a dangerous life

di calelagiu
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduction of my story ***
Capitolo 2: *** A red side. ***
Capitolo 3: *** The Scar. ***
Capitolo 4: *** No response ***
Capitolo 5: *** Full Moon. ***
Capitolo 6: *** Midnight Fear. ***
Capitolo 7: *** Revelations. ***
Capitolo 8: *** Fire. ***
Capitolo 9: *** Pain. ***



Capitolo 1
*** Introduction of my story ***


                               

(98) teen wolf | Tumblr




Capitolo 1. Introduction of my story


Un bambino dagli occhi chiari mi si avvicina,mi sussurra qualcosa all'orecchio e incomincia a strattonarmi il braccio.Urla: "Scappa! E' pericoloso!".Ma io non vedo assolutamente niente.Intorno a me c'è solo oscurità.Il silenzio è cupo e spaventoso.L'unico suono che si sente è il rumore delle onde che si scagliano contro gli scogli.Rimango un attimo interdetta."A Beacon Hills il mare non c'è!" sussurro al bambino,ma quando mi giro,del piccolo non c'è traccia.

Ho la forza di chiudere gli occhi e quando li riapro mi ritrovo in una stanza dalle pareti verde acqua e dalle tende blu.Appena mi sveglio da quell'incubo,da una parte sono sollevata dal sapere che ciò non fosse reale ma dall'altra sono terrorizzata: questo mi ha scosso come i sogni quasi identici che ormai faccio da qualche notte.Riesco a sentire mio fratello che russa nell'altra camera di fianco alla mia.Controllo l'orologio e subito mi vengono i brividi al pensiero del primo giorno di scuola.Prendo dei jeans e una canotta,mi pettino e mi trucco.Mentre mi preparo penso ai consigli,per così dire,delle persone che conosco:"Il terzo anno è il più difficile","non avrai tempo per sfogarti,oltre che a studiare".Io sono molto timida e mi fido troppo delle persone,per questo,quando mi dicono qualcosa ci credo subito e il più delle volte mi illudo per come andrà a finire una certa cosa,restandoci male.Scendo le scale,preparo la colazione ed accendo la tv.Subito la telecronista di ogni mattina annuncia le principali notizie del giorno.Tra omicidi vari,spunta la fatidica notizia delle aperture delle scuole per il nuovo anno scolastico.Mi viene mal di stomaco e devo ritirare il caffè.Per me quest'anno è tutto nuovo,ho subito un trasloco dall'Australia agli Stati Uniti in meno di due giorni.Will,mio fratello,ha smesso di andare a scuola,ha preso la qualifica e ora lavora come cameriere in un bar di nostro zio.E' il più fortunato.Presa dalle fantasticherie di cercarmi un lavoro come Will,non mi accorgo dello scuolabus che passa davanti a casa mia.Prendo il cappotto e lo zaino e corro di corsa verso la fermata.Corro più veloce che posso ma non faccio in tempo ad arrivare che gli sportelli del pullman si chiudono davanti a me.Ad un certo punto,un ragazzo si precipita dall'autista e gli chiede,evidentemente,di fermarsi.Le porte si aprono ed io incerta entro nell'autobus.Tutti mi guardano in cagnesco,tranne quel ragazzo strano che mi fa un sorriso sostenuto.Mi siedo sul primo posto libero,tiro fuori il telefono e faccio finta di specchiarmi per togliere gli sguardi e le occhiate degli altri ragazzi.Nel frattempo mi ricordo la mattina del trasloco:

non volevo stare ancora a letto così decisi di alzarmi e dirigermi verso il bagno per farmi una doccia fredda.Una volta pronta mi stesi sul letto e cominciai a pensare,pensare a tutto ciò che stava per accadere,scuola nuova;posti nuovi;professori nuovi e soprattutto amici nuovi. Ho sempre odiato i trasferimenti, per una come me non erano affatto facili,per colpa della mia eccessiva timidezza che mi ostacolava in ogni cosa specialmente nel fare nuove conoscenze. La voce di mia mamma mi distolse dai miei pensieri riportandomi alla realtà:
-”Dai un ultima occhiata in giro e controlla di aver preso tutto,poi scendi che dobbiamo partire..” disse mia madre che era appena entrata nella stanza.
-”Okay” risposi con una lieve nota di tristezza nella voce.
-”Su,anche a me mancherà questo posto” disse e mi abbracciò -”Ma lo sai che a tuo padre non capiterà mai più un occasione del genere e non può rifiutarla”.
-”Si,lo so,ormai la maggior parte dei trasferimenti avviene per lavoro..”.Dissi.
-”Probabile....forza,preparati che andiamo!” si alzò e se ne andò. Staccai la sveglia e la riposi in valigia,presi anche l'altro borsone e mi soffermai sulla porta e guardai per l'ultima volta quella stanza ormai vuota.Le foto sulle pareti le avevo già staccate qualche giorno prima e ritirate in valigia ma i segni erano rimasti sul muro verde acqua. Un'altra voce mi riportò alla realtà per la seconda volta nel giro di poco tempo ma questa volta era mio fratello Will: -”Muoviti lumaca!”
-”Arrivo,e non chiamarmi lumaca!” gli risposi. Con i miei bagagli in mano mi incamminai verso l'auto.Infilai le borse nel baule e lo chiusi,mi girai e prima di salire sulla macchina diedi un'ultima occhiata alla villetta che non avrei più visto.Mio papà accese il motore e partimmo lasciandoci per sempre alle spalle quel piccolo paesino del nord Australia.

La scuola è grande e vicina alle altre case.Ha grandi campi per educazione fisica e un parcheggio enorme.Scendo dall'autobus ammirando la scuola,ma un laccio del mio zaino rimane incastrato in una vite della porta.Mi dimeno in cerca di toglierlo ma si forma un nodo strettissimo.Mentre cerco di districarlo,arriva il ragazzo di prima e con un semplice mossa lo toglie dall'incastro.Mi sorride e mi accompagna lontano dal parcheggio.lo guardo attentamente.Ha capelli abbastanza folti castano chiaro e degli occhi verdi."Mi chiamo Isaac" mi dice porgendomi la mano.La afferro e rimango stupita dalla morbidezza di essa. "Io Aubrey" rispondo balbettando.Sorride soddisfatto e si mette ad ammirare il cielo. Mi guarda."Sei nuova vero?Non ti ho mai vista in giro.." sorrido e annuisco. "Okay,domanda più stupida di questa non potevo farla." Arrossisce.Suona la campanella e i ragazzi entrano nelle loro rispettive aule.Prendo dallo zaino il foglio con le lezioni e i rispettivi orari.Alle otto mi aspetta la lezione di biologia.Sento un fischio da dietro i cassonetti dell'immondizia.Due ragazzi guardano Isaac e gli fanno cenno di avvicinarsi."Per biologia devi andare nell'edificio quattro,io vado con loro.Ci si vede in giro". Rimango stupefatta,non solo per il fatto di aver fatto già amicizia con un bel ragazzo ma anche perchè io ad Isaac non avevo detto niente di biologia.Entro nell'edificio quattro,posiziono la mia roba nell'armadietto e mi avvio verso la classe.Dentro c'è solo una ragazza biondiccia che appena mi vede mi si avvicina. "Ciao.." disse, "io sono Lydia,questa sera diamo una festa e mi sembra giusto invitarti.Che ne dici? Questo è il mio numero di telefono,fammi sapere!" Mi porge un bigliettino rosa con scritto il suo numero.Lo segno sulla rubrica.Ad un certo punto qualcuno mi tocca la spalla.Era un ragazzo buffo e un pò scoordinato."Ti conviene sederti qua.." mi indica un posto di fianco al suo, "quello è il posto di Jackson,è un tipo un pò irascibile..".Vedo un ragazzo arrivare verso di me e che ha l'aria di chi ha quattrini in tasca e non vuole perderne nemmeno un centesimo.Ha l'aspetto minaccioso ma anche incuriosito.Non ci penso due volte e mi siedo nel posto dietro."Grazie.." dico al ragazzo gentile. Lui fa spallucce e mi offre una gomma da masticare alla menta."Mi chiamo Stiles e devo dire che facciamo lo stesso corso di biologia,tu devi essere Aubrey,vero?Il professore Harris ne ha parlato di te.Per fortuna oggi è assente e abbiamo un'ora libera..." era un tizio divertente,sparava battute su battute e non dovevo nemmeno sforzarmi di ridere.Ad un certo punto entra un altro ragazzo,con i capelli un pò lunghi neri e la bocca un pò storta.Era carino,in un certo senso.Si siede vicino a Stiles e mi saluta con la mano.Passo tutta l'ora a chiacchierare con Stiles e Scott delle partite di lacrosse e delle buffonate dei professori.Suona la campanella,ci salutiamo e mi avvio verso gli altri edifici per le altre lezioni.




SPAZIO AUTRICI
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Siamo quattro gemelle che amano Teen Wolf,ci piacerebbe ricevere le vostre recensioni anche per migliorarci.Questa è la nostra prima storia in assoluto,speriamo vi piaccia.
Intanto ci rimbocchiamo le maniche e scriviamo il prossimo capitolo ;3




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Capitolo 2
*** A red side. ***


this might hurt | via Tumblr

Capitolo 3° "A Red Side"


"Ma salve! Finalmente sei venuta! Temevo ti fossi persa da qualche parte!" Esclama Lydia.Lei è la tipica ragazza,secondo me,che fa di tutto per attirare l'attenzione.Infatti nel corso della serata,tutti mi si avvicinavano per chiedermi come me la stessi passando.Non  ho mai ricevuto tante considerazioni come questa sera.Isaac,come sempre,se ne è andato dai suoi amici per risolvere una cosa "importante".Prima di andarsene,mi ha guardata malissimo,come se la mia cicatrice fosse maledetta.Al centro della pista c'è un gruppo di ragazzi che balla e si vede che l'acool è già nelle loro teste,in quanto solo uno di loro riesce a non barcollare e a non dire fesserie.Dall'altra parte della piscina ci sono due ragazze che discutono animatamente.Si rinfacciano cose e urlano.Per evitare guai,decido di entrare a parlare con Stiles.Il ragazzo è seduto sulle scale,con un bicchiere di succo all'arancia in mano.E' stralunato,per questo vado vicino a lui a chiedergli come sta.
"Aubrey,quanto tempo neh..." disse a singhiozzo.
"Che ti prende?" Gli chiedo,toccandogli la fronte.Non aveva febbre.
"Niente.Perchè?Ho avuto solo un capogiro.Pressione bassa.Penso.Suppongo sia quella...non devi essere qua.Succedono cose strane...Ah,domani! La luna Piena,mannaggia a me". Delira.
Vado da un ragazzo di colore e cortesemente gli chiedo se mi può aiutare a portare Stiles sul divano in salotto.ll tipo esita un istante ma poi accetta.Stiles una volta adagiato comodamente riesce a prendere un pò di lucidità in più e riesce a ringraziarmi. Un attimo dopo,vedo Scott tornare,mi chiede che cosa sia successo a Stiles ed io,non sapendo in realtà cosa avesse avuto,gli rispondo che forse ha esagerato con i drink.Cominciamo a parlare del più e del meno,della musica,dello sport e della salute dell'amico.Ad un certo punto,un rumore mi fa prendere un colpo.Scott corre verso il luogo del boato e subito incominciano urla e imprecazioni.Non sapendo cosa fare,seguo il mio amico e scopro che le due ragazze di prima stanno litigando e la loro lite ha richiamato al "combattimento" altri ragazzi,causando una reazione a catena.Le due ragazze si tirano i capelli a vicenda.Una ha i capelli biondi ricci,è truccatissima,ha tacchi a spillo ed è vestita di nero.Mentre l'altra che sembra abbia la meglio ha capelli di un rosso fiamma con una chioma luminosa e folta.Ad un certo punto,arriva Jackson e Lydia infuriati come non mai e subito le due ragazze smettono di attaccarsi inutilmente.La ragazza dalla chioma rossa,corre via dal luogo della lite entrando in casa e l'altra scappa dall'altra parte,uscendo dalla proprietà di Lydia.Scott rimane immobile e mi sbircia con la coda dell'occhio.Io sono ferma,appoggiata allo stipite della porta in attesa che qualcuno parlasse.Lydia si scusa immediatamente dell'accaduto e subito i ragazzi invitati riprendono a ballare e a scatenarsi.
"Vado a vedere come sta Erika,tu vai da Stiles,se vuoi". Mi dice Scott accertandosi che Allison stesse bene.
Faccio sì con la testa e mi precipito da Stiles.Appena entro in salotto ho un sussulto.La ragazza dalla chioma rossa pulisce un ferita sul gomito di Stiles.Eppure sono certa che prima non ci fosse.Tralascio e mi avvicino al mio amico.
"Ciao...come stai?" chiedo a Stiles e la ragazza si alza di colpo.Stiles annuisce senza dire niente.
"Oh scusa,ho visto che lui stava sanguinando e gli ho dato una mano a sistemarsi.Ti chiami Aubrey vero? Io mi chiamo Abby.Scusa per prima,è solo che non sopporto certa gente e vado fuori dai gangheri,a volte..". Parla tutto di un fiato e non mi lascia nemmeno il tempo di parlare.Si avvicina alla finestra e si mette ad osservare il cielo.
"...domani c'è la Luna Piena.Io la adoro.Chissà perchè dicono che porta malanni e fatti strani.Forse per me è un impressione,ma a me fa sentire più forte". Fa spallucce e se na va dalla parte opposta.Aiuto Stiles a tirarsi su e mi guarda in modo strano,come se avesse capito di cosa parlava ma non volesse farmelo capire.Noto la cicatrice sul gomito che era molto simile alla mia,in un certo senso,due artigliate verticali.Lui la guarda e poi la copre con la manica della camicia:
"Forse è meglio che vado a farmi vedere.." mi dice e si alza.
Io sono sicura che quella sera,qualcosa è successo.Non solo per il fatto della cicatrice,ma anche per la comparsa di quella ragazza.Aveva uno strano bagliore negli occhi,i capelli sembravano usciti da un film di fantascienza e il movimento era sinuoso e leggero come una dama dell'ottocento.Decido di andare a chiedere spiegazioni a Stiles.





SPAZIO AUTRICI:
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Ed ecco un altro capitolo della nostra storia.Apprezziamo le vostre recensioni e se la storia vi piace non indugiate ad aggiungerla alle preferite! :3
Da questo episodio inizia ad esserci della suspance...perchè non seguite la nostra vicenda per scoprire cosa succederà? (:
CaLeLaGiu. ♥

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Capitolo 3
*** The Scar. ***


Spiral♥

2° CAPITOLO. "The Scar".

Secondo le indicazioni che mi avevano dato poco prima Scott e Stiles,la classe di inglese sarebbe dovuta essere nell'edificio numero 7.Il Problema è che non ho la minima idea di dove si trovi.Dopo aver girovagato per la scuola senza trovarlo mi soffermo,appoggiata ad un armadietto,a controllare la piantina dell'istituto ed una ragazza mi si avvicina:
”Ehi,guarda che la stai tenendo al rovescio...” dice lei e io arrossisco subito."...e sei davanti al mio armadietto" continua lei.
”Si..scusa” rispondo spostandomi velocemente.
“Hai bisogno d'aiuto?”mi domanda con un sorriso tirando fuori alcuni libri dal contenitore di metallo.
“Si grazie non so dove si trovi il laboratorio di lingua inglese” le dico,cercando di nascondere la mia inadeguata timidezza.
”E' in fondo al corridoio,quella porta blu” risponde sempre sorridendo ”comunque io sono Allison” e mi porge la mano che afferro.
”Grazie..io sono Aubrey,piacere” dico stringendogliela.
”Allora ci si vede in giro..ciao” ed entra in classe.
Dopo averla salutata mi incammino verso l'aula. Le ore sono passate in fretta e per fortuna sono riuscita a trovare tutte le altre classi senza fatica. Ora mi aspetta l'ora di chimica.Entro in classe con qualche minuto di ritardo e subito prendo posto nell'unico banco vuoto rimasto, fortunatamente vicino ad Isaac.
"Stesso corso di chimica eh?” dice il ragazzo con un sorrisetto.
"Così sembra” dico ricambiando il sorriso.
”Come ti stai trovando?” mi chiede premurosamente.
”Bene,ma sono passate solo quattro ore ed è presto per parlare..” sussurro.
”Giusto,ma vedrai che ti troverai benone” dice facendomi l'occhiolino.
”Speriamo” dico speranzosa.
Dopo qualche attimo di silenzio Isaac si fa più serio:
"Mi stavo chiedendo..”
Ma purtroppo non fa in tempo a finire la frase che il professore ci riprende:
”Lahey  e Listey  fate silenzio o vi sbatto fuori!”Facciamo silenzio e la lezione proseguì noiosamente. L'ultima campanella del giorno suonò e io preso lo zaino mi diressi verso l'uscita accompagnata da Isaac.Usciti dalla classe prendo coraggio e inizio a parlare:
”Isacc,cosa volevi chiedermi prima in classe?” chiedo timidamente.
”Volevo sapere se eri stata invitata anche tu alla fes....” Questa volta viene interrotto da Scott e Stiles:
”Aubrey!Ci vediamo stasera alla festa di Lydia eh!” dice il ragazzo dai capelli più lunghi,”anche te...” continua l'altro ad Isaac ed entrambi ci salutano con un gesto della mano allontanandosi.
”A quanto pare si..se vuoi posso passare a prenderti,che ne dici?” mi domanda arrossendo.
"Non ti preoccupare,prendo l'auto di mio fratello” rispondo sorridendo sotto i baffi.
"Sicura?per me non è affatto un problema”.Faccio sì con la testa.
”Allora non insisto...” dice con un aria un po' delusa,“..adesso devo andare o perderò il pullman,ci si vede stasera” sussurra salutandomi.
Ricambio il saluto e subito mi faccio prendere dai rimorsi. Forse sono stata un po' maleducata,in fondo mi ha solo offerto un passaggio,ma è solo il primo giorno ed io non me la sento.Esco da scuola e vado verso la macchina di mio padre.Il tempo è nuvoloso ma dalla strada si nota che ha appena piovuto.Mio papà è stranamente silenzioso,si vede che i preparativi per la riunione di questa sera lo hanno stancato parecchio.Arrivo a casa e mi butto sotto la doccia.Cerco di godermi come posso la serata,prima di prepararmi ed andare alla festa di Lydia.Prendo un vestito azzurro senza spalline e vans nere.Chiamo Lydia per dirle che ci sarò alla sua festa e cerco di non diventare sorda a causa delle urla di gioia della mia nuova amica.Mi metto il trucco e scendo le scale.Will e Britney stanno cenando,mi squadrano e continuano a mangiare i loro ravioli.
”Se i nostri genitori tornano prima,ditegli che sono a casa di una mia amica”. Li avverto.
Non aspetto risposte ed esco dalla casa.Il cielo è abbastanza scuro,si vedono abbastanza le stelle e l'ultimo quarto della Luna.Prendo la macchina di mio fratello,la metto in moto e vado fino a casa di Lydia.La casa è contorniata da ghirlande luminose e dalle finestre fuoriesce musica da discoteca ad alto volume.Riconosco Stiles che beve un aperitivo,esco dalla macchina e gli vado incontro. “Hei ciao” dice,salutandomi con la mano.
“Vuoi un drink?” chiede porgendomene uno.
“Certo,anche se non dovrei bere..” annuncio,arrossendo.
“Non preoccuparti,è analcolico e poi nemmeno io dovrei bere,mio padre fa il poliziotto.Se mi scopre sono guai!”. Scoppio a ridere e lui mi guarda in modo strano.
“S-scusa,non sono riuscita a trattenermi”. Rido sotto i baffi,lui se ne accorse,fa spallucce e mi offre un salatino.Dopo pochi minuti passati a chiacchierare con Stiles arrivano Scott e Isaac. Isaac mi sorride,mi afferra una ciocca di capelli fuori posto e me la rimette sopra l'orecchio. Scott sembra preoccupato per qualcosa ed Allison (la sua ragazza) lo è ancora di più. Egli sussurra qualcosa all'amico,mi fa segno di scusarlo e sgattaiolano via dalla mia vista.Accanto a me,rimane Isaac imbarazzato.
”Come va?” Riesco a domandargli per interrompere quel silenzio fuori luogo.
”Tutto bene,scusa per oggi,forse ho affrettato un pò la cosa".Ammette imbarazzato.
Faccio spallucce,prendo un drink e glielo offro.Mentre glielo porgevo,Isaac mi prende il braccio e si mette ad osservare la mia cicatrice sul gomito.E' una cicatrice vecchissima,me la feci quando mi persi nel bosco da piccola e caddi rovinosamente.La cosa strana è che è a forma di spirale allungata ed è di un colorito più scuro rispetto alla mia pelle.Isaac rimane li ad osservarla ed ogni tanto passa le dita per delimitarne il contorno.
“Come te la sei fatta questa?” mi chiede allarmato.
“Sono solo caduta..” balbetto preoccupata.
Mi guarda negli occhi,stupito e incredulo.Cerco di capire cosa passa nella sua mente e assorta da quel momento faccio un urlo quando Lydia mi tocca la spalla per abbracciarmi.




SPAZIO AUTRICI:
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Ed eccovi promesso il secondo capitolo.Come al solito speriamo che vi piaccia e per favore lasciate qualche recensione e se vi piace mettete la storia tra le vostre preferite :3

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Capitolo 4
*** No response ***


Tyler Hoechlin as Derek Hale | via Tumblr




Capitolo 4°. "No response".


Di Stiles non c'è traccia allora un po' confusa decido di andare a chiedere spiegazioni a Scott. Varco la soglia della porta che da sul retro,dopo qualche minuto di ricerca,scrutando ogni volto per trovare il suo,lo intravedo che discute con lo stesso ragazzo che poco prima mi aveva aiutato a trasportare Stiles dalle scale al divano. Quando vedo Scott venirmi incontro,o forse,semplicemente dirigersi verso l'uscita che si trova dietro di me,mi avvio verso di loro. Siamo a due passi di distanza uno dall'altro e lui mi guarda per un attimo interminabile, in modo molto preoccupato.Poi rompo il silenzio: 
 
”Cosa sta succedendo?” chiedo preoccupata a mia volta.
 ”N-niente,vai a casa e non uscire fino a domani!” mi raccomanda.  
”Perchè?cosa succede!?” 
”Ora non posso dirtelo...” risponde, “...forse un giorno te lo diremo o probabilmente ne saremo costretti!". Aggiunge sussurrando talmente piano che faccio fatica a sentire.
Detto ciò se ne va quasi correndo. La paura e la preoccupazione mi assalgono e decido di seguirlo fino all'entrata della casa dove mi apposto in modo che lui non mi veda. Scorgo Scott che sale su una Jeep con Stiles seduto sul sedile del passeggero,poi i due sfrecciano via dal vialetto davanti casa. Salgo anche io in auto,ma per tornare a casa,giro la chiave per far partire la macchina. Ma il suo motore emette un rumore che può significare solo una cosa: “Ti lascio a piedi”. Impreco nella mia mente ed esco dal mezzo di trasporto sbattendo violentemente la portiera. L'unica soluzione che ho,dato che tutti quelli che conosco sono scomparsi,a parte Lydia,a cui non mi sembra il caso di chiedere un passaggio visto che è la sua festa,è andare a piedi. Mi incammino per la strada illuminata da pochi lampioni ,quando dopo aver svoltato il penultimo isolato,sento dei passi avvicinarsi dietro di me. Mi volto un po' spaventata e mi trovo davanti Abby,alla vista di quel volto,mi rilasso. La ragazza dai capelli rossi si ferma e mi squadra soffermandosi per un attimo sul mio braccio. 
”Hai bisogno di qualcosa?” le domando incuriosita. 
Abby si avvicina velocemente e con una mossa rapida mi afferra il braccio,stringendolo tanto quanto basta a fermarmi quasi la circolazione. 
”Così mi fai male!” urlo impaurita dalla sua reazione alla mia domanda. In quel momento arriva un ragazzo dai capelli scuri e corti che mi sembrava di aver già visto. Il giovane si avventa sulla Rossa spingendola via,io rimango lì immobile,scossa da quella scena, mentre i due si sussurrano qualcosa con fare minaccioso,ma non riesco a comprendere le loro parole.
”Tu hai qualcosa che noi vogliamo!” dice Abby quasi urlando con un sorrisetto inquietante per poi sparire nel buio della notte. 
Sono ancora pietrificata dallo spavento quando il ragazzo mi tocca la spalla facendomi sussultare. 
”Non dovresti girare da sola a quest'ora della notte” mi rimprovera.
”Hai ragione ma la macchina di mio fratello mi ha lasciata a piedi..” rispondo intimidita dai suoi muscoli.
”Okay,allora ti accompagno a casa io,non si sa mai..” Dice guardandosi intorno.
”O-okay” dico perplessa.
 Incominciato a camminare cala il silenzio e io provo a ricordarmi dove avevo già visto questo ragazzo. 
“Ma si! È uno dei due giovani che questa mattina avevano chiamato Isaac quando era sceso dall'autobus” penso fra me e me. 
Quando riemergo da miei pensieri siamo già arrivati davanti a casa. 
”Grazie per avermi accompagnata fin qui”dico timidamente.
 ”Di niente.Comunque io sono Derek” dice presentandosi.
”Io sono Aubrey” dico presentandomi a mia volta. 
”...Ciao” e fa un cenno con mano.
”...Ciao” dico ricambiando il saluto ed entro in casa cercando di non fare troppo rumore. Noto la TV ancora accesa e mio fratello che guarda una partita di lacrosse. 
”Com'era la festa?” sussurra senza mostrare interesse verso la domanda che mi ha appena porso 
”...strana” rispondo,comunque,pensierosa.
 Salgo le scale in punta di piedi,apro la porta della mia stanza più silenziosamente possibile per non svegliare il resto della famiglia e mi butto sotto la doccia. Una volta finita mi avvolgo nell'asciugamano e torno nella camera,mia da solo un giorno. Indosso il mio pigiama preferito a pallini e mi infilo sotto le coperte. Mi rigiro nel materasso almeno una centinaia di volte,ma senza mai riuscire a prendere sonno.Allungo la mano verso la sveglia che segna le tre e ventisette,tra poco più di due ore sarebbe suonata,per ricordarmi della scuola. Non riuscendo a dormire mi metto a pensare a tutto ciò che è successo in un solo giorno. "Probabilmente ne saremo costretti!” cosa intendeva Scott con queste parole?Cos'erano costretti a dirmi?Perchè dovrebbero essere costretti a dirmelo? perchè non potevano dirmelo adesso?Quando me lo diranno? 
”Tu hai qualcosa che noi vogliamo!” cosa vogliono da me? 
E soprattutto chi mi vuole? E perchè? 
“Domani c'è la luna piena..forse è un' impressione ma mi fa sentire più forte!”perchè si sentiva più forte? E cosa centrava la luna piena? Perchè Stiles aveva una faccia da qualcuno che cerca di nascondere qualcosa? Come si è procurato quel taglio? Perchè dopo aver notato la cicatrice sul gomito,Isaac era così preoccupato? Perchè ne erano tutti interessati? E se fosse stata quello che Abby voleva? No impossibile,è solo una stupida e insignificante cicatrice. Mille domande mi affollano la testa ma non trovavo risposte logiche. 
“BIP-BIP-BIP” l'allarme della sveglia mi sveglia. Scendo dal letto assonnata e vado verso il bagno. Mi guardo allo specchio e noto le enormi occhiaie che ho sotto agli occhi,causata dalla notte passata in bianco. Mi sciacquo la faccia e velocemente infilo un paio di pantaloni stretti blu e una t-shirt grigia. Scendo le scale ed esco di casa senza fare colazione. Questa volta riesco a prendere l'autobus in tempo.Salgo e mi guardo in torno per cercare un posto libero,ma l'unico rimasto é nei primi sedili. Dopo circa diedi minuti il pullman si ferma davanti a scuola. Scendo e trovo Isaac che mi saluta:
-”Ciao,come va?” 
”Bene,ieri sera sei sparito..” 
”Si..scusa ma avevo una questione importante da risolvere” dice sincero 
”Per questa volta sei perdonato” dico ridendo sotto i baffi 
”Te ne sono grato” risponde ridendo anche lui.
Suona la campanella e ci salutiamo avviandoci alle rispettive aule. Prima di entrare in classe mi fermo a prendere un libro dall'armadietto e dopo averlo chiuso mi trovo il viso di Abby fin troppo vicino che mi fissa con sguardo minaccioso.


SPAZIO AUTRICI:
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E pure il quarto capitolo è completo.Lasciate le vostre recensioni :3. Ringraziamo chi a recensito e chi ha aggiunto la storia alle preferite.CI farebbe piacere ricevere altri pareri.Secondo voi cosa vuole Abby da Aubrey? Può essere la cicatrice? E secondo voi cosa potrebbe significare?Al prossimo capitolo. CaLeLaGiu♥

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Capitolo 5
*** Full Moon. ***


(2) Tumblr




Capitolo 5°. "Full Moon".



Abby non smette di fissarmi e i suoi occhi color nocciola sono quasi inquietanti. I fatti accaduti la sera prima mi tornano in mente alla vista di quel volto e per evitare di ritrovarmi in una situazione simile a quella, decido di avanzare verso la porta dell'aula. Dopo nemmeno due passi me la ritrovo seduta sul mio banco:
 
-”Scusa per ieri sera ma come ti ho già detto non sopporto certa gente e forse ti sei fatta una brutta immagine di me” dice con aria che non mi pare molto sincera. “Potremmo diventare amiche o magari fare parte di un club speciale” continua lei.
-”Cosa intendi?” chiedo confusa e spaventata allo stesso momento.
-”Lo scoprirai presto” dice con un sorrisetto maligno per poi andarsene. 
Mi siedo al secondo banco vicino a Stiles.
-”Ehi,stai meglio?” gli domando.
-”Si,era solo un taglietto” risponde.
-”Ah okay,sei andato a farti vedere?” chiedo premurosamente.
-”Si..” risponde con la testa fra le nuvole.
-”E cosa ti hanno detto?” chiedo interessata alla risposta,cosa che lui non sembra affatto,dato che non risponde. “Stiles mi stai ascoltando?” gli domando passandogli una mano d'avanti agli occhi per riportarlo alla realtà.
-”Eh? Si,stavi dicendo?” risponde poco dopo.
-”Cosa ti hanno detto del taglio?” gli ripongo la domanda.
-”Oh..niente di grave..” dice.
Non so cosa gli prenda ma sembra...assente. Tralascio e inizio ad ascoltare la lezione.Suona l'ultima campanella ed esco da scuola dove trovo Isaac parlare con gli stessi tipi della mattina precedente,tra cui Scott. Vedo il riccio avvicinarsi a me dopo aver  detto qualcosa ai suoi amici.
-”Ciao,ho visto che sta mattina Abby si è fermata a parlarti..” dice “...cosa voleva?” mi chiede curioso,forse troppo.
-”Diventare amiche” dico stranita.
-”Non avrai intenzione di diventarlo,vero?” chiede serio.
-”Io..non lo so!” rispondo scocciata dal suo tono.Sembra che voglia che la risposta sia“no”. Mi avvio verso la macchina di un amico di mio fratello,lasciando Isaac lì. Salgo sulla vettura nel sedile del passeggero accanto a Will.
-”Dove si trova sta casa?” chiede con il suo solito tono annoiato e scocciato. Scendo dalla macchina e aspetto che il suo amico metta in moto dei mezzi con i cavi elettrici. Finito il lavoro io e Will saliamo sulla nostra auto mentre l'altro ragazzo sulla sua. Accendiamo la macchina e partiamo verso casa. Dopo qualche attimo mio fratello rompe il silenzio.
-”Allora,chi era quel ragazzo con cui parlavi fuori da scuola?” mi chiede dandomi una gomitata.
-”Un amico” rispondo guardandolo malissimo.
-”Solo un amico?” chiede ironico.
-”Si!” gli dico trafiggendolo con lo sguardo.
Vado a casa e mi metto a fare i compiti.Dopo qualche minuto ricevo un messaggio da Isaac: "Questa sera posso venire a casa tua?Devo chiederti una cosa per il saggio di inglese di domani.Dammi conferma!". Gli rispondo di si e vado a farmi una doccia.Una volta asciugata,vado a cenare con i miei e poi aspetto Isaac seduta sugli scalini di casa mia.Nel frattempo mi metto le auricolari nelle orecchie e comincio ad ascoltare la musica.
"Buonanotte eh". Sussurra Isaac vicino al mio orecchio.
Mi alzo di colpo e mi guado attorno.Sono in camera mia e vicino a me,Isaac guarda un album di fotografie.
"Oddio,scusami! Mi sono addormentata...potevi svegliarmi!" ammetto imbarazzata.Controllo l'orologio.Sono le nove emmezza di sera.
"Ma no.Sei così carina quando dormi..." mi dice con un sorriso.
Ricambio il sorriso ed apro la finestra per far cambiare un pò di aria.Guardo il cielo e noto che la Luna Piena si stava innalzando.All'improvviso un brivido di paura mi scorre dietro la schiena pensando alle parole dette da Abby riguardanti la Luna Piena.
Cominciamo a parlare del compito per il giorno dopo quando Isaac mi si avvicina lentamente.Io imbarazzata rimango ferma e fisso i suoi magnifici occhi verdi.Comincia ad accarezzarmi la guancia e con l'altra mano mi cinge i fianchi.Chiudo gli occhi e mi aggrappo al suo collo.Sento che sorride e le sue labbra si avvicinano delicatamente alle mie.La sua lingua incomincia a sfiorare le mie labbra ma la suoneria del cellulare ci fa scattare tutti e due.Isaac mi guarda in modo preoccupato ed accetta la chiamata:
"Ehi Scott,cosa c'è?" chiede allarmato.
Cerco di capire le parole del ragazzo ma tutto ciò che riesco a sentire è un basso mormorio.
"E' al sicuro.Qui con me". Riponde Isaac con un sospiro di sollievo.
Comincio a preoccuparmi e mi siedo sul letto.
"C-come l'avete persa?" urla. 
Isaac mi prende la mano.
"Certo sì.La porto via!" Dice a Scott e poi chiude la chiamata.Senza dirmi niente mi prende in braccio e mi porta giu per le scale.Prende le chiavi della macchina e mi aiuta a salire.Il cuore mi batte all'impizzata anche non sapendo che cosa sia successo.Prendo fiato e chiedo:
"Che co.." ma la mia voce si interrompe quando,da dietro casa mia,un potente ululato irrompe nel silenzio inquietante.


SPAZIO AUTRICI:
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Ed ecco il prossimo capitolo.Ci scusiamo se ci sono errori.Apprezziamo chi ci segue e le vostre recensioni.Spero che sia tutto compresibile♥

CaLeLaGiu♥

 

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Capitolo 6
*** Midnight Fear. ***






Capitolo 6°. "Midnight Fear".



"Cosa è stato?" Urlo allarmata.
Isaac è come pietrificato.Ha le mani che tremano e un velo di sudore gli incomincia a ricoprire la fronte.Mi aiuta a scendere dalla macchina e ci addentriamo nel fitto della foresta.Qualcuno mi tocca la spalla e mi giro di colpo.Scott mi prende la mano e con la stessa espressione dell'amico mi spinge a correre.Sono paralizzata dalla paura.
"Non può stare qui!" Esclama Derek spuntando da un arbusto di fianco a noi.
"Ha ragione..." sussurra Erika,la ragazza che aveva litigato con Abby la sera prima, "..almeno non qui nella foresta!".
Cominciano a discutere tra loro animatamente.Mi acquatto ai piedi di un albero vicino ad Isaac.Lui mi guarda e mi prende la mano.Stare vicino a lui mi da un senso di pace e quindi riesco a tranquillizzarmi.
Ad un certo punto tutti fanno silenzio.I ragazzi si guardano attorno e Isaac mi fa segno di stare giù.
"La sento,è qui vicino..." sussurra Scott,"..ma non capisco dove si trovi!".
Rimango un attimo interdetta.Io non sento niente,mi sposto e cerco qualcosa nell'ocurità.Una volta controllato che non ci fosse nessuno mi alzo.Tutto accade in tre secondi.Qualcosa mi balza addosso violentemente,vengo sbalzata contro un albero.Batto la testa e mi si annebbia la vista.Vedo solo quattro figure non distinte che si afferrano a vicenda.Sento urli e ringhi ma non riesco a capire da dove prenvengono.
"Basta!" una voce roca e profonda irrompe in quella specie di combattimento e subito,una figura più minuta delle altre si blocca di colpo.
Comincio a mettere a fuoco e vedo Isaac che mi si avvicina e mi fa segno di non guardare.Troppo tardi.Osservo quella ragazza acquattata in posizione di difesa contro un uomo imponente e muscoloso.Tutti e due non erano normali.I loro sguardi erano minacciosi con occhi inquietanti.Una massa di peluria sul viso nasconde i loro tratti umani.Enormi occhi gialli e rossi si muovono furiosi.E per non parlare dei denti! Mi congelo dalla paura.Voglio urlare ai miei amici di scappare ma il sangue mi si congela nelle vene e non riesco ad emmettere alcun suono.
L'omaccione incomincia a parlare contro la ragazza.Ella si gira e all'istante riconosco i tratti di Abby trasformati in uno spaventoso lupo mannaro.
Abby oppone resistenza agli ordini dell'uomo dagli occhi rossi.Egli la riprovera senza trarre alcun risultato.Ad un certo punto si accovaccia su se stesso,incrocia le braccia e immediatamente emette un ringhio fortissimo.Gli uccelli scappano.Ho le vertigini.Abby si nasconde dietro un ragazzo accanto al potente mostro dagli occhi rossi ormai trasformato.Mi giro per vedere se i miei ragazzi stavano bene ma invece di trovare i loro visi spaventati,vedo musi da lupi che mi fissano ansiosamente.Mi si mozza il respiro e all'improvviso il buio si impadronisce di me.

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SPAZIO AUTRICI:
Come sempre ringraziamo chi recensisce e chi ci segue.♥
CaLeLaGiu.

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Capitolo 7
*** Revelations. ***




Peter Hale | Tumblr


CAPITOLO 7° "REVELATIONS"


Sento qualcuno strattonarmi per il braccio,pian piano apro gli occhi e mi trovo davanti i miei amici in piedi,girati di schiena con ancora i musi e gli artigli da lupo.
Qualcuno mi strattona nuovamente la spalla.
"Aubrey..” sussurra una voce maschile. Mi volto con un espressione sconvolta e terrorizzata e trovo Stiles che mi porge la mano.
”Su,sbrigati,dobbiamo andarcene da qui” sussurra per non farsi sentire dai due branchi. Afferro la sua mano e incominciamo a correre velocemente dalla parte opposta dei ragazzi. Alle mie spalle sento dei ringhi diventare sempre più bassi mano mano che ci allontaniamo. Usciamo dal bosco e sbuchiamo su una strada dove è parcheggiata la Jeep di Stiles.Mi lascia la mano che mi aveva tenuto stretta per tutta la corsa,monta in macchina e mi incita a fare lo stesso,io obbedisco e partiamo e tutta velocità. Voglio spiegazioni,ne ho bisogno!
”Tu sapevi tutto,vero?” chiedo sicura di ciò.
”Si..”
”Sono l'unica a non saperlo?”
”No...neanche Lyidia,il paese,la nazione,il continente e il mondo intero non lo sanno” dice ironico e questo non mi aiuta. Ho ancora due domande che esigono una risposta.
”Ma Allison,Lydia e te cosa siete?” chiedo curiosa.
”Allison è una cacciatrice”
”Cacciatrice?di cosa?”
”Licantropi.Ma non i ragazzi”
”Oh,e anche Lydia?”
”No.Ma non è una semplice umana”
”Come fai a dirlo?”
”E' immune al morso penso”
”Chi l'ha morsa?”
”Peter,lo zio di Derek.Stiamo andando da lui ora”
”Perchè?”
”Non vuoi sapere cosa vogliono da te quelli?”
”Si,certo” era proprio quella la seconda domanda che esigeva risposta.
L'auto continua a sfrecciare sull'asfalto quando scorgo una figura femminile a lato della strada,ci avviciniamo ad essa e Stiles accosta per far salire la ragazza che riconosco: è Allison. Lei si accomoda sui sedili posteriori con una balestra in mano. L'auto riparte. Allison si volta a controllare la strada dietro di noi poi ordina a Stiles di accelerare, lui dà una rapida occhiata allo specchietto retrovisore per poi eseguire l'ordine. Mi volto anche io per vedere cosa ci fosse e scovo un licantropo rincorrerci a quattro zampe. Allison prende la mira con la balestra e scaglia una freccia contro l'inseguitore rompendo il vetro posteriore della macchina.
”La mia auto!” si lamenta Stiles.
”Zitto e accelera!” risponde lei.
”Ai suoi ordini,signora”
“Signorina” lo corregge.
L'inseguitore è stato colpito dalla freccia,intanto è arrivato Boyd ad occuparsi di lui. Facciamo ancora qualche chilometro in auto,poi ci fermiamo davanti a una vecchia stazione di treni abbandonata. Scendiamo dalla macchina ed entriamo nel capanno. Dentro ad esso ci sono vecchi treni,ruote e oggetti vari. Saliamo su un vecchio vagone rovinato dagli anni,dove troviamo Peter.
”Io sono Peter, tu devi essere Aubrey”dice presentandosi.
”Si sono io” dico confermando la sua ipotesi.
”Bene,allora presumo tu voglia spiegazioni”
”Si,esatto” rispondo accomodandomi come gli altri due sui sedili del vecchio treno.
”Qualche decennio fa,prima che noi nascessimo,cominciarono a formarsi i primi branchi di licantropi. Ma un di essi era diverso da tutti gli altri”
”Quale?”
”Fammi finire,ogni componente di questo branco era unito da un legame,segnato su pelle.”
”E com'era questo legame?”
”Era una specie di tatuaggio a forma di spirale proprio come quello che hai tu sul gomito” dice indicando la mia cicatrice, “in questo branco non facevano entrare lupi estranei,potevi farne parte solo se possedevi quel legame. Ma non erano speciali solo per questo,sapevano dove si trovavano gli altri compagni e se erano in pericolo,una sorta di telepatia”
”Quindi sanno dove mi trovo ora?” chiedo allarmata.
”No,non hai ancora ricevuto il morso” risponde tranquillo.
”E allora perchè ho questa?” dico indicando la spirale.
”Perchè questo branco è stato sterminato dai loro simili perchè rappresentava una minaccia per loro. Solo uno è sopravvissuto,l'Alpha,che sta riunendo tutti i prescelti per riformare questo branco. Tu sei una di questi,per questo ti vogliono” rimango sconvolta. Ora rimane una sola domanda a cui dare risposta. Perchè io?




SPAZIO AUTRICI
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Ciao a tutti, eccovi il 7° capitolo. Sperimo che vi piaccia come gli altri. Appreziamo le vostre recensioni e chi mette o ha messo questa storia tra le seguite o le preferite
♥ ringraziamo anche i lettori silenziosi:)
Al prossimo CaLeLaGiu

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Capitolo 8
*** Fire. ***


Derek red eyes | via Facebook





Capitolo 8.Fire.

Sentiamo molti passi avvicinarsi al treno,arrivati davanti alla porta quel rumore si interrompe giusto il tempo di aprirla. I quattro ragazzi e la ragazza entrano accomodandosi anche loro sui vecchi sedili,tranne Derek che sembra preferire stare in piedi appoggiato a un palo. Noto che nessuno di loro è mal ridotto,così mi tranquillizzo anche se sono ancora molto scossa da ciò che è successo nelle ultime ore. 
"Come stai?" dice Erika riferendosi a me
"..come una che ha appena scoperto di non essere quello che credeva.." dico fissando un punto indefinito sopra il sedile di fronte.
Isaac mi sussurra all'orecchio di seguirlo,mi alzo dalla mia postazione e lo seguo lasciando gli altri parlare. Una volta assicurato che nessuno ci sentisse o vedesse,Isaac si ferma e mi fa cenno di sedermi su una cassa. Sento il mio cuore accelerare di battiti al pensiero di ciò che è successo qualche ora fa fra di noi,chissà se è proprio di questo che mi vuole parlare. Sinceramente non so se provo veramente qualcosa per lui,ma una cosa è certa,quando sto con lui ogni preoccupazione svanisce. 
"Mi dispiace per non averti detto tutto quando sapevamo che eri in pericolo" inizia Isaac.
"Non preoccuparti,capisco" dico sincera "..cosa succederà ora?Devo unirmi a loro?" continuo preoccupata .
"No,se non vuoi..anche se sarebbe meglio che tu rimanga con noi" 
"Non ho intenzione di unirmi a loro,quali saranno le loro intenzioni,quando e se, mi avranno?" 
"La vendetta" 
"Vendetta.." ripeto perplessa. 
Cala il silenzio poi dopo qualche secondo Isaac cambia discorso. 
"Senti Aubrey,riguardo a quello che è successo nella tua camera prima che suonasse il mio cellulare.." 
"Si.." lo guardo speranzosa 
"Be ecco,se per te è ancora presto per una relazione,io..posso anche aspettare" finisce lui.
Mi avrebbe aspettata,ora ho capito cosa provo per lui. Lo fisso negli occhi e mi perdo nelle sue iridi verdi. Ci avviciniamo sempre di più annullando la distanza che poco prima ci divideva. Ci stacchiamo lentamente solo quando restiamo a corto di fiato. 
“Sono pronta” gli dico rispondendo alla domanda che ha espresso indirettamente,mentre ci fissiamo negli occhi. Isaac sorride sollevato mentre le sue iridi brillano di gioia e sono più che sicura che anche le mie lo stiano facendo. In quel poco tempo che è passato mi ero dimenticata di ogni cosa. 
“..Penso che dovrei tornare a casa,i miei si staranno preoccupando” dico alzandomi.
“Giusto,ti faccio accompagnare da qualcuno. Io non posso venire” afferma.
“Ci sono io per questo” dice Stiles sbucando dietro di me.
“Umh okay” gli rispondo.
“Allora ci vediamo domani a scuola” dice Isaac rivolto a me.
“Uh si,a domani” e ci salutiamo con un altro bacio.
Mi avvio con Stiles alla sua Jeep. Saliamo e lui mette in moto. Fisso un punto indefinito oltre il finestrino assorta nei miei pensieri. Mi tremano le gambe,ancora per lo shock di prima. 
“Tutto okay?” mi chiede Stiles  distraendo un secondo lo sguardo dalla strada e puntandolo su di me.
“..si,sono solo un po stanca” rispondo distratta.
Dopo pochi minuti di viaggio arriviamo davanti a casa mia. Apro la portiera e scendo dall'auto ringraziandolo per il passaggio. Giro la maniglia della porta d'ingresso e la richiudo alle mie spalle. E' tutto nero e adesso mi fa ancora più paura di prima. Riapro la porta d'entrata sperando che Stiles sia ancora li,ma non è così. Il panico mi assale per qualche istante,ho bisogno di qualcuno che mi conforti per non sentirmi sola. La luce delle scale si accende di colpo,mi volto terrorizzata al pensiero che Abby,o peggio,l'intero branco mi abbia trovato,ma trovo solo mia mamma con il volto insonnolito.
“Che ci fai sveglia a quest'ora della notte?” mi domanda sbadigliando.
“Niente..non riuscivo a dormire” rispondo,con la prima scusa che mi salta in mente.
“E perchè non hai il pigiama?” mi domanda confusa.
“Mi sono sporcata con il dentifricio e l'ho messo a lavare” 
“La solita maldestra” dice sorridendomi per poi tornare a dormire.
Salgo le scale dirigendomi verso camera mia,mi infilo nel letto con la tuta per non rischiare che mia mamma l'indomani mi faccia altre domande,accendo la lampada sul comodino perchè la stanza non sia troppo buia e  lentamente mi addormento pensando a ciò che è accaduto. Al suono della sveglia,che segna le 6.00,sono già sveglia da un pezzo. Scendo dal letto e lentamente mi preparo,prendo le prime cose che mi capitano in mano e mi chiudo in bagno per vestirmi. Scendo le scale e mi dirigo in cucina,vuota come il resto della casa. Guardo l'orologio appeso sopra il televisore,sono in ritardo come al solito. Bevo la mia tazza di caffè amaro e corro a mettermi le mie amate Vans. Sto per uscire con lo zaino in spalla quando qualcuno suona al citofono.
Apro la porta e mi trovo davanti un uomo sulla settantina con un volto famigliare.
“Ciao Aubrey”
“Ci conosciamo?”
“si,ma non so se ti ricordi di me...sono tuo nonno”
Adesso sono confusa,molto confusa. Non era morto parecchio tempo fa?


Angolo autrici:
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Scusate per il ritardo,ma a causa delle vacanze ci siamo un pò riposate e nel tempo libero ci siamo date alla lettura :')
CaLeLaGiu.

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Capitolo 9
*** Pain. ***


Full Wolf Isaac



Capitolo 9.
 
 
 Rimango allo stipite della porta,incerta sul cosa fare.Larghe basette bianche sul viso,occhi sporgenti di una tonalità sull'azzurro e zigomi ben definiti completano l'uomo che dice di essere mio nonno. Cerco di ripercorrere i momenti del suo funerale.Mi ricordo che implorai mia mamma di farmi restare a casa perchè non sarei riuscita a reggere la pressione dell'avvenimento.Ma dopo ore di suppliche,cedetti e andammo insieme al suo funerale. Mio nonno è morto,ne sono sicura al cento per cento.
“Allora,mi fai entrare?” Bisbiglia lui.
Apro la porta,esitante.Controllo ogni suo minimo movimento. L'uomo non dimostra la sua età e questo si capisce dalla sua camminata aggraziata e sinuosa.Si siede sulla tavola della mia cugina e mi osserva.
“Qual è il problema,ragazza?” Mi chiede,togliendosi la giacca e scoprendo i suoi pettorali ben scolpiti dalla canotta blu.Al primo istante rimango stupita ma anche sconvolta dalla forza giovane che il vecchio esprime con ogni suo movimento,ma in un secondo momento,scorgo quella che è una cicatrice,più scura della carnagione dell'uomo,fare capolino dalla spallina della canottiera.Spirale. Un brivido comincia a scorrermi lungo la schiena e il sangue mi si congela all'istante.Una scarica di adrenalina mi permette di aprire bocca.
“Ma guarda,non saprei. Un signore di prima mattina si presenta a casa mia,affermando di essere mio nonno.Così,come se niente fosse!” Ironizzo,quasi urlando.L'uomo si alza di scatto ,con fare minaccioso alza una sedia con una sola mano e la scaraventa contro di me.Riesco a spostarmi a mala pena e il legno mi colpisce la spalla in pieno.Sospiro di dolore.L'adrenalina prende il sopravvento e con tutta forza gli urlo contro.
“Che cosa volete dalla mia vita?Isaac e gli altri mi troveranno prima che tu mi possa fare del male,è inutile!”.
“Ah si? Io sono l'Alpha! Pensi che sia venuto qui senza prendere le giuste precauzioni? Di sicuro il tuo branco di cani pensa che tu sia gia a scuola!” E a questo punto,so di essere morta.L'Alpha si trasforma,diventando un grande mutaforma dalle orbite rosse.Chiudo gli occhi,mentre il mostro mi si avvicina.Mi preparo ad un dolore straziante e trattengo il respiro per non urlare ma non arriva.Comincio a vedere un po' annebbiato e scopro che sto sanguinando dalla fronte.Isaac si è precipitato in fretta e furia da me.Di sicuro non appena ha visto che io non ero a scuola.E' solo.La fortuna non è dalla sua parte. L'Alpha è grande il doppio rispetto ad Isaac e così come la sua forza.Il mostro alza di peso il mio amico e gli morde la spalla.Lui urla di dolore non prima di aver tirato un cazzotto al mostro enorme. L'Alpha vola e si scaraventa contro il muro,lasciando un grande buco nel calcestruzzo. Ad un certo punto,l'uomo che affermava di essere mio nonno,afferra Isaac.Con una mano lo trattiene attaccato a se e con l'altra gli apre la bocca.Il mio amico mi guarda in modo straziante,mentre una serie di denti aguzzi gli sputano dalle gengive.
“E ora,finalmente,ti unirai a noi!” ringhia l'Alpha e poi avvicinando Isaac a me,con un gesto violento,affonda i denti del mio amico sulla mia spalla. 
 

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