La Vera Me Stessa

di Lovey Dovey
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a Hogwarts ***
Capitolo 2: *** Sorpresa ***
Capitolo 3: *** Parlare... ***
Capitolo 4: *** 4 Ricominciare ***
Capitolo 5: *** 5 Domande... ***
Capitolo 6: *** Una notte piena di parole silenziose... ***
Capitolo 7: *** Chiarimenti... e una nuova missione per Severus ***
Capitolo 8: *** Reclute e Spiegazioni ***
Capitolo 9: *** Notte Insonne ***
Capitolo 10: *** Prima Lezione Parte 1 ***
Capitolo 11: *** Prima Lezione Parte 2. ***
Capitolo 12: *** Scuse. ***



Capitolo 1
*** Ritorno a Hogwarts ***


 

Ritorno a Hogwarts

 

 

Sono tornata. Finalmente tutti vedranno chi è Hermione Jane Granger....

 

 

10 Settembre

 

Il treno si ferma e da esso ne scende una ragazza con lunghi e morbidi boccoli color cioccolato lunghi fino ai fianchi, ha forme sinuose e ben marcate, aveva due gemme color, come i capelli, cioccolato. Aveva una maglietta molto succinta che lasciava vedere la schiena e sul davanti aveva una scollatura ampia la maglietta in oltre era di un grigio perla da cui traspariva il reggiseno nero non del tutto pudico anche esso perché aveva ricami da pizzo metteva molto in mostra un pendente color blue notte; portava pantaloni a trequarti attillati e a vita bassa, aveva delle scarpe con tacchi allucinanti, queste ultime color argento. In definitiva era molto bella e sensuale, ma a differenza di altre ragazze che mettendosi quei vestiti sarebbero sembrate volgari, lei li indossava magnificamente e le davano un area maestosa. La ragazza camminava con passo sicuro verso le carrozze per dirigersi verso la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Era cambiata la migliore amica del Salvatore Del Mondo Magico, la mente del gruppo, ora era il momento che tutti se ne accorgessero.

-Arrivo Hogwarts...- disse con voce gelida e con un ghigno che avrebbe fatto invidia a Malfoy Segnor.

 

To be continue...

 

Lo so sono cattiva ma voglio che voi possiate avere quella curiosità e voglia di leggere a lungo, ma non vi preoccupate il prossimo capitolo arriverà presto dovrete solo avere un po' di pazienza. Bacioni Lovey Dovey.

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Capitolo 2
*** Sorpresa ***


 

Sorpresa

 

Era appena entrata e già tutti gli occhi di Hogwarts erano puntati su di lei professori compresi.

-Signorina, come sta?- disse Albus Silente il preside, lui era l'unico che sapeva la verità, assieme al fratello, in quella scuola.

-Preside...- disse con voce così fredda che il preside senti un brivido percorrerli la schiena.

-Signorina, mi dovrebbe seguire in ufficio- disse il preside con un sorriso, cercando inutilmente di addolcire la ragazza. Ma ella non disse e non fece niente lo segui senza mai parlare, tanto era silenziosa che il preside si era voltato varie volte per assicurarsi che ci fosse e respirasse. Arrivati in ufficio il preside invitò a sedersi in una delle due poltrone, quando si fu seduta il preside inizio a parlare.

-Allora... lei capirà che con i nuovi sviluppi sia meglio che venga smistata di nuovo.- disse il preside cercando di catturare una qualsiasi espressione nel viso, ma non vide niente dopo di che passo ad un' altro tipo di tattica.

-Preside per me va bene...comunque credo che sia un po' da maleducati cercare di leggere nel pensiero di una donna.-disse con voce ferma e più glaciale di quando lo aveva salutato. In effetti Albus Silente per la prima volta in vita sua non era riuscito ad entrare nella mente di qualcuno, la barriera che la ragazza si era creata era molto più resistente di quel che sembrava .

-Hermione...-disse gentilmente il preside.- non era mia intensione invadere la tua privaci, ma volevo capire dove fosse finita la ragazza dolce e gentile che conoscevo io.- disse sorridendole dolcemente.

-Quella ragazza è morta Professore.-disse, ma in volontariamente le sfuggi una lacrima, che si asciugo così velocemente che in pochi se ne sarebbero accorti, ma il suo preside nonostante gli occhiali a mezzaluna ci vedeva molto bene e fu felice di vedere una qual si voglia reazione.

-Bene credo che lei si voglia riunire a suo fratello che dice ci vedremo a cena.-

-Arrivederci Professor Silente- disse lei con un tono di voce meno glaciale e meno sicuro. Il preside le sorrise e la ragazza si congedò.

Quando arrivo a gli ultimi gradini delle scale trovò il fratello.

-Ciao...- disse lei felice tutto sommato di vedere il fratello-

-Ciao, come stai?- le chiese lui

-Blase, sto come stavo stamane prima di partire- disse Hermione

-Che cose quel abbigliamento?- chiese il fratello alzando un sopracciglio per sottolineare la sua disapprovazione. -Non sono una bambina- disse lei sorridendo e abbracciandolo di colpo, lei faceva sempre così quando era triste, non piangeva non deprimeva, le bastava abbracciare il fratello e stava bene, ma tutto ciò succedeva SOLO quando non c' era nessuno che li vedesse come in quel momento nel giardino. Il fratello rispose all'abbraccio e le sussurrò che cosa avesse, ma sapeva che lei non glielo avrebbe detto. -Sono solo stanca, tranquillo- disse cercando di sciogliere l'abbraccio.

-Uh, sei sicura?- dopo che la sorella gli fece un segno affermativo il fratello prese coraggio e le chiese ciò che gli premeva da svariato tempo. -Senti... vorrei chiederti se posso dirlo a Draco, Nott, Dafne e Pansy?- chiese piano piano come un bambino che chiede di avere una cosa per cui i genitori si arrabbierebbero. Blase era sicuro che la sorella gli avrebbe risposto negativamente, ma come accadeva spesso Hermione lo sorprese.

-D'accordo....

-Veramente?- chiese sorpreso sorridendo, uno di quei sorrisi che difficilmente non addolcivano.

-Veramente,,,però a condizione che siano messi sotto giuramento e che il tutto si svolgerà con me davanti.- disse Hermione autoritaria.

-Va bene, allora andiamo subito, non sarà facile convincerli.-disse Blase felice come una pasqua.

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Capitolo 3
*** Parlare... ***


 

Parlare...

Blase disse la parola d'ordine ed entrò nella sala comune dei Serpeverde. Tutti i Serpeverde rimasero sorpresi di vedere quella meravigliosa creatura, che non avevano capito che era Hermione, arrivare mano a mano con Blase. Si sorpresero ancora di più quando videro Blase che lanciava occhiate gelide e di avvertimento a compagni di casa.

-Allora che avete da guardare?- chiese gelido come nessuno lo aveva mai visto.

Tutti si voltarono e tornarono a fare ciò che stavano facendo prima che loro entrassero. Arrivati nella camera che Blase condividevano la trovarono già piena di persone c'erano Malfoy, Nott, la Parkinson e la Greengrass che parlavano della festa, illegale ci mancasse altro, d'inizio anno. Quando entrarono il gruppetto si volto verso di loro e passarono una decina di volte lo sguardo l'uno dall'altro poi Theodor si alzo ed esclamò quasi urlando.

-GRANGER?????- urlo e per poco non si sgolò. Hermione rimase immobile indifferente tutto il tempo aveva messo una maschera di indifferenza così doppia e ben fatta che anche il fratello per poco non ci casco. Dopo che l'urlo di Theodor si scatenò l'inferno tutti assalirono Blase tranne Malfoy che rimase immobile a guardare la Granger con occhi famelici.

La so-tutto-io è cambiata molto...quasi, quasi” non finì mai quel pensiero che si ritrovò la Granger così vicina al viso che trasalì, era stata un fulmine, lui non l'aveva neanche vista sposarsi e a quella velocità si sarebbe dovuta scompigliare i capelli invece era no ordinatissimi quasi più di prima.

-Non pensarci nemmeno Malfoy- disse con voce così glaciale che la sentirono anche gli altri ancora occupati a fare l'interrogatorio a Blase, benché Hermione avesse detto quelle parole sussurrandogliele all'orecchio tutti la sentirono e fermarono il putiferio.

-Che succede Hermione?- chiese Blase preoccupato non tanto per la sorella per quel povero ragazzo che non sapeva cosa volesse dire quando usava quel tono.

-Niente Blase, tranquillo solo che il tuo amichetto ci penserà due volte prima di fare certi pensieri sulla sottoscritta, vero?- chiese a Malfoy con voce minacciosa. Draco si limitò solo ad annuire.

-Bene,allora io Blase...più Blase che io, siamo venuti a parlarvi- disse con un tono tanto glaciale da fare invidia a Draco che quando Hermione aveva parlato per dire he dovevano comunicarli una notizia aveva iniziato a tremare in modo impercettibile, difatti l'unica che si accorse di quel brivido era Hermione e per questo motivo ora stava ghignando.

-Allora...io volevo dirvi che io ed Hermione siamo fratelli.- A quella affermazione Draco si mise a ridere.

-T-tu e la G-ranger siete FRATELLI? Potevi inventartene una migliore di balla per dirci che scopate insieme-disse tra le risate. Un fascio nero lo colpi e lui cadde dal letto in cui era seduto.

-HERMIONE, ma c'era bisogno di fare così era logico che all'inizio nessuno ci avrebbe creduto, per favore ora calmati.-disse il fratello appoggiando la mano sulla spalla della ragazza, ella inizio a calmarsi ed tutta la sua magia torno nel suo corpo.

-Scusa, Blase ora mi calmo e solo che oggi sono un po' stressata... Comunque...-disse rivolgendosi prima al fratello e poi alle persone presenti che erano rimasti basiti per l'annuncio e per la potenza ed allo stesso tempo l'eleganza della magia di Hermione.- non credete a Blase ma credo che questo crederete la ragazza si tolse la maglietta e il fratello cerco inutilmente di coprirla con il suo corpo perché la ragazza era più veloce e si mise davanti ai presenti per far vedere loro una voglia sul seno, lo stemma della famiglia Zabini era una arancia con due foglie, simbolo della piantagioni di arance del nonno di Blase. La prima a riprendersi ed a parlare anche se ancora un po' scossa fu Dafne.

-Quindi tu sei sua sorella... e non la sua amante, giusto?- chiese la ragazza

-No, non ti preoccupare non ti ho fregato il ragazzo- disse con un ghigno malefico.

-HERMIONE, ma che dici?- chiese il fratello in imbarazzo

-La verità si capisce lontano un miglio che siete cotti- disse con ovvietà il che fece rimanere tutti un sconvolti.

-Come avresti fatto capire che siamo cotti l'uno dell'altro- chiese l'altra nel frattempo che Hermione si rimetteva la maglietta il che dispiacque non poco a Draco.

-Logico appena siamo entrati tutti ci hanno guardato spostando lo sguardo tra me e Blase, tu invece come mio fratello hai guardato solo lui quasi imbambolata. Se è per questo ho capito anche che Nott sta con la Parkinson, perché quando Blase ha detto che siamo fratelli si sono presi per mano e quando si sono accorti che io gli avevo visti si sono staccati all'istante come se avessero commesso un crimine.- disse senza alcuna tonalità nella voce, essa era piatta ma decisa.

-Wow...- riuscì solo a dire Theodor dando così alle affermazioni della ragazza.

-Certo che saresti stata un'ottima Serpeverde- disse d'un tratto Pansy che finora non aveva spiccicato parola.

-Lo potrei diventare stasera

-Perché cosa succede stasera?- chiese il fratello che non sopportava essere informato sulle vicende della sorella.

-Mi vogliono di nuovo mettere quello stupido cappello parlante che mi scompiglierà i capelli per smistarmi di nuovo.- disse con un tono di voce che faceva pensare che fosse più preoccupata per i capelli, che per il fatto di non sapere quale sarà la sua nuova casata.

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Capitolo 4
*** 4 Ricominciare ***


ATTENZIONE!!!

Allora so che in molti non avrete ben capito che succede quindi vi darò delle delucidazioni, come avrete capito per svolgimento questa Fanfiction ho dovuto cambiare la casa di appartenenza di Hermione, il cognome e il suo rapporto con gli secolari migliori amici. So bene che molti di voi mi prenderanno per pazza ma ho bisogno di queste modifiche, ah un'altra cosa rileggendo i primi capitoli mi sono resa conto che con la fretta di scrivere ho dimenticato lettere e parole e per questo vi chiedo umilmente scusa sia per i capitoli passati sia per quelli che verranno. E per ultimo volevo ringraziare tutti voi aver letto la mia pazza Fanfiction e averla commentata continuate a commentare perché io sono una scrittrice (principiante) nelle vostre mani

 

Ricominciare

 

Hermione sapeva incontro a cosa andava, ma doveva abbandonare il suo passato. Quell'Estate era venuta a conoscenza del fatto di essere una purosangue; ed era anche stata chiamata da LUI che le ha dato direttive.

In quel momento si stava dirigendo al lago nero dove aveva l'appuntamento con Potter e Weasley, aveva iniziato a chiamarli così nella sua mente per non soffrirne troppo quando sarebbe venuto il momento di chiamarli così per i corridoi ed essere indifferente alle loro risate e alle loro occhiacciate sarebbe stato difficile lo sapeva, ma lo doveva fare, per il loro bene.

-Hermione- urlo un ragazzo alto con capelli neri e occhi di un verde profondissimo, mentre insieme all'amico rosso correva incontro a lei.

-Harry, Ron- disse piatta lei.

Durante l'Estate gli aveva già avvertito che qualcosa era cambiato, ma non gli aveva detto che cosa di preciso.

-Allora di cosa ci volevi parlare?- chiese un Ron curioso.

Hermione prese un respiro, mentalmente, e inizio a raccontare della scoperta di essere una purosangue e una Zabini; i ragazzi tutto sommato la presero bene, ma quando l'amica gli disse che avrebbe cambiato casa iniziarono a protestare un po' la ragazza gli disse anche che non li voleva vedere più, lo disse in modo brutale così che non avrebbero potuto, per la sorpresa, ribattere; se ne andò lasciandoli li a cercare di capire le sue frasi e cercando di capire il perché di quelle frasi.

L'ora di cena arrivo presto per Hermione e gli altri studenti. Per Hermione più di tutti visto che quella sera tutti avrebbero saputo la verità.

Arrivata in Sala Grande vide tutti gli occhi puntati su di lei, quelli lussuriosi dei ragazzi e quelli invidiosi delle ragazze. Il preside si schiarì la voce ed disse anche a gli altri alunni che Hermione Granger in realtà era una Zabini, poi venne il momento dello smistamento dei primini ed infine la sua, si sedette, il suo volto era più che impassibile sembrava che se il Lord Oscuro fosse comparso davanti ai suoi occhi lei sarebbe rimasta comunque così.

-Umm... la signorina è molto cambiata in questi anni... mmm molto difficile... ma forse... si, SERPEVERDE. Si è la cosa giusta- disse in fine il cappello.

Hermione come unica reazione fece un piccolo ghigno.

I Serpeverde erano pietrificati NESSUNO si sarebbe mai immaginato una cosa del genere neanche Blase, ma quando Draco Malfoy in persona inizio ad applaudire tutta la tavolata si risveglio ed applaudi la ragazza, che continuava impassibile a camminare verso la sua nuova casata e la sua nuova vita.

Le 21:30 Hermione a quell'ora era diretta al Lago Nero, ma appena arrivò trovo il suo albero occupato, da niente di meno che Severus Piton, si schiarì la voce e il professore si girò di poco la guardo e con il capo la invitò a sedersi accanto a lui.

-Sa che continuerò a trattarla come sempre, vero?- chiese il professore di Pozioni

-Si, e non sa quanto ne sono onorata- disse lei

-Signorina...

-Si professore?

-Sperò si trovi bene nella mia casata

-Lo sperò anch'io professor Piton- disse lei guardando il Lago Nero illuminato dalla luna piena. D'un tratto sentì uno strano rumore provenire dalla foresta proibita. Subito si alzo.

-Professore mi deve scusare ma ora devo andare- disse la ragazza mentre si ripuliva la gonna.

-Si è meglio che andiamo l'accompagno- disse il professore che non aveva perso un solo rumore o gesto.

-Mi dispiace declinare la cortesia ma devo prima passare in un luogo e non si preoccupi il Professor Silente sa il perché- disse la ragazza che aveva capito il perché di tanta cortesia.

-Allora buona serata signorina Gran... Zabini- disse correggendosi

-Altrettanto- disse lei allontanandosi e scomparendo nella foresta.

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Hermione avanzò fino a fermarsi di fronte a una persona nascosta nell'ombra.

-Quale il motivo di questa convocazione- chiese lei con voce piatta e fredda

-Volevo congratularmi con te e volevo anche ricordarti che non ti devi affezionare alle persone

-Lo so bene

-Bene allora ci rivedremo domani a quest'ora per iniziare le missioni- disse prima di scomparire definitamente della visuale di Hermione.

 

Erano le 23:15 ed Hermione Zabini si chiedeva quando quella storia sarebbe finita, quando sarebbe stata libera.

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Capitolo 5
*** 5 Domande... ***


Volevo ringraziarvi per aver commentato o solo letto i capitoli precedenti

 

 

Domande...

 

 

 

 

A una settimana da quando si erano visti al Lago Nero Severus Piton non capiva per quale motivo era così curioso di sapere cosa andava a fare la ragazza, ex Grifondoro, nella Foresta Proibita. Sapeva solo che Hermione Zabini era diventata la ragazza più misteriosa e popolare della scuola.

 

 

Inizio Flashback

 

Quella notte il professore era andato dietro la giovane e aveva assistito allo scambio di battute di quell'uomo, cui nome era sconosciuto, e Hermione, ma non aveva capito nessun filo logico tranne che si sarebbero rincontrati la notte successiva e quando l'uomo se ne andò il professore notò distintamente una lacrima scendere dal viso, ora, pallido dell'alunna che se la tolse con velocità e rabbia per essersi lasciata andare.

-Professore... ora se vuole uscire non c'è alcun pericolo- disse la voce fredda come il ghiaccio della ragazza.

-Signorina...

-Professore non c'è motivo che lei provi a giustificarsi, era solo curioso lo capisco- disse la ragazza lasciando il professore sorpreso

-Signorina non è questo modo di relazionarsi con un professore 20...

Un'altra volta Hermione non li permise di finire la frase e il professore se la ritrovò d'un tratto vicina.

-Sss, c'è qualcuno...dei ragazzini del secondo anno e uno del primo, sono Grifondoro. Ah ho capito la solita prova di coraggio- disse lei con un ghigno da primo premio. Il professore non ebbe quasi il tempo di domandare come faceva a sapere quelle cose che si ritrovo ad spiare 3 ragazzini di cui uno era del primo anno di Grifondoro.

-Allora, tu ti devi spingere in fondo finché non vedi una luce. E poi devi venire qui senza correre. Ci siamo capiti?- disse un ragazzo dai capelli biondo cenere.

-Ma siete sicuri che così diventerò a tutti gli effetti un Grifondoro e nessuno mi prenderà in giro?- chiese il piccolo timoroso

-Si siamo sicuri, lo hanno fatto anche Ron e Harry e la Zabini- disse l'altro ragazzo bruno sicuro di se, almeno nell'apparenza.

-Ragazzi cosa ci fate qui?- chiese una voce gelida dietro le loro spalle. Severus volto lo sguardo vicino a lui ma non vi trovo altro che foglie, Hermione ora si trovava dietro le loro spalle.

-20 Punti in meno alla casa di Grifondoro e altri dieci ad ognuno di voi, e ora tornate nelle vostre camere alla torre. Subito- disse autoritaria.

Severus non l'aveva mai vista così neanche quando rimproverava Potter e Weasley o durante la guerra.

I ragazzini si girarono terrificati dalla presenza di Hermione che li guardava malissimo e prima che potessero scappare Hermione li richiamò.

-E la prossima volta usate altre persona da nominare le prove di coraggio perché ne io ne Potter o tanto meno Weasley abbiamo fatto una prova di coraggio così stupida, ci siamo capiti?- disse spaventando non poco i ragazzini del secondo anno che dopo quella frase corsero così velocemente come avrebbero fatto se ci fosse stato un dissennatore.

-Signorina da quando è così... scontrosa contro i Grifondoro?- chiese il professore che ora insieme all'alunna si avvicinava al castello.

-Professor Piton mi dispiace sottolineare che questi sono affari privati, e inoltre la pregherei di non seguirmi più nella foresta proibita perché non se Lui sarà così gentile da non farle niente- disse la ragazza riportando alla mente del professore gli eventi della svolti nella Foresta Proibita.

-Suppongo quindi non vorrà dirmi chi era quell'uomo- disse Severus sovrappensiero.

-Non è una persona quella, è un mostro- disse così sottovoce che il professore per poco non sentì.

-Ora se non le dispiace andrei nella mia nuova stanza a Serpeverde, devo ancora disfare le valigie, buona notte Professor Piton.- disse e sene scese nei sotterranei senza neanche aspettare la risposta dell'uomo.

 

Fine Flashback

 

Il professore aveva molte domande nella mente durante la colazione ogni mattina, da quando la ragazza era arrivata erano cambiate molte cose, per cominciare i suoi incubi notturni non lo disturbavano più. Come faceva quella ragazza a rendersi conto delle persone lontane chilometri? Come aveva capito di essere osservata da lui quella notte? Come mai era cambiata così tanto? Chi era quell'uomo nella Foresta Proibita? Che cosa voleva dalla ragazza? Perché Hermione non si doveva affezionare alle persone? E soprattutto a lui perché importava così tanto?

Ormai erano quelle domande, in particolar modo l'ultima, che ossessionavano il professore più temuto di Hogwarts.

 

 

Angolo Autrice

 

Se anche voi volete scoprire le risposte basta che continuiate a seguire questa serie, ah e i commenti sarebbero graditi.

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Capitolo 6
*** Una notte piena di parole silenziose... ***


Mi odiate lo so scusate il ritardo, ma ho avuto un casino di cose da fare, ma ora cercherò di aggiornare più spesso. Kiss Kiss Lovey Dovey

 

Una notte piena di parole silenziose...

 

Severus quella sera aveva nuovamente visto la sua alunna uscire in direzione del Lago Nero, e decise di seguirla.

Quella sera c'era un leggero venticello che portava con sé un profumo di fragola e mandorla.

-Professore devo forse pensare che mi segua?- chiese Hermione che era seduta vicino alla riva del Lago Nero, una folata di vento le scompigliò i capelli, facendo arrivare al professore di Pozioni un'ondata del dolce profumo della ragazza.

-Signorina le dovrei togliere almeno 20 punti per la sua impertinenza ma per OGGI lascerò correre- disse lui sedendosi di fianco alla ragazza. Non sapeva cosa si aspettasse da quel incontro, forse delle risposte che magari avrebbero soddisfatto la sua insana curiosità.

-Professore cosa ha sentito quella notte?- chiese voltandosi verso l'uomo che ora guardava per la prima volta quegli occhi così profondi a cui mancava quella scintilla di vita che negli anni precedenti c'era.

-Tutto ho sentito, ma niente ho capito- disse lui che non capiva cosa fosse successo a quella insopportabile so-tutto-io che lui conosceva.

-E' meglio così,mi dia retta se lo sapesse credo che ora non sarebbe più in grado di raccontarlo- disse voltando lo sguardo verso la luna che quella notte era la protagonista del cielo e unica spettatrice di quella conversazione.

-Signorina credo che lei nasconda un po' troppi segreti- disse lui osservando quella magnifica donna che era diventata la sua alunna. I capelli le si muovevano grazie alla brezza che proveniva dal Lago Nero, le labbra piene e rosee un po' schiuse e la luna maligna le faceva risaltare le sue curve sinuose e eleganti.

-Professore TUTTI nascondiamo segreti, suppongo anche lei...- esclamò voltandosi e guardandolo nuovamente negli occhi. Severus senti un brivido percorrergli la schiena ma fece finta di non capire il perchè.

-Professore sa perchè ho deciso di tornare a Hogwarts?- chiese

Hermione

-Suppongo per finire gli studi- La ragazza rimase allungo in silenzio a contemplare il Lago Nero chissà con quali pensieri.

-Si... ma non solo...

-Allora per quale motivo?- chiese curioso il professore.

-Perc...- la ragazza non finì di parlare che dovette difendersi la un incantesimo. Un Mangiamorte ora compariva nella loro visuale, era robusto e alto all'incirca un metro e ottanta, capelli neri e occhi marrone scuro.

-Professore le consiglio di andarsene ora- disse la ragazza, ma in quella frase non c'era altro che un ordine e Severus Piton si era ripromesso che non avrebbe più ubbidito a nessun' altro che a se stesso.

-Maledetta hai ucciso mio zio, come hai osato?- disse l'uomo avvicinandosi minacciosamente.

-Signorina dopo mi aspetto una spiegazione- la sua voce era sicura. Voleva delle risposte e le avrebbe avute.

Hermione schivo un attacco, usando un incantesimo non vocale e senza bacchetta e questo fece distrarre il professore, che per poco non venne colpito ma una barriera invisibile lo protesse, la cosa strana era che non era stato lui, la sua alunna. La lotta ormai continuava da mezz'ora sia Severus che il Mangiamorte avevano subito vari danni e ora ansimavano invece Hermione era perfettamente in ordine come se fosse appena uscita da una doccia rilassante. D'un tratto si vide un raggio nero provenire dalla bacchetta di Hermione, che stese l'avversario che ora era immobile per terra. Hermione fece un altro incantesimo non verbale e il corpo dell'uomo volo poco delicatamente per diversi chilometri lontani da Hogwarts.

-Signorina le mi deve delle risposte- disse autoritario Severus ancora scioccato da quello che i suoi occhi avevano visto.

-Professor Piton io non le devo niente, ma se proprio lo vuole sapere la accompagnerò dal professor Silente e lui le spiegherà tutto poi voltandosi si diresse verso il castello, al vecchio preside, dove forse Severus avrebbe avuto delle risposte sensate. Poi si immobilizzo un istante e si diede dello stupido per aver pensato che con Albus avrebbe finalmente saputo la verità.

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Capitolo 7
*** Chiarimenti... e una nuova missione per Severus ***


Chiarimenti... e una nuova missione per Severus

 

 

Hermione bussò alla porta del professor Silente e vi entro senza alcun permesso, non le serviva visto che ormai lei e il professore passavano molte ore rinchiusi in quel ufficio a cercare informazioni sempre più dettagliate su di Lui.

-Ah signorina Zabini, Severus vi stavo aspettando- disse quando li vide entrare

-Professor Silente il professor Piton vorrebbe delle delucidazioni su ciò che faccio la sera e sul perchè oggi sono stata attaccata da Petrov, che voleva vendicare lo zio- disse lei con voce fredda e indifferente come se la cosa non la riguardasse.

-Ah... certo, certo. Ma dimmi un po' come stai? E comunque come a fatto ad accorgersi che eri tu?- chiese il professore preoccupato per l'alunna.

-Io sto bene, riguardo a come abbia fatto a riconoscermi suppongo sia perchè Malfoy non ha cambiato il colore dei capelli e degli occhi- disse lei, se era irritata dalla superficialità del compagno non lo diede a vedere.

Severus non capiva cosa centrasse tutto questo con Draco, ma era certo che gli avrebbe chiesto spiegazioni.

-Capisco- il tono di voce di Albus era grave poi guardando avanti a sé si ricordo di dover dare delle spiegazioni a Severus.

-Allora Severus prima di dirti qualcosa ti sarei grato se mi dicessi quello che hai sentito e visto- disse lui guardandolo intensamente dietro ai suoi occhiali a mezza luna.

Severus si riprese da un primo shock per via della confidenza con cui si parlavano e iniziò a raccontare ciò che aveva visto e sentito. Dopo che ebbe finito guardo l'anziano preside che annuiva con solennità. Aspetto che Albus acquisisse totalmente le informazioni, cosicché potesse avere delle risposte.

-Hermione saresti così gentile da prendermi quel libro blu che abbiamo trovato nella sezione proibita? Si proprio quello. Grazie- Hermione porse il libro al professore, esso era un libro piccolino con una copertina blu notte su quel libro non vi era titolo.

Severus lo guardava incuriosito e cercava di capire cosa centrasse quel libro con la sua alunna, i suoi poteri e sopratutto l'uomo con cui lei si era incontrata quella notte. D'un tratto Hermione cadde a terra cerco di sollevarsi, ma non riusciva a stare in piedi. Severus le porse una mano per aiutarla ma quella venne spostata bruscamente da Hermione che si alzò e si sedette su una sedia di fronte alla scrivania di Silente.

Severus stette qualche secondo a osservare la sua mano e a chiedersi cosa avesse fatto di male, poi si ricordo che Hermione era una delle persone più orgogliose e testarde che lui avesse mai conosciuto, anzi la più testarda e orgogliosa in assoluto.

-Hermione ti avevo detto di riposare questa notte-disse in apprensione il preside, che la guardava con dolcezza e preoccupazione.

-Va tutto bene, e poi non era nei programmi che Petrov mi attaccasse- disse lei di nuovo fredda e quasi insensibile alla sua stessa sofferenza e stanchezza.

-Va bene tesoro perchè non vai a riposarti nella tua camera?- il preside aveva parlato dolcemente ma dietro a questa gentilezza vi era un ordine assoluto, che Hermione non volle disubbidire o forse era troppo stanca per lottare ancora.

 

Usci dalla studio di Silente e silenziosamente scese le scale,era così silenziosa che non sentivano rumori per i corridoi come se invece di camminare stesse volando, ma ecco un altro attacco di dolore questa volta più forte alzandosi a fatica disse la parola d'ordine ed entro nella sala comune dei Serpeverde, sfortunatamente per lei, sui divanetti verdi della sala comune trovo Blaise, Dafne, Draco,Theodor e Pansy. Appena Blaise l'aveva vista si era alzato per vedere cosa non andava nella sorella. Hermione era più che fredda, sembrava fatta di marmo.

-Draco, nella mia stanza immediatamente- poi saluto il fratello e gli altri era rimasti pietrificati perchè avevano visto che Draco ubbidiva all'ordine senza dire una parola saliva le scale. Appena arrivati in camera Hermione si stese sul suo letto, quell'anno vi erano pochissimi Serpeverde del settimo anno e così Silente gli aveva concesso una stanza unica per ognuno di loro.

-Hermione sai che si faranno una brutta idea di ciò che facciamo qua su?- Draco era appoggiato al cassettone che era di fronte al letto di Hermione

-Bé a me non mi interessa. Draco prendimi la pozione che mi hai fatto ieri, è nella cassapanca- disse Hermione che aveva ancora gli occhi chiusi.

-Tieni

-Draco puoi chiedere a Blaise e agli altri di salire, gli avevo detto che oggi gli dovevo parlare di una cosa importante

-Hermione vuoi coinvolgere anche loro?

-Si purtroppo è necessario

-Ma gli dovrai allenare e tu a mala pena riesci ad allenare me- disse preoccupato Draco per la sua migliore amica, si Draco e Hermione ora erano molto uniti, un po' di più che con gli altri. Tanto era vero che Draco era stato il primo ad essere informato, anche per via della sua curiosità.

-Lo so, e tu sai che io non vorrei coinvolgere nessuno ma è necessario

Draco scese e chiamò gli altri che quasi corsero per le scale.

-Di cosa ci volevi parlare?- chiese Blaise che ancora era preoccupato per la sorella.

-Sedetevi- e dopo che lo disse con un abile movimento della mano fece comparire cinque sedie verde-argento davanti a gli occhi stupiti dei quattro amici che non sapevano che dire. Si sedettero e aspettarono che Hermione gli disse cosa voleva.

-Allora voi quattro- e indico i quattro ragazzi che ancora non sapevano niente- farete un allenamento speciale con la sottoscritta, so che sembra pazzesco ma noi diventeremo una squadra speciale del ministero, mi dispiace non darvi altre spiegazioni ma non voglio mettervi in pericolo, l'unica cosa che dovete sapere e che ci occuperemo dei Mangiamorte, nuovi e più potenti dei precedenti si fanno chiamare The Black Shade. E' un compito assai pericoloso e non vi voglio obbligare ma se non accetterete vi dovrò cancellare la memoria di ciò che è successo stanotte- finì il suo discorso così tutti erano sbigottiti tranne Draco che era preoccupato per l'incolumità mentale degli amici in particolar modo di Blaise che guardava la sorella e poi scuoteva la testa e così via. Poi qualcuno parlò oltre la porta della stanza di Hermione e lei sciolse l'incantesimo sulla porta cosicché potessero entrare sia il Professor Piton che il Professor Silente.

-Oh Hermione vedo che hai avvisato i tuoi nuovi compagni, comunque sono rimasto stupito della tua scelta pensavo che avresti scelto la signorina Weasley con il fratello e il signor Potter- disse il preside valutando i giovani compagni di Hermione.

-Signore se non le dispiace vorrei dirlo anche a loro- disse lei che nella voce di richiesta cortese non vi era un briciolo.

-D'accordo signorina, ma l'avviso che non potrà avere altre reclute?

-Si signore

-Bene comunque domani pomeriggio lei dovrà andare nello studio del professor Piton

-D'accordo professor Silente, ma l'avviso che sin da stanotte inizierò ad informare tutti, mi farebbe il piacere di chiamare il signor Potter e i fratelli Weasley

-Va bene signorina ma non si affatichi troppo mi raccomando non dopo quello che è successo stanotte

-Buon riposo professor Silente

 

 

 

 

 

To continue...

 

Angolo Autrice

 

Allora vi volevo ringraziare per aver letto la mia pazza storia e per le recensioni e vi chiedo di recensire anche questa, spero vi sia piaciuta.

Lovey Dovey

 

 

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Capitolo 8
*** Reclute e Spiegazioni ***


 

Reclute e Spiegazioni
 
Hermione era stanca, ma non si poteva permettere di riposarsi.
-Cosa vuoi coinvolgere anche Potter e i Weasley, ma sarai troppo caricata di lavoro, Hermione non te lo puoi permettere.- Draco era così preoccupato per l'amica che si era scordato della sua compostezza. I Serpeverde erano sempre più sbalorditi.
-Draco te l'ho detto, io ho bisogno di tutti voi, ed inoltre tu, gli altri e Harry siete già un po' allenati Harry per via del gruppo segreto del quarto anno tu e gli altri perchè i vostri genitori vi hanno allenato con la magia nera, che per inteso voi NON userete per nessun motivo, siamo intesi?- chiese, ma di domanda non c'era proprio niente. I Serpeverde ora erano terrorizzati da Hermione.
In quel momento un timido bussare fece voltare tutte le teste tranne quella di Hermione e Draco che si fronteggiavano, Draco sapeva che l'ordine era esteso solo a loro ma lei avrebbe usato anche la magia nera, però sapeva anche che Hermione gli stava ancora nascondendo qualcosa e non gli piaceva avere segreti fra loro, dopotutto lui gli aveva raccontato tutto se stesso cose così intime che NESSUNO conosceva. Ma una cosa era sicuro avrebbe aspettato finchè lei non gli avrebbe detto tutto. Hermione sposto lo sguardo alla porta.
-Avanti- disse quasi con dolcezza vedendo entrare una Ginny Weasley un po' intimorita ma vedendo l'amica si sciolse un po'.
-Hermione, scusa volevo dire Zabini, il professor Silente ci ha detto che volevi parlare con noi, ma vedo che sei occupata, magari parleremo do...- Harry non finì che Hermione lo interrompesse con una mano.
-No, ragazzi potete entrare, dovevo parlare con tutti voi e comunque qui mi potete chiamare Hermione- rispose a Harry che quando sentì quelle parole li sembro di ricominciare a respirare dopo tanto tempo che tratteneva il respiro.
Ma l'amico comunque non riusciva a capire il motivo perchè fossero là, a questo enigma chiese risposte Ginny.
-Hermione, come mai ci hai mandati a chiamare?
-Devo parlarvi, del perchè quest'anno sono così fredda e del perchè non volevo che voi mi avvicinaste.- disse prima di prendere un respiro, ma si ritrovo a non averne affatto. Draco la soccorse immediatamente porgendole una fiala che la fece riprendere. Blaise intanto era partito in soccorso della sorella che fu più veloce e lo fermò.
-Allora come stavo dicendo a Blaise, Dafne, Theo e Pansy, che io da questa estate faccio parte di una squadra segreta molto...“speciale” del ministero della magia. Il professor Silente per diminuire il mio lavoro, anche se io ero contraria,- disse guardando Draco, poi tornò a guardare i suoi amici di Grifondoro che la guardavano scioccati- ma lui non mi ha dato retta è mi ha detto di scegliere dei compagni, leali, coraggiosi e astuti, bé chi è più astuto di dei Serpeverde, in oltre alcuni di loro sono anche coraggiosi e leali- guardo ogni Serpeverde negli occhi e tutti le sorrisero perfino Draco anche se il suo sorriso e triste- e poi vi sono, per quanto impossibile da credere dei Grifondoro astuti- ora guardava intensamente gli occhi di Harry- ed eccovi qui la mia squadra. Ah, una cosa non vi aspettate che gli allenamenti siano facili, saranno stremanti e vi faranno supplicare, ma vi chiedo di resistere più che potete, dovete essere dieci o venti volte più forti di adesso. Draco vuoi dirli tu come ti faccio allenare?- chiese ghignando e Draco ebbe un impeto di terrore di cui tutti si accorsero e ebbero paura.
-Hermione, come ti ho detto prima non hai la forza tra le missioni di Silente, quelle del Ministero e quelle per The Black Shade non ce la farai- disse Draco guardandola preoccupato, e di ciò tutti rimasero sbalorditi non solo per il fatto che l'amica avesse vene masochistiche, ma anche per il fatto che non era da tutti i giorni vedere così tante emozioni nel viso di Draco Lucius Malfoy.
-Scusante una cosa chi The Black...
-Shade. E' una società di Nuovi Mangiamorte che sono almeno tre volte più potenti e pericolosi.- disse Draco rivolgendo lo sguardo alla piccola Weasley.
-COSA?!? Ma Hermione sei impazzita- disse Ron che fino a quel momento non aveva aperto bocca
-Ron, calmati
-Calmarmi, perchè non ce l'hai detto prima, potevamo...
-Non potevate fare nulla, questo ordine ormai è stato dato e io sono l'unica a poter portare a termine questa missione- disse Hermione, ma dal suo sguardo si capiva che era triste per qualcosa che non stava dicendo e tre persone se ne accorsero Draco, Harry e Blaise.
-Hermione ora devi riposare domani mattina ne riparliamo va bene?- disse quasi dolcemente Draco.
-No domani inizieremo l'allenamento e non voglio discussioni, e non vi preoccupate per me starò bene- disse rivolta soprattutto a Theo, Pansy e Dafne che non avevano parlato ma erano preoccupati per l'amica.
-Vorrei che Draco, Harry, Blaise, Ron e Theo restassero, non vi preoccupate con voi parlerò domani mattina ora a letto, non sarò più gentile perchè siete stanche per una notte in bianco, ah Ginny per te Ron e Harry su quella cassapanca ci dovrebbero essere dei permessi speciali firmati dal Professor Silente così non vi metteranno in punizione e non vi toglieranno punti- disse rivolta alle ragazze che erano un po' seccate di non poter rimanere.
Quando le ragazze uscirono Hermione guardò i suoi amici ed inizio a parlare.
-Allora ragazzi per il momento di voi si occuperà Draco...
-Ma Hermione tu mi devi ancora allenare
-Draco, fammi finire. Per il momento, stavo dicendo, dei vostri allenamenti si occuperà Draco, e nel frattempo io allenerò le ragazze e Draco e tra una settimana faremo una prova per testare ciò che avete apprese da lì in poi mi occuperò sia delle ragazze che dei ragazzi, imparerete anche la magia oscura per necessità assolute ma se vedrò che uno solo di voi la userà con leggerezza gli farò dimenticare di tutto.-disse Hermione con tono minaccioso e nessuno oso contraddirla.
-Ma Hermione io mi devo ancora allenare
-Draco no dovrai fare altro che fare ciò che ho fatto fare io a te, ok? E mi raccomando allenati con loro pure tu, così la settimana prossima potremo darli una dimostrazione pratica.
Draco rimase senza parole per ciò che lo aspettava e Blaise per buttarla un po' sul ridere le chiese il segreto per farlo stare così
-Blaise allenati una sola ora con Hermione e scoprirai che il Lord Oscuro in confronto non è che un angioletto- disse Draco ghignando allo sguardo sconcertato ed impaurito dell'amico.
-Allora non sei cambiata più di tanto- disse Ron
-No Ron lei è cambiata e io e te amico dobbiamo scoprire la nuova Hermione- disse Harry e Hermione lo abbraccio
-Harry mi sei mancato- disse in un bisbiglio
-Anche tu Hermione ci sei mancata
Hermione si stacco dall'amico.
-Un' ultima cosa Harry, Ron voi durante il giorno non mi dovrete MAI avvicinare, capito se dovete dirmi qualcosa usate le monete magiche, ci siamo capiti? Se Lui vi vedesse sarebbe la fine del piano e Lui vi potrebbe fare del male ed io non voglio- disse guardandoli.- ditelo anche a Ginny, va bene? E adesso andate, Buona Notte.
Quando i due Grifondoro se ne andarono Hermione sapeva che sarebbe iniziato un interrogatorio da parte di Blaise.
-Hermione, ma cosa ti è saltato in mente? Cioè sapevo che non mi dicevi qualcosa ma questo... questo bé è incredibile- Blaise faceva avanti e indietro mentre sbraitava.
-Blaise- niente non sentiva- Blaise- disse Hermione più forte, ma niente- BLAISE ZABINI FERMATI UN MOMENTO!- gridò Hermione ormai esasperata
-Scusa è che sono scioccato e avrei voluto che tu ne parlassi prima con me che con Draco. Senza offesa amico- disse rivolgendosi a Draco che li fece capire che non c'era problema.
-Io l'ho detto a Draco perchè mi aveva visto nel frattempo che avevo finito un missione, ero ferita e lui mi ha dato un pozione per aiutarmi, tutto qui. Io no volevo che NESSUNO lo scoprisse.
-Forse ora è meglio che andiamo a letto- disse Theo, che aveva proferito solo quella frase in tutta quella sconvolgente discussione. Negli ultimi periodi Theo, Draco e Blaise avevano preso il posto di Harry e Ron al suo fianco, soprattutto Theo e Draco.
-Si hai ragione domani ci aspetta una lunga giornata, Buona Notte Hermione.
-Notte ragazzi a domani- disse un esausta Hermione.
Dopo cinque minuti che Draco, Blaise e Theo se ne andarono, Hermione se ne andò nella stanza di Draco per poi mettersi al suo fianco, Draco la fece accomodare come ormai faceva da settimane, e la abbraccio, Hermione era l'unica con cui non fosse mai andato a letto, ma era anche l'unica che faceva mettere al suo fianco, lei lo faceva dormire sereno e senza incubi e lui faceva lo stesso con lei.
 
Spazio Autrice
 
Che dire, a voi lettori largo arbitrio spero solo che vi sia piaciuta e che recensirete in qualunque caso.
Kiss Kiss Lovey Dovey
 

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Capitolo 9
*** Notte Insonne ***


Notte Insonne

 

 

Severus era nella sua camera e pensava a quello che Albus Silente gli aveva detto e alla sua missione che aveva accettato con impulso senza ragionare davvero, anzi c'era una ragione voleva saperne di più della sua alunna.

 

Flashback

 

Hermione era appena uscita dallo studio quando Albus gli disse di sedersi.

-Severus avrà notato stanotte che Hermione è molto cambiata.- disse il vecchio preside sedendosi nella sua poltrona.

-Severus ciò che ti dirò non sarà abbastanza da colmare la tua curiosità, ma questo è tutto quello che ti posso dire, la Signorina Zabini è stata molto riservata anche con me. Il preside fece apparire sulla scrivania il libro che poco prima Hermione aveva preso.

-Severus qui dentro c'è un po' delle informazioni, io e la signorina Hermione l'abbiamo preso nella Sezione Proibita. Questo libro narra di una giovane che era vissuta nel '800 e che aveva ucciso senza volerlo d'avvero l'uomo che amava perchè lui aveva usato la magia nera suprema, beh tu non la puoi conoscere essa è vecchia di secoli e neanche il Ministero ha più i documenti, l'uomo aveva usato la magia contro di lei ma lei aveva respinto l'uomo con un Protego così potente che lui ne rimase ucciso. Nessuno sa, dove lei abbia preso una tale potenza, l’unica cosa che si sa è che secondo la leggenda lei disperata crea un gruppo segreto per giovani ragazze, chiamato Le Domion”, e che ogni anno d'Estate tre ragazze sono reclutate con una lettera color oro e che il giorno dopo scompaiono per i due anni successivi. La signorina Hermione non so com’è riuscita a sopportare sia gli allenamenti che io e il primo ministro le affidavano sia quelli di Rebecca.

-Severus era basito non sapeva che pensare, la sua alunna era una Domion. Severus pensava che esse fossero una legenda, che si utilizzava per dare speranza nei cuori sofferenti dei bambini durante le guerre magiche. Severus cerca di tornare con un po' di contegno e chiederli ciò che a lui premeva.

-Cosa centra Draco in tutto ciò?

Il signor Malfoy involontariamente ha visto la signorina Zabini nel frattempo che lei tornava da una missione-, disse il preside- e siccome io le avevo detto di scegliere otto ragazzi per allenarli e aiutarla lei a deciso che il primo era proprio lui e dovrà allenare anche i suoi compagni.

-Ma signore la signorina come farà ad allenarli tutti se amala pena riesce con uno?

-Io credo che la signorina si sia già organizzata. Comunque Severus ti voleva chiedere se vuoi accettare due missioni per aiutare la signorina.

-Di cosa si tratta?
-Prima tra un mese dovrebbe continuare le lezioni segrete di pozioni per i compagni della signorina Zabini inoltre lei le darà il programma di pozioni e ogni fine mese lei dovrà fare il resoconto con la signorina

-Va bene la seconda missione qual è?

-La seconda missione gliela dirà la signorina Zabini. Ah, Severus anche tu sarai allenato dalla signorina Zabini ma non con i suoi compagni. Lo avverto che la signorina Zabini è molto severa.

-Ma signore...

Silente alzò la mano, il che voleva dire che non accettava repliche.

-Va bene...

-Severus sei sicuro?

-Si Albus

-D'accordo allora incontrerai la signorina Zabini domani alle 22:00 nella Stanza delle Necessità. Hermione ha trovato opportuno mettere una parola d'ordine che è “10 Rose”.

-Va bene.

-Ora Severus andiamo a vedere cosa combina Hermione e chi ha scelto.

 

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-Non si affatichi, troppo mi raccomando non dopo di quello che è successo stanotte

-Buon riposo professor Silente

Poi uscimmo dalla stanza di Hermione che aveva ricominciato a parlare con i compagni.

-Allora Hermione ha scelto, una scelta particolare ma sicuramente saranno una squadra perfetta.

-Ne è sicuro signore?- chiesi perplesso

-Si Severus ora è meglio che anche noi andiamo a riposare domani sarà una giornata faticosa, ma prima... - il professor Silente chiamò il suo Patronus, una fenice- va a chiamare il signor Potter con i fratelli Weasley e digli di andare nella stanza di Hermione - dopo che Silente disse quelle parole fenice se ne andò poi creo dei permessi e li mandò nella stanza di Hermione e con un sorrisetto se ne andò non prima di avermi salutato con la mano e dicendomi che era meglio andare a riposare.

Mi diressi nelle mie stanze.

 

Flashback

 

Ed eccomi qui che cerco di dormire senza per altro riuscirci, non so perchè ma mi sento eccitato come un adolescente.

Chissà forse riuscirò a capire il motivo per cui lei è diventata... così... fredda?

Ma ora è ora di dormire.

 

Angolo Autrice

 

Spero vi sia piaciuto e come il solito aspetto trepidante, le vostre recensioni a e ringrazio tutti quelli che ha recensito e le persone che hanno messo questa Fan fiction tra le preferite o le seguite e ringrazio anche chi legge in silenzio. GRAZIE A TUTTI!

Bacioni da Lovey Dovey

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Capitolo 10
*** Prima Lezione Parte 1 ***


Prima Lezione

Parte 1

 

 

Quel giorno si sarebbe tenuta la prima lezione che le ragazze avrebbero avuto con Hermione. Dafne, Ginny e Pansy era agitatissime e anche molto eccitate, non vedevano l'ora di poter iniziare. Verso l'ora di pranzo Ginny, Harry e Ron ricevettero una lettera. Dentro quelle lettere c'era scritta l'ora e il luogo per il loro incontro, poche righe che dicevano tutto, dopo che i tre ragazzi ebbero letto le lettere presero fuoco. Ginny alzo gli occhi verso il tavolo dei Serpeverde, ma non vide l'amica e neanche Malfoy. Poi torno al suo piatto continuando a pensare a ciò che avrebbero fatto quella sera.

 

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Nel frattempo nella Stanza delle Necessità c'era un ragazzo che cercava di non morire, per mano dell'amica/allenatrice.

-Draco come te lo devo dire se rimani senza bacchetta devi sapere o combattere corpo a corpo o usare la magia senza la bacchetta. Capisco che tu non vada pazzo per i metodi babbani ma devi farcela.- disse Hermione schivando con troppa facilità il colpo di Draco.

-Va bene cinque minuti di pausa.- disse Hermione vedendo Draco che a mala pena stava in piedi per tutti i colpi presi nella lotta.

Hermione prese la sua bacchetta e usò un incantesimo che fece guarire d'un tratto Draco e fece rammendare i vestiti strappati.

-Hermione un giorno mi dovrai insegnare questo incante...- non ebbe neanche il tempo di finire la frase che Hermione stava per cadere a terra.

-Non te la consiglio- disse lei abbozzando un sorriso nervoso e stanco

-Hermione cos'hai fatto?

-Non ti devi preoccupare per me. Mi daresti la pozione. Grazie

-Dovresti riposare

-Lo farò, promesso

-Quando? Quando Hermione? Non ce la farai con tutti noi- disse preoccupato Draco.

-Devi stare tranquillo, va bene ti prometto che mi riposerò al più presto.- disse lei rimettendosi in piedi con l'aiuto di Draco.

-Ora torniamo ad allenarci

-NO!

-Draco...

-No Hermione, no per poco non ti reggi in piedi

-Va bene allora useremo il molliccio che il professor Silente ci ha dato per gli allenamenti.

-Va bene

-Draco devi riuscire a fare un Patronus senza l'utilizzo della bacchetta

-Ci proverò

-No, non ci devi provare, ci devi riuscire. Io ho fiducia in te. In poche settimane sei riuscito a imparare molto, ma ancora devi imparare di più. E' anche per questo che ti ho affidato i ragazzi.

-Va bene

-Allora vai...- Hermione fece con la mano aprire un armadio a qualche metro di distanza da loro.

-Patronus- disse Draco quando si concentro a dovere. Il molliccio venne investito da una grande luce che lo fece ritirare nell'armadio. Hermione lo applaudi e Draco stanco per l'allenamento si accascio su una poltrona che l'amica aveva chiesto al Stanza delle Necessità. Hermione si avvicinò a Draco e gli porse un po' di cioccolato che Draco guardò stranito.

-Il cioccolato aiuta in questi momenti.- poi rivolta alla stanza- Vorremmo un pranzo per due.

Davanti ai due comparì un tavolo imbandito con molte delizie di vario genere.

-Bene ora riposiamoci un'ora che poi dobbiamo andare a lezione e poi...

-E poi ti metterei a letto!

-Draco... ne abbiamo già parlato. Non ti devi preoccupare per me

-Invece mi preoccupo, dormi poco, mangi poco... ormai sorridi anche poco- disse il ragazzo dispiaciuto per la vita che stava conducendo Hermione. Lui era già stanco, figurarsi Hermione!

-Va bene mi riposerò. Durante le vacanze Natalizie, va bene?

-D'accordo

-Ora mangiamo che mi è venuto un appetito pazzesco.

E ridendo e scherzando Hermione e Draco finirono di pranzare e si prepararono ad andare alle lezioni pomeridiane, avevano ancora due ore di Pozioni con i Grifondoro.

La classe era in un silenzio religioso. Si sentivano solo i rumori che provenivano dai pentoloni.

-Signor Paciock ha intenzione di fare saltare un'altra volta l'aula?-chiese acido il professore.

-No signore

-Allora le consiglio di mettere una sola ala di pipistrello- disse Piton passando a guardare altri alunni

-Signor Weasley, capisco che lei è ormai un caso perso ma l'avverto che se metterà ancora radice di Mandragora la sua pozione potrebbe farla diventare rosso come i suoi capelli

-Signorina Zabini buon lavoro- disse guardando dentro il pentolone dell'alunna, che lo ringrazio con il capo.

-Stessa cosa per il signor Malfoy e il signor Zabini.

-Grazie, professore.

E così passo l'ultima ora di quella giornata. I ragazzi uscirono dall'aula.

-Signorina Zabini ci vedremo sta sera alle 20:00, giusto?

-Si professore.

-D'accordo può andare

Hermione salutò il professore e andò nella sua sala comune. Vedendo i suoi amici gli disse di salire in camera sua. Una volta dentro, Hermione come l'altra volta fece apparire delle poltrone.

-Allora so che state morendo dalla voglia di farmi delle domande. Avanti!

I ragazzi guardarono la porta ma loro non avevano sentito niente, poi essa si apri e fece scorgere i tre Grifondoro. Ora capirono perchè Hermione aveva fatto comparire altre sedie accanto alle loro.

-Allora ora che ci siamo tutti. Chiedetemi quello che volete sapere.

Tutti i ragazzi si accalcarono e si fece una confusione infernale. Grazie al cielo Hermione aveva previsto tutto ciò e aveva insonorizzato la stanza. Però dopo 10 minuti che continuava Hermione, Pansy,Dafne e Ginny non ce la facevano più e Ginny fece finire il trambusto.

-RAGAZZI CON CALMA, UNO ALLA VOLTA!- urlò per farsi sentire.

-Oh. Grazie.

-Allora prima tu Blaise- disse Hermione

-Ho due domande fondamentali. 1) Perché il ministero ha scelto te? 2)Cos'altro ci nascondi?- chiese il fratello a Hermione.

-Allora il ministero mi ha scelta perchè si è accorto che durante la guerra non davo il meglio di me. Invece all'altra domanda non potrei rispondere, ma ho chiesto il permesso a Rebecca, quindi ve ne posso parlare.- disse Hermione guardando tutti e soffermandosi su Draco che fremeva dalla voglia di sapere la verità.

-Quattro anni fa mi arrivo una lettera d'oro che mi invitava a diventare una Domion...- disse ma fu interrotta da Pansy

-Ma quelle combattenti sono solo una leggenda per bambini

-No Pansy, anche io la pensavo così, ma quando ebbi in mano quella lettera... beh ho capito che era reale. Comunque venni invitata in questo istituto segreto, da allora a ora ho fatto molta strada ora ho finito il mio corso da tre anni. Mi hanno concesso di fare due anni in tre mesi, perchè ero la più brava del corso certo ho dovuto fare venti volte la fatica che fa Draco con me...- appena detta quella frase Draco cadde dalla sedia. Non ci poteva credere, lui solo con il suo allenamento aveva dolori da per tutto. Non voleva neanche immaginare le torture che aveva patito Hermione.

-Draco tutto bene amico

-Si, ma ora penso che tua sorella non sia umana

-Perché?

-Quando ti allenerai come mi alleno io, lo capirai

-Comunque, stavo dicendo, così quando il ministero mi fece allenare e mi insegno cose nuove io ero sempre pronta. Ora come ora sono impegnatissima, ma sia il Ministero che le Domion ha lo stesso scopo eliminare The Black Shade. Io vi insegnerò tutto ciò che dovrete sapere per le nostre “battaglie”.

Quindi voi ragazze imparerete: L'arte del ventaglio; Il linguaggio del ventaglio; Ad usare le armi babbane; Usare i modi di comunicazione babbana; L'arte della seduzione, non che ce ne sia bisogno però; Il corpo a corpo; Ed a usare la magia senza bacchetta. In poche parole sarete della armi letali per i nemici- disse la ragazza. Finendo il discorso i ragazzi la guardavano come se le fossero un' alieno.

-Ora se nessun altro mi deve chiedere niente. Io e le ragazze andremmo alla prima lezione.

-Una cosa Hermione. Noi che faremo- chiese Theo che si era ripreso dallo stato di shock.

-Di voi si occuperà Draco- disse guardando l'ultimo erede della casata dei Malfoy.

-Si ci penserò io a voi.

-Andiamo! Voi non venite?- chiese Hermione riferita ai ragazzi

-Si stiamo arrivando

-Va bene, te la ricordi la parola d'ordine no?

-Si.

 

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Hermione aveva portato le ragazze nella Stanza delle Necessità.

-Allora oggi inizieremo con una specie di “esame”. Saranno messe alla prova la vostra velocità, la forza fisica, l'astuzia e l' ingenio. Per oggi niente magia per nessun motivo oggi dovrete lottare per la sopravvivenza fisica e mentale. Io vi aiuterò solo in caso di ferite profonde. Mi dispiace essere così “spietata”, ma per allenarvi e vedere le vostre potenzialità devo per forza essere così dura. Allora dovrete trovare tre medaglioni ciascuna. Questo sarà il sentiero. Io ho creato una specie di spazio temporale, in esso un'ora nel nostro tempo equivale a un minuto e voi starete li un'ora.

-Cosa? Ma Hermione...

-Pansy, vuoi diventare più forte. Aiutare Theo nelle sue missioni invece di stare a scuola in ansia, vuoi essere alla pari con lui? Allora dovrai lottare, lottare e lottare per poi poter vince- Pansy doveva ammettere che l'amica sapeva convincere le persone.

-Siete pronte. Allora datemi le bacchette e mettetele qui.- disse facendo vedere una scrivania, dove le ragazze depositarono le loro bacchette.

-Bene ora entrate.

 

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Quando le ragazze varcarono quella porta si ritrovarono in luogo fantastico.

Era un bosco meraviglioso in Autunno. I raggi del sole entravano e si insinuavano tra le foglie verdi, gialle, rosse e arancioni, creando uno spettacolo paradisiaco. Il vento accarezzava i capelli delle ragazze. Poi la voce di Hermione risuono.

-Ragazze non vi fate ingannare. Niente in questo mondo è come sembra!

Dopo la voce scomparì e loro si guardarono intorno.

Ginny vide uno dei medaglioni, ma sfortunatamente per lei lo vide anche Pansy. Pansy però non si era resa conto che vi era una trappola e per poco non veniva uccisa da una delle frecce che venivano da neanche loro sapevano dove. Stava per prepararsi all'impatto ma questo non si presentò mai, d'un tratto si sentì leggera come se stesse volando, apri gli occhi e vide Ginny che ormai a terra le sorrideva.

-G-grazie

-Prego. Comunque credo che Hermione voglia che noi collaboriamo.

-Sei sicura?- chiese Dafne. Ginny si sorprese Dafne Greengrass per quel che ne sapeva non era di certo una gran chiacchierona.

-Se il suo modo di pensarla sul lavoro di squadra, allora si ne sono sicura.

-Giusto Ginny!-questa era Hermione dopo queste parole Hermione non le parlo più.

Dafne, Ginny e Pansy diventarono molto affiatate, lavorando insieme era riuscite a prendere quasi tutti i medaglioni, gliene mancavano solo uno. Era distrutte si psicologicamente e corporalmente, ma dovevano farcela mancava solo un ostacolo.

-Ragazze sono distrutta- disse Dafne

-Lo so lo siamo tutte, ma ricordatevi per chi lo facciamo. Hermione ha bisogno di noi!- disse Pansy

-Allora vediamo di prendere questo medaglione.

Il paesaggio cambiò ancora ora erano il una pianura di neve bianca. Si erano infatti rese conto che ogni tanto il paesaggio cambiava il bosco, il lago, la spiaggia, perfino un paesaggio spaziale e senza gravità. E ora eccole qui che si preparavano per l'ultima sfida.

-Sembra facile cerchiamo questo medaglione nella neve dovrebbe rispendere di più, no?

-Si è vero, ma ricordiamoci che niente qui è come sembra- disse Ginny ricordando le parole dell'amica.

Dafne aveva intravisto qualcosa di dorato nella neve.

-Ragazze l'ho trovato è la giù!- disse indicando un punto lontano qualche metro.

-Va bene ma stiamo attente, Ginny hai portato quel legnetto?

-Si tieni- e glielo porse a Pansy. La ragazza lo butto proprio dove la Serpeverde le aveva indicato. In un istante tutto il paesaggio cambio. C'erano fiamme ovunque, Dafne, Pansy e Ginny si voltarono in un impeto di terrore. Ad un tratto le ragazze sentirono dentro di loro un calore molto particolare. Quando riaprirono gli occhi si guardarono. Quasi non si riconoscevano! Ginny aveva i rossi capelli legati in una alta ed elegante coda che le faceva risaltare di più i suoi occhi azzurri, indossava un vestito intero senza bretelle, anche esso rosso come il fuoco. Era truccata con rossetto rosso e ombretto del medesimo colore come le unghie, e per ultimo portava attaccata al collo una gemma di colore rosso.

Dafne invece aveva i capelli biondi legati in elegante doppia-coda, indossava un vestito lungo fino a sotto il ginocchio, color viola, che la faceva sembrare elegante e aggraziata. Il suo trucco consisteva in un ombretto viola-lilla, lucidalabbra con brillantini viola e del medesimo colore vi erano le unghie. E come Ginny portava al collo una gemma viola.

Stessa cosa successe a Pansy. Lei aveva i capelli corvini slegati che le arrivavano oltre le spalle. Il suo abbigliamento consisteva in un topo con allacciatura dietro il collo e con una scollatura ampia, il quale lasciava vedere l'ombelico, portava una gonna che dal ginocchio sinistro scendeva in diagonale, il suo abbigliamento era di color verde-acqua. Anche l'ombretto era color verde-acqua e il lucidalabbra con piccoli brillantini color verde-acqua e del medesimo colore aveva anche le unghie. E come le amiche portava al collo una gemma di colore verde-acqua.

Le ragazze si guardarono esterrefatte. Poi la sentirono di nuovo, la voce di Hermione.

-Ragazze per il momento vi posso dire solo una cosa lasciatevi guidare da ciò che l'istinto vi dice di fare, non ragionateci troppo e fatelo.

-Sentito ragazze dobbiamo fare ciò che l'istinto chi dice- disse Pansy

-Si, il mio istinto mi dice che abbiamo davanti il nostro nemico.

Pansy e Ginny guardarono dove Dafne indicava e vi videro un... bambino?

Ok la cosa era strana e inquietante cosa ci faceva li un bambino?

Le ragazze non ebbero neanche il tempo di finire di formulare quel pensiero che il bambino si trasformo in una specie di Minotauro.

-Beh a me non mi sembra più poi così innocente, come sembrava 5 minuti fa. - disse Pansy e le due annuirono in senso di accordo.

Il Minotauro si avvento addosso a Pansy, che evitò saltando in alto, molto in alto, ma non ebbe il tempo di chiedersi cosa fosse successo. Senti il calore di poco prima ora la opprimeva e distinto mise le mani davanti a se da esse usci un pompata potente di acqua, che stordì il nemico, ma esso non ebbe il tempo di riprendesi perchè si ritrovo il un vortice di aria che lo stava facendo soffocare, lanciato da Dafne e siccome ancora non bastava il vortice venne infiammato da Ginny che aveva lanciato due palle di fuoco. Il mostro cadde a terra morto e anche lui come gli altri si ritrasformò in una manichino magico che scomparve dopo pochi secondi. Le ragazze si guardarono esterrefatte, poi solo il buoi.

 

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La prima a riprendersi fu Dafne che si guardò in torno e vide Hermione trafficare con delle pozioni.

-Dafne finalmente ti sei svegliata- disse l'amica voltandosi sorridendo all'indirizzo suo e delle altre due amiche ora si stavano riprendendo.

-Va bene credo che vorrete sapere che è successo, no?

-Beh si, all'improvviso ci siamo ritrovate con vestiti non nostri e con le mani che prudevano dalla voglia di scatenare cicloni, di lanciare pompate di acqua e palle di fuoco, tu non vorresti delle risposte?- chiese tutto d'un fiato Pansy.

-Allora state sedute- Hermione tirò fuori quattro gemme le prime tre erano quelle che le ragazze si erano ritrovate al collo e poi ce ne era un'altra blu notte, che apparteneva a Hermione.

-Queste gemme sono come degli attestati per quelle che sono diventate Domion, quindi ben venute nel mio mondo. Comunque per le trasformazioni vi posso solo dire che con quelle siete riuscite a raggiungere il vostro essere più completo, con quelle trasformazioni voi utilizzate tutto il vostro potere. Una raccomandazione ragazze questo potere se non utilizzato bene potrebbe scatenarsi contro le Domion. Comunque ho chiesto al professor Silente se domani mattina poteva farci uscire a Hogwarts per andare da Rebecca.- disse Hermione. Le ragazze era un miscuglio di emozione, sorpresa, felicità, curiosità e anche un po' di paura.

-Ora ragazze anche i ragazzi hanno raggiunto la loro massima potenza solo che loro non hanno dei vestiti fichi come i nostri- disse bisbigliando e scherzando. Peccato che Draco e i ragazzi si stavano avvicinando e sentirono quella infelice frase lasciare la bocca di Hermione.

-Si ma noi abbiamo un tatuaggio- disse ghignando Draco

-Anche io ne ho uno- disse ora un po' risentita Hermione

-E dov'è?

-Non si può vedere se non mi trasformo

-Allora trasformati

-D'accordo ma l'hai voluto tu- disse lei

Prese la sua gemma e se la mise al collo. In quel momento tutti videro solo una gran luce dorata avvolgere Hermione e quando essa scomparve tutti rimasero a bocca aperta era... bellissima, no che non lo fosse di solito ma in quel momento rispecchiava un angelo venuto dal paradiso e un diavolo tentatore che risaliva dall'inferno. In quel momento nessun uomo sarebbe stato indifferente a tanta bellezza in una sola donna. E di questo le ragazze ne risentirono e decisero che appena tornate al dormitori i fidanzati pagassero quello spettacolino. Però dovevano ammettere che Hermione e molto, molto bella.

Hermione aveva i capelli ondulati e setosi che le cadevano sulle spalle. Il suo vestito era corto sopra il ginocchio con l'allacciatura dietro il collo, e aveva la scolatura ampia sia sul davanti che dietro la schiena il vestito era color blu notte con piccoli brillantini bianchi in tutto il vestito come se essi fossero stelle brillanti nel cielo notturno. Come trucco aveva un ombretto blu notte anche esso ricoperto di brillantini, le labbra era tinte del medesimo colore anche esso con brillantini, e anche le unghie avevano lo stesso destino.

In oltre le sue scarpe erano diverse da quelle delle ragazze che erano delle ballerine, lei aveva uno stivale, con gli stesso giochi di colore, che le arrivava poco più sotto del ginocchio con tacco alto.

-Vedi Draco è qui il mio tatuaggio- disse Hermione facendoli vedere dietro la schiena vi era un'aquila il suo Patronus.

-Anche le ragazze ne hanno uno, il tatuaggio rappresenta il nostro Patronus- disse come un'insegnante ai suoi alunni, cosa che non si allontanava dalla realtà.

Poi tornò normale e si prese la sua tracolla piena di libri.

-Ora devo andare e mi raccomando bevete le pozioni che ho preparato sono sul tavolo poi andate nelle vostre stanze, li ho fatto portare da un elfo del cibo, mangiate e andate a dormire, mi raccomando. Domani inizieranno i veri allenamenti- disse Hermione con un sorriso incoraggiante, prima di chiudersi dietro la porta della Stanza delle Necessità.

I ragazzi si guardarono l'un l'altro terrorizzati, l'unico che ancora manteneva il suo ghigno era Draco che aveva fatto capire ai ragazzi cosa voleva dire allenarsi, con Hermione Jane Zabini.

-Ma io sono distrutto!- si lamentò Ron

-E ancora non hai visto proprio niente Ron- disse Draco

-Quello di oggi sarà una passeggiata al parco, rispetta a quello che ancora vi aspetta.

-Ok è ufficiale mia sorella si vuole liberare di noi tutti in un colpo solo- disse Blaise un pizzichino terrorizzato.

-Sono d'accordo con Blaise, ma non capisco che cosa le abbiamo fatto di male- disse Theo ancora un po' dolorante per via di quel “esame”.

-No, ragazzi non possiamo arrenderci così ricordate per chi lo facciamo?- chiese Harry.

-PER HERMIONE- dissero tutti in coro, ma accorgendosi di quella strana sincronia scoppiarono a ridere.

-Ok però ora pigliate le pozioni che vi ha preparato Hermione- disse Draco tornando un po' più serio

-Amico non ti ammiro tu hai dovuto sopportare tutto ciò prima di noi- disse Theo dandoli un pacca sulla spalla

-Si, ma ormai mi sono quasi abituato. Quasi perchè con gli allenamenti di Hermione una persona non si abitua mai.- disse lui sorridendo

-Wow hai avuto coraggio a continuare- disse Ron scuotendo la testa

-Lo faccio per la mia migliore amica

-E noi tutti non saremo da meno- disse Dafne

-Si amore non lo saremo, ma ora andiamo a riposarci.

-Guardate che voi non siete gli unici distrutti

-In effetti hanno ragione le ragazze. Hermione è stata più dura di me- disse Draco

-Più dura di te?!?- dissero in coro i ragazzi guardando le fidanzate e amiche

-Si lei desidera la perfezione per questo oggi all'ora di pranzo mi ha detto che farete cambio di istruttore, ogni giorno.-disse ghignando, vedendo le facce di terrore dei ragazzi e quelle di sollievo delle ragazze.

-Noooo, ma allora ci vuole davvero morti- disse Ron facendo ridere tutti.

 

Spazio Autrice

 

Lo so, lo so è molto lungo rispetto a gli altri capitoli e c'è un po' di confusione, a questo proposito se non capite qualcosa recensite e io cercherò di fare chiarezza su quello che la mia mente pazza elabora. Recensite per qualsia cosa vi passa per la mente, sono pronta a tutto anche alle recensioni negative così potrò migliorarmi. E come sempre spero che questo capitolo vi sia piaciuto!

 

Kiss Kiss Lovey Dovey.

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Capitolo 11
*** Prima Lezione Parte 2. ***


Prima Lezione

Parte 2

 

 

I ragazzi erano rimasti soli nella stanza di Hermione e ora Draco stava spiegando loro cosa avrebbero imparato loro.

-Le cose che faremo saranno presso a poco che stesse che faranno le ragazze senza però i ventagli, invece per quello che riguarda l'arte della seduzione sarà anche lei nel nostro programma.

-Ma non ce ne di bisogno, noi la conosciamo già

-Blaise io, tu e Theo la conosciamo ma Harry e Ron

-Come ci hai chiamati?- chiese sorpreso Ron

-Senti dovremo lavorare insieme... diventeremo inevitabilmente amici, secondo Hermione, e comunque lo faremo solo quando saremo soli, ci siamo capiti? Ora non perdiamo tempo. Dobbiamo andare nella Stanza delle Necessità.

-Va bene, ma cosa faremo, una volta arrivati li?- chiese curioso Theo

-Faremo un piccolo “esame” che ho fatto anche io, solo che io sono più buono di Hermione e le ho chiesto di diminuire il livello di difficoltà di due altezze.- disse un Draco ripensando a cosa aveva dovuto sopportare in quel piccolissimo esame, come lo aveva definito lei. In quel esame aveva iniziato a pensare che se Voldemord avesse fatto un solo allenamento con la sua istruttrice non ci sarebbe stato bisogno della nascita di Harry Potter.

-Andiamo, allora? Su su

-Va bene

 

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Draco portò i ragazzi davanti alla Stanza delle Necessità e pronunciò la parola d'ordine.

Una volta entrati nella Stanza delle Necessità i ragazzi videro Hermione che guardava oltre una specie di vetro.

-Hermione- disse Ron sventolando il braccio

-Ragazzi siete arrivati finalmente.

-Hermione ma così le farai morire- disse Draco tra il preoccupato, ma poi pensò che il suo allenamento era stato più rigido e poi le ragazze almeno potevano fare lavoro di squadra, cosa che a lui non era stata concessa.

-Non ti preoccupare, sono qua tutto il tempo e poi sto usando l'incantesimo che ti ho insegnato

-Ma Hermione come farai, devi ancora creare lo spazio temporale per i ragazzi, hai bisogno di moltissima magia ed energia

-Per questo Draco tu mi aiuterai- il ragazzo stava per interromperla ma Hermione lo fece tacere con un'alzata di mano. Una volta che il ragazzo si zitti Hermione continuo il discorso.

- So che dobbiamo allenarci molto su questo incantesimo ma per me è di fondale importanza il tuo aiuto.

-Va bene

-Allora dovrai fare la stessa cosa che ti ho fatto vedere all'allenamento di ieri. Però mi dovrai tenere la mano così sprecheremo molta meno energia.-

Draco prese la mano che la compagna gli offriva.

Poi sotto lo sguardo stupito dei ragazzi Draco e Hermione vennero investito da un vortice di luce e vento.

Dopo pochi secondi Blaise e Theo videro comparire una porta di legno pregiato, richiamarono anche Ron e Harry che erano ancora sotto shock.

Hermione ebbe un capogiro e venne preso prontamente da Draco.

-Ora basta Hermione!- Draco aveva la sua leggendaria calma e ora stava sbraitando contro l'amica.

-Tu HAI urgente bisogno di riposo!

-Draco, per favore non ti ci mettere pure tu

-Hermione ti sembra che non ti vedo la notte quando mi sveglio che tu stai scrivendo o preparando qualche missione per conto del ministero- disse un Draco Malfoy arrabbiato e preoccupato per Hermione

-Ti ho detto che mi riposerò

-Ok. Basta se non mi vuoi essere aiutata. Ragazzi entrate dentro la porta e iniziamo la prova.

Ron e Harry silenziosamente entrarono, ma Theo e Blaise si fermarono.

-Hermione secondo noi dovresti dare ascolto a Draco- disse Theo preoccupato per la saluta dell'amica

-Grazie Theo, so che Draco ha ragione, ma se mi volete aiutare dovrete essere impeccabili. Io starò bene

-Come fratello ti chiedo di non affaticarti troppo, ora che ti ho ritrovato non ho alcuna intenzione di perderti- disse Blaise prima di entrare come gli altri nella porta.

-Draco

-Che c'è?- chiese ancora seccato

-Mi potresti dare la pozione sonnifera

-Davvero?- Draco senza aspettare una risposta andò felice verso una credenza dove lui e Hermione tenevano le varie pozioni

-Se riuscirai a controllare tutti e due i gruppi per un po' la berrò se no...- Draco non la fece finire.

-Non ti preoccupare ce la farò ma tu devi dormire per almeno mezz'ora

-Va bene, ma se succede qualcosa...

-Si uso l'incantesimo per svegliarti le so le regole- disse lui sorridendo. Quando Hermione ebbe preso la pozione Draco chiese alla Stanza di creare una piccola infermeria con un paio di letti, che comparvero subito sotto lo sguardo di Draco.

Ora poteva occuparsi della prova dei ragazzi!

 

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I ragazzi erano curiosi di sapere cosa sarebbe successo di li a poco. Si trovano in una spiaggia, da quello che avevano capito li le loro bacchette erano inutili, difatti le avevano lasciate a Draco, vedevano un mare molto limpido e sentivano l'odore del mare e la brezza, sembrava tutto così... reale.

-Ragazzi- la voce di Draco si libro nell'aria e i ragazzi ascoltarono incuriositi.

-Voi dovrete trovare i quattro stemmi delle casate di Hogwarts, ma non vi esaltate non sarà così semplice perché gli stemmi sono tatuati o sono parte del corpo dei vostri nemici, ci sono due copie di ogni stemma per capire quando siete riusciti nel compito vedrete che il nemico scomparirà davanti ai vostri occhi.

Inoltre sotto ordine di Hermione io non vi potrò aiutare in alcun modo ameno che non siate gravemente feriti. Bene e ora inizi la prova- dicendo questo Draco smise di parlare e lascio i ragazzi in balia della prova.

 

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-Certo che dovrò parlare con Hermione- disse Blaise ce come gli altri non sapeva da dove iniziare.

-E noi ci metteremo in fila dietro di te- disse Ron che stava attento, guardandosi intorno.

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Capitolo 12
*** Scuse. ***


Salve, lo so mi odiate intensamente ma non ho potuto fare nulla per diverso tempo per problemi personali, che se non vi dispice non sto qui a spiegare. Volevo solo avvisare che le mie storie verranno interrotto a tempo indeterminato, mi dispiace tanto.
Con grande affetto Lovey Dovey.

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