Little snakes Grow

di Ice98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Reveal your Secrets ***
Capitolo 2: *** New little Baby ***
Capitolo 3: *** Ginny's House ***
Capitolo 4: *** Honeydukes ***
Capitolo 5: *** Draco Malfoy ***
Capitolo 6: *** New Discoveries ***
Capitolo 7: *** Attack ***
Capitolo 8: *** Surprise ***
Capitolo 9: *** Waste and New identities ***



Capitolo 1
*** Reveal your Secrets ***



                                                                              Little snakes Grow



Cap. 1 Reveals your Secrets

"Perdonami Draco, per tutto ciò che ho fatto a te e a tua madre, perdonami. Ora finalmente potrò rimediare ai miei errori salvandoti"
L'uomo dai lunghi capelli biondi sorride prendendo per mano la moglie, commossa per quell'atto di cuore.
"Padre che dite? N-non capisco"
"Addio Draco"
I due sorridono alzando all'unisono la bacchetta e pronunciando la formula...
"Avada Kedavra!"
Un lampo di luce verde proveniente dalle spalle dei genitori abbaglia il ragazzo stordendolo.
 

"Herm? Ehi Herm??"
"Mh? Cosa?"
"Ti eri distratta? Da quanto sei qua?"
"Io ehm... da ieri mattina..."
"Tu sei pazza! Fila a casa, ci penso io a finire il tuo turno"
Esordisce la piccola Ginny Weasley balzando in piedi dalla sedia.
"Gin, tesoro, non puoi finire il mio turno. Io sto bene non preoccuparti"
La rossa sospira esasperata.
"Luna dammi una mano!"
"A fare cosa?"
Chiede innocentemente la bionda guardando distrattamente le due amiche sedute accanto a lei nella caffetteria del ospedale.
"Uffa! Ma sei sempre con la testa fra le nuvole tu?!"
"Sono belle le nuvole vero? Così soffici e candide..."
Hermione ridacchia divertita.
"Hai ragione Luna, ora vado, ci vediamo domani da te"
"Sì, ah Ron mi ha detto di darti questa"
La ragazza tira fuori una lettera dalla borsetta un po' malmessa.
"Un'altra? Non c'è la faccio più... insomma è dal Ballo del Ceppo che continua a provarci con me"
Sbraita Hermione alzandosi e diventando di fuoco appena si ricorda di aver a fianco sua sorella minore.
"Mannaggia Merlino... scusami Ginny e che tuo fratello è veramente stressante!"
"Tranquilla, ti capisco benissimo. Non immagini che testa mi fa ogni volta che torno a casa: 'Come sta Hermione?' 'Esce con qualcuno?' 'Con chi?' 'Dimmelo immediatamente!' "
Risponde Gin imitando la voce del fratello.
"Ma davvero? Allora digli che esco con... con... con il furetto!"
"Il furetto? Ma quello è scomparso da quattro anni! E sta pur certa che Ron lo sa ed esulta per questo!"
Hermione sospira intristita ricordandosi solo in quel momento che Malfoy, insieme a tutta la sua famiglia, erano misteriosamente scomparsi insieme a Voldemort.
"Già, hai ragione. Allora digli che sto bene, che non sto uscendo con nessuno e che non ne ho l'intenzione"
"Riferirò stanne certa"
Afferma sorridendo la piccola Weasley salutando l'amica che si dirige verso l'ultimo paziente della serata.
Eh sì, Hermione Jane Granger è diventata una tra le più rinomate e stimate medimaghe della sua epoca, come lei desiderava. Dopo essersi diplomata con il massimo dei voti in tutti gli esami, G.U.F.O e M.A.G.O compresi, ed aver ricevuto un encomio speciale dalla nuova preside, Minerva Mcgranitt nonchè ex professoressa, ha trovato immediatamente lavoro all' ospedale del San Mungo come specialista.
La donna, appena finito il turno, va a cambiarsi infilandosi i jeans scuri aderenti e la maglia bianca a collo alto di lana, perfetta per un freddo inverno come quello.
Posa il camicie cambiandosi le scarpe per poi uscire e venire investita dalla fredda e secca aria tipica di questa stagione.
Quella sera Hermione non aveva voglia di smaterializzarsi, non le piaceva sentire quel fastidioso risucchio partirle dall'ombelico, preferiva di gran lunga camminare oppure usare i mezzi babbani.
Dopo appena dieci minuti, sul naso della ragazza, si posa un piccolo fiocco bianco.
"Oh no, ci mancava solo la neve...ora devo smaterializzarmi per forza"
Non fraintendete ad Hermione la neve piace ma a camminarci sotto per almeno un' altra ora... di sicuro si sarebbe ammalata!
La giovane si apparta in un vicolo iniziando a concentrarsi, ma un rumore la distrae facendola sobbalzare.
Le scatole accatastate al suolo si muovono urtando dei secchi della spazzatura e producendo un fragoroso clandore metallico.
Lentamente Hermione estrae la bacchetta.
"Chi c'è? Fatti vedere"
Nessuna risposta, la ragazza affina l'udito cercando di cogliere un qualsiasi suono che l'aiutasse a riconoscere la persona.
Dalla strada principale le voci si sommano l'un l'altra mischiandosi con i suoni della città.
La neve che scende lenta e copiosa tampona gli altri suoni rendendoli inudibili.
Non avendo ricevuto i risultati sperati Hermione, con un leggero movimento del polso, punta la baccheta sui detriti pronunciando la formula.
"Rivelami i tuoi segreti"
Gli scatoloni si spostano rivelando, come dal tronde dice la formula, il loro segreto.


Autrice:
Salve gente, grazie mille per aver letto la mia storia, allora che ne pensate? so che in questo capitolo non si capisce ancora bene la storia ma nel prossimo capirete!!
Chiedo scusa per i miei eventuali errori, fatemi sapere se ce qualcosa da migliorare oppure che non capite mi raccomando!! :)
Ora vado e vi lascio una piccolo foto, Bye bye Ice98 
             



 

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Capitolo 2
*** New little Baby ***


 

 

Little snakes Grow
 

Cap. 2 New little Baby

Hermione non riusciva a credere a suoi occhi, insomma è vero l'uomo è l'animale più pericoloso ma fare una cosa del genere... no, neanche un animale abbandonerebbe il suo cucciolo!
Eppure il bambino che ha d' avanti agli occhi ne è una prova inconfutabile.

 
HERMIONE
 
Guardo il bambino avvicinandomi delicatamente.
Lui si ritrae tremando come una foglia, i vestiti lerci e strappati gli cadono enormi sul corpino esile e ricoperto di neve.
Due occhi di un verde acceso si posano nei miei, in essi posso leggere paura, abbandono... solitudine... eppure ci intravedo anche una punta di arroganza ed astuzia.
Non posso lasciarlo qui, va totalmente contro i miei principi!
Insomma è un bambino e per Godric io mi prenderò cura di lui come farebbe ogni vero Grifondoro.
"Ciao piccolo"
Sorrido inginocchiandomi di fronte a lui.
Il bambino si stringe le ginocchia al petto impaurito nascondendo il viso.
"Non avere paura di me, non ti farò nulla"
Lui solleva lo sguardo mentre il tremore cessa.
"C-chi sei?"
Chiede lui con un filo di voce rauca.
"Mi chiamo Hermione, sono una dottoressa"
Mi avvicino mentre lui sembra studiarmi attentamente, dal basso verso l'alto.
Accidenti questo bambino mi ricorda qualcuno...
"Sei una maga?"
"C-come?! No, piccolo, i maghi non esistono..."
Lui ammutolisce spaventato dal tono della mia voce.
Sospiro disciaciuta... infondo è un bambino di quattro anni, circa, chi lo prenderebbe sul serio?
Prendo tra le mani un mucchietto di neve e sussurro una piccola formula trasfigurando la neve.
Il bambino guarda le mie mani, io le apro e da esse spunta un mazzetto di primule lilla.
"A-avevo ragione!"
"Eh già, ma deve rimanere un segreto fra me e te, ok?"
Lui annuisce sorridendo e prendendo il mazzetto.
"Ti va di venire con me?"
"D-dove?"
"A casa mia... vuoi?"
"Sì... Hermioni"
Ridacchio, il mio nome è già difficile di suo in più lui è piccolo e lo storpia.
"C-che ridi?!"
"Si pronuncia Hermaioni, piccolo"
"He... Herma...Hermaioni"
"Esatto, tu invece come ti chiami?"
Lui si guarda intorno quasi cercando un aiuto.
"I-io... Will..."
"Ti chiami Will quindi?"
Annuisce, io gli tendo la mano che lui, sorprendentemente, afferra subito. Lo sollevo stringendomelo al petto.
"Tieniti stretto"
"Shi"
Butta le braccia attorno al mio collo con un sorrisetto da elfo cattivo mentre ci smaterializziamo. Arriviamo nel giardino della mia casa ad Ottery Saint Mary, Will si guarda intorno leggermente scombussolato.
"N-non mi p-piace quella... quella cosa..."
"Neanche a me, ma per spostarsi da grandi distanze è ottimo"
Entro in casa mettendolo giù.
Per essere così piccolo parla più tosto bene ed essendo la sua prima smaterializzazione è andata benissimo. Io alla prima ho urlato e poi ho rimesso tutto il pranzo... e non parliamo della prima volta che abbiamo usato la passaporta! Il fondoschiena mi ha fatto male per giorni!
"Tutto a posto?"
Will annuisce guardandosi intorno incuriosito.
"Tu vivi... qua...?"
"Esatto"
Poso la borsa invitandolo a seguirami su per le scale con un gesto della mano. Lui riluttante si avvicina guardandole.
"Dove andiamo Hermioni?"
"Chiamami Herm"
"Allora, Herm, dove mi porti?"
Chiede con aria quasi arrogante il bambino con la mano stretta nella mia.
"Ti asciugo un po', sembri un piccolo ippogrifo bagnato"
Lui ride seguendomi in camera e spalancando sorpreso gli occhi.
"Oh che letto grande!! E le finestre!!! Mi piace guardare le stelle sai?"
"Ma davvero? Allora più tardi io e te dormiremo in quel lettone e guarderemo le stelle!"
Prendo un asciugamano facendolo mettere seduto sulle ginocchia, pian piano gli friziono i capelli castano/ dorati fini come fili di seta.
"Hai tanti libri"
"Sì, mi piace leggere"
"Tu sei un sangue sporco vero?"
Mi blocco spalancando gli occhi.
"Tu come fai a saperlo?"
"La tua casa è... normale, non ci sono elfi domestici, le foto e i quadri sono fermi... la tua luce è strana..."
"Nella tua casa c'erano?"
"Bhu!!"
Probabilmente ricorda a sprazzi.
"Ah,vabbè... ti prendo dei vestiti puliti" gli sorrido dolcemente "tu entra pure nella vasca, l'acqua è già pronta"
Gli sfilo delicatamente la camicia, mettendo a nudo il corpicino magro e sporco.
"Ti aiuterò a tornare a casa tua, dai tuoi genitori"
"I-io non voglio!" Will mi guarda terrorizzato "i-io voglio r-rimanere con te!"
Dice aggrappandosi al mio collo con una stretta ferrea.
"N-non abbandonarmi anche t-tu... p-per favore..."
Lo stringo tra le braccia in un abbraccio caloroso baciandogli dolcemente i capelli.
"Tranquillo cucciolo, non ti lascerò solo, puoi rimanere qui per tutto il tempo che vuoi"
Gli sorrido rassicurante.
"D-davvero?"
Chiede Will pulendosi le lacrime.
"Certo, io non mento mai! Lo giuro su Godric Grifondoro"
Lui scoppia a ridere felice, ad un tratto un borbottio sommesso interrompe la quiete della camera.
Will diventa di fuoco mentre io ridacchio.
"Avrai una bella fame eh? Su fila nella vasca, io vado a preparare la cena e poi torno qua, se ti serve aiuto chiamami"
"Shi!!"
Il piccolo scende veloce dalle mie gambe correndo in bagno e immergendosi nella vasca ricoperta di schiuma, dove ho buttato qualche giocattolino qui e la per farlo divertire.
Esco dalla camera scendendo le scale e, dirigendomi in cucina, apro il frigo.
Vediamo cosa potrei preparargli? Allora... cosa piace ai bambini?
Con quello che ho in frigo potrei preparargli dei pancake al cioccolato... anche se sono le undici e mezzo di sera... vabbè per stasera farò un eccezione.
E ora mettiamoci d'impegno:
Prendo le uova, il burro, un recipiente, la frusta elettrica e lo sforna pancake piazzando tutto sul tavolo e sul ripiano da lavoro.
"H-Herm!!!"
"Arrivo!"
Istruisco per bene tutti gli oggetti che, con la magia, iniziano a muoversi per prepare quei benedetti dolci mentre io corro da Will.
Appena entro in bagno vedo acqua e schiuma ovunque.
"Ma che è successo qua?! Hai combattuto contro un Ungaro Spinato?!"
"Un Ungaro che??? Io cercavo quello per i capelli!!"
Scoppio a ridere prendendo il flacone dal piccolo ripiano al di sopra del water.
"Avvicinati, faccio io"
Gli sorrido, lui ricambia rimettendosi seduto ed iniziando a giocare con una barchetta di plastica.
Premo il flacone facendo lentamente scendere la crema, stando sempre attenta che non gli vada sugli occhi, inizio a massaggiargli piano la testa lavandolo per bene.
"Ti vanno i pancake? Gli sto cucinando, ma se preferisci qualcos'altro dimmi pure"
Lui solleva il viso mostrandomi un enorme sorriso.
"No no!! A me i pancake piacciono!!! Anche se non ho capito cosa sono..."
"Non li conosci??"
Will squote la testa spargendo schiuma ovunque.
"Mai sentiti, ma se li cucini tu saranno ottimi!"
"Oh... grazie cucciolo"
Continuo a lavarlo guardandolo attentamente.
I suoi movimenti non assomigliano a quelli di un bambino, anzi!
I suoi movimenti sono lenti e aggraziati, sembrano studiati per dare un senso di raffinatezza...
Poi il fatto di essere lavato non sembra creargli problemi... magari nella sua vecchia casa aveva delle elfe come balie.
"Herm?"
Lui con un filo di voce mi richiama dai miei pensieri.
"Dimmi"
"Perchè mi fissi?"
"Tu... tu mi ricordi tanto una persona..."
"Un tuo amico?"
Scoppio a ridere divertita.
"No no, tutt'altro! Lui era in una casata diversa e non mi sopportava, anzi, spesso mi insultava per il mio sangue... per il mio aspetto..."
"M-ma tu sei bella!!"
Grida Will con un sorrisone facendomi arrossire.
"Grazie, ma per lui non era così"
"Che scemo!"
Lo tiro fuori dalla vasca avvolgendolo in un asciugamano.
"Sei tutta rossa, stai bene?"
"Oh certo, non preoccuparti"
"Herm... io ti piaccio?? O ti piaceva di più quello là?"
"A-a me non p-piaceva Draco!"
"Allora ti piaccio io!!"
Sospiro divertita cercando di far sbollire le mie povere guance in fiamme cominciando ad asciugarlo dolcemente.
"Sì, mi piaci milioni di volte più di lui"
Lui fa un sorriso sghembo.
"Ovvio, io sono molto più bello di chiunque altro!!"
Rido divertita.
"Oh sì, ci puoi scommettere!"
Lo metto seduto sulla tavoletta del wc accendendo il phon.
Un grido disumano mi fa sobbalzare facendomelo cadere dalle mani. Quando mi volto Will è sparito.
Deve essersi spaventato per il rumore del phon...
Corro in camera iniziando a cercarlo.
"Will? Will dove sei?!"
Cerco ovunque: sotto il letto, sotto le coperte, in corridoio, persino in salotto e in cucina.
Sento un tonfo provenire dalla camera, senza pensarci un'attimo corro sù aprendo l'armadio e tirando un sospiro di sollievo.
"Meno male che sei qui! Che paura mi hai fatto prendere!"
Lui si getta tra le mie braccia tremando.
"C-cos' era quella c-cosa?!"
"I-io non pensavo ti spaventas..."
"N-Non sono spaventato!!"
Ridacchio divertita.
"A no?"
"M-magari un p-po'... comunque cos'era quell'aggeggio?!"
"Quello, piccolo Will, si chiama PHON"
"Phon? E a che serve?"
"Il phon emette un getto d'aria calda, più o meno veloce, a seconda di come lo regoli e serve per asciugarsi i capelli"
"Ma se sei una maga perchè non usi semplicemente la bacchetta?"
"Perchè io preferisco non abusare del mio potere"
"Bha... "
"E ora fa il bravo e torna in bagno così ti asciugo e andiamo a mangiare"
"Uff..."
Lo metto giù riportandolo in bagno, accendo il phon asciugando un tremante Will per poi andare a prendergli una piccola vestaglia bianca che usavo io da bambina.
"Questa dovrebbe andare per la notte, provala"
"Shi!"
Mentre lui si spoglia io scendo per impiattare i pancake aggiungendoci sopra un bel po' di cioccolato e un pezzetto di burro.
Dei passetti veloci e saltellanti provenienti dalle scale mi avvertono che Will si è cambiato.
"Herm?"
La vocetta squillante rimbalza per le pareti della casa.
"Sono in cucina, vieni che è pronto"
Lui inizia a correre raggiungendomi veloce come un fulmine.
"Ohh!!! Che odore buono!!!"
"Grazie"
Lo sollevo mettendolo su una sedia, ma essendo basso arriva a malapena al piatto.
"Mh... aspetta"
Prendo due cuscini dal divano per poi mettercelo sopra.
"Yeah!! Ora ci arrivo!"
Will arraffa il piatto avvicinandoselo immediatamente, io intanto gli metto un tovagliolo attorno al collo tagliando il dolce in modo che possa mangiarlo senza problemi.
"Mangialo piano, se no poi ti viene male"
"Oky"
Il bambino inizia a mangiare voracemente tutto ciò che gli metto d'avanti, mela e succo d'arancia compresi.
Ridacchio guardando il suo viso.
"Sei tutto sporco!"
"Oh?"
Prendo un fazzoletto pulendolo piano.
"T-tu non... non mangia?"
Chiede interrompendosi per un enorme sbadiglio, si stropiccia gli occhi con il pugnetto chiuso.
"No, e poi adesso è tardi quindi andiamo a nanna"
Lo prendo in braccio, lui si accoccola poggiando il viso poco sopra il mio seno, una mano sullo sterno.
Dò l'ordine agli strumenti di lavarsi e di rimettersi al loro posto mentre inizio a canticchiare a bassa voce una vecchia ninnananna.


 
 
Twinkle twinkle little star,
how I wonder what you are.
Up above the earth so high,

 

 
 
 
Spengo le luci e salgo le scale cercando di non smuoverlo troppo, lui sorride nel sonno stringendosi a me.
 
 
 
Like a diamond in the sky,
Twinkle twinkle little star,
how I wonder what you are.

 
 
 
 
Scosto piano le lenzuola candide posandolo al centro del letto.
Lui mugugna piano rigirandosi e mettendosi di lato.

 
Twinkle twinkle little star,
how I wonder what you are.


 
 
 
Continuo a cantare prendendo dall armadio un cuscino e posandolo a terra nell'eventualità che di notte possa girarsi fino a cadere.
 
 
 
Shining through the stars so bright,
Like a diamond in the night,
 

 
 
Mi cambio velocemente fischiettando il motivetto della canzone, m' infilo i pantaloncini e la cannottiera di un giallo pastello con motivetti a pois bianchi.
 
 
 Twinkle twinkle little star,
 

 
Scosto le coperte rallentando il ritmo della canzone fino a soffiare pian piano l'ultima frase, stringo Will a me per poi raggiungerlo tra le braccia di Morfeo.

 
how I wonder what you are...
 

Autrice:
Salve grazie a tutti quelli che hanno letto la storia, spero che questo nuovo capitolo possa incuriosirvi più del primo.
Chiedo scusa per gli eventuali errori.
Fatemi sapere che ne pensate!!
Ora vado, vi lascio con qualche immagine per farvi conoscere Will.
(Sempre che il mio computer mi faccia la cortesia di caricarle)
Bye bye Ice98


  

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Capitolo 3
*** Ginny's House ***



Little snakes Grow

 



Cap. 3 Ginny's House

La quiete regna pacifica a casa Granger in Ottery Saint Mary.
I primi raggi del mattino filtrano debolmente dalle veneziane della cucina e del salotto.
Le camere, al piano di sopra, in pochi minuti vengono inondate dal tipico calore mattutino. In una di esse dorme, o per meglio dire dormiva, Hermione prima che un raggio biricchino l'infastidisse.

 
HERMIONE
 
Mugolo infastidita quando la luce che entra dalle finestre m'inonda costringendomi a rintanarmi sotto le coperte.
Tiro fuori la mano palpando il comodino in cerca della sveglia, quando finalmente la trovo balzo in piedi sul letto.
"Le undici e mezzo?! Per tutti i goblin è tardissimo!"
Dei gemiti di fastidio mi fanno ricordare dell'ospite che alloggia nel mio letto.
Un Will dai capelli scompigliati e l'espressione assonnata si stropiccia gli occhi mettendosi seduto.
"Herm? C-che sciu-... scede..?"
Chiede biascicando interrompendosi a metà frase per un enorme sbadiglio.
"Scusami tesoro, non volevo svegliarti"
Mi avvicino accarezzandogli i capelli.
Will si arrampica sul mio petto abbracciandomi.
"Fa niente"
"A quest'ora dovevamo già essere da una mia amica"
"Una ragazza?"
"Sì, piccolo... senti tu ora lavati e poi scendi subito a far colazione"
"Okey!!!"
Lui si alza correndo in bagno, io mi cambio indossando i soliti jeans aderenti con gli stivali al ginocchio e una camicia azzurra.
"HERM!! Cosa mi metto??"
"Ehm... aspetta un attimo"
Corro giù in cantina cercando gli scatoloni dove ci sono i miei vecchi vestiti. Ne apro una starnutendo per la moltitudine di polvere che mi arriva a dosso.
Afferro un bel po' di capi: magliette, pile, jeans, tute e ritorno in camera.
Will mi aspetta sul letto con un asciugamano attorno alla vita.
"Vediamo... mi sa che ti stanno un po' piccoli..."
"Oh non fa nulla!"
"Tranquillo, ora rimedio"
Prendo la bacchetta posizionando i vestiti sul letto, appena pronuncio la formula essi si allargano e i pochi capi rosa cambiando colore diventando azzurri.
"Fantastico!"
Faccio lo stesso, ma con la formula inversa, con alcuni paia di boxer lasciati qua da mio padre.
"Ora vestiti, io preparo la colazione"
Filo giù a razzo e, arraffando il cellulare, chiamo Ginny.
"Herm! Ringraziando Godric sei viva! Eravamo preoccupatissimi!!"
"Scusami tesoro e che ieri sono andata a letto tardi e mi sono svegliata dieci minuti fa..."
"Hermioni Jane Granger che si sveglia in ritardo?! Che altro succederà? Che Malfoy ricompare e confessi al mondo di amare i coniglietti rosa dalle guance paffute?!"
Scoppio a ridere posando la colazione sul tavolo.
"Che tragica, guarda che anche a me capita di svegliarmi in ritardo... ah senti puoi aggiungere un posto a tavola?"
"Non c'è problema, ma per chi è?"
Chiede lei con tono curioso.
"Ah no! Questa è una sorpresa"
"Daiiiiii!!!!!!!!!"
"A dopo Gin"
Chiudo la chiamata vedendo Will arrivare allegro e pimpante come un grillo, si siede aspettando che io faccia lo stesso per poi iniziare a mangiare.
"Hai scelto proprio dei bei vestiti"
Gli dico addentando una mela.
"Grazie!"
Il maglioncino di lana rossa fa risaltare gli occhi verdi intonandosi perfettamente con i jeans scuri e le scapre nere.
"Finito!!"
"Bravo cucciolo"
Metto a posto per poi infilarmi il giubbotto bianco e fare lo stesso con lui.
"dobbiamo smaterializzarci"
"Oh no..."
"Mi spiace..."
Lo prendo in braccio, lui si stringe a me serrando le palpebre mentre mi concentro sull'abitazione di Ginny. Dopo pochi secondi sento l'ormai familiare risucchio all' ombelico.
Quando apro gli occhi sono nel giardino di casa Zabini/Weasley.
Eh sì, nessuno si aspettava che loro due si mettessero insieme, nè tantomeno, che tra un anno si sposano...
Insomma una grifondoro e un serpeverde, sono agli estremi opposti!
Ma secondo me al cuor non si comanda, e finchè lei è felice anche io lo sono.
"Siamo arrivati Will"
Lui apre piano gli occhi guardandosi attorno incuriosito.
"La tua amica vive qui?"
"Sì, insieme al suo ragazzo"
"Herm!!"
Una trafelata ma sorridente Ginny mi corre incontro stringendomi in un abbraccio.
"Finalmente sei arrivata! Dov'è l'ospite misterioso?"
"E' qui tra le mie... aspetta!"
Will non è più tra le mie braccia, dev'essere sgattaiolato via quando Ginny mi ha assalita. Mi volto ritrovandomelo nascosto dietro le gambe.
"Oh eccoti, non aver paura"
Lui mi guarda tornando accanto a me.
"Ma che carino!!!!!!!!!!!"
Ginny si china di fronte a lui pizzicandogli le guance rosse dal freddo.
Will mugola silenziosamente dal dolore.
"Gin lui è Will, Will lei è Ginny, una mia carissima amica"
"Ciao Will, chiamami pure Gin"
"Okey... Gin"
Risponde timidamente guardandosi i piedi.
"Sù venite dentro, gli altri ci aspettano"
Lei mi afferra la mano trascinandomi, volente o nolente, in casa.
Appena varcata la soglia il profumo di legno e biscotti appena sfornati ci accoglie, la casa è totalmente arredata a festa, anche se a natale mancano più di venti giorni.
Alle pareti sono appese ghirlande di carta rossa, verde e azzurra che raffigurano fiocchi di neve, alberi di natale e piccoli pacchi regalo.
Ad ogni nastro si alterna una candela e un bastoncino di zucchero.
"WOW!!"
Will guarda tutto a bocca spalancata.
"E questo non è niente, vieni in salotto con me!"
Gin gli tende la mnao sparendo nel salotto con lui, all'angolo destro del camino si trova un enorme pino decorato con palline e fili di tutti i colori che, per magia, si alternavano a turno.
Sulla cima una stella dorata risplende lucente mentre dal soffito dei fiocchi di neve calano fermandosi a circa un metro da terra.
Will saltella cercando di afferrarli.
Io mi allontano andando in cucina.
"Herm tesoro! Ben arrivata!"
Blaise mi abbraccia con il solito sorriso misto fra arroganza e felicità.
Lui, a differenza di altri miei conoscenti, è un serpeverde educato e gentile con chi lo merita... ma se è stato smistato in serpeverde un motivo c'è.
Blaise infatti è un genio perfezionista amante della moda babbana come dei suoi subdoli trucchetti da Legilimens.
Ricambio l'abbraccio e il bacio sulla guancia.
"Grazie, voi come state?"
"Noi bene, tu? E l'ospite?"
"Bene, è di là con Ginny"
"Li raggiungo allora"
"Ok"
"Herm!"
"Hermione!"
Ron e Harry spuntano dalla porta della cucina.
"Hey!"
Mi avvicino sorridendo ai due ragazzi. Harry mi abbraccia e Ron, invece, mi assale come al suo solito.
"Allora chi è? E' il tuo ragazzo?! Il tuo fidanzato?!"
Chiede lui con tono arrabbiato prendendomi per le spalle e scuotendomi.
"A-ahi, Ron mollami!"
"Rispondi prima!"
"Lasciala almeno respirare Ron..."
"Toglile immediatamente le mani di dosso"
Will si mette tra noi guardandolo malissimo.
"Va via nanerottolo"
"Se vuoi tenerti la mano ti consiglio vivamente di levarla dalla sua spalla"
"Will lascialo perdere"
Mi libero dalla presa di Ron prendendolo fra le braccia. Il viso di Will si apre in un ghigno malefico per nulla sconosciuto.
"Hermione è MIA, rosso"
"COSA?!"
Harry ridacchia presentandosi al bambino, Cho fa lo stesso pochi secondi dopo mentre Ron si allontana.
"Hey piccolo vieni qua" Blaise lo prende mettendoselo in spalla " vieni a chiaccherare con gli Auror"
"Cos'è un Auror??"
"Gli Auror, caro Will, sono..."
Blaise lo porta in sala mettendolo seduto tra se e Harry incominciando a raccontargli, a turno, le loro più sfrenate avventure.
Io intanto decido di rendermi utile quindi raggiungo Gin e Cho, appena entro non ho neanche il tempo di dire "Ah" che le due mi riempiono le domande.
"Dove l' hai trovato?"
"Sta bene?"
"E' un mago?"
"Quanti anni ha?"
"Ehi un attimo! Così soffoco!!"
Le due mi trascinano fino al tavolo dove ci sediamo.
"Racconta"
Dice perentoria Ginny e io, non volendo contraddirla, le racconto tutta la vicenda da cima a fondo.
"Ha scoperto subito che sei una maga?"
Chiede Cho con sguardo stupito.
"Sì, io ero totalmente scoccata!"
"Magari anche lui è un mago"
Suppone Ginny portandosi una mano al viso e appogiandocisi.
"Non lo so, ma in effetti è probabile, sà cose che solo i maghi conoscono"
"Lo hai per caso visto fare magie?"
Scuoto negativamente la testa facendo sballonzolare i capelli ricci.
"No, neanche una"
"Magari i suoi poteri si riveleranno più avanti... ma che intenzioni hai con lui?"
"Io vorrei... vorrei tenerlo con me... "
"Mi sembra giusto, in più lui ti adora"
Ridacchio imbarazzata.
"Già, ma comunque stasera mando una lettera alla Mcgranitt"
"Buona idea"
Tutte e tre sobbalziamo all'unisono sentendo suonare il timer del forno.
"Dai raggiungete gli altri, io porto a tavola il pollo con le patate arrosto"
Ginny apre il forno e tutta la cucina viene inondata dal profumo delle patate arrosto, del rosmarino e della carne ben cotta.
"Mhh che profumino"
Ginny ride posando il pollo su un vassoio per poi staccare, cercando di non farle aprire, le patate dalla teglia sistemandole attorno al pollo insieme anche ad alcune verdure grigliate.
Io e Cho ci affrettiamo ad andare di là.
"Le dèjeuner est servi"
Dico in francese, Will mi guarda come se stessi parlando una lingua aliena... e la stessa espressione aleggia anche sui volti di Ron e Harry.
Sospiro esasperata.
"E' francese e significa "Il pranzo è servito" "
"Ah! Potevi dirlo subito!"
"Già, almeno capivamo!"
Scuoto la testa mettendomi seduta al lato destro del tavolo, sulla sinistra c'è Ginny mentre sulla destra si siede Ron. Accanto a Ginny, a capo tavola, si trova Blaise, alla sua sinistra c'è Cho, poi Harry e infine Will.
"Buon appetito a tutti!"
Su ogni piatto appare una porzione di pollo contornata dalle patate o dalle verdure, a scelta.
Il pollo del piccolo appare già tagliato quindi incomincia immediatamente a servirsi.
"Buono!!!"
Afferra sollevando in aria la forchetta dopo aver finito tutto quel che aveva nel piatto e che, in buona parte, ora è sparso sul suo viso.
Tutti scoppiano a ridere guardandolo.
"Grazie tesoro"
Risponde dolcemente Ginny.
"Ne vuoi ancora, Will?"
Lui annuisce.
"Vorrei le cose gialle per favore e anche quelle verdi e arancioni!"
"Agli ordini!"
Rimetto le patate, le carote e le verdure sul suo piatto per poi rimettermi seduta.
Qualcosa di caldo mi si posa sulla coscia, istintivamente abbasso lo sguardo.
La mano sinistra di Ron è posata sul mio ginocchio.
"E' ottimo Ginny!!"
"Lo so che tu adori il pollo, ma da come mangi secondo me non senti neache il gusto"
Risponde la sorella.
Lui ride continuando a mangiare e a salire con la mano.
Gli tiro un occhiataccia ma lui sembra ignorarmi.
"Togli la mano"
Sibilo contrariata spostandogliela di malavoglia, ma lui, testardo, la rimette sul mio ginocchio.
Sospiro arrendendomi, Will mi guarda e un lampo argenteo gli passa negli occhi verdi.
All'improvviso Ron tira un grido disumano tirando via la mano, tutti si voltano a guardarlo con gli occhi spalancati.
"Ron? Che succede?!"
Un livido enorme si fa spazio sul dorso rigonfio della mano di Ron.
"Brutto nanerottolo bastardo!"
"Ma che diavolo dici Ron?!"
"Quel brutto coso mi ha tirato un calcio sulla mano!"
"Te lo sei meritato!"
Afferma Will mettendosi in piedi sulla sedia, i pugni stretti e i denti serrati.
"Adesso vedi!"
Ron estrae fulmineo la bacchetta dalla tasca posteriore dei jeans puntandogliela.
"Impe-..."
"Expelliarmus!"
Io e Ginny puntiamo le bacchette su Ron gridando la formula di disarmo.
Lui viene schiantato contro il puro perdendo i sensi mentre io afferro al volo la sua bacchetta.
Will ci guarda con gli occhi spalancati, così come tutti gli altri ancora seduti attorno al tavolo.
"Sta volta te lo sei proprio meritato. Scusami Herm, non avrei dovuto invitarlo..."
"Figurati tesoro, non potevi saperlo"
L'abbraccio accarezzandole la schiena, lei sorride leggermente per poi avvicininarsi al fratello e smaterializzarsi.
Io mi avvicino a Will che abbassa immediatamente lo sguardo torturandosi le mani. Tutti lo guardano, chi sorpreso, chi divertito, ma nessuno arrabbiato.
"Hey cucciolo"
Gli sorrido prendendolo tra le braccia, lui comincia a tremare.
"N-non volevo, s-scusami Herm! N-non mandarmi via!"
Si aggrappa alla mia camicia con presa ferrea.
"Tesoro non ne ho la minima intenzione, anzi! Ti ringrazio tanto"
Gli bacio la fronte asciugandogli le guance bagnate dalle lacrime. Lui mi fissa stupito spalancando gli occhi gonfi e rossi.
"N-non sei a-arrabbiata?"
"Assoultamente no! Non con te, piccolo"
Gli accarezzo i capelli tornando a sedermi al mio posto con lui sulle gambe.
"Cosa stava facendo esattamente Ron?"
Chiede un ancora confuso Blaise.
"Stava mettendo le mani dove non doveva..."
"Capito, allora bravo Will!!"
Il ragazzo gli sorride dolcemente accarezzandogli i capelli setosi, Will si calma finendo di singhiozzare.
"N-non sono stato cattivo?"
"In questo caso no"
Afferma Harry sorridendogli.
Con un ' puff ' Ginny riappare al centro della sala sorridente come fosse il primo giorno d'estate.
"Allora continuiamo a pranzare o ci facciamo rovinare la giornata da quel troll di mio fratello?!"
"CIBO!!!"
Esclama Will tutto contento tornando a sedersi al proprio posto.
Il resto del pranzo passa tranquillamente tra le chiacchere generali, dopo il pollo Ginny serve le restanti pietanze fino al dolce: un budino alla frutta color lime con all'interno degli acini d'uva.
"Ohhh"
Will punzecchia curiosamente la propria fetta facendola sballonzolare, ridacchia vedendone il movimento.
"Non giocare, su mangia"
"Shi!!"
Lui esegue abbuffandosi del dolce.
"Sentite che ne dite se dopo andiamo a fare un po' di compere in giro per Londra?"
"Per noi non ci sono problemi, no Harry?"
"Certo, tu ti senti bene? C'è la fai?"
"Sì, non preoccuparti"
La ragazza gli sorride dolcemente accarezzandogli la mano.
Sono tanto contenta per loro, sono una coppia fantastica anche se tra un po' non saranno più solo in due ma in tre... eh sì la nostra Cho fra sette mesi darà alla luce un bel bimbo.
"Voi Herm?"
"Certo, tanto dovevo andarci per prendere qualcosa a questa birba"
"Allora è deciso!"
Ginny batte le mani tutta contenta baciando poi Blaise che, con mosse veloci ma delicate, la solleva tra le braccia prolungando quel contatto.
Will sbadiglia appoggiato scompostamentene alla sedia, gli occhi che fanno Giacomo Giacomo. Mi avvicino prendendolo in braccio.
"Cucciolo ti va di ascoltare una storia?"
Lui annuisce sistemandosi comodamente tra le mie braccia.
Blaise, con Ginny seduta sulle gambe, si mette alla mia destra sul grande divano mentre Harry e Cho a sinistra.
"Allora... c'era una volta, undici anni fa, un ragazzo che viveva in una casa babbana, questo ragazzo però era diverso dagli altri... era speciale. Lui, senza saperlo, quando era solo un nenonato, sconfisse Lord Voldemort"
Guardo Harry sorridendogli dolcemente, lui diventa di fuoco.
"E Lord Voldemort era cattivo?"
"Oh sì! Un cattivone senza naso!!"
Lui ridacchia seguito dagli altri.
"Questo bambino si chiamava Harry, Harry Potter"
Will spalanca gli occhi voltandosi immediatamente verso Harry.
"Sei tu? Il bambino della storia sei tu?!"
Harry ride arrossendo.
"Eh già, sono proprio io... e più avanti ci saranno anche altre persone che conosci"
"Herm! Herm!! Va avanti!!"
Lui mi tira i capelli spronandomi a continuare..
"Ok ok, dammi un attimo... Harry aveva perso i genitori, morti per colpa di Colui-che-non-dev'essere-nominato, quindi viveva con i suoi zii e suo cugino tutta ciccia e niente arrosto..."
"Eh??"
"Un bimbo ciccione, cattivo e capriccioso"
Spiega Harry guardandolo, mentre Ginny ridacchia appoggiata al petto di Blaise.
"Oh capito!"
"Loro sapevano che Harry era magico perchè ogni volta che si arrabbiava combinava un guaio... allora lo zio Vernon, grosso e burbero come il figlio, dopo che la casa fu invasa di gufi e lettere, portò tutti su un isoletta sperduta proprio il trentuno luglio, al compleanno di Harry. Ma anche lì Hagrid riuscì a trovarlo"
Will mi fissa, nei suoi occhi leggo la brama di curiosità che lo corrode, tutti mi fissano sorridendo incoraggiandomi ad andare avanti e così faccio.
Gli racconto tutto il nostro primo incontro, aiutata da Harry e Ginny in alcuni casi.
"E Harry sul treno conobbe una bambina sapientona e amante dei libri, dai capelli indomabili e il carattere da 'so tutto io' "
"Oh sì, era una piccola sapientona... ma lo è anche ora, no Herm?"
Io rido accarezzando Will, lui mi guarda a bocca spalancata.
"Eri tu?!"
"Certo, a casa ti mostro le foto"
Continuo tutta la storia, lo smistamento, il messaggio del cappello...
"Io in che casata sarò?"
"Bhè se devo dire la mia spero Grifondoro ovviamente, coraggio e lealtà sarebbero le tue caratteristiche, oppure Corvonero perchè significherebbe che sei pieno di astuzia e inteligenza, persino Serpeverde andrebbe bene, basta che non capiti in tassorosso!"
"Quelli non fanno nulla, sono tutti bonaccioni!"
Esclama Ginny.
"Spero Serpeverde... mi piace!!"
"Bravo Will!!!"
Sorride Blaise accarezzandolo.
"E' una casata fichissima, il nostro dormitorio è un po' più cupo degli altri ma molto più divertente!"
"Sè, comunque..."
Continuo a raccontare la storia, i primi scontri con Piton, uno strampalato Silente... e così poi le nostre punizioni, il professore di difesa contro le arti oscure, le prove per arrivare alla pietra... e la prima vittoria contro Voldemort.
"E così i tre nuovi amici tornarono a casa per le vacanze estive..."
"Hey finalmente è crollato"
"Eh già"
"Vieni ti accompagno in camera così può dormire senza che lo disturbiamo"
"Certo"
La seguo su per le scale con Will che sballonzola tra le mie braccia. Gin mi apre la porta, io lo poso delicatamente tra le lenzuola coprendolo.
"Herm, tesoro, devo dirti una cosa"
"Dimmi"
"Penso che Will sia un mago a tutti gli effetti"


Autrice:
Salve gente, grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito la mia storia!!
Soprattutto a Usui_Inuyasha_98 e anche a HermioneEverlark !! Thanks girls!!!
Ora vi lascio, prima che il computer mi abbandoni (ancora)
Bye bye Ice98!!!

 

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Capitolo 4
*** Honeydukes ***


* Avvertenze: Nella mia storia personaggi come Sirius, Fred non sono morti come nella storia originale ma sono ancora vivi e vegeti!!
 
Little snakes Grow


Cap.4 Honeydukes
 
"Che intendi Ginny? Will non ha compiuto magie nè altro"
"Ti sbagli"
La guardo negli occhi non riuscendo a capire cosa voglia dire.
"Vuoi spiegarti o preferisci continuare a girarci in tondo?!"
"La mano di Ron prima non era 'SOLO' rotta..."
"Cioè?"
"La mano era totalmente priva di ossa"
"C-cosa?!"
Spalanco gli occhi fissandola mentre la mia mascella si schianta al suolo.
"M-ma è impossibile!"
"Ti dico che è così! Ron non aveva le ossa, ho dovuto fargli ingoiare a forza l' Ossofast mentre la mamma gli teneva la bocca aperta"
Mi volto verso Will che dorme felice e tranquillo avvolto nelle lenzuola di raso bianco.
Non posso, o per meglio dire non voglio, credere che un bambino dal viso angelico come lui possa aver fatto una cosa simile.
Ginny mi posa una mano sulla spalla facendomi voltare, fissando gli occhi di cioccolato nei miei e parlando con voce seria.
"Devi dirlo alla McGranitt, insomma è troppo strano! Neanche io che ormai sono una maga abbastanza esperta so fare quell'incantesimo e l'unico su cui lo vidi fare fu a Harry durante il secondo anno da quel idiota di Allock"
"Hai ragione, stasera le riferirò anche questo"
Accarezzo i capelli soffici e setosi al piccolo che sorride al mio tocco.
"Gin non voglio che la McGranitt me lo porti via..."
"Non succederà, sta tranquilla!"
"Ma con il lavoro? Come farò? Non posso lasciarlo solo, non se ne parla neanche!"
"Magari Cho potrebbe tenertelo oppure Fred, visto che George ancora non gli permette di lavorare al negozio, sai visto che durante la battaglia finale è stato colpito, ringraziando Godric, da un incantesimo NON mortale preferisce essere sicuro che si sia ripreso del tutto"
"Quindi sta meglio ora?"
"Sì, molto meglio!! Ma George è testardo..."
Ridacchio seguita a ruota da lei.
"Vabbè dai, qualcuno lo troverò..."
"Alcune volte posso farlo anche io, questo piccoletto mi sta simpatico"
"Grazie tesoro"
Lei mi abbraccia sorridendo, poi insieme ci alziamo tornando al piano di sotto.
Blaise chiacchera tranquillamente con Harry giocando una partita a scacchi magici... forse uno dei pochi giochi in cui io faccio pena e Ronald è un genio.
"Hey Hermione dopo tocca a te"
"Non provarci Blaise, sfidi sempre me solo per avere la vittoria facile!"
Lui scoppia a ridere ordinando la mossa seguende alla pedina.
"Hai ragione, scusa"
Ginny ridacchia dietro di me per poi trascinarmi verso il divano dove Cho si è già accomodata.
"Ragazze, Will dorme?"
"Oh sì, la storia ha funzionato alla grande!"
Le risponde Ginny con un sorriso dolce stampato sul viso.
"Cho non e che tu qualche volta potresti tenermelo? Solo se non ti crea problemi"
"Nessun problema, così potrò allenarmi per quando anche il nostro piccolo avrà la sua età"
"Grazie mille"
L'abbraccio per poi staccarmi da lei più rilassata.
"Allora in che negozi andiamo?"
"Perchè non andiamo a Oxford street? Possiamo arrivarci con la metro"
"Bhè possiamo anche smaterializzarci ricordate?"
"Vero ma a qualcuno non piace..."
Cho mi indica con un movimento del capo.
"Anche a Will non piace!!"
Urlo istintivamente in mia difesa.
"Ok ok, magari poi andiamo a Westfield London! Lì c'è quell'enorme centro commerciale con più di duecento negozi di tutti i generi"
"Io ci sto, così posso prendere qualche vestito a Will"
"Anche io"
"Sai già il sesso Cho?"
"No, io e lui vogliamo una sorpresa... anche se io desidererei una femmina... e anche Harry"
Ci risponde ridacchiando. Harry si volta sentendosi chiamato in causa.
"Mh? Cosa c'è??"
"C'è che ho fatto scacco matto amico!"
Blaise guarda il povero Harry con un ghigno di trionfo.
"Ancora?! Tu stai barando! Ora facciamo un gioco babbano!"
"Un gioco... BABBANO?"
Ripete scettico il moro mentre il ghigno si tramuta in una smorfia scocciata.
"Esatto"
Harry si volta verso di noi guardandoci con una smorfia degna di quella del furetto.
"Herm, tesoro, non è che avresti quel mazzo di carte ancora nella borsetta?"
"Non so, ora vedo"
Afferro la mia borsetta infilandoci dentro tutto il braccio.
"Allora... no...questo...no, neanche..."
Ritraggo il braccio afferrando la bacchetta e puntandola verso l'interno urlando al formula.
"Accio CARTE UNO!".
Come fossero proiettili le carte vengono letteralmente sputate fuori arrivando nelle mie mani. Subito le lancio a Harry che le afferra prontamente con una mano.
"Grazie, e ora, caro Blaise, si gioca alla babbana"
"E-ehm... dobbiamo proprio?"
"Certo, cos'è? Paura piccolo serpentello?"
Blaise affila lo sguardo puntandolo in quello di Harry.
"Noi serpi non avremmo certo il coraggio come voi grifoni, ma non rifiutiamo MAI una sfida"
"Ottimo!"
Harry inizia immediatamente a spiegare le regole mentre noi ragazze li guardiamo... quando quei due ci si mettono sembrano proprio dei bambini!
"Questo gioco è troppo semplice però... perchè non ci mettiamo di mezzo una bella scommessa?"
"Sei sicuro Blaise? Guarda che non ti farò vincere solo perchè sei mio amico"
"Lo so perfettamente"
"E sai anche che non puoi usare i tuoi poteri, immagino"
"N-non ne avevo intenzione..."
"Allora facciamo che se perdi dovrai lavorare due settimane con la divisa da Auror..."
"Quello lo faccio già!"
"Fammi finire! Dicevo: con la divisa da Auror rosa, fucsia e bianca, ornata da fiocchetti, cuoricini e stelline"
"C-cosa?!"
Il ragazzo della mia amica si alza di scatto dalla sedia guardando scioccato l'amico, o in questo caso rivale, per le parole appena pronunciate.
"Ci stai? Se perdo io farò lo stesso"
Blaise deglutisce rumorosamente guardando prima noi e poi Harry risedendosi.
"Ok, per Salazar io accetto!"
I due iniziano a giocare e, all' incirca un'ora e mezza dopo, Blaise ha già perso dieci volte mentre noi tre, senza rendercene conto, ci siamo divorate l'intero piatto di biscotti come snack per lo spettacolo.
"No, ora basta!"
Il moro batte il pugno sul tavolo di legno facendoci sobbalzare mentre il boato si propaga per tutta la casa.
"Va bene dai, finiamola qua"
Dice Harry con un sorrisetto furbo.
"H-Herm?!"
La voce debole e tremante di Will mi fa scattare in piedi facendomi fare le scale due a due neanche mi stesse inseguendo un dissennatore. Mi fiondo in camera spalancando la porta.
Appena mi vede, lui si fionda fra le mie tremando e piangendo.
"L-li ha u-uccisi!"
"Calmati tesoro, calmati!"
Lo cullo delicatamente accarezzandogli i capelli appiattiti sulla fronte dal sudore.
"Herm, m-mamma e p-papà li ha uccisi Lui!"
"Lui chi, Will?!"
"Voldemort!"
Il piccolo urla il suo nome mentre il corpicino viene scosso dai singhiozzi.
"Come lo sai? Te lo ricordi?!"
Lo allontano guardandolo negli occhi colmi di lacrime, di un colore insolito.
"L'ho visto! Prima l'ho visto! Era buio, c'era puzza di polvere e legno e poi tutto si è illuminato di verde!"
"Ho capito tesoro, era un sogno, ora calmati e riprendi fiato"
"Non era un sogno! Era vero!"
Il cuore sembra uscirgli dal petto per quanto batte forte e veloce.
"Allora è un ricordo, ma ora calmati"
Gli bacio la fronte fischiettandogli la melodia della ninna nanna mentre gli altri, che mi hanno raggiunto, mi fissano attoniti dalla cima delle scale. Io continuo finche il suo battito si regolarizza.
"Andiamo giù piccolino"
Scendo lentamente le scale andandomi a sedere sul divano.
"Che ne dici se usciamo? Andiamo un po' per negozi, prendiamo qualche vestito... e poi ti porto in un negozio speciale, pieno di dolci di ogni genere e quantità!"
Allargo le braccia per dargli il senso di grandezza. Lui mi fissa pulendosi le guance.
"E-e me li c-compri?"
"Certo, tutti quelli che vuoi"
"Shi!! Quando andiamo?!"
Ridacchio guardandolo dolcemente per poi voltarmi verso gli altri, mi rivolgo a Ginny.
"Tesoro, che ne dici di andare? C'è qualcuno che vuole fare una piccola sosta a Mielandia..."
"Oh sì! Sono anni che non ci vado!! M-ma cosa è suc-..."
La interrompo, non mi sembra il caso di continuare a parlarne di fronte a lui.
"Scusa ma non è il momento adatto"
"Capisco..."
"Dai andiamo, Hogsmeade con la prima neve è magnifica"
"Già, ma più che Hogsmeade a me interessa mangiare le Cioccorane e le Gelatine Tuttigusti +1..."
Afferrma Harry ridendo.
"Ehy! Mi fate venire le voglie così!!"
Mugugna Cho leggermente infastidita, tutti scoppiano a ridere mentre Harry la bacia dolcemente.
Io sistemo i capelli a Will che ha già la bava alla bocca. Poi, tutti insieme, ci mettiamo cappotti, cappellini e sciarpe, riduco i miei guanti mettendoli al bambino.
Ci dirigiamo fuori concentrandoci tutti su Hogsmeade sparendo con un turbinio per riapparire nella piazza della cittadina.
Le case coperte di neve sono totalmente fatte in legno, davanti ad ogni porta è appeso un rametto di vischio e, su una o due porte, persino delle collane complete di bacche e fiocco rosso.
Subito un buonissimo odore di dolci ci accoglie facendoci strada in mezzo a esseri di tutti i generi, troll, streghe, fattucchiere, personale del ministero, studenti... fino al più magnifico negozio di dolci: MIELANDIA
Appena entrati uno scampanellio avverte il proprietario che ci sorride da dietro al bancone.
Sugli scaffali sono sistemati tutti i dolcetti: le scatole blu ornate d'oro delle Cioccorane più le figurine sono in basso, accanto ci sono le Piume di zucchero filato, le Gomme Bolle Bollenti, le Bacchette di liquirizia. Di fronte sono sistemate le Piperille, le Api Frizzole, i Leccalecca al Sangue e il Succo di Zucca.
Will inizia a correre attorno agli scaffali arraffando caramelle e dolcetti di ogni genere. Io mi avvicino notando il Fildimenta Interdentale.
"Questo lo presi la prima volta che venni qua per i miei genitori"
Mi rattristo mentre penso a loro, dopo averli obliviati non sanno neanche che esito, so che stanno bene perchè ricevo regolarmente notizie dall' Australia da Sirius, che ormai alloggia là con Fierobecco.
"Oh sì, ricordo! Come stanno?"
Mi chiede curioso Harry, io gli rispondo con un sorriso.
"Secondo Sirius stanno bene, quindi sono tranquilla"
"Oh mi era sembrato di sentire una voce di una..."
"... certa sapientona, e chi mai poteva..."
"... essere?"
Due teste rosse spuntando da dietro lo scaffale degli Zuccotti di Zucca, in mano due grosse Caccabombe.
"Fred?! George?! Che ci fate qua?!?"
"Ciao anche..."
"... a te, cara..."
"... sorellina..."
Rispondo i due alternandosi le frasi con una sincronia perfetta.
"Ciao anche a voi, ma ora mi spiegate che ci fate qua?"
"Siamo venuti per fare rifornimento, no George?"
"Esatto, Fred"
I due si sorridono posando le buste strapiene di dolci, pozioni e scherzetti vari, sul bancone.
"E voi?"
"Come mai siete qua??"
"Siamo venuti a prendere qualche dolcetto per lui"
Indico Will che, arrampicato in cima a uno scaffale, sta tentando di prendere le Gomme Bolle Bollenti. Spalanco gli occhi.
"Will! Scendi da la!!"
"A-aspetta... ci shono q-quasi..."
Mi risponde lui con la bocca piena di zucchero filato.
"Harry, Blaise, ma dove cavolo siete?!"
Loro spuntano da sotto uno scaffale guardandosi attorno.
"Eh?"
"Ci pensiamo noi, Herm"
George si avvicina a Will prendendolo in braccio riuscendo a staccarlo, anche se a forza, dallo scaffale.
"Ciao piccolino, tu chi sei?"
"Ciau sono Will, mi metti giù?"
Mi avvicino gaurdandolo male, lui abbassa immediatamente lo sguardo.
"Scusa Herm..."
"Vabbè, ringrazia George per averti fatto scendere"
Il piccolo si volta per poi tirare un urlo e scendere a terra con un balzo.
"Ce ne sono due!!!!!!"
Fred e George scoppiano a ridere portandosi all'unisono una mano a reggersi lo stomaco. Ridacchio anche io per quella frase così spontanea.
"Eh sì, siamo in due"
"Siamo gemelli, io sono George..."
"... e io sono Fred Weasley, siamo i fratelli..."
"... maggiori di Ginny"
"Ohhh ora capisco, grazie George!!"
Will si volta verso di loro sorridendo per poi continuare a mangiare. Io mi avvicino al bancone prendendo tutti i dolci acquistabili con i galeoni che ho.
"Blaise! La finisci di ingozzarti?!"
"Dai tesoro, sono buonissimi!!"
"Harry anche tu! Dovresti accontentare me!! Uffa sono io ad avere le voglie!"
Cho gonfia le guance offesa mentre Ginny incrocia severamente le braccia al petto.
"Non sapevamo avessi un figlio Hermione!"
"Tanti auguri!! Chi è il papà? Neville?"
"Che?! Will non è mio figlio, io non sto con nessuno!! Lo sto aiutando a ritrovare la sua vera casa"
"Che animo nobile!"
"Oh sì!"
Dicono i due in coro abbracciandomi, mentre io ricambio con un leggero sorriso.
"Siete i soliti scemi!"
"Ragazze che ne dite di andare a prenderci una Burrobirra? Così tu ci spieghi tutto e poi vi portiamo a fare un giretto al negozio"
"Noi ci stiamo"
"Idem"
"Sì, se no Fred si stanca troppo"
"Non è vero!!"
I due Weasley maggiori continuano a litigare mentre io riafferro Will prendendolo in braccio e, tutti insieme, ci dirigiamo a I Tre Manici di Scopa, dove ordiniamo subito a Madama Rosmerta sette Burrobirre.
Ci mettiamo seduti, io gli racconto tutta la storia aiutata da Ginny e Cho in alcuni momenti.
"Capisco, quindi lo dirai alla preside?"
"Puoi farlo ora, è proprio dietro di te"
Harry, Ginny, Blaise e Cho s'irrigidiscono mentre Fred la indica con un dito e un lieve sorriso.
"Grazie per l'acuta osservazione, signor Weasley"
"Si figuri signora preside"
Risponde lui con un sorrisetto identico a quello di George. Io mi volto con un sorriso enorme, sono quattro anni che non incontro la mia adorata professoressa, quanto mi è mancata!
"Buon giorno signora preside"
"Buon pomeriggio signorina Granger, signorina Weasley, signorina Chang, signor Potter, signor Zabini"
Un "Buon pomeriggio" generela s'inalza dai presenti.
"E questo bambino immagino sia quello di cui mi voleva scrivere"
"Esatto, su cucciolo presentati"
Will si volta leggermente intimorito guardando negli occhi la McGranitt.
"S-salve, mi chiamo Will, piacere di conoscerla"
"Il piacere è mio, William"
"No, Will! E' Will!!"
La riprende il bambino con voce decisa in un moto di coraggio.
"Oh allora scusami, Will"
"Vuole una caramella??"
Il piccolo le porge il sacchetto piano di dolcetti con un sorriso innocente, tutti spalancano gli occhi attoniti. La donna addolcisce lo sguardo facendo un lieve sorriso.
"Ti ringrazio molto, ma ora non ho fame"
"Come vuole"
"Will va a sedersi vicino a George e Fred, così si puo sedere anche la preside"
"M-ma io voglio... v-voglio stare vicino a te!"
"Dai non fare i capricci..."
"GNO GNO GNO!!"
"Lo lasci stare signorina Granger, non importa"
La donna mi sorride mentre le mascelle dei miei amici si spalancano cadendo al suolo con un sonoro clangore.
"Oh sù via! Non sono sempre seria e indaffarata ragazzi miei!"
Will si siede sulle mie gambe lasciando spazio alla preside che ci ringrazia sedendosi.
"Così lei ha trovato questo bambino?"
"Esatto, e pensiamo sia un mago e anche di famiglia nobile"
"Capisco, magari è sotto incantesimo... potrebbe essere un incantesimo di trasfigurazione di alto livello, quanti anni hai Will?"
"Ne ho... così"
Gli mostra le quattro dita con un sorriso di trionfo.
"Molto bene, e sai fare magie?"
"No, ma Herm sì!"
"Oh lo so bene, credimi era la mia migliore allieva"
Io divento di fuoco mentre gli altri fanno finta di nulla, fischiettando, e guardando altrove.
"Will le sa fare le magie, ma non penso se ne renda conto"
Le risponde Ginny.
"E cos'ha fatto?"
"Ha disossato la mano di Ron perchè stava dando fastidio ad Hermione"
"Capisco, è un incantesimo molto potente"
"Sì, e poi ha sognato che Voldemort uccideva i suoi genitori"
"Non era un sogno! Era vero!"
"Ne sei certo?"
"Sì! Io non sono un bugiardo!"
Risponde lui impettito guardando male la preside.
"Ha ragione, non mente"
Afferma Blaise guardando la preside.
"Ho guardato i suoi ricordi ed è tutto vero, anche se i volti dei genitori sono nascosti"
"Signorina Granger in questi giorni proverò a controllare nella nostra libreria, sicuramente lì troverò qualcosa e le farò sapere se esiste un antidoto o se è solo un semplice orfano"
"La ringrazio moltissimo signora preside"
Le stringo la mano con un sorriso.
"Si figuri, dopo l'aiuto che ci avete dato quattro anni fa durante la battaglia ve lo devo, ora devo tornare a Hogwarts a presto"
Will va a buttare il sacchetto per poi tornare da noi con un sorriso.
Nel mentre la McGranitt si alza salutando tutti per poi tornare verso Vitius e la Cuman uscendo dal locale.
Io sorseggio la mia Burrobirra, fresca come al solito, mentre gli altri l'hanno già finita.
"La signora vecchia se ne andata??"
Fred scoppia a ridere seguito da Harry, Blaise e George, mentre io tento di non strozzarmi con la bevanda.
"S-sì, se ne andata"
Gli rispondo tossendo, felice di avere l'aiuto di una maga come lei, di cui sono certa potermi fidare.
"E ora che tutti abbiamo finito di mangiare e che Fred si è riposato andiamo tutti al nostro negozio!"
"SI'!!!"

Autrice:
Salve gente come va?? Allora che ne pensate di questa storia?
Fatemi anche solo una recensione piccina piccina per sapere se vi piace oppure se volete sapere qualcosa in più!!
Ringrazio tutti quelli che hanno letto e recensito la mia storia, vi adoro!!! ^_^
Straordinariamente il mio computer è riuscito a mettere i link delle immagini, spero vi piacciano!!
Vi garantisco che i prossimi capitoli saranno meglio, mi scuso per gli errori, bye bye Ice98!


 
 
 
 
 
 

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Capitolo 5
*** Draco Malfoy ***



Little snakes Grow

 
Cap.5 Draco Malfoy
 
Usciamo dal bar dopo aver pagato, e lasciato la mancia, a Madama Rosmerta. Ci dirigiamo nuovamente verso la piazza con i sacchetti tra le mani.
"Pronti?"
Chiede George guardandoci, toccando una buccia di banana in cima ad un cestino della spazzatura.
"Usiamo la passaporta?!"
"Esatto piccola sapientona!"
Ottimo prepariamoci a rimettere colazione, pranzo, e snack pomeridiano!
Prendo in braccio Will infilando i sacchetti con le caramelle nella borsetta, ci avviciniamo tutti al rifiuto.
"Al mio tre!"
"Uno..."
Incomincia George, per poi far continuare Fred.
"... due... "
"TRE!!"
Un vortice ci risucchia facendoci roteare come fossimo in una lavatrice, involontariamente mi lascio sfuggire un grido di panico.
Odio, odio, ODIO volare, smaterializzarmi e usare quelle stramaledette passaporte! Per Morgana io le ODIO!
Pochi secondi dopo riappariamo, cadendo tutti scompostamente e di sedere, nel vicolo dietro al negozio dei gemelli, esattamente di fronte all'ingresso secondario.
Dalla porticina spunta un ragazzo alto, dal fisico asciutto e dal viso familiare.
"Lee!"
"Ehilà gentaglia! Da quanto non ci si vede!"
"Ben quattro anni, amico!"
Harry si avvicina a lui scambiandosi un caloroso saluto.
"L'asso del Quidditch, il cercatore migliore dei Grifondoro per ben sette anni!"
"Eh già e tu eri il miglior cronista delle partite!"
"Vero!"
I due ridono lasciandoci totalmente in disparte, quasi non esistessimo.
"Ehi voi due, levatevi dalla porta e fateci entrare!"
Fred li sposta facendoci entrare, Lee abbraccia calorosamente ognuno di noi, scambiando qualche chiacchera qui e là.
"Oh ma che carino tuo figlio Herm! Non sapevo ne avessi uno!! Auguri!!"
Mi bacia una guancia, io divento rossa come la veste dei Grifondoro.
"Io non sono suo figlio!! Io sono Will... ora mi fai entrare?? I gemelli hanno detto che ci sono tante cose belle lì dentro!!"
"Oh, ehm ok..."
Jordan si sposta mentre il piccolo corre dentro seguendo i due Weasley maggiori, lui tenta di chiedermi spiegazioni ma lo scanso dicendo semplicemente.
"Lo aiuto a trovare la sua casa, stop!"
"WOW!!"
Ginny accanto a me ridacchia, Will segue i gemelli tra gli scaffali chiedendo l'effetto di ogni caramella, di ogni scherno e di ogni singolo strumento curioso come mai fin ora.
"Ai bambini fa sempre questo effetto il negozio, e diciamocelo, dopo la guerra questo posto ha aiutato a riportare l'allegria"
"Hai proprio ragione"
Li seguo con Cho e Ginny, i gemelli rispondono al bambino facendogli anche mangiare qualche dolcetto, facendolo trasformare e sputare fuoco.
"E questa?"
Indica una caramella bianco sporco avvolta in una carta bianca con sopra l' immagine di un piccolo furetto.
"Queste, nostro piccolo amico..."
"... ti trasformano in animali, questa in..."
"... particolare in un furetto!!"
Will storce la bocca allontanandosi leggermente, li guarda male.
"Non mi piacciono i roditori... chissà che brutto essere un furetto... bleah!"
I due ridono seguiti da tutti noi.
"Sai, un nostro professore, una volta, trasformò un ragazzo stro-..."
Lo fulmino con lo sguardo facendolo ammutolire immediatamente.
"... un ragazzo non molto bravo..."
Riprese George lanciando un occhiata a me che annuisco, lasciandolo continuare.
"... venne trasformato in un piccolo furetto e poi, sotto Imperius, lo sballottò a destra e a sinistra... era la cosa più divertente che io abbia mai visto!!!"
"Povero Draco..."
Disse Blaise ridacchiando con gli altri.
"Draco?? Il ragazzo che piaceva a He..."
Mi fiondo su di Will tappandogli la bocca con la mano, facendo un sorrisetto nervoso mentre gli altri mi osservano.
"E-ehm, non sarebbe ora di andare a comprare qualche vestito?"
"Hermione ha ragione, se non ci sbrighiamo i negozi potrebbero chiudere!"
Si lamenta Ginny tirando la mano di Blaise che cerca disperatamente di non farsi staccare il braccio.
Will si libera riprendendo fiato con la bocca spalancata.
"Che Merlino ti prende?!"
Mi chiede lui con occhi d'argento liquido illuminati dalla rabbia.
"Non devi dire nulla su di lui, me lo avevi promesso"
Gli sibilo piano accanto al orecchio, mentre lui mi sale in braccio.
"Uff... tanto a te non piaceva, che problema c'è?!"
"Il problema c'è eccome, ora basta ok?"
"Shi shi..."
"Grazie cucciolo"
Gli bacio la guancia, lui mi getta le braccia al collo con un sorriso sornione stampato in volto.
"Allora noi andiamo, fratelloni"
"Di già??"
"Sì, se no i negozi chiudono e non riusciamo a prendere nulla"
"Capito, allora tornate presto a trovarci!!"
"Noi vi aspettiamo è!"
"Certo! A presto!"
Ci salutiamo uscendo da 'I Tiri vispi Weasley' ritrovandoci in mezzo a Diagon Alley, usciamo tramite il passaggio dietro al pub e, nascondendoci dietro a un vicolo, ci smaterializziamo apparendo direttamente nei bagni dell'enorme centro commerciale.
Usciamo senza farci notare fermandoci vicino a un piccolo bar.
"Bene ragazze, io e Blaise andiamo a vedere..."
"No, Blaise deve venire con me per aiutarmi a scegliere qualche bel vestito!"
"E tu Harry devi venire con me a vedere qualche vestitino per la piccola!"
"Dobbiamo proprio?!"
Chiedono i due in coro con tono scocciato e lamentoso.
"Sì! Altrimenti cara la mia serpe ti mando in bianco per un tempo talmente lungo che al matrimonio non saprai neanche più il significato della parola 'SESSO' "
Blaise sbianca visibilmente afferrando subito la mano della rossa quasi fosse la sua unica fonte di salvezza.
"Non ti lascerei mai fare compere da sola mia Ginevra!"
"Bravo serpentello mio"
Sorride lei soddisfatta stampandogli un casto bacio a fior di labbra.
"E a casa il resto"
"Non vedo l'ora"
"Harry io penso che nostro figlio voglia vederti vivo e vegeto, quindi ti consiglio di seguirmi se non vuoi che ti schianto"
Dice Cho con un sorrisetto molto poco rassicurante fissando Harry che, con un brivido di paura, la segue in un negozio per neonati.
"Will noi entriamo qui, mi raccomando non allontanarti, potresti perderti"
Prendo per mano il bambino indicandogli l'insegna rossa e luminosa di H & M.
"Va bene, Herm"
Entriamo dentro andando direttamente nel reparto bambini 2/4 anni.
"Guardati intorno e dimmi quel che ti piace, così lo proviamo"
"Shi"
Lui inizia a gironzolare attorno agli scaffali pieni di maglio tutti colorati, felpe con cappuccio, più o meno sportive, jeans chiari, scuri, colorati, magliette di ogni genere, forma e colore e qualche camicia.
Mi avvicino a un maglioncino di lana bianco, molto caldo e perfetto per l'inverno, cerco la taglia prendendolo. Poco dopo lui mi si avvicina con una marea di vestiti tra le braccia.
"Proviamoli tutti!!"
Io rido divertita mentre lui mi sorride dolcemente tirandomi verso le cabine.
"Ma hai preso le taglie giuste??"
"Le taglie?"
Mi fissa come fosse una parola aliena per poi continuare innocentemente.
"Io ho preso tutte quelle che mi piacevano!"
"Ah capisco, tu intanto prova questi"
Gli porgo il maglioncino bianco insieme a un paio di jeans blu scuri presi da lui.
"Oky!!"
Lui s'infila nella cabina mentre io torno di la prendendo le taglie giuste e aggiungendo qualche paio di boxer e di canottiere. Torno da lui bussando piano.
"Hai fatto?"
"Shi, o-ora esco..."
Esce dalla cabina con in dosso i vestiti tutti storti e abbottonati male, i capelli scarmigliati e il viso arrossato dallo sforza, io involontariamente scoppio a ridere.
"Sei buffissimo!!"
"N-non è divertente!"
Mi riprende lui serio, guardandomi male.
"Oh si invece!"
Lo aggiusto rimettendogli la maglietta dritta, abbottonandogli i jeans e rimettendogli a posto i capelli.
"Sei stupendo piccolo mio! Faresti colpo su chiunque!"
"Lo so, modestamente io sono bellissimo"
Lui ghigna verso di me sembrando un piccolo elfo malefico.
"Sì, sarai un Serpeverde da grande, di certo non hai la modestia"
Lui ride tornando dentro e provandosi pazientemente tutti i vestiti, dopo un' ora usciamo da lì rincontrandoci con gli altri, ognuno con svariate borse tra le mani.
"Hey anche voi avete comprato mezzo negozio?"
"Oh sì, a lui sta bene tutto!"
Sorrido indicando il piccoletto accanto a me.
"E per te?"
"Per me?? Io non ho preso nulla"
"Ma come? Hai già un abito per il ballo di Natale?"
"Già all'abito di natale stai pensando tu?!"
La rossa mi guarda come se alle mie spalle ci fosse un dissennatore.
"Mi pare ovvio!"
"Ma se manca praticamente un mese?!"
Lei scuote sconsolata la testa come fossi un caso perso in partenza.
"E' una cosa super importante! Il tuo abito deve essere magnifico, devi stupire tutti lasciandoli con la mascella spalancata!"
Sbuffo scocciata, non partecipo praticamente mai al ballo di natale visto che tanto nessuno mi chiede mai di ballare, mettendo da parte Harry e Blaise che lo fanno per pietà.
"Non so neanche se ci andrò!"
"Tu ci andrai eccome! Vero Cho?"
"Esatto Ginny!"
Le due si avvicinano pericolosamente a me prendendomi una da un braccio e una dall'altro.
"M-mollatemi!!"
Will le guarda non capendo le loro intenzioni mentre io sospiro rassegnandomi, la gente attorno a noi si ferma a guardarci.
"Va bene, va bene, ci vengo ma mollatemi! Mi mettete in imbarazzo!"
"Brava Mione"
Le due mi mollano allontanandosi con un sorriso soddisfatto tornando da i loro accompagnatori. La gente se ne va.
"Io e Will andiamo a casa, a presto"
"Ciau a presto!"
Ci salutiamo baciandoci e abbracciandoci, io e il piccolo usciamo dall centro commerciale salendo sulla metro, scendiamo una decina di minuti dopo facendo l'ultimo tratto a piedi fino a casa.
La neve incornicia ancora il piccolo giardinetto, ma è talmente poca che domani, con i primi raggi del sole, si scioglierà.
Entriamo in casa spogliandoci dei cappotti e delle scarpe, sistemo i nuovi vestiti di Will nell'armadio accanto ai miei per poi scendere giù con lui e preparare insieme una bella cenetta. Chiaccheriamo di un po' di tutto, io gli spiego che alcune volte non ci sarò per il mio lavoro e lui rimarrà con Ginny e Cho.
verso le dieci e mezza andiamo a letto, non prima di aver osservato le stelle dalla finestra.
"Quella è la costellazione del dragone, vedi quella stella luminosissima?"
"Sì,è la più splendente!"
"Si chiama Eltanin, nota anche come Etamin o Gamma Draconis, è l'occhio della costellazione del Dragone. Si tratta di una gigante arancio di classe spettrale K5, distante 148 anni luce da Terra"
"Eh?"
Ridacchio, mi sono lasciata prendere dalle informazione che ho imparato a Hogwarts e senza accorgermene gli ho dato la spiegazione scientifica.
"Nulla, nulla lascia stare"
Ci sdraiamo insieme sul letto coprendoci, lui crolla immediatamente fra le mie braccia mentre io mi lascio cullare dal profumo dei suoi capelli.
 
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Da quel giorno passano due settimane in cui la nostra Hermione ha continuato a lavorare facendo casa, ospedale, casa di Ginny e casa sua come una routine continua.
La McGranitt le ha chiesto spesso di portare il piccolo al castello facendogli provare varie pozioni, intrugli e incantesimi. Ma tutti, uno dopo l'altro fallirono miseramente, finche una sera...
Hermione
"Provi a mettergli questo filtro nella vasca da bagno, cinque gocce, non una di più ne una di meno, capito signorina Granger?"
"Certo, grazie ancora professoressa"
"Si figuri, stia attenta è molto potente... è magia oscura"
"Capito"
Torno a casa tenendo Will per mano ormai sono affezionatissima a lui, per me è come un figlio! E' la cosa più bella che mi sia capitata dopo aver rotto con Ronald.
"Facciamo un bel bagnetto?"
Gli sorrido accarezzandogli dolcemente i capelli, lui ricambia il sorriso annuendo.
"Va bene Mione"
"Io preparo la vasca, tu spogliati e lascia i vestiti sul letto"
"Shiiiiii!!"
Entro in bagno preparandogli la vasca aggiungendo un po' di bagnoschiuma per fare le bollicine che a lui piacciono tanto. Senza farmi vedere metto le cinque gocce del filtro trasparente.
"Will è pronto"
"Eccomi!!"
Lui arriva correndo tutto nudo per tuffarsi nell'acqua tutto felice e sorridente. Rido guardandolo.
"Se ti serve una mano sono giù che preparo il pranzo"
"Okay"
Scendo giù tirando fuori gli ingredienti dal frigo. Porto tutto sul tavolo iniziando a mescolare farina, lievito, acqua e sale per preparare l'impasto della pizza per la sera.
Dal bagno proviene il classico sciabordio dell'acqua, probabilmente Will starà giocando con i pupazzetti schizzando, come al solito, ovunque.
Improvvisamente un grido disumano proveniente dal bagno mi fa gelare il sangue. Scatto in avanti correndo verso le scale.
"Will?! Will!"
Entro in camera aprendo con tutta la forza che ho la porta del bagno, spalanco gli occhi gridando a mia volta.
"Santa Morgana che diavolo ci fai tu qui?!"
"Questo te lo dovrei chiedere io Mezzosangue!"
Davanti a me, in piedi,nudo come un verme con la schiuma che scende lenta dal capo fino ai pettorali non troppo scolpiti ma abbastanza belli da farmi arrossire, si presenta Draco Lucius Malfoy.
 
 
Autrice:
Salve gente come va??
Grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito la storia, spero che anche questo nuovo capitolo vi piaccia, fatemi sapere!!
Vi lascio con qualche immagine, da qui inizia la vera Dramione ;)
Bye bye Ice98

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Capitolo 6
*** New Discoveries ***



Little snakes Grow

 

Cap.6 New Discoveries
 
“Ti piace ciò che vedi Granger?”
Lui mi guarda ghignando, nei suoi occhi passa un lampo argenteo di lussuria.
“Porco Goblin Malfoy vestiti!”
“Per Morgana, come siamo pudiche”
Il furetto torna a sedersi nella vasca coprendosi con la schiuma, io gli tiro l’asciugamano in testa.
“Stupido furetto!”
“Senti sai per caso perché sono qua? Sono certo che questo non è il Manor”
“Wow, siamo diventati perspicaci furetto! Questa è casa mia”
“Ah ah ah, simpatica come al solito sangue sporco”
Mi lancia un occhiata gelida raccogliendo l’asciugamano per legarselo attorno alla vita.
Cercando di non scivolare esce dalla vasca.
“Felice? Ora spiegami tutto senza tante storie, altrimenti …”
“Altrimenti cosa Malfoy? Mi cruci? Mi trasformi in un ratto? Ma tutto questo con quale bacchetta hai intenzione di farlo?”
Con mossa fulminea lui si avvicina con il pugno alzato, tiro immediatamente fuori la bacchetta puntandogliela al petto.
“Stammi lontano!”
Lui scoppia a ridere sfidandomi con lo sguardo.
“Non lo faresti mai Granger, tu sei buona … Fai parte del gruppetto dei santini: San Potter, Lenticchia e la Sangue Sporco!”
La risata si prolunga mentre si piega per tenersi lo stomaco, il mio istinto mi dice “picchialo” oppure “crucialo” la mia intelligenza però non mi consente di abbassarmi al suo livello, quindi …
“Accio Phon!”
L’oggetto mi arriva fra le mani, io lo accendo sotto il suo sguardo stupefatto. Non appena sente il rumore il furetto sbianca tirando un grido che batterebbe persino quello di una Banshee incavolata mentre, tentando di scappare, scivola sbattendo di sedere sulle mattonelle insaponate del bagno.
Il grande Draco Malfoy, mago dal sangue puro, serpeverde e amante del Lato Oscuro, spaventato da un piccolo oggetto babbano che produce aria calda … insomma è comico!
Io scoppio ovviamente a ridere spegnendo il phon mentre Malfoy si massaggia il deretano dopo la violenta botta.
All’improvviso un odore di bruciato mi invade le narici.
“Oh santa Morgana! La cena!!!!”
Mollo là il piccolo oggetto davanti un Malfoy stupefatto, corro per il corridoio facendo le scale due a due, la cucina è invasa dal fumo.
M’infilo i guanti da cucina aprendo il forno e tirando fuori l’impasto, ormai non più commestibile.
“E’ tutta colpa di Draco!”
“Ehi! Guarda che io non ho fatto niente! Sei tu che mi hai puntato quel … quel … Quel COSO babbano addosso!”
“E’ un phon Malfoy! Serve per asciugarsi i capelli, se tu fossi venuto almeno una volta a Babbanologia lo avresti capito!”
“Tsk non volevo certo imparare la cultura rozza dei babbani!”
Faccio finta di non sentirlo buttando l’impasto e posando la teglia sotto il rubinetto aprendo l’acqua.
“Wah! Ma che strana magia è questa?!”
“Magia?”
Ma di che sta parlando?? Magari ha sbattuto la testa oltre che il sedere …
Mi volto guardandolo curiosa, sul suo viso è dipinta un’ espressione di puro terrore mentre con dita tremanti indica il forno.
“Per Morgana neanche fosse un ippogrifo arrabbiato!”
Sospiro levandomi i guanti ricordandomi che nel mondo magico non esiste.
“Quello è un forno, caro il mio furetto, serve per cuocere il cibo”
“Ma non puoi usare la bacchetta?”
“Io non uso la bacchetta per ogni minima inezia, né tanto meno sfrutto dei poveri e indifesi elfi domestici!”
Lui mi guarda con un espressione truce sul viso appoggiato allo stipite della porta schiacciando, involontariamente con il proprio corpo, l’interruttore della luce che si spegne in cucina accendendosi nel corridoio.
Il biondo grida correndo verso di me aggrappandosi alle mie spalle neanche fosse un koala.
Lo stacco a forza da me allontanandolo.
“Ti preferivo quando eri Will, riaccendi la luce e passami il telefono”
“Will?”
“Non ricordi?”
“No… comunque che stregoneria era quella?! La fiamma è andata da qui a li! L’ho vista, ne sono certo, ma non ho sentito la formula ne visto la bacchetta”
“Si chiama ELETTRICITA’, i babbani la usano al posto della magia”
“Quindi loro con quell’aggeggio sul muro comandano la luce?”
“E non solo, anche il gas, il fuoco, l’acqua e gli oggetti elettronici come il computer, la Tv o il cellulare”
“Oh allora non sono così rozzi come credevo anche se in confronto con noi maghi sono dei lattanti alle prime armi”
“Il solito modesto”
Vado ad accendere la luce prendendo il telefono dal mobile.
“Và a sederti sul divano e restaci, chiaro?”
“Io non prendo ordini da te sangue sporco!”
“Malfoy vedi quella grande macchina color argento accanto alla cucina? Si chiama FRIGORIFERO e se ora non fai come ti dico ti ci chiudo dentro!”
Lui deglutisce rumorosamente guardando l’enorme elettrodomestico.
“N-non… non lo faresti mai!”
“Scommettiamo Principe delle Serpi?”
Il biondo indietreggia repentino fino a sedersi sul divano.
Io compongo il numero di telefono, che ormai conosco a memoria, aspettando che la piccola Weasley risponda.
Appena fatto il secondo squillo una vocetta allegra e squillante risponde.
“Pronto?”
“Ciao tesoro”
“Herm!! Allora come va?”
“Diciamo che se avessi la Umbridge in vestito rosa e gattini a presso davanti a me sarei molto più felice”
“Wow devi stare proprio male allora!”
“Non immagini quanto cara…”
“Come mai? Will non si sente bene? O ha combinato qualcosa?”
“No, e che…-”
“HERMIONEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!”
Oddio e ora che c’è?!
Mollo il telefono fiondandomi nel salotto, sul divano, con un cuscino posizionato davanti al volto neanche fosse uno scudo, c’è un Malfoy tremante.
Solo in quel momento noto che ha schiacciato il telecomando con il piede e che, di conseguenza, ha acceso il televisore.
Sullo schermo appare un film giallo, molto vecchio a giudicare dalla grafica.
“Il colpevole sei tu!”
“NO! Ti ho detto che non sono io! Esci da quella scatola che vedi come ti riduco! Mio padre lo verrà a sapere!!”
“Ehm…”
Lo vedo solo io o sta litigando con la Tv?
“Non cercare di mentirmi, il colpevole sei tu, le prove lo dimostrano!”
“Ti ho detto di no! Io sono qua, Q-U-A! Lì manco ci entro! Mezzo sangue diglielo anche tu!”
Lo fisso a bocca aperta… siamo certi che la McGranitt non mi abbia messo qualche strano intruglio nella BurroBirra?
Insomma è impossibile realizzare ciò che si para d’innanzi a me senza scoppiare in una fragorosa risata come, per mia sfortuna, ho appena fatto.
Mi tengo lo stomaco con le mani ridendo a crepapelle.
Lui si volta fulminandomi.
“Che diavolo ridi?! Aiutami invece!”
“Herm? Tesoooro??? HERMIONE!!!”
Mi ricordo solo in quel momento di aver in mano il telefono che vibra sotto la voce di Ginny.
Me lo riporto all’orecchio trattenendo a stento le risate.
“S-scusa ma l-la scena che ho davanti è t-troppo comica!”
“Era la voce del furetto quella che ho sentito?!”
“Bhe… sì”
“Perché Malfoy è là con te?!”
“Perché… bhe… insomma… Will…”
Mhh accipicchia e ora come le spiego che quel adorabile bambino di Will si è trasformato nell’odioso furetto?
Cerco e ricerco le parole giuste nella testa, alla fine mi arrendo è sputo il rospo.
“Praticamente la McGranitt mi ha dato un’altra pozione… quella giusta stavolta… e Will è tornato nella sua vera forma…”
“Cioè tu stai dicendo che il piccolo Will si è trasformato in quello stronzo di Malfoy?!”
“Esatto”
Pian piano inizio a spiegare ad una sempre più scioccata Ginny l’intera faccenda, mentre con l’altra mano do’ ordine alla penna di scrivere la lettera alla professa McGranitt in cui la ringrazio e le dico che la pozione ha avuto effetto… fin troppo secondo me ma vabbè.
Dopo più di un’ora metto giù raggiungendo Draco che per ora si sta guardando un cartone per bambini.
“Senti ragazzina e tu, stupida scimmia viola, è un’ ora che ti ripeto che il mare è dietro di te! Ma che ti sei bevuta? Due litri di Whisky Incendiario!?!”
“Allora dov’è il mare?”
Draco ringhia, probabilmente se avesse avuto la bacchetta avrebbe Avadakedavradizzato Dora l’ esploratrice.
“Ehm Draco… sai che i personaggi non ti sentono?”
“Che intendi?”
“Quella si chiama Televisione, detta anche Tv, i babbani ci guardano i film, documentari e i cartoni per i più piccini”
“Oh… ecco perché non mi ascoltavano!”
“Esatto”
Lui sbadiglia passandosi una mano tra i capelli biondicci.
“Senti ma non si cena qua? Io ho fame”
“Per tutti i Goblin la cena!”
Me ne ero totalmente scordata! Prendo la bacchetta imbandendo la tavola per poi chiamare un gufo e spedire la lettera alla preside.
“E’ pronto vieni!”
Lui corre immediatamente in cucina sedendosi e, senza neanche aspettarmi, inizia a mangiare.
“Gentile come al solito eh?”
“Spiacente ma se tu invece di parlare con quell’aggeggio preparavi la cena io ti avrei aspettato”
Sospiro senza sedermi bevo solo un po’ d’acqua per nulla affamata.
“Non mangi?”
“No, non ho fame”
“Non si saltano i pasti, se non mangi inizierai a stare male, quindi mangia”
“Ho detto che…”
“Mangia è un imperativo, ti sto ordinando di mangiare Mezzo Sangue”
“Ho detto che non ho fame, Malfoy”
Credo che se uno sguardo avesse potuto congelare una persona sarebbe stato sicuramente il suo.
Draco si gira a guardarmi neanche fossi una bambina disobbediente che si rifiuta di cenare.
“Granger, mangia e basta”
“No”
Metto a posto il mio piatto aspettando che lui finisca di mangiare, con tutto il trambusto di stasera già è tanto se ho cucinato!
Sbadiglio coprendomi la bocca con la mano.
“Senti andiamo a letto, è già tardi e io domani ho il turno al mattino”
“Tu lavori?”
“Sì, sono una MediMaga”
“Wow, non immaginavo”
“Già”
Salgo in camera seguita da lui, mi blocco sulla soglia.
“Fermo qua, io mi devo cambiare chiaro?”
“Tu mi hai visto nudo, credo che ora sia il mio turno”
“Sì, forse in un altro mondo!”
Entro sbattendogli la porta in faccia, chiudendola poi a chiave, così sono certa che lui non entrerà.
Mi spoglio del tutto mettendomi la vestaglia a righette rosa e bianche con un fiocchetto sulle leggere spalline anch’esse rosa.
Prendo i vestiti di Will… anzi, ormai di Draco, allargandoli per la sua misura, ben diversa da quella di un bimbetto di quattro anni.
Apro la porta lasciandolo entrare.
“Là ci sono i tuoi vestiti e il pigiama, indossali e poi dormi”
“Dormiremo assieme allora..”
Ridacchia divertito guardando prima me e poi il letto, quasi quasi riesco a vedere ciò che pensa… poverino andrà in bianco.
“No, carino, non hai proprio capito. Tu dormi su questo”
Apro l’armadio prendendo il mio vecchio sacco a pelo, regalatomi dai miei genitori anni e anni fa.
Gli e lo lancio, lui lo prende al volo guardandomi stupito.
“Che ci dovrei fare con questo coso?”
“Ci dormirai caro mio, quello è un sacco a pelo”
“Io non dormo a terra, non sono un cane!”
“Tu nel mio letto non ci dormi, quindi cambiati, ficcati nel sacco a pelo e vedi di dormire senza russare!”
“Io non russo!”
Lui mi guarda indignato, io scosto le coperte infilando mici dentro.
“Il bagno è là, quando hai finito spegni la luce, buona notte!”
Lui mugugna qualcosa di indefinibile andando a cambiarsi, torna dieci minuti dopo ficcandosi nel sacco a pelo.
“Notte…”

 
 
La casa cade nel silenzio visto il sonno che ha da subito pervaso i suoi inquilini, un rumore di passi e il cigolio delle molle disturba questo piccolo paradiso silenzioso.
Draco si siede sul letto accanto ad una addormentata Hermione, sposta le coperte infilandocisi.
La ragazza gli da la schiena, lui, da brava serpe, ne approfitta subito passandole il braccio attorno alla vita strusciando leggermente i piedi sui suoi, le bacia i capelli facendo aderire il proprio corpo al suo.
Lei mugola sentendo del calore di troppo.
Ha capito subito chi era l’intruso e di certo non lo avrebbe lasciato fare.
“Malfoy levati immediatamente dal mio letto se non vuoi che la tua stirpe finisca con te”
Il ragazzo s’irrigidì immediatamente allontanandosi come un fulmine nel sacco a pelo.

 
 
 
Autrice:
Salve gente, vi prego di perdonare il mio astronomico ritardo!!!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ringrazio tantissimo tutti quelli che hanno letto e recensito la mia storia.
THANKS!!!!
Ora vado fatemi sapere magari con una recensione piccina picciò che ne pensate!!
Se non vi costa troppo...
Bye Bye Ice98

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Capitolo 7
*** Attack ***



 
Little snakes Grow




Cap.7 Attack
 
Lo squillo del telefono si propaga per tutta la casa, rimbalzando di stanza in stanza senza tregua.
Il biondo si rigira nel sacco a pelo, donatogli la sera precedente dalla Regina dei Grifoni, infastidito dall’insistente suono.
‘Lo crucio’
Pensa tra se il giovane.
‘Se quell’aggeggio fa anche solo un altro squillo io lo ammazzo!”
E, neanche il telefono l’avesse sentito, emette un’ altro squillo risvegliando, già di primo mattino, la furia di Draco.
“HERMIONE!”
La donna sobbalza sul letto facendo aggrovigliare le bianche lenzuola.
Scombussolata e spaventata si guarda attorno cercando la fonte di disturbo.
“Oh! C’è l’hai fatta a svegliarti! Ti sei bevuta un dannato incantesimo soporifero per caso?! L’aggeggio fa rumore da venti minuti… VENTI!”
“Venti…? Aspetta, ma che ore sono?”
“E io che ne so?! So solo che è troppo presto e io voglio dormire, quindi tappa quel coso e vammi a preparare la colazione!”
La ragazza si volta verso il biondo alzandosi come se l’avesse punta uno Schiopodo Sparacoda.
“Tu forse non hai capito una cosa, furetto. Qui chi comanda sono io! Tu nel mondo babbano senza di me non resisteresti due minuti, e non sono la tua schiavetta per certe cose esiste Pansy o Lavanda, Ti è tutto chiaro o devo ripetertelo meglio?!”
Il ragazzo indietreggia nel sacco a pelo fino a sbattere contro il piccolo comò in legno.
“O-o…Osi sfidarmi mezzo sangue?!”
“Oso eccome piccola insulta caccola di Troll, e se torni ancora una volta nel mio letto puoi pur star certo che la stirpe dei Malfoy non avrà un erede!”
Il ragazzo a quella risposta tanto aggressiva inizia a pensare di non essere a casa di Hermione Jane Granger, regina dei Grifoni, ma piuttosto a casa di una strega sadica e molto, molto, moooolto pericolosa che, fra parentesi, lo odiava a morte.
Dopo la sfuriata la mora, accortasi finalmente del telefono, si precipita giù dalle scale afferrandolo con la mano destra.
“Pronto?”
“HERMIONE!!!!!!!!!!!!!”
La ragazza, costretta ad allontanare la cornetta dall’orecchio se non voleva rimetterci il timpano, rimane sorpresa dalla potenza di quel suono.
“G-ginn…?”
“NO! Sono Godric Grifondoro!”
“Ah ah ah simpatica come al solito”
“NON C’E’ NULLA DA RIDERE! DOVEVI ESSERE A LAVORO TRE ORE FA! SONO PIU’ DI VENTI MINUTI CHE TI CHIAMO!”
“Cosa?! M-ma che ore sono?”
“Sono le dieci e mezzo! All’ospedale c’è il caos! Ci sono stati altri attacchi… attacchi da … da … Tu-sai-chi..”
L’ultima parole uscì come un sussurro dalle labbra della giovane.
“E’ impossibile Ginn, abbiamo sconfitto Voldemort cinque anni fa”
Risponde razionalmente la maga esperta.
“No Hermione, i segni sono gli stessi… su uno dei corpi è stato ritrovato impresso a fuoco il Marchio Oscuro e su altri due è stata praticata la maledizione Cruciatus… sono tutti mezzo sangue e babbani…”
Quelle parole riuscirono a far gelare Hermione fin dentro le ossa.
‘Voldemort era morto…Harry lo ha ucciso…’
Questo pensiero continuava a vorticarle in testa, insomma lei aveva visto tutto! Era lì! Quel giorno di cinque anni fa lei era la con Ron, Harry, Luna e tutti gli altri…
“Herm..? Herm ci sei?”
“Oh, sì sì, scusa…”
“Senti sbrigati a venire, ti aspettiamo”
“Mi preparo e arrivo”
La giovane maga chiude la telefonata iniziando a salire pensosa le scale.
Passa davanti ad un alquanto disorientato Malfoy che la fissa intensamente.
“Che succede Zannuta?”
“Devo andare a lavoro e sono in ritardo, la sveglia non ha suonato evidentemente”
“Sì che ha suonato, ma tu l’hai spenta”
“Io cosa?!”
“Stamattina, verso le sette credo ha suonato, poi tu le hai dato una manata e ti sei rimessa a dormire”
“Per Godric dovevo essere proprio distrutta!”
Hermione si rintana in bagno lavandosi e cambiandosi come un fulmine, appena esce, cercando di non travolgere il biondo, afferra la borsa appoggiata alla scrivania.
“Allora Draco, io ora vado al San Mungo tu te ne rimarrai qui buono senza distruggere nulla, ok?”
“Mi lascia qua?! E cosa credi che debba fare io in tutto questo tempo? Non se ne parlo, io vengo con te!”
Il biondo si alza allontanandosi dal sacco a pelo.
“Non puoi! Sei un ricercato nel mondo magico, se qualcuno ti vedesse ti ritroveresti i dissennatori a dosso e in un attimo saresti ad Azkaban”
“E per quale motivo?!”
“Forse perché sei un Mangiamorte? Forse perché hai tradito il tuo mondo aiutando un pazzo a distruggerlo? O forse per il semplice fatto di essere figlio di quel verme!”
Hermione non è riuscita a trattenersi, è vero i primi tempi le piaceva Draco anche se lui la considerava solo feccia, ma poi ha capito che in un certo senso non era colpa sua, ma di come era stato cresciuto.
Però stavolta la rabbia ha preso il sopravvento e la giovane non ha potuto trattenersi.
Draco la guarda esterrefatto a quelle parole, nessuno aveva mai osato rivolgersi così a lui, al Principe delle Serpi. Nessuno dei Serpeverde, né dei suoi “amici”, solo Blaise…
‘Già Blaise chi sa dov’è ora…’
Pensa fra se il biondo con un peso sul fragile e freddo cuore.
“Per sta volta hai vinto tu, Mezzosangue”
“B-bene, vedo che hai capito”
Lei guarda stupita Draco, insomma non capita tutti i giorni che un Malfoy te la dia vinta obbedendo ad un ordine, per di più datogli da una nata babbana!
“Senti Zannuta… tu sai che fine ha fatto Zabini? Non che mi interessi ovviamente!”
“Blaise? Certo che so che fine ha fatto, è il ragazzo della mia migliore amica”
“Blaise… cosa?!”
“Sei sordo? Blaise è il fidanzato di Ginny”
“Blaise sta con la Piattola?!”
“Aspetta, mi vuoi dire che tu non ne sapevi nulla?”
“Certo che no! Da quanto tempo…?”
“Direi da metà del sesto anno, più o meno”
“No, tu mi stai prendendo in giro Granger. Io non mi sono mai accorto di nulla e ti ricordo che sono un Legilimens naturale!”
“Sarà, ma lo è anche lui caro mio, ora scappo, caso mai dopo chiedo a lui e Harry di fare un salto”
“C’è anche San Potter?! Ma non era lui che stava con la piattola??”
La povera Hermione sospira.
“Facciamo così, appena loro arrivano gli chiedi, va bene? Io ora devo proprio scappare”
Lei corre in giardino smaterializzandosi con un ‘PUFF’ e una nuvola di fumo.

 
 
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Nel frattempo Draco si infila in bagno dopo aver urlato per più di mezz’ora all’armadio di fargli apparire i suoi vestiti, ricordandosi in ritardo di non essere al Manor ma in un mondo in cui la magia era fatti da pagliacci in giacca e cravatta che vivono nella piccola scatola che c’è in salotto.
Dopo essere uscito dal bagno, pulito e profumato, scende in sala venendo però richiamato alla porta dal campanello.
‘E ora che faccio? Apro? E se è qualche strano babbano?? Non ho neppure la bacchetta..”
“Draco vieni ad aprire o ci lasci con il culo al fresco?”
“Blaise?! Sei tu?”
“No, idiota. Sono Pansy non mi riconosci dalla voce da piccola stronza?”
Draco scoppia in una fragorosa risata andando ad aprire al migliore amico ma gelandosi non appena nota che, accanto a lui, se anche il suo “rivale”.
“Potter …”
“Malfoy”
I due si avvicinano faccia a faccia.
“POTTER”
“MALFOY”
“SFREGGIATO!”
“FURETTO!”
“ZABINI!!”
I due si voltano fulminandolo.
“Tu non c’entri!”
Urlano in contemporaneamente continuando a sfidarsi con lo sguardo, come due cani che litigano per lo stesso osso.
 


Intano al San Mungo…
 
“Herm! Grazie al cielo sei arrivata, al reparto ‘traumi maggiori’ c’è un putiferio, c’è stato un attacco a Diagon Alley e molti bambini e adulti sono rimasti feriti… mentre quelli con il marchio impresso…bhe erano tutti sospettati di essere Mangiamorte e infatti sono morti in modo atroce… tutto questo mi insospettisce”
“Anche a me, non immagini quanto e poi il fatto di aver lasciato Draco tutto solo in casa mi fa stare in ansia…”
“Draco? Will caso mai”
“Bhè è la stessa cosa”
“Eh?!”
“Ah già è vero tu non sai ancora nulla…”
Così Hermione spiega la situazione anche alla piccola Ginny che, man mano che la storia va avanti, rimane sempre più esterrefatta.
“E ora con lui ci dovrebbero essere Blaise e Harry”
“A-ah…”
“Ora sbrighiamoci, i pazienti ci attendono”
 
 
 
Autrice:
Salve gente! Vi prego di perdonare il mio ENORME ritardo e che proprio non avevo ispirazione, infatti come avrete notato questo è un capitolo di "transito".
Spero comunque che vi sia piaciuto, fatemi sapere e se vi va magari lascete una piccolissimissima recensione :)
Ringrazio tutti quelli che leggeranno e recensiranno.
Bye Bye Ice98
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Surprise ***



 
Little snakes Grow


 

Cap. 8 Surprise
Draco guarda astioso lo sfregiato seduto di fronte a lui sulla piccola poltroncina del salotto, accanto a lui il povero Blaise assiste alla scena.
“Allora Draco ci vuoi spiegare dov’eri sparito negli ultimi cinque anni?”
“Non lo so, io non lo ricordo…”
“Come no?”
“Nulla, niente di niente…”
“Secondo me ti sei nascosto da bravo codardo e poi ti sei auto-trasfigurato”
S’intromette Harry con tono divertito.
“Non meriti neanche di baciarmi il culo, Potter”
Risponde con tono calmo il biondo rivolgendosi poi all’amico.
“Credo che la Granger si sia divertita a prendermi per il naso, mi ha detto che TU stai con la Piattola e pensa che per qualche minuto ci ho anche creduto! ”
Malfoy scuote il capo ridendo di se stesso.
“Veramente…”
Blaise guarda il biondo amico con sguardo serio, per nulla divertito ma, anzi, infastidito.
“Non vorrai dirmi che…?!”
“Sì, io e Ginevra stiamo insieme, e presto ci sposeremo”
“S-s-sposarvi?!”
“Esatto, e non puoi neanche immaginare quanto io ne sia felice”
Draco guarda l’amico con la bocca spalancata.
“Attento furetto, che così ti mangi le mosche”
Lui cerca di ritrovare un minimo di contegno riassumendo il solito volto strafottente.
“Sta zitto sfregiato”
“Draco, finiscila di chiamarlo “sfregiato” e tu Harry finiscila di chiamarlo “furetto””
“Va bene San Potter”
“Ottimo, biondo”
“Siete peggio dei bambini”
“Senti Blaise ma se tu stai con la Piat…ehm… con Ginevra, San Potter con chi sta? Con il rosso? Con Paciock?”
“Che cosa?! Guarda che io sto con Cho! E fra sei mesi sarò padre!”
“Tu padre?! Per Merlino, questa sì che è comica!!”
“E io, caro Draco, fra circa un anno mi sposerò”
Il biondo sbianca passandosi nervosamente una mano fra i capelli.
“Non ci credo...questo non può veramente accadere!”
“Perché no?”
“Insomma sto via per pochi mesi e qui sembra tutto totalmente diverso!”
“Pochi mesi?”
Harry guarda sbalordito Blaise.
“Certo!”
“Draco… sono passati cinque anni dalla caduta del potere di Voldemort”
“Non sei divertente Blaise, saranno passati si e no cinque mesi!”
“Dalla battaglia finale sono passati precisamente cinque anni e quasi cinque mesi”
“No, nononono NO!”
Draco si alza furente dal divano crema tenendosi il capo fra le mani.
“I miei genitori… loro dove sono?! Dov’è mia madre?!”
Blaise guarda Harry in cerca d’aiuto.
“Ci dispiace ma… noi non lo sappiamo, come te, loro sono spariti anni fa”
Il biondo si risiede puntando9 gli occhi di mercurio liquidi sul lucido parquet.
“Non sapete proprio nulla?”
“Te lo avremmo detto subito se avessi scoperto qualcosa…”
Blaise poggia la mano sulla sua spalla per dargli conforto, dopo anni di amicizia con lui aveva imparato a conoscerlo come un babbano conosce le sue tasche.
Lui sapeva che quel piccolo gesto, per l’amico, sarebbe stato di mille parole buttate all’aria.
“Senti Blaise mi spieghi un’altra cosa?”
“Sì, chiedi pure”
“Per quale assurdo motivo la tua veste da Auror è rosa?!”
“Ehm… ecco… è lunga da spiegare”
“Ho tutta la giornata”
“Non preferisci visitare il mondo babbano?”
“E perdermi questa avvincente storia? Neanche per tutti i galeoni della Gringott!”
Harry sghignazza in modo molto poco affidabile stravaccandosi sulla poltroncina accanto al tavolino.
“E va bene…”
 
 
 
Mentre il povero Blaise raccontava l’umiliante storia da qualche parte, lontana da Londra, nel Manor dei Lestrange una figura avvolta nel mistero si risveglia portandosi la mano a coprire gli occhi.
Il cielo era, come al solito, plumbeo ma, agli occhi delicati della figura, anche quella minima luce provoca danni.
Una donna dall’aspetto leggermente trasandato entra nella stanza, ad un tratto il vassoio si rovescia con un sordo clangore.
“Mio signore!”
“B-Bella…tri…x…?”
La donna si avvicina al letto inginocchiandosi accanto alla figura in segno di felicità, sorpresa ma soprattutto reverenziale rispetto.
“C-cos‘… è a … accaduto?”
“E’ rimasto addormentato per ben cinque anni, Signore”
“Cinque anni…?”
“Esatto, non sa da quanto aspettavo il suo ritorno!”
L’essere si solleva portandosi una mano rosea al viso scostandosi i capelli e toccando qualcosa di stranamente sporgente.
“I-il mio … corpo … è … IO HO UN NASO?!”
“E’ tornato come quello di un tempo, ora lei ha nuovamente le sembianze di Tom Orvoloson Riddle, mio signore”
 
 
 
Dopo più di quattro ore Hermione torna a casa seguita da Ginny e Cho, aggiuntasi poco prima che loro finissero il tuo.
Cho lavora al ministero come segretaria del ministro, una carica molto importante e impegnativa.
Le ragazze entrano tranquille nella semplice dimora della Regina dei Grifoni, uno schiamazzo assordante le accoglie.
“Non ci credo!!”
La risata bassa e profonda di Draco fa venire la pelle d’oca a Hermione percorrendole il corpo con una scarica elettrica solleticandole i seni.
“Herm? Ti senti bene?”
Ginny le posa la mano sulla spalla.
“C-cosa…? Oh! Sì, tutto bene….”
“Mh…”
Blaise spunta dalla porta del salotto guardando le donne.
“Ben tornate!!”
Il ragazzo si avvicina alla rossa sollevandola in un abbraccio completo di piccola giravolta.
I due si baciano, prima timidamente poi con sempre maggiore passione.
Non da meno sono Cho e Harry che sono aggrappati l’uno all’altra quasi fossero due piove giganti.
“Avete finito con queste sdolcinatezze? Qui c’è gente che vorrebbe mantenere i succhi gastrici nello stomaco”
“Su su Draco, non fare lo schizzinoso”
“Io esco in giardino, questi slinguazzamenti mi nauseano”
Draco si allontana con in volto una smorfia superando Hermione con veloci falcate.
La ragazza si volta soppesando se seguire il ragazzo oppure rimanere con gli amici e subirsi l’accoppiamento in diretta.
Ripercorrendo i suoi passi lo raggiunge:
Draco, seduto sul portico spolverato di neve, si tiene il capo fra le mani rosse e screpolate dal freddo.
La grifona lo studia approfonditamente e con curiosità crescente.
Vedere in uno stato d’angoscia e, a giudicare dal tremore del corpo, di paura il principe delle seri era più raro che vedere Piton dare dei punti ai Grifondoro e/o lavarsi i capelli.
Il ghiaccio scricchiola sotto i passi della giovane, il biondo si volta fulminandola con gli occhi argentei.
“Mezzo-sangue…”
“Malfoy…”
“Che ci fai qua fuori?”
Il suo sguardo mi ha letteralmente gelato sul posto, mi inquietava facendomi sentire una scolaretta al primo giorno di scuola.
“S-scappo dal precoce accoppiamento di Ginny e Blaise dal mio salotto”
Lui sorride quasi trionfante.
“Blaise è sempre stato bravo con le donne, non c’è ne stata una che si sia lamentata! Ovviamente ha imparato tutto da me”
“Non avevo dubbi, stando con lo zoppo s’impara a zoppicare…”
“Ma io non sono zoppo…”
“E’ solo un detto babbano”
Rido guardandolo, l’atmosfera si scioglie leggermente.
“Ah ecco… non li capirò mai questi babbani…”
Scuote ironicamente la testa smuovendo i capelli che gli ricadono in ciocche disordinate sul viso.
“Se vuoi ti do una mano io. Ti porterò a visitare il modo babbano”
Hermione sorride tendendogli la mano, davanti agli occhi del ragazzo si mostra un’ancora di salvezza… una nuova vita… un’ occasione per cambiare e rendere migliore il suo futuro… con lei… con quell’unica donna al suo fianco.
Draco le afferra la mano tirandola a sé, le loro labbra si scontrano unendosi in un semplice, e per nulla pretenzioso, bacio.



Autrice:
Salve gente!!!
Grazie mille per aver recensito, letto o anche solo apprezzato la mia storia. Perdonate il mio assurdo ritardo ma di sto periodo l'ispirazione ha da fare ^^'
Spero che anche questo capitolo vi sia gradito, le vostre opinioni sono importanti per me perciò se qualcosa non va ditemi!!!
Mi scuso per i probabili errori ortografici.
A presto, Ice98

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Capitolo 9
*** Waste and New identities ***


Little snakes Grow
 
 

 


Cap.9 Waste and New identities
 
Hermione spalanca gli occhi, in quel momento il suo cervello fa tabula rasa di tutto ciò che lei conosce facendola rimanere senza parole, il che, per una come lei, è praticamente una novità.
Draco allontana piano la bocca dalla sua con un gemito che può essere interpretato come ‘frustrazione’, le labbra calde e morbide di Hermione rimangono immobili anche dopo quel tocco gentile.
‘Lei non ha ricambiato’
Pensa Draco fra se mentre un sentimento strano, che il suo cuore non ha mai conosciuto, si fa strada in lui togliendogli il respiro, che sia paura?
No, lui conosceva la paura … ma questo sentimento vi assomigliava anche se appariva solo quando la guardava, ogni volta che guarda quei suoi capelli indomabili formare una criniera attorno al viso pallido e perfetto, le sue mani muoversi e gesticolare mentre parla e il movimento delle sue labbra …
Draco finalmente capì: lui non aveva paura di lei o per lei!
Lui aveva paura di perdere l’unica ragazza che sia stata in grado di tenergli testa, l’unica in grado di domarlo, salvarlo e persino perdonarlo per tutte le ignobili cose che lui le aveva fatto subire negli anni della scuola.
“Hermione i-io ti- …”
Un movimento veloce del braccio, un sibilo nell’aria, uno schiocco, il tempo si ferma, la neve non cade più … tutto è statico.
Hermione Jane Granger ha appena tirato uno schiaffo a Draco Lucius Malfoy… ma questa non è la cosa più sconcertante, anzi, il fattore che sconcerta è che lei piange.
Lacrime amare le scorrono sul viso lasciandole strisce salate fatte di ricordi ed emozioni, il corpo magro scosso dai sussulti mostra comunque la fierezza della Regina dei Grifoni.
Draco la guarda in viso, il sorriso di poco prima trasfigurato in una smorfia triste, le labbra ora bagnate dalle lacrime si aprono consentendole di pronunciare una frase.
“Sei uno stupido, Malfoy!”
Lei si volta, i capelli le rimbalzano sulle spalle seguendo i suoi movimenti, e scappa per chiudersi in casa, passa davanti al salotto di corsa, senza fermarsi a dare spiegazioni o altre mentre lui rimane lì, fuori, solo con se stesso, mentre il cuore si spezza nuovamente tornando fra le ormai intime tenebre.
Le persone presenti in salotto ammutoliscono, Ginny si alza carezzando la mano di Blaise con sguardo eloquente per poi prendere la porta e salire le case della casetta accogliente e piena di ricordi, si appoggia alla porta della camera sentendovi i singhiozzi, la apre piano.
“Herm? Tesoro …?”
La rossa entra chiudendosi la porta alle spalle, con passo felpato si china davanti alla figura ranicchiata a bordo letto in preda ai sussulti, qualcuno silente qualcuno no.
Le passa le braccia attorno al corpo tenendola al petto in perenne silenzio, le accarezza la schiena lasciandola sfogare per tutto il tempo che l’altra necessita.
“M-mih … ha-a …”
Ginny la accarezza con dolcezza con un movimento ondeggiante simile a quello con cui si cullano i bambini.
“Ti ha …?”
La ragazza sospira sollevando il capo, i capelli ricci e indomabili appiccicati a ciocche alle guance bagnate.
“ … baciata …”
Sussurra la grifona quasi avesse commesso adulterio, la rossa si stupisce di quelle parole.
“M-ma … è ciò che hai sempre sognato!”
La rossa si china prendendola per le spalle e scuotendola quasi fosse impazzita.
La mora geme infastidita.
“S-smettila! Loh … s- … so anch … e … i-ioh!”
Afferma fra i singhiozzi portandosi le mani ad asciugare le molte lacrime ormai incontrollabili.
“Ma allora … perché piangi?”
Chiede stupita Ginny pensando a tutto e in un certo senso a niente, la testa satolla di emozioni.
“Gli … ho … d-dah … toh … una sberla! I-io l’l’ … cohl … pitho …!”
La giovane da un pugno al materasso il quale, con un cigolio delle molle simile a un gemito, mostra il suo dissenso.
Ginny rimane immobile a fissarla, la bocca aperta e el sopracciglia sollevate nella tipa espressione di chi è sorpreso.
“A-aspetta … CHE COSA ?!?!??!!”
Il grido della rossa risuona per tutta la casa spaventando i presenti in salotto.
“SHHHH!”
Hermione le intima di abbassare la voce e la fa sedere accanto a se ancora tremante.
“I-io … perché l’ho fatto? Insomma … l ho sempre desiderato e poi … ma porco Salazar!”
La ragazza si prende il capo fra le mani tremanti, riprende.
“Avevo paura … t-tah … ntha … e seh … lui volesse s-soh … lo … usarmi? Prender … mih in giroh … ?”
“Ma se non fosse così?! Se lui ti amasse per davvero?!”
“Lui n-non … ama nesshu … no, solo seh … stesso”
La rossa sospira accarezzandola, non poteva dargli torto, la fama che girava di lui a Hogwarts era pessima o per meglio dire le ragazze erano tutte ben liete delle sue performance ma … bhè andava con tutte!
Altro che Mezzosangue e Purosangue a lui questo non interessava, men che meno la casata, a quanto dicono gli bastava ‘liberare’ il Pitone.
Citazione presa dalle ragazze che sono state con lui e che, per sua sfortuna, le hanno raccontato tutto per filo e per segno.
“Magari è cambiato … non sta più dalla parte di Tu-Sai-Chi …”
“Si pronuncia Voldemort Gin, no-…n avere timore d-dhi pronunciarlo!”
Dice la Regina fra i deboli singhiozzi, pian piano le lacrime si attenuano come il vento durante la tempesta e lasciano solo i segni del loro passaggio:
Gli occhi arrossati e leggermente gonfi, le mani bagnate e tremanti, le guance solcate dagli ultimi residui di lacrime …
Poi si alza e con un sospiro torna alla sua solita calma.
“Ok, ci sono, farò finta di nulla, da ora lui sarà come invisibile per la sottoscritta”
“Non credo sia la soluz-…”
Ma Hermione non le prestava più attenzione, stava già scendendo gli scalini come se nulla fosse successo …
 
 
Intanto, fuori dalle mura della casa, con la schiena posata alla porta, giace Draco Lucius Malfoy.
I capelli biondissimi leggermente smossi dal vento invernale, i fiocchi di neve gli vorticano davanti al viso guardandolo quasi fosse una statua costruita lì come semplice fermaporta.
Il giovane si chiede il perché di quel gesto, e in effetti non si può non biasimarlo!
Nessuno, e ripeto, NESSUNA lo ha mai rifiutato! Ma lui non teneva a loro, erano semplici passatempi, una sveltina da dieci, massimo quindi, minuti se era proprio in cerca di roba più decente.
Eppure con lei non voleva solo il sesso puro e crudo! No!
Voleva assaporare la sua pelle morbida e vellutata, baciarle ogni angolo del viso con dolcezza per farle capire quanto la desiderasse, accarezzarle i capelli per poi scendere a sfiorarle i seni turgidi dal freddo e dai miei tocca, posare le labbra sulle sue e invaderla con un sospiro di piacere, senza farle male per poi venire assieme a lei in un bacio dopo averle sentito gridare il proprio nome.
Con un sospiro il giovane si passa una mano fra i capelli mentre una nuvoletta di vapore s’innalza come un piccolo spirito reso libero, che fosse un pezzo della sua anima? Draco non lo sapeva.
In soggiorno qualcuno si muove alzandosi dal morbido divano e attraversando la soglia con passo deciso fino alla porta d’entrata.
Harry tira la porta aprendola, sente il corpo dell’altro posarsi sul legno e lo sente sospirare, in effetti ci si aspetterebbe che sia Blaise a confortare Draco ma lui conosce Hermione meglio di tutti loro e sa bene com’è fatta, ma soprattutto sa che per farla piangere c deve essere qualcosa di serio sotto, perciò vuole sapere.
“Malfoy …”
Il biondo si volta gelandolo con lo sguardo color ametista lo percorre da capo a piedi.
“Che vuoi, Potter?”
Lo sfregiato si siede a gambe incrociate accanto a lui, i due non si sfiorano, non hanno il minimo contatto, eppure sembra esserci una specie di elettricità che perdura l’aria circostante.
“Parlarti, cos’hai fatto a Herm?”
Chiede il moro posando gli occhi verdi indagatori su di lui, con la mano destra si leva il ciuffo riccio che gli ricade sul viso pallido.
“Non ho fatto nulla alla Granger …”
Il biondo si volta cercando di non far notare la macchia rossa e gonfia con la forma perfettamente riconoscibile di cinque dita aperte.
“E quello sarebbe nulla? Sbaglio o è una mano?”
Dice il ragazzo con un piccolo ghigno di soddisfazione alla scoperta che la sua amica abbia tirato uno schiaffo, oltre che un pugno anni fa, al suo nemico giurato.
“Porco Godric Potter! Ma farsi un sacco di Galeoni tuoi no?! Va a impicciarti nelle vite dei tuoi amichetti! Sbaglio o manca il Rosso? Dov’è?? A lavorare per la mammina poverella?!”
Harry stringe i pugni mentre il sorriso si trasforma in smorfia con la risata del furetto che gli penetra nelle orecchie infastidendolo.
“Almeno sua madre lo ama ti pare? La tua ti ha trascinato nel covo dei Mangiamorte per seguire quello stolto di tuo padre il quale a sua volta seguiva Voldemort per puro interesse!”
Draco s’irrigidisce voltandosi lentamente contro il moro, con scatto felino gli sale a dosso dandogli un pugno in pieno viso facendoglielo girare di lato.
“NON-OSARE-DIR-NULLA-CONTRO-MIA-MADRE!”
Ogni parola viene scandita da un pugno ben mirato a viso, torace e collo.
“Lurido Potter tu non sai neanche com’è avere una famiglia che ti ama!”
“Se per questo neanche tu, Malfoy!”
Harry lo ribalta colpendolo a sua volta più e più volte.
“Lei mi amava! Tua madre era solo una lurida t-…”
“Impùlsus!”
Una voce femminile pronuncia la formula dello Schiantesimo seguita dal movimento rotatorio, in senso orario, della bacchetta.
Hermione schianta Draco dal corpo del povero Harry, poco prima bloccato sotto di lui, facendolo volare per tutto il giardino fino a quando cade in un cumulo di neve producendo un tonfo ovattato.
La giovane si china aiutando l’amico ad alzarsi e facendolo appoggiare a se, poi si volta verso il Serpeverde.
“Muoviti tu, non ho tempo da perdere”
E così dicendo la Grifona si gira e torna in casa seguita da un malmenato Harry e un fradicio Draco fino al cucino dove verranno poi curati dalla miglior Medimaga del San Mungo.
 
 
 
Manor dei Lestrange

 
Intanto al castello dei Lestrange Voldemort,svegliatosi dal lungo coma, passati tre giorni è in piedi di fronte a un lungo specchio che mostra tutto il suo corpo, dai piedi nudi alla testa colma di capelli di mogano.
Le dita lunghe e sottili sfioravano ogni appendice soffermandosi sul naso roseo e perfetto, palpandolo per scoprirne ogni funzione e memorizzarlo a fondo.
Cerca di vedere la situazione positiva elencando fra se e se tutto ciò che può essergli utile:
-Un corpo nuovo che nessuno conosce
-Potere magico che si rigenera in fretta
-Una nuova presa del potere approfittando della debolezza e della tranquillità della società odierna
-Riunire e formare nuovi Mangiamorte
-E poi trovare ciò che potrà farmi tornare allo splendore e ucciderlo
Sì questi erano i piani ma c’è un problema non trascurabile, cos’è che dovrà trovare?
Il solito Potter? No … non sentiva più il legame con quel ragazzo, assolutamente niente!
Qualcun altro dev’ essere l’artefice dell’incantesimo … qualcuno esperto non certo un ragazzino tutto fumo e niente arrosto!
“Bella!”
La voce giovanile e dal tono aspro risuona nei corridoi bui e vuoti della grande villa, dei passi giungono ovattati sui tappeti, come lo scalpitio dei topi nascosti nella parete pronti a balzare fuori appena la via sarà libera.
Un leggero bussare, la porta cigola aprendosi.
“Mio Signore, mi avete chiamata?”
“Vieni avanti, Bellatrix”
La donna entra chiudendosi la porta di pesante legno alle spalle, la polvere scivola pian piano col movimento mentre la stanza si riempie del profumo di lei.
Voldemort, o per meglio dire Tom, si volta guardandola negli occhi neri lucenti di pazzia e colmi di idolatria per la persona di fronte a lei, i capelli raccolti in una coda come al solito scapigliatissima, il vestito nero logoro e strappato le cade candido sulla pelle lattea, sorride con le labbra rosse.
“Cosa desidera? Ha fame? Desidera vestiti o-…”
“Nulla di tutto ciò, voglio radunare i miei seguaci e crearne di nuovi, chi è rimasto oltre te, fedelissima donna?”
La donna sembra arrossire con una risatina nervosa mentre il ragazzo le carezza la guancia.
“Io non la abbandonerei mai, Signore! E’n rimasto McCleallian, poi anche Gr-… no no lui è ad Azkaban e poi anche …”
La lista dei morti e dei reclusi si allunga a dismisura lasciando solo cinque degli iniziali seguaci.
“ … e per ultimo si crede che sia ancora vivo il giovane Malfoy, sarebbe utile averlo con noi, se mi permette …”
“Hai ragione, prima sarà il caso di fare una piccola incursione ad Azkaban e prendere i superstiti e poi andremo dal giovane Draco, ottimo lavoro Bella”
“La ringrazio ma … se il ragazzo non volesse venire posso … posso avere io l’onore di torturarlo?”
Chiede la donna con luccichio malvagio e sorriso macabro che i babbani definirebbero alla Tim Burton.
“Ma certo, te lo meriti! Il ragazzo, in quel caso sarà tuo”
“Si!”
La donna gioisce baciando la mano del ‘giovane’ Signore.
“Su via Bella, è ora di muoverci, Azkaban ci attende”
E così detto i due si smaterializzarono con un vortice di polvere, unica traccia del loro passaggio.
 
 
 
Angolino dell'autrice:

Salve Gente!!!!!!!!
PERDONATE IL MIO IMMENSO RITARDO ç____________________ç
Sono stata impegnata con la scuola ma ora solo per voi ho aggiornato e sppero vi piaccia, ringrazio tutti quelli che hanno letto dandomi utili consigli e dritte ma anche chi ha solo letto o messo nelle seguite/preferite ^_^
Come al solito mi scuso per gli orrori, ma con la verifica di Tedesco di domani son fuori @.@
Vi lascio qualche immagine, un abbraccio e viva i Potterheads!! /\ O | uniti fanno i Doni *^* (è una Slytherin)
Ice98 <3
P.s: ecco le immagini!!!!!!

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