Kisses and other problems

di infinity
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di scommesse perse e panda alla fragola ***
Capitolo 2: *** Di sol levante e sogni strani ***
Capitolo 3: *** Di pesche sciroppate e torte al cioccolato ***
Capitolo 4: *** Di piroette e ginocchia doloranti ***
Capitolo 5: *** Di shojo manga e Yaoi ***
Capitolo 6: *** Di shampoo ai frutti rossi e smalto color prugna ***
Capitolo 7: *** Di appendicite e libri di fiabe ***



Capitolo 1
*** Di scommesse perse e panda alla fragola ***


Taoris-




« Dai Wu »
« Sei una spina nel fianco »
« Grazie per il complimento ora muoviti! »
YiFan sbuffa ed alza gli occhi al cielo, impreca contro se stesso e contro LuHan che, ancora al suo fianco, lo guarda con gli occhi lucidi di ilarità.
« Che ne sapevo io che te e Sehun ve la facevate già da qualche mese? » tenta ancora, anche leggermente offeso a dire la verità, perché insomma, era il suo migliore amico quello che se la faceva con il ragazzo della porta accanto, mica un pinco pallino qualsiasi!
« Potevi non scommettere – gli ricorda – “scommetto che non riesci a portarti a letto Oh Sehun” » Lo scimmiotta, YiFan grugnisce qualcosa di indefinito e sposta lo sguardo dall’altra parte del locale.
« Che ne sapevo che te la facevi con il frigido Oh Sehun » Si difende ancora una volta.
« Non è frigido » Scatta sulla difensiva Luhan.
« Allora, dimmi cosa devo fare e finiamola, l’abbiamo già tirata troppo per le lunghe » Sbuffa rassegnato, Luhan batte le mani felice come un bambino a cui è stata regalata la sua caramella preferita, poi si volta verso Sehun che silenzioso come sempre a guardato la scena chiuso in un ostinato mutismo e con un ghigno sulle labbra.
« Hunnie – sussurra melenso, YiFan storce le labbra – che gli facciamo fare »
« Sai Hannie – YiFan ruota gli occhi ancora, disgustato da tutti quei nomignoli – penso che YiFan non abbia mai baciato un panda » YiFan si gira a guardarlo scioccato, è ovvio che non ha mai baciato un panda, mica andava in giro a baciare animali lui, poi panda, carini e coccoli quanto vuoi, ma sono sempre orsi! E quale essere sano di mente ha mai baciato un orso? Oddio, ripensandoci Oh Sehun non può essere sano di mente, altrimenti avrebbe evitato una persona come LuHan.
« No, hai ragione, penso non abbia mai baciato un panda » Guarda entrambi stupefatto, un sopracciglio inarcato e la bocca leggermente aperta, più che un’espressione stupefatta la sua pare più un’espressione schifata, Sehun e Luhan ci fanno poco caso continuando a bisbigliare tra di loro comunque.
« Dovrai baciare un panda! » YiFan si chiede se veramente non si siano fatti di qualcosa, perché dai, scemi e tutto, ma baciare un orso?
« Penso che sia leggermente – calca sulla parola il più alto – impossibile che io b- »
« Che cosa hai capito scemo – lo interrompe Sehun, YiFan ha un improvviso tic al sopracciglio all’insulto gratuito – devi baciare quel panda » Si gira seguendo il dito del minore che indica qualcosa, dall’altro lato del pub, seduto ad un tavolo che ride con delle persone c’è un ragazzo con i capelli neri e profonde occhiaie e, si, quello è un panda.
« Quindi io devo andare li e baciarlo? »
« Esatto »
« Ti odio »
« Sisi, vai »
YiFan sospira e si gira, spinge un poco le persone che ballano sulla pista da ballo che il pub ha improvvisato per quella sera, spintona leggermente una ragazza e schiva agilmente un ragazzo ubriaco, quando raggiunge il tavolo si ferma a guardare gli occupanti, tutti bei ragazzi non c’è dubbio, ma gli occhi gli rimangono attaccati sul panda in questione, se da lontano era bello da vicino è da mozzare il fiato, i capelli scuri ricadevano morbidi sul capo e le ciocche troppo lunghe gli sfioravano delicatamente gli zigomi, sorrideva e il suo sorriso lo lasciò veramente senza respiro; si avvicinò cauto e gli sfiorò la spalla con la mano, gli altri ragazzi seduti al tavolo lo guardarono stralunati e YiFan sorrise esitante.
« Scusami – borbotta toccandogli lievemente la spalla, il ragazzo si gira, in mano ancora il bicchiere con dentro un liquido rossastro che puzza di fragola – ho perso una scommessa con dei miei “amici” laggiù » Mima le virgolette e alza lo sguardo sul viso del ragazzo, ragazzo che è poco più basso di lui, ma dai lineamenti dolci capisce che è notevolmente più piccolo “Fai che non sia minorenne, non voglio incappare in qualche denuncia per pedofilia” sospira internamente, vede il moro guardare verso Sehun e Luhan, che tra parentesi sembrano intenti ad accoppiarsi con gli occhi.
« E io che centro? » Domanda, YiFan alza un sopracciglio e sospira esasperato, ma chi glielo ha fatto fare? L’odore di fragola gli punge ancora le narici e gli vorrebbe chiedere se può spostare il bicchiere ma si trattiene.
« Hanno detto che devo baciare un panda »
« Ma- »
« Senti – lo interrompe, anche perché si sente anche vagamente in imbarazzo – il mio nome è Wu YiFan, non bacio gente a caso di solito, ma oggi va così, sappi che mi dispiace e che per qualsiasi trauma devi fare causa ad Oh Sehun » L’altro ragazzo sfarfalla le ciglia e si morde le labbra, YiFan le fissa per un secondo prima di riportare i suoi occhi sul viso.
« Quindi, te, devi baciarmi? » Farfuglia in un coreano mezzo mozzicato, YiFan sorride ed annuisce, sente un brusio confuso dietro e sente ridere.
« Avanti Tao, non farti pregare » è mandarino quello che ha sentito?
« Sta zitto Ge, non è facile » gli risponde Tao in mandarino, YiFan ringrazia il cielo, possono capirsi meglio così, no?
« Senti Tao, giusto? Io non voglio ma devo, altrimenti la mia psiche ne risentirà » Tao e l’altro ragazzo si girano scioccati a guardarlo non appena parla e YiFan ne approfitta, poggia le sue labbra su quelle dell’altro ragazzo e ne saggia la consistenza e il sapore, storce le labbra infastidito dal sapore di fragola; Tao risponde al bacio dopo pochi attimi di confusione, partecipa attivamente ad esso e gli allaccia le braccia al collo quando YiFan chiede di far entrare la lingua. Gli amici di Tao fischiano e il ragazzo arrossisce lievemente; solo quando LuHan picchietta un dito sulla spalla del più alto entrambi si accorgono che ci hanno preso gusto. Tao arrossisce nuovamente e torna a sedersi mandando giù quello che resta della sua vodka alla fragola. Molto poco in realtà visto che la maggior parte è caduta sul pavimento.
« Bhè.. allora adesso hai pagato il tuo pegno » Borbotta in un misto di mandarino e coreano, YiFan sorride intenerito e con lui tutti gli altri.
« Allora ci si vede Tao » Il ragazzo sussulta e alza il viso rosso sulle gote.
« S-si »

YiFan più tardi ringrazierà LuHan per la miglior pomiciata della sua vita.








***

Hola~
Sono di nuovo qui.. Visto? *saltella felice*
Questa volta è una raccolta ^^ Ci sto lavorando da un po e spero che possa piacere.
Non ho molto da dire, voglio solo ringraziare Rav che sta scrivendo un'altra raccolta di One-Shot e che è stata carinissima anche se gli ho rotto le scatole ^^ Grazie veramente :3
A tal proposito volevo specificare che le mie OS non sono ASSOLUTAMENTE un plagio alle sue, lungi da me un idea simile :)

Grazie per aver letto ^^
Sperò che qualcuno voglia farmi sapere come l'ha trovata.
Adesso vado perché sospetto di star diventado dislessica a causa dell'ora tarda xD

Un bacione :*

infinity~

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Capitolo 2
*** Di sol levante e sogni strani ***


SuLay-




Quando quella mattina Junmyeon si sveglia si sente strano, tuttavia decide di non farci troppo caso, si gira dall’altra parte e fissa la sveglia sul comodino, quando vede i led segnare le otto e mezza si gira dal lato opposto, perché è domenica diamine e vuole dormire almeno quel giorno; ma la sensazione che gli attanaglia lo stomaco e gli scalda il basso ventre glielo impedisce. Ora, Junmyeon è un ragazzo davvero pigro quindi fatica non poco, nel dormiveglia, a capire da che punto del suo corpo proviene quella sensazione e quando, finalmente, lo scopre alza gli occhi esasperato. Perché Kim Junmyeon, alle otto e trentacinque di domenica mattina, l’unica nella quale si può permettere di alzarsi tardi e appagare la sua pigrizia, ha una fastidiosissima erezione mattutina; per questo sospira e si alza dal letto il più silenziosamente possibile, si siede sul bordo di esso e si strofina gli occhi, non sia mai che camminando con gli occhi più chiusi che aperti svegli il suo fastidioso compagno di stanza, ce lo vede Yixing a prenderlo in giro, che poi sono cose che succedono a tutti, cosa ci sarà di così divertente? Al massimo dovrebbe essere felice che il corpo del suo compagno di stanza preferito e anche l’unico che ha accettato di dividere la stanza con lui, sia perfettamente in forma; invece no, ogni mattina quando si sveglia a quindici minuti dalla prima lezione e ha a malapena il tempo di lavarsi e vestirsi deve sentire Yixing che lo deride perché “Qualcuno è meno pigro di lui la mattina”. Sta per aprire la porta del bagno quando sente un mugolio sommesso provenire dal letto dall’altra parte della stanza, si allarma leggermente perché solitamente quando Yixing si sveglia non mugola, impreca contro il sole e manda Junmyeon a cagare senza motivo, ma mugolare è l’ultima delle azioni che può compiere, per questo si avvicina guardingo e guarda il groviglio di coperte sotto il quale dorme il suo “amico”, per un attimo gli balena in mente l’idea che Yixing possa stare male, poi improvvisamente si ricorda che in tre anni che conosce quel demonio quello non ha mai avuto neanche il raffreddore, perciò scuote la testa leggermente e torna a fissare le coperte e scopre che non ci sono più, per un attimo sobbalza pensando che l’altro ragazzo si sia alzato, poi si calma quando lo vede ancora steso sul letto che abbraccia il cuscino; sta per girarsi dall’altra parte quando sente un gemito soffocato e si gira di scatto. Yixing geme ancora contro il cuscino mentre inarca lievemente il bacino, le sopracciglia fremono leggermente e un ansimo gli sfugge dalle labbra socchiuse; Junmyeon spalanca gli occhi incredulo e continua a fissarlo, perché nonostante l’ora e l’erezione sempre più dolorante non può fare a meno di trovarlo estremamente attraente, di trovare sexy le sua guance arrossate e la bocca schiusa per far uscire un ennesimo gemito. Lo vede strusciare i fianchi sulla morbida consistenza del guanciale e i suoi occhi non possono fare a meno di cadere sul cavallo dei pantaloni che l’altro ha in dosso, non può fare a meno di deglutire a vuoto saliva inesistente e di maledirsi; adesso oltre a non avere più così tanto sonno di sente anche tremendamente eccitato; per questo e per la mente ancora leggermente annebbiata da quel briciolo di sonno, non esita a farsi scorrere la mano sul ventre piatto ed a infilarsela nel bordo largo dei pantaloni cadenti, freme quando la sua mano arriva a toccare il rigonfiamento dei boxer stretti e, in un momento di lucidità, pensa che in caso Yixing si svegli lo ucciderà, tuttavia è solo un attimo prima che la sua mente si spenga e che la sua mano raggiunga la propria erezione, quando l’afferra gli sfugge un ringhio soddisfatto e gli occhi gli si fissano sul collo latteo dell’altro ragazzo, la sua mente gli manda immagini di lui che lo bacia e lo morde e al contempo la sua mano inizia a muoversi lentamente, il ragazzo nel letto sta ancora ansimando lievemente mentre mugola parole sconnesse.
Junmyeon continua a muovere la sua mano su e giù per l’asta fermandosi ogni tanto a stuzzicare la punta sensibile, mentre al contempo immagina di baciare le labbra rosee del compagno di stanza, socchiude gli occhi quando sente un ennesimo gemito e un basso ringhio gli esce dalla gola, si ferma solo un attimo per riprendere fiato e per aprire gli occhi, solo per trovare Yixing che, effettivamente, si è svegliato; continua a fissarlo negli occhi liquidi di lussuria mentre anche l’altro infila una mano nei pantaloni e inizia a masturbarsi, si fissano per tutto il tempo e Junmyeon non si preoccupa più di fare troppo rumore, risponde ad ogni gemito acuto con un ringhio basso e gutturale, si guardano negli occhi perdendocisi dentro, annegando in essi e gemendo, delle volte, all’unisono.
Vengono insieme dopo un paio di minuti, minuti intensi a detta di entrambi, poi Jumyeon, come se niente fosse gira i tacchi e si pulisce la mano con un fazzoletto, lo getta nel cestino vicino alla sua scrivania e torna a letto, si infila sotto le coperte e si gira dall’altro lato.
Ovviamente Yixing non lo farà dormire ed è altrettanto ovvio che non lo racconterà a nessuno.
In fondo, perché far sapere agli altri quella che, ormai, è diventata la loro routine della Domenica mattina?







~
Note Autrice:
Hola~
Eccomi qua con il secondo capitolo, penso che questo sarà il più corto di tutta la raccolta [Prendete con le pinze quello che ho detto, ovviamente].
Che dire? Volevo publicare più tardi, ma ne questa sera, ne domani ci sarò quindi, viste anche le nove persone che seguono [Nove, oddio, sono lusingata] ho preferito non fare aspettare.
Questa io la definisco una scena arancione, perciò fatemi sapere se devo alzare, anche perché è la prima, ma non l'ultima scena. così :3 Fatemi sapere ;D

Un bacione, grazie ancora ;D

infinity~

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Capitolo 3
*** Di pesche sciroppate e torte al cioccolato ***


A Nettlewild che mi ha dato l'idea

XiuChen ~



Kim Minseok ha una vera e propria ossessione per le pesche.
Indifferentemente da come esse si presentino Minseok ha, quasi, la necessità di sentire la loro dolce consistenza invadergli il palato, non importa se sono di inizio stagione e ancora acerbe, se sono mature e rossastre, quindi notevolmente più dolci delle prime, o se sono “sfatte”, come le chiama sua madre, per cui talmente dolci da essere immangiabili. Non gli importa. Gli basta che siano pesche; inoltre quando non è stagione ed è troppo difficile, per non dire impossibile, reperirle, fa fuori ogni alimento che contenga almeno in minima parte il frutto tanto amato, partendo dai succhi di frutta del discount, procedendo per le crostate alla marmellata, rigorosamente alla pesca, della nonna fino ad arrivare alle sue preferite, quelle che non abbandona mai, periodo o non periodo, quelle che tutti i suoi amici alle feste di compleanno dove la torta era composta da frutta, gli smollavano: le pesche sciroppate.
Se era possibile le amava molto di più del frutto nella stagione, anche perché erano sempre lì, in qualsiasi stagione aveva la sicurezza che, attraversando la strada e svoltando a destra, con pochi won al discount le avrebbe trovate di sicuro, visto che la maggior parte delle persone che andavano in quel posto erano madri di famiglia in cerca di offerte e ragazzi che compravano alcolici e cioccolato.
Ecco, se c’è una cosa che Minseok odia è il cioccolato, lo odia con tutto se stesso, odia il suo sapore e la sua consistenza, detesta quando, masticandolo la bocca diventa tutta marrone e poi, cosa più importante, non sa di pesca e non ha la stessa consistenza succosa.
Proprio perché lo detesta casa sua ne è sempre sprovvista e, a quanto pare, anche Jongdae, il suo “amico intimo” come lo chiama Baekhyun, “povero ragazzo” come lo chiamano i suoi e “Fidanzato” quello che realmente è, ha imparato a farne a meno; è a causa di questo che storce il naso quando torna a casa e trova Jongdae davanti ad una torta al cioccolato.
« Che cos’è quella? » sbotta guardando inorridito il dolce, Jongdae lo guarda e sorride smagliante.
« La signora Park ci ha portato una torta! Non è bellissima? » Minseok sorride all’entusiasmo da bambino del ragazzo, poi sposta lo sguardo sul dolce marrone che ancora emana il dolciastro profumo di cioccolato e non può fare altro che dare ragione a Jongdae, è davvero bello, la cottura pare perfetta, il marroncino chiaro del pan di spagna crea un perfetto contrasto con la cioccolata che riempie il dolce e la panna che decora la superficie; ma a Minseok non sale l’acquolina in bocca.
« Se vuoi puoi anche mangiarla tutta » Gli dice mentre si sposta in cucina e cerca il suo barattolo di pesche sciroppate, dopo una giornata intensa di lavoro e studio solo loro e Jongdae possono farlo sentire bene, ma sorprendentemente le pesche non ci sono.
« Jongdae! Dove sono le mie pesche! » Si allarma aprendo a ripetizione ogni sportello della credenza e cercando anche nel cassetto delle posate e fra le pentole.
« Ah, quelle? Le ho prestate alla signora Park, deve fare delle torte al figlio per il buffet del saggio di pianoforte, a quanto pare ci sono dei bambini allergici al cioccolato, per questo ci ha dato la torta e gli ho prestato le pesche, non è un problema vero? »
La voce di Jongdae che gli arriva così innocente e sedotta dal dolce che sta ancora fissando gli fa sbattere la testa al muro più volte.
« Ho bisogno delle mie pesche » Esala sedendosi accanto al corpo dell’altro ragazzo.
« Non hai quelle di scorta? »
« No, sono finite »
« Marmellata? »
« Idem »
« Usciamo a comprarle? »
« Sono le nove e un quarto, il discount chiude alle otto. » Sbuffa, dovrà aspettare fino alla mattina successiva, quando uscirà alle sette e mezza, ora in cui aprirà il suddetto discount, che tra parentesi porta le pesche più buona di tutta Seul.
« Allora – inizia Jongdae indeciso – perché non provi a mangiare un pezzo di torta? » Minseok si gira a guardarlo sorpreso.
« Sai che non mi piace » Ribatte, il sopracciglio sinistro alzato e lo sguardo fisso sul lettore dvd “Ma quello ancora funziona? Non lo abbiamo rotto quando abbiamo montato l’xbox?” pensa.
« Però in otto mesi che stiamo insieme non ti ho mai visto mangiarne neanche un quadratino » Protesta, gli occhi ancora catturati dalla torta ormai fredda.
« Otto mesi e due settimane – precisa – non mi hai mai visto mangiarne perché non lo mangio » Ribatte ovvio.
« Ma hai bisogno della tua dose giornaliera di dolce no? » Ribatte ostinato, Minseok si chiede se la loro prima litigata sarà a causa di una torta al cioccolato che non vuole mangiare.
« No, ho bisogno della mia dose giornaliera di pesche » Ribatte acido fissando ancora il lettore dvd “Ah no, questo è di Tao, ce lo ha prestato quando abbiamo voluto vedere “Remember me” e non glielo abbiamo più restituito” ricorda.
« Dai, che ti costa, prova per me, mh? » Gli sussurra il più piccolo prima di baciargli teneramente una guancia paffuta, Minseok rotea gli occhi.
« No » Risponde secco prima di alzarsi e chiudersi in bagno per la mezz’ora successiva.

Quando ne esce ha ancora i capelli bagnati e dalle punte scendono piccole gocce che gli vanno ad accarezzare il corpo snello.
Senza prendere la briga di vestirsi, perché insomma, sono solo in due li dentro, si dirige in cucina per prendere qualcosa da mangiare; quando passa per il soggiorno nota che la torta non c’è più.
“L’avrà mangiata tutta” pensa mentre si alza sulle punte dei piedi alla ricerca di almeno un succo di frutta alla pesca, ma niente: tonno, sale, pasta, ramen istantaneo, zucchero, caffè solubile. Nessuna traccia del frutto, sta per aprire lo sportello successivo quando sente due braccia e un corpo intrappolarlo. Si gira scocciato, perché l’assenza del frutto amato lo sta facendo impazzire, si stupisce quando si trova il viso di Jongdae a pochi centimetri dal suo con in bocca un pezzo di torta al cioccolato.
« Cosa? » Sussurra, fa in tempo a dire solo quello, perché l’altro ragazzo ha avvicinato le labbra in un tacito invito, il maggiore sposta il viso di lato evidentemente infastidito ma il minore non si da per vinto, gli sposta il viso con una mano, il pollice e l’indice fanno forza per far aprire la bocca e poggia violentemente le labbra sulle sue facendo scomparire il pezzo di torta; Minseok combatte un poco, ma si arrende quando la mano, che ha lasciato finalmente il suo viso, è scesa sul suo corpo fino a cingerli il fianco scoperto. Jongdae preme ancora più forte le sue labbra su quelle di Minseok e introduce rudemente la sua lingua all’interno, introducendo così anche il cioccolato.
« Jong.. dae » Ansima Minseok quando riesce a staccarsi, il sapore dolce del cioccolato in bocca, Jongdae lo ignora e torna a baciarli le labbra morbide, il cioccolato ingoiato da entrambi non era così male, constata il maggiore.
« Jongdae – lo blocca ancora, in cerca d’aria – le tue labbra – sussurra – le tue labbra sanno di cioccolato »
« E sono buone? »
« La cosa più buona del mondo » Sorride.
« Più delle pesche? »
« Più delle pesche »
Conferma prima di tornare a baciarlo.










~
Note Autrice:
Hola :) Eccomi ancora, questa volta è una XiuChen -3- [Brava sherlock xD]
E.. Bhò forse sarà la OS più lunga della raccolta [Non è vero]
Forse, prendete con le pinze l'informazione, alzerò il raiting, dipende xD
Bhà, ho ricontrollato la storia e non ho trovato errori, perciò penso sua abbastanza corretta, in caso contrario perdonatemi, provvederò a ricontrollare :)
Ringrazio le persone che stanno seguendo e leggendo questa mia prima raccolta :) Grazie di cuore ;D

Ci si sente al prossimo capitolo ;D

infinity~

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Capitolo 4
*** Di piroette e ginocchia doloranti ***


Kaisoo-



Kyungsoo si mette in posizione, porta la gamba sinistra in dietro e si prepara per fare quella dannata piroetta; nell’esatto momento in cui si alza sulle punte, piega la gamba e si appresta a fare il primo giro, cade a terra rovinosamente, sente le ginocchia doloranti contro l’usurato parquet della sala e sa che li gli verranno sicuramente dei lividi enormi, stringe i denti e si rialza; torna in posizione e, quando sta per tentare di nuovo, cade. Sente una risata dall’altra parte della stanza e vorrebbe sprofondare dall’imbarazzo, perché sa di chi è quella voce profonda, quella risata squillante e quelle gambe muscolose coperte dalla calzamaglia scura.
« JongIn-ssi » Sussurra, il viso rosso e la voce tremula.
« Scusami, devo aver sforato con l’orario, la signorina Choi me lo aveva detto che alle cinque avevi prenotato » Si sbriga a dire raccogliendo la sua roba e infilandola alla rinfusa nella borsa.
« Mi faccio la doccia e me ne vad- »
« Vuoi una mano? » Lo interrompe.
« Cosa? »
« Con le piroette e il resto – spiega – sono più tosto bravo sai »
« Ah, ti ringrazio ma non penso che sia necessario »
« Insisto! »
Kyungsoo accetta di buon grado.

« Devi mantenere una postura corretta, altrimenti non ce la farai mai » Lo riprende, con una mano gli spinge sul petto e con l’altra gli sistema la schiena nella postura “corretta”. Prova a fare la piroetta ma cade ancora.
« Guarda come lo faccio io » JongIn si mette in posizione, il portamento fiero e il mento alto, negli occhi un luccichio sicuro, si alza sulle punte, piega la gamba in un angolo perfetto e compie le tre rotazioni in maniera impeccabile, Kyungsoo ruota il viso invidioso.
« Fammi vedere le ginocchia » JongIn si abbassa al suo livello e alza lentamente la calza maglia, rivelando i lividi violacei.
« Perché balli? » Gli chiede, con i polpastrelli accarezza i lividi lievemente mentre il maggiore mugola impercettibilmente.
« Perché te me lo chiami ballare? Cado ogni due per tre »
« E allora perché ti sei iscritto? »
« Per mia madre, il suo sogno era ballare, ma il nonno non voleva, ha sempre voluto una bambina così avrebbe portato avanti il suo sogno, quando sono nato è rimasta tremendamente delusa » JongIn sospira e si siede accanto a lui, passa una mano sulla sua schiena e il maggiore si sente leggermente meglio.
« Cosa volevi fare? » Sussurra il più piccolo cingendo le spalle dell’altro in un caldo abbraccio.
« Il matematico »
« Ah, mica roba da tutti i giorni! »
« Te invece? – chiede – che volevi fare? »
« Io? Io sono cresciuto a pane e danza, cosa volevo fare se non ballare! »
« Giusto, altrimenti non saresti così bravo »
« Senti, perché non glielo dici? » JongIn si fa terribilmente serio.
« Cosa? »
« Che non vuoi ballare »
« A chi? »
« A tua madre, sciocco »
« Ah, non so come fare, era così felice quando gli ho detto che avrei ballato »
« Tua madre sa che volevi fare matematica? »
« Si »
« Diglielo, capirà »
« Parli per esperienza? »
« No, l’ho letto su qualche libro, va bene lo stesso? » Kyungsoo spalanca gli occhi allibito.
« Mi stai veramente rifilando frasi prese dai libri? »
« C’è qualcosa di sbagliato? » Kyungsoo ci pensa, poi scuote il capo.
« Niente »
« Allora prova »
« Lo farò, adesso vado si sta facendo tardi, grazie di tutto JongIn »
« è stato un piacere Kyungsoo »

La settimana successiva, nonostante Kyungsoo abbia chiarito con sua madre e questa abbia capito quanto i numeri siano importanti nella vita del figlio, il ragazzo si trova davanti alla sala dove ha incontrato JongIn, apre leggermente la porta e trova il ragazzo che si sta cimentando in una spaccata perfetta; questo sorride quando lo vede riflesso sullo specchio.
« Cosa ti porta qui Kyungsoo? » Domanda, il viso sorridente.
« Hai tempo per un caffè? » Gli sorride.
« Tutto il tempo che vuoi. »





~
Note Autrice:
Hola~ Sono di nuovo qui -3-  
Questa volta è il turno dellqa Kaisoo *w* Ceh, ditemi se non sono troppo Aww **
No, okay, chiedo scusa se ho sparato qualche cacchiata nella fan fiction [Non mi pare, ma bhò] e.. basta, non ho nient'altro da dire xD
Grazie alle persone che stanno seguendo e a Rainie_YaNG che sta recensendo *w* Grazie *w*

Un bacione alla prossima :*

infinity~

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Capitolo 5
*** Di shojo manga e Yaoi ***


Baekyeol-




Park Chanyeol era il classico ragazzo da shojo manga, uno di quelli che potevi trovare solo all’interno di quelli.
Alto, troppo alto, sorriso sempre sulle labbra perfette e occhi grandi; il perfetto personaggio, appunto, di uno shojo.
Per questo, tutti, si aspettavano che anche il suo atteggiamento fosse inerente al suo aspetto.
In primo superiore e con il cambio di compagnia, era stato “smistato” in due categorie: Il bello e impossibile e il farfallone tutto sorrisi.
Solo più in la i suoi compagni di classe, perché gli altri non ci sarebbero mai arrivati, capirono che Park Chanyeol formava una categoria a parte, denominata “Il bello tutto sorrisi”. Chanyeol era contento di appartenere a quella categoria, gli era sempre piaciuto essere unico, non diverso, unico.
In ogni caso se Park Chanyeol era lo stereotipo dello shojo manga, Byun Baekhyun era lo stereotipo del manga Yaoi, per essere più precisi dell’uke.
Con il suo visino piccolo, le labbra rosee e la pelle priva di imperfezioni, con i suoi capelli chiari, il caratterino tutto pepe e la statura mingherlina era il perfetto uke.
Per questo l’intero istituto, bidelle e segretarie comprese, trattennero il fiato quando lo shojo-boy e l’uke-boy si incontrarono.
Fu odio a prima vista da parte di Baekhyun e colpo di fulmine per Chanyeol.
« Sono 2NE1 quelle che vedo? » Fu l’unico commento che Baekhyun fece trovandoselo davanti mentre usciva dal bagno e osservando la maglia scura che si intravedeva da sotto la giacca della divisa sbottonata. Le ammiratrici di Chanyeol rischiarono il collasso quando videro il sorriso scomparire dal volto del ragazzo e un sopracciglio alzato far capo su di esso.
« Scusa? » Aveva chiesto; “L’educazione prima di tutto” gli dicevano sempre i genitori.
« 2NE1. Mediocri. » Rispose.
Il sopracciglio di Chanyeol vibrò pericolosamente e l’accenno di sorriso che era riaffiorato sparì totalmente, lasciando spazio ad un adorabile broncio.
« Ovviamente, stai scherzando » Lo riprende.
« Ovviamente no » Gli risponde a tono.
« Sei un maleducato » Gli fa notare.
« Sei un maleducato » Lo scimmiotta. Chanyeol stringe i pugni.
« Le 2NE1 non sono mediocri » Sbotta.
Baekhyun ghigna.
Il colpo di fulmine si sostituisce subito ad una profonda irritazione.
« E comunque – aggiunge adocchiando la cover delle Girl Generation che gli copre l’iphone – spaccano più delle SNSD » Ghigna prima di dileguarsi in uno dei cunicoli del bagno.
Educazione e tutto, ma nessuno può insultare le 2NE1 davanti a lui.

La seconda volta che si incontrano succede per caso mentre sono a mensa, è il turno di Chanyeol e nell’esatto momento in cui sta per prendere il cibo qualcosa di piccolo glielo ruba da sotto il naso.
« Ma cosa? » Si guarda in torno spaesato.
« Scusa gigante, ma avevo fame » Chanyeol abbassa gli occhi e incontra quelli contornati di eyeliner di Baekhyun.
« Cosa? » Ripete.
« Vedo che ti si è inceppato il disco » Ghigna. Chanyeol assottiglia lo sguardo.
« Tu sei quel Sone impertinente » Ringhia. Non che abbia nulla contro le Girl Generation, non le sente e basta; però qualcosa contro quel loro Fan Boy ce l’ha.
« Esatto gigante. » Risponde distrattamente continuando a mangiare. Qualcuno dietro di loro sbuffa e Chanyeol si sbriga a prendere il cibo e a spostarsi.
« Quindi cosa vuoi? » Domanda.
« Assolutamente nulla » gli risponde prima di dileguarsi.

Quando all’inizio del secondo anno Chanyeol entra in classe tutto contento non può certo sapere che c’è una sorpresa che lo attende.
Entra e si siede al solito posto in fondo. Poi si gira per salutare Jason, il ragazzo americano che era stato il suo compagno di banco per buona parte dell’anno precedente, si stupisce quando invece di trovare gli occhi verdi e vivaci del ragazzo ne trova due scuri e brillanti do non sa spiegarsi cosa.
« Ma cosa? »
« Sei ripetitivo gigante » Ghigna. Chanyeol sbatte la testa contro il banco.
Le ragazze urlacchiano eccitate alla vista di quello che è diventato il seme-boy insieme all’uke-boy.
Era così contento quando era lo shojo-boy, Chanyeol.

« Quindi.. voi due state insieme? » Yixing ridacchia mentre Sehun alza un sopracciglio.
« Per finta! » Si sbriga a precisare Chanyeol.
« Si, serve a me, la nonna vuole vedermi fidanzato prima di morire » Sospira Baekhyun.
« Sono stato incastrato » Piagniucola il più alto.
« Non credere che a me faccia piacere » Ringhia il maggiore, Chanyeol sorride debolmente e gli cinge i fianchi con un braccio.
« Non ce ne è bisogno ora » Borbotta Baekhyun.
Yixing sorride furbo. Negli occhi di Sehun c’è divertimento. Entrambi sanno che finirà che si metteranno insieme veramente.
Le ragazze ridacchiano deliziate dalla scena.

Chanyeol nello stesso istante in cui ha conosciuto Baekhyun ha smesso di essere lo shojo-boy.
Non perché la sua bellezza sia diminuita, affatto, è ancora incredibilmente alto e straordinariamente bello.
Ma si è.. evoluto.
È diventato il seme-boy e con Baekhyun formano la coppia Yaoi della scuola e, anche se amava essere lo stereotipo dello shojo, non può che essere felice di essere diventato il seme-boy, visto la morbidezza delle labbra di Baekhyun mentre lo bacia in corridoio.




~
Note Autrice:
è brutta. e la più brutta della raccolta, fino ad ora, ma ci ho messo SECOLI per scriverla, ho ricontrollato e.. non ce la faccio a farlo ancora una volta, la so a memoria ormai D:
Ho cambiato idea 1234567645765 volte e alla fine la scelta è caduta sugli shojo :'D E bhò :) Voglio specificare che non ho niente contro le Girl Generation, non mi piaciono, non le ascolto e, come gia detto, non ho assolutamente niente contro di loro; per quanto riguarda le 2NE1.. Sono una BlackJack.. fate voi xD 
Diciamo la verità, non mi fa troppo schifo, non mi soddisfa ma la trovo caruccia Ringrazio le persone che hanno recensito gli scorsi capitoli e che leggono la raccolta :)
Un bacione :*

infinity~

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Capitolo 6
*** Di shampoo ai frutti rossi e smalto color prugna ***


Se c’era una cosa che la gente conosceva su quel musone di Oh Sehun, oltre al suo odio verso il mondo, era il suo amore spassionato verso le tinte, che esse fossero rosa, rosse, arcobaleno o verdi, poco importava.
Per questo LuHan spesso si chiedeva come il ragazzo, che poi era il suo ragazzo, riuscisse ad avere dei capelli così morbidi e setosi, visto che i suoi dopo averli schiariti erano stati per due settimane simili alla paglia.
La risposta, comunque, gli arrivò in una fresca giornata di maggio; era la prima volta che dormiva a casa del ragazzo, che poi dormire non era esattamente quello che avevano fatto.
« Sehun? » Lo chiama dal bagno, Sehun si gira verso la porta del servizio e sorride, poggia la boccetta che ha in mano e si avvia verso l’uscio chiuso.
« Si? »
« Posso usare lo shampoo alla fragola? » Sehun si blocca con una mano sulla maniglia.
« è uno shampoo ai frutti rossi Hyung » Sospira.
« è uguale »
« Quindi non vuoi fare la doccia insieme? »
« Ovviamente no »
« Ovviamente – sorride – comunque non lo puoi usare » Ghigna.
« Perché no? » Dal tono Sehun può capire che un adorabile broncio incurva le labbra del ragazzo.
« Perché non vuoi fare la doccia con me? » Sorride tornando a prendere la boccetta che ha lasciato sul tavolo e svitandone il tappino.
« Oh, vai a quel paese Sehun, io lo uso »
È l’ultima cosa che il ragazzo sente prima dello scorrere dell’acqua.

« Oh Mio Dio, quello shampoo, non te lo ridarò più! È fantastico, bellissimo, meraviglioso! » Sehun sente chiaramente le urla entusiaste di LuHan dal bagno che lodano il suo shampoo.
« è ovvio che sia fantastico, è mio » Sottolinea, il maggiore esce dal bagno con un asciugamano legato in vita e i capelli ancora leggermente umidi, la pelle opacizzata dalla crema corpo alla pesca. La sua crema corpo alla pesca, nota.
« Sehun dove lo hai pr- » Il maggiore si blocca appena nota cosa sta facendo l’altro ragazzo.
« Dimmi che ho visto male » Dice cercando di soffocare una risatina.
« Dipende da quello che hai visto » Gli risponde a tono.
« Ya, Oh Sehun, sei un impertinente! È così che si parla al tuo Hyung preferito? » Domanda ridacchiando appena.
« O forse dovrei dire Oppa preferito? » Sehun sente una vena pulsargli pericolosamente sulla tempia, cerca di mantenere il contegno e sospira esasperato.
« Non dire stronzate » Borbotta.
« Scusami, non volevo offenderti mr. Amo lo shampoo ai frutti rossi e lo smalto color prugna » Ride il maggiore.
« LuHan sei veramente un bambino »
« LuHan sei veramente un bambino » Ripete il maggiore ridendo come un pazzo.
« Lo smalto fortifica le unghie » Lo istruisce, LuHan si tiene la pancia per le risate.
« Dico davvero! La nonna me lo diceva sempre »
« Tua nonna – boccheggia il più basso – era una donna »
« Che intuizione » Borbotta.
« Tu sei un uomo »
« Davvero? »
Sehun si gira stizzito e afferra il cotone imbevuto di solvente, se lo passa sulle unghie laccate e toglie lo smalto, il risultato sono due aloni violacei sulle dita chiare.
« Vediamo se sono un uomo » Sussurra ghignando.
« Cosa? » LuHan smette di ridere di colpo, con una mano si asciuga le lacrime agli occhi e con l’altra si tiene la pancia, l’asciugamano ancora precariamente legato in vita. Sehun ignora la sua domanda togliendo l’unico indumento che ha indosso e mordendogli il collo diafano.
« Preparati a vedere quanto è uomo Oh Sehun »

Le restanti ore sono composte di gemiti, morsi e “Si Sehun, ho capito che sei un uomo, ora dammi tregua”.











~
Note:
Mi dilungo poco D:
Mi scuso per il ritardo, probabilmente questo è il penultimo capitolo, non ho quasi più tempo per scrivere e le idee iniziano a scarseggiare.
Inoltre adesso per motivi personali avrò ancora meno tempo, quindi di lasciare cose incompiute non mi va [Anche perché 27 persone seguono la raccolta, grazie mille a tutti <3 ]
Mi dispiace di non essere particolarmente chiacchierona stasera ma devo scappare, ho ricavato questi dieci minuti per pubblicare e spero che l'editor non faccia scherzi xD
Grazie ancora alle persone che stanno seguendo, un grazie speciale va a quelle anime pie che si sono fermate a lasciarmi un parere <3 Ringrazio anche i lettori anonimi che passano leggono e se ne vanno, grazie ^^
Adesso scappo, alla prossima :**
Un bacione :**

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Capitolo 7
*** Di appendicite e libri di fiabe ***


Kaisoo-


Kyungsoo non riusciva veramente a spiegarsi come ci era finito in ospedale con una gamba per aria.
Ricordava Chanyeol e Baekhyun che insistevano per farlo salire sullo Skateboard del più alto, ricordava di aver ceduto alla fine e di essere partito, a tutta velocità, verso il muretto del parco e di essercisi sfracellato contro, poi aveva perso i sensi e si era risvegliato all’ospedale.
Bello, davvero fantastico contando poi che quando si era svegliato ad accoglierlo c’erano le risate di Baekhyun e la puzza di disinfettante. Una pasqua proprio.
« Hey tu » Kyugsoo alza un sopracciglio, sono almeno quattro persone li dentro, non possono avercela con lui, soprattutto perché lui non si chiama “Hey tu”.
« Gamba rotta! » Bene, adesso si che capiva con chi stava parlando, almeno due di loro avevano la gamba rotta, se non altro aveva “ristretto” il campo.
« Skateboard impazzito! » Ma cosa?
« Stai parlando con me? »
« Finalmente - Kyungsoo alza un sopracciglio e si guarda in torno – sono qui, davanti a te »
« Oh Ciao » Kyugsoo sente la gola secca, nel letto davanti a lui sta un ragazzo, il ragazzo più bello che abbia mai visto.
« Ciao – gli sorride – mi chiedevo se ti andava di fare due chiacchiere » Gli sorride di nuovo, Kyungsoo ingoia a vuoto.
« Anche quattro » Gli sfugge, il ragazzo ridacchia.
« Io sono JongIn » Si presenta.
« Kyungsoo e.. come diavolo facevi a sapere dello skateboard? » Strabuzza gli occhi.
« Sembri – annaspa JongIn in preda dalle risate – sembri un gufo » Kyungsoo arriccia le labbra.
« Comunque me lo hanno detto i tuoi amici, mentre eri svenuto abbiamo parlato un po’, sono davvero simpatici, soprattutto quel Chanyeol » Continua.
« Dovevo immaginarlo » Sospira. « Te per cosa sei qui dentro? » Domanda, JongIn sorride e si indica la pancia, il viso di Kyungsoo si storce in una smorfia confusa.
« Ti sei operato alla pancia? – domanda – avevi fatto indigestione? » Ridacchia, JongIn scuote il capo, il bel sorriso sempre ad adornagli le labbra.
« Appendicite » Risponde semplicemente alzando le spalle.
« Ahi » Fa Kyungsoo, JongIn sembra intenzionato a dire qualcos’altro ma viene interrotto dalla porta che si apre e dall’infermiera Kang che è passata a controllare che tutto sia apposto.

I loro discorsi non finiscono li, Kyungsoo resta in ospedale per altri due giorni e condivide con JongIn ogni piccola cavolata, ogni piccolo sorriso e ogni argomento di conversazione che gli viene in mente, alla fine entrambi sanno un sacco di cose dell’altro.
« Allora, è ora di essere dimesso eh Soo » Gli sorride quello che ha scoperto essere il minore.
« Già, a te quando tocca? » Gli sorride, il solito sorriso a cuore che piace a tutti, mentre raccatta la sua roba, che i suoi amici gli hanno portato, dalla stanza in equilibrio precario sulle stampelle.
« Forse domani » Sospira sprofondando nel cuscino.
« Dai vedrai che un giorno passa subito » Lo rassicura.
« Non passerà mai » Piagnucola invece il minore.
« Ma si, due giorni sono passati subito! »
« Perché c’eri te » Borbotta, un borbottio abbastanza udibile da Kyungsoo che arrossisce subito.
« Facciamo una cosa, dammi quel pennarello » JongIn indica il pennarello che il giorno prima Chanyeol ha abbandonato sulla sedia per le visite e con qui ha provveduto a disegnare una fenicie storta sul gesso del maggiore. Kyungsoo annuisce.
« Scrivimi il tuo numero, così ti posso chiamare se mi sento solo, vuoi? » Kyungsoo annuisce, ovvio che vuole. Si gira in torno alla ricerca di qualche pezzo di carta.
« Scrivi qui » Lo richiama JongIn alzandosi la maglietta leggera del pigiama e mostrando il ventre piatto e gli addominali appena accennati, in basso sulla destra è appena visibile la sottile cicatrice con i punti che si stanno ritirando, segno che l’incisione è pulita e l’organismo di JongIn sta bene.
« Cosa? »
« Scrivi qui » Si indica la pancia, Kyungsoo si avvicina titubante e preme la punta del pennarello sul ventre senza troppa convinzione.
« Non mi rompo mica » Ride JongIn, Soo gli fa il solletico per dispetto.
« Ti scrivo anche io il mio numero, dammi il pennarello » Kyungsoo glielo passa e JongIn si sporge leggermente dal letto per scribacchiare il suo numero sulla consistenza bitorzoluta del gesso.
Pochi minuti dopo arrivano Baekhyun e Chanyeol.
« Allora bello, pronto per uscire da questo posto? » Gli sorride il più alto, Kyungsoo annuisce e si dirige verso JongIn.
« Allora ciao » Gli dice.
« Ciao » Borbotta il minore, Kyungsoo si avvicina per dargli un bacio sulla guancia e nell’esatto momento in cui le sue labbra dovrebbero incontrate la gota bruna di JongIn si scontrano invece con le sue labbra morbide, è solo per un attimo ma le guancie di Kyungsoo sono in fiamme.
« Ci sentiamo, ci conto » Dice Kyungsoo.
« Hey, aspetta, questo è tuo! » il maggiore, gia sulla porta, si gira a guardarlo, in mano ha il suo libro di fiabe preferito.
« Tienilo » Gli sorride.
« Ma.. è il tuo- »
« Tienilo – lo interrompe ancora – così penserai a me » Ammicca, JognIn ghigna.






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Ultimo capitolo :3
Non so se ne scriverò altri, per il momento mi fermo qui in caso li aggiungerò in seguito ^^
Mi dispiace di doverla finire così presto, but..
Okay, okay, ringrazio le 39 persone che seguono la mia storia, ceh, GRAZIE MILLE! Mi avete dato il sostegno per finire almeno un altro capitolo :'))
Ringrazio anche chi ha messo tra le preferite e, ovviamente, chi ha recensito, grazie mille :'D
Un bacione :*



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