Midnight memories

di FollowAlwaysYourDream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo Uno ***
Capitolo 3: *** Capitolo Due ***
Capitolo 4: *** Capitolo Tre ***
Capitolo 5: *** Capitolo Quattro ***
Capitolo 6: *** Capitolo Cinque ***
Capitolo 7: *** Capitolo Sei ***
Capitolo 8: *** Capitolo Sette ***
Capitolo 9: *** Capitolo Otto ***
Capitolo 10: *** Capitolo Nove ***
Capitolo 11: *** Capitolo Dieci ***
Capitolo 12: *** Capitolo Undici ***
Capitolo 13: *** Capitolo Dodici ***
Capitolo 14: *** Capitolo Tredici ***
Capitolo 15: *** Capitolo Quattordici ***
Capitolo 16: *** Capitolo Quindici ***
Capitolo 17: *** Capitolo Sedici ***
Capitolo 18: *** Capitolo Diciasette ***



Capitolo 1
*** Prologo ***





Prologo

5 Giugno 2010

Caro Diario,

oggi sono un po' agitata. Domani partirò per l'Inghilterra! Ma ti rendi conto? Il mio sogno si è realizzato! Ho dovuto aspettare 18 anni, ma credo ne varrà la pena. Non vedo l'ora di conoscere la famiglia che mi ospiterà. Sarà simpatica? Boh, te lo farò sapere ;). Quello che mi rende triste, è non poter vedere i miei genitori e le mie migliori amiche per un anno intero. Ma questo è l'unico modo per imparare meglio l'inglese...Giusto? Ora vado a letto che domani mattina mi devo svegliare presto per prendere l'aereo. Ti scrivo non appena sarò sistemata nella mia nuova " famiglia ".  A presto.

Tua Sel

 

Presi il diario, e lo misi nella borsa che l'indomani avrei tenuto con me. Erano le dieci, ma prima di andare a letto, volli dare un'occhiata alla stanza per controllare se avevo preso tutto. 

"Allora, soldi, documenti, tessera sanitaria li ho presi, però sento che mi manca qualcosa..."

"Il cervello?"

"Ehi!" Certe volte una voce nella mia testa si intrufolava nei miei pensieri. Non so se chiamarla coscienza o meno, fatto sta che rompeva spesso le scatole.

" Non sei simpatica! Sto cercando di pensare, quindi non disturbarmi!"

"Hai preso il biglietto dall'aereo?"

" Giusto il biglietto!" Corsi vicino alla scrivania, e lo presi, mettendolo subito nel mio portafoglio. 

" Vedi? Te l'avevo detto che sei scema"

" Piantala, altrimenti io..."

<< Selena?>> Mi chiamó mia madre entrando in camera mia. << credevo che fossi già a letto, ma ti ho sentita parlare. Con chi parlavi?>> 

"Parlava da sola, è matta"

<< Con nessuno mamma, stavo solo pensando ad alta voce alle cose che mi mancavano da prendere>> 

" Con te facciamo i conti dopo" dissi in mente, rivolgendomi alla voce rompi scatole. Credo che la chiamerò Break, perché rompe. Sì credo che Break le si addica perfettamente.

" Non mi piace Break, fa proprio schifo come nome"

" Per questo te l'ho dato" 

<< Okay, Sel. Adesso però vai a riposarti, altrimenti domani non riuscirai ad alzarti>> 

<< Va bene mamma>> detto questo, mi diede un forte abbraccio.

<< Mi mancherai piccola! Come farò senza di te per un anno?>>

"Pff, vuoi fare cambio? Pensa a me che sono costretta a seguirla"

<< Anche tu mi mancherai, ma pensa che un anno passerà in fretta, e poi ci sentiremo ogni sera>>

<< Promesso?>>

<< Premesso>> Mia madre mi diede un forte bacio e se ne andò. 

Puntai la sveglia alle 5 della mattina e mi misi sotto le lenzuola. Mi girai e girai più volte nel letto, immaginando come sarebbe stata la mia nuova famiglia, la scuola e se avrei fatto nuove amicizie. Mi addormentai per le due di notte, solo tre ore prima che suonasse la sveglia.


Ciao a tutte! Ecco la mia seconda FF. Questa volta è sui 1D. Tra poco posterò il primo capitolo, sperò come al solito che la storia vi interessi. Ho già scritto alcuni capitoli, altri invece sono in fase di sviluppo, ma prometto di aggiornare molto spesso.
Fatemi sapere cosa ne pensate, e perchè no?, anche qualche suggerimento non mi dispiacerebbe!
Un bacione!

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Capitolo 2
*** Capitolo Uno ***




Capitolo Uno


In un batter d'occhio mi ritrovai sull'aereo pronta per una nuova avventura. I miei genitori, prima di salutami, mi fecero altre centomila raccomandazioni. Come non capirli, la loro unica figlia, sarebbe partita per un anno intero, senza conoscere nemmeno la famiglia ospitante, ma io promisi che non appena sarei arrivata a destinazione, li avrei chiamati e raccontato tutto.

Sulla' aereo vicino a me, era seduto un vecchietto che mi guardava mentre cercavo di slegare le cuffie dell'Ipod che si erano attorcigliate come al solito.

" Sei sempre la solita, imparerai mai a metterle come si deve?"

" Ah, sei qui?"

" Pensavi che ti avrei abbandonata carina?"

" No, ma la speranza è l'ultima a morire"

<< Signorina, dove va di bello?>> mi chiese il vecchietto dolcemente.

<< A Doncaster >> Gli risposi sorridendo

<< Va a trovare dei parenti?>>

<< No, vado a studiare per un anno e sarò ospitata da una famiglia>>

<< Davvero una bella esperienza! E dimmi, è la prima volta che vai Inghilterra?>>

<< Sí, e lei è inglese vero? L'ho capito dall'accento>>

<< Esatto, sto tornando a Londra da mia moglie. Sono venuto in Italia per andare a trovare mio figlio>>

<< Ah, e sua moglie non l'ha accompagnato?>> Il vecchietto fece un'espressione divertita.

<< No, lei è terrorizzata dall'aereo. Preferisce aspettare che sia Steve, nostro figlio, ad andarla a trovare.>>

<< Ah, ok . Comunque piacere, io sono Selena.>>

<< Piacere mio Selena, io mi chiamo Dave>>

Io e Dave continuammo a parlare fino alla fine del viaggio. Mi raccontò della sua famiglia e mi augurò buona fortuna per la mia nuova avventura. Non appena atterrati, presi il mio bagaglio a mano, e corsi ad aspettare l'arrivo della mia valigia. Quando la vidi in lontananza sul nastro trasportatore, iniziai a preoccuparmi. Come sarei riuscita a sollevarla? Sarebbe pesata almeno tre tonnellate! Ovvio per stare via da casa così a lungo, dovevo portarmi di tutto di più.

" Perché non chiedi a quel ragazzo vicino a te di aiutarti?"

" No, grazie. Sarebbe troppo imbarazzante!"

" Allora cosa preferisci fare? Prenderla da sola e magari rimanere appesa al nastro trasportatore e non riuscirla a mettere a terra? E' questo che vuoi? Fare una delle tue solite figure?"

"Certo che no!"

" Bene allora chiediglielo, che la valigia sta arrivando"

"No"

"Sí!"

"No!"

"Fallo adesso!"

<< Scusa >> dissi picchiettando sulla spalla del ragazzo moro vicino a me. << Non è che mi potresti aiutare a prendere la  valigia. Sai pesa un po'…>>

<< Certo>> rispose lui, e gli indicai la mia valigia non appena arrivò. Con molta fatica la tirò di peso,e me la diede.

<< Cavolo, pesa parecchio. Hai un elefante qui dentro?>>

<< Sí una cosa del genere>> ribattei ridendo .<< Comunque grazie mille>>

<< Ma figurati >>.

Presi la valigia e iniziai a trascinarla. Almeno con le quattro ruote che aveva sotto, il peso si sentiva molto  meno.

" Ci voleva tanto a chiederglielo? Era pure carino!"

" Taci!"

Mi avviai verso l'uscita, cercando attentamente tra la folla di persone, se ci fossero i miei nuovi genitori. Improvvisamente vidi una donna sulla quarantina, con i capelli scuri di media lunghezza, che reggeva tra le mani, un foglio con sopra scritto il mio nome. Agitata mi avvicinai e le sorrisi.

<< Sei tu Selena?>> mi domandò in un perfetto inglese.

<< Sí, e tu Johannah?>>

<< Sí cara! Benvenuta!>> e mi diede un caloroso abbraccio.

<< Lascia che porti io la tua valigia>> disse molto gentilmente.

<< Oh, non si preoccupi. Pesa molto, la porto io >>

<< Come vuoi. Sei davvero molto bella! >>

<< Grazie >> risposi arrossendo. Non mi capitava spesso di ricevere complimenti, anche perché ero una ragazza molto riservata che non si faceva notare.

<< Allora com'è andato il viaggio?>> mi chiese Johannah. Per tutto il viaggio in macchina fino a casa, Johannah mi domandò di me, della mia famiglia e del perché fossi anche molto brava in inglese. Le risposi che aspettavo questo viaggio da tutta la vita, e quindi mi ero preparata al meglio per conoscere l'inglese, studiando tantissimo sui libri. Ma si sa, i libri non sono tutto. Per conoscere davvero una lingua bisogna praticarla sul posto. E quindi eccomi qui, nella bellissima Inghilterra.

Lei invece mi raccontò un po' della sua famiglia, dei figli ( che avrei conosciuto a breve) e di suo marito, che adesso era in viaggio per lavoro. Quando arrivammo sull'uscio di casa, iniziai a sentire delle voci di bambine che urlavano.

<< Non farci caso Selena, sono le piccole Daisy e Phoebe che fanno casino. Ah la tua stanza è al primo piano, quindi lascia pura la tua valigia qui che vado a chiamare mio figlio, così te la porta lui su>> mi disse Johannah.

<< Grazie mille signora>>

<< Ma dammi pure del tu!>>

<< Okay>> dissi timidamente.

Johannah mise le chiavi nella serratura della porta e aprí.

<< Ragazzi!>> urlò << É arrivata Selena!>>

Subito le due bambine più piccole mi furono accanto e mi abbracciarono.

<< Che bei capelli Selena! Mamma li posso avere anche io lunghi e mossi come i suoi?>> la madre sorrise.

<< Grazie piccola! Tu devi essere Phoebe..>>

<< No>> rispose ridendo << Io sono Daisy>>.

<< E io Phoebe>> gridò l'altra bambina sulla mia destra saltellando e aggiunse << Loro sono Charlotte e Félicité >> Indicandole con la manina. Le altre due ragazzine si avvicinarono e mi diedero la mano.

<< Chiamaci pure Lotty e Fizzy >> disse Lotty.

<< Va bene, e voi chiametemi pure Sel>>

<< Ragazze dov'è vostro fratello?>> chiese la madre, rivolgendosi alle figlie.

<< LOUIIIIIIIIISSSSSSSSSSS >>  urlò Phoebe chiamandolo.

<< Phoe! Non gridare!>> la rimproverò sua madre.

Louis arrivò, scendendo le scale velocemente. Aveva i capelli castani arruffati, una t-shirt a righe bianca e rossa e un paio di pantaloni a pinocchietto.

" Secondo me stava dormendo. Vedi? disturbi sempre la gente"

" Sono le cinque di pomeriggio, ha tutta la notte per dormire"

<< Scusate stavo combattendo con il mio computer che non si accende. Tu devi essere Selena >> disse voltandosi verso di me,con un espressione da furbetto e porgendomi la mano.

<< Sí, piacere di conoscerti >> risposi dandogli la mano e fissandolo negli occhi. "Cavolo che carino che è! Ha degli occhi azzurri meravigliosi."

" Tesoro, ti ha solo stretto la mano per gentilezza. Non farti strane illusioni"

Ignorai la solita voce petulante.

<< Louis >> lo chiamò sua madre. << Saresti così gentile da portare nella tua camera la valigia di Selena?>>

<< Nella mia camera?>> . La voce di Louis si alzò di un tono. Anche io rimasi un po' perplessa. Avrei dormito con lui??

" Seee te piacerebbe!"

<< Sí Louis, ne abbiamo già parlato! Tu dormirai nell'altra stanza! Non essere scortese>> Johannah mi guardò e abbozzò un sorriso, come per scusarsi della reazione di suo figlio

<< Ma quella stanza è piccola! Non ci può dormire lei?>> e anche Louis mi guardò. Il sorriso che aveva quando si era presentato, sparí, e nella sua espressione c'era come…dell'odio.

<< Johannah, per me non c'è problema. Posso dormire io nella camera piccola. Lascia pure a lui la sua stanza.>> Louis era pure carino, ma si vedeva che era proprio uno stronzo. Anch'io iniziavo già ad odiarlo.

<< No cara, con Louis ne avevamo già parlato. É giusto che tu stia comoda e a tuo agio in quella stanza. >> Mi rispose << E tu..>> continuò rivolgendosi a suo figlio. << Hai 19 anni e ti comporti peggio di un bambino! E adesso muoviti a portare la sua roba nella tua camera.>> Louis sbuffò e quando prese la mia valigia, mi lanciò un' altra occhiata di odio per la sua pesantezza e iniziò a salire le scale. Da sola lo seguii.

<< Louis>> lo chiamai non appena entrammo nella sua stanza. << Mi dispiace davvero tanto>> gli dissi. In realtà non mi dispiaceva più di tanto. Se lo meritava quell'antipatico!.

Il simpaticone non rispose, e buttò la mia valigia vicino al letto e se ne andò richiudendosi la porta alle spalle. Mi veniva da piangere. La mia nuova avventura non era iniziata nei migliori dei modi, già ero riuscita a farmi odiare da un membro della famiglia. Fantastico!

Ce l'hai nel sangue! Già in casa siamo in due che ti odiamo! Inizia a starmi simpatico quel Louis"

"Non ti ci mettere anche tu Break!" dissi mentalmente alla vocina. Subito dopo qualcuno bussò alla porta. Era Lottie.

<< Entra pure>> le dissi sorridendo.

<< Sel, non farci caso a mio fratello. É scemo di suo>> Che carina Lottie, era venuta a scusarsi per lui.

<< No tranquilla, ha ragione, Questa è la sua camera>>

<< Sí ma ne ha già parlato con mia madre un milione di volte, e non doveva fare quella scenata davanti a te. Comunque tra cinque minuti è pronto>> mi informò e uscí dalla camera. Prima di scendere a mangiare mi diedi una rinfrescata e cambiai i vestiti. Stranamente faceva caldo, quindi pensai di mettere un paio di pantaloncini e una canotta e dopodiché andai a mangiare. Finito di cenare salii in camera e presi il diario che avevo messo nella mia borsa il giorno prima.

 

                                                                                                                                        6 Giugno

Caro diario,

che giornata! oggi ho conosciuto la famiglia. Sono carinissimi…tutti tranne quell'antipatico di Louis! Lo odio, mi ha fatto sentire una schifezza solo perché sua madre ha dato a me la sua camera da letto. E la sai una cosa? Non è nemmeno sceso per cena a mangiare. Pensa che ci devo vivere per un anno con questo cretino. Come farò? Vabbè ora vado a chiamare i miei che sennò si preoccupano. Ti scrivo presto.

Tua Sel  

Poggiai la penna sulla scrivania e andai a prendere il cellulare, componendo il numero dei miei genitori. Dopo essere stata al telefono per un'ora e dopo aver raccontato della famiglia, omettendo il particolare di Louis, andai a letto. Chissà cosa mi sarebbe aspettato il giorno dopo.

Rieccomi! :3 Questo è il primo capitolo...forse non dice tanto, ma credo che si inizi un po' a vedere il caratterino di Louis. Spero entro stasera di mettere anche il secondo capitolo.
Avete visto ieri sera la premiere a Londra? Io ero senza parole! Tutti bellissimi! <3 
un bacio :*

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Capitolo 3
*** Capitolo Due ***






Capitolo Due


L'indomani mi svegliai, non perché avevo dormito abbastanza e quindi era il momento di alzarsi, ma perché qualcosa mi colpiva continuamente il volto. Piano piano aprii gli occhi, ma l'unica cosa che vedevo era bianco... Ma sentivo anche della puzza. Di botto mi misi seduta sul letto, togliendo energicamente quella cosa che avevo nelle mani. O meglio, cose... Erano dei calzini! Calzini puzzolenti! Non feci in tempo a guardare chi mi stava lanciando quella roba che un altro indumento mi colpì in piena faccia. Questa volta era un paio di mutande. Ora mi ero proprio stancata. Presi quelle cose e le buttai sul pavimento, quando vidi Louis davanti a me, in boxer che cercava tra i suoi cassetti e che buttava la roba che non voleva dietro alle spalle... O meglio su di me!

<< Louis! Che diamine stai facendo?>> gli urlai contro.

<< Oh ciao Sant' Ena! Ben svegliata>> mi salutó ridendosela.

<< Mi chiamo Selena!>> riabbattei innervosita.

<< Come vuoi>> rispose con noncuranza. Mi ci vollero altri due secondi per realizzare che Louis era in boxer davanti a me.. Con solo quelli addosso!

<< Oh mio Dio Louis! Copriti>> gli ordinai, mettendomi la mano davanti agli occhi.

<< Che c'è? Non hai mai visto una persona in mutande?>>

<< Non ci tengo a guardare te!>>

<< Bè baby, non sai cosa ti perdi!>> disse maliziosamente. Di risposta gli feci una faccia schifata.

<< Tu sei lunatico! Ieri sera non mi parlavi nemmeno , e adesso mi parli come se niente fosse>>

<< Sai..>> inizió la frase, mentre con un balzo si buttó sul mio letto e si sistemò vicino a me. Subito mi allontanai e mi coprii con il lenzuolo fino al collo.

" Okay, vista da così la scena sembra altro..."

<< ti devo ringraziare, perché alla fine l'altra stanza non è niente male! È vero, è più piccola, ma la preferisco>> lo guardai con una faccia da " mi stai prendendo per i fondelli?"

<< Comuuuuunque ...>> continuó. << Devo andare da una mia " amica" >> e fece con le mani il gesto delle virgolette. << che boxer mi consigli? Questi blu o quelli che 2 secondi fa avevi sulla tua faccia?>>

<< Ehm, quelli blu!>> gli consigliai arrossendo. Ma insomma che domande erano? << e ora per favore , alzati dal mio letto, che se entrano le tue sorelle o tua mamma , potrebbero pensare male>> Louis si mise a ridere.

<< Allora, fino a prova contraria, questo è il mio letto. Poi mia mamma è al lavoro, e le miei sorelle sono dalla nonna ...>>

<< Ah ok. E quando devi andare da questa tua " amica"? >> gli chiesi facendo anche io il gesto delle virgolette con le mani.

<< Tra poco. Infatti adesso vado a cambiarmi in bagno e poi facciamo colazione, ti va?>> chiese gentilmente. I suoi cambi di umore mi facevano girare la testa. Davvero gli doveva mancare qualche rotella.

" Bè almeno qualcosa in comune avete "

<< No Louis, è qui che ti sbagli, il bagno è mio!>> in un lampo saltai dalle lenzuola, e spinsi Louis sul pavimento , in modo tale da non potermi raggiungere facilmente. Arrivai in bagno e mi chiusi a chiave.

<< Sant'Ena! Apri subito questa porta!>> disse bussando energicamente

<< Primo non mi chiamo Sant'Ena! Secondo, no non apro! Dopo avermi fatto sentire una schifezza ieri sera, questo é il prezzo che devi pagare>>

Gli risposi di sana pianta. Dall'altra parte della porta lo sentii ridere. Ma perché rideva sempre? Aveva la ridarella?

<< Okay, va bene me lo merito! Ma muoviti che Eleanor mi sta aspettando>> Alzai gli occhi al cielo e iniziai a fare le mie cose in bagno. Mi rinfrescai, mi truccai con un po' di mascara e pettinai i miei lunghi capelli mossi. In tutto ci impiegai una buona mezz'ora, ma lo feci di proposito. Quando uscii dal bagno trovai Louis seduto sul pavimento, con la schiena appoggiata al muro che aspettava che uscissi.

<< Grazie al cielo sei uscita! Non ti avevo mica detto di fare veloce?>>

<< Che c'è? Sono stata veloce! >> gli risposi sarcasticamente , mentre scendevo le scale per andare in cucina. Sentii Louis borbottare mentre si chiudeva in bagno. Una volta arrivata in cucina, volevo fare colazione, ma non sapevo dove si trovava la roba. Provai ad aprire il frigo per cercare una bottiglia di latte. E per fortuna la trovai. Quando la presi in mano, mi accorsi che c'era un biglietto attaccato.

Ciao Sel, oggi non sono a casa . Per qualunque cose chiedi a Louis. Buona giornata. Johannah.

" Certo come no!"

Presi il biglietto e lo misi in tasca. Versai un po' di latte in una tazza e iniziai a bere un sorso. Dopodiché mi voltai per cercare nella credenza qualche cosa da mangiare , e trovai una barretta ai cereali. La presi e ritornai dove avevo posato il mio bicchiere di latte... Che era vuoto!

<< Louis!!!>> gridai, e da dietro il bancone sentii sghignazzare quel cretino. Feci il giro e lo vidi che rideva come un demente.

<< Sei proprio uno scemo!>> gli dissi indicandolo con la barretta in mano. Subito Louis me la prese e se la mangiò.

<< Mhm buona! Grazie mille Sant'Ena! Mi serviva proprio.>> detto questo prese la sua giacca e uscì fuori urlando << Per pranzo preparami delle carote con due uova. A dopo!>>

Dio che nervoso! Non lo sopportavo proprio! Era un maleducato, mascalzone egocentrico e presuntuoso! Un giorno gliela avrei fatta pagare.

" Io lo adoro quel ragazzo, lo A-DO-RO!"

" Break, perché non te ne vai anche tu con lui? Almeno mi lasci in pace"

" Lo farei molto volentieri". Salii in camera e iniziai a disfare la valigia e a porre i miei panni nei vari cassetti di Louis che, sicuramente ,sua mamma aveva svuotato per me. Poi mi misi a controllare il mio piano delle attività scolastiche. Eravamo a Giugno, e la scuola sarebbe iniziata a Settembre, quindi avrei avuto 3 mesi per ambientarmi in famiglia e per conoscere il posto, dopodiché avrei iniziato gli studi. Oh cavolo! Sarei andata nella stessa scuola di Louis! Non solo me lo dovevo subire a casa, ma ora anche a scuola! Che sfigata che ero. Non sapendo che altro fare , decisi di prendere il mio portatile e di andare su Facebook. Quando lo accesi trovai alcuni messaggi delle mie amiche che mi chiedevano come stava andando, e trovai anche una richiesta di amicizia. Guardai la foto del ragazzo. Cavolo mi ricordava qualcuno, ma non sapevo chi.

" Guarda che è il tipo che ti ha aiutato ieri con la valigia!"

" Già è vero!...Tayler Steveson... Che faccio lo accetto?"

" E me lo chiedi pure?"

Accettai la sua richiesta di amicizia e poco dopo mi si aprì la sua chat

<< Se ti stai chiedendo come ho fatto a trovarti, ho letto il nome sulla tua valigia xD>> Da quel momento iniziai a chattare con lui per tutta la mattinata, finché non dovetti andare in cucina per preparare il pranzo al signor " Tomlinson " che per fare prima chiamerò Tommo. Siccome non mi andava di preparargli quello che mi aveva chiesto, sopratutto per dispetto, decisi di cucinargli un piatto italiano. Pasta alla carbonara. Presi due uova e del bacon che trovai nel frigo, e degli spaghetti e mi misi a cucinare. Louis arrivó non appena misi la pasta nei piatti. Una volta chiusa la porta d'ingrsso, buttò la sua giacca sul divano e si avvicinò al bancone dove avevo appoggiato il suo piatto.

<< Dove sono le mie carote?>> mi domandó guardando quello che gli avevo messo nel piatto.

<< Quelle le puoi mangiare quando vuoi, assaggia questa. Si chiama pasta alla carbonara>>

<< Pasta alla carbonara...>> ripetè con un pessimo accento italiano. << Sicura che tu non abbia messo del veleno? Dall'odore è invitante, ma non so se fidarmi.>>

<< Credimi Louis, lo avrei messo volentieri! Ma purtroppo non posso!>> Louis mi fece un mezzo sorriso, e si sedette sullo sgabello. Prese una grande forchettata e la mise in bocca. Inizió a masticare e con la bocca ancora piena disse << Ehi! È buona!>>

<< che ti avevo detto?>> Risi mentre faceva delle facce buffe. Dopo aver finito di mangiare ci sedemmo sul divano e mi feci un po' raccontare di Eleanor. Mi disse che non si frequentavano da tanto tempo. Prima stava con una ragazza che si chiamava Hannah, ma che si lasciarono non appena lui conobbe Eleanor. E ora la loro storia sembra abbastanza seria.

" Strano" pensai " non credevo che lui fosse un ragazzo dalle storie serie" . Infatti non appena definì la loro storia, "seria", scoppió a ridere. Era sempre il solito. Nel pomeriggio andai in camera per parlare ancora con Tayler, -era troppo simpatico quel ragazzo.-mentre Louis se ne stava in camera a cercare di sistemare il suo computer. Nel pomeriggio tardi arrivó sua madre con tutte le bambine e insieme cenammo. Dopodiché verso le 22.30 andai a letto. Sperando di non avere lo stesso risveglio di quella mattina.

Ecco il secondo capitolo. Bè che dire...Louis è il solito Louis! Ma a noi piace cosí com'è vero? Altrimenti non sarebbe lui!
Lasciate qualche commentino, almeno so se varrà la pena continuare o meno la storia.
Vi ringrazio
<3 <3 <3

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Capitolo 4
*** Capitolo Tre ***







Capitolo Tre

Il risveglio non fu come quello della mattina precedente... Fu peggio! Mi sveglia nel bel mezzo della notte, a causa di alcuni colpi sul muro provenienti dalla stanza accanto, che indovina indovinello, era proprio quella di Louis! Assonnata, cercai di allungare il mio braccio sul comodino alla mia sinistra, per cercare la sveglia. Quando la trovai e spinsi l'interruttore, vidi che erano le 2 di notte. Il continuo picchiettio di un martello sul muro mi fece scattare in piedi per andargli a dire due paroline. "Ma non si rende conto che la gente a quest'ora dorme? Non ha nessun rispetto nemmeno per le sue sorelline e per sua madre. Ok che loro dormono nel piano sopra di noi e che magari non sentono lo stesso baccano che sento io, ma la deve piantare!" Mentre mi lamentavo, giunsi davanti alla porta della sua camera e non appena provai a bussare, lui aprì la porta e me lo ritrovai davanti  bagnato fradicio, con un martello nella mano destra e un quadro nella mano sinistra. Non potei fare a meno di ridere davanti a quella scena.

<< Ehm, non è che avresti un asciugamano? O magari due?>> mi domandó imbarazzato.

<< Cosa hai combinato?>>

<< Stavo mettendo un chiodo per attaccare questo quadro..>> e me lo mostró << quando ho perforato un tubo d'acqua. Ora l'acqua continua a scorrere e non so come fermare la perdita >> . Lo guardai senza dire una parola. Quel ragazzo era un disastro.

<< Hai un secchio?>> gli chiesi

<< Sì, dovrebbe essercene uno in garage. Lo vado a prendere>> e così corse fuori dalla sua camera. Io intanto ci entrai per valutare il danno. Tutto sommato l'acqua che usciva non era tanta, così provai a chiudere il buco con la mano, nel frattempo che arrivava Louis con il secchio. Quando arrivó me lo porse.

<< Ecco, ho preso il più grande che avevamo.>>

<< Bravo. Non occorre che  svegli tua madre. Per fortuna non esce tanta acqua, quindi , per questa notte, il secchio dovrebbe bastare. Domani mattina avviseremo Johannah>>

<< E intanto cosa faccio? Dove dormo stanotte?>>

<< Perché?  Non puoi dormire qui?>> Louis mi guardó con un sopracciglio alzato e si voltó verso il suo letto. Anch'io mi girai, e vidi che tutte le lenzuola e il materasso erano bagnati. La prima gettata d'acqua doveva essere stata bella forte.

<< Ah ok. Non mi ero accorta>>

<< Vabbé per stanotte dormo sul divano, ma domani mattina chiamo l'idraulico>>

<< Va bene. Aspetta che vado a prenderti degli asciugamani>>. Detto questo, uscii dalla stanza ed entrai in bagno , prendendo i primi asciugami che vidi su uno scaffale. Ritornai in camera e glieli lanciai, colpendolo in pieno petto. 

<< Ehi!>> si lamentò 

<< Per tua informazione, la gente alle due di notte dorme! Cosa ti metti ad appendere i quadri??>>. Louis fece spallucce, e sul suo viso si dipinse la sua solita espressione da furbetto.

<< Così >> fu la sua unica risposta.

<< Buona notte rompi scatole!>> dissi alzando gli occhi al cielo e uscendo dalla sua stanza.

<< Notte Sant'Ena!>> Quando sentii come mi aveva chiamato, presi un cuscino che c'era appoggiato su un divanetto nel corridoio e glielo lancia addosso con tutte le mie forze. Il colpo lo fece cadere a terra, ma la botta non lo stordì, anzi continuó a ridere e la sua risata la sentii finché non mi rinchiusi in camera sperando di dormire fino alla mattina.

Alle nove mi alzai, sentendo che Johannah aveva occupato il bagno. Così decisi di andare a svegliare Louis in soggiorno per raccontare l'accaduto a sua madre. Scesi le scale e vidi quel cretino che dormiva abbracciato ad un cuscino , mentre borbottava qualcosa di incomprensibile. Non volendo dimenticare quella scena, pensai di scattare una foto con il mio cellulare. Dopodichè andai a svegliarlo.

<< Louis >> lo chiamai a un metro di distanza. Ma non sentiva.

<< Louis >> provai a richiamarlo con un tono più alto. Ma niente, non dava segni di vita.

<< Louis >> riprovai avvicinandomi ancora di più a lui. Ma Tommo non si svegliava. Allora provai a scuoterlo energicamente. 

<< Ancora cinque minuti mamma>> fu l'unica cosa che , farfugliando, uscí dalla sua bocca.

<< Louis svegliati>> niente da fare. Si era messo anche a russare! Quel ragazzo riusciva ad essere insopportabile anche quando dormiva. Così decisi di fare l'ultimo tentativo. Mi avvicinai a tre centimetri di distanza dal suo orecchio, presi un bel respiro e…

<< LOUIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!>> urlai a squarcia gola. Louis si alzò in un baleno, colpendomi con il gomito e facendomi cadere sul divano.

<< Che è successo? Mani in alto >> disse mentre si muoveva come un poliziotto che tiene una pistola in mano…Tranne che nella sua mano non c'era una pistola ma una cartota! O.o

<< Selena! Che ci fai sul mio divano? E perché hai un occhio gonfio?>> chiese sentendosi smarrito.

<< Brutto imbecille che non sei altro! >> gli dissi coprendomi l'occhio dal dolore. << Ti stavo chiamando! Ma a quanto pare sei sordo come una campana, così ho dovuto urlare! E perché hai quella carota in mano???>>

<< E' la mia arma >> rispose dandone un morso

<< Una carota?>>

<< Sí >> affermò facendo spallucce

<< Una carota? >> continuai a ripetere. Non riuscivo a capacitare fino a che punto potesse arrivare l'idiozia. In quel momento, sua madre scese le scale.

<< Buongiorno ragazzi>> Poi vedendo delle coperte sul divano domandò << chi è che ha dormito sul divano?>> e guardando me << Tesoro, che hai fatto all'occhio?>>

<< Ho dormito io sul divano >> iniziò a spiegare Louis mentre si teneva il collo. << ma devo dire che non è molto comodo, credo di avere il torcicollo>>

<< E perché hai dormito sul divano? >> chiese sua madre sospettosa

<< Bé vedi, ieri notte ho per sbaglio rotto un tubo d'acqua in camera mia ,cercando di appendere un quadro >> disse Louis il più cautamente possibile.

<< Tu hai fatto cosa? >> sbottò sua madre. Louis era veramente dispiaciuto, non sapeva cosa dire. Poi sua madre guardò me, riprendendo la calma. 

<< E al tuo occhio cosa è successo? >>

<< Bè Louis…>> Sua madre lo guardò furibonda, e Tommo si fece piccolo piccolo. In quel momento non mi andava di accusarlo, recandogli altri problemi, dopotutto aveva già ricevuto una bella sgridata.

<< Loius, non dirmi che l'hai colpita tu!>> lo accusò la madre.

<< Nono Johannah >> intevenii. Louis mi lanciò un'occhiata interrogativa. << Questa mattina sono scivolata e sono andata a sbattere contro l'angolo della scrivania, così sono scesa a chiamare Louis per chiederli se aveva della pomata>> Louis mi sorrise.

<< Ah ok cara, vieni con me che te la do io la pomata. E tu..>> rivolgendosi al figlio disse << chiama l'idraulico >>

L'idraulico venne mezz'ora dopo, e salí con Johannah nella stanza in cui c'era il tubo rotto. Io e Louis intanto aspettavamo seduti sul divano.

<< Perché non hai detto la verità? >> Mi chiese guardandomi con quegli occhi che splendevano.

" Eheheh puoi dire tutto quello che vuoi su questo ragazzo, ma non riuscirai a resistergli"

<< Nonostante non ti sopporti >> lo guardai facendogli un sorriso finto. << Non mi andava di metterti in altri casini >>

<< Uou! Quindi dopo tutto mi vuoi bene?>> disse con il suo sorriso da furbo

<< No!>> gli risposi disgustata.

<< E dai!! Ammettilo!>> insistette.

<< Neanche per sogno! E ricordati sei in debito con me!>> lo informai. Dopo qualche secondo scese l'idraulico , seguito da Johannah.

<< Allora ragazzi, quella stanza sarà inaccessibile per un po' di tempo.>> Io e Louis ci guardammo, l'aveva combinata grossa. << Anche se il danno sembra minimo, il tubo ha bagnato tutto il muro all'interno. Quindi bisogna fare alcuni lavori per asciugarlo>> detto questo si congedò e andò via.

Johannah era ancora furibonda con il figlio

<< Bene >> disse cercando di calmarsi << Per alcuni giorni dovrai dormire nella camera di Selena, dato che il divano non è comodo>> Io rimasi con la bocca aperta.

<< Johannah, non vorrei essere scortese, ma non credo che sia una buona idea che io e lui dormiamo insieme. Non mi fraintendere! Voglio solo dire che non andiamo tanto d'accordo. Posso ridargli la sua camera, e dormire io sul divano.>>. A Louis veniva come al solito da ridere, ma cercava di trattenersi davanti alla madre.

<< Mi dispiace cara, ma quel divano davvero non è comodo per dormire. Riuscirai a sopportarlo per qualche giorno?>> 

" Assolutamente no!" pensai. Ma non mi andava di essere scortese, dopotutto ero loro ospite e mi dovevo adattare.

<< Ci proverò>> dissi. Johannah mi abbracciò e mi ringraziò.

" Non riesco a capire come da una donna così gentile e carina, possa esserle uscito quello scemo"

" Per lo meno, esteticamente ha fatto un bel lavoro!

<< Bene, ora vado a lavoro, che sono già in ritardo. Le bambine le ha presa già la nonna questa mattina presto, sono andate al parco di divertimenti. Voi fate i bravi. Mi rivolgo soprattutto a te Louis, lascia in pace Selena>>

<< Come sempre>> rispose Louis sarcasticamente e facendomi l'occhiolino. La madre andò al lavoro e io andai a rinfrescarmi.

<< Vado a trasferire la mia roba nella tua stanza..o meglio nella mia stanza!>> mi informò Louis urlando mentre correva su per le scale.

 Quando finii in bagno, e ritornai in camera, vidi Louis che appoggiava una chitarra sul mio letto. La stanza iniziava ad essere abbastanza disordinata a causa delle numerose cose che Louis trasportò da una stanza all'altra. Perterra aveva già sistemato il suo sacco a pelo, che riportava disegni di carote su tutti i lati.

" Che carino! Non ti ha nemmeno chiesto di ridargli il suo letto, dorme a terra! Io non farei mai una cosa così per te!"

" Mhm si in effetti ha fatto una cosa carina"

<< Ah eccoti>> Disse Louis non appena mi vide. << Questo è il tuo sacco a pelo. Ti piace?>>

" No rettifico è un coglione!"

" Bravo Louiiis! Ora ti riconosco!"

<< Ahahhaahhahha dovevi vedere la tua faccia! Stavo scherzando>> iniziò a ridere come un demente.

<< Non sei divertente>>

<< Invece sí. Sotto sotto sono un galantuomo…>>

<< Sí certo come no! Senti, toglimi la curiosità. Ti piacciono le carote?>> Louis face un sorriso a 32 denti.

<< Siii, ma cosa te lo fa pensare?>> . Inizia a picchiettare l'indice sul mento, facendo finta di pensare.

<< Mhm non saprei. Forse il fatto che ieri per pranzo mi hai chiesto delle carote, che dormi con una carota in mano, che la usi come arma, e che hai un sacco a pelo con delle carote stampate>>

<< Io vivrei solo di carote!>>

<< Fortuna che sono sane.>> Detto questo, non sapendo cosa fare, andai a sedermi sul letto. Siccome il materasso era occupato da molti vestiti di Louis, provai a spostare la chitarra per farmi spazio. Quando la alzai, vidi un foglio bianco con delle scritte. Provai a prenderlo in mano e a leggere quello che c'era scritto, intanto che Louis non mi guardava.

Shut the door, turn the light off 

I wanna be with you, I wanna feel your love 

I wanna lay beside you, I cannot hide this 

Even though I try 

Mentre leggevo provai a tradurre in Italiano 

Chiudi la porta, spegni la luce

Voglio stare con te

Voglio sentire il tuo amore

Voglio stare accanto a te

Non posso nasconderlo anche se ci provo

Rilessi e rilessi più volte quelle righe, e più le rileggevo e più trovavo le parole bellissime. Sarà stato Louis a scriverle? Non lo sapevo con certezza. Anche perché da quel poco che lo conoscevo non mi sembrava un romanticone. Anzi mi ricordava Peter Pan, il bambino che non voleva crescere mai, perché voleva sempre divertirsi e fare il giocherellone. Continuai a rileggere quelle poche righe, immaginandomi a chi le avrebbe potute dedicare. Magari alla sua ragazza Eleanor. Ad un tratto però Louis mi vide con il foglio in mano e subito mi saltò addosso cercando di strapparmelo di mano.

<< Ridammi il foglio!>> mi disse quando mi sepolse completamente con il suo peso.

<< Louis ahahahha ti prego ahahhaha basta,basta>> Louis mi aveva iniziato a fare il solletico e a ridere anche lui.

<< Allora ti arrendi?>> mi chiese

<< Mai >> Cercai di farmi forza e di scivolare giù dal letto. Ma Louis tentò di riacchiapparmi, ma per fortuna senza risultato. Corsi giù dalle scale e andai dietro il bancone della cucina. Louis fece lo stesso, e tentò in tutti i modi di prendermi, mentre ridevamo come cretini. Risalii velocemente in camera e lui mi buttò sul letto, mi bloccò i polsi con le sue mani e le mie gambe, con le sue ginocchia.

<< Ora sei in trappola >> mi disse. Io cercai di dimenarmi ma la presa di Louis era troppo forte. Dopodichè iniziò di nuovo a farmi il solletico, fino a quando non mi ritrovai la sua faccia a due centimetri di distanza dalla mia. Lo guarda, i suoi occhi erano stupendi. D'un tratto però mi alzai di colpo e appoggiai la schiena allo schienale del letto. Per toglierci da quella situazione imbarazzante, ridiedi il foglio a Louis.

<< Tieni >> e glielo porsi. Lui lo piegò e lo mise in tasca. 

<< Suoni la chitarra e scrivi canzoni? >> gli domandai direttamente.

<< Ehm, no. La strimpello solo un pochino>> mi rispose, guardando la sua chitarra.

<< E quel foglio cos'era?>>

<< Niente>>. A quanto pare non me lo voleva dire, allora preferii lasciare perdere. Poco dopo arrivò di corsa in camera la piccola Phoebe.

<< Ciao Seeel!>> mi salutò abbracciandomi.

<< Ehi piccola! Divertita al parco giochi?>>

<< Sii. Ho chiesto alla nonna di farmi portare qua perché vi volevo mostrare una cosa! Guardate cosa mi ha regalato. Una macchina fotografica!>> La piccola Phoebe teneva nelle mani una macchina fotografica di quelle digitali.

<< Wow, ma stai attenta che costano!>>

<< No, la nonna ha detto che non la usa più, perché il nonno gliene ha presa una grande di quelle che fanno bene le foto! Quindi ha detto che questa la posso usare come voglio!>> disse la piccola tutta contenta.

<< E la sai usare? >> le chiese suo fratello prendendola in braccio.

<< Certo vi faccio vedere! Vi faccio una foto!>> . Phoebe scese dalle braccia del fratello e scattò subito la foto.

<< No Phoebe, non ero pronta. Sarò venuta malissimo. >>

<< No, non è vero!>> mi disse la piccola mostrandomi la foto. Io e Louis eravamo usciti con delle facce buffe. Tutto sommato la foto era divertente.

<< Okay, la puoi tenere>> sentenziai. 

<< Bene! Ora vado giù che la nonna mi aspetta! A stasera>> e la piccola sgattaiolò fuori dalla porta. Il resto della mattinata e il pomeriggio, lo passai da sola, perché Louis era andato a trovare Eleanor. La sera cenammo di nuovo tutti insieme e poi io e Louis andammo a letto.

<< E stasera, per favore non russare. >> Mi disse mentre si sistemava nel suo sacco a pelo.

<< Io non russo! >> gli risposi irritata.

<< Con chi andrai al ballo?>> Mi chiese tutto d'un tratto, cogliendomi di sorpresa.

<< Quale ballo?>> . Non ero a conoscenza di nessun ballo.

<< Come quale ballo? Quello della scuola. Non c'era scritto sul tuo piano delle attività?>>

<< No>>

<< Bè si terrà a fine luglio. Ed è organizzato apposta per i ragazzi stranieri. Insomma lo fanno per farvi ambientare e conoscervi meglio>>

<< Ah>> Non ero una ragazza di feste, raramente mi capitava di andare in una discoteca, e le poche volte in cui ci andavo era per le feste di compleanno. Forse il ballo all'inglese sarebbe stato più divertente, sarebbe stato uno di quelli formali, con lunghi abiti principeschi.

<< Allora, sai già chi portarci?>>

<< Louis non conosco nessuno qua.>>

<< Io ci vado con Eleanor, ma se vuoi posso presentarti qualche mio amico.>>

<< No grazie, preferisco cercarmelo da sola. Anzi forse qualcuno in mente già ce l'ho.>> Ed era vero. Pensai di chiederlo a Tayler, se non era impegnato. Inoltre mi disse che dove abitava non era nemmeno lontano da Doncaster. Così decisi di scrivergli il giorno dopo.

<< Buona notte Louis!>> 

<< Notte Sel>> Non appena spensi la luce, Louis mise la musica dal suo cellulare a tutto volume.

<< Cosa cavolo stai facendo??>> sbraitai.

<< E' così che mi rilasso io>>

<< Cosa ne dici di usare delle cuffie?>>

<< Naaaaah >> Certo che doveva essere insopportabile fino a quando non si addormentava! Cercai di addormentarmi tappandomi le orecchie con il cuscino. Non so a che ora inizia a prendere sonno, ma dopo molto tempo ci riuscii.

Eccomi qui!:) Sto cercando di accelerare un po' con la scrittura, ma i compiti delle vacanze mi stanno impegnando tutto il tempo. Chissà perchè mi riduco sempre all'ultimo. Bah Commentate :))))))))) baciii

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Capitolo 5
*** Capitolo Quattro ***





 Capitolo Quattro
Alle 9 mi alzai dal letto, e rimasi sorpresa che al mio risveglio non c'era quell'ebete di Louis. Di solito lo si doveva prendere a legnate per svegliarlo, ma a quanto pare aveva dei programmi per la giornata. Approfittai della casa vuota, per andare a fare una doccia e per pensare a qualcosa da fare durante il giorno. Entrai in bagno e stropicciandomi gli occhi mi misi davanti al grande specchio per guardare se la mia faccia aveva assunto sembianze strane. Quando ripresi la vista, dopo aver torturato i miei poveri occhi, mi prese un colpo nel trovarmi appiccicato sulla fronte un biglietto. Non essendo capace di leggere al contrario dallo specchio lo staccai e lo lessi.

 

" Buongiornooooooooo! Oggi sono fuori tutta la giornata, ti lascio il mio numero di cellulare se hai bisogno. Ma non ne approfittare eh! ;)"

                                             - Louis-

 

" E chi altro poteva essere ad attaccarmi un biglietto in faccia?"

Misi il biglietto nella tasca del pigiama e mi buttai sotto la doccia. L'acqua bollente mi stava rilassando così tanto, che quasi quasi il mio programma per la giornata sarebbe stato quello di rimanere lì fino alla sera. Anche se l'idea era molto allettante, non potevo farlo. Così uscita dal bagno, mi vestii e mi asciugai i capelli in camera. Dopodiché pensai di entrare su Facebook per farmi un po' di cavoli degli altri. Per curiosità, aprii la chat per vedere chi era in linea, e ci trovai Tayler. Subito mi venne in mente di invitarlo al ballo.

" Per chiedergli di aiutarti per una valigia hai fatto un casino assurdo e adesso non ci pensi due volte ad invitarlo?"

" Senti, questo ragazzo mi sembra molto carino e gentile. E poi non vorrei essere l'unica a non avere un accompagnatore, pensa come mi prenderebbe in giro Louis!"

" Sì, e mi aggiungo anche io a Louis!"

Dopo le mie solite litigate con Break iniziai a chattare  con Tayler. Passai ore davanti al computer e non mi accorsi che era già l'una. Dopo averlo salutato mi buttai sul letto tutta contenta perché Tayler aveva accettato l'invito al ballo. Questa notizia doveva essere subito riportata sul mio diario.

Caro diario,

Ho un po' di cose da raccontarti. Prima di tutto, ieri Louis ha combinato un disastro nella sua camera rompendo un tubo. E adesso indovina un po'? Me lo ritrovo nella mia camera con un sacco a pelo! Ok, è la sua camera, ma comunque la dobbiamo condividere e la cosa non mi va giù. Poi credo che nasconda un segreto. Ovvero penso di aver capito che suona la chitarra e scrive delle canzoni.. Romantiche! Ahahah se non avessi letto le parole non ci avrei creduto nemmeno io. Ma ecco la notizia bomba di oggi! Andrò al ballo del liceo con Tayler!!!!!!! Non vedo l'ora! Ma cosa mi metterò? Non ho nessun vestito perché nessuno mi aveva avvisato di questo ballo. Anzi, adesso che mi viene in mente, so cosa farò oggi. Andrò a cercare un vestito.  Ci sentiamo presto.

Tua Sel.

Chiusi il diario, e lo misi in un posto sicuro dove nessuno ( sopratutto Louis) lo potesse trovare. Intanto pensai a dove sarei potuta andare, ma non conoscevo nessun negozio da quelle parti, così pensai di mandare un messaggio a Louis e farmi dare la via di un negozio dove fare shopping. Presi il biglietto di stamattina che avevo messo nella tasca dei pantaloni del pigiama, e lo digitai sul mio cellulare

- Mi potresti dare la via di un centro commerciale o qualcosa di simile?

Sel- e premetti invio. Dopo qualche secondo mi rispose.

- Baby, non trovare come scusa il centro commerciale per scrivermi ;)-

" ma questo è tutto scemo!"

- Primo non chiamarmi baby, secondo se non mi vuoi rispondere faccio prima a cercare su Internet-e inviai il messaggio.

- Fatto sta che comunque hai preferito me a internet. Comunque ecco la via: ******-. Incredibile, quel ragazzo riusciva ad essere insopportabile anche dall'altra parte del telefono! Dopo essermi lamentata per la millesima volta di Louis, mi preparai e chiamai un taxi.

Il viaggio non fu molto lungo.

<< Eccoci arrivati >> mi disse il taxista. Guardai fuori dal finestrino e non vidi nessun negozio.

<< È sicuro che questa sia la via? >> gli domandai porgendogli il mio cellulare con scritto l'indirizzo.

<< Sì ragazza è proprio questa. Fanno 7 sterline>>. Presi i soldi dal portafoglio, glieli diedi e uscii dalla macchina. Il luogo era isolato, e non c'era un diamine di negozio. A qualche metro da me c'era una rampa di scale che scendeva e che portava in un altro isolato. Provai a scendere e a vedere se ci fosse qualcosa. Ero infastidita , arrabbiata, incavolata nera con quel cretino che mi aveva mandata a..... Un sexy shop! Davanti a me apparve improvvisamente un'insegna luminosa con scritto il nome del negozio. Non avevo parole, ora aveva davvero superato il limite! Feci per prendere il cellulare e chiamarlo, quando mi accorsi che la batteria era completamente scarica. Fantastico! Peggio di così la giornata non poteva andare. Pur di non entrare in quel negozio e chiedere di fare una telefonata, preferii camminare e cercare un altro negozio. Camminai per più di mezz'ora prima di vedere uno Starbucks. Sollevata nel sapere che ci fosse un'esistenza di un negozio decente in questo posto sperduto, vi entrai. All'interno c'erano seduti una coppietta di giovani che erano accoccolati sul divano mentre sorseggiavano una bevanda, e dall'altra parte del locale c'era una ragazza con i capelli castani  lunghi e lisci e con la frangetta che leggeva un libro. Pensai di chiedere a lei di prestarmi il cellulare. Mi avvicinai al suo tavolo. 

<< Ciao >> le dissi sorridendo. La ragazza alzò lo sguardo dal libro e mi sorrise.

<< Ciao! >> ricambió il saluto.

<< Scusami se ti disturbo , ma potrei chiederti il cellulare per fare una chiamata abbastanza urgente ?>>

<< Certo! >> la ragazza sembrava molto simpatica e gentile e mi porse il cellulare. Digitai il numero di Louis che avevo sul biglietto nella mia tasca  dei pantaloni. Fortuna che me lo ero portata appresso! Il telefono fece alcuni squilli, finché non rispose.

<< Pronto? >> Nel sentire la sua voce, cercai di tenere la calma. Ma non ci riuscii.

<< Pronto un corno! Adesso lasci quello che stai facendo e mi vieni subito a prendere in quel cavolo di posto dove mi hai mandata! Sono a Starbucks, ti aspetto lì! >> così dicendo riattaccai. La ragazza mi guardó con un punto interrogativo in faccia.

<< Grazie mille per la chiamata. Lascia che ti offro qualcosa >>

<< Oh non ti preoccupare >>mi disse riprendendosi il telefono.

-<< Ma sì, davvero lo faccio con piacere. Comunque io mi chiamo Selena ma puoi chiamarmi Sel >> le dissi presentandomi.

<< Io sono Demetria, ma chiamami pure Demi.>>. Presi una sedia e mi accomodai al suo tavolo ordinando due frappuccini.

<< Scusami se mi intrometto, ma non ho fatto a meno di capire che hai dei problemi.>> Mi disse mentre inizió a sorseggiare la sua bevanda.

<< Il mio problema è alto più di un metro e settanta, ha 19 anni , capelli scuri e occhi sul celeste >> la informai facendo capire la mia irritazione.

<< È il tuo ragazzo?>> quasi non mi strozzai con quella domanda.

<< Nonononono! Per carità! È un cretino con cui devo condividere per un anno la casa. Vivo con lui e sua madre e le sue sorelle, intanto che studio >> le spiegai

<< Ah! Sei italiana vero? >>Annuii.

<< Cosa ha combinato quel ragazzo? >>

<< Quell'essere di nome Louis mi ha fatto uno dei sui scherzi. Invece che portarmi  in un negozio per comprarmi un vestito per il ballo scolastico, mi ha mandato a un sexy shop!>>

<< Oddio seriamente? >> annuii di nuovo. Improvvisamente sentii due colpi di clacson. Mi girai verso la vetrina e lo vidi in macchina mentre faceva un sorriso da idiota.

<< Eccolo e lui. Ora vado. Grazie mille per la telefonata. Spero di rivederti Demi >> la salutai.

<< Grazie a te per il frappuccino. Spero anch'io di rincontrarti Sel>>.

Uscii dal negozio e entrai in macchina di Louis.

<< Allora com'è andato lo shopping, eh?>> mi chiese muovendo le sopracciglia . Con il bicchiere di Starbucks che avevo in mano lo colpii sulla spalla.

<< Cosa ridi?>> sbottai. << Mi hai fatto perdere una giornata per niente!>> lo accusai. Louis se ne stava tranquillo mentre guidava, con la sua solita faccia divertita.

<< Perchè scusa?>>

<< Come perché? Mi hai mandato in un sexy shop, quando ti ho chiesto di darmi l'indirizzo di un centro commerciale>>

<< No è qui che ti sbagli. Tu mi hai chiesto l'indirizzo di un centro commerciale o qualcosa di simile.>>

<< Ah, e perché quel negozio lì ti sembra qualcosa di simile?>>

<< Certo! Che ne sapevo cosa dovevi comprare>> Louis inizió ad accelerare siccome la strada era sgombra.

<< A quindi adesso sarebbe colpa mia che dovevo specificare??>>

<< A quanto pare sì. Ma tranquilla io ti perdono. >> Mi trattenni dal non prenderlo a schiaffi solo perché stava guidando. Azzardai un'occhiata alla lancetta che segnava la velocità. Andava a 90 km in un centro abitato!

<< Louis vai piano! Ok che non ci sono macchine , ma potrebbe esserci qualche bambino che attraversa la strada!>> Louis inizió a decelerare giusto in tempo ,prima che una macchina contromano ci arrivasse  contro.

<< Avanti, dillo che mi vuoi fare fuori>> lo guardai, mentre incrociai le braccia.

<< Scusami è che ho fretta. Stasera ho una festa e mi devo preparare.>>

<< Dove vai?>>

<< In una discoteca. Un mio amico compie 18 anni. Ti va di venire? Non ti sto invitando, sia chiaro, anzi preferirei che rispondessi di no, ma siccome ho raccontato della mia nuova " coinquilina" ai miei amici, hanno detto che ti vorrebbero conoscere>>

<< Rifiuto l'offerta e vado avanti. Se sono tuoi amici vuol dire che vi assomigliate, quindi passo>>

<< Bé non sai cosa ti perdi!>>

<< Credimi, preferisco così >>. Louis abbozzó un sorriso. Sicuramente era contento di non avermi tra i piedi per tutta la serata. Ad un tratto inizió a fissarmi.

<< Cosa c'è?>>

<< Il tuo occhio non sembra così mostruoso come ieri>> osservò

<< Rullo di tamburoooooo. Indovina chi è il responsabile?>>

<< Ehm, ti ho chiesto scusa vero?>>

<< Ehm NO!>>

<< Fantastico! Perché non volevo chiedertelo!>>

<< Che stronzo!>> 

<< E dai, scherzavo. Scusa>>

<< É troppo tardi >>. Arrivammo davanti casa , e feci il più in fretta possibile per uscire dalla sua macchina. Non vedevo l'ora di respirare aria pulita e non più la stessa di Louis. Verso le sette Louis entró nella mia/sua stanza, mentre io stavo chattando con Tayler .

<< Allora come sto?>> mi chiese mentre fece un giro su se stesso. Indossava un paio di Jeans neri, una t-shirt bianca con delle bretelle blu, un paio di scarpe senza calzini e si era un po' scompigliato i capelli, sistemandoseli con della lacca.

" Che figurino"

<< Per caso hai qualcosa contro i calzini?>> gli domandai guardandogli le scarpe.

<< Non li ho mai messi in vita mia. Ma non hai ancora risposto alla mia domanda. Come sto?>>

<< Mhm, bah. Sì dai, può andare>> non gli volevo dare la soddisfazione di dirgli che stava bene.

<< Detto da te è un complimento. Ci vediamo dopo >> . mi salutò uscendo dalla stanza. La sera cenai con le bambine e Johannah.

<< Allora come sta andando la condivisione della camera?>> mi chiese la madre di Louis. Provai a lamentarmi poco, per non sembrare poco carina davanti a una famiglia ( Louis escluso) che lo era stata con me.

<< Sí, ehm, bene dai! Tranne il fatto che la notte russa>>

<< Louis russa ahahahahaha, Louis russa ahahah>> iniziò a ridere la piccola Daisy ,mentre impugnava la forchetta per prendere la pasta.

<< Mi dispiace, ha preso da suo padre >> disse Johanna mettendosi a ridere anche lei.

<< E oggi cosa hai fatto di bello?>> Ecco un'altra cosa che dovevo omettere per non far finire Louis nei casini.

<< Beh, ho fatto una passeggiata in centro, alla ricerca di un vestito per il ballo, ma non ho trovato niente.>>

<< Se vuoi ti posso portare io, in un negozio bello!>> mi propose Lotty. << Ne conosco uno che vende vestiti per feste>>

<< Sarebbe fantastico!>> le dissi ringraziandola.

<< Vai con Louis al ballo?>> mi chiese Johannah. Quasi non mi strozzai con il pezzo di pane che stavo mangiando. Ma perché tutti pensano che stia con Louis?

<< No no! Vado con un ragazzo che ho conosciuto all'aeroporto. Non è un problema se mi passa a prendere qua il giorno del ballo , vero?>>

<< Ma assolutamente no cara! Almeno lo conosciamo!>> disse Johannah. << E Louis con chi va al ballo?>> Non sapevo se la sua famiglia sapesse della sua ragazza o meno, così indugiai sulla risposta, ma  Fizzy mi anticipò.

<< Non dirmi che va con quell' Eleanor?>> mi disse facendo una faccia un po' disgustata.

<< Perché non ti piace?>> le chiesi.

<< A nessuno di noi va a genio. É presuntuosa e si crede bellissima!>>

" Bé almeno sono perfetti per stare insieme " pensai. Dopo cena aiutai la famiglia a sparecchiare e a lavare i piatti, e dopo salii in camera per chetare ancora con Tayler. Ormai era mezzanotte, tutti dormivano e Louis non era ancora arrivato. Così approfittai di addormentarmi anche io , prima che lui arrivasse e facesse casino. Ma non appena appoggiai il computer ai piedi del mio letto, Louis spalancò la porta della camera e la sbatte con forza dietro di sé. Aveva gli occhi gonfi di lacrime e la faccia da super incazzato.

<< Puoi lasciarmi solo?>> mi chiese indicandomi l'uscita.

Essendo basita, e non sapendo che fare, mi alzai dal letto e uscii dalla stanza, richiudendomi la porta dietro le spalle. Non sapevo come comportarmi, di solito era sempre allegro e spiritoso, e adesso tutto il contrario. Cosa gli poteva mai essere capitato per ridursi così? Ad un tratto sentii la melodia di una canzone, suonata con la chitarra, proveniente dalla nostra stanza. E subito dopo la sua voce.

Today is gonna be the day 

That they're gonna throw it back to you 

By now you should've somehow 

Realized what you gotta do 

I don't believe that anybody 

Feels the way I do about you now 

 

Backbeat the word was on the street 

That the fire in your heart is out 

I'm sure you've heard it all before 

But you never really had a doubt 

I don't believe that anybody feels 

The way I do about you now 

 

And all the roads we have to walk along are winding 

And all the lights that lead us there are blinding 

There are many things that I would 

Like to say to you 

I don't know how 

 

Because maybe 

You're gonna be the one who saves me ? 

And after all 

You're my wonderwall 

 Rimasi dietro alla porta per ascoltarlo cantare e suonare. Rimasi esterrefatta dalla voce meravigliosa che aveva. Dopodichè provai a bussare.

<< Louis posso entrare? gli domandai.

<< No >> fu la sua risposta.

<< Mica vorrai che dormo davanti alla porta stasera!>>

<< Ok entra>> aprii la porta e lo vidi sul mio letto, con la testa appoggiata al muro mentra teneva la chitarra in mano. Mi sedetti di fianco.

<< Louis, hai una bellissima voce!>> gli dissi guardandolo, ma lui continuò a fissare il pavimento facendo un mezzo sorriso.

<< Bah, non più di tanto>> disse con tono asciutto.

<< Ma stai scherzando? Potresti vincere un talent show! E se te lo dico io, che non ti sopporto proprio, ci devi credere>>. Louis mi guardò.

<< Ho caricato dei video su youtube ma nessuno mi ha contattato>> Lo guardai stupita e lui si morse il labbro. << Non so perchè te l'ho detto! Non la sa nessuno oltre me! Nemmeno i miei amici!>> disse incavolandosi.

<< Tranquillo, non lo dirò a nessuno>> cercai di rimediare.

<< Ora il mio computer è andato e non posso più caricare video. E la musica è l'unica cosa che mi distrae quando sono arrabbiato>> mi disse risposando lo sguardo sul pavimento.

<< Prendi pure il mio pc quando vuoi!>> mi proposi. In quel momento Louis mi sembrava così distrutto che volevo fare qualcosa per aiutarlo.

<< Allora cosa è successo?>>

<< Ho visto Eleanor che si baciava con un altro alla festa>> disse con lo sguardo perso.

<< Così sono andato dal tipo e gli ho mollato un cazzotto, e ho scaricato lei>>. Mi misi la mano davanti alla bocca per lo stupore.

<< Oh Louis, mi dispiace! La…amavi?>> azzardai a chiedergli.

<< No, non credo. Era già da un po' di tempo che c'era questo tira e molla. Ma non pensavo che andasse a finire così. E lo sai cos'è la cosa che mi fa più male?.>> scossi la testa << e che quel tipo era uno dei miei migliori amici>>

<< Louis, io davvero non so che dirti. Però ascolta, non buttarti giù. Ci saranno un milione di ragazze, che ,non so per quale assurdo motivo, vorranno stare con te!>> Louis abbozzò una risata. << Ma ..>> continuai << meglio che comunque capisci adesso chi sono i tuoi veri amici e quelli che non lo sono. Adesso stai uno schifo, ma vedrai che le cose andranno meglio>>

<< Grazie>> disse e mi sorrise. << Adesso se non ti dispiace vado a letto, che sto morendo di sonno, quindi non fare casino come ieri sera>> mi disse.

<< Cosaaa?? Sarei io quella che faccio casino?>> Louis era in parte ritornato in sè. Si buttò ancora vestito nel suo sacco a pelo, e in un baleno si addormentò. Ormai il sonno mi era passato, così mi rimisi al computer. D'un tratto mi ritrovai a guardare uno dei suoi video che aveva caricato su youtube, e ancora non riuscivo a capacitare di quanto fosse bravo. In un lampo mi venne un'idea geniale. Andai sul sito di XFactor e dopo essermi letta tutto il regolamento, lo iscrissi per fare un provino. Nei dati gli fornii anche i siti di youtube dove aveva caricato i video. E dopo aver finito, inviai la candidatura.

" Ma sei matta? Louis ti ucciderà! Non ti aveva mica detto di non fare sapere a nessuno dei video?"

" Lo so, ma mi sento che farà successo. Insomma, non l'hai sentito cantare? É bravissimo!"

" Sí ma non ti conveniva parlarne prima con lui?"

" Forse, ma non credo che avrebbe mai accettato"

" E chi te lo dice?"

" Break, ormai è fatta. Magari un giorno mi ringrazierà…almeno spero…"

Conclusa la mia conversazione con Break, aspettai di addormentarmi nelle braccia di Morfeo.

Ciao a tutteeeeeee:)
Rieccomi qui con un nuovo capitolo! Il prossimo vi devo dire che lo pubblicherò tra un po' di giorni, perchè adesso sono impegnata con l'esame di guida! Settimana prossima devo dare l'esame teorico, e quindi questa settimana la passerò sui libri e a fare i quiz -.-..speriamo bene xD
Comunque che ne pensate del capitolo?:) Fatemi sapere
Un baciooooooo! :*

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Capitolo Cinque ***




Capitolo Quinto
Erano le due del pomeriggio, e stavo asciugando la pentola con la quale avevo cucinato il pranzo. Louis quella mattina non si voleva alzare, mi aveva detto che non aveva fame e che voleva rimanere un po' per conto suo. Così pranzai da sola, e poi pensai di guardare un po' di televisione. Ma non feci in tempo ad accendere la tv che qualcuno suonò il citofono. Andai ad aprire.
Davanti a me trovai una ragazza alta più o meno quanto me, capelli castani e mossi, con un'espressione stupita.
<< E tu chi saresti?>> mi chiese con tono antipatico.
<< Quella che ha bussato alla porta saresti tu…e tu sei?>> le chiesi anche io con tono non tanto carino.
<< Eleanor, la ragazza di Louis!>> disse scocciata
<< Oh, così sei tu Eleanor! E comunque volevi dire la ex ragazza di Louis?Se non sbaglio ieri sera ti ha mollata>>
<< E tu che ne sai? Chi sei? >>
<< Sono qui per una vacanza studio >> Non mi andava proprio di darle informazioni sul mio conto, d'altronde cosa gliene importava? Eleanor iniziò a squadrarmi dalla testa ai piedi, e con un gesto veloce della mano si spostò i capelli dalla spalla.
<< Ah. Bè me lo chiami Louis si o no?>>
<< Si dia il caso che non ha voglia di vederti>>
<< Io e Brad dobbiamo parlargli.>>
<< Forse stamattina non ti sei lavata bene le orecchie. Provo a ripeterlo. Lui -non -vuole -vederti!>> Provai a dirglielo più lentamente.
<< Ma io DEVO vederlo!>>
<< Sai, ti consiglio di usare amplifon, e il primo mese è gratis!>> Detto questo le chiusi la porta in faccia, prendendola quasi in pieno.
" Ben fatto!"
"Grazie, per una volta siamo d'accordo! Ora finalmente posso guardare la tv". Non feci in tempo a pensarlo che di nuovo qualcuno suonò il campanello. Andai ad aprire la porta, e questa volta vidi un ragazzo biondo, con i capelli corti, che mi salutava con la mano.
<< Ciao io sono Brad>> mi salutò.
<< Ciao, e io sono scocciata>> lo salutai anch'io con finto entusiasmo, chiudendogli la porta in faccia come avevo fatto prima con quell'altra.
Finalmente mi sedetti sul divano a guardare la tv. Iniziai a fare zapping, in quanto non c'era niente di interessante. Poco dopo Louis uscí dalla camera e mi raggiunse in salone.
<< Chi era alla porta?>> mi domandò stropicciandosi gli occhi, ancora gonfi di sonno …e di lacrime.
<< Eleanor e Brad. Non ti dispiace se li ho cacciati ,vero?>> Louis strabuzzò gli occhi e ci mise un po' per rispondermi.
<< No, no hai fatto bene>>. Louis si buttò sul divano e si mise un cuscino in faccia.
<< Come ti senti?>>
<< Uno schifo!>> mi rispose con il cuscino che teneva stretto.
<< Ma non puoi stare così tutto il giorno.  Esci, vai a farti una passeggiata. Qui ti decomporrai!>>
<< Forse è meglio cosí>> Certo che era proprio distrutto. Louis si stese per bene sul divano, mettendo i suoi piedi sulle miei ginocchia.
<< A proposito di te che ti decomponi, i tuoi piedi hanno già cominciato a farlo!>> gli feci notare tappandomi il naso. << Perché non ti vai a farti una bella doccia? Ti farà bene. E se per questo farà bene anche a me, almeno non sarò costretta a sentire quest'odore>> gli suggerii strappandogli il cuscino dalle mani.
<< Uffa, e va bene!>> Louis si arrese e si trascinò al piano di sopra per raggiungere il bagno. Finalmente potei stare dieci minuti davanti alla tv, senza che nessuno mi interrompesse. Dico solo 10 minuti, perché poi risuonò il campanello.
<< Se adesso è uno di quei due, giuro che lo prendo a sberle!>> mi lamentai, andando ad aprire.
<< Ciao Lotty!>> dissi vedendo la sorella di Louis.
<< Ciao Sel, sei pronta?>>. La guardai confusa.
<< Pronta per cosa?>>
<< Ti porto a fare shopping! Ricordi? Ieri sera ti avevo detto che ti avrei portata a comprare il vestito!>>
<< Ah, non sapevo che fosse oggi il giorno>>
<< Nemmeno io, ma oggi non mi va di stare dalla nonna, così ho deciso di portati adesso>> disse sorridendo.
<< Ok dammi cinque minuti che mi preparo>> Mi vestii di fretta e furia, mi spazzolai i capelli, mi misi un po' di mascara e scesi in salone. Lí trovai anche Louis che parlava con la sorella. Sembrava che la doccia lo avesse un po' rianimato.
<< Brutte notizie>> disse Louis voltandosi verso di me << sono costretto a venire con voi>>
<< Cosa??>> sbottai.
<< Sí, l'ho costretto io>> mi informò Lotty. << Mi ha raccontato di Eleanor, e credimi fratello…>> disse rivolto a lui << …hai fatto benissimo a lasciarla! Comunque stavo dicendo..>> riprese rivolgendosi a me << …mi ha raccontato di Eleanor,e ho pensato che una giornata di shopping lo potesse tirarè un po su>>
<< Ma non credo proprio!>> dicemmo io e Louis all'unisono.
<< Eddaiiiii ragazzi sarà divertente!>> disse Lotty uscendo di casa. Ok che gli avevo detto a Louis di uscire di casa, ma non me lo volevo portare dietro! Tra di noi non è che scorreva buon sangue, anche se nelle ultime 12 ore non avevamo litigato, ma Louis era sempre Louis!
<< Possiamo anche andare a piedi, il centro non dista molto da qui>>. Guardai Louis come per fargli ricordare il posto in cui mi aveva mandato il giorno prima, e lui abbozzò una risata. In pochi minuti, arrivammo in una boutique che vendeva vestiti al dir poco meravigliosi. Subito mi persi davanti a quei colori di tessuti.
<< Oh povero me, mi viene già la nausea!>> annunciò Louis.
<< Tu mettiti seduto e stai zitto>> gli dissi. Louis andò a sedersi in un angolino.
<< Bene Selena, tu prova tutti i vestiti che vuoi, poi esci dal camerino e ce li mostri. E io e mio fratello ti daremo un parere.>> disse Lotty entusiasta
<< Yuppieeeeeee!!!>> esclamò Louis sarcasticamente.
Subito mi misi alla ricerca del vestito perfetto. Là dentro mi potevo davvero perdere, c'erano troppi vestiti e non sapevo cosa scegliere, perché mi piacevano tutti.
Vidi una commessa che riponeva alcuni vestiti  sugli stendi panni. Pensai di chiedere a lei consiglio.
<< Scusi non è che..>> la commessa si voltó.
<< Demi?>>
<< Selena! Ciao!>> mi disse la ragazza abbracciandomi.
<< Lavori qui?>> le chiesi.
<< Sí, per l'estate mi fanno comodo un po' di soldini. E tu che ci fai qua?>>
<< Sono alla ricerca dell'abito perfetto per il ballo scolastico>> Demi spalancó gli occhi.
<< Non dirmi che frequenti il liceo di Doncaster? >>
<< Sì! >> le risposi contenta. << Inizio a settembre, ma vado comunque al ballo per fare conoscenza con altri studenti>>
<< Fantastico, anche io andró al ballo!>>
<< Che bello, almeno conosco già qualcuno del liceo, oltre a Louis. Hai già preso il vestito?>> le domandai.
<< No, lo volevo cercare durante la pausa di oggi... che inizia esattamente tra cinque minuti.>>
<< Perchè non lo cerchiamo insieme? Laggiù c'è Louis e sua sorella che ci fanno da giudici. Credo che sarà divertente>> le proposi.
<< Ok aspetta che ho un'idea>> Demi si allontanó, e andó a chiudere la porta d'ingresso a chiave. Per fortuna oltre a me,Lotty e Louis non c'erano altri clienti. Dopodiché Demi abbassó le tapparelle e mi raggiunse.
<< Perfetto, ora possiamo iniziare>> annunció.
<< Non ti creerà problemi la chiusura del negozio?>>le domandai preoccupata
<< No tranquilla! Il negozio è dei miei, e ho diritto a mezz'ora di pausa nel pomeriggio!>>
<< Grandioso!>> la presi per il polso e la portai davanti a Louis e a Lotty che rimasero perplessi dalla chiusura del negozio.
<< Niente paura, lei è Demi! La ragazza che mi ha salvato la vita prestandomi il cellulare, ieri a Starbucks >> spiegai guardando Louis con un'occhiata d'intesa
<< Ed è anche la figlia dei proprietari del negozio, e siccome anche lei è alla ricerca di un vestito, abbiamo pensato di fare una specie di sfilata>>
<< Wow! La giornata non potrebbe andare meglio>> esultó Louis ancora sarcasticamente, mentre Lotty batteva le mani entusiasta.
<< Bene allora possiamo cominciare>> Demi mi passò alcuni vestiti che mi sarebbero potuti piacere e me li mise nel mio camerino. Subito andai a provarmeli. Il primo che indossai era un abito ampio, senza spalline, lungo fino alle ginocchia di un colore turchese. Uscii dal camerino un po' imbarazzata.
<< Allora che ne pensate?>> domandai a Louis e Lotty.
<< Wow, sei bellissima Sel>> si complimentò Lotty.
<< Oh grazie piccola! E tu che ne pensi?>> chiesi rivolgendomi a Louis
<< Mhm, naaah>> mugugnó
<< Tutto questo sai dire? Non sei di grande aiuto>>
<< Non fa per te>> disse.
<< Ok allora vado a provarne un altro!>>. Demi uscì dal camerino.
<< Ok, credo che questo vestito sia perfetto, non ne proverò altri! È un po' come il colpo di fulmine.>> E Demi aveva ragione, il suo vestito era stupendo. Era di un colore salmone chiaro, lungo fino ai piedi, che cadeva leggero come un velo. Aveva due spalline molto morbide che ricoprivano un po' le spalle, e la scollatura era a cuore.

<< Wow sei stupenda! >> le dissi e anche gli altri due approvarono il vestito.
<< Io vado a provarne altri>> Il successivo fu un tubino rosa con una fascia organza che fungeva da mono-spalla.
<< Di questo che ne dite?>> domandai. Alla " giuria " si era aggiunta anche Demi.
<< È bello ma non è adatto per il ballo>> disse Demi scuotendo la testa
<< Sembri un confetto!>> disse Louis mettendosi a ridere.

<< Bè grazie tante>> lo ringrazia un po' scazzata. Il terzo vestito fu uno nero e bianco che arrivava sopra alle ginocchia ma che aveva una lunga coda dietro.
<< Assolutamente no! Non vorrai mica assomigliare a una zebra?>>
Disse Louis con faccia disgustata. Incrocia gli occhi, perché i suoi commenti non facevano altro che irritarmi.
<< E questo?>> domandai dopo aver indossato il quarto vestito. Aveva una gonna di tulle nera e un top con delle paillette colorate.

Louis si limitó soltanto a ridere. Provai almeno una cinquantina di vestiti, e nessuno gli stava bene! Ok che doveva piacere a me, ma se a lui non piaceva allora voleva dire che il vestito aveva qualcosa per cui farsi odiare. Ma io volevo il vestito perfetto! Volevo fare colpo su Tayler. Delusa di non aver trovato niente, mi sedetti su una poltrona vicino agli specchi.
<< Fantastico! Non ho trovato niente in un negozio che ha più vestiti al mondo! E questo per colpa tua!>> dissi accusando Louis
<< Quei vestiti non facevano per te >> sentenzió. Io lo guardai storto.
<< Aspetta, forse ho ancora qualcosa>> Demi mi raggiunse con un catalogo in mano. Sulla copertina c'era un vestito stupendo. Era bianco con una gonna in tulle e con scollo a cuore. E sul corpetto c'erano delle decorazioni argentate.


<< Oh mamma! Questo è perfetto!>> Esclamai non potendo staccare gli occhi dalla copertina. Anche Louis si avvicinò.
<< Carino, ma lo prenderei di un altro colore.>>
<< Lo puoi ordinare anche in versione crema/ champagne.>> mi informó Demi. Finalmente trovai un abito che piaceva sia a me che a Louis.
<< Perfetto! Allora lo ordino con il colore che ha scelto lui. Ehm quanto costa?>>
<< Ehm, essendo quello in copertina è quello che costa di più....>> inizió a dire Demi. Ero pronta a qualsiasi prezzo, ma il budget che avevo era solo di 200 sterline.
<< Vai spara>> la invitai
<< 500 sterline>> disse cautamente. Rimasi a bocca aperta
<< Cosa??? >> sbottai . << Non me lo posso permettere!>>
<< Posso farti uno sconto ma arriverei a fartelo pagare solo 420£>>
<< No è troppo, non posso proprio! Ma perché costa così tanto?>>
<< Perchè alcuni dettagli ricamati sono fatti di Swaroski... Mi dispiace>>
<< Cavolo, ma metterci delle pietre finte no?>> disse Louis.
<< Niente Demi, oggi non compro nulla. Mi dispiace>>
<< Tranquilla, se vuoi ritornare sai dove trovarmi. Ti lascio anche il mio numero nel caso in cui mi volessi chiamare>>
<< Grazie mille >> le dissi con tono deluso. Presi il cellulare e salvai il numero di Demi. Poi scattai una foto al vestito dei miei sogni, per guardarlo ogni volta che volevo. Dopodiché uscimmo dal negozio. Per tutto il tragitto non proferii parola e arrivata a casa mi buttai sul letto per chattare un po' con Tayler. Gli raccontai del fatto che non avevo trovato il vestito e a sua richiesta gli mostrai il vestito che mi era piaciuto di più, precisando che sarebbe stato perfetto di colore crema/champagne. Dopo un po' ci salutammo. Louis entró in camera
<< Voi ragazze siete tutte uguali. Tutto questo casino, per un vestito!>> inizió a parlare Louis sedendosi sulla sedia girevole davanti alla scrivania.
<< Disse il tizio che per andare ad una festa, ieri svuotó l'intero armadio>>. Gli dissi, ma  Louis, al ricordo della festa si rabbuió.
<< Non mi hai detto con chi andrai al ballo>> mi disse.
<< Importa qualcosa?>>
<< No ma sono curioso di sapere chi è quel pazzo che ti porta >>
<< Ah ah ah. Spiritoso. Si chiama Tayler e l'ho conosciuto all'aeroporto . E adesso chattiamo da molti giorni su Facebook.>> lo informai soddisfatta.
<< Wow. Povero lui>> sentenziò. Presi un cuscino e glielo tirai in faccia.
<< Ehi! La prima volta te l'ho fatta passare, ma adesso me la paghi!>> Louis si buttó sul letto e mi prese di peso. Improvvisamente mi ritrovai a penzoloni sulla sua spalla, con la faccia in giù rivolta verso la sua schiena. Subito iniziai a scalciare e a battere i pugni sul suo dorso.
<< Louisss lasciami!>> urlai.
<< No mi dispiace, questa non la passi liscia>>
<< Lottyyy aiuto!>> cercai aiuto della sorella, ma non la sentii arrivare.
<< Lotty è tornata dalla nonna. Non hai scampo>> disse facendo una risata malefica. Mi portó in bagno e mi scaraventó nella vasca da bagno. Io provai a uscire ma entrò anche Louis e prese il tubo dell'acqua e me lo puntó davanti.
<< Chiedimi scusa!>> mi ordinó, non potendo trattenersi però dalle risate.
<< Mai!>>
<< Allora una bella doccia ti potrebbe fare cambiare idea...>>
<< Non oseresti!>>. Come non detto. Louis aprì il tubo e dell'acqua gelida mi bagnó il viso. Provai ad allontanarmi dal getto, ma Louis mi prese la vita, e mi bloccò da ogni via di fuga, continuando a bagnarmi dappertutto.
<< Piantala per favore!! Basta Louisss!!>> continuai a gridare, ma lui fece finta di non sentire. Ad un tratto vidi della schiuma da barba appoggiata sul bordo della vasca. Cercai di allungarmi il più possibile per prenderla e quando ci riuscii mi girai e anche io gliela spruzzai tutta addosso. In pochi minuti ci ritrovammo zuppi fradici e pieni di schiuma da barba.
<< Sembri un pupazzo di neve>> continuó a ridere Louis mentre continuava a bagnarmi nella vasca.
<< E tu sei proprio un deficiente. Lasciamiiii>> gridai anche se mi veniva da ridere siccome Louis aveva iniziato a farmi il solletico. Quando molló un attimo la presa, siccome della schiuma da barba gli era entrata in un occhio, io ne approfittai per saltare giù dalla vasca e scappare via. Louis mi raggiunse molto in fretta e presto ci ritrovammo in giardino a rincorrerci. Ad un tratto, quell'idiota ebbe la brillante idea di accendere gli irrigatori e di nuovo cercai di scappare siccome il getto d'acqua era ghiacciatissimo! Perlomeno però non eravamo più zuppi di schiuma. Diedi un'occhiata al mio orologio.
<< Louis,merda tra dieci minuti arriva tua mamma! Se vede il bagno in quello condizioni ci ammazza! >>
<< Volevi dire, ti ammazza?>>
<< Cosa? Perché solo a me?>>
<< Sei tu che hai iniziato a prendermi a cuscinate!>>
<< È possibile che la colpa sia sempre mia? Prima il negozio, e adesso questo macello qui !>>
<< Oh non essere così dura con te stessa, capita di sbagliare!>> disse Louis ridendosela. Presi l'annaffiatoio che avevo vicino a me.
<< Anche se mi bagni, ormai sono zuppo>>
<< E chi ti dice che ti volevo bagnare?>> così dicendo, glielo tirai in testa.
<< Ahia! >> disse massaggiandosi la parte dove aveva preso il colpo.
<< Magari si sono rimessi a posto gli unici due neuroni che avevi>>
<< Impossibile, quelli sono partiti già da anni!>> e inizió a ridere mentre entrammo in casa. In dieci minuti mettemmo tutto a posto, asciugammo per bene il bagnato e ci cambiammo i vestiti, appena in tempo che arrivasse Johannah.
<< Ragazzi! Perché avete i capelli bagnati?>> ci chiese guardandoci.
<< Siamo appena usciti dalla doccia!>> disse Louis facendo un sorriso a 32 denti. Subito gli mollai un calcio sullo stinco davanti alla madre, mentre Tommo continuava a ridere. Così sembrava che ci fossimo fatti la doccia insieme! Cercai di riparare a quello che aveva detto l'intelligentone.
<< Louis voleva dire che oggi siamo andati in piscina, e siamo appena ritornati. E ci siamo fatti la doccia lì>>
<< Ahhhh! Ok>> disse la madre facendo un respiro come di sollievo.
<< E, un'altra domanda...>> disse << che ci fanno gli irrigatori accessi?>> chiese sospettosa. Cavolo gli irrigatori, dalla fretta avevamo dimenticato di spegnerli.
<< Mamma, oggi ha fatto tanto caldo! Non volevo mica che il prato si seccasse! >>
<< E da quando in qua ti preoccupi di questa cosa?>>
<< Sì in effetti non é vero! ahahhaha>> inizió a ridere mentre io lo guardavo storto. << Chiedi a Selena>> così dicendo, andò via dall'interrogatorio della madre.
<< Ehm Johannah, volevo rendermi un po' utile e aiutarti con il giardinaggio.>>
<< Oh che carina!>> disse abbracciandomi. << Pensavo che Louis ne avesse combinata una delle sue, ma fortuna che ci sei tu che lo tieni a bada! E grazie per l'aiuto che mi dai>>. Finalmente dopo l'abbraccio, mi voltai verso le scale e feci un bel respiro di sollievo. Per Louis non sarebbe finita qui.



QUESTA É LA MIA FOTO PREFERITA DI LOUIS!!! Insomma è PER-FET-TA!! la adoroooo ajkoijoihdoish
Comunque vorrei fare dei ringraziamenti speciali a: 


 antonella__horan
 _HORANGOTANGO_
che mi hanno messo tra gli autori preferiti <3
 sam_tommo
Caro_Malik
che mi hanno messo tra le storie da ricordare <3
Who_I_Am
selena4ever
eleonora_one direction
CyrusMyLove
annagioia95
che seguono la storia <3
staystrongdemetria
Sophie_Demi
Romione4ever

eleonora_one direction
che hanno recensito <3
E ANCHE A TUTTI GLI ALTRI CHE STANNO LEGGENDO LA STORIA!:))
grazie di cuore davvero a tutti!! <3 <3 <3 
Aggiornerò presto
un baciooooo


 

 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Capitolo Sei ***







Capitolo Sei

Caro Diario,

Sono stressatissima! Questa sera c'è il ballo scolastico e non ho nessun vestito da mettere!! Mi dirai : perché non te lo sei comprata prima? Sono andata a vedere in un milione di negozi, ma nessuno era quello giusto. Purtroppo mi sono innamorata di un vestito che non mi posso permettere, e non riesco a trovarne nessun altro che possa piacermi al 100%. Non so che fare! Forse è meglio che chiami Tayler e gli inventi una scusa. Che scema che sono! Vorrei che Louis non fosse mai venuto con me alla ricerca di un vestito, almeno adesso ne avrei uno.

Ora vado, che qualcuno sta salendo le scale. Ti faccio sapere del ballo ( a cui non andrò )

Tua Sel.

 

Subito dopo aver nascosto il diario nella valigia, qualcuno bussó alla porta.

<< Sì?>>

<< Sel, mi aiuti ad aprire la porta che ho le mani impegnate?>> era la voce di Louis e corsi ad aprire. Tommo reggeva tra le mani una grande scatola bianca, con un fiocco rosso sopra e con vicino una lettera chiusa.

<< Cos'è?>> domandai

<< È per te>> mi rispose

<< Per me?>> chiesi incredula

<< Sì, l'ha appena portato un postino>>. Louis appoggió il pacco sul letto e aspettó che reagissi.

<< Chi me lo ha mandato?>>

Louis alzò le spalle.

<< Magari nella lettera c'è il nome>> Presi la lettera da sopra il pacco e la aprii. Louis si avvicinò dietro di me, tentando di leggere quello che c'era scritto.

<< Ehm, ti dispiace?>> gli chiesi chiudendo immediatamente il foglio.

<< Ma va! Tranquilla, non mi disturbi se leggi>> rispose sghignazzando.

<< No! Il mio " ti dispiace" era: te ne vai? Sono cose private>> Louis fece retromarcia, ma prima di chiudere la porta si giró verso di me.

<< Tanto scoprirò chi te lo ha mandato>> disse facendomi la linguaccia. Gliela restituii, incrociando anche gli occhi. Appena Louis chiuse la porta, riaprii immediatamente la lettera e lessi:

 

Grazie di tutto, spero che questo regalo ti rendi la serata perfetta. 

Firmato

-T-

 

Finito di leggere, avevo il cuore che mi batteva all'impazzata, perché non vedevo l'ora di aprire il pacco. Mi precipitai sulla scatola, e la aprii. Dentro vidi del tulle color champagne. Stavo per svenire. Presi la stoffa in mano e capii che era il mio vestito dei sogni! Non potei fare a meno di cacciare un urlo, per la felicità, ma nell'udirmi Louis spalancó la porta con un calcio ed entró armato ancora della sua carota-pistola.

<< Che succede urló?>> gesticolando con il vegetale.

<< Louis, eh metti giù quella carota che non serve a niente!>> Louis ne staccò metà con un morso e se la mangió

<< E tu piantala di farmi prendere colpi urlando>> disse mentre masticava, sputacchiando dappertutto. Quando ebbe ingoiato continuó a parlare.

<< Allora, perché hai gridato?>> Io gli mostrai il vestito che avevo in mano, facendogli un sorriso a 32 denti

<< Louis, guarda! È il vestito che volevo! Non ci posso credere! Me lo ha comprato Tayler!>> glielo mostrai, non potendomi trattenere dall'emozione.

<< Tayler?>> chiese Louis sorpreso.

<< Sì Tayler! Guarda qui>> e gli indicai sulla lettera la firma<< La T di Tayler!>>

Louis continuó a mangiare la sua carota.

<< E non può essere la T di Topo Gigio?>> Lo ignorai. Ero così emozionata che non riuscii nemmeno a rispondere alle sue cavolate.

<< Va bé va, io me ne vado. Ho trovato un lavoro al Toys, sarò di ritorno per le sei, così mi preparo per il ballo>> disse Louis un po' giù di tono.

<< Hai trovato un lavoro?>> gli chiesi stupita.

<< Sì, voglio pagarmi gli studi da solo ed essere un po' indipendente. >>

<< Wow, non ti facevo così maturo Lou>>

<< Tante cose non sai di me>> rispose facendomi l'occhiolino. Alzai gli occhi al cielo

<< Vado prima che qualche bambino mi prenda il giocattolo di Superman! Quello deve essere mioooo>>

<< No, non sei per niente maturo>> gli dissi ridendo, e Louis mi sorrise chiudendo la porta della camera.

Mi rigirai più e più volte il vestito tra le mani, ancora mi sembrava un sogno.

" Certo che questo Tayler ha speso un botto di soldi"

" Lo so, infatti mi sento in debito con lui, non so proprio come ringraziarlo"

" Bé tanto per incominciare, inizia a ringraziare me. Che se quel giorno non ti avessi convinta a parlargli, ora saresti senza vestito e senza un ragazzo per il ballo"

" Mi scoccia ammetterlo, ma grazie Break! Che dici, devo scrivere a Tayler? Così lo ringrazio"

" No, aspetta che ti venga a prendere questa sera, così lo ringrazi per bene…insomma..hai capito…"

" Break!!! Cosa dici??"

Finii di parlare con Break e iniziai ad andarmi a preparare per il ballo. Prima mi feci una bella doccia, e poi mi asciugai i capelli con il phon. Finita questa operazione, separai i miei capelli in ciocche, e le puntai sulla testa con delle forcine. Poi presi il ferro, che mi ero portata da casa, e iniziai a dare definizione alle mie onde che già avevo. Quando ebbi completato il tutto, tolsi le forcine, buttai la testa in giù e ci spruzzai un bel po' di lacca, prima di ributtare i capelli indietro, dando un effetto un po' voluminoso. Finito il parrucco, ora toccava al trucco. Decisi di non esagerare molto, perché avevo sempre odiato l'effetto" maschera". Così optai per un fondotinta molto leggero, che copriva le piccole imperfezioni, poi presi dell'ombretto color perlato/beige e lo misi su tutta la palpebra mobile, diedi un po' di definizione all'occhio con un tratto sottile di eye-liner sulla rima superiore dell'occhio e completai il tutto con il mascara, che distribuii abbastanza generosamente. E come ultimo tocco, misi un velo di blush che rendeva le guance un po' più rosine. Abbastanza soddisfatta del risultato, ritornai in camera per mettermi il vestito. Non stavo più nella pelle. Lo indossai con molta felicità, e quando mi guardai nello specchio, fui contenta di vedere che mi calzava a pennello. Dopodichè presi dalla valigia, un paio di scarpe con tacco 14 che si abbinavano, per fortuna, con il vestito, perché erano di un colore bianco perla. Infine misi dei braccialetti ,una collana, e del lucidalabbra rosso.


 

Guardai l'orologio, erano le 17.00, e Tayler sarebbe dovuto arrivare per le 18.30. Iniziavo ad agitarmi, anche se mi ero preparata con molto anticipo, volevo essere sicura che tutto fosse perfetto. Avrei ritoccato il trucco un po' prima di andare, e nel frattempo mi sarei allenata a camminare su quei trampoli. Anche se adoravo le scarpe alte, e ne avevo parecchie a casa, mi risultava difficile resisterci sopra per 

molte ore. Decisi comunque di farmi un giro per la casa, e di uscire fuori in giardino per camminare. Dopo un quarto d'ora rientrai in casa e salii in camera. Quasi non mi prese un colpo nel vedere una persona seduta sulla scrivania che guardava il computer.

<< Oh mio dio Louis! Perché sei già a casa? Pensavo che finissi per le sei.>> dissi mentre mi tenevo la mano sul petto dallo spaventò. Louis mi fissava con la bocca aperta.

<< Guarda che così ti entrano le mosche in bocca>> gli feci notare ridendo.

<< Wow Sel, sei belliss…cioè volevo dire..il vestito è davvero bellissimo>> si complimentò girandosi subito verso il computer.

" É diventato rosso!"

 "No, non è vero!"

" Sí che è vero!"

" No che non lo è!"

" Ti dico di sí! E ora digli qualcosa prima che la situazione diventi ancora più imbarazzante"

<< Ehm, grazie. É anche merito tuo se ti piace il vestito. Insomma, hai scelto tu il colore>>

<> disse facendo un giro completo con la sedia girevole, per poi guardare l'orologio sullo screen del computer.

<< Ma scusa, sei già pronta?>> mi limitai a scrollare le spalle.

<< Voi ragazze, tutte uguali>>

<< E tu perché sei già a casa? Non mi hai ancora risposto>>

<< Ho deciso di prendermi mezza giornata libera>>

<< Il primo giorno di lavoro?>> gli chiesi incredula.

<< Già!>> disse semplicemente ridendo. << Guarda cosa ho comprato?>> mi mostrò un sacchetto della spesa, dal quale tirò fuori una tazza che mi porse.

<< Leggi>> mi disse fiero

Keep Calm and eat Carrots 

<< Ahaha fantastica, sembra fatta apposta per te!>>

<< Aspetta che ancora non hai visto il mio completo per il ballo>>. Estrasse una maglietta blu, che aprí davanti a me. Sopra c'era una S stampata.

<< Ti metterai una maglietta di Superman?>>. Louis annuí a 32 denti.

<< Scherzi vero?>>

<< Assolutamente no! Però , non ti preoccupare, sopra metterò comunque lo smoking, tranne che al posto della classica camicia, metto questa>>

<< Sei tutto matto Lou>> gli dissi spingendolo con la mano, e facendolo cadere sulla sedia. Solo in quel momento mi accorsi di quale computer lui stesse usando.

<< Ehi, quello è il mio computer!>> Sbottai.

<< Sí, ma mi avevi detto di usarlo quando volevo>> In effetti era vero.

<< Sí ma almeno chiedermelo. E poi scusami, come hai fatto ad entrare? Avevo la password >> lo guardai in modo cagnesco, mettendo le mani sui fianchi.

<<" Selena "non è una buona password>> Bè in effetti non lo era.

" Che originalità"

<< Bè, scommetto che la tua è Carrots…o sbaglio?>> Louis si tolse dalla faccia il sorrisetto.

<< Cavolo, non credevo di essere così prevedibile>> senteziò

" Wow ragazzi, voi siete fuori"

Detto ciò Louis andò a prepararsi, mentre io aspettavo impaziente l'arrivo del mio cavaliere.

<< Allora, non sono un figurino eh?>> disse Louis una volta rientrando in camera indossando la sua maglia di Superman con lo smoking sopra.

<< No, sei solo scemo. Scusa se ti faccio questa domanda, ma con chi vai al ballo?>>. Tommo si era ripreso dalla rottura con Eleanor, aveva riniziato ad uscire con i suoi amici, anche grazie a me che gli sono dovuta stare vicino nonostante molte volte mi costava parecchio sforzo. Infatti durante le ultime settimane Louis non faceva altro che combinarmi scherzi e fare battutine di poco gusto. Ovviamente cercavo di vendicarmi, ma devo ammettere che non avevo mai visto un ragazzo così dispettoso e giocherellone come lui.

<< Vado con degli amici, magari chissà, lí posso rimorchiare qualcuna>>

<< Povera lei>> gli dissi, e lui iniziò a ridere.

<< Sicura che non vuoi un passaggio? Sono le 18.35 e il tuo principe azzurro non si è fatto ancora vivo.>>

<< No, arriverà a momenti. Però ti accompagno giù in salone che aspetto lí>>

Al piano di sotto c'erano Johannah, le gemelle e Fizzy e Lottie.

<< Wow ragazzi, siete stupendi>> disse la madre quasi commossa.

<< Vi faccio una foto>> disse la piccola Phoebe con la sua machina fotografica che teneva in mano. Erano giorni che girava per casa, scattando foto a caso.

<< Su avvicinatevi>> disse Lottie guardando me e suo fratello.

<< Ma non andiamo al ballo insieme>> disse Louis indicandoci, mentre io scuotevo la testa energicamente.

<< Fa niente, su Louis! Vai vicino a Sel>> lo incitò la madre.

Louis si avvicinò a me mentre io cercavo di allontanarmi.

<< Seeel…>> mi rimproverò Phoebe. Di malavoglia mi avvicinai a Louis, e Louis mi mise un braccio intorno alla vita. Eravamo tutti e due imbarazzati, anche perché nessuno dei due aveva mai manifestato gesti d'affetto verso l'altro.

<< Il fascino di Superman non mente mai>> mi disse mentre io mi girai per guardalo. In quel momento Phoebe scattò la foto.

<< No piccola, non stavamo nemmeno guardando nell'obiettivo >> le feci notare. Johannah prese la macchina fotografica dalle mani della figlia e guardò la foto.

<< Oh ma è meravigliosa! É molto naturale. Sembrate una coppia!>> disse scherzando sapendo che a tutte e due quel pensiero ci disgustava. Infatti io e Louis ci staccammo immediatamente e io andai a sedermi sul divano.

<< Bene io vado, ci vediamo lí Sel>> disse facendo un cenno di saluto e andandosene via.

<< Tra quanto arriva Tayler?>> chiese Fizzy.

<< Dovrebbe esseri qui a momenti>> le risposi. Erano le 18.45, il ragazzo era di un quarto d'ora in ritardo.

<< Ti dispiace se io e le bambine andiamo dalla nonna. Mi dispiace di non poter incontrare Tayler ma abbiamo un appuntamento con altri parenti. Lo potresti invitare a cena un giorno di questi, almeno me lo presenti.>> Disse Johannah dolcemente.

<< Grazie mille, glielo dirò>> e anche loro cinque se ne andarono. Rimasi a casa da sola per un bel po', Tayler non arrivava e iniziavo a preoccuparmi. Controllai più volte il mio cellulare ma non avevo ricevuto nessun messaggio, nonostante continuavo a fargli squilli. Alle otto decisi di chiamare Demi.

<< Demi, ho paura che sia successo qualcosa>> dissi alla mia nuova amica, molto preoccupata.

<< Ma no tranquilla, vedrai che adesso arriverà. Avrà avuto un contrattempo, ma ti raggiungerà il più presto possibile>> cercò di tranquillizzarmi Demi, ma senza riuscirci. Alle undici, Johannah e le bambine non erano ancora tornate e io mi ero rinchiusa in camera a piangere come una fontana. Poco dopo entrò Louis nel buio della stanza e mi vide seduta per terra,con la schiena contro il materasso del letto.

<< Sei già a casa? Dove eravate che non vi ho visti per tutta la serata?>> disse Tommo non accorgendosi che ero in mare di lacrime. Quando mi sentí singhiozzare, mi si avvicinò di scatto.

<< Cosa è successo?>> chiese allarmato.

<< Mi ha dato buca>> cercai di spiegargli in singhiozzi. Louis mi abbracciò e mi aiutò a sedermi sul letto, e anche lui si sedette accanto, cercando di asciugarmi le lacrime con la mano.

<< Non può essere Sel, ci sarà per forza una spiegazione>> continuai a piangere disperatamente mentre Louis continuava a consolarmi, dondolandomi tra le sue braccia. In una situazione normale, mi sarei completamente rifiutata di stare con lui in quella posizione, ma in quel momento non mi importava, ero a pezzi, mi ero davvero affezionata a Tayler dopo che ci eravamo sentiti per tanto tempo, anche attraverso chiamate e video chiamate. E lui aveva buttato tutto questo fuori dalla finestra. Mi sentivo uno vero schifo, l'unica cosa che volevo fare era sparire. Louis mi canticchiava una melodia

If I'm louder, would you see me? 

Would you lay down in my arms and rescue me? 

'Cause we are the same 

You save me, when you leave it's gone again

E mi addormentai tra le sue braccia.

Weiiii Ciao a tutteee :3
Come state? Io bene, anche se domani inizia la scuola e DAVVERO NON NE HO VOGLIA!
Sabato sono andata a vedere This is us, e mi è piaciuto da morire!!! Era stupendo, mi ha fatto emozionare e lo vorrei rivedere!
Voi lo avete visto? Come lo avete trovato?:)
Un bacione :*

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Capitolo 8
*** Capitolo Sette ***





Capitolo Sette

Mi svegliai tardi perchè quella notte riuscii a dormire poco. Mi continuavo a chiedere il motivo per cui Tayler non fosse venuto. Anche Louis si era addormentato nel mio letto, così la notte mi spostai un po' più in là per fargli spazio e provai di nuovo a riaddormentarmi, riuscendoci però verso l'alba. Mi guardai intorno un po' intontita, e vidi che Louis non c'era più. Decisi di alzarmi per darmi una rinfrescata, anche perché avevo ancora su tutto il trucco che mi era colato e il vestito da ballo. Già, il vestito che era costato una fortuna, regalatomi da Tayler stesso che mi aveva dato buca. Andai in corridoio e mi affacciai sulla ringhiera, e vidi Louis che stava preparando delle uova in padella. Lui si giró, e quando mi vide mi sorrise

<< Buongiorno! Come ti senti questa mattina?>> mi chiese gentilmente mentre divideva le uova in due piatti.

<< Uno schifo>> gli risposi cercando di sistemarmi i capelli arruffati 

<< Mhm, mi ricordi qualcuno qualche settimana fa!>> disse ridendo. 

<< Vieni giù che ti ho preparato la colazione>>

<< Non ho fame Lou >>

<< E invece devi mangiare. Non voglio che diventi anoressica>> mi disse serio

<< Solo perché ho saltato la colazione?>> 

<< È il primo passo..>> disse misterioso

<< Va bene, ho capito,scendo. Dammi cinque minuti>>. Andai in bagno e mi lavai per bene la faccia, mi misi un paio di pantaloncini di una tuta e una canotta. Poi andai in camera e mi sedetti sul letto. Stavo ancora pensando a cosa avrei potuto dirgli di sbagliato per avermi lasciato così. Non lo avevo ringraziato per il vestito? Ma lo avrei fatto la sera stessa! Dopo aver guardato più volte i messaggi che ci eravamo mandati sul cellulare per vedere se avessi detto qualcosa di sbagliato, pensai di andare a vedere anche quelli su Facebook. Aprii la chat e fui catturata da un messaggio che gli avevo inviato ieri alle 17.23, cosa impossibile dato che ieri pomeriggio non ero proprio entrata in Facebook. Lessi la successione dei messaggi che apparvero verso quell'ora

- Ehi Sel, non vedo l'ora di stasera.

- Ehi Tay, sono Louis il suo ragazzo.

- Chi scusa? 

La conversazione finì lì. Non avevo parole, la mia rabbia stava ribollendo. Ora tutto mi era chiaro. Ieri Louis aveva il mio computer e sicuramente , dopo aver letto il messaggio di Tayler, pensó di fargli uno scherzo. Solo che Tayler ci aveva creduto! Buttai il computer sul letto con rabbia, e scesi di corsa le scale in salotto per prendere a sberle Louis.

Louis stava iniziando a mangiare la sua colazione, e quando mi vide arrivare verso di lui infuriata, inizió a indietreggiare, senza capire cosa stesse succedendo.

<< Come hai potuto!!??>> lo accusai dandogli uno spintone che lo fece barcollare e raggiungere la parete della cucina. Era in trappola, non mi poteva fuggire.

<< Non capisco, che ti prende?>> chiese essendo confuso. Mi avvicinai ancora di più a lui, mi separavano pochi centimetri, e gli puntai un dito davanti alla faccia.

<< Lo sai benissimo cosa mi prende! È solo colpa tua se Tayler non mi è passato a prendere!>> in quel momento Louis doveva aver capito a cosa mi riferivo, siccome assunse un' espressione da colpevole.

<< Mi dispiace, stavo scherzando!>>

<< Scherzando?? Hai rotto Louis! Cresci una buona volta, mi hai rovinato la serata che doveva essere la più bella della mia vita!>> gli urlai contro, mentre le lacrime iniziavano a rigarmi il viso.

<< Non pensavo che ci credesse! Come può credere a una frase scritta al computer?>> disse cercando di scusarsi.

<< Perchè lo hai fatto?!>> ormai le lacrime avevano preso il sopravvento e iniziavo a vedere tutto sfuocato. Louis era davanti a me che mi guardava, non sapeva cosa dire.

<< Io...io..>> provó a cercare qualche scusa e intanto si mise le mani tra i capelli. Attesi le sue spiegazioni. Louis aveva una faccia paonazza quando inizió  a parlare molto velocemente.

<< Hai scritto che quel ragazzo ti piaceva davvero tanto, e di quanto fosse simpatico. Quando ho visto che ti ha scritto, ho pensato di fargli uno scherzo innocente, ma non credevo che mi avrebbe preso sul serio.>> mi fermai sulle prime parole che pronunció.

<< Aspetta, cosa vuoi dire con " hai scritto?">> Louis in quel momento diventò bianco come un cadavere e io subito capii tutto.

<< HAI LETTO IL MIO DIARIO??>> gli dissi in preda alla rabbia più totale.

<< Lo so che ho sbagliato! Ma ti prego ascoltami! Non sapevo la tua password del computer, allora ho cercato qualcosa dove tu potessi averla appuntata! Ho trovato una specie di quaderno in valigia, così ho iniziato a sfogliarlo e lí ho trovato la password. Solo che mi è caduto l'occhio sulle altre cose che avevi scritto ma ho letto solo l'ultima pagina del diario, lo giuro!>>. Ero rossa di rabbia, mi sentivo svenire, non poteva aver fatto una cosa del genere! Oltre ad avermi fatto rompere con il mio quasi ragazzo, aveva frugato tra la mia roba, cerato la password e letto il mio diario.

<< Io ti odio!>>. Glielo dissi in faccia. Non avevo mai detto una cosa così a una persona, non era da me, ma in quel momento non mi sentivo più io, Louis aveva rovinato tutto, aveva superato il limite. Non riuscivo nemmeno più a guardarlo in faccia, così mi girai e cercai di scappare in camera. Louis mi prese per un braccio.

<< No Sel aspetta, tu non capisci!>> tentò di dirmi. 

<< Non parlarmi mai più Louis, mai>> gli dissi delusa voltandomi verso di lui. Con uno strattone mi liberai dalla sua presa e corsi in camera. Lì vidi tutta la roba di Louis, così decisi di prenderla e di buttarla nell'altra camera dove stava al mio arrivo. Iniziai a prendere il suo sacco a pelo, la sua chitarra e tutti i suoi vestiti. Louis intanto mi raggiunse. 

<< L'idraulico non ha ancora finito>> mi informó Louis con tono dispiaciuto per l'accaduto.

<< Non me ne frega, non ti voglio nemmeno più vedere>> detto questo gli chiusi la porta in faccia e mi ritrovai chiusa nella mia camera, buttata sul letto.

Mi girava la testa, volevo ritornare indietro nel tempo e impedire che tutto questo accadesse. Ma ormai non c'era più niente da fare. Pensai di chiamare Tayler più volte, per spiegargli l'accaduto, e gli inviai anche un messaggio.

 

Tay, è stato uno stupito scherzo di Louis! Ti avevo già parlato di lui, sono ospitata dalla sua famiglia e lui non fa altro che fare il buffone per tutto il tempo. Ti prego credimi, non sono nemmeno riuscita a ringraziarti di persona per quello che mi hai preso. Rispondimi.

Dovetti aspettare qualche minuto prima di ricevere una sua risposta.

 

Non so di cosa tu stia parlando, ma forse è meglio così. Anche se ti voglio credere, vivi comunque con quel ragazzo, e non potrò mai essere sicuro che non ci sarà niente tra di voi.

Non persi un secondo a rispondergli, doveva capire che tra me e Louis non c'è stato, non c'è e non ci sarà mai niente.

 

Ti giuro che tra noi due non c'è assolutamente niente, in questo momento non gli sto più parlando e non lo voglio nemmeno vedere per quello che ha fatto. Ti chiedo solo di far finta di non aver mai ricevuto quello stupido messaggio.

Sperai che avesse capito.

 

Mi dispiace, ma no.

Questa fu la sua ultima risposta.

Non provai nemmeno a riscrivergli, tutto mi sembrava assurdo. Era incredibile come da un giorno all'altro tutto potesse cambiare, prima ti senti la persona più felice del mondo, e un secondo dopo è il mondo stesso che ti cade addosso. Mi alzai dal letto, pronta a fare qualcosa. Non sarei potuta rimanere seduta lì tutto il tempo. Louis dall'altra parte della stanza inizió a suonare la chitarra, ma io non ci feci caso. Indossai un paio di scarpe e uscii fuori di casa. All'inizio non avevo idea di cosa fare, volevo solo prendere una boccata d'aria, poi invece pensai di andare a trovare Demi, almeno avrei avuto un'amica con cui sfogarmi.

Arrivai davanti alla vetrina della Boutique di vestiti, e la vidi mentre stava servendo un cliente. Anche lei poco dopo si accorse di me, e notando la mia espressione non tanto allegra, uscì  fuori e mi raggiunse.

<< Ehi Sel, tutto bene?>> mi domandó. Io scossi la testa, avevo ancora il groppone in gola.

<< Ieri non ti ho vista al ballo, non mi dire che non è proprio venuto?>> disse Demi mentre ci andammo a sedere su una panchina davanti all'entrata del negozio.

<< No, ma c'è dell'altro...>>. Passai dieci minuti a raccontargli tutto quello che mi era successo quella mattina, di quello che aveva combinato Louis e dei messaggi di Tayler.

<< Sai..>> inizió a consolarmi Demi, dopo avermi dato un grosso abbraccio << credo che Tayler sia davvero uno stupido. Alla fine non ti conosce per niente, e se ha rotto con te in questo modo, vuol dire che non è apposto. Secondo me c'è dell'altro. Uno non può svegliarsi la mattina e decidere che è meglio che non vi sentiate più perché crede che ci sia qualcosa tra te e Louis quando non vi ha mai , e dico mai, visti insieme. Sai cosa ti dico? Meglio così che sia " finita", meglio capire subito la stupidità delle persone, prima che ci si affezioni troppo e poi sia troppo tardi. Ora ci stai male, ma alla fine pensa se per tutto questo tempo ti avesse raccontato solo balle? Pensa se il " ragazzo perfetto" che si faceva credere di essere, in realtà era tutta una messa in scena? E per quanto riguarda Louis, alla fine sì ha sbagliato, non doveva fare quello che ha fatto, ma è anche grazie a lui che hai visto quanto Tayler sia superficiale. Ok, se Louis non gli avesse detto niente, Tayler sarebbe venuto. Ma sono sicura che prima o poi avrebbe trovato una scusa per non rivederti. E scusami se te lo dico così ma ne ho conosciuti parecchi di tipi come lui, è ho visto molte mie amiche soffrire per questo, e non voglio che tu ci stia male>> Demi era la persona più sincera che avessi mai conosciuto, ero davvero felicissima di averla incontrata, e mi aveva fatto anche aprire gli occhi.

<< Grazie di tutto Demi, davvero. Forse ora posso perdonare Louis per il messaggio, ma non posso assolutamente perdonarlo per aver aperto il mio diario. Non credo che gli rivolgerò la parola in questi giorni, me la deve pagare>>

<< Non essere troppo dura con lui, scommetto che sarà dispiaciuto a morte>>. 

<< Forse. Va bè ora vado, grazie ancora di tutto, ti verrò a trovare presto>> le dissi dandole un forte abbraccio.

<< Figurati, sai dove trovarmi>>

Mi incamminai verso casa rimuginando su quello che mi aveva detto la mia amica. Iniziai a pensare che aveva ragione su Tayler, alla fine non lo conoscevo per niente, avevo solo preso una stupida sbandata che mi avrebbe portato a soffrire ancora di più. Entrai in casa e vidi che il resto della famiglia era tornato.

<< Sel, cosa ci fa mio figlio in camera? Ancora non è pronta>> mi disse la madre intenta a riordinare il salotto.

<< Abbiamo litigato, e per adesso non lo voglio proprio vedere. Mi dispiace Johannah, non voglio creare problemi in questa famiglia, ma proprio non ce la faccio con lui. Però adesso gli ridarò la sua camera, e io dormo qui sul divano>>

<< Oh santo cielo, cosa ha combinato?>> disse innervosendosi

<< È un problema se questa cosa rimane solo tra me e lui?>>

<< No, assolutamente. Ma vuoi che gli parli?>> scossi la testa.

<< Ok, e dimmi... Come è andata ieri sera?>>

<< Ecco anche di questa cosa non mi va di parlarne, è stato sopratutto per quello che è successo che abbiamo litigato>>

<< Ah ok. Peró tesoro non ti preoccupare che tutto si aggiusterà. Louis può anche rimanere a dormire in quella camera, tanto domani l'idraulico dovrebbe finire>>

<< Va bene, grazie. Se non ti dispiace vado in camera, ho bisogno di stare un po' da sola>>

<< Certo cara.>> Dopo aver ringraziato Johannah, andai in camera e rimasi lì fino a cena. Quando fu ora di mangiare, non degnai Louis nè di uno sguardo, né di una parola, nonostante lui cercó di parlarmi. Questa storia continuó per un po' di settimane, fino al 10 Agosto, quando fui costretta a parlargli ,dopo tanto tempo, siccome stava per succedere una cosa che avrebbe cambiato completamente la sua vita.

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Capitolo 9
*** Capitolo Otto ***





Capitolo Otto


Quel giorno stavo seduta sul divano a guardare un programma su MTV chiamato " Sixteen and pregnant". Mi ero avvolta in una grande felpa con il cappuccio perché  fuori stava piovendo nonostante fosse Agosto e la temperatura si era abbassata di parecchi gradi . Ma si sa, in Inghilterra il tempo è imprevedibile. In casa eravamo solo io, Louis e Fizzy. La madre come al solito era al lavoro,  il patrigno Mark ( lo scoprii dopo che non era il vero padre, ma colui che aveva cresciuto Louis e le sorelle) era ancora fuori città per affari, mentre le altre bambine erano dalla nonna. Ancora non rivolgevo la parola a Louis, è vero, la cosa stava andando per le lunghe, era quasi passato un mese dall'accaduto, ma volevo aspettare ancora un po'. Per quanto riguarda Tayler, non gli scrissi più e lui non mi cercó. Sinceramente non mi dispiaceva, la " cotta" mi era passata e avevo capito che persona fosse, anche grazie a Demi con cui avevo passato l'ultimo mese a parlare e a scherzare. Era davvero un'amica speciale.

Ritornando a Louis, lui si stava preparando per andare agli allenamenti per una partita di calcio. Si era iscritto da poco nella squadra del Doncaster, e a quanto pareva se la cavava abbastanza bene. Dopo il lavoro, quasi ogni pomeriggio passava qualche ora allo stadio. Non so se andava lì anche per non avermi in mezzo ai piedi; di certo non doveva essere piacevole avere una che non gli rivolgeva ancora la parola dopo tanto tempo, ma bé alla fine era colpa sua...

Louis si era appena messo il suo borsone in spalla quando sua sorella lo raggiunse di corsa.

<< Louis aspetta!>> gli disse raggiungendolo.

<< Che c'è?>> le domandó.

<< È arrivata una lettera per te questa mattina. Tieni>> e gliela porse . Intanto io, con la cosa dell'occhio sbirciavo la scena, nonostante facessi finta di prestare attenzione allo show in tv. Louis si tolse il borsone dalla spalla e aprì la lettera. Inizió a leggerla. Prima il suo sguardo era confuso , poi divenne perplesso e infine meravigliato. Sbarricó gli occhi e ad un tratto aprì la porta di casa e inizió a correre chissà dove. Io e Fizzy ci lanciammo un'occhiata interrogativa, ma ci impiegai un attimo per capire quello che era successo. Mi alzai di scattó e iniziai anche io a correre 

<< Lo raggiungo io, non ti preoccupare!>> le dissi mentre mi allontanavo da casa. Cominciai a correre velocissima, cercando di inseguire Louis che scappava come una scheggia.

<< Louis! Louis!>> provai a chiamarlo forte, ma niente lui non si fermava. La pioggia stava cadendo molto forte e a causa delle goccioline che mi appannavano la vista, mi risultava difficile seguire Tommo che ormai in lontananza mi sembrava un puntino. Mi fermai un attimo per prendere fiato, non ero mai stata una sportiva, avevo sempre odiato educazione fisica, e questo era il risultato!

" Vedi che ti dovevi impegnare a scuola? A quest'ora lo avresti raggiunto!"

" Non è il momento!"

Mi misi le mani sui fianchi e feci un bel respiro, dopodiché ripresi a correre. Non sapevo dove stavo andando, ormai avevo perso le tracce di Louis e le case tutte uguali non mi aiutavano affatto. Fantastico mi ero persa! Ma nonostante ciò non mi fermai, prima o poi sarei sbucata da qualche parte. Infatti qualche minuto dopo, mi ritrovai davanti un cancello molto alto, circondato da un recinto. Doveva per forza essere lo stadio. Mi avvicinai a due ragazzi che stavano entrando dentro.

<< Scusate, avete per caso visto un ragazzo alto, moro, che correva da questa parte?>>

<< Sì, è andata proprio dentro>> mi rispose uno dei due.

Entrai in quel grande edificio dove in mezzo ospitava un immenso campo da calcio, circondato da numerose tribune. Era uno stadio vero e proprio, di quelli che si vedono in tv. Mi guardai in giro alla ricerca di Louis, quando lo vidi seduto su una tribuna con ancora in mano il foglio ormai tutto bagnato dalla pioggia. Iniziai a salire qualche scalino per raggiungerlo, e quando fui arrivata lui alzò lo sguardo.

<< Non è possibile>> disse scuotendo la testa.

<< Louis io..>> provai a spiegargli intanto che prendevo posto accanto a lui.

<< Io non capisco>> continuó lui ancora con gli occhi fissi sul pezzo di carta << io non ho fatto la..>>

<< L'ho fatta io la domanda per XFactor!>> gli dissi tutto d'un fiato. Louis rialzó la testa e mi guardó ancora incredulo.

<< Lo so, te lo dovevo dire, e questa volta ho sbagliato io. Quando quella sera ti ho sentito suonare e cantare, sono rimasta così meravigliata che  ho pensato che non potevi assolutamente non partecipare a un programma del genere. Poi ho visto i tuoi video su youtube, e anche se ti avevo promesso che non avrei aperto bocca, li ho inviati nella domanda di partecipazione. Quella sera eri anche così triste che volevo fare qualcosa per tirarti un po' su di morale. Mi dispiace davvero di non averti detto niente, è stata una cosa molto veloce, fatta sul momento che poi me ne sono completamente scordata. Ora ti prego, di' qualcosa perché altrimenti mi spaventi >> Louis era lì che mi fissava, con la bocca aperta e il suo sguardo era così fisso che sembrava imbalsamato.

<< Tu mi stai parlando?>> disse ad un tratto.

<< Scusa, eri meravigliato perché ti stavo parlando e non per la lettera di Xfactor?>>. Louis fece di sì con la testa.

<< Ma ce la fai?>> gli chiesi prendendogli la lettera dalla mano.

<< Senti, dimentichiamo tutto quello che è successo nell'ultimo mese. Sia chiaro, questo non vuol dire che ti perdono, ma adesso ci sono cose più importanti a cui pensare >>. Louis continuó a guardarmi.

<< Pensi davvero che questo sia più importante di tutto quello che ho combinato?>> 

<< Voglio solo che tu non perda questa grande opportunitá Louis>> lo guardai e gli sorrisi.

<< Oddio sono stato selezionato per xfactor!!>> disse alzandosi di botto dalla sedia e mettendosi le mani tra i capelli.

<< Hai realizzato solo adesso????>>

<< Sì, cioè no, cioè non lo so! È che non ci posso credere! Non so che dire>>

<< Dì' solo che parteciperai...>> lo incitai

<< Non lo so, e se sul palco dovessi bloccarmi e fare una brutta figura? E se mi vedessero tutti quelli che mi conoscono? Insomma io non ho mai cantato davanti a tutte quelle persone, non sono pronto!>> mi alzai in piedi per potergli parlare meglio a quattro occhi.

<< Ascoltami bene, se ti è arrivata questa lettera vuole dire che qualcosa vali. Pensa quante persone vorrebbero stare al tuo posto e avere questa in mano. Pensa se hai le possibilità di diventare famoso? Cosa fai, ti tiri indietro? Non pensi a tutte quelle fan che ti rincorreranno per avere un tuo autografo?>> Louis rise << Questo non succederà mai!>>

<< Sì lo credo anch'io. Insomma quale pazza ti verrebbe dietro?>> gli chiesi ironicamente e lui rise.<> lo sguardo di Louis era trasognante e quando ritornó nella realtà, la sua bocca si aprì in un sorriso

<< Sí>> disse

<< Davvero?>> chiesi sorridendogli

<< Sì, davvero davvero!>>. Dalla felicità gli saltai al collo e lo abbracciai, ero troppo contenta per lui, non poteva sprecare un'opportunitá del genere, il suo talento un giorno sarebbe stato ricompensato. Ne ero certa. Louis mi alzò di peso e mi fece fare un giro completo, e quando mi lasció andare fummo tutti e due imbarazzati per quello che era appena successo.

<< Ehm, allora , così giochi a calcio?>> gli dissi cercando di spezzare il momento imbarazzante 

<< Eh già, un'altra cosa che non ti saresti aspettata vero? Oltre a cantare sono anche un ottimo calciatore>>

<< Bè adesso non iniziare a darti delle arie da divo>>

<< Ahahah ti va di fare una partita?>> mi chiese.

<< Cosa ? Io non so giocare!>> gli dissi con voce terrorizzata. L'avevo detto, in fisica facevo proprio schifo.

<< Tranquilla, abbiamo il campo tutto per noi. Ti insegnerò a fare qualche tiro>>

<< Mhm>> mugugnai, ma Louis mi trascinó giù per la tribuna, fino a raggiungere il campo da calcio. Mi spinse fino alla porta da calcio alla nostra destra, mentre io tentavo in tutti i modi da fare resistenza cercando di frenarmi con i piedi.

<< Louis, davvero faccio pena, non voglio>> lo implorai mentre mi piazzò come portiere.

<< Dai, stai buona lá e non ti muovere>>

<< Uff!>> sbuffai. Louis si allontanó da me di qualche metro, prese la palla, si mise in posizione , prese la rincorsa e calció nella mia direzione. Quando vidi la palla arrivare verso di me chiusi gli occhi e stetti ferma. Quando li riaprii vidi che Louis aveva fatto gol. 

<< Yeeeeeeee! >> inizió ad esultare.

<< Però così è stato troppo facile, non hai nemmeno cercato di prendere la palla!>> mi disse quando si fermó dalla sua corsa di vittoria.

<< Sei stato tu a dirmi di stare ferma e non muovermi!>> lo informai mettendo le braccia sui fianchi. Louis scoppió a ridere.

<< Ma io non intendevo in quel senso! Vabbé riproviamo, questa volta cerca di prenderla okay?>>. Annuii. Tommo riprese posizione e diede un potente calcio alla palla, la quale roteó a tutta velocità verso di me, e io mi buttai per prenderla e...

<< Sel? sel? Mi senti?>> qualcuno mi stava chiamando, ma non capivo chi fosse,la voce risuonava così lontana e inoltre non vedevo nessuno, o meglio non vedevo proprio niente. Tutto era a puntini.

" We ciccia! Su riprenditi, dire che fai pena è dire poco! Sei un caso disperato, fai proprio schifo!"

<< Break?>> brontolai.

" No, sono la fata turchina! Ma chi vuoi che sia?"

<< Break? Chi è Break? No sono Break>> disse la voce. << Sono Louis! Oddio Sel mi dispiace>>. Piano piano riuscivo sempre di più a distinguere la voce, e anche la mia vista stava migliorando, finché non riuscì a mettermi seduta e guardarmi intorno. Mi trovavo ancora sul campo da calcio, e Louis era inginocchiato vicino a me e aveva una bottiglia mezza vuota tra le mani. Mi toccai la faccia ed era tutta bagnata, e non per colpa della pioggia dato che aveva smesso di piovere.

<< Cosa è successo?>> gli domandai stordita.

<< Ehm, diciamo che la palla l'hai presa, ma di testa....>>

<< Ah>> riuscii a dire. La fronte ancora mi pulsava forte tanto che mi misi una mano dove mi faceva male.

<< Sono tanto gonfia?>> gli chiesi. Lui si avvicinò per guardare meglio

<< Solo un pochino, ma ti ho buttato dell'acqua fresca. Certo che quando dicevi che facevi pena non stavi scherzando>> commentó lui. Louis era ancora a pochi centimetri di distanza da me , e mi mise la sua bottiglia di acqua fresca sulla fronte. Non potei fare a meno di fissare i suoi occhi.

<< Hai degli occhi bellissimi Lou>> gli dissi senza pensarci un attimo

" Cosa gli hai detto???"

<< Wow, la botta in testa deve essere stata proprio forte!>> disse lui sorridendo.

<< Sì forse>> commentai buttandomi di nuovo sdraiata sul prato guardando il cielo. Anche Louis si sdraiò di fianco a me e fece la stessa cosa.

<< Comunque grazie eh! Chissà perché ricevo sempre botte da te. Prima mi fai un occhio nero e adesso questo. Dai, dimmelo che vuoi farmi fuori,di nuovo>> Tommo inizió a ridere

<< Non è colpa mia se sei un'incapace!>>. Presi la bottiglietta vicino a me e gliela tirai in testa

<< Ahi!  Sei soddisfatta adesso?>> mi domandó sempre scherzando.

<< Sì, ma solo in parte. Non finisce qui>>. Louis ricominció a guardare il cielo.

<< Sel, pensi che un giorno diventerò famoso?>>

<< Sì. Perché no?>>

<< Sai, il mio sogno è quello di cantare davanti a un pubblico immenso, vorrei riempire questo stadio di tutti i miei fan che vengono qui solo per sentirmi cantare. Pff che sogno stupido >> mi voltai a guardarlo, mentre Louis aveva ancora lo sguardo rivolto verso su.

<< Non smettere mai di sognare Lou>> dissi semplicemente, e lui sorrise senza guardarmi. Ad un tratto qualche gocciolina colpì i nostri volti, e subito inizió a piovere. Io e Louis scattammo in piedi e ci mettemmo a correre verso casa. L'unica cosa che ci riparava era una sua giacchettina che aveva messo sulla nostra testa, e siccome lui copriva entrambi, io mi offrii di portargli il borsone. Una volta arrivati a casa ci ritrovammo la famiglia seduta sul divano che ci fissó.

<< Ahahhaahha ragazzi. Direi che siete un po' bagnati. >> si mise a ridere Johannah 

<< Mamma, Phoebe, Lottie, Fizzy vi devo dire una cosa importante>> annunció Louis sedendosi sul divano. Io rimasi in disparte, volevo che quel momento lo condividesse a pieno con la famiglia.

<< Non dirmi che ti sei rimesso con Eleanor!>> esclamó Lottie.

<< No no, non riguarda lei>>

<< Allora cosa tesoro?>> lo incitó la madre.

<< Sono stato selezionato per un provino per XFactor!>> annunció Louis a trentadue denti.

<< Cosa??>> dissero all'unisono le sorelle.

<< Sì! Selena ha inviato la mia candidatura, e bé mi hanno preso>> Johannah scoppió in lacrime dalla felicità e si alzó per andare ad abbracciare il figlio.

<< Oh tesoro sono così fiera di te! Te l'ho sempre detto che suonavi e cantavi benissimo!>>

<< Il merito è di Sel. Senza di lei non avrei mai ottenuto un provino>>. Johannah, dopo un lungo abbraccio, si staccò dal figlio e mi raggiunse abbracciando anche me.

<< Grazie, grazie grazie!>> disse piangendo << Poi però mi dovrai anche spiegare come mai ogni volta che vi vedo insieme,tu hai una botta sulla faccia>> disse la madre ironizzando.

<< Figurati! Ahahaah è una lunga storia>> e ricambiai l'abbraccio. Dopo aver parlato per un'altra mezz'ora di Xfactor , e dopo che le piccole finirono di farsi film mentali sulla fama del fratello, decisi di fare il punto della situazione.

<< Okay. Siamo il 10 di Agosto ,il provino ce l'hai il 21. Hai undici giorni di tempo per trovare una canzone adatta, studiarla bene e presentarla alle audizioni>>

<< Giusto!>> esclamò Louis

<< Okay ragazzi , mentre io preparo da mangiare, andate su e iniziate a provare qualcosa.>> ci disse la madre.

Io e Louis ci dirigemmo nella stanza piccola, dato che da un po' di settimana, e causa del litigio e anche per il fatto che ormai il tubo era stato aggiustato, lui dormiva lì.

<< Davvero non so cosa cantare>> ammise Tommo prendendo la sua chitarra in mano e sedendosi sul letto.

<< Una cosa è certa. La canzone deve essere perfetta. Questa determinerà il tuo futuro, solo grazie a questa i giudici potranno darti quattro sì e passare le prossime selezioni. Questa canzone ti potrà cambiare la vita>>

Ciao a tutti ! :D
Grazie ancora immensamente per tutte le recenzioni e visualizzazioni che sto ricevendo! Siete veramente fantastiche!
Ieri sono uscite le date del WWA tour...cosa ne pensate? E voi ci andrete?
Io ci spero tanto, ma ho paura di non riuscire a prendere il biglietto -.-
Anyway passate un buon weekend!
Un bacione <3 


 

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Capitolo 10
*** Capitolo Nove ***






Capitolo Nove
<< Dai questa era perfetta!>> Annunciai entusiasta dopo che lui aveva provato per la centesima volta la canzone che avrebbe portato alla audizione.

<< Non mi sento ancora sicuro...>> inizió  a lamentarsi Tommo entrando anche in paranoia. Eravamo nella camera da letto grande, ed era tutto il pomeriggio che stavamo seduti sul materasso a perfezionare ogni singola nota e a correggere gli spartiti. Io non me ne intendevo molto di musica, ma potevo essere d'aiuto a Louis dicendogli dove per me doveva mettere più enfasi o dove magari doveva raggiungere una nota più alta.

<< Guarda che stai andando bene! Ora facciamo un po' di pausa, ti prego, siamo qui da ore>> lo supplicai.

<< Sì, forse mi conviene distrarmi anche io un po'>>. Louis si alzó dal letto e inizió a fare avanti e indietro per tutta la stanza, mordendosi le unghie. Guardando la scena mi veniva da ridere. << Louis, sembra che stai aspettando tua moglie in sala parto. Per favore stai fermo!>> ma lui non mi diede retta.

<< Ma ti agiti sempre così tanto? Anche quando giochi a calcio?>> gli domandai.

<< No, allo stadio è diverso>> rispose. Scossi la testa.

<< No Louis, è la stessa identica cosa. Sia il pubblico di XFactor che i tifosi della tua squadra, sono lì pronti a sostenerti e tu sei quello che si deve esibire , mostrando il proprio talento. L'unica differenza è che sul campo da calcio ci sei tu che rincorri un pallone, sul palco di XFactor ci sei tu che rincorri il tuo sogno>>. Louis si fermó dalla sua camminata frenetica e mi sorrise.

<< Grazie>>

<< Ricordati, devo essere la prima a cui fai l'autografo!>>

<< Ahahha promesso!>> si mise a ridere Louis.

<< Senti, ti va di accompagnarmi all'audizione?>> mi domandó, un po' imbarazzato. Rimasi colpita dalla domanda, non pensavo che mi avrebbe chiesto di andare con lui.

<< Mi piacerebbe molto, ma purtroppo tra due giorni ho il test per il college! Mi dispiace molto,davvero!>> dissi desolata.

<< Oh >> si rabbuió << Ok dai, fa niente. Però sappi che ti chiamerò ogni secondo per farmi tranquillizzare e per farti la telecronaca!>>

<< Certo, e io non ti risponderò>> gli dissi prendendolo in giro e anche lui schedando fece il broncio.

<< Ora però bisogna pensare a come ti vestirai>> mi rivolsi a lui guardandolo con un sorriso a trentadue denti. Ero sempre andata matta per la moda, e adoravo dare consigli d'abbigliamento agli altri. Quindi questa era la mia parte preferita della preparazione all'audizione.

<< Non posso andare in pigiama?>> mi domandó dopo aver preso un sorso d'acqua da una bottiglietta.

<< No! Anche l'abbigliamento è importante>> Louis si scompiglió tutti i capelli, cercando di sistemarseli tipo cresta ma con scarsi risultati. Poi si abbassó un po' i pantaloni e alzó i suoi boxer fino alle ascelle.

<< Eh, che ne dici?>> domandó mostrandosi, facendo un giro su se stesso.

<< Dico che se ti vedono così, non ti faranno nemmeno entrare!>> risi. Mi alzai dal letto e andai ad aprire qualche cassetto dove Louis teneva ancora la sua roba. Dentro c'erano un sacco di maglie, tutte si assomigliavano perché c'è n'erano molte con motivi a righe. Frugai per bene in ogni angolo, finché non trovai una cravatta.

<< Che ne dici di metterla?>> gli proposi. Louis la prese dalle miei mani e se la legó intorno alla fronte come se fosse un pirata.

<< Lo sai che si mette intorno al collo, vero?>> gli chiesi perplessa.

<< Sì ma così è meglio!>> esclamó. Poi prese due camicie dal cassetto, una bianca e una celeste/grigia e me le mostró.

<< Potrei mettere una di queste due. Quale preferisci?>> mi domandó.

<< Quella bianca>> gli indicai.

<< Perfetto, allora prendo quella celeste/grigia!>> rispose ghignando e io lo guardai male.

<< Quanto sei simpatico>> esclamai sarcasticamente.

<< Modestamente...>>

<< Come pantaloni, direi che un paio di Jeans ci stanno bene>> dissi continuando a scegliere i vestiti, e Tommo annuì. Poi gli sfilai la cravatta dalla testa, gli misi la camicia in una mano e i Jeans nell'altra e lo mandai a mettere la roba nella valigia.

<< Quando ho finito, ti va di guardare la televisione?>> mi propose.

<< Sì va bene! Vado a preparare i pop-corn >> risposi e mi diressi in cucina.

Dopo che la merenda era pronta, mi sedetti sul divano e accessi la tv. Stavano trasmettendo Harry Potter e il principe mezzosangue. Il film era uscito l'anno precedente, ma non ero riuscita ad andarlo a vedere al cinema e inoltre non avevo nemmeno letto il libro, quindi ero curiosa di vedere cosa sarebbe successo nel nuovo capitolo dato che ero stata un'appassionata di Harry Potter fin da quando ero bambina. Poco dopo arrivó anche Louis che sedendosi sul divano, prese una grande manciata di pop corn, svuotando quasi tutto il recipiente.

<< Ehi! Guarda che l'ho preparato per due persone!>> gli dissi lamentandomi e spostando il recipiente il più lontano possibile da lui.

<< Scu-a!>> mi rispose con la bocca strapiena. Dopo aver inghiottito riprese a parlare.

<< Ci dobbiamo per forza vedere questo?>> mi domandó prendendomi il telecomando dalle mani.

<< Sì!>> ribattei riprendendomelo. << Non l'ho mai visto e ci tengo a guardarlo>>

<< Ah, quindi non sai che Silente alla fine del film muore?>>.Rimasi scioccata . Quel cretino mi aveva appena svelato la fine della storia!

<< MA LOUIS!>> esclamai << Sei proprio un'idiota, mi hai rovinato il finale!>>. Ma Louis non sembrava dispiaciuto, anzi lo aveva fatto apposta e continuó a parlare.

<< Non era mia intenzione. Pensavo che lo sapessi che era stato Piton a ucciderlo!>> e inizió a ridere. Dalla rabbia presi un cuscino che era vicino a me e glielo bloccai davanti alla faccia, poi lo feci cadere sul divano e mi misi a carponi sopra di lui, in modo tale da non potersi muovere. Louis sotto il cuscino inizió ad agitarsi perché faceva fatica a respirare, così mollai la presa. Ma non fu una buona idea.

<< Ma sì non fare così!>> disse << Tanto anche Piton morirà nell'ultimo libro, lo uccide il serpente Nagini. Ma poi Harry sconfigge Voldemort, si sposa con Ginny e hanno dei figli. E la stessa cosa fanno Ron e Hermione! E tutti vissero felici e contenti!>> raccontó soddisfatto. A quelle parole mi veniva da picchiarlo, come aveva potuto raccontarmi tutto???? Mi avventai un'altra volta su di lui, ma questa volta Louis fu molto più veloce, e subito la situazione si ribaltó. Improvvisamente mi ritrovai distesa sul divano mentre lui era sopra di me che mi torturava con il solletico.

<< Lo-uis! Ti pre-go no!>> cercai di implorarlo, ma non riuscivo a smettere di ridere. I miei tentativi di scalciare e di sgusciare via furono inutili.

<< Adesso che sai come va a finire, è inutile che guardi i film. Quindi ,posso avere il telecomando?>> mi domandó non smettendo di farmi il solletico. Cercai di tenere il telecomando tra la mani,ma alla fine mi arresi purchè la smettesse.

<< Tieni!>> e glielo diedi. Louis si alzó e si rimise seduto.

<< Grazie! È bello fare affari con te!>> esclamó e mi sorrise. Come vendetta, presi il contenitore di pop-corn in mano e mi rivolsi a lui.

<< Louis non avevi fame?>> e detto ciò gli rovesciai tutto il contenuto in testa.

Il pomeriggio lo passammo così, a stuzzicarci a vicenda, mentre la sera ci impegnammo nel riprovare la canzone fino alla perfezione. L'indomani Louis sarebbe andato con Johannah, Phoebe, Fizzy, Lottie e Daisy fino a Londra per il casting, e lì lo avrebbe raggiunto il patrigno che già si trovava da quelle parti per lavoro. Avrebbero dormito in un hotel per una notte, nell'attesa dell'arrivo del grande giorno. Ovviamente davanti agli studi di XFactor ci sarebbe stato un casino tremendo, un milione di partecipanti pronti a realizzare il proprio sogno e Louis sarebbe stato uno di quelli.

<< Okay, ho preso tutto>> annunció Louis mentre trascinava la sua piccola valigia sulla soglia di casa

<< Perfetto, ti aspettiamo in macchina>> lo avvisó la madre mentre le sorelle uscivano di corsa per prendere il posto migliore nell'auto. Per un momento restammo io e Louis soltanto.

<< Spero che quando rivarcheró questa porta, avrò ottenuto i tre sì>> mi disse un po' ansioso

<< Ti conviene, altrimenti cambio la serratura di casa>> e Louis fece una mezza risata.

<< Seriamente Louis, concentrati e sii te stesso. Dimostra quello che sai fare e giocati per bene questa possibilità che non tutti hanno>>

<< Te lo prometto>> e detto questo molló la presa dalla valigia e si avvicinó a me... troppo a me. Non feci in tempo a capire dove volesse arrivare che mi ritrovai i suoi occhi blu puntati nei miei e lentamente mi prese il mento con la mano e avvicinó la sua bocca alla mia, stampandomi un dolce bacio. Ero rimasta così scioccata da quello che stava facendo che non mi staccai nemmeno. Poi Louis si allontanó e puntó ancora il suo sguardo nel mio.

<< Ma...>> Riuscii solo a balbettare.

<< Era per dirti grazie di tutto>> e detto questo riprese la valigia e si allontanó da casa senza voltarsi, mentre io rimasi ancora in palata senza spiccare parola e senza dare segni di vita.

" O mio Dio! Non posso credere a quello che ho appena visto!"

" Louis mi ha baciata..." dissi senza esternare nessuna emozione, senza battere ciglio e senza muovere un muscolo

" Louis ti ha baciata!"

"...mi ha baciata.." Ripetei ancora persa

" Sì bella l'ho capito! Che schifo! Cosa gli è passato in mente a quello lá di baciare te... Dico te!! Basta mi è caduto un mito!" Scossi la testa per riordinare i miei pensieri e andai a sedermi sul divano, ignorando il film che poco prima stavo cercando di guardare. Presi un cuscino e le strinsi intorno al petto, appoggiandoci il mento sopra. Sicura che non fosse stato un sogno? No, era successo per davvero! Ma perché lo aveva fatto? Non mi poteva ringraziare a voce e basta?

" Non so per quale legge della natura, ma credo che tu gli piaccia"

No, impossibile non potevo piacere a Louis! In questi due mesi non abbiamo fatto altro che litigare e combinare disastri, insomma non ci sopportavamo proprio... E adesso? Che si fa? Cosa sarebbe successo quando lui sarebbe tornato? Avremmo fatto finta di niente e continuato i nostri battibecchi come al solito, oppure...

" Ma perché non ti fai l'unica domanda importante? A te piace?" Chiese Break scocciata dai miei pacchi mentali. Era vero, la sola cosa che non mi ero chiesta era se Louis mi piacesse o meno. Non ci dovetti pensare a lungo, ovvio che la risposta fosse no! Non lo avevo mai sopportato fino a due minuti prima, e figuriamoci se quel bacio delicato e a stampo avrebbe cambiato le cose. Ma allora perché stavo reagendo così? Rimasi tutto il resto del pomeriggio e della serata a riflettere, e giunsi alla conclusione che probabilmente la sua azione mi aveva così colta impreparata che la mia reazione era più che normale. Nonostante pensassi ancora al bacio, quella sera volli riguardarmi alcune cose per il test del giorno successivo al college. Non ero molto agitata anche perché avevo altre cose a cui pensare, ma anche perché mi sentivo abbastanza preparata. Poi comunque si sarebbe trattato di un compito per capire a quale livello linguistico fossi e in quale classe mi avrebbero smistato. Prima di andare a letto, con mia grande sorpresa ricevetti un messaggio da Louis

- Ho appena scoperto che domani trasmettono l'audizione in diretta su Sky Uno. Se ti va di vederla ( ma ovvio che lo farai xD) accendi la tv alle 14.00.

Ps. Dolce notte :)-

Quando lessi il messaggio il mio primo pensiero andò a su cosa gli avrei risposto. Quello che era successo quel pomeriggio mi aveva troppo condizionata, che avevo paura di o essere troppo fredda, o di sparare cavolate o di non riuscire ad essergli vicina in quel momento importante. Però glielo avevo promesso, lo avrei sostenuto sempre.

- Grazie per avermelo detto Louis.

Ti auguro buona fortuna! E forza che ce la farai! Buona notte anche a te:)- e glielo inviai. Tutto sommato mi sembrava un messaggio normale ed equilibrato, e speravo di essere riuscita , in quelle poche righe, a fargli capire che gli ero accanto.

Era la una e mezza, e avevo appena finito il test. Guardai l'orologio e quando vidi che mancava solo mezz'ora alla diretta di XFactor, uscii da scuola di corsa e presi il primo bus che mi portó a casa in venti minuti. Ero agitata per lui, non vedevo l'ora di vederlo in tv, ma sopratutto di sentirlo cantare. Accesi la tv giusto in tempo, XFactor 2010 era iniziato.


Hola!!!!
Eccomi qui, questo capitolo diciamo che è un po' l'inizio e la fine di tutto...come ben sapete è l'inizio di una nuova FANTASTICA VITA per il NOSTRO LOUIS, ma anche la fine di quella vecchia..... bé però prima ne devono succedere di cose! Credo che ne vedremo delle belle xD
Vi anticipo che entreranno in scena anche gli altri personaggi...ovvio perchè il resto della band non può mancare!:P
Grazie anocra per tutte le visualizzazioni e i commenti...sono molto importanti per me!:D
Ps. Se avete delle proposte, o delle scene che magari avete visto su youtube dei ragazzi e cose del genere, scrivetemelo nei commenti...che magari chissà potrei inserire la vostra idea nella mia storia :)
Ok me ne vado che sto parlando troppo, scusate xD
Ps. Ps Baci:*

 

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Capitolo 11
*** Capitolo Dieci ***






CAPITOLO DIECI
Già molti concorrenti si erano presentati, alcuni erano davvero bravi, altri invece non li si poteva proprio sentire! Inoltre partecipavano persone di tutte le età, compresi anziani e bambini. A dire il vero non è che facevo molto caso a quello che stavano cantando, ero troppo agitata per l'esibizione di Louis che non vedevo l'ora che toccasse a lui. Ad un tratto però mi squilló il cellulare, era Tommo.

<< Sel, il prossimo sono io!>> mi annunció con il fiato corto.

<< Respira Louis, se ti agiti non avrai voce>> gli dissi cercando di farlo calmare.

<< Ci provo >> e lo sentii inspirare fortemente. << Okay mi hanno chiamato, vado>>

<< In bocca al lupo!>> mi affrettai a dirgli mentre il mio cuore batteva così forte che credo che lo potesse sentire anche lui. Riattaccai e mi incollai allo schermo. Louis entró in scena, aveva indossato gli abiti che avevamo scelto insieme ( e per fortuna la cravatta stava al posto giusto ), e sopra aveva aggiunto un cardigan beige.Sembrava essersi un po' tranquillizzato ma comunque il suo sorriso non nascondeva la tensione.

<< Allora come ti chiami?>> chiese uno dei tre giudici che si chiamava anche lui Louis.

<< Io sono Louis Tomlinson>>

<< Okay Louis, inizia pure>> lo incitò il giudice e Louis portó il microfono vicino alla bocca e inizió il suo brano

 

Oh it's what you do to me 

Oh it's what you do to me 

What you do to me 

 

Mentre cantava il mio cuore si era fermato. Anche se non era stato perfetto come alle prove, la sua voce era così angelica che era come se mi avesse trasportato in paradiso. In quel momento delle calde lacrime mi rigarono il volto, mi ero emozionata e in quell'istante non desideravo altro che essere lì e abbracciarlo.

<< Okay Louis, per me è sì>> disse l'uomo con i capelli grigi.

<< Anche per me è sì>> disse Nicole, l'unica giurata femmina.

<< Grazie!>> ringrazió Louis con un sorriso a trentadue denti. Ai due sì scattai in piedi, risentii il mio cuore riprendere i battiti frenetici, perché mancava solo un sì, quello di Simon Cowell, e Louis sarebbe andato ai Boot Camp.

<< Louis >> lo chiamó Simon << hai tre sì!>>

<< Oh grazie mille! Grazie mille!>> esclamó Louis incredulo e uscì di scena. Io continuai a piangere di gioia, ero orgogliosissima. Ora aveva superato già un ostacolo che lo separava dall'essere un cantante. Un passó in più verso il suo sogno...

Mi precipitai al cellulare e composi il suo numero e al secondo squillo rispose.

<< Non può essere vero>> lo sentii dire con tono incredulo.

<< Invece lo è, lo è!>> gli confermai mentre tiravo su con il naso dato che le mie lacrime non avevano finito di scendere.

<< Sel... Ma stai piangendo?>> mi domandó sorpreso.

<< Pff, no è che mi è entrato qualcosa nell'occhio e mi sto raffreddando>> cercai di trovare una scusa dato che mi vergognavo.

<< Stai piangendo..>> risuonó come un'affermazione e fece una pausa aspettando che gli rispondessi.

<< È che mi sono emozionata okay? Non pensavo che te lo avrei detto ma tu irritante, immaturo, furbo, giocherellone Louis mi hai toccato il cuore cantando! E con questo riattacco, perché non vorrei che ti facessi l'abitudine con tutti questi complimenti>> gli dissi tutto in un fiato.

<< Wow, ehm non credevo di fare questo effetto. Inoltre la mia esibizione è durata solo 30 secondi>> si giustificó

<< Sarebbe pure potuta durare un secondo, ma quando qualcosa ti fa emozionare, il tempo non conta più niente>> gli spiegai.

<< Non so cosa dire, davvero ti ringrazio per tutto. Ora vado che mi aspettano i miei. Ti chiamo dopo, va bene?>> mi domandó.

<< Sì, a dopo Louis >>e agganciai.  Non passarono nemmeno dieci minuti che mi richiamó. Nel frattempo ero riuscita a riprendermi e stavo continuando a seguire il programma, nonostante quello che mi interessava fosse già passato.

<< Allora finito di piangere?>> mi domandó sarcasticamente.

<< Sì >> mugugnai << E tu hai realizzato di aver passato il turno?>>

<< Ancora no>> ammise << È successo tutto così in fretta che non ci posso ancora credere>> sentenzió

<< Ma adesso dove ti trovi?>>

<< Sono fuori dagli studi, sto aspettando un ragazzo molto simpatico che ho conosciuto ieri. Andiamo a berci qualcosa, dato che anche lui è stato ammesso al secondo turno.>> mi raccontó.

<< Ah bene, siete già così amici?>>

<< Sì dai, abbastanza. Però a proposito di questo ti dovrei dire una cosa>>. Mi stava facendo preoccupare.

<< Cioè?>>

<< Mia mamma ha pensato di rimanere a Londra per un po' di tempo, anche con le miei sorelle, in modo tale che possano stare vicino a Mark>> inizió a spiegare.

<< E questo cosa c'entra con il tuo amico?>> lo interruppi 

<< Adesso te lo spiego. Non fare l'impaziente!>> mi rimproveró ridendo.

<< Uff>> sbuffai. << Di solito ci vuole una vita prima che arrivi al punto!>>

<< Pff, non è vero. Comunque, dove ero rimasto? Ah sì. Io non resterò qui, ma ritornerò a casa e tra una settimana li raggiungo di nuovo a Londra per preparami alle selezioni. Però siccome ho legato abbastanza con questo mio amico, ho avuto il permesso di farlo stare da noi per un po' di giorni. Così ci possiamo anche allenare insieme>> finì di raccontare.

<< Dormirà qua?>> gli chiesi anche se la domanda poteva sembrare stupida.

<< Ma vá! Lo faccio dormire davanti al cassonetto della spazzatura. Così per farlo stare comodo...>> rispose.

<< Ah-ah-ah. Era una domanda tanto per...>> gli dissi facendogli il verso.

<< Vedi di trattarlo bene, no come hai fatto sin dall'inizio con me!>> esclamó scherzando.

<< Se è già tuo amico vuol dire che avete molte cose in comune, quindi un altro come te! Oddio sono finita. Svegliatemi da questo incubo!>> dissi con tono teatrale.

<< Sì, devo dire che per te non sarà una buona cosa! >> e si mise a ridere di gusto. Sicuramente stava pensando a come lui e il suo amico avrebbero potuto rendermi la vita impossibile.

<< Sappi che non mi lascerò fare. Comunque non mi hai ancora detto come si chiama...>>

<< Harry>> disse.

Il pomeriggio feci un po' di pulizie. Nel frattempo che Johannah sarebbe stata fuori città, le avrei mantenuto la casa in ordine, anche perché sarebbe arrivato un ospite e nonostante fosse amico di Louis, lo dovevo accogliere bene. Mi misi a spolverare gli scaffali, che contenevano un sacco di libri e DVD. Inoltre c'erano album che contenevano vecchie fotografie, e uno grande in particolare attirò la mia attenzione. Si trattava di un raccoglitore blu con sopra rilegato il nome di Louis. Presa dalla curiosità lo aprii. All'interno c'erano numerose foto, ordinate per la data in cui erano state scattate. Sotto la prima immagine, qualcuno aveva scritto in corsivo con un'elegante calligrafia:

'Louis 24 Dicembre 1991, benvenuto piccolo angelo'. Nella foto c'era un bambino appena nato nella braccia di Johannah che era sul letto dell'ospedale sorridente e emozionata perché stava stringendo il suo primogenito. Mi scappó un sorriso nel vedere Louis che nonostante avesse poche ore, i suoi grandi occhi celesti erano già belli arzilli. Dopodiché continuai a sfogliare l'album che ritraeva Tommo nei suoi anni di crescita. In alcune foto si trovava a scuola, in altre su una bici, in altre con gli amici e addirittura in una era sdraiato dentro a una fossa. Ad ogni foto che guardavo, mi veniva da ridere perché in tutti questi anni Louis non sembrava essere cambiato per niente, non mi riferisco solo all'aspetto fisico ma sopratutto a quello caratteriale, infondo forse perché non era mai cresciuto...

Finito di guardare l'album, continuai i mestieri e dopo che terminai anche quelli andai a farmi una doccia per rinfrescarmi. Erano le cinque del pomeriggio, e non sapendo cosa fare chiamai Demi e le chiesi di trovarci in un parco, così avremmo potuto chiacchierare un po'.

<< Novità?>> mi domandó una volta che ci fummo sedute su un'altalena. Lentamente incominciai a dondolarmi avanti e indietro.

<< Sì sono successe un po' di cose che non ho avuto tempo di raccontarti>> le spiegai 

<< Sono tutt'orecchie!>> esclamó Demi curiosa. 

<< Qualche mese fa ho inviato una domanda di partecipazione a XFactor a nome di Louis, e pochi giorni fa- a sua insaputa- é stato accettato. Ti ricordi che avevamo litigato e che non ci parlavamo più?>> la mia amica annuì. << Ecco, quando ricevette la lettera gli dovetti spiegare tutto e allora abbiamo ricominciato a rivolgerci la parola. Ieri è partito per Londra e oggi ha sostenuto il provino in diretta tv>> a quelle parole Demi spalancó la bocca tanto era sorpresa.

<< Ed è passato??>> mi domandó impaziente.

<< Sì! Con tre sì!>> esclamai.

<< OMG! Non ci posso credere. È fantastico! >> 

<< Sì lo so! Sono davvero felicissima per lui, è davvero bravissimo a cantare, fa proprio emozionare!>>

<< Sono proprio curiosa di sentirlo>> ammise mentre anche lei aveva iniziato a dondolarsi sull'altalena.

<< E poi.... Mi ha baciata...>> sussurrai di colpo, mentre diventai un po' rossa a quel pensiero.

<< Coooosa?>> sbottó Demi che dalla sorpresa mise anche di dondolarsi e mi fissó incredula.

<< Sì... Ehm è successo sulla soglia di casa, quando stava per partire. Si è avvicinato e mi ha dato un delicato e leggero bacio a stampo...>>

<< E tu?>> domandó desiderosa di sapere altri dettagli in più .

<< Io niente! Sono rimasta lì ferma come un pesce lesso, non sapevo cosa fare. Insomma non me lo aspettavo proprio!>>

<< Ma ti piace?>>  Ecco di nuovo la domanda che mi sarei aspettata che mi facesse.

<< Ma ti pare?? Insomma lui è... è Louis!>> Demi mi guardó con un sopracciglio alzato e con un'espressione poco convinta e io per tutta risposta agitai energicamente la testa.

<< Nonononono e no! Non farti strane idee. Non so perché sia successo ma è successo e quello che è successo è una cosa successa che rimane dove è successa. Chiaro?>> le dissi con un giro di parole.

<< Ma se quella cosa è successa ci sarà un motivo per cui è successa ...>> mi incalzó Demi mettendosi a ridere.

<< Nah, credo che fosse stato solo lo stress pre-audition e poi ci siamo parlati al telefono ed è stato come se niente fosse accaduto>>

<< Mah, staremo a vedere>> sospiró.

<< Ma staremo a vedere cosa??>> le chiesi facendole capire che il discorso sarebbe finito lì.

<< Comunque>> proseguii << domani sera ritorna a casa e insieme a lui viene un amico che ha conosciuto lì. Rimarrà per circa una settimana. Ora, siccome non ho intenzione di condividere 7 lunghissimi giorni con Mr Carota e un altro come lui, ti andrebbe domani sera di venire a dormire da me?>> le proposi facendole gli occhi dolci.

<< Chi è mister carota?>> mi chiese prima di rispondere alla mia domanda.

<< Oh già è Louis! Perché adora le carote, se fosse per lui vivrebbe solo per quelle...allora che ne dici?>>

<< Va bene vengo!>> annunció la mia amica.

<< Fantastico! Grazie mille!>>

L'indomani verso le 17.30 del pomeriggio qualcuno suonó il campanello. Mi trovavo in camera a leggere uno dei miei libri di scuola, e quando sentii citofonare, mi precipitai dalle scale. La persona che stava suonando sembrava che le fosse rimasto incollato il dito sul campanello.

<< Eh arrivo un momento!>> dissi irritata per il fracasso. Una volta aperta la porta mi ritrovai  davanti Louis, che per la prima volta lo vidi con indosso un paio di occhiali e aveva anche un sorriso a trentadue denti. Non so per quale motivo mi sentii nervosa nel rivederlo. Forse perché l'ultima volta che ci eravamo visti, lui mi aveva salutato con un bacio.

<< Ehilá!>> esclamó quando mi vide e io cercai intanto di riprendermi.

<< Ehi >> risposi sorridendogli. << Bentornato super star!>> lo salutai scherzando. Louis mi mise una mano sulla testa e mi scompiglió i capelli come si fa con i bambini di due anni.

<< Devo ammettere che mi sei mancata...>> ammise continuando a sorridere. Non sapendo cosa rispondere essendo imbarazzata continuai a sorridergli.

<< Ah dimenticavo! Ti presento il mio amico!>>. Fin quando non me lo dissi Tommo, non mi accorsi della presenza di un altro ragazzo dietro di lui, il che era grave!

" Certo, non avevi occhi che per lui!"

" Ma non è vero!"

Il ragazzo si fece spazio e si mostró. Aveva una chioma di capelli ricci e un bellissimo paio di occhi verdi. Si paró davanti a me e mi porse la sua mano.

<< Piace sono Styles...Harry Styles>> disse con tono alla James Bond e facendo un breve cenno con la testa per sistemarsi i capelli sulla fronte.

Ehilà ciaoooo :)
Come state? Spero bene!:)
L'altro giorno mi era venuta idea che spero di poter realizzare, ovvero quella di creare un video su youtube ( a fine storia) dove racconto un po' la storia di Louis e dei 1D ma integrata in questa storia...boh vedremo che ne uscirà fuori xD
Vi aguro un buona giornata, e recensite in tanti mi raccomando! E' molto importante per me:)
Kisses :*

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Capitolo 12
*** Capitolo Undici ***




CAPITOLO UNDICI 

I due ragazzi entrarono in casa e si accomodarono sul divano. Louis però si alzó subito per portare i bagagli suoi ,e del suo amico, in camera, e poi andó a prendere qualcosa da bere. Io, per non rimanere con le mani in tasca, intanto mi sedetti vicino a Harry.

<< E così tu sei la famosa Selena>> mi disse il riccio sorridendo.

<< Famosa?>> domandai stupita dell'aggettivo.

<< Già, Louis mi ha parlato un casino di te. Insomma senza di te non sarebbe venuto a XFactor>> mi fece presente.

<< Sì ma senza il suo talento io non lo avrei iscritto...>>

<< Giusto! >> annuì

<< Tu cosa hai cantato?>> gli domandai siccome non avevo visto la sua esibizione.

<< Isn't she lovely >> rispose

<< Wow Steve Wonder. É davvero stupenda. L'adoro quella canzone!>>

 

Isn't she lovely 

Isn't she wonderful 

Isn't she precious 

Less than one minute old 

I never thought through love we'd be 

Making one as lovely as she 

But isn't she lovely made from love 

 

Harry inizió a intonare quella canzone, e la sua voce era così profonda e il suo timbro così sensuale che rimasi a bocca aperta.

<< Certo che gli altri concorrenti vi temeranno!>> gli dissi mentre applaudivo. In quel momento arrivó anche Louis che si lanció sul divano prendendo posto vicino  a Harry.

<< Allora, stavate parlando di me vero?>> ci chiese, dando una gomitata all'amico.

<< Se, te piacerebbe!>> ironizzai.

<< Stavamo parlando di XFactor>> lo informó Harry.

<< Capito>>

<< Com'è stare sul palco davanti a tante persone e a tre giudici famosi?>> domandai a loro due.

<< È una sensazione stranissima>> ammise Louis. << A me tremavano le gambe, poco prima di salire sul palco. Poi quando ormai ci sei non puoi fare altro che cantare, se scappi ti prenderanno in giro! Allora ho fatto un bel respiro e ho sentito una carica di adrenalina che mi ha invaso. Così mi sono detto: questo è il mio momento, ed è l'unica occasione, non la posso sprecare.>> disse mentre si perdeva tra i suoi pensieri, e dalla sua espressione sembrava che con la testa si ritrovava sul palco, al momento della sua esibizione.

<< Anche per me è stata più o meno la stessa cosa>> intervenne Harry << solo che una volta sul palco, tutto il pubblico sparì, e io vedevo solo quei tre giudici e pregavo nell'avere i sì>> concluse.

<< E ce l'avete fatta! Cosa dovete fare  per la prossima volta?>> domandai.

<< Preparare un pezzo tra le canzoni che ci hanno dato. Solo che non abbiamo idea di quale brano scegliere.>> disse Louis. Ad un tratto suonó il citofono.

<< Chi può essere?>> mi chiese Louis.

<< Deve essere Demi. Non è un problema se l'ho invitata vero?>>

<< No tranquilla>> mi assicuró e andai ad aprire.

<< Ciao! Grazie per essere venuta!>> la salutai abbracciandola.

<< Ma figurati! Anzi grazie per l'invito >> .

La mia amica entró e le feci appoggiare il suo sacco a pelo in un angolino.

<< Sono già arrivati i tuoi incubi?>> mi chiese Demi senza accorgersi che  i ragazzi erano seduti sul divano. Ma loro per fortuna non sentirono niente, perché erano troppo impegnati a scherzare. Io feci segno a Demi di abbassare la voce e lei si portó una mano davanti alla bocca, credendo di aver fatto una brutta figura.

<< Tranquilla, non hanno sentito>> le sussurrai ridendo.

<< Per fortuna>>esclamó la mia amica facendo un respiro di sollievo.

<< Dai, vieni che ti presento Harry>>. Le presi la mano e la portai vicino al divano

<< Harry lei è Demi. Demi lui è Harry>> dissi, e Harry che fino a quel momento stava parlando con Louis si voltó, si alzó e guardó la mia amica. I loro sguardi si incrociarono e subito cadde un silenzio imbarazzante. Le guance di Demi si colorarono di rosa, quasi rosso e con un gesto della mano si portó i capelli dietro l'orecchio facendo un risolino 

<< Piacere>> disse porgendogli la mano.

<< Piacere mio>> rispose Harry stringendole la mano e continuando a guardarla negli occhi. Io e Louis che stavamo assistendo alla scena, ci lanciammo un'occhiata e a malapena riuscimmo a trattenere una risata.

<< Ooooooook >> esclamai interrompendo quel momento e subito Demi e Harry si ricomposero.

<< Che vi va di fare?>> domandai a tutti.

<< So io che cosa vorrebbero fare>> mi sussurrò Louis all'orecchio e io gli diedi una gomitata nello stomaco.

<< Perché non ci guardiamo un bel film?>> propose Tommo mentre si massaggiava il punto in cui l'avevo colpito, e tutti e tre annuimmo. 

<< Vado a cercare qualche DVD in camera, Sel mi aiuti?>> mi domandó con mia grande sorpresa e io lo seguii. Una volta giunti in camera lui scoppió a ridere.

<< Cosa c'è da ridere?>> gli chiesi.

<< Niente è che volevo lasciare un po' di privacy a quei due piccioncini. Credo che si piacciano>> esclamó.

<< Stranamente sono d'accordo con te>>. Dopo la volta del bacio, quella fu la prima volta che ci ritrovammo in un posto da soli, ma per fortuna Louis non aveva ancora accennato a niente, sembrava che niente fosse accaduto, come se quel momento fosse stato solo un sogno, pura fantasia.

<< Allora che ti va di guardare?>> mi domandó.

<< Non lo so, che film hai?>>. Louis mi portó davanti a uno scaffale colmo di DVD e CD musicali.

<< Wow quanta roba!>> esclamai.

<< Che ne dici di questo?>> mi chiese mentre prese un film dell'orrore.

<< No, per favore. Mi fanno schifo questi film!>>. Louis scoppió a ridere e ripose il DVD dove lo aveva preso. Io invece notai uno dei miei  film preferiti così lo presi.

<< Per favore, per favore, per favore , per favore>> lo supplicai facendogli gli occhi dolci << possiamo vederci questo?>>

<< Le pagine della nostra vita...>> disse leggendo il titolo. << Deve essere di mia madre>>

<< È stupendo! È il mio secondo film preferito!>>

<< Qual è il primo?>> mi chiese curioso

<< Titanic>> gli risposi

<< Ahahahhaha un classico! Vedo che ti piacciono i film romantici...>>

<< Sì, sopratutto quelli che parlano del vero amore>> dissi diventando un po' rossa. Louis si portó due dita alla bocca e fece finta di vomitare.

<< Sei proprio scemo! >> lo insultai arrabbiandomi.

<< Eh dai, scherzavo! Se vuoi ci possiamo vedere " Le pagine della nostra vita">>

<< Davvero??>> gli chiesi incredula.

<< Sì!>> affermó lui e io contentissima gli afferrai il DVD dalla mano e mi diressi verso l'uscita. Mi sentivo come una bambina che aveva appena ricevuto la sua bambola preferita, avevo voglia di saltare per tutta la casa.

<< Aspetta >> mi chiamó lui.

<< Cosa c'è?>> gli domandai voltandomi. Louis mi raggiunse e mi afferró per un gomito e avvicinó la sua faccia alla mia.

" Non di nuovo" pensai, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.

" Louis, ragazzo, ti prenderei a legnate" intervenne Break. Ma dopo che Louis mi guardó intensamente negli occhi e io avevo il cuore che mi batteva a mille, lui spostó la sua bocca vicino al mio orecchio.

<< Fai piano, non vorrei che giù fossero un tantino impegnati>> mi sussurrò, alludendo a Demi e a Harry. E io e Break facemmo un sospiro di sollievo.

<<  Ahahahah ma piantala. Poi non fare una delle tue battutine, perché li metti in imbarazzo!>> lo avvisai.

<< Uffi! Di solito questa è la parte divertente quando due si piacciono>>

<< Sì, ma poverini>> è detto questo scendemmo giù in salotto.

<< Veramente? Anche io!>> sentii dire da Demi mentre sembrava essere impegnata in una conversazione molto interessante insieme al suo " Love".

<< Ehm ehm>> mi schiarii la gola per attirare l'attenzione dei due, ma nessuno mi sentì.

<< Ehm ehm ehm>> provai di nuovo, più forte, ma senza ottenere nessun risultato.

<< Ragazzi...>> li chiamai ma Demi e Harry sembravo essere in un altro mondo. Allora guardai Louis, in cerca del suo aiuto.

<< Oh ma alloraaaaaa! Qualcuno ci caga o no??>> urló

<< Louis che finezza!>> lo rimproverai.

<< Scusami, ma almeno adesso ci stanno guardando>>. I due erano rimasti perplessi perché non avevano capito il motivo per cui Tommo li avesse interrotti così.

<< Abbiamo il DVD, è un film romantico ma credo che a qualcuno non dispiaccia>> dissi con un'occhiata d'intesa a Demi che subito diventó rossa. 

<< Amico, non avevi qualcosa di più violento?>> chiese Harry a Louis che a quanto pare non apprezzava questo genere di Film.

<< Il protagonista si aggrappa a penzoloni su una ruota panoramica. C'è l'azione!>> gli dissi mettendomi a ridere e Harry e Louis fecero lo stesso.

<< Dai Hazza, il prossimo lo sceglieremo noi>> gli disse Tommo

<< Hazza?>> domandai guardandoli entrambi.

<< Sì è il mio soprannome>> rispose il riccio.

<< Che carino!>> esclamó la mia amica, accecata dall'amore. E i due tornarono a riguardarsi e a scambiarsi sorrisini.

<< Vabbé io metto il DVD>> annunciai.

<< Capito?>> mi rivolsi ai due ma non ottenni risposta.

<< Vabbé lasciamoli perdere, alla fine credo che lo guarderemo solo noi due!>> disse Louis ridendo.

Come non detto. Nemmeno dopo mezz'ora di film, Harry e Demi si erano messi in un angolino del divano a parlare di tutti ciò che gli passava nella testa, mentre io e Louis eravamo dall'altra parte che cercavamo di guardare il film. O meglio, io cercavo di guardare il film dato che Louis si era addormentato involontariamente sulla mia spalla e io non mi potevo né muovere e né alzare il volume dato che non sentivo niente siccome mi russava nell'orecchio. Poiché mi si stava addormentando la spalla, provai a chiamarlo ma non mi rispose. Allora gli spostai i capelli dalla fronte e lui si mosse aprendo un po' gli occhi.

<< Scusami, mi sono addormentato>> mi disse con ancora la voce impastata dal sonno.

<< Non ti preoccupare, ti accompagno a letto.>> gli dissi avendo anche io l'intenzione di andare a dormire . Louis era così stanco che a malapena riusciva a reggersi in piedi. Le audizioni, l'ansia e il viaggio dovevano averlo stancato parecchio. Lo accompagnai fino alla sua stanza e lo lascia davanti alla porta.

<< Notte Louis>>. Louis si avvicinó e mi stampó un bacio sulla guancia.

<< Notte anche a te Sel>> mi salutó sorridendomi, e io ricambia il sorriso.  Era stato molto carino da parte sua darmi  un bacio.. Non che mi piacesse ...ovvio!

<< Bè buonanotte ragazzi!>> urlai al piano di sotto e attesi una risposta che  come prima non ricevetti. 

<< Se vabbé, buona notte davvero>> e me ne andai in camera con la testa tra le nuvole.

La mattina seguente mi ritrovai a fare colazione in cucina, mentre gli altri due, Demi e Harry, stavano ancora dormendo. Lui sul divano e lei nel suo sacco a pelo. Anche Louis ancora non si era svegliato, il che era un bene dato che potevo rimanere ancora qualche minuto , assorta nei miei pensieri senza dovermi sentire agitata dalla presenza di Tommo, con il quale non sapevo mai come comportarmi. Il fatto era che con lui ci stavo bene, mi faceva sclerare questo era vero, ma almeno mi divertivo. Lo consideravo un amico, e lo volevo aiutare nel raggiungere il suo sogno. Solo che era accaduto quello che non mi sarei mai sognata che accadesse, e adesso non sapevo come comportarmi, né cosa pensare e né se quello che era successo mi avesse fatto piacere o meno. La mia testa era completamente vuota, non riuscivo a pensare a nessuna soluzione a questo mio problema che consisteva nel capire cosa io volessi veramente, come se qualcuno avesse cancellato tutti i miei pensieri in modo tale che vivessi alla giornata e che conoscessi Louis giorno per giorno, senza mai aspettarmi niente.

Continuavo a far girare il mio cucchiaio nella tazza di latte, senza in realtà accorgermi di quello che stavo facendo, dato che ero completamente assorta dai pensieri. Ritornai alla realtà solo quando sentii un rumore di qualcosa che precipitava, e di scatto alzai la testa e vidi Louis accovacciato ai piedi della scala. Subito corsi a vedere come stava.

<< Oddio! Ti sei fatto male?>> gli chiesi preoccupata mentre lui cercava di rialzarsi barcollando.

<< No sto bene!>> rispose ricomponendosi e imbarazzandosi un po' per l'accaduto. Io non riuscì a trattenermi dal ridere. Dopo tutto chi è che non ride quando qualcuno cade?

<< Sei un danno!>> gli dissi.

<< Non è colpa mia se la mattina sono rincoglionito e non vedo dove metto i piedi...>> si giustificó.

<< Si vabbé. Comunque nemmeno la tua caduta ha svegliato quei due!>> dissi guardando verso il divano.

<< Eh sono troppo stanchi! Chissà cosa avranno fatto stanotte>> disse con un'occhiata d'intesa e maliziosa.

<< ahahahah ma dai!>> esclamai

<< Aspetta ho un'idea>> Louis corse al frigorifero e prese una bomboletta di panna-spray. Poi scuotendola si avvicinó al divano dove stava dormendo il riccio e all'improvviso gli spruzzó la panna in faccia. Harry aprì gli occhi e si toccó la faccia e quando fu abbastanza sveglio da realizzare quello che stava succedendo, sbottó

<< Amico sei morto!>> e  detto questo i due iniziarono a prendersi a botte scherzosamente. Intanto Demi si era svegliata a causa del fracasso e io l'avevo raggiunta.

<< Allooooooooora. Devi dirmi niente?>> la incitai facendole gli occhi dolci.

<< Sel, ma cosa vai a pensare ahahahhaha!>> disse diventando bordeaux

<< Non vorrai mica farmi credere che avete giocato tutto il tempo a Shanghai?>>

<< No... In realtà abbiamo parlato!>>

<< Cosa vi siete detti di bello?>> le chiesi curiosa.

<< Mi ha raccontato un po' di tutto, di lui , della sua famiglia e dell'audizione. Lo sapevi che lavora in una panetteria?>>. Scossi la tessa 

<< È un ragazzo molto dolce... Poi ha due occhi...>> ammise sussurrando anche sei Harry e Louis facevano un casino tale che era impossibile che ci sentissero.

<< Secondo me tu gli piaci>> le diedi la mia opinione

<< Dici?>> mi domandó la mia amica, sorpresa.

<< Mi sembra anche ovvio!>> . Il nostro discorso si interruppe a causa di Louis.

<< Ehi Hazza... Le uniche che non sono coperte di panna sono loro due.>> Harry guardó prima lui  poi noi.

<< All'attacco!>> ordinó.

SCUSATE IL RITARDO veramenete!!! Ma in queste settimane sono stata cosí impegnata con la scuola che non ho avuto proprio tempo per fare altro!! Spero che mi perdonerete :))
scusate anche se ho fatto errori ma l'ho postato di fretta perché era da tanto che non aggiornavo! xD
Recensite sempre in tanti mi raccomando!:)))
Un bacione
SMACK!

 

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Capitolo 13
*** Capitolo Dodici ***




CAPITOLO DODICI 


Era ormai passata una settimana, e tra divertimenti e spensieratezza il tempo era passato troppo velocemente ed era ora di tornare al lavoro. Io e Demi accompagnammo Louis ed Harry alla stazione di Doncaster, i quali avrebbero preso il treno diretti per Londra, dove avrebbero partecipato ai Boot Camp di XFactor.

<< Ci siamo... Verso la seconda manche! >> dissi a Louis mentre stavamo aspettando il treno. In tanto Demy e Harry erano a pochi metri da noi, anche loro intenti a salutarsi. Non stavano insieme ma in questa settimana si erano conosciuti molto, e qualcosa mi diceva che non sarebbe mancato molto tempo che diventassero una coppia. 

<< Sono emozionato!>> ammise Louis con gli occhi che gli brillavano.

<< Lo sono anche io per te! E anche se questa volta non ci sarà la diretta, voglio comunque che la tua voce si senta fino a casa! Voglio che tu mi faccia piangere come l'ultima volta...>>

<< Ahahah promesso!>>. Le sue mani mi cinsero la vita in un forte e caloroso abbraccio. Dovevo ammettere che in questa settimana mi sarebbe mancato. Ormai mi ero affezionata a lui, era entrato nella mia vita e nonostante i vari litigi e tutto il resto, gli volevo bene.

<< Okay , ora vai prima che perdi il treno... E si sa, il treno passa solo una volta e non aspetta nessuno>> gli dissi metaforicamente mentre sciolsi l'abbraccio.

<< Allora ciao>> mi salutó Tommo prendendo la sua valigia e salendo sul treno, per poi guardarmi un'ultima volta prima di girarsi

<< Ciao >> sussurrai, mentre sentivo un groppo in gola.

" Eh dai! Mica sta partendo in guerra! Quanto sei esagerata"

<< Harry!>> lo chiamo Louis sporgendosi dal finestrino. Il suo amico stava abbracciando la mia amica e i due non si sembravano staccare.

<< Demi, non è che potresti lasciarmi il mio amico? Sai avremmo un provino....>>. Io Demi e Harry scoppiammo a ridere.

<< Ahahah scusa, hai ragione. Ciao Harry>> lo salutó lei è anche lui salì sul treno.

Demi mi raggiunse e entrambi salutammo i ragazzi con la mano finché quel treno non diventó un punto invisibile.

<< Ti mancherà vero?>> le chiesi mentre dai suoi occhi scese una lacrima silenziosa.

<< Già...>> ammise.

<< Ti sei innamorata...>> le dissi.

<< Credo di sì! Però è sbagliato. Perché lui non vive qui a Doncaster! Chissà quando lo rivedrò... Tra te e Louis è diverso! Tra una settimana sarà già qua...>>

<< Ma a me non manca come ragazzo! Ma solo da amico>> le spiegai anche se Demi fece una faccia come se non se la stesse bevendo. << E poi ti sbagli... Io vivo in Italia>> le ricordai.

<< Ah già è vero. Dai vabbé adesso non pensiamoci! Andiamo a casa e aspettiamo che domani i ragazzi passino il turno!>> esclamó.

<< Non vedo l'ora!>>

L'indomani io e Demi non potemmo passare la giornata insieme poiché lei doveva aiutare sua madre nella boutique di vestiti e io mi trovavo a scuola per sapere in che classe mi avevano messa. Ero al liceo di Doncaster e c'era qualche studente sparso tra i corridoi, intento a mangiare e a parlare con i vari amici. Mi avevano detto che il tabellone con sopra appesi i fogli che indicavano gli smistamenti nelle classi si trovava al secondo piano. Così salii le scale e mi diressi tra la gente che era ammassata in quel punto. 

<< Scusate, permesso>> provai a farmi spazio tra le persone ma nessuno sembrava spostarsi di un millimetro. C'era un ragazzo altro che si era piazzato davanti e che non  se ne andava  nonostante, credo, avesse già letto quello che stava cercando. Gli picchiettai sulla spalla.

<< Scusami, non è che potresti dirmi in che classe sono?>> gli domandai.

<< Se, un momento. Come ti chiami?>> mi domandó quasi scocciato

<< Selena>>. Lo spilungone lesse sul foglio quello che gli avevo chiesto.

<< Sei nel livello 5 e inizi il 13 settembre alle 8.00 nell'aula 4A>>

<< Perfetto, grazie mille!>> lo ringraziai allontanandomi da tutta quella gente. Dopodiché mi diressi verso la fontana del cortile, con l'intendo di sedermi su una panchina e leggere un libro, giusto per assaporare un po' gli ultimi giorni di estate che se ne stavano andando.

Mentre cercavo il libro nella mia borsa, mi squilló il cellulare... Era Louis. Il mio cuore inizió a battere a mille per l'agitazione. Chissà se aveva già passato il turno.

<< Louis!>> risposi tutta contenta nel poterlo sentire.

<< Sel, è tutto finito>> mi disse con tono rammaricato. 

<< In che senso??>> gli domandai preoccupata.

<< Non ho passato la selezione>> A quelle parole il mio cuore si fermó. Sentii Louis tirare su col naso... Stava piangendo...

<< Lou ti prego, dimmi che uno dei tuoi soliti scherzi...>>. Per la prima volta desiderai che davvero mi stesse prendendo in giro, avrei accettato di tutto, tranne che venisse eliminato.

<< No, io...io...>> provó a dire, ma le parole non gli uscivano dalla bocca in quanto erano smorzate dal pianto. Sentii un groppo in gola, mi faceva male sentirlo così, mi faceva male sapere che il suo sogno era stato infranto, mi faceva male non potergli stare vicino in quel momento , ma sopratutto mi faceva male sapere che lo avevo messo io in quella situazione, ed ora era colpa mia se soffriva in quel modo.

<< Non ti muovere da dove sei, aspettami...>> gli ordinai.

<< Cosa?>> lo sentii domandare confuso mentre riattaccavo. Feci una pazzia. Presi la mia borsa e mi misi a correre come una matta verso la stazione, che fortunatamente non distava molto dalla scuola. Una volta arrivata, comprai il biglietto per il primo treno diretto per Londra. Il viaggio duró un po' , ma non mi importava. Dovevo arrivare il più presto possibile alla mia destinazione. Una volta giunta in stazione a Londra, presi un taxi e mi faci portare davanti agli studi di XFactor. 

I cancelli erano chiusi e controllati dalle persone della sicurezza. Come avrei fatto ad entrare? Iniziavo a preoccuparmi, non volevo che tutto ciò fosse stato inutile ma sopratutto avevo bisogno di rivedere Louis. Così pensai comunque di avvicinarmi a uno dei cancelli e provare a parlare con una delle guardie.

<< Mi scusi >> Attirai la sua attenzione cercando di usare il tono più gentile e innocente possibile per farmi entrare.

<< Dimmi >> rispose l'uomo della sicurezza.

<< Le vorrei chiedere un grosso favore. Un ragazzo è stato appena eliminato e io in questo momento gli vorrei stare vicina>>

<< È suo fratello?>>

<< No>>

<< Suo cugino?>>

<< No >>

<< Il suo fidanzato?>>

<< No!>>

<< Suo parente!>>

<< No>>

<< Suo...>>

<< Diaciamo che non abbiamo niente che ci lega>> lo interruppi prima che mi chiedesse tutto l'albero genealogico. << Siamo amici...>>

<< Sì certo , e io dovrei farti entrare perché devi raggiungere un tuo amico?>>

<< Già >>

<< Torna a casa che è meglio>> rispose secco. Quel brutto antipatico non mi voleva fare entrare, così pensai di chiedere aiuto a un ragazzo biondo che era appena uscito dagli studi con una faccia sconvolta.

<< Pss>> lo chiamai, attirando la sua attenzione. Il ragazzo si avvicinó al cancello. Aveva il volto rigato di lacrime e si stava affrettando ad asciugarselo prima di raggiungermi. Povero, sicuramente nemmeno lui aveva passato la selezione.

<< Mi dispiace di averti disturbato>>

<< Non ti preoccupare>> rispose con un accento irlandese e cercando di farmi un sorriso.

<< Non sei stato scelto vero?>> lui scosse la testa e per la rabbia, batté la mano sulla ringhiera che fece vibrare.

<< Tutta la mia vita era lì dentro...>>

<< Mi spiace>> gli risposi desolata. Il biondino si mise una mano nei capelli e fece un respiro profondo, per poi rivolgersi a me.

<< Scusami... avevi bisogno di qualcosa?>> mi domandó.

<< Sì. Lá dentro per caso hai conosciuto un certo Louis? Louis Tomlinson?>>

<< Il nome non mi è nuovo. Puoi descrivermelo?>>

<< È alto, capelli castani, occhi chiari...>>

<< sì, forse ho capito chi sia... Per caso è uno dei ragazzi che è stato eliminato?>>

<< Esattamente>> esclamai nella speranza che avesse capito.

<< Ok...vuoi che te lo vada a chiamare?>>

<< Mi faresti davvero un grande piacere! Grazie mille... Ehm>>

<< Niall>> mi suggerì il suo nome.

<< Grazie davvero di cuore Niall>>

<< Figurati. Mi dici il tuo nome almeno gli dico chi lo cerca?>>

<< Mi chiamo Selena. Ma per favore, non dirgli che sono io. Digli che c'è una persona fuori che lo aspetta>>

<< Ok>> acconsentì il ragazzo un po' confuso.

Pochi secondi dopo vidi sbucare da una porta Louis. Egli non appena mi vide mi corse incontro.

<< Sel! Oh mio dio! Che ci fai qua?>> domandó tutto contento e incredulo.

<< Volevo esserti vicina>> gli risposi.

<< Scusi, la può far entrare?>> chiese Tommo alla guardia di prima. Lui alzó gli occhi al cielo, sbuffó, ma alla fine prese le chiavi e aprì il cancello. Subito Louis uscì e mi abbraccio. E come se finalmente si sentisse libero di potersi sfogare, inizió a piangere. Io lo strinsi forte e gli accarezzai i capelli. 

<< Shh>> gli sussurrai nell'orecchio.

<< Tranquillo>> Louis mi strinse ancora più forte e io ricambia l'abbraccio. In quel momento mi accorsi che gli volevo veramente bene, mi dispiaceva un sacco vederlo così. Avrei voluto tornare indietro nel tempo e non aver mai spedito quella domanda.

Gli presi il viso nelle mie mani e puntai i miei occhi dritti nei suoi.

<< Louis, ascoltami bene. Sei un ragazzo speciale con una voce che farebbe emozionare chiunque la sentisse.Sei riuscito a passare la prima selezione, ed è stato un grandissimo traguardo. E anche se adesso non hai passato la seconda, non abbatterti! XFactor non è la tua unica via per farti conoscere! Sei giovane e hai ancora tante oppurtunitá davanti a te. Nella vita riceverai tante porte in faccia, ma solo grazie a quelle si cresce e si conoscerà la vera strada da percorrere. Non pensare che tutti i cantanti famosi abbiano avuto il successo a portata di mano.... Anche loro si sono sentiti dire di no... Eppure guarda adesso che cosa sono diventati. Mi fa male vederti così perché so che tutto questo è colpa mia. Quindi ti prego, perdonami Louis. Non avercela con me. Non volevo che tutto questo finisse così... >>

<< No>> Louis mi interruppe scuotendo la testa 

<< Non dire così! Non c'è l'ho assolutamente con te!  Io non devo fare altro che ringraziarti per questa oppurtunitá ... Mi hai cambiato la vita. Ora so cosa voglio fare, e quale obbiettivo raggiungere! Adesso è ovvio ci sto male, ma se mi dici che è colpa tua o se pensi che io ce l'abbia con te, mi fai sentire peggio. Io ti>>

<< Louis>> lo chiamó un tecnico del programma.  Tommo si voltó.

<< Puoi venire dentro? Ti stanno cercando...>>

<< Vai >> gli dissi asciugandogli una lacrima. << Ti aspetto qui >>. E Louis si allontanó . 

Nel frattempo mi sedetti sul muretto vicino al cancello, e poco dopo ricevetti un messaggio da Demi.

 

"Seeeeeeel! Harry è stato eliminato! E mi ha detto anche Louis!! Non ci voglio credere! Tu li hai sentiti?"

 

Come una a scema mi ero dimenticata sia di avvisare Demi del mio arrivo a Londra, sia di chiedere a Louis come fosse andata l'esibizione di Harry. Povero, nemmeno il riccio ce l'aveva fatta! La cosa non poteva essere possibile. Dove avrebbero potuto trovare altre due voci come le loro?

 

" Demi, io sono a Londra, a XFactor! Scusami se mi sono dimenticata di avvisarti, ma non appena Louis mi ha chiamata, sono corsa a consolarlo. Spero di vedere anche Harry, almeno gli porto anche i saluti da parte tua. Scusami ancora. Baci"

 

Due minuti dopo mi arrivó la risposta.

 

" Tranquilla! Abbraccia entrambi da parte mia. ( Ma con Harry non esagerare eh! :P)"

 

" Ahahahhah non ti preoccupare, lui non ha occhi che per te!"

 

Attesi ancora cinque minuti, finché un Louis entusiasta e a dir poco fuori di se mi venne in contro correndo e alzandomi di peso mi fece girare non so quante volte, quasi facendomi sentire male.

<< Louis.... Che cosa è successo?>> gli domandai quando mi rimise con i piedi per terra.

<< Sono dentro! Sono dentro!>>

<< Ma... Non capisco... Cosa vuoi dire?>> ero perplessa. Non credevo che dei giudici potessero cambiare idea da un momento all'altro.

<< Mi hanno respinto come cantante solista, ma mi hanno messo in un gruppo!>> esultó!. Rimasi così incredula che la mia mascella toccó quasi perterra.

<< OMG! Ma è fantastico!>> e questa volta fui io a saltargli in braccio e ad abbracciarlo con tutte le mie forze

<< Non riesco a crederci!>>

<< E da chi è composto il gruppo?>> . Louis sciolse l'abbraccio e mi prese per mano.

<< Vieni, sono dentro. Te li faccio conoscere>>. Tommo mi portó dentro agli studi di XFactor. Ci trovavamo nel backstage, e seduti su un cassa, c'erano  quattro ragazzi, tutti con un sorriso mozzafiato. Uno lo riconobbi , era Harry. Appena lo vidi gli corsi in contro e lo abbracciai.

<< Anche tu c'è l'hai fatta!>>

<< Sì Sel! Sono felicissimo! Ho appena chiamato Demi e anche lei è al settimo cielo>>. Intanto anche Louis mi raggiunse.

<< È incredibile che io e Harry siamo nello stesso gruppo.>> esclamó.

<< Sel,  loro sono Zayn...>> strinsi la mano a bellissimo ragazzo, con i capelli castani e occhi scuri, di origini sicuramente pakistane.

<< Liam...>> il secondo era alto, con i capelli un po' lunghi che portava con un taglio alla Zac Efron, e con uno sguardo molto dolce. Mi fece un sorriso che ricambia all'istante.

<< E Naill >>. Riconobbi il biondino che poco prima mi aveva aiutata.

<> lo salutai e lui rise. Sarebbero stati un bel gruppo, i ragazzi erano molto belli ma sopratutto avevano una voce bellissima. E questo lo potevo affermare dato che avevo visto l'esibizione di tutti quanti da casa.

Dopo la presentazione arrivó un assistente dei giudici che raggiunse i ragazzi.

<< Allora, ho appena parlato con Simon e mi ha detto che per la prossima volta dovete aver deciso un nome per la band. Non appena sapete qualcosa, comunicatemelo.>>. Tutti si guardarono.

<< Che ne dite dei Five Boys?>> propose Zayn.

<> se ne uscì Louis.

<< Five Carrots? Amico, perché ci dovremmo chiamare le cinque carote?>> gli chiese Zayn. Io alzai gli occhi al cielo. Che nome stupido.

<< Perché le carote sono buone...>> rispose il genio,facendo il broncio.

<< Sentite, che ne dite di venire a casa mia e di organizzare un barbecue? Così ne possiamo parlare... Senza trovare nomi affrettati e stupidi>> disse Harry lanciando un occhiata a Louis.

Tutti acconsentirono, e da quel momento sarebbe iniziata la loro avventura.

Ehi!! Ancora scusatemi tantissimo per il ritardo, ma con la scuola non trovo il tempo di scrivere!
Anyway, spero come al solito che il capitolo vi piaccia, fatemi sapere il vostro parere...UN BACIONE!

:*

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Capitolo 14
*** Capitolo Tredici ***







Capitolo Tredici

Tornai a casa stanca morta. Il viaggio mi aveva straziato soprattutto per colpa della moltitudine di emozioni che mi avevano invaso. Prima la delusione per Louis che non aveva passato il turno, poi il forte desiderio di raggiungerlo e di consolarlo, la gioia nel vederlo, l'amarezza nel sentirlo piangere e infine la felicità nel sapere che era entrato a far  parte di un gruppo. Anzi... Un'ultima emozione c'era... La tristezza nel dovermi essere allontanata da lui. Louis era andato a casa di Harry con i suoi amici, e lì avrebbe passato qualche giorno in modo tale che si potessero conoscere bene ma che sopratutto si mettessero d'accordo sul nome della band. Io invece ero tornata a Doncaster. Mi ero fatta dare un passaggio da Johannah dato che anche lei era di ritorno dalla settimana passata con le bambine e il marito a Londra.

Desiderosa di una bella rinfrescata, andai a buttarmi sotto la doccia e poi decisi di guardare la televisione. Erano ormai le nove di sera e tutte le bambine erano a letto. Così scesi lentamente le scale per raggiungere il salotto, quando sentii improvvisamente qualcuno singhiozzare. Mi avvicinai al divano e vidi Johannah che avvolta in una coperta, si asciugava il viso con un fazzoletto. Impacciata nel trovarmi in quella situazione, volli comunque andarle a chiedere se avesse bisogno di aiuto.

<< Johannah... Tutto bene?>> le domandai preoccupata, mentre mi avvicinavo a lei.

<< Oh Sel! Scusami non ti avevo vista>> e con un veloce gesto della mano cercó di mandare via quelle lacrime, per poi sedersi meglio, lasciandomi un posto al suo fianco.

<< È successo qualcosa?>> È brutto vedere un adulto piangere. Di solito sono loro che ti stanno vicini quando il mondo  sembra crollarti addosso, ma quando i ruoli si invertono ti senti imponente perché ti chiedi se sarai mai capace di tirarla su di morale, come loro hanno sempre fatto con noi. 

<< Ti sembrerà da sciocchi... Ma sto male per Louis>> confessó. 

<< Perché?>> le domandai abbracciandola.

<< Il mio piccolo bambino è cresciuto. Da un giorno all'altro non lo vedo più gironzolare in questa casa, è sempre fuori per lavoro... E solo adesso mi rendo conto che è diventato grande. Pensa se il suo gruppo sfonderà? A quel punto è poco ma sicuro che non lo rivedrò più! Tra tour e concerti.... E si ricorderà di me?>>. Johannah mi faceva tanta tenerezza. Chissà com'era brutto per una madre allontanarsi dal figlio.

<< Sai... Tutti prima o poi crescono e lasciano il proprio nido. Tu forse non eri pronta, non ti aspettavi che Louis una mattina si sarebbe svegliato, avrebbe superato la selezione per XFactor e sarebbe entrato a far parte di un gruppo... Ma questo lo accetterai solo con il tempo. Sappi che comunque anche se dovesse avere successo e anche se passasse  la maggior parte del tempo fuori casa, non appena avrà anche solo un secondo libero, correrà da te. Sei tu sua madre, sei tu che gli hai dato il dono della vita e senza di te non avrebbe quel talento che ha ora. Sono certa che a ogni concerto, prima di iniziare, ti penserà e ti ringrazierà per tutti i sacrifici che hai fatto per crescerlo e per avergli dato l'opportunità di diventare quello che è adesso. Un ragazzo forte, pieno di sogni, che ti è grato per tutto quello che hai fatto. A te mancherà vederlo, ma lo troverai sempre nel tuo cuore e tu sarai nel suo.>>. Johannah a quelle parole, mi abbracció fortissimo e rinizió a piangere. Quel contatto così materno mi fece tornare in mente i momenti passati con mia mamma. Mi mancava un sacco, volevo riabbracciarla. Ma fortuna che ora c'era lei, che colmava un po' quel vuoto dentro di me. Johannah era una donna e una mamma fantastica, e le volevo un gran bene.

<< Grazie Sel! Sei davvero una ragazza dolcissima... Sono contenta di averti conosciuta!>>

<< Anche per me è stato un piacere>>. Dopo la conversazione, andammo entrambe a letto. Prima di mettermi sotto le coperte, ricevetti un messaggio.

" Dolce notte Sel. Non smetterò mai di ringraziarti per avermi fatto vivere questo sogno. Domani ti chiamo così ti racconto le novità con i ragazzi. Ps: se credevi che io fossi matto, non ti puoi nemmeno immaginare cosa siamo noi cinque messi assieme! Ahahah

Sogni d'oro <3" 

Dopo aver letto il messaggio, mi si stampó un sorriso sulle labbra. Ero felicissima che mi avesse scritto.

" Che sorriso da ebete."

" Carina come al solito eh.."

" Pff"

Subito gli risposi.

" Ahahaha ho paura a saperlo!

Non mi devi ringraziare, ti meriti tutto questo ed altro. Ti voglio bene Lou, a domani, notte! :) <3" 

E glielo inviai. 

Erano le tre di pomeriggio quando ricevetti un altro messaggio da Louis

" Connettiti su Skype :*"

Non me lo feci ripetere due volte. Mentre il computer si stava connettendo a internet, i battiti del mio cuore iniziavano ad accelerare. Ma perché!? Non mi poteva piacere Louis! Fino a qualche giorno fa lo insultavo in qualsiasi modo, e adesso? Non poteva essere cambiato tutto.... Eppure mi mancava. Mi mancava vederlo ogni mattina, mi mancava arrabbiarmi per le sue cavolate, mi mancavano le sue battute sulle carote. Ma sopratutto mi mancava perdermi nei suoi occhi.

<< Seeeeel, Sel, ci sei? >>. Mentre ero totalmente persa nei miei pensieri, guardando nel nulla, Louis mi stava chiamando. Fantastico un'altra figura di m*****! Chissà che faccia stavo facendo! Sarò sembrata una cretina.

" Tranquilla, tanto ci è abituato!"

<< Oh Louis! Scusa ma mi ero persa...>> ed ecco di nuovo i suoi occhi che , anche dietro uno schermo, apparivano meravigliosi 

<< A cosa pensavi?>> mi chiese curioso.

<< Ehm, al fatto che tra poco devo iniziare la scuola e non mi va!>> mentii.

<< Mhm, dalla tua espressione non si diceva... Vabbé. Comunque non ti preoccupare che sarai bravissima!>>

<< Grazie! Tu invece che mi racconti? Come va con i ragazzi?>>

<< Non ci crederai ma siamo già quasi come fratelli! Sono simpaticissimi, e a casa di Harry ci stiamo divertendo un botto! Mangiamo, dormiamo e cantiamo! Niall sa suonare la chitarra! E Zayn dice cose senza senso ahahah >> in quel momento si avvicinò alla telecamera Zayn

<< Vas Happenin' Sel?>> mi domandó 

<< Cosa?>> chiesi ridendo

<< Ecco , questa è una delle cose sensa senso!>> puntualizzó Louis.

<< Sel, Louis non fa altro che parlare di te!>> confessó Zayn e io diventai rossa.

<< Concordo!>> gridó qualcuno ... Forse Harry?

<< Eh smettila!>> disse Louis spingendo l'amico. << Sel ti devo dire una cosa....>> inizió lui, e il mio cuore si fermó.

<< Dimmi....>>

<< Abbiamo scelto il nome per la band!!!>>

<< YEAH!!!!!!!>> esclamarono gli altri di sottofondo, e il mio cuore riprese a ribattere.

<< Oh che bello!!! Dai dimmelo, sono troppo curiosa>>

<< É venuto ieri sera in mente ad Harry mentre stavamo intorno a un faló. Venite ragazzi. Te lo diciamo insieme perché ormai siamo un gruppo vero e proprio!>> tutti quanti si avvicinarono allo schermo e Harry Liam e Niall che ancora non mi avevano vista, mi salutarono.

<< Pronta?>> mi chiese Louis.

Annuii.

<< We are...>> inizió Louis

<< ONE DIRECTION!>> esclamarono all'unisono!

Rimasi a bocca aperta quando sentii il nome.

<< Visto? Non le piace! Te lo avevo detto che Five Carotts era meglio>> disse Tommo guardando i suoi amici, e per tutta risposta ricevette un coppino da parte di Zayn.

<< Taci>> 

Mentre Louis si massaggió la nuca, io cercai di riprendermi.

<< È davvero così brutto?>> mi domandó Liam, dispiaciuto.

<< Nonononono! Ragazzi sono rimasta allibita perché è..... PERFETTO!>> Tutti esultarono.

<< Davvero, trovo che vi rappresenti... Insomma, la vostra unica direzione è la musica vero?>> annuirono.

<< Vi ci vedo già... I ONE DIRECTION, in testa alle classifiche!>> dissi fingendomi un presentatore che annunciava il successo della band.

<< Seeee ahahahah. Per adesso iniziamo a superare la prima serata! Che a proposito ragazzi è questo sabato! Quindi dobbiamo provare>>

<< Hai ragione, vabbè noi andiamo Sel, ci sentiamo!>> dissero i ragazzi.

<< Buona fortuna!>> augurai. Louis rimase ancora un po' in linea. Stava sorridendo, forse era contento che mi fosse piaciuto il nome.

<< Bé mi sa che devo scappare anche io...>> disse facendo il broncio. Ma quanto era tenero?

<< Ahahah lo penso anche io! Ci sentiamo presto ...vero?... Cioè, voglio dire... mi devi raccontare delle prove!>> mi corressi, diventando bordeaux .

<< Ovvio! Un bacio Sel>> e chiudemmo la chiamata. 

I due giorni seguenti, però non si fece sentire, e il quanto mi faceva un po' arrabbiare. Gli avevo già mandato alcuni messaggi per chiedergli come stava, ma non rispondeva. Non volli chiedere a Johannah se avesse sue notizie. Lei sapeva che noi due ci sentivamo e quindi ero io a portarle sue notizie. Nel caso in cui le avessi dovuto dire che Louis non rispondeva, si sarebbe preoccupata a morte e sarebbe corsa a cercarlo. Quindi quella mattina ,quando Johannah mi chiese come se la passava Louis, le risposi con un semplice " sta bene". Speravo con tutto il mio cuore che non gli fosse successo niente di brutto... Che poi... Cosa avrebbero potuto combinare cinque scalmanati come loro? .. Bé in effetti parecchie cose. Il mistero comunque si risolse la mattina seguente.

<< Buongiorno>> mi sussurrò qualcuno nell'orecchio e scostandomi i capelli dal viso. Insonnolita risposi

<< ancora cinque minuti mamma>>. La persona che mi salutó scoppió a ridere.

<< Sel, sono Louis ahahaah!>> A quella voce, mi alzai di scatto e sbattei la testa contro una mensola che era lì accanto.

<< Ahia!>> mi lamentai massaggiandomi la testa. Louis non la smetteva di ridere.

<< Sei così buffa>> esclamó.

<< E tu non sei divertente!>> gli dissi, ma poi quando mi accorsi che era tornato, mi ricordai di quanto mi fosse mancato, così lo abbracciai forte.

<< Sei tornato!>> dissi tutta contenta, per poi ricordarmi che mi aveva lasciato due giorni senza sue notizie, facendomi preoccupare. Così gli diedi una sberla dietro la testa, scompigliandogli tutti i capelli.

<< Sei tornato!>> gli dissi, ma questa volta con tono accusatorio.

<< Certo che te la mattina hai proprio sbalzi d'umore!>> si lamentó.

<< Come mai non ti sei fatto vivo per due giorni? Ero in pensiero!>>

<< Scusami lo so. È successo che mi è completamente morto il cellulare. Harry me lo ha buttato in acqua- a proposito, ha una piscina stupenda!- comunque stavo dicendo, me lo ha buttato in acqua e praticamente ora è inutilizzabile.>>

<< E perché te lo avrebbe buttato in acqua?>>

<< In realtà buttó me in piscina>> spiegó << solo che io avevo il cellulare in tasca, ma lui non lo sapeva...>>

<< Ah, capito. Comunque ti ho dovuto anche coprire con tua madre.  Se avesse saputo che non mi rispondevi, si sarebbe preoccupata.>>

<< Lo so, mi dispiace tanto e ti ringrazio... Un'altra volta>> Louis si sedette sul letto, facendosi spazio tra le coperte.

<< Per farmi perdonare ho una sorpresa per te>> annunció

<< Veramente?>> gli sorrisi sorpresa. 

<< Chiudi gli occhi>> e io feci quello che mi disse. 

<< Aprili>>. Rimasi a bocca aperta da quello che vidi. Louis teneva in mano una rosa rossa, che emanava un profumo delizioso. Il suo colore era fresco, come se quel fiore fosse stato appena colto.

<< Ti volevo ringraziare per tutto quello che hai fatto per me. E questo mi sembra il minimo>> e me la porse. Non trovai le parole per esprimere quanto quel gesto mi avesse fatto piacere.

<< Louis, che cosa carina! Davvero, non so che dire!>>

<< Sono perdonato vero?>> mi chiese facendo gli occhi dolci.

<< Solo se mi hai preso per colazione anche un cornetto!>> gli risposi ridendo

<< Alla crema o cioccolato?>> mi chiese prendendo da una busta ai suoi piedi i due croissant.

<< Ma... Io stavo scherzando! Li hai presi davvero?>> domandai stupita.

<< Certo!>> disse sorridendo.

<< Allora sono perdonato ?>>

<< Assolutamente sì!>> e mi sporsi, stampandogli un bacio sulla guancia.

Buongiorno!! :)
Come va? spero bene! Sono riuscita finalmente ad aggiornare! Yeahhhhh
Un'altra bella notizia è che ieri ho comprato il CD dei ragazzi, ed è stupendo!! Voi lo avete comprato? vi piacciono le nuove canzoni? Un bacione!

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Capitolo 15
*** Capitolo Quattordici ***





Capitolo Quattordici

 
<< Dai, veloce, corri!>> mi disse Louis mentre mi trascinava di corsa in cucina.
<< Cos'è tutta questa fretta?>> gli domandai.
<< Ho una sorpresa per tutta la famiglia!>> Un'altra? Certo che quella mattina il ragazzo ne aveva fatte tante di sorprese! Le sue sorelle si erano sedute impazienti sul divano e sua mamma lo guardava con un sorriso che le arrivava fino alle orecchie. Era contenta che fosse tornato. 
<< Dai chiudete gli occhi>> ci ordinó. Tutte ubbidimmo e sentimmo Louis frugare da qualche parte, ma dopo ancora due minuti non ci aveva mostrato niente.
<< Lou, va che mi sto addormentando>> gli feci presente.
<< Scusami ma non li trovo!>> lo sentii prendere dal panico. 
<< Cosa non trovi?>> chiese Fizzy.
<< I bi... Ehi se te lo dico non è più una sorpresa!>> si lamentó e tutte scoppiammo a ridere!
<< Eccoliiiii>> esultó dopo che ebbe trovato quello che stava cercando. 
<< Ok, potete aprire gli occhi!>>
Davanti a noi c'erano sei fogliettini rossi con il disegno del logo di XFactor.
<< Tesoro! Ci hai preso i biglietti per la tua prima esibizione?>> disse la madre correndo ad abbracciarlo.
<< Certo! Mi hanno detto che potevo portare le persone importanti, e così ho scelto la mia famiglia!>> rispose raggiante e anche le sorelle si alzarono per abbracciarlo. Io rimasi seduta sul divano, e quando la madre si allontanó e le sorelle andarono a giocare, Louis mi raggiunse e mi porse il biglietto.
<< Questo è per te>> . Io lo presi in mano e non riuscivo a capire. Ero confusa.
<< C'è qualcosa che non va?>> domandó più confuso di me.
<< No è che... Prima hai detto che avevi preso i biglietti per le persone importanti, per la tua famiglia...e quindi ero convinta che non ce lo avessi per me. Ma adesso che me lo hai dato, non capisco... >> Louis mi interruppe.
<< Sel, tu sei importante per me!>> esclamó , e io abbassai lo sguardo non appena sentii il mio cuore martellare a mille e le mie guance diventare rosso fuoco. E anche Louis si sentì in imbarazzo.
<< Voglio dire... Anche tu sei parte della mia famiglia. E ripeto, e te lo ripeterò fino a quando vivremo entrambi.. grazie di tutto>> disse e mi strinse a sé , in un caloroso abbraccio.
 
Eravamo davanti gli studi di XFactor e stavo facendo la fila, insieme alla famiglia di Louis per entrare in sala. Tommo salutó tutti prima di raggiungere i ragazzi per le prove. Però prima mi prese in disparte.
<< Ti va di andare a festeggiare dopo lo show?>> mi domandó
<< Wow! Sei già così sicuro che passerete il primo turno?>> lo stuzzicai scherzando.
<< Ovvio che no! Ahahahah , anche se perderemo, voglio comunque festeggiare per essermi esibito davanti a tante persone, e in tv!>>
<< Mi sembra giusto, dove ci vediamo?>>
<< Aspettami ai cancelli, non appena    vi fanno uscire. Io ti raggiungeró>>
<< Perfetto. Buona fortuna Louis>> gli dissi e lui mi diede un bacio sulla guancia e si allontanó. 
Io e la famiglia di Louis prendemmo posto in sala. Ci trovavamo in terza fila, e da lì il palco si vedeva benissimo. Mi faceva troppo strano trovarmi a XFactor. Di solito lo guardavo da dietro uno schermo, e invece adesso mi trovavo proprio lì! E tra poco sarebbe arrivato Simon Cowell . Non ci potevo credere. Ma soprattutto non riuscivo ancora a rendermi conto che uno dei concorrenti sarebbe stato Louis. Il Louis Tomlinson che fino a due mesi fa suonava la chitarra rinchiuso nella sua camera, e che non faceva altro che darmi fastidio e mangiare carote.  Era incredibile come tutto fosse cambiato. Certo che la vita è strana. Da un momento all'altro può cancellare il passato e scriverti un futuro completamente diverso da come te lo eri immaginato. E per Louis si prospettava veramente fantastico. Il pubblico inizió a sedersi e molte ragazzine iniziarono ad urlare. Quando lo show inizió ero emozionantissima e continuavo a battere le mani, anche se in realtà l'unica esibizione che mi importava veramente era quella dei ragazzi.
" Okay, ora è il turno di un mio gruppo. Sono cinque ragazzi fantastici, pieni di talento, che vi faranno emozionare con la loro voce. Loro sono i ONE DIRECTION con Viva La Vida" esordi Simon, il loro mentore, e io a quelle parole scattai in piedi dalla sedia e inizia ad urlare. Da lontano vidi anche Demi- che era stata inviata da Harry- che fece la stessa cosa , sgolandosi come una matta. Ed ecco che il grande schermo si aprì e i cinque ragazzi si avvicinarono al palco un po' intimoriti, ma allo stesso tempo con una grande energia che trasmettevano a tutti. Louis cercava qualcuno nel pubblico, e quando i nostri occhi si incontrarono, sul suo volto si dipinse un sorriso, che io ricambiai e gli feci un segno di incoraggiamento. E così le note della loro canzone vibravano nell'aria , insieme alle loro voci celestiali che mandarono il pubblico in delirio. Alla fine dell'esibizione tutta la famiglia di Tommo era commossa, e continuava a urlare il suo nome. Al termine degli applausi, mandarono la pubblicità e io mi avvicinai al palco mentre i ragazzi stavano uscendo. 
<< Louis >> provai a richiamare la sua attenzione ma il ragazzo non mi sentì. Allora mi avvicinai al backstage, ma lì una guardia stava sorvegliando la zona, e mi sembrava anche di riconoscere chi fosse. 
<< Salve, ci si rivede!>> lo salutai. Era la guardia con la quale mi ero messa quasi a litigare l'altra volta quando ero andata a trovare Louis.
<< Ancora tu..>>
<< Già , sembra che sia destino che ci dobbiamo incontrare...>> dissi ironicamente
<< Sì come no! Cosa vuoi?>> chiese scocciato.
<< Ehm, vorrei passare>> risposi cautamente.
<< Vorrei vorrei.. Ragazzina, dimmi un motivo per cui dovrei fare passare te e non altre persone che vorrebbero vedere i loro idoli??>>
<< Innanzitutto non sono una ragazzina. Poi vorrei vedere Louis, è un mio amico. Si ricorda? È stato lui che l'altro giorno mi ha fatta passare.>> gli ricordai.
<< Ah, allora così le cose cambiano!>>
<< Veramente?>> esclamai speranzosa di essere riuscita a convincerlo.
<< No!>>
<< Lei è davvero antipatico!>> e così dicendo gli feci una linguaccia e girai i tacchi e me ne andai al mio posto, pronta ad assistere al secondo tempo dello spettacolo. 
La puntata duró ancora un'ora. I ragazzi erano riusciti a superare il turno. Prima che uscissero tutte le persone dallo studio, mi precipitai fuori ad aspettare Louis dove mi aveva detto di vederci, e quando mi ritrovai davanti al cancello, vidi una mandria di ragazze urlanti che gridavano il nome dei ragazzi. Come avrei fatto a farmi vedere da lui lì in mezzo? Sarebbe stata una missione impossibile! E poi... Solo dopo un'esibizione i ragazzi erano già così amati? Una ragazza che mi era accanto sì voltó e mi sorrise.
<< Anche a te piacciono i One direction?>> mi chiese tutta euforica
<< Sì >> affermai.
<< Io li amooooo. Sono fantastici, bellissimi. Sono troppo fighi! Insomma li hai visti??>>
<< Sì li ho visti. E dimmi, ti piacciono anche come cantano, o sei solo attratta dalla loro bellezza?>>
<< Io li amoooooo>> Ok, quella ragazza era " leggermente" sparata fuori. Cercai di scampare da ragazze che mi saltavano addosso per raggiungere il posto dove i ragazzi sarebbero usciti e ad un certo punto li vidi correre verso una macchina grigia che li attendeva dall'altra parte della strada. Alcune guardie del corpo cercavano di allontanare più ragazze possibili in modo tale da proteggere i ragazzi, ma quelle sembravano non volere sentire ragione. 
<< Louis! Louis sono qui!>> Lo chiamai, ma a causa del macello non mi sentiva.
<< Certo, perché tu pensi che Louis guardi te!>> osó dire una tipa guardandomi come se fossi una schifezza.
<< Senti bella, io conosco Louis! Quindi fai poco la figa che tanto tu non otterrai nemmeno un autografo>> e mi allontanai senza ascoltare ulteriori insulti.
Capendo che il mio incontro con Louis ormai era cancellato, mi diressi in Hotel dove con le bambine e Johannah avremmo dormito per una notte. In tutto Louis ci aveva prenotato due stanze, una per la famiglia e l'altra per me. Lui invece stava con i ragazzi e gli altri concorrenti nei piani inferiori. 
Quando il casino che c'era nei corridoi si calmó, andai a dormire, ma non mi addormentai subito a causa di qualcuno che bussó alla mia porta. 
<< Louis!>> esclamai quando me lo ritrovai davanti.
<< Sel, scusami tanto! Non volevo lasciarti lì sola!>>
<< Non ti preoccupare>> gli sorrisi << entra pure>> lo invitai, ed entrambi ci sedemmo sul letto.
<< No davvero mi dispiace>> continuó veramente desolato.
<< Lou, è normale avere tante fan che non ti lasciano un momento libero. Questa è la tua carriera e solo grazie a loro potrei continuare a fare quello che ami tanto. Però sai che devi sacrificare una cosa. Il tempo. Sarai super impegnato a girare per il mondo, firmare autografi e fare concerti. Sará sia stancante ,perché non vedrai più spesso i tuoi cari, ma sia meraviglioso>> gli spiegai.
<< Ma io non posso pensare già a tutto questo dopo una sola esibizione!>>
<< E invece sì! Ma hai visto la folla che vi attendeva di fuori? E credi che questo accada a tutti i cantati solo dopo un'unica esibizione? Ehm non credo! Anche se la vostra avventura dovesse finire , ad esempio, domani, loro vi seguiranno e vi aiuteranno a realizzarvi. Tu sei pronto per tutto questo?>> gli domandai e lui mi rispose un po' perso ma sicuro.
<< È quello che voglio fare. Quindi sì>> annuì
<< Bravissimo >>
<< Peró domani ti va di fare colazione insieme? Ti aspetto alle 9 al bar>>
<< Perfetto>> e dopo esserci dati la buonanotte, andammo a dormire.
Come da programma, la mattina mi presentai al bar, e Louis stava vicino a un tavolo ricco di cose da mangiare.
<< Buongiorno!>> lo salutai.
<< Ehi ben svegliata! Hai fame?>> mi domandó sorridendomi.
<< Un pochino >>. Louis mi fece sedere ad un tavolo lì vicino, e mi portó la colazione.
<< Grazie, che gentile!>>
<< Sei mia ospite>> e mi fece l'occhiolino. Quando prese anche per lui da mangiare, si accomodó e iniziammo a parlare.
<< La sai la novità?>> chiese e io scossi la testa mentre addentavo la mia brioche.
<< Demi ed Harry...>> continuó, facendomi quasi strozzare.
<< Cosa??>> esclamai strabuzzando gli occhi. << Si sono messi insieme??>>
<< Sì>> affermó.
<< Oddio! E come è successo? Perché non mi ha detto niente?>> 
<< È successo ieri sera. Harry è riuscito ad accompagnarla in stazione e lì si sono baciati. Forse te lo avrebbe detto oggi. Non ti ha mandato nessun messaggio?>> chiese.
<< Mhm no, almeno...ancora non ho guardato il cellulare da ieri sera. E adesso l'ho lasciato su in stanza>>
<< Sicuramente ti avrà chiamata>>
<< Già>>. La nostra conversazione venne interrotta da un uomo alto, vestito elegantemente e con un auricolare nell’orecchio.
<< Louis Tomlinson>> lo chiamò il bodyguard, e Louis che aveva la bocca piena di cibo, si voltò e si pulì le labbra con la manica.
“ Che classe “ commentò Break.
<>
<< Devi venire con me. Hai un intervista con gli altri ragazzi>> lo informò l’uomo.
<< In realtà stavo facendo colazione con la mia amica, non possono aspettare un po’?>>
<< No, mi dispiace, devi venire ora>>. Louis si voltò verso di me e mi lanciò un’occhiata piena di risentimento.
<< Vai Lou, non ti preoccupare>>
<< Quando ti rivedrò?>> mi chiese.
<< Ho il treno tra un’ora. >> lo informai sapendo che ormai il tempo per stare insieme era finito. Tommo doveva rimanere a Londra fino alla fine dello show e io non avrei partecipato più a nessuna delle sue esibizioni. Sia perché la possibilità di fare entrare i parenti/amici gratis era solo per la prima puntata, sia perché dovevo concentrarmi con la scuola.
<< Ok, quindi se tutto va bene ci vediamo a dicembre, all’ultima puntata, se ci arriveremmo ovvio!>>
<< Certo che ci arriverete! Non ti voglio vedere arrivare a casa prima! Hai capito?>> gli dissi scherzando e abbracciandolo. << Salutami tutti gli altri ragazzi e buona fortuna>>
<< Grazie! Sel>>
<< Dobbiamo andare>> lo incitò la guardia e allontanandosi continuò a salutarmi.
Chissà quando lo avrei rivisto...

Ehiiiiii :)) Innanzitutto buon anno!!!!!!! Spero che abbiate passato un bel natale e un felice Capodanno! 
Vi chiedo scusa per averci impiegato tanto ma non ho proprio avuto tempo per scrivere :(....
In questo capitolo non c'è molto lo so, ma nel prossimo vi posso anticipare che arriverà probabilmente un punto di svolta...bello o brutto? Mah! ahahha
Recensite in tante come sempre ;)
Vi mando un Bacione. 
A presto!!

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Capitolo 16
*** Capitolo Quindici ***







Caro Diario, 

ieri 12 DICEMBRE 2010 è stata una giornata epica! Ma che dico? Stratosferica, esilarante, insomma la più bella della mia vita! Ebbene sí, ti chiederai dove sono finita in tutti questi mesi e il perché non ti ho più scritto, ma adesso non ti preoccupare ti aggiornerò su tutto! L’ultima volta che ti avevo scritto risale ancora al giorno in cui dovevo andare al ballo con Tayler (quanto tempo è passato!), ma poi ho smesso di prenderti perché il caro Louis Tomlinson ti aveva letto, allora da quel momento in poi non avevo il coraggio di riaprirti per paura di vedere ciò che Louis poteva aver scoperto. Comunque adesso con lui è tutto sistemato. Siamo diventati molto amici…beh però dovrei ammettere che mi piace …ahahhahh lo so che non ci crederai! Insomma nelle prime pagine ti dicevo che lo odiavo con tutto il mio cuore, mentre adesso è tutto diverso. É il mio migliore amico, la persona con cui mi sento più a mio agio al mondo, insomma è fantastico! Ma comunque stai tranquillo che alcuni battibecchi non mancano! In fondo Louis è sempre quel pazzo di Louis! Ah, per poco mi stavo per dimenticare il motivo per cui ieri è stata una giornata bellissima. Prima però devo farti un piccolo preambolo. Dopo aver iscritto Tommo a Xfactor, è stato preso ed è stato inserito in un gruppo con altri quattro ragazzi e si sono chiamati i One Direction! La band va davvero molto forte! Già alla prima esibizione è stata amata da tutta l’Inghilterra e adesso quasi tutto il mondo la segue! É un qualcosa di incredibilmente emozionante. Questa era la piccola e velocissima parentesi che ho aperto, adesso veniamo ai fatti. I ragazzi ieri hanno partecipato alla finale di XFactor!!!!!!! Sono riusciti ad arrivare alla finale!!!!! Ma ti rendi conto?? Alla FI-NA-LE! E vuoi sapere com’è andata a finire?? Sono arrivati terzi ( -.- ). Ma non importa! Va benissimo così! É vero, i ragazzi sono rimasti un po’ delusi, però hanno promesso alle loro fan ( testuali parole di Zayn Malik) “ non è l’ultima volta che sentirete parlare dei One Direction”, perciò la loro vita da cantanti non è finita, anzi direi che è appena cominciata! Non vedo l’ora che qualche casa discografica li prenda e gli faccia incidere il loro primo album. Sarebbe la cosa più bella che potesse mai capitare! E i ragazzi si meritano il meglio! E io sono al settimo cielo per loro! Anche perché il mio migliore amico fa parte di una famosissima band! Mi sento veramente onorata. 

Domani i ragazzi vengono qui a casa di Louis, per festeggiare tutti insieme. Johannah è stata così carina e gentile da lasciarci la casa libera per qualche settimana, e lei nel frattempo approfitta della situazione per portare le bambine dal padre. Non vedo l’ora di riabbracciare Louis e parlare con lui a quattro occhi. Per tre mesi non abbiamo fatto altro che sentirci più volte al giorno al telefono, per raccontarci tutto quello che stava accadendo e aggiornarci sugli avvenimenti. Se vuoi sapere come va la mia vita in Inghilterra, direi molto bene. Non sono mancate giornate in cui con la mia amica Demi ( che a proposito si è fidanzata con uno dei ragazzi, Harry Styles) , non siamo andate in giro per Londra o per altre città per visitarle e anche con la scuola abbiamo fatto numeroso gite. La scuola è meravigliosa, sto davvero imparando molto e i corsi sono molto interessanti! Mi occupano all’incirca mezza giornata, ma posso dire che è una mezza giornata passata bene! Direi che ho detto tutto, ora vado e prometto di scriverti più spesso. Un bacio.

Tua Sel

 

Il giorno seguente mi misi a riordinare un po’ le stanze ad a preparare qualche stuzzichino da mangiare per i ragazzi. Feci dei toast, tartine, panini, e comprai delle patatine e pop corn. Inoltre ordinai anche della pizza al taglio per completare il tutto.

“ Quanta roba. Ma devi sfamare un esercito intero?” si intromise Break.

“ Sinceramente ho paura che non basti! Niall ha molto appetito ahahah”

“ Beato lui che riesce lo stesso a mantenere la linea!”

Dopodiché risalii in camera e presi dalla mia cartella alcuni fogli bianchi, dello scotch e dei pennarelli. Misi i fogli in fila e li attaccai con lo scotch, come per creare una sorta di lungo striscione, e poi con i pennarelli scrissi “ Congratulazioni alla mia band preferita! <3 “, e lo andai ad appendere in sala. Una volta terminata la preparazione gonfiai un po’ di palloncini che sparsi per tutto il salone ed infine chiamai Demi che in cinque minuti arrivò a casa  con una torta gigante e con la pazza voglia di rivedere il suo Harry.

 

<< L’hai fatta tu? >> chiesi a Demi mentre appoggiava la torta su un ripiano della cucina.

<< Sí! Ho finito un barattolo intero di nutella per ricoprirla tutta!>> e con il dito assaggiai la cioccolata

<< ehi, cosí la rovini!>> mi rimproverò

<< Tranquilla che al tuo Harry piacerai anche se la torta l’hai fatta male>> ed entrambe scoppiammo a ridere.

 

Poco dopo il campanello suonò. A me e Demi si fermò il cuore, e le nostre gambe non riuscirono a muoversi per andare ad aprire la porta. Infatti chi aveva suonato, lo aveva  rifatto una seconda volta siccome nessuno rispondeva. Cercai di riprendermi e mi avvicinai alla porta con il cuore che questa volta aveva ripreso i battiti, anche se un po’ troppo velocemente! A distanza di un secondo avrei rivisto Louis, il mio Louis. Abbassai la maniglia della porta ed aprendola esclamai:

 

<< Bentornato!!!!!!!!! >> ma la mia euforia si fermò di botto.

<< Non credevo che fossi contenta di rivedermi! Mi ero dimenticato di portarti la bibita in omaggio con la pizza! >> mi disse l’uomo che poco prima mi aveva consegnato la pizza. Rossa in faccia mi misi a ridere.

<< No, mi scusi, pensavo fosse un’altra persona! >> gli spiegai mentre lui mi guardava stranito.

<< Ahahahha mi sembrava strano! Nessun cliente mi aveva accolto con così tanto entusiasmo!>> e anche lui scoppiò a ridere.

<< Le chiedo ancora scusa >> dissi sorridendo.

<< Tranquilla! Vado a prendere la Coca cola in macchina >>. Lasciai la porta aperta e mi avvicinai a Demi che rideva così tanto da doversi tenere la pancia.

<< Dai Demi! Ho fatto una figuraccia! Cosí non mi aiuti!>> le dissi fingendomi offesa. Ma la mia amica non riusciva a parlare dal ridere.

<< Eccomi!>> disse chi entrò.

<< Grazie appoggi pure sul tavolino>> dissi noncurante mentre guardavo ancora Demi.

<< Ehi, pensavo che saresti corsa ad abbracciarmi!>> rispose la voce maschile.

<< Ma che…?>> e quando mi voltai di scatto vidi Louis. Era lí davanti al divano, con i capelli sbarazzini e il suo sorriso che mi faceva scogliere. Aprí le braccia per accogliermi e subito coprii quella distanza che ci separava, correndo verso di lui.

<< Louis!!!!!!!!!!!!!>> lo abbracciai quasi soffocandolo.

<< Ah ecco, questo era il bentornato che mi aspettavo!>> esclamò e anche lui mi strinse forte a sé. Intanto sentii Demi che si precipitò fuori di casa per raggiungere Harry. Io e Tommo rimanemmo abbracciati finché altra gente non entrò nel salotto.

<< E a noi poveri single chi ci abbraccia?>> disse Zayn ironicamente e tutti scoppiammo a ridere. Io e Demi salutammo anche Zayn e Liam.

<< Ma Niall?>> domandai ai ragazzi che fecero spallucce.

<< Stava parlando con un tizio fuori>> mi informò Harry. Tutti guardammo fuori dalla porta e vedemmo Niall che litigava con l’uomo delle pizze.

<< Ma mi scusi, cosa ce ne facciamo di una sola Coca- cola in omaggio? Ma ha visto quanti siamo?>>

<< Ragazzo te l’ho già spiegato. Se ne vuoi un’altra la devi comprare. Gratis te ne do solo una!>> gli rispose l’uomo abbastanza scocciato.

<< Niall>> lo chiamai << non ti preoccupare ho comprato sia da bere che da mangiare!>> lo informai ridendo, e il biondino - riprendendosi la bibita- corse subito in casa.

<< Grande Sel!>> e di nuovo si scatenarono le risate.

 

Durante la sera ci riempimmo di schifezze e parlammo tutto il tempo dell’avventura dei ragazzi. Erano sí rimasti delusi dal fatto che non erano riusciti a vincere ma erano comunque estasiati di essere arrivati terzi ed erano speranzosi per il futuro. Non avevano nessun contratto in mano, ma l’unica cosa di cui erano certi è che sarebbero stati uniti come band e che in qualche modo avrebbero cercato qualsiasi mezzo per incidere un cd e per esibirsi in qualche concerto. Tutti erano di questo pensiero, tranne uno.

 

<< Sapete di cosa ho paura? Di svegliarmi domani mattina di uscire di casa, e di non essere più riconosciuto da nessuno >> disse Zayn esprimendo i suoi timori.

<< Ma cosa dici?>> intervenne Harry << le nostre fan non ci posso dimenticare da un giorno all’altro solo perché non abbiamo vinto. In qualche modo ci faremo ri-notare!>>

<< E se nessuna casa discografica ci chiamasse? Da questa esperienza ho davvero capito che voglio fare della musica la mia vita. Xfactor non deve essere stata solo una “ bella avventura”, voglio che sia il mio trampolino di lancio…o meglio il nostro trampolino di lancio! L’ho promesso anche alle nostre fan che non sarà l’ultima volta che sentiranno parlare di noi…ma ho paura che di non poter mantenere la promessa. Si sa che nel mondo dello spettacolo non puoi essere accettato da tutti…e non vorrei che non trovassimo il modo per essere la band!

<< Zayn ma che sono tutti questi problemi? Perché queste ansie? Xfactor è finito ieri. Capisco se fosse passato un mese e nessuno ci avesse chiamato, ma è passato solo un giorno…>> gli chiese Liam preoccupato dalla reazione dell’amico.

<< Non lo so. Ci stavo già pensando stamattina, sono troppo preoccupato>> e così dicendo si allontanò da noi uscendo in giardino. Tutti rimanemmo un po’ sbalorditi dalla sua reazione e non sapevamo come comportarci.

<< Vado a vedere come sta >> disse Louis alzandosi dal divano. 

<< No, aspetta>> lo fermai << probabilmente fa così perché tutto è successo così in fretta. Voglio dire… non si aspettava tutto questo nella sua vita, e forse all’inizio era un po’ spaventato. Ed ora quando ha finalmente capito cosa vuole davvero nella sua vita, ha paura che qualcuno glielo possa impedire. Il suo sogno si era realizzato, ma non sa se continuerà… e troppe emozioni in un colpo lo avranno messo in crisi>> dissi cercando di trovare una motivazione.

<< Ok, ma lui sta vivendo la nostra stessa situazione, eppure perché noi non abbiamo questa reazione?>> chiese Niall.

<< Ognuno è fatto diversamente…lui avrà bisogno solo di un po’ più di tempo per riprendersi>> disse Harry.

<< Ho un’idea>> annunciai << Lou, prendi la chitarra e seguitemi>>. Era notte e Zayn si era seduto sulla panchina in giardino a guardare le stelle. Intanto con l’aiuto dei ragazzi accendemmo un falò  e portammo delle coperte da mettere sull’erba. Io e Demi ci avvicinammo alla panchina e ci sedemmo.

<< Per stasera ti basterebbe avere noi due come le migliori fan?>> gli chiesi sorridendo e lui ricambiò il sorriso dolcemente.

<< Voi sarete sempre le mie fan preferite>> annunciò.

<< Fantastico!>> esclamò Demi << Allora canteresti insieme ai ragazzi una canzone per noi?>>. Zayn si voltò e vide i suoi amici che lo aspettavano con le chitarre seduti intorno al fuoco, e sorridendo per il pensiero carino, disse:

<< Volentieri>> e raggiunse gli altri membri del gruppo. Io e Demi ci sedemmo insieme a loro, Demi vicino a Harry, che la strinse nelle sue braccia ed io vicino a Louis, il quale vedendomi infreddolita prese la coperta che aveva sulle spalle e la aprí per riuscire a coprire anche me.

<< Stai meglio ora?>> mi chiese guardandomi negli occhi a pochi centimetri di distanza.

<< Decisamente sí>> gli risposi sorridendo. Dopodiché Niall iniziò a strimpellare la sua chitarra e i ragazzi incominciarono ad intonare la canzone I’m yours

 

Well you done done me
and you bet I felt it
I tried to be chill
but you're so hot that I melted
I fell right through the cracks
Now I'm trying to get back

Before the cool done run out
I'll be giving it my bestest
And nothing's gonna to stop me
but divine intervention
I reckon it's again my turn
to win some or learn some

But I won't hesitate
no more, no more
It cannot wait, I'm yours

Well open up your mind
and see like me
Open up your plans
and damn, you're free
Look into your heart
and you'll find love love love love

Listen to the music of the moment
people dance and sing
We're just one big family
And it's our God-forsaken right
to be loved loved loved loved loved

So I won't hesitate
no more, no more
It cannot wait I'm sure

There's no need to complicate
Our time is short
This is our fate, I'm yours

Scooch on closer dear
And I will nibble your ear

I've been spending way too long
checking my tongue in the mirror
And bending over backwards
just to try to see it clearer
But my breath fogged up the glass
And so I drew a new face and laughed

I guess what I'm be saying is
there ain't no better reason
To rid yourself of vanity and
just go with the seasons
It's what we aim to do
Our name is our virtue

But I won't hesitate
no more, no more
It cannot wait I'm yours

Well open up your mind
and see like me
Open up your plans
and damn, you're free
Look into your heart
and you'll find that the sky is yours

Please don't, please don't,
please don't
There's no need to complicate
'cause our time is short
This, oh this, oh this is our fate, I'm yours.

 

Alla fine della canzone io e Demi applaudimmo e Zayn sorrise

<< Grazie ragazzi, mi ha davvero fatto bene cantare con voi>>

<< Ehi amico, noi ci saremo sempre l’uno per l’altro>> lo rassicurò Niall dandogli una pacca sulla spalla e alla fine della serata rientrammo in casa. I ragazzi erano stanchi per i viaggio , così andammo tutti a dormire. Louis lasciò la camera da letto della madre ai ragazzi e aggiunse altri due materassi per poter dormire tutti lí. Mentre io e Demi ,che quella notte sarebbe rimasta a dormire da me, prendemmo la camera di Louis.

<< Mi raccomando ragazze, questa sera niente pigiama party tra di voi, che noi vogliamo dormire!>> disse  ironicamente  Harry stampando un bacio della buonanotte alla sua ragazza.

<< Tranquillo, per stasera te lo risparmiamo!>> lo rassicurai e dopo averci dato tutti la buonanotte io e Demi andammo sotto le coperte. Poco dopo sentii l’inconfondibile voce di Louis dal piano di sopra.

<< Battaglia con i cuscini! Prendiamolooooooo>>

<< E noi saremmo quelle che fanno casino?>> chiesi ridendo a Demi e solo dopo che anche i ragazzi crollarono dal sonno, io e la mia amica ci addormentammo. 

 

Nei giorni seguenti iniziai a pensare ai regali di natale da fare a Demi e ai ragazzi, ma soprattutto al regalo di compleanno per Louis.A Niall presi una canotta bianca con un paio di jeans, a Zayn delle bombolette spray per disegnare i graffiti che adorava tanto, ad Harry un cappello ed una camicia a quadri a Liam una sciarpa ed un bracciale ed infine a Demi un set di trucchi. L'unica persona alla quale non avevo idea di cosa comprare sia per il compleanno che per natale, nonostante lo conoscessi meglio di tutti, era Louis. 

<< davvero Liam, non ho la più pallida idea di cosa fargli>> raccontai al mio amico con tono affranto. Erano giorni che ci pensavo, ma più passava il tempo e più non trovavo niente di speciale e unico.

<< Lo sai com'è Louis, è un ragazzo semplice e simpatico, qualsiasi cosa gli piacerà da morire! Soprattutto se glielo fai tu...>> azzardó Liam. Io avvampai e lui si mise a ridere.

<< Sei buffa>> mi disse

<< Perché?>> gli domandai incuriosita dalla sua esclamazione.

<< Perché ogni volta che parli di lui ti si illuminano gli occhi e le tue guance cambiano colore>> e mentre continuava a descrivermi, volevo solo sotterrarmi dalla vergogna.

<< Ma non è vero!>> mentii.

<< ahahha faró finta di crederti>> io e Liam continuammo a camminare per le vie di Londra, mentre gli altri ragazzi si erano separati per andare a cercare ognuno i regali per gli altri. Liam era davvero un ragazzo dolcissimo. Adoravo la sua compagnia, e probabilmente era uno dei ragazzi con cui mi trovavo più a mio agio, in quanto era sempre carino e gentile. Poco dopo ci trovammo tutti in una piazzetta, e ciascuno aveva delle buste contenenti dei regali per gli altri.

<< indovina qual è il tuo?>> mi stuzzicó Louis mostrandomi i sacchetti che teneva in mano.

<< questo?>> azzardai indicandogli la busta più grande. 

<< Se te piacerebbe!>> mi rispose ridacchiando

<< dai allora qual è?>>

<< Nono, mi dispiace ma non te lo dico! >> rispose scuotendo la testa. << Peró voglio sapere il mio, qual è tra quelle dieci buste?>> mi domandó indicando ciò che tenevo in mano. Purtroppo ancora il suo regalo non era tra quelli, ma ovviamente non glielo potevo dire, ed io e Liam ci lanciammo un'occhiata d'intesa.

<< Bè se tu non mi dici il mio, io non ti dico il tuo. Aspetta Natale>> gli dissi e lui sbuffó 

<< ah, ancora quattro giorni di lunga angoscia>> fece con tono teatrale e io gli sorrisi.

<< Già, cerca di pazientare che ne varrà la pena>>. Gli risposi così perché prima o poi ero sicura che sarei riuscita a trovargli qualcosa. Ce la dovevo fare. Per forza! 

 

Arrivata a casa, e pensierosa per il fatto di non aver comprato niente per Tommo, mi sedetti esausta sul divano. I ragazzi erano usciti in giardino a giocare a pallone, e io ne approfittai per rilassarmi cinque minuti. 

“ Ma com’è possibile che ho trovato un regalo per tutti tranne che per lui?” mi lamentai tra me e me.

“ E il bello è che gli dovrai fare due regali! Uno per il suo compleanno o uno per natale…oppure gliene fai uno bello grande” si intromise Break 

“ Se è già difficile trovarne uno.. figuriamoci due!”. Presi il cuscino che avevo di fianco e inizia a sbattermelo sulla faccia

“ Pensa,pensa,pensa!” cercai così di farmi venire un’idea, ma ovviamente non mi arrivò in mente niente. Innervosita, tenendomi il cuscino sulla faccia, mi sdraiai di botto e improvvisamente picchiai la nuca su qualcosa di duro. Mi rialzai massaggiandomi la parte dove  avevo preso la botta e quando guardai su cosa ero andata a sbattere, vidi che era la macchina fotografica di una delle gemelline. Così non avendo niente da fare la accesi e mi misi a guardare le foto. Scorrendo tra le immagini notai che molte ritraevano me e Louis in momenti casuali. La piccola Phoebe si era divertita a farci le foto di nascosto ed erano uscite molto buffe, mentre altre ce le aveva fatte per il ballo. E poi c’era la nostra prima foto insieme, quella scattata nella mia camera quando la bambina voleva provare la sua nuova macchina fotografica. Improvvisamente mi venne un lampo di genio. Presi la borsa e il portafoglio e uscii come un fulmine dalla casa.

<< Ehi Sel! Dove stai andando così di fretta?>> mi domandò Louis che stava calciando la palla a Harry.

<< Devo fare una cosa importante. Non ci impiegherò molto!>> urlai mentre ormai mi trovavo già fuori dal cancello. Finalmente ero riuscita a trovare il regalo per Louis, il regalo perfetto per Louis!


SCUSATE SCUSATE SCUSATE IMMENSAMENTE per tutti i mesi che sono passati prima che aggiornassi di nuovo! Ma purtroppo è stato un anno scolastico molto impegnativo e non ho trovato il tempo materiale per concentrarmi sulla storia. Ora spero che non mi odierete e che continuerete a seguirmi e a commentare sempre in molte! Lo so che avevo detto che in questo capitolo sarebbe cambiato qualcosa nella storia, ma siccome poi veniva troppo lungo ho deciso di tagliarlo e di inserire il resto nel prossimo.
Spero che mi perdionate e che questo capitolo sia di vostro gradimento.
scusate ancora e tanti baci :****

PS: il 29 giugno ho avuto la fortuna di andare al concerto dei ragazzi! E' stata un'emezione indescrivibile! Spero di rivederli al più presto! E voi ci siete state?:)

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Capitolo 17
*** Capitolo Sedici ***






Era finalmente arrivato il tanto atteso compleanno di Lou. Quella mattina mi alzai più presto del solito perché volevo preparargli un piccolo dolce da portargli in camera come colazione. Così mi misi ai fornelli e in circa mezz'ora riuscii a sfornare una piccola torta al cioccolato sulla quale scrissi con gli smarties il numero 19. Poi l'appoggiai su un vassoio sul quale misi anche un bicchiere di succo alla carota e pensai di scrivergli un bigliettino spiritoso  " ti sei addormentato 18enne e adesso sei invecchiato di un anno! E poi dicono che il sonno ringiovanisce! Buon compleanno superstar!". Attenta a non far cadere niente dal vassoio , salii le scale per indirizzarmi nella piccola stanza di Louis che adesso condivideva con Harry, mentre gli altri ragazzi dormivano nella camera matrimoniale. Avendo le mani impegnate provai a chiamare Harry affinché mi venisse ad aprire.

<< Harry. Pss Harry! Mi apri per favore? Svegliati!>> per fortuna sentii dei passi, quindi qualcuno si era svegliato. Harry mi aprì la porta con gli occhi ancora pieni di sonno. Stropicciandosi tutto il viso mi fece un saluto con un cenno della testa.
<< Ehi Sel.. Che carina ci hai portato la colazione!>> disse il riccio prendendo il dolce e portandoselo vicino alla bocca. Ma prima che addentasse gli diedi un colpetto sulla mano.
<< Non è per te Harry! È per Louis>>  Harry mi guardó stranito. Ancora non si era svegliato del tutto.
<< sai non è molto carino che hai preparato la colazione solo per lui>> mi fece notare facendo il broncio.
<< Ma oggi è un giorno speciale. Forse ancora non hai connesso.. Ma è il suo compleanno!>> Hazza sembró finalmente svegliarsi un po'
<< È verooo! Ok tu sveglialo. Io intanto vado a rinfrescarmi e poi a chiamare i ragazzi>> . Detto questo mi tenne aperta la porta per farmi entrare nella stanza, e poi andando via se la richiuse dietro di sè. Entrando guardai Louis dormire come un angioletto nel suo lettino. Era tutto rannicchiato nelle coperte e abbracciava il suo cuscino. Piano piano mi avvicinai e mi sedetti sul letto cautamente, senza far cadere nulla. Con la mano gli accarezzai la fronte, spostandogli il ciuffo che copriva i suoi bei lineamenti e con dolcezza lo chiamai.
<< Lou, Lou svegliati. C'è una sorpresa per te>> stranamente dal solito Louis si sveglió quasi subito e aprendo gli occhi leggermente mi sorrise. 
<< Buongiorno Sel. Che ci fai qui?>>  mi chiese mentre si sistemó seduto sul letto. Io poggiai il vassoio sul comodino e senza pensarci troppo mi avvicinai per dargli un grandissimo abbraccio.
<< Tantissimi auguroni Lou!!!!!>> e lui mi restituì il gesto.
<< Grazie! Ma che bella sorpresa. Mi ha fatto molto piacere>> disse guardandomi con quegli occhioni di un azzurro intenso che solo a guardarli per un secondo sapevo che mi sarei potuta perdermi una vita intera. Ma sentendomi le guance ribollire spostai lo sguardo dopo qualche secondo e mi sporsi a prendere il vassoio. 
<< tah da! Direttamente dalla cucina di casa Tomlison, un dolcetto fatto a mano dalla sottoscritta. Spero che ti piaccia. E poi c'è il tuo succo preferito. Ovviamente non poteva mancare la carota per il tuo compleanno. E infine questo bigliettino .. Su leggilo>> Louis lo prese e nel leggere cosa c'era scritto fece una risatina 
<< Ah-ah-ah! Molto simpatica. Sono ancora giovane e bello. Ho la pelle liscia come il culetto di un bambino>> disse facendo un sorriso buffo.
<< Già piccolo Louis>> gli risposi scherzando e tirandogli una guanciotta come si fa con i bambini piccoli. << Comunque>> continuai << ho ancora una sorpresa per te! Vado di lá a prenderla. Tu aspettami qua e chiudi gli occhi. E non sbirciare>>
<< Ok promesso!>> 
Uscii di corsa dalla stanza e andai a recuperare il regalo per lui che avevo tenuto sotto il letto. Al ritorno incontrai Harry che usciva dal bagno.
<< Harry ti dispiace lasciarci ancora qualche minuti soli?>> gli domandai cortesemente. Styles ammiccó
<< Eheh cosa dovete fare, eh?>>
<< Ma Harry! Insomma cosa dici? Devo solo dargli il regalo>> gli spiegai imbarazzata.
<< Sì tutti dicono così >> e mi diede una gomitata. Alzai gli occhi al cielo e lo lascia nelle sue convinzioni. Prima di entrare in camera mi assicurai che Louis stesse mantenendo la promessa.
<< Lou, hai gli occhi chiusi?>>
<< Sì, e se li tengo ancora un po' così mi addormento>>
<< ahaha ancora un secondo e puoi aprirli>>. Mi sedetti nuovamente vicino a lui sul letto e gli misi sulle ginocchia la scatola di cartone.
<< Ok adesso puoi aprirli>>. Nel vedere la scatola Louis rimase a bocca aperta. 
<< Wow è un regalo. Grazie mille Sel>> mi disse dandomi un bacino sulla guancia. 
<< Ancora non hai visto niente. Su aprilo>> lo incitai anche curiosa di vedere la sua reazione.
Louis aprì la scatola e rimase senza parole nel vedere quello che ci trovó.
<< No , non ci credo! Un computer nuovo! Sel mi hai preso un computer? Ma sei pazza?>>
<< Forse un pochino ahahah. Mi sono ricordata che il tuo era rotto così ho pensato di prenderne un altro. Ora avrai di nuovo l'opportunità di caricare i tuoi video, e perché no... Anche di nuovi con i ragazzi. Però questo é un computer speciale... Accendilo e vedrai.>> Louis mi guardó ancora allibito ma fece come gli dissi. Aprì il portatile e premette sul tasto di accensione.
Sullo schermo apparve una sequenza di tutte le nostre foto che ero riuscita a prendere dalla fotocamera della piccola Phoebe. Poi misi come base musicale la canzone Wonderwall e con le foto apparvero delle scritte.
" Non credevo che la nostra amicizia potesse cambiare così da un momento all'altro. Ti ho conosciuto che ti detestavo e adesso è come se fossi il mio migliore amico. Ho scelto questa canzone perché è stata la prima che ti ho sentito cantare. E da quel giorno avevo già iniziato a capire che sotto quella corazza di ragazzo sempre scherzoso e menefreghista si nascondeva una persona dolce con un grande talento. Non sono molto brava con le parole ma spero che questo regalo ti sia piaciuto. Ti faccio i miei più sinceri auguri di cuore e ti auguro tutto il meglio che la vita ti possa offrire. Ti voglio tanto bene, -Sel" .Finito il video mi trovai a mia sorpresa con le lacrime agli occhi. Nonostante lo avessi montato io stessa, condividere quelle immagini con lui mi aveva emozionato. E quando mi voltai per guardare Louis, vidi che anche lui si stava asciugando una lacrimuccia.
<< Sel è stato un pensiero dolcissimo! Grazie a te di tutto! Non smetteró mai di dirtelo!>> disse anche lui emozionato. Poi mi mise una mano sulla guancia e mi guardó intensamente. Il mio cuore inizió ad accelerare quando Louis mi asciugó la lacrima con il pollice e piano piano si avvicinó.
<< Beccati!!!>> urló Harry quando entró improvvisamente con un balzo nella stanza. Io e Louis subito ci allontanammo.
<< Idiota!>> esclamó Louis lanciandogli un cuscino.
<< mi hai fatto prendere un colpo!>> 
<< ma siete vestiti! E io che pensavo...>> fece Harry sbuffando.
<< Ma Harry!! Che pervertito che sei!!>> esclamai infuriata nell'avere detto quella cosa. Mi sentii avvampare  le guance dall'imbarazzo. Harry, accortosi di aver veramente forse interrotto qualcosa, cercó di sistemare le cose mettendola sul ridere.
<< Louis! Credevo che dopo quello che era successo tra di noi questa notte, tu non avresti guardato più nessun altra!>> disse Harry fingendosi arrabbiato. Tommo stette al gioco e fece l'espressione del colpevole.
<< Tesoro, ti giuro che non è come pensi! Io e Sel stavamo solo guardando il mio regalo di compleanno. Lo sai che tu sei l'unico per me>>
<< Non so se crederti. Ora ho paura che io non possa più fidarmi di te!>> disse Hazza con gesti teatrali. Io intanto ero scoppiata a ridere per la scena. Quei due insieme erano troppo divertenti. Sì erano proprio una bella coppia. Louis saltó giù dal letto e si mise in ginocchio davanti ai piedi dell'amico, pregandolo.
<< No ti prego! Io ti amo!>> e a quelle parole Harry gli mise la mano davanti alla bocca e finse di baciarlo. 
<< Ok, qui la cosa sta diventando un po' troppo .. Intima. Io vado a preparare la colazione per voi altri>> dissi uscendo dalla stanza ancora ridendo. Ma in un baleno anche Harry uscì e scese dalle scale gridando << si mangiaaa!>> ed con quell'esultare anche Niall si affacció dalle scale. 
<< Cibo?? Ehi ragazzi perché non mi avete svegliato prima!>>. In quel momento devo dire che mi sentivo molto come Biancaneve e i sette nani, come quando lei aveva preparato la cena e tutti i nani erano corsi a tavola come se non avessero mangiato da una vita. Peccato che invece i ragazzi si abbuffano quasi a tutte le ore, eppure non ingrassavano mai. Magari noi ragazze potessimo mangiare come loro.

Il pomeriggio lo passammo a pattinare sul ghiaccio. Nessuno di noi era esperto e questa era la cosa bella perché ogni volta che qualcuno cadeva si scatenavano numerose risate. Poi tornati a casa i ragazzi diedero il loro regalo a Louis, gli fecero due biglietti per Parigi, con data da stabilirsi. 
<< Te ne abbiamo regalati due perché sarebbe noioso andarci da solo. Ah e ovviamente il secondo è per me!>> lo informó Zayn.
<< Cosa dici? Avevamo detto che ci sarei andato io con lui!>> esclamó Harry.
<< No ci devo andare io! Devo mangiare la baguette, les escargots e molte altre specialità francesi>> disse Niall trasognate mentre si immaginava tutto quello che avrebbe potuto mangiare. 
<< Pensi sempre e solo a mangiare Niall! Lou, vero che porti me? Dai lo sanno tutti che sono il tuo preferito>> concluse Liam facendogli l'occhiolino. Louis si mise a ridere.
<< Ragazzi, innanzi tutto grazie di cuore per il regalo. È davvero magnifico! Poi, senza offesa, non credo che porterò nessuno di voi... Per il semplice fatto che non voglio che nessuno ci resti male. Credo che ci andrò con mia mamma. Ha sempre voluto visitare la Francia.>>
<< Hai ragione amico. Però portami comunque del cibo!>> gli disse Niall scatenando ancora le risate di tutti.
<< Ok è ora di preparare la cena della vigilia! Demi mi dai una mano?>>  chiesi alla mia amica, che dal pomeriggio si era unita con noi.
<< Certo ,ai fornelli!>> e mentre noi ci impegnammo a cucinare, i ragazzi giocarono alla play. Finito di mangiare e poi sparecchiata la tavola, ci mettemmo tutti quanti seduti sul divano, aspettando la mezzanotte. Louis dopo un po' si alzó e sparì per un po'. Mancavano ormai 15 minuti a Natale e lui era salito su di sopra già da almeno venti minuti.
<< Ma dove si è cacciato Tommo?>> si domandó Harry.
<< Non so, meglio che vada a controllare che sia tutto apposto.>> gli dissi. Così salii di sopra, guardai in bagno ma non c'era e nella sua stanza nemmeno. Arrivata davanti alla mia porta ci trovai un bigliettino.
<< Sel, ti aspetto sul tetto. Le scale le trovi in fondo al corridoio>>. Rimasi molto sorpresa nel trovare il fogliettino. Perché ci saremmo dovuti incontrare sul tetto? Che cosa voleva dirmi Louis? Piena di domande e anche molto curiosa e agitata, corsi a prendere la giacca e mi diressi verso la fine del corridoio. Là vidi una porta che non avevo mai aperto. E quando tirai la maniglia, vidi una stretta scala a chiocciola che portava a una finestrella sul tetto. Una volta salita le scale, mi affacciai dalla finestra. E lì lo vidi. Louis aveva steso una coperta e portato dei cuscini e accanto a sè aveva la sua chitarra. Quando mi vide si alzó per darmi una mano a raggiungerlo e per non cadere dal tetto.
<< Ehi, ciao>> mi disse sorridendomi e prendendomi la mano. << Siediti pure>> aggiunse.
Mi sedetti ancora confusa, non capivo cosa stesse succedendo, ma nonostante ciò continuavo a sorridergli.
<< Un po' freddino vero?>> mi chiese anche lui imbarazzato, e io annuii semplicemente.
<< Ok so che ti stai chiedendo il perché io ti abbia portato qui. È che... ho una piccola sorpresa per te. Ho composto una canzone e vorrei fartele sentire>> mi disse prendendo la chitarra in mano.
<< hai composto una canzone Lou?>> gli domandai tutta contenta.
<< Già... Per te>> disse lui abbassando gli occhi e facendo un sorriso. Poi inizió a suonare.

I'm broken, do you hear me?
I'm blinded but you are everything I see
I'm dancing alone
I'm praying that your heart will just turn around

And as I walk up to your door
My head turns to face the floor
'Cause I can't look you in the eyes and say

When he opens his arms and hold you close tonight
It just won't feel right
'Cause I can love you more than this, yeah

When he lays you down, I might just die inside
It just don't feel right
'Cause I can love you more than this
Can love you more than this

If I'm louder, would you see me?
Would you lay down in my arms and rescue me?
'Cause we are the same
You save me, when you leave it's gone again

And then I see you on the street
In his arms, I get weak
My body fails, I'm on my knees praying

When he opens his arms and hold you close tonight
It just won't feel right
'Cause I can love you more than this, yeah

When he lays you down, I might just die inside
It just don't feel right
'Cause I can love you more than this, yeah

I've never had the words to say
But know I'm asking you to stay
For a little while inside my arms

And as you close your eyes tonight
I pray that you will see the light
That's shining from the stars above

When he opens his arms and hold you close tonight
It just won't feel right
'Cause I can love you more than this
'Cause I can love you more than this

When he lays you down, I might just die inside
It just don't feel right
'Cause I can love you more than this, yeah

When he opens his arms and hold you close tonight
It just won't feel right
'Cause I can love you more than this, yeah

When he lays you down, I might just die inside
It just don't feel right
'Cause I can love you more than this
I can love you more than this


Mentre la cantava, delle lacrime mi scorrevano lungo il mio volto. Forse perché Louis con quella voce mi faceva emozionare sempre, forse perché le parole erano stupende ma sicuramente  perché l'aveva dedicata a me. Nessuno mai mi aveva composto una canzone, e la cosa mi aveva fatta rimanere senza parole. Alcune frasi della canzone le avevo riconosciute perché erano quelle che Louis aveva scritto su un bigliettino tanto tempo prima, e mai avevo immaginato che potessero essere per me. Finito di cantare Louis pose la chitarra.
<< Allora ti è piaciuta?>> mi domandó.
<< Lou, oddio... È stupenda! Io non so che dire! È fantastica, meravigliosa, unica! E non posso credere che sia per me...io davvero sono senza parole>> gli risposi ancora con le lacrime agli occhi.
<< Ti piace davvero? >> annuii << allora aspetta che ho un'altra sorpresa>> mi annunció, e si giró dietro di sé per prendere un sacchetto. << Tieni>> disse e me lo porse. Lo presi e guardai cosa c'era dentro. Ci trovai un diario con delle chiavi attaccate. 
<< Ma..?>> gli domandai guardandolo. 
<< Aprilo e leggilo>> mi ordinó sorridendomi. Feci come mi aveva detto e nella prima pagina ci trovai una scritta a mano . " Sperando che qui i tuoi sogni si avverino, come tu hai fatto avverare i miei" e quando voltai pagina vidi la trascrizione della canzone " More than this" e poi un'altra scritta. " Questo piccolo regalo di Natale spero che ti piaccia, ma a confronto di quello che tu hai fatto a me non è niente. Mi hai regalato la vita che ho sempre sognato. Però adesso avrei un'altra cosa da dirti..." E la frase si interruppe lì. Provai a girare le pagine e le trovai bianche, così confusa mi voltai verso Louis e lui si avvicinó a pochi centimetri di distanza da me. I suoi occhi li puntó nei miei e potevo sentire il suo respiro sulla mia bocca.
<< Sel, non credevo di poter conoscere una persona come te. Sei stupenda.. E io credo di essermi innamorato di te>> a quelle parole il mio cuore si fermó e dall'emozione altre lacrime mi scesero. Le campane suonarono la mezzanotte. Era natale.
<< Lou, anche io ti amo>> gli confessai con la voce rotta dal pianto e della felicità  e lui coprì i pochi centimetri che ci sperarono con un dolce bacio che mi portó in paradiso.

Buonaseraaaaaa!! Allora il tanto atteso momento è arrivato! Che ne dite? Vi è piaciuto o lo avevate immaginato in modo diverso?
Kiss :*

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Capitolo 18
*** Capitolo Diciasette ***








Avevo la testa fra le nuvole. Non riuscivo a credere a quello che fosse appena successo. Era un sogno oppure io e Louis c'eravamo baciati? Continuavo a guardare il cielo mentre Louis mi prese la mano, e il mio sguardo si spostó sui suoi occhi. 

<< È ora di dare la bella notizia agli altri>> sussuró mentre appoggió le sue labbra sulla mia fronte, dandomi un soffice bacio. 
<< Sì... Chissà se se lo aspetteranno>> dissi socchiudendo gli occhi e assaporando quel momento tanto atteso di aver Louis così vicino a me . 
<< Mhm vedi un po' te... Zayn e Niall si erano messi a fare le scommesse su quanto tempo ci avrei impiegato a dirti che mi piacevi, e se anche tu ricambiavi>> mi informó ridendo. 
<< Ah, wow. E così scommettevano su noi due?>>
<< Eh già. Dai andiamo a vedere chi ha vinto>>. Louis mi aiutó a camminare sul tetto e a scendere dalla finestra. Era davvero un galantuomo e io mi sentivo ancora sospesa nel vuoto. Il mio cuore batteva a mille e mi sentivo le gambe molli, ma nonostante ciò, non smettevo di guardarlo, per paura che tutto questo scomparisse come al risveglio da un sogno. Scese le scale ,Louis intrecció le sue dita nelle mie, mi alzó il mento e mi guardó dritta negli occhi. Eravamo nella penombra del corridoio ma riuscivo lo stesso a vedere i suoi morbidi lineamenti e i suoi occhi splendenti.
<< Sei il regalo più bello di natale>> confessó.
<< E tu il mio>> risposi tutta emozionata e ci abbandonammo ad un altro lungo bacio. Dopodiché Louis inizió a farmi il solletico.
<< Forza piccola, è ora di andare giù altrimenti ci daranno per dispersi>>. Ora ero la sua piccola? Non potevo desiderare di meglio. 
<< Ok andiamo>> mi staccai da lui un po' con malavoglia ma gli tenni comunque la mano. Adesso per nessun motivo lo avrei lasciato lontano da me. Arrivammo in cima alle scale e i ragazzi ci guardarono dall'alto. 
<< Eccovi! Stavamo per chiamare la polizia>> esclamó Liam
<< Scusateci ma non ce l'abbiamo fatta a non aprire i regali a mezzanotte. Ma voi cosa avete combinato?>> domandó Harry guardandoci con sospetto. Intanto io e Louis scendemmo le scale e li raggiungemmo sul divano.Louis si sedette sul divano e mi fece accomodare vicino a lui , mettendo mi un braccio intorno alla vita. Tutti gli altri rimasero a bocca aperta.
<< Ma...>> esclamó Demi in preda all'euforia. Io la guardai e le feci un mega sorriso annuendo con la testa.
<< Sì,finalmente ci siamo dichiarati!>> annunció Louis tutto felice. 
<< che bellooooooooooo>> esclamó Demi buttandomi le braccia al collo e abbracciandomi così forte quasi da farmi perdere il fiato.
<< Lo sapevo! Sgancia i trenta bigliettoni!>> dissè Niall dando una pacca sulla spalla di Zayn, il quale fece una smorfia e prese dalla tasca i soldi che gli doveva. 
<< Peró Louis potevi svegliarti prima.>> si lamentó Zayn avendo perso la scommessa.
<< Scusami fratello, ma ho i miei tempi. E posso dire che sia valsa la pena aspettare. >> disse guardandomi, e io abbassai lo sguardo imbarazzata. 
<< Forza un bell'abbraccio di gruppo!>> urló Liam alzandosi dal divano con le braccia aperte. E così tutti quanti ci abbracciammo, felici della bellissima amicizia che si era formata tra di noi, e dei nuovi amori.
La mattina seguente i ragazzi se ne sarebbero andati ognuno a casa loro per passare il natale dalle rispettive famiglie. Prima di prendere il taxi però si sarebbero fermati ancora a fare colazione. Scesi le scale lentamente, cercando di non svegliare nessuno nel frattempo che preparavo per tutti la colazione. Il tempo di preparare la tavola, arrivó anche Louis ancora pieno di sonno. Nel vederlo raggiungermi iniziai a sentirmi agitata. Ancora non ero abituata al fatto che fossimo una coppia, anche perché erano passate solo poche ore da quel famoso bacio. Louis saltó sul bancone e si sedette fissandomi.
<< Buongiorno Sel, dormito bene?>> mi domandó porgendosi verso di me mentre stavo tagliando delle fette di pane.
<< Sì grazie e tu?>> gli chiesi anche io guardandolo. In realtà gli avevo mentito, quella notte non avevo chiuso occhio per il semplice fatto che continuavo a pensare a cosa fosse appena successo. 
<< Sì anche io >> rispose e saltando giù dal bancone, mi strinse la vita da dietro dandomi un forte bacio sulla guancia. 
<< Se già di prima mattina fate così, credo che mi verrà la nausea>> si lamentó Niall mentre scendeva le scale.
<< Buongiorno Naill! Beh peccato che tu abbia il volta stomaco, perché avevo preparato delle fette di pane con la Nutella>> lo informai indicandogli la colazione sul tavolo. Naill fece un enorme sorriso << Beh credo che il mio stomaco si sia ripreso. Fate pure come se non ci fossi >> esclamó entusiasta e si sedette al suo posto. Prima di portare il resto di ciò che avevo preparato sul tavolo, addentai una fetta di pane alla Nutella che Louis mi prese e se la mangió tutta, stampandomi un bacio cioccolatoso sulle labbra.
<< Ehi così non vale! Era mia!>> mi lamentai tirandogli un leggero spintone.
<< Scusami tesoro, ma era buonissima!>> si giustificó raggiungendo l'amico. Adesso che stavamo insieme, non pretendevo assolutamente che Louis facesse tutto il tempo il carino e il tenero, anche perché a me piaceva il suo carattere esuberante e divertente. Alla fine dei conti io mi ero innamorata di quel Louis, però adoravo anche quando era dolce con me. I miei pensieri si interruppero all'arrivo di tutti gli altri che si sedettero a tavola. Una volta finito di apparecchiare mi misi vicino a Louis che stava accanto a Harry. 
<< Amico, non è che mi passeresti un po' di succo di frutta?>> domandó Harry a Tommo. 
<< Prenditelo da solo Harry, ci arrivi benissimo>> gli rispose Louis scherzando come al solito con l'amico.
Harry si allungó sul tavolo e con un braccio prese la caraffa di succo e con l'altra mano prese la testa di Louis facendola sbattere sul pane con la Nutella che stava per addentare. Tutti scoppiammo a ridere ma Louis rimase lì fermo in mobile come se stesse cercando di contenere la rabbia. Intanto il pane che gli era rimasto sulla faccia piano piano scese, fino a cadere nel piatto. Louis aveva tutto il volto coperto di cioccolata ma nonostante ciò non mosse ancora un dito. Allora io mi avvicinai con l'indice e presi un po' di Nutella dalla guancia assaggiandola.
<< Ehi avevi ragione Lou. È davvero buona>> gli dissi ridendo. Lui inizió a muovere gli occhi, prima guardó me lanciandomi un'occhiataccia e poi Harry che stava bevendo il succo come se niente fosse successo.
<< Ora-sei-finito>> lo avvisó Louis, e dopo aver lanciato un urló balzó dalla sedia e inizió a inseguire Harry che scappava per tutta la casa.
<< Bene, intanto che i due si menano, noi andiamo a finire di preparare i bagagli.>> disse Zayn, e con Liam e Naill se ne andarono. Demi rimase seduta che ancora rideva ma vedevo che aveva anche uno sguardo triste.
<< ehi demi, sei giù perché Harry parte?>> le chiesi sedendomi vicina a lei e dandole un abbraccio.
<< Un po' sì, però a capodanno mi ha invitato da lui a conoscere i suoi.

<< Oh ma è fantastico!>> le dissi felice per la notizia.
<< già! Spero che però nel frattempo non faccia lo stupido. Sai lui com'è. È un donnaiolo. Fa sempre il cretino con le ragazze.>> 
<< È vero, ma non ti farebbe mai del male. Lui ci tiene troppo a te >> le dissi sinceramente. Harry era sì il casanova del gruppo, ma comunque amava davvero Demi. 

Quando i ragazzi portarono giù le valigie, arrivarono i taxi pronti a portarli ognuno a casa. Quando chiudemmo la porta d'ingresso, subito io e Louis sentimmo che la casa era vuota senza di loro.
<< Mi mancheranno>> ammise Louis prendendomi per mano e guidandomi per sederci sul divano.
<< Già anche a me. Ma non ti preoccupare. Li rivedremo presto. Anche perché sicuramente qualcuno vi chiamerà per farvi un contratto.>>
Lo rassicurai.
<< Lo spero davvero tanto>> disse emettendo un sospiro. Vedendolo un po' giù di morale gli feci una carezza e lui mi strinse forte a se e così mi ritrovai coccolata fra le sue braccia. 
<< Prima che arrivi mia mamma stasera, ti va di fare qualcosa di speciale in questa giornata?>> chiese lui accarezzandomi i capelli.
<< Certo! Sarà la prima giornata io e te soli. Che cosa hai in mente di fare?>> gli domandai.
" ma che domande! È ovvio quello che hai in mente!..."
<< Ti va un bel giretto in canoa? Non poco lontano da qui c'è un fiume e se ti va ci possiamo andare>>
" no ok mi sbagliavo"
<< Sì è proprio una bella idea>> esclamai entusiasta.
Arrivammo in un posto ricco di vegetazione e anche se in questi giorni aveva nevicato ,e quindi tutte le piante erano coperte dalla neve,  si riusciva lo stesso a camminare.  Louis si fece strada spostando i rami che ci intralciavano il cammino, e quando tolse un'enorme foglia che doveva appartenere a un albero particolare, davanti a noi apparve il meraviglioso paesaggio che comprenda un fiumiciattolo che per fortuna non si era ghiacciato. Sulla costa c'era una spolverata di neve fresca. Sicuramente non doveva essere passato molto tempo dall'ultima nevicata.
<< Lou ma è stupendo! >> ammisi fissando ancora il panorama.
<< Vero, ma tu lo sei di più>> disse lui con un sussurro e avvicinandosi alla mie labbra. Adoravo sentire il profumo del suo respiro, avere le dita delle mani intrecciate tra le sue , e udire i nostri cuori che battevano all'unisono. Quando terminó quel bacio pensai che saremmo potuti anche restare così per tutto il giorno... O anche per tutta la vita. A me andava bene.
<< Dai Selenuccia, saliamo sulla canoa>> quel nomignolo non mi piaceva per niente, ma detto da lui potevo accettarlo.
<< C'è una canoa qui?>> Louis mi indicó il mezzo depositato sulla riva.
<< Sì, è sempre stata qua. Da piccolo ci andavo con le mie sorelle durante le vacanze estive. Non so di chi sia ma ormai la utilizziamo tutti>>
Louis mi aiutó a salire sull'imbarcazione e insieme iniziammo a remare a largo.
<< Alloooooora, quand'é che ti sono iniziato a piacere?>> chiese Louis ammiccando. A quella domanda diventai rossissima, così mi coprii la faccia con la sciarpa e mi tirai il capello di lana fino sopra gli occhi.
<< Non te lo dico>> mugugnai e Louis con un remo mi toccó la pancia.
<< E dai! Sono curioso, voglio saperlo!>>
<< Ok>> mi arresi << ma te lo dico solo se anche tu risponderai alla stessa domanda>> 
<< Va bene, ti diró quando anche io mi sono cominciato a piacere. Beh a dire la verità mi sono sempre piaciuto, ho dei bei capelli, begli oc..>>
<< Ma Louis! Ahahha >> lo interruppi << sei incredibile Ahhaha. Comunque ... Credo di essermi accorta di te quando ti ho sentito cantare per la prima volta in camera tua... Ti ho iniziato a vedere con occhi diversi. A dire la verità esteticamente ti ho sempre trovato molto carino. Ma caratterialmente come ben sai- e ricordi - non ti sopportavo proprio. Ma poi ho conosciuto anche un altro lato di te, che nascondevi sotto quell'incantevole voce, e così piano piano mi sono anche abituata a quel Louis pazzo ed estroverso... Che alla fine adoro. >> gli confessai tutto d'un fiato.
<< Wow...quindi è qualcosa che va avanti da un po'>>
<< Già. Ora tocca a te...>> lo incitai.
<< Ok. Allora non ci crederai mai ma tu mi sei piaciuta dalla prima volta che ti ho vista. Mentre scendevo le scale ero rimasto colpito da te.>>. Strabuzzai gli occhi. 
<< davvero? E perché subito dopo mi hai trattata male? Per non parlare di tutti gli scherzi e quello che mi hai combinato con il diario e Taylor..ma poi scusa... Non eri fidanzato con quell'Eleanor?>>
<< Mi sa che ti devo dare un po' di spiegazioni eh? Ahahahah. Per quanto riguarda la mia ex, ero sì preso da lei ma non eccessivamente. Tu mi piacevi di più...e anche se c'ero rimasto male per il fatto che mi avesse tradito, averti vicina nel consolarmi mi faceva davvero stare meglio. Poi per quanto riguarda il mio comportamento il primo giorno che ci siamo conosciuti è che due minuti dopo che sei arrivata a casa mia mi avevi preso la mia stanza, e quindi avevo tutto il diritto di essere scazzato. Poi vabbé sai come sono fatto, mi piace scherzare e fare i dispetti, ma quello era anche un modo per attirare la tua attenzione>>
<< E leggere il mio diario ti è sembrato una cosa carina da fare?>> gli domandai mentre i ricordi di quel giorno in cui scoprii che Louis aveva letto i miei segreti mi ritornavano i mente e mi facevano di nuovo arrabbiare.
<< Lo so che non dovevo. Ma ero geloso di quel Taylor... E così volevo capire se tu provavi qualcosa per quel tizio. E siccome mi dava fastidio il fatto che tu andassi al ballo con lui,  ho cercato di toglierlo di torno. Ma non credevo che lui credesse veramente al fatto che io fossi il tuo ragazzo. E comunque ora come ora posso dire che la cosa non mi dispiace per niente!>> ammise ridendo.
<< Qualche mese fa ti avrei preso a sprangate per quello che avevi combinato, ma adesso posso dire che hai fatto bene ad allontanarmi da Taylor. Alla fine non lo conoscevo per niente, e a dire il vero ancora non capisco perché faceva finta di non sapere niente del vestito che mi aveva comprato quando lo avevo ringraziato. Insomma, mi aveva scritto anche un bigliettino carino in cui mi ringraziava e poi lo aveva firmato con la T di Tayler.>> 
<<.. O la T di Tommo..>> suggerì Louis abbassando lo sguardo quando mi confessó come stavano le cose. Io rimasi a bocca aperta. 
<< C-cosa?>> non riuscivo a credere a quello che mi avesse appena detto. Possibile che non mi fosse mai passato per la testa che potesse essere Tommo a farmi quel ragalo? Ovvio che no. Ci odiavamo! Era davvero l'ultima persona a cui sarei andata a pensare. 
<< Sì. Sono stato io... Ti volevo ringraziare per l'aiuto che mi avevi dato nel rimettermi su di morale per la storia di Eleanor, e il vestito dei tuoi sogni mi sembrava un ottimo modo per dirti grazie>> 
<< E lo è stato davvero Lou. Ma non dovevi... Ti sarà costato un sacco di soldi, e alla fine non l'ho nemmeno sfruttato>>
<< Vorrà dire che ci saranno altre occasioni per metterlo. Ti stava d'incanto. E poi fa niente, ho usato i soldi che avevo messo da parte per il mio computer... Ma alla fine sei stata tu a comprarmelo.>>
<< Ahhaha i casi della vita. Comunque non so ancora come ringraziarti per tutto. E mi dispiace di non essermi accorta prima di quello che avevi fatto... Ma tu mi hai lasciata credere che fosse stato veramente Tay...>> 
<< volevo solo che tu fossi felice. Il sorriso che avevi quando hai aperto la scatola valeva più di qualunque ringraziamento.>> 
<< Louis hai davvero fatto tanto per me>> dissi mentre una lacrima mi scendeva per l'emozione << mi hai comprato il vestito, e mi hai anche scritto una canzone. A proposito della canzone. Le parole di "More than this "che avevi scritto tempo  fa su un pezzo di carta e che io avevo letto, pensavo fossero dedicate a Eleanor>>
<< No non erano per lei! Prima che tu arrivassi avevo buttato giù solo la melodia, ma non riuscivo a trovare le parole da metterci. Ma poi quando ti ho incontrata, mi hai ispirata. Quella canzone la devo a te, è tua... Sei stata la mia musa>> 
Anche se Louis stava remando , mi alzai in piedi sulla canoa e mi buttai tra le sue braccia, e lo baciai intensamente, sperando che quel gesto valesse più di mille parole di ringraziamenti. Poi tirai Louis verso di me, ma la canoa inzió un po' a traballare e quando entrambi cademmo sul fondo della barca, questa si capovolse facendoci finire tutti e due in acqua.
<< Oddio! Louis , Louis dove sei?>> lo chiamai mentre ,dopo essere riemersa,cercavo di nuotare per raggiungere la canoa. Non vedendolo risalire iniziai a pensare al peggio ma poi Louis sbucó dietro di me con un...
<< Buh!>>
<< Scemo mi hai spaventa!>> gli dissi tirandogli un pugno in testa.
<< Ahah. Ma è colpa tua se siamo qui in acqua a congelare!>> questa volta Louis aveva ragione. Il casino lo avevo combinato io.
<< Dai saliamo e ritorniamo in riva. In macchina dovrei avere delle coperte per asciugarci>>. Mentre ricapovolgemmo la canoa e tornammo verso la costa, tremavamo come delle foglie  e non riuscivamo a parlare ,ma non appena arrivammo a terra ,Louis corse a prendere le coperte e me ne avvolse una tutt'intorno. 
<< ecco, così dovremmo riscaldarci un po'>> disse mentre mi stringeva a se e continuava a strofinarmi la schiena per farmi smettere di tremare. 
<< Sì m-ma ci v-vorrá una v-vita... E -e io ho tan-to fred-do>> gli feci presente  mentre nascondevo la faccia nel suo petto.
<< Lo so piccola lo so. Facciamo una cosa, adesso andiamo in macchina e accendiamo i riscaldamenti. Poi corriamo subito a casa e ci facciamo una bella doccia calda. E quando avremmo finito mancherà poco all'arrivo di mia madre e delle bimbe>> . Già, Johanna! Me ne ero quasi scordata. Come ci saremmo comportati davanti a lei? Gli avremmo detto la verità o avremmo fatto finta di essere sempre gli stessi? Per fortuna ancora mancava qualche ora, e mi potevo godere ancora un po' il mio Louis.
<< Se mi stringi forte forte mi posso riscaldare subito>> gli dissi come una bambina, ma Louis non se lo fece ripetere e mi strinse ancora più forte a se, dandomi un bacio sulla testa bagnata.
<< Corraggio andiamo in macchina>> e così dicendo mi prese in spalletta e ci dirigemmo verso l'auto.

Buonasera a tutteeee <3
Ecco un altro capitolo...qui si capiscono molte cose che erano rimaste un po' in sospeso nei capitoli precedenti. Spero che vi sia piaciuto. Al prossimo capitolo e tanti bacii:*

 

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