Giochiamo, Elena?

di Heos27
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Capitolo ***
Capitolo 2: *** 2° Capitolo ***
Capitolo 3: *** 3° Capitolo ***
Capitolo 4: *** 4° Capitolo ***
Capitolo 5: *** 5° Capitolo ***
Capitolo 6: *** 6° Capitolo ***
Capitolo 7: *** 7° Capitolo ***
Capitolo 8: *** 8° Capitolo ***



Capitolo 1
*** 1° Capitolo ***


Giochiamo, Elena?





“Sei pazzo!” Si alza Elena dirigendosi sul divano sbuffando sonoramente
“Eddai Dolcezza, devi divertirti anche tu .. non puoi essere sempre Mrs-ho-tutto-sotto-controllo “ Mima con le mani le ultime parole con un accenno di ironia nella voce.
Lei lo guarda, e sbuffa. Di nuovo.


Folle! Ecco cos’era Damon. Dopo essersi lasciata con Stefan , tutto ciò che voleva era  svagarsi, cercando di non pensare né alla rottura né a lui. Non perche’ intendesse rimpiazzarlo, ma solo perché era stanca.. stanca di soffrire per tutto e tutti. E Damon , in questo caso, rappresentava quel qualcosa che oscillava tra il sopravvivere, e il distruggersi. Ma si sa, Elena è una persona istintiva, e questo la portava a far qualcosa tralasciando il casino che sarebbe potuto succedere dopo.
Era una semplice serata, passata in compagnia del fratello del suo ex. Cosa c’era di male? Niente no?
La cosa che le dava maggiormente fastidio era l’opinione che avevano i suoi amici sul vampiro.
Lo sapeva anche lei che Damon fosse un narcisista, manipolatore, succhia sangue, stratega.
Ma non bisogna fermarsi solo all’apparenza, lei l’aveva vista.. l’umanità che c’è in lui.
Stefan è la classica persona razionale che agisce seguendo una logica ben precisa.
Lui ha un cuore puro. Sia quand’era un umano, sia ora .. da vampiro
Invece Damon, beh, lui l’ha sempre ribadito di essere un egoista. Ma il fatto è proprio questo..
Se Stefan non avrebbe esitato a salvare la vita di un estraneo, Damon sarebbe stato più menefreghista, e avrebbe scelto di salvare la persona che convenisse a lui.
Ma su una cosa era certa
Il suo egoismo può essere interpretato in molti modi ..
Se Elena fosse stata in pericolo,come lo è stata in passato, avrebbe fatto di tutto per salvarla.. Anche se la scelta fosse tra lei e 100 innocenti, lui senza dubbio avrebbe scelto lei, nonostante il disaccordo di quest’ultima.
Irrazionale, egoista.. proprio per questo, proprio perché se ne fregherebbe del mondo intero, pur di salvare la persona che ama..
E questo Elena lo sapeva. Sapeva che Damon era innamorato di lei, ed è proprio per questo che ha lasciato Stefan.
Forse alcuni lo potrebbero trovare squallido no? Lasciare un fratello per andar dall’altro..
ma lei ha fatto la scelta giusta, sapeva .. almeno su questo, di esser sicura. Ovvero di aver lasciato Stefan perché era confusa.
E come se i suoi sentimenti fossero in subbuglio..
Cosa avrebbero pensato gli altri in un eventuale relazione col vampiro considerato da tutti col cuore nero?
Jamie avrebbe iniziato a dir battute ironiche sul loro conto
Bonnie le avrebbe detto di stare attenta , e le avrebbe chiesto se fosse sicura della sua scelta
E Caroline? Facile, probabilmente avrebbe dato di matto. Lei lo odia.
Ed è proprio per questo che a volte è meglio far un passo indietro e lasciare le cose come sono. Per quanto belle e desiderabili possano essere, la maggior parte delle volta la gente tace e fa finta di niente
Un po’ come Elena..


“Due corpi caldi ,immagina .. il sangue che pulsa dentro loro, che scorre veloce.. caldo..-  Si avvicina gesticolando freneticamente
“Damon. “ Lo incenerisce con lo sguardo “Sono venuta qui, anzi, mi hai costretto a venire, e .. ho accettato. Ma non ho in mente di uccidere nessuno.” Si mette a braccia conserte, inarcando un sopracciglio. Questo suscita una risata da parte del vampiro,che si gira per andarsi a riempire l’ennesimo bicchiere di Bourbon
“Allora Elena” Inizia calmo,dirigendosi verso il tavolino dove vi è ogni tipo di bottiglia d'alcool "Giochiamo.".” Ribadisce serio, posando il bicchiere per poi avvicinarsi verso quest’ultima.
“Com.. come ? Ho paura a chiedertelo, te ne puoi uscire con qualcosa del tipo “Chi dissangua prima un corpo vince!” Esclama con ironia,bevendo anche lei un po’ del tesoro di Damon.
Ride
“Nah, anche se la cosa mi stuzzica.. quando sarai meno noiosa avvertimi, sai come ci divertiremo in quel caso?” gli fa l’occhiolino , allontanandosi verso un mobile. Apre lo sportello, e inizia a cercare qualcosa di ben preciso al suo interno
Elena si alza avvicinandosi dietro lui
“Cosa cerchi?” Corruccia la fronte confusa. Dopo un minuto di soli rumori provenienti da quel mini armadio, Damon se ne esce con una scatola impolverata
“Mi puoi dire cos..” Cerca di parlare, ma viene interrotta da lui che soffia su quest’ultima, facendo volare via la polvere
Sorride sornione “L’ultima volta che ho giocato fu .." Mette due dita sul mento socchiudendo gli occhi  "Nel 1968" Spalanca i suoi occhioni blu, guardandola divertito
“..Dici sul serio?” Si avvicina scioccata
“Certo! Anzi, preferivo quando a giocarci erano le biondone ,dopo due minuti finivano a terra.” Ridacchia rigirando la scatola fra le mani
“Certo, immagino la serata. Soggiogate, manipolate, morse, e poi lasciate andare via, ovviamente senza ricordi della serata.” Dice sarcastica
“Ed è proprio per questo che l’ho preso, voglio giocare con te… sai che spasso, non ho bisogno di “manipolarti” “
Risponde malizioso, incamminandosi verso di lei con disinvoltura
“Beh, io invece no, grazie.”
Si gira per andarsene , ma Damon le si fionda davanti, bloccandola
“Se resisti tu, e non cadi “ Annulla leggermente la distanza fra loro, sfiorandola con il pollice “ Vinci tu.”
Serra le labbra, sorridendole leggermente, in modo diverso dai suoi sorrisi allusivi
“Se invece resisto io , beh.. mi sembra ovvio, posso autoproclamarmi vincitore “ abbassa la voce parlando roco.
Tutto ciò provoca a Elena qualcosa dentro lo stomaco..
Farfalle? Forse.
E quel formicolio che si propaga dappertutto?
Desiderio? NO, IMPOSSIBILE.
Socchiude gli occhi, prende un respiro , e cerca di sostenere il suo sguardo senza far trasparire le sue emozioni
“Se vinco io, devi permettermi di far qualcosa.. a te.. “
La fissa negli occhi, con tutta la bramosia che prova per lei. Sorride, fa la sua tipica smorfia da “So che ti piacerebbe..” continuando ad accarezzarle il collo con le sue dita
Si può percepire facilmente che il respiro della ragazza sia tutto tranne che regolare.
Cosa voleva? Cosa voleva farle?
Rimase interdetta, fin quando non si “riprese” scuotendo la testa
“Non se ne parla!” Si allontana come se fosse stata scottata
“Non ti fidi di me? O non ti fidi di te?” Sorride malizioso, continuando a guardarla
“Di te!” Esclama inorridita, mostrandogli le spalle
Lui si avvicina
“Divertiti Elena!” Le urla parlando piano “Non farò niente contro la tua volontà ,e solo una scommessa. Lo stesso vale per te, se vinci tu, puoi fare o chiedere quello che vuoi “
Non riceve subito risposta, passano un paio di secondi, e la ragazza sussulta e girandosi lo guarda felice
“Dovrai bere sangue animale per una settimana.” Conclude soddisfatta, con un sorriso sornione sulle labbra.
Damon spalanca gli occhi, e si blocca come se stesse mettendo insieme le parole adatte.
“Cosa?! Sogna! “ Fa una smorfia disgustata “Poi bambi mi odierebbe, mi verrà in sogno tutte le notti e mi minaccerà di aver ucciso i suoi piccoli cuccioli, non è un peccato, Elena? Mi sentirei così .. in colpa!” Appoggia una mano sul petto, cercando di dissuaderla con un sorriso speranzoso, ma la risposta che le volge quest’ultima fa cadere ogni muro.
“Oh no “ Si avvicina puntandogli un dito sul petto” io accetto ahimè ciò che hai “Scelto tu”, e chissà quale cosa tu debba fare a me. Ma visto che io in confronto a te, ho fatto la cheerleader per 2 anni, sono molto più elastica, ergo: vincerò io.” Afferma sicura e soddisfatta.
 Il tutto scaturisce da parte di Damon un occhiata che va tra il sorpreso e lo spaventato. Ma cerca di mostrarsi duro , come fa sempre
“Non hai visto niente mia cara..” Si avvicina al suo viso “Niente!” Sussurra guardandola dapprima negli occhi, per poi scendere piano sulle sue labbra.
Prima che la situazione si riscaldi , Elena decide di mettersi a debita distanza cercando di far finta di nulla. Così, cercando di non pensare ai suoi occhi, e alle sue labbra,  prende con prepotenza lo scatolo , lo apre, e poggia il tappetino a terra.
“Pronto a bere sangue d’animale per una settimana?” Lo guarda vittoriosa , come se sapesse già d’aver vinto
“Sei pronta a rischiare il tutto per tutto? Praticamente ti sei appena concessa a me ..” Incrocia le braccia al petto, scrutandola con lo sguardo senza mai togliersi dal viso quel suo sorriso fastidiosamente bello.
“Non sono un oggetto” inarca un sopracciglio, appoggiando la tabella sul pavimento
Lui per tutta risposta, si avvicina velocemente, facendo alzare di scatto Elena
“Non ho mai detto questo, però il fatto che tu abbia accettato subito mi fa pensare che la cosa a te non dispiac..”
Prima di finire la frase,viene interrotto dalla mano della ragazza, adagiata dolcemente sulle labbra del vampiro
“Forse si o forse no, per ora.. non importa questo “ Comunica in un sussurro impercettibile , ma poi si riprende con tono sicuro , levando immediatamente la mano da lì
“Giochiamo? “ Deglutisce
“Giochiamo.” Si mette in ginocchio, e senza distogliere lo sguardo da lei, gira le frecce della tabella con un dito
“Chi vinca è il migliore ,Elena” Conclude malizioso e sicuro , lasciando però la ragazza agitata e preoccupata per ciò che potrebbe succedere dopo.





Angolo Autrice

Ciao a tutti! E' la prima volta che scrivo una FF su TVD, ho sempre scritto su altre serie tv..
Mi son ritrovata pochi giorni fa a guarda The Vampire Diaries in 4 giorni. Tutte e 4 le stagioni.
SOno rimasta ..felice, contenta, emozionata, ansiosa, scioccata, e poi di nuovo felice :3
All'inizio (prime due o tre puntate) Mi piacevano molto Stefan ed Elena..
Ma quando è subentrato Damon, è cambiato tutto.
All'inizio si rendeva antipatico da morire, ma col corpo delle stagioni e degli episodio, io .. mi sono innamorata. Di lui, di loro.
Stefan è una scommessa sicura, ma l'amore si sa.. "Ti sfonda le porte di casa e ti porta da chi vuole" no? 
Quindi, DELENA GO!
Anyway, prima di concludere vorrei dire: Avete capito a che gioco fanno riferimento entrambi? E' facile, e forse molto insolito , l'idea mi è venuta improvvisamente, e sono curiosa di sapere cosa ne pensate :)
Spero di ricevere anche una sola parola (?) Per capire se devo continuare o no questo piccolo esperimento ^-^
Sono attualmente le 5:30 del mattino, quindi mi dileguo xD 
Un bacione a tutti , alla prossima.. se vi va :)

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Capitolo 2
*** 2° Capitolo ***










“Piede destro sul rosso, e piede sinistro sul verde.. fortunata come prima posizione!” Ammicca malizioso sotto lo sguardo seccato di Elena, che , avvicinandosi sul tappetino, segue le istruzioni datogli da Damon prese a sua volta dalla tabellina accanto loro.
“Ha-ha divertente “ Lo fulmina con lo sguardo mettendo i piedi sui cerchi indicati, divaricando leggermente le gambe
“Ora tocca a me” Si abbassa , e con uno scatto fa girare le frecce. Inizialmente sbuffa per la posizione scomoda , ma appena si avvicina ed è pronto per assumerla non può che sorridere malizioso
“Bene bene.. sono di fronte a te” Con disinvoltura si pone di fronte Elena,  porta il piede sul cerchio rosso piegando la schiena all’indietro, e appoggia la mano sul cerchio verde , mettendo il suo corpo un po’ come un arco.
“Muoviti a girare quelle dannate frecce, non riesco a reggere molto” Afferma parlando con fatica
“Peggio per te. Spero che ti capiti qualcosa d’impossibile, e poi qual era quella frase che mi avevi detto?" Appoggia un dito sul  mento “Ah Si! -Niente è impossibile per me, sono un Vampiro, posso tutto!-“ Conclude scimmiottando la voce di Damon, cosa che le fa guadagnare un’occhiataccia ironica.
Si abbassa verso la tabella, e gira di nuovo le frecce
Piede sinistro sul rosso, e mano destra sul blu
Ops
Cercando di non far trasparire l’agitazione, porta la gamba sinistra avanti .. sfiorando il ginocchio di Damon
E fin qui ci siamo.
Il problema si presenta quando deve appoggiar la mano. Per farlo si deve abbassare in avanti, lo farebbe volentieri se solo non ci fosse il suo corpo!
“Emh..”
“Che c’è? I miei muscoli stanno cedendo, muoviti!” Esclama ignaro della posizione che dovrà assumere ora Elena.
Quest’ultima lo guarda furiosa, e scrollando via ogni emozione che sia paura,ansia o imbarazzo si abbassa verso di lui quel tanto che basta ai suoi capelli di sfiorar il petto di Damon, e appoggia la mano sul cerchietto blu, che si trova nel lato destro della spalla del vampiro
“Oh..” Sgrana gli occhi, ed è inevitabile non notar il dilatarsi delle sue pupille. La scruta con lo sguardo, lei cerca di non incrociare i suoi occhi, ma è impossibile .. la posizione appena assunta non lo permette.
I loro corpi sono talmente vicini che entrambi possono percepire anche le più piccole e brevi cose
I loro respiri..
i loro sguardi..
non si toccano completamente, ma c’è quello sfiorarsi continuo che li fa sussultare entrambi , come i capelli di Elena che solleticano il petto di Damon.
Il profumo di lui le appanna ogni pensiero logico che prova a farsi strada nella ragazza.
E tutto un accumulo di sensi e sensazioni che in un gioco non dovrebbero esserci
Quando si gioca lo si fa per divertirsi, non perdendo battiti quando uno dei due si tocca accidentalmente.
“T..tocca a me” Interrompe quello scambio di sguardi, così allunga la mano che ancora non ha trovato posto in nessuno dei cerchi, e gira le frecce
La muta richiesta del gioco lo fa sospirare di sollievo, ma nel contempo lo fa agitare in una maniera pazzesca..
Ma si sa, Parliamo di Damon Salvatore. Lui non mostra mai le sue emozioni.
Appoggia la mano in modo tale da assumere una posizione più “alzata” come se fosse seduto.
Questo lo porta ad avvicinar il viso molto piu’ del necessario ad Elena.
Ma non è ancora finita qui
E ora di usare la gamba libera, così, la piega ritraendola  a sé , appoggiando il piede sul cerchio.
“Che ne dici di concludere qui il gioco? Non sapevo che potesse essere così..” Cerca di trovare le parole giuste, ma vien interrotta dalla voce calda e vellutata di Damon , che continua a fissarla con uno sguardo indecifrabile
“Eccitante?” Afferma serio, avvicinandosi di più.
Entrambi erano Ignari del fatto che il gioco s’era ormai concluso, ma inconsciamente sapevano entrambi come sarebbe andata a finire..
“Mmh…. “ Mugugna di risposta leggermente fissandolo negli occhi. Era inevitabile non farlo, ma appena si rese conto dell’affermazione di quest’ultimo sgrana gli occhi ,alzandosi subito in piedi
“NO! Io.. “ Si allontana dal tappetino e mostrando le spalle socchiude gli occhi, scompigliando i capelli con la propria mano, come se volesse mettere ordine nella propria testa
 “AH! Hai perso tesoro!” Si alza anche lui, avvicinandosi con passo aggraziato
“Era tutta una fregatura!” Si gira camminandogli contro, parecchio arrabbiata.
“L’hai fatto apposta “ Punta un dito , cominciando a picchiettare prepotente “TI ODIO” Afferma sbattendo ora la mano sul suo petto, ma Damon non glielo permette. L’afferra in modo saldo, ma Elena non si fa intimidire, così  con la stessa velocità gli prende il braccio girandoglielo dietro la schiena, procurando al vampiro un grido di dolore che soffoca subito allontanandosi di scatto
“Ma sei pazza?!” Strizza gli occhi
“Tu mi hai presa in giro, Damon! Ogni cosa che ti viene in mente implica sempre qualcosa per portarti a letto chiunque!” Esclama gesticolando nervosa, ma di tutta risposta riceve un sorriso sornione  
“Abbiamo fatto una scommessa. Se tu non ti fossi soffermata a contemplare il fatto che il mio corpo fosse a soli 2 cm da te, magari avresti passato la settimana bella felice guardandomi bere frullati a quattro zampe!” Conclude allargando le braccia, come se fosse la cosa più ovvia
 Touchè
“Mi sono alzata perché mi sono sentita presa in giro. Tu sapev.. Oh ma Dai Damon! Non fare il santo, non ti si addice” Lo fulmina con lo sguardo , incrociando le braccia al petto.
L’aria tesa di poco fa si fece più leggera, facendo nascere un atmosfera più buffa e divertente, sotto al punto di vista di Damon. Elena sembrava tutto tranne che divertita.
Ma prima di formulare qualsiasi altra domanda o pensiero, Damon con forza sovraumana si fiondò davanti a lei, inclinando leggermente il viso
“Non sei un vampiro da anni, lo sei da poco. E le tue emozioni sono amplificate.. dimmi, questo ti provoca solo un brivido e basta?” Soffia roco, portando una mano sulla spalla di Elena. E sotto il suo guardo confuso e spaventato , sale spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio, per poi indugiare la mano su quel tratto di pelle che ogni vampiro brama da secoli e secoli.
Il collo
Ma in questo caso la sete di sangue non c’entrava nulla.
La voglia che si faceva strada in lui era quella di poter appoggiare le labbra sulla sua pelle profumata e liscia, lo desiderava, ci sperava,..ormai da troppo tempo.
Così come una ventata di aria gelida, gli venne in mente il bacio fuori da quel lurido Motel.
Le loro labbra non bastavano, lui la voleva.. voleva sentire il suo odore, fu quasi impossibile non scender giù sul petto di Elena, sognando quanto sarebbe stato magnifico lambirla con la propria lingua , con le mani..
Dedicando corpo ed anima per amarla davvero.
Ma le cose non sono sempre così facili. Damon rimaneva sempre il solito donnaiolo da una botta e via.
Ma ora era diverso,lui si spingeva sempre oltre perché sapeva l’attrazione che aveva la ragazza verso di lui.
“C-che fai? Smettila Damon..” Cercò di parlare, facendo uscire la frase in un flebile e leggero sussurro, cercando inoltre di trasmettere più convinzione possibile nelle sue stesse parole.
“Dimmi che non senti nulla…dai, l’hai sempre detto no? Io non sono nessuno per te, tranne che un semplice .. amico” Rimarca l’ultima parola con disgusto, ma senza indugiare troppo, ritorna a fissarla negli occhi con sguardo intenso e bramoso.

Quell’azzurro limpido che poteva destare sicurezza e tranquillità, ora sembrava trasmettere tormento, dolore,eccitazione...
Nei suoi occhi si poteva scorgere il mare...come quando nuoti e ti allontani dalla riva fino a percepire con ogni cellulare del proprio corpo l’acqua farsi più fredda, più scura, più profonda..
 Poteva mai una cosa così grande e bella ridursi solamente negli occhi di Damon? Negli occhi di una persona che si è sempre definita egoista e cattiva?
Mille pensieri vorticavano nella testa di Elena, ma si accorse subito che tutti quei pensieri e quelle perplessità andarono a farsi benedire, quando la mano di Damon scese giù sul suo ventre, insinuandosi con delicatezza disarmante dentro la maglietta della ragazza.
Perse un battito, due , tre.. trecento.
Tutto ciò le dava sicurezza. E non solo quello..
Damon abbassò lo sguardo giù, come se volesse seguire il percorso della sua mano, ma non resistette oltre, e rialzò lo sguardo verso Elena, e quello che vide lo incendiò ulteriormente.
I suoi occhi esprimevano stupore, paura, dubbi..
Cercava di non sospirare e di non far notare al vampiro l’effetto forte e intenso che stava provando, ma lui lo sapeva… lo sentiva.
Non aveva voglia di fare battute ironiche ,i loro sguardi riuscivano a dire tutto ciò che non avevano il coraggio di proferire.
Respirava a fatica, schiudendo la bocca come se volesse dire qualcosa, come se in quel momento volesse far subentrare un po’ di razionalità o buon senso.
Ma nessuno dei due arrivò.
Damon decise di muovere lentamente la mano ancora ferma sulla pelle calda di Elena, e dopo aver visto che la cosa le era tutto tranne che indifferente si spostò più su, percorrendo con le dita una strada senza meta, come un disegno astratto.
Salì sopra, sfiorando così il reggiseno.. ma non si permise di salire ulteriormente, voleva farla “soffrire”
Voleva farla impazzire..
Anche se in quel momento, quello più sofferente era lui.
Elena per tutta risposta cominciò a respirare in modo più irregolare. Appoggiò il palmo della mano sulla spalla di Damon, come se avesse bisogno di qualcosa di solido dove tenersi.
Le pupille del vampiro si dilatarono  sotto l’opaca luce del caminetto vicino loro. Così tenendo sempre la mano ferma e salda lì, portò l’altra sul viso della ragazza, accarezzandola dolcemente una guancia
“Perché non mi  respingi? “ Le domandò profondo,continuandola a guardare con desiderio. Elena cercò di spostarsi da lui,ma capii che l’impressa era tutto tranne che possibile.
 Rimaneva solo un briciolo di lucidità a dirle di andar via, e che tutto questo fosse sbagliato. Ma era un vampiro no? Tutto è amplificato. Quel che cresce, scaccia via ciò che è piccolo. E quindi, poteva dire addio al suo buonsenso  ormai partito per la tangenziale senza più ritorno.
Ma prima di poter rispondere , le si bloccò il fiato in gola quando percepì la mano spostarsi dal suo ventre, per andarsi a depositare vicino al bottone dei Jeans.
Così Damon, accennando un piccolo sorriso malizioso, decise di portare un dito leggermente oltre al tessuto di quest’ultimi, passando da un fianco all’altro

Il cuore poteva mai battere così forte? Era umanamente possibil…. Ah vero. Qui non c’era nulla di umano.
Ma queste sensazioni, la voglia, il desiderio.. lei aveva sempre creduto che i vampiri desiderassero solo sangue e basta. E che non provassero nulla, un po’ come dei sociopatici.
Ma la realtà era ben diversa ed immaginabile.
“Ti prego .. smettila..” Cercò di dire tra un sospiro e l’altro mantenendo l’istinto chiuso in un angolo dentro di sé.
“Perché dovrei?” La scrutò a lungo con lo sguardo, guardandola dapprima negli occhi, per poi scendere lo sguardo sulle sue labbra invitanti..

Quello che fece dopo fu una mossa azzardata
La mano che indugiava ancora sul bordo dei jeans, in una sorta di carezza, passò dietro sulla schiena di Elena, provocandole un brivido di piacere
Ma non era finita
Fece pressione, e  spingendola verso sé, la fece scontrare contro il suo corpo
Bacino contro bacino
“Dio vuoi farmi morire? Ti prego Damon .. “ Con estrema lentezza Elena cercò di parlare, pesando ogni singola parola fra un sospiro e l’altro.
L’atmosfera ironica e divertente di pochi minuti fa fu un lontano ricordo
Uno strano calore si disperse dentro lei , soffermandosi un po’ più giù.
Come volevasi dimostrare, Damon non rendeva la situazione facile.
Avvicinandola a lui, poté farle sentire il desiderio quasi dolorante che le stava provocando sfiorandola solamente con un dito.
“Sto impazzendo, Elena..” Ammise facendole alzare il viso con una mano, mantenendo l’altra sempre dietro la schiena di lei, in modo tale da farla stare attaccata al proprio corpo.
Voleva che lei sentisse cosa gli provocava.
“M-mmhhh” Un altro sospiro. Niente parole, solo il silenzio sordo di una stanza enorme , il rumore del caminetto
e poi loro..

“Te l’ho dirò un ultima volta, Damon” Alzò lo sguardo con convinzione, prendendosi a parole mentalmente per aver incrociato i suoi occhi. Ma ormai era troppo tardi ,per tutto. “Allontanati, io .. io non riesco .. ti prego” Lo supplicò mettendo un braccio attorno al suo collo, facendo finire una mano in mezzo ai suoi capelli neri e morbidi, stringendoli con forza fra le dita
“Dio quanto sei bella..” Abbassa le mani velocemente, e prendendola dai fianchi l’avvicina a sé.
In un primo momento s’irrigidì , stava perdendo la situazione dalle mani, e la maschilità di Damon che premeva su di lei quasi disperata non aiutava affatto. Soprattutto quando , come se fosse una danza,  lui comincio a oscillare contro di lei , facendo fuggire dalle labbra di Elena un leggero gemito sofferente.
Tutta questa situazione.. com’erano finiti da un semplice gioco fino a questo punto?
Lei lo desiderava, e non solo fisicamente. I suoi sentimenti per Damon cominciarono a nascere prima di diventare un vampiro. E con la trasformazione tutto ciò si moltiplicò ulteriormente.
Non era un sentimento falso, o dettato solo da un attrazione fisica.
Ma c’era qualcosa di più tra loro .. e testardi per com’erano,non l’avrebbero mai ammesso tanto facilmente.
E la prima a dimostrarlo, fu proprio Elena
“NO!” Aprì gli occhi, e spinse Damon lontano. Quest’ultimo sbatté contro al muro, ma si alzo all’istante
“Io … “ Nervosamente iniziò a passarsi una mano fra i capelli “ Mi dispiace Damon “ Disse in un fil di voce guardando tutto tranne che lui
“Tranquilla fa nulla, è stata colpa mia” Ancora intontito , serrò le labbra deglutendo vistosamente lanciando una veloce occhiata verso lei
“Posso dormire qui? Prenderò una delle tante stanze vuote “ Mentre parlava iniziò a prendere lo scatolone sistemando il gioco all’interno in modo nervoso, cercando di non pensare a quello che successe appena  3 secondi prima.
“Ehi ehi ..” Le si avvicinò prendendola piano da un polso, per tutta risposta lei chiuse gli occhi respirando improvvisamente “Ne parliamo domani , okay?” Cercò di mantenere il suo sguardo su quello del vampiro, ma subito lo distolse, alzandosi di scatto per riporre tutto nel piccolo armadietto.
“Si .. si hai ragione “ Si allontanò da lei senza dire più nulla.

Quando un cosa non gli importava, era facile per lui deridere una persona, o fare del semplice sarcasmo.
Ma quando una cosa gli stava a cuore, beh, parliamo di Damon Salvatore no? Non accetta neanche a se stesso quanto lui tenga ad una persona, figuriamoci se lo dovesse fare di fronte a tutti, o in questo caso, di fronte ad Elena
“Vado.. scusa Damon, Notte” Pronunciò la frase velocemente, e altrettanto veloce corse su per le scale verso una delle tante camere del pensionato, lasciando Damon con lo sguardo fisso ancora nel vuoto
“Notte anche a te Elena, ora tocca farmi una doccia con i cubettini di ghiaccio, grazie!” Sussurrò tra sé e sé ironico dirigendosi verso il tavolino dove vi erano riposte le bottiglie d’alcool. Prese un bicchiere ,e guardandolo con sdegno lo posò di nuovo, buttandosi sul divano con la bottiglia di bourbon in mano.










Angolo Autrice

Cambio di Rating già al secondo capitolo, figo eh? xD
Da premettere che questa non sarà una FF con troppi capitoli, ancora non so bene quanti saranno, e non ho in mente quello che succederà nel prossimo. Mi è venuta l'idea improvvisamente, e l'ho pubblicata.
Come ho detto, è un esperimento, un passatempo, una cosa che mi fa divertire e che mi piace molto. 
Credo che parlare di Damon sia difficile ma nel contempo molto curioso ed interessante.
Cercherò di non rendere i personaggi OOC , anche se diciamoci la verità, questa debolezza che ha Elena l'abbiam vista anche nella serie tv. Solo che Damon , stranamente, la maggior parte delle volte non è voluto andare oltre, in confronto a ciò che ho scritto sopra io xD
Ma bando alle ciance, spero che vi sia piaciuto :) Ringrazio a chi segue , e chi ha recensito lo scorso capitolo ^-^
Un bacione, e alla prossima!

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Capitolo 3
*** 3° Capitolo ***








Pov Elena


Mi rigiro sul letto dopo la miliardesima volta. Dire che mi son appena svegliata sarebbe una bugia bella e buona.
Perché? Semplice, non ho dormito.
La colpa? Ancora più semplice
DAMON.


La mia razionalità mi mormora che la colpa non è sua, e che in parte c'entro io. In fondo, non mi sono tirata indietro la sera prima. Cosa che ho amato maledettamente.
Si
ho amato ogni singolo istante dei suoi modi dolci per toccarmi e farmi impazzire, del suo sguardo posato sulla mia figura , sulle sue mani grandi e calde che percorrevano il mio corpo quasi come se stessero toccando la mia anima.
Ma sono un vampiro, ed è quasi impossibile pensare con lucidità, non quando l’uomo di cui sono attratta mi fa impazzire nel soggiorno di casa sua, facendomi a mia volta sospirare senza pudore.
Sono un vampiro, e sono istintiva. Quindi, a chi do la colpa? Semplice
A DAMON.


Mi giro a pancia in su, mettendo le mani sui miei occhi. Ho sonno, e sono nervosa. Come mi dovrei comportare? E' imperdonabile quello che è successo, non per il fatto in sé, ma perché ho tradito Stefan!
Non sto più con lui, però mi sento.. sporca. Ci siamo lasciati, o meglio , lui ha lasciato me perché ormai aveva capito che i miei sentimenti nei suoi confronti non erano più forti come un tempo. Gli volevo bene,avrei fatto davvero di tutto per lui.
Ma avere una relazione dove solo uno dei due ama, beh, non è il massimo.
L’amore non corrisposto fa schifo, non è da me dirlo. Ma in un certo senso lo capivo..
Quando ho rifiutato Damon scorgevo nei suoi occhi il dolore che provava a causa mia, e anche quello provato un tempo a causa di Katherine.
Sono venuta qui ieri sera non per saltare tra le braccia dell’altro Salvatore, ma solo perché desideravo stare con l’unica persona con cui mi sentivo a mio agio, una persona che c’e stata per me fino ad ora, cosa che ancora altri si ostinavano a non capire.
E qui sorgeva il problema. Sono venuta qui perché ormai Damon era tutto ciò che mi rimaneva, era il mio punto ..diciamo fermo. Parliamo pur sempre di una persona autodistruttiva e abbastanza istintiva no?

Avevo Bonnie, avevo Caroline, avevo Matt.
Ma il mio cuore mi sussurrava questo, mi ha portato qui. E dopo quello che è successo ieri sera, non so se avrò il coraggio di guardarlo negli occhi, o perlomeno di parlargli senza arrossire o balbettare.
Ma ormai ciò che successo e successo. Non posso ritornare indietro.
Non voglio


Una notte intera non basta per prendere scelte o per capire quale sia la giusta cosa da fare.
Beh a dire il vero, se la scelta in questione è difficile, non basterebbe nemmeno una vita. E' inutile fermarsi per riflettere , se tutto fosse semplice,io saprei già cosa fare.
Il passo più importante sta nell’affrontare la propria paura o qualsiasi altra cosa debba essere affrontata.
E avrei fatto così , oggi.

Peccato che una volta alzata dal letto, e dopo essermi data una rinfrescata, io abbia aperto la porta e tutto quello che avevo pensato appena 10 minuti prima vacillò miserabilmente.
Perché? Semplice.
DAMON SALVATORE.



Apro la porta della stanza, e con tranquillità alzo il viso. Purtroppo ero troppo distratta per mettere in atto i miei sensi da vampira. Noto la porta aperta, ma è più forte di me, non riesco a girarmi in tempo. Non prima di scorgere Damon alzarsi dalla vasca come se fosse la cosa più normale del mondo.
Okay era normale, ma non gli passa per la mente che ha la PORTA aperta, e che potessi essere io in giro per casa, come ora?!
Ed ecco qui che ho un Déjà vu
Purtroppo non ho nessun asciugamano accanto a me, non ho nemmeno la forza mentale di alzare la mano per coprirmi gli occhi o di chiudere la porta.
Così rimango immobile.
Lui con tutta la calma del mondo si sposta un po’ , prende il mini asciugamano accanto a lui, e se lo lega  attorno alla vita, con il suo sorriso più bello stampato in viso.
incrocia così i miei occhi
Io per tutta risposta mi sento avvampare, come se fossi in trance lo fisso scendendo  sul suo petto , per poi scorrere il mio sguardo ancora più giù…
Non faccio in tempo a realizzare che in un batter d’occhio si fionda di fronte a me
“Che c’è Elena, ti piace guardarmi così? “ Mi sussurra sfiorandomi una guancia.
Punto subito i miei occhi verso i suoi, e come se fossi stata scottata, mi giro e chiudendo la porta di scatto mi fiondo giù per le scale.
Arrivo nel salone,e inizio a camminare avanti e indietro scompigliandomi i capelli con un gesto nervoso.
Sento uno scatto alla porta, così mi blocco sgranando gli occhi.
Mi giro e quello che vedo mi lascia perplessa.
Caroline cammina visibilmente arrabbiata, gesticolando in modo convulsivo, quasi isterico
“HAI LASCIATO STEFAN!” Mi punta un dito contro , io la guardo sconvolta
“Si Caroline .Calma. Ho lasciato Stefan, e .. allora?” Le rispondo aggrottando le sopraciglia, confusa da questa sua ira improvvisa.
“Dimmi che non l’hai fatto per Damon.” Chiude gli occhi, e respira profondamente scandendo questa volta le parole “Dimmi, che non l’hai fatto per un vampiro folle come DAMON SALVATORE” Urla , e così guardandola inquieta la incito a parlare piano, ma ovviamente,  come al solito, è troppo tardi.
“Chi mi hai chiamato?” Questa volta è Damon a parlare. Scende dalle scale con disinvoltura abbottonandosi gli ultimo due bottoni della camicia, e ci raggiunge fin al solone.
Caroline lo guarda sconvolta ,e rialzando le mani in aria parla cercando di non urlare “Aspetta. Che ci fai qui?” assottiglia gli occhi mettendosi a braccia conserte. Damon fa lo stesso,guardandola ironico
“Ci abito barbie.” Muove gli occhi in quel che modo che mi fa dannatamente eccit..
“Elena?! Ehi Mi senti?” Caroline si avvicina muovendo una mano velocemente di fronte al mio sguardo ancora fisso su Damon, che a sua volta mi guarda divertito
“S-si .. si. Sono venuta in realtà io qui. Damon non mi ha mentito per farmi venire , non mi ha costretta. Si , sono io , no non sto male Caroline,e  si l’ho fatto perché volevo staccare la spina“ Comincio a parlare cercando di rispondere ad ogni domanda che non mi rivolge direttamente. Ma per tutta risposta inarca un sopracciglio
“Quindi, anziché venire dalle tue amiche , tu sei venuta qui dal fratello del tuo ORMAI ex?!” Mi guarda accigliata,prossima ad una crisi isterica

Odio questa situazione.

“Biondina piano con le parole” Scuote una mano in aria come a dire “Lasciamo scorrere dai”
Ma la mia amica è determinata.
Si gira verso me , e si fa seria “Elena..”Inizia, ma prima che possa dire qualcosa di assurdo che possa compromettere quest’equilibrio già precario di suo, la interrompo
“Senti Car. Ho passato un estate intera con Damon, okay? Va bene, è un idiota senza cervello, ti capisco.”
“Ehi!” Si lamenta , ma io non gli rivolgo lo sguardo, ma fisso la mia attenzione su di lei
“Ma vedi lui c’era quando Stefan era con Klaus. Io l’ho conosciuto più affondo, so che lo odi, e so che quello che sto dicendo sta facendo gonfiare il suo ego fino al tetto“ Rivolgo il mio sguardo verso lui , che sorride sornione, così continuo “Però mi fido, Caroline. Mi è difficile dirlo, ma mi fido di lui. Ieri sera sono venuta qui “ Salto la parte del dopo-gioco, sono ancora imbarazzata , e di certo non ne parlerò tanto facilmente. Non ora
“Solo perché è un mio amico, e avevo bisogno di pensare ad altro, di svagarmi .. tutto qui” Le rivolgo un occhiata dolce, come se volessi scusarmi. Lei apre la bocca pronta per ribattere , spero che possa capire .. e che mi lasci almeno lo spazio per capire cosa mi passi per la testa. Fortunatamente sembra cogliere questo mio desiderio,e getta un sospiro serrando le labbra
“Va bene Elena. Scusa se mi sono fiondata qui accusandoti  senza pensare..“ Mi sorride teneramente abbracciandomi. Crede che non lo veda, però mi accorgo dell’occhiata di fuoco  che sputa su Damon, che nonostante tutto continua a  sorride come un idiota.
Si allontana da me ,e inizia il suo solito monologo questa volta -fortunatamente- più tranquilla.
“Esigo che tu esca con noi almeno! Ci vediamo allo Starbucks più tardi, ti va?” Mi accarezza una guancia con sguardo comprensivo, le sorrido annuendo leggermente
“Bene! Allora a dopo ! “ Batte le mani felice  “Non fare tardi! Ci sarà Bonnie ovviamente, vorrà sapere tante ma tante cose..” Mi guarda allusiva
“Okay!” Ridacchio , una volta arrivata vicino all’uscio della porta urla, facendo echeggiare la sua voce “Ciao Damon! Spero che una macchina ti finisca di sopra” Si blocca, e si affaccia verso noi
“Che cattiveria che ho detto “ Arriccia il naso, ma poi sorride di nuovo “Ma spero comunque che capiti!” Scompare definitivamente dalla nostra visuale chiudendosi dietro al porta, lasciandomi perplessa ma divertita .
“La tua amica non è normale “ Constata dirigendosi verso la sua inseparabile bottiglia di Bourbon. La apre e ne versa un po’ nel bicchiere, il tutto avviene sotto il mio sguardo interrogativo
“Che c’è?” Aggrotta le sopracciglia portandosi il bicchiere vicino alle labbra
“Come mai bevi di mattina?” Lo guardo ancora confusa, così lui abbassa la sguardo, posa il cristallo sul mobile e mi rivolge un occhiata maliziosa
“Devo controllare la fame, Elena” Mi guarda sorridendo, e camminando verso me , cambia direzione verso il divano dove c’è il suo adorato giubbotto di pelle.
Mi giro sospettosa
“Come mai ? Hai intenzione di metterti a dieta?” Domando con tono palesemente ironico, lui se ne accorge, così dopo aver indossato il giubbotto si avvicina verso me  facendomi arretrare di qualche passo
“Chi ti ha detto che la fame che sto cercando di far calmare dentro di me, sia quella del sangue?” Mi guarda soddisfatto notando la mia reazione, e si allontana uscendo come fece appena poco prima Caroline.

Io? Io rimango immobile non trovando la forza di muovermi o di parlare , di pensare o di fare qualsiasi cosa coerente che mi passi per la testa.
Sto impazzendo, e lui cerca di rendere le cose più difficili. Sento ancora quella strana sensazione dentro allo stomaco..
NO.
No ripeto dentro di me, non può succedere.
Era tutto dannatamente diverso, avevamo una cosa noi due, qualcosa impressa ormai da troppo tempo dentro. Lui cercava di nasconderla al meglio, ma io? Arrossivo, balbettavo, mi comportavo come una bambina.
Ma non potevo farci nulla, le sensazioni che mi faceva provare entravano dentro la mia pelle in modo diretto ,quasi doloroso. 
Volevo che smettesse, ma solo perché non potevo lasciarmi andare
E’ un eterna lotta per quello che sento e quello che devo fare. Decido di dirigermi sopra per farmi una doccia rilassante..
prima o poi avrei deciso , avrei preso la scelta giusta.
Peccato che quando Damon si presentava di fronte me ogni frase o questione andasse a quel paese.
Ho paura, paura che non sia solo attrazione fisica
Ho paura che qualcuno possa soffrire, ma so che questo è inevitabile..
Io ho paura. Niente sarebbe stato facile se io avessi ammesso qualcosa che andasse oltre all’amicizia. Ma qualcosa mi tiene ferma qui , accanto a lui.
Poi penso a quello che mi provoca dentro, e realizzo che è l’unica persona che mi faccia sentire  viva.


Viva davvero..













Angolo Autrice

Ciao a tutti! Diciamo che in questo capitolo non succede un granchè, però è servito sopratutto il Pov Elena  per farvi capire cosa gli passa in quella testolina confusa xD 
e per farvi capire un po' la situazione al di fuori della bolla personale tra Damon ed Elena.
Posso collocare la FF più o meno dopo la 3° stagione, ma le cose sono diverse.
Elena e un Vampiro , così come lo è Damon e Stefan. Lei non spegnerà la sua umanità, anzi, e sopraffatta da questi sentimenti verso Damon, ma non c'entra nulla l'asservimento. (Anche perchè nella Serie tv odio quando la maggior parte delle persone si rivolge scontrosa contro di lei dicendogli che il suo amore per Damon non è reale. In fondo si sa che la 3° stagione è stata quasi pienamente Delena, si sono baciati, lei lo ha baciato. E mica era asservita -.-
Scusate il piccolo sfogo xD)
Sarà una storia leggera, senza intrighi su originali , streghe, e nulla xD
Come avete potuto dedurre sopra, Bonnie ci sarà. Sarà l'amica di sempre ,e cercherò di rendere tutti i personaggi IC.
Prima di concludere vorrei ringraziare chi ha recensito (Anche se il capitolo precedente forse non ha fatto così "scalpore" xD) quindi ringrazio anche coloro che hanno inserito la storia tra le seguite e preferite :)

Vorrei farvi una domanda, il nostro caro Alarick. Lo preferite come personaggio o no? Lo faccio subentrare nella storia?
Io personalmente lo adoro. Quindi, chiedo consiglio a voi!
Alla prossima :) 
Bacio

 

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Capitolo 4
*** 4° Capitolo ***








“Quindi Damon è tuo amico ..”  Inizia Bonnie mettendosi a braccia conserte, guardando negli occhi l’amica
“S-si b..” Cerca di parlare, ma subentra Caroline interrompendola con poco garbo
“Erano a casa , soli soletti, e ha confessato di fronte a lui quest’amore Fraterno” Sottolinea l’ultima parola ironicamente “Come se fosse la cosa più normale del mondo. “ Conclude in modo nevrotico iniziando a blaterare accuse e costatazioni
“In realtà non c’è niente di mal..”
“Davvero? E lui che le ha risposto?“ Bonnie si sporge guardando la bionda interessata, escludendo del tutto Elena che rimane ancora imbambolata per quello che sta succedendo
“Lui?! Sorrideva come un idiota!“ Esclama riducendo la voce quasi in un gridolino
“Ma  non è ver…” S’intromette ,venendo ulteriormente interrotta però da Bonnie
“Ma lui è un idiota. A prescindere se sorride o faccia qualsiasi altra cosa.” Afferma sicura bevendo dalla tazza appena ordinata
“Ma che…”
“Si!” Sbotta Caroline sbattendo le mani sul tavolino, facendo girare un paio di persone che si trovavano a diversi metri di distanza da loro. Ma questo non la turbo minimamente
“Dovevi vederlo! Sorrideva compiaciuto come se non gli importasse più di tanto!” Gesticola furiosamente avendo il consenso di Bonnie che annuisce dandole ragione.
Stavano innalzando un putiferio per una cosa futile.
“SCUSATEMI.” Questa volta e Elena a parlare, interrompendo il continuo vociferare delle due amiche che  sentendo il suo tono di voce la guardano perplesse
“Ci sono anch’io qui eh! “ Inizia stizzita alzando una mano “Le persone fanno degli sbagli. E Damon nella sua vita ne ha fatti un po’"
Caroline e Bonnie la guardano scettica, lei per tutta risposta sbuffa
“Okay ne ha fatti molti. Ma questo non significa che possa essere paragonato ad un mostro!” Cerca di parlare piano, già lo spettacolo è stato fatto. Non intende far sentire ogni particolare delle sue parole alla coppietta nel tavolo accanto.
Caroline ride nervosa
“Lui è già un mostro ,Elena. Come fai a non capirlo?!” Urla a bassa voce sgranando gli occhi. Bonnie la fissa male, così rivolge l’attenzione verso la bruna addolcendo il suo sguardo
“Tesoro ti vogliamo solo proteggere. Ti sei lasciata con Stefan, non sappiamo il motivo. Ti diamo i tuoi spazi, ma Damon è una cattiva influenza.“ Parla con calma cercando di persuaderla

Allora era questo il problema? Damon non poteva essere cambiato, ma questo non significa che fosse un mostro. E’ un vampiro! Ha ucciso, e purtroppo fa male dirlo, ma è “normale”
Ma loro, loro non lo conoscevano infondo.
Non hanno visto la dolcezza nei suoi occhi quando prendeva il viso di Elena per chiederle se era tutto okay.
Loro non hanno visto la sincerità del vampiro, che nonostante tutto le ripeteva di essere un egoista solo per non farle del male. Solo per avvertirla dicendole “Sono sbagliato. Io sono così e basta”
Lui non si è mai mostrato per quello che non è.
Stefan si tratteneva in ogni momento della giornata per la sua brama di sangue umano. Un po’ come se avesse due personalità: uno da bravo ragazzo, e una da .. beh, da squartatore.
Damon era un tutt’uno. La gente lo vedeva e pensava: uno Stronzo-Modesto che non valeva nulla.
Era il suo scudo mostrarsi così, la sua arma.
L’aveva abbassata con Katherine.
Anche se nel 1864 Damon era diverso da com’è ora.
Era buono, era limpido, non aveva nessuno scheletro che cercava di uscire dal suo armadio.
Ma dopo la sua trasformazione le cose cambiarono radicalmente, anche se in modo diverso da come successe a Stefan. E come se i ruoli si fossero invertiti.
Nell’800 Damon era in giro per il mondo senza fare rumore
Invece Stefan camminava professando smisuratamente il suo essere squartatore.
Ma col corso dei secoli lui divenne per tutti quello cattivo, mentre Stefan passava per quella persona con ideali e con la testa sulle spalle.
Empatico e gentile.
Bravo e Buono..

Questo diede l’opportunità a Damon di costruire la sua personale barriera.
L'abbassò quando Rose morì, e se ne sentì pure in colpa.
Ma in presenza di Elena, era inevitabile ..

Non aveva spento la sua umanità, ma si era costruito nel corso della sua vita quel muro solido che non permetteva a nessuno di entrare.
Ma lei era riuscita a smussare gli angoli, e renderlo meno ..freddo. Era riuscita a sgretolare gran parte di quella parete,ed era riuscita ed entrare.


Chi era lui per mandarla via? Non poteva. E se voleva non ci riusciva.



“Sai che vi dico?” Si alza velocemente dalla sedia
“Dove vai?” Si guarda attorno confusa cercando di capire il perché del gesto dell’amica, ma Elena estrae il cellulare componendo velocemente un numero, appoggiando quest'ultimo al suo orecchio.
Bonnie e Car la guardano confusi, non appena (ovviamente solo car) sente la voce della persona al cellulare , la guarda sorpresa
“Ehi ciao , sei occupato?”
Bonnie apre la bocca come se volesse parlare, ma Caroline l’amutolisce
“potresti venirmi a prendere? Si..”
La strega guarda ancora la bionda interrogativa, ma lei per tutta risposta alza un dito dicendole di non parlare
“Smettila.” Ridacchia “Okay a dopo “ Allontana il cellulare sorridendo ancora,  ma Bonnie richiama la sua attenzione
“Chi era?” scuote la testa non avendo capito né la reazione di Elena, a primo impatto felice
 Né quella di caroline, confusa e sorpresa
“Era Damon” Si abbassa per prendere la borsa “Sta venendo a prendermi, e no. “Alza una mano verso di loro “Non dite nulla. Non ho voglia di sentire ancora i vostri discorsi insensati” Conclude impassibile allontanandosi dal tavolino sotto lo sguardo frastornato di una delle due
“C’è qualcosa sotto, si comporta in modo strano.” Constata rivolgendo il suo sguardo a caroline che si mette le mani sui capelli
“Scoprirò cosa passa per la testa di quei due, costi quel che costi.” Stringe gli occhi in segno di sfida, provocando una leggera risata da parte della strega, che si gira osservando Elena ormai lontana da loro.









“Grazie per il passaggio..” Dice leggermente sistemandosi meglio sul sedile dell’auto di Damon, che con con uno scatto della chiave spegne il motore, girandosi verso di lei
“Problemi in paradiso?” accenna divertito
Elena socchiuse gli occhi come se fosse in dubbio se dirgli la verità o meno, ma istintivamente le parole uscirono come un fiume in piena , senza riuscire a fermarle
“Stefan e io ci siamo lasciati. Caroline ti odia, e Bonnie le da corda. “ Sbatte le mani palesemente stizzita
“Mi odiano? Ma che scoperta!” Esclama sghignazzando “E qual è il problema? E' tutto come prima, no?” Molla la presa dal voltante per girarsi meglio verso di lei
“Si lo so! Dovrebbero essere più riconoscenti, senza andare contro alla mia amicizia con la tua come hanno sempre fatto. Ma ora stanno esagerando!”

Da questi piccoli comportamenti si poteva notare il cambiamento subito da Elena.
Prima , quando succedeva qualcosa che le procurava fastidio cercava di non esagerare, e con un bel respiro l’affrontava.
Ora no
Le emozioni erano amplificate, e il fatto che le sue amiche non si fidassero di Damon riusciva a farle salire il crimine alle stelle.
Ma perché proprio ora la cosa  le interessava? All’affermazione “Fai schifo” diretto verso di lui , lei sorrideva dicendo “Si, hai ragione, è un idiota.” Come se fosse la cosa più normale del mondo.
Ma ora le dava fastidio sentire che le sue amiche, le uniche con cui ha passato quasi tutta la sua vita, avessero del risentimento nei confronti del vampiro. Okay era un idiota folle ed impulsivo
ma lei si fidava.
E desiderava che lo facessero anche loro.

Damon sospirò leggermente,e serrando le labbra si preparò per dire qualcosa che non avrebbe mai voluto chiedere
“Hai… notizie di Stefan?” Lei lo guardò stupita, la domanda la doveva rivolgere lei a lui e non viceversa
“Mi odia ormai, come faccio a sapere dov’è?” Proferì a bassa voce abbassando il capo

Non era facile pensò lui. Era stata lei a lasciarlo, ma di certo non se la passava bene .. qualunque fosse il motivo della loro rottura.
“Ehi..” Si avvicinò leggermente spostandosi dal sedile, portando prontamente la propria mano sotto al mento della ragazza, facendole alzare il viso ..incrociando i suoi occhi.
“Lui non ti odia. E solo .. incazzato, magari triste, ferito .. spezzat..”
“Damon. Non mi aiuti così “ Lo fulminò con lo sguardo, ma lui sorrise leggermente
“Passerà, è  mio fratello. Se ne farà una ragione..” Affermò cercando di non far trasparire il leggero accenno di dubbio che invadeva le ultime parole appena dette, ma Elena non ci fece caso, o forse non volle di sua spontanea volontà.
Strinse le labbra abbassando di nuovo lo sguardo, non tanto per la frase appena pronunciata. Ma più per il contatto visivo che le stava offrendo lui. Per la sua carezza impercettibile con un dito che le sfiorava la guancia ..
e per il suo profumo che la stava confondendo più di quanto già non fosse.
“Andrà tutto bene, si sistemerà ogni cosa.. vedrai” Sorrise , ma questa volta non in modo ironico. Non malizioso né tantomeno divertito. Era un sorriso leggero, che s’intravedeva appena. Un sorriso che si increspò sulle sue labbra per un millesimo di secondo. Uno di quelli che ti riscaldano e che ti fanno pensare solo ad una parola..
“Grazie “ Alzò lo sguardo di nuovo verso lui, cercando di non muoversi .. ma le fu impossibile. Deglutì leggermente, e dopo averlo scrutato negli occhi scese osservando le labbra dell’uomo di fronte a sé.
Lui accortosi di tutto ciò , spostò la mano dalla sua guancia, passandola dietro .. sfiorandole la nuca. Cosa che fece nascere mille brividi ad Elena , tanto che fu costretta a chiudere gli occhi per poi riaprirli subito dopo, trovando il suo sguardo famelico che non accennava a lontanarsi da lei.
I suoi occhi erano scuri, come se l’oceano avesse deciso di rinascere lì.

La mano era ancora ferma fra i capelli della ragazza, ma le dita ..lente e sinuose, si muovevano tracciando un piccolo percorso fin ad arrivare sul collo, per poi risalire.
Lui la bruciò con le sue mani
Lei si lasciò scottare..

“Io..” Iniziò tentennante, respirando  a fatica
“Tu?” Lui si fece più vicino col corpo, abbassò la mano arrivando sulla schiena di Elena che a stento trattenne un respiro.
La spinse verso sé
“Io ho lasciato Stefan perch..” Non concluse la frase poichè una voce in lontanaza li ridestò entrambi, portando ad un lontano ricordo il silenzio cretosi nell’auto appena prima
“Ragazzi tutto bene?” Alaric uscì dalla porta camminando lentamente verso la macchina, inarcando un sopracciglio. Aveva sentito l'auto di Damon , ma il fatto che nessuno dei due entrò in casa lo preoccupò 
Damon sbuffò, allontanandosi velocemente da Elena, e lei svelta uscì dal veicolo come se stesse scappando
“Tranquillo Rick ,va tutto bene. “ Digrignò nervoso
Lui aggrottò le sopracciglia guardandoli entrambi
“Ma.. ho interrotto qualcosa per caso?” inclinò la testa leggermente assottigliando lo sguardo, come se volesse comprendere il comportamento di uno dei due
“No!”
“Si!”
Risposero nel contempo. Elena sgranò gli occhi guardando Damon in cagnesco, ovviamente fù lei quella a rispondere di No.
Il vampiro sogghignò
“Beh se non fosse intervenuto Alaric..” Lasciò la frase in sospeso, questo provocò in lei un rossore sul viso e un imbarazzo tale da sgranare gli occhi, non trovando le parole giuste o la volontà fisica per andarsene da lì.
“Mi sento escluso, di che state parlando?” Si avvicinò di più  incrociando le braccia al petto.
“Idiota” Borbottò lei guardando di sottecchi il vampiro.
Cercando di non incrociare lo sguardo di nessuo dei due, si diresse a passi svelti verso casa, sbattendo forte la porta dietro sé.
Damon Ridacchiò
Alaric lo trafisse con lo sguardo
“Non me la raccontate giusta. Che sta succedendo fra voi due?” Alzò un braccio puntando un dito verso l’amico, che non smetteva di ridere
“Io .. io non lo so “ Smise, e questa volta fece nascere sul suo viso un sorriso sincero
“Succede, Rick” Disse semplicemente scrollando le spalle
“Ma Cosa?” Lo guardò confuso senza distogliere lo sguardo
“Ci vediamo al grill più tardi, porta due bottiglie di bourbon. Una non basterà “ Non ascoltò nemmeno la risposta di Alaric, poiché accese la macchina e facendo marcia indietro lasciò casa Gilbert, provocando al professore una miriade di dubbi.



 










Angolo Autore:
Ciao! Questa volta sono ritornata prima xD 
Sarò sbrigativa. Per coloro che desideravano il ritorno di Alaric, credo proprio che in questo capitolo lo abbiano preso a parole mentalmente xD 
L'attesa è più bella, non credete? Abbiamo sofferto nella serie tv prima di veder a 'sti due testoni baciarsi, la medesima cosa succede qui .. su EFP  XD
Beh per il resto spero che vi piaccia questo capitolo :)
Alla prossima, se vi va! 

 

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Capitolo 5
*** 5° Capitolo ***













“Due, grazie” Accenno un leggero sorriso alla cameriera di fronte a me aspettando che mi porti la giusta arma per affrontare la giornata
Ovvero, il bourbon.
“C’è qualcosa che devi dirmi, Damon?” Mi domanda Alaric aggrottando le sopracciglia. Noto una leggera curiosità e preoccupazione da parte sua
Come lo capisco

Sono innamorato di Elena ormai da mesi. Il fatto che si sia lasciata con Stefan mi rende l’uomo più felice del mondo.
Una brutta cosa da dire, soprattutto se parliamo di mio fratello..
Ma sono l’egoista no? Quindi, zero senso di colpa per questa mia piccola felicità interiore che porto dentro da quando ho saputo della loro rottura.
Ci sono volute notti per capire quello che provavo o pensavo, e di certo non renderò la vita facile ad Alaric dicendogli la verità.
O forse non è solo questo il motivo..

Non credevo di poter amare più, non dopo Katherine.
Ma il destino ci ha tirato una palla curva sia a me che a Stefan, e ci ha obbligati in un certo senso a rivivere il passato..
Ma è diverso, me lo sento. Lei non è Katherine nemmeno lontanamente
Non posso mettere il cuore di una lurida bastarda in confronto a quello di Elena. Un cuore determinato e forte, un cuore puro e compassionevole.

Dopo la trasformazione il suo carattere poteva mutare, invece no..lei è rimasta la stessa. Forse più forte, forse più determinata, forse ancora più sexy..
Sorrido dentro, ma non credo di averlo fatto solo mentalmente
“Stai sorridendo? Sembri .. felice. Damon ti senti bene?” Mi scuote appoggiando una mano sul mio braccio. Forse in un'altra occasione l’avrei fulminato con lo sguardo intimandolo a levarmi le mani di dosso, ma tutto quello che riesco a fare e aprire la bocca per dire qualcosa, facendo uscire solo una leggera risata
“Rick tranquillo, sono sempre il solito. Niente di nuovo, niente di vecchio..” Gesticolo con una mano in aria sbuffando.

Prendo il bicchiere appena arrivato, bevendolo tutto ad un sorso
Intravedo Alaric fare la stessa cosa ,ma molto più lentamente. So che vuole chiedermi qualcosa, perciò glielo domando senza giri di parole
“Dimmi ciò che vorresti dire ma che non dici” Mi giro verso lui inarcando un sopracciglio, con un ghigno stampato in faccia per averlo “scoperto”
Lui mi guarda , sospira e sgancia la bomba
“Ti piace Elena?” Assottiglia lo sguardo nella mia direzione cercando di leggere qualsiasi cosa che mi possa “incastrare “ in questa conversazione
“Certo che mi piace, è una bella ragazza.. molto bella..” Sorrido divertito ordinando il secondo bicchiere
“No .. io intendo, ti sei innamorato di lei?”
Il sorriso che posava sulle mie labbra scompare all’improvviso.
Okay, sono passate notti per ammetterlo a me stesso, e sentirmelo dire mi ha provocato un .. brivido. Non capisco se il mio fisico l’abbia fatto nascere, o è la mia mente che si prende gioco di me
“Scherzi vero? Lei è la donna di mio fratello.“ Dico con astio portando il cristallo vicino alla bocca , beandomi di quel bruciore nella gola che ho imparato a sopportare.
Si gratta la testa, è imbarazzato. Ma poi si sistema meglio sullo sgabello
Ora è più sicuro di sé
“Ma non più amico” Beve anche lui continuando ad osservarmi.
Sbatto il bicchiere sul bancone rischiando di romperlo, ma anche se fosse successa una cosa del genere non me ne sarebbe importato molto. Sento la rabbia propagarsi dappertutto , ma cerco di tenerla a bada
“Mi rifiuterebbe. Lei vuole l’amore perfetto. Io non sono capace di dargli tutto questo” Il tono della mia voce aumenta, ma cerco in ogni caso di non fare stupidaggini “Non sono la persona che porta a cena fuori ogni giorno la propria ragazza, che le compra  piccoli regali o che organizza feste a sorpresa per i compleanni. Io non sono così, questo è uno dei tanti motivi ovvi che dimostrano quanto  io non sia l’uomo giusto per lei” Rimarco l’ultima frase a denti stretti, sentendomi nel contempo anche un po’ libero per aver detto ad alta voce quello che non ho potuto dire mai a nessuno.

Lo vedo scuotere la testa divertito, questo mi fa incazzare ancora di più, ma prima di poter fare o dire qualsiasi cosa, alza il bicchiere in aria come se si stesse preparando ad affermare una cosa ovvia
“Hai detto che ti rifiuterebbe..” Porta velocemente il bicchiere bevendolo tutto ad un sorso
“Si, e quindi?” Lo guardo di sottecchi fissando qualcosa di poco vago.
Si alza appoggiando una banconota sul bancone, fa un cenno alla ragazza di fronte, e riporta il suo sguardo su di me
“Ti ho chiesto se sei innamorato di lei. Se non fosse vero, mi avresti dimostrato il tuo disinteresse...o mi avresti detto che t’interessava solo per divertirti senza far nascere alcun legame sentimentale. Invece no” Mi punta un dito contro “Fra tutte le battute sarcastiche, fra tutte le cose che avresti potuto dire, tu mi hai risposto dicendomi  –Mi rifiuterebbe- Quindi, cosa significa questo Damon?“

Penso al suo ragionamento, in effetti ha ragione. Abbasso leggermente lo sguardo , come se stessi incassando per bene le parole appena ricevute, ma non mi lascio intimidire da questa sua dichiarazione.
“Vai a casa Mr FBI, sei ubriaco” Affermo non troppo convinto di me stesso, ma continuo a fissare il bicchiere che ho in mano.

Scappare dalla verità è stato sempre il mio forte..

“Si forse sono ubriaco. Ma posso dire che nonostante tu viva da molto più tempo di me, non riesci a capire ciò che ti succede dentro. Damon, tutti meritano di essere felici. Non condannarti per questo..”
 
Non condannarmi..

Odio il fatto di essere legato ad una persona. Odio il fatto che io sia ..felice quando sorride.
Vedo del male e del sbagliato in tutto questo.
Voglio una donna che probabilmente non sarà mai mia. Ma la cosa che mi logora dentro è il fatto che lei non si tiri mai indietro quando le sto vicino..
Come se cercasse di trattenersi.
Io lo sento che prova qualcosa per me, l’ho .. costatato, l’ho visto. Non posso andare a casa  e dirle che l’amo. Scapperebbe a gambe levate da me. E già l’ho quasi persa molte volte per correre il rischio di fare una cosa del genere..
Quella mattina, vederla girare fra le mura del pensionato .. beh, mi è sembrato così normale. Così ovvio!
Non so per quale motivo lei stia qui.. mi ha detto che sono un amico, e fin qui ci siamo. Ma poteva andare benissimo a casa di Caroline o Bonnie.
Invece no, ha preferito rendermi le notti insonne.
Non che mi dispiaccia
ma pensare che lei sia nella stanza accanto , mi incendia dentro.. mi fa impazzire.
Sono istintivo, ho sempre avuto tutto quello che volevo! Invece lei è come una sfida continua, e io non posso far altro che mettermi in gioco.


Ma dentro di me si fanno spazio due piccole battaglie..
Una spera che lei si allontani
Una prega e combatte per averla accanto ora e sempre.
Ma nessuna delle due riesce ad avere la meglio. Così sono costretto a stare al Mystic grill buona parte del tempo, cercando di non vederla , di non incontrarla. Perché tutto quello che ho voglia di fare quando parla, è baciarla.
Per la prima volta nella mia esistenza, desidero baciare una donna per sentire il suo sapore, la morbidezza delle sue labbra. Per sentire il suo profumo
per sentire lei e basta..



Rifletto rivolgendo il mio sguardo nel vuoto, tutto quello che penso e che non faccio e collegato ad un solo fattore. Qualcosa che molto probabilmente non dirò mai.
Ma Alaric sembra leggermi nel pensiero, affermandolo al posto mio
“Non avere paura di amare di nuovo..”

 Si allontana da me, e prima di uscire mi fa un cenno con la testa, io per tutta risposta mi giro di nuovo verso il bancone
Non glielo avrei mai detto, ma dentro di me sapevo che aveva ragione.

 
Potrei alzarmi e andare da lei, ma preferisco crogiolare nei miei pensieri stando seduto qui. L’avrei vista stasera, e il sol pensiero riusciva a rendermi nervoso ed agitato.
Anche se una piccola parte di me, non vedeva l’ora..


Peccato che tutti i buon propositi e le piccole crescite interiori siano andati a quel paese quando percepisco una presenza familiare varcare le soglie del MG.
La sento parlare, credo stia sorridendo.. cammina verso due persone, sta salutando. Sono girato ma percepisco tutto.
Ora sento i passi più vicini, socchiudo gli occhi ancora con il mio adorato bicchiere in mano stringendolo con forza. Sento il rumore dello sgabello che striscia sul pavimento, facendomi capire che ora è molto più vicina di quanto io creda.

“Come mai qui?” le domando freddo, si trova a due posti più lontana da me, ma ovviamente con i suoi sensi da  vampiro mi sente. Si gira verso me sorridendomi leggermente, vendendosi a sedersi accanto.
Che idiota, idiota, IDIOTA.
“Damon?” Mi chiede quasi sorpresa.  Mi volto per guardarla e non posso fare a meno di accennare un piccolo sorriso
“Da quanto tempo!” Esclamo ironico portando la mia attenzione ora su di lei.
Elena mi fulmina con lo sguardo, continuando a sorridere. Ma sento che qualcosa non va..
“Tutto bene?” Le chiedo istintivamente con tono apprensivo, lei scrolla le spalle e facendo segno verso di me, ordina ciò che ho ordinato io. Il che mi rende leggermente scioccato
“Okay.. non va tutto bene. Stefan è venuto a casa tua mettendosi in ginocchio per chiederti di tornare? “ Domando divertito, ma l’occhiata che mi riserva mi fa alzare le mani in segno di difesa
“Stasera ho solo bisogno di bere e..” Alza il bicchiere giocosamente “E basta” Lo porta sulle labbra bevendolo tutto ad un sorso.
Scorgo una piccola gocciolina bloccata sul suo labbro inferiore, la vista di quest’ultima mi provoca una fitta dentro.
Deglutisco a vuoto , e la ringrazio mentalmente per aver portato il dorso della mano in modo tale da mandare via ciò che poteva tentarmi senza farmi tornare più indietro.
Cerco di parlare, molto probabilmente per non pensare.
“Come mai?” Domando atono prendendo l’intera bottiglia che si trova davanti a me, oltre al bancone
“Perché sono confusa. Non so quello che sto facendo, sento delle cose.. che forse non dovrei sentire. E sto uscendo pazza per questo. Non so quanto riuscirò a trattenermi” Inizia gesticolando con tono di voce acuto, concludendo imbarazzata per l’ultima frase appena detta
“E tu non farlo, non trattenerti. Semplice, problema risolto!” Esclamo riempiendole il bicchiere tranquillamente, sorridendole appena
Anche se dentro di me vorticano una miriade domande

“Forse hai ragione sai? Stasera non penserò a nulla. Sono stanca di farmi centinaia di problemi!” Esclama soddisfatta, e gettando la testa indietro ingoia anche l’ultimo sorso rimasto di Borboun
Il suo collo scoperto è l’ultima cosa voglio vedere. Sbatto velocemente gli occhi, e trattenendo il respiro mi giro guardando dinanzi a me.
Sarà una serata pessima, me lo sento.








“E una serata magnifica! Sono contenta di essere venuta qui. Ho fatto la scelta giusta!” Biascica  ordinando il .. decimo bicchiere della serata.
“Vederti in queste vesti è uno spasso” Rido alzandomi dallo sgabello per dirigermi verso il bersaglio, tirando così qualche freccetta. Prendo la mira e becco il centro senza problemi, forse perché sono abituato a sopportare l’alcool dopo tutti questi anni, in confronto a Elena che invece che continua a parlare a vanvera.

“Un giro gratis per tutti! Offre la casa! Uuuuhhh!” Tutti alzano il bicchiere all’unisono urlando insieme a lei, io sorrido scuotendo la testa concentrandomi di nuovo sul mio bersaglio. La guardo di sottecchi, non è un male divertirsi.
Ha detto che sentiva il bisogno di liberarsi di qualcosa, e beh.. perché non permetterle di provare un po’ di sano divertimento? Non sta facendo del male a nessuno.
Dopo che si è trasformata in un vampiro ha passato le giornate in totale equilibrio..
Si merita di ridere dopo quello che ha passato.
Il mio flusso di coscienza viene interrotto dalla sua voce che mi risuona vicina, molto vicina.
“Che fai Damon, scappi?” Mi domanda con le braccia al petto. Sorrido senza guardarla
“Dovresti stare attenta a come ti muovi, siamo in mezzo a dei comuni mortali “ Sussurro le ultime parole alludendo alla velocità che ha usato venendo da me, ma scaturisco solo una leggera risata da parte di Elena
“Ma diveeeeertiti Damon! Che fine ha fatto la persona che vive come se non ci fosse un domani?” Mi guarda maliziosa facendosi più vicina. Così mi giro e  la prendo dai polsi delicatamente
“Elena, andiamo a casa. Fatti una bella dormita, da ubriaca sembri un rottame” Affermo inarcando un sopracciglio scrutandola con intensità negli occhi
“Grazie del complimento, sei così gentile!” Esclama sarcastica cercando di svincolarsi dalla mia presa, e senza trattenerla la lascio
“5 Minuti e tu vieni con me” Dico con tono che non ammette repliche, un po' come se fosse un ultimatum.
Lei mi guarda contrariata ma non la calcolo. Mi giro di nuovo e tiro la freccetta, ma quello che succede mi lascia ..perplesso.
Prima di allontanarsi per andare al bancone,si avvicina dietro di me attaccando il suo corpo contro al mio.
Sgrano gli occhi, ma non mi giro.
Sento la sua mano risalire passando sul mio braccio, provocandomi dei brividi involontari. Ora ne sono sicuro, il mio fisico reagisce a lei, e anche abbastanza.
Sento il suo respiro nel mio orecchio..
Molto probabilmente se fossimo soli e fosse sobria sarebbe già contro al muro spinta dal mio corpo, senza via d’uscita.
Ma non voglio che faccia qualcosa contro la sua volontà.
Quindi respiro affondo pronto per girarmi, ma come se avesse compreso il mio tentativo, appoggia il viso sulla mia spalla, e conduce la sua mano nella mia. La porta leggermente indietro, e con uno scatto fa la medesima cosa in avanti. Istintivamente lascio andare la freccia, che si va a posare perfettamente nel cerchietto del bersaglio.
Fatto questo, si allontana senza dire nulla. Non so , forse è la mia mente, però noto un piccolo sorriso sulle sue labbra..
Ritorno a respirare tranquillamente, ora la giusta cosa da fare è una:
Riportarla a casa.











Angolo Autrice:
Ciao a tutti! :D
Mi sono "divertita" a scrivere questo capitolo in parte, da premettere che amo i Dalaric insieme. E dopo quello che è successo nella serie tv, poter scrivere su di loro mi ha fatto sorridere :)

In questo capitolo forse Elena può sembrare un tantino OOC ,però ricordate nella 4° stagione ..quando si lascia andare con Damon al college, ballando con lui ? Beh ho solo capovolto la situazione :) 
Nel prossimo capitolo ci saranno scene imbarazzanti, sensi di colpa, e anche un po' di spigliatezza. Vedrete perchè ;)
Spero di ricevere anche una piccola recensione da parte vostra, mi farebbe piacere :) Ringrazio a tutti quelli che lo fanno, e che mettono la storia fra le seguite/preferite/ricordate
Grazie davvero ^-^
Buona lettura, e alla prossima!

 

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Capitolo 6
*** 6° Capitolo ***











Nel corso della mia vita.. evidenzio: Nella mia inumana e lunga esistenza.
Non mi sono mai fatto problemi quando, ritrovandomi in un qualsiasi bar,  lego con una ragazza facendola ubriacare.
Non sono mica il gentiluomo che la porta a casa solo per paura che le accada qualcosa..
Mi limito a portarle in un luogo caldo solo se le devo portare a letto. In quel caso , mi prendo “cura” di loro fino all’indomani, e poi senza troppi indugi le mando via. Se insistono, uso le buone maniere ovviamente..
Ovvero, le soggiogo.

Ma in questo caso tutto è diverso.
Ho in braccio Elena. Potrei dire le solite cose , risultando ripetitivo. Come per esempio che sono cambiato, o che ora sono diventato una brava persona..
Ma non lo faccio.

Sono davanti all’entrata del pensionato, e sto portando a casa Elena dopo averla “recuperata” al grill, ormai fuori di sé. Ancora non so quale sia il motivo per questa sua piccola pazzia. Molto probabilmente il giorno dopo si prenderà a schiaffi mentalmente per essersi lasciata andare.  E proprio per questo ho preferito portarla con me.
Ovviamente non è stato solo un dovere.. anche se mi avrebbe preso a calci e pugni l’avrei caricata a prescindere con me di peso … come sto facendo ora.


“Mmmhhhh Damon lasciami…” Mugugna con gli occhi chiusi

E’ proprio distrutta

“Certo come no, se non fosse per me saresti in giro a bere sangue di povera gente. E io so quanto il tuo “cuoricino” sia così compassionevole, per questo ti ho salvata da una Pre-strage. Ringraziami pure domani.“
Riesco ad entrare finalmente dentro, così butto le chiavi sopra un mobile antico accanto a me, chiudendo il “portone”.
Getto una veloce occhiata verso lei, e noto che si è addormentata.
Ha la testa appoggiata sull’incavo del mio collo, ma camminando ha trovato spazio sul mio petto.
Scuoto la testa salendo piano piano le scale.
Molto probabilmente domani mi ucciderà ,ma non ci penso. In ogni caso dopo pochi minuti ritornerei nel mondo devi vivi.

..Vivi.. si fa per dire...
 


Sorrido dentro di me, così arrivo di fronte alla mia camera. Fortunatamente noto la porta socchiusa.
Do un leggero calcio con il piede ed entro. Arrivo di fronte al mio letto, e abbassandomi la adagio delicatamente sul materasso..
Finalmente ho l’occasione di guardarla.
Le sue labbra sono socchiuse. Ha qualche ciocca di capelli che le copre gli occhi, per questo alzo una mano mettendomi accanto a lei , pronto per spostarle via.
Indossa dei legins stretti, accompagnati da un paio di stivali che arrivano appena sotto al ginocchio. Decido di sfilarglieli, almeno so che non dormirà in modo scomodo.
Mi abbasso , e dopo aver armeggiato un po’ con la cerniera di quest’ultimi, riesco nella mia impresa.
Li poso accanto al letto, ritornando da lei.  Vorrei svegliarla, ma non riesco. In questi giorni sfugge spesso da me , tranne stasera quando mi ha fatto impazzire sfiorandomi con la sua mano. Ma ovviamente non era in lei, era l’alcool a parlare.
E ora.. vederla così, addormentata con l’espressione felice .. in un certo senso mi fa stare bene.

Ed  è egoista, lo so. Mi sento come se la stessi guardando per la prima volta.
Come se la stessi conoscendo di nuovo, ripercorrendo tutto quello che abbiamo passato .. e che ha passato lei.
E’ come se stessi ripassando ogni tappa. La conoscenza, l’odio, la paura..
E come se mi stessi innamorando di nuovo, di lei.



Chiudo gli occhi sospirando, scuoto la testa e insinuo una mano dietro la sua schiena. La spingo verso di me alzandola leggermente per levargli il giubbotto che indossa.
La sento lamentarsi , ma subito tace appoggiandosi con la fronte sul tratto di pelle fra il mio collo e la mia spalla.
Le cose diventano più difficili per me, la sua vicinanza non mi è stata mai indifferente. E ora, averla tra le braccia mi provoca un forte brivido.
Con delicatezza provo a toglierle quell’indumento , e ci riesco. Lo getto lentamente sulla sedia accanto al letto, tenendola stretta a me ancora con un braccio, e dopo averle rivolto un occhiata veloce la corico di nuovo piano abbassandomi insieme a lei.

Le accarezzo una guancia abbassando il mio sguardo,ora concentrato,  sulle sue labbra.
E’ più forte di me, di solito non avrei provato senso di colpa nel svegliare una ragazza nel ben mezzo della notte per soddisfare un mio istinto fisico..
Ma lei..
lei è così diversa che accarezzarle il labbro inferiore con un mio dito tracciandone il percorso è la cosa che mi basta davvero per stasera.
Averla sul mio letto, mi fa sentire su di giri..

So che si arrabbierà. Ma non ne posso fare a meno. E poi siamo così noi, non andiamo d’accordo su nulla. E se quello che ho fatto sia servito per aiutarla, beh, che si arrabbi pure.

Non la guarderò sprofondare nell’abisso..





L’accarezzo un’ultima volta, e mi alzo per allontanarmi da quella camera il più in fretta possibile..
Ma la sua voce mi ridesta , facendomi voltare di scatto
“Te ne vai di nuovo? “ Apre leggermente gli occhi , parlando piano
Mi avvicino come se dovessi verificare se la sua voce fosse reale o meno
“Te ne stai andando, ancora Damon.. ancora” Sibilla leggermente, come se fosse ..stanca di parlare. Io la guardo confuso, così mi siedo ai piedi del letto
“Di che parli Elena? Ti senti bene?” Le chiedo fissandola insistentemente

Vedo il suo sguardo accendersi, per poi farsi di nuovo triste.. e non posso fare a meno di notare una leggera delusione.
Si gira di fianco, forse non ha capito dove si trova .. o non le importa proprio.
Chiude gli occhi

“Stai qui stanotte”

Una sola frase, un solo sussurro uscito come un soffio dalle sue labbra. Vorrei sentire di nuovo la sua  proposta per constatare che l’abbia detto davvero, ma sarebbe una situazione abbastanza ironica.
Sono sicuro di aver sentito ciò che ha detto, e non so se io abbia davvero un cuore,  ma non posso non notare la  scossa dentro che mi ha portato a perdere un battito fra i mille che echeggiano rumorosamente dentro di me.



Non dico nulla, mi corico accanto a lei, e quello che succede mi fa sgranare gli occhi nel ben mezzo della luce opaca della stanza.
Elena si avvicina a me.
Il suo viso è di fronte, così si accoccola contro al mio corpo come se volesse scomparire , o nascondersi.
Appoggia il suo viso sotto al mio mento , attaccandosi contro al mio petto..
Il suo profumo mi uccide lentamente.
Mi sento così vulnerabile.. come se non avessi mai avuto una ragazza fra le braccia.
Sento come se lei fosse la prima in tutto.
Sono rigido, ma piano piano mi rilasso.. così allungo una braccio attorno a lei, tirandola ancora verso me ,sempre se possibile dato che ormai siamo come incollati.
Ispiro l’odore dei suoi capelli passando una mano che traccia un percorso che va dalla sua spalla, sino al suo fianco.
Più volte ripeto la stessa azione, accarezzandola col mio dorso.
La sento sospirare leggermente,lasciandosi andare ad una confessione che riesce a far cadere ogni tipo di barriera che ho.

“Ho lasciato Stefan ..“ biascica lentamente.
Io non le do molta importanza , già lo so che hanno rotto. Però non posso fare a meno di ascoltarla incuriosito.
Mi aspetto un attacco di sensi di colpa, o un ulteriore confessione parlando di quanto sia giusto lui per lei.
Invece, quello che dice riesce a far fermare la mia carezza, così come il mio cuore
“Perché credo di provare qualcosa per te..”

Basta una frase , per dare senso alla mia esistenza.
E’ bastata una sola frase, per farmi sentire vivo.










Pov Elena


Apro leggermente gli occhi, cercando di abituarmi alla luce che entra nella stanza. Questo mi porta a richiuderli velocemente. 
Vorrei alzarmi , ma sto così bene qui ..
Per questo richiudo le palbebre  pensando alla sera prima, facendo un piccolo riepilogo di quello che è successo.
Sono andata al grill , mi sentivo frustrata..
Ho bevuto , e anche molto
Ricordo vagamente qualcuno con me
Spalanco gli occhi, era Damon! Era lì ! ma che ci facev …

M’irrigidisco improvvisamente. E ora mi accorgo di tutto. Noto che quella non è LA MIA CAMERA. Noto che questo non è il MIO LETTO. E voltando leggermente la testa, noto che quel braccio che mi stringe il corpo verso il petto di qualcuno NON E’ DI CHI PENSAVO CHE FOSSE.
Mi giro di scatto con tutto il corpo, avendo così il viso di Damon dinanzi al mio. A pochissimi millimetri di distanza.
Vorrei urlare, gridargli , buttarlo sotto al letto. Ma non faccio niente del genere, anzi, l’osservo rapita.

I tratti del suo viso sono così rilassati come non ho mai visto in vita mia. Ha una leggera rughetta sulla fronte, come se qualcosa durante la notte l’avesse tormentato .. ma purtroppo non ricordo nulla, quindi non posso fare affidamento ai miei ricordi, o al mio precario equilibrio mentale.
Mi stringe ancora a sé, cingendomi la vita con un braccio, il che riesce a farmi perdere sensibilità con la realtà circostante.
Vorrei farlo dormire, ma il mio cuore batte troppo velocemente per resta immune a questa vicinanza.

“Damon..?” Sussurro leggermente , cercando di non avvicinarmi molto
Noto che non risponde, per questo chiudo gli occhi riaprendoli un secondo dopo, cercando di essere più convinta
“Damon?”  Tento di nuovo.

Lui per tutta risposta spalanca i suoi occhi, cosa che mi fa rimanere interdetta per un attimo, e in un batter di ciglia si mette sopra di me , bloccandomi col suo corpo

“Cosa stai facendo?” Esclamo col respiro pesante, potrei spingerlo via subito, ma non l’ho faccio.
Rimane fermo, fissandomi intensamente. I suoi occhi mi divorano, e io non riesco a sostenere il suo sguardo
“Che diavolo stai facendo?” Ridico sicura, ma la mia voce viene spezzata dalle sue braccia che si piegano , in modo tale che riesca ad abbassarsi più verso di me.

Lo guardo confusa ed eccitata da quella vicinanza, ma cerco di non farglielo notare.
Sono pronta a urlargli contro, ma il respiro mi si mozza in gola quando avvicina il suo bacino contro al mio.
Chiudo gli occhi per un secondo , per respirare a pieni polmoni.
“D-damon?!” Lo richiamo portando questa volta le mie mani sul suo viso.
Il suo sguardo da intenso diventa confuso.
Mi guarda ancora, allontanandosi immediatamente.

 Sgrana gli occhi aprendo la bocca , ma non esce nulla da quest’ultima. Si porta le mani nel viso, come se stesse cercando di capire cosa è successo
“Mi dispiace.. credevo fosse.. un sogno. Non ricordavo che tu fossi qui”
Sogno?
Abbasso lo sguardo imbarazzata sia per il momento appena avvenuto, sia per ciò che mi ha confessato.
Credeva fosse un sogno, quindi questo significa….
Balbetto
“Umh Damon per ieri sera..” Cerco di parlare senza guardarlo negli occhi, e intanto mi siedo sul letto incrociando le braccia al petto, come se mi volessi mettere sulla difensiva
Solo ora noto che non ha la maglietta.
Questo fa influire il sangue dentro di più in una velocità inaudita..
Quindi ho dormito insieme a lui, abbracciata, e per di più non aveva la maglietta?!
Lui mi guarda e si “riprende” , lanciandomi un occhiata maliziosa
 “Non è un male Elena, te la sei solo spassata un po’” Ammicca leggero fissandomi, scendendo di tanto in tanto sulle mie labbra..

Che sta succedendo?

“S-scusami non so che mi è preso..” Ammetto sincera, e questo lo fa irrigidire un po’
“Quindi non ricordi quello che mi hai detto ieri sera?” Aggrotta la fronte guardandomi curioso. Ormai è seduto anche lui sul letto, siamo una di fronte l’altro
“Ero ubriaca, avrò detto tante cose. Se ho esagerato mi dispiace, non era mia intenz..” Vengo interrotta bruscamente dal suo sguardo duro
“E quello che mi hai detto prima di addormentarti?” Noto la sua mascella contratta, come se stesse trattenendo il nervosismo. Ma nel contempo noto nei suoi occhi ….. delusione, può darsi?
Lo scruto confusa, abbassando lo sguardo come se stessi percorrendo velocemente la notte prima.
Ma nulla di così “sconvolgente” attira la mia attenzione
“Io .. non ricordo” Lo guardo timorosa, e scorgo una leggera tristezza che tenta di irradiarsi.. ma Damon prontamente la mette da parte, serrando le labbra
“Certamente.. come volevasi dimostrare” Accenna un sorriso ironico e si alza dal letto. Si abbassa per prendere la sua adorata maglietta nera, la indossa e prima di uscire dalla porta si gira verso me
“Io esco, a più tardi.”
Detto questo , abbassa il capo e lo sento scomparire in un secondo, lasciandomi ancora più confusa di prima.

Cosa ho detto da renderlo così triste?

Non potrei chiedergli nulla, la sua risposta immediata sarà un sorriso come se tutto andasse bene.
Ma so che c’è qualcosa che non va, e di certo parlare con lui non riuscirò a levarmi questo dubbio.

Alzo le mani portandomele sul viso, per poi gettarmi indietro sul letto. Lentamente mi giro di fianco, e non posso fare a meno di chiudere gli occhi .. abbandonando per un attimo tutti i miei dubbi e le mie perplessità.
Rilassandomi col suo odore impregnato fra queste lenzuola..











Angolo Autrice

Ciao a tutte! Lo so che potreste trovare un po' strano quello che è successo,ovvero Elena ubriaca  da vampira..
Oppure quando fa la confessione a Damon, dimenticandosi il giorno dopo ciò che ha detto.
Però sapete, mi piaceva immaginare questa scena così :) Quindi ho pensato che fosse in un certo senso "Divertente", o perlomeno interessante.
Come potete leggere, lui ci rimane male. E poverino, cercherò di non farlo soffrire come hann fatto nella serie tv xD
Tutti meritano un po' di felicità, sopratutto Damon u_U

Ma bando alla ciance, spero che vi sia piaciuto questo capitolo. E spero di ricevere anche una piccola recensione per sapere cosa ne pensate :)

Grazie a tutti quelli che mi seguono, e che hanno inserito la storia fra le preferite e ricordate.
Grazie, grazie :)
Un bacione, e alla prossima.. se vi va :D


 

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Capitolo 7
*** 7° Capitolo ***














Non sono mai stata una ragazza che perde il suo tempo ad andare dietro ai ragazzi. Sono sempre stata abbastanza equilibrata. Ma posso dire di aver avuto relazioni importanti in questi 19 anni..
 

Sono stata con Matt dopo la morte dei miei genitori, forse era un modo per colmare qualcosa di vuoto che s’insediava inevitabilmente dentro di me. Gli ho sempre voluto bene, e dopo aver capito quanto le sue intenzioni fossero serie, e di conseguenza anche molto affrettate decisi che la cosa giusta per entrambi fosse lasciarci.
Non l’ho mai preso in giro, ho provato davvero qualcosa per lui. Però mi sono sentita.. col fiato sul collo. E io avevo bisogno di tempo..
Non l’ha presa bene, però a suo tempo sapevo di aver fatto la cosa giusta.


Poi c’è stato Stefan, beh ..  il mio primo amore. E' una persona che non dimenticherò mai. E’ arrivato come una ventata d’aria gelida sulla mia pelle, e la sua vicinanza.. la sua presenza divenne indispensabile per me.
 Ha rispettato le mie scelte, seppur dolorose. Ed è quel qualcuno che nonostante tutto il male che ha fatto in passato, si sforza , o meglio, vuole essere buono. Desidera una famiglia, una casa, desidera semplicemente una vita. Per questo si è trasferito qui a Mystic Falls. Forse per questo suo desiderio personale, o forse per il senso di colpa .. infondo, era uno squartatore.
Ma nonostante tutto, l’ho amato. Ma le cose cambiano.. tutta muta. Non si può fermare o cambiare il corso degli eventi..
se qualcosa capita, capita. Anche se sembrerà impossibile o difficile.
Non riesco più a vederlo come la persona che era per me, non riesco a provare amore.
Non riesco a baciarlo e a pensare a lui o al momento che si crea.
Lasciarmi andare alle mie emozioni, al mio cuore, ai miei sentimenti ..
Non riesco
Ed è meschino. Ho deciso di porre fine a questa relazione perché baciare il mio ragazzo mentre penso a suo fratello non è giusto. Non nei suoi confronti.
Ed è per questo che anche se dolorosa, sono convinta di aver fatto la cosa giusta.
Di certo  non posso correre tra le braccia di Damon. Ma non posso negare che tutto quello che è successo sia perché in un certo senso .. provo qualcosa di molto profondo per lui.
E mi sento così dannatamente orgogliosa , perché non riesco ad ammetterlo nemmeno ad alta voce. Mi sto logorando dentro.

Stamattina era con me.. e mi sono sentita libera. Mi sono sentita felice,piena.. come se fosse tutto un magnifico sogno. La cosa che mi lascia interdetta è la sua reazione..
Se penso a quello che è successo sento un moto di imbarazzo invadermi
ma non mi riferisco a quello.
Non ricordo nulla della sera precedente, né tantomeno quello che ho detto..
Ed è questo ciò che l’ha ferito.
Perché ha reagito così? Non riesco a concentrarmi , non riesco ad avere accesso a questo pensiero.. non so perché.
Dannazione sono un vampiro e mi dimentico una nottata intera?!


Mi accorgo che non ho gli stivali ne tantomeno il giubbotto, quindi deduco me li abbia levati per farmi essere più comoda..
Sorrido dentro, ma non è questo quello che “m’importa”
Mi rivesto da ciò che mi è stato tolto, e mi dirigo in bagno. Non posso negare che il mio sguardo passa velocemente sulla sua vasca ..
Il pensiero di me e lui lì mi fa arrossire internamente.
Bene Elena, cominciamo con i pensieri perversi!

Mi lavo il viso,ed esco in fretta di lì camminando verso il salone di casa Salvatore.
Noto che Damon non è tornato
Così approfitto della sua assenza per bere una sacca di sangue.
Corro giù in cantina per prenderne una, e prima di salire sento la porta che si apre.
Molto probabilmente è lui penso …
Il mio dubbio viene subito esaudito.

Mi avvicino alla porta, e nonostante la distanza riesco a sentire vociferare qualcosa..
cerco di concentrarmi meglio, essendo ancora alle prime armi, e capisco che non è solo.


“Che hai fatto? Le hai mentito? Vuoi divertirti con lei, eh Damon? O l’hai soggiogata? I vampiri non posso farlo ad altri vampiri. Hai ingaggiato un originale per questo? O  lei hai promesso amore eterno solo per ferirla ulteriormente?!”
Sento Caroline sbraitare , è parecchio incavolata. Ciò che dice mi fa innervosire, vorrei andare lì sopra per dirle di smetterla e per chiederle che sta succedendo. Ma sono curiosa di sentire ciò che risponde Damon , quindi prendo un respiro profondo è sto lì ad ascoltare.
A mio rischio e pericolo

“Dite tutti così! Sono un bastardo? Okay! Sono un egoista ed un mostro? E va bene anche questo! Ma per una volta nella mia fottutissima vita, perché dovete pensare che quello che faccio sia solamente un gioco?!” Esclama infuriato.
Mi fa tenerezza.. ed ha ragione, non posso dargli torto. Solo ora mi accorgo che tutto ciò che ha fatto ha un suo perché..
La gente vuole fare del bene, e a volte lo fa. Ma quando succede, succede esclusivamente nei loro interessi. Lui se ne è fregato. Nonostante i danni collaterali, lui si è sempre occupato di seguir il suo obbiettivo, per poi affrontarlo. Avrebbe rischiato la vita? A lui non sarebbe importato.
Forse sto prendendo le sue difese, ma non lo capivo prima.. ora in un certo senso, riesco a farlo.

“E’ ovvio Damon! Tu giochi, Sei un vampiro che si diverte! Non te ne frega niente degli altri, la tua vita è solamente una grande ed enorme giostra! Tu da lì, non ci scenderai mai. Mai!”
Non riesco a vedere ciò che fanno, ma posso percepire il tono di voce di Caroline abbastanza affannato, gli sta urlando contro. E quello che dice mi fa salire il nervosismo alle stelle, ma devo cercare di trattenermi.

Apro leggermente la porta cercando di non fare rumore.. esco lasciandola semi aperta. Sono troppo impegnati a urlarsi contro per sentire me.

“Tu non capisci niente ,barbie”
Noto il suo leggero sarcasmo.. e questo mi fa sorridere leggermente. Anche se fosse in pericolo di morte si comporterebbe in modo ironico, come se fosse un Alibi per lui.

“Io non ne posso fare a meno. L’ho salvata, e l’ho sempre fatto per mio fratello! Io gli ho confessato che l’amavo, e poi le ho fatto dimenticare tutto perché non la merito!”

Perdo un battito sentendo questa confessione, ricordo bene.. quando ho rivissuto quel momento durante la mia transizione..  è stata la cosa migliore fra tutte le cose negative che provavo in quel momento.

“T-tu cos..” Balbetta incredula, ma viene interrotta
“Non la prendo in giro. Non lo faccio. Sai qual è la mia condanna? Innamorarmi di donne che non ricambiano! Prima Katherine, e solo dopo 140 anni ho capito che il mio amore non era reale. Ho pensato ad una stronza egoista per ben 100 anni e passa! E io dopo aver passato questo, dopo che è riuscita a spezzarmi il cuore non ho il diritto di esplodere? Dimmi Caroline, cosa dovevo o devo fare? Mettermi a piangere?! Forse vi apparirei più umano e sensibile, magari in quel caso farei anche tenerezza!”

Urla, si sfoga … non posso nascondere che sentirlo parlare di Katherine mi provoca una sensazione strana, come un nodo nello stomaco. Ma non posso uscirmene con la piccola gelosia da scolaretta.
Prima di lasciarmi andare ad altri pensieri, ascolto attentamente la risposta di Caroline che tarda di poco ad arrivare

“E ora invece? Cosa provi Damon?”
 La sua voce s’addolcisce mantenendo una leggera incertezza fra le sue parole.
“Elena è diversa da lei..non ha nulla tranne che la somiglianza” Fa una piccola pausa ,parla a stento come se faticasse
“Damon, tu la ami?“

Sento mille sensazioni esplodermi dentro. La mia mano ancora appoggiata sul bordo della porta trema leggermente..
L’attesa mi sta uccidendo, ed è da codardi  spiare ciò che dicono, ma io devo sapere.

“Tu potrai odiarmi per quello che ho fatto e che faccio, e ti capisco. Bonnie, Alaric, e anche Stefan mi odiano. E va bene lo accetto, sono uno stronzo. E quello che sto dicendo ora e una delle cose più ..sentimentali che sto facendo” Percepisco il suo tono di voce disgustato, e mi trattengo dal ridere … è proprio da lui
“Ma vedi, lei vuole al suo fianco una persona buona, gentile e generosa. E noi tutti sappiamo quanto io non lo sia … ma morirei per salvarla. E credo che in un certo senso mi abbia accettato, sa come sono e so di esser cambiato. Quando mi sta accanto, tutto quello che ho sempre seppellito dentro di me esce fuori..Non posso nasconderlo, non più”

Rimango scioccata da quelle parole, vorrei correre da lui per abbracciarlo e dirgli ciò che penso, ciò che provo. Ma una forza invisibile mi tiene piantata sul suolo

“Questo è un si?” E’ sorpresa, lo percepisco. Sono pronta per andare da loro, ma vengo bloccata da ciò che risponde Damon.
“Sono innamorato di lei.. non posso allontanarmi. Sono un egoista, ma ne sono fottutamente innamorato..”


Avete presente quando sentite il vostro corpo percorso da mille emozioni diverse che si contrastano fra loro? Felicità, speranza, paura, bramosia, ansia? Ecco, questo è ciò che provo adesso io.
Lui è innamorato di me..
Damon Salvatore è innamorato di me.
Lo sapevo, quando è stato morso da tyler mi disse che mi amava … al ballo dei Mikaelson mi urlò contro di esser arrabbiato perché mi amava.
Ma sentirlo dire ora.. mi provoca un colpo al cuore. Prima scappavo dalle sue parole, o dai suoi gesti. Ora non posso fare a meno di essere assuefatta da tutto quello che fa.

Appoggio una mano sui capelli scompigliandomeli leggermente, e appoggio il mio peso sulla porta..
Quest’ultima si chiude spinta dalla mia schiena, facendo rimbombare il rumore dello scatto provocando un forte fracasso. Lo capisco poichè le voci di Damon e Caroline cessano, e i loro passi iniziano a farsi più vicini.
Sono pronta per prendermi a parola mentalmente, ma ci pensa Damon a farlo a posto mio.

“Che diavolo ci fai qui?” Mi guarda scioccato, accompagnato da una Caroline abbastanza sorpresa e confusa
“I-io.. sono venuta a prendere questa” Mi abbasso per prendere la sacca di sangue a terra, ormai svuotata.
“Da quant’è che sei qui?” Mi domanda serio, prendendomi delicatamente da un polso. Io lo guardo negli occhi, ma questo contatto visivo viene interrotto da Caroline che si schiarisce la voce imbarazzata
“Forse è meglio che vada.. emh” La guardo riconoscente, mentre Damon si gira facendole un semplice cenno con la testa..
Care scompare all’istante, e Damon sposta l’attenzione di nuovo verso di me avvicinandosi di più
“Hai sentito tutto, vero?” Non riesco a capire il tono della sua voce. Non riesco a guardarlo negli occhi, mi limito ad abbassare lo sguardo cercando di allontanarmi da lui. Ma non me lo permette. Cammina verso di me, e questo mi obbliga a indietreggiare fino a toccare la parete con il mio corpo
“Perché non me l’hai detto?” Gli chiedo alzando lo sguardo verso di lui, scorgendo una dolcezza disarmante, che nasconde prontamente
“Sarebbe cambiato qualcosa, Elena?” Rimarca il mio nome lasciandomi il polso, senza allontanarsi.
Non riesco a parlare, apro la bocca ma non esce nulla di sensato ..
lui continua ad osservarmi, interpretando male il mio silenzio
“Immaginavo..” Commenta stizzito , e in un batter d’occhio si allontana dirigendosi fuori dalla cantina, lontano da me ..

Non posso sbagliare e mentire a me stessa, non di nuovo.. non ancora

Lo seguo correndo da lui, per paura che possa scomparire, e come pensavo lo trovo in salone con un bicchiere in mano
“Perché scappi via ogni volta?” Stringo i pugni arrabbiata, facendo qualche nella sua direzione. Vedo il suo sguardo indurirsi, provocandomi un brivido
“Tu parli di scappare Elena? Tutto quello che fai è scappare! Mi hai baciato, e poi hai scelto Stefan. Mi stuzzichi, giochi con me e poi ti allontani. Mi dici che hai lasciato mio fratello per me , e poi fai finta di nulla!” Urla in preda alla rabbia, così istintivamente porta una mano sul mobile buttando giù tutto quello che c’è.
Lo guardo scioccata, e la mia risposta arriva immediata
“Quando ti avrei detto una cosa del genere Damon? Cosa stai farneticando!?” Urlo esasperata da quella situazione. Vedo le sue labbra serrate e la sua mascella contratta
“Quando sei andata al grill , ti ho  portato io qui. In braccio. Stavo uscendo, e mi hai fermato chiedendomi perché me ne andassi. Mi sono seduto , e mi hai detto di rimanere con te stanotte..”
Sgrano gli occhi per quello che sento , e non posso fare a meno di sentirmi in colpa e imbarazzata nel contempo, sto per parlare però mi interrompe
“Ti sei messa seduta sul mio letto, e mi hai confessato del perché della tua rottura ..” Vedo i suoi muscoli meno contratti, ma non posso fare a meno di notare il suo nervosismo.
Così, come una doccia gelata, ricordo ogni singolo istante di quella notte .
La sua dolcezza per come mi ha trattato, quello che ho fatto .. quando l’ho stuzzicato al grill. La mia confessione sul letto..
schiudo le labbra

“Per te..” Ripeto, persa fra i ricordi, la stessa cosa che ho detta la notte precedente, e lui fa un piccolo cenno con la testa senza incontrare il mio sguardo.
Passano un paio di secondi dove nessuno dei due proferisce parola.
Sono innamorata di una persona che mi consuma ogni volta. Di una persona che mi fa provare il pericolo e la libertà nel contempo..

“Mi dispiace Damon” Mi avvicino verso di lui, ma come se non mi avesse sentito, tiene lo sguardo perso
“Ci sono abituato , fa nulla “ Noto un leggero seppur palese sarcasmo nelle sue parole, così si gira per andarsene via..
Ma non glielo permetto
Con la velocità da vampira, mi metto dinanzi bloccandolo.
Mi guarda  confuso, ma non gli do l’opportunità di pensare o fare nulla, perche mi avvicino , e alzandomi di poco verso lui, appoggio le mie mani attorno al suo viso sfiorando le sue labbra con le mie.
Un semplice bacio casto e senza pretese

Una mano scende appoggiandosi sul suo petto, e non posso fare a meno di sentire la sua rigidità, il suo trattenersi da tutto ..
o meglio, da me.


Mi allontano di poco percependo ancora il suo respiro caldo sfiorarmi la pelle. Apro gli occhi per guardarlo, è noto con mio stupore i suoi occhi ancora chiusi. Li apre leggermente poco dopo.
Ciò che sento è talmente forte da impedirmi di tener il contatto visivo con Damon.
“Non puoi baciarmi e pretendere dopo che io dimentic..” Appoggio un dito sulle sue labbra, zittendolo all’istante
“Sono innamorata anch’io Damon, di te..” Lo guardo negli occhi scorgendo ogni piccola sfumatura , ogni singola emozione. Da quell’azzurro limpido e cristallino, ora noto un blu acceso ma nel contempo profondo.. scuro.
Sento le sue mani scendere sui miei fianchi, in modo sicuro anche seppur timoroso.
Lo vedo sorridere leggermente
E questo mi provoca una miriade di sensazione dentro, ma mai paragonabili al modo in cui mi prende attaccandomi a se come se dovessi scomparire da un momento all’altro.
Emozioni che non posso mai paragonare,come quelle che sto provando ora..
Ora per la prima volta, sento che questo è tutto reale.
Per la prima volta , entrambi siamo sicuri che quel bacio è sicuramente l’inizio di qualcosa di complicato.
L’inizio di un rischio, di una strada che è tutto tranne che spianata.
L’inizio di un cammino che forse non sarà mai facile..
Ma non m’importa. Non si vive per amore, ma ora dopo tanto tempo, ho capito una cosa che supera di gran lunga le mie aspettative..

Io vivo di lui.








Angolo Autrice 

HO BISOGNO DI UN CONSIGLIO RIGUARDANTE LA STORIA. XD

Come ben sapete, ho scritto questa storia senza pretese non sapendo come e quando avrei conluso.
Ma scrivendo questo capitolo, la frase finale "Ad effetto" è uscita involontariamente xD credo che vada bene anche come un finale.
Ma, cosa preferite..
Concludo qui, o volete un piccolo Epilogo dove magari scrivo la reazione di Stefan (Tranquille se entra nella mia storia, non farà il guasta feste , anzi u_u) 
Dove ci sarà Caroline, Bonnie, Alaric.. e perchè no, anche Jeremy. Tanto per leggere cosa succede dopo aver scoperto una possibile relazione fra Damon e Elena?
Oppure concludo il tutto qui?
Vorrei sapere la vostra opinione :)

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e aspetto con ansia un vostro consiglio a riguardo xD
Ringrazio sempre tutti sia per le recensioni , sia per coloro che hanno inserito la mia storia fra preferite/seguite/ricordate :)



Un bacione! 

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Capitolo 8
*** 8° Capitolo ***






Questa non è una storia come le altre.
Sono una persona caparbia, determinata.. ma ho sempre lasciato quel briciolo di razionalità dentro di me.
Se mi avessero detto che mi sarei trovata sul divano del pensionato Salvatore, con Damon accanto a me, e il mio viso appoggiato sulla sua spalla mentre è intento ad accarezzarmi i capelli ,probabilmente avrei riso.
Ma come ho detto prima, questa storia non è come le altre.

Magari all’infuori possiamo sembrare una coppia normale, due persone che stanno insieme..
beh, non è proprio così.
Dopo avergli confessato ciò che provo non abbiamo parlato più riguardo ciò ch’era appena successo.
Ci siamo baciati, ed è stato magnifico. Ma è come se nessuno dei due avesse il coraggio di dire qualcosa in proposito.
Ed è per questo che ci troviamo qui.

“Mi sento come se avessi la cintura di castità..” Annuncia sbuffando, senza smettere di accarezzarmi delicatamente.
Rido
“Tu vuoi fare il gentiluomo, non è colpa mia.” Ammetto sarcastica, socchiudendo gli occhi. E' tutto strano per me, per noi .. però amo questa vicinanza, il suo profumo..
Non me lo sarei mai aspettata, però mi sento sicura e in pace con me stessa.
Percepisco una leggera risata, e in un batter d’occhio mi spinge sul divano mettendosi su di me.
Sgrano leggermente gli occhi, e la seconda volta che assumiamo questa posizione.. la prima volta per sbaglio, dopo che si era svegliato dal suo “sogno”
Ed infine, ora.
“Non provocarmi dolcezza, stanotte non avrai scampo ..”  Mi guarda negli occhi continuando a sorridere malizioso. Le sue braccia sono tese attorno al mio viso. Le piega leggermente facendosi più vicino , percependo così il suo respiro caldo sfiorare la mia pelle.
Mi accarezza in modo impercettibile col suo naso, per poi allontanarsi quanto basta per far balzare il suo sguardo dai miei occhi sino alle mie labbra, piu volte..
Non gli rendo le cose facili
Sorrido anch’io, portando una mano sulla sua guancia. Aggrotta leggermente le sopracciglia, e questo mi spinge ad osare di più..
Con un dito percorro la sua pelle resa ruvida da quel filo di barba che s'intravede, sentendolo rabbrividire.
Sorrido divertita continuando il mio percorso sul suo mento .. senza distogliere il mio sguardo dalle sue labbra, come se stessi già pregustando il suo sapore.

Lui non aspetta ulteriormente. Si avventa su di me portando una mano sul mio fianco.
Schiude le sue labbra sulle mie , facendomi sentire finalmente la sua lingua calda a contatto con la mia.
Una scossa mi percorre facendomi sussultare e sospirare.
Damon se ne accorge, proprio per questo fa combaciare il suo corpo contro al mio, notando ora un luccichio malizioso che riesco a scorgere infondo, dentro ai suoi occhi azzurri.
Porto le mani dietro al suo collo, insinuandone una fra i suoi capelli, aumentando la presa ogni minuto che passa, facendo diventare il bacio più intenso e passionale.
Si stacca leggermente da me, e io impaziente scendo con le mani sulla sua schiena, lasciandogli libero  quel tratto di pelle che desidera ardentemente.
Il mio respiro si fa veloce, le mie mani si muovono frenetiche passando sul suo corpo in modo quasi convulsivo, come se volessi lasciare una traccia infuocata su di lui.
Sento un formicolio propagarsi dappertutto, soffermandosi per lo più sul basso ventre.
Mi mordo il labbro inferiore quando , impegnato a divorarmi il collo con i suoi baci, si muove "spingendo" leggermente,  rischiando di lasciar libero il mio istinto da vampira.
Prendo il suo viso portandolo dinanzi al mio, e lo guardo con audacia .. come se gli volessi dire che il gioco ora è nelle mie mani.
Mi sorride, e prima di poter toccare per l’ennesima volta le sue labbra calde, sento una voce in lontananza che ripercuote entrambi, troppo tardi.

“Elena mi ha detto Jenna di dirt… OH CAZZO” Alaric entra con calma dentro al pensionato con lo sguardo rivolto al cellulare,ma appena alza la testa, sgrana gli occhi verso di noi.
Spingo con forza Damon facendolo quasi cadere
Mi alzo velocemente dal divano sistemando i capelli e “stirando” i miei vestiti con le mani.
Non riesco ad incrociare i suoi occhi , balbetto qualcosa di incomprensibile .. e penso che sarebbe inutile dire “Non è come pensi” dato che la situazione è abbastanza.. palese.

Guardo di sottecchi Damon , e lo scorgo impegnato ad abbottonarsi i primi bottoni della sua camicia..

Ma quando gliel’ho sbottonati!?

Apro la bocca per dire qualcosa, ma la richiudo immediatamente. Nessuna cosa sensata potrebbe uscirmi, non dopo che Rick ha visto.. ciò che ha visto.
Lo guardo di sfuggita, cercando di non incrociare il suo sguardo, e in parte ci riesco. E a togliermi da quell’imbarazzo fortunatamente è Damon.

“Allora Alaric, perché arrivi sempre nel momento sbagliato?“ Gli domanda con tono ironico.
In questo momento lo vorrei prendere a schiaffi intimandogli di stare zitto, ma ovviamente con lui non ci può nulla. Quindi prego la mia buona stella che non faccia casini.

“Non è colpa mia se voi avete i vostri segreti. Più li tenete nascosti, e più succederanno queste cose.. spiacevoli.” Scuote la testa guardandoci  entrambi.
“Jenna e io abbiamo deciso di organizzare un barbecue a casa mia, così mi ha chiesto di chiamarti, e son venuto qui a fare da tramite” Mi sorride, e questo mi tranquillizza un po’ facendomi scrollare di dosso l’imbarazzo che s’era impossessato di me appena pochi secondi fa.
“Non esistono i telefoni?” Senza batter ciglio gli do un buffetto sulla spalla.
“Aia! Cioè se a quest’ora non sarebbe arrivato in quel momento avremmo cont..” Capisco che i miei sguardi inceneritori non bastano, quindi subentro anche con le parole.... e le mani.
“DAMON!” Mi fiondo verso di lui appoggiandogli una mano sulla bocca. Non so perché l’ho faccio, ma scorgo le sue labbra a contatto con il mio palmo incresparsi leggermente in un sorriso.
Mi stacco subito, allontanandomi di qualche millimetro, fulminandolo con lo sguardo.
Mi giro verso Rick che ci guarda allibito
“Si Alaric dii a zia Jenna che ci sarò” Gli sorrido cercando di essere il più sincera possibile.
Lui ci guarda studiandoci ancora, ma decide di non dire niente in proposito.
Alza entrambe le mani in aria
“Okay ragazzi, vi lascio soli.” Si gira e si allontana scuotendo la testa. Forse è mia impressione, ma lo sento ridacchiare leggermente.

Si chiude la porta dietro se, e non faccio in tempo a girarmi che trovo Damon a due centimetri dal mio viso.
“Quindi non vuoi che lo sappia nessuno..” Constata con un ghigno divertito.
“Cosa?” Pronuncio flebile, senza distogliere il mio sguardo dai suoi occhi ipnotici.
“Beh sai..” Si allontana leggermente , e fa segno con la mano “Me, te..”
“Umh”
“Quindi ora andremo insieme da Jenna.. chissà che penseranno gli altri. Alaric lo sa, ci ha visti. E non credo che abbia pensato che stessimo giocando al dottore”
Rido
“Scemo!”
Mi sorride
“Caroline non si farà scrupoli a sedersi di fronte a noi per guardarci tutto il giorno per capire cos’è successo. O al massimo, ti prende e ti sequestra dentro al bagno..”
Rido abbassando lo sguardo. Lui fa lo stesso. Appena le nostri voci cessano, sento il silenzio incombere su di noi.. quasi timoroso.

Mi osserva, ora serio. Alza una mano passandola sulla mia guancia, accarezzandomi con il suo dorso..
Appoggio la mia mano sulla sua, scostandola leggermente. Non riesco a sopportare il suo sguardo , per questo mi giro allontanandomi da lui.. ogni passo che faccio, è un pretesto per scappare..
“Elena?” Sento rigidità nella sua voce
“Damon .. io ..”
“Ti stai tirando indietro?“
 Gli mostro le spalle senza girarmi
“No. E solo che..” Non finisco di parlare, che ritrovo il suo respiro solleticarmi il collo.
“Non puoi..” Mi prende da dietro, appoggiando il suo mento sulla mia spalla. Le sue mani , quasi in un carezza, si posano sul mio ventre, appoggiando il suo petto contro la mia schiena.
Rimango in silenzio chiudendo gli occhi, per godermi questo momento di totale estasi..
“Voglio solo che la cosa non si ..sappia. Non voglio che la nostra..” Balbetto  leggermente
“Relazione? Storia? Non è una parolaccia” Ridacchia sfiorando la mia guancia con la sua.

Rido anch’io, non ho intenzione di far vacillare quest’equilibrio con i miei dubbi.
In fondo, sono sicura di .. quel che provo. Sono sicura di volerlo. Perché indugiare ulteriormente?
Nella vita si sbaglia in continuazione. Damon è la cosa più ..giusta che mi sia capitata finalmente. E se qualcosa o qualcuno debba contraddirmi, beh, non presterò attenzione. Sanno com’è Damon, e sanno che è , anche se pur troppo difficile d’accettare per qualcuno, una persona buona.
Se glielo dicessi, mi guarderebbe disgustato.
Lui prova dei sentimenti, e la sua umanità è sempre rimasta dentro di sé,solo che lui ha imparato a non ascoltarla. Ma dopo aver fatto passare tanti anni, credo che una persona , in questo caso un vampiro, si stanchi di coprire, o meglio seppellire tutto ciò.

Mi disse una volta che sentire lo faceva star male.
Che gli scocciava provare.
Avrebbe potuto spegnere tutto, ma facendolo non si sarebbe risolto nulla. Crediamo di poter scappare , ma non si può.. siamo destinati a provare sentimenti. Umani, vampiri, o licantropi. Non importa.

Ed ora siamo qui. Due vampiri, a fare i conti con l’amore..

 

Il suo viso si muove impercettibile lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia, spostandosi poi al mio orecchio
“A cosa pensi?” Mi sussurra piano, mordendomi delicatamente il lobo di quest’ultimo.
Mi lascio sfuggire un respiro più pesante, odio quando gioca sporco. Sto per rispondere, ma le sue mani che si muovono in modo poco casto non me lo permettono.
Con uno scatto mi gira verso di lui.
Osservo il suo viso, e scorgo il suo sguardo..
Noto un abisso esprimere una miriade di cose: Bramosia, voglia,passione,fuoco..

In meno di un secondo mi spinge contro al muro, addossandosi verso me. Chiudo gli occhi per l’impatto, ma li riapro subito dopo mordendomi il labbro inferiore.
“Quindi la ragazzina qui in questione ha parecchi dubbi..” Inclina il viso , osservandomi con attenzione. Scrollo il nervosismo, e faccio spazio all’inibizione.
Sorrido , e abbasso le mani giù.
Damon sorride malizioso, ma sentendo le mie mani,  le segue con lo sguardo, divenuto ormai serio.
Raggiungo la cinta, e dopo aver armeggiato un po’ con uno scatto la levo dai passanti buttandola dietro di noi ,facendole fare un tonfo che si propaga dentro al salone.
Sgrana gli occhi
Ed io sorrido maliziosa.
“Che vuoi fare?” Mi domanda appoggiando la mano destra al lato della mia testa, come se volesse mantenersi in equilibrio.
“Adesso lo scoprirai..” Lo guardo negli occhi senza mai abbassare lo sguardo. Porto le mie mani sui bottoni dei suoi jeans, sbottonandoli.
Damon schiude la bocca, e ciò mi fa sentire fiera. Specialmente dopo averlo sfiorato “accidentalmente” ..
Tende anche l’altro braccio sul lato sinistro della mia testa, appoggiando la fronte sulla mia .
“Mmmh…” Mugugna chiudendo gli occhi.
Vedo il suo viso rilassato, e con un mano risalgo , passando il dorso dolcemente sulla sua guancia.
Appena li apre leggermente, il mio sorriso dolce diviene subito furbo e birichino.
Aggrotta le sopracciglia, e la mia mano s’insinua velocemente dentro ai suoi jeans.

La sua espressione muta radicalmente. Da sorpreso, intravedo sentimenti contrastanti. Dalla lussuria, sino alla sofferenza, come se fosse pronto a scoppiare da un momento all’altro. Ma ovviamente cerca di non farmelo notare, smentendo tutto ciò.
“Che audacia Mrs Gilbert..” Sussurra come se non avesse abbastanza voce per parlare.
Sorrido soddisfatta individuando questa piccola debolezza da parte sua.
“Non immagina neanche, Signor Salvatore..”  lo sfioro con il dorso, sentendo subito la sua maschilità farsi strada..
Una sua mano scende immediatamente, stringendomi leggermente il polso.

“E-elena smettila..”

Lo guardo sorpresa.

“Perché Damon? Non vuoi?”  Ridacchio, e anche se ci sono i suoi boxer ad impedirmi un contatto più profondo, penso a quanto sia appagante stuzzicarlo.
So che si sta trattenendo, ma in parte lo sto facendo anch’io.

Sono eccitata, ma cerco di fare la persona..forte.

Giro la mano , toccando il suo rigonfiamento con il mio palmo. Noto di sottecchi il suo braccio irrigidirsi, e la presa sul mio polso si fa stretta.
Uno strano calore s’irradia dentro di me.
Muovo la mano lentamente, e con le dita inizio a testare sentendo la sua erezione farsi sempre più dura.

“Elena.” Digrigna con i denti, fulminandomi con lo sguardo. Ma non rimane allungo così, perché il movimento veloce della mia mano lo fa deglutire sonoramente, lasciandosi scappare un sospiro accompagnato da un flebile monosillabo roco.

Socchiudo gli occhi, cercando di non far trapelare ciò che mi sta scaturendo dentro quel contatto.
E poi, non è questo il mio obiettivo..
Esco velocemente la mia mano, e cogliendolo di sorpresa lo prendo dalla maglietta sbattendolo contro al muro , dove fino a pochi minuti fa v’ero appoggiata io.

Insinuo una gamba fra le sue, muovendomi impercettibilmente, ma dallo sguardo che mi lancia, capisco che ha colto le mie intenzioni.
Le sue mani si aggrappano attorno ai miei fianchi, facendo pressione verso di se.
Mi scappa un leggero gemito che non riesco in tempo a fermare.

“Se non concludiamo qualcosa, fra pochi minuti ci sarà una temperatura che supererà i 50 gradi centigradi” Pronuncia quella frase con un tono di voce eccitato ,quasi illegale. Tanto da farmi perdere due battiti consecutivi.
Mi alzo in punta di piedi, facendo frizionare leggermente il tessuto dei miei shorts, contro i jeans  per metà sbottonati di Damon.

“Dio..” Il suo fiato caldo s’infrange appena sulle mie labbra, provocandomi un brivido talmente forte che parte dalla mia schiena, attraversando ogni parte delle mie membra.
Mi torturo il labbro inferiore, cercando di non gemere a questo semplice contatto. Una mano si fa strada sul suo collo, insinuandosi sui suoi capelli..

“Ricordi che hai detto dopo che ci siamo baciati?” Sussurro lasciandogli diversi baci sul collo.
Lui inarca un sopracciglio, storcendo le labbra
“Dipende. Dico tante cose Elena, anche se in questo momento la mia mente è come .. svuotata.” Afferma ironico, facendomi ridacchiare leggermente.
“Beh ti rinfresco la memoria io. Hai detto che sarebbe stato meglio andare piano, perché avevi paura che io mi sarei pentita di tutto questo…” Passo le mie mani dietro le sue spalle.
Le amo, sono così..larghe..

Bene Elena, stai partendo per la tangenziale.

“Mmmh mmmhh…si…” Afferma distratto. Le sue dita sono troppo impegnate a stuzzicarmi alzando di tanto in tanto il bordo della mia maglietta sfiorando appena il mio ventre.
“Bene.. e hai anche detto che temevi che se avessi fatto un passo.. più grande.. avrei avuto il rimorso a vita.” Parlo passando un mio dito attorno alle sue labbra, trattenendomi non so come dal mettere fine a questa sofferenza con un bacio focoso.
“Ovvero, quello di andare a letto insieme.” Conclude divertito, portando le mani dietro, precisamente sul mio sedere.

Lo fulmino con lo sguardo.

“Sempre delicato, eh” Scendo la mano posandola pigramente sul suo petto,sentendolo irrigidirsi immediatamente.
Ma questo dura solo un secondo
“Certamente, dolcezza” Inarca l’angolo della sua bocca mostrando un leggero sorriso ironico.
Ma non è finita qui
“Quindi, visto che mi hai indirettamente rifiutato, farò la medesima cosa ora. Ops “ Guardo il polso, facendo finta che ci sia un ipotetico orologio
“Jenna mi aspetta, devo andare!”

Vedo la sua bocca spalancarsi dallo stupore, e  quando è pronto per ribadire , lo prendo strattonandolo verso di me, appoggiando tempestivamente le mie labbra sulle sue. Schiudo la bocca sulla sua, lasciandomi trascinare insieme a lui.
Chiudo gli occhi divorandolo. Sento la sua lingua calda e prepotente contro la mia farsi strada ..come se volesse impadronirsi del mio sapore.
Le sue mani non cessano di muoversi velocemente sul mio corpo, come se le volesse appoggiar contemporaneamente da ogni parte.

Mordo con bramosia il suo labbro, facendolo sospirare pesantemente. E prima che la situazioni diventi più.. calda, mi stacco subito.
Mi appoggio sul suo petto a causa del forte effetto che provo ogni volta che mi bacia. E cercando di raccogliere più razionalità possibile, lo guardo sorridendogli dolcemente, e girandomi mi allontano da lui.
Cammino verso la porta d’ingresso, sentendolo imprecare

“Ma ti sembra normale?! Guarda come mi hai lasciato!” Mi giro , e seguo la traiettoria del suo sguardo, che chiaramente fa riferimento ai pantaloni sbottonati...e non solo.
“Eh Damon, rispetto i tuoi tempi..” Scoppio a ridere ricevendo uno sguardo di fuoco.
Si avvicina lentamente, e osservandolo scendo giù con lo sguardo, intravedendo ancora quel rigonfiamento che gli rende difficile abbottonarsi i jeans.
Il che mi inevitabilmente arrossire.

“Piccola strega, stasera ti farò vedere io.” Porta le braccia contro al petto, incrociandole.

Apro il portone del pensionato Salvatore, sorridendo fra me e me
“Sempre che tu ne sia all’altezza..” Rido, e sicura di aver colpito duramente l’ego di Damon, mi allontano verso la mia auto.
Ho un barbecue, un amica impaziente, e una doccia fredda che mi aspettano.
 



Arrivo a casa mia dopo  5 minuti circa.

Mi sono “Trasferita” nella casa dei Salvatore solo perché non mi andava di stare qui, non dopo aver lasciato Stefan..
Mi sentivo triste. Come se restando qui da sola mi sentissi oppressa da tutti i ricordi..
C’è Jeremy, ma non posso mettermi a parlare con lui di quel che sento o di quale sia la giusta cosa da fare. Mi avrebbe dato un consiglio, ma la risposta è dentro di me. Se avessi ascoltato ciò che dicono riguardo Damon, lo avrei dovuto odiare a morte. Ma ho avuto la fortuna di conoscerlo molto più rispetto agli altri, e so ..che persona è.
 
Dopo esser arrivata a casa dei due fratelli, mi sono accorta del vero “perché” della mia rottura. Forse non lo volevo ammettere, ma facendo un attento esame di coscienza scoprii cosa volevo davvero..
o meglio, chi.
Ed è qui che quell’oppressione e quel senso di colpa che avevo in me piano piano cominciò a svanire.
Come se Damon fosse la giusta risposta ad ogni mio dubbio
O la giusta emozione per contrastare il male che provavo.
Ho preso una decisione, e nessuno potrà farmi cambiare idea.


Dopo esser uscita dalla doccia, mi avvicino verso l’armadio, e scelgo qualcosa di semplice da mettermi.
Opto per dei semplici legins con una maglietta lunga che mi arriva appena sotto al sedere, con un cinturone attaccato all’altezza della vita che mi cade dolcemente. E un paio di ballerine.

Mi guardo di nuovo allo specchio, mi sistemo i capelli e mi fiondo giù.
Scendo le scale, e dopo aver aperto la porta mi guardo attorno per dare un ultima controllatina, chiudendola  definitivamente subito dopo.

Cammino lentamente verso l’auto.
Abbasso il viso cercando il cellulare dentro la borsa, e appena alzo lo sguardo sobbalzo spaventata.

“Ma che..”
“Mai abbassare la guardia. Con la tua concentrazione anche gli scoiattoli avrebbero potuto attaccarti.”
lo fulmino con lo sguardo, borbottando
“Che fai qui Damon?” Domando seccata.
Lui alza le mani in segno di difesa
“Il tuo ragazzo ti accompagna al barbecue di tua zia, è così.. scioccante come cosa?”
Ammicca facendomi l’occhiolino. Io schiudo la bocca stupita
Il tuo ragazzo
IL.TUO.RAGAZZO. 

A sentir questa frase il mio cuore inizia a far le capriole dalla felicità.

“Ma.. se mi vedono venire insieme a te, che penseranno?” Lo guardo  serrando le labbra
Lui fa un cenno con la mano
“Semplice. Stiamo insieme, qual è il problema? Se non capiscono mi offrirò volontario facendogli un disegnino della situazione ” Mi sorride beffardo senza smettere di scrutarmi negli occhi.

Mi scompiglio i capelli alzando una mano, questa discussione mi rende nervosa

 “Credo.. che sia meglio tenere questa cosa ancora.. per noi.” Ammetto sincera, cercando di non incontrare i suoi occhi.
Non che mi vergognassi di lui, o altro. Ma una volta arrivati li cosa avrei detto? “Sto con Damon da due giorni e lo amo da morire!” Senza sapere che il mio sentimento per lui esiste da un bel po’ ormai.

Vedo il suo sguardo vacillare, fino a farsi duro. Si gira mostrandomi le spalle pronto per allontanarsi, ma lo fermo prendendolo da un braccio.
Si gira,e  scorgo freddezza e rabbia repressa. Così appoggio entrambe le mie mani incorniciandogli il viso.

Mi avvicino

“Damon, Ti amo. Okay? Ho solo bisogno di tempo. Questo.. tutto quello che provo per te non cambierà. Sono sicura.” Fisso i suoi occhi, e dopo aver intravisto un velo di insicurezza , capisco che non è nervoso, e questo mi sprona a continuare.
“Ci saranno giorni in cui magari mi vedrai tentennare su qualcosa, ma non avere ..timore. La domanda che mi ripeterò , e che mi pongo in mente è sempre la stessa..”
Mi guarda confuso
“Quale?”
Abbasso lo sguardo sorridendo dolcemente
“Mi chiederò sempre come ho fatto ad innamorarmi di te..”

Il groppo in gola che provavo scompare. Il mio sguardo sale,e quello che trovo mi lascia interdetta.
Mi guarda schiudendo leggermente le sue labbra, segno che è stupito. I suoi occhi sono di un azzurro chiaro e limpido. Mi osserva come se fosse incantato.
Intravedo nascere uno strano luccichio che non sa né di malizia né d’ironia.

“Sei innamorata di me..” Ripete piano, come se non ci credesse nemmeno
Sorrido , accarezzandogli una guancia
“Si .. sono follemente innamorata di te. Quando lo capirai?” Ammetto finalmente con più calma, cercando di far celare però i battiti furiosi del mio cuore.
Ci provo.
Ma rimango meravigliata quando appoggiando una mano sul suo petto percepisco in parte ciò che succede dentro di lui.

Sento un brivido che lo percorre ,quasi invisibile..un umano non sarebbe in grado di avvertirlo, ma io si.
Sento il suo respiro irregolare.
Riesco a percepire il suo cuore battere furiosamente contro al suo petto marmoreo come se potesse uscire da li da un momento all’altro..

Non posso fare a meno di guardarlo stupita, e lui capendo il perché di questa mia reazione,  mi sorride leggermente.

“Visto cosa mi provochi Elena?“ Mi domanda quasi sofferente. Ma prima di farmi parlare, continua lui. 
“Sei la mia più grande debolezza. In passato ho sempre provato a salvarti, cercando di farti meno male possibile. Non ci sono riuscito del tutto nel mio intento. Ma una cosa è certa..” Avvicina il suo viso al mio, facendomi alzare lo sguardo nei suoi occhi data la leggera differenza d’altezza, e con una dolcezza disarmante appoggia le sue labbra sulla mia fronte.
Indugia pochi secondi, e quando si stacca ritorna a guardarmi
“In qualsiasi occasione, anche se mi hai rifiutato, o se ..lo farai in futuro, io ti terrò sempre al sicuro. Sei un vampiro, lo so, ma ricorda che io sono sempre più forte di te.” Ridacchia facendomi sorridere, ma non ha finito, perché appoggia una mano sul mio fianco abbassando lo sguardo, come se stesse cercando le parole adatte.
“Se nella mia esistenza non dovessi salvare te da qualcosa o qualcuno, metà del mio essere cadrebbe sbriciolandosi miserabilmente..”
I miei occhi si fanno lucidi, non sono ancora brava a controllare ciò che provo. Per questo cerco di mantenere le mie emozioni a bada. 
Mi concentro sulle sue parole, con il cuore in gola per ciò che sto provando in questo istante.
“Se non salvo te, uccido me stesso. Non m’importa se mi succede qualcosa, ma .. non voglio perdere l’unica persona che mi ha fatto provare ..quel provo.” Conclude grattandosi la testa, come se fosse imbarazzato.
Lo guardo facendomi scappare un leggero sorriso
“Si chiama Amore Damon, amore.. non è una parolaccia, sai?” Rido e lui fa lo stesso.

Non resisto, e avvicinandomi gli lascio un piccolo bacio a stampo sulle sue labbra.
Lo guardo imbarazzata e sorridendogli prendo la sua mano fra la mia, intrecciandola.
Noto il suo sguardo fissare le nostre mani, e questo mi fa riflettere..

Ha avuto così tante ragazze, e  con questi piccoli gesti riesce a sciogliersi come neve sotto al sole.
Ovviamente non ammetterà nemmeno sotto tortura la sorpresa che noto ogni volta che faccio qualcosa del genere.
Però mi basta vederlo così ..sicuro e felice, per amarlo ancora di più.

“Andiamo ?” Lo tiro leggermente, verso la sua camaro blu.
Ammicca un sorriso enorme verso di me, e stringendo di più la mia mano, mi supera “trascinandomi” verso il suo gioiellino.

“Dobbiamo affrontare un insegnante che fa le veci del genitore apprensivo / rompi balle, e  una barbie che mi conficcherà una paletto nel cuore, o più semplicemente, mi manderà occhiate di fuoco per tutto il resto del pranzo.”
Scoppio a ridere.
“Probabilmente!”
 Damon molla subito la mia mano, provocandomi immediatamente un senso di vuoto che cerco di non fargli notare.
Si avvicina alla sua auto, dalla parte del passeggero, e mi apre lo sportello con galanteria
“Prego , Madame” Allunga un braccio , inchinandosi leggermente
Sorrido per questo buffo gesto.
“Ruffiano” Prendo di nuovo la sua mano, e prima di salir in macchina mi tira verso se, facendomi scontrare contro il suo petto.
Alzo leggermente lo sguardo, e prima di far qualsiasi cosa appoggia le sue labbra sulle mie.
Un contatto leggero e casto, ma che dura un bel po’ di secondi.
Mi accarezza una guancia e con un ultimo sorriso  si allontana.

Fa il giro dell’auto sedendosi al posto di guida. Appoggia la testa contro al sedile , sbuffando sonoramente.
“Pronta?”
Rido nervosa ,torturandomi le mani
“Si .. si.”
Mi guarda scettico,girando la chiave per accendere l’auto.
“Allora preparati, perché ho in mente di divertirmi parecchio oggi..” Ammicca malizioso verso di me.
A sentir quelle parole sgrano gli occhi.
“C-cosa? Damon stai attento a quello che dici o che fai sennò ti giuro che..”

Allunga una mano verso la radio accendendola, alzando quasi del tutto il volume.
Scoppia a ridere, e senza troppi indugi preme il piede sull’acceleratore.

Incrocio le mani al petto arrabbiata. 


Prima di stasera lo ucciderò, me lo sento. 










Note autrice

Ciao tesorini! Come va? Avete visto la 5x01/02? Io le ho seguite in streaming alle 2 del mattino.
Saltellavo per casa sotto lo sguardo scioccato di mia madre.
Si, era sveglia anche lei :')
LI AMO. SONO COSì AFJAUAEHIRHFHNFIJASD7ASNHFIJESNHUEHD

Okay, mi fermo. 

Allora allora.. tornando al mio capitolo. Volevo fare un epilogo, però mi sono accorta che scrivendo scrivendo ero arrivata alla 16° pagina, ed ero ancora a metà della mia "opera"
Quindi ho pensato di mettere un ulteriore capitolo, per poi mettere un epilogo più in la.
Ripeto, essendo una storia nata per caso, che ha una trama esclusivamente dedicata ai Delena, è "Ovvio" che sia "difficile" programmare di quanti capitoli sarà. 
Vado dove mi porta l'ispirazione (?) 
Scrivo e pubblico. E se mi viene in mente qualche scena durante la settimana, allora significa che la storia non è ancora pronta per essere completa.
Seguite la mia irrazionalità , yeah! (?)
Comunque sia xD 
Capitolo di "passaggio" dove vediamo un po' che tipo di relazione è. Spero di non essere troppo sdolcinata, però dopo aver visto... 

 ******
SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER*******
Dire a Damon "And i love you" oppure vederlo sorridere nella 5x01 quando Elena esce da quella porta, mi ha fatto sorridere a me come un ebete.
LA DOLCEZZA ODDIO ASIJFEIJHRAEHREIAHRUIEAHRUIAEHUIHAE

*****Fine spoiler*****


Anyway xD, il prossimo capitolo sarà quello più divertente. Ma ora, il mio angolo è diventato più lungo del capitolo stesso. Quindi mi sto zitta, e vado a studiare! 
Spero che vi piaccia, e spero di ricevere qualche piccola recensione :D

Un bacione, e alla prossima!


 

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