Non tutto è come sembra!

di bad me
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** POV Neville ***
Capitolo 2: *** POV Blaise ***
Capitolo 3: *** POV Blaise ***



Capitolo 1
*** POV Neville ***


Questa storia è una prova, so che dovrei aggiornare l’altra storia, ma questa mi è venuta in mente di notte, quindi è un po’ no sense.
 

 
POV NEVILLE
 
Non riesco a capirmi, cerco di farlo, ma arrivo ad una conclusione, non esistono modi per farlo.

Perché devo essere così complicato?!

Certo ho avuto una vita complicata, i miei genitori sono ricoverati da quando sono nato, e non mi riconoscono, però in fondo non mi posso lamentare, poteva andare peggio. Sono stato cresciuto da una donna fortissima, che mi amava, e durante la scuola sono diventato amico di molte persone, che mi sono stati molto vicino.

Ma c’è sempre qualcosa che non va, ed è tutto nel mio cervello. Mi sento inadeguato.

Non mi piace il mio carattere, non mi piace il mio corpo.. non mi piace niente di me.

So che dovrei essere più sicuro di me, ma come potrei esserlo?

E se non riesco ad essere sicuro di me come posso piacere a qualcuno? Come possono gli altri credere in me?

Un’altra cosa che non capisco di me è il motivo per il quale divento rosso se qualcuno mi rivolge la parola, anche per chiedermi la cosa più stupida.

Qual è il mio problema? Perché ho questo complesso di inferiorità?

Capisco perché a scuola sono l’emarginato, non riesco ad essere me stesso, non riesco ad essere un ragazzo normale della mi età. Sono serio, un pasticcio, faccio sempre danni e sono lo zimbello di tutti e per questo tutti ridono di me.

Tutti ridono di me. Già. Anche lui lo fa. E cosa potrebbe fare altrimenti?

Lui è perfetto, nella sua divisa perfettamente stirata, nel suo comportamento composto, nei suo modi di fare…

Come è potuto succedere?? Con 2000 studenti in questa scuola perché doveva piacermi proprio lui?

Il contrario di me.

Lui è perfetto. Già detto?? Beh è la verità. È un bel ragazzo, ha un bel sorriso, un corpo muscoloso e gli occhi… DIO gli occhi! Così profondi, sarebbero in grado di passarti da parte a parte talmente sono intensi.

Tu sei circondato da amici, da persone che ti stimano, che ti ammirano.

E poi si sa il suo fascino è riconosciuto in tutta la scuola. È carismatico e misterioso, ma soprattutto è stronzo, molto stronzo! Aimè il fascino degli stronzi!!  E aimè il fascino dei serpeverde!

Come ho potuto permetterlo? Perché mi sono innamorato di lui? È una cosa che mi deve passare, non potrà mai funzionare, non posso illudermi. Lui mi odia, lui mi prende in giro, lui è….. Zabini!

Ci sono molte ragioni per la quale sono convinto della mia teoria del fatto che non può funzionare, la prima basta per rendere vero l’intero concetto, Zabini non è gay.

Altre ragioni? Zabini mi odia e mi considera una nullità.

Mmh poi? Io non potrei mai stare con una persona così, insomma è una persona meschina, senza cuore, con troppi pregiudizi.

Ok, ho esagerato, ma mi dovrò convincere che qualcosa non va il lui no?

Si è una persona meschina, ma non penso sia senza cuore.

Il fatto non cambia, non sono il suo tipo, non ho speranza, sono solo un imbranato Grifondoro.

Quindi starò da una parte senza fare niente,  sperando che mi passi.

Continuerò a guardanti come sempre senza dire niente, continuando ad essere un imbranato Grifondoro.

Sono un codardo, altro che Grifondoro, uno stupido codardo Grifondoro.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Scusate per questa storia, è un pasticcio! Ma volevo provare un nuovo modo di scrivere.
Saranno solo tre capitoli, il prossimo sarà il POV di Blaise.
Ditemi cosa ne pensate lasciando un commento, così potrò migliorare.
Scusate ancora, non sono convinta nemmeno io.
A presto Bad Me.
 
 

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Capitolo 2
*** POV Blaise ***


 
Mi piace stare al centro dell’attenzione, mi piace sapere che le persone parlano di me e soprattutto mi piace essere ammirato e amato da tutti.

Ovviamente tutti mi ammirano, tutti mi invidiano, tutti vogliono essere me. E come non volerlo?!

Sono ricco, sono affascinante e sono carismatico e chiunque casca ai miei piedi, sia i miei amanti sia i miei scagnozzi. Tutto quello che voglio in un modo o in un altro lo ottengo.

Le ragazze fanno la fila per me, come biasimarle, accanto a me fanno un figurone.

Ma si sa la loro popolarità non dura per più di due giorni, ovviamente mi stanco subito di quelle ragazze con la bava alla bocca, che schifo, l’igiene per favore!

Voglio divertirmi ovvio, ma se volevo un essere vivente che sbavava e mi scodinzolava ogni volta che parlavo prendevo un cane.
E poi dai ogni volta che le lascio piangono.
Sono sciocche, anzi sono stupide. Ma cosa credevano di valere qualcosa per me? Di essere speciali magari? Ma non scherziamo, non ricordo nemmeno i loro nomi, le chiamo tutte “dolcezza”, così non sbaglio e loro cascano ai miei piedi sciogliendosi come cioccolatini al sole. Donne! Sono gli ormoni forse.

Ragazze se volete del dolcezza, mangiate del miele, prendetevi una cioccolata, non andate a cercarla in un ragazzo, lui si approfitterà di voi. Ma soprattutto non venite a cercarla da me. Lo sanno tutti che mi approfitto delle giovani donzelle, sono famoso per questo.
Non riesco a immaginarmi dolce. Posso essere carismatico, gentile e fare del complimenti, ma SVEGLIA è tutta finzione. Io sono calcolatore, freddo e distaccato, insomma non mi interessa di niente e di nessuno.

Ho molto successo anche con i ragazzi. Già Blaise Zabini è bisessuale, ma non lo sa nessuno ovviamente. Cosa ne sarebbe della mia reputazione?

Come l’ho scoperto? Mi piace provare cose nuove e un giorno ho capito che mi piacevano. Che domande!
Ma la gente non capirebbe, mi etichetterebbero come “l’indeciso”.

Come mantengo il segreto? Ovvio, nessuno andrebbe contro di me e il mio migliore amico Draco, se ne pentirebbero. Per farli stare zitti basta darli dei privilegi e ovviamente anche con una grande dose di minacce.

Ovviamente a parte questo, i ragazzi mi vengono dietro anche appartenere al gruppo (chiamiamolo così) dei popolari. Ma soprattutto lo fanno per rientrare nelle grazie di Draco. Con me è più facile socializzare ed è anche la via più facile da prendere.
Se gli accetto io, gli accetta anche lui.

È anche per questo motivo che mi sento vuoto, usato. Insomma si approfittano di me per un loro tornaconto. Aimè ora capisco come si sentono le ragazze che uso per divertirmi. Ma che sto dicendo sono io la vittima. Io uso loro per divertirmi, ma loro usano me per arrivare al mio migliore amico. Secondo voi cosa è peggiore? Diamine sono io la vittima, lo sottolineo.
Sono sempre stato nell’ombra del grande erede dei Malfoy, e ora non lo dico per autocommiserarmi, è semplicemente la verità. Sono sempre stato “l’altro”.
“hey li c’è Malfoy con l’altro suo amico”. Questa frase la sento di continuo.

E la cose mi ferisce. È troppo chiedere che una persona noti prima me e poi Draco? Che ad una persona possa interessarle veramente di me? Che non ha paura di tenermi testa, solo per non essere eliminato dal “gruppo”?

Avvolte vorrei essere un normale studente, una persona normale, che vive per realizzare i suoi sogni e non per quelli degli altri, per accontentarli, per renderli fieri, per far vedere che sei degno delle loro aspettative.
E specialmente vorrei esserlo per essere sicuro di piacere veramente, no per il nome che porto, no per la popolarità, ma solo per quello che sono.
Questo mio lato non lo conosce nessuno, a parte Draco, ma anche lui lo conosce in minima parte. Di certo non sa che sono geloso di lui, che mi sento inferiore e all’oscuro della sua figura.
Ho una dignità dopotutto e anche un orgoglio immenso.

Pensare a tutto questo mi ha agitato, non mi piace sentirmi vulnerabile per questo è meglio se esco un po’ a prendere aria, mi allento la cravatta e inizio a camminare veloce verso il lago con lo sguardo perso nel vuoto. Infatti non mi accorgo di avere una persona davanti fino a che non ci vado a sbattere contro.

-Ma guarda dove vai!- dico con rabbia anche se so che è colpa mia perché non guardavo. Ma hey anche lui doveva stare attento, nessuno deve intralciarmi la strada.

-Ma..-

-Paciock sei un disastro. Mi hai fatto cadere la borsa, prendimela!- ordino. So che lo farà, un po’ perché lui è sempre mortificato per aver fatto qualcosa e un po’ perché tutto quello che dico io è un ordine.

-Non sono un cane! Prenditela da solo.- e se ne va come se niente fosse.

Ma come si permette?! Io sono Zabini. Io sono ZABINI! L’amico di.. Malfoy.
Ok. Non ritorniamo su questo argomento. Che tristezza.

“non sono un cane”
“prenditela da sola”


Ripenso a come mi ha risposto. Un attimo. Mi ha risposto.
Non ha fatto quello che gli ho detto, non h avuto paura. Si è comportato… normalmente. Con me?!
Perché ora mi sento felice? Dovrei essere arrabbiato, insomma mi ha mancato di rispetto.
Ma insomma mi ha trattato come avrebbe fatto con qualsiasi persona normale. Quindi lui i considera come una normale persona?

Si forse sono pazzo. Uscito completamente di testa. Sono felice perché mi ha trattato come una banalissima persona normale, mancandomi di rispetto, lui che ha paura di tutti, che non fa mai niente per attirare l’attenzione e che non risponderebbe male nemmeno ad un gatto per paura di offenderlo. Lui che è così gentile, così umile.
Ma anche ripetendo un milione di volte questa cosa assurda, non posso fare a meno di essere felice.

Non lo avrei mai detto ma Neville Paciock mi ha reso felice.

Sono felice di essere stato trattato male, perché in realtà c’è qualcuno che mi considera una persona normale.
Adesso riesco a vedere Paciock sotto un altro punto di vista. Ha cambiato luce. Perché in quanti possono dire di avermi reso felice?

Ma una nuova consapevolezza mi colpisce, in modo violento. Perché una persona così buona come lui a risposto male ad un'altra persona?

Mi odia? Mi considera non degno della sua gentilezza? Mi considera una persona cattiva?

La risposta è talmente facile che il mio cervello non ci mette neanche un millesimo di secondo per formularla. E questo mi fa rattristire.

Si, non merito la sua gentilezza perché non sono una brava persona.

Neville Paciock l’unica persona che mi ha reso felice, e l’unica in grado di ferirmi ancora di più.


















Lo so, sono in terribile ritardo! scusate ho avuto dei problemi, ed avevo perso un po' l'ispirazione!
cosa ne pensate?
è un po' diverso da come lo immaginavo all'inizio, ma quando la testa viaggia non si sa mai dove va!
il seguito della storia dipenderà un po' da quello che recenserete, perchè non sono molto convita di quello che ho scritto.
a presto un bacione. :)

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Capitolo 3
*** POV Blaise ***


-Hey Zabini, ti è volato questo- dice tornando indietro. Mi porge il mio fazzoletto con sopra ricamate le iniziali del nome.

Io lo guardo e non so cosa dire, non so cosa fare, mi sento vuoto, mi sento… niente. Sto vagando con la mente e non mi rendo conto che non ho ancora ripreso il mio fazzoletto dalla sua mano.
Lui continua a guardarmi e io continuo a guardare lui. Forse lo sto guardando in modo strano perché mi accorgo che è diventato tutto rosso in viso e per questo distolgo lo sguardo. Lo facco solo perché credo di averlo messo in imbarazzo, non perché non mi va più di farlo.
In realtà non volevo distogliere lo sguardo, mi sentivo in pace a guardare i suoi occhi, mi sentivo… non lo so, non lo so descrivere.

-Hemm.. – rialzo lo sguardo e vedo che si sta grattando la testa perché è in imbarazzo.
Si vede che non è a suo agio, si vede che non vorrebbe stare qui… con me.
La cosa mi rattrista. Io ero in pace e lui voleva andarsene.
L’unica cosa che mi tira un po’ su è che era tornato indietro. Per me?  No non lo aveva fatto per me, ma solo per riportarmi il fazzoletto. Maledetto! Un fazzoletto ha più attenzioni di me.
Oddio sto perdendo la testa, sono geloso di un insignificante fazzoletto. Chiudo gli occhi e piano piano mi metto a sedere in terra. Sono una vergogna ! mi sto comportando come un cretino. Adesso lui mi considera un cretino.

-Tutto ok?- mi chiede. Mi sbagliavo il cretino è lui.

-Certo che no! Non va tutto bene, è tutta colpa tua.- dico arrabbiato, so che non dovrei esserlo e so anche che lui non ha colpe, ma non posso dare la colpa a me stesso. Sono un serpeverde dopotutto.

Lui non risponde. So che non se ne è andato solo perché vedo la sua ombra vicino alla mia.
Sono così simili, non ci sono differenze. Nessuna distinzione di colore, nessuno distinzione di famiglia, di casa, nessuna differenza. Sono identiche. Allora perché mi sento così diverso da lui? Non avrei mai pensato di provare invidia di lui. Lui può essere se stesso, piace alle persone proprio perché è così, non per la maschera che porta. Lo ammiro per questo.

-Scusa- dice dopo un infinità di tempo. – Non dovevo risponderti così, infondo è stata colpa mia se ti è caduta la borsa. Beh tieni e scusami.- mi dice facendo cadere il fazzoletto nelle miei mani.

Vedo l’ombra muoversi, allontanarsi dalla mia. Non voglio! Non voglio sentirmi di nuovo solo, diverso. Voglio essere qualcosa. Voglio la sua ombra.
Dio sto impazzendo di nuovo, prima era geloso di un fazzoletto, adesso voglio un ombra. Dovrò andare da un medimago.

-Aspetta- dico, mosso da un desiderio che non avevo mai provato, non voglio sentirmi solo, voglio di nuovo i suoi occhi persi nei miei.vedo l’ombra fermarsi, so che sta aspettando che io dica qualcosa, ma il bello è che non so cosa dire.
Mi immagino la sua faccia, sarà ccosì confusa.
Mi ritrovo a sorridere, è così carino quando è confuso.
ALT! Voglio un medimago adesso!
Sospiro e mi metto le mani nei capelli, sto per impazzire. E di sicuro Paciock mi ha già preso per pazzo da un pezzo.

-Brutta giornata?-

-Non immagini quanto.-

-Già , lo immaginavo. Ti sei ritrovato a parlare con me.-

Mi giro e vedo che ha un sorriso amareggiato sul viso. Così non è carino. Così non mi piace, sembra triste.
Non mi piace così? Perché di solito mi piace? Non ci avevo mai pensato. Ma tutto mi porta a dare come risposta “SI”. Prima la gelosia per un oggetto perché ha ricevuto l’attenzione che non ho ricevuto io, poi l’ombra. Io non volevo una qualsiasi ombra vicino a me, io volevo la sua, io volevo lui vicino a me.

-Siediti.- ordino un po’ arrabbiato.
Lui è sorpreso e spalanca leggermente gli occhi, ma ubbidisce.

-Non farlo più- ordino di nuovo con voce ferma, non ammetto repliche.

-C… cosa? Farti cadere la bors..-

-No- lo interrompo –Non pensare che parlo con te, solo perché ho avuto una brutta giornata.- dico senza pensare. Ma che cavolo dico? L’ho già detto che sono impazzito?!

-Ch.. che cosa?- sbarra gli occhi e diventa talmente rosso da fare invidia a Weasley.

-Lascia perdere.-

Stiamo in silenzio per alcuni minuti e io non so cosa dire, il mio cervello sta perdendo colpi, non mi riconosco più. Mi piace Paciock.
Sospiro rumorosamente, così poco.. Zabini.

-Sei così diverso da vicino.- commenta lui, ma subito dopo inizia a balbettare scuse.

E io non ce la faccio più.. inizio a ridere come un demente, ma proprio di gusto. Una di quelle risate sincere un po’ isteriche, ma liberatorie. Perché rido? Non so chi sono veramente. Diverso da cosa?  Chi sono?
Lui è stupito e si vede chiaramente, e la sua espressione non aiuta a farmi smettere di ridere. E alla fino sorride anche lui, un sorriso timido, ma sincero.
E io mi sento meglio. Sta sorridendo a me. Non all’amico di Malfoy, ma a me, che sono qui da solo con lui.

-È un bene? – dico quando finalmente riesco a riprendermi.

-Sembri una persona normale che ha avuto una brutta giornata e si è fatta una risata isterica dal nulla- dice con semplicità.

-Chi è che ha una risata isterica?- questo è un oltraggio.

Adesso è il suo turno di ridere in modo libero. Non so se esserne arrabbiato o esserne felice.
Ma la sua risata è così bella che mi dimentico tutto, è così piacevole essere qui con lui.

-Allora è una bella cosa essere una persona normale se l’effetto che ottengo è farti ridere- dico di nuovo senza pensare. Hey cervello noi dovremmo essere dalla solita parte capito? Non mettermi in imbarazzo!

Mi accorgo di nuovo di quanto le nostre ombre sono uguali, anche se siamo persone così diverse. Ma non mi interessa, lui è qui vicino a me.
Diventa di nuovo rosso, è così carino quando è in imbarazzo. Sorrido e mi lascio cadere con la schiena sull’erba.

-Adesso la mia giornata è migliorata grazie a te!- ti odio cervello seriamente.

Lui tossisce un po’ per l’imbarazzo, cercando di calmarsi e poi si sdraia anche lui sull’erba.

Adesso si che sono davvero in pace con me stesso. Non ci sono più le ombre vicine a rassicurarmi che non sono solo, ma c’è lui vicino a me e questo è 10 volte meglio.

continua..





note: scusate per il terribile ritardo, ho avuto un po' di problemi. il primo fra questi è la mancanza di ispirazione.
quindi perdonatemi! spero che questo capitolo vi piaccia, ci ho messo tutto l'amore possibile anche se non penso sia venuto un gran che.
fatemi sapere cosa ne pensate.
ho deciso di prolungarla ancora un po' questa storia, perchè mi piacciono troppo come personaggi e non sono ancora pronta a separarmi da loro.
un bacione a presto ( al prossimo capitolo)
bad me

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