After explosion

di belongtomusic
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** 1. ***
Capitolo 3: *** 2. ***
Capitolo 4: *** 3. ***
Capitolo 5: *** 4. ***
Capitolo 6: *** 5. ***
Capitolo 7: *** Piccolo e MOMENTANEO avviso. :) ***
Capitolo 8: *** Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***



Sequel di Chemical Explosion
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Uscii di casa, sistemandomi un ultima volta i lunghi capelli tornati castani.
Chiusi la porta, «Buongiorno.» Dissi a Natalie. 
Natalie era cambiata, adorava sempre di più i videogiochi, ma ora aveva una vita sociale. Niall l'aveva cambiata, e la loro relazione era diventata sempre più seria. 
«Niall non viene con noi?» Domandai. Lei sorrise e scosse la testa.
Sospirai. «Nat, lo so che non porti più Niall con noi perchè hai paura che io pensi a Zayn.» Dissi. Da quando avevo rotto con Zayn, lei evitava ogni argomento su di lui, ed evitava persino di portare Niall con noi!
Lei sospirò, «mi dispiace, ma sai che non voglio che tu stia male.» sussurrò.
«Natalie, sono passati due anni ormai, Zayn è passato, è stato un bel passato ma.. Ormai sta lì, nel passato. Ho già detto passato?» 
Ormai si, tutto era cambiato, tranne le mie frasi contorte, quelle non mancavano mai. 
«Davvero non ti sfiora minimamente l'idea?» Domandò seria. Scossi la testa.
«Insomma, io non ci riuscirei. Non dopo quello che ti ha fatto, insomma.» Aggiunse. Mi morsi un labbro, evitando di pensare.
«Si, ma se magari non tocchiamo l'argomento..» Sorrisi falsamente.
Non ero riuscita a lasciarlo andare. Lui.. lasciamo stare.
Camminammo fino in centro, «ti va un gelato?» domandò Natalie.
«E me lo chiedi? Ormai dovresti sapere già i miei gusti.» Sorrisi.
«Amarena e fragola, giusto?»
Sorrisi soddisfatta mentre vidi Natalie sparire nel bancone del gelato. 
Poggiai la borsa su una sedia, l'estate stava davvero arrivando. 
Le persone camminavano felici e sudati.
Mi guardai intorno, rilassandomi definitivamente sulla sedia. Non c'era nessuno che conoscevo. Tutti signori o nonni con i nipotini.
Sorrisi al ricordo, anche mio nonno mi comprava sempre il gelato. 
Più in là, quasi vicino al nostro tavolo c'era una coppia che si sbaciucchiava.
Rimasi a guardare, "eppure mi pare di averlo già visto.." pensai.
Oh merda.. Zayn che.. 
Mi sentii svenire e sentivo lo stomaco rivoltarsi.
Natalie tornò qualche momento dopo. «Scusami, ma c'era una fila pazzesca!» Disse. Rimasi immobile, cercando di controllare il mio attacco di panico.
«Leslie? Andiamo.» Mi prese per mano, con l'altra tenne i due gelati che si stavano già sciogliendo e mi portò in bagno, fummo costrette a passare vicino il tavolo di Zayn, e la cosa non fece altro che peggiorare la mia situazione.
Mi calmai poco dopo, prendendo dei respiri profondi.
«Che cosa è successo?» Domandò Natalie.
«Zayn.» Dissi tra un respiro e l'altro. «Cosa?! E' qui?!» Domandò stizzita.
Annuii. «Scusami Les, io..»  
«Non ti preoccupare, non potevi saperlo. Io neanche lo avevo riconosciuto, era avvinghiato ad una.» Dissi tra i denti.
Presi il mio gelato e lo buttai nel water. «Scusami Nat, te lo ripagherò.» Sussurrai. Lei annuì, comprensiva. Uscimmo dal bagno e camminai a testa bassa, coprendomi il viso con i capelli castani. 
Fa che non mi riconosca, fa che non mi riconosca..
«Natalie, sei tu?!» Sentii la voce di Zayn. Fortunatamente aveva riconosciuto Natalie, e non me. Anche se la cosa mi deluse.
Aveva riconosciuto lei e non me, la ragazza che come lui aveva detto, amava.
Sentii la mia migliore amica balbettare, mentre io continuai a camminare.
Arrivai al tavolo di prima e mi sedetti, aspettando con ansia che Natalie tornasse.
Erano passati quasi cinque minuti ormai, ed io ero ancora lì seduta mentre sentivo le voci allegre di Zayn e Nat che parlavano.
Lei cercava di liquidarlo, ma lui non voleva proprio lasciarla andare.
Dovevo intervenire? 
Mi alzai e mi girai verso il loro tavolo, lasciando lo sguardo fisso su Natalie. 
«Nat, dobbiamo andare.» Dissi facendo un passo verso di loro.
Tutti e tre si voltarono verso di me, «Leslie?!» Il tono di voce di Zayn era incredulo. Si era persino alzato in piedi. Non lo guardai, mantenni il mio sguardo duro e impassibile. «Ciao ragazzi.» Si dileguò Natalie.
«No! Aspettate! Aspetta Les!» 
«Cammina più veloce Nat!» La rimproverai. «Non ci sta seguendo!» Si lamentò. Mi fermai di colpo e sospirai.
«Zayn non fa parte del tuo passato, non è vero?»
Non risposi. Mi lanciò il suo sguardo “se non parli, ti farò parlare io”
«Che cosa vuoi che ti dica Natalie? Ho passato quasi due anni a evitare ogni suo pensiero, ogni sua chiamata, ogni suo messaggio o e-mail. Ogni luogo dove sono stata con lui. Ho cambiato tutto, ho passato due anni a ricominciare, sono stata una stupida a fidarmi completamente di lui!» Mi sfogai, sentendo gli occhi pizzicare.
«Tu sei fatta così. Dai tutta te stessa alle persone. E poi ti ritrovi sempre così, a ricominciare tutto da capo non appena ti tradiscono.» Disse.
«Sei troppo buona ed ingenua.» Aggiunse.
Accennai una risata, asciugando una lacrima. 
«Si, con le ragazze che dicevano di volermi bene ma poi mi voltavano le spalle era così. Ma con Zayn era diverso. Lui aveva detto che mi amava, capisci? Lui finalmente mi aveva accettata così com'ero. Mi aveva consolato quando mio nonno era morto, ed era l'unico che mi aveva capito in quel momento. Mi aveva detto "per sempre".» 
«Les, avevi 17 anni! Ora ne hai quasi 20 ormai.»
«Già, scusa, hai ragione. E comunque ho 19 anni e 8 mesi, non 20.» Precisai, cercando di abbandonare quel discorso. 
Mi morsi il labbro e imprigionai dentro tutte le parole che volevo urlare. 
 
 
 
 
 
 
Tornammo a casa, Natalie era davvero in grado di distrarmi dai miei pensieri.
«Ciao sfigata.» Era sempre bello avere sostegno morale dai propri cari.
Salutai mia mamma e andai in camera mia. Mi buttai sul letto e cominciai a pensare. Tornai a due anni fa, a quei maledetti giorni d'estate...















Beh, dopo varie richieste ecco qua... IL CONTINUO DI CHEMICAL EXPLOSION. WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! 


avevo bisogno di un entrata ad effetto uù 
Cooooomunque, vabè, sapete le mie solite cose no?
Volevo continuare ma non sapevo se sarebbe piaciuta blahblahblah ormai lo sapete çwç


Stavolta incontriamo Leslie e Zayn più maturi, diciamo, e anche se i primi capitoli saranno un po' tristi, non vi preoccupate, presto tornerà il tanto amato sarcasmo di Leslie <3 AHHAHAHA
Ad ogni modo, non so che dire, a parte che sono contenta di scrivere di nuovo su Leslie e Zayn, mi sono troppo affezionata a loro!
E, non scrivo altro, visto che ho davvero poche parole e... niente, sappiate che questa FF DEVO continuarla. ee
è una sfida per me stessa e devo ringraziare soprattutto quella baldracca di Clàclà che è sempre lì per me.

E ringrazio voi, per aver seguito Chemical Explosion e ora siete arrivate a questo punto.
Vi ringrazio <3

ps: Magari la prossima volta farò un angolo autore più decente.. 

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Capitolo 2
*** 1. ***



Sequel di Chemical Explosion
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Ero seduta sul dondolo a casa di mia nonna. Da quando era morto mio nonno passavo molto tempo con lei, non volevo commettere lo stesso errore di prima.
E poi, essendo estate, non avevo nulla da fare, quindi perchè non stare insieme alla mia nonnina?
Mi dondolai velocemente, per avere un po' d'aria, faceva un caldo terribile!
Cominciai a pensare, era da un po' che non sentivo per bene Zayn. Lui era partito in vacanza con i suoi, e gli lasciai un po' di spazio, ma sentirsi una volta ogni due o tre giorni era una tortura per me.
E forse era un po' troppo di spazio. 
Mi morsi il labbro più volte. Lo chiamai.
''Non essere troppo appiccicosa Leslie'' Riattaccai. 
Era passato un mese da quando lui mi aveva fatto quella sorpresa dello striscione. 
Ed era passato un mese da quando il nostro rapporto si era sempre più rafforzato. Ma negli ultimi giorni ci sentivamo appena. Forse non dovrei assillarlo, forse dovrei ascoltare al mio cervello. 
Ma tra un giorno è il nostro mesiversario... e se gli facessi una sorpresa?
Sorrisi all'idea. Corsi da mia nonna e glie ne parlai.
«Sicura che non sia troppo esagerato?» Chiese mia nonna dopo un po'. 
«Insomma lui se ne è andato in vacanza per non sopportarti!» Aggiunse.
Risi. «Ora capisco da chi ho ripreso il mio immortale sarcasmo.» Sorrisi.
«Con cosa andrai?» Domandò, tornando seria.
«In treno.» Risposi prontamente. «Sicura?» 
Annuii. «E se..» Non la lasciai finire. «Nonna, ho diciotto anni, so cavarmela!» La rassicurai. «Avverti tua madre!» 
«Ovvio!» Dissi scomparendo.
 
 
 
 
 
Presi il biglietto e lo misi in tasca, posai la mia borsa gigante vicino al mio posto, dove dentro c'erano vestiti sufficienti per due giorni. E presi il mio libro, cominciando a leggere. Zayn, come al solito, non mi aveva cercato. E cominciai subito a pensare alla sua faccia non appena mi vedrà lì.
Fui così eccitata che rilessi almeno dieci volte la stessa frase per capirne il senso. 
 
 
 
 
 
Dopo quasi un pomeriggio di viaggio, scesi dal treno, ed impacciata ed eccitata mi avvicinai al primo taxi e chiesi informazioni su come arrivare alla casa al mare di Zayn.
Il taxista fu così gentile da accompagnarmi, e quando scesi dalla macchina, mi trovai davanti una meravigliosa e gigantesca villa.
«Wow.» Sussurrai tra me e me. Presi il mio borsone dal taxi. 
«L'aspetto qui signorina?» Mi chiese. Scossi la testa eccitata. Lui annuì e se ne andò, senza farsi nemmeno pagare! Questa si che è una bella città.
Aprii il cancelletto che arrivava alle mie cosce e lo richiusi.
Camminai fino davanti al portone bianco in legno, poi poi suonare il campanello color oro. «Arrivo!» Una voce femminile parlò.
Mi trovai davanti Trisha, la madre di Zayn. Mi era mancata anche lei, soprattutto le sue polpette magnifiche!
«Leslie! Che sorpresa! Che ci fai qui?» Disse. «Volevo fare una sorpresa a Zayn.» Sussurrai. «Oh tranquilla, non sussurrare, è in spiaggia! Proprio dall'altra parte della strada.» Sorrise.
«Grazie mille.» Risposi girando lo sguardo verso l'altro lato della strada. Prima ero così eccitata che nemmeno l'avevo notata. 
«Ti fermerai qualche giorno, vero?» Mi chiese. Annuii sempre più eccitata. Presi il mio borsone e camminai verso la spiaggia.
Sorrisi alla ricerca di una pelle ambrata e dei colori oro che mi erano mancati così tanto. 
Il borsone si faceva sempre più pesante. Mi girai più volte, il profumo del mare mi fece sorridere, anche se la sabbia bruciasse. 
Dopo quasi quindici minuti, lo trovai. Seduto sullo sdraio e scrivendo sul cellulare. Infatti, sentii il telefono vibrare. 
Mi avvicinai, sentendo lo stomaco fare le capriole. «Hey Zayn.» Una voce femminile si posò davanti a Zayn. Lui la guardò da capo a piedi e poi si alzò, dandole un caloroso bacio sulla guancia e guardandola intensamente.
«Era ora Andie!»
Mi fermai, insospettita.
La ragazza era alta, bionda e grandissimi occhi azzurri. Credo che avesse delle autostrade al posto delle gambe. 
«Ti stavo aspettando da tantissimo tempo!» Disse lui.
Mi sentii svenire, e feci un passo indietro, il sorriso scomparì dalla mia faccia. 
Ma che...
«Scusa, mi stavo facendo bella per te.» Rispose la biondina, facendo una piroetta su sé stessa. Zayn sembrò scivolare nella sua bava.
Stavo per vomitare... 
«Non c'è bisogno, tu sei già bella.» Ammiccò Zayn. La ragazza posò la sua roba e prese Zayn per un braccio. «Dai andiamo a fare un bagno.» 
Zayn si lasciò trascinare, e li guardai divertirsi.
Svelato il perché non aveva mai tempo per me. Tutto era più chiaro. Era troppo impegnato con Andie, era troppo impegnato ad illudere qualcun'altra.
Senza che me ne rendessi conto le lacrime mi solcarono il viso, e all'improvviso mi sentii distrutta e a pezzi.
Mi sentivo come se mi fossi appena svegliata da un bellissimo sogno, e poi consapevole che ora, sarebbe cominciata la vera realtà.
Camminai svelta, il più svelta possibile. Correndo verso la stazione. 
Lo aveva detto la nonna. Non era una buona idea. 
Quando arrivai alla stazione piena di rabbia e di lacrime, mi voltai verso la strada che avevo appena percorso e sussurrai tra me e me. «Buon mesiversario.»
Ed entrai, lasciandomi alle spalle Zayn e tutte le sue bugie.
 
 
 
Aprii immediatamente gli occhi, rimuovendo quel falshback.
Da quel giorno cambiai numero, inutile dire che Zayn venì a cercarmi non appena tornò in città, ma inutile dire anche che io non mi feci trovare.
E da quel giorno in spiaggia non lo vidi più, nè tantomeno volevo sapere niente di lui. 
Raccontai a Natalie quello che era successo, e lei, ovviamente, lo raccontò a Niall. Ma Nat, aveva fatto giurare solennemente a Niall che non avrebbe proferito parola con Zayn su quello che io avevo visto.
Zayn non si meritava nemmeno una mia spiegazione sul perchè non mi feci più viva. Non si meritava nemmeno di sapere che io ero arrivata fin lì per il nostro mesiversario.
Non si meritava più nulla da me. 


















SSSSSSSSSalve :D
Alloooora, fin dall'inizio avevo deciso che il primo capitolo sarebbe stato un flashback per far capire a tutti il motivo della rottura. uù
Comunque non ci posso credere, 26 recensioni? 26? 26? Siete magnifiche, non pensavo che lo aspettavate da così tanto çwç 
Non mi dilungo molto, perché devo fare il pranzo a mio fratello çç (si ah-ah, interessante, continua) ma volevo dire che oggi era solo un eccezione, credo che comincerò a postare solo una volta a settimana. Siccome credo che questo sequel non avrà più di 10 capitoli, vorrei allungare i tempi, e fare tutto con calma. çç spero che qualcuno mi capisca çç 
Quindi, oltre a ringraziarvi con tutto il mio cuore, vi dico che il prossimo aggiornamento sarà martedì o venerdì della settimana prossima uu (dipende, magari mi gira che domenica voglio postare, io sono mezza strana)
ahahaha bene, vi ringrazio per avermi letto, per continuare ad amare questa piccola schifezza, che oltretutto, sto cercando di sistemarla. ewe
Infatti, alcuni capitoli di Chemical Explosion li sto modificando, ma solo alcuni orrori e cavolate, niente di importante. uù

Un bacione, vi ringrazio ancora
<3

 

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Capitolo 3
*** 2. ***



Sequel di Chemical Explosion
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Natalie
 
Camminai verso la casa di Niall. Non so cosa spingesse il mio ragazzo a svegliarmi alle otto di mattina e ordinarmi praticamente di raggiungerlo a casa sua.
Sospirai, allungando il passo. Ero curiosa e furiosa allo stesso tempo.
Quando arrivai bussai, guardando verso il basso.
Sentii la porta aprirsi. «Sappi Niall, che me la pagherai cara per avermi svegliata così presto.» Dissi aggiunstandomi le infradito che continuavano a darmi fastidio.
«Credo che non sia colpa di Niall.» 
Sbarrai gli occhi e li alzai verso la figura ambrata che mi fissava.
«Zayn?!» Dissi incredula. Ma che cosa...
«Buongiorno, mi pare di intuire che non sei molto mattiniera.» Sorrise.
«Come faceva Leslie a sopportarti?» Domandai tra me e me.
Entrai, chiudendo poi la porta. Niall mi guardò affranto, seduto sul divano mentre si torturava le mani. «Nat io... Non ho detto nulla, giuro!» Disse. «Ha ragione, non prendertela con lui, è  tutta colpa mia.» Aggiunse Zayn. 
Sospirai. «Mi spiegate cosa volete da me?» Domandai.
Il moro si sedette a peso morto sul divano. «Leslie.» Rispose.
«Ho bisogno di sapere cosa è successo.» Asserì. No, non potevo fare una cosa del genere a Leslie.
«Zayn io... Non posso.» 
«Ti prego Natalie! Tu sei l'unica che può aiutarmi.» I suoi occhi mi stavano implorando. Sospirai ancora e imitai il gesto di Zayn, buttandomi a peso morto sulla poltrona. «C'era una volta, tanto tempo fa, due ragazzi innamorati che si amavano così tanto da far venire il diabete a chiunque si avvicinasse. Un bel giorno d'estate però, il ragazzo tanto innamorato partì in vacanza con la sua famiglia, lasciando la ragazza tanto innamorata da sola. Il ragazzo, brutto e cattivo, si faceva sentire solo ogni due e tre giorni. E quando la ragazza, sola e sconsolata decise di fargli una sorpresa, lei lo trovò in spiaggia, mentre si divertiva con un'altra ragazza. Fine della storia.»
L'espressione di Zayn era confusa, e mi guardava in cerca di spiegazioni.
«Che cosa?!» Domandò poi.
Sospirai. «Ora capisco perché Leslie faceva tutte quelle battute sul tuo cervello.» Sussurrai. «Guarda che sono qui! Ti sento!» 
Niall ridacchiò. «Oh mio dio Zayn! Non è difficile da capire! Leslie, stanca del fatto che non la cercavi mai, decise di farti una sorpresa per il vostro mesiversario, ma quando era arrivata in spiaggia, ti aveva trovato mentre flirtavi con una bionda!» Dissi esasperata.
La faccia di Zayn era sempre più confusa. «Cosa?!»
Sbuffai. «Niall, ho forse parlato in una lingua diversa?» Domandai. 
Niall si stava proprio divertendo. Scossi la testa in segno di arresa.
«Cosa c'è di difficile Zayn?» Domandai. «Io in tutta la vacanza non ho flirtato con nessuna bionda! Nè tantomeno ho guardato qualche altra ragazza!» Spiegò.
Risi. «Sei proprio sicuro? No perché non credo che Leslie se lo sia inventato.»
Si alzò, irato. «Natalie devi credermi! L'unica ragazza con cui ho parlato in quel posto, oltre mia sorella, era Andie, mia cugina!» Rispose, camminando su e giù per la stanza.
Deglutii rumorosamente. «Andie? ...Tua c-cugina?»
 Non potevo crederci. «Si, Andie!»
«Alta, bionda e due autostrade al posto delle gambe?» Deglutii ancora.
«Si!» Rispose senza nemmeno pensarci. Poi si fermò e si girò lentamente. «Natalie, non dirmi che...»
Annuii. «E' proprio così.» Dissi. 
Niall scoppiò a ridere, mentre io e Zayn lo fulminammo.
«Leslie è stata male per... tua cugina.» Dissi incredula.
«Ed io ho passato due anni a chiedermi 'perché?'» Sussurrò lui, buttandosi ancora sul divano. Ora che sapevo la verità, dovevo far qualcosa per aiutare Leslie.
«Perché non me ne ha parlato? Avremmo potuto chiarire fin da subito!» 
Sospirai. «Sai come è fatta Leslie, no? Lei non chiarisce mai, smette subito di parlarti e la storia finisce lì.»
«Ed ora che facciamo? Io devo parlarle!» Si alzò.
«No Zayn!» Gli urlai. «Non puoi andare da lei e dal nulla dirle che è stata male per tua cugina!» Gli dissi.
«E cosa vuoi che faccia allora?» Domandò. «Innanzi tutto, calmati!» Urlai.
Prese un respiro. «E, secondo, devi riavvicinarti piano a lei, il discorso deve uscire naturalmente.» Aggiunsi.
«E come? Hai visto l'altro giorno? E' letteralmente scappata.» Urlò.
«Lei crede che tu l'abbia tradita! Non puoi pretendere che venga da te e ti abbracci come se niente fosse. E poi eri in compagnia della tua nuova fidanzata.» Dissi con un po' di disprezzo.
«Stavo iniziando una nuova vita! Visto che Leslie era sparita nel nulla.» Disse.
«Anzi, credevo che fosse stata lei a tradirmi.» Ammise con rammarico.
«Leslie? Tradire? Stiamo parlando della stessa Leslie?» 
«E quindi? Che cosa farete?» Chiese spazientito Niall, che dopo tanto si era alzato dal divano. Mi morsi il labbro pensando. 
«Ho un'idea.» Sorrisi.
 
 
 
 
 
Leslie
 
Mi infilai i nuovi sandali, presi la mia borsa ed uscii.
Accettai di uscire con Natalie solo per distrarmi, dato che solo lei riusciva a farlo.
Aveva detto che ci saremmo incontrate a metà strada, e lo speravo davvero. Non aveva moltissima voglia di camminare, in realtà.
Fortunatamente vidi Nat e stranamente, c'era anche Niall. Era da un sacco di tempo che non lo vedevo! «Ciao!» Salutai allegramente. 
Abbracciai Niall. «E' da tanto che non ci vediamo!» Gli dissi. Lui annuì.
Mentre io e Niall chiacchieravamo del più e del meno su quel marciapiede, Natalie ci interruppe. «Allora, dove andiamo?» Chiese impaziente.
Feci spallucce. «Magari evitiamo la gelateria...» Dissi nervosamente.
Mi girò la testa al sol pensiero di dover incontrare di nuovo Zayn, anche solo per sbaglio. 
Cominciammo a camminare, quando una figura si presentò davanti a noi.
«Niall non ci credo, sei tu?!» 
Deglutii. Non è possibile...
«Zayn! che sorpresa, amico!»
«Oh ciao Zayn!» Salutò la mia migliore amica. Cercai di controllare le mie emozioni e sorrisi falsamente quando lui pronunciò «ciao Leslie!» 
«Zayn.» Dissi soltanto, invece di suonare come un saluto, suonò come una constatazione.
«Tutto bene?» Domandò, avvicinandosi a me.
Annuii. «E tu? Con la tua nuova ragazza?» Domandai, sorridendo forzatamente.
Sospirò. «Non è la mia ragazza.» Rispose.
«Ah no? Allora tu limoni con ragazze, così, per amicizia?» Chiesi, con sottile ironia. «Leslie.» Mi ammonì. Voltai il mio sguardo verso il viso.
Calmati Les, calmati
Quello che seguì fu un imbarazzante silenzio, soltanto in quel momento notai che Niall e Natalie si erano allontanati. «Sei dimagrita.» Notò guardandomi. «E i tuoi capelli sono... castani e... Decisamente molto più lunghi.» Aggiunse.
Annuii, «sai, le persone cambiano.» mi limitai a dire.
«Già.» Si schiarì la voce.
Era incredibile. Come eravamo arrivati a quel punto?
«Beh, io dovrei andare...» Dissi, accennando alla mia migliore amica. Lui annuì.
Lo sorpassai. «Aspetta!» 
Portai gli occhi al cielo, facendo una smorfia che fortunatamente lui non poté vedere.
Mi girai verso di lui. «Io... Non riesco più a trovare una cosa, credo di averla lasciata da te.» Disse.
«Sicuro?» Domandai. Credevo di aver buttato tutto...
Lui annuì. «Se mi dici cos'è, potrei cercartelo io.» Dissi. Lui scosse la testa prontamente. «Vorrei venire a cercarla io.» 
«Se non ti dispiace.» Aggiunse subito dopo.
Deglutii, e annuii, insicura. Avrei dovuto fidarmi?
Sorrise. «Ci vediamo allora.»  










Eccomi qua :D 
Lo so, lo so.. avrei dovuto postare venerdì della settimana prossima ma.. Ho postato oggi (GIURA?) uù
Comunque, spero che vi piaccia questo capitolo dedicato al grande malinteso tra Zayn e Leslie. Pensavate davvero che li avrei fatti lasciare? *risata malefica*
Comunquex2 vi ringrazio davvero, le vostre recensioni mi rendono sempre più felice çwç 
E volevo approfittare di questo momento per avvertirvi che ho iniziato una nuova ff. In realtà volevo postarla dopo aver finito di scrivere questa, ma siccome ho scritto quasi tutti i capitoli, oggi ho deciso di postarla, YUHU! (?)
Se volete passare, eccola qui:
Grazie ancora, davvero, soprattutto per i complimenti che non merito.
Un bacione
<3

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Capitolo 4
*** 3. ***



Sequel di Chemical Explosion
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Mi torturai le mani, non smettendo di camminare su e giù per la casa, nell'attessa che arrivasse Zayn. Che cosa si era dimenticato da me?
E dopo due anni si accorge della mancanza di questa fantomatica cosa? A riprendermi da quei pensieri fu il campanello che suonò, facendomi sobbalzare. Era ora di mettere in atto il mio piano. 
Avanzai verso la porta, per poi aprirla. «Ciao Leslie.» Disse.
Sorrisi forzatamente, la sua presenza mi sconvolgeva ancora, dopo tutto questo tempo. Mi spostai, per farlo entrare.
«Io... vado a fare una doccia, che tra poco dovrei uscire...» Dissi, lui annuì, dirigendosi verso la mia camera. «Ma fa come se fosse casa tua.» Aggiunsi, inutilmente. Mi recai in bagno, in realtà non dovevo uscire. Ma ne approfittai e mi lasciai coccolare dall'acqua tiepida.
Presi la mia saponetta personale, bagnandola un po' con l'acqua. Cominciai ad insaponarmi il ventre, fino ad arrivare alle mie gambe. La saponetta scivolò, «Merda» imprecai. Cercai di riprenderla, ma non ci riuscì. 
«Leslie!» L'urlo di Zayn dall'altra parte della porta mi fece sobbalzare, e di conseguenza scivolare all'indietro. 
Urlai dal dolore. «Leslie tutto bene?!» Urlò ancora. «Mmh.» Mugugnai in risposta. Cercai di alzarmi, ma la spalla mi faceva troppo male. Cercai di arrivare almeno all'asciugamano con l'altro braccio, invano.
«Leslie!» Cominciò persino a bussare.
Avevo messo in atto quel piano proprio per evitare di stare con Zayn, ma in quel momento fui costretta a...
«Zayn?» Lo chiamai assicurandomi che fosse ancora lì. «Si?» Rispose prontamente. «Devi... Aiutarmi.» 
Non aspettai il suo consenso, «Apri delicatamente la porta del bagno. Aprendola, vedrai un asciugamano appoggiato sul lavandino. Poi, chiudi gli occhi e passamelo.» Urlai per farmi sentire meglio.
Ero incastonata dentro la vasca da bagno, nuda e dolorante, non riuscendo nemmeno a muovermi! 
«Ok.» Disse. Sentii la porta del bagno aprirsi piano, e sentii qualche passo insicuro. Ho sempre amato rimanere a casa da sola, e ultimamente con il periodo estivo capitava di rado, ma perché proprio quel giorno? 
Destino crudele. «Tieni.» Mi lanciò l'asciugamano. Ero rannicchiata su me stessa, con la paura di essere guardata.
Mi coprii con l'asciugamano. «Dammi una mano ad alzarmi ora.» Gli dissi.
«Posso aprire gli occhi?» Domandò. Mi strinsi l'asciugamano, bloccandolo con la spalla ed il braccio dolorante, «Si.» 
Aprì gli occhi, che mi sembravano preoccupati. Si avvicinò, chiudendo prima l'acqua. Mi prese per il braccio che non mi provocava dolore, e posò l'altra mano dietro la schiena, spingendo delicatamente. Mi aiutai con i piedi, riuscendo poi ad alzarmi. «Chiudi gli occhi!» Urlai, facendo un brusco scatto per coprirmi anche dietro con l'asciugamano. Questo gesto mi provocò ancora più dolore. Brava Leslie. Mi lamentai. 
«Vieni qua.» Sussurrò, mi prese in braccio e mi fece uscire dalla vasca. 
Mi sentivo di nuovo bambina, quando la mamma mi faceva il bagnetto. 
Toccai di nuovo terra. Ma mi sentii vuota. 
Mi mancavano i suoi abbracci. «Andiamo al prontosoccorso.» Decretò. 
«NO!» Urlai. Lui si girò, guardandomi stizzito. «No?» Domandò come per accertarsi se avesse sentito bene. «No, non voglio andare lì.» Dissi.
«Leslie non fare la bambina!» Mi rimproverò.
«Non fare il maturo, Zayn!» Lo rimproverai io. Non poteva proprio permettersi di fare la parte del maturo. Proprio per niente. 
Sospirò. «Allora, cosa vorresti fare?» Domandò un po' irritato.
«Aiutami a vestirmi.» Dissi, camminando verso la mia camera. 
Mi avvicinai al cassetto della biancheria, cercando di non far cadere l'asciugamano. Zayn mi si affiancò. «Vuoi queste bianche?» Domandò prendendo le mie mutandine. Mi sentii arrossire. «E' uguale.» Biascicai sedendomi sul letto. Avrei quasi preferito andare senza intimo che subire quel momento. Zayn si avvicinò, non gli feci chiudere gli occhi solo perché ero ben coperta dall'asciugamano. «Se ti azzardi a guardare sei finito.» Lo minacciai, ma ero troppo imbarazzata. Sorrise, ghignando. Mi alzai, per aiutarlo. Con il braccio ''funzionante'' finii di sistemarmele per bene.  Lo vidi avvicinarsi al cassetto della biancheria, di nuovo. «No Zayn, niente reggiseno.» Dissi, schiarendomi la voce. Era surreale quella scena. 
Aprì l'armadio, prendendo degli shorts con un orrendo top, che dimenticavo sempre di buttare. «Assolutamente no!» Commentai con una smorfia. Zayn tornò a contemplare il mio armadio un po', ma giusto un po', disordinato. Prese una maglia fin troppo scollata. «Zayn, così tutti noterebbero che non indosso il reggiseno!» Sbuffai. Mio Dio, ma non sapeva fare degli abbinamenti decenti? 
Bocciai per altre tre volte i suoi abbinamenti, fin quando non arrivò quello giusto. «Credo che tu abbia sbattuto anche la testa.» Commentò alla fine.
«Aiutami ad infilare la maglia.» Evitai di rispondere al suo commento.
«Chiudi gli occhi.» Gli ordinai. Lui sbuffò, serrando gli occhi. Lasciai cadere l'asciugamano sul letto. «Vai, aiutami ad infilare e attento alla spalla!» Trattenni già il respiro, pensando al dolore che sarebbe arrivato tra non molto.
Mi infilò la maglia, «Bene, ora cerca di far entrare il braccio nella manica.» Sussurrai. La sua mano si spostò titubante alla ricerca del braccio ma..
«Si è... spostato il braccio?» Domandai. Deglutì nervosamente. «Non è l'avambraccio?» Domandò. «Zayn, sono quasi sicura che quello non sia il mio braccio...» Constatai. Levò immediatamente la mano dal mio seno. «Scusa.» Disse deglutendo.
 
 
«Ti odio.» Sbuffai. «E' questo il ringraziamento?» Disse fintamente stupito.
«Ti ho aiutata ad uscire dalla vasca, ti ho vestito e portato al prontosoccorso e tu dici di odiarmi?!» Aggiunse, con lo stesso tono di prima.
Roteai gli occhi al cielo. «Scusami.» Biascicai. Sorrise soddisfatto, «ora va meglio.»
«Comunque dovresti ripassare anatomia.» Commentai.  








_____________________________________________________________________________________________________________
Salve! :D 
Eccoci qui per un altro aggiornamento... E devo ringraziare The Big Bang Theory per avermi ispirato con il capitolo. Grazie TBBT, ti amo.
Vado davvero di fretta, oggi non è proprio giornata per me...
Ad ogni modo, vi ringrazio davvero tanto, siete sempre così dolci çwç

Grazie dal cuore, davvero.
Un bacione
<3

p.s.: chiedo infinitamente scusa per non aver risposto alle vostre recensioni nel capitolo precedente e a questo, davvero sono mortificata...
Siete fin troppo gentili e dolci, un bacione again
<3 

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Capitolo 5
*** 4. ***



Sequel di Chemical Explosion
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Sospirai, la mia spalla peggiorava sempre di più. Mi sedetti sul divano, non potendo stendermi. «Mamma?» La chiamai. 
Lei, in risposta arrivò in salotto. Sorrisi, «potresti accendermi la tv?» Domandai. Fece quanto le avevo detto e mi sorrise. «Comunque Les, hai la spalla fasciata, non i piedi.»
Risi. «Grazie mamma!» Esclamai. Mangiucchiai delle mandorle che mi ero preparata prima, mentre aspettavo che il mio film preferito iniziasse. 
Suonò il campanello, sbuffai.
Sempre nei momenti meno opportuni, pensai.
«Mamma, scommetto che è la zia Maggie!» Urlai, non muovendo nemmeno un muscolo. «Potresti andare ad aprire?» Domandò.
Sbuffai. «Il dottore ha detto che devo stare a riposo!» Esclamai contrariata. 
«Leslie!» 
Sbuffai nuovamente, alzandomi. Aprii la porta. «Z-Zayn?»
Perché ero così sorpresa? «L-Leslie!» Mi canzonò.
"Déjà vu." Dissi tra me e me. «Cosa ci fai qui?» Domandai.
«Le persone normali, solitamente, fanno accomodare i propri ospiti e gli offrono qualcosa da mangiare.» Commentò.
«Io e te non siamo mai state persone normali.» Replicai, senza persarci due volte. Lui sorrise amaramente. «Allora... Posso entrare?»
Mi spostai leggermente, quanto bastava per farlo passare. Chiusi la porta.
«Chi è?» Domandò, o meglio urlò, mia madre. «Soltanto Zayn.» Replicai.
«Siediti, vuoi qualcosa da mangiare? Cosa ci fai qui?»
«Vedo che mi prendi alla lettera.»
«Comunque volevo sapere come stavi.» Aggiunse poi.
Mi sedetti sul divano, vicino a lui. «Un po' meglio.» Asserii.
Lui annuì, guardandomi. «Sicura?» 
«Vuoi psicanalizzarmi?» Chiesi schietta. Scosse prontamente la testa.
Quello che seguì fu un imbarazzante silenzio, e sottolineo imbarazzante.
Avevo sempre saputo che prima o poi questo momento sarebbe arrivato.
Io e lui, eravamo un esplosione chimica. Ma dopo l'esplosione cosa rimane? Solo macerie, solo polvere.
Io e lui, eravamo polvere, oramai.
Deglutii. «Ad ogni modo...» Iniziai, «devo sdebitarmi con te.» Aggiunsi.
Mi guardò negli occhi, dopo tanto, troppo tempo. Aveva uno sguardo confuso. «Per cosa?» Domandò.
Indicai con un cenno della testa la mia spalla fasciata. Sorrise, «non devi preoccuparti, è stato un piacere.» Dichiarò.
Arrosii leggermente, «insisto!» Dissi. Lui scosse la testa, ma poi si fermò, pensando. «Forse potresti fare qualcosa per sdebitarti...» 
Deglutii, la situazione stava prendendo una brutta piega.
Cosa voleva in cambio?
Maledetta me. "Leslie Anderson, ancora ti fidi di Zayn Malik?" Urlai mentalmente, maledicendomi, ancora.
«Cosa?» Domandai, un po' incerta e spaventata. Forse più spaventata.
«Esci con me, stasera.» 
 
 
«Perché non mi faccio mai gli affari miei?» Domandai allo specchio. «Dai Les, calmati!» Ripeté per la millesima volta Natalie.
L'avevo chiamata per raccontarle della visita di Zayn, ed erano quasi due ore ormai che mi lamentavo al telefono con lei.
«No Nat! Se io non avessi detto nulla, in questo momento mi starei godendo il mio stramaledetto film mentre mi ingozzavo di mandorle!» 
«Mio Dio Les, stai andando fuori di matto. Prendi un respiro profondo, ti spogli, vai a farti una doccia, ti vesti, ti trucchi, sorridi -prese un lungo respiro- ed esci!»
«Ma...» Cercai di obiettare. «Nessun ma! Passerai una serata diversa, ed ora muoviti!» 
Sospirai. «Ciao Nat, grazie.» 
«Di nulla, muoviti.» 
 
 
Suonò il campanello, «questo deve essere Zayn!» Disse mia madre guardandomi. Sobbalzai, sentendo un po' di dolore alla spalla.
«Mamma, ho paura.» Sussurrai, prendendo dei respiri profondi. Mia madre roteò gli occhi. «Non pensarci nemmeno.» Replicò.
«Ti prego digli che sto male, che mi sono sentita male ora.» La supplicai.
Lei guardò fuori la mia stanza, «diglielo tu.» Disse per poi scendere.
Mi ritrovai Zayn sorridente, appoggiato allo stipite della mia porta. Sorrisi nervosamente. «Ciao.» 
«Hey.» Risposi, sempre più nervosa. «Andiamo?» Domandò. Io annuii.
 
 
«Non ci credo!» Risi poggiando le mani sul mio stomaco. «Posso giurartelo!» Esclamò. Scossi la testa sorridendo. 
Mi dispiaceva ammertelo ma avevo passata una serata piacevole. Era da tanto che non mi succedeva. Avevamo mangiato nel mio ristorante preferito e ora stavamo facendo una piccola passeggiata. Avevo dimenticato il dolore che provai quando Zayn flirtò con quella bionda. Avevo dimenticato il dolore che mi provocava la spalla. Avevo dimenticato quanto mi trovassi bene in compagnia di Zayn.
Calò il silenzio, ed entrò l'imbarazzo. «Credo sia ora di tornare a casa...» Commentai amaramente. Lui annuì. «Leslie io...»
Lo guardai, «Niente.» Si morse il labbro.
Sospirai, camminammo verso casa. «Grazie per la serata, Zayn.» Dissi, infilando le chiavi. «Figurati.» 
Sorrisi ed aprii la porta, «Allora... Buonanotte!» 
«No...» Sussurrò, poi mi sentii stringere il polso. Mi girai confusa, ma tutto quello che riuscii a comprendere erano le labbra di Zayn sulle mie.
Un bacio veloce, leggero. Lo guardai negli occhi, ero sorpresa dal suo gesto, nostalgica perché mi mancavano le sue labbra e arrabbiata nello stesso istante. Un mix perfetto. Come si era permesso di baciarmi?
Gli tirai uno schiaffo. «Credi di poter giocare con i sentimenti delle persone così?» Domandai, «mi fai schifo Zayn!» Urlai. 
«Leslie! Perché non ascolti mai quello che ho da dire? E' più facile puntare il dito contro gli altri, vero?» Sbottò.
«Se punto il dito contro di te, vuol dire che c'è un motivo.» 
«No! Tu devi ascoltarmi!» Urlò.
«Io non ti ho mai trad-» 
Fummo interrotti dalla voce di mio padre. «Che cosa sta succedendo qui?» Domandò. Guardai Zayn, «niente papà.» 
Entrai in casa. «Buonanotte Zayn.» Dissi riluttante.
 







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Salve! 
Chiedo umilmente scusa per lo schifo del capitolo, avrei voluto fare qualcosa di meglio ma il mio umore di questi giorni non me lo proprio permette.
Ma io vi ringrazio sempre di più, non sapete quanto mi tirate un po' sù di morale con le vostre recensioni :)
E mi scuso per non rispondervi come meritate ma sono proprio giù e non vorrei rischiare di scrivervi qualcosa di piatto. Vi risponderò al più presto <3

p.s: stavo pensando di iniziare una fanfiction su "Da Vinci's demons" qualcuno lo guarda? :o
Infatti avrei bisogno di qualche consiglio sui banner, mi aiutate? çç 
Quale tra questi è meglio? ç__________ç 

p.p.s: scusate per vari orrori. 
Un bacione <3




 

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Capitolo 6
*** 5. ***



Sequel di Chemical Explosion
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«Tu sapevi tutto!» Esclamai incredula. Deglutì, «si Les, l'ho fatto per il tuo bene.» 
«Per il mio bene?!» Urlai di nuovo, gesticolando.
Credo sia meglio tornare a qualche momento prima, quando la terza guerra mondiale scatenata da Leslie Anderson ebbe inizio.
 
 
 
Mi svegliai, erano ancora le due di notte. Non riuscivo a dormire, pensavo a Zayn, alle sue labbra, al suo profumo, alla serata passata insieme. Perché avevo accettato? Sbuffai, sentendo il dovere di mandare un messaggio alla mia migliore amica. Non sarei riuscita ad aspettare. Sentivo di scoppiare, dovevo dirlo a qualcuno. Presi il cellulare e composi il suo numero. 
«Leslie?! Che diavolo vuoi a quest'ora?!» Inveì Natalie. «Zayn mi ha baciata.» Sussurrai anche se volevo soltanto urlare. Mi sentivo una completa idiota. «Davvero?!» 
Annuii, come se potesse vedermi. «Ah sono così contenta!» Squittì battendo le mani. «Un secondo fa non eri furiosa con me?» Chiesi ironicamente.
«E per la cronaca, non c'è niente di così euforico.» Aggiunsi poi.
«Invece si. Zayn voleva baciarti da quella volta che ti ha visto in gelateria!» Commentò. Alzai un sopracciglio, «E tu che ne sai?» Domandai guardinga. La sentii deglutire. «Sesto senso -deglutì di nuovo- sai che io ho un sesto senso su queste cose, no?» Credo che stesse convincendo sé stessa invece che me.
«Natalie, scommetto che ti stanno sudando le mani.» 
«Non immagini quanto...» Mi sedetti sul letto, stringendo il cuscino. «Nat, mi stai nascondendo qualcosa?» Le chiesi. Mi morsi il labbro, sperando che non riattaccasse come era suo solito fare quando il discorso prendeva una brutta piega. «Sai che sono perfettamente capace di venire sotto casa tua.» Commentai. Sospirò rumorosamente. «Promettimi di non uccidermi.» 
«Ho consigliato io a Zayn di venire a casa tua con la scusa di essersi scordato qualcosa da te tanto tempo fa.» 
Spalancai gli occhi, stringendo ancora di più il cuscino. «Perché lo avresti fatto?!» 
«Fammi finire di parlare.» Sospirò. Mi morsi di nuovo il labbro sperando che abbia avuto una spiegazione plausibile per commettere quel reato
«Niall un giorno mi aveva chiamato, dicendomi di andare da lui perché era una cosa urgente. -fece una breve pausa- Quando entrai mi ritrovai Zayn davanti che urlava e mi pregava di dirgli il motivo per cui eri sparita. In realtà non volevo dirglielo, non volevo tradirti, so cosa hai passato per due anni a causa delle sue azioni. -fece un'altra pausa, mentre io stringevo il cellulare, cercando di non ridurlo in frantumi- Credimi non volevo cedere, ma poi lui aveva uno sguardo... Mi ha fatto pena e gli ho detto tutto. -Stavo per ribattere ma Natalie mi fermò all'istante- Quando poi finii di dirglielo lui rimase spiazzato e giurò di non essersi vista con nessuna. Visto che poi non né avrebbe avuto il motivo, dato che aveva te.» 
Rimasi con il fiato sospeso, come se quella che mi stesse raccontando era una storia dell'orrore. E in un certo senso lo era. 
«E la conclusione?» Domandai. Volevo il finale di quella storia dell'orrore. O forse era soltanto un orrore di storia. 
«Non dovrei essere io a dirtelo.» Rispose. «Riguarda te e Zayn.» Aggiunse.
«Già, è per questo che ti sei messa in mezzo in questo modo? E' per questo che gli hai detto di venire da me con una banalissima scusa?» Urlai. Avrei svegliato i miei genitori? Non mi importava. 
«Tu sapevi tutto!» Esclamai incredula. Deglutì, «si Les, l'ho fatto per il tuo bene.» 
«Per il mio bene?!» Urlai di nuovo, gesticolando.
«Si! Entrambi vi amate, dannazione! E' una tortura per voi stare lontano, ed è una tortura per chi vi sta intorno!» 
Sospirai rumorosamente, calmando la mia rabbia. Prendermela con Natalie non sarebbe servito a nulla, anzi, peggiorerebbe ulteriormente le cose.
«Leslie, -sospirò dispiaciuta- mi dispiace, okay? Zayn mi ha detto la sua versione dei fatti ed io, in tutta onestà, gli credo. E' stato tutto un malinteso.» 
«Si ma...» 
«Niente ma! Domani gli parlerai, avete bisogno di chiarimenti. Siete esplosi, ora è arrivato il momento di ripulire le macerie e... Ricominciare tutto da capo.»
Mi distesi sul letto. «Les, tutto okay?» Domandò assonnata mia madre. Annuii percettibilmente, «tutto okay.»
Forse Natalie aveva ragione. Dovevamo ripulire le macerie dell'esplosione, curare le ferite e mettere fine a quello stato di caos. 
Ma ci saremmo riusciti?  












Buonasera a tutti! :D
Vi chiedo umilmente scusa per il ritardo ç___ç Questo è un mini capitolo di passaggio, per l'ultimo o il penultimo capitolo. 
Ma beh, diciamo che sono settimane di fuoco. Non che io abbia molto da fare, ma tra il caldo, tra Doctor Who che mi implora di essere guardato e di essere shippato (si shippato, perché questi personaggi si fanno amare) e il mio umore ballerino... Non sapevo proprio da dove iniziare per scrivere ç___ç
Comunque volevo avvisarvi che il prossimo sarà l'ultimo capitolo, o se non sarà l'ultimo sarà il penultimo.
Ad essere sinceri, volevo farla finire oggi, ma poi era troppo sbrigativo, quindi non so çç 
Ma stasera ho voluto postare a tutti i costi, perché questa FF voglio finirla e ci tengo davvero tanto ç_ç
Se avete qualche domanda potete farmela su Ask, dove sotto metterò il link! :)

 
Prima di smettere di rompervi volevo avvisarvi della os che avevo pubblicato qualche settimana fa, su Zayn! :) 
Before he cheats

E una fanfiction su 'Da Vinc's Demons' se qualcuno di voi seguisse la serie TV :)
Omissis

 
Un bacione <3
 

 

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Capitolo 7
*** Piccolo e MOMENTANEO avviso. :) ***


Buongiorno a tutti! :D

Spero che stiate tutti bene. :)
Questo è un piccolo e soprattutto, momentaneo avviso.
Anzi forse è un po' inutile, ma ci tenevo a scriverlo (anche per augurarvi un buon ferragosto)
Sto lavorando all'epilogo di questa fanfiction, ma tra le varie cose che ho passato e il cervello che si è preso la vacanza, non riesco proprio a finirlo.
Voglio farlo molto ma molto lungo, ("OH, WOW!" cit.) e quindi mi sta richiedendo moooolto ma moooolto tempo. ç_ç
Comunque spero di riuscire a postarlo tra venerdì e lunedì :) (visto che domani mi è praticamente impossibile ç_ç)
Ad ogni modo non mi dilungo molto, e volevo solo ricordarvi che non vi lascerò con il fiato sospeso, solo ci metterò un po' uù
Intanto, ho iniziato una nuova fanfiction, nulla di serio ma mi farebbe piacere se passaste! :)
Eccola qui, cliccate sul banner:

 
 

E, come detto prima, vi auguro un buon ferragosto! :D
Un bacione e grazie per aver letto, ci vediamo all'epilogo <3


p.s: se volete chiedermi qualcosa, o semplicemente avete voglia di parlare, questo è il mio ask. :)

ask.fm

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Capitolo 8
*** Epilogo. ***


Sequel di "Chemical Explosion"

 
But I think that it's best if we both stay
                                    Taylor Swift - Stay 
 
 
 
«Sei un bastardo!» Gli urlai. Lo odiavo, lo odiavo! Come ha potuto farmi una cosa del genere? Tenermi nascosta la verità!
Gli tirai il telefono. «Leslie calmati!» Mi urlò, divertito.
«Non dirmi di stare calma!» Gli tirai un cuscino. «Zayn Malik sei un cretino! Sparisci!» Inveii. Gli avrei tirato persino l'armadio se non se fosse andato.
Continuava a ridere, mentre si avvicinava per lasciarmi un bacio veloce sulla guancia. Gli tirai l'altro cuscino. 
«Sparisci!»
 
Sospirai, ripensando a quanto successo poco prima. Forse avevo esagerato?
No, ho reagito come qualsiasi persona normale reagirebbe. Giusto?
Presi un profondo respiro, trovandomi davanti la porta di Zayn.
Suonai. «Leslie!» Sorrise lui.
«Dobbiamo parlare.» Dissi semplicemente. «Va bene, aspetta un attimo.» Lasciò la porta aperta, ed entrai, chiudendola.
Mi sedetti sul divano, tamburellando il piede con fare nervoso. 
Dopo qualche minuto scese giù, con un elmetto da football, «Ok parliamo.»
Un elmetto da football? Scoppiai a ridere e mi avvicinai verso di lui.
«Zayn Malik sei davvero imprevedibile!» 
«Ed è per questo che mi ami... Giusto?» Domandò. 
Mi morsi il labbro, «non lo so.» Risposi. Sorrise per un secondo, tornando poi serio, levandosi quell'orribile elmetto.
«Allora... Rimani?» Chiese, un po' nervoso. "Rimango?" Avrei potuto fidarmi davvero di Zayn Malik? E se un giorno mi tradisse davvero?
E se lui fosse soltanto un amore adolescienziale? E se non saremmo andati da nessuna parte? Infondo, eravamo come Coca Cola e Mentos. 
Non risposi.
 
 
5 anni dopo
 
 
Sorrisi, ripensando a quei ricordi. Sembra un'eternità. «Natalie! Hai trovato le mie scarpe?!» Urlai, sperando che la mia migliore amica mi sentisse. «Si!» 
«Ricordi quella volta che ti supplicai di uscire?» Rise Nat. Abbozzai un sorriso nostalgico, «come dimenticarlo! Non volevo uscire perché mi aveva "tradito".» 
«Io e Niall abbiamo dovuto tirarti fuori dal letto, letteralmente!» Rise.
«Infondo... Sono contenta che le cose siano andate in questo modo.» Sussurrai, «forse non era destino che io e lui stessimo insieme.»
«E ti stai per sposare...» Commentò Natalie, «i miracoli esistono!» Aggiunse poco dopo. Risi, «intanto mi sposo prima di te!» 
Lei replicò con una linguaccia. «Sei pronta?» Mi chiese.
«Si, manca soltanto il velo.» Tremai. «Non intendevo questo.»
«Si, sono pronta.»
 
 
Ero davanti a quella porta. Mai e poi mai avrei immaginato di ritrovarmi in quella situazione. Leslie Anderson con un vestito da sposa? La stessa Leslie Anderson che tremava al sol pensiero di pronunciare quelle parole?
Ma quella che stava per camminare lungo la navata non era la stessa Leslie Anderson di prima. Non era quella che arrivava in ritardo alle lezioni di chimica, non era quella che soffriva di attacchi di panico, non era quella che lanciava telefoni verso le persone. 
La musica cominciò a suonare, e tutti gli invitati si alzarono.
Un passo, e mi tornò in mente la partita che Zayn e la sua squadra vinse.
Un altro passo, e mi tornò in mente la faccia di Sam e la sua lista.
Un altro passo ancora e mi tornò in mente Niall e Natalie insieme.
Un alto passo e mi tornò in mente Zayn ed il nostro progetto di chimica.
Poi le lacrime, mio nonno, le risate, i gelati, i nomignoli. 
Altri dieci passi e trovai lui accanto a me.
«Credevo che saresti arrivato in ritardo.» Commentai. Il prete continuava a guardarci, ansioso di cominciare.
«Sai... Ricordi quando cinque anni fa mi chiesi se fossi rimasta?» Sussurrai, in modo che quelle parole fossero solo nostre. 
Lui annuì, «bèh, credo sia meglio se noi restassimo.» 
Sorrise, «ora posso sposarti, Leslie Anderson.» 
«Zayn Malik, sei un idiota.» Il parroco ci guardò un po' irritato, chiedendoci di smetterla. «Che l'esplosione abbia inizio.» Pronunciò il parroco.
Avevo sentito bene? Guardai Zayn, che sorrideva. «Si l'ho pregato per farglielo dire. Infondo io e te siamo Coca Cola e Mentos, giusto?»
Risi, scuotendo il capo. Guardai il bouquet, per poi spostare lo sguardo su Natalie, la mia testimone e poi su Niall, il testimone di Zayn.
Sorrisi felice, portando lo sguardo su una decorazione in particolare: 
 
 








 



____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

THE END! ç___________________________________________ç
Ah è stato un vero e proprio parto, e non è stato nemmeno lungo come lo volevo ma... questo è tutto quello che è uscito ç_ç *va in un angolino*
Come vi ho detto precedentemente sto passando un periodo infernale. Quindi capitemi çç 
Chiedo scusa per avervi fatto aspettare così tanto ma ora mi sono decisa ed ho postato quest'epilogo... scontato.
Ma infondo... Cosa potevamo aspettarci da Leslie e Zayn? 
Io vi ringrazio per avermi seguito con pazienza (troppa direi) insieme a Leslie, Natalie, Zayn e Niall. 
Vi ringrazio con tutto il mio cuore. Davvero, non ho parole e non immaginavo che qualcuno fosse ancora interessato a quei due.
Grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie, grazie e... Grazie. 



E se volete continuare a seguirmi, ho pubblicato una nuova fanfiction, del tutto nuova e di mio pugno :)

 




ask.fm

 
p.s: GRAZIE! 

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