Different bodies.

di hilarymalik93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Bagnoschiuma al frutto della passione. ***
Capitolo 2: *** Il mio fiorellino! ***
Capitolo 3: *** Un acchiappasogni speciale. ***
Capitolo 4: *** Sono nel corpo di un uomo! ***
Capitolo 5: *** Sei sicuro di essere mio figlio? ***
Capitolo 6: *** Avrei potuto baciarti. ***
Capitolo 7: *** Torte,gatti e...un bacio alla vaniglia. ***
Capitolo 8: *** In fondo al mio cuore. ***
Capitolo 9: *** Perchè è semplicemente lei. ***
Capitolo 10: *** Ti amo. ***
Capitolo 11: *** Gli errori vanno pagati. ***
Capitolo 12: *** Cena e vendetta. ***
Capitolo 13: *** Un patto. ***
Capitolo 14: *** Sex,drug and rock n' roll. ***
Capitolo 15: *** Let me love you. ***
Capitolo 16: *** Tutto finito. ***
Capitolo 17: *** Mr.Davis ***
Capitolo 18: *** Profumo di mamma e ritorno a Rosewood. ***



Capitolo 1
*** Bagnoschiuma al frutto della passione. ***


Image and video hosting by TinyPic cap.1 1. Bagnoschiuma al frutto della passione.




Camminavo lungo l'asfalto umido nelle vie della piccola cittadina di Rosewood, da circa un quarto d'ora.
Il dolce profumo della pioggia appena svanita inebriava le mie narici, e le nuvole grigie soffici; sembravano molto
dei cuscini su cui appisolarsi.

Il sole non ne voleva sapere di uscire e riscaldarci un pò da questo freddo di metà novembre.
Oggi è martedì,il giorno libero del lavoro.

Di cosa mi occupo?
Beh, sono una scrittrice di articoli per il quotidiano "Rosewood's News".
E' una piccola società, ci lavoro da due anni: appena finito il liceo,approfondito i corsi di giornalismo e scrittura,mi sono recata subito qui
quando lessi nel corriere, mentre bevevo della cioccolata calda nel mio bar preferito, l'annuncio che proprio questa azienda
cercava delle persone capaci in questo tipo di ruolo.

Ovviamente dopo aver avuto un colloquio con il direttore; nonchè ora mio datore di lavoro: Russel White, e mostrato
il mio curriculum con il massimo dei voti in tutte le materie scolastiche e le varie attività extra mi accettarono.

Per quanto si possa pensare che questa mansione sia una vera figata non lo è assolutamente.
Passo quasi sei ore seduta su una specie di poltrona in eco-pelle color avorio;che sembra più agli avanzi di cibo del mio gatto Mick,
dietro una scrivania in legno scuro con tutti i post-it,le agendine, appunti su cosa scrivere gli articoli e infine; l'amato telefono
che suona ogni buoni quindici minuti per informarmi di qualsiasi cosa accada in quelle circostanze o
per fissare appuntamenti con persone da consultare.

Russel mi ritiene efficiente: come dargli torto?
Sono un tipo molto ordinato e organizzato, appunto ogni cosa per far sì che non mi sfugga nulla, mi divido in quattro
nel lavoro e se posso anticipare un impegno non ci penso due volte a farlo.

Certo,per mantenere questo ritmo, assumo quantità di caffeina che vanno dai tre ai quattro bicchieri in una sola giornata,
ma ritorniamo alla mia passeggiata.

Mi stavo recando al supermarket per fare un pò di spesa, dato che Jenny e Chen non saranno a casa per il pranzo dato il lavoro,
e io sono costretta a rimanere con quello sciocco del mio fratellastro Brandon,che non perde occasione per
prendermi in giro.
Del resto però abbiamo instaurato un bel rapporto quando i suoi genitori mi hanno portato qui e mi hanno accolto nella loro famiglia
dieci anni fa.
Sì,loro mi hanno adottata quando risiedevo ancora nell'orfanotrofio di Boston: la famiglia Lee è di orgini orientali,infatti provengono
dal Giappone, hanno sempre voluto adottare un bambino; perchè Jenny;la mia matrigna, dopo aver affrontato la gravidanza di Brandon,ha scoperto
di avere dei problemi per rimanere incinta ancora una volta.
Quando mi videro, furono come illuminati, mi conobbero e rimasti colpiti dal mio carattere e dalla mia bellezza
si presero cura di me da quel giorno sino ad oggi.

Come dicevo,ero a pochi passi dall'edificio e frugavo nella mia grande borsa,in cerca del mio portafoglio per poi prendere
qualche centesimo da mettere nel carrello.
Finalmente li torvai e corsi verso il dispositore di carrelli e ne presi uno posandoci la mia borsa ed entare nel supermercato.

Mentre giravo l'angolo,trovandomi davanti alle porte scorrevoli del supermarket: intravidi una chioma corvina tirata perfettamente all'insù,
pian piano che il mio sguardo si abbassava notai un'accenno di barba scura, e dei lineamenti non troppo marcati sul suo viso.
Era di profilo, e sulle sue labbra socchiuse, una sigaretta rilasciava il suo fumo grigiastro nell'aria,quest'ultimo gettò a terra il mozzicone, schiacciandolo col piede.
    Gli occhi erano coperti da occhiali da sole molto scuri,
l'abbigliamento consisteva in giacca di pelle nera con della lana posta sul colletto,dei jeans aderenti e delle nike nere.

Davvero un bel ragazzo, ma la mia curiosità era di scoprire com'erano i suoi occhi.
Quando devo conoscere una  persona,la prima cosa che faccio è guardare gli occhi e capire cosa trasmettono.

Questo misterioso ragazzo, era seduto sulla panchina fuori l'edificio e ora mangiava  un panino, l'altra mano reggeva una bottiglia di birra.
La vecchietta che era dinanzi a me, aveva problemi col carrello per farlo entrare dato che pesava più di lei e un'altra persona messa insieme,ebbi il
tempo di squadrarlo per bene.

Appena la dolce signora riuscì nella sua impresa, entrò attraversando le porte scorrevoli, io ci misi un pò per ammirarlo ancora,
ma i miei pensieri su come potesse essere un bel bocconcino svanì, perchè emise un rutto talmente grande e rumoroso
che il randagio accucciato più in là, vicino ad uno scatolone abbandonato,  tizzò le orecchie come se avesse avvertito un terremoto. Che maleducato! pensai tra me e me.

Schifata e delusa entrai per fare finalmente compere.


Avevo riempito già mezzo carrello, la roba contenuta all'interno di esso era per lo più di Brandon, visto che mangia come un lupo affamato e
il resto era per noi.
L'ultima cosa da prendere era il bagnoschiuma.
Mi diressi verso la sezione "igiene" e scorsi tra i scaffali.



Finalemente lo trovai,ma era su uno scaffale troppo alto per la mia statura.
Che bisogno c'è di metterli tanto in alto? Questa è descriminazione per i bassi come me.
Saltellavo un pò per arrivare fino a quando persi del tutto la pazienza e aspettai qualche secondo per spiccare un salto più alto,
allungai la mano e stavo quasi per arrivarci,fino a quando un'altra mano prese l'oggetto.
Ora voglio sapere chi è questo gigante!

Mi voltai per scoprire chi è e quando ritrovai  lo stesso ragazzo di prima rimasi  a bocca aperta.

"Tieni, è tutto tuo". Disse con un sorriso gentile,mentre mi porgeva il flacone.

"Erm..g-grazie". Balbettai. Scrollò le spalle in segno di indifferenza e puntò i suoi occhi nei miei.
Caspita che occhi!  Sembrano due sfere fatte d'oro, quelle ciglia lunghe che li contornano alla perfezione, e delle labbra non troppo sottili
erano state appena bagnate dalla sua lingua.
In quel momento non sapevo cosa trasmettessero gli occhi ,perchè mi ci ero persa  dentro.

"Comunque,è davvero un'ottima fragranza".

"Lo penso anch'io".
 .  E questa confidenza?

"Beh, è stato un piacere aiutarti fiorellino, ora devo andare". Detto questo,mi diede una pacca sulla testa come se fossi
il suo cagnolino fedele e si avviò verso l'uscita con un pacco di marshmellow in mano.
Sono consapevole di non essere alta chissà quanto,ma non è necessario farmelo capire anche indirettamente.

"Non sarò alta quanto te,ma non c'era motivo di ricordarmelo". Gli dissi prima che si potesse allontanare di più.
Si girò nella mia direzione e notai un ghigno divertito sul suo volto.

"Allora la prossima volta usa la scaletta per arrivare lassù".

"Molto divertente".

"Già,lo so. Ci si vede fiorellino".

"Non mi chiamo fiorellino".

"E sentiamo, qual'è il tuo nome?"

"Nicole".

"Oh,è grazioso. Ma mi piace chiamarti fiorellino."
Dopo questa conversazione, ricevetti solo una strizzattina d'occhio.; con questo che voleva farmi capire? Mah,non saprei!  
Sicuramente,quel ragazzo ha una grande autostima di sè stesso per rivolgersi con me in questa maniera.

Dopo il mio monologo interiore sull'accaduto di poco fa, arrivai alla cassa pagando tutto.
Presi le buste contenenti la spesa e mi avviai verso casa mia, pensando ancora a quel ragazzo dalla pelle ambrata. Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic








Ciao a tutti!!! :)
Questa è la mia nuova fanfiction "Diffrent bodies",l'ho scritta perchè mi piace l'idea che ho da sviluppare e
spero che piaccia anche voi.
Ovviamente,non ho ancora finito la mia precedente storia "Prenditi cura di me", ma pubblicherò a breve i capitoli.
Per ora godetevi i primi due capitoli di questa storia e fatemi sapere cosa ne pensate recensendo ;).
Un bacio grande.
Hilary xx.




 









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Capitolo 2
*** Il mio fiorellino! ***


Image and video hosting by TinyPic cap.2





2.Il mio fiorellino!



"
Brandon sono a casa!"
Gridai al mio fratellastro che fece subito capolino dalla cucina,ancora a torso nudo e pantalone del pigiama mentre masticava qualcosa.

"Ciao sorellina. Fatto la spesa?"

"Si dormiglione. Tu non lavori oggi?"

"Ho chiesto a papà un giorno di riposo, visto che ieri sono andato ad un compleanno."

"Ci trattiamo bene principino". Risi  sarcasticamente.
Brandon lavorava con il mio patrigno Chen; nel piccolo ristorante giapponese insieme anche alla mamma: Jenny.
I miei patrigni erano occupati in cucina,il mio fratellastro serviva ai tavoli come altri camerieri ingaggiati.
Quando compii diciasette anni mi proposero di lavorare con loro,ma la mia dedizione alla scrittura era più grande,e poi volevo
trovarmelo da sola il lavoro,perchè avrei avuto occasione di dimostrargli che so cavarmela anche sola.

"Ma smettila! Piuttosto,che prepari di buono per il pranzo?"

"Ho pensato di fare dei maccheroni al formaggio, e poi delle patatine fritte con hamburger. Ti piace?"

"Cosa ne sarebbe di me,se non ci fossi tu in questa casa?" Disse con fare teatrale, fece ridere anche me. E' terribile quel ragazzo.

"Sai che un giorno me ne andrò di qui,vero?"

"Eccome se lo so sorella cara. A quel punto verrò a convivere con te e il tuo maritino, finchè una buona donna in questa città
si deciderà ad accudirmi".

"Non ci pensare nemmeno fratellino". Aggiunsi duramente,ma ovviamente sapevamo entrambi che scherzavo.
Io e lui abbiamo tre anni di differenza; Brandon è  il maggiore,infatti ha ventitrè anni e vive ancora sotto il tetto
di mammina e papino, anche per il motivo che non ha una ragazza con una relazione solida.
Purtroppo, il mio fratellone è un autentico don Giovanni: per lui le donne sono solo un sfizio.

"Non si sa mai. Ora vado a mettermi una maglia perchè comincio ad avere freddo e tu prapara il cibo,donna".
Odiavo quando mi si davano ordini all'infuori del lavoro, e questo lo sapevano benissimo tutti.
Lo fulminai con gli occhi e capì all'istante della cavolata compiuta,infatti ridacchiò sommesso e poi alzò le mani in segno di resa.
Così impara a mettersi contro di me.

Mi diressi in cucina e misi a bollire la pentola e il resto della
spesa nel frigorifero.
Poi andai in camera mia e misi degli indumenti comodi e i miei amati calzini fatti di lana color rosa caramella con dei pon pon; me li fece nonna Lynn due anni fa
al mio compleanno: in inverno,indosso sempre questi paia di calzini anzichè delle pantofole,anche perchè non mi è mai piaciuto portarle ai piedi.
Fatta una coda disordinata,scesi per andare di nuovo in cucina e come sapevo, bolliva già,ma di Brandon ancora nessuna traccia.

"Brandon, devi apparecchiare!"

"Nicole, sono in bagno!"

"Non mi interessa. Finisci i tuoi bisogni e vieni a fare quello che ti ho detto!" Affermai con tono fermo; dopo cinque minuti tornò
sbruffando,intanto me la ridevo perchè avevo vinto.
Brandon sistemò il tavolo e mangiammo in religioso silenzio.

In quel momento,la mia mente era occupata da quel ragazzo moro e molto affascinante; anche se mi ha fatto un quasi rutto in faccia e riso della
mia statura.

"A che pensi,Nicole?"

"Oh,uhm...niente che potrebbe interessarti".

"Secondo me,pensi ad un ragazzo bellissimo". Centrato in pieno fratello.

"No,ma che dici!" Strillai come un'ochetta viziata,ma credo che non sono stata tanto convincente. Oh mamma,prepariamoci ad un interrogatorio dell'FBI.

"Su dai,racconta".

"Okay è così. L'ho conosciuto stamattina al supermercato:prima di entrare mi ha fatto quasi un rutto in faccia,poi ha riso della mia statura perchè
non arrivavo a prendere il bagnoschiuma ed infine,mi ha chiamato fiorellino".

"E' l'uomo perfetto per te". Rispose con nonchalance. Ma siamo matti?! Lui,uomo perfetto? Non credo proprio fratellino.

"Scherzi?! Sai che odio i sciupafemmine,gli uomini che ruttano, che non si fanno la ceretta e che non siano istruiti".

"Nicole,secondo me sei troppo perfettina, se ti piace una persona, non badi ai difetti...Anzi,in amore si accettano pregi e difetti che siano".

"Da quando dai consigli a me in amore? E poi è troppo presto per parlare d'amore,non lo conosco nemmeno!"
Dissi facendo dei gesti incomprensibili con le mani.
Io non ho mai avuto un ragazzo; anche avendo vent'anni, perchè ho sempre messo al primo posto me stessa,gli studi, il lavoro e la mia famiglia.
Non ho avuto il tempo per innamorarmi di qualcuno.
Il mio primo bacio l'ho dato in primo superiore al mio compagno di banco e un altro al quarto anno,al compleanno di Brandon con
un suo amico,ma nulla di più.

Mai messaggi carini.
Mai cioccolatini o fiori.
Mai stata a letto.
Mai farsi le coccole con il proprio ragazzo.
Mai dediche sdolcinate scritte sul muro di fronte il nostro appartamento.
Mai vacanze esotiche.

Niente di tutto questo.
Okay forse le vacanze esotiche si fanno in luna di miele,però non so cosa si prova ad essere innamorati, anche
perchè ho paura di essere delusa; sono un'amante di film strappalacrime e stra-romantici che all'inizo è tutto rose e fiori e dopo le ragazze
vengono scaricate come gli ultimi pezzi di carne da dare al tuo cane e dopo vari mesi di segregazione in casa a deprimersi,trovano
l'uomo da sposare.
E penso sempre che la mia vita potrebbe essere come uno di quei film.

Torando sulla terra,rivolsi un sguardo al mio fratellastro.

"Come si dice: se son fiori, fioriranno. Lascia scorrere la vita." Mi disse mettendo una mano sulla mia spalla.

"Beh,ora vado a guardare un pò la tv. Mi raggiungi?"

"Metto i piatti nelle stoviglie e ti raggiungo".

"Okay Nick".
è il soprannome che mi ha sempre affibbiato Brandon, e io invece lo chiamavo Brady.
Lui andò nel soggiorno e intanto io,da brava casalinga sparecchiai e misi i piatti a lavare.
Finito tutto,andai da Brandon e guardammo gli episodi di Love Bugs fin quando non ci addormentammo sul divano come due bambini.


Il giorno dopo.


Le 7.30 del mattino.


Mi svegliai di buon umore, anche perchè intravidi tra le tende della mia finestra alcuni fiocchi di neve scendere dal cielo.
Mi alzai e feci il letto, poi andai in bagno e mi vestii per il lavoro.

Scesi al piano inferiore e vidi il resto della famigliola fare colazione.

"Giorno Nicole!" Mi accolse dolcemente Jenny,intenta a preparare delle frittelle.

"Anche a te,Jenny".

Jenny è una donna fantistica, la mamma che non ho mai avuto.
E' sempre pronta ad ascoltarti e darti consigli; Chen è un tipo serio, ma quando vuole sa essere davvero simpatico
e di cuore. Ha educato me e suo figlio nei migliori dei modi, perchè è un tipo rigoroso per quanto riguarda queste cose.
In questo momento stava sorseggiando il suo adorto thè alle erbe mentre leggeva il giornale, Brandon era ancora
in dormiveglia...dato che aveva ancora gli occhi socchiusi: mi accennò un saluto con la mano, si vede che richiedeva sforzo anche solo dicendomi "buongiorno".

"Tieni, le tue frittelle col bacon". Mi porse la colazione Jenny.


"Grazie".

"A che ora finisci di lavorare Nicole?" Mi chiese Chen prestando attenzione ancora al suo giornale.

"Alle quindici come al solito. Perchè?" Risposi addentando una frittella.

"Stasera il locale è strapieno,mi chiedevo se potevi darci una mano a servire i tavoli". Chiese togliendosi gli occhiali da vista e rivolgermi finalmente lo sguardo.

"Ci sarò".

"Bene,ti ringrazio".

Abbozzai un sorriso e presi il giubbino e la sciarpa per andare al lavoro.
Mi salutarono tutti e andai nel posto-auto dove parcheggio la mia cabriolè mettendola in moto per arrivare subito nel mio ufficio.
Sembro una donna di mondo quando dico che devo andare in ufficio,perchè di solito lo dicono coloro che hanno un lavoro importante,in quanto io
guadagno un quarto di quei stipendi che ricevono quei tipi di persone.

La neve scende ancora posandosi sul parabrezzi della mia auto e fa anche un freddo cane.

8.40
 Mh, ho il tempo di prendere la mia cioccolata calda da Gino's cafè:un bar rigogliosamente italiano, dove la cioccolata è ben densa e fumante
proprio come piace a me, anche durante la pausa pranzo faccio un salto per un tramezzino e un espresso veloce.
Parcheggiai la cabriolè ed entrai nel bar, posto proprio di fronte la piccola società in cui lavoro,fui subito accolta dal proprieario Gino, che indubbiamente è di origini italiane.

"Ehi splendore! La solita cioccolata giusto?"

"Tu si che mi conosci Gino caro".

"Pronta fra cinque minuti".
Il signore sulla settantina ancora ben arzillo, balzò dietro il bancone per preparare la mia ordinazione.
Il tintinnio delle campanelle della porta d'ingresso del locale segnò che erano entare altre persone, ma non ci diedi importanza perchè
stavo sfogliando un deplian su un nuovo parrucchiere aperto da poco in Lincoln Street: infatti i miei capelli non vedono un parrucchiere dalla festa
dei miei diociott'anni,quindi credo proprio che mi farebbe comodo farmi una spuntatina.

La tazza di cioccolata, mi fu portata da Gino e posai il pezzo carteceo nel portagiornali in vimini.

"Tieni cara, i biscotti alle mandorle li offre la casa". Mi disse con tono dolce quel simpatico signore che aveva la mia profonda stima.

"Oh,grazie mille Gino. La prossima volta però, lasciami pagare".

"Su via bambina,per dei pezzi di pastafrolla! E poi sei la mia cliente preferita". Sussurrò in modo da non farsi sentire da altre persone.
Mi sfuggì una risata e tornò a servire altri clienti.
Bagnai il primo biscotto nella cioccolata e potrei dire di aver fatto l'amore con il sapore,perchè è una cosa davvero unica mentre si mangia dei biscotti
fatti in casa.

"Un cappuccino,grazie".
Una voce profonda arrivò nel cavo delle mie orecchie, già sentita recentemente.
Mi girai per capire da dove provenisse e per poco mi macchiavo con la cioccolata il mio maglione preferito dell'Hard Rock,regalato
a Natale da Brandon quando andò in gita a Barcellona.

Eccoli lì, seduto con un cappotto felpato e una sciarpa grigia della medesima tonalità del cappotto e
dei jeans neri a sigaretta e le nike nere di ieri e come al solito, un ciuffo perfettamente tirato in sù.
E il profumo di tabacco mischiato a dopobarba faceva un viaggietto nel mio naso e invadeva i sensi anche da lontano.

Come se si fosse accorto del mio sguardo fisso su di lui si girò verso me.
Pow! Beccata in pieno ragazza!
Sorrise mettendo la lingua in mezzo ai denti e si alzò da dove era seduto per accomodarsi al posto accanto al mio.

"Ma guarda chi si rivede. Il mio fiorellino!"

"Ciao, ragazzo del supermercato accorso ad una ragazza più bassa di te".

"Anche se il soprannome è carino, mi chiamo Zayn". Tese la mano che prontamente strinsi; era ruvida e affusolata, appartenente a chi fuma da molto.

"Te lo ricordi il mio?" Chiesi prendendo un'altro biscotto affondandolo nel liquido caldo.

"Come faccio a dimenticarti Nicole?" Diventai all'istante paonazza, si era ricordato il mio nome e in più mi sta facendo imbarazzare!

"Beh,dato che mi chiami fiorellino".

"Perchè si addice ad una come te". Okay Nicole,ora non farti imbambolare,sta solo cercando di rimorchiarti.

"Il tuo caffè ragazzo". I nostri sguardi si lasciarono quando il buon vecchio Gino diede l'ordinazione a Zayn. Il proprietario del bar mi diede un'occhiata di uno che la sapeva lunga, quindi mi aspettavo domande sicuramente riguardanti al mio , perchè pensaranno che lo sia realmente.
Prese un sorso dalla sua tazzina e tornò a prestare attenzione su di me.

"Allora,Nick. Vieni spesso in questo bar?"

"Quasi tutte le mattine. Tu?"

"Raramente. Ma adesso che ho scoperto che ci vieni anche tu,potremmo venirci insieme".
Oh Dio,neanche dodici ore di conoscenza e già organizza appuntamenti.

"Erm,vengo qui prima di andare al lavoro...Quindi non ci sto molto". Dissi insicura.

"Fa nulla,almeno ci facciamo compagnia. Che lavoro fai?"

"Scrivo articoli per il quotidiano della città. Ora devo andare,scusami Zayn,inizio alle nove". In preda dall'agitazione presi la mia borsa e mi fiondai all'entrata
del locale ma fui tirata indietro per il polso trovandomi ancora il moro.

"Ci rivedremo. Ah, il profumo del bagnoschiuma si sente,e mi piace".
Detto questo, mi lasciò andare e entrai nell'edificio in cui lavoro e andai direttamente in ufficio senza neanche salutare le mie colleghe.
Va beh, sono agitata...è il primo ragazzo che mi fa questo effetto.






























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Capitolo 3
*** Un acchiappasogni speciale. ***


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    Un'acchiappasogni speciale.


Fissavo il computer da buoni dieci minuti per farmi venire in mente un titolo adatto alle notizie riguardanti
da scrivere sull'articolo.
Mi ero procurata del materiale necessario per scrivere della cronoca rosa e nera: quest'ultima richiedeva molto più tempo
e concentrazione, perchè alcune tematiche erano davvero delicate.

Poi, c'era lo spazio dedicato agli scoop; ovviamente alla gente piace "scoprire" cose nuove,su persone diverse.
Al contrario mio che potrei farne anche a meno,ma questo lavoro richiede anche di "impicciarsi" negli affari altrui; come per esempio
due mesi fa: ero impegnata a fare un'intervista ad un importante produttore discografico (sì,faccio anche le interviste!) che era intenzionato
ad aprire appunto,una casa discografica qui a Rosewood in periferia e cercava artisti emergenti.
Era il classico signore giacca e  cravatta con aria colta e anche un pò spavalda,che si crede l'umo d'affari più
importante della Terra.

Le domande che gli avevo preparato non erano le solite,perchè ovviamente non sono il tipo
che si accontenta di poche lozioni e non volevo essere la solita intervistatrice con le stesse monotone domande; infatti anche
l'uomo stesso si stupì della mia tenacia, e con la scusa dei complimenti,divulgava il suo ego e in un certo senso ci provava con la sottoscritta.

Improvvisamente il telefono prese a squillare e risposi all'interlocutore.

"Avanti, sputa il rospo".  Dall'altra parte del telefono c'era il mio collega e anche confidente Itan.

"Itan. Ciao anche a te".

"Bada poco alle ciance e arriva al punto. Cos'è che hai inghiottito stamane? Una cavalletta fritta?"
Itan mi prendeva sempre in giro per il fatto che stessi con una famiglia giapponese e che mangiassi del cibo non commestibile.
Tuttavia non è così; mangio come tutte gli esseri viventi e la mia famiglia altrettanto, non sempre siamo soliti a mangiare che so,
involtini di primavera,sushi o tofu.

"Il senso dell'umorismo non ti abbandona mai eh?!
Sai che non puoi fare chiamate con il telefono dell'ufficio,se non per emergenze?!" Puntualizzai.

"Che mi frega,le bollette le paga Russel! Ora vai al sodo". Constatò con tono deciso. Dio,quanto è insistente!

"Va bene,calmo. Ho conosciuto un ragazzo"

"Oh mio Dio Nick,questo si è uno scoop da prima pagina!
Segui il mio consiglio: dedica un articolo su di te e la tua vita sentimentale".
Mi sono lasciata scappare il piccolissimo dettaglio che il mio qui presente amico, è gay.
A volte,è peggio di una donna in crisi d'astinenza e comincia a blaterare senza sosta,non parliamo poi del suo carattere:
potrebbe essere miss bon ton dell'anno; è molto curato e ossessionato per la pulizia.
Anche se era così,era la persona con cui poter parlare davvero, a differenza di altre donne qui dentro,lui non è un
"pettegolo", mi dà sempre consigli utili,mi capisce al volo e  sa farmi star bene.

"Itan,non ci penso proprio. Ritornando a prima: questo ragazzo è affascinante, ma non so se
provo davvero un interessamento nei suoi confronti". Dissi con sincerità.

"Stamattina quando sei entrata in ufficio eri rossa come il camion dei pompieri, e ho dedotto che fosse successo qualcosa".
Disse sincero Itan. Cavolo è un veggente?

"L'ho incotrato al bar prima di venire qui e mi ha messo  in imbarazzo complimentadosi..."

"Che uomo di classe". Disse con fare teatrale in modo al quanto femminile.

"Non so che pensare Itan!"
Mi scrutò e curvò le labbra per avere un'espressione di uno che sta pensando.

"E' alto?"

"Si".

"Ha un sorriso mozzafiato?"

"Oh,si".

"Ispira sesso da tutti i pori?"

"Beh ovviamen-Itan! Che razza di domande sono! Santo cielo....senti potremmo parlarne davanti ad un thè caldo nella pausa?"

"Aahhaa,ho azzaccato dai! Si,per me va bene Nicole,allora a dopo".
La comunicazione si interruppe e ripresi di nuovo al darmi da fare a questo benedetto articolo.
Dlin!
Mi accesi come una lampadina di Natale, le idee mi scorrevano in testa come un fiume in piena,così scrissi.

Image and video hosting by TinyPic Tre ore più tardi.



Io e Itan eravamo da Gin's cafè: adorava anche lui quel bar.
Ordinammo due thè caldi con cornetti alla crema e parlammo.

"Ma che schifo.Neanche il pudore di contenersi in pubblico,invece preferisce far prendere aria alla bocca come un camionista
Cara,hai degli ottimi gusti nel scegliere una persona".
Esplosi in una risata.

"Già,concordo. Comunque, mi attrae solo fisicamente: credo che non sia il tipo adatto a me, è...come dire, non fedele".
Spiegai gesticolando in modo incomprensibile sotto lo sguardo confusionario del mio amico.

"E tu come lo sai questo?!"

"Si comporta da playboy."

"Almeno dagli la possibilità di conoscerti meglio e magari cambierai opinione. Mai giudicare il libro dalla copertina".
Mi suggerì prendendo un sorso dalla tazza bianca contenente il thè fumante.

"Forse dovrei".

"Dovresti".
Finimmo di riemperci lo stomaco,il tempo di un'altra chiacchierata breve con il buon Gino e andammo in quel "convento per suore malandate",
così chiamato sempre dal mio fedele collega il nostro posto di lavoro.
Pagammo e poi ognuno per la propria strada.


Era fatta sera e Rosewood era più gelida che mai.
Mi strinsi nel mio cappotto e una volta arrivata nell' auto,mi diressi verso casa per preparami ad una serata movimentata.
Appena arrivai,notai una vecchia signora seduta su una panchina tutta sola con molte coperte e un cappello di una fantasia stravagante.
Mi avvicinai a lei e le diedi delle banconote per far sì che prendesse qualcosa da mangiare.

"Grazie, signorina".

"Nulla". Sfoderai un sorriso gentile.
La signora portò la mano sotto la coperta e mi rivolse un'acchiappasogni.  

"Prendilo,è per te. Questo oggetto è ritenuto speciale nelle tribù da dove provengo".

"Davvero?" Annuì la gentile senzatetto.

"E come faccio sapere che è speciale?" Chiesi ingenuamente.

"Lo scoprirai".

"Okay. Grazie e si prenda cura di sè".
Mi allontanai e aprì la porta della mia dimora. C'erano tutti, già vestiti per andare ad aprire il ristorante,eccetto me.

"Corri Nicole,và in camera tua. Ho già messo i vestiti sul tutto letto". Mi disse Jenny frettolosamente.

"Okay vado vado".
In dieci minuti ero pronta e ebbi il tempo di ripassare anche un pò il trucco; diedi una sistemata ai miei capelli e scesi giù
raggiungendo gli altri.

"Pronta". Affermai una volta messo anche di nuovo il cappotto e la sciarpa.

Andammo al ristornate in macchina, dato che era distante da casa nostra e Chen aprì.
Misi il grembiule e vidi già il locale riempirsi.

Allora Nicole: 1-non buttare i piatti di spaghetti in grembo alle persone.
2- Dimostrati cortese e diponibile.
3-Ho paura da farmela sotto.

Sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla e subito incontrai gli occhi a mandorla del mio fratellastro Brandon.

"Nicole,calmati. Ci sono io a darti una mano, e poi te la caverai bene".

"Sei sicuro?"

"Certo,sei mia sorella!"

"Ti voglio bene".
Lo abbracciai e inalai il suo profumo di Calvin Klein. Sciogliemmo quel momento d'affetto e mi affrettai ad andare a prendere ordinazioni.


Oh.mio.Dio.
Non ci credo! E' andato tutto liscio come l'olio;le persone si sono anche complimentate con me e della mia pazienza.
Brandon ogni tanto mi sorrideva e ne fui grata per essermi stato vicino.

Erano le undici, e un altro tavolo fu occupato.
Andai nella direzione del tavolo tredici e vidi un gruppo di ragazzi e tra loro c'era anche Zayn.
Il mio cuore perse un battito.

Image and video hosting by TinyPic "Nicole?" Chiese con una faccia mista dalla sorpresa e lo stupore.

"Zayn." Dissi di rimando. Bene,ora sappiamo con certezza che questi sono i nostri nomi.

"Jawaad,non ci hai detto che conosci questa bambola". Esordì uno di loro, mi girai e vidi che mi stavano spogliando con gli occhi. Che maiali.

"Non era necessario dirvelo". Disse mandando un'occhiata a chi aveva parlato.

"Invece sì. Tesoro, puoi prendere le nostre ordinazioni?" Calma Nicole, sei una ragazza forte.

"Non chiamarmi tesoro e ditemi subito le ordinazioni".
Tutti ordinarono compreso Zayn. Mi girai per andare in cucina e dire di preparare i patti ma sentivo degli sguardi bruciare dietro la schiena.
In lontananza sentii delle cose sporche dire sul mio conto e per poco uscii dalla cucina con un coltello affilato per staccare ad ognuno di loro
i gioielli di bigiotteria.

Tirai un sospiro e portai le ordinazioni a quei depravati.

"Saresti un'ottima scopata,tesoro."

"Nah, Orlando è una ragazzina che pretendi più di un bacio a stampo?" S'intromise un'altro di loro. Tutti scoppiarono a ridere e anche chi non me l'aspettavo.
Zayn.
Era solo un donnaiolo e un senza cuore.
Prima mi fa i complimenti e poi ride di me? Per di più,per la seconda volta da quando ci conosciamo.

"Siete solo dei stupidi uomini sfruttatori senza neanche un neurone". Sputai alle mie parole tutti zittirono fino a quando un ragazzo
bionndo si alzò lentamente dalla sedia.

"Con chi credi di parlare stupida ragazzina?"

"Con te,stupido scimmione".
La compagnia risi ancora di più e me ne andai.
La sera finì e chiesi ai miei patrigni di andarmene prima dal locale perchè ero esausta.
Mnetre uscivo dal ristorante e mi dirigevo -questa volta a piedi- a casa mia,venni presa per un braccio e tappata la bocca quanndo
qualcuno mi fece avvicinare al muro di mattoni in un vicolo privo di persone.

La mano si tolse dalla mia bocca e si rivelò alla luce Zayn.

"Cosa vuoi da me?" Dissi ora più sicura.

"Ti rendi conto di quello che hai detto prima?"

"Cosa? La veirità?"

"No sciocca. Non devi farlo mai più". Mi avvertì e strinse la presa sui miei polsi.

"Lasciami. Prima ti complimenti con me poi? Fai il playboy della situazione". Ancora una volta strinse la presa e gemetti quasi dal dolore.

"Sei solo un'ingenua...Credevi davvero che provassi qualcosa per te?"

"Non l'ho mai pensato perchè le mie deduzioni sono fondate".

"Ossia?"

"Che ci provi con la prima che ti capita solo per portarla a letto." Riposi con disprezzo; lo vidi corrugare la fronte e poi una lucina richiamò
la nostra attenzione.

Mi lasciò andare e presi dalla borsa l'acchiappasogni che mi aveva dato la senzatetto.
Emanava una luce troppo forte da allontanarci di qualche centimetro e ad un tratto vidi come degli spiriti
girare verso me e il moro che si trovava di fronte e ci guardammo per qualche secondo in modo interrogatorio.

Perchè questo aggeggio non smette di illuminarsi? Image and video hosting by TinyPic Lui è Brandon.









Ehi gente cagatemi!
Ahahahaa allora ho aggiornato di notte @_@ però spero che ne sia valsa la pena :)
Qui vediamo il lato stronzo di Zayn e conosciamo il simpaticone di Itan.
Nicole sarà pure perfettina,ma cavolo è una donna con gli attribut! *Applaudiamo* xD
Domani aggiornerò con l'altro capitolo e scopriremo cosa farà l'acchiappasogni.
Un bacio a tutti e lasciate una recensione, ci tengo a sapere cosa ne pensate.
Grazie mille a chi già sta leggendo la storia.
Hilary xx.







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Capitolo 4
*** Sono nel corpo di un uomo! ***


Image and video hosting by TinyPic cap.4

4. Sono nel corpo di un uomo!




L'acchiappasogni ancora non smetteva di emanare luce.
Che stregoneria è mai questa?
E poi quei spiriti insoliti....che vorranno dire? Sto per morire? Nicole,caspita pensa positivo per una volta!
Zayn,come me, non capiva cosa stesse succedendo; a giudicare dalla sua faccia sembrava che avesse quasi paura.


     Mi ordinò dopo uno stato di trance.

"N-non posso".

"Come scusa?!"

"La senzatetto che me l'ha regalato ha detto che è un oggetto speciale".

"E lo vedo! Ma a me sembra più un marchingegnio di stregoneria".

"Ma non era una strega!"

"Ovviamente non poteva dirtelo".

D'un tratto la luce si spense e svanirono anche quei spiriti intorno a noi e tornò tutto alla normalità.
Che fosse un messaggio promonitore? Dio,non so più che pensare!

"Si sono scaricate le pile a quell'aggeggio?" Disse con un tono sarcastico. Pensavo che fosse più intelligente come ragazzo.

"No simpaticone". Risposi con un pizzico di acidità.

"Ora,se vuoi scusarmi devo tornare a casa".
Mi allontanai di poco per poi essere di nuovo tirata indietro per un braccio. Ancora lui.

"Senti Nicole,io-erm ecco,volevo scusarmi per prima".
Rimasi stupita da quelle parole, è incredibile la sua bipolarità.

"Sai di essere bipolare?" Chiesi con fare ovvio;vidi la sua espressione corrugarsi.

"Forse sì. Però sappi che le cose che ti ho detto questa mattina al bar erano vere".

"Prego?" Lasciai andare la sua presa dal mio braccio e lo guardai esterefatta. Come,ora fa il dolce?

"Cinque minuti fa mi hai detto che non provavi niente nei miei confronti. Ci mancava solo che mi aggredivi per far
contenti i tuoi amici".

"Non dire cazzate, mai farei del male ad una ragazza. Comunque, tu pensi ancora quelle cose su di me?"
Sapevo a cosa alludeva, prima gli ho dato del gigolò....Ma l'avrò detto per la rabbia?
 Vorrei un'aiuto da casa per favore.

"Beh,se ti comporti in un certo modo ovvio che le penso".

"Ti assicuro che non sono come pensi." Mi disse avvicinandosi di più al mio viso con un viso abbastanza mortificato,ma io
non mi fido molto della parola delle persone, sopratutto se si dimostrano diverse da quello che dicono.
Quindi,per adesso rimango della mia idea.
Però che sensazione strana, la sua vicinanza mi mette quasi... si beh,in imbarazzo! Non riesco a staccarmi da quei
occhi magnetici, non metto in dubbio che sia un ragazzo davvero di fascino,ma si è pur sempre comportato scorrettamente.

"Si certo. Adesso è molto tardi,devo andare".
Sono quasi sicura di essere arrossita,meno male che mi sono voltata appena in tempo;così non avrebbe scherzato anche
sul colore tinto sulle mie gote. Ci mancava solo quello e avrei avuto il premio per "migliori prese in giro".

"Sei sempre così acida?" Sentii dire in lontananza, da chi sapevo già chi fosse.

"Solo con le persone che non hanno la mia completa stima". Mi fermai un istante e mi girai per rispondergli visto che attendeva che parlassi.
Accennò una risata abbassando la testa  e poi tornò a prestare attenzione al mio viso.

"Certo che sei incredibile! Beh,buonanotte fiorellino". Ecco è tornato con il suo charme.
Non risposi e tornai  a percorrere la strada di casa, fosse la buona volta che me ne vada definitivamente.
Image and video hosting by TinyPic E' stata una serata piena, l'unica cosa che desidero in questo momento è la mia tazza di camomilla e il mio bel letto.
Fortunatamente nella mia borsa trovai il mio I-pod e misi la mia playlist preferita, quella di Adele.

Strisciavo sull'asfalto umido fino ad arrivare a casa mia; mi aspettavo di trovare l'anziana signora sulla panchina e
avere delle spiegazioni riguardo all'accaduto di prima, ma niente di niente,la panchina è vuota.

Entrai in casa e filai in camera mia per fare una doccia e mettere il pigiama: una volta messo,scesi in cucina e preparai la
camomilla per poi berla a letto.

Così feci,ora sono sotto le coperte calde e mi godo questa bevanda guardando dalla finestra la luna e le stelle che
mi tengono in compagnia quaso ogni sera,prima di addormentarmi.
Sono sempre stata affascinata da quei piccoli corpi celesti, nascondono un grande mistero e questo mi fa pensare anche ad una persona.
Indovinate? Zayn.
Quel ragazzo ha lo stesso mistero delle stelle e non è facile comprenderlo: bisognrebbe avere una mappa specifica
per capire il suo stato d'animo.

Finì di bere la camomilla e mi abbandonai alle braccia di Morfeo.

                                                            * * *

"Sveglia bella addormentata!"
Quell'odioso di Brandon balzava come un gorilla sul mio letto gridando a tutta forza per risvegliarmi.
Giuro che ora lo prendo per un orecchio e con un calcio lo rispedisco in Giappone dai buddah.
Mugulai qualcosa di incomprensibile e tirai le coperte fino sopra il capo, cercando di soffocare le voci del mio fratellastro.

"Oh,vedo che vuoi la guerra".
Con un colpo veloce me lo ritrovai sopra a farmi il solletico e oramai le coperte erano sparite dalla circolazione.

"Ahahahhaha Brandon, che qualcuno ti ammazzi in questo momento!"
Talemente le risate che piangevo e non avevo più la forza di liberarmi dalle sue grinfie. Maledetto.

"Se muoio chi ti farà da sveglia?"
Finalmente si decise di lasciarmi  e ripresi fiato.

"Che ore sono?"

"Le sette e un quarto".

"Potevo rimanere un'altro pò! Devo essere al lavoro alle nove e mi svegli a quest'ora?"

"Beh scusa se mi preoccupo per te". Mise un finto broncio e si accomodò accanto me.

"Sento ancora la stanchezza di ieri."

"Immagino...Scusami,hai ragione,potevi riposare ancora un pò".

"No, Brady tranquillo.Così ho tempo di fare colazione al bar". Dissi con un accenno di sorriso: certo,è tragico svegliarsi nel modo in cui
lo fa Brandon,ma è pur sempre mio fratello e gli voglio bene quando si preoccupa per me.

"Posso farti compagnia?"
Oh,i suoi dolci occhi da panda! Come faccio a dirgli di no?

"Certo fratellone, mi vesto e andiamo".
Mi diede un bacio sulle guance e andò a prepararsi in camera sua.
Nel frattempo,io indossai una camicia bianca con sopra un maglioncino nero e dei pantaloni aderenti neri pastello e dei
stivaletti neri borchiati e mi feci una coda e mi truccai.
Image and video hosting by TinyPic Scesi e anche Brady era pronto, i nostri genitori riposavano ancora e se lo meritavano dopo una serata stanchevole, e
meno male era anche il giorno in cui il ristornate apre alle dieci.

Arrivammo da Gino's cafè, d'altronde mio fratello non poteva controbattere sulla mia scelta,perchè avrebbe perso la partita già
in partenza.
Fummo accolti come al solito molto calorosamente dal propietario e dopo aver preso le ordinazioni cominciammo a chiacchierare di nuovo.
Io e Brandon amiamo parlare: lui è un ottimo ascoltatore e sembriamo migliori amici.
La nostra conversazione fu interrotta da qualcuno che mi mise una mano sulla spalla.

"Buongiorno Nicole". Mi girai e vidi il moro sorridermi tranquillo.

"Ciao Zayn". Fece per accomodarsi sulla sedia ma vide che era già occupata da Brandon,assumendo un'espressione sorpresa.

"E lui chi è?" Chiese con un certo tono infastidito. Momento,infastidito?

"Zayn, lui è mio fratello Brandon. Brandon,lui è Zayn".
Il ragazzo dagli occhi mandorlati tese la mano a Zayn,che fece una faccia ancora più sorpresa dopo che dissi che Brandon era mio fratello.

"Le vostre ordinazioni ragazzi. Oh Malik, brutta peste ci sei anche tu".
Gino poggiò le ordinazioni sul bancone e rivolse attenzione al ragazzo dalla pelle ambrata. Bene,lo conosce anche lui. Un attimo,Malik?
Che specie di soprannome è?

"Ehi Gino. Si,ci sono anch'io...mi fai una tazza di latte e cacao?"

"Arriva subito. Nicole,oggi i biscotti non ci sono,ho preso delle nastrine alla crema".

"Gino tu sei troppo buono,grazie".

"Su dai mangia,non ringraziarmi".
Il buon vecchio si allontanò e iniziammo a mangiare; al contrario di mio fratello che aveva quasi finito.
E' un'ingordo,ma pur sempre mio fratello.

"Gino ci tiene molto a te,Nicole". Esordì Zayn.

"Si,lo conosco da molto tempo".

"Nick,è lui il ragazzo di cui mi hai parlato?" Intrevenne Brandon; stavo per sputare la cioccolata. Cavolo Brady,taci per una volta!

"Erm,si". Risposi imbarazzata...vorrei sprofondare in questo momento.

"Ti ha parlato di me? E a proposito di cosa?"

"Beh vediamo..ah si! Del vostro primo incontro,al quanto insolito devo dire: mi ha detto che le stavi ruttando in facc-"

"Okay devo andare al lavoro. Quuesti sono i soldi,daglieli a Gino,ciao ragazzi!"
Presi la mia borsa e il giubbino e mi diressi all'uscita del locale,ma per  buona volontà del destino,una volta uscita fuori
il mio nome venne richiamato ad alta voce.

"Nicole,aspetta!"

"Che vuoi Zayn?"

"Hai parlato di me con tuo fratello, perchè?"

"Non ha importanza,devo andare al lavoro". Mi incamminai quando si postò davanti bloccandomi il passaggio.

"Fermati! Okay,tralsciamo questo particolare...ma come fai ad essere sorella a lui?"

"Che intendi?"

"Intendo che lui è cinese o giapponese che sia e tu sei,beh...americana!"

"Senti, ora non è il momento di mettermi in ridicolo solo perchè sono sorella a Brandon. Lasciami andare".

"Ma io non volevo offenderti".

"Devo lavorare chiaro? Ora sparisci e vai per i fatti tuoi".

"Sei un gran testarda".
Detto questo, se ne andò via e io fui libera di andare a lavorare; perchè tanto interesse? Ah già, lui ride su ogni cosa fregandosene altamente.
Che razza di maleducato,mi fa solo suriscaldare.
Entrai poco delicatamente nell'ufficio e sbattei la porta alle mie spalle buttando la borsa non curante sulla scrivania.
Presi un bicchiere d'acqua per calmare la tempesta che si stava scatenando nella mia testa e nel mio corpo e mi sedetti sulla poltrona
schifosa.
Ecco cosa succede quando mi fanno arrabbiare,perdo le staffe e contemporaneamente anche la finezza.
Non dico parolacce, ma quando nervosa meglio evitarmi.
Come se non bastasse squillò il telefono e presi con forza la cornetta..

"Pronto?" Dissi scocciata e arrabbiata.

"Ehi stiamo calmine eh?! Chi ti ha messo il peperoncino sugli involtini di primavera stamattina?"

"Itan,non è il momento."

"Oh,scusami acidella!Okay ricominciamo.
 Buongiorno mia dolce fanciulla, quest'oggi mi è sembrata
una volpe infuriata data la sua aria da assassina appena entrata qui,cosa le è capitato?"

"Mi è capitato che una certa testa di rapa non si fa gli affari suoi".

"E chi sarebbe questo ficcanaso?"  

"Zayn",

"Ah il figone che ti fila. Senti, ti lascio stare,ne riparliamo quando sarai calma."

"Grazie Itan".

"Dai Nick,calmati ti capisco. A dopo bella!"
Finimmo la conversazione e poggiai la testa sulla poltrona per trovare il modo di calmarmi.
Una luce richiamò la mia attenzione,così vidi che proveniva dalla mia borsa,evidentemente era il mio cellulare.
Oh no, è di nuovo l'acchiappasogni! Calma Nicole,osserva e poi decidi sul da farsi.

Lo presi e questa volta un vento fortissimo mi fece chiudere gli occhi.
Poi mi sentii qualcosa attraversare il corpo, come se qualcuno mi stesse rubando l'anima.
Alla fine il vento cessò e mi ritrovai con un gran mal di testa.

Lo sopportai per quasi due ore, distraendomi scrivendo l'artciolo sul notebook,poi chiesi a Russell di tornare a casa.
Mi sentivo strana e una volta arrivata a casa, mi gurdai allo specchio: avevo un'aspetto terrificante, così mi misi nel letto.



Mi svegliai che erano le due del pomeriggio.
Alzai il busto per sedermi e mi resi conto che non ero in camera mia.Oddio sono stata rapita!
Era tutto in disordine, una marea di fogli sparsi su una scrivania e delle tende molte scure non lasciavano entare abbastanza luce.
Notai che c'era un grande armadio a specchio,così mi alzai e vidi riflessa l'immagine di un ragazzo, e non un ragazzo qualunque: quello di Zayn!
 
Toccai varie parti del mio corpo e non era decisamente quello di una donna....insomma,niente seno,niente capelli lunghi,
niente patata,nulla di femminile! Tutto muscoli, peli e una terza gamba! Dio,che schifo.

Sono nel corpo di un uomo!







Buonasera,buongiorno o buonanotte!
Bene,finalmente ho aggiornato :) e scusatemi per il tremendo ritardo,ma sono stata impegnata con lo studio
per gli esami di riparazione -.-,spero potiate perdonarmi! Ma sì,siete tutte brave..(?) ahahahaa
Allora,passiamo al capitolo, vediamo una Nicole molto furente e sembra che Zayn si sia scusato per il
comportamento da stronzetto che ha avuto nei suoi confronti poco tempo fa; almeno ci ha provato!
Un piccolo applauso a Malik che ci ha messo la sua buona volontà! xD
Beh,che dire,spero vi piaccia e se volete scoprire cose in più continuate a leggere lasciando anche
delle recensioni :) aggiornerò prestissimo,lo prometto.
Un bacione a tutti,Hiary xx.












 





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Capitolo 5
*** Sei sicuro di essere mio figlio? ***


Image and video hosting by TinyPic cap.5
5. Sei sicuro di essere mio figlio?






Ancora non riesco a credere che sono qui dentro...insomma, devo pensare davvero che quell'acchiappasogni sia magico?
 
Purtroppo per ora devo accettare il fatto che sia un uomo, sperando che me ne liberi al più presto.
Santo cielo, mi spaventa il solo pensiero di andare in bagno o fare una doccia e di vedere certe parti del corpo che posseggo adesso.

Dopo alcuni minuti di supervisionamento alla mia faccia e a tutto il resto, mi calmai e diedi un'occhiata in giro.
Ero in una stanza da letto non molto grande, con pareti azzurrine e un letto ad una piazza e mezza e dietro ad esso un disegno
che rappresenta il moto delle onde del mare: con sfumature di bianco,blu scuro,blu chiaro e poi una piccola mongolfiera e dei gabbiani in lontananza.

Davvero particolare.
C'era la finestra ricoperta ancora da tende scure e di fianco al letto una lampada e poi una scrivania in disordine;
inghiottita di fogli, colori a matita,a tempera e pastelli.

>E' un'artista< pensai fra me e me.
La mia curiosità era troppa,così presi in mano uno di quei fogli e vidi che riportavano su di essi ritratti; presi degli altri e
c'erano frasi davvero complicate da disegnare perchè erano realizzate in modo davvero complesso e pensato in modo che non potesse risultare
uno dei tanti disegni che si fanno quando si è annoiati o che per hobby...qui dietro c'è un lavoro intenso.

Andai ancora a fondo per trovare qualcos'altro di interessante, fin'ora niente poi mentre raccoglievo tutto quel disastro un foglio cadde
e quando lo girai rimasi colpita.

Era una metà del viso di una giovane ragazza; sembrava reale e anche famigliare...ma non ci badai più di tanto così decisi di pulire quella camera visto che
c'era anche una tremenda puzza di calzini.

Aprii la porta che portava lungo un corridoio color avorio tappezzato di foto e andai in qualche camera per sapere quante persone
vi erano in questa casa. Aprii la porta affiancata a quella di Zayn e entrai in una cameretta più grande:
era tutta rosa e perfettamente in ordine e sui muri c'erano delle stampe di farfalle rosa e lilla.

>Sarà delle sorelle<
constatai a me stessa, c'erano anche tre lettini ricoperti da piumoni color lampone;
 dopo aver visto questa camera,uscii
e riaprii un'altra: la camera da letto dei genitori...non volevo curiosare tra le cose di quest'ultimi,così arrivai piano alle scale per poi scendere.
Era una casa molto accogliente e luminosa,rispetto alla camera dove vi ero poco fa;
un piccolo salotto fornito da camino in pietra con sopra una tv a schermo piatto e  un divano in pelle scura.

Mi diressi verso la cucina che era di dimensioni abbastanza grandi ed era tutto pulito e ogni dettaglio messo con cura.
Stavo rovistando in dei cassetti per cercare qualche detersivo da utilizzare in quella cavernicola e qualche panno, ma udii una voce femminile
e per lo spavento, diedi un colpo alla testa.

"Zayn, che stai combinando?"
Una donna sulla cinquantina, era a dir poco scandalizzata con le mani sui fianchi mi guardava sospetta.

"Erm,niente! Volevo solo qualche detergente per pulire la mia camera".

"Questa si che è buona....E da quanto ti preoccupi di pulire camera tua?"

"Beh,da quando ho avvertito una puzza anomala di calzini".

"Ah allora finalmente te ne sei reso conto".

"Si....mamma". Dissi insicura, almeno credevo fosse la mamma.

"Non posso crederci....Di solito la ripulisco io o tua sorella, ma questa volta mi stupisci figliolo. Che dire,
sto iniziando a ritenerti maturo,visto che lo stai facendo di tua iniziativa."

"P-perchè di solito sono irresponsabile?" Mi venne in mente subito quella domanda. Non conoscevo il carattere del moro,quindi chi più
della madre può dirmi i fatti come stanno?

"Irresponsabile è troppo per un ragazzo protettivo come te, ma sai più di me che sei svogliato,pigro,
un pò scarso nelle pulizie e anche indifferente nei confronti degli altri".

"Oh...Beh,credo di essere cresciuto e voglio cambiare".

"Ma certo piccolo mio! E' una cosa bella sentirti dire queste cose".
Corse ad abbracciarmi,poggiò la testa sul mio petto,anzi sul petto del figlio che mi appartiene per chissà quale ragione, e strinse a sè il corpo.

Era una sensazione strana: io non ho mai ricevuto così tanto affetto,sopratutto da una mamma...Quando ho detto quella parola
per non poco mi scioglievo.
Quanto avrei voluto una mamma, degli abbracci come fa questa donna con suo figlio, dei rimproveri per farti filare dritto,
delle parole affettuose, sentirti dire >piccola mia oppure principessa<.
Tutto questo non l'ho mai avuto, Jenny ricopriva bene il suo ruolo,ma è pur sempre quella donna
che mi adottò in orfanotrofio; lei non mi ha dato alla luce o mi ha cambiato il pannolino o meglio ancora allattato.

L'unica cosa che riuscì a fare,fu quello di ricambiare l'abbraccio e inspirare quel dolce profumo di arancia.

"Non mi hai mai abbracciato così". Irruppe i miei pensieri.

"Allora da oggi lo farò più spesso".

"Ma sei sicuro di essere mio figlio?" Mi schernì ironicamente sciogliendo quell'abbraccio e fissare le sue iridi nelle mie; potei notare
la netta somiglianza del figlio nel suo viso e soprattutto dal suo sorriso...erano identici, tranne per la carnagione.

"Dai mamma....così mi offendi". Mi lamentai come un bambino,poi vidi abbozzare un sorriso.

"Okay dai, troppa dolcezza oggi. Comunque, i detersivi sono sotto il lavello e prendi anche l'aspirapolvere nello sgabuzzino e un
panno usato per togliere la polvere."

"Agli ordini".
Dissi facendo il saluto come quello dei soldati e poi dirigermi nei posti dove mia aveva detto la donna.
Presi tutto l'occorrente e andai di nuovo in quella camera, o meglio dire camera a gas: fortunatamente trovai anche un paio di guanti.
Prima di mettermi all'opera, aprii l'armadio,anch'esso sfortunatamente in disordine e presi da quel mucchio una maglia grigia a maniche lunghe e un
pantalone in tuta nero e dei calzini puliti.

Meno male,c'era ancora un paio sano e salvo.

Tirai su le maniche e diedi inizio ad una rivoluzione.
Spostai il letto trovandomi di tutto e di più: fumetti, pezzi incrostati di pizza, aquarelli,calzini e anche boxer.

Che schifo,il porcile è più pulito.

Presi una busta in plastica abbastanza grande per utilizzarla come spazzatura e gettai tutto quello che doveva essere buttato via.
Cambiai le lenzuola, risistemai quei disegni in una cartellina e ci misi una targhetta,poi feci la polvere su tutti i mobili e le mensole riposizionando
anche qualche libro,passai l'aspirapolvere e sistemai anche l'armadio, alla fine diedi una lavata al pavimento e quella stanza
tornò a splendere. Ma sopratutto a profumare.

Image and video hosting by TinyPic "Oh mio Dio! Riesco a vedere il pavimento di questa camera". Un'altra voce femminile proruppe in quella stanza facendomi sobbalzare.
Sullo stipite della porta c'era una ragazza mora dalla stessa carnagione come Zayn con gli occhi che tra poco le uscivano dalle orbite.
Una delle sue sorelle....ma come la chiamo adesso?


"Erm...si, ho pulito tutto".

"L'ho notato fratello mio! Era da un secolo che non vedevo tanta luce e tanto pulito". Mi fece ridere. La ragazza avanzò nella stanza guardandosi
circospetta e meravigliata.

"Su via,non esageriamo".

"Zayn ammettilo,camera tua è sempre stato un totale disastro e se non mettavamo mani la mamma o io, non ne saresti uscito intatto".

"Okay,hai ragione. Beh,ora che ne pensi di questo cambiamento?"

"Che ora finalmente ha un aspetto di una camera. Così non romperai più le palle a chiamarmi per riordinarla". Tosta questa ragazza,andremo d'accordo.

"Simpatica...comunque; oltre questo,devi dirmi altro?" Mi impegnai a comportarmi come un fratello,prendendo spunto dal carattere di Brandon...sembrava funzionare.

"Si la cena è pronta e devi scendere. Ma oggi non hai lavorato?" Rimasi spiazzata,era già ora di cena? E poi,Zayn lavora? Qualcuno mi aiuti.

"No,mi sentivo poco bene e sono tornato prima. Senti, puoi darmi il mio numero? Non me lo ricordo più".

"Certo che hai la memoria pari ad una scimmia. Tieni è questo". Mi porse il cellulare e lo segnai su un pezzo di carta trovata sulla scrivania.

"Okay ora scendo".

"Altro appunto da farti: devi sempre ringraziare tua sorella maggiore; quindi ora mi dici: >Grazie Doniya,sei unica< così ti lascerò vivere in pace".
Oh grazie al cielo,ora so il nome di questa ragazza! Dissi quello che voleva essere sentito e feci per prendere il telefono,ma Doniya rimase lì pietrificata.

"Hai davvero detto quello che ti ho chiesto? Non è da te...a quest'ora mi avresti buttata fuori  urlandomi di andare a fanculo".
Rimasi a bocca aperta dalla poca finezza di quella ragazza; non aveva peli sulla lingua da quanto ho potuto notare.
Il mio esatto opposto; io non ritenevo opprtuno usare un certo linguaggio scurrile,soprattutto a casa perchè mi avrebbero mandato in un convento
di monaci in Tibet.

"Doniya,ricordami quanti hanni hai". Dissi con tono fermo.

"Ventidue smemorato".

"Bene,una ragazza come te non dovrebbe parlare in quel modo,quindi continieti".

"Ma sentilo...sei proprio tu che inventi parolacce sul momento e ora mi fai da galateo? Zayn per favore,non ti riconosco più".
Detto questo se ne andò,facendomi rimanere impalata, non aspettai un minuto in più che scrissi il numero sul mio cellulare sperando che Zayn rispondesse.


Pov's Zayn


Image and video hosting by TinyPic La testa mi faceva un male atroce,come se ci fosse passato sopra un camion.
Mi resi conto di trovarmi sul pavimento, precisamente su un tappeto bianco....Un momento,da quando ho un tappeto in camera? Io odio i tappeti.

Mi tirai su a sedere e notai che non ero nella mia camera; le pareti erano sul verde acqua e delle mensole bianche con sopra dei peluche e
appese su di esse c'erano molti attestati scolastici e una libreria strapiena di libri dai spessori varianti, un letto ad una piazza e mezza in ferro battuto con
piumone color rosa chiaro e cuscini bianchi; ma soprattutto, era spaventosamente curata ed ordinata.
Lo stile era sul classico.

>Bleah,che razza di antiquariato.<

Non apparteneva affatto alla mia casa, almeno che mia madre non ce l'abbia nascosta per tutto questo tempo.

Ma che dico? Svegliati Zayn, non siamo in un film.

Mi alzai e notai che non ero alto come al solito,mi toccai e sentii una lunga chioma ricadermi sulle spalle, poi passai alle mani:
erano curate in modo impeccabile con un velo di smalto trasparente e poi finalmente toccai il corpo.

Santo Dio, dov'è il mio petto duro e muscoloso con i tatuaggi?
Tastai meglio e avevo un paio di....bocce! Erano tonde e sode,ricoperte da un reggiseno bianco,
un vetre piatto, un bacino largo e un sedere abbastanza evidente.
Non ne parliamo della faccia,era delicatissima e morbida,nessuna barba o basette, e sugli occhi mi sentivo uno di quei cosmetici
che usano le mie sorelle per volumizzare le ciglia.

Andiamo più giu...

No,questo è sicuramente un sogno davvero bizarro: ho la patatina e nessuna traccia della mia salsiccia.
Scossi la tessa e pregai che fosse tutto un sogno; chiusi gli occhi e contai.


>1...2..3... e tornerà tutto alla normalità.<
Riapro gli occhi e non è cambiato nulla: ma come diavolo è successo? Oh,ecco uno specchio!
Mi avvicinai  e sentivo che fra non molto sarei morto d'infarto; porco cane sono inprigionato nel corpo di una donna! E che donna....è Nicole!
Per l'esasperazione portai una mano in quei capelli così lunghi e fluenti, ma ancora non riuscivo a capacitarmi di quella situazione...

D'ora in poi che farò? Non ne parliamo quando mi vedrò nudo; puntualizzando nuda.
A distogliermi da quell'enorme problema fu lo squillare del telefono,almeno quello era rimasto con me.

Vidi un numero a me sconosciuto,così risposi educatamente.

"Pronto?" Dovreste sentire la mia voce...sto letteralmente impazzendo.

"Zayn sono Nicole....Io non riesc-" La interruppi.

"Io non capisco un cazzo di quello che sta succedendo....ora dimmi che è tutto uno scherzo e tornerò nel mio corpo da UOMO".
Risposi marcando l'ultima parola. Wow,era strano sentire la mia voce dall'altra parte dell'apparecchio telefonico.

"Ehi sta calmo; anch'io non so come sia potuto succedere una cosa del genere."

"Invece io credo di capire: quel fottuto oggetto magico che ti ha regalato quella barbona barra strega,ci ha indotto ad una maledizione!"

"Senti Zayn, abbassa la voce perchè potrebbero sentirti e oltretutto,modera i termini. Ultima cosa:non era una sterga capito?!"

"Nicole,va bene cerco di calmarmi,però santo cielo....è una cosa inamissibile! Ora dovremmo sapere qualcosa sulle nostre abitudini e sulle
nostre famiglie". Puntualizzai preoccupato. Sentii un lungo sospiro anche da parte della ragazza che parlava con me; segno che anche lei lo era.

"Ho un'idea: usciamo e ci incontriamo al parco per parlare meglio okay?"

"Si,buona idea ci vediamo tra mezz'ora lì."

"A dopo".
La telefonata si concluse e mi preparai per uscire.
Indossai delle vans nere,visto che ero già vestito,cambiai solo la meglia e scelsi una felpa panna dell'Hollister.

>Dannazione,è tutto così in ordine e preciso< pensai; infatti non diedi neanche importanza che gettai all'aria la maglietta di prima,
spruzzai un pò di profumo e uscii da quella stanza fino a percorrere un piccolo corridoio e scendere per la scale.
Indossai anche il giubbino e aprii la porta d'ingresso.

"Nick,dove stai andando?" Ecco,ci mancava il fratello.

"Erm,v-vado a fare un giro con una mia amica".

"Hai un'amica?"Corrugai la fronte: che ho detto di male? Tutti hanno degli amici.

"Certo,non sono mica asociale". Sputai quasi acidamente.

"Okay poi ne riparleremo. Non rincasare tardi".

"Si,stà tranquillo Landon". Salutai frettolosamente.

"Nicole, stai davvero messa male per non ricordarti che mi chiamo Brandon". Mi voltai verso il ragazzo dagli occhi a mandorla e rimasi interdetto
dalla brutta figura appena fatta; cazzo mi sto comportando da demente.

"Scusami fratellone,devo andare o si farà tardi".
Lo liquidai e finalmente uscii per dirigermi al parco.




Se la questione non verrà risolta,credo che finirò in manicomio.

 

Aloha a tutti lettori di Efp! :)
Prima di tutto; scusatemi per il ritardo...*si nasconde dietro un angolino*,ma ho avuto un sacco
di impegni,spero almeno di essere perdonata :') ahahha.
Allora,come vi sembra questo capitoluzzo? I nostri protagonisti stanno accettando(quasi) l'idea che
si trovino in un corpo diverso e poi vediamo la versione
"scaricatore di porto" del nostro Dj Malik ahahha, è stato divertente scriverlo,davvero!
Bene,ora vi saluto e ricordate di recensire e grazie
ancora per chi già segue questa storia.
I love you all! xD
Hilary xx.

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Capitolo 6
*** Avrei potuto baciarti. ***


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6. Avrei potuto baciarti.

P.S. Dopo aver letto il capitolo andate giù nelle note dell'autore,è importante. Grazie e buona lettura :)





 Arrivai al parco e mi sedetti su una panchina per aspettare Nicole imprigionatanelmiocorpo.
Cacchio,dovevo mettermi un cappello,si muore dal freddo qui.

>Sai Zayn,siamo a Novembre e non si va in giro in costume<. Pensai mentalmente; in effetti potevo pensarci prima.

Sfregai le mani per farle rimanere calde,ma senza successo poichè le nocche erano già viola e screpolate.
Il mio respiro causava una piccola nube,tanto sembrava che fumassi.

>Oh cazzo ,le mie sigarette!< Imprecai mentalmente; proprio ora avevo voglia di fumarne una
data l'agitazione.
Mentre rimpiangevo di non averne con me, sentii dei passi avvicinarsi. Nicole,ovvero me.

"Scusami,ma dalle parti di casa tua non so orientarmi benissimo".

"Fa nulla,ora siediti e parliamo".
Caspita,che strano effetto vedermi dall'esterno, era come se mi vedessi allo specchio,solo che potevo anche toccare.
Potei avvertire nell'aria imbrazzo e incomprensione per questa situazione al quanto incomprensibile.
    

"Allora a te cosa è successo in casa mia?" Ruppe il ghiaccio rivolgendomi attenzione.

"Non molto: mi sono ritrovato su un tappeto bianco  in una camera perfattemente ordinata e dopo poco scopro di essere una donna".
Rise alla mia risposta; dovrei essere sembrato abbastanza irritato.

"Anche per me è stato traumatico: a differenza tua,io al risveglio ero nel tuo letto e sono rimasta
piuttosto spaventata dalla guerra che avevi in camera tua".

"Avevo?"

"Si,posso di aver dato una svolta a quella stanza. C'era un odore insopportabile di calzini e non filtrava un raggio di sole!
Poi ho conosciuto tua madre e tua sorella".

"Oh mio Dio. Immagino come sia andata".

"Sono gentilissime e ti vogliono davvero bene. Tua mamma mi ha fatto un discorso su come è orgogliosa
di te che hai assunto un comportamento più maturo e tua sorella...beh è tosta".
Risi anch'io dopo aver sentito queste notizie: rimasi stupito dalle perole di Nicole,mia madre si è complimentata perchè mi comporto
in modo più responsabile; mi ha sempre detto che sono un tipo sedentario,ma sentire che sto acquistando la sua stima è davvero una cosa bella.

"Davvero? Beh,mi fa piacere.
Per mia sorella,intendi Doniya?"

"Si,mi è simpatica ma l'ho ripresa per il suo linguaggio poco adatto ad una ragazza e mi risposto dicendomi che io non
sono il tipo adatto per dirle di essere più >femminile< perchè tu inventi parolacce sul momento".
 A quelle parole non potei fare a meno di ridere: immaginavo mia sorella andare su tutte le furie e prenderla a prolacce nonostante le è stato
detto di non farlo; è incredibile come siamo simili e Nicole sia totalmente differente da noi.

"Perchè ridi? Mi ha spiazzato".

"Ahahahahhaa, è il suo carattere non puoi farci niente. Ma scusami Nicole,non dici anche tu parolacce?"

"Non credo sia necessario".

"Come?! Per gli altri ragazzi sono parole quotidiane,invece sembra che per te siano bestemmie". Abozzai un sorriso gentile.

"Beh,io non some gli altri ragazzi. Cambiamo argomento: dimmi cosa fai giornalmente".

"Che dire....durante il mattino lavoro presso una pasticceria fino alle tredici, poi torno a casa e pranzo con la mia famiglia;
nel pomeriggio riposo o disegno e verso sera esco con alcuni miei amici".

"Ho visto alcuni dei tuoi disegni,sono stupendi e tu sei davvero grandioso. Ah non preoccuparti,li ho
riposti dentro una certellina".
Wow,mi sentivo quasi in imbarazzo per i suoi complimenti; è davvero carina nei miei confronti e non solo; la prima volta
che la vidi nel supermercato rimasi a bocca asciutta per la sua bellezza: la prima cosa che mi colpì furono i suoi occhi grandi
di un verde così limpido e del corpo da mozzare il fiato. Per non parlare delle labbra, sono strette ma carnose e ora che mi ritrovo
nel suo corpo mi sento quasi fortunato,perchè posso vederla e scoprire pian piano ogni suo particolare.

"Grazie...sia per i disegni e sia per aver riordinato la mia camera,di solito lo fa mia sorella o mia madre".

" Si lo so ma non ringraziarmi. E poi avevo il diritto di farlo,altrimenti non so dove avrei potuto dormire". Rise alla sua battuta.

"Già,comprendo....Comunque, tu non hai amici o amiche? Prima quando ho incrociato tuo fratello è rimasto
sbalordito perchè avevo inventato una scusa dicendogli che uscivi con una tua amica".
Abassò il capo e tirò un lungo sospiro. Notai un velo di tristezza,ma io dovevo sapere tutto,altrimenti in altre occasioni
avrebbero sospettato del mio comportamento.

"Diciamo di no. Ho un amico al lavoro: si chiama Itan, abbiamo un bel rapporto e parliamo di tutto".

"Siete anche scopa-amici?" Domandai con un pizzico di gelosia e sarcasmo,anche per alleggerire un pò la conversazione.
Da quello che mi disse prima,forse Nicole non è un abile tipo da socializzare con altre persone, percependo
si fiderà solo di chi dimostra essere onesto e sincero. Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic


>Chissà cosa l'ha portata a parlare con me<.


"Oh Signore! Niente affatto, e poi lui è gay". Fantastica figura di merda.

"Scusami! Comunque, tu invece come svolgi il lavoro?" Scansai subito rimediando con un'altra domanda.

"Allora: alle nove attacco,verso mezzogiorno c'è pausa pranzo per quaranta minuti e poi finisco verso le quindici"

"Ah, sono sei ore di palle". Sbottai scocciato,di risposta ricevetti uno sguardo gelido di Nicole.

"Va bene,perdonami. Cosa fai di preciso? Scrivi articoli giusto?" Ripresi a parlare.

"Si e non solo, faccio anche interviste e il telefono che ho sulla scrivania è capace di squillare per venti volte al giorno
mettendo anche in conto le chiacchere tra me e Itan".

"Fantastico direi... A questo punto preferisco impastare dolci e decorare torte nuziali".

"Fidati  il tuo lavoro è impegnativo come il mio. Zayn un'ultima domanda: come si chiamano i tuoi famigliari?"

"Allora mia mamma si chiama Trisha; poi c'è mio padre Yaser che è di origini pakistane,mia sorella che hai conosciuto,la mia seconda sorella Walihya
        e infine c'è Safaa la più piccola. Andiamo tutti abbastanza d'accordo, ora dimmi i tuoi".

"Beh,prima di tutto non sono i miei genitori biologici; Jenny e Chen mi hanno adottato dall'orfanotrofio di Boston a dieci anni
e così Brandon è il mio fratellastro. Ah,ho un gatto di nome Mick,trattalo bene". Mi puntò un dito per avvertirmi e annuii sommamente.
Ecco ora capisco il fatto della diversità fra lei e Brandon. >Dio,quanto mi dispiace<.

"Capisco ora...scusami se ho riportato alla luce dei ricordi tristi". Dissi mortificato.
La ragazza o meglio io, scosse la testa negando con un gesto della mano per far capire che era poco dispiaciuta.
Sorrisi cordiale e poi abbassammo tutti e due il capo per l'imbrazzo.

Distolsi lo sguardo e lo rivolsi alle macchine che passavano freneticamente sula strada e vidi che il parco era occupato anche da altre
persone,mentre passeggiavano o chiaccheravano.
Quando ho parlato con Nicole,sembrava di essere soli badando poco alle cose esterne, era una sensazione davvero piacevole...

Dio,da quanto sono così poetico e sentimentale? Sto prendendo una sbandata!

D'un tratto vidi per la strada una signora abbastanza malandata, sembrava una senzatetto....Oh si,è lei forse! La strega...

"Nicole guarda lì...è per caso la stessa donna che ti ha dato quell'arnese malefico?" Indicai la donna interessata.

"Si è lei! Andiamo,così ci spiegherà un pò di cose".
Di scatto mi alzai e presi per mano Nicole e cominciammo a correre per raggiungere la senzatetto con l'intenzione di farmi restituire il corpo.

L'ammazzo se non mi spiega tutto questo casino che ha creato per colpa di un stupido cerchietto magico.

Pov's Nicole


Correvamo come due corridori in una maratona per raggiungere la famosa senzatetto.
Per essere nel mio corpo era abbsatanza veloce, in quanto io avessi le gambe più lunghe faticavo a tenere il passo del ragazzo accanto a me.
Dicendo meglio,ragazza accanto a me.

"Eccola,sta andando verso la panchina!" Mi urlò mentre correvamo ancora.

"Zayn,la vedo e ci sento bene fortunatamente...evita di urlare nei timpani!" Non badò alle mie parole perchè ci ritrovammo dinanzi all'anziana signora.
Ci guardò interrogativi,poi guardò meglio la mia figura e ricordò.

"Oh cara,ci rivediamo! Come stai?" Chiese quest'ultima a Zayn rintanato nel mio corpo.

"Tanto cara non direi: poi non siamo qui per prendere il thè bensì per questioni più importanti....Lei ci ha fatto un incantesimo
e ora  mi ritrovo nel corpo di una donna....in quanto io in realtà sia un uomo!"
Tutto d'un fiato Zayn pronunciò quelle parole quasi minacciose,strinsi di più la sua mano per fargli capire di mantenere la calma.


"Ah ecco....avvertivo una sorta di cambiamento in queste circostanze".

"Quindi lei sa il motivo di questa specie di maledizione?" Chiesi speranzosa.

"Tu devi essere la ragazza inprigionata nel corpo di questo ragazzo poco cortese". Dedusse con tono amaro,riferendosi al comportamento
assunto da Zayn poco fa.

"Si,sono io. Ma per favore,mi dica qualcosa".

"Ragazzi non è una maledizione, ma è un modo per scoprire qualcosa che voi non avete mai sperimentato e imparare da questa
esperienza degli errori oppure migliorare ancora di più la vostra vita su certi aspetti".

"Sta dicendo che questa è una prova?" Intervenne Zayn.

"Esattamente."

"E quando riavremo i nostri corpi?" Domandai ancora una volta.
Questa donna al'inizio la consideravo una barbona qualunque,ma da come parla forse considero giuste le parole di Zayn....è una specie di strega.

"Dipende da voi: se andrete d'accordo, ad ogni tramonto gli spiriti vi ristituiranno i propri corpi fino al sorgere del sole;
in caso contrario non succederà niente e la faccenda si complicherà".

"Ovvero?" Chiedemmo impazienti all'unisono.

"Nel caso in cui voi due avrete dei momenti d'odio nei confronti dell'altro,i corpi rimarranno invertiti a tempo indeterminato
e sarete sottoposti a dure prove per poi soffrire".
Nell'udire quelle parole mi spaventai,e potei dire la stessa cosa di Zayn,poichè aumentò la presa alla mia mano.
Non mi resi conto che eravamo uniti ancora da quella stretta.

"Okay questo non è affatto bello....In poche parole dobbiamo solo instaurare un rapporto solido tra noi due,giusto?"
Esordì Zayn al quanto scosso dopo aver ricevuto tutte quelle informazioni.

"Non solo fra voi due,ma anche con le persone che vi circondano".

"Bene,ora posso morire".

"Zayn! Non partire già in modo pessimistico". Lo rimproverai per la sua poca fuducia, non è vantaggioso partire già sconfitti.

"Andiamo,sono abbastanza scosso e ho bisogno di dormire".
Annuii e lasciammo l'anziana seduta sulla panchina: prima di allontanarmi la ringraziai per averci dato spiegazioni e alla fine c'incaminammo
di nuovo verso il parco.

"Ti accompagno a casa così non ti perdi".

"Dovrei essere io a farlo,visto che sono un ragazzo e tu una ragazza". Precisai ironicamente; a quel punto lasciammo cadere le mani
che poco di un istante fa erano ancora intrecciate.
Vidi un sorriso nascere sul viso che apparteneva
al mio corpo, faceva la stessa cosa anche trovandosi in queste circostanze: metteva la solita lingua fra i denti da farlo sembrare più tenero,
l'ho sempre pensato da quando lo conobbi e vidi il modo in cui sorrideva.
Zayn mi ha sempre colpito con il suo carisma,ogni tanto ha i suoi sbalzi d'umore ma è il primo ragazzo con cui
parlo molto e ho preso molto confidenza ed è anche tanto bello.

.

"Infatti hai ragione....Ma anche sono dentro te, ho la capacità di difendermi benissimo da solo. Anzi da sola".

"Fa uno strano effetto dirlo, oltretutto è strano anche ritrovarsi in un corpo diverso....Non oso immaginare
quando mi laverò". Constatai scandalizzata.

" Tranquilla,rimarrai senza parole perchè ho un fisico da paura". Zayn si affrettò a rispondere sicuro di sè; di certo non gli manca l'autostima.

"Beh,potrei dire la stessa cosa di me; ma non sono sicura di avere un bel corpo".

"Non sei messa male e ti dirò di più: prima quando ho scoperto di essere una donna ho potuto perquisire il tuo bel corpicino". Ammiccò maliziosamente.
Che razza di pervertito;anch'io ho curiosato ma non sono andata a fondo nei dettagli...forse per lui è stata la prima cosa che ha fatto.

"Okay,sei davvero un depravato".

"Calma fiorellino,dopotutto il mio cervello ragiona ancora come quello di un maschio ed ho pur sempre i miei istinti".
Affermò a mò di superiore. Scossi la testa per il disgusto poi cominciai ad incamminarmi verso la mia nuova .

"Nicole,prima quella sottospecie di strega ha detto che ad ogni tramonto saremo tornati normali....Perchè siamo ancora così?"
Zayn mi raggiunse subito affiancandomi mentre camminavamo: infatti le sue parole mi fecero riflettere su quello che ci disse anche
la senzatetto.

"Uhm,forse perchè ci vuole del tempo: per vedere come ci comportiamo".

"Che strazio! Ah,ora perdonami per la domanda che sto per farti...In questo mese avrai il ciclo?"
Strabuzzai gli occhi,per la sorpresa piantai i piedi nell'asfalto e rimasi a guardarlo incredulo.
Con nessun ragazzo ho affrontato questo argomento;solo con Itan,nemmeno il mio adorato fratellastro Brandon.
Solo a pensarci mi manca un sacco.

"Erm s-si,di solito arriva a fine mese". Risposi imbarazzata tanto da mandare a fuoco le mie gote; passò una mano lungo i miei capelli
castani in segno di incredulità.

"Di male in peggio! Va bè,vorrà dire che farò pratica con quei cosi". Disse gesticolando in modo isterico. A quella visione mi venne da ridere.

"Ahahahah oh Zayn dovresti vederti....e poi immagino metterti all'opera in bagno mentre cerchi di indossare un'assorbente!"
Risi fino a far sgorgare delle lacrime, tenni anche la pancia per lo sforzo, intanto che me la ridevo il ragazzo/a tese i pugni.

"Non vedo nulla  di divertente,cazzo".

"Eh dai,almeno saprai cosa provano le donne. Su,torniamo a casa".

"Certo come no. Andiamo".
Il tragitto verso casa di Zayn fu abbastanza silenzioso, solo scambi si sguardi fugaci e imbarazzanti.
Quando fummo sul ciglio della porta tirai fuori le chiavi che mi diede Trisha e le misi nella toppa per aprire: mi congedai
augurando anche la buonanotte e mentre stavo per entrare fui tirata dal braccio.

"Nicole,ci terremo in contatto e metti la sveglia presto: alle sei e mezzo precise devi andare in pasticceria, si chiama >Sugar's house<
è poco distante da qui,devi solo girare l'angolo e la troverai. Il proprietario si chiama Bobby."

"Okay,domattina appena sveglia ti mando un messaggio per informarti su qualcosina in più."

"D'accordo,buonanotte fiorellino". Disse lasciandomi il braccio e ammiccare.

"Notte Zayn".

Entrai in casa molto cautamente, regnanava il silenzio più totale: tutti staranno riposando.
Salii le scale e mi rifugiai nella cameretta chiudendo la porta alle mie spalle; mi spogliai mettendo ben piegati i vestiti sulla sedia e misi un pigiama trovato nell'armadio
dell'Adidas nero.

>Essere un maschio ha anche i suoi lati positivi: non hai bisogno di truccarti e struccarti, togliere i nodi dai capelli,
spogliarti tenendo conto anche del reggiseno...e non hai il ciclo!>

Lavai i denti nel bagno del propietario di questa camera e filai a dormire: domani sarà una giornata intensa.
Prima di crollare definitivamente un bip del mio cellulare richiamò la mia attenzione.
Un messaggio da Zayn.

"Se fossi stato me stesso avrei potuto baciarti prima,ma le circostanze non me lo permettono...Aspetterò il momento giusto ;)
Notte fiorellino, a domani".

Dire che stavo andando letteralemente a fuoco non è nulla.
Non me lo sarei mai aspettato questo messaggio e soprattutto delle simili parole....forse il sonno gli causa ciò.
Sorpresa e anche felice poggiai il viso su quel guanciale morbido; chiudendo gli occhi mentre pensavo ancora al contenuto dell'sms.

E soprattutto al mittente.
And we dance all night,to the best chapter ever!!! Ahahahha salve a tutti! :)
Finalmente ho aggiornato,congratulazioni a me :'') scherzo.
Beh,che dire a ME PIACE TANTISSIMO questo capitolo,vediamo Zayn e Nicole farsi più uniti
e il messaggio del ragazzo lascia davvero senza parole la ragazza...che carini!
Aggiornerò molto presto anche con il 7 e l'8 capitolo,sono pronti sisi u.u
Ora,vorrei ringraziare coloro che hanno messo questa storia tra le preferite,ricordate e seguite.
Per adesso non posso citarle perchè non ho tempo,lo farò nel prossimo capitolo,
GRAZIE DI TUTTO!!!   

Vorrei più recensioni,in modo tale da capire se la storia vi piace.
Mi promettete di farlo??? :))
Grazie in anticipo,Alla prossima!
Hilary xx.







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Capitolo 7
*** Torte,gatti e...un bacio alla vaniglia. ***


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7. Torte, gatti e....un bacio alla vaniglia.










Ed ecco che la sveglia del mio cellulare inizia a suonare alle cinque e mezzo di primo mattino.
"Wow,che dura impresa".
Strofinai gli occhi per farli aprire del tutto,visto che non ne volevano sapere di farmi risvegliare del tutto.
Pian piano i alzai dal letto e andai in bagno per lavarmi e vestirmi. Dall'armadio estrai un pantalone grigio in tutta,una t-shirt bianca a mezze maniche e una felpa
sopra del medisemo colore del pantalone.

"Fosse così tutte la mattine per una ragazza".Penasi tra me e me riferendomi al tempo che ci impiega una donna ;
altrochè gli uomini:in tre secondi pronti e tirati per bene.

Una volta finito,scesi in cucina e frugai nel frigorifero alla ricerca di qualcosa per sfamarmi.
Trovai del latte e una fetta di torta al limone che mangiammo ieri sera a cena.Trisha e il resto della famiglia sono tutti gentili e
molto alla mano. Il padre;Yaser è uguale al figlio.
Tornando alla mia colazione, non ci pensai più di due volte che iniziai a consumare il tutto...
Forse avrei dovuto chiedere il permesso prima di papparmela tutta quella meraviglia di torta; ma il mio amore verso
le torte al limone è incondizionabile.
Quasi dimenticavo di mandare il messaggio al moro;presi il cellulare e digitai il messaggio.

"Buongiorno! E' stata dura svegliarsi a quest'ora,ma purtroppo mi tocca farlo...pazienza! :)
Allora,tra poco che sarai del tutto sveglio, ti svegli e vai a fare colazione da Gino's cafè.
Poi vai nell'edificio di fronte di color giallo alle nove precise, ti rechi nell'ufficio con la porta color panna...è l'unica.
Il capo si chima Russel White: non è severo,attento alle chiamate improvvise di Itan.
Beh, questo è tutto. Buon lavoro!
Nicole xx".

Cliccai inviai e nel frattempo finii a colazione.,corsi a lavarmi i denti e tornai di sotto pe rindossare il giubbino e la sciarpa.

06:20 spaccate.

Bene,sono in anticipo ma meglio così,evito di fare brutte figure.
Mi inacamminai sulla strada che porta alla pasticceria,indicata accuratamente da Zayn la sera precedente.
Dopo dieci minuti svoltai l'angolo trovandomi proprio davanti l'edificio previsto.
Sentii un odore di dolci arrivare sotto il mio naso,così decisi di entrare dalla porta del retro. Image and video hosting by TinyPic

"Oh oh gente! Zayn Malik in anticipo!"
Esultò una ragazzo castano chiaro con un camice bianco e dei guanti intento ad impastare.
Quella sera non lo vidi nel ristorante...forse non si era aggregato con il resto della compagnia
Accennai un sorriso; perchè fa ritardo di continuo?

"Già...avete questo onore!" Improvvisai come se sapessi già la solita routine.
Quel ragazzo di cui non sapevo il nome scoppiò in una risata sonora mentre cercava ancora di impastare con più impegno sul bancone.
Come se la fortuna mia abbia appena ascoltato,l'occhio mi cadde sul cartellino del camice di quest'ultimo: Liam Payne.

"Dai razza di manichino,non restare lì impalato e mettiti sotto!Oggi ti spetta decorare una torta per un compleanno
di diciotto anni."

Oh mamma e ora che faccio? Io non l'ho mai fatto prima d'ora...Che combinerò a quella povera torta?!
>Povera me,portatemi un manuale.<

Sono abituata a restare ore incollata al computer per poi sfornare idee su idee e come realizzare un articolo:
riempirmi di caffè per tenermi attiva mentalmente....Ma decorare torte non era nel mio elenco.
Forse la metterò nella liste dele cose da fare prima di morire. Si,ecco.
Al massimo io su una torta ci metto le candele e la panna montata!

"E-e c'è un tema preciso da cui dovrei prendere spunto?" Chiesi balbuziente,il solo pensiero di prendere una sac à poche mi spaventa.

>Avanti Nicole,non è un bazooka<.

"Si,la madre ha richiesto dei gatti come tema principale".

"Gatti?!" Domandai starnita/o.
>Devo imparare ad usare meglio il maschile<.

"Dice che sono i suoi animali preferiti". Rispose Liam scrollando le spalle.

"Contento lui". Dissi altrettanto con non curanza.
Anch'io amo i gatti,non per questo ne ho uno....ma non lo richiedo per una torta!
Indossai il camice con su scritto "Zayn Malik".
Quindi Malik,non è un soprannome,bensì il congome.
>Che sciocca,non ho visto neanche sulla casetta  della posta<.
Mi diressi verso il bancone dove c'erano tutte le attrezzature da cucina e affiancai il ragazzo con cui adesso avevo stretto amicizia.
Mi sentivo come nel programma: >Il boss delle torte<.
Sinceramente non sapevo dove mettere le mani; di una torta sapevo solo fare solo l'impasto e niente di chè.

"Siamo solo noi qui?" Domandai curiosa,anche perchè non vedevo altri operai all'opera.

"Per adesso si: gli altri arriveranno tra pochi minuti."

"Cosa stai facendo?" Chiesi avvicinandomi di più. Ora era circondato da diversi barattoli e contenitori e delle spatole.

"Bobby mi ha assunto il compito di realizzare la torta per sua figlia; ora sto mettendo della crema chantilly in mezzo
agli strati e dopo metterò la crema al burro ed infine la pasta di zucchero rosa. Ovviamente."

Disse con fare professionale.

"Okay...e per quanto riguarda la mia torta, come dovrei farli i gatti?"

"E che ne so? Sei tu quello creativo qui:fatti venire in mente qualche idea e mettila in pratica". Chiuse in uno strizzo l'occhio tornando
a spalmare la crema sulla torta: io d'altra parte non sapevo da dove cominciare, insomma non sono affatto esperta.
Presi un bel respiro e arrivai alla conclusione più efficace.
    Anche se conoscevo Liam da poco,mi sembrava un tipo affidabile e poi è un amico stretto di Zayn,dovrebbe capire.
Sperando che mi creda.

"Liam,per favore ascoltami: la cosa che sto per dirti non è frutto della mia immaginazione e nè sono diventato pazzo.
Ti chiedo solo di credermi su quello che ti dirò".

"Diamine Zayn mi metti paura! Non dirmi che sei coinvolto in un omicidio o roba del genere...". Disse smettendo di fare la sua attività.

"No,assolutamente! E-e che io non sono Zayn, in realtà questo è solo il suo corpo,ma dentro ci sono io...ovvero una ragazza".
Dissi tutto d'un fiato,non so dove cacciai quel coraggio ma pronunciai quelle parole.
Guardai l'espressione di Liam abbastanza fuori dal normale...era sicuramente sconvolto,confuso e altri aggettivi che in questo momento
non possono essere dette per definire la sua faccia.

"Oggi è pesce d'aprile vero? Bello scherzo,ma non ci casco".

"Ti prego Liam credimi! Io mi chiamo Nicole: ho vent'anni, faccio la giornalista e non ho mai decorato torte in vita mia.
Zayn ora è nel mio corpo e te l'ho detto perchè mi infondi sicurezza".
Il ragazzo sembrò pensarci su; poi si avvicinò a me e mi guardò dritta negli occhi.

"Il giorno del compleanno di mia zia  Rosemary;
cosa ha indossato e cosa le ho regalato?"
Ma ci fa o ci è?

"Ma dico: sei idiota o cosa?" Dissi incrociando le braccia assumendo un'aria irritata.

"Rispondi".

"Cosa vuoi che io ne sappia? Per caso una sottana di pizzo con un fazoletto in capo e tu le hai regalato una
confezione di pannoloni?"

"Oh mio Dio,non posso crederci...Non sei Zayn". Esordì mettendosi una mano sul cuore. Finalmente l'ha capito.

"Ci sei arrivato! E poi, per quale assurdo motivo mi hai posto quella domanda?"

"Santissima farina, non hai detto nemmeno una parolaccia e poi parli così....così...educatamente!" Disse ancora gesticolando.

"Visto?! Ma adesso rispondi tu alla mia domanda".

"Zayn tiene molto a mia zia; dopo la perdita di suo marito lei si è legata molto a lui perchè da giovane somigliava molto
al mio amico...Dice che un giorno si sposeranno". Risi.
Rimasi al quanto sconvolta ma allo stesso tempo ammiravo Zayn per la sua pazienza,specialmente con qualcuno più anziano di lui.
Ora che lo penso,tornai indietro con la mente a qualche ora fa: quando Zayn mi ha mandato quel messaggio così dolce.

Avrebbe voluto baciarmi se fosse stato sè stesso...e me lo ha confessato! Caspita,sento una sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco:
che sarà mai questa emozione?
Tutti dicono che quando pensi alla persona che ti rende felice, avverti le famose "farfalle nello stomaco".

Adesso che ci penso meglio: Zayn mi fa sentire felice quando siamo insieme, più che altro mi sento....completa,ecco.
Come se fosse un pezzo mancante del puzzle, e lui riesce a completarlo e formare un'unica cosa.



E' davvero così che stanno i fatti?! Dio, mi sto impallando.

"Erm...Nicole,se non erro. Stai bene?" Liam mi fece tornare alla realtà dei fatti gaurdandomi perplesso.

"S-si va tutto bene".

"Allora:ora non per  peggiorare la situazione...ma siamo nella merda".

"Già concordo. Io non so decorare proprio niente,al massimo potrei fare dei cuoricini con la panna montata". Dissi con voce
insicura, almeno non per far capire che sono una completa frana.

"Oh ma certo,perchè non mettiamo anche delle stelline?! Così Bobby licenzia Zayn e siamo tutti fottuti". Rispose con fare ovvio.
D'accordo,non posso permettere una cosa del genere.

"Scusami,non sono di grande aiuto: ma adesso come risolviamo questo?"

"Dai,tranquilla. La faccio io la torta a questo povero ragazzo....non vorremmo certamente essere considerati degli imbranati!
Faccio tutto io: tu invece potresti infornare i muffin e poi metterci sopra la panna e qualche decorazione?"

"Ottimo,farò del mio meglio." Dissi sicura sorridendo.

"Bene,i muffin sono nelle tue mani".
Il biondo cenere tornò a fare il suo dovere e io iniziai a fare il mio.
Infornai tutti i muffin e aspettai mezz'ora per tirarli fuori.

Procedette tutto tranquillamente, addirittura finii di decorare tutti i dolcetti e ogni tanto sentivo Liam dirmi:
"Brava,continua così".
Era stato così buono con me tanto da prendersi lui il compito di fare la torta per il compleanno.

Inizio a pensare che potrebbe diventare anche il mio migliore amico.



Image and video hosting by TinyPic Pov's Zayn

Lessi il messaggio di Nicole che mia aveva mandato stamattina presto.
Mi dispiaceva il fatto che si fosse alzata così presto per andare al posto mio in pasticceria,ma non potevamo fare altrimenti.
Io invece,me la sono presa con  comodo! Infatti la sveglia segna le 8.30.

>Oh no. Porca merda maledetta alle nove devo essere in ufficio!>

Di fretta e in furia balzai dal letto e cominciai a vestirmi.
Imprecai non so quante parolacce al munti per infilare uno stramaledetto reggiseno del cazzo.
Un aggeggio così inutile che complica la vita di ogni donna, ma perchè indossarlo? Io vorrei conoscere il tizio o la tizia
che l'ha inventato: forse le sue mammelle erano così molli che dovevano avere un sostegno.
Ma perchè mi vengono certi complessi al mattino?!


Indossai velocemente i vestiti e non so per quale sacrosanta benedzione divina,misi del trucco sul viso:in compenso non era un disastro.

Scesi giù per le scale frettolosamente e non c'era nessuno ad augurarmi la buona giornatache di solito faceva mio padre
al mattino in quanto anche lui lavora e usciamo alla stessa ora della mattina.
Forse i parenti di Nicole saranno andati via.

Va beh muoviamoci razza di ritardato!

Sapevo che Nicole guidasse,ma io da perfetto cretino non ho la patente e quindi mi ritrovo nella merda più assoluta.

Decisi di correre, vidi l'ora sul cellulare e segnavano le 8.55.
Più sfiga di così non si può.

Come se nell'alto dei cieli qualcuno avesse avuto pietà di me, intravidi nella folla delle auto il mio amico riccioluto Harry.

Harry, sei il mio eroe.


Raggiungo subito la sua auto e apro lo sportello mettendomi al posto del passeggero.

"Santo Dio, e tu chi caspita sei a intrufolarti in macchina mia?!" Disse spaventato e irriatato il mio amico.
Tirai un sospiro di frustazione e olo ora pensai che ero una ragazza.

"Scusami Harry.Puoi accompagnarmi alla 42° Wood Street,per favore?"

" Bella questa! Sa anche il mio nome.Senti...io non ho la minima idea di chi tu sia. Perciò scendi dalla macchina!"

"Harry,io ti conosco! Per favore accompagnami e ti dirò tutto durante il tragitto." Vidi lo sguardo del mio amico addolcirsi ma
sapevo che non era abbstanza convinto.

"Okay,va bene. Ma solo perchè sei molto carina". Ammiccò.
Ecco,ci mancava solo che il mio amico si mettesse a flirtare. Ovviamente stiamo parlando di Harry....colui che fa bagnare le ragazze con una
scompigliata di capelli.
Non so perchè ma infastidiò le sue ultime parole: ieri sera ho mandato un messaggio a Nicole,dicendole che avrei voluto baciarla,perchè
dicamola tutta....mi piace e non poco.
Certe volte,penso che se non mi ritrovassi nel suo corpo, le sarei saltato addosso.

Cazzo se mi piace!


                                                                    *  *  *
Come promesso raccontai tutto fin dal principio ad Harry.
A giudicare dalla sua espressione,penso che sia abbastanza scosso.
E ci credo,chi mai è stato colpito in una maledizione?

"A-allora tu sei Zayn...un uomo, e-e come dire-" Iniziò a farfugliare cose inspeigabile.

"Harry,calmati cazzo. Sono io ad avere la patata,non tu okay?"

"Wow! E che non mi sono mai ritrovato una situazione del genere....Comunque siamo arrivati; e stai calmo,cazzo".
Rispose a tono. Ridemmo tutte e due; misi piede fuori dall'auto quando il ragazzo riccio mi prese per il braccio.

Devo ricordargli che sono ancora un uomo.


"Zayn,ti dispace chiedere il numero a Nicole? E' davvero una bella ragazza".

"Si,mi dispiace. Ora và dove devi andare e non rompermi le palle".

"Anche se sei un uomo travestito,ti trovo dannatamente sexy".

"Ma vaffanculo Harry".
Me ne andai sbattendo lo sportello dell'auto. Non sono arrabbiato con il mio amico,perchè dovrei dargli torto?
Nicole è bellissima:anche non rendendosi conto,salta sempre all'occhio di un ragazzo e questo mi da letterlamente fastidio.
Mi piace così tanto ed è decisamente diversa da altre ragazze conosciute; completamente diversa! Ed è  per questo che ci vado pazzo.

Cavolo: Io Zayn Malik,geloso nei confornti di una ragazza.


Non rendendomi conto,arrivai a passo spedito nell'ufficio di Nicole; sbattei la porta e mi sedetti su una poltrona abbastanza schifosa.
Mi aspettavo di più e invece mi ritrovo in una gattabuia.

Squilla il telefono e rispondo.

"Pronto?"

"Luce dei miei occhi! Cosa avevi prima nel posteriore....della paprika?" Un voce affemminata dall'altra parte del telefono. Dovrebbe essere Ivan,Iris...Itan! Ecco.

"Erm...Itan?"

"Certo....All'anagrafe risulto così! Allora che mi dici dolcezza?" Ci mancava solo questa: una conversazione con un gay.

"Senti: oggi è una giornata di merda,non è il caso di continuare a sfracassarmi i cosidetti attributi."

"Oh mio Dioooooooooooooooo!" Sentii uno strillo tanto da allontanare la cornetta; cazzo urla come una donna che sta per partorire!

"Nicole,dimmi che ho sentito bene: hai detto davvero quelle imprecazioni?"

"Si,brutto deficiente. Ora attacco che mi sento girare leggermente le scatole".
La conversazione finì e mi ritrovai a fissare il computer posto sulla scrivania.
Lo accesi e trovai un documento in sospeso...ovvero un articolo.

E che cazzo scrivo? Io sono bravo a realizzare qualcosa di materiale,non qualcosa che c'entra con i gossip.
Rimasi intrappolato in quel cunicolo fino alle quindici.
Sapete cosa ho fatto? Ho dormito e giocato al solitario sul computer.

Uscii dall'edificio e mi recai in pasticceria...mi aspettava una bella oretta a piedi!
Così pian piano,mi incamminai e arrivai. Erano le quattro e un quarto, il tramonto era vicino, dato che siamo in inverno
diventa subito sera.

Andai verso la porta del retro e ci entrai: c'era Nicole che impastava col mattarello e Liam dietro che speigava come fare.
Mi schiarii la voce e mi rivolsero attenzione.

"Zay-erm,cioè...Nicole! Entra". Mi disse la ragazza/o. Feci segno di disapprovazione con la testa e parlai di nuovo.

" Esci tu,dobbiamo parlare".
Nicole si tolse il camice e mi seguì fino a fuori dalla pasticceria.

Ci fermammo e iniziai a parlare di quella giornata frustante.

"Nicole, io mi sono rotto il ca-".
Non finii di parlare che un vento fortissimo ci fece spaventare,tanto da chiudere gli occhi e sorregermi al muro.
Dopo vari secondi,gli riaprii e vidi la figura di Nicole accasciata a terra,di scatto andai verso lei e feci poggiare la testa al mio petto.
Un attimo,petto? Mi squadrai meglio e vidi che era il mio corpo!
Si si finalmente! Ora ballo qui...no che blatero?! Io odio ballare.


"Nicole..." La richiamai. Vidi i suoi bellissimi occhi riprirsi  piano e mi guardò stranita.

"Che è successo?"

"Siamo stati travolti da un vento fortissimo e ora indovina? Siamo nei nostri corpi originari". Abozzai un sorriso e la vidi fare lo stesso.
Fissai insistemente le sue labbra, avevo una voglia matta di baciarla e assaporarla come meglio credevo.
Rimanemmo in silenzio che parvero ore; fin quando lei proruppe.

"Davvero? Non ci credo!" Esordì mettendosi in piedi.

"Si è il mio corpo!  Sono felicissima! Comunque,che dovevi dirmi?"

"Devo fare quello che avrei dovuto fare ieri sera se fossi stato Zayn Malik".

Non fece in tempo a ribattere che l'avvolsi con le mie braccia facendola aderire al muro freddo di mattoni e feci combaciare le nostre labbra.
All'inizio fu un bacio casto,poi chiesi accesso alla sua bocca: perchè sì,volevo di più, volevo sentire di più. Il suo sapore sapeva di vaniglia.
Sentii le sue piccole mani premere la mia nuca,mentre io stringevo la presa sui suoi fianchi avvicinandola sempre più al mio bacino.

Che sapore dolce.
Una cosa unica,mai provata in vita mia.
Inalavo il suo profumo che sapeva del suo bagnoschiuma: frutto della passione. Lo stesso di quando ci siamo conoscuti al supermercato,non l'ha
cambiato d'allora.
Dio,se mi piaceva!
Ci staccammo solo per riprendere fiato; vidi i suoi occhi brillare, d'istinto la presi in braccio e lei avvolse le gambe
intorno alla mia vita e feci senire di più il mio peso su di lei.

"Nicole....non riesco a fare a meno di te. Mi hai fulminato, e mi piaci. Da morire".
Detto questo ripresi a baciarla con foga. Quelle labbra così buone che non riuscivo a farle distogliere dalle mie,
erano una specie di droga.
Finalmente mi sentivo felice.

Sto per innamorarmi,me lo sento.









Buonasera cioccolatini! (?) Ahahha.
Allora ecco a voi appena sfornato il settimo capitolo....che bello,Nicole e Zayn si sono baciati!
*Balla la conga africana* xD
E poi avete visto quanti colpi di scena?! Abbiamo la grande partecipazione di Harry e Liam :)
Cosa ne pensate di questo capitolo' Ve piasa?? Se sì, sapete cosa fare.
Ovvero recensire!
Ringrazio tutti coloro che seguono la storia e che l'hanno messa tra:
seguiti/ricordate/preferiti.
Domani ci sarà anche l'ottavo,con i ringraziamenti citati.
Ora mi levo dalle balls.
Un basinooooo,
HiLaRy. Xx.




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Capitolo 8
*** In fondo al mio cuore. ***


Image and video hosting by TinyPic cap.8

8. In fondo al mio cuore.


Allora scusatemi se interrempo prima che voi potiate leggere la storia xD Ma potete farmi un piccolo favore?
Potete passare per las storia della mia amica "They don't know about us" ? Di  marystar? E' bellissima.
Ora non vi rompo più e godetevi la lettura.
Giù nell'angolo autrice troverete i ringraziamenti citati a tutti coloro che seguono questa storia. <3





Pov's Nicole

Non capivo più niente. Letteralmente.
Ero ancora avvinghiata a lui, perchè credo che non volesse lasciarmi andare: come se avesse paura che da un momento all'altro
sarei corsa via dalle sue braccia.

Ma io non volevo assolutamente farlo.
Mi sentivo così bene, e poi le sue parole?! Talmente dolci da farmi sciogliere il cuore.


"Nicole....non riesco a fare a meno di te. Mi hai fulminato, e mi piaci. Da morire".


Solo a pensarci 
mi batte il cuore all'impazzata, pronto ad uscire fuori dal mio petto.
Sentivo ancora premere il suo peso sul mio corpo, non era spiacevole perchè Zayn faceva di tutto per sembrare dolce nei miei confronti:
le sue grandi mani navigavano esperte sui miei fianchi e le coscie; lasciandomi carezze
 e, ancora le labbra poggiate sulle mie
abbandonandole a sfiorarsi e a far rincorrere le nostre lingue. Io d'altro canto, mi lasciavo trasportare da lui e non sapendo dove avessi cacciato
questo coraggio massaggiavo le sue spalle forti e larghe,ogni tanto passavo una mano tra i suoi capelli corvini; che al mio tocco lo sentii
emettere un verso di piacere.

"Zayn". Lo chiamai sussurrando al suo orecchio, tenendo ancora gli occhi chiusi beandomi dei baci umidi e desiderosi lasciati sul collo.

"Mmh?" Mugulò per incitarmi a parlare. >Parlare....in questo momento non riuscivo a connettere il cervello alla bocca>.

"M-mi piaci anche tu".
Si staccò dalla superficie della mia pelle-che sentii pizzicare- e inchiodò le sue iridi cioccolato nelle mie verdi.
Insieme sembravano fondersi.

"Era questo che volevo sentire". Disse apppoggiando la fronte sulle mia, e baciando la punta del mio naso. Sorrisi.

"Potresti mettermi giù?"
Fece come gli dissi,ma tornò a guardarmi insistemente negli occhi; Dio solo sa cosa sto provando in questo momento...La terra,i suoni,le persone,
addirittura l'intero mondo sembra essere scomparso: ci siamo solo noi due:qui,in questo piccolo vicolo scuro mentre sono abbracciata
al ragazzo che mi piace.

Sì, l'ho ammesso e lo ripeto:mi piace da farmi mancare il fiato.

"Ti ho messo a disagio?" Mi chiese premoruso mentre intrecciò le nostre mani;mi soffermai per guardarle un attimo,e sembravano essere
appositamente crate per farle congiungere assieme.

"No,assolutamente. Il bacio più bello di sempre". Ammisi in totale imbrazzo,tanto da farmi avvampare pericolosamente le guance.
Lo vidi sorridere soddisfatto: le sue labbra,potrei dire che si distero da un orecchio all'altro;mi fece un tale tenerezza che gli regalai
un altro bacio a stampo.

"Adori le mie labbra?" Enfatizzò malizioso: non mancava mai quel suo spirito da sfacciato.
Nei primi tempi consideravo "sfacciato" un tipo poco adatto al mio carattere, ma forse dovetti ricredermi,perchè forse
grazie ad esso ho lasciato fuoruscire il mio lato sicuro e determinato: non che non lo fossi prima,ma sembra avermi dato una marcia in più.

"Se ti dicessi no,cosa rischio?" Risposi provocandolo, infatti ricevetti un sguardo gelido da parte sua,che cessò subito perchè mi sorrise sghembo.

"Rischi di svenire,mio piccolo fiore".

"Perchè mai?"

"Perchè ti bacerei fino allo sfinimento". Detto questo,s'impossessò di nuovo delle mie labbra e di ricambio buttai le mie braccia al suo collo e
lo strinsi più a me,approfondendo quello scambio d'effusione così bello.

"Erm-erm. Finito di limonare?" Ci staccammo -purtroppo- entrambi, all'udire la voce di Liam,vedendo anche che faceva capolino dalla porta del retro.

"Potevamo continuare,ma tu hai sempre un buon tempismo...Vero Liam?" Chiese retorico Zayn con un pizzico di ilarità.
Liam soffocò una piccola risata,poi tornò a parlare.

"Può darsi! Ma volevo solo dirvi che stiamo chiudendo".

"Arriviamo subito". Intervenni io con gentilezza, il castano annuii e tornò dentro.

"Un giorno lo legherò vicino al forno,così impara a  disturbarmi". Dichiarò con tono duro Zayn,tornando a guardarmi e nel frattempo,spostò
una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio.
>Tremendamente affettuoso<.
Ridacchiai,poi accarezzai la sua guancia e vidi poggiare di più il suo volto alla mia mano per godersi ancora quel tocco.

"Dai, non dire così...Non poteva saperlo".

"Lo so,scherzavo."

"Meglio così".
Mi prese per mano e ci dirigemmo verso la pasticceria, presi le mie cose e me ne andai salutando anche Liam.

"Ehi amico,oggi ho fatto la torta che era stata assegnata a te". Richiamò l'attenzione Liam a Zayn.

"Quale?"

"La mamma di un ragazzo è venuta qui dicendo che per il diciottesimo del figlio,desiderava dei gatti come tema".

"Credo di sapere di chi si tratti". Disse ridendo di sottecchi il moro accanto a me.

"Potrei saperlo anch'io?" Chiesi innocetemente.

"Sai, dovevo decorarla io la torta,ma non stata capace di farlo...Così,Liam ha preso in mano la situazione e ha fatto tutto lui".
Puntualizzai ancora. Zayn fece segno di approvazione scuotendo il capo.

"La torta in questione,è per il mio amico Harry". Rispose Zayn mettendosi le mani nelle tasche dei jeans.

"Ah si! Quel ragazzo riccioluto che ogni domenica viene qui a prendere i profitterols". Si aggiunse il castano constatando di conoscere
il ragazzo,mentre prendeva le chiavi per chiudere la pasticceria.

Uscimmo fuori l'edificio e aspettammo che fosse del tutto chiuso.

"Lee,così tu sai di noi..." Chiese titubante Zayn all'amico.

"Eh già. So tutto,ma non preoccuparti; non dirò nulla".

"Questo era poco ma sicuro. Ma non lo sai solo tu...Anche Harry".
Strabuzzai gli occhi.
>Meno male che non lo doveva sapere nessuno!>

"Zayn,non puoi raccontarlo al primo che ti passi accanto....E' imbrazzante e anche-" Mi bloccò mettendo una mano sulla mia spalla.

"Tesoro, io so di chi posso fidarmi; stà tranquilla".

"Oww...Tesoro". Liam imitò con la stesso tono,suscitando in Zayn un pò di nervosismo, ma non ci badò più di tanto
perchè gli tirò un piccolo schiaffo dietro la nuca e risero come due sciocchi.

"Avanti Leeyum,và a riposarti".

"Lo farò sicuro,Jawaad. Buonanotte ragazzi!"

"Ma sono solo le sei!"

"Ehi dolcezza,ho fatto due torte e in più ti sono stato dietro per evitare casini...Un pò di riposo me lo merito no?!"

"Hai perfettamente ragione,vai su". Lo incitai, ridemmo ancora una volta e poi si allontanò dirigendosi per la sua strada.

"Notteeee!!" Gridò un'ultima volta.

"Notte anche a te!" Augurammo all'unisono sia io e sia il moro. Ci girammo e incastrammo nelle nostre iridi.

"Beh,che si fa?" Chiesi interrupendo il silenzio.

"Di solito a quest'ora non c'è nessuno in casa mia...potremmo fare un salto".

"Zayn...che hai in mente?!"

"Oh avanti,non trarre subito conclusioni affretate! Voglio offrirti una tazza di thè e potremmo vedere un film".

"Mh,okay va bene". Iniziai ad incamminarmi ma fui tirata indietro dal polso.

"Alt".
Mi disse una volta che fui a due centimetri dal suo viso: inalai il suo buonissimo profumo alla menta misto a quello di agrumi.
Avevo messo un pò di quel profumo questa mattina prima di uscire, non mi fece molto effetto, ma ora che ci ritroviamo nei nostri corpi
è tutta un'altra sensazione.

"Prima dammi un bacio". Disse quasi pregandomi; non me lo feci ripetere due volte che mi fiondai subito sulle sue labbra
quasi viola per il freddo pungente, ma appena ci sfiorammo sentii che divennero calde.

"Contento Jawaad? Ora se permetti,vorrei quella bella tazza di thè".

"E se avessi cambiato idea?"

"Come?!"

"Non vuoi fare un giro prima? Sai tra poco si avvicina l'aria natalizia...potremmo girare i negozi,vedere il mercatino del Natale,e poi c'è-"
Farneticava cose una dietro l'altra tanto da farlo tacere prima che continuasse.

"Voglio-quella-fottuta-tazza-di thè-ora".  Scandii per bene le parole. D'improvviso portai la mano alla bocca per lo stupore.
>Per tutti i cori natalizi che ho fatto?!< Sia io che il moro rimanemmo sbalorditi dalle mie parole poco fini, infatti non si mosse di una virgola,
poi ad un tratto scoppiò in una risata sonora tanto da trattenersi la pancia.

"Che cavolo ridi?! Io non ho mai utilizzato questo linguaggio,porca miseria".
Ancora una volta rimasi più stupita di prima:cosa andavo farfugliando? In venti anni della mia esistenza non ho mai pronunciato parole simili
e ora mi ritrovo a dirne quattro o cinque in una sola frase.
Zayn rideva ancora,doveva essere più scioccato di me,ma intanto se la rideva. Anzi se la piangeva,perchè si asciugò le lacrime talmente le risate.

"Oh Gesù...non ho mai riso così tanto! "

Incrociai le braccia sotto il seno e lo guardai truce;non sapeva cosa significasse per me?!  
Da fine e raffinata,stavo passando a scaricatore di porto: potevo aggiornare lo stato di facebook.

"Non mettere il broncio Nick. Le imprecazioni fanno parte di tutti, e fattelo dire: dette da te provocano un qualcosa
di spaventosamente sexy". Si leccò ill labbro inferiore,mentre io cercavo di contenermi il più possibile per non sartargli addosso-

>Santo cielo Nicole ma ti senti ora?!Stai facendo anche dei pensieri poco casti su di lui!<

>Già, e me ne vergogno...ma è cosi bello!<
Tutto questo discorso avvenne fortunatamente nella mia testa, e mi resi conto di essere arrossata dopo la constatazione di Zayn.
>Io sexy? Ma dove?<

"Sei sicuro di quello che dici?"

"Lo sono sempre fiorellino". Ecco una cosa che non si dimenticava mai:chiamarmi con quel nomignolo che trovavo assolutamente dolce.
Arrivò a passo felpato nella mia direzione e prese il mio volto nelle sue mani baciandomi nuovamente.

"Andiamo a casa,prima che mi prendi a parolacce e chissà,forse mi maltratterai pure".

"Finiscila Zayn". Rise e poi ci incamminammo verso casa sua,mano nella mano proprio come una coppia.
E devo dire che non potei
essere più felice in questo momento: durante il tragitto vedemmo ugualmente
le vetrine allistite per il periodo natalizio, era tutt'altra cosa camminare con Zayn per le vie di Rosewood; qualcosa di magico e perfetto.
Qualcosa che non mi sarei mai apsettata di provare.

                                                    *    *     *     *   *    *   *

Ora eravamo seduti sul divano abbracciati e avvolti da una coperta calda,mentre guardavamo un film d'azione.  Dopo aver bevuto la famosa tazza di thè.
Zayn ogni tanto mi baciava il collo e io ricambiavo sempre,ovviamente.
Gurdai sull'orologio appeso al muro che segnavano le 20:20, tra mezz'ora sarebbero rientrati tutti quanti.
Ormai sapevo quasi tutto di quella casa.

"Zayn,sai che tra poco arriva la tua famiglia?"

"E allora?"

"Devo andare via...ci sentiamo tramite sms okay?" Dissi alzandomi col busto lasciandoli un bacio a fior di labbra,ma poco
contento mi ributtò su di lui facendo incontare le nostre lingue iniziando a danzare per conto loro.
Ci staccammo e sorridemmo: mi alzai e indossai il giubbino.

"Domani torneremo ad essere degli extra-terrestri". Sputò quasi con disprezzo quelle parole; mi fece tristezza...non era una cosa bella
adesso che ci siamo avvicinati di più.

"Al tramonto riavremo i nostri corpi,lo sai questo".
Mi circondò la vita con le sue braccia forti,in modo da farmi aderire la schiena al suo petto.

"Lo so eccome. Ma avrei voluto passare più tempo con te".

"Prometto che domani staremo tutto il tempo insieme. Ora và a riposarti,devi lavorare domani..."

"Si certo,a girarmi i pollici vorrai dire". Disse sarcastico; mentre tornavamo a casa mi confessò di essersi addormentato e che l'articolo
era andato a farsi benedire,così dovetti spiegare come fare. Spero almeno che ci provi.

"Provaci almeno".

"Lo farò per te".

"Bravo. Ti mando un messaggio appena posso,dormi bene". Lo salutai con un bacio a stampo e uscii da casa sua per tornare nella mia.

Venni accolta dal mio fratellastro Brandon;sembrava che non lo vedessi da una vita,mi era mancato tanto...così passai la serata a chiaccherare con lui in camera sua:
lo facevamo sempre,sin da bambini ci rifugiavamo lì raccontandoci di tutto e di più e appena Jenny ci chiamava per cenare scendevamo.
Ancora persi tra le chiacchere sul suo letto comodo,vibrò il mio cellulare.

"Tesoro....dovevi mandarmi un messaggio, va tutto bene?   Z xx"

>Caspita,ho dimenticato di avvisarlo< pensai tra me e me; risposi subito e mi resi conto di quanto fosse prottetivo nei miei confronti
e questo,non fece altro che suscitarmi un sorriso.

"Scusami tanto,sto chiacchierando con mio fratello e l'ho dimenticato! Nick xx"

"Mia sorella è innamorata". Esordì Brandon dandomi una spintarella,lo guradai male ma poi per l'imbrazzo arrosii e il modo di non farmi scoprire
andò in frantumi.

"Non proprio....ma forse ci siamo".

"Oh che cosa bella! Fatti abbracciare Nick". Mi si buttò addosso come un orso grizzly, ero felice di sapere che avesse preso bene
la cosa.

"Brady,mi stai strozzando". Si tolse su di me e poi mi grdò serio. Metteva quasi paura.

"Il fortunato è quel ragazzo del bar?" Ecco,ora facevo il fratello geloso-protettivo-apprensivo e più chi ne ha più ne metta.

"S-si. Perchè me lo chiedi?"

"Niente,curiosità. Ma digli,che se ti fa soffrire anche per una sola sciocchezza se la vedrà con me".

"Credo che non lo farà".

"Sarà meglio per lui".

"Sei geloso di tua sorella?!"

"Io voglio solo vederti felice Nick; sei la persona più importante che ho".

"Ti voglio bene fratellone". Risposi abbracciandolo di nuovo, lui mi avvolse nelle sue braccia e mi accarezzò i capelli.

"Te ne voglio anch'io. Ora vai via perchè devo giocare alla play".

"Il solito".

"Sparisci".
Detto questo me ne andai in camera mia per mettere il pigiama e rifugiarmi nel mio adorato letto. Prima che potessi crollare,
controllai il cellulare e vidi due messaggi di Zayn.

"Vedi?! Ti sei dimenticata già di me...:("

"Nick,rispondi cazzo."

Ecco come la sua buona volontà svanì per magia...mamma mia,non sono mica andata in guerra!

"Zayn,calmati. Stavo solo parlando con mio fratello....e poi io non ti dimentico così facilmente  <3"

La risposta arrivò immediatamente.

"Sicura? :)" Meno male,si è calmato. Bastava poco per farlo preoccupare.

"Di più,tesoro!"

"Ti voglio tanto bene <3 sei il mio fiorellino,lo sai?"
Quanto è dolce questo ragazzo.

"Lo so <3 Io vado a dormire....sogni d'oro tesoro.  Nick xx"

"Sognerò te. A Domani!! Zayn xx-"

Mi scappò una risatina e subito mia abbandonai tra le braccia di Morfeo.

                                                               

                                                                        Il giorno dopo




La giornata andò avanti come sempre: infornare,sfornare dolci,metterci le decorazioni,pulire e servire i clienti.
Di nuovo,ero intrappolata nel corpo di Zayn; sì tutto era come prima,solo che ora mi manca non vederlo...saranno passate poco più di
dieci ore che già sento la sua mancanza.
Sento che mi sto affezzionando molto a quel ragazzo dal ciuffo perfetto ed un sorriso così brillante da abbagliarti: o forse
me ne sarò già innamorata.

E' stato un ladro: ha preso il mio cuore e l'ha rubato come se fosse il gioiello più prezioso al mondo e io sono felice di aver permesso
tutto ciò.
Spero vivamente che lui ricambi i miei sentimenti e che non mi usi solo per un scopo finale,altrimenti ne rimarrei ferita.
Non sono mai stata innamorata, e se tutte queste nuove emozioni che provo solo quando Zayn mi è accanto,allora credo di esserlo e non
per nessun motivo che questi affetti finiscano.

Ormai ci sono dentro e devo andare fino in fondo. In fondo al mio cuore.

                                                                    *   *   *  *

Le ore passarono ed erano le quindici in punto: l'ufficio starà chiudendo e Zayn avrà finito di lavorare...o meglio dire,dormire:perchè
dice che si annoia ed è una noia totale,solo quando Itan telefona si rianima un pò; dicendo parolacce perchè il mio migliore amico
fa troppe domande peggio ancor di una donna.

Mentre io,Liam e Sasha -una ragazza molto dolce e che lavora qui- pulivamo i ripiani dove poco prima avevamo preparato
i dolci, sentimmo la suoneria del mio cellulare: corsi a prenderlo e risposi.

"Zayn". Dissi sottovoce.

"Piccola...verresti con me in un posto?"

"Verrei con piacere,ma sto aiutando a pulire".

"Ti prego è importante".

"Ti è successo qualcosa?" Chiesi preoccupata.

"Sto benissimo,mi servi solo tu e tutto andrà meglio".

"Okay,mi hai convinto. Lo dico a Liam e ti raggiungo qui fuori".

"Brava la mia piccolina,sarò lì fra dieci minuti. A dopo!"

Chiusi la telefonata e dissi a Liam che avevo un'impegno e dovevo andare via prima; accettò e io uscii...mentre varcavo la soglia mi resi conto che solo
un piccolo spiffero d'aria fredda mi colpì in pieno volto,stordendomi a malapena; dopo mi accorsi che ero di nuovo nel mio corpo originario.

>Ah già,è il tramonto<
.

"Nick,sono qui".

Vidi la figura slanciata e alta del ragazzo moro: bello come il sole. Gli corsi in braccio e lasciai un delicato bacio sulle labbra.

"Ti sono mancato?"

"Tantissimo". Ammisi fra le sue braccia mentre i colori dei nostri occhi si mischiavano.

"Ora vieni con me,ho una sorpresa". Mi tirò per un braccio e mi portò a passo spedito vicino ad un condominio molto carino.
Qualcosa dentro di me diceva che dovevo fermarmi,perchè avrei commesso un passo molto importante della mia vita,d'alta parte
mi auto-convincevo a starmene buona e aspettare cosa avesse in mente di fare il ragazzo. Optai per la seconda.

Zayn inserì nella toppa la chiave e ci portò verso un appartamento che aprì a sua volta.

"Prima metti questa". Mi diede una benda scura, un pò titubante la indossai e sentii prendermi per mano.

"Non farmi cadere".

"Non lo farò fiorellino. Adesso puoi togliere la benda".
Image and video hosting by TinyPic Feci come mi fu detto e appena aprii gli occhi,trovai una stanza semivuota decorata da tantissimi palloncini sparppagliati da per tutto.

"T-tu hai fatto questo?" Chiesi incredula guardandomi intorno....ero senza parole.

"Si. Solo per te."

"Oh Zayn! Grazie, sei così dolce!" Gli saltai letterlamente addosso come un koala riempendolo di baci,poi posò le mani sui miei fianchi e mi allontanò.
Lo guardai stranita,poi fece intrecciare le nostre mani mentre ci metteva a sedere sul parquet di quella stanza.

"Devo dirti una cosa molto importante....Non è facile per me, spero che andrà tutto bene e che tu prenderai la decisione giusta".

"Mi stai spaventando". Ammisi. Non vorrà mica allontanarsi da me per sempre?!

"No,non c'è bisogno. Ma ti prego,ora scoppia questo palloncino". Mi diede uno di quelli e con una forcina lo ruppi.
Da quel palloncino cadde un foglio accuratamente piegato di color rosso: pian piano lo aprii,perchè mi tremavano le mani.

"Sii mia. Ora e per sempre...Il tuo Zayn <3".
Rimasi a bocca aperta...non potevo crederci, mi stava chiedendo di essere la sua ragazza,lui ricambiava i miei sentimenti!
Alzai lo sguardo per incontrare i suoi occhi noccialati che attendevano una risposta da parte mia.

"Allora? Vuoi essere la mia ragazza?"
Mi catapultai su di lui facendonci atterrare sul pavimento, mentre lo baciavo con trasporto: non aggiungemmo la lingua,era un puro bacio
pieno d'amore. Il nostro.
Ogni qualvolta che toccavo le sue labbra sentivo le scintille...solo ora capisco cosa vuol dire la parola "bacio".
E' il trasporto di due labbra che s'incontrano,respiri che si uniscono coinvolgendoti l'anima fino al delirio dei sensi....l'abbandono all'amore.
Il  mio cuore e il mio cervello sapevano benissimo che mi ero abbandonata a quel sentimento. Finalmente.

"Si,sarò la tua ragazza. Tua e di nessun altro".





                                                                Ciao a tutte voi! <3

                                                    Scusate per il ritardo, avevvo promesso di pubblicarlo du giorni fa
                            ma la scuola mi ha impegnato tantissimo e non sono riuscita a metterlo :( perdonatemi!!!
                                        Spero che l'abbiate fatto,ahahah. Allora che dire? Nicole e Zayn finalemente insieme per davvero
                            che carini!!! *-* E poi la sopresa che gli ha fatto? Infinitivamente dolce. *Piange per la felicità* T.T
                                                            Ora voglio ringraziare tutte coloro che seguono la storia:

 amamiperquelchesono 
 - Directionerisapromise18 [
 - elenaharry9 
 - Emi00 
 - Iam_NO_ONE 
 - ilovemyiidols [
- marystar 
- narrybromance 
 - Paanik 
 - Rowena_London94_ 
 Xdchiara 

Queste sono le "seguite".

- Giovannalandi [
 - Giuliana_1D [
 - lilly96 
 - marystar 
 - Paanik

Queste le ricordate.

1 - Dippolina 
2 - Jennystonem 
3 - marbea01 [
4 - marystar [
5 - mrstyles69 [
6 - sickofmalik 

Ed infine loro sono le preferite.

Un grazie infinito a tutte voi! Vi voglio beneee <3.
P.S. Recensite come sempre,perchè ci tengo moltissimo,a presto!!
Hilary.














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Capitolo 9
*** Perchè è semplicemente lei. ***


Image and video hosting by TinyPic cap 9

9. Perchè è semplicemente lei.







In quella stanza grande e vuota ma piena dei nostri sentimenti,echeggiavano solo i nostri baci e i nostri cuori
battere all'impazzata.
Ancora non riesco ad assimilarlo: sono fidanzata con un ragazzo unico,mi fa sentire me stessa, fa fuoriuscire il mio lato più
detreminato e stravagante e soprattutto mi desidera come lo desidero io.
>Cosa c'è di più bello al mondo quando l'amore stravolge la vita di due persone?<
 
Zayn ed io eravamo ancora seduti attorno a tutta quella massa di palloncini mentre ci le nostre labbra rilasciavano un bacio pieno d'amore e passione.
Ci spostammo da quel contatto e rimanemmo a fissarci negli occhi mentre le nostri fronti erano poggiate l'una sull'altra.
Il ragazzo di fronte me mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi sfiorare delicatamente la mia guancia con il dorso della sua mano:
chiusi d'istinto gli occhi per quanto mi sentissi bene in quel momento.

"Bellissima". Mi sussurrò con suono seducente e altrettanto pacato. Portai una mano dietro la sua nuca senza perdere il contatto visivo.

"Mi sento bene quando sei accanto a me". Confessai intimidita,tanto da sentire subito le mie gote arrossirsi.

"Provo lo stesso anch'io. E' strano come una persona possa condizionare il tuo stato d'animo con una
semplice parola dolce,uno sguardo o addirittura basti il suo respiro per far si che ti senta l'individuo più fortunato dell'universo".

Sentire uscire di bocca simili parole sentii una fitta al cuore: ma non sta a significare qualcosa di negativo....Assolutamente no.
Quella fitta stava a significare quando mi facesse sentire importante e appagata, come se in quell'istante i battiti regolari si fossero fermati e al loro posto
c'era un vortice di emozioni che non si decideva a fermarsi.
Presa da queste emozioni talmente profonde e sincere mi scesero delle lacrime furtive.

"Fiorellino perchè stai piangendo?" Fermò una delle mie lacrime con le sue labbra calde. Dal suo tono capii che era davvero preoccupato.

"Perchè nessuno mi ha mai detto tutto ciò. Piango perchè sono troppo fragile,piango perchè tu sei entrato nella mia vita dandogli una svolta,
piango perchè finalmente ti ho trovato e non ti lascerò mai andar via,piango perchè sono felice di averti donato il mio cuore ".
Tutto questo lo dissi mentre affogavo i miei singhiozzi e tentavo di far rientrare le lacrime, ma fu un tentativo vano,perchè
appena finii di parlare mi gettai di nuovo fra le sue braccia nascondendo il mio volto nell'incavo del suo collo mentre facevo sgorgare
forse,le mie ultime gocce d'acqua salate.

"Nick, dico queste cose perchè le sento provenire dentro me; perchè queste sensazioni sei tu a suscitarle.
Non sono mai stato il classico ragazzo perfetto,anzi alcune volte mi sono ritenuto senza dei sentimenti perchè pensavo a come spassarmela,
ma da quando ti ho conosciuto tutto è cambiato...E sai perchè? Ho potuto vedere da un altro punto di vista
il mio comportamento nei confronti altrui e tu ora se non fossi qui con me,credo che sarei rimasto all'oscuro di tutto senza rivelare le mie emozioni".

"Credo che noi due abbiamo trovato la nostra compatibilità; entrambi abbiamo colmato i nostri vuoti trasformandoli
in amore e insieme abbiamo cambiato quelle parti di noi che mai avremmo potuto cambiare da soli".

"Già, è cosi mio piccolo fiore".
Alzai il capo e feci congiungere di nuovo le nostre labbra trasportandoci in un'unica emozione.

Image and video hosting by TinyPic "Devi ancora dirmi come hai trovato questo posto". Esordii interrompendo il bacio.

"Non l'ho trovato,me l'hanno prestato".

"Come prestato?!"

"Questo è il vecchio appartamento della sorella di Harry: non ci abita più da un pezzo perchè si è trasferita per l'università,
così ho chiesto a lui di prenderlo per oggi".

"Capisco. Beh,non è male".

"Prima che me ne dimentichi: Harry ci ha invitato al suo compleanno,è stasera...ci andiamo?"

"Certo! Però è meglio se andiamo via da qui,altrimenti non ce la faccio a farmi bella". Dissi amiccando mentre mi alzavo e prendevo
il mio cappottino e infilarmelo.

"Attenta a non esagerare...Non vorrei trovare a fine serata qualcuno appiccicato al tuo bel sedere". Rispose con tono piatto.

"Poco geloso eh?"

"Solo al punto giusto,tesoro". Mi diede un bacino sulla punta del naso e dopo aver indossato i cappotti uscimmo mano nella mano fino
a casa mia. Zayn aveva insistito per riaccompagnarmi, dato che era buio e poteva "accidentalmente" succedermi qualcosa...Ora che siamo
insieme si comporta in modo più protettivo, non che mi dispiaccia,anzi mi fa capire quanto lui ci tenga.
Arrivammo sulla soglia di casa mia e mentre stavo per entrare mi tirò di nuovo indietro per il polso.

"Passo a prenderti verso le nove okay?"

"Oh sicuro...E con quale auto?" Sfreggai divertita: sapevo che non guidasse, quindi come avrebbe fatto? Forse con la macchina volante
come quela di Harry Potter.

"Vengo a piedi simpaticona".

"Dai passo io con la mia auto alle nove per casa tua d'accordo?" Lo vidi abbassare lo sguardo imbarazzato. Oh povero, per un
ragazzo avere la patente è importante,ma anche un modo per mostrasi "fighi".

"Non piace il fatto che sia tu a fare la mia parte".

"Zayn non c'è motivo di prendersela...Non tutti hanno la possibilità di avere un'auto e poi di cosa ti preoccupi?
Sono tre anni che guido". Lo spinsi piano per il fianco suscitando una risata a tutti e due.
.

"Va bene,ma ora non ti atteggiare da spaccona e vai a prepararti fiorellino". Annuii e lasciai un ultimo bacio a stampo prima di salutarci.

Entrai in casa e vidi Jenny preparare la cena; la salutai con un bacio sulla guancia e stavo andando si sopra quando mi richiamò.

"Nicole, prima ho visto un ragazzo in tua compagnia vicino all'ingresso. Chi era?" Oddio non vorrà farmi certo il terzo grado.

"Erm...Lui,beh ecco...è il m-mio fidanzato". Ammisi diventando paonazza,forse a primo impatto non gli sarà piaciuto. Poi,come se fosse tutto normale mi abbracciò.

"Che bello Nicole! Hai un ragazzo!"

"Pensavo che non avresti approvato". Risposi ricambiando l'abbraccio.

"E perchè mai? Sei grande e giovane, hai tutto il diritto di avere una relazione;l'importante è che sia affidabile". Mi canzonò tornando a guardarmi.

"Lo è. Un ragazzo così non da per tutto si trova".

"Sono felice per te...Ceni con noi stasera?"

"No mi spiace,vado al compleanno di un amico di Zayn."

"Così si chiama Vein il tuo ragazzo". Disse prima di allontanarsi e riposizionarsi davanti ai fornelli: per poco mi rotolavo dalle risate.

"Ahahahhaa. No Jenny,è Zayn il suo nome".

"Scusami,l'età. Bene,così ora hai degli amici".

"Finalmente si".
Quante volte avevo pensato di farmene di amici,ma con il mio carattere debole e chiuso non sono mai riuscita ad aprirmi del tutto
con gli altri, invece con Zayn ho conosciuto più persone grazie anche al suo lavoro,così non trovandomi solo la compagnia di Itan:
non che non mi piacesse la sua compagnia, ma avevamo il tempo solo di una serata o una telefonata perchè frequanta persone più grandi e
diverse.

"Credo che questo ragazzo ti influenzi nei migliori dei modi...Presentacelo al più presto". Ecco, lo sapevo che andava a parare anche qui.

"Lo penso anch'io. Comunque,lo conoscerete appena ne avremo l'occasione".
Detto questo,andai a prepararmi altrimenti avrei sentito le imprecazioni in turco del mio adorato ragazzo.

Feci una doccia e poi presi dal mio armadio un abito nero che misi pochissime volte, delle decolletè nere a spillo e mi truccai non molto pesante,
e feci delle onde ai miei capelli lunghi.
Il risultato finale mi piacque, mi misi un cappottino elegante e aderente con una sciarpa e scesi cautamente le scale dato che avevo
dei trampoli e da un momento all'altro potevo vedermi spiaccicata al suolo.
Attraversai il salone e trovai anche Brandon fissandomi e poi alla fine mi fece un "Okay" con la mano e altrettanto Jenny che mi disse di essere
davvero bella. L'unico che non visi fu il mio patrigno Chen; chiesi dive fosse e mi fu detto che era ancora al ristornate per fare l'invetario.

Uscii di casa e andai a prendere la mia cabriolè arrivando sotto casa di Zayn, mandai un sms al suo cellulare e aspettai che arrivasse.


Pov's Zayn
Ero seduto sul divano ad aspettare l'arrivo di Nicole, ovvero la mia bellissima ragazza.
Stento ancora a crederci che sia mia, l'immagine impressa del suo volto mentre piange quando mi ha confessato di essere felice con me
mi fa ancora venire i brividi...L'unica ragazza che mi faccia un'effetto così grande tanto da sentirmi spaesato.

>Cosa ti fa l'amore Malik!"< Pensai tra me e me.
 A interrmopermi fu l'arrivo di un messaggio. Nicole.

"Tesoro sono qui fuori. Ti aspetto! <3    Nick xx"

Non badai più a niente che infilai velocemente il mio adorato giubbino di pelle e la sciarpa di lana.

"Come mai tanta fretta?" La voce di mio padre echeggiò nel piccolo corridioio dell'entrata,facendomi sobblazare.

"Esco".

"Di solito non sei così frettloso di uscire o addirittura impaziente." Il tono di mio padre dava tanto di chi la sapeva lunga,ma feci
finta di non badarci più di tanto così arrivai vicino la porta d'ingresso e mentre stavo per uscire,mi sentii tirare per un braccio. Mia sorella.

"Scommetto che si tratta di una ragazza...Quindi ti avviso: se va a finire come le altre volte,cioè
una veloce scopatella e niente di più,
ti prendo e ti sgozzo".

"Risparmia le forze sorellina, sono cambiato ormai".

Doniya rimase a bocca aperta,la lasciai con un bacio sulla guancia e uascii di casa entrando nell'auto di Nicole.
Anche l'interno della sua auto sapeva del suo profumo.

"Sei bellissimo!" Esultò una volta che fui del tutto entrato nell'auto. Ci demmo un bacio e poi partì dopo aver capito dove si trovasse la villa di Harry.
 
"Quando arriveremo alla festa e toglierai il capotto potrò vedere di più" Dissi malizioso,infatti mi guardò fugace e capii che era un pò imbarazzata.
 
"Ma sei comunque splendida" Aggiunsi lasciando un bacio sulla sua guancia arrossata. >Che bella che era quando arrossice.<

"E lo sei di più quando arrossisci".

"Zayn,ti prego sto andando a fuoco se non l'hai notato".

"Ho visto fiorellino".

Arrivammo dopo poco alla villa e sentivamo già la musica provenire a tutto volume: Harry quando organizzava feste facevale cose in grande....e dico
davvero >in grande<.. Se non c'è Rosewood allora lì devi preoccuparti.
Nick parcheggiò la macchina e entrammo.
Una grande massa di corpi sudati ballavano da per tutto e altri che si divertivano a scherzare,bevevano o mangiavano. Ad un tratto sentii una mano poggiarsi
sulla mia spalla

"Hey amico mio!" Un Harry tutto euforico mi salutò con una trombetta da compleanno in bocca. Era ridicolo,forse anche ubriaco.

"Ciao Harry,tanti auguri!"

"Oh grazie. Dimmi,hai portato anche Nicole con te?"

"Si è proprio qui".

"Ciao...tu devi essere Harry". Disse Nick,salutando con un cenno della mano il mio amico, lui di risposta la prese per la mano e le baciò la guancia.
>Sta calmo Zayn,non è il caso di una rissa con il tuo migliore amico...lo fa solo per gentilezza>.
Ripetevo queste parole in mente per auto-controllarmi.

"Non salutarmi in quel modo, mi fa sentire un quarantenne anzichè un diciottenne".

"Okay,comunque auguri!". Riprese di nuovo a parlare la mia ragazza porgendo al mio amico il regalo,fatto da me....perchè non avevo avuto
il tempo di dirlo a Nicole. Infatti durante il tragitto si lamentò e non poco,meno male si è calmata alla fine grazie alle mie doti.

"Venite da questa parte,c'è da mangiare e da bere e anche i nostri amici".
Seguimmo Harry e andammo in una parte un pò più tranquilla, dove incontrammo anche Louis con Niall mentre ballavano come
due impediti e  cercavano di attirare l'attenzione di alcune ragazze.
Nicole fece conoscenza anche con loro trovandosi subito a suo agio dato che la facevano ridere tutto il tempo.

"E poi Niall ha scoreggiato talmente forte che una vecchietta gli ha tirato una borsettata in testa! Ahahahah".

"Oh Dio mio Louis! Credo che sto per farmela sotto!" Nicole aveva gli occhi lucidi troppe le risate,infatti anche noi
non eravamo da meno,il mio amico sapeva sempre come farci ridere.

"Boobear a quante altre persone racconterai le mie disavventure eh?" Proruppe l'irlandese mantendendosi ancora la pancia,
faceva finta di essere offeso quanto era il primo a ridere per una cavolata.

"Fin quando non ti deciderai a fare una dieta".

"Quindi mai" Riposi io al suo posto,manifestando risate a tutti.

"Amico,ha ragione Zayn".

"Dai Nicole vieni a ballare!" Harry tirò per un braccio la mia ragazza e la portò in pista.
Non volevo rovinare la festa,quindi tralasciare mi sembrava il modo più efficace per non scatenare il putiferio.


Passarano venti minuti quando il mio amico aveva portato Nick a ballare,così decisi di andare a controllare.
Anche se Harry è il io migliore amico,non ho mai messo in dubbio la sua attrazione per le donne, d'altronde ci avrebbe provato anche con mia nonna
in ospizio. Lui è sempre stato
ritenuto il più affascinante e per questo non potevo permettere che anche Nick si facesse incatare da lui.
Mi feci spazio tra la folla e li trovai a parlare seduti su un divanetto: in un certo senso mi sentii sollevato.

"Zayn!" Nick appena mi vide mi saltò lettralemente addosso.

"Non sei ubriaca vero?"

"Niente affatto, sai che odio l'alcool. Io ed Harry stavamo parlando, è un bravissimo ragazzo".

"Sentito Jawaad?" Ammiccò per constatare che non aveva fatto niente di male...infondo io stesso avevo chiesto a lui come aiutarmi a dichiararmi con Nicole.

"Si. Ora se non ti dispiace ti rubo la compagnia perchè sono più importante".

"Ehi, sono io il festaggiato! Perchè porti via la mia amica?" Disse pianucolando.

"Dai Harry ci vediamo più tardi".Rispose con gentilezza Nicole.

Ci allontanammo dal posto in cui sedeva Harry e intrecciai le nostre mani.

"Questo vestito ti fa una scollatura niente male".

"Erm...grazie? Anche se non credo che sia la ripsosta che darei".

"Ma io sono l'eccezione vero? E poi,posso guardarla solo io". Dissi con tono sensuale, lei abbassò lo sguardo dandomi un piccolo pizzico sul braccio.

La guidai fino alla camera del mio amico. Ormai conoscevo a memoria quel posto.
L'aprii e la chiusi con un piede,poi mi avvicinai alla ragazza e cominciai a baciarla con foga tenendola per i fianchi e facendola aderire alla parete di quella stanza.

"Sei un'incanto". Sussurai piano al suo orecchio e scendeno con le mani fino a stringere il suo sedere sodo,sentii un verso di piacere fuoriuscire
dalle sue labbra e mi ritenni soddisfatto.

"Non sei ubriaco vero?" Fece la mia stessa domanda alla quale ridacchiai.

"Mai stato così lucido amore". La presa sulla mia nuca si fece più salda incoraggiandomi a continuare a baciarla sul collo fino alla scollature a cuore del vestito.
La presi di peso facendo circondare la mia vita con le sue gambe e iniziai a far scontrare i nostri bacini mentre con una mano massaggiavo il suo interno coscia.

"Zayn..." Il mio nome pronunciato in quel suono melodioso mi mandò letteralmente in estasi,tanto da farmi eccitare ancora di più.

"Dimmi fiorellino". La stuzzicai. Di ripsosta ricevetti una stretta-non molto dolorosa- alla mia cute.
Strofinai ancora i nostri bacini, poi vedendo che il suo vestito si era alzato di più,rivelando i suoi slip in pizzo bianchi avvicinai la mia mano fino ai lembi e carezzare
sopra l'elastico dell'intimo.
Nicole si agrappò ancora di più su di me,quando di scatto abbassai l'indumento e ripresi a stuzzicarla.

"Zayn...i-io non c-credo che sia-"

"Shh amore, sei al sicuro con me". Detto questo,infilai un dito nella sua intimità e la sentì ansimare nel mio orecchio.
Venne dicendo il mio nome e dopo averla baciata nuovamente dolcemente sulle labbra la lasciai poggiare i piedi a terra e
le rimisi gli slip.
Aveva le gote arrossate e nei suoi occhi si leggeva imbrazzo mischiato al piacere che ha provato poco fa.

Le carezzai i capelli e l'abbracciai.

"Tutto bene?" Chiesi con premura; desideravo Nicole con tutto me stesso ma dovevo andare piano con lei,perchè ci tengo tantissimo e voglio
farla sentire al meglio.

"Sono davvero imbrazzata". Rispose flebile.

"Se ti è piaciuto non devi vergognartene.Hai provato questo con me, non ti avrei lasciato".

"Solo e-è che la prima volta a sperimentare questo genere di c-cose".

Ba
ciai la sua fronte e presi tra le mie mani il suo volto: caspita...solo Dio sa cosa provo quando punto i miei occhi nei suoi, mi ci perdo
letteralmente dentro, sono due labirinti senza via di uscita , poi le sue labbra così soffici e rosate come due petali ti danno la sensazione di
essere in paradiso.

"Piccola,condivideremo molte prime volte insieme".
Sorrisi in modo rassicurante ma percepii sul suo volto incertezza e paura: spaventarla era l'ultima cosa che avrei voluto fare,solo che ora
provavo un sentimento così profondo e vivo nei suoi confronti che avevo il bisogno di sentirla più vicina a me,ma darò tempo al tempo.
Ripresi a camminare e scendemmo giù dove Harry stava tagliando la sua torta coi gatti.

"Un grandissimo grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa fantastica festa!"
Applaudimmo di rimando e vedemmo il resto della compagnia avvicinarsi a noi.

"Ma dove vi eravate cacciati?! Vi siete persi il video della nonna di Harry!"  Ci rimproverò Louis, io e Nicole ci guardammo imbrazzati e poi me ne uscì
con la prima scusa che mi venne in mente.

"Nicole aveva bisogno un pò d'aria,non è abituata a tutta questa gente".

"Ehi prendete la torta è squisita!" Niall si avvicinò con un vassoio contenente metà della torta e parlava con i bocconi e tutta la panna
cosparsa sul suo viso. Spero tanto che Louis abbia creduto alla mia menzogna.

"Ma che cazzo, Niall sei un'ingordo". Lo ripresi prendendo un fazzoletto e pulendolo.

"Grazie mammina".

"Niall mangi sempre così tanta roba?!" Chiese con stupore la mia ragazza.

"E questo non è niente,te lo assicuro".

"Wow,un pozzo senza fondo!"

"Ragazziiiii!" Harry ci chiamò entusiasta,così andammo ad abbracciarlo.

"Il mio riccio amorino è diventato grande!" Disse Lou asciugandosi teatralmente un lacrima;scoppiammo a ridere e poi lasciammo respirare il nostro povero amico.

"Grazie per essere venuti,vi voglio bene". Ci ringraziò come sempre il riccio.
Image and video hosting by TinyPic Augurammo la buonanotte e tornammo a casa.
Nicole durante il tragitto era silenziosa,iniziai a preoccuparmi.

"Ti prego,dimmi che non ti senti ancora in imbarazzo per l'accaduto di prima".

"Zayn per me non è facile da assorbire in pochi minuti...Comunque scusami".

"No tesoro scusami tu,avrei dovuto aspettare ancora un pò".

"No davvero, mi è piaciuto". Ammise sorridendomi,stavo giusto per pentirmene ma vedo che alla fine ci abbia ripensato lei.
Arrivammo sotto casa mia e ci lasciammo con un ultimo bacio.
Dopo di che entrai silenziosamente in casa,recandomi nella mia stanza e mettere il pigiama e finalmente dormire.

Mi risultò un pò difficile prendere sonno perchè pensavo sempre a lei...Ormai è il centro dei miei pensieri,non
posso farne a meno e ogni giorno che passa sento di più crescere i miei sentimenti per lei. Anche se domani torneremo a convivere con corpi diversi,che rottura di palle,non vedo l'ora che finisca tutto questo e finalmente fare tutto normalmente.
Sentii le mie palpebre chiudersi per la stanchezza mentre la mia mente aveva ancora impressa l'immagine della meravigliosa ragazza
che ha scombussolato il mio cuore.

La amo.
Più di ogni altra cosa.
La amo.
Perchè è semplicente lei.








Ciao a tutte voi pomodorini (?) xD ahahah,scusate la demenza.
Alloooora che ve ne pare? Io trovo assolutamente dolce questa coppia,tengono così tanto l'una all'altra
che hanno quasi paura di perdersi da un momento all'altro *-*.
Ma poi avete visto la parte mlmlmlm ? Vi dico che non era in programma,ma alla fine ho voluto metterla
per movimentare un pò la cosa muahhaha.
Poi abbiamo la grande partecipazione di Louis e Niall,ahahaha Lou mi fa morire,credo che se un giorno me lo ritroverò davanti gli scoppio
a ridere in faccia x'''D.
Dunque,cosa ne pensate? Ovviamente recensite  
perchè è importantissimo sapere le vostre opinioni,visto che metto tutta me stessa nello scrivere :)
A MASSIVE THANK YOU AT ALL
AND A MASSIVE HUG FROM ME,HILARY xx.






















 







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Capitolo 10
*** Ti amo. ***


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10. Ti amo







I tiepidi raggi solari facevano capolino dietro grosse nuvole massicce e grigie di questo martedì mattina.
Per fortuna,oggi è il mio giorno libero dal lavoro e ne ho approfittato per uscire con mio fratello ad acquistare regali natalizi per la famiglia.
Oltre tutto,mi sono stupita stamane...ero ancora me stessa e per di più nel mio corpo!
Credo che sia per il fatto che io e Zayn abbiamo instaurato in modo compatto il nostro rapporto, più di quanto pensassi e probabilmente per questo,
lo scambio tra i nostri corpi sta quasi terminando. (Almeno,spero).

Sia io che lui abbiamo fatto sì che migliorassimo una parte di noi: ora io sono più aperta con gli altri e finalmente ho degli amici,
in pasticceria ho conosciuto molta gente nuova e gli amici di Zayn sono simpaticissimi con me e anche molto cordiali...infatti ogni tanto ci vediamo
per passare la serata con loro o per mangiare qualcosa insieme.
Il mio ragazzo,dal canto suo, è diventato più paziente e se possibile,anche più dolce. Posso dire di amarlo ogni giorno che passa.

Tornando agli acquisti con Brandon: tra una chiacchiera e l'altra siamo arrivati nel centro di Rosewood,abbiamo preferito andarci a piedi per
goderci l'aria natalizia che circolava nella nostra città.
Le vetrine allistite dei negozi, il mercatino natalizio, i dolci fatti in casa venduti in chioschi da graziose signore, rendevano tutto più bello facenso nascere
sul volto delle persone un sorriso pieno di gioia.

"Sorellina, che regalerai al tuo fidanzato?" Brandon mi distolse dai pensieri felici.

"A dire il vero Zayn mi ha detto di non volere niente...gli basta stare con me,ma voglio comunque fargli un regalo". Dissi arrossendo.

"Che sentimentalista!" Mio fratello sbattè più volte le palbebre assumendo un'espressione ridicola che mi fece ridere.


"Certe volte mi chiedo se a posto del cuore hai un sasso".

"Piccola Nick,se trovassi la persona giusta a quest'ora sarei come il tuo Zayn".
Notai i suoi occhi diventare lucidi, decisi di finire lì l'argomento.

"Scusami Brady,se vuoi parlarne io sono qui".

"Magari un'altra volta,siamo venuti qui per i regali no?" Mi regalò un sorriso sincero,ma meglio pensare ad altro.

"Okay,iniziamo a prendere qualcosa per i tuoi genitori". Esordii esaltata.

"Nick,scusami pe la domanda franca che sto per farti: mi chiedevo perchè non li chiami >mamma e papà
da ben dieci anni".

"Ci ho pensato molte volte: il fatto che mi spinge a non farlo è che spero di trovare i miei veri genitori".
Affermai tutto queato con un velo di tristezza,non che volessi escludere Jenny e Chen dalla mia vita,hanno fatto tanto per me
e io voglio loro un bene dell'anima,ma chiamarli in quel modo mi costerebbe un pò.

"Ti capisco,ma perchè non provarci? Sono sicuro che sarà meglio di un regalo natalizio".

"Ci proverò".
Annuimmo ed entrammo per fare acquisti:trovammo delle cose carine e poi girammo per altri negozi a trovare un regalo a Zayn.

"Andiamo qui Brady!" Mio fratello corse con due ciambelle in mano per raggiungermi nel negozio Obey.
Zayn aveva molte cose firmate di quella marca; quindi se gli avessi regalato qualcosa di quella marca avrebbe sicuramente gradito.

"Prendo questi". Ero alla casa dopo aver preso una felpa bordeaux,appunto dell'Obey con un berretto bianco. Pagai e ne uscii soddisfatta.

"E con questo abbiamo finito". Disse Brady sospirando felice.

"Già. Andiamo su,così preparo il pranzo".

"Si,avviamoci".
Mentre stavamo dirigendoci verso casa, squillò il telefono di Brandon.

"Scusa Nick,prosegui da sola,ci vediamo a casa". Annuii e continuai a camminare per conto mio.

Non sentivo Zayn da ieri sera,così presi il telefono e scrissi un messaggio:

"Ehi bello mio! :3 Sto tornando a casa dopo una lunga passeggiata con Brady...tu invece? Mi manchi!!! Un bacio    Nick xx".
Cliccai invio e riposi l'apparecchio nella borsa;avevo ancora il capo chino e nel girare l'angolo andai a finire addosso a qualcosa...o meglio,a qualcuno.
Alzi lo sguardo e mi trovai davanti ad un viso famigliare: era l'amico strafottente di Zayn, Orlando se non sbaglio.
Rimasi in silenzio e lo sorpassai,non volevo rivolgere una singola parola ad una persona come quella.

"Abbiamo dimenticato le buone maniere?" Roteai gli occhi al cielo e mi allontanai. Ma invano....

"Di solito si chiede scusa,lo sai bimba?" Costui,mi fermò per il polso,lo guardai dritto negli occhi: non esprimevano niente, e non trovo niente
di particolare nel suo viso,era carino ma non avrei osato paragonare lui al mio Zayn.

"Lasciami stare, ho meglio da fare".

"Oh ma sicuro....Quale ragazza non si perderebbe Zayn Malik nello stesso letto?" Che gran maleducato e perverso.

"Infatti...invece quante te ne sei perse tu?" Non so da dove uscirono quelle parole taglienti, ma mi ritenni soddisfatta della sua espressione stupefatta.
>Nicole 1, Orlando biondinomoltosicurodisè 0....pow!>

"Ma sentiti...te le ha insegnate lui queste battute?" Disse stringendo la presa sul mio polso. Iniziavo a tremare quando il suo viso si avvicinò pericolosamente al mio.

"No, ed ora lasciami andare d'accordo?"

"Bimba,qui chi decide sono io." Ancora una volta aumentò il peso su di me,schiacciandomi completamente al muro.

 "Ho sempre saputo che Zayn avesse dei bei gusti

nel scegliersi una ragazza,ma con te ha esagerato". Si staccò di poco per farmi respirare ma tornò nuovamente su di me,stavolta non in modo opprimente,
sentii solo il suo respiro vicino il mio orecchio.

"Attenta occhi belli, mai giocare col fuoco...perchè potresti scottarti." Sussurrò duro. A quelle parole raggelai. "Ora vai, ma non è finita...ah e buon Natale".
Strinse talmente forte la mia guancia che aquando mollò la presa sentii pizzicare.
Lo scostai in modo poco delicato e lo fissai truce  per qualche istante.
Mi allontanai e mi diressi verso casa.

"Fiorellino! Mi manchi anche tu...<3 ho finito il turno,faccio un salto da te. A dopo!     P.S. Non vedo l'ora di baciarti     Zayn xx"
Questo era la risposta al mio messaggio, la testa iniziava a vorticare velocemente quando lessi che sarebbe passato da me...oddio ero ancora scossa
e avrebbe capito sicuramente che fosse successo qualcosa.


Arrivai in pochi minuti a casa e avevo già messo a bollire la pentola con l'acqua e preparato la tavola per il pranzo.
Mentre andavo a prendere il cellulare nella tasca del mio cappotto,vidi nello specchio il mio riflesso...non molto presentabile.
Avevo un livido sulla guancia ben visibile che mi aveva fatto quel cazzone, (ecco,ora inizio ad imprecare e addio alla paziente Nicole) e avevo
una cera abbastanza sconvolta. Prego solo che Zayn non se non accorga visto che metterò un pò di cipria per coprirlo.
Proprio in quel momento suonarono alla porta.
>Prego a tutti voi di assistermi<.
Andai verso la porta d'ingresso e l'aprii ricevendo un abbraccio caloroso del mio ragazzo che mi saltò addosso appena mi vide:lo strinsi forte a me
fino ad aspirare totalmente il suo profumo mischiato a quello di dolci.

"Piccola mia".

"Ehi...non sono passati anni l'ultima volta che ci siamo visti eh!"

"Devono per forza passare anni per sentire la tua mancanza?"

"Oh no...e che-"

"Stà zitta e baciami".Prese il mio tra le mani e posò le sue delicate labbra sulle mie, sapevano di vaniglia, fin quando picchiettò con la lingua
il mio labbro per chiedere accesso alla mia bocca che subito non esitai a farlo.
La mano poggiata sulla mia guancia destra mi fece sussultare,dato che sentivo ancora il dolore della presa di Orlando.
Zayn per mia sfortuna notò questo mio irrigidimento e si scotò senza perdere il contatto visivo.

"Stai bene? Ti ho sentito tremare..."

"E-è per il freddo...sai,stiamo con la porta aperta in pieno inverno mentre ci baciamo".

"Dio,scusami tesoro non era mia intenzione".

"Tranquillo,entriamo dai".
Presi la sua mano e lo stavo conducendo in salotto prima che lui mi tirò indietro per il braccio.

"Cos'hai fatto alla guancia?" Santo cielo,ha visto il livido.

"Io? Beh,ecco...ho sbattuto contro il mobiletto di fianco al mio letto questa mattina e per questo-"

"Stai mentendo. Sei agitata e non mi guardi negli occhi,poi questi altri come li spieghi?!" Portò il mio polso all'altezza dei miei occhi per farmi vedere
che anch'esso era ricoperto da lividi:cavolo,non avevo fatto caso alle maniche-forse un pò corte- del mio maglioncino.
Gurdai verso Zayn e i suoi occhi erano più scuri e stretti,la mascella contratta e aspettava una mia risposta.
Se avessi raccontato fandonie mia avrebbe ancora urlato contro,quindi scelsi di fare la cosa migliore. Dire le cose come stanno.

"Per favore calmati,ti spiego tutto adesso".

"Ti ascolto".
Presi un profondo respiro e iniziai.

"Io e Brandon abbiamo fatto acquisti per la nostra famiglia in occasione del Natale; quando stavamo tornando a casa,il suo cellulare
ha preso a squillare e mi ha detto di andare a casa,lui mi avrebbe raggiunto dopo. Presi a camminare,ma mentre giravo l'angolo sono caduta addosso
ad una persona perchè ti stavo scrivendo il messaggio che hai ricevuto prima".
Guardai il suo volto sempre più curioso in attesa di sapere qualcos'altro.

"Chi era la quella persona?" Chiese con tono fermo. Deglutii.

"I-il t-tuo amico,Orlando". Balbettai in risposta. La sua espressione cambiò diventando cupa e rabbugliata, metteva quasi i brividi,infatti sobbalzai quando diede un pugno al muro.

"Come cazzo si è permesso di toccarti?!" Sbraitò urlando.

"Zayn sto bene..."

"Non me ne fotte niente! Lui non ha alcun diritto di mettere le sue luride mani su ciò che mi appartiene".
Il respiro gli si fece affannoso, avanzò verso di me facendomi toccare il muro; per la seconda volta.

"Dimmi solo che non è andato oltre". Ora il suo tono era più basso ma comunque furioso.

"N-no,non glielo avrei permesso". Si staccò da me e andò verso la porta aprendola...perchè fuggiva?

"Zayn! Non ho fatto niente con lui...ti prego non andar via!" Gridai dalla porta mentre vedevo la sua figura pian piano allontanarsi. Non si girò
per guardarmi o per venirmi a consolare:niente di tutto ciò. Chiusi la porta e scoppiai in lacrime,coprendomi il viso con le mani.
Andai in cucina ancora piangendo spegnendo la pentola che bolliva già da tempo,la spensi e scrissi un biglietto con su scritto che non avrei pranzato
a mio fratello; corsi in camera mia e mi abbandonai tra il calore delle mie coperte.


Pov's Zayn.
Image and video hosting by TinyPic Ero davvero incazzato nero,perfino le persone tra la strada mi evitavano.
Quell'esere inutile stava oltrepassando il limite della mia pazienza; da quando ho lasciato il suo gruppo con le rispettive compagnie
stava cercando in tutti i modi di farmela pagare. Non accettava il fatto che gli avessi detto la verità in faccia: ovvero che è un coglione senza cervello
superficiale e che si crede di essere superiore a noi, soprattutto quando mi provocò dicendo che gli avrebbe fatto piacere
toccare la mia Nicole. Questo gesto l'ha compiuto,ma conoscendolo non si soffermerà a questo. E io di certo non me ne starò a guardare.

Mi si ruppe il cuore quando sentii le grida disperate della mia ragazza;senza preavviso e senza consolarla mi sono scaraventato fuori da casa
sua lasciandola con quei maledetti segni sulla sua delicata pelle.  
Ero troppo nervoso e dovevo calmarmi o avrei distrutto qualsiasi cosa.
Me ne andai a casa e mi rinchiusi in camera. Presi il cellulare e composi il numero di un mio amico.

"Trevis....devi farmi un favore".

"Quello que vuoi amico". Rispose prontamente quest'ultimo,di lui potevo fidarmi. "Dimmi dove si trova il nuovo rifugio di Orlando".
Trevis mi disse tutte le informazioni necessarie per parlare con quello là. Non esitai a prendere la metro e mi ritrovai nella periferia di Roseowod.
Era un quartiere a me sconosciuto,mi diressi verso un appartamento messo poco bene e bussai dopo aver trovato quello giusto.

Come mi aspettavo mi aprii Orlando.

"Chi si rivede, il mio braccio destro". Il suo ghigno spavaldo finì non appena tirai un pugno al suo viso,facendolo cadere.

"Il braccio destro ti è arrivato dritto in faccia bastrado. Prova a toccare di nuovo la mia ragazza e considerati morto".
Era stato avvisato,ora tocca a lui decidere se passar miglior vita o lasciar perdere me e Nicole.

                                                        *      *        *        *
Erano passati tre giorni da quell'accaduto, e io non mie ero fatto vivo nè al lavoro e nè con Nicole.
Durante queste giorni era avvenuta la trasformazione dei nostri corpi:probabilmente dovuto alla nostra separazione,e stando nel suo corpo
notai che i lividi erano quasi svaniti,ma Nicole aveva/o gli occhi spenti e gonfi, a causa dei pianti.
Mi sentii morire, da codardo non mandai neanche un messaggio, infatti spensi il cellulare,ma ora per la curiosità lo accesi e trovai solo un messagio
dove diceva che stava male....Dio,quanto mi mancava. Ora era disteso sul mio letto,per fortuna nel mio corpo, altrimenti sarei scoppiato da un momento all'altro.
I miei pensieri erano centrati su di lei quando sentii squillare il telefono.

"Pronto?"

"Zayn..." la sua voce,quanto tempo che non sentivo il mio nome pronunciato in quella maniera! Anche se era flebile e sottile.

"E' successo qualcosa?"

"I-io non ce la faccio..." Tremava. Immaginavo mentre piangeva nel suo grande letto con le coperte tirate fin sù. Al suo tono mi preoccupai,che cosa era accaduto
durante la mia assenza?

"Nick, stai bene? Parla ti prego...."

"Puoi venire da me?"

"Arrivo".

Mi affrettai a prepararmi e corssi dalla mia ragazza,dovevo starle accanto e se fosse accaduto qualcosa in questi tre giorni,non me lo perdonerò mai.
Arrivai vicino al porticato e suonai il campanello,venni accolto dal fratello.

"Oh Zayn,sei tu. Se cerchi  Nicole è di sopra in camera sua". Salii le scale frettolosamente e giunsi davanti la porta,che aprii senza bussare.
Sobbalzò vedendomi,ma per mia grande sorpresa non piangeva...ma aveva comunque un'espressione straziante.
Entrai e chiusi alle mie spalle la porta,lei si alzò e si postò davanti a me,aveva un maglione dell'Hollister azzurro che arrivava a metà coscia,ma
la cosa che notai subito furono i suoi occhi. Vuoti.
D'istinto la strinsi a me e accarezzai la sua schiena beandomi del contatto dei nostri corpi.

"Mi dispiace,ti ho lasciata sola". Ricambiò l'abbraccio.

"L'importante è che sei tornato". Un altra ragazza mi avrebbe sicuramente schiaffeggiato e detto bruttissime parole,ma lei non lo fece.
Nonostante abbia fatto lo stronzo, lei è sempre pronta a perdonarmi. La lontananza mi fece riflettere a quanto tenessi a lei e di quanto
fosse cambiata la mia vita: lui è il mio tutto e farò di tutto per proteggerla.

"Ti amo Nicole". Sentii il suo cuore accelerare, si spostò da me e puntò i nostri sguardi. Era incredula alle mie parole,e sperai
con tutto me stesso che ricambiasse.
Dopo un sorriso che fece illuminare tutto intorno a noi,mi baciò.

"Anch'io Zayn,ti amo". Soffiò sulle mie labbra,stavo per baciarla di nuovo ma si allontanò. La gaurdai interrogativo.

"Che hai?"

"Io voglio dimenticarmi di questi giorni senza te, anche se sono stati pochi,per me sono sembrati un'eternità.
Ho capito che sei fondamentale e ogni singolo momento voglio viverlo a pieno".

Mi scaldarono le sue dolci parole,erano le stesse emozioni che provavo io ma non capii dove volesse arrivare.
Rimasi in silenzio,ma la incitai a continuare con lo sguardo.
Vidi che si sfilò il maglione lentamente,restando in intimo davanti i miei occhi. Mi stupì del suo coraggio e soprattutto ero senzo parole.
Si avvicinò a me,prendendo una mano.

"Fai l'amore con me".

Boom, il mio cuore prese un tuffo.








Look at me pleaseeee


Hey sexy laaaady!!!! xD
Well,che ne dite di questo capitolo appena sfornato? Dio a me piace tantissimo,soprattutto perchè si dichiarano ufficialmente! *-*
Ora piango come una fontana...<3
Beh,come avrete notato c'è un personaggio:Orlando,che cerca di mettersi in mezzo a Nicole e Zayn....
tenetevi pronte perchè nella storia avrà un ruolo importante.
Nel prossimo capitolo ci saranno moooolte novità che vi piaceranno sicuramente :)
Anyway...avete sentito STORY OF MY LIFE?
Io la trovo assolutamente perfetta e le loro voci sono cambiate in meglio, sono UNICI <3.
Ringrazio a tutti coloro che seguono questa storia e che recensiscono.
Il capitolo precedente ha avuto 6 RECENSIONI WOOW! THANKS!!!! *-*
Spero di riceverne in numerose anche con questo capitolo ;)
Vorrei consigliare di leggere una fantastica storia  di una ragazza che ho iniziato a leggere anch'io,a mio parere è bellissima....passate da lei mi raccomando!
_Mary_Official_IN MY EYES I SEE THE DARK ϟ. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2028755&i=1




E poi se volete c'è anche la mia storia scritta per prima...è su Harry,se passate e lasciate una recensione ve ne sarei grata.

Prenditi cura di me http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1791449&i=1











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Capitolo 11
*** Gli errori vanno pagati. ***


bkh
11. Gli errori vanno pagati.


Pov's Nicole



*Buona lettura del capitolo e dopo data un'occhiata all'angolo autore :) Grazie mille,ci vediamo giù.




Lui guardava me e io guardavo lui.


Dentro la gabbia toracica,sentivo il mio cuore galoppare all'impazzata: poi più giù, verso lo stomaco, sentivo quasi il vuoto. Ah si,
la famose farfalle!
Per non parlare delle mie guance; sicuramente avranno preso il color bordeaux del divano in salotto.
Il resto del corpo? Un incendio.

L'agitazione e l'imbrazzo erano alle stelle,il respiro mi si faceva sempre più affannato.
Dopo vari minuti, vidi che portò le sue mani nella parte anteriore dei jeans dove cacciò fuori il portafogli e un mazzo di chiavi,
per poi passare ad una tasca del suo giubbino di pelle ed estrarre il cellulare: poggiò tutto sulla mia scrivania e si avvicinò a me
con uno sguardo accattivante e sensuale; sarei potuta svenire sotto il suo naso.

Un altro passo.

 Il mio cuore non si contenne a rimanere buono al suo posto.

Arrivato ad un palmo dal mio viso,mi scrutò prima con attenzione, vagando su e giù per il mio corpo seminudo:
le sue mani circondarono i miei fianchi e in un gesto veloce fece scontare i nostri petti tirandomi a sè.
La sua altezza mi sovrastava,perciò dovetti alzare lo sguardo, quando lo feci notai un bagliore splendere dentro quelle pietre dorate.

"Sono tutto tuo". Brividi...
Mandai quella poca saliva che mie era rimasta e presi coraggio: allacciai le braccia dietro al suo collo e feci aderire i nostri corpi.
Al contatto del suo giubbino freddo, la mia pelle diventò d'oca: Zayn notando il mio tremolio mi racchiuse in un abbraccio e prese a baciare
contemporaneamente le mie labbra.

Tre giorni che non sentivo le sue labbra,il suo sapore e la sua dolcezza.
Tre giorni che non mi teneva stretta tra le sue braccia sicure.
Tre giorni che ho pianto ed ora è qui con me.

Si staccò da quel bacio passionale e mi sorrise per rassicurarmi.



"Hai paura fiorellino?" Rispose la mia mente...ma rintanai quel pensiero in un angolo sperduto del mio cervello
e scacciai tutte le mie paure. Con lui mi sento decisa e mi fido.

"N-no. Sò che mi terrai al sicuro."

"Lo farò sempre piccola mia".
Di nuovo le nostre lingue presero ad amarsi.
Pian piano mi rassicuravo,non volevo rovinare il momento il più bella della mia vita.
Il bacio divenne sempre meno casto: Zayn mordicchiava il mio collo facendomi scappare un verso di piacere, avidamente mi toccava
e ogni centimetro che le sue dita perlustravano la mia pelle, sentivo ardere da per tutto.

Il moro aveva ancora il giubbino, così glielo tolsi velocemente, passai al suo maglioncino di flanella e delicatamente feci
sparire anche quello.
Insicura,arrivai alla cinta dei pantaloni, tremavo ancora e il  ragazzo accorgendosi della mia inesperienza,mi aiutò a toglierla seguita
dai jeans scuri.

Ora eravamo in intimo tutti e due: rimanemmo a contemplare i nostri corpi. D'un tratto mi prese in braccio facendo cinghiere le mie
gambe alla sua vita e ricominciando con un bacio ci avviammo sul mio letto.

I scocchi dei nostri baci echeggiavano nella mia camera.
Zayn sopra di me, vagava  con tocchi premurosi facendomi ansimare e beare di quel contatto.

"Ti amo". Lo disse con il fiatone. Avertii la sua pretuberanza battermi all'interno coscia. Mi desiderava.

"Ti amo anch'io". Soffiai sulla sua bocca umida.
Sentii il suo tocco arrivare dietro la mia schiena, fino ad armeggiare con il mio reggiseno che tolse poco dopo.
Mi guardò mordendosi il labbro inferiore; mi faceva impazzire!
Baciò il mio petto scoperto e mi fece provare piacere con i suoi modi delicati.

"Zayn...".
Ero quasi al culmine ma mi trattenni. Lasciò il mio petto e continuando con un sentiero di baci umidi,arrivò al mio ombelico e carezzò i miei fianchi.
Le mani erano sulle sue spalle,graffiandole e massagiandole.
I miei slip fecero la stessa fine dei nostri vestiti,così rimanendo totalemente esposta ai suoi occhi famelici.

"Amore sei perfetta". Baciò il mio interno coscia e lasciò un bacio anche sulla mia femminilità. Gemetti.
D'un tratto mi venne un lampo:lui indossava ancora i boxer.
Ribaltai le posizioni e mi misi a cavlacioni su di lui. Zayn rimase interdetto.

"Porti ancora i vestiti amore". Ammiccai.


"Mhhm, sexy il mio fiorellino". Alzò il busto e mi baciò il collo. Lo feci sdraiare sul materasso e cominciai a fare anch'io
una scia di baci umidi sul suo petto carezzandolo di tanto in tanto. Chiuse gli occhi ansimando.
Giocherellai con l'elastico dei suoi boxer e carezzai il suo membro coperto ancora dal tessuto.


"N-Nick,toglili...". Feci come mi disse e tolsi l'ultimo indumento che ci divideva.
Strabuzzai gli occhi per le dimensioni e cerchai gli occhi del moro.
Mi capii al volo e si tirò su mentre mi baciò teneramente la fronte.

"Ehi, stà tranquilla va tutto bene. Ti aiuto io". Mi scostò una ciocca di capelli dal viso e annuii.
Prese le nostri mani e le posò sulla sua lunghezza facendo su e giù, poi levò la sua e io proseguii come prima.

"Più veloce". Ordinò. Come richiesto lo accontentai ricevendo gemiti di piacere: presi la mano e continuai così finchè non venne.

"Bravissima amore".
In un colpo veloce ribaltò di nuovo le posizioni facendomi trovare sotto di lui.

"Farò piano, te lo prometto". Mi baciò la punta del naso e avvertii il suo membro vicino alla mia apertura,per poi sentirlo già in me.
Lanciai un urletto per il dolore.

"Scusa piccola,scusami tanto".

"Non pensarci, io ti voglio e sopporterò". Baciai a stampo le sue labbra . "Ti amo" Sussurai.

"Io di più".
Detto questo, roteò i fianchi per farmi abituare: strinsi gli occhi per il dolore avvertito,così d'istinto cercai la sua mano che subito strinse nella sua.
Il dolore sparì,lasciando spazio al piacere.

Mi sentivo così amata e protetta, lasciava baci sulle mie labbra quasi per scusarsi,ma in quel momento l'unica cosa che pensavo
era che l'amavo più di me stessa,non so cosa avrei fatto senza lui al mio fianco.
Corpo e anima erano uniti dal nostro sentimento, vivo e puro.
Di ogni suo bacio,carezza,parola sorbivo il loro sapore: quel dolce gusto d'amore che mai nessun  altro mi darà.

Venimmo presi tutti e due dal piacere, uscii da me poggiando la testa sul mio petto mentre cercava di riaquistare il respiro regolare.
Portò il piumone su di noi per coprirci dal freddo e con la mia piccola mano presi a massaggiare la sua nuca.

Alzò il capo e mi sorrise mentre faceva strisciare la punta del suo naso sulla mia guancia.

"Ti ho già detto che sei meravigliosa?" Mugulò come un cucciolo mentre cercava affetto.

"Si". Arrossì.

"Che sei solo mia?"

"Si. Questo vale anche per te". Puntualizzai.

"Credevi che non lo sapessi? Io e te siamo inseparabili: legati da una catena così forte che niente può spezzarla".

"Già. Quindi non sei più arrabbiato per quell'accaduto?" Domandai insicura,alludendo all'incoveniente con Orlando. Respirò profondamente
e puntò lo sguardo nel mio.

"Lo sono: ma non è stata colpa tua. Quel ragazzo quando vuole sa essere pericoloso,io non voglio che metta mani su di te
o che ti rivolga una minima sillaba."
Lo disse in modo sprezzante, si stava irrigidendo...così portai un mano sulla sua gote,facendo su e giù con il dorso.

"Quando ho visto il livido sulla tua guancia mi sono preoccupato; e poi come un codardo ti ho lasciato senza spiegazioni.
Ti giuro che non lo farò più, sono stato male anch'io."

"Zayn ormai è passato; vedi, sto bene...e stavo bene anche prima, Orlando non ha oltrepassato il limite ma ha comunque lasciato il segno".

"Grazie per averlo ricordato". Diedi un colpo alla sua spalla e lo guardai dura.

"Non è questo il punto. Ti chiedo solo di non pensarci più e pensare a cose più importanti."

"Hai ragione. E per la cronaca,quello stronzo ha avuto una lezioncina." Disse sorridendo beffardo. Mi allarmai. Che avrà fatto?

"L'hai picchiato?"

"Solo un pugno,mi sono mantenuto. Ma basta, non voglio pensarci...Stai con me,conta questo".

Mi baciò ancora e ancora, finendo ad essere nuovamente uniti l'uno con l'altro.

                                                            *      *      *

"Rimani qui per cena?"

"Non voglio creare disturbo". Disse abbottonandosi i pantaloni.

"Nessun disturbo. Ci siamo solo io e mio fratello,se non è già uscito".
Lo vidi fermarsi per un momento e mi guardò preoccupato.

"Nick, credi che tuo fratello abbia sentito qualcosa?" >Oh mio Dio,non avevo badato alla sua presenza!"

"Erm,penso di n-no...Di solito gioca alla playstation e non calcola nessuno".

"Beh in caso contarario, potrai dire che stavamo giocando a fare il verso degli animali nella vecchia fattoria". Ammiccò.

"Mio fratello non è nato ieri. E poi sei un gran perverso! " Gli tirai un cuscino,che prese in pieno la sua faccia.
Mi rincorse per tutta la camera mentre ero ancora avvolta nel lenzuolo. Caddi a terra e lui sopra me.
Baciò il  mio naso e poi mi aiutò a rialzarmi mentre tenevo stretto il tessuto.

"Abbiamo fatto l'amore e ti copri? Così nascondi la tua bellezza".

"Non voglio dare spettacolo". Sentii le guance avvampare come due forni.

"Okay fiorellino,ti aspetto giù". Chiuse la porta dietro le sue spalle e mi vestii.
Per fortuna al piano inferiore non c'era mio fratello o qualcun'altro.
Io e Zayn chiamammo una pizzeria e la mangiammo insieme mentre guardavamo un programma televisivo molto simpatico: infatti
per le risate, stavamo quasi per affogarci con la coca-cola.

"Ahahah
a,ma l'hai visto quel ciccione?! Cazzo, mi sta facendo digerire la pizza!"

"Dai non si offende! Però cavolo non ce la faccio nemmeno io a resistere ahahah".

"Amore  calmati...altrimenti non finiamo più". Ridemmo per un altro pò finchè non finì il progamma.
Proprio questo mi piaceva del nostro rapporto: vivevamo con le piccole cose, i momenti di semplicità e intimità con estrema naturalezza.
Era quasi mezzanotte quando decise di andarsene, l'indomani saremo dovuti andare al lavoro.

"Dormi bene,ti amo principessa".

"Anch'io! Buonanotte amore mio". Ci lasciammo con un delicato bacio e tornai dentro per aspettare che tornasse mio fratello.

Stavo sonnicchiando quando sento la porta aprirsi.
Brandon fece il suo ingresso in salone, aveva un cappuccio in testa e data l'oscurità non vedevo il suo volto.

"Brandon, è tardi...Come mai a quest'ora? E guardami mentre ti parlo!" Si fermò sul ciglio della porta: mi alzai dal divano e mi avvicinai a lui
accendendo anche la luce.
Tolsi il cappuccio e rimasi basita nel momento in cui vidi il suo volto sanguinante e pieno di lividi.

"Brandon chi è stato?!"

"Non sono affari che ti riguardano". Mi disse secco.

"Nick stà tranquilla,forse te ne parlerò....prima o poi. Vado a medicarmi e non dire niente a nessuno".

"Brady ti hanno aggredito! Cosa dirai ai tuoi genitori?"

"Mi inventerò qualcosa,ma per favore non proferire parola con nessuno,nemmeno con Zayn".
Detto questo se ne andò.
Chi faceva del male a mio fratello? Spaventata mi risedetti sul divano con lo sguardo perso nel vuoto.
Il bip del cellulare attirò la mia attenzione:

" Le persone pagano sempre per gli errori commessi. Questo è solo un assaggio.    A presto dolcezza xx".

Il sague mi si raggelò nelle vene.

Cosa vogliono da me?
 




Hola Nutelline! (?) xD

Eccomi finalmente con l'undicesimo capitolo, molto emozionante oserei dire...eheheh ;) Avete capito a coosa alludo!
Nella prima parte abbiamo il momento tanto atteso che i due innamorati affrontassero: unirsi completamente;(per due volte consecutive xD mauahaha che perversion che sono :p)
Nicole come sempre,rende tutto più bello grazie alla sua dolcezza e alla sua innocenza
mi veniva da piangere T.T
Zayn invece ha fatto il figo,l'ha guidata in modo da rassicurarla...Bravo Jawaad ,ti meriti un applauso :D
Spero di averla descritta bene questa parte,perchè io stessa mi sento imbrazzata e poi ho cercato in tutti i modi di non farla sembrare volgare.
POI,abbiamo la parte della pizza accompagnata dalle risate e poi Boom,!
Il mistero misterioso di Brandon e il messaggio inaspettato.
Chi sarà questo sconosciuto?
Ditemi una vostra opionione su chi pensate potrebbe essere.


Grazie a tutti coloro che recensincono e che seguono questa storia. :D
Grazie infinite,un bacio xx.



                                                    Se vi va,passate per la mia prima storia: un triangolo amoroso tra una ragazza
                                                                        di nome Madison,Zayn e Harry.
                                                    Se vi interessa lasciate una piccola recensione,ricambio tranquillamente ;)


                                                                     Cliccate qui!!!!!! Prenditi cura di me


















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Capitolo 12
*** Cena e vendetta. ***


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12. Cena e vendetta.






Mi rigiravo in continuazione nel letto.
Pensavo a Brandon: i lividi,il sangue scorrere dal suo viso e l'indifferenza nei miei confronti.
Pensavo al messaggio dello sconosciuto: quali persone? Chi deve pagare i propri errori?
Ma soprattutto: cosa c'entro io in tutto questo?

Avevo paura di essere finita in bel guaio, costui ha il mio numero e può usarlo come meglio crede.
La cosa anche che mi terrorizza è la reazione che potrebbe avere Zayn.
Primo; sbraiterà come un matto e non voglio che lo faccio,perchè lo stavo quasi perdendo l'ultima volta che abbiamo avuto una discussione su Orlando.
Ma d'altra parte se non glielo dico perderà la fiducia che ha nei miei confronti.

Cosa posso fare?

Ancora una volta cambiai posizione e misi la testa sotto il cuscino.
Lì sentii il profumo del ragazzo dalla pelle ambrata.
Ebbe un effetto calmante e più mi avvicinavo,avvertivo il suo profumo frutatto e fresco. Mi beai di quell'odore ripensando al momento in cui eravamo qui, 
nel mio letto ad amarci...in tutti i sensi.
Parole dolci sussurrate, il nostro amore che veniva confessato ad alta voce, baci rubati, baci passionali  o baci solo perchè ne avevamo bisogno.

Come se fosse stata una ninna nanna, mi addormentai accompagnata da quei ricordi.




Driiiiin.
Ecco la sveglia.

Solito lavoro.
Solite persone.
Solite chiacchiere con Itan. (Mi mancava!)
Il che significava alzarsi dal mio letto caldo,morbido,accogliente, profumato e chi ne ha più ne metta. Proprio oggi non ho voglia di fare niente.
Di malavoglia,mi alzai andandomi a fare una doccia e vestirmi per recarmi in ufficio.
Scesi giù in cucina e c'era Jenny al tavolo mentre beveva una spremuta d'arancia e al suo fianco Chen che mangiava una ciambella.
Era da un pò che non li vedevo,così corsi ad abbracciarli racchiudendoli nelle mie braccia:facendo rischiare a tutte e due la vita.

"Buongiorno!"

"Oh ma buongiorno a te!" Disse Chen  contento di questo mio impproviso attacco d'affetto.

"Cara,così ci stritoli".

"Oh scusami Jenny". Mi allontanai e presi a prepararmi la colazione.
Brandon non c'era, sicuramente non voleva farsi vedere in quelle condizioni.

"Nick,stasera ti va di cenare con noi? Qui a casa...abbiamo pensato di chiudere per una sera il ristorante e stare con voi".  Proferì Chen:il suo tono era abbastanza imbrazzato.

"Siete sicuri che è solo per stare con noi?" Chiesi sospetta. Qualcosa non quadra,lo sento.

"Beh,a dire il vero ci chiedavamo se volevi invitare il tuo ragazzo per presentarcelo. Siamo curiosi,ecco." Rispose Jenny in modo calmo. Sapeva che quando parlvamo
di ragazzi,davanti a tutta la famiglia,io ero in completo imbarazzo e facevo la parte della pecora smarrita.

"Quindi era questa la motivazione".

"Nicole non prendertela, sappiamo che -"

"Tranquilli, non sono arrabbiata. Credo che non ci saranno problemi , Zayn sarà felice di conoscervi". Abozzai un sorriso incoraggiante,dopo tutto sono la mia famiglia
e hanno tutto il dirtitto di sapere chi frequenta la loro piccola figlioccia.

"Beh siamo un passo avanti,almeno sappiamo il nome di questo giovanotto". Esordì di nuovo il mio patrigno. Aveva un'aria tranquilla e questo mi fece capire che non vedevano l'ora di conoscere il mio Zayn.

"Scusatemi,ora scappo al lavoro. Erm, Zayn può venire verso le otto?"

"Certo Nick. Buon lavoro".
Infilai il cappotto ,presi le chiavi dell'auto e guidai fino all'ufficio.
Non avevo tempo di passare da Gino's,quindi mi recai direttamente nell'edificio.

Mi era mancata un pò quell'aria  formale e l'odore di lavanda del mio ufficio.
Entrai sorridendo a tutti,come se fosse il mio primo giorno di lavoro e tutti ricambiarono...mi aspettava fra qualche minuto la chiamata del mio migliore amico Itan.

Mi accomodai e iniziai a guardare del materiale messo sulla scrivania: era un pò indietro poichè Zayn aveva fatto il stretto necessario quando era nel mio corpo.
Tirai su le maniche e mi misi all'opera promettendomi di finire entro l'orario di chiusura.
Come non detto,il telefono prese a squillare.

"Pronto?"

"Nicole Amanda Lee. Mi dici perchè non ti sei fatta viva in questa settimana?" Chiese quasi arrabbiato,non me lo sarei aspettato.

"Ti prego Itan non usare anche il mio secondo nome,e che sono stat-"

"Sei stata rinchiusa in un tempio di monaci nel Tibet per ritrovare la tua pace interiore?! Dimmelo,perchè avrei voluto tanto esserci". >Che isterico!<

"Itan scusami,davvero. Se vuoi ti racconto tutto, ma non annientarmi con le parole. Comunque bella battuta..." Cercai di sdramatizzare. Infatti ci riuscii sentendo dei risolini.

"Lo sai che ti prendo in giro sempre sulla cultura giapponese! Oltretutto,adesso non ho una minchia da fare,vengo a farti visita in quella sottospecie di ufficio".

"Finesse portami via! D'accordo sono qui,ti aspetto".

"Arrivo".
Chiusi la chiamata e tornai a scrivere sul mio portatile mentre aspettavo la visita del mio caro collega.
Infatti entrò senza neanche bussare.

"Luce dei miei poveri occhi! Vieni qui e abbracciami cazzo".
Non esitai e corsi ad abbracciarlo. Quanto mi era mancato il suo modo di fare da donna in crisi d'astinenza,la sua acidità,le battute, l'ironia:la nostra amicizia era speciale.

"Mi sei mancato!"

"Sai ci speravo! Ma che...porca di una vacca,Nick ti sono cresciute le tette o mi sono aumentati i gradi?" Non potei fare a meno di ridere.

"Ma ti sembrano cose da dire? E comunque non lo so, a me sembrano sempre le stesse". Affermai indifferente.

"Dico sul serio,sembrano due mele perfette. Bando alle ciance, come va la tua storia amorosa?"

"A gonfie vele. E' un ragazzo unico e mi ama tanto. Ieri abbiamo fatto anche un passo importante..." Rimasi vega sperando che capisse,infatti fece un sorriso malizioso.

"Complimenti! La nostra Nick è passata da suora a battona del momento!"

"Sei proprio un deficiente! Almeno io lo faccio solo con la persona che amo!" Dissi mentre gli tiravo una guancia.

"Ahi ahi,mi fai male". Disse pianucolando.

"Te le meriti. Comunque, stasera i miei parenti vogliono conoscerlo e hanno avuto la brillante idea di invitarlo a cena".

"Dai andrà tutto bene, è un ragazzo a posto, farà un figurone con la tua famiglia".

"Grazie amico mio. Beh,devo fare in fretta a scrivere questo dannato programma. Ci vediamo". Dissi mentre andavo a ripostarmi davanti il laptop.

"Va bene, evita di sparire per un'altra settimana eh".

"Non lo farò".
Itan uscì dal mio ufficio e dopo un mezz'ora finii il lavoro che avevo da fare.
Mi ripresi e ricordandomi della cena,presi il cellulare e chiamai Zayn.
Dopo tre squilli rispose:

"Pronto?" Sussurò a bassa voce,sicuramente aveva preso il cellulare senza farsi vedere dagli altri che lavoravano.

"Buondì amore".

"Ehi bellissima, ti manco?"

"Certo! Però arrivo subito al sodo perchè so che non hai molto tempo...Allora: stasera sei invitato a cena a casa mia,perchè sono curiosi di conoscerti". Dissi tutto d'un fiato.

"Calma fiorellino, chi è curioso di conoscermi?"

"La mia famiglia".

"Oh..."

"Non te la senti? Perchè io capirei-"

"Ci vengo, sono un uomo e da tale affronterò anche questo. A che ora è la cena?"

"Zayn non devi preparati a morire,è solo una cena...comunque alle otto".

"Va bene, ma stammi vicino ti prego". Mi supplicò. Fece nascere un sorriso sulle mie labbra,voleva passare per quello forte ma in realtà era solo spaventato.

"Lo farò. Ora và prima che ti licenziano...a stasera". Stavo per riattacare quando urlò il mio nome.   "Nick!"      

"Ti ascolto".  Aspettai e poi parlò.    "Niente,volevo solo dirti che ti amo,a stasera fiorellino". Era incredile !

"Anch'io tanto! Ciao moretto".

Chiusa la chiamata, guardai l'orario ed era finalmente la pausa.
Stavo riponendo le ultime cose nella mia borsa quando sento aprirsi la porta.

"Sono in pausa,andiamo a bere un caffè Itan?"

"Oh ma molto volentieri bambola". La mia testa scattò in alto. Quella voce, sapevo a chi appertenesse e poi come fa a sapere che
lavoro qui?! Lentamente mi girai e sostenni lo sgaurdo di quell'essere.

"Che vuoi Orlando?" Sputai acida. Sorrise di sghembo e senza invito,si sedette sulla poltrona posta di fronte la mia scrivania
come se fosse un cliente normale.

"Su via,non c'è bisogno di essere aggressive...sò che sei dolce e innocente".

"A volte l'apparenza inganna". Feci la superiore.

"Tornando a noi, credo che tu abbia letto il messaggio,giusto?" Strabuzzai gli occhi,era lui lo sconosciuto, Mandai giù per la gola
un groppo e parlai.

"Come fai ad avere il mio numero e soprattutto cosa vuoi da me?" Accavallò le gambe e passò una mano lungo i suoi folti capelli biondi.

"Sai, ho avuto una discussione con tuo fratello e come hai notato non è conciato molto bene. Mentre stavamo litigando,gli è caduto
il cellulare e ho sfruttato la sua debolezza per salvarmi il tuo numero." Disse tutto come se fosse una cosa da niente. Mi irrigidì.

"Ho già sprecato tempo, ora puoi andartene".

"Tu mi servi Nicole. Perchè sarai mia."

"Mai,l'unico a cui appertengo è Zayn."

"Tuo fratello ha spezzato il cuore alla mia sorellina, e io non permetto a nessuno di farla soffrire.
Zayn invece ha tradito la nostra amicizia: da quando ti ha conosciuta ha perso completamente la testa...e ora voglio la mia rivincita".
Si alzò dal posto e poggiò le mani sulla scrivania mettendosi in modo esposto sul mio viso.

"Tu sei completamente pazzo, sei rimasto solo e questo ti porta a fare del male alle persone.
Ma non te la caverai facilmente,stanne certo...ora và via".

"Passa un buon Natale bambola". Ammiccò e andò via. Portai una mano fra i capelli per l'esasperazione,
ero nei guai fino al collo. Farà del male a tutti noi solo per un stupido capriccio.
Come affronto tutto questo? Andrò a pezzi,sicuro.

                                                    *      *       *     *      *
Mancavano due minuti alle otto e io ero più agitata che mai.
Speravo che non facessero il terzo grado a Zayn o l'avrei sentito piagnucolare e lamentarsi per tutto il resto della settimana.
Stavo spazzolando i capelli quando sento il campanello suonare.

Scendo per le scale velocemente,ma fui tirata indietro per il braccio da Brandon.

" Andrà tutto bene,mamma e papà saranno felici". Quei dannati lividi avevano sfigurato il suo bellissimo volto.

"Lo spero". Ecco il mio fratellone di sempre. Prendendo fiato andai a d aprire e vidi Zayn in tutta la sua.....timidezza.

"Ciao Zayn". Lo salutai con bacio sulla guancia. Lo vidi corrugare la fronte mentre entrava in casa, di solito non lo accolgo così ma
stavo morendo dalla vergogna.

"Piccola sii te stessa, lo so che sono l'ultima persona a doverti dare dei consigli ma fallo per tutte e due". Mi disse a bassa voce mentre
ci recavamo nel salone;dove ci attendevano Jenny,Chen e Brandon.
Arrivammo mano nella mano, e così potei sentirmi più sicura.
Il primo passo lo fece Zayn andando verso Chen stringendogli la mano e poi verso Jenny, a cui diede un mazzo di fiori e poi con
un'altra stretta di mano più confidenziale a mio fratello.

Si avvicinò di nuovo a me e mi diede una rosa rossa.

"Questa è per te". Mi diede un bacio a stampo. Arrossì violentemente.

"Andiamo di là,la cena è pronta." Annunciò Jenny.

Il resto della serata proseguì molto meglio di come mi aspetassi, ai miei famigliari piacque subito il carattere del moro,si
complimentavano sempre anche per la dolcezza nei miei confronti.
Arrivò il dolce e la mano di Zayn era ancora stretta nella mia, quando Chen all'improvviso si alzò.

"Ragazzo,vieni a fare due chiacchere con me". Vidi lo sguardo incerto di Zayn: mi strinse la mano ma lasciò andare.
Speravo che andasse tutto bene.

Pov's Zayn     


Solo i miei pantaloni erano a conoscenza della paura che provavo in quel momento. Me la stavo facendo addosso!
Ma poi per cosa? Per una chiaccherata con il patrigno della mia ragazza?! Pff.. io sono Zayn Malik,mi adatto ad ogni
situazione e so controllarmi.
Vaffanculo,non ci riesco a stare calmo.
Io e Chen eravamo in giardino e d'un tratto si fermò facendomi sobbalzare: spero di non essere bombardato
qui, con un bazooka atomico.

"Senti Zayn, ti ho portato qui per sapere se hai intezioni serie con  Nicole".

"Signore, per me lei viene prima di tutto."

"Sai, lei non è mia filgia biologica...L'ho portata qui quando aveva dieci anni. Non gli sono stato accanto durante l'infanzia,
e questo mi fa star male perchè non mi sono goduto gli anni più belli. L'ho vista crescere e diventare subito una donna,
mi ha sempre fatto sentire fiero di lei e ora che vent'anni io la ritengo ancora una bambina. La mia bambina..."

Una lacrima scese dai suoi occhi mandorlati.
L'affetto di un padre verso una figlia- anche se non sua- è la cosa più bella che può esistere. Mi avvicinai per confortarlo dandogli una pacca
sulla spalla: mi fece tenerezza, infondo non me l'aspettavo così questa serata....emozionante.

"Nicole è unica,sò cosa prova nel vederla adesso,insieme ad un altro uomo: ma io posso giurare di amarla,
e il mio amore nei suoi confronti non cambierà per nulla al mondo. Farla soffire è l'ultimo dei miei pensieri".

"Ti credo Zayn, e hai la mia benedizione. Amala e rispettala come meglio puoi."

"Può fidarsi di me".
Ci abbracciammo e tornammo al tavolo per finire il dolce.
Rassicurai Nicole con un sorriso e dopo aver terminato ci alzammo.

"Nick,lascia stare. Vai con Zayn...ci penso io qui."
La mia ragazza annuii e andammo in camera sua sedendoci sul suo letto comodo.

"Allora,come è stata?"Mi chiese premurosa mentre massaggiava la mia nuca.

"Una serata stupenda,mi sono sentito subito accettato e a mio agio".

"Sono felice". Disse baciandomi, approndii il bacio mentre ci sdraiavamo sul materasso e presi a massagiarle i fianchi.

"Ieri qui ci siamo divertiti..."Dissi alludendo alla sera precedente.

"Me lo ricordo". Rispose arrossendo.  "C'è tempo per il round del secondo giorno,no?" Chiesi malizioso.

"No non c'è nè....sotto postrebbero sentirci".

"Va bene,ma sappi che non mi sfuggiarai ancora per molto, amore". E le baciai la punta del naso...d'un tratto la sentii irrigidirsi.

"Zayn,devo dirti una cosa".
Stavo iniziando a preoccuparmi. Mi misi a sedere e la fissai.

"Mi devo preoccupare?" Rimase interdetta alla mia domanda,così capii che c'era qualcosa che non andava.

"Nick parla, non farmi spaventare".

"Ti dirò tutto,ma per favore non alzare la voce e non abbandonarmi come l'ultima volta".
 Ok,le cose si fanno serie.

"Non ti abbandono,ma ti prego dimmi che succede".

"Riguarda mio fratello....e purtroppo anche Orlando".

Io lo sapevo che quel bastardo non si sarebbe fermato davanti a niente.
Tesi la mascella e sentii il respiro farsi più corto.

"Continua".







Buonsalve ladies and gentlemen!
Mio Dio quante novità in questo capitolo! O.O Allora premetto che ho li ho scritti in tre giorni avendo la febbre,
non volevo starmene con le mani in mano e mi è venuta l'ispirazione ,così ne ho sfornati due muahaah.
Well,non so voi ma io inizio ad odiare Orlando,perchè è un vero egoista e anche stronzo se permettete!
Invece amo sempre di più Nicole e Zayn...sono una coppia bellissima! <3
Sono nati per stare insieme!
(Ovviamente nella nostra immaginazione perchè in realtà Zayn sta con Perrie xD)
A proposito a voi piacciono le LITTLE MIX?
A me si, e mi piace anche Perrie. E' simpaticissima xD.

Come sempre recensite in tante! Ci conto eh...e poi scrivetemi anche si vi piacciono le LM,così per sapere
altri generi che vi piacciono oltre i nostri 5 FIGHI ANGLO-IRLANDESI *-*.

Grazie dell'attenzione e per seguire "Different bodies".
Al prossimo chapter, baciiiiiii.


Passate se volete anche per la storia "Prenditi cura di me"
Triangolo amoroso fra Madison,Zayn ed Harry.Cliccate qui :
 
Prenditi cura di me



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Capitolo 13
*** Un patto. ***


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13. Un patto.


Ricordate di leggere le note dell'autore ;) a dopo!
E buona lettura!

La tensione era palbabile.
Potei leggere negli occhi della ragazza la paura, che fece incupire il suo verde raggiante.
Maledissi quel giorno che la vide,
il giorno che lo conobbi
e il giorno che mise le mani sul viso di Nicole.
Pregavo in mente che quel figlio di buona donna non avesse commesso un passo sbagliato perchè avrei perso le staffe.
Non sopportavo vederla triste: non mi regalava quei sorrisi così luminosi,la risata cristallina e pura, le grandi praterie
che aveva al posto degi occhi venivano messe in ombra da quel colore scuro e profondo.

Per infoderle coraggio,presi una sua mano e la strinsi con la mia; anche per farle capire
che non sarei fuggito di nuovo...avremo affrontato la questione insieme,qualunque cosa fosse.


Respirò e diede parola ai suoi pensieri.

Rimasi ad ascoltare tutto,per filo e per segno: da quando il suo amico Itan ha messo piede fuori dall'ufficio della ragazza
fino al punto in cui Orlando è entrato senza preavviso.
Mi disse anche l'avvenimento della sera precedente: il fratello era tornato pieno di lividi e il messaggio sconosciuto
-ovviamente mandato da Orlando- diceva che le persone avrebbero pagato per i propri errori.
Sapevo per certo che quel ragazzo era uno stronzo fino al midollo,ma a tal punto a ferire persone innocenti come la mia Nicole
mi manda letteralmente in bestia,non solo perchè fa parte di me...ma come osare mettere le mani su una donna?

"Ora tutto quadra". Constatai una volta che Nick finì di parlare. Mi guardò perplessa come se fosse lei la causa di tutto questo...cosa che non era affatto vera.

"M-mi ha detto anche che prima o poi sarò sua...Io invece ho ribattuto dicendo che appartengo solo a te".
D'istinto l'abbracciai forte: ogni giorno dimostra quanto tenga a me e quanto mi ama. Non avrei potuto chiedere di meglio se non
una ragazza come lei.

"Hai fatto benissimo a ricordaglielo: nessuno mi priverà di te. E ti prometto che tutto questo finirà". Baciai i suoi capelli
setosi profumati all'albicocca mentre lei si accoccolò di più al mio petto.
Ora che ci pensavo, di sfuggito ricordai il volto di Brandon coperto da segni violacei.

"Nick,è stato Orlando a ridurre così tuo fratello?"

"S-si". Aumentai la presa sui suoi fianchi,l'avvertii e alzò di scatto la testa per puntarmi lo sguardo.

"Zayn,adesso guardami. Non metterti nei guai per il momento: quando sarà l'occasione sconterai tutto e ti lascerò fare.
Brandon sta meglio,l'aiuterò io a riprendersi,ma tu promettimi che non dirai niente".

"Nick è assurdo".

"No Zayn. Dammi la tua parola che non farai e non dirai niente". Sostenni i suoi occhi e alla fine cedetti.

"Hai la mia parola". Mi racchiuse in un abbraccio e baciò teneramente il mio collo.

"Non roviniamo questa serata".

"Hai ragione". Ero completamente andato: continuava ancora a lasciare umidi baci sul collo e chiusi gli occhi per godermi
quelle sensazioni che solo lei sapeva farmi provare.

"Puoi dormire qui se ti va, domattina alle cinque saranno tutti via".

"Uhm,si mi hai convinto! Ma devi darmi qualcosa...non posso dormire nudo. Poi se cambi idea non c'è problema". Amiccai malizioso.

"Non avrei problemi,ma siccome siamo in inverno e può succedere di tutto con la mia famiglia,
indosserai qualcosa di Brandon". Ricambiò l'occhiata furba: mi faceva impazzire quando assumeva quell'aria così sexy.

Bussarono alla porta.

"Posso entrare o non è il momento adatto?" Sentimmo dire aldilà della porta la voce di Brandon.

"Entra Brady". Rispose Nick: il fratello entrò con un sorriso sghembo,aveva l'aria di chi la sapeva lunga. Oltre questo, vidi meglio
i segni lasciati sul suo viso...Cazzo l'ha conciato malissimo.

"Scusate ragazzi,ma mamma e papà volevano sapere se avevate voglia di andare alla caffetteria per qualcosa di caldo".

"Uhm no,in realtà abbiamo deciso di vedere un film e Zayn si ferma qui a dormire".

"Okay va bene...e cercate di non farvi sentire dai vicini, non sono abituati e hanno una certa età".
Vidi Nicole diventare paonazza, e non potei fare lo stesso anch'io.
>Stronzo di un giapponese<.

"Brady ma ti senti?! Ti prego esci...". Disse la mora nascondendosi il viso tra le mani,il fratello l'abbracciò affettuosamente.
Io come un calamaro imbrazzato me ne stavo a guardare senza proferire parola.
>Non è da Zayn Malik imbarazzarsi,ma cavolo qui ci va di mezzo il mio orgoglio!>

"Dai sorellina scherzo, ora vado. Divertitevi -erm cioè...buonanotte".
Ricambiai forzato un sorriso,poi con quell'aria da falso spavaldo se ne andò.

"Zayn,scusalo." Mortificata si avvicinò a me mentre aveva ancora le mani su una parte del viso. Sembrava un cucciolo.

"Dai non pensarci, anche le mie sorelle certe volte rompono le palle a prendermi in giro". La consolai abbracciandola.

"Meglio che vada a prenderti qualcosa per dormire". Annuii e la ragazza si recò nell'altra stanza; nel frattempo io misi un dvd.
Ormai conoscevo a memoria quella camera e l'intera casa.
Nicole tornò con in mano un pigiama in flanella e me lo perse mentre mi lasciò un bacio a fior di labbra.
Ci preparammo per la notte e ci infilammo nel letto mentre nella televisione veniva proiettato il film.

Eravamo accocolati sotto le coperte:lei poggiato sulla mia clavicola e io le lisciavo i capelli.
Quel film non mi interessava granchè ma pur di stare con lei avrei visto un cartone della Walt Disney.

"Ti amo". Le sussurai flebile all'orecchio: alzò il capo e mi rispose con un bacio che subito aprofondii.
Mi stavo facendo prendere dal momento, il bacio diventava sempre meno casto e io sentivo già nascere qualcosa nei pantaloni.
Le sue mani massaggiavano il mio petto mentre le mie erano deposte sul suo fondoschiena.
Non ce la facevo più.

"Nick...Ti voglio, adesso". Affannato pronunciai quelle parole, aprimmo gli occhi in contemporanea.
Mi rispose con un altro bacio, così finemmo per fare l'amore.



* * *

Pov's Nicole


Una luce candida traspariva dalle tende, ma non fu questo a risvegliarmi in modo felice.
Accanto a me c'era la persona che amavo, anzi rettifico,agrovigliato a me.
Il suo profumo mascolino mi inebriava le narici, era una visione paradisiaca: le ciglia lunghe sembravano quasi toccare
le guance, il respiro regolare e i capelli arruffati per la
notte passata insieme.
>Iniziavo a considerare l'affermazione sulla battona di Itan>. Ma la considerai di nuovo inutile ripensando ad ogni attimo d'amore
che ci concedavamo e come fosse solida la nostra relazione.

Zayn era poggiato sul mio petto, le braccia mi circondavano la vita e le gambe erano incastrate fra loro. Ero in una specie
di gabbia.
Provai ad alzarmi ma niente,la sua forza era indistruttibile anche quando era in stato di riposo.
Gli carezzai la cute:ormai mi ero arresa all'idea di alzarmi.

"Mmmmh". Risi per quel buffo suono.

"Allora sei sveglio".

"Non del tutto". La sua voce impastata era pari ad un ruggito di leone.

"Amore sai che giorno è oggi?"

"Non dirmi che si tratta di una svendita di scarpe perchè non mi alzo".

"No razza di pigrone. E' la vigilia di Natale!" Dissi esaltata. Alzò di scattò la testa e mi guardò ancora con occhi assonnati.

"Stai scherzando vero?"

"Più seri di così si muore".

"Cazzo la vagilia...Domani è Natale! Fanculo agli gnomi,non mi sono organizzato".

"Buongiorno anche a te amore".

"Scusa fiorellino, buongiorno". Mi baciò a stampo e si tolse su di me poggiandosi al guanciale.

"Per cosa non ti sei organizzato?"

"I ragazzi mi hanno chiesto se volevamo passare con loro la vigilia e la sera del Natale,ma
mi sono dimenticato di chiederlo a te".

"Per me non c'è nessun problema, e poi ci sarà da divertirsi!" Dissi già euforica,amavo stare in compagnia dei suoi amici
erano tutti pazzi ma comunque gentili e con un gran cuore.

"E' bello svegliarsi sapendo che non sono di turno in pasticceria".
Disse stiracchiandosi,poi si fece più vicino a me e poggiò la fronte sulla mia.

"Ma è ancora più bello trovarti qui al risveglio". Baciò il collo,la mascella,la guancia e finalmente poi arrivò alle labbra.

"Ti amo da morire". Enunciai estasiata da quel bacio, stavamo per far combaciare di nuovo le nostre labbra quando il cellulare del
mio ragazzo prese a squillare.
Sbuffò e rispose.

"Pronto?"

"Maaaaalik!" Un urlo talmente forte che fece coprire le orecchie anche a me; sembrava il richiamo di un animale.

"Cazzo Louis,ora ci paghi una visita dall'otorino! Merda non ci sento più..." Zayn si massaggiò l'orecchio. Ecco chi era...quel pazzo di Tommo.
Sussurai di mettere il vivavoce così da dirgniene quattro.
Gli feci la romanzina ma la prese a ridere come tutte le volte.

"Va bene,stasera a casa di Liam. Ciao Tommo". Lo salutammo entrambi, poi decidemmo di andare alla pista di pattinaggio.






* Alla pista di pattina
ggio*


"Dai Zayn,non fare il solito fifone!" Preghai per la decima volta quel tastardo di ragazzo:non si decideva a scendere in pista per paura di cadere.

"Fifone a chi?! E guarda che non è mica facile,qui ti ritrovi il culo surgelato!"

"Se magari prendi la mia mano il tuo bel culo sarà intatto". Ecco cosa succedeva una volta persa la pazienza: la volgarità
che non era in me e quel briciolo di contegno che possedevo andavano a farsi benedire con tutto il resto.
Per volontà divina, prese coraggio e mi tese la mano: piano piano lo trasportavo con me al centro della pista e anche se era barcollante
arrivammo intatti.

"Visto?" Incalzai in tono rassicurante: mi guardò ancora un pò torvo,dopo di chè si avvicinò e circondò con le sue mani i miei fianchi.

"Grazie amore, ma non cantiamo subito vittoria". Mi baciò la punta del naso e d'improvviso mi sentii osservata: una strana sensazione,
come se ci fosse una persona alle tue spalle ma tu non riesci a vederla; mi salirono dei brividi di paura, temevo di incontrare
qualcuno di indesiderato. Mi girai circospetta ma non trovai nessuno.

"Nick, guarda chi c'è!" Zayn mi fece tornare sulla terra, vidi arrivare Harry con una ragazza biondina: era Sasha,la ragazza che lavora in pasticceria:
l'ho conosciuta stando nel corpo di Zayn, era davvero carina e molto gentile. Harry come sempre aveva un sorriso a trentadue denti,
oggi forse un pò più smagliante data la dolce compagnia.

"Ehi ragazzi come va?" Il riccioluto salutò entrambi e ci presentò la ragazza, stavano insieme da quasi una settimana. < Che carini!>

"Bene, e vedo anche tu stai bene". Rispose Zayn alludendo alla fresca coppia: il riccio e la bionda si scambiarono un sorriso
complice e poi Harry le circondò le spalle.

"Alla grande". Di rimando risposero all'unisono.

"Beh,facciamo un giretto su! Ci si vede in pista". Dissi prendendo per mano il moro e portarlo a pattinare per tutta la pista.

Stavo morendo dalle risate: Harry era caduto tre volte e per tutte e tre le volte Ssha lo salvava in tempo; per non parlare di Zayn.
Lui al contrario era caduto una decina di volta e ogni volta bestemmiava come un matto.

"Ma certo ridi pure...non sei tu che hai fatto dieci figure di merda in una sola giornata in mezzo a quasi l'intera Rosewood!"
Gesticolava in modo incomprensibile e al punto non ce la feci più, mi trattenni la pancia e poi l'abbracciai.

"Fregatene della gente, mi sto divertendo da morire e dovresti fare anche tu lo stesso."

"Per favore Nick io-" Non lo feci finire di parlare che lo stroncai baciandolo appassionatamente.

"Tu?" Dissi una volta staccatandomi da quelle dolci labbra.

"Io erm, niente. Sei stupenda". E mi rubò un altro bacio.
Occhi.
Di nuovo quella sensazione di avere gli occhi puntati su di me, questa volta era più insistente e la paura cresceva sempre di più.
Mi sentii quasi mancare, ho avuto sempre il timore delle persone misteriose che non si rivelano direttamente: specie
in questo periodo che avevo quasi alle calcagna una persona men che meno insopportabile e oserei dire pericolosa.

"Fiorellino stai bene? Sei un pò pallida".

"Erm f-forse è il freddo...è meglio se vado a prendere un thè caldo qui al distributore".

"Vengo con te".

"Amore tranquillo, torno subito e poi starò meglio".
Il moro annuii e io mi diressi verso il distributore di bevande. Cliccai per prendere del thè caldo e aspettai che il bicchiere si riempì.
La macchina mi diede il resto e presi la bevanda sorseggiandola.

"Ma che coincidenza...ciao bambola".
Il mio cuore perse venti battiti, mi girai e lo vidi. Alto e sicuro di sè, si avvicinò pericolosamente e subito feci un passo indietro,ma
lui mi tirò per un braccio facendomi cadere il thè a terra.

"Lasciami,cosa vuoi da me?!"

"Un patto".





Salve a tutti,belli e brutti xD.
Well, come vedete ho aggiornato anche con il 13°capitolo! Wow,mi complimento con me stessa...ahahah.
L'ho scritto con poca ispirazione,poi vedendo il brutto tempo che fa nella mia città mi è venuto in mente
di mettere la parte della pista di pattiginaggio *-*
Ma avete visto che colpo di scena alla fine?
Mamma mia sto Orlando è dapertutto! >_<'' Ma fatte n'a vita no?!
Bando alle ciance, abbiamo anche Harry e Sasha che fanno i piccioncini
nel giorno della vigilia di Natale! <3
Beh,che dire...io amo sempre di più la coppia Zick ahahaha xD
è buffo come nome. E voi che ne pensate?
Come sempre recensite,mi fa piacere leggere i vostri commenti:
so se vi piace o meno come scrivo e se la storia vi interessa.

RINGRAZIO chi già segue e recensisce *-*
Alla prossima xoxo.
Hilary.




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Spero ci piaccia! Grazie in anticipo :*
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Capitolo 14
*** Sex,drug and rock n' roll. ***


ff














14. Sex ,drug and rock n'roll.







"Un patto?"
Chiesi incredula.
Quella situazione diventava peggiore ogni attimo che passava: Orlando aveva ancora racchiuso nelle sue mani il
mio polso, per farmi capire che non avrei dovuto oppormi e star a sentire tutto quello che mi diceva.

"Esatto bambola. Faresti di tutto pur di non vedere soffire Brandon e il tuo amato fidanzatino giusto?".
Mi disse con tono ironico,ma che tralasciava un senso di crudeltà.
Lasciò finalmente la presa dal mio polso e si scostò di poco,rimanendo ancora a  guardarmi.
Odiavo essere manipolata dalla gente, soprattutto quando arrivavano a toccare persone a me care.
Per mio dispiacere annuii: non volevo assolutamente mettere nei guai mio fratello, era già stato aggredito per una
sciocchezza,se avrei risposto diversamente l'avrei portato a fargli ancora del male.
 E al mio ragazzo,anche se avevo promesso  che sarebbe andato tutto bene, era più forte di me non proteggerlo.

"Bene. Allora,per primo: voglio che tuo fratello chieda scusa a mia sorella per
come l'ha trattata e infine...lascia Zayn."
Al sentire quelle parole sentì il vuoto alla bocca dello stomaco, per un attimo credetti di cedere.

"P-perchè devo farlo?" Chiesi con gli occhi già che pizzicavano. Odiavo mostrarmi debole,in quel momento non sapevo
più a cosa pensare...Dovevo lasciare Zayn? La risposta era no, a prescendire, ma come potevo far finire questo tormento?
Più mi convincevo che avrei potuto trovare una soluzione,più sentivo Zayn già lontano da me.

"Oh piccola Nicole, tu conosci solo il lato buono di Zayn".

"Che vuoi dire?"

"Deduco che non te l'abbia detto..." Abassò il capo e sorrise di sottecchi.

"Cosa doveva dirmi?" Chisi impaziente. Girava intorno alle parole e io iniziavo a sentire il nervosismo salire.

"Sai, il tuo ragazzo faceva parte della mia gang: infrangevamo le regole, marinavamo la scuola e
altre cose poco piacevoli..." Lasciò sospeso l'argomento come se non volesse farmi spaventare.

"E poi ovviamente  come tutti i ragazzi, ci piacevano le belle donne...ne avevamo sempre una diversa". Rise a quei ricordi.
"Non abbiamo mai voluto una relazione stabile, ci godevamo la vita. Il nostro motto era>Sex,drug and rock n' roll".<
Scrollò le spalle.

"Infatti la frase dice tutto". Concluse con sorriso furbo e pieno di cattiveria. Quelle parole furono come
uno schiaffo tirato in pieno in volto: perchè non me l'aveva mai detto?
Una parte di me era delusa: credevo che eravamo arrivati al punto di non nasconderci nulla,a quanto pare
abbiamo tralasciato questo particolare.
Un'altra parte, forse quella più razionale, diceva che forse non aveva avuto motivo di dirmelo perchè
erano cose che appartenevano al passato e poi avrebbe trovato lui il momento giusto per rifermi tutto questo.

Non ce la feci; mandai giù una lacrima salata, la pulì immediatamente con il dorso della mano per non
mostrarmi più frustata di quanto lo ero già.

"Su non piangere bambolina...Credevi che una persona come Zayn avrebbe potuto amare davvero una ragazza?"
Si avvicinò massaggiando con la sua grande mano la mia guancia arrossata per aver trattenuto le lascrime.
Mi tolsi da quel contatto e lo guardai truce.

"Lui mi ama! Tu non sai cosa significhi amare una persona, non sai proprio nulla!"

"E' proprio qui che ti sbagli. Anch'io una volta era innamorato,ma non è finita come mi aspettassi.
Ora stai sapendo fin troppo: adesso và e fai la cosa più giusta".

"Sai meglio di me che non è la cosa giusta". Controbbatei per farlo ripensare ancora. Cosa invana.

"Ti dò un ultimo imput: perchè non parli con Zayn? Lui saprà speigarti meglio di me
cosa faceva. Ora sta a decidere".
Detto questo se andò mentre io rimasi lì impalata,senza sapere come iniziare e come finire quello che stava per succedere.
In quel momento volevo morire: stavo per perdere la cosa più preziosa che abbia mai avuto,il mio  amore stava per frantumarsi
come un qualsiasi pezzo di vetro, probabilmente stavo perdendo la mia ragione di vita.
Triste e amareggiata trovai la forza di compiere dei passi e tornare sulla pista: dove c'erano ancora tutti ad aspettarmi.

>Forza Nick, è la cosa giusta per tutti<.

"Oh eccola!" Esclamò il moro vedendomi arrivare. Indossai di nuovo i stivaletti e feci un altro paio di giri
sulla superficie ghiacciata.
Arrivai al punto che non ce la feci più; così presi la mano di Zayn e lo condussi vicino l'uscita.

"Andiamo al parco?" Chiesi nascondendo la paura che prevaleva dentro me.

"Ma dai...ora che stavo imparando! Ci sono anche Harry e Sasha". Rispose piagnucolando, avrei voluto rimanere anch'io lì a divertirmi
ma avevo preso ormai la mia decisione.

"Ci torneremo dopo,devo parlarti". Dissi baciando la sua guancia.

"Va bene,mettiamo le scarpe".
Infilammo scarpe e giubbini,salutammo i nostri amici e ci dirigemmo verso il parco; mano nella mano.

Trovammo posto su una panchina e ci sedemmo mentre lui giocava con le ciocche dei miei capelli.

"Sai, da piccoli si vivono momenti belli e brutti...Io ho un vago ricordo della mia infanzia: ho voluto cancellare del tutto
il periodo in cui stavo nell'orfanotrofio perchè mi riconducono alla tristezza e alla solitudine."
Iniziai a parlare. Lui smise di giocare con i miei capelli e stette attanto alle parole che proferivo.

"Poi ci sono bambini che ricordano la loro infanzia come gli anni più belli in assoluto,dopo si passa alla fase dell'adolescenza:
difficile e entusiasmante allo stesso tempo.
Da ragazzi si fanno cose sbagliate, ma quando quest'ultimi diventeranno grandi,avranno imparato dagli errori cos'è la cosa giusta?"
Finì di fare il mio monologo con l'espressione perplessa del moro.

"Io credo di si: tutti commettono sbagli, ma credo che poi si arriva ad un punto in cui ci si stanca di fare le cose sbagliate
e si inizia a crescere. A cambiare".

"Tu quando hai capito di essere cambiato?"

"Credo nel momento in cui ho iniziato a lavorare in pasticceria e quando ti ho conosciuta".
Stava per baciarmi ma mi scanzai e in quel momento e le sue labbra caddero sulla mia guancia.
In quel momento considerai molto interessanti i miei stivali.

"Nick che ti prende? Sei strana oggi...". 

"Cosa combinavi con Orlando stando in sua compagnia?"Sbottai di colpo, lo vidi irrigidirsi.

"Ti ha di nuovo importunata vero?!"

"Non è importante al momento...ho diritto di sapere cosa facevate da ragazzini,perchè credo che
non fossero tanto belle". Rimproverai quasi. Sospirò e guardandomi iniziò a raccontare.
Erano più o meno le stesse cose che mi aveva già riferito Orlando,ma aggiunse che per colpa del suo amico aveva trascurato la
scuola e altre amicizie. Ogni tanto capitava l'occasione che spacciassero: lui faceva il lavoro sporco e Orlando si riempiva le tasche.
Aveva intrapreso la strada sbagliata e solo dopo si rese conto di quanto fosse stato stupido a non decidere per sè stesso.
Lasciò la compagnia di Orlando per lavorare indipendentemente e poi conobbe me.
Si fermò e in quel preciso istante diedi la notizia.

"Zayn,credo che ci serva del tempo".

"Per cosa?"

"Pensare".

"Non vorrai mica allontanarti per colpa del mio passato?" >Vi prego lacrime,non scendete<.

"Non è solo questo...Separarci sarà meglio per tutti e due." >Trattieni Nick,ancora un pò<.

"Nicole ma ti senti?! S-stai rompendo con me?"Anche lui era imparuito,lo si leggeva in quei occhioni mielati.

"Ti prego,è già difficile lasciandarti andare..." >Non scendete,lacrime odiose...<

"Allora non farlo! Scusami per non averti detto questo, ma volevo che conoscessi la parte migliore di me.
Sono cambiato Nick, io ti amo e averti lontano mi distruggerà soltanto".

"Per quanto  ti ami, devo allontanarti da me". Ammisi. >Troppo tardi,un fiume di lacrime è già sceso dai miei occhi>-

"E tutte quelle promesse che ci eravamo fatti? Tutti i momenti passati insieme, vuoi gettarli al vento?
Come puoi lasciarmi per una cosa del genere?!" Mi prese il viso fra le mani facendo pressione contro la sua fronte.
Stavo scoppiando,nemmeno io potevo lasciarlo andare via...sarei crollata.
Non risposi,tolsi le mani dal mio viso e lasciai un bacio a stampo su quelle labbra dolci
e che mi sarebbero sempre appartenute.
Mi allontanai e mi diressi verso casa, ma a metà percorso fui tirata indietro da una presa decisa e forte sulla mia spalla.
Zayn.
Mi girò e sbattei con il petto contro il suo: aveva il fiatone,sicuramente per la corsa. Gli occhi erano gonfi. Quei bellissimi occhi.

"Pensi che mi arrenderò? Mai, tu sei solo mia...e chiunque ti abbia costretto a farti fare questo,la pagherà cara.
E' una promessa, Nicole." All'inizio non capii il filo logico della sua frase, ma poi ci arrivai: gli bastò poco per percepire
che quella,non era stata una mia azione volontaria.

"Zayn tu non capisci...". Mi zittì mettendo un dito sulle mie labbra.

"Non voglio passare il Natale così,senza la mia ragazza,senza la persona per cui vivo per il resto dei miei giorni.
Ricorda solo che sei e sarai mia,sempre". Corse via,lasciandomi sotto il cielo che fioccava.

"Mia!" Urlò l'ultima volta, per poi sparire completamente.



Pov's Zayn


Così quel bastardo voleva la guerra? Bene,accetto volentieri...è da un pezzo che non ne riceve di santa ragione e
quale momento se non migliore di questo per fargliela pagare?!.

Poteva togliermi tutto,ma lei no. Assolutamente No.
L'amo più di me stesso, e ho giurato al mondo intero che l'avrei protetta e le sarei stato accanto in ogni istante.
Passo sopo passo,sentivo la rabbia perforarmi il corpo;
solo sentire quelle parole così tristi e la sua espressione così frustata mi doleva il cuore.
Passo dopo passo,pensavo alla lezione che darò finalmente a quello stronzo.
Riavrò la mia Nick,ad ogni costo.



Leggimi!!!!
Allora bella gente di efp datemi il benvenuto dato che è quasi un secolo che non ci si vede! xD
Passando alle cose serie: vi aspettavate che Nick prendesse una decisione del genere e che si lasciassero?
Spero che andrà bene...anche perchè Orlando ce la sta mettendo tutta per fare lo stronzo U.U
Zayn da vero uomo combatterà il suo amore! *Piange come una fontana* :)
Detto questo: a voi le recensioni!
Un bacione e un enorme grazie a tutte voi che seguite questa storia <3.

Ricordate di passare anche per la mia prima storia:
Cliccate qui:

Prenditi cura di me


Intrighi e amore incentrati su Zayn,Madison ed Harry.


Baci,Hilary.













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Capitolo 15
*** Let me love you. ***


tuio
15. Let me love you.








Arrivai dinanzi ad un portone dalla porta nerastra, di nuovo in quel quartiere sperduto e malandato.
Bussai alla porta e venne ad aprire una donna bionda: alta,slanciata, corpo provocante e aria da superiore.
La guardai sotto sopra, quasi schifato: forse un tempo mi sarei fatto attrarre da un tipo così,solo per divertirmi.
Ora mi resi conto di quante cose fossero cambiate da quel tardo pomeriggio d'estate...il giorno che decisi di cambiare la mia vita.
Di lasciarmi il passato alle spalle e ricominciare: per prima cosa, lasciare la compagnia di Orlando.

"Ciao,cerchi qualcuno?" Mi chiese la barbie ossigenata.

"Si, Orlando. E' in casa?" Cercai di essere pacato per non far trasparire la rabbia che mi avrebbe divorato in una frazione di secondi.

"Certo,entra pure." Mi lasciò passare dentro quella gattabuia, tutto sommato all'interno era messa meglio
di come appariva all'esterno. La donna mi portò fino a quello che doveva essere il salotto.
Mi fece accomodare sul divano e aspettai con ansia Orlando.

Dopo pochi minuti scese dalla rampa delle scale a chiocciola: entrò con la sua solita faccia da spavaldo; mi urtava i nervi.

"Malik, benvenuto nella mia umile dimora". Disse allargando le braccia come se stesse paragonando quella caverna alla reggia di Versailles.

"Non ho bisogno della tua accoglienza, sono venuto per mettere in chiaro alcune cose".

"Quanta fretta! Prendi almeno una birra, è la vigilia di Natale". Sdramatizzò senza successo; la mia espressione rimase neutrale.

"Come non detto...Amore,vai su in camera: io e il mio amico dobbiamo parlare,ti raggiungo appena posso".
Si riferì alla sua compagna; lei lasciò un bacio sulle sue labbra e scomparì dalla nostra visuale avviandosi verso il piano superiore.
Io e il ragazzo biondo ci guardammo dritto nei nostri occhi,aspettando che uno dei due iniziasse a parlare.
Tossì e presa parola mentre si sedeva di fronte a me su una poltrona scura in pelle:

"A che devo alla tua visita?"

"Scometto cento dollari che hai avuto ancora il coraggio di rivolgere parola alla mia ragazza".
Corrugò la fronte e fece una smorfia di indifferenza: come se si volesse dimostare innocente.

"Stai perdendo la scommessa amico...Io non ho detto proprio niente alla tua fidanzatina". Portò alla bocca la bottiglia di birra e ne prese un sorso:
ormai ero incontrollabile,mi alzai di scatto e andai verso lui togliendoli l'oggetto di  vetro dalle mani in modo brusco.

"Neghi anche l'evidenza?! Ma che razza di persona sei? Almeno una volta nella tua vita sappi ammettere quello che fai". Ringhiai.

"Non sei nè il primo e nè l'ultimo per farmi da moralista."

"Potrebbe essere: ma ti avevo avvertito Orlando, se ti saresti avvicinato di nuovo a Nicole,ti avrei fatto passare i guai.
Ed ecco che l'hai fatto".

Rise di gusto mentre finì di bere la bevanda.

"Ma per favore! Ora non vorrai dirmi che ami davvero quella ragazza e passerai il resto dei tuoi giorni con lei".
Fece gesti teatrali per farmi sentire redicolo; quando era l'esatto contrario.

"Cosa c'è di male nell'amare una persona? Ah scusa,sto parlando con un tizio che dei sentimenti nemmeno li conosce".
Si alzò lentamente dalla poltrona senza perdere il contatto visivo.

"Ti ricordi di Faith? Beh,io l'amavo davvero e poi cos'è successo? Mi ha lasciato solo come un cane".
Disse quasi sputando quelle parole.
Ricordavo perfettamente Faith: era una ragazza dolcissima e amava Orlando,come lui amava lei.
Quando si lasciarono il biondo cadde quasi in depressione,diventando quello che ora è. Uno stronzo pericoloso.

"La ricordo. Ma lei non voleva far parte dei tuoi casini,avevi e hai tutt'ora una vita troppo pericolosa.
Faith desiderava solo vivere in pace con te".
Prese un altro sorso dalla bottiglia in vetro e il sguardo si fece più duro.

"Se mi amava davvero accettava anche il mio stile di vita! Perciò non riesco a vederti con quella ragazza...
lei mi ricorda Faith: so bene che ti ama, ma ha fatto sì che tu te ne andassi dalla nostra compagnia".
Rimasi scioccato: lui che paragonava Nicole alla sua ex ragazza, questa era buona.
Perciò era questo il fine: l'invidia l'ha portato a fare del male sia a me che a Nick.
Strinsi e pugni cercando di controllare il mio nervosismo: quel discorso era un paradosso, voleva vedere soffrire
due persone innocenti solo perchè lui ha perso il grande amore della sua vita?

"Quindi tu mi stai dicendo che sei geloso nei nostri confronti,solo perchè ci amiamo".

"Questo è solo uno dei tanti motivi Malik. C'è un altro problema irrosolto, che hai lasciato
a me sulle spalle quando te ne sei andato".
Corrugai la fronte per far capire la mia confusione.

"Di che stai parlando?"

"Hai lasciato un debito di 450 dollari,quando comprammo la roba da quel tizio che veniva spesso
con la sua jeep nera ed era accompagnato da un altro uomo più paffuto".
Ora ricordai: una sera Orlando mi ordinò di ritirare la roba da questo tizio,
poichè quel giorno era impegnato per altro.
Io non avevo abbastanza denaro e quindi gli dissi di aspettare qualche giorno per il pagamento e l'uomo accettò.

"Sono pur sempre affari tuoi, io avevo solo il compito di ritirarti la roba,non anche di pagarlo."

"E dimmi,ora dove trovo i soldi per ricopensarlo?"

"Rimboccati le maniche e risolvi da solo questa situazione. Ora, un'ultima cosa:
non farti mai più vivo e lascia perdere la mia ragazza,lascia perdere me e tutto che riguarda la mia vita.
Non hai nessun diritto di importunarla,soprattutto quando è sola.
Quindi se non vuoi fare compagnia ai tuoi cari al cimitero,levati dalle palle una volta per tutte".
Dissi puntandogli il dito al petto e guardondolo minaccioso,lui di tutta risposta mi prese per il colletto della maglia e mi
mantenne stretto.

"Non fare lo spaccone Malik,se ora sai dare un pugno è perchè te l'ho insegnato io.
Stando con me hai imparato ad essere uno duro,adesso che sei innamorato hai fatto un salto nel passato tornando
ad essere uno stupido ragazzino alla prima cotta".
Lì non ci vedi più: mi liberai dalla sua presa e lo scaraventai a terra colpendolo con pugni e calci.
Non aveva capito che erano guai seri se intralciava il  mio cammino.

Non smisi fin quando non lo vidi perdere le forze nel dimenarsi; l'avevo conciato proprio male
ma se le meritava eccome.
Mi alzai dal suo corpo con le nocche sanguinanti e gli sputai addosso: provavo solo schifo nei suoi confronti.
Avanzai ancora una volta prendndolo per un braccio e facendo sì che mi ascoltasse:

"Non dire che non ti avevo avvertito: ti consiglio di prendere la scelta migliore".

Mi aggiustai il cappottino e uscì fuori da quella gattabuia lasciando dolorante quel pezzo di merda.
Un'altra lezione gli era stata data: ora spettava a lui come comportarsi.
Proseguii verso casa mia e una volta che entrai andai direttamente nella mia stanza chiudendola a chiave:
mi tolsi i vestiti e mi recai in bagno per medicarmi le ferite alle mani.

Una volta finito tornai in camera e mi buttai nel mio letto.
Sentivo un vuoto al petto, faceva malissimo e alla fine non resistetti e piansi.
Piansi fino a sighiozzare, strinsi sul viso il cuscino come se fosse l'unico oggetto su cui poggiarmi per non cedere.
Ogni lacrima apriva nuove ferite al mio cuore: l'idea di aver perso Nicole mi faceva solo stare in uno stato pietoso.
Come se stessi facendo un incubo,smisi subito di versare lacrime e m pulii il viso con il dorso della mano:
le avevo promesso che avrei lottato pur di averla con me e io mantengo sempre le mie promesse.



Pov's Nicole.


"Ti prego Brandon, fallo".
Stavo pregando in tutti i modi mio fratello di andare dalla sorella si Orlando e chiederle scusa,per tirarci
una volta per tutte fuori da questo casino.

"No e ancora no. Lei mi ha solo usato e non mi pento di averle detto tutte quelle parole.
Il discorso è chiuso Nicole".
Si girò di spalle per andarsene ma lo fermai per il braccio.

"Potrebbe farci del male, vedi cosa mi ha fatto fare? Ho lasciato Zayn,in cambio lui non mi darà
più problemi".
Dissi piangendo a dirotto, oramai era tutto il giorno che versavo lacrime...avrei potuto costruire una fontana.
Mio fratello addolcì i muscoli e massaggiò la mia guancia,mentre raccolse con il pollice
un lacrima scarlatta.

"Stà certa che Zayn tornerà. Ora cambiati e vieni giù a cenare, dopo tutto è la vigilia."
Detto questo mi lasciò sola nella mia camera.
Non avevo proprio voglia di festeggiare: avevo immaginato questo giorno diversamente e invece?
Sono rinchiusa in queste quattro mura.

Quando si è felici ci sarà sempre un momento in cui il dolore avrà la meglio.
Ora che vedevo la mia vita sotto una luce diversa,in uno scocchio di dita questa luce
è stata sostituita dal buio.
Il buio che in questo momento rappresentava il mio umore a pezzi.

Si dice che se vuoi proteggere una persona devi lasciarla andare: ma poi cosa resta?
Una voragione così profonda dove niente e nessuno sarà capace di tirarti fuori,
i tuoi giorni sembrano sempre più vuoti ma colmi di tristezza,
le lacrime sono all'ordine del giorno e sembra che non trovino foce dove sfociare.
 
Ero così debole che riuscii solo a scostare le coperte e infilarmici dentro mentre
mettevo le cuffie per passare il tempo in compagnia della musica.

Non so quanto tempo passò da quando iniziai ad osservare i fiocchi di neve cadere candidi dal cielo
attraverso la mia finestra, ma un tonfo dall'altra parte del letto attirò la mia attenzione:
era la mia matrigna che mi guardava preoccupata.

"Piccola Nick,perchè non scendi e festeggi con noi? Senza te non è lo stesso".

"Voglio solo rimanere a letto e ascoltare musica triste tutto il giorno".




"Come? Proprio oggi? Così ti perderai il pollo all'arancia,lo stufato,
la torta al limone che tanto ti piace...". Cercò di convincirmi ma senza alcun risultato.

"Grazie,ma non me la sento".

"Va bene,capisco. Se cambi idea noi siamo giù."
Annuii e dopo che Jenny lasciò un bacio tra i miei capelli,sparì dalla mia camera.

                                                    *       *         *

Mezzanotte.


E' Natale.
Un giorno così dolce e pieno di speranze che al momento stesso per me sembra così
malinconico.
Dal piano di sotto udii lo stappare di una bottiglia e un acuto >Auguri<.
Raccolsi le mie forze e convinsi me stessa a scendere per festeggiare con la mia famiglia.
Dopo aver attraversato il corridoio e scese le scale, arrivai in soggiorno dove mi si presentò
una delle scene più belle che potessi vedere: i miei famigliari raccolti in un abbraccio caloroso.
Il mio cuore si scaldò suscitando un sorriso sul volto.
Mio fratello alzò il capo e sciolse quel contatto rimanendo con le braccia aperte.

"Manchi tu sorellina". In men che non si dica ero racchiusa nelle sue braccia forti e dopo
si aggiunsero anche Jenny e Chen.

"Buon Natale famiglia!" Dissi estasiata.

"Anche a  te Nick". Ripsosero all'unisono. Chen mi porse un piatto contenente la torta al limone
che mangiai assiame a Brandon al tavolo,mentre i genitori brindavano con un bicchiere di spumante.

"Allora,si è fatto sentire?" Domandò senza giri di parole,cosa che mi spiazzò.

"N-non ancora".

"Non ti lascerà andare facilmente, ti ama troppo". Abozzai un sorriso debole.Finii la torta e dopo aver
congedato tutti andai a dormire.

                                                    *      *       *

Dei piccoli raggi solari fecero capolino attraverso le chiare tende da farmi svegliare dolcemente.
Tirai un sospiro e tirai via le coperte, mi affacciai per qualche secondo alla finestra sentendo il freddo attraversare
il mio corpo.
Riordinai la stanza e andai nel bagno per lavarmi e vestirmi:oggi non volevo restare come un vegetale,fuori c'era la neve
e perchè non fare un pupazzo con il mio fratellino?

 >Almeno ti terrò fuori dai miei pensieri...<

Misi un semplice jeans con i scarponcini e un maglioncino di lana e scesi al piano inferiore.
Non c'era nessuno, solo dopo vidi appeso un post-it sul frigorifero.

>Siamo fuori,per pranzo torniamo...Baci,la tua famiglia".
Bene,addio al pupazzo di neve.
Aprii violentemente l'anta del frigo e subito dopo sentii suonare al campanello.

Aprii ma non vidi nessuno,proprio nel momento in cui stavo per chiudere un fogliettino
argentato attirò la mia attenzione.
Lo presi e lessi.

"Il tuo primo regalo natalizio ti aspetta alla panchina di fronte casa tua.    xx"  

La mia mente non smetteva di correre: presi subito le chiavi e mi recai alla panchina.
Un altro biglietto con una scatola.

"Indossali,ti terranno al caldo. Dopo, vieni al laghetto <3     xx".
Feci come mi era stato scritto e indossai un bellissimo golfino rosa cipria e un cappellino, caldi e morbidi.
Avevo un'ansia incredibile,volevo avere la conferma che fosse lui.
Così corsi fino al laghetto poco distante da casa mia e lì trovai Zayn con una chitarra in mano.
Rimasi immobile a guardarlo mentre pizzicava le corde dello strumento.

>If I was your man (baby you)
Never worry bout (what I do)
I'd be coming home (back to you)
Every night,doin' you right
You're type of woman( deserves good things)
Wrist full of diamonds(hand full rings)
Baby you're a star( I just want show who you are)

You should let me love you
Let me be the one to give you everything you want and need...

Baby good love and protection
Make me your selection
Show you the way love's supposed to be
Baby you should let me love you,
love you,love you>.

Ascoltai la sua voce così calda,mi scese una lacrima e corsi ad abbracciarlo più forte che potevo.
Uscirono dei singhiozzi e le lacrime bagnarono l'incavo del suo collo.

"Shh, sono qui fiorellino." >Quanto mi era mancato quella parola!<

"E' il regalo di Natale più bello che mi potessi fare Zayn". Dissi staccandomi e far incontrare i nostri sguardi.
Ora mi sentivo davvero rinata,aveva mantenuto la sua promessa ed era qui con me.
Annullò le distanze lasciando spazio ad un bacio intenso, urgente,disperato,voglioso...racchiudeva tutte
le emozioni che avevamo provato in questi giorni.

"Ti amo Nick,ti amo da impazzire".

"Ti amo anch'io". Le nostre labbra furono di nuovo unite.

"Amore?"
Disse staccandosi, mantenendo il contatto visivo e tenendomi stretta a sè.

"Dimmi."

"Buon Natale".



Guardate l'amore cosa fa,ha costruito tutto questo.
Dove prima c'era il nulla,adesso invece è l'universo.








Oh oh ohohoh So put your hands up!
Oh oh ohoh 'cause is a chapter! xD

Ahhahaha scusate per la schifosa combinazione di parole con la canzone "Stand up"
mi è venuta così. (Comprendete la mia follia).
Allora,datemi il benvenuto dato che è da tanto che non aggiorno T.T
perdonatemi,si era rotto il pc -.-
Spero solo di aggiornare presto anche il 16° capitolo!
Bene, che ne pensate??
Ci ho messo tutta me stessa per scriverlo e spero che il risultato sia positivo ;)
Aspetto le vostre recensioni!
Grazie per seguire la storia,ve ne sono grata <3.

(Passate per di qua:Prenditi cura di me
La mia 1° storia su Madison, Zayn e Harry )















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Capitolo 16
*** Tutto finito. ***


cap 16




16. Tutto finito.
 

Leggete le note d'autore,è importante!!! :) Ci si vede giù





Catturò ancora le mie labbra in un bacio più passionale, sentivo le labbra gonfie a causa dei continui morsi,

ma non mi dispiaceva affatto assaggiare il pieno sapore della bocca del ragazzo moro.
Le mie mani intanto erano nei suoi capelli corvini che sapevano di cocco: erano così morbidi e lucenti,
il mio tocco lo fece respirare affannosamente.

"Mi sei decisamente mancata, fiorellino". Soffiò a bassa voce sulle mie labbra, in modo tale che potessi sentirlo solamente io,
prese a massaggiare la mia schiena fino ad arrivare al mio fondoschiena che strinse con insistenza: si morse
il labbro inferiore mentre i suoi occhi si accesero di pura passione; era così  seducente.
Potei dire che all'interno dello  stomaco non c'erano farfalle,
bensì fuochi d'artificio;mi stavo accaldando  solo per un suo sguardo e per un suo tocco.
Una sensazione di volerlo tutto mio si fece spazio dentro me e così cominciai a baciargli il collo: dove il profumo
era più forte.

"Voglio averti solo per me". Mormorai nel suo orecchio per poi baciare il lobo.
Mugulò in approvazione e avvolse il braccio intorno alla mia vita, avvicinandomi di più al suo corpo.

"Mi stai provocando?" Domandò malizioso mentre passò la sua rosea lingua sulla bocca carnosa.
Ammiccai e ci ritrovammo di nuovo a baciarci con foga: non potevamo fare a meno dell'altro.
Era raro che avessi questi atteggiamenti; di solito era Zayn ad avere l'iniziativa.Dopo tutto ormai non avevo più motivo
di mostrarmi insicura, quindi se avessi voluto fare una mossa azzardata il ragazzo avrebbe accettato di gran lunga.

"Forse sì..." Risposi distaccandomi un pò. Sorrise malizioso e quando stava per dire qualcosa fummo interrotti da un vento
fortissimo e una folata di neve, chiusi instintivamente gli occhi e mi riparai sul petto di Zayn che di rimando mi strinse più a se.
Il vento cessò e quando aprimmo lentamente gli occhi non trovammo niente, se non una manciata di candida neve alta più o meno
una collinetta.
Io e il moro ci gurdammo interrogativi per un istante, quando girammo il volto vedemmo una persona e
per poco prendevamo un infarto.

"Ciao ragazzi".
Era la vecchia senzatetto con un sorriso allegro stampato in viso.
Sentii sia il mio cuore e sia quello di Zayn perdere un battito. Chi si aspettava di trovarsela proprio adesso?!



Zayn's pov

Ci mancava solo la vecchia befana!
Quando mi comparve davanti per poco morivo sul colpo e secondo, mi ha interrotto in un momento cruciale con la mia ragazza.
La guardai truce: non mi era mai stata simpatica, soprattutto perchè aveva a che fare con la magia e cose simili e si è divertita tanto
a scambiarci di corpo.

"Interrompo qualcosa?" Disse con tono che sembrava dolce.

"Beh,a dirla tutta si". Affermai infastidito. Nicole mi diede un colpo al braccio per farmi notare che ero stato scortese
nei confronti di quella sciamana baffuta e anche un pò puzzolente. Si dai, sapeva di spezie!
Guardai in basso verso gli occhioni verdi della mia ragazza e capii dalla sua espressione che dovevo scusarmi.

"Mi scusi,non volevo". Lo sguardo di Nick si addolcì e mi sentii subito meglio. Ma se non fosse stato per lei
non avrei chiesto scusa a quella sottospecie di fata turchina. Vidi un sorriso compiaciuto sul viso rugoso della senzatetto.
>Vaffanculo a te e tutta la tribù di stregoni che ti circonda<,

"Sono qui per darvi una buona notizia". Annunciò allargando le braccia come se fosse un portatore di pace.

"Davvero? Di che si tratta?!" Chiese curiosa la mia ragazza. Guardai insistente anche io la vecchietta e poi
cominciò a guardarci sempre più intensamente.
Non nascondo di essere un pò intimorito,naturalmente da persone del genere ci si può aspettare di tutto,per esempio
non mi sorprenderei se facesse uscire un coniglio da sotto la veste.

"Tutto finito. La vostra punzione è finita. Non ci saranno più trasformazioni,
d'ora in poi vivrete normalmente."
Non potei credere alle mie orecchie. Guardai più volte Nick e la vecchia,poi presi la mia ragazza
e roteammo su noi stessi per la felicità.

"Si cazzo! E' finita questa merda uuuh!" Esultai come un pazzo, mentre avevo il viso di Nicole
nelle mie mani e la guardavo ammaliato.

"Hai sentito amore? Non siamo più degli extra-terrestri! Non più!"
Nicole si lasciò sfuggire una fragorosa risata data le mie reazioni. Risi insieme a lei e ci abbracciammo.

"Siete una bella coppia". Esordì la vecchia.

"Grazie. Si prenda cura di sè e buon Natale". Aggiunse Nick sempre in modo gentile mentre sfodereva uno dei suoi
sinceri sorrisi, che fece sciogliere anche me.
La guardavo ammirando ogni suo particolare e non riusciuvo a credere che fosse mia. Solamente e unicamente mia.
In passato pensavo che non avrei trovato mai una persona che potesse amarmi e che vedesse al di là delle apparenze,
per fortuna mi è capitato di conoscerla e pian piano ha saputo dare alla mia vita un valore e non potei esserne più grato per questo.
La senzatetto si allontanò salutandoci con cenno di mano fin quando non la vedemmo più.
Tornai a guardare Nicole e notai che anche lei mi guardava.

"A cosa pensi?" Mi chiese dolcemente alzando il capo per far incontrare i nostri occhi, visto che lei era poggiata di schiena al mio petto.

"A quanto tu mi renda felice". La baciai avvertendo subito il suo solito sapore alla vaniglia e portò la mano dietro la mia nuca
in modo tale da starle più vicino.

"Bisogna festeggiare per questo evento! Quindi ora vieni a casa mia e pranziamo insieme". Le annunciai
più eccitato che mai all'idea di presentarla alla mia famiglia.

"T-tu vorresti presentarmi alla tua famiglia?" Chiese quasi spaventata.

"Certo, sei la mia ragazza e poi piacerai a tutti". L'assicurai baciandola tra i capelli. Sapevo che se le sarei stato accanto avrebbe
affronatato la situazione più facilemente. Amavo l'intesa che c'era tra di noi: sapevamo rassicuraci insieme, andare avanti insieme
nonostante i problemi che ci ostacolavano.

"Va bene, andiamo prima da me così prendo il cappotto e avviso i miei".
Annuii e ci dirigemmo mano nella mano verso casa sua. Entrai e mi ritrovai la sua famiglia sorpresa di vedermi: un pò
titubante mi avvicinai a loro e feci i miei più sinceri auguri, loro sembravano essersi rilassati e mi sentii di nuovo a mio agio.
Quando toccò al fratello vidi che c'era soddisfazione nei suoi occhi.
Lo guardai  corucciato e mi si avvicinò appena all'orecchio.

"Sapevo che saresti tornato".
Mi allontanai e gli sorrisi.

"Sarei sempre tornato da lei".
Nicole scese giù dalle scale e prese la mia mano, dopo aver avvertito i suoi ci dirigemmo verso casa mia.

"Dopo devi aprire questo". Proruppe cogliendomi di sorpresa. Sventolò una grande busta di Obey davanti i miei
occhi e non potei fare a meno di sorridere.

"Avevo detto niente regali. Mi basta avere te".

"Non mi interessa, te lo meriti. E poi l'ho fatto col cuore". Mi baciò la punta del naso e in meno di dieci minuti
fummo davanti la porta di casa mia. Avvertii la sua rigidezza,così attirai la sua attenzione stringendogli la piccola mano.

"Andrà tutto bene e poi li conosci già".

"Si, ma adesso è tutto diverso...Non so che impressione possono avere di me.
Se non sono all'altezza? E se le tue sorelle cominceranno ad odiarmi?!"

"Nick,stai decisamente delirando. Come possono odiarti o non essere alla loro altezza?
Ti ricordo che non siamo la famiglia reale...E poi tu sei perfetta, caso chiuso".

Annuii e suonai il campanello.
Pochi secondi dopo ci aprì mia sorella minore Safaa con un sorriso che arrivava da un orecchio all'altro, anche
quando vide Nicole si dimostrò subito amichevole.

"Ciao ragazzi! Venite,entrate". La mia piccola sorellina si spostò ed entrammo in casa. Nick si rilassò,essendo già
abituata a starci,intanto Safaa ci gironzolava intorno.

"Tu chi sei?" Domandò curiosa alla mia ragazza.

"S-sono Nicole,ma tu puoi chiamarmi Nick".

"Lo sai che sei bellissima? Proprio come il mio fratellone". Disse in modo ruffiano abbracciandomi e amiccai di rimando
alla mia bella ragazza.

"Safaa! Chi è alla porta?" Riconobbi subito la dolce voce di mia madre proveniente dall'altra parte della casa.
Poco dopo fece capolino nel piccolo corridoio con in mano un panno, appena vide me e Nicole rimase allibita.
Non avevo portato nessuna delle ragazze che frequentavo, non erano così importanti come lei.

"Zayn ha portato la sua fidanzata!" Esordì la piccola  Malik entusiasta battendo le mani freneticamente.
Mi sentii avvampare. Mia madre aprii la bocca dallo stupore, poi la rachiuse e con passo deciso si fermò davanti Nicole
che sembrava piuttosto spaventata: d'un tratto vidi mia madre rinchiuderla in un abbraccio.
La solita affettuosa..

"Sono felice di fare la tua conoscenza!" Si allontanò di poco rimanendo a guardare Nick.

"Salve signora Malik,
sono Nicole,il piacere è mio".

"Ti prego tesoro,chiamami Trisha. Santo cielo,sei incantevole! Non ho mai visto dei occhi tanto belli!"
Risi contento dall'affermazione di mia mamma, era buona e gentile con tutti, e non mi sorprenderei
se dicesse di avere un debole per la mia piccola Nicole.

"Grazie,sig-erm,Trisha". Rispose sorridendo la castana, mia sorella presa dalla felicità le prese la mano e la
condusse in soggiorno sedendosi sul nostro ampio divano. Ero felice di sapere che le piacesse già,
sin dall'inizio ero convinto che sarebbe piaciuta alla mia famiglia, d'altronde lei è perfetta.

"Guarda com'è felice tua sorella...Credo che sia pazza di lei".
Affermò mia madre, io annui e guardai divertito la scena di Safaa e Nick che parlavano animatamente:mia sorella
è sempre stata una gran chiacchierona,soprattutto se gli argomenti trattavano di moda e shopping; cose che
affascinavano anche la mia ragazza.

"E' una ragazza unica". Constatai deciso. Vidi mia madre con gli occhi lucidi.

"Si vede che l'ami tanto. E' la prima volta che porti una ragazza in casa nostra e non sai
quanto sia orgogliosa di te piccolo mio. Hai finalmente trovato la persona che si prenderà cura di te ogni
istante della tua vita".
Quella fu anche la prima volta che udii da mia madre la parola "orgogliosa di te", d'istinto l'abbracciai forte.
Lei è sempre stata una gran donna e ci ha cresciuto al meglio: certe volte ho aprofittato della sua bontà,
senza mai ricambiare quello che lei e mio padre hanno fatto a me e le mie sorelle.
Mi ripeteva sempre che se non rimettevo la testa a posto mi avrebbe mandato via da casa,per capire
cosa si prova ad essere responsabile e diventare un uomo a tutti gli effetti con i propri valori.
La prima delusione che diedi fu quella di abbandonare gli studi, ma rimediai andando a lavorare in pasticceria,
anche se non è molto si sentii sollevata.
Il vero cambiamento ci fu quando il mio destino incontrò quello di Nicole: sembrava che la mia vita fosse stata
tutto il tempo a giocare a nascondino e improvvisamente,sia uscita quando la ragazza dagli occhi color speranza,
mi abbia trovato e fece sì che io lasciassi il mio nascondiglio.

"Questo pranzo non s'ha da fare". Esordii mio padre ignaro da tutto, a me e mia madre scappò una risata
per l'espressione che fece quest'ultimo.

"Caro,oggi è una giornata importante...Zayn e la sua ragazza pranzono qui da noi".
Mio padre girò la testa verso di me e guardò alla stessa maniera che fece poco prima mia madre.

"Era l'ora figliolo!" Ci stringemmo la mano e dopo che mia mamma annunciò che il pranzo era pronto ci dirigemmo
in sala da pranzo,dove c'erano le altre due delle mie sorelle.
Strinsi la mano a Nicole e le sussurrai:

"Sono già pazzi di te".
Dei schiamazzi attirarono la mia attenzione: quelle ruffiane delle mie sorelle stavano già fantasticando nella loro testolina
chissà cosa da dire per farmi rimanere imbrazzato.
>Tranquillo Zayn,faranno solo un'interrogatorio e la tua ragazza tornerà casa con le unghie mangiucchiate per lo stress<.


                                                            *    *    *  *





Il pranzo stava andando sempre meglio: mio padre adorava Nicole come mia madre e le mie sorelle.
Stanamente Wahilya e Dohinya non mandarono freacciatine alla ragazza, mi stupii quando iniziarono
a parlarle come due vecchie amiche e Nick per fortuna si sentiva a perfetto agio.

"Beh, parlaci un pò di te e Zayn...E' bravo a letto?"
Sputai l'aranciata nel piatto di stufato per la sfacciataggine di Dohinya.
Che diamine,è la maggiore e si comporta come una cretina.

"Dohinya Malik! Ti sembra il momento di fare certe domande?!" Strillò mia madre scocciata.
Rimanemmo in silenzio fin quando Nicole propruppe.

"Non posso lamentarmi".
Santa Maria delle Grazie! Ha risposto davvero?
Lo disse con tale disinvoltura che strabuzzai gli occhi: non era il tipo di affrontare questi argomenti con altre persone,
soprattutto conosciute da poco. Aveva saputo tener testa a mia sorella, il che mi sorprese e mi eccitò anche.

"Ah,erm...grazie per non aver sottovalutato il mio onore". Dissi anch'io giocoso.
Mio padre soffocò una risata, invece mia madre alzò gli occhi al cielo: sapeva quanto fossi sicuro di mè stesso.

Dopo aver finito di pranzare e aiutare mia madre,decisi di portare in un posto Nicole.

"Vieni con me".
Uscimmo di casa e raggiungemmo il retro fin ad arrampicarci sulla scaletta che conduceva alla casa sull'albero.
C'erano alcune candele che lasciavamo di solito,cos' presi l'accendino e ne accesi qualcuna.
I contorni della piccola dimora erano incorniciati dalle piccole lucine natalizie, era tutto così perfetto:
Nicole non fiatò,era troppo presa per la bellezza di quella casetta,che custodiva con sè tanti ricordi.

"Zayn,è stupenda...sono senza parole". Le circondai le braccia la vita da dietro e una volta spostati si suoi capelli le baciai la nuca,
mentre lei stringeva con le mani le mie braccia.

"Ti ho portata qui,perchè devo darti una cosa e poi ci tenevo a mostrartela."
Ci sedemmo sulle coperte poste sul pavimento e presi dalla tasca posteriore un cofanetto blu, che porsi alla mia ragazza.






"Aprilo". Dissi incoraggiante. Mi guardò intensamente prima di abozzare un sorriso e delicatamente sciolse il fiocco e aprii
il cofanetto.
Vidi i suoi splendidi occhi brillare dalla gioia e dallo stupore.

"Amore,io non so cosa dire...Sono così felice, tu mi fai sentire unica e amata."
Il contenuto rivelava un anello con un piaccolo diamante tagliato a forma di trapezio.

"Voglio rendere la nostra relazione uffiaciale, per sentirti ancora più vicina a me: per farti capire
che tu per me sei la sola e unica donna che voglio al mio fianco;che mi baci,mi coccoli, che mi faccia
riflettere e soprattutto che mi dica quanto mi ama".
Non esitò ad aspettare di accogliermi fra le sue braccia, mi baciò tutto il viso, quando arrivò alle labbra intensificò
il bacio.
Portò le mani sulla mia nuca e io sui suoi fianchi,adrendo perfettamente con il mio corpo.
Ci lasciammo andare sulle morbide coperte e dopo aver ripreso un pò il fiato,mi cataplutai di nuovo sulle sue
labbra carnose facendo diventare quel bacio poco casto.
Sentivo  la delicatezza della sua lingua ogni volta sfiorarmi e causandomi dei fremiti: il suo corpo
era come se fosse creato per unirsi col mio; qualvolta lei mi toccasse io avvertivo brividi e bramavo di pura passione,
sentirla mia, sussurare il mio nome,era qualcosa di afrodisiaco.

"Ti amo piccola, sei tutto per me".

"Ti amo cioccolatino mio, non immagini quanto".
Riprendemmo a baciarci più dolcemnte,sentendo ogni emozione percorrere i nostri corpo accaldati e colmi desiderio.
Pian piano ci privammo di ogni indumento, rimanendo ad ammirare al nostra naturalezza.
Mi feci spazio tra le sue gambe e aderì il mio petto col suo, sentendo il cuore della ragazza che rimbombava
nella cassa toracica,quasi si volesse liberare.
Le baciai il collo lasciando qualche segno, fino ad arrivare al suo petto sodo e perfetto.
Le stuzzicai l'entrata e preocedendo delicatamente,mi unii completamente a lei.
Il piacere arrivò al culmine e mi stesi accanto alla castana,mentre lisciavo i suoi fluenti capelli.

"L'aria che c'è qui è magica".
Affermò giocando con le mie dita.

"Già...Oggi ho racchiuso un altro bellissimo ricordo in questa casetta: tu ed io insieme,amore".
Ci baciammo di nuovo e tornammo a guardare le stelle in questa splendida notte di Natale e d'amore.








Shalom a tutti! :D
Prima di tutto: Buon Natale,anche se sono leggermente in ritardo...xD
Ho potuto aggiornare oggi il capitolo,perchè durante le festività sono stata occupata: come tutti d'altronde.
Io ho ricevuto OUR MOMENT! Dio,non ci credo che è tutto mio *_*
Beh,che ne pensate del capitolo?
Finalmente la "maledizione" non è più un problema e la coppia può vivere felice e contenti :)
Ma nei prossimi capitoli ci saranno colpi di scena riguardanti Orlando e la famiglia biologica di Nicole...
Ehehe,che bastarda che sono...ma non posso rivelarvi di pù! ;)
A voi le recensioni belle bimbe,
grazie di cuore a tutte coloro che seguono la storia e che sono infinitamente dolci. <3 <3
Voglio bene a tutt voi! :)

Kiss,Hilary  xx.

P.S. Per favore,passate anche dalla mia prima storia (sgaurdo da cucciolo smarrito T.T)
Ve ne sarei grata se lasciaste anche un piccolo commento, ricambio senza problemi! :)


Cliccate qui:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1791449&i=1





























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Capitolo 17
*** Mr.Davis ***


cap.17


17.  Mr. Davis


Salivo frettolosamente le scale dell'edificio "White Enterprise & Co." fino a dover raggiungere il mio ufficio in tempo.
Attraversai la grande hall gremita di indipendenti indaffarati con fascicoli, tablet di ultima generazione e bicchieroni di Starbucks per allegerire
la loro giornata. Come li capisco!
Dopo aver salutato alcuni colleghi mi diressi verso il mio "buco" chiamato comunemente ufficio, ma una stretta sul mio braccio lo impedii.

"Itan?" Esclamai tra lo spavento e la sorpresa.

"Non c'è tempo per i saluti ufficiali. Andiamo nel mio ufficio, devo parlarti". Annuii e lo seguii. Sembrava così serio...
Arrivammo a destinazione e mi lasciai andare su una comoda poltrona dove il mio amico riceveva clienti e subito pensai a quanto
fosse schifosa e scomoda la mia di poltrona.
Il ragazzo dai capelli color carota faceva su e giù per la stanza e assunse un'aria straziata.

"Mi dici che ti prende?! Sono qui ma non fai altro che girovagare a vuoto".

"Ho un appuntamento". Proruppe mangiandosi un'unghia in modo davvero poco etero.

"E' grandioso Itan! Chi è il fortunato?"

"Beh erm, s-si chiama Gabriel e abbiamo deciso di uscire questa sera". Annunciò imbarazzato.
Mi alzai e corsi ad abbracciarlo.

"Sono felice per te".

"Solo che mi sento così agitato...Lo eri anche tu quando Zayn ti ha chiesto di uscire la prima volta?"
Beh, questa era una domanda a cui non sapevo come rispondere.
Itan non sa dell'accaduto tra me e Zayn e poi per quanto mi riguarda non abbiamo mai avuto un vero e proprio appuntamento: è
accaduto tutto senza preavviso, ci siamo innamorati col tempo senza badare a cosa andavamo incontro nonostante la "maledizione".
Sembra buffo. di solito una coppia nasce dopo che ci si è frequentati, mangiando assieme, ma noi no...
Zayn è entrato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno: il carattere scontroso che dimostrò di aver nei miei  confronti inizialmente li aveva
sostuiti con gesti dolci e protettivi. Al solo pensiero mi venne da sorridere.

"A dirla tutta non abbiamo avuto un appuntamento come tutti..." Rimasi vaga nella risposta.

"Mi stai dicendo che siete finiti direttamente a letto?"

"Dio, no! E' complicato da spiegare...un giorno te le dirò con più calma". Lui annuii e sospirò per poi rivolgermi un sorriso.

"Okay. Scusami se ti trascinato qui quasi con la forza".



"Sta tranquillo, ora pensa a farti bello per stasera".

"Sono già bello piccola lucertola affumicata da un cuoco giapponese". Ci risiamo con le sue solite prese in giro.
Gli diedi un colpo sulla spalla amichevole e il cigolare della porta ci fece voltare, trovando il nostro capo Russel abbastanza preoccupato.

"E' successo qualcosa Russel?" Chiese con calma Itan.

"Non so se la cosa che sto per dirvi è una bella notizia o una che potrebbe metterci pressione per il resto della vita".
Ci informò massaggiandosi le tempie.
Alzò lo sguardo e cercò di valutare le nostre espressioni.

"Così ci spaventi...Forse è meglio se arrivi dritto al punto". Incalzai con tono calmo.

"Il nostro obiettivo è quello di sorprendere i lettori giusto? Bene, da quando il nostro quotidiano è diventato anche
corrente per informazioni su altri campi e non solo informazioni limitate della nostra città, ho colto l'occasione di
contattare il grande imprenditore James Davis: la sua catena di centri benessere si sta espandendo in tutti gli Stati Uniti e volevo
che rilasciasse un'intervista esclusiva per il nostro giornale".

"Io ne ho sentito parlare di quest'uomo, le voci che girano dicono che sia abbastanza arrogante e difficile da parlarci
dato che non ama essere visto in occasioni mondane". Disse il mio collega ben informato.

"Per qualsiasi opera divina Davis ha accettato di rilasciare l'intervista e io ho pensato di incaricare te, Nicole."

"Io?"

"Sei la persona adatta e poi spero che in presenza di una donna si astenga di essere scontroso e far filare
le cose nel modo giusto".

"Va bene...Ma quando si farà l'intervista?"
Non ero per niente sicura di affrontare questa situazione: insomma sì ero brava nel mio lavoro, ma quando ho avuto
a che fare con queste genere di persone la mia pazienza è stata spazzata via con una folata di vento.
Le persone irascibili non fanno al caso mio e sono sempre pronte ad avere l'ultima parola per farti sentire inferiore,
cosa che non ho mai permesso di fare.
D'altro canto non potevo rifiutare: questa occasione avrebbe segnato la mia carriera e forse portarmi in un punto più alto
ma allo stesso tempo volevo mettere alla prova me stessa, quanto sarei stata capace di gestire ambiti come questi.

"Lunedì mattina alle dieci in punto a Boston."

"Boston?! Saranno più meno due ore di viaggio!"

"Credimi, ne varrà la pena e poi se ti fa piacere puoi portare con te Itan".
Mi convinse sorridendomi: anche lui non credeva di aver ottenuto un'intervista da un uomo cisì influente e
anche se mi sarei opposta avrebbe fatto di tutto per convincermi; l'idea che ci fosse anche Itan con me era un sollievo,
almeno non dovevo subire più frustazione di quanto ne avrei sofferto.

"Non sono il tipo da tirarmi indietro, quindi accetto".

"Questa è la mia squadra! Mi aspetto il meglio e buona fortuna per lunedì".
Russel se andò dall'ufficio del mio amico contento e soddisfatto.
Rivolsi uno sguardo quasi smarrito e Itan capì subito il mio stato d'animo, si limitò ad abbracciarmi e assicurandomi che saremmo stati
un fenomeno e Davis ci ricopenserà di sicuro.

                                                        *    *     *     *    *


Finalmente avevo finito di lavorare tra ricerche su quel famigerato James Davis e varie telefonate per prenotare un hotel
più vicino possibile all'azienda dell'imprenditore.
Stavo frugando in borsa per prendere dei soldi e andare al Gino's Cafe per una bella tazza di thè e una fetta di crostata quando sentii un clarcson
proprio davanti a me.

"Serve un passaggio bella signorina?" Non potevo crederci...Zayn era alla guida di una jeep.
Mi affrettai a salirci sopra e il ragazzo mi rivolse subito un sorriso di soddisfazione.

"Ma come l'hai avuta? E-è fantastica!"

"Era di Bob, il mio capo...Ne ha comprata una nuova e questa l'ha data a me. Ha detto che me la meritavo".

"Wow, speravi sempre di avere un auto e ora ce l'hai tutta per te!"

"Almeno non faccio la parte della femminuccia chiedendoti di venirmi a prendere".
Disse poggiando una mano sulla mia coscia e con l'altra sul volante.
Era concentrato ad osservare la strada e lo ritenni così sexy, sembrava un vero macho.

-Nick, stare impallata davanti un computer ti fa pensare cose davvero insensate-.
Beh forse sì, ma se lo vedreste in questo momento non resistereste a saltargli addosso.

"Piccola così mi consumi".
Beccata in pieno. Arrossì e gli rivolsi un sorriso tirato.

"Sei attraente quando guidi". Ammisi.

"Solo quando guido?" Mi chiese malizioso mentre stringeva la presa sulla mia coscia.

"Lo sei sempre". Intrecciai le nostri mani.

"Qualcosa mi dice che prima non mi hai salutato per bene..."
Mi sporsi dalla sua parte e stavo per lasciargli un bacio all'angolo della bocca quando si girò di scatto e fece combaciare le nostre labbra.

"Ora va meglio. Allora, come è andata la giornata?"
Ed ecco che mi sento agitata: chissà come prenderà il fatto che starò via per tre giorni, per come è protettivo risulterà difficile.

-Preparati Nicole-

"Erm....Domani sera parto per Boston perchè son-" Non finii la frase che frenò improvvisamente.

"A Boston? E per fare cosa?! Da sola?!" Domandò a raffica.

"Zayn calmati per favore! Non vado da sola, verrà Itan. Ci vado perchè sono stata incaricata di intervistare
un uomo molto influente nel campo del marketing. Saranno solo tre giorni, lunedì sera sarò qui".
Cercai di essere il più convincente possibile, anche se vidi un'espressione neutra stampata sul suo volto.

"Chi mi dice che quell'uomo non coglierà l'occasione di provarci spudoratamente con te?
Si sa, gli uomini con potere affascinano facilmente, hanno soldi a palate, ville lussuose..."

"Zayn ma che stai blaterando?! Innanzitutto ha quasi cinquant'anni, poi: vado lì solo perchè
me lo è stato detto e so che la mia carriera grazie a quell'intervista potrebbe migliorare e poi come potrei
farmi imbabolare da delle persone così superficiali? Io amo te, solo ed unicamente te".
Piantò il suo sguardo nel mio e lessi la preoccupazzione che ne prevaleva.
Mi sento onorata del suo interessamento, ma si tratta di lavoro.

"Scusami. Solo il fatto che non ci sarò con te mi fa preoccupare a morte, perchè non voglio che ti
succeda niente. E poi..." Sospirò profondamente senza finire la frase.

"Ehi, non tenerti tutto dentro...Dimmi cosa senti".

"Certe volte penso che io non sia abbastanza per te, al contrario tuo, tu sei troppo per me.
Non sti offrendo niente di speciale, vorrei fare di più ma non ne ho la possibiltà.
Ci sono ragazzi che sono meglio di me, che rimepiono le ragazze con regali e quant'altro.
Ed io invece? Cosa potrei fare per renderti felice?"
Quelle parole andarono dritte al cuore: davvero pensava che io mi sarei soffermata a ricevere solo attenzioni e per di più materiali?
Non riuscivo a concepire il fatto che lui non vedesse quanto io mi sentissi realmente felice, il solo stargli accanto
per me era abbastanza.

"Zayn tu mi offri l'amore, come fai a non vederlo? Non mi importa niente se non puoi farmi regali ogni santo giorno,
il regalo più bello  è sapere che tu mi ami.
Mi rendi felice con i piccoli gesti, le carezze, i baci e le parole...Quello che mi dimostri vale più
dei soldi, delle ville, della fama".
Aveva gli occhi lucidi e non perse tempo a rinchiudermi fra le sue braccia.
Mi sentivo a casa quando si creava quel contatto fra di noi.

"Ti amo Nick, più della mia stessa vita".

"Anch'io choko, ti amo alla follia".
Lui mi chiamava spesso e volentieri "fiorellino", l'altra sera mentre mangiavamo pane e nutella lo soprannominai "choko" per
il colore della sua pelel che ricordava la cioccolata.
All'inizio non gli piacque, poi ci fece l'abitudine.
Quando ci staccammo dall'abbraccio si fiondò sulle mie labbra baciandomi con foga.
Il mio corpo era intrappolato tra la sua figura e lo schienale del sedile a cui aderivo ancora di più per il peso di Zayn.
Le mie mani si spostarano direttamente nei suoi capelli corvini e cercavo maggiore con contatto stringedogli anche le spalle
ricoperte dalla sua inestimabile giacca in pelle.
La presa sui miei fianchi si fece più insistente, ad un tratto venni messa a cavalcioni su di lui e abbassò il sedile per rendere
la posizione più comoda.
La sua bocca era sepolta sul mio collo facendomi ansimare e sentii subito la sue erezione indurirsi, fece scontrare più volte i nostri bacini
fin quando la sua gola lasciò un profondo gemito roco e gettò la testa all'indietro per la goduria.

Con i respiri affannati riuscimmo comunque a guardarci negli occhi.

"Solo tu riesci a farmi impazzire così velocemente". Mi disse facendo dei cerchi immaginari lungo la schiena.

"Che ne dici se torniamo a casa e continuamo a farci le coccole?" Chiesi quasi maliziosa, lui se ne accorse e ridacchiò.
Mi mise al posto del passeggero e mi lasciò un ultimo bacio.

"E forse qualcosa di più". Mi strizza l'occhio, faccio una risata nervosa e parte verso casa mia.

                                                        *       *       *       *
 Io ed Itan eravamo in sala d'attesa mentre aspettavamo che il sig.Davis ci chiamasse per fare la fatidica intervista.

"Mi sono già rotto il cazzo". Sbruffò mentre sfogliava una rivista.

"Cerchiamo di mantenere la calma". Dissi agiatata torturando l'orlo della mia gonna.
Una donna affascinante ci chiamò dicendo che potevamo fare l'intervista.
Cercai di essere formale, calma e ragionevole senza mandare a monte il lavoro.
Itan mi camminava affianco in silenzio: anche lui era teso.
Una volta arrivati nell'ufficio ultra moderno del sig.Davis ci accolse in maniera piuttosto fredda.

"Salve, sono il sig.Davis" Ci disse con tono piatto allungando la mano e stringerla senza guardarci in faccia, era preso di più per dei fogli posti sulla scrivania.
-Che maleducato-

"Accomodatevi e facciamo in fretta, ho tanto altro da fare".
Era un uomo affascinante, pieno di sè e con un profumo che imprenegava le narici non appena ti era accanto.
Abbastanza affascinanate, ma con il carattere che si ritrova perde molti punti.
Iniziò Itan con fargli domande semplici. poi toccò a me con domande più articolate il che lo fece infastidire ma cercò di contenersi.
Dopo tanto inchiodò i suoi occhi nei miei e vidi che rimase piuttosto sconcentrato.

"Sig. Davis...tutto bene?" Chiesi con cautela.

"T.-tu mi ricordi una persona molto famigliare". Non risposi, ero a corto di domande visto che mi colse di sorpresa.

"Come hai detto di chiamarti?"

"Nicole, Nicole Lee".

"Non è possibile". Si portò una mano nei capelli e si alzò dalla sua costosa poltrona.

"Ho qualcosa che non va signore?"

"Io avevo una figlia di nome Nicole e aveva gli occhi proprio come i tuoi".
Rimasi esterefatta, mandai giù il groppo in gola che mi si era formato e aspettai che mi dicesse qualcos'altro.

"Qual'è il tuo secondo nome?"

"Amanda".
Strabuzzò gli occhi e si fece più vicino a me prendendomi le mani.

"Nicole, i-io sono tuo padre".

Non potevo credere alle mie orecchie: dopo quasi vent'anni e dopo aver vissuto in un orfanotrofio ho ritrovato mio padre.


                       

I'm back bitches!!!!
Ahahaha, buon pomeriggio dolcezze! :D
Come potete vedere c'è un colpo di scena inaspettato alla nostre Nicole.
Zayn finalmente ha un'auto e la battezza al meglio *-*
Bando alle ciance: I just wanna say "a massive THANK YOU" xD
Seriamente, un enorme GRAZIE a tutte coloro che recensiscono e che seguono la storie, ma soprattutto grazie per essere così dolci.
Si vede che siamo DIRECTIONERS, ci vogliamo un gran bene anche non conoscendoci, ma grazie ai nostri idoli
ci sentiamo vicine <3
Beh, lascio a voi i commenti!
VI AMO <3
Hilary xx
















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Capitolo 18
*** Profumo di mamma e ritorno a Rosewood. ***


gg



18. Profumo di mamma e ritorno a Rosewood.







Stentavo ancora a crederci per chi mi trovavo di fronte.
Avvertii i miei occhi umidirsi, ma pur resistendo, le lacrime scesero rigandomi il volto. 
Ho sempre voluto cercare i miei veri genitori, ma non c'era nessuna fonte che potessero riportarmi a loro.

Un vortice di emozioni si era scatenato dentro il mio stomaco: rabbia, sorpresa, disagio e un pizzico di felicità, perchè dopo tutto
lì, dietro quella scrivania, c'era la persona che mi aveva visto nascere.

Lasciai un sospiro per far calmare i miei singhiozzi e diedi voce ai miei pensieri.

"Perchè non mi hai cercato per tutti questi anni?" Chiesi amareggiata, intanto Itan mi aveva fatto un cenno
col capo per informarmi che mi avrebbe aspettato fuori.

"Io non avevo un soldo Nicole...non avevamo niente per farti crescere.
Un mio caro amico ha aiutato me e tua mamma economicamente. Ci ha trovato una casa, un lavoro, infatti ero il suo braccio destro in affari.
 Lui lavorava qui, come capo di quest'impresa prestigiosa.
Purtroppo è morto da qualche anno e il suo posto l'ha lasciato a me."

Alzò gli occhi al cielo per far trattenere nei suoi occhi grigi e freddi le lacrime.

"Una volta andai nell'orfanotrofio di Boston per avere tue notizie; ma la suora che si era presa cura di te l'avevano trasferita in un
convento italiano e c'erano pochissime probabilità di rintracciarla.
La suora che parlò con me, inevece, disse che ricordava ben poco di te, ma riuscii a ricordare che all'età di dieci anni ti adottò una famiglia giapponese".

Annuii e asciugai l'ultima goccia caduta dritto sul mio collo.
Dopo tutto, si era interessato a me, anche se in ritardo.
Si avvicinò alla mia piccola figura scossa ancora da quella situazione e solo dopo poco realizzai che stava sfiorando
con la sua mano ruvida la mia guancia.

"Avevo perso le speranze, ma almeno sapevo che qualcuno si stava prendendo cura di te".

Puntò il suo sguardo nel mio e lessi tanta tristezza, che aveva consumato il colore delle sue iridi cristalline:
forse, in quei specchi era celata anche la frustazione e lo stress di un uomo che ne aveva passate tante.

"Nicole, ora che mi hai trovato non lasciarmi mai più".
Non mi lasciò replicare che mi accolse nelle sue braccia possenti e sicure.
Quell'abbraccio mi sciolse completamente: apparentemente si era dimostrato così distaccato e scortese ma quello  che stava
accadendo, riuscii a farmi capire quanto amore e affetto può offrire questo grande capo d'affari di tutti gli Stati Uniti.

"Papà...Io ti voglio bene".  Aumentò la presa intorno al mio corpo.

"Mi sento così felice, piccolina. Non vedo l'ora di farti conoscere la mamma; è identica a te".

"Mamma". Cosa si provava nel proferire qualla parola?
Io che non ho mai provato a pronunciarla, mi faceva uno strano effetto.
Anch'io non stavo più nella pelle di vedere chi mi aveva messo al mondo.

"Se vuoi ci andiamo subito". Si staccò dall'abbraccio per rivolgermi un sorriso sincero e amorevole.
Non ci pensai più di due volte che annuii prontamente.

"Aspetta due minuti: poso queste pratiche e andiamo a casa".
Annuii ancora senza parlare: ero ancora assorta nei miei pensieri.
Poi, mi ricordai di Itan e mi catapultai fuori per avvisarlo.

"Itan!"

"Nick?! Stai bene?"

"Si. Sto andando con mio padre a casa; sai vuole farmi conoscere la mamma".
Lo dissi con molta euforia. Il mio collega e migliore amico, sembrò dapprima sconcentrato ma alla fine vidi
farsi largo sul suo viso un sorriso a trentadue denti e mi abbracciò volontariamente.

"Sono così contento per te. Io andrò in albergo e ti aspetterò fino a questa sera; non fare tardi".

"Grazie Itan, ti voglio bene".
Vidi la porta dell'ufficio di mio padre aprirsi e lo raggiunsi per recarci all'ascensore che ci avrebbe portato al piano terra.
Itan  lo salutò educatamente e finalmente ci recammo all'uscita di quell'enorme edificio.

Il tragitto in macchina fu affrontato in maniera silenziosa e questo non mi faceva stare affatto tranquilla:
avrei voluto che mi parlasse e che mi dasse qualche particolare che riguardasse mia madre...
Purtroppo, non andò così.
Sotto un certo aspetto potevo comprenderlo: era la prima volta che facesse una cosa del genere: specialmente se trattava
padre-figlia.

Senza accorgemene eravamo arrivati dinanzi ad una grandissima villa imponente di color bianco: mio padre parcheggiò l'auto
nel grande giardino e mi fece segno di seguirlo.
Aprì la massiccia porta in legno scuro e si rivelò una casa bellissima e trattata con cura.
Sembrava la Casa Bianca di Washington.

"James, caro. Sei già di ritorno?" Una donna fece capolino nello spazioso atrio e non potei
notare che  mi somigliasse tremendamente.
Lei, sicuramente sorpresa della mia presenza si accigliò e guardò suo marito, che nel frattempo aveva messo un braccio intorno alla mia vita.
Mi fece uno strano effetto: di solito lo lasciavo fare solo a Zayn, perchè se permettevo di farlo fare ad altri metteva il muso.
 Mi manca il mio choko.

"Tesoro, lei è Nicole".
La donna si portò una mano alla bocca per come soffocare un grido di...felictà? Credo di si.

"Tu sei la mia bambina?" Chiese per avere conferma mentre delle lacrime solcavano copiose sul suo viso.

"S-si, mamma".
Corse e mi abbracciò calorosamente. Dio, che senso di tranquillità provai in quelle braccia.

"Ma guardati...Sei così bella!"
Mi strinsi al fianco della mamma...ed ancora sentii i suoi bei capelli-come l'ala di un angelo- pensai, e fui davvero felice!

L'amore, l'attaccamento, la dolcezza, le premure di una mamma, hanno il potere di risvegliare in un figlio i più lieti ricordi dell'infanzia. È fantastico rivivere da adulto le ingenue emozioni di un bimbo.

"Grazie mamma". Le dissi guardandola in quei occhi così simili ai miei. 

"Non dirlo neanche amore della mamma: sono io che devo ringraziarti per avermi reso felice dopo tanti anni".
Vidi mio padre porgerle un fazzoletto e lei subitò l'accettò.

"Scusami, ma vorrei sapere il tuo nome". Dissi timorosa, era strano chiedere il nome alla propria madre.

"Mi chiamo Helen Rose. Ovviamente Rose è il mio secondo nome". Ridemmo e ci abbracciammo nuovamente-

"Siete meravigliose". Si complimentò mio padre con una velatura di rosso sulle sue gote. Certamente, questa era una cosa
che accadeva raramente ad un uomo così composto come lui.

"Vieni andiamo in salone, così ti preparo una cioccolata calda. Ti piace?" Chiese mia mamma mentre accarezzava i miei lunghi capelli.

"Adoro la cioccolata".
Sorrise rivelando una fila di denti bianchissimi e dritti; quel gesto, illuminò la stanza.
Proseguimmo verso il salone- molto moderno tra l'altro- e mi accomodai sul vistoso divano in pelle nera.
Dalla mia borsa, provenne la suoneria del mio cellulare e mi affrettai a rispondere.

"Scusate, devo rispondere".
Annuirono e uscii dalla porta-finestra che portava nel giardino all'esterno.

"Pronto?"

"Fiorellino come stai? Non ho avuto più tue notizie...Com'è lì il tempo?
Hai finito l'intervista? Puoi parlare con me? Mi manchi!"
Risi rumorosamente e non potei fare a meno di pensare quanto fosse bello sentire la sua voce e di quanto
fosse preoccupato.

"Amore, sto bene. Fa bel tempo e ho finito l'intervista e sì, posso parlare con te".

"Ah, meno male! Dove sei ora?"
Caspita, che faccio racconto tutto?

"Sono a casa dei miei genitori".

"Cosa?! E perchè non me lo hai detto prima?" Sentii in sottofondo il rumore delle chiavi: sicuramente
stava già raggiungendo l'auto per venire da me.

"No Zayn, hai capito male. Sono ancora a Boston e ricordi l'uomo che dovevo intervistare?
Beh, lui è mio padre. Si lo so che può essere assurdo come fatto, ma è così.
Ho conosciuto la mia vera mamma e sono qui a casa loro per conoscerli meglio".
Risposi tutto d'un fiato.

"Oh...ehm, wow".

"E' tutto quello che sai dire, Zayn?" Risi leggermente: l'avevo colto di sopresa.

"No amore...è che sono abbastanza sorpreso. Insomma, chi se lo sarebbe aspettato?"

"Già, non lo dire a me. Comunque, tu come te la spassi?"

"Uhm, mi manchi da morire! Non c'è vitalità senza te...e poi odio parlare al telefono,
voglio vedere i tuoi bellissimi occhi, baciarti e stare sotto le lenzuola tutta la notte".
A quelle parole diventai paonazza: anche se lui non era realmente con me lo sentivo così vicino.
La sua voce poi, era più bassa del solito e questo scatenò in me una voglia matta di lui e instintivamente mi morsi il labbro inferiore.

"Scometto che stai mordendo il labbro". Disse sghignazzando.

"Come fai a saperlo?!"

"Lo fai tutte le volte che dico di volerti fare mia".
Santissimi numi, voleva farmi impazzire?!
Adoro quando mi sussurra parole dolci ma allo stesso tempo così scottanti: avevo dimenticato che fosse più esperto di me
e che prima della sottoscritta, aveva avuto ragazze più "sapienti". Ma sentivo che con me era diverso, lui mi voleva perchè mi amava
e avrebbe preferito una notte d'amore a una con solo sesso e poi niente più.
Zayn mi riempiva del suo amore e faceva di tutto per dimostrarlo anche in momenti intimi.

"Quando torno sarai tutto per me".

"Non vedo l'ora".

"Devo andare, ti chiamo stasera per la buonanotte. Ciao choko!"

"Non così in fretta fiorellino! Io non ancora detto "ti amo"!

"L'hai detto ora!"

"Giusto...ahaha, a dopo amore, ti amo".

"Ti amo anch'io."
Chiudemmo la telefonata e tornai dentro felice come una Pasqua. Ecco cos'era Zayn per me: una medicina.
Ed era anche la mia forza, mi feceva sentira completa come nessun altro.

"Pensavo ti fossi persa nel giardino". Mi riprese mia madre ridendo si sottecchi. Era solare, proprio come me.

"No, stavo  solo parlando-"

"Con il tuo ragazzo". Finii la frase per me e ripresi ad essere rosso come un pomodoro ambulante in volto.
Non parlavamo mai della mia vita sentimentale con Jenny e Chen: ero sempre in imbarazzo e balbettavo.

"S-si ecco".

"Ohw amore! Non vedo l'ora di vedere chi è questo giovanotto".

"Spero che sia un tipo apposto". Aggiunse mio padre con tono piatto. Ecco che torna nei suoi panni di uomo di potere.
Apprezzai comunque il suo interessamento, ci teneva a me.

"Tranquilli, mi rende felice".

La sera arrivò subito e io dopo una lunga chiacchierata con i miei- soprattutto mia madre che è una gran chiacchierona- presi il taxi e
andai in albergo da Itan che troppo stanco, evitò di farmi domande.
                                                                    *    *   *
Passarono due giorni e dopo aver stampato delle copie dell'intervista fatta a mio padre prendemmo le nostre valige e
avviarci in aereoporto.
Con i miei genitori ero rimasta in contatto e a breve verranno a trovarmi a Rosewood.
La voce metallica annunciò la partenza del nostro volo e dopo il check-in prendemmo posto.

"Ma questa non può prendere un cuscino invece di dormire sulla mia spalla? Che cazzo!"
Sbottò Itan indicando una grassa signora, -sicuramente messicana dato i suoi visibili baffetti neri- mentre dormiva
beatamente con la bava sul mio amico.
Risi e mi beccai un'occhiataccia dal biondo.

"Mi dispiace". Dissi mentre cercavo di trattenere le risate.

"A me sembra che non te infischia una minchia".

"Quanto sei volgare".

"Sbagliato, sono diversamente fine. E non venirmi a fare la ramanzina sul galateo perchè sono abbastanza
girato di palle per risponderti in modo adeguato". Alzai le mani in segno di resa.
Lo disse in maniera così poco etera che finii per ridere come una forsennata e tutti nell'aereo si girarono.

"Ma dico, sei normale? Cos'hai da ridere così tanto?" Mi chiese Itan irritato.

"Dovresti vedere la tua faccia! Ahahaha!"

"Che ha la mia faccia?! Lasciamo stare, dormi cogliona".
Annuii e finalmente le risate si placarono.
Misi sul mio Ipod la canzone di Bruno Mars "Talking to the moon" e su quelle noti così dolci mi addormentai.
                                          
                                                         *    *   *

"Amore sveglia, ci sono le gocciole!"

"Ah ah, davvero divertente Itan".

"Senti non fare l'acida con me appena sveglia o ti faccio rimanere su questo fottuto aereo e ti mando in Timboctù con le scimmie".

"Eh? Siamo arrivati?" Chiesi alzandomi ancora intondita. Ma quanto avevo dormito? Santo cielo, mi sentivo così spaesata.

"Buongiorno principessa". Rispose sarcastico Itan.
Scendemmo dall'aereo e dopo aver ricevuto le valigie andammo verso l'uscita, dove venni inondata da qualcosa. O meglio, qualcuno.

"Sei tornata!"

"Zayn? Che ci fai qui?"

"Itan mi ha chiamato e sono venuto a prendervi. Contenta??"
Mi disse con un sorriso che iniziava da un orecchio e finiva d un altro. Era bellissimo come sempre.
Aveva tagliato la barba e sembrava ringiovanito.

"Altro chè!"
Mi buttai fra le sue braccia e inizia a baciarlo con foga, togliendogli il respiro.
Il suo profumo fruttato inebriò le mie narici e subito mi sentii a casa: era quello il mio posto; fra le sue braccia.

"Se avete finito di procreare possiamo andare".
Ecco Itan simpatico come un calcio negli stinchi.
D'un tratto il suono di un clarcson ci fece voltare rivelandoci Harry in tutta la sua bellezza.

"Allora venite o no?"
Senza afarcelo ripetere due volte andammo  nella sua macchina e giurdai per un attimo Zayn confusa.

"Ho chiesto ad Harry di darci un passaggio perchè la mia auto è dal meccanico".

"Okay, andiamo, Ho una fame da lupi!"

"Ho un'altra sopresa per te a casa mia". Ammiccò e lasciai correre, tanto non me lo avrebbe detto nemmeno sotto tortura.
Io e Zayn ci mettemmo dietro abbracciati mentre Itan avanti al fianco di Harry.

"Bentornata Nick! Ci sei mancata!" Disse Harry guardandomi dallo specchietto retrovisore. Anche lui era rimasto
bello come sempre: i soliti ricci ribelli, gli occhi limpidi e un sorriso mozzafiato.

"Anche voi. Prometto di uscire più spesso".

"Nick, non mi avevi detto che avevi amici così carini come lui".
Proruppe Itan guardando maliziosamente il riccio: quest'ultimo, sentendosi osservato, girò di poco la testa
per vedere Itan spogliarlo con gli occhi...Una scena davvero raccapricciante.

"Ti avviso fin da subito che amo le donne e sono felicemente fidanzato".

"Tranquillo ricciolo, non sono geloso".

"Tranquillo un corno, io ti butto fuori dalla macchina!"

"Va bene, okay, ricevuto." Disse Itan rassegandosi.

"Itan sei fidanzato anche tu per la cronaca". Aggiunsi risoluta. Lui mi guardò em poi fece spallucce.
Zayn ed io passammo il tempo a darci baci e farci carezze mentre Itan ed Harry discutevano su quale canzone
dovessero ascoltare.
In poco tempo fummo davanti casa del mio ragazzo e dopo aver salutato quei due pazzi entrammo.

Tolsi la giacca di pelle e andando in cucina trovai una torta a tre piani con panna e fragole e delle candele accese
facendo profumare l'intera stanza.

"Ti piace?"
Mi chiese Zayn cinghiando i fianchi con le sue braccia mentre lasciava una scia di baci umidi sul mio collo;
quando trovò il mio punto debole gemetti.

"S-si mi piace, molto".
Mi girò nella sua stretta e cominciò a baciami in modo davvero poco casto: le nostre lingue danzavano
per conto loro, come se non ci fosse un domani e le nostre mani che scorrevano fra i nostri corpi caldi e vogliosi
di un contatto più ravvicinato. In men che non si sica, fummo senza vestiti.
Sentii la sua erezione battermi sulla coscia nuda e questo alimentò in me un gran senso di euforia.
Morsi il lobo e ricevetti un suono così grutturale da farmi eccitare di più.

"Nick, ti voglio così tanto...Non farmi aspettare, ti prego".

"Come siamo impazienti Malik...ma accetto, non ce la faccio neanche io".
In gesto fulmineo, mi tirò a sè facendo allacciare le mie gambe al suo bacino.
Zayn ci portò sul divano e in un colpo secco entrò in me, con spinte dapprima lente e poi più veloci portandoci
all'apice del piacere.

"Mi sei mancata così tanto, ti amo".
Per la seconda volta, ci portò al culmine e alla fine, stanco, si appoggiò sul mio petto che faceva su e giù.
Portai la mia mano nei suoi capelli corvini e morbidi e iniziai a massaggiargli le cute.

"E' stato così bello...Ti amo Zayn".
Lo baciai sulla fronte e troppo stanca, mi abbandonai tra le braccia di Morfeo.

 


I'm here baby!
Innanzitutto scusate per questo enorme ritardo...ma gurdate il lato postivo: vi ho fatto un piccolo regalo per Pasqua xD
Sapete, non è statp facile aggiornare presto, perchè la scuola mi toglie un sacco tempo
ma rimedierò in queste due settimane di vacanze :D
Spero di non avervi perse! :(
Recensite, recensite,recensite piccole bimbe carine trallallerotrallallà(?) xD
Sapete che è imèportante la vostra opinione, è un modo per mogliorare.
A proposito, avete visto il video di YOU & I???

Io ho pianto Y.Y e poi c'è da dire che il regista è un genio e loro sono per-fect come sempre xD
Alla prossima bellissime,
grazie di tutto.
Hilary xx.





 











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