche istante immobile sulla soglia di quella che una volta era casa loro, e adesso era diventata nuovamente casa sua, aveva rovinato tutto, aveva ucciso il suo vero amore con le sue stesse mani, una mano gli toccò la spalla “chris sei giovane ti innamorerai ti qualcun altro” quanto era fastidiosa quella voce in quel momento, jon gli stava dicendo che avrebbe amato un altro, quel ragazzo era pazzo “io non amerò nessun altro” disse girandosi e guardandolo in faccia “lui resterà per sempre il mio ragazzo non voglio nessun altro, non voglio te!” jon capì che non era il momento giusto e se andò anche lui, chris era rimasto solo, chiuse la porta e si mise a piangere come non aveva mai fatto prima d’ora e andò a sdraiarsi sul letto in cerca del profumo di darren, che strana sensazione qualche ora prima in quel letto lui e darren avevano fatto l’amore felici, inconsapevoli di tutto e adesso il niente, chris solo, darren solo e jonathan che programmava ancora come mettersi con chris e dividerli ancora di più.


Autrice pazza Vi è piaciuto? Spero di si comunque voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto i miei precedenti capitoli e beh che dire ve lo avevo detto che jon si sarebbe comportato male, ma don’t worry darren scoprirà tutto non so se nel prossimo capitolo, credo in quello dopo ancora, comunque credo ci sarà un lieto fine. Alla prossima ciaaooo

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Capitolo 5
*** _quinta fase : consapevolezza ***


 Capitolo nuovo avverto jon è un cattivone, spero vi piaccia buona lettura.



Darren e chris stavano inconsapevolmente facendo le stesse cose,  
erano entrambi sdraiati a letto nella stessa posizione da ore con un lago di lacrime sopra il cuscino ognuno a casa propria, nessuno dei due riusciva nemmeno a respirare veramente,
erano esausti non avevano smesso di piangere nemmeno un secondo e se smettevano ricominciavano subito dopo, il ricordo era ancora vivo in loro, chris traditore, darren tradito
e jonathan beh odiato da entrambi.

Casa jonathan

Corse in casa di fretta per andare a guardarsi allo specchio per vedere i segni che darren gli aveva lasciato sul volto, si meravigliò di vedere solo un paio di lividi e una leggera scia di sangue uscirgli dal labbro inferiore, pensava fosse in uno stato peggiore, così si asciugò il sangue,
si pulì la faccia e si incamminò verso la cucina, prese un bicchiere e lo rempì col caffè che aveva di fronte chiedendosi se aveva fatto bene a mentire in quel modo a chris, all’inizio voleva dirgli solamente del bacio che gli aveva dato mentre dormiva, ma poi quando ha detto che darren era il suo fidanzato gli era cresciuta la rabbia dentro e non era stupido aveva visto le lenzuola del letto disfatte e aveva capito che loro avevano fatto l’amore così ferito disse una menzogna, si sentiva stranamente triste non era giusto mentire così, però era troppo innamorato di chris lo amava,
lo desiderava, voleva averlo solo per sé e darren non doveva più fare parte della sua vita.

Casa chris

Non riusciva più ad alzarsi da quella pozza di acqua salata che le sue lacrime avevano causato, non riusciva a dormire e nemmeno a mangiare credeva che senza darren non ne valeva la pena, non c’era il bisogno di alzarsi, a lui bastava fingere che tutto andasse bene che darren non lo aveva lasciato, doveva cercare di sopravvivere. 
Chris non riusciva a perdonarsi, come ha potuto tradirlo così?

Casa darren

Ricordi, profumo, occhi, mani, tutte quelle cose le stava cancellando, lui doveva cancellare il ricordo di chris, lui doveva fingere che non gli importasse, anche se tutti quei fazzoletti perterra e la faccia arrosata facevano pensare che non stesse molto bene, jonathan e chris insieme non riusciva a pensare ad altro, jon che lo tocca, che lo bacia, che lo guarda a ogni pensiero la sua rabbia cresceva, credeva che il loro amore era puro insormontabile, il primo vero amore e fino a qualche ore prima credeva che sarebbe stato anche l’ultimo amore, ma si sbagliava non c’è nulla che dura per sempre.
Casa jonathan
Prese un pezzo di carta e incominciò a scriverci sopra “caro chris lo so, adesso mi odi” mentre scriveva, le lacrime gli rigavano il viso e alcune gocce finivano sul foglio “ma se ho detto quel che ho detto è solo perché ti amo, si io ti amo come non ho mai amato nessun’altro e non è vero che io e te abbiamo fatto l’amore, non abbiamo fatto niente io ti ho solo dato un bacio a stampo quando dormivi per sentire il tuo odore e le sensazioni che  queltuo  contatto mi provocava e mi sembra stupido dirti che ho provato delle sensazioni bellissime” così piegò su se stesso quel foglietto e se lo mise in tasca jon aveva capito che era giusto dirgli la verità.
Casa chris
Prese le chiave della macchina e uscì, era riuscito finalmente ad alzarsi, sicuro di volere affrontare darren, accese il motore e proprio in quel momento il suo cellulare squillò così lo estrasse dalla tasca e lesse il messaggio “ti voglio in studio tra 10 minuti” era ryan, bene pensò chris di sicuro se voleva lui voleva anche darren così si avviò verso gli studi.
Casa darren
“ti voglio in studio tra 10 minuti” rilesse quel messaggio una decina di volte non voleva andarci, però quello era il suo lavoro e doveva farlo, gli piaceva farlo, anche se in quel momento lo vedeva come un obbligo non più un divertimento, di mala voglia uscì di casa e si diresse verso il suo lavoro.
Arrivarono entrambi agli studi chris si accorse subito di darren, ma il riccio lo evitò ed entrò subito nell’edificio, sbuffando il piccolo lo ricopiò, “allora ragazzi è una scena veloce non preoccupatevi, dovete solo baciarvi quindi andate a prepararvi vi aspetto tra 5 minuti qui” così dicendo ryan si allontanò e li lasciò soli “darren…io”, ma non finì perché l’altro se ne stava già andando verso il suo camerino chris lo inseguì “darren fermo” il riccio non si voltò ed entrò nella stanza, chris corse e bussò violentemente contro la porta,  non poteva evitarlo per sempre “darren apri!” urlava di tanto in tanto, il riccio faceva finta di nulla si cambiò e uscì dalla porta ignorando completamente chris, come se non esistesse, il piccolo si rassegnò e andò anche lui a cambiarsi, ryan stava spiegando il modo in cui si sarebbe svolta la scena, ma chris non aveva occhi se non per darren continuava a fissarlo e lo innervosiva il fatto che darren lo ignorava completamente, “avete capito?” chris tornò alla realtà e fece cenno di sì con la testa anche se in realtà non aveva capito un bel nulla.
Darren si appoggiò al tavolo come gli aveva detto di fare ryan aspettando chris, il piccolo si avvicinò e come  era scritto nel copione lo baciò, le mani di darren vagavano sotto la maglia del piccolo pizzicandolo di qua e la, voleva fargli male, ma allo stesso tempo non voleva lasciarlo andare via, chris si doveva trattenere nel tenere le mani sulla schiena e non più giù come voleva fare, le loro lingue vagavano una nella bocca dell’altro,ryan li guardava sconcertato,
vabbene che gli aveva detto passionale,ma se andavano avanti così avrebbe dovuto vietare la visione ai più piccoli, quel bacio durò un paio di minuti, ma per loro durò un eternità tornarono alla realtà solo quando ryan gridò stop, si guardarono, darren rischiava di affogare nello sguardo del piccolo e chris rischiava di perdersi nello sguardo del riccio entrambi incantati l’uno dall’altro, ma poi ecco la realtà ancora una volta “ciao io ti…stavo cercando” ancora quella voce darren si girò e se ne andò e chris dovette trattenersi dall’ucciderlo ormai aveva perso il conto di tutte le volte che li aveva interrotti, “cosa diamine vuoi?” disse con tono acido “io ti volevo chied.. niente ciao” se ne andò, jonathan lo lasciò da solo.
Nel frattempo Darren era andato nel suo camerino per bagnarsi il volto e svegliarsi dall’imbambolamento che il suo ex gli aveva causato era un attore non doveva provare quelle emozioni mentre provava, all’improvviso sentì bussare alla porta e senza pensarci aprì, di fronte a lui jonathan, “cosa ci fai qui?” darren stava veramente per saltargli al collo, jon ignorò l’odio del riccio ed entrò nella stanza “ti volevo parlare di chris” comparse uno strano ghigno sulle labbra di jonathan “tu…cosa.. mi vuoi parlare del mio ragazzo!” darren era veramente furioso l’odiava più di ogni altra cosa al mondo “volevi dire …ex…” jon si era seduto sul divanetto con le gambe conserte e con un aria stranamente calma “questo non ti deve importare” gli gridò in faccia il riccio “invece a te si… sai credo che chris e io ci metteremo insieme, ma adesso dimmi com’è a letto?” ok non si trattenne più lo tirò su dal divanetto e gli tirò un gancio in pieno viso, jon si alzò in piedi pulendosi i pantaloni e con un sorriso degno della persona più cattiva del mondo lo salutò dicendogli “forse ti inviterò al nostro fidanzamento” darren gli chiuse la porta in faccia e si andò a sedere sulla prima sedia che incontrò ripensando a quello che gli aveva detto “com’è a letto? Perché me l’ha chiesto? Non ha senso per farmi arrabbiare avrebbe potuto dirmi che a letto è bravo non farmi quella domanda” forse il criceto di darren stava girando per il verso giusto mentre il riccio pensava, chris se ne era già andato era tornato a casa sua ripensando a quel bellissimo bacio.
 
 
Finalmente ho scritto questo capitolo, è un  po’ corto, il prossimo lo farò più lungo.
Comunque ringrazio tutti coloro che hanno letto i miei precedenti capitoli quelli che seguono , li preferiscono, li ricordano grazie mille.   Alla prossima.

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Capitolo 6
*** amore ***


23.43-questo sarà il ventesimo messaggio che ti lascio in segreteria, ma ho veramente bisogno di parlarti guardandoti negli occhi ciao e scusa ancora.
23.45-scusa se ti chiamo ancora ti volevo dire che oggi quando ci siamo baciati è stato un momento bellissimo, ogni momento con te è bellissimo, ti prego rispondimi
23.48-ok sono ancora io, quel rompipalle del tuo ex fidanzato, non sai quanto è difficile dire ex, perché io ti amo e mi sembra stupido rovinare tutto per un cretino, richiamami
23.55-ci ho messo un po’ a richiamarti perché voglio usare le parole giuste con te, prima di tutto voglio dirti mi dispiace, mi dispiace anche di intasare la tua segreteria, mi dispiace di essere lunatico, mi dispiace di averti fatto soffrire, mi dispiace di essermi ubriacato, io ti desidero così tanto che farei di tutto per te io ti dimostrerò il mio amore.
00.12-perché non rispondi…. Mi fai preoccupare ti prego puoi anche farmi uno squillo e riattaccare solo per sapere che stai bene, io ho bisogno di sentirti, questa volta non riesco a dormire non per via delle troppe diet coke, ma a causa tua, non riesco a non pensarti,
lo so hai bisogno di tempo, ma ti scongiuro, ti supplico, il tempo che ti serve passalo con me anche tirandomi u-
00.14-scusa prima il tempo della segreteria era finito continuo ora, ti stavo dicendo puoi tirarmi anche un pugno, sputarmi in un occhio, fai quello che ti fa stare bene, aspetto una tua chiamata.
00.18-ok ho aspettato troppo, tra un po’ vengo a casa tua per vedere come stai!.
Riattaccò il telefono per l’ennesima volta, stava già digitando i numeri per richiamarlo, però qualcuno bussò alla sua porta, chris si alzò dal divano per vedere chi diavolo potesse essere a quell’ora, quando guardò dallo spioncino, però non vide nessuno, sbuffando stava per tornare sul divano, finchè un pezzo di carta bianco sotto il portone,  attirò la sua attenzione, chi diamine è, pensò, forse un fan, si piegò per recuperare quel fogliettino tutto stropicciato e cominciò a leggere “caro chris lo so, adesso mi odi ma se ho detto quel che ho detto è solo perché ti amo, si io ti amo come non ho mai amato nessun’altro e non è vero che io e te abbiamo fatto l’amore, non abbiamo fatto niente io ti ho solo dato un bacio a stampo quando dormivi per sentire il tuo odore e le sensazioni che  quel tuo  contatto mi provocava e mi sembra stupido dirti che ho provato delle sensazioni bellissime” non fece in tempo nemmeno a realizzare bene, che subito prese le chiavi e uscì di casa.
Darren era seduto su quel divano da quando era tornato dal lavoro, si alzava solamente per andare in bagno, i messaggi di chris lo facevano soffrire in un modo tremendo, sentire la sua voce lo faceva soffocare, per mancanza di ossigeno, avrebbe voluto veramente perdonarlo, ma il suo orgoglio glielo impediva, stava sentendo canzoni di adele ormai da ore con  sottofondo i messaggi di chris, peggio di così non poteva andare,
TOC TOC  darren si tirò su dal divano e prese subito il cellulare in mano per vedere l’ora, 00.31, di certo non è il postino pensò, si diresse verso la porta e aprì, neanche il tempo di aprire la serratura che chris era già dentro casa sua, non lo fece nemmeno parlare che subito gli tappò la bocca con le sue labbra, darren non capiva se era un sogno o no, chris si staccò da quel bacio che durò troppo poco per entrambi per guardarlo negli occhi con un espressione elettrizzata, darren non sapeva cosa pensare, insomma il suo ex era lì, lo ha baciato, si è staccato da quel bacio e adesso lo guarda in un modo strano, il cervello di darren stava per andare in fumo, si guardarono e si fece un attimo interminabile di silenzio, quando finalmente chris parlò “guarda” disse estraendo dalla tasca quel pezzo di carta e porgendolo a darren, che si stava confondendo ancora di più le idee, lo prese tra le mani e cominciò a leggere……appena finito di leggere buttò quel pezzettino per terra e incominciò a baciare chris in un modo poco casto, chris si staccò il minimo indispensabile per dirgli “ti prometto che non berrò mai più  a casa di un gay dichiarato” darren fece un mezzo sorriso “no tu non dormirai mai con nessuno all’infuori di me, non sai che bello riaverti qui” una lacrima gli varcò il viso,
chris gli prese subito il volto tra le mani asciugandogli la scia salata e lo guardò negli occhi
“io ti amo e ti prometto che non me ne andrò mai, starò con te fino a quando tu non mi lascerai” stava per fare ricongiungere le loro labbra, ma darren riuscì a dire in tempo “io non ti lascerò mai” a quel punto non servivano più parole, loro si erano ritrovati e non avevano alcuna intenzione di lasciarsi.
Si recarono in camera da letto ancora abbracciati e insieme si sdraiarono su un morbidissimo copriletto bianco, mai togliendosi gli occhi di dosso, le loro dita si intrecciarono e i loro sorrisi aumentarono, questo è l’amore due persone che si amano con gli occhi, con i gesti, non per forza una cosa fisica, l’amore è fatto anche di carezze, loro si amavano così, certo si desideravano anche fisicamente, ma in quel momento loro volevano stare così, imbambolati uno dell’altro, fieri di avere un amore così puro, quella notte non dormirono, perché erano troppo impegnati a sognare ad occhi aperti, i loro sospiri si erano uniti, le loro anime non si erano mai staccate, quella notte entrambi capirono di amarsi come non mai.
la mattina arrivò anche da loro, erano ancora imbambolati il primo a staccarsi fu darren che diede un bacio a chris e si alzò per andare a preparare il caffè, entrambi erano ancora increduli non riuscivano a realizzare quello che era successo in una sola notte, chris era seduto sul letto più felice che mai, non aveva dormito, ma non gliene fregava niente, era troppo contento di essere tornato tra le braccia del suo riccio “amore…ti ho preparato il caffè” eccolo il suo bellissimo fidanzato sbucare da dietro la porta con in mano un vassoio, sopra c’era un caffè, un muffin e una rosa rossa “grazie amore mio, ma io preferisco questo..” disse prendendolo e baciandolo, facendolo cadere addosso a se stesso, darren appoggiò il vassoio sopra il comodino e seguì i movimenti di chris “non puoi fare così, se ieri ho resistito è perché sono un uomo galante, ma se mi baci il collo, in questo modo lo sai che non sono più io” disse con un sorriso malizioso, il piccolo annuì “certo che lo so è per questo che lo faccio, voglio farti impazzire” gli baciò ancora il collo e con le mani gli accarezzava la schiena, darren fu percosso da brividi lungo tutto il corpo, se loro si amavano con gli occhi, si amavano anche fisicamente, chris continuava a torturargli il collo, darren fremeva sopra di lui, gli prese il volto e lo avvicinò al suo per far scontrare le loro labbra, le loro mani vagavano e i loro occhi si chiudevano pian piano darren si mise accanto a chris prendendogli la mano e gli sussurò all’orecchio “buona notte amore mio” così si addormentarono alle 8.20 del mattino.
Però dall’altra parte della città non tutti erano felici come loro, soprattutto un certo jonathan che stava aspettando impaziente da tutta la giornata una chiamata di chris, credeva che quel biglietto l’avrebbe fatto correre da lui invece non era così, non sapeva che darren e chris si erano rimessi insieme proprio grazie a quel bigliettino.



Scusate il mio mega ritardo, comunque come sempre ringrazio tutti i lettori delle mie storie e beh questa storia mi serviva come passaggio quindi lo so che non è bellissima, è che dovevo assolutamente aggiornare perché mi sembrava giusto, ieri ho aggiornato l’altra mia storia, certo che è difficile stare dietro a due storie così diverse l’una dall’altra, insomma io amo chris, non so se l’avevate capito, e quindi mi piace inventare storie su di lui, ma è difficile trovare il tempo giusto, comunque parlando di questo racconto darren e chris si rimettono insieme, jonathan non lo sa e nel prossimo capitolo vi dico che si farà aiutare da qualcuno per conquistare chris.    Beh come dico sempre, buona notte o buon giorno, dipende dalla prospettiva.  

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Capitolo 7
*** confronto ***


Chris e darren si svegliarono ancora mano nella mano, aprirono gli occhi insieme e si guardarono,
“che bello svegliarsi con Te” disse il riccio avvicinandosi a chris per baciarlo, un bacio dolce, lento “sei bellissimo anche di mattina” chris aveva un sorriso raggiante “quanto siamo dolci colfer” il riccio si stava per alzare, ma chris lo bloccò “stai qui dove vuoi andare?” disse prendendogli il volto e baciandolo ancora e ancora “dovremmo pur mangiare, almeno che tu non voglia morire di fame” disse con un sorriso stampato in faccia “va bene però, io voglio cucinare con te” il riccio era terrorizzato l’ultima volta che chris aveva cucinato a casa sua gli aveva mandato a fuoco la cucina, così cercò di dissuaderlo con lo sguardo, chris afferrò subito “va bene andrò in salotto a guardare un film, mentre tu cucini solo soletto” darren fece un sorrisetto compiaciuto, si alzò dal letto aiutando anche chris ad alzarsi e gli diede un veloce bacio a stampo, “io vado a cucinare allora, sai per colpa tua non mangio da due giorni” chris ridacchiò dopo quella affermazione “anch’io” si limitò di dire , così andò a sedersi sul divano, girando di qua e di la per cercare un film decente, il suo zapping però fu interrotto dal suo telefono che vibrava nella sua tasca, così lo prese c’erano una decina di messaggi lui guardò l’ultimo, era di lea “chris perché non rispondi e mi vuoi raccontare cosa è successo con jon, continua a chiamarmi” il piccolo rimase in un primo momento fermo, forse jonathan per ripicca avrebbe potuto dire a tutti di loro e lui non l’avrebbe permesso, curioso allora si mise a leggere gli altri messaggi scorrendo veloce alla ricerca del nome che stava cercando ecco, un messaggio di jonathan lo aprì e iniziò a leggerlo “chris ho un assoluto bisogno di parlarti, di vederti non puoi dirmi di no” scese ancora per vedere se c’erano altri messaggi di lui….lo trovò un  altro “ti amo cosa ci posso fare, se mi sono innamorato di te”…. “amore è quasi pronto” una voce molto familiare lo riportò alla realtà, non voleva nascondere niente al suo fidanzato così andò in cucina e si fece coraggio “dare, fermati un attimo..” il riccio posò subito la padella e si avvicinò al più piccolo “è successo qualcosa amore?” chiese preoccupato accarezzandogli la guancia, chris lo guardò negli occhi “ho ricevuto molti messaggi di jonathan..”  solo sentire quel  nome faceva arrabbiare darren “..mi vuole vedere per parlare io naturalmente, non ci voglio andare, però mi sembrava giusto dirtelo” chris lo guardava per vedere le sue reazioni,
il riccio sembrava calmo “tu ci devi andare…. Se voglio stare con te per il resto della mia vita, mi dovrò abituare a tutti i ragazzi che ti faranno la corte…è questo il lato negativo di avere un ragazzo meraviglioso come te..” disse stirando le labbra in un sorriso,
il piccolo lo guardava stranito “amore guardami e dimmi la verità vuoi veramente che io vada a casa di lea con jonathan….sai ci ha invitato entrambi lì per parlare”
il riccio lo guardò come gli aveva chiesto e scosse il capo
“io vorrei che tu passassi tutto il tuo tempo con me, ma non si può quindi è giusto che tu chiarisca questa situazione subito, così questo sarà solo un brutto ricordo e nulla di più”
chris aveva un luccichio negli occhi, aveva un ragazzo fantastico
“ti amo….io ci andrò però voglio che tu mi accompagna”
disse cingendogli la vita con le braccia, lasciandogli dei baci lungo il collo
“quindi cosa hai preparato? amore” gli lasciò anche un bacio sulla bocca continuando a scendere e salire con le labbra su tutto il collo e sul viso “ho fatto la pasta…chris ti prego smettila di provocarmi” il piccolo si allontanò con un ghigno sulle labbra
“va bene mangiamo non voglio che tu muoia di fame” così detto si diressero verso la tavola e mangiarono “cucini proprio bene amore” darren fece un sorriso compiaciuto
“lo so” finito il pranzo, cena, visto che erano le 18.00, chris pulì i piatti e insieme decisero di guardarsi un bel film,
“che ne dici di rapunzel? O magari un film romantico? O….Non lo so scegli tu”
il riccio prese il primo film che gli capitò a tiro “ecco guardiamo questo”
chris annuì e si accoccolò sul divano aprendo le braccia per aspettare darren che stava mettendo il film, messo il film prese la loro copertina e si posizionò tra le braccia del suo ragazzo.
Chris ogni tanto baciava il collo del riccio e continuava a giocare con quella montagna di ricci che a lui facevano impazzire, diciamo che il film non era la sua priorità,
d’altro canto darren continuava a baciare le mani ci chris che stringevano le sue dita,
fin a quando non furono interrotti dal cellulare di chris “mi sembrava strano che nessuno ci stesse interrompendo” disse il riccio facendo sorridere chris “non preoccuparti amore non ho intenzione di rispondere” a quelle parole darren si girò subito per guardare chris in faccia
“no tu devi rispondere” disse a due millimetri dalle labbra del più piccolo
“non ricordi avevi un appuntamento con lea e jonathan…..ci devi andare”
disse accarezzandogli la fronte e scompigliandogli leggermente i capelli
“lo so, ma non ne ho voglia, voglio passare l’intero week end, con te in casa”
il riccio aveva uno sguardo triste, ma non poteva farglielo vedere
“si infatti, vestiti veloce così prima vai e prima torni, ti accompagno te l’ho promesso se vuoi ti aspetto anche in auto”, a quelle parole il piccolo si convinse e di mala voglia,
si alzò dal divano, si andò a preparare portandosi dietro darren “devi vestirti anche tu”
gli disse con voce ovvia “vuoi uscire in pigiama?” chiese con voce ironica, così si prepararono.
Usciti di casa si diressero in macchina e si avviarono verso la loro meta,
“amore smettila di torturarti le mani, se continui così, sanguineranno”
chris era veramente nervoso e il riccio lo aveva subito capito, anche se guidava riusciva comunque a guardarlo, “amore ci parli ed esci, fine della storia, non ci vorranno più di 10 minuti va bene? Io nel frattempo ti aspetterò qui, mi divertirò, lo sai che ho comprato un cd nuovo? Lo ascolterò mentre tu non ci sei” chris sorrise, darren era così dolce cercava di tranquillizzarlo anche se in realtà era più nervoso del suo fidanzato e odiava jonathan,
aveva cercato di separarli, di mettersi tra loro, il riccio non l’avrebbe mai potuto perdonare, dopo qualche minuto arrivarono a casa di lea dove si sarebbe svolto l’incontro,
chris prese un respiro profondo, salutò darren con un bacio, si slacciò la cintura e si diresse verso quella casa, dire che era terrorizzato era dire poco, molto poco,
non capiva neanche perché lea li avesse invitati lì, forse ce l’aveva con lui o forse era in combutta con jonathan, nel frattempo darren era seduto in macchina e come aveva detto al più piccolo si mise ad ascoltare il suo nuovo cd, guardando la finestra di lea.
Finalmente chris arrivò alla porta di lea e con un pugno incerto cominciò a bussare sulla porta, che subito si aprì di fronte a lui la sua migliore amica, almeno così pensava, e jonathan entrambi sorridevano felici, “sono contenta che tu sei qui” disse la brunetta abbracciandolo, lui ricambiò, “sono contento anch’io” aggiunse jon, chris non disse nulla ed entrò in casa, lea gli fece segno di accomodarsi, il piccolo appoggiò la giacca su una sedia qualsiasi e si andò a sedere su una poltrona “perché mi hai chiesto di venire?” chiese con voce incerta, lea si avvicinò “ti ho chiesto di venire perché voglio capire cosa è successo tra voi due!” disse indicando jonathan “non è successo niente” si mise subito sulla difensiva “posso sapere cosa ti ha detto?” chiese subito dopo, lasciando perdere l’insicurezza “beh…mi ha detto che vi siete baciati..”chris sgranò gli occhi “cosa?…io e lui cosa? lui mi ha baciato e io non potevo saperlo perché stavo dormendo!” era veramente fuori di sé che coraggio aveva di dire tutte quelle cavolate, lea si stranì guardando verso jon “mi vuoi dire la verità?” disse rivolta a jonathan, lui annuì “va bene l’ho baciato io, perché io lo amo…… chris io ti amo” disse voltandosi verso il piccolo “perché non vuoi dargli una chance?... non ti piace?...se non ti piace lo capisco..” chris la guardò male “lea io non mi metterei mai con quello..” disse indicandolo “io amo un altro ragazzo, alla follia…e mi dispiace il fatto che tu questa sera lo stai difendendo”…… “io non lo sto difendendo…”chris gli lanciò un occhiataccia “sto, solo, cercando di capire perché….non ne posso più di ricevere chiamate nel cuore della notte.. dove jonathan mi parla unicamente di te piangendo…sai vorrei dormire”, jon gli diede una gomitata “scusa, ma è vero”, chris non sapeva cosa pensare “se non avete altro da dirmi, io vado”, stava per alzarsi, ma jon lo bloccò “cos’ha lui che io non ho?” gli chiese guardandolo negli occhi “lui è un uomo!” si limitò di dire prima di uscire da quell’appartamento, così uscì e si diresse velocemente alla macchina, “ero arrivato solo alla settima canzone del cd” disse il riccio con un sorriso compiaciuto e felice di riaverlo lì con lui, gli diede un bacio e accese il motore “ti accompagno a casa?” chiese darren.. “andiamo a casa tua” disse il piccolo il riccio sperava che pronunciasse quelle parole così andarono….
 

Allora ho aggiornato oggi per farmi perdonare del ritardo dell’altra storia, spero vi sia piaciuto il racconto, vi anticipo che lea aiuterà jonathan e che nel prossimo capitolo ci sarà una scena forte tra chris e darren, diciamo che ci sarà rabbia…
Alla prossima, ciaoooo…

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Capitolo 8
*** strane alleanze ***


Neanche il tempo di spegnere il motore dell’auto che Chris incominciò subito a baciarlo e a toccarlo dappertutto“aspetta di arrivare in casa” disse il riccio tra un gemito e l’altro,
il piccolo però non lo ascoltò nemmeno e continuò a baciargli il collo salendo e scendendo con le labbra, gli sbottonò il maglione, “amore non penso sia una buona idea farlo in macchina” Darren lo guardò con fare ovvio, allora Chris lo spinse fuori dal veicolo e lo trascinò su per le scale con una mano che continuava ad accarezzargli l’interno coscia, per sentire i lamenti strozzati del suo ragazzo, finalmente arrivarono al portone, mentre il riccio stava cercando di aprire la porta con le chiavi, Chris lo distraeva in più modi possibili, mordicchiandogli l’orecchio, o strusciandosi addosso, era arrabbiato e voleva sfogarsi, quando aprì la porta fu scaraventato dentro “comando io” disse il piccolo con un tono decisamente basso, gli tolse il maglione senza mai staccare il contatto visivo e soprattutto senza mai staccare il contatto tra le loro bocche era un tormento di lingue e di mani che vagavano, Chris lo attaccò al muro in modo da poter comandare meglio i giochi, con decisione appoggiò una mano sulla gonfiatura dei pantaloni di Darren e iniziò a massaggiare freneticamente, non curante dei lamenti del suo ragazzo, gli tolse anche la maglia e contento di sentire il suo fidanzato voglioso, gli tolse anche i pantaloni facendolo rimanere in mutande, ormai l’erezione era visibile e questo fece eccitare ancora di più Chris, così prese il pene tra le mani e iniziò a salire e scendere lentamente, per poi aumentare il ritmo, i gemiti del riccio arrivavano come musica alle orecchie del più piccolo, lo baciò ancora e ancora fino a quando le loro labbra non divennero quasi violacee, all’improvvisò fermò il movimento della mano per trascinarlo in camera, il riccio poteva solo obbedire in quel momento era completamente succube, arrivati in stanza lo spinse con forza sopra le lenzuola, facendolo cadere a pancia in su, mettendosi subito, a cavalcioni sopra di lui, muovendo i fianchi avanti e indietro, Darren non avrebbe resistito molto, il piccolo incominciò a spogliarsi, togliendosi per prima cosa la maglia e restando a petto nudo, capendo che Darren sarebbe esploso da un momento all’altro portò la bocca sul suo membro e incominciò ancora il movimento di poco prima su e giù, inutile dire che Darren resistette per una decina di secondi a quel contatto, gli sembrava di impazzire, il cuore rischiava di uscirgli dal petto e l’aria intorno a loro era decisamente troppo rovente, ma a Chris non bastava con una mossa lo fece girare, si fermò qualche istante per ammirare il fondo schiena del suo ragazzo e subito dopo iniziò a schiaffeggiarlo, sentendo i lamenti del riccio sotto di lui si eccitò sempre di più, così pronto si tolse i pantaloni e iniziò a penetrarlo andando subito velocemente e non abbassando mai il ritmo, anche se il fiato mancava anche a lui e sembrava di essere in un forno, non si sarebbe fermato in quel momento, Darren stringeva i pugni sulle lenzuola, non avevano mai fatto l’amore in un modo così violento, di solito lo facevano in un modo più dolce, quando anche Chris perse le forze si accasciò accanto al riccio, ansimando, Darren si avvicinò a lui lasciandogli dei leggeri baci sul volto, finche Chris non crollò, il riccio si appoggiò a lui e socchiuse anche lui gli occhi.
Coperte per terra, vestiti buttati per aria, vasi rotti a terra, la casa di certo non era nel suo stato migliore, ma poco importava a Darren che era troppo intento a guardare il suo ragazzo dormire, non appena il piccolo aprì gli occhi,
“certo che dovremmo andare a casa di lea più spesso se ti fa questo effetto” disse il riccio con un sorrisetto compiaciuto in faccia, il piccolo però non lo ascoltò nemmeno, così Darren un po’ innervosito dal comportamento di Chris si tirò su dal letto con le braccia e si mise sopra Chris costringendolo a guardarlo, quanto meno in faccia, “voglio sapere cosa è successo”, il piccolo sbuffò per poi dire “non è successo niente, non posso volere il mio ragazzo” lo guardò con segno di sfida “certo che lo puoi volere, ma….. sembravi strano ieri sera” dopo qualche tentennamento Chris parlò “va bene, mi ha dato fastidio che lea fosse dalla sua parte, cioè nella parte del torto e…… mi ha infastidito il modo in cui mi ha guardato….così ero arrabbiato e mi sono…sfogato con te” Darren ascoltò ogni parola e solo dopo essere sicuro che il suo fidanzato avesse finito di parlare, parlò anche lui “il modo in cui ti ha guardato chi?.....lui?” il piccolo annuì “amore stai tranquillo non ci potrà fare più niente, perché… beh non so se hai notato, ma il tuo fidanzato..” disse indicandosi “è un vero e proprio fusto..” Chris si mise a ridere e Darren ascoltò quella risata come se fosse la melodia più bella del mondo, quel suono lo faceva stare sempre meglio, Chris ancora con un sorriso sulle labbra si avvicinò quel poco che bastava per far riunire le loro bocche, rimasero in quella posizione per vari minuti, si staccarono solo perché entrambi necessitavano di una doccia e di un po’ d’aria,
“vado prima io in doccia” il riccio annuì e ammirò il suo ragazzo alzarsi dal letto e sparire dietro alla porta del bagno, Darren sbuffando si alzò a sua volta e per passare il tempo si andò a sedere sul divano in salotto mettendo un bel film, trin trin, potevano mai stare tranquilli? Certo che no, il suono del campanello scombussolò i due ragazzi, il riccio era terrorizzato, magari era Jon con un video di lui e Chris che si baciavano o magari delle foto, Chris aveva spento l’acqua ed era uscito dalla doccia legandosi un asciugamano in vita “vieni.. qui” sussurrò, Darren corse subito alla vista celeste del suo ragazzo mezzo nudo e tutto bagnato “no… non per questo” disse allontanandolo, il riccio infatti gli si era letteralmente appiccicato addosso “così mi uccidi” Darren non riusciva a non guardargli la bocca  e a volte il suo sguardo scendeva sui pettorali, come se quella notte non fosse bastata
“ti prego… solo uno” disse avvicinandosi e unendo le loro labbra,
dopo il bacio concesso lo allontanò “dannazione, amore, concentrati….. hanno citofonato.. chi è?” il riccio scosse la testa e si ricordò “ non ne ho idea” il piccolo si schiaffò la mano sulla testa “ma come diavolo fai a non saperlo? ….. lo sai che esiste lo spioncino?” trin trin, i due innamorati sobbalzarono ancora per quel suono e con passo lento ed incerto si avvicinarono alla porta, Chris guardò nello spioncino e vide una lea stranamente allegra, il piccolo subito si allarmò “amore io vado in bagno… questa è casa tua io non ci dovrei essere”, il riccio si grattò la sua montagna di ricci “amore… forse sbagli questa è casa tua” il piccolo lo tirò a se e prendendogli  il volto tra le mani “senti amore…” disse con un tono a dir poco nervoso “guarda i muri io non li dipingerei, mai di fucsia questa è per forza casa tua, forse il poco di cervello che hai o che avevi non se lo ricorda, mai io si, quindi apri la porta e sii sereno io sparirò nel bagno…e sistema un pò” così detto si andò a chiudere in bagno, il riccio si guardò in torno e riordinò un po’ qua e un po’ la e capì che forse quella era veramente casa sua, ancora un po’ intontito aprì la porta ed eccola, la ragazza si guardò intorno come in cerca di qualcosa “puoi entrare se vuoi..” disse il riccio, lea annuì ed entrò “scusa se ci ho messo tanto” Darren non sapeva bene cosa dire e nemmeno che scusa inventare, anche se lea avrebbe dovuto sapere tutto, visto che Jon gli aveva raccontato tutto o forse no? “fa niente l’importante è che adesso siamo qui” il riccio la guardò ancora “perché.. sei qui?” lea sorrise come se non aspettava altro che quella domanda “allora… non so se lo sai, ma il nostro piccolo Chris è fidanzato..” Darren deglutì a vuoto “sai io non so chi sia questo, però so che non è affidabile per Chris, Jon mi ha detto che è un cattivo ragazzo e mi ha chiesto di aiutarlo” il riccio la guardò perplesso “ sai Chris è gay lui è gay….” Darren si accigliò ancora di più “quindi” si limitò di dire senza mostrare troppa acidità “Darren certo che sei proprio ottuso, a Jonathan piace Chris dovremo cercare di farli fidanzare, tu sei il suo migliore amico puoi mettere una buona parola io la metterò con entrambi, anche se a Jon non serve…. Sai credo che sia proprio innamorato perso.. comunque mi aiuti?” certo che capitavano tutte a lui, ci mancava solo che una sua amica gli chiedesse di aiutarla a far fidanzare il suo fidanzato, con la persona che in quel momento disprezzava di più, mai tranquillo, cosa gli avrebbe potuto dire, si volentieri, o magari che avrebbe organizzato il loro matrimonio o magari avrebbe scelto il nome del bambino che avrebbero potuto adottare, si stava perdendo nei suoi pensieri “allora?” ritornò alla realtà e rispose “certo” senza nemmeno che se ne accorgesse lea era fuori di casa e lui solo sul divano, come un idiota perché gli aveva detto certo, perché?, neanche il tempo di auto odiarsi che gli arrivò un messaggio sul cellullare “il piano inizierà domani mattina, poi ti spiego tutto, sai questa cosa fa molto agenti segreti, magari dovremmo usare nomi in codice io potrei chiamarmi… mamma orsa e tu cucciolo orso riccio che ne dici? Passo” Darren inviò la prima cosa che gli venne in mente “va bene a domani, passo” per poi buttare il telefono per terra e per pensare a cosa dire a Chris, quando sentì la porta aprirsi ed eccolo “allora cosa voleva?” il riccio deglutì e si passò una mano sulla fronte “mi ha chiesto di aiutarla” non voleva entrare troppo nei particolari “aiutarla? In cosa?” disse avvicinandosi “niente di che non preoccuparti, adesso vado a lavarmi a dopo” gli stampò un bacio in fronte e si affrettò a chiudere la porta, Chris non ci fece nemmeno caso lo sapeva che era strano così come se nulla fosse si sdraiò un po’ sul divano ignaro di tutto e soprattutto ignaro di quello che sarebbe successo il mattino seguente.
 
Allora eccomi qui ancora, che dire, beh prima di tutto ringrazio tutti i lettori, grazie per il sostegno, riguardo alla storia come al solito non so cosa dire perché l’ho appena scritta e per il mio cervello ci vuole un po’ per realizzare bene quello che ho scritto, comunque Darren è un tontolone, ha addirittura accettato di aiutare Jon alla conquista di Chris, beh io adesso vado a dormire grazie a tutti  buona notte o buon giorno.
Alla prossima.
p.s. ho messo i nomi in maiuscolo per la prima volta perché una persona mi ha fatto notare che io li scrivo sempre in minuscolo.

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Capitolo 9
*** sensi di colpa ***


PREMESSA ci sono scene forti, e vi assicuro che non sono scene con chi pensate voi, insomma è un triangolo giusto, beh non voglio anticiparvi nulla buona lettura, ma cosa più importante buon natale, a sotto per i commenti post storia.
 
 
Si sentiva schiacciato contro quel materasso e a mala pena riusciva a respirare,
sentiva uno strano peso addosso, c’erano anche delle mani sconosciute sui suoi fianchi,
non erano di Darren ne era certo, non potevano essere le sue, erano pesanti,
ruvide e quel profumo non apparteneva di certo al suo ragazzo, così terrorizzato si voltò per vedere chi era la persona accanto a sé e si spaventò nel vedere Jonathan,
com’era possibile, Jon mezzo nudo accanto a lui, Chris strabuzzò gli occhi,
doveva assolutamente togliersi di dosso le mani del più grande dal suo corpo,
cercò di alzarsi, lentamente cercando di non svegliarlo,
ma la mano dell’altro non si mosse nemmeno di un millimetro,
allora Chris lo guardò in volto e lo vide aprire gli occhi,
sul viso del più grande un sorriso apparve, era ancora intontito dal sonno
“buon giorno” Jon sembrava lo stesse prendendo in giro come poteva essere un buon giorno con lui accanto?
“perché sei nel mio lett-“ ma si bloccò perché guardando in giro capì che quello
non era il suo letto, non era la sua camera e molto probabilmente non era casa sua
“dove sono?” disse quasi urlando e riuscendo ad alzarsi in un impeto di rabbia mista
alla forza, Jon lo raggiunse subito “sei a casa mia”
disse con molta semplicità mentre avvicinava la sua bocca al collo del piccolo,
inutile dire che Chris si scostò subito, “levati e dimmi perché sei mezzo nudo e
perché io sono qui?” il grande lo guardò scrutandolo attentamente
“sei qui perché vuoi essere qui e sono mezzo nudo perché tu vuoi che io sia mezzo nudo” Chris stava per dirgli che era un idiota e stava per andarsene, ma non fece nulla di quelle cose, perché la bocca di Jon aveva preso il possesso della sua,
lo stava baciando, lo stava toccando, quel tocco sembrava bruciare sulla sua pelle bianca, stava anche tradendo Darren e doveva ammetterlo quel bacio non era niente male,
ma prima che proseguì lo allontanò “cosa diamine stai facendo razza di id-“
ma un altro bacio gli fece ancora trattenere le parole in gola, il piccolo lo scansò con una spinta più irruenta “smettila io amo Darren, tu non hai il diritto di baciarmi”
disse incrociando le braccia al petto “dimmi che non ti è piaciuto il mio tocco,
dimmi che hai disprezzato le mie labbra, dimmelo”
Chris esitò per un secondo per poi aprire bocca
“certo che ho disprezzato il tuo bacio e io odio il modo in cui mi tocchi”
Chris sapeva che stava mentendo perché in realtà quel bacio gli era piaciuto e
nemmeno poco era stato passionale, irruento e doveva ammettere che Jonathan ci sapeva fare “lo sai che stai mentendo, io posso essere meglio di Darren,
come fai a stare con uno che si finge etero?”
il piccolo si zittì per qualche secondo è vero Darren fingeva di essere etero,
però gli aveva detto più di una volta che per lui avrebbe potuto fare coming out subito,
“finge di essere etero solo per mantenere la nostra storia, segreta”
Jon si avvicinò lentamente a lui “con me non dovrai fingere, io sono gay veramente,
io so come toccare un uomo, come amarlo e con te sento di poter fare qualsiasi cosa e mi viene da vomitare il fatto che questo ben di dio..”
disse indicando il corpo del piccolo
“..sia sprecato per qualcuno che di sicuro non sa come farti godere, io potrei farti godere, non resistermi” disse a un millimetro dalle sue labbra
“lo so che lo vuoi”
fece ricongiungere le loro labbra per la terza volta questa volta le mani di Jon non si fermarono sui fianchi del piccolo, ma scesero fino a toccare la piegatura dei pantaloni,
Chris non capiva più niente, la lingua di Jonathan era entrata senza permesso nella sua bocca cercando subito  un contatto con la sua lingua e quel tocco per nulla gentile in mezzo alle sue gambe di certo non facilitava le cose, perché non si ribellava?
Perché si lasciava toccare così? Doveva allontanarlo,
ma non ci riusciva, dalla sua bocca uscivano gemiti che non riusciva a controllare e Jonathan non smetteva di aumentare il ritmo, “guardami e dimmi che non ti piace”
disse con una voce alterata dal piacere “mi fai schifo” disse Chris in un lamento, jon a quelle parole fermò il movimento della mano “allora perché sei così eccitato?”
chiese guardandolo negli occhi “è il mio corpo ad essere eccitato non io”
disse lentamente, visto che la sua erezione stava cominciando a fargli male,
sotto il tessuto dei sui boxer e dei suoi pantaloni “ah davvero”
disse spingendolo con forza sul letto e accomodandosi sopra il suo ventre
“adesso voglio vedere come piagnucolerai  grazie al piacere che le mie mani e la mia bocca ti provocheranno” disse in un tono di sfida, gli tolse la maglia e subito dopo i pantaloni e le mutande, lasciandolo nudo “hai un bel corpo, peccato doverlo torturare non credi?”
Chris gemette, perché la mano di jon si era posizionata di nuovo sulla sua erezione questa volta però non c’era nessun impedimento, nessuno strato di stoffa tra quella mano gelida e la sua lunghezza, “tor-tu-rare” sibilò Chris tra un gemito e l’altro
“ certo quando finirò, la tua pelle sarà marcata dei miei morsi, delle mie unghie,
tutti quelli che ti vedranno nudo sapranno che io sono stato su di te, che tu sei stato mio” disse andando a mordergli il collo, faceva male, ma Chris non sentiva il dolore, sentiva solo il piacere, era tremendamente sbagliato,
ma Chris non riusciva a trattenersi, continuava a spingere il bacino contro quella mano,
così forte, era sbagliato, ma non riusciva a smettere “io n-on sar-ò….mai  t-uo”
sussurrò Chris in un lamento, ma di certo il suo corpo gridava altro,
il suo corpo era famelico di quel tocco così peccaminoso, così sbagliato,
tutto andava a fuoco e la sua testa non aveva mai girato tanto come in quel momento era sicuro che sarebbe venuto da un momento all’altro, Jon lo capì per via dei lamenti più acuti “vieni… vieni su di me, sporcami del tuo calore.. fallo Chris” il piccolo non resistette oltre e obbedì a quel comando, tutto il torace di Jonathan era sporco di quel liquido caldo
“leccami” disse il più grande, Chris non sapeva il perché, ma lo fece gli leccò il ventre,
il petto, sembrava un lupo che divorava una sua preda, si fermò solo perché Jon lo prese di forza per baciarlo e leccargli il contorno delle labbra, subito dopo quel contatto lo girò con poca delicatezza e iniziò a schiaffeggiarlo, quel sedere così tondo, così perfetto,
non lo preparò nemmeno che subito lo penetrò, Chris spalancò gli occhi per quella invasione così dolorosa, ma anche piacevole, Jon iniziò a muoversi sempre più veloce
“anche questo ti fa schifo” disse senza mai smettere il ritmo “s…i” disse in un sussurro quasi inudibile, Chris aveva perso la ragione quel contatto così brusco lo mandava in estasi,
quel modo di fare lo eccitava sempre di più, mentre il grande entrava e usciva da quel corpo perfetto, con le mani non smetteva di graffiare le sue cosce, lasciandogli segni molto evidenti “cosa provi?” chiese gemendo nel suo orecchio “odi-o peer me.. st-e-sso” disse il piccolo, Jonathan fermò le spinte perché anche lui era arrivato al culmine,
rilasciò il proprio piacere all’interno del corpo del piccolo e si staccò lentamente lasciandogli dei baci sopra la schiena più dolci degli altri,  entrambi cercavano aria,
Chris aveva ripreso a respirare dopo quella scossa di piacere, si sentiva male,
si girò per guardare Jonathan, ma non c’era, si tirò su dal letto “Jon.. Jon dove sei?”
cominciò a chiamarlo, ma nessuno rispose “Jon….Jon” usò un tono più alto, ma niente,
fino a quando non sentì una voce chiamarlo “ Chris… ehi Chris” chi è? Pensò “Chris”
non riusciva a capire chi era finche non aprì gli occhi, era Darren accanto a lui,
che lo stava guardando preoccupato “stai bene? continuavi a chiamare Jon”
disse con un sorriso, Chris capì che aveva sognato tutto ogni sussurro, ogni sguardo,
ogni spinta, tutto, era stato uno stupido e insignificante sogno,
da una parte si sentì sollevato, perché voleva dire che non aveva tradito Darren,
ma dall’altra parte si sentiva strano, forse era colpa del sogno,
quella sensazione di vuoto che sentiva nello stomaco, si rigirò nel letto e abbracciò
Darren convinto che dormendo sarebbero passati quegli strani pensieri
“un incubo credo.. scusa se ti ho svegliato” un bacio a fior di labbra e si accoccolò
nelle braccia del suo ragazzo, dimenticandosi quel sogno,
perché quel profumo e quel abbraccio così tenero lo aveva fatto rilassare e riaddormentare.
 



Allora che vi dicevo, però sono stata buona, cioè è tutto finto, quindi non uccidetemi, io sono un amante di chris quindi qualsiasi cosa faccia a me lui piace, però penso che il suo vero amore sia darren, quindi per adesso non progetto tradimenti veri e propri, voglio ringraziare tutti i lettori di questa storia e voglio scusarmi per il ritardo, sono stata impegnata insomma il natale impegna tutti, ringrazio ancora e spero che abbiate passato un natale sereno e bello e se non è così, non preoccupatevi c’è sempre il natale prossimo.
Ciaoo a tutti.

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Capitolo 10
*** l'appuntamento ***


Chris picchiettava nervosamente  con le dita su quel tavolino da dieci minuti,
non sapeva perché il suo fidanzato lo avesse mandato lì, si stava innervosendo,
odiava aspettare, finche finalmente qualcuno non appoggiò una mano sulla sua spalla
“Dare, ci hai mes-“ ma non finì la frase perché quando si voltò per vedere il suo ragazzo,
si sorprese nel vedere Jon con un ghigno stampato in viso “si ci ho messo tanto scusa,
ma sai… volevo farmi bello per te” Chris gli lanciò uno sguardo di odio misto allo schifo
“non c’è bisogno che ti fai bello per me, rimani sempre brutto in confronto al mio ragazzo” disse sottolineando l’ultima parola, come se Jonathan non comprendesse il fatto che lui fosse realmente impegnato, ma Jon non la smetteva di ridere,
“beh lo so che hai un ragazzo…..” disse con lo stesso tono che aveva usato il piccolo prima “ma sai il tuo ragazzo mi ha mandato qui, non lo sapevi?” chiese,
Chris dilatò per qualche istante le pupille per poi rifletterci, era impossibile che il suo Darren lo avesse mandato a incontrare quel essere, così sicuro di questo sorrise
“non credo proprio, dare ti odia quanto ti odio io”, Chris stava  per arrabbiarsi,
anzi no, era già arrabbiato, voleva strappare dalle labbra quel ghigno che non se ne era andato via nemmeno per un secondo “che bello sai…. l’amore nasce dall’odio..”
disse ridendo ancora e ancora, quella risata stava facendo impazzire Chris e
non in senso positivo, così stizzito decise di andarsene stava per andar via,
però fu trattenuto dalla mano di Jon “vuoi andare via? casa mia o tua?”
chiese con il solito sorrisino compiaciuto, il piccolo staccò subito la mano del grande dal suo braccio “io casa mia e tu casa tua” disse scandendo bene i posti in cui sarebbero andati, inutile dire che Jon gli riprese il braccio questa volta con più violenza
“Chris, mio dolce Chris..” ma il suo discorso fu interrotto dal piccolo “io non sono tuo…”
ma anche lui fu interrotto, ma non da parole, ma da due dita che gli aveva messo sulle
labbra in modo da farlo stare zitto davvero “shhh.. adesso parlo io…”
Chris si sarebbe alzato volentieri per tirargli un calcio in faccia,
ma decise di ascoltarlo come una persona matura “ti stavo dicendo, Chris, mio dolce Chris,
per tua fortuna o per tua sfiga io ti voglio..”
Chris non ci mise molto a pensare che era per una sua sfiga “e ti avrò,
io ottengo sempre quello che voglio, sempre” questa volta fu Chris a lasciarsi sfuggire
una risata “certo e io sono la regina Elisabetta venuta dal modo caramellato”
un’altra risata lasciò le sue labbra, “allora ciao Elisabetta,
anche se in realtà le donne non mi piacciono, sai preferisco ragazzi mori, alti, occhi chiari,
bel sorriso, il più delle volte liberi, ma se mi capita qualcuno di impegnato non mi tiro
indietro, amo le sfide” Chris si era un po’ intristito per le sue ultime parole,
una sfida io sono una sfida per lui pensò, non che gli interessasse,
ma essere considerato una sfida lo infastidiva e non poco
“beh…. mi sa che questa sfida…” disse indicandosi con la mano che non era sotto
la sua presa “la perderai, non si vince sempre” cercò di togliersi ancora le sue mani
di dosso, ma quella presa non si allentò “io vinco sempre, andiamo via di qui”
Chris sorrise “bravo finalmente dici qualcosa di sensato”
Jon lo tirò su, senza lasciargli il braccio.
“Sali” disse indicando l’auto, il piccolo rise
“io adesso chiamo Darren e mi faccio venire a prendere tu vai pure, non preoccuparti”
Jon lo guardò sbuffando “ah si e quale telefono useresti?”
Chris si toccò di scatto le tasche e non sentì nulla, gli occhi gli uscirono dalle orbite
“dov’è il mio telefono? razza di pervertito” Jon si avvicinò lentamente a lui
“è nelle mie tasche forse, vuoi toccare?” disse sporgendo in più il bacino verso di lui,
Chris roteò gli occhi, “preferisco andare a casa a piedi” Jon si avvicinò ancora di più,
fino a schiacciarlo contro la portiera dell’auto,
se Chris chiudeva gli occhi gli sembrava di rivivere quel sogno,
solo che quello era reale, si riprese subito
“levati di dosso oppure ti tiro un calcio in mezzo alle gambe scegli tu” Jon sbuffò,
“perché fai il difficile?” chiese a 1cm dalle sue labbra, il piccolo si scostò subito “levati!”
urlò, Jon gli lasciò il braccio “ecco sei libero” disse subito dopo, Chris si guardò
il braccio, quella presa gli aveva lasciato un segno violaceo sull’avambraccio
abbastanza evidente, Jon seguì lo sguardo di Chris e osservò anche lui il segno
che gli aveva lasciato, non potè non ridere “così ti ricorderai di me”
disse tra una risata e l’altra, il piccolo alzò subito gli occhi verso di lui “non credo…”
disse con un sorrisino “…ho altri segni sul mio corpo e sono certo che
mi ricorderò solo del ragazzo che me li ha procurati” Jon abbassò lo sguardo
per un momento, anche se non l’avrebbe mai ammesso a voce quelle parole gli facevano male, ma si riprese subito “certo, perché non hai provato le mie labbra sul tuo corpo,
le mie mani che ti toccano… ah ti accontenti di poco” Chris roteò gli occhi per l’ennesima volta “l’importante è che tu ci creda, ma ti dirò una cosa..” disse avvicinandosi al più grande
“…lui mi sa prendere molto bene.. mi sa toccare molto, molto bene,
per non parlare di com’è bravo con la bocca” tralasciò trasparire un doppio senso
in tutto quello che aveva detto, perché è quello che voleva, nessuno sminuiva il suo fidanzato, Jon lo guardava negli occhi, la sua gelosia era al culmine, odiava Darren più di qualsiasi altra cosa, ormai lanciava scie di fuoco dagli occhi “come ho già detto ti accontenti”
Jonathan si sforzò di sembrare sereno, calò un silenzio fino a quando non sentì la mano di Chris sulla sua coscia “forse hai ragione, mi accontento”
disse il piccolo con un fil di voce, dentro al suo orecchio “oddio Chris se fai così potrei non resistere” disse Jon, già eccitato, stava godendo sotto quel tocco,
ma  il piccolo si allontanò di colpo, proprio mentre il grande aveva chiuso gli occhi e si stava lasciando trasportare da quel piacere, a quel distacco li riaprì subito “grazie” disse Chris sorridendo  “ehi.. aspetta dove vai? E grazie per cosa?” disse intontito,
non ci stava capendo niente “allora per prima cosa vado a casa e seconda cosa grazie per avermi fatto prendere il cellulare” disse alzandolo e mostrandolo, lo aveva fregato,
quel tocco serviva solo per riprendersi il telefono “ma toglimi una curiosità..”
la voce cristallina di Chris lo riportò alla realtà, “come facevi tu ad avere il mio telefono?” chiese incuriosito, Jon si schiarì la voce “me lo ha dato Darren, mi aveva detto che lo avevi dimenticato a casa tua sul mobile e visto che sapeva che ci saremmo incontrati mi ha detto di riconsegnartelo” disse sinceramente, Chris strabuzzò gli occhi, questo significava che era stato davvero Darren ad organizzare quella specie di appuntamento, una strana sensazione gli salì sullo stomaco, Chris decise di allontanarsi il più possibile da Jon “allora ciao”
disse quest’ultimo salendo in macchina, Chris non lo salutò nemmeno perché era troppo triste del fatto che Darren avesse organizzato tutto quello alle sue spalle e per quale scopo alla fine? si sentiva come se Darren lo avesse pugnalato alla schiena,
ma non poteva pensare alla rabbia, in quel momento doveva tornare a casa,
però non voleva chiamare il riccio,
così prese il telefono e chiamò un taxi.
Arrivato a casa buttò la giacca sul divano e si scaraventò dentro la doccia,
perché era la cosa che lo  faceva sempre star meglio quando era giù di morale o era nervoso, con l’acqua pensava che i problemi si sarebbero diminuiti o almeno avrebbero dato quell’impressione, era sotto quel getto da più di dieci minuti, l’acqua provocava un rumore talmente forte che non gli faceva sentire lo squillo del suo cellulare, uscì dalla doccia ancora scosso, ma di certo più rilassato di prima e si avviò in camera per cambiarsi,
si mise un pigiama a caso e si andò a sedere sul divano, pensando a quanto Darren
lo facesse arrabbiare ogni volta, perché doveva essere così stupido? pensò,
stava insultando in più modi possibili il suo fidanzato fino a quando non sentì
uno strano rumore provenire dalla porta d’ingresso, si alzò subito dal divano,
ecco adesso cercano anche di entrare in casa mia per rubare pensò, si avvicinò alla sua scrivania e prese dal primo cassetto i suoi sai, si mise dietro alla porta e aspettò….. ecco qualcuno aveva aperto la porta, stava per fare i primi passi, quando Chris si buttò in avanti con i sai saldi in mano “ahhh” gridò Darren portandosi una mano sul cuore,
“vuo-i farmi morire?” chiese con voce spaventata Chris appoggiò subito i sai sul mobile dell’ingresso, non era molto felice di vederlo se doveva essere sincero, si andò a risedere sul divano come se nulla fosse successo “ehi, grazie per avermi salutato e anch’io ti amo”
disse ironicamente avvicinandosi al suo fidanzato, gli arrivò di fronte e si abbassò sulle ginocchia per guardarlo negli occhi “cosa è successo? perché non mi parli? e poi sarei anche curioso di sapere perché eri nascosto dietro la porta con i sai” disse accarezzandogli il volto, di solito a quel tocco Chris si scioglieva come un ghiacciolo al sole,
ma non fu quello il caso era troppo arrabbiato, “da dove comincio…”
disse fingendosi pensieroso “ahh si, lo sai che sono stato ad un appuntamento..”
disse con voce falsamente allegra e facendo un occhiolino a Darren,
quest’ultimo abbassò lo sguardo, aveva capito il problema del suo ragazzo
“..e pensa un pò sai chi ha organizzato quell’appuntamento… il mio fidanzato non ti sembra strano?” chiese innervosito, dare fece per parlare, ma fu bloccato “aspetta fammi finire,
come dicevo sono stato a questo appuntamento, con Jon e sai come ho scoperto che era vero che avessi organizzato tutto tu? beh, perché lui aveva il mio telefono in tasca e per riprendermelo gli ho persino toccato le cosce, ma tanto è stato il mio ragazzo a combinare quell’incontro quindi anche se ci fossimo baciati lui sarebbe stato felice per noi”
disse sfoggiando uno dei suoi sorrisini più fasulli “cosa vuol dire che gli hai toccato le cosce?” chiese trattenendo un urlo, Darren non si poteva definire un tipo geloso, nooo,
lui era solamente possessivo “non mi voleva ridare il telefono e ho dovuto utilizzare il mio tocco magico, non ti dico, nemmeno avevo cominciato che era già eccitato”
disse ridendo e dimenticandosi cosa aveva appena detto al suo ragazzo,
a Darren gli era salito il sangue al cervello “cosa vuol dire già eccitato?”
chiese e questa volta non si limitò nel gridare “aspetta adesso tu sei arrabbiato con me?..” chiese stizzito “tu mi hai mandato ad incontrare uno che ha cercato di dividerci, mi hai tradito alle spalle” disse, il riccio si calmò per un attimo, aveva sbagliato glielo avrebbe dovuto dire “beh..” cominciò schiarendosi la voce “l’ho fatto per mantenere la nostra storia segreta,
lea ha insistito molto, sai com’è la conosci” Chris si irritò ancora di più “certo guai a chi insinua che Darren Everett Criss detto il grande uomo sia gay, giusto? È solo un dettaglio che tu stia con me e se non te ne fossi accorto io..” disse indicandosi “sono un uomo, ma questo non significa che tu sia gay” si alzò dal divano, Darren lo raggiunse subito
“non puoi dirmi questo, quante volte ti ho detto che lo avrei voluto fare, ma tu mi hai sempre detto no è troppo presto, quante?” Chris si girò per guardarlo “io l’ho fatto per proteggerti, ma tu cosa fai mi organizzi appuntamenti?” Dare abbassò lo sguardo “scusa non avrei dovuto, giuro che non lo farò mai più, non sai quanto ero in ansia è per questo che sono venuto qui per vedere se c’eri, non mi avevi chiamato ed io ero veramente preoccupato”
Chris si intenerì nel vedere il suo fidanzato con quel broncio “va bene scuse accettate e poi non è stato male toccare le cosce di Jonathan..” Darren lo fulminò subito con lo sguardo “..scherzavo” disse ridendo, si abbracciarono e il riccio si avvicinò quel poco che bastava per unire anche le loro bocche “ti amo” disse il piccolo, “anch’io” rispose Darren prima di far ricongiungere le loro bocche.

 
Finalmente, ho aggiornato, scusate il ritardo, prima di tutto volevo ringraziare tutti i lettori di questa storia, non sapete quanto mi avete riempito di gioia nel vedere che il primo capitolo di questa storia lo hanno letto in 635 persone grazie veramente mille, comunque riguardo la storia niente di che insomma Jon cerca di conquistarlo, come sempre, Darren è il solito e Chris è Chris, penso che mi intrighi sempre di più, per ora li ho lasciati felici mentre si baciano sull’uscio dell’ingresso, ma posso io lasciarli in pace? Certo che no, comunque grazie ancora e alla prossima, un bacio a tutti e mi raccomando fate sogni d’oro che magari al mattino vi ritrovate l’oro nel letto, ok questa era pessima, ma me l’ha detta un mio amico e non potevo non condividerla con voi, dopo questa me ne vado a dormire, ciao.

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Capitolo 11
*** JonPensiero ***


Ok, avverto questo capitolo è incentrato sul JonPensiero e su lea per far capire meglio i loro pareri, poi prometto che il prossimo capitolo sarà molto incentrato sulla CrissColfer , comunque buona lettura.
_Pensieri di jon.
 
‘Maledetto, ci mancava solo questo problema nei pantaloni  adesso, quanto vorrei poterlo riempire di….  baci, carezze e se fosse il mio ragazzo non farei altro che l’amore con lui, ha un corpo così perfetto, no maledizione…. devo fare pensieri diversi se voglio, che qualcosa in mezzo alle mie gambe si calmi, oddio cosa posso fare per distrarmi?.... ci sono vado a contare le mattonelle in bagno ’ prima di raggiungere il bagno, i suoi pensieri furono distratti dal citofono ‘chi è adesso? Spero abbiano sbagliato’ aprì la porta e in un secondo fu travolto dalla sua migliore amica “com’è andata l’operazione Chris?” ‘neanche il tempo che entra che subito mi fa domande’ “beh abbiamo parlato..” ‘devo cercare di cambiare argomento…
“hai visto il tempo, piove poi c’è il sole non si capisce niente non trovi?
Insomma esci di casa con l’ombrello in mano e dopo due secondi l’ombrello non serve a nulla, insomma è strano forse sarà l’inquinamento?!” ‘sembra che ci stia cascando’ “Jon non mi importa del tempo, adesso raccontami tutti i dettagli con Chris, anche quelli piccanti, soprattutto quelli piccanti” detto questo la mora si andò ad accomodare sul divano ‘ma perché ho un’amica così chiaccherona? Non poteva essere muta?!’ “non è successo niente, abbiamo parlato e da quel che ho capito lui non vuole lasciare il suo fidanzato” Lea strabuzzò gli occhi ‘perché ha quella faccia?’ “perché non lo vuole lasciare?” chiese quasi urlando “insomma mi hai detto che è egocentrico, brutto, basso, che tra l’altro a Chris i ragazzi bassi non piacciono, lo tratta male e Chris non lo vuole mollare?!” ‘ahhh la solita Lea, ha descritto Darren meglio di quanto io potessi fare, quel piccolo nano uscito fuori dalla terra di mezzo, non se ne poteva stare a casa?, ma certo che no, doveva rompere le palle a tutti e…’ “ehi Jon mi stai ascoltando” ‘oddio da quanto starà parlando?’ “certo che ti ascolto” “bene quindi sei d’accordo se invito qui il fidanzato di Chris e Chris per parlare?, magari conoscendolo non è male, insomma io conosco Chris e so che in fatto di ragazzi ha dei bei gusti” Lea sorrise ‘oddio rischia di rovinare tutto.. ho bisogno di una scusa…scusa…idea “non credo sia possibile perché oggi parlando con Chris, mi ha detto che Will, credo si chiami così, è partito e che non sa quando torna” ‘sono un ottimo attore’, Lea fece una faccia triste “sarà per un'altra volta..” quel broncio però si tramutò subito dopo in un sorriso “non mi hai ancora raccontato i dettagli” ‘cosa diamine devo dirle?’ “Lea te l’ho già detto non ci sono particolari da raccontare” la mora si ammusonì di nuovo “va bene allora dovrò per forza andare dal mio altro migliore amico per farmi raccontare tutto, non avevo voglia di guidare, ma è per una buona causa” cazzo se va da Chris, lui le dirà la verità “aspetta.. va bene ti racconterò tutto però devi promettere di stare in silenzio, ok?” la mora annuì, facendo finta di cucirsi le labbra.

RACCONTO NELLA VERSIONE JONATHANIANA.

“Era seduto a quel tavolino, con aria spensierata e rilassata, sembrava un angelo che era sceso sulla terra solo per farsi ammirare e per riflettere un po’ di luce nel buio, era bellissimo cioè è bellissimo” a quelle parole Lea sospirò  “appena mi sono avvicinato, lui mi ha abbracciato e non ti dico quanto ero contento, siamo stati fermi in quell’abbraccio per minuti, finche non gli ho fatto segno di sedersi…… , allora ci siamo messi a parlare del più e del meno davanti ad una tazza di caffè caldo...” Lea si mise a pensare ‘strano Chris odia il caffè, vabbè’ fece finta di nulla prestando di nuovo attenzione al suo amico “, fino a quando non gli ho preso la mano e gliel’ho stretta e gli ho confessato il mio amore, lui mi ha distaccato, perché un tipo come lui non tradirebbe mai, poi però mi ha lanciato uno sguardo come per dire che ci avrebbe pensato, io l’ho salutato, con un bacio sulla guancia e lui mi ha ricambiato, le nostre labbra si sono anche sfiorate , ho sentito il suo sapore, così delicato, sarei potuto morire all’istante…”  “e poi?” lo interrompò Lea, perché deve sempre parlare, Jon gli fece segno di stare zitta “comunque stavo dicendo.. mmh..allora” cosa diamine stavo dicendo? “che si allo sfiorare delle nostre mani stavo per morire..” “delle vostre bocche, vuoi dire” la mora parlò di nuovo e questa volta fu lei a zittire Jon, è vero le bocche si sono sfiorate “ah si volevo dire sia le bocche che le mani, ogni contatto con lui mi fa morire..” Lea sospirò sognante, pericolo scampato, “poi ci… siamo salutati, perché…. Lui aveva un appuntamento importante” “i suoi occhi luccicavano?” chiese la mora “credo di si..” “ohh che bello allora gli piaci” Lea sembrava una fangirl impazzita, “sai cosa devi fare? Devi baciarlo!” come se non ci avessi già provato “lui non vuole” Lea sospirò “non vuole perché lui è sincero sempre e comunque e non sarebbe in grado di tradire, ma devi fargli capire quanto ci tieni a lui, corteggiarlo, proteggerlo, hai capito insomma..” si che ho capito “grazie Lea sei veramente favolosa”  Lea allora si alzò dal divano “ho finito la mia missione adesso vado, perché sai anch’io ho qualcuno che mi aspetta a casa e sono molto preoccupata per il mio frigo” Jon alzò la mano e la salutò, Lea ricambiò.
Ho capito, devo costringere Chris a baciarmi, non vedo l’ora di possedere quella bocca così morbida sarà mia, goderà sotto i miei tocchi, voglio mordere quelle labbra, poi succhiarle e…. oddio no di nuovo i pantaloni, devo proprio andare a contare le mattonelle del bagno, perché mi fa questo dannato effetto tutte le volte? Perché è così dannatamente perfetto?, non posso ancora crederci che uno come lui stia con quel nano dalle sopracciglia enormi, i capelli sembrano un cespuglio e quel naso a patata,…… ma per favore Chris a bisogno di un uomo come me non di certo un hobbit come quello, l’unica cosa decente che possiede forse sono gli occhi, ma neanche quelli possono colmare la sua stupidità…..beh adesso sarà meglio andare nel bagno così si avviò verso il gabinetto…22 23 24 25 26…..
 





L’ho fatto breve, però è un capitolo che serviva per capire che cosà succederà, cioè come avete intuito Jon non vuole mollare la presa e lea lo aiuterà ancora, anche se sta cominciando a farsi delle domande, insomma Chris che beve del caffè, vabbè non voglio anticipare nulla, comunque spero vi sia piaciuto lo stesso anche senza la mia coppia preferita, non sapete come è stato difficile scrivere quelle cose di Darren, lui brutto, ma dai allora io sono una ciambella, comunque ringrazio tutti i lettori delle mie storie precedenti e mi scuso per eventuali errori, è che stasera ho lavorato tutta notte per portare le calze di qua e di là, a proposito buona me, cioè buona befana a tutti, alla prossima.
p.s. io una volta ho veramente contato le mattonelle del bagno è per questo che mi è venuto in mente.

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Capitolo 12
*** ho capito.. ***


Avverto ci sarà una scena un po’ hot, diciamo, buona lettura, a sotto per i post…..
 
 
“Dare stavo pensando che magari potresti passare tra un paio d’ore, sai quanto amo baciarti… ma sono indietro..”
il moro si staccò quel minimo dal volto del suo ragazzo per guardarlo con fare perplesso “indietro?” Chris annuì “si, sono indietro devo ancora scrivere la sceneggiatura del mio nuovo film e se tu sei qui con me, lo sai che faccio tutt’altro che lavorare” disse stampandogli un dolce bacio sulle labbra.
 Darren scosse la testa, adorava la dedizione del suo ragazzo nel lavoro, ma di certo non si sarebbe allontanato da lui per nulla al mondo “Chris lascia perdere il lavoro… e..” baciami non lo disse a voce, perché il suo corpo si era già avvicinato a quello del suo fidanzato, per congiungere le loro labbra, Darren aveva un metodo ben preciso per far cedere il suo ragazzo, quando voleva fargli fare qualcosa o convincerlo di qualcosa,  gli baciava le labbra, mordicchiandogli il labbro inferiore e succhiandolo, per poi scendere sulla mandibola, il collo, passando di tanto in tanto la lingua, facendo ansimare il suo ragazzo, quanto adorava vederlo perso nel piacere “che ti dicevo…? è molto meglio fare questo, non trovi?..” Chris rise sulle sue labbra, lo sapeva cosa stava facendo, lo faceva tutte le volte che voleva convincerlo che cenerentola fosse la più brutta di tutte le principesse o quando voleva dissuaderlo da un viaggio di lavoro.
“Dare, smettila di provocarmi..” il riccio sorrise contro le sue labbra “perché dovrei smettere? Vuoi punirmi?” disse in tono malizioso, non diede nemmeno il tempo di far rispondere Chris che subito lo baciò con foga, un bacio passionale, a bocca aperta, le loro lingue si intrecciarono, le mani del moro si intrufolarono di soppiatto sotto il tessuto di quella maglietta, cominciando a disegnare cerchi sull’addome e torturando i capezzoli con le dita, Chris si avvicinò all’orecchio del moro “come vuoi essere torturato?” soffiò a voce rauca causata dall’eccitazione crescente nel suo corpo, mordicchiandogli il lobo dell’orecchio e tirandolo a sé, il moro si trattenne dal gemere per quel tono, voleva possederlo, baciarlo, toccarlo “puniscimi..” disse Darren in tono basso, Chris di risposta gli tirò su la testa prendendolo per i capelli, senza gentilezza, non preoccupandosi di fargli male, lo guardò attentamente, tra i due di sicuro Chris era quello più passionale, più aggressivo “cosa vuoi che ti faccia?” disse a un millimetro dalle labbra già arrosate e dischiuse del riccio, “voglio che mi prendi.. che mi tocchi..  mi succhi…” Chris sussultò per quelle parole, lo baciò di nuovo con la stessa foga di prima, lingue che si univano, mani che vagavano, Chris fermò le sue mani sul sedere tondo di Darren, stringendolo con più forza possibile, il riccio gemette subito per quel contatto, le mani del più piccolo erano ferme in quella posizione mentre con la lingua tracciava scie dal collo all’orecchio, erano pieni di lussuria, Chris lo spinse contro la porta d’ingresso, strusciandosi senza vergogna sul corpo del suo ragazzo per fargli sentire l’evidente eccitazione, il riccio però non voleva essere passivo così allungò le mani e le posizionò sul sedere perfetto del suo ragazzo, tirandolo a sé in modo di essere una cosa sola, muovevano i bacini all’unisolo, Chris naturalmente voleva comandare il tutto così prese le mani del suo ragazzo e gliele portò sopra la sua testa in maniera da lasciarlo in quella trappola di passione, “scopami..” disse Darren dentro al suo orecchio, Chris si stava eccitando ancora di più se possibile, continuò quella frizione ancora un po’, spingendo il più possibile il suo bacino contro quello del suo ragazzo, stava per togliere i pantaloni a Darren, quando entrambi furono disturbati dal campanello della porta, che arrivò forte nelle loro orecchie, visto che praticamente stavano per fare l’amore sopra quella porta.
 Chris tolse subito le mani di dosso a Darren, quest’ultimo sbuffò “non ci posso credere..” sussurrò  veramente arrabbiato il riccio, il piccolo lo baciò per calmarlo, “tranquillo.. caccio chiunque ci sia dietro questa porta e riprendiamo da dove eravamo rimasti..” gli stampò un altro bacio per tranquillizzarlo, prima che il riccio se ne andò in camera, ancora arrabbiato, per non farsi vedere, Chris prese un respiro profondo e  aprì, “devo sapere tutto..” Chris si passò una mano sulla fronte “ciao.. anche a te Lea.. e  cosa vuoi sapere esattamente…ah e già che ci sei mi dici perché sei qui?” Lea lo ignorò completamente andando a sedersi sul suo divano, come faceva sempre, “cosa c’è fra te e Jon?” il piccolo lo odiava, ecco cosa c’era tra lui e quello, l’ odio, non voleva vederlo, non voleva parlargli e anche se non lo vedeva lui c’era sempre, sembrava una presenza che non andava via, peggio di un fantasma, “cosa ci dovrebbe essere?” chiese stizzito, perché diamine gli importava così tanto, “jon mi ha detto che siete usciti…. vorrei sapere da te quello che è successo?” Chris sbuffò sonoramente, Lea lo aveva interrotto per cosa? Per chiedergli com’era andata con jon, stava per fare l’amore con il suo ragazzo, ma è stato interrotto da quella psicopatica, si trattenne dal gridargli addosso di andarsene “non capisco perché ti importi così tanto farci fidanzare? a me non mi piace…” mi fa schifo, l’ultima affermazione non la disse a voce, ma la pensò, la mora roteò gli occhi, non sapeva a chi credere, Jon gli diceva che anche Chris era interessato a lui, mentre il piccolo diceva che non gli piaceva “centra il tuo ragazzo..” non riuscì a mantenere una voce tranquilla, era certa di odiare il suo fidanzato, non lo conosceva, ma dai racconti di Jonathan era insopportabile “cosa vuoi dire centra il tuo ragazzo? Certo che centra io lo amo, io amo Darren e….” si rese conto di quello che aveva appena detto, solo quando le parole gli uscirono dalla bocca, aveva detto di essere fidanzato con Darren, non ci poteva credere, Lea fece una faccia sconvolta “cosa vuoi dire con io amo Darren?, il tuo misterioso ragazzo è Darren? Stai con Darren e non me lo dici?” Chris boccheggiò, mesi di mistero, di finti mal di testa per stare a casa con lui e aveva rovinato tutto così, ma ormai il danno era stato fatto e non si sarebbe tirato indietro “..si…. io sto con Dare…” la mora si alzò di scatto dal divano, camminando avanti e indietro, non sapeva più niente, non capiva più niente “Darren è qui…. ora?” il piccolo la guardò perplesso come faceva a sapere che era lì, non fece in tempo a domandarlo che la mora capì e rispose “hai i capelli scompigliati, la maglia stropicciata, le labbra più rosse del solito e non farmi continuare…” Chris si guardò e capì, per fortuna che almeno i pantaloni erano attillati pensò, dopo quella affermazione, accavallò le gambe, ormai non poteva più fingere tanto valeva dire tutto “si è qui, ma non fare niente, non chiamarlo, nessuno deve sapere niente, chiaro? lui è etero e io sono single, ok?” la mora si avvicinò all’amico “perché? Tanto i fan lo sanno e il resto del cast, lo sai, si comporta peggio di fangirl, e poi io pensavo di essere la tua migliore amica..” Lea abbassò lo sguardo con aria rattristita, il piccolo gli prese la mano e la strinse “lo sei, sei la mia prima vera migliore amica, non te l’ho detto solo perché era una cosa solo mia e sua, io e lui ci amiamo, ma non dobbiamo mostrarlo a tutti, non c’è bisogno di sbandierarlo ai quattro venti, quindi per favore tienilo per te…” la mora annuì si era intenerita per il modo in cui Chris raccontava la sua storia con Darren e lo capì anche lei aveva nascosto la sua storia con Cory all’inizio, quindi comprese il fatto che volesse mantenere tutto segreto, tutto loro “va bene, sono contenta per voi e quando Darren uscirà dall’armadio digli che lo tengo d’occhio..” disse facendo ridacchiare il piccolo “glielo dirò”
Lea si unì a quella risata “quindi Jon mi ha mentito quando mi ha detto che il tuo fidanzato era brutto e basso….beh no, una cosa vera l’ha detta il fatto che Darren sia basso..”
“si ma compensa in altre parti..” disse arrossendo leggermente
“non ti facevo così sfacciato..” un’altra risata uscì dalle loro labbra
“beh posso dire di essere contenta per voi …. anche se adesso non mi sento affatto bene..” l’aria allegra svanì all’istante   “perché?” chiese il piccolo con aria preoccupata “perché Jon mi ha mentito tutto questo tempo e …… mi sento stupida …e oddio povero Darren l’ho anche costretto ad organizzare quell’appuntamento tra te e Jon chissà come si sarà sentito? Non volevo mettermi così in mezzo, scusa io volevo aiutarvi, volevo aiutare Jon perché lui ti ama veramente e mi dispiaceva vederlo triste…. Scusa” Chris la abbracciò
“non fa niente..” gli disse nell’orecchio, Lea si staccò e si alzò dal divano
“beh è meglio se io vada, tu di sicuro hai di meglio da fare e io devo picchiare una persona quindi… ci vediamo poi..” lo baciò sulla guancia e sparì dietro la porta.
Il piccolo si rilassò un momento sul divano, era contento di essersi tolto quel peso dallo stomaco, dopo essersi rilassato un minimo si alzò dal divano per raggiungere il suo fidanzato, chissà dove si è cacciato? Pensò, andò in bagno, ma non trovò nessuno, in cucina nessuno, quindi capì che doveva per forza essersi nascosto nella camera da letto
“Dare dove eravamo rimasti?” disse aprendo la porta, appena guardò all’interno della stanza, lo vide.
Era sdraiato sul letto, con gli occhi chiusi, si era addormentato come un bambino,
era bellissimo, quella visione lo intenerì,  il piccolo decise di non svegliarlo,
così molto lentamente si avvicinò al letto, gattonando per raggiungere il posto al suo fianco per potersi stendere vicino a lui, gli baciò la fronte e si accoccolò nelle sue braccia “buona notte amore..” disse prima di addormentarsi.





Allora ho aggiornato un po’ in ritardo forse, boh non lo so, se ho fatto ritardo, mi scuso, ma la scuola occupa la maggior parte del mio tempo, allora riguardo al capitolo, prima cosa voglio sapere quanto mi odiate per aver interrotto la scena hot tra i CrissColfer ? lo so mi sono odiata anch’io mentre scrivevo, ma il bello di Lea è quello di interrompere sempre, comunque sono successe un po’ di cose Lea ha capito tutto e nel prossimo vedremo la reazione che avrà con Jon, ma non pensate che adesso sarà tutto rose e fiori, io purtroppo non mi accontento mai, voglio farli soffrire ancora un po’, poi voglio ringraziare tutti i lettori di questa fanfiction, grazie che mi seguite, siete mitici, beh grazie ancora e buona notte o buon giorno dipende dalla prospettiva,

alla prossimaaaaaaaaa.
 

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Capitolo 13
*** due posti ***


 -ci vediamo tra 5 minuti ,al solito bar non voglio scuse-
Jon era abbastanza confuso per il messaggio della sua amica, forse aveva in mente un nuovo piano per aiutarlo a conquistare Colfer o forse era successo qualcosa con Cory…… boh sta di fatto che era uscito di casa e si stava dirigendo al bar.

Appena arrivò, si guardò in torno per vedere dov’era Lea,
appena la vide si avvicinò a lei, sedendosi difronte all’amica,
“perché mi volevi vedere?” chiese tranquillamente, appoggiando meglio la schiena contro lo schienale della sedia, la mora lo fulminò subito con lo sguardo
“ho parlato con Chris” quelle quattro parole bastarono per fargli perdere alcuni battiti del cuore, divenne bianco cadaverico in volto e boccheggiò, cosa voleva dire ho parlato con Chris?, era fregato, di sicuro gli aveva detto tutto “i-io posso spie-g-are….”
La mora fece un ghigno “cosa vuoi spiegare? Di come mi hai preso in giro? Facendomi credere che lui stesse con una persona orribile?!, che lui stesse male?!, cosa vuoi dirmi?”
jon si guardò intorno forse  quello non era il posto giusto per parlare di quelle cose,
“che ne dici di andare in auto? non vorrei dare spettacolo…” disse sussurrando, la mora si guardò intorno e annuì, nemmeno lei voleva attirare l’attenzione su di loro ed era certa che mettersi a gridare addosso ad una persona poteva attirare molta attenzione.

Seduti in auto la mora riprese a guardarlo con la stessa aria di sfida di prima “allora!” disse semplicemente, Jon deglutì per l’ennesima volta, “allor-a….. io amo Chris..” “non mi importa!...” urlò lea irritata “tu non puoi e dico non puoi aver fatto tutte queste farse solo perché lo ami..” Jon rise “si che posso, io lo amo….. io….. Lea credevo che tu avresti capito, credevo che mi avresti aiutato…” “io ti volevo aiutare, ma non sopporto le bugie, Chris non ti ama” non voleva di certo farlo soffrire, ma nemmeno illuderlo, Chris non lo amava veramente e non poteva dire qualcosa di diverso, Jon non riuscì a trattenere una lacrima “lo so..” disse in un sussurro “se mi amava a quest’ora io ero felice e non ero di sicuro in questo stato..” disse indicandosi “…guardami…..  non dormo da non so quanto e non mangio…perché non mi importa….. io non vivo più bene…sembra così stupido.. io sembro così stupido..” disse lasciando via libera a tutte quelle lacrime che volevano liberarsi dai suoi occhi, la mora lo guardò,…. era arrabbiata, ma restava comunque un suo amico e vederlo così gli dispiaceva “Jon… io non volevo farti piangere..” disse accarezzandogli una guancia “…e ti posso capire.. lo so cosa si prova ad amare una persona e non essere corrisposti…. Guardare quella persona da lontano, sperando in un sorriso, un cenno, qualsiasi cosa….. pur che ti noti,
ma Jon le cose non vanno sempre nel verso che noi vorremmo,
Chris sta con un altro uomo e se posso essere sincera ….. Darren è un bravo uomo.. scusa,
ma è la verità…. lo sai che ti starò sempre vicina, ma adesso ti chiedo, anzi ti supplico di lasciarlo perdere, vai in vacanza…. mangia un kilo di gelato… fai qualcosa per te stesso…. ascolta musica deprimente, qualsiasi cosa, ma non pensare più a lui…” Jon alzò lo sguardo e la guardò, asciugandosi gli occhi con la manica del maglione “non…posso..” Lea stava per interromperlo, ma gli fece segno di tacere “..fammi finire..” disse “io non posso dimenticare Chris… perché non è una cotta…. non è un amore che passerà, se vado con un altro….. è un amore vero…io lo amo per tutto quello che fa…. Che dice, per quello in cui crede….è un amore che mi fa venire le vertigini, ogni volta che lo penso…. Il mio cervello rischia di esplodere, io….. non posso non guardarlo…. Perché anche vederlo un secondo mi rallegra la giornata….. sentire la sua risata, mi fa stare meglio….anche se non ride con me, anche se guarda qualcun altro…….io non lo lascerò andare….. perché lo amo troppo… e forse è vero è un discorso veramente egoistico, ma non mi importa perché lui mi amerà….. io e lui siamo fatti apposta per stare insieme… lui non l’ha ancora capito, ma sono certo che lo capirà prima o poi….. e adesso ti chiedo di scegliere se starmi vicina mentre cercherò di conquistarlo o di allontanarti da me,… perché io Lea non mi voglio arrendere….. lo corteggerò fino a quando lui non mi amerà…” la mora non si sarebbe mai aspettata un discorso del genere da uno come Jon, la rabbia sparì…. Doveva scegliere se stare vicino a Jon o stare vicino a Chris, si guardarono per vari minuti nel silenzio di quella macchina.

Nel frattempo, non molto lontani da lì Chris e Darren dormivano beatamente… stavano sognando fin che il piccolo non si sentì leccare la faccia in un modo inquietante….. “Dare.. che fai?” disse ad occhi ancora chiusi, non ricevette alcuna risposta così decise di aprire gli occhi, rimase in un primo momento paralizzato “Brian…. Levati..” disse spingendo il gatto fuori dal letto  e sorridendo, aveva scambiato il suo gatto per il suo fidanzato, non potè trattenere una risata, si voltò per vedere se il suo vero ragazzo stesse ancora dormendo e non lo sorprese il fatto di vederlo ancora lì, sdraiato con un espressione beata, gli accarezzò una guancia, in un certo senso voleva svegliarlo, insomma potevano dormire di notte, non voleva perdere tempo stando senza di lui, “amore..” disse vicino al suo orecchio, il riccio si mosse leggermente, ma continuando a dormire, Chris allora passò alle maniere forti, iniziò a baciargli il collo, l’orecchio, la fronte fino a soffermarsi sulle sue labbra, gli lasciò dolci baci, oscillando tra il labbro inferiore e quello superiore, continuò così fino a quando non sentì, una reazione da parte del moro.

Darren non capiva se era un sogno o meno, però sentiva le labbra del suo ragazzo addosso, in un modo molto piacevole, tenne gli occhi chiusi fino a quando non capì che quello non era un sogno, il piccolo continuava a lasciargli dei teneri baci sulle labbra, non capiva quanto tempo ci voleva prima che il suo fidanzato si svegliasse….. il riccio dopo l’ennesimo bacio a fior di labbra decise di approfondire meglio quel contatto, così tenendo gli occhi ancora serrati, in modo da fargli credere che dormisse ancora, in un gesto a dir poco veloce,  prese Chris per le spalle e lo rigirò sul letto in modo da poter salire sul suo corpo e senza far nemmeno comprendere a Chris l’accaduto, lo baciò, non un semplice bacio a stampo, ma un bacio passionale, il piccolo non capiva bene quello che era successo, ma dischiuse le labbra così da lasciare libero accesso alla lingua di Darren nella sua bocca, le loro lingue si incontrarono di nuovo, cominciando quella danza che solo loro sapevano fare.

Il bacio continuò fino a quando, l’ossigeno non finì e dovettero per forza distaccarsi, mantenendo comunque due millimetri di distanza, “ti è piaciuto il… risveglio?” chiese Chris ancora a corto di fiato, il moro sorrise e annuì, come poteva non piacergli? adorava svegliarsi in quei modi, il riccio si scostò dal corpo del piccolo per potersi sdraiare accanto a lui, si guardarono mentre cercavano di recuperare aria…… “Chris..” il moro richiamò l’attenzione del suo fidanzato, il piccolo si voltò subito per guardarlo “si..” disse appena girato “volevo chiederti chi era prima alla porta?...” Chris fece una faccia pensierosa  “sai quando ci hanno interrotto?” gli ritornò in mente…Lea, certo aveva raccontato tutto alla ragazza “..era Lea..” rispose semplicemente, saltando i particolari, “che cosa voleva?..” chiese il riccio con naturalezza, cominciando ad accarezzare la spalla del piccolo “niente…. le solite cavolate.. sai com’è.. deve sempre mettersi in mezzo..” rispose Chris mostrandosi il più naturale possibile, il riccio fece una smorfia “cosa vuol dire che deve sempre mettersi in mezzo? c’entro io?... anzi, non dirmi che……. che c’entra Jonathan?!” ecco beccato, aveva capito tutto, forse i ricci gli davano qualche superpotere, era impossibile che aveva subito capito la questione
“si… diciamo che c’entriamo tutti…” vide la faccia ancora più perplessa di Darren e capì,
già la domanda che stava per porgli, così lo anticipò “si, c’entrano tutti, tutti….capito?” il riccio annuì tristemente, quel tutti, tutti voleva dire anche quell’insopportabile essere, che osava farsi ancora vedere in giro, “di cosa avete parlato?” chiese dopo quelle riflessioni, “gli ho detto di noi..” disse d’un fiato Chris, il riccio spalancò la bocca “davvero?” chiese subito, il piccolo annuì e in un secondo fu travolto da un braccio “non ci posso credere….. finalmente…” Chris capiva sempre meno “non sei arrabbiato?..” il moro si staccò dall’abbraccio per guardarlo negli occhi “perché dovrei?.... mi hai reso l’uomo più felice del mondo… almeno lei lo sa..” il piccolo sorrise “già…” si limitò di dire prima di fiondarsi di nuovo sulle labbra del suo fidanzato.
 


 

Allora, ho aggiornato puntale, questo capitolo l’ho diviso in due almeno ci sono sia scene Jonathiane che CrissColferiane, comunquee ringrazio di cuore tutti i lettori di questa fanfiction, veramente un grazie di cuore, ringrazio chi la segue, chi la ricorda, chi me la recensisce, chi la preferisce, grazie mille, ringrazio chiunque abbia il coraggio di leggermi , comunque riguardo il capitolo Lea e Jon li ho lasciati un po’ in sospeso, perché non si sa ancora la scelta di Lea o meglio io non so ancora quello che Lea dovrà fare, i miei amorini invece li ho lasciati mentre si coccolano sul letto, sono molto pro coccole in questo periodo quindi viva i momenti romantici, che pian piano si trasformeranno in momenti passionali, beh… comunque vi lascio dormire o svegliare.

buon giorno\notte a tutti
alla prossimaaa.

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Capitolo 14
*** ricordi.. ***


Scusate il mio ritardo, non ho avuto veramente tempo, quindi scusatemi, sono una frana….. comunque spero vi godiate questo capitolo, lo so non è dei migliori, ma pensandoci bene quale dei miei capitoli è migliore ad un altro.…. fanno tutti schifo, ahahahah, risata nervosa provocata da troppa caffeina in vena , beh ringrazio lo stesso i lettori delle miei storie a sotto per le solite cavolate che scrivo…..




“Lea….. Lea mi senti?...” disse jon sventolando una mano di fronte il viso della mora, la ragazza sembrava andata in trance, continuava a guardare il volante della macchina senza sbattere le palpebre, forse stava pensando o forse stava  impazzendo sta di fatto che non parlava da troppo, Jon non ricevendo risposta decise di scuoterla leggermente e sembrò funzionare perché la mora alzò subito lo sguardo verso l’amico, “come?...” disse Lea quasi in un sussurro, il moro la guardò abbastanza perplesso “come?.. cosa vuol dire come?” la mora sbuffò “come vuoi conquistarlo?.... come posso aiutarti?... come lo allontanerai da Darren come?..” disse sottolineando la parola incriminata, Jon sorrise “questo vuol dire che mi aiuterai..?” la ragazza lo guardò “non lo so… non voglio tradire Chris..” disse realmente dispiaciuta “..con Dare mi sembra felice e..” “come può essere felice?.... Lea, Darren si finge etero, si vergogna di dire di essere fidanzato con Chris, non può essere felice… io lo renderei felice….. tu non capisci Darren si finge diverso da quello che è…  sta solamente sfruttando Chris.. e” ma anche Jon fu interrotto “ non dire cavolate…. Darren lo ama e questo lo pensavo anche prima di sapere tutto questo… l’avevo già capito dal modo in cui lo guardava.. non puoi dire che lo sta sfruttando.. perché è una grossa cavolata.. si vede lontano un kilometro che si amano….dal primo momento …
 

“quindi Criss ….. non ti sembra strano Chris Criss..” il riccio rise, che bella risata pensò subito il piccolo “siamo destinati a stare insieme..” un’altra risata, potrei morire se ride ancora così, mi devo concentrare, sono un attore, poi lui è etero, certo che è difficile concentrarsi con una risata così meravigliosa che mi stordisce..mhm volevo dire distrae… cavolo… cavolo “che fai stasera?” i pensieri di Chris furono interrotti da una proposta alquanto eccitante.. cioè interessante “..niente.. perché?..” chiese titubante, il riccio tornò subito serio “..volevo conoscerti meglio… magari una pizza o un film.. che film guardi?” il moro si aspettava che rispondesse tutto, ma non quello che stava per dire “beh.. amo Harry Potter… star wars.. comunque la fantascienza, tu?” il riccio era rimasto piacevolmente sorpreso,  ha i miei stessi gusti pensò subito, “anch’io…quindi non avremmo problemi col scegliere il film..” che bella risata, forse sono morto e non me ne sono reso conto, non può essere umano dev’essere per forza un angelo….wow il suo sorriso e il luccichio dei suoi occhi mentre mi sorride, mentre mi guarda…. non posso credere che stia sorridendo per me…. “quindi… stasera Harry..” che bella voce che possiede, oh devo rispondere ahhh…. cosa mi avrà chiesto? oddio “ehi Dare tutto ok?..” chissà perché ha questa espressione adorabile…cioè persa “sisi… scusa ero inc-distratto….” porca paletta Darren ci devi lavorare insieme a stretto contatto non puoi farti distrarre così “quindi per stasera?..” Chris lo guardò stranito per poi ridere “..allora non mi ascolti…” disse fingendosi offeso “ti avevo offerto una serata in compagnia della persona migliore del mondo..” disse indicandosi “..guardando i film migliori al mondo….” “ci sto…”si guardarono entrambi, ognuno sognava dentro gli occhi dell’altro, stranamente era calato un  silenzio, non un silenzio imbarazzante o strano, ma un silenzio pieno di parole, “hey amore… Ryan ti cerca.. cosa stai fac-“ ma la mora si bloccò non appena notò quegli sguardi e sentì quel silenzio fin troppo rumoroso, ma ormai aveva attirato l’attenzione su di se “v-vado subito Lea..” disse il piccolo incamminandosi verso lo studio del suo capo, con lo sguardo basso, Lea lo osservò allontanarsi ,  lo aveva visto in tutti i modi, aveva memorizzato ogni suo sguardo per ogni momento, lo sguardo da astinenza da diet coke, lo sguardo omicida, lo sguardo arrabbiato, felice, deluso, da ninja, da cucciolo… ogni suo sguardo, ma non aveva mai visto quello sguardo, forse impaurito o forse gioioso sta di fatto che quello strano luccichio non lo aveva mai visto, si girò per guardare l’altro ragazzo e notò lo stesso sguardo dell’amico “Darren…giusto?” domandò avvicinandosi, il riccio scosse la testa “si sono io…” mantieni la calma… “ho visto che hai già fatto amicizia con Chris…” il moro annuì “..si…cioè non lo so…. se siamo già amici, però mi sta molto simpatico e poi ci devo lavorare a stretto contatto.. quindi meglio andare d’accordo, non trovi?..” “si certo…” si affrettò di rispondere la ragazza godendosi quel suo disagio “..anch’io ho fatto subito amicizia con Cory visto che sapevo che sarebbe stato il mio partner….. abbiamo lavorato a stretto contatto anche noi..” poi ci siamo fidanzati pensò, ma non lo disse non voleva di certo spaventarlo “..comunque spero che ti troverai bene… qui con noi.. sai siamo una famiglia e per tutti Chris è il più piccolo, quindi lo trattiamo come un figlio o un fratellino….” disse lanciandogli uno strano sguardo “… spero che diventiate amici..” disse andando via, Darren rimase immobile sembrava una minaccia come per dire se fai del male al nostro piccolo, ti ritroverai senza ricci, il moro sorrise,  non farei mai del male a Chris pensò……


….comunque ti aiuterò…ma se mi dirai un'altra bugia o farai cavolate non ti aiuterò più.. lo faccio solo perché ti voglio bene, ma ti dico già che se farai stare male il mio piccolo, non ti rivolgerò più parola, non voglio ingannarlo, quindi posso aiutarti a corteggiarlo, ma non ad andare oltre, voglio che mi prometti che farai un corteggiamento pulito, senza imbrogli, se vuoi conquistarlo lo devi fare in grande stile, giuramelo” Jon annuì “te lo giuro” il patto era stato fatto, il piano era in atto, “da dove cominciamo?” chiese Jonathan, la mora sorrise..
“amore.. ti ricordi il nostro primo bacio..?” chiese ridendo il piccolo, erano sdraiati ancora a letto uno nelle braccia dell’altro e stavano ricordando i loro migliori momenti insieme “hey, non ridere, ero nervoso, comunque certo che me lo ricordo..” rispose il riccio, baciandogli la fronte, “sembravi proprio un cucciolo di pinguino, anzi nel tuo caso un cucciolo di riccio…” disse ridendo ancora, il moro si finse offeso “cosa vorresti dire con questo? ero nervoso, perché stavo per baciare il ragazzo più bello del mondo, anzi più bello dell’intera galassia..” Chris lo guardò “sei meraviglioso ti amo..” disse avvicinandosi e congiungendo le loro labbra, fu un bacio veloce a fior di labbra, “comunque anche tu mi sembravi agitato..” disse il moro….



Erano seduti su quel divano da varie ore, stavano parlando come amici di vecchia data, però si sentiva qualcosa di diverso nell’aria, non era una serata come le altre, “quindi… sei fidanzato..” affermò tristamente Darren “no.. ci sono solo uscito..” il piccolo lo rassicurò subito “..non mi piace..” mi piaci tu  cretino, perché non ti alzi e mi vieni a baciare?,  dannazione è solo un amico, ma non riesco a controllarmi, stupido Colfer, stupido “quindi sei si-ngle?” chiese titubante il riccio, Chris annuì subito, bene sei single adesso come faccio a dichiararmi, le mani di Darren era più bagnate di una piscina ormai il sudore stava fuoriuscendo e l’adrenalina e l’agitazione lo stavano facendo impazzire, il piccolo si era accorto dello stato di agitazione dell’amico quello  sbattere nervoso i piedi al pavimento era molto esplicito, l’aria stava dannatamente diventando pesante, respirare era una cosa quasi impossibile, io sono Darren Everett Criss non mi agito mai.. devo fare qualcosa.. “che ore sono?” ok potevo di certo fare qualcosa o dire qualcosa di migliore di chiedere l’orario, il piccolo scosse la testa dallo stupore e si guardò il polso “quasi le due il tempo è volato.. forse è meglio se vai.. è tardi..” disse amaramente, non voleva di certo farlo andare via, ma sembrava la cosa giusta da dire “no..” rispose il riccio “voglio rimanere qui…. certo se posso… sai mi piacerebbe continuare a..” guardarti “..parlarti e sono molto stanco.. non riuscirei a raggiungere casa… posso dormire anche per terra” il piccolo sorrise “certo che puoi dormire qui.. e non dire scemenze puoi dormire con me a letto, sempre se non ti disturba…” disturba non è il termine che userei io, credo che rischierei di aggredirti mentre dormi, “certo sarebbe fantastico..” rispose cercando di sembrare il più fermo possibile, il piccolo gli aveva appena chiesto di dormire insieme a lui, si era auto condannato, cavolo come faccio? mi sa che starò sveglio tutta notte, devo calmarmi “andiamo a prepararci, ti do una maglia e un pantalone se vuoi ?” Darren annuì.
Così si prepararono e si misero a letto, seduti uno accanto all’altro  se possibile il riccio era più agitato di prima, averlo li a trenta centimetri di distanza lo distraeva e non poco, però doveva agire, doveva dichiararsi “Chris..” il piccolo si voltò “dimmi..” il riccio deglutì a vuoto, doveva farlo, doveva avvicinarsi e …stop staccò il cervello e si avvicinò, attaccò le sue labbra a quelle del piccolo, aspettandosi di tutto, sberle, calci, un sai inficcato in pancia, ma non che ricambiasse il bacio, la mano del moro andò dietro la testa di Chris per farlo unire ancora di più a lui, quel contatto lo stava bruciando, le labbra erano in fuoco, Chris aveva un sapore così dolce, le loro lingue fecero conoscenza iniziando subito una danza tutta loro, le mani del piccolo si erano fermate sulla schiena del moro, si staccarono solo per respirare “co-s-a vuol dire..?” chiese titubante il piccolo appena ripreso un po’ di fiato, il riccio sorrise lasciandogli un altro bacio sulle labbra “che ti amo..” si guardarono prima di rifiondarsi ognuno sulle labbra dell’altro..
 
Una strana vibrazione li risvegliò il piccolo prese il cellulare da sopra il comodino e lesse il messaggio “amore devo andare..” disse realmente dispiaciuto, il moro non capì, “perché?” chiese subito “..lavoro, Ryan vuole vedermi, almeno così mi ha detto Lea, vuole parlarmi del mio nuovo assolo, devo andare per forza..” disse stampandogli una serie di baci sulla bocca uno dopo l’altro, il riccio fece un cenno “va bene, io ti aspetterò qui, quindi sbrigati… e quando torni devi farti perdonare…” Chris si alzò dal letto ghignando “mi farò perdonare” affermò mentre si vestiva “dammi un altro bacio..” disse il riccio, il piccolo lo accontentò subito, piegandosi e unendo le loro labbra in un bacio pieno di trasporto e desiderio, le loro lingue si unirono e le mani del moro stavano per vagare sotto quella maglietta, ma la ragione svegliò Chris ancora una volta, “devo andare..” gli soffiò il piccolo sulle labbra, stampandogli un altro bacio, prima di allontanarsi “giuro che troverò il modo per farmi perdonare” il riccio annuì “ti amo” “anch’io” rispose Darren prima di sentire la porta di casa aprirsi e chiudersi , si accasciò di nuovo nel letto..





Eccomi l’ho fatto un po’ più lungo del solito per farmi perdonare del ritardo, spero vi sia piaciuto, Lea e Jon fanno di nuovo comunella peggio del gatto e la volpe, mentre Chris e Dare rimangono coccolosi, ho voluto aggiungere flashback perché mi piacciono molto nelle storie e perché mi sembrava giusto far capire come è nato il tutto comunque adesso vado perché sono distrutta buona notte\giorno a tutti.
Grazie a chi leggeee.

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Capitolo 15
*** insieme, ma soli ***


Scusateeee il ritardo, non ho avuto tempo e non avevo idea di come proseguire questa storia, poi mi devo ancora riprendere del tutto dalla 4x14, perché afdadadahijhkj Chris, vabbè lasciamo stare la mia ossessione per la sua perfezione, cioè per la sua perfezione nel recitare ovviamente, non c’entra niente la sua schiena e ok……                                                                                                                                                                  comunqueeee BOOM mi è venuta l’ispirazione e ho scritto, ringrazio i lettori e tutti quelli che mi sopportano a sotto per le mie solite cavolate, godetevi il capitolo e AVVERTO Jon romperà più del solito Buona lettura.



“Ryan volevi parl-…. cosa diamine ci fai nell’ufficio di Ryan? E perché non c’è nessuno sul set?” la mora si alzò dalla sedia con un ghigno sulle labbra, il suo piano era iniziato e di certo non poteva fermarsi proprio sul più bello “volevo parlarti e l’unico modo per vederti in quest’ultimo periodo è il lavoro, quindi ti ho chiesto di venire qui fingendo che Ryan volesse vederti” disse con un sorrisino ancora sulle labbra, Chris era realmente perplesso, da quando una sua amica doveva mentirgli per uscire con lui, “perché?!” chiese irritato, ma la mora ignorò La domanda, facendogli un’altra domanda “ti fidi di me?” ok, il piccolo era ancora più confuso “cosa diamine c’entra questa domanda adesso?!” chiese alzando la voce “perché ti devo bendare” Chris non capiva se era sveglio o se era un incubo, non ci stava capendo nulla, cioè una sua amica finge di dire che il suo capo lo deve vedere per provare e poi si scopre che era lei che voleva vederlo e adesso gli dice che deve bendarlo,
“cosa?” riuscì a chiedere nella confusione più totale
“t-i d-e-v-o b-e-n-d-a-r-e” disse facendo bene lo spelling, la confusione stava diventando pian piano rabbia “ok forse non mi sono spiegato, perché vuoi bendarmi?
Perché mi hai detto di venire qui?” la mora indicò la sedia facendogli segno di sedersi,
il piccolo non mosse un muscolo, Lea allora si avvicinò
“voglio solo fare un esperimento, siediti per favore” Chris tentennò per poi accontentare l’amica, così si accomodò su quella sedia che pareva fin troppo scomoda in quel momento, la mora sorrise “bene… posso bendarti adesso?” il piccolo la scrutò attentamente cercando di capire qualcosa, ma non tralasciava trasparire niente neanche un emozione, l’unica cosa che vedeva era quel suo fastidioso ghigno “Lea se è un tentativo di farmi cambiare orientamento sessuale te l’ho già detto, due anni fa, sono gay al 100%” disse sarcastico, la mora non trattenne le risate “non preoccuparti lo so, devo ammettere che mi dispiace, ma ormai mi sono rassegnata, comunque non mi hai risposto prima, posso bendarti?”
il piccolo sospirò “posso chiederti perché vuoi bendarmi? o è un segreto?” “segreto”
rispose subito la mora, Chris ormai stava smettendo di fare domande era tutto così strano, l’unica cosa che voleva fare era tornare a casa dal suo fidanzato quindi prima finiva quella pazzia e prima tornava dal suo ragazzo, così annuì “ok, ma se cerchi di violentarmi ti avverto che nel mio camerino ci sono i miei sai” Lea prese uno strato di stoffa nero, e lo legò attorno a quegli zaffiri, era buio, non vedeva altro se non buio,

sentiva rumori strani sembrava ferro, forse chiavi o collane e neanche il tempo di ascoltare quegli strani rumori che si ritrovò un braccio legato al bracciolo della sedia, Chris cercò di alzare il braccio, ma nulla da fare qualcuno glielo aveva legato alla sedia, per fortuna aveva l’altro braccio libero, si tolse subito la benda dagli occhi “Lea cosa diavolo stai facendo?” la mora non rispose e lasciò la stanza, “dammi la chiave…. o sennò sarò obbligato a rompere questa dannata sedia Lea giuro che non ti parlerò mai più……. Lea dannazione.. Lea” Chris smise di urlare come un pazzo stava solo sprecando fiato, capì che non sarebbe di certo tornata “giuro che quando mi libero te la farò pagare..” disse a bassa voce.

Quella maledettissima manetta gli stava stritolando il polso, si guardò intorno cercando un qualcosa per liberarsi, ma non trovò nulla di utile, infondo in uno studio cosa avrebbe mai  potuto trovare a parte delle penne e dei fogli, prese il cellulare dalla tasca e digitò subito il numero di Darren, ma stranamente non andava “perché?” si ritrovò a gridare scoraggiato
“ci mancava solo il telefono che non va…. maledizione” disse a se stesso
“qualcosa non va?” di chi diavolo era quella voce, alzò subito la testa e lo vide era appoggiato alla porta con le braccia conserte al petto e un sorrisino falso sulle labbra
“che diavolo ci fai qui?” disse con una voce disgustata, Jon si avvicinò portandosi dietro una sedia e posizionandola davanti a Chris per poi sedersi di fronte a lui “oh mi sento offeso per il tono della tua voce sembra quasi che io ti faccia schifo” “togli il sembra tu mi fai schifo”
disse con lo stesso tono di prima “peccato che dici così…” disse fingendosi dispiaciuto “…perché io ho queste” disse estraendo dalla tasca dei suoi pantaloni delle chiavi argentate, Chris sgranò gli occhi “sapevo che eri pazzo, ma non fino a questo punto, sai che questo si chiama rapimento, vero?” Jon fece spallucce “può essere Christopher, ma sai l’unico modo per parlarti era questo non credo che saresti venuto se avessi saputo che ero io che volevo vederti” “certo che no, io non esco con psicopatici e soprattutto non uscirei mai con uno che mi ha quasi fatto perdere la persona più importante della mia vita” il più grande lo guardò, era così perfetto anche da arrabbiato pensò, “vuoi fare un patto?” chiese all’improvviso Jon, il piccolo non esitò a rispondere “no” “lo immaginavo, beh allora sarò costretto a lasciarti legato a quella sedia” “per me va benissimo troverò un modo per liberarmi e prima o poi verrà qualcuno e giuro che tu e quella vi pentirete di tutto questo” Jon rise “sai non mi sembra il caso che tu faccia minacce e poi lascia stare Lea non sai quanto io mi sia umiliato per convincerla” Chris sbuffò “non mi interessa di quello che fai tu con Lea, voglio solo andare dal mio fidanzato” Jon si rattristì a sentire il piccolo parlare di quello gnomo, ma subito si riprese e tornò a parlare “visto che vuoi tornartene dal tuo nano…”  “ehi” “…no fammi finire, fai questo patto con me e ti giuro che ti slegherò il polso, va bene?” “dimmi cosa dovrei fare” il più grande sorrise, si avvicinò all’orecchio del piccolo “voglio un bacio” disse sussurrando,
Chris deglutì, come poteva essere così perverso
“ io non mi sporcherai mai la bocca baciandoti, perché non lo capisci? io amo Darren”
Jon si alzò sbattendo la sedia per terra “allora rimarrai qui” disse decisamente arrabbiato, “perché sei cosi ostinato? Puoi avere chi vuoi, non hai bisogno di me” Jon si avvicinò inginocchiandosi di fronte a Chris, poggiando entrambe le mani sulle sue ginocchia “scusa per tutto quello che sto facendo..” disse lasciando cadere una lacrima dai suoi occhi “..io Chris ho molto bisogno di te, non sai quante volte mi sveglio nel cuore della notte immaginando che tu sia accanto a me, che tu mi stia baciando, io ho bisogno di un tuo bacio… non voglio rubartelo, voglio che sia tu a darmelo, non chiedo altro” disse avvicinandosi “non posso” disse il piccolo scostando la testa “son-o fidanzato e lo amo, non lo tradirei mai, scusa” “ti costa così tanto un bacio a stampo?”  il piccolo annuì “si mi costa la sua fiducia..” Jon gli baciò la guancia per poi lasciargli una serie di baci che si avvicinavano sempre di più a quelle labbra rosee “Jon ti prego, smettila, se vuoi possiamo rimanere amici?”
il più grande sembrava non sentirlo, si avvicinava sempre di più, finche Chris non lo allontanò con il braccio libero “scusa, ma non posso” finalmente Jon sembrò capire così si allontanò e si decise di liberargli il polso, appena fu liberato si toccò il polso arrossato per la stretta della manetta “scusa” disse realmente dispiaciuto Jon.

Il piccolo si alzò e se ne andò senza dire niente, non poteva credere a quello che era appena successo, quella che doveva essere la sua migliore amica lo aveva tradito di nuovo alle spalle e Jonathan lo aveva praticamente ricattato, anche se alla fina aveva capito e lo aveva lasciato andare via, aveva una voglia matta di andare dal suo ragazzo, ma prima fece una tappa a casa di Lea.

Citofonò un paio di volte prima di ricevere risposta “chi è?” disse con voce seccata “apri” si limitò di dire Chris, appena aprì si diresse di corsa dentro il suo appartamento “Chris io pos-“ ma fu bloccato subito “no, non dire nulla io e te non siamo più niente, io e te non siamo più amici, quando saremo sul set reciterò con te, faremo finta di essere migliori amici, ma fuori dal set io per te non esisterò più, cancella il mio numero, sei stata la mia prima vera amica e mi hai veramente deluso, hai preso la mia amicizia e l’hai buttata, tanto hai Jon giusto?, mi hai tradito una volta e io ti ho perdonato, ma adesso basta, tu mi hai pugnalato alla schiena! Tu mi hai tradito di nuovo! Non voglio più sentirti” disse prima di girarsi e andarsene, Lea era la prima persona con cui si era confidato, la prima persona a cui aveva mostrato le sue lacrime mentre parlava del bullismo, della sorella del suo mondo e adesso era solo un’altra di quelle persone da aggiungere alla lista dei traditori della sua vita, era così deprimente “grazie per avermi ferito” disse prima di chiudersi quella porta dietro le spalle.

Era rimasto chiuso in macchina per minuti, non voleva andare da Darren arrabbiato, perché era certo che il riccio gli avrebbe posto domande a cui lui non aveva voglia di rispondere, non in quel momento almeno, era troppo, troppa delusione, troppo tutto, perché non poteva mai essere felice al 100%? perché?

La mora si lasciò cadere per terra non poteva crederci, aveva ferito il suo migliore amico fino a quel punto, lo aveva ucciso e non se ne era nemmeno resa conto di quanto male gli stesse facendo, le lacrime non smettevano di scendere, lo aveva perso ed era tutta colpa sua, aveva accettato di tradirlo, di mentirgli e quello sguardo che aveva visto nei suoi occhi, come volesse gridargli mi fai schifo, faccio schifo si ripeteva nella testa.

Chissà perché ci mette tanto? Continuava a domandarselo nella testa, prese il telefono da sopra il mobile e compose il numero del suo ragazzo,
 
spento,
 
Chris non aveva mai il telefono spento questo si che era strano, forse si stava preoccupando per nulla, ma non riusciva a non preoccuparsi, era troppo importante per lui, decise di sdraiarsi  sul letto, se non arriva fra dieci minuti vado a cercarlo pensò

Chissà dov’è Chris? Non mi parlerà mai più, ho esagerato, devo andare da Lea per chiederle un consiglio, lei saprà cosa fare, pensò jon

Tutti erano assorti nei loro problemi , Chris era deluso e arrabbiato e non voleva ancora tornare da Darren, lea era distrutta perché era consapevole di aver perso il suo migliore amico, Jon era amareggiato perché pensava di essersi spinto troppo oltre e Darren era preoccupato, di sicuro quella notte nessuno di loro avrebbe dormito bene.







Eccomiiiii allora questo capitolo è triste ,diciamo, il discorso che ha fatto Chris a Lea lo fatto anch’io a quella che pensavo essere la mia migliore amica, quindi mi sono immedesimata nella parte, comunqueee  Jon  si è spinto realmente oltre non trovate? Beh volevo scene forti, Darren è cuccioloso perché si preoccupa, Lea si è pentita, forse però è troppo tardi e Chris beh il mio cucciolo di pinguino, dovrà pensare, ringrazio tutti i lettori e mi raccomando non odiatemi, alla prossimaaaa

Buona notte\giorno a tutti 

Grazie di cuore per tutto.

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Capitolo 16
*** vado avanti ***


Allooora sono puntuale, evvaiiii, per fare questo capitolo ci ho impiegato giorni, è più lungo rispetto ai miei precedenti capitolo, perché volevo le parole giuste e perché mi è venuta una illuminazione, mi sono impegnata più del solito, l’ho riletto e già questo è tanto
 
comunque grazie per chiunque abbia letto i capitoli precedenti, siete mitici,

riguardo questo capitolo è un po’ riflessivo e  movimentato, diciamo, ognuno ragiona sul da farsi e poi lo fa, ci saranno pugni in faccia, beh non anticipo nient’altro, spero vi piaccia, a sotto per il post capitolo
avverto scene hot, niente di che, ma io avverto lo stesso.
quindi buona lettura\immaginazione


jon pensiero
Chris pensiero
Darren pensiero





Perché lo tiene ancora spento? Non posso stare qui, devo andare fuori a cercarlo, Darren prese le chiavi dell’appartamento e dell’auto e uscì, non poteva restare con le mani in mano neanche per un altro secondo,                                                                                                                                                                                      Chris sarebbe dovuto tornare dopo un’ora massimo 2 ore, ma non c’era traccia di lui da più di 4 ore e per il riccio erano decisamente troppe.

il sole stava tramontando e per Chris non c’era momento più bello, perché significava lo svanire della luce per lasciare posto al buio,
il buio nascondeva tutto, non lasciava vedere le lacrime amare che uscivano dagli occhi, non faceva vedere i tradimenti, le menzogne
il buio nascondeva le persone, il buio era la maschera del giorno
Chris aveva bisogno di quella maschera, aveva bisogno di stare solo, aveva bisogno di essere illuminato solo dalla luna, i pensieri gli scoppiavano dentro la testa, essere stato tradito dalla sua migliore amica in quel modo  lo aveva ucciso pian piano, le domande non smettevano di rimbombargli in testa e sentiva che la colpa fosse sua
alla fine si era trovato a pensare anche a Darren,
l’unica cosa che riusciva a pensare di lui è che era l’unica persona giusta che aveva in vita sua, l’unico sentimento che sentiva puro, se mai lo avesse lasciato sarebbe morto, forse non fisicamente, ma moralmente, forse era colpa sua se le persone lo tradivano così, nella sua vita tutti si sono allontanati
tutti lo hanno abbandonato, forse anche Darren lo avrebbe fatto,
perché una persona così speciale come lui  dovrebbe stare con uno come me? A quel pensiero gli occhi di Chris si chiusero, le lacrime non smettevano di scendere e i singhiozzi ormai facevano parte del suo respiro,
si addormentò in quella macchina, coccolato solo dalle sue braccia, strette in vita,  con il pensiero che anche il suo fidanzato lo avrebbe lasciato solo, tutti mi lasciano. Tutti.

Darren fermò la macchina in un’area di sosta e prese il telefono per l’ennesima volta, ma questa volta non per chiamare il suo fidanzato, ma per chiamare il suo capo,
compose il numero e attese qualche secondo, che gli parve un’eternità, fino a quando finalmente rispose qualcuno “pronto” Ryan sembrava stanco dalla voce, ma il riccio non ci fece molto caso
“Ryan, per caso Chris è li con te?, sta provando? sono veramente preoccupato, non  mi risponde” disse tutto d’un fiato “Dare calma, non so dove sia Chris, non aveva prove oggi e-“ il riccio attaccò il telefono, cosa voleva dire non aveva prove, allora dov’era andato?, anzi forse la domanda giusta da porsi era, da chi era andato? Senza pensarci rimise in moto l’auto e cambiò direzione, casa di Jonathan ecco la mia meta, pensò, non sapeva perché, ma credeva che Jon c’entrasse qualcosa.                                                                                                               

“Arrivo….arrivo” sbuffò sonoramente, chi diamine è a quest’ora?, appena aprì  la porta si ritrovò un pugno in pieno viso che lo fece cadere “dov’è Chris?” Darren era fuori di se, la rabbia gli annebbiava la vista “asp-aspetta” disse Jon con un fil di voce “non so dov’è” il riccio si fermò subito, sentiva che stava mentendo “non ti credo e se non vuoi un altro pugno, dimmelo ora” Jon deglutì “oggi l’ho incontrato, è una lunga storia..” “ho tutto il tempo che ti serve, quindi parla” Jon si alzò e si diresse vicino al divano, facendo segno al riccio di seguirlo “allora…. ho incontrato Chris, abbiamo parlato..” “di cosa?” “beh diciamo che era una situazione strana, visto che Chris era legato, cioè…” “cosa? Perché era legato?” “aveva una mano legata alla sedia, così che non poteva andarsene, io…….. beh io gli ho det-to che se voleva andarsene mi doveva dare un bacio e..” Darren non aspettò la fine della storia che subito lo colpì in faccia con più rabbia possibile “tu hai ricattato il mio fidanzato, fai schifo” un altro pugno su quel viso “schifo” un altro pugno, si fermò per riprendere fiato e per guardarlo in faccia, aveva un labbro sanguinante e un livido sulla mascella, ma non si sentiva ancora soddisfatto “ tu l’hai baciato?” chiese, dopo essersi calmato, “no” disse con quella poca forza che ancora aveva in corpo “ha detto che no-n si sarebbe mai spor-ca-to le l-abbra, baci-and-omi, lui pur-tro-ppo ti ama” il riccio si alzò da per terra e lo guardò “mi fai pena” disse prima di ricomporsi, si avvicinò alla porta e prima di uscire gli disse un’ultima cosa “se fai ancora una cosa del genere giuro che dovrai cambiare nome, città e faccia per salvarti ancora il culo”.

Non era mai stato un tipo violento, ma per Chris avrebbe picchiato chiunque, per proteggerlo si sarebbe venduto l’anima, il cuore, tutto, Chris per lui era tutto, l’unico pensiero che aveva era di trovarlo e baciarlo fino a perdere il fiato.

Jon era steso per terra, triste per averlo perso per sempre, ormai aveva la convinzione che un angelo non si sarebbe mai messo con un mostro, è finita.

Buttò il telefono per terra era tutto il pomeriggio che Lea cercava di contattarlo  per scusarsi, ma nulla da fare, aveva il telefono spento, cosa poteva aspettarsi? Aveva fatto una cosa orribile, lo aveva tradito sia fisicamente che moralmente, doveva solo pensare ad un piano per chiedergli scusa, doveva riconquistare la sua fiducia, forse sul set, sul set di sicuro non poteva ignorarla, giravano la maggior parte delle scene insieme, ritorneremo amici, si Lea si era convinta che lo avrebbe conquistato come la prima volta, si alzò in piedi e si andò a lavare la faccia, togliendosi tutto quel trucco colato dagli occhi.

Un brivido lungo la schiena lo svegliò, faceva freddo, molto freddo a stento riusciva a muoversi, non capiva nemmeno dove fosse, guardando in giro, però capì di essere in un auto, molto probabilmente la sua auto, ma non ne era certo al cento per cento, aveva guidato e si era fermato in uno strano parcheggio isolato, si era fermato lì, solo per poter ammirare il tramonto
Chris alzò il polso lentamente per guardare l’ora all’orologio, appena lo portò davanti agli occhi gli si gelò il sangue nelle vene , li vide, vide quei segni violacei sul polso, i segni di quello che era successo, di come si era dimenato per andarsene, degli occhi di Lea mentre si allontanava, quel sorrisino poco prima di bendarlo e legarlo, del modo in cui Jon lo guardava, lo toccava, una fitta gli penetrò il cuore, non era ancora pronto a ripensarci, ci aveva pensato fin troppo, era sicuro che se avesse continuato a pensarci il suo cervello si sarebbe fuso, forse era meglio se riposava ancora un po’, così si rigirò per mettersi in una posizione più comoda, ma sentì un qualcosa di fastidioso sulla gamba, che non lo faceva stare comodo, si mise una mano in tasca e prese quell’oggetto che tanto lo infastidiva, il suo cellulare

“pronto, Chris?!” disse Darren con voce speranzosa
“no.. Dare sono Lea” rispose
“ah….” Il riccio non pote trattenere quel tono dispiaciuto
“Chris non è ancora tornato?” chiese in un tono stranamente serio e preoccupato
“no, ma come fai a sapere che oggi è uscito?, per caso l’hai visto in giro? Dimmi che era solo, almeno, sto impazzendo, non so che fine abbia fatto” disse lasciandosi cadere una lacrima, non era mai stato così preoccupato per qualcuno in vita sua, a stento riusciva a respirare, era una sensazione orribile
“si, cioè è…. Una storia lunga.. comunque se ti può consolare era solo” non voleva raccontare tutto quello che era successo, aveva già perso il suo migliore amico, non voleva perdere un altro suo amico
“oggi tutti hanno storie lunghe..” disse lasciandosi sfuggire dalle labbra una risata nervosa “..anche J-…… aspetta un attimo….. dimmi che tu non c’entri niente con Jonathan, dimmelo”
A Lea gli si spezzò il fiato “com-come fai a sapere quello che è-è succ-esso?”
“perché il tuo amico me l’ha detto, cosa gli hai fatto?!” stava perdendo la calma, per la centesima volta quella giornata
“i-io gli ho detto di andare agli studi, lui credeva per le prove, ma era solo uno stupido piano per fargli incontrare Jon e-e le cose sono degenerate e..” “Lea parla!” autocontrollo addio, il riccio era furioso, “io l’ho bendato, poi…” fece un respiro profondo “ l’ho incatenato ad una sedia con delle manette e… me ne sono andata lasciandolo solo con Jonathan…. Darren non sai quanto io mi senta in colpa e cercherò di rimediare, la situazione ci è scivolata di mano abbiamo esagerato, anzi ho esagerato…. Darren ci sei?”
“come hai potuto tradirlo così? Eri la sua migliore amica..” il riccio era incredulo in quel momento, da Jonathan se lo aspettava un colpo basso come quello, ma da Lea di certo no, adesso capiva perché Chris si fosse allontanato così da tutti,
“io.. non so cosa dire, a parte che cercherò in tutti i modi possibili di farmi perdonare, di aiutarlo”
“lo vuoi aiutare? Lascialo stare, dimenticati di lui e già che ci sei dimenticati anche di me” attaccò il telefono, deve sentirsi malissimo, lo devo assolutamente trovare,

Chris girò e rigirò quell’aggeggio nelle sue mani, non sapeva se posarlo da qualche parte o accenderlo, ma alla fine la curiosità ebbe la meglio, così lo accese,
si spaventò nel vedere tutte quelle chiamate perse e tutti quei messaggi, quando vide chi l’aveva cercato così tanto, un sorriso si formò sul suo volto “amore..” sospirò, l’ho aveva chiamato più di cento volte e gli aveva scritto una cinquantina di sms, lo aprì uno a caso

-amore, perché non rispondi? Ok forse mi sto preoccupando per niente, ma mi basta uno squillo, ti prego chiamami così mi calmo
Ti amo, sei la mia vita-

Chris sorrise era fortunato ad avere un ragazzo come lui, così speciale, sbirciò ancora qualche sms e purtroppo vide anche chiamate e sms non di Darren, ma di Lea e alcune chiamate anche di Jon, forse non era stato chiaro quando gli aveva detto di cancellare il suo numero
Non li guardò per più di due secondi, aveva deciso che loro non avrebbero fatto più parte della sua vita, in quel momento gli importava solo contattare Darren
 così lo fece, lo chiamò

“pronto…” rispose il riccio senza nemmeno guardare chi lo stesse chiamando, ormai stava perdendo le speranze
“non credevo che dopo sole 5 ore ti preoccupassi tanto, se mai dovrò fare un viaggio di lavoro, tu cosa farai? Entrerai dentro la mia valigia? Sai devo saperlo prima di partire, così la compro un po’ più grande” cercò di sembrare il più tranquillo possibile, usando la sua migliore arma, l’ironia
“dove sei? Dove diamine sei? E si compra una valigia più grande, perché io ti seguirò fino in capo al mondo….” Non poteva crederci la sua voce, stavano parlando “…non farlo più..” disse serio “..non lasciarmi mai più ok?”
Il piccolo sgranò gli occhi per quel tono così triste, non aveva mai sentito il suo ragazzo così triste, disperato
“io non ti ho mai lasciato e non ti lascerò mai, capito? Mai, sei tu che dovrai lasciarmi se non mi vorrai più, perché io ti vorrò sempre, amore ti amo..” Darren dopo quella confessione si lasciò scendere altre lacrime “amore…io ti amo” disse singhiozzando “dove sei?” il piccolo si guardò intorno
“forse non mi crederai, ma non lo so, ho guidato alla cieca”
“vai a casa, così ci incontriamo lì ok?”
“va bene”
“sarò lì il prima possibile, non sai che bello sentire la tua voce, ti amo e scusami per tutti questi ti amo sembro un ragazzino innamorato, ma non posso farne a meno, ti amo”
“ti amo anch’io e non devi scusarti amo sentirti dire ti amo” disse sorridendo come se il riccio potesse vederlo
“bene, allora ti amo, ti amo, ti amo, ti amo sai posso andare avanti così fino all’infinito”
“ok ti metto alla prova, vai avanti, però aspetta un secondo che devo mettere in moto la macchina sennò mi addormento ancora qui” disse girando le chiavi e dando gas
 “ok ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo…..”

Chris mise il vivavoce e appoggiò il cellulare sul sedile accanto a lui, così da sentire il suo fidanzato dirgli ti amo e ad ogni ti amo rispondere un anch’io
Dopo 5 minuti di ti amo e anch’io finalmente Darren arrivò a casa
“……ti amo, ti amo, scusa amore devo sospendere i ti amo per dirti che sono arrivato a casa nostra, volevo solo avvertirti adesso continuo ti amo, ti amo, ti amo……” il riccio si precipitò dentro l’appartamento senza smettere di dire ti amo e senza smettere di sentire quei dolcissimi anch’io
“anch’io, anch’io, anch’io……”.
Dopo 20 minuti, il piccolo era quasi arrivato, ma voleva fargli una sorpresa
“ehi Darren, hai vinto la sfida adesso devo attaccare, purtroppo, ci vediamo tra un po’, ti amo”
Il moro non capì perché voleva attaccare proprio in quel momento visto che avevano fatto più di 20 minuti di chiamata
“perché devi attaccare?”
“perché il telefono è quasi scarico e non voglio che cada la linea mentre mi dici ti amo, adesso vado”
Il riccio sbuffò, non voleva staccare il cellulare, ma capì
“va bene allora a dopo, ti aspetto e ti amo” il riccio aspettò che fosse Chris ad attaccare, appena attaccò, il moro andò in bagno, aveva un assoluto bisogno di farsi una doccia, voleva farsi vedere al meglio dal suo fidanzato
Ormai il piccolo era quasi arrivato, non vedeva l’ora di abbracciarlo e baciarlo,
voleva fargli una sorpresa.

Finalmente arrivò, parcheggiò la macchina nel primo posto che vide e sorrise nel vedere l’auto del suo ragazzo parcheggiata di fronte casa sua
si diresse di corsa dentro quel palazzo, salì le scale e appena fu difronte alla sua porta prese le sue chiavi e aprì, cercando di fare meno rumore possibile, si chiuse la porta alle spalle e appoggiò la giacca su una sedia a caso.

Non lo vedeva, chissà dove si è cacciato? Pensò ,
ma appena prese il cellulare per chiamarlo, lo sentì, sentì la sua voce soffocata
da un getto d’acqua
“sta cantando sotto la doccia” disse a bassa voce con un ghigno sulle labbra
“pretty, pretty   pleaseDon't you ever ever feel….” il moro canticchiava sotto quel getto di acqua calda felice che tra poco il suo ragazzo sarebbe tornato, forse molto presto
Like you're less then Fuckin'perfect….” Due braccia gli strinsero la vita, avrebbe riconosciuto quel tocco dappertutto
Chris era entrato nella doccia senza farsi notare e si era letteralmente appiccicato alla schiena del suo fidanzato
Il moro gli baciò subito le braccia “mi sono addormentato sotto la doccia o sei davvero tu?”
Il piccolo sorrise contro la sua schiena, gli lasciò scie di baci umidi sulle spalle e dei dolci baci sul collo
“secondo me stai dormendo” disse  lasciandosi sfuggire una risata dalle labbra
“ah si?” rispose Darren mezzo ipnotizzato da quei baci e dal fatto che il suo fidanzato fosse completamente nudo dietro di lui, l’eccitazione ormai era già evidente sia fuori che dentro di lui
Senza avvertire, il riccio si girò, guardando il piccolo negli occhi, quegli oceani così immensi, così cristallini, si alzò leggermente sulle punte dei piedi e fece quello che aspettava da tutto il giorno, lo baciò
Non era un bacio molto gentile, fu un bacio voglioso, assetato, un bacio che faceva intendere altro, le loro lingue si incontrarono a metà strada esitanti di toccarsi anche loro
Le mani del riccio si erano ben posizionate sul fondoschiena  tondo del piccolo, facendolo gemere a quel tocco così rude, ma anche così gentile, le loro erezioni si scontravano e creavano quella frizione magica che li fece gemere entrambi
“ti sono mancato?” chiese il piccolo affannato, senza staccare la bocca da quel collo muscoloso, che succhiava e mordeva
“mi sei mancato? Stavo per morire senza di te” disse baciandogli il collo, la fronte, il petto e facendo scivolare una mano in mezzo alle sue cosce accarezzandogli quell’evidente erezione
Il piccolo gemette sotto quel suo abile tocco,
“non andare mai più via senza di me, dove andrai tu verrò io” disse il riccio con voce roca
“son-o certo che verrai” rispose il piccolo in tono malizioso, porgendo le stesse attenzioni che il suo ragazzo gli stava porgendo, fece scivolare la mano sul membro del suo fidanzato cominciando a pompare forte, godendosi quei suoni che le sue orecchie udivano, “girati ora!” disse ad un millimetro dalle labbra del moro lasciandogli libera l’erezione,
Darren subito seguì il comando voltandosi, si sentiva dannatamente eccitato, le mani di Chris cominciarono a tracciare un percorso, si soffermarono sui pettorali, disegnando linee immaginarie per poi scendere molto lentamente, il moro guardava quelle mani con avidità, erano così perfette, Chris era così perfetto, le guardò attentamente, fino a quando notò degli strani segni sul polso, la sua preoccupazione durò poco però, perché quelle mani avevano raggiunto nuovamente la sua erezione, cominciarono a pompare come prima, anzi più veloci di prima “mi vuoi?” gli soffiò dentro l’orecchio prima di morderglielo
“d-a mor-“ un gemito non gli fece terminare la frase, ma Chris capì lo stesso, così senza nemmeno prepararlo lo penetrò, il riccio urlò subito per quella intrusione, ma poi si abituò, il piccolo cominciò a muoversi avanti e indietro seguendo la velocità della sua mano, il moro aveva poggiato la testa sulla spalla del suo ragazzo e si stava lasciando trasportare solamente dal piacere e dall’amore
Gli baciava ogni tanto il collo e la bocca e quando sentiva Chris gemergli dentro l’orecchio si sentiva morire, era davvero eccitante, un calore pervase entrambi, stavano per venire giunti allo stremo dell’eccitazione “st- pe-r-“ il piccolo capì subito così aumento la velocità della mano sul suo membro  “vieni” quasi gli ordinò,
il riccio ubbedì, lasciandosi travolgere da quel calore, anche il suo fidanzato si lasciò andare accasciandosi sulla schiena di Darren.

Finita quella doccia, si rivestirono e si andarono a mettere a letto, pronti per dormire “buona notte” disse Chris, che teneva gli occhi già chiusi,  il riccio sorrise, baciò il piccolo e si posizionò tra le sue braccia pronto per sognare.




Cheee dire, spero che vi sia piaciuto in anzi tutto e riguardo questa storia come ho scritto sopra mi è venuta una illuminazione, comunquee grazie ai  lettori e scusate i miei eventuali errori, come al solito non ho un gran che da dire se non ci vediamo alla prossima e buona notte\giorno
Grazieeee un bacio.
 p.s. la canzone è fucking perfect p!nk
 
 

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Capitolo 17
*** raccontare fa bene.... ***


Eccomiiiii, scusate il ritardo, tanto ormai credo vi siete abituati al mio ritardo cronico, comunque ringrazio tutti i pazzi che leggono quello che scrivo e mi raccomando godetevi il capitolo,
buona lettura
 
 
 



I giorni passavano come se nulla fosse successo, per i due fidanzatini,
tutto era tornato alla normalità  o almeno così sembrava.

Erano seduti sul divano mentre guardavano per la millesima volte un film di Harry Potter, ridevano e scherzavano, prendendosi in giro, soprattutto Chris si divertiva a prenderlo in giro
“quindi sei sicuro che non ti hanno chiamato per fare il provino di Hobbit?
chiese ridendo, mentre gli scompigliava i capelli, il moro rise
“lo sappiamo tutti e due che gli uomini bassi hanno altre doti” disse malizioso,
facendo arrossire leggermente il piccolo,per non fare notare il rossore Chris appoggiò  la testa sulla spalla del riccio, che si beò di quel contatto per qualche secondo,
ma poi un pensiero che ormai era fisso nella sua mente ritornò,
Darren aveva evitato per giorni l’argomento Jon, perché avrebbe veramente voluto che fosse Chris a parlargliene, a cominciare quel discorso, ma aspettava per nulla,
perché sapeva che il piccolo non avrebbe affrontato l’argomento,
ma per lui era giunto il momento di parlarne così da chiudere per sempre quel capitolo,
era da troppo che si tratteneva dal parlargliene.

Prese il telecomando e spense la tv, Chris si girò subito arrabbiato
“perché diavolo hai spento?, era la mia parte preferita, lo sai che cerco anch’io di parlare
con il serpente in quella scena”
“lo so amore, ma devo parlarti seriamente e se non spegnevo il televisore, avresti cominciato ad imitare Harry Potter mentre parla con il serpente”
Il piccolo aspettò che il suo fidanzato cominciasse a parlare rimanendo in silenzio, il moro si schiarì la voce
“Chris..” “wow se mi chiami Chris è un discorso serio,
perché non usi il mio nome completo? chiamami Christopher”
disse lasciandosi sfuggire una risata
“Chris..” ripetè Darren con lo stesso tono di prima
“..è una cosa seria, dobbiamo parlare di una cosa..”
“Dare cosa è successo? È grave?” chiese subito preoccupato
Il moro gli accarezzò un braccio “non è nulla di grave..” disse baciandogli la fronte,
Chris si tranquillizzò
“…allora.. amore… non abbiamo mai parlato di cosa è successo quel giorno…”
disse quasi in un tono inudibile, il piccolo si irrigidì “..io non voglio parlarne” disse subito
“ma io si” rispose subito il riccio, sapeva quello che era successo,
ma voleva che il suo fidanzato glielo dicesse
“..Chris io non sono stato molto onesto con te, cioè io…” “cosa vuoi dire?” chiese impaurito
“quel giorno sono andato a cercarti per tutta la città, ho chiamato Ryan e mi aveva detto che tu non avevi prove quel giorno, poi sono andato da Jon..” a quel nome l’espressione di paura di Chris si trasformò in rabbia
“..non abbiamo parlato molto, diciamo che le mani partivano da sole..”
Chris corrugò la fronte “dimmi che non l’h-“  “si l’ho picchiato,
Chris ha fatto una cosa orribile, sia lui che Lea e non avrei mai permesso che la passasse liscia” il piccolo solo in quel momento realizzò che Darren sapeva tutto quello che era successo “..ti prego adesso dimmi quello che è successo”
“credo.. che tu lo sappia, già..” disse in un sussurro
“si…. Si lo so, ma voglio che sia tu a parlarmene, ti toglierai un peso dal petto”
Di certo Chris non voleva farlo arrabbiare, non sapeva cosa sapeva e cosa non sapeva e non voleva dire cose che magari non sapeva
“posso sapere, prima cosa sai tu?” chiese cercando di rimanere impassibile
Il moro esitò per poi rispondere “no, non puoi saperlo, ti conosco…. quindi parla o giuro
che non ti parlerò per giorni” disse mettendo un adorabile broncio
“ok..” gli stampò un bacio in bocca, che subito venne approfondito dal moro, facendo scivolare la lingua dentro la bocca del suo fidanzato, il piccolo stava per allungare le mani verso il suo ragazzo, fin che quest’ultimo non si spostò
“prima parla” disse ridendo
“quindi preferisci parlare, invece di questo..” disse sfiorandogli il collo con le labbra
“no….non lo preferisco” disse trattenendo un gemito, Chris era passato dallo sfioramento di labbra al mordere e baciare quel pezzo di pelle scoperto sul suo collo
“..Chris….ti prego parla…dopo facciamo tutto quello che vuoi”
disse Darren tirandosi leggermente indietro
Il piccolo sbuffò “va bene….allora sono andato agli studi…credendo che Ryan mi aspettasse, ma invece di lui c’era…..” non sapeva perché,
ma solo pronunciare il nome di quella che una volta era la sua migliore amica gli faceva terribilmente male, era come un nodo alla gola,
non riusciva a dire quel nome, ma si doveva sforzare se voleva far credere al suo ragazzo di stare bene e di aver superato tutto.

“…Lea..” un altro respiro profondo
“..abbiamo parlato.. cioè più che altro ci facevamo domande a vicenda,
lei mi domandava se io mi… fidavo…di lei” quella parola uscì fin troppo strozzata dalle sue labbra, il moro subito se ne accorse e gli accarezzò lentamente il braccio,
per incoraggiarlo a proseguire “..e io le domandavo perché voleva vedermi, poi mi sono fatto convincere, non ricordo bene come..” non era vero, Chris se lo ricordava, si ricordava tutto di quel pomeriggio “..mi sono seduto su una sedia e mi sono fatto bendare,
poi  senza che io me ne accorgessi… mi ha legato il polso alla sedia…”
il riccio lo guardava impietrito sentire la storia raccontata dal suo fidanzato in quel modo era straziante, perché sapeva che non poteva fare niente oltre quello che aveva già fatto,
si sentiva inutile, gli prese la mano e intrecciò le loro dita insieme guardandolo negli occhi e lasciandosi sfuggire un sorriso di conforto “…poi mi sono subito tolto la benda con la mano libera, Lea se ne era andata…. Poco dopo entrò Jon in ufficio….lui aveva le chiavi.. voleva che io lo baciassi, in cambio mi avrebbe slegato il polso…io naturalmente non l’ho baciato,
non l’avrei mai fatto.. ti amo troppo per ferirti..” disse,
posando un dolce bacio sulla mano del moro, che era ancora stretta alla sua,
“anch’io” sussurrò Darren
“…poi, l’ho convinto e mi ha liberato, fine della storia..” disse sospirando.
 
“e Lea?” chiese il moro “beh, non ci parlo più, mi sembra ovvio, mi ha tradito..”
“si..... si lo so amore, volevo dire, non ci hai più parlato, dopo quello che è successo?”
“si, solo per dirle che non volevo più averla come amica” disse facendo spallucce,
come se non gli importasse
“adesso sto meglio, soprattutto grazie a te..” disse stampandogli un bacio in bocca
“io ti ho detto tutto, tu invece? Cosa hai fatto?” chiese rilassandosi più di prima e sentendosi più leggero
“io….. niente di che…. un  paio di pugni, l’importante è che tu stia bene, degli altri non mi importa”
“idem” rispose subito.
Si scambiarono diversi baci, fin che il piccolo non si allungò quel tanto che bastava per afferrare il telecomando e accendere il televisore, sotto lo sguardo stupito del moro
“davvero? preferisci Harry a me?” chiese sentendosi ferito
“no amore, preferisco di gran lunga stare con te, ma sai…. mi piace vendicarmi, quindi adesso ci guardiamo il film e poi andiamo di la a fare cose che non farei mai con Harry Potter, ok?” chiese sorridendo
Il moro ricambiò il sorriso “va bene amore”
Si coccolarono durante tutto il film, il riccio circondava la vita di Chris con le braccia e il piccolo le accarezzava, tracciando righe e cerchi immaginari.
“quindi sei sicura?” chiese l’uomo ancora perplesso
“si Ryan, ti ho detto di si” rispose Lea
“va bene lo dici tu a Chris? Sai non credo che a lui vada bene, odia..” non lo fece finire che subito lo fermò
“è meglio se glielo dici tu e non preoccuparti accetterà, infondo sei il suo capo” disse con voce sicura
“va bene Lea, allora a domani” chiuse il telefono, soddisfatta di quello che aveva appena fatto.
 
 



Alooooraaaa, non è un capitolo lungo lo so, scusate, ma è solo un capitolo di passaggio,
Chris si è tolto un peso e Lea ha programmato qualcosa, si vedrà meglio nel prossimo, comunque questo è il solito momento in cui ringrazio tutti, quindi grazie di cuore e scusate per il ritardo, ma prometto che il prossimo lo metto prima di sabato, grazie ancora

Adesso vado a dormire con Chris (per chi non lo sapesse il mio fidanzato cuscino),
spero che voi dormiate altrettanto bene.

Quindi buona notte\giorno

Ciaooooo a tutti ragazziii.
 
 
 
 
 

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Capitolo 18
*** you're my best friend ***


Eccomi di nuovo,
pensare che questa storia doveva essere di  5 capitoli al massimo,
vabbè comunque buona lettura
Colchele centrale
Scene di letto CrissColfer, io avverto sempre
 
 
 





“va bene Ryan..” attaccò il telefono sbuffando, non gli andava di andare a girare una scena di notte, odiava girare le scene di notte e soprattutto non voleva girare delle scene con Lea, da quello che aveva capito doveva girare la scena dentro il loro appartamento, ma lui non ne aveva proprio voglia.

“amore devo andare alle prove, questa volta sono certo, mi ha chiamato il capo..” disse facendo ridacchiare l’altro
“ok, a dopo” si diedero un bacio umido e prima che potesse sfociare in altro, Chris si staccò, facendogli un sorrisino e uscendo di casa.

“quindi sta arrivando?” chiese Lea ansiosa
“quante volte te lo devo dire? Mi stai agitando, ti ho detto che stava arrivando già 2 minuti fa…” disse ormai esasperato “..perchè  tutta quest’ansia? Per caso ti ha messo incinta e adesso gli devi dare la bella notizia?....”
Lea si passò una mano fra i capelli, ignorando completamente quello che Ryan stava dicendo, era davvero nervosa non lo vedeva da quel giorno, l’agitazione ormai la stava divorando
“ehi… c’è nessuno?” chiese Ryan sventolandogli una mano davanti alla faccia
“si….stavo solo pensano” disse ancora sovra pensiero
“sei agitata perché hai scelto tu la canzone?” chiese in un tono dolce, passandogli una mano sulla guancia
“si…anche” ammise, era importante per lei quella canzone e lei aveva praticamente supplicato Ryan per poterla cantare a Chris, visto che non era prevista una performance del genere,  lo aveva convinto dicendogli che era una cosa positiva per lo show, per le vere amicizie, che molti ragazzi si sarebbero rispecchiati in loro, perché se l’amore su una scala da 1 a 10 è importante 10, l’amicizia su una scala da 1 a 10 è importante 1000 nella vita di una persona e lei voleva dimostrarglielo.

Era seduta sul divano del ‘suo’ appartamento con gli sceneggiatori e  i truccatori che andavano avanti indietro, guardando insistentemente la porta, come se guardandola Chris potesse arrivare prima,
dopo qualche minuto per fortuna la porta si aprì e rilevò la figura di quel piccolo angelo
Ryan subito gli si scaraventò contro
“finalmente, qualcuno stava dando di matto…” disse lanciando uno sguardo a Lea
“..Chris lo so che odi girare le scene di notte, ma è stata un’idea della tua amichetta, comunque non preoccuparti tu non devi fare molto, è solo una scena riguardante il rapporto di due migliori amici, ok?..” Chris annuì, non capendo poi molto
“Lea…cioè Rachel ti farà una sorpresa, cantandoti una canzone, tu dovrai solamente entrare in casa inconsapevole, naturalmente, ti accomodi sul divano e mentre stai per prendere una rivista comincia la base della canzone, poi il resto vien da sé, l’unica cosa che ti chiedo è di far trasparire il tuo bene nei suoi confronti, comunque, adesso vai a cambiarti veloce, che iniziamo” dopo aver tolto i panni di Chris ed essere diventato Kurt era pronto

“ok, ragazzi siete pronti?” tutti fecero segno di si, anche se in realtà Chris non era pronto ad affrontare una canzone sull’amicizia con lei, però era un attore e doveva farlo.
“e…..azione”
Chris\Kurt entrò nell’appartamento, come gli era stato detto, appoggiò una borsa che gli avevano dato i produttori e si andò ad accomodare sul divano, rilassandosi, dopo pochi istanti si allungò per prendere un giornale, fin che non sentì il segnale…. La canzone stava incominciando

Ooh, you make me live,

ecco Lea\Rachel sbucare fuori dal bagno mentre intonava le prime note, anche se era in playback sentiva la sua voce dal vivo, la stava cantando per lui, guardandolo negli occhi

Whatever this world can give to me 
It's you, you're all I see 

Si avvicinava sempre di più, fino a posizionarsi difronte a lui
Chris era impietrito per quello sguardo, sembrava così dispiaciuta

Ooh, you make me live now honey 
Ooh, you make me live

Lea lo supplicava con lo sguardo, voleva fargli capire che in quel momento non era Rachel a cantare e non era nemmeno lei, ma la sua anima che si stava liberando di un peso, voleva farglielo capire, doveva capire

Oh, you're the best friend
That I ever had

disse con tono strozzato, sapendo già che gli occhi erano diventati lucidi 

I've been with you such a long time 
You're my sunshine 
And I want you to know 
That my feelings are true 
I really love you 

Chris stava lottando contro se stesso, da una parte avrebbe voluto alzarsi per abbracciarla e dall’altra l’avrebbe volentieri mandata a quel paese

Oh, you're my best friend 

Ooh, you make me live 

Ooh, I've been wandering round 
But I still come back to you (still come back to you) 
In rain or shine 
You've stood by me girl 
I'm happy at home (happy at home) 
You're my best friend 

Le luci nell’appartamento si erano spente, c’erano solo due fari che illuminavano Kurt da una parte e Rachel dall’altra, come se fossero a teatro,
come se nulla era importante in quel momento se non loro

Ooh, you make me live 
Whenever this world is cruel to me 
I got you, to help me forgive –oo oo ooh 
Ooh, you make me live now honey 
Ooh, you make me live 

Lea si avvicinò, prendendo la mano di Chris e stringendogliela  finalmente,
dopo tutto quel tempo, un contatto

Oh, you're the first one 
When things turn out bad 
You know I'll never be lonely 
You're my only one 
And I love the thing 
I really love the things that you do 
Oh, you're my best friend 

Chris era rimasto fermo, impietrito quando gli aveva preso la mano, 
guardava le loro mani unite, poi guardava lei, poi ancora le mani, non sapeva cosa fare

Oh, ooh, you make me live 

I'm happy
You're my best friend 
Oh, oh, you're my best friend 
Ooh, you make me live 
Oo oo ooh 
You, you're my best friend 

intonò le ultime frasi e sorrise a Chris, avvicinandosi per abbracciarlo, Chris non poteva di certo dire “no, Rachel non ti voglio abbracciare”, così ricambiò quel gesto

“stop” furono entrambi interrotti dal grido di Ryan
“bravi ragazzi, è andata bene dobbiamo solo lavorare sulle inquadrature, poi il gioco è fatto, adesso siete liberi, finiremo un altro giorno, adesso è già tardi” così dicendo se ne andò lasciandoli soli,
Chris si tirò subito su dal divano, ma venne bloccato da Lea
“l’ho scelta io la canzone, non Ryan e non Rachel e io non stavo cantando per Kurt..”
disse lentamente,
Il piccolo sospirò “bella canzone e tu l’hai cantata molto bene e l’avevo capito comunque” disse con un ghigno sulle labbra
“ti prego scusami..” disse la mora in  un tono supplichevole
“ci vuole tempo” rispose
“va benissimo aspetterò tutto il tempo che vuoi…” il moro si alzò
“ah Chris..”
Il piccolo si girò per guardarla “..ti voglio veramente bene”
Il piccolo annuì ammettendo amaramente  un “anch’io”.

La mora tornò a casa, notando che la porta fosse stranamente aperta, forse Cory, pensò mentre entrava,
“lo hai visto?” che diamine, accese subito le luci del salotto,
“che diavolo ci fai a casa mia?” chiese arrabbiata
“beh non dovevi darmi le chiavi, se non volevi che facessi improvvisate” disse con fare ovvio
“ ok, Jon non ho voglia di parlare adesso, sono stanca, potresti andare” disse indicandogli la porta
“non mi hai ancora risposto, lo hai visto?”
“si, dovevamo girare una scena, perché lo vuoi sapere? Non avevi detto che lo avresti lasciato in pace?” chiese seccata, in fondo era colpa sua per le liti che aveva avuto con Chris
“lo so, ma sai…si dicono un sacco di cose e poi non ho detto che voglio di nuovo tormentarlo, volevo solo sapere se lo avevi visto, perché pensi male?”
“perché per colpa tua ho perso il mio migliore amico e adesso voglio solo recuperare un rapporto con lui” disse gridando
“ok, ok……non ti agitare, adesso vado, ciao è stato un piacere vederti” disse andandosene, la mora chiuse velocemente la porta e si andò a rilassare sul divano tirando un sospiro di sollievo, era felice di com’era andata.

Le mani accarezzano il suo ventre, lentamente, scendevano per poi salire,
lo torturavano, voleva godersi ogni attimo con lui, ogni spinta, ogni gemito, ogni tutto,
lo amava veramente troppo per perdere dei secondi,
“allora com’è andata? Non me lo hai ancora detto..” chiese dentro il suo orecchio, mentre continuava quella specie di massaggio del dopo sesso
Il piccolo si girò per guardarlo in faccia “siamo stati impegnati, non ho avuto tempo per dirtelo..” disse baciandolo con trasporto “comunque è andata bene” disse con un sorriso sincero in volto
“adesso possiamo tornare a fare quello che stavamo facendo prima?” il riccio rise per quella domanda
“certo”
Chris si mise subito a cavalcioni su di lui,
“questa volta comando io” disse
 Darren si sentì nuovamente accaldato, voglioso, l’erezione pulsava contro la coscia di Chris, che sussultò subito a quella scoperta, iniziò a muoversi avanti e indietro facendo scontrare le lori erezioni, i gemiti facevano da sottofondo, si muoveva lentamente, avvolte faceva un movimento circolare che faceva impazzire Darren continuò quella danza, fin che non scese da sopra di lui, con il disappunto del riccio, non gli lasciò il tempo di lamentarsi, perché colmò quel vuoto, con la sua bocca, attaccando l’erezione del moro,
Darren si lasciò sfuggire un grido di puro piacere, iniziò a muovere i fianchi su e giù in cerca di più calore,  con una mano strinse con forza i capelli di  Chris per spingerlo più dentro, adorava scopargli la bocca, “br-avo” riuscì a grugnire,
mentre il ritmo del piccolo aumentava, una mano  accarezzava l’interno coscia e l’altra la portò sulle labbra del moro, si staccò un secondo da quella deliziosa erezione  
“succhia le mie dita” disse spingendo le dita all’interno di quella bocca così calda e deliziosa, il moro subito obbedì, seguendo il ritmo che Chris aveva imposto,
sentiva che un calore stava nascendo all’interno dello stomaco
“st-o p-e-r v-e-“  non lo fece finire che si allontanò nuovamente dal suo membro, e lo girò bruscamente di schiena “aspetta a venire” disse estraendo le dita dalla sua bocca, per portarle vicino a quel fascio di muscoli, non aveva molto tempo prima che Darren venisse, quindi fece scivolare subito due dita all’interno del suo corpo,
il moro si contrasse per quella intrusione così dolorosamente piacevole, Chris mosse velocemente le dita all’interno di quel paradiso, capendo che anche lui sarebbe venuto da li a poco, così le tolse ed entrò dentro Darren, spingendosi subito con forza, il moro stava morendo per il troppo piacere, ormai era vicino, il piccolo massaggiò il membro del moro andando a tempo con le sue spinte, Darren lasciò un urlo, non riusciva più a trattenersi “Ch-“ non riuscì a dire nient’altro che il liquido caldo subito invase la mano di Chris e il suo stomaco, il piccolo rallentò il ritmo e si lasciò andare anche lui,
all’interno del suo ragazzo, rimase per qualche secondo dentro quel calore per poi togliersi lentamente, il riccio si lamentò del distacco, ma subito dopo si girò per posare un dolce bacio sulle labbra  del suo fidanzato,
Chris gli portò un braccio intorno alla vita a si coccolò nel calore delle braccia di Darren.
 
 





Prima di tutto la canzone si chiama come il titolo di questa storia cioè You're My Best Friend dei queen, una magnifica canzone, come d’altronde tutte le lori canzoni comunque,
spero vi sia piaciuto questo capitolo, ormai siamo alla fine, forse farò ancora un paio di capitoli, ci devo ancora pensare, comunque grazie a tutti i lettori dei miei precedenti capitoli, tutto questo è MITICO, come dice Homer Simpson, ci voleva un po’ di CrissColfer sex non trovate, non so come sia uscita la scena, ma io  mi sono divertita a scriverla comunque grazie ancora e alla prossima
buona notte\giorno
ciaaauu
 
 

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Capitolo 19
*** finally ***


Note della psicopatica scappata l’altro ieri dal manicomio (se vedete il tg molto probabilmente vedrete la mia foto con scritto sotto ricercata, l’accettiamo solo se è morta.)

Scusate il super mega iper ritardo, sono stata rapita dagli alieni e loro hanno deciso di mangiarmi il cervello, quel poco rimasto, quindi sono stata impegnata a imparare di nuovo a leggere e scrivere  comunque finalmente sto aggiornando questa storia yeaaaaah,

Comunque adesso scrivo sinceramente spero che questo ultimo capitoluuu vi piaccia se non vi piace vi arrangiate, no scherzo potete darmi dei consigli, ovviamente, accetto molto volentieri le vostre critiche come sempre, bene adesso che ho finito di scrivere delle boiate assurde buon racconto.

p.s. ho finito di leggere il libro di Chris, the land of stories, e il fatto che io abbia letto un libro è già un’anomalia e il fatto che mi stia innamorando sempre di più di quel ragazzo una pazzia, ma è così, lo amo sempre di più, scrive in modo perfetto, lui è perfetto, ok finito il mio lato fangirl impazzita.

p.s del p.s. scusate adesso la smetto buona lettura, questa volta seriamente.







Jon ribolliva di rabbia pensare che il suo Chris adesso stava nelle braccia di quello lo faceva impazzire, non poterlo toccare lo faceva impazzire, non poterlo guardare,
curare, proteggere, stringere, stava solamente impazzendo, ogni minuto che passava era peggiore di quello precedente, il ticchettio dell’orologio era una bomba per la sua testa,
i pensieri erano talmente tanti che il fatto che il suo cervello non
fosse esploso lo sorprendeva,
non riusciva più a stare bene, forse si sarebbe dovuto arrendere o forse avrebbe dovuto semplicemente aspettare che si lasciassero, che Chris lasciasse il nano da giardino, e se non si lasciassero?, non sapeva cosa fare e non era molto lucido, ma sapeva cosa dire, gossip.

Dirlo a tutti i giornali dire il loro segreto, metterli contro, farli litigare, Jon ce la poteva fare “tutti sapranno” disse in un tono veramente acido e  incattivito.

Chris stava finendo di scrivere la pagina del suo nuovo romanzo, il suo nuovo successo, quando qualcuno bussò alla porta, si alzò dalla poltrona e aprì la porta, rimase immobile, ancora lui, lì davanti ai suoi occhi.

“vattene”
disse quasi sottovoce, cercando di chiudere la porta
“prima ascoltami, poi me ne vado e non ti disturberò mai più, giuro”

Rassegnato all’idea Chris si scansò e lo fece entrare
Jon vittorioso varcò la soglia “allora..non mi offri da bere?”
chiese sarcastico
Il piccolo lo fulminò con lo sguardo “se devi fare battute quella è la porta, chi ti manda? Lea?!”
“no lei non sa che sono qui” disse sincero
“sono qui perché devo parlarti di una cosa..”
Chris gli fece segno di proseguire
“ho pensato che i giornali volessero sapere chi stessi frequentando, no?”
il sangue gelò nelle vene del più piccolo, aveva sbandierato il suo segreto e ….

Aspettate, ma perché gli sembrava così brutto, loro si amavano e volevano stare insieme,
chissenefrega dei giudizi, un sorriso sincero parve sul volto dello scrittore sotto lo sguardo incredulo di Jon

“perché ridi? Hai capito quello che ti ho detto?” chiese ancora incredulo, il piccolo non potè trattenere una risata spontanea.

“si che ho capito e grazie per averlo fatto, grazie per avermi tolto questo peso,
grazie per averlo detto, così d’ora in poi, io e Dare non dovremmo più nasconderci,
non dovremmo più ignorarci, quindi si grazie” disse con un sorriso felice, Jon si pietrificò.

Il suo piano non era servito a niente se non ad avvicinarli ancora di più, sbuffando si voltò verso la porta, ma prima che varcasse la soglia, Chris lo fermò.

“non voglio più vederti”
disse “sennò sarò costretto a chiamare la polizia”
non che lo volesse veramente fare, ma minacciarlo sembrava l’unica cosa per tenerselo lontano, jon annuì.
 
Il piccolo si rimisi a scrivere aspettando il ritorno del suo ragazzo, che non tardò ad arrivare, sembrava un fulmine, Darren attraversò la cucina alla ricerca disperata di Chris e appena lo trovò si mise a guardarlo con aria seria.

“Chris..” disse disperato “..guarda”
ed ecco che gli porse un giornale, con un titolo abbastanza buffo
“i crisscolfer avevano ragione: tra i due molto più che amicizia”
con una loro foto come sfondo, Chris rise di gusto per la preoccupazione del suo fidanzato, quest’ultimo lo guardò scettico
“tutti lo sanno adesso” disse preoccupato,
il piccolo sollevò le spalle “e allora?” chiese
“io ti amo, tu mi ami, chissenefrega se adesso lo sa tutto il mondo, l’importante è stare uniti, non abbiamo fatto altro che nasconderci persino da noi stessi, finalmente adesso siamo liberi di camminare tenendoci per mano, liberi di guardarci come se volessimo fare l’amore in mezzo alla strada, siamo liberi Dare, liberi di amarci”
disse accarezzando la guancia un po’ inumidita per via delle lacrime del riccio.

“ti amo” disse il moro, avvicinandosi per un bacio disperato ed intenso, le loro lingue si toccavano e ballavano felici di essersi rincontrate.

“adesso però dovremo stare attenti alle fans impazzite, potremmo essere inseguiti” disse il piccolo ironico, rituffandosi nelle labbra soffici del suo amore.

“non importa” disse il riccio felice come non mai
“per te potrei essere anche inseguito da un orso, basta che ci sei tu al mio fianco” un altro bacio.
 


UNA SETTIMANA DOPO
 
 
“sei pronto amore?” chiese Chris finendo di annodarsi la cravatta.

“un minuto” rispose il riccio dal bagno, il piccolo sbuffò “avevi detto un minuto, dieci minuti fa” gli fece notare ironico, “ho finito” disse il moro uscendo dal bagno.

“allora andiamo” si presero per mano e si avviarono verso gli studi di Ellen
“sei nervoso?” chiese Darren intenerito dal modo in cui il suo ragazzo si stesse torturando le mani.

“un po’ è la nostra prima intervista, da quando sanno che stiamo insieme”
il moro prese la mano del piccolo e la strinse “ci sono io con te” disse sicuro, questo fece tranquillizzare leggermente Chris.

Entrarono nello studio della bionda accompagnati da un’orda di persone che li acclamavano, gridavano come pazzi i loro nomi e molte ragazze piangevano, si sedettero uno accanto all’altro dopo aver salutato la conduttrice.

“allora ragazzi, voglio che voi sappiate che farò di tutto per mettervi al vostro agio….quindi come va la vostra storia, ormai ufficiale?” chiese facendo ridacchiare il pubblico.

Il piccolo guardò il moro “va molto bene” disse mentre il pubblico faceva un ohhhh generale.

L’intervista era stata molto meno stressante di quanto Chris pensasse, Ellen li aveva messi a loro agio.

“adesso tutti sanno che io ti amo” disse il moro, baciando il piccolo.

“no adesso tutti sanno che noi ci amiamo” disse il piccolo,
si baciarono e fecero l’amore per tutta la notte, ormai erano liberi di amarsi.
 
 
 



Finitooooooooooo, scusate ancora il super ritardo e spero vi sia piaciuto e per chi non lo sapesse Ellen è una conduttrice statunitense, molto famosa, comunque grazie a tutti e alla prossima, per adesso sto scrivendo una Brittana, adoro Santana (Chris rimane sempre il mio amore).


Beh alla prossima.

 
 
 

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