Capitolo 3:Ospite inaspettato
Arrivata a casa mi faccio una doccia e poi comincio a cucinare.
-Sai che fai un buon profumo per tutto il quartiere?-dice Katherine fuori dalla finestra.
-E tu cosa ci fai qui?-le chiedo.
-Niente di ché,facevo un giro-risponde lei.
-Posso entrare?-mi chiede.
-Entra-le dico mentre lei con un balzo entra dalla finestra.
-Scomodo entrare dalla porta-sussurro provocandole una risata,non sono stupita del fatto che l'abbia sentito.
-Vuoi fermarti a cena?-le chiedo.
-Accetto volentieri l'invito-mi dice sedendosi e prendendo a giocare con un coltello.
-Così sei Italiana-comincia lei.
-Si,ma ho sempre voluto venire in amerai,è un sogno che ho da quando avevo 13 anni e ora che ne ho 19 si è avverato-le rispondo calando la pasta.
-Cosa stai preparando?-mi chiede avvicinandosi.
-All'inizio stavo preparando la pasta al sugo ma dato che sei arrivata tu cambio di programma…ti faccio assaggiare una specialità Italiana.-le dico cominciando a sbattere le uova.
-Vuoi una mano?-mi dice mescolando la pasta in modo che non si attaccasse alla padella.
-Ok,ti puoi occupare delle uova?-le dico porgendole la ciotola.
-Ok,ti avviso che non sono brava in cucina-ammette lei cominciando a sbattere le uova.
-Si può sempre imparare-dico prendendo la pancetta dal frigo e cominciando a tagliarla a cubetti.
Cominciamo a cucinare e a parlare.
-Musica?-le dico a metà dell'opera.
-Certo-dice prendendomi il telecomando dalle mani e accendendo lo stereo.
Tra balli e cucina finiamo tutto e ci sediamo a tavola.
-Cosa preferisci?Birra o vino?-le chiedo conoscendo la risposta,non aveva l'aria da una che beve birra.
-Vino-dice mettendolo in tavola.
-Ok,buonappetito-dico seguendola a tavola.
Finito di mangiare ci spostiamo in salotto.
-Posso bere ancora?-mi chiede.
-Certo-le dico porgendole la bottiglia,mi stavo divertendo in sua compagna.
-Non voglio quella roba-dice spostandosi i capelli dal collo.
Subito dopo era vicino a me che tentava di farmi guardare dritto nei suoi occhi.
-So cosa sei Katherine,e anche tutti gli altri lo sono tranne Tyler che è un Licantropo e Matt che è umano,invece Bonnie è una strega-la prendo di sorpresa,mi lascia andare.
-Se hai sete aspetta un attimo-le dico andando in cucina,lei mi segue.
-Chi sei veramente?-mi chiede.
-Un umana che sa tante cose,o meglio un ex cacciatrice,fin da piccola mi sono appassionata a queste cose-dico prendendo un coltello e un bicchiere.
-Assumo la Verbena in modo da non essere soggiogata,ma il mio sangue resta immune alla Verbena perché bevo un infuso-le dico.
-é la prima volta che fai questo?-mi chiede vedendo che non riuscivo a ferirmi una mano per offrirle da bere.
-Si,mi fido di vuoi e di te.Ho incontrato molti vampiri ma non mi fidavo conoscendo la loro reputazione,uno di questi è stato Klaus,l'ho incontrato prima che venisse qui a Mystic Falls-le rispondo provocando un taglio sulla mano e versandolo nel bicchiere.
-Come mai ti fidi di me?-mi chiede.
-Conosco la tua reputazione,però sei stata la prima che mi è stata amica,ieri del resto mi hai augurato la buonanotte-le ricordo porgendole il bicchiere.
-E non hai paura?-continua a domandarmi.
-No,ti ho già detto che mi fido di te-le dico.
Beve il mio sangue mentre il suo viso cambia aspetto per qualche minuto,io mi siedo e resto a guardare.
-Giuri che non lo dici a nessuno-le dico.
-Ora sono io che non mi fido-mi dice.
-Sei un ex cacciatrice-mi dice lavando il bicchiere,forse per educazione dato che non era mai gentile.
-Che ti ha offerto il suo sangue-le dico.
-é vero,da quanto non cacci?-mi chiede.
-Non ho mai cacciato veramente,ero più un'assistente di mio padre,poi lui è morto in un incidente stradale ed io ho smesso.Ho scoperto che non era stato un Vampiro perché ero con lui e si era ubriacato,io sono venuta via in moto e lui in macchina,poi è accaduto l'incidente-le dico.
-Stai spifferando i tuoi segreti ad una Vampira pericolosa sai?-mi dice.
-Si,so anche che questa Vampira si sente sola nonostante gli amici che ha intorno perché non ne ha mai trovato uno vero,e forse è per questo che si è fatta avanti ad accogliere la nuova arrivata per prima,oppure voleva farsela amica per poi prosciugarla-le dico incrociando le gambe.
-Sei in gamba Chiara,ma non mi fido ancora-mi dice sedendosi.
-Non voglio fare del male,sono solo brava a combattere e non ho mai ucciso un Vampiro,Licantropo,Ibrido o Strega in vita mia-dico spostando i capelli dal collo e facendo finta di guardare di lato,stavo cercando di farle capire che poteva bere direttamente da me.
-Ora spiegami perché fai questo-mi dice.
-Sai,non ho amici in città e direi che forse è maglio farsi degli amici che dei nemici.Non sono qui per uccidervi e questa è una dimostrazione che ti voglio dare della mia fedeltà-le dico guardandola negli occhi.
Si avvicina piano e poi affonda i canini provocandomi un dolore lacerante,cerco di non urlare,affonda ancora di poco i canini e poco dopo si stacca.
-Male?-dice guardandomi.
Conoscevo Katherine Pierce per la sua reputazione di persona fredda e distaccata che pensa solo a te stessa,e mi stupiva il fatto che con me era diversa,ma io custodivo un segreto che non dovevo rivelarle assolutamente,il fatto di come dopo tanto tempo dalla mia nascita io sia ancora viva.
-Perché con me ti comporti diversamente?-le chiedo.
-Non lo so esattamente,sento che in qualche modo ti conosco da tanto-a quella frase mi scappa un sorriso.
-Perché sorridi?-dice prendendo il kit di pronto soccorso.
-Niente,pensavo.Ora mi medichi pure?-le chiedo mentre lei mi scosta i capelli dal collo.
-Hey,se ti da fastidio dimmelo così smetto con la mia gentilezza-dice lei brusca.
-Scusa,è che…sei diversa da come immaginavo-le dico.
-Sai per qualche tempo anch'io sono stata umana,almeno fino a 19 anni-dice lei sorridendo in modo malizioso.
-E perché hai cominciato a comportarti nel tuo solido modo?-le chiedo azzardandomi.
-Se mi conosci così tanto conosci anche la risposta-dice lei premendo sulla ferita facendomi scappare un urlo.
-Tranquilla,dovrebbe fermare il sangue-dice lei.
-Ho fatto un corso per bagnini le so queste cose-dico da arrabbiata per la risposta non data.
-Ok,sono diventata così per il fatto di essere un vampiro,ma prima non ero così.Ho avuto una figlia a 17 anni,pensa che una volta che è nata mi è stata subito strappata di mano,non lo neanche presa in braccio.Non so che fine a fatto,com'è cresciuta.Sono stata presa dal fatto di scappare da Klaus e mi vergogno.Avrei voluto prendermi cura di lei-mi dice.
Una lacrima si ferma all'angolo dell'occhio,cercavo di non piangere.
-Fatto,e…ora abbiamo un segreto da mantenere-mi dice strizzandomi un occhio.
-Come sono?-le chiedo un po curiosa.
-Buona,diciamo dolce-dice lei dirigendosi al piano di sopra.
-Dove vai?-le chiedo.
-In camera tua!-dice correndo a velocità da vampira.
Arrivo in camera e lei stava aprendo l'armadio.
-Carino questo completino da dura,o meglio,da vera motociclista-dice prendendo un paio di pantaloni in pelle neri,giacca in pela nera e maglietta rossa,e continuando a rovistare.
-Un giorno vieni con me a ballare-mi dice provandosi la mia giacca togliendosi la sua felpa.
-Abbiamo la stessa taglia-dice lei.
-Già…ne ho una uguale se vuoi è tua-le dico sedendomi sul letto.
-Davvero?-mi dice sbarrando gli occhi.
-Si,Ne ho un'altra…è appoggiata alla sedia-le dico.
Si avvicina alla sedia e prende in mano una foto.
-Perché hai una mia foto?-mi chiede mostrandomela.
-L'avevo trovato in un libro-dico stendendomi sul letto a pancia in giù.
Mi si avvicina e si stende affianco a me.
-Non ho mai avuto una persona che mi stesse così vicina-dice lei.
No,non è ancora il momento per dirglielo,devo prolungare l'attesa.
-C'è sempre una prima volta-le dico abbassando la testa,lei poggia la sua contro la mia.
-é ora che vada-mi dice guardando la mia sveglia.
-Ok,ci vediamo domani?-le chiedo.
-Si,diciamo di si-mi risponde sparendo dietro lo stipite della porta.
-Dimenticavo…Buonanotte-dice mentre me la ritrovo a pochi centimetri da me e mi stampa un bacio sulla fronte,poi sparisce del tutto.
Mi metto sotto le coperte e sprofondo nell'oscurità e nella luce dei sogni.
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