- The Big Damn KUROFAY Table - di ChiakiAkito (/viewuser.php?uid=15159)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Introduzione ed elenco delle storie ***
Capitolo 2: *** Promtp 28 ***
Capitolo 3: *** Prompt 27 ***
Capitolo 4: *** prompt 01 ***
Capitolo 5: *** Prompt 0.50 ***
Capitolo 6: *** Prompt 96 ***
Capitolo 7: *** Prompt 82 ***
Capitolo 8: *** Prompt 39 ***
Capitolo 1 *** Introduzione ed elenco delle storie ***
IMPORTANTE:
Questa fanfiction non è una
RoundRobin.
Le uniche che possono postare siamo io e Pucchyko_Girl.
XD
Sììì! Vogliamo suicidarci! Moriremo,
lo sento!
... Aehm. Questo capitolo non
è un vero capitolo, serve solo
come introduzione. La raccolta che vi apprestate a leggere nasce dalla
mente
malata di due idiote autolesioniste (... NO, non siamo Fay
U_U”) che hanno
deciso di accollarsi i 100 prompt della Big Damn Table.
Per chi non lo sapesse, la BDT nasce
nel fandom inglese: è,
come dice il nome, una grande, dannata
tabella composta da 95 prompt (“temi”,
parole dalle quali prendere spunto
per scrivere una fanfiction) più 5 spazi vuoti da riempire a
piacere. Ad ogni
prompt corrisponde una oneshot... Sì, avete capito bene:
l’obbiettivo finale è
scrivere 100 fanfiction su un fandom, un personaggio, o un pairing.
Io, da brava deficiente, quando ho
scoperto che esisteva una
community italiana per l’iniziativa e che nessuno dei miei
due pairing favoriti
era già stato preso ho deciso di decretare la mia morte e
accettare la sfida.
Però, ecco il dilemma: RoyEd, il mio eterno ammore,
o KuroFay, la mia passione più recente? XD Visto che
ultimamente leggo molto meno FMA e molto più TRC, ero
propensa al KuroFay.
Piccolo problema, il KuroFay lo voleva fare anche Pucchy e non si
può fare in
due, separatamente, lo stesso claim! XD Alla fine abbiamo risolto che
unire le
forze è molto meglio, e quindi faremo 50 prompt a testa
senza ordine
particolare.
E quindi eccoci qui, con 100
fanfiction da finire e nessuna
idea di quanto tutto questo sarà passato! XD Il rating e gli
avvertimenti
varieranno da capitolo a capitolo, quindi metteremo i tag necessari
ogni volta.
I prompt non saranno in ordine di numero, guardate nella tabella qui
sotto per
vedere quelli già completati:
001. |
Inizio. |
002. |
Intermezzo. |
003. |
Fine. |
004. |
Interiorità. |
005. |
Esteriorità. |
006. |
Ore. |
007. |
Giorni. |
008. |
Settimane. |
009. |
Mesi. |
010. |
Anni. |
011. |
Rosso. |
012. |
Arancione. |
013. |
Giallo. |
014. |
Verde. |
015. |
Blu. |
016. |
Porpora. |
017. |
Marrone. |
018. |
Nero. |
019. |
Bianco. |
020. |
Senza colori. |
021. |
Amici. |
022. |
Nemici. |
023. |
Amanti. |
024. |
Famiglia. |
025. |
Estranei. |
026. |
Compagni di squadra. |
027. |
Genitori. |
028. |
Figli. |
029. |
Nascita. |
030. |
Morte. |
031. |
Alba. |
032. |
Tramonto. |
033. |
Troppo. |
034. |
Troppo poco. |
035. |
Sesto Senso. |
036. |
Olfatto. |
037. |
Udito. |
038. |
Tatto. |
039. |
Gusto. |
040. |
Vista. |
041. |
Forme. |
042. |
Triangolo. |
043. |
Diamante. |
044. |
Cerchio. |
045. |
Luna. |
046. |
Stelle. |
047. |
Cuori. |
048. |
Quadri. |
049. |
Fiori. |
050. |
Picche. |
051. |
Acqua. |
052. |
Fuoco. |
053. |
Terra. |
054. |
Aria. |
055. |
Spirito. |
056. |
Colazione. |
057. |
Pranzo. |
058. |
Cena. |
059. |
Cibo. |
060. |
Bibite. |
061. |
Inverno. |
062. |
Primavera. |
063. |
Estate. |
064. |
Autunno. |
065. |
Mezze stagioni. |
066. |
Pioggia. |
067. |
Neve. |
068. |
Lampo. |
069. |
Tuono. |
070. |
Tempesta. |
071. |
Rotto. |
072. |
Riparato. |
073. |
Luce. |
074. |
Oscurità. |
075. |
Ombra. |
076. |
Chi? |
077. |
Cosa? |
078. |
Dove? |
079. |
Quando? |
080. |
Perché? |
081. |
Come? |
082. |
Se. |
083. |
E. |
084. |
Lui. |
085. |
Lei. |
086. |
Scelte. |
087. |
Vita. |
088. |
Scuola. |
089. |
Lavoro. |
090. |
Casa. |
091. |
Compleanno. |
092. |
Natale. |
093. |
Ringraziamento. |
094. |
Indipendenza. |
095. |
Capodanno. |
096. |
Pub |
097. |
Scelta libera. |
098. |
Scelta libera. |
099. |
Scelta libera. |
100. |
Scelta libera. |
Ultimi Prompt
#01.-Inizio- “Perché fin dal principio, l’Hitsuzen li unì…”
#50.-Picche- “Che diavolo vuol dire PRENDERE UN DUE DI PICCHE…?!”
#96.-Pub- “... Hai per caso la ragazza, tu?”
#82.-Se- “La giovane maga si chiese cosa sarebbe successo se il principino avesse avuto un ruolo diverso nella vicenda.”
#39.-Gusto- “Yuui aveva sempre pensato che la pelle di Kurogane avesse un gusto particolare…”
E ora... Augurateci buona fortuna, si comincia! XD
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Capitolo 2 *** Promtp 28 ***
Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.
Segnala il problema cliccando qui. Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella. La storia con indirizzo 'stories/Ch/ChiakiAkito/209963.txt' non e' visibile.
L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare. Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.
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Capitolo 3 *** Prompt 27 ***
Genitori
Prompt: 0.27
“genitori”
Subtitle: “-Kuro-chichi...
Cosa vuol dire "Proteggere?"-”
Rating: Decisamente verde XD
Note: shonen-ai, m-preg,
post-manga, fluff da diabete, forse leggermente OOC? XD
Before
you begin…
E' la prima fanfiction che scrivo per questo fandom, sono emozionata!
*_* in più, ho involontariamente scritto un seguito al
prompt di
Pucchy XD Ma funziona anche leggendola a sè, penso...
La luce della luna
piena
rischiarava la stanza, passando attraverso la porta scorrevole aperta
sul giardino e giungendo, sottoforma di lama, sino ad un grande tatami
addossato alla parete. Lì, schiena contro al muro, Kurogane
sedeva a gambe incrociate, una mano a reggere un vecchio volume di
Maganyan e l'altra intrecciata tra le ciocche bionde di una zazzera
arruffata, il cui proprietario dormiva pacifico abbracciato alla sua
gamba.
I suoi occhi scarlatti
si muovevano
la pagina, senza vederla davvero: il suo pensiero, in quel momento, era
diretto al mago assopito e tutto ciò che avevano passato
insieme, loro due e quelli che, almeno nella sua mente, erano diventati
al pari di figli.
Era stato pochi anni
fa, che la
loro missione si era conclusa: recuperata la memoria della principessa
e sconfitto Fei Wong, Sakura e Shaoran se n'erano tornati a Clow, e lui
aveva preso il titolo che gli spettava come erede del signore di Suwa,
trascinandosi dietro il manjuu bianco, che aveva affermato, testuali
parole, di essersi affezionata
al mio Kuro-wankoro, puu! e un mago sovreccitato dagli
occhi male assortiti -perchè,
pur avendo recuperato quella parte della sua magia rubata da Shaoran,
una delle due iridi era rimasta irrimediamilmente dorata.
Yuui aveva cominciato a vivere con lui, alimentando i già
enormi
pettegolezzi sul suo conto. Che razza di feudatario era uno che
scompariva per anni, e poi tornava con un amante, uomo, senza nemmeno
legittimare il loro rapporto?
Poi Tomoyo-hime aveva
deciso di
intervenire, ignorando blatantemente ogni norma sul matrimonio tra due
maschi e sposandoli. Questo, almeno, aveva fatto tacere le voci come le
minacce del ninja non avrebbero mai potuto.
E la loro vita era
continuata, per
un paio d'anni... Si amavano, e per un po' era bastato. Ma una sera il
mago gli aveva rivelato, con molta nonchalanche, che nel suo mondo gli
uomini con più potere magico potevano avere figli in un modo
leggermente non
convenzionale.
E, considerando che anche con solo metà della sua forza il
biondo poteva quasi raggiungere la Tsukuyomi...
All'inizio, Kurogane
aveva avuto un
po' di dubbi. Ci pensava, è vero, e dopotutto aveva sempre
desiderato un figlio da crescere. Ma da lì a veramente
averne uno, il passo non era poi così corto... Era stata la
luce
negli occhi di Yuui quando ne parlavano, quella che sembrava gridargli
contro di decidersi e di fare in fretta, perchè lui il
bambino lo voleva, a convincerlo.
Nove mesi dopo,
stringeva tra le
braccia un mago esausto dopo il lungo parto e fissava una creaturina
fragile avvolta in una coperta, che ricambiava il suo sguardo con due
occhi di un blu innaturale.
Da lì le
cose erano
cambiate. Ricordava ancora i giorni interi spesi accucciato sul
pavimento, a tenere per mano il piccolo cocciuto che si era messo in
testa di camminare, la voce leggera di Yuui che gli faceva notare
quanto Shiro -questo il
nome, datogli dai genitori quasi ironicamente- fosse tutto suo
padre
in quanto a testardaggine, e le notti insonni durante le quali i due
uomini facevano a turno nel tentare di calmare i nervi al bimbo mentre
questo metteva i primi dentini.
Adesso, da neonato era
diventato
bambino, e i pazzi che gli scorrazzavano per casa chiamandolo con
nomignoli strani erano due. Già, perchè la prima
parola
del piccolo era stata Kuro-chichi, e adesso nemmeno le minaccie
di morte potevano convincerlo a dire semplicemente "papà"...
Le sue riflessioni
furono
interrotte quando percepì una presenza familiare di fronte
alla
porta del corridoio. Alzò lo sguardo dal fumetto, solo per
vedere una seconda testa arruffata, stavolta nera, che faceva capolino
dall'altra stanza. Con un mezzo sospiro, pose Magayan sul pavimento e
diede un colpetto al tatami; il piccolo gli si avvicinò in
silenzio e si accoccolò contro di lui, osservandolo come se
stesse riflettendo su qualcosa di molto importante.
-Che ci fai ancora
sveglio, tu?- Chiese sottovoce, per evitare di svegliare suo marito.
-Stavo parlando con
Yuuko-obaachan.- Kurogane fece un mezzo grugnito. Era proprio da lei,
tenere alzato Shiro fino a quell'ora di notte, probabilmente
raccontandogli cose strane sul suo conto! Certo, qualcosa
di buono quella strega l'aveva fatto. Per tenere unita l'allegra
famigliola, come la definiva lei, aveva architettato un complesso
sistema di specchi magici e passaggi dimensionali che collegava il
palazzo di Clow, quello di Suwa e il negozio... Ovviamente,
però, non gratis. Il ninja ricordava ancora le due settimane
spese alla ricerca di una sottospecie di oggetto leggendario che Yuuko
gli aveva imposto come prezzo.
-Sentiamo cosa ti ha
detto
stavolta, quella mentecatta...- Borbottò esasperato. Ogni
volta
che il bambino parlava da solo con lei, poi si ritrovava a dover
rispondere a imbarazzantissime domande su quello che era successo
mentre viaggiavano.
-Ha detto che mentre
giravate per i
mondi tu pro... proteggevi Yuui-okaasan,- gli rispose il piccolo,
fermandosi a metà frase per assicurarsi di aver ripetuto
esattamente le parole di Yuuko.
A questo, il ninja
parve leggermente sorpreso. La vecchia pazza che diceva qualcosa di buono su di lui? Da quando?
-Kuro-chichi... Cosa
vuol dire
"proteggere"?- Continuò imperterrito Shiro, curioso di
sapere
cos'altro esattamente avesse fatto il suo otoo-san alla okaa-san. Di
solito non erano cose molto belle, ma lui negava sempre tutto...
-Proteggere significa
fare tutto
perchè una persona non si faccia male, o venga ferita.
Quando
vuoi proteggere una persona sei pronto a dare la vita in cambio della
sua.- Gli rispose lui, dopo alcuni attimi di riflessione. Forse
quell'ultima parte non era stata una bella cosa da dire ad un bambino
di appena sei anni, ma voleva che il piccolo capisse.
L'espressione confusa
di Shiro si
trasformò in una ammirata alle parole di Kurogane; la sua
okaa-san glielo aveva detto tante volte, quanto era coraggioso il suo
papà, e questa ne era l'ennesima prova. Voler dare la vita
per
il suo koibito...
-Quindi tu proteggevi
l'okaa-san?-
-Lo proteggo ancora.
Proteggo anche
te, marmocchio.- Gli rispose lui, stringendolo col braccio che teneva
attorno alle sue spalle. Il bimbo rimase in silenzio, pensoso.
Proprio quando l'uomo
cominciò a pensare che si fosse addormentato da seduto,
Shiro
alzò lo sguardo e incontro i suoi occhi, determinato.
-Voglio farlo
anch'io!-
Esclamò, a voce un po' troppo alta. -Diventerò
forte e
poi non dovrai più proteggere la mamma: ci
penserò io a
difendervi, tutti e due!-
E a Kurogane venne
quasi da ridere,
mentre l'orgoglio paterno gli riscaldava il petto. Quel bimbo era
davvero come lui... Non aveva forse affermato la stessa cosa,
innumerevoli volte, di fronte a suo padre?
-Frena l'entusiasmo,
marmocchio...
Sei ancora piccolo,- gli rispose, ma i suoi occhi lasciavano trasparire
quanto fosse fiero di lui. -Pensa a crescere, per adesso.-
-Ma...-
Tentò di protestare Shiro, nonostante sapesse che infondo
suo padre aveva ragione.
-Niente discussioni...
Tu continua
così,- gli fece l'uomo, spingendo leggermente sulla sua
spalla
perchè si sdraiasse. -Continua a credere in quello che mi
hai
detto, e quando sarai abbastanza grande ti insegnerò a usare
la
spada.-
Il bimbo
accomodò le mosse
del padre, stendendosi sul tatami, e chiuse gli occhi. Tentò
di
replicare, ma gli uscì soltanto un lungo sbadiglio: sarebbe
dovuto essere a letto da ore...
-Dormi,-
intimò la voce profonda del padre, e lui non
tardò a eseguire.
-Tutto suo
padre, non trovi?-
Kurogane
guardò in basso,
sorpreso e incontrò due occhi assonnati che lo osservavano
allegri. Spostò lo sguardo sul bambino addormentato al suo
fianco, orgoglio lampante sul suo volto.
-E' un marmocchio
testardo. E coraggioso.-
-Mi ricorda qualcuno
che
conosco...- Il biondo si tirò su, incontrando le sue labbra
in
un casto bacio. -Non dormi con me, Kuro-koi?-
E
mentre si
stendeva aspettando che il sonno lo cogliesse, con suo figlio da un
lato e l'uomo che amava dall'altro, il ninja non potè fare a
meno di sorridere.
The
end…
AAAAAAAH! Mi è venuta una cariee XD comunque questa fic fa
parte
della mia m-preg mentale, quindi probabilmente vedrete Shicchan
più di una volta! Ho paura che Kuro-wan sia leggermente OOC,
voi
che dite?
Japanese
time...
Per chi non abbia idea di cosa vogliano dire certi termini che ho usato
XD
Tomoyo-hime:
Principessa Tomoyo.
Shiro:
Letteralmente "bianco". Vi ricordo che Kuro vuol dire "nero" XDDD Nome
gentilmente suggeritomi da Pucchy.
Kuro-chichi:
"Chichi" vuol dire papà. Quindi può voler dire
Kuro-papino o Papà nero, a voi la scelta...
Yuuko-obaachan:
"Obaa-chan" può voler dire "nonna" o "zia".
Yuui-okaasan,
Okaa-san: "Okaa-san" vuol dire mamma.
Otoo-san:
Papà.
Koibito:
Amante, fidanzato.
Kuro-koi:
"Koi" vuol dire amore °w°
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Capitolo 4 *** prompt 01 ***
Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.
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L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare. Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.
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Capitolo 5 *** Prompt 0.50 ***
Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.
Segnala il problema cliccando qui. Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella. La storia con indirizzo 'stories/Ch/ChiakiAkito/211169.txt' non e' visibile.
L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare. Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.
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Capitolo 6 *** Prompt 96 ***
bibite
Prompt: 0.96
“Pub” (Scelta Libera)
Subtitle:
“... Hai per caso la ragazza, tu?”
Rating: Giallo aranciastro? Arancio giallastro? XD
Note: shonen-ai, idiota,
scandalosamente AU, senza un senso logico XD, guest star Shaoran e
Sakura!
Before
you begin… Mi
scuso per il grosso ritardo che ha costretto Pucchy a postare due volte
di fila, ma mi ha colto un attacco di influenza...
ò_ò ho
passato due giorni piegata sul water a vomitare, brutta esperienza!
Comunque... Questa COSA mi è venuta in mente
giovedì, perchè sono stata
trascinata a Milano da mia sorella e ci siamo fermate a un bar... Dove
il barista continuava a sfottere la cameriera... E la cameriera gli
urlava dietro alla Kurogane... XD E da qui nacque questo scempio.
-Benvenuti al Cat's Eye, signori!
Come posso servirvi?-
La voce squillante
del barman gli giunse alle orecchie forte, chiara e fastidiosa come
sempre. Ma non poteva gridare un po' di meno?
Sbuffò
irritato, Kurogane, mentre ripuliva un alto bicchiere che non molto
tempo prima era stato riempito di uno dei cocktail colorati che Fay
amava tanto inventare. Il biondo gli dava davvero sui nervi.
Passava tutto il giorno con quel sorriso idiota stampato in volto, a
lanciargli stupide frecciatine al solo scopo di farlo urlare in
pubblico; ormai una buona metà dei loro clienti abituali
veniva lì solo per godersi lo spettacolo della sua
umiliazione!
-Kuro-drink, se
continui ancora per molto mi consumi il bicchiere!-
Si accorse
all'improvviso che stava strofinando la stessa stoviglia da cinque
minuti buoni, e ormai quella brillava sotto le luci artificiali del
posto come se fosse fatta di cristallo. Con un borbottio seccato -il dannato si infiltrava anche
nei suoi pensieri, e che cavolo!- la ripose tra la roba
pulita, e stava per passare alla prossima quando si ritrovò
davanti l'oggetto delle sue lamentele.
-Kuro-gin, hai la
facciotta arrabbiata... Guarda che così mi spaventi la
clientela!- E accompagnò il rimprovero tirandogli le guance,
con una risatina troppo acuta perchè potesse appartenere a
un normale maschio adulto. Non che quel tipo fosse normale, ma si
poteva sempre sperare...
Prima che potesse
tirargli addosso lo straccio bagnato, quello gliel'aveva preso di mano
e lo stava tranquillamente strizzando nel lavandino.
-Al tavolo sei ci
sono Sakura-chan e Shaoran-kun. Vogliono il solito. Corri, su!-
-Perchè
non li servi tu, invece?- mugugnò Kurogane.
-Ma è
ovvio. Lo so che il mio Kuro-chan si annoia se lo tengo troppo a lavare
i piatti, deve divertirsi...- Gli rispose l'altro, con un sorriso che
non prometteva nulla di buono.
-E al bancone chi
c'è, idiota di un barman, se tu te ne stai qui a pulire?-
-Oh, Kuro-rum,
dubiti della mia intelligenza? Ci ho lasciato Chii! Adesso
và!- Ecco, ora
era certo che Fay fosse un pazzo. Quella ragazzina che avevano assunto,
nonostante tutta la sua buona volontà, era buona solo a
servire! Non per essere scortese, ma persino lui sapeva
preparare un cocktail meglio della poveretta.
Di nuovo fu
interrotto prima che potesse ribattere, stavolta da una spinta
stranamente energica per uno di quella costituzione. Si
avvicinò al ripiano e prese i due bicchieri che il barista
aveva preparato per i loro clienti migliori, ignorando il girdo di Non scordare gli ombrellini! da
parte del biondo, poi sbuffò e si avvicinò al
tavolo dove una coppia di ragazzini aspettava le sue ordinazioni.
Sperava vivamente che quell'idiota di Fay non avesse di nuovo messo
della vodka nei bicchieri di nascosto... L'ultima volta che l'aveva
fatto, Sakura si era messa a scorrazzare per il locale imitando un
gatto, mentre il ragazzino -che
all'inizio gli era parso perfettamente sobrio- si era
inchinato profondamente davanti a una delle piante dell'ingresso e le
aveva chiesto di insegnargli l'arte
della preparazione del Cosmopolitan, Kurogane-san!
-Tenete-
esordì, posandogli di fronte i due drink. Sakura gli
sorrise, gentile come sempre, mentre Shaoran si limitò ad un
cenno di saluto prima di afferrare il bicchiere e prendere un sorso.
-Andateci
piano... Non ho visto cosa ci ha messo, lì dentro. Potrebbe
esserci del gin, per quello che so.- Il giovane mise giù il
bicchiere immediatamente- non si era ancora ripreso del tutto
dall'incidente con la pianta.
-Sono sicura che
Fay-san si è semplicemente sbagliato, quella volta...-
Subentrò l'altra, in sua difesa.
-Quel tipo
è semplicemente pazzo! E poi, nemmeno lui è
così svampito da scambiare del succo di fragola per vodka.-
Lasciò volutamente perdere il fatto che, probabilmente,
Fay era
così svampito.
-... Ammettendo
che si sia sbagliato, poi, cosa avrebbe potuto distrarlo tanto?-
-Bè...
Magari ha dei problemi con la sua famiglia... Lei non ne sa niente,
Kurogane-san?-
A quella domanda,
il cameriere rimase spiazzato. Il pazzo non gli aveva mai detto nulla
sui suoi parenti, nè tantomeno dei suoi problemi. Non che
avesse torto, Kurogane dopotutto
non gli aveva certo parlato dei suoi, ma gli dava
davvero fastidio non sapere qualcosa di così fondamentale su
quello che, nonostante tutte le litigate, era un suo amico -non che l'avrebbe mai ammesso
davanti a lui. E che cavolo, solo perchè gli
urlava sempre contro non voleva dire che non potesse aiutarlo!
-Kurogane-san?-
La ragazzina ora lo guardava interrogativa. Si era imbambolato di
unovo, dannazione!
-Non so nulla
della vita privata di quell'idiota.-
Sakura si chiuse
in un silenzio pensoso, mentre Shaoran ispezionava attentamente il
proprio cocktail come se potesse accertarsi della presenza di alcol
solo osservandolo. Proprio quando stava per andarsene, visto che
entrambi lo stavano ignorando, la ragazza lo osservò
sorridente.
-Forse Fay-san
è innamorato di una ragazza e stava pensando a un modo per
conquistarla!-
-Ma che idiozia.-
Ignorò lo sguardo scandalizzato della giovane alla quasi
parolaccia. Lo era davvero.
Fay, quello che indossava abiti super aderenti e stivali di pelle alti alla coscia,
quello dal visino d'angelo che flirtava con lui in ogni momento
possibile, con una ragazza?
Se non fosse stato per la rabbia ingiustificata che gli era montata al
pensiero, si sarebbe messo a ridere.
-Non dica
così, Kurogane-san!- S'infervorò quella, con le
guance leggermente gonfie al modo brusco in cui aveva rifiutato la sua
tesi. -Fay-san è una persona molto romantica, l'amore...-
-Hyuu, Kuro-vodka~ Ci sono
clienti in attesa!-
Kurogane
si alzò immediatamente, guardando male il biondo che stava
spargendo acqua su tutto il ripiano agitando lo straccio bagnato, per
attirare la sua attenzione.
-E perchè non li
servi tu, visto che sei così impegnato a sporcare in giro?-
L'unica risposta fu una sventolata più energica delle altre,
accompagnata da un altro degli irritanti sorrisi del pazzo.
Sospirò, seccato, e si avviò verso il bancone in
soccorso
della povera Chii, alle prese con il mixer.
***
Kurogane
poggiò i gomiti sul bancone, osservando pensieroso il barman
intento a chiudere il locale. Era esausto; quella era stata una serata
terribile, e non solo per la ressa tipica del sabato sera; anche la
mezz'ora passata a cercare di fermare Sakura, di nuovo misteriosamente
ubriaca, e le lamentele di un paio di clienti che si erano ritrovati il
drink sbagliato non erano abbastanza a giustificare il suo stress. No,
era tutta colpa delle parole della ragazzina: aveva continuato a
rimuginarci sopra tutta la sera, e questo l'aveva reso ancora
più scontroso del solito -oggi, i rimproveri di Fay sullo
spaventare i clienti avevano avuto un fondamento.
Non che potesse
farci qualcosa. Quella frase, per qualche strano motivo, l'aveva
irritato terribilmente. Ovvio che fossero tutte benemerite cazzate, chiunque
avesse mai visto il mago avrebbe potuto confermarlo! Era chiaro come il
sole che quello era l'essere più gay di quel mondo -e di tutti gli altri, se ne
esistevano.
Ma... Come poteva
esserne sicuro? Dopotutto, lui del barman non sapeva nulla. Erano
amici, sì, ma mai si erano visti fuori dal lavoro,
nè si erano fatti domande personali. Le apparenze ingannano,
diceva sempre sua madre... Magari Fay era davvero innamorato.
Chissà, forse pure fidanzato...
-Kuro-brandy,
tutto a posto?- Doveva aver emesso un qualche suono, perchè
l'altro aveva smesso di spazzare il pavimento e ora lo guardava
preoccupato.
-Nh... Certo!-
-Se lo dici tu,
Kuro-sherry...- Commentò, ironico, il barman.
Rimasero in
silenzio per un poco, Kurogane pensieroso e Fay intento a ripulire le
piastrelle nere del locale. Fu il primo a parlare, dopo qualche minuto.
-...
Ehi, barman.- Quello poggiò le braccia incrociate
in cima al manico della scopa, e la testa su di esse, osservandolo in
attesa che continuasse. -... Hai per caso la ragazza?-
Da curiosa che
era, l'espressione dell'altro divenne divertita.
-Perchè
questa domanda, Kuro-wine? Sei geloso?-
Il moro divenne totalmente rosso e tentò di ucciderlo con lo
sguardo, pur sapendo che non l'avrebbe intimorito. E che forse un po' geloso lo
era...
-M-Ma certo che no! Che diavolo vai a pensare, idiota?-
-Era una domanda perfettamente innocente, Kuro-cognac.- E il sorrisetto ironico si allargò.
-Le
tue domande sono innocenti quanto il locale per guardoni nel quartiere
a fianco.- Il tipo che lo reggeva era un dannato pervertito dal mento
enorme e due basette anche più grandi. Quello dava i brividi
persino a lui.
-Comunque,
pensavo davvero che avessi più spirito di osservazione,
Kuro-cointreau. Ti sembro il tipo da ragazze?- E alzò un
sopracciglio fine, accennando con la mano agli stivali... Kurogane non
si era davvero mai accorto che avessero il tacco.
-...
No, in effetti no...- Borbottò, arrossendo di più e
voltando la testa determinato a non incontrare il suo sguardo. -E
comunque ho chiesto solo perchè sei anche più distratto
del solito. Sakura sostiene che tu sia innamorato.-
Per
un attimo, Fay sembrò sorpreso; la sua facciata sorridente
però si ricompose in fretta, e lui si limitò a poggiare
la scopa e avvicinarsi con un altro dei suoi risolini effemminati.
-Hyuu... Si nota davvero così tanto?- Mormorò, sedendosi sul bancone di fianco all'altro.
-Quindi
è vero...- Non sapeva perchè, ma la cosa gli faceva
stringere il petto in modo quasi doloroso. Si chiese per un attimo come
mai, ma il biondo riprese presto a parlare.
-Bè...
Diciamo che c'è una persona a cui voglio bene... La conosco da
poco tempo ma mi ci sono già affezionato e vorrei che fossimo
più che amici...- Kurogane emise un grugnito, non molto
soddisfatto della direzione che stavano prendendo le cose. Fay gli si
avvicinò all'orecchio, aumentando il lieve rossore già
presente sulla sua pelle abbronzata, e allargò il sorriso.
-Ci sono altre cose che vorrei... Soprattutto cose che vorrei tanto fargli... Come questa.-
Il moro non fece in tempo a chiedersi cosa diavolo stesse succedendo che si ritrovò
il biondo appeso al collo, le labbra morbide unite alle sue. Invece di
essere disgustato, come ogni uomo normale sarebbe stato, trovò
che la sensazione della bocca dell'altro sulla propria non gli
dispiaceva. Proprio per nulla.
Non sapeva bene come, ma presto quello che era un casto contatto
divenne un bacio in piena regola, lingue comprese. Strinse le braccia
attorno alla vita di Fay, e quello emise un lieve gemito di piacere e
attaccò la sua bocca con rinnovato vigore. Si staccarono dopo
lunghi minuti, quando il bisogno d'aria si era fatto pressante; il
biondo si passò la lingua sulle labbra arrossate, con un sorriso.
-Ehi, Kuro-drink...-
-Mh?-
La voce dell'altro si ridusse a un mormorio sensuale. -Vuoi vedere cos'altro vorrei fare a quella persona...?-
The end... Omg...
Inizio con la crack, passo per una sega mentale e finisco con un
principio di lemon? ò_ò ma che cavolo di storie scrivo...?
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Capitolo 7 *** Prompt 82 ***
SE
Prompt: 0.82 "Se"
Subtitle:
“La giovane maga si chiese cosa sarebbe successo se il
principino avesse avuto un ruolo diverso nella vicenda.”
Rating: Verde
Note: shonen-ai, what-if, fluffosa,
settata prima dell'inizio di tutto, starring Ashura (probabilmente
molto OOC -mai letto RG Veda-) e Chii.
Before
you begin… Sono senza parole per lo stupore. Ma
che idee malsane mi vengono? XD Leggete e capirete che intendo...
Kurogane
aprì la porta della casetta e vi entrò, gettando
con
malgrazia la propria sacca sul letto. Si scosse la sabbia di dosso e
abbassò il cappuccio del mantello nero, passandosi una mano
tra
i capelli per toglierne i granelli dorati. Concluse il suo piccolo
rituale con uno sguardo rivolto ad una fotografia posata sulla tavola,
e accompagnò i propri occhi con un lieve inchino.
-Sono a casa, otoo-san.-
Iniziò, poi, a slacciarsi il mantello; ma fu interrotto a
metà del gesto da una risata argentina, bloccandosi con le
braccia levate e voltando il capo verso la finestra. Lì era
appoggiato un ragazzino dai capelli biondi scompigliati dal vento, gli
occhi azzurri socchiusi e puntati su di lui mentre agitava eccitato la
mano.
-Kuro-rin!-
Gridò
quello, saltando nella stanza attraverso l'apertura tonda, per poi
saltargli al collo con una forza inaspettata- tanta da farlo cadere
all'indietro e sbattere contro il tavolino. La cornice
traballò
pericolosamente, prima di precipitare dritta in testa a Kurogane.
-Idiota, stà più attento!- Ringhiò,
massaggiandosi
il punto colpito, mentre tentava invano di scollarsi l'altro di dosso.
Il biondo si limitò a un altro risolino e strinse di
più
le braccia attorno al suo collo.
-Guarda che mi chiamo Fay, non idiota...-
Lo rimproverò, con tono falsamente offeso.
-E io mi chiamo Kurogane! Ku-ro-ga-ne!-
-Ma Kuro-puu è più carino... Grande e grosso come
sei, se
poi hai anche un nome minaccioso spaventerai tutti!- Replicò
allora Fay. -Sei fortunato ad avere me che ti dò soprannomi,
Kuro-tan. Se non ci fossi io, Tomoyo-chan avrebbe troppa paura e
rifiuterebbe la tua proposta di matrimonio, sai?-
-Cosa?-
Gridò il moro,
arrossendo indignato. La sarta reale era una pazza! Non sopportava
nemmeno di stare nel raggio di venti metri da quella, figurarsi
sposarla!
-Guarda che lo so che ti piace,- lo canzonò l'altro. -Quando
mi
hai accompagnato a ritirare gli abiti da cerimonia eri tutto rosso, hyuu~-
-Non arrossivo certo per lei!-
-E per cosa, allora?- Domandò l'altro,
avvicinando il
viso al suo con un sorriso che non prometteva nulla di buono. -Forse
eri imbarazzato a vedermi provare il vestito?-
Sì,
fece una parte di
Kurogane, una che risiedeva più o meno vicino al polmone
sinistro. Il resto del corpo decise che quella parte non era poi
così utile, e si tappò simbolicamente le
orecchie. Le guance,
però, dissentirono e per protesta divennero ancora
più
rosse.
-Kuro-chuu è arrossito~-
-Piantala, idiota di un principe!-
E Fay sorrise, appoggiando la testa al suo petto.
-Mi sei mancato, sai?-
-Nh.- Kurogane si limitò a mettergli un braccio attorno alle
spalle, una risposta che per l'altro era più che eloquente.
Rimasero così, in silenzio per un po'; poi il biondo
alzò
lo sguardo verso di lui, le guance pallide ora leggermente rosate.
-Senti, Kuro-pon, io- Ma fu interrotto da un rumore di passi pesanti
fuori dalla porta. Il moro si mise immediatamente all'erta, rizzando la
schiena. Più persone, che si muovevano in sincrono, e
metallo stridente come se...
-Tuo zio sa che sei qui?-
-Ashura-ojisama? Certo che no,- replicò il biondo
sorridente.
-Sarà meglio che vada prima che mi trovino, mh?- E si
alzò, liberando finalmente il povero moro dalla sua presa
ferrea. Si avvicinò a un'altra finestra e si sedette sul
davanzale, pronto a issarsi fuori.
-Stupido... C'è un intero battaglione fuori, non puoi mica
evitarli tutti.- Borbottò, rimettendosi in piedi e
lanciandogli
il mantello. -Almeno usa questo per nasconderti...-
Fay lo afferrò al volo, sorridente come al solito, e se lo
calò sulle spalle. -Grazie, Kuro-sama.... Senti, per quella
cosa
di prima- -
Qualcuno battè due forti colpi alla porta.
-Sbrigati, su!-
Il biondo gli fece un occhiolino che gli dette i brividi e
saltò fuori, calandosi il cappuccio nero sul volto.
***
-E' nella sua stanza, sire.-
Ashura-ou osservò placidamente la giovane donna di fronte a
lui; era bassa e magra, dagli occhi nocciola, e aveva lunghi capelli
color avorio che portava sciolti eccetto due ciuffi, legati da codini
ai lati del viso. Questa si inchinò nuovamente, cortese come
sempre, e lo guardò col suo solito vago sorriso.
-Quando sono entrate a casa di Suwa-san non l'hanno trovato, ma le
guardie l'hanno visto entrare dai giardini con addosso il mantello del
ragazzo.-
-Quindi era di nuovo da lui...- Mormorò il re, con una
smorfia irritata. Non gli era mai piaciuto quel ragazzino, nonostante
fosse stato lui a far sorridere suo nipote per la prima volta dopo
l'incidente...
Chii- questo il nome della donna - lo guardò interrogativa.
-C'è qualcosa che non va, Ashura-ou?-
-Sai che non mi piace questa storia.-
-Si ricordi che è l'uomo solo per lui1,
sua Maestà. E' inevitabile...- Gli fece notare la maga di
corte, con un'espressione quasi preoccupata. -Anche se ho visto molte
difficoltà nel loro futuro...-
-So che è il destino, ma non mi è certo vietato
veder male il ragazzo. Sei congedata.-
Altro inchino. -Come volete, Sire...-
Mentre usciva, la giovane maga si chiese cosa sarebbe successo se il
principino avesse avuto un ruolo diverso nella vicenda. Forse il
destino di quei due sarebbe stato migliore...
***
Il portone che conduceva alla sua ala del castello si richiuse con un
tonfo, e il ragazzino vi appoggiò le spalle ansimando. Erano
settimane che
non usciva di nascosto- non c'era gusto a farlo, senza il moro che lo
seguiva con riluttanza borbottando di stupidi principi e fughe inutili.
Sorrise al pensiero dell'altro, stringendosi il suo mantello attorno
alle spalle- odorava ancora di lui, l'inconfondibile odore esotico che
aveva sentito solo sulla sua pelle.
Uscì sul balcone, ben avvolto nel tessuto nero per
proteggersi dal freddo delle notti di Clow, e con i gomiti poggiati
sulla ringhiera lasciò vagare lo sguardo; le sue iridi blu
furono leste a posarsi sull'enorme costruzione all'orizzonte, simile in
tutto e per tutto a un enorme paio di ali. Erano le rovine dove il suo
Kuro-sama passava tanto del suo tempo: il sogno di suo padre- riposi in pace - era
stato risolvere il mistero che si celava dietro di esse, e in
memoria dell'uomo Kurogane perseguiva lo stesso scopo.
Il pensiero del ragazzo lo fece sospirare; anche oggi non era riuscito
a dirglielo. Tutta colpa dei soldati, pensò imbronciato. Se
solo fossero arrivati pochi minuti dopo...
Ma dopotutto, aveva aspettato anni prima di decidersi a dirgli che lo
amava, no? Un giorno in più non avrebbe fatto danni...
Avrebbe potuto andare alle rovine e portargli il pranzo, magari...
Domani. Gliel'avrebbe
detto domani.
The end... So
che il finale non è il massimo, ma se avessi continuato
sarei dovuta entrare nel casino delle piume, ed oltre a uscirmi
lunghissima avrei dovuto scrivere angst, tirare dentro Sakura e Shaoran
e poi pure Yuuko... Non avevo proprio voglia XD In più, mi
scuso se Ashura è OOC, ma il poco che ho visto in TRC non mi
è bastato a farmi un idea sul suo carattere U_U" Spero che
vi sia piaciuta in ogni caso, scusate ancora il ritardo! EDIT! Ho deciso di scrivere il seguito, appena trovo il prompt adatto XD
Note
1. La battuta di Yukito era
diversa, ma in Chobits mi hanno rimbambita talmente tanto con la storia
dell' "uomo solo per me" che non ho resistito XDDD
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Capitolo 8 *** Prompt 39 ***
Hai trovato un baco su EFP, per questa non vedi il testo della storia.
Segnala il problema cliccando qui. Si tratta di un form per violazioni del regolamento, ma copiate pure quanto scritto in grassetto nella casella. La storia con indirizzo 'stories/Ch/ChiakiAkito/245614.txt' non e' visibile.
L'amministrazione provvedera' a fare il possibile per sistemare. Grazie in anticipo per la preziosa collaborazione.
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