be my riverside girl

di cjaotumblr
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Can I see you? ***
Capitolo 2: *** "love you" "love you too" ***
Capitolo 3: *** litigi ***



Capitolo 1
*** Can I see you? ***


 
   

Can I see you?

Driin! Squillò il cellulare, chi cazzo poteva essere mai a quell’ora? Trascinai i piedi fino alla scrivania, guardai il telefono, era travis.

“Travis, lo sai che è l’ora del mio fottuto riposino, cosa vuoi?”
“Scusa piccola, volevo solo chiederti se ci vedevamo oggi, magari più tardi..”
“sì, sì va bene bro’! Alle cinque al parchetto?”
“Okay bella, a dopo”
“A dopo t.”
“Notte”
“scemo” attaccai e tornai a letto anche se il sonno se ne era già andato. Dopo un po’ lanciai uno sguardo all’orologio di fronte a me: merda! Erano già le quattro e mezza, corsi a vestirmi, infilai i jeans, una canottiera e la felpa che mi aveva regalato Travis l’anno prima; presi gli uggs e corsi in bagno per truccarmi.

“Mamma, vado da Travis!” urlai mentre scendevo le scale
“Va bene, ma torna per cena”

Il parco in cui ci dovevamo trovare, il nostro parco, non distava molto da casa mia, perciò feci presto ad arrivare; lo vidi da lontano, era appoggiato al solito albero, con la sua felpa nera, il cappuccio tirato su e le mani nelle tasche. Corsi verso di lui e mi sedetti sulla panchina di fianco

“Ehi, signore..cosa sta guardando?”
“Il cielo..” rispose sorridendo “Ciao Amy”
“Ciao T.”

Facevamo così da quando eravamo bambini, ci salutavamo in questo modo assurdo.

Mi prese per mano, facendomi alzare per passeggiare per il parco.

“Amy..”
“dimmi T.”
“Cosa fai per le vacanze di Natale?”
“Bha, un cazzo, come al solito! Te?”

Pure io, ti va se le passiamo insieme?”
“okay!”
“Ah, Jimmy e gli altri farebbero una festa prima delle vacanze..”
“ci vai?” lo interruppi
“Se te vieni sì, altrimenti.. sai, non occorrono loro per fumare e divertirsi”
“io non ci penso nemmeno, che palle!” sbottai “lo sai che mi stanno sulle palle”
“Bene, allora stiamo io e te.”
“Questa idea mi piace di più, molto di più”
“Allora, il 23 vieni via da scuola con me e resti da me pure a dormire”
“Oddio, sì! Ti ricordi quando l’abbiamo fatto da piccoli?” dissi ridendo
“Cazzo, mia mamma era incazzata nera, come scordarlo!”
“Dio, e quando siamo usciti di casa alle tre di notte perché volevamo stare fuori insieme?”
“Sì, e le nostre mamme che ci rincorrevano sotto la neve” disse lui scoppiando in una sonora risata

Nel frattempo eravamo arrivati davanti ad una caffetteria, proposi di entrare

“Ehi, entriamo?”
“No”
“Dai Travis, ho freddo”
“Eh va bene oh!”

Passammo il resto del pomeriggio lì a cazzeggiare, ad un certo punto mi venne da guardare l’orologio della caffetteria..cazzo! erano le otto, sarei dovuta essere a casa un’ora prima.

“Merda Travis, dovevo già essere a casa!”
“Oh cazzo Amy! Dai, ti riporto a casa”
“Grazie t.”

Uscimmo dal locale e andammo verso casa di travis a prendere l’auto, una vecchia ferrari nera.

“Andiamo sali culona!”
“Arrivo zio!” montai in macchina, per cinque minuti abbondanti un silenzio da chiesa riempiva l’auto
“ehi, che ne dici di restare a cena da me?”
“Per vedere se tua madre si incazza ancora di più?”
“No, dai, resti o no?”
“Va bene”

Chiamai mia madre dicendole che travis mi stava riportando e che sarebbe rimasto pure lui a cena.

 

 

 

 

Spazio autrice

Buon pomeriggio a tutti, è il primo capitolo di (spero) una lunga serie, e cosa dirvi… non succede molto adesso, però ho qualcosa in mente già per il prossimo capitolo. Mi scuso se ci sono degli errori, ma non l’ho ricontrollata e per aver  finito bruscamente, recensite, mi farebbe veramente molto piacere! J Ah, se volete seguitemi su twitter, sono @millsvans

 

 

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Capitolo 2
*** "love you" "love you too" ***



 

 

“love you” “love you, too”

Nemmeno il tempo di parcheggiare ed entrare in casa che mia madre ci saltò addosso dicendo che avevamo già la tavola pronta.

“Okay mamma, ho capito che non vedi Travis da.. l’altro ieri ma calmati!” dissi ironicamente, Travis mi diede una gomitata.
“Comunque buona sera signora Hemmings”
“Oh, ciao travis, smettila di darmi del “lei” cristo!”
“Andiamo a mangiare va’ T.” dissi

Andammo così in sala da pranzo ed iniziammo a mangiare; ad un certo punto mio padre spezzò l’angosciante silenzio

“Amanda, ma lui è Travis?”
“Sì, papà è lui”
“o.mio.dio.” disse “Travis, sei cambiato un sacco dall’ultima volta”

Travis’s POW

Le opzioni erano due:  o Dave si era rincoglionito o non mi vedeva veramente da molto. La la seconda opzione è quella giusta, visto che il lavoro che faceva lo impegnava dalla mattina fino alla sera, ed io ed Amy ci vedevamo o il pomeriggio dalle tre alle sei o la sera tardi.

“Dave, dici davvero?”
“Sì, cazzo, sei..molto più alto di quanto mi ricordassi!”
“Dave, che parole sono mai queste!” esclamo Charlotte, la madre di Amy.
“Sai com’è Dave, si cresce!”
“Hai mantenuto la promessa?”
“Certo!”

Flashback

Fra una risata e un’altra cogliemmo un “tock tock”, “avaaantiii” gridammo all’unisono, la porta si aprì, era il padre di Amy.

“Tesoro, mi presti un secondo il tuo amichetto?”
“mh mh.” la bella bambina dai capelli color fuoco si alzò e uscì.
“Travis, Amanda ti avrà detto del mio nuovo lavoro che mi impegnerà il pomeriggio..” annuì “ beh, mi prometti che te ne prenderai cura tu quando io non ci sarò?”
“Certo! E’ la mia migliore amica” risposi, l’uomo sorrise poi fece rientrare Amanda e uscendo mi fece l’occhiolino

Fine flashback

Amanda’s POW

Di cosa stavano parlando i due? Sinceramente non ci stavo capendo un cazzo, ma mi limitai a guardarli mentre finivo il pasto.

“Travis, io salgo in camera, se vuoi venire..”
“Certo signorina!” non la smetteva mai di fare il cretino, anche quando eravamo piccoli, ma infondo io lo amavo per quello. Mi buttai sul letto, ero distrutta, T. mi guardava, poi si decise a parlare:
“Amy, che cazzo fai! Tirati su forza!” lo guardai storta, non capivo “io fumo, te se vuoi guardami”
“Ahh, dammene una muoviti coglione!”
“Sei arrivata troppo tardi, mi dispiace”
“Le vacanze passale pure da solo”
“Tieni!” disse lanciandomene una
“Sei sexy” disse dopo un po’
“Anche tu” risposi
“Non mi copiare, stronza”
“Non ti sto copiando, ho solo detto la verità”
“Se, certo come no”
“Vabbè, come vuoi. Usciamo?”
“Sì vai, andiamo!”
“Però aspetta che prendo la coperta”

Andammo in giardino, ci mettemmo seduti sul dondolo a guardare il cielo abbracciati e avvolti dalla coperta di lana.

“Tatum..”
“dimmi”
“Ti voglio bene”
“Anche io piccola” mi strinse più forte a se, calò nuovamente il silenzio tra noi due.

“Amanda..” interruppe i miei pensieri
“sì..”
“hai freddo?”
 “No, perché?” risi
“No così, mi dava noia il silenzio”
“Ah ok, torniamo in casa? Mi è preso sonno..”
“Ok, però io me ne vado così dormi”
“NO.”
“Allora dormo con te”
“Sì, cioè, no”
“Deciditi, io intanto entro in casa” disse alzandosi
“Non mi lasciare qua da sola, lo sai che ho paura del buio! Aspettami stronzo!” gli urlai contro mentre correvo
“Muoviti Amy!” disse “Se non ti muovi ti prendo in collo e ti faccio il solletico”
“Travis, tutto, ma il solletico no, cazzo!” implorai “Adesso prendimi in collo”

Rientrammo in casa e dopo aver bevuto andammo al piano di sopra

“Amy, vado al cesso”
“Per caso devo venire?”
“No”
“E allora che me lo dici a fare, vai e basta!”

Tornò dopo venti minuti abbondanti, sinceramente pensavo fosse morto.

 “Amy”
“dimmi”
“vieni qua”
“Okay, cosa vuoi?”
“Mi ha chiamato Jimmy..”
“E?”
“Si è incazzato perché non andiamo”
“Che palle, allora andremo”
“No, non andremo da nessuna parte”
“Ma perché? Non è tuo amico?”
“Sì, più o meno, ma..”
“Ma cosa?”
“Vuole te alla festa solo per scoparti, e di me alla fine non gliene frega un emerito cazzo”
“Dio, non gli vuole entrare in testa che non gliela do nemmeno morta?”
“Evidentemente..” disse abbassando lo sguardo

Jimmy era un bel ragazzo, da molte veniva considerato il “figo” della scuola, e non lo nego, però c’erano tre motivi per cui non ci volevo andare: era stronzo, violento con qualsiasi essere vivente, e, motivo più importante, amavo Travis.

“Se te vuoi andare alla sua festa vai, io mi inventerò una scusa”
“Te sei matta, lo sai che ti verrebbe a cercare”
“Mi verrebbe a cercare in ogni caso, anche durante o appena finita la festa..” risposi “ E poi, cazzo, lo sai che a me fa paura quel ragazzo da quando è successa quella cosa a Jade”
“Potrebbe fare lo stesso anche con te…”
“E’ per questo che non vuoi andare alla festa, vero?”
“…”
“Anche io non voglio che tu vada alla festa di Jimmy.” Mi guardò storto, come per dire “fino a cinque minuti fa volevi, sei sicura di stare bene” ripresi il discorso “beh, lo sai com’è, non inviterà di sicuro solo i suoi amici “più stretti”..qualche troietta ce la infila di sicuro..”
“Secondo me è lui che lo infila nelle troiette” rise
“Dai travis, sai essere serio? A me sembra di no!”
“Sei gelosa?”
“Anche tu lo sei, altrimenti mi dicevi di andare alla festa e farmi Jimmy”
“Sei brava però, vedo che le capisci alla svelta le cose”
“Dai, adesso non fare l’incazzato per niente eh!” lo abbracciai “mi prendi in collo?” senza nemmeno rispondere mi prese in braccio “Ti voglio bene, tanto.” Gli sussurrai nell’orecchio

Travis ‘s POW

Era stupida quando stava con me, passava da un argomento serio ad un “ti voglio bene” con niente, era impressionante. Comunque, io ero geloso marcio di qualsiasi tipo le si avvicinasse, lei era mia, non doveva essere di nessun’altro.

“io..” stavo per rispondere con un Ti Amo, ma mi corressi subito “anche io ti voglio bene, adesso però andiamo a letto piccola” si lamentò per un po’, poi si calmo appena la gettai sul letto

“Amy, io però dove dormo?” dissi grattandomi la testa
“Se stiamo fermi e appiccicati entriamo anche nel mio letto, altrimenti puoi provare a dormire sul tappeto..”
“Per vedere se la mattina mi uccidi con i tuoi piedini?”
“Dai, stupido!” rise “Fatti dare una canottiera da mio padre va’, dormi nel mio letto.”
“Va bene, non scappare!” dissi uscendo dalla stanza, andai diretto in salotto, trovai Charlotte “Charlotte, Amy ha detto che dormo qua da voi..mi potresti dare una canottiera di Dave?”
“Dio quella, non mi dice mai niente! Ma come fai a starci insieme? Comunque vieni Travis” tornammo di sopra, Charlotte andò a prendermi qualcosa per dormire, io la aspettai davanti la porta della camera di Amy “Tieni, ti dovrebbe stare”
“Sisi, grazie Charlotte!”
“Di niente caro.” Nel frattempo aprì la porta “Amy, la prossima volta dimmelo che rimane”

Amanda’s POW

Oh gesù “Ok, mamma, te lo dirò!” sbuffai, non la sopportavo quando faceva così, voleva sapere ogni cosa!

“Buona notte ragazzi”
“Notte mamma”

Nel mentre che se ne andava mia madre passò mio padre “Ma c’entrate lì?”

“Papà, non lo so, so solo che ci faremo caldo” risi
“Sì, mi sa anche a me tesoro! Travis, fai a modo, e attento a non rotolare di sotto!”
“Tranquillo Dave!”
“Ciao papi” lui andò dove se ne doveva andare e finalmente Travis riuscì a cambiarsi in pace
“Ti sta bene quella canottiera”
“Sì, ok, adesso fammi spazio però!” mi spostai un pochino, T. riuscì ad entrare “mi sa che stanotte casco..”
“Dici?” dissi abbracciandolo
“Dico” rispose ricambiando l’abbraccio “forse così no, boh, si vedrà”

Erano mesi che non dormivo con il mio migliore amico, lui passava molto tempo con Jimmy la sera, io con Jade..Prima, ogni settimana dormivamo o da lui o da me, adesso, come ho già detto, ci eravamo un po’ persi, diciamo, ma avevo intenzione di recuperare tutto quel tempo perso nelle vacanze.

 

La mattina ci svegliammo tardi, ma non c’erano problemi visto che era sabato e non avevamo scuola, eravamo sempre abbracciati..

“Stupido, svegliati!” provai a svegliare Travis “Ehii, visto che non se cascato?”
“Oh, cosa?” era rincoglionito di prima mattina “Ah sì, sono ancora vivo, i tuoi piedi non mi hanno ucciso”
“Coglione, non hai dormito sul tappeto!”
“Allora abbracci proprio forte eh!” disse sbadigliando “Mi dai un bacino?”
“Se proprio vuoi! Però girati che mi siedo su di te” mi misi a sedere sulla sua pancia, se si può chiamare così visto che era magro come un chiodo, gli diedi qualche bacetto
“No Amy, sul collo no, ti prego! Ti butto di sotto brutta troietta!” mi piaceva farlo incazzare, era troppo divertente
“Chi sei tu per vietarmelo?”
“Il proprietario del..” non gli feci finire la frase e lo baciai sul collo, punto in cui odiava essere baciato da qualsiasi persona, poi scoppiai in una sonora risata
“dicevi?”
“Ti odio Amanda.” Mi buttò quasi delicatamente dall’altra parte, caddi fra il letto e l’armadio.
“Stronzo, mi hai fatto male! Vai a fare in culo!”
“Menomale sei viva!”
“Cretino, aiutami a farmi alzare va'” scese dal letto e mi tirò su, poi mi prese in collo “andiamo a fare colazione che ho fame, c’mon servo!”
“Va bene signorina!” mi portò in cucina, mi scese appena arrivati al tavolo “T. che vuoi mangiare?”
“Boh, un caffè basta e avanza”
“Ok” preparai i due caffè “Tieni”
“Buongiorno ragazzi!” entrò mio padre “che avete combinato prima?”
“Oh niente Dave, tranquillo” rispose Travis
“Tatum, non dire bugie.” Dissi “mi ha buttata di sotto dal letto”
“Lei mi stava baciando il collo!”
“Me lo avevi chiesto tu il bacino!”
“Ma non sul collo! Sulla guancia era più che sufficiente!”
“Ragazzi, calmi!” mio padre stava morendo dal ridere, e lo capisco “Amy, sei sempre così spinta con lui, io boh!” ecco, adesso la colpa era mia, ovvio!
“Ma papà!” Travis e mio padre iniziarono a parlare fra loro, senza considerarmi di striscio.
“Travis, io non so come fai a sopportarla!”
“Ormai ci sono abituato..”
“Guarda com’è brutta quando mette il broncio!”
“No dai, è bella anche con il broncio”
“Io vado a vestirmi, voi continuate pure a parlare di me”
“Amy, quando hai fatto chiamami che vengo a prendere la mia roba così mi vesto e torno casa”
“Va bene stronzetto!” urlai dalle scale

Rimisi la roba del giorno prima, non avevo voglia di aprire l’armadio poi chiamai Travis “Travis, io ho fatto vieni pure” lo sentì salire le scale, diciamo pure che aveva la grazia di un elefante “Eccomi”

“Salve, che dicevate tu e papà?
“Umh.. niente”

“Certo, e io sono una bambola”
“Ma tu sei una bambola!”
“Ok, grassone, vestiti”
“Ti voglio bene”
“Anche io” detto ciò andai in salotto da mia mamma

“Com’è carino Travis”
“Lo so mamma, lo so..”
“Perché non vi mettete insieme?”
“Cosa? Mamma, è da matti fidanzarsi con il proprio migliore amico!”
“Tu infatti non sei normale..”
“Mamma, che palle che fai”
“Poi papà mi ha detto una cosa” travis interruppe la nostra discussione, menomale che arriva sempre al momento giusto! 
"Scusate, ho interrotto qualcosa?" mia mamma scosse la testa "mh, ok, Amy, io me ne andrei.."
“Di già?”
“Eh sì..”
“Allora ti accompagno fuori” dissi alzandomi dal divano e andando verso travis
“Che diceva tua mamma?”
“Oh, niente, le solite cose” nel frattempo arrivammo davanti al cancello in giardino
“Ciao Amy, dopo pranzo ti chiamo”
“Va bene T., ehi, ma non ti fai dare nemmeno un bacino?”
“Dopo stamani credo proprio di no!” lo guardai con la faccia del gatto di Shreck, funzionava sempre con lui “mh.. eh va bene oh!” ci scambiammo un bacio sulla guancia, come sempre “Cia’ Mills, a dopo”
“A dopo brutta!”

 

 

Spazio Autrice

Buon pomeriggio a tutti, intanto ringrazio tutti quelli che hanno letto il primo capitolo. Passando alla storia devo dire che questo capitolo è più che lungo, un po’ tipo i rotoloni regina (lol) coooooooomunque, ci sono i genitori di Amy che sanno che Mills è super innamorato di Amy, e sperano in un fidanzamento dei due.. Secondo voi si metteranno insieme o no? Mah, lo vedremo presto credo; intanto pensiamo alla festa del bellissimo Jimmy. Anche stavolta mi scuso per aver troncato il capito il questo modo “bruto”, ma stava venendo veramente troppo lungo, e probabilmente risulterà noioso per questo, ma amen, cazzi vostri lol.

Un bacio a tutti, mi auguro che diate un parere al capitolo con una belliffima recensione (sono in vena di ridere oggi, non so se si vede). 
p.s: se i font sono abnormi non fateci caso, è che efp non mi mantiene la formattazioni

 

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Capitolo 3
*** litigi ***


               

Capitolo 3- litigi

 *driin* suonò il campanello di casa, doveva essere Travis quindi scesi di corsa.

"Mamma, vado io!"

Aprì la porta e mi ritrovai Jimmy davanti.. CHE CAZZO VOLEVA?

"Hey Jimmy!" feci finta di essere felice della sua visita anche se avrei preferito trovarmi sotto un treno

"Amanda, dobbiamo parlare"

"Mh..okaaay." annuì "entra pure, però sappi che fra poco esco con Trav."

"Dio, ma ti vedi ancora con quello?"

"Beh, si, e ti vorrei ricordare che 'quello' è anche tuo amico..se non sbaglio!" Amico, certo, come se quella parola esistesse ne vocabolario di Jimmy. Se eri un maschio ti definiva amico solo finchè gli facevi comodo, se invece, per tua sfortuna, eri una ragazza eri sua "amica" solo se ci andavi a letto; ed io sicuramente ero tutto tranne che sua "amica" o meglio, non più.

"Comunque, che cazzo vuoi ora?" Nel frattempo eravamo entrati in salotto.

"Lo sai."

"Ok, fai poco il coglione, lo sai cosa intendo.."

"Da quando hai fatto pace col tuo amichetto mi stai proprio sul cazzo, anzi, mi state sul cazzo.."

"Oddio, ora mi taglio le vene guarda!" esplosi in una mega risata, povero illuso "Solo perchè non sto più ai tuoi giochetti del cazzo e T. non esce più con te e i tuoi amichetti per farsi due canne? Sei ridicolo Jimmy, sei veramente molto ridicolo."

"Troia."

"Oh, che dolce che sei, grazie! Adesso esci da casa mia." restava lì impalato sembrava uno spaventapasseri "Cazzo, Jimmy se non esci da solo ti faccio uscire io, a calci nel culo! M-U-O-V-I-T-I"

Visto che non si schiodava da lì e che io avevo da fare decisi di iniziare a spingerlo fuori "adesso puoi anche camminare da solo" dissi dopo averlo portato fuori dalla porta

"Salutami Mills quando lo senti"

"Oh, si, certo, contaci" dissi con il sorrisino di chi ti prende per il culo, poi chiusi la porta. Controllai dalla finestra che se ne stesse andando, lo vidi camminare a testa bassa verso un gruppo di ragazzi, probabilmente erano quelli del suo gruppo. Mi andai a preparare poi decisi di chiamare Travis. La conversazione fu una cosa tipo:"Hey Trav, scusa, lo so che dovevi chiamare te ma è venuto Jimmy da me...cinque minuti e sono da te. Ok?", non ebbe il tempo di rispondere visto che attaccai quasi subito, ma alla fine la sua risposta non mi interessava: sarei andata comunque. Mentre mi infilavo le scarpe mi arrivò un messaggio, era Jimmy, diceva:"Ricordati di venire alla festa troia dei miei sogni", giuro, avrei voluto vomitare in quel preciso istante, lo sapeva che non ci sarei andata nemmeno quando eravamo amici, immaginiamoci adesso..Non risposi, lanciai un ultimo sguardo dietro la finestra, era sempre la', fanculo. Chiamai mia madre per chiederle se mi poteva portare lei e stranamente disse di sì senza controbattere con cose tipo:"Amy, ci potresti andare a piedi", "Amy, tesoro, ho da fare adesso!" o altre frasi del genere.

Cantai vittoria troppo presto, nemmeno il tempo di salire in macchina che iniziò a parlare:"Ma..non aveva detto che ti chiamava lui?"

"Sì mamma, ma ho chiamato io e allora? Devo parlargli, urgentemente.."

"Di cosa?" disse curiosa mentre guidava come se fosse mia nonna; "Oh, niente."

"Si, certo."

"Che cazzo! Di una cosa che riguarda me e lui.."

"Oddio, gli vuoi chiedere se vi mettete insieme? Sappi che io sono dalla tua parte!"

"No, mamma, no. E ti prego, guida per  bene, sembri la nonna, oggi."

"Signorina, calmati!"

Dio, per fortuna eravamo arrivati, quei cinque minuti di macchina sembravano essere stati qualcosa di infnito  "Ciao mamma, ti chiamo dopo!", chiusi lo sportello dell'auto e mi diressi verso la porta della casa di Trav. Suonai il campanello, "Hey Trav, apri, sono Amy!" Non rimasi imbarazzata quando mi trovai Travis davanti, in mutande e con l'aria di chi si è appena svegliato, scoppiai solamente a ridere. "Trav, cazzo, dormi la notte dai!"

"Ti vorrei ricorodare che ho 'dormito' da te stanotte e sinceramente stare in due in un letto per una sola persona non è il massimo della comodità.."

"Ma dai mongolo, stavo scherzando! Comunque, vuoi farmi entrare o stiamo qui a farti guardare dall'intero quartiere?"

"Bhe'..io starei anche qui fuori però, se proprio vuoi entrare.."

"Dai cazzo Trav!" dissi spingendolo in casa, appena entrata vidi sua madre, Kathe, una donna alta, magra, con i capelli  nero corvino e gli occhi da cerbiatto, solo guardandola capivi che tipo era: severa ma dolce, quando serviva. Ovviamente ci salutammo, era un pò che non la vedevo "Hey Kathe, come va?", ci mise un pò a rispondere, poi si decise "Oh, bene bene, tu?"

"Tutto bene dai, però..c'è qualcosa di diverso in te, ma non so cosa..Kathe?"

"Beh.." non si dilungò poi più di tanto "per farla breve..sono incinta!" disse con un sorriso a 34 denti, era la persona più felice che io avessi mai visto fino a quel momento.

"Trav, Cristo Dio, te non dirmi niente eh! Bastardo. Senza offesa eh Kathe, lo sai cosa penso di te, sei solo da stimare per sopportare un figlio come lui!"

"Amy, fottiti! Parla dei tuoi problemi con Ashton va'!"

"Chi scusa?"

"Ashton."

"E chi sarebbe?"

"Il tuo nuovo amico."

"Ma muori coglione!"

"Ragazzi, vi volete proprio bene eh!"

"Sì, Kathe, ci amiamo non vedi?"

"Certo, contaci Amy."

"Adesso ragazzi vi lascio, vado da  Martha, ci vediamo dopo!" Martha, ho sempre odiato quella donna, era insopportabile, sempre lì, con quelle cazzo di caramelle a rompere il cazzo mentre io cercavo di convincere Travis a giocare con le mie amate Barbie, le portavo da casa mia apposta, per torturarlo.

"Bene mamma, a poi."

"Ciao Kathe! Trav, sei acido oggi pomeriggio che hai fatto?"

"Umh..niente" guardava il pavimento, aveva qualcosa da nascondere, cercai in tutti i modi di farlo parlare "Dai Trav, guardami. Cos'è successo?".

Sembrava stesse per dire qualcosa, ma niente, non parlava. "Ok, visto che non parli, inizio io. Allora, Jimmy è venuto a casa mia per dirmi che sono una troia, che mi odia e che non dovrei vedermi con te. Ah, poi ha detto anche di salutarti."

"Stronzo, troia sarà sua madre. Se lo sento io che dice una cosa così alla mia migliore amica lo spezzo, veramente Amy, tienimelo lontano quel figlio di puttana."

"Possiamo provarci Trav. E poi...non è finit..." non mi fece finire la frase "Che cazzo ha fatto?"

"Bhe'..leggi qua" dissi mostrandogli il messaggio "Trav,  me l'ha mandato poco dopo aver raggiunto un gruppetto nel giardino davanti casa mia.. E quando sono venuta via per venire da te era sempre lì, Trav, ho paura."

"Troia, troia sarà sua madre." disse altamente infuriato "Amy, ci sono io, lo sai cosa sono disposto a fare per te, lo sai che per difenderti andrei contro a chiunque!" disse poi, abbracciandomi. "Trav, grazie. Trav, ti voglio bene, non so come farei senza di te."

"Amy, non ho fatto niente..Grazie a te, ti voglio bene piccola." Dio, quando mi chiamava 'piccola' mi scioglievo, ogni santissima volta; "se solo mi volessi bene nel modo in cui te ne voglio io.." pensai tra me e me.

"Trav, ma per la festa come si fa?"

"Bella merda. Fammi pensare..Okay, ci sono: tu dici che non puoi, tipo che devi andare dai parenti in Canada. Hai dei parenti in Canada vero?"

"Emh..no Travis, non ho nessun parente in Canada.."

"Amen, hai appena scoperto della loro esistenza!" disse facendo una strana smorfia che non so descrivere "Io invece dico che sono fuori città perchè mia madre vuole che passi il natale con lei e il suo nuovo ragazzo, wow, un natale di conoscenza.. oh mio dio, no grazie..E invece te sei a casa mia ed io non mi muovo di un passo!" finì, con il suo solito sorrisino da imbecille

"Mh..potrebbe essere anche se credo che non sia molto credibile come cosa, però ci possiamo ragionare dai!"

"Mh, okay. Tornando a noi, ad ora, ci guardiamo un film?"

"Si dai!"

"Quale vuoi vedere?"

"Bella domanda, fai te dai, non sono brava a scegliere il film, lo sai.."

"Già, dimenticavo..l'ultima volta sembravi una fontana!" disse lui  ridendo "per non parlare di quando mi hai fatto guardare quella cosa sulle Barbie!"

"Oddio, non me lo ricordare, ti prego!" dissi ridendo.

Passammo circa un'ora e mezza sul divano a guardare quel film, ad ingrassare mangiando un botto di schifezze. Il film era decente, non mi posso lamentare dai, però verso la fine mi stavo per addormentare se non che mi suonò il cellulare, risposi assonnata senza nemmeno guardare chi fosse "Pronto?!" "Hey stronza!" Merda, Jimmy! "Trav, tieni parlaci te, è il nostro caro amico Jimmy.." bisbigliai, lui mi rispose bestemmiandomi in faccia per poi prendere il telefono e usirsene con un bellissimo (ma fintissimo) "Hey, stronzone! Come va? E' tanto che non ci sentiamo noi due!" La conversazione fra i due fu' parecchio accesa e durò circa tre quarti d'ora, credo, so solo che ebbi il tempo di farmi tre panini al salame e di fumarmi un paio di sigarette, nel mentre sentivo i due urlarsi contro da telefono a telefono, mi facevano paura, ero quasi intenzionata a levare il telefono di mano a Travis per mandare a fanculo Jimmy e attaccare, ma c'era qualcosa che mi fermava, forse era la rabbia con cui parlava Travis, non so. Ogni tanto mi affacciavo in salotto e vedevo Travis paonazzo. Nel frattempo era pure tornata Kathe e decisi di  rimanere in cucina con  lei; parlammo del più e del meno, del fatto che anche lei, come mia mamma, forse sapeva qualcosa che io non sapevo.

"Kathe, sembri mia mamma.. 'Però, tu e Travis stareste bene insieme' e bla bla bla, avete rotto le palle!"

"Guarda che lo so che ti piace.."

"Mh..e da quanto mi piacerebbe secondo te? Sentiamo un po'."

"Da tutta una vita, sicuramente da quando avevi 14 anni se non meno.."

"Merda." lei sapeva, ma lui? "Ed è così evidente?"

"Bhe, no dai..okay, forse un pochino ma non tanto."

"Merda. E secondo te lui.."

"Ma chi? Travis?" esplose in una risata fin troppo contagiosa poi smise di colpo "Ma hai presente chi hai tra le mani?" feci cenno di sì con la testa, risi. "Ti ricodi quella biondina..dio come si chiamava..."

"Emily?"

"Sì, lei, brava!"

"Eh.."

"Quanto ci mise Travis prima che capisse che quella non vedeva l'ora di farselo?"

"Un bel po'!" Scoppiai a ridere, poi mi ripresi "Scusa Kathe, ma ti sembra il modo di parlare ad una ragazzina?" risi ancora, per l'ennesima volta, essere seria non mi riusciva molto bene.

"Ma dai, smettila! So che usate termini peggiori..soprattutto tu e quel coglione di mio figlio!"

"Si, va be'! A proposito, io andrei a vedere com'è ridotto il salotto, torno subito!" Mi alzai e mi affacciai al salotto, Travis era sempre lì che perdeva tempo con Jimmy ed io mi ero rotta le palle di stare a sentire, quindi mi decisi a strappare il cellulare di mano a Travis, il quale, molto gentilmente, se ne uscì con un bellissimo "Oh, ma che cazzo fai?" lo ignorai, non potevo fare altro; poi passai a Jimmy:"Senti stronzo, hai rotto il cazzo, ciao." semplice, diretta, efficace, almeno spero. Attaccai senza nemmeno lasciare che rispondesse.

"Trav, vai in cucina, non farmi bestemmiare!" diciamo che mi giravano un pochino le palle, visto che ero andata a casa sua per parlare con lui e mi sono ritrovata senza cellulare e a parlare con sua madre, per carità, mi sono divertita ugualmente però, se volevo parlare con Kathe dei miei problemi sentimentali del cazzo, la chiamavo e le chiedevo se le andava di ascoltarmi.

"Amanda, non ti incazzare eh, calmati!" mi dovevo calmare io, sì, giusto "mamma passami l'acqua, grazie."

"Travis, che ti ha detto quel coglione?"

"Umh..riassumendo...che sei una troia, che io dovrei smettere di vederti, sentirti, parlarti, scriverti, per lui non potrei nemmeno guardarti col binocolo, ma okay, poi mi ha detto che la devi smettere di trattarlo male..ah, inoltre vuole che io esca con lui ed i suoi amici del cazzo. Commenti?" Io stavo assimilando il tutto, troppe cose tutte insieme, parlò Kathe prima di me "Ma di cosa si fa Jimmy? Voglio dire..vi conoscete da quando siete nati, più o meno, come pensa di dividervi? Poi, se Amanda è troia siamo tutte delle suore, più serie di lei credo non ce ne siano al mondo; userà parole poco gentili e sarà la tua fotocopia al femminile però..non mi pare la dia al vento..Essere troia fondamentalmente significa questo quindi.."

"Tanto il suo obbiettivo è scoparsi Amy, una volta fatto questo, sia io che lei, per lui siamo morti.."

"Io me ne frego di lui e dei suoi amichetti.., dio, se solo provano a sfiorarmi.."

"Che fai?" disse Kathe ironicamente

"Le palle le vedono volare di sicuro, capisci cosa intendo"

"Vedremo cosa succederà, io comunque finirei di guardare quel film Amy, manca poco alla fine!"

"Sì, dai, calmiamoci con la fine del film va'!"

Sbuffando tornammo in salotto per guardare gli ultimi  dieci minuti di film abbracciati sul divano.

"Pareri sul film?"

"Carino, commovente ma non troppo, credo lo riguarderei volentieri un altro giorno."

“Bene” disse facendo uno strano ballo, probabilmente improvvisato “adesso possiamo anche andare a fare un giro."

"Sì, e dove? Lo sai che se incontriamo Jimmy.."

"Dai Amy! Quante cazzo di volte te lo devo ripetere?"

"Sì, sì, lo so, mi difenderai sempre e bla bla bla, però boh..non lo so Trav, ho troppa paura!"

"Ma smettila dai! Andiamo al parchetto qui dietro, forza! Tanto domani lo incontriamo a scuola, quindi, vederlo prima o dopo non cambia niente!"

"Si Travis, però a scuola è pieno di gente per i corridoi, il parchetto qui dietro è deserto.."

“Secondo me non cambia niente..”

“Mh, va bene, poi però mi riporti a casa, ok?”

“Bene!” disse soddisfatto

Andammo così al parchetto che c’era dietro casa sua a scazzare un po’.

Ci guardavamo zitti, io sull’altalena e lui sulla panchina, come dei bambini. Eravamo solo, io, lui e il vento, in quel parco che ci aveva visto crescere: da piccoli passavamo lì ogni singolo momento delle nostre giornate.

“Trav, è un po’ che non ci veniamo vero?”

“Già, non ci viene più nessuno qua, una volta era pieno di bambini..”

“Sì, è vero. Era pieno di bambini come noi..” sorrisi

“No, noi eravamo e siamo molto meglio di loro!”

“E perché?”

“Perché sono anni, secoli oserei dire, che ci conosciamo e siamo sempre qui, abbiamo vent’anni quasi e ogni tanto veniamo qui..”

“Hai ragione.”

“Amy..ti voglio bene!”

“Anche io Trav!”

“Vuoi che ti riporti a casa?”

“Se non ti scoccia si dai, grazie!”

“Andiamo, allora che si sta facendo buio!”

Ci incamminammo verso casa mia che era nella via dopo la sua, ci mettemmo cinque minuti ad arrivare.

“Trav, grazie di tutto, anche della bella discussione al telefono con Jimmy!” risi

“Simpatica, grazie a te!”

“Allora, a domani, se mi sveglio!”

“A domani bellissima, ciao!”

“Ciao!” entrai in casa

 

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