Never Lose Hope.

di frozeintime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** You know that... You're beautiful? ***
Capitolo 2: *** My time is over ***
Capitolo 3: *** Boy ***
Capitolo 4: *** Amy ***
Capitolo 5: *** Christmas and Love ***
Capitolo 6: *** New Arrivals ***
Capitolo 7: *** Return ***



Capitolo 1
*** You know that... You're beautiful? ***





You Know That… You’re beautiful?
 











Ciao, sono Hope Styles. Harry è mio cugino, sì. Ho 18 anni, ho capelli castano/rossi e gli occhi azzurri. Sapete i figli unici che secondo me sono fortunati? NO. Sono tutta un’altra cosa. Divido la casa con altri quattro fratelli, Jade, 20 anni, Juliet, 19 anni, Lucas, 14 anni e il piccolo Gabriel di 8 anni, più mia madre e mio padre. Le uniche persone che mi capiscono bene sono mio cugino e Juliet mia sorella, diciamo che non posso definirla sorella perché le sorelle litigano e non si vogliono bene, noi ci possiamo definire migliori amiche. Mio cugino è sempre in viaggio con i suoi nuovi amici, pare che abbiano formato una band.. i One e qualcosa. Ci siamo trasferiti a Holmes Chapel da un mese, ci troviamo bene...
 
Ero di sopra, nella mia stanza e studiavo quando sentì un tonfo provenire da giù e poco dopo qualcuno che sbatteva la porta. Uscì da camera mia per vedere cosa stesse succedendo così come fecero gli altri.
“E’ Juliet!” disse Jade
“Tocca a te Hope” disse Lucas.
Io?! Perchè proprio io?! Ammetto che in queste situazioni sono brava per mie esperienze ma sempre io no!
Mi avvicinai con cautela alla porta e bussai lentamente, senza ricevere una risposta.
 
“Posso?”dissi entrando
“No! Va’ via!” disse con la testa sotto il cuscino
“Non risolverai il problema così… mi dici cos’è successo?”dissi appoggiandomi all’orlo della porta
“Andrew… mi ha… mi ha lasciata!” disse tra un singhiozzo e l’altro. Subito l’abbracciai.
“Non piangere adesso… lui non merita le tue lacrime… su! Asciugale e andiamo a vedere se c’è Gemma, lei ha sempre qualche barattolo di gelato!” sorrise “Visto! Ti ho strappato un sorriso”
“Grazie Hope!”disse abbracciandomi
“Di niente sorellina… Forza! Ti voglio lavata, asciugata e stirata(?) in poco tempo!” Stirata? Da dove ti è uscito, Hope? Uscì dalla camera sospirando, tutti fuori aspettavano me, compresa mamma.
“Che è successo?” chiese mamma preoccupata
“Andrew… l’ha lasciata!”
“Quello stronzo!”
“Gabriel!” dicemmo in coro
“Comunque ho risolto, andiamo da Gemma non appena è pronta”
“Ma non potete rifilare gelato ad Anne ogni volta che succede qualcosa! E poi questo fine settimana è arrivato anche Harry” disse Jade quando mamma fu scesa.
“Meglio! Ora se non ti dispiace vado a mettermi le scarpe” dissi entrando in camera. Infilai le converse bianche ai piedi, tolsi gli occhiali (che portavo solo per leggere) e scesi giù in cucina aspettando Juliet.
 
“Andiamo?” mi disse arrivando in cucina
“Andiamo!” dissi avvicinandomi alla porta nell’altra stanza “Sai…è tornato anche Harry” dissi quando ormai eravamo in cammino.
“Si che bello! Magari ci saranno anche i suoi amici, chissà se sono carini”
“Nemmeno un’ora dalla rottura con Andrew e già pensi ad un’altra storia… non li ho avvisati… che dici chiamo?”
“Si chiama… se non ci sono abbiamo fatto tanta strada per niente”
“Sfaticata” dissi componendo il numero
 
“Pronto?” rispose un ragazzo con la bocca piena
“Emh… scusa… devo aver sbagliato numero” dissi per poi attaccare velocemente “Ho sbagliato numero… adesso provo sul cellulare di Gemma!” dissi sempre componendo il numero questa volta con più attenzione
 
“Pronto?”
“Ciao Gemma… oh, che casino che c’è da te, ma chi c’è?!”
“Gli amici di Harry”
“Smettila idiota… scusa è Jù… comunque stiamo venendo… possiamo?”
“Certo… mi sento sola! Sono tutti maschi qui!”
“E dai! Quando andremo li vedrai! Scusala di nuovo! Cinque minuti e siamo da te! Ciao!” dissi attaccando
 
In cinque minuti arrivammo da lei…
“Hopely!!” disse mio cugino sorpreso prendendomi in braccio
“No… sai che odio quel nome Harold!”
“Va bene… me lo sono meritato”
“C’è polvere Harry *Etciù* devi pulire *Etciù*”
“Lo farò, tu va su da Gemma… July!”
“Harrinoo!”
“Harrino?!” dissi con faccia strana “Sai… prima ho chiamato a casa tua e ha risposto un altro ragazzo”
“Ah, quindi hai chiamato tu?”
“Quindi non avevo sbagliato numero.”
“No tranquilla, gli ho detto mille volte di non rispondere al telefono”
“Chi era?” chiese Juliet.
“Niall”
“E chi è?” chiesi aspettando una risposta
“Un mio amico… venite, so che Jù li vuole conoscere!”
“Visto…ti legge nel pensiero!” dissi prendendola in giro
“Come sono? Carini vero? Dimmi di sii!!”continuava assillandolo
“Lo vedrai Jù, aspetta!” diceva
“Finalmente siamo arrivati, non ti sopporto più Jù” dissi stanca di sentirla parlare
“Eccoli… loro sono Liam, Zayn, Louis e Niall, quello che ti ha risposto al telefono…”disse indicandoli uno ad uno“hai fatto spaventare mia cugina!”disse venendomi ad abbracciare.
Harry è stato sempre molto protettivo nei miei confronti, invece con gli altri miei fratelli di meno. Lui e Gabriel formano la coppia perfetta, fanno scherzi a non finire!
“Non è vero.” Dissi sentendomi osservata.
“E loro sono Hope e Juliet”
“Ciao!” dissi “Dov’è Gemma?”
“Di sopra” rispose Harry
“Allora noi andiamo… forza Juliet” sembrava imbambolata. La presi per un braccio e la portai con forza al piano di sopra
 
“Hai visto come sono carini?”
“Si ho visto!”
“Soprattutto Zayn.”
“Juliet! No, a me piace Niall”
“Quello che ti ha risposto a telefono?”
“Si, hai visto che begli occhi!”
“No! Non mi dite che hanno fatto effetto anche su di voi!”disse Gemma aprendoci la porta di camera sua “Ma tu non eri fidanzata?” chiese a Juliet
“Io… si, solo che mi ha lasciata poco fa”
“Lei, si rifà subito una vita, è fatta così”
“Vabbè… sarà”
 
Verso sera tornammo a casa…
 
“Ciao, siamo tornate”
“Giusto in tempo per cenare” disse mamma apparecchiando al tavola
“Si che fame” disse Jù correndo in bagno per lavarsi la mani
“Hope… non mangi?”disse mamma vedendo che stavo salendo di sopra
“Si… stavo andando a prendere gli occhiali… ho un po’ di mal di testa”dissi salendo le scale
Presi gli occhiali e tornai giù a mangiare…
 
“Allora Hope… che avete fatto da Gemma?” chiese Lucas
“Ah… chiacchierato…”
“E’ tornato Harry?” chiese Gabriel
“Si è tornato…”
“Domani mi ci porti? Ti prego Hope”
“Dopo la scuola ti ci porto non ti preoccupare”
 
Finimmo di mangiare andai in camera misi il pigiama e mi addormentai…
La mattina dopo mi vesti, presi gli occhiali e feci colazione aspettando Jù, presi il giubbotto, lo zaino e aspettammo Sam per andare a scuola.
Sam, ovvero Samantha era la nostra vicina di casa, nonché mia migliore amica.
 
“Allora? Che avete fatto questo weekend?”chiese con la sua voce squillante
“Andrew mi ha lasciata” disse contenta
“E sei così contenta?”
“Si, perché ieri ha incontrato Zayn, l’amore della sua vita” dissi facendo una giravolta
“Hahahah! Smettila scema!” disse Jù
“Poi è tornato mio cugino Harry…”
“Stop… Harry… Zayn… Styles… OH MIO DIO… TU SEI LA CUGINA DI HARRY STYLES?!”
“Sssh! Si sono io…”
“Oh mio dio devi farmeli conoscere”
“Si ma mi raccomando… Niall è suo, l’amore della sua vita!” disse Jù imitandomi
“Daaai!” dissi
“Ma a me piace tuo cugino!”
“No stop… mio cugino è mio! Chiaro?!”dissi
 
Arrivammo a scuola e fui interrogata! Siii! Che felicità… okay Hope… non emozionarti troppo era semplice sarcasmo.
Arrivai a casa e, dopo mangiato, iniziai a fare i compiti…
 
“Dai Hope andiamo? Ti prego! Ti prego! Ti preeeegooo!”continuava Gabriel assillandomi fuori la porta
“Te l’ho detto… devo finire di studiare!”
“Tra quanto tempo finisci?”
“Poco…”
 
“Hai fatto?”chiese bussando alla porta
“Dai ho detto a Sam che poteva venire con noi”
“Va bene… andiamo”
“Finalmente” disse Gabriel
“Aspetta fammi chiamare che lo avviso”
 
“Pronto?”
“Allora… io sono Hope… non conosco ancora le vostre voci… puoi passarmi mio cugino?”
“Hahah comunque sono Louis… Hey Harry… tua cugina… Ciao Hope!”
“Ciao!”
“Io glielo dico mille volte di non rispondere al telefono… che si dice?”
“Sto venendo da te… Gabriel mi ha assillato tutto il pomeriggio”
“Hahah! Salutamelo”
“Contaci… Harry… ti spiace se viene anche una mia amica?”
“ E’ carina?”
“Harry! Ricorda che sei solo mio”
“Hahah… si solo tuo…”
“Esattamente! Comunque si… carina”
“Va bene… ci vediamo.”
 
“Andiamo?”
“Si… Sam è arrivata?”
“Si ci aspetta sotto”
“Okay… andiamo”
 
“Ciao”
“L’incontro con i miei idoli deve essere unico”
“Si però che cavolo… vivevi qui e non ti è mai venuta la voglia di andare a trovare Harry?”
“Hahahahah! No mai”
 
Arrivammo da loro, salutai Gemma e cercai(?) loro… Nel frattempo Gabriel era sparito…
“Gemma… dove sono i nostri fratelli?”
“Non lo so”
Ad un certo punto mi sentì solleticare da dietro.
“Hahahahah no basta hahahahah!” dicemmo tutte in coro
Vedete? Ve l’ho detto che formano la coppia perfetta… però a loro si erano aggiunti anche gli altri scemi della band. Scemi per scherzare, sono bellissimi! Hope! Smettila di farti pensieri perversi! L’ho detto? Era un segreto lo mantenete? Fatelo per me!
“Basta… non respiro…” dissi buttandomi sfinita sul divano.
Harry si accomodò accanto a me, seguito a ruota da… Liam? Bah…
Mio fratello si buttò di peso su di noi.
Tutti e tre sussultammo dal dolore.
“Gabriel! Mi hai quasi ucciso!”
“Come quasi? Non sono ci sono riuscito?”
Dopo questo lo scaraventai a terra.
“Hope! Mi sono fatto male!”
“Mi dispiace tantissimo.” Dissi facendo finta di asciugarmi una lacrima.
“Ah. Ah. Ah… non fai ridere”
“Eppure stai ridendo.”
“Sto fingendo.”
“No, non credo.” Aggiunse Louis sedendosi sulla poltrona di fianco al divano.
“Perché?”
“So riconoscere una falsa risata da una vera, Gabe…”
“Ma ho solo detto “ah ah ah” ”
“Dove vuoi arrivare Louis?” Disse Niall sedendosi sul bracciolo del divano affianco a me.
Niall si è seduto di fianco a me?! Oh sì! Ora muoio…
“Non lo so.” Disse il moro scoppiando poi a ridere.
Gli altri lo seguirono a ruota. Ah… che belle risate.. Perché non la smetto?!
 
“Okay ragazzi… che ne dite di una pizza?” Propose Zayn
“Basta che si mangia..” No, okay… sto pensando di essere un incomodo qui…
Gli occhi di Niall si illuminarono. Umh… che ho detto? “Allora anche tu la pensi come me! Io mangio di tutto.” Disse sorridendo. Mi trattenni per non ridergli in faccia. Lui mangia tutto? E non ingrassa? Dimmi il tuo segreto, grazie.
Non che fossi grassa. Ma un consiglio per non ingrassare non sarebbe scomodo.
Me ne uscì in fine con un “Anch’io” accompagnato da un sorriso.
“Le ordiniamo?” chiese infine Gemma
“Perché non farle?” Propose Liam. Okay ragazzo… ho sentito pazzie ma… questa le batte tutte… o forse no… ma… io non so cucinare.
“Ma questa è un assurdità!” Quasi urlai
“Sarà divertentee!” Esclamò Niall
“Andiamo! Hazza, tu hai la roba?” Domandò Zayn
“Gemma?” Chiese Harry
“Oh, si.” Rispose Gemma
“E mamma non tornerà stasera.” Continuò Harry
“Hope? Possiamo restare?” Mi pregò Gabriel
Guardai Juliet che mi guardava con speranza. Guardai Sam, mi chiedeva lo stesso perciò “Okay” dissi “Ma… solo se mamma dirà si.”
“Oh. Parlo io con mamma.” Disse Gabriel rubandomi il telefono.
“Bene. Provaci.”
 
Tornò tre minuti dopo lanciandomi il telefono in grembo e “Bene. Da dove si comincia?”
“Umh… dalla cucina?”
“Wow, Hope. Sei perspicace!”
“Ah ah. Harry, davvero.”
“Va bene, Hope. Andiamo io e te. E’ una riunione tra cugini, non entrate finché non ve lo diciamo.” Disse alzandomi a forza dal divano e trascinandomi in cucina.
“Bene. Dimmi.”
“Non mi piace come Niall ti guarda.”
E ci risiamo.
“Perché, Harry… come mi guarda?”
“Così.” Disse imitando la faccia di Niall. Scoppiai a ridere. “Che c’è?”
“Fai… ridere.”
“Ah si?”
“Si.” Dissi continuando a ridere “Tutto qui?” Dissi quando mi fui calmata
“Si, era troppo importante.”
“Bene. Raagaazziii!” urlai “Abbiamo finito. Potete venire.”
“Harry, non abbiamo la farina…”
“E ora?”
“Chi va a comprarla?”
“Niente paura. Ho la macchina. Vado io.” Annunciò Harry
“Posso venire?” Chiese Niall
“Perché?”
“Eh, no vedi… io devo comprare un po’ di cose…”
Mio cugino scoppiò a ridere e “E’ il po’ di cose che devi comprare sempre tu?”
“Esatto.”
“Allora servirà una persona che ti tenga lontano da quel po’ di cose. Umh… Jù… vieni tu?”
“Bene.”
“Vengo anch’io.” Annunciò Liam
“Perché?”
“Beh… ci vuole qualcuno che aiuti Juliet a tenere lontano Niall dal po’ di cose che deve prendere mentre tu prendi la farina.”
“Messa così la fai complicata.”
“Oooh… è più complicata di quanto tu pensi tenere Niall lontano dal mangiare.”
“Oh… bene.”
“Okay… torniamo tra poco.” Dissero uscendo.
 
“Umh… ci rendiamo utili?”
“Come?” Chiesi
“No, Zayn no.”
“Andiamo, Gemma. Divertiti!” La spronò Zayn
“Ci spiegate?”
“Oh, andiamo, Hope. Qualunque cosa sia… sarà di sicuro divertente.” Esclamò mio fratello
“Tu ti diverti sempre, peste.”
“E’ divertente, Hope.”
“No, non lo è.”
“Gemma. Il divertimento non è nel tuo DNA vero?”
“Non è questo. Se mamma trova una sola briciola dopo… darò la colpa a voi.”
Scoppiai a ridere. “Aspetta… quindi il “darci da fare” sarebbe mettere la casa a soqquadro?”
“Esattamente.” Confermò Zayn
“E perché non… li facciamo uno scherzo?” Propose Gabriel
“Del tipo?” Chiese interessato Louis
“Ci… umh… Gemma… hai le pistole d’acqua?”
“Forse…”
“Quindi… se abbiamo le pistole d’acqua, ci nascondiamo e appena entrano attacchiamo. Se invece non le abbiamo… prepariamo gavettoni.”
“E le buste?”
“Sopravvivranno. Le lasceranno appena si renderanno conto che sono sott’attacco.”
“Pensi come un adolescente… ammirevole.” Disse Louis scompigliandogli i capelli. Louis… o Piton?
“Grazie… Gemma vai alla ricerca delle pistole ad acqua. Louis, Sam, voi restate con me… studiamo i posti per nasconderci. Hope, Zayn… preparate i secchi d’acqua.”
“Ottimo.”
“Poi, fate sparire ciò che rimane dell’acqua una volta riempite le pistole, se le abbiamo…”
“Sì.” Esclamammo
“A lavoro, colleghi.”
 
Prendemmo un secchio dallo sgabuzzino e lo riempimmo d’acqua.
“Zayn.”
“Dimmi, Hope.”
No, niente… volevo dirti che…” Mi interruppi e presi a schizzarlo.
“No, Hope, ti pregoo! Ci ho messo un’ora per prepararmi stamattina.”
Scoppiai a ridere. “Davvero ci metti tutto questo tempo?”
“Sì.”
“Mio fratello ce ne mette di più.”
“Chi fratello?”
“Lucas… ti somiglia molto, sai.”
Ora scoppiò a ridere lui. “Ma non ci sono miei uguali. Io sono unico.”
“Zayn!”
“Torniamo.”
 
Quando tornammo in salone, Gemma era tornata con cinque pistole ad acqua… probabilmente erano quelle che usavamo quando eravamo piccoli.
 
“Cinque?!”
“Io uso la pompa e vi copro quando andate a riempire.” Annunciò Gabriel
“Se ci fosse mia madre ci ucciderebbe.”
“Dai, geni… dove attacchiamo?”
“Abbiamo convenuto che, per non bagnare i mobili di Anne, sarà meglio attaccare in giardino, dietro al divano e alla poltrona di plastica e dietro ai muri.”
“Bene. Io prendo il divano.” Annunciai
“Anche io.” Disse Zayn
“Io prendo la poltrona.” Annunciò Sam
“Gemma, io e te abbiamo il muro.”
“Riempiamo.”
“La porta, veloci.”
 
“Hopeee!”
“E’ mio fratello.”
“Muoviti piano, Hope.”
“Si.”
Gattonai fino alla porta che dalla cucina porta al giardino e sbirciai.
Lucas era all’entrata che aspettava.
Mi alzai e misi la pistola davanti, nel caso fosse una trappola.
“Lucas.” Sussurrai.
“Hope, che ci fai---”
“Sshh…” Dissi interrompendolo e facendogli cenno di venire verso di me. “C’è qualcuno con te?”
“No.”
“Bene. Vieni.”
 
“Louis. Lui che fa?”
“Umh… chi si tira fuori?”
“Io.” Annunciò Gemma
“Te pareva.” Sbottò Zayn.
“Bene. Dagli la pistola. Ragazzo, al muro con me.”
“Gemma, devi nasconderti al piano di sopra.”
“Bene.” Disse andandosene
 
“Dobbiamo chiuderli a cerchio.”
“In modo che non scappino. Ottima idea, Hope.”
“Modestamente.”
“Sam, tu avrai un secchio. Hope e Zayn, voi un altro. E Louis e Lucas un altro.”
“Ma di quanti secchi dispone Anne?!” Esclamò Lucas
Scoppiammo a ridere.
“Facciamo una prova.”
Riempimmo i serbatoi(?) delle pistole, puntammo e schizzammo.
La mia funzionava più o meno, le altre meglio, ma mi accontento.
 
“La porta. In posizione.”
Tra noi calò il silenzio.
 
“Hope.” Mi chiamò Harry. Non risposi. “Dove sono?!”
Si decisero finalmente a venire in giardino.
Mi voltai verso mio fratello minore. Faceva segno 3-2-1. “All’attaccoo” Urlò.
Scattammo in piedi, pronti a bagnare, ma le pistole non sparavano. “Porca puttana.” Ma quanto è fine Louis mamma mia. Proprio da invidiare. Ci rassegnammo, ma, dopo tutto questo tempo inutile(?) sprecato, al posto di mettere la casa a soqquadro, la pompa di Gabriel partì senza avviso, inzuppandoci tutti da capo a piedi. “Ma fanculo.” Sì. E’ da invidiare. Avanti, invidiamo tutti Louis… To… Ta… ooh insomma una cosa di queste.
Scoppiammo tutti a ridere, trascinandoci di sopra tutti zuppi. Mamma, Anne e tutto il resto si arrabbieranno. Dettagli. Me la sono sempre cavata, io. Infatti era Jade che finiva nei guai a causa mia. E di Juliet. E di Lucas. E anche di Gabriel. Mia sorella non è un tipo furbo. Jade, tesoro. Impara dai tuoi fratelli. Un momento… non può sentirmi. Che peccato. Non può sentirmi. Quindi posso dire di quanto sia antipatica. E di quanto sia brutto il fidanzato/prossimo sposo. Ceh… se si sposa con lui non sono io che devo avere gli occhiali. O il mio ex. E’ lei. No ma… se si sposa a chi la diamo la colpa? A Juliet. Ovvio. In effetti, se Jade se ne va è lei la maggiore. Siamo malvagi, sì. Ma… sono sempre dettagli.
 
“Hope. Ci stai ascoltando?” Mi richiama mio fratello
“Eh?”
“Stavamo dicendo. Se ti asciughi, andiamo a fare le pizze.” Spiega Zayn. “A che stavi pensando?”
Umh… vediamo… A quanto sia antipatica Jade, a quanto sia brutto il fidanzato, a quanto le servano degli occhiali, a quanto sia fine Louis, a quanto sia bello Niall… sì ci ho pensato un po’. Pooi a chi dare la colpa quando lei si sposerà. E… credo sia finita… ma “Niente” risposi. “Manco solo io?” Osservai. Erano tutti asciutti, io no… ero troppo presa a pensare a… a tutte quelle cose.
“Oh… beh, sì.”
“Ci metto tre minuti.” Dissi fiondandomi in bagno.
Tre minuti dopo, contati, di orologio, uscii dal bagno.
 
Scesi di sotto perché erano scesi senza di me. Sono sempre l’ultima, in ogni momento. No, non sempre. A casa l’ultima è Jade. Sì, le rubo il bagno prima che possa andare lei. Sono malvagia.
 
“Hope, finalmente.” Esclamò Zayn. Questo Zayn non lo conosco da nemmeno un giorno e parla troppo per i miei gusti. Va bene, pure io parlo molto, anche tutte le persone che conosco, soprattutto Sam. Già, Sam parla troppo. Quindi… se sopporto Sam, perché non devo sopportare Zayn? Bah… tutto questo non ha senso.
“Sono stata via tanto? Guarda che io ho contato tre minuti di orologio eh.”
“Oh no, volevamo sbrigarci. Dobbiamo fare una cosa.” Disse mister finezza con un sorriso di qualcuno che trama qualcosa. Okay… sono nei guai.
“Cosa?”
“LOTTA CON LA FARINAAA.” Urlò scatenando la stessa lotta.
“No, niente farina, vi prego!”
“Andiamo, Gemma. Divertiti.” Disse Gabriel, saltandole sulle spalle.
Lei urlò facendo cadere mio fratello a terra. Scoppiammo tutti a ridere.
Gemma salì di sopra. Chissà quando vorrà divertirsi. Per esempio lei mi piace. Sì. Non parla molto, non si diverte. Oh, no. E’ una vera noia. Meglio Zayn e Sam a questo punto.
Dopo un po’ caddi su qualcuno. Niall. Che grandissima figura di merda.
 
“Lo sai che… Sei bellissima?” Soffiò sulle mie labbra.
Diventai rossa peperone.
 
Lo sai che… Sei bellissima?
Lo sai che… Sei bellissima?
Sei bellissima.
Quelle parole risuonavano nella mia testa. Tre chiamate da ciascuno dei presenti per capire se stavo ascoltando non sono uno scherzo.
Sono cotta. E’ normale?
Quando le pizze furono pronte, presi posto tra Harry e Zayn.
“Hope.” Mi voltai “Hai della farina sul naso” Disse toccandomi il naso. “Ecco. Tolta.” Disse ricevendo un occhiata incendiaria da Niall.
Che fosse cotto anche lui? Di me? Nah. Ma che dico. Eppure me l’ha detto. Il “Lo sai che… Sei bellissima” era una dichiarazione, no?
 
Tornati a casa, mi diedi al mal di testa. Quindi decisi di dormire. Misi il pigiama e appoggiai il telefono sul comodino. Dopo poco, partì la suoneria del messaggio. Sì, ho una suoneria per il messaggio. Soffritemi.
 
Da: Sconosciuto
 
“Lo sai che… quando arrossisci sei bellissima? Notte Hope x”
 
Oh, merda.      





Saaaaaaaaalve ccenteeeeee c:

Sono qui con una nuova ff
Spero vi piaccia anche questa.
Come statee?
Io bene c:
Sto ancora ridendo per un ff che ho letto ieri sera.

Sara sto parlando della tua (In a Paraller World) se stai leggendo.
Se no, faresti bene a farlo. LEGGERE.

Non siate cattive nelle recensioni.
Sono una povera, piccola scrittrice. 
No, non sono così disperata.

Per il prossimo capitolo non ho idee.
E non ne avrò neanche per gli altri.
Perciò, se non aggiorno in tempo, non preoccupatevi. 
Sono ancora viva e vegeta.
Se no. 
Tu che stai leggendo saai cosa fare.

Su twitter sono @x_whiteroses (se cliccate... cliccate invano.).
Poi, se volete fare un passo nell'altra mia storia Nothing Like Us che, ahimè, ho abbandonato finchè non torna l'altra ragazza che deve scriverla con me.
Beneee. 
Non mi dilungo più di così.
Ma, in compenso, mi dileguo.

Ah, no. 
Salutiamo tutti la mia Pangatta.

Tutti insieme.


3...
2...
1...
CIAO PANGATTAAA.


Ora vado via sul serio.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ci vediamo tra una settimana o più.

-Alessia

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Capitolo 2
*** My time is over ***


 



My time is over
 
 
 
“Lo sai che… quando arrossisci sei bellissima?”
 Lessi quel messaggio molte volte prima di addormentarmi definitivamente, salvandolo nella mente, proprio come si fa con un appunto.
Cosa avrei fatto il giorno dopo? E quello dopo ancora?
Decisi di non pensarci.
 
Il mattino seguente mi svegliai verso le dieci per colpa delle urla della camera affianco.
No aspetta… le camere affianco alla mia sono quelle di Lucas e di Juliet… quella di fronte… è Jade!
Scendo dal letto e mi attacco alla porta per sentire meglio. Fa che non stia litigando con il suo ragazzo. Se no tocca a me, di nuovo. No, no… faccio finta di dormire, eh. Si calma da sola. Tanto si lasciano e si rimettono, si lasciano e si rimettono… è un continuo. Quando poi è grave, chiamano me. Ma questa volta… NO. Si frega. Mi rimetterò a dormire. O meglio… farò finta.
 
“NON POSSO FARE QUELLO CHE VOGLIO? AH, NO? SCUSA EH. HAI RAGIONE. NO, STO SCHERZANDO. NON HAI VERAMENTE RAGIONE. LA VITA E’ MIA, CHIARO?” Disse urlando.
Passi. Qualcuno sale le scale. Corsi a letto e feci finta di dormire.
 
“Dovremo chiamare Hope.” Propose quel cretino di mio fratello.
“Sta dormendo Lucas… è scorbutica di prima mattina.” Disse quell’idiota di mia sorella. Oh, sì. Ci vogliamo molto bene noi. Idiota, scemo e cretino sono dimostrazioni d’affetto.
Cercarono di aprire la porta, ma io, genio incompreso, l’avevo chiusa a chiave.
“E’ chiusa.”
“Wow che perspicacia, Lucas”
“Ma se non ci hai nemmeno provato?!”
“E’ normale che se non riesci ad aprirla è chiusa, no?”
Cominciai a studiare e verso mezzogiorno –era quello l’orario in cui, più o meno, si era calmata- scesi.
 
“Ma buongiorno eh.” Esclamò Lucas.
“Ascolta… la prossima volta che tenti di svegliarmi per una stupidaggine, puoi dire addio alla tua cresta.”
“Quindi tu… oh. Stupido.”
“E beh. Se te lo dici da solo posso solo darti ragione.” Dissi sedendomi sul divano di fianco a lui.
“Che fai oggi?”
“Umh… non lo so. Penso che rimango a casa.”
“Io vado da Harry.”
In quell’istante suonò il campanello. Odiavo il campanello. Juliet si presentò ad aprire la porta ad una Sam troppo agitata, che prese il telecomando mettendo un canale.
“Niente domande. A casa non prende questo canale. E io ho assolutamente bisogno di sentire quest’intervista.” Disse posizionandosi tra me e mio fratello.
 
“Buongiorno a tutti i telespettatori. Oggi sarà una bellissima giornata d’autunno.” Per quanto bella possa essere una giornata di ottobre. “Oh, smettila Frank. Nessuno crede alle tue previsioni.” Lo interruppe la presentatrice.
“Fanno così ogni mattina.” Disse ridendo Sam.
“Buongiorno a tutti” disse un uomo in giacca e cravatta mentre si sedeva di fianco alla presentatrice, forse lo stesso di prima.
“Okay… non mi interessa più di tanto.” Dissi alzandomi.
“Shh… Interesserà anche a te, tra un po’.” Disse Sam afferrandomi il braccio e costringendomi a sedermi.
“Dai Sam.”
“Shh.”
“Chi intervistiamo oggi?”
“Oggi, a farci compagnia, ci sono i One Direction.” Partirono urli dalla regia. D’un tratto mi interessai all’intervista come Sam. “Ciao ragazzi.” Dissero in coro i presentatori.
“Ciao.” Li salutarono all’unisono
“Allora com’è stato questo ritorno?”
“Umh… beh. Bene. Ora siamo molto più rilassati.” Rispose Liam, gli altri annuirono.
“Ci fa molto piacere. Okay, ora passiamo alle domande dal pubblico.” Annunciò il presentatore. “Scriveteci su Twitter.”
“Hope, prendi il telefono.”
“Andiamo, Sam. Ora vedi che tra tutte le domande che fanno scelgono proprio la tua.”
“Shh. Passami il telefono.” Scrisse qualcosa e poi inviò.
“La prima domanda è da parte di…” disse fissando lo schermo “Meredit. Che chiede: qual è la persona più simpatica che avete incontrato quando siete arrivati qui.”
“Umh… a parte i fans. I cugini di Harry.” Esclamò Zayn. Gli altri annuirono.
“Noi?!” Esclamammo.
“I miei cugini?!” Disse sorpreso Harry.
“Harry, non sei d’accordo?”
“Oh, no. Certo che si. Umh… i miei cugini sono… umh… simpatici, è vero.”
“Quindi… i cugini di Harry per voi sono simpatici.”
“Assolutamente.” Esclamò Louis.
“Bene. Li salutiamo. I loro nomi?”


“Scrivi ciao Sam. Scrivi ciao.”
“Ooh l’ho scritto. Calma”
 
“Hope, Juliet, Lucas e Gabriel.” Disse Harry
“Ciao ragazzi.” Esclamarono gli altri.
“Oh. Salutiamo anche la loro amica. Ciao Sam.”
“Ciao Sam.”
 
“Oh merda. Mi hanno salutata. IN TV!” Disse saltando sul divano. Scese dal divano e cominciò a urlare per tutta la casa.
 
“Oh. Ci salutano anche loro. Bene. Passiamo alla prossima domanda…” E continuarono così per molto. Sam continuava ad urlare e sclerare per tutta la casa.
 
“Saam. SAAAM.”
“Che vuoi? Oh. I miei idoli mi hanno salutato in diretta TV! Ceeh. Se non mi fai sclerare quanto basta.”
“Stanno per dire una cosa importante.”
“Quanto importante?”
“Boh. Se ascolti la domanda, magari.”
Si riaccomodò sul divano con tutta la grazia di un elefante in una cristalleria.
 
“Bene. Ora l’ultima domanda e poi dobbiamo salutarci.” Disse la presentatrice, triste in volto. “Questa volta è da parte di… Bridgit, che chiede se c’è qualcuno che vi piace.”
Bene. La domanda finale. Mi metto il più vicino possibile alla televisione con Sam e Juliet di fianco, e per qualche assurdo motivo anche Lucas.
Liam e Louis fecero spallucce scuotendo la testa. “E voi tre? C’è qualcuno?”
“Umh… beh… io… sì.” Dichiarò imbarazzato mio cugino. Gli altri due fecero la stessa cosa, con più decisione.
“E loro lo sanno?”
“No.”
“No.”
“Io… gliel’ho detto ieri sera.”
Gliel’ho detto ieri sera…
Sbiancai.
Ripensai al messaggio di ieri sera, pensando che fosse una coincidenza o che, si stesse riferendo proprio a me. La prima era più realistica. Ma, qualcosa mi diceva –la speranza, o me.- di credere anche nella seconda.
Ignorai quella voce. Quella era una cosa normale, no? Per una star, intendo.
Persi il saluto pensando a ciò.
“Hope, Hope, stai bene?” La voce di mio fratello mi riscosse.
“S-sì… ho… bisogno di un bicchiere d’acqua.” Dissi alzandomi e varcando la soglia della cucina.
Aprii il frigorifero e presi una bottiglia d’acqua, un bicchiere e bevvi. Tanto. Poi tornai in salotto per chiamare a mangiare i ragazzi.
Si fece pomeriggio. Harry venne da noi con i ragazzi.
Bene, Hope. Ora o mai più. Avrei preferito il “mai più” ma va bene.
Quindi, optai per l’ “ora” solo che non c’era un momento giusto.
Presi coraggio dopo un po’.
“Niall.” Lo chiamai. “P-possiamo parlare?”
“Certo.”
Ci alzammo e andammo in cucina, gli feci cenno di sedersi, lui obbedì e io mi accomodai di fronte.
“Allora…” Iniziai mettendo mentalmente in ordine un discorso logico e sensato per iniziare quella conversazione. Ma… fui interrotta a mia fortuna.
“Lo so. Scusami. Forse non avrei dovuto dirtelo per messaggio.” Maledizione. La vocina aveva ragione. “Mi dispiace tanto. Oggi, in TV… non scherzavo. Tu… tu mi piaci veramente… Ti prego, perdonami.”
Silenzio. Ero rimasta spiazzata. Mi guardava con gli occhi azzurro intenso, chiedendo il mio perdono.
“Oh… immagino che tu non voglia. Tutto questo è strano. Non sarebbe dovuto succedere. Mi dispiace.” Disse alzandosi dalla sedia.
“Niall.” Lo fermai quando fu arrivato all’uscio. Avevo in mente tante parole, adesso, ma dissi solo un “Ti perdono. E non è un errore” sussurrato.
“Lo è. Mi sento uno stupido. Scusa. Torno a casa di Harry e tolgo il disturbo.”
Uscì dalla cucina, io rimasi come un’idiota seduta al tavolo, bianca in volto, sguardo perso e una gran voglia di dire cose che non avrei potuto dire, non in quel momento.
Il mio tempo è finito.
Lucas entrò dieci minuti dopo, vedendo che non avevo più messo piede in salotto.
Si sedette allo stesso posto di Niall. Ci fissammo, per molto tempo. Facevamo così, sempre. Era il nostro “Non preoccuparti, andrà tutto bene.” Nessun abbraccio, nessuna carezza, nessuna parola. Silenzio. Il miglior conforto per noi.
Mi rivolse un sorriso e “Ti va di cantare?” mi chiese. Scossi il capo. Mi alzai e seguita da Lucas uscii dalla cucina. A differenza mia, però, mio fratello si fermò sul divano in salotto, mentre io salì in camera, facendo più o meno la fine di mia sorella.
Harry si alzò in piedi per venire dietro di me, però, mio fratello lo afferrò per il braccio e scosse la testa. 
Cominciai a studiare, quando dovevo scaricare eccessiva rabbia, senza urlare, studiavo. Mi rilassava, più o meno. Non che sia una secchiona. Sono tra i migliori, vero, ma non la più brava.
Finito di studiare, mi sentivo molto meglio. Accesi lo stereo, con la musica ad alto volume.
Perfino Jade, rintanata nella sua stanza senza voler parlare, mi urlò di abbassare la voce.
Fu pronta la cena e mi chiamarono a mangiare. Ovviamente non rifiutai. Scesi giù sorridente.
Strano che possa cambiare umore da un’ora all’altra, vero?
Il fatto è che neanche io sapevo come avessi fatto a cambiare umore da un’ora all’altra.
Eppure… Il mio tempo è finito.









Saaaaalveee racaaazziii cc:

Sono tornata.
Già.
Questa volta ho avuto ispirazione e buona notizia...

HO SCRITTO ANCHE IL CAPITOLO 3!
Perfavore fatemi un applauso.

Riconosco che questo capitolo è un po' palloso ed è molto corto, sì.
Ma... Niall è dolcissimooo *-*.

Passiamo a noi.
Sto scrivendo un'altra fanfic (sì, un'altra. Ne scrivo a palate lol).
Questa volta è sugli Hunger Games.
C'è qualche tributo che mi segue a cui interessa la storia? *silenzio tombale*.
Io amo quel libro.

Ora.
Prima di andare, voglio anticiparvi una cosa.
Ho messo questa fanfic anche come Songfic, e il prossimo capitolo sarà appunto basato su una canzone (non so come mi sia venuta questa idea).
Spero l'apprezzerete.
Pubblico Venerdì 6.

Ah.
Oggi salutiamo la mia miglior amica, eh.
Al mio tre.


1...
2..
3...

CIAO LIIIV.


Okay... 
Adesso vado via.

Ah.
Per il capitolo 4 non ho idee...
Quindi se non pubblico è appunto per questo.
Non sono morta, non preoccupatevi.
Ora vado viaa..

Ciaoo.

P.S Il nostro Batman ha veramente fatto 20 anni ieri? Io non riesco a crederci.


P.P.S Mi lasciate qualche recensione?


Io vado a rispondere a quelle dell'altra volta.
Grazie a chi ha recensito.

Vi voglio benee :))

Vado via.
Ciao.

-Alessia


 

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Capitolo 3
*** Boy ***







Boy
 
 
 
Mi svegliai di buon umore, quella domenica mattina di novembre. Erano successe molte cose. Harry e Sam si frequentavano, Juliet e Zayn uguale, mia sorella aveva fatto pace col brutto fidanzato/prossimo sposo e io… Giusto. Questo particolare mancava. Io, sono sola. O forse no. In ogni caso ero l’unica non impegnata – se non si contano Liam e Louis e i miei fratelli. Okay, forse non sono l’unica.-.
 
Well where do I start with you?
I could say you’re a bit way-lead boy.
 
Avevo in mente questa canzone da un po’.
 
Where is my heart with you?
I could say I left it on the floor boy are you gonna pick it up, pick it up?
Hey ey.
 
La canticchiavo spesso e dappertutto. Con Lucas.
Come stavamo facendo adesso.
 
Things kinda got dark with you.
I drunk your love up too quick boy.
 
Come facevamo, prendevamo un telecomando a testa, improvvisandolo a microfono, e cantavamo.
 
Where did our love get to?
Don’t ask me that’s something that you destroyed, cause now we’re burning up, burning up, burning up, hey ey.
 
Era una delle tante cose che facevamo insieme. Visto che Juliet e Jade non erano a casa, passavamo molto più tempo insieme.
 
Flames race like cars in a haze, tears in my eyes but not down my face, this was a waste, this was a waste, woah-oh-oh.
A shame to embrace the love that we faced, hours were days when I was in your grace, this was a waste, this was a waste, woah-oh-oh.
 
Decidemmo poi, di uscire un po’, sotto la pioggia, come piaceva a noi, per andare a prendere una cioccolata. Continuando a canticchiare a bassa voce.
 
Well I’m sorry to be honest but this love is no good boy, and I’m sorry you’re drunk on it but it’s making me annoyed.
Heartbroken heartbreakers that’s me, I accept it I get the point, but stop jumping in to fountains just to pick up all the coins.
 
“Due cioccolate.” Annunciò mio fratello al bancone.
 
We were rushed we had no foundations, explanations were never settled first.
I guess when building something special you should always use ground work ‘cause now we’re falling down, falling down, hey ey.
 
Dopo due minuti il cameriere portò le cioccolate al tavolo dove c’eravamo seduti.
Mio fratello pagò il cameriere, che andò via.
Continuammo a canticchiare, alternando la melodia ad un sorso di cioccolata.
 
I could blame you for a lot but I guess it was me that let us drop.
You go crying to your friends now and I’m left looking not so hot but now we’re burning up, burning up, burning up, hey ey.
 
Piagnucolare… Ripensandoci, è quello che ho fatto io, più o meno, quando ho parlato con Niall di quel fatto.
Non so come abbia reagito lui, quando i ragazzi venivano a trovarci, lui non c’era e quando toccavamo quell’argomento, cambiavano discorso.
 
Flames race like cars haze, tears in my eyes but not down my face, this was a waste, this was a waste, woah-oh-oh.
A shame to embrace the love that we faced, hours were days when I was in your grace, this was a waste, this was a waste, woah-oh-oh.
 
Avevo sentito questa canzone in radio, per puro caso, e ho scaricato tutto l’album di Nina Nesbitt.
Le cioccolate davano calore, molto.
 
Well I’m sorry to be honest but this love is not good boy and I’m sorry  you’re drunk on it but it’s making me annoyed.
Heartbroken heartbreakers that’s me, I accept it I get the point, but stop jumping in to fountains just to pick up all the coins.
 
Finite le cioccolate, decidemmo di andare a “sbirciare” alla finestra dei ragazzi per un po’, per vedere cosa combinavano.
 
I let you walk all over me, leave your footprints on my heart.
This becoming clear to see, it’s been like this from the start.
 
Arrivammo alla finestra in poco tempo, infondo, lo Starbucks non distava molto dalla casa dei miei cugini.
 
I let you walk all over me, leave your footprints on my heart.
And it’s becoming clear to see, it’s been like this from the start.
 
“Hope?”
Una voce ci fece sobbalzare. Louis.
“Shh. Che vuoi Louis?”
“Che ci fate qui?”
“Spiamo?”
“E perché?”
“Perché voglio capire cosa mi avete tenuto nascosto.”
“V-va bene. Chiamami, entro in casa.”
Detto ciò, entrò in casa, e mise il vivavoce.
 
Well I’m sorry to be honest but this love is not good boy and I’m sorry you’re drunk on it but it’s making me annoyed.
Heartbroken heartbreakers that’s me, I accept it I get the point, but stop jumping in to fountains just to pick up all the coins.
 
Quattro voci femminili. Fin qui ci siamo. Oh, no… aspetta… Quattro? Juliet, Sam, Gemma… e?
Mi alzai un po’ in più per vedere la quarta ragazza. Mio fratello fece lo stesso.
 
I’m sorry, to be honest, but this love is no good boy, love is no good boy.
I’m sorry, to be honest, to be honest, this love is no good, Boy.
 
Ecco. Era una ragazza.
Attaccata come una cozza – riduttivo- a Niall… il mio Niall. O no…
Lo sai che… sei bellissima. Quelle parole risuonavano ancora nella mia mente. Pensavo di averle cancellate definitivamente perché il mio tempo è finito. Nina ha ragione, questo amore non è buono, ragazzo.










Saaaaalvee racaaazziii cc:

Se pensavate che il capitolo precedente era penoso...
Questo è peggio.

La canzone che da appunto il titolo al capitolo è di Nina Nesbitt.
Ascoltatela, non ve ne pentirete.


In questo capitolo non succede niente.

O...
Niall sta veramente uscendo con un'altra ragazza?
Voglio sapere la vostra.

Quanti sono andati a vedere This Is Us ieri?
Io vado oggi. 
Perciò, semmai dovreste recensire, non spoilerate.

Ringrazio _Jess_001 che recensisce ogni volta cc:
Grazie ragazza. :))
Ringraziamo anche la mia miglior amica, la quale, senza di lei non esisterebbe il titolo di questo capitolo.
Grazie Liv cc:
Ringrazio chi recensisce cc:
Vi amo!

Questa volta salutiamo il mio bambolo, che sarebbe il mio Lucas nella storia.

Sempre al mio tre.


1...
2...
3...

SCIAO BAMBOLO!


Ora vado a rispondere alle recensioni precendenti.
Alla prossima.
Alla prossima significa che non so quando aggiornerò di nuovo perchè non ho nessuna idea.
Cercherò di essere puntuale.

P.S avete già il Where We Are? Io no.

Okay...
Vado veramente.

No aspettate.
Se c'è qualche tributo che mi segue che può passare a leggere l'altra mia fan fiction che ho finalmente pubblicato? Si chiama Don't Scream (non cliccate che non ho ancora capito come fare)
E tutti voi altri, passate su Nothing Like Us (scritta a quattro mani).

Su twitter sono sempre @x_whiteroses (seguitemi che ricambio).

E bene.
Alla prossima

-Alessia.

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Capitolo 4
*** Amy ***



 
 
Amy.








Ormai era dicembre, e quella giornata era parecchio fredda.
Natale era alle porte. Mancava poco, veramente poco.
Louis ci aveva invitato al suo compleanno.
Prima però avevamo la nostra ‘tradizionale’ cena di famiglia, che però non avremo fatto in compagnia, con Zia Marge, Anne e famiglia.
Quest’anno c’eravamo solo noi.
Juliet, io, Lucas, Gabriel e Harry.
Che Natale di merda.
Jade era dal suo brutto fidanzato/prossimo sposo (non ancora idea di cosa siano tutti e due). Mamma fuori per lavoro. Papà di turno. Zia Marge… lei ci odia. Anne e Gemma erano dal nuovo –ormai- marito di Anne fuori città. Harry venne da  noi solo perché dopo andavamo da Louis.
Anche oggi eravamo solo noi quattro, davanti al camino. Jade era ancora dal fidanzato (ci aveva fatto casetta).
“Bene. Provo a fare la cioccolata.” Annunciai “Chi ne vuole?”
“Beh… tutti.”
Andai in cucina e frugai nel mobiletto finché non trovai la scatoletta col cacao, troppo in alto per me.
“Gabee.” Urlai
Mio fratello si catapultò in cucina.
“Che c’è?” Chiese
“Non ci arrivo. Ti prendo in braccio e tu la prendi?”
“Ah… e va bene.”
Si avvicinò e lo sollevai. Prese la scatoletta e tornò nel salotto davanti al camino con una coperta. Si gela, sì.
Qualche minuto dopo uscii dalla cucina con quattro tazze fumanti di cioccolata su un vassoio, che riposi sul tavolino, prima di tornare a sedere al posto di prima.
Afferrai una tazza.
“Cosa si fa oggi?”
“Siamo soli… io direi di uscire, se vi va.” Proposi
“E dove andiamo con questo freddo?”
“Io direi di… scatenare una battaglia a palle di neve a casa di Harry.” Esordì mio fratello
“Oh, Lucas, è un’idea grandiosa!” Esclamò Gabriel prima di battergli il cinque.
“Umh… bene. Allora è fatta. Finiamo le cioccolate e poi andiamo.”
“Avvisiamo?”
“No… prendiamoli di sorpresa.”
Ah, fratello… a volte, sei più malvagio di me. No, no… non si può superare la regina delle malvagità.
Dieci minuti dopo, Gabriel corse in camera a prepararsi, seguito poi da Juliet, Lucas e me.
Altri dieci minuti dopo, io e Gabe eravamo giù, Juliet scese due minuti dopo con diciamo tre magliette, una felpa gigante, due paia di calze, un paio di jeans e le blaizer…
E’ frettolosa è normale che si vesta così.
“Ascolta, quando finiamo questa guerra con le palle di neve, ti cambi. Perché fa veramente caldo dopo.”
“Uff… e va bene.”
Dieci minuti dopo, Lucas doveva ancora scendere.
“Quanto lo odio quando fa così.”
“Sai com’è fatto… ora perde tre ore contate in bagno se non vado io.”
Iniziai a salire le scale.
Arrivai davanti la porta del bagno.
“Lucas se non esci entro io. Lucas non scherzo. Lucaaas.”
“Oooh. Calmati Hope.” Disse uscendo dal bagno. E che diamine però! Sei peggio di una ragazza! Ceh… stiamo da mezz’ora ad aspettarlo. E per cosa? Per una cazzarola di cresta che non si alza con tutto il gel che si mette. Per cosa, poi? Una battaglia a palle di neve, dove “scasualmente” gliene tirerò una in testa. Tu hai qualche problema… Mi rassegno.
Scesi le scale, sfracassandogli quasi il braccio.
“Toh… metti il cappello.”
“E diamine, Hope. Ci ho messo mezz’ora per fare ‘sta dannata cresta”
Io non l’ho fatto a posta, ovviamente, nono.
“Andiamoooo” Gridò mio fratello
“Aspettatee. Le chiavi.” Dissi raccogliendole dalla mensola di fianco alla porta..
“E se poi non sono a casa?”
“Giusto.” Dissi sedendomi sulla panchina fuori casa, ricoperta di neve. “Chiamiamo con lo sconosciuto.” Proposi.
“Sii.”
Si sedettero affianco a me.
Composi il numero.
“Pronto? Pronto? Proontooo? Fanculo.”
Eh beh… io dico che Louis è mister finezza.
Juliet scoppiò a ridere.
“E bene, sì. Sono a casa.”
“Chiamiamo Sam?”
“NO”
“E perché?”
“Sei sicura di voler vedere sbaciucchiamenti dopo sbaciucchiamenti?”
“In effetti… Lasciamo stare…”
“NO!”
“Che c’è ora?”
“E se la troviamo lì?”
“Oddio no! Uffa… speriamo di no.”
 
Arrivammo là sempre nel giro di cinque minuti.
“Entriamo prima? Ho freddo.”
“Va bene.”
Bussammo il campanello.
“Hope.” Disse mio cugino aprendo sorridendoci.
“Sto… morendo di freddo.” Esclamò mia sorella con la poca voce che le era rimasta
“Immagino… fa freddo. Liam, mi porti quattro coperte? Veloce.”
Liam corse da noi con quattro coperte.
“Che cazz?”
“Umh… sorpresa?” Dissi togliendo giubbino, cappello, sciarpa, guanti e afferrando una coperta.
“Che diamine di sorpresa è?! Fa un freddo cane, voi siete pazzi.”
“Ringraziateci.”
“Ah?!”
“Siete quasi morti di freddo e dobbiamo ringraziarvi?”
“Emh… si. Lucas voleva fare una battaglia a palle di neve.”
“Era bella l’idea.”
“Solo che fa freddo.”
Poi andammo finalmente nel salotto e, con tutta la fortuna che avevamo quel giorno, c’erano una ragazza e Sam!
Aspetta… una ragazza?!
“Hopee!” Urlò Lou catapultandosi davanti a me e stringendomi. Lou? Sei tu?
“Hey, Lou, così la stritoli.” Disse Zayn al posto mio. “Ciao dolcezza.”
“Ciao Zay.” Dissi lasciandomi abbracciare una seconda volta.
“Hope, devi assolutamente stare con me e Liam.” Disse Lou tirando per un braccio me e Liam “Non sopporto più nessuno.”
Oh, bene. Non sopporteremo nessuno insieme, LouLou.
Ci spinse su un divano e si buttò di fianco a me.
Oh, che sbadata! Non mi sono neanche presentata alla mora! Naah chissenefrega. Se vuole sapere il mio nome –non che Louis non lo abbia detto chiaramente-, verrà lei a presentarsi.
Ed ecco che –come se mi leggesse nella mente- la mora si alza e tendendomi la mano disse “Piacere, Amy. Tu devi essere Hope” Ma noo! Non si era capito!
“Si, sono io. In tutto questo, tu saresti?”
“Amy, te l’ho appena detto.” Disse con una faccia da ‘Questa è scema o cosa?’, no, non sono scema, e non intendevo questo.
“Si, lo so. Ma perché sei qui?”
“Aaah. Io sono la cugina di Niall. Mi sono fermata qui per qualche giorno. Domani riparto.”
Ecco. Aspetta… la cugina di Niall? Mi sono agitata per niente?! Oh fanculo.
Ero gelosa? Sì, un po’.
Ma… DOMANI SE NE VAA. DOMANI SE NE VAAA.
Okay, calma Hope.
Sclererò quando tornerò a casa.
Tornò a posto suo.
“Ora?”
“Vediamo un film?”
“Siii. Vado a fare popcorn.” Disse Harry alzandosi e sparendo in cucina.
Vibrò il cellulare in tasca. Menomale che avevo messo la vibrazione… sai che figura di merda con la suoneria del cellulare per i messaggi in mezzo a loro. Lo presi dalla tasca e lessi il messaggio.
 
“Pensavi fosse la mia ragazza?”
Diventai paonazzo. Sentivo il suo sguardo addosso.
“Pfft che dici! Certo che no.”
Digitai.
“Eppure pensavo che tu fossi gelosa.”
Aaah, ma non la finisce?!
“Gelosa? Io? Pff.”
Io, si. Gelosa.
“Ah… bene. Goditi il film xx.”
Quelle due ‘x’.
Oddio! Yeee!
No okay, basta.
“Anche tu :) xx.”
Massì, alla fine le ho messe anch’io.
:)
Ignorai l’ultimo messaggio e mi strinsi nella coperta, riponendo il cellulare nella tasca.
“Hopeeeee.”  Mi chiamò mio cugino
Oh, non c’è niente da fare. Ha sempre il mio nome pronto.
Mi alzai controvoglia dalla bella posizione che avevo trovato sul divano.
“Perché hai sempre il mio nome pronto? Avevo appena trovato una posizione comoda sul divano e tu sai quanto ci metto.”
“Scusa… volevo una mano coi popcorn.”
“Certo, dai a me.” Dissi prendendo due ciotole
“Non ce la facciamo!”
“Emh… qualcunooo.” Urlai.
Dopo poco la porta si aprì e Zayn entrò in cucina. Afferrò anche lui due ciotole e le portammo di là.
Il fatto è… che Anne ha tutto! Cinque secchi, un’infinità di ciotole, tazze, stanze e una casa grande –più della mia- e si lamentava. Facciamo cambio. Ci vorrei vivere in questo bel casone qua. Poi vediamo chi si lamenta.
Anche mamma si lamenta. Anne, io penso che se fai scambio con la casa di Margaret (mia madre), lei è contenta e tu sei contenta. Che poi che nome cazzuto che va a trovare mia nonna a mia madre! Bah. Margaret. Nonna, potevi metterci più impegno a trovare un nome. Io ad esempio amo il mio nome. Hope, che poi significa speranza. C’è una storia dietro tutto questo è buffa. Ancora devo arrivarci anche io. Ceh, in pratica è stato mio padre a scegliermi il nome. Ha detto poi “così non la perderemo”, wow, papà, devo dirti che sei proprio spiritoso. E poi mi dice sempre “non perdere la speranza, Hope” e pare che mi piglia in giro, è normale che non mi perdo!, mica ho il senso d’orientamento di Jade! Sì, mia sorella è molto stupida. E allora è questo che non ho ancora capito. Mi sfotte o no?, no non è questa la domanda… Vabbè non ha importanza.
Liam sceglie un film –uno a caso, eh- che tra l’altro è anche il mio film preferito: Toy Story. Ma infondo l’ho visto solo un triliardo di volte, posso vederlo anche un’altra volta.
“Noo, Liam. Non anche tu! Hope lo vede almeno dieci volte al giorno.”
Ecco, mio fratello mi ha sputtanata. Ma che ci posso fare se mi piacciono delle bambole che un minuto prima fanno le bambole e un minuto dopo parlano, ballano, cantano e fanno missioni?
Amy scoppiò a ridere. Sbarrai gli occhi. Sta ridendo. Sta ridendo di me e Liam?! Oh bella, alzati e gira i tacchi, tornatene in Irlanda alla fine dell’arcobaleno con una pentola d’oro e rimanici. Sta scema. Tenetemi che le tiro quei bei capelli marroni che si ritrova. I miei sono di gran lunga più belli. Soffrimi i capelli, Amy.
“Scusa?” Domandai
“Avete diciannove anni.” Disse continuando a ridere.
“Qualche problema?”
“No, ma… è stupido.”
“Stupida ci sarai te.”
Ah?! L’ho detto? Davvero? Wow.
Tutti mi guardano stupiti. Che c’è?
“Come?”
“Che problemi hai? Se noi vogliamo vedere questo film che t’importa?”
“Nessuno ma se dobbiamo vedere un film devono essere tutti d’accordo.”
“Amy, senti. Tocca a Liam scegliere il film e questo –è vero lo subiamo ogni volta che tocca a lui- è il film che vuole vedere. Punto. Se non vuoi puoi anche andare di sopra.” Grandioso, mister finezza mi ha salvato. Lo ringrazierò.
Naah. Lo ringrazio mentalmente. Grazie mister finezza, senza di te adesso quella sarebbe senza capelli. Conclusi il mio pensiero mentale sorridendo. Mio fratello mi guardò interrogativo, gli feci segno che gli avrei raccontato dopo. Lui annuì.
“Ah, bene. Allora io vado.” Disse alzandosi.
“Aspetta.” No, Harry, no. Zitto ti pregooo! “Oh, Liam. Facciamo cambio giorno? Ho voglia di vedere Love Actually.” E adesso? Toy Story e Love Actually sono i miei film preferiti! Naah… non potete chiedermi di scegliere.
“Sono contenta in ogni caso!” Dissi sorridendo
“Va bene, Harry. Ma domani Toy Storyyy!” Disse saltando in piedi.
Amy riscese di scale di cosa –quasi- e si mise sulla poltrona.
Harry, ricordami di cruciarti dopo. Con affetto, tua cugina.
Partì il film.
Mezz’ora dopo, gli unici che seguivano il film eravamo io (la solita sfigata), Lucas, Niall e –sfortunatamente, o fortunatamente- Amy.
Liam, Louis e Gabriel stavano dormendo. Liam mi stava anche facendo male. Non credo che una testa così grande debba stare su una spalla piccola. Anche Louis mi sta facendo male. In pratica aveva insistito ad abbracciarmi, e ora era rimasto così, sotto lo sguardo di Niall.
Le coppiette si stavano, appunto coccolando. Scena più vomitevole? La devo ancora… no! C’è stata una scena ancora peggio… ma non posso parlarne… l’ho promesso. Oooh. Al diavolo. Ho sorpreso Jade che… beh… sì insomma… il concetto è chiaro. Era meglio che la piastra andava a fottersi.
Vabbè…
Quando finì il film svegliai i tre appisolati sul divano.
“Ebbene… qual è stata la vostra parte preferita?” Dissi a quei tre.
“Quando… quando ho sognato di essere figlio unico.” Disse sbadigliando mio fratello.
“Io sarò figlia unica molto presto.”
“Che?!”
“Ucciderò tutti voii.”
Okay… che m’era preso?
“Voi… coppiette… cosa cavolo avete fatto per due ore e mezza?”
“Mah… seguivamo il film e… poi ci siamo stufati.”
“Harry, il film l’hai messo tu, però.”
“E poi mi sono scocciato…”
“Comunque… diciamolo. La parte della dichiarazione mi fa sciogliere, sempre.
“Okaay… noi andiamo.” Disse Lucas alzandosi e “sfilando” Juliet da Zayn.
Beh, fratello, se non l’avessi fatto tu, avrei fatto di peggio.
Devo ringraziare mentalmente due persone. Naaah.
Infilammo i cappotti, le sciarpe, i cappelli e i guanti e andammo via.
Mi feci sorpassare da tutti e poi tirai Lucas indietro.
“Lucas...” sussurrai “Grazie.”
“Per?”
“Per averli staccati, ovvio. Se avessero continuati non so cosa li avrei fatto.” Scoppiò a ridere, io lo seguì a ruota.
“Che ridete?” Chiesero girandosi verso di noi.
“Niente.” Ci affrettammo a dire.
Tornammo a casa. Salutai papà che era –stranamente- a casa e filai di sopra.
Un pensiero. Amy. Mi stava troppo antipatica quella.
 
“Anche tu eri geloso.”
Scrissi.
“Geloso? Io? Pff.” Scrisse ripetendo il mio messaggio precedente
“Ho visto come guardavi le mani di Louis. :P”
“Beh… ti sarai sbagliata.”
“Oh, convinto tu.”
“Ora vado, notte xx.”
“Notte xx.”
Metto quelle ‘x’ troppo spesso…
Ma intanto.
Domani Amy andava viaaa.
Troppo felice, andai a dormire.









Saaaaaaalveeee racaaaazziiiiiii cc:

Non uccidetemi!
Sono qui.
Con il quarto capitolo.
Con quasi due settimane di ritardo ma sono qui.

Con buone notiziee cc:
Ho le foto dei personaggi :))
Così non saranno anonimi



Eccoli

Hope: 


Juliet:


Sam:


Quindi...
Acacia Clark as Hope.
Anna Popplewell as Juliet.
Ariana Grande as Sam.
Non c'è altro,
Anzi.
E' iniziata la scuola. 
Pubblicherò meno frequentemente.
Quindi, non so quando ci rivedremo.
Se volete su twitter io sono: 
@x_whiteroses (forse, se cliccate esce, forse)
Allora...
Il prossimo ce l'ho in mente, tutto.


Adesso l'angolo dei ringraziamenti e salutii
Voglio ringraziare 
_Jess_001
Chi ha messo le storie tra le preferite e chi l'ha recensita.
La pangatta l'ho salutata, Liv anche, il bambolo altrettanto...
Salutiamo la mia cazza anche se non leggerà perchè non ha efp. 
Fatti una vitaaa.


3...
2...
1...
CIAO CAZZAA :))


P.S= il prossimo è Natalee *-*.
Non spoilero altro.
Alla prossimaaa cc:

-Alessia


 

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Capitolo 5
*** Christmas and Love ***


                                               

 
Christmas and Love.
 
 
 
 




Un rumore alla finestra mi costrinse a svegliarmi.
Mi alzai dal letto e mi avvicinai alla finestra, aprendola.
Una palla di neve mi colpì in pieno.
“Ma che sei scema?”
“Scusami!” disse Sam “Volevo augurarti Buon Natale.”
“Anche a te, Sam.”
Finalmente.
La festa che amavo di più.
A parte il fatto che io amo tutto quello che si trovi in inverno essendo la mia stagione preferita.
Poi, fino a quando ricevo regali, è tutto apposto.
Però quest’anno non sarebbe andata bene.
Ceh… mia madre doveva per forza tornare in America e mio padre fare la notte? E’ Natale, porca miseria. Vedi tu che capi rincoglioniti hanno i miei.
“Scendi a vedere? Ti ricordi che volevo una sorella o un fratello? Mamma ne ha adottato uno! Giuro, il più bel regalo di Natale da diciott’anni.”
“Sono felice per te.”
“Grazie. Dai, Hope, vieni a vedere?”
“Mi vesto e vengo.”
“Grazie. Io vado a dopo!” Concluse andando via
Se voleva una sorella o un fratello poteva chiedere a me, sarei stata felice di dargliene uno!
Vabbè… ora però vedrò il mio di regalo!
Anzi, nostro.
Papà, spiegami, perché c’è un solo regalo per cinque persone?
Chi se lo prende? Eh, naturalmente, io!
“Hey, Hope… perché sei sporca di neve?”
“Sam mi ha lanciato una palla di neve in faccia, ma dettagli. Allora… chi lo apre?”
“Uh, iooooooo!” Esclamò Gabriel alzandosi in piedi euforico.
“Bene, aprilo allora.”
E’ un po’ piccolo per un regalo per cinque persone.
Io speravo in un telefono… naah quello sta bene… umh… un portatile! Sì, il mio portatile è andato in riparazione tre volte questo mese. Ma c’è ancora il regalo di Harry e Sam, se no, me lo comprerò da sola.
Tolse finalmente il coperchio. Era… un cane. Un cane?! Come se non fossimo troppi adesso ci si mette pure il cane.
E’ così carino però! E’ un piccolo labrador. Aaawww troppo teneroo.
Momento di dolcezza.
“Allora?” Chiese Juliet quasi stritolando il nuovo arrivato.
“Emh… direi di togliere il cane dalle mani di Juliet.” Convenne Jade prendendolo in braccio.
“Allora… che nome diamo?”
“Aspettate. E’ maschio o femmina?”
“Umh… io direi che è maschio.”
“Bene… idee?”
“Cachito!”
“Cachito? Lucas sei serio? Dove ti è uscito?” Dissi scoppiando a ridere
“Ma… ma io pensavo fosse un bel nome!”
“Cachito?”
“Si, Cachito.”
“No, dai.”
“Chiamiamolo Friz.”
“E’ stupendo!”
“Bene, allora… benvenuto in casa Styles, Friz.” E partì un applauso.
“Scusate, adesso devo andare. Vado da Sam. A dopo.” Dissi raccogliendo il telefono e facendo per uscire di casa.
“Hope, aspetta.”
“Dimmi papà.”
“Porta questi alla madre di Sam. Me li ha lasciati tua mamma.”
“Okay, io vado. Ciao” Con questo presi i biscotti e uscì di casa.
Pessima idea. Rientrai a casa e misi sciarpa, cappotto e cappello e poi riuscì.
Attraversai il piccolo tratto di marciapiede tra casa mia e la sua e bussai alla porta dei Moore, trovandomi la madre di Sam, sorridente, come sempre, dietro la porta.
“Buongiorno e buon Natale signora Moore. Mia madre mi ha chiesto di portarle questi.” Dissi porgendole i biscotti.
“Buongiorno Hope e buon Natale anche a te. Saluta e ringrazia tua madre da parte mia.”
Dalle scale osservo Sam correre come una pazza.
“Vieni Hope, vieniii!” Disse tirandomi entusiasta
“Calma Sam, non vado via.”
Passammo il salotto.
“Salve signor Moore. Buon Natale signor Moore.” Urlai di sfuggita.
“Ecco!” Disse fermandosi di colpo. “Lucy lei è Hope, la mia miglior amica e vicina di casa.”
La piccola aveva un’aria assente.
“Umh… ciao.”
“Ciao!” La salutai.
“Quindi… diventeremo amiche anche noi?” Chiese entusiasta
“Oh… ma certo.” Dissi sorridendo.
“Aaw che bello.” Disse sorridendo di rimando
“Mi dispiace, adesso devo andare. Sam, vieni tu oggi? Ho anche io un bel regalo.”
“Oh, certo. Magari porto Lucy.”
“Bene, ci farebbe piacere, tamto papà dovrebbe andarsene tra un po’.”
“Guarda che se vuoi puoi venire.”
“No, no, non preoccuparti, mamma ha cucinato stasera riscaldiamo tutto, film, cioccolata e poi tutti a letto.”
“Magari quando finisco di mangiare vengo.”
“Certo, ci farebbe piacere.”
“Poi ci vediamo anche domani. Ciao Hope.”
“Ciao Sam, Lucy. Salve signori Moore.” Dissi andando a casa.
 
“E allora è andato in cucina e… Oh, ciao Hope.”
“Ciao.”
“Cos’ha avuto Sam?”
“I fatti tuoi?”
“Daai Hope.”
“Dopo viene qui, e ve lo fa vedere.”
 
“Ragazzi, io vado, buon Natale”
Buon Natale e buon lavoro pà.” Dissi schioccandogli un bacio sulla guancia.
 
“Hope, neanche un’anticipazione?”
“No, Gabriel.”
“Uffa. Dovrò aspettare oggi.”
“Mi sa di sì.”
“Una sola. Piccola, piccola.”
“Beh… è carino, anzi stupendo. A te piacerebbe, Gabriel, se non ne avessi troppe.”
“Umh… una macchinina?”
Scoppiai a ridere. “Oh, no, qualcosa di meglio.”
“Allora non so…”
“Viene alle quattro Sam.”
“Oh, bene. Sbaciucchiamenti in prima visione, alle quattro arriva anche Harry.”
“No! Vado a sotterrarmi! Dai Friz, ora usciamo e tu mi sotterri come farai con gli ossi.”
Tutti scoppiarono a ridere. “Per passare il tempo?”
“Parliamo?”
“No. Hope, cantiamo. Ti prego, daai.”
“Okay.”
“Canzoni di Natale!”
 
Cantammo per tantissimo tempo fino alle quattro. Poi, suonò la porta.
“Harry!”
“Hey Gabe. Com’è andata stamattina?”
“Oh, alla perfezione. Mamma ci ha lasciato maglioni e papà…” Disse prima di fischiare.
Il cagnolino scese dalle gambe di Juliet e, abbaiando, affiancò Gabriel all’ingresso.
“Harry!” Esclamai salutandolo
“Hey Hopely, buon Natale.”
“Harold, non cominciare con quel nome.”
“Haz.” Esclamò Lucas battendogli il cinque
“Luc.” Esclamò di rimando
Il campanello ribussò.
“Salve Styleees! Oh, ciao Harry.” Esclamò Sam, facendo il suo ingresso dall’ingresso “Aaaw, ma che tenero questo cucciolo! E’ quello che vi hanno regalato a Natale?”
“Si, è lui.”
“Ciao Lucy.” Dissi salutando la piccola che si era inginocchiata ad accarezzare il cane.
“Oh, che sbadata!” Disse Sam sbattendosi una mano sulla fronte alla vista di tutte le facce interrogative degli altri “Allora… Juliet, Lucas, Harry, Gabriel, lei è Lucy, mia sorella.”
Juliet mi guardò e io capì subito annuendo.
“Ciao piccola, io sono Juliet, la sorella di Hope. Sei davvero carina, sai.” Disse mia sorella sorridendo alla bambina
“Oh, grazie. Anche tu sei molto carina.” Rispose sorridendo di rimando.
“Ciao Lucy, io sono Lucas, il più bello della casa.” Disse vantandosi
“E anche il più modesto.” Dissi scompigliandogli i capelli.
“Eh, no, Hope! Lo sai che ci ho messo tempo! Maledizione.”
Scoppiai a ridere. “Sai, non m’interessa.”
Sai cosa mi frega di quanto tempo sprechi la mattina per sistemarti quel ciuffo? Bah
“Io sono Gabriel e sono il più… modesto della famiglia.”
“Ha parlato!” Esclamò Juliet “Non lo ascoltare… sulla nostra classifica lui è al secondo posto.”
“Chi c’è al terzo?” Chiesi
“Tu.”
“Io?!”
“Sì, tu.”
“Bah.”
Mi soffermo sulla ragazzina, che prima avevo notato poco. Per essere stata adottata, assomiglia molto alla madre di Sam. Capelli lunghi rosso/marrone più scuro del mio, grandi occhi verdi, lentiggini sul naso, come quelle di Gabriel, e labbra piccole. E’ carina. Poi osservo mio fratello… la sta fissando… anzi no… SI stanno fissando.
Guardai Juliet che strizzò l’occhio. Mi siedo sul divano. In stanza è calato un grandissimo silenzio.
Lucas tossì per attirare l’attenzione. “Che silenzio imbarazzante…”
“Lucy… ti piace cantare?”
“Io AMO cantare. Cantavo sempre lì.
“Vuoi cantarci qualcosa?”
“Di preciso?”
“Quello che vuoi.”
“Umh… questa è una melodia che conosco fin da quando sono piccola. Non so come faccia a conoscerla.” Si schiarì la gola e partì.
Dopo poco iniziammo a fare coretti.. Era davvero bella come melodia.
Alla fine applaudimmo tutti. Bella e con una bella voce. Buon per lei.
“Sei bravissima.” Esclamò Harry battendole una mano sulla spalla.
Dopo se ne andarono.
“Gab… ti piace Lucy, vero?”
“A me? No… Cosa te lo fa pensare.”
“Fratello, siete stati metà del tempo a fissarvi.”
“Seee vabbè.”
 
Calò sera.
Iniziammo a mangiare e poi c mettemmo sul divano a guardare un film.
 
Il campanello suonò.
"Hope, vai tu ad aprire?"
"Sì, vado io."
 
"Chi sono?" urlò poi.
"Sono... i cantanti di strada."
Niall. Fuori. Al freddo. Con dei cartelloni.
"Lasciami dire, " recitava un cartellone " senza speranza, né intenzioni, solo perché è Natale (e a Natale si dice la verità) che per me... sei perfetta. Il mio cuore ti amerà. Buon Natale, Hope."
"Buon Natale." Andò via. No, non potevo farmelo scappare, non dovevo. Non me sarei mai perdonato. Presi la rincorsa e uscì di casa.
"Ora o mai più" mi ripetevo.
"Niall." Urlai. Si fermò. Fui davanti a lui in poco tempo. Lo baciai, sì. Sotto la neve di Holmes Chapel. "Lasciami dire. Che..." gli rubai il cartellone "Per me... sei perfetto." recitai. " E... ti amo." L'avevo detto. Non me ne sono pentita. Lo baciai un'ultima volta e tornai dentro.
Chiusi la porta e scivolai a terra. Sorrisi toccandomi le labbra. Ho davvero baciato Niall Horan? Non mi sembra vero. Era tutto così bello e perfetto. Il momento, il modo in cui sorrideva, le labbra morbide sulle mie… stupendo.
Tenni il sorriso per tutta la serata.
I ragazzi capirono comunque e, prima di andare a dormire, dovetti raccontare loro tutto.
Un Natale di merda si era trasformato in un Natale stupendo.









Saaaaaalveee racaaazziii cc:

Ed eccomi qui dopo 11 giorni (yee).
E' un record.
Allora... a me piace troppo *-*.
E' il primo capitolo che scrivo e che mi piace veramente.
Ci sono parti che non mi convincono (come sempre).
Ho scritto 5 pagine di World!
Sono tornata a scrivere capitoli moooolto lunghi.
Ora passiamo al capitolo.
E' Natale.
Io amo il Natale.
Sam ha ricevuto una sorellina. Non so come nè perchè mi è venuta questa idea, ma volevo dare alla mia miglior amica (persona a cui ho ispirato Sam) l'onore di avere una sorellina (?).
La piccola Lucy, per chi non l'avesse capito, è interpretata dalla bellissima Mackenzie Foy.

Non è stupendaa?
Piccola cotta per Gabriel? Nooo! Non si era capito lol.
I miei Styles hanno ricevuto un cagnolinoo *-* Friz che è un labrador taglia piccola, ma cresce tantissimo lol, quindi non è taglia piccola.
La parte Hopiall(?) *-*.
Lì mi sono sciolta mentre la scrivevo. Ero in vena di dolciosità. Ed è arrivata la scena del bacio *-*.
Come si svolgerà? Sjkhvlz lo so solo iooo u.u. 
Anzi forse non lo so nemmeno io...
Comunque andrò più piano, non farò un capitolo per mese se no ne vengono fuori dodici e io ne voglio di più (massimo 30 se no scoccia).
Non mi dilungo.
Sempre per maggiori informazioni su twittah sono
x_whiteroses (ho imparato, visto? lol)

Andiamo ai ringraziamenti.

Ringrazio chi ha recensito/messo tra le preferite siete le meglio u.u.
Ringrazio 
sel_1D_mahone  per avermi aiutato col nome del cane e della bambina.
Ringrazio tutti per le 161 visualizzazioni nel primo capitolo :) GRAZIE DI CUORE.


Adesso basta.
Vado a rispondere alle recensioni.
Godetevi questo capitolo e recensite.
Alla prossima.

-Alessia


 

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Capitolo 6
*** New Arrivals ***


 


New Arrivals.

 
 
 
 
 
 
 
 
La mattina dopo Capodanno, giustamente dovrei dormire. Nooo! E dov’è lo sfizio poi? Sembra che si siano messi d’accordo… Svegliamo Hope, sarà divertente! Prima mia sorella, poi Sam e poi… che cos’è questo rumore?
Buttai le coperte a terra letteralmente e aprì la finestra. Pessima idea. Si gela. Guardai fuori e vidi un camion. Non un camion normale… Un camion dei traslochi. Ora: CHI CAZZO HA TUTTA ‘STA VOGLIA DI FARE UN TRASLOCO IN INVERNO? No, la vera domanda è: CHI HA VOGLIA DI FARLO IL PRIMO DELL’ANNO?! Bah. Mi vestii con tutta la calma possibile e scesi a fare colazione. Wow, abbiamo l’onore di avere la famiglia completa!
“Buongiorno Hope.”
“Ciao mamma.” Dissi sedendomi “Chi si è trasferito?”
“Oh.. è una famiglia è americana… forse li conosci… i… Foster.”
Umh… Foster… Foster… no, non conosco nessun Foster.
“No, non mi viene in mente nessuno…”
“Comunque… tra un po’ dovrebbero arrivare… andiamo a darli il benvenuto.”
“E fammi indovinare… prepari una torta!”
“Già fatto.” Disse Jade uscendo dalla cucina con un vassoio caldo
“Bene. Fa vedere.” Tolsi il tovagliolo dalla torta “Perché è così bassa?”
“Boh.”
“Non è lievitata bene! Jadee!”
“E’ una torta possiamo dire che deve essere così.”
“Sì, hai ragione. Porto a spasso il cane.”
“Torna presto.”
Misi il cappotto, la sciapa e il cappello, presi il guinzaglio, il cane e andai.
Ora voglio capire come fa il cane a non avere freddo. Io sto così e ho freddo. Figurati il cane. Sì, è vero che i cani hanno una pelliccia e la temperatura corporea maggiore della nostra, ma io avrei freddo!
Quello che un tempo era un giardino, ora è cosparso di neve.
Il camion della casa affianco sta togliendo le ultime cose, perciò faccio meglio a sbrigarmi.
A metà strada incontrai Niall, dopo quella sera di Natale non avevo più avuto l’occasione di incontrarlo.
“Hey.”
“Hope.”
“Dove vai?” Chiesi ridacchiando
“Venivo da te. Ma sei qui!” Disse sorridendo.
No okay… ora mi sciolgo. Ceh ha un sorriso perfetto! Okay, basta l’avrò pensato un milione di volte.
Sorrisi anch’io. “Beh… Dimmi.”
“Camminiamo.” Disse girandosi dalla parte opposta. Lo seguì. “Volevo parlarti di Natale.”
Ecco… ora mi dice che… che può dirmi? Che non bacio bene. Ovvio.
“Oh… dimmi.”
“Non preoccuparti, non è niente di brutto.” Disse sorridendo ancora
Ma la smette? Lo fa apposta? Io non posso reggere! Con tutto sto freddo mi sciolgo. Fa improvvisamente caldo.
“L’hai capito, no… tu mi piaci… e anche molto… ora…” continuò “com’è difficile…” disse sbuffando “Hope… vorresti… vorresti essere… Hope, vorresti essere la mia ragazza?
Ah?! Aawwww siii. Certo, ovvio, certamente, ovviamente. Sì, sì, sì, sì, sì!
“Ecco… forse è troppo presto… Scus..” Lo fermai baciandolo “E’ un sì?” Annuì leggermente. Stavolta fu lui a baciarmi.
Oh, sì. Era di nuovo tutto perfetto. Peccato che il telefono rovinò tutta quella magia.
 
Era Juliet. Quando torno a casa te la faccio pagare. Giuro.
“Dimmi.” Dissi in tono seccato.
“Umh… sono arrivati. Sono morta lo so…”
“Noo, per carità.”
“Vado a sotterrarmi. Torna presto.”
“Sì. Ora vengo.”
 
“Devi andare?”
“Sì…”
“Ci vediamo dopo, vero?”
“Ovvio. Ciao.”
“Ciao.” Disse dandomi un bacio a stampo.
 
Tornai a casa con Friz in poco tempo.
“Hope, giusto in tempo.”
Il mio nome è ripetuto sempre dieci, cento, mille volte al giorno. Ho un bel nome, okay, ma non ditelo ventiquattro ore su ventiquattro!
“Tu.” Dissi puntandole il dito contro “Sei morta.”
“Sì, sono morta. Lo so. Ma prima di morire mi racconterai tutto?”
“Certo.”
“Suu, andiamo!” Disse mamma spingendoci da dietro.
“Mamma… sono dei vicini che vedremo solo trecentosessantaquattro giorni all’anno. Non importa se appena arrivano andiamo a rompere le scatole, abbiamo altri trecentosessantatre giorni!” Esclamai
“E’ educazione, Hope.”
“Sì, certo mamma.”
Bussammo alla porta ancora aperta. Perché noi possiamo entrare in una casa di persone che sono appena arrivate come se niente fosse..
“Emh… scusate.”
Poco dopo arrivò una ragazza sulla mia età più o meno.
“Ciao. Io sono Ross. Siamo appena arrivati… posso fare qualcosa?”
“Ciao Ross… io sono Hope. Siamo i vicini, volevamo darvi il benvenuto.” Dissi lasciando poi spazio a Jade con la torta in mano
“Grazie.” Disse prendendo la torta. “MAMMAAAAA ABBIAMO OSPITI.”           Urlò “Non state sulla porta, c’è disordine, ma prego.”
Entrammo e aspettammo quella che dovrebbe essere la signora Foster.
“Piacere, io sono Mary, lui è mio marito, Jake, e loro sono i miei figli, Ross e Alex.”
Per essere fratelli quei due non si somigliano proprio. Insomma… lei è bionda, lui moro. Lei ha gli occhi azzurri, lui marroni. Curioso.  
“Io sono Magaret. Lui è mio marito Simon. E loro sono i miei figli: Jade, Juliet, Hope, Lucas e Gabriel.”
“Che bello! Anch’io avrei voluto avere tutti questi figli.”
Prenditeli!
“Noi siamo i Foster. Siamo americani.”
“Anche noi siamo americani. Gli Styles. Ci siamo trasferiti a settembre.”
Vidi Ross in preda alle convulsioni. Ma che ha?
“Oh no!” Esclamò il fratello “Non ditemi che siete quegli Styles.” Disse.
“Dipende.”
“Ascolta.” Disse la ragazza calmandosi. “Sei: la sorella, la cugina o una parente lontana di Harry Styles?”
Sospirai. Un’altra! Quante persone mi avranno fatto questa domanda? Cento, mille, milioni.
“Siamo i cugini. Adesso: non voglio che diventi amica mia solo perché vuoi che te li faccia conoscere.”
“Oh, no. Per chi mi hai preso?!”
“Ne è capace.”
“Zitto tu!” Esclamò dandogli un buffetto sulla spalla
“Bene. Te li farò conoscere, ma davvero… non voglio un’amicizia basata su questo.”
“Grazie Hopeee!” Disse abbracciandomi. Un altro po’ e finivamo per terra, bionda.
“Calma, calma.” Dissi ridacchiando e ricambiando l’abbraccio
“Non posso credere che farai avverare il mio sogno!”
“Io tra un po’ vado… vuoi venire?”
“Oddio si!”
“Ceh… prima devo uccidere Juliet… umh no… poi ci mancherebbe… ma non mi interessa… mi ha interrotto.” La bionda mi guardò interrogativa. “Dopo ti spiego.”
“Mamma… noi andiamo, davvero… ci aspetta… Harry!” Disse mia sorella scorgendo la figura di Harry nel viale.
“Oh.. Mamma io vado con Hope e Juliet. A dopo.”
“Salve signori Foster.” Dissi salutandoli
 
“Harry!” Dissi correndogli incontro
“Hopee!” Disse vedendomi arrivare allargando le braccia dove mi ci tuffai poco dopo
“Dove stai andando, Haz?”
“Da Sam.”
“Che coincidenza! Anche noi.” Dissi ridacchiando “Dopo volevo venire da te.”
“Da me… o da Niall?”
“Hey! Cosa ne sai tu?”
“Il biondo ha cantato.” Disse scoppiando a ridere
Lo seguì a ruota. “Oh… Harry lei è Ross, la nostra nuova vicina.”
“OH. MIO. DIO.” Disse prima di urlare “CONOSCO IL MIO IDOLOO! CAPISCII?! SONO LA RAGAZZA PIU’ FELICE DEL MONDOOO.” Disse sempre urlando
“Fa sempre così, abituatevi.” Disse il fratello affacciandosi alla porta
“Oh, ma chi è che urla?!” Disse Sam, urlando a sua volta. “Harry! Hope! Juliet!”
“Hey Sam, scendi.”
“Subito!”
Chiuse la finestra e tre minuti dopo uscì da casa con cappotto e sciarpa, diretta verso di noi.
“Ciao! Io sono Sam! Tu dovresti essere quella nuova!” Squittì
“Umh… si sono io.. Io sono Ross.”
“Oh, piacere allora. Saremmo venuti a darvi il benvenuto dopo.”
 “A quanto pare, sarà in classe con noi.”
“Uh, che bello!” Esclamò la bionda
“Già… proprio bello.” Disse con un sussurro mia sorella
Le pestai un piede.
“Ahiaa!” Urlò “Perché… oh, giusto!”
Poi ci decidemmo finalmente ad andare. Arrivammo quindi, a casa di Harry, dove c’erano anche i ragazzi.
Presentammo Ross (che non smetteva di urlare) ai  ragazzi e poi passammo un po’ di tempo a parlare.
“Hope.” Mi chiamò mia sorella
“Dimmi, Juliet, il mio nome è troppo bello per non essere detto, vero?” Dissi ironica suscitando delle risate
“No, simpatica. Ti stavo ricordando che devi raccontarmi quello che è successo”
“Si, non preoccuparti.”
“Ma credo di aver capito.” Disse alludendo al biondo che non smetteva di guardarmi
“Voglio sapere anche io.” Disse Ross.
Secondo me, quella ragazza è come aveva detto il fratello.
“Dopo, Ross.”
Guardai l’orologio, erano le otto. Ne era passato di tempo.
“Beh, ragazzi, noi dobbiamo proprio andare.” Annunciai alzandomi
“Di già?” Dissero Louis e Zayn all’unisono
“Si, ci dispiace.” Disse mia sorella alzandosi a sua volta e seguita da tutte le altre
“Vi accompagno!” Disse mio cugino offrendosi.
“Oh.. vengo anche io!” Annunciò il biondo, alzandosi e prendendo il cappotto.
Sorrisi e salutai tutti con un bacio sulla guancia, poi indossai il cappotto e uscimmo di casa, percorremmo la strada di ritorno e poi ci salutammo, andando nelle rispettive case.










Saaalve racaaaaazziiii c:

Come vedete/leggete sono tornata!
Già, non vi libererete di me muahahahaha(?).
Vediamo... cosa posso dirvi?
SCUSATEEE! 
Torno 7 mesi dopo con... questo capitolo che eww, fa schifo, lo so.
Sono tornata tardi perchè questo capitolo non voleva saperne di uscire fuori, è stato un parto..
MA SONO QUI! ED E' QUELLO CHE CONTA!

Passiamo adesso al capitolo.
2 parole:
Hopiall insiemee *-*
Sto sclerando, si.
Che ne dite dei nuovi personaggi? Eh? EH?
Ross è sclerata peggio di me, rido.
Per precisare: 
Ross e Alex sono fratelli, e hanno i capelli marroni, Ross è tinta, rido.
Lo dico perchè non voglio che pensate che poi Alex sia stato adottato e in realtà è un fratello di Hope, perchè no. Poverina ha troppi fratelli e sorelle.
Veediamo... lasciando stare la fine (che è bruttissima, piango), è venuto fuori un bel capitolo.
E niente, non ho altro da dire.


E adessooo...
I RINGRAZIAMENTII!
Ringrazio chi ha messo la mia storia tra i preferiti/ricordate e soprattutto a chi ha recensito, ma anche a te, lettore fantasma.
Ringrazio come sempre
 sel_1D_mahone che mi sopporta/aiuta sempre.

E se tu che stai leggendo, sei selenator passa alla sua storia: Nuova Vita 
Mi farebbe piacere se passaste anche alla mia: Nothing Like Us

Non so quando tornerò, ma tornerò, state tranquilli.
Su twitter sono 
xnondimentico
Non credo ci sia altro, quindi
Alla prossima.

-Alessia

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Capitolo 7
*** Return ***




Return.
 
 
 
 
 
 
 
 
Come qualche giorno prima, mi ero convinta che, i miei fratelli rompiscatole, non mi avessero più svegliata, e che i rumori, che mi svegliavano quasi sempre, fossero finiti, oggi dovetti arrendermi, perché squillò il cellulare alle otto di mattina. Se fosse stata un’altra persona l’avrei trucidata, ma con lui non potevo.
Niall era in tour con i ragazzi da quasi due mesi, e dire che mi mancava era troppo poco, anche se non mi faceva sentire tanto la distanza perché ogni giorno mi telefonava. Però di pomeriggio, perché oggi di mattina?
 
“Pronto?” Dissi con la voce impastata di sonno
“Hope! Ti ho svegliata? Oddio, scusami, scusami.”
“No, figurati.” Dissi mettendomi seduta. Mi stiracchiai e sbadigliai.
“Scusa, lo so che non vuoi essere svegliata di prima mattina, ma devo dirti una cosa…”
Era mortificato, così lo interruppi. “Niall, tranquillo.” Sorrisi come se potesse vedermi “Dimmi.”
Prese un respiro e poi “Io e i ragazzi torniamo stasera!” proclamò felice.
Aprì la bocca meravigliata. Avevo voglia di urlare dalla felicità, ma mi trattenni.
“Davvero?!” Esclamai
“Si!” Si sentiva che anche lui era contento di tornare qui. “Non sei contenta?”
“Io? E’ la notizia più bella che ho avuto da quando siete partiti! Oddio che bello!”
“Lo dici a me? Non sai come aspetto stasera per rivederti, Hope, mi manchi tantissimo!”
Arrossii. “Anche tu mi manchi tanto.”
“Adesso devo lasciarti, ti mando un messaggio con l’orario in cui arriviamo, ciao.”
“Ciao.. Ah, Niall!” Dissi prima che attaccasse
“Si?” Rispose
“Non vedo l’ora di rivederti, ti amo.”
“Anche io, tanto.” Dal modo in cui lo disse immaginai fosse arrossito, e sorrisi.
“Ciao.” Disse con felicità prima di attaccare.
Uscì dalla stanza quasi urlando, scesi le scale e mi catapultai in cucina, dove trovai la famiglia al completo, tranne per la mancanza di Jade e Juliet, che stavano ancora dormendo
“Attenzione, attenzionee! Hope sveglia alle otto!” Esclamò Lucas venendo ad abbracciarmi
“Taci.” Dissi ridendo e scansandomi da lui.
Andai a sedermi al mio solito posto: tra Gabriel e il posto vuoto di Juliet.
Anche Juliet entrò sorridente come me, pensai che avesse parlato anche lei con Zayn.
“Stamattina voi due non state bene.” Dedusse Lucas puntando un dito contro a me e mia sorella.
“Ciao famiglia, io vado!” Disse Jade mandandoci un bacio e uscendo di corsa
“E nemmeno lei!”
Risi e poi mi venne un’idea.
Aspettai che tutti andassero via e rimasi sola, con mamma, in cucina.
“Mamma..” mormorai aiutando a togliere un po’ di roba dalla tavola
“Dimmi”
“Stavo pensando… visto che i ragazzi tornano stasera…”
“Vuoi chiedermi se possono venire a mangiare da noi?”
“Esattamente… però se non vuoi capisco, magari solo Niall e Zayn…”
“Hope.”
“Si?” Chiesi speranzosa
“Vorrei far venire tutti i ragazzi, ma poi si metterebbe anche Sam, lo sai, non che non mi faccia piacere,” disse aprendo un mobile “ma poi si creerebbe casino” e mettendoci dentro la scatola di cereali
“Quindi è un si per Niall e Zayn?” Chiesi mettendo il latte nel frigo, e chiudendolo dopo
“E’ un si per tutti.”
“DAVVERO?! OOH GRAZIEE!” Corsi ad abbracciarla, entusiasta 
“Prego.” Mi strinse ridendo
Le baciai una guancia. “Vado a dirlo a Juliet, ne sarà felicissima!”
Corsi fuori dalla cucina e quasi travolsi Juliet, urlandole quello che mi aveva detto mamma.
Lei fu felicissima, mi prese le mani e saltellammo insieme.
 
Per il resto della mattinata, accontentai Lucas, cantando con lui.
Verso l’ora di pranzo tornò Jade, raggiante, e andò difilato da mamma, uscì contenta e venne da me.
“Hope, stasera viene Alan a cena qui, dì ai tuoi amici di comportarsi bene.”
“Ooh, va bene.” Risi “Dimmi, Jade, dobbiamo vestirci bene? E’ una cena importante?”
“Importantissima. Ha detto che deve dirmi una cosa importante.” Sorrise, gli occhi che le brillavano.
“Aw, va bene, glielo dirò.”
Sorrise e poi disse qualcosa a Juliet, che annuì, e poi salirono sopra insieme.
 
Mi arrivò un messaggio.
‘Arriviamo alle sei.’
Era lui.
‘Perfetto. Stasera verrete a cena da noi. :)
‘Oh, davvero?’
‘Si, ma dì ai ragazzi di vestirsi bene. E’ una serata speciale per Jade.’
Risi nello scrivere questo messaggio
‘Ti ho mai delusa, piccola?’
‘In effetti no.’
‘Bene, allora tranquilla. A stasera. Ti amo xx.’
‘Ti amo anch’io xx.’
Finimmo di mandarci messaggi e andai da mamma a dirle che la aiutavo a cucinare.
Prima andammo a fare la spesa.
Uscimmo di casa e incontrammo Sam, che mi venne incontro, felicissima, quanto me.
Mi abbraccio e mi fece girare, urlando di tanto in tanto.
Chissà i vicini cosa dicono quando sentono urlare, davvero, non lo so! Poveri loro.
“Avevo pensato di invitarli..” Mi disse
Oh… piccolo problema.
“Emh… Sam… aspetta un attimo!”
Corsi da mamma a pregarla di poter invitare anche Sam, e dopo un po’ acconsentì. Le baciai una guancia, dopo averla ringraziata, e tornai da Sam. Le dissi di venire da me, e accettò con piacere.
“Però adesso, vieni a fare la spesa con noi.” Risi e la trascinai per la strada
Io, mia madre e Sam, andammo al supermercato, e dire che riempimmo un carrello era poco.
Poi tornammo a casa. Raccomandai Sam di vestirsi bene e entrammo.
Aiuta mamma a portare tutta la roba in cucina.
“Hope, per questa missione serve tutta la squadra! Forza, chiama tutti.”
Mi piaceva questo genere di situazione, significava che tutta la famiglia era occupata per una cosa comune, ed era molto bello.
Andai in salotto e chiamai la famiglia. Diedi a papà, Lucas e Gabriel, il compito di spostare il divano per far entrare il tavolo, che doveva essere allargato. Poi, portai Jade e Juliet in cucina con me e mamma, in modo da avere più mani e quindi di cucinare con più velocità.
Alle cinque era quasi tutto pronto, quindi decisi di andarmi a preparare.
Mi feci una doccia, e una volta uscita, aprì l’armadio.
Optai infine per un vestitino a mezze-maniche che arrivava fino al ginocchio. La parte di sopra era bianca con i pois neri, dietro era scollata fino a metà schiena, con un fiocco di raso blu, a altezza spalle. A dividere la parte di sotto, da quella di sopra, c’era una grande cintura marrone. La parte di sotto era blu. Misi un paio di sandali, con il tacchetto, marroni e mi truccai. Lasciai i capelli lisci, facendo dei boccoli alla fine.
Scesi giù e mi sedetti sul divano, aspettando chi doveva arrivare.
“Ma come sei bella!” Lucas scese le scale, mi prese la mano, mi fece alzare e mi fece fare una giravolta.
Sorrisi a quel gesto. Nemmeno lui era male: indossava una camicia bianca e un paio di jeans, con le sue immancabile nike nere, col baffo bianco.
“Ma grazie!”
“Ho una sorella figa e non lo sapevo.” Disse ridendo
“Anche tu sei un figo, per avere quattordici anni.” Risi risedendomi sul divano con lui accanto
“Beh, ma lo so.” Disse tirandosi su il ciuffo
Lo spinsi di lato ridendo.
Dopo un po’ scese Juliet, seguita da Jade.
La prima era vestita con un vestito mono-spalla fino al ginocchio, color rosso chiaro, fermato alla vita con un elastico, e delle scarpe fuxia laccate e portava i capelli tirati da un lato ed era truccata.
L’altra indossava un vestito dietro lungo fino alle caviglie e avanti fino a metà coscia. Sopra era un corpetto, nero fin sotto il seno, intrecciato dietro. Sotto era rosa chiaro, quasi velato. Aveva messo delle scarpe col tacco color bronzo e aveva lasciato i capelli ricci, ondulati sotto, e infine si era truccata. Si sedette a tavola, battendo ripetutamente il piede a terra, poi si alzò e fece avanti e indietro.
Gabriel era vestito come Lucas, più o meno.
 Papà aveva lo smoking e mamma portava una gonna e una giacca beige, camicia bianca, collana di perle e tacchi.
Poco dopo venne Sam: aveva un vestito largo sotto, fino al ginocchio. Sopra era aderente color rosso, al centro legato con un grosso nastro rosa, sotto rosa e aveva messo delle scarpe laccate rosa. I capelli rossi erano legati e si era truccata.
Arrivò la volta della famiglia di Alan e lui.
Alan ha i capelli rossi e le lentiggini, è carino, ma è antipatico, per questo non sono mai stata con loro.
Jade lo baciò e insieme si accomodarono sul divano.
La famiglia di Alan, invece, sembra una di quelle con la puzza sotto il naso, perfettina e una so-tutto-io. Antipatici come il figlio.
Se prima quella agitata era mia sorella, ora ero io che andavo avanti e indietro.
Le sei e mezza erano passate da un po’.
Dieci minuti dopo, suonò il campanello e mi precipitai ad aprire.
Scena più divertente di vedere me correre sui tacchi? No, non c’è.
Aperta la porta abbracciai e baciai il biondo difronte a me.
“Piccola!” Sorrise baciandomi le labbra
“Aw, amore mio mi sei mancato.” Appoggiai la testa sulla sua spalla.
“Anche tu, tantissimo.” Sussurrò stringendomi a sé.
Sarei stata per ore così, fra le sue braccia.
Dopo poco mi prese la mano, “Fatti guardare.” disse facendomi fare una giravolta, come fece mio fratello, “Sei bellissima.” sussurrò attirandomi a sé e baciandomi una guancia.
Rabbrividii arrossendo e dopo, sfortunatamente, dovemmo staccarci e entrammo in salotto.
“Hopely sono offeso…” Harry fece il labbruccio, o almeno, ci provò.
“Harold non esserlo, e non chiamarmi così.” Risi abbracciandolo.
“Sei bellissima stasera.”
“Solo stasera?” Risi “Comunque grazie.”
Mi baciò la fronte e poi si staccò da me, dandomi modo di salutare gli altri.
Fui convolta in un abbraccio di gruppo da parte degli altri tre, che a turno mi baciarono la guancia.
Dopo di ciò, ci sedemmo a tavola: io presi il mio solito posto, accanto a Juliet e dall’altra parte si sedette Niall, che mi tenne la mano per tutta la cena.
Dopo anche il dolce, ci accomodammo sul divano, dove chiacchierammo per un po’.
“Ragazzi, com’è andato il tour per adesso?” Iniziò mio padre
“Ah, è molto bello, sa, stare con i fans..” Iniziò Louis
“…i posti sono bellissimi da vedere!” Continuò Zayn
“Ci divertiamo tantissimo!” Terminò Liam
“E’ vero, tutto questo è bellissimo, ma il momento più bello è quando torni a casa, con delle persone che ti amano ad aspettarti.” Annunciò Niall
Sorrisi stringendo la sua mano, che ancora non mi aveva lasciato.
 
Alan si alzò timidamente, si chinò, borbottando qualcosa all’orecchio di Juliet, che annuì e, lasciando la mano di Zayn, si alzò, facendogli segno di seguirla.
Tutti ci guardammo incuriositi e guardammo nella loro direzione.
Tornarono poco dopo, Juliet sorrideva e Alan portava con sé una scatoletta.
D’un tratto capì e mi portai una mano alla bocca.
“Mmh… scusate… devo… devo dire una cosa importante…” disse incerto
Come immaginavo, Alan si inginocchiò avanti a mia sorella, aprì la scatoletta, mostrando un anello, e riprese a parlare.
“Non sono uno che fa molti giri di parole… quindi… Jade Elisabeth Styles, vuoi sposarmi?
Jade si portò due mani al viso, iniziando a piangere, poi, una volta che si fu calmata, tolse le mani, annuendo lentamente.
Allora il suo futuro sposo si alzò, le mise l’anello e la baciò.
 
“Hope...” mi chiamò Niall “Immagina quando te lo chiederò io.”
Arrossii violentemente, rabbrividendo.










Saaaaalve raaaacaaaazziii cc:
Sono tornata, visto?
Vi sono mancata? Eh? EH?
Lo prendo per un si, rido.
Sono tornata anche puntualee! Applausi per me.
Questo capitolo l'ho finito stanotte alle 2:15, quindi facciamo una statua a sel_1D_mahone che ha ascoltato i miei scleri serali e mi ha aiutata.
Questo capitolo mi piace.
E' il secondo, eh?
Figo.
Inizio col dire che prima stavo aggiornando e si è cancellato tutto T.T
Quindi adesso amatemi perchè sto rifacendo tutto per voi.

Parliamo del capitolo
I ragazzi erano partiti per un tour (del quale non vi avevo avvisato, sry): ) ma sono tornati
Una statua alla mamma di Hope che ha tenuto in casa ben 16 persone!
Gli Hopiall li amo.
C'è una proposta di matrimonio infondo, che tenero Alan.
Ho pianto ieri sera, mentre scrivevo questa parte.
Alan, che non è mai apparso nei capitoli precedenti perchè mi sta antipatico (come sta antipatico a Hope), è lo stesso che ha litigato con Jade nel capitolo 2.
Avrete ben capito che Juliet sapeva tutto!
Beeh.....
Niente più.


Prima avevo provato a dare le foto dei personaggi che non vi avevo fatto vedere.
Ci ho messo tanto a trovarli, ma devo ancora trovare Alan T.T
Jade

Lucas


Ross

Gabriel

Alex

Okay, basta.
Ho trovato solo loro.


Adesso passo ai...
RINGRAZIAMENTIII!
Ringrazio chi ha messo la mia storia tra preferite/ricordate e chi ha recensito, ringrazio anche te, lettore, fantasma.
Ringrazio, come sempre, 
sel_1D_mahone perchè mi sopporta sempre e mi aiuta. Tipo ieri che ero in crisi perchè non avevo la foto di Gabriel e l'ha trovata lei, ti adddoro.

E se tu che stai leggendo sei selenator, passa alla sua storia: Nuova Vita
Oppure, se sei mahomie(?), passa all'altra sua storia: I love my best friend
A mio parere sono tutte e due bellissime.
Se vuoi passare alla mia, mi fa piacere: 
Nothing Like Us , che aggiornerò non so quando.

Saluto colei che mi ha ispirato Juliet ovvero xmaliksgirl che a mio parere dovrebbe iniziare a scrivere qualcosa.

Al 3 tutti insieme..
1...
2...
3...
CIAO PAOLAAAA


Adesso ho detto tutto.
Per maggiori informazioni, su twitter sono 
xnondimentico
Tutto qui.
Ci vediamo non so quando, perchè tra un po' ricomincia la scuola.
Ma prometto che mi farò viva!
Alla prossima

-Alessia


 

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