Give me love.

di YouOnlyLiveOnce6
(/viewuser.php?uid=229151)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Chapter one. ***
Capitolo 3: *** Chapter two. ***
Capitolo 4: *** Chapter three. ***
Capitolo 5: *** Chapter four. ***
Capitolo 6: *** Chapter five. ***
Capitolo 7: *** Chapter six. ***
Capitolo 8: *** Chapter seven. ***
Capitolo 9: *** Chapter eight. ***
Capitolo 10: *** Chapter nine. ***
Capitolo 11: *** Chapter ten. ***
Capitolo 12: *** Chapter eleven. ***
Capitolo 13: *** Chapter twelve. ***
Capitolo 14: *** Chapter thirteen. ***
Capitolo 15: *** Chapter fourteen ***
Capitolo 16: *** Chapter fifteen ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


16. Novembre. 2013 ore 4:30
Bree stava rientrando a casa dopo una notte passata in quello squallido locale dove Ally l’aveva portata... Questa volta Sharon l’avrebbe uccisa, ne era sicura!

Bridget Jefferson, una diciassettenne new yorkese , che viveva con la sorella Sharon ormai ventitreenne,  frequentava il quarto anno di Liceo Scientifico con ottimi risultati, parecchi amici e una migliore amica...Questa era la descrizione di Bridget che chiunque le avrebbe fatto, tranne Allison,o Ally, la sua migliore amica! Perché quella era la Bridget di scuola, di giorno, la Bridget che si dimostrava tale a tutti, la Bridget che era fino un anno prima,giusto un anno prima. Bridget era una ballerina, una bravissima ballerina che frequentava qualsiasi corso di danza che la scuola “The Dancers” le offriva, ultimo anno, pochi mesi e avrebbe avuto il brevetto per insegnare danza, si sarebbe diplomata, ma quel 16 di Novembre Bridget cadde e si ruppe i legamenti crociati, la rotola e la caviglia, non potendo più tornare a ballare! E così ora si rifugiava la notte in quelle discoteche perché era l’unico modo per sentirsi vicino alla danza! Però Bridget non beveva, perché quella caduta era stata causata proprio da quel nemico che Bridget non aveva mai conosciuto, del quale Bridget non sapeva l’esistenza: l’alcool. Perché il suo partner di danza e di vita, Marco, si era ubriacato prima dell’esibizione e aveva sbagliato una presa fin troppo rischiosa, facendola cadere rovinosamente per terra, cadendo insieme a lei tutte le possibilità di un eventuale carriera da ballerina. Anche Ally si rifugiava in quelle discoteche squallide, ma Ally beveva e andava ogni sera con un ragazzo diverso, ma  era sempre stata così per sua sfortuna, e proprio per quel suo stupido vizio si era rovinata la vita...Perché c’era un segreto, forse troppo grande che Ally nascondeva alla sua migliore amica; quella sera, la sera del 16 novembre 2012, prima di quell’esibizione, Ally si trovava nello stesso locale dove si trovava Marco e se l’era portato a letto! In realtà,però, era stato Marco a portarsela a letto, lei era ubriaca fradicia, non ci vedeva neppure, e neanche si ricordava nulla, finché Marco non decise di rovinarle la vita! Marco era diventato uno stolker, la pedinava e le imponeva cosa fare, ricattandola di dire tutto ciò che c’era stato tra di loro a Bridget, inoltre vi era una regola che vigeva il loro accordo: Ally doveva portare Bridget nei locali che lui le ordinava, in modo che lui l’avrebbe potuta osservare di nascosto e ricordare i bei momenti passati insieme! Perché infondo Marco ci teneva a Bridget, più della sua stessa vita, ma Marco aveva quel maledettissimo vizio, quel nemico che gli aveva fatto perdere tutto e che lo rendeva un'altra persona...la persona delle chiamate ad Ally,delle violenze sulle ragazze, della caduta di Bridget, delle risse e delle brutte parole urlate in faccia ai genitori!
Ma Bree ed Ally erano ragazze forti ed orgogliose e non avrebbero mai permesso a nessun MARCO di rovinar le loro vite, infatti cercavano di divertirsi il più possibile e di sembrare delle normali diciassettenni liceali... Infatti non avevano problemi di disadattamento, erano piene di amici , specialmente dopo la caduta di Bree... Perché prima di quella caduta Bridget non conosceva vita all’infuori della danza, aveva solo Ally come amica,non usciva, passava il suo tempo nello studio di danza e basta! Ma dopo aver eliminato la danza dalla sua vita, aveva una vita sociale molto più aperta di prima e almeno di questo ne era felice.
Sharon dormiva per fortuna, e non si rese conto dell’ora in cui era rientrata la sorella, come se non ci fosse abituata del resto! Sharon aveva fatto di tutto per impedirle di uscire e rientrare così tardi la notte, ma con scarsi risultati, Bridget trovava sempre il modo di uscirne! Ma Sharon del resto aveva la sua vita e i suoi problemi per preoccuparsi della sorellina, che d’altronde viveva come tutte le diciassettenni new yorkesi!
Dopo due ore di relativo sonno la radiosveglia, annunciando le previsioni della giornata di New York, stava suonando, rivelando a Bridget l’inizio di una nuova giornata, o meglio...settimana, era Lunedì e come ogni Lunedì alzarsi era un’impresa davvero ardua, specie con un ottantenne rompipalle che ti rompe i timpani con le previsioni del tempo! Ma un’idea rallegrava Bridget, avrebbe fatto filone con Ally, come rituale di ogni Lunedì! Si alzò, infilò la divisa composta da una gonna,calzettoni,ballerine e felpa , si truccò, piastrò i suoi bellissimi e lunghissimi capelli neri,di un nero raro e raggiunse la sorella in cucina! Quanto erano diverse le sorelle Jefferson! Una si alzava alle 5,l’altra si ritirava alle 5! Una lavorava come stilista e frequentava l’università, l’altra a stento andava a scuola una volta a settimana! Una era fidanzata, frequentava gente di un certo ceto sociale ed era la classica ragazza perfetta,l’altra era un disastro umano, non credeva nell’esistenza di questo strano sentimento chiamato amore, frequentava gente comune, come lei! Sharon le chiese a che ora fosse rientrata e quando sentì la parola mezzanotte uscire dalle labbra della sorellina scoppiò in una fragorosa risata, ma non c’era tempo per le ramanzine, Jeremy, il ragazzo storico di Sharon,con la sua perfetta Mercedes ed Ally, con la sua distrutta e vecchissima Vespa, erano alla porta! Immersi nel traffico di New York, tutti si preparavano ad affrontare una nuova settimana; i vecchietti seduti fuori i bar con le loro sigarette in bocca a parlar della Domenica sportiva, i ragazzi in moto in ritardo come sempre, le mamme con i loro bambini per mano da accompagnare a scuola, gli uomini a prendere il caffè mattutino nel bar, con giacche e cravatte e il solito quotidiano tra le mani... La solita routine che Bree ed Ally amavano guardare e commentare. Arrivate al cortile, le giovani studentesse, parcheggiarono il potente mezzo rovente di Ally e si diressero verso i loro compagni di classe intenti a copiare le versioni di latino e i lunghissimi esercizi di matematica: settimana delle prime interrogazioni, le ragazze l’avevano proprio rimosso dalle proprie menti, ma non avevano problemi! Erano ragazze che studiavano e prendevano sempre ottimi voti, ma questo implicava no filons per almeno una settimana!!
Ally:Ebbene sì Bree, dobbiamo entrare per forza!
Bree: Merda!! Ho solo due fottutissime ore di sonno addosso, ho un fottuto bisogno di dormire!!
-Gentile ed educata come ogni Lunedì mattina,vero Jefferson?!-Esordì Liam, uno dei migliori amici delle ragazze,conosciuto in questo disastroso anno di vita.
Bree:Oh si Payne, parleresti anche tu così se avessi solo due ore di sonno sulle spalle e se ti fosse stato appena vietato il solito filone del Lunedì!
Ally: Ma chi, l’educatissimo James, con zero assenze in tutto l’anno e ottimi voti in tutto,persino in religione, pur essendo ateo?!
-Ci vuole questo A-D-O-R-A-B-I-L-E faccino da angelo nella vita ragazze-sta volta era stato Louis a parlare,ultimo componente di quel quartetto e che tutti si divertivano a prendere in giro per i suoi modi di fare, un po’ troppo femminili!
Così il favoloso quartetto, soprannominato così da tutti i professori, entrarono in quell’imponente istituto dopo il suono della terza campanella! Quel giorno per fortuna i cognomi Smith, Jefferson, Horan e Tomlinson passarono inosservati agli occhi dei prof e Bridgit potette tranquillamente dormire come d’abitudine, nelle solite cinque ore di lezione! I quattro si diedero appuntamento il pomeriggio al Centro Commerciale e si diressero ognuno nelle proprie abitazioni.
Tutti tranne Bree, comprarono qualcosa da mangiare e si fermarono al loro solito posto sulla fontana finché Bree si ricordò che il suo smartphone le impediva di connettersi ad internet e così le due ragazze si diressero verso il negozio di telefonia, mentre i  ragazzi continuavano a parlare di basket. Quando furono giunti lì fuori Bree notò un giovane ragazzo sui diciotto anni, di origini sicuramente orientali, dati i suoi caratteri ;aveva una pelle olivastra molto affascinante e dei tatuaggi lungo il braccio destro che attirarono l’attenzione di Bree. Il giovane parlava a telefono molto animatamente e quando Bree entrò pronunciò la frase sbagliata al momento sbagliato: TU SEI STATO SOLO UN ERRORE!
Solo Ally sapeva l’effetto che quelle parole provocavano alla sua migliore amica, infatti prontamente l’abbracciò, ma inutilmente perché una fitta dolorosa si impossessò di Bree e del suo stomaco facendola accasciare per terra e facendole perdere completamente i sensi.

SALVEEEEE!!
Sono tornata, questo è il primo capitolo perciò è così corto! Al prossimo, un bacio!
-Debby!:3

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter one. ***


“bisogna stare molto attenti a quello che ci circonda, perché qualcosa improvvisamente zucchera la nostra giornata.”
Zayn Jawaad Malik. Un ventenne di origini pakistane che vive a New York da circa dieci anni o poco più. Scontroso e tenebroso verso tutti, violento, ubriaco, drogato, stronzo, puttaniere, misterioso e antipatico. Ecco questa è la descrizione che chiunque avrebbe affidato a Zayn e di quelle affermazioni poco era vero. In realtà Zayn era il solito ventenne un po’ sbandato con la sola ed unica voglia di divertirsi. Zayn aveva finito la scuola da due anni ormai e di andare all’università non se ne parlava proprio. Figuriamoci di trovare un lavoro, ogni tanto Zayn si metteva nel negozio di telefonia dei genitori, ma giusto per perdere tempo, quando il suo migliore amico Niall era in giro e non c’era nessuno della sua compagnia. In realtà Zayn non frequentava delle bellissime persone, erano tutti ragazzi “figli di papà” che non si interessavano ai loro figli e così passavano la loro vita rifugiandosi in corse di moto clandestine guadagnandosi qualcosa per poter vivere senza l’aiuto dei loro genitori. Ragazzi che spesso facevano a botte e non sopportavano i prepotenti o coloro che si atteggiavano appunto da “figli di papà”. Si ubriacavano molto spesso,era il loro modo di sorridere alla vita, ogni tanto girava qualche canna, ma Zayn non ne faceva molto uso, lui fumava solo sigarette. Non avevano relazioni stabili, non credevano neanche all’esistenza dell’amore e se ne facevano una diversa ogni sera, e qualcuna ci rimaneva pure male se il giorno dopo non veniva neanche riconosciuta. Non si aprivano molto agli altri, frequentavano solo la loro cerchia.  E quel 16 Novembre 2013  si trovava nel negozio dei suoi genitori a litigare con una ragazza che aveva abbandonato nel suo caldo letto dove aveva perso la verginità e che credeva di aver trovato l’amore della sua vita, quando in realtà aveva trovato un ragazzo che aveva bisogno della sua scopatina notturna. E proprio mentre stava spezzando il cuore di quella giovane donna, un’altra ragazza stava entrando nel suo negozio e sembrò spezzarsi in due e cadere per terra dinanzi gli occhi confusi di Zayn e quelli spaventati di una ragazza che era al suo fianco. In realtà nessuno dei tre sapeva quanto quell’incontro li avrebbe cambiati.
-Che cazzo succede, che cazzo le prende?!-Zayn era preoccupato e non capiva cosa fosse successo.
-Oh niente hai solo pronunciato le parole sbagliate nel momento sbagliato.-Ally cercò di spiegare al pakistano che in realtà si confuse ancora di più.-E’ una lunga storia, piuttosto chiama qualcuno.
-Ok comunque sono Zayn!-il pakistano si presentò sfoggiando uno dei suoi migliori sorrisi, forse aveva trovato una sua nuova preda.
-Si ed io sono Ally ma ora non è il momento di presentarsi, la mia migliore amica sta morendo.-Rispose acida la ragazza senza alcun sorriso.
Dopo qualche minuto dall’arrivo della Croce Rossa finalmente la giovane riprese i sensi e aprì quegli occhi, quei bellissimi occhi, di un verde così profondo e intenso,quegli occhi che quando incontrarono le iridi nocciole del giovane pakistano scatenarono una forza elettrostatica incomparabile.  La Croce Rossa si allontanò e lasciò i tre a spiegazioni e conoscenze, l’inizio di qualcosa di abbastanza grande.
Zayn:Ok, adesso mi spieghereste cosa cazzo è successo?
Bree: Piacere, son Bridgit per gli amici Bree!!-disse la ragazza appena ripresa e sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi, mostrando quei denti bianchi ed incredibilmente perfetti, di cui tanto si vantava.
Zayn:Piacere Zayn-il moro strinse la mano della giovane e si perse in quelle profonde iridi.
Ally:Si e io sono Ally e vi lascio soli,intanto vado a cercare di spiegare a  quei due vagabondi cosa è successo.-La bionda si allontanò per raggiungere i suoi amici.
Bree: Mi dispiace essere piombata qui all’improvviso, cioè svenuta qui ma è una storia lunga.
Zayn:Oh beh credimi, ho tutto il pomeriggio.
Bree: Ma io no! Devo raggiungere i miei amici, grazie per il soccorso Zayn, a presto.
Zayn:Bene, ma sei venuta in questo negozio per qualche motivo, a parte svenire?
Bree:Già, me ne ero completamente dimenticata. Il mio smartphone non mi consente la connessione a internet.
Zayn:Fa vedere.- Prese il cellulare di Bree e già quando vide lo sfondo, ne rimase sbalordito. Era una foto con Bree ed Ally in costume che ridevano. Erano proprio due belle ragazze con dei fisici mozzafiato ma Bree aveva qualcosa in quegli occhi che attirava dannatamente Zayn, qualcosa che nessuno prima aveva avuto. Le sistemò il cellulare e prima di restituirglielo le inserì il numero di telefono in rubrica.- Ecco fatto, e ora hai modo di contattarmi, appena hai un pomeriggio libero chiamami, il mio numero ce l’hai.
Bree:Non sarebbe meglio se  prendessi tu il mio numero?
Zayn: Ti chiamerei in ogni istante della mia vita. E non posso credere di averlo detto.
Una risata sfuggì dalle labbra rosee e morbide della giovane e prima di uscire dal negozio affermò- Sei simpatico Zayn, ci sentiamo!!- Ma i due non sapevano che il destino era molto più furbo di loro.
#Bree.
Quando raggiunsi i miei amici, fui tempestata di domande e vollero sapere se avessi raccontato al pakistano del perché fossi svenuta, ma ovviamente li rassicurai di non aver raccontato nulla. Erano questioni di vita privata che di certo non avrei raccontato al primo che me lo avesse chiesto. Ally lo sapeva da sempre, Liam e Louis lo scoprirono cinque mesi dopo avermi conosciuta. In realtà quando sento quelle parole mi viene spontaneo di venir meno. Perché quelle parole la mia mente le aveva sentite fin troppo spesso dai miei genitori. Quando ero piccola i miei genitori non facevano altro che ripetere a me e Sharon che non ci avevano mai volute, che eravamo state entrambi due errori, che il preservativo si era rotto! Poi finalmente quando Sharon raggiunse la maggior età decisero di separarsi dopo numerose violenze, liti e roba simile. Tutti i nostri parenti avevano la fedina penale sporca e così mi affidarono proprio a mia sorella, che si prese cura di me da subito, non facendomi mai sentire di troppo. Lei è la mia unica famiglia, tutte le altre persone che dovrebbero essermi parente le preferisco denominare pcms: persone con il mio sangue.  E così ogni volta che sento la frase: TU SEI SOLO UN ERRORE  mi sento male e a volte avviene in maniera molto leggera da poter sopportare e tener sotto controllo, altre volte avviene talmente forte che non riesco proprio a controllare. Rientrammo a casa e mentre stavo connessa a facebook col cellulare mi ricordai del pakistano, aprì la rubrica e lessi il suo nome. Sorrisi spontaneamente pensando poi che non l’avrei mai chiamato, io non avevo né tempo né bisogno per e di ragazzi.  Una vibrazione mi svegliò dai miei pensieri, un messaggio di Ally: STASERA ANDIAMO ALLA DISCO SULLA CENTOSESSANTOTTESIMA. XX
Bene, un’altra serata emozionante stava arrivando.
#Ally.
Ore 18:00, solito squillo, solito numero.
A:Marco, cosa vuoi?
M: stasera sulla centosessantottesima, voglio vedervi, ciao zuccherino e controlla più spesso gli svenimenti di Bree!
A:Marco, non credere di poter comandare ogni cosa, va bene le nostre serate, ma sulla salute non posso farci niente. A stasera.
M:Attenta Allison, non rispondermi male.
Staccai la chiamata nervosa come sempre, perché quello stronzo voleva così rovinarmi la vita?! Perché non ne potevo parlare con nessuno? Perché un anno fa mi rovinai così maledettamente con le mie stesse mani?
#Zayn.
Quella ragazza e il suo riflesso non svanivano dalla mia mente, non riesco a non pensare a lei, avevo proprio bisogno di una serata in discoteca. Chiamai Niall.
Z:Brò, stasera ci sei per una ballata?
N:Facciamo alle 22 alla disco sulla centosessantottesima. A dopo brò!
Z:Ciao brò!
Questi sono gli amici, una serata in discoteca e tutto passa.
Ebbene si, il destino molto spesso è fin troppo più furbo di noi e davvero bisogna fare molta attenzione a ciò che ci circonda perché basta uno sguardo a cambiare una vita. Le ragazze telefonarono le loro amiche e amici, compresi Lou e Liam, Zayn chiamò quelli della sua cerchia, ma solo i ragazzi. Ally indossò un bermuda di jeans con leggins neri sotto e decoltè neri,  una maglia a mezze maniche con una manica che ricadeva sulla spalla;tutto firmato Chanel. Bree indossò un leggins decorato con un vestitino verde e nero di Gucci e decoltè neri con del filini verdi. Ok Bree e Ally stavano economicamente bene e adoravano vestirsi bene, come truccarsi e farsi i capelli. Questa volta Ally legò i suoi biondi capelli in un perfetto chignon, mentre Bree trasformò i suoi bruni capelli perennemente lisci e perfetti in boccoli domati abbastanza bene. Trucco fine e perfetto ,borsa, giubbini di pelle e aspettarono che Liam e Louis le andassero a prendere. Ecco che la vita notturna di New York si stava mobilitando. Quella era la discoteca più famosa di New York, più grande e più bella. Era proprio il posto dove si andava per svagarsi e dove ci riuscivi sicuramente. Era su due piani, separati da un pavimento di vetro dove chi stava sopra poteva guardare chi si trovava di sotto e viceversa. I quattro amici presero un privè al piano di sopra, dove stavano di solito le persone più “economicamente agiate” mentre la cerchia del pakistano prese il biglietto per la pista, quindi niente privè, al piano di sotto, dove si trovava gente comune. Inoltre loro non pagavano perché Zayn era amico al proprietario, in realtà a tutti  i proprietari delle discoteche della zona.  E nascosto dietro il tavolo dei drink del primo piano c’era Marco, attento a  tutti i movimenti delle due amiche. Queste ultime, una volta posate borse e giubbotti si dedicarono ben presto alla pista, sfoderando i loro bellissimi corpi e i loro sensuali movimenti. Zayn e Niall erano alle prese con due ragazzine trovate lì sotto, quando il pakistano si trovò ad alzare gli occhi, incredibilmente si trovava proprio sotto di Bree che sfoderava il suo corpo circondata da una ventina di ragazzi con la bava fin sotto i piedi. Decise che non avrebbe aspettato oltre,e accompagnato da Niall salì e si misero subito a ballare vicino alle due. Con fare deciso il pakistano circondò la vita della mora, che fu costretta a girarsi, ritrovandosi di nuovo persa in quelle iridi nocciola. Intanto Niall fu subito rapito dagli occhi azzurri di Ally, e seguendo l’insegnamento del suo migliore amico, stabilì ben presto un rapporto con Ally che riuscì perfettamente, molto più facilmente del rapporto che Zayn cercò di istaurare con Bree.
Bree: Giù le mani pakistano.
Zayn:Voglio solo ballare mora.
Bree:balla staccato dai miei fianchi, hanno bisogno di respirare!
Zayn:Abbiamo la serata a disposizione, non ti chiedo nulla, solo un drink...Una specie di ricambio del favore di oggi.
Bree:solo perché non mi piace essere in debito con le persone.
Zayn si avvicinò al bancone e ordinò due Sex on the beach e si misero seduti al bancone.
Bree:Ma cosa hai ordinato,è alcool?!
Zayn:Ehm, non penso che in una discoteca come questa servano latte col nesquik.
Bree:Perché no?!  Mi dispiace Zayn, ma io non bevo.
Zayn:Sei astemia?
bree:Si!
Zayn:Perché?
Bree:Lunga storia di cui non voglio parlare.
Zayn:Scusa Bob-il cameriere- al posto di un Sex on the beach servimi una coca-cola. Va bene Miss.BridgitpergliamiciBree?! Ora mi prenderanno per un pedofilo che esce con una bambina.
Bree: non giudicarmi Zayn, di me sai solo il nome
Zayn:Sei tu che non mi permetti di conoscere niente, ogni domanda che ti faccio rispondi con è una lunga storia. Magari se ti chiedo quanti anni hai, rispondi con una lunga storia.
Bree:Diciassette e tu?
Zayn:Wow, so qualcosa in più! Venti!
Bree:Sembri più piccolo, ti avevo dato diciotto anni!
Zayn:Quindi mi hai pensato?!
Bree:No, l’ho pensato quando ti osservavo fuori dal negozio mentre spezzavi il cuore a qualcuna.
Zayn: non stavo spezzando il cuore a nessuno, è una lunga storia!
Bree:Visto, siamo in due!!
Zayn: Pungente la signorina...??
Bree:Jefferson, signor...?
Zayn: Malik!! Che scuola frequenti?
Bree:Il liceo scientifico sulla sedicesima.
Zayn:Wow, sei proprio una secchiona!
Bree: Mi piace solo studiare. Tu che fai nella vita?
Zayn: Mi diverto! E a volte sto nel negozio dei miei, quello in cui sei svenuta. Balliamo dai.
E così la giovane Bree si lasciò convincere a ballare con un ragazzo, dopo un anno in cui non aveva neanche immaginato di poter ballare con un ragazzo che non era Marco. Quest’ultimo stava osservando tutto dal piano inferiore e stava morendo di rabbia mista alla gelosia. Prontamente chiamò ally, che stava parlando con Niall nel loro privé.
#Ally.
O cazzo no, quel fottuto numero, dove cazzo sta Bree?? Oh no eccola che balla con Zayn, è un casino!
Ally:Niall, ho bisogno di un favore, devi portare qui Zayn e Bree!
Niall:Come cazzo faccio? Se mi avvicino ora a Zayn perdo la vita. Ma perché che succede?!
Ally:Un casino, se non stacco Zayn da Bree, la vita la perdiamo io,tu,Zayn e Bree.
Niall:Perché?
Ally:e’ una lunga storia, se mi aiuti dopo te la racconto.-forse mi sarebbe servito qualcuno esterno a questa storia che mi aiutasse.
Niall: Ci provo!

Per fortuna ci riuscì, e con la scusa del bagno Ally portò Bree lontano dal pakistano e intanto cercava un modo per liberarsi di Marco. Non poteva dire tutto a Bree proprio ora! Poi delle voci, si affacciò dalla serratura della porta del bagno e vide Marco che palava con Bree, o cavolo, la situazione degenerava, ma il destino la doveva aiutare!
#Bree.
Accompagnai Ally al bagno, molto confusa dal suo comportamento ,non andava mai in bagno quando erano in discoteca! Poi aveva mandato Niall a chiamarmi, non poteva andar lei?! Ma quando nel bagno fui raggiunta da chi non doveva raggiungermi, capì che era solo un modo per cercare d evitarmi quell’incontro.
Bree:Marco, cosa ci fai qui?
Marco: Bree, da quanto tempo! Come stai?-e si avvicinò a me molto pericolosamente accarezzandomi il volto. Puzzava di alcool.
Bree:Marco, hai bevuto?!
Marco:Un po’-avvicinandosi ancor di più al mio corpo.
Bree:Marco cosa cazzo vuoi?!
Marco:Rivivere dei ricordi!
Bree:Lasciami!
Marco:NO!
Bree:Marco Lasciami in pace!- ma lui non faceva altro che rinforzare la presa sul mio viso e avvicinarsi a me! Poi d’un tratto qualcuno mi si parò davanti e non so come, fece il modo di far fuggire Marco, e quando si girò rividi quelle iridi, a cui ora ne ero molto grata. Zayn mi aveva salvata, di nuovo.
-To be continued.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chapter two. ***


“Amore è desiderio di conoscenza”.
                                                                                                                                                                            Cesare Pavese.
#Bree.
La prima volta, forse dopo un anno, in cui rientravo a casa prima della mezzanotte, da ricordare e festeggiare con spumante e caviale. Tutta colpa di Marco, sempre colpa sua! Ma fortunatamente quella sera ci fu Zayn a salvarmi la vita... tanto che stava ubriaco Marco che sono sicura mi avrebbe violentata. Quello non era più il Marco di sempre, era un Marco fuori di sé... Se non avesse smesso di bere chissà che fine avrebbe fatto.. Ma del resto non era più compito mio, lui mi aveva rovinato la vita, ed io come minimo avrei dovuto fargli rovinare la sua standomene in disparte. Fortunatamente l’indomani avevamo assemblea d’istituto, e sicuramente io e i miei amici saremmo andati a fare una bella scampagnata da qualche parte. Quando Sharon mi vide entrare, per poco non le prendeva un colpo, le sembrava irreale che io a quell’ora già mi trovavo a varcare la porta di casa, ma mi giustificai dicendole che ero troppo stanca. Non volevo farla preoccupare ulteriormente. Mi sdraiai sul letto e chiudendo gli occhi, rividi la serata e pensai che a parte l’ultimo momento, era stata una bella serata...Avevo ballato con un ragazzo, oh mio Dio! Quell’ipotesi la vedevo lontana dieci anni luce da me, e invece era accaduto...E che ragazzo poi! Era davvero bello, ma non l’avrei richiamato lo stesso.
Le luci dell’alba erano già apparse da un po’ e il tipo delle previsioni del tempo mi stava lacerando le orecchie già da dieci minuti, eppure non avevo la forza di alzare il braccio e spegnere quell’affare, figuriamoci dove avrei trovato la forza di alzarmi. Mia sorella, che Dio la benedica, però sa sempre come fare, e con una bella dose di caffellatte riuscì a farmi svegliare. Solita divisa, trucco, capelli lisci e perfetti come sempre e Ally era alla porta, puntuale come sempre insieme a Jeremy. Arrivate fuori scuola ci sedemmo sul muretto vicino l’entrata principale e mentre tutti ripetevano fisica (un’ora eppure interrogava quella grande donna) chiacchierammo un po’!
Ally: E così ieri sera, Marco a parte, ti sei divertita eh?!
Bree: Abbastanza Ally, come sempre!
Ally:Ci credo Bree, specialmente con quel bel pakistano che non ti staccava gli occhi da dosso neanche per un istante! E tu ci hai ballato pure! Dici la verità, ti piace!
Bree: Ma che scherzi, Ally? Ok è carino, ma io con cotte e roba varia ho chiuso, e lo sai.
Ally:Carino?! Ma ci vedi, quello è un figo della Madonna!
Bree: Secondo me piace a te!
Ally: E’ figo, ma non è il mio tipo. Magari ci passerei una notte ma nulla di più, come con tutti del resto.
Bree: Si, come col biondino di ieri sera! Non l’hai manco baciato! Cos’è, hai perso il tuo charme?!
Ally: No, è che la serata è finita troppo presto! E poi Niall non è il tipo che mi porterei a letto. Lo vedo più come un fratellino!
Bree: Ma sentila, si ricorda pure il suo nome!! E poi non hai mai parlato così di un ragazzo, manco di Lou e Liam! Secondo me ti piacee!!- le sorrisi e le feci la linguaccia!
Ally: Facciamo che mi piace come a te piace Zayn, quindi?!
Bree: Quindi non ti dovrebbe piacere!
Liam: Chi non piace a chi?!
Louis: Io piaccio a tutti!!
Bree:Si si buongiorno raga! Entriamo dai che la Peterson si arrabbia se facciamo tardi!
La Peterson mi interrogò e me la cavai con una C+ e un “ti aspetto la prossima volta, perché puoi fare di più.” Ma cosa voleva quella? Erano quattro anni ormai, che zoppicavo tra B e C, ma la fisica proprio non mi entrava in testa! Studiavo e mi applicavo, forse anche di più che nelle altre materie, ma quegli esercizi erano proprio arabo per me! Magari il pakistano mi avrebbe potuto aiutare! Oddio, perché stavo pensando a lui?! Ah si perché si trovava fuori la mia scuola, con la sua moto e il suo amico biondo. Come si chiamava? Nicky? Ally!!
Bree:Ally, se non è il tuo tipo e roba simile, mi spieghi perché quel ragazzo sta qui fuori con la moto e uno zaino dietro le spalle?!
Ally: Chi mi dice che non sei stata tu a chiamare il Pakistan-boy visto che c’è anche lui!
Bree: Perché lo sai che non chiamerei un ragazzo, neanche se mi potrebbe aiutare con gli esercizi di fisica.
Ally:Questa non l’ho capita, ma comunque... ieri sera non c’era stato abbastanza tempo e avevamo tante altre cose da dirci e così gli ho dato appuntamento per oggi al Central Park , e per non lasciare te sola ti ho fatto venire Pakistan-boy.
Bree: Oh grazie, che gentile! Ma io potevo stare anche con Lou e Liam!
Ally:Loro devono stare con gli amici di Niall e Zayn.
Purtroppo dovemmo raggiungerli e neanche il tempo di salutarli che Ally era dietro la moto di Niall, e Louis e Liam si avviarono con la moto di Liam.
Zayn:Su mora salta su!
Bree:Ma non ci penso proprio!
Zayn:E come ci raggiungi, a piedi?!
Bree:No, con la vespa di Ally!
Ally: Che non ti darò mai!
Bree:Dai Ally, ti prego!
Ally: Bree, non hai il patentino ,se ti acchiappano è un casino!
Zayn:Ok allora io mi avvio, ci vediamo tra due giorni lì? Visto che verrai a piedi!
Bree:Ok accetto il tuo passaggio!
Zayn: Offerta ritirata mora!
Bree: Vorrà dire che farò l’autostop!
Mi incamminai a piedi, e come volevasi dimostrare, subito una macchina si piazzò al mio fianco, aprendo il finestrino e smascherando un biondo che mi offriva un passaggio!
Zayn:E se facciamo che il passaggio lo dai a tua mamma?! Vai a fanculo pezzo di merda. Salta su, forza!
Bree: Non avevi detto che dovevo andare a piedi?!
Zayn: Oggi mi sento altruista.
Cazzo se correva quel tipo! Inutile dirgli che doveva andar piano, non mi sentiva affatto! E infatti arrivammo al parco prima degli altri!
Bree: Tu sei un pazzoide! La prossima volta davvero me ne verrò a piedi!
Zayn:Oh oh la signorina Bree è una caca-sotto!
Bree: No, sei tu che sei un pazzo! Almeno l’hai portata una coperta?!
Zayn: Ha tutto Niall... Ma intanto che arrivano un’idea ce l’avrei!
Bree:Cioè?!
Zayn:Ti sfido a buttarti nel fiume con me!!
Bree:Scherzi vero?! Non ho neanche il costume!
Zayn: Fai come me!- disse togliendosi i vestiti e rimanendo solo in boxer! Oh Gosh!- Allora è vero che sei una caca-sotto!! Caca-sotto caca-sotto caca-sotto!-iniziò a urlare nel parco, mentre correva per tuffarsi, così accettai la sfida-.
Bree:Preparati Pakistan-boy! Sto arrivandooooo!!- e così facendo, mi tolsi tutti gli abiti da dosso, legai i capelli in uno chignon improvvisato e mi tuffai dietro di lui.-
L’acqua era gelida, ma stavo morendo dal ridere e non ne sentì l’impatto!
Zayn:Mi hai sorpresa mora, non pensavo l’avresti fatto!
Bree:Credimi sono più sorpresa io di me stessa!-si iniziò ad avvicinare in un modo strano.-Che fai?!
Zayn:Sto per...attaccartiiii- e mi iniziò a solleticare il corpo,senza sapere che...
Bree:Non soffro il solletico,Zayn!
Zayn:Sei l’unica ragazza al mondo che non lo soffre,uffa!- si mise a braccia conserte.-
Bree:Non fa niente, dai!-e gli mollai un bacio sulla guancia,lui rimase inerme. Stavo impazzendo!
Sentii delle grida di una persona a me familiare, mi girai e vidi Ally che ci raggiungeva seguita da Niall. Passammo una buona mezz’oretta in acqua finché in freddo di Novembre si fece sentire ed uscimmo per asciugarci. Niall ed Ally si allontanarono e  lasciarono me con Zayn. Ci sdraiammo sulla coperta enorme che aveva portato Niall ed iniziammo a parlare.
Zayn: Allora, chi era il tipo di ieri sera?!
Bree:E’ una...storia lunga!
Zayn: Allora senti, abbiamo una mattina a disposizione, Ally e Niall non credo siano di compagnia, i tuoi amici stanno giocando a calcio con i miei...Non ti chiedo tanto, ma almeno vorrei sapere chi ho picchiato ieri sera!
Bree: Marco, Marco Sentalo... Il mio ex ragazzo ed ex partner di danza.
Zayn:Ah perché, balli?!
Bree:Ballavo...fino un anno fa, ultimo anno, poi avrei preso il diploma e il brevetto per insegnare, finché Marco si ubriacò prima di uno spettacolo, sbagliò una presa e caddi per terra, rompendomi tutto ciò che potevo rompermi nella gamba sinistra e stroncando così ogni eventuale futuro da ballerina! Ed è per questo che odio l’alcool, lo considero la causa di tutto ciò! Così è un anno che non ballo, che non sento e né vedo Marco, tranne ieri sera e mi chiudo ogni sera in discoteca per ballare e ricordare i vecchi tempi!
Zayn:Che pezzo di merda! E questo c’entra con lo svenimento nel mio negozio?!
Bree:No, quella è tutt’altra storia che non mi sento pronta di raccontare... Parlami di te ora, dai!
Zayn: Oh beh non c’è granché da dire...Mi sono diplomato due anni fa ad una scuola privata con il minimo dei voti, non ho voglia di fare un cazzo, mi diverto solo, ho due o tre denunce addosso e sono una persona molto irritabile!
Bree: Wow... Sei proprio un bad-boy!
Zayn:E tu una ragazza pi-pi!! Hai fame?
Bree:Uhm..no, tu?
Zayn: SI, dai prendiamo qualche merendina di Niall, ne ha in quantità industriale!
-Don’t touch my merendineeee!!-uscì Niall da un cespuglio, seguito da Ally che moriva dal ridere. Si sedettero accanto a noi e mentre mangiavano partì l’interrogatorio di Ally.
Ally: vi siete baciati?
Bree:No, voi?!
Ally:SI! Ci siamo messi insieme, credo!
Bree:Sei pazza?! Tu insieme a qualcuno! Che frase ridicola!
Ally:Voglio provarci! Niall è diverso dagli altri! Niall mi fa star bene! E vedrai che a breve lo capirai anche tu con Zayn!
Bree:Sono felice per te e comunque non sperarci troppo!
Niall:Bree, tu non mangi nulla?
Bree:No grazie non ho fame...-Zayn coprì le orecchie di Niall.-
Zayn:Ehi ehi ehi, non bestemmiare dinanzi a Niall!
E scoppiammo tutti in una fragorosa risata finché non sentimmo un gridolino provenire dal lato dove i ragazzi stavano giocando a calcio, avrei riconosciuto quelle urla ovunque, era Louis. Mi alzai e corsi verso uno dei miei migliori amici e vidi Liam accanto a lui che gli metteva una bandana bagnata sull’occhio ormai nero e sul labbro sanguinante. Fui raggiunta da Zayn, Niall ed Ally.
Zayn:che cazzo è successo qui?
-è un figli di papà, ricchione del cazzo!- a parlare fu un ragazzo dell’età di Zayn probabilmente, tutto muscoli e tatuaggi.
Niall:E questo cosa cazzo c’entra Luke?-doveva essere il tipo.-
Luke: Ma vi siete rincoglioniti? Noi non sopportiamo sti tipi!
Bree: E picchiando voi risolvete le cose?
- Oh, stiamo spaventando la figlia di papà qui!-un altro tipo se ne uscì co sta cosa.-
Bree:Coglione io un padre non ce l’ho! Liam,Louis,Ally ce ne andiamo per piacere? Chiamo mia sorella.
Ally:Dai Bree aspetta!
Bree:Ally, io non ci voglio avere a che fare con questa gente. Io me ne vado, fate come volete.-Raccolsi la mia roba e fui raggiunta da Liam, Louis, Ally e Niall, che ci chiese scusa. Io non lo ascoltai neanche,i miei amici lo perdonarono. Sharon ci venne a prendere e mi gettai sul mio letto. Ero stata un’idiota a distrarmi, io non dovevo avere a che fare con nessun ragazzo. Squillò il mio cellulare, era Ally.
A: Bree, come stai?
B: Bene perché?
A:Ho visto la tua discussione con quelli, pensavo stavi sul letto a deprimerti!
B:Non ce n’è bisogno, manco li conosco tanto.
A:Ma Zayn si!
B: Era solo un eventuale amico, ora neanche più quello. Io non voglio avere nulla a che fare con queste persone.
 
E quanto si stava sbagliando Bree,ancora non lo sapeva. Il destino li avrebbe fatti incontrare, di nuovo ,e non dopo molto tempo.
-To be continued.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Chapter three. ***


“La coincidenza ci farà incontrare e chiamalo destino quel percorso naturale che due puntini dentro l’universo, raggiungono la strada che li illumina d’immenso.”
Alessandra Amoroso.
#Ally.
Ore 18:00...solito numero...nessuna risposta ‘sta volta. Ora avevo degli alleati, potevo superare Marco e tutto quello che si porta dietro. Quella mattina avevo parlato di tutto con Niall, gli avevo raccontato tutto e lui mi aveva promesso di aiutarmi, inoltre avrebbe detto tutto a Zayn che ci sapeva fare e si sarebbe risolto tutto. Solo che Bree era una ragazza un po’ particolare, anche se non voleva ammetterlo, era una brava ragazza e piena di pregiudizi.
#Bree.
Ero scesa nel parchetto sotto casa con il cane, quando mi resi conto che il destino mi odiava!  Il clacson di una moto, quella moto, rimbombò nei miei timpani.
Zayn: Bella mora, che ci fai tutta sola con un cane, in giro a quest’ora?
Bree:Si da il caso che il cane abbia bisogni fisiologici e se fa i suoi bisogni nell’appartamento di mia sorella, posso dire addio al mio cane e alla mia vita.-risposi con fare acido e superficiale.
Zayn:Quindi vivi con tua sorella?
Bree: Zayn, cosa non capisci della frase NON.VOGLIO.AVERE.NIENTE.A.CHE.FARE.CON.VOI?
Zayn:E’ la frase in sé per sé che non mi piace. Cosa ti ho fatto? Addirittura Lou ci ha perdonati e tu no?
Bree:Non mi hai fatto niente, ma è semplice! Non voglio avere a che fare con violenti e superficiali esseri viventi. E poi potrei dire addio alla mia bella reputazione.
Zayn:Allora è vero che sei una ragazza superficiale e piena di pregiudizi?
Bree:Più che altro scelgo le persone da frequentare.
Zayn:Abbiamo una cosa in comune, superficialità!
Bree:Non è vero.
Zayn:Allora se non è vero stasera vieni alla discoteca sulla centotrentesima.
Bree:E questo che c’entra?
Zayn: Nulla, è un modo per avere un appuntamento con te.
Bree:Che non avrai mai.
Zayn: Peccato che dovrai venire lo stesso. Ally e Niall hanno appuntamento lì.
Bree:Ally non è l’unica amica che ho!
Zayn:Louis e Liam hanno appuntamento con due mie amiche, sai per farsi perdonare.
Bree:allora vorrà dire che mi starò a casa. I miei amici sono impazziti.
Zayn:Ah Bridget Bridget, ma lascia perdere i tuoi stupidi pregiudizi e impara a vivere.-così facendo riaccese la sua moto e partì alla velocità di un razzo. Che pazzo! Uh una rima.-
Rientrai a casa, entrai su Facebook e aprì la chat a quattro con i miei amici.
B: Cioè no, ma vi siete impazziti?
Li: Dai B, stai calma: Ally ha finalmente un ragazzo per la prima volta, Louis ha per la prima volta appuntamento con una ragazza, io ho appuntamento con una che somiglia a Leona Lewis! Che ti costa mettere da parte i tuoi stupidi pregiudizi!
B: Cioè vi giocate la vostra migliore amica per tre appuntamenti in una squallida discoteca?
A:E’ la Fuego-Night Bree,quella dove non siamo mai potute entrare dai! Loro conoscono il proprietario.
B:Si magari gli avranno ucciso un figlio!
Lo: Bree smettila cazzo! E’ successo a me, li ho perdonati, tu che c’entri? Cazzo esci ‘na sera con qualcuno di nuovo, che cazzo ti costa?La tua bella reputazione?
-Uhm...la fuego-night... andrò con loro, poi mi staccherò e ballerò tutta la notte con quelle persone che vanno lì, persone per bene, intendo! E nessuno saprà che stavo con loro e quindi la mia reputazione sarebbe ok!-Pensai e quindi decisi.
B:Ok, mi passate a prendere voi?
A:Ehm, io vado con Niall, mi dispiace!
LI:Io con Danielle!
LO:Io con Eleanor!
B:E quindi io dovrei venire con...?Non ditemelo vi prego!
A: Ti passa a prendere alle 22:00, sarà una bella serata ;)
Che il destino mi odiava era chiaro, ma persino i miei amici...
#Zayn.
Niall mi aveva raccontato un bel po’ di cose della vita di Bree e di Ally e così mi sentì come in dovere di proteggere quelle due ragazze da quel tale mostro. Infatti passai quasi tutto il pomeriggio posteggiato fuori casa di Bree e Niall stette tutto il pomeriggio a casa con Ally, che aveva parlato con Bree. Quando mi raccontò la loro discussione mi venne da ridere, quella ragazzina era proprio una classica “figlia di papà” senza genitori, quindi tipo una “figlia di sorella” o roba del genere. Verso le 20, dopo che una ragazza molto simile a Bree con qualche anno in più scese dalla macchina me ne andai, sicruo che ora Bree era tranquilla con la sorella. Chiesi a mio padre la BMW in prestito, volevo fare bella figura con Bree, il perché non mi era chiaro. Indossai i miei soliti Jeans e giubbino di pelle, e misi perfino una camicia celeste abbinata alle blazer...Aspettai con ansia l’arrivo delle 21:45 e mi avviai...
#Bree.
Sharon rientrò a casa e subito si adoperò per preparare la cena, le raccontai l’ennesima bugia dicendo che avevo già mangiato. Se non si è capito ancora, io non mangiavo. Ma  non ero anoressica, mi piaceva solo il senso di fame, di più del cibo stesso.  Indossai  un vestito di Gucci nero, con la chiusura lampo davanti che partiva dal seno e finiva dove finiva il vestito, poco sotto il sedere. Era a fascia e perciò sopra indossai un giacchetto di pelle, sempre nero e di Gucci. Indossai decolté rigorosamente neri, e rigorosamente firmati Guess, come la borse tracolla.  I capelli li raccolsi in una treccia che partiva da sotto l’orecchio destro e finiva sul seno sinistro, lasciai il ciuffo piastrato a destra ed indossai un cappellino a basco firmato H&M. Misi un paio di orecchini abbastanza grandi a forma di goccia color dorati, una collana di perle bianche e un bracciale abbastanza grande a destra, il mio polso sinistro era pieno di braccialetti, tipo quelli dei desideri. Erano le 21:55 quando qualcuno bussò al citofono e mia sorella mi chiamò. La raggiunsi di là e mi disse: - Bree, c’è un ragazzo carinissimo alla porta con una BMW, chiede di te!
BREE: Carinissimo, BMW? Non conosco nessuno...Mi vado ad affacciare!-non poteva essere Zayn, e invece...era  proprio lui!-Cinque minuti e scendo.-fui affiancata da Sharon, che lo invitò a salire, e figuriamoci se rifiutava. Dopo i cinque minuti richiesti per il make-up ero pronta e così scendemmo. -Macchina stasera?
Zayn:Volevo fare bella figura, ho persino messo una camicia!-mi aprì lo sportello e mi fece salire, quanta galanteria, apprezzai il gesto.-
Bree:Addirittura! Peccato che stasera non ballerò con te!
Zayn:Quanto ci scommettiamo? Che ne dici di un bacio?
Bree: Ok, tanto non ballerò mai con te!
Zayn: Non esserne così sicura. Ah comunque sei molto...eccitante stasera, quella cerniera provoca!
Bree:Sei solo un porco!
Quando arrivammo, mi fece togliere il cappotto e lo portò nel guardaroba, poi standomi alle calcagna mi portò dal resto della combriccola che avevano il privé. Conobbi le “ragazze” di Liam e Louis ed erano davvero carine, una era una ballerina, l’altra una modella di Hollister. Poi vidi Ally che già si era data alla pista, indossava un vestito di Chanel, di velo sino i fianchi, dove poi partiva una gonna attillata fino a sotto il sedere. Un cardigan nero, come i decolté.  Capelli sciolti a boccoli.  Ben presto mi diedi anche io alla pista da ballo, e stranamente Zayn non mi seguì...Troppo tardi però scoprì che quella era una specie di festa organizzata, il che implicava giochi e roba simile. Il primo gioco si chiamava Balli di coppia e non si poteva non giocare. In realtà selezionavano tipi così mentre ballavi e facevano le coppie; a  venti coppie iniziava il gioco... I non partecipanti erano giudici e le coppie partecipanti dovevano ballare un lento sotto le note di Diamonds e essere valutati dai giudici. Cento euro in premio. Io continuai a ballare, sicura che non mi avrebbero scelta e la luce iniziò a girare, dopo cinque coppie scelsero Zayn. In pochi minuti mi ricordai che lui conosceva il proprietario e oh cazzo la luce! No, non ero morta purtroppo, fui solo selezionata per ballare in coppia con Zayn, la mia scommessa, oh nooo!! La canzone partì e lui subito si fiondò con le mani sui miei fianchi. Mi obbligò a portare le mani al suo collo e mi sussurrò nelle orecchie:li voglio vincere cento euro,e poi ho un altro premio da riscuotere. Dai lasciati andare Bridget, domani sarà tutto dimenticato, te lo prometto! Chiusi gli occhi e alla mia mente ritornarono le immagini di quando a quindici anni presi lezioni di ballo da sala, accompagnata sempre da Marco, così mi lasciai andare tra le braccia di Zayn e mi esibì in un lento davvero liberatorio, che finì fin troppo presto per i miei gusti.  Tutti applaudirono, parteciparono anche i miei amici con i rispettivi partner e quando i giudici  espressero il loro voto ne fui molto soddisfatta! Vincemmo io e Zayn e andammo a ritirare il premio. Subito dopo mi prese per mano e mi portò su un divanetto, mentre partirono le note di Mad di Ne-Yo che doveva essere una specie di lento di consolazione per coloro che avevano perso.
Zayn:Facciamo metà?
Bree:Figurati non mi servono, prendili te!
Zayn:Voglio essere  un gentiluomo!
Bree:Non ti preoccupare, troveremo il modo  di farteli riscattare.
Zayn: Va bene, allora ora devo riscattare il mio altro premio, lasciati andare Bree, ti giuro che domani sarà tutto dimenticato!
Zayn iniziò a baciarmi il collo nudo, coperto solo da quella collana, e lasciò una scia umida che nascondeva un grande desiderio. Poi iniziò a torturarmi il labbro inferiore con piccoli morsi facendomi perdere totalmente il controllo, finché il mio desiderio prese il sopravvento e mi gettai praticamente sulle sue labbra, aggrappandomi ai suoi capelli pettinati alla perfezione. Mi lasciai andare a quel bacio e a tutte quelle sensazioni che mi fece provare, tanto l’indomani si sarebbe dimenticato tutto, no?
In realtà nessuno dei due giovani aveva idea di quanto quel bacio avrebbe influenzato la vita di ognuno di loro. Zayn provò un desiderio che mai aveva provato prima, con nessuna delle ragazze di cui aveva abusato in passato, Bree provò delle stravolgenti sensazioni che neanche Marco le aveva mai fatto provare, nessun ragazzo le aveva fatto perdere la testa in quel modo! Ma l’orgoglio di entrambi non avrebbe permesso a nessuno dei due di accettare ed ammettere a sé stessi i loro sentimenti, del resto nessuno dei due credevano nell’esistenza dell’amore e roba del genere. Bree sentiva il bisogno di ballare e così si dedicò al ballo con Ally, ma ben presto delle mani che Bree conosceva fin troppo bene si posarono sui suoi fianchi in modo possente, che non le dava modo di girarsi. Sentì qualcosa di duro premere sotto il suo sedere e quelle mani tiravano su il suo abitino fino a sfoderare le sue mutandine. Bree desiderava più di qualsiasi altra cosa che fosse arrivato Zayn a salvarla dalle grinfie di Marco, ma sembrava non accorgersene di niente. D’un tratto Ally si allontanò lasciandola da sola, ma che era davvero impazzita? Bree non riusciva a muoversi e a pronunciar alcuna sillaba per farsi aiutare e non si spiegava perché la sua migliore amica l’aveva abbandonata. Un tonfo assurdo e finalmente era libera di muoversi. Si girò e notò Marco steso a terra e Zayn con un ghigno stampato sul suo bel viso, e dietro di lui, Ally e Niall si tenevano per mano. Ecco, Ally era andata a chiamare aiuto. Ally portò Bree al privè per farle bere un goccio d’acqua, mentre Zayn e Niall finivano la lezione a Marco. Molto probabilmente quel mostro le avrebbe lasciate in pace, o almeno così tutti speravano. Rientrarono a casa in un orario abituale per tutti, alle 4:30 e quando Bree si buttò nel letto rivisse quella serata, quel bacio, il salvataggio... E senza volerlo, un sorriso si stampò sulla sua faccia, e così si addormentò in pace con il resto del mondo lì fuori. Le stesse emozioni che provò Zayn, la prima volta in venti anni di vita in cui riusciva a dormire, e soprattutto addormentarsi con il sorriso in faccia.
#Bree.
Solita ora, solita radiosveglia, solito tipo con le solite previsioni,solita routine, solo che io mi sentivo tremendamente diversa, io sorridevo! Raggiunsi la scuola ed Ally mi parlò un po’ del suo rapporto con Niall, le si illuminavano gli occhi quando parlava di lui, la mia migliore amica si era innamorata, incredibile! Mi disse con un mega sorriso stampato in faccia  che ancora non erano stati a letto insieme, al contrario degli altri due che si presentarono all’uscita di scuola con una faccia da ebeti, raccontandoci che avevano fatto chicki-chicki bum-bum, con le prove così che Louis non era gay! 
Quella grande donna dai capelli perennemente sporchi di latino mi interrogò e presi una bella A! Ero fiera di me, ultimamente stavo dedicando poco tempo allo studio, eppure i miei voti erano sempre ottimi.  Uscimmo da scuola, e la scena del giorno precedente si ripresentò... Ai miei occhi c’erano i due bad-boy in moto, stavolta senza zaino.
Bree:Ally, cosa ci fanno loro di nuovo qui?
Ally: Io ho appuntamento per pranzare con Niall, ma ti giuro non so cosa ci faccia Zayn qui!
Ci avvicinammo e quando vidi Zayn ebbi un flash-back della serata precedente,oh Dio!Mentre i due innamorati si salutavano, fui costretta a parlare con Pakistan-boy.
Bree:Che ci fai tu qui?
Zayn: Non mi piace avere debiti con le persone, così ti porto a pranzo fuori!
Bree:No Zayn tutto ma non a pranzo!
Zayn: Dai Bree basta scuse, salta su! Non accetto scuse, voglio sdebitarmi, punto! E non fare la stupida come l’altra volta, reggiti che ho intenzione di correre.-E mantenne la sua promessa, infatti fui praticamente costretta a serrarmi ai suoi fianchi,  non ero abituata a correre su una moto così potente! E in tutto ciò avevo in testa un problema, come avrei potuto mangiare, dopo circa un anno che non toccavo cibo? Era un problema quello, sì! Arrivammo in un locale molto fine, dove c’era gente per bene, oh che carino però! Si era preoccupato di scegliere un locale per me.-Va bene questo locale? E’ il tuo stile!
Bree:Grazie!-Prendemmo posto e una cameriera ci portò i menu, facendo l’occhiolino a Zayn, il quale rimase indifferente.
Zayn: Allora cosa prendi te?
Bree:-ecco questo è il problema- Non so Zayn, io di solito a pranzo non mangio, quindi qualcosa di molto leggero!
Zayn: Bree, sei anoressica? Ogni qualvolta ti chiedo di mangiare tu mi rispondi di no...
Bree:No è solo che...non mi piace molto il cibo e comunque è solo un pranzo per sdebitarti, mica un interrogatorio. –intanto arrivò Mrs occhiolino facile.
Zayn: Per me un piatto di carbonara, una bistecca ed un’insalata. Per la signorina un’insalata. Da bere una birra e una Diet-Coke.
Cameriera: Va bene così?
Zayn:Si si...-girandosi poi verso di me- un pasto salutare è ciò che ci vuole per iniziare. Poi prendiamo qualche dessert, che ne dici?
Bree:Come ti pare, tanto non sono libera di scegliere.
Zayn:Quando si mangia con Malik si mangia sempre!
Bree: E chi sarebbe Malik?
Zayn:Piacere Zayn Jawaad Malik!
Bree: Hai un nome così buffo- e scoppiai in una fragorosa risata.-
Zayn:Perché come ti chiami te?
Bree: Bridget Jade Jefferson.
-To be continued.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Chapter four. ***


“Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare.”
                                                                                                                                                             Daniel Pennac.

Il pranzo passava e i due conoscevano piccoli dettagli della vita di ognuno. Zayn aveva già raccontato tutta la sua vita a Bree, la quale aveva capito molte cose su Zayn... In realtà non era un ragazzo superficiale e cattivo, era solo un ribelle alla vita, uno che dalla vita aveva avuto continue delusioni, come i genitori indifferenti alla sua vita, come nessuno che gli aveva mai dato affetto e quindi voleva solo vivere, un po’ come Bree... Capì che avevano molte più cose in comune di quanto lei pensava. Ma soprattutto dopo quell’insalata,presero una crepes e poi addirittura una pizza! Bree stava mangiando, dopo un anno che non lo faceva e anche in un modo alquanto strano. Sembrava una cura per entrambi, l’uno la cura dell’altra.
Zayn:Allora dai, raccontami... Come mai una ragazza “per bene” come te va in discoteca tutte le sere?
Bree: Zayn, io non sono una ragazza “per bene”, sono solo una ragazza che sta ricominciando...
Zayn:Ricominciando?
Bree:A vivere, Zayn... Metti una ragazza che in sedici anni di vita ha costruito il suo mondo e il suo vivere in uno studio di danza... Non aveva una vita all’infuori di quello studio. Una ragazza che ha conosciuto solo un ragazzo, Marco, che ben presto è diventato migliore amico, fidanzato, fratello, cugino, a momenti addirittura padre. Una ragazza priva di alcuna vita sociale, perché passava cinque ore della giornata a scuola e il resto in quello studio, addirittura il sabato e la domenica! Poi d’improvviso una caduta, che più che una caduta ha simboleggiato la perdita di vita perché ho dovuto costruirmi una vita senza quello studio! E’ difficile, ancora adesso è tanto difficile, a volte sembra di non potercela fare, ma poi basta una serata in discoteca e la vita è pronta a sorridermi. Però diciamo dei punti di vista positivi ci sono stati, sai ho conosciuto Liam e Louis e poi, almeno Ally è rimasta dalla mia vecchia vita. Lei c’è sempre stata e ci sarà per sempre!
Zayn: E poi hai conosciuto me! Che oggi ti ho pure fatto mangia!
Bree: Si, ho conosciuto un’idiota che oggi mi ha fatto prendere i chili persi in un anno!-accompagnò questa frase con una fragorosa e strana risata che lei odiava.-
Zayn: Ne avevi bisogno credimi!!
Bree: Che ne dici ora di riaccompagnarmi a casa? Sai io dovrei studiare e prepararmi all’uscita di stasera!
Zayn: dove ce ne andiamo?
Bree: Ce??
Zayn: Dai, ormai le nostre comitive si sono riunite!
Bree: Ho un desiderio da circa un anno, ma i miei amici non me l’hanno mai fatto esaudire, ma forse tu e i tuoi potete convincere i miei!!
Zayn: Spara!
Bree:Booom-facendo il gesto della pistola con la mano.-
Zayn: No io ti lascio qui!
Bree: Voglio andare al mare stasera.
Zayn: E’ parecchio che non ci facciamo una visita notturna al mare, per me va bene! Cerco di convincere gli altri! Andiamo va.
Bree si alzò e lui le afferrò un polso. Sembrava un tentativo di bacio, ma invece le rubò uno dei bracciali che portava sul polso sinistro, uno tutto intrecciato di vari colori, con un ciondolo a cuoricino che conteneva una B. Bree protestò per riaverlo, ma protestare con quel tipo era completamente inutile, così glielo lasciò raccomandandosi di tenerci cura perché c’era legato il suo più grande desiderio. Ebbene si; Bree stava diventando vulnerabile a Zayn, ma anche Zayn non scherzava in quanto a vulnerabilità per Bree.
#Bree.
Pagò il conto come un vero gentiluomo e mi riaccompagnò a casa. Una volta nella mia stanza, mi dedicai completamente allo studio della biologia: la mia materia preferita e il mio futuro praticamente... Già avevo intenzione di frequentare la facoltà di biologia al college e poi fare la ricercatrice in qualche mega-laboratorio. Ma quel pomeriggio la biologia sembrava essere l’ultimo dei miei pensieri, che erano invasi da Zayn Malik e quell’assurdo pranzo con lui, per non parlare poi della serata precedente e quella che sarebbe stata la successiva! Già immagino al mare, si accoppieranno tutti e noi saremo costretti a stare di nuovo solo noi due, oh Dio! Decisi di entrare un po’ su facebook e notai diverse richieste d’amicizia : Zayn J. Malik, Niall J.Horan, Danielle Peazer e Eleanor Calder, dovevano essere i miei nuovi amici, accettai tutti e subito il mio istinto mi portò a guardare il profilo del pakistano. La bacheca era invasa da post di ragazze che gli chiedevano che fine avesse fatto, perché non si presentava più alla serra e roba simile... Zayn mi aveva parlato della serra, era un posto dove facevano gare clandestine di moto e dove molti di loro avevano perso la vita, perciò serra: i fiori che c’erano per i ragazzi morti. Poi c’erano tante foto con ragazze che gli si spalmavano praticamente addosso. Aprii le immagini del profilo e quella attuale era lui sulla sua moto che sorrideva, quel bellissimo sorriso che mi fregava sempre.  Poi  le seguenti erano per lo più foto sue e di Niall sulle moto, in discoteca etc. Mi arrivarono dei messaggi, era una chat a 8, c’erano tutti.
A: Amoreeeee!! Stasera ti passiamo a prendere io, Niall e Zayn con la macchina di Niall, facciamo alle 21:00. Per te va bene?
B: Ok, non mi dite niente, ma devo scappare se no non riesco a studiare biologia per domani, Ally conviene che ti prepari pure tu, che quella ci chiama sempre a tutte e due e siamo rimaste solo noi!
N: Ally ora deve studiare anatomia aahahahah :D
Lo: Rilassati Bree, sei un genio in quella materia, sai più cose tu della Jackson!.-.
B: Vedete voi, io stacco a stasera xo xo!
Li: ciao Bree xx
D:Ciao Bellezza! ;)
E: Ciao Dolcezza :*
Z: Ciao Mora, un bacio.
#Zayn.
Appena rientrai a casa decisi di piazzarmi su facebook e di aggiungerla tra gli amici. Mentre aspettavo che accettasse non facevo altro che giocherellare con il suo braccialetto, forse senza volerlo anche io avevo legato qualche desiderio a quel bracciale. Finalmente dopo una mezz’oretta mi aggiunse. Mi persi subito nel suo profilo e vidi in bacheca tutti post di Louis, Liam ed Ally maggiormente. Le foto erano per lo più foto in discoteca con dei ragazzi qua e la e sempre con Ally, sempre con quel bellissimo sorriso e qualche vestitino provocante e costosissimo, poi altre foto con delle compagne di classe durante qualche filone perché erano tutte in divisa scolastica. Poi entrai nelle immagini del profilo e lì mi persi! Quella attuale era una foto sua che metteva in risalto gli occhi e il sorriso, quegli occhi così dannatamente verdi, belli e profondi. Stetti circa dieci minuti su quella foto, poi vidi i commenti, tutti complimenti da parte di numerosi ragazzi a cui lei non aveva neanche risposto. Poi la seconda, una foto forse di un servizio fotografico perché c’era uno sfondo bianco e lei era vestita benissimo ed era stata scattata con una macchina fotografica digitale. Le altre erano tutte foto dei suoi spettacoli: il tutù, chignon perfetti, trucco perfetto, e un sorriso diverso, proprio diverso! Un sorriso vero, sincero! Poi una delle ultime era una presa. C’era Marco con le mani in alto che la sorreggeva per i fianchi e lei che si manteneva in perfetto equilibrio con una gamba sollevata, le braccia aperte e il viso all’insù. Era di poco più piccola, ma molto più ingenua. Quando mi staccai dalle sue foto vidi che mi arrivarono molti messaggi , era la chat dove si stavano organizzando per la sera e vidi che lei staccò ben presto per andare a studiare.Sempre la solita-pensai- e poi la salutai normalmente prima di distendermi sul letto e pensare a qualcosa di bello per quella sera. Un’idea, chiamai Niall.
#Bree.
Mentre ero immersa nella biologia mi resi conto che era dannatamente tardi, erano le 20:30 e io ancora non avevo idea di cosa indossare e così mi chiusi nella cabina armadio. Vestitino no perché faceva troppo freddo, tacchi no perché ero ridicola con i tacchi sulla sabbia! Presi così dei jeans chiari, stretti, con dei fiocchetti sulle caviglie e sulle tasche dietro il sedere. Poi delle ballerine Gucci, come la borsa tracolla e il giacchetto di pelle nero che indossai anche la sera precedente. Sotto il  giubbino decisi di indossare una camicetta bianca di Hollister. Andai nel lato sciarpe e presi un foulard chilometrico nero con fantasia a pois bianchi  che presi sempre da H&M. Stavo scegliendo gli accessori quando Sharon mi avvisò che erano arrivati i miei amici, mi affacciai e richiesi i miei soliti cinque minuti. Optai per orecchini a perle nere, una collana lunga con il simbolo della pace e al polso destro misi dei bracciali argento. Make-up leggero come sempre e, dato il solito bacio sulla guancia a mia sorella, scesi. Mi fecero entrare nell’Audi decappottabile e mi sedetti dietro con Ally, la quale con un sorriso stampato in faccia mi disse:- Guarda che ho portato?- ed estrasse la sua Canon professionale che non sapeva usare.
Bree: Ci vuoi ancora provare? Lo sai che siamo negate.
Ally: Noi, ma Niall mi ha raccontato che Zayn è un ottimo fotografo e così ho intenzione di imprigionare tutti i bei momenti della nostra adolescenza da oggi in poi! Anzi da adesso, prego Malik, fanne un buon uso-concluse con un occhiolino.-
Partì alla radio Just the way you are di Bruno Mars, Zayn si girò verso di noi con la macchina fotografica all’occhio e l’obiettivo puntato su di noi. Io e Ally iniziammo a fare facce buffe e pose strane mentre lui si divertiva a fotografarci, ci facemmo delle foto con i foulard in testa, altre in faccia come le musulmane, ovviamente per prendere in giro il pakistano,  alcune con la lingua da fuori, altre sorridendo e così via... Poi Niall fermò la macchina e iniziò a piagnucolare che voleva anche lui le foto e così Zayn fu costretto a scattare un numero innumerevole di foto a lui ed Ally, che si baciavano, abbracciavano e altre pose strane. D’un tratto divenne serio e disse: Ora faccio io le foto a voi.
Bree: Non ce n’è bisogno.
Niall: Io non parto finché non vi fate fotografare!
E così mentre la radio trasmetteva la voce di Bridgit Mendler in Ready or not, anche io e Zayn ci divertimmo a farci fotografare nelle pose più strane possibili e immaginabili, mentre lui mi faceva il solletico, mentre io lo picchiavo( si fa per dire), mentre lui si mise il foulard di Ally a mo’ di terrorista e io da musulmana, etc... Insomma ci divertimmo un mondo. Arrivammo in spiaggia, e già erano arrivati anche  Louis,Liam e rispettive ragazze con la macchina di Liam. Zayn e Liam si allontanarono un secondo e quando tornarono, dalle due auto partì della musica e così cominciammo a ballare. Si avvicinò Zayn.
Zayn: Visto che ballare ti fa stare così bene ho pensato di portare la musica!
Bree: Hai avuto un’ottima idea!
Zayn: Vieni, facciamo un po’ di foto.
Così ci divertimmo a fotografare i nostri amici nelle pose più strane del mondo, lui mi insegnò anche a usare finalmente quella macchina fotografica, era proprio bravo! Ok, forse avevo un po’ esagerato nel giudicare quei ragazzi, in realtà erano così simpatici. Ovviamente portarono anche da bere e la maggior parte di loro esagerarono anche di un bel po’, specialmente Niall ed Ally, infatti Zayn decise che al ritorno avrebbe portato lui la macchina. Zayn aveva fatto portare delle Diet- Coke anche per me, aveva pensato proprio a tutto. Dopo un centinaio di foto agli sbronzi, decidemmo di darci anche noi alla pista da ballo, e Zayn non perse attimo per fotografarmi anche quando ballavo, un po’ mi dava fastidio, ma in realtà adoravo stare sotto l’obiettivo, era la mia unica pecca e lui se ne accorse. Verso le tre e mezza decidemmo di avviarci per rientrare a casa, dato che il viaggio in macchina era molto lungo. Stavolta Niall ed Ally si misero dietro perché erano sbronzi e volevano dormire, ed io mi misi di lato a Malik. La musica di Ne-Yo Let me love you, fuoriusciva dalle casse dell’auto lasciando una scia di musica in tutte le strade che percorrevamo, e intanto io mi divertì a scattare foto a Zayn mentre guidava, quando se ne accorse si innervosì e fotografarlo mentre bestemmiava in arabo era ancora più divertente. Poi fermò l’auto e provò in tutti i modi di farmi lasciare la macchina fotografica, ma non ci riuscì, così stringemmo un patto secondo il quale potevo tenere la macchina fotografica senza fotografarlo. Così feci foto a Niall ed Ally che a breve si sarebbero riprodotte nei sedili posteriori dell’auto del padre di Niall, loro non se ne accorsero, ma quando i flash iniziarono ad infastidirli, iniziarono a bestemmiare anche loro ed io mi divertì ancor di più.
Zayn: Ma devi proprio dar fastidio a tutti, eh?
Bree: Sono nata per questo.- e gli feci la linguaccia.
Decisi di lasciar quei due in pace e mi lasciai andare alla musica sul sedile e in men che non si dica mi addormentai.
#Zayn.
Si addormentò al mio fianco, era davvero adorabile mentre dormiva, sembrava una bambina.  Le accarezzai il volto e notai che aveva freddo, così mi tolsi la felpa e gliela misi addosso. Aveva un corpo piccolissimo ed io una felpa un po’ troppo grande e così la copriva benissimo. Ripensai a quegli ultimi giorni passati con lei e mi resi conto che lei era diversa, cioè io l’avevo baciata, e quel bacio mi era piaciuto eccome, poi era una bella ragazza, proprio il mio tipo. Ma non sapevo se mi piaceva, c’era qualche strana forza che non mi faceva stare senza di lei, ma quella cosa non era sesso o roba simile, c’era qualcosa di lei che mi attraeva dannatamente, ma neanche io sapevo cos’era. Accompagnai prima Niall ed Ally,alla quale diedi la macchina fotografica obbligandola a pubblicare le foto su facebook,TUTTE, e alla fine lei. La svegliai pian piano.
Bree: Oddio mi sono addormentata!
Zayn:Maddai, credevo che eri morta!
Bree: Sei un’idiota! Buonanotte a domani!
Wow, mi aveva detto a domani questa si che era una novità, e si era portata la felpa! Era la mia preferita cazzo!
#Bree.
Erano le cinque ormai quando rientrai in casa, mi sentivo un po’ in colpa con Sharon, però mi ero divertita davvero tanto quella sera per avere dei rimpianti. Mi resi conto di avere qualcosa sopra il giubbino,  era la felpa di Zayn ed era pure alquanto figa! Decisi che il giorno dopo l’avrei indossata per andare a scuola, essendo sicura che lui appena mi avrebbe vista fuori scuola all’uscita, gli sarebbe preso un infarto. Mi addormentai e anche quel giorno le 6:30 arrivarono troppo presto! Ero piena di sonno e Sharon mi preparò il solito caffellatte di emergenza.  Indossai la divisa e sopra la felpa di Zayn e stavo per uscire quando Sharon mi fermò.
Sharon: Bree, di chi è quella felpa?
Bree: Di un mio amico Sha, perché?
Sharon:E’ figa! Buona giornata.-e mi diede un bacio sulla guancia,il solito.
Arrivate fuori scuola notai la mia amica alquanto preoccupata.
Bree: Ally, cosa c’è che non va?
Ally: Niall. . .
Bree: Già? Cosa c’è che non va? Sembrate stare così bene insieme!
Ally: E’ proprio quello il problema! Bree io non me ne ero resa conto, ma secondo me... io mi sono innamorata ed è la prima volta, ma c’è ancora un altro problema Bree! Io non riesco ad andarci a letto insieme,cioè spesso arriviamo al punto crociale, ma non ci riesco! E’ come se avessi un blocco!
Bree:Quant’è tenera la mia amica innamorata! Ally, prima o poi doveva succedere che ti innamoravi! E poi è normale, tu con tutti i ragazzi sei sempre stata abituata a portarteli a letto e a non vederli più! Forse hai paura che anche con Niall succeda lo stesso ! Credi che una volta che gliel’hai data non lo rivedrai più! Ma Niall è diverso Ally, Niall ti ama! Comunque sta solo a te capire cosa vuoi!
Ally: Grazie amica mia!! E a te quando capita di innamorarti?
Bree: Quando i maiali voleranno.- e accompagnate dai nostri due amici entrammo a scuola per un’altra giornata.
-To be continued.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Chapter five. ***


“L’amore è l’infinito abbassato al livello dei barboncini, e ci ho la mia dignità,io!”
                                                                                                                                                                 Louis-Ferdinand Céline.
Era ormai passata più di una settimana da quel famelico giorno in cui le vite di otto ragazzi si scontrarono accidentalmente, causandone varie conseguenze. Ally e Niall facevano oramai coppia fissa, l’avevano scritto anche su facebook, come Liam e Louis con le rispettive ragazze. Zayn e Bree si dividevano il tempo ormai, erano stati costretti dai loro amici a passare del tempo insieme. Ma Zayn ogni tanto se ne andava dai suoi vecchi amici alla serra e Bree usciva con le amiche di classe, per non sentirsi di troppo. Però quelle uscite extra per i due non erano divertenti come un tempo, perché si sentivano incompleti, senza saperlo, sentivano la mancanza l’uno dell’altra. Era Mercoledì ed Ally, Bree, Louis e Liam avevano pianificato il solito filone, ma Bree già sapeva che non sarebbero stati solo loro quattro.
#Bree.
Prima o poi avrei cambiato quella radiosveglia, o almeno la stazione. Quell’uomo era insopportabile, diamine! Finalmente quella mattina avremmo fatto filone, ma di sicuro sarei stata costretta a stare con quel montato pakistano. Da quando quei tipi erano entrati nella mia vita, me l’avevano sconvolta: Non si facevano più le vecchie uscite tra di noi, pigiama party, niente di niente solo ed esclusivamente uscite con quella banda! Per carità erano divertenti, ma non quando si accoppiavano tutti ed io rimanevo  a “portare la candela”. Ed è per questo che avevo cominciato ad uscire con delle amiche di classe perché  spesso anche Zayn non usciva con noi, bisogno di scopatine le chiamava lui. Rumore di moto, non vespa...Lo sapevo io che non dovevo fidarmi di loro. Ally bussò alla mia porta di casa ed io andai ad aprire.
Ally: Dai andiamo!
Bree: Io resto a casa!
Ally: Ma è il nostro filone!
Bree: Nostro?! Vi siete portati loro dietro, state con i vostri amici, andate e divertitevi ! Soprattutto lasciatemi in pace!
Ally: Ma c’è Zayn! Ci ha messo tanto impegno per svegliarsi a quest’ora!
Bree: E fallo andare dalle sue “scopatine”-dissi mimando il gesto delle virgolette.-
Ally: Bree, ma cosa stai dicendo?
Bree: Che rimango a casa Ally.- e le sbattei praticamente la porta in faccia, scappando in camera mia, sotto gli occhi preoccupati di Sharon. Mi gettai sul letto e le lacrime iniziarono a scendere a non finire! Mi avevano portato via anche i miei migliori amici, avevo perso anche loro.Sentì bussare alla porta.
Sharon: Posso?
Bree:Entra..
Sharon: Che succede piccola?-disse abbracciandomi.-
Bree:Non devi andare all’università?
Sharon: Jeremy e lo studio possono aspettare! Allora?
Bree: Ho perso tutto quel poco che mi rimaneva Sha!
Sharon: Cosa intendi?
Bree: Ally si è fidanzata, come Lou e Liam! Ora stanno sempre con i loro fidanzati e mi obbligano a star con loro, senza domandarmi se a me faccia piacere o no! E ora stamattina avevamo organizzato il nostro filone di rituale e loro hanno portato quelli!-mia sorella sapeva ogni cosa di me, anche dei filoni! Lei era la mia famiglia, e mi era sempre stata vicina, come in quel momento.-
Sharon: Bi, è normale che ci si fidanza e ci si dimentica degli amici, capita molto spesso...Ma vedrai che gli amori vanno, gli amici no! Quindi prima o poi lo capiranno e tornerete il solito favoloso quartetto! Tu cerca anche però di stare con loro e quelli, mica sono tanto male? E poi c’è quel ragazzo carino..
Bree: Si chiama Zayn, è il miglior amico del ragazzo di Ally, ed essendo entrambi single ci dividiamo il tempo quando stiamo con loro, ma nulla di più...Non è il mio tipo...
Sharon: Allora adesso facciamo una cosa, io vado di là e ti preparo un bel caffellatte, tu ti levi la divisa e ti infili qualcosa di decente e ce ne andiamo a fare shopping!
Bree: E l’università?
Sharon: Un giorno di festa non farà male! Su su su!
La mattina passò in fretta tra negozi, banconote e acquisti sfrenati. La cura perfetta per una delusione? Shopping! Me l’aveva insegnato mia sorella e aveva una ragione sacrosanta!  Quando rientrammo a casa, mezzogiorno era di poco passato e vidi la moto di Zayn parcheggiata fuori casa. Scesi con tutte le borse e mi fermai quando lo vidi fuori il portoncino. Mia sorella ci aprì la porta e ci fece entrare, ma io posai le borse e ce ne uscimmo fuori a parlare.
Bree: Cosa ci fai qui?
Zayn:Sono venuto a vedere come stavi, stamani eri abbastanza nervosa!
Bree: Ancora nervosa, tu ti scocciavi a fare da terzo incomodo?
Zayn: In realtà dopo aver scoperto che tu non venivi non c’era più sfizio e così me ne sono tornato a dormire!
Bree: Le tue scopatine non erano libere?
Zayn:No avevo voglia di qualcosa di nuovo... Dunque, sei nervosa giusto?
Bree: Tanto!
Zayn:Vuoi sfogarti?
Bree:Ovvio.
Zayn:Vieni con me!
Bree:Dove?
Zayn:Fidati di me non te ne pentirai!
Avvisai Sharon che uscivo, la ringraziai di tutto e me ne andai con Malik. Salii in moto e il vento mi scompigliava i capelli, facendoli finire in faccia a Zayn che urlava come un pazzo e mi faceva sbellicar dal ridere. Arrivammo in un posto alquanto strano, era una specie di capannone. Scendemmo e mi rassicurò che era un posto sicuro, ma detto da lui era proprio una battuta! Infatti quando ci avvicinammo sentimmo degli spari, non riuscivo proprio a capire dove mi trovavo. Quando entrammo, Zayn salutò un tipo che doveva essere il proprietario di quel posto. –E’ nuova qui?- chiese il tipo e Zayn rispose che doveva solo darci il materiale e si sarebbe occupato lui del resto. Diede a Zayn due copri-orecchie,  due occhiali a mascherina grandi e due pistole, oddio! C’erano tutte persone che sparavano a delle immagini con tipo un centro, ero sempre più preoccupata. Arrivammo alla nostra postazione e finalmente mi spiegò dove ci trovavamo.
Zayn:E’ un poligono di tiro!
Bree: Tradotto in lingua normale?
Zayn:Davvero non sai cos’è un poligono di tiro?
Bree: Dovrei?
Zayn: Qui si spara! Ci sono quei bersagli, tu miri e spari! Di solito serve autorizzazione e roba simile, ma conosco Jack!
Bree: Come il resto del mondo! Ma io non so sparare!!
Zayn: Ti insegno io! Qui vengo sempre quando sono nervoso! Solo Niall e ora tu ne siete a conoscenza.
Indossammo entrambi gli occhiali e i copri-orecchie e prendemmo le pistole. Lui si posizionò dietro di me, con il corpo attaccato al mio e le mani sulle mie. Mirai sul braccio di quello e il proiettile partì.
Bree: Colpito!!
Zayn:Sei brava!
Bree:Siamo bravi! Ora voglio provare sola dai!
Mirai alle parti basse del  bersaglio e.. Centro!
Zayn:Credo che da oggi dovrò stare attento, ora sai sparare anche ! E hai una mira da Dio!
Bree:Inizia a tremare-dissi accompagnando la frase con una risata.-
Dopo un’altra decina di tiri rientrammo a casa. Dissi a mia sorella che avevo mangiato con Zayn e mi diressi in camera mia. Aprii il mio personal computer ed entrai su facebook. Mi ricordai delle ore trascorse con Zayn, i nostri corpi attaccati, le mani sulle mie. In quel momento stavo provando qualcosa di indescrivibile, un’adrenalina accompagnata da un desiderio pazzesco si stavano impossessando di me e per mantenere il controllo ci misi tantissima voglia di volontà. Decisi che non sarebbe mai più dovuto succedere. Passai il resto del giorno a studiare filosofia. Tenevo a quella materia quasi quanto biologia e avevo qualcosa da dimostrare a me stessa e agli altri. Per questo dovevo prendere una A il giorno seguente, perché la professoressa aveva messo solo una A, e non a me!Questa cosa non andava per niente bene. Verso le 18:00, uscii dalla mia camera per andare a prendere un bicchiere di succo, e affacciandomi, vidi una moto parcheggiata sotto casa mia con i fari spenti. Zayn era in piedi lì vicino. Uscii subito di casa.
Bree: Mi spieghi cosa ci fai tu qui fuori?
Zayn:Bree! Ma sei pazza? Mi hai fatto prendere uno spavento micidiale!
Bree:E io sarei impazzita? Cosa ci fai qui sotto?
Zayn:hmm... sono, sono venuto per ehm...parlarti!
Bree:Che succede?
Zayn:Vorresti uscire con me stasera?
Bree: E’ quasi un mese che usciamo insieme!
Zayn:Dico, solo io e te! Dai,infondo insieme ci divertiamo!
Bree:Oh, okay, credo! A stasera?
Zayn:Alle 20:30 sarò qui.-e ripartì con la sua moto alla velocità della luce, quando però salivo io dietro di lui, andava più lentamente!
#Zayn.
Perché avevo chiesto a Bridget di uscire? Oh beh non lo so neanche io! Perché ero fuori casa sua?Stavo ancora evitando che Marco le si avvicinasse. Ma davvero non sapevo perché le avevo chiesto di uscire, era la prima cosa che mi era passata per la mente quando mi ha chiesto che ci facevo lì! Ma io, beh, non ero mai uscito con una ragazza, le avevo solo portate a letto! E cosa si aspettava lei da me? Un appuntamento romantico, o da amico? E cosa mi aspettavo io da lei? Chiamai Niall.
Z: Amico devi aiutarmi!
N:Che succede? Sono da Ally.
Z:Salutamela! Ho un problema enorme! Ho invitato Bridget ad uscire con me!
A:Finalmente ce l’hai fatta! E lei ti ha detto di no?
Z:Ha accettato stranamente!
N:Non capisco il problema sinceramente.
Z:Amico, non so cosa fare! Io le ragazze di solito le incontro in disco o alla serra, me le porto a letto e tanti saluti! Poi non so perché usciamo, se usciamo da amici, da qualcuno che si deve fidanzare!
A: Zayn, perché le hai chiesto di uscire?
Z: Mi ha scoperto che facevo la ronda sotto da lei, e le ho detto la prima cosa che mi era passata per la testa: che ero lì per chiederle di uscire!
N: Amico, sii te stesso e fai quello che faresti on una tipa che ti piace!
Z:E che cazzo ne so cosa si fa con una tipa che mi piace! Se l’avessi saputo non ti avrei chiamato no?
A:Allora ammetti che ti piace! Comunque Zayn è semplice il fatto! La porti al mare, organizzi una cenetta su qualche chalet, poi vi fate la passeggiata sul lungo mare e vedi le cose come si mettono. Però comportati come faresti sempre, mettila a suo agio e non prendere questo appuntamento come una promessa di nozze.
Z:Grazie Ally ;)
Ora sapevo cosa fare.
Anche Ally aveva capito cosa fare, infatti si precipitò a casa della sua migliore amica per chiederle scusa e si riappacificarono. Bree raccontò ad Ally di Zayn, dell’appuntamento e la sua migliore amica non le nascose che sapeva tutto, ma non le anticipò nulla. La aiutò a scegliere cosa indossare, evitando di farle mettere i tacchi, cosa alquanto difficile, ma ci riuscì. Bree infatti indossò un abito pesca di velo, corto fino metà coscia, con la gonna a palloncino e il corpetto a fascia aderente. Indossò un giacchetto di pelle beige e delle ballerine dello stesso colore. Tutto rigorosamente Abercombie e Fitch.  Lasciò i capelli sciolti a boccoli e legò il suo ciuffo in una treccia che tirò indietro, make up leggero e Zayn era arrivato. Prese la pochette beige, spruzzò un po’ del suo dolce profumo allo zucchero filato e scese, con un po’ d’ansia non sapendo come comportarsi. Ansia che torturava anche il giovane anglo-pakistano che attendeva la ragazza sulla sua moto 800 cavalli. Aveva indossato un jeans,una t-shirt grigia, con una camicia a quadri sopra aperta,di colore rosso e bianco, con il cappuccio e il solito giubbino di pelle insieme alle blazer rosse.  Sentì qualcuno salire sulla sua moto, era Bridget.
Bree: Allora, dove mi porti?
Zayn:Non su una stella!-disse ridacchiando fra sé.-
Bree: Oh beh, non era assolutamente quello che mi aspettavo, da uno come te poi.-
Zayn:Cosa intendi con uno come te poi?
Bree: Uno che la galanteria non sa cosa fosse. Forse quando la distribuivano tu eri andato nel bagno.
Zayn:Proprio come te quando distribuivano la dolcezza.
Bree:Oh baby, quando voglio so essere dolce.
Zayn: Allora stasera sarai la ragazza più dolce di tutti gli Stati Uniti d’America.
Bree: Perché?
Zayn: Perché lo vorrai, è una promessa baby!
La notte era scesa da un po’ e ora le stelle erano ben chiare nel cielo di New York, la luna con la sua solita aria di eleganza si trovava in alto e guardava tutto da lissù. Guardava la mamma che metteva a nanna i suoi bambini, per poi baciare il suo uomo. Vedeva qualche uomo che litigava con la propria donna,  uomini che si ubriacavano e donne che si vendevano per qualche spicciolo. Ogni tanto si intravedevano ragazzi che ballavano rinchiusi in delle discoteche liberandosi di tutti i propri pensieri, e ogni tanto si vedevano ragazzi innamorati che affidavano i loro sogni del futuro a quelle stelle così apparentemente lontane. E poi c’erano quei due ragazzi che sfrecciavano su una moto veloce, cercando di raggiungerle quelle stelle e capire quale fosse il loro esatto ruolo nella vita. Ma quello che quei due ragazzi non sapevano era che il loro ruolo lo avevano già trovato, l’uno al fianco dell’altra, solo che non lo avevano ancora capito.
#Bree.
Lungo la strada, Zayn si fermò e mi aiutò a scendere  dalla moto. Mi mise una benda intorno agli occhi e ripartimmo. Cosa c’era che odiavo più dell’alcool? Le sorprese...quella serata era cominciata proprio male. Il vento continuava a scompigliarmi i capelli e farli finire in faccia a Zayn che urlava di continuo : ti farò tagliare questi capelli! Poco più innanzi la moto si fermò di nuovo e capì che eravamo arrivati al famelico posto. Mi prese in braccio facendomi scendere dalla moto e mi sentivo leggermente eccitata, poi quando mi mise giù mi diede il permesso per togliermi la benda! Eravamo al mare, ecco perché niente tacchi. Era tutto perfetto, tutto stupendo. La luna piena si specchiava nelle onde del profondo oceano blu rivelando il suo riflesso, la brezza marina scompigliava i nostri capelli come i granelli di sabbia che si alzavano. Zayn mi prese per mano e mi fece passeggiare un po’ sul lungo mare finché arrivammo fuori una specie di casa di legno, dove fuori il terrazzo vi era una coperta a terra con un cestino sopra,delle candele e petali di rose, con le note di Bruno Mars che fuoriuscivano da uno stereo collegato ad un Ipad. Era tutto dannatamente perfetto.
Bree: Grazie Zayn, qui è tutto incredibilmente perfetto.
-To be continued.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Chapter six. ***


“Non pensate di dirigere l’amore perché se vi trova degni di lui, è lui che vi conduce.”
                                                                                                                                                                            Kahlil Gibran.
Zayn: Non esagerare dai! Vieni, mangiamo.-disse prendendomi la mano.-
Bree:Mangiare?
Zayn: Una volta il pranzo,ora la cena!!
Bree: Manca colazione e merenda!
Zayn: Abbiamo una vita davanti.
Ci sedemmo su dei cuscini che c’erano lì per terra e Zayn aprì il cestino che aveva portato per cenare. Mi diede una decina di vaschette e due bacchette, cinese...oh Dio!
Bree:Cinese...davvero?
Zayn:Scommetto che mai hai mangiato cinese,vero? Considerando che mai mangi!
Bree: Hai ragione! Adoro questa canzone!-la radio trasmetteva give me love.-
Zayn: Balliamo?
Si alzò e mi prese per mano, mentre la calda voce di Ed Sheeran si diffondeva su tutta la spiaggia, i nostri corpi erano vicinissimi, le sue mani sui miei fianchi, le mie braccia al suo collo, la mia testa appoggiata al suo petto. Era tutto perfetto, sembrava che fossimo entrati in una bolla per 5:27 min. Sentivo battere il suo cuore e il suo fiato nei miei capelli, mi sentivo lentamente cullata da quella dolce musica, ma non la canzone in sé, la canzone più il suo battito cardiaco, unito al mio. Avrei voluto baciarlo, ma la canzone fortunatamente finì giusto in tempo per permettermi di scacciar via quel desiderio. Ritornammo seduti e scherzammo come se quel momento di intimità ci aveva solo unito ancor di più. Zayn faceva le facce buffe con il sushi in bocca e io ridevo, una volta mi aveva fatto sputare tutto quell’idiota. Poi, d’un tratto tutto serio si alza e caccia la macchina fotografica di Ally dal cestino.
-Mi ha obbligato a portarla.- disse con la faccia desolata.-
- Oh beh non preoccuparti, credo che l’hai capito ormai che amo stare sotto l’obiettivo.-risposi tranquillamente.
-Vieni,  diamo ad Ally ciò che vuole.-disse mettendo la macchinetta sul cavalletto e cliccando sull’autoscatto.  Scattammo prima una foto normale,  abbracciati e sorridenti. Poi con il sushi in bocca, mentre ballavamo qualche canzone che la radio trasmetteva, mentre io provavo a mettere i piedi nel mare, ma poi avevo paura, mentre lui correva rincorrendo un cagnolino che cercava di rubarci la cena. Dopo una buona mezz’oretta a fotografare di tutto, tornammo a sederci, per mangiare il dolce che aveva portato.
-Quel giorno in cui svenni nel tuo negozio-iniziai- tu pronunciasti quella frase, che purtroppo non posso sentire, sai quella dell’errore...In pratica, sin da quando tornai a casa dall’ospedale dopo essere nata i miei genitori continuavano a ripetere a me e a mia sorella che loro non ci avevano mai voluti.-chiusi gli occhi, rivissi quelle immagini.-Ripetevano quella frase in continuazione. Mio padre mi picchiava, perché io non dovevo essere mai nata.-una lacrima rigò il mio viso, l’asciugai.  Zayn mi disse che se non volevo parlarne per lui non c’erano problemi, ma io mi sentivo di farlo.-picchiava mia madre che non aveva voluto abortire... Mi picchiava per  qualsiasi cosa facessi, compreso andare a scuola o a danza. Allo studio ci andavo di nascosto, raccontandogli che in realtà andavo a lavorare. Un anno io e mia sorella preparammo l’albero di Natale e il Presepe, lui tornò a casa e gettò tutto a terra, picchiandoci fino allo sfinimento solo perché non gli avevamo chiesto il permesso. Noi volevamo solo una famiglia normale. Mai un regalo, mai nulla, compravano per noi solo il necessario, come  il materiale per la scuola e il cibo, eppure i soldi li avevamo, eccome! Solo che lui reputava non giusto spendere i soldi da lui guadagnati per qualcuno che lui non avrebbe mai voluto. Poi finalmente quando avevo dodici anni, mia sorella divenne maggiorenne e andò via di casa. Loro decisero di separarsi, e dissero al giudice che nessuno dei due mi voleva. I miei parenti erano tutti macchiati di qualche reato e così fui affidata a mia sorella, che non mi ha mai fatto mancare nulla! E’ dal 2008 che non ho notizie di quelli che la legge reputa i miei genitori. Ma da quel giorno ogni volta che sento quella frase mi prende una fitta allo stomaco e mi sento venir meno.- conclusi la frase e sentì il mio viso umido.
Zayn:Fino ai miei primi cinque anni di vita sono stato un bambino felice, che aveva tutto dalla vita sai....genitori benestanti, ultimo figlio dopo quattro ragazze, viziatissimo. Avevo quattro sorelle: Waliya, Safaa, Doniya e Marienn... Marienn era la più grande,aveva diciotto anni, quando un giorno fece un incidente con l’auto e perse la vita sul colpo. Da quel giorno mio padre si è rinchiuso nel lavoro e parla difficilmente. Mia madre è una donna distrutta, ha iniziato a dedicarsi solo al negozio e a casa, senza dedicare più di tanto tempo a noi,ma soprattutto a me! Mi reputavano una specie di causa, perché quando ha avuto l’incidente mi stava accompagnando a scuola e lei è morta, io no! Mi sento molto spesso io la causa di tutto ciò. –concluse con lo sguardo verso il basso, torturandosi le mani.-
Bree: Non devi dire così Zayn, non è stata colpa sua, doveva andar così. Non siamo noi a scrivere il nostro destino.
Zayn: Hai ragione! Andiamo a guardare le stelle?
Bree:Certo.-ci stendemmo sulla coperta appoggiata sulla sabbia e iniziammo ad inventare storie sulle stelle e le costellazioni. Poi d’un tratto vedemmo passare una stella cadente. In silenzio entrambi affidammo i nostri desideri a quella cometa, sperando li portasse direttamente a colui che aveva scritto il nostro destino.-Sai, ogni volta, ogni stella, ogni bracciale...porta con sé un unico desiderio!
Zayn: Shh...Non lo dire, se no non si realizza!!
Bree:Prendimi!-mi alzai ed iniziai a correre seguita da lui. Facemmo un sacco di strada io ero veloce, ma lui più di me. Infatti poco dopo mi acchiappò e mi fece sdraiare sulla sabbia.- Idiota i capelli!!
Zayn: Oh beh visto che il solletico non funziona, posso provare con lo scompigliarti i capelli e riempirli di sabbia?
Bree: Ti prego noooo! Giuro che faccio quello che vorrai!- la situazione era alquanto imbarazzante, io sdraiata per terra, lui a cavalcioni su di me. Provai ad alzarmi, i miei occhi si persero nei suoi, arrossì. Mi baciò. Il secondo bacio, un bellissimo bacio, passionale. Mi mordeva il labbro inferiore, io il suo superiore. Le nostre lingue danzavano allegre unite dal ritmo del mare. In quella notte stellata e fredda, quel bacio scaldò entrambi. Ci staccammo e rimanemmo un po’ ognuno perso nello sguardo dell’altra. Dopo di ché ci alzammo e cercammo di eliminare i granelli di sabbia che avevamo addosso, li avevo ovunque! Raggiungemmo il nostro chalet e raccogliemmo le nostre cose. Si erano fatte le tre e noi non ce ne eravamo neanche accorti. Continuammo a dire cavolate come se niente fosse. Poi, quando presi la macchina fotografica ebbi un’idea.
-Ally, vuole vedere una foto bella, perché non gliela diamo?- affermai con un sorrisetto malizioso.-
-Baciami!- e non appena Zayn pronunciò quella parola, cliccai sull’autoscatto e diedi un bacio a stampo a Zayn, flesh! Quella foto, quel momento rimasero indelebili per me. Mise il cestino con la roba dentro nel cruscotto della moto e partimmo.
Bree: Zayn,ma se Ally mette quella foto su facebook?
Zayn: A me non importa, a te?
Bree: No! Ma se qualche ragazza si arrabbia?
Zayn: Non ti preoccupare! Me la vedo io!! Bree, avevi detto che avresti fatto ciò che volevo, giusto?
Bree: Credo di si!
Zayn: Tagliati i capelli, ti prego!
Bree: scordatelo! Levatelo proprio dalla testa.
La moto sfrecciava veloce nella notte, senza nessuno che disturbava il nostro passaggio. Poi un semaforo, era ferma un’altra macchina decappottabile, con due amanti che  si baciavano. Si staccarono, i due ci guardarono, Zayn partì a tutta velocità, senza aspettare che il semaforo diventasse verde. Correva troppo, avevo paura, troppa! Inutile gridargli di fermarsi, che avevo paura, non mi ascoltava. Arrivammo a casa mia in un lampo. Si fermò.
-Scendi.-mi urlò.
Bree: Zayn che cazzo ti viene? Potevamo fare un incidente! Che cazzo ti ha preso? Zayn rispondimi cazzo.
Zayn: Era... era... quella puttana era...non posso, non ce la faccio!
Bree: Non capisco... Ma merito una spiegazione!
Zayn: Hai ragione...Bridget quella donna in quella macchina era-deglutì- mia madre. Ma quell’uomo non era mio padre! Era  l’ex- non ce la faceva era visibilmente sconvolto.-
Bree: Lascia stare, vieni! Togliti il casco e siediti qui!-c’era una piazzetta fuori casa mia e così ci sedemmo su una panchina. Si calmò prima un  po’ e poi mi disse che quell’uomo era  l’ex di Marienne, sua sorella. Mi chiese di abbracciarlo, lo strinsi forte a me e gli accarezzai i capelli. Si era reso debole davanti a me e io l’avevo fatto sfogare. Entrambi quella notte facemmo molti progressi. Aspettai che si calmò del tutto e lo feci andare via, mi chiese scusa e poi mi ringraziò di tutto. Gli dissi che sia le scuse che i ringraziamenti non servivano. Ci salutammo con un bacio sulla guancia e ognuno rientrò nella propria abitazione. Mi gettai sul letto, guardai le foto, dalla prima che scattammo al mare tempo fa, all’ultima, il nostro bacio! Non capivo, un ragazzo, da un giorno all’altro, poteva diventare così importante per me? Io neanche lo conoscevo prima e quella sera ebbi il mio primo appuntamento con lui, e c’eravamo pure baciati. Due volte e per totale tre volte! Mi stavo innamorando? Oh beh no di certo ,io con l’amore avevo chiuso.
#Zayn.
Non potevo ancora credere che quella puttana di mia madre se la faceva con quello stronzo dell’ex di Marienne! Stavano insultando il nome di mia sorella e io non potevo permetterlo! Bridget mi aveva calmato un po’, ma quella notte di rientrare a casa non ne volli proprio sapere! E così andai nell’unico posto in cui potevo sfogarmi davvero: la serra. Quando tutti mi videro si meravigliarono molto, alcuni mi domandarono che fine avessi fatto, perché non mi ero più presentato lì e roba simile. Risposi che avevo avuto da fare. Vinsi ben tre corse quella sera, con il totale di trecento euro, altro che pranzo ora che avrei potuto offrire a Bree. Poi uno sguardo e la vidi:  Quei capelli biondo cenere, corti come sempre che le affidavano quel tocco sexy, le corniciavano il viso. Quegli occhi azzurri, così maliziosi, che con uno sguardo ti fanno capire che ti vuole portare a letto. Quel fisico  da coniglietta di Play boy, le solite minigonne inquinali, soliti top poco coprenti, era proprio lei ed era tornata! Jennifer, la mia prima volta. Avevo sedici anni, volevo una storia seria. Mi portò a letto, mi spogliò, persi con lei la mia verginità. Per i primi tempi uscivamo insieme, scopavamo ogni notte. Poi scoprì che stava con uno più grande, un militare. Quest’ultimo ci scoprì, mi fece male e se la portò via. Ora era tornata, cosa voleva? Si avvicinava sempre di più, sempre con quello sguardo malizioso. Eccola qui, Jennifer era tornata.
Zayn: Cosa ci fai qui?
Jenny: L’ho lasciato, ce l’ho fatta e sono scappata! Avevo bisogno di voi, delle mie vecchie abitudini, di te!
Zayn:Dove ti ha portato per tutto questo tempo?
Jenny:Irlanda... Dai Zayn, ho voglia di scopare, e anche tu credo! Vieni, sto in un hotel mozzafiato.
Inizialmente ci pensai su, ma alla fine presi, come al solito, la decisione sbagliata e la seguì. Andai in quell’hotel e scopai con lei tutta la notte. Ma ora quello esperto ero io, non lei! Ma era come se non c’era più sfizio, ma nonostante tutto quella notte riuscì a non pensare a niente, solo a scopare, come non facevo da tempo! Mi dimenticai di tutto e di tutti, ma specialmente di Bree! Le avevo promesso che la sarei andata a prendere a scuola, e invece quando lei uscì io stavo ancora dormendo nel letto con Jennifer.
#Bree.
Bree:Non lo so Ally, mi aveva detto Zayn che mi veniva a prendere, ma di lui non c’è traccia.
Ally: Tesoro, Niall sta arrivando ma sta con la moto, come facciamo?
Bree:Non preoccuparti, torno a piedi o col pullman!
Ally:Prova a chiamarlo,no?
Bree: Ally, non preoccuparti! Ci sentiamo quando arrivo a casa.
Quella preoccupata in realtà ero io! Non avevo raccontato nulla ai miei amici della notte precedente, ma era preoccupata che Zayn avesse potuto fare qualche cazzata! Forse aveva ragione ally, lo avrei dovuto chiamare. Ci provai, ma era spento! Niente da fare. Decisi di distrarmi un po’ ,così misi le auricolari e mi persi osservando la vita mondana di New York. I bambini che correvano all’uscita della scuola;gli innamorati che camminavano mano nella mano raccontandosi i sogni per il loro futuro insieme; le amiche che spettegolano sul buffo abbigliamento di qualcuno o che parlano dei loro idoli; poi c’è il ragazzo solitario, chiuso in se stesso in un angolo che minaccia chiunque osi disturbarlo,animali compresi; in un angolo invece c’è quella ragazza con il blocchetto e la penna in mano. Una ragazza semplice e normale all’apparenza, ma che magari nasconde sotto quella felpa, i segni di tutti i suoi problemi. E poi c’ero io,che cercavo il senso della mia vita, senza trovarlo. La maggior parte delle persone vive per trovare la sua anima gemella, io non la troverò mai!  Arrivai a casa, avvisai Ally e mi fiondai nel letto. Controllai il cellulare, di Zayn neanche la traccia, entrai su facebook, zero totale, tranne le foto che pubblicò Ally. Le salvai tutte, compresa quella del bacio, che continuavo a guardare e a chiedermi perché.
Passò il pomeriggio, il giorno seguente...Ma di Zayn neanche la traccia. Quella sera andammo in discoteca con la nostra comitiva, ma lui non venne. Tornai a casa, ma sentivo delle voci.
Bree: Hazzaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! Cosa ci fai tu qui??- Hazza, era mio cugino, l’unico mio parente che considero davvero tale. E’ il figlio della sorella di mia madre, i genitori sono in galera per spaccio di droga e lui gira il mondo. Mi è sempre stato vicino, finché è diventato maggiorenne ed è partito alla scoperta del mondo, ora viveva a Miami!
Hazza: Sono venuto a stare un po’ qui! Ho affittato l’appartamento qui vicino, sono con la mia ragazza, Sarah!
Sharon: No Harry Edward Styles che mette la testa a posto?
Hazza: Eh cara cuginetta, tutto può succedere! Sai, questa ragazza è meravigliosa, mi ha cambiato tantissimo. Domani ve la farò conoscere.
Bree: E così ti sei dimenticato di Ally?- prima che Harry partiva, erano scopamici!
Hazza: Ho finito con quelle cose lì! Tu piuttosto, cerca di tornare prima a casa!
Sharon: E’ inutile, è una anno che provo a dirglielo, niente!
Bree: Ho diciassette anni, sto solo vivendo!
Hazza:Okay, ora me ne vado ,notte cuginette.
La mattina seguente mi svegliai con la colazione a letto e con Harry che mi cantava la nostra canzone. Era bravissimo a cantare! Mi accompagnò lui a scuola con la sua auto e mi venne anche a prendere.Conobbi Sarah, era davvero magnifica quella ragazza! Di Zayn non ebbi notizie, neanche un messaggio. Niall mi disse che non lo sentiva anche lui da quel giorno.  Ero sempre più in pensiero! Poi quella sera lo vidi.
Eravamo andati in quella discoteca sulla centosessantottesima, Harry era venuto con me , Sarah me lo concesse. Rivide Ally, si abbracciarono come due vecchi amici, entrambi cambiati oramai. Ballai tutta la sera con Harry, ci divertimmo un mondo, poi mi girai, uno sguardo, quegli occhi! Li avrei riconosciuti in un posto con diecimila persone, senza luci e con il vapore, era lui! Ballava con una ragazza, bionda,alta,figa,maliziosa,bona! Mi sentì come gelosa d’un tratto e non capivo perché. Aveva trovato una ragazza, poteva anche dirmelo, invece di farmi penare per tre giorni, ed io la stupida che si preoccupava, mentre quello chiavava come  un cammello. Uscì fuori di quel posto, sentivo mancarmi l’aria. Una voce, quella voce.
Zayn: Che ci fai qui fuori, ti prenderai una bronchite
Bree:OH quarda un po’ ora sei tu a preoccuparti!
Zayn:Mi dispiace non essermi fatto più vivo.
Bree: Oh figurati, vedo che eri molto impegnato con la tua nuova ragazza.
Zayn: Beh, anche tu ti sei data subito da fare eh? Quel ricciolino è carino
Bree:Si ed è mio cugino! E anche se è tornato per stare con me, in questi giorni sono stata assiduamente a telefono e al computer per capire che fine avevi fatto, avevo paura per te! E tu invece, stavi scopando con la tua coniglietta di playboy!
Zayn: Non ti ho chiesto niente io!
Bree: Vaffanculo Zayn.
-To be continued.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Chapter seven. ***


“Se giudicate la gente, non avrete mai il tempo di amarla.”
                                                                                                                                                  Madre Teresa di Calcutta.
In classe era una tale noia, dopo che hai finito tutte le interrogazioni sembra quasi inutile andarci, ma purtroppo devi! Ally, mi passò un bigliettino: “Stasera andiamo alla Fuego Night, ci saranno anche Zayn e la coniglietta. Sei dei nostri?” Risposi con un “ovvio” e ritornai a cercare di ascoltare quello che la professoressa di letteratura latina si divertiva a spiegare. Parlavamo di Catullo, che scrisse la poesia Odi et Amo. Questa poesia è diretta alla sua amata, che in alcuni momenti ama e in altri odia a causa del suo comportamento. Questa donna,infatti, lo tradiva. Ma secondo Catullo l’amore era un patto eterno che sanciva fedeltà, e il tradimento appunto era come un’infrazione di questo patto. Il suo amore per quella donna, però, era troppo grande da  non permettergli di odiarla con tutto se stesso. Mi stavo proprio perdendo in quella lezione, perché era  impensabile che ci fossero uomini legati da un tale sentimento, così grande e così forte, da oltrepassare tutte le difficoltà e soprattutto i tradimenti. Il tradimento era qualcosa che non concepivo, a parer mio non esisteva cosa più brutta e codarda. La campanella, però ,suonò e tornai alla vita reale, non quella del I secolo a.C, ma quella del ventunesimo secolo d.C e il mondo era un tantino cambiato. L’amore? Cos’era? Il mondo era composto esclusivamente da coppiette nate dall’istinto di accoppiarsi, o da semplici giovani che in una notte consumano le proprie esperienze, dimenticandosi il giorno seguente, di chi fosse il letto che li ospitava! Altro che filtri d’amore, di poesie dettate dall’amore per la propria donna, altro che grandi e forti sentimenti, solo istinti! Come i cani, solo che evidentemente quest’ultimi avevano più sentimenti di noi oramai. Uscimmo da scuola e come da una settimana ormai, ad aspettarmi c’erano Harry e Sarah, mentre per Ally c’era Niall. Quest’ultimo era ancora un ottimo amico di Zayn, anche se non riusciva a spiegarsi il suo atteggiamento, in realtà nessuno ci riusciva. Io avevo smesso, da quella sera in discoteca in cui lo mandai gentilmente a quel paese, aveva smesso di occupare una parte del mio cervello. Anche se senza volerlo quando lo vedevo insieme a quella coniglietta di payboy, visto che uscivano sempre con noi, mi dava un po’ fastidio. Quel pomeriggio io ed Ally andammo al centro commerciale ad acquistare qualche abito per la sera. Io comprai un vestitino, composto dalla parte che copriva il seno tutta ricamata di pizzo, avanti ed indietro, poi sotto il seno c’era un fiorellino e si apriva una gonna a balze di velo, che finiva poco dopo sotto il sedere. Acquistai anche il copri spalle e delle scarpe con i tacchi, beige ed altissime. Ally acquistò un abito con una sottoveste e sopra tutto ricamato di pizzo, bianco con decolté uguali. Ci preparammo a casa mia e verso le 22 ci venne a prendere Niall. Fuori la discoteca mi venne un’idea.
Bree: Ho voglia di fare un gioco. Ora che entriamo tu devi indicarmi il ragazzo più figo della festa, sia del piano di sopra che di sotto, io scommetto la mia piastra per ricci e lisci che ci ballo insieme, lo bacio e riesco ad ottenere il suo numero di cellulare!
Ally: Beh se in gioco c’è la tua piastra accetto, subito!
Entrammo, la musica era altissima come sempre e i ragazzi ubriachi si dimenavano come scimmie in calore sulla pista da ballo. Ally, dopo circa dieci minuti, mi indicò un ragazzo al nostro stesso piano. Era alto, almeno un metro e novanta, aveva i capelli castani acconciati con un ciuffo perfetto e un fisico dal classico giocatore di basket. Gli occhi castani, e un abbigliamento da figo proprio. In effetti era il ragazzo più bello dell’intero locale, la mia amica aveva ottimi gusti, andava detto. Non persi tempo e sotto gli occhi dei miei amici, compresi Zayn e coniglietta, mi fiondai subito vicino a questo ragazzo. Iniziai a ballare nel modo più sensuale che conoscevo,sfoderando il fisico di cui tanto mi vantavo e il mio  piano sembrava funzionare. Bastò qualche passo, qualche mossa con i capelli, qualche occhiatina e il tipo già stava ballando al mio fianco.
- Vieni, balliamo.-gli sussurrai nell’orecchio  e ci spostammo proprio a fianco dei miei amici, per dimostrare ad Ally la mia vittoria, quest’ultima sorrideva entusiasta e un po’ amareggiata per la piastra che sapeva di aver ormai perso. Portai le braccia al collo di questo ragazzo e lui mise le mani sui miei fianchi, per un attimo mi ricordai di Zayn, ma scacciai subito quell’idea dalla mente.
-Piacere Step.-mi disse mentre ballavamo.-
-Bree, molto lieta.-risposi sempre sorridendogli.
Stavo per baciarlo, ma sentii qualcuno che mi tirava per un braccio.
#Zayn.
Erano passati ormai svariati giorni da quando Jennifer era tornata. Ci eravamo messi insieme, io ero andato a stare da lei, non volevo tornare a casa. Dopo una litigata in discoteca non scambiai più una parola con Bree, che stranamente mi mancava da matti. Era assurdo, stavo finalmente serenamente con Jenny, eppure sentivo che tra di noi nulla era più lo stesso, lei non mi attraeva più, i miei pensieri erano tormentati da quella ragazza dai neri capelli, gli occhi verdi e delle labbra che mandano in ecstasy. Eravamo in quella discoteca da una ventina di minuti e Bree già si era data alla pazza gioia, d’un tratto si avvicinò al nostro gruppo con un ragazzo che le stava alle calcagna. Sorrideva ad Ally e era attaccata a questo ragazzo come una cozza, non poteva farlo! Non davanti a me. Senza pensarci ulteriormente, la presi per un braccio e la portai fuori con me.
Bree: Cioè no ma sei pazzo? Mi stai facendo perdere una scommessa importante, fammi rientrare.
Zayn:Chi è quello?
Bree: Che t’importa!
Zayn: Come che m’importa Bree, devo vedere con chi balli!
Bree: Non sono affari tuoi! Quando ti sei messo con miss coniglietta di playboy non mi sembra di averti fatto un interrogatorio sul suo albero genealogico , oppure che ti abbia chiesto il 730. Ora gentilmente dovrei tornare alla mia serata senza che tu rompa più i coglioni. E ricorda che i nostri amici sono amici, ma io e te siamo semplici conoscenti, non puoi fungerti da padre verso di me.
Zayn: Io non provo niente per lei!
BreE: Problemi tuoi! Buona serata.-e con tali parole,accompagnate da una fredda espressione in viso mi lasciò fuori quel terrazzo, spiazzato a tal punto che non riuscivo a ragionare. Ma una cosa l’avevo capita: dovevo lasciare Jenny e far di tutto per tornare con Bree ai tempi passati, ormai rovinati dalla mia stessa mano, la mano che però riaggiusterà tutto! Sarebbe l’ultima cosa che avrei fatto. Cercai Jenny.
Zayn:Jè, devo parlarti. Da quando te ne sei andata sono successe varie cose. Ho conosciuto tante persone, ho fatto varie esperienze, sono cresciuto soprattutto. Adesso non sono più quel  Zayn che ero prima che tu partissi, a  me non basta più una scopata per star bene, io ora sento la necessità di star vicino ad una donna che amo per davvero, senza farci necessariamente del sesso, anche se è del buon sesso. Voglio una ragazza a cui mandare il messaggio del buongiorno e della buona notte, una ragazza da abbracciare nei momenti no della vita, una ragazza che mi sappia consolare quando ne sento il bisogno. Per carità Jenny, io ti voglio bene e per te proverò sempre affetto per quello che abbiamo condiviso in passato, e provo gratitudine nei tuoi confronti perché mi hai ospitato a casa tua, ma
Jenny: Ti sei innamorato.-spezzò il mio discorso.- della mora dagli occhi verdi. E’ tutta la sera che la mangi con gli occhi, per non parlare delle precedenti sere in cui siamo usciti anche con lei. Ma del resto è normale, come io ho voluto inseguire quel che credevo fosse il mio destino tu devi seguire il tuo. Sappi che io ci sono sempre, anche ora se vuoi continuare a stare da me, per me no problem.
Zayn: Non credo sia una cosa, come dire...normale! Comunque grazie di tutto, davvero!
Jenny: Hai ragione, credo! E di cosa, vieni balliamo.
#Bree.
Io non potevo credere che quell’essere poteva comportarsi davvero in quel modo. Cercare di rovinarmi la serata e rischiare di farmi perdere la scommessa solo per dirmi che non provava nulla per miss coniglietta, come se poi non si notasse dieci miglia lontane. E poi, si permetteva anche di farmi l’interrogatorio! Bello stronzo. Cercai Step, ed era dove lo avevo lasciato che mi aspettava. Riprendemmo a ballare, mi ricordai della promessa e così dopo qualche minuto lo baciai, passionalmente, ma era un bacio privo di senso, del resto era una semplice scommessa. Ci andammo a sedere e ci scambiammo i numeri di cellulare e poi... ognuno per la sua strada, sapendo che non ci saremmo mai più rivisti. Ritornai da Ally, con il numero di cellulare, lei mi aveva vista ballare e baciarmi col tipo e quindi la mia piastra era ancora salva. Ballai per il resto della serata con i miei amici, con sconosciuti, mi divertì da morire finché non arrivò l’ora di rientrare a casa. Erano le 4:00, Harry mi aspettava sveglio nel mio salotto, nonostante avesse una casa, doveva sempre prendersi la tazza di the con i biscotti con me, se no non riusciva a dormire. Avevo un cugino pazzo? Beh...lo sapevo. Gli raccontai un po’ tutta la situazione con Zayn, e dato che era un ottimo regista, profetizzò che lui era innamorato di me e saremmo finiti insieme. Sputai quasi tutto il the per terra dalle risate che quell’ipotesi mi provocò.  Andai a dormire, quando ormai erano le cinque e avevo solo un’ora per dormire.
Che avrei cambiato stazione? Prima o poi l’avrei fatto, più poi che prima, sicuramente.Soliti preparativi mattutini ed Hazza mi accompagnò a scuola con Ally. Ormai la vespa non la prendevamo più perché lei al ritorno andava con Niall ed Hazza mi dava sempre un passaggio visto che lavorava vicino scuola mia. Mentre andavamo a scuola e ci fermammo ad un semaforo venimmo affiancati da una moto. Mi girai, quegli occhi, era lui!
Zayn: Usciamo insieme stasera?
Una rumorosa risata fuoriuscì dalle mie labbra, prima di chiudere il finestrino ed accendere lo stereo; Just the way you are, ovvio! Credo di non aver mai dimenticato lo sguardo di Zayn, che rimase sulla moto con uno sguardo interdetto tra l’imbarazzato e il divertito. Quella giornata sì che era iniziata bene. Zaini in spalla, scendemmo dall’auto e aspettammo Lou e Liam fuori scuola. Dopo il suono della terza campanella, come d’abitudine varcammo la porta d’ingresso dell’inferno e ci dirigemmo verso l’interno. Quella mattina nel corridoio mi fissavano tutti e davvero non capivo il motivo. Quando però entrai in classe e raggiunsi il mio banco capì il motivo. C’era un mazzo di rose rosse con un biglietto vicino.
Esci con me stasera?”-citava il biglietto, poi dietro era firmato ZAYN. I suoi piani, ovvio che non li capivo. Ci baciamo, lo consolo, sparisce per tre giorni, torna, lo mando a quel paese, si fidanza, mi fa il terzo grado, mi chiede di uscire, e mi manda delle rose. Ally però chiarì i miei dubbi raccontandomi che aveva rotto con miss coniglietta per recuperare quel che aveva perso con me, quindi ora le cose si facevano molto più divertenti. Quando uscimmo da scuola, vidi che Zayn era lì fuori con la moto, così mi avvicinai coi fiori in mano e un sorriso raggiante, davvero credeva che accettassi.
Bree: rose rosse, davvero?-dicendo ciò posai le rose sulla sua moto.-non le ho buttate perché non mi piace sprecare le cose. Regalale a miss coniglietta. Buona giornata!- e continuando così, salii nell’auto di Harry che mi guardava soddisfatto.
stasera andiamo a ballare, vero? Ho già in mente una nuova scommessa figa, sempre lo stesso premio.xx”
“Il tempo che mi organizzo e ti faccio sapere. Xx “
Un piano infallibile il mio, baciarmi il fotografo. Perché? Oh beh semplice voglia di far ingelosire da matti Zayn. Lui sapeva che amavo stare sotto l’obiettivo e beh un fotografo era la preda perfetta per quella serata. Alla fine decidemmo per una nuova discoteca, carina e c’era proprio l’inaugurazione quindi il ciò implicava fotografo in assoluto. Sentii la porta aprirsi, segno che mia sorella era in casa. La raggiunsi, aveva un sorriso smagliante. Mi sedetti su uno sgabello in cucina e le chiesi com’era andata la giornata.
-Sai, Jeremy ci ha prenotato una vacanza di ben  un mese a Londra, sai per festeggiare i sette anni di fidanzamento. Però io non vorrei lasciarti sola.-mi disse Sharon d’un tratto, rabbuiandosi in volto. Trascorrere il Natale a Londra era sempre stato il suo sogno, non potevo assolutamente impedirle di partire.-
-Oh ma vai. È sempre stato il tuo sogno! Non penarti per me, ci sarà Ally qui! Però portami qualche vestito quando torni mi raccomando.-le dissi con un sorriso radiante.
-Ti amo sorellina! Partiremo domani!-mi disse, ritrovando il suo bellissimo sorriso.
Il mio telefono squillò, era il numero di Ally, segno che dovevo scendere di casa. Quando arrivai giù, c’era la decappottabile di Niall, e al suo interno vi era Zayn che faceva foto ad Ally e Niall. Entrai sedendomi dietro vicino a Zayn. Dissi loro che quella sera non avevo voglia di essere fotografata. Trascorsi tutto il tempo del viaggio guardando fuori dal finestrino e immaginando la serata che avrei trascorso. Quando arrivammo, rinfrescai la memoria di Ally dicendole della scommessa e ci fiondammo all’interno. Prima di entrare il fotografo scattava foto a tutti quelli che entravano, ottimo. Mi scattai la foto con i miei amici, dopo di ché mi avvicinai al fotografo e gli chiesi nell’orecchio se poteva fare una foto singola a me. Sul volto di Zayn si leggeva rabbia,sul volto di Niallconfusione, su quello di Allyrassegnazione; aveva perso di nuovo la scommessa. Dopo avermi fotografata il tipo mi si avvicinò.
-Sei un’ottima modella per le mie fotografie, sai?- mi disse avvicinandosi.. che ne dici se stasera ti faccio un bel servizio fotogafico?-
-Ne sarei onorata. Piacere Bree.-dissi stringendo la sua mano.-
-Josh, piacere.- mi disse. Era carino, abbastanza alto, ciuffo come Zayn, camicia a quadri, jeans e giacca scuri. Entrammo insieme ai miei amici, presentai Josh ad Ally, come il fotografo ufficiale della serata. Beh come inizio non c’era male. Dopo numerosi scatti ci baciammo e lui mi lasciò il numero di telefono. Quando uscimmo dal locale Zayn era in compagnia di una biondina mezza nuda, ubriaco fradicio. Niall lo aiutò a staccarsi dalla bionda e a salire in macchina. Si sedette dietro, al mio fianco.
Zayn: Perché ti sei fatta fotografare da quello?
Bree: Perché era un bravo fotografo e mi aveva chiesto gentilmente di posare per lui.
Zayn: Perché l’hai baciato?
Bree:Perché mi andava di farlo.
Zayn:Perché...-lo interruppi.-
Bree: Non ti devo dare alcuna spiegazione.
Mentre la voce dei The Calling cantava Wherever you will go, Zayn si addormentò mentre io cercavo di dare un senso a quello che stavo facendo negli ultimi giorni. Non riuscivo a spiegarmi cosa stavo diventando. In un anno di discoteche varie non avevo mai baciato un ragazzo, mai ballato con un ragazzo. Mentre ora scommettevo su chi riuscivo a baciare. Dato che era Sabato, e il giorno seguente non c’era scuola, chiesi ad Ally di rimanere a dormire da me. Quando arrivammo a casa e ci stendemmo sul letto iniziammo a parlare. Quando dormivamo insieme finiva sempre così, trascorrevamo tutta la notte a chiacchierare.
Ally: Bree,posso chiederti cosa stai diventando? Una vecchia me?
Bree: Cosa intendi Ally?
Ally: Ti baci ogni sera un ragazzo diverso, balli con i ragazzi. Prima non eri così. Perché lo fai?
Bree: Ally, sei stata così per diciassette anni di vita e non ti ho mai detto niente, perché ora richiami me?
Ally: Proprio perché ci sono passata e non voglio che fai i miei errori.
Bree:Non lo so, ok? Non so neanche io cosa sto facendo.
Ally :Rimpiazzi Zayn, semplice.
Bree:- una fragorosa risata uscì dalle mie labbra.-Ma non dire baggianate Ally. Buona notte.
Cher Lloyd che cantava want you back nel mio soggiorno. Cosa accadeva? Mi svegliai di soprassalto. Vidi l’orario sul display del cellulare, mezzogiorno. Mia sorella quindi era partita. E di chi erano quelle voci che cantavano? Raggiunsi il soggiorno, tutta addormentata, con il leggins e la maglia larga che usavo per dormire, e ne rimasi abbastanza sconvolta: Zayn e Niall che cantavano e ballavano come scimmie. Ally che preparava delle fette biscottate al burro di arachidi. La casa sotto sopra.
-Cosa cazzo succede qui?-urlai come una pazza attirando l’attenzione delle scimmie verso di me.-
-Ben sveglia principessa.-mi disse Zayn.-
-Buongiorno Panda.-disse Niall ammiccando al mio trucco sbavato.-
- Signorina Allison Smith tu ora mi dici: cosa cazzo stai facendo, perché cazzo queste scimmie sono nel mio soggiorno e che cazzo sta succedendo, porca puttana!- strillai presa da un attacco di pura isteria.
-Wow Bree, in diciassette anni di vita non ti ho mai sentita pronunciare tutte queste brutte parole insieme! Comunque tua sorella mi ha detto che partiva e mi ha ringraziato perché per il prossimo mese starò da te, allora ho pensato che non me l’avessi detto per qualche assurdo motivo, e così per farti capire che sono felice di stare da te ho organizzato una festicciola di inizio del nostro mese di vita insieme. Stanno arrivando anche Harry e Sarah, Louis ed Eleanor e Liam e Danielle. Sto preparando la colazione.-disse la mia amica sorridendo più che mai. Poverina non sapeva cosa le aspettava.-
-To be continued.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Chapter eight. ***


“Aver voglia di vivere,volare,precipitare... Ma sentire tutto.”
                                                                                                                             Alessandra Amoroso.
-Zayn non sa dove andare, a casa non vuole tornare. Ora lo sta ospitando Niall da lui ma all’insaputa dei genitori. I signori Horan non approverebbero e lo direbbero di sicuro ai signori Malik.-mi raccontò Ally davanti le nostre tazze fumati di cioccolata calda. Eravamo andate a prendere una cioccolata calda da Sally’s. Fuori diluviava e non sapendo dove andare per non starcene a casa quel pomeriggio ci rifuggiamo lì. Sally era una signora dai rossi capelli, sulla cinquantina di anni,che ci conosceva da un anno circa.
-Interessante.- affermai dimostrando il mio grande interesse per  quello che stava dicendo la mia migliore amica.
-E beh, un po’ di cuore?.-mi implorò quasi Ally.-
-Puoi scordartelo, neanche se mi pagassero.
Fuori smise di piovere e così ci incamminammo per la New York glaciale di Dicembre. Era passata una settimana da quando mia sorella era partita, e in realtà non ospitavo Ally da me,ma ospitavo Niall, Ally e Zayn, dato che si piazzavano sempre da me.  Con quest’ultimo la situazione era stabile. Io baciavo qualche ragazzo, lui baciava qualche ragazza, parlavamo solo per offenderci. Figurarsi se l’avessi ospitato mai da me. Il freddo mi colpì giusto in faccia, come se una spada avesse trafitto il mio volto. Le gote subito mi si arrossirono e sentì il mio corpo bloccato. Odiavo il freddo, ma soprattutto quel periodo dell’anno. Il Natale ormai era alle porte e quella festa mi riportava alla mente ricordi troppo brutti e dolorosi. I Natali passati con la mia famiglia erano stati sempre un inferno. Mio padre rientrava la Vigilia di Natale tardi di sera e ci picchiava sempre molto. Il giorno di Natale lo trascorrevamo a casa sotto le urla delle liti dei miei genitori. Le mie amichette parlavano di Babbo Natale, di alberi di Natale, di Presepe. Noi non potevamo farlo! Noi venivamo picchiate se lo avessimo fatto, come successe un anno. Ally mi abbracciò, come se lo avesse capito che stavo ricordando il mio passato. Questo era il bello della nostra amicizia, ci capivamo senza parole. A rovinar questo bellissimo momento furono i due coglioni patentati che ci vennero incontro sorridendo. Niall pregò Ally di andare da lui visto che aveva casa libera, e dopo il mio permesso Ally accettò, lasciando me nelle mani del Pakistano.
Zayn: che facciamo?
Bree: Che fai Zayn, che fai! Tu sei una persona, io un’altra.
Zayn:Dai voglio passare un po’ di tempo con te! Tregua?
Bree: D’accordo. Che si fa quindi?
Zayn: Saliamo su quella gru?
Bree: Zayn, devo accendere il gps per trovare il tuo cervello?
Zayn: dai, falla ogni tanto una cazzata! Vivi Bree vivi!
Bree: Ok!
In pratica stavano costruendo delle abitazioni e c’era una gru, quelle macchine dei muratori altissime. Ed io non potevo credere di aver accettato di fare una tale pazzia. Il cantiere era chiuso e quindi ipoteticamente dovevamo scavalcare. Ma io ovviamente non ne ero capace. Non ero mai stata un maschiaccio, ero sempre stata una ragazzina per bene e quindi non avevo mai fatto tali cose. Allora Zayn ,intuendo che  non sapevo scavalcare, saltò al di là del cantiere e mi prese in braccio facendomi oltrepassare la ringhiera. Mi prese per mano e iniziò a correre. Odiavo correre, odiavo il fango che calpestai con le mie bellissime e nuove ballerine di Jimmy Choo, odiavo che tutto quello che stavo facendo mi faceva divertire, odiavo divertirmi con Zayn. Purtroppo solo lui sapeva farmi divertire in quel modo, nessuno ci riusciva come lui!  Ridevamo come pazzi mentre raggiungevamo quella macchina, poi una volta arrivati iniziammo a salire la scala che c’era per arrivare lì in alto. Devo dire che una volta arrivata lassù  non ero mai stata così felice. Era come se avessi potuto toccare il cielo con le dita. Le nuvole grigie sembravano essere a pochi centimetri di distanza. Gli uccelli che volavano in quel grigio cielo ti passavano vicino cinguettando e facendo sembrare che volassi con loro. Poi il vento, che scompigliava i miei capelli facendoli volare da tutti i lati. Era tutto così dannatamente bello, e potevo ringraziare solo Zayn per quel bellissimo spettacolo. Sentii delle  braccia cingermi il bacino da dietro, posando le mani sui miei fianchi. Sentivo il suo fiato sul collo, mentre con il mento si faceva spazio sulla mia spalla spostando i miei capelli. Dei brividi si estesero su tutto il mio corpo, solo lui poteva farmi provare quelle dannate sensazioni. Quelle sensazioni che provai al mare quella sera, al poligono di tiro quella mattina. Solo con lui. Il vento oltrepassava i nostri corpi, e come al solito i miei capelli finivano sul suo volto e ci faceva ridere come due pazzi. Ma non c’importava di niente ci stavamo divertendo, era uno dei momenti più belli che avevo trascorso in diciassette anni di vita. Mi girai, per guardarlo in faccia. Avevo un sorriso smagliante a trentadue denti, anche lui sorrideva, ma non con il suo solito sorriso beffardo, ma come si sorride alla sorella più piccola, ad un cagnolino, un sorriso dolce, tenero. 
- Grazie.- sussurrai più  a me stessa che a lui.
-Grazie a te.-rispose lui sempre sorridendo.
I nostri corpi erano vicinissimi e come accadeva sempre quando ci guardavamo mi persi in quelle iridi così profonde e piene di segreti. Mi persi talmente tanto, da non riuscire a capire ciò che stava accadendo. Zayn si avvicinava sempre di più al mio volto, ed io non facevo niente per bloccarlo. Le nostre labbra si unirono, e come sempre quel vortice di passione si diffuse nel mio stomaco, tutti le chiamavano farfalle. Io le chiamavo api che dovevano essere uccise, sterminate. Ci staccammo e rimanemmo ancora per un bel po’ persi in quell’abbraccio, l’uno perso nello sguardo dell’altra. Io ero molto più bassa ed esile di Zayn e tra le sue braccia mi sentivo dannatamente protetta. Per non parlare di quel profumo, mi faceva perdere la testa. Zayn Malik non mi piaceva! Ok era dannatamente bello,sexy, perfetto. Mi faceva stare bene, sorridere. Tra le sue braccia mi sentivo protetta. Ma tutto ciò non significava che mi piaceva o che addirittura mi stavo innamorando di lui.
Delle gocce, delle fottutissime gocce! Pioveva!
Bree: Oh no cazzo, i miei capelli!
Zayn:Ora non possiamo neanche scendere o merda!
Bree:Perché?
Zayn:Sei pazza? I gradini sono tutti bagnati, se solo facessimo un passo ci catapulteremo giù.
Bree:Merda!!!!
Zayn: Dai Bree tranquilla. Vieni siediti.
Si sedette per terra, e credeva che anche io mi sedessi per davvero vicino a lui. Mi alzai il cappuccio, maledicendo Zayn e me stessa per avergli dato ascolto. La pioggia sembrava non voler cessare e così fui costretta a sedermi vicino Pakistan boy.
Zayn: Sasso carta forbici.
Bree: Che cazzo dici?
 
E così, mentre la pioggia continuava a cadere dal cielo, i due giovani si divertirono come bambini a giocare a quello stupido gioco. Bridget si sentiva felice, spensierata. Zayn si sentiva tranquillo e felice come non lo era da tempo. Oh beh, il destino ci aveva messo la sua mano con la pioggia, ma senza lo zampino dei due cupidi, Niall ed Ally, i due giovani non sarebbero mai saliti li sopra, dove firmarono la loro condanna per l’eternità.
#Bree.
E così dopo due ore trascorse a pochi centimetri dal cielo, la pioggia cessò  e Zayn mi accompagnò a casa con la moto.  Quando arrivammo invitai Zayn a salire, per asciugarsi, dato che avevo freddo e mi aveva prestato la sue felpa, bagnandosi tutti  i vestiti. Avevamo trascorso due ore seduti su quella macchina, abbracciati, giocando a sasso carta forbici e a ridere come due cretini,raccontandoci battute squallide. Mi aveva fatto divertire, e dato che non aveva un posto dove andare, credevo che invitarlo su da me per farlo asciugare era il minimo che potessi fare.
Bree: Il bagno si trova in fondo al corridoio, il phon è attaccato alla presa e le asciugamani sono nel mobile sotto il lavandino. Io sono nel bagno della cabina armadio.
Zayn:ok grazie. Posso farti una domanda?
Bree: Fai pure.
Zayn: Perché cazzo hai un bagno nella cabina armadio?
Bree: Perché tu non ne hai uno?
Zayn:Non ho una cabina armadio!
Bree: Passo molto tempo li dentro, specie a fine stagione sai...Per il cambio collezione e roba simile. Ora ho due domande io per te!
Zayn: Prego!
Bree: Perché in ogni frase inserisci una brutta parola e perché non ti fai gli affari tuoi?
Zayn:Perché tu non lo fai?
Bree:Davvero? Va beh... Se hai bisogno fammi uno squillo.
Zayn:Non ho ancora il tuo numero.
Bree:Allora urla.
Mi chiusi nella cabina armadio, presi un leggins e una felpa enorme e calda. Mi chiusi nel bagno, mi asciugai, tolsi il trucco colato a causa della pioggia e legai gli ormai ricci capelli in uno chignon stretto. Uscii dal bagno e Zayn ancora non era uscito, che fosse morto? Meglio! Iniziai a preparare del pane con la nutella e del succo,quando sentii Zayn arrivare. Era in accappatoio! Ma cosa credeva di fare?
Zayn: cosa fai?
Bree: Manca ancora merenda e colazione, no? Piuttosto tu che fai con il mio accappatoio addosso?
Zayn: I miei vestiti erano troppo bagnati, ma non preoccuparti, sotto ho i boxer. Sai, ha il tuo profumo questo accappatoio.
Mi girai di nuovo verso il tavolo dove stavo preparando il pane con la nutella, d’ un tratto sentì la voce di Zayn sul mio collo. –Dovresti legarli più spesso i capelli, e lasciare il collo vuoto.-mi sussurrò prima di cominciare a baciarmi il collo. Zayn Jawaad Malik aveva scoperto il mio punto debole, il  collo. Chiunque ragazzo mi sfiorava il collo mi eccitava, e non poco,specie se quel ragazzo era in accappatoio e beh, era Zayn. I brividi che provavo quando mi baciava non erano niente in confronto a quello che stavo provando in quel momento.
-Zayn-provai a dire per farlo smettere, ma la mia voce sembrava più un gemito di piacere che un’imprecazione. Il che lo fece eccitare, dato il suo amichetto che premeva dietro il mio sedere. Da lì a poco sarei impazzita. Non so con quale forza però, afferrai una fetta di pane con la nutella spalmata sopra e in un attimo mi girai, spalmandogliela in faccia. Non l’avessi mai fatto.
-Uh guarda.-disse mettendo un finto broncio.-sono tutto sporco, avrei bisogno di una doccia. E tu...tu vieni con me.-iniziò a strillare, prendendomi di peso e portarmi in giro per casa fino la doccia. Era un armadio ed io uno stuzzica-dente, ovvio che riusciva a tenermi in braccio senza sforzi, nonostante i miei ripetuti calci e pugni che servivano a ben poco. Il getto dell’acqua congelata mi colpì in faccia, facendo sentire il mio corpo come un ghiacciolo. Mi bagnò la camicia Dolce&Gabbana nuova di zecca, bianca tra l’altro, e il mio bellissimo jeans, omonima marca. Lo odiavo, oh beh quello era certo!
-Ah si?.-chiesi in tono di sfida.-sei tu quello che doveva pulirsi stronzo!.-e lo tirai dentro la doccia con me, in modo che adesso i bagnati eravamo due. Mentre ci schizzavamo l’acqua come due bambini dell’asilo nido, io mi innervosivo e imprecavo in tutti i modi possibili ed immaginabili. Lui rideva, rideva!!
-Woooh! La miss perfettina Bridget Jade Jefferson che urla parolacce al mondo, visto, tutti possono farlo!-disse tra una risata e l’altra quel grandissimo pezzo di m...uffa.-
-Zayn Malik io ti odio.-ringhiai come un cane inferocito.
Finalmente si decise a lasciarmi uscire dalla doccia. Appena messo piede fuori dal box,scivolai rovinosamente a terra. Era tutto bagnato,ovvio! E lui...rideva ancora!
-Cristo!.- urlai come una bambina isterica.- la smetti di ridere come un coglione? Mi da sui nervi, non immagini quanto.
-E tu non immagini quanto ciò possa farmi felice!.-sputò lui con il solito ghigno stampato sul volto.
Mi aiutò ad alzarmi, soffocando una risata dato il mio sguardo omicida. Mi tolsi i vestiti, sotto i suoi occhi e indossai l’accappatoio di mia sorella.
-Malik, la bava.-gli feci notare senza smettere di ridere. Lui non rispose, imbarazzato com’era. Ci andammo a sdraiare sul divano in attesa di notizie di Ally e Niall che sembravano esser morti. Forse erano affogati nel piacere? Ma che diamine stavo dicendo? Effetto Malik: quando passavi del tempo con lui, era impossibile non dire cavolate. Onestamente non sapevo come faceva Niall a mantenere un certo quoziente intellettivo, pur stando venticinque ore su ventiquattro con lui. 
“stasera dormo da Niall, divertitevi te e Zayn. Ps: Non voglio diventare già zia. Xoxo”
-No io la uccido quella troia! Anzi uccido lei e il suo fottutissimo ragazzo con un quoziente intellettivo nella media pur stando sempre con un idiota.-strillai durante una delle mie crisi isteriche.-
-Cosa cazzo è successo? Cosa cazzo ti piglia?.-iniziò a strillare Zayn, saltato dalla paura da sopra il divano. Anche lui era un po’ isterico!-
-Ally resta a dormire da Niall, quindi automaticamente..-
-Dormo da te stanotte.-affermò sorridendo maliziosamente.-
-Sul divano.-affermai chiudendo quella discussione.- Ah, ehm... se hai fame...si insomma...io...io non so cucinare.-affermai imbarazzata.-
-No,le donne sanno cucinare. Cosa sei allora tu? Sei piatta come una tavola da surf, non sai cucinare...!-Mi chiese lui stupidamente.-
-Allora cosa guardavi prima?? Le onde sotto la tavola da surf?-affermai soddisfatta di me stessa.-
-E’ pur sempre un...ottima tavola da surf. Comunque chiamiamo la pizzeria no?-
-Per una buona volta nella tua vita non hai detto una baggianata.-Sorrisi a Malik.
E anche quella sera avevo mangiato. Se Malik aveva intenzione di farmi diventare più onda e meno tavola da surf, ci stava riuscendo fottutamente. Fottutamente? Oh beh...effetto Malik.
-Malik, la smetti di ruttare? Diamine. Un po’ di contegno, non stai mica a casa tua!-sbottai, solita crisi.-
-Hai ragione scusa. E...Grazie per...avermi...si insomma! Ospitato.
-Nessun disturbo Malik. Ma perché insomma non sei mai tornato dai tuoi? In fin dei conti tua madre ha sbagliato, ma le sorelle e un padre li hai ancora.-provai a consigliare, senza sapere a cosa andavo incontro.-
-Bree.-mi disse con tono fermo ed occhi spenti.- non hai ancora capito un cazzo, non potrai mai capire cosa significhi vivere con una famiglia del genere. Se non sai,FATTI I CAZZI TUOI.-
-Hai ragione, non so cosa significa, perché a differenza tua, io una famiglia non ce l’ho. Vado a farmi i cazzi miei in camera mia. Buona notte Zayn.-affermai scappando in camera mia.
Al mio risveglio, Zayn in casa non c’era più. L’accappatoio era al suo posto, e i vestiti di Zayn non c’erano più. Il divano era disordinato, c’erano gli scatoloni della pizza della sera precedente. Poi un pacchetto di sigarette con due di esse all’interno. Zayn fumava, in casa mia! Quel ragazzo mi aveva irritato un po’ troppo. Già quando la sera precedente se ne uscì con quella sparata del cazzo mi diede abbastanza sui nervi, ora mi lascia un soggiorno sotto sopra e per di più fuma in casa mia, sul mio dannatissimo divano in pelle bianca! Mentre rimuginai su tutto ciò, avevo ordinato tutto. Mi feci una bella doccia di prima mattina, indossai la divisa che tanto odiavo,  piastrai i miei lunghissimi capelli neri corvino e andai a bussare Harry per avviarci. Secondo me,il ritardo doveva essere qualcosa che avevamo nel DNA.
Harry: Cuginetta! Nervosetta di prima mattina?- Hazza mi conosceva bene e sapeva sempre riconoscere il mio umore, sempre! Me lo leggeva negli occhi!
Bree: Non ti ci mettere pure tu Hazza, eh?!- e sapeva anche che quando ero nervosa nessuno doveva rivolgermi parola, per evitare di perdere un arto.
In auto, solo la musica poteva calmarmi. RTL 102.5, Bruno Mars, The Lazy Song, finalmente. Arrivata a scuola, dopo aver salutato il mio cuginetto, strisciai lo zaino a terra fino ad arrivare al muretto dove di solito mi incontravo con il resto del quartetto. Louis era già lì fuori, mentre batteva le mani come una bambina isterica il giorno di Natale. Mi disse che voleva presentare Eleanor alla sua famiglia e mi finsi felice per lui. Liam arrivò mentre parlava a telefono con Danielle e riponeva nel suo zaino l’abbonamento del pullman. Per ultima come sempre, arrivò Ally che dopo aver baciato Niall , si avvicinò a noi con il solito sorriso smagliante che aveva da quando stava con Niall. Nessuno,però, osava chiedermi cosa stava succedendo, o cosa fosse successo la sera precedente.  Quel giorno non volevo entrare assolutamente, c’era fisica e sapevo che, dato il mio umore, l’avrei mandata a quel paese senza fare troppe storie. Purtroppo i miei amici mi obbligarono ad entrare, la prima volta forse in quattro anni di scuola che erano loro a convincere me. La terza campanella suonò, avvisando gli ultimi indecisi che i cancelli si stavano chiudendo. Cercai di temporeggiare, ma i miei amici mi presero per le braccia e mi fecero trascinare fino dentro quei dannati cancelli. La scena del giorno prima si ripeteva, tutti mi fissavano.
<< E’ la ragazza delle foto sul muro.>> qualcuno sussurrò. Così mi girai verso il muro e vidi uno striscione appeso ad una parete.
QUESTO ERO IO SENZA TE.-citava la scritta in rossa sopra a tutto. Sotto questa scritta vi erano foto di Zayn in discoteca con numerose ragazze(puttane) attaccate a lui. Aveva dei bicchieri di chissà cosa in mano, gli occhi spenti, la barba. Era un Zayn diverso che io non conoscevo.  Staccai quello striscione con l’aiuto dei miei amici, che erano a conoscenza di tutto, e salì le scale, fermandomi al secondo corridoio, per guardare l’altro striscione.
QUESTO SONO IO CON TE.-citava l’altra scritta in rosso, e sotto di essa vi erano quasi tutte le foto che avevamo scattato insieme, la prima sera al mare con gli altri, in discoteca, al mare solo io e lui. Era il Zayn che conoscevo, sorridente al massimo, gli occhi limpidi, senza barba, più curato. Però quella nelle foto era anche una Bree felice e spensierata, come non lo ero prima di conoscere lui. Staccai quest’altro striscione e mi fermai fuori la mia  classe, c’era un cartellone con scritto  AFFACCIATI e c’era attaccata una foto di Zayn con il broncio, gliel’avevo scattata io quella sera al mare. Mi affaccia, sotto gli occhi di tutti gli alunni, bidelli e professori della mia scuola. Ero più furiosa che mai. Mi affacciai dalla finestra della mia aula, lui era vicino la moto, gli occhiali da sole.
-Scusa per ieri sera-iniziò- ho sbagliato, ho esagerato! Non volevo dirti quelle cose. Tu volevi solo aiutarmi,mentre io ti ho urlato contro senza motivo. Purtroppo quello è un argomento difficile per me e parlarne mi rende antipatico e scorbutico. Ti prego, perdonami, io non potrei perdere in nessun modo la tua amicizia, stare in tua compagnia mi rende dannatamente felice. Mi diverto, mi sento libero. Non ti perderei per nulla al mondo. Avevo bisogno di chiederti scusa, non sapevo farlo, spero di esser riuscito nell’intento di farmi perdonare. Non potrei tornare a vivere giornate senza te. Ti voglio bene Bree.
-To be continued.
Yoooooh!
Salve bella gente :D Vi ringrazio per recensire/leggere/seguire/ricordare e preferire la mia
fanfiction. E’ abbastanza diversa da non ho che te, anche le due protagoniste. Non capisco perché ho questa strana fissa per le ragazze difficili con difficili situazioni familiare. Io vivo con una famiglia normale, ma ho questa fissa per le storie difficili. Detto questo ringrazio chi è riuscito ad arrivare alla fine di questo orrido capitolo, che mi è uscito oggi così. Non era nei miei piani, davvero. Ok ora vi abbandono, al prossimo capitolo Babiessss <3
-Debby!:3

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Chapter nine. ***


“Non sapeva chi sarebbe rimasto e chi se ne sarebbe andato, perciò li allontanò tutti.”
                                                                                                                                                             Anonima.

Forse sbattere la finestra in faccia a Zayn non era il massimo da fare, ma in quel momento ero imbarazzata, furiosa, spaventata. Non mi era mai capitato che qualcuno mi chiedesse scusa dopo aver litigato, non ero abituata a veder persone combattere per qualcosa a cui tenevano, specialmente me stessa. Mi sono sempre abituata a lasciar andar via le persone quando litigavamo, e ora lui mi aveva chiesto scusa, in un modo dolce e plateale!
La Peterson entrò in classe. Odiavo lei, odiavo la fisica, odiavo il suo culo di dimensioni sproporzionato, odiavo i suoi capelli gonfi e privi di forma, odiavo i suoi abiti spenti e di pessima qualità.
-Signorina Jefferson, posso capire cosa sono tutte queste “romanticherie” a scuola? Devo ricordarle in che luogo ci troviamo?- iniziò quella vecchia petulante, appena entrata in classe.
-Mi scusi professoressa. In realtà non ero a conoscenza di queste sorprese. Farò in modo che non accada più una simile cosa. Capisco che magari potrà darle fastidio.- risposi sempre con la massima educazione. Scuola privata indicava assolutamente  massima educazione, comportamento perfetto e postura corretta.  Immaginavo Zayn in quella scuola, sarebbe impazzito di sicuro. Perdonare Zayn? Certo che l’avrei perdonato, non sapevo tenergli il muso, e poi dopo  quelle scuse fantastiche e così dolci come potevo tenergli il muso? Però gliene avrei fatte passare di tutti i colori.  Alla terza ora c’era l’intervallo e noi eravamo soliti ritrovarci fuori il cortile della scuola,mentre Ally fumava la sua sigaretta ,io chiacchieravo con Louis, analizzando lo  squallido abbigliamento dei professori e Liam giocava a calcio con i ragazzi. Vidi una moto posteggiata fuori la scuola con un ragazzo in piedi vicino ad essa. Era Zayn ed era ancora lì. Lasciai Louis a chiacchierar da solo e mi avvicinai al cancello della scuola.
-Cosa ci fai ancora qui fuori Pakistan?-mi rivolsi a lui da dietro le sbarre del cancello.-
-Stavo aspettando che ti accorgessi di me.-Mi rispose senza smettere di sorridere.-Vieni via con me.-continuò.
-Ma che diamine dici Pakistan?
-Sono maggiorenne, dirò di essere tuo cugino e che la nonna è morta. Ok?- mi disse illuminandosi di una nuova speranza, ed io stupidamente accettai spinta dal desiderio di trasgredire, come non avevo mai fatto. Salii sulla moto dietro di lui e partimmo verso mete sconosciute. Mi girai a guardare la mia scuola e vidi la Peterson affacciata che mi guardava con aria di sfida, ma non m’interessava, non stavo rischiandoìssolutamente. La salutai con la mano e poggiai la mia testa sulla schiena di Zayn. Mi ricordai che la prima volta che salì su quella moto ero impacciata  e spaventata, non ero mai salita su una cosa simile. Ed invece in quel momento mi sentivo come a casa, tranquilla ed in pace con il mondo, nonostante avevo appena compiuto una grande cazzata. Zayn parcheggiò la moto fuori un parchetto ed entrammo. Ci sedemmo su dei gradoni, lui sopra ed io sotto, appoggiata alle sue gambe. Di fronte a noi una fontana ed il panorama, bellissimo.
-Allora mi hai perdonato?- mi chiese serio Zayn.-
-Diciamo che le tue scuse e questo salvataggio mi hanno addolcita,credo.-risposi titubante.-
-Davvero, non so come potrei passare una sola giornata senza di te.
-Zayn non esagerare, è poco più di un mese che ci conosciamo. Non siamo così legati.
-Bree tu non capisci. Io mi sento legato a te in un modo assurdo. Non posso allontanarmi da te, neanche un attimo.-
-Oh beh vedrai, come tra qualche giorno, settimana al massimo non ci guarderemo più neanche in faccia.-risposi con un tono un po’ troppo malinconico.-
-Scommettiamo che per quando finiranno di costruire quel palazzo io e te staremo insieme?-Disse d’un tratto, sempre con il solito ghigno stampato in volto.-
-Scommettiamo.-gli dissi facendogli l’occhiolino.
Stemmo un po’ di tempo così, lui che mi accarezzava i capelli, io con il capo poggiato sulla sua gamba , a raccontarci aneddoti ed avvenimenti di una vita passata, che sembrava lontana anni luce da noi, ed invece era così maledettamente vicina, vicina per davvero.
-Perché lei non è stata un errore?-una vocina pronunciò quella terribile frase. Ad emettere quel suono era una figura esile dinanzi a noi, con i capelli arruffati e i vestiti sporchi. Quella fitta colpì il mio stomaco lacerandolo, ma Zayn mi strinse forte a se, accarezzandomi e cullandomi. Incredibilmente la crisi mi passò e ritornai a guardare quella figura, mentre questa assisteva alla scena con occhi terribilmente tristi e feriti. Più tardi,poi, scoprì che tale esile figura era una delle scopatine di Zayn, quella con cui parlava la mattina del nostro incontro. Zayn gli spiegò che io in realtà ero la sua migliore amica e tra noi non c’era mai stato neanche un bacio. Lei gli chiese di diventare la sua ragazza, lo implorò in ginocchio, a breve gli baciava i piedi. Zayn sembrava tristemente mortificato, la implorava di smettere di perdere in tal modo la dignità, ma lei non voleva saperne. Dopo che lei e Zayn andarono a fare una passeggiata lei capì che Zayn non era innamorato di lei, e ci lasciò sola. Non riuscivo ad immaginare che c’erano ragazze ridotte a tutto pur di stare con il ragazzo che mi chiedeva un appuntamento, che voleva star con me. Eppure io proprio non ci riuscivo. Ormai era chiaro che ero attratta da Zayn, ed ora non era più un fattore fisico, era diventato magnetismo. Io ero attratta da lui, come se lui fosse una calamita ed io il ferretto. Ma nonostante ciò io cercavo disperatamente di diventare il suo stesso polo, solo per allontanarlo. Sapevo ormai, che lui se ne sarebbe andato da lì a poco ed io non potevo sopportare un ulteriore delusione. Non ne avevo intenzione, assolutamente. Tornammo a scuola per salutare gli altri e, dopo innumerevoli implorazioni, decidemmo di andare da me. Acquistammo pizze e coca cola e ci rifugiammo nel mio abitacolo. Si buttarono tutti poco elegantemente sul sofà di casa mia.
-Perché non ci facciamo una bella spaghettata?- se ne uscì Harry con una delle sue magnifiche idee.
-Da quando in qua sai cucinare?-chiesi alquanto basita dalla sua affermazione.
-Da sempre!-rispose lui come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
Da una parte del divano c’erano Ally e Niall che a momenti concepivano il loro primogenito, dall’altra Sarah ed El che guardavano i loro amanti cucinare. Louis ed Hazza avevano legato tantissimo. Invece più riservati in cucina c’erano Liam e Danielle che amoreggiavano tranquillamente. Io ero seduta tranquillamente sulla mia poltrona in pelle nera, comoda e assolutamente mia, quando Zayn mi venne a scompigliare i capelli. Credo che le urla si sentirono per tutta New York.
-Malik, leva le tue sudici mani da terrorista pakistano imbranato dai miei perfettissimi capelli.Subito.-sbottai in preda ad una delle mie innumerevoli crisi isteriche.
-Jefferson, le mie mani sono pulite! Le tolgo solo se mi fai sedere qui.
-Vattene sul divano Malik, potrebbe servire un ostetrico  pakistano ad Ally e Niall.
-Non voglio far nascere uno smorfioso nanerottolo.
-Qui ci sono io.- non riuscì a concludere la mia affermazione perché Zayn mi sollevò, si sedette e mi posò sulle sue gambe.
-Qui o a terra.-osservò Pakistan boy.
-Sei un pakistano spocchioso.
-Signorina le gambe tremaaaano!-affermò ed iniziò a muovere le gambe. Lo riempì di schiaffi, pur non recandogli alcun danno e alla fine grazie al cielo, arrivarono gli spaghetti e quindi si fermò per mangiare. Mi buttò per aria solo per  prendere un piatto, ed io caddi rovinosamente sulle mie mattonelle marcate Valentino, sentì il fondoschiena in fiamme, e la rabbia salire nel mio corpo.
-Brutto pakistano di merda e terribilmente imbranato, mi hai ammaccato il mio fondoschiena a mandolino! Ora prenderò quegli spaghetti e te li ficcherò nel tuo lurido fondoschiena pakistano.-urlai.
-Scusa Bree davvero, non voleva...E’ che...ho fame!-esclamò lui tranquillamente!-ok davvero, perdonami! Dai vieni qui, giuro che troverò il modo di farmi perdonare.-continuò pakistan. E ci riuscì. Alla televisione partì un film, colazione da Tiffany si chiamava. Iniziò ad accarezzare i miei capelli, era una cosa che gli piaceva da matti e anche a me, dato che nessuno prima l’aveva fatto. Mi addormentai come un pesce lesso,sulle sue gambe, con le sue dita tra i miei capelli. Aprì gli occhi qualche ora dopo, mi trovavo nel mio letto, con le coperte addosso. Sentivo le solite voci nel soggiorno, allora raggiunsi i miei amici con un sorriso raggiante. Decidemmo di andare in discoteca quella sera, come sempre del resto. Feci una bella e lunga doccia e shampoo, e mi rinchiusi nella mia cabina armadio. Ally era rimasta da me e le prestai io qualcosina. Indossai dei pantaloncini inquinali di jeans, tutti sfilacciati sotto, con le calze color carne, un top rosa confetto e una giacca nera con le toppe rosa dietro i gomiti, tutto rigorosamente acquistato da Hollister. Indossai decolté rosa confetto, come la pochette. Ally indossò anche un pantaloncino inquinale con la piega sotto, una canotta bianca con giacchetto di pelle nero, calze decorate, decolté neri e borsa tracolla nero. Quegli abiti li avevo acquistati in un negozio italiano molto carino quando andai lì in vacanza a quattordici anni, con Ally, Jeremy e Sharon. Non li avevo mai indossati e decisi di regalarli alla mia migliore amica che li adorava. Indossai bracciali,anelli e collana della nuova collezione Breil, mentre lei tutto marcato Ops. I nostri frodi cavalieri ci vennero a prendere in moto, quindi il viaggio fu un po’ freddo, nel vero senso della parola, perché con le gambe scoperte su moto che correvano al 180 chilometri orari era un po’ da matti. Arrivammo in quella discoteca e subito mi diedi alla pazza gioia sulla pista da ballo. Quella sera decisi che non avrei baciato nessuno, ma quell’intenzione fu stroncata dal momento in cui lui posò le mani sui miei fianchi.
-Sei molto sexy stasera, come sempre del resto.-mi sussurrò nell’orecchio.
-Grazie Pakistan.-gli risposi mentre sentivo l’adrenalina salire alle stelle.
-Niente scommessa stasera?-mi chiese continuando a ballare.
-Avevo intenzione di non baciare nessuno!
-Avevi?!
-Si Pakistan, avevo! Ora questa voglia mi è passata!-dissi prima di fiondare le mie braccia al collo di Malik e iniziare a strusciarmi su di lui. Zayn accettò senza alcun fastidio, e lentamente alzò il mio viso verso il suo, si avvicinò ed in un istante annullò la distanza tra di noi. Le note di qualche remix fuoriuscivano dalle casse di quel locale, assordando le orecchie di tutti. Le persone ballavano felici, chi si baciava, chi strusciava addosso a qualche sconosciuto e chi stava mandando a puttane un anno di due di picche per un pakistano del cazzo. Quel bacio stava prendendo ogni parte di me, tranne il mio maledetto cervello, che mi impediva di godermi quell’attimo di felicità. Infatti decisi di staccarmi da quelle labbra così tentatrici, e senza dargli spiegazioni mi diressi verso il bancone dell’alcool. Dovevo provare! Ordinai un cosmopolitan, lo prendeva sempre Samantha di Sex on the beach, poi un sex on the beach, poi un cuba libre e poi iniziai a mischiare tutto. Quella roba era dannatamente buona, non riuscivo più a smettere e quando arrivò Ally a prendermi fu troppo tardi.
#Zayn.
Quella ragazza non l’avrei mai capita. Prima incominciava a ballare con me, si lasciava baciare e d’un tratto mi lascia appeso come un pesce lesso in mezzo alla pista da ballo mentre sparisce da qualche parte. Avevo bisogno di parlare con qualcuno che la conosceva bene, dovevo capire come intervenire perché non ne potevo più di stare in bilico tra momenti di puro amore ed altri di puro odio. Io non ero mai stato innamorato e non sapevo esattamente se ero innamorato di Bree, ma nei suoi occhi verdi c’era qualcosa che mi portava automaticamente a sentir la sua mancanza. Era come nicotina, non ne potevi fare a meno una volta conosciuta. Stavo troppo bene in sua compagnia, adoravo accarezzarle i capelli e sentirla tra le mie braccia. Adoravo vederla arrossire e sentire i suoi brividi quando le toccavo il collo. Adoravo la sua risata e il suo modo di essere una ragazza per bene ed una cafona allo stesso momento. Adoravo i suoi momenti di dolcezza e sfogo che avvenivano ogni tanto. Adoravo calmarla quando aveva le sue varie crisi, e adoravo la sua forza e freddezza quando parlava del suo passato. Solo una cosa odiavo, la tristezza negli occhi quando parlava dei suoi genitori e di Marco. Vidi il riccio, sembrava si chiamasse Harry ed era suo cugino. Decisi che era l’unico che avrebbe potuto aiutarmi.
Zayn: Harry tu devi aiutarmi!
Harry: Mia cugina, vero?
Zayn:Esatto... io... non so come comportarmi. Tu la conosci bene, magari potresti dirmi se devo insistere o lasciare andare, perché sai... In alcuni momenti è così felice con me, e in altri invece mi odia! Non so cosa devo fare, come comportarmi!
Harry: Amico, è di Bridget Jade Jefferson che stai parlando, una delle ragazze più complicate al mondo. Devi sapere che Bree è sempre stata lunatica, ma una cosa devi tenere a mente! Bree è stata delusa dal ragazzo con cui stava da tre anni e che conosceva da tutta una vita. Bree non sa cosa sia affetto, amore! Solo Marco le aveva dato affetto in tutta la sua vita e l’ha delusa in quel modo! Quindi ora è normale che si comporti così. Bree tende ad allontanare tutti perché ha paura che se ne vadano, dato che non ha la certezza di chi resta! Io credo che lei sia interessata a te, e ti consiglio di insistere e farle capire che tu ci sarai! Per sempre! Solo che sarà molto lungo e difficile il cammino!
Zayn: Ho una vita davanti! Grazie di tutto amico!
Ormai avevo capito cosa fare, dovevo farle capire che io ero Zayn, non Marco! Iniziai a cercarla nel locale, ma non la trovavo, poi decisi di recarmi al bagno ed era lì! Stava rigettando ed Ally le manteneva la fronte. Quando si alzò vidi il suo sguardo, irriconoscibile. Era ubriaca! Bree aveva bevuto, ma lei era astemia, odiava l’alcool! Perché cazzo l’aveva fatto?! Decisi di avvicinarmi.
-Non guardarmi! Vai via...Non sono presentabile.- cercò di essere seria, ma il suo tono lasciava intendere le sue condizioni.
-sono qui per aiutarti! So come funzionano queste cose.-gli dissi provando di poggiarle una mano sulla spalla, volevo farle capire che io c’ero!Lei prima rise e poi mi spiazzò.
-Tu vuoi aiutarmi! Ma se è solo colpa tua se mi trovo in queste condizioni! Tu sei così terribilmente sexy e attraente! La finisci di essere così provocante?-disse tra le risate e un pianto. Decisi di abbracciarla, e credo che in venti anni di vita, quella fu l’unica cosa buona che feci! Era la prima volta che la vidi piangere, la prima anche per Ally! Bridget non aveva mai pianto!Bridget non aveva mai bevuto! Io non avevo mai abbracciato così nessuno! Io non ero mai rimasto sobrio ad una festa! La vita di tutti e due era cambiata ormai da quell’incontro di quella mattina! Ora però sapevo che lei, almeno fisicamente, era attratta da me! Amavo l’effetto dell’alcool,  ti faceva sempre dire la verità. Sentirla singhiozzare tra le mie braccia era la cosa più brutta che potesse capitarmi, così cercai in tutti i modi di farla calmare. La portai con me lì fuori, ed una volta calmata, decisi di portarla a casa sua. Quel viaggio fu uno dei più rischiosi fatti in strada. Con una mano sul manubrio, e l’altra dietro il suo bacino per paura che cadesse dalla moto, arrivammo da lei in un’ora. Sparò tante di quelle cavolate durante il viaggio che mi fece sbellicar dal ridere. Quando arrivammo scesi dalla moto e la portai in braccio fuori casa, non si reggeva in piedi.
-Vuoi fare come i matrimoni? Io però non sono la tua sposa! Poi non potrei sposarmi vestita così, io voglio il vestito bianco! Marcato Valentino però! Lo vogliooo!-piagnucolò mentre prendevo le chiavi nella sua borsa. Quando entrai e la posai, come il pomeriggio precedente, nel suo letto, mi fece gli occhi dolci e mi chiese di restare perché aveva paura di rimanere sola. Allora accettai e rimanemmo a dormire insieme. Bree si addormentò subito, io invece non riuscì a chiudere occhio. Era la prima volta che dormivo con una ragazza senza fare sesso. Ero dannatamente tentato dal provare a baciarla e fare altro, lei ubriaca com’era ci sarebbe pure stata. Ma non avrei mai approfittato di Bree, mai! Quando dormiva era completamente vulnerabile. Tutta la cattiveria e acidità del giorno svanivano,lasciando spazio ad un angelico volto tipico dei bambini. Vederla dormire, alzare ed abbassare il corpo al ritmo del suo respiro, era la cosa più bella che avessi mai fatto. Decisi di spogliarla e metterle il pigiama. Si lamentava e diceva cose inconcepibili. Dopo di che riuscì a chiudere gli occhi anche io.
Mi svegliai prima di lei, allora decisi di andare al bar giù. Presi due cornetti al cioccolato, due pancakes allo sciroppo d’acero, due cappuccini e due bicchieri di succo. Salii e lei era già sveglia. Aveva le occhiaie, tipiche del giorno dopo la sbronza, i capelli arruffati e lo sguardo confuso. Mi chiese cosa portavo nel vassoio.
-Mancava ancora la colazione, no?!Buon giorno principessa delle sbronze.
-To be continued.
Heilà bella gente!
Questo capitolo è un po’ penoso, però proprio non ne voleva sapere di uscire! Che dire, ringrazio sempre chi recensisce/segue/preferisce/ricorda e legge questa fan fiction! Siete la mia forza, sempre!

Al prossimo capitolo,
Debby!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Chapter ten. ***


 
“La gelosia nasce sempre con l’amore, ma non sempre muore con esso”.
                                                                                                                                  François de La Rochefoucauld.
           
-Buongiorno persona che non ricordo di aver invitato a casa mia.-risposi tra il sonno e la confusione.
-Dubito che ricordi qualcosa di ieri sera Miss sono sbronza. Comunque mi hai IMPLORATO di restare.
-Ti stai solo approfittando di una giovane donna ubriaca Malik.
-Avrei potuto farlo, ma non sono quel tipo di uomo.
-Se è per questo non sei neanche un uomo.- Magari quella frase non avrei mai dovuto pronunciarla visto che Pakistan boy si avvicinò a me in modo intimidatorio e cominciò a scompigliarmi i capelli peggio di com’erano rendendoli ancora più ricci in tal modo da sembrare proprio una criniera, poi mi prese dai piedi e mi sollevò al contrario con la testa verso il basso e le gambe in aria. Gridavo e mi dimenavo per scappare da quella presa, ma sembrava non sentirmi, dato quanto era forte la sua risata. Stavo andando in bestia, ero tutta rossa e a breve mi usciva il fumo dalle orecchie, quando decise di mettermi giù. Mi chiusi nel bagno, mi feci una bella doccia, indossai la mia divisa e legai gli umidi capelli in uno chignon improvvisato. Decisi infine di recarmi in cucina e assaggiare la colazione che Zayn mi aveva portato, ignara del fatto che lui fosse ancora in casa mia. Quando lo vidi, il mio cuore perse un battito...dovevo abituarmi alla sua costante presenza in casa mia.
-Allora, cosa farai questa mattina?-gli chiesi mentre addentai il mio cornetto.-
-Ho intenzione di andare al negozio da mio padre. –rispose lui strafottente-
-E come spiegherai il fatto che non ti sei fatto vivo per un bel po’?
-Gli dirò una mezza verità, tipo che una mia amica vive da sola e mi ha chiesto di stare da lei.-
-Allora gli dirai la verità completa.- sorrisi alla mia affermazione che lo lasciò confuso.- Dai, ormai è chiaro che Ally starà sempre da Niall e quindi tu non avrai un posto dove stare, io starò sola... quindi se ti va puoi stare qua.-continuai seria.-
-Grazie Panda!
-Panda?
-Non hai visto il tuo trucco colato di stamane?-rise alla sua affermazione.-
-Allora tu sei un bradipo.-risposi offesa.-
-Perché?-mi chiese confuso.-
-Non noti la tua stupidità?- affermai acida come sempre.-
Mi alzai, andai a lavarmi i denti, mi truccai come sempre e sciolsi i capelli, rivelando dei boccoli perfettamente domati. Quelli erano i miei capelli quando li legavo in uno chignon dopo aver fatto la doccia. Zayn mi accompagnò a scuola con la moto e quando arrivai tutte le mie compagne di scuola mi guardarono invidiose. Quando raggiunsi i miei amici anche Ally era da poco arrivata ed erano pronti per il terzo grado. Fortunatamente la campanella mi salvò in calcio d’angolo. Nell’ora della Peterson raccontai ad Ally quello che era successo, deludendo le sue aspettative. Ridacchiavamo ad un messaggio di Louis che diceva che Zayn non ci sapeva fare quando venimmo beccate in fragrante dalla professoressa stizzata.
-Credete che solo perché avete un’ottima media, potete far quel che volete, Miss Smith e Miss Jefferson? Sapete vero che i cellulari non sono da regolamento? Come gli sghignazzi durante la spiegazione!- ci riprese quella vecchia zoticona dai pessimi abiti.-
-Sa, invece, che lei ha rotto i coglioni?-se ne uscì la mia migliore amica.-
-Ally, che cazzo fai?-la rimproverai forse a voce troppo alta.
Venimmo spedite direttamente dal preside, e quando uscimmo dall’aula non facevamo altro che ridere. Era la prima volta che fummo cacciate fuori, in quattro anni di scuola superiore! Quando il preside ci vide, ne fu molto meravigliato, e ci spedì in classe scusandosi per l’eccessivo comportamento nervoso della professoressa. Il resto della giornata fu noioso come sempre, e all’uscita c’era Harry ad aspettarmi. Con Bruno Mars a palla ritornammo a casa. Raccontai a mio cugino della professoressa, della sbronza e del mio nuovo “coinquilino” e lui mi raccomandò di usare le precauzioni:  questi erano i cugini maschi! Quando aprì la porta di quella che doveva essere casa mia, mi pentì di averlo fatto.C’erano scarpe di tutti i tipi sparsi nel mio soggiorno, gel per capelli rovesciato sul tavolo della cucina, il barattolo di nutella e dei cracker sul lavello della cucina, buste della spesa sparse ovunque. E poi c’era lui che pomiciava tranquillamente con una rossa e il mio cagnolino ai loro piedi. I capelli divennero lisci dalla rabbia e ‘sta volta il fumo realmente mi uscì dalle orecchie.
-Zayn Jawaad Malik.-urlai facendo sobbalzare lui e Anna dai capelli rossi.-Allora, credevo che alcune cose erano scontate, ma dovrò imporre regole fondamentali per vivere da me. Punto primo, ordine Zayn, O-R-D-I-N-E. Per cosa hai preso questo posto, un porcile? Punto due, Zayn è assolutamente vietato portare, cosa sei una zoccola o una troia?-mi rivolsi alla rossa.-
-Sono solo una ragazza dai facili costumi.-risposte lei tranquillamente.-
-Direi più invisibili.-ammiccai al suo scarso abbigliamento.-comunque Zayn è assolutamente vietato portare ragazze dagli invisibili costumi a casa mia e soprattutto pomiciare con loro davanti Chicca!-affermai furiosa più che mai.-
-Chi è Chicca?-chiese lui scioccato.-
-Il cane, vorresti farti anche lei?-sbottai furiosa per poi chiudermi in camera per evitare una crisi isterica di ottavo livello. Decisi di dedicarmi alla biologia per non pensare a quel che era appena accaduto. La biologia era la mia cura per tutto, specialmente per le crisi isteriche di ottavo livello. Dopo circa tre quarti d’ora che ero chiusa nel mio studio, qualcuno bussò alla mia porta ed entrò senza aspettare che io gli dessi il permesso di entrare. Apparve dinanzi i miei occhi Zayn con un vassoio in mano, seguito da Chicca. Avevano entrambi uno sguardo da cucciolo, solo che quello di Chicca era naturale, quello di Zayn calcato al massimo.
-Cosa vuoi Malik?-sbottai nervosa ripensando alle condizioni di casa mia.-
-Scusa, giuro che non lo farò più! Dai, siediti sul letto e mangia questo pranzetto che ho preparato con le mie mani! Devo raccontarti tante cose!- mi annunciò entusiasta.-
-Se lo hai cucinato con le tue mani non mangerò, chissà cosa ci hai fatto con quella rossa.-
-Sei gelosa Panda?-ghignò divertito.-
-Sei ubriaco Bradipo?-sentenziai sconvolta. Decisi poi di sedermi sul letto e provare a mangiare, anche se avevo lo stomaco chiuso. Lui mi seguì e mi incominciò a raccontare della sua giornata, intimandomi di mangiare continuamente. Ormai mi conosceva e sapeva che mangiare era molto difficile per me. In fin dei conti il pranzo Malik era molto buono, peccato che non riuscì a finir tutto e Zayn si spazzolò il resto.
-Sai, mio padre vuole conoscerti.-annunciò felice.-
-Che cosaa?-urlai incredula.-
-Ha detto che mi ha trovato molto più allegro e crede che tale comportamento sia merito tuo e quindi vuole conoscerti e soprattutto ringraziarti per ospitarmi. Sai, mio padre sa tutto di mamma, e ha deciso di perdonarla, pur sapendo che io non tornerò da loro.-mi raccontò malinconico.-
-Bradipo sai, credo sia normale...Infondo lei è pur sempre sua moglie, la ama comunque ed è disposto a superar tutto, anche una così grande infedeltà.-dissi per rincuorarlo.-
-Pur sapendo che potrebbe perdere un altro figlio?-sussurrò lui più a se stesso che a me.-
-Tuo padre ti conosce e sa che te la caverai in ogni situazione. In fondo sei forte Bradi!-sentenziai per poi abbracciarlo.-
-Grazie Panda! Comunque per ringraziarti della tua ospitalità, dato che so per certo che non accetterai soldi da me, ho fatto la spesa e ho deciso che da oggi in poi cucinerò tutti i giorni, mattina pomeriggio e sera. Inoltre giuro solennemente di non portare più nessuna donna dai facili costumi qui. Visto che sei gelosa di me. E non preoccuparti comunque Panda, sono solo tuo.  Affermò prima di darmi un casto bacio sulle labbra che mi lasciò abbastanza perplessa. Quel ragazzo era decisamente troppo strano. Passammo il resto del pomeriggio a fare zapping sul divano, mangiando pop-corn. Finì su un canale dove c’era un film, i cui protagonisti si stavano baciando in quel momento.
-Cambia Bradi, non vorrei che ti eccitassi guardando tali film.-ammiccai.-
-Oh credimi Panda non mi eccito per così poco.- ghignò.
-Quindi se-iniziai mettendomi a cavalcioni su di lui-facessi questo-iniziai a sforargli le labbra con le mie- non ti da fastidio.-dissi maliziosamente continuando a far sfiorar le nostre labbra.
-Va beh, ma se tu sei sopra di me, il fatto è diverso. Sai, Jawaad non è abituato a te, lo risvegli molto facilmente.-affermò sensualmente, prima di travolgermi in un bacio irrefrenabile. Con la lingua chiese l’accesso completo alla mia bocca, che io gli permisi facilmente. Le nostre labbra iniziarono a muoversi vorticosamente, desiderandosi più che mai. Intanto con una mano stringeva il mio sedere, e con l’altra si muoveva sul mio corpo, mentre io gli stringevo i capelli. Si insinuò nella mia maglia, iniziando a sfiorare e palpare il mio seno. Intanto le nostre labbra si staccarono, lui iniziò a baciare il mio collo, mentre io gemevo di piacere. Iniziai, allora , a percorrere la scia del suo collo con la lingua, arrivando poi a mordergli il lobo, sentendo la sua pelle d’oca sotto il mio tocco, proprio come la mia. Le nostre labbra, ripresero poi a baciarsi e le nostre lingue ripresero quella danza sfrenata, aprì gli occhi, ci guardammo negli occhi e ognuno si perse nello sguardo dell’altro, finché ci staccammo ed io rimasi in braccio a lui, con il capo sul suo petto, sentendo i battiti accelerati ed il respiro calmarsi lentamente.
Era dalla sera precedente, che desideravo di baciarlo, il perché non mi era chiaro, ma ogni volta che trovavo a guardare quelle labbra avevo voglia di morderle e assaporarle, proprio come avevo appena fatto. 
Quella sera dovevo andare alla festa di una mia compagna di classe, così mi preparai. Indossai un jeans stretto, un top a fascia di svariati colori ed una giacca beige, decolté e borsa dello stesso colore della giacca. Mi finì di truccare e andai in salotto per salutare Zayn e raccomandarmi di trovar la casa in ordine.  Mentre raggiungevo la cucina, Zayn mi sorprese dando una pacca al mio sedere e obbligandomi a girar verso di lui.
-Bradi, che diamine fai?-sbottai.
-Panda, non sei tu a dover decidere quando baciarsi eh!-e riprese a baciarmi appassionatamente come il pomeriggio, almeno finché fummo interrotti dal suono incessante del campanelle. Scesi di corsa senza fiatare ed entrai nella macchina della madre di Ally.
-ho interrotto qualcosa?-domandò maliziosamente la mia migliore amica.
-No, nulla.-mentì
-Hai il rossetto sbavato.-ghignò.
-Maledetto bradipo!-sbottai per poi prendere lo specchietto ed aggiustarmi. Presi il cellulare e notai un nuovo messaggio.
Da: Zayn( negozio cellulare)
Adoro il sapore del tuo rossetto Panda!x
Decisi di rispondere.Era incredibile che lo avevo salvato ancora così.
A:Zayn(negozio cellulare)
Dove hai preso il mio numero di telefono Bradi? P.s Mi hai fatto fare una figuraccia con Ally.
Continuammo a scambiarci messaggini maliziosi finché arrivai alla festa e posai il telefono. Raccontai le ultime novità ad Ally, che mi disse raggiante che era riuscita a fare l’amore con Niall. Ero felice per loro. Per tutta la sera non feci altro che pensare ai baci di quella giornata.
#Zayn.
Il mio piano aveva funzionato. Avevo deciso di smettere con le avance per evitare che si allontanasse da me, aveva così paura di amare! L’avevo fatta ingelosire con la ragazza dai capelli rossi e l’avevo fatta impazzire con un bacio! Sentivo sempre più alto il desiderio di lei e sapevo che lei provava esattamente lo stesso nei miei confronti. Ero stato in camera sua, avevo rovistato tra le fotografie che testimoniavano la sua crescita e i suoi cambiamenti. I brufoli, i capelli non perfetti, i vestiti scadenti, la ciccia! Quella nella foto era sicuramente un’altra ragazza, era così diversa da lei. Decisi di prendere quella foto e portarla con me, ora avevo un modo per ricattarla! Invitai Niall da me e passammo una serata tra pizza e film visto che ancora non avevo portato la mia play-station. Avevo però con me la fotocamera di Ally e ci facemmo foto sconvolgenti. Niall tornò a casa sua e io continuai a veder la partita di basket aspettando che la mia coinquilina rientrasse...
#Bree.
Erano le 2.00 si era fatto davvero tardi. Entrai a casa togliendomi le scarpe per non far rumore. La luce era accesa, e quando entrai temetti che la situazione della mattina si sarebbe ripetuta. Per fortuna c’erano solo cartoni di pizza sul tavolino davanti il divano, e un Zayn addormentato sopra di esso. Lo svegliai delicatamente.
-Hei finalmente sei tornata.-disse tra il dormiveglia.
-Si, mi aspettavi?- chiesi turbata.
-Si devi dirmi una cosa! Disse prendendo qualcosa dalla tasca!- sei tu questa??- chiese mostrandomi una foto del mio oscuro passato!
-No...è...mia...cugina?-mentì.
-Non sei brava come attrice!- finse una risata malvagia- ora ti ho in mio potere! Dovrai stare ai miei piedi schiava!
-Bradipo, ti odio!- affermai prima di scappare in camera mia, per evitare di piangere. Purtroppo Zayn mi seguì.- Che cazzo vuoi?- urlai esasperata!
-Non pensavo che ti facesse così male scusa! Volevo solo giocare un po’!- provò a scusarsi imbarazzato.-
-E invece è così. Vedi ero orribile!!! Io ero così brutta, e tutti mi prendevano in giro! E’ per questo che ora sono fissata con lo stile, con il trucco, con la forma!! Ero un mostro!
-Hei hei hei panda!- si avvicinò a me e mi abbracciò.- Sei sempre stata perfetta, così come sei! E le persone che ti hanno preso in giro erano solo degli sciocchi!
-Bradi, vabbè che vuoi esser gentile ma bugiardo no! Era così visibile che ero un tale mostro!
-Panda ti ripeto, sei sempre stata perfetta! Non c’è niente che avrei cambiato e che tuttora cambierei perché sei fantastica così come sei!-citò Bruno Mars.
-Grazie Bradipo, ora vado a dormire che domani ho scuola. Buona notte!!
Quella mattina mi avviai con Harry lasciando un post-it per Zayn avvisandolo che doveva venir a prendermi lui perché Hazza non rientrava a casa. Quando arrivai a scuola, una figura conosciuta mi si avvicinò.
-Ciao ti ricordi di me?- sorrise lui.
-Si, ti ho conosciuto in discoteca! Sei il fotografo giusto?-ricordai.
-Già, sono Josh bellezza!- ammiccò lui in modo disgustoso.
-To be continued.
 
Heilà bella gente!!
Questo è un capitolo che amo particolarmente perché i due cominciano a legare, ma ci saranno molte novità nel prossimo capitolo, ma non voglio spoilerare(?) nulla!!
Ringrazio chi legge/segue/preferisce/ricorda e recensisce la mia fan fiction, siete la mia forza! Un bacio!
-Debby!:3

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Chapter eleven. ***


“Gli occhi sono fatti per guardare. Le labbra per parlare. Ma se imparassimo a parlare con gli occhi e a guardare con le labbra?”
                                                                                                                                                             Frase autrice.

 
 
Dovevo ricordarmi che quando andavo da qualsiasi parte con la moto di Zayn, dovevo vestirmi più coperta, ma proprio non ci riuscivo. Ero stata invitata con i miei amici alla mostra fotografica di quel Josh. Onestamente era carino come ragazzo, ma non era il mio tipo e davvero non riuscivo a ricordar per quale assurdo motivo lo avevo baciato.
Zayn  già stava cercando il modo per far risultare la sua fotografia migliore, quindi mi sarei dovuta subire una serata di Malik’s rules sulla fotografia. Quando arrivammo, con gli altri della combriccola andammo a salutare quel fotografo. Mentre osservavamo a commentavamo ogni foto, ci trovammo alla zona ritratti e preferì non esser mai andata a quella mostra. C’erano le mie foto di quando stavamo in discoteca. Erano foto davvero belle, c’erano dei primi piani da favola ed io stavo veramente bene in quelle foto. Zayn non parlava.
-Cosa c’è Bradi, non hai niente da dir su queste foto?-lo provocai, sbagliando.
-Ed io lo stupido che credeva ti fossi fatta fotografare solo da me.- ammise amaramente.
-Che motivo ne avevo? E’ bravo oltretutto, guarda come sono belle queste foto. -sbagliai ancora.-
-Se è così più bravo di me fatti accompagnare da lui a casa.- mi disse arrabbiato come non mai.
Non era mia intenzione farlo arrabbiare, davvero e non mi capacitavo del perché se la fosse presa in quel modo. Ally e il resto del mio gruppo erano persi in qualche parte della mostra ed io mi ritrovai incredibilmente sola ad osservare le mie scarpe. Era possibile che da un semplice ragazzo dipendesse il mio umore, la mia compagnia e il resto della mia vita?
-Che ci fai tutta sola bellezza?- Josh e il suo sorriso  mi avevano raggiunto.
-Ho perso i miei amici.- ammisi.
-Se vuoi posso accompagnarti a casa, tanto stiamo chiudendo. -mi propose.
-Ok grazie!- accettai per evitar di rimanere a piedi.
Aspettai che i cancelli fossero chiusi e non avendo notizie dei miei amici mi diressi con Josh alla sua auto. Gli indicai la via per casa, ma quando arrivammo nei pressi della villetta di fronte casa mia si fermò. Posò l’auto giusto al centro della villetta ed iniziò a guardarmi in un modo inquietante.
-Cosa c’è Josh?-chiesi preoccupata
-Voglio farti delle foto!
Senza il mio permesso iniziò a fare degli scatti.
-Rilassati.-mi disse per poi iniziare a muovere i capelli sul mio collo per posizionarli su una spalla. Dopo di ché iniziò a baciarmi il collo. Dei brividi percorsero sul mio corpo, ma non di piacere, di ribrezzo.
-Josh, cosa stai facendo?- chiesi terrorizzata.
-Ti sto ringraziando. -gemette disgustosamente.
-Non ce n’è bisogno.- provai a dire.
-Devi rilassarti, so io cosa ci vuole.- abbassò il sedile su cui ero seduta e iniziò a posizionarsi sopra di me con la macchina fotografica tra le mani. Con la sua sudicia mano si avvicinò alla mia gonna Valentino a vita alta. Tentai di fermarlo, ma afferrò le mie mani e se le legò dietro la sua schiena con la mano libera. Per evitare di farmi urlare catturò le mie labbra con le sue. Avevo paura, desideravo che qualcuno sarebbe venuto in mio aiuto. Desideravo non aver mai fatto quella stupida scommessa con Ally, desideravo non aver mai litigato con Zayn. Desideravo che Zayns sarebbe arrivato, ma non stava accadendo. 
Mi dimenavo, ma la sua presa era troppo forte. Mi slacciò la gonna ed iniziò ad insinuarsi tra le mie gambe. Sentii il ronzio di alcune moto, sapevo che una era la moto del mio bradipo. Ma di lui nessuna traccia, sembrava che nessuno si accorgesse di niente. Provavo a dimenarmi, ma la sua presa era troppo forte. D’ un tratto si fermò, credevo avesse deciso di lasciar perdere e invece mise solo l’autoscatto. Quel porco voleva fotografare tutto. Finalmente qualcuno iniziò a lanciar dei sassolini all’auto di Josh proprio mentre quest’ultimo stava per infilare la sua mano al mio interno. Per mia fortuna uno di quei sassi ruppe un vetro, rivelando la violenza che quel porco stava facendo su di me.
 Fu in un secondo che il mio sguardo terrorizzato incontrò quello di Zayn, il quale buttò Josh a terra fuori dall’auto. Mi abbottonai la gonna e sempre terrorizzata osservai quel che accadeva. C’era un Zayn furioso più che mai che riempiva di botte Josh. C’era del sangue, avevo ancora più paura. Presi un po’ di coraggio che mi era rimasto e corsi subito via da quel posto per raggiungere la sicurezza di casa mia. Chiusi la porta a chiave e mi gettai sul pavimento del mio soggiorno, in una piena crisi di pianto. Era la prima volta in tutta la mia vita che piangevo davvero per mio volere. Era bruttissimo quel che mi stava succedendo, e non riuscivo a trovar la forza per alzarmi da terra. Sentivo le mani di quel porco che percorrevano tutto il mio corpo e mi sentivo maledettamente sporca. Vedevo il sangue che Zayn provocava a quel porco e mi sentivo male. D’ un tratto qualcuno iniziò a bussare violentemente alla porta di casa. Ero troppo terrorizzata per aprire, almeno finché quel qualcuno iniziò a urlare che era Zayn e che dovevo aprirgli. Presi un po’ di forza e mi alzai da terra per aprire quella porta. Appena mi vide nello stato in cui ero, Zayn mi prese in braccio e mi portò nella mia camera da letto. Mi abbracciò forte mentre io versavo tutte le lacrime che non avevo cacciato in diciassette anni di vita. Mi passarono alla mente le violenze subite da mio padre quando ero piccola, le violenze che mio padre faceva a mia sorella e mia madre. Ogni schiaffo che ricordavo mi stringevo a Zayn. Per ogni bacio che sentivo ancora sul corpo di quel sudicio fotografo mi stringevo a Zayn. Anche se in realtà quello che era successo era stata solo colpa sua.
-E’ solo colpa mia.-parlò Zayn quasi come se mi avesse letto nella mente. Io non risposi.- Ti giuro che mai più ti lascerò sola, che mai più ti abbandonerò. Credi davvero che avessi voluto che ti sarebbe successo tutto ciò?
Stavo per rispondere quando a casa mia irruppe il terremoto della mia migliore amica seguita dal suo fidanzato.
-Malik, che cazzo è successo? Ma sei impazzito per caso? Sei un irresponsabile!- sbottò Ally furiosa.
-Ally, non è colpa sua, è tutto ok.-provai ad esser convincente.
-Bree ,non t’ho mai vista piangere così in diciassette anni di vita, un maniaco stava per violentarti, e tutto questo perché lui ti ha lasciata sola. Davvero reputi che non sia colpa sua?-sbottò lei.
-Ma è stato lui a salvarmi!- lo difesi.
-Bree, Ally ha ragione. Mi sono comportato da bambino irresponsabile e se ti fosse successo qualcosa sarebbe stata colpa mia! Però  ti giuro, che se solo avessi saputo quanto quel tipo facesse schifo non ti avrei mai lasciata sola con lui. Davvero, io tengo a te più che a me stesso, non avrei mai voluto che ti fosse successo tutto ciò. Ma da oggi in poi, mai più ti lascerò sola, mai più! Lo giuro sulla mia vita!!-Zayn affermò.
- Okay, forse ora è il caso che ci calmiamo tutti. Dai il peggio è passato.- parlò Niall che fino a quel momento era stato zitto.
  Rimasero tutti a dormire da me, io ed Ally dormimmo nel mio letto, mentre i ragazzi in quello di mia sorella. Decisi di farmi una lunga doccia, anche se le mani di quel porco le sentivo ancora su di me. Involontariamente iniziai a singhiozzare nella doccia, ma fui raggiunta da Ally che mi abbracciò forte e mi riportò a letto dopo avermi aiutata a vestirmi. 

La mattina successiva optammo per un filone, al Centro Commerciale per fare un po’ di shopping, era quel che mi serviva. Indossai una giacca dell’Hollister blu con le rondini bianche, un jeans stretto chiaro e un top bianco. Utilizzammo l’auto di Niall per muoverci. In  macchina le note rigorose di Bruno Mars accompagnavano i pensieri di ognuno di noi. Di solito ci facevamo sempre foto e ci divertivamo in macchina, quel giorno invece eravamo tutti pensierosi. Avevamo affrontato una lite perché gli altri volevano che io denunciassi Josh, mentre io non volevo, solo perché volevo dimenticarmi il tutto e lasciarmi quell’esperienza alle spalle. E così tra un pensiero ed un altro arrivammo al Centro Commerciale.
Quando varcammo le porte di quel posto la tensione svanì per lasciar posto al divertimento che non tardò ad arrivare.  Ally e Niall andarono a vedere cosa dovevano comprare per regalo al fratello di Niall che doveva sposarsi ed io e Zayn raggiungemmo il negozio dei suoi genitori per incontrare il padre. Quando lo vidi mi sembrò di aver davanti Zayn con qualche anno di più. Erano davvero identici, in tutto e per tutto.
-Hei, tu devi essere l’amica di mio figlio, Bridget!- disse il padre di Zayn con lo stesso sorriso smagliante del figlio.
-Bree! Piacere!- gli strinsi la mano.
Dopo vari discorsi  con Mr.Malik, ci lasciò finire la nostra visita al Centro Commerciale. Un’idea mi passò per la testa.
-Zayn, mi accompagni dal parrucchiere?-gli chiesi.
-Ho un miraggio?-mi sfottò lui.
-Quando una donna vuole cambiare vita, cambia taglio di capelli, no?-ammiccai.
-E’ la cosa più bella che avresti potuto dirmi.-sorrise entusiasta lui.
-Che voglio cambiare vita?-chiesi.
-No, che tagli sti capelli finalmente!!-rise- Ma sei sicura, insomma tieni i capelli più che a te stessa!-continuò serio.
-Zayn, te l’ho detto voglio cambiare qualcosa. E poi son diciassette anni che ho i capelli lunghi, voglio dire!-risposi.
Raggiungemmo il parrucchiere, che era uno dei più rinomati di New York, e parlai con il parrucchiere. Gli spiegai quanto tenessi ai miei capelli e il taglio che volevo. Avevo pensato ad un taglietto scalato, fin sotto il collo, con il ciuffo di lato sempre. Mi sarei fatta poi anche il pearcing in alto a tutto all’orecchio destro. Avevo intenzione di fare tutto l’orecchio, ed ero al quarto. Mentre il parrucchiere si adoperava a tagliar i miei lunghissimi capelli, Zayn osservava il lavoro dell’uomo con le mani di forbici.
-Hai dei capelli magnifici.- si complimentò il Parrucchiere.
-Grazie.-sorrisi.
Quando finimmo mi guardai allo specchio ed ero felice del lavoro effettuato. Mi piacevo con il nuovo taglio,ero...diversa, ma positivamente.
-Ti piacerebbe fare un servizio fotografico con la nostra agenzia per poi essere modella del nostro negozio?- mi chiese sempre il parrucchiere.
-Mi dispiace, ma io mi faccio fotografare solo dal mio bradipo.- risposi prima di abbracciare Zayn. Il quale mi scompigliò i capelli e disse qualcosa come “brava il mio panda”. Svuotai completamente alcuni negozi e mi diressi correndo da Valentino. Acquistai degli abiti identici a quelli con cui ero stata quasi violentata, amavo quel completo, ma non lo avrei rimesso e così ne comprai uno uguale. Era composto di una gonna stretta a vita alta nera ed un top giro maniche a pois bianco e nero che si chiudeva con dei bottoncini bianchi sotto il collo. Quando fu ora di pranzo ci raggiunsero Ally e Niall e andammo a mangiare da un pub chiamato Old Wild West, dove cucinavano roba messicana. In vita mia non avevo mai mangiato piccante, quindi i lascio immaginare quanto fu difficile per me ingerire quel cibo, ma flebilmente ci riuscì. Quando ritornammo, in auto scattammo delle foto col mio nuovo taglio che Ally adorava praticamente.  Stemmo anche l’intero pomeriggio da me, e mentre io ed Ally studiavamo biologia davanti il caldo camino di casa mia, i due ragazzi si sfidavano ad una partita di box alla Wii. Quella sera c’era la festa di compleanno dei diciotto anni di un amico della serra dei ragazzi e avevano invitato anche noi. Ci preparammo, Zayn prestì qualcosa a Niall giusto per non farlo tornare a casa, dato che tecnicamente Zayn e Ally vivevano da me e quindi avevano i loro abiti con sé. Indossai un vestitino bianco con una cinta marrone in vita, stesso colore dei tronchetti e la giacca di Jeans. Avevo comprato tutto la mattina da Hollister. Ally indossò un abito col top bianco e la gonna velata decorata con fiori acquistata da H&M. Prendemmo la macchina di Niall, come la mattina precedente e come d’abitudine in auto scattammo migliaia di foto. Ricevetti vari complimenti da Louis,Liam,Harry e le ragazze riguardo il nuovo taglio. Iniziammo a scatenarci sulla pista da ballo, e la festa fu molto divertente. Prima della torta arrivò il momento dei lenti ed io mi andai a sedere, essendo senza un accompagnatore. Dalle casse partì Everything I do di Bryan Adams, adoravo quella canzone. Mentre le coppie si formavano, Zayn si avvicinò verso di me. S’inginocchiò ai miei piedi e mi porse la mano.
-Panda ti va di ballare?
-Beh se me lo chiedi così certo Bradipo.
Con tutti i tacchi gli arrivavo giusto sul petto. Misi le mani al suo collo e lui  posizionò le sue sui miei fianchi. Poggiai la testa sul suo petto e mi lasciai cullare da quella dolce melodia. Ballare con Zayn mi piaceva da matti, era come se mi sentissi a mio agio. Chiudevo gli occhi e mi lasciavo guidare dalle note di quella bellissima canzone.Sentire le mani di Zayn che accarezzavano i miei capelli era una cosa che adoravo e che mi rilassava da matti. Alzai lo sguardo e mi persi come sempre in quelle iridi dannatamente attiranti. I nostri sguardi riuscivano a raccontarsi molte più cose di quanto le nostre labbra riuscivano a dirsi. Con le labbra eravamo soliti esplorare. Infatti i nostri visi si avvicinavano sempre di più e fu in un attimo che le nostre labbra si incontrarono per unirsi in quel dannato vortice di passione che mi coinvolgeva sempre!  Le farfalle svolazzavano sempre nel mio stomaco, mentre come sempre il cuore mi arrivava in gola. Non mi resi conto di aver gli occhi chiusi, finché fui costretta ad aprirli quando la musica finì e mi staccai da Zayn. Le luci si erano accese, e trovai gli occhi dei miei amici puntati su me e Zayn, imbarazzati da morire.
-To be continued.
Heilà gente!
Ok lo so che questo capitolo fa pena, però è uno dei più importanti della Fan Fiction e non sapevo bene come elaborarlo. Spero comunque vi sia piaciuto.
Ringrazio come sempre chi legge/segue/preferisce/ricorda e recensisce la mia storia. Siete la mia forza.
Un bacio, Debby!:3

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Chapter twelve. ***


“Devo partire però se ho nel cuore la tua presenza è sempre arrivo e mai partenza.”
                                                                                                                                                             Tiziano Ferro.

Finalmente a New York era arrivata la Domenica. Era il giorno della settimana in cui si poteva dormire di più, si poteva restare in pigiama tutto il giorno e riposarsi in eterno, ed io lo adoravo, era il mio giorno Sacro.  Questo finché non hai in casa un pakistano rompipalle che ama i Coldplay e i Maroon Five, unite ad una partita di basket nel mio salotto. Era ormai mezz’ora che provavo a chiudere occhio e non sentire quel frastuono, ma fu praticamente impossibile. Non funzionavano neanche i tappi per le orecchie. Mi alzai nervosa come una furia, incurante del mio aspetto che doveva essere uguale ad un ibrido tra un panda e un cinghiale. Raggiunsi la sala, ed il mio cuore perse numerosi battiti. Trovai Zayn in boxer, che ballava con la palla da basket in mano sotto le note di Moves like jagger. Mi ci volle un po’ di tempo, prima di asciugare la bava e cercare di concentrarmi a imprecare contro quel bradipo. Sexy ma pur sempre un bradipo.
-Bradipo, cosa cazzo ti fumi a prima mattina? Chiama quel coglione del tuo spacciatore e licenzialo, perché sta roba è troppo forte. Mi hai ufficialmente rotto i coglioni, è da mezz’ora che mi hai svegliata con questo fottuto rumore e non riesco a dormire in alcun modo. Prego vatti a mettere qualche fottuto paio di jeans con una cazzo di maglietta e togliti dalle palle che oggi è la mia Domenica.- urlai tutto d’un fiato.-
-Hei, sputa un po’ macchinetta.- mi disse prima di pizzicarmi la guancia.-
- Vuoi che ti caccia di casa a calci in culo, o ti muovi?
-Prima ho una sorpresa.- mi chiuse gli occhi con le mani e mi fece camminare. Mi stavo innervosendo. Arrivammo in cucina e mi addolcì alla vista che mi si presentò innanzi. C’era un mazzo di rose rosse al centro del tavolo della mia cucina, due cornetti, due ciambelle, due caffè e due succhi di frutta.  Mi spostò la sedia e mi fece sedere, mentre cambiò la musica, riproducendo le note del mio amato Bruno Mars e si andò a vestire. Aspettai lui per poi cominciare a mangiare insieme.
-Mi dispiace per il risveglio di stamane, a volte credo di vivere da solo.- si giustificò Zayn.
-Diciamo che ti sei fatto perdonare con questa colazione da Dio!- gli concessi.
-Così però non posso sfoderare il mio asso nella mancia.- piagnucolò lui.-
-Cioè? – chiesi confusa.-
-Stasera, io , te, le stelle e Bruno Mars.- disse prima di cacciare dalla manica della sua felpa due biglietti. Li afferrai e notai con meraviglia che erano i biglietti per il concerto di Bruno Mars per quella stessa sera. Credevo che nessuna notizia mai al mondo mi avrebbe resa così felice. Per festeggiare tale felicità invitai anche il resto della combriccola a casa mia. I biglietti rimasti per la festa erano solo due, quindi i miei amici non sarebbero potuti venire. Come sempre cucinarono Harry e Louis, con le rispettive ragazze, mentre io ed Ally chiacchieravamo sul divano, Zayn e Niall giocavano alla Wii e Liam e Danielle amoreggiavano. Adoravo i pranzi a casa mia, erano un tale caos. Dopo aver pranzato qualcuno iniziò la lotta coi cuscini e dopo circa un’ora ci ritrovammo tutti a terra distesi in un mare di piume. Obbligai tutti a spazzare e ripulire tutto finché se ne andarono restando da me solo Ally, Niall e Zayn. Mentre i ragazzi continuavano a giocare io e la mia migliore amica ci dedicammo ad un pomeriggio di estetica. Infatti ci facemmo la maschera alla crema di melanzane. Avevamo due cetrioli sugli occhi, la crema verde in viso e i capelli arruffati, eravamo a dir poco mostruose. Prova di tale affermazione fu l’urlo spaventato dei due bradipi quando ci videro. Fu divertente sentirli urlare e guardare il loro volto sbiancare. Erano identici ad Hazza a Capodanno, aveva paura dei fuochi d’artificio e quindi urlava e si dimenava, proprio come Niall e Zayn quando ci videro. Spiegammo loro che serviva a purificare la pelle, ed indovinate un po’? Decisero di farsi la maschera anche loro. Inutile stare a raccontarvi di quanto ci divertimmo, diciamo che troppo era un eufemismo. Avevamo in casa la macchina fotografica di Ally e ci scattammo numerose foto, tra cui Ally e Niall che si scambiavano effusioni al gusto di melanzana e cetrioli. Disgustosi.
Con la macchina fotografica di Ally, le magliette appena acquistate di Bruno Mars e due sorrisi raggianti raggiungemmo il luogo in cui si teneva il concerto del mio idolo. In pratica era in una specie di piazzetta, era quella la magia di New York. Spesso si tenevano questi special events all’aperto, quando meno te l’aspettavi. In realtà era un concerto di beneficenza in onore del Natale che era alle porte, in effetti mancava una settimana alla vigilia di Natale. Questa festa, come spesso ho detto, per me passava sempre inosservata, infatti non avevo mai addobbato casa e avevo comprato solo un regalo ad Ally e Marco, ma quest’anno le cose erano cambiate e dovevo fare dei regali a numerose persone, tra cui il bradipo che mi aveva regalato il concerto, a cui erano legate numerose emozioni.
#Zayn.
Avevo organizzato tutto alla perfezione. Colazione dolce di prima mattina, concerto serale del suo cantante preferito con spettacolo pirotecnico alla fine e poi un’altra sorpresa che l’aspettava al ritorno. Ally mi aveva raccontato che da piccola, il sogno di Bree era quello di baciare un ragazzo sotto i fuochi d’artificio, e che il ragazzo che l’avrebbe baciata in tale condizione sarebbe stato quello giusto. Il tempo era passato, ma nessuno, neanche Marco l’aveva baciata sotto i fuochi ed io lo stavo per fare. Perché tutto ciò? No, non volevo chiederle di diventare la mia ragazza; in realtà il giorno seguente dovevo partire per Londra, perché mio zio, il fratello di mio padre, era malato di cancro e le sue condizioni erano peggiorate, ed io volevo il bacio d’arrivederci da Bree. Inoltre volevo essere sicuro di mancarle e quelle erano le condizioni giuste per addolcirla e sentirle dire qualcosa di dolce. Sarei tornato per la Vigilia di Natale, se le cose si fossero risolte. L’unica cosa positiva era che partivo solo con mio padre e non con quella ... buona donna...di mia madre. Quella sera Bree era felice, ma lo era per davvero. Ricordo ancora gli occhi che aveva, così verdi, come poche volte li aveva avuti. Perché oramai io avevo imparato a capire Bree, e non c’era modo migliore che guardarla negli occhi. Le sue iridi variavano a seconda delle circostanze. Quando era triste o spaventata i suoi occhi erano verdi con riflessi castani; Quando era arrabbiata i suoi occhi erano castani; quando era felice erano di un verde smeraldo, e quando era acida e stronza come sempre erano di un verde normale. Gli occhi di Bree erano una delle cose principali che mi avevano rapito dal primo incontro e che mi avevano portato ad approfondire quel rapporto. Perché oltre ad essere bellissimi, insieme al contrasto degli altri caratteri scurissimi, erano vissuti. Gli occhi di Bree erano lo specchio della sua anima e mi attiravano profondamente, proprio perché sapevano di ingenuità e soprattutto sapevano di genuinità. Perché Bree era brava, semplice, genuina. Chi riusciva a guardarla negli occhi andava oltre quella corazza di ragazza superficiale e per bene che si era creata e trovava una ragazza fragile, ingenua e buona, che quando si apre a qualcuno lo fa davvero, con il cuore e fa in modo che nessuno potrebbe mai staccarsi da lei. Era come nicotina, come il canto di una sirena per un pirata, come il cioccolato per chiunque, era una profonda dipendenza, ma che non portava alla morte, solo alla felicità assicurata. La cosa più strana era che non mi era mai capitato di provare tali sensazioni stravolgenti per una ragazza, mai avrei pensato di ritrovarmi a fare il romantico solo per chiedere un appuntamento. Sicuramente il suo carattere aveva contribuito molto, perché il suo essere così strana era una sfida per me. Un giorno dice di volere i capelli lunghissimi, ed il giorno dopo se li taglia. Un attimo dice di non avere fame e l’attimo dopo si divorerebbe la casa. Una volta dice di odiarti, e subito dopo è pronta ad offrirti casa sua. Era una ragazza lunatica, e io volevo capirla, sempre!
Mi girai a guardarla divertita mentre imprecava contro Bruno Mars ed il suo “ritardo da vip” come lo chiamava lei.  D’improvviso partirono le note di Just the way you are, quella era una sorta di colonna sonora del nostro rapporto, essendo poi la sua canzone preferita, ed una canzone che la descriveva praticamente. Iniziò a cantare e ad urlare come Niall quando ascoltava Justin Bieber. Era così adorabile, aveva gli occhi a forma di cuore, che le brillavano come due smeraldi nell’oceano blu. Quando la canzone finì, mi strinse forte a sé.
-Grazie Bradipo, ti voglio bene.- mi sussurrò.-
-Lo meriti, grazie a te Panda, di tutto.- le risposi.
Dopo di ché partì Locked out of Heaven. Iniziò a ballare come una pazza ed io l’assecondai. Era davvero felice ed eccitata, ed io adoravo quella versione di Bree.  Quando partì Young girl, invece, infilò le dita tra le mie e strinse i palmi delle nostre mani. Beh, se questo era l’effetto che le faceva Bruno Mars dovevo farglielo sentire più spesso.  Dopo aver cantato tutte le canzoni dell’ultimo album, iniziarono le vecchie con Granade, The Lazy song e così via. Fu senza dubbio uno dei concerti più belli della mia vita, dato che stetti tutto il tempo abbracciato a Bree e con le nostre mani intrecciate. Billionaire era la mia canzone preferita, in quel momento mi caricai Bree sulle spalle, la quale iniziò a muovere le braccia a ritmo. Bruno si tolse la giacca, e quando Bree urlò “Bruno ti amo” lui la buttò verso di lei, che la afferrò e se la mise. Non faceva altro che odorare quella giacca! Quando finì la canzone, misi giù Bree, che rintrecciò le nostre mani, mentre cantò Like tonight, con la quale concluse il concerto. Apparì persino David Guetta con il quale duettò, madre che concerto! Alla fine di quella canzone, Bree aveva le lacrime agli occhi, incredibile si era commossa. In quell’esatto momento, la attirai a me per i fianchi e ci guardammo negli occhi, prima che le nostre labbra si incontrassero definitamente unendosi in quel magico vortice di passione e di strane sensazioni che ci univa ogni fottuto istante. In quell’esatto momento il cielo si riempì di luci e colori magnifiche, e non so per quale assurdo motivo Bruno Mars intonò di nuovo le note di Just the way you are. C’era sicuramente lo zampino di Ally! Sentì le mani di Bree che premevano forte sulla mia pelle della nuca, quasi a voler dire: “non andare mai via”.  E nello stesso modo io la stringevo a me per i fianchi, sarei rimasto unito in quel semplice contatto per il resto della mia vita. Ma a breve sarebbe arrivata la parte più difficile della serata, avrei dovuto dirle che sarei partito...Ero completamente ignaro di qualsiasi reazione potesse avere.
#Bree.
Era stato il miglior concerto di una vita intera. Non solo avevo ascoltato il mio idolo cantare dal vivo, avevo persino ottenuto la sua e dico sua giacca, e avevo persino sentito cantare David Guetta. Per non parlare delle immense emozioni che provai, e soprattutto con Zayn. Ci eravamo baciati sotto le note della mia canzone preferita, e per di più sotto i fuochi d’artificio! Era stato sempre così il mio bacio da sogno e non potevo crederci che l’avevo ottenuto e soprattutto con Zayn che non amavo. Ok, mi stavo affezionando a lui, era palese, ma non potevo dichiararmi innamorata di lui, dato che all’amore non ci credevo più. Ma quella sera mi ero un po’ abbandonata ai miei sentimenti. Avevo spento il cervello e collegato il cuore e da quel momento non ero consapevole delle mie azioni. Camminando mano nella mano tre le strade illuminate di New York,tra una chiacchiera e l’altra rientrammo  casa. Nell’entrare a casa mia ebbi una fantastica sorpresa, casa mia era tutta addobbata per Natale, vi era un albero gigantissimo con le luci e le decorazioni al centro della sala, ed un Presepe enorme al suo fianco. Vi erano calze e vischi sparsi per tutta la casa. Zayn mi prese in braccio stile sposa e mi portò fuori la porta della cucina, sotto il cui cornicione vi era il vischio. Ci baciammo dolcemente, quasi rimanendo senza fiato e sentivo qualcosa nel mio stomaco scombussolarsi. Quando ci staccammo, Zayn mi prese per mano e ci sedemmo sul divano di fronte quell’albero sotto il quale vi era solo un grande scatolone.
-Ho pensato che ti avrebbe fatto piacere sentire un po’ l’atmosfera natalizia e così ho chiesto ad Ally,Niall ed Harry di preparare la casa come ti sarebbe potuta piacere,  se però ti da fastidio smontiamo tutto.- affermò Zayn imbarazzatissimo.-
-E’ stata un’idea bellissima, grazie.- e mi avvicinai a lui per baciarmi, ma fui bloccata.-
-Non ho finito, devo parlarti. -iniziò- Bree, io domani mattina parto. C’è un mio zio a Londra che è in fin di vita, e  tengo a dargli l’ultimo saluto. Parto con il treno e raggiungo mio padre che si è avviato questa sera. Mi dispiace davvero partire proprio ora che stavamo  imparando a sopportarci, ma glielo devo, è stato come un padre per me.- finì dispiaciuto.-
-Hei, io lo capisco e figurati è giusto che  vai da lui. Ma ci sarai per Natale? Sai ci terrei ad averti con me.-
-Tornerò la Vigilia.- mi rassicurò.-
-Domani allora ti accompagno alla stazione.-affermai sicura.-
-No, sentirei ancor di più la tua mancanza.- sorrise malinconico.-
-Anche tu mi mancherai bradipo. Dai, stanotte dormi nel mio letto con me.-  gli promisi.
La mattina di quel lunedì arrivò dannatamente presto. Gli feci credere che dormivo, ma in realtà ero molto più sveglia di lui. Aspettai che si preparò, mi feci dare il bacio sulla fronte e lo feci uscir di casa, prima di mettermi una giacca e seguirlo, prendendo la Vespa di Ally che stava da me. Se mi avessero fermata i poliziotti Ally mi avrebbe uccisa, ma non m’importava. Lo vidi salir su quel treno ed affacciarsi al finestrino. Scovò il mio nascondiglio dietro quella colonna, e scrollando il capo mi fece segno di avvicinarmi. Ci baciammo, ancora fino a perdere il fiato. Una lacrima stava per scendere dai miei occhi, ma la trattenni. Quando ci staccammo, sentimmo il treno fischiare, segno che sarebbe ripartito. Rubai i suoi occhiali dalla testa per tenerli come segno del suo ricordo, a farmi compagnia in quei giorni in cui lui non ci sarebbe stato. Lo salutai, per poi salir sulla Vespa e rientrai a casa con un senso di vuoto che prima non mi affliggeva. Trovai Ally a casa mia nervosissima. Mi raccontò che i genitori l’avevano obbligata a trovar lavoro e avrebbe dovuto iniziar quella mattina a far la barista. L’accompagnai, giusto per non sentirmi sola, dato che la scuola ormai aveva chiuso per le vacanze natalizie. Quando arrivammo al bar la giornata migliorò perché vi era un figone assurdo dietro il bancone. Era abbastanza alto e muscoloso, capelli con la frangetta innanzi li occhi castani. Si chiamava Josh Devine, ed oltre a fare il barista nel tempo libero si dedicava alla batteria. Mi faceva la corte tutto il tempo, offrendomi dolci e caffè.
-Allora, stasera esci con me?- mi chiese speranzoso.-
-Josh mi dispiace ma sono... impegnata.- improvvisai. Non avevo alcuna voglia di uscire con qualcuno che non era Zayn. Tornai a casa con Ally e ci buttammo sul divano per parlare.
-Allora, perché non sei voluta uscire con Josh? E’ un figone!- sbraitò Ally.-
-Non mi andava.-sbottai annoiata.-
-Ma se solo qualche giorno fa avremmo scommesso l tua piastra su uno così.- affermò con aria da saputella.
-tu mi hai detto di non farlo.- urlai.-
-Dillo che è per Zayn.-sentenziò.-
-Mi sto solo abituando alla sua presenza e mi trovo davvero bene ad uscir con lui. Ma lo sai, il giorno che mi innamorerò voleranno i maiali.- sbottai.
Quella mattina Ally era fin troppo nervosa, sbraitava contro me e Josh qualsiasi cosa le dicessimo. Aveva sicuramente litigato con Niall, avevo sentito le urla che si scambiavano a telefono durante la notte precedente. Non le avevo chiesto niente, quando avrebbe voluto me ne avrebbe parlato. Era quasi ora della chiusura di pranzo quando una bella donna entrò.
-Scusate, siete ancora aperti?- chiese con accento strano.-
-No, vaffanculo troia.- sbottò Ally scatenando la mia risata e l’ira di Josh. In realtà era la figlia di uno sceicco egiziano che aveva prenotato sei cento euro di dolci e ora li avevano persi. Fortunatamente Ally se la cavò con una semplice ramanzina, ma quando uscimmo fu obbligata a parlare con me di quel che era successo con Niall. Mi raccontò che Niall si era ingelosito perché con lei lavorava Josh e aveva paura che lei potesse innamorarsi del batterista, allora lei voleva dirgli “Ti Amo” ma non ci riusciva. I miei amici? Due coglioni...Quando si è innamorati si è pieni di pensieri e preoccupazioni; I pensieri e le preoccupazioni fanno uscire le rughe; avere le rughe significa invecchiare: l’amore ci fa invecchiare, ed era proprio per quello che non volevo innamorarmi, volevo avere una gioventù eterna.
24 Dicembre.
Quella settimana era finalmente finita. Ally e Niall avevano fatto pace, si erano detti Ti Amo e si baciavano ripetutamente dinanzi a me, ed io non avevo un Bradipo rompipalle su cui sfogare tutta la mia cattiveria, ma finalmente la sua telefonata era arrivata e mi avvisò che solo dopo poche ore sarebbe arrivato. Mi precipitai allora  alla stazione con i suoi occhiali da sole agli occhi, dove erano stati per tutta quella settimana. Stavo provando sensazioni che da tempo non provavo, come il battito accelerato del mio cuore, la pancia in subbuglio e le guance paonazze. Il perché di quelle sensazioni  mi era ignoto, del resto doveva arrivare solo il mio bradipo. La voce meccanica della stazione ci informò  che il treno in arrivo da Londra stava arrivando. Mi avvicinai così in modo pericoloso ai binari, e mi divertì a prendere in giro un piccione che proprio nel momento in cui il treno arrivava, si buttò sotto i binari. Il vento provocato dall’arrivo del treno mi scompigliò i capelli e mosse la mia giacca, provocandomi uno strano senso di libertà. Aspettai che si fermasse del tutto e guardai tutti i volti dei passeggeri :uomini stanchi, donne esaurite, bambini contenti, coppiette innamorati e finalmente il mio Bradipo, con un’aria stanca, le occhiaie sotto gli occhi e una sigaretta in bocca. Aveva l’aria molto deperita ed era dimagrito parecchio dall’ultima volta che ci eravamo visti, inoltre sulle sue guance era sorta un po’ di barbetta che lo rendeva ancora più sexy. Corsi subito tra le sue braccia; Zayn non capì chi ero, ma mi afferrò al volo prendendomi in braccio a mo’ di panda. Quando capì che ero io non ci fu nulla in grado di impedir alle nostre labbra di congiungersi in un bacio senza fine.
-To be continued.
Heilà genteeeee :D
Allora, cosa ne pensate di questo capitolo un po’ troppo dolce tra Bree & Zayn? A me piacciono molto, sono così teneri :33 Poi abbiamo visto l’arrivo di un nuovo personaggio, Josh...Secondo voi, oltre il litigio tra Niall ed Ally, creerà altri problemi?
Non fatevi problemi a recensire e dirmi cosa ne pensate.
Ringrazio sempre chi legge/recensisce/preferisce/ricorda e segue le mie storie. Siete la mia forza. Un bacione,
Debby!:3

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Chapter thirteen. ***


“Rideremo ancora, come sempre, come ora. Gli angeli vivono in cielo ma tu resta qui con me.”
                                                                                                                                                             Pier Davide Carone.
-Ti sono mancato, non è vero?- mi disse una volta che ci staccammo, per prendere un Taxi e tornare a casa.
-Tu non immagini quanto, è stato un inferno senza qualcuno su cui sfogare la mia rabbia.-risposi ridendo.-tu invece, come stai? Tuo zio? Ti vedo molto deperito.-
-Purtroppo mio zio non ce l’ha fatta, ed io sto molto male. Sono stata l’ultima persona con la quale ha voluto parlare prima della morte, mi ha stretto la mano prima di chiudere per sempre gli occhi. Ed oggi mi manca tanto, mancano tanto i suoi abbracci, i suoi consigli, le sue sigarette.- concluse sorridendo.
Attaccai allora subito le mie braccia attorno al suo bacino e lo chiusi in un abbraccio che racchiudeva con se tante e tante sensazioni, emozioni e segreti.
-Niente di meno dovevo aspettare che mi morisse uno zio per avere un po’ di dolcezza da parte tua?- mi soffiò nell’orecchio sorridendo.-
-Si un idiota!- gli risposi voltandomi. Sentì poi delle braccia tirarmi per i fianchi e le sue labbra baciarmi il collo provocandomi una fragorosa risata.
-Questi sono ancora qui?- mi disse riferendosi agli occhiali.-
-Sono sempre stati qui!- risposi per poi alzandomi sulle punte e lasciargli un bacio a fior di labbra per poi salire sul Taxi e dirigerci a casa.
Passammo tutto il pomeriggio a fare shopping per i regali di Natale con Ally e Niall, inoltre Zayn aveva portato a tutti noi qualcosa da Londra, a me un bracciale con su scritto London e un porta-chiave con la  cabina telefonica. Stavamo per uscire dal Centro commerciale quando dei fiocchi bianchi caddero dal cielo e si posarono a terra, stava nevicando a New York. Zayn mi abbracciò da dietro e posò la testa sulla mia spalla, mentre io accarezzavo le sue mani. Presi subito la macchina fotografica di Ally che ormai era mia e di Zayn e scattammo molte foto artistiche alla neve, a noi, a noi con la neve. Dato che era impossibile rientrare in casa rimanemmo al Centro commerciale a mangiare un panino e ci divertimmo molto a giocare con il cibo. La gente normale era in casa, dinanzi al camino a fare il cenone di Natale con amici e parenti, scartando i regali di Natale, noi quattro eravamo bloccati in una paninoteca a lanciarci molliche di pane in faccia e a far gare a chi centrava la bocca del proprio partner. Se solo penso a quanto era cambiata la mia vita in quei giorni...un anno prima a quell’ora mi stavo preparando per andare a divertirmi con Ally in qualche discoteca, due anni prima molto probabilmente ero ancora in sala a provare per il saggio natalizio, e quell’anno invece ero con tre ragazzi che definivo miei amici a divertirmi. Già il fatto che stessi mangiando era un ottimo passo in avanti, specialmente poi in una paninoteca, che fino a qualche mese prima avrei giudicato un luogo per grezzi e cafoni. Finì finalmente di nevicare e ci dirigemmo all’auto. Niall guidava con Ally al suo fianco ed io e Zayn eravamo seduti dietro a farci delle foto, giungemmo poi a casa mia dove restammo a dormire io e Malik, mentre Ally andò da Niall come d’abitudine ormai. Appena entrati, Zayn si gettò sul suo ormai letto, invitandomi a fare lo stesso; mi sdraiai allora al suo fianco e osservai i suoi lineamenti dannatamente perfetti.
-Mi sei mancata davvero tanto Panda.- mi disse scompigliandomi  i capelli.- mi fai stare così dannatamente bene, come nessuno mai ci è riuscito in tutta la mia vita. Sei speciale, una droga!-continuò.-
Gli risposi con un semplice sorriso, per poi abbassare la testa imbarazzata dall’atmosfera. Lui non si preoccupò di niente, mi sollevò la testa per il mento e prese a baciar le mie labbra in un modo del tutto dolce e passionale, mordendomele di tanto in tanto.  Intrecciammo le dita dell’uno in quelle dell’altra, passò a baciarmi il collo provocandomi brividi di piacere e facendomi sussultare. Scese a baciarmi, fino ad arrivare alla scollatura della camicia, slacciò una mano dalla mia e mi sbottonò i primi bottoni della camicia, baciandomi allora il seno facendomi gemere vergognosamente. Chiedendomi il permesso con gli occhi, che gli fu subito accordato, mi slacciò anche la cintura dei pantaloni, abbassandomeli e facendomi rimanere in slip. Mi accarezzò l’interno coscia, per poi spostare i miei slip ed inserire un dito nella mia intimità. Spalancai gli occhi, lasciando poi che il piacere sostituisse l’imbarazzo. Inserì poi un secondo dito dentro di me, stimolando il mio clitoride fino a farmi venire, scatenando un orgasmo in me quasi vergognoso. Decisi allora, di ricambiare il favore, posizionandomi allora a cavalcioni su di lui, iniziai a baciargli il collo, mentre gli sollevavo la felpa e con le dita accarezzavo i suoi addominali lasciando che la sua peluria mi solleticasse la mano. Scendendo, arrivai alla zip dei suoi pantaloni, slacciando cintura e bottoni, e inserendo una mano nei suoi boxer dove trovai la sua eccitazione.  Presi a spingere avanti e indietro il suo membro con dei movimenti irregolari, talvolta veloci ed altre volte lenti, mentre sentivo i suoi ansimi che diventavano forti gemiti, finché anch’egli venne travolto da un ondata di piacere che gli provocò l’orgasmo urlando il mio nome. Ci accoccolammo l’una sul petto dell’altra, e mentre lui mi accarezzava i capelli io sorridevo sul suo petto.
-Ma è stata la prima volta che qualcuno ti ha toccata?- mi chiese divertito.-
-Esattamente, ed anche la prima volta che....io ho toccato qualcuno.- ammisi imbarazzata.-
-Niente male allora per la prima volta, e non esserne imbarazzata perché questa cosa mi piace da morire.-rise lui per poi addormentarci insieme.
La mattina di Natale era arrivata, ed io decisi di andare a fare una bella corsa mattutina per evitare che poi i chili che avrei preso quei giorni si fiondassero sulle mie cosce, o peggio ancora sui miei fianchi. Ovviamente però non mi andava di andar da sola e così decisi di infastidire il mio ormai coinquilino. Cominciai a fargli il solletico e a strattonarlo, ma oltre a mugolii di fastidio non ottenni niente, decisi allora di andare sul pesante.
-Cazzo Zayn, il tuo ciuffo, Zaaaaaayn in tuo ciuffo, qualcuno l’ha tagliato, Zayn non c’è più il tuo ciuffo.-urlai.
Vidi allora una furia, alzarsi dal letto buttando tutte le coperte in aria, e con gli occhi spalancati e terrorizzati dirigersi fino allo specchio della camera, per poi sospirare sollevato e accarezzarsi il ciuffo.
-Mi spieghi cosa cazzo ti viene in mente? Potevi farmi rischiare un infarto troia.- mi disse giustamente basito.-
-Era l’unico modo per svegliarti.- risposi con nonchalance.-
-Ma che ore sono?- chiese.-
-Le 6:30 del 25 Dicembre, auguri Bradipo è Natale!!- urlai saltellando.-
- Vai a farti inculare da un cammello. Tu mi svegli a quest’ora in un modo talmente brutale, la mattina di Natale,solo per farmi gli auguri? Ma sei una malata mentale!!- esclamò.-
-Sei un asso con le rime brò! Comunque non solo per quello, voglio andare a correre, mi fai compagnia?-feci labbruccio.-
-TU SEI UNA MALATA MENTALE.-scandì bene ogni parola.-
-Ti preeego, ti prego ti prego ti preeeego.- insistetti mettendo il broncio e sbattendo le ciglie.-
-Non posso rifiutare se fai così, non vale.- rispose, per poi prendermi per i fianchi e baciarmi dolcemente.-Buongiorno comunque e auguri Panda. Questo è un buon risveglio. Ti sei fatta perdonare solo perché ti sei lasciata baciare.- continuò.-
-Ti ho in mio potere ormai Malik.- gli soffiai sulle labbra per poi andarmi a preparare. Fortunatamente uscì il sole, strana New York vero? Allora indossai una t-shirt, uno short e scarpe da ginnastica, mi feci una coda e raggiunsi Zayn e la sua bava una volta che mi vide. Lui indossava una t-shirt aderente e  pantaloncini da basket ed era anch’egli molto “attizzante”.
Nome: Zayn Jawaad Malik.
Sesso: Che cammina.
La corsa fu molto divertente dato che per tutto il tempo io ero in vantaggio e lui più che un ragazzo che correva sembrava uno zombie che passeggiava.  D’un tratto gli spruzzai tutta l’acqua addosso dalla mia bottiglina e gli urlai :”sei una femminuccia, sfaticato, sfigatoo!” Il che lo urtò molto, tanto da farlo svegliare, corrermi incontro, prendermi in braccio per i fianchi e farmi il solletico per tutto il corpo provocandomi una forte risata. Dopodiché iniziammo a correre sul serio e circa dopo un’ora decidemmo di rientrare a casa.
Dopo aver fatto una bella doccia, mi diressi verso la cucina per preparare  qualcosa per il pranzo che avremmo fatto a casa mia, sarebbe dovuta venire tutta la comitiva. Un problema? Io non sapevo cucinare, poi mi ricordai che la mia adorata sorellona mi aveva lasciato tutto congelato nel congelatore, quindi tutto quel che dovevo fare era riscaldare il tutto nel forno e preparare un dolce, l’unica cosa che sapevo fare. Legai i capelli in uno chignon fatto alla “sanfason” e canticchiai qualcosa, sicura che Zayn stesse ancora domando il suo ciuffo. D’un tratto sentii delle braccia stringermi per i fianchi e qualcuno strofinare il naso sulla mia pelle del collo.
-Sai non dovresti vestirti così con me in casa, non potrei controllarmi.- mi disse. In reatlà avevo indosso solo una sottoveste cortissima e la biancheria intima.-
-A volte dimentico di avere un uomo in casa, scusa!- dissi, prima di voltarmi, alzarmi sulle punte e prendere a baciarlo violentemente senza alcun motivo. Sentivo la sua erezione premere contro la sottile stoffa della mia sottoveste, e la cosa mi divertiva e non poco. Si staccò d’un tratto e vidi il suo bellissimo volto rattristirsi.
-Bradi, che succede?- chiesi preoccupata.-
-Mi ero dimenticato che dovevo andare a far gli auguri a casa Panda.- mi spiegò.-
-Dai Bradi, son cinque minuti, che saranno mai...Ricorda che a casa ci siamo noi ad aspettarti.- gli sorrisi.-
-Casomai loro, tu vieni con me!- sentenziò.-
-Non se ne parla proprio Bradipo, è la tua famiglia!! E poi ho il dolce in forno e tutta la roba da scaldare.-
-Chiami Ally e Niall e se la vedono loro...Dai Panda, fallo per me, non ti ho mai chiesto niente ma...senza te...non ce la farei...!- ammise.-
-Vado a vestirmi!- gli sorrisi per poi scomparire in camera mia.
Indossai un jeans nero,top bianco ricamato in pizzo con  giacchetta rossa e decolté uguali, sciolsi i capelli liscissimi come sempre e misi un po’ di trucco. Raggiunsi Zayn che stava aprendo la porta ad Ally e Niall che si erano precipitati per aiutarci ed uscimmo con la sua moto.
-Devi vestirti elegante anche per star cinque minuti fuori di casa?- mi chiese sbalordito.-
-E’ la tua famiglia, se non mi fossi vestita per bene avrebbero pensato che vivi con una barbona. E poi a me piace fare bella impressione con tutti, ancora non l’hai capito?- risposi.-
-Purtroppo l’ho capito da subito questo!- affermò per poi scrocchiarmi un bacio sulla guancia.
Conobbi il resto della famiglia, dato che già conoscevo il padre; in quella famiglia si somigliavano tutti.
Riconobbi la madre in quella figura nella macchina al primo appuntamento con Zayn, e poi conobbi le altre tre sorelle di Zayn. C’era la più piccola Safaa che erano un piccolo angioletto, appena mi vide mi saltò in braccio per qualche ignoto motivo e non scese finché ce ne andammo. C’era poi Walihya, una bellissima quindicenne dai caratteri bruni e molto simile a Zayn e poi Doniya, la sorella maggiore, una ragazza incantevole che stava lì con il suo ragazzo. Tutti erano carini e gentili con me, tranne Walihya che mi guardava con aria ostile ed uno sguardo trucidatore, neanche fossi stata un insetto. Safaa mi chiese di andare con lei al bagno, e mentre aspettavo che uscisse dal bagno mi trovai ad origliare la conversazione di Zayn con sua sorella.
W: E’ lei che ti ha fatto allontanare da tutti noi? Ti ha abbindolato con soldi e potere? Perché vuoi più bene a noi che a lei? E’ solo una stronza, si vede dal suo volto!!
Z: Waly ma che cazzo dici?! Io me ne sono andato da qui per problemi con mamma, ma vi adoro tutte e non c’è persona sulla faccia di questa terra che amo più di te, Safaa e Doniya. Bree però è stata un angelo, mi ha aiutato, mi ha offerto un posto in cui stare, senza dover spendere neanche un mezzo soldo. Non è una stronza, vuol apparire tale, ma è la ragazza più brava e dolce che esiste su questa faccia della Terra!!
W: Zayn, ti sei innamorato? Non posso crederci...!
Z: Waly, non so se è amore, ma è la prima ragazza che mi ha fatto provare dei sentimenti...Non è desiderio quel che provo per lei, è qualcosa di strano che mi fa sorridere, mi fa andare lo stomaco in subbuglio e mi fa sentire uno sfigato.
W: allora devo ringraziarla, mi ha salvato un fratello!!
Smisi poi di origliare la conversazione perché la piccola Malik aveva finito... rimasi alquanto basita dalle parole di Zayn, ed una domanda mi affliggeva...io, cosa provavo per Zayn? Decisi di non pensarci finché tornammo a casa e mi fiondai in camera per parlare in assoluto con Ally, la quale dopo una mia spiegazione dettagliata di tutto quel che era successo in quei giorni mi rispose: “dai tempo al tempo, se Zayn vorrà te ne parlerà lui, tu però cerca di capire se lo ami, se te ne sei innamorato, e soprattutto sfrutta però l’occasione Malik, che un treno così non passerà più.”Quando scendemmo sentimmo una puzza di  bruciato e scoprimmo che Zayn e Niall avevano fatto bruciare tutto. Dopo aver bestemmiato ed imprecato in tutte le lingue, arrivarono anche Louis e Liam con le rispettive ragazze ed infine Harry e Sarah. Decidemmo allora di comune accordo, di chiamare un ristorante che ci portò il cibo in casa. Pagammo un occhio della testa però
almeno mangiammo, ed anche bene. Erano le 16:00 quando finimmo di mangiare ed aprimmo i regali.
Io avevo regalato a Zayn una collana, tipo quelle medagliette dei militari e sopra vi era inciso: “KEEP CALM AND BE A BRADIPO”. Lui mi aveva regalato un braccialetto di oro bianco con un incisione all’interno: “ I’M A PANDA!” neanche a farlo apposta. Avevo regalato ad Ally un vestitino di Hollister e lei a me il profumo sempre Hollister. Ma il regalo più bello lo fece Harry a tutti noi: la settimana dal primo al sette a Miami, a casa sua. Lo amavamo? Era ovvio.
Quando finimmo di brindare, ognuno andò a casa propria perché la sera avevamo deciso di andare a ballare e ci dovevamo preparare. Indossai un vestitino blu elettrico corto fin poco sotto il sedere, aderentissimo e a fascia con una giacca beige sopra, stesso colore di tacchi e calze. Trasformai i capelli lisci in boccoli, con uno chignon che raccoglieva la parte superiore dei capelli. Ombretto blu con sfumature di bianco, matita eleyner, mascara, rossetto ed ero pronta. Quando uscii dal bagno, Zayn era anch’egli pronto, aveva indossato un jeans con giacca e cravatta neri ed una camicia bianca.
-Che ne dici di un servizio fotografico prima di andare?- mi chiese sorridendo.-
-Tu si che mi conosci.- risi.
Duecento cinquanta scatti, qualche bacio, sorrisi, abbracci e risate. Foto singole, insieme, un servizio fotografico degno di V.I.P. Quando arrivammo al locale, ci stavano già aspettando tutti molto innervositi.
Quando entrammo Ally mi portò nel bagno.
-Ho litigato con Niall.- mi disse accendendosi una sigaretta.-
-Ancora...Stavolta perché?- chiesi.-
-Si è ingelosito perché mi son vestita così.- aveva un pantaloncino ad altezza sedere, un top nero a fascia aderente, le calze bucate, una giacca e decolté rossi vertiginosi. In realtà erano i vestiti che Ally indossava prima di Niall, però quel biondo era esagerato mamma mia!-
-Vado a parlargli io! Comunque sei figa troppo!!-mi diressi come una vecchia imbufalita verso Niall, lo presi per un braccio e lo trascinai fuori al locale.-
-No ma dico, sei impazzita?- si innervosì.-
-Ah sarei io quella impazzita? Tu rovini un fottuto Natale alla mia migliore amica, solo perché si è vestita un po’ meno del solito? Ma ti rendi conto che Ally da quando sta con te non fuma, beve e fa stronzate più? Ti rendi conto che sei l’unico ragazzo a cui pensa, il primo ragazzo al quale ha aperto il cuore e ha dichiarato i suoi sentimenti? Ti rendi conto che sei un coglione??- sbottai.-
-Certo, perché qui stiamo parlando con la ragazza più sveglia del mondo, colei che è passato più di un mese che conosci Zayn, il mio migliore amico, e continui ad illuderlo senza farti capire bene. Non capisci vero che ha perso la testa per te? Che da quando ti ha incontrata non fuma, non beve e non picchia più? Non corre  neanche più, niente più serra, è cambiato totalmente solo per piacere a te, e tu oltre qualche bacio non vai. Se non sei interessata a lui almeno diglielo, invece di continuare a comportarti da stronza. Io il tuo consiglio lo seguirò perché non voglio perdere Ally, che tanto per chiarirci è la persona più importante della mia vita, e tu vedi se seguire o no il mio di consiglio, dipende quanto tieni a Zayn.- sentenziò prima di entrare e lasciarmi lì fuori più confusa che mai. Cosa provavo io per Zayn? Allora era vero che lui mi amava! E cosa sarebbe successo se ci avessimo provato? E come facevo a capire se tutto ciò che aveva detto Niall era vero o surreale? Proprio in quel momento uscì dal locale Zayn preoccupato per me.
-ZAYN, SEI INNAMORATO DI ME?
-To be continued.
Heilà genteeee :D
Scusate per questo immenso ritardo, ma tra scuola e vari impegni non ho avuto molto tempo, ora sono influenzata e perciò ho colto l’occasione. Passando al capitolo, allora ve l’aspettavate che succedeva tutto ciò?? A me la coppia Brayn piace da impazzire, e a voi?? Fatemi sapere!
Ringrazio chi legge/segue/preferisce/ricorda e recensisce la mia Fanfiction. Siete la mia forza.
Un bacio, Debby!:3

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Chapter fourteen ***


“Gli atti d’amore non appassiscono e danno sempre gioia.”
                                                                                                                                                             Jean Guitton.

-Hai parlato con Niall.- affermò in tono pacato.-
-Già...-risposi sospirando.-
-Io...non so se mi sono innamorato di te, io provo qualcosa per te... mi è difficile starti lontano, e quando stavo a Londra sentivo la tua mancanza...Da quando ti conosco non sento più il bisogno di rovinarmi la vita ed ogni volta che litighiamo faccio di tutto per far pace con te perché so che senza te non potrei più stare...-mi confessò con il capo rivolto al basso.-
-Zayn, io non voglio continuare ad illuderti...-fui stoppata da lui.-
-Ciò significa che per me non provi niente? Ok, ho capito me ne vado.- si voltò e si incamminò.-
-Zayn, aspetta.- lo presi per un braccio, si girò, mi sollevai sulle punte, fiondai le mie braccia al suo collo e presi a baciarlo, lui ricambiò ben presto il mio bacio e finimmo a baciarci passionalmente, senza alcun pudore.
-Perché mi stai baciando se non vuoi illudermi? Se non provi niente per me perché sei ancora qui a baciarmi? Perché non mi hai fatto andar via?- chiese staccandosi da me.-
-Perché evidentemente provo anche io qualcosa nei tuoi confronti, il problema è che non so neanch’io cos’è e tutto questo mi spaventa Zayn. Lo sai l’ultima volta com’è finita! Io avevo promesso di non innamorarmi più di un ragazzo, di non affezionarmi più e invece sono fottuta perché senza te non saprei stare, e non so come fare, cosa dire, come comportarmi!!!- dissi sentendomi la faccia inumidita da quelle gocce amare che cadevano dai miei occhi.-
-Shh! Vieni qui.- concluse abbracciandomi e strofinando una mano sulla mia schiena.
Mi portò dentro e cominciammo a ballare sotto le note di qualche pazzo remix, lasciammo i problemi e le frustrazioni fuori da quel locale e la nostra mente era occupata solo da quella musica e dai movimenti che facevamo. Mi divertì un casino a ballare con Zayn che mi teneva per i fianchi, a strusciarmi addosso a lui e sentirlo ridere quando mandavo a fanculo qualche depravato che voleva ballar con me.  Erano le 6:00 quando uscimmo da quel locale ,l’alba stava sorgendo e così ognuno sulle proprie moto ci incantammo a vedere quello spettacolo e purtroppo però non avevamo con noi la macchina fotografica. Io stavo abbracciata a Zayn da dietro e con il viso tra il suo collo e la sua spalla, mentre lui mi accarezzava il viso. Andammo a fare colazione ad un bar e poi ognuno rientrò in casa sua. Quando mi sveglia, sentì la testa in un fuoco, sudavo freddo e avevo i coniati di vomito, da quel che ricordavo non avevo bevuto, eppure i sintomi erano gli stessi. Chiamai Zayn che corse subito in camera mia.
-Hei Panda, che succede?- mi chiese preoccupato.-
-Non lo so Bradi, mi sento strana, accaldata, sudo freddo ed ho la nausea, eppure ieri sera non ho toccato alcool.-
-Forse hai la febbre, fammi vedere.- si abbassò e bacio la mia fronte per poi allarmarsi dato che bollivo, così andò alla ricerca di un termometro, e una volta misurata la febbre, scoprì di avere 39.5 di temperatura. Corse subito a prepararmi un the caldo e si sistemò nel letto affianco a me. Mi accarezzò dolcemente i capelli mentre mi raccontava qualcosa e in men che non si dica mi addormentai di nuovo, accucciolata sul suo petto.
#Zayn.
Vederla accucciolata sul mio petto con le labbra gonfie, le guance rosee e i capelli arruffati fu una delle sensazioni più belle della mia vita. Sentire il suo battito accelerato a causa della temperatura alta, e il respiro affannato che solleticava il mio petto era un’emozione bellissima.  Era così dannatamente perfetta, anche quando aveva la febbre e dormiva come una bambina,  ma era questo il pregio di Bree. Lei non era bona, non era una “scopata”, non era una figa da paura....Lei era bella, ma di una bellezza sana, sconvolgente, pura. Ed io ero stato inspiegabilmente fortunato a trovare un tesoro come lei, evidentemente avrei dovuto compiere chissà cosa di talmente grande in un’altra vita per essere ripagato con questa fortuna immensa.  Non potevo e non dovevo perderla, anche se questo poteva implicare nascondere tutti i miei sentimenti per lei, l’avrei fatto perché davvero senza di lei ero un uomo fottuto.
#Bree.
Quando mi svegliai, mi ritrovai sdraiata sul petto di Zayn che russava come un ghiro, era adorabile. Mi sentii molto meglio rispetto a qualche ora prima ed infatti misurando la temperatura, scoprii che avevo solo qualche decimo. Mi alzai dalle braccia del mio bradipo e mi andai a fare una bella doccia, indossai una tuta e mi diressi di nuovo in camera da letto, lì trovai che Zayn non c’era più, e lo trovai in cucina intento a cucinare dei pancakes.
-Un bradipo sexy che cucina, cosa posso desiderar di più?!- affermai stringendolo dietro a fianchi e posando il capo sulla sua schiena.-
-Una panda dolce, bene allora non è necessaria la morte di qualcuno, può bastare anche un po’ di febbre! Piuttosto vatti a mettere a letto, se no ti sale di nuovo la febbre.- mi richiamò.-
-Ma io mi scoccio a lettooo.- mi lamentai.-
-Dai non fare la bambina viziata!- riprese a rimproverarmi.-
-E tu non fare il papà.-
-Dai,mettiti sul divano con un plaid addosso. Intanto ti preparo un bel ciobar e pancakes.- sentenziò.-
-Grazie.Ti voglio bene cucciolo di un bradipo.- risposi per poi andare a buttarmi sul divano. Passammo l’intera mattinata a ridere e scherzare mangiando schifezze sotto il plaid insieme. Tuttora il perché mi è sconosciuto, ma quello sguardo che ci fu d’un tratto è ancora vivo nella mia mente, e fu in un attimo che le nostre labbra si incontrarono in un modo desideroso l’uno dell’altra, come prima non era mai successo. In pochi secondi la situazione cambiò e ci ritrovammo sul divano sdraiata io sotto di lui che era a cavalcioni su di me. Mi baciava il collo, mentre io gli graffiavo la schiena e inarcavo il bacino verso di lui desiderosa di quel contatto in più. Nonostante avessi un’incondizionata voglia di lui e di sentirlo dentro me c’era qualcosa che mi bloccava, infatti mi tirai su.
-Cosa c’è Panda?- chiese Zayn allarmandosi.-
-Non ce la faccio...Mi dispiace Zayn, non mi sento pronta.- ammisi.-
-Cucciola, lo sai vero che non devi preoccuparti?! Non voglio darti alcuna pressione,ogni cosa a suo tempo.- disse per poi baciarmi dolcemente sulle labbra.
Quel pomeriggio decidemmo di uscire con Niall ed Ally, e mentre i ragazzi si fermarono in un negozio io e la mia migliore amica ce ne andammo in una gelateria per prenderci un bel frappè e parlare un po’ per i fatti nostri.
-Ally, oggi io e Zayn stavamo per farlo...Poi io...mi sono fermata.- raccontai imbarazzata.-
-Minchia, ancora non gliel’hai data?- si sorprese la mia amica.- Cioè allora sto ragazzo ti ama proprio...E’ da quando ti conosce che non scopa con nessuna e ti aspetta ancora...E’ innamorato Bree.- profetizzò.-
- Ally, io non mi sento pronta. Lo sai, è la mia prima volta, ed io voglio che sia perfetta. Ally per me prima volta non significa solo prima volta che faccio sesso, significa prima volta che amerò un ragazzo al punto di concedermi tutta a lui, a tal punto di fidarmi così tanto da entrare nella più intima parte di lui,a tal punto da diventare un’unica cosa con lui...Ed io non mi sento ancora pronta.-
-Ed io ti aspetterò Panda.- mi sorprese da dietro Zayn, baciandomi sulla guancia.
*una settimana dopo*
 Ally e Niall si “fidanzarono ufficialmente” e l’uno conobbe i genitori dell’altra e viceversa.
Zayn e Bree avevano stretto ancora di più il loro rapporto. Avevano avuto momenti intimi, ma Bree ancora non era riuscita a concedersi a lui, e il povero Zayn l’aspettava con molta pazienza,  anche se non gli costava un chissà quale enorme sforzo.
Quel giorno la fantastica comitiva si era incontrata fuori casa di Harry per partire per Miami, per la settimana a casa del riccio. Tutto sembrò cominciare nel verso giusto, tranne quando poi squillò il cellulare di Bree.
#Bree.
Quella voce, l’avrei riconosciuta in mezzo a mille. La stessa voce dei singhiozzi e delle urla, la stessa voce che avrei voluto sentir cantare ninna nanne, al posto di maledizioni per la mia nascita. Quella voce che dava ragione a quel verme quando pronunciava quell’assurda frase. Quella voce che avrei voluto sentire complimentarsi con me per ogni spettacolo di danza riuscito bene. Quella voce che avrei voluto sentirmi consolare nel terribile anno da poco finito. Quella voce che non sentivo da anni e che in quel momento chiamava il mio nome dal microfono di un cellulare. “Amore mio”, mi disse...”Hei piccola ci sei, sono la mamma, la tua mamma”. Ridicolo vero? Dopo diciassette anni si rende conto di essere mia madre? Si rende conto di avere una figlia, o magari due....Dopo diciassette anni avrebbe voluto che io le dicessi “Ciao mamma come stai?” invece di sentirsi un telefono attaccato in faccia. Come avrei potuto solo pensare di rispondere a quella maledetta voce? Come avrei potuto solo immaginare di avere una conversazione con lei che non fosse interrotta da lacrime, singhiozzi, o schiaffi? Non avrei potuto affatto, molto semplicemente. Ed in quel momento provai una sensazione che mi era troppo familiare quando sentivo quella maledetta frase, ma in quel momento le emozioni erano triplicate. Vedevo la strada innanzi a me muoversi, vedevo i corpi accanto a me svanire, vedevo una luce. Sentivo sullo stomaco un macigno che assottigliava le mie interiora. Sentivo il mio cuore in gola, ed un respiro che si faceva sempre più affannato, man mano che la mia vista si appannava. Una luce fu tutto quel che vidi prima di accasciarmi a terra e perder completamente i sensi. Fui svegliata poco dopo, ed intorno a me vi erano tutti i miei amici preoccupati ed allarmati per me. Vidi un’Ally con le lacrime agli occhi; vidi un Zayn paonazzo in viso e con le mani a mo’ di pugno, che poi era la stessa espressione che aveva Harry; vidi un Louis e Liam con lo sguardo preoccupato misto al nervoso; e vidi Niall, Sarah, Danielle ed Eleanor a dir poco confusi. Decisi che per le spiegazioni c’era tempo e mi fiondai tra le comode braccia della mia migliore amica per potermi finalmente sfogare e cacciare quel macigno che avevo nello stomaco sotto forma di lacrime. Poco dopo anche Harry e Zayn vennero ad abbracciarmi, era chiaro che avevano capito da chi fosse partita la telefonata. Decidemmo di andare a far colazione per poterci calmare un po’ tutti.  Quando arrivammo, presi una tazza di latte e mi sedetti ad un tavolo con mio cugino, la mia migliore amica ed il mio bradipo.
-Come avete fatto a capire che era lei?- chiesi con voce titubante ai miei amici.-
-Ha richiamato, le ha risposto Zayn....Ma io avrei capito anche se non avessi sentito la sua voce.- mi confessò Ally che mi conosceva troppo bene.-
- Cosa  le hai detto Zayn?- mi preoccupai.-
-niente di importante, sappi solo che finché non lo vorrai tu, lei non richiamerà. Ma questo non deve importarti Bree, ora devi pensare che stai partendo per una settimana con i tuoi amici per divertirti, e lei, anzi loro, devono essere il tuo ultimo pensiero, ed io giuro su quello di più importante che ho, che farò tutto ciò che è in mio potere per far sì che ciò accada, quindi....cerca solo di non raddoppiarmi il lavoro, sai che sono una persona alquanto scansafatiche.- mi tranquillizzò Zayn, per poi abbracciarmi e accarezzarmi i capelli, gesto che era solito fare quando ero nervosa. Con la musica a palla nel furgoncino ci dirigemmo all’aeroporto dove ci imbarcammo ed arrivammo finalmente nella meravigliosa Miami. In quel momento i pensieri li avevo lasciati a New York e nella mia valigia vi erano solo abiti, trucchi, autoabbronzanti e divertimento. L’odore del mare e della sabbia inondava le mie narici, e il sole scottante bruciava sulla mia pelle chiara. Era tutto come avevo sempre immaginato, Miami era la perfezione. Ci dirigemmo verso casa di mio cugino che scoprimmo essere davvero grande dotata di piscina e sauna. Neanche fummo arrivati, infatti ci spogliammo e con la biancheria intima ci tuffammo tutti in piscina sotto una scia di risate e musica messa da Harry nell’impianto Dj situato nel suo giardino, segno che quella casa molto spesso ospitava delle feste. Mentre mi divertivo a schizzarmi con Harry come facevamo da bambini, Zayn mi raggiunse abbracciandomi da dietro e baciandomi il collo facendomi rabbrividire. Mi girai verso di lui e senza troppi preamboli presi a baciarlo con foga e passione.
-Grazie di tutto bradi.- gli dissi una volta che ci staccammo.-
-Non mi devi ringraziare, tutto ciò che faccio lo faccio anche per me. Se tu sei felice, lo sono anche io. E questi giorni devono essere felici per noi...Ce lo meritiamo panda.- mi sussurrò sulle labbra prima di riprendere a baciarmi. Quando uscimmo ognuno si posizionò su una sedia a sdraio e dopo poco la cameriera del riccio ci portò un aperitivo. Era come se fossimo in un resort a cinque stelle pensione completa. Decidemmo, quando si fece quasi buio, di andare ognuno nelle proprie camere, matrimoniali ovviamente, a disfare le valigie e prepararci per la festa in spiaggia alla quale saremmo andati quella sera. Quando fummo nella nostra camera, Zayn si sdraiò su un letto palesemente comodo e mi invitò a fare lo stesso.
-Devo dirti una cosa.- esordì Zayn dopo qualche minuto di coccole.-
-Dimmi tutto, ti ascolto.-
-ho deciso di iscrivermi ad un corso di fotografia a New York. Quando torniamo ho i quiz, e in questa settimana oltre che divertirmi dovrei...studiare.- mi spiegò.-
- cazzo bradipo finalmente hai detto qualcosa di sensato.- esultai per poi prendergli il volto fra le mani e baciarlo ripetutamente sulle labbra.-
-io non sarei così felice fossi in te.- spezzò quel magico momento.-
-Perché Leopardi?- ironizzai.-
-Perché tu dovrai aiutarmi a stuuudiare.- mi spiegò per poi cominciare a farmi il solletico.
-Credo che il problema sia più il tuo che il mio, non sono molto...affabile come insegnante.- gli dissi per poi baciarlo sulle labbra.
Quella sera ci divertimmo davvero tanto, almeno quanto bevemmo. Ho ricordi sfocati di quello che feci ed evidentemente delle cazzate che sparai, ma a testimoniarle ci furono i miei amici che neanche mi svegliai, mi risero in faccia sparando qualche cazzata  che dissi io la sera precedente. Mentre facevamo colazione, Harry mi disse che la cameriera aveva chiesto una settimana di ferie e quindi da quella mattina dovemmo stilare un programma, in cui ci dividevamo per preparare pranzo e cena. Quel giorno decidemmo che avremmo preparato noi, sia pranzo che cena, così stavamo liberi per il resto della vacanza.
-Allora, Bradi organizziamoci. Facciamo che stamattina studiamo ed oggi pomeriggio andiamo al mare, ok?- proposi.-
-Ma dobbiamo cominciare già da oggi?- si lamentò.-
-Malik, abbiamo sei giorni per recuperare una vita.- puntualizzai.-
-Va bene prof.- scherzò.
Ci dirigemmo nel cortile, al bordo piscina con i piedi nell’acqua e i libri sulle gambe. Ci mettemmo in costume dato che la temperatura era alta e gli occhiali da sole.
-Così mi rendi il lavoro ancora più difficile Paaanda.- mi prese in giro.
-Concentrati sui quesiti Bradipo. Prendi la macchina fotografica e vediamo un po’ da dove cominciare.-
Vi era un manuale gigantesco dove vi erano specificate tutte le tecniche e caratteristiche di base, mentre un altro dove vi erano i quesiti per ogni capitolo. Erano esattamente cinquanta capitoli, il che significava dieci capitoli al giorno, e il lavoro si presentò alquanto difficile.  Avevo paura che non ce l’avremmo fatta, ma dovetti farmi forza...per Zayn. In quella mattina di studi scoprì che tutto quel che sapevo riguardo la fotografia era sbagliato. Scoprì che in realtà la messa a fuoco era qualcosa di diverso e molto più difficile di quel che credevo. Capì che dietro ogni click e scatto vi è una storia ben precisa e scoprirla è davvero interessante. L’impresa si rivelò molto meno ardua delle nostre aspettative dato che quella roba interessava davvero Zayn e quindi studiarla gli risultò molto semplice. A mezzogiorno decidemmo di staccare, dato che eravamo a buon punto, avendo appena finito di completare in modo ottimo i quesiti del decimo capitolo.
-E un premio al tuo miglior studente non è riservato?- sbottò Malik.-
-Casomai al mio unico studente.- ribeccai per poi sedermi a cavalcioni su di me e prendendo a baciarlo sulle labbra in modo passionale.-
-Questa si che è una buona motivazione.- si complimentò.
Entrammo in cucina e mi misi subito all’opera con l’unico pasto che sapevo cucinare, la carbonara. Per il secondo e dolce se la vide tutto Zayn, ed io feci la sua assistente. Iniziò a cantare e muoversi a ritmo sotto le note di Moves like jagger e alla mente mi tornò l’immagine della mattina del concerto di Bruno Mars....Ormoni calmatevi. Tra un bacio, un mestolo e qualche movimento “sexy” preparammo un pranzo coi fiocchi e preparammo perfino una macedonia di frutta.
Quando servimmo il pranzo ai nostri “conviventi” loro ne rimasero molto soddisfatti, tanto che ognuno di loro fecero il bis. “In cucina ci vuole passione” esordì Zayn facendo ridere tutti. Tra una battuta, una birra e coca-cola, mentre i ragazzi si divertirono a fare la gara dei rutti e noi ragazze troppo impegnate a sdegnarsi, il pranzo finì ed io e Zayn sparecchiammo e pulimmo tutto.  Finalmente, allora, arrivò l’ora del mare, non vedevo l’ora.
-To be continued.
Heilaaa gente :3
Eggià, sono viva anche se non sembra. Chiedo scusa per il ritardo, ma sono stata in gita e piena di impegni, tra cui una OS su Harry, se vi va passate.
Che dire del capitolo, notiamo ancora dei Brayn molto dolci e coccolosi *3* e il passato un po’ triste di Bree che fa ancora breccia nel suo presente. A me questa parte della storia piace molto, e a voi? Fatemi sapere con una bella recensione.
Ringrazio chi recensisce/segue/ricorda/preferisce e legge le mie storie e questa in particolare, siete la mia forza.
Un bacio, Debby!:3

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Chapter fifteen ***


“Anche se vivo ormai senza, fotografate da Dio in persona, fotografie della tua assenza”.
                                                                                                                                             Tiziano Ferro.

Purtroppo come tutte le cose belle, anche quella settimana a Miami era quasi finita. Ci ritrovavamo all’ultimo giorno di vacanza senza sapere neanche noi che fine avessero fatto quei giorni. Ricordi sbiaditi avevamo delle notti a Miami tra discoteche alcool e musica, ma i ricordi di quei giorni sarebbero stati indelebili, registrare nel nostro cuore e nella macchina fotografica. Per quanto riguarda la fotografia, gli studi erano finalmente terminati, mancava solo la  tesi di presentazione che Zayn mi aveva accennato ma non avevo ben capito di cosa si trattava. In quei giorni avevo conosciuto un Zayn diverso, determinato, deciso, impegnato , attento e mi piaceva ancora di più. Stavamo affrontando l’ultima notte di vacanza, avevamo deciso di restare a casa per dormire dato che non avevamo mai dormito e l’indomani notte saremmo dovuti partire e avevamo bisogno di un po’ di riposo, quando mi svegliai e non trovai Zayn accanto a letto. Mi raccontò una volta che quando non riusciva a dormire gli piaceva guardare il cielo con una tazza di latte freddo, allora uscì in terrazza e lo trovai li.
-Hei che hai?-gli chiesi sedendomi accanto a lui.-
-Non riuscivo a dormire, scusa se ti ho svegliata.- rispose senza alzare lo sguardo.-
-Zayn,ti conosco non stai bene!! Dimmi cos’hai?.-gli alzai il capo notando un velo di preoccupazione sul suo volto.-
-Ho paura Bree.- ammise.-
-Di cosa?- indagai.-
-Di fallire. Sono sempre stato un fallimento, non ho mai fatto nulla con le mie mani, a scuola sono stato sempre promosso grazie l’aiuto dei miei che mi raccomandavano. Non sono uno buono, non sono capace di nulla e fallirò di nuovo, come sempre.- concesse.
-Hei guardami. Non sei un fallimento cazzo Zayn, abbiamo studiato tanto in questi giorni, ce la farai. Li stupirai tutti Zayn, professori amici e parenti. Ci riuscirai, te lo prometto. Sei un ragazzo determinato, e la determinazione è tutto ciò che ci vuole per arrivare al successo, e te ce la puoi fare. Io sono qui, Zayn, a sostenerti e aiutarti quando ne avrai bisogno!- conclusi, per poi prendergli il viso e cominciare a baciare le sue labbra. Morsi, danza di lingue, passione, brividi. Si distese sopra di me e continuò a baciarmi per poi scendere al collo. Lui era a dorso nudo ed io indossavo una sua maglietta.
-Sono pronta.- gli soffiai sulle labbra.-
-Ne sei sicura,amore?-si preoccupò.-
-Non sono mai stata così sicura di qualcosa.-affermai.
Mi baciò passionalmente le labbra, in quel modo in cui solo lui sapeva fare, facendomi sentire sua,protetta,felice. Attaccai le braccia al suo collo e lui iniziò a strusciarsi sopra di me. Impacciata com’ero, cerca di sbottonargli il jeans per toglierlo, lui mi aiutò. Eravamo entrambi in biancheria, la sua prominente erezione contenuta nei boxer pronti a scoppiare, ed io già ero completamente bagnata. Mentre mi baciava il collo lasciando una scia di desiderio lungo tutto il mio corpo ricoperti da brividi causati dal piacere e non dal freddo, mi accarezzò l’interno coscia per infilarsi nei miei slip. Infilò un dito nella mia intimità ed io sussultai. Mi sussurrò di stare tranquilla, mentre si spingeva dentro e fuori per poi infilare un secondo dito. Sentivo il cuore in gola, il mio corpo era un fremito di piacere e il mio respiro era affannato, sentivo il corpo che non era più sotto il mio controllo muoversi sotto il suo tocco, finché mi rilassai scoppiando in uno spaventoso primo orgasmo. Decisi che forse era il caso di soddisfare anche i suoi piaceri, così lo liberai dai boxer, lui mi consegnò un preservativo che srotolai lungo la sua erezione. Iniziai a muover con le mani su e giù con il suo aiuto, mentre aumentavo il ritmo sentivo il suo respiro affannarsi finché imprecò :”CAZZO BREE” e fu colpito anche lui dall’orgasmo. Rimanemmo abbracciati per un po’ finché mi chiese se ero pronta. Era a cavalcioni su di me, io ero nuda, lui anche. Delicato come non mai mi divaricò le gambe e in un attimo entrò in me. Fu doloroso all’inizio, ma il piacere fece diminuire il dolore. Le spinte inizialmente erano lente, ma da quando inarcai il bacino verso di lui ed infilai le unghie dietro la sua schiena, aumentarono di ritmo fino ad essere veloci e piene di desiderio, passione,amore.  I nostri capelli erano sudati, le nostre mani intrecciate, i nostri cuori danzavano al ritmo delle nostre lingue intrecciate mentre le spinte diminuivano finché entrambi raggiungemmo l’apice del piacere urlando l’uno il nome dell’altra concedendoci il secondo orgasmo della serata.
-Ti amo.- mi sussurrò all’orecchio abbracciandomi.-
-Anch’io.-risposi accucciolandomi sul suo petto.-
Mi risvegliai qualche ora dopo, nel letto sola di nuovo. Un dolore nel basso ventre era atroce, le mie gambe erano pesanti. Quei sintomi mi ricordarono che quella notte ero stata  sua, in tutti i sensi. Decisi di alzarmi, con molta fatica e andare a farmi la doccia. Ritrovai del sangue ma pensai che era dovuta alla mia perduta verginità. Quando tornai in camera in accappatoio  mi guardai allo specchio, ero diversa. Le gote arrossate, i capelli disordinati, ma soprattutto uno sguardo diverso, qualcosa nei miei occhi era cambiato, ero matura, ma non era solo quello. Era l’amore che finalmente avevo ammesso di provare. Le sue mani mi cinsero i fianchi, e le sue labbra mi sfioravano il collo lasciando piccoli baci.
-Buongiorno amore mio.- mi salutò Zayn.-
-Buongiorno a te bradipo.-risposi sorridendo.-
Scendemmo a fare colazione e poi uscimmo in piscina perché doveva parlarmi, temevo il peggio.
-Allora, come sai per l’università ho scelto la sezione di fotografia per quanto riguarda il ritratto umano .- esordì.- dopodomani o i quiz e devo consegnare una specie di tesina, ossia un album fotografico dove fotografo una musa, o un uomo ispiratore. – continuò.-
-capisco, e hai già scelto?- chiesi ingenuamente.-
-La mia musa sei tu Bree.Stanotte ti ho fotografato ed ho capito che non esiste musa più adatta di te. La musa ti ispira, ti detta come l’amore per i poeti, e tu sei il mio amore, la mia musa. So che fotografarti sarà un piacere e metterò tutto me stesso per rendere la tua bellezza degna della mia macchina fotografica. Inoltre, con una musa come te ed un fotografo come me li stenderemo, lo so!! Ti prego dimmi che ti farai fotografare.- annunciò tutto d’un fiato.-
-Poserò per te.- decisi.
-Ti amo, ti amo, ti amo!!-esclamò per poi prendermi in braccio e riempirmi di baci sulle labbra. Ci mettemmo subito all’opera. Sulla terrazza, il clima era perfetto, c’era un venticello che smuoveva i miei capelli. Posizionò dei fari intorno a me per valorizzare il mio volto, Ally mi truccò alla perfezione anche senza esagerare perché Zayn mi voleva al più naturale possibile. Indossai uno dei primi abiti con cui Zayn mi vide, quello nero con la cerniera lungo tutto il corpo, della biancheria nera in pizzo, con reggicalze e dei decolté neri. I capelli li lasciai sciolti sul corpo, matita elainer e mascara nero, senza rossetto. Quando Zayn mi vide sorrise dolcemente, mi baciò le labbra e mi disse: “Perfetta, come sempre! Ricordo quando indossasti quel vestito, fu la sera del nostro primo bacio. Ottima scelta, provocante ed ingenua. Manca la collana di pelle, vado a prenderla!”
Ai primi flash ero alquanto imbarazzata e tesa, poi mi rilassai ed incominciai a divertirmi. Scattò una cinquantina di foto vestita, ma sapevo che non era solo quello ciò di cui aveva bisogno, avevamo studiato che il corpo umano comprendeva tutto, e non solo la parte vestita. Presi io l’iniziativa ed iniziai a abbassarmi la cintura finché si avvicinò lui e me la finì di slacciare. Scattò alcune foto in biancheria, coi tacchi  e la collana, poi mi chiese di posare per lui solo con la mutandina tacchi e collana. Ero imbarazzata ma per lui lo feci. Cercai di essere il più rilassata possibile, ricordai la notte precedente e mi abbandonai alla sua macchina fotografica. Finimmo dopo circa un paio d’ore, lui si ritirò nella stanza per scegliere le foto e stamparle. Io decisi di uscire un po’ con Ally per Miami visto che eravamo state pochissimo insieme. Le raccontai della nostra notte, delle foto nuda, e si complimentò con me, non se l’aspettava.  Quando tornammo a casa decidemmo di andare tutti al mare per l’ultima volta. Ci divertimmo tantissimo probabilmente più di tutte le altre volte messe insieme perché sapevamo che probabilmente prima dell’estate non saremmo tornati lì. Eravamo convinti che saremmo ritornati tutti in quella casa così come eravamo in quel momento,  sognavamo che il tempo non avrebbe cambiato le cose...ne eravamo convinti, ma purtroppo non sempre i sogni si realizzavano.
*Il giorno dopo*
New York era sempre la stessa, come la stazione della radiosveglia che ogni mattina mi svegliava e come il caffellatte di mia sorella. Zayn mi passò a prendere in moto, come i vecchi tempi. Aveva l’esame a mezzogiorno, e probabilmente per quando uscivo di scuola era ancora lì, quindi  sarei andata io da lui, volevo esserci ma facendogli una sorpresa. Decisi di non vedere le foto, mi fidavo cecamente di lui. Quella giornata scolastica volò rapidamente e all’uscita da scuola c’erano Liam e Louis, Ally era stata prelevata dalla madre a causa di alcune analisi urgenti. Erano mesi che doveva fare quelle analisi, ma riusciva sempre a scappare finché la madre decise di portarcela di peso quel giorno. Aveva una stupida paura di quelle analisi, aveva paura di dover morire, che stupida!
All’uscita di scuola mi avviai verso la fermata del pullman per raggiungere con tale mezzo l’università. In quel posto trovai Marco, colui che non avrei mai dovuto trovare.
-Bree,devo parlarti ti prego ascoltami. Sono sobrio, mi sono disintossicato. Non avere paura!- esordì.-
-Ti ascolto.-
-Sto frequentando un istituto di alcolisti anonimi, son mesi che non bevo. Ho deciso di andare dai miei zii a Londra, lascerò per sempre New york e la mia vita di prima, ma per chiuderla definitivamente devo dirti tutta la verità.-
-Quale verità Marco?-chiesi sbigottita-
Mi raccontò tutto, della notte del saggio in cui andò con Ally,  delle spie, delle telefonate, di Zayn che sapeva tutto, delle ronde sotto casa mia, degli innumerevoli scazzottamenti con lui. Non potevo crederci che tutti mi avevano mentito, soprattutto la mia migliore amica, e colui che definivo il mio ormai fidanzato. Decisi di non andare più all’università e mi diressi a Central Park, dove rimasi per circa tre ore, con le cuffie nelle orecchie, il cellulare modalità offline e gli occhi chiusi con le lacrime che scendevano a non finire. Quando decisi di rientrare a casa, vi ritrovai Ally,Niall e Zayn preoccupati da morire.
-Che cazzo di fine hai fatto? Ci hai fatto morire porca troia! – sbottò furioso Zayn.
-Vaffanculo! Andatevene da casa mia, ora!- risposi con voce e testa bassa, lasciando lo zaino ai loro piedi.
-No tu adesso mi spieghi che cazzo hai. Sparisci tutto il giorno, nonostante è un fottuto giorno importante per tutti, torni e rispondi così!!- urlò furiosa Ally.
-Importante? Non credo che delle stupide analisi siano così decisive! Come degli stupidi test all’università.-dissi.-
-Lascia perdere  i miei quiz, fa nulla! Ma quelle stupide analisi di Ally, ti sei mai chiesta per cosa erano?- urlò Zayn, per strappare un foglio dalle mani di Ally e porgermelo.- guarda! La tua migliore amica ha un tumore al fegato!!!! Guarda!-
-Io...io...- iniziai a piangere, per correre a stringere la mia migliore amica tra le mie braccia. – Che idiota! Ho sempre e solo pensato a me stessa senza preoccuparmi per te e tu...no ditemi che non è vero vi prego! Non ci credo, non può essere vero!!- le lacrime scendevano a non finire. Lei invece era impassibile, non piangeva, non gridava, non lasciava trasparire alcuna emozione.
-Dimmi che hai fatto tutto questo tempo! Dimmi perché eri così nervosa.- affermò Ally.-
-Niente Ally non preoccuparti, dobbiamo solo preoccuparci per te. C’è una soluzione vero?-
-Bree. Dimmi perché stavi così, e non mentirmi, cazzo!
-Ho incontrato Marco. Mi ha detto che si è disintossicato e partirà per la Francia.-
-Poi?-mi chiese
-Basta Ally.- mentì
-Non dire stronzate Bree.- affermò-
-Mi ha raccontato tutta la verità, dalla sera del saggio agli scazzottamenti con Zayn. Ma ora non mi importa Ally.- dissi tra le sue lacrime.- Non me ne fotte un cazzo di quello che c’è stato tra voi quella sera, tu sei la mia migliore amica e nessun Marco impedirà questo, te lo giuro!- la confortai.. rimanemmo abbracciate finché la madre venne a prenderla per andare da un dottore di quella malattia cattiva. Niall andò con lei, io rimasi a casa per riprendermi un po’. Mi chiusi in camera, porta che si aprì rivelando Zayn.
-Esci fuori dalla mia stanza.- affermai.-
-Ti prego Bree, lasciami spiegare.- implorò.-
-Non voglio più vederti.- dissi.-
-Bree dimmi che non stai rompendo con me, ti prego dimmelo.-
io non dissi nulla, rimasi in silenzio col capo verso il basso.
-Tutto ciò che ho fatto è stato solo per il tuo bene, credici o no! Che senso avrebbe avuto dirti tutte quelle cose brutte che accadevano? Perché avrei dovuto farti litigare con la tua migliore amica, farti star male quando potevo benissimo nascondertelo? E’ vero una bugia a fin di bene è pur sempre una bugia, ma l’ho fatto solo per te, ricordalo! E comunque, grazie, queste sono servite per l’ammissione all’università. Cento è il tuo voto.- mi disse per poi buttare una cartellina sul mio letto dalla quale uscirono diverse foto. Chiuse la porta ed io iniziai a sfogliarle una ad una.
-Zayn!-urlai, mi raggiunse in camera mia.- sei stato bravissimo, ti amo, scusa!!- urlai per poi stringerlo forte a me e scaricare tutta la tensione di quel maledettissimo giorno.
 
*Un mese dopo*.
Da quel giorno le cose erano cambiate. Alcune in bene, io e Zayn ci eravamo fidanzati con tanto di bracciale con nome, altre decisamente in male. Ally aveva iniziato il primo ciclo di chemioterapie, Ally aveva perso tutti i suoi bellissimi capelli biondi, aveva perso tutta la sua vitalità ed energia. Ally però una cosa non l’aveva persa, il suo sorriso. Niall restava con lei da mattina a notte, io e Zayn li raggiungevamo una volta usciti da scuola con Liam e Louis. Noi quattro studiavamo insieme, tra un sorriso ed una lotta storica, con qualche equazione per mezzo, io Zayn e Niall invece ci divertiamo a farle ricordare i nostri giorni passati insieme, tra discoteche e mare, le promettevamo che un giorno avrebbe fatto tutto ciò, ci sarebbe riuscita a riprendersi, in quel momento non aveva neanche la forza di alzarsi da quel dannato letto di quel fottuto ospedale. A volte le prendevano delle fitte allo stomaco e doveva rimettere, altre volte aveva dei dolori alla schiena, altre volte si addormentava improvvisamente, ed io con lei. Le regalai una parrucca, Niall si rasò i capelli, per farla sentire compresa, quel giorno pianse dalla gioia tutta l’acqua che aveva in corpo e emise un sorriso che non vedevo da giorni. Mentre i giorni e le chemio passavano, vedevo il volto della mia migliore amica diventare sempre più bianco, e vedevo la mia migliore amica riprendersi ed accettare che un giorno sarebbe guarita. Il suo sorriso era tornato, con lui anche un po’ della sua vecchia vitalità.  Un pomeriggio la madre di Ally, chiamò me e Niall mentre lei dormiva.
-Le chemioterapie non stanno funzionando, il tumore di sta espandendo, è arrivano all’intestino e al seno, e nel giro di pochi giorni arriverà anche al cervello. I dottori vogliono operarla, ma c’è il rischio che si espanda più velocemente. Sta a noi scegliere.- queste furono le dolorosi parole di una signora Smith sconfitta e addolorata.-
Niall pianse tanto, ed io lo abbracciai, mi finsi forte per lui, finché rientrò dentro ed io rimasi con Zayn a piangere ed urlare come non mai. Non poteva farlo, quello lissù non poteva portarmi via la mia migliore amica, non doveva. Pregai per ore nella cappella dell’ospedale, gli chiesi il perché proprio lei, perché non io, perché una ragazza di diciassette anni doveva passare tutto quello. Ma a quelle domande nessuno rispondeva,  eppure io sapevo che ce l’avrebbe fatta!!
Tornai a casa quella sera, e rimase Niall da lei. Mi addormentai accanto al mio ragazzo che mi accarezzava i capelli e mi giurava che sarebbe andato tutto ok. Poi il rumore della mia suoneria, era l’ospedale che chiamava, avevano una notizia per me.
 
-To be continued.
 
Heilà bella genteeee :33
Allora, innanzitutto scusate per l’immenso ritardo, ma ho avuto il pc rotto e soprattutto scusate per il capitolo! Magari era alquanto inaspettato, ma io l’avevo meditato dall’inizio della storia e ancora non è finita qui purtroppo! Ma non voglio anticiparvi nulla! Allora, fatemi sapere cosa ne pensate. Mi  è mancato tanto scrivere e mi siete mancate voi quindi mi raccomando recensitee :D
Ringrazio sempre chi recensisce/legge/segue/ricorda e preferisce le mie storie, siete la mia forza!
Un ringraziamento speciale a Sara che c’è sempre lol!
Un bacio, Debby!:3

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1594575