Past

di Silkye53
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stella e BB's stories ***
Capitolo 2: *** Family ***
Capitolo 3: *** Ritorna tutto indietro ***
Capitolo 4: *** Hi Batman! ***
Capitolo 5: *** About us ... He knows ***
Capitolo 6: *** Remember when ... ***
Capitolo 7: *** Joker ***
Capitolo 8: *** As the rain falls down ***
Capitolo 9: *** Attrazione ***
Capitolo 10: *** BB and Rae's dilemma ***
Capitolo 11: *** True relationships ***
Capitolo 12: *** The father I've never had ***
Capitolo 13: *** Ci sono anch'io ***
Capitolo 14: *** That's who I am ***
Capitolo 15: *** Gelosia ***
Capitolo 16: *** Danger ***
Capitolo 17: *** Addio ... Addio per sempre ***
Capitolo 18: *** Loves he not ***
Capitolo 19: *** Normal day ***
Capitolo 20: *** Just them ***



Capitolo 1
*** Stella e BB's stories ***


Past Sono passati moltissimi anni.
Forse troppi ... Eppure i miei ricordi sono nitidi, come se fosse accaduto ieri.
Dietro alla ragazza sorridente che tutti conoscono c'è molto di più.
C'è un cuore che soffre, delle lacrime nascoste che portano via ogni pezzo della mia anima ma che non lavano via il peccato.
Non lavano via i ricordi.
Dal pianeta da dove provengo le parole gentilezza e libertà non esistono... Non ci sono persone gentili, non ci sono persone libere.
Solo schiavi, schiavi di una guerra che è durata fin troppo .
Schiavi della propria mente e del proprio cuore.
Chiudo gli occhi ed esco dalla doccia.
Quel livido sulla spalla brucia ancora come la prima volta.
Le cicatrici sulle mie gambe e sui miei polsi sono indelebili.
Tutto quel sangue, tutte quelle grida, tormentano la mia mente e non si decidono a lasciarmi in pace.
Non parlo mai della mia vita privata, ascolto pazientemente gli altri ma ... Loro di me conoscono ben poco.
Quasi nulla.
Forse niente.
L'allarme suona ed io balzo in avanti.
Mi vesto in fretta e mi catapulto in salotto.
- Chi è stavolta? - sento la voce di Robin leggermente irritata.
Risponde Corvina.
- Megablock  -
Il suo tono monotono è pungente ed alterato.
Ne deduco che oggi non è una buona giornata.
Per nessuno di noi .




Arriviamo alla scogliera e troviamo quell'enorme ammasso di pietra che inghiottisce macigni più grandi della sua testa.
Sgrano gli occhi per un istante, è molto più grosso di quanto ricordassi.
- Credo che mangiare la roccia lo aiuti ad ingrandirsi - osserva Cyborg
- Magari però sarà così pesante che non riuscirà neppure a muoversi - aggiunse BB, cercando ovviamente di sdrammatizzare.
Megablock lo colpisce in piena spalla e lo fa cadere a terra.
- O forse no ... - ringhia Robin infuriato .
- BB stai bene? - chiedo preoccupata.
Non risponde.
- Stella .... Metti in salvo BB, qui ci pensiamo noi - ordina Robin.
Annuisco e corro a nascondermi dentro ad una grotta insieme al mio amico verde.
Ha una ferita sulla tempia.
Dopo pochi attimi spalanca gli occhi e geme dal dolore.
- Ugh ... La mia testa -
- Tranquillo BB ... Passerà, come ti senti ? -
- Bene ... Credo .... -
- Bene - abbozzo un sorriso.
Sto ancora pensando alla lettera di stamattina e a cosa quello che c'era scritto rappresenti per me.



Cara Principessa Stella Rubia,
è giunta per voi l'ora di tornare su Tamaran, in quanto i Glordaniani sanno perfettamente che voi siete viva.
Non è consigliabile permettere loro di venirvi a prendere sulla Terra.
Salutate i vostri amici ed assicuratevi di non far sapere loro dove state recandovi.
Questo, come ben sapete, contribuirebbe a metterli nei guai e a rischiare le loro vite.
Vi attendiamo.
- Il consiglio di Tamaran.



La mia mente rifiuta ogni parola.
Non voglio tornare là .... Non posso.
La Fortezza dei Glordaniani è l'unico posto in cui mi sono macchiata di peccati indicibili.
In cui ho rischiato la mia vita.
In cui sono stata resa schiava.
Non posso tornare là.
Non voglio rivivere daccapo tutto ciò che è successo lì.
Tutto quello che mi hanno fatto.
BB mi addocchia perplesso.
- Che c'è che non va? - chiede
- Io .... -
- Stella Rubia andiamo ... Parlami , ti prometto che lo terrò per me -
- D'accordo ... -
Prendo un bel respiro e gli dico della lettera.
- Ok e allora? Di' semplicemente che non vuoi -
- Non è così facile BB - sospiro - Se lo fosse l'avrei già fatto -
BB annuisce per indicarmi di proseguire.
Sospiro di nuovo.
- Vedi ... La mia è una storia piuttosto lunga, prima di venire sulla Terra, prima che voi mi salvaste, ne ho passate tante.Quando ero solo una bambina, passavo il tempo ad allenarmi per fronteggiare i nemici durante le guerre . Mio padre mi allenava.
Amalia ..... O meglio Komand'r , era la più grande ma ... Io dovevo sostituirla al trono.
Come hai potuto notare mia sorella è nata con una malfunzione, ha gli occhi indaco e i capelli neri ... Non è come il resto di noi ... Tutti le parlavano alle spalle, nessuno le voleva bene tranne mio padre.
Lui era orgoglioso di lei ... Ma io .... Io non valevo nemmeno un attimo del suo tempo e questo perché eclissavo Komand'r in tutto.
Perché avrei preso il suo posto al trono .
Io non volevo ... Davvero ... Non mi andava di governare, volevo solo poter essere libera.
Così mi sono guadagnata l'odio di mia sorella, oltre a dover prendere il suo posto , la cosa nemmeno mi interessava e lei lo vedeva come un oltraggio, un tradimento.
Continuava a dire che se lei avesse avuto occasione di regnare non se la sarebbe lasciata sfuggire.
Così quando compii dodici anni ... Decise di parlare con mio padre e mi vendettero come offerta di pace ai Glordaniani.
Loro i resero schiava del loro principe e mi portarono alla Fortezza dove intrappolavano tanti schiavi come me.
Offerte di pace, premi per giochi olimpici .... Regine e Principesse da tutto il mondo e non solo ... Anche uomini onesti e diversi bambini ...Ero terrorizzata quando arrivai lì.
Ci fecero mettere in fila e un uomo piuttosto anziano ci passò tutti in rassegna.
Indicò me e io venni venduta a lui.
Ricordo chiaramente cosa mi disse .... <<  Da oggi in poi, tu sarai mia ... Farò di te una vera guerriera, una donna ... Devi ubbidirmi e se non lo farai verrai punita sempre più duramente >> .
Come avrai ben intuito all'inizio non ero disposta a prendere ordini .
Mi chiuse per otto mesi in una grotta buia, non mi faceva mangiare e dovevo bere l'acqua piovana che filtrava tra i buchi delle mura, era difficile perché ero legata e a volte passavo giorni senza bere nulla-.
Mi blocco per un attimo ed inizio a piangere.
 -Stella ... -
- Non è finita -
 - Continua quando te la senti -
Annuisco e ricomincio.
- Dunque ... Quando arrivò il giorno del mio tredicesimo compleanno iniziai ad ubbidire e a compiere la mia trasformazione per l'età adolescenziale ... O come la chiamate qui ... La pubertà.
Il mio maestro cominciò ad interessarsi a me , a toccarmi e ben presto ... Mi ritrovai vittima di violenze ripetute e giornaliere.
Mi colpiva con dei pezzi di ferro arruginito e mi frustava.
Stringeva le mie spalle e i miei polsi.
Ero così spaventata, così stufa che alla fine .... Alla fine lo uccisi e scappai senza che nessuno se ne rendesse conto.
Feci esplodere il suo covo in modo che tutti pensassero che fossimo morti entrambi.
Quando tornai a casa mi rinvenni del fatto che mio fratello minore , Ryand'r, era stato allontanato da Tamaran e spedito nelle zone paludose in balia di altri nemici, per paura che prendesse il posto al trono sempre per colpa delle malelingue.
Pochi giorni dopo il mio ritorno , i Glordaniani attaccarono e noi lottammo contro di loro .... Mia sorella scappò per evitare la battaglia e i miei genitori morirono davanti ai miei occhi.
Prima di adarsene mia madre mi regalò la sua energia solare in modo che io potessi generare i dardi.
Iizialmente uscivano dai piccoli smeraldi che ho qui sul polso ma poi ... Si trasmisero alle mie mani.
I dardi non sono un potere tipico del mio pianeta natale.
Li acquisii quando un' altra spece nemica mi rapì.
Sperimentarono su di me.
Volevano vedere quanta energia poteva essere immessa nel corpo di una Tamaraniana prima che esplodesse .... Riuscii a scappare anche da loro e venni qui.
Durante il mio viaggio i Glordaniani mi trovarono di nuovo e mi resero prigioniera e poi ... Bè conosci il resto ... -
BB mi fissa sconvolto.
- Tenevi ben nascosto questo lato della tua vita eh ? -
- Temevo che vi avrei disgustati se ve lo avessi detto ...  -
- Ma che dici Stella ? Questo è assurdo! -
- Però .... -
- Però niente .... Hey , vuoi sapere perché sono verde? -
- Sì ... Se vuoi dirmelo -
BB annuì e prese anche lui un bel respirone.
- Bene .... Quando ero piccolo vivevo nella foresta Amazzonica.
Mio padre era uno scienziato e si occupava di studiare i comportamenti degli animali .
Mia madre invece era la sua assistente, fotografava ogni spece che incontravano e ne riportava i dati caratteriali.
Io ero solo un bambino ... Avevo nove anni ed ero curioso.
Un giorno mi recai con loro in una spedizione.
Erano talmente presi da uno strano uccello che nemmeno si accorsero che mi ero allontanato.
Mentre camminavo per la foresta vidi uno strano fiore.
Lo raccolsi e ne ammirai i colori.
Era arncione con qualche pallino rosso e dai petali si scorgevano delle piccole linguette nere.
Mi piacque subito e così decisi di mettermelo in tasca.
Non mi ero accorto che mi aveva lasciato una specie di gelatina verde addosso e tornai dai miei genitori.
Il mattino dopo avevo una febbre altissima.
Ero verde e non ci capivo nulla.
Mio padre raccolse del liquido dal fiore e mi disse che avevo contratto una malattia simile alla malaria.
Così i miei genitori mi spedirono in uno studio sperimentale dove mi rinchiusero in una gabbia e sperimentarono diversi intrugli su di me.
Il mio DNA venne modificato e così acquisii il potere di trasformarmi in molti animali diversi.
Sconvolto dalla rabbia per ciò che i miei mi avevano fatto mi trasformai in una spece di bestia e li uccisi.
Quando tornai normale venni a contatto con la Pattuglia che mi portò con sé e mi rese suo capo.
Giuro che mi sento così male per quel che ho fatto ai miei genitori ma ... -
- BB ... Non devi sentirti in colpa ... Loro ti hanno fatto rinchiudere in una gabbia, hanno messo a repentaglio la tua vita.-
- Già ... Quando arrivai al laboratorio avevo ancora la febbre alta, per impedirmi di morire mi diedero un siero.. Purtroppo quel coso non mi ha guarito e sono rimasto verde ... -
- BB .... Io non ne avevo idea ... Mi dispiace immensamente - piango.
Piange anche lui.
Ci abbracciamo e ci promettiamo di non dire nulla.
A nessuno .
BB afferma che mi aiuterà con il mio problema e io cerco di fidarmi.
Spero solo che questo non lo metta nei guai .




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O
k gente .... Come so tutte queste cose?
Semplice , ho vinto un contest molto importante sui Titans e quindi ho studiato mesi e mesi.
Inoltre sono ossessionata da loro e mi sono messa a leggere anche l'opera della DC comics ... Ci tengo a precisare che povera Koriand'r ... La fanno sembrare una pazza vogliosa in quei fumetti T___T
Mi trovo bene ad ammettere che è meglio la serie tv ... Ci tengo a precisare anche che Sam Register e Glen Murakami sono stati dei geni nel crearla.
La loro idea di staccarli dai personaggi della Young Justice o di Batman ad esempio è stata geniale.
Il fatto di creare un nuovo Robin che prima di loro nessuno aveva realizzato come personaggio così complesso mi ha sempre fatto pensare che fossero dei geni.
Quindi per realizzare questa Fanfic ho deciso di raccontare le storie dei personaggi, indagare sul loro passato e capire meglio alcuni dei loro comportamenti.
Soprattutto sono rimasta colpita dalle storie di BB e Stellina mia bella ... Insomma non me lo sarei mai aspettato da due giocherelloni come loro ...
Le storie di Robin e Cyborg le conoscevo già, un passato che per me non è stato una sorpresa è proprio quello di Robin e Corvina.
Al passato di Rob (che penso conosciate tutti ) viene fatto un riferimento speciale nell'episodio "Ossessione" ovvero, nel momento in cui la nostra Corvina entra nella sua mente è possibile vedere la scena del circo e quindi la seguente morte dei suoi genitori.
Un altro riferimento viene fatto nell'episodio" apprendista" dove Robin dice a Slade - Se è per questo io ce l'ho già un padre - e i pipistrelli volano verso la cupola del covo coperti dal cielo notturno, inoltre la battaglia con i Titans avviene sopra la Wayne and Co.
Il passato di Corvina invece è l'unico reso noto nel cartone nell'episodio "Ultimo Giorno" .
La cosa a dire il vero mi ha dato un po'fastidio perché sarebbe stato bello scoprire tutto anche degli altri ... Oh bè ... Vorrà dire che ci penserò io a rivelarvi tutto .
E dopo questo piccolo siparietto di recensione e "storia nel magico mondo dei Titans" (?) - tranquilli non sono fatta xD - vi lascio
- Silkye53

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Capitolo 2
*** Family ***


rfe -Non sarai mai all'altezza! Per un tuo stupido errore poteva morire un sacco di gente! -
- Io .... Non .. Io non volevo .... -
- Non volevi ! Non volevi certo che non volevi! Pensavo fossi uno in gamba! -
- Lo sono ma forse sei tu quello che non va! -
La porta sbatte alle sue spalle.
Le valige sono pronte, lui se ne va, ferito , sofferente e senza più nessuno.

Mi sveglio di soprassalto.
Ultimamente i miei flashback mi impediscono di dormire.
Per non parlare poi del comportamento strano di BB e Stella.
Chiudo gli occhi e mi rigiro nel letto.
Alcuni ricordi fanno troppo male, vecchie ferite che vengono riaperte e sanguinano sulla tua nuova vita, sulla tua felicità ....
Fisso il soffitto bianco della mia camera.
Non posso ancora credere a tutti gli avvenimenti di molti anni fa.
Sbuffo e cerco di nuovo il sonno.
Come mi aspettavo non arriva. Nemmeno a parlarne.
Mi alzo e vado a prendere da bere in cucina.
Sento un gridolino provenire dal divano. Stella.
Sembra così felice.
- Oh BB ! Non devo tornare su Tamaran! - esclama abbracciando il mutaforma.
Il ragazzo ricambia l'abbraccio stringendola a sé con forza.
- Ce l'abbiamo fatta! Per fortuna Corvina ci ha aiutati senza fare domande-
- Già è stata proprio una fortuna - sorride l'aliena.
- Di che cosa state parlando? - chiedo con tono burbero.
I due si voltano di scatto e mi fissano come se stessero nascondendo un segreto enorme che non poteva essere svelato.
- Allora? - incalzo determinato a ricevere una risposta
- Robin ... - mormora Stella socchiudendo gli occhi.
Non posso bloccare la rabbia  .
 - Dovevi tornare su Tamaran! Perché non me l'hai detto? -
Ed è in questo preciso momento che BB si mette in mezzo - Le ho chiesto io di non dire nulla -
- Perché ? -
 -Perché .... -
- Io ... Non posso dirtelo Robin, mi odieresti poi ...- piagniucola Stella.
Sgrano gli occhi .
- Ma che dici ? Io non potrei mai ... -
- Robin è ... Delicato - s'intromette BB.
Annuisco e sorrido - Posso sopportare -
- Non so se .... -
- Stella devi dirmi che c'è che non va - insisto.
Mi raccontano tutto .............. Le storie delle loro vite, di come tutto è avvenuto, di come hanno ingannato i Tamariani, tutto.
Finita la storia mi alzo silenzioso e corro lungo il corridoio.
Sveglio Cyborg e Corvina e li trascino in salotto.
- Noi non ci conosciamo abbastanza - constato.
Tutti annuiscono e Stella si lancia di nuovo nella spiegazione della sua vita.
BB fa altrettanto e poi ci voltiamo tutti verso Cyborg.
Il robot arrossisce, cerca di contenere le lacrime.
- Ok .... Alcuni anni fa.... Stavo dando l'esame della patente, dal posto da cui vengo si può prendere a quindici anni , presi la patente e alcuni mesi dopo mi offrii di accompagnare mia mamma al centro commerciale. Mentre tornavamo a casa ho perso il controllo del volante e siamo andati a sbattere contro un camion, se avessi fatto più attenzione .... Mia madre morì e io .... Io divenni un mostro .... A scuola mi prendevano tutti in giro così smisi di frequentarla - finito il suo racconto Cyborg si volta verso Corvina.
- Conoscete già la mia storia- mormora
- Sì ma .... Dato che siamo tutti in vena di confessioni .... -
- Ok , ok .... Dunque, quando sono nata c'era una profezia legata a me, diceva che il giorno del mio sedicesimo compleanno, ovvero un anno fa, avrei fatto da portale a mio padre, la parte di me che è demoniaca .... Non ho mai accettato questa cosa, mio padre mi maltrattava e maltrattava mia madre e i miei sei fratelli, i miei fratelli erano interamente demoni ma un giorno non seppi più nulla di loro .... Non che mi importasse, li odiavo e li odio ancora .... Devo tenere sotto controllo le mie emozioni, o meglio dovevo farlo finché era la mia parte demoniaca a controllarle, cioè mio padre, ma ora lui non c'è più ... Sono libera, diversa ma .. Libera -
Sorrido e le poso una mano sulla spalla.
Poi Stella prende la parola.
- Non dobbiamo più sentirci soli, diversi .... Non siamo come gli altri ed è questo che ci rende ciò che siamo, abbiamo scelto di usare le nostre stranezze per aiutare le persone e io credo che sia un modo nobile di riscattarsi ..... -
- La penso esattamente come te .... Anche io vorrei condividere il mio passato con voi .... -
- Robin .... Se non vuoi noi lo capiamo - mormora Cyborg.
Annuisco - Lo so, voglio farlo .... Non è niente di così terribile , penso di poter ripercorrere il passato per una sera -
Prendo un respiro profondo e cerco la mano di Stella per sostegno morale.
Sono felice di trovare il suo calore in fretta.
- Ok, dunque .... Quando ero piccolo ............. Facevo parte di una famiglia di trapezisti, ci chiamavamo "Flying Graysons" , il giorno della mia prima esibizione avevo otto anni, stavo preparandomi quando udii il proprietario del circo parlare con un uomo. Stavano litigando per non so nemmeno io cosa. Decisi di ignorare il fatto e proseguire la mia preparazione, quando finii la mia esibizione il pubblico applaudiva e gridava, ero così soddisfatto di me .... Poi toccò ai miei genitori. Fu lì che accadde l'inevitabile, sentii un rumore di forbici e vidi i miei genitori cadere, precipitarono a terra e ...... -
- Robin non devi andare avanti se non vuoi - mi assicura Stella.
Non la guardo e sospiro ricacciando indietro le lacrime amare.
- E morirono ... Subito dopo il tendone prese fuoco e io rimasi lì, ero shockato non potevo muovermi, sentii solo due braccia forti che mi caricavano sulle spalle , qualche giorno dopo mi ritrovai a vivere con il multimilionario Bruce Wayne. Quando scoprii il suo segreto lo costrinsi a farmi diventare la sua spalla. Quando ci trovammo ad affrontare il Joker fu letale. Tentai di fare l'eroe e come risultato lui mi sparò. Ho rischiato la vita e di tutta risposta lui mi ha urlato contro che ero un incapace, mi arrabbiai e me ne andai -
- Oh Robin .... Sei stato molto coraggioso a dircelo - mi consola Stella
- Anche voi lo siete stati -
- Lo siamo tutti ragazzi, dopo tutto quello che abbiamo passato siamo cresciuti fin troppo bene -
- Hai ragione BB - sorride Corvina.
Ora mi rendo conto che avere degli amici non è sbagliato , serve a farti star meglio nei momenti orribili che la vita ti riserva.
Io sono fortunato ad avere loro, diversi ma speciali, amici e famiglia.

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Lo so è molto corto e davvero davvero brutto ma ce l'ho messa tutta.
Adoro l'ultima frase che ho messo, una frase che è stata inserita nel fumetto della versione americana originale ma che purtroppo è stata censurata per non so quale assurdo motivo!
Ok, spero vi sia piaciuto ....
- Silkye53

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Capitolo 3
*** Ritorna tutto indietro ***


jfoi -Sei qui ... -
Mormoro salendo sul tetto.
Mi aspettavo che fosse lì a scrutare il cielo,lo fa sempre quando cerca delle risposte.
- Sono qui - risponde portandosi i capelli dietro ad un orecchio.
Sorrido e mi siedo accanto a lei.
- Stai bene ? - chiedo
- Sì, sto bene... Tu stai bene? -
- Sì, Corvina ... Credi che riusciremo a superarlo? -
- Tutto quel che ci è successo dici? - chiede confusa.
Annuisco.
- Forse, o forse no ... Dipende da noi Robin -
- Mh ... Capisco che vuoi dire ma ... Un modo per iniziare a superarlo effettivamente c'è -
- Ok , che idea folle hai in mente? -
Rido appena.
-Non è una mia idea -
-La cosa non mi rassicura affatto. Va'avanti -
-E' un'idea di BB .... -
- Aha ... Ora sono terrorizzata -
- Ma no ! Ha proposto una festa-
- Una festa? Ma ti pare il caso? -
- Sì, mi pare il caso! Allora? Sei dei nostri? -domando speranzoso
- Perché no? - risponde col fantasma di un sorriso.
Ci alziamo ed andiamo di sotto fino al salotto.(HO FATTO LA RIMA XD)
Stella sta aiutando Cyborg in cucina, BB sta apparecchiando, io mi metto a sistemare gli snack nelle ciotole e Corvina pensa alla musica.
- Robin! Eccoti! Ho bisogno di parlare con te - mormora Stella
- Ora? - chiedo confuso
- Sì è ... Molto importante -
Vedo Cyborg strizzarle l'occhio e BB farle il segno dell' 'OK' .
Annuisco e la ci dirigiamo fuori dalla cucina e in corridoio.
- Dimmi Stella, qualcosa non va? - chiedo ansioso
- No va tutto bene, cioè ... Andrebbe meglio se non fossi così nervosa -
- Dimmi che c'è che ti rende nervosa -
- Devo dirti una cosa .... -
- Cosa? - cerco di incoraggiarla con un sorriso
- Ok, lo dico ... Robin .... Io ... -
- Tu? -
Lei riapre la bocca ma la richiude.
Arrossisce e si protende in avanti accarezzando le mie labbra con le sue.
- Uhm ... -
- Io ti amo - lo dice talmente veloce che mi serve un attimo per capire le sue parole
- Stella .... Io non ... -
- Lo so, lo so che non puoi legarti e capisco anche perché ma .. Io ti amo -
- Anche io ti amo - le confesso.
Ho deciso di smettere di scappare dalla felicità, ora sarà tutto diverso, io sarò diverso.
- Allora siamo una coppia? - chiede lei speranzosa
- Certo - rispondo con un sorriso.
Stella mi getta le braccia al collo e io le cingo la vita con le braccia.
- Ora dovremmo tornare in cucina - bisbiglio
- Dovremmo sì - risponde lei con un fil di voce.
Rimaniamo l'uno fra le braccia dell'altro ancora un po' e poi torniamo al nostro posto.
Iniziamo la festa e tutto sembra andare bene.
Balliamo,mangiamo e ci divertiamo molto ma poi squilla una chiamata di emergenza.
- Chi può essere? E' sulla linea privata-
- Rispondi no ? - suggerisce Cyborg
- Aha grazie come ho fatto a non pensarci prima? -
- Non essere sarcastico, sei tu che fai domande idiote -
- Basta! - esclama Corvina scocciata.
Rispondo alla chiamata.
Sullo schermo nero compare un volto dimenticato da tempo.
Un volto anziano, provato ma comunque riconoscibile.
- Dick -
- Bruce ... -
Gli altri si lasciano sfuggire un verso di stupore.
A BB brillano gli occhi. Lui adora Batman.
Chissà che ne penserebbe di lui se lo conoscesse?
- Ho bisogno del tuo aiuto, il Joker è scappato e non  è solo -
Lo guardo sorpreso.
- Non hai mai avuto bisogno d'aiuto, comunque non del mio - rispondo freddo
- Aiutami e basta! -
- Posso portare la mia squadra? -
- Sì -
- Ok -
Non so se sto facendo bene a dirgli che vado.
Non so nemmeno come ci sono arrivato a dirgli che va bene.
Ma devo assolutamente aiutarlo.
Dopotutto sono un eroe.
Un eroe compie sempre il suo dovere.
Io lo aiuterò, mi darò da fare e poi tornerò alla mia vita.
Partiamo stasera e ce ne torniamo a casa il prima possibile.
- Stella ... -
- Non vuoi far sapere al tuo k'norfka che stai con me ? -
- Esatto -
- Va bene .... Penso di poterci riuscire -
Sorrido e la ringrazio.
So che lei ce la farà.
E' di me stesso che non mi fido.
Io ce la farò?

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Capitolo 4
*** Hi Batman! ***


hvfd Mi volto solo per un attimo a fissare quei dolci occhi verdi.
- Sai che aiutarti a preparare la valigia non è una delle più grandi aspirazioni della mia vita? - chiedo tirandole una gonna di jeans
- E qual è allora una delle tue più grandi aspirazioni? - chiede scherzosa
- Un bacio? -
Lei alza gli occhi al cielo facendo finta di essere scocciata dalla mia richiesta.
Si avvicina e posa le sue labbra sulle mie.
Dopo il bacio mi siedo sul letto e rigiro fra le mani un paio di occhiali da sole rosa.
- Robin? Qualcosa non va? -
Alzo lo sguardo ed annuisco.
- Io ... Non sono in buoni rapporti con Bruce e ... -
Sento le sue braccia attorno al mio collo .
- Ce la farai, tu sei fantastico Robin, Bruce se ne renderà conto non appena vedrà come dirigi la squadra -
- Mpf .... E' sempre di Batman che stiamo parlando.... Non mi darebbe la soddisfazione di riconoscermi dei meriti nemmeno se stessi per morire-
- Io credo che lo farà, tu devi solo cercare di comportarti bene -
- Sarà dura -
- Ma tu sei Robin, tu fai sempre tutto bene -
- Ma se non sei convinta nemmeno tu di quello che hai appena detto , Robin è un incapace e lo è stato per molto tempo -
- Hey! E' del mio ragazzo che stai parlando! E lui non è un incapace, non ai miei occhi né a quelli dei suoi amici , un po'nevrotico forse ma non incapace -
Sorrido.
- Grazie Stella, non so cosa farei senza di te -
Lei mi stringe ancora un po'.
- Nemmeno io -
Ci baciamo di nuovo e poi portiamo fuori la valigia.
- Non avere paura, andrà tutto bene - sorride
- Lo ....... Lo spero .... -
All'improvviso mi sento tremendamente nervoso, insicuro e anche un po'spaventato.
Sento di dover dimostrare qualcosa.
Non solo a Batman ma anche alla squadra, a Stella e ..... A me stesso .
Devo dimostrare di non essere un totale fallimento.
Insomma,io so di essere un vero idiota e un incapace e che come eroe sono una frana ma devo dimostrare il contrario.
Se non lo faccio andrà tutto sprecato.
Il mio impegno, tutto quanto!
Non posso permettermi di sbagliare, non stavolta.
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Arriviamo a Gotham City , vestiti normalmente come Alfred ci ha detto di fare.
Io indosso un paio di jeans neri,una camicia bianca e delle scarpe da ginnastica, occhiali da sole per celare gli occhi azzurri.
Corvina ha una maglioncino nero a collo alto, un paio di leggings di pelle neri e degli anfibi neri.
BB ha addosso una ridicola camicia fosforescente, simile a quella che si era portato a Tokyo ma gialla anzi che rosa.
Indossa anche dei jeans bianchi e un paio di scarpe da tennis nere tutte rovinate.
Cyborg è Cyborg ... Sì insomma ... Uhm ... Non ha niente di diverso.
Ma Stella... Cavolo lei è favolosa!
Ha una mini gonna di jeans, un paio di ballerine nere ed un top nero a fascia con scollo a cuore.
Mi rimane difficile non fissarla con la bava alla bocca ma ... Ora devo concentrarmi.
- Maestro Dick! - esclama Alfred non appena mi vede.
Corro ad abbracciarlo, non vedevo l'ora di rivederlo!
- Al! Ciao ... Voglio presentarti i miei amici -
Sorrido e punto un dito contro Cyborg dicendo il suo nome.
- Hey bello! - esclama il mezzo-robot dando un lieve pugno sulla spalla di Alfred.
- Lui è BB - sorrido indicando il mutaforma in questione
- Heilà Al! -
Il maggiordomo mi squadra con occhi inquisitori e io scuoto il capo come a dire che è una cosa normale.
Corvina rotea gli occhi.
- Lei è Corvina -
- Salve signore - mormora lei col solito tono noncurante.
Mi blocco per un istante indugiando con lo sguardo sulla figura di Stella.
- E lei è Stella , principessa del pianeta Tamaran -
- Oh una reale, è passato molto tempo da quando ho avuto l'onore -
- Oh ma io sono semplicemente seconda in linea di successione a trono - sorride lei .
Al notare quello splendido sorriso , Alfred arrossisce.
Stella lo abbraccia.
- E' un vero piacere conoscerti Alfred! -
- Grazie Signorina -
Al arrossisce ancora di più.
Mi viene da ridere ma mi trattengo.
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-Allora Al, dov'è l'uomo nero? - chiedo confuso
- Intende dire il Maestro Bruce ? -
Annuisco roteando gli occhi al titolo conferito al pipistrellone.
Stella mi conferisce una lieve gomitata , almeno secondo il suo punto di vista.
- Ahio - bisbiglio
- Comportati bene - sussurra lei.
Non ci posso credere!
E' come essere sposati!
Sorrido falsamente ed annuisco.
- Ok ma tu smettila di picchiarmi -
Ora è Corvina ad alzare gli occhi al cielo.
- Voi due siete piuttosto ovvi -
- Non è vero- borbotto
- Ah no? E allora prima? Lei è Stella, principessa del pianeta Tamaran - mi scimmiotta Corvina
- Hey ! Uno, la mia voce non è così da idiota e due la stavo solo presentando - inveisco
- Sì , la presentavi e praticamente gridavi 'amo questa ragazza' -
- Non è vero ! - esclamo.
Tutti si girano.
- Sentiamo, cos'è che non è vero? - chiede Bruce scendendo le scale.
Mi porto una mano al viso.
Fantastico, che ottima prima impressione!

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Capitolo 5
*** About us ... He knows ***


Rob POV Continuo a boccheggiare, incapace di fare altro.
- Ahh ... -
- Sto aspettando - commenta Bruce.
'Sto aspettando' ma chi si crede di essere?
Saranno anche affari miei di cosa parlo con i miei amici!
- Allora? -
Scuoto il capo.
- Niente di importante - mormoro.
Lo vedo squadrarci tutti come se fossimo dei poveri disgraziati.
Il suo sguardo indugia su Stella e la cosa mi infastidisce come mai prima d'ora.
- Quindi .... Questa è la tua squadra? -
Annuisco cercando di trattenermi dal colpirlo alla mascella.
Ci guarda dall'alto in basso.
Mi guarda dall'alto in basso.
Lo ha sempre fatto d'altro canto.
Ma non mi va giù che giudichi i miei amici allo stesso modo.
Se solo sapesse .... Se solo capisse cosa vuol dire avere persone così nella propria vita, nel proprio cuore.
Ma che ne sa lui?
In fondo non ha mai mostrato affetto per nessuno, la cosa che più si è avvicinata era la sua sessione di "amore" giornaliera con Selina.
Ipocrita eh?
Ma tanto io non ho voce in capitolo.
- Bene, benvenuti, domani mattina alle cinque comincerà l'allenamento speciale chi non si presenta sarà punito, Alfred mostra ai ragazzi le loro camere -
Alfred si irrigidisce ed annuisce.
- Subito Maestro -
Gesticola con la mano verso le scale.
- Signorini, Vostra Altezza, da questa parte -
Stella arrossisce.
Non le piacciono i riconoscimenti , è molto modesta.
Troppo a parere mio perché è fantastica.
Mi rendo conto che la sto fissando quando Cyborg mi da una vigorosa gomitata.
- Ahio! Ma ce l'avete tutti con me? - bisbiglio
- Non lamentarti non ho fatto forte .. Comunque cerca di essere più discreto Romeo -
- Ma ..... Ma che dici? Ma va ..... Io .... - mi tingo di rosso.
Cyborg ridacchia e sguscia via prima che gli assesti un pugno sul braccio.
Oh povero me!
- Questa è la sua camera Signorina Corvina -
Corvina scandaglia attentamente l'interno come se si aspettasse una bomba nascosta all'interno della camera.
Annuisce ed entra senza dire nulla.
- Ehm .... -
- Tranquillo Al, lei è fatta così -
- Ok ... Bè, la prossima è la camera del Signorino BB -
- Mitico ! -
Alfred deglutisce - Sì ah .... Mitico .... -
Detta col suo forte accento inglese la parola è alquanto spassosa.
Tratteniamo tutti una risata di scherno.
- Spero le piaccia Signorino -
- Certo Al ! Grazie bello! -
Detto questo BB entra.
Alfred mi guarda di nuovo con fare confuso.
- Amici strani lo so ... -
Annuisce.
- Signorino Cyborg, questa è per lei -
Cyborg sorride e lo spintona giocosamente .
- Grazie amico -
Alfred si ricompone e tossisce per mascherare il rossore delle sue altresì pallide guance.
Il maggiordomo approcciò un sorriso timido e diresse me e Stella verso due porte, l'una di fronte all'altra, come un segno del destino.
Il mio sguardo incrocia il suo.
- Sono vecchio, non certo stupido .... So bene cosa c'è fra di voi ... -
Io arrossisco mentre Stella sembra con la testa fra le nuvole, forse nemmeno si è accorta che Al ha capito tutto.
- Io non capisco davvero che vuoi dire .... - borbotto
- Aha , certo ... -
- Al , davvero non so di che stai parlando ... -
- Non lo dirò al Maestro Bruce .... -
Sorrido - Grazie .... -
Stella si avvicina ad Alfred e lo stringe a sé .
- Grazie amico! Sei davvero gentile! -
- Lei è molto affettuosa - spiego
- L'avevo notato, vostra Altezza ora mi lasci, non respiro -
- Oh! Scusami ti prego, di solito riesco a controllare bene la mia forza .... -
- L'emozione fa la sua - mormoro con un sorriso spavaldo.
Ci dirigiamo prima nella camera di Stella.
E' tutta viola, come piace a lei.
Le si addice e l'aliena non perde un attimo e si getta sul letto.
- Woow! Molleggia! -
Il suo stupore da bambina mi affascina ogni volta.
- Materasso ad acqua Principessa, lo troverà utile - sorride Al ammiccando nella mia direzione.
Arrossisco come mai prima d'ora.
- Ahh ... Non ci siamo ancora arrivati .... -
Alfred ghigna - Certo .... -
Stella sgrana gli occhi .
- Ok, ci credo .... -
- Ecco appunto -
- Sai? Di tutte le persone non credevo che ne avresti parlato proprio con lui - aggiunge Stella.
Arrossisco ancora di più.
- Ahh ... Già ..... Imbarazzante - borbotto.
Perché ho come l'impressione che sarà sempre così da oggi?

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Capitolo 6
*** Remember when ... ***


hjd Le mie paure di ieri erano fondate.
Non solo i ragazzi, anche Al ora mi prende in giro!
Non credevo che il mio maggiordomo così serio avesse un lato tanto giovanile, forse troppo ...
Ogni volta che ci penso mi vengono i brividi.
Tranquillamente mi dirigo verso la camera di Stella per accertarmi che sia sveglia.
- Hey ... - mormoro quando la trovo già vestita fuori dalla porta
- Buongiorno Robin - sorride
- Che fai già in piedi? -
- Credevo che l'allenamento iniziasse alle cinque -
- Sì , infatti ... Non credevo fossi in grado di svegliarti a quest'ora -
Sorride ancora, più maliziosamente stavolta.
- Io posso, tu puoi e anche Corvina e Cyborg.... Forse dovremmo andare a svegliare BB -
Ci ragiono per un attimo.
Annuisco.
- Sì è meglio, non credo davvero che lui sappia dell'esistenza delle cinque del mattino -
Riesco a farla ridere con mia grande gioia.
Ogni volta che la faccio ridere mi sento importante, speciale.
Ogni volta che ammiro i suoi sorrisi differenti che sono solo per me .
Mi rilasso ammirando i suoi soffici capelli rossi fluttuare mossi dalla leggera brezza che penetrava dalla finestra aperta in corridoio.
Sorrido forse per la prima volta da quando siamo qui, forse sarà l'unica visto che potrò fermarmi a fissarla molto poco.
Arriviamo in camera di Cyborg e bussiamo.
- Hey! Sei carico? - chiedo svogliatamente, dopotutto sono pur sempre le cinque del mattino!
Arriva una risposta repressa dall'altra parte.
- Tu hai capito? -chiedo voltandomi verso Stella
- No, non credo ... - mormora lei .
All'improvviso l'enorme figura di Cyborg compare di fronte a noi.
- Ho detto : 'Sto arrivando ! '  -
- Che velocità - scherzo.
Cy alza il suo unico occhio umano al cielo.
- Andiamo da Corvina su ... -
Un manto di energia nera davanti a loro li fece bloccare.
- Eccomi - borbottò la ragazza uscendo dal parquet
- Bene, manca solo BB - sbuffo
- E che c'è di nuovo? - commenta Corvina
- Già... Bè è ora che impari a svegliarsi presto! -
- Sì, certo ... -
- Lo so sembra una mission impossible -
- Già -
Avanziamo verso la camera del mutaforma.
- Ok , iniziamo con le buone, poi mandiamo Corvina - propongo.
Tutti annuiscono e io busso.
Stella è la prima a parlare.
- BB .... Uhm ... BB svegliati.... E' ora di alzarsi -
Ovviamente la sua voce melodiosa e soft non aiuta il verdolo a svegliarsi.
Provo io - Svegliati BB! - ordino.
Niente.
- Yo! Macchia d'erba ! Giù dal letto ! -
Nemmeno stavolta BB risponde.
Provo un'ultima volta.
- BB arriva Corvina -
Immediatamente il mutaforma è giù dal letto, perfettamente vestito e pronto per combattere.
- Sapendolo avrei provato prima - rido .
Entriamo in cucina dove Alfred ci serve la colazione.
- Signorino BB il suo latte di soia e i suoi biscotti ai cereali -
- Grazie Al -
- Signorina Corvina , la sua tisana alle erbe -
- Grazie, molto gentile -
La compostezza di Corvina mi ha sempre meravigliato molto.
Perfino con BB che le sputa briciole addosso .... Chissà come fa?
- Signorino Cyborg il suo bacon con uova strapazzate e il suo caffè amaro -
- Che miscuglio disgustoso - borbotto
- Pensa al cibo tuo! -
- Shhh abbassa la voce sono ancora intontito -
- Sè sè ... -
- Bene .... Uhm ... Vostra Altezza ... -
- Stella è più che sufficiente Alfred .... -
- No Signorina.... Non me la sento -
- Per favore, mi imbarazzo se continui a chiamarmi così e a darmi del lei, trattami come una tua pari - lo dice sorridendo.
Nemmeno si accorge del fatto che il suo sorriso irradia luce come fosse il sole.
Non si rende conto del fatto che il mondo si blocca ogni volta che fa quel faccino così tenero e amichevole.
- Bene, come preferisci Stella ... Questo è il su...Il tuo piatto speciale... Cereali con mostarda e latte -
Alfred fa una smorfia, la facciamo tutti.
Che schifo.
- Grazie mille amico! -
Alfred sospira.
- Maestro Robin, la sua homelette ai funghi con succo d'arancia -
- Grazie Al -
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Arriviamo finalmente in palestra.
Alcuni di noi ancora mezzi addormentati.
Altri fin troppo svegli.
Non è un mistero capire chi sono gli uni e chi gli altri.
- Bene, credevo non vi sareste svegliati in tempo -
Addocchio Bruce con sguardo truce.
- Io li faccio svegliare sempre in orario -
Il mio tono è un po' freddo e distaccato ma .... D'altro canto che si aspetta che faccia?
Che gli salti in braccio come fosse mio padre?
E' colpa sua, tutta la mia vita ... E' colpa sua.
- Iniziamo - risponde semplicemente lui.
Sbuffo .
- Sì -
- Robin tutto bene? - mi chiede Stella.
La sua voce è un soffio.
- Sì, non preoccuparti, cominciamo -
La guardo allontanarsi e sorrido.
Perché ci sto facendo questo?
Perché sto celando la cosa migliore della mia vita?
E alla persona che dovrebbe esserne più felice poi ....
Voglio urlare ciò sento, ma sto zitto.
Sto zitto per paura di non essere capito.
Per paura di un giudizio che anche se già conosco è ...
E' troppo doloroso da sopportare. Troppo. Lo è sempre stato.
Mi chiudo in me stesso e non le dico che vorrei poter morire ora.
Non so perché ma è così che mi sento.
Invece inizio un po' di sparring con Bruce.
Proprio come ai vecchi tempi ....

-Sei stanco? Vuoi fermarti? -
- Non c'è bisogno! Posso andare avanti per giorni! -
- Meglio se ti riposi un po' Dick -
- Ma .... -
- Fa' come dico! -
- Ok, ok ... -
Il ragazzino si diresse verso la sua stanza .
- Io posso farcela, non sono stanco -
La sua compagna si avvicinò a lui.
- Hey Dick! -
- Che vuoi Babs? -
- Parlare .... Che hai? -
- Non lo so ... -
- Mh ... Capisco .. -
Stettero in silenzio per un po'.
Poi lei parlò ancora.
- Fa male eh? -
- Non capisco ... -
- Ti deprime ? Fa male sapere quanto solo sei in realtà? -
Il ragazzino la squadrò confuso.
- Tu ti senti sola? -
- Molto più di quanto tu creda ...  -


Un calcio in faccia mi riporta alla realtà.
- Ahio! - esclamo iniziando a perdere sangue dal labbro
- Mai abbassare la guardia - borbotta Bruce mentre mi sorpassa e se ne va.
Rimango a terra con sguardo confuso.
Forse dovrei davvero smetterla di farmi del male...

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Capitolo 7
*** Joker ***


gbjfk "Il mio cuore aveva mai amato? Occhi rinnegatelo, perché non ha mai conosciuto la bellezza fino ad ora,,
Più la guardo e più queste parole scorrono nella mia mente.
La guardo mentre si asciuga un po'di sudore dalla fronte mostrando il collo, mentre da calci per aria per allenarsi.
Chiudo gli occhi e prendo un bel respiro.
Non voglio finire di nuovo per terra.
Li riapro in fretta.
- Stella!- esclamo.
Lei si volta lentamente, incerta.
- Vieni qui - mantengo il tono da leader.
Guardo Alfred dalla vetrata sperando che possa aiutarmi.
Lo vedo annuire piano e mi strizza l'occhio.
Chiama Bruce e lo porta fuori, dove non ci sono telecamere di sorveglianza.
- Vieni con me - le mormoro prendendole la mano.
Lei mi guarda con un'espressione confusa e terribilmente adorabile.
- Dove andiamo? - mi chiede mentre sfrecciamo lungo il corridoio.
Sorrido.
- Nella mia vecchia camera, è l'unico posto qui dentro senza telecamere... Sai .. Uhm ... Questioni di privacy -
- Aha .... Bene ma ... Perché? -
La guardo stupito.
- Come perché ? Non ti va di baciarmi? -
-Sì ... -
- Ecco , ti sei risposta da sola -
Entriamo in camera.
La stendo sul letto ed inizio a baciarla.
- Mh ... Al dovrà comunque cancellare il video -
- Perché ? - chiede lei senza fiato.
Ancora un bacio.
- Bruce è intelligente - rispondo .
Altro bacio.
E un altro.
E poi non si sa come la mia mano finisce sulla sua coscia.
Salendo incontra il suo stomaco.
- Lo sai che non si fanno queste cose? - scherza lei
- Hai ragione ... Non si fa -
- E allora? -
- E allora continuiamo - ghigno
- Robin .... Non voglio -
- Non essere così seria, stavo solo scherzando lo sai -
- Lo so ma ... Sai quello che mi hanno fatto, non mi piace scherzare su queste cose, io ho ... Paura ... Non di te ma ... Ho paura -
- Vuoi che ti abbracci? -
- Sì -
Le cingo la vita con le braccia.
- Povera la mia piccola ... -
Lei alza gli occhi verso di me.
- Ti amo -
- Anche io ti amo- sorrido.
Ci baciamo ancora un po'.
- Ora forse dovremmo tornare indietro -
- Forse dovremmo .... - mormoro senza lasciarla andare
- Ok, allora lasciami -
- No ........... -
- Robin ... Bruce si arrabbierà se non torniamo subito -
- Lo so -
- E allora andiamo dai! -
Mi alzo e le tendo la mano.
Usciamo.
Di fronte alla porta c'è Alfred con una cassetta in mano.
- La tenga lei -
Annuisco e la nascondo sotto il materasso.
____________________________________________________________________________________
La giornata è passata in fretta.
Troppo in fretta.
Sono in camera mia a cercare di dormire.
Sento un grido agghiacciante.
Stella!
Corro fuori.
La porta della sua stanza è già aperta.
Batman è nella camera e sta combattendo con qualcuno.
Corvina e gli altri arrivano in fretta.
- Stella ....-
- Robin! -
- Che succede? - chiede BB
- Il Joker! - esclama Batman.
Ci voltiamo tutti e io lo vedo.
Vedo l'uomo che mi ha rovinato la vita.
______________________________________________________________________________________
Lo so che è molto corto ma tranquilli, è studiato.
Lo volevo così corto per una volta!
Vi saluto e vi assicuro che il prossimo capitolo sarà più lungo e coinvolgente ;)
- Silkye53

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Capitolo 8
*** As the rain falls down ***


My girl Lui è pazzo.
Lui è l'unico pagliaccio capace di terrorizzare un bambino fino all'inverosimile.
Lui è l'ombra che infesta il mio passato.
Lui è il fantasma che disturba i miei sogni.
Lui è l'uomo che ha tentato di uccidermi.
Lui è tutto ciò che voglio evitare di essere, è come Slade ma fa più paura.
- Chi si rivede - esclama con un risolino isterico
- Joker - faccio un cenno del capo impercettibile.
Rimango calmo e composto anche se non lo sono.
Ho paura, io ho paura.
Il mio sguardo si posa di riflesso su Stella che, nel frattempo, osserva tutto con occhio ansioso.
Joker nota la direzione dei miei occhi e si volta.
Le accarezza  il viso.
- Ma che bella ragazza abbiamo qui -
Mi irrigidisco subito.
Non deve toccarla.
Nessuno deve azzardarsi a posare le sue mani sul mio angelo!
La rabbia prende il sopravvento e mi scordo di tutto.
Perfino di Bruce e delle sue stupide regole.
- Lascia stare la mia ragazza! -
Mi muovo fra gli sguardi increduli di tutti e mi lancio su di lui.
Sono intenzionato a non perdere stavolta.
Oggi è il futuro.
Non ho una gomma per cancellare il passato ma oggi cambierà tutto.
Oggi sarò io ad uscirne vincitore.
Non sono più un ragazzino .... Non ho più paura del buio e della follia.
- Robin! Ti prego sta' attento! - esclama Stella portandosi le mani alla bocca.
Noto delle lacrime scenderle insistentemente lungo le guance rosee.
Vederla così mi fa capire quanto tiene a me.
Io non voglio perderla ma anche lei si sente così nei miei confronti.
- Stella scappa! - ordino
- No! - risponde lei.
La ferocia con cui mi parla mi fa gelare il sangue.
Ma lo riscalda subito dopo.
E' strano ma ... E' così che funziona.
- Non ti lascio qui a combattere da solo! -
- Nemmeno noi! - esclama BB facendo un passo avanti.
Batman ha ancora un viso severo.
- Andatevene...Sareste solo d'intralcio, non sapete nemmeno come combatte -
- Slealmente probabilmente - risponde Corvina.
Joker si libera da sotto di me e corre verso di lei.
- Corvina! - grido sperando che lei si protegga in tempo.
Lei agisce in fretta mormorando il suo mantra.
Immobilizza Joker in una bolla di energia nera.
- Ottimo lavoro - le dico con l'accenno di un sorriso.
Corro verso Stella.
- Stai bene? - chiedo preoccupato
- Sì, tu stai bene? -
- Sì -
Ci guardiamo per un attimo ma poi sentiamo il grido di Corvina.
Ci voltiamo e vediamo il Joker sopra di lei con un coltello in mano.
- Corvina! - esclama BB cercando di allontanare il criminale.
Scuoto il capo.
Nel momento in cui effettuo un passo nella loro direzione, Bruce agisce attirando Joker fuori dall'edificio.
Guardo gli altri.
- BB resta con Corvina, fai in modo che si guarisca bene -
Vedo annuire il mutaforma prima di lanciarmi fuori dalla finestra.
Piove, proprio come quella notte.
Le gocce di acqua piovana scendono violente sul mio corpo ed inzuppano i miei vestiti e i miei capelli.
Mi sento pesante ma controllo comunque in giro.
- Dove si sono cacciati? - chiede Cyborg con tono seccato
- Non lo so ... - mormoro.
Stella indica un punto di fronte a noi.
- Là! -
Abbassiamo lo sguardo.
Bruce è steso a terra e si regge le tempie mentre il Joker sta tentando di fuggire.
- Titans! Addosso! - esclamo.
Ci lanciamo giù dal tetto, Stella ci porta salvi fino all'erba.
Corriamo dietro al malvivente .
Lo raggiungiamo in strada.
Si blocca in un vicolo cieco.
Non devo sottovalutarlo.
Non stavolta.
Non devo farlo più.
Commettere lo stesso errore due volte è da scemi.
E io non sono uno scemo.
Mi avvicino lentamente a lui.
- Molla il coltello - ordino.
Lui, ovviamente, non lo lascia.
- Lascialo ho detto! -
Nemmeno le urla hanno effetto.
All'improvviso il vicolo viene riempito dalla luce abbagliante di un fulmine, seguito dalla voracia di un tuono e da una risata folle.
Ha un asso nella manica.
So che ce l'ha, lo capisco dal modo in cui ride.
Questo sì che mi terrorizza ma non ho intenzione di mostrarlo.
Non devo o sarà la fine.
Il Joker si avvicina a me lentamente.
La sua faccia da maniaco mi rende sempre più spaventato.
- Vedi caro amico mio? Io, posso anche essere pazzo ma ... Ricorda che tutti i migliori sono pazzi -
Tira fuori un oggetto a me familiare.
Mi volto quando sento Cyborg gridare.
E' successo tutto così in fretta.
- Stella!!!! -
E Joker non è più qui.

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Capitolo 9
*** Attrazione ***


vdxp Ci sono quelle giornate nere, quelle serate buie che ti caricano d'ansia lo spirito.
Ti rendono vulnerabile e alla fine ... Da certe giornate se ne esce solo con la testa rotta.
Con qualche osso in meno ...Con un grande senso di sconfitta.
-Stella! -
Mi volto riportato alla realtà dalle grida incessanti.
I miei occhi reagiscono in fretta alla visione davanti a me.
Corro e mi accovaccio a terra, mi scordo dell'esistenza del Joker che .... Comunque si è volatilizzato.
Non riesco a muovermi.
Lei è ferma lì.
In terra.
Di fronte alla figura seduta di Cyborg.
- Cy ..... Che è ... -
- Era diretto verso di me ma .... Mi ... Mi dispiace -
Scuoto il capo.
- Non è colpa tua ... -
La prendo in braccio come si prende una sposa.
Mi muovo nella notte circondato dalla pioggia pulsante, Cyborg al seguto e la mia ragazza fra le braccia.
Rientriamo , veniamo accolti dallo sguardo severo del mio mentore.
Tuttavia la sua espressione si addolcisce quando nota il sangue colare dalla spalla di Stella.
- Portala in infermeria insieme all'altra ragazza. Lì ci sono Alfred e il ragazzo verde, io e te dobbiamo parlare -
Annuisco e prendo le scale.




Mi siedo accanto a BB e lo osservo per un po'.
- Come sta? -
- Bene ... Credo ... Insomma, non posso esserne sicuro... -
- Certo ... -
- E Stella? - chiede lui
- Non ne ho idea, nemmeno lei si è svegliata -
Lo vedo annuire e smette di parlare, cosa che apprezzo.
Lascio che la mia mente torni indietro a pochi attimi prima.


*FLASHBACK*
- Tu non puoi permetterti certe relazioni! -
- Sono le tue regole non le mie -
- Bè dovresti ascoltare le mie regole! - sbuffò l'uomo in nero
- No! Nella mia squadra sono io che decido! -
Bruce scosse il capo.
- E credi di avere una buona squadra? -
- Sì, lavoriamo insieme e lavoriamo bene -
- Non credo ... Joker è scappato, due tue compagne si sono fatte quasi ammazzare .... Mh ... Non mi sembra che la squadra sia buona -
Robin rimase in silenzio e volse il capo da un lato.
- Bè ? Qualcosa da aggiungere? - chiese poi
- Non ti azzardare ad usare quel tono con me Dick -
- E tu non osare mai più dire che non so dirigire la mia squadra! Solo perché tu non sei riuscito a tenerti né me né Babs non vuol dire che io non sia in grado di mantenere in piedi la mia squadra! Io non sono te! Tu hai scelto di vivere da recluso , senza amici e senza amore , ma io ... Io ho deciso che quello stile di vita non faceva per me, prima di conoscerti ero spensierato e potevo esprimere i miei sentimenti, ora invece sono un guscio vuoto senza emozioni che ci ha messo quattro anni per dire 'ti amo ' alla ragazza dei suoi sogni! E sai cosa? Ora mi sono stufato di doverti dar retta! Continueremo la missione ma a modo mio! Io con la mia squadra e tu per conto tuo... Fa' quel che vuoi ma non intrometterti nei miei metodi! E ... Se ti fossi mai innamorato capiresti perché non posso essere d'accordo con te sul fatto di non avere relazioni, lei è tutto quello che ho -
Detto ciò Robin se ne andò lasciando Batman a riflettere su se stesso.
*END FLASHBACK*


BB sorride appena.
- Hai tirato fuori le palle eh ? -
- Mpf ... Diciamo pure così -
Cyborg e Alfred ci raggiungono poco dopo .
- Ottimo lavoro maestro Robin -
Sorrido .
- Mi ero stufato di lui, gli devo molto ma non così tanto -
Sposto lo sguardo verso Stella e Corvina.
- Come stanno ? -
- Meglio, nulla di grave per fortuna - risponde Cyborg
- Meglio così ... - mormoro.
_________________________________________________________________________________
Apro gli occhi quando sento il mio cuscino muoversi.
Poi mi accorgo che non è un cuscino ma è la gamba di Stella.
- Hey tu ... - sussurro con un sorriso assonnato
- Hey tu ... - mormora lei - Dov'è Corvina?  -
- In camera sua, si è curata molto in fretta ma ... Tu sei un'aliena indistruttibile , pensavo ti saresti svegliata prima -
- Avevo sonno - ride lei .
Poi sgrana gli occhi.
- Non puoi stare qui! Che dirà Batman se ... -
- Gli ho detto tutto .... -
- Ah ... Già ... E lui come ha ... -
-Mi ha urlato in faccia e io gli ho detto che andremo avanti per i fatti nostri -
- Sei sicuro? Robin ... Sei certo che non ci sia più nulla da fare per recuperare il rapporto con il tuo k'norfka?-
-Credo di no arrivati a questo punto ... -
- Ma ci dev'essere qualcosa da fare! -
- Non c'è .... Dai su, fammi spazio -
- Il lettino è troppo piccolo, non ci entriamo in due -
- Dici? -
Sorride.
- E' questo il punto vero? -
- Ovviamente ... Mi sei mancata -
- Awww ... Anche tu mi sei mancato -
Mi fa spazio e mi stendo accanto a lei.
E' vero che stiamo stretti ma è proprio questo il punto.
Mi volto verso di lei lentamente e mi avvicino ancora un po'.
Le nostre labbra si toccano e mi sento finalmente appagato.
All'improvviso sono sopra di lei ed ho una mano infilata sotto la sua maglietta.
- Sai dirmi dove si trova la tua mano? - chiede lei con espressione alterata.
Decido che far finta di niente è la migliore soluzione.
- Sotto .... Al mio polso? -
- Toglila subito! -
- Scusa ... - mormoro sfilandola da sotto il top.
Lei sorride.
- Non importa .... Dicono sia normale -
- Lo è .... Perché tu non vuoi ? -
- Non ne sento il bisogno .... - risponde con naturalezza.
Sgrano gli occhi.
Non mi trova abbastanza attraente!


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Capitolo 10
*** BB and Rae's dilemma ***


lf'dpz Beast Boy POV:
Non ho idea di che cosa mi prenda.
Siamo così diversi, così poco simili!
Lei non ride mai alle mie battute, è sempre scontrosa, mi prende in giro e mi riempie di sberle.
Eppure non posso fare a meno di sorridere ogni volta che la vedo.
I suoi occhi color ametista, i suoi capelli così lucenti, i suoi rari sorrisi che le illuminano il viso e il suo sarcasmo.
Tutto di lei è praticamente perfetto.
Tutto.
Dalla testa ai piedi è la donna che fa per me.
Quando legge ed i suoi occhi si posano delicati sulle pagine e i suoi capelli le ricadono sul viso.
Insomma è ... Bellissima.
Me ne rendo conto da tempo ormai ma non ho mai voluto accettarlo.
Non credo comunque che lei mi ricambi.
Dopotutto io sono io e sono imperfetto.... Sono diverso e ... Non vado bene per lei.
Lei dovrebbe avere un ragazzo intelligente e profondo e non .... BB, l'idiota del team dei Titans.
Eppure ci sono momenti in cui mi sembra che lei mi ricambi...
Che non mi trovi così idiota come dice.
Ma forse me lo immagino e basta.
Potrebbe essere uno scherzo della mia mente.
Uno scherzo poco simpatico direi.


Raven POV:
Mentre mi rilasso nel buio confortevole della mia camera non posso evitare di pensare al colore verde e di come ha influito sulla mia vita.
Occhi verdi, pelle verde ... Chissà perché, fra tutti i ragazzi che ci sono, doveo innamorarmi proprio di lui!
Siamo diversissimi accidenti!
Così diversi che non posso nemmeno immaginarmi con lui.
E poi è un idiota senza speranza!
O meglio, la credevo così finché non gli ho sentito dire due o tre cose intelligenti e mature.
La cosa peggiore di tutte è che non credo di poter gestire una relazione.
Non con BB.
Sarei sua madre e non la sua ragazza.
Insomma, non voglio lamentarmi ma ...
Lui è un bambino... E questo mi piace molto.
Mi fa ridere anche se non glielo dico e lo nascondo bene.
Non voglio che mi veda vulnerabile e che mi veda interessata.


Beast Boy and Raven POV:
Devo fare l'unica cosa giusta in questo caso!


ROBIN POV:
Sento bussare alla porta dell'infermeria.
Riluttante, mi stacco da Stella , che subito mette il broncio.
Sorrido.
- Dai sarà Al, ora apro e poi andiamo in camera tua -
Annuisce.
Apro la porta e chi mi trovo di fronte?
Corvina!
- Hey ... Uhm ... -
- Scusate, interrompo qualcosa? -
- A dire il vero s ... -
- No! - risponde Stella con un sorriso noncurante.
Rimango di sasso.
No?
Certo che ha interrotto qualcosa!
Perché Stella mi tratta così?
Perché?
Allora è vero che non mi trova attraente!
Un momento .... Certo che mi trova attraente ... Stiamo insieme .... Non sono insicuro...
- Robin? Stai ascoltando ? - chiede seccata
- Uhm ... -
- Ripeti Corvina -
Mi siedo accanto a lei e ascolto attentamente.
- Io ... Credo di essermi innamorata di BB -
Il mio sguardo deve essere impagabile .
- Tu? - scoppio a ridere.
Scuoto il capo e continuo a ridere.
- Robin ... Ora smettila è molto maleducato -
- Lo so ma ... Ma devi ammettere che è divertente -
La vedo accennare un sorriso.
- No affatto ...  -
Corvina ci fissa per un attimo.
- Bè? Avete finito voi due? -
- Sì, scusa ma ... -
- Lo so Stella ma ... Non hai un consiglio da darmi? -
Stella strizza un po' gli occhi e corruga la fronte.
E' così carina!
- Diglielo -
- Dire cosa a chi? - chiede BB entrando.
Io e Stella ci guardiamo per un attimo e poi ci alziamo.
- Bene, noi andiamo ... -
Chissà come finirà ?

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Capitolo 11
*** True relationships ***


fvkd BB POV:
- Allora? Perché Robin e Stella si comportano come folli? -
Vedo Corvina arrossire sotto al mio sguardo.
Non so perché ma me ne compiaccio.
- Corvina? Va tutto bene? -
Ora mi preoccupo un po'.
Non so che le prende ma non sembra lei.
E' così .... Tenera e .... Carina ... Credevo che solo Stella potesse essere così.
Scoprire un nuovo lato del carattere di Corvina mi intriga e mi piace poterla vedere diversa da com'è.
- Ecco ... Io .... - inizia.
Ho come l'impressione che non voglia dirmi che succede.
- Corvina ... Puoi dirmi tutto ... Se qualcosa ti turba puoi dirmelo .... Siamo amici -
Lei alza lo sguardo .
- Amici? -
- Sì ... Bè .... Io e te siamo amici ... E tutti noi lo siamo ... -
- Certo ... Amici ... -
Perché continua a ripeterlo come fosse una parolaccia?
- Corvina io ... Devo parlarti -
- Dimmi -
Le mie mani iniziano a sudare e la mia lingua s'impasta.
Non so che fare.
Sono un ragazzo ... Non sono bravo in queste cose.
Forse sono anche peggio di Robin... Ok no, ora non esageriamo.
E' che dopo Terra non mi sono mai innamorato di nessuna perché nessuna mi sembrava giusta per me.
Invece, eccola qui.
Quella giusta.
Non so cosa dirà lei ma spero che non mi picchi.
Con Corvina non si sa mai, le sue emozioni mi terrorizzano.
Forse mi lancerà qualcosa.
Forse farà esplodere qualcosa ma .... Io devo parlare.
Devo dirle che l'amo.
Devo chiarirmi col mio cervello.
Riapro la bocca , forte della convinzione che lei mi dirà che sente lo stesso per me.
- Corvina io e te ... Da quanto ci conosciamo? Da una vita praticamente ... E tu ... Tu sei odiosa, seccante e sarcastica, sei una vera vipera e una strega e quando vuoi sai mandarmi al manicomio ma .... Non so perchè, saranno i tuoi occhi stupendi o ... O i tuoi capelli ... O l'odore della tua pelle  ma ... Ma io ti amo, ho imparato a conoscere ogni lato del tuo carattere ed ho imparato a conoscere te e devo ammettere che anche se mi tratti sempre male e che a volte sei insopportabile io non posso fare a meno di volerti bene e di apprezzarti così come sei e bè ... Ti amo ok? -
Silenzio.
Troppo silenzio.
- Senti ... Lo so che io non ti piaccio ma ... Non potresti dire qualcosa?-chiedo
- Io ... -
- Qualunque cosa? -
- Dunque ah .... Io .... Io non sono brava in queste cose ma ... Per fortuna a volte parlare non serve a nulla -
Non faccio nemmeno in tempo a chiedere cosa intende che subito le sue labbra si posano sulle mie.
Dapprima rimango un po'frastornato ma chiudo gli occhi e mi sciolgo nella foga del momento.
Quando ci stacchiamo sono praticamente stregato dal suo bacio.
Rimango immobile e poi sorrido.
- Quindi ora .... Tu sei la mia ragazza ? -
- Se vuoi -
Ci baciamo di nuovo.
___________________________________________________________________________________
ROBIN POV:
La sua stanza è silenziosa.
Ho troppo tempo per sentire i miei pensieri.
Chiudo gli occhi per un attimo.
- Stella devo chiederti una cosa-
Lei si volta e sorride dolcemente, come solo lei sa fare.
- Dimmi pure, ti ascolto -
- Ecco io ... Insomma .... Come posso chiedertelo? -
La vedo sorridere di nuovo .
- Vuoi chiedermi perché non ho intenzione di partecipare nell'atto della procreazione? -
- Intendi dire il sesso? -
- Sì -
- Oh .... Come l'hai capito -
- Sono ingenua ma non così tanto-
Arrossisco .
- Non è colpa mia vero? -
- No - ride - Robin ... Conosci il mio passato io .... Ho paura, so che non mi faresti mai del male ma ... Ma non posso evitarlo -
- Quindi non sono io il problema .... Insomma credevo che ... Non so forse ... Bacio male o ... -
- No - ride di nuovo - No, non sei tu il problema. Anzi, io non vedo l'ora solo che ... Non ci riesco, ora ... Ma forse ci riuscirò, in futuro -
- Sì -
Chiudiamo la distanza fra di noi con uno di quei baci tipici del nostro rapporto.
Dolci, passionali e .... Semplicemente una parte di noi.
Una parte di ciò che vogliamo dirci ma che non abbiamo il coraggio di esprimere.
Perché a volte questi baci emozionano più delle parole, dicono di più.
E una carezza data al momento giusto potrebbe cambiare la vita di una persona.
Ci stacchiamo.
- Ora è meglio se torni in camera tua - dice con un fil di voce
- Sai cosa? Che si fotta quello là! Tu sei mia e mia resterai e visto che sei mia, stanotte rimango qui -
Sorride.
- Rimani ma .... Ma ti prego Robin cerca di chiarire con il tuo k'norfka, non voglio che litighiate e non voglio nemmeno che lui mi disprezzi perché sono .... Tua -
- Lui non ti disprezza è ... Solo un ... E' .. -
- E' come te. Complicato, furbo, intelligente ... Preparato e tutto d'un pezzo, per questo litigate, siete troppo simili. Quando due personalità così forti si scontrano è inevitabile il litigio ed è anche inevitabile che il meno esperto dei due si faccia male, e non intendo dire fisicamente-
Mi prende fra le sue braccia e mi accarezza i capelli dolcemente.
Ci stendiamo sul letto morbido.
Mi ricorda mia madre.
-Con me non devi fingere, io so chi sei -
Lascio che delle fresche laccrime mi scivolino lungo le guance calde.
- Tu sei fantastico, non devi dubitarne .... Sono certa che nemmeno Bruce ne dubita, lui ti ha accolto quando non avevi nessuno perché è una brava persona, ti ha cresciuto a sua immagine e somiglianza per proteggerti dal mondo là fuori, dalle persone infide che incontri ogni giorno ... Ti ha protetto dalla sensazione di vuoto che arriva quando ci si innamora, quando si ha paura di perdere l'ennesima persona che si preoccupa per te, lui ti vuole bene.... Quello che è successo è solo il suo modo contorto di dimostrartelo-
- Io ... -
- Robin, tu sai che è così ... Parla con lui, per favore .... Per te stesso e per Bruce -
- Lo farò domani .... Sai una cosa? -
- Che cosa? -
- Tu sei la migliore, sarei perso senza di te -
- Lo stesso vale per me .... Ti amo Richard -
Sorrido .
- Anche io ti amo Kori -

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Capitolo 12
*** The father I've never had ***


rghfd Come promesso sto andando a parlare con Bruce.
Stella sorride al mio fianco.
- Robin, lo so che è difficile ma ... Puoi farcela, non arrabbiarti troppo ok? -
- Resta, voglio che tu resti con me mentre gli parlo -
Annuisce.
Busso cercando di non tremare mentre eseguo.
Osservo la porta dell'ufficio come se fosse la prima che vedo in vita mia.
- Sì? - sento la voce da baritono di Bruce all'interno
- S- Sono Robin - borbotto
- Entra -
Mi volto verso Stella per cercare incoraggiamento.
Lei mi regala un piccolo segno d'assenso.
- Coraggio - mormora accennando un sorriso.
Entriamo .
Ho addosso un'ansia incredibile.
- Bruce ... -
- Che c'è? - chiede con aria di sufficienza.
Stella lo squadra.
- Sono venuto a parlarti, non è sano continuare a litigare così ... Per nessuno -
- Sono d'accordo ma ... Vedi? C'è un unico problema -
- Ovvero? - chiedo spazientito
- Lei. Lei non dovrebbe stare con te, sai bene che non ti è permesso legarti in quanto le donne sono una distrazione dal lavoro -
Stella lo fissa stupita.
- Sa? Robin mi aveva avvisata sul suo conto e io ero certa che si sbagliasse ma ... Ora non lo sono più, lei è davvero un ipocrita! Lui non può legarsi? Meglio essere innamorato e stare con la persona che senti sia quella giusta piuttosto che andarsene in giro avendo 'storie superficiali' con delle criminali -
Io e Bruce la guardiamo sorpresi.
- Io leggo molti quotidiani - si giustifica.
Poi torna a guardare Batman in cagnesco.
- Dovreste smetterla di fare i bambini e parlare da adulti per una volta! Siete una famiglia ! Io non so che darei per avere la mia famiglia qui con me, lei dovrebbe prendersi cura di Robin e trattarlo come un figlio non come un ... Dipendente, il mio k'norfka mi ha sempre detto di seguire il cuore, bè ... Perché non lo fa anche lei? Potrebbe scoprire che è molto più efficace del cervello -
Sorrido, questo è tipico di lei.
Un discorso filosofico che sistemi le cose.
- Io non credo di possedere un cuore mia cara - mormora Bruce.
Riesco a vedere tristezza e nostalgia nei suoi occhi azzurri.
E' la prima volta che lo vedo come un essere umano.
Di solito è più simile ad un robot senza emozioni.
- Tutti ne possiedono uno, voi siete simili Signor Wayne, ripensi al suo passato, si legge nei suoi occhi che ha sofferto... Bè ... E' esattamente quel che prova Robin-
Annuisco.
- Io e te siamo praticamente identici Richard... I miei genitori morirono quando ero bambino, Alfred si è preso cura di me -
Sorrido.
- Io non ho mai avuto un padre che fosse fiero di me, so come ti senti, e .... Mi .... Mi dispiace -
- Anche a me spiace .... Allora .... -
Stella rotea gli occhi e sbuffa.
- Abbracciatevi per l'amore di X'hal! -
-Uhm ... - sono impacciato in certe cose.
Anche lui.
Stella sbuffa di nuovo e ci spinge l'uno verso l'altro.
Ci abbracciamo impacciatamente e poi ci stacchiamo .
Arrossisco di riflesso, l'unica persona che abbia mai abbracciato senza sentirmi in imbarazzo dopo la morte dei miei è stata Stella.
- Grazie Signorina - mormora Bruce abbracciando anche lei.
Sorrido di nuovo.
Usciamo.
- Certo che ... Ovunque vai lasci il segno eh? -
- Io l'ho fatto per te, meriti di sentirti apprezzato perché sei unico, le tue capacità sono quello che fanno di te Robin, e la tua anima buona è quel che fa di te Richard -
Sgrano gli occhi, sorpreso dalle sue parole dolci e sincere.
- Io amo entrambi - aggiunge dopo avermi baciato.
- Tu sei ... Davvero la migliore -
- Lo sono solo quando sono con te -
Mi sciolgo quando mi dice queste cose.
Mi sento un vero eroe quando è così con me.
E' davvero perfetta.
Mi piace essere il SUO eroe.
- Senti ... Come troveremo il Joker? - chiede poi
- Non lo so, perché non proviamo a pattugliare la città , stanotte? -
- Buona idea, avverto Corvina e gli altri -
Annuisco .
- Io ne parlo con Bruce -
- Mi raccomando -
- Farò il bravo -

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E' ormai sera.
Ci prepariamo a setacciare la città.
Io e Stella, BB e Corvina e Cyborg con Batman.
- Potevi andare tu con lui se lo volevi - mi dice Stella.
E' la cinquantesima volta che lo ripete.
- No, voglio che veda di cosa siete capaci -
- Bene- sorride lei.
Sento un grido provenire da un vicolo in fondo alla strada.
La guardo e ci affrettiamo.

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RAVEN POV:

Di solito mi lamenterei del fatto di avere BB come partner ma ora, il solo pensiero mi elettrizza.
Recentemente ho scoperto le sue innate doti da eroe, non le mostra spesso ma ... E' un vero eroe.
Non credo che qualcuno glielo abbia mai detto.
Solo perché non usa la logica non vuol dire che non sia bravo nel suo lavoro.
Ci nascondiamo dietro ad un muro per avere una visuale migliore delle zone malfamate di Gotham.
Un grido.
Mi volto verso BB.
- Qui, dovremo usare la forza -
- Ci sono altre alternative che non prevedono la nostra morte imminente -
- Ovvero? - chiede lui sollevando un sopracciglio.
Mi ruba anche le espressioni.
- Il cervello ad esempio - propongo.
Corruga la fronte.
- Affascinante, ma io non ne ho uno - borbotta trascinandomi con sé.
Corriamo fino al vicolo.
Sono già tutti lì.
Non posso a credere a ciò che mi trovo davanti.
E' ....

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Capitolo 13
*** Ci sono anch'io ***


jgoir http://www.youtube.com/watch?v=LUTOzcrbbZQ
Se potete leggete guardando il video.
Questa canzone rispecchia molto il mio essere e la mia vita in generale, per questo ho pensato di inserirla in questa fic.

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RAVEN POV:
E' .... Bruce Wayne, sconfitto.
Il silenzio pervade tutto attorno a noi.
Guardiamo Robin d'istinto.
Non parla.
Non parla,nessuno parla.
Bruce ha uno squarcio troppo profondo per essere curato dalla mia magia.
Ci scordiamo del Joker e lo portiamo in ospedale.


ROBIN POV:
Io
di risposte non ne ho
mai avute mai ne avrò
di domande ne ho quante ne vuoi
e tu
neanche tu mi fermerai
neanche tu ci riuscirai
io non sono
quel tipo di uomo e non lo sarò mai
Non so se la rotta è giusta o se
mi sono perduto ed è
troppo tardi
per tornare indietro così
meglio che io vada via
non pensarci, è colpa mia
questo mondo
non sarà mio


Ho così tante domande ora.
Cosa avrebbe detto se quel giorno fosse successo a lui anzi che a me?
Perché mirava a lui vero?
Inizio a camminare fuori.
Certo , Bruce non è mai stato un padre esemplare ma ....
Guardo il cielo in cerca di risposte, risposte che non ho ... Che non ho mai avuto.
Voglio solo che stia bene.
Abbastanza per vedermi , per vedere l'uomo che sono diventato.
Ho passato tutti questi anni a rinnegarlo e ora mi rendo conto che tutto quel che ha fatto,anche se duro , è stato solo per me.
E penso ai miei genitori.
Ai miei amici.
Alle persone che hanno costellato la mia vita per tutto questo tempo.
Forse è troppo tardi per chiedere scusa.
Lascio che la maschera smetta di nascondermi, piango.
Richard non può essere nascosto per tutta la vita sono un pezzo di stoffa nero e bianco.
Non in momenti come questi.


Non so
se è soltanto fantasia
o se è solo una follia
quella stella lontana laggiù
Però
io la seguo e anche se so
che non la raggiungerò
potrò dire
ci sono anch'io


Mentre scruto l'angolo di cielo più blu che io abbia mai visto, vedo una stella.
Brilla.
E' lontana , chissà se è la mia stella...
Forse è da folle ma ... Io credo che quella stella sia mia, non devo far altro che inseguirla, lo so che non la raggiungerò mai ma mi piace credere di potercela fare.
Voglio che lui mi veda mentre ci riesco.
La porterò come simbolo della vittoria.
Il Joker la pagherà cara.
E anche se non dovessi farcela potrei comunque dire .... Che c'ero.
E ci sono .


Non è
stato facile perchè
nessun' altro a parte me
ha creduto
però ora so
che tu
vedi quel che vedo io
il tuo mondo è come il mio
e hai guardato
nell'uomo che sono e sarò
Ti potranno dire che
non può esistere
niente che non si tocca o si conta o si compra perchè
chi è deserto non vuole che qualcosa fiorisca in te


Non è facile...Non lo è mai stato.
Nessuno crede che io possa fermare il criminale da solo.
Nemmeno la persona che dovrebbe capirmi di più.
Ma lui, lui mi ha detto che posso farcela.

***
- Robin ... Trova il Joker ... Battilo -
- Bruce .... -
- Puoi farcela ... -
- No! Non da solo! Da solo non può farcela! Potrebbe succedergli qualcosa- esclamò Stella in preda al panico
- Può .... Farcela ... E lo ... Lo farà -
Bruce ricadde nel sonno profondo che l'aveva cullato pochi attimi prima.
Nessuno credeva che Robin ne fosse in grado ma lui lo disse .
Disse le fatidiche parole.
- Troverò Joker...Da solo -
***
Lui vede quel che vedo io.
Il suo mondo è come il mio.
Siamo più simili di quel che credevo.



E so
che non è una fantasia
Non è stata una follia
quella stella
la vedi anche tu
perciò
io la seguo ed adesso so
che io la raggiungerò
perchè al mondo
ci sono anch'io
perchè al mondo
ci sono anch'io
ci sono anch'io
ci sono anch'io


E
alla fine, non è stata una follia.

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REGULAR POV:
Il mattino seguente i ragazzi e Alfred si soffermarono a guardare il giornale.
Tutti eccetto Robin, il quale era andato a prendere Bruce in ospedale.

NOTIZIA FLASH:
Robin cattura Joker e lo riporta in prigione!

Stella sorrise.
- Devo andare a scusarmi -

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STARFIRE POV:
-Robin? -
Si volta.
Siamo tornati alla torre quando Alfred ci ha avvisati che Batman sarebbe stato meglio entro pochi giorni.
- Sì? -
- Mi dispiace di non aver creduto in te .... -
Sorride appena.
- Nemmeno io ci ho creduto ... Fino all'ultimo istante -
- Ma io ... Io dovrei sostenerti non demoralizzarti e ... -
Si alza e mi prende fra le braccia.
- Kori? -
- Mh ? -
- Ti amo -
- Anche io ti amo, Richard -
- Questo mi basta - mormora lui accarezzandomi i capelli.

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Capitolo 14
*** That's who I am ***


jdioè BB POV:
Mi rigiro nel letto.
Ora che siamo tornati a casa dopo aver vissuto a pieno il passato di Rob mi viene da pensare al mio.
E lo sogno, mi perseguita.
Non sono bravo a gestire queste cose.
Mi alzo in cerca di latte di soia da scaldare.
Mi dirigo in cucina ancora scalzo e solo nei miei boxer.
Mi guardo attorno ma del latte che cerco nessuna traccia.
Decido di rassegnarmi e di tornare indietro quando una lettera che scivola sotto alla porta cattura la mia attenzione.
Apro la porta solo per trovarmi di fronte un Rosso X completamente congelato.
Sgrano gli occhi e raduno gli altri.
- Lui che ci fa qui? - sbotta Robin
- Non lo so, non l'ha detto -
Raccolgo la lettera, è una richiesta di ospitalità.
La passo agli altri incerto sul da farsi.
Robin scuote il capo con energia.
- E' un criminale buttalo fuori -
Stella si avvicina a lui con sguardo di disapprovazione.
- Ma, Robin, il nostro compito è quello di aiutare le persone in difficoltà e lui è in difficoltà -
Il  nostro leader la guarda shockato - Scherzi? -
- E' il nostro lavoro, lui rimane qui -
Robin sospira.
- D'accordo .... Lui rimane -
X mostra il pollice in segno di ringraziamento.
Stella sembra piuttosto compiaciuta delle sue azioni.
- Sì ma ... Dove dorme? - chiedo io confuso
- Tu sei l'unico che ha due letti - mi ricorda Corvina
- Ma camera mia è un disastro e poi nell'altro letto ci sei tu -
Corvina lascia che le sue guance prendano colore.
- In camera mia non può stare, nessuno entra in camera mia - borbotta poi la maga.
Cyborg scuote il capo con forza - Il mio letto è una lastra di metallo a batterie -
Robin sembra sconvolto - Poche storie, il mio è un letto singolo e NON dormirà ASSOLUTAMENTE con Stella -
Ma l'aliena sta già parlando con il criminale.
- Ti dispiacerebbe dormire sul divano? -
X fa cenno di no .
- Bene allora è proprio qui che dormirai d'accordo? -
X annuisce.
Sorrido compiaciuto - Sembra che Stella abbia risolto il nostro problema -
- Ottimo lavoro - mormora Corvina.
Ognuno di noi torna in camera ma Robin rimane con X.


ROBIN POV:
Non mi capacito di come Stella abbia potuto convincermi a tenere qui questo avanzo di galera.
Sbuffo passandomi scompostamente una mano fra i capelli pieni di gel appiccicoso.
Lo guardo cercando di non farmi impietosire dal suo stato.
- Perché sei qui? -
- Ho fatto qualcosa che non avrei dovuto ... -
- E cioè ? -
- Sono andato contro mio padre, non è mai una buona idea -
Lo squadro attentamente.
Allora ce l'ha una famiglia.
- Che è successo ? -
Lui mi guarda alzando la testa di scatto.
Penso per la sorpresa della mia domanda.
- Vuoi davvero saperlo? -
- Sì, dimmi che è successo -
Lui rimane zitto ancora un po'.
Non riesce a parlare.
Mi chiedo che cosa ci sia sotto quella maschera.
Poi arriva Stella, completamente raggiante e con un gran sorriso dipinto in volto.
Vedo subito come la sua attenzione si sposta verso di lei, come la sua testa si alza e il suo corpo s'irrigidisce per poi rilassarsi di nuovo.
- Ti ho portato una coperta e del cibo, avrai fame -
X la guarda, non parla, la fissa e basta.
Anche io faccio altrettanto, più la conosco e più mi sorprende quanto sia buona ed innocente.
- Grazie -
- Prego, come mai sei qui? -
- Ho avuto una discussione con mio padre ... -
Stella gli posa una mano sulla spalla con espressione triste.
- Mi dispiace tanto - mormora .
Vedo le sue braccia avvolgerlo in uno di quei calorosi abbracci che riserva solo agli amici, a me , a pochi eletti.
Mi sento davvero geloso a guardare questa scena ma resisto.
Quando si scostano la domanda di Stella è inevitabile.
- Ne vuoi parlare? -
X mi invita a sedermi accanto a loro ed inizia.


X POV:
Inizio a raccontare la mia storia anche se con fatica.
- Quando ero bambino ero sempre solo, mio padre era sempre in giro per lavoro e mia madre morì quando avevo quattro anni, sono il più piccolo di tre fratelli e mentre io ero a casa solo cercando qualcosa da fare, loro erano fuori con mio padre.
Mi sentivo trascurato e così una sera decisi di seguirli ... Non sapevo cosa mi aspettava ... Avevo solo dieci anni -
Mi blocco per prendere fiato.
Stella mi prende una mano e mi dice -Quando te la senti continua pure -
Robin mi fissa senza proferire parola ma capisco che sembra essere dispiaciuto per me.
Decido di continuare .
- Li seguii, erano per strada in un vicolo buio, fu lì che vidi per la prima volta il vero volto di mio padre.
In quel vicolo c'era una donna sola, spaventata, i miei fratelli l'hanno violentata mentre mio padre le rubava i gioielli e i soldi.
Quando mi hanno visto hanno iniziato a picchiarmi e mi hanno cacciato di casa, mi hanno urlato che non avrei dovuto seguirli, che potevo farmi male perché ero un inetto e lo sarei sempre stato, volevo dimostrare che si sbagliavano.
Intrapresi la carriera di eroe inizialmente ma ... Poi .... Mio padre mi riprese in casa e manifestò il suo disgusto per me .
Mi costrinse a diventare un criminale.
Stasera però ho fatto un grave errore.
Ho salvato uno dei miei fratelli da morte imminente, per me è una cosa naturale, mio padre ha detto che non avrei dovuto farlo, che ho mandato all'aria l'affare....Lui e i suoi innumerevoli scagnozzi hanno ucciso mio fratello e avrebbero ucciso anche me se non fossi riuscito a scappare -
- Ma perché sei qui? - chiede Robin confuso
- Perché ... Se c'è qualcuno che può fermare mio padre e i suoi "colleghi" quelli siete voi -
Entrambi sembrano ragionarci per un po' .
- D'accordo, purché questa non sia un'invenzione -
- No, ti assicuro di no Robin -
Annuisce e se ne va.
Stella si alza e mi guarda con un sorriso.
- Non è mai troppo tardi per cambiare, forse non è troppo tardi per tuo padre -
Rimango a ragionare su queste parole per tutta la notte ignorando il dolore per colpa delle botte che ho preso.
Riuscirà a cambiare?
__________________________________________________________________________________________________________
Visto che non aggiorno questa storia da una vita e non mi va di rileggerla ahahah non so se avevo già raccontato la storia di X ma mi pare di no, non dirò chi è perché .... Uhm .... Non ho idea di chi sia xD
Ci sono ipotesi sul fatto che sia Jason Todd ma la storia non corrisponde, qualcuno crede che sia uno dei fratelli di Robin presenti nei fumetti nuovi della DC ma non ne sono sicura  e finché non sarò sicura non scriverò niente al riguardo xD
Bon, dopo essermi ridicolizzata vi saluto.
- Silkye53

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Capitolo 15
*** Gelosia ***


docdhc STAR POV:
Non posso ancora credere alla storia terribile di X.
Come eroi, tendiamo a scordarci che anche i criminali hanno un passato e fanno quel che fanno per diversi motivi.
A questo punto mi domando quanti di quelli che affrontiamo ogni giorno si pentano del loro lavoro, mi chiedo se qualcuno di loro è costretto a farlo per una ragione personale qualsiasi, in fondo non sembrano tutti cattivi e pericolosi.
Robin dice che un cattivo è un cattivo e che va eliminato, in un modo o nell'altro, senza ucciderlo.
Il che mi fa pensare che anche lui si soffermi a riflettere sul motivo che li spinge ad agire così.
Eppure, non capisco, su Tamaran non ci sono persone così confuse...Forse è questo che fa dei terrestri criminali quel che sono, la confusione.
Hanno poco chiaro qual è il bene e qual è il male evidentemente.
Sospiro, non vengo a capo di questa faccenda e non riesco a dormire.
Sento bussare soavemente alla porta e mi alzo per aprire.
Quando vedo scorrere la porta riesco a scorgere un pezzetto di mantello nero che penzola fuori dall'uscio.
Sorrido.
Ma non è chi mi aspetto , è X.
- Che ci fai qui? Dovresti riposare -
- Lo so ma ... Tu ... Tu credi davvero che mio padre possa cambiare? -
Il suo tono sembra speranzoso e non me la sento di mentirgli.
- E' probabile, tu ci hai mai parlato ? -
- No ... -
Annuisco per fargli vedere che ho capito che intende.
Sorrido appena.
- E se provassi io a parlarci? - chiedo
- No! E' pericoloso, non voglio che ti faccia del male -
- Fammi tentare, verrai con me  e se dovesse andare male mi aiuterai a scappare -
Mi osserva per un po' senza dire nulla.
Abbassa il capo e solleva le mani in segno di arresa.
- Ok ma .... Se si dovesse mettere male ti prego, ti scongiuro ... Non fare l'eroina -
Sorrido ancora e scuoto il capo.
- Ti prometto che farò la brava ma ... Gli altri non devono saperlo -
- Non lo sapranno -
Annuisco e gli sussurro .
- Lo faremo domani quando starai un po' meglio -
- Va bene, grazie e ... Buonanotte-
- Buonanotte -
Mi rimetto a letto e lascio che Silkie si accoccoli ai miei piedi.
Chiudo gli occhi e senza nemmeno pensare a qualcosa da dire al padre di X , mi addormento.



ROBIN POV:
Mentre andavo in cucina a controllare X l'ho visto alla porta di Stella.
Si sono detti qualche cosa e poi lui se n'è andato.
Mi agito quando vedo certe cose.
Muoio dalla voglia di sapere che si sono detti , sono gelosissimo, ogni volta che li vedo insieme in atteggiamenti simili mi si contorce lo stomaco.
Sento il respiro bloccarsi in gola e non riesco quasi a concentrarmi.
Voglio andare a parlare con lei, voglio chiederle che si sono detti, voglio sapere che c'è che non va.
Ma mi trattengo e mi dirigo nuovamente in camera mia.
Il sonno non mi avvolge ma ci speravo.
Rimango solo fermo, a fissare il soffitto come un pazzo geloso.
Sono ossessionato da quei due.
Morirei per sapere che si sono detti.
Il mio cuore va a mille ,non so cosa pensare.
Sono in ansia.
Decido di alzarmi e correre in camera sua.
Non riuscirò a dormire finché non saprò che diavolo sta succedendo.


Busso per avvertirla che sto entrando.
La porta si apre e lei è di fronte  a me con espressione assonnata.
- Robin ... -
- Che ti sei detta prima con X? -
La vedo sorridere debolmente e mi fa spazio in modo che possa entrare.
Non esito a camminare dentro la stanza.
La guardo sedersi sul letto e facendomi cenno di sistemarmi accanto a lei.
- Allora? - incalzo
- Robin sei geloso per caso? - chiede divertita.
Arrossisco e metto su un'espressione imbronciata.
- No -
Lei ride di me e mi abbraccia dolcemente.
Mi bacia la punta del naso e mi sorride come solo lei sa fare.
- Scemo - sbuffa continuando ad abbracciarmi - Io ti amo, lo sai vero? -
- No, no non lo so -
Mi guarda con occhi carichi di sfida.
-Ah no ? -
Scuoto il capo e lei mi si avvicina lentamente, è così sexy mentre lo fa.
Socchiude gli occhi e lascia che la sua bocca sfiori pericolosamente la mia, sento il suo respiro caldo sul mio viso e sento tutte le preoccupazioni dissolversi in un attimo.
Le nostre labbra si scontrano e mi sento in Paradiso,la bacerei tutto il giorno, fosse per me sarei sempre in camera sua a baciarla e abbracciarla.
E' che a volte sento che mi manca da morire nonostante viviamo nella stessa casa e stiamo a stretto contatto.
Quando ci stacchiamo poso la mia fronte sulla sua e le ripropongo la domanda iniziale.
Lei sorride di nuovo e mi dice che hanno parlato di suo padre, dice che era preoccupato e che quindi aveva scelto di parlarne con lei.
Non mi meraviglia, lei infonde sicurezza ed è molto materna e dolce, ha le carte in regola per tranquillizzare chiunque.
Inoltre è così bella che anche io vorrei averla sempre davanti prima di andare a letto, un secondo prima di chiudere gli occhi e dormire vorrei poter vedere il suo viso.
Quindi sì, lo capisco bene, lei è fantastica e trovo dolcissimo il fatto che non l'abbia mandato via ma abbia scelto di parlare con lui e offrirgli aiuto.
Le bacio la fronte, le do la buonanotte e me ne vado .
Finalmente posso dormire.
Mi sento decisamente più calmo ora che mi ha spiegato la situazione.



X POV:
Sono ancora preoccupato per la situazione di mio padre , non voglio mettere nei guai anche lei.
E' gentile a volermi aiutare, questo me la fa amare ancora di più.
Quando ho capito di essermi innamorato di lei mi sono meravigliato, non credevo di essere in grado di provare un sentimento simile.
Volevo conquistarla col mio corpo sexy, con la mia voce profonda e con i miei atteggiamenti da duro.
Poi l'ho vista con Robin, così serena, così felice ... Così bella.
Mi sono sentito uno schifo ed è ancora così ma ... Posso reggere il colpo e poi, mai dire mai.
Non credo che accadrà niente ma mi piace l'idea di poterla salvare.
Di solito lo fa sempre il suo ragazzo ma stavolta potrebbe toccare a me, potrei tenerla fra le braccia, sentire quanto sono moridi i suoi capelli rossi.
Potrei anche vedere da vicino quei magnifici e magnetici occhi verdi.
Mi siedo non riuscendo a metabolizzare tutto ciò che è successo.
Quando lo faccio sento un dolore lancinante alle costole, sopprimo un grido di dolore e mi rilasso.
Mi dirigo lentamente verso il frigo e mi verso dell'acqua in un bicchiere trovato ai margini del lavandino.
Prima l'ho lavato chiaramente.
Bevo la mia acqua e ripongo il bicchiere dov'era prima.
Ritorno al divano muovendomi a fatica e mi stendo di nuovo chiudendo gli occhi cercando inutilmente di prendere sonno.




Mi sveglio e quando apro gli occhi trovo il ragazzo verde proteso su di me con un'espressione confusa.
Sobbalzo per la sorpresa e lo guardo in cagnesco, so che non può vedermi.
- Desideri forse qualche cosa? - chiedo con tono burbero
- Mi chiedevo se non sia scomodo dormire con quella maschera , sei riuscito a respirare? -
Roteo gli occhi.
- Sì grazie dell'interessamento -
Lo vedo sorridere appena e mi chiede di fargli spazio sul divano.
Mi siedo notando che un po' di dolore se ne è andato.
Meglio così.
Tuttavia non posso non pensare a ciò che accadrà stasera.
Non voglio assolutamente che Stella si faccia male, ne morirei, senza dubbio.
Poco dopo arriva anche l'uomo robot e i due mi insegnano a giocare con il loro video game.
Vinco dopo mezz'ora di partita accanita.
- E' stata dura battervi - mormoro ridendo un pochino
- Scherzi? Ci hai superati come niente - esclama BB.
Sorrido e porgo la mano ai perdenti.
- Niente rancore ? -
Li vedo annuire e stringermi la mano uno alla volta.
Era questa la vita che ho sempre voluto a dire il vero.
Non la galera, non i soldi rubati o i gioielli, solo amici, gioia e risate in compagnia.
Chissà, forse un giorno riuscirò ad avere ciò che voglio.

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Capitolo 16
*** Danger ***


X STAR POV:
Corro in salotto cercando di essere il meno rumorosa possibile.
Non voglio che qualcuno mi scopra,specialmente non voglio che Robin mi scopra.
Se dovesse sapere quello che sto per fare sicuramente cercherebbe di fermarmi o ... Bè .... Di uccidermi .
Mi dirigo verso il divano ma X non c'è.
Per un attimo penso che se ne sia andato senza di me ma ...
Appena alzo lo sguardo vedo la sua maschera bianca proprio di fronte al mio viso.
Sgrano gli occhi, perché è appeso al soffitto come un lampadario?
Forse sta provando una tecnica di occultamento per ciò che avverrà a momenti.
Decido di passarci sopra e quando scende prendiamo la porta.
- Allora, dove dobbiamo andare ? - chiedo guardandomi attorno.
X ci ragiona per alcuni secondi e poi indica la sinistra, mi volto e scorro rapidamente la strada con gli occhi.
Credo di poterci arrivare volando ed anche abbastanza in fretta.
Gli dico di tenersi forte a me e di fare attenzione perché il volo sarà il più veloce possibile.
Mentre lo tengo per le mani, come sempre faccio con Robin,mi sento strana, in colpa.
Sorvolo la città e ne immagazzino ogni luce, ogni area.
Atterriamo in pieno centro, proprio di fronte alla pizzeria, la solita pizzeria dove mangio sempre con i miei amici, cosa che, nel caso qualcuno se lo chiedesse, fa aumentare i miei sensi di colpa.
Forse avrei fatto meglio a chiedere loro aiuto.
Ma ormai il danno è fatto, tanto vale continuare con il piano.
Spero solo di non cacciarmi nei guai, e spero anche di non mettere Rosso X nei guai.


Arriviamo al nascondiglio di suo padre, ci infiltriamo e iniziamo a camminare.
Mi giro verso di lui e appena sento dei rumori di passi gli ordino di nascondersi.
Immediatamente lo vedo attaccarsi al soffitto e sorrido, sembra un pipistrello.
Mi lascio portare via dagli scagnozzi, sempre seguita da X.
Ho paura ma spero che la mia idea funzioni.




Arrivo dal padre di X.
Un uomo altissimo con i capelli biondi e gli occhi color ghiaccio.
Fa paura.
Sembra un assassino pericoloso e pazzo e chissà perché ho come l'impressione che sia così.
Mi avvicino lentamente e mi schiarisco la gola.
- Ti ho vista bene dolcezza -
Le loro voci sono così simili.
- Io ... Io sono qui per un motivo - mi sforzo di dire.
Il criminale mi guarda in cagnesco ed annuisce indicandomi di spiegargli il motivo.
- Oh io .... Io sono qui perché ... Per parlarle di suo figlio, Rosso X si fa chiamare... -
Vedo l'uomo dinnanzi a me irrigidirsi e comprendo che non sarà affatto facile avere una conversazione con lui.
- Di mio figlio? Lui per me è solo un povero idiota -
- Ha solo cercato di salvare suo fratello, non credo che dovrebbe essere condannato per questo ! - esclamo .
Quando avverto la rabbia dell'uomo crescere continuo a parlare.
Mi rendo conto che non è il caso ma non riesco proprio a smettere.
- Un figlio va amato! Non importa se è diverso da come lo si vuole, una famiglia dovrebbe dare affetto e non terrore! Lei non può costringere suo figlio a fare ciò che non vuole solo perché è il mestiere di famiglia, lui dovrebbe essere se stesso e lei dovrebbe appoggiarlo nelle sue decisioni!
Sarete anche criminali ma ... Siete pur sempre una famiglia, davvero avrebbe preferito perdere uno dei suoi figli? -
- Boris, Ted! Portate questa ragazza nella cella di isolamento, e portate Xavier con lei -
Immediatamente guardo in alto.
Xavier ... Rosso X .... La X di...Xavier.
Non avevo mai pensato al suo vero nome.
Gli scagnozzi ci prendono di peso.
Non importa quanto mi divincolo, non riesco a liberarmi dalle loro strette mortali.
Ci sbattono in una stanza buia e piccola.
Tentiamo di alzarci per uscire ma ogni sforzo è vano.
E adesso?



X POV:
Mi volto lentamente verso di lei, scorgo i suoi luminosi occhi color smeraldo e mi accorgo che sono ricchi di paura.
Non sa cosa ci accadrà e in fondo, si ha paura solo di ciò che non si conosce.
Io non ho paura, ho visto mio padre fare cose orribili e ormai non mi sorprende più nulla.
Ho solo timore che possa mettere in mezzo anche lei, lei che non c'entra nulla e voleva solo aiutarmi.
- Calmati,usciremo di qui te lo prometto, però ... Ora calmati,dai -
Mi sorride appena e si siede accanto a me.
Posa la testa sulla mia spalla e la sento singhiozzare.
Credo che sia perché è spaventata ma ....
- Mi spiace, dovevo aiutarti e invece guarda che ho combinato -
Sorrido , è troppo dolce per ignorarla.
- Ma che dici? No, tu non hai fatto niente di male anzi ... Mi hai aiutato più di quel che credi, sentire quelle parole mi ha ... Rincuorato -
- Ne sono felice, Xavier -
Arrossisco, sono felice del fatto che lei non possa vedermi il volto.
All'improvviso il suo communicator suona e risponde.
Non pensavo che prendesse.
- R-Robin -
- So dove sei! Che diavolo hai nella testa?! Aspetta solo che venga a salvarti e vedrai! -
- Robin è pericoloso ... -
- Lo so, ma qualcuno dovrà pur liberarvi no? -
Quando si chiude la chiamata la guardo.
- Sei fortunata ad avere un ragazzo come lui, ti ama molto, si vede -
Stella sorride e diventa tutta rossa.
- Sono lieta che si veda, anche io lo amo molto -
- Sì, si vede ... Davvero -
Non so perché ma mi abbraccia.
- Un giorno troverai qualcuno che faccia al caso tuo, troverai la persona che saprà completarti -
Spero proprio che abbia ragione.

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Capitolo 17
*** Addio ... Addio per sempre ***


X's death ROBIN POV:
Io non posso crederci!
Non riesco a concepire una cosa del genere!
Perché diavolo si è messa nei guai in questo modo?
Povero me ... Non sapevo di essere il leader di una squadra di spericolati.
Spero solo che gli altri tre non decidano di rapinare una banca mentre vado ad aiutare Stella e X.
Prendo la moto ed inizio ad andare.
Mentre sfreccio sull'asfalto mi viene in mente che potrebbero esserci delle telecamere di sorveglianza.
In fondo è una specie di mafia criminale.
Parcheggio la moto nel vicolo che si trova a due isolati più in là del covo del padre di X.
Mi arrampico sul tetto con i miei rampini e passo dal condotto di areazione..
Arrivo alla cella di isolamento piuttosto in fretta.
Mi è bastato seguire il segnale del radar del communicator di Stella.
Essendo io molto ansioso le ho fatto installare un cip nel communicator per sapere sempre dov'è e se si trova nei guai.
Abbasso lo sguardo e li trovo stretti l'uno al'altra come in una morsa.
Sento la gelosia correre lungo il mio corpo.
Non resisto, vorrei prendere a pugni prima lui e poi suo padre.
Me ne sto zitto senza muovermi per un attimo.
Voglio solo ascoltarli.
- Tu credi che riuscirà a tirarci fuori di qui? -
- Io ho grande fiducia in Robin, lui è molto intelligente... Ce la farà -
- Speriamo che tu abbia ragione zuccherino -
- Ho ragione ... Sarà qui a minuti, o forse è già qui -
Sospiro e , soddisfatto, scendo fino a toccare terra.
- Robin! -
Stella mi si getta fra le braccia, la accolgo mentre le faccio cenno di star zitta.
- Shh ... Ci sentiranno -
- Scusa -
- No, va bene, sono contento anche io di vederti ... Specialmente ora che so che non ti sei fatta nulla -
Ci sorridiamo e le poso un piccolo bacio sulle labbra.
X tossisce e ci giriamo.
Vediamo un criminale biondo proprio di fronte a noi.
Credo sia suo padre.
Ci squadra e posa il suo sguardo freddo su di me.
- Bene, bene, bene ... Abbiamo un piccolo uccellino smarrito -
Mi irrigidisco di riflesso.
Quest'uomo mi fa paura.
Non credevo che dopo Slade qualcuno mi avrebbe fatto di nuovo paura.
- Bè ... Avrò tre testimoni da eliminare -
Stella si stringe al mio braccio e si nasconde dietro di me.
Anche lei è spaventata.
- A me fai quello che vuoi ma loro lasciali stare -
Guardo X, sono sorpreso da queste parole.
Forse non è un delinquente come credevo .
Si mette di fronte a noi e sembra piuttosto sicuro di sé.
 Ma dal lieve tremore del suo corpo, quasi impercettibile ad un occhio non allenato, mi fa capire che prova ancora dolore per le botte del giorno prima.
- Mhm ... No, hai ragione figliolo ... Dovrei prendermela con te ... Ma forse ... -
La porta si apre e i due scagnozzi afferrano Stella per i capelli.
Cerco di trattenerla ma vengo colpito con forza allo stomaco.
Un' onda di dolore lancinante pervade il mio corpo.
Non riesco nemmeno a muovermi.
X mi aiuta ad alzarmi e ci prostriamo di fronte alla porta.
Se la tocca lo ammazzo.
Non importa quanto è forte, quando si tratta di lei anche io divento un mostro.
- Ma forse potrei prendermi questa dolce signorina -
Digrigno i denti ed ignorando il forte dolore allo stomaco mi lancio verso la porta e prendo a colpirla con calci e pugni tirati invano.
Continuo a colpirla , prenderla a spallate.
D'un tratto anche X fa lo stesso.
Insieme riusciamo a buttarla giù.
- Toccala e ti stacco la testa dal collo e poi te la infilo su per il culo chiaro? -
Mi sorprendo delle mie stesse parole.
Volgare, non è da me eppure .... Non sono riuscito a frenarmi.
Il mio tono deve essere stato più minaccioso di quel che credevo perché hanno fatto tutti un passo indietro.



X POV:
Robin mi ha spaventato, non credevo potesse essere così .... Così.
Sento afferrarmi da dietro.
Non posso urlare mi hanno tappato la bocca.
Che succede?
All'improvviso tutti gli scagnozzi di mio padre si avventano su di lui.
Sento Stella gridare il suo nome.
Tutto accade in fretta fra mosse di karate e colpi di pistola.
Alla fine,non so nemmeno come, siamo fuori.
Un'aura nera ci circonda tutti e tre.
Il covo di mio padre va a fuoco.
Sto rischiando di perdere mio padre.
Mi alzo e corro verso l'edificio.
- Xavier no! -
- Lasciami andare Stella! Quello è mio padre! -
- Ma ... -
- C'è speranza per tutti ricordi? -
- Vengo con te -
- No, è pericoloso, voi andate, va' ! Va' con loro, scappate via -
- Xavier ... -
- Se non dovessi farcela.... Ti amo dolcezza -
Scompaio nel fuoco caldo con una dichiarazione che ha già infiammato il mio cuore.
Poco dopo, solo nero.
Sento come se tutto fosse più leggero.
Me ne sto andando?
Sto andando via vero?
I rumori si affievoliscono e il dolore del fuoco che arde bruciando il mio corpo non esiste più.
Un saggio una volta disse : Meglio morire soli come eroi che circondati di persone come codardi.

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Capitolo 18
*** Loves he not ***


fovpdc STAR POV:
Devo andare a salvarlo.
Non esce, non posso lasciarlo qui.
Nessuno di noi può farlo.
- Vado a prenderlo -
- Stella probabilmente a quest'ora è già morto, vieni via! -
- No! Non posso lasciarlo qui....Noi siamo supereroi! Salviamo le persone e lui è una persona -
Robin mi squadra per un attimo.
- Fa' attenzione -
- Lo farò -
Entro nel capanno.
- Xavier! Xavier rispondimi per favore -
Non ricevo risposta di nessun tipo così utilizzo il mio potere per calmare le fiamme.
Mi addentro nel covo di suo padre.
Dopo pochi passi lo vedo steso a terra.
Non ha forza di continuare, non riesce a muoversi.
Lo prendo e me lo carico sulla schiena.
Lo porto fuori prima che il posto salti completamente per aria.
- So che non sei morto, resisti ora ti porto via di qui - mormoro.
Arriviamo fuori appena in tempo, l'incendio ha colpito dei contenitori di gas.
- Giù! - esclama Robin sbattendomi a terra con forza.
So che vuole proteggermi ma dovrebbe pensare a sé.
Mi metto sopra di lui in modo di ripararlo dall'esplosione.
In fondo, io sono un'indistruttibile aliena e lui è solo un umano.
- Stella .... -
- Va tutto bene, io posso sopportarlo tu no ... Se dovessi venire colpito -
Sorride e mi stringe a sé un po' di più.
Corvina ci avvolge con energia nera in modo da poterci salvare tutti ed uscirne illesi.




Torniamo alla torre e Cyborg visita X.
Dice che i colpi subiti il giorno prima e la quantità di fumo inalato sono un bel problema, dice che starà bene fra qualche settimana.
Mi sento sollevata.
Se non fossi arrivata in tempo probabilmente non si sarebbe salvato.
Meno male.
Mi dispiace solo per suo padre, lui voleva salvarlo....Alla fine, è un vero eroe.




ROBIN POV:
Sono felice che tutto si sia sistemato ma ....Ho anche paura.
Stella si è preoccupata molto per X e continua ad esserlo.
Sono geloso, non lo nascondo, e se dovessi perderla per colpa di un ex criminale?
Ogni volta che ci penso mi prende una grande fitta al cuore.
Mi sento triste e spaventato.
Non voglio perderla, non voglio.
Soprattutto non per uno come lui che non è minimamente alla sua altezza, bè .... Non lo sono neppure io ma ...
Io ci provo.
Ci provo sempre a non essere un codardo e lui potrebbe rovinare tutto il mio arduo lavoro solo per una storia difficile.
La vedo arrivare con un piccolo sorriso sulle labbra.
-Sei preoccupato perché  credi che io mi interessi più a lui che a te ? -
- C-come hai fatto a .... -
- Io ti conosco Robin-
Sorrido.
- Ti conosco così bene che so anche che ora, vuoi baciarmi -
- Pff .... Ma va! -
Stella si avvicina pericolosamente a me.
- Non vuoi? - chiede con espressione imbronciata
- Io ... -
- Mhm ... Allora? -
- Sei molto scorretta - bisbiglio ad un passo dalle sue labbra
- Lo so bene - mormora con un ghigno soddisfatto dipinto in volto.
Sbuffo e roteo gli occhi dietro alla maschera.
Attacco le sue labbra, succhiandole e mordendole...Adoro le sue labbra, in giorni come questo sono l'unica cosa che vorrei vedere tutto il tempo.
Quando ci stacchiamo sono rosse e le mie formicolano .
Sorrido.
- Ok, forse volevo baciarti, solo un po' -
- Aha, certo .... Solo un po' -



Ora capisco, devo smetterla di avere certe preoccupazioni...Lei non potrà mai sostituirmi.
Quel bacio, lei mi ama ... Non amerà nessun altro.
Se la cosa mi rincuora?
Direi di sì.
E ora .... Dobbiamo trovare un posto per X.

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Capitolo 19
*** Normal day ***


jfd STAR POV:
Mi sento stanchissima, ho la testa pesante, le braccia molli e le gambe che sembrano due ancore.
Mi fa male tutto, sento gli occhi gonfi .
Mi guardo allo specchio, e noto le mie guance arrossate, le occhiaie grigie e i capelli appiccicosi e sudati.
La mia pelle è pallida e mi sento debole.
Mi rimetto a letto coprendomi per via del vento gelido che penetra fra le mie ossa.
Sento freddo ma ... Fuori c'è il sole.
La finestra non è neppure aperta.
Mi riaddormento senza nemeno rendermene conto.
I miei occhi si chiudono dolcemente, le ciglia mi solleticano le guance e una piccola gocciolina di sudore scende lungo la fronte.
Mi volto verso la finestra nel sonno , più che sonno dormiveglia.
Apro appena l'occhio destro e scorgo una sagoma , un'ombra ...Un'ombra di ragazzo sul mio muro.
- Hey, giù dal letto che fai lì ? -
Robin.
Grugnisco e mi copro il viso con il cuscino.
- Hey ... Tutto bene? -
Mi scopro appena e lascio che veda il mio viso.
- Credo di avere la febbre ... -
- Accidenti , poverina ... Succedono tutte a te -
Ride un po' mentre lo dice.
Che fa mi prende in giro?
Metto su un piccolo broncio e lo guardo speranzosa.
- Vado a prenderti un antibiotico, tu cerca di mangiare almeno qualche biscotto, tieni -
Dice porgendomi un carrellino con la colazione.
- Mi ... Mi hai portato la colazione a letto ? -
Chiedo.
Mi accorgo che sono senza voce.
Lui sorride ed annuisce.
- Sì, voglio che ti senta unica -
Sorrido e gli lancio un bacino senza toccare la sua pelle.
Non vorrei che si ammalasse.
Sarebbe terribile se fosse a causa mia!
Mi risdraio mentre mordicchio uno dei biscotti con scaglie di cioccolato che Robin mi ha portato.
Bevo anche un po'di succo d'arancia.
Mi siedo e aspetto.
All'improvviso la mia testa cade giù.
Non capisco perché non riesco a starmene dritta , ho le vertigini e mi sento come se avessi addosso un giubbotto di ferro e acciaio.
Mi stendo di nuovo e rimango immobile a fissare il soffitto lilla della mia camera.
La luce che penetra dalla finestra m'infastidisce appena e mi brucia sul viso.
La porta si apre e trovo Robin di fronte a me con un bicchiere in mano.
Dentro c'è del liquido biancastro che sembra acqua sporca.
Lo fisso con i miei occhi verdi, sbatto appena le ciglia e lo guardo in modo inquisitorio.
Lui sorride e sospira.
- Prendilo, non è mica veleno...Ti farà stare meglio vedrai -
Annuisco e lo prendo in mano.
Trattengo il respiro per via dell'odore nauseante del medicinale.
- Bevi - continua lui.
Prendo un respiro profondo e metto tutto in bocca.
Mi viene da sputare non appena sento quel gusto amarognolo lungo la gola.
Lui mi guarda e scuote il capo.
- Che non ti venga in mente di sputare la medicina, ingoia -
Mi costringo a mandare giù quella roba puzzolente e amara.
- Entro poco ti sentirai in forma quasi perfetta ... - mormora lui baciandomi la fronte.
Sorrido e abbasso lo sguardo.
- Vuoi che rimanga qui? - chiede
- Magari -
Odio la mia voce...Sembra uno squittio fastidioso.
- Non devi parlare se sei senza voce ... -
- Ma ... -
- Shhh ... Lo dico per te, ti guarisce prima il mal di gola se fai silenzio ... -
Mi avvicino piano a lui e gli poso la testa sulla spalla.





REGULAR POV:
Sentiva un *beep* rimbombare nella stanza.
L'emicrania che aveva accentuava ogni singolo rumore che sentiva.
Chiuse gli occhi e li strizzò forte come ad annullare quello squillo fastidioso.
Poi si rese conto che proveniva dalla macchina cardio al suo fianco.
Voltò appena la testa, la sentiva leggera .
Il suo cuore batteva a rilento forse era per quello che si sentiva debole e sfinito.
Notò Cyborg con una cartella in mano e uno stetoscopio, accanto a lui, Corvina , esaminava il torso nudo di X.
Il ragazzo arrossì appena.
- Devi togliere la maschera, dobbiamo sapere se portarla durante l'incendio ti ha provocato qualche ... -
- No - rispose lui debolmente
- Senti, lo facciamo per te quindi ... -
- No, per favore, se devo togliermi la maschera voglio farlo solo davanti a Stella -
Cyborg e Corvina si lanciarono un'occhiata perplessa.
Poi il mezzo-robot parlò.
- Lei ha la febbre -
- Aspetterò -
- Non puoi aspettare se fosse grave ... -
Corvina blocò l'amico con un rapido gesto della mano.
- Se non è stato male finora direi che aspettare almeno un altro giorno non lo ucciderà -
- D'accordo -
Detto questo i due lasciarono solo l'ex criminale.
X si riaddormentò come non fosse successo nulla.
Si sentiva troppo debole e stanco per rimanere sveglio e attento.



Dopo aver avvertito Stella dell'accaduto in Infermeria, Corvina andò a cercare BB.
Lo trovò in salotto che dormiva sotto la forma di micio.
- Awww ... Ma che tenero - mormorò .
Si stupì di averlo detto, non era da lei.
Arrossì e scosse il capo nervosa.
Sospirò.
- Ok , non mi ha sentita nessuno ... -
Si sistemò accanto al mutaforma e,silenziosamente, prese ad accarezzarlo dietro alle orecchie.
Non appena sentì BB fare le fusa sorrise.



Stella si voltò piano verso Robin.
Erano ormai stesi sul letto, Stella era appiccicata al corpo di Robin che,poverino, stava morendo dal caldo.
Non pensò di scostarsi comunque.
Nemmeno dopo tutte le innumerevoli richieste dell'aliena.
Robin sorrise.
- Che c'è ? -
Lei ghignò.
- Che vuoi? Un bacio? -
La ragazza si avvicinò ancora.
- Potresti attaccarmi la febbre -
Stella s'imbronciò.
- Ma come sei carina -
Il suo broncio si accentuò.
Il ragazzo sospirò e le baciò delicatamente le labbra.
- Contenta? -
Stella sorrise e annuì.

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Capitolo 20
*** Just them ***


Future STAR POV:
Mi sento meglio.
Molto.
Mi agita un po' il fatto di dover esaminare Xavier, mi rende nervosa ... Non voglio che Robin si ingelosisca.
In fondo, lui ha un senso di possessione nei miei confronti che non mi sorprenderei se volesse assistere.
Mi giro verso di lui, ancora steso al mio fianco da ieri sera.
Lo osservo cercando di catturare i suoi lineamenti di nascosto.
Gli traccio la linea del mento con le dita.
La sua pelle è così morbida e calda.
E' come accarezzare una coperta di piume.
- Mi stai fissando ... -
Sgrano gli occhi.
Come diavolo fa a saperlo?
- Ehm .... -
- Fissami pure quanto vuoi, non ho problemi al riguardo -
Continuo a guardarlo,  i suoi occhi sono chiusi e le sue guance sono rosse.
- Io credo invece che la cosa ti imbarazzi ... -
- Forse un po' ... Sento i tuoi occhi su di me, non è male come sensazione -
Sorrido e gli do un piccolo bacio sulla guancia.
- Mi piace guardarti -
Robin si gira e apre i suoi occhi azzurri per potermi vedere.
Un piccolo strato di porpora colora le mie guance.
Svegliarmi la mattina accanto a lui, poterlo guardare, poter sentire il suo calore sul mio corpo...Sono forse le mie parti preferite di questa relazione.
Aldilà dell'atto sessuale, mi sento protetta e amata quando sto con lui.
Che sia il caso di dormire insieme o di guardarci un film.
Lui posa una mano sul mio fianco e mi avvicina al suo corpo.
Emana calore , nemmeno la stufa in inverno è così incandescente.
Sorrido e le nostri fronti si incontrano.
I nostri nasi si sfiorano e riesco a sentire il suo respiro caldo sulle labbra.
- Anche a me piace guardarti -
Arrossisco.
Non mi va che mi guardi perché .... Non so, credo sempre di non essere alla sua altezza.
Ho il terrore che guardandomi bene noti tutti i difetti che ho.
Ma ogni volta che gli manifesto questa mia preoccupazione lui ride.
Dice che è lui a non essere alla mia altezza.
Mi piace il nostro rapporto.
- E mi piace di più se mi guardi così ... -
Mi lascio sfuggire una risatina e gli do un pugno amichevole sulla spalla.
Passano pochi minuti e Corvina entra in camera mia.
- Ops, ho forse interrotto qualche cosa? - chiede con voce monotona
- No, niente ... E' ora? -
Annuisce.
Guardo Robin e sorrido appena.
- Torno subito ... -
Lui mi prende la mano e mi tira a sé.
Avvicina la sua bocca al mio orecchio .
- Ascoltami bene , se prova anche solo per un attimo a portarti via da me, fammi un fischio -
Annuisco e lo bacio, un breve bacio, intenso e che significa... Sei l'unico.




XAVIER POV:
Sento distintamente il rumore metallico delle porte dell'Infermeria.
Non riesco a voltare la testa, mi fa troppo male.
Non posso nemmeno parlare, ho la gola secca e poca voglia di farlo comunque.
- X? -
La sua voce, musica per le mie orecchie stanche di ascoltare.
Ma lei, lei potrei ascoltarla per anni senza stancarmi mai.
Ho ammesso di amarla ma credo di aver sbagliato, insomma ... Pensavo che sarei morto.
Ne ero certo.
- Come ti senti? - chiede sedendosi accanto a me.
Non rispondo, rimango a fissarla estasiato da dietro la maschera.
- Ho bisogno che tu mi risponda ... -
Provo a far uscire la voce, anche se a fatica.
- Mi sento ... Debole ... -
Sorride dolcemente.
- Questo è normale -
Mi fissa , si sente a disagio, lo percepisco dal suo sguardo nervoso.
Le sue labbra sono serrate in una smorfia d'ansia .
- Dunque...Vorrei che ti lasciassi togliere la maschera, farò piano te lo prometto -
Annuisco , per quanto possibile e attendo l'inevitabile.
Le sue mani delicate e morbide si fanno strada verso la mia nuca.
Incontrano la zip del costume e, di conseguenza, della maschera.
Sento le sue dita che la rimuovono dolcemente.
Il profumo di vaniglia della sua pelle è quasi intossicante.
Fortunatamente sono troppo debole per fare cose di cui potrei pentirmi.
Finalmente quell'affare è andato.
La mia faccia è libera, accarezzata da una gentile brezza circostante.
Apro gli occhi color ghiaccio e mi guardo attorno spiazzato.
E' ancora più bella vista senza maschera.
I colori sono più accesi e finalmente mi rendo conto di che meravigliosi occhi abbia.
I suoi morbidi capelli capelli rossi mi ricordano il fuoco.
Allungo una mano per toccarle il viso.
Mi sorprendo quando me lo lascia fare.
Ancora di più quando chiude gli occhi deliziata dal mio tocco.
Poi parla e capisco tutto.
- Sai? Tu e Robin siete molto simili -
Mi blocco a mezz'aria e rimango a fissarla sconvolto.
- Il colore degli occhi, dei capelli, i lineamenti e ... Il modo di toccarmi ... -
Mi accascio contro il letto e, debolmente, lascio cadere la mia mano lungo il fianco.
Mi volto appena per evitare di guardarla.
- C'è solo una differenza ... -
Lei mi guarda con occhi confusi.
- Ovvero? -
- Tu lo ami ... -
La vedo arrossire palesemente sotto al mio sguardo duro.
- S-sì, è vero .... -
Sorrido mestamente e mormoro un 'capisco' .
In fondo, perché non dovrebbe?
Lui è un eroe e io ... Solo un codardo.
- Quello che hai fatto è prova di grande eroismo, hai cercato di salvare una persona che non considerava importante la tua vita ... -
Mi sorprende ogni volta la sua fiducia nel mio cuore.
Nel mio atteggiamento.
E' come se sapesse che non sono in grado di fare del male.
A nessuno eccetto che a me stesso.
Proprio come il suo patetico fidanzato.
- Il tuo viso non ha nulla che non vada, nemmeno il collo e la testa, meglio no? -
- Sì ... -
- Bene, mi fa piacere che tu non abbia niente, ora andrò a parlare con Robin e vedremo dove mandarti -
- Stella ... Io non posso essere un Titan...Io me ne andrò dalla città -
Il suo sguardo è sconvolto e deluso.
Odio essere io la causa di quell'espressione su quel volto angelico.
-Perché ? -
- Io non appartengo a questo gruppo ... Fidati, sono diverso da tutti voi ... Preferisco lavorare da solo -
- Ma ... -
- Ti prego, non rendermi tutto più difficile -
Scompare senza nemmeno dire una parola.
Mi sento male ma non posso rimanere.
Non potrei starle accanto ...





REGULAR POV:
Il vento che c'era fuori portava consiglio.
Lasciava che i problemi fluttuassero via dalle loro vite.
Dai loro passati.
Lasciando ciò che è stato nel passato  , vivendo nel presente e portandoli tutti verso il futuro.







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