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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ronnie e Sophie, gemelle separate ***
Capitolo 2: *** Non è affatto male ***
Capitolo 3: *** Diego, il bell'argentino ***
Capitolo 4: *** Non abbiamo niente in comune ***
Capitolo 5: *** Le ho lasciate ***
Capitolo 6: *** Ho cambiato idea ***
Capitolo 7: *** Perché non formiamo un gruppo? ***
Capitolo 8: *** Provare ad andare d'accordo ***
Capitolo 9: *** Mi sei mancata ***
Capitolo 10: *** Di nuovo unite ***
Capitolo 11: *** Oh mio Dio! E questo chi è? ***
Capitolo 12: *** Ventisei? ***
Capitolo 13: *** Attrazioni ***
Capitolo 14: *** Ronnie e il prof Manley ***
Capitolo 15: *** Lezioni di nuoto ***
Capitolo 16: *** Posso darti un bacio? ***
Capitolo 17: *** Ma mi hai baciato ***
Capitolo 18: *** Te lo prometto, Sophie Eaton ***
Capitolo 19: *** Un argomento delicato ***
Capitolo 20: *** Una brutta notizia ***
Capitolo 21: *** Un arrivo improvviso ***
Capitolo 22: *** Una festa per Ginny ***
Capitolo 23: *** Kevin & Ginny ***
Capitolo 24: *** Perché non mi hai ancora baciato? ***
Capitolo 25: *** Il momento giusto ***
Capitolo 26: *** Un pranzo da non ricordare ***
Capitolo 27: *** Vacanze natalizie ***
Capitolo 28: *** Sandy ***
Capitolo 29: *** Che ci fai qui a Miami? ***
Capitolo 30: *** I 18 anni delle gemelle ***
Capitolo 31: *** Pettegolezzi ***
Capitolo 32: *** Ma la mia vita sarà diversa appena tu te ne sarai andato ***
Capitolo 33: *** Sono innamorato di te, Ronnie ***
Capitolo 34: *** I 15 anni di Ginny ***
Capitolo 35: *** Spero che ti ferisca ***
Capitolo 36: *** Mamma frequenta un uomo ***
Capitolo 37: *** Il ballo di fine anno ***
Capitolo 38: *** Il giorno del diploma ***
Capitolo 39: *** Sei la scelta migliore che io abbia mai fatto ***
Capitolo 1 *** Ronnie e Sophie, gemelle separate ***
1
Ronnie e Sophie, gemelle separate
La storia delle
gemelle Ronnie e Sophie Eaton, e della loro famiglia, è un
po’ incasinata.
Nel 1994 i loro
genitori hanno divorziato. Il padre aveva già una donna
prima del divorzio, e nell’estate dello stesso anno, la
compagna del padre è rimasta incinta, e hanno deciso di
tenere il bambino. Il 2 aprile 1995 è nata una bambina:
Ginevra Elizabeth Eaton, o semplicemente Ginny.
Quando le
gemelle avevano sei anni, al padre gli è stata proposta
un'ottima offerta di lavoro a New York e, visto che le due gemelle non
andavano d'accordo, lui si è trasferito con la compagna,
Ginny e Sophie; mentre Ronnie è rimasta a vivere con la
madre a Los Angeles.
Due anni dopo,
la storia tra il signor Eaton e la compagna è finita, e lei
si è portata via la figlia, andando ad abitare a Santa
Barbara, e non facendo praticamente mai vedere la figlia al padre.
È
domenica 9 agosto e sono le 18. Nella camera di Ronnie, lei e la sua
migliore amica Kat stanno parlando.
<<
Non vedo l’ora che sia domani per iniziare le prossime due
settimane dedicate solo ed esclusivamente alla musica. >>
esclama Ronnie.
<<
Non dirlo a me. >> dice Kat, tutta emozionata.
<<
Tesoro, hai bisogno che ti vada a comprare qualcosa per il camp?
>> chiede la mamma di Ronnie, entrando nella stanza della
figlia, qualche minuto più tardi.
<<
No. Ho tutto, mamma. >>
<<
Sicura? >>
<<
Sì. >>
<<
Okay. Pronte per domani? >>
<<
Non vediamo l’ora. >> risponde Kat.
<<
Immagino. Va beh, vi lascio, ragazze. >>
Intanto a New
York, nella casa di Sophie e il padre, lei e la sua migliore amica
Melody sono in camera, e si ripete più o meno la stessa
scena successa nella casa di Ronnie e sua madre, con la sola differenza
di tre ore di fuso orario.
<<
Tesoro, hai bisogno che ti vada a comprare qualcosa per il camp?
>> chiede il signor Eaton, entrando nella camera di
Sophie.
Sophie ci pensa
per due secondi e dice:
<<
No. Ho già tutto quello che mi serve, papà.
>>
<<
D’accordo. Volete che vi accompagni io domani
all’aeroporto? >>
<<
Che dici, Mel? >> chiede Sophie, voltandosi verso
l’amica.
<<
Io vado con mia madre. Ha detto che mi può accompagnare lei.
>>
<<
Va beh, allora accompagna solo me, papà. >>
<<
Okay. Siete emozionate? >>
<<
Sì, un sacco. >> risponde Sophie.
<<
Immagino. Va beh, vi lascio continuare a chiacchierare, ragazze.
>> dice il signor Eaton, uscendo dalla stanza.
Finalmente il 10
agosto è arrivato e il Talents camp ha ufficialmente inizio.
Dieci minuti
prima delle 9, Ronnie arriva con la madre al camp, e Kat non
c’è ancora.
Una volta
aiutata la figlia a portare le valigie nell’edificio
principale, la madre viene via e Ronnie si guarda intorno, notando
varie persone.
Poco dopo le 9,
sono tutti riuniti nel campo davanti alla guardiola, e
c’è un casino infernale. Ragazzi che si ritrovano
dagli anni precedenti, altri che si conosco in quel momento.
Il rumore cessa
solo quando arriva un membro dello staff, che con un altoparlante, dice:
<<
Buongiorno a tutti, ragazzi! Bentornati al Talents camp! Per alcuni di
voi è la prima volta qui, mentre per altri è la
seconda, la terza, la quarta... Alcuni sono proprio di casa qui. Per
chi ancora non mi conoscesse, io sono Charlotte Dobson, e faccio parte
dello staff del camp. Vi sono arrivate delle lettere verso la fine di
giugno, con scritto in che bungalow siete. Se c’è
quale problema, rivolgetevi pure a me. Io sarò a vostra
disposizione. Adesso chiamerò i numeri di alcuni bungalow, e
quelli che alloggiano in quei bungalow, andranno nell’aula di
canto alle dieci. Gli altri che non chiamerò andranno
nell’aula di ballo. >>
Tra i bungalows
che devono andare nell’aula di canto,
c’è il numero 46, quello di Ronnie e Kat, e,
invece, tra quelli che devono andare nell’aula di ballo
c’è il numero 60, quello di Sophie e Melody.
<<
Per ora tutto quello che posso dirvi è divertitevi, ragazzi!
Potete andare nei vostri bungalow adesso! >> conclude la
signorina Dobson.
<<
Andiamo? >> salta su Kat, alzandosi.
<<
Sì. Ho già adocchiato dei tipi carini.
>> dice Ronnie, alzandosi anche lei e guardandosi intorno.
<<
Dai, andiamo al nostro bungalow. Ai tipi carini ci pensiamo dopo,
adesso dobbiamo sistemare le nostre cose nel bungalow. >>
Arrivano al loro
bungalow, il numero 46, ed entrano. Ancora non c’è
nessuno, ma dovranno dividerlo con altre due ragazze.
Anche Sophie e
Melody arrivano al loro bungalow ed entrano. C’è
solo una ragazza e l’altra deve ancora arrivare.
<<
Ciao. >> saluta la ragazza, vedendo le due amiche.
<<
Piacere, Sophie. >> esclama lei, porgendole la mano.
<<
Kirsten. >> dice la ragazza, stringendogliela.
<<
Io sono Melody, invece. >> afferma lei, stringendole la
mano.
<<
Deve ancora arrivare una ragazza. >> dice Kirsten.
<<
La conosci già? >> le chiede Sophie.
<<
No no. >>
Cinque minuti
dopo, qualcuno apre la porta del bungalow 60 e le ragazze si voltano
subito.
<<
Ciao. Io sono Terry. >> esclama la ragazza, entrando.
<<
Sophie. >>
<<
Melody. >>
<<
Kirsten. >>
<<
Da dove venite? >> chiede Terry.
<<
New York. >> rispondono Sophie e Melody,
contemporaneamente.
<<
Chicago. Tu? >> risponde invece Kirsten.
<<
Io sono di Seattle. >>
Intanto al
bungalow 46, arrivano le altre due ragazze.
<<
Ciao. Piacere, io sono Ronnie. >> dice lei, sorridendole.
<<
Kat. >>
<<
Lindsay. >> dice una di loro.
<<
Rachel. >> dice l’altra.
<<
Siete amiche anche voi due? >> chiede Kat.
<<
No, siamo cugine. >>
<<
Ah, wow. >>
Le quattro
ragazze chiacchierano un po’, poi Lindsay salta su, dicendo:
<<
Meno male che abbiamo canto. Ho proprio voglia di cantare.
>>
<<
Anch’io. Tu, Rachel, invece sei una cantante o una ballerina?
>> chiede Ronnie.
<<
Cantante. >>
<<
Bene, qui siamo tutte delle cantanti. >> afferma Kat.
<<
Già. Io canto da quando ero bambina. >>
esclama Lindsay.
<<
Anch’io. Pensate che la prima canzone che ho scritto,
è stata quando mia sorella è andata a vivere a
New York con mio padre, la sua compagna e la nostra sorellastra. Avevo
solo sei anni. In realtà non era proprio una canzone, ma
più una filastrocca. >> ridacchia Ronnie.
<<
Hai una sorella? >> le domanda Lindsay.
<<
Sì, sorella gemella. >>
<<
Ho sempre desiderato avere una sorella gemella. Una persona uguale a te
con cui puoi condividere tutto. >>
<<
A dire la verità io e lei ci siamo sempre odiate, ed
è per questo che si è trasferita con mio padre e
la sua nuova famiglia a New York. Da allora ci siamo viste solo per le
feste, ma sono già quattro anni che non ci vediamo.
>>
<<
Ah, mi dispiace. >>
<<
È stato meglio così. Non facevamo altro che
litigare. >> spiega Ronnie.
<<
Come si chiama tua sorella? >>
<<
Sophie. >>
<<
Ma la tua sorellastra l’hai mai vista? >>
<<
No, almeno non ricordo di averla mai vista. >>
<<
Sai almeno come si chiama e quanti anni ha? >>
<<
Sì, si chiama Ginny e ha quattordici anni. >>
<<
E con chi vive lei adesso? >>
<<
Con sua madre, l’ex compagna di mio padre, a Santa Barbara.
>>
<<
Ah, okay. Scusa per tutte queste domande, ma ero solo curiosa.
>>
<<
Figurati. >>
Un’ora
dopo, nell’aula di canto. L’insegnante entra e dice:
<<
Buongiorno a tutti, ragazzi, e bentornati al Talents Camp. Io mi chiamo
Holly Channing e sono la vostra insegnante di canto. Adesso vi
sarà distribuito un foglio con tutti gli orari di queste due
settimane. Spero che vi divertirete anche quest’anno. Per chi
c’era anche l’anno scorso, mi conosce
già e sa che il primo giorno chiamo alcuni di voi a cantare
una canzone. Chi vuole venire? >>
Alzano la mano
tre persone, tra cui Lindsay, Ronnie e un ragazzo.
L’insegnante,
contenta di vedere finalmente dei volontari, e non di dover chiamare
lei a caso, esclama:
<<
Venite pure qui al microfono. Se volete, potete utilizzarlo, oppure no,
come preferite. >>
Lindsay, Ronnie
e l’altro ragazzo si alzano quasi tutti e tre
contemporaneamente.
<<
Chi vuole iniziare? >> chiede la signora Channing.
<<
Inizio io, dai. >> si offre Lindsay.
<<
Bene. Tu sei? >>
<<
Lindsay. >>
<<
Bene, Lindsay, cosa ci vuoi cantare? >>
<<
Fly with me, dei Jonas Brothers. >>
<<
D’accordo. >>
<<
If time were still
The
sun would never never find us
We
could light up the sky tonight
I
could see the world through your eyes
And
leave it all behind.
If
it's you and me forever
If
it's you and me right now
I'd
be all right. I'd be all right
If
we chase the stars to lose our shadow
Peter
Pan and Wendy turned out fine
So
won't you fly with me?
Oh
yeah
Gonna fly with me now.
>>
Tutti applaudono
e Ronnie le sussurra un brava.
<<
Grazie. >> dice lei, sorridendole.
<<
Brava, Lindsay. Chi è il prossimo? >>
<<
Io. >> risponde Ronnie.
<<
Bene. Tu invece cosa ci canti…? >>
<<
Ronnie. Canto… The climb, di Miley Cyrus. >>
Ronnie fa un
respiro e poi inizia a cantare:
<< I can almost see it
That
dream I'm dreaming but
There's
a voice inside my head saying
You'll
never reach it.
Every
step I'm taking
Every
move I make feels
Lost
with no direction
My
faith is shakin'.
But
I, I gotta keep tryin'
gotta keep my head held high.
>>
Prima
d’iniziare il ritornello, Ronnie si volta verso il ragazzo
accanto a lei, e lui le sorride. Poi si rivolta e continua a cantare.
<<
There's always gonna be
another mountain
I'm
always gonna wanna make it move
Always
gonna be an up hill battle
Sometimes
I'm gonna have to lose.
Ain't
about how fast I get there
Ain't
about what's waiting on the other side
It's a climb.”
Tutti
applaudono, e l’insegnante esclama:<
<<
Brava, Ronnie. Complimenti, hai una bellissima voce. >>
<<
Grazie. >>
Il resto della
lezione di canto procede bene, e la maggior parte dei ragazzi canta una
parte di una canzone.
|
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Capitolo 2 *** Non è affatto male ***
2
Non è affatto male
Il giorno dopo,
poco prima delle 9, Ronnie, Kat, Lindsay e Rachel sono già
nell’aula di ballo.
<<
Buongiorno a tutti, ragazzi! Siete pronti a iniziare? >>
esclama l’insegnante di ballo, entrando in aula.
Un coro risponde
a tono dicendo di sì, e l’insegnante esclama:
<<
Bene, perché sono convinta che la canzone che balleremo ad
alcuni di voi piacerà molto, e sicuramente anche la
coreografia. >>
<<
Che canzone è? >> domanda Lindsay.
<<
Conoscete Ashley Tisdale? >>
Alcuni
rispondono sì, mentre altri rispondono no.
<<
Che canzone è? >> chiede Ronnie.
<<
Be good to me. Vi piace? >>
Alcuni, tra cui
Ronnie e Kat, rispondono di sì.
<<
Okay, iniziamo. Tutti in piedi che iniziamo a ballare! >>
La prof si mette
davanti allo specchio e gli alunni si mettono dietro di lei, sparsi per
l’aula. Fa loro vedere alcuni passi e loro la seguono.
Alla fine
dell’ora, i ragazzi escono dall’aula di ballo e
vanno in quella di canto.
Quando escono,
arrivano degli altri, tra cui quel ragazzo che si era offerto di
cantare il giorno prima insieme a Ronnie e a Lindsay. Il ragazzo
incrocia lo sguardo di Ronnie e, poco prima di entrare
nell’aula, si volta per sorriderle.
<<
Hai visto che quello lì ti ha sorriso? >> le
chiede Kat.
<<
Sì, lo so. >>
<<
È carino, dai. Voi che ne pensate, ragazze? >>
chiede Kat.
<<
Di chi? >> domanda Lindsay.
<<
Di quel ragazzo che ha sorriso a Ronnie due secondi fa. >>
<<
Non l’ho visto. >>
<<
Io sì. Non è male, dai. >> salta su
Rachel.
<<
Sì, infatti, non è male. >>
concorda Kat.
<<
C’è di meglio. >> dice invece Ronnie.
La sera stessa
c’è una festa organizzata dal camp che inizia alle
21.
<<
Ronnie? >> la chiama Kat.
Ronnie non la
ascolta e continua a guardarsi intorno.
<<
Chi stai cercando? >>
Ronnie continua
a non prestare attenzione all’amica, così Kat urla
il suo nome.
<<
Che c’è, Kat? >> chiede lei,
voltandosi verso di lei.
<<
Chi stai cercando? >>
<<
Nessuno. Chi dovrei cercare, scusa? >>
<<
Non lo so. È mezz’ora che ti guardi intorno.
>>
<<
Non sto cercando nessuno. >>
<<
Okay. >>
Intanto Sophie,
Melody, Kirsten e Terry arrivano alla festa.
<<
Vedo c’è già parecchia gente.
>> esclama Sophie.
<<
Già. Beviamo qualcosa, ragazze? >> propone
Melody.
Le ragazze
prendono qualcosa da bere, poi si godono la loro prima festa al camp.
<<
Come vi sembra la coreografia che abbiamo provato oggi?
>> domanda Kat.
<<
Carina, e poi adoro la canzone. >> risponde Lindsay.
<<
Sì, infatti, è carina. >> concorda
Ronnie, guardando tutti i volti dei ragazzi.
<<
Piace anche a me. >> salta su Rachel.
<<
Piace anche a me, però non è proprio facilissima.
>> dice Kat.
<<
Sì, ma vedrai che la impareremo presto. >> le
dice Lindsay.
<<
Speriamo. >>
Le quattro
ragazze si spostano e mentre camminano Ronnie continua imperterrita a
guardarsi intorno, alla ricerca di quel ragazzo.
<<
Ancora ti guardi intorno, Ronnie? >> le chiede Kat.
<<
Chi stai cercando? Avanti, sputo il rospo. >> salta su
Lindsay.
Ronnie si volta
verso le ragazze e dice:
<<
Non sto cercando nessuno, ragazze. >>
<<
E allora perché ti guardi intorno? >> le
domanda Kat.
<<
Così. Magari vedo un bel ragazzo. >> risponde
Ronnie, vagamente.
<<
Tu stai cercando qualcuno, ne sono sicura. >> insiste Kat.
<<
Non sarà quel ragazzo che ieri si è offerto di
cantare con te e Lindsay, e che oggi ti ha sorriso quando siamo uscite
dall’aula di ballo? >> domanda Rachel.
<<
Ah, dici quello carino di stamattina? >> chiede Kat.
<<
Sì, lui. >>
<<
No. Vi ho detto che non sto cercando nessuno. E poi perché
dovrei cercare proprio lui? Solo perché mi ha guardata un
paio di volte e mi ha sorriso, non vuol dire che io adesso sia attratta
da lui. >>
Le ragazze
guardano Ronnie, e quest’utima aggiunge:
<<
Che c’è? È vero, non ne sono attratta.
>>
<<
Io ti conosco, Ronnie. Lui ti ha guardato e adesso ne sei attratta.
>> le dice Kat.
<<
No, non è vero. >>
<<
Oh sì, invece. >>
<<
Dai, confessa, Ronnie. Sei attratta da lui e lo stai cercando
disperatamente. >> salta su Lindsay.
Ronnie guarda le
ragazze, poi dice:
<<
È vero, avete ragione, ragazze! Sono attratta da lui.
>>
<<
Vedi? >> le dice Kat.
Mentre
camminano, un ragazzo passa velocemente vicino a Ronnie e si prendono
contro.
<<
Scusa. >> le dice.
<<
Non fa niente. >> dice lei, guardandolo.
<<
È lui. >> esclama Kat, dopo che il ragazzo si
è allontanato.
<<
Cavolo, Ronnie, io fossi in te non perderei tempo. >> le
dice Rachel.
<<
Non è poi così carino. >> dice lei.
<<
Come no? Ma l’hai visto? È così sexy.
>> dice Rachel.
<<
Sono d’accordo con Rachel. >> esclama Lindsay.
<<
Oh, anch’io. >> dice Kat.
Sophie, Melody,
Kirsten e Terry sono vicino al fuoco a parlare e bere.
<<
Io vado in bagno, ragazze. >> salta su Sophie.
Quindici minuti
dopo, Sophie non è ancora tornata dal bagno, così
Melody decide di andare a cercarla. Va verso il bagno e nel tragitto
vede Sophie, così va da lei.
<<
Potevi anche dirmi che ti eri fermata a parlare con delle ragazze.
È un quarto d’ora che sei sparita. >>
<<
Come, scusa? >>
<<
Sono già quindici minuti che sei andata in bagno. Potevi
anche dirmi che ti eri fermata a parlare con qualcuno. >>
<<
Scusa, ma tu chi sei? >>
<<
Come chi sono? Sono io, Melody, la tua migliore amica. Mi stai
prendendo in giro, per caso? >>
Melody la guarda
meglio e le chiede:
<<
Ma ti sei cambiata? Non eri vestita così prima.
>>
<<
Mi dispiace, ma io non ti conosco. >>
<<
Sei diventata matta? Sono io, Melody. >>
<<
Andiamo, ragazze, questa tipa è impazzita. >>
<<
Che strano. >> dice Melody, poi torna dalle altre.
<<
Ragazze, mi è successa una cosa stranissima. Stavo andando
verso il bagno per cercare Sophie, nel tragitto l’ho vista e
sono andata da lei. Quando sono arrivata lì, le ho detto che
poteva anche dirmi che si era fermata a parlare con qualcuno, e sapete
cosa mi ha risposto? >>
<<
Cosa? >> chiede Terry.
<<
Che non sapeva chi fossi, che non mi conosceva. È stata una
cosa stranissima. Sono sicuro che fosse lei, anche se era vestita
diversamente. >>
<<
Come non ti conosceva? È impazzita? >> chiede
Kirsten.
<<
Ah, non lo so. >>
<<
Eccoti, finalmente! Ma dov’eri sparita? Poco fa ti ho visto e
tu hai detto di non conoscermi. Cosa ti sei fumata? >>
esclama Melody, vedendo la sua amica.
<<
Cosa? >>
<<
Poco fa ti ho vista che stavi parlando con delle ragazze e tu hai detto
di non conoscermi. >>
<<
È impossibile. Quando sono uscita dal bagno, venendo in qua,
ho incontrato un mio vecchio compagno delle medie e ho parlato un
po’ con lui. È stato un vero piacere rincontrarlo
dopo tutto questo tempo. >> spiega Sophie.
<<
Ma se ti ho vista che stavi parlando con delle ragazze.
>> insiste Melody.
<<
Forse ti sei sbagliata. >>
<<
Avrò le allucinazioni. >> ridacchia Melody,
confusa.
|
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Capitolo 3 *** Diego, il bell'argentino ***
3
Diego,
il bell’argentino
Il giorno dopo,
verso le 12, Ronnie sta parlando con Kat in aula di ballo.
<<
Non sai quel che ho immaginato ieri sera prima di addormentarmi.
>> salta su Ronnie.
<<
Cosa? >>
<<
Ho cominciato a pensare a quel ragazzo e ad un certo punto vedevo il
suo viso dappertutto, e dopo… beh… dopo ho
immaginato di farlo con lui. Ti rendi conto, Kat? Sto diventando
paranoica. >> confessa Ronnie.
<<
Stai scherzando, spero? >>
<<
No, non sto scherzando. Non mi è mai successa una cosa del
genere. Sì, sono stata attratta da altri ragazzi, ma non ho
mai immaginato di fare sesso con loro, e non vedevo i loro visi
dappertutto. >>
<<
Per fortuna che non eri attratta da lui, eh? >>
<<
Non so cosa mi sta succedendo, non mi riconosco più.
>>
<<
Il segreto è pensare ad altro. >>
<<
Per te è facile, Kat. >>
Intanto arrivano
Lindsay e Rachel, che corrono verso Ronnie per dirle una cosa, una
novità appena scoperta.
<<
Ronnie, Ronnie, non indovinerai mai cos’abbiamo sentito io e
Rachel! >> esclama Lindsay.
<<
Cosa? >>
<<
Hai presente quel ragazzo di cui sei attratta? >>
<<
Sì. >>
<<
Ecco, io e Rachel abbiamo sentito che lui se la fa con una tipa mentre
sta con un’altra. Pensa quant’è stronzo.
>>
<<
Ma saranno solo dei pettegolezzi, dai. >>
<<
No, non sono dei pettegolezzi. >>
<<
Ma non tutto quello che dice la gente è vero.
>>
<<
Noi sappiamo che è vero. >> salta su Rachel.
<<
E come fate a saperlo? >>
<<
Ragazze? >> chiede Ronnie, dopo che Lindsay e Rachel non
le hanno risposto, facendo finta di niente.
<<
Beh… ieri sera l’abbiamo visto che si baciava con
una, e poco fa abbiamo sentito una ragazza che diceva che si
è messa con lui il giorno prima di venire qui al camp.
>> risponde Lindsay.
Ronnie non dice
niente perché adesso sa che è tutto vero, e non
può di certo dire il contrario.
<<
Mi dispiace, Ronnie. >> dice Rachel, osservando la faccia
dell’amica.
<<
Perché dovresti essere dispiaciuta, Rachel? Io non sto con
lui. >>
<<
Sì, però ti piace. >>
<<
E va beh, pazienza, dai. >>
Intanto entra
l’insegnante e Lindsay, vedendola, esclama:
<<
Dai, adesso, ballaci su e non pensarci. >>
Circa una
mezz’ora dopo, mentre imparano la coreografia di Be good to
me”, l’insegnante urla:
<<
Fermi un attimo, ragazzi! >>
L’insegnante
si avvicina a Ronnie e le domanda:
<<
Cosa ti è successo, Ronnie? Non azzecchi neanche un passo.
>>
<<
Mi scusi. È che stanotte non ho dormito molto,
perché sono stata poco bene. >>
<<
Vuoi uscire? Così ti riposi un po’ e prendi una
boccata d’aria. >>
<<
Sì, grazie. >>
L’insegnante
le fa un sorriso e a alta voce, dice:
<<
Continuiamo, ragazzi! >>
Ronnie esce
dall’aula e appena la porta si chiude dietro di lei, si ferma
e fa un respiro. Si volta e vede quel ragazzo. Lui la guarda e lei
all’inizio pensa che lo stia immaginando, ma cambia idea
quando lui la saluta.
<<
Ciao. >>
<<
Ma io ti ho già vista. >> dice lui.
<
Probabile. >>
<<
Vuoi un tiro? >> le chiede lui, porgendole la sigaretta e
guardandola.
<<
No, grazie. Non fumo. >>
<<
Okay. >> dice lui, riportandosi la sigaretta in bocca.
Mentre lui fa
alcuni tiri, lei lo guarda.
<<
Che ci fai qui fuori? >> gli chiede Ronnie.
Il ragazzo si
toglie la sigaretta della bocca e risponde:
<<
Ho trovato la scusa che stavo poco bene per venire a fumarmi una
sigaretta. >>
<<
Ah. >>
<<
E tu, invece, perché sei fuori? >>
<<
Stanotte non sono riuscita a dormire molto e visto che non azzeccavo un
passo, l’insegnante mi ha mandata fuori a prendere una
boccata d’aria. >>
<<
Capito. >> dice lui, squadrandola dalla testa ai piedi.
<<
Sicura che non vuoi fare un tiro? >> insiste lui.
<<
Sì, sono sicura. Penso che fumare sia una perdita di tempo e
una cosa stupida, e odio tutte le persone che lo fanno. Ma se tu vuoi
continuare a fumare e a rovinarti i polmoni, fai pure. >>
risponde Ronnie, troppo acidamente.
Sembra che lui
non abbia fatto molto caso alla risposta acida di Ronnie, ma in
realtà è il contrario, ma risponde semplicemente
con un okay.
Ronnie si guarda
intorno e, quando si volta verso di lui, lui porgendole la mano, dice:
<<
Comunque io sono Diego. >>
<<
Ronnie. >> dice lei, osservandogli la mano prima di
stringergliela.
<<
Ronnie. >> ripete lui.
<<
Mi piace come nome. Per cosa sta? Veronica? >> aggiunge.
<<
Sì. >>
<<
Ora capisco la r della tua collana. >> dice lui,
osservandole il collo, dove c’è una collana con
una piccola r.
Ronnie gli fa un
sorriso e poi gli chiede:
<<
Non sei americano, vero? >>
<<
No. Sono nato in Argentina, ma io e i miei genitori ci siamo trasferiti
negli Stati Uniti quando avevo due anni, quindi l’inglese
è la mia seconda lingua. >> spiega lui,
continuando a fumarsi la sigaretta.
<<
Ah, ecco. Quindi sai parlare anche lo spagnolo? >>
<<
Sì. >>
<<
Puoi dire qualcosa in spagnolo? >>
<<
No. >>
<<
Dai, per favore. >>
<<
No, non mi va. >>
<<
Okay. >> dice lei, rassegnata.
Diego butta la
sigaretta e poi le chiede:
<<
Balli o canti? >>
<<
Entrambe le cose, ma amo molto di più cantare.
>>
<<
Cantami qualcosa, allora. >>
<<
No. >>
<<
Per favore. >>
<<
No, non mi va. Se mi avessi detto qualcosa in spagnolo, come ti ho
chiesto, allora ti avrei cantato qualcosa. >>
Diego fa una
leggere risatina e poi dice:
<<
Okay. >>
<<
Tu, invece, balli o canti? >>
<<
Canto, ma me la cavo anche a ballare. >>
<<
Ti ho sentito cantare il primo giorno di camp. Ti ricordi? Io e una mia
amica c’eravamo offerte insieme a te. >>
<<
Ah, sì, ecco dove ti avevo vista. >>
<<
Io rientro. Ci si vede in giro, Ronnie. >>
<<
Ciao. >>
Un’ora
dopo, mentre pranzano, Ronnie aggiorna le sue amiche.
<<
Sapete con chi ho parlato quando l’insegnante di ballo mi ha
mandata fuori? >>
<<
Con chi? >> le chiede Kat.
<<
Con quel ragazzo. Si chiama Diego ed è argentino.
>>
<<
Argentino? Wow! >> esclama Kat.
<<
Sì, ma si è trasferito con i suoi quando aveva
due anni. >>
<<
Quindi saprà parlare anche lo spagnolo? >> le
domanda Lindsay.
<<
Sì. >>
<<
Wow, allora è ancora più sexy. >>
salta su Rachel.
<<
Ma cosa ci faceva fuori? >> chiede Kat, curiosa.
<<
Stava fumando. Mi ha anche chiesto di fare un tiro ma io ho rifiutato.
Poi quando è rientrato, mi ha detto: “ci si vede
in giro”. >>
<<
Allora forse gli interessi. >> dice Kat.
<<
Non lo so. Era solo un modo di dire. >>
<<
Sì, forse, ma è già qualcosa.
>>
La sera del
giorno stesso, verso le 21 passate, Ronnie esce, salutando le ragazze.
Raggiunge
l’aula di ballo e quando ci arriva, appoggia il suo cellulare
vicino allo stereo e lo accende. Cerca tra i cd, quello dove
c’è la canzone Be good to me, e una volta trovata,
lo mette su. Quando la canzone parte, comincia a ballare.
Mentre sta
ballando passa da lì Diego, che vedendola si ferma a
guardarla.
Dopo poco Ronnie
stoppa la canzone perché non le vengono bene alcuni passi.
Li riprova e si mette a cantare, senza far ripartire la canzone.
Continuano a non venirgli quei passi, così Diego entra e
dice:
<<
Riprova! >>
Ronnie si volta
e rimane stupita di vederlo.
<<
Come? >>
<<
Riprova senza la musica. >> le dice lui, entrando.
<<
È quello che stavo facendo, ma i passi continuano a non
venirmi bene. >>
<<
Riprovaci. Canto io. >>
<<
Conosci la canzone? >>
<<
Sì. >>
Ronnie riprova e
intanto Diego canta:
<<
I used to think I had it
all
Then
one day we hit a wall
I
had hoped you were the one.
Where’s
my dream, where has it gone?
I
wanted to be with you
Forever
just me and you.
So
why can’t you be
Be good to me?
>>
Ronnie stavolta
riesce a fare quei passi, così Diego continua a cantare.
Mentre lui canta e lei balla, lui la guarda.
<<
I don’t ask
for much, all I want is love
Someone
to see, that’s all I need
Somebody
to be, somebody to be, somebody to
Good
to me, good to me, can you be good to me?
Good to me, please.
>>
Quando ha finito
di cantare il secondo ritornello, Ronnie smette di ballare,
così Diego smette di cantare.
<<
Vedi? Stavolta ti sono venuti bene. >>
<<
Sì. >>
<<
Balli bene, sai. >>
<<
Grazie. >>
<<
Posso provare a ballare con te dall’inizio? >>
<<
Con la musica? >>
<<
Sì, stavolta sì. >>
<<
Okay. >> dice Ronnie, sorridendo, e raggiungendo lo
stereo.
Mette la canzone
daccapo e quando inizia, cominciano a ballare insieme. Mentre ballano,
si guardano negli occhi parecchie volte, e con l’ultimo passo
lui la prende su e, mentre lei scende, i loro visi si sfiorano, e si
guardano dritto negli occhi.
Si allontanano
l’uno dell’altra e lui le dice:
<<
Brava, sei bravissima. >>
<<
Anche tu sei molto bravo. >>
Intanto parte
un’altra canzone: What a girl wants, di Christina Aguilera.
<<
Adoro questa canzone. >> esclama Ronnie.
<<
Ma è vecchissima. >> si lamenta Diego.
<<
E allora? È sempre bellissima. >>
Ronnie si mette
a ballare perché conosce una coreografia di quella canzone e
intanto Diego la guarda. Mentre balla, canta, e lui la osserva,
sorridendole.
Finita la
canzone, lei si siede sul pavimento. Lui si siede accanto a lei e
Ronnie gli chiede:
<<
Perché tu e i tuoi vi siete trasferiti negli Stati Uniti?
>>
<<
Perché hanno sempre voluto vivere in California,
così mio padre ha fatto domanda per un posto di lavoro e
l’hanno preso. >>
<<
Ma dove vivete? >>
<<
A Santa Barbara. Tu invece? >>
<<
A Malibu. >>
<<
Ah, allora sei vicinissima da qui. >>
<<
Già. >>
<<
È la prima volta che vieni in questo camp? >>
le chiede lui.
<<
No, ci vengo da quando ho iniziato le superiori. Per te, invece,
è la prima volta? >>
<<
Sì. Era tanto per fare qualcosa di diverso e divertirmi un
po’. >>
<<
Io e la mia migliore amica amiamo venire qui. Tutti gli anni non
vediamo l’ora che sia estate per venirci. >>
spiega Ronnie.
<<
Ah, quindi sei venuta con la tua migliore amica? >>
<<
Sì. Tu, invece, sei da solo? >>
<<
Sì, ma conosco diverse persone. >>
<<
Ah, capisco. >> dice lei, pensando che si stia riferendo
alle ragazze con cui se la fa.
<<
Che anno di scuola frequenti? >> chiede lui.
<<
Devo iniziare l’ultimo. >>
<<
Anch’io, ma sono stato bocciato alcune volte. >>
<<
Scusa, ma quanti anni hai? >>
<<
Venti. Tu diciassette, giusto? >>
<<
Sì. >>
<<
Dopo il liceo hai intenzione di andare
all’università? >>
<<
Sì, vorrei frequentare la Juilliard. >>
<<
La Juilliard? Wow! Una mia ex la frequenta. >>
<<
E cosa dice? È difficile? >>
<<
Dice che è dura, ma se hai veramente talento, allora devi
credere in te stessa e fare del tuo meglio. >>
<<
Wow, la invidio un sacco. Ho sempre sognato di frequentare quella
scuola, fin da quando ero piccola. >>
<<
Lei vorrebbe diventare una ballerina. Tu una cantante, giusto?
>>
<<
Sì. Tu, invece, cos’hai intenzione di fare dopo il
diploma? >>
<<
A dire la verità non lo so. Forse andrò a
lavorare, ma di sicuro non andrò
all’università. >>
<<
Perché no, scusa? Sai ballare benissimo e anche come
cantante sei bravo. Potresti andare anche tu alla Juilliard.
>>
<<
No, non m’interessa veramente diventare un cantante o un
ballerino. >>
<<
Io se fossi in te ci penserei su. >>
<<
D’accordo, ma solo perché me l’hai detto
tu. >>
Ronnie gli
sorride, e lui le chiede:
<<
Domani sera c’è la serata karaoke, ci sarai?
>>
<<
Sì, adoro il karaoke. >>
<<
Anch’io. >> dice lui, sorridendole.
Lui la guarda e
anche lei lo guarda a sua volta.
A un certo punto
lui s’avvicina al suo viso per baciarla, ma lei si allontana
e gli chiede:
<<
Dov’è che stavi andando prima di entrare qui?
>>
<<
Ehm… >> dice lui, imbarazzato per quel momento.
<<
Da nessuna parte. Facevo solo un giro. >> aggiunge.
Il cellulare di
Diego squilla, così lo tira fuori dalla tasca dei pantaloni
e legge velocemente il messaggio. Lo cancella e mette il cellulare in
tasca.
<<
Chi era? >> gli chiede lei, mettendolo alla prova.
<<
Nessuno. >>
<<
Non importa che mi nascondi quello che fai. So tutto. >>
esclama lei.
<<
Cosa sai? >>
<<
Che te la fai con una ragazza, mentre stai insieme ad
un’altra. >>
<<
E come fai a saperlo? >>
<<
Non importa come faccio a saperlo, importa che lo so, e non voglio
essere un’altra della tua lista, probabilmente infinita.
È per questo che mi sono allontanata prima, quando hai
provato a baciarmi. >> confessa Ronnie.
<<
So che sei attratta da me, Ronnie. Lo vedo da come mi guardi.
>>
Diego si alza e
va dietro di lei, mette le mani sulle sue spalle e comincia a farle dei
massaggi.
<<
Sì, hai ragione, sono attratta da te, ma questo non
significa che io sia un’altra da aggiungere alla tua lista.
>>
<<
Piantala di parlare. Cosa vuoi che faccia? Vuoi che le molli entrambe?
>>
<<
A me non interessa quello che fai o quello che vuoi fare, so solo che
non cadrò nella tua trappola. >>
<<
Oh, invece ci cadrai, ne sono convinto. Non resisterai al mio fascino.
>> dice lui, smettendo di massaggiarle la schiena e
allontanandosi da lei.
<<
Ci vediamo domani alla serata karaoke! >> esclama,
uscendo dall’aula.
Ronnie lo guarda
andare via, piuttosto irritata.
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Capitolo 4 *** Non abbiamo niente in comune ***
4
Non abbiamo niente in comune
La sera del
giorno dopo, tutto il camp è alla serata karaoke.
<<
Vado a prendere qualcosa da bere, ragazze. >> esclama
Melody, allontanandosi.
Mentre sta
prendendo una lattina di coca e qualche pizzetta, si avvicina a lei
Kat, che le dice:
<<
Come sono le pizzette? Di solito fanno sempre piuttosto schifo.
>>
<<
Non lo so. Non le ho ancora mangiate. >>
<<
Ah, okay. >>
Kat nota che
Melody ha un bracciale dei Jonas Brothers, così le dice:
<<
Vedo che ti piacciono i Jonas Brothers. >>
<<
Sì, io e la mia migliore amica li adoriamo. Piacciono anche
a te? >>
<<
Sì. Il nostro preferito è Joe. Amiamo la sua
voce. >>
<<
Il nostro è Nick. >> afferma Melody.
<<
Canzone preferita? >>
<<
Burnin’ up, senza ombra di dubbio. La tua? >>
<<
Please be mine, ma sono tutte belle. >> risponde Kat.
<<
Già. >>
<<
Sei venuta qui per ballare o cantare? >>
<<
Entrambe le cose, a dire la verità, ma soprattutto per
ballare. Tu? >>
<<
Soprattutto per cantare. >>
<<
Di dove sei? >> le chiede Melody.
<<
Malibu. Tu? >>
<<
New York. >>
<<
È la prima volta che vieni al camp? >>
<<
Sì, sono venuta con la mia migliore amica. Per te invece
è la prima volta? >>
<<
No, io e la mia migliore amica ci veniamo da quando abbiamo iniziato le
superiori. Amiamo venire qui. >>
<<
Immagino. Dev’essere bello venire qui per due settimane e
pensare solo ed esclusivamente a ballare e a cantare. >>
<<
Sì, è bellissimo. E poi non hai i genitori tra i
piedi che ti dicono quando tornare a casa. Qui puoi fare quasi tutto
quello che ti pare. >> afferma Kat.
<<
Già. In che bungalow sei? >>
<<
Al quarantasei. Tu? >>
<<
Al sessanta. Vieni che ti presento la mia migliore amica e le mie
compagne di bungalow. >> afferma Melody.
<<
Okay. Prima però vado a chiamare la mia migliore amica e le
mie compagne di bungalow, e dopo ti raggiungiamo. >>
<<
D’accordo. Ti aspetto dalle panchine davanti al fuoco, okay?
>>
<<
Okay. A dopo. >>
Quando Melody
arriva dalle ragazze, Sophie le dice:
<<
Oh, finalmente! Ci hai messo un sacco di tempo. >>
<<
Ho incontrato una ragazza molto simpatica mentre prendevo da bere e da
mangiare. Si chiama Kat. Tra poco arriverà con la sua
migliore amica e le sue compagne di stanza. >>
<<
A lei e alla sua migliore amica piacciono i Jonas. >>
aggiunge.
<<
Ah, bene. Allora mi staranno simpaticissime. >>
<<
Eccoci! >> esclama Kat, con accanto Ronnie, Lindsay e
Rachel.
<<
Ciao. >> le saluta Melody.
Sophie, Kirsten
e Terry si girano, e le loro amiche guardano le gemelle un
po’ confuse, senza dire una parola.
<<
Sophie? >> esclama Ronnie.
<<
Ronnie? >> esclama Sophie.
<<
È lei la tua gemella? >> chiede Lindsay.
<<
Sì. >> risponde Ronnie, scocciata.
<<
Andiamo via, ragazze. >> salta su Sophie, alzandosi.
<<
Sì, infatti, andiamo anche noi. >> concorda
Ronnie.
<<
Aspettate! Perché vi dovete odiare in questo modo? In fondo
siete sorelle. >> esclama Melody.
<<
Saremo anche sorelle, ma non ci sopportiamo. >> dice
Ronnie.
<<
Esatto. È l’unica cosa che ci accomuna.
>> concorda Sophie.
<<
Non è vero. Entrambe adorate i Jonas, ad esempio.
>>
<<
Qual è il tuo preferito? >> le chiede Sophie.
<<
Joe. >>
<<
Il mio è Nick. Ballo o canto? >>
<<
Canto. >>
<<
Ballo. Vedi, non abbiamo niente in comune. >>
<<
E allora? Questo non significa che dovete odiarvi. >>
<<
Non ci avevi detto che avevi una gemella, Sophie. >>
interviene Terry.
<<
Perché non è importante per me. Non viviamo
più insieme da quando abbiamo sei anni, e ci siamo viste
solo per le feste, tranne che negli ultimi quattro anni.
>> spiega Sophie.
<<
Voi non avete neanche la minima idea di quanto siete fortunate. Avere
una persona con cui poter condividere ogni singola cosa.
Dev’essere bellissimo. >> salta su Lindsay.
<<
È quello che dico anch’io. Mi sarebbe piaciuto
tantissimo avere una sorella, ma purtroppo sono figlia unica.
>> salta su anche Kirsten.
<<
Se solo provaste ad andare d’accordo, magari ritrovereste il
rapporto che non avete mai avuto. Chissà, potrebbe anche
succedere. >> esclama Kat.
<<
Non credo proprio. >> dice Sophie.
<<
Non credo che potrà mai succedere. Anzi, ne sono sicura. Io
vado. Se voi volete rimanere, restate pure. >> dice
Ronnie.
<<
Vado anch’io. >>
Ronnie e Sophie
si allontanano dalle loro amiche e ognuna va verso il proprio bungalow.
Prima di arrivare al suo bungalow, Ronnie incontra Diego.
<<
Ronnie! >>
Ronnie va avanti
per la sua strada, ignorando completamente Diego.
<<
Ronnie! >> la richiama lui.
<<
Vuoi fermarti? >> le dice, una volta raggiunta.
<<
Cosa vuoi, Diego? Adesso non è proprio il momento.
>> sbotta Ronnie, arrabbiata.
<<
Non hai ancora cambiato idea su di me? >>
<<
No, e non ho nessuna intenzione di farlo. Lo sai già quello
che penso di te. >>
<<
Sì, ma io sono irresistibile. >>
<<
Tu credi di esserlo, ma non lo sei per tutte. >>
<<
Ad esempio per te? >>
<<
Esatto. >>
Continuano a
camminare e all’improvviso lui, stanco di camminare
velocemente, la prende per un braccio ed esclama:
<<
Fermarti, Ronnie! >>
<<
Che c’è? >> gli chiede lei,
fermandosi di scatto.
<<
Che cos’hai? È successo qualcosa? Sembri
così… >>
<<
Arrabbiata? >>
<<
Sì. >>
<<
Ho appena rivisto mia sorella. >>
<<
Hai una sorella? >>
<<
Sì, gemella. >>
<<
Ma non vivete insieme? Non capisco. >>
<<
No. Lei si è trasferita a New York con mio padre e la sua
nuova famiglia quando avevamo sei anni, e da quella volta lì
ci siamo viste solo per le feste, ma erano quattro anni che non ci
vedevamo. >>
<<
Perché vivete separate? >>
<<
Perché ci odiamo. Non abbiamo niente in comune. Da piccole
non facevamo altro che litigare. >>
<<
Magari adesso è diverso. Adesso siete grandi e potreste
anche andare d’accordo. >>
<<
No, non succederà. >>
Ronnie riprende
a camminare e Diego continua ad andarle dietro.
<<
Perché no, Ronnie? Almeno potreste provarci. >>
<<
No. E poi smettila di seguirmi. >>
<<
Allora posso provarci con tua sorella? Tanto è uguale a te.
>>
<<
Fai quello che ti pare, non m’interessa. >>
<<
Okay. >>
Arrivano al
bungalow quarantasei e Ronnie, prima di entrare, si ferma e dice:
<<
Ora voglio restare sola. Vattene! >>
<<
Dai, fammi entrare. Almeno per cinque minuti. >>
<<
No, ti ho già detto che voglio restare sola. Ciao!
>>
Ronnie entra e
chiude la porta del bungalow, e Diego se ne va.
|
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Capitolo 5 *** Le ho lasciate ***
5
Le
ho lasciate
Il giorno dopo,
durante l’ora di pranzo, Ronnie è da una parte con
un vassoio in mano, Sophie è dalla parte opposta, anche lei
con un vassoio in mano. Prendono qualcosa da mangiare, ma arrivano
contemporaneamente dalle patatine fritte. Ormai ce ne sono pochissime,
ed entrambe ne vogliono un po’, ma sono talmente poche che
non bastano per tutte e due.
Si guardano e
all’improvviso Ronnie afferra la pinza, prendendo tutte le
patatine e mettendosele nel suo piatto.
<<
Oh, scusa, ne volevi un po’? >>
<<
Sì. Ma sicuramente ne metteranno delle altre appena fatte e
molto più buone. >>
<<
Non credo che ne metteranno ancora. Ormai quello che abbiamo mangiato
è finito, e tra meno di mezz’ora finisce
l’ora di pranzo. >>
Sophie la
fulmina con lo sguardo, e Ronnie le dice:
<<
Ma se vuoi, tieni. >>
Ronnie prende
una manciata di patatine e le tira a Sophie. Lei, di riflesso, prende
quello che ha nel piatto e lo tira a Ronnie, ma lei si scansa e il cibo
va addosso a qualcun’altro. Così inizia una
battaglia di cibo. Tutti si tirano addosso del cibo, ma pochi minuti
dopo arriva un’insegnante che ferma tutto.
<<
Ragazzi, basta! Fermatevi! >>
Tutti smettono
di tirarsi il cibo e l’insegnante chiede:
<<
Chi ha cominciato? >>
<<
Lei. >> rispondono Ronnie e Sophie contemporaneamente,
indicandosi.
<<
Venite con me... tutte e due! >>
<<
Ma... >> dicono entrambe.
<<
Niente ma! >>
<<
Buongiorno, signor Lewes. >> esclama
l’insegnante, entrando nell’ufficio del
responsabile del camp.
<<
Buongiorno, signora Dobson. >>
<<
Nella mensa c’è appena stata una battaglia di
cibo. Appena sono arrivata, ho fermato tutto per fortuna. Le
responsabili sono queste due ragazze. >>
<<
Come mai, ragazze? Non siete più delle bambine.
>>
<<
È stata lei ad iniziare. Mi ha tirato delle patatine.
>> confessa Sophie.
<<
Sì, ma tu hai fatto iniziare la battaglia. >>
ribatte Ronnie.
<<
Non importa chi è stata a cominciare, verrete punite
entrambe. >>
<<
Adesso andate nelle vostre aule e quando le lezioni saranno finite,
andrete nella mensa e pulirete tutto. Voglio che quel posto brilli
quando avrete finito. >>
Le due gemelle
sbuffano, poi vanno via insieme all’insegnante.
Verso le 14:30,
durante l’ora di ballo, Ronnie, Kat, Lindsay e Rachel stanno
parlando e sono vicino alla finestra.
<<
Quindi dovrai pulire la mensa con Sophie? >> le chiede
Kat.
<<
Sì, purtroppo. >>
<<
Così magari farete amicizia. >>
<<
Te l’ho già detto, Kat: io e Sophie non avremmo
mai un rapporto. >>
<<
Sì, ma non si sa mai. >>
Ad un certo
punto arriva Diego, che si affaccia alla finestra, e chiama Ronnie.
Le ragazze
sentono e si voltano.
<<
Ronnie, vieni fuori. Devo parlarti. >> le dice lui.
<<
No, non voglio parlare con te, Diego. Vattene! >>
<<
Dai, esci. È importante. >>
<<
No. Ti ho già detto di andartene. >>
<<
Per favore, Ronnie. >> insiste lui.
<<
No. Perché mi devi dire quella cosa proprio adesso? Tra
mezz’ora finisce la lezione, dimmela dopo. >>
<<
Okay. Alle tre e un quarto sarò nel tuo bungalow.
>>
<<
Ma dopo non devi andare a pulire la mensa con tua sorella?
>> le chiede Lindsay, appena Diego se
n’è andato.
<<
Appunto, così non mi troverà al bungalow.
>>
<<
Poverino. >> afferma lei.
<<
Poverino niente, Lindsay. È un gran bastardo. Se la fa con
una mentre sta con un’altra, e vorrebbe farsi anche me.
>>
<<
Lo so, però… >>
<<
Però niente. >>
Verso le 15:30,
Ronnie e Sophie sono nella mensa a pulire. A un certo punto arriva
Diego, che si avvicina alle ragazze e dice:
<<
Ecco dov’eri, ti ho cercata dappertutto. >>
Le due gemelle
si girano e lui esclama:
<<
Wow! Siete proprio uguali. >>
<<
Come hai fatto a trovarmi? >> gli chiede Ronnie.
<<
Prima sono andato al tuo bungalow e non c’eri. Le tue amiche
non mi hanno detto niente, allora dopo sono andato nella sala di ballo,
poi in quella di canto e infine sono venuto qui. Adesso possiamo
parlare? >>
<<
Uff. Okay, parliamo. Avanti, cosa mi devi dire di così tanto
importante? >>
<<
Possiamo parlare fuori? >>
<<
Va bene, andiamo fuori. >>
Mentre Ronnie e
Diego si allontanano, Sophie dice:
<<
Muoviti a parlare, Ronnie! Non voglio pulire tutto io! >>
<<
Sì, faccio presto, Sophie. >>
<<
Ecco, adesso siamo fuori. Dimmi quello che mi devi dire.
>>
<<
Le ho lasciate. >>
<<
Chi? >>
<<
La ragazza con cui me la facevo e quella con cui stavo. >>
<<
E a me cosa dovrebbe importare? >> chiede Ronnie, sempre
più scocciata.
<<
Le ho lasciate per te, Ronnie. Così possiamo stare insieme.
>> confessa Diego.
<<
A me non interessi, Diego. Anche se le hai lasciate, non vuol dire che
non ne vorrai delle altre. Tu sei fatto così, non vuoi
impegnarti, è ovvio. Non vuoi una sola ragazza alla volta, e
a me questo non piace, per niente. >>
<<
Avanti, Ronnie. Io le ho lasciate per te. >>
<<
Ma io non mi fido di te, Diego. Come posso fidarmi? >>
<<
Puoi, invece. >>
<<
No, non voglio fidarmi di te. Ora rientro, perché devo
pulire la mensa con mia sorella. >>
<<
Okay, fai come vuoi. Se cambi idea, sai dove trovarmi. Ciao.
>> afferma lui, andandosene.
<<
Ciao. >>
<<
Chi è quel ragazzo? >> le chiede Sophie,
quando Ronnie l’ha raggiunta.
<<
Diego. L’ho conosciuto da poco. >>
<<
Sei attratta da lui, vero? >>
<<
Devo per forza risponderti? >>
Sophie sorride
alla sorella, e dice:
<<
Capito. Ne sei attratta, ma non lo vuoi ammettere. >>
<<
A dire la verità… non so se ne sono attratta.
È un bel ragazzo, su questo non c’è
dubbio, però so com’è fatto, e non mi
piace. >>
<<
E com’è fatto? >>
<<
Sta con una ragazza mentre se la fa con un’altra,
però mi ha detto di averle lasciate entrambe per stare con
me, ma io non mi fido di lui, non voglio fidarmi di lui.
>>
<<
Beh, da una parte fai bene, però dall’altra no. Io
se fossi in te gli darei una possibilità. Lo so che
è difficile fidarsi, ma almeno ci puoi provare.
>> le consiglia Sophie.
<<
Sì, è difficile. Ho paura che se mi metto con
lui, lo scoprirò con un’altra e magari con
un’altra ancora, e dopo ci starei male. >>
<<
Provaci, dagli una possibilità. >>
<<
Non lo so. Ci penserò su. >>
<<
Okay. >>
<<
Dai, continuiamo a pulire, sennò qui facciamo notte.
>>
<<
Sì. >>
|
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Capitolo 6 *** Ho cambiato idea ***
6
Ho cambiato idea
La sera del
giorno stesso, verso le 22 passate, Ronnie è seduta a bordo
piscina, con i piedi nell’acqua, e sta cercando di finire di
scrivere una canzone.
<<
Ciao. >> la saluta una voce femminile.
Ronnie alza la
testa dal foglio e la saluta.
<<
Che ci fai qui tutta sola? >> le chiede Sophie.
<<
Non credo t’interessi. >>
<<
Se te l’ho chiesto, vuol dire che m’interessa.
>>
<<
Sto cercando di finire di scrivere una canzone. >>
<<
Scrivi canzoni? >>
<<
Sì. >>
<<
Non me l’hai mai detto. >> dice lei, sedendosi
accanto alla sorella.
<<
Non aveva senso dirtelo. Ci siamo viste così poco da quando
viviamo separate. >>
<<
Già. >>
<<
E di cosa parla questa canzone? >>
<<
Di Diego, il ragazzo che è venuto in mensa oggi pomeriggio.
>>
<<
Posso leggerla? >>
<<
Non è finita. >>
<<
Fa lo stesso. >>
Ronnie le
dà il foglio e Sophie inizia a leggere.
<<
È bella… davvero. >>
<<
Grazie. >>
<<
Credi davvero che sia bella? >> le chiede Ronnie,
riprendendosi il foglio.
<<
Sì. E non pensavo che scrivessi canzoni. Ma scrivi sia il
testo che la musica? >>
<<
Sì. >>
<<
Io ho la stessa passione per il ballo. A volte metto su una canzone e
inizio a inventarmi una coreografia. >>
<<
Dev’essere bello. >>
<<
Lo è, infatti. >>
Ronnie butta
l’occhio sul testo e Sophie si guarda intorno.
<<
Perché sei venuta proprio qui a scrivere? >>
<<
Perché qui non c’è nessuno e riesco a
concentrarmi meglio. Quando scrivo che sono a casa, vado in spiaggia.
>>
<<
Abitate ancora lì te e la mamma? >>
<<
Sì. E tu e papà vivete sempre nella stessa casa?
>>
<<
Sì. >>
<<
Come sta? >> le chiede Ronnie, qualche secondo dopo.
<<
Bene. E la mamma? >>
<<
Bene anche lei. >>
<<
Le manchi, sai. >> aggiunge.
<<
Anche tu manchi a papà. Mi chiede spesso di te, ma io gli
rispondo che non so niente, perché non ci parliamo
più. >>
<<
Io faccio lo stesso quando la mamma mi chiede di te. >>
<<
Comunque c’è una cosa che anche tu non sai di me.
>>
<<
Cosa? >>
<<
Non so nuotare. >>
<<
Come non sai nuotare? Hai vissuto sei anni in una villa sulla spiaggia
e non sai nuotare? >>
<<
No, non so nuotare. Non ho mai voluto imparare e non
m’interessa neanche farlo. E poi vivendo a New York vado al
mare poche volte. >>
<<
Va beh, ma adesso tutti i ragazzi sanno nuotare. Si contano sulle dita
quelli che non lo sanno fare. >>
<<
Io sono una di quelle. >>
<<
Allora, cos’hai deciso di fare con Diego? >> le
chiede Sophie, pochi secondi dopo.
<<
Per adesso niente. Rimango sempre della stessa idea. >>
<<
Non hai tutti i torti. >>
<<
Già. >>
Il giorno dopo,
sabato 15 agosto, alle 22 c’è una festa al camp.
Obbligatorio è il costume da bagno.
La sera prima
Ronnie ha finito la canzone che stava scrivendo e ha pensato molto a
quello che le ha detto Diego, a proposito del fatto che lui ha lasciato
le due ragazze. Ha persino pensato a quello che le ha detto sua sorella.
<<
Chi cerchi? Diego? >> le chiede Kat, arrivata alle festa
con Ronnie, Lindsay e Rachel.
<<
Sì. >>
Ronnie lo vede
che sta parlando con dei ragazzi, e nota che si allontanano da lui.
<<
Ragazze, io devo fare una cosa. A dopo. >> esclama,
allontandosi dalle sue amiche.
Ronnie va da uno
dei ragazzi che parlava con Diego. Prima di raggiungerlo,
però, prende un foglietto e ci scrive qualcosa.
<<
Ciao. Non è che potresti dare questo foglietto a Diego
Munoz, per favore? >> chiede Ronnie al ragazzo.
<<
Grazie. >> gli dice lei, dopo che lui ha preso il
foglietto.
<<
Di niente. >>
Ronnie va verso
il bungalow di Diego, mentre il ragazzo gli va a dare il foglietto.
<<
Diego, una ragazza mi ha detto di darti questo. >>
esclama lui.
<<
Grazie, Tim. >> dice Diego, prendendo il foglietto.
<<
Di niente. >>
Dopo aver letto
il foglietto, Diego va verso il suo bungalow.
Quando ci
arriva, apre la porta e, dopo averla chiusa, chiama Ronnie. Va verso la
sua camera e quando arriva, accende la luce, e rimane letteralmente a
bocca aperta.
<<
Ciao. >> gli dice Ronnie, con voce sexy e sguardo
malizioso.
Ronnie
è nel suo letto, sotto le lenzuola, e non ha niente addosso.
<<
C-ciao. Cosa ci fai qui? >>
<<
Ho cambiato idea. >>
Diego la guarda,
e lei gli chiede:
<<
Che c’è ? >>
Diego si
avvicina al letto e dice:
<<
Niente. È che… non avrei mai pensato che avresti
cambiato idea. >>
<<
Neanch’io, a dire la verità. Ma ho capito che tu
hai lasciato quelle due ragazze per stare con me, e ho deciso di darti
una possibilità. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
Diego le
sorride, poi si siede sul letto, si guardano e si danno un bacio.
<<
Sono contento che tu abbia cambiato idea. Vedi, te l’avevo
detto che non avresti resistito al mio fascino. >>
Ronnie gli
sorride, ridacchia e poi si baciano di nuovo.
Il giorno dopo,
verso le 11 passate, al bungalow quarantasei le ragazze si sono
svegliate da poco.
<<
Dove sei sparita ieri sera, Ronnie? >> le chiede Kat.
<<
Sì, infatti. Dove sei sparita? >> le chiede
anche Lindsay.
<<
Dai, dicci tutto. >> esclama Rachel.
<<
Volete davvero saperlo? >>
<<
Sì. >> rispondono in coro.
<<
Okay. >>
Ronnie fa una
breve pausa e poi dice:
<<
Ho visto Diego che parlava con dei ragazzi, così quando se
ne sono andati, ne ho raggiunto uno, e gli ho detto di dargli un
foglietto con scritto di venire al suo bungalow. Quando è
arrivato al bungalow, ero nuda sotto le lenzuola del suo letto.
>>
<<
Cosa? Ma sei diventata matta? >>
<<
No, Kat, ho solo deciso di dargli una chance. >>
<<
Alla faccia della chance, Ronnie. Così forse hai un pochino
esagerato. >>
<<
No. Io lo trovo così dannatamente irresistibile.
>>
<<
Sarà anche come dici tu, ma hai esagerato. >>
<<
In effetti Kat ha ragione, Ronnie. Quindi avete fatto sesso?
>> salta su Lindsay.
<<
Sì. >>
<<
E com’è stato? >>
<<
Fantastico. >> risponde Ronnie, sorridendo, ricordando la
sera precedente.
<<
Lui è stato fantastico. Mia sorella aveva ragione. Ho fatto
proprio bene a dargli una possibilità. >>
aggiunge.
<<
Tua sorella? Che c’entra Sophie? >> domanda Kat.
<<
È stata lei che mi ha consigliato di dargli una
possibilità. >>
<<
Ah. Allora vedi che adesso state andando d’accordo?
>>
<<
Sì, ma non vuol dire niente, perché siamo troppo
diverse per andare d’accordo e non litigare mai.
>>
Intanto nel
bungalow di Diego, un suo compagno, Frank, gli chiede:
<<
Allora, dove sei sparito ieri sera? >>
<<
Non indovinerete mai con chi sono stato. >>
<<
Per stato intendi scopato ovviamente, vero? >> gli chiede
un altro ragazzo, Rob.
<<
Sì. >>
<<
Con chi? >> gli chiede Frank.
<<
Con una ragazza che si chiama Ronnie. È davvero una vera
forza della natura. Mi ha fatto avere un foglietto con scritto che
dovevo venire qui. Quando sono arrivato, sono andato in camera mia e
lei era nuda sotto le lenzuola del mio letto. >>
<<
Ci prendi in giro? >> domanda Paul, un altro ragazzo.
<<
No, è tutto vero. >> risponde Diego.
<<
Tutte a te capitano, Diego. Che fortuna che hai. >> dice
Frank.
<<
Lo so. Il bello è che lei non ne voleva sapere di me, e poi
all’improvviso ha cambiato idea. >> esclama
Diego, tutto emozionato.
<<
Fortuna. Troppa fortuna. >> dice anche Paul.
<<
E con quelle altre due tipe ci stai ancora insieme? >>
gli domanda Rob.
<<
No, le ho lasciate per Ronnie. >>
<<
Tu, Diego Munoz, hai lasciato due ragazze supersexy per stare con una
sola? Io non l’ho mai vista questa Ronnie, ma spero per te
che sia molto sexy. >> afferma Frank.
<<
Lo è. >>
|
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Capitolo 7 *** Perché non formiamo un gruppo? ***
7
Perché
non formiamo un gruppo?
Il giorno dopo,
lunedì 17 agosto, durante l’ora di ballo,
l’insegnate esclama:
<<
Come sapete, per chi è già stato qui altre volte,
la seconda settimana del camp è anche dedicata alle prove
per l’esibizione dell’ultimo giorno. Si possono
formare gruppi o solisti, è uguale. Se qualcuno volesse
iscriversi, può andare a firmare il foglio che
c’è nella bacheca degli annunci. >>
<<
Perché non formiamo un gruppo, ragazze? >>
propone Melody.
<<
Chi? Solo noi quattro? >> domanda Sophie.
<<
No, anche con le ragazze e i ragazzi di altri bungalow. >>
<<
Sì, non è una brutta idea, Mel. >>
concorda Terry.
<<
Già, è vero. Potremmo chiedere a Ronnie, Kat,
Lindsay e Rachel. >> salta su Kirsten.
<<
No, non è una bell’idea. Io non voglio essere in
gruppo con mia sorella. Te lo ricordi che io e lei ci odiamo?
>> interviene Sophie.
<<
Sì, me lo ricordo, ma sono anche le uniche ragazze che
conosciamo. >> le dice Kirsten.
Sophie non
risponde perché sa che Kirsten ha ragione.
<<
Dai, Sophie, sarà divertente. E poi è un modo
come un altro per far riallacciare i rapporti tra di voi.
>> le dice invece Melody.
<<
Ancora con questa storia di riallacciare i rapporti tra di noi?
>>
Le ragazze non
dicono niente, guardando ovunque tranne che Sophie.
<<
Allora? Cos’hai deciso? >> le chiede Melody,
poco dopo.
Le ragazze
guardano Sophie, aspettando che lei decida.
Sophie sbuffa,
poi dice:
<<
D’accordo, formiamo questo gruppo con loro. Però
bisogna chiederlo anche a loro. >>
<<
Durante l’ora di pranzo vado a dirlo a Kat, e vediamo cosa ne
pensano loro. >> esclama Melody.
Poco dopo le 13,
nella sala mensa, Melody ha in mano un vassoio e sta prendendo qualcosa
da mangiare ed incontra Kat, anche lei con un vassoio in mano che
prende da mangiare.
Le due ragazze
si salutano, poi Melody le chiede:
<<
Ti posso fare una domanda, Kat? >>
<<
Sì. >>
<<
Oggi, durante ballo, l’insegnante ha parlato
dell’esibizione dell’ultimo giorno di camp, e ha
detto che si possono formare sia gruppi che solisti. Hai presente, no?
>>
<<
Sì, sì, ho presente. L’anno scorso
Ronnie si è esibita come solista. >>
<<
Ah, bene. Io avevo pensato di formare un gruppo, ti va? >>
<<
Chi? Io, Ronnie, Lindsay, Rachel, e tu, Sophie, Kirsten e Terry?
>>
<<
Sì. >>
<<
Sì, per me va bene. >> risponde subito Kat.
<<
Ma bisogna dirlo a Ronnie e Sophie, non so se saranno molto
d’accordo. >> aggiunge.
<<
Sophie lo sa già e l’abbiamo convinta.
>>
<<
Ah, bene. Allora adesso proverò a convincere Ronnie, e alle
altre penso che andrà bene. >>
<<
Perfetto. Perché non venite a mangiare al nostro tavolo,
così ne parliamo? >>
<<
Sì, lo dico alle altre e arriviamo. >>
<<
No! >> urla Ronnie, al tavolo con le sue compagne di
bungalow, Sophie, Melody, Kirsten e Terry.
<<
Non se ne parla, ragazze. >> aggiunge.
<<
Dai, Ronnie, sarà divertente. >> le dice Kat.
<<
No! >>
<<
Per favore. >>
<<
No! >>
<<
Ma Sophie ha detto di sì. Ci manchi solo tu. >>
<<
Non m’interessa. Se volete formare questo gruppo, formatelo,
ma senza di me, io farò la solista. >>
<<
Sei testarda, però. >>
<<
Sì. Lo sai che io e Sophie non andiamo d’accordo,
e mi meraviglioso che lei abbia accettato. >>
<<
Ho accettato solo per far piacere alle ragazze. >> salta
su Sophie.
<<
Beh, io non accetterò. Neanche morta. >>
esclama Ronnie.
<<
Va bene, fai come ti pare, noi formeremo il gruppo senza di te.
>> le dice Kat.
<<
Ecco, brave. >>
Ronnie si alza
e, mentre prende in mano il suo vassoio, dice:
<<
Ora scusate, ma devo andare da Diego. >>
Le ragazze la
salutano, un po’ dispiaciute per il fatto che non abbia
accettato.
Durante la
serata, Ronnie e Diego sono vicini al lago, a sedere su un panno messo
sul prato.
<<
Secondo te ho fatto bene a non voler far parte del gruppo?
>>
<<
Vuoi la verità? >>
<<
Sì. >>
<<
Secondo me hai fatto male. In fondo hai detto di no solo
perché c’è tua sorella, giusto?
>>
<<
Sì, ma io e lei ci odiamo. >>
<<
Sì, ma questo era un modo come un altro per farvi fare pace
una volta per tutte. >>
<<
Ancora con questa storia? Ma siete tutti fissati. >>
sbuffa Ronnie.
<<
No, Ronnie, non siamo tutti fissati. Voi due siete sorelle e dovreste
andare d’accordo. Sai quante ragazze vorrebbero avere una
sorella? E tu, che hai la fortuna di avercela, è come se
fossi figlia unica. >>
<<
Lo so. Me l’hanno detto tantissime volte. >>
<<
Dai, allora, vai da loro e digli che hai cambiato idea. >>
<<
Dici che dovrei farlo? >>
<<
Sì, però dopo torna qui. >>
<<
Okay, però aspettami nel mio bungalow. Dirò alle
ragazze di non venirci prima di mezzanotte, va bene? >>
<<
Perfetto. >>
Ronnie
dà un bacio a Diego e raggiunge le ragazze.
Arrivate da
loro, che sono tutte nel bungalow sessanta, apre la porta ed esclama:
<<
Ho cambiato idea. >>
<<
Cosa? >> le chiede Kat, voltandosi.
<<
Ho cambiato idea. >> ripete Ronnie.
<<
Sarai nel gruppo? >> le chiede Kat.
<<
Sì. >>
<<
Lo sapevo che alla fine avresti cambiato idea. >>
<<
Dai, siediti con noi. Stiamo facendo il gioco della verità.
>> le dice Melody.
<<
No, non posso. Ho appuntamento con Diego al nostro bungalow. Ah, a
proposito, non tornate prima di mezzanotte, okay? >>
Kat, Lindsay e
Rachel rispondono di sì e Ronnie esce dal bungalow.
<<
Ronnie! >> la chiama Sophie, uscita anche lei dal
bungalow.
Ronnie si volta
e, quando la sorella la raggiunge, le chiede:
<<
Che c’è? >>
<<
Sono contenta che tu abbia cambiato idea. >>
<<
Sono contenta anch’io. Me l’ha consigliato Diego.
>>
<<
Allora ringrazialo da parte mia. >>
<<
Come vorrei che noi due andassimo d’accordo, ma siamo troppo
diverse. >> afferma Sophie, dopo qualche secondo di
silenzio.
<<
Lo vorrei anch’io, Sophie.”
Sophie le
sorride e Ronnie esclama:
<<
Va beh, io vado. Ci vediamo domani. >>
<<
Sì. Ciao… e buon divertimento. >>
<<
Grazie. >> dice Ronnie, sorridendole.
|
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Capitolo 8 *** Provare ad andare d'accordo ***
8
Provare
ad andare d’accordo
Il giorno dopo,
poco dopo le 15, nell’aula di ballo, le ragazze del bungalow
quarantasei e sessanta stanno cercando di scrivere la canzone che
canteranno e balleranno durante l’esibizione
dell’ultimo giorno di camp.
<<
Secondo me è meglio farla un po’ più
veloce. >> dice Ronnie.
< Secondo
me invece è meglio un po’ più lenta.
>> salta su Sophie.
<<
Sophie, io è da quando sono bambina che scrivo e compongo
canzoni, certe cose le so. >>
<<
E allora? Ti dico che è meglio farla più lenta,
perché viene più bella. >>
<<
No. Io in queste cose sono un’esperta, mentre tu sai a
malapena scrivere un testo. Io la musica ce l’ho nel sangue.
>> ribatte Ronnie.
<<
Sappi che anch’io ho scritto e composto alcune canzoni, e
anch’io ho la musica nel sangue. >>
<<
Sì, ma tu balli, mentre io canto. >>
Le due gemelle
continuano a discutere, così le altre ragazze, tutte
insieme, urlano:
<<
Basta! >>
Ronnie e Sophie
smettono e Kat dice:
<<
Ragazze, basta discutere! Abbiamo formato questo gruppo e non ci devono
essere discussioni, okay? Trovate un modo per andare
d’accordo. >>
<<
Kat ha ragione, ragazze. Dovete trovare un modo per andare
d’accordo, altrimenti questo gruppo si scioglierà
più in fretta di quanto si è formato.
>> interviene Melody.
<<
Tregua? >> dice Sophie, porgendo la mano a Ronnie.
<<
Tregua. >> dice Ronnie, stringendogliela.
Verso le 21
passate, Ronnie è nella sala da ballo e sta scaricando un
po’ la rabbia. Diego passa da lì e si ferma a
guardarla.
<<
Brava! >> esclama lui, poco dopo, quando lei ha stoppato
la canzone.
Ronnie si gira
verso la porta e dice:
<<
Grazie. >>
<<
Mi piace un sacco questa canzone. >> esclama lui, dopo
averla raggiunta e averle dato un bacio.
<<
Anche a me. Sono venuta qui per scaricare un po’ la rabbia.
Oggi io e mia sorella abbiamo avuto l’ennesima discussione.
>>
<<
Mi dispiace. >>
<<
Anche a me. Vorrei che potessimo andare d’accordo, ma non
è facile. >>
<<
Posso immaginarlo. Vuoi che in qualche modo ti dia una mano? Chiedimi
qualsiasi cosa. >>
<<
Ci sarebbe qualcosa che mi farebbe stare meglio. >>
Ronnie
dà un bacio a Diego. Tra un bacio e l’altro, lui
dice:
<<
Andiamo nello spogliatoio, altrimenti qui potrebbe vederci qualcuno.
>>
<<
Sì. >> dice lei, trascinandolo con
sé.
<<
Stai meglio adesso? >> le chiede lui, mentre si stanno
rivestendo.
<<
Sì, un po’ meglio. >> risponde
Ronnie, con un sorrisetto malizioso.
Diego le
sorride, poi la bacia.
Poco dopo,
ognuno ritorna al proprio bungalow. Nel tragitto dalla sala da ballo al
suo bungalow, Ronnie vede Sophie, che è seduta su una delle
panchine in piscina, tutta sola, così va da lei.
<<
Che ci fai qui tutta sola? >>
<<
Sono su Internet. >>
<<
E cosa cerchi di bello? >> le chiede Ronnie, sedendosi
accanto a lei.
<<
Niente di che. Tu, invece, che ci fai qui? >>
<<
Vengo dalla sala da ballo. Sono andata lì per ballare
e… sfogarmi un po’. >>
<<
E ci sei riuscita? >>
<<
Sì. Anche perchè dopo è arrivato Diego
e l’abbiamo fatto negli spogliatoi. >>
<<
Cosa? Avete fatto sesso nello spogliatoio della sala da ballo? Ma che
schifo! >> esclama Sophie, disgustata.
<<
Perché che schifo? È stato eccitante da morire.
>>
<<
Se lo dici tu. >>
Ronnie osserva
la sorella, poi dice:
<<
Aspetta un attimo! >>
<<
Tu non l’hai mai fatto? >> aggiunge.
Sophie non
risponde subito, ma poco dopo le chiede:
<<
Si nota molto? >>
<<
Naa. Comunque, fidati che è stato veramente eccitante.
>>
<<
Com’è stata la tua prima volta? >>
<<
Bellissima. >>
<<
Quanti anni avevi? >>
<<
Sedici. È stato l’anno scorso. >>
<<
E con chi l’hai fatto? >>
<<
Con il mio ragazzo. Stavamo insieme da quasi un anno, ma poi lui si
è dovuto trasferire, così ci siamo lasciati.
>>
< Mi
dispiace. >>
<<
Non fa niente. >>
<<
Adesso però hai Diego. >> le ricorda Sophie.
<<
Sì, ma non è la stessa cosa. Io e lui facciamo
sesso e usciamo insieme qui, al camp, ma non siamo fidanzati.
>>
<<
Non ti fidi? >>
<<
Non del tutto, almeno. >>
<<
Fai bene. >>
<<
Però lui mi fa sentire bene. >> dice Ronnie,
sorridendo.
<<
Sono contenta per te, Ronnie. Io ho avuto solo un ragazzo, ed
è durata solo sei mesi. >>
<<
Beh, è già qualcosa. Vedrai che
arriverà anche per te il momento di avere un altro ragazzo,
e magari con cui lo farai la prima volta. >>
<<
Lo spero. >>
Ronnie le
sorride, poi entrambi rimangono zitte per alcuni secondi, anche un
po’ in imbarazzo.
<<
Mi dispiace per oggi. >> esclama Ronnie.
<<
Anche a me. >>
Ronnie guarda un
attimo l’acqua della piscina e, dopo essersi voltata verso la
sorella, le chiede:
<<
Ti è mai capitato di pensare a come sarebbe la tua vita se
vivessimo ancora insieme?”
<<
Sì, a volte mi capita. Mi capita anche di pensare alla
nostra sorellastra. >>
<<
Anche a me. Adesso ha quattordici anni, è già una
donna. >>
<<
Sì. Chissà com’è. Immagino
che sia carina, visto che la mamma è bella. >>
<<
È sicuramente carina. Chissà se sta bene,
chissà se ha il ragazzo, chissà se ha
già dato il suo primo bacio. >>
<<
Mi piacerebbe rivederla. >>
<<
Anche a me. Potremmo provare a cercarla su Facebook. >>
<<
Sì, ma chissà quante Ginny Eaton ci saranno.
>> dice Sophie.
<<
Va beh, proviamoci. Dai, vai su Facebook. >>
<<
Okay. >>
Appena Sophie
è entrata su Facebook, prova a cercare la sorellastra.
<<
Ecco! Guarda quante ce ne sono. >>
Dopo un
po’ trovano una ragazza che potrebbe essere Ginny e
così guardano il suo profilo.
<<
Questa è sicuramente lei. Tutto corrisponde.
>> esclama Sophie.
<<
Sì, anche secondo me è lei. >>
<<
È carina. >>
<<
Guarda! Una foto con un ragazzo. Ne ha un sacco insieme a lui.
>> esclama Ronnie, mentre guarda le foto insieme a Sophie.
<<
Sarà il suo ragazzo. >> ipotizza Sophie.
<<
Probabile. Ha un sacco di foto. >>
<<
È vero. >>
<<
Quanti amici ha? >> chiede Ronnie, curiosa.
<<
Cinquecentoventi. >>
<<
Un sacco. Io ne ho quattrocento e qualcosa. >>
<<
Io trecento e qualcosa. >>
<<
Speriamo che non sia una di quelle ragazzine viziate tutte discoteca e
alcool. >>
<<
Sì, infatti. >> concorda Sophie.
Le due gemelle
continuano a guardare quello che sembra il profilo della sorellastra,
finchè non tornano ognuna al proprio bungalow.
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Capitolo 9 *** Mi sei mancata ***
9
Mi
sei mancata
Due giorni dopo,
giovedì 20 agosto, sono le 22 passate, e nel bungalow
quarantasei le gemelle Eaton, Kat, Melody, Lindsay, Rachel, Kirsten e
Terry sono tutte riunite.
<<
Siete pronte per domani? >> chiede Lindsay.
Tutte rispondono
di sì, e Terry dice:
<<
Io ancora non riesco a credere che abbiamo scritto una canzone e
montato una coreografia tutte insieme. >>
<<
Neanch’io. E mi meraviglio che non abbiate più
litigato, ragazze. >> dice Rachel.
Ronnie e Sophie
si guardano, senza dire nulla.
<<
Cos’avete? >> chiede Melody.
<<
Niente. >> rispondono entrambe.
<<
Avanti, sputate il rospo. >> esclama Kat.
<<
Glielo diciamo? >> chiede Sophie, guardando la sorella.
Ronnie fa cenno
di sì con la testa e Sophie sputa il rospo.
<<
Io e Ronnie abbiamo deciso di non litigare più.
>>
<<
Sono contenta per voi, ragazze. Era ora. >> dice Kat.
<<
Concordo con Kat. >> dice Melody.
<<
Ma vi rendete conto che domani finirà il camp?
>> salta su Lindsay, cambiando argomento.
<<
Queste due settimane sono passate troppo in fretta. >>
aggiunge.
<<
Già, è vero. >> concorda Melody.
<<
Ma l’importante è che ci siamo divertite.
>> dice Terry.
<<
Sì, è vero. >> concorda Rachel.
<<
Sembra ieri che siamo arrivate qui. >> afferma Kat.
<<
A proposito, come va con Diego, Ronnie? >> le domanda
Melody.
<<
Bene. Continuiamo a uscire insieme e a fare sesso, ma niente di
più. Ma nessuno dei due vuole una storia seria, anche
perché non viviamo nella stessa città.
>>
<<
Ma cosa farete quando il camp finirà? >> le
domanda invece Kat.
<<
A dire la verità non lo so. Non ne abbiamo neanche parlato.
>>
<<
Tu cos’hai intenzione di fare? >> le chiede
Sophie.
<<
Non lo so, non ne ho idea. Per il momento non ci voglio pensare.
>>
Nessuno dice
più niente, e poco dopo Ronnie esclama:
<<
Scusatemi, ragazze, io esco a prendere una boccata d’aria.
>>
Ronnie esce dal
bungalow e subito dopo Sophie la segue fuori, e quando è
arrivata da lei le chiede:
<<
Cos’è successo? Perché sei uscita
così di fretta? >>
<<
Te l’ho detto, volevo prendere una boccata d’aria.
>>
<<
Avanti, Ronnie, non sono così stupida. Dimmi
perché stai così? >>
<<
Okay. >> dice Ronnie, rassegnata.
Sua sorella
sembra conoscerla meglio della sua migliore amica, nonostante non
vivano più insieme da anni.
<<
È per Diego. Ho paura di quello che potrebbe succedere da
domani, quando il camp finirà. Io con lui mi sento
così viva. >> confessa Ronnie.
<<
Non ti devi preoccupare così, Ronnie, quello che deve
succedere succederà. In fondo hai detto anche tu che non
vuoi una storia seria, soprattutto per la distanza. >>
<<
Sì, lo so, ma lui mi fa sentire così bene. Non
voglio che tutto questo finisca, anche tutto quello che si è
creato tra noi due. Erano anni che non mi sentivo così bene.
>>
<<
Non finirà niente, sorellina. Almeno non quello che
c’è tra noi due. >>
<<
E come fai a saperlo? >>
<<
Voglio venire a vivere con te e la mamma a Los Angeles.
>> confessa Sophie.
<<
Dici sul serio? >>
<<
Sì. Ho fatto l’errore più grande della
mia vita ad andare a vivere a New York con papà. Ma ero solo
una bambina all’epoca. Come potevo prendere le mie decisioni,
le giuste decisioni? Crescendo avrei dovuto venire a Los Angeles con te
e la mamma. Lo so che litigavamo sempre, ma con il tempo le persone
cambiano e noi due siamo cambiate, e adesso siamo due ragazze, due
donne. >>
<<
Sì, è vero. Tra meno di cinque mesi avremo
diciotto anni. >>
<<
Siamo state separate per troppo tempo. >>
<<
Sì. Undici anni sono troppi. >>
Sophie le
sorride, poi le chiede:
<<
Sei emozionata per domani? >>
<<
Un po’. Tu? >>
<<
Anch’io. >>
<<
Vedrai che andremo alla grande. >> la rassicura Ronnie.
<<
Sì, sicuramente. >>
Le due gemelle
si guardano, senza dire una parola.
<<
Ti voglio bene, Sophie. >> le dice Ronnie.
<<
Ti voglio bene anch’io, Ronnie. >>
Le due sorelle
si abbracciano, e Sophie esclama:
<<
Mi sei mancata. >>
<<
Anche tu. >>
|
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Capitolo 10 *** Di nuovo unite ***
10
Di
nuovo unite
Il giorno dopo,
venerdì 21 agosto, è l’ultimo giorno
del Talents Camp.
Le ragazze dei
bungalow quarantasei e sessanta, e altri ragazzi e ragazze si
esibiranno dove vengono fatti i falò.
Ronnie, Kat,
Lindsay e Rachel canteranno, mentre Sophie, Melody, Terry e Kirsten
balleranno.
La festa di fine
camp inizia alle 9:30 e sono invitati tutti gli studenti, gli
insegnanti, i membri dello staff, amici e le famiglie degli studenti,
ma i genitori delle gemelle non ci saranno.
Verso le 9, le
gemelle, Kat, Melody, Kirsten, Terry, Lindsay e Rachel sono tutte
riunite nel bungalow sessanta.
<<
Siete cariche, ragazze? >> chiede Ronnie.
<<
Sì. >> rispondono tutte, piene
d’energia.
<<
Bene, allora usciamo da questo bungalow e facciamo vedere a questo camp
chi siamo. >>
Verso le 11
passate, mentre l’insegnante di canto parla al pubblico,
Ronnie afferra la mano di sua sorella e le chiede:
<<
Pronta? >>
<<
Sì. >> risponde lei, stringendogliela forte e
sorridendole.
Due minuti dopo,
l’insegnante di canto, con il microfono in mano, dice al
pubblico:
<<
E ora si esibiranno ben otto ragazze. Fate un grosso applauso a Ronnie,
Sophie, Kat, Melody, Lindsay, Kirsten, Rachel e Terry! >>
Il pubblico
applaude e le ragazze iniziano la loro esibizione.
Dopo
l’esibizione tutti applaudono e Ronnie e Sophie si stringono
di nuovo la mano e si sorridono, soddisfatte.
Finite le varie
esibizioni, le persone si alzano dalle sedie e si spargono per il camp.
<<
Siamo state bravissime. >> esclama Ronnie.
<<
Sì. Non potevamo fare di meglio. >> concorda
Sophie.
<<
Abbraccio di gruppo. >> dice Ronnie.
<<
Noi andiamo a mangiare qualcosa. Venite anche voi, ragazze?
>> chiede Kat, dopo che l’abbraccio di gruppo
si è sciolto.
Ronnie e Sophie
si guardano, poi rispondono di no.
<<
Vi raggiungiamo tra un po’. >> aggiunge Ronnie.
<<
Okay. >>
<<
Sei stata bravissima, Ronnie. >> le dice Sophie.
<<
Anche tu, Sophie. >>
Si abbracciano e
poi Ronnie le chiede:
<<
Sei proprio sicura di voler venire a vivere con me e la mamma?
>>
<<
Sì, non sono mai stata così sicura.
>>
<<
E papà? Cosa gli dirai? >>
<<
La verità. Che ci siamo ritrovate qui al camp e che adesso
siamo più unite che mai, e che voglio venire a vivere con te
e la mamma a Los Angeles. >>
<<
Prima che ti trasferisci con me e la mamma a Los Angeles, posso venire
con te a New York per un po’? >>
<<
Certo, così vedi papà. >>
<<
Già. >>
<<
Ma con il biglietto aereo come fai? Non penso che ce ne siano
più disponibili all’ultimo momento.
>>
<<
Ne ho comprato uno ieri su Internet. >>
<<
Nel mio stesso volo? >> le chiede Sophie, sorpresa.
<<
Sì, e ce n’erano rimasti davvero pochissimi.
>>
<<
Perfetto. >> dice Sophie, sorridendole.
<<
Ronnie ? >> esclama Diego, pochi minuti dopo, arrivando
accanto a lei.
<<
Ciao. Hai visto come siamo state brave? Abbiamo fatto un figurone.
>>
<<
Sì, ho visto, siete state bravissime. >>
<<
Possiamo parlare? >> aggiunge.
Prima di
rispondere, Ronnie guarda la sorella preoccupata, poi si volta verso
Diego e gli dice di sì.
<<
Raggiungo le ragazze. Ci vediamo dopo. >>
<<
Okay. >>
<<
Che c’è, Diego? >> gli chiede
Ronnie, quando Sophie si è allontanata.
<<
Oggi finisce il camp. >>
<<
Lo so. E so anche cosa mi vuoi dire. Visto che il camp è
finito, vuoi che rimaniamo solo amici, perché non potrebbe
mai funzionare tra di noi se tu vivi a Santa Barbara e io qui a Los
Angeles. >>
<<
Ti stavo per chiedere cosa vuoi fare, a dire la verità.
>>
<<
Cosa voglio fare io? Sinceramente non lo so, Diego. Io con te mi sento
benissimo. Quest’estate è stata la migliore della
mia vita, ma in fondo ho solo diciassette anni. >>
<<
Mi devi dare una risposta, Ronnie. >>
<<
Cosa vuoi che ti dica? Io vorrei continuare, ma..
c’è la distanza. >>
<<
Già. >>
<<
È meglio che rimaniamo amici. >> decide
Ronnie, poco dopo.
<<
Okay. >>
<<
Mi dispiace, Ronnie. >> aggiunge.
<<
Non devi dispiacerti di niente, Diego. In fondo nessuno di noi due
vuole una storia seria. >>
<<
Vieni qui. >> le dice lui, aprendo le braccia per
accorgliela in un abbraccio.
<<
Ci salutiamo adesso o più tardi? >> le chiede
lui, quando hanno sciolto il loro abbraccio.
<<
Adesso. Tra un po’ io e mia sorella ce ne andiamo.
Andrò con lei a New York per un po’, poi lei si
trasferirà a Los Angeles con me e mia madre. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. È stata una sua decisione. >>
<<
Sono contento per voi. >>
<<
Grazie. >>
<<
Spero per voi che non vi separerete mai più.
>>
<<
Lo spero anch’io. >>
<<
Stammi bene, Ronnie. >>
<<
Anche tu, Diego. >>
Si abbracciano,
poi Diego le chiede:
<<
Posso darti un bacio d’addio? >>
<<
Sì. >>
Diego la guarda,
le sorride, appoggia una mano sulla sua guancia e poi la bacia.
<<
Allora? >> chiede Sophie, quando Ronnie arriva da lei e
dalle altre ragazze.
<<
Ci siamo salutati e… siamo rimasti amici. >>
<<
Mi dispiace. >>
<<
Non fa niente. >>
Prima di partire
le ragazze si salutano e si dicono che rimarrano in contatto.
Arrivate a New
York, le gemelle arrivano nella casa di Sophie, e il padre è
ancora al lavoro.
<<
Sophie, sono a casa! Sei già tornata? >>
esclama il signor Eaton, entrando in casa, nel tardo pomeriggio.
Le gemelle
sentono la voce del padre, così Sophie lo raggiunge
nell’atrio, mentre Ronnie rimane in camera della sorella.
<<
Ciao. >> lo saluta Sophie, arrivando da lui e
abbracciandolo.
<<
Allora, com’è andata? Ti sei divertita?
>>
<<
Sì, un sacco. >>
<<
Hai fatto delle nuove amicizie? >>
<<
Sì. >> risponde Sophie, con un sorrisetto sul
viso.
<<
Che hai? Hai uno strano sorrisetto. >>
<<
Devo dirti una cosa, papà. >>
<<
Okay. Che c’è? >>
<<
Ronnie. >> dice semplicemente Sophie.
<<
Ronnie? Cosa c’entra tua sorella? >>
<<
Ronnie! >> esclama il signor Eaton, vedendo Ronnie
arrivare verso di loro.
<<
Ciao, papà. >> gli dice lei, sorridendogli.
<<
Cosa-cosa ci fai qui? >>
<<
È una storia lunga, papà. >>
<<
Raccontatemela, allora. Voglio sapere tutto. >>
<<
Sono contentissimo, ragazze. Finalmente andate d’accordo.
>> dice il signor Eaton, dopo che le sue figlie gli hanno
raccontato tutto.
<<
Siamo contente anche noi, papà. Vero, Ronnie?
>>
<<
Sì. Ma non è finita qui la storia.
>>
<<
Già. >>
<<
Ho pensato di andare a vivere con la mamma e Ronnie a Los Angeles. Non
vogliamo più separarci. >> confessa Sophie.
<<
Oh. Wow. >> dice il signor Eaton, un pò deluso.
<<
Allora? Cosa ne pensi, papà? >>
<<
Beh… sono un po’ sorpreso dalla tua decisione,
Sophie. Non mi aspettavo che volessi andare a vivere con Ronnie e la
mamma. >>
<<
Sì. Ma… sei d’accordo o no?
>>
<<
Se lo vuoi veramente Sophie, non te lo impedirò. Tra
l’altro io sono sempre fuori dalla mattina alla sera per il
lavoro. >>
<<
Grazie, grazie, grazie, grazie. >> esclama Sophie,
abbracciando il padre, seguita da Ronnie.
<<
Ti voglio bene, papà. >> dice Sophie.
<<
Anch’io. >> dice Ronnie.
<<
Vi voglio bene anch’io, ragazze. Ancora non mi sembra vero di
vedervi insieme, come due vere sorelle. >>
<<
E Melody? Starà qui a New York da sola? >>
<<
Suo padre ha chiesto trasferimento a Los Angeles, così
staremo tutte insieme. >>
<<
Ah, bene. Vedo che vi siete già organizzate bene. Quando
avete intenzione di partire? >>
<<
Tra una settimana. Ronnie rimarrà qui con noi e dopo
partiremo insieme. >>
<<
Ah, okay, così potrò stare con le mie due
stupende figlie per una settimana intera. >>
Sophie e Ronnie
sorridono al padre.
<<
Abbracciamoci di nuovo. >> esclama lui, allargando le
braccia.
|
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Capitolo 11 *** Oh mio Dio! E questo chi è? ***
11
Oh
mio Dio! E questo chi è?
È
venerdì 4 settembre e Ronnie e Sophie arrivano a Los
Angeles.
Alla fine hanno
deciso di rimanere due settimane a New York, e non solo una.
<<
Bentornata a Los Angeles, sorellina. >> le dice Ronnie,
aspettando il taxi insieme alla sorella.
<<
Mi è mancata questa città, anche se ci ho vissuto
solo per sei anni. Mi piaceva andare in spiaggia con te e la mamma.
>>
<<
Oggi pomeriggio possiamo andare in spiaggia, se vuoi? >>
<<
Sì, però non farò il bagno
perché non so nuotare. >>
<<
Già, è vero. Però
t’iscriverai a un corso, okay? >>
<<
Sì, promesso. >>
Mentre sono in
taxi, nel tragitto dall’aeroporto a casa, Sophie guarda fuori
dal finestrino.
Molte cose sono
cambiate dall’ultima volta che è stata a Los
Angeles, e anche lei è cambiata, ovviamente.
Arrivate a casa,
Ronnie apre con le chiavi e quando entrano, cercano la madre.
<<
Mamma! >> esclamano entrambe, entrando in cucina e
vedendo la madre.
<<
Ragazze. >> esclama la madre, e le gemelle corrono ad
abbracciarla.
<<
Mi sei mancata tantissimo, Sophie. Guarda come sei diventata grande.
>> afferma la signora Eaton, staccandosi dalle sue figlie
e osservando Sophie.
<<
Anche tu mi sei mancata, mamma. >>
<<
Sono così felice che finalmente siete unite. >>
<<
Anche noi. >> dicono entrambe.
<<
È stata un’idea di Sophie tornare a vivere qui con
noi. >> spiega Ronnie.
<<
È stata una bellissima idea, tesoro. >>
Sophie sorride
alla madre, poi la signora Eaton stringe ancora a sé le sue
figlie.
<<
Andiamo di sopra, Sophie? >>
<<
Sì. >>
<<
Puoi scegliere una delle camere degli ospiti, tesoro. >>
le dice la signora Eaton.
<<
Okay, mamma. >>
<<
Melody! >> esclama Ronnie, arrivata al piano di sopra con
Sophie.
<<
Melody? >> chiede Sophie, confusa.
<<
Lei è Melody, la mia cagnolina. >> risponde
Ronnie, piegandosi per accarezzare la sua cagnolina.
<<
Ti piace? >> aggiunge.
<<
Sì, è belissima. >> risponde
Sophie, chinandosi per accarezzarla anche lei.
<<
Ragazze? >> le chiama la signora Eaton,
all’inizio delle scale.
<<
Sì, mamma? >> chiedono in coro.
<<
Tra mezz’ora scendete che è pronto da mangiare,
okay? >>
<<
Okay. >>
<<
Cos’hai cucinato di buono? >> le chiede Sophie.
<<
Maccheroni al formaggio con un bel piatto di patatine fritte.
>>
<<
I miei preferiti. >>
<<
Lo so, tesoro. >>
Dopo aver
coccolato un po’ Melody, vanno subito nella camera di Ronnie.
<<
Questa è la tua camera? >>
<<
Sì. Ti piace? >>
<<
L’adoro. È bellissima. >>
Ronnie appoggia
le valigie e la borsa, ed esclama:
<<
Dai, ti aiuto a scegliere una delle camere degli ospiti.
>>
<<
Okay. >>
È
martedì 15 settembre, il primo ultimo giorno di scuola per
tutti i ragazzi e le ragazze del quarto anno. Le lezioni, solo per il
primo giorno, inizieranno alle 9 e finiranno alle 12.
Cinque minuti
prima delle 9, le gemelle sono appena arrivate a scuola. Sophie ha
già preso la combinazione del suo armadietto, che
è piuttosto vicino a quello di Ronnie, ma dalla parte
opposta.
<<
Agitata? >>
<<
No. Perché dovrei essere agitata? >>
<<
Per avere cambiato scuola. >>
<<
No, non sono agitata. E poi ci siete tu e Kat. >>
<<
Già. >>
Intanto arriva
Kat, che ha l’armadietto di fianco a quello di Ronnie, che
saluta le ragazze.
<<
Ciao. >>
Chiacchierano un
po’ e, quando suona la campanella, entrano in classe.
<<
Sophie, che ne dici di organizzare una festa per darti il bentornata a
casa, sabato sera? >> propone Ronnie, durante la seconda
ora.
<<
Sì, perché no. Ma perché non la
possiamo fare venerdì sera invece di sabato? >>
<<
Perché venerdì sera c’è
già quella d’inizio anno. >>
<<
Ah, okay. >>
Ronnie si volta
verso Kat e le chiede:
<<
Ci sarai alla festa di bentornata a casa per Sophie sabato sera?
>>
<<
Ovvio. >>
Durante
l’ultima ora, la classe delle gemelle e di Kat, ha ballo.
In quella
scuola, oltre alle classiche materie si studiano anche canto e ballo.
Tutti gli alunni
sono nella sala di ballo, ma del prof o della prof non ci sono tracce.
Due minuti entra
qualcuno che dà il buongiorno a tutti.
Tutti lo
salutano con un buongiorno, ma sono piuttosto confusi e meravigliati,
soprattutto le ragazze.
<<
Oh mio Dio! E questo chi è? >> salta su Kat.
<<
Non ne ho idea. Ma è bellissimo, e giovane. >>
dice Sophie.
<<
Concordo con te, Sophie. È un figo. Ci passerei volentieri
del tempo insieme, se avete capito cosa intendo. >>
esclama Ronnie.
Kat e Sophie la
guardano e le sorridono.
<<
Come sta andando il vostro primo ultimo giorno di scuola?
>> chiede il professore.
I ragazzi
rispondono bene, mentre le ragazze rispondono benissimo.
Il prof capisce
il benissimo delle ragazze, ma cerca di ignorarlo.
<<
Comunque, mi presento: io sono il prof Matthew Manley, ho ventisei anni
e sono il vostro nuovo insegnante di ballo. >>
<<
Ventisei? >> ripete Sophie.
<<
Oddio, è giovanissimo. >> esclama Ronnie.
<<
Per essere un prof sì. >> interviene Chat.
<<
Vi va di provare a ballare con me? >> propone il prof.
Le ragazze,
contentissime e anche curiose di vedere quel suo bel corpo muoversi,
rispondono subito di sì.
<<
Proverei a fare anche qualcos’altro con lui. >>
salta su Ronnie.
<<
Ronnie! >> esclamano Kat e Sophie, guardandola con gli
occhi spalancati.
<<
Perché, voi no, ragazze? >>
<<
Sì, un pensierino ce lo sto facendo in effetti. >
risponde Kat.
<<
Sophie? >>
<<
Sì. In effeti, sì. >> risponde lei,
e Ronnie le sorride.
<<
Okay, ragazzi, ho scelto una canzone. Adesso basta che improvvisiate.
Fate quello che preferite, vediamo un po’ cosa sapete fare.
>> esclama il prof.
Il prof ha
scelto Tik tok di Ke$ha, e appena inizia la canzone tutti, anche il
prof, iniziano a ballare.
|
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Capitolo 12 *** Ventisei? ***
12
Ventisei?
È
sabato 19 settembre, il giorno della festa di bentornata a casa per
Sophie. La festa inizierà alle 22 e sarà a casa
delle gemelle. Alla festa c’è praticamente tutta
la scuola, compresa Melody, che è arrivata nel primo
pomeriggio con i suoi genitori.
<<
Ragazze, ma quello non è il nostro prof di ballo?
>> salta su Kat, con un bicchiere rosso di plastica in
mano, con del punch dentro.
<<
Dici quello bello? >> chiede Sophie.
<<
Sì. >>
<<
Il nostro prof di ballo è bello? >> domanda
Melody, curiosa e stupita.
<<
Sì, più che bello. È bellissimo, e
anche giovane. Ha solo ventisei anni. >>
<<
Ventisei? >> ripete Melody.
Le gemelle e Kat
fanno cenno di sì con la testa, e Melody dice:
<<
Ma è giovanissimo! Qual è? >>
<<
L’unico un po’ più vecchio degli altri
ragazzi, se si può essere vecchi a ventisei anni.
>> risponde Kat.
<<
Quello con la maglia a maniche corte azzurra
dell’Abercrombie? >>
<<
Sì. >>
<<
Oh mio Dio! È vero, è bellissimo.
>> esclama Melody, con la bocca aperta per lo stupore.
<<
Ci ha viste, ragazze, e sta venendo verso di noi. >>
salta su Ronnie.
<<
Meglio. >> dice Melody.
Ronnie si volta
verso Melody e le sorride.
<<
Ciao, ragazze. >> le saluta il prof.
Ronnie, Sophie,
Kat e Melody lo salutano e il prof, notando di non aver mai visto
Melody, chiede:
<<
E tu chi sei? Non ti ho mai vista? >>
<<
Mi chiamo Melody. Sono arrivata in città oggi e da
lunedì verrò a scuola alla Malibu High.
>>
<<
Mi hanno detto che lei è il nuovo prof di ballo.
>> aggiunge.
<<
Sì. Sono sono il prof Manley. >>
<<
Bene. >>
<<
Non si ricorda che gli avevamo detto che Melody sarebbe arrivata?
>> salta su Sophie.
<<
Ah, sì, giusto. >>
<<
Cosa ci fa a questa festa, prof? >> gli chiede Ronnie.
<<
Volete che me ne vada? >>
Le quattro
ragazze rispondono subito con un secco no, e Ronnie aggiunge:
<<
Glielo chiedevo perché questa festa l’ho
organizzata io. È per il bentornata a casa di Sophie.
>>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
<<
Non lo sapevo. Ho letto di questa festa a scuola, e ho pensato di farci
un salto. Credo di essere ancora abbastanza giovane per venire ad una
festa organizzata da degli adolescenti, no? >>
<<
Sì. Ha fatto bene a venire. >> gli risponde
Ronnie, sorridendogli.
Il prof Manley
le sorride e la guarda.
<<
Comunque avete proprio una bella casa, ragazze. >>
esclama lui, distogliendo lo sguardo da Ronnie.
<<
Grazie. >> rispondono le gemelle.
<<
Ora vado a fare un giro. Ciao, ragazze. >>
Le quattro
amiche salutano il prof con un semplice arrivederci, e lui sparisce tra
la folla.
<<
Mamma mia, quant’è carino. >>
esclama Melody.
<<
No, lui non è carino, è bellissimo.
>> ribatte Kat.
<<
Già. >> concorda Melody.
Intorno alla
mezzanotte, il dj che le gemelle hanno ingaggiato per la festa, mette
su una vecchia canzone.
<<
Oddio! Mi ricordo questa canzone. >> esclama Ronnie.
<<
Anch’io. >> dice Kat.
<<
Anch’io. Avremmo avuto dieci anni, se non sbaglio.
>> dice invece Sophie.
<<
Sì, perché è del 2002.
>> afferma Melody.
<<
Dai, andiamo a ballare. >> esclama Ronnie.
Mentre le
ragazze ballano, cantano anche. Il prof le guarda ballare e a un certo
punto si unisce a loro e alle tante altre persone che stanno ballando.
|
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Capitolo 13 *** Attrazioni ***
13
Attrazioni
È
lunedì 21 settembre, durante la penultima ora, quella di
ballo.
<<
Visto che sabato sera, alla festa, ho visto molti di voi ballare una
vecchia canzone, ho pensato di creare una coreografia. Domenica sono
andato nella palestra di casa mia e ho inventato alcuni passi.
>> esclama il prof Manley.
<<
Credo che questi passi vi piaceranno. >> aggiunge, prima
di far partire la canzone.
Mentre il prof
Manley balla, tutte le ragazze lo guardano con la bava alla bocca.
<<
Mi sta venendo caldo, ragazze. >> salta su Ronnie.
Sophie, Kat e
Melody si voltano verso Ronnie e le sorridono.
Ronnie non gli
toglie gli occhi di dosso e guarda attentamente ogni sua mossa.
<<
Allora? Vi piacciono? >> chiede lui, fermandosi, pochi
minuti dopo.
Tutti in coro
rispondono di sì, e Ronnie esclama:
<<
Sono fantastici. >>
<<
Lei è bravissimo a ballare. >> dice invece Kat.
<<
Mi è piaciuto molto l’ultimo passo.
>> salta su Melody.
<<
Ha avuto un’ottima idea a scegliere questa canzone, penso che
a tutti piaccia. >> esclama Sophie, invece.
La canzone
è Dilemma, cantata da Nelly e Kelly Rowland nel 2002.
Tre giorni dopo,
sempre durate l’ora di ballo, l’ultima prima del
pranzo, il prof e gli studenti stanno ballando la coreografia per la
canzone Dilemma, e a un certo punto il prof mette in pausa la canzone,
perché ha visto che Ronnie non riesce a fare alcuni passi.
<<
Perché ha stoppato? >> gli chiede Sophie.
<<
Perché tua sorella non riesce a fare alcuni passi.
>> risponde il prof, avvicinandosi a Ronnie.
<<
Vero, Ronnie? >> aggiunge, arrivando da lei.
<<
Sì, lo so, è che proprio non mi riescono.
>>
<<
L’ho notato. >>
Il prof le fa
vedere bene quei passi, ma lei non riesce a farli bene.
Alla fine
dell’ora tutti salutano il prof e fanno l’applauso,
come a ogni fine di lezione, e ogni studente prende la propria borsa
sulle panche.
<<
Ronnie! >> la chiama il prof Manley.
Ronnie si volta,
e intanto Kat le dice:
<<
Io e Melody andiamo a cambiarci, vi aspettiamo in mensa. A dopo.
>>
Le due gemelle
salutano le amiche e intanto il prof si avvicina a Ronnie, e Sophie si
allontana.
<<
Visto che non riesci bene a fare certi passi di questa coreografia, se
ti va potrei darti delle ripetizioni? Vieni qui o anche nella palestra
di casa mia, e t’insegno bene la coreografia. Cosa ne pensi?
>> le propone il prof.
<<
Sì, perché no. Così finalmente
riuscirò a fare bene questa coreografia. >>
risponde subito lei.
<<
Perfetto. Quando vuoi iniziare? >>
<<
Per me è uguale, decida lei. >>
<<
Da domani va bene? >>
<<
Sì. A che ora? >>
<<
Dopo la scuola. Verso le… quattro, va bene? >>
<<
Sì. Nella palestra di casa sua o qui a scuola?
>>
<<
È meglio nella palestra di casa mia. >>
<<
Okay, allora domani alle quattro a casa sua. >>
<<
Sì. Adesso ti scrivo in un foglietto il mio indirizzo.
>>
Quando Ronnie ha
salutato il prof, va via con sua sorella.
<<
Cosa ti ha detto il prof? >> le chiede Sophie.
<<
Mi ha offerto di fare delle ripetizioni nella palestra di casa sua per
imparare bene la coreografia. >>
<<
Cosa? Dici sul serio? >>
<<
Sì. >>
<<
E tu hai accettato? >>
<<
Sì, ovviamente. >>
<<
E se te l’avesse chiesto perché vuole provarci con
te? >>
<<
Ma no, Sophie. Ha visto che non riesco a fare bene quella coreografia,
così mi vuole aiutare. Tutto qui. >>
<<
Stai attenta, però. Non si sa mai. >>
<<
Sì, starò attenta. >>
<<
Quando iniziate? >>
<<
Domani alle quattro. >>
<<
Di già? >>
<<
Sì. >>
Ronnie nota
l’espressione preoccupata sul volto della sorella,
così aggiunge:
<<
Scusa, ma cosa pensi che mi possa fare? Violentare o cose simili? E poi
l’hai visto? È un figo ed è
così sexy. Per me non c’è nessun
problema. >>
<<
Beh, anche se è bellissimo ed è un prof, non vuol
dire che non possa farlo. >>
<<
Sì, ma io ho anche un secondo fine. >>
<<
Cioè? >>
<<
Che nel caso ci provasse… probabilmente non direi di no.
>>
<<
Ah, hai capito la mia sorellina. >>
<<
Perché tu non faresti qualcosa con lui? >>
Sophie non
risponde e Ronnie dice:
<<
Non fare la santarellina, Sophie. >>
E ridacchiano
insieme.
Siamo al 5
ottobre e sono le 18:30. Ronnie è in casa del prof di ballo
e sono in palestra che stanno ballando.
<<
Dai, provalo un’altra volta. >> le dice lui.
<<
Okay. >>
Ronnie riprova
il passo che stava facendo.
<<
Meglio, anche se non ancora perfetto. >>
<<
Niente e nessuno è perfetto. >>
<<
Sì, è vero, ma tu devi volere la perfezione
quando balli e quando canti. >>
<<
Quando canto sono già abbastanza perfetta. >>
<<
Ah sì? Fammi sentire qualcosa. >>
<<
No. >>
<<
Dai. Ti vergogni? >>
<<
A dire la verità sì, un po’.
>>
<<
Per favore. >>
<<
Okay. >>
Ronnie fa un
respiro profondo e dopo, guardando il prof, inizia a cantare:
<<
I love you and I need you
Nelly,
I love you, I do
Need
you
No
matter what I do
All
I think about is you
Even
when I’m with my boo
Boy,
you know I’m crazy over you
No
matter what I do
All
I think about is you
Even
when I’m with my boo
You know I’m crazy
over you. >>
<<
Brava. Hai una bella voce. >>
<<
Grazie. >>
<<
Figurati. >>
<<
Sai, avevo pensato di metterci qualche passo da ballare a coppie nella
coreografia. Che ne pensi? >>
<<
Intende coppie ragazzo e ragazza? >>
<<
Sì. >>
<<
Sarebbe carino. >>
<<
Allora adesso tu canta e balla allo stesso tempo e io
t’insegno questi passi a coppia, okay? >>
<<
Okay. >>
Mentre Ronnie
canta e balla, il prof si avvicina a lei e ballano insieme.
Quando Ronnie
sta per finire di cantare, fanno l'ultimo passo in coppia. Questo passo
prevede che lui la tenga in alto e che pian piano lei scenda davanti a
lui. Quando i loro visi si sfiorano, si guardano negli occhi, e finito
di cantare e di ballare, rimangono immobili a guardarsi per alcuni
secondi. All’improvviso il prof le dà un bacio e
di certo lei non dice di no.
<<
Oddio! >> esclama lei.
Ronnie si
allontana subito e va a prendere la sua borsa.
<<
Scusami, non avrei dovuto farlo. >> le dice lui.
<<
E io avrei dovuto tirarmi indietro. >>
Una volta presa
la borsa, Ronnie si volta verso il prof e gli dice:
<<
Arrivederci. >>
<<
Ciao. >>
Quando Ronnie
arriva a casa, va subito in camera sua, appoggia la borsa e va a farsi
una doccia. Sophie l’ha sentita rientrare, così va
nella sua camera. Non vedendola va nel suo bagno.
<<
Era ora che arrivassi. Non dovevi venir via alle sei? >>
<<
Sì, ma sono rimasta mezz'ora in più.
>>
<<
Me ne sono accorta. Io e la mamma vogliamo ordinare una pizza, va bene?
>>
<<
Sì, per me una margherita, come al solito. >>
<<
Okay, vado a dirglielo. >> Sophie fa per uscire dal
bagno, ma si ferma quando Ronnie esclama:
<<
Aspetta! >>
<<
Che c’è? >>
<<
È successa una cosa mentre ero a casa del prof Manley.
>> confessa Ronnie.
<<
Ci ha provato? >>
<<
Più o meno. >>
<<
Cosa vuol dire più o meno? Ci ha provato sì o no?
>>
<<
Mi ha baciata. >>
Sophie sposta la
tenda per vedere in faccia la sorella, e Ronnie dice:
<<
Hey! >>
<<
Stai scherzando, vero? >>
<<
No. >>
<<
E tu cos’hai fatto? >>
<<
Io non mi sono tirata indietro, ma subito dopo lui si è
scusato e mi ha detto che non avrebbe dovuto farlo. >>
<<
Sarà meglio che abbia detto così. Dopo non ha
fatto nient’altro, vero? >>
<<
Nient’altro, anche perché io me ne sono andata.
>>
<<
E adesso cosa pensi di fare? >>
<<
Non lo so. Non so se far finta che non sia mai successo oppure
affrontare questa situazione. >>
<<
Io se fossi in te l'affronterei, perché dev'essere
affrontata e non ignorata. >>
<<
Dici? >>
<<
Sì. Domani, quando abbiamo ballo, parlagli in privato e
digli che è stato un errore. Perché è
stato un errore, vero? >>
Ronnie non
risponde, così Sophie le dice:
<<
Ronnie? >>
<<
No, secondo me non è stato proprio un errore.
>>
<<
Non sai cosa dici, sorellina. >>
<<
Per me non è stato un errore. Lui è
così carino. Lo so che è il nostro prof e che
è più grande di noi, ma l’hai visto?
È così sexy. >> confessa Ronnie.
<<
Lo so che è sexy, ma è il nostro prof, e poi tu
sei minorenne. Se voi due andaste a letto insieme lui potrebbe anche
finire in galera, lo sai questo, vero? >>
<<
Sì, lo so. Domani gliene parlo e vediamo cosa mi dice.
>>
<<
Bene. >>
Sophie fa una
breve pausa e poi dice:
<<
Ci vediamo di sotto. >>
<<
Okay. >>
Il giorno dopo,
durante l’ora di ballo, Ronnie parla con il prof di quel
bacio ed entrambi decidono di far finta che non sia mai successo e si
scusano entrambi l’uno con l’altra.
|
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Capitolo 14 *** Ronnie e il prof Manley ***
14
Ronnie e il prof Manley
Mercoledì
7 ottobre, durante le ripetizioni di ballo a casa del prof.
<<
Voglio insegnarti una coreografia. >> esclama il prof.
<<
Di quale canzone? >>
<<
My prerogative. >>
<<
Britney. Adoro tutte le sue canzoni, e sono perfette da ballare.
>>
<<
Già. La potresti cantare? >>
<<
Sì. >>
<<
Okay, allora mentre tu canti io ti faccio vedere i passi.
>>
<<
Okay. Pronto? >>
<<
Sì. >>
<<
People can take
everything away from you
But
they can never take away your truth
But
the question is...
Can
you handle mine?
They
say I'm crazy
I
really don't care
That's
my prerogative
They
say I'm nasty
But
I don't give a damn
Getting
boys is how I live
Some
ask me questions
Why
am I so real?
But
they don't understand me
I
really don't know the deal about my sister
Trying
hard to make it right
Not
long ago
Before
I won this fight.
Everybody's
talking all this stuff about me
Why
don't they just let me live?
I
don't need permission, make my own decisions
That's my prerogative.
>>
<<
Brava. >> le dice il prof.
<<
No, bravo lei. Mi può insegnare i passi? >>
<<
Certo. >>
Circa
mezz’ora dopo, il prof dice:
<<
Dai, facciamo una pausa. Vuoi qualcosa da bere? >>
<<
Sì, grazie. >>
<<
Allora seguimi in cucina. >>
<<
Cosa preferisci? Acqua, succo, thè? >> le
chiede il prof, arrivati in cucina.
<<
Un po’ di thè va benissimo, grazie.
>>
Il prof prende
due bicchieri, li mette sul tavolo, poi apre il frigo, prende il
thè e lo versa nei bicchieri. Prende uno dei due bicchieri e
lo porge a Ronnie. Dopo aver bevuto e chiacchierato per una decina di
minuti, ritornano nella palestra.
<<
Allora, come va il rapporto con tua sorella? >>
<<
Benissimo, direi. >> risponde lei, sedendosi per terra, e
lui si siede accanto a lei.
Lei lo guarda
per un attimo, poi aggiunge:
<<
Adesso siamo molto unite e ci vogliamo un gran bene. Sono contenta che
sia tornata a vivere con me e nostra madre. >>
<<
Sono contento per voi, Ronnie. >>
<<
Grazie, signor Manley. >>
<<
Per favore, chiamami Matt. E dammi del tu, altrimenti mi fai sentire
vecchio. >>
<<
Okay. >> dice lei, sorridendogli.
Ronnie e Matt si
guardano, e lei chiede:
<<
Posso farti una domanda? >>
<<
Ecco, ora va meglio. Sì, comunque, dimmi pure.
>>
<<
Sei sposato o fidanzato? >>
<<
No, nessuno dei due. Se posso chiedertelo… e tu? Stai con un
ragazzo? >>
<<
No, sono single anch’io. Ho frequentato un ragazzo per circa
due settimane, quest’estate, quando ero al camp di musica, ma
è finita perché lui non abita qui a Los Angeles.
>>
<<
Ah, mi dispiace. Quel camp dove hai ritrovato tua sorella, vero?
>>
<<
Sì. >>
<<
Hai già deciso l’università da
frequentare il prossimo autunno? >>
<<
Sì. Voglio frequentare quest’università
da quando ho imparato a cantare e a ballare. >>
<<
Immagino tu ti riferisca alla Juilliard, vero? >>
<<
Immagini bene. Parlo con mia madre della Juilliard da quando avevo
circa sei anni. >>
<<
Credo proprio che ti prenderanno. Hai davvero un gran talento.
>>
<<
Grazie. >>
<<
E tua sorella, invece? Quale università vuole frequentare?
>>
<<
A dire la verità non lo so, non ne abbiamo ancora parlato.
Non andiamo oltre a quello che succederà quest'anno. Non
abbiamo ancora parlato del futuro, ma penso che anche lei voglia
frequentare la Juilliard. >>
<<
Lo immaginavo. Forse sarà meglio che ne cominciate a
parlare. Quando arrivi a casa, parlatene. >> le consiglia
Matt.
<<
Lo farò, promesso. >>
Matt sorride a
Ronnie, e lei a sua volta gli sorride. Si guardano e, all'improvviso
lui si avvicina al viso di Ronnie e le dà un bacio. Un
altro, il secondo.
<<
Avrei dovuto ignorare il primo, ma con il secondo proprio non ci
riesco. >> le dice lui.
<<
Neanche io. >> dice lei, e si baciano di nuovo.
<<
Forse dovremmo riprendere a ballare. >> esclama Ronnie.
<<
No. >> dice lui, e la ribacia.
Si sdraiano
mentre continuano a baciarsi. Ad un certo punto Matt le accarezza le
cosce. Lei non dice niente, non lo ferma, così lui continua.
<<
Sei sicura? >>
<<
Se non fossi sicura, a quest’ora me ne sarei già
andata. >>
Matt le sorride
e la ribacia.
Stessa scena di
due giorni prima: quando Ronnie arriva a casa, va subito in camera sua.
Appoggia la borsa e va a farsi una doccia. Sophie l’ha
sentita rientrare e così va nella sua camera. Non vedendola
neanche stavolta, va nel suo bagno.
<<
Allora, oggi com'è andata? Stai cominciando a imparare la
coreografia? >>
<<
Sì. >>
<<
La sai già fare perfetta? >>
<<
Sì. >>
<<
Sicura? >>
<<
Sì. >>
Sophie sposta la
tenda per vedere in faccia la sorella, e Ronnie le dice:
<<
Ancora? Ma sei fissata! Cosa c’è stavolta?
>>
<<
Sento che c'è qualcosa che mi stai nascondendo. Avanti,
sputa il rospo. >>
<<
Promettimi, però, che non ti arrabbierai? >>
<<
Lo prometto. >>
<<
Io e Matt abbiamo fatto sesso. >>
<<
Cosa? >> urla Sophie.
<<
Hai sentito benissimo. >>
<<
Spero tu stia scherzando? >>
<<
Non sto scherzando, sorellina. Matt e io abbiamo fatto sesso nella sua
palestra e sono contenta che sia successo, e anche lui. >>
<<
Fino a poco fa era solo il prof Manley, adesso è diventato
Matt? >>
<<
Lui mi ha detto di dargli del tu. >>
<<
Questo non è importante. Com’è
possibile che tu e il prof Manley abbiate fatto sesso? Non avevi detto
che avevi parlato con lui e che avevate risolto tutto, facendo finta
che quel bacio non ci fosse mai stato? >>
<<
Sì, ma alla fine è successo tutt’altro.
Lui mi ha baciata e dopo l’abbiamo fatto. È stato
spettacolare, Sophie. E poi dovresti vedere che muscoli che ha, e non
ha solo dei gran muscoli. Non so se mi spiego. >>
<<
Ma che schifo! Non voglio sapere quant’è dotato il
prof Manley! E poi non sono per niente d’accordo sul fatto
che avete fatto sesso, e spero vivamente che questa cosa finisca qui.
>>
<<
Dovresti essere dalla mia parte, visto che sei mia sorella.
>>
<<
Beh, mi dispiace, ma non sono dalla tua parte, Ronnie. >>
Sophie fa per
andarsene, ma si ferma quando Ronnie le dice:
<<
Sappi che continueremo questa cosa, come la chiami tu! >>
Sophie esce dal
bagno sbattendo la porta.
Quando arriva in
cucina, la madre le chiede:
<<
Sembri arrabbiata. Cos’è successo? >>
<<
Niente, non è successo niente. Non ti preoccupare, mamma.
>>
<<
Io ho ordinato cinese anche per Ronnie. Mangia, vero? >>
<<
Non lo so e non m’interessa. >> risponde
Sophie, sempre più furiosa.
<<
Avete litigato? >>
<
Sì. >>
<<
Vuoi che ne parliamo? >>
<<
No. >>
<<
Almeno vai a chiederle se mangia con noi cinese. >>
<<
No, vaglielo a chiedere tu. >>
<<
Okay, okay. >>
Mentre Sophie va
in sala a guardare un po’ di tv, la signora Eaton sale in
camera di Ronnie. Una volta arrivata bussa ed entra.
<<
Ciao, tesoro. >>
<<
Ciao, mamma. >>
<<
Ho ordinato cinese. Mangi con me e tua sorella, vero? >>
<<
Sì, lo sai che al cinese non dico mai di no. >>
<<
Sì, lo so. >>
<<
Per che ora l’hai ordinato? >>
<<
Otto meno un quarto. >>
<<
Perfetto. >>
La signora Eaton
fa per andarsene, ma si gira verso la figlia e le chiede:
<<
So che tu e Sophie avete litigato, ne vuoi parlare? >>
<<
No, mamma. >>
<<
D'accordo. >>
Quando la
signora Eaton esce dalla stanza di Ronnie, lei manda un sms a Kat.
“Non
crederai mai cos’è successo durante le ripetizioni
di ballo. Io e il prof Manley abbiamo fatto sesso nella palestra. Un
solo commento: spettacolareeeee!”
Poco dopo Kat le
risponde scrivendole:
“Stai
scherzando? Tu e il prof Manley avete fatto sesso?! Sei fantastica,
Ronnie!”
“Tutto
vero, Kat! Ti racconto meglio domani a scuola. XOXO”
“Ok, a
domani! XOXO”
Durante la cena,
Sophie non guarda neanche in faccia la sorella.
<<
Vi va di guardarci un bel film dopo? >>
<<
Io passo. >> risponde Ronnie.
<<
Anch’io. >> concorda Sophie.
<<
Avanti, ragazze, per qualunque cosa avete litigato, non potete tenervi
il muso per sempre. Fate pace così possiamo continuare la
nostra serata tra donne. >>
<<
È sempre una serata fra donne, mamma. Siamo solo noi tre in
famiglia, ricordi? >> esclama Ronnie, bruscamanete.
<<
Non posso fare pace con Ronnie. Stavolta l'ha fatta veramente grossa.
>> dice invece Sophie.
<<
Ma, per favore! Io non ho fatto proprio niente. Sei tu che non vuoi
accettare le cose come stanno. >>
<<
Io non accetto le cose come stanno, perché sono impossibili
d'accettare. >> replica Sophie.
<<
È inutile discutere con te, Sophie. >>
<<
Anche con te, Ronnie. >>
Entrambe le
gemelle si alzano e Ronnie esclama:
<<
Io me ne vado in camera mia. >>
<<
Anch’io. >>
Dopo circa 10
minuti che Sophie è in camera sua, decide di chiamare Melody.
<<
Pronto? >>
<<
Ciao, Mel. >>
<<
Sophie, ciao! >>
<<
Ho litigato con mia sorella. >>
<<
Ma non avevate detto che non avreste più litigato?
>>
<<
Lo so. >>
<<
E allora perché avete litigato? >>
<<
Perché lei e il prof Manley hanno fatto sesso e io non sono
per niente d’accordo che lei lo frequenti. Anche se
è molto sexy, è sempre il nostro prof di ballo.
>>
<<
Stai dicendo sul serio? >>
<<
Sì. >>
<<
Ma è un mito tua sorella. Che culo. >>
<<
Stai scherzando? La stai appoggiando? >>
<<
Certo che l’appoggio, è una grande. Chiunque
vorrebbe fare sesso con il prof Manley, è troppo bello.
>>
<<
Perfetto. Adesso anche la mia migliore amica appoggia le cose sconce
che fanno mia sorella e il prof Manley. >>
<<
Dai, Sophie, non prenderla così. Anche tu dovresti
appoggiarla, è tua sorella. >>
<<
Non posso. Lei frequenta il nostro prof, che tra l'altro ha ventisei
anni, ben nove in più di noi. >>
<<
E allora? Sai come si dice: l'amore non ha età. E poi non
è così tanto più vecchio di noi.
>>
<<
Ma è sempre il nostro prof, e lei è minorenne.
>>
<<
Basta andarle contro. Se lei è felice, devi esserlo anche
tu. Dai, vai a parlarle e fate pace. >>
<<
No! >>
<<
Sophie? Mi sono trasferita qui a Los Angeles perché tu sei
tornata a vivere con tua madre e tua sorella, e perché
c’era anche Kat, e perché non volevo stare da sola
a New York. Ma voglio vedervi unite, non separate. Di nuovo.
>>
<<
Ma perché dovrei appoggiarla? Io non sono d'accordo con
quello che fa. >>
<<
Invece sotto sotto scommetto che lo sei, perché se il prof
ci avesse provato con te, tu non avresti detto di no. >>
<<
Ti sbagli. Primo, non ci avrei fatto sesso subito, perché
sono vergine, e secondo, dopo il primo bacio, avrei smesso di andare da
lui a fare ripetizioni di ballo. >>
<<
Smettila! Adesso vai da lei e fate pace. Guarda che se non lo fai,
vengo lì, eh >>
Sophie non dice
niente.
<<
Sophie? >>
<<
Okay, okay, adesso vado. >> dice lei, rassegnata.
<<
Brava. A domani. >>
<<
A domani. >>
Sophie va nella
camera della sorella, bussa e, quando Ronnie le dice di entrare, lei
apre la porta.
<<
Facciamo pace? >> esclama Sophie, sedendosi sul letto, e
osservando la sorella seduta alla scrivania.
<<
E perché vorresti fare pace? >> le chiede lei,
voltandosi per guardarla in faccia.
<<
Perché ti voglio un bene dell’anima e
perché ti appoggerò per la storia tra te e il
prof Manley. >>
Ronnie sorride
alla sorella.
<<
Grazie. >>
Ronnie si alza
dalla sedia e abbraccia la sorella.
<<
Comunque ti voglio un bene dell’anima anch’io.
Adesso posso raccontarti quello che è successo?
>>
<<
Sì, ma senza entrare nei dettagli, okay? >>
<<
Okay. >> ridacchia Ronnie.
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Capitolo 15 *** Lezioni di nuoto ***
15
Lezioni di nuoto
Siamo a
lunedì 26 ottobre e per Sophie è il primo giorno
delle lezioni di nuoto. Sono quasi le 16 e Sophie è appena
arrivata in piscina. Proprio davanti all'entrata c'è una
signora dietro una scrivania. Sophie si avvicina e le chiede
<<
Salve. Sono qui per le lezioni di nuoto, mi può dire
dov’è lo spogliatoio femminile? >>
La signora le
spiega dov’è lo spogliatoio femminile, ma Sophie
non ha capito bene, ma la ringrazia comunque e va verso lo spogliatoio,
sperando in un po’ di fortuna.
A un certo punto
si trova davanti ad una porta, la apre e…
<<
Oddio! Scusa, ho sbagliato spogliatoio. >> esclama lei,
chiudendo subito la porta.
<<
Che figura. >> dice fra sé e sé.
Dentro lo
spogliatoio (sbagliato) c’era un ragazzo: carino, alto,
magro, moro e con gli occhi azzurri. Quando Sophie ha aperto la porta,
lui era a petto nudo e si stava per togliere i pantaloni.
Una decina di
minuti più tardi, Sophie ha il costume e la cuffia addosso,
e si avvia verso la piscina.
La piscina ha
otto corsie e Sophie va verso l’unica libera,
l’ultima. Non c’è nessuno
così aspetta l’istruttore.
Due minuti dopo
vede arrivare il ragazzo dello spogliatoio. Viene verso di lei, e
quando arriva, le chiede:
<<
Sei qui per le lezioni di nuoto? >>
<<
Sì. >> risponde lei, timidamente, e
visibilmente imbarazzata.
<<
Piacere. Io sono Simon, il tuo istruttore. >> dice lui,
porgendole la mano.
<<
Sophie. >> dice lei, stringendogliela.
<<
Senti… mi dispiace per prima. Quando sono arrivata, la
signora all’entrata mi ha spiegato dove fosse lo spogliatoio
femminile, ma non ci ho capito niente e così sono finita in
quello maschile per sbaglio. Mi dispiace. >> esclama lei,
sempre più imbarazzata.
<<
Non fa niente, non ti preoccupare. Dai, cominciamo. >>
Simon si butta
in acqua facendo un tuffo di testa e lei lo guarda.
<<
Dai, buttati. Non aver paura, ci sono io. >> la rassicura
lui, nell’acqua.
<<
Non ho paura. >>
<<
E allora cos’aspetti? Buttati. >>
Sophie raggiunge
la scaletta e la scende pian piano.
<<
Bene. >> esclama lui, una volta che anche lei
è nell’acqua.
<<
Adesso andiamo più avanti, dove non si tocca.
>> aggiunge.
<<
No, no, ho paura. >> esclama lei.
<<
Allora vedi che hai paura? >>
<<
Non ho paura dell’acqua, ho paura che tu non mi terrai.
>> gli spiega lei, ferma immobile.
<<
Non ti preoccupare, ti prometto che quando saremo nell'acqua alta ti
terrò. Dai, andiamo. >>
<<
Okay. >> dice lei, facendo un respiro profondo.
<<
Dai, vieni. Dammi la mano e tieniti a me. >> le dice lui,
poco dopo, nell’acqua alta.
Simon le porge
la mano e lei la guarda un po’ titubante.
<<
Dai. >>
Sophie gli
stringe la mano e si avventura nell’acqua alta, per la prima
volta nella sua vita. Arrivata nell’acqua alta, con la sua
mano stretta per bene a quella di Simon, lui le dice:
<<
Vedi, non ci voleva niente. >>
<<
Sì, ma solo perché ci sei tu. >>
<<
Sì, però adesso smettila di stringermi
così tanto la mano, altrimenti me la staccherai.
>>
<<
Scusa. >> dice lei, allentando la presa.
A fine lezione,
Sophie torna a casa. Per arrivare in camera sua deve passare da quella
di Ronnie, così va sulla soglia della porta e la saluta.
<<
Ciao. Com’è andata la prima lezione?
>> le chiede lei.
<<
Eeeh… >> dice lei, sospirando, e sedendosi sul
letto.
<<
Che c’è da sospirare? >>
<<
Quando sono arrivata, una signora all’entrata mi ha spiegato
dove fosse lo spogliatoio femminile, ma io non ho capito niente,
così sono andata a finire indovina dove? >>
<<
Dove? >>
<<
Nello spogliatoio maschile, dove c’era un ragazzo a petto
nudo. Quando sono entrata si stava per togliere i pantaloni.
>> ridacchia Sophie.
<<
E com'è questo ragazzo? >>
<<
Carino, alto, magro, moro e con gli occhi azzurri. Uno spettacolo.
>>
<<
E dopo che sei entrata nello spogliatoio sbagliato, cos'hai fatto?
>>
<<
Niente. Ho chiesto scusa e me ne sono andata. E sai chi è
questo ragazzo? >>
<<
No. Chi? >>
<<
Il mio istruttore di nuoto. Ma ti rendi conto, Ronnie? Uno
così bello e giovane m'insegna nuoto? E poi è
tutto per me. Meglio di così non potevo chiedere.
>> esclama Sophie, con aria sognante.
<<
Ma sai qualcosa in più di lui? >>
<<
So solo che si chiama Simon. >>
<<
Quanti anni pensi che abbia? >>
<<
Qualcuno in più di noi forse. Di sicuro non ha quasi
trent’anni. >>
<<
Matt ne ha ventisei e ne dimostra meno. >>
<<
Sì, però li ha. >>
<<
La lezione com’è andata, comunque? >>
<<
Bene. Sono riuscita ad andare nell’acqua alta per la prima
volta nella mia vita, ma ho dovuto quasi staccargli la mano. Non vedo
l’ora che sia la prossima lezione per vederlo di nuovo.
>>
<<
E quando ce l’hai? >>
<<
Dopodomani. >>
<<
Bene, allora chiedigli qualcosa di più la prossima volta.
>>
<<
Non vedo l'ora. >>
Ronnie sorride
alla sorella, poi le dice:
<<
Sono contenta che tu abbiamo conosciuto questo ragazzo. >>
<<
Anch'io. Era da tempo che non mi sentivo così.
>>
|
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Capitolo 16 *** Posso darti un bacio? ***
16
Posso darti un bacio?
Siamo ad
Halloween e Simon, l’istruttore di nuoto di Sophie, da una
festa a casa sua e, oltre ad invitare i suoi amici, ha invitato anche
le gemelle, Matt, Kat e Melody.
<<
Ragazze, Matt, lui è Simon. E, Simon, loro sono mia sorella
Ronnie, il suo ragazzo Matt, Kat e Melody, le nostre due migliori
amiche. >> esclama Sophie, a casa di Simon.
Simon stringe la
mano a Ronnie, Matt, Kat e Melody.
Più
tardi, durante la festa, Simon sta chiacchierando con Sophie.
<<
Stai benissimo vestiti da scolara. >>
<<
Grazie. Tu, invece, sei un fantastico Michael Jackson. >>
<<
Grazie. Non potevo non vestirmi da Michael Jackson, è il mio
idolo. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì, è il mio cantante preferito. >>
<<
Non lo sapevo. >>
<<
Quante cose che non sai di me. >>
<<
Beh, è ovvio. Ci conosciamo da soli cinque giorni e poi tu
non mi dici mai niente di te. >>
<<
Dai, dimmi qualcosa che non so di te. >> esclama Simon,
cambiando argomento.
<<
Vediamo… io e mia sorella abbiamo vissuto separate da quando
avevamo sei anni. Io a New York, lei qui a Los Angeles, ma
quest’estate ci siamo ritrovate in un camp musicale,
così io ho deciso di tornare a vivere qui a Los Angeles con
lei e mia madre. >> confessa Sophie.
<<
E come mai avete vissuto separate? >>
<<
Perché da piccole non facevamo altro che litigare, ci siamo
sempre odiate. Così quando avevamo sei anni, io, mio padre,
la sua nuova moglie e la nostra sorellastra, ci siamo trasferiti a New
York. >>
<<
Quindi quest’estate hai capito d’aver commesso un
errore a trasferirti? >>
<<
Sì, l’errore più grande di tutta la mia
vita. >>
<<
E la vostra sorellastra? Adesso dove vive? >>
<<
Con sua madre, ma non so dove. >>
<<
Adesso sta a te. Dimmi qualcosa che non so di te. >>
aggiunge Sophie, tagliando corto.
<<
Mmh... mi ero iscritto all'università, ma alla fine mi sono
ritirato dopo qualche mese, e così ho iniziato a fare
l'istruttore di nuoto e devo dire che mi piace. >>
confessa Simon.
<<
Da quant’è che lo fai? >>
<<
Un anno, circa. >>
<<
Tanto. >>
<<
Abbastanza. >>
<<
Erano anni che non venivo ad una festa di liceali. Insomma, qui quello
più grande avrà venti/ventun anni, io sono il
più vecchio. >> esclama Matt, guardandosi
intorno.
<<
Ma tu non sei vecchio, Matt. Hai ventisei anni. >> gli
dice Ronnie.
<<
Rispetto a voi lo sono, però. Sono un tantino superato per
andare a queste feste, ma ci sono venuto solo per farti un piacere.
>>
<<
Grazie. Mi sarebbe dispiaciuto non passare la mia festa preferita con
te. >>
<<
La tua festa preferita? >>
<<
Sì, Halloween è la mia festa preferita. In una
sola notte puoi essere chiunque tu voglia, ed è proprio
questo il bello di questa festa: essere chi non sei. >>
risponde Ronnie.
<<
Non sapevo che Halloween fosse la tua festa preferita. >>
<<
La tua qual è? >>
<<
Natale. Sì, decisamente Natale. Si ricevono tanti regali e
si sta insieme alla propria famiglia. >>
<<
Di solito con chi lo passi il Natale? >> gli chiede
Ronnie.
<<
Con i miei genitori, i nonni, gli zii e i cugini. Anche se vivo
già da solo, ho un ottimo rapporto con i miei genitori.
Quando avevo la tua età, ci litigavo spesso, ma è
normale litigare con i propri genitori quando si è
adolescenti. >>
<<
Già. Io non ho mai fatto grosse litigate con mia madre. Bene
o male siamo sempre andate d’accordo. >>
<<
Meglio. E tuo padre? Dopo esserci stata due settimane con tua sorella
quest’estate, l’hai più rivisto o
sentito? >>
<<
Rivisto no, sentito sì. Con lui i rapporti sono
più complicati, anche perché vive a New York e
quindi ci vediamo molto poco. >>
<<
Capisco. >>
<<
Praticamente ho sempre vissuto con mia madre, anche perché i
miei hanno divorziato quando io e mia sorella avevamo due anni.
>> spiega Ronnie.
<<
Mi dispiace. >>
Ronnie gli
sorride, senza dire nulla.
Mezz’ora
dopo la mezzanotte, Sophie è con Ronnie, Kat e Melody e
stanno bevendo. Simon si avvicina alle ragazze e chiede loro:
<<
Vi state divertendo, ragazze? >>
<<
Sì. >> rispondono tutte insieme.
<<
Bene. Sophie, ti va di fare un giro per la casa? >>
<<
Sì. >>
Poco dopo, al
piano di sopra, Simon sta facendo vedere la sua camera a Sophie.
<<
Allora, come ti sembra? >>
<<
Carina. >>
<<
Grazie. Ma devi ancora vedere la parte migliore. >>
Simon apre una
porta ed entrano in una stanza buia.
<<
Dove siamo? >> chiede Sophie.
Simon accende la
luce, e Sophie esclama:
<<
Wow! >>
<<
Ma c’è di tutto qui dentro. >>
aggiunge, camminando nella stanza.
<<
Lo so. >>
La stanza
è una sala giochi, creata da Simon. Ci sono vari tipi di
giochi: dal biliardo, alla Play Station, alla Wii, ecc…
<<
Sai giocare a biliardo? >> le chiede Simon.
<<
No. Tu immagino di sì, vero? >>
<<
Sì, e devo dire che sono anche parecchio bravo.
>>
<<
Modesto. >> dice Sophie, sorridendo.
<<
Beh, tu puoi dire la stessa cosa del ballo. >>
<<
Sì, è vero. Io sono bravissima a ballare.
>>
Mentre girano
per la stanza, Simon le chiede:
<<
Sai che non mi hai mai detto che scuola fai? >>
<<
Perché non me l’hai mai chiesto. Comunque
frequento la Malibu High. Tu, invece, quale hai frequentato?
>>
<<
La Beverly High. >>
<<
E come ti sei trovato? >>
<<
Bene. Tu come ti trovi, invece? >>
<<
Bene. Mi piace come scuola. >>
<<
Vuoi che t’insegni a giocare a biliardo? >> le
chiede Simon, pochi minuti dopo.
<<
Adesso? >>
<<
Sì. Ti faccio vedere solo come si tira. >>
<<
Okay. >>
Simon prepara il
tavolo da biliardo. Una volta pronto, prende la stecca e mette la
biglia battente (quella bianca) sul tavolo.
<<
Cosa stai facendo? >> ridacchia Simon.
<<
Mi metto in posizione per tirare. Fin qui sono come si fa.
>>
<<
Sì, ma stai sbagliando. Guarda, si fa così.
>> le spiega Simon, avvicinandosi a lei.
Le fa vedere la
giusta posizione per tirare. Sophie si volta verso di lui e si guardano
negli occhi, sorridendosi.
<<
Hai dei bellissimi occhi, Sophie. >>
<<
Grazie. Anche tu, comunque. >>
<<
Grazie. >>
Simon la guarda,
poi le chiede:
<<
Posso chiederti una cosa? >>
<<
Sì. >>
<<
Posso darti un bacio? >>
<<
Non si chiede mai ad una ragazza se la puoi baciare, lo si fa e basta.
>>
Simon le
sorride, poi si avvicina al suo viso.
<<
Comunque, la risposta è sì. >> dice
Sophie, un attimo prima che le sue labbra vengano toccate da quelle di
Simon.
La mattina del 1
novembre, le due gemelle stanno facendo colazione, e Ronnie salta su,
dicendo:
<<
Cos’è quel sorriso che hai stampato sulla faccia?
>>
<<
Non indovinerai mai cos’è successo ieri sera.
>>
<<
Cos’è successo? >>
<<
Io e Simon ci siamo baciati. >>
<<
Cosa? Stai dicendo sul serio? >> urla Ronnie, con gli
occhi spalancati.
<<
Sì. Ti racconto la scena. Lui mi stava facendo vedere la sua
camera, quando siamo andati in una stanza a fianco alla sua, la sala
giochi. Lì c’era un biliardo e lui si è
offerto d’insegnarmi a giocare. Mi ha soltanto fatto vedere
come si tira. Io mi sono messa in posizione per tirare, con la stecca
in mano, così lui si è messo vicino a me e mi ha
fatto vedere come si fa a tirare bene. Ci siamo guardati e mi ha
chiesto se mi poteva dare un bacio. >>
<<
Che dolce. >>
<<
Lo so. Così io gli ho detto che non si deve mai chiedere a
una ragazza se la puoi baciare, lo si fa e basta. Allora lui mi ha
baciata. >>
<<
Aww, ma che dolce. >>
<<
Lo so. >>
Ronnie sorride
alla sorella, poi la guarda fare colazione e sorride fra sé
e sé.
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Capitolo 17 *** Ma mi hai baciato ***
17
Ma
mi hai baciato
Finite le feste,
è il 3 novembre, e Sophie sta facendo lezioni di nuoto dal
ventisei ottobre e questa settimana sarà l’ultima.
Arrivata in
piscina, vede Simon già in acqua, così avanza,
camminando con passo deciso e con l’aria felice, verso di
lui. Quando arriva da lui, lo saluta.
Simon si volta
verso di lei e la saluta a sua volta.
Sophie si butta
in acqua senza problemi. Probabilmente questa è
l’unica volta che lei si è buttata senza che lui
gliel'abbia detto.
<<
Possiamo parlare? >> gli chiede Sophie.
<<
Sì, okay. Ma di cosa? >> chiede Simon,
visibilmente confuso.
<<
Di quello che è successo alla festa di Halloween.
>>
<<
Okay, parliamone. Ti ascolto. >>
<<
Per te cos'ha significato quel bacio? >>
<<
Vuoi la verità? >>
<
Sì. >>
<<
Okay, allora ti dirò la verità, senza peli sulla
lingua. >>
<<
Per me non ha significato niente. >>
Simon fa una
breve pausa, poi continua:
<<
Ho fatto un errore a darti un bacio, non sarebbe mai dovuto succedere.
È meglio che rimaniamo solo amici. Mi dispiace di averti
ingannato, non era mia intenzione. >>
Sophie non sa
cosa dire. Di certo non si aspettava che lui dicesse quelle cose. Erano
proprio le parole che lei temeva di sentire. Era sicura che le avrebbe
detto che per lui aveva significato molto, o almeno abbastanza per
iniziare una storia.
<<
Ma mi hai baciato. >>
<<
Lo so, e come ti ho già detto mi dispiace. >>
Sophie lo guarda
talmente male che quasi vorrebbe bruciarlo con gli occhi.
<<
Dai, non reagire così. >> le dice Simon.
<<
E come vuoi che reagisca? Vuoi che faccia finta di niente, ignorando
quello che provo per te? >>
<<
Ma ci conosciamo solo da una settimana. >>
<<
Lo so, ma è bastata per prendermi una terribile cotta per
te. >>
<<
Mi dispiace, non volevo illuderti. >>
<<
Perché? Perché hai cambiato idea? Non capisco.
>> gli chiede lei, pochi secondi dopo.
<<
A dire la verità non lo so neanch’io il. Ho deciso
di essere solo tuo amico e niente di più. Adesso non voglio
avere una storia. Ma se vuoi, possiamo continuare con le lezioni di
nuoto. >>
<<
Sono io che non voglio continuare a fare queste stupide lezioni con te.
Me ne vado. >> esclama Sophie, salendo
dall’acqua e andandosene con la rabbia e la tristezza.
Simon sale e la
raggiunge quando è già nello spogliatoio. Quando
arriva, non c’è nessuno, così va nel
bagno, dove ci sono le doccie e dei lavandini con degli specchi. Lei
è davanti a un lavandino e si sta guardando allo specchio, e
ha la faccia tutta bagnata.
<<
Mi dispiace, Sophie. Come posso fare a spiegartelo? >>
<<
Non mi devi spiegare proprio niente, Simon. Hai cambiato idea, punto e
basta. In fondo era solo un bacio. >> dice Sophie, senza
neanche voltarsi.
<<
Ma io voglio farti capire che mi dispiace tanto. Tu pensi che io mi sia
solo preso gioco di te, ma non è così.
>>
<<
Non ti preoccupare. >>
<<
Lo so che sei ferita più di quanto tu voglia far vedere.
>>
<<
Ti ho detto che non ti devi preoccupare. Sto bene. >>
<<
E con le lezioni di nuoto come farai? >>
<<
Chiederò un altro istruttore. >>
<<
Okay. >>
Una volta uscita
dallo spogliatoio, si dirige verso l’uscita. Arriva dalla
signora davanti all’entrata e le chiede:
<<
Salve. Le volevo chiedere una cosa: è possibile cambiare
l’istruttore di nuoto? >>
<<
Buonasera. Sì, è possibile. Adesso chi
è il suo istruttore? >>
<<
Simon Enders. >>
<<
Okay. Allora dalla prossima volta prenderà il suo posto
l’altro istruttore, anzi istruttrice, visto che è
una donna. >>
<<
Perfetto, meglio ancora. Ma ce ne sono solo due d’istruttori?
>>
<<
Sì. Quante lezioni ha ancora? >>
<<
Quelle di questa settimana. >>
<<
La prossima quando ce l’ha? >>
<<
Domani alle quattro. >>
<<
Okay, allora da domani al posto di Simon verrà Quinn,
l’altra istruttrice. >>
<<
Grazie mille. Arrivederci. >>
<<
Arrivederci. >>
Poco dopo che
Sophie se n’è andata, Simon va dalla signora
all’entrata e le chiede:
<<
Ciao, Mary. Cosa ti ha chiesto quella ragazza? >>
<<
Se poteva cambiare l’istruttore, così da domani
farà lezione con Quinn invece che con te. >>
<<
Lo sapevo. >>
<<
Cos’hai combinato, Simon? >>
<<
Durante la festa di Halloween le ho dato un bacio, ma oggi le ho detto
che volevo restare solo suo amico, così lei si arrabbiata
e… eccomi qui. >>
<<
Per forza che si è arrabbiata. L'hai illusa. Poi non ti
lamentare se vuole cambiare istruttore. >>
<<
Lo so, e mi dispiace di averla illusa. >>
<<
Tieni davvero a quella ragazza? >>
<<
Come amica, certo. >>
<<
Forse si può fare qualcosa. >>
<<
Cosa? >>
Il giorno dopo,
alle 16, Sophie è arrivata in piscina e non vede nessuno,
così va verso l'ultima corsia, si butta in acqua e aspetta.
Dopo circa due minuti arriva Simon che la saluta.
<<
Cosa ci fai tu qui? Non dovrebbe esserci Quinn al posto tuo?
>>
<<
Sì, ma è malata, quindi devi per forza continuare
con me. >>
<<
Stai scherzando, spero? >>
<<
No. >>
<<
Allora, a questo punto, credo che dovrò riunciare alle
lezioni di nuoto. >>
Sophie va verso
la scaletta, ma Simon si mette davanti e la blocca.
<<
Tu non vai da nessuna parte. Continuerai anche questa settimana a fare
lezione con me, che tu lo voglia o no. >>
Sophie sbuffa e
lui la guarda, soddisfatto.
|
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Capitolo 18 *** Te lo prometto, Sophie Eaton ***
18
Te
lo prometto, Sophie Eaton
Siamo al 6
novembre e sono le 18:40, e Sophie è nello spogliatoio
femminile che si sta cambiando per tornare a casa, mentre Simon
è in quello maschile.
Visto che era
l’ultima lezione di nuoto, Sophie e Simon sono rimasti
lì circa 20 minuti in più.
<<
Avanti! >> esclama Sophie, dopo che qualcuno ha bussato
alla porta dello spogliatoio.
<<
Ho finito il deodorante, ne hai un po’? >>
esclama Simon, dopo essere entrato.
<<
Sì. >>
Sophie lo tira
fuori dalla borsa e lo dà a Simon. Lui se lo spruzza e,
ridandoglielo, la ringrazia.
Simon fa per
andarsene, ma all’improvviso si ferma, si gira e le chiede:
<<
Dopo oggi non ci vedremo più, vero? >>
<<
Sei tu che hai cambiato idea, non io. >>
<<
E se ti scrivero su Facebook? O se ci incontreremo? Cosa farai?
>>
<<
Non lo so. Probabilmente farò finta di non conoscerti.
>>
<<
Sei ancora arrabbiata con me? >>
<<
Tu cosa pensi? È ovvio che sono ancora arrabbiata con te.
Dopo che mi hai illusa dandomi quel bacio, come credi che debba
comportarmi? >>
<<
Sei arrabbiata da arrivare ad odiarmi? >>
<<
Forse no, non ti odio, ma non ci manca molto. >>
<<
Mi dispiace così tanto di averti illusa, non volevo
assolutamente farti soffrire. Io ci tengo a te, Sophie, più
di quanto tu possa immaginare. >> le dice Simon.
<<
E allora perché l’hai fatto? Perché?
Perché mi hai dato quel bacio? Pensavo di piacerti, ma
evidentemente mi sbagliavo. Mi sono fatta queste domande
così tante volte, ormai. >>
<<
Non lo so perché l’ho fatto. Come vorrei non
averti dato quel bacio, come vorrei non averti illusa. >>
<<
Beh, ormai il danno è già stato fatto.
>>
<<
Già. >>
Sophie lo
guarda, come disperata.
<<
Non c'è nessuna speranza che tu possa cambiare idea?
>>
<<
Per il momento no, ma non si può mai sapere. >>
<<
Posso farti una domanda? >>
<<
Sì. >>
<<
Con quante ragazze sei stato? In tutte e due i sensi. >>
<<
Preferisco non parlarne. >>
<<
Perchè? Perché non vuoi mai parlare del tuo
passato sentimentale? Ogni volta che tocco quest'argomento, cambi
discorso o non rispondi. >>
<<
Ti ho detto che non voglio parlarne. >>
Sophie va verso
la porta, la chiude e dopo dice:
<<
Finché non mi risponderai, non ti farò uscire da
qui. >>
<<
Non voglio parlare delle mie storie con le altre ragazze.
>> taglia corto lui.
<<
Perché? Spiegami almeno il perché.
>>
<<
Non c’è un motivo, non voglio e basta. In fondo
è come se noi due fossimo degli estranei. >>
<<
Non siamo degli estranei. Ci conosciamo, anche se non benissimo.
Abbiamo un sacco di tempo per quello. >>
<<
Dai, fammi uscire. >>
<<
No! Forse è proprio per questo che non vuoi avere una storia
con me. So di piacerti, altrimenti non mi avresti mai baciata. Nessun
ragazzo mi aveva mai chiesto se poteva darmi un bacio, ed è
proprio questo che mi ha colpito. >> afferma Sophie,
più determinata che mai.
<<
Ti sbagli, Sophie, non è per questo motivo che non voglio
stare con te. >>
Sophie non dice
niente per alcuni secondi, mentre guarda Simon.
<<
Tu mi piaci da morire, Simon. Sei esattamente il tipo di ragazzo che
stavo cercando. >>
<<
Sono contento di essere questo per te. >>
<<
Posso almeno provare ad indovinare? >>
<<
Prova. >>
<<
Non vuoi parlare del tuo passato, perché sei uscito da poco
da una storia importante? >>
<<
Anche, ma non è il vero motivo. >>
<<
Ti prometto che non lo dirò a nessuno, nemmeno a mia
sorella. Dai, apriti con me, per favore. >> insiste
Sophie.
<<
Okay. >> dice Simon, arrendendosi finalmente.
Sophie gli
sorride e Simon fa un respiro profondo, poi inizia a raccontare:
<<
Sembra ieri che la stringevo tra le mie braccia. Era così
bella, ma allo stesso tempo anche così semplice. Aveva la
mia stessa età, bionda, con gli occhi azzurri, cristallini,
ed era anche piuttosto alta e magra. Era semplicemente perfetta.
Sembrava un angelo caduto dal cielo. Ci siamo conosciuti a scuola ed
è stata il mio primo vero amore. Avevamo diciotto anni ed
eravamo all'ultimo anno di liceo. Siamo stati insieme più di
un anno, e poi… è successo. È successo
tutto così in fretta. Mi manca terribilmente, giorno e
notte. A volte mi capita ancora di sentire il suo profumo. Si chiamava
Danielle. >>
Cominciano a
scendere alcune lacrime sul viso di Simon, ma continua a raccontare:
<<
I carabinieri mi hanno telefonato a notte fonda dicendomi che una
ragazza di nome Danielle Evans era morta a causa di un incidente
stradale. Era in macchina con la sua famiglia e sono tutti morti: suo
padre, sua madre, suo fratello più piccolo… e
lei. Non ho né mangiato né dormito per settimane.
Pensavo che non mi sarei mai più ripreso. Dopo di lei ho
avuto solo storielle di sesso, ma niente di più,
finché non sei arrivata tu. Ho capito subito che con te era
diverso. Tu mi piaci veramente, Sophie, ed è proprio per
questo che non voglio avere una storia con te. Ho paura che succeda
ancora, ho paura di soffrire ancora. Sono stato troppo male per soffire
di nuovo. Ora capisci perché non ne volevo parlare?
>>
<<
Sì. >> dice semplicemente Sophie.
<<
Mi dispiace, non pensavo che avessi subito un trauma così
grave. >>
<<
Non ti preoccupare. In fondo mi fa bene sfogarmi con qualcuno, oltre
allo psicologo. >> dice lui, continuando a piangere.
Sophie lo
abbraccia, e lui dice:
<<
Grazie. >>
<<
Di niente. >>
Simon si stacca
di Sophie, continuando a piangere. La guarda e dice:
<<
Sei bellissima, Sophie. Un po’ mi ricordi lei. Aveva la tua
stessa passione per il ballo. Viveva per quello. >>
Sophie gli
sorride, poi gli chiede:
<<
Vuoi far piangere anche me? >>
<<
No. >>
<<
Dai, adesso puoi uscire. >>
Sophie cerca di
aprire la porta, ma non ci riesce.
<<
Perché non si apre? >>
<<
Non lo so. >>
<<
Che ore sono? >> chiede Simon, asciugandosi le lacrime.
<<
Guardaci. Il mio cellulare è nella borsa. >>
Simon raggiunge
la panca con sopra la borsa, tira fuori il cellulare di Sophie, guarda
l’ora e dice:
<<
Sono le sette e cinque! La piscina chiude alle sette. >>
<<
Come alle sette? Tutte le piscine chiudono alle sette e mezzo.
>>
<<
Sì, ma d’estate. >>
<<
Ah, già. >>
<<
E adesso come facciamo? >>
<<
Cosa vorresti fare? Rimaniamo qui e aspettiamo che domani mattina apra.
>> risponde Sophie.
<<
No, io non rimango in questo spogliatoio fino a domani mattina.
>>
< Allora
prova ad aprire la porta. >>
Simon va verso
la porta e cerca di sfondarla, ma senza risultato.
<<
Rassegnati, dobbiamo stare qui. >> gli dice Sophie.
<<
Mi sta venendo un gran caldo. >> afferma Simon, facendo
dei respiri molto veloci e brevi.
<<
Che c’è? Che hai? >> gli chiede
Sophie, preoccupata.
Simon,
toccandosi il collo preoccupato, dice:
<<
Non respiro! Sophie, non respiro! >>
<<
Stai calmo! Devi solo stare calmo. Ma non è che soffri di
claustrofobia? >>
<<
Sì. >>
<<
Come sì? >>
Sophie
è preoccupata e non sa bene cosa fare.
<<
Respira, respira. Prova a respirare. >>
Sophie fa dei
respiri e intanto dice:
<<
Guarda me. Guarda come faccio io. >>
<<
Okay. >>
Simon
è riuscito a calmarsi e anche a respirare, così
Sophie gli chiede:
<<
Come stai? >>
<<
Meglio. >>
<<
Meno male. Mi hai fatto prendere un colpo. >>
<<
Sto sudando. Ma che caldo c'è qui dentro? >>
<<
In effetti è piuttosto caldo. >>
<<
Piuttosto caldo? Si muore. >>
<<
Allora togliti la maglia. >>
Simon si toglie
la maglietta e la appoggia sulla panca.
<<
Tu non hai caldo? >> le chiede Simon, notando Sophie che
lo guarda.
<<
Non più di tanto. >>
Un’ora
dopo Simon è sdraiato sulla panca, mentre Sophie
è seduta per terra, con la testa appoggiata alla panca.
<<
Che ora sono? >>
Sophie guarda
dal cellulare l’ora e dice:
<<
Le otto. E, tra parentesi, qui non c’è nemmeno un
accenno di segnale. >>
<<
Perfetto. Di male in peggio. >>
<<
Sto cominciando a sentire caldo anch’io. >>
Sophie si toglie
la maglia e rimane in reggiseno. Simon la guarda, così lei
gli chiede:
<<
Ti dà fastidio se rimango in reggiseno? >>
<<
No no. >>
Dopo cinque
minuti, Sophie si alza e va verso la porta.
<<
Che fai? >> le chiede Simon.
<<
Cerco di sfondare o aprire in qualche modo questa maledetta porta.
>>
<<
Se non ce l’ho fatta io, tu non hai speranze. >>
<<
Tentar non nuoce. >>
Sophie prova a
sfondare la porta e dopo dice:
<<
E se la sfondassimo con una panca? >>
<<
Vorresti togliere dal muro una panca? Provaci, voglio vedere se ci
riesci. >>
Sophie ritorna
dalla panca e prova a staccarla dal muro.
<<
Piantala, non ce la farai mai. >> le dice Simon.
Sophie continua
a provare, poi esclama:<
<<
Dai, dammi una mano, invece di dire che non ce la farò mai.
>>
Simon
dà una mano a Sophie, ma la panca è troppo
attaccata al muro. Dopo ritorna dalla porta e prova ancora a sfondarla.
Guarda Simon e dice:
<<
Dai, vieni a darmi una mano. >>
Simon raggiunge
Sophie e la aiuta a sfondare la porta. Provano e riprovano e finalmente
ce la fanno. Una volta riusciti a uscire, vanno dritti in piscina.
Arrivati, si buttano subito.
<<
Pensavo di morirci dentro quello spogliatoio. >> dice
Simon.
<<
Non ci credo che siamo riusciti a sfondare la porta. >>
<<
Neanch’io. >>
Sophie nuota
fino ad arrivare al bordo della piscina. Lì appoggia le
braccia e la testa su di esse.
<<
Si sta così bene in acqua, al fresco. >>
afferma lei.
<<
Già. >> concorda Simon, raggiungendola.
Sophie sta in
silenzio per un po’, così Simon le chiede:
<<
A cosa stai pensando? >>
<<
Al fatto che non voglio perderti. >>
<<
Credo di essermi innamorata di te. >> aggiunge,
voltandosi verso di lui.
<<
Non mi perderai, Sophie. >>
<<
E cosa ti fa pensare che non ti perderò? >>
<<
Tu non mi perderai, perché io ti starò vicino,
sempre e comunque. >>
Sophie gli
sorride, poi lo ringrazia.
Si guardano per
alcuni secondi, poi Sophie dice:
<<
Sai, l’ora che abbiamo passato dentro lo spogliatoio
è stata il momento più bello della mia vita,
nonostante tutto. >>
Simon le
sorride, poi le chiede:
<<
Posso farti una domanda un po’ personale? >>
<<
Sì. >>
<<
Con quanti ragazzi sei stata? >>
<<
Due, ma non ci ho mai fatto sesso. >>
<<
Ah. >>
<<
Cos'era quel “ah”? >>
<<
Niente. >>
<<
No, qualcosa era. Ti dà fastidio che non ho mai fatto sesso,
lo so. >>
<<
No. Anzi, mi rende molto felice, perché so che sei una brava
ragazza. Ma l'avevo già capito senza saperlo.
>>
<<
Sicuro? >>
<<
Sì. >>
<<
Perché mi guardi così? >>
<<
Sai qual è stata la prima cosa che mi ha colpito di te?
>>
<<
No. Quale? >>
<<
Il tuo modo di fare. Così dolce, così tranquillo.
Sei una persona estramemente dolce, Sophie. Ed io adoro tutto questo.
>>
<<
Grazie. Non me l’aveva mai detto nessuno. >>
Simon la guarda,
e sa che guardandola prova qualcosa, qualcosa che riesce a riconoscere.
<<
Smettila di guardarmi così. >>
Simon si
avvicina al suo viso e le dà un bacio.
Dopo il bacio
Sophie guarda Simon un po’ confusa.
<<
E questo? Cosa significa questo? >>
<<
Significa che ho voluto baciarti. >>
Sophie sale
dall'acqua e si siede a bordo piscina, con i piedi nell'acqua, e Simon
fa lo stesso.
<<
Tu non puoi darmi un bacio e poi dirmi che non vuoi stare con me, e poi
baciarmi un’altra volta. Non ci capisco più
niente. >>
<<
Ora ti schiarisco io le idee. >>
Simon la
ribacia, ma stavolta con più passione. Pian piano, mentre si
baciano, si sdraiano.
<<
Promettimi che non mi ingannerai un’altra volta.
>>
<<
Te lo prometto, Sophie Eaton. >>
<<
Promettimi che mi amerai come io amo te. >>
<<
Allora mi ami? Non lo credi soltanto. >>
<<
Sì, ti amo. Sono sicura di amarti. >>
Simon la bacia
di nuovo e un attimo dopo si stacca da lei, si avvicina a un orecchio e
le sussurra:
<<
Ti amo anch’io. >>
Simon la
ribacia, poi inizia a baciarle il collo, fino ad arrivare al seno.
Sophie lo guarda
e poco dopo anche lui la guarda, e le chiede:
<<
Che c’è? Stai bene? >>
<<
Sì. >>
Sophie cerca di
tirarsi su, così lui si mette a sedere e lei, una volta
seduta, mentre si guardano, si toglie il reggiseno.
Simon le sorride
e lei gli dice:
<<
Voglio fare l’amore con te, Simon. >>
<<
Sei sicura? >>
<<
Sì. >>
Simon le sorride
un’altra volta e dopo continua a baciarla.
La mattina dopo,
sabato 7 novembre, quando aprono la piscina, alle nove, finalmente
Simon e Sophie escono.
Quando Sophie
arriva a casa, non sente nessun rumore, così cerca di fare
il più piano possibile. Va subito al piano di sopra, in
camera della sorella. Ronnie sta ancora dormendo, e una volta vicina al
letto, a voce bassa, la chiama.
<<
Che c’è? >>
<<
Non immaginerai mai cosa mi è successo. >> le
dice Sophie, tutta contenta.
<<
Sophie, vattene, lasciami dormire. >>
<<
Okay, ma ti dico solamente una cosa: io e Simon abbiamo fatto
l’amore in piscina. >>
Ronnie alza la
testa, spalanca gli occhi ed esclama:
<<
Cosa? >>
<<
Allora vedi che t’interessa? >>
Sophie, si
dirige verso la porta, e saluta la sorella.
<<
No no, ora tu vieni qui e mi racconti tutto. >> esclama
Ronnie, tirandosi su a sedere.
Sophie ritorna
dalla sorella e si siede accanto a lei.
<<
Dai, raccontami tutto. >> insiste Ronnie.
<<
Okay. >>
Sophie inizia a
raccontare tutto alla sorella, per filo e per segno, e con tutti i
dettagli.
<<
Quindi… com’è stato? >>
<<
Bellissimo. Non so spiegarti le emozioni che ho provato, ma posso dirti
che mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto.
>>
<<
Sono stracontenta per te, sorellina. >> dice Ronnie,
abbracciandola.
<<
Grazie, Ronnie. >>
<<
Quindi adesso state insieme? >>
<<
Sì, e ci amiamo. Lo so che forse ti sembrerà
strano, visto che ci conosciamo da pochissimo tempo, ma è
così e basta. È successo, e ne sono felice.
>> risponde Sophie, staccandosi da Ronnie.
<<
Te l'avevo detto che sarebbe arrivato il momento di aver un altro
ragazzo e di farlo con lui per la prima volta. >>
<<
Mi ricordo quando me l'hai detto al camp, quest'estate. >>
Ronnie le
sorride, e Sophie le chiede :
<<
Posso farti una domanda?”
<<
Sì. >>
<<
Quando l’hai fatto la prima volta, l’hai detto alla
mamma? >>
<<
Sì, anche se non subito. Io e lei siamo sempre state molto
legate, e quindi le dicevo tutto. >>
<<
Credi che glielo debba dire anch’io? >>
<<
Fai come credi, sorellina. Sappi comunque che la mamma non si
arrabbierà. Lei è compresiva, lo è
sempre stata. >>
<<
Allora credo proprio che glielo dirò, dopo averle spiegato
perché non sono rientrata stanotte. >>
<<
Esatto, sarà meglio che glielo spieghi, altrimenti ti
metterà in punizione. >>
|
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Capitolo 19 *** Un argomento delicato ***
19
Un argomento
delicato
Il giorno
stesso, verso le 19 passate, le gemelle si stanno preparando per uscire
con i loro fidanzati, e sono ognuna nella propria camera. Sophie
uscirà con Simon, che la porterà a cena in un
ristorante, mentre Ronnie andrà al cinema con Matt.
Simon e Sophie
arrivano al ristorante con la macchina di lui. Una volta parcheggiato,
lui scende dall’auto e apre la portiera A Sophie. Le porge
una mano, lei l’afferra e scende.
Dentro il
ristorante, al loro tavolo, Sophie e Simon stanno guardando il menu.
<<
Ma qui è tutto carissimo. Sei sicuro di poterti mettere
tutto questo lusso? >> esclama Sophie.
<<
Sì, non ti preoccupare. La nostra prima uscita voglio che
sia speciale, e poi con tutto quello che ti ho fatto passare
è il minimo che potessi fare. >>
<<
Sei un tesoro, Simon. >>
<<
Grazie. >> dice lui, sorridendole.
<<
Spero che mia sorella si diverta con Simon. >> salta su
Ronnie, prima che inizi il film.
<<
Vedrai che si divertirà. >>
<<
Lo spero tanto. Le voglio un bene dell’anima. >>
<<
Anche a me sarebbe piaciuto avere un fratello. >>
<<
Ma è come se io fossi stata figlia unica. >>
<<
In effetti. >>
<<
Ancora non ci credo di essere qui con te. >> dice Sophie,
al ristorante.
<<
Neanch’io, a dire la verità. Era un bel
po’ che non cenavo con una ragazza. E poi tu sei speciale,
non sei come tutte le altre. >>
Sophie gli
sorride, poi lo ringrazia.
Simon allunga il
braccio sul tavolo e porge la mano a Sophie. Lei gliela stringe e si
sorridono.
<<
Da quest’estate la mia vita è cambiata
completamente: ho ritrovato mia sorella e… ho conosciuto te.
Non potrei chiedere di meglio. Ora come ora credo di essere la persona
più felice del mondo. >> confessa Sophie.
<<
Anche la mia è cambiata da quando ti ho conosciuta. Prima
gli unici contatti che avevo con le ragazze, erano sessuali, mentre
adesso, da quando sei entrata nella mia vita, mi sento una persona
nuova. So di poter amare ancora qualcuno, come ho amato Danielle.
>>
<<
sono contenta di essere io quel qualcuno, ne sono veramente onorata.
Con tutto quello che hai passato, ti fa solo bene. >>
<<
Sì, non può che farmi bene. >>
<<
Ti amo, Sophie. >>
<<
Ti amo anch’io, Simon. >>
Simon si sporge
verso Sophie, lei verso di lui e si danno un bacio. Dopo lui tira fuori
dalla tasca un cofanetto e dice:
<<
Proprio perché ti amo, ho preso questi. >>
Apre il
cofanetto e dentro ci sono due fedine.
Le mostra a
Sophie e lei gli chiede:
<<
Ma sono due fedine? >>
<<
Sì. >>
Simon prende
quella più piccola e dice:
<<
Dammi la mano sinistra. >>
Sophie gli porge
la mano sinistra e lui le mette la fedina nel dito anulare, poi lei fa
lo stesso con lui.
Durante
l’intervallo, a metà del film, Ronnie va in bagno
e anche Matt. Ovviamente in quello delle donne c’è
fila, come sempre del resto. Finalmente Ronnie riesce a entrare nel
bagno. Quando ha finito, Matt è fuori ad aspettarla.
<<
Che ci fai qui? >>
<<
Ti aspettavo. >>
<<
Ah. Adesso possiamo andare. >>
Ronnie sposta la
tenda che divide i bagni dalla sala cinema, ma prima che avanzi, Matt
la prende e la bacia.
Si appoggiano al
muro e continuano a baciarsi, decidendo poi di andare nel bagno degli
uomini.
Verso le 22
passate, Sophie e Simon sono usciti da poco dal ristorante e stanno
passeggiando mano nella mano.
<<
Posso farti una domanda? >> le chiede Simon.
<<
Sì. >>
<<
Ti va di parlare di quello che è successo ieri?
>>
<<
Intendi del… sesso? >>
<<
Sì, proprio di quello. >>
<<
Se dobbiamo proprio, va bene, parliamone. >>
<<
Mi sorge spontanea una domanda… ti è piaciuto?
>>
<<
Non mi sento molto a mio agio a parlarne. >>
<<
Perché? >>
<<
Perché per me era la prima volta e mi sento molto
imbarazzata. >>
<<
È normale che tu sia imbarazzata, Sophie, ma con me ne puoi
parlare tranquillamente. >>
<<
Okay. >>
Alcuni secondi
di silenzio, poi Sophie gli chiede:
<<
Quindi vuoi sapere se mi è piaciuto? >>
<<
Sì, esatto, e magari anche come sono stato. >>
Sophie gli
sorride, poi risponde:
<<
Sì, mi è piaciuto, eccome se mi è
piaciuto. E tu sei stato… fantastico. Mi hai fatto sentire
perfettamente a mio agio. >>
<<
Grazie, per me è un sollievo sentirtelo dire.
>>
<<
Adesso mi sento molto meglio. >> aggiunge.
Più
tardi, a casa di Simon, lui e Sophie sono in camera e si stanno
baciando sul letto. Mentre Simon la bacia, le tocca le cosce, e lei
capisce che lui vuole andare oltre, così lo ferma e dice:
<<
No, Simon, no. Fermati. >>
<<
Simon! >>
<<
Cosa c’è che non va? >>
<<
Niente. Tu sei semplicemente perfetto, e sono contentissima di stare
insieme a te, ma non voglio farlo adesso. Voglio aspettare un
po’ per farlo la seconda volta. >>
<<
Perché? La prima volta l’abbiamo fatto
così in fretta, perché aspettare ancora per la
seconda volta? >>
<<
Perché voglio che sia speciale come la prima.
>>
<<
Okay. >>
<<
Scusa. >>
<<
Non fa niente. In fondo ci sono tante altre cose che possiamo fare.
>>
|
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Capitolo 20 *** Una brutta notizia ***
20
Una brutta notizia
La mattina del
giorno dopo, verso le 10:30, le gemelle stanno ancora dormendo, ognuna
nella propria stanza.
La prima a
svegliarsi è Sophie, come sempre. Arriva in cucina e
c’è sua mamma, che vedendola le dice:
<<
Buongiorno, tesoro. >>
<<
Buongiorno, mamma. >>
<<
Com’è andata ieri sera con Simon? >>
<<
Benissimo. >>
<<
Guarda. >> aggiunge, mostrando la fedina che ha nella
mano sinistra.
<<
Wow, vi siete scambiati le fedine. Allora è una cosa seria?
>>
<<
Sì, lo è. >>
<<
Posso farti una domanda? >>
<<
Immagino già quale sia. >>
<<
E io credo d’immaginare già la risposta.
>>
<<
Tu cosa credi, mamma? >>
<<
Credo che tu sia grande abbastanza per capire
cos’è giusto e cos’è
sbagliato, e se hai ritenuto giusto fare l’amore con il tuo
ragazzo, allora vuol dire che è giusto. >>
<<
Grazie. >>
<<
Quindi vuol dire che l’hai fatto? >>
Sophie fa cenno
di sì con la testa, e la signora Eaton le chiede:
<<
E come ti è sembrato? >>
<<
Bellissimo, però non entrerò nei dettagli con te.
>>
<<
Certo, non ce n’è bisogno, tesoro. Sono contenta
per te, comunque. Sono contenta che tu abbia trovato un ragazzo
d’amare e che ti ama. Vorrei poter conoscere questo Simon.
>>
<<
Un giorno lo conoscerai. >>
<<
Okay. Quando sarai pronta a farmelo conoscere, io ne sarò
felicissima. >>
Circa cinque
minuti dopo arriva Ronnie, che si è appena svegliata.
<<
Buongiorno, sorellina. >>
<<
Ciao. >>
<<
Invece a te com’è andata ieri sera? Vi siete
divertite te, Kat e Melody al cinema? >>
<<
Sì, molto. Il film è stato carino.
>>
Ronnie non ha
raccontato di Matt a sua madre, ovviamente, e le ha detto che
è andata al cinema con le sue amiche invece che con lui.
<<
Bene. >>
La signora Eaton
si volta verso i fornelli e continua a fare quello che stavo facendo
prima che arrivasse Ronnie.
<<
Kat? Melody? La mamma non sa di te e Matt? >> le sussurra
Sophie.
<<
No, ovvio che no, e non deve saperlo. Non credo che approverebbe.
>>
<<
No, ovvio che non approverebbe, visto che lui ha ventisei anni.
>>
<<
Shh… >> dice Ronnie, mettendosi
l’indice davanti alla bocca.
Poco prima
dell’ora di pranzo, le gemelle sono nella stanza accanto a
quella di Ronnie, dove c’è il piano, la tv e il
divano.
<<
Prima o poi dovrai dirlo alla mamma. >> le ricorda Sophie.
<<
Cosa? >>
<<
Che stai con Matt. >>
<<
No, non necessariamente. >>
<<
Prima o poi lo verrà a scoprire. >>
<<
No, se nessuno glielo dirà. Perché tu non glielo
dirai, vero? >>
<<
No, certo non glielo dirò. >>
<<
Promesso? >>
<<
Promesso. >>
Alle 13 la
signora Eaton sale al piano di sopra ed entra nella stanza dove si
trovano le figlie.
<<
Ragazze, vi devo dare una brutta notizia. >>
Ronnie e Sophie
si voltano, preoccupate, e quest'ultima chiede:
<<
Cos'è successo? >>
<<
La mamma di Ginny… ha avuto un incidente... ed è
morta. >>
Sophie,
dispiaciuta, si porta una mano alla bocca, mentre Ronnie esclama:
<<
Non ho mai conosciuto Ginny e tanto meno sua madre, ma credo che adesso
Ginny si senta a pezzi. >>
<<
Sicuramente. >>
<<
Per il momento vostro padre è andato a casa della piccola
Ginny per starle vicino, ma starà lì per una o
due settimane, non di più, e poi tornerà a New
York, alla sua vita di sempre. >> spiega la signora Eaton.
<<
E Ginny? Dopo con chi vivrà? >> chiede Sophie.
<<
È proprio quello il problema. Sia i nonni materni che quelli
paterni sono morti, e vostro padre non può occuparsi di lei,
essendo al lavoro dalla mattina alla sera, e quindi lei non sa con chi
vivere. >>
<<
Poverina. Mi dispiace per lei. >>
<<
Per evitare di mandarla in un orfanotrofio, avevo pensato…
che una volta che vostro padre tornerà a New York, potrebbe
venire a vivere qui con noi. Casa nostra è grande e potrebbe
frequentare la vostra scuola, o anche un’altra. Che ne
pensate, ragazze? >>
Ronnie e Sophie
si prendono alcuni secondi per pensarci, poi quest’ultima
dice:
<<
A me va bene. In fondo a me e a Ronnie sarebbe piaciuto conoscerla.
>>
<<
Sì, è vero. Sono d'accordo con Sophie.
>>
<<
Okay. >>
<<
Comunque potete venire giù, è pronto da mangiare.
>> aggiunge.
<<
Arriviamo subito. >> dice Sophie.
<<
Così conosceremo Ginny... >> salta su Sophie.
<<
Già. Però non penso che sarà molto
contenta di cambiare città. >>
<<
Lo penso anch'io. >>
|
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Capitolo 21 *** Un arrivo improvviso ***
21
Un arrivo improvviso
È
giovedì 19 novembre, il giorno in cui Ginny si trasferisce a
Los Angeles.
Verso le 13:15,
le gemelle arrivano a casa.
<<
Mamma, siamo a casa! >> esclama Ronnie.
<<
Mamma? >> chiama Sophie.
La signora Eaton
arriva con accanto Ginny, e le saluta.
Le gemelle sono
un po' sorprese. Ginny sarebbe dovuta arrivare nel tardo pomeriggio, ma
evidentemente c'è stato un cambio di programma.
Sophie fa un
passo avanti, e, porgendo la mano a Ginny, dice:
<<
Piacere, Sophie. >>
<<
Ginny. >> dice lei, stringendogliela.
Anche Ronnie fa
un passo avanti, e, porgendo la mano a Ginny, si presenta.
Ginny le stringe
la mano e dice:
<<
Piacere. >>
<<
Ginny, loro sono Ronnie e Sophie, le tue sorellastre. >>
afferma la signora Eaton.
Ginny
è un po’ imbarazzata, non sa bene cosa dire.
<<
Quando sei arrivata? >> le chiede Sophie.
<<
Circa un’ora fa. >>
<<
Come ti senti? >> le chiede invece Ronnie.
<<
Come vuoi che mi senta? >> esclama Ginny, in tono
piuttosto acido.
<<
Scusami, domanda stupida. >>
Per pochi
secondi nessuno dice niente, poi Sophie salta su, chiedendo:
<<
Nostra madre ti ha già fatto vedere la tua camera?
>>
<<
No. >>
<<
Vieni, ti mostro quelle degli ospiti. Puoi scegliere quella che
più ti piace. >>
Sophie, seguita
da Ginny, si avvia verso le scale per andare al piano di sopra.
<<
Non sarebbe dovuta arrivare nel tardo pomeriggio? >>
chiede Ronnie a sua madre.
<<
Sì, ma c’è stato un cambiamento di
programma ed è arrivata prima. >>
<<
Potevi anche avvertirci, però. >>
<<
Ho preferito dirvelo quando sareste arrivate a casa da scuola.
>>
<<
Non credo di starle molto simpatica. Hai sentito come mi ha risposto
poco fa, quando le ho fatto quella domanda? >>
<<
Sì, ho sentito. È normale che sia scontrosa con
voi e con me, non ci conosce e sua mamma è morta da poco.
Vedrai che con il tempo sarà più gentile nei
nostri confronti. >>
<<
Speriamo. >>
<<
Ne sono certa, tesoro. >>
Intanto, al
piano di sopra, Sophie sta mostrando a Ginny le camere degli ospiti.
Poco dopo arriva la mamma delle gemelle, che le chiede:
<<
Allora, hai scelto la tua stanza, Ginny? >>
<<
Sì. >>
<<
Quella. >> aggiunge, indicandola.
Nel primo
pomeriggio le gemelle sono ognuno nella propria stanza, e Ginny
è nella sua che sta ancora sistemando le sue cose. A un
certo punto la mamma delle gemelle entra nella camera di Ronnie, e
chiede:
<<
Dov’è Ginny? >>
<<
Credo in camera sua. Perché? >>
<<
Tu e Sophie potreste farle compagnia. Potreste iniziare a conoscervi
meglio. >>
<<
Ma se lei non vuole parlare con nessuno ed è sempre
scontrosa. >> esclama Ronnie.
<<
Ma voi provateci lo stesso. Dai, vai da tua sorella e dopo andate in
camera di Ginny. >>
<<
Okay. >>
<<
Hey, Sophie! La mamma mi ha detto di andare in camera di Ginny e
incominciare a conoscerla. >> esclama Ronnie, dopo essere
entrata in camera di sua sorella.
<<
Perché? Lei non vuole parlare con nessuno. >>
<<
È quello che ho detto anch’io, ma la mamma ha
detto di provarci lo stesso. >>
<<
Beh, però non possiamo biasimarla. Sua madre è
morta da poco, è normale che reagisca così.
>>
<<
Già. >>
<<
Dai, andiamo. >>
Le gemelle
arrivano davanti alla stanza di Ginny. Sulla soglia della porta, Sophie
bussa e chiede:
<<
Possiamo entrare? >>
<<
Sì. >>
Entrano e si
siedono sul letto.
<<
Che fai di bello? >> chiede Sophie.
<<
Metto a posto le mie cose. Ormai ho quasi finito. >>
Sophie
dà uno sguardo alla camera, con le cose portate da Ginny, ed
esclama:
<<
Bel computer. >>
<<
Grazie. >>
<<
Vuoi venire a vedere le nostre camere? >> chiede Ronnie.
<<
No. >>
<<
O-kay. >>
<<
Hai già guardato le scuole superiori di Los Angeles?
>> le chiede Sophie.
<<
No, ancora no. >>
<<
Se vuoi potremmo darci un’occhiata insieme. Ronnie ed io
frequentiamo la Malibu high, è un'ottima scuola.
>>
<<
Grazie dell'offerta, ma non m'interessa. Ora, per favore, potreste
lasciarmi sola? E quando uscite, chiudete la porta. >>
esclama lei.
Ronnie e Sophie
si guardano, senza sapere cos’altro fare.
<<
D'accordo, ce ne andiamo. >> dice Ronnie.
Le gemelle
escono, chiudono la porta della camera della sorellastra.
<<
È proprio maleducata. Come si fa a parlare con lei?
È impossibile. >> salta su Sophie.
<<
Già. Noi abbiamo fatto di tutto per essere gentili con lei,
ma lei si rifiuta di essere gentile. Io ci rinuncio. >>
<<
Anch’io. >>
Le gemelle
scendono al piano di sotto per andare a parlare con la loro madre, e
Ronnie esclama:
<<
Quella ragazzina è impossibile! >>
<<
Chi? >> chiede la signora Eaton.
<<
Ginny. >> risponde Sophie.
<<
Perché? Cos’è successo? >>
<<
Siamo andate in camera sua e le abbiamo chiesto se voleva vedere le
nostre camere… >> inizia a dire Ronnie.
<<
E ha risposto di no. >> conclude Sophie.
<<
Poi le abbiamo chiesto se voleva dare un’occhiata alle scuole
della città… >> dice Ronnie.
<<
E ha detto che non era interessata, e dopo ci ha mandate fuori.
>> aggiunge Sophie.
<<
È troppo maleducata. >> esclama Ronnie.
<<
Sì, mamma, noi ci abbiamo provato, ma senza risultato.
>>
<<
Basta avere pazienza e vedrete che sarà più
gentile. Probabilmente reagisce così per il fatto della
morte della madre. >>
<<
Aspetteremo. >> afferma Ronnie.
<<
Speriamo che conti aspettare, però. >> afferma
Sophie.
<<
Conterà. >>
Il giorno dopo,
a scuola, le gemelle stanno parlando con Kat e Melody, già
informate dell'arrivo di Ginny.
<<
Allora, com'è andato il primo impatto con Ginny?
>> chiede Kat.
<<
Vuoi davvero saperlo? >> le chiede Ronnie.
<<
Perché? È stato così tanto brutto?
>>
<<
Brutto è dire poco. Io direi orribile, penoso e aggettivi
simili. È scontrosa con noi e con nostra madre. Tu cerchi di
essere gentile, ma senza ottenere risultati. >> esclama
Sophie, parlando a raffica.
<<
Credo che non ci andremo mai d’accordo. >> dice
Ronnie.
<<
E vostra madre cosa dice? >> domanda Melody.
<<
Dice che con il tempo sarà più gentile, ma io la
vedo dura sinceramente. >> risponde Ronnie.
<<
Anch’io. >> concorda Sophie. >>
<<
E quindi cosa pensate di fare? >> domanda Kat.
<<
Non ne abbiamo la minima idea. >> risponde Ronnie.
Alcuni secondi
di silenzio, poi Kat interviene dicendo:
<<
Perché non date una festa a casa vostra domani sera?
Così Ginny avrà la possibilità di
conoscere delle persone. >>
<<
Si potrebbe fare, ma non so se servirà. >>
risponde Ronnie.
<<
Tentar non nuoce. >> dice Melody.
<<
Che ne dici, Sophie? >> chiede Ronnie.
<<
Per me va bene. >>
<<
E allora festa sia! >>
|
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Capitolo 22 *** Una festa per Ginny ***
22
Una festa per Ginny
Il giorno dopo,
sabato 21 novembre, Ronnie e Sophie hanno organizzato una festa per
Ginny.
Alcuni minuti
prima delle 22, le gemelle bussano alla porta di Ginny, che chiede chi
è.
<<
Siamo noi, Ginny! >> risponde Sophie.
<<
Cosa volete? >>
<<
Vogliamo solo sapere se sei pronta. >>
<<
Sì, tempo d’infilarmi le scarpe e sono pronta.
>>
<<
Okay, ci vediamo di sotto allora. >> esclama Ronnie.
Mentre le
gemelle scendono al piano di sotto, Sophie esclama:
<<
Mi sa che quella ragazza non ha proprio speranza di migliore il suo
comportamento. >>
<<
Concordo. >>
Durante la
festa, Ginny va in camera sua, ma quando apre la porta, trova un
ragazzo sdraiato sul suo letto. Il ragazzo si volta verso la porta e,
alzandosi dal letto, dice:
<<
Oh, scusa. Immagino che questa sia la tua camera? >>
<<
Immagini bene. >>
<<
Me ne vado subito. >> dice lui, raggiungendo la porta.
A un certo punto
si ferma, si volta verso Ginny, e le dice:
<<
Comunque, io sono Kevin. >>
<<
Ginny. >>
<<
Allora ciao. >> le dice lui, sorridendole.
Kevin si avvia
verso la porta, ma prima che esca dalla stanza, Ginny dice:
<<
Se vuoi, puoi anche rimanere. >>
Kevin si ferma e
si volta verso di lei, dicendole:
<<
Allora rimango. >>
Si siedono sul
letto e cominciano a parlare.
<<
Quindi questa è casa tua? >>
<<
Sì, da due giorni. >>
<<
Ah, allora è la tua nuova casa? >>
<<
Sì. >>
<<
E con chi vivi? >>
<<
Con le mie due sorellastre gemelle e la loro madre. È una
lunga storia che preferisco non raccontarti, è troppo
personale. >>
<<
Okay, allora non te la chiederò. >>
<<
Grazie. >>
<<
Dove vai a scuola? >>
<<
Per il momento in nessuna, devo ancora iscrivermi. >>
<<
Ma se siamo verso la fine di novembre, la scuola è iniziata
da più di due mesi. >>
<<
Lo so, ma te l'ho detto, è una storia lunga. >>
<<
Okay. >>
<<
Tu quale frequenti? >>
<<
La Malibu High. >>
<<
La stessa delle mie sorellastre. >>
<<
Come si chiamano? Magari le conosco. >>
<<
Ronnie e Sophie Eaton. >>
<<
Non le conosco. >>
<<
E allora come mai sei qui? La festa l’hanno organizzata loro.
>>
<<
Evidentemente conosco qualcuno che le conosce. >>
<<
Sì, è possibile. Quanti anni hai? >>
<<
Quindici. Tu? >>
<<
Quattordici. >>
<<
Comunque io ti consiglio d’iscriverti alla Malibu High,
è un’ottima scuola. >>
<<
La prenderò in considerazione. >>
Poco dopo,
mentre Ginny e Kevin stanno parlando, entra una ragazza, che vedendo
Kevin, esclama:
<<
Oh, finalmente ti ho trovato! Che ci fai qui? >>
<<
Stavo parlando con lei. Sorellina, lei è Ginny, e, Ginny,
lei è Bella, mia sorella. >>
Bella si
avvicina, e lei e Ginny si stringono la mano, dicendosi piacere.
<<
Allora vi lascio parlare, ragazzi. Ciao. >>
Intanto, sempre
al piano di sopra, Simon e Sophie sono nella camera di lei.
<<
Allora, come va con Ginny? È ancora così
scontrosa? >> le chiede lui.
<<
Sì, ma speriamo che dopo questa festa che le abbiamo
organizzato non lo sia più. >>
<<
Lo spero anch’io. Mi piacerebbe conoscerla. >>
<<
Quando sarà gentile te la presenterò, promesso.
>>
<<
Okay. >> dice lui, baciandola.
<<
Tua sorella ha già detto a vostra madre di lei e Matt?
>>
<<
No, e credo che non abbia la minima intenzione di farlo.
>>
<<
Prima o poi la scoprirà. >>
<<
È quello che le ho detto anch’io. >>
Il giorno dopo,
verso le 11 passate, Ronnie e Sophie si sono svegliate da poco e sono
in camera loro a sistemarsi, mentre Ginny è scesa in cucina.
Lì c’è la signora Eaton, che vedendola
le dà il buongiorno.
<<
Buongiorno. >>
<<
Dormito bene? >>
<<
Sì. >>
Intanto Ginny
apre il frigo e prende la bottiglia di latte. Poi prende un bicchiere,
si versa un po’ di latte e lo beve.
<<
Com’è andata ieri sera la festa? >>
<<
Bene. >>
<<
È successo qualcosa in particolare? >>
<<
Sì, ho conosciuto un ragazzo.”
<<
Ah, bene. E com’è? Carino? >>
<<
Sì. >>
<<
Come si chiama? >>
<<
Kevin, e ha un anno in più di me. >>
<<
Bene. Non hai conosciuto nessun altro? >>
<<
Sì, ho conosciuto anche sua sorella Bella, che ha la mia
stessa età. Entrambi vanno alla Malibu High, infati credo
proprio che m'iscriverò lì. >>
<<
Bene, sono contenta di questa tua decisione. >>
Ginny le
sorride, e le chiede:
<<
Ronnie e Sophie sono già sveglie? >>
<<
Sì. Perché? >>
<<
Perché vorrei scusarmi con loro. Mi sono comportata
malissimo da quando sono arrivata qui. E mi scuso anche con te, Liza.
Spero che tu possa accettare le mie scuse. >>
<<
Scuse accettate, Ginny. >>
<<
Grazie. >>
Ginny sale al
piano di sopra. Prima va nella stanza di Ronnie. Bussa e Ronnie la fa
entrare. Una volta aperta la porta, Ronnie si volta e Ginny la saluta.
<<
Ciao. >>
<<
Possiamo parlare? >>
<<
Sì. >>
Ginny si siede
sul letto ed esclama:
<<
Non c'è molto da dire, in realtà. Vorrei solo che
tu accettassi le mie scuse per il comportamento che ho avuto da quando
sono arrivata qui. >>
Ronnie ci pensa
per alcuni secondi e dopo sorridendo le dice:
<<
Scuse accettate. >>
<<
Grazie. >>
Alcuni secondi
di silenzio e d’imbarazzo, poi Ginny si alza dal letto ed
esclama:
<<
Ora vado a scusarmi anche con Sophie. >>
<<
Okay. Dopo però venite qui che io e lei dobbiamo parlarti.
>>
<>
<<
Te lo diremo dopo. >>
<<
Okay. >>
Circa dieci
minuti dopo tutte e tre le ragazze sono nella stanza di Ronnie.
<<
Allora Ginny… chi era quel ragazzo con cui parlavi ieri sera
alla festa? >> chiede Ronnie.
<<
Ah, era di questo che mi volevate parlare. Pensavo fosse una cosa
seria. Comunque si chiama Kevin e ha un anno in più di me.
È carino, vero? >>
<<
Sì, è carino. Come l’hai conosciuto?
>>
<<
Per caso, a dire la verità. Sono andata in camera mia e
l’ho trovato lì, sdraiato sul mio letto.
Così abbiamo cominciato a parlare. Dopo ho conosciuto anche
sua sorella, Bella, che ha la mia stessa età.
>>
<<
Wow. >>
<<
Siamo proprio contente che tu abbiamo fatto amicizia. Almeno la festa
che ti abbiamo organizzato è servita a qualcosa.
>> afferma Sophie.
<<
Già, e vi ringrazio, ragazze. Sapete, credo proprio che
m’iscriverò alla Malibu High, dove vanno sia Kevin
che Bella, e dove andate anche voi, così sarò in
classe con lei. >> confessa Ginny.
<<
Perfetto. >> dice Ronnie.
<<
Brava, sorellina. >> dice invece Sophie.
Ginny sorride
loro, poi continuano a chiacchierare.
|
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Capitolo 23 *** Kevin & Ginny ***
23
Kevin
& Ginny
Lunedì
23 novembre, durante la ricreazione la signora Eaton e Ginny sono alla
Malibu High, per iscrivere la ragazza. Mentre la signora Eaton
è in segreteria, Ginny viene portata via da Ronnie e Sophie.
Viene presentata
ad alcuni loro compagni di classe, e poi si fermano agli armadietti
delle gemelle. Mentre sono lì, passa Kevin con dei suoi
amici.
<<
Ragazze, sta arrivando Kevin. >> esclama Ginny.
<<
Vai da lui, allora. >> le dice Ronnie.
<<
Infatti. Cosa aspetti? >> le chiede Sophie.
<<
Vado. >>
<<
Kevin, ciao. >> esclama Ginny, dopo averlo raggiunto.
<<
Ginny. >>
<<
Ti ricordi di me, vero? >>
<<
Sì, certo che mi ricordo di te. Che ci fai qui?
>>
<<
La madre delle mie sorellastre mi sta iscrivendo proprio ora.
>>
<<
Ah, bene. Sono contento che alla fine tu abbia scelto questa scuola.
>>
<<
Anch’io. >>
Kevin presenta
Ginny ai suoi amici e dopo loro se ne vanno, lasciandoli parlare da
soli.
<<
Lo so che quando ci siamo salutati alla festa, ti ho detto che ci
saremo visti, ma sono stato talmente stupido da non chiederti neanche
il numero. Puoi perdonarmi? >>
<<
Sì, certo. >> risponde lei, sorridendogli.
<<
Dai, scambiamoci i numeri allora. >>
<<
Stasera ti chiamo. >> le dice lui, salvandosi il suo
numero.
<<
Okay. >>
<<
Tua sorella dov’è? La voglio salutare.
>>
<<
Penso che sia nella sua classe. Se vuoi ti spiego
dov’è. >>
<<
Sì, grazie. >>
Kevin, indicando
le scale, le dice:
<<
Guarda, sali quelle scale ed è la prima aula a destra.
>>
<<
Grazie. >>
Kevin le
dà un bacio sulla guancia, poi lei ritorna dalle gemelle, e
tutta contenta, dice:
<<
Ci siamo scambiati i numeri e ha detto che stasera mi
chiamerà. >>
<<
Sei arrivata qui da solo quattro giorni e già qualcuno ti ha
rimorchiata. >> esclama Ronnie.
<<
Già, hai proprio una gran fortuna. >> afferma
invece Sophie.
<<
Modestamente. >>
Poco dopo Ginny
sale al piano di sopra, con le indicazioni datele da Kevin, e arriva
davanti all’aula di Bella. La vede ed entra.
<<
Bella! >>
Lei si volta e
la saluta.
<<
Come stai? >> le chiede Bella.
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene. Che ci fai qui? >>
<<
Sono venuta ad iscrivermi. >>
<<
Ah, wow. >>
Bella presenta
Ginny ad alcune sue compagne di classe, poi le chiede:
<<
Hai visto anche mio fratello? >>
<<
Sì. E, tra parentesi, ci siamo scambiati i numeri.
>>
<<
Aah, bene. Spero che riusciate a mettervi insieme. Saresti proprio la
ragazza giusta per lui. >>
<<
Grazie. >>
<<
Ho una buona notizia, Ginny. >> afferma la signora Eaton,
mentre pranza con Ginny e le sue figlie.
<<
Cioè? >>
<<
Da lunedì prossimo potrai iniziare a frequentare la Malibu
High. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì. >>
<<
Grazie, Liza. >>
<<
Di nulla, tesoro. >>
<<
Fidati, ti troverai benissimo. >> le dice Ronnie.
<<
Sono d’accordo. E poi, grazie al fatto che quella scuola ha
canto e ballo, è molto più piacevole andarci.
>> afferma Sophie.
<<
Non vedo l’ora che sia lunedì. >>
<<
E poi ci sarà la festa di Natale. >> salta su
Ronnie.
<<
Quando ci sarà? >> chiede Sophie, curiosa.
<<
Di solito c’è il ventitrè dicembre,
l’ultimo giorno prima che inizino le vacanze natalizie.
>>
<<
E di solito cosa si fa durante quella festa? >> chiede
Ginny.
<<
Penso che ci saranno delle esibizioni, e poi si festeggia in generale.
>>
<<
Voi volete esibirvi? >> domanda Ginny.
<<
Sai, ora che mi ci fai pensare, non sarebbe una brutt’idea
esibirci. Come abbiamo fatto quest’estate al camp con Kat e
Melody. >> risponde Ronnie.
<<
È vero. Ci hai dato proprio una bell’idea, Ginny.
Grazie. >> risponde Sophie, sorridendo a Ginny.
<<
Di nulla. >>
Dopo pranzo,
Ronnie, Sophie e Ginny si chiudono ognuna nella propria stanza. Il
cellulare di Ginny squilla e lei risponde:
<<
Pronto? >>
<<
Ciao. Sono Kevin. >>
<<
Kevin, ciao! Come stai? >>
<<
Bene. Tu? >>
<<
Bene. Ho una bella notizia: da lunedì frequenterò
anch'io la Malibu High. >>
<<
Perfetto. Sarai in classe con mia sorella, vero? >>
<<
Sì. >>
<<
Bene. >>
Kevin fa una
pausa e poi continua:
<<
Senti… ti volevo chiedere… sei libera sabato
pomeriggio? >>
<<
Sì. Perché? >>
<<
Perché potremmo uscire insieme. Sempre se ti va, ovviamente.
>>
<<
Sì, certo che mi va. E dove mi porteresti? >>
<<
Vorrei farti una sorpresa. >>
<<
Okay. Io adoro le sorprese. >>
<<
Perfetto. Alle quattro, va bene? >>
<<
Sì. >>
Mentre Ginny e
Kevin parlano al cellulare, arriva Bella che sente il fratello parlare,
e gli dice:
<<
Hey Kev, con chi stai parlando? >>
<<
Con Ginny. >>
<<
Passamela. >>
<<
C’è mia sorella qui, e mi ha chiesto di
passartela. Allora ci sentiamo, okay? >>
<<
Sì. Ciao. >>
<<
Ciao. >> dice lui, e passa il cellulare a Bella.
<<
Ciao Ginny. >>
<<
Ciao, Bella. >>
<<
Allora, ci sono novità per quanto riguarda la scuola?
>> le chiede lei.
<<
Sì, da lunedì prossimo frequenterò
quella scuola. >>
<<
Bene, sono stracontenta. Ma sarai nella mia classe, vero?
>>
<<
Sì. >>
<<
Senti, mia cugina compie gli anni sabato, e dà una festa. Ti
va di venire? >> le chiede Bella.
<<
Sabato pomeriggio esco con tuo fratello. >>
<<
Davvero? >>
<<
Sì, me l'ha chiesto lui poco fa. >>
<<
Bene. Ma comunque la festa è di sera. >>
<<
Ah okay, allora posso. >>
<<
Bene. Se vuoi, puoi invitare anche le tue sorellastre. >>
<<
Glielo chiederò. >>
<<
Okay. >>
Ginny e Bella
chiacchierano ancora per un po’, poi si salutano.
|
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Capitolo 24 *** Perché non mi hai ancora baciato? ***
24
Perché
non mi hai ancora baciato?
Cinque giorni dopo, sabato 28 novembre: alle 16 Ginny uscirà
con Kevin. Circa dieci minuti prima: Ginny è in camera sua e
si sta finendo di preparare.
Le gemelle bussano alla porta e Ginny le fa entrare...
Ronnie: allora, sei pronta?
Ginny:“sì. Come sto?”
Ronnie:“benissimo.”
Sophie:“sei bellissima.”
Ginny:“grazie, ragazze.”
Ronnie:“questo non è il tuo primo appuntamento,
vero?”
Ginny:“no, non lo è. Ho già avuto un
ragazzo, ma ci siamo lasciati un paio di mesi prima di venire a vivere
qui.”
Ronnie:“è quello delle foto su facebook?”
Ginny:“sì.”
Sophie:“quanto siete stati insieme?”
Ginny:“sei mesi.”
Ginny ha dei flaback sulla sua precedente storia con il suo primo
ragazzo...
Ginny:“spero che con Kevin sia diverso. Lui mi piace molto e
spero di piacergli molto anch'io.”
Ronnie:“spero che tu sia vergine?”
Ginny:“lo sono infatti.”
Ronnie:“e spero anche che tu non sia una di quelle ragazze
che lo fa dopo poco tempo che sta insieme al proprio ragazzo,
soprattutto alla tua età.”
Ginny:“non vi preoccupate, ragazze, non sono per niente una
di quelle ragazze.”
Sophie:“bene, adesso siamo più
tranquille.”
Ginny gli sorride…
Sophie:“sappi che qualunque cosa succeda, sia brutta che
bella, noi ci siamo, ok?”
Ginny:“ok.”
Una decina di minuti dopo le 16: Kevin è venuto a prendere
Ginny con l’autista e sono in macchina…
Ginny:“allora… dove stiamo andando?”
Kevin:“ancora non posso dirtelo. Voglio che sia una
sorpresa.”
Ginny:“ok.”
Kevin ha portato Ginny a fare un tour di Los Angeles. Hanno visitato la
Walk of Fame a Hollywod, l’insegna di Hollywood, Beverly
Hills, gli Universal Studios, un famoso parco cinematografico situato a
circa mezz'ora da Los Angeles, e molti altri posti. Hanno fatto
talmente tante foto da riempire quasi tutta la macchina fotografica
digitale.
Ginny è tornata a casa verso le 19. Appena entrata
è salita subito in camera sua, si è spogliata ed
è andata a fare la doccia. Dopo circa due minuti che
è entrata in doccia arrivano Ronnie e Sophie...
R & S:“allora?”
Ginny:“ragazze, che ci fate qui? Non vedete che mi sto
facendo la doccia?”
Sophie:“sì, ma vogliamo sapere com'è
andata con Kevin.”
Ginny:“è andata benissimo. Mi ha portato a fare il
giro della città e ci siamo divertiti un sacco. Usciremo
anche domani pomeriggio.”
Ronnie:“bene. E vi siete baciati?”
Ginny:“purtroppo no.”
Sophie:“come no!”
Ginny:“non so perché non mi abbia baciata,
però so solo che avrei voluto che lo facesse.”
Ronnie:“strano che non l'abbia fatto,
però.”
Ginny:“già.”
Sophie:“va beh, dai, in fondo questo era il primo
appuntamento.”
Ginny:“sì, infatti. Ora lasciatemi fare la doccia
in pace, ragazze!”
Ronnie:“ok, adesso usciamo. Ciao.”
Ginny:“ciao.”
Uscite dal bagno, le due gemelle parlano del fatto che Kevin non abbia
baciato Ginny...
Ronnie:“è molto strano che Kevin non
l’abbia baciata.”
Sophie:“adesso non esagerare, sorellina. Forse non si
è sentito di farlo.”
Ronnie:“sì, ma lui ha 15 anni e lei 14, non sono
più dei bambini.”
Sophie:“lo so. Dai, non ti preoccupare per questa cosa,
vedrai che domani la bacierà.”
Ronnie:“lo spero per lei, anche perché
è proprio cotta.”
Sophie:“già.”
La sera del giorno stesso: alle 22 inizia la festa della cugina di
Bella e Kevin, alla quale Ginny è stata invitata. Le gemelle
non ci andranno perché usciranno ognuna con il proprio
ragazzo.
Durante la festa: Ginny è tutta sola e sta bevendo della
Coca Cola mentre guarda ballare dei ragazzi. A un certo punto si
avvicina a lei un ragazzo, che le dice:
“Ciao.”
Ginny si volta e dice:
“Ciao.”
Il ragazzo le porge la mano e dice:
“Ben.”
Ginny gliela stringe e dice:
“Ginny.”
Ben:“che fai qui tutta sola?”
Ginny:“niente di che. Tu invece perché, con tante
ragazze da rimorchiare, hai scelto proprio me?”
Ben ride e dopo dice:
“Perché sei senza dubbio la più carina
di quelle che ho visto sole.”
Ginny:“non ottima come risposta, ma passabile.”
Ben le sorride…
Ginny:“quanti anni hai, Ben?”
Ben:“quattordici. Tu?”
Ginny:“quattordici anch’io.”
Ben:“che scuola frequenti?”
Ginny:“la Malibu high. Tu invece?”
Ben:“la Beverly high. Ce l'hai il ragazzo, Ginny?”
Ginny:“tecnicamente no. E tu ce l'hai la ragazza,
Ben?”
Ben:“no.”
Mentre Ginny e Ben parlano, passa da lì vicino Kevin, che
vedendola parlare con un ragazzo si preoccupa, così va da
loro…
Kevin:“ciao!”
Ginny:“Kevin.”
Kevin:“chi è lui?”
Ginny:“Ben.”
Ben:“ciao.”
Kevin lo guarda malissimo, così per riflesso Ben dice:
“Scommetto che lui è il tuo tecnicamente
no?”
Ginny:“sì, ci hai preso.”
Kevin:“che vuol dire il tuo tecnicamente no?”
Ginny:“è una storia lunga.”
Kevin:“d’accordo.”
Ben:“e come mai è tecnicamente no e non no o
sì?”
Ginny:“perché siamo usciti insieme, ma non mi ha
ancora baciata.”
Ben:“che coglione! Cos’aspetti, amico?”
Kevin:“senti, bello: uno, non mi chiamare amico, due, io con
la mia ragazza faccio quello che voglio, e, tre, per favore, ti prego
di andartene, perché la stai importunando!”
Ben:“ok, stai calmo, me ne vado.”
Kevin:“ecco, vattene.”
Ginny:“ma perché gli hai detto quelle cose?
È stato così gentile.”
Kevin:“sarà anche stato gentile, ma tu stai con me
e non voglio che un altro ragazzo ci provi con te.”
Ginny:“che dolce che sei. Quindi tu ed io stiamo insieme,
anche se non ci siamo ancora baciati?”
Kevin:“sì.”
Ginny gli sorride…
Il giorno dopo, domenica 29 novembre, Kevin e Ginny escono di nuovo
insieme, ma stavolta vanno a piedi e non più con
l’autista della famiglia. Verso le 18:45 Kevin riaccompagna a
casa Ginny. Sono davanti all’entrata, dalla parte della
strada, e si stanno salutando…
Kevin:“allora, ciao. Ci vediamo domani a scuola.”
Ginny lo guarda, sperando di ottenere un bacio prima che lui si volti e
cominci a camminare verso la via di casa…
Ginny:“sì, a domani.”
Ginny e Kevin si guardano per un attimo e dopo lui dice:
“Non vedo l’ora di vederti con la divisa.”
Ginny gli sorride…
Ginny:“sto benissimo. E mi sento a mio agio, sai.”
Kevin:“tu staresti benissimo con qualsiasi cosa, carina come
sei.”
Ginny:“grazie. Sei gentilissimo.”
Kevin:“prego.”
Alcuni secondi di silenzio e dopo Kevin dice:
“Allora, ciao.”
Ginny:“ciao.”
Kevin si avvicina al suo viso, ma, invece, di darle un bacio sulle
labbra, come lei si aspettava, gliene dà uno sulla guancia e
dopo se ne va. Ginny, triste e delusa, lo guarda andare via, ma
all’improvviso dice:
“Kevin!”
Lui si volta e aspetta che lei dica qualcosa, ma, invece, di parlare lo
raggiunge e, una volta arrivata da lui, dice:
“Perché non mi hai ancora baciata?”
Kevin la guarda per un attimo prima di rispondere e dopo dice
“Perché voglio aspettare il momento giusto. Non
voglio che il nostro primo bacio sia già al secondo
appuntamento, voglio che sia una cosa importante; quindi non pensare
che tu non mi piaccia, anzi è proprio il
contrario.”
Ginny:“ok, adesso mi sento molto più tranquilla. E
quando sarà il momento giusto?”
Kevin:“si vedrà.”
Ginny:“ok.”
Un’ora dopo, durante la cena: le gemelle stanno cenando
insieme a Ginny. La madre non c’è
perché è fuori a cena con una sua
amica…
Ronnie:“allora, com’è andata oggi con
Kevin?”
Sophie:“ti ha baciata?”
Ginny:“no, ma stavolta gli ho chiesto il
perché.”
R & S:“perché?”
Ginny:“perché vuole aspettare il momento giusto e
perché vuole che il nostro primo bacio sia una cosa
importarte.”
Ronnie:“che dolce.”
Sophie:“è vero, è dolcissimo. Lui
sì che è un vero ragazzo. Tienitelo stretto
Ginny, mi raccomando.”
Ginny:“lo farò.”
Ronnie:“Sophie ha ragione. Non fartelo scappare.”
Ginny sorride alle gemelle…
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Capitolo 25 *** Il momento giusto ***
25
Il
momento giusto
È lunedì 30 novembre, cioè il primo
giorno di scuola alla Malibu high per Ginny: poco dopo le 8 arriva la
prof della prima ora che, dopo aver fatto l’appello, dice:
“Allora, ragazzi, da oggi si è trasferita una
nuova alunna in questa classe. Si chiama Ginny Eaton e viene da Santa
Barbara. Avanti, Ginny, alzati pure e presentati!”
Detto questo, Ginny si alza in piedi e, guardando i suoi compagni di
classe, dice:
“Ciao! Mi chiamo Ginny Eaton, ho quattordici anni e vengo da
Santa Barbara.”
Prof:“e a Santa Barbara che tipo di scuola
frequentavi?”
Ginny:“una semplicissima scuola superiore, non studiavo
né canto né ballo purtroppo.”
Durante la ricreazione: Ginny e Bella sono dai loro armadietti, che
sono a poco più di un metro di distanza…
Ginny:“sono così contenta di frequentare questa
scuola.”
Bella:“perché ti entusiasma così
tanto?”
Ginny:“perché non ho mai studiato in una scuola
dove c’erano anche ballo o canto.”
Bella:“non ci sono scuole del genere a Santa
Barbara?”
Ginny:“no.”
Bella:“ah.”
Mentre stanno parlando, arrivano Ronnie e Sophie…
Ronnie:“ciao, ragazze!”
Ginny:“ragazze!”
Sophie:“allora, come sta andando?
Ginny:“benissimo.”
Sophie:“hai già visto Kevin?”
Ginny:“no, non ancora, ma mi piacerebbe vederlo. Ieri e
sabato ci siamo divertiti un sacco; peccato che non mi abbia ancora
baciata, ma solo perché vuole aspettare il momento
giusto.”
Bella:“mio fratello è fatto così. Cosa
molto rara per i ragazzi della sua età.”
Ginny fa cenno di sì con la testa…
Due minuti dopo, mentre le gemelle parlano con Ginny e Bella…
Ronnie:“parli del diavolo e spuntano le corna.”
Ginny si volta da una parte e vede arrivare Kevin, da solo, e sorride...
Kevin:“ciao!”
Ginny:“Kevin!”
Kevin le dà un bacio sulla guancia...
Kevin:“allora, come sta andando il primo giorno?”
Ginny:“benissimo, ma adesso va ancora meglio
perché ci sei tu.”
Kevin le fa un sorriso...
Kevin:“è un peccato che le nostre classi sia un
po’ distanti l’una dall’altra, altrimenti
ci saremmo potuti vedere anche tra una lezione e l'altra.”
Ginny:“sì, è vero.”
Poco dopo passa da lì una ragazza, compagna di classe di
Ginny e Bella, con in mano dei fogli…
Ragazza:“ciao, ragazze! Avete degli impegni per sabato
sera?”
Ginny:“io no.”
Bella:“neanch’io. Perché?”
La ragazza dà a Ginny e a Bella degli inviti per una festa,
e dopo dice:
“Perché sabato è il mio compleanno e do
una festa a casa mia.”
Intanto Ginny e Bella leggono gli inviti…
Ginny:“per me va bene.”
Bella:“anche per me.”
Ragazza:“d’accordo. A dopo, ragazze.”
G & B:“a dopo.”
Kevin:“perché non ha invitato anche me?”
Bella:“non ne ho idea.”
Ginny:“forse perché non ti conosce.”
Kevin:“forse.”
Ginny:“quando finisce la ricreazione le chiedo se puoi venire
anche tu.”
Kevin:“grazie. E poi così avremmo la
possibilità di stare insieme.”
Ginny gli fa un gran sorriso…
Durante tutta la settimana Ginny e Kevin sono usciti insieme solo il
venerdì pomeriggio, ma senza ancora baciarsi.
È sabato 5 dicembre e c’è la festa di
compleanno della compagna di classe di Ginny e Bella, che
inizierà alle 22.
Ginny è tutta sola e sta girovagando nella villa della sua
compagna di classe. A un certo punto Kevin la vede e la
raggiunge…
Kevin:“hey. Che stai facendo?”
Ginny:“sto girovagando per questa bellissima villa.
È anche più bella della mia.”
Kevin:“è vero, è proprio
bella.”
Arrivano alle scale e Ginny dice:
“Andiamo al piano di sopra?”
Kevin:“sì.”
Una volta arrivati al piano di sopra percorrono un corridoio
lunghissimo…
Ginny:“è proprio bella questa villa. È
senza dubbio la casa più bella che io abbia mai visto, dopo
alcune di “teen cribs”.”
Kevin fa una leggera risatina e dopo dice:
“Giusto. In quel programma ci sono delle ville fantastiche,
anche se alcune sono un po’ assurde.”
Ginny:“è vero.”
A un certo punto, mentre parlano e camminano, mano nella mano, arrivano
davanti ad un acquario bellissimo e grandissimo, ma soprattutto molto
particolare. È ondulato, orizzontale, di due metri, con
delle luci colorate dentro, e con tantissimi tipi di pesci diversi.
Si fermano a guardarlo, anche perché è
impossibile non notarlo...
Ginny:“wow, guarda quest'acquario. Chissà quanto
sarà costato?”
Kevin:“un sacco immagino, però è
bellissimo. E poi guarda quanti tipi di pesci diversi ci sono al suo
interno.”
Ginny:“è vero, alcuni non li ho nemmeno mai visti.
E poi tutte quelle luci colorate lo rendono ancora più
bello.”
Kevin:“già.”
Ginny e Kevin continuano a guardare l'acquario. A un certo punto
sentono la canzone “when I look at you”, di Miley
Cyrus, provenire dal piano di sotto…
Ginny:“adoro questa canzone.”
Quando inizia la canzone Ginny inizia a cantarla...
Ginny:“everybody
needs inspiration
everybody needs a song
beautiful melody, when
the night's so long.
'Cause there is no
guarantee
that this life is easy,
yeah
when my world is falling
apart
when there is no light
to break up the dark
that's when I, I-I, I
look at you.”
Kevin:“piace anche a me.”
Ginny gli sorride e dopo continuano a guardare l'acquario.
A un certo punto Ginny si volta e guarda Kevin. Lui se ne accorge e si
volta a guardarla. Mentre si guardano, si sorridono e a un certo punto
lui si avvicina al suo viso, le mette una mano su una guancia e le
dà un bacio. Dopo “il bacio”...
Ginny (sorridendo):“adoro decisamente questa
canzone.”
Kevin le sorride…
Kevin:“potrebbe diventare la nostra canzone.”
Ginny:“sì.”
Si ribaciano…
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Capitolo 26 *** Un pranzo da non ricordare ***
26
Un
pranzo da non ricordare
Il giorno dopo, domenica 6 dicembre: finalmente le gemelle hanno deciso
di far conoscere alla madre i propri fidanzati, così a
pranzo Sophie porterà Simon, e Ronnie porterà
Matt, e dirà tutta la verità a sua
madre…
Sono le 12.30: Simon è arrivato a casa Eaton e Sophie va ad
aprire la porta…
Sophie:“ciao.”
Simon:“ciao.”
Si danno un bacio e dopo entrano in casa...
Sophie:“vieni, andiamo in cucina.”
Vanno dritti in cucina, dove c'è la mamma delle gemelle...
Sophie:“mamma.”
La mamma delle gemelle si volta e vede la figlia insieme a Simon,
così va verso di loro, e porgendogli la mano, dice:
“Piacere, Liza, la mamma di Ronnie e Sophie.”
Simon (stringendo la mano di Liza):“Simon. Simon
Enders.”
Sophie:“mamma, lui è Simon, il mio
ragazzo.”
Liza:“è un piacere conoscerti, Simon.”
Simon:“è un piacere anche per me conoscerela,
signora. Sembra così giovane che potrebbe essere la sorella
di Sophie.”
Liza ride e dopo dice:
“Grazie. Come sei gentile, Simon. Tesoro, hai fatto proprio
un’ottima scelta.”
Sophie:“grazie, mamma.”
Subito dopo Sophie e Simon salgono al piano di sopra e vanno nella
camera di lei...
Cinque minuti dopo il campanello suona un'altra volta. Ronnie si
precipita al piano di sotto per aprire e quando ha appena sceso le
scale dice:
“Apro io!
Apre ed è Matt...
Ronnie:“ciao.”
Matt:“ciao.”
Si danno un bacio e dopo entrano. Prima di arrivare in cucina dalla
madre...
Ronnie:“ti avviso già da adesso: non la
prenderà molto bene, anzi, credo proprio che la
prenderà male.”
Matt:“non m'interessa. Voglio conoscere tua madre.”
Ronnie:“ok. Allora andiamo.”
Arrivati in cucina…
Ronnie:“mamma.”
Anche stavolta la mamma delle gemelle si volta, ma vede qualcosa che
non si aspettava di vedere: sua figlia insieme con un uomo, non a un
ragazzo…
Ronnie:“mamma, lui è Matt, e, Matt, lei
è mia madre, Liza.”
Matt le porge la mano, in modo che lei possa stringergliela, ma
stavolta non si muove…
Liza:“lui è Matt?”
Ronnie:“sì.”
Liza:“stai scherzando?”
Ronnie:“no, non sto scherzando.”
Liza:“quanti anni ha?”
Prima che Ronnie possa rispondere alla madre, Matt interviene dicendo:
“Ne ho ventisei, signora.”
Liza:“nessuno ti ha interpellato!”
Matt:“le stavo soltanto rispondendo! Sto cercando di essere
il più gentile possibile con lei, ma credo che sia del tutto
inutile, visto che lei non mi accetterà mai.”
Prima che Liza riesca a rispondere, Ronnie interviene dicendo:
“Mamma, Matt, state calmi, per favore. Ho voluto invitarlo
per fartelo conoscere, non perché tu gli possa urlare
contro.”
Liza:“ok, come vuoi, tesoro, non gli urlerà
contro.”
Ronnie:“bene. Ora stringetevi la mano.”
Liza e Matt si stringono la mano, ma nessuno dei due era molto
entusiasta nel farlo...
Dopo Ronnie e Matt vanno al piano di sopra e raggiungono Sophie e
Simon…
Cinque minuti dopo, nella stanza di Sophie…
Sophie:“non pensavo che nostra madre avesse potuto avere
quella reazione. Da lei mi aspettavo un po’ di comprensione,
in fondo è una mamma piuttosto moderna.”
Ronnie:“già, ma forse solo per certe cose, solo
quelle che le convengono.”
Sophie:“già, forse sì.”
Ronnie:“però mi dispiace così tanto che
ti abbia trattato in quel modo. Immaginavo che non le sarebbe andata
molto a genio la nostra storia, ma non credevo che reagisse
così. Mi dispiace tantissimo, Matt.”
Matt:“non ti preoccupare, tesoro, non fa niente.”
Ronnie gli sorride…
Simon:“io se fossi in te, Matt, cercherei di essere il
più gentile possibile con lei.”
Matt:“è proprio quello che ho fatto, Simon, ma ci
proverò di nuovo dopo, durante il pranzo.”
Simon:“tentar non nuoce.”
Matt:“già.”
Ginny:“è così strano averla qui, prof.
Manley.”
Matt:“per favore, Ginny, sono il ragazzo di tua sorella,
chiamami per nome.”
Ginny:“ma mi è difficile farlo. Anche se sono
arrivata a scuola da una settimana, lei per rimane il prof. di
ballo.”
Matt:“se proprio non vuoi chiamarmi Matt, almeno chiamami
Matthew.”
Ginny:“ok… Matthew.”
Più tardi, durante il pranzo…
Liza:“allora, ragazzi, come vi siete conosciuti?”
Ronnie, prima di rispondere, manda giù il boccone di pasta,
e dopo dice:
“Matt è il nostro prof. di ballo, mamma.”
Liza, ironicamente, dice:
“Wow, quindi vi vedete tutti i giorni. Che bello.”
Ronnie:“cosa vorresti dire con questo?”
Liza:“niente, tesoro. Continua pure a mangiare.”
Ronnie stavolta resta zitta e continua a mangiare…
Circa due minuti dopo un silenzio tombale…
Liza:“come va tra te e Simon, Sophie?”
Sophie:“benissimo, mamma.”
Liza:“sono contenta che tu abbia trovato un ragazzo per bene
e della tua età, e non un ragazzaccio.”
Ronnie:“con questo vuoi dire che Matt non è un
bravo ragazzo?”
Liza:“Matt è un uomo, tesoro. E poi non alludevo
affatto a lui.”
Ronnie:“invece io credo proprio che tu alludessi a lui quando
hai detto a Sophie che sei contenta che si sia trovato un ragazzo della
sua età e non uno più vecchio, come ho fatto.
Come se Matt avesse quarant’anni. Ne ha soltanto ventisei,
non è poi così vecchio.”
Liza:“rispetto a te è più vecchio,
Ronnie. Avete tutta un'altra vita: quando tu giocavi ancora con le
bambole, lui era già nella piena adolescenza.”
Matt:“credo che lei abbia ragione, signora Eaton, ma solo sul
fatto che abbiamo vite differenti. Se facciamo vite diverse non vuol
dire che non possiamo stare insieme; e poi sua figlia è
molto più matura rispetto ad altre ragazze della sua
età.”
Liza:“forse sì, Ronnie, è
più matura rispetto alle altre ragazze della sua
età, ma è pur sempre una ragazzina, mentre tu sei
già un uomo.”
Ronnie non ci vede più e così interviene dicendo:
“Basta! Basta! Non ne posso più di questi vostri
continui battibecchi! Sono stanca! Se non ti sta bene che io stia
insieme a Matt te ne devi fare una ragione, perché io lo
amo, mamma!”
Silenzio di tomba…
Matt:“mi ami davvero?”
Ronnie:“sì…sì…ti
amo.”
Matt:“ti amo anch’io, Ronnie.”
Liza:“avanti, per favore, come fai ad amare mia figlia? Tu
non ne sei innamorato, è solo per farla felice che le dici
di amarla.”
Matt:“signora, credo di essere grande abbastanza, visto che
mi reputa vecchio per sua figlia, di capire quando amo una persona.
Ronnie, ora me ne vado, non ce la faccio più a stare qui,
scusami.”
Matt si alza dalla sedia e va dritto verso l'uscita...
Ronnie:“spero che tu ti renda conto di quello che hai
combinato.”
Dopo quella frase Ronnie raggiunge subito Matt...
Quando Ronnie e Matt sono andati via, Sophie interviene dicendo:
“Hai veramente esagerato mamma. Matt ha fatto bene ad
andarsene e anche Ronnie, e adesso me ne vado
anch’io.”
Sophie si alza dalla sedia e va verso l’uscita…
Simon:“aspettami, tesoro!”
Simon la raggiunge…
La madre delle gemelle guarda Ginny, l’unica rimasta,
sperando di ottenere un po’ di compassione almeno da
lei…
Ginny:“non pensare che io ti appoggi. Non sei neanche mia
madre e ti conosco da pochissimo tempo, e comunque non ti appoggerei lo
stesso. Ti sei comportata veramente male.”
Anche Ginny raggiunge gli altri…
Fuori dalla villa…
Ronnie:“mi dispiace di averti detto che ti amo in quel modo,
ma mi è venuto spontaneo.”
Matt:“anche a me dispiace avertelo detto così, e
non ti preoccupare, avremo tanti altri momenti per dircelo.”
Ronnie:“già.”
Si danno un bacio…
Ronnie:“grazie di averci appoggiato, ragazze. Sono contenta
che l’abbiate fatto.”
Sophie:“era il minimo che potessimo fare.”
Ginny:“è vero. Non avrei mai dato ragione a vostra
madre, visto che non ce l’ha neanche.”
Ronnie:“grazie, grazie davvero, ragazze. Vi voglio un mondo
di bene.”
S & G:“anche noi.”
Si abbracciano…
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Capitolo 27 *** Vacanze natalizie ***
27
Vacanze
natalizie
Sono passate poco più di due settimane e siamo a
mercoledì 23 dicembre, l’ultimo giorno di scuola
prima delle vacanze natalizie e il giorno della festa di Natale. La
festa di Natale alla Malibu high inizierà alle 9 e
finirà verso le 12, circa, e tra i ragazzi e le ragazze che
si esibiranno ci sono Ronnie, Sophie e Ginny, tutte e tre come trio di
cantanti. Faranno un medley di alcune canzoni di Natale:
“Santa Claus is coming to town”, “all I
want for christmas is you”, “last
Christmas” e “this year”.
Le gemelle e Ginny sono dietro le quinte del teatro…
Ronnie:“siete pronte per cantare?”
S & G:“sì.”
Ginny:“e tu sei pronta?”
Ronnie:“sì.”
Sophie:“allora andiamo sul palco e facciamo a vedere a tutti
un bellissimo madley di alcune canzoni di Natale!”
R & G:“sì!”
Le gemelle e Ginny aspettano che il prof. Manley le presenti…
Prof. Manley:“buongiorno a tutti! Vi state
divertendo?”
Tutti:“sì.”
Prof. Manley:“perfetto. Adesso vi divertirete ancora di
più perché stanno per salire, su questo palco,
tre bellissime ragazze: le prime due sono gemelle, mentre
l’ultima è la loro sorellastra, e ci canteranno un
madley di alcune canzone di Natale! Fate un grosso applauso a Ronnie,
Sophie e Ginny!”
Le ragazze entrano e il prof scende dal palco…
Mentre si esibiscono Ronnie guarda Matt, Sophie guarda Simon, e Ginny
guarda Kevin…
L’esibizione delle ragazze Eaton è stata un
successone e hanno scatenato moltissimi applausi…
La sera del giorno stesso: al Roosevelt Hotel di Los Angeles, al
Tropicana bar & pool, c’è il ballo
d’inverno per tutti gli studenti della Malibu high. Dove
c’è la piscina ci hanno messo tre scalini, che
portano ad una pedana trasparente, in modo che tutti possano ballarci
sopra. Tutto il Tropicana bar è decorato in modo natalizio;
con colori come il rosso, argento, bianco e oro.
Matt, Simon e Kevin vanno a prendere le sorelle Eaton a casa loro.
Suonano il campanello e va ad aprire Liza, la madre delle gemelle...
M, S & K:“buonasera, signora Eaton.”
Liza:“ciao, ragazzi. Le ragazze sono quasi pronte. Se volete,
potete aspettarle in sala.”
S & K:“grazie.”
Simon e Kevin entrano in casa e si dirigono verso la sala, mentre Matt
rimane davanti alla porta...
Liza:“tu non vai con loro?”
Matt:“no, signora. Preferisco aspettare Ronnie qui o in
macchina. Vorrei evitare ogni tipo di discussione con lei. Anzi, adesso
mi avvio verso la macchina.”
Matt va per girarsi e avviarsi verso la sua macchina, ma si ferma e si
volta quando Liza gli dice:
“Aspetta!”
Matt:“cosa vuole? Urlarmi contro un’altra volta? So
che non le piaccio, che non le piacerò mai e che non sono il
ragazzo giusto per sua figlia; quindi non me ne starò qui ad
ascoltare i suoi lamenti.”
Matt va di nuovo per andarsene, ma si ferma e si volta di nuovo quando
Liza dice:
“Vorrei scusarmi con te, Matt.”
Matt la guarda stupefatto...
Liza:“vorrei potermi scusare con te per quello che ho detto.
Non avrei dovuto comportarmi così. Io non ti conosco
nemmeno, quindi non spetta a me giudicarti. Sarai anche più
grande di mia figlia, ma questo non vuol dire che tu non la possa amare
e che lei non possa amare te. Quindi spero che tu possa accettare le
mie scuse.”
Matt rimane zitto, ma dopo alcuni secondi dice:
“Ha detto bene: lei non mi conosce, quindi non spetta a lei
giudicarmi. Io amo sua figlia e lei ama me, quindi niente
potrò ostacolarci.”
Liza:“infatti io non mi metterò più in
mezzo. Ronnie è grande abbastanza per fare le sue scelte,
sia giuste che sbagliate. Accetterai le mie scuse?”
Matt:“sì, le accetto, anche se forse non
dovrei.”
Liza:“e perché non dovresti?”
Matt:“perché lei è stata troppo
scortese con me, per non dire maleducata, e ha offeso sua
figlia.”
Liza:“e per questo ti chiedo scusa. Ora vorrei che tutto
quello che è successo si possa dimenticare. È
possibile?”
Matt:“sì, è possibile, ma non
smetterò mai di ricordare il suo giudizio nei miei
confronti.”
Arrivano le ragazze insieme a Kevin e Simon…
Una volta arrivati al ballo…
Simon:“wow, è bellissimo come hanno addobbato
questo posto.”
Sophie:“è vero.”
Simon:“te l'ho già detto che sei
bellissima?”
Sophie:“sì, almeno un milione di volte.”
Simon le dà un bacio...
Matt:“come faremo senza ballare insieme e poterci baciare
davanti a tutti?”
Ronnie:“non ne ho idea. Di certo non possiamo farci vedere da
tutta la Malibu high che balliamo insieme.”
Matt:“in qualche modo faremo.”
Ronnie:“sì.”
Intanto Simon, Sophie, Kevin e Ginny si sono accomodati sul mega
divano, abbastanza vicino alla piscina e al bar…
Ginny:“dove sono Ronnie e Matt?”
Sophie:“non lo so. Forse si sono andati ad
imboscare.”
Ginny:“già, è probabile.”
Kevin:“andiamo a ballare, piccola?”
Ginny:“sì.”
Kevin e Ginny si alzano dal mega divano e vanno dritti verso la pista
da ballo…
Simon:“e così rimasero in due.”
Sophie ride e dopo Simon si avvicina a lei e, guardandola negli occhi,
le dice:
“I due migliori, però.”
Sophie gli fa un sorriso e dopo si danno un bacio…
Intanto Ronnie è arrivata al mega divano, dove Simon e
Sophie si stanno sbaciucchiando…
Ronnie:“hey, piccioncini!”
Simon e Sophie smettono subito di baciarsi, e Sophie dice:
“Ronnie! Da dove sei sbucata?”
Ronnie:“io e Matt eravamo vicino al bar a parlare con due
ragazze.”
Sophie:“ah.”
A un certo punto il dj mette la canzone “dilemma”,
di Nelly ft Kelly Rowland…
Ronnie:“quanti ricordi quando ascolto questa
canzone.”
Sophie:“perché?”
Ronnie:“perché con questa canzone io e Matt ci
siamo dati il nostro primo bacio.”
Sophie:“romantico.”
Ronnie:“già. Vieni con me a ballarla?”
Sophie:“ma è un ballo per le coppiette.”
Ronnie:“sì, in effetti.”
Simon salta su dal divano e dice:
“Allora andiamo a ballarlo noi due, tesoro!”
Sophie:“sì.”
Mentre Simon e Sophie si avviano verso la pista, Ronnie dice:
“E mi lasciate qui da sola?”
A un certo punto arriva un ragazzo, che dice:
“Puoi venire a ballare con me, se vuoi.”
Ronnie si volta e lui, porgendole la mano, le dice:
“Trey.”
Ronnie gli stringe la mano e gli dice:
“Ronnie.”
Trey:“lo so. Allora, ti va di ballare con me?”
Ronnie:“sì.”
Ronnie e Trey vanno verso la pista. I primi a guardarli sono Sophie e
Simon, seguiti da Ginny, Kevin e infine Matt, che sembra non esserne
molto contento, ma d’altra parte non ci può fare
niente…
Simon:“guarda la faccia di Matt, non sembra molto
contento.”
Sophie:“e come potrebbe esserlo? La sua ragazza sta ballando
con un altro.”
Simon:“già. Io non sarei contento se tu ballassi
con un altro ragazzo.”
Sophie:“neanch’io sarei contenta se tu ballassi con
un’altra ragazza.”
Simon le sorride…
Ginny:“mi sa che Matt tra un po’ darà un
pugno a quel ragazzo.”
Kevin:“io invece credo che non lo faccia. Se lo facesse,
tutti capirebbero che c’è un secondo
fine.”
Ginny:“e infatti c’è.”
Mentre Ronnie e Trey ballano, lei incrocia lo sguardo di
Matt…
Trey:“posso farti una domanda?”
Ronnie è un po’ distratta. È intenta a
guardare Matt e lui a guardare lei…
Trey:“Ronnie?”
Ronnie:“sì?”
Trey:“posso farti una domanda?”
Ronnie:“sì.”
Trey:“hai il ragazzo?”
Ronnie non sa cosa rispondere. Se dice di sì, lui le
chiederà chi è, e se dice di no, probabilmente,
le starà addosso per tutta la serata e anche dopo.
Così alla fine dicide di rispondere…
Ronnie:“sì.”
E lui, come aveva previsto lei, le chiede:
“Chi è?”
Ronnie:“frequenta il primo anno all’UCLA.”
Trey:“è una storia importante?”
Ronnie:“ancora non lo so. È da due mesi e mezzo
che usciamo insieme.”
Trey:“ah, poco.”
Ronnie:“tu frequenti la Malibu high?”
Trey:“sì. Sono al terzo anno.”
Ronnie:“ah, quindi sei un 93?”
Trey:“sì.”
Ronnie:“sembri più grande, sai.”
Trey:“davvero? Quanti anni mi daresti?”
Ronnie:“una ventina, più o meno.”
Trey:“invece ne ho solo 16.”
Ronnie:“posso farti una domanda io stavolta?”
Trey:“sì, chiedi pure.”
Ronnie:“come fai a conoscermi?”
Trey:“un mio amico va in classe con te e un giorno, durante
la ricreazione, sono andato nella sua classe e ti ho vista. Mi sei
sembrata subito molto carina, e poi, adesso, vestita così,
lo sembri, anzi, lo sei, ancora di più.”
Ronnie:“grazie.”
Trey:“di niente. Sei veramente carina, Ronnie.”
Trey le dà un bacio sulla guancia…
Matt, vedendo tutta la scena non è affatto
contento…
Sophie:“il ragazzo che sta ballando con Ronnie le ha appena
dato un bacio sulla guancia.”
Simon:“infatti guarda la faccia di Matt.”
Sophie si volta a guardare Matt e dopo dice:
“Già. Poverino, però.”
Simon:“non vorrei essere nella sua situazione.”
Finita la canzone…
Ronnie:“è stato un piacere ballare con te, Trey.
Ciao.”
Trey:“è stato un piacere anche per me, Ronnie. Ti
va di fare due passi?”
Ronnie:“scusa, Trey, ma preferisco di no.”
Trey:“ok. Ciao.”
Ronnie:“ciao.”
Ronnie raggiunge Sophie, Simon, Kevin e Ginny sul mega divano...
Sophie:“com’è andata con quel
ragazzo?”
Ronnie:“preferisco non dirtelo.”
Ginny:“è andata così male?”
Ronnie:“beh, ci stava praticamente provando con me e io l'ho
rifiutato e poi mi anche detto che sono carina e mi ha dato un bacio
sulla guancia.”
Sophie:“ce ne siamo accorti. E anche Matt se né
accorto e non sembrava molto contento.”
Ronnie:“lo posso immaginare, ma non possiamo farci niente.
Adesso lo vado a cercare.”
Sophie:“buona fortuna, sorellina”
Ronnie:“grazie.”
Matt è al bar, a sedere su uno sgabello, con un bicchiere in
mano, ed è da solo. Ronnie arriva da lui e gli dice:
“Mi dispiace per quello che è successo prima. Quel
ragazzo mi ha invitato a ballare e gli ho detto di sì, anche
perché avevo voglia di ballare.”
Matt:“non ti devi scusare con me, Ronnie. Non possiamo farci
proprio niente, è così e basta.”
Ronnie:“già. Non possiamo di certo metterci a
ballare in mezzo a tutti gli altri, pensando che non saremo neanche
notati.”
Matt:“per te andrebbe anche bene, ma per me no,
perché se qualcuno fa la spia io potrei essere licenziato, e
non voglio che succeda.”
Ronnie:“non lo voglio neanch’io, e sono convinta,
anzi, sono sicura, che qualcuno parlerebbe, dicendo al preside che io e
te abbiamo una storia o una cosa simile.”
Matt:“ne sono convinto anch’io.”
Ronnie:“mi è venuta un’idea.”
Ronnie fa una breve pausa e dopo dice:
“Adesso io vado via e tu aspetti qualche minuto e mi
raggiungi.”
Matt:“e dove ti devo raggiungere?”
Ronnie:“lo vedrai.”
Matt:“ok.”
Ronnie se ne va. Matt dopo alcuni minuti la segue. Lei si ferma in un
punto, e poco dopo Matt è arrivato da lei. Si chiudono in
una stanza e cominciano a baciarsi…
Tra un bacio e l’altro…
Matt:“non ne potevo più. Non vedevo
l’ora di baciarti.”
Ronnie:“anch’io. Sono stata troppo in
astinenza.”
Il dj ha messo un vecchio successo dei Jonas Brothers, “when
you look me in the eyes”, e Ginny con Kevin, e Sophie con
Simon la stanno ballando sulla pista da ballo insieme a moltissime
altre coppie…
Ginny:“adoro questa canzone.”
Kevin:“è particolarmente romantica, ma non
è la nostra canzone.”
Ginny:“già.”
A Kevin viene in mente che dopo “when you look me in the
eyes” potrebbe chiedere al dj di mettere la loro canzone,
“when I look at you”. E così fa una
volta finita la canzone.
Una volta essere tornato da Ginny, lei gli chiede:
“Perché sei andato dal dj? Cosa gli hai
detto?”
Kevin:“ora vedrai.”
Il dj fa partire la canzone di Ginny e Kevin…
Ginny:“ma è la nostra canzone?!”
Kevin:“sì. L’ho fatta mettere apposta
per te, tesoro.”
Ginny gli dà un bacio, mentre il dj dice:
“Questa canzone è per Ginny dal tuo Kevin! Sei
proprio fortunata ad avere un ragazzo così dolce.”
Kevin:“senti, sta parlando di te.”
Ginny:“e di te.”
Kevin le sorride…
Sophie:“che cosa romantica che ha fatto Kevin per Ginny.
Anche tu avresti potuto farla.”
Simon:“ma noi non abbiamo una nostra canzone.”
Sophie:“allora forse anche noi dovremmo averne una.”
Simon:“sì, sarebbe una cosa veramente bella e
romantica.”
Sophie:“sì.”
Dopo circa cinque minuti il dj mette un altro vecchio successo, ma
stavolta di Jesse McCartney, “because you
live”…
Sophie:“adoro questa canzone.”
Simon:“allora potrebbe diventare la nostra canzone.”
Sophie:“dici davvero?”
Simon:“sì.”
Sophie:“ok. Allora d’ora in poi “because
you live” sarà la nostra canzone.”
Intanto, nella stanza dove ci sono Ronnie e Matt…
Matt:“wow. È stato…
fantastico.”
Ronnie:“già.”
Si danno un bacio…
Ronnie:“che ne dici, torniamo al ballo?”
Matt:“sì, dai.”
Alla fine della serata, nella villa delle Eaton: Ronnie è
nella sua stanza, Ginny nella sua, e Sophie è con Simon, che
è rimasto a dormire lì. Sono a letto e
abbracciati…
Sophie:“because you live and breathe
because you make me
believe in myself
when nobody else can help
because you live girl
my world…
has twice as many stars
in the sky.”
Simon:“ti amo, Sophie.”
Sophie:“ti amo anch’io, Simon.”
Si danno un bacio…
Simon:“mi sembra così strano stare qui con te. Non
ero ancora venuto a dormire da te.”
Sophie:“e io non sono mai venuta da te.”
Simon:“puoi venire quando vuoi, tesoro.”
Sophie:“non vedo l’ora.”
Si danno un bacio…
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Capitolo 28 *** Sandy ***
28
Sandy
Per Capodanno Simon ospiterà Sophie, Ronnie, Matt, Ginny e
Kevin nella sua casa di Miami Beach, in Florida. Partiranno
lunedì 28 dicembre 2009 e torneranno a Los Angeles
lunedì 4 gennaio 2010.
Per girare per la città hanno noleggiato una macchina.
Mentre sono in macchina che stanno raggiungendo la villa…
Sophie:“sono così fortunata ad avere un ragazzo
che ha la casa a Miami Beach!”
Ronnie:“sì, esatto, sei fortunata,
sorellina.”
Ginny:“sì, infatti.”
Kevin:“beh, ma voi vivete in una villa sulla spiaggia, cosa
volete di più?”
Ronnie:“sì, non ci possiamo lamentare.”
Sophie:“in effetti.”
Simon:“comunque, vedrete che vi divertirete moltissimo questa
settimana qui a Miami Beach. La mia villa è abbastanza
vicino alla spiaggia, anche se bisogno usare la macchina, e poi ho
anche una barca.”
Sophie:“hai anche una barca!”
Simon:“sì. Mio padre la adora. Pensa che le ha
dato anche un nome.”
Sophie:“e come si chiama?”
Simon:“Sandy.”
Tutti ridono…
Sophie:“ma come si fa a dare un nome ad una barca?”
Simon:“è quello che dico sempre anch’io,
ma mio padre è fissato. Le piace così tanto che
ha voluto darle un nome.”
Sophie:“e perché proprio Sandy?”
Simon:“perché l’ha comprata nel periodo
che è uscito “Grease”. A mio padre
è piaciuto talmente tanto il film che ha voluto darle il
nome della protagonista femminile.”
Continuano a ridere e dopo segue un silenzio che dura per alcuni
secondi, finché Sophie comincia a cantare:
“Stranded at
the drive in
branded a fool
what will they say
monday at school?”
Tutti, tranne Simon che sta guidando, battono il tempo, mentre Sophie
continua a cantare:
“Sandy,
can’t you see
I'm in misery
you made a start
now we're apart
there's nothing left for
me
love has flown all alone
I sit and wonder why
oh why you left me oh
Sandy.”
Ronnie e Ginny cantano con Sophie:
“Oh Sandy,
baby, someday
when high school is done
somehow someway
our two worlds will be
one
in heaven forever and
ever we will be
oh please say you'll
stay oh Sandy.”
Finito di cantare tutti ridono. Simon sorride a Sophie, e lei a sua
volta gli sorride…
Circa una decina di minuti dopo arrivano alla villa di Simon. Una volta
aver parcheggiato la macchina in cortile tutti scendono
dall’auto…
Sophie:“è bellissima, tesoro!”
Simon:“te l’avevo detto che era bellissima. Certo,
non è sulla spiaggia, però è sempre
bella.”
Sophie:“concordo pienamente. Voi che ne pensate,
ragazze?”
Ginny:“io penso che sia bellissima. Sono contenta di passare
il Capodanno e tutta la settimana qui.”
Sophie:“Ronnie?”
Ronnie è ancora a bocca aperta per la bellezza della villa.
Pensa che invidia la sorella, perché ha un ragazzo che ha
una così bella villa a Miami, ma ad un certo punto smette di
pensare quelle cose e risponde alla sorella dicendole:
“È bellissima. Complimenti, Simon, i tuoi genitori
hanno proprio fatto un’ottima scelta.”
Simon:“grazie.”
Scaricano i bagagli e li portano dentro. Una volta messi
all’entrata, Simon dice:
“Benvenuti in casa mia, ragazzi! Adesso potete seguirmi che
vi faccio vedere le camere e dopo vi farò fare un tour della
casa.”
A ogni coppia viene assegnata una stanza e dopo iniziano il tour della
villa. L’ultima parte che vedono è la piscina, che
porta al giardino che da sul mare…
Simon:“e, per finire, questa è la piscina. E se
guardardate alla vostra destra vedrete il giardino che porta al
pontile. Seguitemi!”
Alla fine del giardino, prima di arrivare al pontile, Simon si ferma e
dice:
“E quella è Sandy!”
Sophie sale sul pontile e, toccando la barca, dice:
“Sandy! Ciao!”
Sophie fa una breve pausa e dopo dice:
“Perché non la scopri, così la vediamo
meglio.”
Simon:“ok.”
Quando Simon toglie il telo sopra Sandy, Sophie dice:
“Wow, è ancora più bella.”
Kevin:“ci andremo a fare un giro, vero?”
Simon:“certo.”
Sophie:“non mi avevi mai detto che avevi la patente
nautica.”
Simon:“non c’è stata
l’occasione.”
Dopo aver finito il tour della villa, ogni coppia sistema i propri
bagagli nelle rispettive stanze.
Nella camera di Matt & Ronnie…
Matt:“Simon ha organizzato qualcosa per stasera?”
Ronnie:“che sappia io no.”
Matt:“allora potremmo andare a cena fuori, se ti
va?”
Ronnie:“sì, mi va.”
Matt:“ok. Allora chiederò a Simon qual
è il miglior ristorante della città.”
Ronnie gli sorride…
Nella camera di Simon & Sophie…
Sophie:“cos’hai pensato di fare stasera?”
Simon:“pensavo di portarti fuori a cena. Conosco un ottimo
ristorante italiano.”
Sophie:“adoro il cibo italiano.”
Simon:“anch’io.”
Nella camera di Kevin & Ginny…
Ginny:“cosa facciamo stasera?”
Kevin:“tu cosa vorresti fare?”
Ginny:“non lo so. Si potrebbe andare al cinema, al bowling
oppure in giro per la città.”
Kevin:“vedremo.”
Un’oretta dopo si ritrovano tutti nel gazabo vicino alla
piscina…
Simon:“io e Sophie stasera andiamo a cena fuori, quindi non
contate su di noi.”
Matt:“a proposito di cenare fuori, conosci qualche ristorante
qui in città?”
Simon:“sì.”
Simon dice a Matt alcuni ristoranti della città…
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Capitolo 29 *** Che ci fai qui a Miami? ***
29
Che
ci fai qui a Miami?
È l’ultimo giorno dell’anno,
giovedì 31 dicembre, e per festeggiare il Capodanno andranno
tutti in un locale di un amico di Simon, che abita a Miami Beach.
Ceneranno a casa e verso le 23 andranno alla festa. Un quarto
d’ora prima, nella camera di Matt e Ronnie…
Ronnie:“allora, come sto?”
Matt:“sei bellissima, tesoro.”
Ronnie:“grazie. Anche tu comunque non sei affatto
male.”
Matt:“grazie.”
Si danno un bacio…
Circa un po’ prima delle 23: sono tutti a sedere ad un
tavolo. Stanno parlando, bevendo e le ragazze stanno mangiando qualche
pasticcino. A un certo punto arriva l’amico di Simon, il
proprietario del locale, che dice:
“Venite a ballare ragazzi?”
Simon:“sì.”
Si alzano tutti e vanno verso la pista…
Il dj mette canzoni come “crank it up”, di Ashley
Tisdale, “hot n cold”, “I kissed a
girl”, entrambe di Katy Perry, “tik tok”,
di Ke$ha, e tante altre…
Ballano per circa una ventina di minuti e dopo le ragazze vanno in
bagno a ripassarsi il rossetto.
Mentre sono nel bagno: sono tutte e tre davanti allo specchio e a un
certo punto Ronnie comincia a cantare:
“Don't stop,
make it pop
dj, blow my speakers up
tonight, I'm a fight
til we see the sunlight
tik tok, on the clock
but the party don't stop
no.”
Ronnie smette di cantare, ma Sophie e Ginny intervengono:
“Woah-oh oh oh
woah-oh oh oh.”
Tutti e tre ridono a crepapelle…
Un’ora dopo la mezzanotte, dopo l’inizio del 2010,
le ragazze sono andate al bar per bere qualcosa. Vicino a loro
c’è un ragazzo, che ad un certo punto dice:
“Ronnie!”
Ronnie si volta verso questo ragazzo e dice:
“Diego! Che ci fai qui a Miami?”
Diego:“sono in vacanza. E tu invece che ci fai qui?”
Ronnie:“sono in vacanza anch’io.”
Diego:“ciao Sophie.”
Sophie:“ciao.”
Ginny, trovando Diego molto interessante, interviene dicendo:
“Io invece sono Ginny, la sorellastra di Ronnie e
Sophie.”
Diego e Ginny si stringono la mano…
Diego:“così lei è Ginny? E
perché è con voi? Non mi avevi detto che viveva
con sua madre?”
Ronnie:“sì, ma purtroppo sua madre è
morta quest’autunno e così lei è venuta
a vivere con noi e nostra madre a Los Angeles.”
Diego:“mi dispiace.”
Ginny:“grazie.”
Alcuni secondi d’imbarazzo e dopo Diego interviene dicendo:
“Siete qui in vacanza da sole?”
Ronnie:“no. Siamo tutte e tre con i nostri
fidanzati.”
Diego:“adesso hai il ragazzo? Posso sapere chi
è?”
Ronnie:“perché t’interessa?”
Diego:“così, per curiosità.”
Ronnie:“sinceramente non ci tengo né a dirti come
si chiama né a presentarlo. Ora, se vuoi scusarci, io e le
mie sorelle andremo. Ciao!”
Diego:“ciao.”
Ginny:“allora, mi vuoi spiegare chi è gran pezzo
di ragazzo?”
Ronnie:“è il mio ex. Siamo stati insieme
quest’estate al camp di musica. Siamo andati a letto insieme,
ma non stavamo veramente insieme.”
Ginny:“e com’è? Intendo a
letto.”
Ronnie:“Ginny!”
Ginny:“che c’è? Sono curiosa. Se
è bello quanto sa fare bene sesso, allora è
perfetto.”
Ronnie:“non comportarti come quelle stupide ragazzine che
sono fissate a darla a destra e a manca.”
Ginny:“io non sono quel tipo di ragazza. Dovresti saperlo,
anche se ci conosciamo da poco più di un mese.”
Ronnie:“lo so, perché ti stai comportando come se
lo fossi.”
Ginny:“allora… me lo dici o no? Voglio
saperlo.”
Sophie:“dai, diglielo, Ronnie. Altrimenti glielo
dirò io da parte tua.”
Ronnie:“e tu come fai a sapere com’è
Diego a letto?”
Sophie:“da quello che mi hai detto tu.”
Ronnie:“giusto.”
Ronnie fa un respiro, e guardando Ginny dice:
“È una vera forza della natura, è
spettacolare. È bello quanto sa fare bene sesso, ma non
è perfetto, per niente. Lui non è interessato ad
avere delle storie vere, ed è stato molto meglio che
abitassimo in città diverse, altrimenti sarebbe stato la mia
rovina.”
Sophie:“pensa che Ronnie si è fatta trovare nuda
tra le lenzuole del suo letto e dopo l’hanno fatto.”
Ginny:“dici sul serio?”
Sophie:“sì.”
Ginny:“è com’è
stato?”
Ronnie:“come ti ho detto prima. Però Matt ci sa
fare molto meglio, ma lui è più grande.”
Ginny:“già.”
Alcuni secondi di silenzio e dopo Ginny interviene dicendo:
“Ma è americano?”
Ronnie:“no, è argentino.”
Ginny:“infatti non ha la faccia da americano.”
Ronnie:“già.”
Verso le due, all’improvviso, al tavolo delle gemelle, Ginny,
Matt, Kevin e Simon arriva Diego…
Diego:“Ronnie! Ciao!”
Tutti lo guardano, chiedendosi chi sia, e Ronnie non sa se fingere di
non conoscerlo oppure accettare che sia venuto lì…
Matt:“tesoro, conosci questo tizio?”
Prima che lei riesca a rispondere, interviene Diego dicendo:
“Certo che mi conosce, sono il suo ex.”
Matt:“il suo ex?”
Diego si siede sul divananetto, accanto a Ronnie, e dopo dice:
“Sì, siamo stati insieme, o meglio, siamo usciti e
abbiamo fatto sesso, quest’estate al camp di
musica.”
Diego, porgendo la mano a Matt, dice:
“Piacere, Diego.”
Ovviamente Matt, pazzo di gelosia, non si presenta e non gli stringe la
mano, ma si rivolge a Ronnie dicendole:
“Vedo che non sei andata a quel camp solo per fare musica, ma
anche per qualcos’altro.”
Ronnie:“tu vali cento, anzi, mille, volte in più
di lui. Lui è solo un playboy argentino che attira le
ragazze con il suo bel faccino.”
Matt:“non m’interessa sapere se io valgo di
più o di meno di lui, ma mi da fastidio che tu non mi abbia
detto di lui.”
Ronnie:“perché non ho ritunuto importante fartelo
sapere. Infondo è solo un ragazzo con cui sono stata neanche
due settimane.”
Matt:“vieni in bagno con me che così possiamo
parlare tranquillamente.”
Matt e Ronnie si alzano e vanno nel bagno dei ragazzi…
Sophie:“grazie mille di aver fatto litigare Matt e
Ronnie.”
Diego:“prego, non c’è di che. Ma quanti
anni ha quel Matt?”
Sophie:“26.”
Diego:“cavolo, è un po’ superato per
Ronnie.”
Sophie:“non ha mica 40 anni. Ora ti prego di andartene,
perché ci stai infastidendo e ci stai rovinando il
Capodanno, soprattutto a Ronnie.”
Diego si alza e dice:
“Ok, ok, me ne vado.”
Matt e Ronnie riescono a risolvere e dopo che Sophie ha mandato via
Diego lui non si è più fatto vedere…
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Capitolo 30 *** I 18 anni delle gemelle ***
30
I 18
anni delle gemelle
Durante la festa: Ronnie e Matt sono nella stanza di lei e sono sul
letto che si baciano. Anche questa volta non possono farsi vedere
insieme in pubblico, visto che ci sono un sacco di alunni della Malibu
high…
Matt:“non sai quanto mi da fastidio non poter stare
tranquillamente con te in mezzo agli altri.”
Ronnie:“da fastidio moltissimo anche a me, tesoro, ma
putroppo è così. Ne abbiamo parlato un sacco di
volte e non ci si può fare niente, a meno che non lo
riveliamo a tutti, ma dopo tu verresti licenziato.”
Matt:“già. Allora smettiamo di parlarne e
continuiamo a fare quello che stavamo facendo prima.”
Ronnie:“cioè?”
Matt si avvicina al suo viso e la bacia…
Intanto, al piano di sotto, nella sala…
Sophie:“sono così contenta di aver finalmente 18
anni.”
Simon:“sono contento anch’io, così
finalmente non avrò più a che fare con una
ragazzina.”
Sophie gli dà una pacca sul braccio e dice:
“Con una ragazzina? Io sono molto più matura di
te, anche se sono più piccola.”
Simon:“stavo scherzando, tesoro.”
Sophie gli sorride…
Simon:“vieni qui.”
Simon la tira verso di sé e le dà un
bacio…
Intanto, nella sala dove c’è il bar…
Kevin:“cosa ne pensi del fatto che tra otto mesi le tue
sorellastre partiranno per la Juilliard?”
Ginny:“penso che sia un’ottima
opportunità per loro, ma mi dispiace che se ne vadano e non
vivano più qui, perché mi mancheranno. Ma
verranno il più possibile qui a Los Angeles.”
Kevin:“ti sentirai persa senza di loro, vero?”
Ginny:“probabilmente sì. Anzi,
sicuramente.”
Kevin:“ma avrai me.”
Ginny gli sorride e dopo essersi guardarti negli occhi si
baciano…
Ronnie e Matt scendono al piano di sotto e, una volta arrivati al punto
in cui dalle scale si vede la sala, si separano, ma prima si scambiano
uno sguardo. Ronnie raggiunge Sophie, che è ancora con
Simon…
Sophie:“sorellina, dove hai messo Matt?”
Ronnie:“non lo so. Quando siamo scesi, a un certo punto ci
siamo divisi per non farci vedere insieme da nessuno.”
Sophie:“siete sempre allo stesso punto, Ronnie. Da
più di tre mesi state insieme di nascosto e non volete farlo
sapere a nessuno, in modo che Matt non venga licenziato, ma
così è impossibile stare insieme
veramente.”
Ronnie:“lo so, Sophie, lo so, ma non possiamo farci
niente.”
Sophie:“già. Spero per voi che riuscirete a
risolvere questa cosa prima o poi.”
Ronnie:“spero prima che poi.”
Sophie:“anch’io.”
Le due gemelle per alcuni non dicono niente, ma poi Ronnie chiede a
Sophie:
“Dov’è finita Ginny?”
Sophie:“non lo so. Sarà con Kevin
probabilmente.”
Ronnie:“sì, è probabile.”
Pochi secondi dopo Ronnie saluta la sorella e Simon e va verso il bar.
Lì trova Kevin e Ginny e, dopo averli salutati e avergli
chiesto se si stanno divertendo, si siede su una delle due poltrone
accanto al bar. Poco dopo arriva il ragazzo con cui ha ballato al ballo
d’inverno: Trey, che le dice:
“Ciao.”
Ronnie:“ciao.”
Trey:“che ci fai qui tutta sola?”
Ronnie:“niente… pensavo.”
Trey:“perché non vieni a ballare con me,
allora?”
Ronnie:“no. Grazie dell’invito, ma proprio non mi
va.”
Trey:“dai, così ti distrai.”
Ronnie:“no.”
Trey:“dov’è il tuo ragazzo?”
Ronnie:“non lo so, sarà qui in giro.”
Trey:“allora credo che non gli darà fastidio se
balli con me per un po’? Ti prometto che se ci
sarà un lento smetteremo di ballare.”
Ronnie:“ok… va bene.”
Ronnie si alza dalla poltrona e si dirige insieme a Trey dove tutti
stanno ballando…
Dopo alcuni minuti passa da lì Matt, che, vedendo ballare
Ronnie e Trey, si arrabbia un po’. Ovviamente non
può fare scenata e si deve trattenere come ha fatto al ballo
d’inverno. A un certo punto lei incrocia il suo sguardo, che
non è affatto carino…
Una volta finita la terza canzone, che Ronnie e Trey hanno ballato
insieme, Matt va al piano di sopra per non vederli più;
così lei lo raggiunge. Quando arriva al piano di sopra
inizia a chiamarlo:
“Matt! Matt!”
Matt va verso la camera di Ronnie e ci entra. Lei lo raggiunge e, una
volta entrata e aver chiuso la porta, dice:
“Mi dispiace che tu debba vedere tutto questo, ma sai come
stanno le cose, purtroppo.”
Matt si siede sul letto di Ronnie e dice:
“Sì, so come stanno le cose, e cominciano a non
piacermi più, Ronnie!”
Intanto Ronnie si è seduta…
Ronnie:“cosa vuoi dire?”
Matt:“voglio dire che mi sono stancato di non poterti baciare
e abbracciare quando ci sono delle feste o dei balli, o cose del
genere, dove ci sono anche i tuoi compagni di scuola, e di vederti
ballare con un altro ragazzo. Mi sono veramente stancato,
Ronnie!”
Ronnie:“e allora cosa vorresti fare? Dire tutta la
verità a tutti?”
Matt:“forse sarebbe la cosa migliore, anche se mi
licenzierebbero in tronco.”
Ronnie:“allora se vuoi adesso andiamo giù e
iniziamo a baciarsi, come se nulla fosse.”
Matt:“magari potessimo farlo.”
Ronnie:“e allora facciamolo, andiamo.”
Matt:“no, non voglio rischiare così tanto. Sta di
fatto che la nostra storia sarà sempre allo stesso punto.
Sempre bloccati in questo piccolo grande problema che ci disturba da
più di tre mesi.”
Ronnie:“non è poi così grave come
sembra. Sai quante coppie restano segrete?”
Matt:“suppongo tantissime, ma io non vorrei essere una di
quelle.”
Ronnie:“se è per questo nemmeno io, ma putroppo
dobbiamo continuare a farlo.”
Ovviamente alla fine della discussione Ronnie e Matt riescono a
risolvere, ma rimangono sempre allo stesso punto di prima…
Mentre Ronnie e Matt sono al piano di sopra, arriva Trey senza farsi
sentire. Sono nella camera di Ronnie e lui li vede insieme, ma loro non
se ne accorgono. Allora lui, ascoltando cosa stanno dicendo, fa due
più due e capisce tutto…
Trey:“mi fai schifo, Ronnie!”
Matt e Ronnie si voltano verso la porta e Trey se ne va via.
Così Ronnie, mentre si alza, gli dice:
“Trey, aspetta!”
Cerca di raggiungerlo per spiegargli tutto...
Una volta raggiunto, lo prende per un braccio e lui si volta verso di
lei, e le dice:
“Mi fai schifo! Tu e il prof Manley insieme! Ma non stavi con
una matricola dell’UCLA?”
Ronnie:“beh… non esattamente. Non potevo di certo
dirti che il mio ragazzo è il prof Manley. È una
cosa che dobbiamo tenere assolutamente segreta. A proposito, mi giuri
che non lo dirai a nessuno?”
Trey non risponde, così lei gli dice:
“Trey?”
Trey:“ok, giuro che non lo dirò a
nessuno.”
Ronnie:“grazie. Spero che di te mi possa fidare.”
Trey:“puoi fidarti. Mi piaci troppo, quindi non
racconterò a nessuno che tu e il prof Manley ve la
intendete.”
Ronnie:“grazie.”
Trey:“non devi ringraziare me, ma il mio cuore che
è pazzamente pazzo di te.”
Ronnie gli sorride…
Alcuni secondi di silenzio e imbarazzo e poi Trey dice:
“Posso farti una domanda?”
Ronnie:“sì.”
Trey:“da quanto te e il prof Manley state insieme?”
Ronnie:“da poco più di tre mesi.”
Trey:“beh, neanche tanto.”
Ronnie:“già.”
Poco dopo Trey scende al piano di sotto, mentre Ronnie ritorna nella
sua camera, dove c’è ancora Matt…
Matt:“allora?”
Ronnie si mette a sedere sul divano e dice:
“Allora adesso lui sa tutto; ma non lo dirà a
nessuno. Io gli piaccio, sai.”
Matt:“speriamo che non lo dica a nessuno.”
Ronnie:“vedrai che sarà di parola, ne sono
sicura.”
Matt:“torniamo giù?”
Ronnie:“sì.”
Matt e Ronnie si avviano verso la porta…
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Capitolo 31 *** Pettegolezzi ***
31
Pettegolezzi
Siamo alla penultima settimana di gennaio e ci manca solo una
settimana per scegliere l’università da
frequentare e per fare le iscrizioni. Senza dubbio le gemelle
sceglieranno la Juilliard, ma le loro care amiche Kat e Melody no, e
sono indecise se frequentare la NYU, l’UCLA, Harvard, Yale o
Princeton. Il problema è che solo la NYU si trova a New
York, proprio dove si trova la Juilliard…
È venerdì 22 gennaio ed è
l’ora di cena: le gemelle, Ginny e Liza stanno
cenando…
Liza:“allora, ragazze, Kat e Melody hanno scelto
l’università?”
Ronnie:“ancora no.”
Sophie:“ma sicuramente scarteranno Harvard.”
Ronnie:“noi speriamo che scelgano entrambe la NYU
così saremo tutte e quattro a New York.”
Liza:“l’importante è che facciano la
scelta più giusta per loro.”
Ronnie:“sì. Non vogliamo che scelgano
l’NYU solo perché è a New
York.”
Sophie:“già.”
Alla fine di gennaio le gemelle si sono iscritte alla Juilliard, mentre
Kat e Melody a Princeton, che si trova nel New Jersey, vicino a New
York.
Sono passate tre settimane ed è appena finita la settimana
di San Valentino: in questi ventuno giorni Trey ha cercato di stare il
più possibile vicino a Ronnie, in qualunque maniera
possibile, e in un modo o nell’altro c’è
riuscito: hanno chattato su Facebook, su Msn e hanno anche messaggiato.
Ogni giorno di più lui si convinceva che era pazzo di lei,
ma sapeva di non essere ricambiato, e lei si ricordava che lui sapeva
il suo segreto.
Ronnie e Matt, nonostante tutto, continuano a stare insieme da quasi
quattro mesi e mezzo…
È lunedì 15 febbraio ed è la
ricreazione alla Malibu high: le gemelle sono dai loro armadietti
insieme alle loro amiche Kat e Melody. Mentre stanno parlando, e mentre
Ronnie e Kat si stanno ripassando il lucidalabbra, passa da
lì Trey…
Trey:“ciao, Ronnie.”
Ronnie:“ciao, Trey.”
Trey:“hai passato un bel San Valentino con Matt?”
Ronnie:“Trey! Non dire mai più il suo nome qui a
scuola, qualcuno potrebbe sentirti.”
Trey:“ok, va bene.”
Ronnie si tranquillizza e subito dopo gli risponde:
“Sì, sono stata davvero bene con lui
ieri.”
Trey:“bene. Sono contento che almeno tu ieri ti sia
divertita.”
Ronnie:“perché tu non ti sei divertito?”
Trey:“no. I miei amici hanno tutti la ragazza quindi io non
ho fatto assolutamente niente.”
Ronnie:“mi dispiace per te, Trey.”
Trey:“grazie.”
Quando la campanella che mette fine alla ricreazione suona, pian piano
tutti gli alunni della Malibu high vanno nelle proprie aule.
La classe delle gemelle ha l’ora di ballo e, Ronnie e Matt
hanno appuntamento in un posto segreto: l’uscita posteriore
del teatro.
Una volta raggiunta, i due iniziano a baciarsi. Per loro sfortuna passa
da lì vicino una ragazza, alunna del prof, ma non compagna
di classe di Ronnie. Questa ragazza vede tutta la scena: Ronnie e Matt
che si baciano appassionatamente. Lei riesce a riconoscere Matt, ma
Ronnie no, visto che non la conosce, però vede benissimo il
suo viso, e appena arriva in classe lo racconta subito alle sue amiche.
In quella sola settimana la notizia fa il giro di tutta la scuola, ma
il preside ancora non sa niente e, Ronnie e Matt non sanno ancora che
tutti sanno. Il pomeriggio del venerdì: le gemelle sono
ognuna in camera propria, compresa Ginny, che sta parlando al telefono
con Bella…
Bella:“non indovinerai mai cosa mi ha appena scritto
Charlotte su Facebook!”
Ginny:“perché stai chattando con
Charlotte?”
Bella:“sì, mi ha aperto la conversazione un attimo
fa. Non indovinerai mai Ginny.”
Ginny:“dimmelo, allora.”
Bella:“tua sorella Ronnie e il prof Manley hanno una storia.
Fanno sesso e cose varie! Ma ti rendi conto? Ronnie è una
gran culona, non sai quanto la invidio. Con il prof Manley…
è così sexy.”
Ginny:“stai scherzando, spero?”
Bella:“no, me l’ha detto Charlotte. Questa voce sta
girando da lunedì in tutta la scuola. Una ragazza ha visto
il prof Manley che si baciava appassionatamente contro una ragazza e
dopo aver fatto delle ricerche qualcuno ha scoperto che è
Ronnie, tua sorella. Tu ne sapevi qualcosa, Ginny?”
Ginny:“sì, certo che lo sapevo. Però tu
promettimi che non sarai una di quelle che spargerà la voce.
Matt protrebbe anche venire licenziato se la voce va a finire al
preside. Tu vuoi che il nostro prof sexy, l’unico prof
maschio e sexy che abbiamo, venga licenziato?”
Bella:“no, assolutamente no! Ti prometto che non
spargerò la voce, e farò anche zittire tutti
quelli che ne parleranno, dicendogli che non è
vero.”
Ginny:“grazie, Bella. Spero di potermi fidare di
te.”
Bella:“puoi.”
Poco dopo Ginny e Bella interrompono la loro conversazione al telefono
e Ginny corre subito nella stanza di Ronnie per riferirle tutto. Apre
la porta ed entrando dice:
“Ronnie! Ronnie! Non sai cosa mi ha detto poco fa
Bella!”
Ronnie:“avresti potuto anche bussare.”
Ginny:“sì, sì. Mi ha detto che tutta la
scuola sa che te e Matt avete una storia!”
Ronnie:“cosa? Stai scherzando spero?”
Ginny:“no, sono serissima. È da lunedì
che gira questa voce.”
Ronnie:“bisogna subito smentirla. Se lo viene a sapere il
preside, Matt sarà licenziato.”
Intanto arriva Sophie, che avendo sentito un po’ di rumore,
si è preoccupata…
Sophie:“ragazze, cos’è
successo?”
Ronnie non riesce a rispondere, perché ancora non ha buttato
giù la notizia…
Ginny:“a scuola tutti sanno che Ronnie e Matt hanno una
storia.”
Sophie:“infatti Tiffany me l’ha scritto poco fa su
Facebook. Mi ha anche scritto che questa voce sta girando da
lunedì.”
Ginny:“infatti.”
Sophie:“Ronnie, cosa pensi di fare?”
Ronnie:“penso che bisogna far smentire questa voce altrimenti
arriverà al preside e Matt verrà licenziato, ma
prima devo subito dirlo a Matt.”
Ronnie si fionda nella stanza accanto alla sua, dove
c’è il piano, il divano e la tv, si siede e
telefona a Matt…
Il lunedì della settimana dopo, il 22 febbraio, le gemelle e
Ginny arrivano a scuola.
Durante il tragitto tra l’ingresso della scuola e i loro
armadietti alcuni studenti dicono varie cose a Ronnie, riguardanti il
pettegolezzo della settimana scorsa. Cose come:
“Ben fatto, Ronnie! Ottima scelta, Ronnie! Sei una grande,
Ronnie!”, e cose simili.
Sophie e Ginny le assicurano che riguardano il fatto che tutti sanno
tutto su lei e Matt, ma lei spera che non sia così, anche se
ne è sicura…
Prima che suoni la campanella delle 8, Ronnie viene convocata
nell’ufficio del preside.
Quando arriva, ci trova Matt, che è già seduto su
una delle due sedie davanti alla cattedra. Si guardano e hanno
già il sospetto che il preside sappia tutto, ma si siede
cercando comunque di mantenere la calma, sperando che siano
lì per un’altra cosa…
Sig. Kelly:“vi ho convocati qui per un motivo
preciso.”
Il preside fa un respiro e intanto Matt e Ronnie immaginano
già tutto…
Sig. Kelly:“mi sono giunte delle voci che vi riguardano.
Dicono che lei, signor. Manley, e lei, signorina Eaton, abbiate una
relazione amorosa. Spero che tutte queste voci sul vostro conto siano
solo dei pettegolezzi alimentati dagli studenti per sparlare di
qualcosa, perché altrimenti sarò costretto a
prendere dei provvedimenti per lei, signor. Manley.”
Entrambi erano quasi sicuri che si trattasse proprio di quello, e
infatti…
Sig. Kelly:“allora, questi voci sono vere o no?”
Entrambi non sanno cosa rispondere, ma non rimane altro da fare che
dire la verità…
Sig. Kelly:“allora, signor. Manley e signorina
Eaton… sono vere o no?”
Matt e Ronnie si guardano preoccupati. Il primo a parlare e a
confessare tutto è Matt…
Matt:“è tutto vero, signore. Io e la signorina
Eaton abbiamo una relazione.”
Ronnie lo guarda ancora più preoccupata di prima, ma anche
sollevata, perché finalmente potranno agire allo
scoperto…
Ronnie:“concordo con quello che dice il signor. Manley,
è tutto vero.”
Sig. Kelly:“bene, o meglio male, speravo fossero solo dei
pettegolezzi. Sarò costretto a prendere dei provvedimenti
verso di lei, signor. Manley. Putroppo, a malincuore, sarò
costretto a licenziarla.”
Licenziare, quel verbo che non avrebbero mai e poi mai aver voluto
sentire, ma che putroppo è stato detto…
Ronnie lo guarda con il viso pieno di tristezza, ma sapeva cosa sarebbe
successo…
Matt:“prendo la mia roba dalla sala insegnanti e me ne
andrò il prima possibile.”
Sig. Kelly:“non sa quanto mi dispiace dover licenziare, ma
non posso fare altro. Lei è stato un ottimo insegnante di
ballo, ma spero che trovi un posto ancora migliore di questo qui alla
Malibu high.”
Matt:“lo spero anch’io, signor. Kelly.”
Poco dopo Matt e Ronnie escono dall’ufficio del
preside…
Ronnie:“mi dispiace che il preside Kelly ti abbia
licenziato.”
Matt:“anche a me, ma infondo non è una
tragedia.”
Ronnie va verso la sua aula, mentre Matt va in sala insegnanti per
prendere la sua roba…
Quando Ronnie entra in classe, per andare al suo banco, vicino a
Sophie, alcuni dei suoi compagni di classe le fanno i complimenti,
mentre altri la guardano.
Una volta seduta al suo posto, Sophie le chiede:
“Allora, com’è andata?”
Ronnie:“è andata male, anzi, malissimo. Il preside
ha scoperto tutto e ha licenziato Matt.”
Sophie:“no! E lui come l’ha presa?”
Ronnie:“pensavo peggio sinceramente. Io gli ho detto che mi
dispiaceva e lui ha risposto che gli dispiaceva anche a lui, ma che
infondo non è una tragedia.”
Sophie:“beh, in effetti è così,
sorellina. Anche se lui non lavora più qui potete stare
insieme lo stesso.”
Ronnie:“sì, ma non sarà la stessa
cosa.”
Sophie:“dai, adesso non pensarci e segui la lezione. Poi
pensa che dopo abbiamo due ore di canto.”
Ronnie:“è vero.”
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Capitolo 32 *** Ma la mia vita sarà diversa appena tu te ne sarai andato ***
32
Ma la
mia vita sarà diversa appena tu te ne sarai andato
Sono passate tre settimane da quando Matt è stato licenziato
e siamo a domenica 14 marzo: Matt e Ronnie stanno ancora insieme, e lui
ha voluto incontrarsi con lei perché le vuole parlare e
hanno appuntamento sul molo di Malibu alle 16:30...
Quando lei arriva, lui è a sedere su una delle panchine sul
molo…
Ronnie:“ciao.”
Si siede e va per dargli un bacio, ma lui si tira indietro,
così le chiede:
“Che c’è?”
Matt:“dobbiamo parlare, Ronnie.”
Ronnie:“infatti è per questo che sono qui,
perché mi devi parlare. Allora parla, ti ascolto.”
Matt fa un respiro profondo e dopo inizia il suo discorso:
“Non è per niente dirti quello che ti voglio, ma
ci proverò.”
Ronnie comincia a essere seriamente preoccupata:
c’è sicuramente qualcosa sotto…
Matt:“in queste ultime settimane, da quando sono stato
licenziato più o meno, ho riflettuto molto sul nostro
rapporto e sono arrivato ad una conclusione che sicuramente non ti
piacerà.”
Matt fa una breve pausa e poi continua:
“Sono arrivato alla conclusione che tu ed io, in fondo,
apparteniamo a due generazioni diverse, a due mondi diversi. Insomma,
siamo molto diversi e di certo la nostra enorme differenza
d’età non ci aiuta. Spero che tu non mi punirai
per questo e che prima o poi mi perdonerai, ma voglio farla finita qui,
voglio che la nostra relazione finisca qui, ma vorrei comunque che tu
continuassi a parlare con me e ad essere una semplice amica o ex
alunna.”
Ronnie è senza parole. Non riesce a trovarne qualcuna per
dire qualcosa, non crede ancora che Matt l’abbia lasciata per
quei futilei motivi…
Matt:“per favore, Ronnie, dimmi qualcosa.”
Ronnie all’improvviso scoppia e dice:
“Sinceramente, Matt, proprio non ti capisco. Non capisco
perché tu mi debba lasciare per questi futili motivi. Adesso
non sei neanche più il mio insegnante quindi non
cè motivo per cui la nostra storia non possa andare avanti.
Il tuo problema non è che abbiamo molti anni di differenza o
altre cose, ma il tuo problema è che non vuoi più
stare con me, ti sei stancato di me.”
Matt:“no, io non mi sono stancato di te, Ronnie. Tu sei la
persona più leale, dolce e splendida che abbia mai avuto il
piacere di conoscere. Credimi che non è per il motivo che
dici tu.”
Pian piano dagli occhi di Ronnie cominciano a venir giù
delle lacrime…
Matt:“per favore, non piangere. Ci sono tanti altri ragazzi
con cui puoi essere più felice. Tu ti meriti di meglio,
Ronnie.”
Ronnie:“no, non è vero, io voglio solo te. Te, te
e soltanto te.”
Matt:“non dire così, ti prego. Hai soltanto
diciotto anni, hai tutta la vita davanti.”
Ronnie:“ma la mia vita sarà diversa appena tu te
ne sarai andato.”
Matt:“dai, adesso asciugati quelle lacrime e ritorna in te.
Non voglio vederti piangere.”
Matt asciuga le lacrime dal viso di Ronnie.
C’è qualche secondo di silenzio, mentre Ronnie
continua a piangere e Matt a guardarla piangere…
Ronnie:“non sarà mica per il fatto che con il tuo
nuovo lavoro hai conosciuto un’altra ragazza?”
Matt:“no.”
Ronnie:“invece è proprio per quello, ne sono
sicura. Adesso fai l’insegnante di un corso di ballo e
sicuramente ci saranno delle ragazze che magari avranno la tua
età.”
Matt non dice niente e Ronnie ha già capito tutto…
Ronnie:“per favore, voglio che tu mi dica tutto di lei.
Voglio sapere chi è quella brutta troia che mi ha fottuto il
ragazzo più bello che ci possa essere.”
Matt rimane ancora zitto, finché non dice:
“Si chiama Jenny e ha venticinque anni. È
piuttosto alta, magra, bionda e con gli occhi marroni. Lei ci ha
provato con me alcune volte, ma io l’ho sempre respinta,
finché un giorno…”
Ronnie:“avrei dovuto immaginare che sarebbe finita
così. Voi uomini siete tutti uguali.”
Ronnie si alza dalla panchina e se ne va via…
Arrivata a casa, va subito nella sua stanza. Nella villa non
c’è nessuno a parte lei. Sua madre è
fuori con un’amica, Sophie e Ginny sono con Simon e
Kevin…
Rimane delle ore a piangere sul suo letto finché a un certo
punto non si addormenta.
Verso le 19 passate, arrivano a casa Sophie e Ginny…
Sophie:“wow, Ronnie è ancora fuori con
Matt.”
Ginny:“cerchiamola, magari è in camera
sua.”
Le sorelle salgono e la porta della sua camera è aperta,
così entrano. La vedono sdraiata sul letto così
si avvicinano…
Sophie:“Ronnie.”
Ginny:“strano. Che ci fa sul suo letto? Non deveva uscire con
Matt? E poi perché sta dormendo?”
Sophie:“non vorrei che fosse successo qualcosa.”
Ginny:“e cosa?”
Sophie:“non lo so. Proviamo a svegliarla.”
Sophie e Ginny la muovono un po’ così lei si
sveglia…
Sophie:“cos’è successo,
sorellina?”
Ronnie:“Matt…”
Ronnie non riesce a continuare la frase…
Sophie:“Matt cosa?”
Ronnie:“Matt mi ha lasciata.”
Sophie:“cosa? Perché ti ha lasciata? Non
capisco.”
Ronnie:“ha conosciuto un’altra ragazza al suo corso
di ballo.”
Sophie:“no, non è possibile.”
Ginny:“scommetto che avrà più o meno la
sua età, che è molto carina e anche
spavalda.”
Ronnie:“esatto.”
Sophie:“oddio, Ronnie, non sai quanto ci dispiace. Vieni
qui.”
Le due sorelle abbracciano Ronnie. Dopo qualche secondo si
staccano…
Ginny:“tu meriti di meglio, Ronnie.”
Ronnie:“no, non è vero.”
Sophie:“invece sì. Puoi avere ragazzi molto
più belli e intelligenti di Matt. Sei ancora troppo giovane
per disperarti.”
Si tornano ad abbracciare e quando si staccano Sophie dice:
“Mi è venuta un’idea: domani noi tre non
andiamo a scuola e andiamo in giro un po’, così ti
distrai e non ci pensi.”
Ronnie:“grazie mille, ragazze. Vi voglio un mondo di
bene.”
S & G:“anche noi.”
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Capitolo 33 *** Sono innamorato di te, Ronnie ***
33
Sono
innamorato di te, Ronnie
Sono passate quasi due settimane: Ronnie si è ripresa,
Sophie e Simon stanno ancora insieme, come Ginny e Kevin.
Trey ha festeggiato i diciassette anni il 23 marzo e il 26
darà una festa a casa sua, che inizierà alle 22.
Durante la festa: Ronnie è in cucina, con un bicchiere di
punch in mano, che guarda alcuni ragazzi ballare in sala. A un certo
punto arriva Trey, che le dice:
“Che ci fai qui tutta sola?”
Ronnie:“niente.”
Trey:“ti va di ballare un po’?”
Ronnie:“no, non sono dell’umore giusto.”
Trey:“perché, c’è un umore
giusto per ballare?”
Ronnie fa un sorriso…
Trey:“vedi, ti ho fatto sorridere. È un
po’ che non ti vedevo sorridere. Da quando Matt ti ha
mollata, hai una faccia da funerale.”
Ronnie:“vuoi che sorrida continuamente?”
Trey:“no, però ti voglio veder sorridere di
più. Prima sorridevi e ridevi moltissimo.”
Ronnie:“lo so, ma in queste ultime due settimane sto
malissimo.”
Trey:“allora vieni a ballare con me.”
Ronnie lo guarda e lui si aspetta un sì come
risposta…
Ronnie:“ok.”
Ronnie e Trey si mischiano in mezzo agli altri e cominciano a
ballare…
Una mezz’oretta dopo: Ronnie e Trey sono al piano di sopra,
perché lui le sta mostrando la sua casa.
Trey:“questa a sinistra è la mia camera.”
Ronnie entra, seguita da Trey. Prima che lei riesca a fare un altro
passo, lui le prende una mano e lei si volta. Si guardano fissi negli
occhi e lui dice:
“Aspettavo da tanto questo momento.”
Ronnie continua a guardarlo, ma senza dire niente…
Trey:“mi sei sempre piaciuta. Sin dalla prima volta che ti ho
vista.”
Ronnie continua a guardarlo e a non dire niente…
Trey:“sono innamorato di te, Ronnie.”
Passano alcuni secondi di silenzio, mentre i due ragazzi continuano a
guardarsi, e dopo Trey dice:
“Come mai non dici niente?”
Ronnie:“perché non ho niente da dire. Hai
già detto tutto quello che serviva tu.”
Trey:“no, manca solo che tu mi dica che ti piaccio
anch’io.”
Ronnie:“non direi mai una bugia, a meno che non sia a fin di
bene o che non sia assolutamente necessario.”
Trey:“quindi vorresti dire che io non ti piaccio?”
Ronnie:“esatto, tu non mi piaci, Trey. Sono tua amica, ma non
posso essere niente di più.”
Trey:“certo. A chi la dai a bere? Se io non ti piacessi, non
mi guarderesti in questo modo.”
Ronnie:“in che modo, scusa?”
Trey:“nel modo in cui mi stai guardando adesso.”
Trey si avvicina al suo viso e, guardandola negli occhi, la bacia. Lei
ci sta e continuano a baciarsi, mentre vanno verso il letto di lui. Si
sdraiano e continuano a baciarsi. Tra un bacio sulle labbra e uno sul
collo…
Ronnie:“chiudi la porta, qualcuno potrebbe vederci.”
Trey si alza subito e va a chiuderla e dopo ritorna da lei. Continua a
baciarla. Tra un bacio sul collo e l’altro le dice:
“Ti amo. Ti amo. Ti amo.”
E continua a ripeterglielo per alcune volte…
Lui comincia a togliersi la maglia e anche lei, e quando sono quasi
nudi, lei cerca di allontanarlo da sé, dicendogli:
“No. Trey, fermati. Non posso. Non possiamo.”
Lui continua a baciarla sul collo…
Ronnie:“Trey, per favore, basta! Fermati!”
Trey si ferma subito e le chiede:
“Che c’è? Stava andando tutto
così bene.”
Ronnie si alza dal letto e comincia a vestirsi, dicendo:
“Non posso farlo, Trey. Mi dispiace.”
Trey:“sei ancora innamorata di lui. È
ovvio.”
Ronnie:“sì.”
Trey:“allora, vai. Vattene! Vattene da qui!”
Ronnie ha finito di vestirsi e va verso la porta.
Lui è ancora sul letto, mezzo nudo, quando lei, sulla soglia
della porta, guardandolo, gli dice:
“Mi dispiace.”
Trey:“vattene, Ronnie!”
Ronnie scende di corsa le scale e cerca le sue sorelle per dirgli che
se ne va…
Trey rimane per cinque minuti buoni sul letto sdraiato a pensare a
quello che è appena successo…
Poco dopo scende al piano di sotto e un suo amico lo raggiunge e gli
dice:
“Hey, Trey! Bella festa.”
Trey:“grazie, Josh.”
Josh:“mi sto divertendo un sacco. Ho già
conosciuto una tipa che è uno schianto.”
Trey:“bene. Meglio per te, amico.”
Josh:“ora vado, mi sta aspettando per ballare.”
Trey:“allora non farla aspettare.”
Josh si allontana da Trey. Successivamente va a prendersi un bicchiere
di punch…
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Capitolo 34 *** I 15 anni di Ginny ***
34
I 15
anni di Ginny
Le vacanze di primavera sono iniziate da pochi giorni e siamo a
venerdì 2 aprile, il giorno del 15° compleanno di
Ginny. Per l’occasione lei e le gemelle hanno organizzato una
festa nella loro villa, che inizierà alle 22…
Durante la festa: Ginny sta parlando con Bella e alcune loro compagne
di classe e a un certo punto arriva Kevin, che le dice:
“Vieni con me, tesoro?”
Ginny:“e dove mi vuoi portare?”
Kevin:“tu vieni con me e dopo lo vedrai.”
Ginny:“scusate, ragazze, io vado. Ciao!”
Ragazze:“ciao!”
Kevin dà la mano a Ginny e la porta al piano di sopra. Una
volta arrivati la benda e lei dice:
“Perché mi hai bendato?”
Kevin:“perché voglio farti una sorpresa.”
Kevin la porta nella sua camera e una volta entrati chiude la
porta…
Ginny:“posso togliermi la benda?”
Kevin:“no, non ancora.”
Kevin ha messo una rosa rossa sul letto di Ginny e a fianco un
cofanetto. La prende per mano e si avvicinano al letto. Dopo le va
dietro e le toglie la benda…
Ginny prende la rosa e, voltandosi verso Kevin, dice:
“E questa?”
Kevin:“è per te, tesoro.”
Ginny prende con l’altra mano il cofanetto e, voltandosi
ancora verso Kevin, dice:
“E questo?”
Kevin:“aprilo.”
Ginny lo apre subito e dentro ci sono due anelli, uno per lei e uno per
lui…
Ginny:“non dirmi che sono quello che penso io?”
Trey:“dipende da cosa pensi che siano.”
Ginny gli sorride.
Kevin prende il cofanetto dalle mani di Ginny, tira fuori un anello, e
dice:
“Dammi la mano sinistra.”
Ginny gli porge la mano sinistra e lui le mette l’anello nel
dito anulare, e mentre lo fa dice:
“Quest’anello è il simbolo
dell’impegno che prendo con te. L’impegno di
proteggerti, rispettarti e soprattutto amarti.”
Ginny:“mi ami?”
Kevin:“sì.”
Ginny prende l’altro anello e appoggia il cofanetto sul
letto. Gli prende la mano sinistra e mentre gli mette
l’anello, dice:
“Con quest’ anello io prendo un impegno con te.
L’impegno di proteggerti, rispettarti e soprattutto
amarti.”
Si baciano e lui le dice:
“Ti amo Ginny.”
Ginny:“ti amo anch’io, Kevin.”
Si baciano un’altra volta…
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Capitolo 35 *** Spero che ti ferisca ***
35
Spero
che ti ferisca
Le vacanze di primavera sono finite e in quelle due settimane Ronnie ha
pensato molto a lei e a Trey, e a quello che è successo
durante la festa.
Lei e Trey non si sono ancora parlati da quella sera…
Durante la ricreazione di lunedì 12 aprile: lei, Sophie e
Ginny sono dai loro armadietti. Accanto a Ginny
c’è Kevin e si stanno sbaciucchiando…
Ronnie:“ragazzi, per favore, se dovete continuare potete
andarvene, perché mi state dando fastidio.”
Kevin e Ginny si allotanano per la gioia di Ronnie…
Subito dopo passa da lì Trey con alcuni suoi amici, e
fulmina con gli occhi Ronnie…
Sophie:“suppongo che sia ancora arrabbiato.”
Ronnie non calcola minimamente la sorella e raggiunge Trey…
Ronnie:“Trey!”
Lui cerca di ignorarla, così lei, dopo averlo chiamato
alcune volte, inizia a correre, e quando l’ha raggiunto, lo
prende per una mano e lo porta dentro uno sgabuzzino, dove tengono le
scope e le altre cose per pulire che usano le bidelle, e chiude la
porta… Ronnie:“perché non ti sei
fermato quando ti ho chiamato?”
Trey:“perché sono ancora arrabbiato con
te!”
Ronnie:“sì, ma in fondo non è
così grave. Lo so che ti ho ferito e che ti ho illuso, ma
non volevo farlo intenzionalmente.”
Trey:“ormai è successo.”
Ronnie:“per favore, continuiamo ad essere amici. Dimmi che
posso contare su di te, ne ho davvero bisogno.”
Trey:“non posso essere solo tuo amico, Ronnie. Lo capisci o
no?! Io vorrei poter essere il tuo ragazzo! Io sono innamorato di
te!”
Ronnie:“lo so, e mi dispiace non provare lo stesso per te,
Trey, ma al cuore non si comanda.”
Trey non dice niente e a un certo punto, fissando Ronnie, comincia a
cantare una canzone, che sembra perfetta per quel momento…
Trey:“I wake
up every evening
with a big smile on my
face
and it never feels out
of place.
When you see my face
hope it gives you hell
(x2)
when you walk my way
hope it gives you hell
(x2).
And truth be told: I
miss you
and truth be told: I'm
lying.”
Trey continua a cantare fissando Ronnie…
Trey:“now
you'll never see
what you've done to me
you can take back your
memories
they're no good to me
and here's all your lies
you can look me in the
eyes
with the sad, sad look
that you wear so well.”
Si guardano per pochi secondi.
Dopo lui si volta, apre la porta, si volta verso Ronnie, e le dice:
“Spero che tu abbia capito.”
Si volta un’altra volta ed esce dallo sgabuzzino…
Più tardi, in classe: Ronnie è sovrappensiero,
perché sta pensando a Trey e a quello che è
successo tra loro…
Sophie:“Ronnie?”
Sophie la chiama alcune volte, ma senza essere ascoltata…
Ad un certo punto Ronnie smette di pensare e dice:
“Sai, sorellina, credo di aver dimenticato Matt.”
Sophie:“bene.”
Ronnie:“penso che adesso mi piaccia Trey.”
Sophie:“Trey?”
Ronnie:“sì, infondo è un ragazzo molto
carino, ha un anno in meno di me, ma non si nota neanche, ed
è molto dolce, e poi io gli piaccio. Durante la sua festa di
compleanno, prima delle vacanze, ci siamo baciati e stavamo quasi per
farlo, se io non mi fossi tirata indietro all’ultimo
momento.”
Sophie:“cosa? Perché non me l’hai
detto?”
Ronnie:“perché pensavo che non fosse importante,
invece adesso credo che lo sia. Non me ne ero mai resa conto, ma in
fondo Trey mi piace.”
Sophie:“bene, allora diglielo. Se lui è
interessato a te credo che non veda l’ora di sapere che
è corrisposto.”
Ronnie:“già.”
Ronnie prende il suo cellulare e manda un sms a Trey, con scritto:
“Ciao! Spero che tu ti stia annoiando a morte, in modo che,
leggendo questo messaggio, ti scapperà un sorriso. Al cambio
dell’ora vediamoci nello sgabuzzino dove abbiamo parlato
stamattina. Ho bisogno di parlarti di una cosa importante!
XOXOXO”
Nella classe di Trey: lui legge subito il messaggio appena gli arriva.
E alla prima frase gli scappa un sorriso.
Il suo compagno di banco gli chiede:
“Chi è? Una ragazza?”
Trey:“sì.”
Comp. di banco:“scommetto che è quella di
stamattina?”
Trey:“sì, è lei.”
Comp. di banco:“ottima scelta, amico. È veramente
sexy quella lì. Come mai non te la sei già
scopata?”
Trey:“l’avrei fatto, ma lei si è tirata
indietro all’ultimo momento.”
Comp. di banco:“che peccato! Io me la farei, non ci penserei
due volte. E poi ti ricordo che è stata con il prof.
Manley.”
Trey:“è da dicembre che ci provo con lei e non ho
ottenuto praticamente niente.”
Comp. di banco:“beh, allora adesso approffitane, visto che
è single.”
Al cambio d’ora, alle 12: appena la campanella è
suonata Ronnie esce dall’aula e si dirige verso lo
sgabuzzino. Entra dentro, ma Trey non c’è ancora.
Due minuti dopo qualcuno apre la porta. È Trey. Appena
entrato, si salutano e lui chiude la porta…
Trey:“allora, di cosa volevi parlarmi?”
Ronnie fa un respiro profondo e dopo dice:
“Non dico di essere innamorata di te, perché
mentirei e poi è troppo presto, ma credo che tu mi piaccia,
Trey.”
Trey:“non capisco. Fino alla sera della festa del mio
compleanno non eri interessata a me e non hai voluto fare sesso, e
adesso, dopo più di due settimane che non ci sentiamo, mi
dici che io ti piaccio. Scusa, ma proprio non capisco.”
Ronnie:“ci ho pensato per tutte le vacanze e anche
stamattina, e prima di mandarti il messaggio. Mi piaci, Trey. Davvero.
Non ti sto prendendo in giro, non voglio farlo.”
Trey:“davvero? Veramente io ti piaccio?”
Ronnie:“sì.”
Trey fa un sorriso e dopo si avvicina a lei…
Trey:“allora adesso posso darti un bacio?”
Ronnie:“sì.”
I loro visi si avvicinano e si danno un bacio.
Mentre si baciano, si appoggiano al muro e fanno cadere una scopa che
era appoggiata proprio lì. Dopo il bacio…
Trey:“ci vediamo dopo la scuola?”
Ronnie:“perché non andiamo a mangiare
fuori?”
Trey:“sì, va bene.”
Una decina di minuti dopo, in classe…
Sophie:“allora, non mi dici com’è andata
con Trey?”
Ronnie sorride. È come se fosse tra le nuvole…
Sophie:“allora?”
Ronnie:“gli ho detto tutto e ci siamo baciati. Andiamo a
pranzo fuori appena usciti da scuola.”
Sophie:“bene. Perfetto. Sono contenta per te,
sorellina.”
Ronnie:“anch’io sono tanto contenta per
me.”
Sophie le sorride…
Una settimana dopo, lunedì 19 aprile: prima che inizi la
lezione Ronnie e Trey hanno appuntamento nello sgabuzzino, lo stesso
dove si sono baciati e dove lei gli ha confessato di essere interessata
a lui.
Il primo ad arrivare è Trey e poco dopo arriva anche Ronnie.
Si danno un bacio e dopo lui dice:
“Ciao.”
Ronnie:“ciao.”
Trey:“ho comprato una cosa per te sabato mattina. Spero che
ti piaccia.”
Ronnie:“che cos’è?”
Trey tira fuori un cofanetto e lo apre, sotto gli occhi di Ronnie. Lei
lo guarda e dice:
“Ma è bellissima, Trey.”
Dentro c’è una collana con il nome
“Trey”.
Trey la tira fuori e dice:
“Dai che te la metto.”
Ronnie si gira e si prende i capelli da una parte.
Una volta messa si gira verso di lui e lui le dà un
bacio…
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Capitolo 36 *** Mamma frequenta un uomo ***
36
Mamma
frequanta un uomo
Sono passate quasi tre settimane da quando Ronnie e Trey si sono messi
insieme e siamo a venerdì 30 aprile.
La nuova coppietta uscirà insieme e Trey farà una
sorpresa a Ronnie.
Alle 20 Trey è passato a prendere Ronnie e la
porterà sulla spiaggia…
Ronnie:“dove mi stai portando?”
Trey:“vedrai… ti piacerà un
sacco.”
Ronnie gli sorride…
Quando sono arrivati a destinazione, Trey parcheggia la macchina nel
parcheggio di una spiaggia di Malibu…
Ronnie:“perché hai parcheggiato qui?”
Trey la guarda e dice:
“Scendiamo.”
La coppietta scenda dall’auto. Trey prende la mano a Ronnie e
la porta verso la spiaggia…
Trey:“ti conviene toglierti le scarpe, se non vuoi
rovinarle.”
Ronnie si toglie le ballerine e le tiene nella mano libera, e dopo si
dirigono verso la spiaggia...
Quando vedono una tenda e un fuoco accesso si fermano e Trey dice:
“Eccoci arrivati.”
Ronnie:“ceneremo qui?”
Trey:“sì. Ti piace la sorpresa?”
Ronnie:“sì. Grazie, Trey.”
Gli dà un bacio e dopo si avvicinano al fuoco.
Dopo aver cenato, entrano nella tenda perché sta cominciando
a diventare freddo.
Sono sdraiati uno vicino all’altra e stanno
parlando…
Trey:“sei felice di andare finalmente alla
Juilliard?”
Ronnie:“sì, non vedo l’ora di
frequantare quella scuola.”
Trey:“e io come farò qui senza di te?”
Ronnie:“sopravviverai, vedrai.”
Trey:“ne dubito.”
Ronnie:“a proposito di università… tu
quale vorresti frequentare?”
Trey:“pensavo l’UCLA.”
Ronnie:“passabile.”
Trey:“io non sono bravo come te, tesoro. Sono abbastanza
intonato, ma non da frequentare una scuola prestigiosa come la
Juilliard.”
Ronnie gli sorride e dopo essersi guardati negli occhi, si
baciano…
Trey comincia a baciarla sulle labbra e sul collo e intanto le tocca le
cosce. Tra un bacio e l’altro lei dice:
“Stavolta non mi tirerò indietro.”
Trey:“bene, perché non vedevo l’ora che
arrivasse questo momento.”
Ronnie gli sorride e dopo continuano a baciarsi. Tra un bacio e
l’altro lui dice:
“Ti amo Ronnie, ti amo.”
Rimangono sulla spiaggia fino all’una, circa, e poi Trey
accompagna a casa Ronnie…
Sono davanti alla villa delle Eaton con la macchina: Trey e Ronnie si
stanno salutando. A un certo punto arriva una macchina che si ferma
dall’altra parte della strada e da lì scende la
mamma di Ronnie.
La coppietta guarda la scena e vede che in macchina che guida
c’è un uomo e sua madre, prima di andarsene, gli
dà un bacio…
Ronnie:“mia madre ha una relazione? Da quando? Stasera doveva
uscire con le sue amiche.”
Trey:“forse non ve l’ha voluto dire
perché voleva assicurarsi che fosse una cosa seria, ma sono
sicuro che prima o poi ve lo dirà.”
Ronnie:“appena entra in casa le chiedo spiegazioni. Voglio
sapere se mia madre frequenta un uomo.”
Trey:“allora ci sentiamo domani, ok?”
Ronnie:“sì.”
Si danno un bacio e, prima Ronnie scenda dalla macchina, guarda Trey e
gli dice:
“Sono stata benissimo, Trey. Grazie.”
Trey:“sono io che devo ringraziare te. Mi hai tolto la mia
verginità, Ronnie.”
Ronnie sorride e dopo si salutano e lei scende dall’auto.
Appena arriva in casa chiama sua madre.
Ronnie:“mamma! Mamma!”
Ronnie sale nella camera di sua madre e una volta arrivata dice:
“Mamma?”
Sua madre si gira e dice:
“Ciao, Ronnie! Com’è andata con
Trey?”
Ronnie:“benissimo. E tu con le tue amiche
com’è andata?”
Liza:“bene, grazie.”
Ronnie:“davvero?”
Liza:“sì.”
Ronnie:“non mi prendere in giro, mamma. Ti ho visto scendere
dall’auto e dopo baciare quell’uomo. Hai una
relazione con lui? Scusa se sono così invadente, ma sono tua
figlia e ho il diritto di sapere se mia madre frequanta un
uomo.”
La mamma delle gemelle non può fare altro che dire la
verità, così inizia il discorso dicendo:
“È vero, hai diritto di sapere se tua madre
frequenta un uomo; e la risposta è sì, frequento
un uomo, proprio quell’uomo che mi hai visto baciare prima.
Si chiama Mike e ha la mia stessa età. Se
t’interessa, non è sposato e non ha neanche
figli.”
Ronnie e sua madre si guardano per alcuni secondi e dopo Ronnie dice:
“Grazie di avermi detto la verità, lo apprezzo
molto.”
La mamma di Ronnie le sorride…
Poco dopo, mentre Ronnie e Liza sono ognuna nella propria camera,
arriva Sophie…
Sophie va nella stanza di Ronnie per salutarla e trova ancora la luce
accessa, così entrando dice:
“Ronnie?”
Ronnie è nel suo bagno e Sophie, non vedendola nella stanza,
va verso il bagno…
Sophie:“Ronnie?”
Ronnie si volta verso la porta e dice:
“Hey.”
Sophie:“stai andando a letto?”
Ronnie:“sì. Tu sei appena arrivata?”
Sophie:“sì.”
Alcuni secondi di silenzio, poi Ronnie dice:
“Sophie, la mamma frequanta un uomo.”
Sophie:“cosa?”
Ronnie:“la mamma frequanta un uomo di nome Mike da sei
mesi.”
All’improvviso arriva Ginny, ke entrando in bagno, dice:
“Chi è che frequanta un uomo?”
Le gemelle si voltano verso la porta e dicono:
“Ciao, Ginny!”
Ginny:“allora… chi è che frequanta un
uomo?”
Ronnie:“la mamma, Ginny.”
Ginny:“stai scherzando?”
Ronnie:“no, non sto scherzando. Quando Trey mi ha
accompagnata a casa abbiamo visto la mamma scendere da
un’auto e baciare un uomo. Entrata in casa, ho chiesto
spiegazioni alla mamma e mi ha detto tutto.”
Ginny:“l’hai visto bene? È bello?
È vecchio?”
Ronnie:“no, non l’ho visto bene, ma so solo che si
chiama Mike McAdams, ha l’età della mamma e si
frequantano da sei mesi.”
Ginny:“perché non ce l’hai mai
detto?”
Ronnie:“perché voleva aspettare che la loro storia
fosse seria.”
Ginny:“quindi se non ce l’hai detto è
perché non è seria?”
Ronnie:“lo sta diventando e aveva pensato di pranzare insieme
a noi e dirci tutto questa domenica.”
Sophie:“ma tu l’hai preceduta.”
Ronnie:“già.”
Ginny:“però potremmo mangiare insieme a lui
comunque, così avremo la possibilità di
conoscerlo. Magari è anche simpatico e bello.”
Ronnie:“infatti.”
Sophie:“sì, sarebbe proprio una buona
idea.”
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Capitolo 37 *** Il ballo di fine anno ***
37
Il ballo di fine anno
La domenica Ronnie, Sophie e Ginny hanno pranzato insieme a Liza e Mike
e così hanno avuto l’occasione di conoscere il
compagno della loro madre.
Mike è un uomo di quarantadue anni, proprio come Liza, alto
1.85, con i capelli castani e mossi, con gli occhi verdi, piuttosto
affascinante, di corporatura media, e fa l’avvocato.
Alle ragazze Eaton piace e lo vedono bene insieme alla loro
madre…
Nei primi giorni di maggio Liza cominca alle proprie figlie che Mike le
ha chiesto di sposarlo e lei ha accettato. Il matrimonio
sarà celebrato domenica 26 settembre…
Siamo alla fine di maggio ed è sabato 29, giorno del ballo
di fine anno alla Malibu high. Ronnie ci andrà con Trey,
Sophie con Simon e Ginny con Kevin…
Durante la festa: le gemelle Eaton si sono prese una tregua dal ballo e
stanno bevendo del punch, mentre guardano quello che gli succede
intorno…
Sophie:“è incredibile che sia già
arrivato il ballo di fine anno, e tra una settimana ci daranno i
diplomi. Mamma mia come passa in fretta il tempo.”
Ronnie:“hai ragione. Sembra ieri che ti sei trasferita qui e
adesso ci mancano pochi mesi e ce ne andremo al college.”
Sophie:“non voglio neanche pensarci. L’unica cosa
che mi rende veramente felice è che ci sarai anche tu con
me, e non sarò sola.”
Ronnie:“vale lo stesso per me. Sarei persa senza di te. Da
quando viviamo insieme, mi hai fatto rimanere con i piedi per terra, e
di questo te ne sarò sempre grata.”
Sophie:“tu invece mi hai fatto venir fuori quel coraggio che
prima mi mancava.”
Ronnie:“qualunque cosa succederà nella nostra vita
staremo sempre unite, nel bene e nel male.”
Sophie:“sì. Ti voglio bene Ronnie.”
Ronnie:“ti voglio anch’io, Sophie.”
Le due gemelle si abbracciano…
Mentre sono ancora abbracciate, Ronnie, guardando verso la folla, vede
Matt, e, staccandosi dalla sorella, dice:
“Che ci fa qui?”
Sophie:“chi?”
Ronnie:“Matt. L’ho visto due secondi fa.”
Sophie:“e perché mai dovrebbe essere
qui?”
Ronnie:“ah, non ne ho idea.”
Ronnie va verso di lui e Sophie le va dietro…
Sophie:“lo vedi ancora?”
Ronnie:“sì, sta parlando con alcune
ragazze.”
Una volta raggiunto si ferma vicino a lui e dice:
“Prof. Manley!”
Matt:“Ronnie?”
Ronnie:“come sta?”
Matt:“bene. Lei?”
Ronnie:“benissimo.”
Una delle ragazze con cui il prof stava parlando dice:
“Noi andiamo, prof. Arrivederci.”
Matt:“ciao, ragazze.”
Appena le ragazze si sono allontanate Matt dice:
“Sei bellissima, Ronnie.”
Ronnie:“grazie.”
A un certo punto arrivano Trey e Simon…
Trey:“che ci fai lei qui?”
Matt:“sono venuto a vedere i miei ragazzi.”
Trey:“io credo che lei sia venuto qui più che
altro per vedere Ronnie e non i suoi ex alunni.”
Ronnie:“non c’è bisogno che ti arrabbi,
Trey. Matt se ne stava andando, vero?”
Matt:“sì. Ciao, ragazzi.”
Appena Matt se né andato Trey dice:
“Perché è venuto qui? Non mi piace che
lui venga qui tutto tranquillo e che ti parli come se nulla fosse. Lui
ti ha spezzato il cuore e non mi piace per niente che l’abbia
fatto.”
Ronnie:“non so perché sia venuto qui. Dai, non
pensarci e andiamo a ballare.”
Trey:“ok.”
Un’ora più tardi: Ronnie va in bagno a ripassarsi
il trucco. Matt se né accorto e così
l’ha seguita…
Mentre lei è in bagno a fare la pipì lui
l’aspetta. Quando esce…
Ronnie:“che ci fai qui?”
Intanto Ronnie va verso i lavidini e si lava le mani e Matt le va
vicino…
Matt:“volevo parlare un po’ da solo con
te.”
Ronnie:“io non ho niente da dirti.”
Matt:“io invece sì.”
Ronnie:“allora tu parli e io ti ascolto.”
Matt:“ok.”
Matt fa una breve pausa e dopo dice:
“Stai insieme a Trey?”
Ronnie:“sì.”
Matt:“da quando?”
Ronnie:“da un mese e mezzo. Ma non vedo come questo ti possa
interessare, visto che mi hai mollata per un’altra. Ora
lasciami andare, per favore.”
Ronnie va verso l’uscita, ma Matt la prende per un braccio.
Lei si volta subito e lui le dice:
“Lo ami?”
Ronnie ci pensa un attimo prima di rispondere e dopo dice:
“No.”
Matt:“e lui ti ama?”
Ronnie:“sì.”
Matt:“non lo ami perché sei ancora innamorata di
me e non riesci a dimenticarmi… come io non riesco a
dimenticare te.”
Ronnie guarda Matt stupita dopo quello che ha sentito…
Matt:“lo so che ti ho lasciata per un’altra
ragazza, ma questo non vuol dire che ho smesso di amarti.”
Ronnie non dice niente…
Matt:“come mai non dici niente?”
Ronnie:“perché non so proprio cosa dire.”
Matt:“puoi dire qualsiasi cosa.”
Ronnie:“lasciami in pace.”
Ronnie apre la porta ed esce dal bagno…
Va subito alla ricerca di sua sorella e appena la vede va verso di lei
e, una volta arrivata, dice:
“Te la rubo un attimo.”
Le due gemelle si allontanano qualche metro e Ronnie comincia a
spiegare alla sorella quello che è successo con
Matt…
Sophie:“stai scherzando?”
Ronnie:“no, sono serissima. In poche parole è come
se lui mi stesse dicendo che vuole tornare con me, però non
mi ha detto che ha lasciato la ragazza per cui mi ha
scaricata.”
Sophie:“e tu cosa ne pensi?”
Ronnie:“penso che in fondo sono ancora innamorata di lui,
nonostante mi piaccia Trey.”
Sophie:“ma sei contenta che lui sia ancora innamorato di
te?”
Ronnie:“sì.”
Sophie:“allora sarà meglio che decidi tra Trey e
Matt.”
Ronnie:“per il momento non ho intenzione di scegliere. Voglio
stare solo con Trey.”
Sophie:“ok.”
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Capitolo 38 *** Il giorno del diploma ***
38
Il
giorno del diploma
Una settimana dopo, venerdì 4 giugno: è
finalmente arrivato il giorno del diploma per tutti gli studenti e le
studentesse dell’ultimo anno della Malibu high. Le gemelle
sono agitate e allo stesso tempo felici che finalmente questo giorno
sia arrivato.
La cerimonia inizierà alle 9 e si svolgerà nel
campo da football…
Pochi prima di partire, nella villa delle donne Eaton.
Ronnie:“ci vediamo dopo!”
Sophie:“a dopo!”
Liza e Ginny salutano le gemelle…
Più tardi, a scuola…
Ronnie:“ancora non ci credo che oggi prenderemo il
diploma.”
Sophie:“non voglio neanche pensarci che abbiamo
già finito le superiori.”
Melody:“è vero, ragazze, il tempo è
passato così velocemente, soprattutto
quest’anno.”
Kat:“già, è proprio vero. Sembra ieri
che eravamo tutte e quattro insieme al camp di musica, quando voi due
ancora vi odiavate.”
Le due gemelle si guardano…
Mentre le quattro amiche stanno parlando da lì vicino passa
Matt con una prof. Ronnie se ne accorge e mentre lui passa lo guarda, e
lui fa lo stesso quando la vede…
Sophie:“chi stai fissando?”
Ronnie non ha neanche sentito e continua a fissare Matt.
Intanto lui si sta allontando con la prof con cui sta parlando. Pochi
minuti arriva dalle ragazze e dice:
“Ciao, ragazze!”
Ronnie non si aspettava che Matt venisse lì da
loro…
S, K & M:“buongiorno, prof. Manley.”
Matt:“come state? Siete emozionate?”
Sophie:“sì, un po’.”
Matt:“è normale. Comunque siete davvero carine con
queste toghe bianche.”
S, K & M:“grazie.”
Kat:“cosa ci fa lei qui?”
Matt:“per favore, ragazze, datemi del tu. Mi sento vecchio
quando mi date del lei.”
Kat:“ok. Cosa ci fai qui?”
Matt:“sono venuto a salutare una volta per tutte i miei
ragazzi e sono venuti a dirvi in bocca al lupo.”
S, K & M:“grazie.”
Matt:“e tu, Ronnie, non mi saluti?”
Ronnie:“non ho nessun’intenzione di
farlo.”
Matt:“non puoi avercela con me per sempre.”
Ronnie:“posso fare quello che ritengo giusto per me,
però.”
Matt:“sì, ma spero che una di quelle cose non sia
proprio avercela con me per il resto della tua vita.”
Ronnie:“non lo so.”
Melody:“scusa se sono così impicciona, ma come va
con il tuo lavoro?”
Matt:“bene, anzi, benissimo. Sono davvero contento di aver
trovato quel lavoro, anche se era bello insegnare a voi ragazzi qui a
scuola.”
Melody:“e la sua vita sentimentale come va?”
Matt guarda Ronnie e intanto dice:
“Diciamo che potrebbe andare meglio.”
Melody:“perché?”
Matt:“perché è adesso sono
single.”
Melody:“ah, mi dispiace.”
Matt:“non fa niente. Si vede che doveva andare
così.”
Qualche minuto dopo Matt se ne va, lasciando parlare le quattro
amiche…
Sophie:“cosa ne pensi del fatto che Matt sia
single?”
Ronnie:“penso che non me ne frega niente.”
Sophie:“sì, certo.”
Ronnie:“ora scusate, ragazze, ma devo andare in
bagno.”
Mentre Ronnie si allontana Kat dice:
“Vai pure dal tuo Matt!”
Ronnie ignora l’amica e continua per la sua strada…
Mentre va verso il bagno Matt la vede e va verso di lei. Pochi secondi
dopo che è entrata nel bagno delle ragazze entra anche lui.
Lei si volta subito e dice:
“Ti conviene andartene se non vuoi che cominci ad
urlare.”
Matt si avvicina a lei e le mette il dito indice davanti alla bocca e,
guardandola dritta negli occhi, le dice:
“E cosa risolveresti urlando?”
Ronnie è come avvolta da un’onda di ricordi: il
loro primo bacio, la prima volta che hanno fatto l’amore, e
tanti altri, e chiude gli occhi mentre ci pensa.
Una volta aperti si guardano fissi negli occhi…
Matt:“lo so che non vuoi veramente che io me ne vada. Anzi,
piuttosto sei contenta che io sia qui e che sia single.”
Ronnie scossa la testa…
Matt:“tolgo il dito, ma promettimi che non urlerai.”
Ronnie fa “sì” con la testa e lui le
toglie il dito dalla bocca…
Ronnie va per andarsene, ma lui la prende per un braccio, la gira verso
di sé e la bacia. Dopo il bacio, durato quasi un
minuto…
Matt:“non voglio perderti, Ronnie, per nessuna ragione al
mondo.”
Ronnie:“e allora perché mi hai lasciata per quella
ragazza?”
Matt:“perché ero attratto da lei! E poi
c’era anche il fatto che io ero il tuo prof e tu la mia
alunna, e la differenza di età, ma adesso so che tutto
andrà meglio, molto meglio, se solo ci potessimo riprovare,
se solo tu mi dessi un’altra possibilità. Non
chiedo altro.”
Ronnie:“non lo so, Matt, non lo so. Chi mi assicura che non
succederà la stessa cosa? Chi mi assicura che tu sia
veramente sincero?”
Matt:“il mio cuore, quello che ti ho detto e che ti
dirò adesso.”
Matt fa una breve pausa e dopo dice:
“Ti amo… e ti ho sempre amata. Non
m’importa la differenza d’età o
qualsiasi altra cosa, l’importante è che io ti amo
e che tu ami me.”
Ronnie:“ma tu mi hai spezzato il cuore, e ci sono stata
male.”
Matt:“lo so, e per questo mi dispiace terribilmente, ma non
lo farò mai più. Te lo prometto. Sono stato uno
stupido a lasciarti andare.”
Ronnie:“era quasi ovvio che sarebbe andata a finire
così. Chissà perché adesso che non
stai più con la tua bella ragazza del tuo corso di ballo sei
venuto a cercarmi?”
Matt:“non ti sono venuto a cercare perché Jenny mi
ha mollato, ma perché io ho mollato lei. Quando ti ho vista
al ballo di fine anno, la settimana scorsa, ho capito di essere ancora
innamorato di te. Non riesco a fare a meno di te, non ci riesco,
è più forte di me.”
Ronnie non sa cosa dire. È stupida di tutte quelle belle
cose che sta dicendo Matt…
Ronnie:“non posso perdonarti, Matt. Non ci riesco. Mi hai
fatto troppo male.”
Ronnie fa una breve pausa, e mentre lo guarda negli occhi, dice:
“Mi dispiace.”
Ronnie si volta e se ne va, lasciando Matt lì da
solo…
Quando Ronnie ritorna dalle ragazze, Sophie le dice:
“Eccoti, finalmente! Ma dov’eri finita? La
cerimonia sta per iniziare.”
Ronnie non fa neanche in tempo a rispondere che una delle prof arriva e
chiama la classe delle ragazze, e tutti si dirigono verso il campo da
football, perché la cerimonia sta iniziando…
Più tardi, mentre tutti i diplomandi sono seduti sulle sedie
davanti al palco, le gemelle cercano tra i parenti dei loro compagni di
scuola la loro madre e Ginny e si domandano ancora chi avrà
mai utilizzato il terzo biglietto per assistere alla
cerimonia…
Ronnie:“ma quello vicino alla mamma non è
papà?”
Sophie guarda meglio vicino a Liza e Ginny e dopo dice:
“È vero, è proprio papà.
Avremmo dovuto immaginarlo che avrebbe utilizzato lui il terzo
biglietto e non Mike.”
Ronnie:“già.”
Le gemelle salutano la famiglia e sorridono prima a loro padre e dopo a
Ginny…
Finita la cerimonia, con tanto del tradizionale lancio del cappelli in
aria, le gemelle raggiungono la loro famiglia.
Ronnie e Sophie abbracciano loro padre, che non vedevano dalla scorsa
estate, quando lo sono andate a trovare e prima che Sophie si
trasferisse a Los Angeles…
Graham:“non ci posso credere, ragazze, siete già
diplomate! Siete cresciute così in fretta.”
Sophie:“sì, è vero, papà.
Tra soli tre mesi partiremo per il college.”
Ronnie:“non voglio neanche pensarci, Sophie. Smettilo di
dirlo.”
Graham:“visto che sarete a New York avrete più
possibilità di vedere me e meno la mamma.”
Sophie:“sì, ma saremo strapiene
d’impegni. Noi studieremo per diventare delle vere
professioniste.”
Graham:“lo so, tesoro.”
Mentre la famiglia Eaton sta parlando arriva Trey. Ronnie non se ne
accorge e quando lui arriva le mette le mani davanti agli occhi e le
dice:
“Chi sono?”
Ronnie:“Trey, lo so che sei tu.”
Trey toglie la mani dagli occhi e Ronnie e, dopo che lei si
è girata, si danno un bacio…
Ronnie:“papà, lui è Trey, il mio
ragazzo. E, Trey, lui è mio padre.”
Graham e Trey si stringono la mano e intanto quest’ultimo
dice:
“È un piacere conoscerla, signor. Eaton.”
Graham:“è un piacere anche per me, Trey. Chiamami
pure Graham, mi fa sentire più giovane.”
Trey:“ok.”
Alcuni minuti dopo…
Graham:“e il tuo ragazzo, Sophie? Dov’è
finito?”
Sophie:“dovrebbe arrivare a momenti. Ma come fai a sapere che
Simon srebbe venuto a pranzo con noi?”
Graham:“me l’ha detto tua madre.”
Sophie gli sorride…
Poco dopo arriva Simon e Sophie lo presenta al padre, come Ronnie ha
fatto con Trey…
A pranzare a ristorante va l’intera famiglia Eaton, la
famiglia di Kat, la famiglia di Melody, Simon e Trey…
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Capitolo 39 *** Sei la scelta migliore che io abbia mai fatto ***
39
Sei
la scelta migliore che io abbia mai fatto
L’estate è passata ed è già
a metà settembre.
Ginny sta ancora insieme a Kevin da quasi 10 mesi, Sophie sta ancora
con Simon da poco più di 10 mesi, e anche Ronnie e Trey
stanno ancora insieme, ma solo da 5 mesi. Tutte e tre le sorelle Eaton
sono felicimente fidanzate.
Per quanto riguarda Ronnie e Matt? Beh, lui non si è
più fatto vivo, ma questo non significa che a Ronnie non
importi più di lui, e viceversa…
È arrivato il momento che le gemelle e le loro amiche, Kat e
Melody, inizino il college. È domenica 12 settembre e il
lunedì le gemelle, Kat e Melody inizieranno il college.
Nella stanza accanto a quella di Ronnie: ci sono le due gemelle e Ginny
che stanno guardando la tv…
Liza:“avete preso tutto, ragazze?”
Ronnie:“sì, credo di sì.”
Sophie:“lo credo anch’io.”
Liza:“non vi serve niente dell’ultimo
minuto?”
Ronnie:“no, mamma, non ci serve niente.”
Liza:“ok.”
Liza si avvicina alle figlie e, dopo essersi seduta sul divano, accanto
a loro, guardandole, dice:
“Ancora non ci credo che domani inizierete il college. Le mie
bambine già al college. Mamma mia, come passa in fretta il
tempo.”
Ronnie:“non iniziare, mamma. Per favore.”
Sophie:“ci hai fatto una testa così per tutta
l’estate praticamente.”
Liza:“ok, ma non posso fare a meno di pensarci. Sembra ieri
che avete iniziato ad andare a scuola, e guardatevi adesso: due giovani
donne, prossime all’università.”
Ronnie:“io piuttosto mi preoccuperei per il tuo matrimonio.
Ti ricordo che tra due settimane esatte ti sposi con Mike.”
Liza:“non vedo l’ora che arrivi quel giorno.
È già tutto sistemato per quel fatidico
giorno.”
Ginny:“sarai bellissima, Liza.”
Liza:“lo sarete anche voi, ragazze.”
Due settimane dopo, domenica 26 settembre: è finalmente
arrivato il giorno del matrimonio di Liza e Mike. Le gemelle e Ginny
faranno da damigelle.
La cerimonia inizierà alle 11 e sarà al Rancho
Sol Del Pacifico, a Malibu.
In queste due settimane le gemelle e le loro due amiche hanno iniziato
il college e si trovano piuttosto bene. Ronnie e Sophie hanno
già ricevuto i complimenti dai loro professori per come
cantano e ballano…
Poco dopo le 11: tutti gli invitati sono seduti sulle sedie davanti
all’archetto. Simon, Kevin, Trey, Kat e Melody sono seduti
nella prima fila sia a destra che a sinistra, mentre le gemelle e Ginny
sono in piedi, accanto all’archetto, dalla parte opposta
dello sposo; e tutti stanno aspettando che arrivi Liza per iniziare la
cerimonia…
Sophie:“sono così emozionata per la
mamma.”
Ronnie:“anch’io.”
Ginny:“a chi lo dite. Mike poi mi piace.”
Sophie:“anche a me.”
Ronnie:“sì, è molto
simpatico.”
Mentre i due neo-sposi prununciano il fatidico
“sì, lo voglio” e mentre si danno il
bacio, le sorelle Eaton guardano Liza fiere di lei. Subito dopo Sophie
si volta verso Simon e si scambiano un sorriso. Lo stesso fanno Ginny e
Kevin, e Ronnie e Trey.
Appena Ronnie distoglie lo sguardo da Trey, nota tra la folla una
persona che non si sarebbe mai aspettata di rivedere, ma soprattutto
che non si sarebbe mai aspettata di rivedere al matrimonio di sua
madre…
Sophie:“cos’è quella faccia, Ronnie?
Sembra che tu abbia visto un fantasma.”
Ronnie:“più o meno.”
Sophie:“cosa vuoi dire?”
Ronnie:“ho visto Matt tra gli invitati. È seduto
in sesta fila, nella parte a destra.”
Sophie prova a cercarlo e a un certo punto lo vede…
Sophie:“che ci fai qui?”
Ronnie:“non ne ho idea. Non voglio litigare con lui e neanche
con Trey, perché non voglio rovinare il matrimonio alla
mamma. Più tardi la prenderò da parte e le
chiederò perché è qui.”
Sophie:“esatto, ottima idea.”
Più tardi, mentre i neo-sposi stanno facendo le foto: Ronnie
è dal laghetto, completamente sola. Matt passa da
lì vicino e vedendola, va da lei. Lei ha lo sguardo fisso
sui pesci che nuotano nell’acqua…
Matt:“è bellissimo questo posto. Tua mamma ha un
ottimo gusto.”
Ronnie:“veramente gliel’abbiamo consigliato io,
Sophie e Ginny.”
Ronnie continua a fissare i pesci…
Matt:“ottima scelta, allora.”
Ronnie:“grazie.”
Matt:“immagino che ti starai chiedendo che cosa ci faccio
qui? Ti accontento subito: la mia famiglia è molto amica di
quella di Mike.”
Ronnie si volta e gli dice:
“Quindi tu conosci Mike?”
Matt:“sì, ma non benissimo.”
Ronnie:“che sfiga.”
Matt:“perché che sfiga? Non sei contenta di
vedermi? Erano tre mesi che non ci vedevamo.”
Ronnie:“no, non sono per niente contenta di vederti.
Perché sei venuto? Non potevi startene a casa? Lo sapevi che
c’ero anch’io, perché sei voluto
venire?”
Matt:“perché volevo rivederti. Mi mancavi sai? Io
ti mancavo?”
Ronnie:“no.”
Ronnie va via, ma prima che lei riesca a fare più di due
passi, Matt le dice:
“Non pensare che abbia smesso di amarti, perché ti
sbaglieresti! Io ti amo ancora e non smetterò mai di
amarti!”
Al suono di quelle parole Ronnie si ferma e dopo si volta dicendo:
“Non ho mai pensato che tu abbia smesso di amarmi, neanche
per un nano secondo, ma questo non significa che io ti ami ancora.
Fatti una tua vita, Matt. Il capitolo Ronnie e Matt si è
chiuso da un bel po’ di tempo ormai, fattene una
ragione.”
Ronnie si volta e va via, e stavolta Matt la lascia andare senza dire
una parola. Mentre sta camminando, inizia a piangere. Una volta
raggiunti gli altri, si asciuga le lacrime con la mano e fa finta di
niente…
Trey:“perché hai gli occhi rossi? Hai
pianto?”
Ronnie trova una scusa all’ultimo minuto…
Ronnie:“sì, perché sono felice per mia
madre.”
Trey le sorride…
Dopo il pranzo, nel primo pomeriggio: il gruppo che è stato
ingaggiato dagli sposi sta cantando e suonando alcune canzoni.
Le gemelle, Ginny, Kevin, Simon e Trey sono seduti tutti allo stesso
tavolo. A un certo punto i ragazzi si alzano e vanno dai musicisti e
dopo ritornano al tavolo…
Ronnie:“cosa siete andati a fare dai musicisti?”
Prima che i ragazzi riescano a rispondere, la cantante del gruppo, dice:
“Adesso suoneremo un pezzo per tutte le coppiette. Questa
canzone è dedicata alle sorelle Eaton, Ronnie, Sophie e
Ginny, dai loro fidanzati, Trey, Simon e Kevin. La canzone è
“just the way you are”!”
Inizia la canzone e le ragazze con i loro fidanzati vanno sulla pista
da ballo e iniziano a ballare.
Mentre stanno ballando Ronnie incrocia lo sguardo di Matt e poco dopo,
quando sono ritornati al tavolo, Matt le manda un sms con scritto:
“Ci troviamo tra cinque minuti al laghetto. Devo
parlarti!”
Cinque minuti dopo Ronnie va al laghetto per incontrarsi con Matt.
Anche se lei dice di non essere più innamorata di lui, sente
il bisogno di parlarci…
Ronnie:“di cosa volevi parlarmi?”
Matt si volta e guarda dritto negli occhi Ronnie…
Matt:“adesso sei innamorata di Trey? Te l’ho
chiesto quattro mesi fa e mi hai risposto di no.”
Ronnie:“no, non sono innamorata di lui. Ma non è
per il fatto che ancora sono innamorata di te, cosa che non
è vera, ma per il fatto che lui è il mio ragazzo,
ma per il momento non lo amo.”
Matt si avvicina a lei e le dice:
“Pensi di essere credibile dicendomi che non mi ami
più?”
Ronnie:“sì, perché è
così.”
Fanno una breve pausa e dopo Ronnie dice:
“È di questo che volevi parlare? Del fatto se amo
o no Trey? Beh, se è così allora me ne
vado.”
Matt:“no, volevo parlare un po’ con te. Prima te ne
sei andata via subito.”
Ronnie:“e di cosa volevi parlare, allora?”
Matt:“come va alla Juilliard?”
Ronnie:“benissimo. Io e mia sorella ci troviamo benissimo. I
prof ci hanno già fatto i complimenti per come cantiamo e
balliamo.”
Matt:“bene. Lo dicevo io che vi sareste trovate bene. Il
canto è il tuo destino, la tua passione.”
Ronnie:“l’unico problema è che ci
sentiamo lontane da casa, lontane da nostra madre, dai nostri fidanzati
e da Ginny.”
Matt:“va beh, ma per quello basta prendere un
aereo.”
Il matrimonio finisce nel tardo pomeriggio e le gemelle, dopo aver
salutato l’intera famiglia e i propri fidanzati, fanno
ritorno alla Juilliard.
Quando Ronnie è a letto, pensa tra sé e
sé. Pensa che in fondo è ancora innamorata di
Matt, che non l’ha ancora dimenticato, e pensa talmente tanto
che non riesce quasi a dormire per tutta la notte…
Siamo a ottobre e per quasi due settimane Ronnie ha pensato molto al
rapporto che c’è tra lei e Matt, al povero Trey, e
a tante altre cose…
È giovedì 7 ottobre ed esattemente un anno fa,
Ronnie e Matt si erano messi insieme.
Qualche minuto dopo le 13, le gemelle sono con alcune ragazze e stanno
pranzando. All’improvviso arriva Matt, che guardando Ronnie
dice:
“Ciao.”
Ronnie alza lo sguardo e dice:
“Che ci fai qui? Come sei entrato?”
Matt:“ho bisogno di parlarti, Ronnie. Adesso.”
Ronnie si alza dalla sedia, gli va vicino e gli dice:
“Sì, però facciamo in fretta
perché tra meno di un’ora ho una lezione di
canto.”
Matt:“ok.”
Ronnie e Matt si allontanano dalla mensa e raggiungono il corridoio.
Essendoci troppa gente che gira, entrano in una stanza a
caso…
Ronnie:“di cosa volevi parlarmi?”
Matt:“ti ricordi che giorno è oggi?”
Ronnie:“sì, è il 7 ottobre.”
Matt:“sì, ma cos’è successo
il 7 ottobre?”
Ronnie:“io e te ci siamo messi insieme. Mi ricordo bene quel
giorno, come se fosse ieri. Vorrei poterlo rivere mille
volte.”
Matt le sorride e dopo dice:
“Anch’io.”
Si guardano negli occhi per alcuni secondi e dopo Ronnie dice:
“Sai, dal giorno del matrimonio di mia madre ho pensato
molto. A te, a noi, a Trey, e ho capito una cosa.”
Matt:“cosa?”
Ronnie:“che ti amo ancora, Matt. Che in realtà non
ho mai smesso di amarti e che non ti ho mai dimenticato veramente.
Certo Trey mi ha aiutato molto, ma non è bastato. Quando ti
ho rivisto al matrimonio di mia madre, due settimane fa, la mia testa
è diventata un turbinio di pensieri ed ero molto confusa, ma
adesso mi è tutto più chiaro. Ti amo Matt, ti
amo.”
Matt, sorridendo e guardandola negli occhi, le dice:
“Dici sul serio?”
Ronnie:“sì, sono serissima.”
Matt le sorride e dopo si baciano. Dopo il bacio si guardano negli
occhi, sorridendosi, e Ronnie dice:
“Sei la scelta migliore che io abbia mai fatto.”
Matt:“allora sono contento che tu l’abbia fatta.
Non potevi fare una scelta migliore.”
Si sorridono e si baciano un’altra volta.
Il giorno dopo le gemelle e Matt andranno a Los Angeles. Ronnie
dovrà lasciare Trey e spiegargli il perché della
sua decisione.
Sophie, invece, starà con Simon e le gemelle potranno vedere
la loro famiglia.
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