Kisses and other problems di infinity (/viewuser.php?uid=174930)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Di scommesse perse e panda alla fragola ***
Capitolo 2: *** Di sol levante e sogni strani ***
Capitolo 3: *** Di pesche sciroppate e torte al cioccolato ***
Capitolo 4: *** Di piroette e ginocchia doloranti ***
Capitolo 5: *** Di shojo manga e Yaoi ***
Capitolo 6: *** Di shampoo ai frutti rossi e smalto color prugna ***
Capitolo 7: *** Di appendicite e libri di fiabe ***
Capitolo 1 *** Di scommesse perse e panda alla fragola ***
Taoris-
« Dai Wu »
« Sei una spina nel fianco »
« Grazie per il complimento ora muoviti! »
YiFan sbuffa ed alza gli occhi al cielo, impreca contro se stesso e
contro LuHan che, ancora al suo fianco, lo guarda con gli occhi lucidi
di ilarità.
« Che ne sapevo io che te e Sehun ve la facevate
già da qualche mese? » tenta ancora, anche
leggermente offeso a dire la verità, perché
insomma, era il suo migliore amico quello che se la faceva con il
ragazzo della porta accanto, mica un pinco pallino qualsiasi!
« Potevi non scommettere – gli ricorda –
“scommetto che non riesci a portarti a letto Oh
Sehun” » Lo scimmiotta, YiFan grugnisce qualcosa di
indefinito e sposta lo sguardo dall’altra parte del locale.
« Che ne sapevo che te la facevi con il frigido Oh Sehun
» Si difende ancora una volta.
« Non è frigido » Scatta sulla difensiva
Luhan.
« Allora, dimmi cosa devo fare e finiamola,
l’abbiamo già tirata troppo per le lunghe
» Sbuffa rassegnato, Luhan batte le mani felice come un
bambino a cui è stata regalata la sua caramella preferita,
poi si volta verso Sehun che silenzioso come sempre a guardato la scena
chiuso in un ostinato mutismo e con un ghigno sulle labbra.
« Hunnie – sussurra melenso, YiFan storce le labbra
– che gli facciamo fare »
« Sai Hannie – YiFan ruota gli occhi ancora,
disgustato da tutti quei nomignoli – penso che YiFan non
abbia mai baciato un panda » YiFan si gira a guardarlo
scioccato, è ovvio che non ha mai baciato un panda, mica
andava in giro a baciare animali lui, poi panda, carini e coccoli
quanto vuoi, ma sono sempre orsi! E quale essere sano di mente ha mai
baciato un orso? Oddio, ripensandoci Oh Sehun non può essere
sano di mente, altrimenti avrebbe evitato una persona come LuHan.
« No, hai ragione, penso non abbia mai baciato un panda
» Guarda entrambi stupefatto, un sopracciglio inarcato e la
bocca leggermente aperta, più che un’espressione
stupefatta la sua pare più un’espressione
schifata, Sehun e Luhan ci fanno poco caso continuando a bisbigliare
tra di loro comunque.
« Dovrai baciare un panda! » YiFan si chiede se
veramente non si siano fatti di qualcosa, perché dai, scemi
e tutto, ma baciare un orso?
« Penso che sia leggermente – calca sulla parola il
più alto – impossibile che io b- »
« Che cosa hai capito scemo – lo interrompe Sehun,
YiFan ha un improvviso tic al sopracciglio all’insulto
gratuito – devi baciare quel panda » Si gira
seguendo il dito del minore che indica qualcosa, dall’altro
lato del pub, seduto ad un tavolo che ride con delle persone
c’è un ragazzo con i capelli neri e profonde
occhiaie e, si, quello è un panda.
« Quindi io devo andare li e baciarlo? »
« Esatto »
« Ti odio »
« Sisi, vai »
YiFan sospira e si gira, spinge un poco le persone che ballano sulla
pista da ballo che il pub ha improvvisato per quella sera, spintona
leggermente una ragazza e schiva agilmente un ragazzo ubriaco, quando
raggiunge il tavolo si ferma a guardare gli occupanti, tutti bei
ragazzi non c’è dubbio, ma gli occhi gli rimangono
attaccati sul panda in questione, se da lontano era bello da vicino
è da mozzare il fiato, i capelli scuri ricadevano morbidi
sul capo e le ciocche troppo lunghe gli sfioravano delicatamente gli
zigomi, sorrideva e il suo sorriso lo lasciò veramente senza
respiro; si avvicinò cauto e gli sfiorò la spalla
con la mano, gli altri ragazzi seduti al tavolo lo guardarono
stralunati e YiFan sorrise esitante.
« Scusami – borbotta toccandogli lievemente la
spalla, il ragazzo si gira, in mano ancora il bicchiere con dentro un
liquido rossastro che puzza di fragola – ho perso una
scommessa con dei miei “amici” laggiù
» Mima le virgolette e alza lo sguardo sul viso del ragazzo,
ragazzo che è poco più basso di lui, ma dai
lineamenti dolci capisce che è notevolmente più
piccolo “Fai che non sia minorenne, non voglio incappare in
qualche denuncia per pedofilia” sospira internamente, vede il
moro guardare verso Sehun e Luhan, che tra parentesi sembrano intenti
ad accoppiarsi con gli occhi.
« E io che centro? » Domanda, YiFan alza un
sopracciglio e sospira esasperato, ma chi glielo ha fatto fare?
L’odore di fragola gli punge ancora le narici e gli vorrebbe
chiedere se può spostare il bicchiere ma si trattiene.
« Hanno detto che devo baciare un panda »
« Ma- »
« Senti – lo interrompe, anche perché si
sente anche vagamente in imbarazzo – il mio nome è
Wu YiFan, non bacio gente a caso di solito, ma oggi va così,
sappi che mi dispiace e che per qualsiasi trauma devi fare causa ad Oh
Sehun » L’altro ragazzo sfarfalla le ciglia e si
morde le labbra, YiFan le fissa per un secondo prima di riportare i
suoi occhi sul viso.
« Quindi, te, devi baciarmi? » Farfuglia in un
coreano mezzo mozzicato, YiFan sorride ed annuisce, sente un brusio
confuso dietro e sente ridere.
« Avanti Tao, non farti pregare » è
mandarino quello che ha sentito?
« Sta zitto Ge, non è facile » gli
risponde Tao in mandarino, YiFan ringrazia il cielo, possono capirsi
meglio così, no?
« Senti Tao, giusto? Io non voglio ma devo, altrimenti la mia
psiche ne risentirà » Tao e l’altro
ragazzo si girano scioccati a guardarlo non appena parla e YiFan ne
approfitta, poggia le sue labbra su quelle dell’altro ragazzo
e ne saggia la consistenza e il sapore, storce le labbra infastidito
dal sapore di fragola; Tao risponde al bacio dopo pochi attimi di
confusione, partecipa attivamente ad esso e gli allaccia le braccia al
collo quando YiFan chiede di far entrare la lingua. Gli amici di Tao
fischiano e il ragazzo arrossisce lievemente; solo quando LuHan
picchietta un dito sulla spalla del più alto entrambi si
accorgono che ci hanno preso gusto. Tao arrossisce nuovamente e torna a
sedersi mandando giù quello che resta della sua vodka alla
fragola. Molto poco in realtà visto che la maggior parte
è caduta sul pavimento.
« Bhè.. allora adesso hai pagato il tuo pegno
» Borbotta in un misto di mandarino e coreano, YiFan sorride
intenerito e con lui tutti gli altri.
« Allora ci si vede Tao » Il ragazzo sussulta e
alza il viso rosso sulle gote.
« S-si »
YiFan più tardi ringrazierà LuHan per la miglior
pomiciata della sua vita.
***
Hola~
Sono di nuovo qui.. Visto? *saltella felice*
Questa volta è una raccolta ^^ Ci sto lavorando da un po e
spero che possa piacere.
Non ho molto da dire, voglio solo ringraziare Rav
che sta scrivendo un'altra raccolta di One-Shot e che
è stata carinissima anche se gli ho rotto le scatole ^^
Grazie veramente :3
A tal proposito volevo specificare che le mie OS non sono ASSOLUTAMENTE
un plagio alle sue, lungi da me un idea simile :)
Grazie per aver letto ^^
Sperò che qualcuno voglia farmi sapere come l'ha trovata.
Adesso vado perché sospetto di star diventado dislessica a
causa dell'ora tarda xD
Un bacione :*
infinity~
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Capitolo 2 *** Di sol levante e sogni strani ***
SuLay-
Quando quella mattina Junmyeon si sveglia si sente strano, tuttavia
decide di non farci troppo caso, si gira dall’altra parte e
fissa la sveglia sul comodino, quando vede i led segnare le otto e
mezza si gira dal lato opposto, perché è domenica
diamine e vuole dormire almeno quel giorno; ma la sensazione che gli
attanaglia lo stomaco e gli scalda il basso ventre glielo impedisce.
Ora, Junmyeon è un ragazzo davvero pigro quindi fatica non
poco, nel dormiveglia, a capire da che punto del suo corpo proviene
quella sensazione e quando, finalmente, lo scopre alza gli occhi
esasperato. Perché Kim Junmyeon, alle otto e trentacinque di
domenica mattina, l’unica nella quale si può
permettere di alzarsi tardi e appagare la sua pigrizia, ha una
fastidiosissima erezione mattutina; per questo sospira e si alza dal
letto il più silenziosamente possibile, si siede sul bordo
di esso e si strofina gli occhi, non sia mai che camminando con gli
occhi più chiusi che aperti svegli il suo fastidioso
compagno di stanza, ce lo vede Yixing a prenderlo in giro, che poi sono
cose che succedono a tutti, cosa ci sarà di così
divertente? Al massimo dovrebbe essere felice che il corpo del suo
compagno di stanza preferito e anche l’unico che ha accettato
di dividere la stanza con lui, sia perfettamente in forma; invece no,
ogni mattina quando si sveglia a quindici minuti dalla prima lezione e
ha a malapena il tempo di lavarsi e vestirsi deve sentire Yixing che lo
deride perché “Qualcuno è meno pigro di
lui la mattina”. Sta per aprire la porta del bagno quando
sente un mugolio sommesso provenire dal letto dall’altra
parte della stanza, si allarma leggermente perché
solitamente quando Yixing si sveglia non mugola, impreca contro il sole
e manda Junmyeon a cagare senza motivo, ma mugolare è
l’ultima delle azioni che può compiere, per questo
si avvicina guardingo e guarda il groviglio di coperte sotto il quale
dorme il suo “amico”, per un attimo gli balena in
mente l’idea che Yixing possa stare male, poi improvvisamente
si ricorda che in tre anni che conosce quel demonio quello non ha mai
avuto neanche il raffreddore, perciò scuote la testa
leggermente e torna a fissare le coperte e scopre che non ci sono
più, per un attimo sobbalza pensando che l’altro
ragazzo si sia alzato, poi si calma quando lo vede ancora steso sul
letto che abbraccia il cuscino; sta per girarsi dall’altra
parte quando sente un gemito soffocato e si gira di scatto. Yixing geme
ancora contro il cuscino mentre inarca lievemente il bacino, le
sopracciglia fremono leggermente e un ansimo gli sfugge dalle labbra
socchiuse; Junmyeon spalanca gli occhi incredulo e continua a fissarlo,
perché nonostante l’ora e l’erezione
sempre più dolorante non può fare a meno di
trovarlo estremamente attraente, di trovare sexy le sua guance
arrossate e la bocca schiusa per far uscire un ennesimo gemito. Lo vede
strusciare i fianchi sulla morbida consistenza del guanciale e i suoi
occhi non possono fare a meno di cadere sul cavallo dei pantaloni che
l’altro ha in dosso, non può fare a meno di
deglutire a vuoto saliva inesistente e di maledirsi; adesso oltre a non
avere più così tanto sonno di sente anche
tremendamente eccitato; per questo e per la mente ancora leggermente
annebbiata da quel briciolo di sonno, non esita a farsi scorrere la
mano sul ventre piatto ed a infilarsela nel bordo largo dei pantaloni
cadenti, freme quando la sua mano arriva a toccare il rigonfiamento dei
boxer stretti e, in un momento di lucidità, pensa che in
caso Yixing si svegli lo ucciderà, tuttavia è
solo un attimo prima che la sua mente si spenga e che la sua mano
raggiunga la propria erezione, quando l’afferra gli sfugge un
ringhio soddisfatto e gli occhi gli si fissano sul collo latteo
dell’altro ragazzo, la sua mente gli manda immagini di lui
che lo bacia e lo morde e al contempo la sua mano inizia a muoversi
lentamente, il ragazzo nel letto sta ancora ansimando lievemente mentre
mugola parole sconnesse.
Junmyeon continua a muovere la sua mano su e giù per
l’asta fermandosi ogni tanto a stuzzicare la punta sensibile,
mentre al contempo immagina di baciare le labbra rosee del compagno di
stanza, socchiude gli occhi quando sente un ennesimo gemito e un basso
ringhio gli esce dalla gola, si ferma solo un attimo per riprendere
fiato e per aprire gli occhi, solo per trovare Yixing che,
effettivamente, si è svegliato; continua a fissarlo negli
occhi liquidi di lussuria mentre anche l’altro infila una
mano nei pantaloni e inizia a masturbarsi, si fissano per tutto il
tempo e Junmyeon non si preoccupa più di fare troppo rumore,
risponde ad ogni gemito acuto con un ringhio basso e gutturale, si
guardano negli occhi perdendocisi dentro, annegando in essi e gemendo,
delle volte, all’unisono.
Vengono insieme dopo un paio di minuti, minuti intensi a detta di
entrambi, poi Jumyeon, come se niente fosse gira i tacchi e si pulisce
la mano con un fazzoletto, lo getta nel cestino vicino alla sua
scrivania e torna a letto, si infila sotto le coperte e si gira
dall’altro lato.
Ovviamente Yixing non lo farà dormire ed è
altrettanto ovvio che non lo racconterà a nessuno.
In fondo, perché far sapere agli altri quella che, ormai,
è diventata la loro routine della Domenica mattina?
~
Note Autrice:
Hola~
Eccomi qua con il secondo capitolo, penso che questo sarà il
più corto di tutta la raccolta [Prendete con le pinze quello
che ho detto, ovviamente].
Che dire? Volevo publicare più tardi, ma ne questa sera, ne
domani ci sarò quindi, viste anche le nove persone che
seguono [Nove, oddio, sono lusingata] ho preferito non fare aspettare.
Questa io la definisco una scena arancione, perciò fatemi
sapere se devo alzare, anche perché è la prima,
ma non l'ultima scena. così :3 Fatemi sapere ;D
Un bacione, grazie ancora ;D
infinity~
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Capitolo 3 *** Di pesche sciroppate e torte al cioccolato ***
A Nettlewild che mi ha dato
l'idea
XiuChen ~
Kim Minseok ha una vera e propria ossessione per le pesche.
Indifferentemente da come esse si presentino Minseok ha, quasi, la
necessità di sentire la loro dolce consistenza invadergli il
palato, non importa se sono di inizio stagione e ancora acerbe, se sono
mature e rossastre, quindi notevolmente più dolci delle
prime, o se sono “sfatte”, come le chiama sua
madre, per cui talmente dolci da essere immangiabili. Non gli importa.
Gli basta che siano pesche; inoltre quando non è stagione ed
è troppo difficile, per non dire impossibile, reperirle, fa
fuori ogni alimento che contenga almeno in minima parte il frutto tanto
amato, partendo dai succhi di frutta del discount, procedendo per le
crostate alla marmellata, rigorosamente alla pesca, della nonna fino ad
arrivare alle sue preferite, quelle che non abbandona mai, periodo o
non periodo, quelle che tutti i suoi amici alle feste di compleanno
dove la torta era composta da frutta, gli smollavano: le pesche
sciroppate.
Se era possibile le amava molto di più del frutto nella
stagione, anche perché erano sempre lì, in
qualsiasi stagione aveva la sicurezza che, attraversando la strada e
svoltando a destra, con pochi won al discount le avrebbe trovate di
sicuro, visto che la maggior parte delle persone che andavano in quel
posto erano madri di famiglia in cerca di offerte e ragazzi che
compravano alcolici e cioccolato.
Ecco, se c’è una cosa che Minseok odia
è il cioccolato, lo odia con tutto se stesso, odia il suo
sapore e la sua consistenza, detesta quando, masticandolo la bocca
diventa tutta marrone e poi, cosa più importante, non sa di
pesca e non ha la stessa consistenza succosa.
Proprio perché lo detesta casa sua ne è sempre
sprovvista e, a quanto pare, anche Jongdae, il suo “amico
intimo” come lo chiama Baekhyun, “povero
ragazzo” come lo chiamano i suoi e
“Fidanzato” quello che realmente è, ha
imparato a farne a meno; è a causa di questo che storce il
naso quando torna a casa e trova Jongdae davanti ad una torta al
cioccolato.
« Che cos’è quella? » sbotta
guardando inorridito il dolce, Jongdae lo guarda e sorride smagliante.
« La signora Park ci ha portato una torta! Non è
bellissima? » Minseok sorride all’entusiasmo da
bambino del ragazzo, poi sposta lo sguardo sul dolce marrone che ancora
emana il dolciastro profumo di cioccolato e non può fare
altro che dare ragione a Jongdae, è davvero bello, la
cottura pare perfetta, il marroncino chiaro del pan di spagna crea un
perfetto contrasto con la cioccolata che riempie il dolce e la panna
che decora la superficie; ma a Minseok non sale l’acquolina
in bocca.
« Se vuoi puoi anche mangiarla tutta » Gli dice
mentre si sposta in cucina e cerca il suo barattolo di pesche
sciroppate, dopo una giornata intensa di lavoro e studio solo loro e
Jongdae possono farlo sentire bene, ma sorprendentemente le pesche non
ci sono.
« Jongdae! Dove sono le mie pesche! » Si allarma
aprendo a ripetizione ogni sportello della credenza e cercando anche
nel cassetto delle posate e fra le pentole.
« Ah, quelle? Le ho prestate alla signora Park, deve fare
delle torte al figlio per il buffet del saggio di pianoforte, a quanto
pare ci sono dei bambini allergici al cioccolato, per questo ci ha dato
la torta e gli ho prestato le pesche, non è un problema
vero? »
La voce di Jongdae che gli arriva così innocente e sedotta
dal dolce che sta ancora fissando gli fa sbattere la testa al muro
più volte.
« Ho bisogno delle mie pesche » Esala sedendosi
accanto al corpo dell’altro ragazzo.
« Non hai quelle di scorta? »
« No, sono finite »
« Marmellata? »
« Idem »
« Usciamo a comprarle? »
« Sono le nove e un quarto, il discount chiude alle otto.
» Sbuffa, dovrà aspettare fino alla mattina
successiva, quando uscirà alle sette e mezza, ora in cui
aprirà il suddetto discount, che tra parentesi porta le
pesche più buona di tutta Seul.
« Allora – inizia Jongdae indeciso –
perché non provi a mangiare un pezzo di torta? »
Minseok si gira a guardarlo sorpreso.
« Sai che non mi piace » Ribatte, il sopracciglio
sinistro alzato e lo sguardo fisso sul lettore dvd “Ma quello
ancora funziona? Non lo abbiamo rotto quando abbiamo montato
l’xbox?” pensa.
« Però in otto mesi che stiamo insieme non ti ho
mai visto mangiarne neanche un quadratino » Protesta, gli
occhi ancora catturati dalla torta ormai fredda.
« Otto mesi e due settimane – precisa –
non mi hai mai visto mangiarne perché non lo mangio
» Ribatte ovvio.
« Ma hai bisogno della tua dose giornaliera di dolce no?
» Ribatte ostinato, Minseok si chiede se la loro prima
litigata sarà a causa di una torta al cioccolato che non
vuole mangiare.
« No, ho bisogno della mia dose giornaliera di pesche
» Ribatte acido fissando ancora il lettore dvd “Ah
no, questo è di Tao, ce lo ha prestato quando abbiamo voluto
vedere “Remember me” e non glielo abbiamo
più restituito” ricorda.
« Dai, che ti costa, prova per me, mh? » Gli
sussurra il più piccolo prima di baciargli teneramente una
guancia paffuta, Minseok rotea gli occhi.
« No » Risponde secco prima di alzarsi e chiudersi
in bagno per la mezz’ora successiva.
Quando ne esce ha ancora i capelli bagnati e dalle punte scendono
piccole gocce che gli vanno ad accarezzare il corpo snello.
Senza prendere la briga di vestirsi, perché insomma, sono
solo in due li dentro, si dirige in cucina per prendere qualcosa da
mangiare; quando passa per il soggiorno nota che la torta non
c’è più.
“L’avrà mangiata tutta” pensa
mentre si alza sulle punte dei piedi alla ricerca di almeno un succo di
frutta alla pesca, ma niente: tonno, sale, pasta, ramen istantaneo,
zucchero, caffè solubile. Nessuna traccia del frutto, sta
per aprire lo sportello successivo quando sente due braccia e un corpo
intrappolarlo. Si gira scocciato, perché l’assenza
del frutto amato lo sta facendo impazzire, si stupisce quando si trova
il viso di Jongdae a pochi centimetri dal suo con in bocca un pezzo di
torta al cioccolato.
« Cosa? » Sussurra, fa in tempo a dire solo quello,
perché l’altro ragazzo ha avvicinato le labbra in
un tacito invito, il maggiore sposta il viso di lato evidentemente
infastidito ma il minore non si da per vinto, gli sposta il viso con
una mano, il pollice e l’indice fanno forza per far aprire la
bocca e poggia violentemente le labbra sulle sue facendo scomparire il
pezzo di torta; Minseok combatte un poco, ma si arrende quando la mano,
che ha lasciato finalmente il suo viso, è scesa sul suo
corpo fino a cingerli il fianco scoperto. Jongdae preme ancora
più forte le sue labbra su quelle di Minseok e introduce
rudemente la sua lingua all’interno, introducendo
così anche il cioccolato.
« Jong.. dae » Ansima Minseok quando riesce a
staccarsi, il sapore dolce del cioccolato in bocca, Jongdae lo ignora e
torna a baciarli le labbra morbide, il cioccolato ingoiato da entrambi
non era così male, constata il maggiore.
« Jongdae – lo blocca ancora, in cerca
d’aria – le tue labbra – sussurra
– le tue labbra sanno di cioccolato »
« E sono buone? »
« La cosa più buona del mondo » Sorride.
« Più delle pesche? »
« Più delle pesche »
Conferma prima di tornare a baciarlo.
~
Note Autrice:
Hola :) Eccomi ancora, questa volta è una XiuChen -3- [Brava
sherlock xD]
E.. Bhò forse sarà la OS più lunga
della raccolta [Non è vero]
Forse, prendete con le pinze l'informazione, alzerò il
raiting, dipende xD
Bhà, ho ricontrollato la storia e non ho trovato errori,
perciò penso sua abbastanza corretta, in caso contrario
perdonatemi, provvederò a ricontrollare :)
Ringrazio le persone che stanno seguendo e leggendo questa mia prima
raccolta :) Grazie di cuore ;D
Ci si sente al prossimo capitolo ;D
infinity~
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Capitolo 4 *** Di piroette e ginocchia doloranti ***
Kaisoo-
Kyungsoo si mette in posizione, porta la gamba sinistra in dietro e si
prepara per fare quella dannata piroetta; nell’esatto momento
in cui si alza sulle punte, piega la gamba e si appresta a fare il
primo giro, cade a terra rovinosamente, sente le ginocchia doloranti
contro l’usurato parquet della sala e sa che li gli verranno
sicuramente dei lividi enormi, stringe i denti e si rialza; torna in
posizione e, quando sta per tentare di nuovo, cade. Sente una risata
dall’altra parte della stanza e vorrebbe sprofondare
dall’imbarazzo, perché sa di chi è
quella voce profonda, quella risata squillante e quelle gambe muscolose
coperte dalla calzamaglia scura.
« JongIn-ssi » Sussurra, il viso rosso e la voce
tremula.
« Scusami, devo aver sforato con l’orario, la
signorina Choi me lo aveva detto che alle cinque avevi prenotato
» Si sbriga a dire raccogliendo la sua roba e infilandola
alla rinfusa nella borsa.
« Mi faccio la doccia e me ne vad- »
« Vuoi una mano? » Lo interrompe.
« Cosa? »
« Con le piroette e il resto – spiega –
sono più tosto bravo sai »
« Ah, ti ringrazio ma non penso che sia necessario »
« Insisto! »
Kyungsoo accetta di buon grado.
« Devi mantenere una postura corretta, altrimenti non ce la
farai mai » Lo riprende, con una mano gli spinge sul petto e
con l’altra gli sistema la schiena nella postura
“corretta”. Prova a fare la piroetta ma cade ancora.
« Guarda come lo faccio io » JongIn si mette in
posizione, il portamento fiero e il mento alto, negli occhi un
luccichio sicuro, si alza sulle punte, piega la gamba in un angolo
perfetto e compie le tre rotazioni in maniera impeccabile, Kyungsoo
ruota il viso invidioso.
« Fammi vedere le ginocchia » JongIn si abbassa al
suo livello e alza lentamente la calza maglia, rivelando i lividi
violacei.
« Perché balli? » Gli chiede, con i
polpastrelli accarezza i lividi lievemente mentre il maggiore mugola
impercettibilmente.
« Perché te me lo chiami ballare? Cado ogni due
per tre »
« E allora perché ti sei iscritto? »
« Per mia madre, il suo sogno era ballare, ma il nonno non
voleva, ha sempre voluto una bambina così avrebbe portato
avanti il suo sogno, quando sono nato è rimasta
tremendamente delusa » JongIn sospira e si siede accanto a
lui, passa una mano sulla sua schiena e il maggiore si sente
leggermente meglio.
« Cosa volevi fare? » Sussurra il più
piccolo cingendo le spalle dell’altro in un caldo abbraccio.
« Il matematico »
« Ah, mica roba da tutti i giorni! »
« Te invece? – chiede – che volevi fare?
»
« Io? Io sono cresciuto a pane e danza, cosa volevo fare se
non ballare! »
« Giusto, altrimenti non saresti così bravo
»
« Senti, perché non glielo dici? »
JongIn si fa terribilmente serio.
« Cosa? »
« Che non vuoi ballare »
« A chi? »
« A tua madre, sciocco »
« Ah, non so come fare, era così felice quando gli
ho detto che avrei ballato »
« Tua madre sa che volevi fare matematica? »
« Si »
« Diglielo, capirà »
« Parli per esperienza? »
« No, l’ho letto su qualche libro, va bene lo
stesso? » Kyungsoo spalanca gli occhi allibito.
« Mi stai veramente rifilando frasi prese dai libri?
»
« C’è qualcosa di sbagliato? »
Kyungsoo ci pensa, poi scuote il capo.
« Niente »
« Allora prova »
« Lo farò, adesso vado si sta facendo tardi,
grazie di tutto JongIn »
« è stato un piacere Kyungsoo »
La settimana successiva, nonostante Kyungsoo abbia chiarito con sua
madre e questa abbia capito quanto i numeri siano importanti nella vita
del figlio, il ragazzo si trova davanti alla sala dove ha incontrato
JongIn, apre leggermente la porta e trova il ragazzo che si sta
cimentando in una spaccata perfetta; questo sorride quando lo vede
riflesso sullo specchio.
« Cosa ti porta qui Kyungsoo? » Domanda, il viso
sorridente.
« Hai tempo per un caffè? » Gli sorride.
« Tutto il tempo che vuoi. »
~
Note Autrice:
Hola~ Sono di nuovo qui -3-
Questa volta è il turno dellqa Kaisoo *w* Ceh, ditemi se non
sono troppo Aww **
No, okay, chiedo scusa se ho sparato qualche cacchiata nella fan
fiction [Non mi pare, ma bhò] e.. basta, non ho nient'altro
da dire xD
Grazie alle persone che stanno seguendo e a Rainie_YaNG che sta
recensendo *w* Grazie *w*
Un bacione alla prossima :*
infinity~
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Capitolo 5 *** Di shojo manga e Yaoi ***
Baekyeol-
Park Chanyeol era il classico ragazzo da shojo manga, uno di quelli che
potevi trovare solo all’interno di quelli.
Alto, troppo alto, sorriso sempre sulle labbra perfette e occhi grandi;
il perfetto personaggio, appunto, di uno shojo.
Per questo, tutti, si aspettavano che anche il suo atteggiamento fosse
inerente al suo aspetto.
In primo superiore e con il cambio di compagnia, era stato
“smistato” in due categorie: Il bello e impossibile
e il farfallone tutto sorrisi.
Solo più in la i suoi compagni di classe, perché
gli altri non ci sarebbero mai arrivati, capirono che Park Chanyeol
formava una categoria a parte, denominata “Il bello tutto
sorrisi”. Chanyeol era contento di appartenere a quella
categoria, gli era sempre piaciuto essere unico, non diverso, unico.
In ogni caso se Park Chanyeol era lo stereotipo dello shojo manga, Byun
Baekhyun era lo stereotipo del manga Yaoi, per essere più
precisi dell’uke.
Con il suo visino piccolo, le labbra rosee e la pelle priva di
imperfezioni, con i suoi capelli chiari, il caratterino tutto pepe e la
statura mingherlina era il perfetto uke.
Per questo l’intero istituto, bidelle e segretarie comprese,
trattennero il fiato quando lo shojo-boy e l’uke-boy si
incontrarono.
Fu odio a prima vista da parte di Baekhyun e colpo di fulmine per
Chanyeol.
« Sono 2NE1 quelle che vedo? » Fu l’unico
commento che Baekhyun fece trovandoselo davanti mentre usciva dal bagno
e osservando la maglia scura che si intravedeva da sotto la giacca
della divisa sbottonata. Le ammiratrici di Chanyeol rischiarono il
collasso quando videro il sorriso scomparire dal volto del ragazzo e un
sopracciglio alzato far capo su di esso.
« Scusa? » Aveva chiesto;
“L’educazione prima di tutto” gli
dicevano sempre i genitori.
« 2NE1. Mediocri. » Rispose.
Il sopracciglio di Chanyeol vibrò pericolosamente e
l’accenno di sorriso che era riaffiorato sparì
totalmente, lasciando spazio ad un adorabile broncio.
« Ovviamente, stai scherzando » Lo riprende.
« Ovviamente no » Gli risponde a tono.
« Sei un maleducato » Gli fa notare.
« Sei un maleducato » Lo scimmiotta. Chanyeol
stringe i pugni.
« Le 2NE1 non sono mediocri » Sbotta.
Baekhyun ghigna.
Il colpo di fulmine si sostituisce subito ad una profonda irritazione.
« E comunque – aggiunge adocchiando la cover delle
Girl Generation che gli copre l’iphone – spaccano
più delle SNSD » Ghigna prima di dileguarsi in uno
dei cunicoli del bagno.
Educazione e tutto, ma nessuno può insultare le 2NE1 davanti
a lui.
La seconda volta che si incontrano succede per caso mentre sono a
mensa, è il turno di Chanyeol e nell’esatto
momento in cui sta per prendere il cibo qualcosa di piccolo glielo ruba
da sotto il naso.
« Ma cosa? » Si guarda in torno spaesato.
« Scusa gigante, ma avevo fame » Chanyeol abbassa
gli occhi e incontra quelli contornati di eyeliner di Baekhyun.
« Cosa? » Ripete.
« Vedo che ti si è inceppato il disco »
Ghigna. Chanyeol assottiglia lo sguardo.
« Tu sei quel Sone impertinente » Ringhia. Non che
abbia nulla contro le Girl Generation, non le sente e basta;
però qualcosa contro quel loro Fan Boy ce l’ha.
« Esatto gigante. » Risponde distrattamente
continuando a mangiare. Qualcuno dietro di loro sbuffa e Chanyeol si
sbriga a prendere il cibo e a spostarsi.
« Quindi cosa vuoi? » Domanda.
« Assolutamente nulla » gli risponde prima di
dileguarsi.
Quando all’inizio del secondo anno Chanyeol entra in classe
tutto contento non può certo sapere che
c’è una sorpresa che lo attende.
Entra e si siede al solito posto in fondo. Poi si gira per salutare
Jason, il ragazzo americano che era stato il suo compagno di banco per
buona parte dell’anno precedente, si stupisce quando invece
di trovare gli occhi verdi e vivaci del ragazzo ne trova due scuri e
brillanti do non sa spiegarsi cosa.
« Ma cosa? »
« Sei ripetitivo gigante » Ghigna. Chanyeol sbatte
la testa contro il banco.
Le ragazze urlacchiano eccitate alla vista di quello che è
diventato il seme-boy insieme all’uke-boy.
Era così contento quando era lo shojo-boy, Chanyeol.
« Quindi.. voi due state insieme? » Yixing
ridacchia mentre Sehun alza un sopracciglio.
« Per finta! » Si sbriga a precisare Chanyeol.
« Si, serve a me, la nonna vuole vedermi fidanzato prima di
morire » Sospira Baekhyun.
« Sono stato incastrato » Piagniucola il
più alto.
« Non credere che a me faccia piacere » Ringhia il
maggiore, Chanyeol sorride debolmente e gli cinge i fianchi con un
braccio.
« Non ce ne è bisogno ora » Borbotta
Baekhyun.
Yixing sorride furbo. Negli occhi di Sehun c’è
divertimento. Entrambi sanno che finirà che si metteranno
insieme veramente.
Le ragazze ridacchiano deliziate dalla scena.
Chanyeol nello stesso istante in cui ha conosciuto Baekhyun ha smesso
di essere lo shojo-boy.
Non perché la sua bellezza sia diminuita, affatto,
è ancora incredibilmente alto e straordinariamente bello.
Ma si è.. evoluto.
È diventato il seme-boy e con Baekhyun formano la coppia
Yaoi della scuola e, anche se amava essere lo stereotipo dello shojo,
non può che essere felice di essere diventato il seme-boy,
visto la morbidezza delle labbra di Baekhyun mentre lo bacia in
corridoio.
~
Note Autrice:
è brutta. e la più brutta della raccolta, fino ad
ora, ma ci ho messo SECOLI per scriverla, ho ricontrollato e.. non ce
la faccio a farlo ancora una volta, la so a memoria ormai D:
Ho cambiato idea 1234567645765 volte e alla fine la scelta è
caduta sugli shojo :'D E bhò :) Voglio specificare che non
ho niente contro le Girl Generation, non mi piaciono, non le ascolto e,
come gia detto, non ho assolutamente niente contro di loro; per quanto
riguarda le 2NE1.. Sono una BlackJack.. fate voi xD
Diciamo la verità, non mi fa troppo schifo, non mi soddisfa
ma la trovo caruccia 3
Ringrazio le persone che hanno recensito gli scorsi capitoli e che
leggono la raccolta :)
Un bacione :*
infinity~
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Capitolo 6 *** Di shampoo ai frutti rossi e smalto color prugna ***
Se c’era una cosa che la gente conosceva su quel
musone di Oh Sehun, oltre al suo odio verso il mondo, era il suo amore
spassionato verso le tinte, che esse fossero rosa, rosse, arcobaleno o
verdi, poco importava.
Per questo LuHan spesso si chiedeva come il ragazzo, che poi era il suo
ragazzo, riuscisse ad avere dei capelli così morbidi e
setosi, visto che i suoi dopo averli schiariti erano stati per due
settimane simili alla paglia.
La risposta, comunque, gli arrivò in una fresca giornata di
maggio; era la prima volta che dormiva a casa del ragazzo, che poi
dormire non era esattamente quello che avevano fatto.
« Sehun? » Lo chiama dal bagno, Sehun si gira verso
la porta del servizio e sorride, poggia la boccetta che ha in mano e si
avvia verso l’uscio chiuso.
« Si? »
« Posso usare lo shampoo alla fragola? » Sehun si
blocca con una mano sulla maniglia.
« è uno shampoo ai frutti rossi Hyung »
Sospira.
« è uguale »
« Quindi non vuoi fare la doccia insieme? »
« Ovviamente no »
« Ovviamente – sorride – comunque non lo
puoi usare » Ghigna.
« Perché no? » Dal tono Sehun
può capire che un adorabile broncio incurva le labbra del
ragazzo.
« Perché non vuoi fare la doccia con me?
» Sorride tornando a prendere la boccetta che ha lasciato sul
tavolo e svitandone il tappino.
« Oh, vai a quel paese Sehun, io lo uso »
È l’ultima cosa che il ragazzo sente prima dello
scorrere dell’acqua.
« Oh Mio Dio, quello shampoo, non te lo ridarò
più! È fantastico, bellissimo, meraviglioso!
» Sehun sente chiaramente le urla entusiaste di LuHan dal
bagno che lodano il suo shampoo.
« è ovvio che sia fantastico, è mio
» Sottolinea, il maggiore esce dal bagno con un asciugamano
legato in vita e i capelli ancora leggermente umidi, la pelle
opacizzata dalla crema corpo alla pesca. La sua crema corpo alla pesca,
nota.
« Sehun dove lo hai pr- » Il maggiore si blocca
appena nota cosa sta facendo l’altro ragazzo.
« Dimmi che ho visto male » Dice cercando di
soffocare una risatina.
« Dipende da quello che hai visto » Gli risponde a
tono.
« Ya, Oh Sehun, sei un impertinente! È
così che si parla al tuo Hyung preferito? »
Domanda ridacchiando appena.
« O forse dovrei dire Oppa preferito? » Sehun sente
una vena pulsargli pericolosamente sulla tempia, cerca di mantenere il
contegno e sospira esasperato.
« Non dire stronzate » Borbotta.
« Scusami, non volevo offenderti mr. Amo lo shampoo ai frutti
rossi e lo smalto color prugna » Ride il maggiore.
« LuHan sei veramente un bambino »
« LuHan sei veramente un bambino » Ripete il
maggiore ridendo come un pazzo.
« Lo smalto fortifica le unghie » Lo istruisce,
LuHan si tiene la pancia per le risate.
« Dico davvero! La nonna me lo diceva sempre »
« Tua nonna – boccheggia il più basso
– era una donna »
« Che intuizione » Borbotta.
« Tu sei un uomo »
« Davvero? »
Sehun si gira stizzito e afferra il cotone imbevuto di solvente, se lo
passa sulle unghie laccate e toglie lo smalto, il risultato sono due
aloni violacei sulle dita chiare.
« Vediamo se sono un uomo » Sussurra ghignando.
« Cosa? » LuHan smette di ridere di colpo, con una
mano si asciuga le lacrime agli occhi e con l’altra si tiene
la pancia, l’asciugamano ancora precariamente legato in vita.
Sehun ignora la sua domanda togliendo l’unico indumento che
ha indosso e mordendogli il collo diafano.
« Preparati a vedere quanto è uomo Oh Sehun
»
Le restanti ore sono composte di gemiti, morsi e “Si Sehun,
ho capito che sei un uomo, ora dammi tregua”.
~
Note:
Mi dilungo poco D:
Mi scuso per il ritardo, probabilmente questo è il penultimo
capitolo, non ho quasi più tempo per scrivere e le idee
iniziano a scarseggiare.
Inoltre adesso per motivi personali avrò ancora meno tempo,
quindi di lasciare cose incompiute non mi va [Anche perché
27 persone seguono la raccolta, grazie mille a tutti <3 ]
Mi dispiace di non essere particolarmente chiacchierona stasera ma devo
scappare, ho ricavato questi dieci minuti per pubblicare e spero che
l'editor non faccia scherzi xD
Grazie ancora alle persone che stanno seguendo, un grazie speciale va a
quelle anime pie che si sono fermate a lasciarmi un parere <3
Ringrazio anche i lettori anonimi che passano leggono e se ne vanno,
grazie ^^
Adesso scappo, alla prossima :**
Un bacione :**
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Capitolo 7 *** Di appendicite e libri di fiabe ***
Kaisoo-
Kyungsoo non riusciva veramente a spiegarsi come ci era finito in
ospedale con una gamba per aria.
Ricordava Chanyeol e Baekhyun che insistevano per farlo salire sullo
Skateboard del più alto, ricordava di aver ceduto alla fine
e di essere partito, a tutta velocità, verso il muretto del
parco e di essercisi sfracellato contro, poi aveva perso i sensi e si
era risvegliato all’ospedale.
Bello, davvero fantastico contando poi che quando si era svegliato ad
accoglierlo c’erano le risate di Baekhyun e la puzza di
disinfettante. Una pasqua proprio.
« Hey tu » Kyugsoo alza un sopracciglio, sono
almeno quattro persone li dentro, non possono avercela con lui,
soprattutto perché lui non si chiama “Hey
tu”.
« Gamba rotta! » Bene, adesso si che capiva con chi
stava parlando, almeno due di loro avevano la gamba rotta, se non altro
aveva “ristretto” il campo.
« Skateboard impazzito! » Ma cosa?
« Stai parlando con me? »
« Finalmente - Kyungsoo alza un sopracciglio e si guarda in
torno – sono qui, davanti a te »
« Oh Ciao » Kyugsoo sente la gola secca, nel letto
davanti a lui sta un ragazzo, il ragazzo più bello che abbia
mai visto.
« Ciao – gli sorride – mi chiedevo se ti
andava di fare due chiacchiere » Gli sorride di nuovo,
Kyungsoo ingoia a vuoto.
« Anche quattro » Gli sfugge, il ragazzo ridacchia.
« Io sono JongIn » Si presenta.
« Kyungsoo e.. come diavolo facevi a sapere dello skateboard?
» Strabuzza gli occhi.
« Sembri – annaspa JongIn in preda dalle risate
– sembri un gufo » Kyungsoo arriccia le labbra.
« Comunque me lo hanno detto i tuoi amici, mentre eri svenuto
abbiamo parlato un po’, sono davvero simpatici, soprattutto
quel Chanyeol » Continua.
« Dovevo immaginarlo » Sospira. « Te per
cosa sei qui dentro? » Domanda, JongIn sorride e si indica la
pancia, il viso di Kyungsoo si storce in una smorfia confusa.
« Ti sei operato alla pancia? – domanda –
avevi fatto indigestione? » Ridacchia, JongIn scuote il capo,
il bel sorriso sempre ad adornagli le labbra.
« Appendicite » Risponde semplicemente alzando le
spalle.
« Ahi » Fa Kyungsoo, JongIn sembra intenzionato a
dire qualcos’altro ma viene interrotto dalla porta che si
apre e dall’infermiera Kang che è passata a
controllare che tutto sia apposto.
I loro discorsi non finiscono li, Kyungsoo resta in ospedale per altri
due giorni e condivide con JongIn ogni piccola cavolata, ogni piccolo
sorriso e ogni argomento di conversazione che gli viene in mente, alla
fine entrambi sanno un sacco di cose dell’altro.
« Allora, è ora di essere dimesso eh Soo
» Gli sorride quello che ha scoperto essere il minore.
« Già, a te quando tocca? » Gli sorride,
il solito sorriso a cuore che piace a tutti, mentre raccatta la sua
roba, che i suoi amici gli hanno portato, dalla stanza in equilibrio
precario sulle stampelle.
« Forse domani » Sospira sprofondando nel cuscino.
« Dai vedrai che un giorno passa subito » Lo
rassicura.
« Non passerà mai » Piagnucola invece il
minore.
« Ma si, due giorni sono passati subito! »
« Perché c’eri te » Borbotta,
un borbottio abbastanza udibile da Kyungsoo che arrossisce subito.
« Facciamo una cosa, dammi quel pennarello » JongIn
indica il pennarello che il giorno prima Chanyeol ha abbandonato sulla
sedia per le visite e con qui ha provveduto a disegnare una fenicie
storta sul gesso del maggiore. Kyungsoo annuisce.
« Scrivimi il tuo numero, così ti posso chiamare
se mi sento solo, vuoi? » Kyungsoo annuisce, ovvio che vuole.
Si gira in torno alla ricerca di qualche pezzo di carta.
« Scrivi qui » Lo richiama JongIn alzandosi la
maglietta leggera del pigiama e mostrando il ventre piatto e gli
addominali appena accennati, in basso sulla destra è appena
visibile la sottile cicatrice con i punti che si stanno ritirando,
segno che l’incisione è pulita e
l’organismo di JongIn sta bene.
« Cosa? »
« Scrivi qui » Si indica la pancia, Kyungsoo si
avvicina titubante e preme la punta del pennarello sul ventre senza
troppa convinzione.
« Non mi rompo mica » Ride JongIn, Soo gli fa il
solletico per dispetto.
« Ti scrivo anche io il mio numero, dammi il pennarello
» Kyungsoo glielo passa e JongIn si sporge leggermente dal
letto per scribacchiare il suo numero sulla consistenza bitorzoluta del
gesso.
Pochi minuti dopo arrivano Baekhyun e Chanyeol.
« Allora bello, pronto per uscire da questo posto?
» Gli sorride il più alto, Kyungsoo annuisce e si
dirige verso JongIn.
« Allora ciao » Gli dice.
« Ciao » Borbotta il minore, Kyungsoo si avvicina
per dargli un bacio sulla guancia e nell’esatto momento in
cui le sue labbra dovrebbero incontrate la gota bruna di JongIn si
scontrano invece con le sue labbra morbide, è solo per un
attimo ma le guancie di Kyungsoo sono in fiamme.
« Ci sentiamo, ci conto » Dice Kyungsoo.
« Hey, aspetta, questo è tuo! » il
maggiore, gia sulla porta, si gira a guardarlo, in mano ha il suo libro
di fiabe preferito.
« Tienilo » Gli sorride.
« Ma.. è il tuo- »
« Tienilo – lo interrompe ancora –
così penserai a me » Ammicca, JognIn ghigna.
~
Ultimo capitolo :3
Non so se ne scriverò altri, per il momento mi fermo qui in
caso li aggiungerò in seguito ^^
Mi dispiace di doverla finire così presto, but..
Okay, okay, ringrazio le 39 persone che seguono la mia storia, ceh,
GRAZIE MILLE! Mi avete dato il sostegno per finire almeno un altro
capitolo :'))
Ringrazio anche chi ha messo tra le preferite e, ovviamente, chi ha
recensito, grazie mille :'D
Un bacione :*
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