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di lena_b92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ronnie e Sophie, gemelle separate ***
Capitolo 2: *** Non è affatto male ***
Capitolo 3: *** Diego, il bell'argentino ***
Capitolo 4: *** Non abbiamo niente in comune ***
Capitolo 5: *** Le ho lasciate ***
Capitolo 6: *** Ho cambiato idea ***
Capitolo 7: *** Perché non formiamo un gruppo? ***
Capitolo 8: *** Provare ad andare d'accordo ***
Capitolo 9: *** Mi sei mancata ***
Capitolo 10: *** Di nuovo unite ***
Capitolo 11: *** Oh mio Dio! E questo chi è? ***
Capitolo 12: *** Ventisei? ***
Capitolo 13: *** Attrazioni ***
Capitolo 14: *** Ronnie e il prof Manley ***
Capitolo 15: *** Lezioni di nuoto ***
Capitolo 16: *** Posso darti un bacio? ***
Capitolo 17: *** Ma mi hai baciato ***
Capitolo 18: *** Te lo prometto, Sophie Eaton ***
Capitolo 19: *** Un argomento delicato ***
Capitolo 20: *** Una brutta notizia ***
Capitolo 21: *** Un arrivo improvviso ***
Capitolo 22: *** Una festa per Ginny ***
Capitolo 23: *** Kevin & Ginny ***
Capitolo 24: *** Perché non mi hai ancora baciato? ***
Capitolo 25: *** Il momento giusto ***
Capitolo 26: *** Un pranzo da non ricordare ***
Capitolo 27: *** Vacanze natalizie ***
Capitolo 28: *** Sandy ***
Capitolo 29: *** Che ci fai qui a Miami? ***
Capitolo 30: *** I 18 anni delle gemelle ***
Capitolo 31: *** Pettegolezzi ***
Capitolo 32: *** Ma la mia vita sarà diversa appena tu te ne sarai andato ***
Capitolo 33: *** Sono innamorato di te, Ronnie ***
Capitolo 34: *** I 15 anni di Ginny ***
Capitolo 35: *** Spero che ti ferisca ***
Capitolo 36: *** Mamma frequenta un uomo ***
Capitolo 37: *** Il ballo di fine anno ***
Capitolo 38: *** Il giorno del diploma ***
Capitolo 39: *** Sei la scelta migliore che io abbia mai fatto ***



Capitolo 1
*** Ronnie e Sophie, gemelle separate ***


1

Ronnie e Sophie, gemelle separate




La storia delle gemelle Ronnie e Sophie Eaton, e della loro famiglia, è un po’ incasinata.
Nel 1994 i loro genitori hanno divorziato. Il padre aveva già una donna prima del divorzio, e nell’estate dello stesso anno, la compagna del padre è rimasta incinta, e hanno deciso di tenere il bambino. Il 2 aprile 1995 è nata una bambina: Ginevra Elizabeth Eaton, o semplicemente Ginny.
Quando le gemelle avevano sei anni, al padre gli è stata proposta un'ottima offerta di lavoro a New York e, visto che le due gemelle non andavano d'accordo, lui si è trasferito con la compagna, Ginny e Sophie; mentre Ronnie è rimasta a vivere con la madre a Los Angeles.
Due anni dopo, la storia tra il signor Eaton e la compagna è finita, e lei si è portata via la figlia, andando ad abitare a Santa Barbara, e non facendo praticamente mai vedere la figlia al padre.



È domenica 9 agosto e sono le 18. Nella camera di Ronnie, lei e la sua migliore amica Kat stanno parlando.
<< Non vedo l’ora che sia domani per iniziare le prossime due settimane dedicate solo ed esclusivamente alla musica. >> esclama Ronnie.
<< Non dirlo a me. >> dice Kat, tutta emozionata.
<< Tesoro, hai bisogno che ti vada a comprare qualcosa per il camp? >> chiede la mamma di Ronnie, entrando nella stanza della figlia, qualche minuto più tardi.
<< No. Ho tutto, mamma. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >>
<< Okay. Pronte per domani? >>
<< Non vediamo l’ora. >> risponde Kat.
<< Immagino. Va beh, vi lascio, ragazze. >>

Intanto a New York, nella casa di Sophie e il padre, lei e la sua migliore amica Melody sono in camera, e si ripete più o meno la stessa scena successa nella casa di Ronnie e sua madre, con la sola differenza di tre ore di fuso orario.
<< Tesoro, hai bisogno che ti vada a comprare qualcosa per il camp? >> chiede il signor Eaton, entrando nella camera di Sophie.
Sophie ci pensa per due secondi e dice:
<< No. Ho già tutto quello che mi serve, papà. >>
<< D’accordo. Volete che vi accompagni io domani all’aeroporto? >>
<< Che dici, Mel? >> chiede Sophie, voltandosi verso l’amica.
<< Io vado con mia madre. Ha detto che mi può accompagnare lei. >>
<< Va beh, allora accompagna solo me, papà. >>
<< Okay. Siete emozionate? >>
<< Sì, un sacco. >> risponde Sophie.
<< Immagino. Va beh, vi lascio continuare a chiacchierare, ragazze. >> dice il signor Eaton, uscendo dalla stanza.

Finalmente il 10 agosto è arrivato e il Talents camp ha ufficialmente inizio.
Dieci minuti prima delle 9, Ronnie arriva con la madre al camp, e Kat non c’è ancora.
Una volta aiutata la figlia a portare le valigie nell’edificio principale, la madre viene via e Ronnie si guarda intorno, notando varie persone.
Poco dopo le 9, sono tutti riuniti nel campo davanti alla guardiola, e c’è un casino infernale. Ragazzi che si ritrovano dagli anni precedenti, altri che si conosco in quel momento.
Il rumore cessa solo quando arriva un membro dello staff, che con un altoparlante, dice:
<< Buongiorno a tutti, ragazzi! Bentornati al Talents camp! Per alcuni di voi è la prima volta qui, mentre per altri è la seconda, la terza, la quarta... Alcuni sono proprio di casa qui. Per chi ancora non mi conoscesse, io sono Charlotte Dobson, e faccio parte dello staff del camp. Vi sono arrivate delle lettere verso la fine di giugno, con scritto in che bungalow siete. Se c’è quale problema, rivolgetevi pure a me. Io sarò a vostra disposizione. Adesso chiamerò i numeri di alcuni bungalow, e quelli che alloggiano in quei bungalow, andranno nell’aula di canto alle dieci. Gli altri che non chiamerò andranno nell’aula di ballo. >>
Tra i bungalows che devono andare nell’aula di canto, c’è il numero 46, quello di Ronnie e Kat, e, invece, tra quelli che devono andare nell’aula di ballo c’è il numero 60, quello di Sophie e Melody.
<< Per ora tutto quello che posso dirvi è divertitevi, ragazzi! Potete andare nei vostri bungalow adesso! >> conclude la signorina Dobson.
<< Andiamo? >> salta su Kat, alzandosi.
<< Sì. Ho già adocchiato dei tipi carini. >> dice Ronnie, alzandosi anche lei e guardandosi intorno.
<< Dai, andiamo al nostro bungalow. Ai tipi carini ci pensiamo dopo, adesso dobbiamo sistemare le nostre cose nel bungalow. >>
Arrivano al loro bungalow, il numero 46, ed entrano. Ancora non c’è nessuno, ma dovranno dividerlo con altre due ragazze.
Anche Sophie e Melody arrivano al loro bungalow ed entrano. C’è solo una ragazza e l’altra deve ancora arrivare.
<< Ciao. >> saluta la ragazza, vedendo le due amiche.
<< Piacere, Sophie. >> esclama lei, porgendole la mano.
<< Kirsten. >> dice la ragazza, stringendogliela.
<< Io sono Melody, invece. >> afferma lei, stringendole la mano.
<< Deve ancora arrivare una ragazza. >> dice Kirsten.
<< La conosci già? >> le chiede Sophie.
<< No no. >>
Cinque minuti dopo, qualcuno apre la porta del bungalow 60 e le ragazze si voltano subito.
<< Ciao. Io sono Terry. >> esclama la ragazza, entrando.
<< Sophie. >>
<< Melody. >>
<< Kirsten. >>
<< Da dove venite? >> chiede Terry.
<< New York. >> rispondono Sophie e Melody, contemporaneamente.
<< Chicago. Tu? >> risponde invece Kirsten.
<< Io sono di Seattle. >>

Intanto al bungalow 46, arrivano le altre due ragazze.
<< Ciao. Piacere, io sono Ronnie. >> dice lei, sorridendole.
<< Kat. >>
<< Lindsay. >> dice una di loro.
<< Rachel. >> dice l’altra.
<< Siete amiche anche voi due? >> chiede Kat.
<< No, siamo cugine. >>
<< Ah, wow. >>
Le quattro ragazze chiacchierano un po’, poi Lindsay salta su, dicendo:
<< Meno male che abbiamo canto. Ho proprio voglia di cantare. >>
<< Anch’io. Tu, Rachel, invece sei una cantante o una ballerina? >> chiede Ronnie.
<< Cantante. >>
<< Bene, qui siamo tutte delle cantanti. >> afferma Kat.
<< Già. Io canto da quando ero bambina. >> esclama Lindsay.
<< Anch’io. Pensate che la prima canzone che ho scritto, è stata quando mia sorella è andata a vivere a New York con mio padre, la sua compagna e la nostra sorellastra. Avevo solo sei anni. In realtà non era proprio una canzone, ma più una filastrocca. >> ridacchia Ronnie.
<< Hai una sorella? >> le domanda Lindsay.
<< Sì, sorella gemella. >>
<< Ho sempre desiderato avere una sorella gemella. Una persona uguale a te con cui puoi condividere tutto. >>
<< A dire la verità io e lei ci siamo sempre odiate, ed è per questo che si è trasferita con mio padre e la sua nuova famiglia a New York. Da allora ci siamo viste solo per le feste, ma sono già quattro anni che non ci vediamo. >>
<< Ah, mi dispiace. >>
<< È stato meglio così. Non facevamo altro che litigare. >> spiega Ronnie.
<< Come si chiama tua sorella? >>
<< Sophie. >>
<< Ma la tua sorellastra l’hai mai vista? >>
<< No, almeno non ricordo di averla mai vista. >>
<< Sai almeno come si chiama e quanti anni ha? >>
<< Sì, si chiama Ginny e ha quattordici anni. >>
<< E con chi vive lei adesso? >>
<< Con sua madre, l’ex compagna di mio padre, a Santa Barbara. >>
<< Ah, okay. Scusa per tutte queste domande, ma ero solo curiosa. >>
<< Figurati. >>

Un’ora dopo, nell’aula di canto. L’insegnante entra e dice:
<< Buongiorno a tutti, ragazzi, e bentornati al Talents Camp. Io mi chiamo Holly Channing e sono la vostra insegnante di canto. Adesso vi sarà distribuito un foglio con tutti gli orari di queste due settimane. Spero che vi divertirete anche quest’anno. Per chi c’era anche l’anno scorso, mi conosce già e sa che il primo giorno chiamo alcuni di voi a cantare una canzone. Chi vuole venire? >>
Alzano la mano tre persone, tra cui Lindsay, Ronnie e un ragazzo.
L’insegnante, contenta di vedere finalmente dei volontari, e non di dover chiamare lei a caso, esclama:
<< Venite pure qui al microfono. Se volete, potete utilizzarlo, oppure no, come preferite. >>
Lindsay, Ronnie e l’altro ragazzo si alzano quasi tutti e tre contemporaneamente.
<< Chi vuole iniziare? >> chiede la signora Channing.
<< Inizio io, dai. >> si offre Lindsay.
<< Bene. Tu sei? >>
<< Lindsay. >>
<< Bene, Lindsay, cosa ci vuoi cantare? >>
<< Fly with me, dei Jonas Brothers. >>
<< D’accordo. >>
<< If time were still
The sun would never never find us
We could light up the sky tonight
I could see the world through your eyes
And leave it all behind.
If it's you and me forever
If it's you and me right now
I'd be all right. I'd be all right
If we chase the stars to lose our shadow
Peter Pan and Wendy turned out fine
So won't you fly with me?
Oh yeah
Gonna fly with me now. >>
Tutti applaudono e Ronnie le sussurra un brava.
<< Grazie. >> dice lei, sorridendole.
<< Brava, Lindsay. Chi è il prossimo? >>
<< Io. >> risponde Ronnie.
<< Bene. Tu invece cosa ci canti…? >>
<< Ronnie. Canto… The climb, di Miley Cyrus. >>
Ronnie fa un respiro e poi inizia a cantare:
<< I can almost see it
That dream I'm dreaming but
There's a voice inside my head saying
You'll never reach it.
Every step I'm taking
Every move I make feels
Lost with no direction
My faith is shakin'.
But I, I gotta keep tryin'
gotta keep my head held high. >>
Prima d’iniziare il ritornello, Ronnie si volta verso il ragazzo accanto a lei, e lui le sorride. Poi si rivolta e continua a cantare.
<< There's always gonna be another mountain
I'm always gonna wanna make it move
Always gonna be an up hill battle
Sometimes I'm gonna have to lose.
Ain't about how fast I get there
Ain't about what's waiting on the other side
It's a climb.”
Tutti applaudono, e l’insegnante esclama:<
<< Brava, Ronnie. Complimenti, hai una bellissima voce. >>
<< Grazie. >>
Il resto della lezione di canto procede bene, e la maggior parte dei ragazzi canta una parte di una canzone.

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Capitolo 2
*** Non è affatto male ***


2


Non è affatto male




Il giorno dopo, poco prima delle 9, Ronnie, Kat, Lindsay e Rachel sono già nell’aula di ballo.
<< Buongiorno a tutti, ragazzi! Siete pronti a iniziare? >> esclama l’insegnante di ballo, entrando in aula.
Un coro risponde a tono dicendo di sì, e l’insegnante esclama:
<< Bene, perché sono convinta che la canzone che balleremo ad alcuni di voi piacerà molto, e sicuramente anche la coreografia. >>
<< Che canzone è? >> domanda Lindsay.
<< Conoscete Ashley Tisdale? >>
Alcuni rispondono sì, mentre altri rispondono no.
<< Che canzone è? >> chiede Ronnie.
<< Be good to me. Vi piace? >>
Alcuni, tra cui Ronnie e Kat, rispondono di sì.
<< Okay, iniziamo. Tutti in piedi che iniziamo a ballare! >>
La prof si mette davanti allo specchio e gli alunni si mettono dietro di lei, sparsi per l’aula. Fa loro vedere alcuni passi e loro la seguono.
Alla fine dell’ora, i ragazzi escono dall’aula di ballo e vanno in quella di canto.
Quando escono, arrivano degli altri, tra cui quel ragazzo che si era offerto di cantare il giorno prima insieme a Ronnie e a Lindsay. Il ragazzo incrocia lo sguardo di Ronnie e, poco prima di entrare nell’aula, si volta per sorriderle.
<< Hai visto che quello lì ti ha sorriso? >> le chiede Kat.
<< Sì, lo so. >>
<< È carino, dai. Voi che ne pensate, ragazze? >> chiede Kat.
<< Di chi? >> domanda Lindsay.
<< Di quel ragazzo che ha sorriso a Ronnie due secondi fa. >>
<< Non l’ho visto. >>
<< Io sì. Non è male, dai. >> salta su Rachel.
<< Sì, infatti, non è male. >> concorda Kat.
<< C’è di meglio. >> dice invece Ronnie.

La sera stessa c’è una festa organizzata dal camp che inizia alle 21.
<< Ronnie? >> la chiama Kat.
Ronnie non la ascolta e continua a guardarsi intorno.
<< Chi stai cercando? >>
Ronnie continua a non prestare attenzione all’amica, così Kat urla il suo nome.
<< Che c’è, Kat? >> chiede lei, voltandosi verso di lei.
<< Chi stai cercando? >>
<< Nessuno. Chi dovrei cercare, scusa? >>
<< Non lo so. È mezz’ora che ti guardi intorno. >>
<< Non sto cercando nessuno. >>
<< Okay. >>

Intanto Sophie, Melody, Kirsten e Terry arrivano alla festa.
<< Vedo c’è già parecchia gente. >> esclama Sophie.
<< Già. Beviamo qualcosa, ragazze? >> propone Melody.
Le ragazze prendono qualcosa da bere, poi si godono la loro prima festa al camp.

<< Come vi sembra la coreografia che abbiamo provato oggi? >> domanda Kat.
<< Carina, e poi adoro la canzone. >> risponde Lindsay.
<< Sì, infatti, è carina. >> concorda Ronnie, guardando tutti i volti dei ragazzi.
<< Piace anche a me. >> salta su Rachel.
<< Piace anche a me, però non è proprio facilissima. >> dice Kat.
<< Sì, ma vedrai che la impareremo presto. >> le dice Lindsay.
<< Speriamo. >>
Le quattro ragazze si spostano e mentre camminano Ronnie continua imperterrita a guardarsi intorno, alla ricerca di quel ragazzo.
<< Ancora ti guardi intorno, Ronnie? >> le chiede Kat.
<< Chi stai cercando? Avanti, sputo il rospo. >> salta su Lindsay.
Ronnie si volta verso le ragazze e dice:
<< Non sto cercando nessuno, ragazze. >>
<< E allora perché ti guardi intorno? >> le domanda Kat.
<< Così. Magari vedo un bel ragazzo. >> risponde Ronnie, vagamente.
<< Tu stai cercando qualcuno, ne sono sicura. >> insiste Kat.
<< Non sarà quel ragazzo che ieri si è offerto di cantare con te e Lindsay, e che oggi ti ha sorriso quando siamo uscite dall’aula di ballo? >> domanda Rachel.
<< Ah, dici quello carino di stamattina? >> chiede Kat.
<< Sì, lui. >>
<< No. Vi ho detto che non sto cercando nessuno. E poi perché dovrei cercare proprio lui? Solo perché mi ha guardata un paio di volte e mi ha sorriso, non vuol dire che io adesso sia attratta da lui. >>
Le ragazze guardano Ronnie, e quest’utima aggiunge:
<< Che c’è? È vero, non ne sono attratta. >>
<< Io ti conosco, Ronnie. Lui ti ha guardato e adesso ne sei attratta. >> le dice Kat.
<< No, non è vero. >>
<< Oh sì, invece. >>
<< Dai, confessa, Ronnie. Sei attratta da lui e lo stai cercando disperatamente. >> salta su Lindsay.
Ronnie guarda le ragazze, poi dice:
<< È vero, avete ragione, ragazze! Sono attratta da lui. >>
<< Vedi? >> le dice Kat.
Mentre camminano, un ragazzo passa velocemente vicino a Ronnie e si prendono contro.
<< Scusa. >> le dice.
<< Non fa niente. >> dice lei, guardandolo.
<< È lui. >> esclama Kat, dopo che il ragazzo si è allontanato.
<< Cavolo, Ronnie, io fossi in te non perderei tempo. >> le dice Rachel.
<< Non è poi così carino. >> dice lei.
<< Come no? Ma l’hai visto? È così sexy. >> dice Rachel.
<< Sono d’accordo con Rachel. >> esclama Lindsay.
<< Oh, anch’io. >> dice Kat.

Sophie, Melody, Kirsten e Terry sono vicino al fuoco a parlare e bere.
<< Io vado in bagno, ragazze. >> salta su Sophie.
Quindici minuti dopo, Sophie non è ancora tornata dal bagno, così Melody decide di andare a cercarla. Va verso il bagno e nel tragitto vede Sophie, così va da lei.
<< Potevi anche dirmi che ti eri fermata a parlare con delle ragazze. È un quarto d’ora che sei sparita. >>
<< Come, scusa? >>
<< Sono già quindici minuti che sei andata in bagno. Potevi anche dirmi che ti eri fermata a parlare con qualcuno. >>
<< Scusa, ma tu chi sei? >>
<< Come chi sono? Sono io, Melody, la tua migliore amica. Mi stai prendendo in giro, per caso? >>
Melody la guarda meglio e le chiede:
<< Ma ti sei cambiata? Non eri vestita così prima. >>
<< Mi dispiace, ma io non ti conosco. >>
<< Sei diventata matta? Sono io, Melody. >>
<< Andiamo, ragazze, questa tipa è impazzita. >>
<< Che strano. >> dice Melody, poi torna dalle altre.
<< Ragazze, mi è successa una cosa stranissima. Stavo andando verso il bagno per cercare Sophie, nel tragitto l’ho vista e sono andata da lei. Quando sono arrivata lì, le ho detto che poteva anche dirmi che si era fermata a parlare con qualcuno, e sapete cosa mi ha risposto? >>
<< Cosa? >> chiede Terry.
<< Che non sapeva chi fossi, che non mi conosceva. È stata una cosa stranissima. Sono sicuro che fosse lei, anche se era vestita diversamente. >>
<< Come non ti conosceva? È impazzita? >> chiede Kirsten.
<< Ah, non lo so. >>
<< Eccoti, finalmente! Ma dov’eri sparita? Poco fa ti ho visto e tu hai detto di non conoscermi. Cosa ti sei fumata? >> esclama Melody, vedendo la sua amica.
<< Cosa? >>
<< Poco fa ti ho vista che stavi parlando con delle ragazze e tu hai detto di non conoscermi. >>
<< È impossibile. Quando sono uscita dal bagno, venendo in qua, ho incontrato un mio vecchio compagno delle medie e ho parlato un po’ con lui. È stato un vero piacere rincontrarlo dopo tutto questo tempo. >> spiega Sophie.
<< Ma se ti ho vista che stavi parlando con delle ragazze. >> insiste Melody.
<< Forse ti sei sbagliata. >>
<< Avrò le allucinazioni. >> ridacchia Melody, confusa.


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Capitolo 3
*** Diego, il bell'argentino ***


3

Diego, il bell’argentino




Il giorno dopo, verso le 12, Ronnie sta parlando con Kat in aula di ballo.
<< Non sai quel che ho immaginato ieri sera prima di addormentarmi. >> salta su Ronnie.
<< Cosa? >>
<< Ho cominciato a pensare a quel ragazzo e ad un certo punto vedevo il suo viso dappertutto, e dopo… beh… dopo ho immaginato di farlo con lui. Ti rendi conto, Kat? Sto diventando paranoica. >> confessa Ronnie.
<< Stai scherzando, spero? >>
<< No, non sto scherzando. Non mi è mai successa una cosa del genere. Sì, sono stata attratta da altri ragazzi, ma non ho mai immaginato di fare sesso con loro, e non vedevo i loro visi dappertutto. >>
<< Per fortuna che non eri attratta da lui, eh? >>
<< Non so cosa mi sta succedendo, non mi riconosco più. >>
<< Il segreto è pensare ad altro. >>
<< Per te è facile, Kat. >>
Intanto arrivano Lindsay e Rachel, che corrono verso Ronnie per dirle una cosa, una novità appena scoperta.
<< Ronnie, Ronnie, non indovinerai mai cos’abbiamo sentito io e Rachel! >> esclama Lindsay.
<< Cosa? >>
<< Hai presente quel ragazzo di cui sei attratta? >>
<< Sì. >>
<< Ecco, io e Rachel abbiamo sentito che lui se la fa con una tipa mentre sta con un’altra. Pensa quant’è stronzo. >>
<< Ma saranno solo dei pettegolezzi, dai. >>
<< No, non sono dei pettegolezzi. >>
<< Ma non tutto quello che dice la gente è vero. >>
<< Noi sappiamo che è vero. >> salta su Rachel.
<< E come fate a saperlo? >>
<< Ragazze? >> chiede Ronnie, dopo che Lindsay e Rachel non le hanno risposto, facendo finta di niente.
<< Beh… ieri sera l’abbiamo visto che si baciava con una, e poco fa abbiamo sentito una ragazza che diceva che si è messa con lui il giorno prima di venire qui al camp. >> risponde Lindsay.
Ronnie non dice niente perché adesso sa che è tutto vero, e non può di certo dire il contrario.
<< Mi dispiace, Ronnie. >> dice Rachel, osservando la faccia dell’amica.
<< Perché dovresti essere dispiaciuta, Rachel? Io non sto con lui. >>
<< Sì, però ti piace. >>
<< E va beh, pazienza, dai. >>
Intanto entra l’insegnante e Lindsay, vedendola, esclama:
<< Dai, adesso, ballaci su e non pensarci. >>

Circa una mezz’ora dopo, mentre imparano la coreografia di Be good to me”, l’insegnante urla:
<< Fermi un attimo, ragazzi! >>
L’insegnante si avvicina a Ronnie e le domanda:
<< Cosa ti è successo, Ronnie? Non azzecchi neanche un passo. >>
<< Mi scusi. È che stanotte non ho dormito molto, perché sono stata poco bene. >>
<< Vuoi uscire? Così ti riposi un po’ e prendi una boccata d’aria. >>
<< Sì, grazie. >>
L’insegnante le fa un sorriso e a alta voce, dice:
<< Continuiamo, ragazzi! >>
Ronnie esce dall’aula e appena la porta si chiude dietro di lei, si ferma e fa un respiro. Si volta e vede quel ragazzo. Lui la guarda e lei all’inizio pensa che lo stia immaginando, ma cambia idea quando lui la saluta.
<< Ciao. >>
<< Ma io ti ho già vista. >> dice lui.
< Probabile. >>
<< Vuoi un tiro? >> le chiede lui, porgendole la sigaretta e guardandola.
<< No, grazie. Non fumo. >>
<< Okay. >> dice lui, riportandosi la sigaretta in bocca.
Mentre lui fa alcuni tiri, lei lo guarda.
<< Che ci fai qui fuori? >> gli chiede Ronnie.
Il ragazzo si toglie la sigaretta della bocca e risponde:
<< Ho trovato la scusa che stavo poco bene per venire a fumarmi una sigaretta. >>
<< Ah. >>
<< E tu, invece, perché sei fuori? >>
<< Stanotte non sono riuscita a dormire molto e visto che non azzeccavo un passo, l’insegnante mi ha mandata fuori a prendere una boccata d’aria. >>
<< Capito. >> dice lui, squadrandola dalla testa ai piedi.
<< Sicura che non vuoi fare un tiro? >> insiste lui.
<< Sì, sono sicura. Penso che fumare sia una perdita di tempo e una cosa stupida, e odio tutte le persone che lo fanno. Ma se tu vuoi continuare a fumare e a rovinarti i polmoni, fai pure. >> risponde Ronnie, troppo acidamente.
Sembra che lui non abbia fatto molto caso alla risposta acida di Ronnie, ma in realtà è il contrario, ma risponde semplicemente con un okay.
Ronnie si guarda intorno e, quando si volta verso di lui, lui porgendole la mano, dice:
<< Comunque io sono Diego. >>
<< Ronnie. >> dice lei, osservandogli la mano prima di stringergliela.
<< Ronnie. >> ripete lui.
<< Mi piace come nome. Per cosa sta? Veronica? >> aggiunge.
<< Sì. >>
<< Ora capisco la r della tua collana. >> dice lui, osservandole il collo, dove c’è una collana con una piccola r.
Ronnie gli fa un sorriso e poi gli chiede:
<< Non sei americano, vero? >>
<< No. Sono nato in Argentina, ma io e i miei genitori ci siamo trasferiti negli Stati Uniti quando avevo due anni, quindi l’inglese è la mia seconda lingua. >> spiega lui, continuando a fumarsi la sigaretta.
<< Ah, ecco. Quindi sai parlare anche lo spagnolo? >>
<< Sì. >>
<< Puoi dire qualcosa in spagnolo? >>
<< No. >>
<< Dai, per favore. >>
<< No, non mi va. >>
<< Okay. >> dice lei, rassegnata.
Diego butta la sigaretta e poi le chiede:
<< Balli o canti? >>
<< Entrambe le cose, ma amo molto di più cantare. >>
<< Cantami qualcosa, allora. >>
<< No. >>
<< Per favore. >>
<< No, non mi va. Se mi avessi detto qualcosa in spagnolo, come ti ho chiesto, allora ti avrei cantato qualcosa. >>
Diego fa una leggere risatina e poi dice:
<< Okay. >>
<< Tu, invece, balli o canti? >>
<< Canto, ma me la cavo anche a ballare. >>
<< Ti ho sentito cantare il primo giorno di camp. Ti ricordi? Io e una mia amica c’eravamo offerte insieme a te. >>
<< Ah, sì, ecco dove ti avevo vista. >>
<< Io rientro. Ci si vede in giro, Ronnie. >>
<< Ciao. >>

Un’ora dopo, mentre pranzano, Ronnie aggiorna le sue amiche.
<< Sapete con chi ho parlato quando l’insegnante di ballo mi ha mandata fuori? >>
<< Con chi? >> le chiede Kat.
<< Con quel ragazzo. Si chiama Diego ed è argentino. >>
<< Argentino? Wow! >> esclama Kat.
<< Sì, ma si è trasferito con i suoi quando aveva due anni. >>
<< Quindi saprà parlare anche lo spagnolo? >> le domanda Lindsay.
<< Sì. >>
<< Wow, allora è ancora più sexy. >> salta su Rachel.
<< Ma cosa ci faceva fuori? >> chiede Kat, curiosa.
<< Stava fumando. Mi ha anche chiesto di fare un tiro ma io ho rifiutato. Poi quando è rientrato, mi ha detto: “ci si vede in giro”. >>
<< Allora forse gli interessi. >> dice Kat.
<< Non lo so. Era solo un modo di dire. >>
<< Sì, forse, ma è già qualcosa. >>

La sera del giorno stesso, verso le 21 passate, Ronnie esce, salutando le ragazze.
Raggiunge l’aula di ballo e quando ci arriva, appoggia il suo cellulare vicino allo stereo e lo accende. Cerca tra i cd, quello dove c’è la canzone Be good to me, e una volta trovata, lo mette su. Quando la canzone parte, comincia a ballare.
Mentre sta ballando passa da lì Diego, che vedendola si ferma a guardarla.
Dopo poco Ronnie stoppa la canzone perché non le vengono bene alcuni passi. Li riprova e si mette a cantare, senza far ripartire la canzone. Continuano a non venirgli quei passi, così Diego entra e dice:
<< Riprova! >>
Ronnie si volta e rimane stupita di vederlo.
<< Come? >>
<< Riprova senza la musica. >> le dice lui, entrando.
<< È quello che stavo facendo, ma i passi continuano a non venirmi bene. >>
<< Riprovaci. Canto io. >>
<< Conosci la canzone? >>
<< Sì. >>
Ronnie riprova e intanto Diego canta:
<< I used to think I had it all
Then one day we hit a wall
I had hoped you were the one.
Where’s my dream, where has it gone?
I wanted to be with you
Forever just me and you.
So why can’t you be
Be good to me? >>
Ronnie stavolta riesce a fare quei passi, così Diego continua a cantare. Mentre lui canta e lei balla, lui la guarda.
<< I don’t ask for much, all I want is love
Someone to see, that’s all I need
Somebody to be, somebody to be, somebody to
Good to me, good to me, can you be good to me?
Good to me, please. >>
Quando ha finito di cantare il secondo ritornello, Ronnie smette di ballare, così Diego smette di cantare.
<< Vedi? Stavolta ti sono venuti bene. >>
<< Sì. >>
<< Balli bene, sai. >>
<< Grazie. >>
<< Posso provare a ballare con te dall’inizio? >>
<< Con la musica? >>
<< Sì, stavolta sì. >>
<< Okay. >> dice Ronnie, sorridendo, e raggiungendo lo stereo.
Mette la canzone daccapo e quando inizia, cominciano a ballare insieme. Mentre ballano, si guardano negli occhi parecchie volte, e con l’ultimo passo lui la prende su e, mentre lei scende, i loro visi si sfiorano, e si guardano dritto negli occhi.
Si allontanano l’uno dell’altra e lui le dice:
<< Brava, sei bravissima. >>
<< Anche tu sei molto bravo. >>
Intanto parte un’altra canzone: What a girl wants, di Christina Aguilera.
<< Adoro questa canzone. >> esclama Ronnie.
<< Ma è vecchissima. >> si lamenta Diego.
<< E allora? È sempre bellissima. >>
Ronnie si mette a ballare perché conosce una coreografia di quella canzone e intanto Diego la guarda. Mentre balla, canta, e lui la osserva, sorridendole.
Finita la canzone, lei si siede sul pavimento. Lui si siede accanto a lei e Ronnie gli chiede:
<< Perché tu e i tuoi vi siete trasferiti negli Stati Uniti? >>
<< Perché hanno sempre voluto vivere in California, così mio padre ha fatto domanda per un posto di lavoro e l’hanno preso. >>
<< Ma dove vivete? >>
<< A Santa Barbara. Tu invece? >>
<< A Malibu. >>
<< Ah, allora sei vicinissima da qui. >>
<< Già. >>
<< È la prima volta che vieni in questo camp? >> le chiede lui.
<< No, ci vengo da quando ho iniziato le superiori. Per te, invece, è la prima volta? >>
<< Sì. Era tanto per fare qualcosa di diverso e divertirmi un po’. >>
<< Io e la mia migliore amica amiamo venire qui. Tutti gli anni non vediamo l’ora che sia estate per venirci. >> spiega Ronnie.
<< Ah, quindi sei venuta con la tua migliore amica? >>
<< Sì. Tu, invece, sei da solo? >>
<< Sì, ma conosco diverse persone. >>
<< Ah, capisco. >> dice lei, pensando che si stia riferendo alle ragazze con cui se la fa.
<< Che anno di scuola frequenti? >> chiede lui.
<< Devo iniziare l’ultimo. >>
<< Anch’io, ma sono stato bocciato alcune volte. >>
<< Scusa, ma quanti anni hai? >>
<< Venti. Tu diciassette, giusto? >>
<< Sì. >>
<< Dopo il liceo hai intenzione di andare all’università? >>
<< Sì, vorrei frequentare la Juilliard. >>
<< La Juilliard? Wow! Una mia ex la frequenta. >>
<< E cosa dice? È difficile? >>
<< Dice che è dura, ma se hai veramente talento, allora devi credere in te stessa e fare del tuo meglio. >>
<< Wow, la invidio un sacco. Ho sempre sognato di frequentare quella scuola, fin da quando ero piccola. >>
<< Lei vorrebbe diventare una ballerina. Tu una cantante, giusto? >>
<< Sì. Tu, invece, cos’hai intenzione di fare dopo il diploma? >>
<< A dire la verità non lo so. Forse andrò a lavorare, ma di sicuro non andrò all’università. >>
<< Perché no, scusa? Sai ballare benissimo e anche come cantante sei bravo. Potresti andare anche tu alla Juilliard. >>
<< No, non m’interessa veramente diventare un cantante o un ballerino. >>
<< Io se fossi in te ci penserei su. >>
<< D’accordo, ma solo perché me l’hai detto tu. >>
Ronnie gli sorride, e lui le chiede:
<< Domani sera c’è la serata karaoke, ci sarai? >>
<< Sì, adoro il karaoke. >>
<< Anch’io. >> dice lui, sorridendole.
Lui la guarda e anche lei lo guarda a sua volta.
A un certo punto lui s’avvicina al suo viso per baciarla, ma lei si allontana e gli chiede:
<< Dov’è che stavi andando prima di entrare qui? >>
<< Ehm… >> dice lui, imbarazzato per quel momento.
<< Da nessuna parte. Facevo solo un giro. >> aggiunge.
Il cellulare di Diego squilla, così lo tira fuori dalla tasca dei pantaloni e legge velocemente il messaggio. Lo cancella e mette il cellulare in tasca.
<< Chi era? >> gli chiede lei, mettendolo alla prova.
<< Nessuno. >>
<< Non importa che mi nascondi quello che fai. So tutto. >> esclama lei.
<< Cosa sai? >>
<< Che te la fai con una ragazza, mentre stai insieme ad un’altra. >>
<< E come fai a saperlo? >>
<< Non importa come faccio a saperlo, importa che lo so, e non voglio essere un’altra della tua lista, probabilmente infinita. È per questo che mi sono allontanata prima, quando hai provato a baciarmi. >> confessa Ronnie.
<< So che sei attratta da me, Ronnie. Lo vedo da come mi guardi. >>
Diego si alza e va dietro di lei, mette le mani sulle sue spalle e comincia a farle dei massaggi.
<< Sì, hai ragione, sono attratta da te, ma questo non significa che io sia un’altra da aggiungere alla tua lista. >>
<< Piantala di parlare. Cosa vuoi che faccia? Vuoi che le molli entrambe? >>
<< A me non interessa quello che fai o quello che vuoi fare, so solo che non cadrò nella tua trappola. >>
<< Oh, invece ci cadrai, ne sono convinto. Non resisterai al mio fascino. >> dice lui, smettendo di massaggiarle la schiena e allontanandosi da lei.
<< Ci vediamo domani alla serata karaoke! >> esclama, uscendo dall’aula.
Ronnie lo guarda andare via, piuttosto irritata.

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Capitolo 4
*** Non abbiamo niente in comune ***


4

Non abbiamo niente in comune




La sera del giorno dopo, tutto il camp è alla serata karaoke.
<< Vado a prendere qualcosa da bere, ragazze. >> esclama Melody, allontanandosi.
Mentre sta prendendo una lattina di coca e qualche pizzetta, si avvicina a lei Kat, che le dice:
<< Come sono le pizzette? Di solito fanno sempre piuttosto schifo. >>
<< Non lo so. Non le ho ancora mangiate. >>
<< Ah, okay. >>
Kat nota che Melody ha un bracciale dei Jonas Brothers, così le dice:
<< Vedo che ti piacciono i Jonas Brothers. >>
<< Sì, io e la mia migliore amica li adoriamo. Piacciono anche a te? >>
<< Sì. Il nostro preferito è Joe. Amiamo la sua voce. >>
<< Il nostro è Nick. >> afferma Melody.
<< Canzone preferita? >>
<< Burnin’ up, senza ombra di dubbio. La tua? >>
<< Please be mine, ma sono tutte belle. >> risponde Kat.
<< Già. >>
<< Sei venuta qui per ballare o cantare? >>
<< Entrambe le cose, a dire la verità, ma soprattutto per ballare. Tu? >>
<< Soprattutto per cantare. >>
<< Di dove sei? >> le chiede Melody.
<< Malibu. Tu? >>
<< New York. >>
<< È la prima volta che vieni al camp? >>
<< Sì, sono venuta con la mia migliore amica. Per te invece è la prima volta? >>
<< No, io e la mia migliore amica ci veniamo da quando abbiamo iniziato le superiori. Amiamo venire qui. >>
<< Immagino. Dev’essere bello venire qui per due settimane e pensare solo ed esclusivamente a ballare e a cantare. >>
<< Sì, è bellissimo. E poi non hai i genitori tra i piedi che ti dicono quando tornare a casa. Qui puoi fare quasi tutto quello che ti pare. >> afferma Kat.
<< Già. In che bungalow sei? >>
<< Al quarantasei. Tu? >>
<< Al sessanta. Vieni che ti presento la mia migliore amica e le mie compagne di bungalow. >> afferma Melody.
<< Okay. Prima però vado a chiamare la mia migliore amica e le mie compagne di bungalow, e dopo ti raggiungiamo. >>
<< D’accordo. Ti aspetto dalle panchine davanti al fuoco, okay? >>
<< Okay. A dopo. >>
Quando Melody arriva dalle ragazze, Sophie le dice:
<< Oh, finalmente! Ci hai messo un sacco di tempo. >>
<< Ho incontrato una ragazza molto simpatica mentre prendevo da bere e da mangiare. Si chiama Kat. Tra poco arriverà con la sua migliore amica e le sue compagne di stanza. >>
<< A lei e alla sua migliore amica piacciono i Jonas. >> aggiunge.
<< Ah, bene. Allora mi staranno simpaticissime. >>

<< Eccoci! >> esclama Kat, con accanto Ronnie, Lindsay e Rachel.
<< Ciao. >> le saluta Melody.
Sophie, Kirsten e Terry si girano, e le loro amiche guardano le gemelle un po’ confuse, senza dire una parola.
<< Sophie? >> esclama Ronnie.
<< Ronnie? >> esclama Sophie.
<< È lei la tua gemella? >> chiede Lindsay.
<< Sì. >> risponde Ronnie, scocciata.
<< Andiamo via, ragazze. >> salta su Sophie, alzandosi.
<< Sì, infatti, andiamo anche noi. >> concorda Ronnie.
<< Aspettate! Perché vi dovete odiare in questo modo? In fondo siete sorelle. >> esclama Melody.
<< Saremo anche sorelle, ma non ci sopportiamo. >> dice Ronnie.
<< Esatto. È l’unica cosa che ci accomuna. >> concorda Sophie.
<< Non è vero. Entrambe adorate i Jonas, ad esempio. >>
<< Qual è il tuo preferito? >> le chiede Sophie.
<< Joe. >>
<< Il mio è Nick. Ballo o canto? >>
<< Canto. >>
<< Ballo. Vedi, non abbiamo niente in comune. >>
<< E allora? Questo non significa che dovete odiarvi. >>
<< Non ci avevi detto che avevi una gemella, Sophie. >> interviene Terry.
<< Perché non è importante per me. Non viviamo più insieme da quando abbiamo sei anni, e ci siamo viste solo per le feste, tranne che negli ultimi quattro anni. >> spiega Sophie.
<< Voi non avete neanche la minima idea di quanto siete fortunate. Avere una persona con cui poter condividere ogni singola cosa. Dev’essere bellissimo. >> salta su Lindsay.
<< È quello che dico anch’io. Mi sarebbe piaciuto tantissimo avere una sorella, ma purtroppo sono figlia unica. >> salta su anche Kirsten.
<< Se solo provaste ad andare d’accordo, magari ritrovereste il rapporto che non avete mai avuto. Chissà, potrebbe anche succedere. >> esclama Kat.
<< Non credo proprio. >> dice Sophie.
<< Non credo che potrà mai succedere. Anzi, ne sono sicura. Io vado. Se voi volete rimanere, restate pure. >> dice Ronnie.
<< Vado anch’io. >>
Ronnie e Sophie si allontanano dalle loro amiche e ognuna va verso il proprio bungalow. Prima di arrivare al suo bungalow, Ronnie incontra Diego.
<< Ronnie! >>
Ronnie va avanti per la sua strada, ignorando completamente Diego.
<< Ronnie! >> la richiama lui.
<< Vuoi fermarti? >> le dice, una volta raggiunta.
<< Cosa vuoi, Diego? Adesso non è proprio il momento. >> sbotta Ronnie, arrabbiata.
<< Non hai ancora cambiato idea su di me? >>
<< No, e non ho nessuna intenzione di farlo. Lo sai già quello che penso di te. >>
<< Sì, ma io sono irresistibile. >>
<< Tu credi di esserlo, ma non lo sei per tutte. >>
<< Ad esempio per te? >>
<< Esatto. >>
Continuano a camminare e all’improvviso lui, stanco di camminare velocemente, la prende per un braccio ed esclama:
<< Fermarti, Ronnie! >>
<< Che c’è? >> gli chiede lei, fermandosi di scatto.
<< Che cos’hai? È successo qualcosa? Sembri così… >>
<< Arrabbiata? >>
<< Sì. >>
<< Ho appena rivisto mia sorella. >>
<< Hai una sorella? >>
<< Sì, gemella. >>
<< Ma non vivete insieme? Non capisco. >>
<< No. Lei si è trasferita a New York con mio padre e la sua nuova famiglia quando avevamo sei anni, e da quella volta lì ci siamo viste solo per le feste, ma erano quattro anni che non ci vedevamo. >>
<< Perché vivete separate? >>
<< Perché ci odiamo. Non abbiamo niente in comune. Da piccole non facevamo altro che litigare. >>
<< Magari adesso è diverso. Adesso siete grandi e potreste anche andare d’accordo. >>
<< No, non succederà. >>
Ronnie riprende a camminare e Diego continua ad andarle dietro.
<< Perché no, Ronnie? Almeno potreste provarci. >>
<< No. E poi smettila di seguirmi. >>
<< Allora posso provarci con tua sorella? Tanto è uguale a te. >>
<< Fai quello che ti pare, non m’interessa. >>
<< Okay. >>
Arrivano al bungalow quarantasei e Ronnie, prima di entrare, si ferma e dice:
<< Ora voglio restare sola. Vattene! >>
<< Dai, fammi entrare. Almeno per cinque minuti. >>
<< No, ti ho già detto che voglio restare sola. Ciao! >>
Ronnie entra e chiude la porta del bungalow, e Diego se ne va.

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Capitolo 5
*** Le ho lasciate ***


5

Le ho lasciate




Il giorno dopo, durante l’ora di pranzo, Ronnie è da una parte con un vassoio in mano, Sophie è dalla parte opposta, anche lei con un vassoio in mano. Prendono qualcosa da mangiare, ma arrivano contemporaneamente dalle patatine fritte. Ormai ce ne sono pochissime, ed entrambe ne vogliono un po’, ma sono talmente poche che non bastano per tutte e due.
Si guardano e all’improvviso Ronnie afferra la pinza, prendendo tutte le patatine e mettendosele nel suo piatto.
<< Oh, scusa, ne volevi un po’? >>
<< Sì. Ma sicuramente ne metteranno delle altre appena fatte e molto più buone. >>
<< Non credo che ne metteranno ancora. Ormai quello che abbiamo mangiato è finito, e tra meno di mezz’ora finisce l’ora di pranzo. >>
Sophie la fulmina con lo sguardo, e Ronnie le dice:
<< Ma se vuoi, tieni. >>
Ronnie prende una manciata di patatine e le tira a Sophie. Lei, di riflesso, prende quello che ha nel piatto e lo tira a Ronnie, ma lei si scansa e il cibo va addosso a qualcun’altro. Così inizia una battaglia di cibo. Tutti si tirano addosso del cibo, ma pochi minuti dopo arriva un’insegnante che ferma tutto.
<< Ragazzi, basta! Fermatevi! >>
Tutti smettono di tirarsi il cibo e l’insegnante chiede:
<< Chi ha cominciato? >>
<< Lei. >> rispondono Ronnie e Sophie contemporaneamente, indicandosi.
<< Venite con me... tutte e due! >>
<< Ma... >> dicono entrambe.
<< Niente ma! >>
<< Buongiorno, signor Lewes. >> esclama l’insegnante, entrando nell’ufficio del responsabile del camp.
<< Buongiorno, signora Dobson. >>
<< Nella mensa c’è appena stata una battaglia di cibo. Appena sono arrivata, ho fermato tutto per fortuna. Le responsabili sono queste due ragazze. >>
<< Come mai, ragazze? Non siete più delle bambine. >>
<< È stata lei ad iniziare. Mi ha tirato delle patatine. >> confessa Sophie.
<< Sì, ma tu hai fatto iniziare la battaglia. >> ribatte Ronnie.
<< Non importa chi è stata a cominciare, verrete punite entrambe. >>
<< Adesso andate nelle vostre aule e quando le lezioni saranno finite, andrete nella mensa e pulirete tutto. Voglio che quel posto brilli quando avrete finito. >>
Le due gemelle sbuffano, poi vanno via insieme all’insegnante.

Verso le 14:30, durante l’ora di ballo, Ronnie, Kat, Lindsay e Rachel stanno parlando e sono vicino alla finestra.
<< Quindi dovrai pulire la mensa con Sophie? >> le chiede Kat.
<< Sì, purtroppo. >>
<< Così magari farete amicizia. >>
<< Te l’ho già detto, Kat: io e Sophie non avremmo mai un rapporto. >>
<< Sì, ma non si sa mai. >>
Ad un certo punto arriva Diego, che si affaccia alla finestra, e chiama Ronnie.
Le ragazze sentono e si voltano.
<< Ronnie, vieni fuori. Devo parlarti. >> le dice lui.
<< No, non voglio parlare con te, Diego. Vattene! >>
<< Dai, esci. È importante. >>
<< No. Ti ho già detto di andartene. >>
<< Per favore, Ronnie. >> insiste lui.
<< No. Perché mi devi dire quella cosa proprio adesso? Tra mezz’ora finisce la lezione, dimmela dopo. >>
<< Okay. Alle tre e un quarto sarò nel tuo bungalow. >>
<< Ma dopo non devi andare a pulire la mensa con tua sorella? >> le chiede Lindsay, appena Diego se n’è andato.
<< Appunto, così non mi troverà al bungalow. >>
<< Poverino. >> afferma lei.
<< Poverino niente, Lindsay. È un gran bastardo. Se la fa con una mentre sta con un’altra, e vorrebbe farsi anche me. >>
<< Lo so, però… >>
<< Però niente. >>

Verso le 15:30, Ronnie e Sophie sono nella mensa a pulire. A un certo punto arriva Diego, che si avvicina alle ragazze e dice:
<< Ecco dov’eri, ti ho cercata dappertutto. >>
Le due gemelle si girano e lui esclama:
<< Wow! Siete proprio uguali. >>
<< Come hai fatto a trovarmi? >> gli chiede Ronnie.
<< Prima sono andato al tuo bungalow e non c’eri. Le tue amiche non mi hanno detto niente, allora dopo sono andato nella sala di ballo, poi in quella di canto e infine sono venuto qui. Adesso possiamo parlare? >>
<< Uff. Okay, parliamo. Avanti, cosa mi devi dire di così tanto importante? >>
<< Possiamo parlare fuori? >>
<< Va bene, andiamo fuori. >>
Mentre Ronnie e Diego si allontanano, Sophie dice:
<< Muoviti a parlare, Ronnie! Non voglio pulire tutto io! >>
<< Sì, faccio presto, Sophie. >>
<< Ecco, adesso siamo fuori. Dimmi quello che mi devi dire. >>
<< Le ho lasciate. >>
<< Chi? >>
<< La ragazza con cui me la facevo e quella con cui stavo. >>
<< E a me cosa dovrebbe importare? >> chiede Ronnie, sempre più scocciata.
<< Le ho lasciate per te, Ronnie. Così possiamo stare insieme. >> confessa Diego.
<< A me non interessi, Diego. Anche se le hai lasciate, non vuol dire che non ne vorrai delle altre. Tu sei fatto così, non vuoi impegnarti, è ovvio. Non vuoi una sola ragazza alla volta, e a me questo non piace, per niente. >>
<< Avanti, Ronnie. Io le ho lasciate per te. >>
<< Ma io non mi fido di te, Diego. Come posso fidarmi? >>
<< Puoi, invece. >>
<< No, non voglio fidarmi di te. Ora rientro, perché devo pulire la mensa con mia sorella. >>
<< Okay, fai come vuoi. Se cambi idea, sai dove trovarmi. Ciao. >> afferma lui, andandosene.
<< Ciao. >>
<< Chi è quel ragazzo? >> le chiede Sophie, quando Ronnie l’ha raggiunta.
<< Diego. L’ho conosciuto da poco. >>
<< Sei attratta da lui, vero? >>
<< Devo per forza risponderti? >>
Sophie sorride alla sorella, e dice:
<< Capito. Ne sei attratta, ma non lo vuoi ammettere. >>
<< A dire la verità… non so se ne sono attratta. È un bel ragazzo, su questo non c’è dubbio, però so com’è fatto, e non mi piace. >>
<< E com’è fatto? >>
<< Sta con una ragazza mentre se la fa con un’altra, però mi ha detto di averle lasciate entrambe per stare con me, ma io non mi fido di lui, non voglio fidarmi di lui. >>
<< Beh, da una parte fai bene, però dall’altra no. Io se fossi in te gli darei una possibilità. Lo so che è difficile fidarsi, ma almeno ci puoi provare. >> le consiglia Sophie.
<< Sì, è difficile. Ho paura che se mi metto con lui, lo scoprirò con un’altra e magari con un’altra ancora, e dopo ci starei male. >>
<< Provaci, dagli una possibilità. >>
<< Non lo so. Ci penserò su. >>
<< Okay. >>
<< Dai, continuiamo a pulire, sennò qui facciamo notte. >>
<< Sì. >>

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Capitolo 6
*** Ho cambiato idea ***


6

Ho cambiato idea




La sera del giorno stesso, verso le 22 passate, Ronnie è seduta a bordo piscina, con i piedi nell’acqua, e sta cercando di finire di scrivere una canzone.
<< Ciao. >> la saluta una voce femminile.
Ronnie alza la testa dal foglio e la saluta.
<< Che ci fai qui tutta sola? >> le chiede Sophie.
<< Non credo t’interessi. >>
<< Se te l’ho chiesto, vuol dire che m’interessa. >>
<< Sto cercando di finire di scrivere una canzone. >>
<< Scrivi canzoni? >>
<< Sì. >>
<< Non me l’hai mai detto. >> dice lei, sedendosi accanto alla sorella.
<< Non aveva senso dirtelo. Ci siamo viste così poco da quando viviamo separate. >>
<< Già. >>
<< E di cosa parla questa canzone? >>
<< Di Diego, il ragazzo che è venuto in mensa oggi pomeriggio. >>
<< Posso leggerla? >>
<< Non è finita. >>
<< Fa lo stesso. >>
Ronnie le dà il foglio e Sophie inizia a leggere.
<< È bella… davvero. >>
<< Grazie. >>
<< Credi davvero che sia bella? >> le chiede Ronnie, riprendendosi il foglio.
<< Sì. E non pensavo che scrivessi canzoni. Ma scrivi sia il testo che la musica? >>
<< Sì. >>
<< Io ho la stessa passione per il ballo. A volte metto su una canzone e inizio a inventarmi una coreografia. >>
<< Dev’essere bello. >>
<< Lo è, infatti. >>
Ronnie butta l’occhio sul testo e Sophie si guarda intorno.
<< Perché sei venuta proprio qui a scrivere? >>
<< Perché qui non c’è nessuno e riesco a concentrarmi meglio. Quando scrivo che sono a casa, vado in spiaggia. >>
<< Abitate ancora lì te e la mamma? >>
<< Sì. E tu e papà vivete sempre nella stessa casa? >>
<< Sì. >>
<< Come sta? >> le chiede Ronnie, qualche secondo dopo.
<< Bene. E la mamma? >>
<< Bene anche lei. >>
<< Le manchi, sai. >> aggiunge.
<< Anche tu manchi a papà. Mi chiede spesso di te, ma io gli rispondo che non so niente, perché non ci parliamo più. >>
<< Io faccio lo stesso quando la mamma mi chiede di te. >>
<< Comunque c’è una cosa che anche tu non sai di me. >>
<< Cosa? >>
<< Non so nuotare. >>
<< Come non sai nuotare? Hai vissuto sei anni in una villa sulla spiaggia e non sai nuotare? >>
<< No, non so nuotare. Non ho mai voluto imparare e non m’interessa neanche farlo. E poi vivendo a New York vado al mare poche volte. >>
<< Va beh, ma adesso tutti i ragazzi sanno nuotare. Si contano sulle dita quelli che non lo sanno fare. >>
<< Io sono una di quelle. >>
<< Allora, cos’hai deciso di fare con Diego? >> le chiede Sophie, pochi secondi dopo.
<< Per adesso niente. Rimango sempre della stessa idea. >>
<< Non hai tutti i torti. >>
<< Già. >>

Il giorno dopo, sabato 15 agosto, alle 22 c’è una festa al camp. Obbligatorio è il costume da bagno.
La sera prima Ronnie ha finito la canzone che stava scrivendo e ha pensato molto a quello che le ha detto Diego, a proposito del fatto che lui ha lasciato le due ragazze. Ha persino pensato a quello che le ha detto sua sorella.
<< Chi cerchi? Diego? >> le chiede Kat, arrivata alle festa con Ronnie, Lindsay e Rachel.
<< Sì. >>
Ronnie lo vede che sta parlando con dei ragazzi, e nota che si allontanano da lui.
<< Ragazze, io devo fare una cosa. A dopo. >> esclama, allontandosi dalle sue amiche.
Ronnie va da uno dei ragazzi che parlava con Diego. Prima di raggiungerlo, però, prende un foglietto e ci scrive qualcosa.
<< Ciao. Non è che potresti dare questo foglietto a Diego Munoz, per favore? >> chiede Ronnie al ragazzo.
<< Grazie. >> gli dice lei, dopo che lui ha preso il foglietto.
<< Di niente. >>
Ronnie va verso il bungalow di Diego, mentre il ragazzo gli va a dare il foglietto.
<< Diego, una ragazza mi ha detto di darti questo. >> esclama lui.
<< Grazie, Tim. >> dice Diego, prendendo il foglietto.
<< Di niente. >>
Dopo aver letto il foglietto, Diego va verso il suo bungalow.
Quando ci arriva, apre la porta e, dopo averla chiusa, chiama Ronnie. Va verso la sua camera e quando arriva, accende la luce, e rimane letteralmente a bocca aperta.
<< Ciao. >> gli dice Ronnie, con voce sexy e sguardo malizioso.
Ronnie è nel suo letto, sotto le lenzuola, e non ha niente addosso.
<< C-ciao. Cosa ci fai qui? >>
<< Ho cambiato idea. >>
Diego la guarda, e lei gli chiede:
<< Che c’è ? >>
Diego si avvicina al letto e dice:
<< Niente. È che… non avrei mai pensato che avresti cambiato idea. >>
<< Neanch’io, a dire la verità. Ma ho capito che tu hai lasciato quelle due ragazze per stare con me, e ho deciso di darti una possibilità. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
Diego le sorride, poi si siede sul letto, si guardano e si danno un bacio.
<< Sono contento che tu abbia cambiato idea. Vedi, te l’avevo detto che non avresti resistito al mio fascino. >>
Ronnie gli sorride, ridacchia e poi si baciano di nuovo.

Il giorno dopo, verso le 11 passate, al bungalow quarantasei le ragazze si sono svegliate da poco.
<< Dove sei sparita ieri sera, Ronnie? >> le chiede Kat.
<< Sì, infatti. Dove sei sparita? >> le chiede anche Lindsay.
<< Dai, dicci tutto. >> esclama Rachel.
<< Volete davvero saperlo? >>
<< Sì. >> rispondono in coro.
<< Okay. >>
Ronnie fa una breve pausa e poi dice:
<< Ho visto Diego che parlava con dei ragazzi, così quando se ne sono andati, ne ho raggiunto uno, e gli ho detto di dargli un foglietto con scritto di venire al suo bungalow. Quando è arrivato al bungalow, ero nuda sotto le lenzuola del suo letto. >>
<< Cosa? Ma sei diventata matta? >>
<< No, Kat, ho solo deciso di dargli una chance. >>
<< Alla faccia della chance, Ronnie. Così forse hai un pochino esagerato. >>
<< No. Io lo trovo così dannatamente irresistibile. >>
<< Sarà anche come dici tu, ma hai esagerato. >>
<< In effetti Kat ha ragione, Ronnie. Quindi avete fatto sesso? >> salta su Lindsay.
<< Sì. >>
<< E com’è stato? >>
<< Fantastico. >> risponde Ronnie, sorridendo, ricordando la sera precedente.
<< Lui è stato fantastico. Mia sorella aveva ragione. Ho fatto proprio bene a dargli una possibilità. >> aggiunge.
<< Tua sorella? Che c’entra Sophie? >> domanda Kat.
<< È stata lei che mi ha consigliato di dargli una possibilità. >>  
<< Ah. Allora vedi che adesso state andando d’accordo? >>
<< Sì, ma non vuol dire niente, perché siamo troppo diverse per andare d’accordo e non litigare mai. >>

Intanto nel bungalow di Diego, un suo compagno, Frank, gli chiede:
<< Allora, dove sei sparito ieri sera? >>
<< Non indovinerete mai con chi sono stato. >>
<< Per stato intendi scopato ovviamente, vero? >> gli chiede un altro ragazzo, Rob.
<< Sì. >>
<< Con chi? >> gli chiede Frank.
<< Con una ragazza che si chiama Ronnie. È davvero una vera forza della natura. Mi ha fatto avere un foglietto con scritto che dovevo venire qui. Quando sono arrivato, sono andato in camera mia e lei era nuda sotto le lenzuola del mio letto. >>
<< Ci prendi in giro? >> domanda Paul, un altro ragazzo.
<< No, è tutto vero. >> risponde Diego.
<< Tutte a te capitano, Diego. Che fortuna che hai. >> dice Frank.
<< Lo so. Il bello è che lei non ne voleva sapere di me, e poi all’improvviso ha cambiato idea. >> esclama Diego, tutto emozionato.
<< Fortuna. Troppa fortuna. >> dice anche Paul.
<< E con quelle altre due tipe ci stai ancora insieme? >> gli domanda Rob.
<< No, le ho lasciate per Ronnie. >>
<< Tu, Diego Munoz, hai lasciato due ragazze supersexy per stare con una sola? Io non l’ho mai vista questa Ronnie, ma spero per te che sia molto sexy. >> afferma Frank.
<< Lo è. >>

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Capitolo 7
*** Perché non formiamo un gruppo? ***


7

Perché non formiamo un gruppo?




Il giorno dopo, lunedì 17 agosto, durante l’ora di ballo, l’insegnate esclama:
<< Come sapete, per chi è già stato qui altre volte, la seconda settimana del camp è anche dedicata alle prove per l’esibizione dell’ultimo giorno. Si possono formare gruppi o solisti, è uguale. Se qualcuno volesse iscriversi, può andare a firmare il foglio che c’è nella bacheca degli annunci. >>
<< Perché non formiamo un gruppo, ragazze? >> propone Melody.
<< Chi? Solo noi quattro? >> domanda Sophie.
<< No, anche con le ragazze e i ragazzi di altri bungalow. >>
<< Sì, non è una brutta idea, Mel. >> concorda Terry.
<< Già, è vero. Potremmo chiedere a Ronnie, Kat, Lindsay e Rachel. >> salta su Kirsten.
<< No, non è una bell’idea. Io non voglio essere in gruppo con mia sorella. Te lo ricordi che io e lei ci odiamo? >> interviene Sophie.
<< Sì, me lo ricordo, ma sono anche le uniche ragazze che conosciamo. >> le dice Kirsten.
Sophie non risponde perché sa che Kirsten ha ragione.
<< Dai, Sophie, sarà divertente. E poi è un modo come un altro per far riallacciare i rapporti tra di voi. >> le dice invece Melody.
<< Ancora con questa storia di riallacciare i rapporti tra di noi? >>
Le ragazze non dicono niente, guardando ovunque tranne che Sophie.
<< Allora? Cos’hai deciso? >> le chiede Melody, poco dopo.
Le ragazze guardano Sophie, aspettando che lei decida.
Sophie sbuffa, poi dice:
<< D’accordo, formiamo questo gruppo con loro. Però bisogna chiederlo anche a loro. >>
<< Durante l’ora di pranzo vado a dirlo a Kat, e vediamo cosa ne pensano loro. >> esclama Melody.

Poco dopo le 13, nella sala mensa, Melody ha in mano un vassoio e sta prendendo qualcosa da mangiare ed incontra Kat, anche lei con un vassoio in mano che prende da mangiare.
Le due ragazze si salutano, poi Melody le chiede:
<< Ti posso fare una domanda, Kat? >>
<< Sì. >>
<< Oggi, durante ballo, l’insegnante ha parlato dell’esibizione dell’ultimo giorno di camp, e ha detto che si possono formare sia gruppi che solisti. Hai presente, no? >>
<< Sì, sì, ho presente. L’anno scorso Ronnie si è esibita come solista. >>
<< Ah, bene. Io avevo pensato di formare un gruppo, ti va? >>
<< Chi? Io, Ronnie, Lindsay, Rachel, e tu, Sophie, Kirsten e Terry? >>
<< Sì. >>
<< Sì, per me va bene. >> risponde subito Kat.
<< Ma bisogna dirlo a Ronnie e Sophie, non so se saranno molto d’accordo. >> aggiunge.
<< Sophie lo sa già e l’abbiamo convinta. >>
<< Ah, bene. Allora adesso proverò a convincere Ronnie, e alle altre penso che andrà bene. >>
<< Perfetto. Perché non venite a mangiare al nostro tavolo, così ne parliamo? >>
<< Sì, lo dico alle altre e arriviamo. >>

<< No! >> urla Ronnie, al tavolo con le sue compagne di bungalow, Sophie, Melody, Kirsten e Terry.
<< Non se ne parla, ragazze. >> aggiunge.
<< Dai, Ronnie, sarà divertente. >> le dice Kat.
<< No! >>
<< Per favore. >>
<< No! >>
<< Ma Sophie ha detto di sì. Ci manchi solo tu. >>
<< Non m’interessa. Se volete formare questo gruppo, formatelo, ma senza di me, io farò la solista. >>
<< Sei testarda, però. >>
<< Sì. Lo sai che io e Sophie non andiamo d’accordo, e mi meraviglioso che lei abbia accettato. >>
<< Ho accettato solo per far piacere alle ragazze. >> salta su Sophie.
<< Beh, io non accetterò. Neanche morta. >> esclama Ronnie.
<< Va bene, fai come ti pare, noi formeremo il gruppo senza di te. >> le dice Kat.
<< Ecco, brave. >>
Ronnie si alza e, mentre prende in mano il suo vassoio, dice:
<< Ora scusate, ma devo andare da Diego. >>
Le ragazze la salutano, un po’ dispiaciute per il fatto che non abbia accettato.

Durante la serata, Ronnie e Diego sono vicini al lago, a sedere su un panno messo sul prato.
<< Secondo te ho fatto bene a non voler far parte del gruppo? >>
<< Vuoi la verità? >>
<< Sì. >>
<< Secondo me hai fatto male. In fondo hai detto di no solo perché c’è tua sorella, giusto? >>
<< Sì, ma io e lei ci odiamo. >>
<< Sì, ma questo era un modo come un altro per farvi fare pace una volta per tutte. >>
<< Ancora con questa storia? Ma siete tutti fissati. >> sbuffa Ronnie.
<< No, Ronnie, non siamo tutti fissati. Voi due siete sorelle e dovreste andare d’accordo. Sai quante ragazze vorrebbero avere una sorella? E tu, che hai la fortuna di avercela, è come se fossi figlia unica. >>
<< Lo so. Me l’hanno detto tantissime volte. >>
<< Dai, allora, vai da loro e digli che hai cambiato idea. >>
<< Dici che dovrei farlo? >>
<< Sì, però dopo torna qui. >>
<< Okay, però aspettami nel mio bungalow. Dirò alle ragazze di non venirci prima di mezzanotte, va bene? >>
<< Perfetto. >>
Ronnie dà un bacio a Diego e raggiunge le ragazze.
Arrivate da loro, che sono tutte nel bungalow sessanta, apre la porta ed esclama:
<< Ho cambiato idea. >>
<< Cosa? >> le chiede Kat, voltandosi.
<< Ho cambiato idea. >> ripete Ronnie.
<< Sarai nel gruppo? >> le chiede Kat.
<< Sì. >>
<< Lo sapevo che alla fine avresti cambiato idea. >>
<< Dai, siediti con noi. Stiamo facendo il gioco della verità. >> le dice Melody.
<< No, non posso. Ho appuntamento con Diego al nostro bungalow. Ah, a proposito, non tornate prima di mezzanotte, okay? >>
Kat, Lindsay e Rachel rispondono di sì e Ronnie esce dal bungalow.
<< Ronnie! >> la chiama Sophie, uscita anche lei dal bungalow.
Ronnie si volta e, quando la sorella la raggiunge, le chiede:
<< Che c’è? >>
<< Sono contenta che tu abbia cambiato idea. >>
<< Sono contenta anch’io. Me l’ha consigliato Diego. >>
<< Allora ringrazialo da parte mia. >>
<< Come vorrei che noi due andassimo d’accordo, ma siamo troppo diverse. >> afferma Sophie, dopo qualche secondo di silenzio.
<< Lo vorrei anch’io, Sophie.”
Sophie le sorride e Ronnie esclama:
<< Va beh, io vado. Ci vediamo domani. >>
<< Sì. Ciao… e buon divertimento. >>
<< Grazie. >> dice Ronnie, sorridendole.

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Capitolo 8
*** Provare ad andare d'accordo ***


8

Provare ad andare d’accordo




Il giorno dopo, poco dopo le 15, nell’aula di ballo, le ragazze del bungalow quarantasei e sessanta stanno cercando di scrivere la canzone che canteranno e balleranno durante l’esibizione dell’ultimo giorno di camp.
<< Secondo me è meglio farla un po’ più veloce. >> dice Ronnie.
< Secondo me invece è meglio un po’ più lenta. >> salta su Sophie.
<< Sophie, io è da quando sono bambina che scrivo e compongo canzoni, certe cose le so. >>
<< E allora? Ti dico che è meglio farla più lenta, perché viene più bella. >>
<< No. Io in queste cose sono un’esperta, mentre tu sai a malapena scrivere un testo. Io la musica ce l’ho nel sangue. >> ribatte Ronnie.
<< Sappi che anch’io ho scritto e composto alcune canzoni, e anch’io ho la musica nel sangue. >>
<< Sì, ma tu balli, mentre io canto. >>
Le due gemelle continuano a discutere, così le altre ragazze, tutte insieme, urlano:
<< Basta! >>
Ronnie e Sophie smettono e Kat dice:
<< Ragazze, basta discutere! Abbiamo formato questo gruppo e non ci devono essere discussioni, okay? Trovate un modo per andare d’accordo. >>
<< Kat ha ragione, ragazze. Dovete trovare un modo per andare d’accordo, altrimenti questo gruppo si scioglierà più in fretta di quanto si è formato. >> interviene Melody.
<< Tregua? >> dice Sophie, porgendo la mano a Ronnie.
<< Tregua. >> dice Ronnie, stringendogliela.

Verso le 21 passate, Ronnie è nella sala da ballo e sta scaricando un po’ la rabbia. Diego passa da lì e si ferma a guardarla.
<< Brava! >> esclama lui, poco dopo, quando lei ha stoppato la canzone.
Ronnie si gira verso la porta e dice:
<< Grazie. >>
<< Mi piace un sacco questa canzone. >> esclama lui, dopo averla raggiunta e averle dato un bacio.
<< Anche a me. Sono venuta qui per scaricare un po’ la rabbia. Oggi io e mia sorella abbiamo avuto l’ennesima discussione. >>
<< Mi dispiace. >>
<< Anche a me. Vorrei che potessimo andare d’accordo, ma non è facile. >>
<< Posso immaginarlo. Vuoi che in qualche modo ti dia una mano? Chiedimi qualsiasi cosa. >>
<< Ci sarebbe qualcosa che mi farebbe stare meglio. >>
Ronnie dà un bacio a Diego. Tra un bacio e l’altro, lui dice:
<< Andiamo nello spogliatoio, altrimenti qui potrebbe vederci qualcuno. >>
<< Sì. >> dice lei, trascinandolo con sé.

<< Stai meglio adesso? >> le chiede lui, mentre si stanno rivestendo.
<< Sì, un po’ meglio. >> risponde Ronnie, con un sorrisetto malizioso.
Diego le sorride, poi la bacia.
Poco dopo, ognuno ritorna al proprio bungalow. Nel tragitto dalla sala da ballo al suo bungalow, Ronnie vede Sophie, che è seduta su una delle panchine in piscina, tutta sola, così va da lei.
<< Che ci fai qui tutta sola? >>
<< Sono su Internet. >>
<< E cosa cerchi di bello? >> le chiede Ronnie, sedendosi accanto a lei.
<< Niente di che. Tu, invece, che ci fai qui? >>
<< Vengo dalla sala da ballo. Sono andata lì per ballare e… sfogarmi un po’. >>
<< E ci sei riuscita? >>
<< Sì. Anche perchè dopo è arrivato Diego e l’abbiamo fatto negli spogliatoi. >>
<< Cosa? Avete fatto sesso nello spogliatoio della sala da ballo? Ma che schifo! >> esclama Sophie, disgustata.
<< Perché che schifo? È stato eccitante da morire. >>
<< Se lo dici tu. >>
Ronnie osserva la sorella, poi dice:
<< Aspetta un attimo! >>
<< Tu non l’hai mai fatto? >> aggiunge.
Sophie non risponde subito, ma poco dopo le chiede:
<< Si nota molto? >>
<< Naa. Comunque, fidati che è stato veramente eccitante. >>
<< Com’è stata la tua prima volta? >>
<< Bellissima. >>
<< Quanti anni avevi? >>
<< Sedici. È stato l’anno scorso. >>
<< E con chi l’hai fatto? >>
<< Con il mio ragazzo. Stavamo insieme da quasi un anno, ma poi lui si è dovuto trasferire, così ci siamo lasciati. >>
< Mi dispiace. >>
<< Non fa niente. >>
<< Adesso però hai Diego. >> le ricorda Sophie.
<< Sì, ma non è la stessa cosa. Io e lui facciamo sesso e usciamo insieme qui, al camp, ma non siamo fidanzati. >>
<< Non ti fidi? >>
<< Non del tutto, almeno. >>
<< Fai bene. >>
<< Però lui mi fa sentire bene. >> dice Ronnie, sorridendo.
<< Sono contenta per te, Ronnie. Io ho avuto solo un ragazzo, ed è durata solo sei mesi. >>
<< Beh, è già qualcosa. Vedrai che arriverà anche per te il momento di avere un altro ragazzo, e magari con cui lo farai la prima volta. >>
<< Lo spero. >>
Ronnie le sorride, poi entrambi rimangono zitte per alcuni secondi, anche un po’ in imbarazzo.
<< Mi dispiace per oggi. >> esclama Ronnie.
<< Anche a me. >>
Ronnie guarda un attimo l’acqua della piscina e, dopo essersi voltata verso la sorella, le chiede:
<< Ti è mai capitato di pensare a come sarebbe la tua vita se vivessimo ancora insieme?”
<< Sì, a volte mi capita. Mi capita anche di pensare alla nostra sorellastra. >>
<< Anche a me. Adesso ha quattordici anni, è già una donna. >>
<< Sì. Chissà com’è. Immagino che sia carina, visto che la mamma è bella. >>
<< È sicuramente carina. Chissà se sta bene, chissà se ha il ragazzo, chissà se ha già dato il suo primo bacio. >>
<< Mi piacerebbe rivederla. >>
<< Anche a me. Potremmo provare a cercarla su Facebook. >>
<< Sì, ma chissà quante Ginny Eaton ci saranno. >> dice Sophie.
<< Va beh, proviamoci. Dai, vai su Facebook. >>
<< Okay. >>
Appena Sophie è entrata su Facebook, prova a cercare la sorellastra.
<< Ecco! Guarda quante ce ne sono. >>
Dopo un po’ trovano una ragazza che potrebbe essere Ginny e così guardano il suo profilo.
<< Questa è sicuramente lei. Tutto corrisponde. >> esclama Sophie.
<< Sì, anche secondo me è lei. >>
<< È carina. >>
<< Guarda! Una foto con un ragazzo. Ne ha un sacco insieme a lui. >> esclama Ronnie, mentre guarda le foto insieme a Sophie.
<< Sarà il suo ragazzo. >> ipotizza Sophie.
<< Probabile. Ha un sacco di foto. >>
<< È vero. >>
<< Quanti amici ha? >> chiede Ronnie, curiosa.
<< Cinquecentoventi. >>
<< Un sacco. Io ne ho quattrocento e qualcosa. >>
<< Io trecento e qualcosa. >>
<< Speriamo che non sia una di quelle ragazzine viziate tutte discoteca e alcool. >>
<< Sì, infatti. >> concorda Sophie.
Le due gemelle continuano a guardare quello che sembra il profilo della sorellastra, finchè non tornano ognuna al proprio bungalow.

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Capitolo 9
*** Mi sei mancata ***


9

Mi sei mancata




Due giorni dopo, giovedì 20 agosto, sono le 22 passate, e nel bungalow quarantasei le gemelle Eaton, Kat, Melody, Lindsay, Rachel, Kirsten e Terry sono tutte riunite.
<< Siete pronte per domani? >> chiede Lindsay.
Tutte rispondono di sì, e Terry dice:
<< Io ancora non riesco a credere che abbiamo scritto una canzone e montato una coreografia tutte insieme. >>
<< Neanch’io. E mi meraviglio che non abbiate più litigato, ragazze. >> dice Rachel.
Ronnie e Sophie si guardano, senza dire nulla.
<< Cos’avete? >> chiede Melody.
<< Niente. >> rispondono entrambe.
<< Avanti, sputate il rospo. >> esclama Kat.
<< Glielo diciamo? >> chiede Sophie, guardando la sorella.
Ronnie fa cenno di sì con la testa e Sophie sputa il rospo.
<< Io e Ronnie abbiamo deciso di non litigare più. >>
<< Sono contenta per voi, ragazze. Era ora. >> dice Kat.
<< Concordo con Kat. >> dice Melody.
<< Ma vi rendete conto che domani finirà il camp? >> salta su Lindsay, cambiando argomento.
<< Queste due settimane sono passate troppo in fretta. >> aggiunge.
<< Già, è vero. >> concorda Melody.
<< Ma l’importante è che ci siamo divertite. >> dice Terry.
<< Sì, è vero. >> concorda Rachel.
<< Sembra ieri che siamo arrivate qui. >> afferma Kat.
<< A proposito, come va con Diego, Ronnie? >> le domanda Melody.
<< Bene. Continuiamo a uscire insieme e a fare sesso, ma niente di più. Ma nessuno dei due vuole una storia seria, anche perché non viviamo nella stessa città. >>
<< Ma cosa farete quando il camp finirà? >> le domanda invece Kat.
<< A dire la verità non lo so. Non ne abbiamo neanche parlato. >>
<< Tu cos’hai intenzione di fare? >> le chiede Sophie.
<< Non lo so, non ne ho idea. Per il momento non ci voglio pensare. >>
Nessuno dice più niente, e poco dopo Ronnie esclama:
<< Scusatemi, ragazze, io esco a prendere una boccata d’aria. >>
Ronnie esce dal bungalow e subito dopo Sophie la segue fuori, e quando è arrivata da lei le chiede:
<< Cos’è successo? Perché sei uscita così di fretta? >>
<< Te l’ho detto, volevo prendere una boccata d’aria. >>
<< Avanti, Ronnie, non sono così stupida. Dimmi perché stai così? >>
<< Okay. >> dice Ronnie, rassegnata.
Sua sorella sembra conoscerla meglio della sua migliore amica, nonostante non vivano più insieme da anni.
<< È per Diego. Ho paura di quello che potrebbe succedere da domani, quando il camp finirà. Io con lui mi sento così viva. >> confessa Ronnie.
<< Non ti devi preoccupare così, Ronnie, quello che deve succedere succederà. In fondo hai detto anche tu che non vuoi una storia seria, soprattutto per la distanza. >>
<< Sì, lo so, ma lui mi fa sentire così bene. Non voglio che tutto questo finisca, anche tutto quello che si è creato tra noi due. Erano anni che non mi sentivo così bene. >>
<< Non finirà niente, sorellina. Almeno non quello che c’è tra noi due. >>
<< E come fai a saperlo? >>
<< Voglio venire a vivere con te e la mamma a Los Angeles. >> confessa Sophie.
<< Dici sul serio? >>
<< Sì. Ho fatto l’errore più grande della mia vita ad andare a vivere a New York con papà. Ma ero solo una bambina all’epoca. Come potevo prendere le mie decisioni, le giuste decisioni? Crescendo avrei dovuto venire a Los Angeles con te e la mamma. Lo so che litigavamo sempre, ma con il tempo le persone cambiano e noi due siamo cambiate, e adesso siamo due ragazze, due donne. >>
<< Sì, è vero. Tra meno di cinque mesi avremo diciotto anni. >>
<< Siamo state separate per troppo tempo. >>
<< Sì. Undici anni sono troppi. >>
Sophie le sorride, poi le chiede:
<< Sei emozionata per domani? >>
<< Un po’. Tu? >>
<< Anch’io. >>
<< Vedrai che andremo alla grande. >> la rassicura Ronnie.
<< Sì, sicuramente. >>
Le due gemelle si guardano, senza dire una parola.
<< Ti voglio bene, Sophie. >> le dice Ronnie.
<< Ti voglio bene anch’io, Ronnie. >>
Le due sorelle si abbracciano, e Sophie esclama:
<< Mi sei mancata. >>
<< Anche tu. >>

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Capitolo 10
*** Di nuovo unite ***


10

Di nuovo unite




Il giorno dopo, venerdì 21 agosto, è l’ultimo giorno del Talents Camp.
Le ragazze dei bungalow quarantasei e sessanta, e altri ragazzi e ragazze si esibiranno dove vengono fatti i falò.
Ronnie, Kat, Lindsay e Rachel canteranno, mentre Sophie, Melody, Terry e Kirsten balleranno.
La festa di fine camp inizia alle 9:30 e sono invitati tutti gli studenti, gli insegnanti, i membri dello staff, amici e le famiglie degli studenti, ma i genitori delle gemelle non ci saranno.

Verso le 9, le gemelle, Kat, Melody, Kirsten, Terry, Lindsay e Rachel sono tutte riunite nel bungalow sessanta.
<< Siete cariche, ragazze? >> chiede Ronnie.
<< Sì. >> rispondono tutte, piene d’energia.
<< Bene, allora usciamo da questo bungalow e facciamo vedere a questo camp chi siamo. >>

Verso le 11 passate, mentre l’insegnante di canto parla al pubblico, Ronnie afferra la mano di sua sorella e le chiede:
<< Pronta? >>
<< Sì. >> risponde lei, stringendogliela forte e sorridendole.
Due minuti dopo, l’insegnante di canto, con il microfono in mano, dice al pubblico:
<< E ora si esibiranno ben otto ragazze. Fate un grosso applauso a Ronnie, Sophie, Kat, Melody, Lindsay, Kirsten, Rachel e Terry! >>
Il pubblico applaude e le ragazze iniziano la loro esibizione.
Dopo l’esibizione tutti applaudono e Ronnie e Sophie si stringono di nuovo la mano e si sorridono, soddisfatte.
Finite le varie esibizioni, le persone si alzano dalle sedie e si spargono per il camp.
<< Siamo state bravissime. >> esclama Ronnie.
<< Sì. Non potevamo fare di meglio. >> concorda Sophie.
<< Abbraccio di gruppo. >> dice Ronnie.
<< Noi andiamo a mangiare qualcosa. Venite anche voi, ragazze? >> chiede Kat, dopo che l’abbraccio di gruppo si è sciolto.
Ronnie e Sophie si guardano, poi rispondono di no.
<< Vi raggiungiamo tra un po’. >> aggiunge Ronnie.
<< Okay. >>
<< Sei stata bravissima, Ronnie. >> le dice Sophie.
<< Anche tu, Sophie. >>
Si abbracciano e poi Ronnie le chiede:
<< Sei proprio sicura di voler venire a vivere con me e la mamma? >>
<< Sì, non sono mai stata così sicura. >>
<< E papà? Cosa gli dirai? >>
<< La verità. Che ci siamo ritrovate qui al camp e che adesso siamo più unite che mai, e che voglio venire a vivere con te e la mamma a Los Angeles. >>
<< Prima che ti trasferisci con me e la mamma a Los Angeles, posso venire con te a New York per un po’? >>
<< Certo, così vedi papà. >>
<< Già. >>
<< Ma con il biglietto aereo come fai? Non penso che ce ne siano più disponibili all’ultimo momento. >>
<< Ne ho comprato uno ieri su Internet. >>
<< Nel mio stesso volo? >> le chiede Sophie, sorpresa.
<< Sì, e ce n’erano rimasti davvero pochissimi. >>
<< Perfetto. >> dice Sophie, sorridendole.

<< Ronnie ? >> esclama Diego, pochi minuti dopo, arrivando accanto a lei.
<< Ciao. Hai visto come siamo state brave? Abbiamo fatto un figurone. >>
<< Sì, ho visto, siete state bravissime. >>
<< Possiamo parlare? >> aggiunge.
Prima di rispondere, Ronnie guarda la sorella preoccupata, poi si volta verso Diego e gli dice di sì.
<< Raggiungo le ragazze. Ci vediamo dopo. >>
<< Okay. >>
<< Che c’è, Diego? >> gli chiede Ronnie, quando Sophie si è allontanata.
<< Oggi finisce il camp. >>
<< Lo so. E so anche cosa mi vuoi dire. Visto che il camp è finito, vuoi che rimaniamo solo amici, perché non potrebbe mai funzionare tra di noi se tu vivi a Santa Barbara e io qui a Los Angeles. >>
<< Ti stavo per chiedere cosa vuoi fare, a dire la verità. >>
<< Cosa voglio fare io? Sinceramente non lo so, Diego. Io con te mi sento benissimo. Quest’estate è stata la migliore della mia vita, ma in fondo ho solo diciassette anni. >>
<< Mi devi dare una risposta, Ronnie. >>
<< Cosa vuoi che ti dica? Io vorrei continuare, ma.. c’è la distanza. >>
<< Già. >>
<< È meglio che rimaniamo amici. >> decide Ronnie, poco dopo.
<< Okay. >>
<< Mi dispiace, Ronnie. >> aggiunge.
<< Non devi dispiacerti di niente, Diego. In fondo nessuno di noi due vuole una storia seria. >>
<< Vieni qui. >> le dice lui, aprendo le braccia per accorgliela in un abbraccio.
<< Ci salutiamo adesso o più tardi? >> le chiede lui, quando hanno sciolto il loro abbraccio.
<< Adesso. Tra un po’ io e mia sorella ce ne andiamo. Andrò con lei a New York per un po’, poi lei si trasferirà a Los Angeles con me e mia madre. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. È stata una sua decisione. >>
<< Sono contento per voi. >>
<< Grazie. >>
<< Spero per voi che non vi separerete mai più. >>
<< Lo spero anch’io. >>
<< Stammi bene, Ronnie. >>
<< Anche tu, Diego. >>
Si abbracciano, poi Diego le chiede:
<< Posso darti un bacio d’addio? >>
<< Sì. >>
Diego la guarda, le sorride, appoggia una mano sulla sua guancia e poi la bacia.

<< Allora? >> chiede Sophie, quando Ronnie arriva da lei e dalle altre ragazze.
<< Ci siamo salutati e… siamo rimasti amici. >>
<< Mi dispiace. >>
<< Non fa niente. >>
Prima di partire le ragazze si salutano e si dicono che rimarrano in contatto.

Arrivate a New York, le gemelle arrivano nella casa di Sophie, e il padre è ancora al lavoro.
<< Sophie, sono a casa! Sei già tornata? >> esclama il signor Eaton, entrando in casa, nel tardo pomeriggio.
Le gemelle sentono la voce del padre, così Sophie lo raggiunge nell’atrio, mentre Ronnie rimane in camera della sorella.
<< Ciao. >> lo saluta Sophie, arrivando da lui e abbracciandolo.
<< Allora, com’è andata? Ti sei divertita? >>
<< Sì, un sacco. >>
<< Hai fatto delle nuove amicizie? >>
<< Sì. >> risponde Sophie, con un sorrisetto sul viso.
<< Che hai? Hai uno strano sorrisetto. >>
<< Devo dirti una cosa, papà. >>
<< Okay. Che c’è? >>
<< Ronnie. >> dice semplicemente Sophie.
<< Ronnie? Cosa c’entra tua sorella? >>
<< Ronnie! >> esclama il signor Eaton, vedendo Ronnie arrivare verso di loro.
<< Ciao, papà. >> gli dice lei, sorridendogli.
<< Cosa-cosa ci fai qui? >>
<< È una storia lunga, papà. >>
<< Raccontatemela, allora. Voglio sapere tutto. >>
<< Sono contentissimo, ragazze. Finalmente andate d’accordo. >> dice il signor Eaton, dopo che le sue figlie gli hanno raccontato tutto.
<< Siamo contente anche noi, papà. Vero, Ronnie? >>
<< Sì. Ma non è finita qui la storia. >>
<< Già. >>
<< Ho pensato di andare a vivere con la mamma e Ronnie a Los Angeles. Non vogliamo più separarci. >> confessa Sophie.
<< Oh. Wow. >> dice il signor Eaton, un pò deluso.
<< Allora? Cosa ne pensi, papà? >>
<< Beh… sono un po’ sorpreso dalla tua decisione, Sophie. Non mi aspettavo che volessi andare a vivere con Ronnie e la mamma. >>
<< Sì. Ma… sei d’accordo o no? >>
<< Se lo vuoi veramente Sophie, non te lo impedirò. Tra l’altro io sono sempre fuori dalla mattina alla sera per il lavoro. >>
<< Grazie, grazie, grazie, grazie. >> esclama Sophie, abbracciando il padre, seguita da Ronnie.
<< Ti voglio bene, papà. >> dice Sophie.
<< Anch’io. >> dice Ronnie.
<< Vi voglio bene anch’io, ragazze. Ancora non mi sembra vero di vedervi insieme, come due vere sorelle. >>
<< E Melody? Starà qui a New York da sola? >>
<< Suo padre ha chiesto trasferimento a Los Angeles, così staremo tutte insieme. >>
<< Ah, bene. Vedo che vi siete già organizzate bene. Quando avete intenzione di partire? >>
<< Tra una settimana. Ronnie rimarrà qui con noi e dopo partiremo insieme. >>
<< Ah, okay, così potrò stare con le mie due stupende figlie per una settimana intera. >>
Sophie e Ronnie sorridono al padre.
<< Abbracciamoci di nuovo. >> esclama lui, allargando le braccia.

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Capitolo 11
*** Oh mio Dio! E questo chi è? ***


11

Oh mio Dio! E questo chi è?




È venerdì 4 settembre e Ronnie e Sophie arrivano a Los Angeles.
Alla fine hanno deciso di rimanere due settimane a New York, e non solo una.
<< Bentornata a Los Angeles, sorellina. >> le dice Ronnie, aspettando il taxi insieme alla sorella.
<< Mi è mancata questa città, anche se ci ho vissuto solo per sei anni. Mi piaceva andare in spiaggia con te e la mamma. >>
<< Oggi pomeriggio possiamo andare in spiaggia, se vuoi? >>
<< Sì, però non farò il bagno perché non so nuotare. >>
<< Già, è vero. Però t’iscriverai a un corso, okay? >>
<< Sì, promesso. >>
Mentre sono in taxi, nel tragitto dall’aeroporto a casa, Sophie guarda fuori dal finestrino.
Molte cose sono cambiate dall’ultima volta che è stata a Los Angeles, e anche lei è cambiata, ovviamente.
Arrivate a casa, Ronnie apre con le chiavi e quando entrano, cercano la madre.
<< Mamma! >> esclamano entrambe, entrando in cucina e vedendo la madre.
<< Ragazze. >> esclama la madre, e le gemelle corrono ad abbracciarla.
<< Mi sei mancata tantissimo, Sophie. Guarda come sei diventata grande. >> afferma la signora Eaton, staccandosi dalle sue figlie e osservando Sophie.
<< Anche tu mi sei mancata, mamma. >>
<< Sono così felice che finalmente siete unite. >>
<< Anche noi. >> dicono entrambe.
<< È stata un’idea di Sophie tornare a vivere qui con noi. >> spiega Ronnie.
<< È stata una bellissima idea, tesoro. >>
Sophie sorride alla madre, poi la signora Eaton stringe ancora a sé le sue figlie.
<< Andiamo di sopra, Sophie? >>
<< Sì. >>
<< Puoi scegliere una delle camere degli ospiti, tesoro. >> le dice la signora Eaton.
<< Okay, mamma. >>
<< Melody! >> esclama Ronnie, arrivata al piano di sopra con Sophie.
<< Melody? >> chiede Sophie, confusa.
<< Lei è Melody, la mia cagnolina. >> risponde Ronnie, piegandosi per accarezzare la sua cagnolina.
<< Ti piace? >> aggiunge.
<< Sì, è belissima. >> risponde Sophie, chinandosi per accarezzarla anche lei.
<< Ragazze? >> le chiama la signora Eaton, all’inizio delle scale.
<< Sì, mamma? >> chiedono in coro.
<< Tra mezz’ora scendete che è pronto da mangiare, okay? >>
<< Okay. >>
<< Cos’hai cucinato di buono? >> le chiede Sophie.
<< Maccheroni al formaggio con un bel piatto di patatine fritte. >>
<< I miei preferiti. >>
<< Lo so, tesoro. >>
Dopo aver coccolato un po’ Melody, vanno subito nella camera di Ronnie.
<< Questa è la tua camera? >>
<< Sì. Ti piace? >>
<< L’adoro. È bellissima. >>
Ronnie appoggia le valigie e la borsa, ed esclama:
<< Dai, ti aiuto a scegliere una delle camere degli ospiti. >>
<< Okay. >>

È martedì 15 settembre, il primo ultimo giorno di scuola per tutti i ragazzi e le ragazze del quarto anno. Le lezioni, solo per il primo giorno, inizieranno alle 9 e finiranno alle 12.
Cinque minuti prima delle 9, le gemelle sono appena arrivate a scuola. Sophie ha già preso la combinazione del suo armadietto, che è piuttosto vicino a quello di Ronnie, ma dalla parte opposta.
<< Agitata? >>
<< No. Perché dovrei essere agitata? >>
<< Per avere cambiato scuola. >>
<< No, non sono agitata. E poi ci siete tu e Kat. >>
<< Già. >>
Intanto arriva Kat, che ha l’armadietto di fianco a quello di Ronnie, che saluta le ragazze.
<< Ciao. >>
Chiacchierano un po’ e, quando suona la campanella, entrano in classe.
<< Sophie, che ne dici di organizzare una festa per darti il bentornata a casa, sabato sera? >> propone Ronnie, durante la seconda ora.
<< Sì, perché no. Ma perché non la possiamo fare venerdì sera invece di sabato? >>
<< Perché venerdì sera c’è già quella d’inizio anno. >>
<< Ah, okay. >>
Ronnie si volta verso Kat e le chiede:
<< Ci sarai alla festa di bentornata a casa per Sophie sabato sera? >>
<< Ovvio. >>

Durante l’ultima ora, la classe delle gemelle e di Kat, ha ballo.
In quella scuola, oltre alle classiche materie si studiano anche canto e ballo.
Tutti gli alunni sono nella sala di ballo, ma del prof o della prof non ci sono tracce.
Due minuti entra qualcuno che dà il buongiorno a tutti.
Tutti lo salutano con un buongiorno, ma sono piuttosto confusi e meravigliati, soprattutto le ragazze.
<< Oh mio Dio! E questo chi è? >> salta su Kat.
<< Non ne ho idea. Ma è bellissimo, e giovane. >> dice Sophie.
<< Concordo con te, Sophie. È un figo. Ci passerei volentieri del tempo insieme, se avete capito cosa intendo. >> esclama Ronnie.
Kat e Sophie la guardano e le sorridono.
<< Come sta andando il vostro primo ultimo giorno di scuola? >> chiede il professore.
I ragazzi rispondono bene, mentre le ragazze rispondono benissimo.
Il prof capisce il benissimo delle ragazze, ma cerca di ignorarlo.
<< Comunque, mi presento: io sono il prof Matthew Manley, ho ventisei anni e sono il vostro nuovo insegnante di ballo. >>
<< Ventisei? >> ripete Sophie.
<< Oddio, è giovanissimo. >> esclama Ronnie.
<< Per essere un prof sì. >> interviene Chat.
<< Vi va di provare a ballare con me? >> propone il prof.
Le ragazze, contentissime e anche curiose di vedere quel suo bel corpo muoversi, rispondono subito di sì.
<< Proverei a fare anche qualcos’altro con lui. >> salta su Ronnie.
<< Ronnie! >> esclamano Kat e Sophie, guardandola con gli occhi spalancati.
<< Perché, voi no, ragazze? >>
<< Sì, un pensierino ce lo sto facendo in effetti. > risponde Kat.
<< Sophie? >>
<< Sì. In effeti, sì. >> risponde lei, e Ronnie le sorride.
<< Okay, ragazzi, ho scelto una canzone. Adesso basta che improvvisiate. Fate quello che preferite, vediamo un po’ cosa sapete fare. >> esclama il prof.
Il prof ha scelto Tik tok di Ke$ha, e appena inizia la canzone tutti, anche il prof, iniziano a ballare.


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Capitolo 12
*** Ventisei? ***


12

Ventisei?




È sabato 19 settembre, il giorno della festa di bentornata a casa per Sophie. La festa inizierà alle 22 e sarà a casa delle gemelle. Alla festa c’è praticamente tutta la scuola, compresa Melody, che è arrivata nel primo pomeriggio con i suoi genitori.
<< Ragazze, ma quello non è il nostro prof di ballo? >> salta su Kat, con un bicchiere rosso di plastica in mano, con del punch dentro.
<< Dici quello bello? >> chiede Sophie.
<< Sì. >>
<< Il nostro prof di ballo è bello? >> domanda Melody, curiosa e stupita.
<< Sì, più che bello. È bellissimo, e anche giovane. Ha solo ventisei anni. >>
<< Ventisei? >> ripete Melody.
Le gemelle e Kat fanno cenno di sì con la testa, e Melody dice:
<< Ma è giovanissimo! Qual è? >>
<< L’unico un po’ più vecchio degli altri ragazzi, se si può essere vecchi a ventisei anni. >> risponde Kat.
<< Quello con la maglia a maniche corte azzurra dell’Abercrombie? >>
<< Sì. >>
<< Oh mio Dio! È vero, è bellissimo. >> esclama Melody, con la bocca aperta per lo stupore.
<< Ci ha viste, ragazze, e sta venendo verso di noi. >> salta su Ronnie.
<< Meglio. >> dice Melody.
Ronnie si volta verso Melody e le sorride.
<< Ciao, ragazze. >> le saluta il prof.
Ronnie, Sophie, Kat e Melody lo salutano e il prof, notando di non aver mai visto Melody, chiede:
<< E tu chi sei? Non ti ho mai vista? >>
<< Mi chiamo Melody. Sono arrivata in città oggi e da lunedì verrò a scuola alla Malibu High. >>
<< Mi hanno detto che lei è il nuovo prof di ballo. >> aggiunge.
<< Sì. Sono sono il prof Manley. >>
<< Bene. >>
<< Non si ricorda che gli avevamo detto che Melody sarebbe arrivata? >> salta su Sophie.
<< Ah, sì, giusto. >>
<< Cosa ci fa a questa festa, prof? >> gli chiede Ronnie.
<< Volete che me ne vada? >>
Le quattro ragazze rispondono subito con un secco no, e Ronnie aggiunge:
<< Glielo chiedevo perché questa festa l’ho organizzata io. È per il bentornata a casa di Sophie. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Non lo sapevo. Ho letto di questa festa a scuola, e ho pensato di farci un salto. Credo di essere ancora abbastanza giovane per venire ad una festa organizzata da degli adolescenti, no? >>
<< Sì. Ha fatto bene a venire. >> gli risponde Ronnie, sorridendogli.
Il prof Manley le sorride e la guarda.
<< Comunque avete proprio una bella casa, ragazze. >> esclama lui, distogliendo lo sguardo da Ronnie.
<< Grazie. >> rispondono le gemelle.
<< Ora vado a fare un giro. Ciao, ragazze. >>
Le quattro amiche salutano il prof con un semplice arrivederci, e lui sparisce tra la folla.
<< Mamma mia, quant’è carino. >> esclama Melody.
<< No, lui non è carino, è bellissimo. >> ribatte Kat.
<< Già. >> concorda Melody.

Intorno alla mezzanotte, il dj che le gemelle hanno ingaggiato per la festa, mette su una vecchia canzone.
<< Oddio! Mi ricordo questa canzone. >> esclama Ronnie.
<< Anch’io. >> dice Kat.
<< Anch’io. Avremmo avuto dieci anni, se non sbaglio. >> dice invece Sophie.
<< Sì, perché è del 2002. >> afferma Melody.
<< Dai, andiamo a ballare. >> esclama Ronnie.
Mentre le ragazze ballano, cantano anche. Il prof le guarda ballare e a un certo punto si unisce a loro e alle tante altre persone che stanno ballando.

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Capitolo 13
*** Attrazioni ***


13

Attrazioni




È lunedì 21 settembre, durante la penultima ora, quella di ballo.
<< Visto che sabato sera, alla festa, ho visto molti di voi ballare una vecchia canzone, ho pensato di creare una coreografia. Domenica sono andato nella palestra di casa mia e ho inventato alcuni passi. >> esclama il prof Manley.
<< Credo che questi passi vi piaceranno. >> aggiunge, prima di far partire la canzone.
Mentre il prof Manley balla, tutte le ragazze lo guardano con la bava alla bocca.
<< Mi sta venendo caldo, ragazze. >> salta su Ronnie.
Sophie, Kat e Melody si voltano verso Ronnie e le sorridono.
Ronnie non gli toglie gli occhi di dosso e guarda attentamente ogni sua mossa.
<< Allora? Vi piacciono? >> chiede lui, fermandosi, pochi minuti dopo.
Tutti in coro rispondono di sì, e Ronnie esclama:
<< Sono fantastici. >>
<< Lei è bravissimo a ballare. >> dice invece Kat.
<< Mi è piaciuto molto l’ultimo passo. >> salta su Melody.
<< Ha avuto un’ottima idea a scegliere questa canzone, penso che a tutti piaccia. >> esclama Sophie, invece.
La canzone è Dilemma, cantata da Nelly e Kelly Rowland nel 2002.

Tre giorni dopo, sempre durate l’ora di ballo, l’ultima prima del pranzo, il prof e gli studenti stanno ballando la coreografia per la canzone Dilemma, e a un certo punto il prof mette in pausa la canzone, perché ha visto che Ronnie non riesce a fare alcuni passi.
<< Perché ha stoppato? >> gli chiede Sophie.
<< Perché tua sorella non riesce a fare alcuni passi. >> risponde il prof, avvicinandosi a Ronnie.
<< Vero, Ronnie? >> aggiunge, arrivando da lei.
<< Sì, lo so, è che proprio non mi riescono. >>
<< L’ho notato. >>
Il prof le fa vedere bene quei passi, ma lei non riesce a farli bene.
Alla fine dell’ora tutti salutano il prof e fanno l’applauso, come a ogni fine di lezione, e ogni studente prende la propria borsa sulle panche.
<< Ronnie! >> la chiama il prof Manley.
Ronnie si volta, e intanto Kat le dice:
<< Io e Melody andiamo a cambiarci, vi aspettiamo in mensa. A dopo. >>
Le due gemelle salutano le amiche e intanto il prof si avvicina a Ronnie, e Sophie si allontana.
<< Visto che non riesci bene a fare certi passi di questa coreografia, se ti va potrei darti delle ripetizioni? Vieni qui o anche nella palestra di casa mia, e t’insegno bene la coreografia. Cosa ne pensi? >> le propone il prof.
<< Sì, perché no. Così finalmente riuscirò a fare bene questa coreografia. >> risponde subito lei.
<< Perfetto. Quando vuoi iniziare? >>
<< Per me è uguale, decida lei. >>
<< Da domani va bene? >>
<< Sì. A che ora? >>
<< Dopo la scuola. Verso le… quattro, va bene? >>
<< Sì. Nella palestra di casa sua o qui a scuola? >>
<< È meglio nella palestra di casa mia. >>
<< Okay, allora domani alle quattro a casa sua. >>
<< Sì. Adesso ti scrivo in un foglietto il mio indirizzo. >>
Quando Ronnie ha salutato il prof, va via con sua sorella.
<< Cosa ti ha detto il prof? >> le chiede Sophie.
<< Mi ha offerto di fare delle ripetizioni nella palestra di casa sua per imparare bene la coreografia. >>
<< Cosa? Dici sul serio? >>
<< Sì. >>
<< E tu hai accettato? >>
<< Sì, ovviamente. >>
<< E se te l’avesse chiesto perché vuole provarci con te? >>
<< Ma no, Sophie. Ha visto che non riesco a fare bene quella coreografia, così mi vuole aiutare. Tutto qui. >>
<< Stai attenta, però. Non si sa mai. >>
<< Sì, starò attenta. >>
<< Quando iniziate? >>
<< Domani alle quattro. >>
<< Di già? >>
<< Sì. >>
Ronnie nota l’espressione preoccupata sul volto della sorella, così aggiunge:
<< Scusa, ma cosa pensi che mi possa fare? Violentare o cose simili? E poi l’hai visto? È un figo ed è così sexy. Per me non c’è nessun problema. >>
<< Beh, anche se è bellissimo ed è un prof, non vuol dire che non possa farlo. >>
<< Sì, ma io ho anche un secondo fine. >>
<< Cioè? >>
<< Che nel caso ci provasse… probabilmente non direi di no. >>
<< Ah, hai capito la mia sorellina. >>
<< Perché tu non faresti qualcosa con lui? >>
Sophie non risponde e Ronnie dice:
<< Non fare la santarellina, Sophie. >>
E ridacchiano insieme.

Siamo al 5 ottobre e sono le 18:30. Ronnie è in casa del prof di ballo e sono in palestra che stanno ballando.
<< Dai, provalo un’altra volta. >> le dice lui.
<< Okay. >>
Ronnie riprova il passo che stava facendo.
<< Meglio, anche se non ancora perfetto. >>
<< Niente e nessuno è perfetto. >>
<< Sì, è vero, ma tu devi volere la perfezione quando balli e quando canti. >>
<< Quando canto sono già abbastanza perfetta. >>
<< Ah sì? Fammi sentire qualcosa. >>
<< No. >>
<< Dai. Ti vergogni? >>
<< A dire la verità sì, un po’. >>
<< Per favore. >>
<< Okay. >>
Ronnie fa un respiro profondo e dopo, guardando il prof, inizia a cantare:
<< I love you and I need you
Nelly, I love you, I do
Need you
No matter what I do
All I think about is you
Even when I’m with my boo
Boy, you know I’m crazy over you
No matter what I do
All I think about is you
Even when I’m with my boo
You know I’m crazy over you. >>
<< Brava. Hai una bella voce. >>
<< Grazie. >>
<< Figurati. >>
<< Sai, avevo pensato di metterci qualche passo da ballare a coppie nella coreografia. Che ne pensi? >>
<< Intende coppie ragazzo e ragazza? >>
<< Sì. >>
<< Sarebbe carino. >>
<< Allora adesso tu canta e balla allo stesso tempo e io t’insegno questi passi a coppia, okay? >>
<< Okay. >>
Mentre Ronnie canta e balla, il prof si avvicina a lei e ballano insieme.
Quando Ronnie sta per finire di cantare, fanno l'ultimo passo in coppia. Questo passo prevede che lui la tenga in alto e che pian piano lei scenda davanti a lui. Quando i loro visi si sfiorano, si guardano negli occhi, e finito di cantare e di ballare, rimangono immobili a guardarsi per alcuni secondi. All’improvviso il prof le dà un bacio e di certo lei non dice di no.
<< Oddio! >> esclama lei.
Ronnie si allontana subito e va a prendere la sua borsa.
<< Scusami, non avrei dovuto farlo. >> le dice lui.
<< E io avrei dovuto tirarmi indietro. >>
Una volta presa la borsa, Ronnie si volta verso il prof e gli dice:
<< Arrivederci. >>
<< Ciao. >>
Quando Ronnie arriva a casa, va subito in camera sua, appoggia la borsa e va a farsi una doccia. Sophie l’ha sentita rientrare, così va nella sua camera. Non vedendola va nel suo bagno.
<< Era ora che arrivassi. Non dovevi venir via alle sei? >>
<< Sì, ma sono rimasta mezz'ora in più. >>
<< Me ne sono accorta. Io e la mamma vogliamo ordinare una pizza, va bene? >>
<< Sì, per me una margherita, come al solito. >>
<< Okay, vado a dirglielo. >> Sophie fa per uscire dal bagno, ma si ferma quando Ronnie esclama:
<< Aspetta! >>
<< Che c’è? >>
<< È successa una cosa mentre ero a casa del prof Manley. >> confessa Ronnie.
<< Ci ha provato? >>
<< Più o meno. >>
<< Cosa vuol dire più o meno? Ci ha provato sì o no? >>
<< Mi ha baciata. >>
Sophie sposta la tenda per vedere in faccia la sorella, e Ronnie dice:
<< Hey! >>
<< Stai scherzando, vero? >>
<< No. >>
<< E tu cos’hai fatto? >>
<< Io non mi sono tirata indietro, ma subito dopo lui si è scusato e mi ha detto che non avrebbe dovuto farlo. >>
<< Sarà meglio che abbia detto così. Dopo non ha fatto nient’altro, vero? >>
<< Nient’altro, anche perché io me ne sono andata. >>
<< E adesso cosa pensi di fare? >>
<< Non lo so. Non so se far finta che non sia mai successo oppure affrontare questa situazione. >>
<< Io se fossi in te l'affronterei, perché dev'essere affrontata e non ignorata. >>
<< Dici? >>
<< Sì. Domani, quando abbiamo ballo, parlagli in privato e digli che è stato un errore. Perché è stato un errore, vero? >>
Ronnie non risponde, così Sophie le dice:
<< Ronnie? >>
<< No, secondo me non è stato proprio un errore. >>
<< Non sai cosa dici, sorellina. >>
<< Per me non è stato un errore. Lui è così carino. Lo so che è il nostro prof e che è più grande di noi, ma l’hai visto? È così sexy. >> confessa Ronnie.
<< Lo so che è sexy, ma è il nostro prof, e poi tu sei minorenne. Se voi due andaste a letto insieme lui potrebbe anche finire in galera, lo sai questo, vero? >>
<< Sì, lo so. Domani gliene parlo e vediamo cosa mi dice. >>
<< Bene. >>
Sophie fa una breve pausa e poi dice:
<< Ci vediamo di sotto. >>
<< Okay. >>

Il giorno dopo, durante l’ora di ballo, Ronnie parla con il prof di quel bacio ed entrambi decidono di far finta che non sia mai successo e si scusano entrambi l’uno con l’altra.

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Capitolo 14
*** Ronnie e il prof Manley ***


14

Ronnie e il prof Manley




Mercoledì 7 ottobre, durante le ripetizioni di ballo a casa del prof.
<< Voglio insegnarti una coreografia. >> esclama il prof.
<< Di quale canzone? >>
<< My prerogative. >>
<< Britney. Adoro tutte le sue canzoni, e sono perfette da ballare. >>
<< Già. La potresti cantare? >>
<< Sì. >>
<< Okay, allora mentre tu canti io ti faccio vedere i passi. >>
<< Okay. Pronto? >>
<< Sì. >>
<< People can take everything away from you
But they can never take away your truth
But the question is...
Can you handle mine?
They say I'm crazy
I really don't care
That's my prerogative
They say I'm nasty
But I don't give a damn
Getting boys is how I live
Some ask me questions
Why am I so real?
But they don't understand me
I really don't know the deal about my sister
Trying hard to make it right
Not long ago
Before I won this fight.
Everybody's talking all this stuff about me
Why don't they just let me live?
I don't need permission, make my own decisions
That's my prerogative. >>
<< Brava. >> le dice il prof.
<< No, bravo lei. Mi può insegnare i passi? >>
<< Certo. >>

Circa mezz’ora dopo, il prof dice:
<< Dai, facciamo una pausa. Vuoi qualcosa da bere? >>
<< Sì, grazie. >>
<< Allora seguimi in cucina. >>
<< Cosa preferisci? Acqua, succo, thè? >> le chiede il prof, arrivati in cucina.
<< Un po’ di thè va benissimo, grazie. >>
Il prof prende due bicchieri, li mette sul tavolo, poi apre il frigo, prende il thè e lo versa nei bicchieri. Prende uno dei due bicchieri e lo porge a Ronnie. Dopo aver bevuto e chiacchierato per una decina di minuti, ritornano nella palestra.
<< Allora, come va il rapporto con tua sorella? >>
<< Benissimo, direi. >> risponde lei, sedendosi per terra, e lui si siede accanto a lei.
Lei lo guarda per un attimo, poi aggiunge:
<< Adesso siamo molto unite e ci vogliamo un gran bene. Sono contenta che sia tornata a vivere con me e nostra madre. >>
<< Sono contento per voi, Ronnie. >>
<< Grazie, signor Manley. >>
<< Per favore, chiamami Matt. E dammi del tu, altrimenti mi fai sentire vecchio. >>
<< Okay. >> dice lei, sorridendogli.
Ronnie e Matt si guardano, e lei chiede:
<< Posso farti una domanda? >>
<< Ecco, ora va meglio. Sì, comunque, dimmi pure. >>
<< Sei sposato o fidanzato? >>
<< No, nessuno dei due. Se posso chiedertelo… e tu? Stai con un ragazzo? >>
<< No, sono single anch’io. Ho frequentato un ragazzo per circa due settimane, quest’estate, quando ero al camp di musica, ma è finita perché lui non abita qui a Los Angeles. >>
<< Ah, mi dispiace. Quel camp dove hai ritrovato tua sorella, vero? >>
<< Sì. >>
<< Hai già deciso l’università da frequentare il prossimo autunno? >>
<< Sì. Voglio frequentare quest’università da quando ho imparato a cantare e a ballare. >>
<< Immagino tu ti riferisca alla Juilliard, vero? >>
<< Immagini bene. Parlo con mia madre della Juilliard da quando avevo circa sei anni. >>
<< Credo proprio che ti prenderanno. Hai davvero un gran talento. >>
<< Grazie. >>
<< E tua sorella, invece? Quale università vuole frequentare? >>
<< A dire la verità non lo so, non ne abbiamo ancora parlato. Non andiamo oltre a quello che succederà quest'anno. Non abbiamo ancora parlato del futuro, ma penso che anche lei voglia frequentare la Juilliard. >>
<< Lo immaginavo. Forse sarà meglio che ne cominciate a parlare. Quando arrivi a casa, parlatene. >> le consiglia Matt.
<< Lo farò, promesso. >>
Matt sorride a Ronnie, e lei a sua volta gli sorride. Si guardano e, all'improvviso lui si avvicina al viso di Ronnie e le dà un bacio. Un altro, il secondo.
<< Avrei dovuto ignorare il primo, ma con il secondo proprio non ci riesco. >> le dice lui.
<< Neanche io. >> dice lei, e si baciano di nuovo.
<< Forse dovremmo riprendere a ballare. >> esclama Ronnie.
<< No. >> dice lui, e la ribacia.
Si sdraiano mentre continuano a baciarsi. Ad un certo punto Matt le accarezza le cosce. Lei non dice niente, non lo ferma, così lui continua.
<< Sei sicura? >>
<< Se non fossi sicura, a quest’ora me ne sarei già andata. >>
Matt le sorride e la ribacia.

Stessa scena di due giorni prima: quando Ronnie arriva a casa, va subito in camera sua. Appoggia la borsa e va a farsi una doccia. Sophie l’ha sentita rientrare e così va nella sua camera. Non vedendola neanche stavolta, va nel suo bagno.
<< Allora, oggi com'è andata? Stai cominciando a imparare la coreografia? >>
<< Sì. >>
<< La sai già fare perfetta? >>
<< Sì. >>
<< Sicura? >>
<< Sì. >>
Sophie sposta la tenda per vedere in faccia la sorella, e Ronnie le dice:
<< Ancora? Ma sei fissata! Cosa c’è stavolta? >>
<< Sento che c'è qualcosa che mi stai nascondendo. Avanti, sputa il rospo. >>
<< Promettimi, però, che non ti arrabbierai? >>
<< Lo prometto. >>
<< Io e Matt abbiamo fatto sesso. >>
<< Cosa? >> urla Sophie.
<< Hai sentito benissimo. >>
<< Spero tu stia scherzando? >>
<< Non sto scherzando, sorellina. Matt e io abbiamo fatto sesso nella sua palestra e sono contenta che sia successo, e anche lui. >>
<< Fino a poco fa era solo il prof Manley, adesso è diventato Matt? >>
<< Lui mi ha detto di dargli del tu. >>
<< Questo non è importante. Com’è possibile che tu e il prof Manley abbiate fatto sesso? Non avevi detto che avevi parlato con lui e che avevate risolto tutto, facendo finta che quel bacio non ci fosse mai stato? >>
<< Sì, ma alla fine è successo tutt’altro. Lui mi ha baciata e dopo l’abbiamo fatto. È stato spettacolare, Sophie. E poi dovresti vedere che muscoli che ha, e non ha solo dei gran muscoli. Non so se mi spiego. >>
<< Ma che schifo! Non voglio sapere quant’è dotato il prof Manley! E poi non sono per niente d’accordo sul fatto che avete fatto sesso, e spero vivamente che questa cosa finisca qui. >>
<< Dovresti essere dalla mia parte, visto che sei mia sorella. >>
<< Beh, mi dispiace, ma non sono dalla tua parte, Ronnie. >>
Sophie fa per andarsene, ma si ferma quando Ronnie le dice:
<< Sappi che continueremo questa cosa, come la chiami tu! >>
Sophie esce dal bagno sbattendo la porta.
Quando arriva in cucina, la madre le chiede:
<< Sembri arrabbiata. Cos’è successo? >>
<< Niente, non è successo niente. Non ti preoccupare, mamma. >>
<< Io ho ordinato cinese anche per Ronnie. Mangia, vero? >>
<< Non lo so e non m’interessa. >> risponde Sophie, sempre più furiosa.
<< Avete litigato? >>
< Sì. >>
<< Vuoi che ne parliamo? >>
<< No. >>
<< Almeno vai a chiederle se mangia con noi cinese. >>
<< No, vaglielo a chiedere tu. >>
<< Okay, okay. >>
Mentre Sophie va in sala a guardare un po’ di tv, la signora Eaton sale in camera di Ronnie. Una volta arrivata bussa ed entra.
<< Ciao, tesoro. >>
<< Ciao, mamma. >>
<< Ho ordinato cinese. Mangi con me e tua sorella, vero? >>
<< Sì, lo sai che al cinese non dico mai di no. >>
<< Sì, lo so. >>
<< Per che ora l’hai ordinato? >>
<< Otto meno un quarto. >>
<< Perfetto. >>
La signora Eaton fa per andarsene, ma si gira verso la figlia e le chiede:
<< So che tu e Sophie avete litigato, ne vuoi parlare? >>
<< No, mamma. >>
<< D'accordo. >>
Quando la signora Eaton esce dalla stanza di Ronnie, lei manda un sms a Kat.
“Non crederai mai cos’è successo durante le ripetizioni di ballo. Io e il prof Manley abbiamo fatto sesso nella palestra. Un solo commento: spettacolareeeee!”
Poco dopo Kat le risponde scrivendole:
“Stai scherzando? Tu e il prof Manley avete fatto sesso?! Sei fantastica, Ronnie!”
“Tutto vero, Kat! Ti racconto meglio domani a scuola. XOXO”
“Ok, a domani! XOXO”

Durante la cena, Sophie non guarda neanche in faccia la sorella.
<< Vi va di guardarci un bel film dopo? >>
<< Io passo. >> risponde Ronnie.
<< Anch’io. >> concorda Sophie.
<< Avanti, ragazze, per qualunque cosa avete litigato, non potete tenervi il muso per sempre. Fate pace così possiamo continuare la nostra serata tra donne. >>
<< È sempre una serata fra donne, mamma. Siamo solo noi tre in famiglia, ricordi? >> esclama Ronnie, bruscamanete.
<< Non posso fare pace con Ronnie. Stavolta l'ha fatta veramente grossa. >> dice invece Sophie.
<< Ma, per favore! Io non ho fatto proprio niente. Sei tu che non vuoi accettare le cose come stanno. >>
<< Io non accetto le cose come stanno, perché sono impossibili d'accettare. >> replica Sophie.
<< È inutile discutere con te, Sophie. >>
<< Anche con te, Ronnie. >>
Entrambe le gemelle si alzano e Ronnie esclama:
<< Io me ne vado in camera mia. >>
<< Anch’io. >>

Dopo circa 10 minuti che Sophie è in camera sua, decide di chiamare Melody.
<< Pronto? >>
<< Ciao, Mel. >>
<< Sophie, ciao! >>
<< Ho litigato con mia sorella. >>
<< Ma non avevate detto che non avreste più litigato? >>
<< Lo so. >>
<< E allora perché avete litigato? >>
<< Perché lei e il prof Manley hanno fatto sesso e io non sono per niente d’accordo che lei lo frequenti. Anche se è molto sexy, è sempre il nostro prof di ballo. >>
<< Stai dicendo sul serio? >>
<< Sì. >>
<< Ma è un mito tua sorella. Che culo. >>
<< Stai scherzando? La stai appoggiando? >>
<< Certo che l’appoggio, è una grande. Chiunque vorrebbe fare sesso con il prof Manley, è troppo bello. >>
<< Perfetto. Adesso anche la mia migliore amica appoggia le cose sconce che fanno mia sorella e il prof Manley. >>
<< Dai, Sophie, non prenderla così. Anche tu dovresti appoggiarla, è tua sorella. >>
<< Non posso. Lei frequenta il nostro prof, che tra l'altro ha ventisei anni, ben nove in più di noi. >>
<< E allora? Sai come si dice: l'amore non ha età. E poi non è così tanto più vecchio di noi. >>
<< Ma è sempre il nostro prof, e lei è minorenne. >>
<< Basta andarle contro. Se lei è felice, devi esserlo anche tu. Dai, vai a parlarle e fate pace. >>
<< No! >>
<< Sophie? Mi sono trasferita qui a Los Angeles perché tu sei tornata a vivere con tua madre e tua sorella, e perché c’era anche Kat, e perché non volevo stare da sola a New York. Ma voglio vedervi unite, non separate. Di nuovo. >>
<< Ma perché dovrei appoggiarla? Io non sono d'accordo con quello che fa. >>
<< Invece sotto sotto scommetto che lo sei, perché se il prof ci avesse provato con te, tu non avresti detto di no. >>
<< Ti sbagli. Primo, non ci avrei fatto sesso subito, perché sono vergine, e secondo, dopo il primo bacio, avrei smesso di andare da lui a fare ripetizioni di ballo. >>
<< Smettila! Adesso vai da lei e fate pace. Guarda che se non lo fai, vengo lì, eh >>
Sophie non dice niente.
<< Sophie? >>
<< Okay, okay, adesso vado. >> dice lei, rassegnata.
<< Brava. A domani. >>
<< A domani. >>
Sophie va nella camera della sorella, bussa e, quando Ronnie le dice di entrare, lei apre la porta.
<< Facciamo pace? >> esclama Sophie, sedendosi sul letto, e osservando la sorella seduta alla scrivania.
<< E perché vorresti fare pace? >> le chiede lei, voltandosi per guardarla in faccia.
<< Perché ti voglio un bene dell’anima e perché ti appoggerò per la storia tra te e il prof Manley. >>
Ronnie sorride alla sorella.
<< Grazie. >>
Ronnie si alza dalla sedia e abbraccia la sorella.
<< Comunque ti voglio un bene dell’anima anch’io. Adesso posso raccontarti quello che è successo? >>
<< Sì, ma senza entrare nei dettagli, okay? >>
<< Okay. >> ridacchia Ronnie.


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Capitolo 15
*** Lezioni di nuoto ***


15

Lezioni di nuoto




Siamo a lunedì 26 ottobre e per Sophie è il primo giorno delle lezioni di nuoto. Sono quasi le 16 e Sophie è appena arrivata in piscina. Proprio davanti all'entrata c'è una signora dietro una scrivania. Sophie si avvicina e le chiede
<< Salve. Sono qui per le lezioni di nuoto, mi può dire dov’è lo spogliatoio femminile? >>
La signora le spiega dov’è lo spogliatoio femminile, ma Sophie non ha capito bene, ma la ringrazia comunque e va verso lo spogliatoio, sperando in un po’ di fortuna.
A un certo punto si trova davanti ad una porta, la apre e…
<< Oddio! Scusa, ho sbagliato spogliatoio. >> esclama lei, chiudendo subito la porta.
<< Che figura. >> dice fra sé e sé.
Dentro lo spogliatoio (sbagliato) c’era un ragazzo: carino, alto, magro, moro e con gli occhi azzurri. Quando Sophie ha aperto la porta, lui era a petto nudo e si stava per togliere i pantaloni.
Una decina di minuti più tardi, Sophie ha il costume e la cuffia addosso, e si avvia verso la piscina.
La piscina ha otto corsie e Sophie va verso l’unica libera, l’ultima. Non c’è nessuno così aspetta l’istruttore.
Due minuti dopo vede arrivare il ragazzo dello spogliatoio. Viene verso di lei, e quando arriva, le chiede:
<< Sei qui per le lezioni di nuoto? >>
<< Sì. >> risponde lei, timidamente, e visibilmente imbarazzata.
<< Piacere. Io sono Simon, il tuo istruttore. >> dice lui, porgendole la mano.
<< Sophie. >> dice lei, stringendogliela.
<< Senti… mi dispiace per prima. Quando sono arrivata, la signora all’entrata mi ha spiegato dove fosse lo spogliatoio femminile, ma non ci ho capito niente e così sono finita in quello maschile per sbaglio. Mi dispiace. >> esclama lei, sempre più imbarazzata.
<< Non fa niente, non ti preoccupare. Dai, cominciamo. >>
Simon si butta in acqua facendo un tuffo di testa e lei lo guarda.
<< Dai, buttati. Non aver paura, ci sono io. >> la rassicura lui, nell’acqua.
<< Non ho paura. >>
<< E allora cos’aspetti? Buttati. >>
Sophie raggiunge la scaletta e la scende pian piano.
<< Bene. >> esclama lui, una volta che anche lei è nell’acqua.
<< Adesso andiamo più avanti, dove non si tocca. >> aggiunge.
<< No, no, ho paura. >> esclama lei.
<< Allora vedi che hai paura? >>
<< Non ho paura dell’acqua, ho paura che tu non mi terrai. >> gli spiega lei, ferma immobile.
<< Non ti preoccupare, ti prometto che quando saremo nell'acqua alta ti terrò. Dai, andiamo. >>
<< Okay. >> dice lei, facendo un respiro profondo.
<< Dai, vieni. Dammi la mano e tieniti a me. >> le dice lui, poco dopo, nell’acqua alta.
Simon le porge la mano e lei la guarda un po’ titubante.
<< Dai. >>
Sophie gli stringe la mano e si avventura nell’acqua alta, per la prima volta nella sua vita. Arrivata nell’acqua alta, con la sua mano stretta per bene a quella di Simon, lui le dice:
<< Vedi, non ci voleva niente. >>
<< Sì, ma solo perché ci sei tu. >>
<< Sì, però adesso smettila di stringermi così tanto la mano, altrimenti me la staccherai. >>
<< Scusa. >> dice lei, allentando la presa.

A fine lezione, Sophie torna a casa. Per arrivare in camera sua deve passare da quella di Ronnie, così va sulla soglia della porta e la saluta.
<< Ciao. Com’è andata la prima lezione? >> le chiede lei.
<< Eeeh… >> dice lei, sospirando, e sedendosi sul letto.
<< Che c’è da sospirare? >>
<< Quando sono arrivata, una signora all’entrata mi ha spiegato dove fosse lo spogliatoio femminile, ma io non ho capito niente, così sono andata a finire indovina dove? >>
<< Dove? >>
<< Nello spogliatoio maschile, dove c’era un ragazzo a petto nudo. Quando sono entrata si stava per togliere i pantaloni. >> ridacchia Sophie.
<< E com'è questo ragazzo? >>
<< Carino, alto, magro, moro e con gli occhi azzurri. Uno spettacolo. >>
<< E dopo che sei entrata nello spogliatoio sbagliato, cos'hai fatto? >>
<< Niente. Ho chiesto scusa e me ne sono andata. E sai chi è questo ragazzo? >>
<< No. Chi? >>
<< Il mio istruttore di nuoto. Ma ti rendi conto, Ronnie? Uno così bello e giovane m'insegna nuoto? E poi è tutto per me. Meglio di così non potevo chiedere. >> esclama Sophie, con aria sognante.
<< Ma sai qualcosa in più di lui? >>
<< So solo che si chiama Simon. >>
<< Quanti anni pensi che abbia? >>
<< Qualcuno in più di noi forse. Di sicuro non ha quasi trent’anni. >>
<< Matt ne ha ventisei e ne dimostra meno. >>
<< Sì, però li ha. >>
<< La lezione com’è andata, comunque? >>
<< Bene. Sono riuscita ad andare nell’acqua alta per la prima volta nella mia vita, ma ho dovuto quasi staccargli la mano. Non vedo l’ora che sia la prossima lezione per vederlo di nuovo. >>
<< E quando ce l’hai? >>
<< Dopodomani. >>
<< Bene, allora chiedigli qualcosa di più la prossima volta. >>
<< Non vedo l'ora. >>
Ronnie sorride alla sorella, poi le dice:
<< Sono contenta che tu abbiamo conosciuto questo ragazzo. >>
<< Anch'io. Era da tempo che non mi sentivo così. >>

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Capitolo 16
*** Posso darti un bacio? ***


16

Posso darti un bacio?




Siamo ad Halloween e Simon, l’istruttore di nuoto di Sophie, da una festa a casa sua e, oltre ad invitare i suoi amici, ha invitato anche le gemelle, Matt, Kat e Melody.
<< Ragazze, Matt, lui è Simon. E, Simon, loro sono mia sorella Ronnie, il suo ragazzo Matt, Kat e Melody, le nostre due migliori amiche. >> esclama Sophie, a casa di Simon.
Simon stringe la mano a Ronnie, Matt, Kat e Melody.
Più tardi, durante la festa, Simon sta chiacchierando con Sophie.
<< Stai benissimo vestiti da scolara. >>
<< Grazie. Tu, invece, sei un fantastico Michael Jackson. >>
<< Grazie. Non potevo non vestirmi da Michael Jackson, è il mio idolo. >>
<< Davvero? >>
<< Sì, è il mio cantante preferito. >>
<< Non lo sapevo. >>
<< Quante cose che non sai di me. >>
<< Beh, è ovvio. Ci conosciamo da soli cinque giorni e poi tu non mi dici mai niente di te. >>
<< Dai, dimmi qualcosa che non so di te. >> esclama Simon, cambiando argomento.
<< Vediamo… io e mia sorella abbiamo vissuto separate da quando avevamo sei anni. Io a New York, lei qui a Los Angeles, ma quest’estate ci siamo ritrovate in un camp musicale, così io ho deciso di tornare a vivere qui a Los Angeles con lei e mia madre. >> confessa Sophie.
<< E come mai avete vissuto separate? >>
<< Perché da piccole non facevamo altro che litigare, ci siamo sempre odiate. Così quando avevamo sei anni, io, mio padre, la sua nuova moglie e la nostra sorellastra, ci siamo trasferiti a New York. >>
<< Quindi quest’estate hai capito d’aver commesso un errore a trasferirti? >>
<< Sì, l’errore più grande di tutta la mia vita. >>
<< E la vostra sorellastra? Adesso dove vive? >>
<< Con sua madre, ma non so dove. >>
<< Adesso sta a te. Dimmi qualcosa che non so di te. >> aggiunge Sophie, tagliando corto.
<< Mmh... mi ero iscritto all'università, ma alla fine mi sono ritirato dopo qualche mese, e così ho iniziato a fare l'istruttore di nuoto e devo dire che mi piace. >> confessa Simon.
<< Da quant’è che lo fai? >>
<< Un anno, circa. >>
<< Tanto. >>
<< Abbastanza. >>

<< Erano anni che non venivo ad una festa di liceali. Insomma, qui quello più grande avrà venti/ventun anni, io sono il più vecchio. >> esclama Matt, guardandosi intorno.
<< Ma tu non sei vecchio, Matt. Hai ventisei anni. >> gli dice Ronnie.
<< Rispetto a voi lo sono, però. Sono un tantino superato per andare a queste feste, ma ci sono venuto solo per farti un piacere. >>
<< Grazie. Mi sarebbe dispiaciuto non passare la mia festa preferita con te. >>
<< La tua festa preferita? >>
<< Sì, Halloween è la mia festa preferita. In una sola notte puoi essere chiunque tu voglia, ed è proprio questo il bello di questa festa: essere chi non sei. >> risponde Ronnie.
<<  Non sapevo che Halloween fosse la tua festa preferita. >>
<< La tua qual è? >>
<< Natale. Sì, decisamente Natale. Si ricevono tanti regali e si sta insieme alla propria famiglia. >>
<< Di solito con chi lo passi il Natale? >> gli chiede Ronnie.
<< Con i miei genitori, i nonni, gli zii e i cugini. Anche se vivo già da solo, ho un ottimo rapporto con i miei genitori. Quando avevo la tua età, ci litigavo spesso, ma è normale litigare con i propri genitori quando si è adolescenti. >>
<< Già. Io non ho mai fatto grosse litigate con mia madre. Bene o male siamo sempre andate d’accordo. >>
<< Meglio. E tuo padre? Dopo esserci stata due settimane con tua sorella quest’estate, l’hai più rivisto o sentito? >>
<< Rivisto no, sentito sì. Con lui i rapporti sono più complicati, anche perché vive a New York e quindi ci vediamo molto poco. >>
<< Capisco. >>
<< Praticamente ho sempre vissuto con mia madre, anche perché i miei hanno divorziato quando io e mia sorella avevamo due anni. >> spiega Ronnie.
<< Mi dispiace. >>
Ronnie gli sorride, senza dire nulla.

Mezz’ora dopo la mezzanotte, Sophie è con Ronnie, Kat e Melody e stanno bevendo. Simon si avvicina alle ragazze e chiede loro:
<< Vi state divertendo, ragazze? >>
<< Sì. >> rispondono tutte insieme.
<< Bene. Sophie, ti va di fare un giro per la casa? >>
<< Sì. >>
Poco dopo, al piano di sopra, Simon sta facendo vedere la sua camera a Sophie.
<< Allora, come ti sembra? >>
<< Carina. >>
<< Grazie. Ma devi ancora vedere la parte migliore. >>
Simon apre una porta ed entrano in una stanza buia.
<< Dove siamo? >> chiede Sophie.
Simon accende la luce, e Sophie esclama:
<< Wow! >>
<< Ma c’è di tutto qui dentro. >> aggiunge, camminando nella stanza.
<< Lo so. >>
La stanza è una sala giochi, creata da Simon. Ci sono vari tipi di giochi: dal biliardo, alla Play Station, alla Wii, ecc…
<< Sai giocare a biliardo? >> le chiede Simon.
<< No. Tu immagino di sì, vero? >>
<< Sì, e devo dire che sono anche parecchio bravo. >>
<< Modesto. >> dice Sophie, sorridendo.
<< Beh, tu puoi dire la stessa cosa del ballo. >>
<< Sì, è vero. Io sono bravissima a ballare. >>
Mentre girano per la stanza, Simon le chiede:
<< Sai che non mi hai mai detto che scuola fai? >>
<< Perché non me l’hai mai chiesto. Comunque frequento la Malibu High. Tu, invece, quale hai frequentato? >>
<< La Beverly High. >>
<< E come ti sei trovato? >>
<< Bene. Tu come ti trovi, invece? >>
<< Bene. Mi piace come scuola. >>
<< Vuoi che t’insegni a giocare a biliardo? >> le chiede Simon, pochi minuti dopo.
<< Adesso? >>
<< Sì. Ti faccio vedere solo come si tira. >>
<< Okay. >>
Simon prepara il tavolo da biliardo. Una volta pronto, prende la stecca e mette la biglia battente (quella bianca) sul tavolo.
<< Cosa stai facendo? >> ridacchia Simon.
<< Mi metto in posizione per tirare. Fin qui sono come si fa. >>
<< Sì, ma stai sbagliando. Guarda, si fa così. >> le spiega Simon, avvicinandosi a lei.
Le fa vedere la giusta posizione per tirare. Sophie si volta verso di lui e si guardano negli occhi, sorridendosi.
<< Hai dei bellissimi occhi, Sophie. >>
<< Grazie. Anche tu, comunque. >>
<< Grazie. >>
Simon la guarda, poi le chiede:
<< Posso chiederti una cosa? >>
<< Sì. >>
<< Posso darti un bacio? >>
<< Non si chiede mai ad una ragazza se la puoi baciare, lo si fa e basta. >>
Simon le sorride, poi si avvicina al suo viso.
<< Comunque, la risposta è sì. >> dice Sophie, un attimo prima che le sue labbra vengano toccate da quelle di Simon.

La mattina del 1 novembre, le due gemelle stanno facendo colazione, e Ronnie salta su, dicendo:
<< Cos’è quel sorriso che hai stampato sulla faccia? >>
<< Non indovinerai mai cos’è successo ieri sera. >>
<< Cos’è successo? >>
<< Io e Simon ci siamo baciati. >>
<< Cosa? Stai dicendo sul serio? >> urla Ronnie, con gli occhi spalancati.
<< Sì. Ti racconto la scena. Lui mi stava facendo vedere la sua camera, quando siamo andati in una stanza a fianco alla sua, la sala giochi. Lì c’era un biliardo e lui si è offerto d’insegnarmi a giocare. Mi ha soltanto fatto vedere come si tira. Io mi sono messa in posizione per tirare, con la stecca in mano, così lui si è messo vicino a me e mi ha fatto vedere come si fa a tirare bene. Ci siamo guardati e mi ha chiesto se mi poteva dare un bacio. >>
<< Che dolce. >>
<< Lo so. Così io gli ho detto che non si deve mai chiedere a una ragazza se la puoi baciare, lo si fa e basta. Allora lui mi ha baciata. >>
<< Aww, ma che dolce. >>
<< Lo so. >>
Ronnie sorride alla sorella, poi la guarda fare colazione e sorride fra sé e sé.


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Capitolo 17
*** Ma mi hai baciato ***


17

Ma mi hai baciato




Finite le feste, è il 3 novembre, e Sophie sta facendo lezioni di nuoto dal ventisei ottobre e questa settimana sarà l’ultima.
Arrivata in piscina, vede Simon già in acqua, così avanza, camminando con passo deciso e con l’aria felice, verso di lui. Quando arriva da lui, lo saluta.
Simon si volta verso di lei e la saluta a sua volta.
Sophie si butta in acqua senza problemi. Probabilmente questa è l’unica volta che lei si è buttata senza che lui gliel'abbia detto.
<< Possiamo parlare? >> gli chiede Sophie.
<< Sì, okay. Ma di cosa? >> chiede Simon, visibilmente confuso.
<< Di quello che è successo alla festa di Halloween. >>
<< Okay, parliamone. Ti ascolto. >>
<< Per te cos'ha significato quel bacio? >>
<< Vuoi la verità? >>
< Sì. >>
<< Okay, allora ti dirò la verità, senza peli sulla lingua. >>
<< Per me non ha significato niente. >>
Simon fa una breve pausa, poi continua:
<< Ho fatto un errore a darti un bacio, non sarebbe mai dovuto succedere. È meglio che rimaniamo solo amici. Mi dispiace di averti ingannato, non era mia intenzione. >>
Sophie non sa cosa dire. Di certo non si aspettava che lui dicesse quelle cose. Erano proprio le parole che lei temeva di sentire. Era sicura che le avrebbe detto che per lui aveva significato molto, o almeno abbastanza per iniziare una storia.
<< Ma mi hai baciato. >>
<< Lo so, e come ti ho già detto mi dispiace. >>
Sophie lo guarda talmente male che quasi vorrebbe bruciarlo con gli occhi.
<< Dai, non reagire così. >> le dice Simon.
<< E come vuoi che reagisca? Vuoi che faccia finta di niente, ignorando quello che provo per te? >>
<< Ma ci conosciamo solo da una settimana. >>
<< Lo so, ma è bastata per prendermi una terribile cotta per te. >>
<< Mi dispiace, non volevo illuderti. >>
<< Perché? Perché hai cambiato idea? Non capisco. >> gli chiede lei, pochi secondi dopo.
<< A dire la verità non lo so neanch’io il. Ho deciso di essere solo tuo amico e niente di più. Adesso non voglio avere una storia. Ma se vuoi, possiamo continuare con le lezioni di nuoto. >>
<< Sono io che non voglio continuare a fare queste stupide lezioni con te. Me ne vado. >> esclama Sophie, salendo dall’acqua e andandosene con la rabbia e la tristezza.
Simon sale e la raggiunge quando è già nello spogliatoio. Quando arriva, non c’è nessuno, così va nel bagno, dove ci sono le doccie e dei lavandini con degli specchi. Lei è davanti a un lavandino e si sta guardando allo specchio, e ha la faccia tutta bagnata.
<< Mi dispiace, Sophie. Come posso fare a spiegartelo? >>
<< Non mi devi spiegare proprio niente, Simon. Hai cambiato idea, punto e basta. In fondo era solo un bacio. >> dice Sophie, senza neanche voltarsi.
<< Ma io voglio farti capire che mi dispiace tanto. Tu pensi che io mi sia solo preso gioco di te, ma non è così. >>
<< Non ti preoccupare. >>
<< Lo so che sei ferita più di quanto tu voglia far vedere. >>
<< Ti ho detto che non ti devi preoccupare. Sto bene. >>
<< E con le lezioni di nuoto come farai? >>
<< Chiederò un altro istruttore. >>
<< Okay. >>
Una volta uscita dallo spogliatoio, si dirige verso l’uscita. Arriva dalla signora davanti all’entrata e le chiede:
<< Salve. Le volevo chiedere una cosa: è possibile cambiare l’istruttore di nuoto? >>
<< Buonasera. Sì, è possibile. Adesso chi è il suo istruttore? >>
<< Simon Enders. >>
<< Okay. Allora dalla prossima volta prenderà il suo posto l’altro istruttore, anzi istruttrice, visto che è una donna. >>
<< Perfetto, meglio ancora. Ma ce ne sono solo due d’istruttori? >>
<< Sì. Quante lezioni ha ancora? >>
<< Quelle di questa settimana. >>
<< La prossima quando ce l’ha? >>
<< Domani alle quattro. >>
<< Okay, allora da domani al posto di Simon verrà Quinn, l’altra istruttrice. >>
<< Grazie mille. Arrivederci. >>
<< Arrivederci. >>
Poco dopo che Sophie se n’è andata, Simon va dalla signora all’entrata e le chiede:
<< Ciao, Mary. Cosa ti ha chiesto quella ragazza? >>
<< Se poteva cambiare l’istruttore, così da domani farà lezione con Quinn invece che con te. >>
<< Lo sapevo. >>
<< Cos’hai combinato, Simon? >>
<< Durante la festa di Halloween le ho dato un bacio, ma oggi le ho detto che volevo restare solo suo amico, così lei si arrabbiata e… eccomi qui. >>
<< Per forza che si è arrabbiata. L'hai illusa. Poi non ti lamentare se vuole cambiare istruttore. >>
<< Lo so, e mi dispiace di averla illusa. >>
<< Tieni davvero a quella ragazza? >>
<< Come amica, certo. >>
<< Forse si può fare qualcosa. >>
<< Cosa? >>

Il giorno dopo, alle 16, Sophie è arrivata in piscina e non vede nessuno, così va verso l'ultima corsia, si butta in acqua e aspetta. Dopo circa due minuti arriva Simon che la saluta.
<< Cosa ci fai tu qui? Non dovrebbe esserci Quinn al posto tuo? >>
<< Sì, ma è malata, quindi devi per forza continuare con me. >>
<< Stai scherzando, spero? >>
<< No. >>
<< Allora, a questo punto, credo che dovrò riunciare alle lezioni di nuoto. >>
Sophie va verso la scaletta, ma Simon si mette davanti e la blocca.
<< Tu non vai da nessuna parte. Continuerai anche questa settimana a fare lezione con me, che tu lo voglia o no. >>
Sophie sbuffa e lui la guarda, soddisfatto.

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Capitolo 18
*** Te lo prometto, Sophie Eaton ***


18

Te lo prometto, Sophie Eaton




Siamo al 6 novembre e sono le 18:40, e Sophie è nello spogliatoio femminile che si sta cambiando per tornare a casa, mentre Simon è in quello maschile.
Visto che era l’ultima lezione di nuoto, Sophie e Simon sono rimasti lì circa 20 minuti in più.
<< Avanti! >> esclama Sophie, dopo che qualcuno ha bussato alla porta dello spogliatoio.
<< Ho finito il deodorante, ne hai un po’? >> esclama Simon, dopo essere entrato.
<< Sì. >>
Sophie lo tira fuori dalla borsa e lo dà a Simon. Lui se lo spruzza e, ridandoglielo, la ringrazia.
Simon fa per andarsene, ma all’improvviso si ferma, si gira e le chiede:
<< Dopo oggi non ci vedremo più, vero? >>
<< Sei tu che hai cambiato idea, non io. >>
<< E se ti scrivero su Facebook? O se ci incontreremo? Cosa farai? >>
<< Non lo so. Probabilmente farò finta di non conoscerti. >>
<< Sei ancora arrabbiata con me? >>
<< Tu cosa pensi? È ovvio che sono ancora arrabbiata con te. Dopo che mi hai illusa dandomi quel bacio, come credi che debba comportarmi? >>
<< Sei arrabbiata da arrivare ad odiarmi? >>
<< Forse no, non ti odio, ma non ci manca molto. >>
<< Mi dispiace così tanto di averti illusa, non volevo assolutamente farti soffrire. Io ci tengo a te, Sophie, più di quanto tu possa immaginare. >> le dice Simon.
<< E allora perché l’hai fatto? Perché? Perché mi hai dato quel bacio? Pensavo di piacerti, ma evidentemente mi sbagliavo. Mi sono fatta queste domande così tante volte, ormai. >>
<< Non lo so perché l’ho fatto. Come vorrei non averti dato quel bacio, come vorrei non averti illusa. >>
<< Beh, ormai il danno è già stato fatto. >>
<< Già. >>
Sophie lo guarda, come disperata.
<< Non c'è nessuna speranza che tu possa cambiare idea? >>
<< Per il momento no, ma non si può mai sapere. >>
<< Posso farti una domanda? >>
<< Sì. >>
<< Con quante ragazze sei stato? In tutte e due i sensi. >>
<< Preferisco non parlarne. >>
<< Perchè? Perché non vuoi mai parlare del tuo passato sentimentale? Ogni volta che tocco quest'argomento, cambi discorso o non rispondi. >>
<< Ti ho detto che non voglio parlarne. >>
Sophie va verso la porta, la chiude e dopo dice:
<< Finché non mi risponderai, non ti farò uscire da qui. >>
<< Non voglio parlare delle mie storie con le altre ragazze. >> taglia corto lui.
<< Perché? Spiegami almeno il perché. >>
<< Non c’è un motivo, non voglio e basta. In fondo è come se noi due fossimo degli estranei. >>
<< Non siamo degli estranei. Ci conosciamo, anche se non benissimo. Abbiamo un sacco di tempo per quello. >>
<< Dai, fammi uscire. >>
<< No! Forse è proprio per questo che non vuoi avere una storia con me. So di piacerti, altrimenti non mi avresti mai baciata. Nessun ragazzo mi aveva mai chiesto se poteva darmi un bacio, ed è proprio questo che mi ha colpito. >> afferma Sophie, più determinata che mai.
<< Ti sbagli, Sophie, non è per questo motivo che non voglio stare con te. >>
Sophie non dice niente per alcuni secondi, mentre guarda Simon.
<< Tu mi piaci da morire, Simon. Sei esattamente il tipo di ragazzo che stavo cercando. >>
<< Sono contento di essere questo per te. >>
<< Posso almeno provare ad indovinare? >>
<< Prova. >>
<< Non vuoi parlare del tuo passato, perché sei uscito da poco da una storia importante? >>
<< Anche, ma non è il vero motivo. >>
<< Ti prometto che non lo dirò a nessuno, nemmeno a mia sorella. Dai, apriti con me, per favore. >> insiste Sophie.
<< Okay. >> dice Simon, arrendendosi finalmente.
Sophie gli sorride e Simon fa un respiro profondo, poi inizia a raccontare:
<< Sembra ieri che la stringevo tra le mie braccia. Era così bella, ma allo stesso tempo anche così semplice. Aveva la mia stessa età, bionda, con gli occhi azzurri, cristallini, ed era anche piuttosto alta e magra. Era semplicemente perfetta. Sembrava un angelo caduto dal cielo. Ci siamo conosciuti a scuola ed è stata il mio primo vero amore. Avevamo diciotto anni ed eravamo all'ultimo anno di liceo. Siamo stati insieme più di un anno, e poi… è successo. È successo tutto così in fretta. Mi manca terribilmente, giorno e notte. A volte mi capita ancora di sentire il suo profumo. Si chiamava Danielle. >>
Cominciano a scendere alcune lacrime sul viso di Simon, ma continua a raccontare:
<< I carabinieri mi hanno telefonato a notte fonda dicendomi che una ragazza di nome Danielle Evans era morta a causa di un incidente stradale. Era in macchina con la sua famiglia e sono tutti morti: suo padre, sua madre, suo fratello più piccolo… e lei. Non ho né mangiato né dormito per settimane. Pensavo che non mi sarei mai più ripreso. Dopo di lei ho avuto solo storielle di sesso, ma niente di più, finché non sei arrivata tu. Ho capito subito che con te era diverso. Tu mi piaci veramente, Sophie, ed è proprio per questo che non voglio avere una storia con te. Ho paura che succeda ancora, ho paura di soffrire ancora. Sono stato troppo male per soffire di nuovo. Ora capisci perché non ne volevo parlare? >>
<< Sì. >> dice semplicemente Sophie.
<< Mi dispiace, non pensavo che avessi subito un trauma così grave. >>
<< Non ti preoccupare. In fondo mi fa bene sfogarmi con qualcuno, oltre allo psicologo. >> dice lui, continuando a piangere.
Sophie lo abbraccia, e lui dice:
<< Grazie. >>
<< Di niente. >>
Simon si stacca di Sophie, continuando a piangere. La guarda e dice:
<< Sei bellissima, Sophie. Un po’ mi ricordi lei. Aveva la tua stessa passione per il ballo. Viveva per quello. >>
Sophie gli sorride, poi gli chiede:
<< Vuoi far piangere anche me? >>
<< No. >>
<< Dai, adesso puoi uscire. >>
Sophie cerca di aprire la porta, ma non ci riesce.
<< Perché non si apre? >>
<< Non lo so. >>
<< Che ore sono? >> chiede Simon, asciugandosi le lacrime.
<< Guardaci. Il mio cellulare è nella borsa. >>
Simon raggiunge la panca con sopra la borsa, tira fuori il cellulare di Sophie, guarda l’ora e dice:
<< Sono le sette e cinque! La piscina chiude alle sette. >>
<< Come alle sette? Tutte le piscine chiudono alle sette e mezzo. >>
<< Sì, ma d’estate. >>
<< Ah, già. >>
<< E adesso come facciamo? >>
<< Cosa vorresti fare? Rimaniamo qui e aspettiamo che domani mattina apra. >> risponde Sophie.
<< No, io non rimango in questo spogliatoio fino a domani mattina. >>
< Allora prova ad aprire la porta. >>
Simon va verso la porta e cerca di sfondarla, ma senza risultato.
<< Rassegnati, dobbiamo stare qui. >> gli dice Sophie.
<< Mi sta venendo un gran caldo. >> afferma Simon, facendo dei respiri molto veloci e brevi.
<< Che c’è? Che hai? >> gli chiede Sophie, preoccupata.
Simon, toccandosi il collo preoccupato, dice:
<< Non respiro! Sophie, non respiro! >>
<< Stai calmo! Devi solo stare calmo. Ma non è che soffri di claustrofobia? >>
<< Sì. >>
<< Come sì? >>
Sophie è preoccupata e non sa bene cosa fare.
<< Respira, respira. Prova a respirare. >>
Sophie fa dei respiri e intanto dice:
<< Guarda me. Guarda come faccio io. >>
<< Okay. >>
Simon è riuscito a calmarsi e anche a respirare, così Sophie gli chiede:
<< Come stai? >>
<< Meglio. >>
<< Meno male. Mi hai fatto prendere un colpo. >>
<< Sto sudando. Ma che caldo c'è qui dentro? >>
<< In effetti è piuttosto caldo. >>
<< Piuttosto caldo? Si muore. >>
<< Allora togliti la maglia. >>
Simon si toglie la maglietta e la appoggia sulla panca.
<< Tu non hai caldo? >> le chiede Simon, notando Sophie che lo guarda.
<< Non più di tanto. >>

Un’ora dopo Simon è sdraiato sulla panca, mentre Sophie è seduta per terra, con la testa appoggiata alla panca.
<< Che ora sono? >>
Sophie guarda dal cellulare l’ora e dice:
<< Le otto. E, tra parentesi, qui non c’è nemmeno un accenno di segnale. >>
<< Perfetto. Di male in peggio. >>
<< Sto cominciando a sentire caldo anch’io. >>
Sophie si toglie la maglia e rimane in reggiseno. Simon la guarda, così lei gli chiede:
<< Ti dà fastidio se rimango in reggiseno? >>
<< No no. >>
Dopo cinque minuti, Sophie si alza e va verso la porta.
<< Che fai? >> le chiede Simon.
<< Cerco di sfondare o aprire in qualche modo questa maledetta porta. >>
<< Se non ce l’ho fatta io, tu non hai speranze. >>
<< Tentar non nuoce. >>
Sophie prova a sfondare la porta e dopo dice:
<< E se la sfondassimo con una panca? >>
<< Vorresti togliere dal muro una panca? Provaci, voglio vedere se ci riesci. >>
Sophie ritorna dalla panca e prova a staccarla dal muro.
<< Piantala, non ce la farai mai. >> le dice Simon.
Sophie continua a provare, poi esclama:<
<< Dai, dammi una mano, invece di dire che non ce la farò mai. >>
Simon dà una mano a Sophie, ma la panca è troppo attaccata al muro. Dopo ritorna dalla porta e prova ancora a sfondarla. Guarda Simon e dice:
<< Dai, vieni a darmi una mano. >>
Simon raggiunge Sophie e la aiuta a sfondare la porta. Provano e riprovano e finalmente ce la fanno. Una volta riusciti a uscire, vanno dritti in piscina. Arrivati, si buttano subito.
<< Pensavo di morirci dentro quello spogliatoio. >> dice Simon.
<< Non ci credo che siamo riusciti a sfondare la porta. >>
<< Neanch’io. >>
Sophie nuota fino ad arrivare al bordo della piscina. Lì appoggia le braccia e la testa su di esse.
<< Si sta così bene in acqua, al fresco. >> afferma lei.
<< Già. >> concorda Simon, raggiungendola.
Sophie sta in silenzio per un po’, così Simon le chiede:
<< A cosa stai pensando? >>
<< Al fatto che non voglio perderti. >>
<< Credo di essermi innamorata di te. >> aggiunge, voltandosi verso di lui.
<< Non mi perderai, Sophie. >>
<< E cosa ti fa pensare che non ti perderò? >>
<< Tu non mi perderai, perché io ti starò vicino, sempre e comunque. >>
Sophie gli sorride, poi lo ringrazia.
Si guardano per alcuni secondi, poi Sophie dice:
<< Sai, l’ora che abbiamo passato dentro lo spogliatoio è stata il momento più bello della mia vita, nonostante tutto. >>
Simon le sorride, poi le chiede:
<< Posso farti una domanda un po’ personale? >>
<< Sì. >>
<< Con quanti ragazzi sei stata? >>
<< Due, ma non ci ho mai fatto sesso. >>
<< Ah. >>
<< Cos'era quel “ah”? >>
<< Niente. >>
<< No, qualcosa era. Ti dà fastidio che non ho mai fatto sesso, lo so. >>
<< No. Anzi, mi rende molto felice, perché so che sei una brava ragazza. Ma l'avevo già capito senza saperlo. >>
<< Sicuro? >>
<< Sì. >>
<< Perché mi guardi così? >>
<< Sai qual è stata la prima cosa che mi ha colpito di te? >>
<< No. Quale? >>
<< Il tuo modo di fare. Così dolce, così tranquillo. Sei una persona estramemente dolce, Sophie. Ed io adoro tutto questo. >>
<< Grazie. Non me l’aveva mai detto nessuno. >>
Simon la guarda, e sa che guardandola prova qualcosa, qualcosa che riesce a riconoscere.
<< Smettila di guardarmi così. >>
Simon si avvicina al suo viso e le dà un bacio.
Dopo il bacio Sophie guarda Simon un po’ confusa.
<< E questo? Cosa significa questo? >>
<< Significa che ho voluto baciarti. >>
Sophie sale dall'acqua e si siede a bordo piscina, con i piedi nell'acqua, e Simon fa lo stesso.
<< Tu non puoi darmi un bacio e poi dirmi che non vuoi stare con me, e poi baciarmi un’altra volta. Non ci capisco più niente. >>
<< Ora ti schiarisco io le idee. >>
Simon la ribacia, ma stavolta con più passione. Pian piano, mentre si baciano, si sdraiano.
<< Promettimi che non mi ingannerai un’altra volta. >>
<< Te lo prometto, Sophie Eaton. >>
<< Promettimi che mi amerai come io amo te. >>
<< Allora mi ami? Non lo credi soltanto. >>
<< Sì, ti amo. Sono sicura di amarti. >>
Simon la bacia di nuovo e un attimo dopo si stacca da lei, si avvicina a un orecchio e le sussurra:
<< Ti amo anch’io. >>
Simon la ribacia, poi inizia a baciarle il collo, fino ad arrivare al seno.
Sophie lo guarda e poco dopo anche lui la guarda, e le chiede:
<< Che c’è? Stai bene? >>
<< Sì. >>
Sophie cerca di tirarsi su, così lui si mette a sedere e lei, una volta seduta, mentre si guardano, si toglie il reggiseno.
Simon le sorride e lei gli dice:
<< Voglio fare l’amore con te, Simon. >>
<< Sei sicura? >>
<< Sì. >>
Simon le sorride un’altra volta e dopo continua a baciarla.

La mattina dopo, sabato 7 novembre, quando aprono la piscina, alle nove, finalmente Simon e Sophie escono.
Quando Sophie arriva a casa, non sente nessun rumore, così cerca di fare il più piano possibile. Va subito al piano di sopra, in camera della sorella. Ronnie sta ancora dormendo, e una volta vicina al letto, a voce bassa, la chiama.
<< Che c’è? >>
<< Non immaginerai mai cosa mi è successo. >> le dice Sophie, tutta contenta.
<< Sophie, vattene, lasciami dormire. >>
<< Okay, ma ti dico solamente una cosa: io e Simon abbiamo fatto l’amore in piscina. >>
Ronnie alza la testa, spalanca gli occhi ed esclama:
<< Cosa? >>
<< Allora vedi che t’interessa? >>
Sophie, si dirige verso la porta, e saluta la sorella.
<< No no, ora tu vieni qui e mi racconti tutto. >> esclama Ronnie, tirandosi su a sedere.
Sophie ritorna dalla sorella e si siede accanto a lei.
<< Dai, raccontami tutto. >> insiste Ronnie.
<< Okay. >>
Sophie inizia a raccontare tutto alla sorella, per filo e per segno, e con tutti i dettagli.
<< Quindi… com’è stato? >>
<< Bellissimo. Non so spiegarti le emozioni che ho provato, ma posso dirti che mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto. >>
<< Sono stracontenta per te, sorellina. >> dice Ronnie, abbracciandola.
<< Grazie, Ronnie. >>
<< Quindi adesso state insieme? >>
<< Sì, e ci amiamo. Lo so che forse ti sembrerà strano, visto che ci conosciamo da pochissimo tempo, ma è così e basta. È successo, e ne sono felice. >> risponde Sophie, staccandosi da Ronnie.
<< Te l'avevo detto che sarebbe arrivato il momento di aver un altro ragazzo e di farlo con lui per la prima volta. >>
<< Mi ricordo quando me l'hai detto al camp, quest'estate. >>
Ronnie le sorride, e Sophie le chiede :
<< Posso farti una domanda?”
<< Sì. >>
<< Quando l’hai fatto la prima volta, l’hai detto alla mamma? >>
<< Sì, anche se non subito. Io e lei siamo sempre state molto legate, e quindi le dicevo tutto. >>
<< Credi che glielo debba dire anch’io? >>
<< Fai come credi, sorellina. Sappi comunque che la mamma non si arrabbierà. Lei è compresiva, lo è sempre stata. >>
<< Allora credo proprio che glielo dirò, dopo averle spiegato perché non sono rientrata stanotte. >>
<< Esatto, sarà meglio che glielo spieghi, altrimenti ti metterà in punizione. >>

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Capitolo 19
*** Un argomento delicato ***


19

Un argomento delicato




Il giorno stesso, verso le 19 passate, le gemelle si stanno preparando per uscire con i loro fidanzati, e sono ognuna nella propria camera. Sophie uscirà con Simon, che la porterà a cena in un ristorante, mentre Ronnie andrà al cinema con Matt.
Simon e Sophie arrivano al ristorante con la macchina di lui. Una volta parcheggiato, lui scende dall’auto e apre la portiera A Sophie. Le porge una mano, lei l’afferra e scende.
Dentro il ristorante, al loro tavolo, Sophie e Simon stanno guardando il menu.
<< Ma qui è tutto carissimo. Sei sicuro di poterti mettere tutto questo lusso? >> esclama Sophie.
<< Sì, non ti preoccupare. La nostra prima uscita voglio che sia speciale, e poi con tutto quello che ti ho fatto passare è il minimo che potessi fare. >>
<< Sei un tesoro, Simon. >>
<< Grazie. >> dice lui, sorridendole.

<< Spero che mia sorella si diverta con Simon. >> salta su Ronnie, prima che inizi il film.
<< Vedrai che si divertirà. >>
<< Lo spero tanto. Le voglio un bene dell’anima. >>
<< Anche a me sarebbe piaciuto avere un fratello. >>
<< Ma è come se io fossi stata figlia unica. >>
<< In effetti. >>

<< Ancora non ci credo di essere qui con te. >> dice Sophie, al ristorante.
<< Neanch’io, a dire la verità. Era un bel po’ che non cenavo con una ragazza. E poi tu sei speciale, non sei come tutte le altre. >>
Sophie gli sorride, poi lo ringrazia.
Simon allunga il braccio sul tavolo e porge la mano a Sophie. Lei gliela stringe e si sorridono.
<< Da quest’estate la mia vita è cambiata completamente: ho ritrovato mia sorella e… ho conosciuto te. Non potrei chiedere di meglio. Ora come ora credo di essere la persona più felice del mondo. >> confessa Sophie.
<< Anche la mia è cambiata da quando ti ho conosciuta. Prima gli unici contatti che avevo con le ragazze, erano sessuali, mentre adesso, da quando sei entrata nella mia vita, mi sento una persona nuova. So di poter amare ancora qualcuno, come ho amato Danielle. >>
<< sono contenta di essere io quel qualcuno, ne sono veramente onorata. Con tutto quello che hai passato, ti fa solo bene. >>
<< Sì, non può che farmi bene. >>
<< Ti amo, Sophie. >>
<< Ti amo anch’io, Simon. >>
Simon si sporge verso Sophie, lei verso di lui e si danno un bacio. Dopo lui tira fuori dalla tasca un cofanetto e dice:
<< Proprio perché ti amo, ho preso questi. >>
Apre il cofanetto e dentro ci sono due fedine.
Le mostra a Sophie e lei gli chiede:
<< Ma sono due fedine? >>
<< Sì. >>
Simon prende quella più piccola e dice:
<< Dammi la mano sinistra. >>
Sophie gli porge la mano sinistra e lui le mette la fedina nel dito anulare, poi lei fa lo stesso con lui.

Durante l’intervallo, a metà del film, Ronnie va in bagno e anche Matt. Ovviamente in quello delle donne c’è fila, come sempre del resto. Finalmente Ronnie riesce a entrare nel bagno. Quando ha finito, Matt è fuori ad aspettarla.
<< Che ci fai qui? >>
<< Ti aspettavo. >>
<< Ah. Adesso possiamo andare. >>
Ronnie sposta la tenda che divide i bagni dalla sala cinema, ma prima che avanzi, Matt la prende e la bacia.
Si appoggiano al muro e continuano a baciarsi, decidendo poi di andare nel bagno degli uomini.

Verso le 22 passate, Sophie e Simon sono usciti da poco dal ristorante e stanno passeggiando mano nella mano.
<< Posso farti una domanda? >> le chiede Simon.
<< Sì. >>
<< Ti va di parlare di quello che è successo ieri? >>
<< Intendi del… sesso? >>
<< Sì, proprio di quello. >>
<< Se dobbiamo proprio, va bene, parliamone. >>
<< Mi sorge spontanea una domanda… ti è piaciuto? >>
<< Non mi sento molto a mio agio a parlarne. >>
<< Perché? >>
<< Perché per me era la prima volta e mi sento molto imbarazzata. >>
<< È normale che tu sia imbarazzata, Sophie, ma con me ne puoi parlare tranquillamente. >>
<< Okay. >>
Alcuni secondi di silenzio, poi Sophie gli chiede:
<< Quindi vuoi sapere se mi è piaciuto? >>
<< Sì, esatto, e magari anche come sono stato. >>
Sophie gli sorride, poi risponde:
<< Sì, mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto. E tu sei stato… fantastico. Mi hai fatto sentire perfettamente a mio agio. >>
<< Grazie, per me è un sollievo sentirtelo dire. >>
<< Adesso mi sento molto meglio. >> aggiunge.

Più tardi, a casa di Simon, lui e Sophie sono in camera e si stanno baciando sul letto. Mentre Simon la bacia, le tocca le cosce, e lei capisce che lui vuole andare oltre, così lo ferma e dice:
<< No, Simon, no. Fermati. >>
<< Simon! >>
<< Cosa c’è che non va? >>
<< Niente. Tu sei semplicemente perfetto, e sono contentissima di stare insieme a te, ma non voglio farlo adesso. Voglio aspettare un po’ per farlo la seconda volta. >>
<< Perché? La prima volta l’abbiamo fatto così in fretta, perché aspettare ancora per la seconda volta? >>
<< Perché voglio che sia speciale come la prima. >>
<< Okay. >>
<< Scusa. >>
<< Non fa niente. In fondo ci sono tante altre cose che possiamo fare. >>

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Capitolo 20
*** Una brutta notizia ***


20

Una brutta notizia




La mattina del giorno dopo, verso le 10:30, le gemelle stanno ancora dormendo, ognuna nella propria stanza.
La prima a svegliarsi è Sophie, come sempre. Arriva in cucina e c’è sua mamma, che vedendola le dice:
<< Buongiorno, tesoro. >>
<< Buongiorno, mamma. >>
<< Com’è andata ieri sera con Simon? >>
<< Benissimo. >>
<< Guarda. >> aggiunge, mostrando la fedina che ha nella mano sinistra.
<< Wow, vi siete scambiati le fedine. Allora è una cosa seria? >>
<< Sì, lo è. >>
<< Posso farti una domanda? >>
<< Immagino già quale sia. >>
<< E io credo d’immaginare già la risposta. >>
<< Tu cosa credi, mamma? >>
<< Credo che tu sia grande abbastanza per capire cos’è giusto e cos’è sbagliato, e se hai ritenuto giusto fare l’amore con il tuo ragazzo, allora vuol dire che è giusto. >>
<< Grazie. >>
<< Quindi vuol dire che l’hai fatto? >>
Sophie fa cenno di sì con la testa, e la signora Eaton le chiede:
<< E come ti è sembrato? >>
<< Bellissimo, però non entrerò nei dettagli con te. >>
<< Certo, non ce n’è bisogno, tesoro. Sono contenta per te, comunque. Sono contenta che tu abbia trovato un ragazzo d’amare e che ti ama. Vorrei poter conoscere questo Simon. >>
<< Un giorno lo conoscerai. >>
<< Okay. Quando sarai pronta a farmelo conoscere, io ne sarò felicissima. >>
Circa cinque minuti dopo arriva Ronnie, che si è appena svegliata.
<< Buongiorno, sorellina. >>
<< Ciao. >>
<< Invece a te com’è andata ieri sera? Vi siete divertite te, Kat e Melody al cinema? >>
<< Sì, molto. Il film è stato carino. >>
Ronnie non ha raccontato di Matt a sua madre, ovviamente, e le ha detto che è andata al cinema con le sue amiche invece che con lui.
<< Bene. >>
La signora Eaton si volta verso i fornelli e continua a fare quello che stavo facendo prima che arrivasse Ronnie.
<< Kat? Melody? La mamma non sa di te e Matt? >> le sussurra Sophie.
<< No, ovvio che no, e non deve saperlo. Non credo che approverebbe. >>
<< No, ovvio che non approverebbe, visto che lui ha ventisei anni. >>
<< Shh… >> dice Ronnie, mettendosi l’indice davanti alla bocca.

Poco prima dell’ora di pranzo, le gemelle sono nella stanza accanto a quella di Ronnie, dove c’è il piano, la tv e il divano.
<< Prima o poi dovrai dirlo alla mamma. >> le ricorda Sophie.
<< Cosa? >>
<< Che stai con Matt. >>
<< No, non necessariamente. >>
<< Prima o poi lo verrà a scoprire. >>
<< No, se nessuno glielo dirà. Perché tu non glielo dirai, vero? >>
<< No, certo non glielo dirò. >>
<< Promesso? >>
<< Promesso. >>

Alle 13 la signora Eaton sale al piano di sopra ed entra nella stanza dove si trovano le figlie.
<< Ragazze, vi devo dare una brutta notizia. >>
Ronnie e Sophie si voltano, preoccupate, e quest'ultima chiede:
<< Cos'è successo? >>
<< La mamma di Ginny… ha avuto un incidente... ed è morta. >>
Sophie, dispiaciuta, si porta una mano alla bocca, mentre Ronnie esclama:
<< Non ho mai conosciuto Ginny e tanto meno sua madre, ma credo che adesso Ginny si senta a pezzi. >>
<< Sicuramente. >>
<< Per il momento vostro padre è andato a casa della piccola Ginny per starle vicino, ma starà lì per una o due settimane, non di più, e poi tornerà a New York, alla sua vita di sempre. >> spiega la signora Eaton.
<< E Ginny? Dopo con chi vivrà? >> chiede Sophie.
<< È proprio quello il problema. Sia i nonni materni che quelli paterni sono morti, e vostro padre non può occuparsi di lei, essendo al lavoro dalla mattina alla sera, e quindi lei non sa con chi vivere. >>
<< Poverina. Mi dispiace per lei. >>
<< Per evitare di mandarla in un orfanotrofio, avevo pensato… che una volta che vostro padre tornerà a New York, potrebbe venire a vivere qui con noi. Casa nostra è grande e potrebbe frequentare la vostra scuola, o anche un’altra. Che ne pensate, ragazze? >>
Ronnie e Sophie si prendono alcuni secondi per pensarci, poi quest’ultima dice:
<< A me va bene. In fondo a me e a Ronnie sarebbe piaciuto conoscerla. >>
<< Sì, è vero. Sono d'accordo con Sophie. >>
<< Okay. >>
<< Comunque potete venire giù, è pronto da mangiare. >> aggiunge.
<< Arriviamo subito. >> dice Sophie.
<< Così conosceremo Ginny... >> salta su Sophie.
<< Già. Però non penso che sarà molto contenta di cambiare città. >>
<< Lo penso anch'io. >>

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Capitolo 21
*** Un arrivo improvviso ***


21

Un arrivo improvviso




È giovedì 19 novembre, il giorno in cui Ginny si trasferisce a Los Angeles.
Verso le 13:15, le gemelle arrivano a casa.
<< Mamma, siamo a casa! >> esclama Ronnie.
<< Mamma? >> chiama Sophie.
La signora Eaton arriva con accanto Ginny, e le saluta.
Le gemelle sono un po' sorprese. Ginny sarebbe dovuta arrivare nel tardo pomeriggio, ma evidentemente c'è stato un cambio di programma.
Sophie fa un passo avanti, e, porgendo la mano a Ginny, dice:
<< Piacere, Sophie. >>
<< Ginny. >> dice lei, stringendogliela.
Anche Ronnie fa un passo avanti, e, porgendo la mano a Ginny, si presenta.
Ginny le stringe la mano e dice:
<< Piacere. >>
<< Ginny, loro sono Ronnie e Sophie, le tue sorellastre. >> afferma la signora Eaton.
Ginny è un po’ imbarazzata, non sa bene cosa dire.
<< Quando sei arrivata? >> le chiede Sophie.
<< Circa un’ora fa. >>
<< Come ti senti? >> le chiede invece Ronnie.
<< Come vuoi che mi senta? >> esclama Ginny, in tono piuttosto acido.
<< Scusami, domanda stupida. >>
Per pochi secondi nessuno dice niente, poi Sophie salta su, chiedendo:
<< Nostra madre ti ha già fatto vedere la tua camera? >>
<< No. >>
<< Vieni, ti mostro quelle degli ospiti. Puoi scegliere quella che più ti piace. >>
Sophie, seguita da Ginny, si avvia verso le scale per andare al piano di sopra.
<< Non sarebbe dovuta arrivare nel tardo pomeriggio? >> chiede Ronnie a sua madre.
<< Sì, ma c’è stato un cambiamento di programma ed è arrivata prima. >>
<< Potevi anche avvertirci, però. >>
<< Ho preferito dirvelo quando sareste arrivate a casa da scuola. >>
<< Non credo di starle molto simpatica. Hai sentito come mi ha risposto poco fa, quando le ho fatto quella domanda? >>
<< Sì, ho sentito. È normale che sia scontrosa con voi e con me, non ci conosce e sua mamma è morta da poco. Vedrai che con il tempo sarà più gentile nei nostri confronti. >>
<< Speriamo. >>
<< Ne sono certa, tesoro. >>

Intanto, al piano di sopra, Sophie sta mostrando a Ginny le camere degli ospiti. Poco dopo arriva la mamma delle gemelle, che le chiede:
<< Allora, hai scelto la tua stanza, Ginny? >>
<< Sì. >>
<< Quella. >> aggiunge, indicandola.

Nel primo pomeriggio le gemelle sono ognuno nella propria stanza, e Ginny è nella sua che sta ancora sistemando le sue cose. A un certo punto la mamma delle gemelle entra nella camera di Ronnie, e chiede:
<< Dov’è Ginny? >>
<< Credo in camera sua. Perché? >>
<< Tu e Sophie potreste farle compagnia. Potreste iniziare a conoscervi meglio. >>
<< Ma se lei non vuole parlare con nessuno ed è sempre scontrosa. >> esclama Ronnie.
<< Ma voi provateci lo stesso. Dai, vai da tua sorella e dopo andate in camera di Ginny. >>
<< Okay. >>
<< Hey, Sophie! La mamma mi ha detto di andare in camera di Ginny e incominciare a conoscerla. >> esclama Ronnie, dopo essere entrata in camera di sua sorella.
<< Perché? Lei non vuole parlare con nessuno. >>
<< È quello che ho detto anch’io, ma la mamma ha detto di provarci lo stesso. >>
<< Beh, però non possiamo biasimarla. Sua madre è morta da poco, è normale che reagisca così. >>
<< Già. >>
<< Dai, andiamo. >>
Le gemelle arrivano davanti alla stanza di Ginny. Sulla soglia della porta, Sophie bussa e chiede:
<< Possiamo entrare? >>
<< Sì. >>
Entrano e si siedono sul letto.
<< Che fai di bello? >> chiede Sophie.
<< Metto a posto le mie cose. Ormai ho quasi finito. >>
Sophie dà uno sguardo alla camera, con le cose portate da Ginny, ed esclama:
<< Bel computer. >>
<< Grazie. >>
<< Vuoi venire a vedere le nostre camere? >> chiede Ronnie.
<< No. >>
<< O-kay. >>
<< Hai già guardato le scuole superiori di Los Angeles? >> le chiede Sophie.
<< No, ancora no. >>
<< Se vuoi potremmo darci un’occhiata insieme. Ronnie ed io frequentiamo la Malibu high, è un'ottima scuola. >>
<< Grazie dell'offerta, ma non m'interessa. Ora, per favore, potreste lasciarmi sola? E quando uscite, chiudete la porta. >> esclama lei.
Ronnie e Sophie si guardano, senza sapere cos’altro fare.
<< D'accordo, ce ne andiamo. >> dice Ronnie.
Le gemelle escono, chiudono la porta della camera della sorellastra.
<< È proprio maleducata. Come si fa a parlare con lei? È impossibile. >> salta su Sophie.
<< Già. Noi abbiamo fatto di tutto per essere gentili con lei, ma lei si rifiuta di essere gentile. Io ci rinuncio. >>
<< Anch’io. >>
Le gemelle scendono al piano di sotto per andare a parlare con la loro madre, e Ronnie esclama:
<< Quella ragazzina è impossibile! >>
<< Chi? >> chiede la signora Eaton.
<< Ginny. >> risponde Sophie.
<< Perché? Cos’è successo? >>
<< Siamo andate in camera sua e le abbiamo chiesto se voleva vedere le nostre camere… >> inizia a dire Ronnie.
<< E ha risposto di no. >> conclude Sophie.
<< Poi le abbiamo chiesto se voleva dare un’occhiata alle scuole della città… >> dice Ronnie.
<< E ha detto che non era interessata, e dopo ci ha mandate fuori. >> aggiunge Sophie.
<< È troppo maleducata. >> esclama Ronnie.
<< Sì, mamma, noi ci abbiamo provato, ma senza risultato. >>
<< Basta avere pazienza e vedrete che sarà più gentile. Probabilmente reagisce così per il fatto della morte della madre. >>
<< Aspetteremo. >> afferma Ronnie.
<< Speriamo che conti aspettare, però. >> afferma Sophie.
<< Conterà. >>

Il giorno dopo, a scuola, le gemelle stanno parlando con Kat e Melody, già informate dell'arrivo di Ginny.
<< Allora, com'è andato il primo impatto con Ginny? >> chiede Kat.
<< Vuoi davvero saperlo? >> le chiede Ronnie.
<< Perché? È stato così tanto brutto? >>
<< Brutto è dire poco. Io direi orribile, penoso e aggettivi simili. È scontrosa con noi e con nostra madre. Tu cerchi di essere gentile, ma senza ottenere risultati. >> esclama Sophie, parlando a raffica.
<< Credo che non ci andremo mai d’accordo. >> dice Ronnie.
<< E vostra madre cosa dice? >> domanda Melody.
<< Dice che con il tempo sarà più gentile, ma io la vedo dura sinceramente. >> risponde Ronnie.
<< Anch’io. >> concorda Sophie. >>
<< E quindi cosa pensate di fare? >> domanda Kat.
<< Non ne abbiamo la minima idea. >> risponde Ronnie.
Alcuni secondi di silenzio, poi Kat interviene dicendo:
<< Perché non date una festa a casa vostra domani sera? Così Ginny avrà la possibilità di conoscere delle persone. >>
<< Si potrebbe fare, ma non so se servirà. >> risponde Ronnie.
<< Tentar non nuoce. >> dice Melody.
<< Che ne dici, Sophie? >> chiede Ronnie.
<< Per me va bene. >>
<< E allora festa sia! >>

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Capitolo 22
*** Una festa per Ginny ***


22

Una festa per Ginny




Il giorno dopo, sabato 21 novembre, Ronnie e Sophie hanno organizzato una festa per Ginny.
Alcuni minuti prima delle 22, le gemelle bussano alla porta di Ginny, che chiede chi è.
<< Siamo noi, Ginny! >> risponde Sophie.
<< Cosa volete? >>
<< Vogliamo solo sapere se sei pronta. >>
<< Sì, tempo d’infilarmi le scarpe e sono pronta. >>
<< Okay, ci vediamo di sotto allora. >> esclama Ronnie.
Mentre le gemelle scendono al piano di sotto, Sophie esclama:
<< Mi sa che quella ragazza non ha proprio speranza di migliore il suo comportamento. >>
<< Concordo. >>

Durante la festa, Ginny va in camera sua, ma quando apre la porta, trova un ragazzo sdraiato sul suo letto. Il ragazzo si volta verso la porta e, alzandosi dal letto, dice:
<< Oh, scusa. Immagino che questa sia la tua camera? >>
<< Immagini bene. >>
<< Me ne vado subito. >> dice lui, raggiungendo la porta.
A un certo punto si ferma, si volta verso Ginny, e le dice:
<< Comunque, io sono Kevin. >>
<< Ginny. >>
<< Allora ciao. >> le dice lui, sorridendole.
Kevin si avvia verso la porta, ma prima che esca dalla stanza, Ginny dice:
<< Se vuoi, puoi anche rimanere. >>
Kevin si ferma e si volta verso di lei, dicendole:
<< Allora rimango. >>
Si siedono sul letto e cominciano a parlare.
<< Quindi questa è casa tua? >>
<< Sì, da due giorni. >>
<< Ah, allora è la tua nuova casa? >>
<< Sì. >>
<< E con chi vivi? >>
<< Con le mie due sorellastre gemelle e la loro madre. È una lunga storia che preferisco non raccontarti, è troppo personale. >>
<< Okay, allora non te la chiederò. >>
<< Grazie. >>
<< Dove vai a scuola? >>
<< Per il momento in nessuna, devo ancora iscrivermi. >>
<< Ma se siamo verso la fine di novembre, la scuola è iniziata da più di due mesi. >>
<< Lo so, ma te l'ho detto, è una storia lunga. >>
<< Okay. >>
<< Tu quale frequenti? >>
<< La Malibu High. >>
<< La stessa delle mie sorellastre. >>
<< Come si chiamano? Magari le conosco. >>
<< Ronnie e Sophie Eaton. >>
<< Non le conosco. >>
<< E allora come mai sei qui? La festa l’hanno organizzata loro. >>
<< Evidentemente conosco qualcuno che le conosce. >>
<< Sì, è possibile. Quanti anni hai? >>
<< Quindici. Tu? >>
<< Quattordici. >>
<< Comunque io ti consiglio d’iscriverti alla Malibu High, è un’ottima scuola. >>
<< La prenderò in considerazione. >>
Poco dopo, mentre Ginny e Kevin stanno parlando, entra una ragazza, che vedendo Kevin, esclama:
<< Oh, finalmente ti ho trovato! Che ci fai qui? >>
<< Stavo parlando con lei. Sorellina, lei è Ginny, e, Ginny, lei è Bella, mia sorella. >>
Bella si avvicina, e lei e Ginny si stringono la mano, dicendosi piacere.
<< Allora vi lascio parlare, ragazzi. Ciao. >>

Intanto, sempre al piano di sopra, Simon e Sophie sono nella camera di lei.
<< Allora, come va con Ginny? È ancora così scontrosa? >> le chiede lui.
<< Sì, ma speriamo che dopo questa festa che le abbiamo organizzato non lo sia più. >>
<< Lo spero anch’io. Mi piacerebbe conoscerla. >>
<< Quando sarà gentile te la presenterò, promesso. >>
<< Okay. >> dice lui, baciandola.
<< Tua sorella ha già detto a vostra madre di lei e Matt? >>
<< No, e credo che non abbia la minima intenzione di farlo. >>
<< Prima o poi la scoprirà. >>
<< È quello che le ho detto anch’io. >>

Il giorno dopo, verso le 11 passate, Ronnie e Sophie si sono svegliate da poco e sono in camera loro a sistemarsi, mentre Ginny è scesa in cucina. Lì c’è la signora Eaton, che vedendola le dà il buongiorno.
<< Buongiorno. >>
<< Dormito bene? >>
<< Sì. >>
Intanto Ginny apre il frigo e prende la bottiglia di latte. Poi prende un bicchiere, si versa un po’ di latte e lo beve.
<< Com’è andata ieri sera la festa? >>
<< Bene. >>
<< È successo qualcosa in particolare? >>
<< Sì, ho conosciuto un ragazzo.”
<< Ah, bene. E com’è? Carino? >>
<< Sì. >>
<< Come si chiama? >>
<< Kevin, e ha un anno in più di me. >>
<< Bene. Non hai conosciuto nessun altro? >>
<< Sì, ho conosciuto anche sua sorella Bella, che ha la mia stessa età. Entrambi vanno alla Malibu High, infati credo proprio che m'iscriverò lì. >>
<< Bene, sono contenta di questa tua decisione. >>
Ginny le sorride, e le chiede:
<< Ronnie e Sophie sono già sveglie? >>
<< Sì. Perché? >>
<< Perché vorrei scusarmi con loro. Mi sono comportata malissimo da quando sono arrivata qui. E mi scuso anche con te, Liza. Spero che tu possa accettare le mie scuse. >>
<< Scuse accettate, Ginny. >>
<< Grazie. >>
Ginny sale al piano di sopra. Prima va nella stanza di Ronnie. Bussa e Ronnie la fa entrare. Una volta aperta la porta, Ronnie si volta e Ginny la saluta.
<< Ciao. >>
<< Possiamo parlare? >>
<< Sì. >>
Ginny si siede sul letto ed esclama:
<< Non c'è molto da dire, in realtà. Vorrei solo che tu accettassi le mie scuse per il comportamento che ho avuto da quando sono arrivata qui. >>
Ronnie ci pensa per alcuni secondi e dopo sorridendo le dice:
<< Scuse accettate. >>
<< Grazie. >>
Alcuni secondi di silenzio e d’imbarazzo, poi Ginny si alza dal letto ed esclama:
<< Ora vado a scusarmi anche con Sophie. >>
<< Okay. Dopo però venite qui che io e lei dobbiamo parlarti. >>
<>
<< Te lo diremo dopo. >>
<< Okay. >>

Circa dieci minuti dopo tutte e tre le ragazze sono nella stanza di Ronnie.
<< Allora Ginny… chi era quel ragazzo con cui parlavi ieri sera alla festa? >> chiede Ronnie.
<< Ah, era di questo che mi volevate parlare. Pensavo fosse una cosa seria. Comunque si chiama Kevin e ha un anno in più di me. È carino, vero? >>
<< Sì, è carino. Come l’hai conosciuto? >>
<< Per caso, a dire la verità. Sono andata in camera mia e l’ho trovato lì, sdraiato sul mio letto. Così abbiamo cominciato a parlare. Dopo ho conosciuto anche sua sorella, Bella, che ha la mia stessa età. >>
<< Wow. >>
<< Siamo proprio contente che tu abbiamo fatto amicizia. Almeno la festa che ti abbiamo organizzato è servita a qualcosa. >> afferma Sophie.
<< Già, e vi ringrazio, ragazze. Sapete, credo proprio che m’iscriverò alla Malibu High, dove vanno sia Kevin che Bella, e dove andate anche voi, così sarò in classe con lei. >> confessa Ginny.
<< Perfetto. >> dice Ronnie.
<< Brava, sorellina. >> dice invece Sophie.
Ginny sorride loro, poi continuano a chiacchierare.

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Capitolo 23
*** Kevin & Ginny ***


23

Kevin & Ginny




Lunedì 23 novembre, durante la ricreazione la signora Eaton e Ginny sono alla Malibu High, per iscrivere la ragazza. Mentre la signora Eaton è in segreteria, Ginny viene portata via da Ronnie e Sophie.
Viene presentata ad alcuni loro compagni di classe, e poi si fermano agli armadietti delle gemelle. Mentre sono lì, passa Kevin con dei suoi amici.
<< Ragazze, sta arrivando Kevin. >> esclama Ginny.
<< Vai da lui, allora. >> le dice Ronnie.
<< Infatti. Cosa aspetti? >> le chiede Sophie.
<< Vado. >>
<< Kevin, ciao. >> esclama Ginny, dopo averlo raggiunto.
<< Ginny. >>
<< Ti ricordi di me, vero? >>
<< Sì, certo che mi ricordo di te. Che ci fai qui? >>
<< La madre delle mie sorellastre mi sta iscrivendo proprio ora. >>
<< Ah, bene. Sono contento che alla fine tu abbia scelto questa scuola. >>
<< Anch’io. >>
Kevin presenta Ginny ai suoi amici e dopo loro se ne vanno, lasciandoli parlare da soli.
<< Lo so che quando ci siamo salutati alla festa, ti ho detto che ci saremo visti, ma sono stato talmente stupido da non chiederti neanche il numero. Puoi perdonarmi? >>
<< Sì, certo. >> risponde lei, sorridendogli.
<< Dai, scambiamoci i numeri allora. >>
<< Stasera ti chiamo. >> le dice lui, salvandosi il suo numero.
<< Okay. >>
<< Tua sorella dov’è? La voglio salutare. >>
<< Penso che sia nella sua classe. Se vuoi ti spiego dov’è. >>
<< Sì, grazie. >>
Kevin, indicando le scale, le dice:
<< Guarda, sali quelle scale ed è la prima aula a destra. >>
<< Grazie. >>
Kevin le dà un bacio sulla guancia, poi lei ritorna dalle gemelle, e tutta contenta, dice:
<< Ci siamo scambiati i numeri e ha detto che stasera mi chiamerà. >>
<< Sei arrivata qui da solo quattro giorni e già qualcuno ti ha rimorchiata. >> esclama Ronnie.
<< Già, hai proprio una gran fortuna. >> afferma invece Sophie.
<< Modestamente. >>
Poco dopo Ginny sale al piano di sopra, con le indicazioni datele da Kevin, e arriva davanti all’aula di Bella. La vede ed entra.
<< Bella! >>
Lei si volta e la saluta.
<< Come stai? >> le chiede Bella.
<< Bene. Tu? >>
<< Bene. Che ci fai qui? >>
<< Sono venuta ad iscrivermi. >>
<< Ah, wow. >>
Bella presenta Ginny ad alcune sue compagne di classe, poi le chiede:
<< Hai visto anche mio fratello? >>
<< Sì. E, tra parentesi, ci siamo scambiati i numeri. >>
<< Aah, bene. Spero che riusciate a mettervi insieme. Saresti proprio la ragazza giusta per lui. >>
<< Grazie. >>

<< Ho una buona notizia, Ginny. >> afferma la signora Eaton, mentre pranza con Ginny e le sue figlie.
<< Cioè? >>
<< Da lunedì prossimo potrai iniziare a frequentare la Malibu High. >>
<< Davvero? >>
<< Sì. >>
<< Grazie, Liza. >>
<< Di nulla, tesoro. >>
<< Fidati, ti troverai benissimo. >> le dice Ronnie.
<< Sono d’accordo. E poi, grazie al fatto che quella scuola ha canto e ballo, è molto più piacevole andarci. >> afferma Sophie.
<< Non vedo l’ora che sia lunedì. >>
<< E poi ci sarà la festa di Natale. >> salta su Ronnie.
<< Quando ci sarà? >> chiede Sophie, curiosa.
<< Di solito c’è il ventitrè dicembre, l’ultimo giorno prima che inizino le vacanze natalizie. >>
<< E di solito cosa si fa durante quella festa? >> chiede Ginny.
<< Penso che ci saranno delle esibizioni, e poi si festeggia in generale. >>
<< Voi volete esibirvi? >> domanda Ginny.
<< Sai, ora che mi ci fai pensare, non sarebbe una brutt’idea esibirci. Come abbiamo fatto quest’estate al camp con Kat e Melody. >> risponde Ronnie.
<< È vero. Ci hai dato proprio una bell’idea, Ginny. Grazie. >> risponde Sophie, sorridendo a Ginny.
<< Di nulla. >>

Dopo pranzo, Ronnie, Sophie e Ginny si chiudono ognuna nella propria stanza. Il cellulare di Ginny squilla e lei risponde:
<< Pronto? >>
<< Ciao. Sono Kevin. >>
<< Kevin, ciao! Come stai? >>
<< Bene. Tu? >>
<< Bene. Ho una bella notizia: da lunedì frequenterò anch'io la Malibu High. >>
<< Perfetto. Sarai in classe con mia sorella, vero? >>
<< Sì. >>
<< Bene. >>
Kevin fa una pausa e poi continua:
<< Senti… ti volevo chiedere… sei libera sabato pomeriggio? >>
<< Sì. Perché? >>
<< Perché potremmo uscire insieme. Sempre se ti va, ovviamente. >>
<< Sì, certo che mi va. E dove mi porteresti? >>
<< Vorrei farti una sorpresa. >>
<< Okay. Io adoro le sorprese. >>
<< Perfetto. Alle quattro, va bene? >>
<< Sì. >>
Mentre Ginny e Kevin parlano al cellulare, arriva Bella che sente il fratello parlare, e gli dice:
<< Hey Kev, con chi stai parlando? >>
<< Con Ginny. >>
<< Passamela. >>
<< C’è mia sorella qui, e mi ha chiesto di passartela. Allora ci sentiamo, okay? >>
<< Sì. Ciao. >>
<< Ciao. >> dice lui, e passa il cellulare a Bella.
<< Ciao Ginny. >>
<< Ciao, Bella. >>
<< Allora, ci sono novità per quanto riguarda la scuola? >> le chiede lei.
<< Sì, da lunedì prossimo frequenterò quella scuola. >>
<< Bene, sono stracontenta. Ma sarai nella mia classe, vero? >>
<< Sì. >>
<< Senti, mia cugina compie gli anni sabato, e dà una festa. Ti va di venire? >> le chiede Bella.
<< Sabato pomeriggio esco con tuo fratello. >>
<< Davvero? >>
<< Sì, me l'ha chiesto lui poco fa. >>
<< Bene. Ma comunque la festa è di sera. >>
<< Ah okay, allora posso. >>
<< Bene. Se vuoi, puoi invitare anche le tue sorellastre. >>
<< Glielo chiederò. >>
<< Okay. >>
Ginny e Bella chiacchierano ancora per un po’, poi si salutano.


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Capitolo 24
*** Perché non mi hai ancora baciato? ***


24

Perché non mi hai ancora baciato?





Cinque giorni dopo, sabato 28 novembre: alle 16 Ginny uscirà con Kevin. Circa dieci minuti prima: Ginny è in camera sua e si sta finendo di preparare.
Le gemelle bussano alla porta e Ginny le fa entrare...
Ronnie: allora, sei pronta?
Ginny:“sì. Come sto?”
Ronnie:“benissimo.”
Sophie:“sei bellissima.”
Ginny:“grazie, ragazze.”
Ronnie:“questo non è il tuo primo appuntamento, vero?”
Ginny:“no, non lo è. Ho già avuto un ragazzo, ma ci siamo lasciati un paio di mesi prima di venire a vivere qui.”
Ronnie:“è quello delle foto su facebook?”
Ginny:“sì.”
Sophie:“quanto siete stati insieme?”
Ginny:“sei mesi.”
Ginny ha dei flaback sulla sua precedente storia con il suo primo ragazzo...
Ginny:“spero che con Kevin sia diverso. Lui mi piace molto e spero di piacergli molto anch'io.”
Ronnie:“spero che tu sia vergine?”
Ginny:“lo sono infatti.”
Ronnie:“e spero anche che tu non sia una di quelle ragazze che lo fa dopo poco tempo che sta insieme al proprio ragazzo, soprattutto alla tua età.”
Ginny:“non vi preoccupate, ragazze, non sono per niente una di quelle ragazze.”
Sophie:“bene, adesso siamo più tranquille.”
Ginny gli sorride…
Sophie:“sappi che qualunque cosa succeda, sia brutta che bella, noi ci siamo, ok?”
Ginny:“ok.”
Una decina di minuti dopo le 16: Kevin è venuto a prendere Ginny con l’autista e sono in macchina…
Ginny:“allora… dove stiamo andando?”
Kevin:“ancora non posso dirtelo. Voglio che sia una sorpresa.”
Ginny:“ok.”
Kevin ha portato Ginny a fare un tour di Los Angeles. Hanno visitato la Walk of Fame a Hollywod, l’insegna di Hollywood, Beverly Hills, gli Universal Studios, un famoso parco cinematografico situato a circa mezz'ora da Los Angeles, e molti altri posti. Hanno fatto talmente tante foto da riempire quasi tutta la macchina fotografica digitale.
Ginny è tornata a casa verso le 19. Appena entrata è salita subito in camera sua, si è spogliata ed è andata a fare la doccia. Dopo circa due minuti che è entrata in doccia arrivano Ronnie e Sophie...
R & S:“allora?”
Ginny:“ragazze, che ci fate qui? Non vedete che mi sto facendo la doccia?”
Sophie:“sì, ma vogliamo sapere com'è andata con Kevin.”
Ginny:“è andata benissimo. Mi ha portato a fare il giro della città e ci siamo divertiti un sacco. Usciremo anche domani pomeriggio.”
Ronnie:“bene. E vi siete baciati?”
Ginny:“purtroppo no.”
Sophie:“come no!”
Ginny:“non so perché non mi abbia baciata, però so solo che avrei voluto che lo facesse.”
Ronnie:“strano che non l'abbia fatto, però.”
Ginny:“già.”
Sophie:“va beh, dai, in fondo questo era il primo appuntamento.”
Ginny:“sì, infatti. Ora lasciatemi fare la doccia in pace, ragazze!”
Ronnie:“ok, adesso usciamo. Ciao.”
Ginny:“ciao.”
Uscite dal bagno, le due gemelle parlano del fatto che Kevin non abbia baciato Ginny...
Ronnie:“è molto strano che Kevin non l’abbia baciata.”
Sophie:“adesso non esagerare, sorellina. Forse non si è sentito di farlo.”
Ronnie:“sì, ma lui ha 15 anni e lei 14, non sono più dei bambini.”
Sophie:“lo so. Dai, non ti preoccupare per questa cosa, vedrai che domani la bacierà.”
Ronnie:“lo spero per lei, anche perché è proprio cotta.”
Sophie:“già.”
La sera del giorno stesso: alle 22 inizia la festa della cugina di Bella e Kevin, alla quale Ginny è stata invitata. Le gemelle non ci andranno perché usciranno ognuna con il proprio ragazzo.
Durante la festa: Ginny è tutta sola e sta bevendo della Coca Cola mentre guarda ballare dei ragazzi. A un certo punto si avvicina a lei un ragazzo, che le dice:
“Ciao.”
Ginny si volta e dice:
“Ciao.”
Il ragazzo le porge la mano e dice:
“Ben.”
Ginny gliela stringe e dice:
“Ginny.”
Ben:“che fai qui tutta sola?”
Ginny:“niente di che. Tu invece perché, con tante ragazze da rimorchiare, hai scelto proprio me?”
Ben ride e dopo dice:
“Perché sei senza dubbio la più carina di quelle che ho visto sole.”
Ginny:“non ottima come risposta, ma passabile.”
Ben le sorride…
Ginny:“quanti anni hai, Ben?”
Ben:“quattordici. Tu?”
Ginny:“quattordici anch’io.”
Ben:“che scuola frequenti?”
Ginny:“la Malibu high. Tu invece?”
Ben:“la Beverly high. Ce l'hai il ragazzo, Ginny?”
Ginny:“tecnicamente no. E tu ce l'hai la ragazza, Ben?”
Ben:“no.”
Mentre Ginny e Ben parlano, passa da lì vicino Kevin, che vedendola parlare con un ragazzo si preoccupa, così va da loro…
Kevin:“ciao!”
Ginny:“Kevin.”
Kevin:“chi è lui?”
Ginny:“Ben.”
Ben:“ciao.”
Kevin lo guarda malissimo, così per riflesso Ben dice:
“Scommetto che lui è il tuo tecnicamente no?”
Ginny:“sì, ci hai preso.”
Kevin:“che vuol dire il tuo tecnicamente no?”
Ginny:“è una storia lunga.”
Kevin:“d’accordo.”
Ben:“e come mai è tecnicamente no e non no o sì?”
Ginny:“perché siamo usciti insieme, ma non mi ha ancora baciata.”
Ben:“che coglione! Cos’aspetti, amico?”
Kevin:“senti, bello: uno, non mi chiamare amico, due, io con la mia ragazza faccio quello che voglio, e, tre, per favore, ti prego di andartene, perché la stai importunando!”
Ben:“ok, stai calmo, me ne vado.”
Kevin:“ecco, vattene.”
Ginny:“ma perché gli hai detto quelle cose? È stato così gentile.”
Kevin:“sarà anche stato gentile, ma tu stai con me e non voglio che un altro ragazzo ci provi con te.”
Ginny:“che dolce che sei. Quindi tu ed io stiamo insieme, anche se non ci siamo ancora baciati?”
Kevin:“sì.”
Ginny gli sorride…
Il giorno dopo, domenica 29 novembre, Kevin e Ginny escono di nuovo insieme, ma stavolta vanno a piedi e non più con l’autista della famiglia. Verso le 18:45 Kevin riaccompagna a casa Ginny. Sono davanti all’entrata, dalla parte della strada, e si stanno salutando…
Kevin:“allora, ciao. Ci vediamo domani a scuola.”
Ginny lo guarda, sperando di ottenere un bacio prima che lui si volti e cominci a camminare verso la via di casa…
Ginny:“sì, a domani.”
Ginny e Kevin si guardano per un attimo e dopo lui dice:
“Non vedo l’ora di vederti con la divisa.”
Ginny gli sorride…
Ginny:“sto benissimo. E mi sento a mio agio, sai.”
Kevin:“tu staresti benissimo con qualsiasi cosa, carina come sei.”
Ginny:“grazie. Sei gentilissimo.”
Kevin:“prego.”
Alcuni secondi di silenzio e dopo Kevin dice:
“Allora, ciao.”
Ginny:“ciao.”
Kevin si avvicina al suo viso, ma, invece, di darle un bacio sulle labbra, come lei si aspettava, gliene dà uno sulla guancia e dopo se ne va. Ginny, triste e delusa, lo guarda andare via, ma all’improvviso dice:
“Kevin!”
Lui si volta e aspetta che lei dica qualcosa, ma, invece, di parlare lo raggiunge e, una volta arrivata da lui, dice:
“Perché non mi hai ancora baciata?”
Kevin la guarda per un attimo prima di rispondere e dopo dice
“Perché voglio aspettare il momento giusto. Non voglio che il nostro primo bacio sia già al secondo appuntamento, voglio che sia una cosa importante; quindi non pensare che tu non mi piaccia, anzi è proprio il contrario.”
Ginny:“ok, adesso mi sento molto più tranquilla. E quando sarà il momento giusto?”
Kevin:“si vedrà.”
Ginny:“ok.”
Un’ora dopo, durante la cena: le gemelle stanno cenando insieme a Ginny. La madre non c’è perché è fuori a cena con una sua amica…
Ronnie:“allora, com’è andata oggi con Kevin?”
Sophie:“ti ha baciata?”
Ginny:“no, ma stavolta gli ho chiesto il perché.”
R & S:“perché?”
Ginny:“perché vuole aspettare il momento giusto e perché vuole che il nostro primo bacio sia una cosa importarte.”
Ronnie:“che dolce.”
Sophie:“è vero, è dolcissimo. Lui sì che è un vero ragazzo. Tienitelo stretto Ginny, mi raccomando.”
Ginny:“lo farò.”
Ronnie:“Sophie ha ragione. Non fartelo scappare.”
Ginny sorride alle gemelle…

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Capitolo 25
*** Il momento giusto ***


25

Il momento giusto





È lunedì 30 novembre, cioè il primo giorno di scuola alla Malibu high per Ginny: poco dopo le 8 arriva la prof della prima ora che, dopo aver fatto l’appello, dice:
“Allora, ragazzi, da oggi si è trasferita una nuova alunna in questa classe. Si chiama Ginny Eaton e viene da Santa Barbara. Avanti, Ginny, alzati pure e presentati!”
Detto questo, Ginny si alza in piedi e, guardando i suoi compagni di classe, dice:
“Ciao! Mi chiamo Ginny Eaton, ho quattordici anni e vengo da Santa Barbara.”    
Prof:“e a Santa Barbara che tipo di scuola frequentavi?”
Ginny:“una semplicissima scuola superiore, non studiavo né canto né ballo purtroppo.”
Durante la ricreazione: Ginny e Bella sono dai loro armadietti, che sono a poco più di un metro di distanza…
Ginny:“sono così contenta di frequentare questa scuola.”
Bella:“perché ti entusiasma così tanto?”
Ginny:“perché non ho mai studiato in una scuola dove c’erano anche ballo o canto.”
Bella:“non ci sono scuole del genere a Santa Barbara?”
Ginny:“no.”
Bella:“ah.”
Mentre stanno parlando, arrivano Ronnie e Sophie…
Ronnie:“ciao, ragazze!”
Ginny:“ragazze!”
Sophie:“allora, come sta andando?
Ginny:“benissimo.”
Sophie:“hai già visto Kevin?”
Ginny:“no, non ancora, ma mi piacerebbe vederlo. Ieri e sabato ci siamo divertiti un sacco; peccato che non mi abbia ancora baciata, ma solo perché vuole aspettare il momento giusto.”
Bella:“mio fratello è fatto così. Cosa molto rara per i ragazzi della sua età.”
Ginny fa cenno di sì con la testa…
Due minuti dopo, mentre le gemelle parlano con Ginny e Bella…
Ronnie:“parli del diavolo e spuntano le corna.”
Ginny si volta da una parte e vede arrivare Kevin, da solo, e sorride...
Kevin:“ciao!”
Ginny:“Kevin!”
Kevin le dà un bacio sulla guancia...
Kevin:“allora, come sta andando il primo giorno?”
Ginny:“benissimo, ma adesso va ancora meglio perché ci sei tu.”
Kevin le fa un sorriso...
Kevin:“è un peccato che le nostre classi sia un po’ distanti l’una dall’altra, altrimenti ci saremmo potuti vedere anche tra una lezione e l'altra.”
Ginny:“sì, è vero.”
Poco dopo passa da lì una ragazza, compagna di classe di Ginny e Bella, con in mano dei fogli…
Ragazza:“ciao, ragazze! Avete degli impegni per sabato sera?”
Ginny:“io no.”
Bella:“neanch’io. Perché?”
La ragazza dà a Ginny e a Bella degli inviti per una festa, e dopo dice:
“Perché sabato è il mio compleanno e do una festa a casa mia.”
Intanto Ginny e Bella leggono gli inviti…
Ginny:“per me va bene.”
Bella:“anche per me.”
Ragazza:“d’accordo. A dopo, ragazze.”
G & B:“a dopo.”
Kevin:“perché non ha invitato anche me?”
Bella:“non ne ho idea.”
Ginny:“forse perché non ti conosce.”
Kevin:“forse.”
Ginny:“quando finisce la ricreazione le chiedo se puoi venire anche tu.”
Kevin:“grazie. E poi così avremmo la possibilità di stare insieme.”
Ginny gli fa un gran sorriso…
Durante tutta la settimana Ginny e Kevin sono usciti insieme solo il venerdì pomeriggio, ma senza ancora baciarsi.
È sabato 5 dicembre e c’è la festa di compleanno della compagna di classe di Ginny e Bella, che inizierà alle 22.
Ginny è tutta sola e sta girovagando nella villa della sua compagna di classe. A un certo punto Kevin la vede e la raggiunge…
Kevin:“hey. Che stai facendo?”
Ginny:“sto girovagando per questa bellissima villa. È anche più bella della mia.”
Kevin:“è vero, è proprio bella.”
Arrivano alle scale e Ginny dice:
“Andiamo al piano di sopra?”
Kevin:“sì.”
Una volta arrivati al piano di sopra percorrono un corridoio lunghissimo…
Ginny:“è proprio bella questa villa. È senza dubbio la casa più bella che io abbia mai visto, dopo alcune di “teen cribs”.”
Kevin fa una leggera risatina e dopo dice:
“Giusto. In quel programma ci sono delle ville fantastiche, anche se alcune sono un po’ assurde.”
Ginny:“è vero.”
A un certo punto, mentre parlano e camminano, mano nella mano, arrivano davanti ad un acquario bellissimo e grandissimo, ma soprattutto molto particolare. È ondulato, orizzontale, di due metri, con delle luci colorate dentro, e con tantissimi tipi di pesci diversi.
Si fermano a guardarlo, anche perché è impossibile non notarlo...
Ginny:“wow, guarda quest'acquario. Chissà quanto sarà costato?”
Kevin:“un sacco immagino, però è bellissimo. E poi guarda quanti tipi di pesci diversi ci sono al suo interno.”
Ginny:“è vero, alcuni non li ho nemmeno mai visti. E poi tutte quelle luci colorate lo rendono ancora più bello.”
Kevin:“già.”
Ginny e Kevin continuano a guardare l'acquario. A un certo punto sentono la canzone “when I look at you”, di Miley Cyrus, provenire dal piano di sotto…
Ginny:“adoro questa canzone.”
Quando inizia la canzone Ginny inizia a cantarla...
Ginny:“everybody needs inspiration
everybody needs a song
beautiful melody, when the night's so long.
'Cause there is no guarantee
that this life is easy, yeah
when my world is falling apart
when there is no light to break up the dark
that's when I, I-I, I look at you.”
Kevin:“piace anche a me.”
Ginny gli sorride e dopo continuano a guardare l'acquario.
A un certo punto Ginny si volta e guarda Kevin. Lui se ne accorge e si volta a guardarla. Mentre si guardano, si sorridono e a un certo punto lui si avvicina al suo viso, le mette una mano su una guancia e le dà un bacio. Dopo “il bacio”...
Ginny (sorridendo):“adoro decisamente questa canzone.”
Kevin le sorride…
Kevin:“potrebbe diventare la nostra canzone.”
Ginny:“sì.”
Si ribaciano…

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Capitolo 26
*** Un pranzo da non ricordare ***


26

Un pranzo da non ricordare





Il giorno dopo, domenica 6 dicembre: finalmente le gemelle hanno deciso di far conoscere alla madre i propri fidanzati, così a pranzo Sophie porterà Simon, e Ronnie porterà Matt, e dirà tutta la verità a sua madre…
Sono le 12.30: Simon è arrivato a casa Eaton e Sophie va ad aprire la porta…
Sophie:“ciao.”
Simon:“ciao.”
Si danno un bacio e dopo entrano in casa...
Sophie:“vieni, andiamo in cucina.”
Vanno dritti in cucina, dove c'è la mamma delle gemelle...
Sophie:“mamma.”
La mamma delle gemelle si volta e vede la figlia insieme a Simon, così va verso di loro, e porgendogli la mano, dice:
“Piacere, Liza, la mamma di Ronnie e Sophie.”
Simon (stringendo la mano di Liza):“Simon. Simon Enders.”
Sophie:“mamma, lui è Simon, il mio ragazzo.”
Liza:“è un piacere conoscerti, Simon.”
Simon:“è un piacere anche per me conoscerela, signora. Sembra così giovane che potrebbe essere la sorella di Sophie.”
Liza ride e dopo dice:
“Grazie. Come sei gentile, Simon. Tesoro, hai fatto proprio un’ottima scelta.”
Sophie:“grazie, mamma.”
Subito dopo Sophie e Simon salgono al piano di sopra e vanno nella camera di lei...
Cinque minuti dopo il campanello suona un'altra volta. Ronnie si precipita al piano di sotto per aprire e quando ha appena sceso le scale dice:
“Apro io!
Apre ed è Matt...
Ronnie:“ciao.”
Matt:“ciao.”
Si danno un bacio e dopo entrano. Prima di arrivare in cucina dalla madre...
Ronnie:“ti avviso già da adesso: non la prenderà molto bene, anzi, credo proprio che la prenderà male.”
Matt:“non m'interessa. Voglio conoscere tua madre.”
Ronnie:“ok. Allora andiamo.”
Arrivati in cucina…
Ronnie:“mamma.”
Anche stavolta la mamma delle gemelle si volta, ma vede qualcosa che non si aspettava di vedere: sua figlia insieme con un uomo, non a un ragazzo…
Ronnie:“mamma, lui è Matt, e, Matt, lei è mia madre, Liza.”
Matt le porge la mano, in modo che lei possa stringergliela, ma stavolta non si muove…
Liza:“lui è Matt?”
Ronnie:“sì.”
Liza:“stai scherzando?”
Ronnie:“no, non sto scherzando.”
Liza:“quanti anni ha?”
Prima che Ronnie possa rispondere alla madre, Matt interviene dicendo:
“Ne ho ventisei, signora.”
Liza:“nessuno ti ha interpellato!”
Matt:“le stavo soltanto rispondendo! Sto cercando di essere il più gentile possibile con lei, ma credo che sia del tutto inutile, visto che lei non mi accetterà mai.”
Prima che Liza riesca a rispondere, Ronnie interviene dicendo:
“Mamma, Matt, state calmi, per favore. Ho voluto invitarlo per fartelo conoscere, non perché tu gli possa urlare contro.”
Liza:“ok, come vuoi, tesoro, non gli urlerà contro.”
Ronnie:“bene. Ora stringetevi la mano.”
Liza e Matt si stringono la mano, ma nessuno dei due era molto entusiasta nel farlo...
Dopo Ronnie e Matt vanno al piano di sopra e raggiungono Sophie e Simon…
Cinque minuti dopo, nella stanza di Sophie…
Sophie:“non pensavo che nostra madre avesse potuto avere quella reazione. Da lei mi aspettavo un po’ di comprensione, in fondo è una mamma piuttosto moderna.”
Ronnie:“già, ma forse solo per certe cose, solo quelle che le convengono.”
Sophie:“già, forse sì.”
Ronnie:“però mi dispiace così tanto che ti abbia trattato in quel modo. Immaginavo che non le sarebbe andata molto a genio la nostra storia, ma non credevo che reagisse così. Mi dispiace tantissimo, Matt.”
Matt:“non ti preoccupare, tesoro, non fa niente.”
Ronnie gli sorride…
Simon:“io se fossi in te, Matt, cercherei di essere il più gentile possibile con lei.”
Matt:“è proprio quello che ho fatto, Simon, ma ci proverò di nuovo dopo, durante il pranzo.”
Simon:“tentar non nuoce.”
Matt:“già.”
Ginny:“è così strano averla qui, prof. Manley.”
Matt:“per favore, Ginny, sono il ragazzo di tua sorella, chiamami per nome.”
Ginny:“ma mi è difficile farlo. Anche se sono arrivata a scuola da una settimana, lei per rimane il prof. di ballo.”
Matt:“se proprio non vuoi chiamarmi Matt, almeno chiamami Matthew.”
Ginny:“ok… Matthew.”
Più tardi, durante il pranzo…
Liza:“allora, ragazzi, come vi siete conosciuti?”
Ronnie, prima di rispondere, manda giù il boccone di pasta, e dopo dice:
“Matt è il nostro prof. di ballo, mamma.”
Liza, ironicamente, dice:
“Wow, quindi vi vedete tutti i giorni. Che bello.”
Ronnie:“cosa vorresti dire con questo?”
Liza:“niente, tesoro. Continua pure a mangiare.”
Ronnie stavolta resta zitta e continua a mangiare…
Circa due minuti dopo un silenzio tombale…
Liza:“come va tra te e Simon, Sophie?”
Sophie:“benissimo, mamma.”
Liza:“sono contenta che tu abbia trovato un ragazzo per bene e della tua età, e non un ragazzaccio.”
Ronnie:“con questo vuoi dire che Matt non è un bravo ragazzo?”
Liza:“Matt è un uomo, tesoro. E poi non alludevo affatto a lui.”
Ronnie:“invece io credo proprio che tu alludessi a lui quando hai detto a Sophie che sei contenta che si sia trovato un ragazzo della sua età e non uno più vecchio, come ho fatto. Come se Matt avesse quarant’anni. Ne ha soltanto ventisei, non è poi così vecchio.”
Liza:“rispetto a te è più vecchio, Ronnie. Avete tutta un'altra vita: quando tu giocavi ancora con le bambole, lui era già nella piena adolescenza.”
Matt:“credo che lei abbia ragione, signora Eaton, ma solo sul fatto che abbiamo vite differenti. Se facciamo vite diverse non vuol dire che non possiamo stare insieme; e poi sua figlia è molto più matura rispetto ad altre ragazze della sua età.”
Liza:“forse sì, Ronnie, è più matura rispetto alle altre ragazze della sua età, ma è pur sempre una ragazzina, mentre tu sei già un uomo.”
Ronnie non ci vede più e così interviene dicendo:
“Basta! Basta! Non ne posso più di questi vostri continui battibecchi! Sono stanca! Se non ti sta bene che io stia insieme a Matt te ne devi fare una ragione, perché io lo amo, mamma!”
Silenzio di tomba…
Matt:“mi ami davvero?”
Ronnie:“sì…sì…ti amo.”
Matt:“ti amo anch’io, Ronnie.”
Liza:“avanti, per favore, come fai ad amare mia figlia? Tu non ne sei innamorato, è solo per farla felice che le dici di amarla.”
Matt:“signora, credo di essere grande abbastanza, visto che mi reputa vecchio per sua figlia, di capire quando amo una persona. Ronnie, ora me ne vado, non ce la faccio più a stare qui, scusami.”
Matt si alza dalla sedia e va dritto verso l'uscita...
Ronnie:“spero che tu ti renda conto di quello che hai combinato.”
Dopo quella frase Ronnie raggiunge subito Matt...
Quando Ronnie e Matt sono andati via, Sophie interviene dicendo:
“Hai veramente esagerato mamma. Matt ha fatto bene ad andarsene e anche Ronnie, e adesso me ne vado anch’io.”
Sophie si alza dalla sedia e va verso l’uscita…
Simon:“aspettami, tesoro!”
Simon la raggiunge…
La madre delle gemelle guarda Ginny, l’unica rimasta, sperando di ottenere un po’ di compassione almeno da lei…
Ginny:“non pensare che io ti appoggi. Non sei neanche mia madre e ti conosco da pochissimo tempo, e comunque non ti appoggerei lo stesso. Ti sei comportata veramente male.”
Anche Ginny raggiunge gli altri…
Fuori dalla villa…
Ronnie:“mi dispiace di averti detto che ti amo in quel modo, ma mi è venuto spontaneo.”
Matt:“anche a me dispiace avertelo detto così, e non ti preoccupare, avremo tanti altri momenti per dircelo.”
Ronnie:“già.”
Si danno un bacio…
Ronnie:“grazie di averci appoggiato, ragazze. Sono contenta che l’abbiate fatto.”
Sophie:“era il minimo che potessimo fare.”
Ginny:“è vero. Non avrei mai dato ragione a vostra madre, visto che non ce l’ha neanche.”
Ronnie:“grazie, grazie davvero, ragazze. Vi voglio un mondo di bene.”
S & G:“anche noi.”
Si abbracciano…

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Capitolo 27
*** Vacanze natalizie ***


27

Vacanze natalizie





Sono passate poco più di due settimane e siamo a mercoledì 23 dicembre, l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie e il giorno della festa di Natale. La festa di Natale alla Malibu high inizierà alle 9 e finirà verso le 12, circa, e tra i ragazzi e le ragazze che si esibiranno ci sono Ronnie, Sophie e Ginny, tutte e tre come trio di cantanti. Faranno un medley di alcune canzoni di Natale: “Santa Claus is coming to town”, “all I want for christmas is you”, “last Christmas” e “this year”.
Le gemelle e Ginny sono dietro le quinte del teatro…
Ronnie:“siete pronte per cantare?”
S & G:“sì.”
Ginny:“e tu sei pronta?”
Ronnie:“sì.”
Sophie:“allora andiamo sul palco e facciamo a vedere a tutti un bellissimo madley di alcune canzoni di Natale!”
R & G:“sì!”
Le gemelle e Ginny aspettano che il prof. Manley le presenti…
Prof. Manley:“buongiorno a tutti! Vi state divertendo?”
Tutti:“sì.”
Prof. Manley:“perfetto. Adesso vi divertirete ancora di più perché stanno per salire, su questo palco, tre bellissime ragazze: le prime due sono gemelle, mentre l’ultima è la loro sorellastra, e ci canteranno un madley di alcune canzone di Natale! Fate un grosso applauso a Ronnie, Sophie e Ginny!”
Le ragazze entrano e il prof scende dal palco…
Mentre si esibiscono Ronnie guarda Matt, Sophie guarda Simon, e Ginny guarda Kevin…
L’esibizione delle ragazze Eaton è stata un successone e hanno scatenato moltissimi applausi…
La sera del giorno stesso: al Roosevelt Hotel di Los Angeles, al Tropicana bar & pool, c’è il ballo d’inverno per tutti gli studenti della Malibu high. Dove c’è la piscina ci hanno messo tre scalini, che portano ad una pedana trasparente, in modo che tutti possano ballarci sopra. Tutto il Tropicana bar è decorato in modo natalizio; con colori come il rosso, argento, bianco e oro.
Matt, Simon e Kevin vanno a prendere le sorelle Eaton a casa loro. Suonano il campanello e va ad aprire Liza, la madre delle gemelle...
M, S & K:“buonasera, signora Eaton.”
Liza:“ciao, ragazzi. Le ragazze sono quasi pronte. Se volete, potete aspettarle in sala.”
S & K:“grazie.”
Simon e Kevin entrano in casa e si dirigono verso la sala, mentre Matt rimane davanti alla porta...
Liza:“tu non vai con loro?”
Matt:“no, signora. Preferisco aspettare Ronnie qui o in macchina. Vorrei evitare ogni tipo di discussione con lei. Anzi, adesso mi avvio verso la macchina.”
Matt va per girarsi e avviarsi verso la sua macchina, ma si ferma e si volta quando Liza gli dice:
“Aspetta!”
Matt:“cosa vuole? Urlarmi contro un’altra volta? So che non le piaccio, che non le piacerò mai e che non sono il ragazzo giusto per sua figlia; quindi non me ne starò qui ad ascoltare i suoi lamenti.”
Matt va di nuovo per andarsene, ma si ferma e si volta di nuovo quando Liza dice:
“Vorrei scusarmi con te, Matt.”
Matt la guarda stupefatto...
Liza:“vorrei potermi scusare con te per quello che ho detto. Non avrei dovuto comportarmi così. Io non ti conosco nemmeno, quindi non spetta a me giudicarti. Sarai anche più grande di mia figlia, ma questo non vuol dire che tu non la possa amare e che lei non possa amare te. Quindi spero che tu possa accettare le mie scuse.”
Matt rimane zitto, ma dopo alcuni secondi dice:
“Ha detto bene: lei non mi conosce, quindi non spetta a lei giudicarmi. Io amo sua figlia e lei ama me, quindi niente potrò ostacolarci.”
Liza:“infatti io non mi metterò più in mezzo. Ronnie è grande abbastanza per fare le sue scelte, sia giuste che sbagliate. Accetterai le mie scuse?”
Matt:“sì, le accetto, anche se forse non dovrei.”
Liza:“e perché non dovresti?”
Matt:“perché lei è stata troppo scortese con me, per non dire maleducata, e ha offeso sua figlia.”
Liza:“e per questo ti chiedo scusa. Ora vorrei che tutto quello che è successo si possa dimenticare. È possibile?”
Matt:“sì, è possibile, ma non smetterò mai di ricordare il suo giudizio nei miei confronti.”
Arrivano le ragazze insieme a Kevin e Simon…
Una volta arrivati al ballo…
Simon:“wow, è bellissimo come hanno addobbato questo posto.”
Sophie:“è vero.”
Simon:“te l'ho già detto che sei bellissima?”
Sophie:“sì, almeno un milione di volte.”
Simon le dà un bacio...
Matt:“come faremo senza ballare insieme e poterci baciare davanti a tutti?”
Ronnie:“non ne ho idea. Di certo non possiamo farci vedere da tutta la Malibu high che balliamo insieme.”
Matt:“in qualche modo faremo.”
Ronnie:“sì.”
Intanto Simon, Sophie, Kevin e Ginny si sono accomodati sul mega divano, abbastanza vicino alla piscina e al bar…
Ginny:“dove sono Ronnie e Matt?”
Sophie:“non lo so. Forse si sono andati ad imboscare.”
Ginny:“già, è probabile.”
Kevin:“andiamo a ballare, piccola?”
Ginny:“sì.”
Kevin e Ginny si alzano dal mega divano e vanno dritti verso la pista da ballo…
Simon:“e così rimasero in due.”
Sophie ride e dopo Simon si avvicina a lei e, guardandola negli occhi, le dice:
“I due migliori, però.”
Sophie gli fa un sorriso e dopo si danno un bacio…
Intanto Ronnie è arrivata al mega divano, dove Simon e Sophie si stanno sbaciucchiando…
Ronnie:“hey, piccioncini!”
Simon e Sophie smettono subito di baciarsi, e Sophie dice:
“Ronnie! Da dove sei sbucata?”
Ronnie:“io e Matt eravamo vicino al bar a parlare con due ragazze.”
Sophie:“ah.”
A un certo punto il dj mette la canzone “dilemma”, di Nelly ft Kelly Rowland…
Ronnie:“quanti ricordi quando ascolto questa canzone.”
Sophie:“perché?”
Ronnie:“perché con questa canzone io e Matt ci siamo dati il nostro primo bacio.”
Sophie:“romantico.”
Ronnie:“già. Vieni con me a ballarla?”
Sophie:“ma è un ballo per le coppiette.”
Ronnie:“sì, in effetti.”
Simon salta su dal divano e dice:
“Allora andiamo a ballarlo noi due, tesoro!”
Sophie:“sì.”
Mentre Simon e Sophie si avviano verso la pista, Ronnie dice:
“E mi lasciate qui da sola?”
A un certo punto arriva un ragazzo, che dice:
“Puoi venire a ballare con me, se vuoi.”
Ronnie si volta e lui, porgendole la mano, le dice:
“Trey.”
Ronnie gli stringe la mano e gli dice:
“Ronnie.”
Trey:“lo so. Allora, ti va di ballare con me?”
Ronnie:“sì.”
Ronnie e Trey vanno verso la pista. I primi a guardarli sono Sophie e Simon, seguiti da Ginny, Kevin e infine Matt, che sembra non esserne molto contento, ma d’altra parte non ci può fare niente…
Simon:“guarda la faccia di Matt, non sembra molto contento.”
Sophie:“e come potrebbe esserlo? La sua ragazza sta ballando con un altro.”
Simon:“già. Io non sarei contento se tu ballassi con un altro ragazzo.”
Sophie:“neanch’io sarei contenta se tu ballassi con un’altra ragazza.”
Simon le sorride…
Ginny:“mi sa che Matt tra un po’ darà un pugno a quel ragazzo.”
Kevin:“io invece credo che non lo faccia. Se lo facesse, tutti capirebbero che c’è un secondo fine.”
Ginny:“e infatti c’è.”
Mentre Ronnie e Trey ballano, lei incrocia lo sguardo di Matt…
Trey:“posso farti una domanda?”
Ronnie è un po’ distratta. È intenta a guardare Matt e lui a guardare lei…
Trey:“Ronnie?”
Ronnie:“sì?”
Trey:“posso farti una domanda?”
Ronnie:“sì.”
Trey:“hai il ragazzo?”
Ronnie non sa cosa rispondere. Se dice di sì, lui le chiederà chi è, e se dice di no, probabilmente, le starà addosso per tutta la serata e anche dopo. Così alla fine dicide di rispondere…
Ronnie:“sì.”
E lui, come aveva previsto lei, le chiede:
“Chi è?”
Ronnie:“frequenta il primo anno all’UCLA.”
Trey:“è una storia importante?”
Ronnie:“ancora non lo so. È da due mesi e mezzo che usciamo insieme.”
Trey:“ah, poco.”
Ronnie:“tu frequenti la Malibu high?”
Trey:“sì. Sono al terzo anno.”
Ronnie:“ah, quindi sei un 93?”
Trey:“sì.”
Ronnie:“sembri più grande, sai.”
Trey:“davvero? Quanti anni mi daresti?”
Ronnie:“una ventina, più o meno.”
Trey:“invece ne ho solo 16.”
Ronnie:“posso farti una domanda io stavolta?”
Trey:“sì, chiedi pure.”
Ronnie:“come fai a conoscermi?”
Trey:“un mio amico va in classe con te e un giorno, durante la ricreazione, sono andato nella sua classe e ti ho vista. Mi sei sembrata subito molto carina, e poi, adesso, vestita così, lo sembri, anzi, lo sei, ancora di più.”
Ronnie:“grazie.”
Trey:“di niente. Sei veramente carina, Ronnie.”
Trey le dà un bacio sulla guancia…
Matt, vedendo tutta la scena non è affatto contento…
Sophie:“il ragazzo che sta ballando con Ronnie le ha appena dato un bacio sulla guancia.”
Simon:“infatti guarda la faccia di Matt.”
Sophie si volta a guardare Matt e dopo dice:
“Già. Poverino, però.”
Simon:“non vorrei essere nella sua situazione.”
Finita la canzone…
Ronnie:“è stato un piacere ballare con te, Trey. Ciao.”
Trey:“è stato un piacere anche per me, Ronnie. Ti va di fare due passi?”
Ronnie:“scusa, Trey, ma preferisco di no.”
Trey:“ok. Ciao.”
Ronnie:“ciao.”
Ronnie raggiunge Sophie, Simon, Kevin e Ginny sul mega divano...
Sophie:“com’è andata con quel ragazzo?”
Ronnie:“preferisco non dirtelo.”
Ginny:“è andata così male?”
Ronnie:“beh, ci stava praticamente provando con me e io l'ho rifiutato e poi mi anche detto che sono carina e mi ha dato un bacio sulla guancia.”
Sophie:“ce ne siamo accorti. E anche Matt se né accorto e non sembrava molto contento.”
Ronnie:“lo posso immaginare, ma non possiamo farci niente. Adesso lo vado a cercare.”
Sophie:“buona fortuna, sorellina”
Ronnie:“grazie.”
Matt è al bar, a sedere su uno sgabello, con un bicchiere in mano, ed è da solo. Ronnie arriva da lui e gli dice:
“Mi dispiace per quello che è successo prima. Quel ragazzo mi ha invitato a ballare e gli ho detto di sì, anche perché avevo voglia di ballare.”
Matt:“non ti devi scusare con me, Ronnie. Non possiamo farci proprio niente, è così e basta.”
Ronnie:“già. Non possiamo di certo metterci a ballare in mezzo a tutti gli altri, pensando che non saremo neanche notati.”
Matt:“per te andrebbe anche bene, ma per me no, perché se qualcuno fa la spia io potrei essere licenziato, e non voglio che succeda.”
Ronnie:“non lo voglio neanch’io, e sono convinta, anzi, sono sicura, che qualcuno parlerebbe, dicendo al preside che io e te abbiamo una storia o una cosa simile.”
Matt:“ne sono convinto anch’io.”
Ronnie:“mi è venuta un’idea.”
Ronnie fa una breve pausa e dopo dice:
“Adesso io vado via e tu aspetti qualche minuto e mi raggiungi.”
Matt:“e dove ti devo raggiungere?”
Ronnie:“lo vedrai.”
Matt:“ok.”
Ronnie se ne va. Matt dopo alcuni minuti la segue. Lei si ferma in un punto, e poco dopo Matt è arrivato da lei. Si chiudono in una stanza e cominciano a baciarsi…
Tra un bacio e l’altro…
Matt:“non ne potevo più. Non vedevo l’ora di baciarti.”
Ronnie:“anch’io. Sono stata troppo in astinenza.”
Il dj ha messo un vecchio successo dei Jonas Brothers, “when you look me in the eyes”, e Ginny con Kevin, e Sophie con Simon la stanno ballando sulla pista da ballo insieme a moltissime altre coppie…
Ginny:“adoro questa canzone.”
Kevin:“è particolarmente romantica, ma non è la nostra canzone.”
Ginny:“già.”
A Kevin viene in mente che dopo “when you look me in the eyes” potrebbe chiedere al dj di mettere la loro canzone, “when I look at you”. E così fa una volta finita la canzone.
Una volta essere tornato da Ginny, lei gli chiede:
“Perché sei andato dal dj? Cosa gli hai detto?”
Kevin:“ora vedrai.”
Il dj fa partire la canzone di Ginny e Kevin…
Ginny:“ma è la nostra canzone?!”
Kevin:“sì. L’ho fatta mettere apposta per te, tesoro.”
Ginny gli dà un bacio, mentre il dj dice:
“Questa canzone è per Ginny dal tuo Kevin! Sei proprio fortunata ad avere un ragazzo così dolce.”
Kevin:“senti, sta parlando di te.”
Ginny:“e di te.”
Kevin le sorride…
Sophie:“che cosa romantica che ha fatto Kevin per Ginny. Anche tu avresti potuto farla.”
Simon:“ma noi non abbiamo una nostra canzone.”
Sophie:“allora forse anche noi dovremmo averne una.”
Simon:“sì, sarebbe una cosa veramente bella e romantica.”
Sophie:“sì.”
Dopo circa cinque minuti il dj mette un altro vecchio successo, ma stavolta di Jesse McCartney, “because you live”…
Sophie:“adoro questa canzone.”
Simon:“allora potrebbe diventare la nostra canzone.”
Sophie:“dici davvero?”
Simon:“sì.”
Sophie:“ok. Allora d’ora in poi “because you live” sarà la nostra canzone.”
Intanto, nella stanza dove ci sono Ronnie e Matt…
Matt:“wow. È stato… fantastico.”
Ronnie:“già.”
Si danno un bacio…
Ronnie:“che ne dici, torniamo al ballo?”
Matt:“sì, dai.”
Alla fine della serata, nella villa delle Eaton: Ronnie è nella sua stanza, Ginny nella sua, e Sophie è con Simon, che è rimasto a dormire lì. Sono a letto e abbracciati…
Sophie:“because you live and breathe
because you make me believe in myself
when nobody else can help
because you live girl
my world…
has twice as many stars in the sky.”
Simon:“ti amo, Sophie.”
Sophie:“ti amo anch’io, Simon.”
Si danno un bacio…
Simon:“mi sembra così strano stare qui con te. Non ero ancora venuto a dormire da te.”
Sophie:“e io non sono mai venuta da te.”
Simon:“puoi venire quando vuoi, tesoro.”
Sophie:“non vedo l’ora.”
Si danno un bacio…

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Capitolo 28
*** Sandy ***


28

Sandy





Per Capodanno Simon ospiterà Sophie, Ronnie, Matt, Ginny e Kevin nella sua casa di Miami Beach, in Florida. Partiranno lunedì 28 dicembre 2009 e torneranno a Los Angeles lunedì 4 gennaio 2010.
Per girare per la città hanno noleggiato una macchina. Mentre sono in macchina che stanno raggiungendo la villa…
Sophie:“sono così fortunata ad avere un ragazzo che ha la casa a Miami Beach!”
Ronnie:“sì, esatto, sei fortunata, sorellina.”
Ginny:“sì, infatti.”
Kevin:“beh, ma voi vivete in una villa sulla spiaggia, cosa volete di più?”
Ronnie:“sì, non ci possiamo lamentare.”
Sophie:“in effetti.”
Simon:“comunque, vedrete che vi divertirete moltissimo questa settimana qui a Miami Beach. La mia villa è abbastanza vicino alla spiaggia, anche se bisogno usare la macchina, e poi ho anche una barca.”
Sophie:“hai anche una barca!”
Simon:“sì. Mio padre la adora. Pensa che le ha dato anche un nome.”
Sophie:“e come si chiama?”
Simon:“Sandy.”
Tutti ridono…
Sophie:“ma come si fa a dare un nome ad una barca?”
Simon:“è quello che dico sempre anch’io, ma mio padre è fissato. Le piace così tanto che ha voluto darle un nome.”
Sophie:“e perché proprio Sandy?”
Simon:“perché l’ha comprata nel periodo che è uscito “Grease”. A mio padre è piaciuto talmente tanto il film che ha voluto darle il nome della protagonista femminile.”
Continuano a ridere e dopo segue un silenzio che dura per alcuni secondi, finché Sophie comincia a cantare:
Stranded at the drive in
branded a fool
what will they say
monday at school?
Tutti, tranne Simon che sta guidando, battono il tempo, mentre Sophie continua a cantare:
Sandy, can’t you see
I'm in misery
you made a start
now we're apart
there's nothing left for me
love has flown all alone
I sit and wonder why
oh why you left me oh Sandy.”
Ronnie e Ginny cantano con Sophie:
Oh Sandy, baby, someday
when high school is done
somehow someway
our two worlds will be one
in heaven forever and ever we will be
oh please say you'll stay oh Sandy.”
Finito di cantare tutti ridono. Simon sorride a Sophie, e lei a sua volta gli sorride…
Circa una decina di minuti dopo arrivano alla villa di Simon. Una volta aver parcheggiato la macchina in cortile tutti scendono dall’auto…
Sophie:“è bellissima, tesoro!”
Simon:“te l’avevo detto che era bellissima. Certo, non è sulla spiaggia, però è sempre bella.”
Sophie:“concordo pienamente. Voi che ne pensate, ragazze?”
Ginny:“io penso che sia bellissima. Sono contenta di passare il Capodanno e tutta la settimana qui.”
Sophie:“Ronnie?”
Ronnie è ancora a bocca aperta per la bellezza della villa. Pensa che invidia la sorella, perché ha un ragazzo che ha una così bella villa a Miami, ma ad un certo punto smette di pensare quelle cose e risponde alla sorella dicendole:
“È bellissima. Complimenti, Simon, i tuoi genitori hanno proprio fatto un’ottima scelta.”
Simon:“grazie.”
Scaricano i bagagli e li portano dentro. Una volta messi all’entrata, Simon dice:
“Benvenuti in casa mia, ragazzi! Adesso potete seguirmi che vi faccio vedere le camere e dopo vi farò fare un tour della casa.”
A ogni coppia viene assegnata una stanza e dopo iniziano il tour della villa. L’ultima parte che vedono è la piscina, che porta al giardino che da sul mare…
Simon:“e, per finire, questa è la piscina. E se guardardate alla vostra destra vedrete il giardino che porta al pontile. Seguitemi!”
Alla fine del giardino, prima di arrivare al pontile, Simon si ferma e dice:
“E quella è Sandy!”
Sophie sale sul pontile e, toccando la barca, dice:
“Sandy! Ciao!”
Sophie fa una breve pausa e dopo dice:
“Perché non la scopri, così la vediamo meglio.”
Simon:“ok.”
Quando Simon toglie il telo sopra Sandy, Sophie dice:
“Wow, è ancora più bella.”
Kevin:“ci andremo a fare un giro, vero?”
Simon:“certo.”
Sophie:“non mi avevi mai detto che avevi la patente nautica.”
Simon:“non c’è stata l’occasione.”
Dopo aver finito il tour della villa, ogni coppia sistema i propri bagagli nelle rispettive stanze.
Nella camera di Matt & Ronnie…
Matt:“Simon ha organizzato qualcosa per stasera?”
Ronnie:“che sappia io no.”
Matt:“allora potremmo andare a cena fuori, se ti va?”
Ronnie:“sì, mi va.”
Matt:“ok. Allora chiederò a Simon qual è il miglior ristorante della città.”
Ronnie gli sorride…
Nella camera di Simon & Sophie…
Sophie:“cos’hai pensato di fare stasera?”
Simon:“pensavo di portarti fuori a cena. Conosco un ottimo ristorante italiano.”
Sophie:“adoro il cibo italiano.”
Simon:“anch’io.”
Nella camera di Kevin & Ginny…
Ginny:“cosa facciamo stasera?”
Kevin:“tu cosa vorresti fare?”
Ginny:“non lo so. Si potrebbe andare al cinema, al bowling oppure in giro per la città.”
Kevin:“vedremo.”
Un’oretta dopo si ritrovano tutti nel gazabo vicino alla piscina…
Simon:“io e Sophie stasera andiamo a cena fuori, quindi non contate su di noi.”
Matt:“a proposito di cenare fuori, conosci qualche ristorante qui in città?”
Simon:“sì.”
Simon dice a Matt alcuni ristoranti della città…

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Capitolo 29
*** Che ci fai qui a Miami? ***


29

Che ci fai qui a Miami?





È l’ultimo giorno dell’anno, giovedì 31 dicembre, e per festeggiare il Capodanno andranno tutti in un locale di un amico di Simon, che abita a Miami Beach. Ceneranno a casa e verso le 23 andranno alla festa. Un quarto d’ora prima, nella camera di Matt e Ronnie…
Ronnie:“allora, come sto?”
Matt:“sei bellissima, tesoro.”
Ronnie:“grazie. Anche tu comunque non sei affatto male.”
Matt:“grazie.”
Si danno un bacio…
Circa un po’ prima delle 23: sono tutti a sedere ad un tavolo. Stanno parlando, bevendo e le ragazze stanno mangiando qualche pasticcino. A un certo punto arriva l’amico di Simon, il proprietario del locale, che dice:
“Venite a ballare ragazzi?”
Simon:“sì.”
Si alzano tutti e vanno verso la pista…
Il dj mette canzoni come “crank it up”, di Ashley Tisdale, “hot n cold”, “I kissed a girl”, entrambe di Katy Perry, “tik tok”, di Ke$ha, e tante altre…
Ballano per circa una ventina di minuti e dopo le ragazze vanno in bagno a ripassarsi il rossetto.
Mentre sono nel bagno: sono tutte e tre davanti allo specchio e a un certo punto Ronnie comincia a cantare:
Don't stop, make it pop
dj, blow my speakers up
tonight, I'm a fight
til we see the sunlight
tik tok, on the clock
but the party don't stop no.”
Ronnie smette di cantare, ma Sophie e Ginny intervengono:
Woah-oh oh oh
woah-oh oh oh.”
Tutti e tre ridono a crepapelle…
Un’ora dopo la mezzanotte, dopo l’inizio del 2010, le ragazze sono andate al bar per bere qualcosa. Vicino a loro c’è un ragazzo, che ad un certo punto dice:
“Ronnie!”
Ronnie si volta verso questo ragazzo e dice:
“Diego! Che ci fai qui a Miami?”
Diego:“sono in vacanza. E tu invece che ci fai qui?”
Ronnie:“sono in vacanza anch’io.”
Diego:“ciao Sophie.”
Sophie:“ciao.”
Ginny, trovando Diego molto interessante, interviene dicendo:
“Io invece sono Ginny, la sorellastra di Ronnie e Sophie.”
Diego e Ginny si stringono la mano…
Diego:“così lei è Ginny? E perché è con voi? Non mi avevi detto che viveva con sua madre?”
Ronnie:“sì, ma purtroppo sua madre è morta quest’autunno e così lei è venuta a vivere con noi e nostra madre a Los Angeles.”
Diego:“mi dispiace.”
Ginny:“grazie.”
Alcuni secondi d’imbarazzo e dopo Diego interviene dicendo:
“Siete qui in vacanza da sole?”
Ronnie:“no. Siamo tutte e tre con i nostri fidanzati.”
Diego:“adesso hai il ragazzo? Posso sapere chi è?”
Ronnie:“perché t’interessa?”
Diego:“così, per curiosità.”
Ronnie:“sinceramente non ci tengo né a dirti come si chiama né a presentarlo. Ora, se vuoi scusarci, io e le mie sorelle andremo. Ciao!”
Diego:“ciao.”
Ginny:“allora, mi vuoi spiegare chi è gran pezzo di ragazzo?”
Ronnie:“è il mio ex. Siamo stati insieme quest’estate al camp di musica. Siamo andati a letto insieme, ma non stavamo veramente insieme.”
Ginny:“e com’è? Intendo a letto.”
Ronnie:“Ginny!”
Ginny:“che c’è? Sono curiosa. Se è bello quanto sa fare bene sesso, allora è perfetto.”
Ronnie:“non comportarti come quelle stupide ragazzine che sono fissate a darla a destra e a manca.”
Ginny:“io non sono quel tipo di ragazza. Dovresti saperlo, anche se ci conosciamo da poco più di un mese.”
Ronnie:“lo so, perché ti stai comportando come se lo fossi.”
Ginny:“allora… me lo dici o no? Voglio saperlo.”
Sophie:“dai, diglielo, Ronnie. Altrimenti glielo dirò io da parte tua.”
Ronnie:“e tu come fai a sapere com’è Diego a letto?”
Sophie:“da quello che mi hai detto tu.”
Ronnie:“giusto.”
Ronnie fa un respiro, e guardando Ginny dice:
“È una vera forza della natura, è spettacolare. È bello quanto sa fare bene sesso, ma non è perfetto, per niente. Lui non è interessato ad avere delle storie vere, ed è stato molto meglio che abitassimo in città diverse, altrimenti sarebbe stato la mia rovina.”
Sophie:“pensa che Ronnie si è fatta trovare nuda tra le lenzuole del suo letto e dopo l’hanno fatto.”
Ginny:“dici sul serio?”
Sophie:“sì.”
Ginny:“è com’è stato?”
Ronnie:“come ti ho detto prima. Però Matt ci sa fare molto meglio, ma lui è più grande.”
Ginny:“già.”
Alcuni secondi di silenzio e dopo Ginny interviene dicendo:
“Ma è americano?”
Ronnie:“no, è argentino.”
Ginny:“infatti non ha la faccia da americano.”
Ronnie:“già.”
Verso le due, all’improvviso, al tavolo delle gemelle, Ginny, Matt, Kevin e Simon arriva Diego…
Diego:“Ronnie! Ciao!”
Tutti lo guardano, chiedendosi chi sia, e Ronnie non sa se fingere di non conoscerlo oppure accettare che sia venuto lì…
Matt:“tesoro, conosci questo tizio?”
Prima che lei riesca a rispondere, interviene Diego dicendo:
“Certo che mi conosce, sono il suo ex.”
Matt:“il suo ex?”
Diego si siede sul divananetto, accanto a Ronnie, e dopo dice:
“Sì, siamo stati insieme, o meglio, siamo usciti e abbiamo fatto sesso, quest’estate al camp di musica.”
Diego, porgendo la mano a Matt, dice:
“Piacere, Diego.”
Ovviamente Matt, pazzo di gelosia, non si presenta e non gli stringe la mano, ma si rivolge a Ronnie dicendole:
“Vedo che non sei andata a quel camp solo per fare musica, ma anche per qualcos’altro.”
Ronnie:“tu vali cento, anzi, mille, volte in più di lui. Lui è solo un playboy argentino che attira le ragazze con il suo bel faccino.”
Matt:“non m’interessa sapere se io valgo di più o di meno di lui, ma mi da fastidio che tu non mi abbia detto di lui.”
Ronnie:“perché non ho ritunuto importante fartelo sapere. Infondo è solo un ragazzo con cui sono stata neanche due settimane.”
Matt:“vieni in bagno con me che così possiamo parlare tranquillamente.”
Matt e Ronnie si alzano e vanno nel bagno dei ragazzi…
Sophie:“grazie mille di aver fatto litigare Matt e Ronnie.”
Diego:“prego, non c’è di che. Ma quanti anni ha quel Matt?”
Sophie:“26.”
Diego:“cavolo, è un po’ superato per Ronnie.”
Sophie:“non ha mica 40 anni. Ora ti prego di andartene, perché ci stai infastidendo e ci stai rovinando il Capodanno, soprattutto a Ronnie.”
Diego si alza e dice:
“Ok, ok, me ne vado.”
Matt e Ronnie riescono a risolvere e dopo che Sophie ha mandato via Diego lui non si è più fatto vedere…

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Capitolo 30
*** I 18 anni delle gemelle ***


30

I 18 anni delle gemelle





Durante la festa: Ronnie e Matt sono nella stanza di lei e sono sul letto che si baciano. Anche questa volta non possono farsi vedere insieme in pubblico, visto che ci sono un sacco di alunni della Malibu high…
Matt:“non sai quanto mi da fastidio non poter stare tranquillamente con te in mezzo agli altri.”
Ronnie:“da fastidio moltissimo anche a me, tesoro, ma putroppo è così. Ne abbiamo parlato un sacco di volte e non ci si può fare niente, a meno che non lo riveliamo a tutti, ma dopo tu verresti licenziato.”
Matt:“già. Allora smettiamo di parlarne e continuiamo a fare quello che stavamo facendo prima.”
Ronnie:“cioè?”
Matt si avvicina al suo viso e la bacia…
Intanto, al piano di sotto, nella sala…
Sophie:“sono così contenta di aver finalmente 18 anni.”
Simon:“sono contento anch’io, così finalmente non avrò più a che fare con una ragazzina.”
Sophie gli dà una pacca sul braccio e dice:
“Con una ragazzina? Io sono molto più matura di te, anche se sono più piccola.”
Simon:“stavo scherzando, tesoro.”
Sophie gli sorride…
Simon:“vieni qui.”
Simon la tira verso di sé e le dà un bacio…
Intanto, nella sala dove c’è il bar…
Kevin:“cosa ne pensi del fatto che tra otto mesi le tue sorellastre partiranno per la Juilliard?”
Ginny:“penso che sia un’ottima opportunità per loro, ma mi dispiace che se ne vadano e non vivano più qui, perché mi mancheranno. Ma verranno il più possibile qui a Los Angeles.”
Kevin:“ti sentirai persa senza di loro, vero?”
Ginny:“probabilmente sì. Anzi, sicuramente.”
Kevin:“ma avrai me.”
Ginny gli sorride e dopo essersi guardarti negli occhi si baciano…
Ronnie e Matt scendono al piano di sotto e, una volta arrivati al punto in cui dalle scale si vede la sala, si separano, ma prima si scambiano uno sguardo. Ronnie raggiunge Sophie, che è ancora con Simon…
Sophie:“sorellina, dove hai messo Matt?”
Ronnie:“non lo so. Quando siamo scesi, a un certo punto ci siamo divisi per non farci vedere insieme da nessuno.”
Sophie:“siete sempre allo stesso punto, Ronnie. Da più di tre mesi state insieme di nascosto e non volete farlo sapere a nessuno, in modo che Matt non venga licenziato, ma così è impossibile stare insieme veramente.”
Ronnie:“lo so, Sophie, lo so, ma non possiamo farci niente.”
Sophie:“già. Spero per voi che riuscirete a risolvere questa cosa prima o poi.”
Ronnie:“spero prima che poi.”
Sophie:“anch’io.”
Le due gemelle per alcuni non dicono niente, ma poi Ronnie chiede a Sophie:
“Dov’è finita Ginny?”
Sophie:“non lo so. Sarà con Kevin probabilmente.”
Ronnie:“sì, è probabile.”
Pochi secondi dopo Ronnie saluta la sorella e Simon e va verso il bar. Lì trova Kevin e Ginny e, dopo averli salutati e avergli chiesto se si stanno divertendo, si siede su una delle due poltrone accanto al bar. Poco dopo arriva il ragazzo con cui ha ballato al ballo d’inverno: Trey, che le dice:
“Ciao.”
Ronnie:“ciao.”
Trey:“che ci fai qui tutta sola?”
Ronnie:“niente… pensavo.”
Trey:“perché non vieni a ballare con me, allora?”
Ronnie:“no. Grazie dell’invito, ma proprio non mi va.”
Trey:“dai, così ti distrai.”
Ronnie:“no.”
Trey:“dov’è il tuo ragazzo?”
Ronnie:“non lo so, sarà qui in giro.”
Trey:“allora credo che non gli darà fastidio se balli con me per un po’? Ti prometto che se ci sarà un lento smetteremo di ballare.”
Ronnie:“ok… va bene.”
Ronnie si alza dalla poltrona e si dirige insieme a Trey dove tutti stanno ballando…
Dopo alcuni minuti passa da lì Matt, che, vedendo ballare Ronnie e Trey, si arrabbia un po’. Ovviamente non può fare scenata e si deve trattenere come ha fatto al ballo d’inverno. A un certo punto lei incrocia il suo sguardo, che non è affatto carino…
Una volta finita la terza canzone, che Ronnie e Trey hanno ballato insieme, Matt va al piano di sopra per non vederli più; così lei lo raggiunge. Quando arriva al piano di sopra inizia a chiamarlo:
“Matt! Matt!”
Matt va verso la camera di Ronnie e ci entra. Lei lo raggiunge e, una volta entrata e aver chiuso la porta, dice:
“Mi dispiace che tu debba vedere tutto questo, ma sai come stanno le cose, purtroppo.”
Matt si siede sul letto di Ronnie e dice:
“Sì, so come stanno le cose, e cominciano a non piacermi più, Ronnie!”
Intanto Ronnie si è seduta…
Ronnie:“cosa vuoi dire?”
Matt:“voglio dire che mi sono stancato di non poterti baciare e abbracciare quando ci sono delle feste o dei balli, o cose del genere, dove ci sono anche i tuoi compagni di scuola, e di vederti ballare con un altro ragazzo. Mi sono veramente stancato, Ronnie!”
Ronnie:“e allora cosa vorresti fare? Dire tutta la verità a tutti?”
Matt:“forse sarebbe la cosa migliore, anche se mi licenzierebbero in tronco.”
Ronnie:“allora se vuoi adesso andiamo giù e iniziamo a baciarsi, come se nulla fosse.”
Matt:“magari potessimo farlo.”
Ronnie:“e allora facciamolo, andiamo.”
Matt:“no, non voglio rischiare così tanto. Sta di fatto che la nostra storia sarà sempre allo stesso punto. Sempre bloccati in questo piccolo grande problema che ci disturba da più di tre mesi.”
Ronnie:“non è poi così grave come sembra. Sai quante coppie restano segrete?”
Matt:“suppongo tantissime, ma io non vorrei essere una di quelle.”
Ronnie:“se è per questo nemmeno io, ma putroppo dobbiamo continuare a farlo.”
Ovviamente alla fine della discussione Ronnie e Matt riescono a risolvere, ma rimangono sempre allo stesso punto di prima…
Mentre Ronnie e Matt sono al piano di sopra, arriva Trey senza farsi sentire. Sono nella camera di Ronnie e lui li vede insieme, ma loro non se ne accorgono. Allora lui, ascoltando cosa stanno dicendo, fa due più due e capisce tutto…
Trey:“mi fai schifo, Ronnie!”
Matt e Ronnie si voltano verso la porta e Trey se ne va via. Così Ronnie, mentre si alza, gli dice:
“Trey, aspetta!”
Cerca di raggiungerlo per spiegargli tutto...
Una volta raggiunto, lo prende per un braccio e lui si volta verso di lei, e le dice:
“Mi fai schifo! Tu e il prof Manley insieme! Ma non stavi con una matricola dell’UCLA?”
Ronnie:“beh… non esattamente. Non potevo di certo dirti che il mio ragazzo è il prof Manley. È una cosa che dobbiamo tenere assolutamente segreta. A proposito, mi giuri che non lo dirai a nessuno?”
Trey non risponde, così lei gli dice:
“Trey?”
Trey:“ok, giuro che non lo dirò a nessuno.”
Ronnie:“grazie. Spero che di te mi possa fidare.”
Trey:“puoi fidarti. Mi piaci troppo, quindi non racconterò a nessuno che tu e il prof Manley ve la intendete.”
Ronnie:“grazie.”
Trey:“non devi ringraziare me, ma il mio cuore che è pazzamente pazzo di te.”
Ronnie gli sorride…
Alcuni secondi di silenzio e imbarazzo e poi Trey dice:
“Posso farti una domanda?”
Ronnie:“sì.”
Trey:“da quanto te e il prof Manley state insieme?”
Ronnie:“da poco più di tre mesi.”
Trey:“beh, neanche tanto.”
Ronnie:“già.”
Poco dopo Trey scende al piano di sotto, mentre Ronnie ritorna nella sua camera, dove c’è ancora Matt…
Matt:“allora?”
Ronnie si mette a sedere sul divano e dice:
“Allora adesso lui sa tutto; ma non lo dirà a nessuno. Io gli piaccio, sai.”
Matt:“speriamo che non lo dica a nessuno.”
Ronnie:“vedrai che sarà di parola, ne sono sicura.”
Matt:“torniamo giù?”
Ronnie:“sì.”
Matt e Ronnie si avviano verso la porta…

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Capitolo 31
*** Pettegolezzi ***


31

Pettegolezzi





Siamo alla penultima settimana di gennaio  e ci manca solo una settimana per scegliere l’università da frequentare e per fare le iscrizioni. Senza dubbio le gemelle sceglieranno la Juilliard, ma le loro care amiche Kat e Melody no, e sono indecise se frequentare la NYU, l’UCLA, Harvard, Yale o Princeton. Il problema è che solo la NYU si trova a New York, proprio dove si trova la Juilliard…
È venerdì 22 gennaio ed è l’ora di cena: le gemelle, Ginny e Liza stanno cenando…
Liza:“allora, ragazze, Kat e Melody hanno scelto l’università?”
Ronnie:“ancora no.”
Sophie:“ma sicuramente scarteranno Harvard.”
Ronnie:“noi speriamo che scelgano entrambe la NYU così saremo tutte e quattro a New York.”
Liza:“l’importante è che facciano la scelta più giusta per loro.”
Ronnie:“sì. Non vogliamo che scelgano l’NYU solo perché è a New York.”
Sophie:“già.”
Alla fine di gennaio le gemelle si sono iscritte alla Juilliard, mentre Kat e Melody a Princeton, che si trova nel New Jersey, vicino a New York.
Sono passate tre settimane ed è appena finita la settimana di San Valentino: in questi ventuno giorni Trey ha cercato di stare il più possibile vicino a Ronnie, in qualunque maniera possibile, e in un modo o nell’altro c’è riuscito: hanno chattato su Facebook, su Msn e hanno anche messaggiato. Ogni giorno di più lui si convinceva che era pazzo di lei, ma sapeva di non essere ricambiato, e lei si ricordava che lui sapeva il suo segreto.
Ronnie e Matt, nonostante tutto, continuano a stare insieme da quasi quattro mesi e mezzo…
È lunedì 15 febbraio ed è la ricreazione alla Malibu high: le gemelle sono dai loro armadietti insieme alle loro amiche Kat e Melody. Mentre stanno parlando, e mentre Ronnie e Kat si stanno ripassando il lucidalabbra, passa da lì Trey…
Trey:“ciao, Ronnie.”
Ronnie:“ciao, Trey.”
Trey:“hai passato un bel San Valentino con Matt?”
Ronnie:“Trey! Non dire mai più il suo nome qui a scuola, qualcuno potrebbe sentirti.”
Trey:“ok, va bene.”
Ronnie si tranquillizza e subito dopo gli risponde:
“Sì, sono stata davvero bene con lui ieri.”
Trey:“bene. Sono contento che almeno tu ieri ti sia divertita.”
Ronnie:“perché tu non ti sei divertito?”
Trey:“no. I miei amici hanno tutti la ragazza quindi io non ho fatto assolutamente niente.”
Ronnie:“mi dispiace per te, Trey.”
Trey:“grazie.”
Quando la campanella che mette fine alla ricreazione suona, pian piano tutti gli alunni della Malibu high vanno nelle proprie aule.
La classe delle gemelle ha l’ora di ballo e, Ronnie e Matt hanno appuntamento in un posto segreto: l’uscita posteriore del teatro.
Una volta raggiunta, i due iniziano a baciarsi. Per loro sfortuna passa da lì vicino una ragazza, alunna del prof, ma non compagna di classe di Ronnie. Questa ragazza vede tutta la scena: Ronnie e Matt che si baciano appassionatamente. Lei riesce a riconoscere Matt, ma Ronnie no, visto che non la conosce, però vede benissimo il suo viso, e appena arriva in classe lo racconta subito alle sue amiche.
In quella sola settimana la notizia fa il giro di tutta la scuola, ma il preside ancora non sa niente e, Ronnie e Matt non sanno ancora che tutti sanno. Il pomeriggio del venerdì: le gemelle sono ognuna in camera propria, compresa Ginny, che sta parlando al telefono con Bella…
Bella:“non indovinerai mai cosa mi ha appena scritto Charlotte su Facebook!”
Ginny:“perché stai chattando con Charlotte?”
Bella:“sì, mi ha aperto la conversazione un attimo fa. Non indovinerai mai Ginny.”
Ginny:“dimmelo, allora.”
Bella:“tua sorella Ronnie e il prof Manley hanno una storia. Fanno sesso e cose varie! Ma ti rendi conto? Ronnie è una gran culona, non sai quanto la invidio. Con il prof Manley… è così sexy.”
Ginny:“stai scherzando, spero?”
Bella:“no, me l’ha detto Charlotte. Questa voce sta girando da lunedì in tutta la scuola. Una ragazza ha visto il prof Manley che si baciava appassionatamente contro una ragazza e dopo aver fatto delle ricerche qualcuno ha scoperto che è Ronnie, tua sorella. Tu ne sapevi qualcosa, Ginny?”
Ginny:“sì, certo che lo sapevo. Però tu promettimi che non sarai una di quelle che spargerà la voce. Matt protrebbe anche venire licenziato se la voce va a finire al preside. Tu vuoi che il nostro prof sexy, l’unico prof maschio e sexy che abbiamo, venga licenziato?”
Bella:“no, assolutamente no! Ti prometto che non spargerò la voce, e farò anche zittire tutti quelli che ne parleranno, dicendogli che non è vero.”
Ginny:“grazie, Bella. Spero di potermi fidare di te.”
Bella:“puoi.”
Poco dopo Ginny e Bella interrompono la loro conversazione al telefono e Ginny corre subito nella stanza di Ronnie per riferirle tutto. Apre la porta ed entrando dice:
“Ronnie! Ronnie! Non sai cosa mi ha detto poco fa Bella!”
Ronnie:“avresti potuto anche bussare.”
Ginny:“sì, sì. Mi ha detto che tutta la scuola sa che te e Matt avete una storia!”
Ronnie:“cosa? Stai scherzando spero?”
Ginny:“no, sono serissima. È da lunedì che gira questa voce.”
Ronnie:“bisogna subito smentirla. Se lo viene a sapere il preside, Matt sarà licenziato.”
Intanto arriva Sophie, che avendo sentito un po’ di rumore, si è preoccupata…
Sophie:“ragazze, cos’è successo?”
Ronnie non riesce a rispondere, perché ancora non ha buttato giù la notizia…
Ginny:“a scuola tutti sanno che Ronnie e Matt hanno una storia.”
Sophie:“infatti Tiffany me l’ha scritto poco fa su Facebook. Mi ha anche scritto che questa voce sta girando da lunedì.”
Ginny:“infatti.”
Sophie:“Ronnie, cosa pensi di fare?”
Ronnie:“penso che bisogna far smentire questa voce altrimenti arriverà al preside e Matt verrà licenziato, ma prima devo subito dirlo a Matt.”
Ronnie si fionda nella stanza accanto alla sua, dove c’è il piano, il divano e la tv, si siede e telefona a Matt…
Il lunedì della settimana dopo, il 22 febbraio, le gemelle e Ginny arrivano a scuola.
Durante il tragitto tra l’ingresso della scuola e i loro armadietti alcuni studenti dicono varie cose a Ronnie, riguardanti il pettegolezzo della settimana scorsa. Cose come:
“Ben fatto, Ronnie! Ottima scelta, Ronnie! Sei una grande, Ronnie!”, e cose simili.
Sophie e Ginny le assicurano che riguardano il fatto che tutti sanno tutto su lei e Matt, ma lei spera che non sia così, anche se ne è sicura…
Prima che suoni la campanella delle 8, Ronnie viene convocata nell’ufficio del preside.
Quando arriva, ci trova Matt, che è già seduto su una delle due sedie davanti alla cattedra. Si guardano e hanno già il sospetto che il preside sappia tutto, ma si siede cercando comunque di mantenere la calma, sperando che siano lì per un’altra cosa…
Sig. Kelly:“vi ho convocati qui per un motivo preciso.”
Il preside fa un respiro e intanto Matt e Ronnie immaginano già tutto…
Sig. Kelly:“mi sono giunte delle voci che vi riguardano. Dicono che lei, signor. Manley, e lei, signorina Eaton, abbiate una relazione amorosa. Spero che tutte queste voci sul vostro conto siano solo dei pettegolezzi alimentati dagli studenti per sparlare di qualcosa, perché altrimenti sarò costretto a prendere dei provvedimenti per lei, signor. Manley.”
Entrambi erano quasi sicuri che si trattasse proprio di quello, e infatti…
Sig. Kelly:“allora, questi voci sono vere o no?”
Entrambi non sanno cosa rispondere, ma non rimane altro da fare che dire la verità…
Sig. Kelly:“allora, signor. Manley e signorina Eaton… sono vere o no?”
Matt e Ronnie si guardano preoccupati. Il primo a parlare e a confessare tutto è Matt…
Matt:“è tutto vero, signore. Io e la signorina Eaton abbiamo una relazione.”
Ronnie lo guarda ancora più preoccupata di prima, ma anche sollevata, perché finalmente potranno agire allo scoperto…
Ronnie:“concordo con quello che dice il signor. Manley, è tutto vero.”
Sig. Kelly:“bene, o meglio male, speravo fossero solo dei pettegolezzi. Sarò costretto a prendere dei provvedimenti verso di lei, signor. Manley. Putroppo, a malincuore, sarò costretto a licenziarla.”
Licenziare, quel verbo che non avrebbero mai e poi mai aver voluto sentire, ma che putroppo è stato detto…
Ronnie lo guarda con il viso pieno di tristezza, ma sapeva cosa sarebbe successo…
Matt:“prendo la mia roba dalla sala insegnanti e me ne andrò il prima possibile.”
Sig. Kelly:“non sa quanto mi dispiace dover licenziare, ma non posso fare altro. Lei è stato un ottimo insegnante di ballo, ma spero che trovi un posto ancora migliore di questo qui alla Malibu high.”
Matt:“lo spero anch’io, signor. Kelly.”
Poco dopo Matt e Ronnie escono dall’ufficio del preside…
Ronnie:“mi dispiace che il preside Kelly ti abbia licenziato.”
Matt:“anche a me, ma infondo non è una tragedia.”
Ronnie va verso la sua aula, mentre Matt va in sala insegnanti per prendere la sua roba…
Quando Ronnie entra in classe, per andare al suo banco, vicino a Sophie, alcuni dei suoi compagni di classe le fanno i complimenti, mentre altri la guardano.
Una volta seduta al suo posto, Sophie le chiede:
“Allora, com’è andata?”
Ronnie:“è andata male, anzi, malissimo. Il preside ha scoperto tutto e ha licenziato Matt.”
Sophie:“no! E lui come l’ha presa?”
Ronnie:“pensavo peggio sinceramente. Io gli ho detto che mi dispiaceva e lui ha risposto che gli dispiaceva anche a lui, ma che infondo non è una tragedia.”
Sophie:“beh, in effetti è così, sorellina. Anche se lui non lavora più qui potete stare insieme lo stesso.”
Ronnie:“sì, ma non sarà la stessa cosa.”
Sophie:“dai, adesso non pensarci e segui la lezione. Poi pensa che dopo abbiamo due ore di canto.”
Ronnie:“è vero.”

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Capitolo 32
*** Ma la mia vita sarà diversa appena tu te ne sarai andato ***


32

Ma la mia vita sarà diversa appena tu te ne sarai andato





Sono passate tre settimane da quando Matt è stato licenziato e siamo a domenica 14 marzo: Matt e Ronnie stanno ancora insieme, e lui ha voluto incontrarsi con lei perché le vuole parlare e hanno appuntamento sul molo di Malibu alle 16:30...
Quando lei arriva, lui è a sedere su una delle panchine sul molo…
Ronnie:“ciao.”
Si siede e va per dargli un bacio, ma lui si tira indietro, così le chiede:
“Che c’è?”
Matt:“dobbiamo parlare, Ronnie.”
Ronnie:“infatti è per questo che sono qui, perché mi devi parlare. Allora parla, ti ascolto.”
Matt fa un respiro profondo e dopo inizia il suo discorso:
“Non è per niente dirti quello che ti voglio, ma ci proverò.”
Ronnie comincia a essere seriamente preoccupata: c’è sicuramente qualcosa sotto…
Matt:“in queste ultime settimane, da quando sono stato licenziato più o meno, ho riflettuto molto sul nostro rapporto e sono arrivato ad una conclusione che sicuramente non ti piacerà.”
Matt fa una breve pausa e poi continua:
“Sono arrivato alla conclusione che tu ed io, in fondo, apparteniamo a due generazioni diverse, a due mondi diversi. Insomma, siamo molto diversi e di certo la nostra enorme differenza d’età non ci aiuta. Spero che tu non mi punirai per questo e che prima o poi mi perdonerai, ma voglio farla finita qui, voglio che la nostra relazione finisca qui, ma vorrei comunque che tu continuassi a parlare con me e ad essere una semplice amica o ex alunna.”
Ronnie è senza parole. Non riesce a trovarne qualcuna per dire qualcosa, non crede ancora che Matt l’abbia lasciata per quei futilei motivi…
Matt:“per favore, Ronnie, dimmi qualcosa.”
Ronnie all’improvviso scoppia e dice:
“Sinceramente, Matt, proprio non ti capisco. Non capisco perché tu mi debba lasciare per questi futili motivi. Adesso non sei neanche più il mio insegnante quindi non cè motivo per cui la nostra storia non possa andare avanti. Il tuo problema non è che abbiamo molti anni di differenza o altre cose, ma il tuo problema è che non vuoi più stare con me, ti sei stancato di me.”
Matt:“no, io non mi sono stancato di te, Ronnie. Tu sei la persona più leale, dolce e splendida che abbia mai avuto il piacere di conoscere. Credimi che non è per il motivo che dici tu.”
Pian piano dagli occhi di Ronnie cominciano a venir giù delle lacrime…
Matt:“per favore, non piangere. Ci sono tanti altri ragazzi con cui puoi essere più felice. Tu ti meriti di meglio, Ronnie.”
Ronnie:“no, non è vero, io voglio solo te. Te, te e soltanto te.”
Matt:“non dire così, ti prego. Hai soltanto diciotto anni, hai tutta la vita davanti.”
Ronnie:“ma la mia vita sarà diversa appena tu te ne sarai andato.”
Matt:“dai, adesso asciugati quelle lacrime e ritorna in te. Non voglio vederti piangere.”
Matt asciuga le lacrime dal viso di Ronnie.
C’è qualche secondo di silenzio, mentre Ronnie continua a piangere e Matt a guardarla piangere…
Ronnie:“non sarà mica per il fatto che con il tuo nuovo lavoro hai conosciuto un’altra ragazza?”
Matt:“no.”
Ronnie:“invece è proprio per quello, ne sono sicura. Adesso fai l’insegnante di un corso di ballo e sicuramente ci saranno delle ragazze che magari avranno la tua età.”
Matt non dice niente e Ronnie ha già capito tutto…
Ronnie:“per favore, voglio che tu mi dica tutto di lei. Voglio sapere chi è quella brutta troia che mi ha fottuto il ragazzo più bello che ci possa essere.”
Matt rimane ancora zitto, finché non dice:
“Si chiama Jenny e ha venticinque anni. È piuttosto alta, magra, bionda e con gli occhi marroni. Lei ci ha provato con me alcune volte, ma io l’ho sempre respinta, finché un giorno…”
Ronnie:“avrei dovuto immaginare che sarebbe finita così. Voi uomini siete tutti uguali.”
Ronnie si alza dalla panchina e se ne va via…
Arrivata a casa, va subito nella sua stanza. Nella villa non c’è nessuno a parte lei. Sua madre è fuori con un’amica, Sophie e Ginny sono con Simon e Kevin…
Rimane delle ore a piangere sul suo letto finché a un certo punto non si addormenta.
Verso le 19 passate, arrivano a casa Sophie e Ginny…
Sophie:“wow, Ronnie è ancora fuori con Matt.”
Ginny:“cerchiamola, magari è in camera sua.”
Le sorelle salgono e la porta della sua camera è aperta, così entrano. La vedono sdraiata sul letto così si avvicinano…
Sophie:“Ronnie.”
Ginny:“strano. Che ci fa sul suo letto? Non deveva uscire con Matt? E poi perché sta dormendo?”
Sophie:“non vorrei che fosse successo qualcosa.”
Ginny:“e cosa?”
Sophie:“non lo so. Proviamo a svegliarla.”
Sophie e Ginny la muovono un po’ così lei si sveglia…
Sophie:“cos’è successo, sorellina?”
Ronnie:“Matt…”
Ronnie non riesce a continuare la frase…
Sophie:“Matt cosa?”
Ronnie:“Matt mi ha lasciata.”
Sophie:“cosa? Perché ti ha lasciata? Non capisco.”
Ronnie:“ha conosciuto un’altra ragazza al suo corso di ballo.”
Sophie:“no, non è possibile.”
Ginny:“scommetto che avrà più o meno la sua età, che è molto carina e anche spavalda.”
Ronnie:“esatto.”
Sophie:“oddio, Ronnie, non sai quanto ci dispiace. Vieni qui.”
Le due sorelle abbracciano Ronnie. Dopo qualche secondo si staccano…
Ginny:“tu meriti di meglio, Ronnie.”
Ronnie:“no, non è vero.”
Sophie:“invece sì. Puoi avere ragazzi molto più belli e intelligenti di Matt. Sei ancora troppo giovane per disperarti.”
Si tornano ad abbracciare e quando si staccano Sophie dice:
“Mi è venuta un’idea: domani noi tre non andiamo a scuola e andiamo in giro un po’, così ti distrai e non ci pensi.”
Ronnie:“grazie mille, ragazze. Vi voglio un mondo di bene.”
S & G:“anche noi.”

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Capitolo 33
*** Sono innamorato di te, Ronnie ***


33

Sono innamorato di te, Ronnie





Sono passate quasi due settimane: Ronnie si è ripresa, Sophie e Simon stanno ancora insieme, come Ginny e Kevin.
Trey ha festeggiato i diciassette anni il 23 marzo e il 26 darà una festa a casa sua, che inizierà alle 22.
Durante la festa: Ronnie è in cucina, con un bicchiere di punch in mano, che guarda alcuni ragazzi ballare in sala. A un certo punto arriva Trey, che le dice:
“Che ci fai qui tutta sola?”
Ronnie:“niente.”
Trey:“ti va di ballare un po’?”
Ronnie:“no, non sono dell’umore giusto.”
Trey:“perché, c’è un umore giusto per ballare?”
Ronnie fa un sorriso…
Trey:“vedi, ti ho fatto sorridere. È un po’ che non ti vedevo sorridere. Da quando Matt ti ha mollata, hai una faccia da funerale.”
Ronnie:“vuoi che sorrida continuamente?”
Trey:“no, però ti voglio veder sorridere di più. Prima sorridevi e ridevi moltissimo.”
Ronnie:“lo so, ma in queste ultime due settimane sto malissimo.”
Trey:“allora vieni a ballare con me.”
Ronnie lo guarda e lui si aspetta un sì come risposta…
Ronnie:“ok.”
Ronnie e Trey si mischiano in mezzo agli altri e cominciano a ballare…
Una mezz’oretta dopo: Ronnie e Trey sono al piano di sopra, perché lui le sta mostrando la sua casa.
Trey:“questa a sinistra è la mia camera.”
Ronnie entra, seguita da Trey. Prima che lei riesca a fare un altro passo, lui le prende una mano e lei si volta. Si guardano fissi negli occhi e lui dice:
“Aspettavo da tanto questo momento.”
Ronnie continua a guardarlo, ma senza dire niente…
Trey:“mi sei sempre piaciuta. Sin dalla prima volta che ti ho vista.”
Ronnie  continua a guardarlo e a non dire niente…
Trey:“sono innamorato di te, Ronnie.”
Passano alcuni secondi di silenzio, mentre i due ragazzi continuano a guardarsi, e dopo Trey dice:
“Come mai non dici niente?”
Ronnie:“perché non ho niente da dire. Hai già detto tutto quello che serviva tu.”
Trey:“no, manca solo che tu mi dica che ti piaccio anch’io.”
Ronnie:“non direi mai una bugia, a meno che non sia a fin di bene o che non sia assolutamente necessario.”
Trey:“quindi vorresti dire che io non ti piaccio?”
Ronnie:“esatto, tu non mi piaci, Trey. Sono tua amica, ma non posso essere niente di più.”
Trey:“certo. A chi la dai a bere? Se io non ti piacessi, non mi guarderesti in questo modo.”
Ronnie:“in che modo, scusa?”
Trey:“nel modo in cui mi stai guardando adesso.”
Trey si avvicina al suo viso e, guardandola negli occhi, la bacia. Lei ci sta e continuano a baciarsi, mentre vanno verso il letto di lui. Si sdraiano e continuano a baciarsi. Tra un bacio sulle labbra e uno sul collo…
Ronnie:“chiudi la porta, qualcuno potrebbe vederci.”
Trey si alza subito e va a chiuderla e dopo ritorna da lei. Continua a baciarla. Tra un bacio sul collo e l’altro le dice:
“Ti amo. Ti amo. Ti amo.”
E continua a ripeterglielo per alcune volte…
Lui comincia a togliersi la maglia e anche lei, e quando sono quasi nudi, lei cerca di allontanarlo da sé, dicendogli:
“No. Trey, fermati. Non posso. Non possiamo.”
Lui continua a baciarla sul collo…
Ronnie:“Trey, per favore, basta! Fermati!”
Trey si ferma subito e le chiede:
“Che c’è? Stava andando tutto così bene.”
Ronnie si alza dal letto e comincia a vestirsi, dicendo:
“Non posso farlo, Trey. Mi dispiace.”
Trey:“sei ancora innamorata di lui. È ovvio.”
Ronnie:“sì.”
Trey:“allora, vai. Vattene! Vattene da qui!”
Ronnie ha finito di vestirsi e va verso la porta.
Lui è ancora sul letto, mezzo nudo, quando lei, sulla soglia della porta, guardandolo, gli dice:
“Mi dispiace.”
Trey:“vattene, Ronnie!”
Ronnie scende di corsa le scale e cerca le sue sorelle per dirgli che se ne va…
Trey rimane per cinque minuti buoni sul letto sdraiato a pensare a quello che è appena successo…
Poco dopo scende al piano di sotto e un suo amico lo raggiunge e gli dice:
“Hey, Trey! Bella festa.”
Trey:“grazie, Josh.”
Josh:“mi sto divertendo un sacco. Ho già conosciuto una tipa che è uno schianto.”
Trey:“bene. Meglio per te, amico.”
Josh:“ora vado, mi sta aspettando per ballare.”
Trey:“allora non farla aspettare.”
Josh si allontana da Trey. Successivamente va a prendersi un bicchiere di punch…

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Capitolo 34
*** I 15 anni di Ginny ***


34

I 15 anni di Ginny





Le vacanze di primavera sono iniziate da pochi giorni e siamo a venerdì 2 aprile, il giorno del 15° compleanno di Ginny. Per l’occasione lei e le gemelle hanno organizzato una festa nella loro villa, che inizierà alle 22…
Durante la festa: Ginny sta parlando con Bella e alcune loro compagne di classe e a un certo punto arriva Kevin, che le dice:
“Vieni con me, tesoro?”
Ginny:“e dove mi vuoi portare?”
Kevin:“tu vieni con me e dopo lo vedrai.”
Ginny:“scusate, ragazze, io vado. Ciao!”
Ragazze:“ciao!”
Kevin dà la mano a Ginny e la porta al piano di sopra. Una volta arrivati la benda e lei dice:
“Perché mi hai bendato?”
Kevin:“perché voglio farti una sorpresa.”
Kevin la porta nella sua camera e una volta entrati chiude la porta…
Ginny:“posso togliermi la benda?”
Kevin:“no, non ancora.”
Kevin ha messo una rosa rossa sul letto di Ginny e a fianco un cofanetto. La prende per mano e si avvicinano al letto. Dopo le va dietro e le toglie la benda…
Ginny prende la rosa e, voltandosi verso Kevin, dice:
“E questa?”
Kevin:“è per te, tesoro.”
Ginny prende con l’altra mano il cofanetto e, voltandosi ancora verso Kevin, dice:
“E questo?”
Kevin:“aprilo.”
Ginny lo apre subito e dentro ci sono due anelli, uno per lei e uno per lui…
Ginny:“non dirmi che sono quello che penso io?”
Trey:“dipende da cosa pensi che siano.”
Ginny gli sorride.
Kevin prende il cofanetto dalle mani di Ginny, tira fuori un anello, e dice:
“Dammi la mano sinistra.”
Ginny gli porge la mano sinistra e lui le mette l’anello nel dito anulare, e mentre lo fa dice:
“Quest’anello è il simbolo dell’impegno che prendo con te. L’impegno di proteggerti, rispettarti e soprattutto amarti.”
Ginny:“mi ami?”
Kevin:“sì.”
Ginny prende l’altro anello e appoggia il cofanetto sul letto. Gli prende la mano sinistra e mentre gli mette l’anello, dice:
“Con quest’ anello io prendo un impegno con te. L’impegno di proteggerti, rispettarti e soprattutto amarti.”
Si baciano e lui le dice:
“Ti amo Ginny.”
Ginny:“ti amo anch’io, Kevin.”
Si baciano un’altra volta…

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Capitolo 35
*** Spero che ti ferisca ***


35

Spero che ti ferisca





Le vacanze di primavera sono finite e in quelle due settimane Ronnie ha pensato molto a lei e a Trey, e a quello che è successo durante la festa.
Lei e Trey non si sono ancora parlati da quella sera…
Durante la ricreazione di lunedì 12 aprile: lei, Sophie e Ginny sono dai loro armadietti. Accanto a Ginny c’è Kevin e si stanno sbaciucchiando…
Ronnie:“ragazzi, per favore, se dovete continuare potete andarvene, perché mi state dando fastidio.”
Kevin e Ginny si allotanano per la gioia di Ronnie…
Subito dopo passa da lì Trey con alcuni suoi amici, e fulmina con gli occhi Ronnie…
Sophie:“suppongo che sia ancora arrabbiato.”
Ronnie non calcola minimamente la sorella e raggiunge Trey…
Ronnie:“Trey!”
Lui cerca di ignorarla, così lei, dopo averlo chiamato alcune volte, inizia a correre, e quando l’ha raggiunto, lo prende per una mano e lo porta dentro uno sgabuzzino, dove tengono le scope e le altre cose per pulire che usano le bidelle, e chiude la porta… Ronnie:“perché non ti sei fermato quando ti ho chiamato?”
Trey:“perché sono ancora arrabbiato con te!”
Ronnie:“sì, ma in fondo non è così grave. Lo so che ti ho ferito e che ti ho illuso, ma non volevo farlo intenzionalmente.”
Trey:“ormai è successo.”
Ronnie:“per favore, continuiamo ad essere amici. Dimmi che posso contare su di te, ne ho davvero bisogno.”
Trey:“non posso essere solo tuo amico, Ronnie. Lo capisci o no?! Io vorrei poter essere il tuo ragazzo! Io sono innamorato di te!”
Ronnie:“lo so, e mi dispiace non provare lo stesso per te, Trey, ma al cuore non si comanda.”
Trey non dice niente e a un certo punto, fissando Ronnie, comincia a cantare una canzone, che sembra perfetta per quel momento…
Trey:“I wake up every evening
with a big smile on my face
and it never feels out of place.
When you see my face
hope it gives you hell (x2)
when you walk my way
hope it gives you hell (x2).
And truth be told: I miss you
and truth be told: I'm lying.”
Trey continua a cantare fissando Ronnie…
Trey:“now you'll never see
what you've done to me
you can take back your memories
they're no good to me
and here's all your lies
you can look me in the eyes
with the sad, sad look
that you wear so well.”
Si guardano per pochi secondi.
Dopo lui si volta, apre la porta, si volta verso Ronnie, e le dice:
“Spero che tu abbia capito.”
Si volta un’altra volta ed esce dallo sgabuzzino…
Più tardi, in classe: Ronnie è sovrappensiero, perché sta pensando a Trey e a quello che è successo tra loro…
Sophie:“Ronnie?”
Sophie la chiama alcune volte, ma senza essere ascoltata…
Ad un certo punto Ronnie smette di pensare e dice:
“Sai, sorellina, credo di aver dimenticato Matt.”
Sophie:“bene.”
Ronnie:“penso che adesso mi piaccia Trey.”
Sophie:“Trey?”
Ronnie:“sì, infondo è un ragazzo molto carino, ha un anno in meno di me, ma non si nota neanche, ed è molto dolce, e poi io gli piaccio. Durante la sua festa di compleanno, prima delle vacanze, ci siamo baciati e stavamo quasi per farlo, se io non mi fossi tirata indietro all’ultimo momento.”
Sophie:“cosa? Perché non me l’hai detto?”
Ronnie:“perché pensavo che non fosse importante, invece adesso credo che lo sia. Non me ne ero mai resa conto, ma in fondo Trey mi piace.”
Sophie:“bene, allora diglielo. Se lui è interessato a te credo che non veda l’ora di sapere che è corrisposto.”
Ronnie:“già.”
Ronnie prende il suo cellulare e manda un sms a Trey, con scritto:
“Ciao! Spero che tu ti stia annoiando a morte, in modo che, leggendo questo messaggio, ti scapperà un sorriso. Al cambio dell’ora vediamoci nello sgabuzzino dove abbiamo parlato stamattina. Ho bisogno di parlarti di una cosa importante! XOXOXO”
Nella classe di Trey: lui legge subito il messaggio appena gli arriva. E alla prima frase gli scappa un sorriso.
Il suo compagno di banco gli chiede:
“Chi è? Una ragazza?”
Trey:“sì.”
Comp. di banco:“scommetto che è quella di stamattina?”
Trey:“sì, è lei.”
Comp. di banco:“ottima scelta, amico. È veramente sexy quella lì. Come mai non te la sei già scopata?”
Trey:“l’avrei fatto, ma lei si è tirata indietro all’ultimo momento.”
Comp. di banco:“che peccato! Io me la farei, non ci penserei due volte. E poi ti ricordo che è stata con il prof. Manley.”
Trey:“è da dicembre che ci provo con lei e non ho ottenuto praticamente niente.”
Comp. di banco:“beh, allora adesso approffitane, visto che è single.”
Al cambio d’ora, alle 12: appena la campanella è suonata Ronnie esce dall’aula e si dirige verso lo sgabuzzino. Entra dentro, ma Trey non c’è ancora.
Due minuti dopo qualcuno apre la porta. È Trey. Appena entrato, si salutano e lui chiude la porta…
Trey:“allora, di cosa volevi parlarmi?”
Ronnie fa un respiro profondo e dopo dice:
“Non dico di essere innamorata di te, perché mentirei e poi è troppo presto, ma credo che tu mi piaccia, Trey.”
Trey:“non capisco. Fino alla sera della festa del mio compleanno non eri interessata a me e non hai voluto fare sesso, e adesso, dopo più di due settimane che non ci sentiamo, mi dici che io ti piaccio. Scusa, ma proprio non capisco.”
Ronnie:“ci ho pensato per tutte le vacanze e anche stamattina, e prima di mandarti il messaggio. Mi piaci, Trey. Davvero. Non ti sto prendendo in giro, non voglio farlo.”
Trey:“davvero? Veramente io ti piaccio?”
Ronnie:“sì.”
Trey fa un sorriso e dopo si avvicina a lei…
Trey:“allora adesso posso darti un bacio?”
Ronnie:“sì.”
I loro visi si avvicinano e si danno un bacio.
Mentre si baciano, si appoggiano al muro e fanno cadere una scopa che era appoggiata proprio lì. Dopo il bacio…
Trey:“ci vediamo dopo la scuola?”
Ronnie:“perché non andiamo a mangiare fuori?”
Trey:“sì, va bene.”
Una decina di minuti dopo, in classe…
Sophie:“allora, non mi dici com’è andata con Trey?”
Ronnie sorride. È come se fosse tra le nuvole…
Sophie:“allora?”
Ronnie:“gli ho detto tutto e ci siamo baciati. Andiamo a pranzo fuori appena usciti da scuola.”
Sophie:“bene. Perfetto. Sono contenta per te, sorellina.”
Ronnie:“anch’io sono tanto contenta per me.”
Sophie le sorride…
Una settimana dopo, lunedì 19 aprile: prima che inizi la lezione Ronnie e Trey hanno appuntamento nello sgabuzzino, lo stesso dove si sono baciati e dove lei gli ha confessato di essere interessata a lui.
Il primo ad arrivare è Trey e poco dopo arriva anche Ronnie. Si danno un bacio e dopo lui dice:
“Ciao.”
Ronnie:“ciao.”
Trey:“ho comprato una cosa per te sabato mattina. Spero che ti piaccia.”
Ronnie:“che cos’è?”
Trey tira fuori un cofanetto e lo apre, sotto gli occhi di Ronnie. Lei lo guarda e dice:
“Ma è bellissima, Trey.”
Dentro c’è una collana con il nome “Trey”.
Trey la tira fuori e dice:
“Dai che te la metto.”
Ronnie si gira e si prende i capelli da una parte.
Una volta messa si gira verso di lui e lui le dà un bacio…

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Capitolo 36
*** Mamma frequenta un uomo ***


36

Mamma frequanta un uomo





Sono passate quasi tre settimane da quando Ronnie e Trey si sono messi insieme e siamo a venerdì 30 aprile.
La nuova coppietta uscirà insieme e Trey farà una sorpresa a Ronnie.
Alle 20 Trey è passato a prendere Ronnie e la porterà sulla spiaggia…
Ronnie:“dove mi stai portando?”
Trey:“vedrai… ti piacerà un sacco.”
Ronnie gli sorride…
Quando sono arrivati a destinazione, Trey parcheggia la macchina nel parcheggio di una spiaggia di Malibu…
Ronnie:“perché hai parcheggiato qui?”
Trey la guarda e dice:
“Scendiamo.”
La coppietta scenda dall’auto. Trey prende la mano a Ronnie e la porta verso la spiaggia…
Trey:“ti conviene toglierti le scarpe, se non vuoi rovinarle.”
Ronnie si toglie le ballerine e le tiene nella mano libera, e dopo si dirigono verso la spiaggia...
Quando vedono una tenda e un fuoco accesso si fermano e Trey dice:
“Eccoci arrivati.”
Ronnie:“ceneremo qui?”
Trey:“sì. Ti piace la sorpresa?”
Ronnie:“sì. Grazie, Trey.”
Gli dà un bacio e dopo si avvicinano al fuoco.
Dopo aver cenato, entrano nella tenda perché sta cominciando a diventare freddo.
Sono sdraiati uno vicino all’altra e stanno parlando…
Trey:“sei felice di andare finalmente alla Juilliard?”
Ronnie:“sì, non vedo l’ora di frequantare quella scuola.”
Trey:“e io come farò qui senza di te?”
Ronnie:“sopravviverai, vedrai.”
Trey:“ne dubito.”
Ronnie:“a proposito di università… tu quale vorresti frequentare?”
Trey:“pensavo l’UCLA.”
Ronnie:“passabile.”
Trey:“io non sono bravo come te, tesoro. Sono abbastanza intonato, ma non da frequentare una scuola prestigiosa come la Juilliard.”
Ronnie gli sorride e dopo essersi guardati negli occhi, si baciano…
Trey comincia a baciarla sulle labbra e sul collo e intanto le tocca le cosce. Tra un bacio e l’altro lei dice:
“Stavolta non mi tirerò indietro.”
Trey:“bene, perché non vedevo l’ora che arrivasse questo momento.”
Ronnie gli sorride e dopo continuano a baciarsi. Tra un bacio e l’altro lui dice:
“Ti amo Ronnie, ti amo.”
Rimangono sulla spiaggia fino all’una, circa, e poi Trey accompagna a casa Ronnie…
Sono davanti alla villa delle Eaton con la macchina: Trey e Ronnie si stanno salutando. A un certo punto arriva una macchina che si ferma dall’altra parte della strada e da lì scende la mamma di Ronnie.
La coppietta guarda la scena e vede che in macchina che guida c’è un uomo e sua madre, prima di andarsene, gli dà un bacio…
Ronnie:“mia madre ha una relazione? Da quando? Stasera doveva uscire con le sue amiche.”
Trey:“forse non ve l’ha voluto dire perché voleva assicurarsi che fosse una cosa seria, ma sono sicuro che prima o poi ve lo dirà.”
Ronnie:“appena entra in casa le chiedo spiegazioni. Voglio sapere se mia madre frequenta un uomo.”
Trey:“allora ci sentiamo domani, ok?”
Ronnie:“sì.”
Si danno un bacio e, prima Ronnie scenda dalla macchina, guarda Trey e gli dice:
“Sono stata benissimo, Trey. Grazie.”
Trey:“sono io che devo ringraziare te. Mi hai tolto la mia verginità, Ronnie.”
Ronnie sorride e dopo si salutano e lei scende dall’auto.
Appena arriva in casa chiama sua madre.
Ronnie:“mamma! Mamma!”
Ronnie sale nella camera di sua madre e una volta arrivata dice:
“Mamma?”
Sua madre si gira e dice:
“Ciao, Ronnie! Com’è andata con Trey?”
Ronnie:“benissimo. E tu con le tue amiche com’è andata?”
Liza:“bene, grazie.”
Ronnie:“davvero?”
Liza:“sì.”
Ronnie:“non mi prendere in giro, mamma. Ti ho visto scendere dall’auto e dopo baciare quell’uomo. Hai una relazione con lui? Scusa se sono così invadente, ma sono tua figlia e ho il diritto di sapere se mia madre frequanta un uomo.”
La mamma delle gemelle non può fare altro che dire la verità, così inizia il discorso dicendo:
“È vero, hai diritto di sapere se tua madre frequenta un uomo; e la risposta è sì, frequento un uomo, proprio quell’uomo che mi hai visto baciare prima. Si chiama Mike e ha la mia stessa età. Se t’interessa, non è sposato e non ha neanche figli.”
Ronnie e sua madre si guardano per alcuni secondi e dopo Ronnie dice:
“Grazie di avermi detto la verità, lo apprezzo molto.”
La mamma di Ronnie le sorride…
Poco dopo, mentre Ronnie e Liza sono ognuna nella propria camera, arriva Sophie…
Sophie va nella stanza di Ronnie per salutarla e trova ancora la luce accessa, così entrando dice:
“Ronnie?”
Ronnie è nel suo bagno e Sophie, non vedendola nella stanza, va verso il bagno…
Sophie:“Ronnie?”
Ronnie si volta verso la porta e dice:
“Hey.”
Sophie:“stai andando a letto?”
Ronnie:“sì. Tu sei appena arrivata?”
Sophie:“sì.”
Alcuni secondi di silenzio, poi Ronnie dice:
“Sophie, la mamma frequanta un uomo.”
Sophie:“cosa?”
Ronnie:“la mamma frequanta un uomo di nome Mike da sei mesi.”
All’improvviso arriva Ginny, ke entrando in bagno, dice:
“Chi è che frequanta un uomo?”
Le gemelle si voltano verso la porta e dicono:
“Ciao, Ginny!”
Ginny:“allora… chi è che frequanta un uomo?”
Ronnie:“la mamma, Ginny.”
Ginny:“stai scherzando?”
Ronnie:“no, non sto scherzando. Quando Trey mi ha accompagnata a casa abbiamo visto la mamma scendere da un’auto e baciare un uomo. Entrata in casa, ho chiesto spiegazioni alla mamma e mi ha detto tutto.”
Ginny:“l’hai visto bene? È bello? È vecchio?”
Ronnie:“no, non l’ho visto bene, ma so solo che si chiama Mike McAdams, ha l’età della mamma e si frequantano da sei mesi.”
Ginny:“perché non ce l’hai mai detto?”
Ronnie:“perché voleva aspettare che la loro storia fosse seria.”
Ginny:“quindi se non ce l’hai detto è perché non è seria?”
Ronnie:“lo sta diventando e aveva pensato di pranzare insieme a noi e dirci tutto questa domenica.”
Sophie:“ma tu l’hai preceduta.”
Ronnie:“già.”
Ginny:“però potremmo mangiare insieme a lui comunque, così avremo la possibilità di conoscerlo. Magari è anche simpatico e bello.”
Ronnie:“infatti.”
Sophie:“sì, sarebbe proprio una buona idea.”

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Capitolo 37
*** Il ballo di fine anno ***


37

Il ballo di fine anno




La domenica Ronnie, Sophie e Ginny hanno pranzato insieme a Liza e Mike e così hanno avuto l’occasione di conoscere il compagno della loro madre.
Mike è un uomo di quarantadue anni, proprio come Liza, alto 1.85, con i capelli castani e mossi, con gli occhi verdi, piuttosto affascinante, di corporatura media, e fa l’avvocato.
Alle ragazze Eaton piace e lo vedono bene insieme alla loro madre…
Nei primi giorni di maggio Liza cominca alle proprie figlie che Mike le ha chiesto di sposarlo e lei ha accettato. Il matrimonio sarà celebrato domenica 26 settembre…
Siamo alla fine di maggio ed è sabato 29, giorno del ballo di fine anno alla Malibu high. Ronnie ci andrà con Trey, Sophie con Simon e Ginny con Kevin…
Durante la festa: le gemelle Eaton si sono prese una tregua dal ballo e stanno bevendo del punch, mentre guardano quello che gli succede intorno…
Sophie:“è incredibile che sia già arrivato il ballo di fine anno, e tra una settimana ci daranno i diplomi. Mamma mia come passa in fretta il tempo.”
Ronnie:“hai ragione. Sembra ieri che ti sei trasferita qui e adesso ci mancano pochi mesi e ce ne andremo al college.”
Sophie:“non voglio neanche pensarci. L’unica cosa che mi rende veramente felice è che ci sarai anche tu con me, e non sarò sola.”
Ronnie:“vale lo stesso per me. Sarei persa senza di te. Da quando viviamo insieme, mi hai fatto rimanere con i piedi per terra, e di questo te ne sarò sempre grata.”
Sophie:“tu invece mi hai fatto venir fuori quel coraggio che prima mi mancava.”
Ronnie:“qualunque cosa succederà nella nostra vita staremo sempre unite, nel bene e nel male.”
Sophie:“sì. Ti voglio bene Ronnie.”
Ronnie:“ti voglio anch’io, Sophie.”
Le due gemelle si abbracciano…
Mentre sono ancora abbracciate, Ronnie, guardando verso la folla, vede Matt, e, staccandosi dalla sorella, dice:
“Che ci fa qui?”
Sophie:“chi?”
Ronnie:“Matt. L’ho visto due secondi fa.”
Sophie:“e perché mai dovrebbe essere qui?”
Ronnie:“ah, non ne ho idea.”
Ronnie va verso di lui e Sophie le va dietro…
Sophie:“lo vedi ancora?”
Ronnie:“sì, sta parlando con alcune ragazze.”
Una volta raggiunto si ferma vicino a lui e dice:
“Prof. Manley!”
Matt:“Ronnie?”
Ronnie:“come sta?”
Matt:“bene. Lei?”
Ronnie:“benissimo.”
Una delle ragazze con cui il prof stava parlando dice:
“Noi andiamo, prof. Arrivederci.”
Matt:“ciao, ragazze.”
Appena le ragazze si sono allontanate Matt dice:
“Sei bellissima, Ronnie.”
Ronnie:“grazie.”
A un certo punto arrivano Trey e Simon…
Trey:“che ci fai lei qui?”
Matt:“sono venuto a vedere i miei ragazzi.”
Trey:“io credo che lei sia venuto qui più che altro per vedere Ronnie e non i suoi ex alunni.”
Ronnie:“non c’è bisogno che ti arrabbi, Trey. Matt se ne stava andando, vero?”
Matt:“sì. Ciao, ragazzi.”
Appena Matt se né andato Trey dice:
“Perché è venuto qui? Non mi piace che lui venga qui tutto tranquillo e che ti parli come se nulla fosse. Lui ti ha spezzato il cuore e non mi piace per niente che l’abbia fatto.”
Ronnie:“non so perché sia venuto qui. Dai, non pensarci e andiamo a ballare.”
Trey:“ok.”
Un’ora più tardi: Ronnie va in bagno a ripassarsi il trucco. Matt se né accorto e così l’ha seguita…
Mentre lei è in bagno a fare la pipì lui l’aspetta. Quando esce…
Ronnie:“che ci fai qui?”
Intanto Ronnie va verso i lavidini e si lava le mani e Matt le va vicino…
Matt:“volevo parlare un po’ da solo con te.”
Ronnie:“io non ho niente da dirti.”
Matt:“io invece sì.”
Ronnie:“allora tu parli e io ti ascolto.”
Matt:“ok.”
Matt fa una breve pausa e dopo dice:
“Stai insieme a Trey?”
Ronnie:“sì.”
Matt:“da quando?”
Ronnie:“da un mese e mezzo. Ma non vedo come questo ti possa interessare, visto che mi hai mollata per un’altra. Ora lasciami andare, per favore.”
Ronnie va verso l’uscita, ma Matt la prende per un braccio. Lei si volta subito e lui le dice:
“Lo ami?”
Ronnie ci pensa un attimo prima di rispondere e dopo dice:
“No.”
Matt:“e lui ti ama?”
Ronnie:“sì.”
Matt:“non lo ami perché sei ancora innamorata di me e non riesci a dimenticarmi… come io non riesco a dimenticare te.”
Ronnie guarda Matt stupita dopo quello che ha sentito…
Matt:“lo so che ti ho lasciata per un’altra ragazza, ma questo non vuol dire che ho smesso di amarti.”
Ronnie non dice niente…
Matt:“come mai non dici niente?”
Ronnie:“perché non so proprio cosa dire.”
Matt:“puoi dire qualsiasi cosa.”
Ronnie:“lasciami in pace.”
Ronnie apre la porta ed esce dal bagno…
Va subito alla ricerca di sua sorella e appena la vede va verso di lei e, una volta arrivata, dice:
“Te la rubo un attimo.”
Le due gemelle si allontanano qualche metro e Ronnie comincia a spiegare alla sorella quello che è successo con Matt…
Sophie:“stai scherzando?”
Ronnie:“no, sono serissima. In poche parole è come se lui mi stesse dicendo che vuole tornare con me, però non mi ha detto che ha lasciato la ragazza per cui mi ha scaricata.”
Sophie:“e tu cosa ne pensi?”
Ronnie:“penso che in fondo sono ancora innamorata di lui, nonostante mi piaccia Trey.”
Sophie:“ma sei contenta che lui sia ancora innamorato di te?”
Ronnie:“sì.”
Sophie:“allora sarà meglio che decidi tra Trey e Matt.”
Ronnie:“per il momento non ho intenzione di scegliere. Voglio stare solo con Trey.”
Sophie:“ok.”

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Capitolo 38
*** Il giorno del diploma ***


38

Il giorno del diploma





Una settimana dopo, venerdì 4 giugno: è finalmente arrivato il giorno del diploma per tutti gli studenti e le studentesse dell’ultimo anno della Malibu high. Le gemelle sono agitate e allo stesso tempo felici che finalmente questo giorno sia arrivato.
La cerimonia inizierà alle 9 e si svolgerà nel campo da football…
Pochi prima di partire, nella villa delle donne Eaton.
Ronnie:“ci vediamo dopo!”
Sophie:“a dopo!”
Liza e Ginny salutano le gemelle…
Più tardi, a scuola…
Ronnie:“ancora non ci credo che oggi prenderemo il diploma.”
Sophie:“non voglio neanche pensarci che abbiamo già finito le superiori.”
Melody:“è vero, ragazze, il tempo è passato così velocemente, soprattutto quest’anno.”
Kat:“già, è proprio vero. Sembra ieri che eravamo tutte e quattro insieme al camp di musica, quando voi due ancora vi odiavate.”
Le due gemelle si guardano…
Mentre le quattro amiche stanno parlando da lì vicino passa Matt con una prof. Ronnie se ne accorge e mentre lui passa lo guarda, e lui fa lo stesso quando la vede…
Sophie:“chi stai fissando?”
Ronnie non ha neanche sentito e continua a fissare Matt.
Intanto lui si sta allontando con la prof con cui sta parlando. Pochi minuti arriva dalle ragazze e dice:
“Ciao, ragazze!”
Ronnie non si aspettava che Matt venisse lì da loro…
S, K & M:“buongiorno, prof. Manley.”
Matt:“come state? Siete emozionate?”
Sophie:“sì, un po’.”
Matt:“è normale. Comunque siete davvero carine con queste toghe bianche.”
S, K & M:“grazie.”
Kat:“cosa ci fa lei qui?”
Matt:“per favore, ragazze, datemi del tu. Mi sento vecchio quando mi date del lei.”
Kat:“ok. Cosa ci fai qui?”
Matt:“sono venuto a salutare una volta per tutte i miei ragazzi e sono venuti a dirvi in bocca al lupo.”
S, K & M:“grazie.”
Matt:“e tu, Ronnie, non mi saluti?”
Ronnie:“non ho nessun’intenzione di farlo.”
Matt:“non puoi avercela con me per sempre.”
Ronnie:“posso fare quello che ritengo giusto per me, però.”
Matt:“sì, ma spero che una di quelle cose non sia proprio avercela con me per il resto della tua vita.”
Ronnie:“non lo so.”
Melody:“scusa se sono così impicciona, ma come va con il tuo lavoro?”
Matt:“bene, anzi, benissimo. Sono davvero contento di aver trovato quel lavoro, anche se era bello insegnare a voi ragazzi qui a scuola.”
Melody:“e la sua vita sentimentale come va?”
Matt guarda Ronnie e intanto dice:
“Diciamo che potrebbe andare meglio.”
Melody:“perché?”
Matt:“perché è adesso sono single.”
Melody:“ah, mi dispiace.”
Matt:“non fa niente. Si vede che doveva andare così.”
Qualche minuto dopo Matt se ne va, lasciando parlare le quattro amiche…
Sophie:“cosa ne pensi del fatto che Matt sia single?”
Ronnie:“penso che non me ne frega niente.”
Sophie:“sì, certo.”
Ronnie:“ora scusate, ragazze, ma devo andare in bagno.”
Mentre Ronnie si allontana Kat dice:
“Vai pure dal tuo Matt!”
Ronnie ignora l’amica e continua per la sua strada…
Mentre va verso il bagno Matt la vede e va verso di lei. Pochi secondi dopo che è entrata nel bagno delle ragazze entra anche lui. Lei si volta subito e dice:
“Ti conviene andartene se non vuoi che cominci ad urlare.”
Matt si avvicina a lei e le mette il dito indice davanti alla bocca e, guardandola dritta negli occhi, le dice:
“E cosa risolveresti urlando?”
Ronnie è come avvolta da un’onda di ricordi: il loro primo bacio, la prima volta che hanno fatto l’amore, e tanti altri, e chiude gli occhi mentre ci pensa.
Una volta aperti si guardano fissi negli occhi…
Matt:“lo so che non vuoi veramente che io me ne vada. Anzi, piuttosto sei contenta che io sia qui e che sia single.”
Ronnie scossa la testa…
Matt:“tolgo il dito, ma promettimi che non urlerai.”
Ronnie fa “sì” con la testa e lui le toglie il dito dalla bocca…
Ronnie va per andarsene, ma lui la prende per un braccio, la gira verso di sé e la bacia. Dopo il bacio, durato quasi un minuto…
Matt:“non voglio perderti, Ronnie, per nessuna ragione al mondo.”
Ronnie:“e allora perché mi hai lasciata per quella ragazza?”
Matt:“perché ero attratto da lei! E poi c’era anche il fatto che io ero il tuo prof e tu la mia alunna, e la differenza di età, ma adesso so che tutto andrà meglio, molto meglio, se solo ci potessimo riprovare, se solo tu mi dessi un’altra possibilità. Non chiedo altro.”
Ronnie:“non lo so, Matt, non lo so. Chi mi assicura che non succederà la stessa cosa? Chi mi assicura che tu sia veramente sincero?”
Matt:“il mio cuore, quello che ti ho detto e che ti dirò adesso.”
Matt fa una breve pausa e dopo dice:
“Ti amo… e ti ho sempre amata. Non m’importa la differenza d’età o qualsiasi altra cosa, l’importante è che io ti amo e che tu ami me.”
Ronnie:“ma tu mi hai spezzato il cuore, e ci sono stata male.”
Matt:“lo so, e per questo mi dispiace terribilmente, ma non lo farò mai più. Te lo prometto. Sono stato uno stupido a lasciarti andare.”
Ronnie:“era quasi ovvio che sarebbe andata a finire così. Chissà perché adesso che non stai più con la tua bella ragazza del tuo corso di ballo sei venuto a cercarmi?”
Matt:“non ti sono venuto a cercare perché Jenny mi ha mollato, ma perché io ho mollato lei. Quando ti ho vista al ballo di fine anno, la settimana scorsa, ho capito di essere ancora innamorato di te. Non riesco a fare a meno di te, non ci riesco, è più forte di me.”
Ronnie non sa cosa dire. È stupida di tutte quelle belle cose che sta dicendo Matt…
Ronnie:“non posso perdonarti, Matt. Non ci riesco. Mi hai fatto troppo male.”
Ronnie fa una breve pausa, e mentre lo guarda negli occhi, dice:
“Mi dispiace.”
Ronnie si volta e se ne va, lasciando Matt lì da solo…
Quando Ronnie ritorna dalle ragazze, Sophie le dice:
“Eccoti, finalmente! Ma dov’eri finita? La cerimonia sta per iniziare.”
Ronnie non fa neanche in tempo a rispondere che una delle prof arriva e chiama la classe delle ragazze, e tutti si dirigono verso il campo da football, perché la cerimonia sta iniziando…
Più tardi, mentre tutti i diplomandi sono seduti sulle sedie davanti al palco, le gemelle cercano tra i parenti dei loro compagni di scuola la loro madre e Ginny e si domandano ancora chi avrà mai utilizzato il terzo biglietto per assistere alla cerimonia…
Ronnie:“ma quello vicino alla mamma non è papà?”
Sophie guarda meglio vicino a Liza e Ginny e dopo dice:
“È vero, è proprio papà. Avremmo dovuto immaginarlo che avrebbe utilizzato lui il terzo biglietto e non Mike.”
Ronnie:“già.”
Le gemelle salutano la famiglia e sorridono prima a loro padre e dopo a Ginny…
Finita la cerimonia, con tanto del tradizionale lancio del cappelli in aria, le gemelle raggiungono la loro famiglia.
Ronnie e Sophie abbracciano loro padre, che non vedevano dalla scorsa estate, quando lo sono andate a trovare e prima che Sophie si trasferisse a Los Angeles…
Graham:“non ci posso credere, ragazze, siete già diplomate! Siete cresciute così in fretta.”
Sophie:“sì, è vero, papà. Tra soli tre mesi partiremo per il college.”
Ronnie:“non voglio neanche pensarci, Sophie. Smettilo di dirlo.”
Graham:“visto che sarete a New York avrete più possibilità di vedere me e meno la mamma.”
Sophie:“sì, ma saremo strapiene d’impegni. Noi studieremo per diventare delle vere professioniste.”
Graham:“lo so, tesoro.”
Mentre la famiglia Eaton sta parlando arriva Trey. Ronnie non se ne accorge e quando lui arriva le mette le mani davanti agli occhi e le dice:
“Chi sono?”
Ronnie:“Trey, lo so che sei tu.”
Trey toglie la mani dagli occhi e Ronnie e, dopo che lei si è girata, si danno un bacio…
Ronnie:“papà, lui è Trey, il mio ragazzo. E, Trey, lui è mio padre.”
Graham e Trey si stringono la mano e intanto quest’ultimo dice:
“È un piacere conoscerla, signor. Eaton.”
Graham:“è un piacere anche per me, Trey. Chiamami pure Graham, mi fa sentire più giovane.”
Trey:“ok.”
Alcuni minuti dopo…
Graham:“e il tuo ragazzo, Sophie? Dov’è finito?”
Sophie:“dovrebbe arrivare a momenti. Ma come fai a sapere che Simon srebbe venuto a pranzo con noi?”
Graham:“me l’ha detto tua madre.”
Sophie gli sorride…
Poco dopo arriva Simon e Sophie lo presenta al padre, come Ronnie ha fatto con Trey…
A pranzare a ristorante va l’intera famiglia Eaton, la famiglia di Kat, la famiglia di Melody, Simon e Trey…

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Capitolo 39
*** Sei la scelta migliore che io abbia mai fatto ***


39

Sei la scelta migliore che io abbia mai fatto





L’estate è passata ed è già a metà settembre.
Ginny sta ancora insieme a Kevin da quasi 10 mesi, Sophie sta ancora con Simon da poco più di 10 mesi, e anche Ronnie e Trey stanno ancora insieme, ma solo da 5 mesi. Tutte e tre le sorelle Eaton sono felicimente fidanzate.
Per quanto riguarda Ronnie e Matt? Beh, lui non si è più fatto vivo, ma questo non significa che a Ronnie non importi più di lui, e viceversa…
È arrivato il momento che le gemelle e le loro amiche, Kat e Melody, inizino il college. È domenica 12 settembre e il lunedì le gemelle, Kat e Melody inizieranno il college.
Nella stanza accanto a quella di Ronnie: ci sono le due gemelle e Ginny che stanno guardando la tv…
Liza:“avete preso tutto, ragazze?”
Ronnie:“sì, credo di sì.”
Sophie:“lo credo anch’io.”
Liza:“non vi serve niente dell’ultimo minuto?”
Ronnie:“no, mamma, non ci serve niente.”
Liza:“ok.”
Liza si avvicina alle figlie e, dopo essersi seduta sul divano, accanto a loro, guardandole, dice:
“Ancora non ci credo che domani inizierete il college. Le mie bambine già al college. Mamma mia, come passa in fretta il tempo.”
Ronnie:“non iniziare, mamma. Per favore.”
Sophie:“ci hai fatto una testa così per tutta l’estate praticamente.”
Liza:“ok, ma non posso fare a meno di pensarci. Sembra ieri che avete iniziato ad andare a scuola, e guardatevi adesso: due giovani donne, prossime all’università.”
Ronnie:“io piuttosto mi preoccuperei per il tuo matrimonio. Ti ricordo che tra due settimane esatte ti sposi con Mike.”
Liza:“non vedo l’ora che arrivi quel giorno. È già tutto sistemato per quel fatidico giorno.”
Ginny:“sarai bellissima, Liza.”
Liza:“lo sarete anche voi, ragazze.”
Due settimane dopo, domenica 26 settembre: è finalmente arrivato il giorno del matrimonio di Liza e Mike. Le gemelle e Ginny faranno da damigelle.
La cerimonia inizierà alle 11 e sarà al Rancho Sol Del Pacifico, a Malibu.
In queste due settimane le gemelle e le loro due amiche hanno iniziato il college e si trovano piuttosto bene. Ronnie e Sophie hanno già ricevuto i complimenti dai loro professori per come cantano e ballano…
Poco dopo le 11: tutti gli invitati sono seduti sulle sedie davanti all’archetto. Simon, Kevin, Trey, Kat e Melody sono seduti nella prima fila sia a destra che a sinistra, mentre le gemelle e Ginny sono in piedi, accanto all’archetto, dalla parte opposta dello sposo; e tutti stanno aspettando che arrivi Liza per iniziare la cerimonia…
Sophie:“sono così emozionata per la mamma.”
Ronnie:“anch’io.”
Ginny:“a chi lo dite. Mike poi mi piace.”
Sophie:“anche a me.”
Ronnie:“sì, è molto simpatico.”
Mentre i due neo-sposi prununciano il fatidico “sì, lo voglio” e mentre si danno il bacio, le sorelle Eaton guardano Liza fiere di lei. Subito dopo Sophie si volta verso Simon e si scambiano un sorriso. Lo stesso fanno Ginny e Kevin, e Ronnie e Trey.
Appena Ronnie distoglie lo sguardo da Trey, nota tra la folla una persona che non si sarebbe mai aspettata di rivedere, ma soprattutto che non si sarebbe mai aspettata di rivedere al matrimonio di sua madre…
Sophie:“cos’è quella faccia, Ronnie? Sembra che tu abbia visto un fantasma.”
Ronnie:“più o meno.”
Sophie:“cosa vuoi dire?”
Ronnie:“ho visto Matt tra gli invitati. È seduto in sesta fila, nella parte a destra.”
Sophie prova a cercarlo e a un certo punto lo vede…
Sophie:“che ci fai qui?”
Ronnie:“non ne ho idea. Non voglio litigare con lui e neanche con Trey, perché non voglio rovinare il matrimonio alla mamma. Più tardi la prenderò da parte e le chiederò perché è qui.”
Sophie:“esatto, ottima idea.”
Più tardi, mentre i neo-sposi stanno facendo le foto: Ronnie è dal laghetto, completamente sola. Matt passa da lì vicino e vedendola, va da lei. Lei ha lo sguardo fisso sui pesci che nuotano nell’acqua…
Matt:“è bellissimo questo posto. Tua mamma ha un ottimo gusto.”
Ronnie:“veramente gliel’abbiamo consigliato io, Sophie e Ginny.”
Ronnie continua a fissare i pesci…
Matt:“ottima scelta, allora.”
Ronnie:“grazie.”
Matt:“immagino che ti starai chiedendo che cosa ci faccio qui? Ti accontento subito: la mia famiglia è molto amica di quella di Mike.”
Ronnie si volta e gli dice:
“Quindi tu conosci Mike?”
Matt:“sì, ma non benissimo.”
Ronnie:“che sfiga.”
Matt:“perché che sfiga? Non sei contenta di vedermi? Erano tre mesi che non ci vedevamo.”
Ronnie:“no, non sono per niente contenta di vederti. Perché sei venuto? Non potevi startene a casa? Lo sapevi che c’ero anch’io, perché sei voluto venire?”
Matt:“perché volevo rivederti. Mi mancavi sai? Io ti mancavo?”
Ronnie:“no.”
Ronnie va via, ma prima che lei riesca a fare più di due passi, Matt le dice:
“Non pensare che abbia smesso di amarti, perché ti sbaglieresti! Io ti amo ancora e non smetterò mai di amarti!”
Al suono di quelle parole Ronnie si ferma e dopo si volta dicendo:
“Non ho mai pensato che tu abbia smesso di amarmi, neanche per un nano secondo, ma questo non significa che io ti ami ancora. Fatti una tua vita, Matt. Il capitolo Ronnie e Matt si è chiuso da un bel po’ di tempo ormai, fattene una ragione.”
Ronnie si volta e va via, e stavolta Matt la lascia andare senza dire una parola. Mentre sta camminando, inizia a piangere. Una volta raggiunti gli altri, si asciuga le lacrime con la mano e fa finta di niente…
Trey:“perché hai gli occhi rossi? Hai pianto?”
Ronnie trova una scusa all’ultimo minuto…
Ronnie:“sì, perché sono felice per mia madre.”
Trey le sorride…
Dopo il pranzo, nel primo pomeriggio: il gruppo che è stato ingaggiato dagli sposi sta cantando e suonando alcune canzoni.
Le gemelle, Ginny, Kevin, Simon e Trey sono seduti tutti allo stesso tavolo. A un certo punto i ragazzi si alzano e vanno dai musicisti e dopo ritornano al tavolo…
Ronnie:“cosa siete andati a fare dai musicisti?”
Prima che i ragazzi riescano a rispondere, la cantante del gruppo, dice:
“Adesso suoneremo un pezzo per tutte le coppiette. Questa canzone è dedicata alle sorelle Eaton, Ronnie, Sophie e Ginny, dai loro fidanzati, Trey, Simon e Kevin. La canzone è “just the way you are”!”
Inizia la canzone e le ragazze con i loro fidanzati vanno sulla pista da ballo e iniziano a ballare.
Mentre stanno ballando Ronnie incrocia lo sguardo di Matt e poco dopo, quando sono ritornati al tavolo, Matt le manda un sms con scritto:
“Ci troviamo tra cinque minuti al laghetto. Devo parlarti!”
Cinque minuti dopo Ronnie va al laghetto per incontrarsi con Matt. Anche se lei dice di non essere più innamorata di lui, sente il bisogno di parlarci…
Ronnie:“di cosa volevi parlarmi?”
Matt si volta e guarda dritto negli occhi Ronnie…
Matt:“adesso sei innamorata di Trey? Te l’ho chiesto quattro mesi fa e mi hai risposto di no.”
Ronnie:“no, non sono innamorata di lui. Ma non è per il fatto che ancora sono innamorata di te, cosa che non è vera, ma per il fatto che lui è il mio ragazzo, ma per il momento non lo amo.”
Matt si avvicina a lei e le dice:
“Pensi di essere credibile dicendomi che non mi ami più?”
Ronnie:“sì, perché è così.”
Fanno una breve pausa e dopo Ronnie dice:
“È di questo che volevi parlare? Del fatto se amo o no Trey? Beh, se è così allora me ne vado.”
Matt:“no, volevo parlare un po’ con te. Prima te ne sei andata via subito.”
Ronnie:“e di cosa volevi parlare, allora?”
Matt:“come va alla Juilliard?”
Ronnie:“benissimo. Io e mia sorella ci troviamo benissimo. I prof ci hanno già fatto i complimenti per come cantiamo e balliamo.”
Matt:“bene. Lo dicevo io che vi sareste trovate bene. Il canto è il tuo destino, la tua passione.”
Ronnie:“l’unico problema è che ci sentiamo lontane da casa, lontane da nostra madre, dai nostri fidanzati e da Ginny.”
Matt:“va beh, ma per quello basta prendere un aereo.”
Il matrimonio finisce nel tardo pomeriggio e le gemelle, dopo aver salutato l’intera famiglia e i propri fidanzati, fanno ritorno alla Juilliard.
Quando Ronnie è a letto, pensa tra sé e sé. Pensa che in fondo è ancora innamorata di Matt, che non l’ha ancora dimenticato, e pensa talmente tanto che non riesce quasi a dormire per tutta la notte…

Siamo a ottobre e per quasi due settimane Ronnie ha pensato molto al rapporto che c’è tra lei e Matt, al povero Trey, e a tante altre cose…
È giovedì 7 ottobre ed esattemente un anno fa, Ronnie e Matt si erano messi insieme.
Qualche minuto dopo le 13, le gemelle sono con alcune ragazze e stanno pranzando. All’improvviso arriva Matt, che guardando Ronnie dice:
“Ciao.”
Ronnie alza lo sguardo e dice:
“Che ci fai qui? Come sei entrato?”
Matt:“ho bisogno di parlarti, Ronnie. Adesso.”
Ronnie si alza dalla sedia, gli va vicino e gli dice:
“Sì, però facciamo in fretta perché tra meno di un’ora ho una lezione di canto.”
Matt:“ok.”
Ronnie e Matt si allontanano dalla mensa e raggiungono il corridoio. Essendoci troppa gente che gira, entrano in una stanza a caso…
Ronnie:“di cosa volevi parlarmi?”
Matt:“ti ricordi che giorno è oggi?”
Ronnie:“sì, è il 7 ottobre.”
Matt:“sì, ma cos’è successo il 7 ottobre?”
Ronnie:“io e te ci siamo messi insieme. Mi ricordo bene quel giorno, come se fosse ieri. Vorrei poterlo rivere mille volte.”
Matt le sorride e dopo dice:
“Anch’io.”
Si guardano negli occhi per alcuni secondi e dopo Ronnie dice:
“Sai, dal giorno del matrimonio di mia madre ho pensato molto. A te, a noi, a Trey, e ho capito una cosa.”
Matt:“cosa?”
Ronnie:“che ti amo ancora, Matt. Che in realtà non ho mai smesso di amarti e che non ti ho mai dimenticato veramente. Certo Trey mi ha aiutato molto, ma non è bastato. Quando ti ho rivisto al matrimonio di mia madre, due settimane fa, la mia testa è diventata un turbinio di pensieri ed ero molto confusa, ma adesso mi è tutto più chiaro. Ti amo Matt, ti amo.”
Matt, sorridendo e guardandola negli occhi, le dice:
“Dici sul serio?”
Ronnie:“sì, sono serissima.”
Matt le sorride e dopo si baciano. Dopo il bacio si guardano negli occhi, sorridendosi, e Ronnie dice:
“Sei la scelta migliore che io abbia mai fatto.”
Matt:“allora sono contento che tu l’abbia fatta. Non potevi fare una scelta migliore.”
Si sorridono e si baciano un’altra volta.
Il giorno dopo le gemelle e Matt andranno a Los Angeles. Ronnie dovrà lasciare Trey e spiegargli il perché della sua decisione.
Sophie, invece, starà con Simon e le gemelle potranno vedere la loro famiglia.


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