BE YOU.

di Payne di stelle
(/viewuser.php?uid=457305)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non è il mio tipo. ***
Capitolo 2: *** Mica ti mangio. ***
Capitolo 3: *** You're a good swimmer! ***
Capitolo 4: *** First kiss ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** What's appened? ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** I can't believe it! ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Perché stai piangendo? ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 14: *** Non potrei mai mentirti, figlio mio ***
Capitolo 15: *** Credo che dovremmo usare le maniere forti ***
Capitolo 16: *** Non mi fai paura ***
Capitolo 17: *** Che volete farmi?! ***
Capitolo 18: *** "Addio Harry" ***
Capitolo 19: *** La resa dei conti ***
Capitolo 20: *** "Sei unica" ***



Capitolo 1
*** Non è il mio tipo. ***


Finalmente quel giorno era arrivato, era da più di un anno che lo aspettavo: la mia prima gita di tre giorni. Ero eccitata all'idea di trascorrere alcuni giorni lontana da casa e da scuola insieme ai miei compagni. Con noi sarebbe venuta anche la 5^E, famosa per i bei ragazzi che ne facevano parte, soprattutto di un certo Harry Styles di cui avevo sentito parlare spesso dalle mie amiche. Quella mattina dovevamo arrivare presto a scuola per poter partire il prima possibile. Dopo circa tre ore di viaggio trascorse con le cuffiette nelle orecchie, arrivammo a destinazione. Finalmente le porte dell'autobus si aprirono e tutti scesero con grande entusiasmo. Appena arrivati dentro il campus che ci avrebbe ospitati, il proprietario ci diede il benvenuto, fece le solite raccomandazioni e ci mostrò le stanze. Io scelsi uno dei tanti letti, ci poggiai la valigia e cominciai a disfarla. Poco dopo ci dissero di uscire fuori la struttura dove ci aspettava il prof di ginnastica insieme al resto della classe e della quinta. A parlare cominciò proprio il professore: "Ragazzi, come ben sapete non siamo qui solo per divertirci, ma per imparare ad entrare a contatto con la natura. Per prima cosa vi elencherò i programmi: allora...oggi vi spetterà andare a cavallo e fare degli esercizi per il corpo e la mente. Domani si faranno le escursioni e infine ci sarà una giornata di relax sotto le stelle!". Tutti esultammo non appena sentimmo "sotto le stelle". "Quindi ora cominciamo! Salite a cavallo e cercate di non perdere il controllo". Ci dirigemmo verso le stalle dove ci aspettava un addetto del campus che ci diede tutta l'attrezzatura. Io non ero mai andata a cavallo e sinceramente ero molto spaventata, ma per fortuna la mia migliore amica Carly faceva equitazione da anni e quindi mi aiutò. Passammo delle ore cavalcando felici e mi divertii così tanto che non riuscivo più a smettere! Era una sensazione piacevole e fortunatamente il mio cavallo era tranquillo. Purtroppo il tempo passò in fretta e dopo aver mangiato un panino al volo cominciammo gli esercizi per il corpo e la mente. I ragazzi idioti ne approfittarono per togliersi le magliette e rimanere a dorso nudo e intanto tutte le mie amiche li guardavano con la bava alla bocca, soprattutto guardando quell'Harry Styles tutto sfacciato. Non lo conoscevo ma di sicuro doveva essere uno stupido. Non avevo mai sopportato i fighetti tutto muscoli e niente cervello. Cominciammo gli esercizi che erano una specie di yoga e mi fecero sentire molto bene, mi purificarono del tutto. Crearono in me un perfetto equilibrio tra il corpo e la mente, lasciandola libera da ogni pensiero negativo.
Si fece sera e tutti andammo a cenare nel ristorante del campus insieme ai professori. Il cibo era davvero squisito, nulla di cui lamentarsi. Tornate in camera le mie amiche si misero a parlare ovviamente di ragazzi: "Wow avete visto come era bello Harry?" "É così bono" "Mi piace da morire" "No, ma quando si è tolto la maglietta l'avete visto?!" "Sì, stavo per svenire!" "Devo assolutamente mettermi con lui!"
"Ragazze ma non lo conoscete nemmeno?!"
Esclamai piuttosto infastidita.
"Però non puoi negare che è bello da morire"
"Sarà anche "bello da morire" ma non mi metterei mai con uno che non conosco minimamente"
E finimmo la conversazione, dopodiché le ragazze andarono a farsi una doccia lasciandomi sola con Carly.
"Di' un po', perché non sopporti Harry?"
"Non è che non lo sopporto, è che mi dà sui nervi il modo in cui tutte le ragazze gli sbavano attorno. Si crede di essere il re del mondo avendo gli occhi di tutte puntati addosso?"
"Però non puoi negare il fatto che sia bello"
"Infatti non lo nego, semplicemente non è il mio tipo"
Le ragazze tornarono dalle docce, ognuna andò nel suo letto e prendemmo sonno all'istante.
Il mattino dopo mi alzai tardi e senza nemmeno sciacquarmi il viso, scesi giù a fare colazione. Poi il prof venne subito per parlarci.
"Ragazzi oggi ci sarà l'escursione: verrete divisi in squadre composte da quattro persone scelte a caso, e dovrete tornare all'accampamento prima che faccia buio, mi raccomando. Sarete dotati di walkie-talkie, borraccia, bussola e ovviamente cibo. Ora andate a vestirvi ci vediamo fuori". Andai di corsa a prepararmi, ero ansiosa di sapere con chi sarei capitata in squadra. Scesi giù insieme a Carly e vidi il prof con dei fogli e le bussole.
"Allora cominciamo con la prima squadra...(dopo aver formato tutte le squadre)...e infine l'ultima squadra è formata da: Mary, Carly, Leonardo e...Harry!"
Cavolo! Ero capitata con Harry Styles!



Ciao a tutte!! Io sono Payne di stelle l'autrice di questa ff. per ora ho pubblicato questo capitolo, spero che col tempo parecchie di voi mi cagheranno (?). Comunque vi posso assicurare che sarà una storia molto bella dove ci sarà suspense, amore e purtroppo anche lacrime. Mi raccomando lasciatemi una recensione e appassionatevi a BE YOU. Ciauu

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Mica ti mangio. ***


Ero eccitata ma allo stesso tempo molto turbata: sarei stata in squadra con la mia migliore amica, il che mi rendeva felicissima, ma anche con Harry Styles... guardai le mie amiche e notai le loro facce verde dall'invidia.
Il prof ci diede tutta l'attrezzatura per l'escursione dopodiché ci mettemmo in viaggio. Il percorso consisteva in strade ripide quasi di montagna e l'obiettivo era raggiungere il campo prima che facesse buio. Il viaggio cominciò bene: io e Carly parlavamo tra di noi e i due maschi tra di loro.
"Perché non ti presenti? Io già lo conosco"
"Ma a chi?"
"A Harry"
"Nonono non se ne parla, non voglio averci a che fare"
Leonardo lo conoscevo già perché andavamo alle medie insieme ma con Harry non ci avevo mai parlato, e non avevo intenzione di farlo. Per fortuna lui mi ignorava totalmente.

HARRY'S POV.
"Leo, ma quella ragazza insieme a Carly chi è?"
"E' Mary Anderson"
"Quella è Mary Anderson?!?! L'anno scorso sembrava un cesso!"
"Ma le ragazze cambiano, non lo sai?"
"Sì certo che lo so! Però non immaginavo che cambiasse così tanto"
Passò parecchio tempo dall'inizio dell'escursione, così decidemmo di mangiare un panino e continuare il cammino. Filò tutto liscio come l'olio fin quando a metà strada io e Leo cominciammo a discutere:
"Allora...la bussola indica che dobbiamo andare da questa parte"
"Sei sicuro? Il nord è da quell'altra parte"
Ribatté Leo.
"E da cosa lo capisci?"
"Dal muschio che cresce sul lato nord del tronco"
"Ma la bussola dice che dobbiamo andare dall'altra parte!!"
Cominciavo ad innervosirmi.
"Allora facciamo così: io seguo il mio istinto da esploratore e tu vai dove ti porta la bussola"
"Va benissimo"
Esclamai soddisfatto.
"Scusate ragazzi, e noi che facciamo??"
"Ah giusto! Carly vieni con me e tu Mary vai con Harry"
"Cosa??!!"
Mary sembrava essere preoccupata.
"Dai, mica ti mangio"
Leo mi fece un occhiolino di nascosto dopodiché le due 'coppie' si separarono. Io ancora non potevo credere che lei fosse davvero la racchia dell'anno scorso. Ora era diventata molto più carina e con un fisico spettacolare. Durante il cammino notai che non mi calcolava, così iniziai io la conversazione.
"Comunque io sono Harry, non ci conosciamo"
"Io sono Mary..."
"Sei di 2^E giusto?"
"Sì, tu invece 5^E giusto?"
"Giusto. Come fai a saperlo?"
"Le mie amiche parlano sempre di te, sono tutte "pazze" di te..."
"Ma dai! E anche tu lo sei?"
"Ma se ti conosco appena!"
Arrossì leggermente. Io risi sotto i baffi. E poi niente, di nuovo silenzio tombale. Passammo circa due ore a camminare sotto il sole cocente ed era finita l'acqua.

MARY'S POV.
"Cavolo! Abbiamo finito l'acqua!"
"Non preoccuparti, guarda là"
C'era un bellissimo fiume poco distante da noi con l'acqua limpida e trasparente, così decidemmo di fare una sosta. Harry si sedette a terra, era stanco, io invece passeggiavo lungo il fiume. Ad un tratto persi l'equilibrio e caddi in acqua. Harry scoppiò a ridere come un cretino.
Sentii un dolore forte alla gamba destra. Non riuscivo più a muoverla, doveva essere un crampo.
"Harry aiutami! Mi si è bloccata la gamba, non posso muovermi!"
Harry subito si buttò in acqua per aiutarmi
"Sto arrivando!"
"Fai presto! Non ce la faccio!"
E di colpo mi ritrovai sott'acqua, non capivo più niente. I miei occhi cominciarono a chiudersi, il mio sguardo divenne sempre più cupo fino a svanire del tutto. Ero svenuta.



Rieccomi col secondo capitolo! Allora: qui vedete ancora i due protagonisti che non si cagano (?) ma vi assicuro che ne vedrete delle belle!! Io spero che parecchi di voi leggiate questa fanfiction perché di sicuro vi piacerà! Ci vediamo a breve col terzo capitolo, un bacionee C:

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** You're a good swimmer! ***


HARRY'S POV.
Non la vidi più, ma dov'era finita? Non sentivo più le sue urla, era scomparsa! Poi però vidi delle bolle sul pelo dell'acqua e capii che si trovava sott'acqua. Presi un respiro profondo e mi immersi per portarla in salvo. Una volta saliti in superficie la presi in braccio e la stesi per terra, aveva perso i sensi. Ero nel panico totale, non si svegliava!
"Mary! Mary mi senti?!"
Niente da fare, non dava segni di vita. Decisi di farle la respirazione bocca a bocca, era l'unica soluzione. Così mi avvicinai a quelle labbra carnose e le donai un po' del mio ossigeno. Un colpo di tosse terminò il nostro "bacio" e Mary finalmente aprì gli occhi. Mi guardò con quelle iridi verde-castano e mi sorrise. Io ero contentissimo di vedere che stava bene, il cuore mi batteva più forte...ma cosa mi stava succedendo? Perché il mio battito si era accelerato? E perché ero contento di rivederla sveglia?

MARY'S POV.
Non ricordavo nulla ma quello di cui ero certa era che Harry mi aveva salvato la vita. Lo vidi lì di fronte a me che mi fissava con gli occhi lucidi. Non riuscivo a parlare ma l'unica cosa che dissi fu "Grazie". Poi non so per quale motivo ma mi venne da piangere. Avevo comunque rischiato di morire, cavolo!

HARRY'S POV.
Scoppiò a piangere e mi fece una tenerezza nel vederla così. L'abbracciai forte come se fosse solo mia e le sussurrai "Tranquilla ora è tutto finito". Quell'abbraccio non fu uno come tanti, per me era speciale, inspiegabilmente speciale. Ancora una volta il mio battito accelerò. Dopo quell'abbraccio lei mi ringraziò nuovamente e disse che voleva cambiarsi quei vestiti bagnati.
"Vado dietro quelle rocce"
"Ok, ti aspetto qui"
Mentre lei si cambiava io ripensavo a quello che era successo due secondi prima: il nostro "bacio", quell'abbraccio pieno d'affetto...che cavolo mi stava succedendo?! Insomma era solo un semplice abbraccio, niente di più. Mary passò parecchio tempo lì dietro e cominciai a preoccuparmi, così andai a controllare e...cavolo! La trovai a dorso nudo! Era così bella e la sua colonna vertebrale era perfetta. Non volevo che si arrabbiasse così feci finta di non aver visto niente.
"Fatto?"
"Sì ora vengo"
Rispose lei.
Ritornai al mio posto e la vidi uscire da quelle rocce. Indossava degli shorts di jeans e una maglietta bianca a mezze maniche, era bellissima nella sua semplicità.
"Fatto, scusa se ci ho messo molto"
"Ma no, figurati"
Continuavo a fissarla mentre mi mordevo il labbro inferiore.
"Ora che facciamo?"
Chiese lei interrompendo i miei pensieri.
"Continuiamo a camminare"

MARY'S POV.
Ero ancora un po' scossa, insomma non capita tutti i giorni di rischiare di affogare. Ero sicura di non potercela fare, invece grazie ad Harry era tutto finito.
"Harry volevo ringraziarti ancora per avermi salvato, senza di te probabilmente sarei morta"
"Non dire così, io non ho fatto niente"
"Invece hai fatto molto, davvero grazie infinite. Sei un ottimo nuotatore!"
"Vorrei poter dire lo stesso..."
"Ehi! Guarda che se non fosse stato per quel crampo mi sarei salvata da sola! Sono un'ottima nuotatrice"
"Ah allora scusa!"
Entrambi scoppiammo a ridere. Era davvero carino quando rideva.
Passò parecchio tempo e senza rendercene conto giunse l'ora del tramonto, eravamo finiti in una specie di vicolo cieco
"Tra poco farà buio Harry, dove siamo finiti?"
"Credo che ci siamo persi"
"Cosa??!!"
"Purtroppo dovevo ascoltare Leonardo. Scusa"
"Non preoccuparti, adesso li chiamiamo e risolviamo tutto"
Così chiamammo Leo e Carly con i walkie-talkie.
"Leo ci sei? Ci siamo persi...Leo? Carly? Ci sentite?!"
Niente, non rispondevano. Provammo con i cellulari ma non c'era campo in quella zona. La solita fortuna!
"Cavolo! Tra poco farà buio"
"E adesso che facciamo?"
Chiesi con un filo di preoccupazione.
"Conviene accamparsi per la notte"



Rieccomi qui! Allora questo capitolo vi sarà piaciuto sicuramente poichè i due protagonisti capiscono di piacersi nonostante tutto. A me personalmente piace la parte in cui lui salva lei (awww). Ci vediamo a breve col quarto capitolo, un kizz affettuoso.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** First kiss ***


Avrei dovuto trascorrere la notte con Harry Styles, uno dei più fighi della scuola! In effetti l'idea non mi dispiaceva poiché dopo tutto quello che aveva fatto per me mi ero affezionata a lui. Forse non era esattamente quel cretino che mi ero immaginata. Forse era un ragazzo normalissimo, sensibile, con dei sentimenti.
Poco lontana da noi c'era una caverna, così decidemmo di accamparci lì e poi la mattina seguente saremmo andati a cercare aiuto. Harry accese il fuoco con dei pezzi di legno mentre io presi il cibo dagli zaini. Cominciammo a mangiare quello che avevamo e io mi tolsi un dubbio che mi ero posta già da parecchio.
"Come hai fatto a salvarmi?"
Lui deglutì.
"Beh ecco...ti ho fatto la respirazione bocca a bocca"
Notai dell'imbarazzo nelle sue parole e il tutto fu confermato dal colorito roseo delle sue guance. Quindi ci eravamo...baciati! Senza rendermene conto diventai anch'io rossa come un peperone, sentivo il calore sulle mie guance. Fortunatamente lui decise di cambiare argomento.
"Quindi tu già mi conoscevi, eh?"
"Sì te l'ho detto, le mie amiche parlano sempre di te. Ti descrivono come il ragazzo più figo della scuola"
"E tu cosa ne pensi?"
"B-beh...ecco"
Ad un tratto la nostra conversazione fu interrotta da una scena indescrivibile: dall'apertura della caverna si intravedevano i colori del tramonto che brillavano come diamanti. Era uno spettacolo meraviglioso!
"Wow!!"
"E' bellissimo!"
Esclamai incantata da quei colori.
"...come te"
Io e Harry ci guardammo negli occhi. Il cuore batteva a mille ed ero diventata tutta rossa. Non mi era mai successo con altri ragazzi, era la prima volta che provavo un'emozione del genere. Che mi stava succedendo?

HARRY'S POV.
Lei diventò tutta rossa e rimase in silenzio tenendo lo sguardo verso il basso. Chissà a cosa pensava e chissà se le era piaciuto il mio complimento. Dopo un po' mi guardò negli occhi ancora imbarazzata.
"Harry vorrei ancora ringraziarti per quello che hai fatto per me, davvero, non so cosa avrei fatto senz..."
"sh sh"
La zittii.
"Non c'è bisogno che mi ringrazi ancora"
"E invece sì, come posso fare per ringraziarti?"
"Beh...in effetti ci sarebbe qualcosa che potresti fare"
"Che cosa?"
La guardai negli occhi intensamente.
"Potrei darti un bacio...?"
Mi avvicinai a lei delicatamente, le accarezzai la guancia e guardandola negli occhi provai a baciarla. Eravamo a pochi millimetri di distanza, i nostri respiri si confondevano l'un l'altro quando ad un tratto lei mi respinse con voce tremante.
"Harry a-a-aspetta"
"Che c'è? Qualcosa non va?"
"Nono è-è tutto perfetto, è solo che..."
"che...?"
"Insomma parliamoci chiaro, tu sei uno dei ragazzi più belli di tutta la scuola, di sicuro cambierai ragazza ogni giorno e io beh...non vorrei essere una delle tante"
"Non credo proprio che sarai una delle tante"
"E come fai a dirlo?"
Di colpo le presi la mano e la poggiai sul mio petto.
"Lo senti questo? É il mio cuore che batte forte, e posso dirti che nessuna ha mai provocato questo in me. Tu sei speciale, non sarai mai una delle tante"
Dopo queste parole la vidi sorridere con gli occhi lucidi e avvicinandomi a lei nuovamente, la baciai. Quel bacio fu qualcosa di spettacolare, eppure non era il primo, ma per me era come se lo fosse. Passarono pochi secondi quando ad un tratto udimmo delle voci che invocavano i nostri nomi: "Mary? Harry? Dove siete finiti?" Erano Carly, Leo e il prof che ci stavano cercando. Subito uscimmo fuori dalla caverna per farci vedere.
"Finalmente vi abbiamo trovati! Cosa vi è successo?"
"Ci siamo persi prof, ed è solo colpa mia"
"Bene Styles, domani mattina prenderò seri provvedimenti"
"No prof sta mentendo, non è colpa sua se la bussola si è rotta"
Mary cercò di difendermi, apprezzai molto quel gesto.
"Ma se avessi dato ascolto a Leo non ci saremmo persi, quindi se deve punire qualcuno punisca me"
"Allora se le cose stanno così non ti punirò, per questa volta..."
Tirai un sospiro di sollievo e ringraziai Mary a bassa voce.
"E ora torniamo tutti al campo prima che cambi idea!" Disse il prof.



Rieccomi qui! Sicuramente non ve l'aspettavate che pubblicassi dopo un giorno ma l'ho dovuto fare: domani parto per la Calabria e torno sabato quindi per 5 giorni non potrò pubblicare il capitolo :'c Per farmi perdonare ve l'ho pubblicato in anticipo. Passiamo alla storia: Sono SICURISSIMA che vi sia piaciuto molto questo capitolo. A me piace molto la parte in cui Harry prende la mano di Mary e gliela poggia sul petto...awww (?). Comunque volevo ringraziare demisapanda e Directioner DB1D per le recensioni che mi lasciate sempre ovviamente positive! Ci risentiamo ra una settimana col prossimo capitolo, un kiss sincero ciauu

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


MARY'S POV.
Appena arrivata nella stanza delle ragazze mi buttai sul letto stanca morta e cominciai a pensare a quel bacio con Harry pochi minuti prima.
"Ehi, a che pensi?" Mi chiese Carly.
"A niente..."
"Impossibile, hai una faccia! Sembra che tu abbia appena finito di baciare qualcuno"
Sgranai gli occhi.
"No ma cosa ti viene in mente?"
Ovviamente lei non era scema, per niente.
"Alloora??"
In stanza c'eravamo solo noi due quindi decisi di raccontarle tutto.
"Io e Harry ci siamo baciati!
Mi morsi il labbro.
"Non ci credo!!"
Saltò sul mio letto e mi abbracciò forte urlando di gioia.
"Dai racconta!"
Le raccontai tutto per filo e per segno fino al punto in cui il prof ci aveva interrotti.
"Cavolo che sfortuna!"
"Eh già"
Guardavo il soffitto mentre ero persa nei miei pensieri. Mi sentivo felice come non mai.
"Spero di poterlo baciare ancora..."
"Ma quindi Harry ti piace veramente?"
Chiese con tono quasi di affermazione.
"Devo dirti la verità: all'inizio non mi piaceva per niente e tu lo sai, ma poi dopo quello che è successo al lago, non lo so...Mentre ero vicino a lui nella caverna il mio cuore batteva a mille e poi, è così bello. Non pensavo che un ragazzo potesse piacermi così tanto"
"E allora che fai ancora qui? Vai da lui!"
Sorrisi al pensiero di rivederlo.
"Va bene!"
L'abbracciai forte e poi corsi velocemente verso la stanza dei ragazzi. Volevo rivederlo, abbracciarlo, baciarlo. Ero sul punto di bussare, quando sentii la sua voce.
"We ma che hai fatto con Mary?"
Era la voce di Leo.
"Niente..."
"Non raccontare palle. Ci hai provato eh?"
"Beh...sì"
"E che avete fatto?"
"Niente, un bacio"
"Un bacio?! Eh ma allora ti piace!"
"Sì, mi piace molto. Non l'avevo mai notata fino ad oggi dopo averle salvato la vita. É diversa dalle altre ragazze, è speciale ed è anche bellissima.
Dopo aver sentito quelle parole tornai in camera mia con un sorriso stampato in volto. L'avrei rivisto il giorno dopo.

HARRY'S POV.
"Però Leo, non dire niente agli altri. Di sicuro mi prenderebbero in giro perché lei è più piccola e perché mi piace. Ho una reputazione da difendere"
"Stai tranquillo, non dirò niente"
"Grazie, sei un amico"
Non potevo raccontare agli altri di Mary, ero pur sempre il più figo della scuola, quello che cambia ragazza ogni giorno e che non si innamora di nessuna. Non avrebbero capito. Purtroppo pensai che presto o tardi io e Mary ci saremmo dovuti separare. Non potevo permettermi di essere preso in giro da tutti. Così decisi: appena tornati a scuola le avrei detto quello che pensavo.



Rieccomi qui dopo una settimana di assenza tutta abbronzata (?). Innanzitutto vi chiedo scusa se il capitolo è troppo corto ma vi prometto che a breve pubblicherò il prossimo. Passando alla storia...in questo capitolo vedete una Mary innamorata e un Harry un po' indeciso, ma col tempo cambierà idea, vedrete. Ci si vede a breve ciauu

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** What's appened? ***


HARRY'S POV.
Erano le due e io non riuscivo a prendere sonno, pensavo e ripensavo a come avrei detto a Mary che l'avrei lasciata se un attimo prima le dico che non sarà mai una delle tante. Niente da fare, i pensieri riempivano la mia mente impedendomi di prendere sonno. Scesi giù in cucina per bere un bicchiere d'acqua e me la ritrovai davanti mentre sorseggiava lentamente l'acqua appena tolta dal frigo: era stupenda nel suo pigiamino viola e con i lunghi capelli ricci raccolti in una treccia di lato.
"Ehi, che ci fai qui?
Lei mi guardò e sorrise. Quanto adoravo quel sorriso. "Avevo sete, e tu?"
"Non riuscivo a prendere sonno"
"Come mai?"
"Pensavo a te"
Lei arrossì, era così bella. Mi avvicinai e le diedi un pizzicotto sul mento"
"Sai, prima sono passata per la tua stanza e ho sentito quello che hai detto a Leo"
Cavolo.
"Hai sentito tutto quanto?"
Lei annuì. Cominciai a preoccuparmi.
"Beh, mi dispiace che tu l'abbia saputo così, te l'avrei detto prima o poi"
"E perché dovrebbe dispiacermi?! É giusto che ti sia confidato con Leo, è un tuo amico"
"Quindi non sei arrabbiata?"
"E perché dovrei?"
Evidentemente aveva sentito solo una parte di quello di cui stavo parlando con Leo. Menomale.
"Ma...dimmi una cosa: le pensi veramente le cose che hai detto a Leo?"
"Beh...sì, tu mi piaci molto Mary"
Mi avvicinai sempre di più a lei fino a quando il bancone della cucina le impedì di indietreggiare. Mi avvicinai ancora di più, era così innocente e fragile. Volevo baciarla per bene se doveva essere l'ultima volta. I nostri millimetri di distanza svanirono in un rapido bacio che le rubai mordendo il suo labbro inferiore. Le lasciai piccoli baci caldi intorno alla mascella prima di passare al collo. Notai che cominciava a godere quando intrecciò le sue braccia intorno al mio collo. Continuai a baciarle il collo succhiandolo di tanto in tanto. Poi la presi da dietro le gambe e la poggiai sul bancone.

MARY'S POV.
Harry mi fece sedere sul bancone, era comodo per lui dato che era più alto di me. I suoi baci caldi mi fecero venire la pelle d'oca. Era molto dolce, diverso. Io tenni stretta le braccia intorno al suo collo mentre le nostre labbra si rincorrevano. Stavolta però sentii qualcosa di caldo tra le nostre labbra: era la sua lingua in cerca della mia. Non avevo mai dato un bacio con la lingua e sinceramente mi faceva un po' schifo, ma con Harry il tutto fu molto naturale. Lasciai che la mia lingua giocherellasse con la sua. Era tutto bellissimo, fin troppo per me. Dopo un po' ci fermammo, ero esausta ma felice.
"Ehi Harold come mai sei così dolce stasera? E' successo qualcosa?"
"Sì...è successo che mi piaci da impazzire!"
Disse mordendosi il labbro. Io gli sorrisi a 32 denti e lo abbracciai forte. Dopo un po' sentii delle gocce che cadevano.
"No! Sta piovendo"!
"Non ti piace la pioggia?"
"Certo che mi piace, ma se piove vuol dire che domani non faremo la serata sotto le stelle"
"Ah giusto! Non ci voleva proprio, sarebbe stato molto romantico"
"Già...e io che mi ero immaginata noi due stesi sul prato a guardare le stelle"
"Sarà per un'altra volta. Ora che ne dici se andiamo a dormire?"
Annuii con la testa e lui mi aiutò a scendere dal bancone.
"Buonanotte Harry"
"Notte principessa"
Ci scambiammo un bacio veloce dopodiché ognuno andò nella propria stanza.

                                                          --------

Mi svegliai tardi la mattina dopo e notai i letti delle mie compagne completamente vuoti e una voce che mi chiamava.
"Mary finalmente sei sveglia! Il prof ci ha detto che la partenza è stata anticipata"
Era Carly.
"Che vuoi dire?"
"Che partiamo stamattina"
"E come mai?"
"Non lo so, ma ci ha detto di preparare in fretta i bagagli. Muoviti! Il pullman è già qui fuori!"
Saltai giù dal letto e preparai di corsa i bagagli controllando di non dimenticare nulla in bagno o nei cassetti. Mi vestii velocemente e mangiai una fetta di pane con la nutella che mi aveva preparato Carly. Entrambe scendemmo le scale fino a giungere l'ingresso dove c'erano i due pullman e i professori. La quinta era già salita, mancavano solo alcuni della mia classe. Dopo essere salite anche noi il pullman partì, ma Harry si trovava nell'altro autobus...che sfortuna! Il prof fece un annuncio al microfono dell'autista.
"Ragazzi ci dispiace per questa partenza improvvisa ma non preoccupatevi, per non perdere i soldi il preside ci ha promesso una visita guidata di un giorno a Montecitorio".
Io e Carly eravamo entusiaste. Avevo sempre sognato di visitare Montecitorio ed ora era capitata l'occasione. Per via della pioggia il viaggio sarebbe durato di più e come sempre infilai le cuffiette nelle orecchie. Adoravo ascoltare la musica durante i viaggi, il tempo passava velocemente senza rendersene conto. Infatti poco dopo (in realtà dopo un'oretta) il pullman si fermò, ma non perché eravamo arrivati. Notai i professori molto agitati. Uno di loro scese di corsa dall'autobus e l'altro rimase a tranquillizzarci. Dopo qualche minuto vidi arrivare due macchine della polizia e un'autoambulanza. Di colpo tolsi le cuffiette e mi diressi verso il professore di ginnastica.
"Prof! Ma che è successo?"
"L'autobus della quinta si è scontrato con due macchine"
Oh mio Dio! Harry!
"E come sta Styles?!"
"Lo stanno portando all'ospedale"
"Cosa?!?!"



Rieccomi qui!
Alloora: innanzitutto non so se avete notato che nel primo capitolo avevo detto che la gita sarebbe durata addirittura quattro giorni, beh vi chiedo scusa è stato un mio errore. Passando a questo capitolo...non odiatemi vi prego! So di avervi lasciato sicuramente col fiato sospeso eheheh ma non uccidetemi please. Vorrei ringraziare ancora chi continua a recensire i miei capitoli e anche a chi mi segue soltanto ahah. Ci si sente a breve col prossimo capitolo, un bacio azzeccoso (?) a tuttii!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


Il mio corpo si irrigidì, il mio viso sbiancò dalla paura. Senza pensarci due volte mi scaraventai giù dall'autobus nonostante i richiami del professore e corsi verso l'autoambulanza con le lacrime agli occhi. C'erano molte barelle, troppe. Tra quelle che per me sembravano migliaia, doveva esserci il mio Harry. Lo trovai. Aveva il braccio sinistro ricoperto di sangue e il corpo senza vita. "Harryy! Harry mi senti! Parlami ti prego!" urlai come una pazza il suo nome nel tentativo di ricevere una risposta, ma niente. Le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso. Si avvicinò un'infermiera, che portò Harry nell'autoambulanza.
"Ma che cos'ha? Perché non si sveglia?"
"Si calmi signorina. Dobbiamo portarlo in ospedale"
"Vi prego, posso venire con voi?"
"Va bene"
Salii su insieme alla barella e dopo 10 minuti arrivammo in ospedale. Appena scesi corremmo lungo un corridoio e intanto tenevo stretta la mano di Harry. Non l'avrei mollato nemmeno per un secondo.

HARRY'S POV.
Sentivo un dolore fortissimo al braccio sinistro. Aprii gli occhi, vidi il braccio pieno di sangue e lei che era lì, accanto a me. Mi teneva stretta la mano e mi guardava.
"Mary..."
"Harry! Finalmente sei sveglio!"
Aveva le lacrime agli occhi. Io non ricordavo niente però.
"Ma cosa è successo? Dove siamo?"
"In ospedale, hai avuto un incidente"
Improvvisamente le immagini della tragedia fecero intrusione nella mia mente.
"Ti prego non mi lasciare"
"No, mai"
Giunti al reparto chirurgia vidi la figura di Mary allontanarsi sempre più. Evidentemente non poteva entrare fino a dentro.
"Non preoccuparti, andrà tutto bene"
Mi sussurrò da lontano. Io invece avevo paura. Che mi sarebbe successo? Entrammo in sala operatoria dopodiché mi addormentarono e quando mi svegliai mi ritrovai senza un braccio! ...Fortunatamente era solo un incubo, non potrei immaginare la mia vita con un solo braccio. L'operazione era riuscita ma dovevo rimanere un paio di giorni in ospedale. Il medico uscì un attimo dalla stanza e quando rientrò, Mary era dietro di lui. "Mi raccomando signorina, solo due minuti" raccomandò lasciandoci soli. Lei corse da me ancora con le lacrime agli occhi e mi abbracciò.
"Finalmente! Non ce la facevo più ad aspettare"
Sentii la mia spalla cominciare a bagnarsi.
"Ehi, sh-sh non piangere"
"Scusa, è che sei stato lì dentro per almeno due ore, non sai che ansia"
"Tranquilla ora è tutto finito"
Il nostro abbraccio terminò e Mary si asciugò le lacrime.
" ...come stai?"
"Bene, il medico ha detto che dovrò portare il gesso per due mesi"
"Vabe, due mesi passano in fretta"
"Speriamo, domani mi mettono il gesso, per ora devo tenere il braccio a riposo"
Rimase a guardarmi e mi accarezzò la guancia.
"Ti vedo un po' pallido"
"Sto bene, sarà l'effetto dell'anestesia"
"Se vuoi ti lascio riposare"
"Nono, voglio averti qui con me"
Finalmente il suo magnifico sorriso apparve. Le presi la mano, era così calda. Me la portai sulla guancia per poi baciarla.
"Il prof ha avvisato i tuoi, dovrebbero arrivare a momenti. Ah ecco tua madre, vi lascio soli"
---------------

Dopo aver parlato con mia madre ero rimasto solo. Lei era tornata a casa e sarebbe venuta a trovarmi più tardi. Io pensavo a Mary...mi era dispiaciuto vederla così triste. Ci teneva davvero a me. Non potevo lasciarla: dopotutto anche io ci tenevo a lei...perché avrei dovuto prendere in considerazione le opinioni degli altri? Importavano solo i miei sentimenti, quello che provavo per lei, punto. La mia riflessione fu interrotta da un sonoro "toc-toc" al quale risposi "AVANTI". Era lei, la mia Mary.
"Posso?"
"Certo"
Chiuse la porta ed entrò.
"Come ti senti?"
"Benissimo ora che sei tornata"
Lei arrossì leggermente. Poi notai che si poggiò la mano sulla fronte e cercò di sedersi il più in fretta possibile.
"Ehi, che hai?"
"Niente mi gira un po' la testa..."
"Ma hai mangiato qualcosa?"
"No, a dire la verità non ho fatto nemmeno colazione"
"Sei completamente a digiuno?"
"No, stamattina ho mangiato una fetta di pane con la nutella"
"È logico che ti faccia male la testa! Sei debole! Vai a casa..."
"No, io non ti lascio"
"Vai a casa, per favore"
"Ma io..."
"Mary..."
"E va bene, però stasera vengo a trovarti"
"Ma non ce n'è bisogno"
"Non importa, io stasera vengo, ok?"
"Va bene!"
"Curati mi raccomando"
Mi diede un bacio sulla guancia e corse via. Si vedeva che era affamata!



Rieccomi qui! Avrete notato che non ho colorato le lettere...non mi funziona l'editor ahah (non ve ne frega un ca**o). Comunque, tornando alla storia...che ne pensate del capitolo? Sono curiosa di sapere le vostre opinioni quindi se potete lasciatemi una recensione C; Ci sentiamo a breve con il prossimo capitolo un bacione a tuttee
P.S. grazie ancora a quelle che continuano a recensire il capitolo, vi ame (?)

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


MARY'S POV.
Sentii il suono del mio cellulare, era Carly.
"Pronto?"
"Mary sono io"
"We ciao io! (Mi divertivo sempre a prenderla in giro)"
"Senti...che ne dici se più tardi facciamo un giretto come sempre?"
"Ehm...ok, così mi distraggo un po'"
"Perfetto! A che ora ti vengo a bussare"
"Che ne dici delle sei?"
"Perfetto, a dopo"
-------------
"Mamma io vado a fare un giro con Carly"
"Quando torni?"
"Per l'ora di cena, non preoccuparti"
Mia madre era una madre come poche: non avevamo mai litigato. Era molto buona, ma quando serviva mi dava una bella lezione. A lei raccontavo tutto, non le avevo mai nascosto niente. Il nostro rapporto era così, senza segreti. Non era una di quelle madri iperprotettive che ti seguono ovunque, si fidava di me. Mio padre invece era diverso, molto più chiuso rispetto a mia madre: non si interessava molto alle mie cose, gli bastava sapere che andavo bene a scuola e che ero ben educata. Di solito alcuni padri sono molto gelosi delle proprie figlie, ma certamente il mio non faceva parte di quella categoria. Se stavo con un ragazzo gli bastava sapere che era tutto a posto, punto. Non si interessava più di tanto. Per il momento non gli avevo detto niente di Harry, nemmeno a mia madre, volevo trovare il momento giusto. Mentre riflettevo su tutto ciò finii di vestirmi. Era una giornata di marzo piuttosto soleggiata quindi indossai un paio di jeans stretti, una maglia a maniche lunghe molto carina con il collo a barca e le all star verdi. Sciolsi i capelli, misi un filo di matita nera (considerando che dopo sarei andata a trovare Harry) e il lucidalabbra. Presi una borsa dove poterci mettere cellulare, fazzoletti, soldi e lucidalabbra e aspettai che arrivasse Carly. Poco dopo sentii mia madre che mi chiamava: "Maryy, ha bussato Carly. Ha detto che devi scendere" "ok, mamma". Presi una giacca non troppo pesante, salutai mia madre e uscii di casa. Giù trovai Carly e con mia grande gioia c'era anche Bree: lei era la sorella di Carly e nonostante fosse più piccola di un anno, andavamo molto d'accordo. La consideravo la mia seconda migliore amica.
"Bree ci sei anche tu!!"
"Si, ha insistito scusa"
"E di che?! Sono contenta che ci sia anche lei"
Tutte e tre ci abbracciammo.
"Allora dove andiamo?"
"Alla gelateria?"
"Ok"
Arrivammo alla gelateria e dopo aver preso tre coni gelato uscimmo fuori e ci sedemmo alla solita panchina. Andavamo spesso lì, e quella panchina era come se fosse nostra.
"Allooora...com'è andata con Harry in ospedale?"
"Niente, non è successo niente"
"Ma lui come sta?"
"L'operazione al braccio è andata bene, ma dovrà portare il gesso per due mesi"
"Scusate...chi è Harry?"
"Il ragazzo di Mary"
"Abbassa la voce! Non voglio che si sappia troppo in giro"
"Mary, e non mi dici niente?!"
"Beh perché è successo all'improvviso, mentre eravamo in gita"
"Aspetta un attimo...ma parliamo di Harry Styles!!??"
"Shhh sì è lui"
"Oh-mio-dio! Ti sei messa con Harry Styles! Ti rendi conto?!"
"Per caso vuoi un megafono?! Non devi urlarlo al mondo!"
"Scusa, è che sono contentissima per te. Harry è un figo da paura! E come mai ora è in ospedale?"
"Perché il suo pullman ha fatto un incidente, io ero sull'altro autobus"
"Ah ho capito"
Tutte finimmo il gelato e si erano fatte le sette meno un quarto ormai, l'orario delle visite terminava alle sette. Dovevo sbrigarmi.
"Rgazze io dovrei andare"
"Di già?!"
"Ehm, dovrei passare all'ospedale"
"Aaaaaaa ecco perché"
"Deve andare dal suo "amato"
"Dai smettetela ahahah"
"Allora ci vediamo domani mattina"
Tutte le mattine andavamo a scuola insieme. Abitavamo vicino quindi io andavo da loro, le citofonavo e insieme andavamo a scuola a piedi, tranne quando pioveva.
"Ok, a domani ragazze"
Ci scambiammo un abbraccio veloce dopodiché mi incamminai verso l'ospedale. Fortunatamente non era molto lontano e dopo 5 minuti arrivai alla porta d'ingresso. Attraversai il corridoio fino alla stanza di Harry. Di fronte alla porta c'era un'enorme specchio: mi aggiustai un po' i capelli, passai il lucidalabbra e bussai alla porta. Riuscii a sentire la sua voce angelica pronunciare un sonoro "Avanti".
io: permesso
lui: ehi
Chiusi la porta e mi avvicinai a lui. Era maledettamente bello nonostante si trovasse in un letto d'ospedale.
lui: ma come siamo carine...
Disse con tono ironico. Io risi.
io: sono andata a mangiare un gelato con Carly
lui: ah ecco
io: tu come ti senti? Ti sei riposato un po'?
lui: sì, non devi preoccuparti per me
io: e invece mi preoccupo, non sai che spavento che ho avuto quando ti ho visto sulla barella.
I miei occhi divennero lucidi, ma per fortuna riuscii a trattenere le lacrime
io: guarda non voglio nemmeno pensarci...
lui: dai, vieni qui
Mi porse il braccio e io ricambiai l'abbraccio. Non so per quanto tempo rimanemmo abbracciati, ma non per molto considerando che poteva usare solo un braccio. Quando ci staccammo i nostri sguardi si incontrarono, le sue iridi verdi luccicavano. Ero così attratta da lui.
io: ma lo sai che sei bellissimo?
lui: ah ma davvero?
io: sì, sei il ragazzo più bello che abbia mai visto
lui: beh grazie, anche tu sei bellissima
I complimenti terminarono. Le nostre labbra si dischiusero in un soffice bacio le nostre lingue stavano per incontrarsi quando ad un tratto..."Signori, si esce!". Era la voce dell'infermiere, l'orario delle visite era terminato.
lui: Che tempismo, eh?!
io: già...sarà meglio che vada
lui: no, resta
io: vorrei tanto ma se mi vedono mi cacciano
lui: e tu nasconditi
io: Harry...
lui: va bene, mi arrendo
Mi allontanai da lui e presi la mia borsa.
io: vabe allora io vado, non preoccuparti verrò a trovarti domani
lui: perfetto, a domani
Gli lasciai un soffice bacio sulla fronte.
io: ciao

----------------------

HARRY'S POV.
Erano le nove passate e io dormivo, fin quando non fui interrotto dalla voce di mia madre: era al telefono con qualcuno e dal tono di voce sembrava che stessero litigando. Finalmente chiuse la chiamata e venne da me. Sembrava stesse piangendo.
lei: buongiorno amore, come ti senti?
io: bene...chi era al telefono?
lei: nessuno, avevano sbagliato
io: mamma...che è successo?
lei: niente tesoro
io: come niente! Tu stavi piangendo!
lei: nono, è che sai benissimo che quando sbadiglio mi lacrimano gli occhi. Vado un attimo in bagno, torno subito
io: ok
Qualcosa non andava. Pensava davvero che mi sarei bevuto la storia dello sbadiglio?! Dovevo scoprire cosa stava succedendo a mia madre.



RIECCOMI QUII!
Anche stavolta non mi funzionava l'editor, quindi niente colori. Volevo aspettare qualche altro giorno, ma non potevo lasciarvi senza aggiornare per parecchio tempo (vedete come vi penso?) ahah. Ok fin'ora ho detto solo cagate, ma va bene. Che ne pensate della storia? Rispetto agli altri capitoli, questo è più lungo e forse anche più noioso. Ma come sempre vi ho lasciato con un po' di suspense. Lasciatemi una recensione, mi fa sempre piacere sapere le vostre opinioni. Ringrazio chi ha messo la storia tra le preferite/seguite/da ricordare e ringrazio "demisapanda e Directioner DB1D". Ci sentiamo a breve, ciauu

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** I can't believe it! ***


Dopo un po' bussarono alla porta e io come sempre risposi "Avanti".
... : buongiorno!
Mi voltai di scatto al suono di quella voce.
io: ...Mary!!
Ero contentissimo di vederla, non mi aspettavo che venisse così presto.
io: ma non dovresti essere a scuola?!
lei: dovrei...ma volevo vedere come stavi e poi non avevo materie importanti
Mi fece l'occhiolino. Aveva marinato la scuola per me! Com'era dolce. Credo che nessuna ragazza mi abbia mai voluto così bene come Mary.
lei: allora come stai??
io: bene, domani mi dimettono
lei: bene! Sono felice per te.

MARY'S POV.
Finalmente sarebbe tornato a casa, lontano da quell'edificio pieno di dolore e tristezza. Per qualche secondo Harry mi sembrò assente, aveva la testa da un'altra parte. Gli aggiustai i capelli ancora un po' disordinati e la sua attenzione si spostò su di me.
io: che hai? Ti vedo pensieroso...non sei contento di vedermi?
lui: ma sì, certo che sono contento è solo che...
Fece una pausa.
lui: sono preoccupato per mia madre, prima l'ho vista piangere
io: si vede che era preoccupata per te
lui: mmm non credo, stava litigando con qualcuno a telefono
io: ne sei sicuro?
lui: sì, l'ho capito dal tono di voce che aveva
Mi dispiaceva vederlo così turbato, aveva subito già troppe preoccupazioni in questi giorni. L'unica cosa che volevo era aiutarlo.
io: se vuoi potrei andare a parlarle
Che idea stupida che avevo avuto! Non diceva le cose a suo figlio, figuriamoci se lo diceva a me che non ero nessuno! Stupida! Stupida!
lui: davvero faresti questo per me?
io: ma certo, così ti togli questo dubbio dalla testa
lui: grazie Mary, sei unica
Gli sorrisi. Adoravo i suoi complimenti, mi facevano sentire una persona migliore.
io: vado e torno
Uscii dalla porta lasciando Harry con un sorriso stampato in faccia. Come avrei fatto a far confessare la madre? Avrebbe pensato che fossi una ficcanaso, quando poi non lo sono. Mi diressi verso il bagno, era lì che riflettevo meglio. Mi sciacquai le mani e dopo averle asciugate sentii delle voci provenienti dal gabinetto: "Ma non è certo colpa mia se sta così! Non puoi addossarmi di tutta la colpa. Almeno io gli sto vicino, tu non sei nemmeno venuto a trovarlo! E sarebbe mia la colpa?! Ma per piacere và!". Chissà a chi apparteneva quella voce...
... : Mary??!!
io: s-si-signora!
Non potevo crederci, era la madre di Harry! Però, come faceva a conoscere il mio nome?
lei: hai sentito tutto, vero?
io: beh...ecco...
Lei si sedette e si poggiò le mani sulla faccia.
io: ma cosa è successo?
lei: niente, è che ultimamente ho problemi con mio marito. Litighiamo sempre. E ora ci mancava solo l'incidente di Harry: per lui è solo un motivo in più per litigare. Dice che è colpa mia, che non avrei dovuto farlo partire.
io: ma non è colpa sua se l'autobus è andato fuori controllo! E poi fortunatamente Harry ha solo un braccio fratturato, poteva capitargli di peggio.
lei: lo so, ma lui non vuole sentire ragioni. A-avremmo pensato al divorzio
io: cosa?!?! Ma non potete farlo, spezzereste il cuore di Harry!
lei: lo so, ma non ho altra scelta. Ti prego Mary, promettimi che non racconterai niente ad Harry
io: ma, io non posso mentirgli. Sono la sua ragazza!
lei: lo so, ma...aspetta, hai detto la sua ragazza??
io: beh, ci siamo baciati
lei: vabe non importa, comunque non devi dirglielo. Spetta a noi parlarne con Harry
io: e va bene...però lei deve promettermi che parlerà con suo marito. Cercate di riappacificarvi, fatelo per Harry
lei: va bene, ti prometto che gli parlerò
io: perfetto. Io ora torno da lui e farò finta di niente
lei: grazie mille Mary
io: si figuri
Uscii dal bagno. Poi decisi di rientrare.
io: ah scusi...ma lei come fa a conoscere il mio nome?
lei: non ti ricordi di me, vero?
io: no...
lei: io sono una cara amica di tua madre. Quando eri più piccola venivi spesso a casa mia
io: ah sì! Ora ricordo! Avevo circa quattro-cinque anni e ricordo che suo figlio mi faceva sempre i dispetti. Ora come sta? Sarà cresciuto
lui: Mary...quel bambino era Harry
io: ...cosa?! Non posso crederci! Ma non gli somiglia nemmeno un po'!
lui: beh, ora è cresciuto
Non potevo crederci, Harry faceva parte della mia infanzia. Era strano perché non mi sembrava di conoscerlo già. Di solito quando incontri una persona che ha fatto parte della tua vita te ne ricordi, ma io non avevo provato questo con Harry. Forse perché quel bambino brutto e antipatico ora si era trasformato nel ragazzo bello e gentile di cui ero innamorata.
io: quindi lei è Anne?
lei: sì, ma ti prego Mary dammi del tu
io: va bene Anne. Allora io vado, e tu non dimenticare di parlare con tuo marito
lei: non preoccuparti
Questa volta uscii davvero dal bagno e mi diressi verso la camera di Harry.
io: eccomi qui
lui: allora, com'è andata?
io: tutto bene, avevo ragione. Era solo preoccupata per te
lui: e quella telefonata allora?
io: ha detto che era un collega di lavoro che l'aveva fatta innervosire
Odiavo mentirgli, ma era per il suo bene. Non potevo dirgli della chiamata del padre, sarebbe stato male per colpa mia. Non mi rimaneva altro che sperare che Anne e suo marito facessero pace.
io: piuttosto...
Dissi con voce sexy.
io: cambiamo argomento
Mi sedetti sul suo letto e accavallai le gambe.
io: noi due ci siamo baciati tre volte, tra cui una volta con la lingua
Lui annuì silenziosamente.
io: questo vuol dire che...ehm
Lui sorrise notando il mio imbarazzo.
io: c-che stiamo insieme?
lui: beh...sì, forse
io: sì o forse?
lui: ...forse
io: come?!
lui: dai scherzo! Certo che stiamo insieme
io: stronzo
Gli diedi un colpo sul braccio, per scherzare.
lui: ahia, che dolore
io: oh Dio! Harry scusami, non l'ho fatto apposta. Ti fa molto male?
lui: sì
io: perdonami, dove ti fa male? Qui?
lui: sì
Gli diedi un soffice bacio sul punto dolorante.
io: va meglio ora?
lui: no, mi fa male tutto il braccio
io: aspetta vado a chiamare un medico
lui:ma che! Fermati
Mi bloccò con il suo potente braccio.
io: ma scusa, hai detto che ti faceva male
lui: ma non è questo il braccio operato
io: brutto stronzo! Mi hai fatto prendere uno spavento!
Stavolta gli diedi un pugno più forte ma senza esagerare.
lui: ahio!
io: così impari
lui: ma io volevo solo essere coccolato un po'
io: aw aspetta che ti coccolo io
Gli presi il colletto della camicia che indossava e lo baciai appassionatamente. Il suo braccio si spostò sulla parte bassa della mia schiena e la sua mano scivolò lungo la mia colonna vertebrale. Intanto le nostre lingue si incontrarono per la seconda volta e cominciarono a giocherellare tra di loro. La mia mano abbandonò la presa sul suo colletto e si poggiò dietro la sua nuca, massaggiando i ricci che incontravano le mie dita. Ormai  erano passati almeno più si sessanta secondi, ma non per questo mi dispiaceva. Le nostre labbra si staccarono esauste e Harry mi guardò negli occhi.
lui: questa è la Mary che mi piace
Si morse il labbro. I miei pensieri tornarono per un attimo a quello che mi aveva detto Anne.
io: eppure non posso crederci
Mi morsi il labbro.
lui: a cosa?
io: che fossi veramente tu
lui: ma chi?
io: tu...guardami bene Harry, non trovi niente di familiare in me?
lui: ehm...no. Ma perché mi fai queste domande?
Mi allontanai leggermente da lui per sedermi meglio sul letto.
io: quando sono andata a parlare con tua madre mi ha chiamata per nome, quindi io mi sono chiesta come facesse a sapere il mio nome e lei mi ha detto che da piccola venivo spesso a giocare a casa vostra
lui: chi tu?
io: sisi
Lui cominciò a riflettere.
lui: no aspetta...tu sei la figlia di Margaret?!
io: sì!
lui: tu sei la piccola Mary, vabe piccola mo...non posso crederci
io: anch'io ho avuto la tua stessa reazione. Ricordo che io e te giocavamo sempre insieme, però tu mi facevi i dispetti
lui: sì perché mi piacevi, per questo ti facevo i dispetti
Rimasi a bocca aperta come un'ebete.
lui: perché volevo attirare la tua attenzione
io: oh mio Dio! Non ci posso credere
Tutti e due scoppiammo a ridere per non so quanto tempo.
lui: beh si vede che era destino
io: probabile
Gli sorrisi. Guardai per un secondo l'orologio e mi accorsi che era tardissimo. Dovevo tornare a casa o i miei avrebbero sospettato qualcosa.
io: cavolo! Si è fatto tardi. Devo andare o i miei mi uccideranno
Si mise a ridere vedendo il mio bisogno di andare di fretta.
io: ah Harry ti ho scritto il mio numero su questo foglietto, se ti serve qualcosa contattami
lui: va bene
io: ciao
Gli diedi un bacio veloce e scappai.

 

RIECCOMI QUI!!
Stavolta l'editor ha funzionato (yeeeep). Alour...passiamo alla storia: che dire, Harry e Mary sono sempre più uniti, i genitori di Harry stanno avendo problemi e Mary scopre di conoscere Harry più di quanto credesse. Voi cosa ne pensate? Me la lasciate una recensione sincera? Io come sempre ringrazio tutte, anche chi non recensisce i capitoli ma li segue soltanto. Ringrazio "demisapanda" e "Directioner DB1D" per le recensioni. Ci sentiamo a breve, un bacio sincero a tuttiii!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


Il mattino dopo mi alzai presto e stavolta sarei dovuta andare a scuola, avevo una versione di latino. Harry mi aveva mandato un messaggio la sera prima: "Esco domani mattina ma non verrò a scuola. Ci sentiamo, un bacio". Quindi l'avrei visto dopo scuola, avevo pensato di andare a fargli visita a casa sua. Andai in cucina a fare colazione dove c'erano mia madre e mio padre.
Papà: buongiorno Mary
io: buongiorno
lui: ti sei alzata prima oggi
io: sì, voglio arrivare presto a scuola, le prime tre ore ho versione di latino
lui: ti sei preparata bene?
io: sì, non preoccuparti
Feci colazione alla svelta e salii in camera a prepararmi. Infilai uno dei miei jeans blu stretti, una maglietta, giacchetta di jeans da sopra e all star verdi. Andai in bagno, mi lavai la faccia e i denti e dopodiché misi un po' di correttore per coprire le occhiaie. Faceva freschetto quindi sciolsi i miei lunghi capelli ricci e tolsi qualche nodo con le mani. Spruzzai un po' di deodorante, presi lo zaino e il dizionario di latino e me ne andai salutando i miei genitori alla svelta. Nonostante si dica che "marzo è pazzo" ultimamente c'erano solo belle giornate, magari un po' ventilate ma non pioveva da parecchio. Arrivai sotto casa di Carly, citofonai e rispose la madre: "Pronto" "Rose sono io Mary" "Sì Mary, ora scendono" "Ok, grazie". E dopo due minuti scesero sia Carly che Bree.
  
                                           -------------

Ero concentratissima, nulla poteva e doveva distrarmi. Quella versione era facile, almeno per me. Fortunatamente a scuola ero brava, e in latino andavo benissimo, ho sempre preso 9 alle versioni. Quindi anche stavolta mi sarei aspettata un voto alto. Ero arrivata all'ultimo rigo, dopodiché avrei potuto consegnare. D'un tratto qualcuno bussò la porta e la prof rispose "Avanti". Io ero troppo concentrata sulla versione quindi non mi voltai per vedere chi fosse.
... : ehm buongiorno, prof scusi per caso potrebbe uscire un momento Anderson?
Quella voce angelica, l'avrei riconosciuta tra mille. Mi voltai verso il ragazzo che mi aspettavo di trovare, e lo vidi sorridente che cercava me con lo sguardo. Dopo avermi trovata il suo sorriso si marcò maggiormente.
Prof: veramente stiamo facendo la versione
lui: ah, va bene. Grazie, buona lezione
Harry mi fece segno come per dire "ci vediamo dopo" e se ne andò. Non potevo credere che fosse venuto fino alla mia classe per cercarmi. Intanto io finii la mia traduzione, scrissi nome cognome e classe dietro il foglio e consegnai soddisfatta. Poi presi il cellulare dalla cattedra e lo zaino, sì, la prof faceva mettere tutti gli zaini sotto la lavagna per evitare che qualcuno tenesse dei libri di nascosto.
Prof: Mary visto che hai finito, puoi uscire
io: ah sì grazie prof
Uscii dalla classe e sentii la vibrazione del mio cellulare, era Harry: "Vieni in bagno quando hai finito". Io gli risposi: "Ora ho finito". Il bagno delle ragazze era di fronte la mia classe quindi vidi prima se Harry fosse lì dentro. E infatti così fu: lo trovai poggiato alla finestra con le gambe incrociate  e un braccio dietro la schiena. L'altro era immobile. Io lo guardai a lungo per ammirarlo in tutta la sua bellezza, poi corsi da lui e lo abbracciai forte. Avevo gli occhi lucidi, ero felicissima del fatto di non doverlo vedere più in un letto d'ospedale.
io: finalmente ti hanno dimesso
lui: eh sì, ora possiamo stare insieme
Al suono di quelle parole smisi di abbracciarlo e lo guardai, lasciando le mie mani sulla sua nuca. Lui poggiò le sue dita sul mio mento, facendo avvicinare i nostri volti e mi baciò dolcemente. Amavo i suoi baci. Ogni volta che le nostre labbra si incrociavano io sentivo le farfalle nello stomaco.
io: il braccio come va?
lui: bene, devo continuare a portare il gesso. Ormai è tutto autografato dai miei amici
io: ehi! Anch'io voglio autografarlo...aspetta vieni qui
Entrammo in un bagno con molte scritte sui muri e presi il pennarello sopra al muretto, le ragazze lo lasciavano lì.
io: allora fammi pensare...
Volevo scrivere qualcosa di speciale. Poi decisi: "I belong with you, you belong with me". Lui lesse la scritta ad alta voce e sembrò soddisfatto quando si morse il labbro.
lui: è perfetta
io: davvero?
tu: sì, come chi l'ha scritta
Aveva detto che ero perfetta! Ma esisteva un ragazzo più dolce di lui? Mi voltai per posare il pennarello al suo posto. Non ebbi nemmeno il tempo di girarmi completamente che Harry mi prese con un braccio e mi tirò a sé. Mi baciò stavolta con più forza, infilando velocemente la sua lingua nelle mie labbra. Le mie mani finirono dietro la sua nuca e la mia lingua ricambiò la sua richiesta di contatto. Era come se avesse bisogno di darmi quel bacio, se lo sentiva. Io dopo interruppi il tutto, era passato troppo tempo.
io: Harry io devo tornare in classe
lui: sì hai ragione, anch'io dovrei. Ci vediamo fuori al cancello più tardi, voglio farti vedere una cosa
io: va bene
Entrambi controllammo che non ci fosse nessuno fuori e dopo esserci scambiati un bacio veloce, ci separammo.

                                            -------------

HARRY'S POV.
La campanella suonò e tutti uscimmo fuori al cancello. Cercavo Mary e vidi che parlava con delle amiche quindi non la disturbai. Pian piano il cortile si svuotò e alla fine restammo solo noi due.
io: finalmente soli
lei: già...allora qual è questa cosa che devi farmi vedere?
io: è una sorpresa, devi chiudere gli occhi e venire con me
lei: va bene
Ci incamminammo e dopo due minuti eravamo quasi arrivati.
io: non sbirciare
lei: e tu non farmi cadere
io: non preoccuparti, ti guido io
lei: ma dove mi stai portando?
io: in un posto, eccoci siamo arrivati. Puoi aprire gli occhi
lei: ma-ma che cos'è?
io: una specie di boschetto dietro la scuola che nessuno usa
lei: E' bellissimo
La abbracciai da dietro, poggiando il mio braccio intorno ai suoi fianchi. Le sussurrai all'orecchio la vera sorpresa.
io: stavo pensando che potrebbe essere il nostro luogo segreto, dove incontrarci, venire dopo la scuola, farci le coccole...che ne dici?
lei: dico che è perfetto
io: come te
Avevo capito che Mary aveva un punto debole: i complimenti. Quando le dicevo cose dolci si addolciva subito, e diventava tenera. Era sul punto di baciarmi quando ad un tratto il suo sguardo si posò su qualcosa dietro di me.
lei: ah ma c'è anche una panchina
io: sisi
Ci sedemmo sopra quella panchina e decidemmo che da quel giorno sarebbe stata la nostra compagna di viaggio. Io non riuscivo a non pensare a Mary nemmeno per un secondo. Le presi la mano e la baciai dolcemente, poi tornai a guardarla nuovamente e lei mi sorrise come solo lei era in grado di fare. Era felice, e le sue fossette me lo confermavano. Una soffice e calda mano accarezzò la pelle del mio viso e il suo pollice sfregò le mie labbra.
lei: sai, non avrei mai pensato di avere una storia con te. Ho sempre pensato che fossi uno stupido, e invece ora sono qui con te. Sei una bella persona e un ragazzo bellissimo, non credevo mi piacessi così tanto
Si morse il labbro.
io: beh se è per questo anche io non avrei mai pensato di mettermi con te, insomma sei più piccola e poi
lei: e questo che vuol dire?
Mi interruppe.
io: niente, che non mi sarei mai messa con una più piccola
lei: quindi vuol dire che ti vergogni di me?!
io: non ho detto questo
lei: a me sembra di sì
io: beh ti sbagli di grosso
lei: vabe, si è fatto tardi io me ne vado
io: ci vediamo domani mattina?
lei: sì, certo...
Mi allungai per darle un bacio ma lei mi ignorò e se ne andò.
io: Mary!
Provai a chiamarla. Sicuramente l'avevo fatta innervosire, ma io le avevo semplicemente detto che non mi sarei mai messa con una ragazza più piccola, lei era speciale per questo non l'ho rifiutata. Forse avrei dovuto dirglielo. Ormai però era troppo lontana.



RIECCOMI QUI!!
Ragazze rieccomi tutta per voi! Oggi è una giornata speciale perchè è uscito THIS IS US e, come molte di voi avranno fatto, sono andata a vederlo con un'amica. E' semplicemente perfetto! Mi sono emozionata moltissimo, e poi in 3D sembra di averli proprio davanti a te! Vabe ciancio alle bande (?) che ne pensate del capitolo?? Me la lasciate una recensione sincera? Se lo fate ne sarei felice. Come sempre ringrazio chi continua a recensire i miei capitoli, ovvero "demisapanda" "Directioner DB1D" e "Fabulouis58"  grazie mille, vi ame (?). Ci sentiamo alla prossimaa C: 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***


Dovevo parlare con Mary, dovevo chiarire. Non intendevo offenderla, evidentemente era già nervosa per qualche motivo. Se più tardi fossi andato a casa sua avrei trovato i genitori, di pomeriggio sarei dovuto andare al controllo per il gesso. Come potevo fare?
MARY'S POV.
Ero dispiaciuta per come avevo trattato Harry, non so cosa mi fosse successo ma di colpo ero diventata più fragile. Forse avrei dovuto chiamarlo...no ma infondo lui aveva detto che non si sarebbe mai messo con una più piccola quindi era lui a dover chiedere scusa. Entrai in casa e ovviamente non trovai nessuno. Mia madre tornava tardi da lavoro e mio padre sarebbe tornato a casa tra un paio d'ore. Salii in camera mia, buttai lo zaino a terra e la giacca sul letto. Poi andai in bagno e finalmente trovai una risposta alla mia precedente domanda: mi era venuto il ciclo. Ecco spiegata la rabbia improvvisa nei confronti di Harry. Durante il mio ciclo mestruale si alternavano momenti di gioia, rabbia e fragilità, ma soprattutto nei primi due giorni avevo sempre mal di pancia. Un mal di pancia che spesso mi faceva stare chiusa in bagno per ore. Ero pronta al peggio, quindi cacciai fuori dal mobiletto la borsa d'acqua calda. Mentre ero pronta per riscaldare l'acqua sentii bussare alla porta. Chi poteva essere? Camminai lentamente verso la porta e guardai dentro l'occhio magico. La figura di un ragazzo alto mi si presentò davanti agli occhi, ma non riuscivo a focalizzare bene quell'immagine. Decisi di non aprire fin quando non sentii una voce che invocava il mio nome: "Mary, Mary sono Harry apri per favore". Era lui, il mio Harry. Mi aggiustai i capelli e lentamente aprii la porta per accoglierlo in casa mia.
lui: ciao...posso entrare?
io: sì, entra
Mi feci da parte per farlo passare dopodiché chiusi la porta.
io: come mai sei venuto?
lui: passavo da queste parti e volevo parlare di quello che è successo prima, perché qualcosa è successo...
Abbassai la testa.
lui: senti Mary, io non avevo nessuna intenzione di offenderti, hai frainteso: io ho detto che non mi sarei mai messo con una più piccola perché nessuna mi è mai piaciuta davvero, ma tu sei diversa, sei speciale
Mi spinse in su il mento in modo da far incrociare i nostri sguardi.
lui: e so che anche per te è così...
Dopo quelle parole non potei fare a meno di mordermi il labbro.
io: ow Harry scusami. Non avrei dovuto reagire in quel modo
Cominciai a giocherellare con le dita.
io: è che ehm...ero un po' nervosa
lui: è successo qualcosa?
io: nono, niente di importante
Di colpo sentii caldo, ma non era l'emozione... "l'acqua per la borsa!". Andai di corsa a chiudere il gas, l'acqua aveva bollito fin troppo. Non volevo far capire ad Harry la mia situazione ma solo dopo mi accorsi che aveva notato la borsa d'acqua calda vuota sui fornelli.
lui: come mai stavi preparando la borsa?
io: ehm...no quella già era lì, stavo preparando...il pranzo, sì ecco
Improvvisamente sentii quel dolore alla pancia. Non riuscivo a stare in piedi, dovetti appoggiarmi d'urgenza al bancone della cucina. A momenti sarei potuta svenire.
Harry: ehi ma che hai?
io: niente
lui: come niente!
io: ho-ho bisogno di sedermi
Harry mi prese per mano e mi accompagnò in salotto dove mi fece sedere sul divano.
lui: mi spieghi che hai?
io: ho il ciclo Harry, ecco perché prima ho reagito male. Divento più fragile
lui: quindi per questo stavi preparando la borsa d'acqua calda
io: sì, ma ora va megl...
Non finii nemmeno di completare la frase che un altro dolore improvviso mi bloccò. Lamenti di dolore uscirono dalla mia bocca, non riuscii a trattenerli.
lui: non posso vederti così, vado a prepararti la borsa
io: Harry non puoi
Evidentemente dimenticava di avere un braccio ingessato.
io: non posso usare la borsa, non riesco nemmeno ad alzarmi
lui: beh...puoi usare questa
Mi porse la sua mano.
lui: stenditi
io: cosa?
lui: stenditi!
Feci come mi aveva chiesto e lui si sedette accanto a me. Alzò il tessuto della mia maglia fino a sotto il seno e la sua mano calda si poggiò delicatamente sulla mia pancia. Sussultai a quel tocco, mi faceva venire i brividi. Lentamente la sua mano cominciò a roteare, massaggiando con cura la mia parte dolorante. Io chiusi gli occhi dal piacere.
lui: quando mia madre ha mal di pancia le faccio sempre questo massaggio e il dolore passa via dopo un po'...va meglio adesso?
io: un po'...
Il massaggio continuò per altri cinque minuti ma per me furono interminabili. Dovevo ammettere che quel massaggio era rilassante e mi provocava piacere. Le vampate di calore terminarono e i forti dolori improvvisi scomparirono pian piano. E fu quando le sue labbra si poggiarono sui miei fianchi che i brividi ritornarono. Un gemito di piacere uscì dalla mia bocca.
lui: come va ora?
io: molto meglio, grazie Harry
lui: figurati lo rifarei mille volte
La sua voce era calda e sexy. Era incredibile, anche nel momento del dolore non riuscivo a smettere di pensare a lui e a quanto fosse maledettamente sexy. Harry si alzò un attimo per andare in cucina e quando tornò aveva con sé uno straccio bagnato. Me lo mise sulla fronte: avevo sudato e quindi la sensazione di freschezza della pezza fredda mi fece sentire molto meglio. Il mio respiro tornò regolare e prima che potessi dire qualcosa, Harry si avvicinò lasciandomi baci umidi lungo la mascella e sulla mia bocca.
lui: ora devo andare, ma se ti serve qualcosa chiamami
Prima che si alzasse lo bloccai.
io: Harry, grazie di tutto
lui: figurati, ora riposa un po'
io: ok
Prese la giacca e mi lanciò un bacio con la mano prima di uscire dalla mia casa. Era stato davvero carino a prendersi cura di me.

                                         ----------

Ultimamente stavano accadendo solo cose belle: dopo tre giorni la prof di latino ci aveva portato le versioni e il mio voto fu 9 e mezzo (come mi aspettavo), mia madre aveva fatto passi avanti nel lavoro e finalmente poteva insegnare alle scuole elementari, il ciclo era quasi giunto al termine e il rapporto tra me e Harry divenne sempre più affiatato anche se non l'avevamo ancora reso pubblico. Al termine di queste buone notizie ci fu il suono della campanella che tutti aspettavamo: ci spettavano quattro giorni di riposo compresa la domenica di Pasqua. Finalmente tutti uscimmo da quell'edificio entusiasti di staccare un po' la spina. Io rimasi a chiacchierare con Carly, Bree e altre mie amiche. Dopo dieci minuti anche la classe di Harry uscì e stranamente lo vidi avvicinarsi a me.
lui: ciao bellissima
Mi baciò sulla guancia.
lui: puoi venire un momento con me?
io: certo...
Vidi Carly e Bree che mi facevano l'occhiolino e intanto Harry mi portò dai suoi amici.
lui: ragazzi lei è Mary, la mia ragazza
Poi si avvicinò a me e stavolta mi lasciò un bacio sulla bocca, davanti a tutta la scuola! Non potevo crederci!


 

RIECCOMI QUI!!

Eccomi insieme al caro e amato editor (?). Che dire...vi è piaciuto questa merda di capitolo? A me piace molto la parte in cui Harry massaggia la pancia di Mary per farle passare il dolore, awww. Comunque...voi che ne pensate? Fatemelo sapere lasciandomi una recensione, sapete che amo leggere le vostre opinioni. Io ringrazio coloro che hanno recensito l'ultimo capitolo e che mi hanno fatta sentire importante (?) ovvero:
Directioner DB1D
PlatonicLoveis1D
onedirection_23710
Sery_1D
Grazie a tutte, vi ame!! Ci sentiamo al prossimo capitolo, un bacio azzeccoso (?) C;

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Perché stai piangendo? ***


Non potevo credere ai miei occhi: Harry mi aveva baciata davanti a tutta la scuola nonché davanti ai suoi amici. Finalmente avremmo potuto manifestare i nostri sentimenti senza paura che gli altri ci scoprissero. Finalmente potevamo essere noi stessi. Io spruzzavo felicità da tutte le parti, ero fiera di lui. In quel momento vidi anche un gruppo di ragazze al quanto invidiose che mi fissavano male, ma a me non importava. Importava solo il gesto che Harry aveva fatto per me, nient'altro. Tutti i suoi amici si presentarono a me e approfittarono di quella situazione per parlare del ballo di fine anno.
Sean: allora adesso non avrai bisogno di cercarti una compagna per il ballo di fine anno, Harry
Harry: no, come vedi sono già attrezzato
Ovviamente per ballo di fine anno si intendeva "festa in discoteca dove tutti scopano liberamente". Non c'era certo da aspettarsi un ballo con i vestiti eleganti e la musica lenta. Era una cosa fatta solo per divertirsi, in conclusione dell'anno. Intanto io e Harry salutammo i suoi amici e ce ne andammo per i fatti nostri.
lui: allora...ora sei felice?
io: vuoi la verità
lui: sì
io: ...sono la ragazza più felice della Terra!
Lo strinsi forte tra le mie braccia.
io: davvero Harry, non immagini la gioia che provo in questo momento
lui: anch'io sono felice, perché ora non dovremo più nasconderci da niente e nessuno
Certo, dovevo soltanto dirlo a mamma e papà!
lui: ora siamo liberi, ma continuiamo ad andare nel boschetto
io: beh certo, quello sarà il nostro posto per sempre
In quel momento ricordai che il sabato veniva a prendermi mio padre.
io: Harry io devo andare, sta arrivando mio padre
lui: ok però prima di andare...ehm, che fai stasera?
io: esco con un ragazzo
lui: come!? E con chi scusa??
io: con te scemo
lui: ahahah mi hai fatto prendere un colpo
io: ma io non ti tradirei mai
Mi avvicinai a lui in modo sensuale e gli girai attorno. Lui mi seguiva con lo sguardo fin quando non resistette alla tentazione. Mi prese con tutta la forza che aveva, utilizzando un solo braccio, e mi tirò a sé. Le mie braccia finirono dietro il suo collo e il suo braccio dietro la mia schiena.
lui: allora signorina, dove la porto stasera?
io: non lo so...veda lei signor Styles, mi stupisca
lui: bene, lasci fare a me. Le farò passare la serata più bella della sua vita
Ci guardammo negli occhi, dopo un po' le nostre labbra si incontrarono e i nostri respiri si mescolarono. Purtroppo quel bacio non durò molto, sapevo che a momenti sarebbe arrivato mio padre e non volevo farmi trovare tra le braccia di Harry.
io: io ora devo proprio andare, ci vediamo stasera
lui: ok, passo a prenderti alle otto
io: va bene, a più tardi
lui: ciao
                                       ---------------

io: mamma stasera esco con Carly e Bree
lei: dove andate?
io: ehm...passeggiamo un po' nella piazzetta. Però non aspettatemi per cena, mangio qualcosa al bar o in pizzeria
lei: va bene, mi raccomando fai attenzione come sempre
io: certo, non preoccuparti
Le diedi un bacio sulla guancia e andai in camera a prepararmi. Come prima cosa mandai un messaggio a Carly per dirle che sarei uscita con Harry e dopo un po' mi rispose augurandomi buona fortuna. Avevo già in mente cosa indossare: un vestitino attillato di colore blu lungo poco più sopra delle ginocchia, abbastanza corto insomma. Volevo essere carina per Harry, era il nostro primo appuntamento quindi dovevo essere perfetta.

HARRY'S POV.
Erano le otto meno cinque quindi uscii dalla mia stanza per dirigermi fuori la porta.
io: mamma esco!
lei: divertiti! ...Ehi aspetta
io: che c'è?
lei: ma sei bellissimo tesoro...con chi devi uscire?
io: mamma...
lei: dai tanto lo so, Mary
io: ehm...
Arrossii come un idiota, non mi era mai successo.
lei: lo sai, a me piace molto, non fartela scappare
Le sorrisi a trentadue denti.
lei: Beh allora che aspetti vai!
io: grazie mamma
Le diedi un bacio sulla guancia e uscii di casa. Presi la macchina e andai a prendere Mary. Non volevo citofonare, quindi le mandai un sms: "Sono sotto casa tua". Dopo due minuti di attesa finalmente vidi uscire dalla porta una ragazza, ma non sembrava Mary, sarà stata una vicina di casa. Man mano però quella ragazza maledettamente sexy si avvicinò a me, ma io mi voltai guardando da un'altra parte.
... : ehi ma che fai? Mi ignori?
Quella voce. Non potevo credere ai miei occhi, quella ragazza maledettamente sexy era lei, la mia Mary. Di colpo scesi dalla macchina per ammirarla dalla testa ai piedi. Era stupenda: aveva delle scarpe con il tacco molto belle, un vestito blu attillato lungo poco più sopra delle ginocchia, un coprispalle del colore del vestito e i capelli ricci sciolti. Il suo viso era diverso per via del trucco, ma fortunatamente non era eccessivo.
io: wow...s-sei-sei uno schianto Mary
lei: grazie, anche tu sei molto bello
Ero incantato da quella visione stupenda. Sarei potuto rimanere lì a fissarla per ore.
lei: beh, che hai intenzione di fare??
io: ah sì scusa. Salta su
L'accompagnai fino alla portiera dell'auto e dopo che fosse entrata andai a sedermi dalla parte del guidatore. Ero molto agitato, era la prima volta che portavo in macchina una ragazza che mi piacesse così tanto  e che fosse così bella. Girai le chiavi e partimmo.
lei: allora, dove hai intenzione di portarmi?
io: tra poco lo scoprirai
Era una serata perfetta nonostante si trattasse del penultimo giorno di marzo, così decisi di portarla sulla spiaggia. Lì c'era un'atmosfera molto romantica, era l'ideale per il primo appuntamento. Dopo dieci minuti di macchina arrivammo ad un punto in cui c'era il passaggio a livello, quindi spensi il motore.
lei: ancora non vuoi dirmi dove andiamo?
io: noo, è una sorpresa. Lo capirai quando saremo arrivati
lei: va bene
Rimasi a guardarla per un po': aveva lo sguardo basso e stava mantenendo i lembi del corto vestito blu. Mi morsi il labbro notando le sue incredibili gambe che finora erano sempre state coperte dai jeans.
io: ma lo sai che sei davvero provocante stasera?
Lei sorrise ma divenne rossa come un peperone. Non volevo metterla in imbarazzo, quindi decisi di cambiare complimento.
io: ti sta molto bene questo vestito
Una volta passato il rossore si girò verso di me.
lei: grazie, anche tu non scherzi
Disse ironicamente. Mi venne da ridere. Intanto il passaggio si stava aprendo e quindi misi in moto la macchina, ma prima che potessi premere il piede sull'acceleratore fui distratto da qualcosa: Mary aveva accavallato le gambe e in quel modo il vestito già corto, si alzò ancora di più mostrando quelle meraviglie di gambe che si ritrovava. Deglutii nervosamente. Per sbaglio premetti l'acceleratore e quindi stavamo quasi andando a sbattere contro la macchina davanti a noi. Per fortuna la mia mente ritornò sulla strada e tutto filò liscio. Notai però che Mary rideva, quindi evidentemente l'aveva fatto apposta.
io: dì un po', vuoi che andiamo a sbattere contro qualche macchina?!
Lei rise.
lei: non è colpa mia se ti distrai Styles
io: sì ma non è colpa mia se hai delle gambe incredibili che mi fanno uscire fuori di testa, quindi non provocarmi Anderson
Lei rise ancora una volta, amavo la sua risata.

MARY'S POV.
Mi ero divertita molto a provocare Harry ahah. Non che fossi una puttana però Harry non aveva mai provato a toccarmi e questo gli faceva onore, ma era divertente provocarlo. Dopo altri cinque minuti finalmente arrivammo anche se non capivo bene dove. Harry parcheggiò la macchina e poi scese per venirmi ad aprire. Mi fece scendere da vero cavaliere e dopo aver chiuso la macchina ci incamminammo mano nella mano sul lungomare. Era strano, ma quel luogo lo trovai familiare.
lui: allora che ne pensi?
io: è bellissimo qui
lui: avevo pensato che potesse essere carino fare un passeggiata in riva al mare
io: e hai pensato bene, io amo il mare
lui: e io amo te
Di colpo mi fermai. Cavolo, era la prima volta che Harry diceva di amarmi: di solito faceva complimenti, diceva che gli piacevo moltissimo ma non era mai arrivato a dire di "amarmi". Gli occhi divennero lucidi dall'emozione, e le mie labbra sfoggiarono un sorriso che nemmeno io credevo di conoscere. Io e Harry rimanemmo a fissarci, amavo ammirare le sue iridi verdi. La sua mano spostò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio dopodiché si poggiò sul mio viso. Pian piano ci avvicinammo sempre più fin quando la distanza fra noi svanì. Le nostre labbra si incontrarono in un dolce bacio, le nostre lingue si rincorrevano. Era un bacio passionale stavolta. Le mie mani finirono dietro la sua nuca e massaggiarono i suoi meravigliosi riccioli. La sua restò ferma sul mio viso accarezzandolo di tanto in tanto. Dopo 5 minuti di pura e intensa passione, le nostre labbra si staccarono.
io: adoro i tuoi baci
lui: e io i tuoi
Gliene diedi un ultimo veloce poi riprendemmo a camminare. Mentre passeggiavamo ancora una volta notai qualcosa di familiare in quel lungomare, ma non riuscivo a ricordare.
lui: che hai?
io: niente...è che questo posto non mi è nuovo
lui: ci sei venuta altre volte?
io: credo di sì, ma non riesco a ricordare bene
lui: vabe non ci pensare, piuttosto...mangiamo qualcosa?
io: sì, dove mi porti?
lui: non ho trovato hotel a cinque stelle disponibili ma c'è un bar molto elegante vicino a quel lido
io: andrà bene anche quello ahahah
Harry aveva ragione, quel bar era davvero elegante. I tavoli erano apparecchiati con tovaglie decorate da ricami dorati e candele profumate e anche il locale non era da meno. Ci sedemmo a un tavolo e dopo un po' venne un cameriere per prendere le ordinazioni. Prendemmo entrambi hamburger e patatine, si trattava comunque di un bar. Dopo aver finito tutto Harry mi aveva detto che c'era una sorpresa per me, quindi dopo aver pagato il conto ed essere usciti dal bar, ci incamminammo verso delle scalinate che portavano direttamente al mare. Io avevo i tacchi quindi mi facevano male i piedi.
lui: aspetta faccio io
Harry notò il mio disagio e quindi mi prese in braccio. Lì sulla spiaggia, c'era un asciugamano circondata da candele e petali di fiore.
io: wow...Harry è-è stupendo
lui: lo pensi davvero?
io: ...sì, è molto romantico
Mi morsi il labbro e gli lasciai un bacio sulla guancia. Poi ci togliemmo le scarpe e camminammo lungo la spiaggia. Era davvero una bella sensazione quella della sabbia tra le dita dei piedi. Dopo aver passeggiato per un po' ed aver chiacchierato su cosa ci piacesse o no fare, ci stendemmo sull'asciugamano piena di petali e candele. Sopra di noi c'era un panorama fantastico, il cielo ero ricoperto di stelle e la luna piena le illuminava una ad una.
lui: sai, ti ho portata qui perché mi hanno detto che è il posto migliore per guardare le stelle
Improvvisamente tutto mi fu chiaro.

FLASHBACK
Finalmente mio fratello aveva preso qualche giorno di permesso per stare un po' con me. Mi portò sul lungomare a passeggiare, mi divertivo un sacco con lui. Era un giocherellone. Poi dopo aver mangiato un bel gelato fresco, scendemmo sulla spiaggia. Era sera ed il mare non si vedeva molto bene, ma c'erano le stelle, tantissime stelline luccicanti.
lui: sai sorellina, ti ho portata qui perché mi hanno detto che è il posto migliore per guardare le stelle
io: ed è vero, guarda quante ce ne sono
Improvvisamente vedemmo una stella cadente.
lui: forza Mary, esprimi un desiderio
io: vorrei ritornare in questo posto con te tra dieci anni, per ricordare questa giornata meravigliosa
Sapevo che Mark era pieno di impegni ma sicuramente si sarebbe potuto prendere qualche altro giorno di festa per stare con me, ne ero sicura.

FINE FLASHBACK
 

Mi alzai di scatto dall'asciugamano lasciando Harry disteso e confuso. Io però avevo ricordato tutto: quello era uno dei posti in cui io e mio fratello passavamo il tempo, ma ero troppo piccola per ricordare tutto fin dall'inizio. Senza che me ne rendessi conto le lacrime cominciarono ad invadere il mio viso, una dopo l'altra, senza sosta.
Harry: ehi ma che succede?
Non si era accorto che stavo piangendo perché mi ero girata verso il mare, ma fu quando cominciai a singhiozzare che Harry si alzò e venne da me.
lui: Mary, perché stai piangendo?
Io restai muta, piangevo così tanto che non riuscivo nemmeno a parlare. L'unica cosa di cui avevo bisogno era un abbraccio, quindi abbracciai forte Harry bagnando la sua camicia con le mie lacrime. Lui mi strinse forte con il suo braccio anche se non capiva cosa mi fosse successo.


 

RIECCOMI QUI!!

Eccomi qui dopo tanto tempo (vi ricordate di me?? lol). Mi è dispiaciuto molto aggiornare così tardi, ma il fatto è che è iniziata la scuola (purtroppo) e quindi sarò molto impegnata con i compiti. Ma non vi preoccupate, vedrò di aggiornare almeno una volta al mese se non prima. Anyway...passando al capitolo: CHE NE PENSATEE?? Me la lasciate una recensione sincera??!! Eheheh so già quale domanda vi sarete posta leggendo la parte finale: "E mo che cazzarola è successo a Mary?!". Non preoccupatevi, nel prossimo capitolo spiegherò tutto, anche se già c'è qualche anticipazione qui. E ora si passa ai ringraziamenti! (?) :
demisapanda
Directioner DB1D
Fabulouis58
onedirection_23710

Grazie a voi quattro per aver recensito l'ultimo capitolo, vi amee (?). Io ringrazio anche a chi legge soltanto, senza recensire. Ci sentiamo alla prossima, un bacio a tutte e in bocca al lupo per la scuola. Ciauuu


 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Capitolo 13. ***


Non so per quanto tempo rimasi a piangere sulla spalla di Harry, ma ad un certo punto le lacrime finalmente terminarono.
"Ma, ho detto qualcosa che non va?"
"No, tu non hai fatto niente"
Mi staccai da lui ed asciugai le lacrime sul mio volto. Mi sedetti sull'asciugamano e Harry venne vicino a me.
"E' che questo posto, questa spiaggia e quello che hai detto mi..."
Feci una pausa.
"...mi ricordano mio fratello"
Non so come feci a trattenere le lacrime. Harry intanto mi fissava curioso della mia storia e allo stesso tempo preoccupato per me.
"Lui è-è morto, i-in un incidente"
Una lacrima scese, quella non riuscii proprio a trattenerla.
"Era in macchina con un suo amico e alla guida c'era l'amico. S-stavano tornando da una festa quindi probabilmente erano ubriachi"
Deglutii.
"Noi sentimmo il telefono squillare, e ci diedero la notizia. Un camion, un maledettissimo camion!"
Stavolta scoppiai a piangere, di nuovo. Harry mi abbracciò più forte che poteva nonostante potesse utilizzare un solo braccio. Mi baciò la testa per consolarmi, ma io in quel momento ero a pezzi, perché stavo ricordando qualcosa che per tutto questo tempo avevo cercato di dimenticare.

HARRY'S POV.
Mary era a pezzi e mi distruggeva vederla così. Il ricordo del fratello le aveva fatto male, ed era solo colpa mia. Se non l'avessi portata in quel posto non l'avrei fatta soffrire.
"Perdonami, ti prego"
Una lacrima scese dal mio viso.
"Perdonami per averti portato qui, ti giuro che non volevo farti soffrire"
Mary si staccò da me asciugandosi le lacrime.
"Harry, tu non potevi sapere"
"Lo so, ma è comunque colpa mia. Scusa"
La sua mano accarezzò il mio viso.
"Tu non hai nessuna colpa, e poi anche se non sembra mi ha fatto bene ricordare mio fratello, era da tanto che non lo facevo. Grazie"
Nonostante tutto Mary riuscì a smettere di piangere, ma ormai la serata era giunta al termine.
"Dai su, ti riporto a casa"
Ci alzammo entrambi e dopo aver messo le scarpe, presi Mary in braccio e la portai fino alla macchina. Il viaggio fu silenzioso, nessuno dei due disse una parola. Probabilmente lei pensava ancora al fratello. Quando arrivammo vicino casa sua, Mary mi fece fermare un po' prima del cancello in modo che i suoi non ci vedessero.
"Mi dispiace che questa serata sia finita così"
"Non preoccuparti. Tu piuttosto vai a dormire e non ci pensare, ok?"
"Sei così dolce"
Si morse il labbro e pian piano si avvicinò a me. Finalmente i suoi occhi ripresero vita e il suo sorriso apparve, mi era mancato quella sera. Lei continuò ad avvicinarsi, eravamo a pochi millimetri di distanza, riuscivo a sentire il suo respiro ed il suo battito cardiaco era più forte che mai. Finalmente la distanza tra di noi svanì e Mary mi baciò. http://31.media.tumblr.com/7808fa5de21adaace711cc821639f7a8/tumblr_msx46oPCNF1s0r4s8o1_500.gif
Quel bacio fu molto dolce da parte sua, come se dovesse farsi perdonare qualcosa. Poi all'improvviso portò la mia mano sulla sua gamba e la strinse leggermente. In quel momento capii tutto: sicuramente si sentiva in colpa per aver pianto durante il nostro primo appuntamento, e sperava di farsi perdonare facendomi godere. Anche se avrei voluto tanto che la mia mano andasse su e giù per le sue magnifiche gambe, non potevo permetterlo.
"Mary, che fai?"
"I-io...non voglio che questa serata sia stata inutile per te"
"Ma non è stata inutile"
"Sì, però scommetto che nessuna ragazza ha mai pianto ad un appuntamento con te. Sono una bambina, non mi sorprende se dopo questa sera non vorrai più stare con me"
"Mary ma che cavolo dici? Ho passato delle ore meravigliose con te: ti ho confidato i miei sentimenti, tu hai espresso i tuoi e per la prima volta ho versato una lacrima per una ragazza. Non potrei mai dimenticare questa serata, mai".
I suoi occhi divennero lucidi, ero certo che neanche lei volesse quello. Si sentiva semplicemente in colpa.
"Mi dispiace tanto"
"Non preoccuparti"
Mi avvicinai al suo orecchio.
"Ci saranno altre occasioni per toccarci"
Sentii la sua risata magnifica vibrare nei miei timpani. Finalmente stava sorridendo e non per finta.
"Allora io vado adesso"
"Ok, ci vediamo lunedì?"
"Sì, domani Pasqua in famiglia"
"Eh già. Allora a lunedì"
"Ok, ciao"
A momenti sarebbe uscita dall'auto ma io la richiamai.
"Mary!"
"Che c'è?"
"...ti amo"
Lei sorrise.
"Anch'io ti amo"
Mi diede un bacio sulla guancia e uscì dall'auto. Aspettai che entrasse nel portone, dopodiché me ne tornai a casa.

MARY'S POV.
Tornai a casa e quando chiusi la porta, vidi mia madre che mi aspettava in cucina.
"Mamma, che ci fai ancora sveglia?"
"Dove sei stata?"
"...come?"
"Mary dove sei stata?"
"Te l'ho detto, c-con Carly e Bree"
"Non mi mentire, e saresti uscita per la piazzetta con questo vestito e queste scarpe? Non farmi arrabbiare Mary"
"E va bene..."
Mi sedetti accanto a lei e dopo aver preso un bel respiro, decisi di raccontarle tutto.
"S-sono uscita con un ragazzo, si chiama Harry"
"E da quanto vi frequentate?"
"Due settimane"
"Quanti anni ha?"
"Ehm... dciannv"
Tentai di dirlo a bassa voce.
"Che?!"
"Diciannove! So che è più grande ma non è come sembra. Lui è speciale mamma: è bello, gentile, dolce, intelligente, e io mi sto innamorando di lui"
"Ma cosa vuoi saperne tu dell'amore..."
"So che forse è un parolone, ma per me non è una semplice cotta"
"E per lui?"
"Beh, stasera mi ha confidato i suoi sentimenti. Anche lui prova le stesse cose. Mamma ti prego, non arrabbiarti"
"Tesoro non sono arrabbiata, ma mi dispiace che tu non me l'abbia detto subito"
"Lo so, è che non avevo mai tempo, ma te l'avrei detto. Allora...posso continuare a frequentarlo?"
"Tesoro tu non devi chiedermi niente, devi esserne sicura tu. Se lui ti piace veramente non vedo il motivo per cui debba impedirti di frequentarlo"
"Grazie mam..."
"Però ad una condizione!"
E lì cominciai a preoccuparmi.
"Devi fare attenzione. E' più grande di te e potrebbe avere altre esigenze. So che ormai sei grande però devi fare comunque attenzione"
"Non devi preoccuparti di questo mamma. Lui mi rispetta e non ha mai provato a toccarmi né a fare altre cose"
"Beh questo vuol dire che è un bravo ragazzo"
"Infatti lo è"
Di colpo ricordai una cosa importante.
"Ah mamma...sai che Harry è il figlio di Anne la tua amica??"
"Ah sì?! Non posso crederci"
"Già, nemmeno io potevo crederci, ricordo che giocavo sempre con lui quando andavamo a casa loro"
"Eh sì, gli eri molto affezionata. Ora però vai a dormire che è tardi. Domani dobbiamo andare a pranzo dal nonno"
"Ok, notte mamma"
Le diedi un forte bacio sulla guancia, dopodiché andai in camera mia. Velocemente infilai il pigiama, mi struccai e lavai i denti. Poi mi misi a letto pensando a quello che era successo: mi aveva colpito molto la reazione di mamma nei confronti di me ed Harry, pensavo che avesse reagito male. Invece mi aveva capita, ed ero felice di questo. Pensavo anche ad Harry: ero stata una stupida a credere di farmi perdonare poggiandogli la mano sulle mie cosce. Per fortuna non era quel genere di ragazzo che fa il carino solo per arrivare a toccarti, Harry era diverso e per questo mi piaceva così tanto.
                                           
                                                                           ------------

Quella mattina mi alzai presto: era il giorno di Pasqua. Anche mamma e papà si alzarono prima e dopo aver fatto colazione ci preparammo per andare a sentire la messa. Dopo essermi vestita e truccata uscimmo di casa e come sempre fuori la chiesa trovammo parecchia gente, il che significava che ad ancora parecchie persone piaceva ascoltare la messa di Pasqua. Dopo un'ora di spiritualità e soprattutto dopo aver ricevuto la benedizione del Signore, salimmo in macchina per andare da mio nonno. Le nonne non le avevo mai conosciute ma entrambi i nonni si erano risposati, quindi le mogli erano come delle nonne per me. Ai nonni ero molto affezionata, soprattutto a quello materno. Era proprio dal nonno materno che avremmo passato la Pasqua, insieme a tutti gli zii e alle cugine. Quando arrivammo a casa del nonno prima salutai la moglie e poi andai da lui. Quando mi vide "s'illuminò d'immenso".
"Mary!"
"Ciao nonno! Auguri buona Pasqua!"
"Eh grazie grazie"
"Come stai?"
"Eh, si va avanti"
"Dai che tra poco arrivano tutti i nipoti e festeggiamo la Pasqua insieme"
Mio nonno era abbastanza anziano, ma molto lucido di mente. Purtroppo da poco avevamo scoperto che aveva un tumore al fegato, ma per il momento non stava avendo problemi gravi. Io gli ero molto affezionata e non riuscivo a pensare alla mia vita senza di lui, senza il suo sorriso, senza le sue battute, senza le nostre partite a carte. Per questo gli volevo davvero molto bene. Dopo una decina di minuti arrivarono i miei zii e le cugine. Fortunatamente ero io la più piccola, loro avevano tutte più di vent'anni tranne una che ne aveva diciannove. Prima di pranzare ci mettemmo a chiacchierare ed essendo la più piccola, mi riempivano di domande: "we allora, ce l'hai il fidanzatino?". Questa domanda veniva posta puntualmente ogni qual volta ci vedevamo, ma stavolta la risposta era ben diversa.
"Beh...sì"
"Veramente?!
"Come si chiama?"
" E' carino?"
"Quanti anni ha?"
"Hahaha calma. Allora: si chiama Harry, è mooolto carino e ha... diciannove anni"
"Ah! E' più grande!"
"Si comporta bene con te?"
"Sì benissimo. Ieri siamo usciti per la prima volta e mi ha confessato i suoi sentimenti. Lui è diverso, non è una semplice cotta..."
"Aawwww"
Mi divertii molto a parlare con loro di Harry.
"Poi devi farcelo conoscere"
"Sì magari più in là...ancora devi dirlo a papà"
"A tavolaaa!" Era la moglie di nonno che ci chiamava. Avevo una fame tremenda, anche perché sicuramente aveva preparato i cannelloni che adoravo! Subito ci recammo in sala da pranzo dove come sempre nonno era seduto a capotavola e i figli, nipoti e generi/nuore sedevano intorno a lui. "Buon appetito", ecco l'inizio della mia Pasqua in famiglia.  


 

RIECCOMI QUI!!

Ciao ragazze! Eccomi con il capitolo nuovo dopo secoli e secoli (Amen). Come va a scuola? A me abbastanza bene, anche se ho cambiato molti prof e la matematica diventa sempre più difficile. Ok, STOP con la scuola. Che ne pensate del capitolo? E della storia di Mark? Era come vi aspettavate? Fatemi sapere le vostre opinioni lasciandomi una recensione sincera come sempre. Ora passo ai ringraziamenti:
Directioner DB1D
onedirection_23710
Fabolouis58
Sery_1D

Grazie mille per le vostre recensioni, vi ame! Sinceramente vorrei qualche recensione in più, ma non per questo smetterò di scrivervi la storia c; Ora vi saluto e vi mando un bacione sincero virtuale. Ciauuuu

PUBBLICITA'
Spazio pubblicità, è la prima volta che lo faccio lol. Comunque niente, volevo consigliarvi la ff. di
Sery_1D che si chiama Il suo sguardo gridava aiuto. Questo è il link http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1991210&i=1
Ve la consiglio davvero: l'autrice è bravissima, la storia è molto intrigante a me piace moltissimo e poi l'autrice si chiama come me! (Ma ch c n fooot). Alla prossimaa!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Non potrei mai mentirti, figlio mio ***


Era incredibile. Non riuscivo a contattare Harry in nessun modo: avevo provato a chiamarlo, a mandargli sms e a contattarlo su internet varie volte, ma niente. Era come sparito. Non avevo il suo numero di casa, ma dato che mia madre era amica di Anne doveva averlo sicuramente.
"Mammaaaa"
"Che c'è?!"
"Per caso hai il numero di casa di Anne?"
"Dovrei averlo sulla mia agenda, guarda stesso tu"
"Ok, grazie"
Andai in camera da letto e frugai nella sua borsa. Dopo un po' trovai l'agendina telefonica e sfogliai le pagine fino ad arrivare alla lettera C. "Cox Anne" c'era scritto all'inizio del foglio con accanto un numero fisso. Presi il telefono e provai a chiamare.

.......

"Pronto?"
"Pronto Anne, sono Mary"
"Ah ciao Mary"
Aveva una voce strana, ma lì per lì non ci feci caso.
"Scusa se ti disturbo. Harry è in casa?"
"No..."
"E dove posso trovarlo?"
"...Vorrei saperlo anch'io"
"Che intendi?"
"Beh, devi sapere che...Harry è scappato di casa"
"Cosaa?!?!"
"Sì, abbiamo litigato"
"E non hai idea di dove possa essere?"
"No, credevo fosse con te"
"Ho capito, grazie lo stesso. Ciao Anne"
"Ciao"
Cavolo! Harry era scappato di casa. Cosa era potuto accadere? E soprattutto perché non mi aveva detto niente? Ieri non ci eravamo sentiti perché ognuno era impegnato nel festeggiare la Pasqua con i propri cari, ma oggi dovevamo vederci. Decisi di uscire, fregandomene del fatto che avevo indosso una tuta e i capelli raccolti in una treccia.
"Mamma, vado un attimo a casa di Carly"
"Ok, tesoro"
Uscii di casa e cominciai a vagare per la città. Non sapevo dove andare, ma dovevo trovarlo. Pensai a qualche amico, qualche locale particolare, ma era inutile. Continuai a camminare senza meta ma di Harry nemmeno l'ombra. Poi mi venne un illuminazione... "Il boschetto!!" Il nostro posto, doveva essere sicuramente lì. Corsi come una matta fino ad arrivare fuori al liceo. Entrai attraverso il passaggio per il boschetto che Harry aveva creato per noi e lo vidi. Era lì, seduto sulla nostra panchina. Aveva la testa rivolta verso il basso e la mano nei capelli. Piangeva. Era disperato. Mi avvicinai lentamente, e mi sedetti accanto a lui.
"Harry..."
Gli poggiai una mano sulla spalla.
"Che è successo?"
"Niente..."
"Come niente? Mi hai fatta stare in pensiero e anche tua madre è preoccupata per te. Perché sei scappato?"
Si asciugò le lacrime e prese un bel respiro.
"I miei genitori...s-si sono separati"
"Cosa?"
Restammo in silenzio per un po'.
"Li ho sentiti parlare di divorzio. Hanno negato tutto ma io li ho sentiti. Per questo sono scappato. Non ce la faccio a tornare in quella casa, l'idea di avere due genitori che si ignorano e non si parlano mi distrugge"
Harry riuscì a stento a trattenere le lacrime, probabilmente ne aveva versate fin troppe. Lo abbracciai più forte che potevo per dargli conforto, ma in questi casi non serve a molto. Il dolore che si prova dentro è immenso.
"Mi dispiace moltissimo Harry"
Continuai a stringerlo più forte e intanto gli accarezzavo i ricci per farlo calmare. Mi faceva tenerezza, sembrava un cucciolo che aveva appena perso le tracce della madre.
"Io credevo che avrebbero fatto pace"
Non me ne resi conto ma quelle parole che sembravano pensieri, uscirono involontariamente dalla mia bocca. Harry si staccò da me e mi guardò confuso.
"Come?!?! Cioè t-tu lo sapevi?!"
"Harry, io"
"TU SAPEVI CHE I MIEI AVEVANO PROBLEMI E NON MI HAI DETTO NIENTE?!"
Alzò la voce di parecchio, mi spaventava.
"Harry aspetta"
"No, aspetta un cazzo! Ora ti ci metti pure tu? Credevo di potermi fidare di te, credevo che tu mi amassi!"
"Ed è così infatti! Lascia che ti spieghi"
"No, non devi spiegarmi niente. Tra noi è finita Mary"
"C-c-come?!"
Una lacrima scese sul mio volto.
"Harry, tu non puoi lasciarmi, ti prego"
Cominciai a piangere.
"Mi dispiace, ma non posso stare con una persona che mi mente. Ora va' via per favore"
"No, Harry. Ti prego"
"VA VIAA!!!"
Harry mi urlò contro, era spaventoso. Non potevo più restare lì, era diventato indomabile. Scappai via piangendo. Intanto le lacrime scorrevano lungo il viso e le mie gambe correvano sempre più veloce. Corsi a lungo non so per quanto tempo, senza fare caso alle macchine che suonavano il clacson per evitare di travolgermi. Arrivai sotto casa di Carly ed entrai dentro, il portone era sempre aperto. Mi appoggiai contro il muro e scivolai giù lentamente. Misi le mani nei capelli e continuai a piangere. Non potevo credere a quello che era successo.
"Mary...?"
Era Carly.
"Perché stai piangendo?"
"Harry mi ha lasciata"
L'abbracciai con tutta la forza che avevo e continuai a piangere e a singhiozzare. Nulla in quel momento poteva riparare il mio cuore infranto, ma avevo bisogno dell'abbraccio della mia migliore amica.

HARRY'S POV.
Non potevo credere che anche Mary mi avesse mentito. Mi fidavo di lei, perché non mi aveva detto la verità? Perché doveva essere tutto così difficile? Ero ancora lì su quella panchina a piangere, ma quel posto mi metteva tristezza. Mi ricordava lei. Quindi me ne andai e decisi di tornare a casa. Volevo chiudermi nella mia stanza e stare da solo, senza pensare a niente e a nessuno.
Arrivato a casa, mia madre aprì la porta.
"Harry finalmente sei tornato. Dove sei stato? Come ti senti? Prima ha telefonato Mary preoccupata per te"
Non feci caso a tutto quello che diceva e mi chiusi in camera.
"Su Harry non fare così. Apri la porta!"
Continuava a bussare insistentemente.
"Per favore, non fare il bambino"
Una rabbia improvvisa invase il mio cervello. Aprii la porta e urlai contro mia madre.
"Qua gli unici bambini siete tu e papà! Perché avete litigato? Voi vi amate, perché volete buttare all'aria una storia d'amore di almeno vent'anni?!"
"Harry, i litigi tra me e tuo padre non sono affari tuoi"
"E invece sì. Sono vostro figlio, non un estraneo. Perché non me ne hai parlato subito?"
"Tesoro io volevo dirtelo, ma poi è successo il fatto dell'incidente e quindi ho dovuto rimandare, ma te l'avrei detto"
"Non ti credo"
"Invece dovresti. Harry io ti voglio bene, sei mio figlio. Ho dovuto mentirti per la tua salute. Non potevo parlarti di una cosa così delicata mentre tu eri in un letto d'ospedale. Credimi"
Mia madre aveva gli occhi lucidi, era sul punto di piangere.
"Ti prego, credimi. Non potrei mai mentirti, figlio mio"
L'abbracciai forte. Era stata sincera con me, dopotutto era mia madre.
"Allora mi perdoni?"
"Certo, ma avrei voluto tanto che tu e papà faceste pace"
"Lo so tesoro, devi sapere che è una cosa delicata"
"E con Gemma ne hai parlato?"
Gemma era mia sorella maggiore, ma si era trasferita in Finlandia da un paio d'anni insieme al fidanzato.
"Veramente no, non voglio farla preoccupare. Ci starebbe troppo male"
"Prima o poi dovrai raccontarle tutto"
"Purtroppo sì, ma so già cosa mi dirà. Che dovrei fare pace con tuo padre a tutti i costi, del resto anche Mary me l'aveva chiesto"
"Mary?!"
"Sì. Quando eravamo in ospedale mi ha sentita parlare al telefono con tuo padre e quindi le ho dovuto raccontare tutto. Voleva venire da te per dirtelo ma io gliel'ho proibito. In cambio del suo silenzio mi ha chiesto di parlare con tuo padre per cercare di aggiustare le cose tra noi, ma è stato tutto inutile"
"Quindi lei non voleva mentirmi?"
"No! Lei non aveva nessuna intenzione di mentirti ma per fortuna sono riuscita a convincerla. Dovevamo parlarne insieme io e te, non potevi saperlo da lei"
Non riuscivo a crederci, allora Mary non voleva mentirmi! Improvvisamente mi ritrovai a fissare la scritta sul mio gesso: "I belong with you, you belong with me". Cavolo.
"Che imbecille!"
Diedi un pugno contro il muro.
"Che ti prende ora?"
"Sono uno stupido! Ho litigato con Mary perché credevo che mi avesse mentito. E invece avrei dovuto credere in lei"
"Beh allora muoviti, vai a chiederle scusa"
"Ma di sicuro non mi perdonerà. L'ho trattata malissimo mamma, e non se lo meritava"
"Comprale un mazzo di fiori, vedrai che ti perdonerà"
"Un mazzo di fiori?! Non sarà un po' troppo antico?"
"Assolutamente no. Tieni i soldi e vai"
"Grazie mamma".

MARY'S POV.
Dopo aver trovato una spalla su cui piangere, tornai a casa sfinita. Le troppe lacrime consumate mi avevano provocato un fortissimo mal di testa, e il dolore nel mio petto era qualcosa di indescrivibile. Menomale che c'era Carly, lei mi aveva confortata, mi aveva consolata. Ma ora ero sul ciglio della porta pronta per entrare in casa e restare sul mio letto a continuare a piangere probabilmente. Ero sola, i miei erano usciti per accompagnare mio nonno in ospedale ad una visita medica. Mi stesi sul letto e cominciai a pensare: ripensai alla discussione che avevamo avuto io ed Harry quel pomeriggio. Di sicuro doveva essere molto nervoso per la storia dei genitori, ma perché prendersela con me? Era vero che gli avevo mentito, ma l'avevo fatto per il suo bene anche se non mi aveva dato modo di spiegarglielo. Mentre ero immersa tra i miei pensieri sentii un rumore provenire dalla porta. Qualcuno stava bussando. Mi alzai dal mio letto sbuffando e scesi le scale fino ad arrivare alla porta.
"Chi è?"
Nessuno rispose, così provai a guardare dall'occhiello ma era offuscato da qualcosa. Decisi di andarmene ma sentii nuovamente bussare. Cominciai a spaventarmi, poteva essere chiunque: un ladro, un assassino, un estraneo. Ma nonostante ciò continuava insistentemente a bussare. Presi una mazza che era nascosta dietro al mobile, mi feci coraggio ed aprii. Quando stavo quasi per picchiare quel qualcuno con la mazza vidi un volto familiare.
"...Harry?"
"Ciao"
"Che ci fai qui?"
"Dobbiamo parlare"
"No, io e te non abbiamo più niente da dirci"
Ero decisa a rientrare ma la sua voce mi bloccò prima del previsto.
"Ti prego aspetta!"
"Ma che cosa vuoi, eh? Vuoi farmi sentire ancora in colpa? So di aver sbagliato ma"
In quel momento il suo braccio che si trovava dietro la schiena uscì allo scoperto. In mano aveva un bellissimo mazzo di fiori, girasoli precisamente. Rimasi incantata da quel gesto.
"Ti chiedo scusa Mary"
Si avvicinò a me.
"Mi dispiace di averti trattata male, devi capire che ero molto nervoso per la storia dei miei"
"Sì, ma non avevi il diritto di trattarmi in quel modo, hai idea di come mi sono sentita? Ho passato l'intero pomeriggio a piangere"
"E' per questo che ti chiedo scusa. Ho parlato con mia madre e mi ha raccontato tutto. Solo ora so che hai mentito per il mio bene. Io non potevo sapere"
"Ti saresti dovuto fidare di me"
"Lo so, sono stato uno stupido. Mary perdonami ti prego, non mi abbandonare anche tu"
Aveva gli occhi lucidi, mi faceva tenerezza. Infondo era stato un semplice momento di nervosismo...
"Questi fiori sono bellissimi, come sapevi che adoro i girasoli?"
"Ho le mie fonti...questo è un modo per dirmi che mi perdoni?"
"...forse"
"Ma a me forse non basta"
Si avvicinò a me di parecchio, le nostre labbra erano a pochi millimetri di distanza. Morivo dalla voglia di baciarlo.
"Io TI AMO Mary"
Le sue iridi verdi luccicavano, era una visione spettacolare.
"Anche io TI AMO Harry"
Un sorriso si formò sulle sue labbra e le sue fossette spuntarono, non le avevo mai notate, erano stupende. Finalmente le nostre labbra si sfiorarono in un bacio dolce e delicato e la mazza che avevo ancora in mano cadde a terra.


 

RIECCOMI QUII!

Ehi ragazze, eccomi qui con il nuovo capitolo. Che ne pensatee? Me la lasciate una recensione sincera? Ma sì che lo farete (altrimenti chiamerò mio cugino, vi avverto è alto tre metri haha). A me personalmente piace molto la parte in cui parlano Harry e sua madre, sono dolcissimi aswjndanvaiqvn. Ora passo subito ai ringraziamenti:
demisapanda
Directioner DB1D
onedirection_23710
Sery_1D
DarkAvicii

Grazie mille a voi 5 per le recensioni dell'ultimo capitolo, vi ame!! Io vi anticipo che nel prossimo capitolo ci saranno moolti cambiamenti e forse forse...nuovi personaggi eheheh. Ci sentiamo presto, ciauu xx.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Credo che dovremmo usare le maniere forti ***


Ormai era passato un mese dopo la Pasqua, dopo l'ultimo litigio tra me ed Harry, dopo la separazione dei suoi genitori. In questo arco di tempo erano successe molte cose: il rapporto tra me ed Harry si era rafforzato di parecchio, i suoi genitori avevano divorziato definitivamente, la malattia di mio nonno lo stava indebolendo sempre più e Harry aveva finalmente tolto il gesso. Ora era diverso, quando mi abbracciava e mi coccolava poteva finalmente usare due braccia, quando si lavava o quando mangiava poteva farlo in modo migliore. Era tornato a svolgere la vita di prima. Quella mattina la giornata scolastica terminò in fretta e dopo il suono della campanella uscii subito fuori da quell'edificio. Harry mi stava aspettando fuori al cancello.
"Ehi"
"Ciao bellissima"
Ci scambiammo un dolce e veloce bacio.
"Com'è andata?"
"Bene, ma soni piuttosto stanca. Fare cinque ore è asfissiante"
Mentre io ed Harry parlavamo il mio sguardo si spostò su delle ragazze. Ci stavano fissando maliziosamente, come se gli stessimo dando fastidio. Poi ricordai un particolare, erano le stesse ragazze che mi fissavano quando Harry rese pubblica la nostra relazione.
"Harry ma chi sono quelle?"
Si voltò per guardarle in faccia.
"Quelle sono le Mean Girls, tre figlie di papà piene di soldi e potere. Pensa che hanno tutte ottimi voti ma in realtà sono comprati"
"E tu le conosci?"
 "...di vista"
"E secondo te perché ci fissano?"
"Non ne ho idea"

HARRY'S POV.
In realtà quelle ragazze le conoscevo fin troppo bene. Purtroppo avevo avuto la sfortuna di frequentare Phoebe, la leader tra le tre. Ma dopo aver capito che stava con me solo per essere più popolare, l'avevo subito piantata. Di sicuro in quel momento ci stavano fissando per gelosia. Io però non volevo dire niente a Mary per non farla innervosire, se avesse saputo che Phoebe era una mia ex probabilmente sarebbe andata a parlarle e io non volevo che si cacciasse nei guai. Purtroppo Phoebe aveva molti soldi e quindi molto potere. Per mia sfortuna quella stronzetta si avvicinò a noi.
"Ciao Harry"
"Ci conosciamo? Mi avrai scambiato con qualcun'altro. Andiamo Mary"
Mi allontanai da quella stupida e tornai a casa insieme a Mary.

PHOEBE'S POV.
"Allora allora? Harry ti ha salutata?"
"No. Quell'idiota ha fatto finta di non conoscermi. Evidentemente non vuole che mi intrometta tra lui e il suo nuovo acquisto."
Dovevo sapere assolutamente chi era quella troia di turno che Harry stava frequentando. La mia popolarità era in calo, e avevo bisogno di lui per riacquistarla e poi non mi andava a genio l'idea di vederlo con quella sfigata. Lui doveva essere mio.
"Ragazze, voglio sapere nome cognome data di nascita, tutto di quella ragazza, chiaro?"
"Sì Phoebe"
                                                
--------------

MARY'S POV.
Il mattino dopo la giornata cominciò per il verso giusto: le prime tre ore di lezione erano passate e avevamo fatto il compito di matematica. Stranamente era andato bene e quindi mi sentivo molto fiera. Era l'ora della ricreazione e come sempre potevamo uscire due alla volta quindi ne approfittai per andare in bagno. Appena entrata trovai tre volti familiari.
"Ciao carina"
"Ci conosciamo...?"
"Oh certo, come sono maleducata. Sono Phoebe e loro sono le mie amiche Lusilla e Jennifer. Tu dovresti essere Mary, giusto?"
"Sì, come sai il mio nome?"
"Ah ti prego, è impossibile non conoscerti. Sei la ragazza di Harry Styles, il più figo della scuola"
"Non credevo di essere così popolare"
"Ma sì che lo sei, sei persino più popolare di me. E' questo il lato positivo del mettersi con Harry, diventi popolare in un batter d'occhio"
"Ma io di certo non sto con Harry per la popolarità"
"Hahahahahahaahahahahahaha"
Si misero a ridere tutte e tre come delle galline impazzite.
"Tesoro andiamo, tutte quelle che sono state con Harry l'hanno fatto solo per essere più popolari, io per prima"
"C-come scusa?"
"Eh sì, sono stata la prima ragazza di Harry del liceo. Non dirmi che non ti aveva detto niente"
"Veramente no"
"Beh, da quel che vedo è rimasto il solito sciupafemmine bugiardo. Sai che mentre stava con me frequentava altre ragazze? E' per questo che l'ho lasciato subito"
"Beh ma ora Harry è cambiato, non è più lo stesso di prima"
"E tu che ne sai, magari in questo momento starà limonando con qualche ragazza nel bagno degli uomini"
"No, io mi fido di Harry non mi tradirebbe mai. E ora scusa, ma devo tornare in classe. Ci si vede"
Me ne andai via da quelle stronze. Non sopportavo più che quella parlasse male di Harry. Fortunatamente quelle parole non avevano fatto effetto su di me, ma non capivo perché Harry mi avesse mentito.

PHOEBE'S POV.
Quella stupida se ne andò senza dar conto alle mie parole.
"Ragazze, la faccenda è più seria di quanto pensassi"
"Che intendi?"
"Pensavo che anche Mary stesse con Harry solo per divertimento, invece ne è innamorato e si fida di lui. Credo che dovremmo usare le maniere forti"
"Che intendi?"
"Ma è possibile che devo spiegarvi sempre tutto??!! Fatemi pensare... ecco! Ho un'idea geniale che non potrà fallire!"
Il mio piano l'avrei messo in atto il giorno dopo e assicurai a me stessa che non avrei fallito per niente al mondo.



MARY'S POV.
Dopo che finalmente passarono quelle due ore di italiano, uscii fuori al cancello per cercare Harry e lo trovai che parlava con degli amici.
"Harry"
"Ehi, ti ho cercata prima ma"
"Dobbiamo parlare!"
Lo interruppi bruscamente.
"Ok. Scusate ragazzi, ci vediamo domani. Dimmi pure tesoro"
"Perché non mi hai detto che tra quelle ragazze che ci fissavano ieri c'era anche una tua ex?!"
"Scusa e tu come lo sai?"
"Me l'ha detto Phoebe"
"Che stronza"
"Allora?! Vuoi rispondermi?"
"Senti Mary io non te l'ho detto per non farti arrabbiare"
"Sì ma ora sono arrabbiata comunque. Avevi detto che le conoscevi solo di vista e invece vengo a sapere che Phoebe è stata addirittura la tua prima ragazza qui al liceo"
"Ma non è importante questo, lei per me non è mai esistita"
"Ah lo so, mi ha raccontato tutto"
"E quindi che motivo c'è di essere arrabbiata?"
"Guarda che io sono arrabbiata perché mi hai mentito, non mi interessa come tradivi le tue ex"
"Come? Tradire?!"
"Sì, Phoebe mi ha raccontato che mentre stavi con lei uscivi con altre ragazze. Per questo ti ha lasciato"
"Ma se l'ho lasciata io!"
"Che?"
"Sì, avevo scoperto che stava con me solo per essere più popolare e quindi l'ho subito mollata. Ti ha mentito Mary"
Cavolo, quindi Phoebe mi aveva preso in giro.
"Ti ha detto quelle cose per separarti da me, ma sono tutte menzogne. E' per questo che non ti ho parlato di lei, sapevo che ti avrebbe tormentata. Lei farebbe di tutto per essere popolare, non è la prima volta che parla male di me"
"Che stronza"
"Ecco, l'hai capito"
"Quindi mi stava solo prendendo in giro, credeva di confondermi con le sue parole. Ma fortunatamente non ci è riuscita, io mi fido di te Harry"
"Lo so, è per questo che TI AMO"
Si avvicinò a me e io poggiai le mani dietro la sua nuca.
"Aww, mi dispiace se mi sono innervosita, è che non mi piace quando mi menti anche se lo fai per il mio bene"
"Lo so, scusa. Non succederà più"
Ci abbracciammo dolcemente. Era bellissimo sentire il calore di entrambe le sue braccia sulla mia pelle.
"Allora, che facciamo stasera?"
"Perché non usciamo tutti insieme io, tu, Carly, Bree, Leo e Sean?"
"Io avevo pensato a qualcosa solo io e te"
"Dai è da parecchio che non usciamo in comitiva, lo troveremo un po' di tempo per noi"
"E va bene"
"Siii"
Gioivo come una bambina che ha appena avuto il permesso di stare sveglia più tardi. Harry rise notando la mia strana reazione. Le nostre mani si intrecciarono tra loro e man mano le nostre labbra si avvicinarono fino a sfiorarsi. Dopodiché tornammo a casa insieme, mano nella mano.
                                           
-------------
Erano le sette e mezza e stavo scendendo per andare a prendere Carly e Bree. Essendo una serata tra amici non mi ero lustrata più di tanto: avevo indossato dei jeans attillati blu che mi risaltavano il sedere, una maglia a manica a pipistrello bianca con uno smile disegnato sopra e le all star bianche. Sciolsi i capelli mettendo un po' di schiuma per rafforzare il riccio, poi passai al trucco: matita, eyeliner nero e lucidalabbra. Mi era sempre piaciuto truccarmi, ma senza esagerare. Dopo ciò e dopo aver salutato mamma e papà uscii di casa. Dieci minuti dopo, arrivai sotto casa di Carly e Bree.
"Ciao ragazze"
"Ehi"
"Ciao tesoro"
Ci abbracciammo.
"E dove l'hai lasciato Harry?"
Chiese Carly scherzando.
"Ci aspetta in piazza insieme a Leo e Sean. Bree dobbiamo farti conoscere Sean, è bello e soprattutto single"
"Nah, non ho bisogno di un ragazzo"
"Scommetto che quando lo vedrai cambierai idea"
Ci avviammo verso la piazzetta e lì c'erano i ragazzi ad aspettarci.
"Eccoci qui"
"Finalmente"
Salutai Harry con un bacio sulla guancia. Era bellissimo: indossava una camicia azzurra, dei pantaloni attillati e le sneakers alte.
"Sei bellissima tesoro"
"Anche tu"
"Beh piccioncini? Che dite, vogliamo procedere?!"
Disse Sean con la sua solita aria spavalda.
"Sei il solito, Sean. Ah, volevo presentarti Bree una mia cara amica"
"Piacere, Sean"
"Bree"
Dopo le presentazioni ci incamminammo tutti insieme. I ragazzi parlavano tra di loro e noi ragazze tra di noi, non volevo escludere Carly e Bree.
"Beh allora? Che te ne pare?"
"Chi Sean?"
"Sì, carino eh?"
"Mmm, non c'è male"
"Dai, dillo che è carino"
"Eh va bene...è bellissimo!!"
"Ce l'abbiamo fattaa!!"
Io e Carly facemmo 'batti il cinque'. Sapevamo bene che Bree era una ragazza particolare che non guardava molto i ragazzi, ma finalmente eravamo riuscite nel nostro intento.
"Dai perché non vi conoscete?"
"No Mary, mi vergogno"
"Daiii, così io passeggio un po' con Harry"
"Uff, e va bene"
Mi allontanai dalle ragazze per andare da Harry.
"Vi dispiace se ve lo rubo per un po'?"
"Nono, prego"
Disse Leo.
"Di che parlavate?"
"Nah niente"
"Senti Harry, ho pensato di far "avvicinare" Sean e Bree, starebbero bene insieme non ti pare?"
"Sì, e poi proprio prima Sean mi diceva che ha trovato Bree molto carina"
"Anche lei ha detto la stessa cosa. Speriamo che vada bene"
"Speriamo, invece tornando a noi..."
"Sì..."
"Volevo dirti che"
"Ehi ragazzi!!"
Cavolo, ci avevano interrotti.
"Che vuoi Sean?!"
Chiese Harry lanciandogli un'occhiataccia.
"Abbiamo pensato di andare a mangiare una pizza tutti insieme, vi vaa?
"Ok"
Andammo tutti in pizzeria per mangiare. Amavo la pizza. L'avrei mangiata tutti i giorni e con qualsiasi cosa sopra. Dopo varie risate tra amici e mangiate di gruppo, i ragazzi insistettero per pagare. Poi ce ne andammo fuori lungo un quartiere pieno di negozi. Carly e Bree entrarono in un negozio e i ragazzi le accompagnarono. Ora c'eravamo solo io ed Harry.
"Allora, che volevi dirmi prima?"
"Ehm scusa un secondo devo dare una cosa da parte di mia madre a quel negozio".
E così rimasi sola. Sbuffai. Detestavo la solitudine, in quel momento poi non passava nessuno di lì. Improvvisamente sentii un braccio caldo avvolgermi la vita e davanti ai miei occhi apparve una bellissima rosa rossa.
"Per te"
Sentii la sua voce calda vibrarmi nei timpani e la sua testa intrufolarsi nell'incavo del mio collo.
"Harry, ma..."
"Ti piace?"
"Sì, è meravigliosa"
Mi diede un soffice bacio sul collo. Io intanto stringevo forte la rosa tra le mie mani, era davvero stupenda.
"Volevo ringraziarti di tutto. Questo mese con te è stato bellissimo"
Questo mese? Ah sì! Oggi io ed Harry compivamo un mese da quando ci eravamo messi insieme ufficialmente. Non ero mai stata brava in queste cose, menomale che ci aveva pensato lui. Mi voltai per guardarlo negli occhi, anche se adoravo quando mi abbracciava da dietro.
"Aw te ne sei ricordato?"
"Certo, non dimenticherò mai quel giorno. Devi essere contenta sai, nessuna ragazza è rimasta con me per più di un mese"
"Beh sono ancora in tempo allora"
Adoravo prenderlo in giro, mi divertiva.
"Non ci provare"
"Hahahaha nemmeno sotto tortura mi separerei da te"
La mia mano finì dietro la sua nuca e mi avvicinai alle sue labbra per dargli un dolce bacio.
http://25.media.tumblr.com/7a4bd596f4e919ae9d8ffd1f0f3d7ef4/tumblr_mn061iodO11qd3478o1_500.gif
Dopo essermi staccata, Harry mi riavvicinò a sé premendo la sua mano dietro la mia schiena. Le sue iridi verdi mi incantavano ogni volta, era incredibile quel ragazzo. Ci baciammo nuovamente ma stavolta con la presenza della sua lingua. Le mie mani intanto massaggiavano i suoi ricci morbidi mentre le sue stringevano forte la mia schiena. Dopo qualche minuto ci staccammo e rimanemmo a fissarci.
"A che pensi?"
Mi chiese Harry.
"Penso che questo mese con te è stato pieno di emozioni, sono successe tante cose..."
Effettivamente ripensando all'incidente di Harry, alle lacrime che versai al primo appuntamento e al divorzio dei suoi genitori. Capii che questo mese con Harry era sempre stato pieno di sorprese. Chissà se anche nel futuro fosse stato così.
 "Ma tu ci vedi a noi due insieme tra vent'anni?"
"Wow, che domanda..."
Harry rimase quasi scioccato da quella domanda.
"Beh, non lo so. Spero di sì"
Era imbarazzato. Si vedeva che nessuna gli aveva mai chiesto una cosa del genere. Per sua fortuna fummo interrotti dai ragazzi che dopo aver "fatto spese" erano finalmente tornati.
"Eccoci qui"
Esclamò Sean.
"Ma dov'eravate finiti?"
"Niente, ci siamo messi a chiacchierare. Piuttosto voi?"
Arrossii leggermente.
"Niente, parlavamo"
"Certo..."
Le ragazze mi chiamarono in disparte per parlare.
"Allora? Che avete fatto tu ed Harry??"
Chiesero incuriosite.
"Mi ha regalato questa rosa"
"Aawwww"
Mentre gli raccontavo quello che era successo tra me ed Harry, sbirciai per caso l'ora.
"Cavolo sono già le undici e mezza?!"
"Le undici e mezza? Noi dobbiamo scappare altrimenti mamma ci ucciderà, ciao a tutti"
Carly e Bree mi diedero un bacio veloce e poi corsero via.
"Harry che dici, torniamo a casa anche noi?"
"Va bene. Ciao ragazzi"
Harry salutò velocemente gli amici con una pacca sulla spalla e poi ce ne andammo anche noi. Camminammo mano nella mano per tutto il tragitto fino ad arrivare dinanzi la porta di casa mia.
"Eccoci qui"
"Harry grazie di tutto, della rosa e delle belle parole che mi hai detto. Sto davvero bene con te"
Quest'ultima frase la dissi accarezzandogli il viso e guardandolo negli occhi. Poi intrecciai le mie mani con le sue trascinandolo dinanzi a me. Io ero poggiata con la schiena sulla porta e lui aveva le mani sulla porta, proprio sopra la mia testa. Le nostre labbra si avvicinarono sempre di più fino ad incontrarsi in un dolce bacio. Era tutto perfetto: la luna illuminava i nostri corpi, l'atmosfera era molto tranquilla e il sapore delle sue labbra sulle mie mi faceva stare bene. Ad un tratto però, fummo interrotti da un rumore che proveniva proprio da dietro la mia schiena: la porta si stava aprendo. Subito dovetti staccarmi da quelle labbra carnose e rosee per prepararmi all'incontro con uno dei miei genitori, probabilmente.
"Ehi Mary"
"Ciao mamma, s-stavo per entrare"
L'imbarazzo fu abbastanza presente in quel momento.
"T-ti presento Harry"
"Salve signora Margaret"
"Ciao Harry, accidenti quanto sei cresciuto. L'ultima volta che ti ho visto eri un bambino e ora sei diventato...un uomo"
Harry sorrise mostrando le fossette.
"Beh, che fate qui. Entrate"
"Ma mamma, non credo sia il caso"
"Scusa ma non vorrai mica cacciarlo di casa, prego Harry entra pure"
"Grazie"
Non volevo che Harry si vedesse con mio padre, può darsi che stesse dormendo.
"Ah ciao Mary"
E puntualmente mio padre NON stava dormendo. Era in salotto che guardava una partita di pallavolo.
"Ciao papà, ti presento Harry...un mio amico!"
"Piacere Alfred"
"Harry"
"Sai che Harry è il figlio di Anne l'amica di mamma?"
"Ah, quindi eri tu che facevi i dispetti a mia figlia?"
"Sì, ma ora ho perso il vizio"
Tutti ridemmo compreso mio padre. Intanto mia madre offrì da bere ad Harry. Dopo una decina di minuti passati a chiacchierare, Harry doveva andare.
"Scusatemi ma ora devo proprio andare, grazie di tutto"
"Figurati, e torna quando vuoi mi raccomando"
Notai subito che mia madre si era affezionata molto ad Harry, probabilmente gli ricordava mio fratello. Infondo l'età era la stessa. Io accompagnai Harry alla porta e dopo avergli dato un soffice bacio, ci salutammo definitivamente.

HARRY'S POV.
Quella mattina non mi alzai molto presto quindi decisi di entrare alla seconda ora. Mi sarei perso un'ora di italiano, ma ero troppo stanco per prestare attenzione fin dall'inizio. Dopo che passarono anche le due ore successive, venne finalmente il momento della ricreazione. Andai vicino al distributore delle bibite dove di solito ci incontravamo io e Mary e vidi lì davanti quella stupida di Phoebe che mi sorrideva venendomi incontro.
"Ciao Harry".


 

RIECCOMI QUII!

Ragazze rieccomi tutta per voi. Che ne pensate di questa merda di capitolo? Ho introdotto il nuovo personaggio di Phoebe (che non avrà niente a che vedere con Louis) ma sarà molto importante nella storia poichè farà succedere moolte cose, ma non vi anticipo niente haha. Allora, me la lasciate una recensione sincera? So che non è il massimo, ma il prossimo sarà molto più bello, promesso.
Directioner DB1D
Sery_1D
onedirection_23710
greta tomlinson
OneLife_onemoreheart

Grazie a voi 5 per le recensoni dell'ultimo capitolo, vi ame sempre di più!! Ci sentiamo al prossimo capitolo, un bacionee xx.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Non mi fai paura ***


HARRY'S POV

Quella stupida mi salutò con un sorrisetto finto che non le donava per niente.
"Che vuoi Phoebe?"
"Calma, non voglio farti niente di male. Stai aspettando la tua amichetta?"
"E a te che importa?!"
"M'importa, sai benissimo che sono ancora innamorata di te"
"Ma per favore, se non lo sei mai stata"
Vidi i suoi occhi guardare oltre il mio lobo destro e quando stavo per voltarmi, lei si precipitò su di me e mi baciò con forza. Le sue labbra premettero sulle mie, non capii il motivo di quel bacio. Forse era davvero ancora innamorata di me, ma io subito mi staccai da lei.
"Ma che cavolo fai? Sei impazzita?!"
"Dai non dirmi che non ti è piaciuto?"
"E' ovvio che non mi è piaciuto"
Phoebe era una bellissima ragazza, molto formosa e con un viso perfetto. Ma io ero innamorato di Mary nonostante le sue imperfezioni e quindi le altre ragazze non dovevano esistere. Nel mio cuore c'era posto solo per lei.
"Se non l'hai ancora capito io sto con Mary, ti è chiaro?!"
Alzai leggermente il tono di voce, ma non troppo. Eravamo comunque in un istituto scolastico.
"Non cercarmi più e soprattutto non baciarmi mai più!"
Lasciai Phoebe lì da sola e me ne andai alla ricerca di Mary. La vidi poco più avanti vicino al bagno delle ragazze accovacciata per terra con le ginocchia al petto.
"Ciao Mary"
"Vattene via"
"M-ma..."
Il suo viso uscì allo scoperto. Aveva gli occhi rossi e pieni di lacrime che scorrevano sul viso. Mi abbassai sulle ginocchia e le accarezzai il volto.
"Mary, perché stai piangendo?"
Con una mossa brusca, levò la mia mano dal suo viso.
"E me lo chiedi?! Ti ho visto prima con Phoebe, complimenti"
"Ma no, Mary non hai capito niente. E' stata Phoebe a baciarmi e io subito dopo mi...ah! Ora capisco!"
Quella stupida mi aveva sicuramente baciato perché dietro di noi c'era Mary, ma evidentemente lei era scappata subito.
"Mary ti giuro che non è come sembra! E' vero, lei mi ha baciato ma poi io mi sono subito staccato. Io amo te Mary, non lei"
"Quindi vuoi dire che il bacio non ti è piaciuto?"
Di nuovo quella domanda.
"No, te lo assicuro. Anzi dovrei andare a disinfettarmi la bocca"
Mary rise leggermente.
"Allora? Mi credi?"
"Sì. Ma non è giusto che quella stronza ci faccia del male, non possiamo continuare a soffrire"
"Tu non devi preoccuparti, le ho fatto un bel discorso e ti assicuro che non si avvicinerà mai più a noi"
Feci alzare Mary dal pavimento e le diedi un soffice bacio sulla guancia asciugandole l'ultima lacrima che aveva versato per me. Detestavo vederla piangere, ma purtroppo Phoebe ci aveva teso una trappola a mia insaputa. Il suono della campanella riempì quell'odioso silenzio.
"Beh ora devo tornare in classe, ci vediamo dopo?"
"No io esco ora, quindi ne approfitto per tornare a casa prima"
"Ok, allora magari ci sentiamo"
"Ok Harry, ciao"
Senza nemmeno darmi un bacio, prese lo zaino dal pavimento se ne andò. Qualcosa non andava, possibile che non era ancora riuscita a credermi?

MARY'S POV

Mi avviai verso casa da sola, con lo zaino in spalla. Presi le cuffiette, le attaccai al cellulare e le infilai nelle orecchie. Adoravo ascoltare la musica, era una delle mie passioni più grandi. Mentre ascoltavo una delle mie canzoni preferite di Justin Timberlake, sentii una mano che mi sfilava un'auricolare. Subito stoppai la musica per vedere chi era stato. No, non di nuovo.
"Ciao carina"
Di nuovo quella stronza, ormai non la sopportavo più.
"Che cavolo vuoi?"
"Niente, volevo assicurarmi che oggi ci avessi visti a me e il tuo ragazzo. E a giudicare dalla tua faccia, suppongo di sì"
Roteai gli occhi al cielo.
"Beh, immagino che vi siate lasciati. Peccato eravate una bellissima coppia"
"E lo siamo ancora, carina"
Phoebe spalancò la bocca.
"L'ho perdonato e quindi direi che tra noi va tutto bene. A giudicare dalla tua faccia suppongo che non te l'aspettassi"
La presi in giro con le sue stesse parole.
"M-m-ma come?! Lui mi ha baciata"
"Errore, tu hai baciato lui"
In realtà non ero fermamente convinta di questo, ma dato che mi fidavo di Harry volevo che Phoebe confessasse.
"Bene"
La stupida mi fece un applauso.
"Complimenti, a te va il premio per la fiducia"
Disse ironicamente. Ancora una volta roteai gli occhi al cielo, mi stava davvero stufando.
"Nemmeno se lo bacio sospetti di lui. Si vede che gli vuoi davvero bene"
Aveva confessato!! Nella mia mente gioivo in tutte le lingue possibili.
"Sì è così, gli voglio molto bene"
"Bene, perché da adesso in poi non sarà più così"
Cambiò completamente tono di voce.
"Devi lasciare immediatamente Harry, hai capito?"
"E tu ti aspetti che obbedisca ai tuoi ordini? Non sono una tua schiava"
"E' vero non lo sei, ma ben presto lo diventerai. D'ora in poi dovrai fare tutto quello che dico, altrimenti te ne pentirai"
"Mi stai minacciando?"
"Esattamente, carina. Devi lasciare subito Harry, non hai idea di quello che potrei farti"
Sbuffai.
"Senti Phoebe, ma tu non hai proprio niente da fare? Non so, esci con le  amiche, mangiati qualcosa, fai un po' di shopping. VIVI LA TUA VITA! Ma lascia in pace me ed Harry. So che non accetti il fatto che ti abbia lasciata, ma la vita è così e tu dovrai fartene una ragione. Ora scusami, ma devo andare"
Sperai con tutto il cuore che quel discorso le facesse cambiare idea, ma non fu così.
"Te ne pentirai Anderson! Te ne pentirai"
Sentii queste ultime parole provenire dalla sua bocca, ma non ci feci caso. Non mi spaventava per niente.
Appena tornata a casa poggiai lo zaino per terra e mi buttai a peso morto sul divano. Ero sola, i miei erano ancora a lavoro. Così decisi di chiamare Harry, a quest'ora doveva essere già uscito da scuola. Presi il telefono e digitai il suo numero sulla tastiera.
-------

"Pronto?"
"Harry"
"Ciao Mary, come stai?"
"Bene, che ne dici se più tardi usciamo?"
La mia domanda fu diretta.
"Perfetto, dove vorresti andare?"
"Al centro commerciale, vorrei fare un po' di spese"
"Ok, passo a prenderti verso le...cinque e mezza?"
"Va benissimo, a più tardi"
"Ciao bellissima"
Chiusi la telefonata. Avevo voglia di svagarmi un po' e di non pensare alle minacce di Phoebe.

                                       -------------

Erano le cinque e venticinque e io ero già pronta. Avevo indossato un jeans chiaro molto attillato, una maglia a mezze maniche con una giacchetta da sopra e i capelli li avevo raccolti in una treccia di lato. Era una bellissima giornata di Maggio e il sole picchiava forte sull'asfalto. Come trucco avevo messo la matita e un po' di correttore per coprire le occhiaie. Il lucidalabbra non mancava mai. Dopo qualche minuto sentii il suono di un clacson e mi affacciai dalla finestra. Era lui. Presi la borsa e salutai mia madre velocemente. Chiusi il portoncino ed entrai nella macchina di Harry.
"Ciao"
Gli diedi un bacio sulla bocca e lui si stupì di questo.
"Come mai hai cambiato idea?"
"Ho capito che non c'era motivo di essere arrabbiata con te"
Non avevo intenzione di raccontargli quello che Phoebe e io ci eravamo dette.
"Allora, andiamo?"
"Certo"
Harry era davvero bello anche in questa occasione. Aveva indosso una polo azzurra e dei jeans strappati. Tolse il freno a mano e partì verso il centro commerciale.
Dopo circa dieci minuti arrivammo e dopo aver parcheggiato la macchina facemmo una passeggiata nel giardino del centro commerciale. Era davvero bello: il prato era tagliato al punto giusto ed era decorato con fiori e fontane. Le giostre non mancavano mai e stranamente erano vuote. A quell'ora i bambini erano a casa a fare i compiti probabilmente. Approfittando dell'occasione Harry ed io ci guardammo e dopo avermi fatto l'occhiolino, andammo a sederci sull'altalena.
"Harry, mi spingi?"
Gli chiesi abbastanza capricciosa. Lui rise e si alzò dalla sua altalena per spingermi. Dopo varie spinte mi bloccai mettendo i piedi per terra e mi girai per guardare Harry negli occhi. Avevo bisogno delle sue iridi verdi.
"Perché ti sei fermata?"
"Volevo guardarti"
Lui si abbassò per raggiungere il mio sguardo. Eravamo a pochi centimetri di distanza e i suoi occhi erano un panorama stupendo. Per non parlare del suo viso maledettamente perfetto e delle sue labbra piene e rosee. Faceva invidia a tutti gli altri ragazzi. Volevo sentire il suo sapore di quelle labbra, volevo sentire che era solo mio. Non mi importava quello che diceva Phoebe, non avrei lasciato Harry per niente al mondo.
"Mi dispiace di averti fatta piangere oggi, non era mia int"
Lo bloccai.
"Sh sh lo so, non è colpa tua"
Gli accarezzai il viso e pian piano mi avvicinai alle sue labbra fino a sfiorarle. Lui ricambiò il bacio e dopo un po' la sua lingua giocherellava con la mia. Adoravo i suoi baci. Le sue mani si poggiarono sulle catene dell'altalena mentre le mie erano fisse sulla sua nuca. Restammo attaccati per un po', dopodiché mi fermai per abbracciarlo forte. Una lacrima scese dal mio viso.
"Ehi, tutto a posto?"
Annuii con la testa, ma lui non si convinse.
"Sei sicura?"
"Sì, non preoccuparti"
Nonostante tentassi di non pensare a quello che mi aveva detto Phoebe, avevo paura. Paura che mi potesse separare da Harry. Ma io non avevo intenzione di dirglielo, già aveva troppi problemi con i genitori e la scuola. Mi asciugai quell'odiosa lacrima e sciolsi quel magnifico abbraccio.
"Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?"
"Va bene, entriamo"
Entrammo nel centro commerciale e come al solito all'interno c'era parecchia gente. Io mi sedetti ad un tavolino e Harry intanto andò a prendere due frullati alla fragola. Mi piaceva molto il gusto di fragola.
"Ecco fatto, un frullato per la signorina Anderson"
"Grazie Styles"
Bevvi il mio frullato, era davvero squisito. Vidi Harry cominciare a ridere come un idiota.
"Che hai da ridere?!"
"Hai un baffo di frullato"
Presi il tovagliolo per pulirmi ma Harry mi bloccò.
"No aspetta! Faccio io"
Si avvicinò a me e con un soffice bacio, tolse i residui di frullato dal mio labbro superiore. Poi leccò la parte ancora un po' sporca.
"Ecco fatto"
"Grazie, ma potevo anche pulirmi da sola"
"Sì, ma così è più bello".
HARRY'S POV.
Dopo che finimmo di bere i frullati Mary voleva che la accompagnassi in un negozio di abbigliamento. Voleva comprare qualcosa con i saldi. Appena entrati, una commessa si precipitò su di noi.
"Salve, serve aiuto?"
Aiutò Mary a scegliere qualche abito e poi le indicò la strada per i camerini. A me fu chiesto di aspettare fuori. Dopo qualche minuto Mary uscì con una maglia molto carina, ma un po' troppo larga per i miei gusti. Provò qualche altra maglietta e ovviamente tutte le stavano benissimo. La mia mente tornò lucida quando Mary uscì dal camerino con un completo bellissimo: era un vestitino floreale che le arrivava alle ginocchia, con una cintura stretta in vita che le risaltava le forme e degli stivaletti col tacco abbinati. Era una visione spettacolare.
"Wow. Ti sta benissimo M-mary"
I miei ormoni erano in subbuglio alla visione di quello spettacolo della natura che non ero ancora riuscito a scoprire. Mi avvicinai a lei lentamente e le sussurrai parole dolci.
"Sei davvero bellissima"
La mia mano stava per sfiorarle la gamba quando ad un tratto venne quella maledetta commessa.
"Allora, come le sta?"
La insultai in tutte le lingue possibili nella mia mente. Poi uscii dal camerino e Mary prese tutte le sue cose. Io insistetti per pagare ma lei disse che se l'avessi fatto non sarebbe più uscita con me, quindi pagò lei. Poi ce ne andammo di lì e la aiutai a mettere le buste nel cofano della macchina. Era stato davvero un bel pomeriggio in sua compagnia, anche se non ero riuscito a capire cosa era successo mentre eravamo sull'altalena. Perché aveva versato un'altra lacrima?

                                    ---------

Il mattino dopo fu molto impegnativo. Ormai eravamo a metà Maggio e gli esami erano vicini. I prof ci facevano fare ulteriori interrogazioni e verifiche a non finire per valutare l'ammissione all'esame. Io a scuola andavo bene, ho sempre avuto la media del sette. Ma nonostante ciò avevo il terrore dell'esame.
MARY'S POV.
Era l'ora della ricreazione così andai un attimo in bagno.
"Ciao carina"
No, no! Ancora lei...
"Ancora tu! Che cavolo vuoi Phoebe?"
"Hai pensato a quello che ti ho detto ieri?"
"Sì ci ho pensato"
"E quindi?"
"Ho deciso che... per niente al mondo lascerò Harry. Le tue minacce non mi spaventano"
"Bene, allora dovrò chiedertelo un'ultima volta"
Si scaraventò su di me bloccandomi le braccia e sbattendomi contro il muro.
"Lascia subito Harry!"
"No, mai"
Cercai di liberarmi dalla sua presa ma era inutile, la sua stretta era molto potente.
"Mary questo è l'ultimo avvertimento!"
"Non mi fai paura"
Finalmente decise di mollarmi.
"Io ti ho avvertita Anderson"
Se ne andò lasciandomi sola. Iniziai a preoccuparmi, il suo tono era rude e violento. Faceva paura. Ma nonostante ciò ero ancora decisa a non mollare Harry. Non potevo lasciarmi intimidire da una come lei.
Erano le quattro del pomeriggio ed ero in camera mia a studiare Biologia. Ad un tratto sentii il telefono squillare. "Numero sconosciuto" lampeggiava sullo schermo del mio galaxy. Decisi di rispondere.
"Pronto"
Niente, silenzio totale.
"Pronto?"
Riprovai ma niente, dall'altra parte del telefono non c'era nessuno.
"Pronto!"
Decisi di attaccare, doveva essere uno scherzo di pessimo gusto. Ripresi a studiare ma dopo nemmeno due minuti il mio telefono squillò ancora una volta.
"Pronto!"
Ancora una volta silenzio, cominciai ad innervosirmi.
"Ma si può sapere chi è!? Pronto!"
Staccai la telefonata. Detestavo questi scherzi telefonici. Dopo altri cinque minuti suonò il telefono, ancora una volta.
"Senta non so chi sia, ma deve smetterla!"
"Lascia Harry"
Una voce camuffata mi parlò, dopodiché staccò la telefonata. Ora capivo tutto. Doveva essere Phoebe che continuava a spaventarmi. La odiavo quella ragazza, era davvero testarda. Ma ancora non aveva capito che niente e nessuno mi avrebbe convinto a lasciare Harry. Nemmeno se mi avesse presa a bastonate avrei mollato il ragazzo di cui ero innamorata.


 

RIECCOMI QUII!

Ragazze eccomi qui! Scusate il ritardo ma sono piena di compiti ultimamente. Allora...cosa ne pensate di questo capitolo? Phoebe diventa sempre più insopportabile e farà di tutto pur di separare Mary ed Harry. Ma l'amore trionferà o ci sarà un colpo di scena? Fatemi sapere cosa ne pensate, sapete che adoro leggere le vostre recensioni.
Sery_1D
Directioner DB1D
demisapanda
OneLife_onemoreheart
onedirection_23710

Grazie mille per le vostre bellissime recensioni! Ci sentiamo alla prossima ragazze, un bacionee xx.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Che volete farmi?! ***


"Avevo dimenticato l'atmosfera che c'era nel nostro boschetto"
Dissi ad Harry seduta sulle sue gambe. Intanto una mano calda si strofinava lungo il mio braccio destro provocandomi dei brividi.
"Hai ragione, è davvero bello qui"
Il vento scosse leggermente i miei capelli e il fruscio delle foglie accompagnava quella magia. Il collo della mia maglia abbastanza scollata si spostò scoprendo la mia spalla sinistra. Prima che potessi riaggiustarla, Harry diede un soffice bacio sulla parte scoperta. Anche stavolta provocò dei brividi dentro di me che non riuscivo a descrivere. Ogni volta che mi toccava mi faceva rabbrividire, eppure non era mai andato oltre alle solite coccole. Questo mi piaceva di lui, era dolce con me e capiva che ero più piccola di lui nonostante i suoi ormoni chiedessero qualcos'altro. Ma prima o poi avrei soddisfatto i suoi fabbisogni, era una promessa che feci a me stessa. Mi diede un'altro soffice bacio sulla spalla e alla fine la leccò guardandomi negli occhi. Il mio respiro divenne irregolare alla vista di quello sguardo. Le sue labbra lasciarono umidi baci lungo il mio collo e la mia mascella fino ad arrivare alle labbra. Mi fece alzare dalle sue gambe per posizionarmi sopra di lui. Eravamo stesi l'uno sopra l'altro sulla nostra panchina. Lo guardai negli occhi per un po' dopodiché ci baciammo dolcemente. Le sue labbra rimasero incollate alle mie e intanto le sue mani scivolarono lungo la schiena. Era tutto perfetto, fin quando il mio telefono squillò.
"No, non rispondere ti prego"
Mi supplicò Harry.
"Soltanto un secondo"
Harry sbuffò. Io intanto mi alzai e risposi alla telefonata.
"Pronto"
Dall'altra parte non sentii niente.
"Pronto? Pronto!"
Staccai la chiamata e buttai il telefono per terra. Mi lasciai crollare sul prato del boschetto mentre le mie mani si posavano sulla fronte. Non ne potevo più di quelle chiamate anonime.
"Mary che succede?"
Harry raccolse il telefono da terra, per fortuna non si era rotto.
"Chi era?"
Cominciò a preoccuparsi. Si sedette a terra accanto a me e tolse le mie mani dalla fronte per intrecciarle alle sue.
"Mi spieghi che succede?"
Io non volevo dirgli niente ma ero stanca, non ne potevo più. Lo abbracciai forte senza dirgli nulla e cominciai a piangere. Harry ricambiò quell'abbraccio e intanto le mie lacrime bagnarono la sua maglia. Il suo abbraccio mi dava sicurezza, era bello sapere che c'era. Ma sapevo di dovergli una spiegazione. Così mi asciugai le lacrime e sciolsi quel meraviglioso abbraccio. Lui mi guardò spaventato.
"Harry, ultimamente ricevo c-continue telefonate anonime"
Deglutii.
"E che cosa dicono?"
"Niente, ma continuano a chiamarmi nonostante gli dica di smetterla"
Non volevo dirgli che in realtà quella voce mi obbligava a lasciarlo per sempre.
"Però io non ne posso più, ho sempre paura che quel telefono squilli di nuovo"
Harry baciò le mie mani.
"Dovresti andare dalla polizia"
"No Harry, sono solo telefonate"
In mente mia avevo già un'idea di chi poteva essere, per questo non volevo andare alla polizia.
"Non sono solo telefonate. Questo si chiama "Stalking", ed è un reato Mary"
"Lo so, ma ti prego non voglio andare dalla polizia. Facciamo una cosa: se mi chiamano ancora andrò alla polizia altrimenti lascerò tutto alle spalle"
"Va bene. Ma devi promettermi che se ti telefoneranno ancora andrai alla polizia"
"Te lo prometto".
                                
-------------

Il mattino dopo presi coraggio e decisi di parlare con Phoebe. Era l'intervallo e come al solito la trovai in bagno con le sue amiche-schiave.
"Io e te dobbiamo parlare"
La trascinai via.
"Calma calma, potresti anche mollarmi"
Le tenni stretto il polso.
"Devi smetterla. So che sei tu a fare quelle telefonate"
"Di quale telefonate parli?"
Guardò le sue amiche e risero tutte e tre divertite.
"Non dire cavolate. So benissimo che sei tu a chiamarmi e a chiedermi di lasciare Harry"
"Bene, e che cosa vorresti fare? Denunciarmi?"
"Esattamente"
"E con quali prove?"
Rise ancora una volta. Effettivamente aveva ragione, non avevo prove per accusarla.
"É meglio che lasci perdere, mio padre è un avvocato eccellente. Non conviene che mi denunci"
Cavolo.
"Ma non ti rendi conto che quello che fai è inutile? Lo vuoi capire che non lascerò mai Harry!?"
Strinsi il suo polso cacciando una forza che non sapevo di possedere. La rabbia poteva tutto.
"E tu lo vuoi capire che non mi darò pace fin quando non riuscirò a separarvi? Questo è solo l'inizio Anderson"
Si liberò dalla mia presa e se ne andò insieme alle amiche. E ora che diavolo aveva in mente?
Dopo aver fatto un'ora di ginnastica, anche quella giornata scolastica terminò. Tornai a casa da sola perché Harry doveva fare ancora un'altra ora. Appena entrata in casa, poggiai lo zaino a terra e andai in cucina a bere un bicchiere d'acqua. D'un tratto sentii il telefono squillare. Avevo paura che fosse ancora Phoebe, ma per fortuna il nome che lampeggiava sullo schermo era un'altro.
"Pronto Carly"
"Ciao Mary, come stai?"
"Bene, perché?"
"Suppongo che tu non abbia saputo niente..."
"Che è successo?"
"Accendi il computer e vai sul sito del liceo, lì scoprirai tutto"
Aveva una voce piuttosto preoccupata.
"Ok grazie, ciao"
Andai subito in camera mia ed accesi il portatile. Aprii il sito del liceo e... non potevo crederci. C'era un intero articolo del giornalino della scuola dedicato a me. "Mary Anderson, la ragazza che veste con abiti pezzenti" "Mary Anderson, la peggior compagna di Styles" "Mary, la ragazza che compra i voti delle pagelle". Ma che cazzo voleva dire?! Lì sopra c'erano scritte solo stronzate su di me, nulla di tutto ciò era vero. Cominciai a disperarmi, con quale coraggio mi sarei presentata a scuola?

---------------

HARRY'S POV.
Erano passati due giorni e Mary non si era ancora presentata a scuola. Il cellulare era sempre staccato e in chat non era mai disponibile. Decisi di andare a casa sua, dovevo spiegarle com'erano andate le cose. Bussai alla porta e venne ad aprirmi la madre.
"Ciao Harry"
"Salve signora Margaret, Mary è in casa?"
"Sì, ma non vuole vedere nessuno. E' chiusa in camera da due giorni senza mangiare e bere, non so davvero cosa fare"
"Lasci provare me"
La madre mi fece entrare in casa e mi accompagnò dinanzi la porta della camera di Mary. Provai a bussare.
"Mary? Mary sono io, Harry"
Niente, silenzio tombale.
"Mary, apri per favore"
Dopo un paio di minuti finalmente Mary venne ad aprirmi.
"Harry dalle questo"
Margaret mi porse un vassoio con del brodo di pollo e un bicchiere d'acqua fresca. Entrai in camera di Mary e chiusi la porta con il piede. Lei era nel letto con le coperte fino alla testa e dei fazzoletti sparsi per tutta la stanza.
"Ciao"
Le diedi un bacio sulla fronte.
"Come stai?"
"Come una che è stata umiliata di fronte a millecinquecento studenti"
Non si era ancora ripresa.
"Mangia qualcosa, ti farà male stare a digiuno"
"No, non voglio niente"
"Se ti dico cosa ho scoperto sul giornalino della scuola mangerai?"
Mary sbuffò e prese il vassoio poggiandolo sulle gambe.
"Dimmi tutto"
Cominciò a mangiare.
"Ho scoperto che quell'articolo sul giornalino non l'hanno scritto loro. Qualcuno si è intrufolato nel computer e ha scritto quelle sciocchezze su di te"
"E chi è stato allora?"
"Purtroppo non si sa, deve essere stato un hacker molto esperto"
"Allora non si è risolto un cavolo"
"E invece sì: domani all'assemblea d'istituto i rappresentanti spiegheranno che le cose sul tuo conto sono false, così tutto tornerà come prima"
"Sei sicuro?"
"Sicurissimo. Allora, tornerai a scuola?"
"Va bene, ma devo scoprire chi è stato. Ti giuro che appena lo scopro lo uccido con le mie mani"
"Calmati, a questo ci penserò io. Non devi preoccuparti"
Mary mi sorrise.
"Grazie mille Harry, se non fosse stato per te ora starei ancora sotto le coperte a piangere"
Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulle labbra. Amavo i suoi sorrisi e i suoi baci poi, quelli erano qualcosa di incredibile. Per me anche il più piccolo bacio aveva senso, tutto aveva un senso con lei e tutto mi provocava delle sensazioni che non avevo mai provato.

MARY'S POV.
Il mattino dopo finalmente trovai il coraggio di presentarmi a scuola. Come mi aveva detto Harry, all'assemblea i rappresentanti chiarirono tutto e così molti ragazzi mi chiesero scusa per avermi presa in giro. Ora era tutto risolto e questo solo grazie ad Harry. Lui mi aveva sempre aiutata, era il mio eroe e volevo premiarlo in qualche modo. Ma prima c'era una cosa che dovevo fare. Andai nei bagni delle ragazze dove di sicuro avrei trovato Phoebe con le sue amiche. Sentii quelle tre oche parlare tra di loro.
"Anche stavolta i tuoi piani sono andati in fumo"
"Lo so ragazze, che rabbia! Non la sopporto più quella Mary! Ma non può finire così, no. Il piano di renderla ridicola di fronte a tutta la scuola non ha funzionato, ma"
"Allora avevo ragione, sei stata tu!"
Entrai in bagno bloccando quello che stava dicendo.
"Giuro che stavolta ti uccido!"
Mi scaraventai su di lei e la presi per i capelli. Glieli tirai molto forte in modo da farla soffrire. Doveva pagare per come mi aveva umiliata.
"Lasciami brutta stronza!"
Tentò varie volte di liberarsi ma non ci riuscì. La mia presa era troppo forte. Per mia sfortuna intervennero quelle viscide di Lusilla e Jennifer che la aiutarono a liberarsi.
"Ma sei impazzita! Non azzardarti mai più a toccarmi!"
"Qua l'unica pazza sei tu! Vuoi continuare ancora con questa pagliacciata? Arrenditi Phoebe, lo sai benissimo che nulla potrà separare me ed Harry"
"Questo è da vedere"
Roteai gli occhi al cielo e sorrisi soddisfatta di quello che le avevo detto. Loro se ne andarono dal bagno e dopo un po' anch'io feci lo stesso. Alla terza ora tutta la scuola uscì, poiché avevamo fatto assemblea. Harry era davanti al cancello che mi aspettava, dovevamo tornare a casa insieme. Durante la strada di ritorno ne approfittai per ringraziarlo.
"Harry volevo ancora ringraziarti per quello che hai fatto per me"
"Non devi ringraziarmi, per te farei questo e altro"
Era davvero dolcissimo.
"S-senti Mary, oggi sono solo a casa"
Annuii.
"E dato che tu sei brava in fisica mi servirebbe un po' di ripetizione"
"Perché, il programma è lo stesso?"
"No, ma la prof vuole farci fare un compito su un argomento che abbiamo  fatto in seconda quindi mi serve il tuo aiuto"
"Ah ecco...va bene, tanto oggi non avevo niente da fare"
"Perfetto allora ci vediamo più tardi da me"
"Ok, ciao"
Gli diedi un bacio sulla guancia ed entrai nel portone di casa.
Erano le quattro e mezza e mi trovavo sotto casa di Harry. Avevo indossato un semplice jeans stretto, una maglietta e avevo messo il mascara e la matita negli occhi. Bussai alla porta e venne Harry ad aprirmi.
"Ciao bellissima"
"Ciao bruttissimo"
Lo baciai dolcemente ed entrai in casa sua, era davvero bella. Salimmo le scale fino ad arrivare nella sua stanza. Aveva un letto matrimoniale tutto per sé, che invidia. Cominciammo a studiare, io gli dettavo degli appunti e lui li scriveva. Poi venne il momento di impararli, ma lui ogni tanto si distraeva guardando me. D'un tratto si alzò dalla sedia e venne a sedersi accanto a me sul letto.
"Questo concetto non riesco a ficcarmelo in testa, è troppo complicato"
"Quale? Quello sulle forze?"
"Sì..."
"Ma è facilissimo: la forza è quella causa esterna che causa il movimento di un corpo in"
Mi fermai sentendo la sua mano portarmi via i libri tra le mani e buttandoli per terra.
"...in stato di quiete"
Harry mi guardò e mi accarezzò la guancia.
"Sei così bella"
"Ma noi non stavamo studiando?"
"Sì, ma io direi di approfondire la questione in modo diverso"
Harry mi stese sul suo letto e si mise sopra di me inginocchiato. Io risi.
"Che cosa vuoi fare...?"
Harry rise divertito e cominciò a baciarmi il collo.
"Scusa, mi spieghi cosa dirai alla prof del perché avrai preso un'insufficienza?"
Le sue labbra si staccarono dal mio collo.
"Le dirò che dovevo fare il solletico ad una mia amica"
"...solletico?"
Harry cominciò a farmi il solletico dappertutto. Sul collo, sulla pancia, sulle braccia. E io ero lì sotto di lui che ridevo come una scema. Avevo sempre detestato il solletico perché quando ridevo troppo mi veniva il mal di pancia.
"No Harry, basta!"
Lo pregai di smetterla varie molte ma lui non mi dava ascolto.
"Basta Harry, ti prego!"
"Ok la smetto"
Finalmente finì di farmi il solletico, ma volevo fargliela pagare.
"Ah e così sarei solo una tua amica?! Ora ti faccio vedere"
Stavolta il solletico glielo feci io partendo dal collo e dalle braccia costringendolo a distendersi accanto a me. Approfittai di quel momento di debolezza per posizionarmi in ginocchio sopra di lui.
"No Mary, fermati!"
Continuai a fargli il solletico anche sull'addome ma mi bloccai. Passando le mie dita sulla sua pancia avevo notato che era tosta e scolpita, doveva avere degli addominali perfetti. Harry notò il mio sguardo fisso sul suo addome.
"Se vuoi puoi toccarli"
Diventai rossa come un peperone.
"Ma no, che dici"
Stavo per alzarmi dal suo corpo ma lui mi bloccò con le sue braccia potenti.
"Dico davvero"
Cosa dovevo fare? I miei ormoni avevano una voglia matta di passare le dita dinanzi a quello spettacolo, ma il mio cuore diceva che era ingiusto. Mentre riflettevo Harry agì da solo. Alzò la maglietta scoprendo tutto l'addome e anche i capezzoli. Cavolo, avevo ragione. Aveva degli addominali perfettamente scolpiti. Lo guardai negli occhi per cercare una risposta nelle sue iridi. Era ovvio che volesse che lo toccassi quindi decisi di soddisfare questo nostro bisogno. Poggiai le mie dita sulla sua pancia e pian piano le strofinai su e giù lungo l'addome. Era una sensazione bellissima. Decisi di andare oltre: poggiai le mie labbra sui suoi addominali e cominciai a leccare. Intanto le mie dita sfioravano i capezzoli di Harry. Lui gemette a quel tocco così sexy e delicato allo stesso tempo.
"Mary se continui così mi farai "venire"..."
Decisi di smetterla. Gli abbassai la maglietta e mi posizionai di fronte al suo viso sorridendo come una scema. Ero fiera di aver trovato il suo punto debole.
"Sei bellissimo lo sai?"
"Ma lo sarei anche senza addominali?"
"Certo, ma così sei più sexy"
Harry rise. Le mie labbra si avvicinarono alle sue in cerca di un bacio ma fummo interrotti da qualcosa. Stavano bussando alla porta.
"Chi sarà?"
In fretta scesi dal corpo di Harry e mi aggiustai i capelli. Una ragazza bellissima apparve dinanzi a noi.
"Gemma!"
Harry corse ad abbracciarla invocando il suo nome. Intanto io li ammiravo. Lei era davvero bellissima: alta, magra, con capelli lunghi rossi e occhi chiari. Cominciai ad ingelosirmi, ma guardandola meglio notai che somigliava molto ad Harry. Erano praticamente uguali.
"Mary ti presento Gemma, mia sorella maggiore"
"Piacere Mary"
Io e lei ci demmo la mano.
"Sei una sua amica?"
"Ehm..."
"No, lei è la mia ragazza!"
Harry mi presentò come la sua ragazza, che imbarazzo.
"N-non sapevo che avessi una sorella maggiore"
Decisi di cambiare argomento, prima che potesse farci qualche domanda imbarazzante.
"Il fatto è che lei vive in Finlandia col fidanzato quindi non ci vediamo mai"
"Eh si, ora sono venuta perché ho una settimana di ferie dal lavoro"
"Perfetto, devo raccontarti un sacco di cose Gemma"
Sicuramente dovevano parlare del divorzio dei genitori.
"Beh allora io vado, magari continuiamo a studiare un'altra volta"
"Ti accompagno"
Harry mi accompagnò davanti alla porta.
"Scusa se abbiamo dovuto interrompere"
"Non fa niente. Ora pensa a tua sorella"
Gli diedi un dolce bacio sulle labbra mettendo una mano dietro la nuca.
Mi staccai da lui ma Harry mi attirò a sé baciandomi nuovamente. Le nostre lingue finalmente si incontrarono e le sue braccia si posarono intorno ai miei fianchi. Passarono vari minuti e le sue labbra si staccarono da me per posarsi sul mio collo. Quel tocco però era diverso dagli altri.
"Che vuoi fare?"
"Vorrei farti un succhiotto, così tutti sapranno che sei mia"
Le sue labbra baciarono il mio collo e poi cominciarono a succhiare. Faceva un po' male ma riuscii a resistere. Per darmi sollievo la sua lingua leccò la parte viola del mio collo.
"Ecco fatto"
"Dovrei ringraziarti...?"
Harry rise. In fondo però non ero dispiaciuta per quel succhiotto, era la prima volta che un ragazzo me lo faceva.              
"Allora io vado"
"Ok, ciao bellissima"
Un ultimo bacio fu scambiato tra di noi dopodiché la porta alle mie spalle fu chiusa. Purtroppo nella strada del ritorno dovevo passare per un vicolo stretto e solitario che metteva i brividi. Non ci pensai più di tanto e cominciai a correre. Ad un tratto però, sentii qualcuno dietro di me.
"Ciao Mary"
Mi voltai per ritrovarmi faccia a faccia con l'ultima persona che avrei voluto incontrare in quel momento.
"Ciao Phoebe"
Mi guardò con aria di sfida.
"Allora...hai pensato a come mollare Harry?"
"Sai benissimo che non lo farò mai"
"Beh ti conviene farlo, se vuoi che ti accada niente di male"
Phoebe si avvicinò a me ed il suo sguardo cadde sul mio collo.
"E questo cos'è?"
Toccò il succhiotto che Harry mi aveva appena fatto. Gemetti a quel tocco, faceva ancora male.
"Te l'ha fatto Harry?"
Restai muta.
"No, questo non dovevi farlo Mary. Non volevo arrivare a tanto ma non mi lasci altra scelta"
Schioccò le dita e dopo quel suono apparvero due uomini forti e muscolosi. Sembravano dei lottatori di wrestling. Tentai di scappare, ma uno dei due venne verso di me e mi mantenne ferma con un braccio mentre con l'altro mi tappò la bocca in modo che non potessi urlare.
"Ragazzi, PROCEDETE"
Dopo l'ordine di Phoebe, il mostro che mi teneva ferma mi gettò per terra con forza.
"Che volete farmi?!"
Urlai, ero spaventata. I due cominciarono a riempirmi di calci nello stomaco, sulle braccia, sulle gambe, dove capitava. Era un incubo. Infiniti gemiti di dolore e urla uscirono dalla mia bocca, ma nessuno mi sentì a parte Phoebe. Dopo non so quanto tempo i due uomini si fermarono. Avevo la vista annebbiata, a momenti sarei crollata.
"Bene Anderson, spero che questo ti sia stato di lezione. Se ti azzarderai ad aprire la bocca con qualcuno, ti farò UCCIDERE"
Stava quasi per andare via, per quel che riuscivo a vedere.
"Ah un'ultima cosa. Se lunedì ti vedrò ancora insieme ad Harry, sarà lui a rimetterci la pelle"
Stavolta se ne andò davvero lasciandomi sola. Io ero lì per terra, piena di lividi e sangue che scorreva sulla mia pelle. Le lacrime cominciarono a bagnare il mio viso e tutto il dolore che provavo in quel momento fece intrusione nel mio corpo. Ero senza forze e probabilmente senza qualche costola. Sentivo un dolore fortissimo alla gamba destra, non ero sicura che sarei riuscita a camminare. Di colpo sentii un forte mal di testa e la vista mi si annebbiò completamente. Ero svenuta.


 

RIECCOMI QUII!

Ragazze perdonatemi per l'enorme ritardo, chiedo venia! (?). Ultimamente sono impegnatissima con i compiti, penso che man mano sarà sempre peggio. Passiamo alla storia: che ve ne pare?? Vi è piaciuto questo capitolo? Eh si, Phoebe viene maltrattata e picchiata da questi due bestioni. Chissà cosa succederà in seguito... Secondo voi aprirà bocca o si terrà tutto per sé?
demisapanda
Diectioner DB1D
Sery_1D
onedirection_23710
greta tomlinson
Onedirection_oneLove

GRAZIE a voi 6 per le bellissime recensioni, vi voglio bene!!! Ci sentiamo al prossimo capitolo, ciauu xx.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** "Addio Harry" ***


Mi risvegliai da quel che credevo fosse un incubo e tornai a casa zoppicando. Di tanto in tanto qualcuno si fermava per chiedermi se avessi bisogno di aiuto, ma io ringraziavo e rifiutavo. Volevo solo tornare a casa, curarmi quelle maledette ferite e piangere. Aprii la porta con fatica poiché le mani tremavano ancora e per mia fortuna in casa non c'era nessuno. Anche stavolta i miei genitori avevano accompagnato mio nonno in ospedale. Salii le scale con ulteriore fatica ed entrai in bagno. Mi guardai allo specchio: avevo la faccia piena di lividi e di sangue che scorreva lungo le guance e lungo il mio labbro spaccato. Presi l'alcol e l'ovatta e cominciai a disinfettare il viso, poi tolsi la maglietta e rimasi a fissare la mia pancia. Le costole erano piene di lividi violacei e sicuramente qualche organo interno era stato danneggiato. Le braccia e le gambe erano piene di graffi, lividi e ferite. Mi sentivo malissimo.
Per fortuna era sabato e quindi sarei stata due giorni a casa, ma come sarei tornata a scuola il lunedì e soprattutto che scusa mi sarei inventata con i miei genitori? Mi stesi sul letto e cominciai a piangere, ero disperata.
Passò circa mezz'ora. Le lacrime cessarono ma il dolore era immenso. All'improvviso sentii il mio telefono vibrare, era Harry.
"Sto venendo a portarti gli appunti, li avevi dimenticati sulla scrivania xx."
Cavolo. E adesso? Come facevo?
Decisi di fingermi malata: lasciai la porta aperta, infilai il pigiama e andai in bagno a coprire quei lividi sul viso con un po' di fondotinta. Dopo dieci minuti circa, sentii bussare alla porta.
"E' aperto"
Esclamai con quel po' di voce che avevo. Sperai con tutto il cuore che fosse Harry e non uno sconosciuto. La porta si chiuse e dei passi salivano le scale.
"Ciao Mary"
Per fortuna era lui.
"Ciao"
Poggiò i miei appunti sulla scrivania e si avvicinò a me.
Io ero stesa su di un fianco, girata in modo che non mi potesse guardare in faccia.
"Ehi come mai sei a letto?"
Feci finta di tossire.
"Credo di avere la febbre..."
Harry si sedette accanto a me e poggiò una mano sul mio braccio per accarezzarmi. Sussultai a quel tocco e gemetti dal dolore, era peggio di quanto pensassi. Mi girai verso di lui e mi guardò male.
"Che ti è successo?"
Tentò di sfilare la manica del mio pigiama ma non glielo permisi.
"Niente"
Per fortuna si fermò.
"Che hai fatto sul labbro?"
"S-sono inciampata per le scale"
Sembrava aver creduto a quanto gli avessi detto.
"E quello che cos'è?"
Mi distrassi guardando la finestra e intanto Harry sfilò la manica del mio pigiama. Il braccio era ancora ricoperto di sangue ed era pieno di lividi.
"Che hai fatto?"
Spalancò gli occhi.
"Te l'ho detto, s-sono semplicemente inciampata"
"Mary, non dirmi stronzate"
"N-non dico stronzate"
Harry si alzò dal letto e si mise le mani nei capelli. Aveva capito.
"CHE CAZZO HAI COMBINATO??"
Pronunciò questa frase urlando, mi spaventò. Le lacrime cominciarono a bagnare il mio viso, una dopo l'altra. Fu quando iniziai a singhiozzare che provai un fortissimo dolore alla pancia. Lui notò questo.
"Fammi vedere la pancia"
"No"
"Mary, FAMMI VEDERE LA PANCIA"
"NO!!"
Stavolta urlai anch'io e questo mi provocò un dolore ancora più forte, ma nel petto. Lui però non si arrese. Mi obbligò a stendermi con la forza e si posizionò sopra di me.
"No Harry, ti prego!!"
Una mano mi teneva ferma e l'altra mi bloccò i polsi sul cuscino. Mostrò una forza che non sapevo potesse avere e alzò la maglia del mio pigiama con i denti. Non appena vide lo stato in cui era ridotto il mio addome, spalancò la bocca e i suoi occhi divennero lucidi.
"Chi è stato?"
Quella situazione mi spaventava, ricordava il momento in cui mi avevano picchiato.
"CHI CAZZO E' STATO!?"
Il colore smeraldo dei suoi occhi si scurì. Era furioso.
Io però ero terrorizzata da quella situazione. Le lacrime non cessarono.
"Harry, mi stai facendo male"
Finalmente mollò la sua presa e approfittai di quel momento per allontanarlo da me, poggiando le mani sul suo petto e spingendolo via. Mi alzai dal letto e senza fregarmene della gamba mezza rotta scesi le scale. Volevo stare lontana da lui, ma Harry mi seguì.
"Mary ti prego"
Continuai a "camminare".
"Perdonami, non volevo alzare la voce"
Mi fermai.
"Scusa"
Mi voltai e finalmente vidi i suoi occhi tornare al colore d'origine, mi perdevo sempre in quelle iridi luccicanti. D'un tratto persi la sensibilità ad una gamba e senza rendermene conto, persi l' equilibrio. Fortunatamente Harry mi prese in tempo con le sue braccia possenti e mi poggiò sul divano.
"Ti senti bene?"
"Sì, non preoccuparti"
"E invece mi preoccupo. Prima i lividi sulle braccia, poi il tuo addome e ora la gamba. Mi spieghi che succede?"
Non potevo raccontargli ciò che era successo, ma lui si era accorto di tutto.
"Chi è stato a ridurti così?"
Prese le mie mani intrecciandole alle sue. Quel gesto mi calmò leggermente, ma io non avevo altra scelta. Dovevo mentirgli, ancora. Presi un bel respiro e...
"Mentre stavo tornando a casa ad un certo punto ho sentito delle mani tapparmi la bocca e s-subito dopo qualcuno ha cominciato a picchiarmi"
"E non sei riuscita a vedere chi fosse?"
Deglutii.
"No"
Avevo gli occhi lucidi, mi costava molto mentirgli. Ma non avevo altra scelta. Harry mi strinse forte a sé, aveva notato la paura nei miei occhi anche se non sapeva la verità.
"Tranquilla, ora ci sono io. Non ti accadrà più niente"
Fu dopo quella frase che mi vennero in mente le parole di Phoebe.
"Se lunedì ti vedrò ancora insieme ad Harry, sarà lui a rimetterci la pelle"
Se fossi rimasta con Harry, Phoebe gli avrebbe fatto del male e non potevo permettere che accadesse. Nessuno meritava di soffrire come me.
"H-Harry, devo dirti una cosa..."
"Dimmi"
Mi staccai da lui e abbassai lo sguardo, non volevo guardarlo in faccia.
"Ultimamente sono successe varie cose e ho avuto modo di pensare. E riflettendo meglio ho capito che...beh. Tu non mi piaci più"
Deglutii.
"Che!?"
"Non sono più innamorata di te"
Cercai a stento di trattenere le lacrime, era una cosa orribile mentirgli in quel modo.
"Non starai dicendo sul serio!"
Rimasi in silenzio, non riuscivo più a parlare.
"Ti piace qualcun'altro"
"No"
"Sì invece"
"Ti ho detto di no"
Notai che Harry cominciava ad innervosirsi.
"E allora che"
Lo bloccai.
"INSOMMA HARRY, TI HO DETTO CHE NON MI PIACI PIU'. NON SONO PIU' INNAMORATA DI TE, É COSI' DIFFICILE DA CAPIRE?"
Questa volta lo guardai negli occhi, e vidi ciò che non avrei mai voluto vedere. Stava soffrendo per colpa mia. Non ce la facevo a guardare i suoi occhi pieni di lacrime, quindi abbassai lo sguardo.
"Non sarà mica per quel che è successo prima? Io non volevo, ma mi hai costretto"
"No, non c'entra"
Avrei voluto tanto che fosse quello il motivo e invece non era così. D'un tratto Harry prese il mio mento tra le mani e mi portò di fronte a lui, eravamo a pochi millimetri di distanza.
"Avanti dillo. Dì che non mi ami più, che non muori dalla voglia di baciarmi, che il tuo cuore non batte più per me e che non hai più gli stessi brividi. Dillo"
No, non è vero. Io ti amo, come potrei smettere di amarti? Solo tu puoi provocare un flusso di emozioni indescrivibili dentro di me, solo tu mi fai battere il cuore più forte, solo tu mi fai sorridere, solo tu mi fai brillare gli occhi. Questo, questo avrei dovuto dirgli. E invece no. Se gliel'avessi detto, Phoebe l'avrebbe fatto picchiare da quei mostri e solo per colpa mia. Non potevo permetterlo, anche se mi faceva soffrire avrei dovuto lasciarlo.
"No, non ti amo più"
Deglutii prima di continuare.
"N-non provo più niente per te"
Che cosa avevo fatto? Gli avevo spezzato il cuore. Una lacrima scese dai suoi occhi, detestavo vederlo soffrire così. Mi alzai dal divano, non ne potevo più.
"Ora per favore, ti dispiacerebbe lasciarmi da sola?"
Anche Harry si alzò e si incamminò verso la porta.
"Quindi è tutto finito? Quello che c'è stato tra di noi sarà... solo un ricordo?"
"Sì"
Mi voltai dandogli le spalle e una lacrima scese dai miei occhi. Non volevo che mi vedesse piangere.
"Addio Harry"
Stava quasi per andarsene ma poi sentii dei passi venire verso di me. Harry mi fece girare verso di lui con forza e i nostri volti divennero molto vicini.
"Ti prego Mary, non puoi lasciarmi. Io ti amo e so che anche tu mi ami. Perché vuoi rovinare tutto? Se ti ho fatto qualcosa ti chiedo scusa, ma sappi che ti amo e ti amerò per sempre"
Si avvicinò ancora di più e le nostre labbra erano sul punto di sfiorarsi.
"Ti prego, non posso vivere senza di te"
Le sue braccia erano strette delicatamente attorno alla mia vita e lentamente le sue labbra si avvicinarono alle mie fino ad incontrarsi in un bacio.

http://31.media.tumblr.com/37874f6c541467224fb36bc18dea287f/tumblr_llkfp2BwzX1qh7487o1_r1_500.gif

Quello che aveva detto era verissimo, io l'amavo e quel bacio ne era la dimostrazione. Le nostre labbra continuavano a sfiorarsi senza sosta, le nostre lingue si rincorrevano più forte che mai. Tutti e due avevamo bisogno si sentirci vicini. Ma purtroppo quel momento magico doveva finire.
"No Harry, basta"
Mi staccai da lui e mi allontanai per paura di baciarlo ancora.
"Ma perché? Non riesco a capirti"
"Non rendere tutto più difficile. Questo bacio è stato un errore, i-io non ti amo più"
"Non ti credo, non puoi aver dimenticato tutto ciò che c'è stato tra di noi"
Mi girai di nuovo, non volevo guardarlo in faccia.
"E invece sì. Ora va via per favore"
Non sopportavo quella situazione, stavamo soffrendo entrambi.
"E va bene, ma sappi che non capirò mai questa tua scelta. Addio Mary"
Sentii i suoi passi allontanarsi da me e raggiungere la porta. Mi girai per guardarlo un'ultima volta, anche se di spalle. Quando i suoi occhi incrociarono i miei, sentii un qualcosa all'interno del mio cuore. Mi sentivo uno schifo.
"Harry aspetta!"
Tentai di fermarlo, ma ormai era tardi. Aveva già chiuso la porta e se n'era andato col cuore spezzato. Giunsi fino alla porta e per la rabbia la colpii con un pugno. Le lacrime che fino ad ora avevo trattenuto, cominciarono a bagnare il mio viso e pian piano mi lasciai scivolare a terra. Piegai le gambe e rimasi lì a piangere come un'idiota. Avevo mollato il mio ragazzo per impedire che gli facessero del male, ma lui non lo sapeva. Credeva che non lo amassi più ed invece lo amavo con tutta me stessa. Il mio cuore non aveva mai sofferto così tanto.

----------------

Mi sentivo uno schifo. Il dolore era padrone del mio corpo. Fuori soffrivo per le ferite, per i lividi e le fratture che quei due esseri mi avevano procurato. Ma dentro, dentro stavo malissimo. Avevo paura, sì paura di non riuscir più continuare a vivere. Se fossi tornata a scuola avrei rivisto Harry, magari che si era già dimenticato di me. Avrei rivisto Phoebe, soddisfatta di avermi sconfitta. Avrei rivisto tutti i miei compagni che mi avrebbero riempito di domande riguardo alle mie evidenti ferite. Se fossi uscita da quella casa avrei dovuto dare delle spiegazioni ai miei genitori, alla mia migliore amica e a tutti gli altri. Ormai non aveva più senso vivere.
E poi ci sono i miei parenti che mi dicono "magari avessi la tua età, sarei più giovane e più libera". Magari un cazzo. Io preferirei crescere. Vorrei crescere per poter lavorare, per poter affrontare la vita a testa alta senza nessuno che mi comandi. Vorrei avere dei figli, costruire una famiglia, comprare una casa. Quella è libertà. Ma la libertà non ha niente a che vedere con me. Come si fa a 16 anni a soffrire così tanto? A soli 16 anni sono stata minacciata, picchiata e umiliata da una ragazza capricciosa che non conosce il vero significato dell'amore. A 16 anni ho subito atti di bullismo e di violenza. A 16 anni ho dovuto lasciare il ragazzo di cui sono innamorata solo per non essere picchiata ancora e per proteggerlo. Che ingiustizia. Perché nessuno può vivere felice? C'è sempre qualcuno che deve rovinarci la vita. Ma io sono stanca, perché ormai la mia vita è distrutta. Come farò senza Harry? Come farò senza il suo sorriso, le sue fossette, i suoi occhi, i suoi ricci, il suo viso, il suo corpo, le sue labbra. Come farò? La mattina nulla mi farà ritornare il sorriso, nulla farà scatenare in me quella voglia di vivere che amavo tanto. Nulla. Questa vita è uno schifo, non me la sento di continuarla.
 
 

"Carly, tu sei una delle persone migliori che abbia mai conosciuto. Ricordo ancora quel giorno. Tu eri seduta nel banco da sola e io venni lì, proprio accanto a te. Eri così timida, lo capii subito. Il mio carattere solare ed estroverso ci fece conoscere e ci fece parlare di cose senza senso. Man mano ci siamo conosciute e abbiamo scoperto di volerci bene. Ormai sono passati cinque anni da quel giorno ma io ti voglio bene come allora. Sei molto importante per me: insieme siamo cresciute, siamo maturate, abbiamo litigato ma abbiamo sempre fatto la pace. Sei sempre stata disponibile ad ascoltarmi e a consolarmi quando stavo male. Sarai sempre la mia migliore amica e questo non cambierà mai. Ti voglio bene, perdonami".
 

"Mamma, tu e Papà siete le persone più importanti della mia vita. Mi avete cresciuta sana e forte, non mi avete fatto mancare mai niente e mi avete insegnato a non prendere la strada sbagliata. Tutti e tre abbiamo sofferto moltissimo per Mark, soprattutto tu mamma. Ma nonostante ciò avete avuto la forza di andare avanti e di sorridermi ogni volta che ne avevo bisogno. Siete i genitori migliori del mondo e anche se spesso mi avete sgridata so che lo avete fatto per il mio bene. Ora però vi lascerò un vuoto, qualcosa che non si potrà colmare. Una sensazione che avete già provato in passato. Non prendetevela con me e non siate tristi, sappiate che io sto bene. Vi amo tanto, Mary"
 

Presi la sedia e la avvicinai alla finestra. Poi ci salii sopra, prima un piede e poi l'altro. Guardai il cielo e sospirai. Un respiro, l'ultimo respiro mi fu concesso prima di salire sul bordo della finestra della mia cameretta.
 

HARRY'S POV.
Tornai a casa sbattendo la porta e senza nemmeno salutare mia madre mi chiusi in camera. Non potevo credere che Mary mi avesse lasciato così, senza un motivo logico. Mi sembrava di sentire ancora il sapore delle sue labbra sulle mie. Come avrei fatto senza di lei? Improvvisamente sentii il mio telefono vibrare. Un nuovo messaggio.

"Ciao Harry, non so nemmeno da dove cominciare...
Mi dispiace di averti trattato in quel modo. Non ti biasimo se non vorrai leggere questo messaggio, ma sarei felice se lo facessi. Dunque, sai che per me sei molto importante. Sei tu la causa dei miei sorrisi la mattina appena mi sveglio, sei tu la luce dei miei occhi e sei tu che mi fai stare bene in qualsiasi situazione. Per me non sei una semplice cotta perché quando sto con te è come se stessi in paradiso. Il mio cuore batte solo per te e ti appartiene. Il primo bacio con te è stato qualcosa di magico che non si dimentica facilmente. Sappi che ti amo come la prima volta in cui le nostre labbra si sono sfiorate, ma ora non ce la faccio più. Io e te non possiamo stare insieme e questo non potrò sopportarlo. Qualcuno ha deciso di rovinarci la vita solo per un capriccio. Non riuscirei a stare senza di te, ed è per questo che ho preso una decisione molto dolorosa. Non cercarmi, non ce ne sarà bisogno ma sappi che ovunque mi trovi in questo momento starò bene. Preferisco morire piuttosto che restare in vita senza di te. Addio, TI AMO. Mary"


 

RIECCOMI QUI!!

Ragazze eccomi qui dopo secoli e millenni. Vi prego non uccidetemi, ho passato un bruttissimo periodo e quindi sono stata impegnata. Però come vedete il tempo per la storia l'ho trovato, mi fa sempre bene scrivere. Anyway...che ne pensate del capitolo? Lo so, lo so, fa cagare ma come vi ho detto ho avuto vari problemi. Ora però mi serve il vostro aiuto. Da questo punto in poi della storia sono indecisa sul continuo. Come avrete già capito Mary vorrà suicidarsi, però mi dovete aiutare a scegliere tra queste due opzioni:
1.Mary si suicida, finisce all'ospedale e entra in uno stato di coma.
2. Mary tenta il suicidio ma Harry la blocca in tempo.
Mi aiutate please?? Dopo queste due scelte che sceglierò attraverso i vostri consigli, saprò già il continuo di tutto.
Ora passo a ringraziarvi, don't worry:

Directioner DB1D
demisapanda
greta tomlison
Fabulouis58
Sery_1D
Onedirection_oneLove

Grazie ragazze delle vostre splendide recensioni, vi amee! (?). Ci sentiamo al prossimo capitolo che pubblicherò una volta che tutte voi mi avrete dato un consiglio. Mi raccomando recensite al più presto, bacii xx.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** La resa dei conti ***


HARRY'S POV.
"Preferisco morire piuttosto che restare in vita senza di te. Addio, TI AMO. Mary"
Rimasi scioccato dopo aver letto quelle parole. Il mio cuore perse qualche battito e il mio respiro divenne irregolare. Volevo solo andare da lei e abbracciarla. Aprii la porta della stanza, corsi giù per le scale e uscii di casa prendendo la macchina. Sperai con tutto il cuore che Mary non avesse fatto qualche cazzata.
Dopo un po' arrivai davanti casa sua e la vidi.
Era impiedi sulla finestra della sua cameretta, aveva intenzione di buttarsi di sotto. Ma perché?
"Mary! Fermati!!"
Mi avvicinai al suo palazzo fino ad arrivare sotto la finestra.
"Harry vattene via!"
La sua voce era colma di terrore e di paura.
"No io non me ne vado. Ti prego scendi da quella finestra!"
"No!"
Era testarda.
"Ti prego Mary, rischi di farti male!"
Ancora non riuscivo a capire il motivo di quel folle gesto, era assurdo. Non poteva finire così.
"TI AMO!"
Glielo urlai con tutto il fiato possibile.
"Non ho mai amato nessuna come te. Ti amo non perché sei bella, ma perché sei unica. Sei dolce, simpatica, generosa e maledettamente sexy. Ti voglio un bene dell'anima e stare con te mi fa sentire migliore. Nessuno potrà provare quello che io provo per te e so che anche per te è così. Quindi ti prego...scendi da lì"
Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime dopo le mie dolci parole. Una delle sue gambe perse il sostegno e la fece scivolare.
"Maryy!"
Era sospesa nel vuoto ma aveva una mano poggiata sulla ringhiera che reggeva il suo corpo.
"Harry aiutami!!"
A momenti sarebbe caduta dalla finestra. Io presi il mazzo di chiavi di scorta nascosti in una mattonella e mi precipitai in camera sua. Una volta oltrepassato la porta, raggiunsi la finestra.
"Tranquilla, reggiti a me"
Le tenni stretta l'altra mano e con forza la tirai su, facendoci cadere sul pavimento della stanza. Finalmente era salva.
"Harry"
Sussurrò il mio nome con voce calda e sottile e con gli occhi pieni di lacrime che non vedevano l'ora di uscire. L'abbracciai forte più che potevo, lasciandole soffici baci sui capelli e accarezzandole la testa.
"Mi dispiace"
"Shh, tranquilla"
La zittii e la strinsi ancora più forte, non c'era bisogno che si scusasse. Sentivo le sue lacrime bagnare la mia canotta azzurra ma ad un certo punto cessarono. Il suo corpo però divenne più pesante sul mio, come se avesse perso il sostegno delle braccia. Sciolsi quell'intenso abbraccio e vidi i suoi occhi serrati.
"Mary?"
Non rispondeva.
"Mary?! Mary apri gli occhi!"
 

MARY'S POV.
Lentamente aprii gli occhi. Sentivo il mio corpo molto debole. Dopo aver messo a fuoco le immagini realizzai che mi trovavo in una stanza, probabilmente in un ospedale. Accanto a me c'era un uomo con un camice bianco che doveva essere il medico. Mi guardava in modo strano sussurrando qualcosa di incomprensibile ad un infermiere. Il mio respiro era controllato da vari macchinari e sul mio naso c'era un respiratore, tipo quelli per l'aerosol.
"Come ti senti signorina?"
Chiese il medico.
"Dov'è Harry?"
Fu l'unica cosa che riuscii a pronunciare.
"Tranquilla. Qui fuori ci sono i tuoi genitori e il tuo ragazzo. Ora devi solo riposarti"
Io però avevo paura. Sentivo dei dolori forti alla pancia, proprio dove mi avevano colpito e notai di non poter muovere bene una gamba. Temevo il peggio.
"Vi prego, fateli entrare"
Il medico esaudì questo mio desiderio ed aprì la porta. Vidi mia madre e mio padre avvicinarsi a me.
"Ciao tesoro"
Mia madre mi salutò e mi diede un bacio sulla fronte. Aveva gli occhi rossi, stava piangendo da parecchio.
"Mamma, non piangere"
"N-non sto piangendo"
Si asciugò le lacrime e si sedette accanto a me.
"Come ti senti?"
Chiese mio padre.
"Bene...ma cosa mi è successo?"
"Harry ha detto che sei svenuta"
Ricordai tutto ciò che era accaduto, ma loro per fortuna non mi chiesero nulla del messaggio che gli avevo mandato.
"Dov'è?"
"É qui fuori"
"Voglio vederlo, vi prego"
Entrambi mi diedero un bacio e uscirono da quella stanza. Mi voltai dall'altra parte per poter ammirare la finestra accanto al mio letto. Mi ricordava la finestra di casa mia, quella da dove mi sarei voluta buttare...
I miei pensieri furono interrotti dal rumore della porta che si chiudeva. Mi voltai e vidi la mia salvezza.
"Harry"
Sussurrai il suo nome con le lacrime agli occhi, era grazie a lui se ero ancora viva. Ma ero troppo debole per alzarmi e poterlo abbracciare.
La sua figura maestosa si avvicinò al mio letto per lasciarmi un bacio sulla fronte.
"Ciao Mary"
Si sedette accanto a me e non potei fare a meno di notare l'intensità dei suoi occhi spenti e tristi. Prese la mia mano forte tra le sue e la baciò, come per non volermi lasciare più.
"Come stai?"
Ancora quella domanda.
"Devo dirti la verità: sono molto debole. Non mi sento più una gamba e non parliamo dello stomaco. Non credo mi resti molto da vivere"
"Ma no, cosa dici? Tu devi vivere. Come farei senza di te?"
Che dolce che era. Io però ero sempre più convinta di ciò che dicevo.

HARRY'S POV.
La guardavo, era perfetta. Non meritava di morire, non doveva morire. Il dottore ci aveva detto che il suo stomaco era in pessime condizioni. Il forte pugno che le avevano causato le aveva danneggiato alcuni organi interni e la sua respirazione era diventata irregolare. Una delle due gambe era debole ma sicuramente entro un paio settimane si sarebbero riprese. Dovevano essere state almeno due persone per conciarla in quel modo quindi Mary mi aveva mentito.
Io però ancora non capivo il motivo del suo tentato suicidio: forse la violenza di quel maniaco l'aveva scioccata, forse il rimorso di colpa  per avermi mentito. Di una cosa ero certo: con me al suo fianco non le sarebbe capitato più niente, l'avevo promesso a me stesso.
D'un tratto Mary cominciò ad agitarsi, i macchinari suonavano insistentemente. Chiamai il dottore d'urgenza che subito si precipitò nella stanza con una barella e due infermieri.

"Dobbiamo portarla in sala operatoria"

Furono quelle le ultime parole che sentii dal medico prima che portasse Mary via da me. Ormai erano passate due ore. Margaret non riusciva a smettere di piangere, Alfred avanzava avanti e indietro per il corridoio dal nervosismo. Quando seppero dal medico che la figlia era stata picchiata rimasero sconvolti. Temevano di perdere un'altro figlio...
Finalmente il dottore sbucò da una porta togliendosi la mascherina dalla bocca.
"Come sta mia figlia dottore?"
Chiese Margaret.
"L'operazione è riuscita bene, vostra figlia è salva ma avrà bisogno di un po' di riposo"
"Grazie mille dottore"
Alfred strinse la mano del medico. Finalmente quell'incubo era terminato, volevo vedere al più presto Mary. Dovevo capire cos'era successo realmente e soprattutto perché aveva tentato il suicidio.
 

"Ciao bellissima"
Le diedi un bacio sulla fronte e mi sedetti accanto al letto.
"Come stai?"
"Bene"
Il suo sorriso fece illuminare i miei occhi e senza che me ne resi conto una lacrima scese sul mio viso.
"Ehi tranquillo, è tutto finito"
Io però non ero per niente tranquillo, troppe domande gironzolavano nella mia mente in cerca di una risposta.
"So a cosa stai pensando"
Disse schietta.
"A me interessa sapere che tu stia bene, ma per farlo devo capire cosa è successo realmente"
Annuì e si preparò a parlare.
"Ricordi quelle telefonate anonime? E le cose brutte su di me che scrissero sul sito della scuola? Beh...è stata tutta opera di Phoebe. Lei non accettava il fatto che tu l'avessi lasciata e quindi ha cercato di intimidirmi e di far in modo che noi ci lasciassimo. Più volte mi ha minacciata ma io non le ho mai dato retta. Poi però quel giorno, subito dopo essere venuta a casa tua..."
Deglutì e prese un grosso respiro.
"...m-mi ha fatta picchiare da due uomini enormi e muscolosi. Non li avevo mai visti prima. Hanno c-cominciato a darmi calci, pugni e i-io"
Scoppiò in lacrime senza concludere la frase. D'istinto la strinsi forte a me più che potevo mentre lei continuava a piangere. Non potevo credere a quello che le mie orecchie avevano sentito. Sul serio Phoebe aveva fatto picchiare Mary? Pazzesco.
Tirai fuori un fazzoletto dai miei jeans e lo diedi a Mary. Sembrava essersi calmata.
"Perché non me ne hai parlato subito? Insieme potevamo farcela"
"E' che lei mi ha minacciata: ha detto che se avessi aperto bocca con te mi avrebbe fatta picchiare di nuovo, e-e anche che avrei dovuto lasciarti subito altrimenti ti avrebbe fatto del male"
"Mary..."
"Io non avrei mai voluto lasciarti, ma sono stata costretta. Capisci?"
"Certo, ma ora non devi pensarci più. Siamo di nuovo insieme e ti prometto che Phoebe non la passerà liscia".
 

MARY'S POV.
Dopo quella chiacchierata con Harry mi sentivo molto sollevata. Confessare il tutto mi aveva tolto un enorme peso dal cuore e dall'anima. Chissà cosa avrebbe fatto a Phoebe...
I miei pensieri furono interrotti dal rumore della porta che si apriva.
"Permesso?"
Una ragazza al quanto familiare entrò nella stanza avvicinandosi a me. Quando riconobbi quella faccia, spalancai la bocca.
"Tu che ci fai qui. Vattene via subito!!"
"Calmati! Io non sono quella che pensi"
Esclamò la ragazza dal viso identico a quello di Phoebe... ma la voce, la voce era di un altro timbro.
"Sono Daisy, la sorella gemella di Phoebe. Scusa se ti ho spaventata"
Ecco spiegata l'incredibile somiglianza.
"Come mai sei qui?"
"Io...volevo chiederti scusa per quello che ti ha fatto mia sorella. Devi sapere che lei non è cattiva ma è fatta così: quando vuole qualcosa prova tutti i modi possibili per averla"
"Non devi chiedermi scusa, non è mica colpa tua"
"Lo so, ma io e lei siamo praticamente uguali e quindi è come se ti avessi fatto del male anch'io"
Abbassò la testa per la vergogna. Ma io le poggiai la mano sotto al mento e le alzai il capo.
"E invece secondo me voi siete completamente diverse: tu hai un animo gentile, buono e onesto. Sei venuta qui a chiedere scusa ad una sconosciuta per qualcosa che non hai fatto. Sei una bellissima persona Daisy, tua sorella dovrebbe prendere esempio da te"
I suoi occhi brillarono come scintille e mi abbracciò. Come poteva essere la sorella di quel mostro?
"E quel cucciolo chi è?"
Non l'avevo notato ma aveva in braccio un cagnolino.
"Lui? E' il mio cane, si chiama Vomitino"
"...Vomitino?"
"Ti prego non chiedermi il perché di questo nome"


 

_______________

 
"HAHAHAHAHA"
"Hahahahahaha"
"Huhuuhahahahauaha"
"Suu smettetela di ridere!"
"Ahahaha scusa Carly, ma quella volta avevi davvero esagerato"
Dopo circa un mese passato in ospedale rieccomi a casa sana e salva a divertirmi con le mie amiche. L'unico ricordo di quella brutta esperienza è una cicatrice sulla pancia, mentre la gamba sinistra è completamente guarita.
"Ragazze, dovrei dirvi una cosa"
Disse Daisy...eh si, è diventata una delle mie migliori amiche.
"Dicci tutto"
"Ecco...sono riuscita a contattare Phoebe"
Phoebe era fuggita all'estero e Daisy mi stava aiutando con le ricerche.
"Ma dove era finita?"
"In Columbia, nostro padre ha un'importante azienda lì e quindi sarà stata con lui senza dirgli nulla. Ora è tornata per vedermi ma mi ha detto di non dire niente a nessuno"
"E tu ovviamente ce l'hai detto"
"Sei grande Daisy"
Esclamò Bree.
"Dovremmo tenderle una trappola, non deve passarla liscia"
"Io avrei un'idea..."
Daisy ci raccontò la sua idea e tutte ne fummo entusiaste. La resa dei conti era giunta.
*Din don*
"Vado io"
Mia madre andò ad aprire la porta e poi salì le scale insieme a qualcuno. In realtà sapevo di chi si trattava.
"Permesso ragazze, vi ho interrotte?"
Proprio come pensavo!
"No Harry, entra pure. Noi stavamo per andarcene"
Disse Carly facendomi l'occhiolino.
"Certo. Ciao tesoro!"
"Curati amica!"
"Poi ci sentiamo meglio per il piano. A presto cucciola"
Le mie dolcissime amiche mi salutarono e se ne andarono insieme a mia madre lasciandomi sola in camera con Harry.
"Finalmente soli"
"Ciao amore"
Mi avvicinai a lui e gli dieci un rapido bacio.
"Com'è andato il pomeriggio?"
"Oh bene, ho passato 7 intense ore di studio e sono psicologicamente esausto"
Gli esami si avvicinavano e Harry stava studiando molto negli ultimi tempi.
"Piccolino il mio secchione"
Gli passai una mano sui ricci giocherellando con essi.
"Però di te non mi stanco mai"
Mi sorrise maliziosamente e le sue iridi verdi intrappolarono i miei occhi.
Si avvicinò a me mordendosi il labbro e mi baciò dolcemente. La mia mano finì dietro la sua nuca e le mie labbra erano incollate alle sue. Pian piano si piegò su di me e io mi stesi completamente. La sua mano sfiorò la mia guancia scendendo più giù fino al collo. Quel magico momento fu interrotto dal rumore di alcuni fogli che caddero dalle tasche di Harry.
"Cosa sono quelli?"
Ne raccolsi uno. Sembravano inviti per una festa.
"Ah si, sono i biglietti per la festa di fine anno del liceo. Ti piacerebbe venire con me?"
Rimasi a fissare il biglietto. Si trattava della solita festa in discoteca che organizzano ogni anno. Di solito partecipano sempre quelli dell'ultimo anno, ma non potevo lasciare Harry da solo. Anche se i miei probabilmente non mi avrebbero dato il permesso.
"Certo"
"Magnifico!"
Si alzò dal mio letto per raccogliere gli altri fogli per terra.
"La festa è tra una settimana alla discoteca NIGHT WHITE, magari ti passo a prendere con la macchina"
"Certo, poi vedremo"
Con quale coraggio mi sarei presentata dai miei e gli avrei chiesto: Mamma, papà mi date il permesso per andare in discoteca con Harry?

___________

"E' tutto pronto?"
"Sì"
Ero a casa di Daisy e a momenti sarebbe arrivata quel mostro di Phoebe. Ma ad attenderla c'erano una serie di "vendette".
"Su vai a nasconderti!"
Mi misi dietro al divano e aspettai il suo segnale.
*toc toc*
Daisy si avvicinò alla porta e la aprì.
"Ciao Phoebe! Come stai?"
"Una schifezza! Fuori l'aeroporto sono finita su una pozzanghera e nel dimenarmi ho macchiato il mio preziosissimo cappotto di New York ed ho rotto il tacco 12 delle mie amate Nero Giardini. Questa giornata non potrebbe andare peggio!"
Entrò in casa e il secchio di vernice che Daisy aveva messo sopra la porta le cadde addosso.
"Oops"
"Ma che cazzo?!"
Riuscii a stento a trattenere le risate.
"Scusa SORELLINA, prendi questo"
Phoebe prese il fazzoletto che avevamo sporcato di farina e glielo schiacciò sul viso. Le sue urla si sentivano per tutta la stanza e a quel punto spuntò Vomitino che lasciò un piccolo regalino sulla borsa LV di Phoebe, facendola innervosire ancora di più. Per poco non le usciva il fumo dalle orecchie.
Il segnale di Daisy era arrivato.
"Ti stai divertendo mia cara?!"
"TU!!"
Mi puntò l'indice contro.
Ma ormai non mi faceva più paura.
"La pagherai cara per aver fatto del male a me, ad Harry e a tua sorella"
La presi con la forza stringendole i polsi, dopodiché uscimmo fuori dove ci attendeva Harry insieme alla polizia.
"Che cosa volete farmi?"
"Solo quello che ti meriti"
Consegnai Phoebe nelle mani della polizia e la portarono via insieme ai due uomini che mi avevano picchiata. Pochi giorni prima ero andata a sporgere denuncia e raccontai ciò che era successo ai poliziotti.
Quell'incubo era terminato. Phoebe avrebbe passato un lungo periodo in carcere ma probabilmente il padre l'avrebbe fatta rinchiudere in un istituto psichiatrico. Per quanto riguarda i due uomini, avevano già dei precedenti per spaccio e quindi una ventina di anni in galera non glieli toglieva nessuno.
Nella mia vita tutto sembrò tornare alla normalità, quel senso di vuoto e di tristezza che invadeva il mio corpo era svanito insieme a Phoebe.
E se i problemi gravi dovessero ancora arrivare?


 

RIECCOMI QUII!

Ragazze vi chiedo immensamente perdono!!! So che non aggiorno da una vita ma ultimamente la mia voglia di scrivere è andata a farsi fottere. Tra la scuola, la famiglia e gli amici ho passato un periodo molto deprimente e quando sono triste non ho proprio voglia di scrivere. Comunque passando al capitolo...che ve ne pare?? Lo so, non aggiorno da due mesi e mi presento con questa merda ma vi prometto che in futuro migliorerò. Nel capitolo troviamo Super Harry che salva lady Mary (?) e finalmente Phoebe si leva dalle palle! (Pepepepepepepe fiesta fiesta fiesta! Baila la conga!!). Ok, mi calmo. Comunquee non credete che i problemi siano finiti qua, aaaaaanzi ne vedrete delle belle! Vi avviso inoltre che nei prossimi capitoli comincerò a mettere scene pervy (mlmlml) che spero apprezzerete.
Via con i ringraziamenti:
demisapanda

Directioner DB1D
onedirection_23710
Sery_1D
greta tomlinson
NikeBlazer_69
Hazzalove1D 
Onedirection_oneLove

Grazie a tutte voi per le recensioni del capitolo 18, non so cosa farei senza di voi! Vi voglio troppo beneee <3
Come sempre fatemi sapere che ne pensate del capitolo e lasciate una recensione. Ci sentiamo alla prossimaaa, un bacione dalla vostra
Payne di stelle :33

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** "Sei unica" ***


CAPITOLO 20.
"Buongiorno tesoro!"
"Buongiorno Mary"
"Buongiorno cari mamma e papà"
Era una bellissima domenica di Maggio, il sole splendeva alto in cielo e io ero in cucina a preparare la colazione per i miei cari ed amati genitori.
Va bene...dovevo convincerli a farmi andare in discoteca con Harry.
"Vi ho preparato la colazione"
Dissi poggiando sulla tavola tutto quello che avevo preparato/comprato al bar lì fuori.
Intanto i miei si sedettero e cominciarono a mangiare affamati.
"Come mai tutte queste attenzioni?"
"E soprattutto perché ti sei alzata così presto la domenica?"
Ecco, appunto.
"Niente di particolare, sono di buon umore oggi"
Presi un bel respiro e mi preparai al peggio.
"Mamma, papà volevo chiedervi una cosa"
"Dimmi tesoro"
Disse mia madre con tono tranquillo.
"Ehm...tra una settimana ci sarà la festa di fine anno del liceo e Harry mi ha chiesto di accompagnarlo. So che è la prima volta che vi chiedo di andare in discoteca, ma ho comunque 16 anni. Cosa ne pensate?"
"Assolutamente no"
Esclamò mio padre.
"Papà ascolta..."
"Non insistere tesoro, sai bene come la penso sulle discoteche e secondo me sei ancora troppo piccola. E poi scusa...perché dovresti andarci proprio con Harry? Siete amici, no?"
Cazzo.
"B-b-be-beh-beh"
Cominciai a balbettare, sembravo una pecora. Guardai mia madre in cerca di aiuto.
"Su Alfred, non avrai creduto che fossero soltanto amici?"
"Come? Stai davvero insieme a lui?!"
Sembrava stesse parlando di un criminale.
"Sì..."
"Ma lui è molto più grande di te!"
"Abbiamo due anni e mezzo di differenza. Anche tu e mamma ne avete due!"
"Appunto, due!"
"Non c'è molta differenza..."
"In ogni caso ti è proibito andare a quella festa!"
Calma Mary, CALMA.
"Alfred, ragioniamo con calma"
"No Margaret. E' una festa in discoteca con ragazzi di 18-19 anni, non mi sembra che ci sia molto su cui ragionare"
Quanto odiavo la testardaggine di mio padre.
"Papà ascoltami. Tu mi conosci bene e lo sai che sono una ragazza prudente. Voglio andare a quella festa solo per divertirmi, stop"
"E sarà per divertirti che ti ritroverai con un bambino nella pancia!"
"Papà!"
"Non puoi sapere le intenzioni che avrà Harry con te, è più grande ed ha altre esigenze"
"Harry è un ragazzo per bene, non ha mai provato a toccarmi e non lo farà nemmeno stavolta. Quando succederà sarà perché lo avremo deciso insieme. Ti prego, lasciami andare a quella festa"
"No!"
I miei occhi divennero lucidi. Perché non riusciva a comprendermi?
"Io so perché non vuoi che vada: hai paura che succeda quello che è successo a Mark"
Una lacrima scese lungo il mio viso.
"Cerca di capirmi Mary, io lo faccio per te"
"No, stavolta dovrai essere tu a capirmi!"
Me ne andai in camera mia lasciando che le lacrime continuassero a scorrere sul mio viso.
 
__________
"Pronto Carly?"
"Ehi tesoro mio"
"Ho bisogno del tuo aiuto"
Dopo la "chiacchierata" con mio padre avevo riflettuto: sarei andata a quella festa a tutti i costi!
Poteva essere un comportamento da immatura ma in questi anni avevo sempre fatto quello che volevano: avevo studiato, mi ero comportata bene, non avevo mai preteso niente in più di quello che avevo e capricci non ne avevo mai fatti.
Per una volta mi sarei ribellata.
"Devi aiutarmi ad andare a quella festa"
Sapevo perfettamente che mio padre non era cattivo, era semplicemente preoccupato. La paura che potessi schiantarmi contro un'auto mentre Harry guidava ubriaco lo assaliva. Ma Harry non avrebbe mai permesso che mi accadesse qualcosa.
"Conta pure su di me"
Con Carly attuammo un piano geniale. Sabato sera sarei andata da lei e poi sarei andata in discoteca col motorino del fratello. I miei genitori avrebbero pensato che stessi da lei a dormire e il piano avrebbe funzionato.


Ero stesa sul letto a leggere un libro quando all'improvviso fui interrotta dal suono del mio telefono. Un nuovo messaggio.
Da Harry:
"Allora ci sei per domani sera?"
Decisi di chiamarlo vista la situazione complicata.
Digitai il suo numero e premetti il tasto verde...
"Mary?"
"Ciao Harry, scusa se ti ho chiamato ma era meglio parlare a voce"
"Dimmi tutto"
"I miei non mi hanno dato il permesso"
"Ohw"
Esclamò abbastanza deluso.
"Mio padre ha paura che mi accada quel che è successo a mio fratello, mi capisci?"
"Sì..."
Avevo intenzione di far credere ad Harry che non sarei andata in discoteca in modo da fargli una sorpresa.
"Dai, non rimanerci male. Sarà per un'altra volta"
"Avrei voluto tanto ballare con te tutta la notte"
"Lo so Harry però non posso farci niente. Ti divertirai anche senza di me, ne sono sicura!"
"Lo spero, ora però devo tornare a studiare. Ci sentiamo, ok?"
"Va bene, mi raccomando fammi sapere come andrà la serata"
"Sicuramente, ciao"
E attaccò. Sapevo che ci era rimasto male, ma non aveva idea di quello che sarebbe successo la sera seguente.
 
____________
"Grazie mille Carly, ti devo un favore"
"Dovere! Ora vai e divertiti!"
Salii sul motorino di Patrick, il fratello di Carly, e partimmo verso la discoteca. Appena arrivati scesi con fatica dati i tacchi a spillo e il vestito corto. Patrick mi aiutò a togliere il casco.
"Grazie del passaggio, sei stato gentilissimo"
"Figurati"
Gli occhi di Patrick mi squadrarono dalla testa ai piedi.
"Lo sai, sei davvero sexy"
La sua mano si avvicinò pericolosamente alle mie cosce ma io subito lo allontanai.
"Ehi, ma che fai!"
"Dai Mary, lasciati andare"
Riprovò a toccarmi ma lo allontanai nuovamente. Era evidente che si era drogato. Eppure me lo ricordavo così gentile e premuroso.
"Ma stai delirando! Guarda che sono venuta qui per il mio ragazzo, non per farmi toccare da te!"
Gli mollai uno schiaffone e mi incamminai verso l'entrata senza dargli retta. Poggiai la mano sulla porta e presi un lungo respiro.
 
HARRY'S POV.
Mi mancava Mary. Quella discoteca era maledettamente noiosa, o almeno lo era per me. Spesso Leo mi aveva invitato ad unirmi a lui e a delle ragazze, ma io pensavo solo a lei. Senza Mary quella festa non aveva senso. Avevo anche indossato la camicia che le piaceva tanto ma lei non avrebbe potuto guardarla.
Mentre ero al bar a sorseggiare un drink, si avvicinò una bionda.
"Ciao bello"
Si sedette accanto a me e mi squadrò da capo a piedi.
Io mi limitai a farle un sorriso forzato.
"Come mai il più bello della scuola se ne sta qui tutto solo?"
Guardandola meglio mi ricordava qualcuno...
"Karen?!"
"In carne ed ossa"
Karen era "una delle tante", ma quella sera era irriconoscibile. Aveva esagerato con il trucco.
"Allora che fai tutto solo?"
Mi sorrise maliziosamente.
"Sto aspettando una persona"
"Ah davvero?"
Si alzò dallo sgabello e si avvicinò a me.
"Peccato"
Sussurrò sensualmente al mio orecchio.
"Avrei voluto passare la serata in tua compagnia"
La sua mano salì pericolosamente lungo il mio torace.
"Ti prego Karen"
Le sue labbra si avvicinarono sempre più alle mie, il suo forte profumo distrasse i miei sensi per qualche secondo. Ma i miei occhi notarono qualcosa dietro la figura di Karen.
Una ragazza dai lunghi capelli ricci ci stava osservando: aveva dei tacchi alti e un vestitino corto molto attillato. Mi strizzai gli occhi per guardare meglio...Mary!


MARY'S POV.
Chiusi la porta alle mie spalle e cominciai a correre verso una meta inesistente.
"Mary!"
Sentii la sua voce possente chiamarmi da dietro, ma non mi importava.
"Mary fermati!"
Correvo sempre più veloce fin quando un tacco si ruppe e fui costretta a rallentare il passo dando la possibilità ad Harry di raggiungermi. Presi il tacco da terra ma sentii una grande mano avvolgermi il polso in modo da farmi voltare.
"Ti sei fermata finalmente"
"Lasciami"
Mi divincolai dalla sua presa.
"Fammi spiegare"
"Lasciami!"
Riuscii a liberarmi.
I miei occhi erano pieni di rabbia e feci un gesto che non avrei mai voluto fare. Gli diedi uno schiaffo, tanto forte da farlo voltare.
"Tu non hai idea di tutto quello che ho fatto per essere qui stasera. Ho mentito ai miei genitori, ho tradito la loro fiducia per venire qui da te e cosa trovo? Che fai lo stronzo con la prima puttana di turno?! Mi fai schifo"
"Mary non è come pensi"
"Ti prego Harry"
Mi voltai per andarmene ma ancora una volta la sua mano si impossessò del mio polso gettandomi tra le sue braccia.
"No, non me ne andrò di qui fin quando non chiariremo questa storia"
Le sue iridi scintillavano.
"Tra me e quella ragazza non è successo nulla, si è avvicinata a me e ci ha provato. Ma io l'ho rifiutata"
Spostai lo sguardo altrove ma le sue dita portarono il mio viso all'altezza del suo.
"Io voglio solo te Mary, non lo capisci?"
"E perché dovrei crederti?"
Sussurrai.
"Perché sei la mia ragazza! E poi scusa, ti pare che starei qui a chiederti scusa se mi fosse interessata quella?"
Effettivamente aveva ragione. Sarebbe potuto rimare lì piuttosto che inseguirmi.
"Non è colpa mia se il tuo ragazzo è molto affascinante"
Disse con tono malizioso. Risi a quelle parole.
"Sei il solito sfacciato"
Gli diedi un leggero pugno sul braccio.
"Sono il tuo sfacciato"
Mi morsi il labbro quando le sue labbra si avvicinarono al mio orecchio.
"Ma lo sai che sei proprio sexy con questo vestitino?"
Harry sapeva benissimo che quello era il mio punto debole: quando mi sussurrava cose dolci all'orecchio. La mia rabbia si dissolse nell'aria come i nostri respiri caldi.
"Mi dispiace moltissimo Harry. Questa doveva essere la nostra serata e io ho rovinato tutto"
"Ma la serata non è ancora finita"
Presi il tacco da terra mostrandoglielo.
"Non credo di riuscire a ballare con questo"
"Che t'importa delle scarpe. Balla a piedi nudi"
"Sei pazzo! Non se ne parla"
"Dai, fallo per me"
Sbuffai.
La sua mano afferrò il mio mento.
"Sei stupenda anche senza tacchi"
Le sue labbra sfiorarono le mie in un dolce bacio.
"E va bene...però ora mi porti in braccio"
"Sissignora!"
Mi prese a principessa e ci avviammo verso la discoteca.
Appena arrivati dentro mi ritrovai davanti quella gallina truccata che ci sorrideva sfacciatamente.
"Ah allora è per lei che sei scappato"
Mi piazzai davanti a lei guardandola con aria di sfida.
"Sì, c'è qualche problema?"
"Nono, comunque tranquilla tesoro non abbiamo fatto nulla di male. E' un bravo ragazzo non fartelo scappare"
Mi fece l'occhiolino e se ne andò.
Rimasi allibita dalle sue parole. Harry ci teneva davvero a me!
Mi voltai sorridendo come un'ebete e gli saltai addosso.
"Scusa"
Lui mi sorrise mostrando le fossette. Poi si allontanò e mi invitò a ballare. Cominciammo a ballare per tutta la pista divertendoci come matti. Non mi sentivo a disagio per una che stava ballando scalza in discoteca, Harry mi faceva sentire unica.
D'un tratto la musica si fermò e sentii una voce familiare provenire dalla console del dj: "MARY ANDERSON VIENI SUBITO QUI!".
Cazzo. Era mio padre! Ma come aveva fatto a sapere il nome della discoteca?
...Patrick! Doveva essere stato lui.
Diventai rossa per la vergogna. Mi aveva umiliata davanti a tutti e soprattutto davanti a Harry!
Raggiunsi di corsa mio padre.
"Papà che ci fai qui?!?!"
Dissi a denti stretti.
"Mary andiamo subito a casa!"
"No io non mi muovo"
"Finiscila di discutere e vieni con me"
Mi prese per il polso e mi trascinò via, non l'avevo mai visto così arrabbiato.
Durante il viaggio rimasi a piangere in silenzio, senza dire una parola. Non ero riuscita nemmeno a salutare Harry. Una volta giunti a casa mio padre chiuse la porta e continuò ad urlare.
"Dobbiamo parlare un po' signorina!"
Sbuffai.
"Ti avevo proibito di andare in discoteca e invece ci sei andata con la scusa di Carly! Credevo di essere stato chiaro riguardo a Harry, non devi frequentarlo"
"Ma papà"
"Niente ma. Lui è più grande di te!"
"Cosa c'entra?! L'età non conta papà, noi ci vogliamo bene davvero"
"Basta. Ora vai subito in camera tua e rimani li fino a domani mattina. Per un mese non uscirai di casa se non per andare a scuola!"
"Ma papà!"
"Subito!"
"Ti odio! Ti odio!!"
Corsi in camera mia buttandomi sul letto prima che mio padre tornasse di nuovo.
"Ah e questo è sequestrato per tutto il mese!"
Chiuse la porta portandosi il cellulare e chiudendomi a chiave. Quell'uomo non era mio padre, non era mai stato così cattivo. Nemmeno quando presi un brutto voto in fisica, la materia che lui amava tanto.
Rimasi a lungo sul mio letto a piangere, facendo colare tutto il mascara sul cuscino. In tutto ciò mia madre non aveva fatto nulla, era dalla parte di mio padre. E Harry? Pensavo a lui continuamente. Quella serata doveva essere indimenticabile, avevo anche intenzione di andare un po' oltre con lui.
D'un tratto sentii un rumore proveniente dalla finestra e mi affacciai. Era lui!
"Harry! Che ci fai qui?"
"Volevo vedere come stavi"
All'improvviso sentii la voce di mia madre che stava aprendo la porta.
"Ehi tesoro, tutto bene?"
"Sì, mamma..."
"Senti io e tuo padre usciamo un attimo"
Mi porse il mio telefonino facendomi l'occhiolino.
"Mi raccomando non muoverti di qui, io cercherò di parlargli"
"Grazie"
Le stampai un grosso bacio sulla guancia dopodiché chiuse la porta.
Subito mi diressi verso la finestra.
"Harry i miei stanno uscendo, nasconditi!"
Lo vidi nascondersi dietro un albero. Intanto i miei se ne andarono e tutto filò liscio.
"Posso salire?"
"E come faccio ad aprirti, sono chiusa a chiave!"
Poi mi venne un lampo di genio.
"Aspetta! Alla tua sinistra dovrebbe esserci una scala"


HARRY'S POV.
Presi la scala e salii in camera sua.
"Ciao bellissima"
Lei rise. Notai che aveva il mascara sciolto sul viso, doveva aver pianto molto.
"Cos'è successo con tuo padre?"
Le chiesi asciugandole le lacrime.
"Mi ha proibito di uscire per un mese"
"Cavolo"
"Mi dispiace tantissimo Harry, questa serata doveva essere perfetta. Mi sento uno schifo"
"Non dire così"
Mi faceva male vederla in quello stato, era così fragile e bella.
"Ehi, te l'ho detto che stasera sei proprio sexy?"
"Sì, ben due volte"
"Ma due volte non bastano"
La feci indietreggiare fino a toccare il muro. Le nostri fronti si toccarono e i miei occhi fissarono intensamente i suoi. Cominciai a baciarla appassionatamente. La mia lingua si intrufolò nella sua bocca e intanto la mia mano finì accidentalmente sulle sue cosce. Volevo toccarla, sentirla mia. Le mie mani stavano per raggiungere i suoi fianchi ma qualcosa dentro di me mi fermò.
"Perché ti sei fermato?"
Mi allontanai leggermente da lei.
"N-non ti da fastidio?"
"Che cosa? Che mi tocchi...?"
Abbassai lo sguardo.
"Sei sempre stato corretto nei miei confronti e non mi hai mai toccata. Sei un vero gentleman Harry".
La guardai e mi morsi il labbro inferiore.
"Sei unica".
Le nostre labbra si unirono sensualmente, lasciando che le mie mani stringessero i suoi morbidi fianchi. Le sue mani mi strinsero la nuca. Volevo farla sentire bene.
La buttai sul letto mettendomi a cavalcioni su di lei continuando a sfiorare le sue labbra morbide. Le sue mani sbottonavano lentamente la mia camicia scoprendo i muscoli. Le mie labbra baciarono il suo collo arrivando alla scollatura. Lasciai scorrere la mia lingua su e giù per poi terminare con un caldo soffio. A quella sensazione, gemette. Il mio viso tornò davanti al suo, i nostri occhi si fissavano ardentemente. Mi prese alla sprovvista quando di colpo mi baciò insistentemente e alzò i suoi fianchi. Le nostre parti intime si sfiorarono, il mio membro stava per esplodere.
Cazzo. Il mio pacco pulsava e sentivo il bisogno di toccarmi.
"Ehi ehi, calma piccola"
Lei rise e spinse i suoi fianchi ancora più forte contro i miei.
Gemetti.
Strinsi forte il suo sedere e le mie labbra baciarono il suo collo insistentemente. Mi sbottonai i pantaloni e lei mi aiutò a sfilarli. Ci mettemmo entrambi in ginocchio e portai la mano lungo la cerniera del suo vestito sfilandolo lentamente. Rimasi a fissare il suo corpo e le sue forme coperte solo dall'intimo. Era davvero bella.
"Sei bellissima"
I miei occhi si incontrarono con i suoi. Ci guardammo per un po' senza fare nulla, non riuscivo a muovermi. Si mosse lei in avanti verso di me, incitandomi a toccarla. Era la prima volta che mi sentivo a disagio davanti a una ragazza. Prese la mia mano e la portò sulla sua coscia nuda muovendola su è giù. Poi la ritrasse lasciandomi libero di toccarla. D'istinto la baciai mentre la mia mano salì lungo la sua schiena sganciando il reggiseno. Continuai a baciarla e intanto i palmi delle mie mani si chiusero sui suoi seni con delicatezza.
Passai al suo interno coscia e fu lì che un suono melodioso uscì dalla sua bocca. Avevo trovato il suo punto debole. Le mie dita percorsero tutta la sua intimità, ancora coperta dagli slip mentre mi godevo i gemiti che uscivano dalla sua bocca. Lei apriva sempre di più le gambe e così ne approfittai per farla stendere sotto di me.


MARY'S POV.
Una strana luce entrò dalla finestra, era sicuramente aperta. Aprii gli occhi e mi accorsi che era mattina. Sbuffai e mi alzai per chiuderla, quando mi accorsi che Harry non c'era più. Vidi però un biglietto sul cuscino.
"Ho sentito i tuoi che rientravano e sono scappato via. Chiamami quando puoi. P.s. Stanotte è stato bellissimo"
Sorrisi e mi stesi sul letto poggiando il biglietto sul mio petto, mi morsi il labbro ripensando alla scorsa notte.
FLASHBACK.
Eravamo entrambi nudi, uno sopra l'altro che ci baciavamo senza mai fermarci. Poi Harry prese i suoi pantaloni alla ricerca di qualcosa.
"Cazzo"
"Che succede?"
"Non ho portato i preservativi"
Lo guardai e scoppiai a ridere come un'idiota.
"Ehi non ti permetto di ridere di me"
Corse da me e cominciò a farmi il solletico dappertutto.
"Nonono basta, mi arrendo!"
Affermai sfinita.
Harry si stese accanto a me e ci fissammo a lungo, i suoi smeraldi erano più accesi che mai.
"Ti amo tanto, anche se a volte sei davvero un'idiota"
Dissi scompigliandogli i riccioli.
"Ti prometto che la prossima volta non fallirò"
Mi diede un dolce bacio dopodiché rimanemmo accoccolati uno accanto all'altro nel'attesa che il sonno ci rapisse.
FINE FLASHBACK.
 
Uscii dalla camera per fare colazione ma non appena vidi mio padre mi passò la fame e decisi di ritornare indietro.
"Mary"
Mi voltai.
"Che vuoi?"
"Puoi venire qui un momento?"
Sbuffai e camminai verso il divano. Guardai mio padre aspettando che parlasse.
"Ho deciso che...annullerò la tua punizione"
Alzai lo sguardo su mia madre e sorrisi.
"Davvero?"
"Sì, ma solo se mi prometti che non uscirai mai più in discoteca senza il mio permesso"
"Te lo prometto Papà"
Lo abbracciai forte e lo baciai sulla guancia.
"Ti voglio bene"
"Te ne voglio anch'io"
Abbracciai mia madre e poi corsi in camera. Indossai velocemente gli shorts di jeans, una canotta colorata, le all star bianche e sistemai i capelli. Coprii le occhiaie con del correttore e misi un po' di mascara. Avevo intenzione di andare da Harry a raccontargli tutto.
Arrivai velocemente fuori la sua porta ma vidi la madre che stava uscendo.
"Ciao Anne, Harry è in casa?"
"No, Harry aveva gli orali questa mattina"
"Cazzo è vero!"
Mi diedi una botta in fronte, ecco perché voleva essere chiamato.
"Io sto andando lì, se vuoi possiamo andare insieme"
"Volentieri, grazie"
Prendemmo la sua auto e ci precipitammo a scuola. Arrivammo davanti la sua aula dove lo trovai abbracciato ai suoi compagni.
"Harry!"
Gli andai incontro.
"Allora com'è andata?"
"Benissimo!"
Mi strinse forte, facendomi alzare da terra.
"A proposito, ho una notizia per te. Vieni con me"
Mi prese per mano e mi portò nel nostro rifugio, sulla nostra panchina.
"Mary devo dirti una cosa importante"
"Papà ha annullato la punizione! Potremmo stare insieme!"
"Wooh non me lo aspettavo"
"Non sei contento?"
"No, sono contentissimo!"
Mi strinse forte, adoravo i suoi abbracci.
"Tu cosa volevi dirmi?"
"Beh..."


 

RIECCOMI QUII!

Ragazze rieccomi con il nuovo capitolo tanto atteso di BE YOU. Da quanti anni non aggiorno? Lol. Effettivamente era un bel po' che non aggiornavo, ma ora l'ho fatto! Cosa ne pensate di questo capitolo? Secondo voi cosa dovrà dire Harry a Mary di così importante?
Ora passo ai ringraziamenti:

Directioner DB1D
onedirection_23710
Onedirection_oneLove
piccola07

Grazie a voi per le bellissime recensioni del 19° capitolo, vi ame a tutte quante! 
Spero di raggiungere più recensioni in questo capitolo e soprattutto spero di sapere le vostre opinioni al più presto. Ci sentiamo prossimamente con il capitolo successivo, ci metterò del tempo vi avverto, ma se riceverò molte recensioni prometto di accellerare i tempi. A presto ragazzuolee xx.

-Payne di stelle

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2073249