A Secret Diary for a Simple Girl

di Horan princess
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Right from the Start ***
Capitolo 2: *** Riconcile ***
Capitolo 3: *** Louis ***
Capitolo 4: *** Perald ***



Capitolo 1
*** Right from the Start ***


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Ciao. Non so, di solito tutti iniziano con 'Caro Diario' ma io non sono 'tutti'.
Io inizio dicendo 'Caro inutile pezzo di carta, a te riveleró tutti i miei segreti piú intimi'. "Sono Carter Payne e sono un'idiota". Sto scrivendo su un pezzo di carta, sto scrivendo ció che solitamente va detto alle persone ma io non riesco, non riesco a parlarne con delle persone.
C'è mio fratello Liam, ma sai com'è, lo odio. C'è il mio unico amico, Zayn, ma è un maschio, è difficile che i suoi pochi neuroni intendano ciò che dico. C'è la mamma, ma anche con lei, non ho un buon rapporto. Poi c'è papà, o forse dovrei dire, "c'era", Geoff ci ha abbandonati quando io e Liam eravamo piccoli. Sono innamorata, quasi come ogni ragazza di questo pianeta, sono innamorata di uno stronzo, come tre quarti delle ragazze di questo pianeta. La restante parte è innamorata di persone che nemmeno esistono, persone con caratteri immaginari, oppure di alcune popstar, che ovviamente mostrano alle telecamere solo ció che vogliono. C'è chi fantastica tanto sul fatto che un giorno sposerá Justin Bieber.
Io fantastico di avere un futuro con Austin Mahone, quindi capisco. Alla fine non so nemmeno a cosa serve scrivere delle stupide parole che raccontano passo per passo la mia vita ma sotto sotto, mi serve uno sfogo no? Non so se le persone comuni, oppure, con un mio termine, i babbani, scrivono dal primo giorno di vita mettendo foto e appiccicando la prima merda di uccello che hanno calpestato. Io partirò dal mio primo anno di vita. Avevo un anno, Liam ne aveva cinque, la mamma lavorava tutto il giorno e papà era sempre occupato nei suoi lunghissimi viaggi di lavoro che lo tenevano lontano da casa per diversi mesi, faceva spedizioni in Russia, in Australia e in tanti altri posti, deve essere proprio bello fare il naturalista.
La mamma invece faceva la stendista, stava giorni interi fuori e ci lasciava dalla vicina, la signora Malik, da li partí la mia lunga amicizia con Zayn, figlio appunto di Trisha Malik. Zayn aveva tre anni quando io ne avevo uno, giá iniziavamo a giocare insieme ed ogni volta che Liam mi faceva un dispetto Zayn mi difendeva. Man mano che crescevamo eravamo sempre 'Carter e Zayn' contro Liam. Liam, invece che un fratello é sempre stato un nemico per me, non è mai stato dalla mia parte, mai. Io e Zayn lo escludevamo sempre dai nostri giochi e Liam cercava sempre di rovinare tutto. Io, nonostante provi un odio immenso verso Liam, gli voglio bene, dopotutto, è mio fratello. Saltiamo dai due anni ai tre, io ne avevo tre, Liam invece ne aveva sette, papà era partito per una spedizione ai Caraibi, li deve aver trovato una donna, con la quale ha tradito la mamma e poi, ci ha lasciati, con un messaggio. -Scusate, c'è stato un inconveniente, rimango ai Caraibi, mi trasferisco qui, non contattatemi, non cercatemi, addio, vi voglio bene. Geoff Xx- Nessuno aveva mai risposto al messaggio, era ormai stato dimenticato da tutta la famiglia, cioè, da tutti tranne che da me.
Quel messaggio mi aveva sempre tormentato, ero sicura di una cosa, lui non aveva cambiato il numero, sapevo che mamma avrebbe pensato che per non farsi trovare l'avrebbe cambiato ma non era cosí, ne ero certa. All'età di quattordici anni presi il mio telefono e ricopiai il numero, digitai una semplice parola, 'Vaffanculo.' Non ricevetti mai una risposta ma sapevo che lo aveva ricevuto, sapevo anche che aveva capito che lo avevo scritto io. Passiamo oltre, all'età di quindici anni conobbi Harry, oh, Harry. Mi innamorai di lui, sono ancora innamorata di lui, lo conobbi ad un campus estivo, il 'Summer Palms' , che bell'estate che fu, nessuno mi conosceva, nessuno. Arrivai li, nessuno era pronto a giudicarmi, nessuno era pronto a deridermi. I primi giorni socializzai solo con Harry, nei giorni successivi conobbi tantissime persone, tante simpatiche, altre meno. Poi conobbi Fuchsia, Fuchsia Horan, siamo rimaste in contatto e ci sentiamo sempre.
Fuchsia è la persona piú importante della mia vita dopo Zayn, è stata ed è una sorella. Conobbi December, December Tomlinson, oh, solo Dio sa quanto adoro quella ragazza, la mia piccolina, aveva un anno meno di me. Conobbi Alexandra, Alexandra Devine, la mia rivale. Alexandra, comunemente chiamata Alex, era innamorata di Harry almeno quanto me. Suo fratello Joshua, oppure Josh, mi amava, e tuttora mi tormenta con messaggi sdolcinati che normalmente odio, tranne alcuni, alcuni mi fanno venire i brividi. Ora scusa, devo andare agli allenamenti di scherma, a dopo. Carter Xx


Carter:
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Liam:
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Niall:
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Zayn:
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Harrry:

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Fuchsia

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December:
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Alex:
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Saaalve,

eccomi qui con la mia ennesima FF!
Questa volta gialla, non so perchè.
Ho deciso di fare una fanfiction scritta a diario, spero vi piaccia!
Me la lasciate una piccola recensione? Pleeease c: Al prossimo capitolo cupcakes!
Cecilia.

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Capitolo 2
*** Riconcile ***


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Questo fatto di scrivere mi sta ossessionando, sento il bisogno di continuare, sento il bisogno di dirti che io, Harry lo avevo conquistato, io e Harry stavamo insieme.
Ricordi Alex?
Ecco, lei era gelosa, ovviamente. Sapevo che lei 'amava' Harry, non è che ne era solo attratta, ma dopotutto lo ero anche io, non é che potevo essere solidale e lasciare che se lo prendesse lei.
Harry era dolcissimo ma anche tanto, tanto stronzo. Alex era sciocca, non aveva capito che una come lei non avrebbe potuto sovrastare la stronzaggine di Harry. Io sapevo bene come trattarlo, io sono stronza almeno quanto lui, forse di piú. Alex non mi aveva mai affrontata, sapeva che non ne aveva le armi psicologiche. La vacanza finì, amavo ancora troppo Harry ma lui, ecco, lui era entrato in un giro sbagliato, droga, alcool, non potevo sopportarlo, cosí lo lasciai, incapace di gestire la cosa.
Gli avevo ripetuto più volte di uscirne ma alla fine lo capisco, io mi drogo di musica. Harry finì piú volte in ospedale per disintossicarsi.
Sai cos'è la cosa peggiore? Alex aveva iniziato a drogarsi solo per lui, poi si, si erano fidanzati, ma che bella vita di merda.
Zayn ovviamente sapeva tutto, aveva cercato di farmelo dimenticare ma con scarsi risultati.
-É un coglione- Mi ripete sempre Zayn, ma non gli entra in testa che io lo so, ma non riesco a dimenticarlo.
*say somenthing if you feelin' the vibe..* Oh, il telefono.
-Carter!Sono Fuchsia.-
-Ciao Sia!- Risponsi allegramente.
-Tu abiti a Londra no?-
-Si, perchè?-
-Conosci qualche hotel buono o qualche appartamento in affitto?-
-Sei pazza! Tu vieni da me!-
-Non sono solo io, non vorrei recare disturbo-
-Quanti siete?-
-Due.-
-Aspetta.. Mammaa!- gridai, giusto per farmi sentire.
-Si Carter?-
-Fuchsia e un altra persona hanno bisogno di un alloggio qui a Londra, possono stare da noi?-
-Chi è l'altra persona- Rispose mamma biascicando, era seccata.
Chiesi a Fuchsia che mi rispose timidamente 'Niall'. -Niall!-
-Okei-
-Grazie mamma! Allora Sia, quando arrivate?-
-Ehm, domani. Arriviamo alle 10.00 con l'aereo 1D230710 da Manchester.-
-Okei, a domani allora!-
-Ciao Cart, grazie ancora.- Chiusi la chiamata. Yee, finalmente qualcosa che mi va giusto nella vita, Fuchsia che viene a vivere con me.
-Chi é che viene scusa?- si intromise Liam strafottente spuntando da dietro la porta della mia camera.
-Fuchsia e Niall. Pensavo fosse chiaro.-
-Mhm.-
-Sparisci.- dissi chiudendo gli occhi in due piccole fessure, cercando di spaventarlo.
Dopo essersi fatto una risatina ridicola chiuse la mia porta ricoperta di poster e se ne andò.
Ora torniamo a noi, voglio raccontarti un po' di Liam.
Liam è sempre stato un bambino solare finchè papà non ci ha lasciati, da li ha iniziato a diventare volgare e cattivo, con tutti. La mamma ha seguito il suo esempio, è diventata violenta, molto. Liam mi voleva bene, sapevo che mi voleva bene.
Piango ogni notte per lui, é il mio fratellone e non sarei mai voluta arrivare al punto di odiarlo ma se l'é cercata.
Non capisco perchè lui odia me, non ho mai avuto il coraggio di chiederglielo. Ora lo faccio, mi butto, vado a chiedere a Liam delle spiegazioni.
Uscii dalla camera, diretta a quella di Liam, esitai qualche secondo davanti alla porta per poi afferrare la maniglia e portarla verso il basso, spinsi e poi richiusi la porta dietro di me, non volevo che mamma sentisse.
-Liam, posso parlarti?-
-Cosa c'é? Non vedi che sto giocando ai videogiochi?-
-È importante, ti prego.- Già dal fatto che avesse stoppato il gioco capii che aveva intenzione di starmi a sentire.
-Senti Liam, sin da piccoli non siamo mai andati d'accordo, mi hai sempre odiato, posso saperne il perchè?-
-Ecco, speravo che non me lo avresti mai chiesto. Ora che me lo chiedi non ho una risposta pronta da darti perchè alla fine un motivo valido non c'è. Io non ti odio. 'Odiare' è un verbo troppo insuale tra fratelli, non ti odio affatto. Il punto è che io sono sempre stato geloso, di tutto. Tu avevi il permesso di fare molte piú cose, mamma aveva smesso di lavorare in un periodo per badare a te mentre con me non l'aveva fatto, ero anche arrabbiato perché pensavo che fossi tu la causa della scomparsa di papà. Odiavo George, il fidanzato di mamma, lo odio anche adesso e odio quelle due vipere che ha per figlie, Ruth e Nicola, pensavo che il loro arrivo fosse colpa tua.
Ero geloso del fatto che tu eri piú dipendente di me giá fin da piccola, per questo la mamma con te era piú permissiva.
Tu hai imparato prima a leggere ed a scrivere e questo mi infastidiva, non mi hai mai chiesto aiuto nei compiti perché eri in grado di farli da sola, i miei amici mi dicevano sempre quanto si sentivano importanti quando i fratellini o le sorelline piccole gli chiedevano aiuto in matematica o in inglese. Mi dispiace di averti trascurata, tutto qui.-
-Liam, non pensavo fosse cosí, io da piccola aspettavo che tu venissi a chiedermi se avevo bisogno di aiuto nei compiti. Io sono arrivata ad odiarti per il tuo comportamento strafottente nei miei confronti.-
-Non volevo che arrivassi ad odiarmi, mi dispiace io..- Non lo lasciai finire, lo abbracciai.
Oh, un messaggio, è Josh.
A dopo.
Carter Xx


Josh:
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Niall:

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Questo l'angolo autrice:
Eccoci qui cupcakeees.
Questo é il secondo capitolo, come vi sembra?
Abbiamo Fuchsia e Niall che faranno una lunga visita a Carter!
Poi abbiamo la riconciliazione con Liam.
Posso chiedervi due recensioni?
Pleaseee
Ringrazio tanto
Brittle_Girl che pubblica i capitoli di questa FF perche semplicemente, io non so postarli decentemente.
Grazie bella!
Un grande grazie anche a chi ha recensito!
Alla prossima cupcaaaakes!
Cecilia.

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Capitolo 3
*** Louis ***


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Eccomi ancora qui, sono le 8.00, oggi arrivano Fuchsia e Niall, non vedo l'ora, mi accompagna Liam, non mi pare ancora vero che dopo diciassette anni di odio ci siamo riconciliati, cioè, non penso di avergli ancora perdonato tutti i guai che mi ha fatto passare ma ho capito che a me ci tiene, mi vuole bene.
-Sveglia!- Urló Liam spalancando la porta della mia camera.
-Sono sveglia.- dissi ancora un po' assonnata.
-Cos'è quello?- disse indicando tutto curioso il diario fra le mie mani.
-Il diario di scuola.- dissi convinta, convincendo anche lui.
-Okei, allora, usciamo? Sei pronta?-
-Si, sono pronta, andiamo dai.- Presi la borsa, infilai le scarpe e uscimmo chiudendo accuratamente la porta.
-Liam aspetta.-
-Che c'è?- disse preoccupato.
-Devo pisciare.- dissi correndo giú dalla macchina con il mazzo di chiavi in mano.
Sentii la risata di Liam prima di chiudere violentemente la porta e prima di fiondarmi sulla mia amica tavoletta. A volte odiavo quella tavoletta, mi faceva venire le formiche alle chiappe, quando ero piccola lasciava che cadessi dentro, senza aiutarmi.
Pensavo fosse un'amica.
Uscii dal bagno e richiusi velocemente la porta. Salii sulla Range Rover nera di Liam e andammo verso l'aeroporto.
-L'aereo 1D230710 é appena atterrato, ripeto l'aereo 1D230710 é appena atterrato, controllai il numero del volo di Fuchsia ed era proprio quello.
Aspettammo una quarantina di minuti e poi ecco una testa fluorescente spiccare tra tutte quelle bionde, more o pelate.
Fuchsia, la mia Fuchsia.
-Sia!- gridai correndole incontro.
-Cart!- urlò lei di rimando lanciando la valigia addosso ad un biondino e correndomi incontro.
Ci abbracciamo e poi andammo insieme verso il povero biondino ricoperto di valigie.
-Piacere Carter.- dissi aprendo un sorriso e porgendo una mano al biondino.
-Lo so che sei Carter, sono Niall..- mi disse sorridendo.
Iniziai a ridere come una pazza e sia Liam che 'Niall' mi guardavano in modo strano, come se fossi drogata, Fuchsia era abituata alla mia pazzia.
-Scusa ma, che succede?- chiese 'Niall' gentilmente.
-Tu non sei Niall, il ragazzo che mi piaceva, non hai i capelli castani, i denti teneramente storti e quegli accenni all'acne che aveva 'Niall'- dissi calcando l'ultima parola. Iniziarono a ridere sia lui che Fuchsia.
-Scusa perché questo 'Niall' com'é?- mi chiese Fuchsia.
-Biondo, dentatura perfetta, pelle liscia. È davvero bellissimo, però a me piaceva di piú tuo fratello.- risposi di rimando. Il biondo mi allungò un passaporto, il suo, Niall James Horan. Oh merda. Ho appena detto ad una persona con la quale devo convivere che somiglia a Ken.
-Ehm..-
-Grazie del complimento.- Disse sorridendomi.
-Ehm..prego!- disse ricambiando il sorriso intimidita. Iniziammo ad avviarci verso l'uscita.
-M vaffanculo va!- Disse un ragazzo rivolto alla persona che era dall'altro lato della cornetta. Dopo aver riattaccato scoppió in un pianto silenzioso ma incredibilmente sofferente. Mi avvicinai, provavo troppa pena.
-Scusa, c'è qualcosa che non va?- Chiesi gentilmente. Il ragazzo alzó lo sguardo e mi lasció senza parole, persi un battito, forse due.
-Ma..ma..ma tu sei..- Avrei voluto dire bellissimo ma mi bloccai
.-Louis, piacere.-
-Sei il fratello di December, ecco chi sei!-
-Ehm, si, sono io!-
-Carter,piacere!-
-Piacere.- disse allungandomi la mano e sorridendomi.
-Bhe, sai come arrivare a Rose Street? Una famiglia mi ospita li.- disse tenendo il suo sguardo fisso sul mio.
-Io abito in Rose Street! Ti diamo un passaggio!-
-Grazie, ricordami che ti devo un favore!- Disse emettendo un risolino. Aveva una risata cristallina.
-Ci mancherebbe!- dissi sorridendo come un'ebete. Sorrise, quello era un 'grazie' bello e buono.
Uscimmo dall'aeroporto chiaccherando.
-Quindi come posso chiamarti?- Gli chiesi gentilmente.
-Chiamami pure Lou! Io invece, come posso chiamarti?-
-Cart, chiamami pure Cart.- dissi sorridendo.

Louis:
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Fuchsia:
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Niall:
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Carter:

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Angolo autrice:
Eccoci ancora qui con il terzo capitolo di questa FF.
Com'é? Vi piace?
Bhe qui compare il nostro Tomlinson il nostro 'Swag Mastha From Doncastha.'
Il prossimo capitolo lo posto a due recensioni,
spero di riceverle! Il prossimo capitolo ho cercato di farlo ironico e divertente, s
peromche questa storia vi piaccia!
Al prossimo capitolo cupcakeee!
Un bacio, Cecilia Xx

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Capitolo 4
*** Perald ***


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-Carter Payne, interrogata.-
Mi alzai dalla mia sedia facendola scorrere indietro provocando un fastidiosissimo rumore, lo feci apposta, ovviamente.
Questa volta se mi rompeva le scatole le avrei risposto a dovere. Non è che se sei una professoressa è come se fossi Dio sceso in terra, tu sei una vecchia decrepita che ha avuto il compito di gestire venticinque ragazzi scalmanati mentre Dio è Dio.
-Allora, parlami della parte di geopolitica che abbiamo studiato l'altra settimana.-
-La settima scorsa c'era geochimica?- Risposi sbalordita, in effetti non lo sapevo, si vede che sto attenta in classe eh?
-Geopolitica.-
-E io che ho detto?- Risposi con tono strafottente.
-Lasciamo perdere.-
-Va bhe, se lo dice lei.- Mi fulminò con lo sguardo mentre io mi feci un'allegra risatina.
-Smettila.-
-Smettila.- Le feci il verso usando anche il suo stesso tono.
-Quante volte ancora dovrò mandarti in presidenza per strafottenza?-
-Mhm..Quante ore mancano alla maturitá? Contando che mancano ancora tre anni faccia il conto, questo è il mio carattere e risponderò cosi durante tutte le sue ore.-
-Vai in presidenza, la strada la sai.-
-Adiòs amigos.- mandai un bacio volante ai miei compagni che ridevano di gusto per la faccia della prof e per la mia scena. Uscii e mi diressi in presidenza.
-Carter Payne.- disse la segretaria.
-Brava Amy, ora si che lo pronunci giusto.- Amy, la segretaria, le prime volte pronunciava 'Pain' e io le ripetevo sempre che era 'Pein'. Fosse stato per lei mi avrebbe chiamata Carter o addirittura Cart, io ero sempre li, ma doveva farmi vedere che sapeva pronunciare il mio cognome.
-Yaser.-
-Cart, eccoti.- Mi disse ridendo. Oh, piccolo particolare, il preside è il papá di Zayn. La Skidman pensa che io vada in presidenza e che il preside mi faccia continue ramanzine mentre io e Yaser giochiamo a carte, ci beviamo un caffé e a volte parliamo di Zayn.
-Dai, ora vai, ci vediamo dopo! Stessa casa, stessa finestra.- Mi disse ridendo, alludendo al fatto che io a casa loro ci entro dalla finestra della camera di Zayn, dopotutto anche lui fa cosi. Prossima ora? Matematica. Forse odio questa materia piú di geopolitica.
-Payne alla lavagna.-
-Ma ce l'avete con me oggi? Devo anche fare la ceretta oggi, fa male sa? A no, non può sapere, dubito che lei si faccia la ceretta dato che ha la foresta amazzonica addosso, il rasoio fa male, nessuno glielo ha mai detto?- Risposi sorridendo.
-Presidenza.- Mi incamminai verso la presidenza.
-Payne.- Disse Amy tutta contenta del risultato ottenuto.
-Yaser!-
-Cart, che onore rivederti due volte in un giorno.-
-Segnatelo sull'agenda, poi alla fine dell'anno calcoliamo la frequenza, questa é matematica.-
-Matematica da prima media ma si, matematica.- Ci fecimo una sana risata e una bella partita a 'Burraco' vinsi, come al solito.
-A dopo Yas! Vado con Zayn in mensa.-
-Ciao Cart, buon pranzo.-
-Finché non serviranno un decente piatto di pizza e delle lattine di coca non sarà mai un buon pranzo.
- Prima di chiudere la porta sentii Yaser farsi un'ultima risata per poi ritornare sulle sue carte. Mi incamminai verso la mensa, dovevo sopportare questo cibo solo tre giorni a settimana, il lunedi, il mercoledi e il venerdi. Fanculo alle ore aggiuntive per quelli dell'istituto.
-Paaayne!-
-Malikk!- Schioccai un bacio sulla guancia di Zayn e poi notai una presenza al 'nostro' tavolo, una presenza che non era Zayn e che non ero io.
-E tu chi sei, Bloom o Stella?- Domandai strafottente.
-Perrie.-
-Oh Dio, non pensavo che anche i personaggi della Disney festeggiassero il Carnevale, cioé, il tuo travestimento da Winx è DI-VI-NO.-
-Io non somiglio ad una Winx!-
-Sese, vabé, ho sempre voluto sapere perché Ferb non parla nel cartone, rivelami le arti del suo silenzio-
-Ferb?- Domandó confusa.
-Si, non hai presente? 'Rimani qui con Phineas e Ferb comincia il loro showw, MAMMAA! PHINEAS E FERB HANNO FATTO LA SIGLA INIZIALE'.- Le canticchiai un pezzo della sigla.
-Ah, il cartone!-Rispose come una perfetta idiota.
-Si! E tu sei Perrie l'ornitorinco! Il loro animaletto domestico!-
-Cosa?- Cacció un urletto isterico. Intanto io e Zayn avevamo finito il nostro pranzo e tra una risata e l'altra il moro aveva portato i vassoi di entrambi sullo scaffale.
-Oh Perrie, ora dobbiamo andare, ah, salutami Flora e dille che è sempre stata la mia preferita! - Dissi fingendo una lacrima di commozione.
Io e Zayn uscimmo dalla mensa, appena varcata la porta Zayn mi batté il cinque e mi cinse la vita con l'altro braccio, come facevamo sempre.


Zayn:
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Perrie:
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angolo autrice:
Eccoci con il quatro capitolo di questa FF?
Che ne dite?
Vi piace?
Lo aggiorno a tre recensioni!

 

Cecilia Xx

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