Una serie di sfortunati eventi di Laila (/viewuser.php?uid=664)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** C'é posta per te ***
Capitolo 2: *** Pigiama party ***
Capitolo 3: *** Infanzia difficile ***
Capitolo 4: *** Il grande passo ***
Capitolo 5: *** I significati dell'anello ***
Capitolo 6: *** Il festival scolastico ***
Capitolo 7: *** La contesa della sposa! ***
Capitolo 8: *** Il giallo s'infittisce ***
Capitolo 9: *** Non si danno le perle ai porci! ***
Capitolo 1 *** C'é posta per te ***
Una
serie di sfortunati eventi
-Cap 01: C’è posta per te-
- Signorino Hibiki, ho
qui una prioritaria per lei!- il postino frugò in
un mucchietto di carta da lettere legata con dello spago e ne estrasse
un po’ goffamente la ricercata.
Ryoga si grattò la testa sorpreso.
- Masami! Caspita come siete diligenti voi delle
poste, consegnate persino a Niigata !
L’uomo delle poste fece una faccia incoerente
nell’apprendere quelle parole, l’ espressione
lasciava trapelare il pensiero ° ma guarda questo sempliciotto
° ma troppo perbene, o forse troppo abituato alla distrazione
del ragazzo con la bandana si limitò ad indicare
l’abitazione ferma alla sua sinistra, per l’appunto
casa Hibiki.
Ryoga sobbalzò, come se per un attimo avesse
davvero creduto che quella, stufa di essere disabitata trecentosessanta
giorni all’anno, avesse radicato braccia e gambe e si fosse
diretta in zone più calde, seguendo il suo inquilino
più giovane… poi collegò i suoi
neuroni, accorgendosi di essersi perso ancora una volta, ma se era
giunto a casa in tempo per leggere quella misteriosa lettera poco male.
- Grazie Masami - ricambiò con un sorriso timido, mentre l'altro nella sua divisa blu scura prese la bicicletta ed imbucò il vicolo
adiacente per poter continuare il giro del quartiere.
La lettera fra le sue mani venne aperta nello stesso istante
in cui vi lesse il mittente, famiglia Unryu.
La folata di vento che seguì lo strappo della
missiva, fu il primo di una serie di sfortunati eventi che marchiarono
per sempre la sua già insopportabile vita.
Il vento fece turbinare il contenuto della busta dentro ad un
tubo di calce, uno dei giochi per bambini del parco, dribblò
le altalene ed infine planò su di un cespuglio dove una
bestiola orinò.
- Biancanera! - urlò Ryoga,
scoprendo proprio la sua cagnetta, come responsabile del misfatto.
Nelle ore successive il poveretto si rintanò in casa e
tamponò ed asciugò quanto più
poté per decifrare infine solo poche parole, mentre
bianconera gli scodinzolava accanto tutta felice.
“Caro Ryoga, debbo d’informarla che,
macchia d’inchiostro illeggibile, Akari, altra lunga macchia
nera, incidente d’addestramento con i maiali, terza
sbavatura, funerali, questo lunedì.
Cordiali saluti,
Nonno Unryu.”
Akari è… No!No! Non posso pensarlo! Non
può essere vero! Perché proprio lei???
strinse la lettera fino a farne uno spaghetto di carta.
Trascorsero alcune ore nel più completo silenzio.
Biancanera leccava le lacrime del suo padroncino come una
brava balia, finché quest’ultimo non fu
attraversato da una scintilla di vitalità.
- Devo andare a trovarla! Devo essere lì
per lunedì o non potrò darle l’estremo
saluto!
Così, con un retrogusto d’amaro in gola
e gli occhi rossi dal pianto il nostro eroe si preparò
più che motivato per l’ennesimo viaggio.
°Cosa devo dire a suo nonno? Devo portare dei fiori?
sarò il benvenuto?°
Infilò lo zaino da scout, che portava dalla tenera
età di sette anni e spalancò la porta
d’ingresso, era talmente sovrappensiero che non si accorse
nemmeno dello sciabordio della pioggia che incessante fluiva,
sgocciolando dagli orli dei tetti.
- Sgrunt! Sgrunt! - P-chan si liberò con
facilità dalla maglia che lo imprigionava e preso da un
incontrollabile istinto rabbioso trotterellò fuori a
perdifiato.
Era come un’allucinazione, una notte fatta di
labirinti senza fine, le zampe percorsero chilometri e chilometri prima
di cedere sfinite dallo sforzo e dalla ricerca, senza contare che,
nello stato pietoso in cui si trovava il porcellino non poteva chiedere
alcuna indicazione.
- P-chan! - esclamò sorpresa
quella che pareva essere la voce di Akane Tendo, poi un abbraccio
accogliente e un cuscino caldo sotto la testolina gelida e gli occhi
del porcellino si chiusero estasiati.
- Quel maiale è ancora qui?!
- Non essere così scorbutico Ranma! Il
mio P-chan è tutto infreddolito... Oh cielo! ha la
febbre!
Fine primo cap.
"Il tempo è la cosa più preziosa che un uomo
può spendere."
(Teofrasto)
Eccomi qui a scrivere qualcosa che mi è balenata
per la mente per l’ennesima volta dopo un lungo distacco dal
web…
Molti forse si sono scordati di me, altri proprio non mi
conoscono, ma tanto per spiegarci io mi diletto a scrivere (a fasi
alterne, come la luna) surrogati di storie sul bel Ranma ed i suoi
amici di Nerima… tutti personaggi, ci tengo a precisare, della mitica Rumiko Takahashi.
Aspettando i vostri commenti,
La vostra affezionatissima autrice,
=Laila=
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Capitolo 2 *** Pigiama party ***
- cap.02
Pigiama party -
L'orologio
segnava le dieci meno un
quarto, doveva aver sonnecchiato sì e no tre o quattro ore.
Non fosse stato per quello stupido di
Ryoga sarebbe stata una sera come un altra, se solo P-chan non avesse
deciso d'irrompere in piena notte, persino ammalato!
Lui, Kasumi ed
Akane ne avevano passata
più di metà alzati, facendo a turni per
cambiargli il
fazzoletto fresco e posarglielo sul musetto accaldato. Solo quando la
temperatura era scesa a
livelli normali, una preoccupatissima Akane aveva tirato un sospiro
di sollievo ed infine li aveva cortesemente invitati ad uscire dalla
sua camera.
Tornato nella
stanza di sotto Ranma non
aveva più chiuso occhio e non poteva dare la colpa al sonno
inquieto del suo enorme padre-panda perché stavolta non
c'entrava nulla, difatti Genma e Soun erano andati a ristorare le
fatiche degli shoji, con una rilassante sosta serale ai bagni
pubblici, seguiti dall'infiltrato maniaco.
Data la
trascuratezza dell'animaletto
di casa, le sorelle Tendo più giovani e lo stesso Saotome
avevano marinato la scuola quel giorno, peccato che non fossero
previste interrogazioni o compiti in classe sbuffò mentre
sistemava i calamai della casacca alla bel e meglio... era l'altra
faccia della buona sorte lui!
°Prenderò
per la collottola
quel suino maletto e gli chiederò chi o cosa l'ha ridotto
così! Me la pagherà per il sonno che mi ha fatto
perdere!°
Appene ebbe
finito di pensare quel
losco proposito il grido della sua fidanzata rimbombò per le
quattro mura:
- P-chan
si è svegliato!
Sembrava che ci
fosse una riunione di
famiglia tanto era affollata camera di Akane, lo sguardo di tutti era
sul maialetto.
- Comè
carino! - si avvicinò
a scrutarlo Nodoka.
- Sembra
spaventato - mormorò
Nabiki.
- Lasciatelo
a me! - Ranma con un
movimento rapido del braccio l'acciuffò per la bandana.
- Dove
lo porti? - urlò Akane
in preda alla rabbia bloccandogli l'uscita.
- Non
preoccuparti, lo porto dal
dottor Tofu - s'inventò su due piedi.
- Cosa?!
Guarda che P-chan è un
mailino!
Il coetaneo sorrise
- l'apparenza inganna
- In
ogni caso non te lo lascerò
portare via!
- Oh
guardate un ufo! - Ranma indicò
la finestra ed approfittando della distrazione di tutti,
uscì
col suino in ostaggio.
- Un bel bagno è quello che ci vuole, vero Ryoga?
Sordo ai
grugniti dell'amico lo gettò
nell'acqua calda della vasca.
Si
aspettava di doversi difendere
dalle raffiche dei pugni di Ryoga, ma ciò che vide lo
lasciò
a fianco scoperto rispetto al suo avversario di sempre...
Ryoga aveva gli occhi vuoti puntati su un angolo del soffitto, il naso che colava e le mani giunte, non
parlava, non lo guardava e pergiunta non si muoveva di lì.
Il giovane Saotome decise di tirargli un orecchio con forza per svegliarlo dalla catalessi, poco dopo il gomito del coetaneo trascinò la sua testa fin dentro alla vasca.
- Bene!
Allora reagisci ancora! -
esordì il ragazzo col codino appena ebbe ripreso fiato.
- Perché
mi hai portato qui!
Voglio rimanere P-chan per sempre!
Lo
squadrò giudicandolo pazzo.
- Prima spiegami cosa ti è successo!
- Akari
è... - sospirò l'infelice girovago impossibilitato a finire quella frase da una fitta al petto.
La porta scorrevole del bagno si spalancò.
- Ranma
dove hai nascosto... - Akane
impreparata alla vista di Ryoga mutò l'intensità
della
sua voce e rilassò l'espressione omicida a tempo di record.
- Ryoga,
quanto tempo! sei il
benvenuto - accennò con un inchino.
- A...Aka -
il ragazzo scoppiò
di nuovo in lacrime, sarebbe voluto andare ai funerali della ragazza,
ma solo ora si accorgeva che non sapeva nemmeno dove si sarebbero
svolti.
Ranma era
piccato con la fidanzata
- lasciaci soli questa è una discussione fra
uomini
- Non
essere maleducato con Akane! -
lo ammonì il coetaneo battendogli il manico della doccia sul
capoccione.
la giovane sorrise
- Ti andrebbe un tè?
Kasumi lo stà preparando con dei dolcetti di riso
Ryoga
s'asciugò il viso col
dorso del braccio e dolcemente annuì.
Quando entrarono
in salotto erano di
nuovo aumentati, attorno al tavolo apparecchiato sedevano
già
Nabiki, il maestro Happosay e Nodoka.
- Ryoga
ti vedo sciupato, cosa ti è
successo? - si preoccupò d'informarsi Akane dopo che
ebbero
bevuto.
- Si
tratta di Akari, lei è...
- E' ad
un torneo di sumo per suini?
provò Nabiki.
- No.
- E'
andata in vacanza alle terme?
fu la volta di Happosay.
Ranma non fu da
meno - E' alla fiera
del maiale?
- Insomma! Fatelo
finire di parlare! - l'implorò Nodoka.
- E'
morta - sussurrò il
ragazzo con un fil di voce mentre Ranma rimaneva sbigottito e le
ragazze portavano una mano sul petto.
- Oh
cielo! Co... come è
successo? - riuscì a dire Kasumi.
- Ho
ricevuto una lettera di suo
nonno, dice che c'è stato un incidente durante
un addestramento e così... avete un fazzolettino?
Nodoka al pari
di Mousse fece uscire
una quadrato di seta dalla manica e lo porse sommessamente al ragazzo che avrebbe potuto essere suo figlio.
- Grazie -
proferì Ryoga
producendo muco a non finire.
- Deve
essere un brutto colpo per voi
ragazzi, credo di non conoscere questa ragazza, è una delle
tue spasimanti? - chiese Nodoka al figlio.
- No,
altrimenti l'avrebbe già
conosciuta... - rispose tagliente come una katana Akane - ma è
nostra amica ed è molto legata a Ryoga - le spiegò.
Nodoka
aprì il suo ventaglio di
carta con sù disegnato un usignolo e vi si nascose dietro
per
parlarle ad un orecchio. - Non credi sia il caso di stargli
vicino,
almeno finché non si è ripreso un
pò?
In quel preciso istante
l'eterno disperso si
alzò in piedi.
- Tornerò
a casa mia, voi
non preoccupatevi per me, davvero, io sarò solo soletto nella
mia grande e fredda casa a sfogliare vecchie lettere malinconiche... - tanti buchi a forma di vortice comparvero sul muro dove si era accovacciato subito dopo.
- Ryoga
perché non andiamo
insieme a casa tua?
- Eh? -
°Ryoga non t'ingannare,
la dolce Akane non ha detto veramente quello che pensi abbia
detto°
- Massì!
Una specie di pigiama
party! - si lasciò trasportare imbarazzata
Akane.°Poverino
mi fa una pena°
- E'
una stupenda idea! - le prese
una mano fra le sue Ryoga. °Con Akane vicino non mi
sentirò
più solo!°
°Pigiama
party! Devo controllare
che Ryoga si comporti bene con Akanuccia° rifletté
il
vecchio maniaco.
°Quella
stupida si metterà
in guai enormi senza il mio aiuto!° ponderò
Ranma
decidendo di seguirli di nascosto.
- Non
hanno delle facce terribili
quando pensano e sogghignano? - disse Nodoka a Nabiki da dietro
il
ventaglio.
Angolo dell'autrice.
Volevo ringraziare Elyranma (grazie), Riccardo (grazie zio, spero di
riuscire a rendere tutte le gag comiche che posso con Ryoga)
Apple92 (non sarà una fanfiction molto lunga perciò
mi tocca allungare un pò il brodo, ho letto la tua ff su
Shampoo molto carina, continuala presto) Kuno84 (papu, felice di
risentirti, Katsunishiki ? per ora non dico nulla ma si può
intuire il perché della lettera nei prossimi cap)
_Kiara_(mamma, ci sei anche tu!Beh credo proprio che il titolo sia in
linea con Ryoga XD buon esame!)
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Capitolo 3 *** Infanzia difficile ***
- cap03
Infanzia difficile -
Il
buio era profondo seppure le prime stelle si fossero affacciate a
guardarli.
Procedevano
uno di fianco all'altro con degli involti in mano, contenenti gli
abiti da notte.
-
Dove vai Ryoga? Dì là c'é la stazione!
– si
precipitò a dire Akane subito dopo aver rintracciato il
coetaneo smarrito. Lui si grattò la calotta assumendo un
espressione accigliata mentre la ragazza girava sulla sinistra. Si
accollò le buste di Akane rigirandosi e continuando ad
osservare i negozi del centro che sorpassavano, in silenzio.
-
Ma casa mia non è da questa parte... credo!
Lei
arrossì
tutta in viso.
-
Scusami hai ragione, non ti ho detto che faremo una piccola
deviazione... mi sono permessa...ecco ho invitato delle persone...
-
Ma no! Figurati più siamo e meglio è! - soccorse
le sue
ansie subitaneo come sempre.
°Se
anche Ranma fosse così buono con me° si
ritrovò a
pensare la ragazza.
-
Oh! Eccovi finalmente! - gridò da lontano
Ukyo.°potevano
farsi vivi prima, ma sta sera sento che è la volta
buona!°
-
Scusateci se non vi abbiamo aspettato fuori dal locale come
daccordo!- s'inchinò a più riprese Konatsu.
Akane
acennò un sorriso °Se solo Sayuki e Yura fossero
state
libere non mi sarei ridotta a chiamare Ucchan!° quello che
disse
poi non fù esattamente il riflesso limpido dei suoi pensieri
-
Bene ora siamo tutti! Che aspettiamo, andiamo?
-
Ancora non ho capito, beh... qual'è esattamente l'origine di questa serata
assieme? - annunciò civettuola la cuoca appena
s'incamminarono
dando il gomito ad Akane Tendo.
-
Ryoga ha bisogno di compagnia, ha subito un brutto colpo – le
sussurrò ad un orecchio quella, infondo Ukyo non conosceva
Akari perciò lei non si sentiva in dovere di avvisarla
correttamente sugli eventi.
Una
volta entrati nel salotto Hibiki, il padrone di casa si
assentò
per accendere i termosifoni e l'attesa per le ragazze ed il Kunoiji
si fece lunga e tediosa.
-
Che ne dite di andare a cambiarci intanto? - propose Ukyo rompendo il
monotono ticchettio dell'orologio a pendolo, costretta a star seduta
sui ginocchi doloranti da decisamente troppi minuti.
-
Mi sembra un ottima idea padroncina! -
Primo
atto.
Dal
lato esterno della porta-finestra il vecchio Happosay apprese con
maniacale felicità l'uscita dal salotto dei presenti e
aspettando che lasciassero la stanza a sé stessa
forzò
la serratura e vi entrò.
Percorse
il corridoio a grandi balzi e s'itrufolò nell'anticamera del
bagno, dall'umidità annusata nell'aria era evidente che
qualcuno fosse nella vasca, svelto il vecchio arraffò la
biancheria poggiata sul lavello e si preparò al terzo atto;
l'incursione.
-
Dove pensi di andare?
-
Questa voce...- sussurrò il vecchio.°E' di
Akane!°
La
ragazza l'aveva acciuffato un'istante prima che fosse dentro,
purtroppo indossava già il pigiama.
-
Non sapevo ti interessasse anche questo genere di biancheria...–
disse alzando un sopracciglio con malizia mentre Ucchan sfilava il reggiseno dalla tasca
interna della sua tutina ninja.
Il
poveretto non capì finché non si
ritrovò il
torso nudo di Konatsu davanti al naso, un ragazzo dall'asciugamano stretto
attorno all' esile girovita, allora, solo allora Happosay divenne rigido come pietra.
-
Pervertito! - squarciò il silenzio Konatsu evacuandolo di mezzo con un pugno stratosferico.
Ukyò
sbatté le mani come per scrollarsi dell'immaginaria farina rimasta su di
esse, in un gesto liberatorio -Ben fatto! - commentò.
-Vado
a preparare del tè!- cambiò argomento la giovane
Tendo
abbandonando la stanza.
°Vediamo
dove sarà lo zucchero?° aprì lo sportello
senza
badare troppo ai promemoria della madre di Ryoga appiccicati un po'
ovunque con le solite avvertenze antifurto...
Una
cascata di pentole le sarebbe piombata adosso se un secondo prima non
fosse intervenuto un imbucato col codino.
-Che
ci fai tu qui?
-
Ti pare il momento di fare domande, aiutami! - brontolò
Saotome tenendo a malapena a bada il pentolame fuoriuscito.
Al
piano superiore Ukyo aveva accidentalmente trovato Ryoga, e non se lo
sarebbe fatto scappare due volte... - Ehi, Ryoga! Questa è la
nostra occasione!
-
Cosa?
La
ragazza mostrò una scatoletta di velluto nero al coetaneo,
poi con uno scatto l'aprì, dentro c'era un piccolo anello.
-
No grazie, non posso accettarlo – allontanò il
regalo Ryoga.
Una bella spatolata non l'avrebbe svegliato, ma servì lo stesso a
sfogare la rabbia e l'imbarazzo di Ukyo, quello stupido aveva frainteso ogni cosa.
-
E' per Akane! Tu le dichiarerai il tuo amore così io e Ranma vivremmo
per sempre felici e contenti!
Il
ragazzo si rialzò a tentoni – Tu... tu credi
veramente che
lei accetterà?
In
fondo di vivere in solitudine per Ryoga non se ne parlava, ed anche
se il dolore per la perdita di Akari era ancora troppo forte, Akane
non aveva mai lasciato veramente i suoi pensieri, lei era l'unica
luce infondo al tunnel.
-
E perché non dovrebbe?
Tremava per lo sforzo...
Akane cacciò le mani sulle tasche dei
pantaloni
giallo canarino e fece per andarsene - Come ti pare – salutò.
Non poteva farla andare via -
Sono venuto ad accertarmi che non ti approfitti del povero Ryoga! No!
No ti prego non farlo!
La
fidanzata tolse la zuccheriera in bilico nella mischia di pentole che
caddero su Ranma come tessere del domino, sotterrandolo.
Akane
fece una smorfia – Quello che faccio non ti riguarda!
-
Ranma tesoro! Era una tale noia qui senza di te!
La fidanzata
carina soccorse il ragazzo riverso a terra.
Ryoga
restò per un attimo confuso ad osservare la scena,
finché
Akane non lo trascinò via.
-
Ryoga ti va un tè?
-
Veramente vorrei farti vedere qualcosa nella mia stanza, se, se ti
và
l'idea... - abbassò lo sguardo smeraldo sul tatami.*
-
Se mi và? certo che mi và!
°Quei
due...° Ranma restò impalato a fissare l'imbocco
della
stanza anche dopo che i due in questione furono fuori mira.
-
Ti và di mangiare? Ti faccio un okonomiyaki special!
Lavoce dell'amica risultò distante mille miglia.
Girò
pagina e sbadigliò mentre Akane dietro di lui sorrideva.
-
Eri davvero un bel bambino!
Ryoga si sentì arrossire fino
alle orecchie.
C'erano
delle sue foto nei tempi in cui faceva grosse buche nella sabbia, o
mentre Biancanera lo leccava sulle gote paffute, da bambino ridente,
e moltissime altre.
-
Questo è mio padre Ren – indicò una
foto di lui
seduto di fronte ad un vigile urbano, il ricordo di quel flash ebbe
il sopravvento e senza accorgersene le raccontò.
-
Allora figliolo, questa è la destra e questa è la
sinistra – l'istruiva l'uomo mentre alzava prima l'una, poi
l'altra
mano. Il piccolo Ryoghino toccava la mano destra di papà e
diceva destra, poi faceva lo stesso con la sinistra, mentre suo padre
ripeteva -No! No!
-
Quel gioco degli specchi lo confonde, Ren per favore non farlo
più! Come se non bastasse tu scambi ancora il nord con il sud! - s'intrometteva la mamma poliziotto dando così il via all'ennesima lite su chi di loro fosse il più disorientato.
-
Ahahah! Che famiglia!
Ryoga
per tutta risposta storse il naso di Saotome che li aveva interrotti
nuovamente con la sua stupida ironia.
-
E questo qua? Ma questo non è Noboyuki Kitajima? -
domandò
Ucchan focalizzando l'attenzione sulla foto a fianco.
-
Da piccolo i miei non mi lasciavano uscire da solo, così la
cagnetta mi accompagnava e abbaiava quando sbagliavo strada –
spiegò Ryoga imbarazzato – Purtroppo tutte le
volte che
uscivo con Biancanera c'erano dei pazzi che volevano disegnarci...
Noboyuki mi fece un ritratto con biancanera di profilo dal lato
bianco e mi disse che i protagonisti del suo anime* sarebbero stati
Belle e Sebastien... poi scattammo quella foto –
finì in un
sospiro avvilito.
–
E qui non sei in compagnia, ma sì questo è Akio
Sugino!
- si sorprese Akane, notando il disegnatore di Remì.
-
Alla fine ero così assediato dai Mangaka che decisi di
lasciare a casa Biancanera, quel giorno ero così triste di
lasciarla sola che una signora in strada mi si avvicinò e mi
dette il suo fazzoletto – Ryoga si sciolse il nodo della
bandana e
la mostrò ai compagni.
-
E questo è tutto – terminò e chiuse l'album.
Ukyo
lo tirò via per un braccio.
-
Ora che hai finito con le foto, ti spiacerebbe fare qualcosa di utile
per entrambi?
Dettò ciò gli lasciò
furtivamente
la preziosa scatoletta nella mano.
Fine
3 cap. *anime significa cartone animato.Tatami*tipico pavimento giapponese.
Voglio
ringraziare i lettori per il tempo che m'hanno concesso leggendo.
Apple92:
sono contenta che riesci a visualizzare bene la storia, da parte mia
cerco di attenermi allo stile dell'autrice fin dove riesco.
Elyranma:Eccoci
al pigiama party, ma il party non è ancora finito! Ranma per
me è molto geloso, solo che non lo vuole dare a vedere a
nessuno... ma non glielo dire!
Aleberyl
90: Ryoga darà il meglio di sé nel prossimo cap
XD...
in effetti è un personaggio che si lavora meglio di altri...
alla
prossima!
Laila
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