New entry in the Darkness

di Kiki BSK
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1:trasferita a Mystic Falls ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2:Conoscenze ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3:Ospite inaspettato ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4:Non ditelo a lei ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5:T-A-NGO ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6:Incidente di verità ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7:Welcome to the Darkness ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1:trasferita a Mystic Falls ***


Attenzione:Dedico questa EFP a mia mamma che se ne è andata tre anni fa a causa di un tumore…Ti voglio un mondo di bene MAMMA.

Ho voluto cambiare un po (Forse l'ho cambiato del tutto) il carattere di Katherine,del resto è stata madre anche lei per qualche secondo non dimentichiamocelo.

Si accettano critiche,ma vi chiedo di andarci piano per favore (per il motivo scritto sopra)…Mi scuso in anticipo per gli errori di grammatica.

Un legame tra madre e figlia è eterno e credo che questa storia un po lo faccia percepire.

Spero che vi piacerà…Kiss Kiss Kiki BSK

P.s. Ho preferito pubblicare tutta la storia in una volta sola che per capitoli…buona lettura :D P.P.s Non lasciatevi ingannare dall'inizio...diciamo che il 6 e il 7 capitolo per me sono i "migliori"...forse è meglio dire i miei preferiti

 

New entry in the Darkness

Capitolo 1:trasferita a Mystic Falls

 

Mi chiamo Chiara,sono una ragazza nuova a Mystic Falls,Virginia e devo dire che come città è piuttosto strana mi hanno detto ma non ci do molto peso.

Vendo dall'Italia,precisamente dalla Lombardia e sono qui per il fatto di voler girare il mondo,ma il mio sogno è sempre stato quello di vivere in America,ovunque.

Ho vissuto per un periodo a New York ma ora mi ritrovo qui,non so il perché,forse per il fatto che è una città piuttosto macabra e io sono attratta da questo genere di cose.

Sono alta nella norma,ho gli occhi verdi di mio padre e i capelli castano chiaro,molto mossi di mia madre,corporatura normale.

Lavoro in una piscina nei dintorni a qualche chilometro da Mystic Falls come bagnina.

Condivido i turni insieme ad una ragazza strana di nome Elena che ha per sorella una gemella di nome Katherine che ogni tanto viene in piscina a trovarla insieme a due ragazzi,credo che si chiamano Damon e Stefan entrambi fratelli conosciuti in città come i "Fratelli Salvatore".

Non ci ho ancora parlato una volta con Elena ma mi piacerebbe farlo una volta,magari non lontano da qui.

Ora sono al lavoro e siamo una dalla parte opposta dell'altra.

é circondata dalle sue amiche,Bonnie e Caroline.

Mi sento una stolker per il fatto che io la conosco perfettamente mentre lei sa a malapena che esisto solo per il fatto che lavoriamo insieme.

Essendo nuova non ho nessun amico e questo mi turba un pò.

Decido di alzarmi dalla mia sedia e vado a prendere un gelato,nel farlo mi sfugge un'occhiata verso Elena e le sue amiche e noto che mi stanno osservando.

Quegli sguardi addosso non mi piacevano così affretto il passo compiendo forse una mossa azzardata.

Torno subito dopo aver finito il gelato rimanendo con lo sguardo vigile dietro il vetro del locale.

Finito il gelato torno alla mia postazione e 'sta volta è lei che va con le sue amiche a prendersene uno.

Passo una mano tra i capelli ed incrocio le gambe,il fatto di guardare la gente in acqua che si diverte la Domenica metter tu stai lavorando questo mi fa stufare di stare li.

Prendo a giocare con la mia collanina che raffigurava un'unicorno (con il corno uscente dal ciondolo) per una metà e la Luna circondata di stelle per l'altra metà.

Distolgo lo sguardo da essa quando sento dei ragazzini litigare.

Mi avvicino a loro e chiedo il motivo della litigata,hanno 8 anni.

Risolvo la situazione e torno al mio posto,mi risiedo e noto che Elena mi stava guardando.

Con un gesto della mano fa finta di togliersi un cappello,la ringrazio abbassando di poco il capo e poi noto il suo anello.

Non lo toglieva mai quand'era al lavoro,avrebbe potuto perderlo in acqua ma a quanto pare non le importava molto.

Poco dopo si sentono richieste d'aiuto da parte di un ragazzino intorno ai 10 anni,mi tuffo in acqua e lo porto a riva,è il mio primo salvataggio.

Si riprende da solo,senza che io facessi nulla.

Mi ringrazia e poi lo accompagno dai suoi che mi ringraziano a loro volta e torno a sedermi,questa volta più fresca di prima per lo meno.

Sono contenta di aver salvato una vita umana.

Ci avevano divisi i compiti quando ero appena arrivata.

A me toccavano le persone che affogavano,a lei che quelle che sanguinavano,ma questa cosa non mi dispiaceva.

Metto un paio di occhiali da sole neri una volta seduta per proteggere gli occhi dal sole che si era fatto forte dato che ormai siamo nelle ore più calde del pomeriggio.

Le ore passano e per fortuna non ci sono stati altri incidenti così torno a casa con la mia moto nera con il mio nome scritto su un fianco color rossa.

Torno a casa,mangio e mi preparo per uscire a vedere una festa organizzata da Caroline,argomentazione:creature fantastiche.

Non volevo rimanere lì,volevo solo dare un'occhiata e venir via.

Arrivata a scuola c'erano molti Vampiri,Licantropi,Streghe e Stregoni.

Mi guardo un po in giro e incontro lo sguardo di Elena,mi volto e me ne torno a casa.

Lo sguardo di quella ragazza da un lato un po mi spaventava,dall'altro mi rassicurava e questo mi mandava in confusione.

Tutt'un tratto vengo fermata da una mano che mi prende per un polso.

-Hey tu sei la ragazza nuova?!-dice una voce femminile prima che mi voltassi.

-Si,e tu sei Katherine immagino-le rispondo una volta voltata e riconosciuta la figura.

-Come mai sai chi sono?-mi chiede inclinando il capo.

-Sai com'è,sono la collega di tua sorella e dato che mi annoio al lavoro ho notato che vieni a trovarla con i Salvatore e dato che siete due gocce d'acqua ho pensato che voi due fosse sorelle-le rispondo continuando a camminare,lei accanto a me,le differenziavo anche per il fatto che lei aveva i capelli mossi e non lisci ma questo non glielo dico.

-Teoria giusta,ma non sono sua sorella,sono la sua trisavola-dice lei.

Mi giro e non c'era più,come faceva ad essere ancora viva?mi distacco da quel pensiero pensando che fosse uno scherzo.

Arrivata a casa mi metto sotto le coperte.

-Buonanotte,Chiara-dice una voce femminile fuori dalla finestra aperta.

Mi sporgo dalla finestra ma non c'era nessuno,ero sicura di aver sentito la voce di Katherine.

Torno a letto dopo aver chiuso la finestra e mi addormento in un sonno profondo.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2:Conoscenze ***


Capitolo 2:Conoscenze

 

I giorni passavano ed Elena e i suoi amici sembravano turbati dalla mia presenza,nutrivano dei sospetti.

Un giorno al lavoro arrivo prima di Elena per farmi un bagno in santa pace.

Arrivata scendo dalla moto,mi cambio e mi tuffo in acqua intenta a staccarmi dalla realtà.

-Com'è l'acqua?-mi chiede una voce facendomi sobbalzare dallo spavento.

-Pensavo arrivassi più tardi-le rispondo ancora in acqua.

-A quanto pare avevamo avuto la stessa idea-dice Elena buttandosi in acqua per poi riemergere e avvicinarsi a bordo vasca.

-Come mai sei venuta prima,Chiara?-mi chiede.

-Dovevo staccarmi un po dalla realtà-le rispondo poggiando al bordo opposto.

-E perché?-insiste lei.

-Diciamo che ieri sera ho incontrato tua sorella che mi dice di essere la tua trisavola e poi sento la sua voce darmi la buonanotte fuori dalla finestra e in realtà non c'era nessuno-le rispondo notando sul suo volto una smorfia.

-Mia sorella non sa quando smettere con queste stupidaggini-risponde uscendo e stendendosi a bordo vasca.

-A quanto pare mi conosci bene-dice lei,ingoio a fatica.

Le rispondo ciò che avevo detto a Katherine la sera prima.

-Interessante,raccontami di più-dice lei mostrando interesse.

Le racconto la storia della mia vita,dato che in poche parole sarebbe arrivata a chiedermi quello.

-Tu si che sai come vivere-dice lei lasciandomi riflettere su quella frase.

Poco dopo arrivano Katherine,Damon,Jeremy,Matt,Bonnie e Caroline insieme a Tyler.

Esco dalla piscina e mi ritiro nello spogliatoio per darmi una rinfrescata.

Torno in piscina e cominciava ad arrivare un po di gente.

Non mi metto subito seduta,aspetto mettendo a posto sdraio,sedie ed ombrelloni cercando di distrarmi da tutta quella gente che mi era in torno,esattamente dagli amici di Elena.

Stavo sistemando un'ombrellone e sbadata come sono mi stava cadendo addosso,tempo di girarmi e aveva frenato la sua caduta.

-Dovresti stare attenta-dice Katherine sbucando da un angolo dell'ombrellone mentre lo mette a posto.

-Grazie-le dico dandole una mano.

-Ti va di venire con me che ti presento?Del resto siamo diventate amiche,no?-mi dice.

Neanche il tempo di una risposta che mi stava portando per mani dagli altri,mi sentivo una bambina.

-Hey ragazzi,questa è la mia nuova amica,o almeno,ci siamo conosciute ieri sera-dice lei attirando l'attenzione.

-Come ti chiami?-chiede Caroline gentilmente.

-Chiara-le rispondo mentre Katherine si dirige al fianco di Stefan.

-E come mai hai scelto di venire a vivere qui?sai quello che si dice della città-dice Damon.

-Si lo so,il fatto è che sono sempre stata attratta dalle questioni macabre-rispondo mettendo una mano sul fianco.

Dopo un po di domande da parte di tutti io ed Elena dobbiamo trasferirci alle nostre postazioni di lavoro.

-Come ti sembrano?-mi chiede.

-Simpatici-rispondo provocandole una piccola risata.

-Perché ridi?-le chiedo.

-Perché dopo tutte le domande sulla tua vita,come se stessi affrontando un'interrogatorio,dici che sono simpatici?-mi dice.

-Bhè,sai,non mi sono ancora fatta degli amici in città,e se i tuoi compresa tu mi rivolgete la parola di sicuro cerco di farmeli amici stando al gioco-le dico mentre apriamo l'ombrellone.

-Touché-mi risponde lei sorridendo.

-Strano che Katherine si comporta così con te-mi dice.

-Perché?-le domando.

-Di solito è,non dico scontrosa ma comunque si comporta diversamente-mi dice.

-E dovrei preoccuparmi?-le chiedo.

-Non credo-dice lei.

-Ma almeno è diversa in positivo o in negativo?-le chiedo.

-In positivo-dice strizzando un occhio e andandosene alla sua postazione.

Durante la pausa pranzo mangio con loro e dopo poco siamo già amici,con qualche fatica ma siamo amici.

Finita la pausa pranzo se ne vanno tutti tranne Elena che doveva rimanere per il lavoro dicendo che sarebbero passati a prenderla.

Tutto tranquillo,niente incidenti durante questa giornata così torno a casa in moto dopo aver salutato gli altri.

Sembrava che i sospetti che avevano per me stavano sparendo.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3:Ospite inaspettato ***


 

Capitolo 3:Ospite inaspettato

 

Arrivata a casa mi faccio una doccia e poi comincio a cucinare.

-Sai che fai un buon profumo per tutto il quartiere?-dice Katherine fuori dalla finestra.

-E tu cosa ci fai qui?-le chiedo.

-Niente di ché,facevo un giro-risponde lei.

-Posso entrare?-mi chiede.

-Entra-le dico mentre lei con un balzo entra dalla finestra.

-Scomodo entrare dalla porta-sussurro provocandole una risata,non sono stupita del fatto che l'abbia sentito.

-Vuoi fermarti a cena?-le chiedo.

-Accetto volentieri l'invito-mi dice sedendosi e prendendo a giocare con un coltello.

-Così sei Italiana-comincia lei.

-Si,ma ho sempre voluto venire in amerai,è un sogno che ho da quando avevo 13 anni e ora che ne ho 19 si è avverato-le rispondo calando la pasta.

-Cosa stai preparando?-mi chiede avvicinandosi.

-All'inizio stavo preparando la pasta al sugo ma dato che sei arrivata tu cambio di programma…ti faccio assaggiare una specialità Italiana.-le dico cominciando a sbattere le uova.

-Vuoi una mano?-mi dice mescolando la pasta in modo che non si attaccasse alla padella.

-Ok,ti puoi occupare delle uova?-le dico porgendole la ciotola.

-Ok,ti avviso che non sono brava in cucina-ammette lei cominciando a sbattere le uova.

-Si può sempre imparare-dico prendendo la pancetta dal frigo e cominciando a tagliarla a cubetti.

Cominciamo a cucinare e a parlare.

-Musica?-le dico a metà dell'opera.

-Certo-dice prendendomi il telecomando dalle mani e accendendo lo stereo.

Tra balli e cucina finiamo tutto e ci sediamo a tavola.

-Cosa preferisci?Birra o vino?-le chiedo conoscendo la risposta,non aveva l'aria da una che beve birra.

-Vino-dice mettendolo in tavola.

-Ok,buonappetito-dico seguendola a tavola.

Finito di mangiare ci spostiamo in salotto.

-Posso bere ancora?-mi chiede.

-Certo-le dico porgendole la bottiglia,mi stavo divertendo in sua compagna.

-Non voglio quella roba-dice spostandosi i capelli dal collo.

Subito dopo era vicino a me che tentava di farmi guardare dritto nei suoi occhi.

-So cosa sei Katherine,e anche tutti gli altri lo sono tranne Tyler che è un Licantropo e Matt che è umano,invece Bonnie è una strega-la prendo di sorpresa,mi lascia andare.

-Se hai sete aspetta un attimo-le dico andando in cucina,lei mi segue.

-Chi sei veramente?-mi chiede.

-Un umana che sa tante cose,o meglio un ex cacciatrice,fin da piccola mi sono appassionata a queste cose-dico prendendo un coltello e un bicchiere.

-Assumo la Verbena in modo da non essere soggiogata,ma il mio sangue resta immune alla Verbena perché bevo un infuso-le dico.

-é la prima volta che fai questo?-mi chiede vedendo che non riuscivo a ferirmi una mano per offrirle da bere.

-Si,mi fido di vuoi e di te.Ho incontrato molti vampiri ma non mi fidavo conoscendo la loro reputazione,uno di questi è stato Klaus,l'ho incontrato prima che venisse qui a Mystic Falls-le rispondo provocando un taglio sulla mano e versandolo nel bicchiere.

-Come mai ti fidi di me?-mi chiede.

-Conosco la tua reputazione,però sei stata la prima che mi è stata amica,ieri del resto mi hai augurato la buonanotte-le ricordo porgendole il bicchiere.

-E non hai paura?-continua a domandarmi.

-No,ti ho già detto che mi fido di te-le dico.

Beve il mio sangue mentre il suo viso cambia aspetto per qualche minuto,io mi siedo e resto a guardare.

-Giuri che non lo dici a nessuno-le dico.

-Ora sono io che non mi fido-mi dice.

-Sei un ex cacciatrice-mi dice lavando il bicchiere,forse per educazione dato che non era mai gentile.

-Che ti ha offerto il suo sangue-le dico.

-é vero,da quanto non cacci?-mi chiede.

-Non ho mai cacciato veramente,ero più un'assistente di mio padre,poi lui è morto in un incidente stradale ed io ho smesso.Ho scoperto che non era stato un Vampiro perché ero con lui e si era ubriacato,io sono venuta via in moto e lui in macchina,poi è accaduto l'incidente-le dico.

-Stai spifferando i tuoi segreti ad una Vampira pericolosa sai?-mi dice.

-Si,so anche che questa Vampira si sente sola nonostante gli amici che ha intorno perché non ne ha mai trovato uno vero,e forse è per questo che si è fatta avanti ad accogliere la nuova arrivata per prima,oppure voleva farsela amica per poi prosciugarla-le dico incrociando le gambe.

-Sei in gamba Chiara,ma non mi fido ancora-mi dice sedendosi.

-Non voglio fare del male,sono solo brava a combattere e non ho mai ucciso un Vampiro,Licantropo,Ibrido o Strega in vita mia-dico spostando i capelli dal collo e facendo finta di guardare di lato,stavo cercando di farle capire che poteva bere direttamente da me.

-Ora spiegami perché fai questo-mi dice.

-Sai,non ho amici in città e direi che forse è maglio farsi degli amici che dei nemici.Non sono qui per uccidervi e questa è una dimostrazione che ti voglio dare della mia fedeltà-le dico guardandola negli occhi.

Si avvicina piano e poi affonda i canini provocandomi un dolore lacerante,cerco di non urlare,affonda ancora di poco i canini e poco dopo si stacca.

-Male?-dice guardandomi.

Conoscevo Katherine Pierce per la sua reputazione di persona fredda e distaccata che pensa solo a te stessa,e mi stupiva il fatto che con me era diversa,ma io custodivo un segreto che non dovevo rivelarle assolutamente,il fatto di come dopo tanto tempo dalla mia nascita io sia ancora viva.

-Perché con me ti comporti diversamente?-le chiedo.

-Non lo so esattamente,sento che in qualche modo ti conosco da tanto-a quella frase mi scappa un sorriso.

-Perché sorridi?-dice prendendo il kit di pronto soccorso.

-Niente,pensavo.Ora mi medichi pure?-le chiedo mentre lei mi scosta i capelli dal collo.

-Hey,se ti da fastidio dimmelo così smetto con la mia gentilezza-dice lei brusca.

-Scusa,è che…sei diversa da come immaginavo-le dico.

-Sai per qualche tempo anch'io sono stata umana,almeno fino a 19 anni-dice lei sorridendo in modo malizioso.

-E perché hai cominciato a comportarti nel tuo solido modo?-le chiedo azzardandomi.

-Se mi conosci così tanto conosci anche la risposta-dice lei premendo sulla ferita facendomi scappare un urlo.

-Tranquilla,dovrebbe fermare il sangue-dice lei.

-Ho fatto un corso per bagnini le so queste cose-dico da arrabbiata per la risposta non data.

-Ok,sono diventata così per il fatto di essere un vampiro,ma prima non ero così.Ho avuto una figlia a 17 anni,pensa che una volta che è nata mi è stata subito strappata di mano,non lo neanche presa in braccio.Non so che fine a fatto,com'è cresciuta.Sono stata presa dal fatto di scappare da Klaus e mi vergogno.Avrei voluto prendermi cura di lei-mi dice.

Una lacrima si ferma all'angolo dell'occhio,cercavo di non piangere.

-Fatto,e…ora abbiamo un segreto da mantenere-mi dice strizzandomi un occhio.

-Come sono?-le chiedo un po curiosa.

-Buona,diciamo dolce-dice lei dirigendosi al piano di sopra.

-Dove vai?-le chiedo.

-In camera tua!-dice correndo a velocità da vampira.

Arrivo in camera e lei stava aprendo l'armadio.

-Carino questo completino da dura,o meglio,da vera motociclista-dice prendendo un paio di pantaloni in pelle neri,giacca in pela nera e maglietta rossa,e continuando a rovistare.

-Un giorno vieni con me a ballare-mi dice provandosi la mia giacca togliendosi la sua felpa.

-Abbiamo la stessa taglia-dice lei.

-Già…ne ho una uguale se vuoi è tua-le dico sedendomi sul letto.

-Davvero?-mi dice sbarrando gli occhi.

-Si,Ne ho un'altra…è appoggiata alla sedia-le dico.

Si avvicina alla sedia e prende in mano una foto.

-Perché hai una mia foto?-mi chiede mostrandomela.

-L'avevo trovato in un libro-dico stendendomi sul letto a pancia in giù.

Mi si avvicina e si stende affianco a me.

-Non ho mai avuto una persona che mi stesse così vicina-dice lei.

No,non è ancora il momento per dirglielo,devo prolungare l'attesa.

-C'è sempre una prima volta-le dico abbassando la testa,lei poggia la sua contro la mia.

-é ora che vada-mi dice guardando la mia sveglia.

-Ok,ci vediamo domani?-le chiedo.

-Si,diciamo di si-mi risponde sparendo dietro lo stipite della porta.

-Dimenticavo…Buonanotte-dice mentre me la ritrovo a pochi centimetri da me e mi stampa un bacio sulla fronte,poi sparisce del tutto.

Mi metto sotto le coperte e sprofondo nell'oscurità e nella luce dei sogni. 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4:Non ditelo a lei ***


Capitolo 4:Non ditelo a lei

 

La mattina dopo preparo la colazione,e diciamo che non ero completamente vestita,indossavo solo intimo e una camicia bianca.

-Buongiorno!pronta per andare al lavoro?-mi chiede una voce ormai più che familiare.

-Mi hai spaventata,ti avviso che sono cintura nera di Karathé-le dico quasi ignorandola.

-Uuuuh che paura…mi diverte spaventare le persone-mi dice mentre si siede di fronte a me.

Accende lo stereo e nota che la musica che usciva dalle casse era musica Latino americana.

-E da quando sai ballare una Samba?-mi chiede.

-Ormai da molto tempo,ho iniziato con questi balli a 7 anni e poi ho continuato fino ai 18,ho smesso perché poi sono venuta qui-le rispondo prendendo il latte dal frigo.

-Sei brava?-mi chiede.

-Vedi quelle coppe laggiù?-le dico indicando sopra il camino.

A velocità Vampiresca era là in un attimo.

-Una per ogni ballo,due per il tango e tutte prime posizioni.Abbiamo il nostro bengalino dei Latini-dice lei ridendo.

-Hai partecipato quasi tutti gli anni,non hai partecipato nel 2010,perché?-mi chiede lei tornando vicino a me che mi stavo bevendo un cappuccino.

-In quell'anno è morta la mia mamma adottiva,e così ho smesso per un anno di fare gare,l'anno successivo ho partecipato a due gare di tango,il ballo che le piaceva di più-le rispondo offrendole del sangue in un bicchiere.

-Hai conosciuto i tuoi veri genitori?-mi chiede mentre beve.

-Diciamo che io non sono di questo secolo.Sarei dovuta morire appena nata ma una strega mi ha salvata con un incantesimo.Mi ha addormentata e mi ha bloccato la crescita finché un giorno non avrebbe trovato una famiglia che mi avrebbe voluto bene,lì l'incantesimo si sarebbe sciolto e io avrei ripreso a crescere e vivere.Diciamo un incantesimo simile a quello della bella addormentata,però non crescevo e non avevo bisogno del bacio di un principe ma dell'affetto di una famiglia per svegliarmi-le rispondo mentre lavo la tazza del cappuccino.

-Wow,ma sai chi sono i tuoi veri genitori?-dice portandomi il bicchiere vuoto.

-So solo che mio padre è morto e mia madre è viva-le rispondo.

-E chi è?La conosco?-mi chiede.

-Meglio di chiunque altro-le rispondo andando verso la mia camera per cambiarmi lasciando Katherine a pensare a tutte le persone che conosceva.

Finito di cambiarmi me la ritrovo seduta sul cornicione delle scale che pensava.

-Elena?-mi chiede.

-No,è una vampira e non ha avuto figli prima della trasformazione-le dico scendendo e prendendo le chiavi della moto.

-Touchè-dice prima di dirmi una sfilza di nomi di persone che non conoscevo.

-Prima o poi mi dirai di si!-dice lei esausta di insistere,cosa insolita per Katherine.

-Forse-dico mettendomi il casco.

-Posso venire con te-mi chiede.

Le lancio il casco e una volta che lo ha indossato andiamo in piscina.

Arrivate a destinazione scopriamo di essere arrivati insieme agli altri e ci uniamo al gruppo.

-Ecco dov'era finita-dice Damon abbracciato ad Elena.

-Già,strano che stai legando con qualcuno Katherine-dice Caroline apposta per provocarla.

-Si,sembra strano anche a me-dice Stefan.

-Noi dobbiamo andare a lavorare quindi togliamo il disturbo-dice Elena avvolgendo un braccio in torno al collo mentre io nascondo una smorfia di dolore per il morso di Katherine della scorsa notte che faceva ancora male.

-Hey Elena,devo chiederti un favore-comincio mentre eravamo nello spogliatoio.

-Certo,dimmi pure-dice prima che usciamo.

-Devo parlare con tutti voi tranne che a Katherine,devo darvi una notizia-le rispondo cercando di non incontrare il suo sguardo.

-Ok-key-dice prima di aprire la porta.

Quando Katherine sparisce per qualche momento Elena raccoglie tutti intorno a me in modo che potessi parlare con loro.

-Diciamo che non vi ho raccontato tutto di me-comincio io.

Racconto la mia storia sul fatto di essere un ex cacciatrice che non ha mai ucciso niente di Soprannaturale e del piccolo segreto che Katherine non doveva assolutamente sapere.

-Dicevo che non eri un'umana normale-dice Damon dandomi una pacca sulla schiena.

-Hey Damon ti ricordo che appunto è un'umana e sente il dolore,vacci piano con le pacche sulle spalle-dice Tyler indicando il cerotto che nascondeva il morso di Katherine.

-E così sei una donatrice di sangue-fa lui provocando una risata da parte di tutti.

-Mi raccomando,per favore non ditele niente-faccio io tornando seria.

-Tranquilla…non diremo niente-dice Stefan da parte di tutti.

-Di cosa stavate parlando?-chiede Katherine arrivando alle spalle.

Avevamo nascosto le nostre voci da un mp3 con le casse di Caroline.

-Stavamo spiegando a Chiara dove si trova quel locale per ballerini professionisti di danza Latina-dice Damon.

-Magari possiamo andare insieme-dice Caroline prendendo la cosa sul serio.

-Il problema è che è per professionisti Caroline-dice Damon.

-Possiamo andare lo stesso,Chiara ci può insegnare qualcosa…che ne dite?-insiste lei.

-Ok!Andiamo,e comunque io so già ballare e anche Stefan-dice Damon.

-Facciamo la settimana prossima?-dice Caroline.

-Ci sto-dicono all'unisono Elena e Bonnie.

-Va bene-dicono Tyler,Jeremy e Matt.

-Insegnante?-dice Caroline rivolgendosi a me.

-Ok,vi insegno e poi andiamo-dico mentre Katherine si poggia a me con un braccio.

-Katherine?-ci rivolgiamo a lei.

-Ok,va bene,vengo anch'io-dice lei fingendosi scocciata.

Finita la giornata torno a casa e mi preparo i vestiti per andare a vedere il posto,scrivo un biglietto nel caso dovesse venire Katherine a trovarmi di raggiungermi al locale.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5:T-A-NGO ***


Capitolo 5:T-A-NGO

 

 

Arrivo al locale che sono le nove e vado a cambiarmi nei camerini che c'erano a disposizione,avevo un unico problema,il cavaliere.

A quanto non era un problema così grosso dato che erano loro a scegliere con chi ballare,così conosco un ragazzo di nome Alex che mi invita a ballare un Tango.

Avevo un vestito nero che finiva lungo sulla gamba destra,le uniche cose rosse che indosso sono: un fermacapelli (che io usavo più come molletta) con una rosa rossa,e il rossetto.

Matita nera all'occhio,mascara e niente ombretto,un trucco semplice ed efficace.

Era alto poco più di me,castano con gli occhi azzurri.

Dopo qualche ballo,tra cui Jive e Cha-cha intravedo una figura più che familiare,mi avvio verso di lei.

-Sei venuta,non me lo aspetto-le dico.

-E ora cosa devo fare?-mi dice scocciata.

-Vieni-le dico prendendola per un polso in modo da trascinarla nel camerino.

-Mettiti questo-dico togliendomi il vestito e prendendone un'altro completo dalla borsa.

-A no,io non ballo-dice lei.

-E allora perché sei venuta?-le dico indossando una camicia bianca e un paio di pantaloni neri.

-Punto 1-non ho il ballerino,2-non so ballare questi balli-mi dice.

-Senti,ho dovuto salvare le mie amiche quando non avevano il ballerino alle esibizioni all'ultimo minuto in modo da fare da Cavaliere,quindi cambiati!-le dico prendendo un cappello nero.

-Ok,come vuoi-dice cambiandosi.

Si cambia anche lei,la trucco come me e gli attacco la molletta.

-Andiamo-le dico uscendo dal camerino.

Arriviamo in pista e comincio ad insegnarle le cose principali.

- T-A-NGO,il Tango si conta così,seguimi-le dico invitandola a ballare.

-Questo si che è strano,una dilettante in mezzo hai professionisti-mi dice.

-Tranquilla,credo che ce l'hai nel sangue ritmi simili-le dico strizzandole l'occhio.

Le insegno come mettersi in posizione e poi passo a fare qualche passo in più oltre la base,finito il ballo ci fermiamo un attimo.

-Ok,lo ammetto,non è male-mi dice.

-E tu non te la cavi tanto male-le rispondo.

-Come facevi a sapere che non me la sarei cavata male?-mi chiede.

-Intuizione-le rispondo.

-Tu mi nascondi qualcosa,ma non voglio saperlo ora,insegnami qualcos'altro-mi dice.

Proviamo tutti i balli possibili finché ad un certo punto non ci ritroviamo da sole in mezzo alla pista,finito l'ultimo ballo prima di andare ci accorgiamo del fatto.

Ci stavano applaudendo tutti,io tolgo il cappello e facciamo un inchino,dopo qualche applauso ritorniamo ai camerini dove ci cambiamo.

-Meno male che eri una dilettante-dico ridendo.

-Già-mi risponde vestendosi a "velocità Vampiro".

Usciamo dal locale dopo che la proprietaria ci regala due tessere del locale,in modo di usarle come riconoscimento.

-Sei venuta a piedi?-le dico non vedendo ne una moto ne una macchina diversa da quelle che c'erano prima.

-Diciamo di corsa-dice sorridendo maliziosamente.

-Ok,salta su-le dico lanciandole il casco.

Monta in moto anche lei e andiamo a casa mia.

Entriamo in casa e notiamo entrambe che si è fatta mezzanotte.

-Casa dolce casa-dico lanciando le chiavi nel porta oggetti.

Katherine si lancia sul divano mentre io vado verso la cucina per prendermi da bere.

-Hai sete?-le chiedo mentre vengo raggiunta in cucina.

Prendo il coltello ma vengo fermata.

-Non posso bere il sangue di una persona a cui tengo-mi dice.

-Katherine Pierce ha un cuore…non mi stupisco-le dico.

- Ha-ah -mi dice afferrando il bicchiere d'acqua che avevo versato per me.

-Comunque anch'io tengo a te-le dico.

-é ora che io vada,con tutte queste dichiarazioni di affetto rischio di diventare buona.Buonanotte-mi dice lasciandomi un bacio sulla fronte per poi sparire alla velocità della luce.

-Già…ma tu non sai che sei già diventata-dico andando in camera mia.

Il mattino dopo finita la colazione vado al lavoro il più presto possibile.

L'incantesimo che mi aveva fatto la strega,per lo più una Bennett,preveda il fatto che quando avrei dovuto rivelare il mio segreto,mi sarebbe spuntato un segno sulla mano sinistra finché non sarebbe arrivata la persona interessata.

Non avrei potuto rivelarlo anche se avrei voluto,solo quando appariva il simbolo avrei potuto liberarmi del mio segreto al diretto interessato…o così pensavo.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6:Incidente di verità ***


Capitolo 6:Incidente di verità

 

 

Dopo un'ora arriva Elena e le corro in contro.

-Ciao Chiara-dice abbracciandomi.

Mi stacco da lei e le mostro il marchio sulla mano,erano due onde d'acqua.

-é il "Marchio della verità"?-mi chiede.

-Si,chi gli ha dato questo soprannome?-le chiedo sorridendo.

-Damon-mi risponde.

-Immaginavo-le rispondo.

Poco dopo arrivano tutti gli altri tranne Katherine.

-Ecco il famoso marchio-dice Damon spuntando alle mie spalle.

-Perché due onde?-chiede Caroline.

-Non lo so-le rispondo mentre ci sediamo sull'erba.

-Ragazzi,conosco quel marchio-dice Bonnie.

-E quindi?-chiede Matt.

-Non è un bel marchio-dice facendomi agitare più di quello che sono.

-Il motivi?-chiede Stefan.

-Il motivo è che per rivelare il suo segreto rischia o affoga del tutto-mi dice mostrando il marchio su un Grimorio.

-Perché deve sempre morire qualcuno quando c'è di mezzo qualcosa di Soprannaturale?!-dice Tyler.

-Bene,allora ti dovremo allontanare dall'acqua-dice Caroline.

-Qua c'è scritto che se non lo fa lei lo farà il marchio-dice Elena guardando sul vecchio libro.

-Perfetto,o muoio di mia spontanea volontà o ci pensa uno stupido tatuaggio-dico io cominciando ad innervosirmi.

-Hey attenta,qua quella nevrotica sono io-dice Caroline per sdrammatizzare facendoci ridere.

Ormai facevo parte di quel gruppo,era un mese che ci frequentavamo e la settimana prossima avremmo dovuto andare al Club a ballare,sempre se sarei rimasta in vita.

-Come mai tutti quì-fa Katherine spuntando dal nulla.

-Niente si parlava-dice la sua Doppelganger.

-Con un Grimorio in mano?-nota lei.

-Tranquilla non stiamo combinando niente contro di te,Bonnie ci stava mostrando un piccolo incantesimo-le dico per tentare di tranquillizzarla.

-Ok,mi fido-dice lei allontanandosi.

-Dove vai?-chiede Damon.

-è una piscina,dove potrei andare?-dice tuffandosi dal trampolino.

-Cerchiamo di distrarci per il momento,quando capisci che è il momento avvisaci,magari riusciamo a salvarti-dice Matt.

Poco dopo siamo tutti in acqua,passa un'ora e la piscina comincia a riempirsi di persone.

-Ai posti di combattimento-dice Elena ridendo e andando alla sua postazione,io stavo andando alla mia ma mi ferma per un polso.

-No stai qui,almeno ti tengo sott'occhio.Poi non c'è più bisogno di stare lontane,siamo amiche,possiamo divertirci e stare allerta in contemporanea-mi dice facendomi sedere affianco a lei.

Si fanno le due del pomeriggio e arriva anche Jeremy.

-Ciao sorellina,come va il lavoro da bagnina?-chiede lui ridendo.

-A parte il fatto che non posso entrare in acqua tutto bene-in quel secondo scivola in acqua.

-Jeremy non fare lo stupido,sai nuotare esci di li-lo rimprovera Elena.

-Magari riuscissi non sto scherzando,aiutami!-dice lui cercando di non affogare.

Il tatuaggio cominciava a bruciare.

-Chiara tutto a posto?-mi chiede Damon che era arrivato con tutti gli altri.

-Cos'è quel coso?-chiede Katherine.

-é una storia lunga-dice Caroline.

Nel frattempo Elena prova a buttarsi in acqua ma non riesce perché viene bloccata.

-Deve farlo lei-dice Bonnie.

Il marchio bruciava sempre più forte finché dai contorni non spuntò del fuoco.

-Ok,ora è preoccupante,cosa sta succedendo?-continua Katherine.

-Fidati di me-le dico prima di tuffarmi per salvare Jeremy.

L'unica cosa che spegneva il fuoco era l'acqua,ecco perché se non l'avessi fatto io mi avrebbe costretto lui a tuffarmi.

Nel tentativo di salvarlo mi colpisce in testa stordendomi.

-Cos'hai fatto?!-urla Elena.

-Non lo fatto io,c'è non di mia spontanea volontà-dice lui.

Dal fondo della piscina guardavo e sentivo la scena,non riuscivo a risalire e l'aria cominciava a mancare.

Vedo Elena che riprova a tuffarsi e non ci riesce,poco dopo sento qualcuno che mi porta su.

Uscita dall'acqua riesco a vedere un volto,quello di Katherine e tutto quello che riesco a dire,dopo che Katherine mi fa bere il suo sangue nel tentativo di guarirmi,è -Grazie Mamma-.

Dopo quella frase vedo che rimane sotto shock e sento la sua lacrima bagnarmi il viso,riconosco che era una sua lacrima e non acqua della piscina per il semplice fatto che era una lacrima calda,piena di chi ama e di chi soffre al tempo stesso,ma anche colma di terrore.

Questa è l'ultima cosa che riesco a sentire prima di perdere i sensi e sentire la vita che mi viene strappata via ingiustamente.

Ad un tratto...

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Capitolo 7
*** Capitolo 7:Welcome to the Darkness ***


Capitolo 7:Welcome to the Darkness

 

 

 

Riesco a respirare ancora,non capisco perché ma mi viene in mente subito,ero morta col sangue di mia madre in corpo,sangue di vampiro.

Apro gli occhi e mi alzo,mi trovavo nell'infermeria della piscina sdraiata sul lettino e non ero sola.

Guardo nella panchina in fronte a me e vedo la persona che da un lato avrei preferito non vedere subito,ma dall'altro sarei stata felicissima trovarmela davanti se non fossi stata una vampira in transizione.

Ci guardammo per qualche momento in silenzio,fu lei a romperlo.

-Perché non me lo hai detto!-mi dice,era decisamente arrabbiata.

-Non potevo-le dico mentre sentivo il cuore creparsi.

-Lo so che non potevi,mi hanno detto del marchio!-dice lei azzardosi in piedi.

-E allora sai che non potevo farlo!-le grido mentre una lacrima scorre sul viso.

-Ho provato a fartelo capire,ma non ci sono riuscita per via di questo marchio-in quel momento vedo che si blocca.

-Quando provavo ad indovinare chi era tua madre,non ho nominato me stessa-dice sussurrando,come se stessa parlando tra se e se.

-Ma dai!-dico io ormai sull'orlo della rabbia.

Sapevo che i vampiri sentivano tutto più forte,amplificato,ma non immaginavo così tanto e poi ero ancora in transizione.

-Non voglio essere un vampiro se tu non mi vuoi,piuttosto muoio al posto di passare una vita cercando di dimenticare tutto-non riuscivo più a controllare le lacrime che scendevano dal mio viso.

Nel frattempo lei si era seduta di nuovo sulla panchina,piangeva.

-I capelli uguali ai miei,il fatto che tu sai che io so ballare i balli Latini,la corporatura molto simile alla mia,l'età,gli anni passati senza di me-stavano uscendo varie emozioni da lei,di una Katherine che non tutti conoscevano,quelle della mia Mamma.

-Anche il fatto che non hai mai conosciuto i tuoi veri genitori.Sono stata un'ingenua,gli indizi c'erano.-dice passandosi una mano tra i capelli.

Io rimango in silenzio,non sapevo cosa fare,temevo di parlarle.

-Sai quando ti hanno portato via da me avevo perso parte di me,con gli hanno se ne è andata la speranza di trovarti e così mi ritrovavo a spegnere i sentimenti ogni tanto-continua lei.

Finalmente rincontro il suo viso e vedo che sorrideva nonostante le lacrime.

-Nessuno è riuscito a conoscermi per come sono veramente a parte te,e in più ho bevuto il tuo sangue.-io continuo a non parlare,lei continuava a piangere.

-é buio-dico dirigendomi verso le tende che tenevano la luce lontano da me.

Sapevo quello che stavo facendo,il sole brucia i vampiri.

Faccio per aprire le tende ma vengo fermata,mia madre mi si era parata davanti.

-Non farlo,ti prego-mi dice prendendomi le mani.

-Pensavo che tu non mi volessi-le dico piangendo.

-Ti sbagli.Mi sei stata strappata via e non voglio lasciarti andare mai più.-dice abbracciandomi mentre io mi stringo a lei.

-Adesso per qualche periodo ti sentirai diversa-dice porgendomi una sacca di sangue in modo da completare la transizione.

Bevo da essa e lei con una mano mi accarezza il viso.

-é inutile che ti dica tutto questo,ormai lo sai già-mi dice.

-Fallo lo stesso-le dico,poi riprendo a bere.

Romane a spiegarmi ciò che mi sarebbe successo ed io ascoltavo con attenzione anche se conoscevo già tutto,ma sentirlo da mia madre mi dava sicurezza.

-é bello averti ritrovata-mi dice mentre ci stavamo sedendo.

-A chi lo dici-le rispondo sdraiandomi con la testa poggiata sulle sue gambe,ormai avevo finito di bere,con un dito mi pulisce dallo sporco e poi mi bacia la fronte,era diventata veramente una mamma.

Quando usciamo dall'infermeria mi aggrappo a lei,mi aveva avvertita sul fatto che avrei sentito l'odore del sangue,ma non immaginavo fosse così forte l'odore.

-Portami via per favore Mamma-le dico nascondendo il volto che stava mutando.

-Hey Damon noi stiamo andando,avverti tu il proprietario-dice Katherine.

-Ok,si è trasformata?-le chiede.

-Si,ora tocca a noi-dice lei per poi accompagnarmi alla moto.

Questa volta guida lei e cingo le mani attorno alla sua vita,ero coperta da un'asciugamano in modo da non bruciarmi.

Arrivate a casa chiude tutte le finestre con le tende.

-Come fai ad uscire col sole?-le chiedo.

-Grazie a questo,ma funziona solo con il vero possessore,anche se te lo volessi dare non funzionerebbe con te-dice lei sedendosi accanto a me.

-Quindi si può trasformare un qualsiasi oggetto da tenere sempre con se?-le chiedo.

-Si,credevo lo sapessi-mi dice.

-No,non so proprio tutto quanto-ammetto sedendomi ancora un po sotto shock.

-Hai sete?-mi chiede.

-Si,molta-le rispondo.

Apre la sua borsa e tira fuori un'altra sacca di sangue e me la lancia.

-Graize-le dico per poi bere.

-Ora comincerà un addestramento in modo da non uccidere chiunque ti si pari davanti-dice lei.

-Ovviamente non sarai sola-dice Elena entrando insieme agli altri.

-Questo è tuo-dice Bonnie dandomi un bracciale con un cuore nero.

-Con quello non ti bruci-dice Caroline mostrandomi l'anello.

-Perché un bracciale e non un anello?-le chiedo.

Punta lo sguardo su Katherine che mi mostra il suo di bracciale.

-Bene,pronta per l'addestramento novellina?-dice Damon aprendo le tende dopo che ho indossato il bracciale.

-Pronta-rispondo.

I giorni passano ed io imparo a trattenermi dalla fame e imparo ad essere una vampira che si comporta come un'umana.

Adesso ci troviamo stesi su una collina,non siamo ubriachi siamo solo in vacanza.

-Una domanda,se tu sei rimasta piccola tutto questo tempo,come mai è nata una Doppelganger se la discendenza doveva partire da te?-mi chiede Damon.

-Perchè la strega che mi ha salvata ha trasferito la mia anima in altri corpi con un incantesimo che si collegava all'altro,si sarebbe spezzato quando qualcuno mi avrebbe amata-gli rispondo.

-Wow,magia Bennett,la più potente del mondo-dice Damon facendo ridere tutti.

-Ed io dovrei chiamarti zia?-mi dice Elena.

-Se ci tieni?Il legame è quello,ma diciamo che voi due potete continuare ad essere sorelle nella vita pubblica ed io la nuova arrivata-dico mentre gli altri ridono ancora.

-Per me nella vita privata sarei sempre mia figlia-dice Katherine poggiando la testa contro la mia.

-Ora possiamo annunciare che Chiara è ufficialmente parte del gruppo ma soprattutto è una new entry dell'oscurità-dice Stefan.

-A proposito,grazie per avermi salvato quel giorno-dice Jeremy,grande cacciatore di vampiri.

-Figurati,grazie a te per avermi liberato dal marchio-gli dico.

-Hey Jeremy-dice Katherine.

-Grazie per avermi ridato mia figlia-finisce la frase.

-Wow…Katherine Pierce ha un cuore-dicono Tyler,Bonnie,Stefan,Damon,Elena e Caroline all'unisono.

-Già,cuore di Mamma-dice lei dandomi un bacio sulla guancia per poi sparire.

-E ora dov'è andata?-dice Elena.

-A prendere questi-dice mostrando dei fuochi d'artificio.

-Le sorprese non finiscono mai-dice Elena alzandosi con l'aiuto della sua Doppelganger.

Io vengo aiutata da Damon che poi accende un fuoco,ognuno aveva il suo.

In mezzo a tutte quelle luci riuscivo sentire solo il calore che emanavano tutte quelle persone.

Sento quello di mia madre che mi prende per mano,non avrei mai voluto lasciare quella mano.

Lascio quel contatto per accendere il mio,dopo di me va lei e poi tutti gli altri.

Ci prendiamo per mano tutti quanti per guardare l'ultimo pacco di fuochi che sarebbero esplosi tutti insieme.

Mia mamma poggia la testa sulla mia spalla,la mia testa la poggio sulla sua.

La decisione di passare il resto della mia vita con qualcuno a cui volevo un mondo di bene mi rendeva felicissima.

-Ti voglio bene-mi sussurra.

-Anch'io-le rispondo.

Tre parole che non sarebbero mai morte,tre parole che ci univa per sempre,tre parole con cui finisco di raccontarvi questa parte della mia vita,il resto devo viverla con nuovi amici e con mia mamma,una mamma che ha riavuto sua figlia e la proteggerà per sempre.



Angolo Dell'autrice:
spero mi facciate sapere se vi è piaciuta o meno...Grazie della Lettura...Kiss Kiss Kiki BSK

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