I'm just trying to save the world from Fangirl arguments.

di IsTrue
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Indosso una testa di cavallo ***
Capitolo 2: *** Incontro Albus Silente in un apple store. ***
Capitolo 3: *** Venerdì per Vendetta (parte uno). ***



Capitolo 1
*** Indosso una testa di cavallo ***


I’m just trying to save the world from Fangirl arguments.
Indosso una testa di cavallo.

 
Sono una sfigatella, ma una sfigatella di quelle serie.
Una di quelle sfigate che sono invitate alle feste e decidono di vestirsi elegante e poi arrivano alla festa e sono tutti in tenuta sportiva. Allora tu dici “mh forse è il caso che la prossima volta mi vesta in modo sportivo” e puntualmente alla prossima festa vai vestita sportiva e che succede? Volete indovinare? Si, sono tutti vestiti eleganti. Ecco io sono quel tipo di persona. Perché? Ah boh, non decido io della mia vita. Io vado avanti e basta. Mi alzo la mattina e vado in bagno, mi vesto e prendo la borsa, corro a casa di Mails e poi vado a scuola. Come se fossi un automa, un automa molto strano e socialmente abbandonato, ma vivo e non mi faccio troppi problemi su come dovrei farlo, non mi preoccupo della mia etichetta. Io sono così e chi non sta bene se ne può pure andare, giusto? Giusto.



Sono in ritardo. Eh beh? Qual è il problema? Ora la gente non può nemmeno più essere in ritardo ci rendiamo conto dello schifo del mondo in cui viviamo se non abbiamo nemmeno più la libertà di vivere in ritardo?
Sto scappando e i capelli svolazzano intorno alla mia faccia come se non ci fosse un domani. Percorro un paio di isolati correndo. Voi direte: “ma non sei pazza?”. Beh si lo sono, considerando anche che sono andata a sbattere a una macchina parcheggiata sul marciapiede e che mi sono incastrata nel guinzaglio di un cane credo di essere davvero pazza. E se non sono pazza allora sono molto frustrata. Frustrata sessualmente e socialmente. Sono decisamente una pazza frustrata.
Nel mentre rimugino su questo problema sono già arrivata a casa di Mails (che poi già è una parola molto stupida considerando che ho corso per arrivare gia a casa di Mails, non so se capite. Probabilmente no). Suono e aspetto mordendomi il labbro. Ho fatto davvero troppo tardi. Il mio amico apre la porta e il suo profumo mi travolge. Ma perché questo coglione si fa il bagno nel profumo tutto il giorno? Ma manco vivesse con delle mucche e puzzasse di sterco e di facocero!
- Sei abbastanza sveglia per essere in piedi alle otto del mattino. - incalza.
Voi non lo avrete percepito ma in realtà sta cercando di farmi notare di essere in ritardo. Dovevo essere da lui mezz’ora fa. – Non guardarmi così la colpa non è la mia! – ribatto. Sono convinta di essere nella ragione, ho una scusa ragionevole.
Mails mi guarda e inarca le sopracciglia. Si sta aspettando una risposta ma io non ho intenzione di dargliela. Ora come ora, a distanza di dieci secondi, non mi sembra più di avere tra le mani una scusa convincente ma una gallina spelacchiata che gracchia a tutta forza (che poi le galline gracchiano? Ah boh).
- Non si caricava lo streaming della 2x01 di doctor who. – Lo so, lo so. Alla fine gli ho dato comunque la risposta ma che ci posso fare sono così.
Mails mi guarda un po’ poi alza le sopracciglia e scrolla le spalle. Ha capito che era un motivo serio.

Se vi state chiedendo com’è Mails, beh lui non è come me. Negativo. Assolutamente negativo. Lui sogna la popolarità e le belle ragazze anche se è intrappolato nel girone degli asociali. Per grazia di Dio con me. Credetemi ce ne stanno di peggio.
Se sono sicura? Oh certo, voi non volete passare il sabato sera a giocare a scacchi. Credetemi non volete. Per il resto Mails è un po’ come il Logan Lerman dei poveri e con ancora i capelli. E’ un tipo dolce che capisce quando hai il ciclo e si presenta a casa tua con il cibo cinese e in più non si vergogna di me, e già questo è tanto. Almeno lui non è scappato alla prima occasione come Billy Jay. Brutti ricordi.
Avevo all’incirca sette anni ed era appena uscito il primo libro di Harry Potter che logicamente avevo già comprato, sniffato a lungo e letto.
Ero talmente tanto ossessionata da quel libro che mi ricordo di aver preso un ramoscello e aver fatto finta fosse la mia bacchetta. Sta di fatto che quel giorno, con lo zaino in spalla e i capelli marroni racchiusi in una coda stavo entrando nell’atrio della scuola e facevo finta di lanciare maledizioni a destra e a sinistra con il mio ramoscello soffiando un qualcosa che doveva essere a un expelliarmus ma che era più simile e unespelialmuf causa i miei mancati denti davanti.
Ora immaginatevi questa scena: una bambina senza denti davanti, occhi chiusi, bastoncino alla mano e mente concentrata a evocare un incantesimo con i fiocchi e poi immaginatevi Billi Jay. Questo bambino con più pancia che sostanza che corre, mentre il suo zaino blu gli salta dalla parte sinistra della schiena a quella destra, buttarsi di pancia addosso a questa bambina. E ora immaginate la bambina che si rialza e scopre che la fonte del suo potere, che la sua bacchetta magica è spezzata. A vostro indiscreto parere cosa pensate possa fare la bambina? Che corra via piangendo e imprecando? Beh io non ho fatto questo, no no. Mi sono ricomposta e lentamente, con il fuoco negli occhi, mi sono avvicinata a questo bambino e ho iniziato a prenderlo a pugni e a calci e la mia giustifica davanti la preside è stata “aveva rotto la mia bacchetta!”. Molto divertente se non fosse che Billy Jay da quel momento scappava piagnucolando ogni volta che mi vedeva a ricreazione.

Ritornando a noi. Ci siamo io e un Logan Lerman assonnato che camminiamo svogliati sul ciglio della strada. I bambini delle elementari si rincorrono per strada e i venticinquenni fanno la loro corsa mattutina. Insomma una mattina come le altre. Fino a quel momento.
- Sai che giorno è oggi? – Mails alza lo sguardo dalle sue convers rosse e si gira con totale indifferenza, come se lo facesse sempre.
Aspettate un momento: lui lo fa sempre. Sono sconvolta.
- No non lo so, illuminami mio calendario. – rispondo svogliata. – Oggi è il giorno della foto. – dice. Cazzo lo sapevo che non dovevo svegliarmi quella mattina! Io ci avevo provato. “mamma ti prego oggi a scuola no” e lei avevo detto “Amber vivi la tua vita e affronta quella scommessa.”
Scommessa? Mh…
- Quale foto? Quella di Katie Benson nuda alla festa di Darren? – Facciamo tutti finta di non saperne niente. – Sai a quale foto mi riferisco! – Cazzo. Cazzo. Cazzo. Cazzo. – Quella dell’annuario, Amber. La foto nella quale ti travestirai da cavallo. – mi risponde.
Ihihihihihih.
- Senti mi dispiace ma non puoi davvero farmi fare una cosa del genere. – mentre parlo agito le braccia e gesticolo spesso. Magari per pura fortuna gli metterò un dito nell’occhio e lui dimenticherà tutto. – Era una scommessa stupida… – continuo. - …sapevamo tutti e due che Sherlock non si sarebbe mai dichiarato a Jhon! Okay che ormai la Johnlock per vari motivi è canon ma ciò non vuol dire che Moffat ha capito realmente quanto quei due personaggi si amino. – Chi cazzo obbligherebbe  la sua  migliore amica, non che unica, a mettersi una maschera da cavallo il giorno della foto! E’ assurdo.
Sbuffo. –E invece la metterai perché io ho deciso così. – Con il mento in fuori e la pancia dentro Mails si allontana a grandi passi. E’ alto almeno dieci centimetri in più grazie alla contentezza che prova nell’immaginarmi indossare una testa di cavallo. Ragazzi mai fare scommesse con dei cretini che prendono sempre tutto sul serio, mai.
Inizio ad allungare il passo anch’io e finalmente varco la soglia del portone della scuola. Non sono pronta per quello che sta per accadere. Non lo sarò mai.

- Un bel sorriso! – Capelli biondi, occhi nocciola e viso nascosto dietro una fotocamera, quello che ha appena parlato è il fotografo della scuola.
- ihihihihihihihih – mugugno.
Mails me la pagherai e come se me la pagherai.







 







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Il titolo della storia è tratto da una canzone di Kimmi Smiles, una youtuber australiana che fa video di cover, nel caso voi vogliate dare un’occhiata al suo canale eccolo qua http://www.youtube.com
/user/kimmitalks?feature=watch

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Capitolo 2
*** Incontro Albus Silente in un apple store. ***


I’m just trying to save the world from Fangirl arguments.
Incontro Albus Silente in un apple store.


Apro gli occhi ed è tutto buio.
Sono entrata in una stanza per togliermi la testa di cavallo e ora intorno a me è tutto scuro. Che sia stata la testa di cavallo?
Cioè ora non solo la gente mi vedrà come “faccia di cavallo” ma io sarò anche sbranata dai mostri di supernatural per colpa di Mails.
Good job Amber.
Cos’è che dicono sempre a scuola quando si parla di terremoti o catastrofi naturali? Ah si, di mantenere la calma. Facciamo un lungo respiro e manteniamo la calma.
- AIUTO! SONO CIECA! NON VOGLIO MORIRE. SALVATEMI! VOGLIO UN MILKSHAKE. – Piagnucolo.
La porta si spalanca violentemente (o almeno penso sia la porta), e… e vedo la luce!
Sono morta, me lo sento.
- Silente? Sei tu? Mi stai portando in un Apple Store? – Cazzo lo sapevo di essere la prescelta. Ragazzi fate largo: salverò il mondo magico.
- Sono il professore di inglese. – Afferma mentre preme un bottone sulla parete. Probabilmente un bottone magico.
Di colpo la luce si accende e la stanza torna illuminata. Credo che il mio professore sia il figlio segreto di Albus Percival Wulfric Brian Silente.


- Hai scambiato il professor Sloan per il figlio di Albus Silente? – Mails spalanca gli occhi e si trattiene dal ridere. Le sopracciglia gli arrivano ormai sopra la fronte e le sue guance sono rosse. Non riuscirà a trattenersi dal ridere ancora per molto.
- Ti do il permesso di rid.. – Non finisco nemmeno la frase che il mio amico è disteso a terra, batte le mani e rotola allo stesso tempo. E’ talmente divertito che non ride nemmeno, tenta solo di non morire soffocato. Dalla sua bocca non esce più alcun suono.
“Vai Amber! Questo è il momento di colpire! Spaccagli quella faccia e fargli vedere chi è il cavallo ora!”
Che cazzo?!
- E sai di chi è la colpa?
- Di J.K. Rowling?
Sbuffo. –Assolutamente no, la colpa è solo tua e della tua stupida testa di cavallo. -
Forse anche di Moffat. In fondo è compito suo dover ufficializzare la Johnlock. Penso che gli scriverò un’ e-mail. – Tu hai scommesso. Tu hai perso. Tu paghi il pegno. – Agita il dito nella mia direzione. Fammi capire brutta copia di Logan Lerman, stai agitando quel sudicio ditino verso di me per farmi capire che il soggetto della frase sono io?
- Però tu paghi il milkshake. – Incrocio le braccia. Voglio avere un’ espressione più autoritaria possibile. – E va bene, ma solo per questa volta. La prossima volta ti porti i soldi, Furia cavallo del west. -
Ihihihihihihih.
- Ihihihihihih! – Ridacchio imitando un cavallo.
E per tutta risposta Mails inizia a cantare. – Furia cavallo del west che beve solo caffè… - fa anche finta di suonare la chitarra. Imbarazzante.
-Per mantenere il suo pelo il più nero che c’è! – Lo accompagno “suonando” la batteria.


“Se Mario ha tre mele e Giovanni quattro, quante mele ci saranno in tutto?”
Dunque… ragioniamo…
Oh guarda: una notifica su Tumblr!
Amber, se continui così non finirai mai di studiare. Sappilo.
Oh mio Dio Troye Sivan ha caricato un nuovo video! Devo vederlo.
Sono un caso perso.
Ormai ho perso la voglia di studiare. Chiudo i libri e li ripongo nello zaino. Abbasso lo schermo del computer e mi distendo sul letto.
Oggi è stata una giornata terribile. La popolarità fa schifo, oggi tutti mi chiamavano “testa di cavallo”.
Per fortuna che il professor Sloan non ha raccontato del nostro incontro nell’ Apple Store.
C’è solo un modo per mandare via questo senso di colpa e di tristezza, e penso che lo conosciate tutti. Si, proprio lei: la nutella.
Mangio come se fossi un maiale. Gambe incrociate sul letto, vasetto di nutella nella mano sinistra mentre la destra impugna un cucchiaino. Senza contare il fatto che ho sporcato la mia faccia, le lenzuola e il pigiama.
Mi amo.
Allora devo farla pagare a Mails e devo trovare un modo per far si che lui accetti.
Magari facciamo un patto: io gli compro una bambola gonfiabile e lui esce in reggiseno, mutanda, tacchi e boa. Con tanto di trucco.
Non funzionerà mai.
Sbuffo e abbandono la nutella a un lato del letto. Non la chiudo nemmeno so che tra poco mi servirà di nuovo e chiuderla richiede troppa attività fisica per i miei gusti.
Mails che telefilm segue? Big Bang Theory e poi?
Forse  How I Meet Your Mother, ma non posso fargli scommettere su uno di questi telefilm. Devo trovare qualcosa di più ingegnoso. Qualcosa come la nutella.
Guardatela: tutta sola nella dispensa. Nessun’ altro alimento le parla perché lei è “cibo spazzatura” eppure non demorde e aspetta che qualcuno la venga a prendere.
Lei, la “schifezza” dal sapore inebriante che ti costringerebbe a fare qualsiasi cosa. Persino a girare con un boa. O con un mankini. O con un mankini e un boa.
Decisamente più sexy.
Pensa come la nutella, Amber. Pensa come la nutella.
Allora la nutella è un obbligo, perché è un obbligo mangiarla almeno una volta nella vita. E obbligare qualcuno significa costringerlo a fare qualcosa, e io devo costringere Mails a fare qualcosa.
Devo nutellizzarlo.
Ehi Mails, ti andrebbe un po’ di nutella solo io e te?
Raccapricciante.
Decisamente raccapricciante.
Cervello, avrei bisogno del tuo aiuto. Puoi evitare di mandarmi scene terrificanti e attivarti sull’argomento principale?
Aspettate tutti: ho appena avuto un’ idea geniale. L’inventore della nutella mi fa un baffo.
Cos’è che si fa sempre ai pigiama party tra ragazzine? Quando ti obbligano sempre a fare un qualcosa che non vuoi fare? O quando ti obbligano a dire la verità?
Avete capito bene: giocheremo a obbligo giudizio o verità.
Organizzerò un pigiama party e attuerò la mia vendetta. Ma niente boa. Ho in mente qualcosa di peggio.
Dobbiamo solo pregare che non scelga sempre verità.
Pregate anche per me, fanz.
Amber, hai forse di dimenticato di prendere quelle caramelle che ti ha dato il dottore? Quelle che prendi quando passi troppo tempo su tumblr?
Sto decisamente male, ma non mi importa.
Ho nutellizzato Mails, ed è questo che conta.


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Il titolo della storia è tratto da una canzone di Kimmi Smiles, una youtuber australiana che fa video di cover, nel caso voi vogliate dare un’occhiata al suo canale eccolo qua http://www.youtube.com/user/kimmitalks?feature=watch

Questo è il secondo capitolo della storia, spero vi sia piaciuto. Ho aggiornato con un po’ di ritardo rispetto al tempo che mi ero prefissata perché purtroppo sono dovuta partire.
Diciamo che mi piacerebbe riuscire ad aggiornare una volta a settimana, salvo imprevisti scolastici.
Per il resto i capitoli sono un po’ corti semplicemente perché ho paura di annoiare scrivendo di più, non voglio che la storia diventi troppo pesante da seguire.

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Capitolo 3
*** Venerdì per Vendetta (parte uno). ***


I’m just trying to save the world from Fangirl arguments.
Venerdì per vendetta (parte uno).





Le nuvolette di marshmellow mi sorreggono e stanno attente a non farmi cadere giù, nel mare di smarties. Davanti  a me un barattolo di nutella mi sorride.
E’ così buono, così soffice. Irresistibile.
Tutto a un tratto la nutella spalanca gli occhi, gli angoli della bocca scendono fino a rendere la sua espressione triste. Qualcosa suona nelle vicinanze.
E’ un suono cupo, triste. Malinconico per certi versi.
E’ un suono… un suono… angst.
Non riesco a distinguerlo nitidamente. E’ molto simile a un bip bip mischiato a un rumore di non so nemmeno io cosa.
Mi agito convulsamente. Inizio a farmi sempre più pesante. La mia nuvola di marshmellow non riesce più a reggermi.
Sto cadendo.

- La nutella! LA NUTELLA HA BISOGNO DI ME!  Devo salvarla. Devo… salvarla… io… nutella… salvare…-
Continuo a muovermi come per scacciare chissà cosa. Non so neanche io dove mi trovi.
Come se fosse una novità, Amber. Dovrebbero farci un libro. Amber e i luoghi.
Cado violentemente giù da un qualcosa. La testa per terra, mentre le gambe e i piedi sono ben ancorati alla superficie su cui mi trovavo prima.
Apro violentemente gli occhi e capisco di essere caduta dal letto.
Nessuna nutella, nessuna nuvoletta. Nemmeno uno smarties.
La sveglia sul comodino continua a suonare insistentemente.
Svegliati! Svegliati!
Alzati! Alzati!
E’ tardi!
Sveglia del cazzo.
Per fortuna che oggi è venerdì, posso rilassarmi e continuare a guardare Glee. Giusto perché mi voglio bene.
Oh no aspettate, oggi è venerdì: è il grande giorno.
Mi scosto i capelli dal viso e lascio perdere lo stivaletto che sto tentando di infilarmi. Alzo lo sguardo e guardo il calendario.
Venerdì ventidue marzo. La data di oggi è cerchiata di rosso e nel cerchio si notano delle lettere scritte in verde brillantinato (Che volete? Avevo finito la penna blu.), delle lettere che vanno a formare la parola Mails.
Oggi è il giorno della vendetta.

Cammino svogliatamente per la strada. Come al solito sto andando a prendere Mails, come al solito in ritardo. Ma questa volta la colpa è palesemente della nutella. Mi ha impnotizzato.
Mangiami. Mangiami.
E come puoi dirle di no?
Ogni tre passi un saltello. La mia faccia è molto compiaciuta e il mio spirito altrettanto. Finalmente capisco il significato del titolo del film “V per Vendetta”.
Venerdì per Vendetta. Dev’essere assolutamente così.
Arrivo davanti un portone marrone, un portone come tutti gli altri, facilmente scambiabile con quello del vicino.
Si insomma, Mails abita in un normalissimo portone.
Citofono.
- Si? – Il citofono ha parlato. Penso sia Mails così rispondo a tono. – Amber, coglione! Vedi di muoverti. -
- Mails scende subito. -
….
Decisamente non era Mails. Good.
E anche oggi abbiamo iniziato la raffica di figure imbarazzanti.
Devo ricordarmi di non tornare a casa di Mails per almeno vent’anni. Così gusto per far calmare un po’ le acque.
Il normalissimo portone marrone si apre e come al solito cigola leggermente. Un Logan Lerman più Percy Jackson che mai ne esce fuori.
- E siamo vestiti di blu per…? – Domando. Scusami Mails ma la tua tuta blu mi innervosisce. Riflette la luce e io preferisco le tenebre, si dorme meglio quando tutto è scuro.
- Come perché siamo vestiti di blu? E’ per il pigiama party di stasera, sciocchina. – Sciocchina.
Mi fermo di botto. La bocca leggermente spalancata per dire un qualcosa di cui purtroppo non mi vengono le parole.
-Mails… Mails tu.. – Tento di parlare. – Si? – Chiede.
-Mails tu indossi il pigiama?! – Non posso pensare  che quel ragazzo si sia messo il pigiama per andare a scuola. E mi ha fatto anche aspettare giù! Robe da pazzi.
- Così sono già pronto per questa sera. – Ribatte.
Mails qualsiasi cosa tentassi di dire non servirebbe comunque a farmi pensare che tu non sia stupido. –Rimani comunque un cretino. Voglio dire il pigiama per andare a scuola! – Lo indico. In pratica agito la mano nella sua direzione. Una vecchietta con il bastone si è anche fermata a guardarlo e ha scosso la testa disgustata. Nemmeno loro lo capiscono. – Ma se sembra una tuta! – Sbuffa.
Alzo gli occhi al cielo e comincio ad allungare il passo, segno che la conversazione ormai è finita. Non voglio nemmeno ribattere. Lui non ha mai fatto educazione fisica in tutta la sua vita.  



E’ l’ora di pranzo e io e Mails siamo seduti molto tranquillamente a un tavolo.
Lui sgranocchia una mela e io sto azzannando un mega hamburger.
Mi piace tenermi in forma.
-Amber, potresti mangiare un po’ più elegantemente e pulirti quel rivolo di maionese che ti scende da un lato della bocca? Se non l’avessi notato ci stanno guardando tutti male. – Mi sussurra mister indossoilpigiamaperchési.
Lo fulmino con lo sguardo e mi pulisco la bocca. Subito dopo riazzanno il panino, stavolta il ketchup mi inonda la faccia. Mi pulisco di nuovo.
Sto per riprendere a mangiare quando Mails mi blocca di nuovo. – Sono serio, guarda che ci sono dei corsi di galateo… -
-Mails, pensi che siano più turbati dal mondo in cui mangio o dal fatto che sei in pigiama?- Ribatto.
- Decisamente dal modo in cui mangi. -
Ho già detto che questo ragazzo è un caso perso?
Io non sono una tipa religiosa ma Gandalf se esisti sul serio aiuta questa povera anima indifesa a ritrovare la strada verso il guardaroba.

Tiro un calcio a un sassolino e lo faccio rimbalzare contro il cestino dei rifiuti. Sto tornando a casa con Mails, per il pigiama-party vendetta. Anche se sinceramente non ho il coraggio di chiedergli di fare una cosa del genere. Voglio dire: è andato a scuola con un pigiama! Questo basta e avanza.
-Comunque la mia parte preferita della settimana è stata quando hai scambiato Sloan per Albus Silente. Sul serio, mai riso così tanto in vita mia. –
Gliel’ha forse chiesto qualcuno?
- Te l’ha forse chiesto qualcuno? -
- No. -
-Appunto, testa d’alghe. – Forse, e dico forse, se lo merita.

-Il pane tostato l’abbiamo, ci manca solo il gelato e i marshmellow. – Il figlio illegittimo di Poseidone ha i mano un foglietto dove sono appuntate tutte le cose da mangiare che dobbiamo comprare.
- Fantastico. E gli smarties? – Chiedo mentre mi aggiusto meglio la coda.
- Ci sono anche quelli. – Afferma sedendosi per terra.
Siamo pronti per cominciare.
- Allora cosa facciamo per prima cosa? Le treccine? Ci mettiamo lo smalto? – Chiedo ironicamente.
Mails alza le sopracciglia e mi regala uno sguardo gelante. Mi sa che questa prospettiva non gli piace molto.
Non sa ancora cosa lo aspetta.


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Il titolo della storia è tratto da una canzone di Kimmi Smiles, una youtuber australiana che fa video di cover, nel caso voi vogliate dare un’occhiata al suo canale eccolo qua http://www.youtube.com/user/kimmitalks?feature=watch
Chiedo venia per l’abissale ritardo con cui è arrivato questo capitolo ma capitemi è iniziata la scuola, c’è stato il mio compleanno, poi non mi sono sentita molto bene. Insomma ho ancora bisogno di un po’ ti tempo per destreggiarmi tra scuola, compiti a casa, telefilm da guardare, libri da leggere, tempo da passare su tumblr e tempo per scrivere.
Le fangirl sicuramente mi capiranno.
Per il resto mi scuso per la bruttezza del capitolo, lo so me ne rendo conto ma non pubblicavo da tre settimane e quasi non riuscivo a dormirci la notte. Dopo tre settimane finalmente sono riuscita a finire di scrivere questo capitolo.
Mi dispiace non sia uno dei migliori.
Per il resto (x2) ho lasciato a metà la parte riguardante il pigiama party perché volevo tenervi un po’ sulle spine. Sono malvagia. Chiamatemi pure Steven Moffat.
In più ho anche pubblicato una One Shot in queste settimane (ma come sono brava).
Ci ho speso davvero molto tempo e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Questo è il link nel caso vogliate darle un’ occhiata:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2117894&i=1
Sto diventando logorroica. Sparisco.

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