Il mio angelo dannato

di _katherine_lls
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** era solo una pausa pranzo ***
Capitolo 2: *** La missione ***
Capitolo 3: *** San Mungo ***
Capitolo 4: *** La lettera ***
Capitolo 5: *** Malfoy Manor ***
Capitolo 6: *** il litigio ***
Capitolo 7: *** noi due.... e... fuori dai piedi Parkinson ***
Capitolo 8: *** Il matrimonio ***
Capitolo 9: *** sempre lo stesso incantesimo Ronald? ***
Capitolo 10: *** Buongiorno professor Silente e Professoressa McGrannit ***
Capitolo 11: *** Ci mancava solo quel decerebrato di mio padre ***
Capitolo 12: *** Futura Signora Malfoy ***
Capitolo 13: *** Novità in arrivo ***
Capitolo 14: *** Angelo Dannato ***
Capitolo 15: *** Hogwarts e... ***
Capitolo 16: *** Antipasto di battibecchi e dolce all'Avada Kedavra ***
Capitolo 17: *** Attaccano ***
Capitolo 18: *** Una famiglia ***
Capitolo 19: *** Vicini serpenti ***
Capitolo 20: *** Uniti per uno scopo comune: Hogwarts ***
Capitolo 21: *** Questione di secondi... ***
Capitolo 22: *** Il sacrificio di sangue ***
Capitolo 23: *** I nuovi professori... ***
Capitolo 24: *** Mangiamorte ad Hogwarts ***
Capitolo 25: *** Mangiamorte ad Hogwarts Parte Due ***



Capitolo 1
*** era solo una pausa pranzo ***


Si erano trovati dopo cinque anni dalla fine della seconda guerra magica, che aveva visto protagonista il trio dei miracoli, erano a Diagon Alley, lei era appena andata a comprare un libro al ghirigoro, infatti anche dopo la fine della scuola non aveva perso quel suo vizio, di studiare in qualunque luogo si trovasse, era diventata auror, aveva superato tutti gli esami con il massimo dei voti, sia quelli dei mago, avvenuti l’anno dopo la caduta di Voldemort, sia quelli per diventare capo auror, quale era ora. A lei non dispiaceva il suo lavoro, lavorava insieme ad Harry e Ron, anche se con quest’ ultimo, ultimamente non erano in buoni rapporti. Avevano infatti litigato, dopo che Hermione gli aveva ripetuto per la centesima volta che lei non era innamorata di lui e che per lei era solo un fratello, ma Ron non ne voleva sapere, così avevano finito per litigare.

Draco invece era andato alla Gringott per fare un prelievo dalla sua camera blindata. Aveva infatti fatto arredare tutto il manor, dato che a suo dire quel nero e grigio che rispecchiava i suoi occhi metteva tristezza. Ultimamente aveva lasciato da parte tutti i suoi pregiudizi sui Mezzosangue, dato che come gli avevano fatto notare, non è la persona che sceglie dove nascere, nemmeno può scegliere se essere un babbano o un mago.

Harry come era prevedibile, era diventato un capo auror con i fiocchi. La sua squadra era una delle migliori ed era in amicizia con il nuovo ministro della magia Adams Skelort. Aveva fatto anche lui i mago insieme ad Hermione anche se i suoi voti non erano tutti eccezionali, ma non c’era d lamentarsi, in quanto aveva sempre voti migliori di Ron.

Ron non aveva fatto proprio i mago, dato che con Hermione aveva litigato dopo la fine della guerra. Come era possibile che per lei lui fosse solo un amico, non se lo sapeva spiegare, sapeva che lui l’amava, e per cui non voleva farsene una ragione e continuava ad insistere.

Per quanto riguardava i mangiamorte, erano stati catturati tutti, a parte i figli che non avevano commesso nessun omicidio e la famiglia Malfoy, perché nell’ultimo periodo aveva fatto da spia per l’ordine, mettendo a repentaglio la propria vita per la sicurezza di tutti.

Harry i era sposato con Ginny, ora medimaga, subito dopo la guerra, e ora avevano un figlio James Sirius Potter di appena due anni e mezzo.

Theo si stava per sposare con Luna e Blasie con Pansy. Ron si era rassegnato con Hermione e era andato a vivere con Lavanda Brawn, quell’oca giuliva del loro stesso anno a Grifondoro. Per quanto ne sapeva Hermione si dovevano sposare a fine mese, ma avendo rotto i contatti con il rosso e riducendo la loro conversazione ad un misero ciao nei corridoi se per caso si incontravano, non ne era sicura, ed ora che la Skeeter era stata licenziata per non avere scritto di certe cose importanti della guerra, Hermione non poteva nemmeno leggere il gossip sfrenato di quello scarafaggio.

Tornando a noi, Hermione stava andando alla gelateria di Fortebraccio per prendersi un gelato e concedersi una pausa dopo la stancante giornata di lavoro, quando vide due occhi di ghiaccio, meno freddi del solito, ma con lo stesso colore che la guardavano divertiti da un tavolino con una coppa gigantesca di gelato al cioccolato e alla menta davanti.

(parla Draco) Ero appena stato alla Gringott per prendere i soldi per la ristrutturazione de manor, ero stanco dopo una giornata di lavoro al Ministero e avevo voglia di rilassarmi. Per caso, sarà stato per abitudine, imboccai la strada principale di Diagon Alley, che a quell’ora del pomeriggio, soprattutto il 28aprile, era ghermita di gente. Stavo andando nella direzione del paiolo magico, dove mi aspettava la carrozza che era venuta a prendere mia madre ei suoi vestiti che doveva portare in tintoria minimo due volte al giorno sennò non era felice, quando passai davanti alla gelateria di Fortebraccio, e vidi un uomo di mezz’età seduto con una coppa al cioccolato davanti. Subito la golosità prese il soppravvento e mi fiondai a prendere una coppa di gelato immensa al cioccolato e alla menta, i miei gusti preferiti. Mi sedetti su un tavolino all’ombra. Avevo appena iniziato a mangiare quel delizioso cibo prelibato quando alzando la testa, i miei occhi incontrarono degli occhi color oro fuso, che venivano nella mia direzione. Non s discuteva su chi appartenevano quegli occhi, era senza dubbio la Granger, la Mezzosangue Zannuta con cui per mia sfortuna dovevo lavorarci insieme tutti i giorni. Già come dice il proverbio, la fortuna è ceca ma la sfortuna ci vede benissimo.

Indossava un tailleur blu con la gonna un po’ troppo corta e camminava su due tacchi a spillo che se tutto andava bene misuravano dodici se non di più. Appena la vidi, il mio cervello mi inviò un immagine della secchiona che era a scuola, con i collant sempre sotto la gonna a cui faceva tutte le mattine un incantesimo di allungamento, in maniera di farla arrivare come minimo un po’ sopra al ginocchio e le ballerine nere, sempre senza tacco, anche se quelle della sua casa alle sua età si mettevano già le scarpe rialzate e i tacchetti a spillo, alti quanto era consentito ad Hogwarts. Vederla adesso in minigonna e in tacco dodici mi fece un certo che, e senza volerlo, gli scoppiai a ridere in faccia.

(parla Hermione) Mi puntò i suoi occhi di ghiaccio addosso e mi guardò con un espressione divertita,per poi scoppiarmi a ridere in faccia e a indicarmi con una mano la sedia davanti a lui, invitandomi a sedere. Mi guardai intorno ed effettivamente la gelateria era piena, e l’unico posto libero era di fianco a un signore che poteva essere passato per mio nonno e di fianco a Malfoy.

“ Ciao Malfoy, che ci fai qui???”

“ Di passaggio alla Gringott per prendere i soldi per la ristrutturazione dl manor che ho finito di fare la settimana scorsa. Ho approfittato dell’ora libera, dato che avevo finito tutte le maledette pozioni che San­-potter-ti-giuro-io-non-centro-me-l’ho-ha-detto-il-ministro mi ha fatto fare questa settimana. Ultimamente mi sta riempiendo di lavoro, roba che sto al Ministero fino a quando non mi sbattono fuori a calci nel culo, mentre lui va via puntuale alle tredici. Ho capito che la rossa è incinta ma è appena in due mesi, non serve ce gli stia perennemente attaccato al culo” Ginny, infatti aspettava il secondo, ma come aveva detto Malfoy era appena in due mesi “e tu Granger, che ci fai da queste parti e vestita in questo modo???” lui le scoccò un occhiata maliziosa ed Hermione diventando rossa come un pomodoro per l’allusione del biondo rispose “ Sono passata al ghirigoro a prendere dei libri. Per quanto riguarda l’abbigliamento, è alta moda e i vestiti sono firmati, prima che tu m lo chieda non, non puoi controllare, ti rovina la salute mentale, che a quanto ho capito te ne resta assai poca, comunque se tu ti guardassi in giro al lavoro, noteresti che son sempre vestita così!!!”

La riposta spiazzò il biondo che non sapendo cosa replicare per pura di fare altre brutte figure preferì starsene zitto a mangiare il suo gelato. Appena una strega sulla quarantina si avvicinò con un blocco per appunti grande quanto quello della Skeeter durante il torneo tre maghi, Hermione ordinò una coppa i gelato simile a quella di Malfoy, solo che al posto della menta, prese il fiordilatte. Quando la signora si allontanò Hermione si girò verso Draco e vide i suoi occhi grigi che la scrutavano immobili e la bocca leggermente aperta. La strega gli sventolò la mano sotto il naso ridendo, per richiamare l’attenzione del biondo, fissa sulla scollatura della sua camicetta bianca. Lui si riprese ridendo e subito un ghigno malizioso affiorò sulle sue labbra, a cui Hermione non fece caso, dato che le avevano appena portato la coppa di gelato. I seguenti cinque minuti passarono silenziosamente, tutti e due avevano gli occhi fissi sulle proprie coppe di gelato. Finché Draco non ruppe il silenzio che si era venuta a creare tra di loro.

“ come sta la donnola???”

“ ne so tanto quanto te, saranno mesi che non ci salutiamo nemmeno se ci incontriamo per sbaglio in corridoio. Harry ha provato di tutto ma Ronald è testardo e cocciuto peggio di un mulo e non è riuscito a risolvere nulla. È arrabbiato, perché gli ho detto che non lo voglio come ragazzo, e lui continua a tenermi il muso anche se sta con la Brawn. È sempre stato scemo, ma non credevo fio a questo punto. Ormai ha tolto la parola persino a sua madre e a sua sorella che hanno tentato di farlo ragionare. Piuttosto come stanno Luna e Theo??? Quando è che si sposano???”

“ se Theo sa che mi stavo dimenticando di dirtelo mi ammazza. Si sposano il 18 maggio. Volevano inviarti loro l’invito, ma il ministero non disponeva altri gufi e hanno fatto partire prima gli inviti per gli amici di lui ch vivono in Australia e quelli di lei dell’America. Ah, e per la cronaca, dato che hanno voluto fare le cose per bene e io e te, a quanto risulta siamo gli unici che non sono ne fidanzati, ne sposati ne tantomeno abbiamo figli, hanno ben pesato che io sarò il testimone di Theo e tu quella di Luna dato che Ginny avrà già la pancia visibile e sai quanto stressa Potter, non potevano chiedere di fare stare in piedi Ginny mezzora consecutiva. Insomma eravamo gli ultimi rimasti.”

“io quando li trovo li strozzo” disse Hermione appena gli venne in mente il detto che il testimone dello sposo va sempre a letto con quello della sposa, ecco come si sarebbe conclusa la loro giornata del matrimonio, loro due sbronzi a casa di uno dei due con tutte le intenzioni di vedere se il detto è giusto o se una delle tante cazzate inventate dai vecchi dei villaggi.

“ se vuoi ti aiuto, devo ancora fare pagare a Nott qualche cazzata dai tempi di Hogwarts, sarò ben felice di aiutarti, magari riusciamo a combinare qualcosa che se lo ricorderanno per tutta la vita.” Disse ridendo il biondo

“ Faccia-da-carlino-Parkinson e sono-io-il-più-figo quando si sposano???” Pansy Parkinson e Blasie Zabini, avevano infatti annunciato il loro fidanzamento al mondo magico circa un mese prime anche se era dal settimo anno ad Hogwarts che stavano insieme

“ se intendi Pansy e Blasie, devi aspettare fino a settembre come minimo. Ti consiglio di trovarti un fidanzato, perché quei due assieme portano solo guai e sta sicura che se rimaniamo single siamo di nuovo i testimoni e io mi ritroverò colpito con il tappo della bottiglia e tu con il bouchè da sposa in mano. “

“ c’era da immaginarselo. La mia pausa è finita da un po’ e se non ritorno in ufficio Harry mi fa una predica che no finisce più, grazie della compagnia.”

“devo andare anche io, sicuramente avrà trovato qualche cazzata da farmi fare. Dammi la mano che ci smaterializziamo insieme.”

Hermione rimane sconcertata da quella richiesta e n po’ riluttate allungò la mano verso Draco che la prese e con un pop sparirono per poi ricomparire al ministero davanti ad un Harry rosso di rabbia che batteva il piede per terra.

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Capitolo 2
*** La missione ***


p> Grazie a chi a letto il primo capitolo, e a chi continua a seguire questa storia.

Un ringraziamento particolare lo faccio ad una mia amica, che mi sopporta sin dall’asilo, e che continua a seguire le mie fanfiction aiutandomi!!!! Grazie Ely!!!

Si smaterializzarono al ministero e si trovarono davanti un Harry rosso di rabbia che batteva furiosamente il piede per terra.

“ dove cavolo siete stati voi due? Che cosa ci facevate insieme, e per conferma dei miei sospetti, perché ve ne stavate andando in giro come dei bei fidanzatini, per mano???”

Hermione e Draco si resero conto di avere ancora le mani unite dalla smaterializzazione e le lasciarono alla velocità della luce allontanandosi di un passo ciascuno e facendo ridere Harry.

“San-Potter-te-lo-salvo-io-il-culo-sta-volta si da il caso che lei fosse in pausa e che io avevo chiesto un permesso. Per quanto riguarda il fatto che ti siamo piombati davanti insieme, è perché ci siamo trovati da Fortebraccio, e siccome gli unici posti liberi erano di fianco a me o a un signore che poteva essere scambiato per suo nonno, si è seduta con me. Le mani te le sai spiegare da solo dato che siamo piombati qui insieme o te le devo spiegare??? Vedi, per fare una materializzazione congiunta…”

“ si Malfoy grazie per la spiegazione, e per la cronaca so come si fa una materializzazione congiunta. Comunque si da il caso che circa dieci minuti fa, siano piombati qui due mangiamorte e abbiano preso Ronald smaterializzandosi con lui….”

“ sia ringraziato il cielo un palla in meno”

“ Malfoy sta zitto, il problema è che Ron sapeva tutti i turni e che nel suo ufficio c’erano tutte le carte e non ci credo che siano ancora li conoscendo quelle volpi. Mentre voi due eravate spaparanzati a mangiarvi il gelato, e tra parentesi spero solo quello e non la faccia” disse Harry sotto lo sguardo imbarazzato e omicida di Hermione e quello di Malfoy che sembrava uno che non ce la faceva più a trattenersi dal ridere per la situazione scema dove erano stati catapultati “io non potevo mobilitare le squadre auror senza i capi.”

“ scusa se te lo faccio notare Potter, ma noi abbiamo dei vice. Che ne dici la prossima volta di mobilitare la mia squadra con Blasie al comando e la sua con Daphne dato che tutti e due erano al lavoro oggi???” chiese Malfoy facendo diventare rosso di vergogna Harry che effettivamente non aveva pensato ai vice, troppo impegnato qual’era a preparare la ramanzina ai due appena avessero messo piede al Ministero.

“ e poi, non ce l’hai anche tu una squadra auror, che se ti fermi al paiolo magico a bere un wisky incendiario, non senti altro oltre alle lodi alla tua magnifica squadra, che a quanto pare è ancora al calduccio dentro qui.” È vero, c’era la sua squadra, ma sarebbe dovuto partire anche lui, che tra dieci minuti doveva andare a casa da Ginny.

“ senti Malfoy, i cavoli miei non ti interessano, prendi la tua squadra, vale anche per te Hermione e andate a cercare quei mangiamorte. Dividetevi la mia squadra così rafforzate le vostre nel caso successe qualcosa che io….”

“ … vado a casa da Ginny” concluse Hermione per lui “ormai si sa e non provare a inventarti scuse che sappiamo tutti e due che alle due in punto sei sempre a casa con tua moglie a fare solo il signore iddio sa cosa.” Harry colpito nel punto non poté fare altro che starsene zitto e con un cenno della mano salutò sia Draco che Hermione. Appena lasciati soli i due si guardarono negli occhi e corsero a prendere le squadre per salvare di nuovo il culo alla donnola.

Si smaterializzarono nelle vicinanze di Riddle manor, ma non sembrava che ci fosse anime viva. Entrarono nell’immenso e macabro manor, dove Hermione si ricordava essere stata portata da Bellatrix quando Harry e Ron erano stati catturati. Controllarono tutte le stanze, ma erano vuote e silenziose, per cui uscirono e si smaterializzarono a Nott Manor, seconda residenza di Voldemort durante la guerra. Li c’erano evidenti segni della presenza di qualcuno, infatti una finestra era aperta e la luce dentro era accesa. Buttarono giù il portone principale con un Bombarda Maxima urlato da un auror, che a parere di Hermione e Draco di intelligente non aveva nulla. Infatti dopo due secondi gli allarmi principali cominciarono a suonare.

“ lo sanno anche i muli deficiente, che le case dei purosangue hanno allarmi che captano tutta la magia che c’è dentro i cancelli, e che se non la riconoscono suonano.” Disse Draco verde di rabbia

“ Mi scusi. D’ora in poi starò più attento!”

“ Lo spero bene razza di deficiente. Cosa facevi durante uno dei tanti corsi per prendere il diploma??? Dormivi sui banchi per caso??? Questo è uno dei pochi argomenti che gli insegnanti rispiegavano ogni lezione razza di ignorante. Per quanto riguarda gli altri preparatevi alla battaglia e ricordatevi di ringraziare questo deficiente appena tornerete al ministero.” Disse un Hermione furibonda con la bacchetta sguainata.

Pochi secondi dopo, si videro infatti delle persone vestite con un mantello nero sulla schiena e una maschera che gli copriva il volto affiorare da dietro le macerie di quello che una volta era stato il portone di una, che da fuori, sarebbe potuta sembrare una bellissima villa.

Lo scontro fu inevitabile. I due capi auror, che erano quelli più esperti in battaglia combattevano con quattro mangiamorte alla volta, visto che continuavano ad affiorare dalle scale. Se mai avessero vinto, sarebbe stata la buona volta che il mondo veniva pulito da quelle luride fecce, e ch la prigione di Azkaban scoppiava, per la troppa gente che ci rinchiudevano dentro.

Draco vide con la coda dell’occhio, l’auror che aveva fatto scattare gli allarmi, fermo immobile come pietrificato.

“ Protego” urlò per proteggerlo dal raggio verde che un mangiamorte gli aveva lanciato.

“ combatti anche tu idiota così sei solo di intralcio, dato che gli altri devono difendere se stessi e anche te, sta certo che comunque quando si torna farai i conti con Potter” urlo Draco proteggendosi dagli incantesimi mescolati alle maledizioni che i mangiamorte gli stavano lanciando.

“ Sectumsempra” urlò l’auror, ed Draco non poté fare a meno di pensare che fosse l’unico incantesimo che conosceva dato che se non ricordava male, era al settimo anno quando Potter lo lanciò a lui, che si dovette subire madama Chips per due settimane e mezza. Nemmeno la mira era buona, infatti colpì Hermione di striscio a un fianco. L’auror si girò e fece appena in tempo a vedere il lampo di luce viola prima di essere colpita. Non sarebbe riuscita comunque a schivarlo, dato che era accerchiata da dei mangiamorte. la donna cominciò a perdere talmente tanto sangue che la camicia divenne rossa nell’arco di trenta secondi.

“ Idiota” disse Draco, appena si rese conto che Hermione era stata colpita “ Maledetto idiota, sparisci, e dopo compilerò io le carte per farti licenziare” urlò mentre animato da una forza che non sapeva da dove venisse, schiantò e sconfisse i mangiamorte con cui stava lottando, per poi correre da Hermione e sconfiggere gli altri che le avevano già lanciato un Incarcerus che era andato a segno, infatti ai polsi della strega ormai svenuta, comparvero delle manette magiche.

“ Stupeficium” urlò e il primo mangiamorte cadde per terra, come nemmeno un sacco di patate avrebbe potuto fare di meglio. Sconfisse gli altri tre rimasti e corse da Hermione, la prese in braccio e grido “ Protego Maxima”. Una bolla si creò attorno a loro, e tutti gli incantesimi che gli lanciavano contro i mangiamorte, riflettevano sulla bolla, e i lampi tornavano indietro, verso chi gli aveva lanciati.

Si fece avanti tra i mangiamorte e quando giunse in centro al giardino, che lui conosceva bene, dato che aveva giovato li una marea di volte con Theodore quando erano piccoli, si puntò la bacchetta alla gola e disse ad alta voce, con la voce magicamente amplificata “ ciao cari amici. Avete visto che sono tornato con voi???” subito i mangiamorte e gli auror smisero di combattere. I primi lo guardavano con occhi pieno di ammirazione, i secondi di disgusto. Blasie e Daphne che come secondi in comando avevano partecipato pure loro alla battaglia, capirono a che gioco stava giocando Draco, visto che odiava con tutto il cuore i mangiamorte e che non sarebbe mai tornato uno di loro. Stava cercando di distrarre i mangiamorte in maniera che gli auror, potessero finirli senza che succedessero altri guai, e lui doveva andarsene in fretta per riuscire a curare Hermione. Facendo il meno rumore possibile, Daphne e Blasie si avvicinarono e usando la legilmanzia inviarono agli auror immagini di quello che stava succedendo e rassicurandoli che Draco era dalla loro parte, qualsiasi cosa stava per far, almeno così speravano. “ sono riuscito a catturare la Mezzosangue Zannuta, riusciremmo a farci risarcire da morire da Potter. Potremmo chiedergli di liberare tutta Azkaban, o addirittura chiedergli di venderci Hogwarts, cosa che farebbe sicuramente per la Granger, arriverebbe a tanto, ve lo assicuro, io che ho avuto la sfortuna di conoscerlo. Vi chiedo di gettare a terra le bacchette, per provare che mi siete fedeli” disse supplicando con gli occhi Blasie e Daphne che urlarono nella testa degli auror, dei no talmente forti che questi ultimi furono costretti a tapparsi le orecchie nella speranza di alleviare il dolore. Appena tutte le bacchette dei mangi morte furono per terra Draco urlò ora e tutti gli auror colpirono i mangiamorte che avevano di fianco. Vinsero loro la battaglia e con una passaporta e degli auror di scorta li inviarono ad Azkaban, mentre Draco si smaterializzava con un Hermione ormai dissanguata in braccio al San Mungo, dove i medimaghi gli furono subito addosso e portarono Hermione dentro una delle tante stanze. Appena le medimaghe videro Malfoy con Hermione, diedero via a un gossip che Draco, ne era certo, il giorno dopo sarebbe stato sul giornale. Ma di questo non gli fregava. Appena fu certo che Hermione era in buone mani e che molto probabilmente sarebbe sopravvissuta, si smaterializzò a casa di San Potter.

Stava uscendo dalla camera matrimoniale con addosso solo i boxer. Quando vide Draco si fermò di colpo

“ Ehi Malfoy! Che ci fai qui??? Hai recuperato Ron???”

“ non so se agli altri ne fregava qualcosa e l’hanno fatto loro, perché ne io, ne l tua amica che adesso è al San Mungo, ne abbiamo avuto il tempo!!!” rispose Draco alzando pericolosamente il tono della voce.

“ Che è successo ad Hermione???” chiese una spaventatissima Ginny uscendo dalla camera con addosso solo la maglia del marito e le mutande.

“ se tuo marito fosse venuto a darci una mano invece di spassarsela con te e avesse rimandato tutto a sta sera, forse la tua cara Herm sarebbe ancora qui, invece sto cretino” disse indicando Harry “ ci ha mandato a recuperare il più scemo dei tuoi fratelli, in un covo di mangiamorte con tre squadre di deficienti.”

“ Malfoy modera i toni” “ forse quando tu imparerai a mettere prima il lavoro e poi il divertimento Potter” “ non hai risposto cosa è successo ad Hermione???” chiese Ginny visibilmente sbiancata ed infuriata con il marito.

“ è al San mungo, quando ce l’ho portata era quasi in fin di vita. Un cretino degli auror, prima ha fatto scattare gli allarmi lanciando un bombarda maxima addosso al portone e poi al posto di combattere se ne stava fermo impietrito. L’unico incantesimo che ha lanciato è stato un Sectumsempra, l’unico che sapeva dato che quella volta quando me lo hai lanciato era sulla bocca di tutta la scuola per circa un mese. Comunque quell’unico incantesimo che ha lanciato, ha colpito Hermione al fianco, e nel tempo di concludere quel cavolo di scontro in cui eravamo meno della metà, si è quasi dissanguata.”

“ trenta secondi che mi vesto e vado a vedere come sta. Amore mi serve la maglia.”

“ c’e Malfoy e non ho voglia di andare in camera a cambiarmi apri l’armadio che è pieno e trova qualcosa di decente”

“ gentile eh, rossa!” “ Grazie amore, tu si che sai essere gentile quando vuoi!!!” “ basta con il sarcasmo Potter! Per tua informazione dopo voglio i documenti per licenziare quello stupido sopra la mia scrivania. Non mi interessa se è della tua squadra, quella di Hermione o della mia. Lo voglio fuori dai piedi, è chiaro???”

“ non so se ti è chiaro chi comanda Malfoy” disse Harry uscendo dalla camera.

“ di solito il capo è quello con i voti più alti, e dato che la Granger in questo momento non è in grado di ragionare, è già tanto se riesce a respirare, quello con i voti più alti sono io. Non mi interessa che tu sei capo auror, dato che è cosi solo perché hai ucciso quello spettro che camminava”.

Harry non sapendo cosa rispondere, dato che tutto ciò che aveva detto Malfoy era vero, preferì starsene zitto e smaterializzarsi al San Mungo dopo avere dato un bacio a stampo a sua moglie, lasciandola con Draco.

“ alla prossima rossa. Non ti bacio, prima che tuo marito mi castri!” disse ridendo e con un pop sparì al ministero lasciando Ginny a ridere tra i baffi appoggiata allo stipite della porta.

Vi lascio al prossimo capitolo recensite mi raccomando.

Cercherò di aggiornare il prima possibile.

A presto.

Rowena00

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Capitolo 3
*** San Mungo ***


Harry si smaterializzò al San mungo, spaventando la medimaga in reception.

“ Buongiorno, in che stanza è la signorina Hermione Jane Granger??”

“ Buongiorno Signor Potter. Innanzitutto si calmi, dato che ho l’ordine come minimo morale, ma che è anche una regola di non fare andare i matti al di là della reception” disse con un sorriso antipatico.

“ non sono in vena di sarcasmo se non vede. Un consiglio, provi a togliersi quelle fette di prosciutto che ha sugli occhi! Oltre che alla segatura in testa! Ora riformulo la domanda, in che stanza è la Signorina Hermione Jane Granger???”

“ Terzo piano stanza numero 209” rispose la medimaga in tono gelido, segno che era rimasta visibilmente offesa.

Harry corse via senza nemmeno salutare, nulla c’era di più importante in quel momento che sapere come stava la sua migliore amica. Corse per le scale di marmo fino al terzo piano, dove si fiondò sulla maniglia della porta. Era chiusa. Sempre più angosciato, si sedette sulle poltroncine per i visitatori, al di la di una porta a vetro. Perché la porta era chiusa??? Che motivo avevano di chiudere la porta??? Harry non si dava pace.

Dopo quindici minuti, la porta che chiudeva la stanza dove probabilmente c’era ancora la sua migliore amica, si aprì e uscì un medimago scuro i volto.

“ Buongiorno signore. Posso entrare per vedere come sta???”

“ temo di no signor Potter. Le regole sono regole e lei lo sa benissimo che possono entrare solamente famigliari”

“ Ha ragione, come sta???”

“ Ha perso troppo sangue, non sappiamo se ce la farà. Speriamo che la signorina Granger si riprenda!” disse il medimago tristemente.

Poco dopo fu raggiunto da Draco e sua moglie, tutti e due visibilmente spaventati. Quando riferì loro la conversazione avuta con il dottore, Ginny per poco non svenne tra le braccia del marito, mentre Draco visibilmente più pallido rispetto al solito (come se fosse possibile :D) si andava a sedere più lontano possibile da Potter.

“ Devo vederla!” disse appena si riprese dallo choc iniziale.

“ sei sordo forse Malfoy??? Non puoi entrare, non hai il permesso. Per quanto ne so non farai nemmeno mai lontanamente parte della famiglia di Hermione.”

“ Potter ho forse detto che voglio avere il permesso o che voglio entrare??? Per quanto riguarda il fatto che non farò mai parte della vita della Granger, non è detto!” disse il biondo c on l’intento di fare arrabbiare il moro, che infatti sbiancò e sgranò gli occhi.

“ Prima passerai sul mio cadavere!”

“ tranquillo sono secoli che ho voglia di ucciderti dato che mi fai lavorare come un forsennato!”

“ Vi volete bene, lo so anche io, ma questo non mi sembra il momento di darne una dimostrazione!” intervenne la voce pacata di Ginny.

“ Draco potrebbe ritingersi i capelli del nero naturale al posto di farli sembrare bianchi e potrebbe spacciarsi per il fidanzato di Herm, mentre tu Harry tiri fuori dalla tasca dei pantaloni il meraviglioso mantello che non vuoi dare a tuo figlio e ci nascondiamo la sotto. Quando Malfoy aprirà la porta, noi lo seguiremo! Che ne pensate???”

“ come ho fatto a non pensarci? Perché le idee migliori vengono sempre alla piattola???”

“ tu sei matta amore. Quando Hermione lo scoprirà ce l’avrà a morte con noi, e poi Malfoy potrebbe trovarsi castrato da un momento all’altro quando lo verrà a sapere. Poi nell’arco di due minuti lo saprà anche tutto il mondo magico. No non si può fare!!!”

“ Potter fai funzionare quel cervello di gallina, come diavolo pensi che potremmo entrare sennò??? Sarai anche il Salvatore del mondo magico e San Potter, ma non trasgrediscono le regole per te, e non puoi spacciarti per il ragazzo di Hermione, perché neanche un neonato ti crederebbe. Per quanto riguarda te Weasley, rinnova la tua cultura personale, non sono tinto, ora mi tingerò i capelli di nero, ma il mio è un biondo naturale.”

“ e io sono Babbo Natale, Malfoy. Allora ci state???”

“ io si”

“ la maggioranza vince dunque va bene ci sto anche io ma se Herm si arrabbia non voglio centrare niente, vi è chiaro’???”

“ quando hai finito di lamentarti, prendi il mantello dell’invisibilità!” disse Ginny, appena Draco si puntò la bacchetta sui capelli per colorarli di nero.

Uscirono insieme, e, come si aspettavano, davanti alla porta c’era un medimago, basso e tarchiato, che chiese a Draco, dato che era l’unico visibile cosa avesse intenzione i fare

“ voglio vedere la mia fidanzata, la signorina Hermione Granger” ebbero la fortuna che egli non leggesse riviste di gossip da secoli e non sapesse che erano anni chela bella salvatrice del mondo magico era single.

“ D’accordo passa pure” e con fare poco professionale aprì la porta della stanza.

Hermione era al centro, su un letto con le lenzuola bianche, che erano dello stesso colore della sua faccia. Era mortalmente pallida.

“ Hermione” sussurrò dolcemente Malfoy.

Appena il medimago chiuse la porta, Ginny scivolò fuori dal mantello e corse al capezzale della sua migliore amica.

“ Hermione, oh amica mia” cominciò a singhiozzare.

Harry non si avvicinò nemmeno al letto. Si sentiva terribilmente in colpa per averli lasciati andare da soli, quando sapeva a che cosa andavano incontro, e preferiva non pensare che aveva dato l’ordine di mobilitare tre squadre auror senza motivo, dato che probabilmente Ron se n’era andato volontariamente e non era neppure in quel dannato manor.

Draco avvicinò l’unica sedia presente nella stanza e si sedette di fianco al letto di Hermione

“ che hai intenzione di fare Malfuretto platinato che grazie al cielo ora si è ritinto i capelli del nero naturale.” “ nulla che ti riguardi san-Potter-devo-andare-a-casa-da-mia-moglie” rispose Draco incavolato nero. “ e se vogliamo proprio parlare di capelli, guardati i tuoi, che assomigliano di più a un nido trasandato di passeri che a dei capelli!” poi voltò la schiena all’ ex cercatore grifondoro, per prendere la mano della ragazza stesa sul letto.

Ginny, silenziosa come un gatto, puntò la bacchetta ai capelli di Draco e pronunciò l’incantesimo per colorare, incantesimo che lei conosce alla perfezione, facendoli tornare del colore originale.

( parla Hermione)

Vedo un lampo viola venire verso di me, poi più niente.

Buio. Vedo solamente il buio, e due occhi grigi che mi guardano pieni di preoccupazione, poi scompaiono pure quelli. Sento dei rumori lontani. Poi un rumore assordante più vicino, che assomiglia vagamente ad un incantesimo e qualcosa che mi stringe i polsi.

Qualcuno mi solleva da terra e mi prende in braccio, sento un vago profumo di menta che mi fa pensare a lui, a quello che inconsciamente per me è diventato il mio angelo, il mio angelo dannato.

Sento che sussurra qualcosa, potrebbe assomigliare ad un non temere, ma sono confusa.

Poi si amplifica magicamente la voce. Basta ti prego smettila. Ho la testa che minaccia di scoppiare. Lui continua a parlare.

Appena si ferma, un boato assordante mi arriva alle orecchie. La testa mi scoppia.

Poi buio, più nulla, nemmeno il suo profumo.

Questa luce maledetta mi da un fastidio allucinante. Mi rendo conto di avere un cuscino sotto la testa e la flebo collegata al braccio. Sono sdraiata su qualcosa di morbido, molto probabilmente un materasso.

Qualcuno mi sta tenendo la mano, gliela stringo, e lui sorride anche se io non posso saperlo.

Lentamente apro gli occhi cercando di abituarmi alla chiara luce del giorno.

Sbatto un po’ le palpebre e mi guardo in giro confusa.

Le pareti della stanza sono bianche, spoglie. Indubbiamente mi trovo al San Mungo.

Giro la testa verso la mia mano, intrappolata in una presa salda. Alzo gli occhi e riconosco in lui Draco Malfoy. Mi sta sorridendo, un sorriso vero e non il solito ghigno made in Malfoy. Lo guardo e ricambio il sorriso anche se sulla mia faccia sembra di più una smorfia.

Noto dietro di lui dei famigliari capelli rossi. Ginny la mia migliore amica, e accanto a lei c’è Harry, con lo sguardo preoccupato e colpevole. Chissà perché. Non faccio nemmeno in tempo a chiederglielo che subito la più piccola di casa Weasley corre ad abbracciarmi in stile Molly facendomi scordare tutto.

(parla Draco)

Sono terrorizzato, è troppo pallida. Giuro che la prossima volta lo prendo a botte san-Potter.

Prendo l’unica sedia presente nella stanza e mi avvicino al letto della bella addormentata, o meglio svenuta, sotto lo sguardo di Potter e della piattola femmina. Ce il solito scambio di battute amorevoli da parte di quel fannullone di un grifondoro che sta facendo di tutto per farmi arrabbiare, ma ci vuole un permesso speciale per fare arrabbiare il sottoscritto senza il suo consenso.

Poi mi giro verso il letto del mio angelo dannato. Un momento come ho appena chiamato la mezzosangue zannuta??? Non so nemmeno io il perché, ma allungo la mia mano difana dalle lunghe dita, e stringo una mano di lei. Non so quanto tempo passo in quella posizione, potrebbero essere ore o minuti, ma ho solo un pensiero in testa: la mezzosangue.

Dopo un po’ sento una leggera pressione alla mano sinistra e mi volto verso quel volto da angelo incorniciato dai boccoli color castano chiaro. Lei mi sta guardando. Subito le sorrido, e i miei occhi color del ghiaccio si incatenano ai suoi color dell’oro. Anche lei tenta di sorridermi, ma la sua sembra più una smorfia. Penso che per questa volta mi posso accontentare.

Subito la piattola femmina si fionda tra le braccia della sua migliore amica, mentre Potter sta fermo al suo posto. La bella grifondoro, dopo essersi liberata dall’abbraccio della sua migliore amica in stile Molly, punta i suoi occhi color dell’oro addosso al suo migliore amico e poco dopo un espressione confusa si dipinge sul suo bel volto.

Questa volta Potter è salvo, deve ricordarsi di ringraziare la grifondoro.

Ciao care!!!

Allora che cosa ne pensate??? Ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensite in molti mi raccomando.

A presto.

Rowena00

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Capitolo 4
*** La lettera ***


Questa volta Potter è salvo, deve ricordarsi di ringraziare la bella Grifondoro.

Intanto, la ragazza sul letto, mi riposò i suoi bellissimi occhi dorati sul volto e fece un sorriso stanco.

Ricambiai il sorriso, pensando a quanto dannatamente bella fosse la Granger, e quanti anni ho perso ad insultarla per niente; non era poi così tanto male. Ma un fastidioso bussare alla porta mi riportò malamente alla realtà. Facendo segno alla piattola e a San Potter di nascondersi sotto al mantello e puntandomi la bacchetta ai capelli, per colorarli di un nero pece, colore che per anni Potter e Lenticchia avevano creduto fosse il mio naturale, mormorai un appena udibile avanti.

Subito un mago sulla quarantina entrò nella stanza, e si stupì di vedere la salvatrice del mondo magico insieme al figlio del braccio destro di Voldemort, ma anche se era visibilmente stupito, non lo fece vedere infatti disse subito “ Buongiorno signor Malfoy. Come mai è nella stanza della signorina Granger?” chiese sicuro di avere incastrato il bellissimo moro. “ sono venuto a salutarla” rispose spavaldo lui, come se fosse la cosa più ovvia al mondo “sa che possono entrare solamente i parenti, vero? E lei non mi pare che lo sia!” sbottò il medimago irritato. “La prego lo lasci stare qua, non mi da alcun fastidio e senza di lui ora non sarei viva!” disse debolmente Hermione.

Draco la guardò stupito, era intervenuta a sua difesa? Proprio nel momento in cui lui stava per arrendersi, ed uscire.

Il medimago rimase visibilmente sorpreso, la ragazza era intervenuta, pregandolo di lasciare Malfoy nella stanza con lei.

“ Signorina Hermione Jane Granger, sa che non potrei, ma per lei questo e altro. Giustificherò io la presenza del signor Malfoy. Ora però devo chiedervi, se uno di voi due, può dirmi cosa è successo, possibilmente lei signor Malfoy, dato che la signorina Granger è già debole” .

Draco raccontò per filo e per segno ciò che era accaduto, non escludendo il fatto che a colpire la ragazza era stato un auror imbranato e non un mangiamorte come gli altri credevano.

Dopo che Draco finì di raccontare, il medimago uscì dalla stanza ringraziando.

Nel frattempo Hermione era piombata in un sonno profondo.

(parla Draco)

Nella stanza entrò un medimago, che mi guardò storto. Capii subito che mi aveva riconosciuto, anche con i capelli tinti. Raccontai di nuovo tutto ciò che era accaduto, senza tralasciare nulla, nemmeno il fatto che a colpirla era stato un auror troglodita e non un mangiamorte, come tutta la popolazione magica sospettava. Continuavo a tenere la mano ad un addormentata Hermione. Appena il medimago uscì dalla stanza, mi voltai a guardarla, dimenticandomi completamente di Potter e della Donnola che mi stavano guardando.

Dopo un po’, sentii una mano sulla spalla. Era Potter. Per non svegliarla, mimai con le lacrime agli occhi, alla vista di quell’angelo ricoperto di sangue e bende, “cosa vuoi stupido cretino”, e nel frattempo glielo urlai nella mente usando la leggimanzia, più forte che potevo, tanto che lo vidi portarsi le mani alla testa, nel tentativo di alleviare il dolore. Lui mi rispose con un mi dispiace, ma a me non bastava. Non è con un mi dispiace che sin chiede scusa a un Malfoy. Non dopo avergli quasi portato via una delle persone più importanti della sua vita. Come scusa??? No, cervello parlo a te! Cosa hai appena detto??? Inveii mentalmente contro il mio cervello per poi rendermi conto che era vero. Hermione era diventata una delle persone più importanti della mia vita. Senza rendermene conto le baciai una mano, e lei sorrise nel sonno.

2 settimane più tardi

Hermione era stata dimessa dal San Mungo, stava bene, ma per sicurezza non era ancora tornata in missione. Abitava con Potter, Piattola e il piccoletto, nella residenza dei Potter. Voleva chiederle se andava ad abitare con lui un po’ al manor, dato che i suoi genitori erano in Australia e sarebbero tornati, come minimo tra quattro mesi. Non aveva avuto il coraggio, oppure, come continuava a sostenere lui, non glielo aveva chiesto, perché non erano ancora amici, e dopo ciò che le era capitato, stava sicuramente meglio con i suoi migliori amici. Potter non lo aveva più mandato in cerca di lenticchia, e un giorno della settimana precedente, un gufo sconosciuto, era planato sulla scrivania, lasciando una delle tante lettere che teneva in becco e sparendo immediatamente fuori dalla finestra aperta.

“ Non cercatelo. Non è più dalla vostra parte. È diventato un mangiamorte, il capo dei mangiamorte, grazie alla fama che si è guadagnato passando ai seguaci dell’Oscuro Signore, tutti i progetti di Potter e tutte le informazioni che disponeva di sua spontanea volontà. Non ci avete catturati tutti come credevate. Siamo stupidi, ve lo concedo, ma non fino a questo punto, non al punto di nasconderci tutti nello stesso posto. Preparatevi, perché il peggio deve ancora arrivare, e il ritorno di colui che non deve essere nominato è appena iniziato”

Cosi c’era scritto nella lettera che il gufo aveva recapitato a Draco, niente firma, niente destinatario, solo alcune parole, che spiegavano come stavano realmente le cose. Di mala voglia si precipitò in ufficio da Harry per fargli leggere la lettera.

Appena entrato, notò una strega dai capelli marroni e ricci seduta sulla sedia davanti alla scrivania dell’auror. Non l’aveva più rivista da quando era stata dimessa dal san Mungo, circa cinque giorni prima. “Entra pure Malfoy” disse sarcasticamente Harry, dato che il biondo era entrato senza bussare. “ Grazie Potter, ma come vedi sono già entrato” rispose con una nota di sarcasmo presente nella voce Draco, per poi aggiungere “Buongiorno Hermione, come stai?” “ bene Draco, grazie. E te?” rispose la riccia alzandosi ed avvicinandosi a Draco per abbracciarlo. Ovviamente il biondo non si spostò di mezzo millimetro da dove si trovava e si lasciò abbracciare dalla mora, abbracciandola a sua volta. Poi Hermione si alzò sulle punte dei piedi, data l’altezza dell’ex-cacciatore serpeverde, e gli depositò un casto bacio sulla guancia, molto vicino alle labbra. “molto bene adesso” rispose Draco, sentendo che la barriera ghiacciata del suo cuore si stava lentamente sciogliendo.

“ehm ehm” fece finta di tossire il moro, vedendo la sua migliore amica e il furetto platinato, ora tornato al colore originale, abbracciarsi.

Subito i due si staccarono rossi in viso. Appena Malfoy riprese un briciolo del suo autocontrollo che era andato magicamente in vacanza mentre abbracciava Hermione, rispose a tono al capo auror “è vietato anche un abbraccio adesso Potter??? Neanche lo stessimo facendo davanti ai tuoi occhi. Mi dispiace per te, ma è meglio che tu cominci a farci l’abitudine” rispose prendendosi un pacca sulla spalla dalla ragazza che aveva in fianco “ comunque non ho fatto due rampe di scale solamente per vederti. Sono sceso fino a qui per portarti questa” disse consegnando la lettera ad Harry, che intuendo cosa fosse, dato che già ne aveva ricevuta una l’appoggiò sulla scrivania “me l’ha appena portata un gufo con il becco strapieno di lettere uguali. È volato via subito dopo averla appoggiata sulla scrivania” disse Draco dopo aver consegnato la lettera ad Harry. “ti sembrerà strano Draco” rispose Harry calcando con forza il nome, dato che la sua migliore amica, scesa anche lei per portargli la lettera, uguale a quella di Draco appena recapitata dal gufo, gli aveva chiesto di iniziare a chiamarsi per nome, dato che il merito era solo di Draco se lei era ancora viva. “ma ne ho ricevuta una anche io, perfettamente identica, e una anche Hermione e penso che…” rispose Harry, ma non riuscì a finire la frase, che un patronus a forma di delfino, ovviamente quello della viceministro Hanna Abbot entrò “nuotando” nella stanza. “sono arrivate lettere strane a quasi tutti i dipendenti del ministero, probabilmente anche a te, non so chi sia che le manda, ma sono tutte uguali e senza firma. Cosa faccio???” chiese la voce di Hanna, una studentessa corvonero che andava a scuola con Harry, Hermione e Draco.

Subito Harry evocò il suo patronus, un cervo dalle lunga corna, riferendo il messaggio da portare al viceministro:

ciao Hanna. Le lettere sono arrivate anche a me, a Malfoy ed a Hermione. Penso che qualche mangiamorte, abbia voluto farci sapere che qualcuno di loro è ancora vivo, che hanno intenzione di riportare su questo mondo quello spettro vagante che risponde al nome di Voldemort. E ovviamente, non si sono dimenticati di dirci in modo molto chiaro, che Ronald è passato dalla loro parte, che ha rivelato tutti i nostri piani ai mangiamorte e che i mangiamorte in questo momento sono in netto vantaggio su di noi. Comunque per quanto riguarda cosa fare, non lo so”

Dopo che Harry aveva mandato il suo patrono ad Hanna, Draco era uscito dal suo ufficio e non l’aveva più vista fino a quando non era piombata nel suo ufficio quella mattina.

(parla Draco)

Stavo controllando delle carte, quando ho sentito la porta aprirsi e una furia di capelli marroni corrermi incontro

“ Ciao Hermione!” salutò sarcastico “ non ho sentito che hai bussato, e comunque è una bella giornata, calmati!”

“ alla faccia della bella giornata Malfoy! Fuori diluvia!”

“ dicevo per dire. Il motivo della tua visita???”

“ è appena arrivata questa.” Disse Hermione porgendo una lettera a Malfoy “ è da parte di tuo padre”

Draco aprì la busta e si sedette a leggerla

“ allora???” chiese curiosa l’ex-grifondoro appena l’ex cercatore serpeverde ebbe richiuso la lettera

“Dice che qualcuno ha scoperto che ha passato molte informazioni all’ordine, adesso è in Australia, e ci rimarrà per un bel po’, almeno fino a quando non scopriamo dove si nasconde questa nuova comunità dei seguaci di Voldemort che vuole fare tornare in vita quel vecchio cadavere. Mi chiedo come facciano a pensare di poterci riuscire. Comunque qui c’è scritto che Nott senior, anche lui passava informazioni all’ordine attraverso mio padre, ha riferito che carota comanda alla grande. Peccato che sia tanto imbranato!” concluse sbuffando.

“ dalla ad Harry appena puoi” rispose Hermione “ vediamo a quanto ammonta la sua collezione di lettere”

“ non sapevo collezionasse lettere, penso che potrei portargli anche qualcuna che ho qui in ufficio. Sono di troppo ed occupano spazio, e magari gli fanno vincere il primo premio per la cazzata del secolo” rispose ridendo Draco

“ Buongiorno Herm, Buongiorno Draco” salutò educatamente Daphne Greengrass, una delle migliori amiche di Hermione.

“ oh Duffy cara!” disse Hermione correndo ad abbracciarla “ quanto mi sei mancata!”

“ che scenetta patetica” disse Draco beccandosi in risposta due linguacce

“ comunque, Potter-sono-sicuro-ce-l’ ho-fatta-anche-sta-volta vuole vedervi nel suo ufficio

“ grazie bionda” soffiò Draco

“ grazie Duffy!”

“ nulla furetto, ciao Herm!”

“ dove credi di andare bionda della malora, sei o non sei la segretaria di Potter???”

“ cosa vuoi adesso Malfoy?!”

“ porta giù un però di quelle lettere, ho sentito che il tuo capo le colleziona tutte!”

“ ma vai a farti fottere Malfoy! A me invece tocca controllarle tutte!!!” rispose sbuffando Daphne

“ e dai Greengrass, sono solo duecento lettere”

“ conti anche tu le lettere??? Dai Duffy scappiamo da questo covo di matti!” disse Hermione precipitandosi a prendere la sua parte di lettere, e insieme andarono verso l’ufficio di Harry trascinandosi dietro un Malfoy piuttosto scocciato.

Entrarono senza bussare, ma ormai li era di regola! Non l’avessero mai fatto.

La bocca di Harry era attaccata a quella di Ginny, che era seduta sulla scrivania, con Harry tra le gambe, grazie al cielo tutti e due completamente vestiti.

“ Potter, diventi isterico se abbraccio la tua migliore amica, ma tu ti stai per scopare tua moglie in ufficio. Signore iddio, almeno fatelo a casa!” sbraitò Draco, mentre gli altri si limitarono a ridere alle facce sconvolte di Harry e Ginny che tentavano di ricomporsi.

“ chi non muore si rivede! Ciao Malfoy” disse Harry. “ cosa sei venuto a fare qui?”

“ buongiorno anche a te sfigato-che-è-sopravvissuto. Ho saputo che collezioni lettere, e sono venuto a portarti un po’ delle mie!”

“ o signore, quanto hai bevuto e cosa ti sei fatto ieri sera??? Tonnellate di hascisc non basterebbero a ridurti in questo stato!”

“ Potter sono serio, e per tua informazione ieri non ho bevuto nulla. A parte cinque caffè per non dormire in piedi!”

“Allora perché ti presenti in ufficio alle quattro del pomeriggio con cinquecento lettere in mano???”

“ sono le tre e le lettere sono duecento comunque sono venuto a portarti la lettera che mi ha scritto mio padre, e queste sono lettere vecchie, la più recente è di due settimane fa, ho pensato che oltre ad aiutarti a vincere il premio per la migliore cazzata dell’anno, potessero servirti!”

“ eh bravo Furetto. Qualcosa di utile lo fai una volta tanto!!”

“ certo, riempire me di lavoro è utilissimo a quanto pare” rispose sarcasticamente Daphne

“ ci vediamo Potter, tanto ormai ho perso le speranze che tu schiatta da un momento all’altro.” Disse Malfoy uscendo

“ Herm che hai fatto al furetto???”

“ nulla. Secondo me è ancora incazzato per la storia dell’abbraccio. Comunque sta sera non vengo da voi.” Disse Hermione ricordandosi della lettera dei suoi genitori, in cui le chiedevano di passare con loro alcuni giorni “ Andrò dai miei genitori per un po’. mi hanno chiesto se potevo passare con loro almeno due giorni!”

“ ok Herm, tranquilla, non fa niente!” rispose Ginny abbracciandola.

2 ore dopo

( parla Hermione)

Ero seduta da due ore e mezza, davanti a dalle dannatissime carte, quando sento qualcuno che bussa alla porta.

“ Avanti!” dico sbuffando

Una testa bionda fa capolino dalla porta socchiusa.

“ ciao Hermione. Non pensavo di trovarti ancora qua a quest’ora.”

“ ho finito adesso. Sta sera torno a casa mia, ho pensato di approfittarne per stare in ufficio un po’ di più e finire alcune cose”

“ anche io ho finito adesso. Ti va di venire a casa mia per mangiare? Così eviti di doverti preparare la cena. Tipsy prepara sempre per due persone.”

“ ok, ma bada bene, solo una cena, dopo mi accompagni a casa!”

“ Non avevo intenzione di fare nulla!” rispose Draco ed insieme si smaterializzarono al manor.

Ciao a tutte! scusate il ritardo, cercherò di aggiornare più spesso. allora? che cosa ne pensate??? fatemi sapere se devo correggere alcune cose. A presto Rowena00

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Capitolo 5
*** Malfoy Manor ***


Insieme si smaterializzarono al manor.

“ Tipsy, per favore puoi preparare anche per Hermione?”

“ Certo padrone. Signorina lei vuole dare a Tipsy la borsa?”

“ grazie Tipsy” rispose Hermione abbassandosi per dare alla creaturina la borsa

Appena l’elfo si fu allontanato Hermione chiese a Draco “ mi sa che devo iniziare a credere a tutto quello che dice Daphne. Mi aveva avvisata che tu vivevi in una sottospecie di castello, ma non le avevo creduto!”

“ allora non sei stata alla tenuta estiva dei Greengrass se mi dici una cosa del genere. Quello si che un vero castello. Qui è tutto buio, ma a mio padre e al cadavere piaceva così!”

“ in effetti è tutto buio! Non puoi aprire quelle tende???” chiese Hermione indicando con la mano, le pesantissime e pregiatissime tende del salottino a piano terra.

“ lavoro perso sono troppo pesanti!” rispose sbuffando Draco

“ Malfoy, ma ti ricordi mai di essere una mago e come tali, hai una bacchetta?” chiese Hermione sventolando sotto gli occhi di Draco la propria bacchetta.

“ se mio padre scopre che abbiamo aperto le tende del soggiorno mi ammazza, quindi vedi di stare zitta. Aprile se ci tieni, ma poi le richiudi tu, e solo quelle che danno sul retro”

“ insomma Malfoy, dal cancello di casa tua alla porta ci sono come minimo tre chilometri, chi vuoi che ti veda”

“ o così o niente.”

“ non è giusto”

“ Granger…….”

Anche questa volta l’elfo preferito dei Malfoy aveva salvato la situazione.

“ Padroncino signorina, è pronta la cena”

“ Grazie Tipsy. Ora arriviamo” rispose cordialmente Draco

2 ore dopo

Appena avevano finito di mangiare tutto quel ben di Dio, si buttarono in divano a parlare del più e del meno.

“ non ci posso credere, tu sei stato nella stessa stanza di Harry e Ginny per due ore, dico due ore e non vi siete ammazzati!” disse incredula Hermione dopo che Draco le ebbe raccontato come avevano fatto ad entrare nella sua stanza al San Mungo.

“ Granger, per la centesima volta, eravamo in un ospedale, non in un manicomio e lasciatelo dire, eri conciata piuttosto male”

“prenditelo tu un Sectumsempra addosso, in mezzo ad una battaglia, mentre lottavi con quattro mangiamorte. Ma dico io quello era proprio cretino!”

“ e colmo dei colmi era della squadra auror di Potter. Sbaglio o è l’unica squadra che elogiano come se fosse formata dagli dei scesi sulla terra?”

“ a proposito, Harry l’ha licenziato o corro il rischio di trovarmelo di nuovo in battaglia? Sai come è potrebbe sfuggirmi una maledizione senza perdono, magari un Avada Kedavra o un potentissimo Cruciatos!”

“ Granger, non ti facevo così malvagia! L’ho sempre detto io che saresti stata meglio a serpeverde”

“ a stare con le serpi si diventa come loro. Te lo devo ricordare ancora che una delle mie due migliori amiche è Daphne Greengrass?”

“ penso di averlo capito, ogni volta che vi trovate ripetete sempre la stessa cosa” rispose Malfoy facendo apparire co un tocco di bacchetta due bicchierini di Whisky Incendiario. “ comunque mi sono occupato io di licenziare quell’imbranato”

“ senti Granger, se vuoi rimanere a dormire, puoi farlo tranquillamente, questo Manor ha più di venti camere da letto inutilizzate, ti smaterializzi a casa, prendi la tua roba e ritorni qua. Prometto che terrò le mani a posto” propose Draco dopo qualche minuto di silenzio

“ e io dovrei fidarmi di un infida serpe?” chiese Hermione con un ghigno molto simile a quello di Draco

“ l’ infida serpe ti ha salvato la vita, e poi sarebbe più facile, dato che dobbiamo organizzare tutte le ricerche delle squadre”

“ continuo a non fidarmi. Secondo me è tutto uno scherzo, di la verità vuoi portarmi a letto?”

“ Granger, se così fosse non pensi che ne avrei approfittato dato che la smaterializzazione non e possibile dentro il manor, e che sei sul MIO divano da due ore?”

“ Hai ragione Malfoy, voglio fidarmi, ma sappi che se farai un passo falso ti giocherai il lavoro, Harry è molto protettivo anche con me, non solo con Ginny!”

“ Oh no!!! Perché ci deve essere sempre lo sfregiato in mezzo? Poi con la Piattola è un caso perso. Vieni che ti accompagno a casa a prendere i tuoi vestiti” rispose schioccando le dita.

Subito apparve Tipsy

“ Padrone, signorina, cosa può fare Tipsy per voi?”

“ Tipsy, vai a preparare la camera da letto di fianco alla mia, la signorina Granger si fermerà per un po’ al manor”

“ subito Padrone, signorina” rispose Tipsy scomparendo.

( cinque minuti dopo)

“Granger, non pensavo vivessi in una casa normale e carina”

“ felice di stupirti Malfoy. Per tua informazione però la casa l’ha arredata Daphne”

“ questo spiega tutto. Infatti quella poltrona laggiù è decisamente serpeverde” rispose ghignando e indicando con un cenno la poltrona di fianco all’armadio ora sommersa di vestiti che Hermione lanciava fuori dall’armadio.

“ quella poltrona è sua Malfoy, solo che i suoi genitori non gliela hanno lasciata tenere a casa. Dicevano che stonava con le sfumature di Beige delle stanze” rispose Hermione lanciando l’ennesimo vestito.

“ Granger si può sapere cosa stai facendo???” chiese Draco evitando per un pelo un vestito

“ le valigie Malfoy!”

“ Granger quanto tempo hai intenzione di rimanere a casa mia??? Solo per sapere sai come è!”

“ fino a quando non mi stufo, e ovviamente fino a quando mi ospiti!” rispose Hermione contemplando un vestito azzurro

Draco borbottò qualcosa che poteva assomigliare a “ Il manor è talmente grande che non resisterai più di tanto. Secondo me mi implorerai di riaccompagnarti a casa già domani mattina!”

“ Granger che ne dici di questo?” chiese Draco avvicinandosi all’armadio dopo aver afferrato al volo un vestito verde senza spalline, con una fascia argento sotto il seno.

“ Carino Malfoy!” rispose Hermione girandosi, “mettilo nella valigia”.

Dopo mezzora, le sei valigie di Hermione erano pronte.

“ mi toccherà chiedere a Tipsy di aggiungere un nuovo armadio in camera tua sbuffò Draco portando l’ennesima valigia in entrata.

“ Granger, dammi una mano, e con l’altra vedi di toccare almeno tre valigie” sbuffò Draco prima di smaterializzarsi al manor insieme ad Hermione

( La mattina dopo)

“ Buongiorno Hermione. Dormito bene?” chiese Draco appena l’ex Grifondoro entrò in salotto.

“ si. Harry ha mandato il gufo? A che ora ci vuole a lavoro?”

“ Potter ha mandato il gufo. Non ci vuole a lavoro. Ha detto che per oggi dobbiamo solo preparare il programma. Vuoi del caffè?” chiese Draco porgendole il bricco di caffè

“ si Grazie. A proposito il matrimonio di Luna e Theodore è il 18 Maggio, e oggi è già il 6. Non ho ancora comprato un vestito”

“ nemmeno io, potremo andare da madame Mc Clan oggi pomeriggio.”

“ In effetti, potremo farci il vestito uguale!”

“ Ragazzi mi sentite? Hermione che cosa ci fai qua?”

“ ciao Harry. Stiamo organizzandoci con le squadre”

“ Hermione mi prendi in giro, alle sette del mattino?”

“ Draco sono realmente le sette del mattino?”

“ Draco??? Herm ti si è fuso il cervello?” domandò sconvolto Harry

“ Potter, porta un po’ di pazienza, la bella addormentata si è appena svegliata!” ghignò Draco “ ieri sera alle nove non era a letto!”

“ Malfoy! Alle nove stavamo ancora cenando!”

“ avete mangiato insieme??? Siete pure andati a letto o è frutto della mia immaginazione?”

“ Harry James Potter! Cosa vuoi?”

“ E’ arrivata un’altra lettera di Ronald. Dice che il ritorno dell’oscuro signore è vicino. Penso che sia meglio se voi due giriate sempre con qualcuno, mai da soli, perché secondo le nostre spie, ha chiesto ad alcuni mangiamorte di pedinarvi. Dunque smaterializzatevi da un luogo all’altro, e Malfoy, per quanto poco mi piaccia che la mia migliore amica viva sotto il tuo stesso tetto, e spero non coperte, penso che sia la cosa migliore, dunque fai in modo che possa smaterializzarsi da dentro il manor” disse Harry prima di scomparire.

“ ok. Questa non ci voleva. Vieni Hermione, andiamo in biblioteca. Se è vero che ci pedinano, meno ci facciamo vedere in giro meglio è”

“ avete una biblioteca immensa! È più grande di quella di Hogwarts.” Disse Hermione appena mise piede nella stanza

“ Lo so. E mancano ancora tutti i libri di mio padre che sono in soffitta. Sono tutti di magia oscura. Comunque puoi leggerli quando vuoi. Mi stupisco che al mondo esistano ancora libri che non hai letto. Sei peggio di un topo da biblioteca”

“ Malfoy, faccio finta di non averti sentito. Comunque ora muoviamoci a cercare quel libro. È di vitale importanza che io riesca a smaterializzarmi in questo dannato manor.”

“ perché lenticchia è dotato di un cervello??? E soprattutto quel suo cervello dove era quando tu gli facevi copiare i compiti?”

“ non c’era fidati. Copiare i compiti di trasfigurazione al posto di quelli di pozioni, non è un bel segno” rispose Hermione sarcastica cominciando a leggere i titoli dei libri.

La famiglia Malfoy questo potrebbe esserci d’aiuto” disse Hermione estraendo un libro rilegato di pelle nera dallo scaffale ed andandosi a sedere sul divano al centro della biblioteca.

“ vediamo…. C’è l’albero genealogico della famiglia Malfoy, i nomi dei vari elfi domestici…… Draco c’è anche l’indice di tutte le tenute dei Malfoy. Quella in svizzera, quella in Italia e Malfoy Manor. Vediamo dice che per smaterializzarsi…”

In quel preciso istante la finestra si ruppe e gli allarmi magici di Malfoy manor cominciarono a suonare.

lo so che è un pò corto, scusate se non ho più aggiornato! prometto che aggiornerò il più presto possibile e posteròà il seguito a breve!A presto ciaoRowena00

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Capitolo 6
*** il litigio ***


In quel preciso momento, una finestra della immensa biblioteca si ruppe e gli allarmi del Manor cominciarono a suonare.

Draco si gettò su Hermione, e la buttò a terra, e un secondo dopo, un raggio verde passò dove prima c’era la spalla sinistra di Hermione, colpendo il divano verde e argento della biblioteca.

“ Merda! Ci hanno scoperto, come stai Hermione?”

“ bene, grazie. Non ci posso credere, e ora ho anche dimenticato la bacchetta sullo scaffale del libro” rispose imprecando e maledicendosi mentalmente Hermione.

“ Hermione, prova a mandare un patronus a Potter, per chiedergli aiuto, io intanto provo a recuperare la mia e la tua bacchetta”

“ stai attento per favore” rispose Hermione guardandolo con gli occhi lucidi.

“ ovvio Granger” rispose lui sorridendo e iniziando a strisciare fino a dietro uno scaffale.

Hermione rimase ferma dove era ed evocò il suo Patronus, una piccola lontra a cui riferì il messaggio per Harry.

“ Malfoy, Granger, venite fuori a combattere se avete coraggio. Dai piccioncini, avete visto che vi abbiamo trovato? Mai mettersi contro il signore oscuro!” urlò uno dei tanti mangiamorte prima di venire interrotto da una voce gelida che purtroppo Hermione e Draco riconobbero.

“ Hermione, sei passata dagli sfregiati a i platinati? Concludiamo questa farsa!” urlo ridendo malignamente Ron.

“ Ehi, Ronald! Non pensi di avere dimenticato qualcuno?” rispose acidamente Harry che si era smaterializzato con la sua squadra auror “ e per la cronaca io ed Herm non siamo mai stati insieme. Prova a chiederlo a tua sorella Ginny!” disse solo per il gusto di fare arrabbiare Ron.

“ oh, ecco chi si rivede. Vorrei tanto chiederti di salutare mia sorella e mia madre, ma siccome non ne uscirai vivo, è solo tempo sprecato. Tra un po’ diventerai il bambino che è schiattato al posto del bambino che è sopravvissuto!” rispose ridendo Ron

Draco intanto aveva recuperato le due bacchette ed era ritornato da Hermione porgendole la sua.

“ certo che il caro e piccolo lenticchia comanda alla grande, e cosa ancora più strana, gli altri scagnozzi gli obbediscono” le sussurrò ad un orecchio prima di prenderle la mano ed insieme si avvicinarono alla finestra rotta dall’esplosione.

Tutti e due avevano la bacchetta in mano, pronti a lanciare incantesimi, e tutti e due erano stranamente sorridenti.

“ Ehi Lenticchia, sicuro che sia lui quello che non ne esce vivo? Non sai minimamente quanta voglia ho di darti una mano a eliminare lo sfregiato, ma purtroppo tengo troppo al mio lavoro, e non ho nessuna intenzione di scontare il resto della mia esistenza ad Azkaban, a differenza tua a quanto pare” urlò Draco ridendo.

Ron si voltò livido di rabbia.

“ AVADA KE…..”

“ Expelliarmus” come sempre Hermione era stata più veloce di lui.

Draco prese al volo la bacchetta che la sua collega aveva appena sottratto all’ex grifondoro, e le sue labbra si piegarono in un ghigno made in Malfoy.

“ Ronald, come pensi di riuscire a battere una squadra di auror, il bambino che è sopravvissuto, me e Draco con quattro scagnozzi in croce che non sanno nemmeno difendersi. Ti facevo un po’ più furbo, ma a quanto pare mi sbagliavo”.

“ zitta Mezzosangue. Da quando in qua vai a letto con il furetto platinato?”

“ Da mai!” rispose Draco che nel frattempo si era avvicinato alla grifona stringendole la mano, alla faccia sconvolta di lei

“ Malfoy nessuno ti ha chiesto niente!”

“ Weasley, se non lo sai certa cose si fanno in due!” rispose sbuffando Draco, e iniziando a ghignare quando vide la faccia del rosso diventare dello stesso colore dei suoi capelli.

“ sei solo un bastardo, e un incapace”

“ correggimi se sbaglio, ma qui l’unico senza bacchetta sei tu!”

“ lo sanno tutti che la tua ragazza ha la mano veloce e l’incantesimo facile!”

“ Lo sanno tutti che tu sei un imbranato Ronald Weasley dato che non sai nemmeno proteggersi da un incantesimo che sanno fare pure i primini!” rispose sbuffando Hermione.

“ Potter, crea uno scudo anti-smaterializzazione, non voglio che qualche bastardo scappi. Togli la voce e lega le braccia a tutti tranne che a Weasley.” Disse Draco entrando da bravo Leggiliments nella mente di Harry.

Al segno affermativo del bambino che è sopravvissuto continuò a prendere in giro Ron per dare il tempo alla squadra auror di eliminare gli altri mangiamorte.

“ se non sbaglio lui non sa fare nemmeno un Wingardium Leviosa, vero Granger? Mi pare di ricordare che tu lo abbia corretto durante la prima lezione del professor Vitus” continuò ghignando Draco.

“ si Draco, ma in fondo è sempre stato il più stupido dei tre!” continuò ridendo Hermione, guardando Ron diventare sempre più rosso dalla rabbia e dalla vergogna.

“ sei solo una stupida Mezzosangue” sputò tra i denti.

“ tanto stupida da essere uscita con Eccezionale ai mago. Se non sbaglio tu hai preso un Accettabile, e tua mamma ti ha urlato dietro per due ore, mentre tua sorella stesa sul divano rideva con le lacrime agli occhi!”

“ io almeno non ho passato tutta la vita sui libri”

“ di la verità Weasley tu non sai nemmeno cosa è un libro!” rispose Draco

Mettendo fine a quella discussione, dato che tutti i mangiamorte erano stati legati, e ora Harry stava formulando l’incantesimo contro i polsi del rosso che subito vennero immobilizzati.

“ Brutto bastardo! Ti farò vedere io cosa succede a mettersi contro il signore oscuro!”

“ io invece ti farò vedere e conoscere la comodità delle celle di Azkaban. Sono sicuro che dentro abbiano un pagliericcio come letto, e uno sgabello mezzo rotto come tavolo, senza dimenticare la minuscola finestra per l’aria e la piccola gattaiola per farti passare il cibo. Sono sicuro ce starai comodissimo” rispose ghignando freddamente Draco “ e ricordati, piccolo Weasley, che chiederò i danni della mia povera finestra al tuo conto in banca! Sempre se ne hai uno!!!”

“Sai Malfoy, non tutti sono figli di papà, con un’ eredità più grande del loro culo!”

“ weasleuccio come mi piacerebbe darti ragione! Ma l’eredità dei Malfoy è ben più grande del mio povero fondoschiena!” rispose ghignando prima che Harry si smaterializzasse insieme al rosso, impedendogli di sentire la risposta che, conoscendo il caratteraccio, avrebbe sicuramente dato Ronald.

Si voltò verso Hermione che aveva lo sguardo perso nel vuoto.

Istintivamente andò ad abbracciarla, conducendola verso le poltrone della biblioteca. Subito la ragazza cominciò a piangere sulla sua spalla.

“i-io… n-non ci cr-credo ho a-appena com-combattuto contro uno dei miei migliori amici di sempre” disse singhiozzando la ragazza

“ Hermione non è colpa tua! Infondo non hai lanciato nessun incantesimo! L’hai solamente disarmato!”

Appena la ragazza si fu calmata scesero in salotto e Draco ordinò a Tipsy di preparare due cioccolate calde.

“secondo te come hanno fatto a scoprirci?” chiese Hermione titubante mescolando la sua cioccolata fumante.

“ non ne ho idea! Forse Weasley non è tanto stupido come sembra! C’è una possibilità che il cervello ce lo abbia pure lui!”

“ molto remota questa possibilità! Non può essere riuscito ad organizzare tutto da solo! Ci deve essere qualcuno che lo aiuta dietro a tutto. Qualcuno di intelligente!” rispose sbuffando Hermione appoggiando la testa sulla spalla di Draco

“ ehi ragazzi! C’è una festa e non ci invitate?” chiese Blasie Zabini comparendo dal camino con la sua ragazza Daphne Greengrass.

“ giorno anche a te Zabini! Comunque se per te una cioccolata calda bevuta stravacati sul divano è una festa, ti farebbe bene tornare a scuola, dato che ti sei dimenticato le feste a serpeverde!” rispose ghignando Draco.

“ Daphne cara! Come mai sei qui?” chiese Hermione abbracciando la sua migliore amica

“ Potrei chiedere la stessa cosa anche a te! Non è che stai cercando di portare via dal mercato una merce così rara vero?” chiese guardando Draco

“con questo cosa vorresti dire?” chiese Blasie guardando male la sua ragazza

“ lo so che sei un maschio Blasie, ho controllato prima, ma dai ammettilo, Draco è molto meglio!” ghignò perfidamente Daphne guardando l’altrettanto ghignante Malfoy

“ con questo cosa vorresti dire? Draco lo so che tu c’entri qualcosa!” rispose perfido Zabini

“Io non c’entro proprio niente. l ’ultima volta che ho messo le mani e qualcosa d’altro su Daphne è stato all’ultimo festino dei serpeverde!” rispose il ragazzo alzando le mani

“ uffa Draccuccio potevi stare un po’ al gioco!”

“ Draccuccio cosa? Non comincerai pure tu come la Parkinson!”

“ non mi ricordare quell’oca! L’altra sera si è presentata a casa mia e mia mamma l’ha fata entrare! Non so perché ma si è ricordata la strada di camera mia, anche dopo l’oblivion di quella maledettissima festa! Herm era così tanto noiosa che pure portarsi a letto Pansy poteva essere più divertente! Comunque è salita fino in camera mia ed è entrata proprio quando uscivo dal bagno!” rispose con la faccia schifata Blasie

“ Blasie Alexander Zabini! Con questo cosa vorresti dire?” chiese furibonda Daphne guardandolo in cagnesco.

“ nulla!” rispose alzando le mani Blasie

“ dai Bla! Lo sappiamo tutti che non sei un santo e sappiamo anche come è fatta Pansy! Chiede ma se non le viene concesso ciò che vuole se lo prende da sola! Ormai è d’abitudine!” rispose ghignando Draco

“ Dra sinceramente, Daphne è più bella di quella troia! Comunque ero appena tornato da casa sua” rispose indicando Daphne “ e puoi ben immaginare, dato che ci sei stato anche tu, che questa qui non è una santerellina!” rispose indicando Daphne mentre Hermione scoppiava a ridere alla faccia sconvolta della sua migliore amica dopo che il suo ragazzo aveva appena detto a Draco Malfoy cosa facevano loro nella vita privata anche se non esplicitamente

“Che cazzo ti ridi Herm?”

“ dai Duffy! Non serviva che Blasie lo dicesse! Era ovvio che il tempo libero lo passate nella stanza con il letto!” rispose ridendo Hermione “ Blasie alla fine cosa hai fatto con la Parkinson?”

“ le ho detto di uscire, ma siccome non voleva, le ho lanciato addosso un potente Cruciatos, ed è scappata a casa senza nemmeno salutare mia madre che si è incavolata come una bestia!”

“ il cappello parlante quella volta ha fatto proprio bene a metterti a serpeverde!” disse Hermione tenendosi la pancia dal ridere

“ che c’è? Una riunione a mia insaputa? Chiese Harry comparendo dal camino

“ a me Potter, sembra che si siano tutti auto invitati a casa mia! Ma a quanto pare la vediamo diversamente!”

“ buono Malfoy! Ciao Herm. Come stai?” chiese Harry guardando la sua migliore amica

“ bene. Non so come diavolo hanno fatto a scoprirci, ma non è stato per niente divertente!”
“ posso immaginarlo! Sai non credevo che Ronald in così poco tempo fosse diventato così furbo!”

“ secondo me è stato aiutato da qualcuno! Non può esserci riuscito da solo!” rispose Hermione

“ per questo motivo sono qui! Di sicuro non volevo rivedere Malfoy o approfittare della sua innata ospitalità! Sarebbe meglio che per un po’ voi non andaste in missione, e nemmeno al ministero. Potete lavorare da casa, sarebbe più sicuro” disse Harry

“ can che abbaia non morde Potter! E per la cronaca, non ho nessuna intenzione di ospitare te e la piattola a casa mia! Quindi se Herm deve rimanere qua ci rimarrà da sola!” rispose il biondo

“ Malfoy io e mia moglie abbiamo molto di meglio da fare che passare il nostro tempo a casa tua! Comunque per me va bene, sempre che Herm sia d’accordo, ma non mi pare che abbiate certi problemi, dato che Herm ha dormito qua anche sta notte, e non mi pare di averglielo mai detto! A proposito Herm non dovevi andare dai tuoi?”

“ sono rimasta in ufficio fino a tardi e dopo questo qua” disse indicando Draco “mi ha chiesto se mi andava di mangiare a casa sua, ho accettato, e poi abbiamo fatto tardi e sono rimasta a dormire!”

“ così il vecchio e caro Draccuccio se lo fa con la mezzosangue Zannuta!” rispose Zabini sorridendo ad Hermione

“ ma cosa cazzo hai capito! Hai una mente perversa! Non me la faccio con nessuno! Non l’ho nemmeno toccata!”

“Quando siamo entrati mi pareva che lei ti fosse addosso o sbaglio?” chiese tranquillamente Zabini

“Pervertito si era appoggiata alla spalla! Siamo stanchi morti, dato che ieri sera, questa qui” disse indicando Hermione “ ci ha messo due ora a fare sei valigie! E che sta mattina quel maledetto gufo di San-Scusa-non-lo-sapevo-ero-troppo-stanco-per-controlare-l’ora-Potter ha iniziato a battere quel dannatissimo becco contro la finestra della mia camera alle cinque!” rispose sbuffando Draco e guardando in cagnesco Blasie

“ come siamo suscettibile! Voleva essere una battuta!” disse Blasie “ comunque noi ce ne andiamo, vi lasciamo soli piccioncini! Comunque Theo mi ha detto che il vostri vestiti per il ballo arriveranno in settimana e li hanno scelti loro perché sono coordinati a quelli della sposa e dello sposo!” rispose Blasie prima di scomparire dal camino di casa Malfoy

“ me ne vado anche io! Ginny mi aspetta!”

“ Risparmiami i particolari! Notte Potty!” e anche Harry sparì dal cammino.

Così Hermione e Draco rimasero da soli in salotto

“ Herm che ne dici di andare a vedere se riusciamo a trovare quel libro?”

“ certo Draco”

ciao a tutte!!! scusate il ritardo.

sto cercando di aggiornare anche le altre fan fiction.

fatemi sapere se questo capitolo vi piace.

recensite!!!!

a presto Rowena00

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Capitolo 7
*** noi due.... e... fuori dai piedi Parkinson ***


Due giorni prima del matrimonio di Theo e Luna a Malfoy manor

Draco ed Hermione erano riusciti a trovare quel libro e grazie alla loro buona volontà e alla convivenza forzata erano diventati buoni amici.

“ Draco?”

“si Herm?”

“ Dove cavolo hai messo i miei trucchi?”

“ cosa ti trucchi a fare? Sei bella lo stesso!”

“ Ho due occhiaie da panda e oggi volevo andare a trovare Ginny! Dove cavolo li hai messi?”

“ dentro il mobiletto in bagno!”

Draco, chi l’avrebbe mai detto era un fanatico dell’ordine! Condivideva il bagno con Hermione, perché il più vicino era due piani più su.

Ogni volta che trovava qualcosa fuori posto, cominciava ad inveire contro Merlino e a riordinare tutto.

“In effetti assomigli più a un panda che a una ragazza!” commentò Draco appena la vide arrivare

“ simpatico come sempre biondo! Sei tu che sta notte hai iniziato a mandarmi bigliettini al posto di entrare nella stanza accanto alla tua! Quel maledetto uccellaccio continuava a picchiare contro il vetro ogni tre secondi!” sbottò Hermione

“sinceramente dopo l’ultima volta non ci tengo ad entrare in camera tua! Mi hai lanciato contro uno stormo di uccellacci di carta solo perché ti avevo visto in mutande e reggiseno, e devo ammettere che hai un bel culo!” commentò Malfoy

“ mi sono arrabbiata di più perché non hai bussato, e ringrazia che ero vestita!”

“ eri più nuda che vestita fidati!” commentò Draco ghignando maliziosamente

“ Malfoy! Mi traumatizzi che basta quando giri per casa solo con un asciugamano striminzito, non cominciare anche a fare battute di poco gusto!”

“ non ci posso fare nulla Herm se hai un culo perfetto! Batte anche quello di Daphne!”

“che bello! Ho qualcosa di migliore della regina delle serpi!” commentò sarcasticamente Hermione

“ ora hai capito perché io sono il principe?”
“ perché te la portavi a letto ogni due per tre?” chiese Hermione ridendo.

Era da venti giorni che vivevano insieme, e ne aveva visto di belle e di buone, ma Draco, stranamente, non aveva nemmeno provato a portarla a letto.

“ stranamente il principe delle serpi, non ha ancora provato a farmi conoscere il letto di camera sua, anche se sono ben venti giorni che vivo insieme a lui!” disse ridacchiando Hermione per poi chiudere la porta in faccia al bel platinato

“ se volevi bastava chiedere!” rispose lui ghignando

“ mi basta ascoltare quando Duffy ti loda! Stai tranquillo! Per il momento non ho bisogno della dimostrazione!”

“ voi vi raccontate cosa fate a letto?”

“ Malfoy! Stiamo entrando in argomenti da donne, vedi di sparire il prima possibile da davanti alla porta!”

“ certo Mezzosangue!” urlò “contaci” mormorò poi a bassa voce.

Infatti non si mosse da li, e cominciò a spiare la ragazza, mentre si toglieva i vari strati di vestiti, data la temperatura del manor ed entrava in doccia. Aveva resistito per venti giorni, accontentandosi solo di guardare quel corpo da dea scesa in terra. Altro che Daphne! Lei era niente in confronto ad Hermione!

Appena la ragazza chiuse l’acqua, Draco si allontanò dal bagno ed entrò in camera sua.

Dopo circa venti minuti, Hermione andò a bussare alla porta di Draco

“ Malfoy? Sei decente posso entrare senza rimanere traumatizzata?” chiese ridendo

“ Granger, sono vestito! E non fare tanto la pudica!” rispose ghignando quando Hermione aprì la porta.

Subito divenne rossa da fare invidia a Ron Weasley

“ Porca puttana Malfoy! Secondo te che ti chiedo a fare se sei vestito? Per entrare e trovarti in mutande steso sul letto in una posizione sconcia?” urlò Hermione girandosi dall’altra parte

“ dai Granger! Ringrazia che almeno ho le mutande!” rispose ghignando

“ sei un pervertito! Vado da Ginny e poi da Daphne, è da un po’ che non ci sentiamo e son o curiosa di sapere se è riuscita a sopravvivere a Zabini!”

“ di a Daphne che non ti racconti troppo! Non voglio perdermi la tua faccia!” le urlò dietro Draco

“ a dopo pervertito!” rispose Hermione uscendo e sbattendo la porta di Malfoy Manor.

Si concesse una risata. In che situazione assurda si trovava! Aveva i mangiamorte alle calcagna, e viveva sotto lo stesso tetto di Malfoy da più di venti giorni. Doveva ammettere che il ragazzo non era messo per niente male. Era magro e alto, con gli addominali scolpiti grazie all’allenamento di quiddich.

<> si disse mentalmente prima di smaterializzarsi a casa della sua migliore amica.

Intanto un biondino di nostra conoscenza, aveva guardato tutto da dietro le finestre dello studio del padre.

<< che bella che è quando ride! Sembra una dea scesa in terra! È stupenda! Forse mi sto innamorando. Frana cervello! Cosa hai appena detto? Io innamorato della mezzosangue zannuta nemmeno quando le mucche voleranno!>> si disse Draco, mentre richiudeva la tenda dell’ufficio del padre ed usciva definitivamente da quella stanza tutta piena di brutti ricordi.

Il pomeriggio passò in fretta per entrambi.

Hermione era stata un po’ a casa di Ginny, con il suo figlioccio, James, poi era andata da Daphne, a Blasie manor, che dopo averle assicurato che Blasie non le aveva fatto nulla le chiese come andava la convivenza con Malfoy.

“ diciamo che stranamente non mi ha ancora portata a letto” disse Hermione

“ aspetta che me lo segno! Malfoy, che non si porta a letto una ragazza che vive in casa sua! Non ci posso credere! Spero che abbia finalmente messo la testa a posto!”

Poi continuarono a parlare del più e del meno, fino a quando si fece ora di cena ed Hermione salutò la sua migliore amica per tornare a casa.

Malfoy invece era andato Hogsmede, dove doveva incontrarsi con Blasie e Theo, e definire i vari preparativi per il matrimonio.

“ alla buon ora biondo! Dove eri finito?”
“ Zabini, non spaccarmi le balle anche quando sono perfettamente in orario, e poi lo sposo deve ancora arrivare!” rispose malamente Draco

“ eccomi!” salutò Theo uscendo dal negozio di fronte

“ parli del diavolo e gli spuntano le corna! Ciao Theodore! Che facevi in quel negozio?” disse Blasie

“ ero entrato per dare un occhiata, nulla di che! Allora cominciamo tu Draco sarai….”

E così era volato il pomeriggio per entrambi.

Hermione si smaterializzò al manor, e si lasciò cadere a peso morto sul divano, prendendo immediatamente sonno.

dopo circa mezzora, Draco, tornò al manor.

Appena vide Hermione sul divano, non poté fare a meno di pensare che era veramente bellissima! Mentre dormiva sembrava un angelo.

La prese in braccio e la portò di sopra.

Appena Hermione venne sollevata dal divano, si accoccolò al petto del biondo mugugnando qualcosa.

“ certo mezzosangue che sai essere proprio carina quando vuoi!” pensò Draco.

Il giovane Malfoy decise di portarla in camera sua, la posò sul letto e si andò a sedere sulla poltrona verde e argento, la sua preferita.

Il mattino dopo, Hermione venne svegliata dai deboli raggi di luce che filtravano dal pesante tendaggio.

“ dove cavolo sono? Non ricordo nulla, e questa non è la mia stanza! Porca puttana dove mi sono addormentata?” cominciò a pensare Hermione appena si accorse di non essere nella sua solita stanza

“ Ben svegliata Hermione!” disse una voce che lei conosceva benissimo.

Non si era accorta dell’uomo seduto elegantemente sulla poltrona, e sobbalzò.

“ dormito bene?”

“ non è possibile! Tu non l’hai fatto veramente! Non ciò posso credere!” iniziò ad urlare Hermione.

“ fatto cosa? Herm non mi incolperai mica di averti portata su un letto e di non averti fatta dormire sul divano! Ho dormito sulla poltrona e non ti ho nemmeno toccata!” esclamò il biondo alzando le mani alla vista dello sguardo accusatorio dell’ex grifona.

“ scusa Draco” disse lei appena si rese conto che non era successo niente e che aveva solamente preso sonno sul divano di pelle nera che c’era in salotto.

“Che ne dici di scendere a fare colazione?” chiese Draco

“ certo! Ieri sera non ho mangiato nulla, ero talmente stanca che ho preso sonno sul divano!” disse Hermione.

“ speriamo che Tipsy abbia preparato una buona colazione! Ho una fame!” esclamò Draco. Nemmeno lui aveva mangiato la sera precedente

Mezzora dopo erano entrambi buttati sul divano.

“quando ho detto a Daphne che non mi avevi ancora portata a letto stentava a crederci, mi ha detto che se lo segnava, perché non è mai accaduto che tu non ti sia portato a letto una persona dopo venti giorno di convivenza! E tu che hai fatto con Blasie? Vi siete dive….?”

“ Herm sta zitta un attimo! Te lo hanno mai detto che parli troppo?” chiese lui sorridendole e avvicinandosi a lei

“ penso che Harry e Ginny l’abbiano accennato….”

Ma non poté finire la frase perché le labbra di Draco si posarono leggermente sulle sue, e dopo si ritrasse subito.

“ scusa Herm non dovevo….”

Stavolta però fu Hermione che non permise al biondo di continuare la frase, gli si buttò addosso sorridendo e riappoggio le sue labbra su quelle del ragazzo che subito rispose al bacio, mettendo una mano sui capelli della ragazza e stringendola a se. Hermione invece cominciò ad accarezzargli i capelli biondi.

Si staccarono solo quando il bisogno dell’aria fu indispensabile.

Si guardarono sorridendo, perdendosi uno negli occhi dell’altro. Argento e oro fissi uno nell’altro.

<> pensò Hermione prima di ributtarsi tra l braccia del biondo.

Si addormentarono abbracciati, troppo stanchi anche per parlare di quello che era appena successo.

Avevano dormito poco entrambi.

Verso mezzogiorno Draco fu svegliato da un gufo che batteva insistentemente il becco contro la finestra.

Andò a prendere la lettera e la aprì.

“ ciao Draccuccio! Come stai? Posso venire a casa tua oggi pomeriggio? È da tanto che non ci vediamo!”

Nessuna firma niente di niente. Ma lui sapeva a chi apparteneva la lettere, solo lei non aveva ancora capito che odia sentirsi chiamare Draccuccio, e continuava a chiamarlo con quel soprannome ridicolo: Pansy Parkinson.

Decise di svegliare Hermione.

Si chinò su dio lei e la baciò dolcemente. Subito lei rispose al bacio, riconoscendo l’odore di menta di Draco. Appena aprì gli occhi si trovò davanti la faccia sorridente del biondo.

“ Herm ti va di aiutarmi, devo fare un dispetto a una persona!”

“ ovvio che ti aiuto serpe!” esclamò lei ridendo

Subito Draco le fece vedere la lettera, e lei si mise a ridere ancora più forte, tenendosi la pancia.

“ ti avrei aiutato anche se non me lo avessi chiesto! Come faccio farmi scappare un opportunità del genere! Non ci posso credere! La Parkinson è così scema da mandarti una lettera per chiederti una cosa del genere?”

“ si vede che non la conosci! Comunque ci stai?”

“ ovvio che si, ma prima….” Disse Hermione facendo intuire al biondo le sue intenzioni

Non ce la faceva più, voleva sentirlo ancora più vicino

“ Certo amore!” disse Draco prendendola in braccio e portandola nella camera che presto sarà diventata loro.

Verso le due, la fiamma magica del camino di villa Malfoy crepitò, poi si spense e ne uscì una ragazza minuta, mora di capelli, vestita in maniera provocante, che si stava spazzolando la cenere da dosso.

Draco appena la vide si alzò dal divano e le andò incontro

“ Draccuccio caro! Quanto mi sei mancato” disse Pansy prima di corrergli incontro, ma lui si scostò.

“ vorrei dire la stessa cosa di te, ma non posso!” ghignò lui “ comunque, mamma no n ti ha ancora detto che vendono anche vestiti un po’ più decenti di quelli che ti metti?”

“ questi sono i tuoi preferiti!”

“ quelli sono i preferiti di Theodore, che mi risulta che domani si sposi, dunque non andare ad importunarlo se puoi!” rispose ghignando lui

Pansy invece non lo ascoltò neppure e passò subito all’attacco

“ perché non andiamo in camera tua?”

“ Amore? Chi c’è? Dove sono finiti miei pantaloni?” urlò Hermione dal piano superiore.

“ perché evidentemente è occupata” rispose ghignando lui “ sulla sedia in camera, di fianco al letto!” le gridò dietro lui

“ grazie tesoro!”

“allora Draccuccio chi è la tua nuova compagna che a quanto pare non ha ancora capito che tu sei solamente mio?” chiese Pansy

“ la domanda corretta sarebbe chi è la ragazza che non ha ancora capito che Draco non è di nessuno? Giorno Parkinson!” salutò Hermione scendendo dalle scale ed andando a baciare Draco.

“ Granger? Ma dico la Granger?” urlò Pansy prendendo la bacchetta dalla tasca striminzita dei jeans e puntandola addosso ad Hermione……

sta volta ho aggiornato abbastanza in tempo! mi ero promessa di aggiornare una volta ogni settimana, ma ieri non ce l'ho proprio fatta!!! allora che ne dite??? vi piace questo capitolo??? fatemi sapere! A presto Rowena00

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Capitolo 8
*** Il matrimonio ***


“ Parkinson so come mi chiamo!” rispose gelida Hermione, facendo scomparire anche il finto sorriso che si era stampata sulla bocca

“che ci fai qui?” disse Hermione per poi con un incantesimo non verbale sottrarre la bacchetta alla mora
“ stai zitta mezzosangue!”

“ Pansy, lasciala parlare, sono curioso anche io di sapere cosa diavolo ci fai in casa mia alle due del pomeriggio!”

“ cosa ci fa lei casomai!” esclamò infuriata Pansy

“ si da il caso che io viva qui!”

“ cosa? Dormi con una mezzosangue sotto il tuo stesso tetto?”

“ Parkinson dimmi cosa cazzo vuoi altrimenti aria!” disse Hermione

“ zitta puttana!”

“ non sono io quella che cerca di andare a letto con i ragazzi delle altre!” disse Hermione e facendole vedere l’anello di fidanzamento della famiglia Malfoy

“ come hai potuto! Quell’anello era destinato a me!”

“mio padre ha rotto il contratto dopo la guerra! Sono perfettamente libero di scegliere, e ora aria!”

“ te ne pentirai Malfoy! E anche tu Granger!”

“ sparisci Parkinson!” disse Hermione tirandole dietro la bacchetta, che la mora prese al volo

Appena la ragazza sparì dalla loro vista Hermione si buttò tra le braccia di Draco e lo baciò

“ sei veramente libero di scegliere?”
“ mi pare di avere già scelto” le disse lui sorridendole

“ credevo fosse una messa in scena per la Parkinson!”

“ no, per farla incazzare bastava la scenetta dei pantaloni! Te lo volevo dare da tempo, ma non ho mai trovato il coraggio, ora ce lo hai! Spero che ti piaccia!” disse Draco sorridendole

“ ti amo”

“ anche io Herm! Ti amo da morire!” le rispose lui baciandola.

IL MATRIMONIO

“ Herm sei stupenda!” disse Draco vedendola uscire dalla sua stanza con il vestito coordinato al suo addosso.

Era verde e argento, con la parte alta stretta, la schiena scoperta mentre la gonna scendeva morbida fino alle caviglie, con uno spacco che arrivava fino al ginocchio sulla parte sinistra, lasciando vedere i sandali alti portati dalla ragazza.

“ anche tu non sei male caro il mio bel principe delle serpi”

Draco invece aveva un paio di pantaloni neri di buona fattura, una camicia bianca, con la cravatta verde argento, e una giacca nera con un fazzoletto argento ben piegato sul taschino.

“ Allora direi che possiamo andare! che ne dici Herm?” chiese Draco guardandola sorridente

“ io sono pronta! Disse Hermione allacciando i sandali.

E insieme si smaterializzarono al matrimonio.

Venne ad accorgerli Ginny.

Aveva un vestito che le arrivava alle ginocchia, azzurro, con i capelli sciolti e bloccati con una forcina

Era semplicemente fantastica.

“ Ginny sei bellissima!”

“ Grazie Herm! Anche tu non sei male!” esclamò la rossa guardando sorridente l’amica.

“ a quanto pare ci sono novità!” disse guardando il braccio di Draco che era andato a posarsi sulla vita di Hermione.

“ già!”

“ come è successo?” chiese curiosa la rossa, ma non seppe mai la risposta, perché in quell’istante arrivò Harry

“ giorno Herm! Giorno Malfoy!” salutò Harry “ MALFOY!” urlò subito dopo

“ si Potter?”

“ cosa cazzo ci fai abbracciato alla mia migliore amica?”

“nulla Potty! Come vedi siamo solamente abbracciati per tua fortuna!” disse ghignando il biondo e beccandosi una pacca sulla spalle dalla sua ragazza

“ per le mutande di merlino! dimmi che non sei andata a letto con questo deficiente! Disse il moro indicando il principe delle Serpi

“ Harry James Potter! Cazzo dici?” chiese Hermione dimenticandosi la buona educazione

“ ovvio che si Potty!” rispose contemporaneamente Draco beccandosi uno sguardo truce dalla sua ragazza.

“ ora Herm, da brava dimmi che non è vero!” disse Harry guardando male l’amica

“ Porca vacca Harry! Guarda!” disse Hermione alzando la mano e facendo vedere ai suoi migliori amici l’anello do fidanzamento

“ non ci posso credere! Malfoy, dimmi che è solo un brutto scherzo, che quello non è l’anello magico di fidanzamento dei Malfoy, che non si toglie più fino a quando non le metterai una fede al dito. Dimmi che è un imitazione dell’anello dei Malfoy, quello con il serpente che risale ai tempi di Salazar Serpeverde, che lo hai fatto fare da un bravo gioielliere, ti prego!” disse Harry guardando implorante Draco

“ mi spiace Potter!” rispose ghignando il biondo, e guardando la faccia di Harry, che da implorante diventava prima sconfortata poi disperata

“ ti prego Herm…” piagnucolò il suo moro guardando la sua migliore amica

Vennero interrotti dall’arrivo della sposa. Aveva un bellissimo vestito argento, chiuso sulla schiena con dei bellissimi nastri di raso, rossi, come i bordi del vestito. I lunghi capelli biondi erano stati lasciati sciolti, arricciati, e bloccati lateralmente con una forcina rossa. Era stupenda

“ Hermione!!! Da quanto tempo! Come stai? Come sta la mia testimone?” chiese correndo incontro alla amica

“ luna cara!!! Sei stupenda!” disse Hermione liberandosi dall’abbraccio di Draco

“ Herm vado a vedere dove è Theodore!” disse Draco dando un leggero bacio sulle labbra alla sua ragazza prima di allontanarsi tra la folla.

“ a quanto vedo hai qualche novità!” disse sorridendole Luna

“ Chi Malfoy? Ma che ti sei bevuta luna!” le rispose Hermione sorridendole e dandole una pacca affettuosa su una spalla “ Hai sognato tutto!”

“ Herm cara, sono già cinque ora che sono sveglia, so distinguere un sogno dalla realtà, e anche un anello in cui è ben visibile lo stemma dei Malfoy!” rispose con naturalezza Luna prima di iniziarle a spiegare come sarebbe stata svolta la cerimonia.

Draco nel frattempo aveva raggiunto i suoi migliori amici di sempre, che come sempre quando erano in difficoltà, si stavano fumando una canna.

“ Nott, Zabini.” Salutò educatamente il biondo

“ Malfoy!” risposero in coro ghignando gli altri due

“ abbiamo saputo che ti sei deciso di mettere un anello al dito alla Granger” disse Zabini

“ si quello di fidanzamento!” rispose ghignando il biondo “ e voi come fate a saperlo?”

“ non posso dire intuito maschile, perché è femminile, e lasciamolo alle ragazze, diciamo che Pansy Parkinson è comparsa nella camera da letto mia e di Luna. Grazie al cielo eravamo entrambi vestiti, mentre è andata peggio a Blasie!” disse indicando il moro

“ che cazzo ne potevo sapere che si sarebbe presentata a casa mia alle due di notte?” chiese il bel moro fulminando l’amico

Theodore era un ragazzo alto e muscoloso, con i capelli neri come l’ebano, perennemente spettinati e due bellissimi occhi verdi.

“ non dirmi che vi ha beccati mentre lo facevate?”

“ cazzo Dra, si è presentata in camera mia alle due di notte, che cazzo potevo saperne io? Ha detto prima i smaterializzarsi”

“ ma i tuoi non avevano vietato la smaterializzazione in cassa tua?”

“si, mio padre era d’accordo che vi smaterializzaste solo tu, Theo e Duffy, ma mia madre ha insistito perché lasciasse carta bianca anche a Pansy!”

“ ragazzi tra un po’ si inizia!” disse Daphne arrivando tutta sorridente e mettendo in ordine la cravatta al proprio ragazzo per poi lanciare per poi guardare interrogativa Draco che ghignava apertamente

“ furetto che ti ridi?”

“ a quanto vedo sei vestita!” rispose di rimando il biondo

“ non ditemi che glielo avete detto pure a lui!” disse Daphne guardando male Blasie e Theodore

“ sai che tra di noi non ci sono segreti Duffy cara, comunque nulla che io non abbia già visto!” rispose il biondo

“ Herm è una santa! Comunque ti ho rovinato la sorpresa!”

“ quale?” chiese preoccupato il biondo

“ sia quella che le stavi per andare a dire, sia l’altra!!!!” *

“ Duffy inizia a correre!”

“ Biondo, dove pensi di andare?” chiese Hermione che era arrivata proprio in quel momento e aveva appena finito di salutare Harry e Ginny che si stavano dirigendo insieme all’amica verso il gruppetto di ex-serpeverde

“ da nessuna parte tesoro!”

“ perché Duffy deve correre?”

“ perché mi ha rovinato la sorpresa!” rispose il biondo facendo il finto imbronciato

“ quale se posso chiedere?” chiese Harry

“ sfregiato non ti azzardare, Daphne chiudi quel becco..”

“ la prima volta c…”

“ silencio!” disse il biondo

“ che cazzo di sorpresa sarebbe questa? Daphne cara, per mia sfortuna sono già stata a letto con il biondo” chiese Hermione guardando male il fidanzato

“ sfortuna??? Herm, non stiamo parlando di pel di carota, ma del sottoscritto” disse indignato Draco

“ quello che temevo!” disse Harry

“ Potter smettila di rompere i coglioni!” sibilò il biondo

“ ragazzi stanno iniziando!” disse Ginny

“ in bocca al lupo Theo!”

“ Theodore Nott, vieni subito qua!!!” urlò Luna dal giardino

“ ciao ragazzi, se non ni vediamo più sappiate che vi volevo molto bene!” disse sorridendo agli amici, prima di raggiungere con lo strano gruppetto la sposa.

“ Herm, tu arriverai all’altare per prima, seguita dal biondo, da Ginny e da Harry, poi entrerà questo qua” disse indicando il proprio ragazzo che la guardò male “ ed infine io!” concluse sorridendo luna

“ Ok cara!” disse Hermione.

Poi la musica cominciò, e nell’ordine detto da Luna entrarono tutti.

Al momento dello scambio delle fedi, due anelli fatti di oro giallo e oro bianco intrecciati, argento ed oro delle due case, il primo ministro, Oliver Boston che stava tenendo la cerimonia chiese “ se qualcuno è contrario a questa unione parli ora o mai più!”

“ io sarei contrario, ma Theo dopo mi ammazza!” disse Draco nella mente di Hermione ghignando perfidamente

“ non ti azzardare biondo!!! Mimò con le labbra la grifondoro, portando la mano destra sull’anello con lo stemma dei Malfoy infilato nel suo annullare sinistro.

Subito il biondo smise di ridere, e tornò a guardare il primo ministro che nel frattempo stava concludendo la cerimonia.

DUE ORE DOPO

Ormai il giardino dove si era tenuto il matrimonio era quasi vuoto. Tutti gli invitati se n’erano andati. Rimanevano solo quattro coppie: Theo e Luna, Blasie e Daphne, Draco e Hermione e Harry e Ginny.

“ Dra, si può sapere perché stavi ridendo mentre ci stavamo scambiando le fedi?” chiese Theo guardando male l’amico

“ non stavo ridendo!”

“ certo come no. Infatti stavi ghignando, dopo avermi detto che tu…”

“ amore chiudi la bocca! Silencio!” disse Draco puntando la bacchetta contro la sua ragazza impedendole di finire la frase.

“ dai Draco!!!! Siamo tutti curiosi di sapere cosa avevi da ridere, e come fa a saperlo Herm!” disse Blasie guardando l’amico

“ scemo! Hai mai sentito parlare della leggilimanzia? Comunque ha detto che voleva opporsi al matrimonio, ma dopo Theo lo avrebbe ammazzato!” disse Hermione a Blasie usando la leggilimanzia

“ok!!! Draco!!! Si può sapere perché volevi opporti al matrimonio?” disse Blasie facendo gli occhietti dolci a Draco e attirando l’attenzione dei presenti

“ e tu come fai a saperlo?” chiese Draco guardando male l’amico, e poi fulminando Hermione che nel frattempo se la rideva silenziosamente dato il precedente silencio

“ con questo Dra vorresti dire che è vero?” chiese Theo

“ Uff!!! perché ce l’avete tutti con me?” chiese Draco liberando Hermione dall’incantesimo, ormai aveva aperto bocca!!! (metaforicamente)

“ biondo, non è vero che tutti ce l’hanno con te!” disse Hermione facendo gli occhi dolci al suo ragazzo “ e comunque lo ha detto solo per scherzare, ed è stato buono buono, sotto minaccia naturalmente!”

“ Brava Herm” si complimentò Blasie “ tanto per sapere, che minaccia hai usato?” chiese Blasie sorridendo alla fidanzata del suo migliore amico

“ Facile Bla!” disse Hermione portando la mano destra all’annullare sinistro e fingendo di togliere l’anello.

“ non ci provare!” disse guardandola, con uno sguardo da animale ferito, Draco.

“ amore, lo sai che ti amo e che non lo farei mai, ma è troppo bello vedere la tua faccina da cucciolo!” disse abbracciandolo Hermione, e subito il biondo si rilassò visibilmente

“ piccioncini??? Avete finito?”

“ tu di spaccare le balle no a quanto pare San Potter!” disse Draco con gli occhi chiusi e la testa immersa tra i capelli della sua ragazza

“ scusa Malfoy, ma abbiamo un problema!”

In quel preciso momento il cielo divenne completamente nero, nemmeno la notte era più scura.

*La prima sorpresa che Daphne ha rovinato e che Draco stava per andare a dire ad Hermione è quella della comparsa di Pansy Parkinson nella camera da letto dei presto coniugi Zabini

La seconda invece riguarda la prima volta di Hermione con Draco, sorpresa che non ha rovinato dato che Hermione c’è già stata con il furetto.

Scusate il ritardo!!! Sono imperdonabile!!!

Allora vi piace il nuovo capitolo??? Ditemi che ne pensate!!!

Ringrazio le persone che l'hanno messa tra i preferiti

Ringrazio le 30 persone che seguono la storia e le più di 600 che l’hanno letta.

Mi farebbe piacere sapere che cosa ne pensate, per cui recensite!

A presto

Rowena00

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Capitolo 9
*** sempre lo stesso incantesimo Ronald? ***


In quel preciso momento il cielo divenne tutto nero, nemmeno la notte sarebbe stata più scura.

Metteva paura. Draco aveva sollevato la testa dai capelli di una tremante Hermione.

Con passo sicuro si avvicinò a Blasie, Theo e Potter, formando un cerchio con le ragazze all’interno, non c’erano dubbi quelli potevano essere solamente mangiamorte, come avessero fatto a trovarli da soli ancora non si sapeva.

Subito dai fasci scuri comparvero Ronald Weasley, Vincent Tiger, Gregory Goyle, Nott senior e….. Pansy Parkinson.

“ come cavolo hai fatto tu ad uscire da quella catapecchia di vecchi sclerati?” chiese Draco guardando Ron che ghignava

“ con un aiutino ovvio Draco!” disse Pansy facendo un passo avanti

“ chi non muore si rivede. Buongiorno troia!” salutò freddamente il biondo

“ Fallito, non parlare così della mia ragazza!” intervenne Ronald

“ la Parkinson e Pel di carota stanno insieme, quando è che fate il matrimonio, così vedo di prendermi un giorno libero, vorrei esserci per rovinarvi il giorno più bello ella vostra vita, come voi avete appena fatto con me.” Disse sarcasticamente Theodore proteggendo la sua neo sposa dietro la schiena

<< figliolo sono con voi tranquillo, se le cose si mettono male la copertura salta, mi dispiace di non essere venuto al tuo matrimonio, ma il deficiente aveva preparato un meeting>> disse Nott senior nella mente del figlio

“ che avete intenzione di fare?” chiese il biondo stingendo tra la mano destra la bacchetta, prontamente nascosta dentro un lembo del mantello

“ Draccuccio, rovinarti la vita, come la Granger l’ha rovinata a me comparendo dalla tua stanza due giorni fa!” rispose Pansy sorridendo.

“ Certo e tu sei andata a piangere da Ronald!” rispose Hermione uscendo allo scoperto, e affiancando il fidanzato

“ Herm ti prego…” la supplicò lui con lo sguardo

“ Giorno signora Malfoy!” rispose malignamente Ronald

“ Buonasera!” salutò educatamente Hermione, ma seguendo l’esempio del fidanzato e mettendo le mani nelle tasche del cappotto, per poter prendere la bacchetta il prima possibile.

“ Weasley guarda bene, è solo l’anello di fidanzamento dei Malfoy, non siamo ancora sposati, ma ti posso assicurare che succederà a breve, prima devo solamente eliminare te e quei bastardi, non voglio che mio figlio cresca con la paura di venire ucciso perché è il figlio di Draco Malfoy ed Hermione Granger!” disse Draco guardando gelidamente Ronald, che sbiancò visibilmente per poi riprendere l’autocontrollo

“ Malfoy, combatti per una causa persa, non sopravvivrai, e tu sorellina smaterializzati a casa, vai a piangere da tua madre, non sei nello stato per combattere!”

“ Ginny non va da nessuna parte!” disse freddamente Harry al fratello della sua amata moglie

“Potter, non vuoi essere tu il motivo della morte di tua moglie!”

“ Infatti perché non morirà nessuno, finirete solamente ad Azkaban!”

“ certo Potter, mi dispiace infrangere i tuoi sogni da bambino, ma credi veramente che siamo così tanto scemi? Credevi davvero che a Hogwarts fossero solamente i gorilla del figlio del traditore per eccellenza? Stavamo con lui solo per controllarlo!” disse Vincent Tiger, un ragazzo ben piazzato, e altissimo, con i capelli e gli occhi neri.

“ certo Vincent, infatti vedo quante cose sapevate di me a Hogwarts, non ricordate nemmeno quale era il mio colore preferito, ed era basilare, dato che mi vestivo così tutti i giorni!” rispose ghignando Draco

“ AVADA KEDA….!”

“ EXPELLIARMUS! Dai Ronald, un'altra volta??? Sai lanciare solo quella maledizione? E da bravo mago dotato quale sei, dovresti renderti conto che siamo in una gabbia magica e che certi incantesimi non si possono fare, o sbaglio?” disse Hermione facendo volare la bacchetta di Ron nella sua mano tesa

“ Porca puttana mezzosangue!” disse Ron masticando tra i denti una bestemmia colossale

“ Di nuovo Weasley? Non ci posso credere!!! E voi due non provate a smaterializzarvi, Potter ha eretto una bella barriera, nemmeno Silente in persona riuscirebbe a distruggerla!” rispose ghignando Draco e guardando i due gorilla

“ Malfoy, di alla tua puttana di ridare la bacchetta al braccio destro di Voldemort, altrimenti si ritroverà lei senza un braccio! Vipera Evanesca !” urlò Pansy facendo spuntare dalla sua bacchetta una vipera lunga più o meno quanto un braccio.

ferma dove sei sepentsoria…” disse Draco in serpentese, una lingua che lui conosceva benissimo essendo l’unico erode vivente di Salazar Serpeverde “ Parkinson, così stupida non ti facevo, ci sono tre rettilofoni qui, non essere scema, non lo sai nemmeno gestire un serpente!” disse Draco ghignando nessuno si aspettava che lui fosse un rettilofono tanto meno che i rettilofoni presenti fossero tre

“ Tre???” chiese infatti Hermione guardandolo con gli occhi spalancati

“ finalmente una cosa che la mezzosangue non sa!” disse ghignando Ronald

“ perché tu la sai???” rispose gelidamente il biondo.

Ronald preferì non rispondere alla provocazione

“ tre???” ripeté sconcertata Hermione

“ Tre! E dai Herm! Vuoi dirmi che non lo sapevi? L’anello ti da tutte le capacità di Salazar Serpeverde!” rispose ghignando Draco

“ dai mezzosangue, non è ancora morto nessuno!” rispose perfido Ronald alla faccia sconvolta di Hermione

“ Taci! Vipera attacca, ma non iniettare troppo veleno!!” disse Draco e sta volta sia Hermione che Harry capirono

“ poteva anche ammazzarlo al primo colpo, una palla in meno al piede!!”

“ Potter, taci! Non è sicuro fare nulla in una gabbia magica antismaterializzazione come questa!”

“ perché non la vede?” chiese sconcertata Hermione

“ perché è troppo scemo per accorgersi che un serpente da un metro e mezzo gli sta andando incontro!!! Pansy se ne è accorta, ma è troppo tardi per avvisare Pel di carota!!!”

“ Ron! Via di lì presto!!!”

“ perché? Devo avere paura di questi qu…… aaaahhhh!!!” Ron urlò dal dolore portandosi la mano al polpaccio appena leso dalla grande bestia.

“ Weasley qualche volta faresti bene ad ascoltare qualcuno!!! Magari la prossima volta non succederà nulla ed eviterai un altro morso!” disse ironicamente Blasie guardando il polpaccio del rosso che si stava lentamente gonfiando

“ vi salutiamo e portate i nostri saluti al cadavere se lo vedete, ditegli che non ci è mancato per nulle, avete preso voi il suo posto!” disse ghignando Draco prima che Harry eliminasse la barriera, poi con un sonoro crak tutti in membri dell’ordine della fenice sparirono da quel giardino, lasciando soli i mangiamorte

Ron era buttato a faccia riversa in mezzo all’erba e si teneva il polpaccio con una mano, mentre masticava bestemmie colossali

“ giuro che gliela farò pagare, sia a Malfoy che alla sua puttanella da quattro soldi!” disse Pansy Parkinson mentre tentava di bloccare inutilmente il veleno della vipera. Presto Ron avrebbe perso i sensi, e con quelli anche i ricordi

“ chi sei tu?” chiese infatti prima di svenire

MALFOY MAOR

“ porca vacca! Mio papà mi poteva anche avvisare della visita di quei deficienti!” disse Theo lanciandosi sul divano in pelle del salotto del manor, subito seguito da Luna ancora scossa da brividi

“ quella troia ha aperto la bocca!” disse semplicemente Blasie Zabini alludendo a Pansy Parkinson

“ Che settimana di merda!” disse semplicemente Draco lanciandosi sulla poltrona preferita di Hermione

“non ho mai visto un matrimonio più brutto di questo, nemmeno se si sposassero Bellatrix e Voldemort, la giornata sarebbe così tanto schifosa!” disse Theo con lo sguardo vacuo, mentre pensava a come avrebbe voluto che fosse il suo matrimonio con Luna, senza che i mangiamorte lo rovinassero

“ mia zia e quell’essere osceno non si sposeranno mai, specialmente perché sono entrambi morti!!!” disse Draco fulminando Theo “ e poi non si sposerebbero comunque, nessuno vuole avere in famiglia quel deficiente!”

Poi entrarono in salotto anche le ragazze e subito tutti smisero di lamentarsi, anche se Draco fece apparire di nascosto tre bottiglie di Fire Wisky e stappò la prima, versandone una bicchiere per lui, Theo, Blasie e Harry.

“ biondo! Fai evanescere gli alcolici o almeno offrine un bicchiere anche a noi!!!” disse Hermione guardando storto il fidanzato

“ Herm tesoro, sicura di reggere l’alcool?” disse ghignando Draco

“ biondo potrei stupirti!” disse Hermione con un ghigno molto simile a quello del ragazzo stampato sulle labbra

“ Malfoy, questa qua, beveva di tutto ai festini grifondoro!” disse ridendo Harry

“ chi Herm? Ma se è una santa!” rispose unendosi alla risata Daphne

“ Biondo passami quella bottiglia così ti faccio vedere io!!!” disse ridendo Hermione, e allungando una mano per prendere la bottiglia che il suo ragazzo le porgeva.

La stappò lentamente, se la porto alle labbra, e iniziò a tracannare quel liquido trasparente, fermandosi solamente quando ebbe raggiunto metà della bottiglia

“ beve come se fosse acqua!!!” disse Blasie

“ amore, non è che stai bevendo acqua?” chiese Draco guardando storto la ragazza

“ ma con chi pensi di avere a che fare? Non sono mica una serpe io! Comunque se non sei sicuro di quello che sto bevendo prendi la bottiglia e bevi!” disse Hermione porgendo la bottiglia al ragazzo

Subito Draco portò la bottiglia alle labbra e iniziò a bere, staccandosi poco dopo tossendo come un forsennato

“ cosa cazzo c’è in questa bottiglia?” chiese alla ragazza che nel frattempo era scoppiata a ridere

“ quello che bevo io di solito quando sono tra i babbani! Vodka babbana!!! È molto più forte di quella dei maghi!!! Ma a quanto pare non sei abituato se ti stai uccidendo anche dopo avere bevuto solamente un sorso!!!” disse ridendo la ragazza

“ Herm adesso ho capito come facevi a sopportare tutti quegli alcolici che ti scolavi alle festine!!!” disse ridendo Ginny mentre Draco fece la faccia da cagnolino bastonato

“ Dai amore!!! Era solo un po’ di vodka!!!” disse ridendo Herm!!! “ poi avrai la tua ricompensa, possibilmente sta sera!!!” aggiunse la ragazza in serventese dimenticandosi della presenza di Harry nella stanza.

“ Ragazzi, porca puttana! Se dovete dire certe cosa almeno abbiate la decenza di non farvi sentire!” urlò Harry tappandosi le orecchie!

“ cosa si sono detti Potter?” chiese curioso Blasie

“ irripetibile!” “ fatti i cazzi tuoi Bla” risposero contemporaneamente i due ragazzi facendo ridere tutti i presenti

“ dai Potter, dicci cosa si sono detti i piccioncini!!!” scherzò Blasie

“ sono serio, secondo me, non vuoi realmente saperlo!” rispose il moro

“Dai Harry!” insistette Ginny

“ amore, a te non so resistere, ma adesso dobbiamo andare a prendere James, te lo dirò sta sera!”

“ Bla poi te lo dico!” disse la rossa mentalmente al moro con gli occhi azzurri come l’oceano

“ non ci provare!!!” dissero insieme Hermione e Draco

“ chi non ci deve provare a fare che cosa?” chiese confusa Daphne

“ Potter non deve provare a dirlo alla rossa, e la rossa non lo deve dire a Blasie!”

“ Harry non lo deve dire Ginny, e Ginny non lo deve dire a Blasie!” disse Hermione insieme al biondo

“ come diavolo fate a sapere cosa ho detto a Blasie?” chiese Ginny guardando i due ragazzi

“ Weasley femmina, pensavo che fossi molto più istruita sui purosangue, dato che lo sei pure tu!” disse Draco ghignando “ vedi, siete in casa mia, quindi tutto ciò che vi direte mentalmente lo sentirò anche io, e di conseguenza Hermione, visto che porta l’anello di Salazar Serpeverde in persona!” rispose ghignando Draco alla faccia di tutti i presenti! “ solo io ed Herm possiamo parlare senza che voi sentiate nulla!”

“ quasi quasi tolgo questo anello!!!! Sono più i problemi che mi crea che altro!” bofonchiò Hermione i serpentese

“ non ci provare nemmeno!!!” disse Draco, parlando normalmente e fregandosi della presenza degli altri nella stanza

“ altrimenti cosa mi fai?” chiese Herm guardando il ragazzo

“ fidati non vorresti che lo dicessi adesso!!!”

“ Ragazzi mi sa che avete sbagliato lingua!” disse Harry guardando male la sua migliore amica, mentre il biondo se la rideva sotto i baffi.

“ Herm, quali erano le tue battute??? Quelle del biondino ossigenato le abbiamo già sentite!!!” disse Daphne ridendo

“ se ve lo dico mi ammazza!” rispose Hermione ridendo

“ se glielo dici lo diseredito!!!” rispose Draco in serpentese

“chi?” chiesero contemporaneamente Harry ed Hermione, mentre il biondo rendendosi conto di avere parlato troppo si morse la lingua

“ niente! Ho detto una cazzata!” disse “ si è fato tardi, a domani ragazzi!” salutò Draco prima che tutti i presenti sparirono con un sonoro Crak.

Draco si lanciò sul divano esausto, prendendo una bottiglia di Fire Wisky e stando attento che non fosse la Vodka Babbana della sua ragazza, se lo versò in un bicchiere

“ chi diserediti?” chiese Hermione sedendosi accanto al ragazzo e posando la testa sul suo petto

“ lui”

Ciao a tutte!!! Scusate il ritardo!!! Fatemi sapere cosa ne pensate.

Grazie alle 800 persone che hanno letto!!!

Grazie alle 37 persone che l’hanno seguita

Un grazie speciale va alle otto personcine che l’hanno messa tra i preferiti e alle nove che l’hanno recensita!

Sono curiosa di sapere cosa ne pensate … per cui … via alle recensioni!

A presto

Rowena00

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Capitolo 10
*** Buongiorno professor Silente e Professoressa McGrannit ***


“ lui chi???”

“ lui”

In quel momento una civetta cominciò a battere incessantemente il becco contro la finestra

“ maledetto uccellaccio!” borbotto Draco alzandosi ed andando ad aprire la finestra

“ ciao Draco,

per motivi di sicurezza è meglio che tu non sappia chi sono. Non ho notizie di tuo padre da un bel po’, ne ho perse le tracce subito dopo che lui ti ha mandato quella lettera, non penso sia ancora in contatto con te. Non lo farebbe mai, è poco prudente. Due mangiamorte erano riusciti a rintracciarlo, lui è riuscito a scappare e a nascondersi nuovamente insieme a tua madre. Se hai notizie di lui, ti prego, fammi sapere.

Questo era solo il primo punto….

Dentro la stanza della signorina Granger, ad Hogwarts, è stata trovata una lettera, non sappiamo di chi, l’ammiratore segreto non si è firmato, e non riusciamo nemmeno ad aprirla. Dovrebbe venire lei di persona, il prima possibile, potrebbe essere fondamentale per la vittoria questa guerra.

Tu invece, dovresti proteggere meglio il manor, gli incantesimi sono in quel libro rilegato di pelle di drago che tuo padre conserva in soffitta; sarebbe più sicuro per entrambi. Non rispondere alla lettera, fai solamente ripartire Erold, e cerca di venire insieme alla signorina Granger ad Hogwarts il prima possibile” lesse Draco ad alta voce, mentre Hermione lo guardava sbalordita.

Chi diavolo poteva averle scritto una lettera, e soprattutto come faceva quest’ultima a trovarsi nella sua stanza da caposcuola ad Hogwarts? Solo Harry e Ron potevano entrare. Ron….

“ Cazzo Draco. Dobbiamo andare immediatamente ad Hogwarts. Chiunque abbia scritto quella lettera, anche se sembra la calligrafia dell’anziano preside, sa che la lettera che si trova nella mia vecchia stanza è stata scritta da Ronald. Nessuno poteva entrare nella mia stanza, tranne lui ed Harry, ma Harry non mi ha mai scritto nessuna lettera, a parte quelle dell’orario di lavoro!” disse Hermione infilandosi il suo giubbotto Beige, che Tipsy le porgeva

“ Herm, amore ne sei sicura???”

“ Draco ragiona! Nessuno poteva entrare nella mia stanza!”

“ nessuno ne avrebbe avuto il coraggio!” scherzò il biondo prendendo la mano della sua ragazza e smaterializzandosi davanti al cancello di Hogwarts, che subito si aprì per lasciarli passare.

“ quanti bei ricordi!” disse Hermione guardando il profilo della foresta e le sponde del lago nero.

“ buongiorno ragazzi!” saluto la preside Minerva McGrannit venendo incontro ai due ragazzi

“ buongiorno professoressa!” salutarono in coro i due ragazzi, Hermione guardandola con ammirazione e rispetto, mentre Draco con sguardo truce e offeso, memore delle punizioni da lei inflitte ai serpeverde.

La professoressa sembrò sorvolare le occhiate di puro astio che le aveva rivolto il biondino e anche le loro mani intrecciate, e disse solamente “ il preside Silente vi aspetta nel suo ufficio. Mi aveva avvertito che sareste arrivati molto presto!” e poi si allontanò lasciando fluttuare il lungo mantello nero dietro di lei.

Nessuno si era accorto della lacrima che era scivolata dall’occhio destro della donna. Nessuno dei due ragazzi si era accorto del suo sollievo nel vederli vivi.

“ Brutta racchia rinsavita!!!” borbottò Draco beccandosi un occhiataccia dalla sua neo ragazza

“ Malfoy qualcosa da dire?” chiese infatti la ragazza guardandolo con un sopracciglio alzato

“ cara Herm, le cose da dire su quella ” e indicò con il mento la professoressa di trasfigurazione che si stava inoltrando nella foresta proibita “ sono tante, ma non sono sicuro cha apprezzeresti sentirle!” rispose ghignando e allungando il passo.

Dopo poco tempo raggiunsero il corridoio che portava all’ufficio del preside, ormai quei corridoi li conoscevano entrambi a memoria, e alcuni rievocavano bei ricordi, altri meno.

POV DRACO

“ Draco, non ci può essere nessuno a quest’ora su quest’ala del castello!” disse Blasie sottovoce all’amico, dopo che era scappato fiori dalla sala grande nel bel mezzo del pranzo per seguire Tiger e Goyle.

“ Bla chi te lo dice??? Li ho visti venire da questa parte, ed ero sicuro che avessero qualcosa in mano!” rispose di rimando il biondo, prima di zittirsi e di posare l’orecchio sulla porta di una classe da cui provenivano dei rumori ovattati, probabilmente dovuti ad un incantesimo fatto piuttosto male, ma non c’era d’aspettarsi altro da Tiger e Goyle

“ Zabini visto che avevo ragione?” rispose il biondo fulminando con un occhiataccia l’amico.

“ come sempre Draco, ma cosa pensi che stiano facendo quelle due teste vuote???”

“ non lo so ma se stai zitto forse lo sapremo, imbecille!” rispose adirato il biondo, che tentava inutilmente di origliare la conversazione.

“ allora? Siete riusciti a capire dove va mio nipote ogni sera alle nove?” chiese una voce fredda, che poteva appartenere solamente a Bellatrix.

“ no Bellatrix, lo vediamo andare al settimo piano, Ma poi sparisce!”

“ razza di incompetenti sono due mesi che lo pedinate e ancora non avete capito dove va alle nove di sera?” sbaglio o quella era l’ora in cui mi incontravo con gli altri membri dell’ordine maggiorenni. Non ne potevo più di stare dalla parte di Voldemort, così ero andato a spifferare tutto a quel vecchio preside, che mi aveva dato protezione e mi aveva accolto tra le sue fila come una spia. Poco tempo dopo era passato anche mio padre, dato che le sue informazioni erano sicuramente più importanti delle mie essendo il braccio destro di Voldemort.

Ma come diavolo avevano fatto quei due gorilla a scoprire che ogni sera mi allontanavano dal dormitorio? Forse in fondo non erano stupidi come sembravano.

“ la prossima volta che vengo voglio sapere dove va il figlio di mia sorella in giro tutto solo dopo il coprifuoco!” disse Bellatrix con una risata gelida che riecheggiò per tutti i sotterranei.

“ andiamo via Blasie!” dissi al mio migliore amico prima di darmela a gambe fino all’ufficio del preside .

“ Draco ci sei??? Stai bene?” chiese Hermione mentre muoveva una mano davanti ai miei occhi ancora fissi in quella nicchia del corridoio da cui avevo origliato quella conversazione che in un certo senso aveva permesso a quelli dell’ordine di vincere la guerra contro quello scheletro ambulante

“ si Herm tranquilla sono solo ricordi!” rispose guardandola negli occhi.

“ ricordi di qualche scopatela con quella primina carina che ti piaceva quando eravamo al terzo anno???” chiese Hermione mettendo le mani sui fianchi in stile Molly Weasley.

“ quella??? Era solo brava a letto!” rispose Draco ghignando perfidamente “ comunque no, stavo solo ricordando quando ho origliato la conversazione di mia zia e di quei due gorilla!” disse continuando a ghignare mentre la bella mora si rilassava visibilmente.

“ buongiorno ragazzi. Sapevo che mi potevo fidare della signorina Granger!” disse l’anziano preside, arrivando silenziosamente dietro le loro spalle, spaventandoli.

“ buongiorno preside, ho immaginato che fosse lei dalla scrittura. Che piacere rivederla. Come mai ci ha chiamati???” chiese Hermione guardando l’anziano preside che stranamente sorrideva.

“ vede signorina Granger, abbiamo trovato una lettera del signor Weasley nella sua camera, e abbiamo pensato di avvertirla. Oltretutto noi non possiamo aprirla, ha fatto un incantesimo di riconoscimento alla pergamena, talmente potente che nemmeno io riesco ad aprirla.” Disse sorridendo bonariamente l’anziano preside.

“ dove è la lettera?” chiese Draco guardando negli occhi il preside. I suoi occhi grigi stavamo sfidando quelli dell’anziano preside, in cerca di un segno che tradisse la sua bontà.

“ nella camera della signorina Granger, signor Malfoy, non l’abbiamo nemmeno toccata.” Disse il preside

10 minuti dopo

Questa camera è esattamente come la ricordavo, non è cambiata di una virgola, addirittura il letto è come lo avevo lasciato io alla fine del settimo anno, sembra che il tempo in questa stanza si sia fermato” disse Hermione entrando in quella stanza che per anni era stata la sua camera.

“ ecco la lettera!” disse indicando il comò e sorridendo incoraggiante a Draco che non si fidava ancora totalmente del preside.

“ cara Hermione,

probabilmente riceverai questa lettera quando molti avvenimenti avranno cambiato per sempre la nostra vita, portando via quei due bambini che eravamo, e non permettendo al tempo di fermarsi quando noi eravamo felici. Io, tu ed Harry.

Volevo dirti che il mio amore non è mai stato falso, e non lo è tuttora.

ho sempre sperato che tu mi guardassi meglio e mi vedessi realmente.

Non per quanto riguarda quel mio sentimento che so per certo che non è mai stato ricambiato e che mai lo sarà, ma speravo al mento che tu vedessi chi sono io realmente, che ti accorgessi prima che i fatti si mettessero tanto male, che non sono un buono.

Non lo sono mai stato e mai lo sarò.

Se stai leggendo questa lettera, probabilmente alcune cose spiacevoli sono già successe, sennò non ti saresti recata ad Hogwarts, non dopo la mia scomparsa. Ti conosco troppo bene, quei luoghi ti avrebbero fatta soffrire, e tu non ci saresti tornata.

A meno che non fosse successo qualcosa…

Ora come ora, non so cosa ti farà tornare ad Hogwarts, ma ti chiedo un'unica cosa, un ultimo favore. Se qualcuno deve uccidermi, sono un mangiamorte, lo so che prima o poi succederà, lascia che sia Harry.

Non farlo te, non te lo perdoneresti mai.

Non sporcarti la coscienza per colpa di un mangiamorte fallito. In fondo è questo che sono anche se sono il nuovo braccio destro di Voldemort, sempre un fallito sono, ho rinnegato la mia famiglia e la mia vita per il potere. Non so come definirmi.

Fammi almeno questa cortesia, come ultimo favore, ultimo saluto.

Ti prego

Sempre tuo,

Ronald”

Alla fine della lettera c’erano alcune macchie, probabilmente mentre scriveva Ron stava piangendo.

Senza dire niente, Hermione ancora scossa, sia alzò e passò la lettera a Draco, che si mise immediatamente a leggere.

La sua espressione man mano che leggeva cambiava: all’inizio era rilassato, ma una vena di preoccupazione si vedeva nei suoi occhi argento, poi nervoso e alla fine arrabbiato. Più con se stesso che con Ronald. Più che con se stesso, dato che non era riuscito nemmeno a proteggere la ragazza che per lui era tutta la vita, da un mangiamorte fallito, più con se stesso che non si era accorto della presenza di quella testa rossa alle riunioni dei mangiamorte. Più con se stesso, perché se fosse stato più attento, molte persone non sarebbero morte. Non riusciva a perdonarsi.

Senza accorgersi, lasciò cadere la lettera, che venne raccolta da una titubante Hermione, che poi gli buttò le braccia al collo e cominciò a singhiozzare sul suo ampio petto, mentre lui tentava invano di darsi pace.

Silente, o meglio quello che tutti credevano fosse l’anziano preside, da un anno a questa parte, se ne stava in un angolo e guardava i due ragazzi immobile, pensando che se uno, tre anni fa gli avesse detto che quelle due teste calde si sarebbero messe insieme, lo avrebbe cruciato seduta stante.

“ preside, ma perché secondo lei Ron avrebbe dovuto scrivere questa lettera?” chiese Hermione

Il preside portò la mano sotto il mento, come a pensare, in un gesto che a Draco sembrò molto familiare, un gesto che aveva visto fare un sacco di volte, ma non ricordava da chi.

“ non lo so signorina Granger, forse voleva farle sapere la verità” rispose il preside, fissando Draco negli occhi, e ancora per una volta lui era sicuro di aveva già visto quegli occhi e quella strana luce, non erano quelli dell’anziano preside, ma erano freddi, gelidi.

“ forse ha ragione preside!” disse Hermione sorridendo

“ venite, vi accompagno al cancello!” disse il professor Silente, facendo cenno ai due ragazzi.

Draco durante il tragitto, non staccò gli occhi di dosso al preside nemmeno un secondo. C’era qualcosa che lo faceva sentire inquieto.

“ arrivederci professoressa McGrannit!” salutò Hermione correndo ad abbracciare la donna appena la incontrarono in giardino.

La professoressa, però , sembrava un po’ titubante e rigida, nell’abbracciare la ragazza che per anni era stata la sua pupilla.

E Draco ancora una volta fu sicuro di avere già visto una donna con quel portamento, una donna che faceva così tanta fatica ad abbracciare qualcuno, una donna che lui conosceva benissimo.

E finalmente capì.

Tirò fuori la bacchetta e si parò davanti ad Hermione come per proteggerla, anche se sapeva che se loro due avessero voluto attaccare non avrebbe avuto scampo.

“ cosa siete venuti a fare qua?” chiese Draco cercando in vano di controllarsi.

Ciao a tutte!!!
allora che ne pensate??? Secondo voi chi sono realmente Silente e la McGrannit???

Fatemi sapere cosa ne pensate, i consigli e le critiche sono accettati, così potrò migliorare il capitolo

Intanto …

Ringrazio le circa novecento persone che hanno letta questa ff e non si sono fermate solo alla trama, che dice assai poco della storia

Un ringraziamento alle due personcine che l’hanno messa tra le ricordate

Un ringraziamento particolare va alle nove personcine che l’anno recensita e alle nove che l’hanno messa tra i preferiti

Un mega ringraziamento va alla mia migliore amica come sempre …

E un grazie anche a Zafira, per la sua stupenda recensione …

Grazie di tutto

A presto

Rowena00

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Capitolo 11
*** Ci mancava solo quel decerebrato di mio padre ***


“ cosa sta dicendo signor Malfoy?” chiese quella strana donna, che lui aveva riconosciuto staccandosi da quel gelido abbraccio che aveva scambiato con l’eroina del mondo magico

“ lascia stare! Ha capito perfettamente chi siamo, è inutile continuare a fingere!” rispose l’uomo puntandosi la bacchetta addosso per togliere l’incantesimo, ma come sempre Draco fu più veloce di lui e gli tolse la bacchetta dalle mani.

Hermione invece li guardava senza capire, aveva visto che la professoressa era stata rigida nell’abbracciarla, ma pensava cghe fosse l’emozione, invece Draco come sempre era stato più furbo di lei, e si era accorto subito dell’inganno.

“ fatemi un po’ indovinare chi siete! Anzi no, perché lo so già! Ora mi spiegate cosa ci fate come professor Silente e professoressa McGrannit?” chiese il ragazzo guardando l’uomo negli occhi

Occhi tanto simili ai suoi, gelidi e grigi come il cielo prima della tempesta.

“ Draco vedi noi….”

“ Draco chi sono realmente?” chiese Hermione guardando negli occhi il fidanzato, era preoccupata.

“ davvero non li hai riconosciuti Herm? Sapevo che erano loro appena li ho visti! Lui è Lucius Abrax Malfoy, mio padre, e sono certo che lei invece è Narcissa Black in Malfoy. Di quanto ho sbagliato?” chiese Draco puntando la bacchetta addosso ai suoi genitori e trasfigurandoli.

Subito sua madre corse ad abbracciarlo, ma lui si scansò.

“ si può sapere cosa ci fate voi qui?” chiese fulminando con lo sguardo suo padre che stava guardando in malo modo Hermione

“ sai come è Draco, a una certa età certe cose si dimenticano, così abbiamo deciso di ricominciare a studiare ad Hogwarts!” rispose sarcastico “ come ti ho già detto nella lettera, dei mangiamorte ci pedinavano, e siamo dovuti scappare. Appena l’ho detto a Silente, si è offerto di prendere una pausa ed andare alle Bahamas insieme alla professoressa McGrannit, così io e tua madre abbiamo preso i loro posti. Credevo avessi intuito anche questo!” rispose ridendo Lucius

“ ci stavo arrivando!”

“ anche tu hai novità a quanto vedo!” disse sua madre guardando prima Hermione, poi l’anello che la ragazza portava al dito, e che prima le aveva impedito di abbracciarla.

“ a quanto pare, mi sono allontanato per un anno e il mio caro figlio ha saccheggiato il mio conto alla Gringott! Dimmi figliolo quello è l’anello di Salazar Serpeverde?” chiese Lucius guardando male il figlio, mentre Hermione si stava mordendo a sangue le labbra.

“ veni cara, mi aiuti a fare le valigie? Così questi due possono parlarsi tranquillamente, tranquilla non si uccideranno a vicenda!” disse Narcissa sorridendo ad Hermione.

Subito la ragazza guardò Draco in cerca di un cenno affermativo nei suoi occhi di ghiaccio.

“ tranquilla Herm, mia madre non ha ancora mangiato nessuno, è di mio padre che ho qualche dubbio!” disse ridendo e facendo scoppiare a ridere tutti gli altri.

I due Malfoy guardando le due ragazze allontanarsi, con un sorriso stampato sulle labbra.

“ tornando a noi Draco, è li vero anello di Salazar serpeverde quello che hai dato ad Hermione?” chiese Lucius al figlio.

“ no padre, ho chiesto a un bravo gioielliere di rifarlo su misura, ovvio che è quello vero!” rispose ironicamente Draco

“ figliolo sei sicuro di quello che fai? Io mi fido di lei, ma sei sicuro di quello che vuoi?”

“ certo padre, adesso sarà meglio che andremo a preparare la tua valigia o vuoi che quelle due ci battano nel tempo?” chiese Draco tirando un pugno scherzoso sulla spalla del padre.

Mezzora dopo

“ averte preso tutto?” chiese Draco guardando interrogativamente i genitori

“ non avevamo molto, i vestiti erano del professor Silente e della professoressa McGrannit” rispose sua madre.

“ voi adesso dove andrete ad abitare?” chiese Draco guardando interrogativamente i genitori

“ siccome ti conosco figliolo, so che il manor è occupato da te ed Hermione. andremo a vivere a Black Manor, non penso che per tua madre si un problema, però dovremo passare a prendere i vestiti, se non ti dispiace!” rispose suo padre

“ per me non c’è problema e tranquilla mamma, non ho mollato porcherie in giro per la casa!” rispose Draco esasperato guardando male sua madre che cercava di usare il Leggiliments su di lui.

“ ancora Cissa? Io mi ero già dimenticato di quel brutto episodio!” disse Ridendo Lucius

“quale brutto episodio?” chiese Hermione guardando storto il fidanzato

“ nulla amore. Tranquilla è meglio che tu non lo sappia. Per restare in tema mamma, non era nemmeno colpa mia, era stato Blasie!” disse Draco prima di prendere per mano i genitori ed Hermione e smaterializzarsi con loro ai cancelli del manor principale.

“ quanto mi è mancata questa casa!” disse Narcissa appena varcò i cancelli della villa.

“ mamma ti prometto che potrai venire quando vorrai!” disse Draco guardando esasperato sua madre che era scoppiata a piangere come una bambina di tre anni.

“ cissi contieniti per favore!” disse Lucius abbracciando la moglie e seguendo il figlio dentro casa.

“ che bello essere a casa… ma che cazzo… Draco Lucius Malfoy! Perché diamine le tende sono aperte?” chiese Lucius sbraitando come un matto e spaventando a morte Hermione che entrava in quel momento dalla porta principale.

“ Papà! Signore pietà! Sono solo aperte, non sono ne sporche ne strappate!” disse Draco fermandosi a metà della scalinata di marmo e alzando gli occhi al cielo “ ad Hermione non piaceva tutto quel buio, e non aveva tutti i torti, non si vedeva nemmeno!” rispose continuando a salire.

“ ma così si rovinano, mi sonio costate una fortuna quelle tende!” rispose indignato Lucius, per poi avvicinarsi al mobiletto degli alcolici e trovare un'altra brutta sorpresa.

“ Biondo!!! Dove cazzo sono finite tutte le mie amate bottiglie?” urlò facendo scoppiare a ridere sia Hermione che Narcissa che nel frattempo si erano sedute sul divano

“ Lucius, mi sa che anche sta volta è colpa mia, ieri sera devo aver esagerato un po’!”

“ dunque Herm mi stai dicendo che ti sei scolata tutta la scorta di liquori di mio padre???” chiese Draco comparendo in quel momento e andando a sedersi sulla poltrona

“tutta no! Rimanevano solo due bottiglie, le altre ve le siete bevuti tu e Blasie!” rispose Hermione

“ spero che tu non abbia trasfigurato il Whiskey Incendiario in Vodka babbana un'altra volta vero?” chiese Draco fulminando la fidanzata.

“ no! Ho trasfigurato solo quella bottiglia!”

“mi hai fatto prendere paura, non ti fanno bene nel tuo s….!” rispose mordendosi le labbra e correndo su per le scale. Aveva rischiato di rovinare tuto un altra volta

“ ma che gli prende?” chiese Narcissa guardando Hermione.

“ non ne ho idra Cissa. Anche ieri non ha finito una frase ed è scappato via!” rispose Hermione mentre Lucius se la rideva tra i baffi.

“ questa volta si che l’ha combinata! Spero solo che tu la prenda bene, sennò mi ritrovo senza l’unico figlio che ho!” disse Lucius tenendosi la pancia dal ridere

“ padre non un'altra parola!!!” urlò Draco dal piano superiore facendo ridere ancora di più suo padre.

“ Lucius, si può sapere cosa c’è di tanto divertente da ridere?” chiese Narcissa guardando male suo marito

“ Cissa, fidati, tu non vuoi sapere nulla della vita sessuale di nostro figlio!!!” rispose ridendo Lucius, mentre la moglie si tappava le orecchie “ hai ragione, devo imparare a farmi i cavoli miei!”

“ a me si però! Draco Lucius Malfoy cosa non mi hai detto?” urlò Hermione

“ adesso siamo pari. Puoi anche smetterla di interferire grazie!” rispose Draco comparendo con un sonoro Crack, sulla poltrona.

“ biondo, cosa non mi hai detto? Spero non abbia nulla a che vedere con te e il tuo amichetto dei piani bassi!” disse Hermione guardando storto il fidanzato.

“ Herm se solo sapessi quanto li riguarda!!!!” disse Lucius ridendo com un pazzo e beccandosi un occhiataccia dal figlio e dalla moglie, che aveva capito quale era il segreto del biondo.

“ Lucius, se non stai zitto, sta notte dormi sul divano!”

“ ma Cissi…”

“ anzi no, fammici pensare, dormi direttamente all’aperto, dato che Black manor è casa mia e non penso che tuo figlio dopo tutti i problemi che gli stai creando voglia ospiti in casa sua!” disse malignamente Narcissa, mentre Draco ghignava.

“ biondo… c’è qualcosa che mi devi dire?” tornò alla carica Hermione fulminando il suo ragazzo

“ mamma papà, ho chiesto a Tipsy di preparare le vostre valigie, ora se ve ne andate cerco di rimediare al guaio che mio padre e il suo cervello, inesistente o perennemente in vacanza hanno commesso!” disse Draco abbracciando la madre e guardando storto il padre, mentre li accompagnava alla porta, dove Tipsy aveva lasciato le loro valigie.

“ a presto Draco!” salutò sua madre

“ divertiti!!” disse invece suo padre prendendosi un calcio sugli stinchi dalla moglie

“ allora Draco???” chiese Hermione battendo furiosamente il piede per terra mentre aspettava una risposta da parte del biondo, che invece la prese in braccio e la portò nella loro camera, facendola sdraiare nel letto, e infilando le mani sotto la maglia della ragazza

“ biondo con me non attacca!” disse Hermione spostandosi “ cosa non mi hai detto?” chiese Hermione, mentre Draco era sceso a slacciarle i jeans e li stava sfilando.

“ Malfoy! Dimmi cosa cavolo devo sapere!” disse Hermione togliendoselo di dosso con uno spintone e mettendosi seduta.

“ uffa! Speravo fosse più semplice, ma di sicuro mio padre non ha facilitato le cose!” sbuffò contrariato il biondo .

“ ecco vedi temochetusiaincinta!” disse Draco tutto di un fiato

“ puoi ripetere più piano per favore?”
“ ho detto che temo che tu sia incinta!!”

“ cosa hai detto? Draco Lucius Malfoy!” urlò Hermione con le lacrime agli occhi.

Lacrime che però Draco aveva frainteso

“ lo sapevo che non dovevo dirtelo! Mi dispiace non volevo, è stato un errore!” disse Draco alzandosi e dando le spalle al letto, lasciando che una lacrima scivolasse silenziosa sulla sua guancia.

Poco dopo si sentì abbracciare da dietro, Hermione aveva appoggiato la testa sulla sua schiena e stava piangendo, ma con un sorriso sulle labbra, mentre con le braccia, gli circondava la vita.

“ allora non sei arrabbiata?” chiese titubante Draco voltandosi verso di lei

“no, perché dovrei esserlo?” chiese Hermione mettendo le braccia attorno al collo di Draco e alzandosi sulla punta dei piedi per baciarlo.

“ Herm! Scusa se non te l’ho detto, avevo paura che tu la prendessi male!” disse abbracciando la fidanzata e cullandola.

“ sai Draco, anche io devo dirti una cosa. Lo sapevo già da tempo, ma non te l’ho detto per paura della tua reazione!” disse Hermione abbracciando Draco ancora più forte.

“ adesso posso concludere quello che ho iniziato senza essere rifiutato?” chiese Draco guardando speranzoso Hermione

“ Fammi pensare??? Io direi di si!!!” disse Hermione abbracciando ancora più forte il fidanzato e buttandosi sul letto insieme a lui.

Qualche chilometro più in la, una donna guardava il sole tramontare fuori dalla finestra, mentre pensava al pomeriggio appena trascorso.

“cissi è tutto pronto!” disse Lucius sorridendo

NOTE DELL’AUTRICE (che sta pensando a tutti i modi per non farsi ammazzare)

Scusate davvero tanto ma ho avuto un blocco … non riuscivo più ad andare avanti … e le poche recensioni non hanno aiutato L

Bhe allora ecco qua l’undicesimo capitolo … ringrazio le persone che hanno letto, soprattutto quelle che l’hanno messa tra i preferiti e le seguite e tutti quelli che l’hanno recensita …

In particolare a 778899, bellaculle_32 e ladyathena.

Grazie mille ragazze …

A preso Rowena00

Ps: per questo capitolo, spero in qualche recensione in più ;)

PPS: cercherò di aggiornare più spesso … se avete qualche idea, fatemi sapere

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Capitolo 12
*** Futura Signora Malfoy ***


Qualche chilometro più in la, una donna guardava il sole tramontare fuori dalla finestra, mentre pensava al pomeriggio appena trascorso.

“cissi è tutto pronto!” disse Lucius sorridendo.

“ non ci posso credere, il mio bambino diventerà papà!” disse sorridendo Narcissa e buttandosi tra le braccia del marito.

“ allora??? Entriamo in scena domani mattina?” chiese Narcissa guardando il marito

“ si!!! Non vedo l’ora di dirglielo!” rispose la donna sorridendo felice.

MALFOY MANOR

Il mattino dopo Hermione si svegliò abbracciata a Draco.

Subito tentò di ricordare cosa era successo la sera precedente e perché il furetto se ne stava comodo con la testa appoggiata alla sua spalla.

Subito rivide tutto ciò che era successo: dalla visita ad Hogwarts all’identità di quelli che credeva fossero il professor Silente e la professoressa McGrannit, fino alla conferma da parte del biondo ossigenato che le stava di fianco, di essere incinta.

Subito portò una mano sulla pancia, accarezzandola lievemente.

Draco che nel frattempo si era svegliato e aveva fatto mente locale, aveva portato una mano all’altezza della pancia della sua fidanzata, trovando subito la mano di lei.

“ ben svegliata Herm!” disse Draco alzando la testa e posando un bacio sulle labbra della sua ragazza.

“ ben svegliato biondo!” salutò lei con un sorriso

“ senti Herm ti devo chiedere una cosa… vuoi….?” Chiese Draco senza riuscire a finire la frase, e facendo diventare le sue guance difane, di un colore rosato chiaro.

“ cosa???”

“ vuoi…?”

“ cosa?” ripeté la grifoncina, anche se aveva capito cosa stava per chiederle il biondo, voleva che glielo dicesse lui.

“ vuoi…? O insomma! Vuoi che te lo dica come si deve vero?” chiese il biondo guardando la faccia raggiante della sua ragazza “ sappi che non mi inginocchierò!” disse infilando una mano sotto il cuscino e tirando fuori un cofanetto di velluto azzurro.

“ Hermione Jane Granger, mi vuoi sposare?” chiese guardando Hermione

La ragazza però non gli lasciò nemmeno il tempo di finire la frase, subito si gettò tra le sue braccia baciandolo.

“ Herm devo prenderlo per un si?” chiese Draco guardando adorante quella ragazza, la sua dea scesa in terra, il suo angelo dannato.

“ vedi tu Malfoy!” rispose Hermione allungando la mano sinistra mentre Draco sfilava l’anello dalla sua scatoletta di velluto e lo infilava alla ragazza, per poi baciarla.

“bene ora però direi di scendere a fare colazione. Non so te, ma io ho fame!” disse Draco guardando con un sorriso la sua futura moglie.

“ sono perfettamente d’accordo con lei signor Malfoy!” disse Hermione alzandosi al letto e infilandosi la vestaglia argento posata sulla sedia, mentre Draco si metteva i boxer e pescava una maglietta a maniche corte, perfettamente stirata, dal fondo dell’armadio, per poi prendere in braccio Hermione e portarla giù dalle scale, ignaro della sorpresa che lo attendeva.

“ buon giorno figliolo!” salutò Lucius alzandosi dal divano e andando incontro al figlio ed ad Hermione.

“ Herm cara!” salutò invece Narcissa correndo ad abbracciare Hermione

“ Madre, padre!” salutò ironicamente Draco “ si può sapere cosa diavolo ci fate a casa mia alle ore otto di domenica mattina?” chiese Draco guardando storto il padre mentre Narcissa rideva

“ Cissy! Diglielo tu!”
“ e no mio caro, sei tu che hai voluto venire qua!” rispose Narcissa ridendo

“ vedi Draco, prima di sposarsi sono tutte come Hermione, gli chiedi una cosa e la fanno subito, dopo diventano tutte come tua madre, gli chiedi una cosa e te la scaricano a te.” Disse Lucius guardando il figlio mentre le due donne ridevano

“ è un rischio che voglio correre padre!” rispose Draco “ ora mi spieghi cosa ci fate in casa mia a quest’ora di domenica mattina?” chiese Draco esasperato

“ io prendo Hermione, e insieme andiamo a fare un giro a Diagon Alley, e da Madame McClan.” Disse Narcissa trasfigurando la vestaglia che portava Hermione in un paio di Jeans e una maglietta celeste, a cui dopo abbinò un paio di ballerine turchesi.

“ e tu Lucius, cosa sei venuto a fare?” chiese Narcissa guardando ghignante Lucius che sperava che la terra in quel momento si aprisse sotto i suoi piedi e lo inghiottisse.

“ sono venuto ad organizzare il matrimonio!” masticò tra i denti facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.

“ padre si può sapere come cavolo fai a sapere che mi sposo?” chiese Draco titubante

“ sta volta non ho usato la leggilmanzia, sono solo andato a prelevare qualche galeone per tua madre e non ho più trovato quel vecchio anello, hai presente quello con la scatolina i velluto celeste?” chiese ghignando Lucius mentre Draco sbiancava visibilmente

“ questo?” chiese Hermione con una faccia da angelo, mentre ghignava

“ era identico, non è che per caso tu mi puoi aiutare?” chiese Lucius sarcastico ad Hermione.

“ ok! Messaggio ricevuto, la prossima volta che devo far sparire un cimelio di famiglia devo chiedere il permesso!” rispose Draco alzando gli occhi al cielo.

“ e bravo il mio bambino!” si complimentò Lucius allungando una mano per carezzare Draco, che i spostò disgustato ,mentre suo padre ghignava

“ ora lasciamo le donne alle loro compere, hai dato quella bellissima carta di credito ad Hermione vero?” chiese Lucius a un esasperato Draco

“ no! Herm è dentro il mio portafoglio, valla a prendere!”

“ non ce n’è bisogno Draco!” disse la ragazza tirandola fuori dalla tasca posteriore dei jeans

“ riccia dopo facciamo i conti!”

“ contaci! Se vuoi mi procuro anche una calcolatrice!” rispose in serpentese Hermione facendo ridere Draco, mentre i due genitori li guardavano senza capire

“bene padre, lasciamo le donne allo shopping!” disse Draco dando un bacio a stampo ad Hermione e iniziando a salire le scale,

“ quando tornate voglio essere ancora un Malfoy, e avere ancora tutti i vari manor sparsi in giro per il mondo, dunque vedete di non spendere tutta la nostra fortuna!” disse Lucius alla moglie per poi seguire il figlio di sopra.

“ ok Cissy, ora che ci siamo liberati degli uomini dove si va?” chiese Hermione curiosa

“ prima di tutto da Madame McClan. Stai per diventare la signora Malfoy e ti servono vestiti adatti! Poi da Madame McLagen per cercare il tuo vestito per il matrimonio e infine nel negozio di Madame Delacour per prendere i vestiti per la futura bambina, erede dei Malfoy! Ah dimenticavo! Passiamo anche a prender Daphne!” disse sorridente Narcissa mentre Hermione la guardava a bocca aperta

“ grazie Cissy!” disse abbracciandola, e questa volta la donna ricambiò l’abbraccio

“ come fai a sapere che sarà una femmina?”

“ vedi tutti i Malfoy possono sentire i loro figli, già da quando vengono concepiti, Draco sa che è una femmina, e di conseguenza anche Lucius!” disse sorridendo Narcissa

Poco dopo si senti un Crak, segno che qualcuno si era smaterializzato in casa. una ragazza alta, bionda e con gli occhi tremendamente azzurri, fece capolino dalla porta di ingresso

“ Daphne!” urlò Hermione corredo ad abbracciarla

“ Herm!” urlò la bionda di rimando

“ ora direi che ci siamo tutte!” sorrise Narcissa “ andiamo!” concluse prendendo per mano le tre ragazze e smaterializzandosi con loro a Diagon Alley.

Subito i maghi e le streghe presenti, cominciarono a fissare lo strano trio, che rideva a scherzava.

Erano abituati a vedere l’eroina del mondo magico insieme alla regina delle serpi, ma nessuno le aveva mai viste in giro con lei, la moglie del braccio destro di Voldemort, Narcissa Black in Malfoy

Uno del settimanale delle streghe, andò in contro allo stano trio, per poi fermarsi e chiedere ad Hermione

“ allora è vero che stai con il rampollo dei Malfoy?” chiese guardando Hermione

“ la cosa non ti dovrebbe interessare minimamente …” iniziò Daphne, ma la signora Malfoy la precedette

“ la nostra cara Hermione sta con mio figlio da mesi, pensavo fosse di dominio pubblico ormai la notizia!” disse sorridendo gelida la donna, mentre la folla che si era radunata, tutte le donne più pettegole che si trovavano a Diagon Alley, cominciò bisbigliare tra di loro.

“ allora è vero!” disse il giornalista sorridendo, quella notizia gli avrebbe dato l’aumento di stipendio che da tanto tempo sperava di avere.

Senza degnarli di uno sguardo, le tre donne continuarono a camminare verso la bottega di Madame McClan, da cui uscirono circa due ore dopo con le buste che lievitavano dietro di loro, e un sorriso raggiante stampato in faccia, mentre camminavano in mezzo alla folla che si spostava per lasciarle passare, verso il negozio di abiti da sposa di Madame McLagen.

Circa quattro ore dopo, avevano già scelto il vestito da sposa, comprato abiti da sera degni di una signora Malfoy, e acquistato alcuni vestitini per la bambina.

Camminavano verso il ghirigoro, su richiesta di Hermione, con le buste che lievitavano dietro di loro.

“ vi prometto che faccio presto devo solo prendere un libro!” disse Hermione guardando la sua futura suocera

“ tranquilla cara, noi intanto chiamiamo la carrozza” disse sorridendo Narcissa

Hermione aprì la porta di quella immensa libreria, e subito il negoziante le venne incontro

“ Hermione cara! Da quanto tempo! Cosa ti serve oggi?” chiese l’anziano proprietario

“ mi servirebbe la copia del libro < il mio angelo dannato>” disse sorridendo Hermione, mentre il negoziante si arrampicava per una di quelle immense scale e estraeva il libro da uno degli scaffali più alti e lo porgeva alla ragazza

“ Grazie!” disse Hermione porgendo i soldi all’uomo che li prese “ ci vediamo la prossima volta!” disse sorridendo per poi uscire in strada e salire sulla carrozza di Narcissa e Daphne

“ Herm cosa hai preso di bello?” chiese la più grande di casa Greengrass sorridendo alla riccia

“ questo!” disse semplicemente Hermione porgendo il libro alla ragazza che iniziò a sfogliarlo sotto gli occhi vigili di Narcissa

“ come mai hai comprato quel libro?” chiese alla ragazza

“ erano mesi che volevo prenderlo, quando sono stata attaccata durante una missione per conto degli auror, e sono finita in ospedale, la prima cosa che ho sentito appena mi sono svegliata è stato il profumo di Draco, e ho visto un angelo nero. Qualche settimana fa, mentre ci ripensavo, mi è venuta in mente la leggenda dell’ angelo dannato, o angelo nero, e volevo leggere la storia!” disse la ragazza, mentre la donna la guardava pensierosa per poi sorridere.

“ Daphne cara , che ne dici di cenare a Malfoy Manor sta sera?” chiese la donna sorridendo alla ragazza bionda

“ naturalmente puoi portare anche Blasie, penso che Draco sarà felice di rivedere uno dei suoi migliori amici, dopo una giornata passata con suo padre!” disse sorridendo la donna appena varcarono i cancelli del manor più grande di tutta l’Inghilterra

“ per me va bene!” disse sorridendo Daphne, e abbracciando Hermione

MALFOY MANOR

Dopo aver salutato Hermione, Draco era salito nel suo studio, di fianco a quello che una volta era stato del padre, dove adesso c’erano le sue scartoffie inutili.

“ Bene padre! Di cosa volevi parlami?” chiese Draco appena suo padre entrò nella stanza

“ del matrimonio, mi pare ovvio!” disse ghignando.

“ dovrei parlarne con Hermione e non con te!” gli fece notare suo figlio

“ ti ho lasciato scegliere la ragazza …!”

“mi pareva ovvio!” borbottò Draco beccandosi un occhiataccia dal padre,

“ almeno tu però lasciami scegliere la data!”

“ facciamo così, tu proponi la tua data, vedo se mi va bene e poi ne parliamo con Hermione che ne dici? Più di così, non posso fare!” disse Draco guardando il padre

“ ok!!! Io proporrei il 20 maggio, che è il giorno in cui si sposano anche Daphne e Blasie ed è tra meno di un mese!!” disse Lucius guardando il figlio

“ non avevo pensato alla possibilità di fare un matrimonio a quattro!” disse il biondo

“in effetti è una buona idea! 10-0 per me, pluffa al centro!” disse ghignando il padre

“ che spiritoso, sto morendo dal ridere!” disse sarcastico Draco, mentre guardava male suo padre

“ stavo scherzando!!! Facciamo la lista degli invitati?” chiese Lucius facendo il labbruccio, come faceva quando giocava con Draco.

“ padre! Sei peggio di Hermione!” disse Draco guardando sconsolato il padre, che iniziò a battere le mani al cenno affermativo.

Si alzarono da quel tavolo tre ore dopo, con la lista degli invitati quasi completa.

“ padre sarai felice! Abbiamo invitato più di cinquecento persone, e sono quasi tutti amici tuoi!” disse sarcastico Draco “ aspetta che la veda Hermione!” concluse ghignando alla faccia spaventata del padre

“ siamo tornate!” urlò Narcissa dal piano inferiore.

“ mamma!!!” urlò Draco correndo giù ad abbracciare sua madre

“ dal tuo comportamento deduco che tuo padre si sia divertito a farti morire!” rispose Narcissa, spostando delicatamente il figlio tra le braccia di Hermione che lo spintonò sul divano per poi cominciare a fargli il solletico aiutata da Daphne.

“ Lucius??? Di agli elfi domestici di aggiungere quattro posti!” urlò Narcissa

“ signorsisignora!” rispose suo marito che nel frattempo si era smaterializzato dietro di lei “ trattato peggio di un elfo in casa mia!!” borbottò poi a mezza voce, mentre Draco fulminava la madre urlano “ quattro??? Chi si è autoinvitato a casa mia?”

“io, tuo padre, Blasie e Daphne” rispose tranquilla Narcissa

“ ok! Tipsy, aggiungi tre posti in sala da pranzo e porta il quarto in salotto!” disse un Draco ghignante all’elfo domestico

“ perché tre?” chiese Hermione

“ perché mio padre magia in salotto, non vorrei mai che mi scappasse una maledizione senza perdono nel bel mezzo della cena!” rispose Draco

“ Tipsy!!! Tutti e quattro i piatti in sala da pranzo!” disse Hermione ghignando.

“ non è gusto!” mormorò Draco guardando male la sua futura sposa

“ o così o dormi sul divano!” rispose lei di rimando, mentre Blasie, ricoperto di cenere piombava nel salotto proprio in quel momento.

“ ragazzi mi sa che avete un problema!” disse passando a Draco una stampa del profeta

NOTE DELL’AUTRICE

Giorno ragazze/ i …. Contente/ i ?

Ho postato un altro capitolo …. In tempo record …

Bene … allora ringrazio

Banda di babbuini

Bellaculle_32

Ladyathena

Oblivion_12

Marghe_puffola

Roby90

One_magic

Per le recensioni … sono felice di sapere cosa ne pensate …

Ringrazio anche tutti quelli che hanno letto, messa tra le ricordate, le seguite o le preferite …

Posterò il prossimo capitolo il prima possibile …

Sono gradite altre recensioni …. Come il capitolo precedente può andare bene … se siete disposti a lasciare qualche altra recensione … meglio

A presto con il prossimo capitolo

Rowena00

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Capitolo 13
*** Novità in arrivo ***


“ ragazzi mi sa che avete un problema!” disse Blasie piombando nella stanza tutto ricoperto di cenere e allungando la gazzetta del profeta a Draco

“ Bla cosa diamine è successo sta volta?” chiese Draco per poi aprire il giornale sulla prima pagina

“NOVITA’ IN ARRIVO! IL RAMPOLLO DELLA FAMIGLIA MALFOY E’ UFFICILAMENTE FIDANZATO CON L’EROINA DEL MONDO MAGICO.” Diceva il titolo, con sotto una foto di Hermione insieme a Daphne e Narcissa quel pomeriggio mentre uscivano dal neozio di madame McClan

“IL MATRIMONIO TRA I DUE E’ VICINO AFFERMA LA MADRE DEL GIOVANE MALFOY, E PROBBABILMENTE PURE UN NUOVO EREDE DI QUELLA ANITICA FAMIGLIA PUROSANGE” citava l’articolo con la foto di Hermione che entrava nel negozio di vestiti per bambini

“ io non ho mai detto una cosa del genere!” disse Narcissa guardando schifata la prima pagina del giornale

“ Herm, amore, perché non sei entrata per il retro di quel benedetto negozio? Mi avresti risparmiato la fatica di dover andare a smentire le voci!” disse Draco guardando sconsolato la sua futura moglie

“ perché dovresti smentirle? Lascia che parlino” rispose tranquilla lei.

“ Hermione! Malfoy!” sbraitò Harry piombano nel salotto di Malfoy Manor insieme a Ginny

“ Potter, Weasley femmina!” rispose ironico Draco

“ si può sapere cosa vi è saltato in mente?” tornò alla carica il bambino che è sopravvissuto, mentre Lucius si sedeva tranquillo sul divano e faceva apparire una bottiglia di whiskey

“ sfregiato a cosa ti riferisci?” chiese Draco ghignando mentre Hermione era diventata rossa come un pomodoro

“ all’articolo della gazzetta che hai in mano!” rispose Potter

“ fammi indovinare, vuoi sapere se sono veri?” ghignò Malfoy

“ ma che genio che sei Malfoy!” disse ironicamente il bambino che è sopravvissuto, ma che presto sarebbe stato schiantato dalla sua migliore amica

“ allora, del fidanzamento ufficiale, sapevi già tutto, per quanto riguarda il matrimonio è vero, e io lo so da stamattina, per quanto riguarda il figlio pure, e entrambi lo sappiamo da ieri sera quando l’idiota di mio padre, ha ben pensato di usare i suoi poteri da vecchiaccio!” rispose Draco fulminando il padre per poi riportare l’attenzione su Harry che era sbiancato visibilmente

“ quando deve nascere???” chiese felice Daphne, trascinando con se l’amica,Ginny e Narcissa nel salotto di fianco

“ sono al secondo mese, dunque ad ottobre!” rispose Hermione, mentre la bionda saltava per tutta la stanza, e Ginny cominciò a piangere

“ Ginny che succede?” chiese Hermione preoccupata avvicinandosi all’amica di sempre che continuava a piangere

“ Herm, beata te che aspetti un bambino!” disse Ginny singhiozzando ancora più forte, mentre Hermione non capiva

“ cosa intendi Ginny, anche tu sei incinta!” disse la mora

“ ero!!! Ho perso il bambino Herm!!! Due giorni fa ero a casa da sola quando si e smaterializzata la Parkinson e ha iniziato a lanciarmi dei cruciatos, fino a quando non è arrivato Harry ma era già troppo tardi!” disse la rossa piangendo mentre Hermione e Daphne la consolavano.

NEL FRA TEMPO SALOTTO DI MALFOY MANOR

“ Malfoy, non ci posso credere, come ti è venuto in mente di mettere incinta la mia migliore amica? Adesso poi, nel bel mezzo della guerra, un bambino potrebbe costarti caro!!” disse Harry guardando male il collega

“ Potter, non mi sembra il caso di farmi la paternale, tu hai messo incinta la rossa quando eravate ancora ad Hogwarts, e se non ricordo male, è tuttora incinta!”

“ allora ricordi molto male!” rispose Harry mentre Draco lo guardava incredulo

“ ha perso il bambino dopo che quella troia della Parkinson l’ha cruciata per un ora e mezza come vendetta per quello che è successo a Ronald che tutt’ora non ricorda nulla del suo passato.” Disse Harry abbassando lo sguardo

“ Nott mi aveva avvertito che la Parkinson al posto del rosso comandava alla grande e torturava tanto quanto, ma non credevo fino a questo punto!” borbottò Lucius

“ già!” rispose Harry per poi tornare pensieroso

“ figliolo, Potter, adesso che mi fate venire in mente, l’ultima volta il caro e vecchio Nott, mi aveva detto che i mangiamorte hanno quasi raggiunto il numero prestabilito dal rosso, prima di attaccare e porre fine alla guerra. Forse conviene mettere al sicuro le ragazze e i bambini finche potete!” disse Lucius guardando male il figlio, Hermione sarebbe stata molto utile, ma adesso che era incinta, sapeva perfettamente che suo figlio non le avrebbe nemmeno permesso di vederla la battaglia

“ io un idea ce l’avrei!” disse Harry guardando Draco

“ c’è il manor di mia madre, non è molto conosciuto, ma è piuttosto grande e gli incantesimi che lo proteggono sono potenti, possiamo mandare li le ragazze con i bambini fino a quando gli incappucciati non capiranno che quella di fare risorgere quello scheletro è semplicemente una battaglia persa!”

“ ragazzi? Posso mandarci anche Daphne? Mi sentirei più sicuro se lei fosse con Herm e Gin” disse Blasie guardando speranzoso il suo migliore amico e il suo capo

“ dove è che volete mandarci?” chiese Daphne entrando in quel momento in salotto con Hermione e Ginny.

“ cosa è sta storia??? Adesso ci mandate da un'altra parte senza manco dircelo?” chiese Hermione spalleggiando l’amica

“ sempre al momento giusto arrivate!” sbuffò contrariato Draco per poi lanciarsi a peso morto sul divano sotto lo sguardo di rimprovero di sua madre che era accorsa dalla cucina sentendo le ragazze lamentarsi e sotto quello disgustato di suo padre.

“ il divano fino a prova contraria è mio, e se volessi farci salire uno schiopodo sparacoda, avrei tutte le carte in regola per farlo!” rispose di rimando Draco mentre Hermione gli si avvicinava minacciosa

“ dove è che vuoi mandarmi?” gli chiese puntandogli il dito contro mentre Draco sbuffava sonoramente

“ nella casa della mamma di Potter, sinceramente, sta per scoppiare una guerra, e i seguaci del rosso sono troppi anche per noi … tu Herm sei incinta, Ginny è debole e triste, e Daphne serve per proteggervi … se non sbaglio siete amiche … evitatami il dolore di vedere soffrire te e il bambino durante una delle tante battaglie! Ti prego Herm!” disse Draco guardando la ragazza con gli occhi lucidi

“ dunque tu mi stai chiedendo di andare a vivere a tempo interminato nel manor della mamma di Harry insieme a Ginny e Daphne?” chiese Hermione guardando male il fidanzato

“ questo era il piano …”

“ mi lasci la magic card?” chiese Daphne guardando speranzosa Blasie

“amore, mi sa che non ho altre possibilità dato che conoscendoti queste sono le tue condizioni …!”

“per me va bene!” sbuffò Hermione “ a una condizione … se dovesse succedere qualcosa a qualcuno di voi, vogliamo essere immediatamente informate, anche se si trattasse del mio futuro suocero!” disse Hermione

“ ehi nuora ingrata!” sbottò Lucius mentre Ginny scoppiava a piangere …

“ Ginny, che succede?” chiese Hermione preoccupata, vedendo l’amica in lacrime, mentre Harry si avvicinava alla moglie pronto a smaterializzarli entrambi a casa …

“ lascia stare Herm, non è il periodo migliore della sua vita … vi farò sapere se viene, mi dispiace … a domani Blasie … ci si vede gente!” salutò Harry smaterializzandosi con la moglie via dal salotto principale di Malfoy manor

“ ragazze? Posso venire anche io con voi al manor?” chiese Narcissa guardando Hermione e Daphne “ l’ultima guerra, ci sono uscita per un soffio mentendo al cadavere, non vorrei che ricapitasse di nuovo, diciamo che non è stata l’esperienza migliore della mia vita!”

“ tranquilla Cissy, tu puoi venire sempre ed ovunque … sei la mia futura suocera preferita … è del futuro suocero che ho qualche dubbio!” disse ridendo Hermione mentre Lucius faceva finta di fare l’offeso e metteva un finto broncio

“ Herm … potresti pagare caro per questo affronto!” sbottò Lucius facendo scoppiare a ridere sia Hermione che Draco

“ papà …. Ti ricordo che Herm è la strega più brillante del secolo … secondo me ci metterebbe due secondi a metterti a tappeto!”

“ proviamo?” chiese speranzoso Lucius iniziando a battere le mani contento prima di venire fulminato da Draco

“ quando la bimba sarà nata forse … sempre se ho voglia di lasciare mia moglie in mano tua!” disse il ragazzo biondo sibilando in direzione del padre che sbiancò visibilmente

“Herm?” piagnucolò Lucius alzando lo sguardo implorante sulla futura moglie del suo unico figlio e madre del nuovo erede dei Malfoy, mentre di nascosto agitava un po’ la bacchetta nella direzione di suo figlio e pronunciava un incantesimo muovendo a malapena le labbra

“ mi dispiace Lucius, ma sta volta per la sicurezza del bambino, per quanto mi costa ammetterlo credo che abbia ragione Draco!” disse la ragazza guardando dispiaciuta il futuro suocero mentre Blasie ghignava

“ Blasie che ti ridi?” chiese Draco spostando lo sguardo esasperato verso il suo migliore amico che si era lanciato sulla poltrona sotto lo sguardo divertito di Daphne

“ nulla Dra! Come se non fosse accaduto niente!”

“ perché non è accaduto niente!” sbottò il biondo, al che Hermione spostò lo sguardo dal suo futuro suocero al suo futuro marito e cominciò a ridere tenendosi la pancia …

Lucius guardò sconsolato il figlio ghignando mentre Narcissa era scoppiata nella sua risata cristallina che aveva contagiato tutti tranne il povero Mal capitato

“ si può sapere cosa avete tutti da ridere?” chiese Draco passandosi una mano sui capelli al che i suoi genitori, Hermione e i suoi migliori amici risero ancora più forte

“ Herm, perché non fai comparire uno specchio così fai are qualche risata anche al nostro caro biondo?” chiese Blasie guardando l’amica con un sorriso che andava da un orecchia all’altra sul volto

“ ottima idea Bla!” disse Hermione ridendo mentre tirava fuori al bacchetta dalla tasca posteriore dei Jeans che le aveva fatto indossare quella mattina Narcissa …..

“ ecco Draco!” disse Hermione facendo lievitare uno specchio verso il ragazzo .

Appena lo specchio arrivò davanti al viso del giovane uomo e gli fece vedere la sua immagina riflessa, Draco lanciò un grido facendo tremare le mura del Manor, e facendo ridere ancora più forte i presenti

“ Papà? Perché i miei capelli passano dal blu al viola, dal viola al verde, dal verde al rosso, colore che odio per natura, e dal rosso ritornano al blu?” chiese Draco sibilando in direzione di suo padre che aveva ripreso a ghignare

“ e io adesso che centro? Non è mica colpa mia se la bacchetta ha fatto un incantesimo!” disse il padre continuando a ghignare mentre il figlio lo fulminava con tutte le intenzioni di tirargli un Avada Kedavra.

“ Padre … chi è il deficiente che teneva in mano la bacchetta?” chiese Draco schiaffandosi una mano sulla fronte e guardando i suoi capelli che si soffermavano sempre di più sulla tinta rosso Vermiglio tipico colore di tutti i Weasley

“ Draco … figliolo hai appena dato del deficiente al divano che fino a prova contraria non ha le mani!” disse Lucius ghignando sadicamente mentre si alzava dal divano per fare vedere al figlio che la bacchetta di bianco spino lunga tredici pollici, con il crine s’unicorno di sua proprietà, era posata sul divano alla sua sinistra

“ padre … prima che ridica a Tipsy di farti mangiare in salotto … togli questo benedetto incantesimo!” sbottò Draco

“ Lucius? Posso toglierlo io?” chiese Blasie guardando speranzoso il padre del suo migliore amico

“ Certo Blasie!” rispose felice Lucius, sicuro che il ragazzo moro serpeverde stava per combinare un'altra delle sue marachelle al quale l’anziano genitore, ormai, ci aveva fatto l’abitudine … e non si sbagliava di molto …

Hermione si alzò dalla poltrona dove si era seduta dopo aver dato lo specchio a Draco, con le lacrime agli occhi e le mani ancora sulla pancia per il tanto ridere

Blasie mosse velocemente la bacchetta e riporto per un secondo i capelli di Draco al biondo platino naturale, per poi con un altro abile movimento della bacchetta accorciarli e farli diventare vermigli come quelli di Ronald Bilius Weasley.

Tutti i presenti scoppiarono nuovamente a ridere … sta volta sia Lucius che Blasie ghignavano sadicamente … mentre Hermione con un abile colpo di bacchetta aveva fatto sparire lo specchio e aveva sottratto la bacchetta a Draco …

Il biondo infuriato più che mai e con gli occhi che mandavano lampi chiamò il suo elfo domestico preferito che sgranò gli occhi alla vista del padrone

“ signorino Malfoy? Ha sbagliato la tinta?” chiese innocentemente e Draco a questo punto saltò in piedi furente

“ Tipsy non mi tingo i capelli e portami immediatamente uno specchio!” urlò Draco con la vena sulla tempia che pulsava quasi volesse esplodere

Hermione si era resa conto che in quel momento Blasie aveva esagerato e si avvicinò a Draco posandogli una mano sull’avambraccio sinistro.

Subito il ragazzo si rilassò visibilmente e la vena sulla tempia smise di pulsare come se volesse esplodere da un momento all’altro.

La ragazza riconsegnò la bacchetta la proprietario e con un movimento fugace del braccio destro riportò i capelli del suo futuro marito al biondo naturale sotto lo sguardo sconvolto di Blasie

“ Herm?” chiese il ragazzo moro con gli occhi blu intenso mentre guardava stralunato l’amica

Hermione alzò semplicemente le spalle “ un gioco è bello finché dura poco, e fidati ti ho salvato il culo perché il padrone di casa ti stava per avadakedavrizzare!” rispose semplicemente mentre Draco si sedeva più rilassato sul divano facendo sedere Hermione sulle sue ginocchia e incominciando ad accarezzare la pancia della donna …

“ parlando di cose serie …!” si intromise Lucius

“ Padre non ricominciare con quella storia!” lo ammonì Draco ma Lucius se ne infischiò bellamente

“ ragazze, chi saranno i vostri testimoni?” chiese guardando Hermione che rispose contemporaneamente alla sua migliore amica

“ Daphne, Ginny e Luna”

“ Hermione, Ginny e Luna”

Draco si schiaffò una mano sulla fronte e guardò il padre come a dire <>

“ bene ragazze … ei dicessi che vi sposate lo stesso giorno quali sarebbero le vostre testimoni?” chiese ancora Lucius mentre suo figlio lo guardava esasperato e su moglie lo fulminava per la poca educazione che stava dimostrando in quel momento

“ Daphne, Ginny e Luna”

“ Hermione, Ginny e Luna”

Risposero le due migliori amiche prima di scoppiare a ridere

“ benissimo” commentò Lucius “ e i vostri, ragazzi?” chiese guardano Draco e Blasie

“ Blasie, Theodore e Potter”

“ Draco, Theodore e Harry” risposero i due ragazzi prima di guardarsi e di cominciare a ghignare agli occhi a palla del caro e vecchio Lucius appena aveva sentito il nome del bambino che è sopravvissuto nella lista del figlio e del migliore amico del figlio

“ perché diamine dobbiamo invitare anche Potter?” chiese Lucius guardano male il figlio mentre Narcissa lo fulminava con lo sguardo

“ io te lo avevo detto padre, ma tu mi stai mai ad ascoltare? I primis perché è il migliore amico di una delle due spose, e in secondo luogo perché è sia il mio capo sia quello di Blasie!” rispose Draco guardando esasperato il padre

“ lavori per lo sfregiato?” chiese Lucius al figlio

“ futuro suocero? Sei sulla strada giusta per non essere invitato al matrimonio!” disse Hermione guardando male Lucius mentre Draco e Blasie ghignavano

“ se sapessi che ti ha già fatto anche tutta la lista degli invitati?” chiese Draco ghignando mentre suo padre sbiancava … a poco a poco gliela stava facendo pagare per le sue battutacce di ieri pomeriggio …

“CCOOOSSSSAAAA?????” urlò furibonda Hermione alzandosi in piedi e puntando il dito indice contro il petto del suo futuro suocero

“ HAI FATTO LA MIA LISTA DEGLI NVITATI?” chiese continuando a puntare l’indice contro Lucius che era sbiancato visibilmente

“ eh …. Io”

“ Draco, ti prego, dimmi che non ha invitato tutti i suoi amici e che se l’ha fatto tu non eri d’accordo!” disse Hermione spostando lo sguardo sul suo futuro marito che ghignando stava tirando fori una pergamena dalla tasca dei jeans ….

“ allora … Draco Lucius Malfoy, Hermione Jane Granger, Blasie Alexander Zabini, Daphne Eleonor Greengrass, Lucius Abrax Malfoy, Narcissa Black in Malfoy, Alessandro Federico Zabini, Catherine Rosier in Zabini, Cassiopea Astoria Nott in Greengrass e Marcus Greengrass, Jane Granger e Marcus Granger, ovviamente Luna Loovegood, Xenopilius Loovegood, Theodore Frederic Nott, Dorcas Meadowen in Nott, Avery, Pucey, La Bulstriode ecc…. !” lesse svogliato Draco mentre il ghigno che aveva stampato in faccia continuava ad allargarsi

“ figlio ingrato!” sbottò Lucius

“ suocero che soffre terribilmente la mancanza dei suoi neuroni!” commentò Hermione guardando male Lucius mentre Narcissa ghignava … sta volta , suo marito se l’era davvero cercata …

Stavano escogitando un altro modo per farla pagare a Lucius quando a fiamma del camino tremolò e al suo posto comparve la testa di Theodore Nott

“ ragazzi … puzza di guai e guai seri!” commentò il ragazzo dopo avere attirato l’attenzione di tutti

NOTE DELL’AUTRICE

Scusate l’immenso ritardo, ma sta volta vi giuro che non è stata colpa mia … è saltata la connessione e non ho potuto pubblicare … nel frattempo ho scritto molti capitoli, quindi i prossimi arriveranno più in fretta.

Ho ricevuto poche recensioni e sarei felice di saperne il motivo …

Spero che con questo capitolo vada meglio

A presto

Rowena00

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Capitolo 14
*** Angelo Dannato ***


“ ragazzi,puzza di guai e guai seri …!” disse Theo comparendo dal camino

“ Theo, che succede?” chiese Draco avvicinandosi alla testa dell’amico sul caminetto …

“ lenticchia non ricorda un tubo … adesso c’è Pansy che comanda i mangiamorte … sta cercando di fare ricordare il loro amore a lenticchia ma invano … quel serpente gli ha iniettato tanto veleno … anche se tu avevi detto poco, ha voluto prendersi la libertà di fare ciò che voleva … il rosso delira, mi dispiace Herm …. “ Disse Theodore vedendo Hermione che si avvicinava

“ Fa niente Theo … infondo se le è andate a cercare …!” fu il commento della ragazza, che con un’alzata di spalle si sedette sul tappeto di fianco a Draco

“ allora, rimane il fatto che Pansy è in giro a piede libero …!”
“ si, lo sappiamo, prima è stato qua lo sfregiato con sua moglie e Ginevra ha perso il bambino per colpa di quella pazza ….!”

“ Draco, non è questo il punto, il problema è un altro, lasciami finire di parlare!” disse il moro vedendo che l’amico stava intervenendo nuovamente “ il problema è che da quello che dice mio padre, cominciano a minacciare Hogwarts … se entrano ad Hogwarts siamo persi, le difese di Silente e di Minerva non riescono a proteggere tutta la scuola … hanno cominciato a mettere anche alcuni dell’ordine che fanno i turni i guardia, ma non penso che possa bastare!” disse Theo guardando Draco che sbiancò visibilmente

“ Theo, ma che motivo hanno di attaccare Hogwarts? Non ha più senso attaccare Azkaban e fare un evasone di massa?” disse Hermione guardando Theo

“ si Herm, ma è troppo rischioso per loro … anche se si chiamano mangiamorte non sono tutti scemi … alcuni si, ma altri no , e sanno perfettamente che è troppo pericoloso, ci sono guardie ovunque e troppi incantesimi che proteggono l’edificio anche per loro, nemmeno Silente riuscirebbe a fare sue metri senza essere fermato!” disse Theo guardandola

“ ed Hogwarts è protetta da Silente!”

“ si, ma Silente non è in grado di mantenere le difese del castello ancora a lungo … i mangiamorte continuano ad attaccare la barriera esterna, sta cedendo …!”

“ Theo, va direttamente al punto, cosa dobbiamo fare, perché conoscendoti dobbiamo fare qualcosa altrimenti non ci avresti chiamato!”

“ si, il preside ha chiesto a tutti quelli che hanno partecipato alla guerra contro i signore oscuro di rinforzare la barriera esterna .. dovrete venire ad Hogwarts anche voi per un periodo, possono venire anche le ragazze, il preside ha rimesso a nuovo un ala intera del castello e ha fatto mini appartamenti, potete chiedere se ne unisce alcuni, sarebbe la cosa migliore, sareste tutti al sicuro, rafforzereste la barriera e in più rimarreste con le vostre ragazze …!” disse Theo contando sulla punta delle dita i vantaggi di quella scelta …

“ si, ma mi toccherà sopportarti per sempre, almeno fino a quando la guerra non è finita!” fu il commento di Draco

“ prima arrivi e prima finisce la guerra e riusciamo ad allargare la barriera respingendo i mangiamorte .. allora che ne pensi? Ci stai o no?”

“ uffff … Theo. È impossibile dirti di no … di a Silente che arriviamo, ma verranno anche Blasie e Daphne, Ginny e Potter e ovviamente mio padre e mia madre, anche se non credo che Silente dubiti di loro dopo che ha lasciato la scuola per un periodo in mano a questi due pazzi …!” disse Draco guardando con un cipiglio alzato sua madre che lo guardava come per dire che gli unici pazzi li dentro erano lui e suo padre.

Appena la testa di Theo sparì dal camino, Draco si buttò a peso morto sul divano … era stata una giornata pesante … la lista degli invitati non era stata una passeggiata e suo padre faceva di tutto per rendergli la vita un inferno

“ almeno non dovremmo stare separati … ritroveremmo tutti i nostri vecchi compagni .. sarà come una rimpatriata ad Hogwarts, ti immagini?” chiese Hermione sedendosi di fianco a Draco e accarezzandogli un braccio mentre Narcissa era andata a preparare la stanza degli ospiti, dato che sta notte si fermava a dormire a Malfoy Manor e che domani mattina sarebbero partiti tutti insieme verso Hogwarts …

“ sarà un po’ strano se consideri il fatto che non siamo più diciassettenni e che saremo grifondoro e serpeverde nella stessa stanza, dato che credo che l’unica Corvonero sarà Luna …!”

“ eh dai Draco … vorresti insinuare che noi grifondoro non riusciremmo a vivere con voi serpeverde nemmeno se da questa nostra convivenza potessero cambiare le sorti della guerra? Io e te ne siamo un esempio vivente del fatto che questo è possibile!” disse Hermione sorridendo mentre Draco si rilassava, in fondo erano tutti amici e si trattava di condividere la stessa sala comune, non di andare a letto insieme anche perché erano tutti sposati, o quasi …

“ Herm? Vado a vedere se mio padre ha finito do bere tutte le bottiglie che abbiamo e se me ne offre un goccio!” disse il biondo alzandosi e accarezzando la pancia di Hermione che cominciava già a vedersi un po’, per poi chinarsi e darle un dolce bacio sulle labbra …

“ a dopo, e vedi di non morire in mia assenza!” disse il biondo ghignando

“ attento a te furetto!” gli rispose di rimando la donna mentre si alzava a sua volta dal divano e andava verso la loro camera … doveva ancora cominciare a leggere quel libro … Il mio angelo dannato … prima lo avrebbe letto e prima si sarebbe spiegata molte cose, in primis la faccia preoccupata di Narcissa quando vide il libro che aveva comprato.

Arrivò fino alla camera e chiuse la porta. Il libro che aveva comprato poche ore prima, giaceva abbandonato dentro la borsa che le aveva dato il bibliotecario, sopra alla sua scrivania, di fianco al secondo volume di magia avanzata

Prese il libro e si sedette sul letto matrimoniale …

Il mio angelo dannato

Le leggende sul conto di questa creatura mitologica sono molte. Alcune dicono cose impossibili, come che esso fosse un vampiro muta forma, che con il chiaro di luna diventava il mago più potente di tutti e dalla sua schiena spuntavano due grandi ali nere, alcune dicono che esso fosse Lord Voldemort, anche se la leggenda risale a centinaia di anni addietro alla venuta del più potente mago oscuro di sempre …

Questa è la più attendibile … risale ad alcune popolazioni che vivevano nelle coste irlandesi alcuni anni dopo l’anno zero.

Questo popolo credeva ancora alle divinità … non quelle greche, non quelle romane … quelle magiche …. Quelle creature che solo nella magia possono esistere …

quel popolo era uno degli ultimi popoli rimasti di maghi totalmente purosangue, totalmente puri, con il sangue più nobile di tutto il mondo … di quelli che non si fanno condizionare da nulla e da nessuno e che non hanno paura del buio, il buio per loro è la casa …

l’oscurità li avvolge e li segue con la sua ala protettiva …

il nero colora i loro cuori, e ormai è l’unico colore visibile, forse per questo crescevano i più piccoli inculcandogli in testa certi pregiudizi molto stupidi come il fatto che non dovevano mischiarsi con gli abitanti del villaggio vicino.

Forse per questo gli facevano credere che il loro popolo era il migliore in assoluto, forse per questo gli dicevano che uccidere era un bene, e che serviva per liberare il mondo dalla feccia, cioè da tutti coloro che non facevano parte della loro tribù … forse per questo …

Forse perché erano abituati a essere odiati e a odiare a loro volta che non sentirono ciò che provava un ragazzo della loro tribù verso di loro …

Odio, rancore, disprezzo per ciò che era e per quelli che erano la loro famiglia, paura, dolore per le atrocità che subivano le persone, atrocità a cui lui doveva assistere, ma a cui non poteva fare niente per fermarle …

Forse per questo non si accorsero del suo potere che aumentava sempre di più, che a volte copriva anche la sua volontà che lo spingeva a fare cose senza nemmeno accorgersene … e quando si accorsero era troppo tardi …

Il nome del ragazzo è andato perduto anni addietro, ma si ricorda come era fisicamente, alto, bello, muscoloso …

Aveva i capelli biondi, quasi bianchi, gli occhi del colore dell’acciaio … duri e freddi come ferro … la pelle diafana … chiara …

Era bellissimo … le ragazze del paese lo chiamavano angelo … lui era il loro angelo, la perfezione fatta persona … i tratti decisi del viso … uno sguardo che poteva uccidere, ma anche far resuscitare … a seconda della giornata …

In quel periodo, i suoi occhi trucidavano tutti quelli che osavano guardarlo troppo a lungo … in quel periodo era diventato talmente potente e pieno d’odio che non riuscirono a fermarlo e successe l’inevitabile .

Un giorno, mentre stavano entrando in casa di due babbani per ucciderli, gli ennesimi di una strage innocente, lui gli si rivoltò contro … uccise tutti i suoi compagni e aiutò i babbani a scappare.

Appena il governatore del popolo lo venne a sapere lo condannò a passare il resto della sua vita in carcere … i purosangue non si uccidevano tra di loro, quello lo facevano solo le bestie … e lui da quel momento venne considerato una bestia …

Il governatore però non aveva fatto i conti con la forza magica del ragazzo che la stessa notte della cattura evase da quel buco che odorava di muffa con un'unica gattaiola per far passare il cibo, in cui non circolava nemmeno l’aria …

Nessuno si accorse della sua scomparsa fino a due giorni dopo quando vennero a portargli il cibo, già sicuri di trovarlo morto, e con la scusa che si era ucciso grazie al suo potere pronta da dire a tutti i cittadini …

Dopo l’evasone, continuò a salvare babbani … spiava il suo consiglio e anticipava le loro mosse facendo scappare i babbani dalla zona in cui ci sarebbe stato l’attacco …

Andava tutto bene …

Grazie alla sua magia e a tutto il bene che stava facendo per il mondo magico e non, dato che non poteva smaterializzarsi, sulla schiena gli comparvero due grandi e lucenti ali nere … nere e lisce … bellissime, che risaltavano la elle diafana e i capelli quasi bianchi … proteggeva il bene … fino a quando il male non si è impossessato nuovamente di lui …

Se c’è i bene, deve esserci anche il male,i due possono convivere, a patto che se ne restino distante …

Ma quella volta il male aveva trovato il bene … combatterono per giorni, ma alla fine il male ebbe la meglio, sconfisse il bene e lo costrinse a guardare impotente tutte le torture che infliggeva alle povere vittime …

Da allora quell’angelo venne chiamato angelo dannato perché fu dannato nel guardare ciò che le persone facevano senza poter intervenire.

“ toc toc”
Hermione si riscosse … quella lettura non era stata piacevole anzi …

“avanti!” disse con voce flebile … visibilmente spaventata. Sullo spiraglio di porta che venne aperto compare l’immagine fiera e austera di Narcissa Malfoy, che in quel momento sorrideva con fare materno

“ hai letto il libro, non è così?” chiese la donna guardando la faccia sconvolta della ragazza

“ si … volevo sapere, dovevo sapere, ma non ho ancora capito cosa c’entra tutto questo con me e Draco” disse la ragazza guardano la donna che le sorrise

“ non lo so bambina mia … credo che sia per il fatto che siete diversi come il giorno e la notte … e che inizialmente lui era il male e tu il bene, ma non posso dirlo con precisione … non lo so nemmeno io …”

Disse la Narcissa mentre Hermione continuava a stare in silenzio ancora sconvolta.

“ non ci posso credere … non è possibile …!” disse Hermione fissando un punto senza però vederlo realmente, lei si stava immaginando la scena del combattimento, quella che aveva sognato per molto tempo, senza però sapere come andava a finire … ora sapeva cosa succedeva e sapeva anche di poter cambiare il destino …

“ dai cara … vedrai che lo scoprirai presto, almeno te lo auguro … ora andiamo a mangiare che se c’è una cosa che mio marito non sopporta sono i ritardatari, anche se non è più a casa sua … e poi domani dobbiamo ritornare ad Hogwarts … sarà strano vederlo e vivere nuovamente lì dentro … scendere al mattino per andare a fare colazione in sala grande … mi sa che dovrò riprenderci l’abitudine e casa mia mi mancherà parecchio!” disse la donna prendendo sottobraccio Hermione e trascinandola con lei verso la sala da pranzo

SALA DA PRANZO MALFOY MANOR

“ dove sono finite quelle due? Dopo anni di matrimonio Narcissa dovrebbe sapere che io odio i ritardatari per natura e come tutti i Malfoy prima di me e dopo di me, sono sempre puntuale …!” brontolò Lucius mentre Draco sbuffava

“ e dai papà … ammettilo che sei puntuale solamente nelle cose che i interessano maggiormente … ad esempio il cibo … a volte mi sembri i maschio più piccolo dei Weasley e sono convinto che non è un complimento!”

“ ci mancherebbe … essere mangiamorte non è un complimento, e lui ne è il capo!”

“ devo ricordarti che eri uno di loro anche tu una volta oppure il tuo cervellino bacato ci arriva lo stesso?” disse Draco guardando con un cipiglio alzato il padre che sbiancava visibilmente

“ non avevo ancora capito nulla della vita …!”

“ perché adesso si?” chiese ironicamente Draco, ma il loro battibecco venne interrotto dall’entrata delle due donne che si tenevano per braccetto

“ alla buon ora!” disse Lucius guardando male la moglie

“ Luc, non siamo per niente in ritardo,vedi di non cominciare con le tue solite paranoie che i Malfoy sono sempre in orario!” disse Narcissa appena vide che il marito apriva la bocca pronto a ribattere

“ bene … direi che ora che ci siamo giustamente salutati facendo foggio della nostra immensa educazione” disse Draco facendo una pausa e guardando suo padre che abbassava il volto colpevole “ credo che potremo anche cominciare a mangiare dato che dopo devo finire di mettere altri incantesimi di protezione sul manor, in maniera che non entri nessuno mentre siamo via!” disse Draco mentre gli elfi cominciavano a servire la cena …

Mangiarono in silenzio, mentre l’aria era ancora carica di tensione …

Hermione stava pensando ancora a ciò che aveva letto prima in camera …

Narcissa a come sarebbe stato tornare ad Hogwarts senza dover occupare il posto di vice preside

Draco e Lucius al loro battibecco …

Finito di mangiare ognuno si ritirò nelle proprie stanze per finire di preparare la valigia.

Draco finì di porre incantesimi sul manor e poi tutti andarono a dormire … dovevano recuperare le energie della giornata pesante appena trascorsa …

Domani mattina la sveglia suonava al levar dell’alba … dovevano trasferirsi ad Hogwarts ..

Mentre qualche chilometro più in la, qualcuno pensava come entrare nella barriera che difendeva il castello, e come crearne una breccia abbastanza grande da far passare tutti i mangiamorte.

Quella notte stessa o la seguente … sarebbero arrivati mangiamorte da tutte le parti del mondo …

NOTE DELL’AUTRICE

Bene… eccomi, scusate il ritardo, ma ultimamente i miei pomeriggi sono troppo corti!

Allora? Che ne dite di questo capitolo?

Grazie a tutti quelli che hanno recensito, messa tra i preferiti, seguiti e i ricordati.

Ringrazio le quasi 2000 persone che hanno letto. Grazie di cuore. Mi piacerebbe molto avere alcune recensioni …. Grazie

A presto

Rowena00

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Capitolo 15
*** Hogwarts e... ***


A te che mi fai ridere senza dire niente

E che riesci a scherzare anche

nei momenti più bui,

peggio della notte.

Grazie perché so di potere

contare sempre sul tuo aiuto

LA MATTINA SEGUENTE

La sveglia aveva suonato puntuale quella mattina … ore sette

Per i due Malfoy non c’era nessun problema … mattinieri da sempre

“ bene … tra meno di cinque minuti dovrebbero arrivare anche gli altri!” disse Lucius dal salotto di Malfoy manor dopo aver fatto colazione ed aver trascinato tutti i bagagli della moglie in salotto … dato che non sapeva il motivo ma gli era sparita la bacchetta, la sera prima finito di mangiare

FLASH BACK

Lucius appoggiò la bacchetta sul tavolo stiracchiandosi … aveva mangiato divinamente … il suo piatto preferito .. patate in cartoccio con panna acida …

“ bene padre … se non vuoi dare una mano agli elfi domestici a sparecchiare la tavola e a lavare i piatti ti conviene sparire in camera tua!” sibilò Draco guardando il padre … la loro discussione non gli andava giù … non lo sopportava quando tentava di difendersi con gli errori del suo passato.

“ ma io sto comodo qui …”

“ sono abbastanza convinto che sia più comoda la cucina, ma se vuoi proviamo a chiederlo agli elfi domestici ..!” disse Draco guardando suo padre con sguardo settico

“ ma questa è un ingiustizia!”

“ ingiusto è che le tue chiappe siano ancora appoggiate alla sedia a capotavola quando ti ho detto di sloggiare, ma a quanto pare la vediamo in maniera molto diversa …!” fu il commento acido di Draco

“ uffi … non è giusto! Mi sento sfruttato in casa mia!”

“ padre … la mia pazienza ha un limite … se non vuoi che con un incantesimo Levicorpus che si impara al primo anno e che essendo auror so alla perfezione, ti porti fuori da questa stanza e ti molli in giardino ti conviene togliere le tue chiappe da quella sedia e portarle due piani più su dove c’è la tua camera da letto!” rispose Draco

“ ma no è giusto … questa è pur sempre casa mia!”

“ era ..!”

“ lo è tuttora!”

“ era ..!!”

“ anche adesso!”

“ Levicorpus!” Draco puntò la bacchetta in maniera fulminea adesso al padre e se lo trascinò dietro fino alla parte più vecchia della casa che rischiava di crollare da un momento all’altro ed era tutta buia, sporca e soprattutto la dimora di ragni grandi come un palmo della mano …

“ ci vediamo domani mattina padre!” disse Draco chiudendo la porta con l’incantesimo Colloportus e di lasciarlo la tornando indietro e finendo di mettere gli incantesimi per proteggere la casa mentre suo padre tentava di tornare al terzo piano senza sporcarsi più di tanto con le ragnatele …. Grazie a dio una volta ci giocava in quei corridoi e li conosceva a mena dito

E aveva dimenticato la bacchetta in sala da pranzo!
FINE FLASHBACK

“ ciao gente!” salutò allegramente Blasie piombando in salotto con la fidanzata non che migliore amica di Hermione: Daphne

“ come mai così felice?” chiese Draco comparendo in quel momento dalla cima delle scale di marmo, con una faccia di chi non ha dormito per niente la notte

“ perché finalmente non devo dare la magic Card alla mia futura moglie … ci tengo parecchio al mio cognome!” rispose Blasie

“Tu invece hai la faccia di chi non ha dormito granché sta notte!” rispose Blasie mentre in quel preciso istante comprava anche Hermione con due occhiaie da fare invidia a un panda e una mano sulla pancia

“ Herm, tu ne sai qualcosa perché non avete dormito sta notte?” chiese Daphne guardando sconvolta l’amica, mentre quest’ultima alzava le mani al cielo dopo l’allusione della ragazza.

Draco ghignando indicò con una mano la pancia in rilievo di lei

“ Tranquilla Daphne … quella che passa le notti così sei tu, insieme a Blasie, io il mio lavoro l’ho fatto!” rispose Draco mentre la ragazza alzava gli occhi al cielo

“ tranquillo Draco .. siamo meno animali di te sotto certi punti di vista!” rispose Blasie ghignando

“ altrimenti non saresti felicemente fidanzato con Daphne!” rispose Draco ghignando mentre anche Narcissa faceva la sua comparsa, felice e sorridente come sempre

“ mamma …. Credo che tu abbia dormito!” disse Draco sorridendo alla madre che scendeva le scale tranquilla

“ più di tuo padre che ha passato tutta la sera a togliersi le ragnatele di dosso!” rispose indicando con un cenno della testa in marito che stufo morto si era appisolato sul divano

“ almeno non devo più mandare un elfo domestico a togliere le ragnatele in quella parte della casa …!” rispose il ragazzo avvicinandosi al padre con la bacchetta in mano

“ che cosa vuoi fare adesso?” chiese preoccupata Hermione seguendo il suo ragazzo e guardandolo con cipiglio severo da fare invidia alla McGrannit

“ solo svegliare il bello addormentato!”

“ aspetta biondo .. questa non me la voglio perdere!” disse Ginny uscendo in quel preciso istante dal camino insieme al figlio seguita a ruota dal marito.

“ ci siamo tutti??? Blasie … la nostra amica macchinetta fotografica è presente?” chiese Draco guardando l’amico

“ ovvio che si Dray!”

“ allora possiamo cominciare!” disse felice il biondo per poi puntare la bacchetta addosso al padre

“ Aguamenti!” sussurrò e una secchiata d’acqua gelida prese in piena faccia Draco Lucius Malfoy

“ Ahhhhhh!” urlò Lucius svegliandosi di soprassalto bagnato dalla testa ai piedi mentre la gente intono a lui rideva

“Draco Lucius Malfoy!” urlò balzando in piedi facendo ridere ancor di più la gente vicino a lui

“ ti conviene correre perché sta volta hai superato seriamente il limite!” urlò suo padre sconvolto e bagnato fradicio

“ Draco … mi sa che sta volta l’hai fatta grossa!” rispose Blasie facendo congelare la pozza di acqua dove posava i piedi Malfoy senior con un incantesimo non verbale

“ adesso ti prendo …aaarrrggghhh!” disse Lucius scivolando sull’acqua ghiacciata e piantando il suo regale culo sul pavimento

“ padre? Se non ti alzi è un po’ difficile!” commentò Draco guardando il padre mentre ghignava

“ tu cominci a correre !”

“ no! Altrimenti sarò già arrivato in Cina quando riuscirai ad alzarti da per terra!” commentò Draco mentre con un altro incantesimo non verbale Blasie incollò la suola della scarpe al pavimento

“ ragazzi …. Giochi finiti! Sta per attivarsi la passaporta … dobbiamo andare!” disse Narcissa interrompendo il gioco dei pazzi che aveva per casa

Blasie, con un movimento fulmineo del polso destro eliminò la colla dalle scarpe e sciolse la lastra di ghiaccio facendo precipitare Malfoy senior in una pozza di acqua e con il culo per terra

“ Blasie siete in due che dovete correre adesso!”

“ tranquillo Lucius … non ci prenderesti comunque, ma adesso noi dobbiamo smuoverci a prendere la passaporta o rischiamo di rimanere al manor, finché Narcissa in un attimo di buon cuore, molto raro, ci viene a recuperare!” disse sarcastico Blasie per fiondarsi a prendere la passaporta seguito subito dopo da Lucius che fece appena in tempo a toccarla prima che questa si attivasse, lasciandolo così a casa.

Lo strappo famigliare della smaterializzazione colse tutto il gruppo nell’esatto momento in cui Lucius posava la mano sulla passaporta.

Si ritrovarono nell’ufficio del preside.

Ad attenderli c’era Silente stesso, con i suoi occhiali a mezza luna posati sul lungo naso e il sorriso bonario sul volto.

“ buongiorno! È stato piacevole il viaggio?” chiese l’anziano preside

“ si, soprattutto perché è durato circa due secondi!” fu la risposta seccata di Lucius

“ Lucius , a quanto pare non abbiamo una gran bella giornata!” constatò il preside continuando a sorridere e posando lo sguardo su Draco e Blasie che ghignavano apertamente

“ no Albus. Ieri sera mi sono trovato casualmente a percorrere lo scantinato di casa mia in cerca della chiave per aprire la porta della mia camera, tra topi e ragni. Sta mattina sono stato svegliato con un secchio d’acqua in testa, e come se non bastasse ho dimenticato la bacchetta a Malfoy manor, dato che è da ieri sera, quando qualcuno mi ha portato con un Levicorpus in giardino!” si lamentò il biondo mentre contava sulle dita della mano tutte le disgrazie che gli erano capitate.

“ padre, bello il tuo monologo, ma c’è un errore …!” intervenne la voce di Draco mentre ghignava apertamente di fianco a Blasie

“ ah si? Che al posto di avermi buttato in giardino mi hai buttato direttamente in cantina? Che cuore nobile figlio mio …. Molto!”

“ a parte quello …!”

“ che non ho contato quello che mi avete fatto passare dopo che mi avete svegliato con un secchio di acqua gelida in testa?” chiese Lucius guardando scettico il figlio

“ acqua, anzi no oceano!” rispose Draco guardando il padre mentre continua va a ghignare

“ mi arrendo!”

“ ripeti un attimo? Blasie registra per favore!”
“ non ripeterò nulla!”
“ uff … comunque la tua bacchetta non è a Malfoy manor, ma dentro la mia valigia. Credo di avertela tolta ieri sera quando in un attimo di sanità mentale ho preferito buttarti direttamente in cantina e non fuori sotto la pioggia!” rispose Draco , mentre tutti gli altri scoppiavano a ridere

“ e ….!”

“ e non te la do. Mi pare anche una cosa abbastanza scontata. Con tutta la fatica che ho fatto a trasportarti dalla sala da pranzo alla cantina!”

“ si figliolo. Cinque metri forse!”

“ e ti pare poco? Scusa papà ma da quanto tempo è che non ti pesi?”

“ ok adesso basta!” disse Narcissa.

“ ci conviene portare le valigie in dormitorio, così almeno potremo farci una doccia prima di scendere a pranzo. Sai come è, qualcuno deve ancora finire di togliere le ragnatele!” fu il commento acido di Narcissa in direzione del marito

“ già. Stranamente sono d’accordo con mia madre. Ci vediamo dopo Albus!” rispose Draco prendendo a braccetto Hermione, mentre Blasie, Daphne, Ginny e Harry li seguivano.

“ sarà meglio che andiamo anche noi, dato che quella delle ragnatele non era una battuta. Hai sul seri una ragnatela ancora tra i capelli e non è educato presentarsi a pranzo in questa condizioni!” sibilò Narcissa per poi salutare con un cenno della mano il preside e uscire dall’ufficio seguita a ruota da un marito imbronciato

“ ne vedremo delle belle!” fu il commento di Silente mentre sorrideva appena lo strano gruppetto lasciò il suo ufficio.

ALA EST DEL CASTELLO. DORMITORIO MISTO

“ Wow!” fu l’unica cosa che Hermione riuscì a dire appena entrarono in dormitorio.

Era grandissimo.

Molto più grande di quello a cui erano abituati quando stavano a Hogwarts durante i loro sette anni

Dalla sala comune arredata con alcuni colori neutrali, partivano tre scale a chiocciola, che sembravano infinite, con un incantesimo, che, appena mettevi i piedi sul primo gradino ti smaterializzava direttamente sull’ultimo. Dopo ognun delle scale, c’era un'altra sala comune.

Dato che due erano già occupate, i nuovi arrivati presero la terza.

La sala comune era bellissima.

C’erano due divani, uno nero e uno bianco, con le poltrone abbinate.

Il camino scoppiettava allegro.

Il corridoio portava alle camere da letto in cui qualche elfo avevi à portato le loro cose.

C’erano quattro camere, mentre l’altra porta portava direttamente a una piccola cucina

“ ragazzi? C’è qualcuno qui dentro che sa cucinare? Non vorrei mai morire intossicato!” fu il commento di Draco mentre guardava scettico Hermione che aveva già cominciato ad aprire le credenze.

“io Malfoy, ma sono sicura che anche Hermione se la cava bene, dato che i pomeriggi di lezione su come cucinare impartiti da mia madre, li passavo tutti con lei!” disse Ginny avvicinandosi all’amica e cominciando ad aprire le altre ante delle credenze.

“ Potter? Mi assicuri che tua moglie sappia cucinare? Ci tengo allo stomaco!” disse Blasie guardando Harry con gli occhi da cucciolo bastonato mentre anche Daphne si avvicinava ai fornelli con le altre

“ se vi può fare sentire tranquilli so che Hermione e Ginny cucinano alla perfezione e che non hanno mai intossicato nessuno. Di Daphne ho qualche dubbio!” disse Harry guardando le tre ragazze mentre Narcissa se ne stava in disparte

“ anche io!” fu il commento di Blasie mentre guardava preoccupato la fidanzata armeggiare con le pentole.

“ bene ragazzi, andiamo a prenderci le nostre vecchie divise. Una partita a Quiddich non ce la leva nessuno oggi!” disse Blasie guardando il migliore amico

“ è da un bel po’ che non ci gioco. Dovrei riprenderci l’abitudine!” disse Harry

“ Cissy, vieni anche tu a darci una mano! Così almeno sta sera riusciamo a mangiare in santa pace!” chiamò Hermione sbucando dalla porta aperta del frigorifero.

“ no Hermione, lascia stare …!” tentò la donna

“ dai Cissy … sarà divertente!” accorse Daphne per dare ,ma forte all’amica.

“ vedete ragazze ….!”

“ dai signora Malfoy!” chiamò Ginny

“ se mi chiami signora Malfoy non mi avvicino minimamente. Chiamami Cissy per favore. Comunque ragazze, non so nemmeno da che parte cominciare. A casa mia hanno sempre fatto tutto gli elfi domestici!” tentò di scusarsi la donna mentre Hermione sorrideva

“ credo di averla già sentita questa frase, da qualcuno che perde i calzini ogni volta e che, se non li trova, chiama l’elfo e gli fa setacciare la casa!” commentò ad alta voce Hermione mentre Draco entrava vestito con la sua vecchia divisa di Quiddich.

“ temo di conoscerlo!”

“ ma va? Anche io … sai è alto, occhi grigi, capelli biondi che sembrano bianchi!” continuò Hermione ridendo mentre Draco entrava in cucina sotto lo sguardo divertito della madre

“ a quanto pare certe abitudini non cambiano … sai Herm, è da quando ha tre anni che perde i calzini per casa, spero solo che vostra figlia non sia come lui, altrimenti sei spacciata!”

“ lo spero anche io Narcissa!” disse Hermione mentre Draco le fece la linguaccia

“ Dray, pensi di muoverti oppure aspetti che arrivi l’ora di pranzo per prendere la tua scopa e venire al campo di Quiddich? Sai come è, io a una certa ora vorrei anche mangiare!” sibilò Blasie con un ghigno mentre si avvicinava al biondo con un sopracciglio alzato

“ arrivo Blasie, tanto lo so che Potter non è ancora pronto. La puntualità lui non la conosce!”

“ bada a come parli Malfoy!” Commentò Harry

“ su Potter, non cominciamo a questionare. Tenetevi le vostre litigate per il campo grazie!” disse Lucius comparendo e storcendo il naso alla vista di Harry

“ e tu attento a non romperti il setto nasale a forza di storcere quel naso. Potter non puzza mica!” disse Draco rivolto al padre mentre Blasie scoppiava a ridere

“ se avete finito direi che possiamo andare!” disse Blasie aprendo la porta e bloccandosi di colpo

“ andare dove?” chiese una voce

“ guarda chi si rivede!” fu il commento acido di Blasie.

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao!

Ho aggiornato perché mi dispiaceva per alcune di voi …

Solo 2 recensioni? Così non va! E come faccio io a scrivere gli altri capitoli senza di voi?

Per favore …. (faccina da cucciola bastonata)

Ringrazio bella culle_32 e Sinisa per le loro recensioni.

Grazie di cuore.

Per questo capitolo ci terrei ad avere qualche recensione in più anche perché ci ho messo parecchio tempo a scriverlo.

A presto

Rowena00

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Capitolo 16
*** Antipasto di battibecchi e dolce all'Avada Kedavra ***


“ guarda chi si rivede!”

“ andare dove?” ripeté la voce mentre Blasie si spostava e il resto del gruppo si affacciava alla porta

“ mi sa che non è una cosa che ti riguarda!”

“ signor Malfoy, dove ha lasciato le buone maniere che suo padre le ha insegnato?”

“ a casa a quanto pare Severus! Ora se ci fai la cortesia di dirci cosa sei venuto a fare qua e cosa vuoi da noi …” disse il più giovane di casa Malfoy

“ sono qua perché a quanto pare Silente ha deciso di cominciare ad usarmi come piccione viaggiatore, sai come è, quando non hai voglia di andare in gufiera e la tua fenice sta ancora pesando a come risuscitare dalle ceneri!” fu il commento acido di Piton mentre estraeva da sotto il mantello quattro buste e le consegnava a Draco

“ ora che hai consegnato le lettere da bravo piccione viaggiatore puoi portare il tuo naso adunco da un'altra parte!” fu il commento acido che uscì dalla bocca di Harry

“ attento a come parla signor Potter!”

“ altrimenti cosa mi fa? Mi toglie punti professore? Vorrei ricordargli che siamo qui a proteggere la scuola e a parare il culo a quelli come lei che sanno solo mescolare quattro ingredienti!” rispose Harry fulminando con odio l’ex professore di pozioni

“ non è colpa mia se lei era totalmente imbranato in pozioni!” rispose a tono Piton

“ certo e non è colpa mia se lei non riesce nemmeno a lanciare un incantesimo di protezione, figurarsi farne uno di attacco!”

“ signor Potter sta superando i limiti e credo …!”

“ io credo professore che il suo lavoro di piccione viaggiatore scassa balle l’abbia già fatto! Perché non gira i tacchi e se ne va?” chiese Draco guardando in cagnesco Piton

“ lei signor Malfoy dovrebbe prendere ripetizioni di educazione!”

“ sapesse lei …” fu il commento a mezza voce di Blasie mentre Draco chiudeva la porta in faccia all’ex professore che aveva fatto la spia per conto di Voldemort per anni e dopo che la guerra era finita si era andato a rifugiare dietro a silente, come un vigliacco

“ cosa ha consegnato Mr Unticcio?” chiese Blasie avvicinandosi a Draco e guardano le lettere.

“ non saprei … questa è per te, questa è per Potter, questa è mia e quest’ultima di mio padre … dovremmo chiedergli se la prossima volta usa la civetta perché io vivo bene anche se sto lontano da Piton!” fu il commento di Draco, mentre Blasie cominciava ad aprire la lettera

“ caro signor Blasie Zabini

Sono felice cha abbia accettato la proposta di venire in soccorso alla scuola durante questi tempi bui.

Gli incantesimi che proteggono la scuola non bastano, e non riesco a tenere attive le barriere ancora per molto.

I mangiamorte sono tanti e continuano ad attaccare dall’esterno.

La scuola deve rimanere un luogo sicuro, altrimenti tutto il mondo magico andrà nel panico.

Devono essere sicuri che i loro figli siano protetti e se il luogo dove sono io dovesse essere ceduto ai mangiamorte, comincerebbe la guerra vera e propria.

Pertanto, vi chiedo cortesemente di non farvi vedere più di tanto in giro nei corridoi.

Gli studenti sanno già che ci siete, ma non sanno in quanti.

Sta sera la barriera verrà rimarginata nuovamente e chiediamo il contributo di tutti.

In caso di attacco, usate la botola che si trova in fondo al corridoio, che è incantata e vi troverete direttamente in sala grande o davanti al portone principale.

Albus Percival Brian Silente

“ wow … finalmente qualcuno si è reso conto che siamo in pericolo!” fu il commento di Blasie

“ perché che c’è scritto?” chiese Draco che doveva ancora aprire la lettera

“ che è meglio che non ci facciamo vedere in massa dagli studenti e in caso di attacco dobbiamo usare la botola in fondo al corridoio e ci troviamo direttamente o in sala grande o davanti al portone principale!”

“ speriamo di non doverla usare!” fu il commento di Ginny

“ beh, se i mangiamorte provano ad entrare o entrano, lasciamo James con Narcissa e voi ragazze potete scegliere se venire con noi o rimanere qua!” disse Harry guardando Draco e pregandolo con gli occhi di non dire niente.

“ magari Hermione non so, se vuoi rimanere qui con Narcissa per la sicurezza della bambina … dopo decidi tu …!” disse Draco fregandosene altamente dello sguardo ammonitore del suo capo

“ potrei anche fare compagnia a Narcissa … dipende da quanti sono …!” rispose Hermione rendendosi conto che con il pancione del quarto mese potrebbe essere solo d’intralcio

“ io continuo a sperare di non dovere mai usare quella botola!” commentò nuovamente Ginny che teneva in braccio James quasi dovesse proteggerlo a tutti i costi

“ non sei l’unica, ma ho la vaga sensazione che il sorriso di Severus prima fosse di scherno, quasi sapesse cosa c’era scritto nelle lettere” disse Draco

“ speriamo bene … adesso andrei a vedere se quegli altri hanno finito di prepararsi, così andiamo a giocare questa stra maledetta partita. Un altro po’ che aspettiamo dobbiamo andare in sala grande per mangiare prima che gli elfi domestici tolgano tutto quel ben di dio che cucinano ogni volta!” disse Lucius

“ e chissà perché tu vai sempre a pensare al cibo!” disse Draco chinandosi per dare un bacio sulla fronte ad Hermione e salutare le altre ragazze con un cenno della mano prima di uscire dalla loro sala comune senza ascoltare minimamente la risposta del padre

“ bene … a dopo!” salutarono Blasie e Harry per poi seguire l’amico, mentre Lucius da dietro sbuffava come una locomotiva.

“ una domanda Cissy. Ma tuo marito e tuo figlio fanno sempre così?” chiese preoccupata Ginny guardando la madre del ragazzo della sua migliore amica

“ ogni secondo della giornata. E questo era niente in confronto alle frecciatine che si lanciano di solito. Hermione ne sa qualcosa!” commentò Narcissa guardando la ragazza che scoppiava a ridere al ricordo del giorno in cui aveva detto a Draco di essere incinta e della parte che il padre di lui aveva avuto in quella vicenda.

“ non me lo dire! Senza offesa per te Cissy ma a volte vorrei ammazzare tuo marito!” disse Hermione

“ avvisami che ti vengo ad aiutare … per fortuna da quando abitate a Malfoy manor, la casa dove abitiamo è mia e comando io … mancava veramente poco che impazzivo in quella casa con le tende sempre chiuse!” disse Narcissa guardando la ragazza che sorrideva

“ quando finirà questa stupida guerra indetta dagli ex cagnolini di Voldemort per rivincita, voglio vedere a tutti i costi Black manor … da come l’ha descritto Draco è magnifico!”

“ fidati, senza offesa è il manor più bello che ci sia!”

“ fidati Hermione è veramente stupendo! Per non parlare del giardino che c’è dietro alla casa. Sembra uscito da una favola!” disse Daphne sorridendo all’amica

“ perché cara Duffy, il tuo? Non sembra uscito direttamente dalla radura incantata di Biancaneve?” chiese Narcissa mentre Daphne scoppiava a ridere …

“ chissà perché me lo dicono tutti quelli che ci mettono piede!”

“ ragazze spicciamoci, qui si brucia tutto!” disse Ginny tirando fuori dal forno la teglia con i biscotti

“ Ginny, per fortuna ci sei tu, altrimenti sta sera chi li sente quelli senza il loro dolce?” chiese Narcissa guardando in direzione del campo da Quiddich dove sfrecciavano alcuni ragazzi che da come giocavano sembravano professionisti

“ secondo me non se ne accorgono nemmeno!” disse Daphne

“ forse Blasie perché conoscendoti non è abituato a mangiare le schifezze come le chiami tu, ma Draco e Lucius sicuramente si!” disse Hermione.

Suo suocero aveva un feeling tutto suo con le cose che contenevano zucchero e carboidrati

“ tale padre tale figlio. A casa mia gli elfi preparavano tutti i giorni porzioni infinite di dolci per quei due. E a sera non ne rimaneva nemmeno una briciola!” disse Narcissa per poi tornare dalle ragazze a finire di preparare la cena

MEZZORA DOPO

In cucina avevano finito di preparare la cena a base di carne per la sera. Hermione e Ginny stavano finendo di sistemare le varie pentole, mentre Narcissa era andata a fare una doccia.

Daphne era letteralmente spaparanzata sul divano a fare zapping con la televisione a muro di ultima categoria

“ ma Silente dove le trova certe cosa?” chiese Hermione entrando in salotto mentre l’amica agitava la bacchetta facendo comparire dei popcorn per poi guardare un film a caso .

“ me lo sono sempre chiesta anche io. Quel forno a microonde che c’è in cucina, non l’aveva mai visto nemmeno mio padre che passa tutto il pomeriggio tra i babbani, per non parlare della lavastoviglie … Harry nemmeno sa cos’è se tutto va bene e fino a undici anni era babbano!” disse Ginny lasciandosi cadere sul divano accanto all’amica

“ Ginevra Molly Weasley!! Silente ci ha prestato questo dormitorio nella speranza che noi glielo restituissimo integro, non aveva messo in conto che un pachiderma si lanciasse sul divano mentre soggiornava ad Hogwarts cucinando tutto il pomeriggio!” la riprese Hermione con un sorriso canzonatorio sulle labbra

“ pachiderma a chi? Bada a come parli Herm, che qui quella che diventerà gigante a breve sarai tu!” rispose la rossa mentre un vero sorriso affiorava nel volto tirato. Era ancora triste per la perdita del figlio

“ non è colpa mia!” rispose Hermione mentre la porta del dormitorio si apriva lasciando entrare i ragazzi e Lucius con le divise sporche di fango e le scope in mano

“ gratta e netta!” mormorò stancamente Hermione fulminando con lo sguardo i nuovi arrivati mentre puliva le divise e gli scarponi di quest’ultimi dalla terra

“ no Herm! Adesso come farò a sporcare tutta la casa mentre faccio il giro per le stanze in cerca della nostra camera che è l’ultima a sinistra?” chiese Draco facendo il labbruccio

“ semplice … vai direttamente in camera senza sporcare niente! Perché non ti viene mai voglia di sporcare Malfoy manor?” chiese la ragazza guardandolo con aria di sfida mentre lui scoppiava a ridere e si avvicinava per dargli un bacio sulle labbra mentre anche Hermione si concedeva un sorriso.

D’altronde anche se avesse sporcato Malfoy manor, non avrebbe fatto in tempo ad accorgersene grazie al lavoro puntuale e pulito dei vari elfi domestici che lavoravano in quella casa

“ vi siete divertiti a giocare nuovamente a Quiddich a scuola? Soprattutto tu Lucius, era da qualche secolo che non provavi quel campo vero?” chiese Narcissa guardando il marito mentre ghignava sadicamente

“ certo che si Cissy, ma mi dispiace ricordarti che per tua sfortuna hai la mia stessa età!” fu il commento di un Lucius ghignate

“ già, ma chi li porta meglio tra i due sono io!” disse fiera Narcissa. In fondo se la gente non la conoscesse le avrebbe dato massimo trent’anni, infischiandosene bellamente dei suoi quaranta.

“ se fossi in te non ne sarei così sicura!” disse Lucius guardando la moglie con occhio critico di chi la sa lunga

“ ma andiamo Lucius, chi vuoi che dia a te trent’anni con quei capelli bianchi?” chiese Narcissa guardando il marito e dicendo la frase come se la cosa fosse ovvia

“ bianchi? Cissy hai bisogno degli occhiali? Sono biondi! Biondo platino!” esclamò Lucius guardando i capelli come se fossero la cosa più bella in quel momento e facendo scoppiare a ridere tutti

“ dai mamma, non vedi quanto è affezionato ai suoi capelli? Talmente tanto da non volere rovinare il lavoro della piastra fatto ieri sera per legarli!” commentò Draco guardando suo padre con un ghigno made in Malfoy dipinto sul volto

“ era solo un boccino … non vorrai ricordarmelo per tutta la vita vero?” chiese Lucius facendo il labbruccio simile a quello che aveva fatto il figlio poco prima

“ oh certo che si! In fondo, tu non sei riuscito a prendere il boccino perché i tuoi capelli bianchi ti sono andati davanti agli occhi!” disse Draco continuando a ghignare mentre Harry soffocò una risatina di scherno verso il futuro suocero della sua migliore amica, infondo se l’era andata a cercare

“ ma che dici! Qualcuno aveva messo il malocchio alla mia scopa! Non è colpa mia se ha virato bruscamente dalla parte opposta al boccino rischiando di farmi cadere!” disse Lucius guardando il figlio come se l’accaduto fosse a causa del malocchio gettato da una persona invisibile sulla scopa nuova

“ non fai prima a dire che non sei capace di andare sulla scopa o che semplicemente ti sono andati i capelli davanti agli occhi?” chiese Draco guardando il padre che stava sbuffando sonoramente

“ dai Dray! Poveretto. Non vedi quanto è vecchio e stanco …” disse Blasie ghignando in direzione del padre tra poco sepolto del suo migliore amico

“ grazie dell’aiuto Zabini! Veramente molte grazie!” disse ironico Lucius guardando il moro che imperterrito continuava a parlare con Draco

“ fa niente Lucius! Su Dray, lascia stare il tuo vecchio paparino per favore e vai a darti una lavata! Puzzi come uno che non si lava da mesi e sono sicuro che non sia un complimento!” disse Blasie facendo finta di annusare la divisa di Draco per poi arricciare il naso e voltarsi dall’altra parte

“ nemmeno tu profumi di rose sai Bla? Se fossi in te non ci proverei nemmeno ad avvicinarmi al letto senza prima essere passato per la doccia se ci tieni alla vita!” commentò Draco lanciando un occhiata eloquente al fango che era rimasto tra i capelli di Blasie

“ ci puoi contare!” disse Daphne alzandosi dal divano in quel preciso istante e arricciando il naso alla vista delle condizioni del fidanzato

“ Duffy, ma tu da che parte stai?”

“ dalla mia e ringrazia che ti faccio entrare in camera per lavarti!”

“ uff …!” sbottò Blasie mentre Draco scoppiava a ridere e si dirigeva verso la sua stana sotto lo sguardo divertito dei suoi compagni

ORE 17.30

Dopo che i ragazzi ebbero fatto la doccia, scesero a mangiare.

Passarono il pomeriggio a gironzolare per Hogwarts, in ricordo dei vecchi tempi quando avevano qualche ora buca.

Hermione si rintanò con una coperta sulle sponde del lago nero per studiare

Draco tornò alla radura dove andava da giovane quando voleva stare solo per pensare alla sua vita che faceva bellamente schifo

Di Blasie e Daphne si erano perse le tracce subito dopo la loro uscita dalla sala grande.

Avevano detto che sarebbero andati ad Hogsmede in fondo era da una vita che non ci andavano

Harry e Ginny erano andati sulla torre di astronomia e poi in gufiera, dovevano mandare alcuni messaggi, dato che conoscendo la signora Weasley si sarebbe preoccupata a morte se non l’avessero avvisata.

Era pomeriggio inoltrato e cominciava a fare freddo per quando fosse solo settembre.

Il matrimonio era stato rinviato.

Infondo la riuscita della guerra era più importante e le due coppie non potevano permettersi le distrazioni dell’organizzazione di due tra i matrimoni più importanti del momento.

Certo la notizia poteva distrarre le persone dalla guerra, ma avevano convenuto che il matrimonio non era la maniera corretta

“ Hermione!”Draco stava rientrando ad Hogwarts quando l’aveva vista sotto la quercia dove di solito stava lui con i suoi amici serpeverde, in compagnia del suo libro

“Draco! Mi hai spaventata a morte!” disse Hermione girandosi fulminea

“ scusa, non era mia intenzione. Comincia a fare freddo, ti conviene entrare, non vorrei che ti prendessi un malanno!” disse Draco alzando gli occhi verso il cielo.

Una coltre di nubi nere da tempesta si addensava verso ovest.

“ cavolo! Non me n’ero accorta. Questo libro è troppo bello!”

“ si … mi chiedo come fai a rileggere per la millesima volta il manuale di trasfigurazione avanzata!” disse ridendo mentre teneva la mano ad Hermione per aiutarla ad alzarsi. La pancia stava dando i suoi problemi alla ragazza.

Ridendo e scherzando erano entrati nella sala comune dell’ala in disuso.

C’era un silenzio di tomba e nemmeno un rumore proveniva dalle varie stanze.

Hermione e Draco preoccupati raggiunsero la scala del dormitorio e si smaterializzarono davanti alla porta d’ingresso.

Appena entrarono trovarono tutti i loro <> tra cui Blasie e Daphne che guardavano preoccupati fuori dalla finestra.

“ che succede?” chiese preoccupato Draco stringendo ancora più forte la mano di Hermione che aveva arpionato il suo braccio

“ stanno attaccando!” disse con voce glaciale Blasie. Stanno attaccando. Un'unica frase che mandò letteralmente in pappa il cervello di Draco mentre Hermione si attaccava ancora più forte al suo braccio.

Stanno attaccando. Poi un boato che fece tremare le mura del castello.

La barriera divenne visibile solo per un secondo mentre un profondo squarcio si allargava sulla parte alta.

Stanno attaccando.

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao gente! Scusate il ritardo.

Allora … come sempre ringrazio tutti quelli che l’hanno letta, messa tra i preferiti o seguiti.

Un mega grazie va a chi l’ha recensita!
grazie mille ragazze.

A volte mi chiedo come farei senza di voi.

Anche per questo capitolo ci tengo come minimo ad avere tante recensioni quante il capitolo precedente.

Anche qualcuna in più.

Grazie mille e a presto

Rowena00

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Capitolo 17
*** Attaccano ***


“ che succede?” chiese preoccupato Draco stringendo ancora più forte la mano di Hermione che aveva arpionato il suo braccio

“ stanno attaccando!” disse con voce glaciale Blasie. Stanno attaccando. Un'unica frase che mandò letteralmente in pappa il cervello di Draco mentre Hermione si attaccava ancora più forte al suo braccio.

Stanno attaccando. Poi un boato che fece tremare le mura del castello.

La barriera divenne visibile solo per un secondo mentre un profondo squarcio si allargava sulla parte alta.

La risata sadica di Bellatrix Lestrange risuonò nella’aria immobile mentre un altro incantesimo si andava ad infrangere sulla barriera che stava per cedere.

“ fuori da qui immediatamente!” urlò Draco appena si rese conto della situazione

Se facevano in fretta sarebbero riusciti a salvare la barriera senza provocare altri danni inutili.

Andava semplicemente rinforzata e di sicuro i mangiamorte non si aspettavano l’intero ordine al completo più una squadra di auror.

Corse verso la botola seguito a ruota dagli altri mentre Hermione si dirigeva verso il terrazzo. Poteva aiutare senza essere in mezzo alla battaglia e rischiare la vita di sua figlia.

Narcissa toglieva dalla braccia di Ginny il piccolo James che aveva cominciato a piangere al primo boato. In meno che non si dica tutto il gruppo si catapultò in giardino.

Erano una marea. Erano tantissimi.

I mangiamorte sembravano non finire mai.

Quella sera avevano intenzione di prendere Hogwarts e a capo di quella spedizione stava in piedi fiera Pansy Parkinson.

I lunghi capelli neri ondeggiavano al vento mentre dietro di lei Bellatrix prorompeva nella sua risata sadica.

Erano convinti di farcela.

Ma ride bene chi ride ultimo,

in due minuti il giardino si riempì di sonori crak e svariati gruppi di ex compagni di classe del salvatore del mondo magico si smaterializzavano.

La risata di Bellatrix risuonò nuovamente nell’aria seguita da un boato più forte dei precedenti.

La barriera stava cedendo al centro.

Dovevano sbrigarsi o i mangiamorte sarebbero riusciti ad aprire una breccia

Dalla terrazza dove era nascosta Hermione cominciò a recitare la formula.

Aveva incantato il libro avanzato che stava leggendo prima per fare credere a chiunque di voler ripetere trasfigurazione.

In realtà stava studiando uno dei più potenti incantesimi bianchi che esistevano.

Chiedevano aiuto alle forze della natura.

Acqua, fuoco, aria, terra.

Per realizzare questo incantesimo dovevano essere in quattro.

Aveva già avvisato Narcissa, che dopo aver dato la pozione per addormentarsi a James era salita con lei in terrazza.

Mancavano solamente Silente e la professoressa McGrannit.

E poi quattro tra i maghi più forti al mondo erano riuniti per proteggere la barriera.

Con un crak Silente e la McGrannit furono sulla terrazza.

“ speriamo che funzioni altrimenti siamo nei guai e guai seri” disse la McGrannit mentre un altro boato squarciava la barriera.

Chiunque stesse colpendo tra le fila dei mangiamorte era molto potente

“ cominciamo!” disse silente puntando la bacchetta sulla barriera seguito dalla McGrannit, Narcissa e Hermione.

A turno cominciarono a recitare una litania che ripetevano in continuazione.

Dalle quattro bacchette puntate verso il cielo scaturivano a turno dei fasci di luce che illuminavano la notte che stava calando su Hogwarts senza sapere come se ne sarebbe andata il mattino seguente

Verde per Hermione

Bianco per Narcissa

Azzurro per Minerva

Rosso per Silente

A turno i quattro elementi colpivano con i loro fasci luminosi la barriera che si richiudeva intorno ad Hogwarts diventando sempre più spessa.

I mangiamorte non staccavano gli occhi da quello che stava accadendo.

Quelli dell’ordine rimasero stupefatti.

Avevano notato l’assenza di Silente e della McGrannit, ma credevano che sarebbero arrivati di li a poco.

Man mano che i fasci di luce colpivano la barriera protettiva questa si allargava a vista d’occhio spazzando via i mangiamorte che pieni di magia nera, non riuscivano a contrastare quella bianca.

In meno di cinque minuti la battaglia per la presa di Hogwarts fu conclusa con la vittoria schiacciante dell’ordine.

I mangiamorte per un po’ non avrebbero attaccato.

Dovevano colmare le perdite di quella battaglia.

Mentre tutti festeggiavano Draco pensava a quello che era appena successo e in due secondi capì.

Hermione che leggeva il libro.

Hermione che non provava minimamente ad uscire con loro

Hermione e il suo amore incondizionato per la natura.

Sua madre che prendeva James senza opporre resistenza.

L’assenza dei professori.

“ Hermione!” urlò spaventato cominciando a correre verso il castello

“ che succede Malfoy?” chiese Harry seguendolo preoccupato

“ Hermione era con silente la McGrannit e mia madre!”

“ come fai ad esserne sicuro?”

“ lo so Potter, per una buona volta fidati!” sibilò Draco continuando a correre verso il dormitorio e salendo direttamente in terrazza

IN TERRAZZA

La barriera si risanava a vista d’occhio. L’incantesimo era molto difficile ma potente.

Se perdevi la concentrazione rischiavi di rompere i legami dei quattro elementi.

La pellicola trasparente che proteggeva Hogwarts e i suoi studenti si andava ingrossando e diventava sempre più opaca mentre si allargava.

Toccò la prima riga dei mangiamorte che la guardavano stupefatti.

Inizialmente provarono ad opporre resistenza, ma poi furono spazzati via, seguiti a ruota da tutti gli altri che stavano al di fuori della barriera.

“ Hermione che l’abbiamo fatta. Puoi sederti!” disse Minerva mentre correva a prendere la sue ex allieva che sembrava esausta.

“ Narcissa per favore aiutami o tuo figlio ci ammazza!” disse preoccupata al professoressa mentre Hermione si accasciava su se sessa sorretta subito dalle braccia forti e salde di Narcissa che le impedirono di sbattere sul lastricato di marmo.

“ Hermione!” tentò di chiamarla la donna, ma Hermione sentiva tutto ovattato come se fosse a chilometri di distanza.

“ Hermione rispondi!” tentò l McGrannit, ma Hermione si stava allontanano da loro esausta mentre una mano correva alla pancia visibile sotto la maglia pesante

“ Draco …” sussurrò flebile la ragazza mentre Draco entrava dalla botola incavolato nero.

“ Hermione!” urlò lanciandosi di fianco a lei e carezzandole amorevolmente una guancia mentre la ragazza entrava in uno stato di dormiveglia.

Quell’incantesimo era tanto potente, tanto lungo e lei era debole.

“ che cosa ha fatto?” chiese Draco sibilando in direzione di sua madre che fece meno alla promessa fatta alla ragazza di non dire nulla a Draco e cominciò a raccontare alla faccia preoccupata del figlio

“ ieri mattina ha trovato questo incantesimo in un libro della biblioteca del manor. Me ne ha parlato subito. Si poteva fare. Servivano quattro maghi potenti e noi ce li avevamo. Ho provato a dissuaderla. Avremmo chiesto ad Harry così sarebbe stato ancora più potente ma non ha voluto. Mi sono offerta di rimanere qui in caso di attacco per aiutarla e così ho fatto. Metà dei suoi incantesimi li ho lanciati io” disse Narcissa spiegando la situazione al figlio che non ne voleva sapere di sentire le motivazioni della madre

“ madre, è incinta! Cosa del fatto che non doveva partecipare alla battaglia non hai capito? Se succede qualcosa alla bambina ti conviene scappare perché non rispondo più delle mie azioni!” sibilò Draco in direzione della madre che arretrava preoccupata

“ signor Malfoy, si fidi, abbiamo fatto di tutto per convincere la signorina Granger a chiedere il suo aiuto o quello del signor Potter ma lei non ha voluto ascoltarci!” tentò la professoressa di trasfigurazione

“ lei e il suo animo grifondoro con le sue manie di gloria!” sbottò Draco prendendo in braccio la ragazza e portandola giù in sala comune per poi portarla nella loro stanza e adagiarla sul letto.

“ che è successo?” chiese Harry entrando due minuti dopo nel dormitorio seguito dagli altri che erano stati avvisati della scomparsa del biondo.

“ ha fato un incantesimo troppo potente, perché non è riuscita nemmeno per due secondi a tenere la bacchetta giù durante questa battaglia!” rispose Draco mentre frugava nell’armadietto delle pozioni

“ dove è adesso?” chiese Harry guardando Draco che con un Accio prendeva la pozione ricostituente che avrebbe dato ad Hermione

“ Potter ma ti senti? È svenuta dalla stanchezza, dove vuoi che sia?” chiese Draco guardando il moro con fare scettico mentre chiudeva l’armadietto e si dirigeva verso la sua camera da letto

“ ma che gli è preso?” chiese Harry dopo che Draco sbatté la porta della sua stanza dietro di se

“ è solo preoccupato” disse Narcissa uscendo dalla cucina

“ si preoccupa anche per un mancamento adesso?” chiese Harry allibito

“ Potter, la sua ragazza è incinta di quattro mesi. Rischiano ancora di perdere il bambino, sì si preoccupa anche per un mancamento, ma se non ricordo male eri tu quello che tornava a casa ogni volta alle due per stare con la moglie incinta di nemmeno due mesi!” disse Blasie mentre Harry diventava bordò e Ginny abbassava la testa dispiaciuta

“ vado da Herm, anche se sono abbastanza convinta che Malfoy mi sbranerà viva!” disse Ginny percorrendo il corridoio seguita dallo sguardo di tutti.

Si fermò davanti alla porta della futura famiglia Malfoy.

Toc toc

“ chi cavolo è adesso?” chiese la voce infastidita di Draco da dietro la porta chiusa

“ sono Ginny. Posso entrare?” chiese titubante la ragazza. Il fidanzato della sua migliore amica pareva abbastanza incazzato e forse none era stata una grande trovata andargli a rompere le scatole adesso.

“ entra. Fai come se fossi a casa tua!” rispose gelido il biondo lasciando di stucco Ginny che abbassò la maniglia.

Quello che vide le fece spuntare un sorriso sul volto.

Draco Malfoy stava di fianco alla sua ragazza con un sorriso dolce sul viso mentre le dava la pozione.

“ che ci fai qui Weasley?” chiese Draco

“ Potter grazie, se devi pronunciare il mio cognome con odio usa almeno quello di mio marito. Comunque sono venuta a vedere come sta Hermione” rispose la ragazza andando vicino all’amica

“ lei credo bene. È la bambina che mi preoccupa!” rispose Draco guardando Ginny che gli rivolse stranamente un sorriso apprensivo

“ tranquillo Draco, la bambina è figlia vostra. Sarà fortissima. Non ti preoccupare, e poi sono abbastanza sicura che non abbia battuto la pancia …” rispose pensando Ginny.

In effetti Hermione era sorretta da sua madre quando era arrivato in terrazza. Sicuramente non aveva battuto al pancia e almeno per un secondo la fortuna sorrideva a loro favore

“ Draco …”mormorò flebile Hermione girandosi sul letto

“ Hermione!” disse Draco mentre un sorriso spuntava sul volto teso

“ vi lascio soli” disse Ginny rivelando la sua presenza anche all’amica

“ Ginny non serve che te ne vai …”

“ si invece, vado ad avvisare gli atri che ti sei svegliata e che stai bene e poi devo preparare la cena. Sono sicura che abbiamo tutti una fame da matti!” rispose la rossa avvicinandosi al letto e sorridendo all’amica, mentre Draco le rivolgeva un cenno con il capo.

Dopo che la porta si fu chiusa dietro il corpo snello di Ginny tra i due cadde un silenzio

“ come sta la bambina?” chiese Draco interrompendo il silenzio

“ bene. Forse stanca come la mamma! Ringrazia tua madre appena la vedi. Mi ha presa al volo!” disse Hermione guardando Draco negli occhi

“ sciocca di una grifona. Pure mentre sei incinta devi partecipare alla battaglia mettendo a rischio al vita tua e di tua figlia!” disse con tono di rimprovero Draco mentre Hermione cercava di diventare piccola e invisibile sul letto.

“ Draco io …”

“ si lo so, tu volevi soltanto renderti utile. Hermione santo Salazar, cosa facevo io se tu venivi colpita da un incantesimo? Se quello di protezione che avete lanciato sulla barriera non funzionava? Se i mangiamorte fossero entrati e ti avessero colpita?” chiese Draco guardando la ragazza come se la vedesse per la prima volta e non volesse sprecare nemmeno un secondo.

“ ma non è andata così!” si difese Hermione

“Granger santo iddio! Quanto c’è manato?” chiese Draco arrabbiandosi ancora di più

“ perché devi sempre incolparmi e mai dirmi che sono stata brava che ho fatto la cosa giusta?”

“ cosa dovrei dirti che hai fatto la cosa giusta nel mettere in pericolo la vita tua e di tua figlia?” chiese Draco sibilando gelidamente

Gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime

“ sai una cosa? Fanculo Malfoy! Non è accaduto! È andato tutto bene! Dalla prossima battaglia me starò qui in camera a giocare a palla mentre voi fuori rischiate le pelle!” sbottò la ragazza tentando di alzarsi dal letto, ma un violento capogiro la fece ricadere sui cuscini

“ smettila di fare la vittima Granger! Hai pensato nemmeno per un secondo come mi sarei sentito io se tu fossi stata colpita da un incantesimo o se la bambina non ce l’avesse fatta?” chiese Draco alzando i toni

“ e tu? Ti sei chiesto come sarei stata io qui in casa con le mani in mano se i mangiamorte avessero fatto una breccia sulla barriera?” chiese lei mentre Draco si alzava infuriato e usciva dalla stanza sbattendo la porta e facendo scoppiare a piangere Hermione

“ cosa cazzo è successo Malfoy?” chiese Harry uscendo dalla cucina dopo aver sentito la porta sbattere

“ fottiti Potter!” sibilò Draco uscendo dalla porta del dormitorio

“ Harry cosa è successo?” chiese Blasie arrivando dietro il moro

“ non lo so. Mi ha risposto male ed è uscito. Deve aver litigato con Hermione per il fatto che lei si trovava sulla terrazza e non in casa!” disse Harry mentre Blasie correva dietro all’amico

Quella sera in quell’appartamento del dormitorio, nessuno mangiò.

Hermione singhiozzava in camera e non faceva entrare nemmeno Ginny

Blasie era rientrato un ora dopo essere uscito alla ricerca del biondo, senza averlo trovato

Draco si stava spaccando le nocche della mano sugli alberi della radura, sotto la pioggia battente per scacciare la frustrazione dovuta al fatto che lei non aveva pensato nemmeno un momento a lui e alla bambina

Ginny tentava di far mangiare James che continuava imperterrito a piangere.

Verso le nove di sera la porta del dormitorio si aprì per poi richiudersi furiosamente dietro a Draco decisamente più calmo di come era uscito e bagnato fradicio fino al midollo, con le mani bendate

“ Malfoy dove sei stato?” chiese Harry alzandosi dal divano appena sentì la porta aprirsi

“ da nessuna parte che ti interessi Potter!” rispose freddamente Draco dirigendosi verso la sua camera

“ non ti fa entrare! Non ha fatto entrare nemmeno Ginny!” disse Harry

“ scommettiamo?” chiese Draco

“ Malfoy arrenditi non riesci ad entrare!”

“ Potter è pure camera mia!” disse Draco chiudendo al discussione e dirigendosi verso la camera da letto per poi aprire la porta senza nemmeno bussare

“ sparisci!”

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao ragazze, scusate il ritardo, è stato un mese un po’ impegnativo e incasinato … tra viaggi e cavolate varie…

Mi è dispiaciuto molto di non vedere le recensioni che mi aspettavo.

Grazie mille all’unica persona che ha recensito…

Grazie di cuore Sinasa.

A presto e spero che con questo capitolo vada meglio.

Ciao

Rowena00

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Capitolo 18
*** Una famiglia ***


“ Malfoy arrenditi non riesci ad entrare!”

“ Potter è pure camera mia!” disse Draco chiudendo al discussione e dirigendosi verso la camera da letto per poi aprire la porta senza nemmeno bussare per poi girarsi ed imperturbare la stanza

“ sparisci!” sibilò Hermione da dentro la camera appena vide la porta aprirsi e la figura di Draco stagliarsi sullo spiraglio di luce

“ nemmeno se mi paghi”

“ ho detto sparisci”

“ io ho detto no. Dobbiamo parlare mezzosangue!”

“ io con te non ci parlo!”

“ per favore Hermione!”

“ Draco esci, voglio restare sola!” disse la ragazza tentando di mandare via Draco che invece si avvicinò al letto e l’abbracciò togliendole le varie lacrime che si erano fermate ai bordi degli occhi

“ Draco …” tentò la ragazza, ma le labbra di lui che si posavano sulle sue le impedirono di continuare la frase

“ Hermione perdonami. Sono stato uno stupido …” disse Draco tentando di giustificare il comportamento che aveva avuto poco prima

“ cosa dovrei perdonarti? In fondo me lo sono andata a cercare. Aveva ragione tua madre dovevamo chiedere a Harry!” disse la ragazza

“ quello era scontato, ma io ho sbagliato ad aggredirti così!” disse Draco stendendosi sul letto accanto a lei a respirando il profumo dei suoi capelli

“ tranquillo anche io ho fatto la mia parte!” rispose Hermione girandosi su un fianco e posando la mano piccola sul petto di lui

“ ero solo preoccupato … !”

“ e io troppo testarda per accorgermene!” disse Hermione mentre posava la testa nell’incavo del collo del suo futuro marito. Rimasero per un po’ così beandosi l’uno della presenza dell’altro

“ come sta la bambina?” chiese Draco rompendo il silenzio

“ bene, per fortuna. Scusa sono stata davvero una stupida!” disse Hermione cominciando a piangere sulla spalla di Draco

“shhh, non dire così” disse Draco mentre la avvolgeva in un abbraccio.

Si addormentarono così. Senza mangiare. Semplicemente abbracciati, mentre gli amici fuori si chiedevano se al mattino li avrebbero trovati entrambi vivi

MATTINO SEGUENTE

Hermione si svegliò abbracciata a qualcosa o meglio a qualcuno.

Ci mise un po’ a realizzare che era Draco e a ricordare cosa era successo la sera prima

“ buongiorno!” disse Draco sorprendendo Hermione

“ scusa, ti ho svegliato” disse la ragazza

“ no, tranquilla ero già sveglio da un po’.” Disse Draco abbracciando la ragazza e stringendola a se

“ ho fame!” disse a un certo puto Hermione girandosi per guardare Draco che aveva cominciato a ghignare maliziosamente

“ non in quel senso pervertito!” si difese Hermione

“ ehi. Guarda che se non fosse per quel senso tua figlia adesso non se ne starebbe tranquilla nella tua pancia!” rispose Draco facendo finta di fare l’offeso

“ lo so Malfoy, ma adesso ho fame di cibo. Ieri sera ho saltato la cena e a mezzogiorno ho mangiato poco” disse Hermione alzandosi dal letto seguita da Draco

Arrivarono in cucina mentre tutti stavano già facendo colazione

“ siamo tutti mattinieri?” chiese Draco

“ volevamo svegliare anche voi, ma nessuno aveva coraggio di entrare in camera. Non si sa mai in che modo vi riconciliate voi!” disse Harry guardando Draco che ghignava mentre Hermione aveva abbassato la testa

“ ma date le vostre condizioni credo che non abbiate fatto niente!” disse Blasie guardando l’amicò che annuì impercettibilmente

“ oggi pensavamo di fare un viaggio ad Hogsmede. È da una vita che non ci mettiamo piede!” disse Ginny guardando Draco ed Hermione che annuirono.

“ non è una cattiva idea. Sinceramente muoio dalla voglia di leggere quello che si sono inventati quelli della gazzetta sull’attacco di ieri sera!” disse Draco

“ eccoti servito!” rispose Blasie lanciando in testa all’amico una gazzetta del profeta

“ sbaglio o tu non avevi l’abbonamento?” chiese Draco guardando male l’amico

“ no, ma Piton ha fatto il piccione viaggiatore scassa balle anche sta mattina è per questo che siamo tutti svegli, tranne i piccioncini che hanno imperturbato la stanza ieri sera!” rispose il moro guardando Hermione che aveva preso una fetta di toast dal piatto ed aveva alzato le mani in segno della sua innocenza

“ guardate Draco. Io non c’entro niente. Non so nemmeno dove sia la mia bacchetta!” disse la ragazza mentre Narcissa si alzava e prendeva la bacchetta di biancospino porgendola ad Hermione

“ l’ho raccolta ieri pomeriggio in terrazza” disse sorridendole cordiale

“ grazie mille Cissy!” rispose Hermione mentre Draco riservava uno sguardo gelido alla madre

“ Dray!” sibilò Hermione guardandolo in cagnesco

“ Hermy!” rispose lui di rimando

“ santo Salazar quanto siete cocciuti voi serpeverde. Narcissa tuo figlio voleva dirti che gli dispiace!” disse Hermione fulminando con lo sguardo Draco e intimandogli di non intervenire

“ non l’ho detto però!” disse Draco infischiandosene dello sguardo ammonitore della ragazza

“ se più cocciuto di Ciuchino!”

“ e chi è adesso Ciuchino?” chiese Draco guardando Hermione mentre Harry e Ginny scoppiavano a ridere

“ vorresti dirmi che non sai cos’è Shrek?” chiese Harry con le lacrime agli occhi

“ no Potter!”

“ auguri Herm! Ma che cartoni guardavi da piccolo Malfoy?” chiese Ginny ridendo insieme al marito

“ non li guardavo proprio. Giocavo con una mini bacchetta regalata da mio padre a fare parlare i giocattoli!” rispose Draco mentre Lucius ghignava.

Ogni sera aveva qualche macchinina che correva per casa parlando e sapeva sempre chi era l’artefice di quel piccolo malanno

“ Lucius niente bacchette prima del tempo per mia figlia!” disse Hermione guardando il futuro suocero che ghignava apertamente

“ tranquilla Hermione … tanto a farla impazzire basta suo padre!”

“ ehi!” brontolò Draco mentre tutti scoppiavano a ridere.

“ che permaloso che sei!” disse Hermione tirandogli un pugno scherzoso sulla spalla

“ o sua madre con i suoi istinti suicidi!!” disse Draco guardando Hermione che rideva tenendosi la pancia.

“ vi muovete?” chiese Ginny dopo un po’ guardando Draco che doveva ancora toccare le uova che si era messo sul piatto.

Guardava Hermione che teneva la mano sulla pancia e non aveva nessuna intenzione di toglierla

“ Herm?” chiamò

Lei si girò con gli occhi pieni di lacrime e un sorriso beato sul volto mentre prendeva una sua mano e la posava sulla pancia.

La bambina si stava muovendo.

anche gli occhi di Draco si riempirono di lacrime mentre Narcissa tirava un urletto di gioia.

Erano una famiglia perfetta e neppure la guerra o la morte gli avrebbe separati.

Erano degli amici prima di tutto.

Anche Ginny si commosse e si avvicinò all’amica che piangeva per abbracciarla

“ Hermione!” disse felice

UN ORA DOPO

Tutti avevano fatto la fila per sentire la bambina scalciare e anche il freddo e gelido Lucius Malfoy si era commosso davanti alla nipotina.

Erano pronti per andare ad Hogsmede.

Draco ed Hermione dovevano andare a comprare alcuni vestiti per la piccola. In fondo mancavano solo quattro mesi alla nascita dato che Hermione era appena entrata nel quinto.

Camminavano tranquilli mano nella mano per le strade affollate di Hogsmede.

Tutti si giravano a guardarli. La pancia d Hermione era ben visibile da sotto la maglietta lilla che si era messa quella mattina

Alcuni giornalisti provarono a scattare delle foto, ma lo sguardo di Draco li fece dissuadere dall’idea della buona riuscita dell’impresa.

Entrarono in un negozio di vestiti per bambini entrando per l’entrata principale.

La commessa vedendo chi erano i suoi clienti li guardò stupefatta.

“ come posso esservi utile?” chiese

“ ci servirebbero dei vestiti da bambina piccoli!” disse tranquillo Draco mentre la commessa sgranava gli occhi

In quel momento era sicura di una cosa: Draco Lucius Malfoy era impazzito.

“ sono in quel reparto la infondo” disse indicando con la mano una zona del negozio.

Uscirono quasi un ora dopo con svariate borsette con vestiti per la bambina e premaman per Hermione al seguito.

Tornarono ad Hogwarts verso metà pomeriggio.

Ginny era in cucina intenta a cucinare la cena, subito aiutata da Hermione, mentre Harry era in salotto a giocare con James.

Draco andò a riporre in camera tutte le varie borse di acquisti e a farsi una meritata doccia.

“ Dray!” urlò Blasie appena entrò in salotto

“ che cosa c’è adesso Zabini?” chiese il biondo uscendo dalla sua camera in accappatoio.

“ Malfoy vatti a vestire!” disse Harry disgustato guardando il biondo

“ Hei Potter guarda che il mio accappatoio non ha gli orsetti come il tuo!”

“ Malfoy non ho nessun accappatoio con gli orsetti!”

“ intendevo macchinine scusami! Cosa c’è Zabini?” chiese Draco guardando il suo migliore amico che gli porgeva la gazzetta.

“ ma una volta non le stampavano solo di mattina?” chiese

“ a quanto pare no. Leggi!”

<< I MALFOY STANNO PER AGGIUNGERE UN ALTRO NOME SULL’ALBERO GENEALOGICO E STA VOLTA E’FEMMINA>> recitava la prima pagina della gazzetta, mentre sotto c’era una foto di Draco ed Hermione che entravano nel negozio

“ wow, non hanno perso tempo!” commentò Draco andando verso la cucina dove Ginny lo guardò scandalizzata

“ copri le tue grazie Malfoy!”

“ ma che avete tutti oggi?” sbuffò Draco dirigendosi verso Hermione che aveva la testa dentro il frigorifero

“ Herm, guarda un po’ qua!” disse con un ghigno sulla faccia mentre Hermione si girava e diventata rosa di colpo alla vista del biondo in accappatoio

“ Dray fammi un favore, vatti a vestire!” disse prima di prendere la gazzetta dalle mani del fidanzato

“ qualcun altro deve dirmi che devo andarmi a vestire prima che vada in camera?” chiese mentre Hermione cominciava a leggere la prima pagina della gazzetta

“ non si può dire che hanno perso tempo!” disse Hermione alzando le spalle

“ Lucius?” chiamò

Due secondi dopo un Lucius con i capelli scompigliati e senza maglia uscì dalla stanza che divideva con Narcissa mentre la donna lo seguiva completamente vestita e in ordine

“ che succede Hermione?” chiese Lucius mentre la ragazza storceva il naso alla vista delle condizioni del suo futuro suocero

“ ma che avete tutti caldo voi Malfoy oggi?” chiese porgendo la gazzetta all’uomo mentre Narcissa soffocava una risatina

“ a quanto pare!” commentò Ginny che aveva abilmente trasfigurato l’accappatoi di Draco nei vestiti che avevano a pranzo mentre Narcissa aveva fatto comparire una maglietta per il marito

“ rossa, questi vestiti sono da lavare!” sibilò il biondo

“ te li tieni lo stesso tanto non se ne accorge nessuno e se stressi ancora ti faccio evanescere tutti i cambi di vestiti puliti che hai in camera!”

Lucius continuava a leggere il giornale

“ wow, ma una volta non la stampavano solo di mattina?” chiese

“ a quanto pare no!” rispose Daphne che stava entrando in quel momento in cucina e dirigendosi verso il frigorifero per poi voltarsi lentamente e squadrare Draco

“ Malfoy perché hai gli stessi vestiti di sta mattina se hai consumato tutta l’acqua calda?” chiese con il dito puntato contro il ragazzo

“ chiedi alla Weasley io le avevo detto che erano sporchi!”

“ da quando in qua ti veste Ginny?” chiese la ragazza sorpresa mentre Hermione scoppiava a ridere

“ da quando si presenta in cucina in accappatoio scandalizzando i presenti!” rispose tra le risate Hermione mentre Daphne scoppiava a ridere contagiata dall’amica

“ l’impeccabile Draco Malfoy che esce dalla camera con addosso solo un accappatoio, questo potrebbe essere un titolo da prima pagina!” disse la bionda

“ seguito dal fatto che due minuti dopo da un'altra camera è uscito anche il padre a torso nudo!” aggiunse Ginny mentre i due Malfoy sbuffavano

“ ve la siete andata a cercare!” disse Narcissa mentre Lucius riconsegnava la gazzetta a Hermione

“ ci sarà da divertirsi adesso!” disse mentre si smaterializzava.

Direzione Hogsmede

“ cosa ha intenzione di fare?” chiese Hermione guardando preoccupata Draco che ghignava

“ vedrai!” fu la risposta del biondo

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao a tutti!

Ecco qua il nuovo capitolo.

Spero vi sia piaciuto. Grazie mille a Bellaculle_32, sinisa e Defechira che hanno recensito.

Lasciatemi qualche recensione anche per questo capitolo se potete.

A presto

Rowena00

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Capitolo 19
*** Vicini serpenti ***


“ ci sarà da divertirsi adesso!” disse mentre si smaterializzava.

Direzione Hogsmede

“ cosa ha intenzione di fare?” chiese Hermione guardando preoccupata Draco che ghignava

“ vedrai!” fu la risposta del biondo mentre un ghigno compariva sul volto.

“ così non mi tranquillizzi!” sibilò Hermione mentre Draco scoppiò a ridere.

“ vedrai che per un po’ giornalisti e fotografi non ci romperanno le scatole!” rispose il biondo mentre con passo controllato e apparentemente tranquillo si dirigeva verso la credenza degli alcolici.

Era tremendamente preoccupato. Non aveva la più pallida idea di cosa avrebbe fatto adesso suo padre e sinceramente non voleva nemmeno pensarci.

HOGSMEDE

Con un sonoro crak, Lucius Abrax Malfoy si smaterializzò al centro della piazza principale di Hogwarts spaventando alcune persone.

Per quanto la guerra fosse finita e tutti provassero un enorme rispetto per colui che aveva tradito l’oscuro, la figura alta e imponente metteva ancora in soggezione i passanti, soprattutto se si smaterializzava con quel ghigno made in Malfoy al centro della piazza.

Si diresse tranquillo verso lo stesso negozio in cui era entrato il figlio quel pomeriggio.

Stava facendo sera, ma le presone in giro per il piccolo paese erano molte lo stesso.

Sapeva che il figlio aveva ordinato un vestito per Hermione, solo che dovevano sistemare qualche cucitura e che sarebbe andato a prenderlo il mattino dopo per non fare insospettire la ragazza.

E lui da bravo serpeverde aveva approfittato della scusa del vestito per entrare nel negozio facendosi vedere da più persone possibili e spaventando a morte la povera commessa.

“ buongiorno signor Malfoy, come posso esserle utile?” chiese

“ oggi mio figlio ha fatto mettere da parte un vestito, non è che per caso è pronto?” chiese educato Lucius mentre un ghigno compariva sul suo volto.

“ si, ma il giovane Malfoy non mi aveva detto che sarebbe passata lei a prenderlo e …”

“ lei me lo dia e basta. Sono d’accordo con mio figlio” disse Lucius tranquillo

“ già che c’è non è che ha qui due vestitini da bambina su misura che aveva ordinato mia moglie quando è venuta con la signorina Hermione e con la signorina Daphne?” chiese come se nulla fosse mentre la commessa rischiava di soffocare con la sua stessa aria.

Inizialmente credeva che Lucius non sapesse per chi era il vestito, ma dovette ricredersi appena lo sentì dire in nome della ragazza

“ si. Eccoli qua!” disse facendo comparire con un abile movimento della bacchetta il vestito di Hermione e i vestitini per la bambina, mentre Lucius prendeva la carta direttamente del conto dei Malfoy, gesto che stupì ancora di più la commessa

Uscì cinque minuti dopo, trascinandosi dietro le borse con i vestitini della bambina e quello per Hermione.

Certo che suo figlio sta volta aveva scelto bene. Il vestito era verde smeraldo, morbido, con una fascia sotto il seno con delle maniche lunghe abbellite con dei brillantini argento.

La domanda però era una … dove avrebbe usato Hermione quel vestito?

Fece tutto il giro di Hogsmede con le borse ben visibili mentre ovunque passava le persone sussurravano.

Piano riuscito! 10 a 0 per Malfoy. Pluffa in centro.

Si smaterializzò ai confini di Hogsmede nel salotto ad Hogwarts.

Ad aspettarlo c’era suo figlio che pareva parecchio preoccupato

“ ecco qua la tua roba!” disse dando al figlio le borse mentre scoppiava a ridere

“ che c’è di tanto divertente?” chiese Draco guardandolo male

“ il fatto che ieri sera me ne stavo chiuso in uno scantinato mentre adesso ti faccio pure cortesie!”

“ Draco!” chiamò Hermione dalla cucina

“ che succede?” chiese lui facendo scomparire le borse con un abile movimento del polso

“ è arrivata questa lettera. Credo che sia per te” disse la ragazza porgendogli una lettera.

Era per lui si. Riconosceva la scrittura del padre di Theodore

<< proteggete Hogwarts, cambiate barriere, fate quello che volete ma fate in fretta.

Attaccheranno nuovamente nel giro di pochi giorni.

Pansy non si vuole lasciare scoraggiare.

Cambiate gli incantesimi hanno trovato quelli per distruggere queste barriere.

Consiglierei di metterne due.

Lasciate fuori queste e rendete invisibili quelle più forti.

Fate presto.

Salutamelo, io non ci sarò alla battaglia>>

Nessuna firma, ma lui sapeva perfettamente chi l’aveva scritta.

Sapeva anche chi salutare. Theodore Nott. Era troppo rischioso mandare la lettera al figlio o scrivere il nome.

“ siamo nei guai, di nuovo!” sibilò Draco passando la pergamena a Hermione per poi smaterializzarsi direttamente nell’ufficio di silente

“ Albus, abbiamo un problema” disse il ragazzo appena entrò nell’ufficio del preside

“ immaginavo …” disse

“ i mangiamorte attaccheranno nuovamente Hogwarts entro la settimana. Dobbiamo fare i fretta e a aggiungere un'altra barriera a quella vecchia. La spia mi ha detto che hanno trovato l’incantesimo per contrastarla. Ce ne serve una di più forte. Se proprio dobbiamo anche oscura”

“ non posso proteggere il bene con una barriera oscura. Il male l’annienterebbe e lo sai anche tu. C’è un altra barriera. Molto più potente di quella che c’è adesso, ma ci vorrà molta energia e sforzo da parte di tutti per crearla e per renderla invisibile. Oltretutto questa barriera va ricreata tutte le sere”

“ se è l’unica possibilità che abbiamo possiamo, anzi dobbiamo provare. In fondo se la barriera cede possiamo dire di aver fatto tutto il possibile”

“ vai a chiamare tutti i tuoi compagni che cominciamo subito con l’incantesimo. Chiedi alle ragazze e a tua madre di andare a chiamare tutti gli studenti dal quinto anno in su e se ci sono volontari più piccoli. Ci serve tutto l’aiuto possibile” disse silente quadrando Draco al di sopra dei suoi occhialini a mezza luna

Era grazie a quel ragazzo se ora Hogwarts era salva e ancora nelle mani dell’ordine

“ io manderò un patronus al professor Lupin. Credo che ci raggiungeranno con la squadra! Ah, Draco, tua madre ed Hermione se non ce la fanno sono esonerate dalla creazione di questa barriera. In fondo sono esauste per l’incantesimo” disse mentre Draco lo salutava con un cenno del capo e si smaterializzava nel salotto.

“ Hermione, Ginny, Daphne, mamma!” urlò

“ cosa succede Draco?” chiese Daphne uscendo dalla cucina

“ andate a chiamare in ciascun dormitorio i ragazzi dal quinto anno in su e se ci sono volontari accettateli. Portateli in giardino, ordini di silente. Dobbiamo rifare la barriera” disse mentre andava a prendere il suo mantello nero in camera

“ che incantesimo vuole usare silente? C’è n’è solo uno più forte di quello che abbiamo usato l’ultima volta, e lui lo sa per certo che è molto difficile. Gli altri sono solo di magia nera!” disse la ragazza guardandolo spaventata

“ vuole usare quello! Credo che sappia a cosa va in contro, ma non abbiamo altre possibilità. Hogwarts sta rischiando già molto” disse Draco mentre allacciava il mantello e usciva seguito dalle ragazze dal dormitorio.

Lui sarebbe andato a chiamare i suoi ex compagni, loro sarebbero andate direttamente agli altri dormitori.

POV DRACO

Arrivati in sala comune ai piedi delle scale ci siamo divisi. Loro sono corse a chiamare gli studenti.

Hermione era seriamente preoccupata.

Non ho idea di che incantesimo voglia usare Silente so solo che dalla faccia della mia ragazza non sarà dei migliori.

Spero solo che non metta in difficoltà tutta Hogwarts per un incantesimo che non regge gli attacchi dei mangiamorte.

Da quello che ha farfugliato Hermione mi è parso di capire che se uno solo sbaglia l’incantesimo esso si indebolisce.

Ora come ora non so se Silente ha fatto la scelta giusta.

Mi sono sempre fidato dell’anziano preside, ma adesso mi sembra una scelta arrischiata.

Sono arrivato alla porta della sala comune adiacente alla mia.

Non so chi ci viva.

Tra una cosa e l’altra non abbiamo fatto in tempo a salutare i nostri vicini di dormitorio.

Busso sulla porta. In questo preciso istante non so chi potrei trovarmi davanti.

“ cosa cavolo succede adesso?” chiede una voce che mi è famigliare all’interno prima di aprire la porta

“ guarda chi si vede!” dice sorridendo il ragazzo appena mi vede

“ buon giorno anche a te Theodore. Chi altro dorme qui con te?” chiedo

“ Luna, Dean Thomas con Cali, Seamus Finnegan con Padama”” risponde lui guardandomi

“ sono tutti qua?” chiedo

“ sei venuto per sottopormi il terzo grado Draco o pensi di poterti fermare qua?”

“ mi fermo. Tra cinque minuti dovete essere tutti giù in giardino, ordine di Silente. Dovete creare una nuova barriera perché i mangiamorte stanno tornando. Lui ti saluta!” dissi fissando negli occhi Theo che continuò a guardarmi impassibile.

Non avevo mai capito perché non sopportasse il padre, fino a quando una sera del nostro ultimo anno ad Hogwarts, mi aveva detto che non gli perdonava il fatto di averlo lasciato solo con la pazza di sua madre quando lui era piccolo e il padre era al servizio di Voldemort.

Con un cenno del capo saluto Theodore che stava già andando a chiamare la moglie e gli amici e mi dirigo verso l’ultimo dormitorio.

Credevo che ci fossero più persone con noi ad Hogwarts per la protezione della scuola ma a quanto pare mi sbagliavo.

Tutti quelli che c’erano l’altra volta erano dell’ordine della fenice, chiamati da Silente.

Chissà se il vecchio ha suggerito di nuovo la tecnica della moneta, che oltretutto la Umbrige ha scoperto subito solo che non aveva le prove per incriminarli.

Che brutti ricordi.

Quella professoressa era più odiosa della McGrannit.

Almeno la paladina dei grifondoro si vestiva come una strega e non come un confetto.

Aveva tutto rosa a partire dagli orecchini per finire con le scarpe e la borsetta perennemente vuota che si portava dietro.

L’ultima scala funzionava esattamente come le altre due.

Appena misi il piede sul primo gradino la scala mi smaterializzò sull’ultimo.

Appena finisce sta guerra insulsa devo ricordarmi di chiedere l’incantesimo a silente, servirebbe anche alle scale del manor.

Questa volta le porte sono due.

Alzo la mano per bussare alla prima porta quando questa si apre, e per poco il ragazzo non mi finisce addosso.

“ buongiorno Paciok!”

“ giorno anche a te Malfoy, vado abbastanza di fretta, parla e poi leva il disturbo!”

Non ho mai capito perché ce l’avesse con me … forse perché mia zia ha torturato fino alla pazzia i suoi genitori, ma io grazie al cielo non ho preso niente di quella svitata di Bellatrix.

“ abbassa i toni Paciok. Sono venuto a salvarti il culo un altra volta. Silente vi aspetta tutti giù entro cinque minuti. Dovete creare una barriera!” dissi per poi fare un cenno gelido con il capo, girare i tacchi ed andare a bussare sull’altra porta.

La porta si apre cigolando lievemente sui cardini

Ok. Perché non sono rimasto da Paciok?

“ buongiorno Malfoy, dormito bene? Sembri stanco. Da qui riesco a vedere le rotelle che girano!” risponde la voce odiosa e acuta.

“ io ho dormito bene. Tu ti sei dimenticato di prendere la pastiglia per il mal di gola o ultimamente fai semplicemente parte del coro delle voci bianche?” chiesi guardando il mio interlocutore con tutta la voglia di spaccargli quel bel faccino.

Credo di non avere mai odiato nessuno quanto lui.

Piuttosto di fare un minuto in una stanza con lui più piccola della sala grande passo tutta la vita con San Potter.

Non so se l’idea rende

“ tranquillo Malfoy. Non mi è ancora passata per la testa questa idea anche se dopo Ginny potrei …”

“ Silencio!” finalmente qualcuno di sano. Scorgo dietro al vecchio e caro ( si, come il mal di pancia) Michael Corner una testa rossa.

Ma sono ovunque?

“ oh, Malfoy. Era da un po’ che non ci si vedeva. Come mai da queste parti?” chiese il rosso

“ Fred, ma che domande fai?” oh, giustamente mancava il suo amico inseparabile.

“ scusa George. Ma se non ricordo male qualcuno ha il marchio tatuato su l’avambraccio sinistro, ma forse me lo sono solo sognato” simpatico come sempre …

“ Weasley, il tuo bel fratellino è a capo di quei deficienti. Se fossi in te non commenterei più di tanto” ok, comincio a pensare che forse dovevo rimanere da Paciok

“ senti Malfoy, perché non ci dici cosa sei venuto a fare qua e te ne ritorni all’inferno?” chiese con un sorriso sulle labbra uno dei due rossi presenti. Non mi chiedete di distinguerli perché mandate in corto circuito il mio cervello

Dopo posso andarmene?

Se si …

Certo che ve lo dico. Immediatamente

“ silente vuole tutti quelli dentro questo dormitorio giù entro cinque minuti. Weasley, se riesci non togliere il Silencio che hai lanciato addosso a Michael. Non vorrei mai che sbagliassi l’incantesimo per tirare un Avada Kedavra addosso a quel pezzente” dissi.

I gemelli subito ghignano esausti. A quanto pare non ne possono più nemmeno loro.

Il moro alza gli occhi al cielo. A quanto pare è l’unica cosa che riesce a fare.

Quando l’hanno pietrificato?

Non riesco a trattenermi dal ghignare.

Giro su me stesso e me ne vado.

Se entro cinque minuti non sono tutti giù, non avranno nemmeno tempo di dire non funzionava la botola.

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao! Grazie per le recensioni che avete lasciato.

Grazie anche a chi legge in silenzio. Magari, se vi va, lasciate un commento per dirmi cosa ne pensate della storia.

Ringrazio Bellaculle_32, Sinisa e Giuly Weasley che mi hanno lasciato una recensione nel capitolo precedente.

A presto

Rowena00

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Capitolo 20
*** Uniti per uno scopo comune: Hogwarts ***


POV HERMIONE

Ho sempre avuto massima fiducia di Silente, ma in questo momento come non mai spero solo che sappia cosa sta per fare. Se anche uno sbaglia un incantesimo, la barriera si indebolirà man mano fino a risultare inesistente.

Vado a chiamare i grifondoro, Daphne è scesa nei dormitori serpeverde, Narcissa è andata in quelli dei tassorosso mentre Ginny in quelli dei Corvonero.

Speriamo di fare in tempo.

Ricordatemi di fare un monumento a Nott senior alla fine di questa insulsa guerra.

Senza di lui non ce l’avremmo mai fatta.

C’è la signora grassa che sonnecchia ma oggi non è giornata.

Apro la porta con un Alhomora svegliando la povera signora che comincia ad urlarmi contro tutto quello che le passa per la testa. Certe cose hanno a che fare con il suo gatto.

Punto la bacchetta contro il retro del quadro e mormoro Silencio.

Almeno adesso rimane zitta.

Mi punto la bacchetta alla gola e amplifico la voce

“ attenzione. Scendete tutti in sala comune!” dico e la mia voce risuona anche nell’angolo più remoto del dormitorio.

In cinque minuti tutti i grifondoro sono riuniti nella sala comune.

Alcuni primini mi guardano terrorizzati.

Ehi… non è di me che dovete avere paura. Fino a prova contraria sono dalla vostra parte, ma credo che se fossi nei loro panni starei morendo di paura.

Ma che dico? Io nei loro panni ci sono già stata. E ne ho viste di peggio.

In due minuti cala un silenzio di tomba in tutto il dormitorio e finalmente mi decido a parlare. Non me ne ero resa conto, ma è difficile in un certo senso dire quello che sto per dire.

“ tutti quelli dal quinto anno in su, devono scendere in giardino. Se ci sono volontari sono ben accettati. Gli altri rimangano qui in dormitorio e non si muovano. I mangiamorte attaccheranno nuovamente Hogwarts, dobbiamo creare una barriera in grado di proteggere la scuola.

L’incantesimo è difficile. Se uno solo di voi lo sbaglia, rende inutile il lavoro degli altri e possibile una breccia.

Fate attenzione a quello che fate!” dico mentre loro mi guardano consci della gravità della situazione.

Silente ha praticamente messo tutta la sicurezza del castello nelle loro mani. Speriamo solo che vada tutto bene.

POV NARCISSA

Credo di non aver mai visto Draco così preoccupato. Nemmeno quando doveva prendere il marchio era così agitato. Non capisco il motivo.

Siamo in guerra, lo so anche io, ma non è quello che lo preoccupa.

Ci ha mandate nei dormitori a chiamare i ragazzi. Dobbiamo radunare tutti i ragazzi.

Rifare la barriera.

Ora come ora è la cosa più importante.

Mi sono offerta di andare nel dormitorio dei Tassorosso. Infondo lo conosco come se fosse quello serpeverde.

Una ragazza che frequentava i miei corsi era tassorosso e spesso ci trovavamo per fare i compiti insieme.

La parola d’ordine è sempre la stessa. Credo che gli unici che cambiano ancora la parola siano solo i grifondoro.

La sala comune è come me la ricordavo. Con i divani e le poltrone sommerse di libri e mezze sgualcite. Il tappeto persiano su tutto il pavimento.

I vari tavoli pieni di libri e un silenzio mortale.

Pure il caminetto scoppietta lieve.

Sembra che il tempo voglia fermarsi.

Non adesso. In qualsiasi momento ma non adesso. Ora mi serve l’aiuto di tutti voi.

“ attenzione! Tutti in sala comune! Attenzione” dico dopo essermi puntata la bacchetta alla gola.

In meno di due minuti sono tutti in sala comune divisi per anno. Sono organizzatissimi.

Credo che se l’aspettassero un emergenza.

In questi casi, la quiete dopo la tempesta è sempre troppo breve e fai fatica pure a leccarti le ferite prima di un altro attacco.

“ i mangiamorte attaccheranno nuovamente. Chiedo a tutti quelli dal quinto anno in su e ai volontari di scendere in giardino immediatamente. Li troverete i professori. Dobbiamo creare una barriera potente, molto più forte di quella che ci ha protetti la volta scorsa e ci serve l’aiuto di tutti!” dico.

Mi guardano con sospetto e rispetto.

D'altronde il passato non è semplice da scordare.

E il mio passato non è dei migliori e di sicuro non è quello che volevo per me e per la mia famiglia. Soprattutto per Draco.

Presa da questi pensieri mi incammino fuori seguita da quasi tutti gli studenti.

Rimangono solo i primini e alcuni del secondo anno in dormitorio. Gli altri sentono il bisogno di proteggere Hogwarts, come tutti noi.

Con questo pensiero scendo in giardino

POV DAPHNE

Vado a chiamare i ragazzi del dormitorio serpeverde. D’altronde è l’unico dormitorio che conosco.

Con tutti i divieti che mi metteva mio padre non dovevo nemmeno provare a rivolgere la parola a qualcuno che non fosse serpeverde.

In due minuti sono davanti all’entrata del dormitorio.

“ purosangue” mormoro. Sono sicura che se ci fosse stata Hermione avrebbe buttato giù la porta con un Bombarda. Questa dannata parete non si sposta con un Alhomora.

I serpe verdi presenti si sono dimezzati drasticamente.

In sala comune c’è qualcuno buttato a casaccio sulle poltrone.

La sala non è cambiata è esattamente come l’abbiamo lasciata noi al settimo anno, dopo averla arredata completamente a insaputa dei professori. Nessuno di loro tranne quel viscido di Piton scende mai quaggiù.

Il caminetto è spento.

Lo è sempre stato. Il pavimento di pietra sotto i piedi è perfettamente pulito.

D'altronde certe manie di perfezione non cambiano mai, e noi siamo famosi per questo.

La luce bassa e molti luoghi della sala comune sono al buio.

Mi faccio schifo da sola al pensiero di come venivano usati quei luoghi dai nostri compagni di casata.

Al di la di quel muro c’è il luogo preferito di Pansy. Voleva metterci pure un letto, ma Draco ha rifiutato categoricamente.

FLASCH BACK

<< Draco?>>

<< che diavolo vuoi Pansy?>> chiese Draco girandosi verso di lei mentre mi porge il foglio dove ci sono scritte le varie cose che dobbiamo portarci da casa dopo le vacanze di Natale per sistemare sta schifezza

<< non è che …>>

<< adesso sono impegnato e comunque no>>

<< non ti stavo chiedendo di venire a letto con me>>

<> borbotta il biondo mentre le volta le spalle. Lei continua a parlare fregandosene

<< no, volevo solo sapere se potevamo aggiungere pure un letto nella sala comune>>

<< non andava molto lontano da quello che avevo ipotizzato tu stessi pensando>> dice il biondo ghignano mentre guardo sconsolata quella che una volta era la mia migliore amica

<< allora si può?>> chiede Pansy. Non ha ancora capito quale sarà la categorica risposta del biondo

<< no che non si può. Mi pare ovvio>>

<< e perché?>> chiede stupita la troietta. Era sicura che gli avrebbe detto di si?

<< perché siamo serpeverde, purosangue, non maiali. Puoi usare il letto di camera tua>> risponde Draco in un sibilo mentre Pansy gira la spalle offesa e ferita come un animale e se ne va

Te la sei andata a cercare

FINE FLASHBACK

Sono convinta che un letto comunque l’abbia messo in sala comune, o in qualche corridoio adiacente, dato che non ha più potato nessuno in camera. Meglio così.

Mi punto la bacchetta alla gola e dico “ attenzione, tutti in sala comune, attenzione” in due minuti la sala comune è piena di ragazzi che in silenzio quasi religioso si dividono tra maschi e femmine e si mettono di fronte a me.

Sono pochissimi in confronto a quelli che eravamo noi suo tempo.

D'altronde questa casa richiede alcune qualità che delle volte è meglio non avere.

“ i mangiamorte attaccheranno nuovamente Hogwarts, i ragazzi dal quinto anno in su sono pregati di venire in giardino per dare una mano” dico gelida, quasi sibilando.

Lo so che non è bello da dire, ma non mi fido di loro. Basta che uno solo faccia la spia e tutto il piano va a puttane e in questo momento ci manca solo quello.

Non dico nulla sui volontari tanto so già che non ce ne sarà nessuno.

I ragazzi che vengono, lo fanno solo perché è un ordine di Silente.

In certi momenti vorrei non essere mai stata una serpeverde, penso mentre mi dirigo verso la porta di pietra.

Direzione giardino principale.

POV GINNY

Mi sono offerta di andare a chiamare i ragazzi del dormitorio Corvonero dato che ero l’unica che sapeva dove si trovava perfettamente.

Era l’unico dormitorio completamente nascosto.

In effetti è risaputo che i Corvonero fossero molto abili e molto intelligenti.

Hanno nascosto con Incanto Fidelius il dormitorio e il custode segreto era il professore Vitius.

Nemmeno una parola sarebbe uscita dalla sua bocca, neanche sotto tortura.

Forse per questo avevano scelto lui.

Nemmeno il preside sapeva dove si trovava. Strano ma vero.

Silente non aveva mai chiesto al professore dove si trovasse il dormitorio

Appena mi avvicino la parete che nasconde l’entrata diventa trasparente ai miei occhi. Se ci fosse qualcuno con me in questo momento penserebbe che ho dato di matto. In fondo sto fissando una parete come se potesse raccontare la storia di Hogwarts.

E per me anche se non si può vedere me la sta raccontando.

Mi rivedo dodicenne quando Luna tenendomi per mano mi ha portata qua pregandomi di non dire a nessuno dove si trovasse il dormitorio. E così avevo fatto.

Mi rivedevo tredicenne quando, dopo la morte di Diggory stavamo tutti a piangere nella sala comune.

Quando al mio quarto anno, il prefetto della casa mi ha proibito di entrare, dopo il ritorno di colui che non deve essere nominato.

Quando dopo l’attacco ad Hogwarts da parte dei mangiamorte ho passato la notte in sala comune a curare i feriti.

Non è cambiato nulla.

Sono cambiata solo io e le persone che un tempo vivevano qui dentro.

I vari divani neri, posati sul tappeto giallo sono ancora dove gli avevo lasciati l’ultima volta.

I vari quadri, compreso quello di Priscilla Corvonero sono ancora tutti al loro posto.

L’unica cosa nuova è la tea di cristallo che protegge il diadema.

Il diadema che hanno recuperato Harry, Hermione e quello che una volta era mio fratello dalla stanza delle necessità.

Hanno anche loro un ricordo della guerra, come noi abbiamo la spada di grifondoro, vicino al camino, e come i serpeverde hanno l’anello di Salazar e la spada con lo smeraldo incastonato.

È rimasta uguale, come se il tempo si fosse fermato durante quella battaglia.

C’è ancora il solco sul pavimento creato dall’unico mangiamorte che era riuscito ad entrare.

Ancora i segni dell’unica maledizione senza perdono che è volata in quella sala comune.

Indirizzata a nessuno in particolare, ma allo stesso tempo a tutti.

Quella maledizione che si è infranta sul muro, dove ora a coprirla c’è la teca.

Mi punto la bacchetta alla gola e chiamo a raccolta gli studenti.

“ i ragazzi dal quinto anno in su, sono pregati di scendere in giardino, i mangiamorte attaccheranno nuovamente Hogwarts, e abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile”

In men che non si dica, la sala comune si stava già svuotando. Tutti i ragazzi scendevano in giardino. Rimasero solo quattro primini. Erano spaventati, glielo si leggeva in faccia.

“ signora, noi non conosciamo nessun incantesimo utile, possiamo aiutare in qualche modo?” chiese uno guardandomi dispiaciuto.

“ certo, venite, potete sempre aiutare a mantenere l’ordine” risposi mentre un sorriso contagioso compariva spontaneo sul volto di quegli alluni.

Erano felici, felici di potere dare il loro contributo.

Felici, anche quando il pericolo incombeva alle porte e l’intera società magica era in pericolo.

Dopo l’uscita dei quattro ragazzi, la sala comune rimase totalmente vuota.

Guardai per la prima volta da quando ero tornata in quella stanza, il volto ritratto di Priscilla.

Mi sorrideva

“ grazie, per tutto quello che fai, per essere ritornata” disse guardandomi negli occhi.

Uscii dalla sala comune con la forza della fondatrice in me.

Dovevo proteggere la scuola, anche per lei che era costretta a guardare la battaglia chiusa dentro un quadro.

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao a tutti. Scusate il ritardo.

Ve lo dico subito… prima della settimana prossima ( martedì) non riuscirò nemmeno volendo ad aggiornare. Mi dispiace.

Detto questo … grazie a tutti quelli che hanno letto questo capitolo, grazie a Elisa_cucciola00, sinisa, Giuly Weasley e bellaculle_32 che hanno recensito il capitolo.

Grazie mille

A martedì ( si spera) con il prossimo capitolo

Rowena00

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Capitolo 21
*** Questione di secondi... ***


Il giardino era pieno di studenti.

Tutti usciti dal loro dormitorio con l’intenzione di proteggere la scuola.

Alcuni anche a costo della vita, altri solo perché era un ordine.

Il gruppo dell’ordine discuteva con silente dell’incantesimo che avrebbero usato

“ Silente, non ce la faremo mai. È troppo complicato l’incantesimo. C’è gente che non ha ancora concluso il primo anno. È già tanto se riescono a fare un Levicorpus!” sbottò Hermione adirata.

Appena aveva sentito il nome dell’incantesimo che voleva utilizzare silente era sbiancata.

Peggio di quello che aveva immaginato lei, ce ne erano due.

Questo votava la causa della scuola alla luce.

Era pericoloso.

C’erano molte leggende sull’incantesimo.

Risaliva ai tempi di Morgana.

Pareva che l’avesse usato direttamente per proteggere casa sua e quella di Merlino, suo fratello.

Pareva che chiedesse un sacrificio di sangue.

Nessuno che non era votato alla luce poteva entrare, e tutti quelli che avevano chiesto asilo alle tenebre sarebbero stati sbalzati fuori dalla barriera all’inizio dell’incantesimo.

“ Albus, Hermione ha ragione. È troppo rischioso. C’era un libro su questo incantesimo al manor. Diceva che il sacrificio di sangue che molti credevano fosse una legenda era obbligatorio.

Che durate l’incantesimo qualcuno avrebbe perso la vita.

Che fosse della luce o delle tenebre poco importava. La morte lo richiamava a se, era un patto stipulato con la vita.

La salvezza di tanti e la morte di uno.

A Morgana era sembrato uno scambio presso che equo e ha accettato, rimettendoci le penne. Non mi pare che qualcuno qui dentro ce le voglia rimettere per questo incantesimo” disse Lucius guardando il preside che si torturava le maniche della lunga veste con le dita.

“ non credo che la leggenda dicesse il vero. Potrebbe essere stata inventata. Ho consultato molti volumi e in nessuno di essi era riportato qualcosa sulla morte di Morgana”

“ Albus, questo incantesimo è difficilissimo, e pericoloso!” tentò Narcissa guardando l’anziano preside.

“ Cissy, non abbiamo altre possibilità. Se i mangiamorte entrano qui, siamo tutti persi.” Disse il preside.

Sapeva che era un incantesimo difficile, ma sapeva anche che era l’unica maniera per mettere fine a quella guerra.

“ cosa proponi di fare?” chiese Draco glaciale.

Stava mettendo a rischio la vita della sua famiglia, dei suoi genitori, della sua ragazza e di sua figlia. Non glielo avrebbe permesso

“ propongo di fare l’incantesimo” rispose Silente mentre Hermione storse la bocca e indietreggiò di un passo.

“ non contare sul mio aiuto, sono stanca, e non ho nessuna intenzione di mettere in pericolo la vita di mia figlia per questo incantesimo. È un suicidio.” rispose Hermione guardando Silente

“ io ti aiuto, ma solo perché fa parte del patto infrangibile che abbiamo stretto anni fa” rispose Draco guardando male il preside “ sappi che non appoggio per niente la tua idea”

“ Draco, non serve. Rimani con Hermione, lei ha più bisogno di te in questo momento rispetto a noi

“ Minerva, tu sai niente su quell’incantesimo?” chiese Remus guardando la donna che se ne stava in disparte preoccupata

“ ho letto qualcosa che aveva a che fare con il sacrificio del sangue, ma non ricordo tutta la profezia. C’era un libro che la diceva per intero, nascosto da qualche parte nella sezione proibita. Solo uno, scritto a mano e antichissimo, pregno di formule magiche oscure. Risaliva ai tempi di Morgana” disse la donna con sguardo vacuo.

Sapeva di più di quanto non avesse detto, ma nessuno glielo fece notare.

Ormai erano tutti convinti che ci volesse un sacrificio di sangue,a che se esso poteva essere si della luce sia delle tenebre.

Un tuono rimbombò lontano come per ricordare a tutti il passaggio del tempo e il valore che il secondo poteva avere in una guerra.

Il valore del secondo.

Un secondo per morire, e un secondo per salvarti la vita.

Un secondo per essere felice per l’ultima volta prima di chiudere per sempre gli occhi.

Un secondo di paura per poi sorridere per l’eternità.

Un secondo.

“ muoviamoci. I mangiamorte arriveranno entro sera, e con la barriera in queste condizioni, ci metteranno esattamente un secondo ad entrare nella scuola”

Un secondo per perdere la guerra.

Un secondo per vincerla.

Tutta questione di riflessi e di secondi.

“ quale è l’incantesimo?” chiese rigida Narcissa.

Sapeva che la giornata non si sarebbe conclusa nel migliore dei modi.

Lo sentiva da quando si era svegliata quella mattina che c’era qualcosa che non andava.

Il suo sesto senso le diceva che quel giorno avrebbe cambiato la vita a tutti, ma evitava di dirle se in bene o in male. Aspettava che lei lo vivesse.

E lei stava vivendo.

“ il Luces Rivelator” rispose Silente in un sussurrò, quasi se il nome fosse addirittura pericoloso.

In fondo erano cose antiche e pregne di magia.

La vice preside sussultò al sentire il nome dell’incantesimo pronunciato a voce alta.

Era pericoloso solo dirlo, come il nome di Voldemort.

“ bene ragazzi. Questo è l’ultimo incantesimo che farete in tutta la vostra vita se sbagliate qualcosa” disse Silente guardando gli studenti

“ incoraggiante” disse Draco ghignando di fianco a Blasie.

L’incantesimo non era uguale per tutti, e a lui era toccata la parte più rognosa insieme a tutti quelli dell’ordine, la parte più complicata

“ potrebbe evitare di spaventarli a morte o moriremo tutti, ma per un errore voluto e non casuale” rispose a tono Blasie guardando il preside che in quel momento stava chiedendo ai ragazzi se volevano tornare ai dormitori.

Tutti i serpeverde fecero un passo all’indietro, provocando l’ira di Draco che era teso come una corda di violino.

Affiancò il preside urlando “ guai a chi fa un altro passo, vigliacchi. Sono le vostre famiglie che minacciano la sicurezza della scuola dove voi avete imparato ad usare la magia. Sono le vostre famiglie che minacciano la sicurezza di ogni alunno qui in mezzo. Sono le vostre famiglie che cercano di fare breccia sulla barriera sin da quando andavo a scuola io.

Siete voi che come me e gli altri serpeverde presenti, vi impegnerete a proteggere la scuola che considerate come e fosse casa vostra dai vostri genitori e parenti. Siete voi che se muovete un altro passo verrete schiantati dal sottoscritto e mandati direttamente ad Azkaban, come accusa può bastare anche i vari alcolici o cose proibite che trovo se entro nel vostro dormitorio” rispose furente il biondo mentre tutti i serpeverde sbiancavano tornando ai loro posti.

Era una cosa risaputa il fatto che tenessero alcolici nel dormitorio.

Lo sapevano anche gli altri studenti.

E a quanto pare ora lo sapevano pure i professori.

Bisognava stare più attenti.

Se lo avessero scoperto anche le loro famiglie, loro non sarebbero sopravvissuti abbastanza da poter raccontare questa folle esperienza ai loro figli. Un Avada Kedavra non glielo toglieva nessuno. In fondo stiamo parlando di Serpeverde.

“ al mio tre lanciate il primo incantesimo”

“ uno!” urlò il preside mentre Draco sbuffava “ non ce la faremo mai “ mormorò

“ due!” strillò il preside che sembrava in uno stato abbastanza aggravato di crisi di nervi

Hermione pregava in silenzio che andasse tutto bene.

“ tre!” urlò Silente mentre un lampo illuminava a giorno la scuola circondata da nuvoloni, seguito poco dopo dal tuono, mentre dalla bacchette puntate verso il cielo uscivano luci bianche che costruivano la barriera man mano.

Stava andando tutto liscio.

Tutti ripetevano l’incantesimo seguendo il professore della propria casa.

Alcuni incantesimi erano più potenti.

Altri, probabilmente di primini o di quelli del secondo anno, faticavano ad arrivare in cielo.

Le righe erano serrate.

Tutti stavano combattendo la loro battaglia invisibile per proteggere la scuola.

Tutti stavano dando il meglio di loro.

Pure i serpeverde. Due su tre degli incantesimi più potenti si levavano da quel piccolo gruppo di serpi.

L’accusa infondata di Draco aveva fatto il suo effetto.

Ora tutti proteggevano la scuola dall’ignoto, dai mangiamorte che volevano conquistarla solo per esibirla come trofeo.

Dai seguaci di Voldemort ancora in vita.

Erano a metà dell’incantesimo quando sentirono una risata sadica.

Era impossibile non riconoscere il proprietario di quella voce.

Hermione, si disse che l’avrebbe riconosciuta tra mille.

Tutti continuarono con l’incantesimo, facendo finta di non sentire la risata della Black, uscita da Azkaban anni prima, per tornare a leccare i piedi al suo padrone.

Quando per la seconda volta la risata risuonò nell’aria, alcuni dei più piccoli stavano già cominciando a distrarsi e a girarsi verso l’ignoto, dove un gruppo di mangiamorte li stava aspettando, sotto a dove le nuvole si addensavano divenendo nere.

Hermione eresse intorno alla scuola una barriera, che non permetteva ai suoni esterni di entrare.

Sapeva che non sarebbe durata a lungo, e che man mano che il tempo passava erano sempre di più quelli che volevano conoscere i nuovi arrivati.

Per quello aveva pregato Silente di non fare quell’incantesimo.

Per quello aveva detto che era un suicidio.

Ma nessuno l’aveva ascoltata.

Era quasi finito tutto l’incantesimo.

Mancava poco soltanto.

Pochi metri, che sarebbero stati colmati in neanche un minuto.

Hermione si disse che doveva riuscire a reggere quella barriera.

Doveva riuscire a proteggere la scuola che le aveva insegnato tutto, anche a costo della vita.

Gli studenti cominciavano a dare i primi segni di stanchezza e qualcuno era stramazzato al suolo, per poi essere portato via da un Levicorpus dagli studenti pi piccoli che non avevano la capacità di creare l’incantesimo.

Nel frattempo i professori continuavano ad incitare gli alunni rimasti.

Mancavano due metri.

Ad Hermione la vista stava cominciando ad oscurarsi mentre un altro studente cadeva a terra.

Ancora un metro e mezzo.

Hermione non sentiva più il braccio, mentre dello studente svenuto non c’era più traccia, qualcuno l’aveva già trasportato verso l’infermeria.

Mancava un metro.

Hermione sentiva le forze venire meno.

Non avrebbe resistito ancora a lungo.

Con la coda dell’occhio vedeva Bellatrix ridere come una pazza isterica al comando dei mangiamorte al fianco di Ronald che la guardava come se stesse ridendo di lei e non degli sventurati che si trovavano nella scuola in quel momento.

Doveva farcela a proteggere tutti.

Tempo addietro aveva promesso che avrebbe dato la vita in cambio di quella degli altri.

Tempo addietro l’aveva promesso.

Ma adesso c’era Draco, e poi c’era lei, la loro bambina.

Il loro angelo.

Guardò per l’ultima volta Draco, era impegnato nell’incantesimo.

Mancava poco.

Ora mancava solamente il sacrificio di sangue.

Dal centro della cupola che era stata eretta intorno alla scuola, partì un fascio di luce rossa, diretto verso Hermione che si accasciava al suolo esausta, mentre dietro di lei le file ei mangiamorte esultavano.

Era stata questione di un secondo.

Un secondo che poteva essere fatale, o che rappresentava semplicemente un miracolo.

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao! Scusate se sono sparita, ma in questo periodo non sono riuscita ad aggiornare…

Allora, ho una cosa da dire su questo capitolo, Hermione non è una vigliacca… rifiuta di fare l’incantesimo per il bene di sua figlia, ma aiuta creando una seconda barriera.

Detto questo grazie a bellaculle_32 e sinisa che hanno recensito il capitolo precedente.

Tenterò di postare più spesso ( impegni permettendo).

A presto e spero in qualche recensione in più.

Rowena

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Capitolo 22
*** Il sacrificio di sangue ***


Mancava poco.

Ora mancava solamente il sacrificio di sangue.

Dal centro della cupola che era stata eretta intorno alla scuola, partì un fascio di luce rossa, diretto verso Hermione che si accasciava al suolo esausta, mentre dietro di lei le file ei mangiamorte esultavano.

Era stata questione di un secondo.

Solo un secondo.

Successero molte cose contemporaneamente.

Hermione si accasciò su se stessa.

Narcissa scoppiò a piangere.

I mangiamorte esultarono.

Ma quello che stupì tutti fu l’urlo disumano di Draco, che crollò a terra mentre la maledizione si dirigeva verso Hermione.

Questione di secondi, che a volte ti possono salvare la vita.

Un secondo …

La maledizione passò sopra alla ragazza che si accasciava a terra mentre Draco correva verso di lei disperato.

Aveva perso tutto.

Aveva rischiato di perdere tutto.

Ma non era quello il giorno in cui doveva succedere.

Per un secondo Hermione era salva e la maledizione si stava dirigendo verso le righe dei mangiamorte.

Cozzò con la barriera appena giunse davanti ai mangiamorte che con la bacchetta in mano avanzavano sicuri di avere la vittoria in pungo.

Ma per un secondo …

La maledizione sembrava infrangersi contro la barriera.

Ma la magia era potente.

Magia bianca ma pur sempre potente.

Pericolosa.

Da non sottovalutare.

E i mangiamorte l’avevano fatto.

Con un ghigno stampato sul volto avanzavano verso la scuola.

Erano convinti di aver vinto, fino a quando la maledizione non superò la barriera.

Ora era troppo tardi.

Un lampo di comprensione oscurò le iridi di due persone in particolare della prima riga.

Una era Ronald Bilius Weasley, che da sempre aveva la capacità di sottovalutare i pericoli.

Come con il serpente.

Si era risvegliato la mattina stessa e aveva pregato in tutti i modi Pansy di lasciarlo andare sulla battaglia.

L’aveva definita la sua vita.

L’altra invece era Bellatrix Lestrange, che per un motivo noto a nessuno tranne lei aveva riconosciuto immediatamente l’incantesimo, già da quando con la materializzazione era finita davanti ai cancelli della scuola di magia e stregoneria più famosa.

Era sicura che l’incantesimo era quello.

L’aveva imparata a memoria ormai quella litania.

Sin da quando doveva utilizzarla per mettere le difese intorno alla casa del suo padrone.

La conosceva.

A memoria.

Sapeva tutti i rischi. Tutti i pericoli.

E loro li stavano correndo.

Non si poteva stare così vicini alla barriera.

Aveva tentato di dirlo al rosso, ma lui era convinto di avere la vittoria in pungo, e per un attimo lo era stata anche lei, quando aveva visto Hermione accasciarsi su se stessa al centro del giardino.

Ma le cose belle sono fatte per essere solo illusioni.

Aveva visto il raggio di luce superare la ragazza senza sfiorarla.

Qualcuno la stava proteggendo.

Girò l testa e vide Minerva McGrannit con le mani tese verso la ragazza e un sorriso felice sul volto.

Vide il raggio rosso venire nella loro direzione.

Cercò di attirare l’attenzione del rosso che convinto dell’imminente vittoria non faceva nulla per spostare i mangiamorte da li.

Lo vide colpire la barriera e superarla, diretto nella loro direzione.

<<È magia bianca, si disse, ma la magia bianca delle volte è peggio di quella nera perché …>> pensò mentre il raggio di luce la colpiva dritta sul petto facendola cadere al suolo senza vita.

Gli occhi aperti, serrati.

Il corpo ancora caldo.

Una frase ancora impressa nella mente

<< la magia bianca a volte è peggio di quella nera perché pulita, pura, e dettata solamente dalla voglia di proteggere quello a cui si tiene e non dalla voglia di conquistare ciò che non ti appartiene>>

POV MINERVA MCGRANNIT

L’incantesimo aveva sfiorato Hermione.

Ancora non sapevano il motivo per cui la ragazza si era accasciata a terra, ma in molti avevano notato le mie mani tese nella sua direzione.

Infondo è la mia alunna preferita.

La studentessa modello di cui tutta la scuola andava fiera.

Il mio motivo di vanto.

Ed ero riuscita a proteggerla.

Avevo smesso di fare l’incantesimo per salvarla.

Per proteggerla.

Avevo messo in pericolo la vita di molti per la salvezza di una.

Molto poco grifondoro, ma in fondo non mi importava.

L’importante era che lei stesse bene, e c’ero riuscita.

Era bastato un Reinevra di Draco e la ragazza era tornata a sorridere.

Diverse erano le cose per la frazione oscura.

Il lampo rosso della leggenda, aveva perforato la barriera.

Una frase c’era scritta nel libro, ma che non avevo avuto il coraggio di pronunciare prima davanti a tutti.

Una frase che non ero l’unica a sapere.

Una frase che sapeva anche lei.

Colei che era stata la mia migliore amica ai tempi di Hogwarts ma che non aveva perso tempo appena Voldemort aveva cominciato ad emergere, a perdere la ragione ed a diventare come loro.

Freddi, spietati.

Lei non lo era.

Era una delle ragazza più buone che avevo conosciuto in tutta la mia vita.

Se aveva bisogno lei c’era sempre per aiutarti, ed adesso era diventata un mostro, semplicemente un mostro.

Non riusciva nemmeno a riconoscere gli amici dai nemici.

Ma l’incantesimo l’aveva riconosciuto.

Per un attimo ho visto il terrore in quegli occhi neri come la pece.

Il terrore di chi sa che non può farcela.

Di chi ha capito che è una battaglia persa in partenza. Di chi sa di essere arrivato nel momento sbagliato.

Ma ormai era troppo tardi.

Questione di secondi.

Se fossero arrivati una manciata di secondi dopo le cose non sarebbero come sono.

Secondi …

Nei suoi occhi c’era il terrore e la speranza.

La speranza di non avere avverato al profezia con la loro fame di potere.

Una speranza che sapeva anche lei vana dato come erano le cose.

<< il vecchio incantesimo è pregno di magia bianca, ma la magia bianca a volte è peggio di quella nera perché pulita, pura, e dettata solamente dalla voglia di proteggere quello a cui si tiene e non dalla voglia di conquistare ciò che non ti appartiene>>

L’aveva capito.

Ma l’aveva capito troppo tardi.

Il fato non si cambia, e con il destino non si discute.

Non potevano vincere.

E lei l’aveva capito. Tardi, ma lo sapeva. E aveva pure tentato di dirlo al rosso.

Forse a qualcuno ci teneva, ma l’altro, convinto di avere ragione non le aveva voluto dare ascolto.

Ed adesso, lei era morta.

La maledizione rossa l’aveva colpita in pieno petto.

Di lei non rimaneva altro che il cadavere da seppellire, vicino ai coriandoli di ciò che ne rimane del loro signore.

POV DRACO

Non poteva andare a finire così.

Lei mi ha aiutato ad amare. Me l’ha insegnato.

È stata un insegnate paziente con l’allievo stupido che non le ha mai detto che la ama pure lui.

Ed ora, la maledizione si dirigeva verso di lei.

È stato un attimo.

Ho visto le mani della vicepreside puntate verso la ragazza e lei accasciarsi a terra, prima che la maledizione le passasse sopra ed andasse ad infrangersi sulla barriera.

Successe così velocemente che non vidi nemmeno se l’aveva sfiorata.

Una cosa era certa, lei non era morta. La bambina non era morta.

Nostra figlia. Mi bastava sapere che loro due erano salve.

Mi bastava sapere solamente questo.

Vidi il lampo di luce rossa perforare la barriera ed andare dall’altra parte. Verso le schiere dei mangiamorte.

Un lampo di terrore passò attraverso gli occhi di mia zia.

Terrore, terrore che prova chi si vede la morte davanti. Terrore che provavano le persone quando la vedevano puntare la bacchetta contro il loro petto e sibilare con quel sorriso sadico sulla faccia Crucio.

O peggio Avada Kedavra

Terrore che prova lei, dopo aver riconosciuto l’incantesimo ed aver capito di non poter più fare niente per evitarlo.

Ha pure provato ad avvertire il rosso.

Ma come sempre certa gente non impara mai. Non ha ancora capito, nemmeno dopo la convalescenza dovuta al morso del serpente, che non bisogna fidarsi dei nemici.

I nemici, sembrano quello che non sono. Anche se in questo caso stiamo parlando di Grifondoro.

Sembrano buoni, coraggiosi, ma in fondo sono serpi. Infide serpi, che sanno giocare bene le loro carte.

Infondo tutti siamo così.

Lui non se ne è ancora accorto.

Il lampo di luce rossa ci mise un secondo a colpire il petto di mia zia, nello stesso istante in cui io comincio a correre verso Hermione e mia mamma inizia a piangere a dirotto.

Sento un urlo disumano e mi rendo conto che è uscito dalla mia bocca.

Dovrò dirglielo prima o poi che la amo.

Glielo devo.

Corro verso di lei come un carcerato che assapora la libertà dopo anni di reclusione.

È bellissima, anche stesa a terra, anche in mezzo alla battaglia.

È bellissima, sembra un angelo.

L’angelo dannato a stare con il demonio per sempre.

Ma forse io non sono il demonio. O meglio non lo sono più, una volta lo ero, poi è arrivata lei e mi ha cambiato.

Mormoro un Reinevra.

Lei sbatte lievemente le palpebre prima di aprire i suoi occhi dello stesso colore dell’oro fuso.

Oro dove io mi sono perso molte volte a causa sua.

Mi sorride, mentre con una mano va ad accarezzarsi la pancia, visibile sotto alla maglietta turchese che aveva messo quella mattina.

Le sorrido di rimando.

In questo istante non mi interessa di cosa succede a neanche un metro da me.

Potrebbe anche scoppiare la terza guerra magica, che continua a venire rimandata da Silente e dalla gente che ha una testa sulle spalle.

L’aiuto ad alzarsi.

È bellissima.

D’istinto l’abbraccio e lei ricambia.

Sono l’uomo più felice al mondo.

Felice insieme a lei.

Insieme al mio angelo dannato.

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao!

Scusate, mi dispiace davvero tanto ma non sono riuscita ad aggiornare prima.

Spero che questo capitolo vi piaccia anche se è un po’ corto.

Per favore recensite!

Credo che aggiornerò venerdì, salvo imprevisti…

A presto

Rowena00

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Capitolo 23
*** I nuovi professori... ***


La battaglia di Hogwarts era conclusa.

Almeno per il momento.

I mangiamorte si erano ritirati dopo la morte di Bellatrix.

Infondo era l’unica in cui potevano riporre la speranza della riuscita di quell’impresa

Una folle impresa.

Hogwarts era tornato come una volta, come Draco ed Hermione se lo ricordavano.

Come Draco ed Hermione l’avevano visto. Gli studenti camminavano fieri per il corridoio con il mento alto, pure i serpeverdi erano stranamente sorridenti.

Erano riusciti a ribellarsi alle loro famiglie.

Sempre se si volevano ribellare, alcuni infatti erano stati sbalzati fuori dalla barriera.

Ma nella scuola non se ne parlava. Non parlavano nemmeno più della battaglia.

Guardavano con deferenza i principali esponenti di quello che una volta era un trio, mentre adesso è un duo, e i loro amici che gironzolavano ancora per i corridoi della scuola.

Quello che gli studenti ancor non sapevano era il nuovo cambiamento nel corpo docenti.

Lumacorno infatti, aveva deciso di dare le dimissioni.

Era stanco di stare all’erta tutto il giorno. Anche se Silente non lo ammetteva nemmeno a se stesso, la scuola non era più sicura come una volta. Anzi, era l’esatto opposto.

Piton, invece era stato reclamato a Riddle manor tramite il marchio nero, e non era più tornato.

STUDIO DI SILENTE

“ ci voleva vedere Albus?” chiese Draco entrando affiancato da Hermione mentre Harry era seduto sulla poltrona davanti alla scrivania con una tazza di the bollente in mano e un biscotto nell’altra mentre masticava.

“ Potter, un po’ di contegno mai?” chiese Draco disgustato alla vista del moro

“ quando le mucche voleranno, Malfoy!” rispose a tono Harry con la bocca ancora piena mentre Draco storceva il naso.

“ questa scena mi sembra di averla già vista! Ma giustamente quello che storceva il naso aveva lievemente i capelli più lunghi!” rispose la ragazza mettendo a tacere l’amico e il fidanzato e girandosi verso il preside.

“ bene Silente, aveva chiesto di vederci?” chiese

“ si mia cara, avevo chiesto la presenza di voi tre questo pomeriggio. Stiamo aspettando solo una persona e poi credo che poss….”

“ buon giorno ragazzi!” disse la vicepreside Minerva McGrannit entrando nel vecchi studio pieno di cianfrusaglie.

Era stranamente sorridente.

“ bene, credo che possiamo cominciare” disse Silente “ allora, come avrete notato anche voi, ci sono stati dei cambiamenti per quanto riguarda il corpo docenti” disse il preside mentre Minerva annuiva

“ il mio vecchio e caro amico Lumacorno ha deciso di ritirarsi in campagna e di passare il resto della sua vita trasformato il una poltrona per paura dei mangiamorte” disse Silente mentre Harry sorrideva al ricordo del professore trasformato in una vecchia poltrona rossa nel salotto di casa sua.

“ di Piton si sono perse le tracce due giorni fa. Ci sono auror che lo stanno cercando in continuazione, me sembra svanito nel nulla. Pure gli elfi domestici non riescono a trovarlo. In più, la cara vicepreside Minerva ha deciso che è troppo vecchia per insegnare,e che continuerà a occupare il posto di vicepreside solo se qualcuno prende la cattedra di trasfigurazione” disse silente mentre Hermione cominciava a capire quello che gli stavano chiedendo e Draco guardava il preside sconvolto.

“ vada al punto …” disse Harry

“ quindi, volevamo chiederti se eravate disposti ad insegnare tu, Draco pozioni, Harry arti oscure ed Hermione trasfigurazione” disse Silente mentre Draco sgranava gli occhi sorpreso.

Era il suo sogno segreto quello di insegnare, ma grazie al cognome che portava era a dir poco irrealizzabile.

Ma poi la sua famiglia si era riscattata e anche l’ultima parte oscura se n’era andata con Bellatrix.

“ sul serio?” chiese Hermione guardando l’anziana professoressa mentre minerva annuiva commossa.

“ io accetto” disse la ragazza alzandosi ad abbracciare al professoressa che da sempre era stata il suo esempio di vita, mentre Draco faceva il broncio.

“ grazie della considerazione.” Disse mentre Hermione si girava per fulminarlo

“ si, dato che anche tu accetterai di buon grado la proposta di Silente” rispose la ragazza mentre Draco la guardava stupefatto.

“ e tu come fai a saperlo?” chiese mentre Hermione diventava rossa

“ semplice, devi imparare a togliere le cose che attacchi con il magicscotch dall’anta dell’armadio della tua camera” rispose la ragazza mentre sta volta Draco diventava bianco.

“ e quando ci sei andata tu in camera mia?” chiese il biondo guardando di sbieco la ragazza, mentre Harry e i due professori li guardavano stupiti

“ quando sono andata a prendere le valige, dato che gli elfi domestici i rifiutavano di entrare e dicevano << dopo padroncino ci farà chiudere le orecchie dentro il forno, o peggio, ci farà passare il ferro da stiro sopra le mani>>” disse Hermione imitando alla perfezione la vocina petulante degli elfi domestici e facendo scoppiare a ridere tutti i presenti, compreso Draco

“ e chissà chi gliel’avrà mai detto che in camera mia non si entra!” risponde il biondo guardano male la sua ragazza che faceva spallucce mentre Harry ghignava

“ chissà perché c’era quel divieto Malfoy!”

“ chissà perché non ti fai mai i cavoli tuoi Potterino!”

“ perché Malfrett certe battute me le servi su un piatto d’argento” rispose il moro mentre Hermione ghignava

“Potty? Tu accetti la cattedra?” chiese Draco guardandolo male e trattenendo un ghigno sadico

“ certo che si!” rispose il moro senza riflettere per poi mordersi la lingua.

Ora chi l’avrebbe più sentita Ginny?

“ bene ragazzi, sapevo che potevo contare sul vostro supporto!” disse Silente con un sorriso bonario sul viso

UN ORA DOPO.

DORMITORIO ALA OVEST

“ Harry James Potter, come ti è saltato in mente?” chiese Ginny correndo dietro al fidanzato mentre brandiva con una mano il mattarello che prima dell’arrivo di Harry stava usando per stendere la pasta per le lasagne.

FLASHBACK

Appena usciti dallo studio di Silente si diressero direttamente in dormitorio.

Ormai mancava poco al pranzo, e due in particolare dello strano trio, non vedevano l’ora di vedere la faccia della rossa appena avesse saputo la novità.

Harry girava con un sorriso ebete stampato in faccia per i corridoi della scuola.

“ Potter, sai che questi sono gli ultimi minuti con tutti i denti su?” chiese Draco guardando il moro

“ Malfoy, perché questa frase non mi è nuova?”

“ perché è da cinque minuti che continuo a ripetertela, precisamente da quando siamo usciti dall’ufficio di Silente”
“ ringrazia che Herm era con noi, altrimenti anche tu ti troveresti nei guai fino al collo”

“no, perché io, prima di fare qualcosa chiedo anche ad Hermione il suo parere tu no”

“ Dray, non dire balle, che l’unica volta che hai chiesto qualcosa è stato quando dovevi fare partire la lavatrice e mi hai chiesto se potevi mettere il rosso con il bianco. oltretutto non mi hai dato ascolto e hai colorato il mio vestito preferito di rosa” disse Hermione guardando il suo ragazzo

“ Hermy, me lo rinfaccerai a vita?”

“ certo che si!” rispose la ragazza mentre con una mano apriva la porta del dormitorio e con l’altra si tirava dietro un Draco ghignate mentre Harry diventava più pallido di un lenzuolo.

Appena entrarono trovarono Ginny che stendeva la pasta per cucinare le lasagne.

Sul volto di Draco apparve n perfido ghigno

“ Malfoy cavati quella smorfia dalla faccia! Ciao Herm! Cosa voleva Silente? Dove è Harry?”

“ Silente voleva chiederci una cosa importante ed Harry è …” cominciò la riccia

“ fuori a prendere tempo, ci tiene a tenere ancora per un po’ i denti dentro la bocca” rispose Draco per la ragazza che lo guardava furente

“ mi sono lasciato sfuggire qualcosa?” chiese il biondo

“ che ha combinato?” chiese la rossa mentre Hermione si girava verso di lei ed Harry entrava in quel preciso istante in cucina.

“ ciao amore, che cucini?” chiese Harry abbracciando Ginny che ricambiò l’abbraccio ma strinse il mattarello più forte tra le mani

“ che hai combinato?” chiese a bruciapelo mentre Harry diventava del colore del lenzuolo

“ ecco … vedi … io ….”

“ Harry James Potter, senza tanti giri di parole se non vuoi che volino fatture orcovolanti!” disse la rossa

“ ok, ho accettato l’incarico di Silente di ricoprire la cattedra di arti oscure per tutto l’anno!” rispose il moro tutto d’un fiato mentre sganciava la bomba che aveva fatto infuriare la rossa.

FINE FLASHBACK

“ Harry James Potter, come hai potuto?” chiese Ginny mentre rincorreva il marito per il salotto con un mattarello in mano

“ scusa Ginny io …” disse Harry chinandosi per evitare un oggetto che la rossa aveva lanciato.

Era da più di cinque minuti che evitava gli oggetti che lei e il biondo a turno gli lanciavano dietro.

Non aveva ancora capito cosa aveva fatto a Malfoy.

“ Ginny, ascoltami …”

“ non ho nessunissima intenzione di ascoltarti Harry, come ti è venuto in mente di accettare senza il mio consenso. Come fai a farmi rimanere in questa scuola ancora a lungo, dove ho vissuto i miei anni peggiori?” dove stava per morire mio fratello, dove è stato concepito nostro figlio, ma questo non lo disse.

“ scusa Ginny, la prossima volta …”

“ la prossima volta un tubo, perché io e James partiamo subito” rispose furente la rossa

“ Herm, fa qualcosa, sta degenerando la situazione” disse Draco guardando la sua ragazza che lo fulminò.

Era lui che aveva cacciato il malcapitato in quel pasticcio ed adesso toccava a lei tirarlo fuori.

“ Ginny, ascoltami”

“o Herm, non ho voglia di ascoltare le giustificazioni a favore di questo qua!”

“ Ginny, rimaniamo anche io e Draco, e di conseguenza Lucius e Narcissa. Non so se Blasie e Daphne rimangono. I mangiamorte non si sono ancora ritirati del tutto. La scuola continua ad essere in pericolo lo stesso. Harry ha detto di si a Silente per proteggere la scuola”

“ si, poi per proteggere gli studenti da due ore buche in più alla settimana” rispose la rossa gelida.

Ed Hermione decise.

Decise che se voleva salvare la relazione tra i suoi migliori amici doveva lascarsi sfuggire quel piccolo segreto che lei era venuta a conoscenza tramite quella lettera di Silente e di cui dopo aveva fatto svariate ricerche su molti libri diversi.

Doveva scegliere, tra il perderli tutti e due in un solo giorno oppure lasciarsi sfuggire quella piccola parte della storia che continuava a nascondere in un piccolo posto della sua mente. Protetto da tutte le barriere.

E lei decise.

Decise per quello che le sembrava meglio in quel momento.

Decise di parlare.

“ basta! Ginny, metti giù quel mattarello che non siamo all’asilo nido”

“ asilo che?” chiese Draco

“ te lo spiegherò in un altro momento. Se ricordi Draco, io ho accettato subito di venire qua, anche se questo luogo mi suscita parecchi brutti ricordi. Inizialmente ero un po’ tentennante, ma stavo recitando. Tu da bravo attore come sei te ne sei accorto subito, ma hai fatto finta di niente” disse la ragazza mentre Draco annuiva.

Se lo ricordava perfettamente, ma sul momento non ci aveva fatto caso.

“ bene, due giorni prima, mi era arrivata una lettera.

Era da parte di Silente, diceva che doveva allontanarsi dalla scuola per andare a prendere una pianta, una specie di albero della vita e del potere, centro di molte leggende, ma non sapeva nemmeno lui il luogo esatto dove era nascosto.

C’era scritto che doveva allontanarsi dalla scuola per alcuni giorni, ma che l’avrebbe fatto solo quando quest’ultima fosse stata protetta da persone di cui si fidava. Quando siamo arrivati qua noi stava per partire, ma dopo molte cose hanno stravolto gli eventi. Adesso ha un forte bisogno di quella pianta per la protezione della scuola e deve trovarla il prima possibile.

Inizialmente a scuola doveva rimanere Minerva, poi però hanno deciso di partire entrambi. Noi dovremmo fare da sostituti a loro, ed uno di noi sarà il vice della vice preside” disse Hermione mentre Harry sgranava gli occhi ed Ginny chinava il capo.

“ Hermy, perché non mi hai detto nulla??” chiese Draco

“ perché caro Dray doveva rimanere un segreto, ma questi due non ne volevano sapere di rimanere ancora un po’!” rispose Hermione mentre Ginny chinava ancora di più la testa ed Harry si avvicinava alla moglie.

“ vieni Draco. Andiamo a dirlo a Narcissa” disse Hermione dopo aver colto l’occhiata del suo migliore amico che nel frattempo stava abbracciando Ginny da dietro. Avevano bisogno della loro privacy.

Dovevano chiarire diverse cose.

E lo avrebbero fatto da soli.

Nel frattempo però, orecchie indiscrete avevano sentito il discorso della grifona.

Orecchie che stavano per andare riferire tutto al padrone.

Orecchie fedeli al buio.

Un piccolo crak risuonò nell’aria, mentre i due ragazzi abbandonavano il salotto e una corrente gelida invase quasi tutti gli studenti e professori della scuola.

“ padrone, era come aveva previsto. Il vecchio preside si allontanerà per alcuni giorni e lascerà la scuola in mano a quei lattanti!”

“ c’è di mezzo anche la mezzosangue?” chiese il ragazzo seduto su un trono macabro e abbigliato con un pesante mantello nero

“ si mio signore”

“ se c’è lei, sono protetti. È potente e molto furba. Soprattutto mi conosce. Sa che punti colpirei”

“ lo sa perfettamente, ma non sa che tu sei a conoscenza di quel piccolo sporco segreto. E comunque sarà più semplice attaccare senza la protezione del vecchio!” disse una voce femminile

“ si Pansy. Ma comunque, Silente non è stupido e lascerà Minerva”

“ no padrone, ha intenzione di andare con la vicepreside. Hanno intenzione di abbandonare entrambi la scuola”

“ allora non imparano mai! Preparatevi che attaccheremo la scuola in loro assenza!” disse il ragazzo mentre si alzava da quello che doveva essere un trono ed usciva trascinandosi dietro il pesante mantello che un tempo era stato di Lord Voldemort

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao a tutti!

Grazie a chi ha letto il capitolo precedente e soprattutto grazie ha chi lo ha recensito.

Penso che aggiornerò martedì, intanto fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo

A presto

Rowena

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Capitolo 24
*** Mangiamorte ad Hogwarts ***


La mattina seguente, Hermione, Draco ed Harry avrebbero cominciato ad insegnare come professori ad Hogwarts.

Silente si preparava a partire insieme a Minerva, e la passaporta si sarebbe attivata la mattina stessa.

Hermione era scesa a colazione. Era stanca e quella notte aveva dormito poco.

Soprattutto la nausea cominciava a farsi sentire, e lei stava male sempre più spesso.

Draco stava ancora dormendo e lei aveva preferito non svegliarlo, dato che quella mattina lui avrebbe avuto tre ore buche.

Appena si sedette al tavolo degli insegnanti mormorii si alzarono dagli studenti.

Sapevano che era nella scuola, ma non si era mai fatta vedere più di tanto in pubblico, solo durante le due battaglie e per chiamare gli studenti.

E nessuno si aspettava di trovarla seduta al tavolo degli insegnanti.

Seduta al posto che spettava a Minerva McGrannit come insegnante di trasfigurazione.

Ma soprattutto nessuno si aspettava di vedere entrare lui dalla porta della sala,che tranquillo come non mai si dirigeva al posto che Piton aveva sperato di occupare per anni, e che alla fine aveva conquistato.

Harry Potter si stava sedendo al posto del professore di arti oscure.

Silente sorrideva bonario ai due studenti, mentre usciva dalla sala, la passaporta si sarebbe attivata a breve.

Era felice che avessero accettato. Sapeva che poteva contare su di loro, ma era comunque un impegno non da poco, soprattutto considerando il fatto che gli avrebbe lascito la scuola a tempo indeterminato, con a capo Ginevra Molly Weasley come preside.

La stessa ragazza che entrava in quel momento, girando la testa verso il tavolo che per anni era stato quello della sua casa, rivedendosi bambina, con una cotta per Harry, a scherzare con Hermione mentre riprendeva suo fratello che si ingozzava come un maiale.

Quella stessa bambina che veniva sollevata sopra a quel tavolo con in mano la coppa di Quiddich delle case.

Quello stesso tavolo, che ha usato come una specie di palco mentre duellava con Bellatrix.

Quel tavolo e le sue incisioni. Il segno del passaggio degli studenti della casa di Godric Grifondoro .

Un sorriso spontaneo le nacque sulle labbra alla vista di Nick quasi senza testa o Sir Nicholas.

Non era cambiato di una virgola, non che ci si aspettasse qualcosa di diverso dai fantasmi.

Si dirigeva anche lei verso il tavolo dei professori.

Avrebbe preso il posto di Silente quella sera a cena. Per il momento avrebbe occupato il posto riservato agli ospiti della scuola.

Hermione era già seduta ed Harry era entrato prima di lei.

Si era appena seduta quando la porta della sala grande si aprì di colpo e comparvero Theodore, Blasie e Draco, tesi e bianchi come un cencio, mentre Daphne dietro di loro faceva suonare la sirena di emergenza della scuola

“ che succede?” chiese Hermione correndo verso Draco. Una vena bluastra si intravedeva nel collo di Theodore, e chi lo conosceva sapeva benissimo che era dovuta all’agitazione e alla paura.

“ attaccano nuovamente” rispose Draco mentre il sole che quella mattina aveva svegliato quasi tutti gli studenti scompariva, seguito da una nuvola che oscurò il cielo sopra alla scuola.

Una nuvola creata con la magia. Magia potente.

Magia nera.

Poteva significare solo una cosa. I mangiamorte erano vicini.

Draco era più preoccupato del solito. Nessuna lettera, nessun patronus, come se la cosa fosse stata organizzata troppo in fretta.

Da non dare nemmeno il tempo di avvisare. Forse si erano accorti che c’era qualcuno che faceva da spia per l’ordine, e lui sperava vivamente di no.

Altrimenti il pericolo sarebbe stato ancora più vicino di quanto sembrasse

“ cosa vuol dire attaccano?” chiese Hermione con un velo di isteria nella voce

“ vuol dire che dietro ai cancelli di Hogwarts in questo istante ci sono miliardi di mangiamorte che si stanno riunendo per attaccarci. Lenticchia li ha chiamati da tutto il mondo. Sta volta vuole fare sul serio!” rispose Draco.

Loro sono furbi. Più di quanto sembra e anche sta volta li avevano colti in un momento poco propenso alla battaglia.

Non erano pronti.

E tutti li dentro lo sapevano. A partire dagli studenti che si chiedevano come avrebbero fatto, a concludere con i professori che sapevano che anche sta volta la possibilità era una, e una soltanto.

Loro questa volta avrebbero perso, non ce l’avrebbero fatta.

La barriera aveva già perso tre quarti dei poteri e ricrearla sarebbe stato uguale a un suicidio di massa.

O meglio, una soluzione c’era, ma una sola.

Essere più furbi di loro, ed Hermione lo sapeva

“ c’è una soluzione” disse Hermione guardando Draco negli occhi “ ma dobbiamo fare in fretta”
“ di che si tratta Herm?” chiese Ginny arrivando dietro all’amica di sempre, spaventata come non mai

“ facciamo evacuare la scuola, o meglio, facciamo nascondere gli studenti, non dentro i loro dormitori, ma sparsi per la scuola, nei posti meno impensabili. A gruppi misti, uno per ogni casa, facciamo credere ai mangiamorte che la scuola sia indifesa,e poi attacchiamoli appena cantano vittoria, è rischioso, ma è l’unica possibilità che c’è rimasta”

“ questo vorrebbe dire permettere ai mangiamorte di entrare e poi sperare di poterli respingere con dei semplici incantesimi”

“ in poche parole si”

“ Herm, ti rendi conto che ci stai chiedendo di fare entrare i mangiamorte ad Hogwarts? E se qualcosa poi va storto, come glielo diciamo ai genitori dei ragazzi che siamo stati noi a fare entrare i mangiamorte per tendere una trappola ma a quanto pare loro non ci sono cascati?” chiese Harry guardando Hermione attraverso le lenti degli occhiali.

“ Harry, hai idee migliori? Sono pronta ad ascoltare tutte le vostre proposte” disse Hermione guardando gli amici di sempre che preoccupati come lei cercavano di risolvere il problema in maniera alquanto veloce

“ io ho una condizione” disse Draco guardando Hermione e soffermandosi sulla pancia

“ tu, fai gruppo come me, e non ti allontani nemmeno un secondo, chiaro?” chiese

“ Dray, non è il momento di scenate di gelosia” disse Blasie

“ non è una scenata di gelosia, se lei vuole scendere, queste sono le condizioni” rispose in tono glaciale il biondo fulminando l’amico

“ se è solo questa, posso anche accattare” rispose Hermione mentre Ginny batteva le palpebre incredula, non era mai successo che Hermione Jane Granger facesse senza protestare qualcosa imposto da Draco, questa era la prima volta, almeno che diceva si in sua presenza

“ bene Zabini, niente scenata di gelosia a Daphne, non vorrei mai che la tua bellissima ragazza scegliesse di fare coppia con me ed Hermione, sai i biondi sono molto più affascinanti dei mori, soprattutto se i mori sono bastardi e vanitosi, senza offesa amore” disse Draco guardando con un ghigno made in Malfoy Blasie, che aveva stretto più forte la mano di Daphne che era scoppiata in una risata cristallina prima di ricomporsi immediatamente

“ allora facciamo come ha proposto Hermione?” chiese guardando Blasie che nel frattempo stava cercando un modo per uccidere accidentalmente il suo migliore amico che continuava a ghignare.

“ non mi pare che ci siano altre idee…” disse sbuffando la ragazza

“ bene, cominciamo a dividere gli studenti” disse Ginny salendo sul palco che avrebbe dovuto essere occupato da Silente

“ ragazzi, i mangiamorte stanno per attaccare nuovamente Hogwarts, sta volta cambiamo difesa. Evitiamo di respingerli dall’esterno, che non serve a niente, indebolisce solamente noi e rende più facile l’avanzata a loro.

Facciamoli entrare ad Hogwarts …” disse per poi venie interrotta da una boato di protesta da parte degli studenti

“ SILENZIO!” urlò Draco Malfoy affiancandosi alla migliore amica di Hermione

“ ascoltate cosa ha da dirvi!” disse mentre la sala ricadeva nuovamente nel silenzio più totale

“ stavo dicendo, proviamo a farli entrare ad Hogwarts, facciamogli credere che la scuola sia deserta. Nascondiamoci e attacchiamoli quando stanno per cantar vittoria. Loro non se lo aspettano e sarà più facile farli fuori, considerando che siamo nel nostro territorio. Ora, i professori vi divideranno e vi consegneranno delle pergamene con i passaggi segreti di Hogwarts, usatele solo in caso di necessità dato che appena voi aprite una di quelle pergamene, un membro dell’ordine sarà costretto dalla magia a venire ad aiutarvi” disse Ginny mentre Draco annuiva grave accanto a lei, era riuscito per un pelo ad evitare che venisse messo l’incantesimo anche ad Hermione.

“ bene. Dividetevi per case” disse Harry avvicinandosi alla moglie e a Draco, mentre tutti gli studenti si posizionavano al fianco dei loro tavoli.

E cominciarono a creare i gruppi:

due serpeverde, due grifondoro, due Corvonero, due tassorosso e una pergamena, con il posto dove avrebbero dovuto nascondersi fino al segnale da parte di Harry per attaccare.

Bastava una spia, bastava che qualche mangiamorte venisse a conoscenza di questo piano creato all’ultimo minuto, di questo piano non ragionato e loro erano morti, tutti morti

“ Potter, ci stiamo tirando la mazza sui piedi”

“ pensa positivo Malfoy!” disse Harry consegnando l’ultima pergamena all’ultimo gruppo e avvicinandosi a quelli dell’ordine che erano appena arrivati, dopo la chiamata di Hermione che era corsa in gufiera e aveva cominciato a mandare il suo patronus a tutte le sedi dell’ordine.

“ ciao ragazzi” disse Draco avvicinandosi a quelli che una volta erano stati suoi compagni di corso anche se di un altra casa, con cui aveva ricucito i rapporti dopo la fine della seconda guerra magica.

“ come li facciamo noi i gruppi?” chiese una donna avanti con gli anni, che stava nel centro del gruppo che era appena entrato ad Hogwarts

“ io proporrei di dividerci in due, massimo tre, ma credo che non serva, tanto molti di noi staranno con i ragazzi dato che abbiamo molte responsabilità su di loro” disse Harry comparendo da dietro al biondo

“ ma lei è Harry, Harry Potter?” chiese stupita la donna

“ si sono io!” rispose il ragazzo guardandola spaventato

“ credevo che ormai nessuno facesse più scenate di fronte a Potter, quell’epoca è passata e già da un po’, grazie al cielo!” disse Draco mentre squadrava la vecchia signora che diventava dello stesso colore di due pomodori maturi

“ volete anche il the con i pasticcini o pensati di sbrigarvi?” chiese Ginny comparendo in quel momento con Hermione al fianco.

Entrambe con uno sguardo suicida negli occhi, stavano perendo tempo a fare battute e a socializzare quando un secondo di quelli avrebbe potuto salvare la vita a molti.

“ arriviamo Hermione!” sbottò Blasie

“ credo che le coppie siano già fatte” disse Daphne osservando i componenti dell’ordine che si erano già divisi a coppie di due, spesso formate da marito e moglie, mentre Harry consegnava loro una pergamena simile a quella degli studenti, solo non incantata, avevano preso tutti il MAGO, dovevano essere come minimo in grado di difendersi da soli da certi incantesimi.

“ bene, in bocca al lupo!” disse appena ebbe finito di consegnare le pergamene, e lo strano gruppo si disperse andando ognuno nel luogo assegnato.

Forse avevano più possibilità di quante speravano di riuscire in questa impresa che molti avrebbero chiamato da suicidio.

Non erano nemmeno riusciti a bloccare Silente, che era partito con la passaporta insieme alla McGrannit, ora erano da soli, completamente soli, con un intera scuola da proteggere, da cui dipendevano le sorti di questa battaglia, tra chi voleva riportare in vita il cadavere e chi pregava di avere la pace e di poter vivere degli anni sereni.

Una battaglia inutile.

“bene ragazzi, voi sapete già dove andare, ci troviamo qua appena riusciamo respingerli tutti, perché noi ci dobbiamo riuscire!” disse Harry guardano i suoi amici che per lui erano come una famiglia, con nonno e nonna annessi, interpretati da Lucius e Narcissa.

“ certo Potter, le erbacce sono tarde a morire, e noi siamo stati spesso paragonati a delle erbe rampicanti poco gradite!” rispose Draco sorridendo forse per la prima volta al moro, infondo erano amici anche loro, infondo non tutti sono come sembrano, e le apparenze per il novanta per cento delle volte ti ingannano.

E Malfoy ne era l’esempio vivente. Da fuori sembrava l’ex mangiamorte pentito delle sue scelte, che prima della fine della guerra era corso dietro a Silente per proteggersi, spifferando tutte le informazioni dei mangiamorte, per chi lo conosceva, invece, era la persona più sincera che esistesse, che ti diceva tutto in faccia, certo, doveva migliorare il modo di dire le cose, ma per il resto era perfetto.

“ a presto ragazzi!” disse Blasie mentre prendeva per mano Daphne e andavano nel buco dietro la strega orba, nella caverna che conduceva ad Hogsmede nell’area protetta.

loro sarebbero dovuti andare a chiamare aiuto se solo avessero potuto, ma erano soli, soli a combattere una battaglia impossibile.

“ ciao” disse Ginny abbracciando la sua migliore amica mentre Harry le prendeva la mano e la portava via dalla sala grande, nel loro punto d ritrovo.

“ a presto padre, ciao madre” disse Draco mentre Hermione molto meno formale abbracciava i futuri suoceri che sembrava che stessero per scoppiare a piangere da un momento all’altro”

“ state attenti!” disse Narcissa mentre toglieva una lacrima che le era sfuggita all’autocontrollo purosangue

“ che scenetta commovente!” disse una voce odiosa, che risuonò per la sala grande semi vuota.

C’erano solo loro quattro contro uno.

Ma lui era potente e soprattutto falso.

NOTE DELL’AUTRICE

Ciao a tutti!

Cosa ne pensate di questo capitolo?

Per favore lasciate una recensione! ( faccina da cucciola)

Ringrazio chi ha letto il capitolo precedente, messo la storia tra le seguite, le preferite e le ricordate.

Un mega grazie va anche a shadowdivergent che ha lasciato una recensione.

Mi piacerebbe molto riceverne qualcuna in più J

A presto

Rowena00

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Capitolo 25
*** Mangiamorte ad Hogwarts Parte Due ***


“Che scenetta commovente!” disse una voce odiosa, che risuonò per la sala grande semi vuota.

C’erano solo loro quattro contro uno.

Ma lui era potente e soprattutto falso.

“E di sicuro lui, come sempre, non è riuscito a rinunciare ad un occasione per impicciarsi dei fatti degli altri!” commentò acido Draco pensando schifato che un tempo si era fidato di una persona viscida come lui.

“Vedo che comprende e capisce come funziona abbastanza in fretta, bravo signor Malfoy!” rispose l’uomo incappucciato con una voce nasale “peccato che prima di spifferare i piani ai quattro venti bisogna accertarsi che non ci sia nessuno di indiscreto ad ascoltare!”.

“A parte lei non c’era nessuno, e peccato che il buon e vecchio Silente continui a fidarsi di lei!” disse Lucius fissando truce l’uomo incappucciato che continuava a rimanere nell’ombra.

“Silente è solo uno stolto se pensiamo a quante persone hanno provato a dirgli che non sono un buono, i buoni sono dei deboli, delle persone stupide, capaci solo di amare, ma cosa è l’amore in confronto all’odio?” chiese con voce odiosa avvicinandosi lentamente al gruppo che aveva puntato velocemente le bacchette.

“È un paragone che non esiste, è come paragonare una giornata di sole ad una di pioggia” disse Hermione guardando negli occhi il suo ex professore.

“Nessuno stava parlando con te sporca mezzosangue, e devo ancora capire cosa ci fai con un gruppo di purosangue, ah giusto, porti in grembo il figlio bastardo del traditore, devi sentirti molto orgogliosa!” .

“Qui l’unico bastardo sei tu!” rispose Draco mentre le nocche delle mani sbiancavano da quanto forte si stava conficcando le unghie nei palmi.

“Oh, è qui che sbagli, io non sono bastardo, ma marcio, marcio dentro, in cerca sempre di potere, che non potrò mai avere a causa vostra. Ero uno tra i suoi prediletti, te lo ricordi, ero uno dei suoi preferiti, mi ero guadagnato il mio posto sputando sangue, impegnandomi fino alla fine. E adesso devo ricominciare tutto da capo”.

“Puoi sempre cambiare lavoro, come piccione scassa balle del malaugurio funzionavi parecchio bene!” rispose gelida Hermione mentre l’uomo sbiancava ancora di più.

“Imparate ad insegnare l’educazione a chi vi portate a letto! Crucio!” mormorò l’uomo puntando la bacchetta contro Hermione che subito cominciò a contorcersi tenendo con una mano la pancia.

“Stupeficium!” urlò Draco di rimando e l’uomo fu sbattuto contro la parete, costringendolo a sostare la bacchetta da Hermione che subito venne protetta da Narcissa.

“Come ti permetti, come ti permetti di puntare la bacchetta contro quello che ti ha salvato!” urlò l’uomo alzandosi.

“Ed è qui che sbagli Severus, non sei stato tu a salvarmi, ma quello che c’è dentro di me, quello che grazie a Silente sono riuscito a fare emergere, quello che voglio che venga insegnato anche a mio figlio, i principi della vita!” disse Draco furioso.

“Che discorso commovente, ma a meno che la tua sgualdrina mezzosangue non partorisca in questo momento, tu tuo figlio non lo vedrai nemmeno!” disse cattivo l’uomo che era stato il padrino di Draco mentre alzava la bacchetta contro l’altro uomo e si preparava a dire la più brutta delle tre maledizioni senza perdono.

“Expelliarmus!” urlò Lucius mentre la bacchetta di uno di quelli che erano stati tra i servitori più fedeli dell’Oscuro gli volava nella sua mano tesa.

“Cosa credi, di avermi fermato perché mi hai tolto la bacchetta? Dovresti sapere che l’Oscuro allenava i suoi più fedeli a fare incantesimi anche senza bacchetta!”.

“Si certo, aprire le porte della sala Meeting, perché entrare con la bacchetta tesa davanti non è da uomini forti come li voleva lui!” rispose ironico Draco mentre sua madre faticava a tenere un ghigno derisorio.

“Questo è quello che credono i pezzenti come te, quello che credono quelli che erano troppo indietro nella gerarchia per venire a conoscenza di certe usanze!”.

“Il cadavere può averti addestrato quanto vuoi, ma se non sbaglio, pure lui usava la bacchetta, e mi pareva parecchio in difficoltà quando gli è caduta durante la battaglia finale, per lui si intende!” rispose Hermione mentre veniva aiutata da Narcissa che nel frattempo le aveva fatto da scudo.

“Vedi mezzosangue, ci sono delle cose che quelli come te non possono sapere!”

“Questa frase l’ha detta prima di te un'altra persona, e guarda caso è morta, la cosa più strana è che questa frase la dicono sempre i mezzosangue ad altri mezzosangue, non so, se tu riesci a spiegarmi il motivo!” rispose Draco mentre Lucius ghignava apertamente alla faccia sconvolta di quello che una volta era stato un suo amico.

“Parlate di cose che non sapete, voi non conoscete nulla dell’Oscuro, eravate tra le sue schiere solo perché era pietoso!”.

“Talmente pietoso da cercare di uccidere un bambino di un anno e mezzo, prima di ammazzare anche se stesso dato che aveva una mira che faceva schifo ed ha colpito la madre al posto del bambino!” rispose Draco guardando negli occhi il suo ex professore di pozioni, occhi neri che rispecchiavano l’anima di quella persona, marcia, cattiva crudele.

“Sai, e ti colpirà sapere che non è l’unica persona con una mira pessima, l’altra era mia zia Bellatrix, non si colpiscono gli specchi con le maledizioni senza perdono, e un mangiamorte come voi, addestrato a leccare il culo del suo signore dovrebbe saperlo!” rispose Draco mentre un boato risuonava in lontananza, segno che i mangiamorte erano vicini.

“Non proverai mica a smaterializzarti come un codardo proprio adesso!” disse Lucius creando intorno a loro una bolla antismaterializzazione e chiudendo la porta della sala grande con un movimento fluido di bacchetta.

“Oblivion!” mormorò verso il mangiamorte mentre il gruppetto abbandonava la sala, giusto in tempo prima che i primi mangiamorte entrassero nella scuola.

Era troppo tardi per dividersi o per andare alle postazioni indicate da loro all’inizio, dovevano trovare un posto sicuro e in fretta, soprattutto un posto che non era già stato occupato da qualcuno, altrimenti avevano solo perso tempo a tentare di divider le persone per confondere i seguaci di Voldemort.

Così Severus era una spia. Una delle migliori. Era riuscito per anni ad ingannare Silente, senza che nessuno se ne accorgesse, o meglio qualcuno se n’era conto, ma Silente amava credere nel buon senso delle persone, solo che non tutti ne posseggono.

POV PANSY PARKINSON

MANGIAMORTE

A quanto pare erano fuggiti tutti, fuggiti come i codardi.

Come cagnolini con la coda tra le gambe alla comparsa di un cane più grande di loro, senza provare nemmeno a combattere. Erano fuggiti, semplicemente fuggiti.

Forse era vero quello che aveva riferito la spia, forse era vero che in assenza di Silente non si sentivano così potenti per respingere i mangiamorte, e Ronald che si preoccupava della Granger, era sparita anche lei, come una codarda.

C’era un silenzio carico di gelo tra quei corridoi che un tempo erano pieni di grida di gioia da parte degli studenti.

Potrei tornare bambina solo per il gusto di passare ancora del tempo tra questi corridoi così invitanti, così silenziosi, così familiari.

E invece sono qui, a guidare un gruppo di mangiamorte alla presa di un luogo abbandonato.

Non ha senso questa missione.

Ha cominciato a non aver senso da quando non abbiamo trovato nessuna resistenza ai castelli, nulla, non hanno nemmeno provato a difendere il luogo che per anni era stato quello del sapere.

Non ci avevano provato nemmeno, codardi.

Erano codardi.

I codardi scappano di fronte al pericolo, di fronte al primo segno di cedimento della loro sicurezza.

E loro erano codardi.

Fuggitivi.

Non avevano pensato due volte prima di abbandonare la scuola.

Ma questo silenzio è troppo irreale.

Sembra fatto apposta.

Non c’è nessuno. L’unica persona che troviamo è Piton svenuto in sala grande e mezzo congelato.

Null’altro, come se qui, non ci fosse mai stato nessuno.

I mobili nella sala dei trofei sono pieni di polvere, come tutte le cattedre, anche quelle delle lezioni di tutti i giorni, come Trasfigurazione e pozioni.

Vuote, senza nessun libro piene di ragnatele e polvere.

Eppure mi sembra che non stia andando tutto per il verso giusto, mi sembra che ci sia qualcosa che non va, o forse è solo la mia immaginazione.

Ronald accanto a me è irrequieto.

Certe volte mi chiedo con quale coraggio abbia preso il posto dell’Oscuro.

Voldemort avrebbe già dichiarato la sua vittoria, mentre lui zitto cammina al mio fianco mentre entriamo nel cuore di Hogwarts.

“A quanto pare qui non c’è nessuno!” dico girandomi verso Ron che si guarda irrequieto attorno.

Dopo l’attacco a sorpresa del serpente è anche tropo attento ai piccoli dettagli.

“Se fossi in te non ne sarei così sicura! Fino a ieri c’era lezione, in un giorno non si accumula tutta quella polvere sopra le cattedre!” disse mentre passavano accanto alla strega orba.

Poi un rumore, un piccolo scricchiolio proveniente da dietro la strega.

Un piccolo rumore di rami calpestati, e un allarme assordante, quello di Hogwarts che cominciò a suonare facendo rimbombare a tutti il sangue nel cervello.

“Spegnete questo aggeggio infernale!” urlava Ronald mentre studenti, civili e componenti dell’ordine uscivano dai punti più nascosti, da passaggi segreti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.

Era una trappola, e ben organizzata.

C’era una spia.

Tra i nostri c’era una spia.

Non era materialmente impossibile preparare una difesa del genere in neanche dieci minuti. E dovevo sapere chi era. Gliel’avrei fatta pagare anche di persona, ma dovevo sapere chi era.

Nessuno può minimamente pensare di fare il doppio gioco e di passarla liscia.

Mi chino giusto in tempo per vedere un lampo viola passare sopra la mia testa, nel punto dove prima c’era il mio cuore.

Viola.

Riconoscerei quella maledizione ad occhi chiusi.

Ti ghiaccia il cuore. Ti fa vivere con il cuore ghiacciato, facendoti morire lentamente, poco a poco, che quasi non te ne accorgi.

È una maledizione pericolosa quasi quanto le proibite.

È una maledizione pregna di magia oscura.

Nessuno studente conosce un incantesimo del genere, e so chi è stato a lanciarlo ancora prima d alzare lo sguardo.

Dal suo odore.

Muschio bianco.

Dalla sua voce.

“Allora ci rivediamo Parkinson! Sai, devo esser sincero, non mi sei mancata per nulla!” dice, cattivo.

E poi dai suoi occhi: dello stesso colore del ghiaccio fuso.

“Felice di non esserti mancata Malfoy, sentimento appieno ricambiato, d’altronde ho trovato qualcuno con chi rimpiazzarti!” rispondo mentre i miei occhi neri incontrano i suoi freddi come ghiaccio.

“A quanto pare il pezzente si diverte nell’ultimo periodo. Credo che gli piaccia di più vivere libero che non dentro quella stanza di neanche mezzo metro che aveva ad Azkaban. Ma non ho ancora capito perché se le va a cercare!” mi dice cattivo con il solito ghigno made in Malfoy stampato sulla faccia da prendere a schiaffi.

Non rispondo alla provocazione, scanso un altro incantesimo, senza riuscire a capire chi l’ha lanciato, non c’è nessuno a parte lui, e non ha la bacchetta in mano.

Strano.

“Paura Parkinson?”

“Nemmeno un po’ Malfoy, non è un incantesimo senza bacchetta a spaventarmi!”

“Strano, dalla tua espressione avrei dedotto il contrario, ma a quanto pare mi sono sbagliato!” disse mentre un lampo di luce verde partiva dalle sue mani verso di me.

“Come vedi Parkinson, non è un solo incantesimo!” dice mentre un altro Avada Kedavra mi sfiora il fianco ricoperto dalla maglia leggera.

“Quale è la differenza tra di noi? infondo anche tu vuoi uccidermi, abbiamo lo stesso scopo!”

“Le apparenze ingannano e comunque ce ne sono di differenze, potrei starti qui ad elencarle, ma adesso non posso, ho altro da fare!” dice mentre una voce di donna chiama il suo nome.

Trattiene a stento un ringhio mentre si smaterializza.

E io trattengo a stento un urlo quando vedo il mio fianco sotto la maglietta.

Ha uno squarcio enorme, la maledizione non mi ha sfiorata come credevo, mi ha colpita in pieno.

Ma non è un Avada Kedavra. Sarei già morta.

Non conosco nessun incantesimo in grado di ridurre qualcuno in questo stato.

Il sangue ha imbrattato il pavimento di pietra.

Tento di riprendere la bacchetta, ma non riesco a muovermi, eppure non sono stata colpita da nessun Pietrificus.

La carne intorno al taglio comincia a diventare giallognola.

E io capisco.

Capisco che è finita. Che non c’è nulla da fare.

Non si può nulla contro LA maledizione.

Peggiore pure dell’Avada, perche ti uccide dentro. Ti distrugge.

Vorresti morire dissanguata ma non puoi, all’ultimo ti si richiude la ferita.

Vorresti lanciarti una maledizione addosso per mettere fine alla tua esistenza, ma non puoi. Una bolla ti protegge.

Vorresti farti uccidere ma non puoi. Nessuna maledizione funziona.

E nel frattempo muori lentamente pregando di poter smettere di soffrire.

Avevo pensato molto alla mia morte in quell’ultimo periodo. Una battaglia dietro l’altra, ed ero sicura che prima o poi qualche maledizione senza perdono mi avrebbe colpita, mi avrebbe cambiato la vita, ma nemmeno nei miei incubi la maledizione era questa.

L’ultima cosa che sentii prima di svenire fu l’urlo agghiacciante di Ron.

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