Why Am I the One.

di JovaDepp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Capitolo ***
Capitolo 2: *** II Capitolo ***
Capitolo 3: *** III Capitolo ***
Capitolo 4: *** IV Capitolo ***
Capitolo 5: *** V Capitolo ***
Capitolo 6: *** VI Capitolo ***



Capitolo 1
*** I Capitolo ***


And you, why you wanna stay?
Oh my God! Have you listened to me lately?
Lately, I've been going crazy...
Some Night (intro)


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PROLOGO
Mary, Nate e Cloe sono tre migliori amici, si conoscono dall’asilo e da allora non si sono mai separati. Hanno sempre condiviso l’amore per il canto, ma solo Nate ci ha creduto fino alla fine tanto che quel sogno lui è riuscito a realizzarlo. È diventato il frontman dei Fun. È bravissimo, ed è amato da tutti. per quanto riguarda Mary e Cloe, loro hanno sempre sostenuto il loro migliore amico. Cloe ha sempre amato la moda e fa la stagista in una delle atelier locali. Mary, invece, ama scrivere. Vorrebbe diventare una grande scrittrice come lo sono diventati i suoi idoli: J.K. Rowling, Suzanne Collins e Rick Riordan. 

I CAPITOLO
Sono le 6.30pm, sono vicino al computer e continuo a navigare su internet noiosamente. Cloe è in cucina, sistema i piatti.
Oggi per me e per lei è un gran giorno. Rivediamo il Nate, il nostro adorato Nate. Avrà un po’ di pausa dopo il tour in Europa e quindi ha deciso di tornare a casa, da noi!
 
Mentre continuo a girovagare per internet sento Cloe urlare ‘Vuoi andarti a preparare che tra poco dobbiamo andare a prenderlo?!’
Io: ‘vado vado, con calma’
Quella ragazza è sempre così isterica. Scarica tantissima ansia e quando fa così giuro che la odio profondamente.
Vado a lavarmi, mi vesto e vado a truccarmi. Mentre sono in bagno, di fronte allo specchio per truccarmi, squilla il telefono di Cloe, la sento rispondere ‘pronto? Si,si… scendo subito… vengo’
Mi affaccio e le dico ‘Clo chi è?’
Clo: ‘no niente. Continua a prepararti, scendo un attimo’
Faccio come mi dice mentre lei scende. Sto per mettere l’eyeliner quando una voce familiare mi parla e mi dice ‘ciao mora mia’
La riconosco, è la sua voce, quella di Nate, la riconoscerei tra mille. Mi scappa una lacrima che mi fa sciogliere la matita appena messa. Mi giro, nemmeno il tempo di sorridere che mi fiondo tra le sue braccia. Lui mi prende in braccio e mi fa girare. Il cuore mi batte fortissimo. Sono pochi mesi che non lo vedo, ma per me è come se fossero secoli!
Io: ‘ma perché non mi hai detto che eri qua? Sarei scesa per aiutarti con le valige’
Nate: ‘e perdermi questo tuo bellissimo viso sorpreso vedendomi qui? No no, meglio così’
Io: ‘sempre il solito stupido. Ma Cloe invece è venuta a prenderti’
Nate: ‘si lei è venuta giù, l’ho chiamata io! Ma dai vieni qui’
Mi abbraccia e mi da tanti baci sulla guancia
Na: ‘ho comprato delle cose per te e per Cloe’
Io: ‘o davvero? E dove sono?’
Sono così curiosa che comincio a cercare nel suo borsone come una bambina il giorno di Natale.
Na: ‘calma, calma. Sono qui’
Nate va alla sua valigia e prende due buste. Una per me e una per Cloe. Nella mia ci sono tantissime cose. Tantissimi souvenir dei paesi dove è stato. Uno di questi però mi lascia a bocca aperta. È una collana con un ciondolo meraviglioso: un cuore con dentro scritti tre nomi, i nostri, e dietro i nomi c’è una nostra foto, scattata qualche mese fa.
Na: ‘l’ho fatta fare da un orefice quando ero a Roma’
Nate estrae anche la sua collana
Clo: ‘ma se dicessi che è meravigliosa?’
Na: ‘e tu non dici niente mora?’
Si gira verso di me, io non riesco a proferire una parola
Io: ‘è…è…’
Na: ‘è?’
Io: ‘perfetta!’
Lo guardo e comincio a piangere dall’emozione
Io: ‘mi sei mancato’
Na: ‘anche tu piccola’
Facciamo un abbraccio di gruppo e poi ci sediamo sul divano e io e Cloe costringiamo Nate a raccontarci tutto il tour
Na: ‘…ma adesso basta parlare del tour, ditemi di voi… com’è stata iin questi giorni…’
Io: ‘credo tu voglia dire in questi mesi’
Na: ‘si…com’è stata in questi mesi che non ci sono stato?’
Clo: ‘a me sempre tutto uguale, ma a qualcuno…’
Io: ‘zitta Cloe’
Na: ‘c’è qualcosa che non so?’
Io: ‘si… mi sono fidanzata’ *dice tutto d’un fiato*
Na: ‘oh…’
Io: ‘solo oh?!’
Na: ‘si…cioè no. Chi è? Quando vi siete messi insieme? Siete andati oltre? E…ti tratta bene?’
“ti tratta bene?” questa frase risuona nella mia mente. Nemmeno i miei genitori, o mio fratello mi hanno chiesto se il mio ragazzo mi tratta bene, invece lui si.
Gli sorrido –si chiama John, è un anno più grande di noi, è un giornalista sportivo, ci siamo messi insieme più o meno un anno fa, se siamo andati oltre? Ehm… devo proprio dirtela questa cosa? *ride* e…sì, mi tratta bene’
Na: ‘sai che se non lo facesse gli sciolgo le mie guardie del corpo?’
Io: ‘oh ma dai, sei così codardo che lasci fare il lavoro sporco alle tue guardie del corpo?’
Na: ‘è a questo che servono, quindi si’
Io: ‘ i viaggi non ti hanno cambiato di una virgola’
Na: ‘e questa cosa non va bene?
Io: ‘va benissimo’
Gli sorrido e poi mi concedo andando a prepararmi per uscire con Nate e Cloe. Facciamo una rimpatriata, dobbiamo farla, ne abbiamo l’assoluto bisogno.
Mi preparo, metto un vestitino rosso, con una cintura alla vite nera
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=82539244&.locale=it  e insieme ai miei due imbecilli vado in un locale poco noto di Glendale, per evitare di trovare tanti fan di Nate.
Appena ci sediamo al nostro tavolo appartato Cloe tartassa Nate di domande
Cloe: ‘qual è stata la tappa che più ti è piaciuta?’
Na: ‘ho adorato tutte le tappe, ma Roma è stata fantastica…lì abbiamo anchhe fatto il collegamento in diretta con una radio famosa italiana, così i fan che non sono potuti venire al concerto hanno potuto comunque assistere a un nostro concerto’
Io e Cloe guardiamo Nate incantate… lui è riuscito a realizzare il suo sogno e noi siamo contentissime per lui! Ogni volta che torna da un tour siamo emozionate quasi quanto lui e siamo così elettrizzate quando ci racconta dei suoi concerti che vorrei tanto abbandonare la mia vita e seguirlo in tutte le sue tappe. I miei pensieri vengono interrotti da Nate che esclama: ‘Perché non venite con me al prossimo concerto?’
Cloe: ‘sarebbe bellissimo’
Ha gli occhi che brillano dall’emozione. Io non rispondo, ma mi limito a sorridere
Na: ‘bhe lei ha il suo ragazzo adesso, e di certo non può abbandonarlo per venire con noi’
Lancio uno sguardo “assassino” a Nate
Io: ‘sai bene che con te verrei in capo al mondo… abbandonerei tutto e tutti in questo momento per venire con voi…’
Na: ‘ma…’
Io: ‘ma niente, perché adesso non ci godiamo la serata, pensiamo a questo qualche altro giorno’
Continuiamo la serata tra chiacchiere, risate e giochi!
 
Il mattino seguente mi sveglio di buon’ora per andare a preparare la colazione a quei due dormiglioni. Vado in cucina ma trovo già tutto apparecchiato e uno strano soggetto accanto al forno, ah no… è solo Nate con il grembiule
Io: ‘che ci fai a quest’ora sveglio e soprattutto perché indossi un grembiule per preparare un po’ di latte e due biscotti’
Na: ‘ma tu perché fai sempre domande?’
Io: ‘sono una giornalista, è il mio lavoro’
Nate ride, quella risata, Dio quanto mi era mancata!
Io: ‘ridi ancora’
Na: ‘perché?’
Io: ‘l’adoro questa risata’
Questa volta sorride, come fa tutte le colte che è imbarazzato e non sa se dire qualcosa o limitarsi a ringraziare. Questa volta cambia direttamente discorso.
Na: ‘ieri sera dicevo sul serio, potete venire con me al prossimo tour’
Io: ‘ma non era solo un concerto?’
Na: ‘solo un concerto non basta, voi dovete stare con me per tutto un tour’
Io: ‘anche io non scherzavo quando ti ho detto quella cosa, ma adesso vorrei avere un po’ di tempo per me’
Nate non risponde ma mi guarda soltanto, così riprendo ‘sai, avevo pensato di scrivere un libro, ma non mi viene in mente niente… tutto mi sembra così banale e scontato’
Na: ‘tu non sei banale e scontata. Tu protesti anche scrivere solo il tuo nome e già sarebbe un successo’
Io: ‘Nate Ruess, ma cos’è tutta questa dolcezza?’
Na: ‘mi viene solo in occasioni “speciali” con persone “speciali”’ *ride*
Questa volta sono io ad essere in imbarazzo, così subito cambio discorso
Io: ‘ma questo latte?’
Na: ‘arriva capitano’
Mentre Nate prepara il latte si sveglia anche Cloe e facciamo colazione insieme
“din don” è il campanello della porta che suona mentre continuiamo a fare colazione
Io: ‘vado io’
Mi precipito alla porta sperando che sia John, e infatti è lui.
Io: ‘ciao amore’ mi alzo sulle punte e John mi bacia
 
PARTE CLOE
Mary va alla porta e intanto io e Nate sparecchiamo la tavola
Io: ‘sicuramente è John’
Na: ‘così finalmente lo conosco’
Nate non è convinto di quello che dice, è strano, soprattutto con Mary! Lo capisco da come si comporta, ogni volta che nominiamo John fa finta di essere o distratto o tenta in tutti i modi di cambiare discorso
Io: ‘che ti prende Nate? Sei strano…’
Non mi può rispondere perché veniamo interrotti da Mary e John
Ma: ‘Nate… ti voglio presentare John, il mio… bhe il mio ragazzo’
John si avvicina e nate e si stringono la mano.
Na: ‘ehi, ma io ti conosco… tu sei John, John Carter’
John: ‘si sono io… come mi conosci?’
Na: ‘bhe ti sei fidanzato con mia sorella e poi l’hai tradita con quelle cinque ragazze in un mese’
Restiamo tutti in silenzio, Nate sorride, poi riprende ‘oh, ma sono sicuro che questa volta hai messo la testa a posto e non farai del male a Mary, perché lei mi ha detto che la tratti bene’
Jo: ‘si la tratto bene perché mi piace’
Mary interviene prendendo John e andando in camera sua, rimaniamo solo io e Nate
Na: ‘è uno stronzo!’
Io: ‘sei geloso Nate!’
Na: ‘io geloso? No macchè… è che quello non è un bravo ragazzo e lei ci starà male’
Io: ‘ma dai Nate… ha detto che è cambiato e noi gli dobbiamo credere’
Na: ‘io non gli credo’
Io: ‘non fare l’idiota, Nate perché fai così? Non sei mai stato così geloso di Mary’
Na: ‘è che…’
Io: ‘è che a te lei piace’
Nate resta immobile vicino al lavandino… ho colpito giusto al centro del bersaglio.
Io: ‘adesso è tutto chiaro, a te piace Mary’
Na: ‘sshh zitta? Potrebbero sentirci’
Io: ‘ma dimmi. Ti piace o no?’
Na: ‘no, si…forse! Non lo so!’
Io: ‘il solito incasinato’
Non finiamo il discorso perché veniamo interrotti da Mary e John
Ma: ‘noj andiamo, venite con noi?’
Na: ‘io non posso, devo andare dai ragazzi per delle ultime modifiche a…per il tour!’
Nate subito va via prendendo il suo giubbino
Ma: ‘Cloe tu vieni con noi?
Io: ‘no andate, ci sentiamo più tardi’
Mary viene vicino e mi saluta, prima di andare via mi sussurra ‘mi devi spiegare perché Nate è così strano’ poi va da John e insieme vanno via.
FINE PARTE CLOE
 
Verso le 6.30pm torno a casa, dato che John aveva da fare.
Torno a casa e c’è solo Cloe
Io: ‘Nate è ancora fuori?’
Cl: ‘si’
Io: ‘senti Clo, ma perché è così strano quel ragazzo… davvero non riesco a capirlo… un momento è dolce, un momento dopo diventa acido e schernisce il mio ragazzo’
Cl: ‘sincermamente non lo so… a me non è sembrato così strano’
Io: ‘stai scherzando? Tu sai qualcosa e non vuoi dirmelo… va benissimo!’
Mi alzo arrabbiata dal divano e vado in camera mia! Metto la musica a tutto volume ed inizio a scrivere qualcosa… solo così riesco a rilassarmi e a calmarmi.
Devo aspettare Nate, devo parlargi assolutamente!
Dopo poche ore finalmente Nate arriva. Sento che saluta Cloe e poi arriva in camera
Na: ‘già sei arrivata?’
Io: ‘si, John aveva da fare’
Na: ‘cosa?’
Io: ‘non lo so… non me lo ha detto’
Na: ‘oh, strano no?’
Io: ‘cosa stai insinuando?’
Na: ‘niente’
Io: ‘ma perché sei così strano? Prima sei dolce, poi quando parlo di John diventi acido, che ti prende?’
Na: ‘senti Mary sto bene. Ovviamente non posso dirti tutti i miei problemi! Vorrei avere un po’ di privacy’
Io: ‘ma stai dando i numeri? Prima fai il geloso e poi dici che vuoi avere un po’ di privacy?’
Na: ‘non sono geloso’
Io: ‘o no certo! Allora perché di comporti così?’
Na: ‘è che…’
Io: ‘cosa Nate?’
Na: ‘sono innamorato’
Accenno un sorriso ‘oh e questo era tutta la privacy? E chi è la fortunata?’
Na: ‘…’
 
 
#SpazioPerMe
Ciao a tutti :3 questa è il primo capitolo della mia prima fan fiction qui su efp. Ho provato a scrivere altre fan fiction ma poi non le ho mai finite, spero di poter finire questa, sinceramente xD
Che dire. Spero vi piaccia questo capitolo. Vi prego fatemi anche delle critiche se non vi piace, però vi prego siate clementi. :)
Un saluto e mi raccomando recensite!

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Capitolo 2
*** II Capitolo ***


But I still wake up, I still see your ghost
Oh Lord, I’m still not sure what I stand for oh
What do I stand for? What do I stand for?
Most nights, I don’t know anymore.
Some Night
 
II CAPITOLO
PARTE NATE
Mary: ‘oh e questo era tutta la privacy? E chi è la fortunata?’
Resto immobile, sono innamorato ma non posso dirle che è lei la “fortunata”. Prendo tempo e faccio un respiro profondo. Veniamo interrotti da Cloe che irrompe in camera.
Cloe: ‘che succede qui?’
Ma: ‘Nate è innamorato’
Cloe: ‘glielo hai detto?’ si gira verso di me e mi fissa, io resto immobile.
Ma: ‘anche tu lo sai? Quindi sai anche chi è?’
Cloe sta zitta.
Ma: ‘oh ma cos’è tutto questo mistero. Se vuoi dirmelo va bene, altrimenti fa niente.’
Si sta arrabbiando, lo sento.
Io: ‘si chiama…’
Ma: ‘si?’
Io: ‘Kate!’
Cloe: ‘Kate?!’
Cloe mi guarda basita. Le faccio segno con la mano che le avrei parlato dopo.
Ma: ‘bel nome, mi piace…e da quanto vi conoscete?’
Io: ‘in realtà non abbiamo mai parlato… solo che è amica di amici e me ne sono innamorato’ 
Non sono convincente e Mary se ne accorge, Cloe comincia a ridere, tanto che deve andare in un’altra stanza per calmarsi.
Io: ‘Adesso meglio andare a dormire, sarai stanca.’
Ma: ‘in realtà no, vorrei aiutarti con questa ragazza.’
Io: ‘questa sera? Dai ne riparliamo domani. Adesso vado a dormire.’
Mi avvicino a lei per darle il bacio della buonanotte, mi giro verso la sua guancia destra e lei, senza volerlo segue i miei movimenti. Ci scambiamo un veloce bacio a stampo. Subito ci stacchiamo e super imbarazzati ci diciamo ‘buonanotte’.
Vado in camera mia dove trovo Cloe che ancora ride.
Io: ‘la smetti di ridere?’
Cl: ‘scusa è che le bugie non le sai proprio dire. Mica pensi che ci abbia creduto?’
Io: ‘spero di si’
Cl: ‘mi sa che speri male.’
Io: ‘ti prego adesso non ce la faccio a parlare. Meglio andare a dormire, sì?’
Cl: ‘si meglio. Notte ragazzo innamorato’
Io: ‘e smettila di prendermi in giro!’
Và in camera sua continuando a ridere. 
Mi metto sul mio letto e chiudo gli occhi. Continuo a pensare al discorso appena avuto con Mary, potevo dirglielo, potevo farle capire che la amo. E invece mi sono inventato questa grandissima palla. Ripenso anche a quel bacio involontario e a quanto fosse insignificante per lei e quanto invece, per me, sia importante.
FINE PARTE NATE
 
Il giorno dopo.
Mi sveglio di buon’ora, mi preparo perché devo andare a lavoro e devo consegnare un articolo. Mi preparo http://www.polyvore.com/cgi/set?id=85603955&.locale=it  ed esco. Mentre scendo le scale sento chiamare il mio nome. È Cloe. 
Cl: ‘Mary stasera che ne dici se usciamo e ce ne andiamo in discoteca?’
Io: ‘e perché me lo chiedi adesso?’
Cl: ‘bhe tu stai andando a lavoro e tornerai stasera, il tempo di prepararti per uscire.’
Io: ‘ah va bene…e  il ragazzo innamorato viene?’
Cl: ‘bho, penso di sì’
Io: ‘va bene. Senti Cloe, faccio venire anche John, va bene?’
Cloe aspetta un po’ prima di rispondere, poi dice semplicemente ‘ok’ e rientra in casa. Così provo a chiamare John. Uno squillo, due squilli, tre squilli e poi la segreteria telefonica. Ancora una volta gli lascio un messaggio. Ancora una volta non mi risponde. Sto provando a chiamarlo da ieri sera, ma niente. 
Il lavoro procede come sempre. Purtroppo ancora devo fare pratica e la promozione è lontana. Ma devo lavorare duro per vedere i risultati e io ce la sto mettendo tutta, voglio raggiungere il mio traguardo, voglio potercela fare.
 
Dopo il lavoro arrivo a casa e trovo Cloe già pronta http://www.polyvore.com/cgi/set?id=85644264&.locale=it  
Io: ‘ma guardatela come si è preparata… sei perfetta!’
Cloe sorride, quasi imbarazzata.
Cl: ‘dai basta con i complimenti, vatti a preparare altrimenti facciamo tardi, già so come sei tu: se inizi a prepararti ci metti delle ore, quindi cerca di fare presto!’
Io: ‘agli ordini capitano!’
Mi metto a ridere e lei comincia a sbuffare. Dopo un po’ vado a prepararmi e, stranamente, ci metto meno di quanto ci metto di solito per prepararmi. Metto http://www.polyvore.com/cgi/set?id=85644928&.locale=it e sono pronta.
Vado in salotto e trovo solo Cloe, senza Nate. 
Io: ‘ma Nate non viene?’
Cl: ‘quando ha saputo che c’era anche John ha deciso che non voleva più venire’
Non rispondo, ma mi precipito nella stanza di quel grandissimo figlio di buona donna, apro di scatto la porta e mi trovo Nate mezzo nudo, cioè solo con i boxer. Resto a guardarlo quando lui mi dice ‘allora?’
Mi riprendo e guardandolo in faccia gli dico ‘muoviti, prenditi una maglia, un pantalone e usciamo!’
Na: ‘non vengo!’
Io: ‘John non c’è… non mi risponde al cellulare da ieri!’
Sorride. Perché sorride?
Na: ‘ok, allora il tempo di vestirmi e vengo’
Dopo dieci minuti è pronto anche Nate e andiamo in discoteca. Cloe subito inizia a scatenarsi, poi la segue Nate che intanto ha iniziato a rimorchiare qualcuna. Una bionda si avvicina a lui e inizia a strusciarsi. Quanto le odio le gatte morte. Perché continua a strusciarsi sul mio Nate. Aspetta, aspetta, aspetta che ho detto? Il mio Nate? Perché il MIO Nate? Lui non è proprio di nessuno. 
Continuo a rosicare, sì, a rosicare, mentre la biondina è sempre più azzeccata a Nate, quasi come una cozza, vicino al suo scoglio. D’impulso, allora, mi precipito in pista e sposto la bionda.
Lei mi guarda male e poi mi dice ‘ma che hai? Il fatto che sei sua fan non implica che puoi tenertelo tutto per te’ 
Io: ‘guarda che io sono più che una sua fan, io sono la sua migliore amica e posso tenerlo tutto per me ogni volta che voglio, e adesso smamma, prima che ti riduca in polpette’
Ok forse “polpette” non era la parola più offensiva che avrei potuto utilizzare, ma avevo reso chiara l’idea, dato che la bionda se n’era andata, strusciandosi su qualcun altro. 
Io e Nate iniziamo a ballare e poi raggiungiamo Cloe che continua a rimorchiare come non mai. 
Sono quasi le sei  e inizio ad essere stanca, così chiedo a Nate e Cloe, che intanto ha buttato giù un bicchiere di troppo, di andarcene. Rispondono di sì, allora prendiamo le nostre cose e andiamo. Non si sa perché, Cloe inizia a ridere come una matta mentre camminiamo. Lei è avanti a noi e non riesce nemmeno a rimanere in piedi. Si toglie i tacchi perché le danno fastidio e continua a sbandare. Io e Nate ridiamo vedendola sbandare per strada. Cloe ubriaca è uno spettacolo. Nate mi abbraccia e si mantiene un fianco, siamo vicinissimi, quando sentiamo un botto. C’è stato un incidente. Ci giriamo di scatto e vediamo una scena raccapricciante. Un’auto ferma tutta ammaccata con una ragazza a terra inerme, che respira a fatica. Non è una ragazza qualunque, è Cloe. 
Corriamo verso di lei. Lei ci vede e ci sorride, ma ha le lacrime agli occhi. Inizio a piangere e urlo ‘Qualcuno chiami un’ambulanza, fate presto!’
Mi abbasso sul petto di Cloe e le continuo a ripetere ‘ti prego Clo, resisti, ti prego’
Nate è vicino al suo viso e lei gli sussurra ‘siete fatti l’uno per l’altra, metti da parte l’orgoglio e confessale il tuo amore, non mandare tutto all’aria. Promettimelo’
Nate, con gli occhi lucidi sussurra ‘te lo prometto’
Poi, tutti in un secondo, Cloe alza la testa, guarda il cielo…No, non lo sta guardando, il suo sguardo ormai è vuoto. Guardo Nate e con le lacrime agli occhi dico: ‘se n’è andata, Nate, per sempre. Se n’è andata’ e scoppio a piangere. Nate lascia Cloe e viene accanto a me, mi abbraccia, cominciando a piangere anche lui. 
 
Spazio per me.
Carissimi scusate tanto se vi ho fatto aspettare così tanto per questo capitolo, ma ho avuto parecchio da fare. Spero che vi piaccia e che, nonostante sia più corto dell’altro capitolo, vi faccia immaginare ogni singola scena. Perché se è così, vuol dire che metà del mio “lavoro” è stato fatto bene. 
Ciao :)
JovaDepp 

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Capitolo 3
*** III Capitolo ***


Though I know it I’m not
All that you got
I guess that I, I just thought
Maybe we could find a way to solve the crime
But our friend isn’t back
So let’s raise the tab
‘Cause I found someone to carry me home
We are young.

 
 
III Capitolo
Guardo Nate e con le lacrime agli occhi dico: ‘se n’è andata, Nate, per sempre. Se n’è andata’ e scoppio a piangere. Nate lascia Cloe e viene accanto a me, mi abbraccia, cominciando a piangere anche lui.
Poco dopo arriva anche l’ambulanza. I medici si avvicinano a noi e comincio ad urlare ‘Perché siete arrivati solo adesso? Dov’eravate? Abbiamo chiamato mezz’ora fa, l’avete fatta morire!’
Nate mi tira su, togliendomi da vicino a Cloe. Io comincio a piangere ancora più forte, non voglio staccarmi dalla mia amica. I medici la prendono da terra e la mettono sul lettino, poi la portano dentro e prima di partire chiedono una cosa a Nate. Si allontanano e intanto io continuo a fissare il punto dove prima c’era Cloe. È successo tutto in un attimo. Stavamo ridendo, giocando insieme e poi, in un solo secondo, è svanito tutto. Come può accadere una cosa del genere? Come si fa a perdere una persona importante così, in pochi minuti?
Poco dopo torna Nate e insieme andiamo a casa. Durante il tragitto gli chiedo ‘cosa volevano quelli?’
Na: ‘il numero dei genitori di Cloe’
Io: ‘perché?, non potevamo avvisarli noi che la loro figlia è…’
Na: ‘devono farlo per forza loro, perché noi abbiamo chiamato l’ambulanza.’
Resto in silenzio. Arriviamo a casa a mi tolgo quel vestitino, zuppo di sangue, e lo butto, non voglio più vederlo, non voglio più vedere niente che in qualche modo mi faccia pensare a Cloe, nemmeno questa casa. Prendo un pigiama e vado a farmi una doccia. Poi torno nel mio letto e prendo il cellulare. Sopra tutte le mie foto con Cloe, poi, non so perché, vado nella sezione “segreteria telefonica” e trovo tutti i messaggi che mi lasciava Cloe. Inizio ad ascoltarli, mentre piango. È passata poco più di un’ora dalla sua morte, ma già la sua voce mi manca. Quella voce così acuta, avrei sempre voluto farla stare zitta e invece adesso, adesso mi manca. Si sente già la sua mancanza in questa casa. Lei dava vita a questa casa e adesso è totalmente silenziosa. La odio!
Vengo distratta da questi pensieri da Nate che mi toglie il telefono di mano.
Na: ‘dormi un po’, starai meglio’
Io: ‘non starò meglio, Nate. Cloe non c’è e io mi sento morire. Una parte di me se n’è andata insieme a lei e io non ce la faccio a stare così’
Nate non dice niente, mi abbraccia solo. Si mette accanto a me sul letto. Sono tra le sue braccia e nonostante tutto riesco a dormire.
 
IL GIORNO SUCCESSIVO
Na: ‘Mary svegliati su, dobbiamo andare’
Mi sveglio con un sorriso, come se nulla fosse accaduto, ma quando ripenso alla sera prima mi vengono i brividi e gli occhi mi diventano lucidi.
Mi vesto in fretta, mettendo qualcosa di nero. Non metto trucco, ne aggiusto particolarmente i miei capelli, non riesco a fare tutto ciò. Prendo gli occhiali da sole di Nate, tutti neri, e insieme scendiamo.
Siamo in macchina, di fronte al cimitero.
Na: ‘pronta’
Lo guardo e faccio ‘no’ con la testa. Scende dalla macchina e arrivando alla mia portiera la apre per farmi scendere. Scendo e comincio a piangere, i miei occhi sono coperti dagli occhiali e così nessuno riesce a vedere che sono gonfi.
Il funerale comincia e Nate è sempre accanto a me. Vicino a Nate c’è la madre di Cloe, la signora Isabelle. Lei piange, come quasi tutti qui, ma non capisco le sue lacrime, dato che odiava così tanto sua figlia, tanto che le ha chiuso la porta in faccia quando lei, Cloe, aveva più bisogno di sua madre.
Appena finito il funerale tutti si dirigono a casa della madre di Cloe. Io guardo Nate e come quasi una supplica gli chiedo: ‘non andiamo ti prego, voglio tornare a casa’
Lui mi ascolta e insieme torniamo a casa.
 

*

 
Sono sul divano e continuo a fissare il vuoto quando sento bussare alla porta. Va Nate ad aprire e, quasi disgustato, dice: ‘sei tu’
Capisco, dal suo tono di voce, che è John, così mi alzo e vado da lui.
Jo: ‘mi dispiace per Cloe’
Io: ‘già’
Jo: ‘perché sei così fredda?’
E me lo chiede? Mi chiede perché tanta freddezza? Non solo non mi ha risposto per tre giorni interi, ma adesso viene anche qui e mi chiede perché sono fredda!
Comincio ad urlargli tutto questo quando lui mi interrompe e, quasi urlando, dice: ‘ehi calma, ho avuto da fare, non potevo risponderti’
Io: ‘c’era qualcosa di più importante della tua ragazza che aveva bisogno di te? C’era qualcosa di più importante della tua ragazza? Spiegami’
John non risponde e questo mi manda ancora di più in bestia!
Io: ‘senti John, finiamole qui,ok? Non mi va di continuare questa barzelletta. Cloe aveva ragione, Nate ha ragione, sei solo un buono annulla che non può mai e poi mai avere una storia seria!’
Jo: ‘dillo che mi stai scaricando perché hai un altro’
Ecco che gira la frittata e comincia a dire cose senza senso.
Io: ‘ma che stai dicendo? Come ti viene in mente che io stia con un altro. Non mi chiamo John Carter, mi chiamo Mary Smith e non sono una che tradisce a destra e a manca!’
Jo: ‘non ho detto che mi tradivi a destra e a manca, semplicemente che mi tradisci, anzi mi tradivi con una persona in particolare’
Io: ‘e chi sarebbe?’
John guarda Nate che intanto era entrato in stanza.
Jo: ‘lui!’
Io: ‘Nate?’
Na: ‘io? Guarda che ti sbagli amico, lei non è innamorata di me e non abbiamo fatto mai nulla, siamo amici’
Io: ‘guarda Nate che non ti devi scusare con questo verme, non devi dargli nessuna giustificazione! Pensi che io ti tradisca, o meglio ti tradivo?, bene! Continua a pensarlo, però fuori da casa mia, non farti più vedere!’
Jo: ‘bene!’
John se ne va e io sprofondo nel divano.
Na: ‘ehi, mi dispiace’
Io: ‘no Nate, non ti dispiace affatto, lo so. John non ti è mai piaciuto e in fondo sei contento che io e lui ci siamo lasciati.’
Na: ‘mi dispiace per come ti ha trattata, ti ha data della poco di buono.’
Io: ‘ah per questo ti dispiace!’
Na: ‘e già’
Sorridiamo, il mio primo sorriso dalla morte di Cloe. Nate mi da un bacio sulla fronte e mi dice ‘che ne dici di rispolverare la proposta che feci a te e Cloe?’
Io: ‘quale?’
Na: ‘quella di venire al prossimo tour con me!’
Io: ‘beh ma c’è tempo, ci vuole ancora un’altra settimana’
Na: ‘tu dammi la risposta adesso!’
Ci penso. In fondo potrebbe farmi bene staccare un po’ la spina e andare via con Nate, con la persona che di più amo al mondo. Quella per cui darei la mia vita.
Io: ‘sì’
Glielo dico con un sorriso stampato sulle labbra che è inevitabile che lui cominci a saltare per tutta la stanza e urlare ‘ha detto si, ha detto si’
Io: ‘ehi ehi calma, ho detto sì, che vengo con te in tour, non ho accettato di sposarti’
Lui si blocca, mi guarda strano, come non mi ha mai guardato in questi anni.
Na: ‘e se ti chiedessi di sposarmi? Accetteresti?’
Io: ‘tu non mi chiederesti mai di sposarti’
Na: ‘davvero? Vediamo!’
Arriva di fronte a me, si inginocchia e mi chiede ‘Mary Smith, vuoi diventare mia moglie?’
Comincio a ridere ‘tu sei matto’
Na: ‘però non mi hai risposto’
Io: ‘no, perché non hai l’anello di fidanzamento’
Na: ‘oh…’
Si rialza e mi dice: ‘un giorno avrò anche quello e ti chiederò di sposarmi come si deve’
Ci abbracciamo e poi andiamo a cena insieme, per distrarci un po’.
 
Sono pronta (http://www.polyvore.com/merlin/set?id=86683987). Nate ha prenotato per un ristorante dove si possono trovare solo coppiette. Vuole farmi distrarre e lo sta facendo bene.
Siamo al ristorante e la serata procede bene, tutto per il verso giusto. Quando finiamo di cenare Nate mi dice ‘vogliamo andare a prendere un gelato?’
Io: ‘a quest’ora? È quasi mezzanotte!’
Na: ‘e allora?’
Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso la nostra gelateria preferita. Siamo di fronte alla gelateria e allora mi slaccio la cintura di sicurezza, convinta che ci saremmo fermati, ma Nate non lo fa, non si ferma.
Io: ‘Nate che fai? La gelateria è lì’
Na: ‘lo so!’
Io: ‘e allora perché non ti fermi?’
Na: ‘perché non è lì che dobbiamo andare’
Io: ‘e dove?’
Na: ‘ma perché fai sempre domande?’
Io: ‘te lo ripeto, sono una giornalista, è il mio lavoro fare domande!’
Na: ‘guarda che con me non sei al lavoro, quindi puoi anche evitare di fare domande’
Io: ‘ma io voglio sapere’
Na: ‘saprai, ma non adesso’
Mi arrendo, tanto so che dalla sua bocca non avrò alcuna notizia, anche se cercassi di togliergli le parole con le pinze.
Continua a camminare e io sono sempre più disorientata, fino a quando imbocchiamo l’autostrada e vedo scritto, dopo alcuni kilometri, il cartello “Aeroporto”
Io: ‘Aeroporto?’
Na: ‘vedo che sai leggere! Complimenti!’
Io: ‘non prendermi in giro. Perché stiamo andando in aeroporto?’
Na: ‘tu volevi venire con me in tour?’
Io: ‘e questo che c’entra con l’aeroporto?’
Na: ‘scusa come ci vai in tour tu? A piedi?’
Io: ‘scusa non sono una rockstar e non sono mai stata in tour’
Na: ‘scuse accettate’
Io: ‘adesso mi dici che dobbiamo fare?’
Na: ‘Dio come sei insistente! E va bene’
Io: ‘Alleluja’
Na: ‘abbiamo anticipato il tour di una settimana e quindi dobbiamo partire tra poco’
Io: ‘aspetta, aspetta, aspetta! Cosa?! E i miei vestiti? I miei libri? Il mio lavoro? Come faccio, me lo dici?’
Na: ‘ho sistemato tutto io, tranquilla. Le tue valige sono nel portabagagli, i libri lo stesso, con il lavoro ho sistemato tutto io. Ho detto che gli davi degli scoop sui Fun., però dovevi venire con noi in tour’
Io: ‘scusa mi dici dove lo trovo io un vostro scoop? L’unico scoop che potrei scrivere è: “Nate Ruess, il frontman dei Fun. è gay’
Nate scoppia a ridere!
Na: ‘lo scoop lo troveremo, tranquilla. Per il momento goditi il viaggio, al resto penseremo dopo!’
Non riesco a non ridere, anche se sono incazzata nera con lui. Poteva almeno dirmelo!
 
Siamo in aeroporto e stiamo facendo tutte le pratiche prima di salire sull’aereo, fino a quando ci troviamo vicini, io e Nate, seduti sui sedili dell’aereo che decolla, mentre insieme, fuori dal finestrino dell’aereo, vediamo le stelle e la luna che creano un meraviglioso spettacolo.
Na: ‘la vedi quella stella vicino alla luna, quella poco più luminosa di Lucifero, la stella che brilla di più?’
Eccola, la vedo!
Faccio di ‘si’ con la testa e lui tira fuori dalla tasca un pezzo di carta, lo apre e dentro c’è una costellazione.
Na: ‘ecco, quella si chiama Cloe.’
Scoppio a piangere. Sono lacrime di dolore, per la perdita di Cloe, unite a lacrime di gioia, per quella bellissima sorpresa.
Na: ‘così adesso tutti sapranno che in cielo c’è una stella di nome Cloe’
Lo guardo con gli occhi lucidi. Anche lui alza gli occhi per incontrare i miei, mi sorride. Il solito meraviglioso sorriso che mi ha sempre scosso.
Mi avvicino a lui e in pochi secondo la mia bocca è sulla sua. Ci baciamo. Non so perché l’ho fatto ma ne sentivo il bisogno di farlo. Una parte di me sentiva che doveva farlo. Forse, una parte di me pensava di essere innamorata di Nate.
 
Spazio per me.
Ecco a voi il terzo capitolo della mia storia. Ovviamente spero che questo capitolo vi piaccia. Ovvio non so nemmeno se gli altri due vi siano piaciuti, dato che nessuno ha recensito. Ma non per questo io smetto di scrivere. Speriamo che questa volta mi scriviate una piccola recensione, anche una critica mi va benissimo. 
Ciao :)

JovaDepp

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Capitolo 4
*** IV Capitolo ***


 
“We are not
We are not shining stars”
Carry On

 
IV CAPITOLO

Mi avvicino a lui e in pochi secondo la mia bocca è sulla sua. Ci baciamo. Non so perché l’ho fatto ma ne sentivo il bisogno di farlo. Una parte di me sentiva che doveva farlo. Forse, una parte di me pensava di essere innamorata di Nate.
 
Non parliamo per l’intero viaggio, solo poche parole, giusto per chiedere come stiamo. C’è imbarazzo, lo sento! Forse non dovevo fare quello che ho fatto, forse non dovevo baciarlo perché in fondo a lui piace quella Kate, ma mi sentivo di farlo, volevo farlo e lui sa meglio di me che quando voglio fare una cosa non ci penso due volte.
Atterriamo e in pochi minuti siamo nella stanza del nostro albergo. Ha preso una bellissima stanza con letti separati. La stanza è molto moderna, completamente bianca, solo con una marea di quadri sui muri che danno quel tocco di colore. C’è un armadio a due ante di un blu leggero, se lo guardi cominci a rilassarti. I letti, anche se sono singoli, sono abbastanza larghi da far entrare due persone.
Resto incantata dalla stanza, è bellissima!
Io: ‘è bellissima!’
Na: ‘già’
È freddo e odio quando lo è!
Io: ‘Nate che hai? Ti ha dato fastidio il bacio?’
Si blocca appena sente la parola “bacio”.
Io: ‘se ti ha dato fastidio dimmelo!’
Na: ‘non mi ha dato fastidio, è che non volevo che me lo dessi in quel momento’
Io: ‘allora aspetta, la prossima volta prendo l’appuntamento, così saprò quando potrò darti un bacio e quando no!’
Comincio ad alterarmi e a tremare, mi siedo su uno di quei letti.
Nate, che era di spalle, si gira e mi guarda: ‘tu non sei innamorata di me e quel bacio per te non significa nulla’
Io: ‘Nate non so perché ti ho dato quel bacio, ma sentivo che dovevo farlo!’
Na: ‘perché? Perché dovevi ripagarmi del regalo della stella? Perché ti faccio pena, perché non sto con una ragazza?’
Io: ‘no! Dovevo farlo perché volevo farlo, e sai anche tu, forse meglio di me, che quando io voglio fare una cosa non mi fermo davanti a niente!’
Na: ‘ma per te quel bacio non ha nessun significato!’
Io: ‘ti sbagli, per me ha significato molto, grazie a quel bacio ho capito che provo qualcosa per te, qualcosa che va oltre l’amicizia.’
Accenna un sorriso. Comincia a camminare avanti e indietro.
Na: ‘sai cosa mi ha detto Cloe prima di…prima di morire?’
Io: ‘no’
In realtà lo sapevo, ma non volevo che lui pensasse che fossi un impicciona, in fondo Cloe gli stava parlando e voleva che solo lui sentisse quello che diceva.
Na: ‘mi ha detto “siete fatti l’uno per l’altra, metti da parte l’orgoglio e confessale il tuo amore, non mandare tutto all’aria. Promettimelo”, sai a chi si riferiva?’
Io: ‘certo, a Kate, la ragazza che ti piace!’
Na: ‘no no, non c’è nessuna Kate, mi sono inventato una scusa con te’
Adesso si avvicina a me, si inginocchia e siamo occhi negli occhi.
Na: ‘prima che partissi per il tour, circa sei mesi fa ho capito che mi piacevi, ma pensavo che fosse solo una semplice cotta. Ma poi, stando lontano da te, sentivo che mi mancavi sempre di più e avrei lasciato tutto solo per vederti cinque minuti, ma poi non l’ho fatto perché sapevo che altrimenti mi avresti preso a sberle’
Riprende fiato e guarda fuori dalla finestra, io cerco il suo sguardo. Probabilmente sarò ritardata, ma non riesco proprio a capire dove vuole arrivare.
Io: ‘quindi hai una cotta per me’
Na: ‘no, non una cotta. Adesso io di te sono innamorato. Cloe lo ha capito non appena sono arrivato a casa la settimana scorsa e ti ho vista. Volevo dirti tutto quella sera, volevo dirti cosa provo per te. Volevo dirti che di te amo tutto, amo come metti i capelli dietro l’orecchio, così accuratamente che è impossibile che un solo capello stia fuori posto, amo quando ci metti delle ore per prepararti, anche se saresti bellissima con un pigiama, delle ciabatte e quelle creme verdi che si mettono in faccia con i cetrioli.’
Soffoco un sorriso.
Na: ‘amo la cura con cui scegli i vestiti che devi mettere, amo il tuo corpo, amo come mi tratti, amo come ti prendi cura di me e come ti prendevi cura di Cloe, amo le tue crisi isteriche quando non riesci a scrivere niente di buono per i tuoi articoli, amo quando sorridi, amo quando piangi, amo quando sei sicura di te, amo quando hai dei crolli, amo quando mi vieni a cercare, amo quando mi allontani, amo il tuo carattere, quello che per qualcuno o per te può essere bruttissimo, ma che per me è il carattere più bello che una ragazza, una donna possa avere. Volevo dirti tutto questo, ma poi…’
Io: ‘ma poi?’
Na: ‘ma poi mi hai detto che ti eri fidanzata e mi sono bloccato. Non volevo metterti in difficoltà. Sono stato sempre zitto, ho continuato a fare l’amico mentre John ti prendeva in giro.’
Io: ‘quindi tu…’
Na: ‘Io ti amo’
Si avvicina a me e ci baciamo. Alzo le mani e le poso sul suo viso e lo accarezzo. Lui si alza e mi pone sul letto. Continuiamo a baciarci.
Io: ‘Nate io…’
Na: ‘Ssh, so che non mi ami.’
Io: ‘io so di provare qualcosa per te perché altrimenti non ti avrei mai baciato e non ti avrei mai permesso, adesso, di baciarmi. Forse sarei scappata.’
Na: ‘e allora qual è il problema?’
Io: ‘non voglio correre. Voglio provare ad avere una storia con te ma ho paura’
Na: ‘paura di cosa?’
Io: ‘paura che tra noi non possa funzionare e rovinare, così, anche il rapporto di amicizia che abbiamo coltivato per anni’
Na: ‘non posso prometterti niente, solo ti garantisco che se dovessimo finire la nostra storia cercherò di mantenere almeno il rapporto di amicizia che c’era prima del bacio e prima della mia cotta’
Gli do un bacio e dopo un po’ dormiamo abbracciati, insieme.
 
Il mattino dopo mi sveglio ancora vestita e Nate affianco a me. Adesso io e lui stiamo insieme e mi impegnerò con tutta me stessa nel far funzionare questa storia.
Suona la sua sveglia, ma Nate non vuole proprio saperne di alzarsi.
Io: ‘oii, dai su.. devi andare a fare le prove’
Na: ‘mh, mh’
Io: ‘non fare il bambino su, alzati’
Contro voglia si alza e si gira verso di me, mi fa un grande sorriso e dopo mi bacia.
Na: ‘per questa sera non prendere impegni’
Io: ‘perché? Dove hai intenzione di portarmi?’
Na: ‘ad una festa’
Io: ‘una festa? Ma come… di chi?’
Na: ‘di un amico di Jack’
Io: ‘ok allora vedrò di scegliere il vestito più bello che ho..anzi no sai cosa faccio?’
Mi guarda strano e confuso.
Io: ‘andrò a comprare un bel vestito’
Mi alzo tutta euforica dal letto, vado subito a lavarmi e quando esco dal bagno trovo Nate ancora sul letto.
Io: ‘ma che ci fai ancora lì? Ti vuoi preparare, ti vuoi muovere?’
Na: ‘ma se eri tu in bagno come facevo a prepararmi scusa? Stavo solo aspettando!’
Io: ‘e non devi aspettare, ti devi muovere, su su!’
Na: ‘ma guardateci, sembriamo già una vera coppia’
Io: ‘e questa cosa non ti piace?’
Na: ‘l’adoro’
Viene vicino a me e mi bacia, dopodiché va in bagno.
Io: ‘am…Nate…’
Na: ‘come mi stavi chiamando?’
Io: ‘Nate, come dovevo chiamarti?’
Na: ‘no, no…è una parola che inizia con “am”’
Io: ‘no no nessuna parola’
Nate apre di botto la porta, è in boxer.
Na: ‘in realtà io credo che tu stessi per dire “amore”, vero amore?’
Io: ‘e io invece credo che tu ti stia sbagliando, vero amore?’
Na: ‘l’hai appena detto!’
Io: ‘lo so’
Na: ‘ripetilo’
Io: ‘credo proprio di no anche perché adesso sembriamo due deficienti. Io adesso vado a fare shopping, ci vediamo stasera!’
Na: ‘va bene allora a stasera’
Gli do un bacio a stampo e vado via.
 
Dopo un pomeriggio intero passato a fare shopping sfrenato da sola torno in albergo, Nate ancora non c’è e quindi ne approfitto per prepararmi con calma. Mi lavo e metto http://www.polyvore.com/cgi/set?id=87613063&.locale=it
Nel frattempo arriva anche Nate, si prepara e insieme usciamo per andare al party.
Quando arriviamo il locale è già molto affollato e ci sono tantissimi paparazzi che fotografano le star come se fossero sul red carpet. Cerco di prendere la mano di Nate, come farebbe una qualsiasi “fidanzata”, ma lui non ricambia, anzi cerca quasi di evitarmi, è strano.
Stiamo insieme ed entriamo nel locale. Nate saluta alcuni compagni e questi mi salutano come se fossi una di loro, mi fanno sentire a mio agio.
A un certo punto uno di loro dice a Nate: ‘Nate, questa graziosa ragazza chi è?’
Cerco di rispondere dicendo che sono la sua ragazza ma Nate risponde prima di me: ‘è una mia amica’
Una mia amica?! Ho sentito bene?! Lo guardo sconvolta e sto per arrabbiarmi, ma cerco di rimanere calma.
 
La serata procede malissimo, Nate è sempre ovunque con Jack e Andrew a salutare a destra e a manca. Sono in disparte, seduta a un tavolino mentre lui continua a divertirsi.
A un certo punto si avvicina un ragazzo alto, moro e tremendamente bello.
X: ‘cosa ci fa una bella ragazza seduta a questo tavolo tutta sola?’
Io: ‘stai parlando con me?’
X: ‘perché vedi altre belle ragazze?’
Accenno un sorriso.
X: ‘comunque piacere Alex’
Io: ‘piacere Mary’
Al: ‘come mai non ti ho mai visto a questi party?’
Io: ‘in realtà è la prima volta che vengo’
Al: ‘e come ti sembra?’
Io: ‘posso essere sincera?’
Al: ‘devi!’
Io: ‘non mi piace! Potrebbe essere tutto molto più bello se fosse una cosa riservata e non così tanto in grande! Si capisce che chi l’ha organizzata voleva mettersi solo in mostra’
Al: ‘in realtà l’ho organizzata solo perché volevo divertirmi un po’’
Io: ‘ma quindi…mi stai dicendo.. che…che… ho appena criticato la tua festa?!’
Al: ‘così sembra’
Io: ‘Oh Dio, scusami.. se lo avessi saputo non…’
Al: ‘non l’avresti criticata’
Io: ‘diciamo che sarei stata un po’ più garbata nel descriverla’
Alex scoppia a ridere.
Al: ‘con chi sei venuta?’
Io: ‘Nate’
Al: ‘Nate Ruess?’
Io: ‘sì, sono una sua amica’
Al: ‘solo amica?’
Ecco…e adesso che gli dicevo che ero solo un’amica o gli dicevo la verità, cioè che sono la ragazza di Nate, ma lui non vuole farlo sapere in giro?
Io: ‘beh, si’
Al: ‘ah quindi se ci provo con te non c’è nessun problema?’
Io: ‘in realtà c’è un piccolo problema, sono fidanzata!’
Ecco avevo detto che ero fidanzata ma non con chi e così Alex poteva anche finire di perdere tempo con me e “acchiappare qualche altra pollastra”
Al: ‘a capito’
Restiamo in silenzio per pochi minuti e poi Alex dice che deve andare via, e così fa, lasciandomi sola.
Continuo ad annoiarmi, quando Nate, finito i suoi comodi mi chiede se voglio andare. Gli dico di ‘si’ e così andiamo.
Per tutto il tragitto non gli rivolgo la parola e nemmeno quando entriamo in camera. Che bella storia d’amore. Nemmeno un giorno e già stiamo per litigare.
Na: ‘divertita?’
Io: ‘un mondo, guarda’
Na: ‘vedo che hai fatto una nuova conoscenza’
Io: ‘almeno ho parlato per un po’ con qualcuno!’
Na: ‘Mary hai qualche problema?’
Io: ‘Qualche problema?! –inizio ad urlare- Nate hai detto a tutti che sono solo un’amica e mi hai lasciato seduta ad un tavolino per tutta la serata, senza mai degnarmi nemmeno di uno sguardo!’
Na: ‘potevi dirmelo che non ti stavi divertendo!’
Io: ‘c’era bisogno di dirlo? Non si capiva?’
Na: ‘ma non capisco qual è il problema!’
Io: ‘tu o ci sei o ci fai! Ti vergogni di me?’
Na: ‘no’
Io: ‘e allora perché hai detto che sono un’amica’
Na: ‘non volevo dirlo ancora perché non è ancora una vera e propria relazione, stiamo provando’
Io: ‘già, stiamo provando! Adesso vado a dormire, ho sonno’
Na: ‘me lo dai il bacio della buonanotte’
Io: ‘se non ti stai zitto e ti levi dalle scatole ti do a schiaffi’
Arrabbiata come non mai mi metto il pigiama e vado a dormire.
Nate prova a mettersi nel letto con me, ma lo caccio via costringendolo a dormire nell’altro letto.
 
SpazioPerMe
Ecco qui il quarto capitolo. Spero vi piaccia.
Prima di salutare volevo ringraziare le due ragazze che hanno recensito il capitolo precedente.
Ciao :)

JovaDepp

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Capitolo 5
*** V Capitolo ***


What’ve we done?
Oh my God
What’ve we done?
Oh my GodThis is really happening
It gets better.

V CAPITOLO

 
 
Arrabbiata come non mai mi metto il pigiama e vado a dormire.
Nate prova a mettersi nel letto con me, ma lo caccio via costringendolo a dormire nell’altro letto.
 
Il mattino seguente mi sveglio di scatto, dopo aver fatto un incubo, quello che mi perseguita da quando è morta Cloe. Non è un sogno, è il ricordo di quella notte che si fa sempre più vivido la notte. Sono seduta sul letto e continuo a pensare a quella sera quando noto che il letto di Nate è vuoto, la doccia non è in funzione, quindi non è in bagno. Faccio per scendere dal letto, ma noto che c’è un vassoio con cornetto, latte, caffè e un biglietto con scritto “sono dovuto scappare perché devo cominciare le riprese del nuovo video e questo pomeriggio non ci sarò perché devo fare un’intervista. Non ti ho svegliata perché mi piace mentre dormi, sei ancora più bella. Tuo, Nate”
Bene, oggi starò da sola. Che fare? Di certo non posso restare nella stanza per tutto il giorno. Quindi decido di uscire e di visitare la città. metto http://weheartit.com/entry/67780647/via/ValbonaMalik ed esco.
 
Giro come una vagabonda per questa bellissima città. Mi sento quasi sperduta, dato che è enorme.
Mi fermo in piazza e decido di prendere un gelato.
sto per chiedere i miei gusti al gelataio quando un idiota mi sorpassa facendomi male anche la spalla.
-idiota, ma che fai?!-
-oh scusa, non l’ho fatto di proposito.-
Si gira e mi accorgo che questo ragazzo io lo conosco già.
Io: ‘alex?’
Al: ‘ehi Mary, che ci fai qui da sola?’
Prendiamo il gelato e ci accomodiamo su una panchina.
Io: ‘beh sono qui a visitare la città’
Al: ‘e come ti sembra?’
Io: ‘diciamo che di concreto non ho ancora visitato nulla, sembro una vagabonda e la cartina non è di molto aiuto.. non l’ho mai saputa usare’
Accenno un sorriso.
Al: ‘dato che sei da sola e non conosci la città, posso portarti io in giro’
Io: ‘no, perché sicuramente hai da fare e non voglio rubarti altro tempo’
Al: ‘guarda che se mi stessi rubando del tempo non te lo avrei mai chiesto! Dai andiamo’
Gli faccio cenno con la testa e insieme ci alziamo.
Mi fa vedere ogni angolo della città, mi spiega qualsiasi monumento come una guida turistica. È fantastico. Continua a fare battute e mi fa divertire tanto.
Arriviamo a un monumento ed esclamo –ma io questo già l’ho visto!-
Al: ‘oh davvero? E dove?’
Io: ‘in un film’
Al: ‘oh interessantissimo!’
Io: ‘non mi prendere in giro’
Al: ‘non lo farei mai e poi mai!’
Io: ‘lo stai facendo’
Al: ‘no’
Io: ‘si! Senti ho fame, che ne dici di fermarci lì e mangiare?’
Al: ‘agli ordini’
Ci fermiamo in un fast food e ordiniamo da mangiare.
Mentre aspettiamo il pranzo ammazziamo il tempo con dei discorsi quasi senza senso.
Al: ‘ma Nate?’
Io: ‘è andato a fare un’intervista’
Mentre lo dico sento dire dalla tv ‘e adesso facciamo entrare il frontman di una band che quest’anno ha avuto tantissimo successo. È qui con noi il bello e bravo Nate Ruess’ tutto il pubblico applaude Nate e lui entra con un sorriso smagliante. Faccio stare zitto Alex che intanto continuava a parlare e comincio a seguire l’intervista.
Io: ‘scusa, ma è il mio ra…cioè il mio migliore amico e devo seguire’
L’intervista comincia.
Presentatrice: ‘allora Nate, come va? Tutto bene fino ad ora il tour?’
Na: ‘oh si a meraviglia.. tutto sta procedendo secondo i piani’
Intreccia le sue dita come un uomo malvagio e tutto il pubblico scoppia in una risata alquanto sonora.
Pre: ‘allora… il vostro nome è Fun, come “festa”…quindi voi siete una band da festa’
Na: ‘ Beh, penso che esistano diverse definizioni di festa. Per noi una festa, voglio dire, negli Stati Uniti una festa è sinonimo di droga, cosa che non ci riguarda, ma siamo una band che ama festeggiare, e i nostri concerti sono nostri festeggiamenti tra noi ed i fan che apprezzano la nostra musica, penso che ci sia molta eccitazione ed energia; i ragazzi avevano pensato che Party potesse funzionare in quel contesto, ma noi prendiamo le cose molto più seriamente rispetto ad una semplice festa, ci sono aspetti puramente emozionali dell'entusiasmo e la nostra personale visione di una festa è davvero diversa da quella degli altri, ma i concerti sono decisamente una sorta di celebrazione’
L’intervista procede molto bene, tra domande, risposte, applausi e risate del pubblico.
A un certo punto la presentatrice dice ‘passiamo alla vita privata’
Pre: ‘in un’intervista, non molto tempo fa dicesti che avevi, fin dall’asilo due migliori amiche. Sei stato con loro in questo periodo di pausa?’
Na: ‘beh si, anche se le cose non sono proprio andate come speravo’
Pre: ‘come mai, cosa è successo?’
Na: ‘una delle mie amiche è stata coinvolta in un incidente, è morta per colpa di un pirata della strada’
C’è un ‘oooh’ del pubblico seguito da un ‘mi dispiace’ della presentatrice.
Na: ‘è la vita. Ma adesso andiamo avanti, non sono qui per far stare male tutti’
Con un gran sorriso chiede, gentilmente, alla presentatrice di andare avanti. Si capisce che gli fa ancora male parlarne e la presentatrice non interferisce, ma cambia discorso.
Pre: ‘bene, le prossime domande saranno fatte dal pubblico, chiederete tutto quello che volete sapere sulla sua vita privata’
Alza la mano una ragazza mora, riccia e molto molto carina.
X: ‘sei fidanzato?’
Tutto il pubblico applaude, sapevo che ci sarebbe stata questa domanda.
Na: ‘Perché vorresti essere la mia ragazza? –adesso lo strozzo a distanza- comunque sì, mi sono fidanzato da poco’
Come? Ho sentito bene? Ha detto che si è fidanzato?
Comincio a mangiarmi le unghie e a guardare quasi terrorizzata il televisore.
Al: ‘Mary che hai?’
Io: ‘ha davvero detto che è fidanzato?’
Al: ‘sì, e allora?’
Io: ‘niente, zitto!’
Riprendo ad ascoltare con attenzione.
La presentatrice, insieme al pubblico, sorride e i suoi occhi chiedono di sapere di più.
Pre: ‘e allora, come si chiama la fortunata? Tutti siamo ansiosi di sapere’
Na: ‘beh, non so se posso dirlo’
Pre: ‘oh andiamo… prima o poi uscirà allo scoperto e non c’è bisogno di tenere nascosto il suo nome’
na: ‘ok,ok si chiama Mary…’
pre: ‘mary è anche il nome della tua migliore amica, giusto?’
na: ‘infatti è lei’
pre: ‘signore e signori oggi qui nel mio programma c’è una rivelazione shock. Nate Ruess è fidanzato e niente di meno che con la sua migliore amica Mary…mary?’
chiede a Nate il mio cognome e lui prontamente risponde ‘Mary Smith’
la presentatrice riprende ‘niente di meno che con la sua migliore amica Mary Smith.. lei è in studio con noi? Vogliamo vederla!’
na: ‘in realtà non è qui con noi, ma ho una sua foto, la porto sempre con me’
Nate caccia fuori una foto mia e sua fatta qualche mese fa.
Alex mi chiama più volte ma io non lo ascolto, o meglio, faccio finta di non ascoltarlo. Sto così bene in questo momento che non voglio ascoltare nessuno, ma la voce di Alex è così forte che è inevitabile non tornare alla realtà.
Al: ‘perché non mi avevi detto che eri la ragazza di Nate?’
Io: ‘perché non era tutto ancora ufficiale e poi non ti conosco così bene da dirti con chi sto’
Al: ‘si ma adesso non ho nessuna possibilità con te!’
Mi alzo e mi avvicino al suo orecchio: ‘guarda che con me non avevi nessuna possibilità anche se ero single.’
 
Gli faccio l’occhiolino e vado fuori. Chiamo un taxi, gli chiedo di portarmi nello studio dove stanno registrando il programma e in pochi minuti siamo arrivati. Comincio a correre sperando che Nate sia ancora lì. Arrivo dietro le quinte. Il programma è appena finito e chiedo a tutti dove sia Nate, ma nessuno sa rispondermi, fino a quando arrivo accanto a una guardia del corpo che mi ha riconosciuta e mi porta nel suo camerino.
Busso e senza nemmeno aspettare che Nate dica di entrare, lo faccio e mi avvicino a lui che si stava cambiando maglia.
Io: ‘scusa, scusami tanto. Mi sono comportata come una bambina viziata che se non fai quello che vuole lei si arrabbia e non ti rivolge la parola. Il gesto che hai fatto oggi per me vale tantissimo e mi fa capire quanto mi ami e io sono qui –riprendo fiato- sono qui per dirti che in questo momento sono la donna più felice del mondo, perché sto con l’uomo più bello, più dolce e più tutto del mondo –nate sorride- ti amo Nate, ti amo davvero e ho capito che è con te che voglio passare la mia vita, perché solo con te io sto bene. Solo tu sei la persona che riesce a completarmi. Io voglio stare con te’
Nate mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Quando ci stacchiamo non dice nulla, si limita solo a guardarmi negli occhi e a sorridermi.
Io: ‘potresti anche dirmi qualcosa però…’
Na: ‘e cosa dovrei dirti? Che sei una rompi scatole, che sembri una bambina viziata? A che serve, alla fine direi che ti amo e che non mi frega se hai tutti questi difetti, a me importa che tu abbia l’unico pregio, quello di essere tu, perché non voglio stare con nessun’altra donna che non sia tu, ok?’
Questa volta sono io a baciarlo e a sussurrargli un dolce “ti amo” sulla labbra.
Na: ‘questa sera ti porto a cena’
Io: ‘allora devo andarmi a preparare’
Na: ‘e perché mai? Staremo nella nostra stanza d’albergo, tu e io a mangiare e a coccolarci’
Io: ‘mmh, questa cosa mi piace’
Na: ‘anche a me’
 
*
 
Siamo nella nostra stanza, con la tavola apparecchiata e noi due che mangiamo, ridiamo e facciamo tutto quello che una normale e bellissima coppia fa.
Finito di mangiare Nate si alza e si avvicina alla tv.
Io: ‘mica vorresti accenderla proprio adesso’
Non dice nulla, prende solo una piccola scatola. Si avvicina e me la porge.
Na: ‘aprila’
Faccio come dice e mi trovo avanti agli occhi una collana con un ciondolo a cerchio con scritto “Chase your dream” http://weheartit.com/entry/68591984/search?query=collana
Io: ‘insegui il tuo sogno, perché?’
Na: ‘me lo sono sempre detto.. alla fine il mio sogno l’ho raggiunto, ma ho capito che ero incompleto e che il mio vero sogno da inseguire era un altro: tu! Questa è il mio motto e voglio che sia il nostro motto!’
Io: ‘la collana mi piace tanto… grazie’
Ci baciamo.
Io: ‘me la metti?’
Na: ‘certo’
Mi giro e Nate mi mette la collana. Mi rigiro e in un nanosecondo fiondo le mie labbra sulle sue!
Continuiamo a baciarci andando sempre di più vicino al mio letto. Nate mi poggia delicatamente e prima di riuscire a capire quello che stiamo per fare ci ritroviamo entrambi nudi. Siamo un’unica cosa, la mia mente si svuota. In quel momento ci siamo solo noi, il nostri respiri che diventano sempre più profondi. L’eccitazione scoppia dentro di me, non so dure quanto sia durato, minuti, ore, non importa. In questo momento stiamo insieme e stiamo bene. Alla fine, i nostri corpi che si sono intrecciati in tutto questo periodo ormai si abbandonano sulle lenzuola e abbracciati ci diamo un ultimo bacio, accompagnato da un dolcissimo “ti amo” da parte sua e un timido “anche io” da parte mia. Siamo così sfiniti che non riusciamo a parlare ma ci addormentiamo subito.
Questa è stata la nostra prima volta ed è stato tutto perfetto,delle parole avrebbero solo rovinato la bellissima atmosfera creatasi.
 
 
SpazioPerMe
So che è passato tantissimo dall’ultimo capitolo e forse non mi sono fatta nemmeno perdonare con questo capitolo perché non sono sicura che vi possa piacere.
Cercherò di pubblicare il prossimo capitolo al più presto, lo prometto e scusate ancora.

JovaDepp

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Capitolo 6
*** VI Capitolo ***


For once, for once, for once, 
I get the feeling that I’m right where I belong
Why Am I the one.
VI CAPITOLO
Questa è stata la nostra prima volta ed è stato tutto perfetto,delle parole avrebbero solo rovinato la bellissima atmosfera creatasi. 
 
TRE MESI DOPO 
Mi sveglio di buon’ora e accanto a me ho Nate che ancora dorme. Decido di svegliarlo con dei dolci baci sul collo. lui, che ha sempre avuto il sonno leggero, si sveglia dopo poco e mi dice ‘buongiorno’ 
Io: ‘buongiorno dormiglione’ 
Na: ‘che giorno è oggi?’ 
Io: ‘mercoledì 12 marzo’ 
Na: ‘oddio… oggi è il nostro ultimo concerto’ 
Io: ‘esatto’ 
Na: ‘è il concerto speciale’ 
Io: ‘perché “speciale”?’ 
Na: ‘perché ci sarai tu’ 
Io: ‘come? ci sarò anche io?’ 
Na: ‘esatto…mi raccomando non metterti i soliti vestiti che ci si mette a un concerto, ma un bellissimo vestito che useresti per andare a una delle feste più chic di Hollywood’ 
Io: ‘e chi è mai andato ad Hollywood?’ 
Na: ‘ci andrai questa sera…per finta! quindi preparati per bene’ 
Porto la mano alla mia testa come un soldato che ubbidisce agli ordini. Nate si alza e in fretta e furia si veste per andare al teatro dove si terrà il concerto. Io invece cosa faccio? beh, io, ovviamente, metto sotto sopra la valigia, fatta la sera prima, per cercare questo vestito adatto ad una festa chic. Alla fine trovo un vestito lungo, blu, con la scollatura a pizzo e dietro scollato fino alla schiena, con un taglio sotto il seno, così da risaltarlo e mettere in mostra tutte le curve, giù scivola fluidamente ed è molto leggero. Deciso, metterò questo.
È quasi ora di pranzo, così decido di andare giù al ristornate e mangiare qualcosa. Sto per mettere in bocca la mia prima forchettata di maccheroni al sugo, quando vedo entrare due figure conosciute. un uomo paffuto con una barba grigia, quasi bianca, che ricorda tanto Babbo Natale e una donna accanto a lui non molto alta, ma con dei capelli tanto cotonati da farla sembrare molto più alta dell’uomo. Sono i miei genitori. Molto meravigliata continuo a fissarli, quando dico ‘mamma, papà, che ci fate voi qui?’ 
Mia mamma si avvicina e mi abbraccia e inspiegabilmente inizia a piangere, è mio padre a parlare ‘Nate ci ha detto che dovevamo essere assolutamente presenti al concerto di questa sera perché era un concerto speciale e così… eccoci qua!’ 
Io: ‘e vi ha per caso detto perché è un concerto speciale’ 
Papà: oh…non te l’ha detto’ 
Io: ‘cosa doveva dirrmi?’ 
Mia madre da una pestata a mio padre e gli fa cenno di stare zitto. 
Io: ‘cosa doveva dirmi Nate?’ 
Mamma: ‘niente cara, niente come stai?’ 
Io: ‘bene, fino a qualche minuto fa, ora sono piena di curiosità’ 
Mamma: ’ma tranquilla, sai com’è fatto tuo padre, gli piace scherzare e far diventare la gente matta’
Ancora non riesco a capire perché tanto nervosismo da parte di mio padre. Tutti questi segreti li odio!
‘allora amore, hai finito di mangiare?’ mi dice mamma facendomi abbandonare i miei pensieri e tornare alla realtà. Guardo il mio piatto di pasta ormai freddo e dico ‘si, ho finito’ 
Io: ‘Anche a voi Nate ha detto di mettere un vestito come se doveste andare ad una festa?’
Papà: ‘ad una festa chic di Hollywood precisamente’
Scoppiamo a ridere e dopo mamma mi dice ‘hai già scelto il vestito?’
Io: ‘sì, e credo sia meglio andarmi a preparare perché per le sette devo essere pronta, sapete quanto sono lenta’
Mamma: ‘andiamo sopra ti lavi e ti faccio i capelli’
Io e mia madre andiamo sopra, mentre mio padre cerca di fare amicizia giù nella hall.
*
 
Sono in bagno e inizio a lavarmi…quando esco trovo mia madre incantata avanti al mio vestito
Mamma: ‘e questo vestito dove l’hai comprato?’
Io: ‘in realtà lo ha ideato Cloe e lo ha creato appositamente per me’
Mamma: ‘ti manca, Cloe?’
Io: ‘ogni giorno di più’
Ci abbracciamo, avevo bisogno di un suo abbraccio in questo momento. Sono contenta che Nate abbia fatto venire i miei genitori qui, qualsiasi sia la sua idea, sono contenta!
 
Mia madre mi fa l’acconciatura, essendo stata, a suo tempo, una parrucchiera. Mi fa una coda bassa e i capelli raccolti sono ondulati e la frangia avanti è abbastanza cotonata e ribelle. http://i39.tinypic.com/11b3pzs.png 
Quando sono pronta si avvicina al mio orecchio e mi dice, mentre continuo ad ammirare la sua opera d’arte ‘questa sera sarà speciale’
Non capisco cosa voglia dire, ma non voglio diventare noiosa continuando a fare domande. Così mi limito ad annuire e vado a vestirmi.
 
Sono quasi le sette ed è il momento di scendere. Sono quasi vicino alla porta della hall, quella per uscire, quando chiedo ai miei genitori se loro vengono con me.
Papà: ‘noi arriveremo più tardi’
Faccio cenno con la testa e vado fuori.  Ad aspettarmi è una lunga limousine nera. So che quella fantastica limousine aspetta proprio me perché l’autista continua a tenere una mia foto in mano, la gira e rigira tra le sue mani, nervosamente. Mi avvicino a lui e gli dico ‘sono proprio io quella della foto’ e gli faccio un sorriso. 
L’autista mi apre la portiera e mi fa entrare, quindi mi conduce al teatro pieno di ragazze che cercano di entrare il prima possibile, per poter avere il posto migliore.
Scendo dalla limousine e sento tutte quelle ragazze mormorare mentre continuano a guardarmi. Mentre attraverso la specie di passerella per entrare nel teatro sento stralci di conversazione: ‘ma è Mary, la ragazza di Nate?’ ‘Sì, ma che si è messa? Sa che è solo un concerto?’
Ecco sto facendo la figura della stupida, so come ci si va a un concerto, ma il loro idolo, ovvero il mio ragazzo mi ha costretto a mettere questo vestito. 
Entro nel teatro e in poche ore è pieno. Sono in platea, ho uno dei posti migliori. Affianco a me ci sono due posti vuoti, sono per i miei genitori che dopo poco mi raggiungono. Mio padre ha un bellissimo abito blu, con la cravatta a fantasia abbinata alla giacca e mia madre un tailleur grigio.
Si siedono accanto a me e insieme aspettiamo l’inizio del concerto. Finalmente i Fun, salgono sul palco e inizia lo spettacolo. Loro sono fantastici, Nate è fantastico. Fa tre canzoni consecutivamente e poi inizia a parlare con il pubblico. Durante “We are young” sul palco salgono due ragazze, le guardie non sono riuscite a fermarla. Nate è felice di salutarle e di fare una foto con loro mentre c’è lo spacco musicale. Tutti sanno che non si può fare quello che hanno appena fatto le ragazze, ma ormai erano lì e Nate non può mandarle via. Dopo la foto educatamente le ragazze scendono dal palco e tornano a godersi lo spettacolo al loro posto. 
Dopo “Carry on” Nate va dietro le quinte per cambiarsi d’abito. Al suo ritorno è prevista “Stars”, ma Nate, invece di attaccare a cantare si mette a parlare, con un discorso che lascia di stucco tutti, soprattutto me.
Na: ‘Oggi è un giorno importante, soprattutto perché questo è l’ultimo concerto del nostro vero e proprio tour. Sapete è un’emozione salire ogni volta sul palco, sapere di venire qui o in qualsiasi altra parte del mondo e fare uno spettacolo per rendere felice ogni singolo fan, ogni singola persona che ci segue e che non aspetta altro che vederci dal vivo. Devo ringraziare tutti. Però io, soprattutto, devo ringraziare una persona che mi è stata sempre vicina e che mi ha sempre supportato, ha abbandonato il suo lavoro per stare con me. Lei è Mary, la mia fidanzata.’
Scatta un applauso, e a me automaticamente scatta la lacrima. Sono fatta così ad ogni discorso mi emoziono sempre. 
Nate riprende: ‘volevo rendere questo giorno memorabile, questo concerto è soprattutto dedicato a lei che sa sempre come prendermi. Sapete oggi sono tre mesi che io e lei siamo insieme. –sorride- le ho chiesto di vestirsi elegante e a quanto vedo ha soddisfatto la mia richiesta, sei elegantissima. Perché non vieni sul palco così tutti ti vedranno?’
Io faccio di no con la testa perché ho vergogna, ma Nate chiede il pubblico di urlare “Mary, Mary” e loro lo fanno. 
Così sono costretta a salire e vado sul palco. 
Nate mi prende la mano e continua a parlare, i fan sono tutti emozionati: ‘Avete visto quanto è bella? –ma insomma la vuole smettere?- tutti vi starete chiedendo in questo momento perché sto perdendo tempo in chiacchiere. Infatti adesso non parlo più, solo per dire una frase.’
Nate si mette di fronte a me e si inginocchia.
Io: ‘Nate cosa stai facendo’
Na: ‘Mary Smith vuoi tu sposare il qui presente Nate Ruess, l’uomo che è innamorato di te dal primo anno di liceo e che non vede l’ora di condividere un’intera vita con te?’
Scoppio a piangere e prima che riesca a dire qualcosa, Nate prende dalla tasca qualcosa, è un anello di matrimonio. Me lo fa vedere (http://weheartit.com/entry/72460258/search?query=anello+matrimonio) e subito dopo dice: ‘questa volta ho anche l’anello, non puoi dirmi di no’
Non curante del fatto che a guardarci ci fossero più di dieci mila persone, tra cui anche i miei genitori, mi avvicino alla sua bocca e gli do un bacio, poi gli dico un tenero ‘sì’ sulle labbra e lui, sorridendo,  mi mette l’anello al dito. Il pubblico applaude più forte che mai e comincia ad urlare ‘bacio, bacio, bacio’ e così Nate prende il mio vaso tra le sue mani e ci baciamo, un bacio dolce e intenso.
Io: ‘adesso credo sia meglio che tu continui lo spettacolo, altrimenti si arrabbieranno e tanto anche’
Nate mi riaccompagna a posto e continua il suo spettacolo. 
Una volta finito torniamo a casa e restiamo tutta la notte a parlare del matrimonio e di come vogliamo che sia. 
Non riusciamo a dormire, siamo entrambi troppo emozionati. 
Abbiamo deciso in una notte che il matrimonio si terrà il 21 giugno e che lo faremo nella sua villa in campagna, non troppe persone, solo alcuni amici e parenti. 
L’unica cosa di cui non abbiamo parlato è del vestito, voglio che sia un segreto. Cloe ne creò due, uno per me e uno per lei, non lo facemmo mai vedere a Nate e così userò quello perché voglio che Cloe sia con me anche quel giorno, più vicina di quanto non immagini. 
Continuo ad osservare il mio anello, mi sembra un sogno, sono ufficialmente fidanzata con Nate Ruess e posso considerarmi la donna più felice del mondo! 
 
21 Giugno 2013
Ore 7.00 pm: tutto pronto, tra meno di tre ore sarò la signora Ruess e questo mi eccita tantissimo. Mia mamma è più emozionata di me e insieme alla parrucchiera non fa altro che parlare. Ma a me non da fastidio, questo è il mio giorno e niente e nessuno riuscirà a rovinarmelo, nemmeno le mille chiacchiere di mia madre. 
Ore 10.00 pm
Papà: ‘Mary sei pronta?’
Io: ‘sì’
Mio padre mi prende sotto braccio, la marcia nuziale parte ed entriamo nella sala. Ci sono poche persone, nessun paparazzo. Il mio sguardo si sofferma su Nate che ha gli occhi lucidi e continua a sorridere mentre guarda il mio vestito (http://weheartit.com/entry/72501710/search?query=sposa) e il mio volto illuminato dalla felicità.
Mi avvicino all’altare e la cerimonia inizia. 
Al momento dello scambio dell’anello io e Nate non facciamo alcun discorso, avevamo deciso così. Ci diciamo soltanto ‘segui il tuo sogno’ seguito da un ‘ti amo’.
Alla fine della cerimonia il prete dice ‘lo sposo può baciare la sposa’ allora Nate mi prende in braccio e mi bacia. Questo giorno è fantastico e tutto è perfetto, non come lo avevo immaginato, ancora più bello e oggi mi sento benissimo. Adesso so come si sentono le donne che sposano l’uomo della loro vita, lo so perché sto vivendo anche io quella sensazione e vorrei non finisse mai. 
 
 
UN ANNO DOPO 
(l’epilogo)
Dott.essa: ‘Signora spinga, un ultimo sforzo e ce l’abbiamo fatta’
Il dolore è fortissimo. 
Dott.essa: ‘un ultimo sforzo’
Continuo ad urlare e a dare tutta me stessa. Sento il pianto, è finito tutto, la bambina è nata! Sono al settimo cielo.
Na: ‘brava amore mio, sei stata fenomenale.’
Nate mi da un bacio a stampo sulle labbra e la dottoressa ci chiede se possiamo essere disturbati.
Dott.essa: ‘c’è una nuova arrivata che vuole dare fastidio, può?’
La dottoressa mi da la bambina in braccio e io comincio a piangere, è bellissima e non riesco a credere che sono stata io a darla alla luce.
Io: ‘tieni, prendila un po’ tu in braccio’
La porgo a Nate e lui la tiene in braccio con molta cura, come se fosse un oggetto di porcellana. 
Dott.essa: ‘avete già pensato al nome?’
Io e Nate ci guardiamo e in un lampo riusciamo a capirci, Nate annuisce e dice alla dottoressa: ‘la vorremo chiamare Cloe Ruess’
La dottoressa ci sorride e registra il nome della bambina.
Na: ‘Allora benvenuta Cloe in questo mondo di pazzi.’
La bambina, anche se non ha capito cosa Nate le ha detto fa un piccolo sorriso e con le sue manine accarezza il mento del suo bello e giovane papà.
Questa è la mia famiglia, credevo che il mio sogno era diventare una grande giornalista, ma ho appena capito che il mio sogno era Nate e adesso Cloe e adesso che sono miei, sono completa. 
 
SpazioPerMe
Ecco qui l’ultimo capitolo. Finalmente posso dire di aver portato a termine la mia prima storia. Sono davvero felice!
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno letto la mia storia, le cinque ragazze che hanno recensito i vari capitoli, ma soprattutto vorrei ringraziare Cateperson per il messaggio che mi ha scritto. È anche lei che mi ha aiutato, anche se indirettamente perché ho finalmente capito che non è importante quante recensioni ho, se scrivo perché amo farlo devo continuare nonostante tutto.
Ok, ho finito con i ringraziamenti. 
Ci vediamo con la mia prossima storia, ciao!
JovaDepp

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