Quella pazza vacanza in Italia.

di xnothingbutclaire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La stupidità umana non ha mai fine ***
Capitolo 2: *** One che cosa? ***
Capitolo 3: *** Una direzione... Ma che nome è?! ***
Capitolo 4: *** Il viaggio non è andato bene ***
Capitolo 5: *** Cioccolato ***
Capitolo 6: *** Aroldo Stili ***
Capitolo 7: *** Siete tutti su Candid Camera! ***
Capitolo 8: *** La mia lista nera ***
Capitolo 9: *** I like carrots ***
Capitolo 10: *** Aspetta, dimmi che non è vero ***
Capitolo 11: *** Mamma, papà, sono sposata! ***
Capitolo 12: *** Cosa, come, quando, dove e soprattutto: perchè?! ***
Capitolo 13: *** Mi chiamo Penelope, cazzo, P-E-N-E-L-O-P-E. ***
Capitolo 14: *** Il mastica-occhi. ***
Capitolo 15: *** Coglionaggine colpisce ancora! ***
Capitolo 16: *** Sono un'idiota! Ripeto, sono un'idiota! ***
Capitolo 17: *** VOGLIO.VEDERE.SPONGEBOB! ***
Capitolo 18: *** Ho una mamma hippy. ***
Capitolo 19: *** Powerminchioni... All'attacco! ***
Capitolo 20: *** La canzone della lampadina ***
Capitolo 21: *** Nonna Geltruda is here, baby ***
Capitolo 22: *** Tutti per uno, uno per tutti... E viva Starbucks! ***
Capitolo 23: *** Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo fottuti ***
Capitolo 24: *** Una vacanza memorabile ***
Capitolo 25: *** Ringraziamenti! (niente capitolo) ***



Capitolo 1
*** La stupidità umana non ha mai fine ***


cap. 1 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo uno: La stupidità umana non ha mai fine


Sto felicemente dormendo nel mio bellissimo, fantastico, stupendo, meraviglioso letto.

A volte mi rendo conto di quanto sia innamorata di lui.
Il mio sonno di bruttezza (sì, perché la bellezza non è parte di me) sta continuando con assoluta tranquillità, fin quando il solito rompicoglioni della mattina mi chiama.
Mi alzo dal letto, stroppicciandomi gli occhi e tasto il comodino per trovare il cellulare, che continua a squillare ininterrottamente.

Dove cavolo è quello stupido... Oh, eccolo.
Guardo l'ora. Cosa?!
Sono le sei di mattina. Chi cavolo si sveglia alle sei di mattina per telefonarmi?!

Adesso vediamo chi vince il mongolino d’oro!

"Pronto?" farfuglio ancora mezza addormentata.
"Ciao Pene!" urla una voce familiare.
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così, Eleanor!" urlo, ormai rossa dalla rabbia.
"Oh scusa, mi ero dimenticata." risponde lei,  imitando una vocina demente.

Oh, aspetta, lei ha sempre quella vocina demente.
Non mi chiamo Pene, ovviamente, mi chiamo Penelope.
Eleanor però usa i diminutivi per tutto e mi chiama così, nonostante io le dica da circa 10 anni di smetterla.
Probabilmente avrà problemi di comprendonio, oltre a quelli di cervello che ha già.
"Comunque cosa vuoi?" continuo per finire al più presto la conversazione.
"Io? Oh niente."
"Allora perché mi hai chiamato alle sei di mattina?!"
"Ehm… Non mi ricordo… Ciao Pene!"
Non sento più la voce di Eleanor. Ha attaccato.
Mi consigliate di tagliarle la testa con la motosega o di legarla in una gabbia di leoni affamati?

Mh… La gabbia di leoni sembra essere più accattivante…
Cosa le ho fatto di male per meritarmi questo?
Io, la persona che l’ha aiutata a evitare tante figuracce.
Come quella volta che disse a una ragazza della nostra scuola media che aveva un sorriso a cavallo (per lei era un complimento) ed io la difesi dicendo che era affetta da una malattia chiamata “mongolite acuta”.
O quella volta che voleva fare la ruota davanti a tutta la scuola, non ricordandosi di avere la gonna, ed io la fermai dicendo che tutta la scuola era diventata cieca oggi e non poteva vedere lo spettacolo.
E non si può scordare quando alle elementari  mi sentì dire “Che cazzo!" e lei, prendendolo per un’esclamazione di gioia, lo ripetè davanti a tutta la classe e anche alla preside, che era lì per una visita.
Io la difesi dicendo che voleva dire “Che pazzo!” al signore che tagliava l’erba.

L’avevo salvata moltissime volte.
Ormai non ci faccio più tanto caso, quella lì tanto al posto del cervello ha una nocciolina.
Ritorno nel mio amato e tanto desiderato letto.

Sono così felice di poter ritornare a dormire, che comincio a cantare una serenata inventata al momento.
“Oh caro letto, che mi fai sentire così bene e protetta!
Oh caro letto, che sei così morbido e caldo!

Oh caro letto, che…”
Il telefono squilla, di nuovo. Vi prego, fate che non sia Eleanor.
Prendo il cellulare e guardo lo schermo. Oh no.

"Pronto P!" esulta Eleanor.

"Adesso siamo diventate trasgressive, manco più il nome vogliamo dire."
"Lo so! Hai visto che bello?"

"Sì, purtroppo."
"C’è A, c’è B, c’è C…"
"E come fai a chiamare due persone che hanno la stessa iniziale?"
"Ehm… Oh mio Dio, non ci avevo pensato!"
Sento Eleanor che dà i numeri urlando “Come faccio adesso?! Aiuto!”.
Ok, quella ragazza non sta bene per niente.
Le sta scoppiando la testa per trovare un altro modo per chiamare le persone.
Oh povera, piccola, stupida Eleanor.
"Invece di trovare questi metodi scemi, non potresti chiamarci come fanno tutte le persone normali di questo mondo?" le consiglio, cercando di mantenere una discreta calma.
"Ma no! Altrimenti non sarei originale! Aspetta, mi è venuta un'idea! Potrei trovare dei soprannomi!"
"Mh, perché non provi a trovare dei nomi che non sono i loro, ma molto originali?"
"Oh sì, questa è molto meglio come idea! Grazie mille!"
Eleanor è così stupida che non si accorge nemmeno che ho descritto la parola "soprannome".

"Come potrei chiamarti, allora?"
"Non lo so, dovresti scegliere un nome non troppo lungo che metta in risalto alcune mie caratteristiche…"

"Oh certo! Ti chiamerò “Cavallo Veloce”!"
Adesso veramente vorrei darmi una craniata nel muro.
"Scusami, ma cosa centra questo nome con me? Non sono mica un cavallo!" sbraito.
"Beh, è carino come soprannome, no?"
"Vuoi la verità? Fa cagare. Se provi a chiamarmi così ti uccido." sibilo, cercando di apparire il più minacciosa possibile.
 Aspetto qualche secondo di silenzio per Eleanor, che si sta dando tanta fatica per cercare un nome giusto.

"Trovato! urla ad un certo punto ti chiamerai “Donna cha lava i piatti con il sapone alla menta e bada ai suoi due bambini, Eros e Lilla”!"
"Ti sembra un nome logico e corto?"

"Sì, perché?"
"Uno, io non lavo i piatti. Due, non ho il sapone alla menta. Tre, non ho bambini, ma anche se ce li avessi non li chiamerei mai così."
"Certo che non ti accontenti mai eh! Adesso ne cerco un altro, se non ti piace chi se ne frega!"
Ti prego Signore, fai che quella testa bacata di Eleanor scelga un nome normale e ti prego, se puoi, toglimela dai coglioni stamattina!
Sì, sto pregando.
"Allora, vuoi sapere il tuo nuovo ufficiale soprannome?"
"Dimmi." dico abbastanza annoiata.
"Rullo di tamburi… Penelope, abbreviato… Pene!"
A quel punto, prendo il telefono e attacco la chiamata, non ce la faccio più a sopportarla.
Se i vicini sentiranno dei colpi alla casa, beh, sono io che sbatto la testa contro il muro.
Ripeto la mia teoria: la stupidità non ha mai fine.

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Capitolo 2
*** One che cosa? ***


cap. 2 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia.
Capitolo 2: One che cosa?



Spengo il telefono e lo metto dentro una sacca, che rinchiudo in una cassa forte, protetta da una password segretissima.

Adesso basta, Eleanor non può rovinarmi l'estate.
Mi butto sopra il letto, felice di poter rilassarmi, ma rimbalzo e cado per terra, spiaccicando la faccia sul pavimento.
Oggi tutte a me, eh?
Mi alzo dolorante e mi stendo, stavolta più delicatamente, sul materasso, sperando che Eleanor Sono Stupida Calder non mi richiamasse.
Dopotutto, come poteva rintracciarmi?
Il mio telefono era spento e abito in un'appartamento distante 5495448372 km da casa sua. E' impossibile.
Mentre cerco di chiudere occhio (sono appena le sei del mattino, ricordatevi), sento lo squillo del mio telefono di casa. Oh no.
Mi sono scordata di quello.
Provo a non farci caso, ma la noiosa melodia dei Puffi è così assordante che potrebbe competere con la musica "tunz tunz" delle discoteche.
Ricordo ancora benissimo la mia prima serata in discoteca, nonostante non sia stata fantastica.
Ero stata invitata alla festa di alcuni ragazzi, che si teneva per l'appunto in discoteca e le mie amiche decisero di rifarmi il look.
All'inizio ero contraria, insomma, nessuno può toccarmi i capelli senza il mio consenso. Anche da piccola la pensavo così, mia mamma diceva che quando mi tagliavano i capelli urlavo come un'assatanata. 
Comunque, mi fecero sedere in bagno e, dopo 35 minuti passati a sperare di non sembrare un mostro, riuscii a vedermi allo specchio.
Ero orribile, avevo un rossetto viola sulle labbra con un contorno giallo (ancora oggi mi chiedo dove abbiano preso quel contorno labbra), sulle mie guance c'era stata una guerra mondiale di fard e sugli occhi avevo un sacco di ombretto messo a caso.
Mi passarono un vestito (anche questo orribile) a pois bianchi su sfondo rosso, con delle scarpe con tacco 2000 gialle.
Conciata così, scommetto che alla festa mi avrebbero scambiata per un clown che ha deciso di "bere per dimenticare".
Provai a cambiarmi, ma quella merda di trucco non andava via e la cerniera del vestito si era incastrata.
Arrivai alla festa e speravo che qualcuno sarebbe rimasto con me a chiacchierare, non conoscevo nessuno e il posto era nuovo per me, ma purtroppo in due minuti ero rimasta sola al centro della pista come una deficiente.
Dopo una mezz'ora decisi di tornarmene a casa, ma la discoteca era così grande che mi persi, e certamente la musica che perforava i timpani non era d'aiuto, soprattutto quando devi chiedere informazioni ma nessuno ti caga.
Mentre cercavo una via d'uscita, quegli stupidi tacchi fluo mi fecero inciampare e andai addosso al dj, rompendo lo stereo.
Vi dico solo che sono dovuta scappare a gambe levate, o altrimenti mi avrebbero uccisa.
Ma lasciamo perdere le mie esperienze adolescenziali.
Il telefono continua a squillare.
Che sta succedendo? Le si è incendiata la casa? Beh, anche se fosse, io devo dormire.
L’estate è cominciata, tra qualche giorno devo partire per l'Italia e devo assolutamente essere pronta per la prova costume.
Quest’estate camminerò sulla passerella con il mio costume stupendo e lascerò tutti i ragazzi con un sorriso ebete sul volto.
Poi mi volterò da uno di loro (sceglierò quello con il sorriso meno ebete) e gli darò il mio numero.
Speriamo solo che non succeda come nel video di Call me maybe.
I miei pensieri abbastanza pervertiti sono stati interrotti dall’irritante voce di Eleanor fuori alla porta di casa. 
Mi alzo dal letto con gli stessi movimenti di una vecchietta con problemi alla schiena e mi sistemo i capelli, sembro Medusa.
Magari lo fossi… Così potrei pietrificare Eleanor per poi usarla come statua nel giardino. Sarebbe una cosa carina e sicuramente, molto originale.
Apro la porta e trovo Eleanor che blaterava parole al telefono.
“Oh certo che è disponibile! Sì, potete venire. Nessun problema! Esatto, nessun problema.”
Dopo qualche minuto passato a parlare, entra in casa.
"Pene!"
Le rivolgo uni sguardo intimidatorio.
"Perché non mi hai risposto al telefono? Era urgente!"
"Cosa avevi da chiedermi? Che marca di smalto metterti? Che regalo comprare per il compleanno della tua bisnonna che si terrà tra 9 mesi?"
"Che belle domande!" 
Aiutatemi, vi prego.
"In realtà volevo darti una notiziona!" continua, appoggiandosi al tavolo della cucina.
"E sarebbe?"
"Mi sono messa con Louis degli One Direction!"
"One che cosa?"
"Sì, One Direction, come fai a non conoscerli? Quella band figa inglese e irlandese… Ma come fanno a essere inglesi e irlandesi allo stesso tempo?"
"I misteri della vita… Com’è questo Louis?"
"Bellissimo! Te lo faccio vedere!"
Prende il suo iphone 5 e mi mostra una foto.
Ammazza che figo. Devo ammettere che Eleanor stavolta ha avuto buon gusto, mi dispiace per lui che se la dovrà sopportare.
"Che bono questo..." borbotto sottovoce.
Eleanor mi sente e mi guarda male.
"Penelope! Sei diventata cannibale?!"
"Esatto… Ed ho molta fame…" continuo per mantenere il gioco e vedere la sua reazione.
"Aiuto! Questa mi vuole mangiare!"
In un secondo, Eleanor scappa al piano superiore di casa mia. Ah, non capisce nemmeno uno scherzo.
Salgo le scale e la raggiungo in camera da letto; quando mi vede comincia a tirarmi i cuscini in faccia. Ma è scema?!
"Perché non svieni? Il morbido fa male ai cannibali!"
E questa dove l’ha letto?
E' molto divertente vederla morire dalla paura, ma comincia a farmi pena. Ed è strano che mi faccia pena.
"Eleanor, non sono cannibale. E anche se lo fossi, non ti mangerei, credimi." la rassicuro.
Eleanor tira un sospiro di sollievo.
Mi siedo sulla poltrona accanto al letto e Eleanor comincia a parlare del più e del meno, è così noiosa che ho perso il filo del discorso.
"…E così ci siamo conosciuti. Fine. Penelope? Pene? Ci sei?" dice, sventolandomi la mano davanti.
"Ehm... Cosa?"
"Ti stavo raccontando come ci siamo conosciuti io ed il mio orsacchiotto caramelloso fragoloso. Te lo devo rispiegare?"
"No, grazie" rispondo decisa.
"Ah, lo sai che quest’estate viene a trovarmi con tutti i suoi amici?"
"Mi fa piacere."
"Louis verrà a dormire a casa, così la sera noi…"
Mi aspettavo un pensiero pervertito e per un attimo realizzo che Eleanor potesse essere diventata un po’ più intelligente.
Ma no.
"… Potremmo raccontarci le favole! Io adoro Cenerentola!"
Oh Dio, datemi un’ascia.
"E i loro amici? Se solo Louis dormirà a casa tua…" continuai.
"Infatti questo era un problema. Ma adesso abbiamo risolto. Vengono da te!"
"Cosa?!" esclamo incredula, lasciando cadere per terra il vasetto che avevo in mano.
"E dai! Tu le vacanze le passi in Italia, giusto? Non distruggeranno nemmeno la tua casa. Distruggeranno la villa dei tuoi nonni!"
"Ah, perché se venivano a casa mia l’avrebbero distrutta?!"
"Ehm… sì. Ma dai, Penelope… Portaci con te in vacanza in Italia… Please!"
"Mh… E va bene, vada per il viaggio di gruppo ma devi promettermi che non mi romperai durante il viaggio con chiamate e SMS, ok?
"Si, si, si!  esulta, alzandosi dal letto  grazie mille Pen!"
Questa non la finirà mai con i soprannomi, adesso sono diventata anche una penna.
"Arriveranno dopodomani, quindi preparati per il viaggio! Adesso vado, ciao Pen!" mi saluta mentre si avvicina alla porta.
Finalmente è uscita da casa mia. Alleluja.
Bene, ho un giorno per sistemare la casa, prenotare aereo e soprattutto, per prepararmi all’estate.
Auguratemi buona fortuna, gente.


Spazio autrice.

Ciaooo bella gente c:
Come state vedendo proprio adesso, ho deciso di scrivere lo "spazio autrice", ma lo scrivo solo a questa ff, mi ispira(?) di più.
Comuuuunque vi è piaciuto questo capitolo? Spero non faccia tanto cagare
Recensite please *.*
E con questo me ne vado… xxxxxxxxxxxxxxx
Danielle is here baby ahahah ;)
PS. Passate dalla ff di una ragazza, si chiama "IlovethesmileofHarry" è davvero brava :D

Chiara loves all
 

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Capitolo 3
*** Una direzione... Ma che nome è?! ***


cap. 3 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo tre: Una direzione... Ma che nome è?!


Non so se fare i salti di gioia o le capriole, finalmente sola e indisturbata.

Ormai ho rinunciato a dormire, sono tutta eccitata per la partenza, dopotutto, ho finalmente finito la scuola e posso dedicarmi al relax.
Prendo il cellulare e digito il numero dell'estetista, devo assolutamente farmi un sacco di cerette e manicure.
Anche se sono le 8.00 precise, so che mi avrebbero risposto. Conosco una delle ragazze che lavorano lì, Iris alias pazza con la mania dei fiori solo perchè fa di nome Iris.
Sì, anche lei è un'idiota. Non capisco perchè le persone con cui passo più tempo sono due emerite deficienti. Mah.
"Ciao Iris, voglio un appuntamento." esclamo decisa.
"Oh, ciao Penelope, quando lo vuoi fissare?" chiede Iris gentilmente.
"Adesso."
"Adesso? Non si può, devi farlo con almeno un giorno di anticipo, tu non…"
"Non me ne frega una beata minchia, okay? Dopodomani parto e sembro il gorilla della pubblicità del Crodino."
"Oh, che caruccio quel gorilla."
"NON.ERA.UN.COMPLIMENTO."
"Ah. Ok, vieni alle 8.30."
Attacco la chiamata e mi precipito in camera mia per prepararmi.
Prendo un jeans, una maglietta, una collana di diamanti, un paio di orecchini con degli zaffiri e mi spruzzo due chili di lacca brillantinosa sui capelli.
Per essere semplice, insomma.
Scendo di casa correndo e, mentre controllo se ho preso tutto, sbatto contro il palo della fermata del bus.
"Merda di palo, perchè cazzo non lo tolgono?!" impreco, alzandomi da terra.
Salgo sul bus e sento la mia pancia brontolare, non ho fatto colazione stamattina. Come ho potuto dimenticarmene?!
Scendo alla mia fermata e passo da un bar.
E' pieno di vecchi che ruttano e fanno puzzette, ma ho troppa fame. E se ho troppa fame, è meglio che non sappiate cosa potrebbe succedermi.
"Mi scusi..." dico per attirare l'attenzione del barista.
"Mh?" mi rivolge uno sguardo annoiato.
"Vorrei un cappuccino macchiato e un bombolone alla crema"
"Non ce l'abbiamo" risponde, sempre con lo stesso sguardo privo di emozioni. E se fosse uno zombie? Nah, gli zombie non si scaccolano.
"Oh... Okay. Allora, posso avere un caffè e un cornetto con la Nutella?" continuo a chiedere.
"Finiti"
"Succo di frutta e pasticcino?"
"Mi dispiace ma noi non..."
"E va bene, ho capito. Anche lei vuole farmi da tutor per la mia dieta. Puoi darmi almeno un bicchiere d'acqua?"
"Noi..."
"Okay, niente." dico, uscendo dal bar.
Non ci ritornerò mai più in quel bar, nemmeno se Robert Pattinson mi chiede di sposarlo, nemmeno se vedo un asino volare. Nemmeno se Eleanor si laurea in giurisprudenza.
Corro dall’estetista e come al solito vado da Iris.
"Ciao splendore, cosa vuoi che ti faccia?"
Splendore? Ti sembra che splendo? Ma che sono, una lavatrice?
"Mi devo fare la ceretta alle gambe e dovrei sistemarmi le unghie."
"Ok, vieni con me."
Iris mi porta nella solita sala delle cerette.
"Appoggiati su questo lettino e rilassati. Sentirai giusto un pizzico."
Spalma la crema calda sulle mie gambe, è rilassante.
"Ah! Porca paletta infiammata!" urlo, sentendo il dolore dello strappo.
"Ti ho fatto male?" chiede ingenuamente.
"No, ho urlato solo perché avevo voglia di farlo."
Fa spallucce, chissà cosa le passa per la mente a quella.
Iris è strana, anzi, è letteralmente pazza, meno di Eleanor, ma più di me.
Anche se frequentando queste due sto diventando scema anch’io.
Ma cosa dico? Io sono un genio.
Mi fa alzare dal lettino e ci spostiamo nella sala della manicure.
"Allora, quando andrai in Italia per le vacanze?"
"Dopo domani e mi devo portare anche Eleanor e quegli sfigati dei One…" rispondo, cercando di ricordare il nome della band.
"One Direction?"
"Esatto." assento.
Iris si mette a correre per la sala con lo smalto in mano urlando “Oh merda, oh merda, oh merda”.
"Cosa c’è?" le domando.
"Tu e i One Direction? Davvero? Come è successo?"
"Allora, la Calder si è fidanzata con Louis e vogliono passare le vacanze insieme. Si porta anche i suoi amichetti con sé e indovina chi se li deve sorbire in casa tutta l’estate?"
"Chi?"
"Che cazzo di domande fai? Io, ovvio."
"Che fortuna!"
"Fortuna?! Volevo far colpo sui ragazzi della spiaggia, insieme a quelli come posso rimorchiare?"
"Ma hai visto quanto sono perfetti?"
"Mh… Non credo. Ma poi, che te ne frega?"
"Io sono una fan dei One Direction!"
"Dato che li conosci così bene… Mi dici che razza di nome è una direzione? Di che cosa poi?"
"Non lo so, Harry ha inventato il nome."
"Siamo messi bene, cosa dev’essere questo Harry."
"Scommettiamo che ti piaceranno!"
"Non scommettiamo proprio niente, che se potessi taglierei la testa a Eleanor."
"Comunque devi fare almeno una lezione da qualcuno che ne sa qualcosa. Non puoi andare lì senza sapere niente di niente su di loro."
"E invece farò così, perché questo è un messaggio dal cielo. Mi hanno voluto ostacolare nella mia missione di rimorchiare quest’estate, perché probabilmente avrei fatto troppo colpo, ma io ce la farò."
Mi alzo dal tavolino e punto il dito verso il cielo.
“Io, Penelope Johnson, quest’estate, rimorchierò uno di quei figoni della spiaggia anche con gli One come cavolo si chiamano!” prometto a me stessa.
"Cosa fai?"
"Facevo una promessa. A proposito, scommettiamo che rimorchierò qualcuno, okay?"
"Va bene, Penelope. 1 Euro?"
"No, troppo."
"Allora non sei tanto sicura che la vincerai, eh?" mi sfida, con un sorrisetto arrogante.
"Sono sicurissima che vincerò. E’ solo che ho bisogno di soldi, e poi sono tirchia, lo sai. Facciamo per 1 Centesimo."
"Vada per un centesimo."
Prendo la mia roba ed esco dall’estetista. Ce l’avrei fatta.
Perché this is Penelope, bitch!



Spazio autrice.

 Okkey sto diventando scema ahahah
 Penelope me la immagino come se fossi io, ma ognuno se la può immaginare come vuole.
 Comunque… Mi spiegate perché tutto quello detto in inglese è tremendamente figo?
 TELL ME WHY +.+
 Va beh… Ciaooo babes e mi raccomando, recensite!

Chiara loves all
 

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Capitolo 4
*** Il viaggio non è andato bene ***


cap. 4 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo quattro: Il viaggio non è andato bene


Passai due giorni a spolverare e sistemare la casa, finché finalmente arrivò il momento di partire.

Eleanor mi avvisa che fortunatamente loro sono già in Italia e non me li sarei dovuta sorbire anche in aereo.
Arrivo all’aeroporto con circa 4 valigie.
La gente mi guarda e ride, soprattutto un bambino sui 10 anni. Cazzo ti ridi, bimbominchia?
Ecco l’aereo, è rosa. Che merda di colore è rosa?
Lo avrà scelto Eleanor, sì, mi ha supplicato di prenotare il volo ed io ho accettato, per sfinimento.
Arrivo alla biglietteria.
"Salve, mi è stato prenotato il volo."
"Nome?"
"Penelope Johnson."
"Johnson? Qui c’è solo una Johnson ed è una pazza."
Cosa merda ha fatto Eleanor, spacciandosi per me?
"Ehm… Perché, cosa ha fatto?"
"Innanzitutto si è messa a piangere perché voleva un mantello per diventare Superman e, quando abbiamo cercato di portarla via dalla fila, si è aggrappata ad un signore e c’è voluto per staccarla! Lei è per caso quella Penelope Johnson?"
"Io? Ma chi! Cioè, io conosco Penelope e mi ha detto che dovevo prendere l’aereo al posto suo…"
Un attimo di silenzio.
"E va bene, signorina…?"
"…?"
"Il cognome!"
"Spongebob!"
"Spongebob?"
"Sì, Spongebob. Non le piace il nome Spongebob? Spongebob. Spongebob. Spongebob!"
Alza un sopracciglio.
"Vada via."
Sì, ho fatto una grande figura di merda davanti a quel signore, meglio che cambio aeroporto la prossima volta.
O forse, meglio che cambio nome.
Adesso Penelope Johnson è considerata una pazza isterica innamorata dei mantelli.
Perché Eleanor è così dannatamente idiota?
Entro nell’aereo e poso le valigie nello scompartimento sopra.
Alleluja, un po’ di rilassamento prima dell’inferno…
Un po’ di musica, una spremuta… Questa sì che è vita…
Il mio momento soft è rovinato da qualcosa, o meglio, qualcuno.
Anzi, meglio chiamarlo qualcosa, perché è poco immaginabile come una persona.
Un signore, grasso come la mucca milka di mia nonna(si, mia nonna ha una mucca milka), sedendosi mi fasobbalzare dal sedile facendo rovesciare la mia spremuta sul vestito, tra l’altro bianco.
Sto per esplodere dalla rabbia.
"Sembra la pianta Pirahnna di Mario Bros!" dice ridendo.
"Non è un po’ troppo grande per i videogiochi?"
"Perché? Sono vecchio per lei?" piagnucola come un bambino.
"Ehm... Mi scusi…"
Sono rimasta scandalizzata. Perché tutti i pazzoidi a me?
Torno al mio relax.
Sì, non era iniziato con il piede giusto il mio viaggio, con il vestito color verde vomito per via della spremuta, ma si può sempre rimediare.
Mi addormento beatamente quando arriva una hostess, era una di quelle hostess rompicoglioni che ti riempiono di proposte finché non compri qualcosa.
Oh merda, devo correre ai ripari!
"Non si avvicini…" dico con un cuscino in mano pronta a lanciarlo.
"Abbiamo delle offerte buonissime, noi…"
"Non voglio un’ emerita minchia." la interrompo.
"Ma noi abbiamo delle fantastiche…"
"Potreste avere anche aver scoperto gli unicorni, ma NON.ME.NE.FREGA."
"Ma…"
"Adesso vada via." esclamo, scandendo le parole.
"E non vuole neanche una barretta di squisitissima cioccolata?" fa un sorriso accattivante.
Cioccolata… Cioccolata… Cioccolata…
"Okay, me ne dia una barretta."
Pago la cioccolata.
Cioccolata… Cioccolata… Cioccolata…
Ogni volta che dico quella parola mi risuona in mente.
Cioccolata… Cioc… Okay, basta.
Sto per prenderne un pezzetto, quando il signore di prima ricomincia a rompere.
"Mi dà un pezzo di barretta?"
"Mi dispiace, ma no."
"La prego, ho fame!"
"Anch’io ho fame!"
Lo sguardo del signore diventa agguerrito e si butta addosso a me, cercando di prendere la cioccolata.
"Dammi la cioccolata!" urla furioso.
Dopo un po’ riesco a sollevare il signore idiota da me, con un calcio nei punti bassi.
"Oh yeah, baby. Nessuno può dividermi dalla mia cioccolata. Soprattutto se è quella con le nocciole."
"Con le nocciole?" dice con sguardo sognante."
"Esatto, ed è mia, mia, solamente ed esclusivamente mia." lecco la barretta, disgustando il ragazzo bomba.
Finisco per mangiarmi tutta la cioccolata, ah, mi sono rovinata da sola.
Poi finalmente l’avviso dell’atterraggio.
Mi alzo dal sedile e canto l'alleluja, lasciando i presenti esterrefatti.
Mi hanno preso sicuramente per malata, ormai succede sempre così, ma tanto non me ne frega niente, perché non ci ritornerò mai più su questi aerei.
O forse sì, mi devo vendicare di “Palla da bowling”.
Per il vestito che adesso è verde vomito, per l’attentato alla cioccolata, per tutte le volte che mi svegliava dal mio sonno beato per chiedermi l’ora…
Sì, mi vendicherò.
L'aereo atterra all’aeroporto e vedo Eleanor in lontananza che fa facce strane. Non è cambiata per niente.
Povero il suo ragazzo, che se la dovrà sopportare…
Vicino a Eleanor noto un ragazzo molto alto, con una parrucca…?
Mi avvicino e casco per terra.
"Oh scusa Penelope, ho lasciato qui questa buccia di banana. Com’è andato il viaggio?"
"Male." dico, fulminandola con lo sguardo.
Prendo le valigie e chiamiamo un taxi. Bene, si progetta una vacanza meravigliosa.



Spazio autrice.

Okkeeey questo capitolo fa letteralmente cagare.
Penso che se scrivendo questo ho aiutato qualche stitico ahahahah ok no.
Vabuò fatemi sapere cosa vi sembra di questo capitolo.
Ciaooo babesssssss…
*Chiara si dissolve come i pinguini di Madagascar*
Oh a proposito, io dei pinguini adoro Kowalski *o*

Chiara loves all 

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Capitolo 5
*** Cioccolato ***


cap. 5 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo cinque: Cioccolato


Si sta stretti, molto stretti, troppo stretti.
Così stretti che sono appiccicata al vetro del finestrino e il ragazzo parruccone è appoggiato a me, provocandomi un caldo pazzesco.
Se non ve ne siete accorti è estate, fine di giugno, 24 gradi.
Finalmente siamo arrivati alla mia bellissima villa, ci vado ogni estate, da quando avevo 15 anni.
Entriamo e posiamo le valigie in quella che sarebbe stata la mia camera.
"Che bella villa! Perché non ci andiamo anche l’anno prossimo?" dice il parruccone.
"No."
Vado a sistemare i vestiti.
Eleanor se ne è già andata in hotel. In casa siamo solo io e lui.
Ma aspetta, i One Direction sono più di due, no?
"Dove sono gli altri della tua band?"
"Arriveranno stasera. Sono andati a fare un giro."
"Ah."
Faccio per andarmene, ma lui continua a parlare.
"Comunque, io sono Styles, Harry Styles." dice porgenomi la mano.
Sì, Bond, James Bond.
"Ok, ma tanto non mi ricorderò mai il tuo nome."
"Io mi ricorderò il tuo invece… Pene."
Mi salì il sangue al cervello.
"NON.MI.CHIAMO.PENE." urlo impazzita, come la mucca milka con il ciclo.
"E come ti chiami, bella fanciulla?" ribatte con aria regale.
"Penelope. Ah, e se fai il leccaculo non cambia niente."
La sua aria regale si afflosciò come un palloncino.
"Senti, ti mostro le camere."
Lo porto a vedere la villa.
"Questo è il bagno, questa è la mia camera… Quella è la tua. Se provi solo a sporcarmela ti uccido. Ok?"
"Okay bambola." fa un sorrisetto malizioso.
"La bambola te la ficco su per il culo se mi sporchi la camera, ok?"
"Ehm... Okay." balbetta un po’ spaventato.
Viva la mia finezza!
Dopo aver sistemato la casa e aver tolto le cose che potrebbero essere pericolose per la mia salute, comincio ad apparecchiare la tavola per la cena.
Sto cucinando, quando Henri(?)… Ah, sì. Harry mi avvolge da dietro con le sue grandi mani a Gianni Morandi.
"Cosa si mangia, bellezza?"
"Ma trovi per ogni frase un complimento?"
"Sì, ho vinto anche un premio."
"E perché, da adesso vinci pure i premi?"
"Sì, ho vinto anche un premio per lo spelling!"
"Ah sì? Beh, anch’io!"
"Gara di spelling?"
"Accetto, e vincerò io!"
Ci sediamo sul pavimento e prendo dal mobiletto il mio vecchio gioco di spelling.
"Vezzeggiativo! V-E-Z-Z-E-G-G-I-A-T-I-V-O!" cominciai io.
"Rotolamento! R-O-T-O-L-A-M-E-N-T-O!"
"Molestamento! M-O-L-E-S-T-A-M-E-N-T-O!"
Continuammo a fare lo spelling di parecchie parole.
"Magistratura! M-A-G-I-S-D… Oh no!"
"Oh yes baby! Magistratura! M-A-G-I-S-T-R-A-T-U-R-A!"
Mi alzo da terra e comincio a ballare la mia classica “danza della felicità”.
Harry, sconfitto, torna a disfare la valigia.
Sono le 7.00 precise, bussano alla porta, sono gli altri componenti dei One Destination…?
No, One Direction. Wow, sto facendo progressi!
Harry va ad aprire la porta. Eccoli lì, a varcare la soglia della MIA porta.
A entrare nella MIA casa e dormiranno nei MIEI letti.
No, un giorno mi sarei vendicata.
Non posso sbatterli fuori casa ora, mi farebbero troppa pena.
Penelope…Cosa ti sta succedendo?! 
Il primo ad entrare sarà quello con cui penso lotterò di più.
Biondo con dei ray-ban, ma ti credi figo? No, perché non lo sei. O forse sì.
E' appena entrato in casa, ma mi sta chiedendo varie domande sul cibo.
“E’ pronta la cena? E cosa si mangia? E quando? E dove?”
Non so se l’ha capito, ma qui si mangia poco.
Anzi, loro mangeranno poco, perché io mi divertirò a farli soffrire.
Mentre loro faranno la fame, io mi delizierò con pranzi da re. 
Okay, stare con Iris e Eleanor non mi fa bene.
Mi sembra si chiami Nial o Nail o Naial o… Niall!
Sì, si chiama Niall, perché mi ricordo che quella squinternata di Iris ripeteva in continuazione questo nome a telefono.
Niall di qui, Niall di là, ed io che pensavo che per una buona volta si fosse fidanzata!
Quell’altro è pieno di tatuaggi, molto figo, moro, cammina con aria da re.
Anche a lui dovrò far capire che il re, o meglio, la regina indiscussa di questa sono IO.
Quindi comando io. Mh, sono stati abbastanza sfortunati.
L’ultimo è il più normale, e forse anche quello meglio.
Capelli marroni, abbastanza rasati e occhi color cioccolato.
Cioccolato…Cioccolato…Cioccolato…
Ok, dovrò dirgli di coprirsi gli occhi per non farmi ricordare il ciocc…
Mi tappo la bocca.
Si presentano tutti con il sorriso stampato sulle labbra.
Durerà poco quel sorriso.
Cenammo e Niall tra poco non mangiava anche il piatto.
Poi andarono a dormire, solo un ragazzo è rimasto.
Mi fissa sempre con i suoi occhi che mi ricordano i dolci.
Probabilmente mi vuole invogliare a mangiare, che cattivo!
Mi alzo e gli metto degli occhiali.
Rise.
"Perché degli occhiali?"
"Perché i tuoi occhi mi invogliano a mangiare cioccolata. C-c-ioc-c-olata…?!"
Corro come una pazza fino alla dispensa e prendo una barretta di cioccolata, che divoro in pochi secondi.
"Perché sei scappata?"
"Non posso dire quella parola, prendila come il nome “Voldemort”. Se la dico, mi viene fame. Ma, per quanto volessi abbuffarmi, non posso. Io devo mantenermi in forma per la prova costume."
"Se vuoi ti do una mano io… Sono bravo ad allenare le persone."
I miei occhi cominciano a brillare.
"Tu, ragazzo che mi vuole far ingrassare..."
"Liam." mi corregge sorridendo.
"Sì, tu. Liam, questo è l’inizio di una grande, ma molto grande amicizia."
Sorrise ed io ritorno seria.
"Basta solo che non fissi troppo a lungo, sai, hai lo sguardo peggio di Medusa."
Sorrise un’altra volta.
"E… Non sorridere!" balbetto.
Mi fa il segno dell’OK. Okay niente. Okay lo dici a quelle tipe della pubblicità degli special K che ti dicono un botto di minchiate su quei cereali.
“Sono con il 50% di grassi in meno e bla bla bla bla… Sono buonissimi e bla bla…”
Noi comuni mortali crediamo a tutte quelle barbie e compriamo i cereali, sperando abbiano un rapido effetto.
La mattina dopo li mangi e ti accorgi che fanno vomitare, ma ormai li hai già comprati.
Ma va beh, lasciamo stare le strategie di vendita.
Andammo entrambi a dormire.
Quel Liam mi aveva aiutato. Wow, non avrei mai pensato che un ragazzo dei One Direction(sì, mi sono ricordata!) mi potesse aiutare.
Grazie Liam, me ne ricorderò quando diventerò padrona assoluta del pianeta.



Spazio autrice.

Premetto che questo capitolo l’ho scritto per quelle bimbeminchia che continuano a dire “K skifòoòo Liam pèelatòo!!1!”
L’ho scritto per fargli capire che Liam è troppo dbsahdsaj anche con quest’acconciatura e che è così dolce da far venire il diabete.
Quindi, SHUT UP AND MAKE DIRECTIONERS A SANDWICH! u.ù 
Va beh, vi saluto.
Kissessss to alllll c:

Chiara loves all 

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Capitolo 6
*** Aroldo Stili ***


cap. 6 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo sei: Aroldo Stili


Mi svegliai per prima, stranamente.
 Sbadiglio un paio di volte e mi alzo, pronta per preparare la colazione a quei quattro coglioncelli.
 Preparo in un battibaleno tutto l’occorrente, poi ritorno nel mio caro lettuccio.
 Quando sto per rinfilarmi sotto alle coperte, sento dei gemiti provenienti dalla camera del parruccone.
 Se ha invitato altre persone a casa lo dò in pasto ai leoni insieme ad Eleanor.
 Cammino in punta di piedi fino ad arrivare alla camera, apro la porta e…
"Ahh! Cazzo ci fai qui?!" urla il parruccone spaventato."
"Keep calm parruccone. Ero venuta a controllare."
"Ah, okay… No, è che io…"
"Sì, sì, ti stavi facendo le seghe e io sono entrata. E’ pronta la colazione, quindi vai a chiamare anche gli altri."
 Harry si alza e va a chiamarli.
 Scendo giù e dopo pochi minuti ecco arrivare Liam, Tatoo Man, Niall e il Parruccone.
 So il nome del Parruccone, ma mi piace chiamarlo così.
"Cosa si mangia?" chiede Niall.
"Quello che c’è sul tavolo." rispondo io senza staccare lo sguardo dal giornale che stavo leggendo.
"Quindi… Anche il tavolo?"
"No, il tavolo no."
"Ma tu hai detto che…"
"Se continui ti faccio mangiare SOLO il tavolo.
"Yuhuuuuu!" urla alzando le braccia in aria.
 Inarco un sopracciglio, quel ragazzo sta male.
 Finita la colazione, mi alzo per prepararmi allo shopping.
"Dove stai andando?" mi chiede Tatoo Man.
"Mi sto preparando per fare shopping. Devo comprarmi il costume."
"Possiamo venire anche noi?"
"E va bene, ma non rompete e non allontanatevi da me, okay?"
"Non siamo mica bambini…" borbotta Zayn.
"In questo momento lo siete."
"Sì, sono uno bambino!" grida Harry entusiasta.
 Povera me…
Quando tutti noi eravamo pronti scendemmo di casa.
"Dove andiamo, precisamente?"
"Al centro. Ci serve la macchina."
"Posso guidare?" chiede Niall.
"Okay, ma sta attento."
 La macchina non era grandissima, ma riusciamo a entrarci tutti.
 Liam e Zayn dietro, Harry, Niall ed io davanti.
 Mi ricordai che pochi giorni prima la strada era stato lucidata e quindi si andava più veloce. Mi percorre un brivido di adrenalina lungo la schiena solo al pensiero.
"Niall, non ho mai fatto nulla di simile, ma adesso ti chiedo di guidare come un idiota. La strada dalla villa al centro è diritta, ma piena di salite e discese. In pratica, ci divertiremo."
I ragazzi si guardano in modo malefico.
"Sì babes, mettetevi gli occhiali da sole, fate i fighi e cominciate a tremare, che inizia la pacchia."
 Ecco, tutti con gli occhiali da sole rayban(compresa io).
1…2…3… Vai!
All'inizio partiamo lenti come lumache, perché Niall non aveva capito il concetto di guidare come un pazzo furioso.
Poi tutto comincia a farsi più veloce.
"Non sarà un po' pericoloso?!" urla Harry con i capelli che gli coprono la faccia.
"Goditi questa sensazione e non rompere!- risposi io.
"Attenzione, una buca!- ci avverte impaurito Liam.
Oh merda.
Con un sobbalzò la macchina sembra volare.
Mi aggrappo inconsciamente a Harry, Liam a Zayn e Niall, poverino, è costretto ad aggrapparsi al sedile.
La macchina si ferma.
"Tutti vivi?" domanda Zayn ancora stordito.
"Sì." rispondiamo in coro.
 Apro gli occhi e sono viva, anche questo è un segno del cielo.
 YUHUUU SONO VIVA!
 "Comoda?" chiede Harry sorridendo.
 Ah, giusto, sono in braccio a lui.
"Capiamoci, non mi sono aggrappata a te perché volevo. L’ho fatto perché altrimenti potevo morire, ok? Non ritorniamo più sulla questione."
 Harry sorride maliziosamente.
 Ma io boh, cazzo se ride questo.
 Scendiamo dalla macchina, mezza sfasciata, e arriviamo al centro a piedi.
 Zayn, Liam e Niall si fermano a un bar per riposarsi e riprendersi dalla batosta, io vado a comprare il costume, seguita da Harry che fa da accompagnatore.
 Entriamo in un negozio che adoro e comincio a provare la roba.
 Provi un costume bellissimo, leopardato.
 Mi guardo allo specchio, oh mamma quant’ero topa.
 Esco dal camerino e comincio a ballicchiare…
“Mi piaci se ti muovi, mi piaci se ti muovi, mi piaci se ti muovi, allora… Muovi!”
Harry mi guarda scandalizzato.
"Tu non hai visto niente…"
Mi sto per dissolvere come i pinguini di Madagascar e BAM! Casco per terra.
 La solita buccia di banana.
 "Ma chi cazzo lascia le bucce di banane per terra?" impreco.
 "Scusa..." risponde Harry ridendo come un idiota.
 "Continua a ridere e finisci male."
"Okay, okay, scusa. E’ che mi porto sempre una banana quando vado a fare shopping."
 Faccio uno sguardo pervertito.
 "Ti piace la banana, eh?"
 Harry mi guarda con aria interrogativa.
 Ma che vuoi che ne sa lui, è inglese, io invece no baby. Italiana al 100%.
 Che trasgre che sono.
 Harry mi aiuta ad alzarmi, poi vado a pagare il mio nuovo super fighissimo costume leopardato. Con questo avrei steso tutti.
 Mentre andiamo a riprendere Liam, Zayn e Niall, chiacchieriamo un po’.
"Qual è il tuo nome completo?"
"Harold Edward Styles." dice pieno di sè.
"Bene, adesso ti chiamerai Aroldo. Sì, Aroldo Stili."
"Perché Aroldo Stili?"
"Perché sei in Italia e il tuo nome tradotto è Aroldo Stili."
"Ma a me non piace come nome!"
"Eh Aroldo, non è colpa mia o tua… E’ la vita!"
"Non chiamarmi Aroldo Stili o… o… dico a tutti della tua figura di merda nel negozio di costumi!"
"Non hai le prove!"
"E invece sì, ho fatto un video!"
"Come osava ricattarmi?!"
"Se solo ci provi sei morto, Aroldo." dissi ridendo.
"Okay, l’hai voluto tu."
 Prende il cellulare e comincia a fare qualcosa.
 Cerco di fermarlo con le parole, ma niente, ci volevano i fatti.
 Siamo per strada, ma mi butto ugualmente addosso a lui, cercando di prendere il cellulare.
 I miei “pugni” gli facevano il solletico. E' molto forte. E io che pensavo fosse una femminuccia.
 Passiamo al piano B. Qual è il piano B?
 Mi avvicino ad Harry e gli mollo un calcio nei punti bassi.
 Cade a terra, massaggiandosi le parti passe.
 A quel punto prendo il cellulare e elimino il video.
 Oh yeah, nessuno sconfigge Penelope.
 Aroldo è ancora rannicchiato su se stesso, per vedere come sta mi avvicino a lui.
 "Ehi Aroldo."
 "Fanculati Penelope." mi risponde con un fil di voce.
 "Adesso non mi va, Aroldo. Ti fanno male?"
"E me lo chiedi? Sì."
 "Oh povero Aroldo."
 "NON.CHIAMARMI.AROLDO."
 "Okay, Aroldo."
 Mi fulmina con lo sguardo.
"Dai andiamo. I ragazzi ci aspettano. E non me ne frega niente se ti fanno male le palle, così impari a non metterti contro di me."
 "Non ce la faccio. Portami tu."
 "E come?! Sei un bisonte!"
 "Beh, allora non mi muovo."
 Sbuffo e lo prendo sottobraccio. Madonna Santa quanto pesa.
 Arrivo mezza morta al bar.
 Zayn sta flirtando con un tipa e Niall sta flirtando… con la pizza?
 Liam legge un libro, tranquillo.
 Quando vedono l’amico mezzo morto sulle mie spalle accorrono per controllare.
"Cosa ti è successo, Hazza?" chiese Liam.
 Uh, vedo che anche voi siete fissati con i soprannomi. Liam, mi stai deludendo.
"Non vi preoccupate, sono cascato dalle scale del negozio." mente Harry.
 Perché non ha detto la verità?!
"In realtà, ho c…" cerco di spiegare.
 Harry mi mette una mano davanti alla bocca.
"Perché le hai coperto la bocca?" chiede Zayn.
 "Parla troppo oggi."
 I ragazzi fanno spallucce e tornano ai loro comodi nel bar.
 Ci sediamo anche noi, ne approfitto per parlare con Aroldo.
"Perché non hai detto agli altri la verità? Ti vergogni?"
"No, per me è una stupidaggine."
"Stupidaggine? Sembravi morto!"
 Aroldo comincia a ridere.
 Lì capii tutto.
"Tu non provavi dolore, eh? Non hai mai provato dolore e ti ho dovuto portare sottobraccio! E’ stata tutta una finta!"
"Eh sì…" dice ridendo.
"Aroldo, io giuro che mi vendicherò. Aroldo, giuro che non la passerai liscia!" dico più arrabbiata che mai.



Spazio autrice.

Dovevo scrivere questo capitolo, era mio diritto.
Non perché fosse bello (quello lo dovete dire voi lettrici) ma perché comincio(o meglio, Penelope comincia) a chiamarlo Aroldo.
Harry non è il nome completo, in realtà lui si chiama Harold, ma tradotto in italiano verrebbe Aroldo. (sì, esiste come nome).
Sarebbe strafigo andare da lui e urlargli “Ciao Aroldo!”. Poi magari sarei scappata e mi sarei nascosta in un angolino maaaaa l’importante è farle le cose.
Penso.
Mh, vi conviene non credere ai miei proverbi, magari potrebbero essere sbagliati e fare una figura di merda.
Come è successo a me. Ma va beh, vi sto annoiando.
Ciaoooooooo c:

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Capitolo 7
*** Siete tutti su Candid Camera! ***


cap. 7 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo sette: Siete tutti su Candid Camera!


Harry si mette a ridere.
"Tiratela di meno, riccio, che ti faccio mettere una bomba in casa dal pakistano qui accanto."
Zayn si gira.
"Cosa c’entro io?"
"Devi mettere una bomba a casa mia." risponde Harry ridacchiando.
"Ah, e ricordati di preparare kebab per tutti!" aggiungo io.
"Ma io non so preparare i keb…"
"Tu preparerai i kebab, ok? Altrimenti metto bomba in casa, ok?!"
Zayn è con un’espressione a “Ma che caz..?!”, Niall esulta per i kebab e Harry è nel mondo delle seghe.
Dove sono capitata.
Liam propone di tornare a casa.
"Come si fa a tornare a casa? Dov’è la macchina? Perché si torna a casa? Che si farà a casa?" comincia a rompere Niall.
"Non lo so. Non lo so. Non lo so. E indovina? Non lo so."
Sto ragazzo è iperattivo. Come cavolo fa Iris a essere innamorata di lui?
Torniamo a casa, distrutti.
Più che altro, solo io ero distrutta. Gli altri erano in modalità on, sono sempre in modalità on.
Per smollarli da me (soprattutto Harry) preparo loro la cena e li lascio guardare la televisione.
Io devo organizzare il mio piano di vendetta contro Aroldo. Oh yeah, mantengo le promesse.
Ho già in mente tutto e le cose che ci sarebbero servite c’erano.
Ho delle maschere buffe, strane, inquietanti e anche moltissimi costumi, tutti presi quando facevo teatro.
Ordino ai ragazzi di venire da me, tutti tranne Aroldo. Oh, preparati.
"Ragazzi, vi ho chiamati qui perché ho bisogno del vostro aiuto. Devo vendicarmi di quel pirla laggiù."
"Vuoi dire Harry?" chiede Zayn.
"Sì, lui. Devo vendicarmi, non vi spiego il motivo. Gli faremo uno scherzo stanotte ragazzi, e sarà la peggiore nottata della sua vita."
"Ma non saremo un po’ cattivi?" dice Liam.
"Liam, dobbiamo essere cattivi. Poi vi servirà anche la risata malvagia, ma a quello ci arriveremo più tardi." spiego allargando le mani, con aria teatrale.
"E il cibo? Dov’è il cibo? Lo useremo? Se no, datelo a me!" domanda Niall.
"Calmo piccolo goblim. A proposito, tu e tu" indico Liam e Niall. "Andate a prendere la panna montata. Kebabbaro, tu resterai con me a preparare il luogo."
"Okay, skipper." rispondono in coro.
Il kebabbaro ed io cominciamo ad attaccare dei cartoni alle finestre, che rabbuiano tutto il lunghissimo corridoio del piano di sopra e sembra quasi che ci fosse qualcuno fuori.
Appendiamo delle marionette, quelle con le facce demoniache, al soffitto.
Le camere saranno chiuse a chiave.
Niall e Liam salirono su, così spiegai il piano anche a loro.
"Ci sono domande? No? Allora, iniziamo. Mi raccomando, qualunque cosa succeda non accendete le luci."
"E se devo fare la pipì?"
"Niall, se devi fare la pipì non me ne fotte una minchia, okay?"
Scendiamo in sala.
"Che facevate su?" domandò Harry.
"Oh niente, Aroldo. C’era una perdita e l’abbiamo riparata, però adesso non si può andare al piano di sopra."
"Quindi si dormirà qui." aggiunge Zayn.
Apriamo i divano-letto e tutto sta procedendo bene.
Dopo un paio di ore la mia sveglia vibra.
Dò l’ok a Liam, che lo dà a Zayn per far fulminare le luci. Si sarebbero ripristinate subito, ma adesso ci servivano spente.
Mi alzo, senza che Aroldo si accorgesse di niente, e mi metto il costume da cat-woman.
A dire la verità è un pochino stretto… O forse parecchio stretto.
Sembro un salame legato, ma ormai me lo sono messo.
Niall è pronto con i pomodori e la panna montata, mentre Liam ha già il suo costume da bat-man addosso.
Zayn è a fare gli effetti ottici e sonori di sopra.
Vado con Liam al piano di sopra e ci rinchiudiamo nello stanzino.
Harry si sveglia, sentendo dei versi sconci da parte di me e Liam.
Trattengo a stento uno risata, ovvio che non lo stiamo facendo per davvero.
Anche se Liam è un figone, soprattutto con quella calzamaglia sexy che gli lasciava intravedere i suoi muscoli scolpiti e il suo… ehm… coso... No, niente trick-track.
Sento dei passi, è sicuramente Harry.
Sporgo la testa e lo vedo.
"Chi è là? Niall… Liam… Zayn… Penelope?" grida spaventato.
Un colpo all’armadio e Harry, incuriosito, viene nella nostra direzione.
Ci prepariamo per le facce più inquietanti.
Occhio strabico, non fare scherzi proprio adesso.
Harry sta per aprire la porta e noi siamo pronti per dare il nostro contributo.
La porta si apre, ma quel cazzo di tacco mi a inciampare addosso a Aroldo, che muore dalla paura.
Il mio piano è andato in fumo, ma non è ancora finita.
Cadiamo a terra insieme, ed io mi metto la maschera inquietante.
Lui corre al piano di sotto, spaventato anche dalle maschere attaccate al soffitto.
Adesso tocca a Niall, che appena vide Aroldo lo riempi di panna montata.
Harold casca sul divano-letto, ormai morto dalla paura e pieno di panna; accendiamo la luce e lui si mette a ridere.
Io sarei ancora traumatizzata, ma chissà cosa avrà pensato lui.
E' pieno di panna montata sulla faccia, che tra l’altro è molto invitante, così con un dito ne presi un po’.
Ci sediamo tutti accanto a Aroldo, mentre lui ci guarda sorpreso.
"Come avete fatto a fare tutto questo?" ci chiede.
"Eh Aroldo… E’ difficile da spiegare…"
Niall e Liam si alzano.
"Siete tutti su Candid Camera!"
Sbianchiamo di brutto tutti. Ma che cazz?!
"Oh no, si saranno visti i miei capelli spettinati!" urla Zayn mentre corre per la stanza.
"Io, io non ero pronta per la telecamera! E mi sono messa anche quella maschera inquietante… E poi io e te Liam! Si saranno sentiti anche i versi!" dico io, sorpresa.
"Sarebbe stato troppo divertente fare questa cosa! Come potevamo non riprendere tutto?" risponde Niall in difesa.
"Biondino, tu e Liam, siete appena entrati nella mia lista nera."
Siamo interrotti da Zayn che si dà le craniate nel muro, urlando “E adesso che ne sarà di me? Sono così meraviglioso, quel video è la mia rovina! Aiuto!"
Prendendo in considerazione il fatto che lui non è mai stato ripreso durante lo scherzo…
"Beh, una cosa buona c’è  mi sussurra Harry  ci sarà la scena di noi due che cascavamo uno sopra l’altro."
Oh merda, ha ragione.
Dove cavolo è la telecamera?!



Spazio autrice.

Premetto che questo capitolo è quello che mi piace meno di tutti. Lo dovevo mettere perchè altrimenti ci sarebbe stato un buco nella storia.
Si doveva pur vendicare Penelope, no?
Ma non importa, lascio il giudizio a voi care e dolci lettrici :)
Comuuunque... Voi avete il giochino "pou"? Io sììì, è troppo faigo.
Adesso il mio è una mucca. Un po' trans eh, perchè dovrebbe essere un maschio ma lo vesto da femmina, ma chi se ne frega.
Vabbuono, adesso vado via... djjasdksjadkljsadjsakldjsalkdksaldjlask ciao! (Nuovo saluto faigo)

 
Chiara loves all



 
 

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Capitolo 8
*** La mia lista nera ***


cap. 8 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo otto: La mia lista nera


Mi alzo e comincio a correre per la stanza, cercando disperatamente la telecamera.
Dovrei fare un programma tv su cielo e chiamarlo “Cerco telecamera disperatamente”.
"Liam, dove è quella telecamera?! Dimmelo!"
"Mi dispiace, ma non posso rispondere."
"Era un ordine."
Guardo Liam negli occhi con il mio sguardo un po’ a maniaca e lui si arrende.
"Vieni, ti porto a vedere dov’è." mi dice mostrandomi il passaggio.
Arriviamo alla porta di una delle tante camere da letto.
"Ecco."
"In realtà, io non vedo niente. O io sono cieca o tu hai le allucinazioni."
"E’ lì dentro, se entri magari la vedi."
Entro e mi giro, guardando ogni punto della stanza.
"Okay, Liam. Tu hai le allucinazioni."
Liam è uscito dalla camera.
Ma aspetta, come faceva a riprendere tutto lo scherzo solo da qui?
Qui qualcosa puzza. E non sono le cipolle che Niall ha comprato perché ha paura che qualche vampiro entri in casa o i calzini di Harry.
Mi incammino per uscire, giro la maniglia ma la porta non si apre,
Prendo la maniglia in mano, poggio i piedi per terra e tiro a più non posso, ma con il solo risultato di una caduta abbastanza dolorosa.
Mi hanno chiusa dentro, che perfidi, luridi, idioti, stupidi…
"Fatemi uscire!" urlo sbattendo i pugni contro la porta.
"No! Mai!" rispondono all’unisono.
"Me la pagherete cara voi!"
"Tu l’hai fatta pagare a Harry e noi ci rivoltiamo contro di te!"
"Avete fatto lo scherzo con me! Dov’era prima tutta questa fratellanza? Rivoglio i miei diritti!"
"Continua a urlare quanto ti pare, tu resti lì."
"E perché dovrei? Potrei anche scassinare la porta!" grido più forte che mai.
Ovviamente non posso scassinare la porta, non ho pinzette e roba varia, ma almeno non ho dato loro l'ultima parola.
Non sento risposta. Mannaggia a voi, adesso siete primi nella mia lista nera.
La mia lista nera:
1-Liam
2-Harry
3-Niall
4-Zayn
5-Eleanor
6-Eleanor
7-Eleanor
8-Eleanor
9-Eleanor
10-Eleanor
11-Palla da bowling(compagno di aereo)
P.S. Tutte quelle Eleanor non sono state messe per sbaglio.
Mi siedo sul letto, menomale che mi avevano chiusa nella camera da letto con dentro il bagno.
Pff, non sanno fare i ricatti, mentre io sono proprio un genio del male.
Alle elementari un ragazzo mi dava noia, ma così noia che lo avrei voluto scaraventare dalla finestra.
Ero pacifista, capiamoci.
Un giorno in cui mi stava particolarmente scassando i coglioni, lo presi per la maglietta, lo trascinai fino al mio armadietto e lo rinchiusi dentro, dandogli un panino e una bottiglia d’acqua.
Oh sì, non mi ha più rotto le scatole, anche se quando i suoi genitori l’hanno scoperto sono finita nei guai.
Ma ero ancora piccola, ero ancora una principiante.
Adesso sono entrata nell’arte della vendetta, e non sono neanche più pacifista. Chi si mette contro Penelope è già finito.
Si apre la porta della stanza ed io mi catapulto accanto a questa.
Era Harry.
"Cosa tu volere da me?" domando.
"Sono venuto per controllarti."
"Perché essere così stupido deve controllare me?"
"Io non sono stupido!" risponde risentito.
"Oh giusto, io avere sbagliato. Tu essere scemo scemo, e tu dare me gomma gomma."
"Ah ah ah, che simpatia." borbottò sarcastico.
"Perché tu ridere adesso? Oh vero, tu essere scemo."
Aroldo mi guarda male.
"Hai visto quando ci si sente male quando non hai nessuno dalla tua parte?" dice sedendosi accanto a me.
"In realtà, no."
"Ma non ti senti così adesso?"
"No."
"Ma di cosa sei fatta? Di piombo? Perché respingi sempre tutti i tuoi sentimenti?"
Quella domanda mi prende alla sprovvista.
Cos’è? Un interrogatorio?
"Ehm, non lo so. Forse non voglio farmi male." rispondo più tranquilla che mai.
"Hai paura di me?"
"Ma che domande sono?!"
"Shh." poggia un dito sulla mia bocca.
Perché, non posso nemmeno parlare adesso? Ceh, ma non posso far niente!
Harry pian piano mi avvicina a me.
Sta quasi per sfiorare le mie labbra, quando mi resi conto di quello che stavo facendo e le mie emozioni volarono via come uccelli.
Mi sposto velocemente.
"Cosa merda stai facendo?"
"Ti stavo baciando." 
"Questo non l’avevo capito, guarda."
"E allora perché l’hai chiesto?"
"Avevo voglia di farlo, okay?"
No, non era per niente okay.
Perché i miei sentimenti hanno sempre la meglio su di me nei momenti peggiori?
"Lasciati andare, per una volta." esclama Harry ammiccando.
"Lasciarsi andare?"
"Sì. Hai presente quella parola che si chiama “divertirsi”?"
"Io la conosco benissimo quella parola, anche meglio di te."
"E perché non la applichi?"
"Io la applico, ma non con te."
Smerdato in pieno.
Harry si zitta, poi sorride dal nulla.
"In realtà io ti piaccio, ma non vuoi dirlo."
"In realtà a me non piaci e lo dico."
"Ah sì? Allora guardami negli occhi e dimmelo."
"Ci riuscirò, tranquillo."
Mi volto e lo guardo fissò negli occhi, nei suoi grandi occhi verdi.
Mi faccio coraggio e cerco di dire la frase “Tu non mi piaci”, ma quelle quattro semplici parole non vogliono uscire dalla mia bocca.
Ce la posso fare.
Alzo lo sguardo e lo guardo per benino.
"Aroldo Stili, tu non mi piaci, okay? Okay." urlo come una matta.
Harold ride.
"Certo sei proprio pazza di me, eh?"
"Adesso che l’ho urlato anche guardandoti negli occhi, tu continui a credere il contrario?!"
"Sì, perché se veramente non ti piacevo saresti stata più calma."
"E adesso tu che ne sai di queste cose?"
"Io sono bravissimo in psicologia."
"Allora vai a visitare i tuoi amichetti e Eleanor, ne hanno bisogno."
Doppia smerdata. Oh yeah, vai così Penelope!
"Continui a fare quella senza cuore, ma sei simpatica, e anche carina."
Poi si alza dal letto, prende una chiave e apre la porta.
"Comunque sei stata stupida a rifiutare il mio bacio, hai avuto fortuna e l’hai sprecata."
"Non l’ho sprecata. Semplicemente, non mi serviva."
Tripla smerdata, come mi sento figa, ragazzi.
Mi giro per andarmene, con dietro Harry con la faccia a cucciolo indifeso smerdato per tre volte. Mi prende un enorme senso di colpa.
Faccio un passo verso Harry, con il discorso pronto, ma casco a terra.
Avevo sbattuto contro la porta, che idiota.
Mentre mi massaggio la testa, Aroldo comincia a ridere.
"Ridi ridi che mamma ha fatto gli gnocchi!"
"E cosa significa?" dice asciugando le lacrime che gli erano uscite dal ridere.
"Non lo so… Ma tu smettila di ridere! Solo perché ho sbattuto contro la porta!" ricomincia a ridere.
Ed io che volevo chiedergli scusa.
Oggi dovrò aggiornare la mia lista nera.
La mia lista nera:
1-Aroldo
2-Aroldo
3-Aroldo
4-Aroldo
5-Aroldo
6-Aroldo
7-Aroldo
8-Liam
9-Niall
10-Zayn
11-Eleanor
12-Palla da bowling.



Spazio autrice.

Mi dispiace taaanto taanto taaanto di trattare male quell’angioletto pervertito di Harry ma devo farlo, altrimenti diventerebbe una di quelle storie noiose e sdolcinate da farti vomitare.
Comunque… Mi è venuta in mente un’idea…
Che ne dite se faccio il continuo di questa fanfiction?
Nel senso che questa è ambientata nell’estate 2010, quando i ragazzi erano poco famosi, appena usciti da XFactor,(se ve ne siete accorti non sto raccontando le cose che stanno succedendo ora).
La prossima ff potrebbe parlare invece di adesso, dei loro premi.
Sarebbe figo raccontare che Penelope li rincontra dopo 2 anni, magari non sempre in Italia e continuano a fare i coglioni con lei…
Non ho ancora pensato al titolo, l’idea mi è venuta in uno di quei due minuti in cui mi sveglio di notte per controllare che nessuno mi stia per uccidere.
Ahahahah non sono così idiota… Anche se tengo qualcosa da tirare in casi estremi lol
Ok, fatemi sapere cosa ne pensate di questa mia idea e mi raccomando, recensite in tanti!
Jhdsajdhsajhdasdhsakjhjdahsj ciao c:
Ps: Avete notato le mie scritte super coloratissime? Avete visto che fighe, ceh. Ci ho messo un casino per farle maaaaa sono troppo "oh yeah" :D

Chiara loves all

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Capitolo 9
*** I like carrots ***


cap. 9 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo nove: I like carrots


Okay, sono le quattro di mattina ed io sono ancora sveglia nel letto.
Dovrei fargliela pagare a Aroldo? O forse sarebbe meglio vendicarsi sui suoi amichetti?
Oppure potrei vendicarmi di entrambi…
Ma dopotutto Aroldo ha un po’ ragione, forse una parte di me potrebbe essere attratta da lui…
No, non può essere, togliamoci questo pensiero dalla testa.
Non riesco a dormire, così vado a farmi un giro nel corridoio al piano di sotto.
Ancora mezza addormentata scendo le scale, sento un rumore dalla cucina. Merda.
Adesso ci servirebbe una bottiglia… Zayn… un kebab… Mh, no, non sto bene.
Il rumore è sempre più forte e sembra avvicinarsi.
Perdo letteralmente il controllo, prendo la prima cosa che mi capita a tiro, in questo caso una mazza da baseball.
"Non ti avvicinare! O spaco botilia, amazo familia, prendo coltelo, taglio piselo!" urlo come un’idiota.
Rimango nella mia posizione, ovvero con la mazza in mano e dei cuscini per difendermi.
Dalla cucina spunta un ciuffo biondo, e degli occhi blu e un ragazzo e… Okay, spunta Niall con in mano un pezzo di pane con la Nutella.
Quello era l’ultimo panino, l'ultimo.
Questa me la pagherà cara.
"Cosa ci fai qui? Sono le 4 di mattino." gli chiedo facendo cadere per terra mazza da baseball e cuscini.
"Cosa ci fai tu qui."
"No, cosa ci fai tu."
"Quello per cui sei venuta tu, ovvero…"
"Mangiare." lo interrompo.
"Ma l’ultimo panino è mio"
Lo guardo offesa.
"Come osi rubarmi l’ultimo panino?!- dico io.
"Lo faccio e basta."
Sta per addentare il panino con la dolce, squisita e unica Nutella quando gli salto addosso.
Mi ritrovo sopra al biondino, ma il panino è ancora nella sua mano.
Non posso perdere proprio adesso.
Comincio a dimenarmi come una matta su di lui per prendere almeno un pezzo del panino ma niente.
Mi allungo il più possibile e lo afferro.
"Sì, ce l’ho fatta!" urlo.
Prendo il panino con due mani e comincio a tirare, per toglierlo dalle mani di Niall.
Mi giro e la porta è aperta. C’è un tipo e… Oh no, Eleanor.
"Cosa state facendo?! – urla scandalizzata Eleanor mentre si mette a correre per la casa – noi non ci siamo stati per due giorni e vi ritrovo a fare cose sconce per terra! Vergognatevi!"
"Ma che caz…?"
Il tipo accanto a lei si mette a ridere, oh poveretto non ce la fa più.
In quel momento arrivano Aroldo, il Kebabbaro e Liam, che abbracciano il ragazzo.
Niall si alza anche lui e gli dà una pacca sulla spalla.
"Scusa, ma tu chi sei?" gli chiedo alzandomi.
"Io sono Louis William Tomlinson, conosciuto come Tommo o Lou."
"Sì, ma chi è Louis William Tomlinson?"
Louis fa una faccia offesa, come se non conoscendolo avessi compiuto un crimine.
"Io sono così famoso, come fai a non conoscermi?!" urla arrabbiato.
"Non ti preoccupare, Lou, lei è fuori dal mondo, non lo fa apposta." lo tranquillizza Aroldo.
Io fuori dal mondo?!
Louis si calma e gli compare un sorriso ebete sul volto.
"Ah, tu devi essere Penelope, l’amica di Eleanor. Comunque io sono Louis." si presenta, porgendomi una mano.
"Questo non si era capito." borbotto ricambiando la stretta.
"Cosa hai detto?"
"Ehm… Mi piacciono le carote."
Louis sgrana gli occhi di meraviglia.
"Ti piacciono le carote?! "
"Ehm… Sì, perché? E’ strano?"
"Strano?! E’ meraviglioso! Io adoro le carote!"
Mi strinse in un abbraccio che non mi lasciava respirare. No, davvero, stavo soffocando.
"Se non mi lasci, la carota ti va a finire in un posto inderiderato" lo minaccio seria.
Louis scioglie l'abbraccio.
"Noi due diventeremo grandi amici!"
"Ehm… Okay." rispondo alquanto stranita dal suo comportamento.
Ci voleva anche un altro amico pazzoide.
Scommettiamo che adesso si stabilirà in casa mia anche lui per sfuggire a Eleanor.
Ma, poverino, lo capisco, Eleanor russa come un maiale e di notte ti sveglia per sapere l’ora.
Che cazzo gliene frega dell’ora quando dorme?!
Solo Dio sa cosa pensa Eleanor.
Ritorno a dormire, domani sarebbe stato il primo giorno di mare.
Oh, che bello, sole, spiaggia, figoni… Sì, mi sarei divertita.
Speriamo solo di dormire, perché se questo Louis continua a parlarmi di carote giuro che lo butto fuori casa e lo dò in pasto ai Gremlins.



Spazio autrice.

Oggi ho voglia di canticchiare “The A Team” di Ed Sheeran.
Sì, è il mio idolo *_*
Se vi va, ascoltala su youtube. La canzone parla di una prostituta con dipendenza da eroina. Ok, detta così sembrerà una canzone di merda.
Ma Ed Sheeran usa sempre parole molto dolci e se siete directioner, penso vi piacerà anche questa bellissima e stupenda canzone.
Vabbuono(?) Un bacio a tutte :*

Chiara loves all
     

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Capitolo 10
*** Aspetta, dimmi che non è vero ***


cap. 10 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo 10: Aspetta, dimmi che non è vero


E' ormai da due ore che Louis continuava a rompere con i suoi discorsi sulle carote.
“Come le hai conosciute? Quando le hai assaggiate? Come ti piacciono, cotte o crude? Che rito fai prima di mangiare ogni carota? Morsi grandi o morsi piccoli?”
Quando cerco di rispondere ad almeno una domanda, lui continua a parlare e non mi lascia il tempo di fare niente.
Ora capisco perché si è fidanzato con Eleanor.
Sto per spararmi un colpo in fronte, ma fortunatamente quell’angelo di Liam lo porta in camera.
Quanto amo quel ragazzo!
Sento qualcuno che si dirigeva nervosamente verso camera mia, dalla voce capii che era Aroldo, con qualcosa di appuntito in mano.
Si è incazzato perché ho rifiutato il suo bacio.
Dato che è isterico e un po’ idiota non pensa a cosa fa.
E quindi, considerando tutti i possibili casi di morte prematura che potrei fare, quello meno probabile è che un cantante di una boyband mi possa uccidere.
Ad Aroldo piacciono le cose poco probabili.
Oh merda.
Mi vuole uccidere.
La porta della camera si apre e appena lo vedo varcare la soglia, perdo il controllo e gli salto addosso.
"Cosa stai facendo?! Penelope lasciami!" urla spaventato.
"No, non mi lascerò mai ammazzare da uno come te!"
"Eh?!"
Cerco di dargli dei pugni nella pancia, ma la sua forza era nettamente più valorosa della mia.
Mi prende in braccio e, come succede nelle rapine, mi buttò come un sacco di letame sulla sua spalla.
Vedo la morte davanti a me, Aroldo mi sta portando in camera sua.
Comincio a scalciare sulla sua schiena, ma non gli faccio niente.
Mi appoggia delicatamente sul letto ed io, approfittando del momento, mi nascondo.
"Penelope, esci fuori. Devo andare a dormire e io dormo nudo, a meno che tu non voglia fare da spettatrice." dice con uno sguardo malizioso.
Divento paonazza dall’imbarazzo.
"Io me ne vado, solo se prometti di non uccidermi durante la notte!"
"Uccidere?! Ma che ti sei fumata?!"
"Ehm… Niente… Ciao!"
Seconda figura di merda.
Torno in camera mia, mi rintano nel mio caro letto e riesco finalmente a prendere sonno.

It’s time to get up! It’s time to get up! It’s time to geeeet uuuup!
Qualcuno sta cantando. Quale coglione si mette a cantare alle… Aspetta, che ore sono?
Guardo l’orologio e ci manca poco che mi prende un colpo. Sono le 10.30.
Dobbiamo essere al mare il più presto possibile, non ce la possiamo fare.
Oppure sì, se avessi risvegliato la parte più rigida di me.
Balzo giù dal letto e mi dirigo verso la camera di Aroldo con un enorme cuscino in mano, di quelli duri.
"Aroldo svegliati, è mattina!" dico gentilmente aprendo la porta.
Lui, pensando stessi scherzando, si limita a coprirsi la faccia con un cuscino, sorridendo.
Mi dispiace Harry, ma avrai poco da sorridere.
"Primo e ultimo avvertimento. Alza quel culo moscio dal letto e preparati in fretta. Altrimenti finirai male, te lo garantisco."
Non si muove.
"Beh, l’hai voluto tu." mi avvicinò al letto e lo colpisco ripetutamente con il cuscino.
Dopo un po’ di martellamenti finalmente si alza, per prepararsi.
Mima qualcosa con le labbra, ed io, che, diciamocelo, sono una vera cacca nel leggere il labiale, lo guardo con aria interrogativa.
Lui nota il mio sguardo e scuote la testa, immerso nei suoi pensieri.
Si sente un rumore di pentole e tegami.
"Che stanno facendo?!" chiedo ad Harry.
"Staranno cucinando, perché?" risponde tranquillo.
"Adesso gliele vado a suonare… E tu verrai con me."
Lo prendo per il colletto del pigiama e lo trascinò giù, troviamo Niall intento a cucinare qualcosa.
"Esci fuori dalla mia cucina!- urlo.
Niall e Harry, spaventati, se ne vanno via.
Eh sì, ci so fare quando devo spaventare le persone.
Adesso però concentriamoci sui ragazzi della spiaggia, posso perdere un centesimo!
Okay, non è tantissimo, ma è comunque una perdita.
E ricordate che una perdita, di qualunque cosa sia, può sempre ostacolarvi per il resto del viaggio della vita.
Oggi mi sento un po’ filosofica, sembro Shifu, il tipo di Kung fu Panda.
Per far uscire gli altri prendo il megafono dalla cantina e una bacchetta.
"FUORI DALLE CAMERE BELLI ADDORMENTATI, CHE SIAMO QUI A NON FAR NULLA? SONO LE 10 E MEZZA. 10 E MEZZA, CAPITO?!" urlò bacchettando le porte.
Dopo qualche minuto escono tutti dalle camere come degli zombie.
"Ma dovevi usare anche il megafono?" domanda Liam tra uno sbadiglio e un altro.
Annuisco.
"Non osare più svegliarmi in questo modo, i miei capelli si sono tutti arruffati! Come farò ad andare al mare?! Non ti sei ancora resa conto di essere nella stessa casa con 5 potenti star! Sai chi sono io?! Sai chi sono io?!" dice Zayn, gesticolando come un procione impazzito.
"So chi sei ma non me ne fotte una sega. Adesso vai a prepararti."
In pochi minuti siamo arrivati in spiaggia, sono le 11.
Mi vado a spogliare e dopo pochi secondi sono già in acqua.
Gli altri senza nemmeno togliersi i vestiti si buttano in acqua, schizzandomi.
"Dovete prima togliervi i vestiti, idioti."
I ragazzi non mi ascoltano, ma continuano a nuotare nell'acqua.
"Dov’è Harry?" chiede Niall.
"Penso sia ancora al bar  risponde Louis  Penelope, puoi andarlo a chiamare?"
"In realtà io… Dovrei…  cerco di inventare una scusa okay, vado." rispondo sconsolata.
Arrivata al bar, trovo Aroldo con una bibita in mano, a disegnare cerchi immaginari sul tavolino e a tirare sospiri.
Sembra uno di quei depressi, tipici dei film, in crisi di mezz’età e stanchi della loro vita.
E' un po’ improbabile, Harry può essere tutto tranne che quello.
"Non vieni in acqua?"
"No, non mi va."
"E dai, sono corsa fino a qui per niente?!"
"Sì."
"Mi guardi negli occhi, che sembri un depresso?!"
Gira lo sguardo verso il mio.
"Ho paura dell’acqua." sussurra pianissimo.
"Hai fatto la cacca? E che me ne frega?!"
"No! Ho paura dell’acqua!"
"Il mio telefono spacca?!"
"Ho paura dell'acqua, cazzo, intendere me o essere scema?!" dice urlando, tanto che le persone lo guardano male.
"Aspetta, dimmi che non è vero! O è vero. Oh no, dimmi che stai scherzando, o che ti sei fumato qualcosa o… o… Guarda, dimmi quante volte hai cagato, ma non dirmi questo."
"Sì, ho paura dell’acqua, ok? E non voglio andare a farmi il bagno."
"Tu invece ci entri in acqua, perché non sono venuta qui per fare la seduta psicologica a nessuno."
Arriviamo a riva.
"Vieni, su." lo incoraggio dirigendomi verso il mare.
"No." dice incrociando le braccia.
"E dai, hai… Quanti anni hai, a proposito?"
"18."
"Su, hai 18 anni. Non fare queste storie ed entra, fifone!"
"Io non sono fifone."
"No, e che sei? Coraggioso?"
"Sì, per mamma."
"Quando sei stato coraggioso? A tre anni, per aver fatto i bisogni nel water e non esserci cascato dentro?"
"E’ pur sempre coraggio!" urla isterico.
"Entra femminuccia e non mi far usare le cattive maniere."
Non si muove, l’ha voluto lui.
Gli prendo un braccio e lo trascino sulla riva.
"So che non dovrei farlo, ma… Posso tenerti la mano? Mi dà coraggio."
"Ehm, okay." rispondo io un po’ stranita.
Pian piano Aroldo si abitua e finisce di piagnucolare.
"Grazie per avermi aiutato. Sapevo che ci tenevi." sussurra mentre usciamo dall'acqua.
"No, no, no. Tu non hai capito una ceppa. L’ho fatto perché quei 5 coglioncelli in acqua mi hanno detto di chiamarti. Capito concetto?"
"Seh seh, tanto lo so che ti piaccio."
Prendo un bastone lungo quanto le sue gambe e lo rincorro per la riva.
Adesso vediamo.



Spazio autrice.


In questo “spazio autrice” volevo ringraziare tutte le fantastiche persone che hanno messo la mia storia come preferita, seguita o da ricordare, tutte quelle persone che la recensiscono con quei commenti dolcissimi e divertenti, e anche tutte le persone che la leggono solo c:
Quindi, vorrei fare un applauso a queste bellissime/i ragazze/i.
VIVA VOI! (?)
Volevo dirvi anche che siete tutte molto simpatiche e che, se volete chiacchierare con qualcuno, io sono sempre disponibile, mi piace fare amicizia con altre directioners o di qualunque altro fandom voi facciate parte(io sono anche sheerio, lovatic e mayniac).
Basta mandarmi un messaggio, qui, su efp. Su, su!
Inizieremo una luuunga luuunga luuunga conversazione, sono una chiacchierona ahahah :D
Ricordatevi che non dovete assolutamente cambiare per qualcuno a cui non piacete, perché siete perfette di già ;)
FINE DEI RINGRAZIAMENTI…
Anche se potrei scriverci un libro su quanto vi adoro, solo che poi vi annoierei.
Non è una storia da premio Nobel, ma il fatto che ci siano anche solo 13 recensioni mi manda alle stelle, perché lo scrivere bene è qualcosa che mi rende veramente fiera.
Grazie a tutte, non sapete cosa significa per me <3
Jjdhfsdkdjhskjd ciao! :3

Ps. Il colonnello(per la gioia di alice ahah) è qui per ordinarvi di continuare a recensire, leggere ecc.! E’ un ordine!
Ahahah no, scherzo. Ma sarei felicissima se voi lo faceste *faccia da cucciola*
Yayyyyyyy(?)
Ammirate le scritte faighe u.ù

Chiara loves all 
     

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Capitolo 11
*** Mamma, papà, sono sposata! ***


cap. 11 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo undici: Mamma, papà, sono sposata!
 

Dopo il bagno, Eleanor e Louis vomitarono carote e dovemmo ritornare a casa.
E' stato un spettacolo orribile, Louis mi ha persino vomitato addosso, senza neanche chiedermi scusa!
La prossima volta che mi viene una gastrointerite o semplicemente un'indigestione, lo faccio venire a casa e gli vomito addosso.
Caro Louis, sappi che mi vendicherò presto, devo solo aspettare un virus.
La cosa più brutta di questa situazione però, oltre ai miei vestiti macchiati di roba arancione puzzolente, è che è stata una giornata sprecata.
A pensare a tutti quei bei ragazzi in costume…
Penelope! Non fare sogni sconci!
Ma va beh, non disperiamoci, ho ancora circa un mese da utilizzare a mio vantaggio.
Il giorno dopo ci svegliamo tutti più rilassati, senza bisogno che facessi la comandante, e arriviamo anche prima a mare.
Oggi decido di dedicarmi all’abbronzatura, perché ho lo stesso colorito di una mozzarella.
Ogni anno provo ad abbronzarmi, ma finisco sempre per stare all'ombra dell'ombrellone tutto il tempo, detesto il sole, ma non posso assolutamente farmi vedere color bianco cadaverico.
Sono abituata a sbalmarmi 200 kg di crema quattro o cinque volte al giorno, da piccola mia mamma mi diceva sempre che "se ti scotti, gli uccelli ti prendono per un biscotto e ti mangiano".
Ho vissuto con questa paura per circa 10, ovvero fino ad ora.
Mi siedo su una sdraio e poggio lo sguardo su Aroldo mentre si spoglia.
Ehi, non l’ho sto guardando per mie voglie ormonali, cioè, sono cresciuta.
O almeno, non mi faccio venire le manie di scopare proprio con lui.
Sta di fatto che lo osservo mentre si toglie pian piano la maglietta e mette in mostra il suo torace. Mi duole ammetterlo, ma ha un bel corpo.
Poi mette in mostra le sue belle gambe e si butta in mare, insieme a Eleanor, Liam e Niall.
Zayn, Louis ed io ci stendiamo sulle asciugamani, pronti all’abbronzatura.
Durante il riposo, chiacchiero un po’ con Zayn, che, nonostante il suo carattere isterico e a volte un po’ troppo femminile, era simpatico. Stessa cosa per Louis.
Ad un certo punto adocchio un ragazzo così topone da farmi venire la voglia di saltargli addosso.
E' seduto sulla riva, da solo, così approfitto del momento e mi avvicino a lui.
"Ciao Lorenzo!" comincio io, sventolando una mano come una scema.
"Ehm… In realtà sono Matteo."
BAM! Figura di merda. Anzi, super figura di merda.
Noto con la coda dell’occhio Aroldo che ridacchia, probabilmente mi hs sentito.
Intanto le si avvicina una ragazza.
No, se lui rimorchia ed io no, mi incazzo.
Okay, Penelope, calma, ritorniamo al figone accanto a me.
"Ahhh scusa, ti ho confuso con un altro ragazzo."
"Sì. Posso chiederti una cosa?"
Sì! Ho fatto colpo! Adesso mi chiederà di uscire insieme, poi mi confesserà che è totalmente innamorato di me e infine ci sposeremo.
"Certo!" rispondo entusiasta.
"Ehm, mi puoi presentare quel tuo amico lì in fondo?" dice indicando Zayn.
Rimango con una bocca ad “o”.
No, non può essere omosessuale. Sta ammiccando costantemente verso di lui, mentre Zayn poverino mi guarda stranito.
Non ho niente contro i gay, ma cazzo, li attiro tutti io?!
Vado un attimo a parlare con Zayn, lasciando la conversazione con Matteo Sono Un Figone Ma Impraticabile in sospeso.
"Zayn, quel ragazzo lì in fondo vuole che ti presenti a lui. Ehm… Gli piaci."
"Ehi, sono etero!"
"Lo so ma che gli dovevo dire…"
Volevo continuare a spiegare quando il ragazzo, Matteo, si avvicina a Zayn e gli porge la mano con un sorriso malizioso.
"Io sono Matteo."
"Zayn."
"Louis." interviene Louis.
"E Penelope!" concludo io."
"Ehm, io volevo conoscere solo Zayn." dice sconcertato Matteo.

"Ehm… Matteo… Zayn è…" cerco di dire.
"Fidanzato! Esatto, questo bel figone che hai davanti, con questo ciuffo sexy  dice toccando il ciuffo lunghissimo di Zayn, facendolo irritare è fidanzato con la qui presente Penelope…?- finisce Louis, non ricordandosi il mio cognome.
"Johnson!" continuo, un po' risentita.
Quanto è difficile da ricordare il mio cognome?! Basta che ti viene in mente quegli shampoo che sembrano degli sgrassatori e ecco fatto! Ma io boh, la gente…
Zayn ed io ci guardiamo per un attimo perplessi, poi continuiamo la recita.
"Sì, io la amo da morire!" dice Zayn stringendomi a sé.
"Ehm… Anch’io! Basta che non mi stritoli!" rispondo io quasi soffocando.
"E’ sempre così… Rompipalle!" 
"E tu, amore dolce, ricordati di togliere la bomba che hai messo a casa nostra! Matteo, Zayn e Louis alzano un sopracciglio ehm…Tesoro!"
Siamo già ridicoli, poi si aggiungono anche Louis e Eleanor, che organizzano un piccolo matrimonio, sempre col povero Matteo davanti.
Louis è il prete, Eleanor sta accando a lui, con dei fiori in mano.
"Penelope Johnson, tu vuoi sposare il ragazzo che ho alla mia ehm… Destra o sinistra?" si mette le mani tra i capelli.
"Sinistra." lo rassicura Zayn.
"Okay, ma non cominciare a fare il sapientino già da prima del matrimonio!  risponde isterico comunque, riprendiamo. Tu, Penelope Johnson, vuoi sposare il ragazzo alla mia sinistra, Zayn Malik?"
"No." borbotto.
Zayn mi dà una gomitata.
"Ti prego, fallo per me. C’è il tizio che mi osserva malizioso, mi vuole sicuramente violentare. Aiutami." mi supplica.
"Allora? Ti vuoi sposare sto bonazzo?" urla Louis, riferito a Zayn.
"E va bene." accetto scocciata.
Louis batte le mani da idiota, mentre Eleanor lancia in aria i fiori, colpendo il più delle volte Matteo.
"Adesso il bacio alla sposa!" suggerisce Eleanor.
"No." rispondiamo io e Zayn all’unisono.
"E invece sì!" si unisce Niall.
Gonfio la faccia a palloncino, idem Zayn, e ci scambiamo un “bacio”.
"Va beh io vado, ma nel caso tu e Zayn dovreste divorziare, ci sono sempre io! Ovvio per il tuo amichetto!" dice Matteo, mentre si allontana sulla riva, ammiccando pericolosamente.
"Aiuto! Questo mi vuole violentare" comincia a urlare Zayn mentre corre per la spiaggia.
Bene, sono sposata e per lo più con un’idiota.



Spazio autrice.

Salve salvino a tutte. Vi è piaciuto piaciutino il capitolo capitolino? Ok, la smetto.
Flanders è così antipatico :/
Ma va beh.
Penelope come al solito ha la sua solita sfiga, che combacia esattamente con la mia +.+
Maaaaaaaaaaa come avrete già intuito, c’è qualcuno che ha un debole per lei ;)
E non fatemelo dire perché avete capito. E se non avete capito, lo capirete.
E se non lo avrete ancora capito, pace, fatevene una ragione e non leggete i miei spazi autrice insensati.
No scherzo, leggeli, così mi sento meno stupida. O forse di più.
Penso già avrete notato, niente scritte multicolor oggi :c
Non rattristatevi, su!
CAUSE YOU'VE GOT THAT ONE THING!
Non ce la faccio a non scrivere multicolor.
Jhdjasdhjkadhjdhajksdhaksjdhk ciao!
Ps. Recensite in tanti, mi raccomando! :3


Chiara loves all     

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Capitolo 12
*** Cosa, come, quando, dove e soprattutto: perchè?! ***


cap. 12 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo dodici: Cosa, come, quando, dove e soprattutto: perchè?!


Okay, il primo ragazzo/tentativo non è andato granché bene, anzi è andato a puttane.
Ma di ragazzi ce ne sono a bizzeffe, quindi non preoccupiamoci.
Sicuramente qualche bonazzo si innamorerà di me e ci sposeremo.
Viva George Clooney con il suo "immagina, puoi".
Peccato che non sia vero.
Potrei immaginare di andare a passeggio con il bellissimo modello della pubblicità "Dolce&Gabbana", ma non accade.
La mia concentrazione si ferma su un altro ragazzo che cammina per la riva, figo anche più dell’altro, pieno di tatuaggi.
Mi mordo il labbro inferiore, cercando di trattenere i miei ormoni, che ormai sono letteralmente impazziti alla vista di quei muscoli.
Ormoni, state calmi! Al posto delle farfalle nello stomaco, io ho rinoceronti, elefanti, giraffe, balenottere azzurre, oranghi che sclerano e cavalli che nitriscono. Ho una specie di zoo nella pancia.
Mi serve un aiuto però.
Prendo Louis e Zayn e li avvicino a me, cercando appoggio.
"Perché ci hai portati qui?" chiede Zayn.
"Vedi quel ragazzo lì giù." dico indicando Mike, il ragazzo di prima. "Lo devo conquistare ed ho bisogno di un aiuto."
"Perché noi?!"
"Perché siete maschi, avete il vostro amichetto in mezzo alle gambe e vi capite tra voi."
La parola “amichetto” li fece ridacchiare, soprattutto Louis, che continua a guardarsi le parti basse e ridere.
Come cavolo dovevo chiamarlo? Pisellino? Come lo chiamano gli sfigati? Io boh.
Ecco avvicinarsi la preda.
Ci nascondiamo dietro ad uno scoglio poco lontano da dove era sdraiato lui.
"Che dobbiamo fare?" sussurra Louis.
"Osserveremo le sue mosse e poi attaccheremo." rispondo.
"Roawr!" “ruggisce” Zayn.
"No, Zayn. Tu devi dire “spaco botilia, amazo familia” mi guarda stranito, poi scuote la testa.
La preda Mike si avvicina. Eccolo che si sta stendendo sulla sabbia, è il momento.
"Andiamo ragazzi, statemi accanto e fate quello che vi dico." sussurro.
Ci sediamo esattamente accanto a lui, facendo finta di niente.
"Ciao." dice.
Cosa?! Mi ha detto "ciao"?! Questo pezzo di figo mi ha detto "ciao"?! Oh mio Dio, aiuto, sto per svenire!
I miei ormoni ormai sono andati a farsi fottere, insieme alla mia coscienza e al mio buon senso.
Sto stritolando la mano di Louis, che trattiene il dolore a fatica.
"Ci conosciamo?" chiede.
Io sono imbambolata, sono nel mondo dei sogni.
"Ehi? Ci sei?" continua a domandare passando la sua mano davanti alla faccia.
"Cosa, come, quando, dove e soprattutto: perchè?!" urlo, risvegliandomi dal mondo dei sogni.
Sono stata un pochino, ma giusto un pochino esagerata, tanto che Mike corre via, lasciandomi sola come una demente.
"Andata bene?" domanda Zayn con un sorriso cretino stampato sulla faccia.
"Vuoi morire adesso o più tardi?" rispondo fulminandolo con lo sguardo.
"Andiamo, Penelope. Non è andata poi così male." si aggiunge Niall.
"E tu che c’entri?" 
"Passavo di lì e ti ho visto."
"Sembravo una pazza?" chiedo in pieno imbarazzo.
"Sì, ma eri comunque carina."
Sorrido come un'ebete a quelle parole.
"Grazie Niall."
Per oggi lasciamo perdere i ragazzi va, e riprendiamo l’abbronzatura.
Mentre mi stendo, noto che Aroldo sta corteggiando una ragazza e ci sta riuscendo benissimo.
Bionda, occhi blu, civettuola. Avete presente quelle barbie viventi?
Eh no, ragazzi, Aroldo non può fare subito colpo ed io no, dopo due tentativi.
Qui bisogna agire.
Prendo il cerchietto di Zayn (che usa per l’abbronzatura "facciale", come dice lui) e lo lancio in testa alla ragazza.
"Chi è stato a togliermi il cerchietto?!" urla Zayn, con tutti i capelli alzati.
"Chi è stato a tirarmi un cerchietto in testa?" grida altrettanto la biondina.
So che è da stronza, ma non potevo mica dichiararmi a quei due! No, no.
Indico Louis, accanto a me, ignaro di cosa gli sarebbe spettato.
Zayn e la biondina, furiosi, lo prendono e lo buttano in acqua.
Dovete vedere la sua faccia, oh povero Louis.
Harry mi guarda ridendo.
Continuo a prendere il sole, mentre Zayn e Barbie 2 la vendetta continuano a rincorrere Louis.
Mi sento bagnata da alcune gocce.
E se erano quei due, che avevano finalmente capito che ero stata io?!
"Non sono stata io!" urlo impaurita.
"E se ti dicessi di sì?"
"Harry, e se ti dicessi che vado a recuperare il cerchietto e te lo ficco in una parte poco bella? Pensavo fossero quei due che non si sono accorti che sono stata io."
"Io lo so… E so anche il perché – sussurra facendomi l’occhiolino – se mi vuoi tutto per te, eccomi."
Comincio a ridere così forte che mi fa male la pancia.
"Quindi tu crederesti che a me piaci tu?! – mi fermo a ridere – Stai scherzando?!"
Harry a quella risposta si alza e se ne va.
"Dove vai?"
"A riprendere la mia preda, Sarah. "
Cosa? Io non faccio conquiste, lui nemmeno!
Devo mettere fuori gioco Sarah.



Spazio autrice.

Ehi! xx
Tra pochi giorni ci saranno i concerti dei ragazzi… :”(
Ho pensato di scrivere una one shot per tutte le ragazze che saranno a casa, come me…
 Per sfogarmi un po’, sapete, sono tristissima anche se non sembra.
Sono un maestro nel nascondere i miei sentimenti.
Fatemi sapere se la leggereste…
Ciao :c
 
Ps. Scusate per la faccina triste e il saluto senza espressività, ma parlare del concerto mi fa stare male e non riesco a essere divertente, spero solo che il capitolo vi rallegri un po'...

Chiara loves all
   

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Capitolo 13
*** Mi chiamo Penelope, cazzo, P-E-N-E-L-O-P-E. ***


cap. 13 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo tredici: Mi chiamo Penelope, cazzo, P-E-N-E-L-O-P-E


La giornata finisce normale e torniamo a casa.
Louis ha finalmente scoperto il motivo per cui lo stavano rincorrendo, e Zayn ha scoperto che ho lanciato io il suo amato cerchietto rosa in testa a Sarah.
Io mi sono giustificata dicendo che dovevo difendere il mio territorio, Sarah aveva già adocchiato i miei orecchini sotto all'ombrellone.
Se dovesse rubarmeli, giuro che vengo a casa sua con un mestolo e la picchio di santa ragione.
Spaco botilia in testa, yo.
La mattina seguente ritorniamo al mare, non posso abbatermi proprio adesso.
I ragazzi sono infiniti, ecco perchè hanno scritto quella canzone che fa "It's raining man, alleluja, it's raining man!".
Accorro sulla riva, pronta a buttarmi in acqua, quando mi fermo ad osservare un ragazzo particolarmente familiare sulla spiaggia.
Lo fisso per benino... I capelli, gli occhi, il torace, la sua tartaruga scolpito e qualcosa che si muove nel costume...
Oh, hanno risvegliato l'anaconda.
Mi stropiccio gli occhi, sembra un sogno.
Il ragazzo stupendamente stupendoso(?) era Luca, un mio ex-ex-ex-ex-ex-ex-ex compagno di scuola.
Castano, occhi verdi, alto, magro, perfetto.
Con un sorriso riesce a mandarti alle stelle.
A differenza mia, lui era un Dio.
Mi ero innamorata di lui dalle superiori, da quanto mi accorsi della sua presenza a pranzo.
Mi stavo dirigendo verso il solito tavolo dove mangiavo con i miei amici e urtai contro di lui, gli chiesi scusa tantissime volte, ma non sembrava convinto.
Me ne stavo andando e sentii una sostanza viscina dietro la schiena.
Mi aveva versato per sbaglio il budino sulla mia camicetta nuova, o forse non era per sbaglio.
Mi sono fermata a fissarlo, la mia faccia è paralizzata dal sorriso a ebete che inizia a destra e finisce non si sa dove.
Devo agire, adesso, in questo momento. Mi avvicino a quel figone.
"Ciao Luca, non so se ti ricordi di me. Eravamo compagni di scuola alle superiori…"
Mi guarda interrogativo.
"Ehm, abbiamo lavorato a tutti i progetti di scienze insieme…"
Sempre lo stesso sguardo.
"Mi hai versato il budino addosso."
"Ahhh sì. Tu sei Giulia."
"No."
"Katia?"
"No."
"Sara?"
"No."
"Margherita?"
Scuoto la testa.
Aveva detto tutti i nomi possibili e immaginabili, ci mancava solo Gestrubala.
Ho sempre pensato che chi si chiamasse Gestrubala odiasse i propri genitori solo per il nome.
Ed io che pensavo Penelope fosse una cacca, a confronto di Gestrubala è l'ottava meraviglia del mondo.
Povera Gestry.
"Possibile non ti ricordi il mio nome?! 5 anni di superiori insieme, 5 anni!" strillo.
"Mica posso ricordarmi tutti i nomi! Sì, sei Luna."
"No."
"Stella?"
"Va beh, mettiamoci anche Sole e qualche nome di costellazione ok? Non ti ricorda proprio niente l’armadio numero 245?"
Era l’armadietto in cui ci eravamo parlati per la prima volta.
L'armadietto più bello e curato della scuola, tutti quelli che ci passavano lo guardavano meravigliati e sorridevano a Luca, che si sentiva un figo assurdo.
Certe ragazze hanno fatto la foto con l'armadietto. Mah...
Mi ero nascosta per sopravvivere ai bulli e sfortunatamente era il suo.
"Mh, sei sicura di non avere sbagliato persona?"
"Tu sei Luca, giusto?" chiedo esasperata.
"Sì."
"E sei un coglione, giusto?!"
"S… Volevo dire… no! Ma tu sei Partenope! Mi ricordo di te!"
"Penelope." lo correggo.
"Chi?"
Prendo un secchio d’acqua e glielo verso addosso, lui mi rivolge un’occhiata di stupore, ma me ne frego e me ne vado.
Mi siedo sulla sabbia, che idioti che ci sono qui.
"Come è andata?" chiede Harold. Che stronzo, lo fa apposta.
"Bene. L’ho mandato a quel paese, pensi che sia un bell’inizio, no?"
"Meraviglioso. Sarah ed io ci siamo messi insieme."
Zoccolone della Matrigna di Biancaneve.
"Sono felice per voi. Vi auguro di finire sotto ad un camion di gelati."
Come mi vengono questi pensieri? Ceh, sono un geniaccio del male.
"Cosa?"
"Ehm… Niente."
Niente cosa? Ma niente cosa?!
Harry aveva rimorchiato ed io no. Come poteva essere successo?!
Qui dovevo ricorrere alle maniere drastiche di allontanamento.



Spazio autrice.

Ciao a tutte :) Avete visto com’è cattivo Aroldo?! Ahhahahahah :D
Comunque questo capitolo mi gasa.
Gasa la parola “gasa”! E’ un po’ come “faiga”, è faiga.
In Toscana diciamo “gasa” come sostituzione a “è figo” o “mi piace molto”.
Io lo uso poco perché in realtà… IO SONO NAPOLETANA! YEAHHHHHHH.
Non parlo tanto napoletano(a parte quando sono arrabbiata che sono un mito ahahah), ma lo capisco e ADORO la mia città natale< 3
Mi sono trasferita a Grosseto(città insignificante della toscana) quando ero piccola, ma il mio cuore è tutto azzurro(?).
Ahahahah scherzo, io non seguo il calcio.
In effetti però il cuore è azzurro, per una parte. No vabbè, lasciatemi stare :P
Vi saluto con uno “scaccia maledizioni” (ovviamente in napoletano), da dedicare a tutti questi stronzi che vi vogliono male :)

“L’uocchie sicche so’ peggio d’ ‘e scuppettat, ma cu stu ciò ciò che t’aggio regalato, l’uocchie ce l’amm cecat’!”

Ps. Meno 3 giorni al concerto dei ragazzi :c
Ps. 1. Spero vi sia piaciuto il capitolo!
Ps. 2. Recensite! c:
Ps. 3. Soldato sei unica.
Ps. 4. Siete tutte akdhasjk!
Ps. 5. Per favore, non smettete di leggere i miei ps.
Ps. 6. Mh, Demi Lovato è molto figa.
Ps. 7. Domani c’è la notizia dei ragazzi! Jjsdhak!
Ps. 8. Yayyy!
Ps. 9. Viva il multicolor! :3
Ps. 10. Ok, basta ps.
Kjhkadhashdjskahdskajdjaksh ciao!

Chiara loves all
   


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Capitolo 14
*** Il mastica-occhi. ***


cap. 14 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo quattordici: Il mastica-occhi


Sarah&Harry. Harry&Sarah. Sarah. Harry. Harry. Sarah. Sararry? O Harrah?
Vedete, non stanno bene insieme.
Di solito il destino di due ragazzi si dovrebbe vedere dall'unione dei due nomi.
Prendete in esempio Jack e Rose. Jose? Rack? Dio, no.
Perciò Jack è morto, non per il destino, non per dare un finale triste al film, nemmeno per intrattenere la gente.
Scommetto che il regista aveva già capito il finale grazie al mio ragionamento molto intelligente.
Torniamo a casa subito, perché improvviso un mal di pancia.
Sono anche svenuta per finta, oppure per vero, perché ho sbattuto contro un palo.
Ma la bella notizia è che siamo qui, lontani da Sarah e vicini a quel caccone di Harry.
Vi chiederete perché sono così “interessata” a farlo lasciare con Sarah e sicuramente crederete che io sono follemente innamorata di quella testa di m… Melma, ecco, di Harry.
Sì, devo limitare le parolacce, perché i vicini mi hanno minacciata di denunciarmi se li sveglio ancora una volta con i miei super cazziatoni a Eleanor la mattina.
Comunque no, non sono assolutamente innamorata di Aroldo.
Sono a bere la mia cioccolata calda buonissima, seduta sul divano a guardare un film sentimentale.
Si chiama “Il mastica-occhi”. Dolce, no?
Okay, è un horror, ma io all’inizio non volevo assolutamente comprarlo.
Quando sono andata nel negozio di film ho visto la copertina. Era un disegno astratto e dato che dovevo andare di fretta l’ho preso senza leggere il titolo.
Ormai però me lo devo vedere.
Louis&Co sono al piano di sopra, perché non vogliono vedere il film con me.
Ma come? E’ così carino.
Ecco la scena più paurosa e disgustosa.
Horn Robinson, alias “Mastica-occhi”, si avvicina a una delle sue fidanzate, Kelly, e con un cucchiaio le…
Qualcuno mi tocca la tempia.
"Ah! Cosa vuoi, mastica-occhi!" urlo spaventata.
"Non sono il mastica-occhi." borbotta Harry
Approfittando di un mio momento di distrazione, prende la mia cioccolata e ne beve un sorso.
"Ehm… Quella era la mia cioccolata!"
"Adesso è mia."
Lo fulmino con lo sguardo, quella era la mia cioccolata.
Prendo la tazza e gliela verso sui riccioli.
"Adesso hai riccioli al sapore di cioccolato!" esulto, con un sorriso ebete.
Harry ringhia e si va a cambiare. Ritorna dopo alcuni minuti e continua a farmi l’interrogatorio.
"Sei gelosa di me e Sarah, eh?"
"Seh, come se voi due potreste ingelosire me. Tu ti fai troppe canne."
"Allora perché non mi vuoi con Sarah?"
"Perchè non è possibile che se non aggancio io, lo fai tu. E poi Sarah è antipatica"
"Per me è simpatica."
"Perché tu hai qualche problema mentale serio."
In quel momento la porta si spalanca di botto e appare un’ombra con un cucchiaio in mano.
"Aiuto! Il mastica-occhi è qui!" grido, versando nuovamente la cioccolata addosso a Harry (avevo preso un’altra tazza, non resisto senza cioccolato).
"In realtà sono solo io."dice una voce familiare.
Entra in casa e riconosco i capelli biondi arruffati, gli occhi vispi e il look da anni sessanta, semplicemente: Iris.
Si sistema i capelli con una piccola spazzola, si mette un quintale di lucida-labbra ed entra, facendo un casino con il suo trolley del cavolo.
Punto primo: perchè è qui. Non mi sembra di averle detto di venire.
Punto secondo: doveva proprio portarsi il trolley? Quel coso/bomba a mano farebbe risvegliare anche il Vesuvio.
Punto terzo: Iris non deve assolutamente accorgersi dei One Direction a casa mia. Ve la immaginate mentre sclera?

"So che ho promesso di essere più gentile ma cosa cazzo ci fai qui?!" sbraito, alzandomi dal divano.
"Sono venuta a farti visita! Non sei contenta?"
"Ma non lo vedi? Sprizzo felicità da tutti i pori." borbotto sarcastica.
"Non ti dispiace vero se dormo qui?"
Tanto ormai siamo già in 8 in casa, che vuoi che sia?
"Resta, ma mi devi una manicure gratis."
"Okay, dove posso mettere il…"
Fa che non si accorga dei One Direction in casa mia.
Fa che non si accorga dei One Direction in casa mia.
Fa che non si accorga dei …
"Harry Styles a casa tua! Sto sognando, cavolo! Oh Dio, non respiro!" grida, saltando in aria e scaraventando le buste che aveva in mano in un angolo remoto del salone.
"Ehm sì, sono io." risponde Harry alquanto imbarazzato.
Non so se è imbarazzato perché era tutto cioccolatoso(?) o perché Iris gli si è aggrappata alle lunghe gambe, piangendo come una disperata.
"Io vi amo! – comincia a singhiozzare – siete la mia vita, non so cosa farei se avessi un vostro capello in mano e adesso Harold Edward Styles è qui, davanti a me! Aiuto!"
Li stacco, altri due minuti e Harry sarebbe sclerato. Caro Harruccio(?), io me la devo sopportare ogni santo giorno.
"Aroldo, Iris. Iris, Aroldo."
Harry allunga gentilmene una mano verso la ragazza, ma lei al contatto della stretta sviene.
La portiamo su a dormire.
Scendo di nuovo giù per continuare a vedere il film, stavolta Harry non c'è.
SBAM! La porta si è spalancata un’altra volta.
Un’ombra scura con un cucchiaio in mano si avvicina.
"Il mastica-occhi!" grido, aggrappandomi al muro come un’idiota.
"Cosa c’è? chiede Harry ridendo. Sono io il mastica-occhi?"
"Ah ah ah  faccio una risatina sarcastica divertente come una sprangata nelle gengive. Voglio vedere se non ti pisci sotto a vedere quel film."
"L’ho già visto è non è niente di che."
"Te che vedi horror? Questa è bella. Al massimo ti sei visto il film di “The little pony”."
"Ehy, anche quello non scherzava!- sbotta offeso."
Inarco un sopracciglio.
"Ti sfido a guardare “Venerdì 13”. Adesso. Vediamo come sei coraggioso."
"Okay, saputella."
Forse non se lo aspetta, ma io ho quel film nella mia raccolta, così lo prendo e infilo il disco nella tv.
"Ecco a te."
"Eh no, devi restare altrimenti come fai a vedere se lo guardo?" ribatte, sfoderando un enorme sorriso arrogante.
"Non posso…. Io… Devo…"
"Non puoi vederlo perché hai paura, eh?"
"Non ho assolutamente paura. Semmai il signor “mipisciosotto” sei tu. "
"Allora vieni a vederlo con me… Perché tu non hai paura. O no?"
"Io… Okay." sbuffo sonoramente e mi siedo sul divano.
Mi sarei cagata in mano, è ovvio.
Perché sono così idiota da ingannarmi con le mie stesse mani?!



 Spazio autrice:

SUPERMAAAAN IS HEREEEEE! YO :3
Lalalalalalalalalalalalalalalalalalalaalalalalalalala i ragazzi sono ancora ad xfactor, ok? Ok.
Io non riesco a vedere i video diary, le performance ad xfactor, i vecchi video come one thing o wmyb, che mi deprimo come una cretina :”)
Sono così cresciuti, eppure sono passati solo 2 anni e mezzo.
Mi mancano tantissimo quei tempi in cui facevano gli idioti(non che adesso non lo siano più ahahah) e che in quei momenti senza impegni stavano sempre insieme.
Anche il rapporto “Larry” è cambiato.
Non sono larry shipper. Io penso semplicemente che è una fantastica amicizia ma uno può pensare quello che gli pare, basta che non disturba c:
Non si può fermare il tempo, e questo è giusto.
Tutti cresciamo, ma nel crescere non si cambia.
*Applausi per la frase da Oscar di Chiara*
No vabbeh, ci credo veramente alle cose che dico.
Adesso vi saluto, djhajdhsjdhaksj ciao! c:

Ps. Leggete la mia one shot please! *faccia da cucciola morbidosa*.
Ps. 2. Grazie a tutte quelle che leggono e recensiscono la storia! Continuate a farlo che mi fate felice! :)

Chiara loves all 
   

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Capitolo 15
*** Coglionaggine colpisce ancora! ***


cap. 15 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo quindici: Coglionaggine colpisce ancora!


Prendo in mano il dvd, lo metto velocemente nel display e mi siedo sul divano, accanto al ricciolo.
Quella merda di televisione, vecchia come i dinosauri, non decodifica il film.
"Hai finito di vivere" biascico, mentre mi avvicino alla tv, cercando il problema.
Prima faccio l'intellettuale, prendendo le istruzione e leggendole tranquillamente, ma dato che non ci capisco un'emerita minchia, procedo con le maniere forti.
Prendo una mazza e comincio a colpire la televisione.
"Cosa... Ma che cazzo fai, così si rompe!" mi urlò contro Harry.
"E chi se ne frega di sto mattone!" ribatto, continuando a martellare il televisore.
Harry scuote la testa.
La tv magicamente riparte, ed io mi sarei messa a terra a ringraziare il cielo.
Mi risiedo sul divano, come se nulla fosse, ed Harry mi guarda stupito.
"Ti cagherai in mano, ti avverto." sussurro.
Ecco, inizia il film.
Non avevo mai visto horror così paurosi, soprattutto perché poi non riesco a dormire la notte e la mattina sono un cane idrofobo.
Ogni volta che c’è qualcosa di improvviso, ma anche minimo, sobbalzo dal divano, facendo ridere Harry.
“Aiuto, il cane si sta dirigendo verso di noi!”
“Non voglio morire proprio adesso!”
“Ahhh! La vecchietta si è mossa in modo sospetto!”
Ecco le mie frasi famose.
Aroldo ride come un idiota ed io ogni volta gli dò le gomitate.
"Non è colpa mia se odio gli horror!" strillo isterica.
"Beh, secondo me non è così pauroso."
"Lo dici perché vuoi farmi sentire una demente, mentre anche te ti sta cagando sotto eh? Dillo. Confessa. Fa morire sto film!"
"Ma se è iniziato solo da 10 minuti!
"Sì, ma la vecchietta?! Ti rendi conto che quella vecchietta mi ha fatto venire un semi-infarto quando si è mossa senza preavvisare. Cioè, cazzo, quando ti muovi, avvisa!"
"Adesso stai facendo la figura della demente."
"Ha parlato mr. “Micagosottodallapaura”!"
"E risponde mrs. “Hopauradeimovimentiimprovvisidellavecchietta”!"
"Io ti detesto!" grido mentre sbatto i pugni sul tavolo.
"Sei una bimbetta viziata. Non sai manco vedere un film horror."
"Io bimbetta viziata?! Se non mi sbaglio, quella con la paura dell’acqua non sono io!"
"QUESTO TASTO NON LO DOVEVI TOCCARE."
"Oh sì che lo faccio. Aroldo ha paura dell’acqua, Aroldo ha paura dell’acqua!" canticchio.
"Basta! Smettila!" dice tappandosi le orecchie. 
Continuo a canticchiare la cantilena.
"Io vado di sopra, non si può nemmeno vedere un film in santa pace!" grida Harry.
"Eh no, hai fatto una scommessa, caro mio!"
"L’ho persa, okay?!" ringhia, salendo le scale.
Ma cazzo ringhia. Che è, un cane?! Cioè, dimmi te se uno si mette a ringhiare.
Fermo il film e vado anch’io al piano di sopra.
Mi metto sotto alle coperte e spengo la luce.
"Oh santa, cos’è quell’ombra… Ahhh! Aiuto!- urlo alzandomi dal letto.
"Cos’è successo?!" borbotta qualcuno, avvicinandosi.
"Cosa vuoi?!"
"Hai urlato come una pazza, volevo controllare che la vecchietta non ti avesse mangiato." ridacchia Harry.
"Guarda Aroldo, che io ho urlato perché… Boh, volevo urlare. Io non ho alcun bisogno della tua protezione."
"Seh seh."
"Sì, okay?! Okay. Ah, e comunque mi devi i soldi, hai perso la scommessa."
"Ma io…"
"Dammi i soldi."
"Pensavo fosse per gioco, non…"
"S-O-L-D-I. Cinque lettere messe in fila che insieme fanno l’oggetto più bello che l’uomo potesse creare, dopo la cioccolata."
Harry sconsolato mi dà i 5 miseri euro che volevo.
Mi sentivo ricca. Sì, diventerò milionaria.
Okay, per ora mi manca tantissimo ma sfruttando la stupidità di Aroldo potrei guadagnare tanti, ma tanti, tantissimi bei soldoni.
"Adesso vado… Dato che qui non è successo niente."
"Ehm… Aspetta!"
Si gira.
"Cosa?"
"Hhfjdshfkshfjshjfhakjhfashfkahakjsfh."
"Eh?"
"Ciupa."
Sorrido a ebete.
"Era questo che mi volevi dire?"
"Esatto."
"Idiota."
"Demente."
"Cogliona."
"Minchione."
"Cazzona."
"Caccone!"
"Non è una parolaccia, Penelope."
"Adesso lo è diventata."
"Ma…"
"Ho detto che adesso lo è diventata, okay? Okay. E non ringhiare, altrimenti ti chiamo Fuffi."
Ringhia.
"Ehi Fuffi! Fuffi? Fuffi, dove sei? Fuffi! lo indico  Vieni Fuffi, portami il bastone!"
"Ma che caz…?"
"Vogliamo parlare napoletano? No, perché ne so più di te."
"Aiuto."
Harry se ne va, sconfitto dalla mia coglionaggine.
Vai così, coglionaggine colpisce ancora!



Spazio autrice:

Questo capitolo idiota l’ho dedicato a tutta la coglionaggine che ci metto per scrivere questi capitoli.
Grazie mille hdasjhdak *---*
Perché io può. Noi può. Tutti può.
Scherzavo, solo voi che leggete la mia ff e siete così meravigliose da recensire con tantissimi complimenti può.
E siete anche bellissime.
Eh sì, è la verità, e non provate a dire il contrario che altrimenti sbaco botilia e amazo familia con zayn u.u
Ahahahah okk.

Adesso però c’è one thing che vi devo dire…
Siamo già al capitolo 15 e ci sono solo 41 recensioni.
Cioè, è abbastanza per essere la mia prima ff e vi ringrazio (davvero, siete fantastiche *--*), ma ho deciso di mettere in atto il piano “fai felice chiara con qualche recensione in più!”.
Che carino il nome, eh? c:
Il piano è molto facile.
Consiste nel far arrivare i capitoli di 1 recensione, almeno a 3 recensioni.
Finchè non si raggiungerà questo numero di recensioni non continuerò la storia.
Ditelo ai vostri amici, parenti, cugine, trisnonne, animali, zombie, potete dirlo anche al Pino il pinguino.
Così avrei una recensione scritta da un pinguinoo… Yaayyyy!
Vabbè, basta fare la scema.
Avete capito geeeeente? 
Grazie all'infinito di tutto quello che fate pour moi!
Vorrei tanto che il piano si concludesse a dovere e che anche questo capitolo avesse almeno 4 o 5 recensioni!


Sciaoo belassss! xx
(nuovo saluto :D)

Chiara loves all
   

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Capitolo 16
*** Sono un'idiota! Ripeto, sono un'idiota! ***


cap. 16 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo sedici: Sono un'idiota! Ripeto, sono un'idiota!


Un piccolo particolare che non ho mai notato nel corso di questi 5 anni: Iris russa in una maniera tremenda.
Mi rigiro nel letto, ma non riesco a prender sonno, così cerco di svegliarla.
"Iris mi senti? Puoi smettere di russare?"
Niente.
"Iris! E dai, ho sonno!" sussurro, dandole piccole spinte al braccio.
Ancora niente.
"E che cazzo Iris! Poi mi vieni a rompere i coglioni perché sono volgare!" urlo alzandomi.
Ancora nessuna risposta da parte della pseudo-umana che ho accanto.
"IRIS, SVEGLIATI CHE E’ DALLE 4 CHE NON MI FAI DORMIRE!" grido.
Iris si limita a girarsi dall’altro lato, continuando a russare come un maiale.
"Ma allora fanculo."
Sto per dirigermi verso un’altra stanza dove dormire, quando scivolo per terra, battendo una culata pazzesca.
"Cazzarola, che male!" impreco.
Mi rialzo dolorante, accarezzandomi il sedere per vedere se era ancora tutto intero.
Scendo le scale fino ad arrivare in soggiorno.
"Finalmente un posto dove dormire tranquill… Ah, chi sei?!"
"Sono Zayn, e stavo dormendo."
"Ora sei sveglio. Vattene, questo divano è mio, e ci voglio dormire io."
"Ma sono arrivato prima io!" protesta.
"E allora? In casa di Penelope, Penelope ha sempre la precedenz–––a."
"Io non mi muovo."
"E allora ti muovo io."
Lo scaccio fuori dal divano.
Yeep, vittoria(?).
Chiudo pian piano i miei dolci occhietti e…
"Penelope!  qualcuno mi scrolla dal divano, urlandomi nell'orecchio Penelope! P.E.N.E.L.O.P.E! Penelope?
"Cosa vuoi, Iris."
"E’ mattina!" esulta.
"C-cosa?! – balbetto, strofinandomi gli occhi – io devo ancora dormire, per colpa tua sono stata sveglia tutta la notte!"
"Ma io voglio andare al mare!"
"E io no."
Mi rinfilo sotto alle coperte, ma qualcuno me le sfila di nuovo.
"Cosa volete ancora?!"
"Sono Liam. Volevo chiederti se ti andava di andare a jogging."
"Jogging?"
"Esatto."
"Mh, okay."
Mi alzo ancora assonata, mi preparo e esco con Liam, lasciando Iris a casa con gli altri quattro minchioni.
Speriamo solo che non appicchino il fuoco in casa.
Arriviamo al parco e cominciamo a correre.
"Liam, sto morendo sbotto fingendo una finta caduta per terra, con tanto di sospiri affannati, come mia nonna dopo nemmeno una rampa di scale Non riesco più a muovermi…
"Penelope, stiamo correndo da soli 2 minuti."
"Sì ma io…"
Liam mi guarda, inarcando il sopracciglio.
"Ceh, io sono morta – mi alzo da terra – Come fai a resistere a quest’agonia? Qual è il tuo segreto, eh? Dimmelo Liam."
"Io… Non ho segreti."
"Allora come fai?!"
"Mi esercito, a volte mi sveglio anche alle sei per andare a correre."
"Tu sei matto."
"No, sono Liam."
Battuta squallida, ma di quelle che ti verrebbe da darti le testate nel muro.
"Va beh, continuiamo a correre." propone.
"No."
"Vuoi perdere calorie?"
"Sì."
"Allora corri!"
Anche se di malavoglia, continuo a correre.
Dopo un po’ di tempo mi fermo, massaggiandomi i fianchi.
"Allora, come è andata?"
"Non sei andata male."
"Non sono andata male?! Ho corso più della Maratona di New York!"
Liam scuote la testa.
"Facciamo una scommessa."
"Ovvero?"
"Vediamo chi arriva primo a quell’albero laggiù. Se vinco io, tu dovrai fare qualcosa per me. E viceversa."
"Fare… Qualcosa… Per te? In che senso…" esclamo ridendo.
Eh eh, pervy Liam.
"Non in quel senso! Sei incorreggibile, Penelope."
"Sono una pervertita, non c’è niente di strano."
Liam scuote la testa un’altra volta.
"Ma oggi ti piace scuotere la testa? Due volte nell’arco di 10 minuti."
Liam sorride.
Cosa cavolo ha da sorridere lo sa solo lui..
"Okay. Pronti, ai posti di partenza… Via!"
Cominciamo a sfrecciare veloci sulla pista.
Io ho sempre fatto cagare nella corsa, così, dato che ero già a conoscenza del mio triste destino da perdente, mi siedo a terra e ordino un milkshake.
Liam ritorna da me soddisfatto.
"Ho vinto."
"Ti ho visto, non sono cieca."
"Perché non hai continuato a correre?"
"Perché avevo fame."
"Abbiamo mangiato un’ora fa."
"E io avevo fame, okay?! Okay."
Finisco il frappè tutto d’un sorso.
"Puoi buttarlo?" chiedo a Liam, porgendogli il contenitore vuoto.
"Eh no, adesso devi fare quello che ti dico."
"Altrimenti?"
"Ti faccio fare figure di merda davanti a quelli che ti piacciono."
-E va bene. Cosa devo fare.- sospiro.
Mi sussurra all’orecchio la mia penitenza. All’inizio mi misi a ridere.
-Scherzi, vero? Non lo farò mai.
-E invece sì… O preferisci le figure di merda?
-Ok, ok. Non c’è bisogno di ricatti.

Mi ritrovo su un palchetto, con un megafono, a urlare:
-SONO UN’IDIOTA. RIPETO. SONO UN’IDIOTA. EHI, SIGNORA, SI AVVICINI! NO, NON SONO UNA PAZZA ISTERICA COME LEI PROBABILMENTE STA PENSANDO, NO NO! NON SE NE VADA!
Finisco di parlare, quando Liam mi fece segno di continuare la messa in scena.
Sospiro.
-EHI TU. SI’, PROPRIO TU. NO, NON MI GUARDARE MALE, NON STO IMPAZZENDO… CIOE’, E’ SOLO UNO SCHERZO, IO…- il ragazzino se n’è già andato. Coglione.
Ad un certo punto arriva un ragazzo che mi piaceva da morire, lo conoscevo.
Liam dice che devo continuare, ma davanti a quello sarei morta.
Le figure di merda sulla spiaggia però non posso farle, ho già una nomea non proprio fantastica.
Dai cazzo, Penelope. You can, you can fare figure di merda, ormai ci sei abituata no?
Zitta coscienza, hai rott' o' cazz.
Prendo un profondo, ma profondo, ma molto molto molto, moltissimo profondo respiro (stavo quasi per morire di asfissia).
“Ehi attiro l'attenzione del ragazzo, che mi guarda perplesso tu figone della Madonna che ne dici di una scuepps come cavolo si dice, solo io e te? No, non intendo sesso, ceh, se proprio vuoi okay, sei fighissimo mai o non sono pronta adesso, in effetti nemmeno te e forse stai pensando che sono una maniaca sessuale che urla parole incomprensibili ad un megafono ma non lo sono!" dico tutto d'un fiato.
Chiudo gli occhi per evitare di morire dall’imbarazzo. Avevo parlato forse un po’ troppo veloce, ma giusto un po’. Cosa ci posso fare se quando sono in queste situazioni, entro in iperventilazione?
Il figone si è messo a ridere come un deficiente.
Guardo Liam, la sua reazione era la stessa del ragazzo.
Io lo uccido. Prometto a me stessa che lo uccido.
Scendo dal palchetto e torno da lui, ormai arcobaleno dall’imbarazzo. Yuhu, sono arcobaleno (?).
"Sei stata F-A-N-T-A-S-T-I-C-A." scherza.
"Ah ah ah divertente rispondo sarcastica  ma comunque, figura di merda o no, i miei scherzi sono di certo migliori." continuo.



Spazio autrice:

Questo è il nuovo capitolo!
Anche se il piano “fai felice Chiara con qualche recensione in più” non è andato come speravo..
Cioè, il capitolo 15 è arrivato a cinque recensioni, ma i capitoli di 1 recensione non sono arrivati a 3.
Beh, ho creato un piano troppo difficile, lo ammetto.
Stavolta ho in mente un altro piano(lo so, sono fissata lol).
Per farmi postare il nuovo capitolo, la storia deve arrivare ad almeno 55 recensioni.
Non è tanto su, sono solo 8 recensioni!
Vi preeeeego c:
Comunque, grazie ancora a tutti quelli che continuano a recensire la mia storia, a quelli che la leggono e a quelli che la mettono come preferita, da ricordare o seguita.
Thank you very very much!
Ok… Io sono in fissa con la nuova canzone di Taylor Swift con Ed Sheeran, “Everything has changed”. E’ troppo jsdahkgd *_*
Non ho ragione? Sì, ho ragione u.u
Vabbuono, adesso smetto di rompere.
Sciaoo belliii! xx

Chiara loves all

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Capitolo 17
*** VOGLIO.VEDERE.SPONGEBOB! ***


cap. 17 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo diciassette: VOGLIO.VEDERE.SPONGEBOB!


Appena torniamo a casa, mi stendo sul letto a peso morto e ci rimango circa 2 ore.
Gli altri probabilmente pensavano chwe Liam mi avesse fatto fare il giro del mondo…
Ma ehi! Correre per un’ora (tra cui 40 minuti passati a chiacchierare e a fare figure di cacca) non è nemmeno facile!
Stranamente, nessuno entra nella camera dove mi sto accasciando.
Di solito, ogni volta che cerco di stare da sola, mi interrompono sempre.
Eleanor viene a chiedermi le cose più deficienti.
Louis mi domanda dove sono le carote.
Zayn viene a lamentarsi perché il cuscino del letto è troppo “duro” per i sui gusti.
Ho pensato di metterci delle pietre una di queste notti, così ha un buon motivo per dire che è duro.
Dio, ho la cattiveria nel sangue.
Bussano alla porta. Ti pareva, era troppo bello per essere vero.
Niall entra in camera mia, accompagnato da Eleanor. Certo te lo sei scelto bene l'accompagnatore, Nialluccio.
"Penelope, noi…"
"Voi niente."
"In realtà..."
"Shh." gli faccio cenno di stare zitto.
"Penelope!"
"Silenzio!"
"Ci fai parlare?!"
"Sta zitto una buona volta! Sta cominciando Spongebob!"
"Spongebob?!" esulta Eleanor.
Il povero Niall va via, mentre Eleanor rimane con me a vedere Spongebob.
Sapete, è divertente quel cartone animato.
 Lascia il posto a Liam, pronto a parlarmi.
"Penelope, ti devo parlare!" dice deciso.
"Shhh! borbottiamo Eleanor ed io C’è Spongebob!"
"Penelope, basta guardare la tv. Ascoltami!"
"Sta zitto, Liam! C’è la sigla!"
"Ma è Spongebob!" esclama sfinito.
"Infatti!" risponde.
Anche Liam, sconfitto, se ne va via. Viene Zayn.
"Penelope."
"Zitto."
"Comincio a lamentarmi per ogni cosa stupida?"
Zayn è un asso nel rompere i coglioni con i suoi lamenti da bambina di 3 anni e mezzo.
Ma una buona volta che riesco a beccare un cartone che mi piace, perché devo ascoltare i soliti problemi stupidi di quegli idioti?!
Anch’io ho bisogno di privacy.
Non gli dò ascolto, ma ho sbagliato di grosso.
“Penelope, guardami! Smettila di guardare questi cartoni idioti, ti impallinano(?) il cervello!
Spongebob è da stupidi, perché lo guardi?! E’ un cartone orribile, fa cagare gli stitici, non sa di niente, non ha quegli insegnamenti importanti che ti dà la vita.
Devi vivere fantasticamente ogni singolo giorno, non guardare sciocchi programmi…
Come le montagne russe, insomma!
Mi stai ascoltando?! Penelope! Perché non mi ascolti?!
Sei troppo stupida. Ma che dico, sei cogliona.
Penelope! Cagami. Ho detto CAGAMI. Perché non mi caghi?!
Sei impossibile, Penelope! Penelope, che nome di merda.
Perché questo nome? Me lo spieghi?! Non ha alcun senso!”
E continuò a lamentarsi e lamentarsi ancora e ancora.
E’ peggio di una ragazza con il ciclo. Peggio di me.
E vi assicuro che nessuno sa lamentarsi meglio di me.
Ad un certo punto, gli tiro una ciabatta in testa, sperando che potesse zittarsi. E invece no.
“Come osi tirarmi una ciabatta in testa! Ma dico, come osi, Penelope?!
Non mi puoi trattare così!
Sai chi sono io? Eh, lo sai? Come?! Non sai chi sono?!
Io sono Zayn Javadd Malik, figlio di Yuri e Yari, nipote di Yeri e pronipote del forte imperatore pakistano di Yori. Mia zia è la figlia della nipote del trisnonno del padre della madre del re più potente di tutto il mondo!  E mia cugina è la pro-pro-pro-pro-pronipote della zia dello zio del padre del nonno dell’imperatore del Pakistan.
Ed io sono il cugino del cugino del cugino della zia del pronipote della bisnonno del re del mondo.
Come fai a non conoscermi?! Come?! Dovresti inginocchiarti!
Perché non ti inginocchi?! Ma dico, perché!?”
Se avesse continuato un altro po’ sarei scoppiata in mille pezzettini.
"Ma quanti cazzo di figli fate voi in Pakistan?!" lo fermo.
"Vuoi prendere in giro noi pakistani?! Eh?! Veramente ti vuoi mettere con noi pakistani?!"
"No! Basta lamentarti!" grido esausta.
Zayn sorride soddisfatto.
"Allora, adesso mi ascolti?"
"No." dico, voltandomi verso la televisione.
"Come puoi dirmi di “no”?!  Io sono il più potente e magnifico…"
Mentre Zayn continua a lamentarsi, mi accorgo che la puntata di Spongebob è finita.
Oh no, questa non doveva farmela. Hai sbagliato persona, caro mio.
"La puntata di Spongebob è finita." sibilo, come fanno nei film horror prima che lo zombie ti stacchi la testa.
"Ehm... Penelope. comincia Zayn un po' impaurito Lo sai che ti voglio bene?"
"Me la pagherai!!!" urlo, prendendo in mano le mie ciabatte.
Rincorro Zayn per tutto il piano di sopra, fino ad arrivare al piano di sotto.
Il pakistano è esausto, si ferma sulle scale ed io lo raggiungo, bloccando le sue possibili fughe.
Faccio una lunga risata malvagia.
"Adesso ti ho in pugno!- grido, ripetendo la risata malvagia.
"Ehm… Penelope… Io…"
"Sta zitto! Voglio il silenzio prima di darti una ciabattata."
"Ma io…"
Sono pronta a tirargli la ciabatta in fronte.
"Penelope?! Cosa stai facendo al tuo amico?!" esclama una voce familiare.
Mi volto.
"Mamma?! Cosa ci fai qui?!" esclamo inorridita.
"Era di questo che ti volevo parlare." ridacchia Zayn  Adesso hai la tua mammina, così ti può proteggere, eh?"
Gli tiro la ciabatta in testa.
"Ahia." borbotta, massaggiandosi la testa.
Ah, come mi sento libera adesso.



Spazio autrice:

Hey directioners!
Sono ultramegaipersuper felicissima perché il piano B(se non lo sapete, leggete lo spazio autrice del capitolo 16) è riuscito! Yeeep!
IO.VI.AMO.
I wanna say a massive thank you!
Comunque… Ve gusta questo capitolo?
La parte di Zayn è molto faiga, anche se non è così capriccioso.
Ma dopotutto, deve pur esserci uno come lui in una fanfiction comica, no?
Aroldo è troppo… Troppo Aroldo. Invece Zayn, sì, Zayn è così… Zayn(?).
Mh… Oggi sono fumata.
Now devo dirvi addio… *sventola il fazzoletto, a mo’ di film*
No scherzo! Non vi direi mai addio!
Ci vediamo al prossimo capitolo, che metterò a 60 recensioni!
Sciaoo belasss! xx
Ps. Avete notato che sono riuscita a mettere un’immagine del profilo? Ce l’ho fatta finalmente! Yayy! c:

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Capitolo 18
*** Ho una mamma hippy. ***


cap. 18 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo diciotto: Ho una mamma hippy


Perché mia mamma è qui?! Cioè, dico, perché.
Dopo che gli ho scritto 8347298734982398 messaggi con scritto “non venire in Italia”.
"Tesoroooo!" corre ad abbracciarmi.
Mi stritola, è peggio di un pitone.
"MAMMA.LASCIAMI.ADESSO."
"Che caratterino!" commenta arrogante Zayn.
"Sta zitta principessa."
"Ha parlato il ranocchio."
"Almeno io non mi vesto di rosa."
"Almeno io mi pettino i capelli la mattina."
"Zayn, tu rompi il cesso perché il gel è finito!"
Zayn scrolla le spalle.
Certo, d’altronde, è normale che uno mi spacchi il mio water perché gli girano le ovaie.
Oh aspetta, lui non ha le ovaie.
 E’ così femminuccia che a volte mi fa venire i lapsus mentali.
"Amore dolce, tesorino adorato, piccolo orsacchiotto di pezza, caramellina…"
"Mamma basta con questi soprannomi! – urlai isterica – Già ci pensa Eleanor!"
"Eleanor? E’ qui con te?"
No. No. No. No. No. No.
"Sì." risponde Zayn. Bastardo.
"Eleanor!" grida mia mamma facendo qualche giravolta.
Mia madre è hippy, una vera hippy.
E non si limita al peace&love, al segno della pace o al ridicolo cappellino a forma di panda.
"Dov’è? Dov’è?"
"Di sopra." dico a denti stretti.
"Vado a salutarla!"
Mia mamma e Eleanor hanno sempre avuto un certo… Feeling.
Insomma, mia mamma è un hippy pazza che si mette a cantare canzoni di pace in mezzo alla strada per fare elemosina e poi darla a quelli che realmente fanno elemosina, Eleanor invece, beh, penso che da piccola abbiano donato il suo cervello a qualcuno che era degno di averlo.
E quindi… Puf! E’ scoppiata la magia tra le tue stupide.
Ed io, fin da quando cominciai a capire che meglio non stare molto accanto a mia madre e evitare Eleanor, le ho dovute sopportare.
Zayn comincia a ridere a crepapelle.
"Sta zitto, principessa dei cani in calore." borbotto.
"No, piccolo orsacchiotto di pezza."
"Non mi chiamare così." lo fulmino con lo sguardo.
"Preferisci amore dolce?" continua, con un sorrisetto cretino stampato in faccia.
"Stai per essere bazzucato."
"Bazzucato?" mi guarda perplesso.
"Io prendere bazzuca e mettere fine e a tua vita forevah."
"Io comprare patatine e fare te al forno."
"Se io prima non ti bazzuco."
"Non hai un bazzuca."
"Ma ho una ciabatta."
Zayn comincia a allontanarsi dalla cucina e si rintana in bagno.
"Esci! – urlo, sbattendo i pugni contro la porta – Devi essere ciabattato, subito!"
"No!  Spacco il cesso, ti avverto!"
Un’altra volta il water rotto no. Già non ho potuto pisciare per una giornata, perché l’idraulico se l’era presa comoda.
"Non lo fare o… Butto il gel nuovo! Esci, con le mani in aria o niente più gel!"
"Niente più… Gel?!"
"Esatto!"
Vedo uscire Zayn con le mani per aria, urlando “mi arrendo, mi arrendo”.
Gli passo il gel, poi vado a controllare come procedevano le cose tra Eleanor, mia madre e gli altri 5 bufali sopra.
"Mamma, come v… – mi accorgo subito da quella sclerotica di mia madre sul tetto che faceva una specie di yoga – Mamma! Che stai facendo?!" 
"Io e i ragazzi stiamo facendo crescere il nostro chacra!" risponde tranquilla.
"Perché proprio sul tetto?!" urlo esasperata.
"Qui si sta davvero bene!" risponde Harry.
"Tua mamma è fantastica!" aggiunge Louis.
"Mamma! Smettila di fare la malata e tutti voi scendete da quel tetto! O vi bazzuco!"
"La tecnica del bazzuca non ha effetto su di loro – borbottò Zayn – Troppo stupidi."
"Principessina di sta minchia, non mi aiuti!"
"Ranocchietto del cazzo io non ti volevo mica aiutare!"
"Giuro che adesso ti fiondo dalla finestra!"
Corro a prendere la scala nella cantina e la posiziono fuori dalla finestra.
"Che stai facendo?!" chiede Zayn.
"Salgo sul tetto anch’io!"
Salgo la scala pian piano e li raggiungo.
Sono tutti seduti zitti. Miracolo.
"Mamma&Co scendete da questo tetto!"
Non mi rispondono.
"Ho detto scendete! O vi tiro giù io! – sospiro, vedendo Zayn salire sul tetto – Zayn, cosa vuoi adesso?!"
"Volevo vedere la tua esasperazione."
"Adesso la vedi la mia esasperazione" dico, dandogli uno spintone.
"Antipatica." borbotta, rialzandosi.
Faccio tre giri intorno a quel cerchio di matti.
"Adesso via da qua! Andiamo! Andale!"
Ormai sconfitta, mi siedo anch’io accanto a loro.
"Ma mi spiegate in cosa consiste questo “far crescere il chacanonhocapitocomesidice”?!"
"Devi raccogliere tutta la tua pace interiore."
Il punto è che per colpa dei vostri giochetti da bambini idioti non c’è l’ho più una pace interiore.
"Ah! Non ce la faccio!" mi alzo arrabbiata e ritorno in casa.
"Ranocchietto, ce l’hai fatta?" domanda ironico Zayn.
Gli tiro una ciabatta in faccia.
Ho una mamma hippy. Perché ho una mamma hippy?
Ma soprattutto, perché mi è venuta a trovare in vacanza?!



Spazio autrice:


Questo capitolo mi piace, forse è il mio preferito.
Vabbè che lo dico ogni volta eh, ma mi piace la parte Penelope-Zayn.
E’ una specie di odio divertente, come quello di Simon Cowell e Demi Lovato, mi fanno sempre morire a XFactor ahahah.
Penelope lo chiama “principessa” e Zayn “ranocchietto”, perché è evidente che Penelope è un po’ maschiaccio, mentre Zayn fa un po’ la femminuccia lol.
Insomma, sono due matti che si prendono per il culo.
Sì, troppa finezza ahah.
Comunque.
Anche stavolta il piano B è andato a gonfie vele, con addirittura 62 recensioni! Ceh, io vi amo.
Vorrei ringraziare quella povera di RedCloud che continua a sopportare la mia pazzia, anche su twitter, e continua a recensire e non chiamare il manicomio per quello che scrivo lol.
E poi ringrazio tutti voi!
Questo spazio autrice sarà parecchio lungo, yess, spero non vi dispiaccia.
Alors.
Ho letto queste due storie:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1871993&i=1 (give me your love- kia1303)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1897091&i=1 (il principe o il ranocchio- vale1d28).
E devo dire che sono fjhaaskj, le adoro, anche le scrittrici sono molto gentili e simpatiche c:
Perciò, vi andrebbe di leggere e magari lasciare una recensione alle loro storie, sono sicura che sarebbero davvero contente!
Dai, non costa niente! :D
Parlando d’altro, spero vi sia piaciuto questo capitolo, metterò il prossimo a 70 recensioni!
Vi prego, non deludetemi! ;)
Sciaoo belasss! xx
Ps. Se volete scrivermi qualcosa su twittah, sono: @dj_chiara  yeeep!

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Capitolo 19
*** Powerminchioni... All'attacco! ***


cap. 19 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo diciannove: Powerminchioni... All'attacco!


Con l’aiuto di Zayn, Harry e Iris, riesco a cacciare via mia madre di casa.
Alleluja, non sono mai stata più felice di così.
Mi appoggio al divano del soggiorno, pronta ad accendere la tv, la mia amatissima tv.
C’è uno di quei programmi culinari che puoi seguire anche a casa.
Decdoi di provare. Dopotutto, cosa poteva mai succedere?
Mi sposto in cucina e continuo a seguire la puntata da lì.
“Salve, siamo qui a ItalianFood! Quest’oggi prepareremo la torta di carote!”
Carote… Sì, proviamo!
A limite, se viene male… La faccio mangiare al biondino!
Quello lì mi ha svuotato la dispensa, compresa la cioccolata.
“Allora, innanzitutto, per preparare la nostra torta, avete bisogno di…”
Comincia a dire tutte le 94238409328 cose che servono, ovviamente senza nemmeno aspettare un secondo.
"Non ho mica duecento mani, ehi, stai calmo!" urlo ai presentatori del programma.
Raccolgo un po’ tutto quello che ho.
“Mescolare la farina e il lievito aggiungendo un po’ del succo di carota”.
Pian piano mescolo il tutto.
Finalmente riesco a mettere gli ingredienti, infilo tutto in microonde e lo lascio cuocere.
Peccato che, nelle avvertenze, dice sottolineato con tutti i colori del mondo che la torta di carote non si può cuocere nel microonde.
Sento uno scoppio tremendo, mi precipito a vedere.
Pezzetti di carote ovunque.
"Cibo! Cibo!" esulta Niall.
"Carote?" domanda perplesso Harry.
"Ho visto un programma culinario e volevo cimentarmi in una torta di carote – che però è esplosa.
Ci sono dei risolini.
"Cosa cazzo avete da ridere. Che problema avete se ho fatto esplodere la torta? L’ho fatta esplodere… E allora? Non posso fare esplodere le torte adesso?"
"Le torte esplose… Sono buone!" commenta Louis.
"Vedete? Ecco un buongustaio! Lo sanno tutti che le torte, per essere ancora più buone, si fanno esplodere! Dilettanti…"
"A parte la torta esplosa, noi volevamo avvisarti che andiamo a registrare il nostro nuovo singolo! Torneremo stasera!" annuncia Zayn.
Sento Iris urlare al piano di sopra.
"Che ha Iris?"
"Ehm… Vorrebbe venire con noi…"
"E portatevela! – mi guardarono stupiti – Insomma… E’ una così brava e gentile ragazza…"
Annuiscono.
"Un giorno senza Eleanor, quei 5 powerminchioni e senza Iris. E’ un sogno?!" penso ad alta voce.
"Powerminchioni?"
"Sì, siete dei power-ranger… A modo vostro! Avete delle vostre caratteristiche!"
"E quali sarebbero?"
"Powerminchioni… Avete il potere di scassare la minchia! E che potere! Non trovate sia… Fantastico?"
"Si! sono un powerminchione!" urla Louis.
"Su, prendete esempio da questo powerminchione qui!" dico, indicando Louis che girava per casa cantando “powerminchione, sono un powerminchione!”.
I ragazzi scuotono la testa.
"Dai powerminchione, vieni – dice Zayn – noi andiamo, non far esplodere un’altra volta la cucina."
"La prossima cosa che faccio esplodere è la tua testa."
"Gne." si lamenta Zayn.
"Gne gne." rispondo.
"Gne gne gne." ribatte.
"Gne gne gne gne."
"Muovi la culita culita rica, muovi la culita!" si intromette Harry, muovendo i fianchi.
Lo guardo inorridita.
"Ti sei drogato stamattina?"
Harry abbassa la testa.
"Sì, si è drogato." mi sussurra Zayn.
Harry gli dà uno spintone.
"Uscite fuori da casa mia, powerminchioni. Iris! – chiamai Iris – Muovi quel culo e scendi!
In un attimo escono tutti.
Sarebbero ritornati la sera.
Oh mio Dio, una giornata da sola.
Sono tutta eccitata, avrei potuto fare 43737243289 cose, ma l’unica che mi viene in mente in quel momento è gli scherzi telefonici.
Chi non li ha mai fatti?
Sapete la parte più bella? Avrei chiamato proprio quei powerm…
No, non posso, sono riuscita finalmente a liberarmi di loro.
E non devo sentirli.
Mi siedo sul divano, sorseggiando una spremuta, e guardando la tv.
Mi vengono sempre le idee migliori guardando la tv.
Scherzo, sono un fottuto genio, le idee migliori mi vengono da sole.
Comincio a fare zapping tra i canali.
Arrivo al canale per i bambini: c'è Dora l’esploratrice.
“Ma che sei cogliona?! Guardi Dora l’esploratrice!”
Sta zitta, coscienza.
"Ciao, sono Dora l’esploratrice!"
"No guarda, non si era capito con la scritta giganormica “Dora, l’esploratrice” e la sigla iniziale vomitevole."
"Oggi dobbiamo aiutare i vecchietti! Li abbiamo persi nel vulcano!"
"Ma certo, è normale che due vecchietti si perdano nel vulcano, si si."
"Dov'è l’albero?"
"E’ a destra."
"Dove? Non lo vedo!"
"Destra!" urlo più forte.
"Dove?"
"DESTRA, CAZZO! DESTRA!"
"Non ho sentito, scusa! Dov’è l’albero?"
"Amplifon!"
Ma possibile che quel cartone sia così dannatamente stupido?
Spedirò all’indirizzo di quel cartone un bel apparecchio acustico per quella minchiona di Dora.
Si dovrebbe aggiungere anche lei ai powerminchioni, sarebbe il capo.
"Ecco l’albero!"
"Alleluja, ce l’hai fatta a capire dov’è." sospiro.
"Adesso dove dobbiamo andare? Nel sentiero dove ci sono leoni, coccodrilli affamati, con lava e acido muriatico ovunque o nel dolce sentiero pieno di fiorellini?"
"Fiorellini."
"Brava! Nel sentiero dove ci sono tutti i pericoli possibili e immaginabili!"
"Sei un’idiota o cosa?"
"Ops! Abbiamo sbagliato sentiero!"
"Te l’avevo detto Dora la powerminchiona!"
"Dovevi fare più attenzione!" mi rimprovera.
"Ma allora fanculo."
Nel preciso momento in cui sto per spaccare la televisione con un martello, bussano alla porta.
"Dora l’esploratrice, ti sei salvata. Questa volta." sibilo alla tv.
 

Spazio autrice:

Uè ragazzi!
Ecco il nuovo capitolo, è un po’ più lungo del solito, spero vi piaccia! ;)
Volevo ringraziarvi moltissimo, perché, ancora una volta, il mio piano è riuscito! Yeeep!
L’obiettivo era 70 recensioni, ma siamo arrivati addirittura a 72! *--*
Io vi amo, davvero, siete fantastici!
Poi volevo avvisarvi che tra poco pubblicherò qualche one shot… Una è su Demi Lovato (penso la conoscete di già) ma riguarda un po’ tutti perché, anche se è una specie di lettera di ringraziamento, parlo di me, quello che penso davvero in tutto e per tutto.
Ho un po’ paura di pubblicarla… Non vorrei fosse troppo personale e facesse cagare…
Ditemi poi voi se la leggereste, anche solo per dare un giudizio con qualche consiglio! (Se giudizio negativo, vi prego, su quella andateci piano).
Poi un’altra, sui ragazzi.
Il protagonista sarà Harry, mi è venuta in mente ascoltando la sua canzone "Don’t let me go" (che tra l'altro trovo veramente molto bella)
Non tratterà di Larry.
Spero le leggerete e lascerete qualche recensione anche alle prossime os che pubblicherò!
Grazie di tutto ancora, spero vi piaccia il capitolo!
Recensite in tanti!
Sciaoo belasss! xx

Ps. A chiunque interessasse, su twitter sono: @dj_chiara


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Capitolo 20
*** La canzone della lampadina ***


cap. 20 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo venti: La canzone della lampadina


Vado ad aprire, mi appare davanti un signore sulla cinquantina, con dietro una macchina a sbarre di ferro.
"Buongiorno."
"Buongiorno." balbetto.
"Lei…"
"LA PREGO, NON MI METTA IN PRIGIONE! SONO STATA CATTIVA A RUBARE LA CARAMELLA A QUEL BAMBINO MA AVEVO FAME! POTEVO RISCHIARE DI MANGIARE LA TELEVISIONE AL PLASMA DEL MIO VICINO COME NELLA PUBBLICITA’ DEI TUC, MI PERDONI!" piagnucolo disperatamente, attaccandomi alla gamba del signore.
"S-signorina! Si stacchi! – grida l’uomo, mentre muove la gamba, cercando di scollarmi di dosso – non è per questo che sono qui!
"Cosa cosa cosa? – esulto scattando in piedi – la ringrazio, lei è un uomo così gentile e buono, inoltre oggi porta una bellissima cravatta…"
"Signorina." cerca di attirare la mia attenzione.
"E poi, quell’acconciatura così secsi, assomiglia al cugino del mio amico pakistano, il figlio del nonno del pronipote della zia dell’amico… Insomma uno dei tanti figli portati da una scopata violenta."
Mi guarda male, probabilmente sbalordito dalle mie parole. Cambio discorso.
"Ehm… Che bel vestito! Sa, il mio trisnonno li portava ai funerali – teneva fisso quello sguardo su di me che sembrava dicesse “che minchiona sta qui” – poi è morto. Mi manchi, trisnonno Gismondo." sibilo con fare melodrammatico, guardando il cielo.
"E’ finita qui…?" chiede il signore, esasperato.
"Ehi! Io mi offendo!"
"Ah… Me ne vado!" borbotta.
"No no! Aspetti!"
"Cosa vuole."
"Può dirmi perché era qui… Insomma, se non devo essere messa in prigione, anche se in effetti dovrei – sussurro a me stessa – Cosa è successo?"
"E’ successo che…"
"Aspetti! Mi lasci indovinare."
L’uomo si porta una mano sul viso.
"Eleanor Calder che… Si è lanciata su una macchina in corsa durante una gara automobilistica gridando “supermaaan!”."
"No."
"Mh… Louis Tomlinson si è messo a vendere carote clandestinamente nel supermercato!"
"No."
"Zayn Malik è tornato in Pakistan e ha deciso di restare lì… Così la finirà di rompere i coglioni!"
"Signorina! Che parole!" dice il signore.
"Ma è la verità! – ribatto per difesa – ci provi ad averlo in casa, tre giorni e lo fionderà subito fuori dalla finestra!"
"Lei ha bisogno di cure serie e specifiche."
"Lei invece ha bisogno di un serio taglio di capelli." dico, scompigliandogli la testa.
"La può smettere." sibila a denti stretti.
"Ma mi sto divertendo!" replico.
"Adesso basta! Se prova a controbattere con cose stupide, le giuro che me ne vado!" sbraita, agitandosi in un modo pazzesco.
"Ehi, nonnetto, si calmi! Poi le si alza la pressione e muoooore." gli appoggio una mano sulla spalla.
"Allora, ragazzina, sono qui perché la sua cara amica Iris ha rischiato di distruggere un edificio!"
"Iris? Non lo farebbe mai!"
"C’erano gli One Direction".
"Allora è tutto più comprensibile. E’ normale, si calmi…"
"Normale?! Vuole dire, è normale provocare danni irreparabili a un edificio pubblico solo per vedere quei 4 cretini?!"
"Cinque – lo fermo – Sono cinque."
"Sì, cinque, quelli che sono! Secondo lei è normale?!"
"Certo." rispondo tranquilla.
"Ma come si permette, lei non può…"
"Lei ha bisogno di calmarsi e rilassarsi, okay? Guardi, le dò il numero di mia madre, che è una pazza schizzata come lei, ma almeno fa yoga."
Porgo all’uomo il numero di mia madre, ma lui lo butta per terra, spingendo Iris in casa e poi andandosene, imprecando varie parolacce.
Ribussano alla porta, apro.
"Powerminchioni! Siete tornati!" esulto.
Entrano tutti con uno sguardo stravolto, tranne Harry, che mi abbraccia.
"MOLLAMI.SUBITO."
Ci sediamo tutti e 8 sul divano del soggiorno.
"Allora, che avete fatto?"
"Io e i ragazzi incidevamo la canzone – prende parola Liam – Iris e Eleanor impazzivano davanti allo studio."
"Abbiamo dovuto tenerle nello stanzino con un pezzo di scotch attaccato alla bocca." continua Niall.
"Iris però è scappata da una piccola apertura nello stanzino, quando ha provato a rientrare, le porte erano chiuse e lei ha quasi distrutto il palazzo dove eravamo." finisce Harry, ridendo istericamente.
"Uffa… Non si può nemmeno toccare qualcosa che si rompe automaticamente." si difende Iris, scocciata.
Se usi un martello pneumatico, è ovvio che spacchi tutto.
"Okay… E Eleanor?"
"Lei è da Starbucks."
"Il suo primo amore." commento sarcastica.
"Starbucks?"
"Sì, lei è fissata su quel posto… Per il compleanno potremmo regalargli un frullato e scommetto sarebbe al settimo cielo."
I ragazzi mi guardano straniti.
"E’… Una battuta… Perché lei è… Ah, non capite nemmeno una battuta." borbotto.
"Parlando d’altro, vorremmo farti sentire la nostra canzone… Dacci un giudizio." annuncia Harry.
Si alzano, Niall prese la chitarra e cominciano a cantare.


La canzone finisce, vedo Iris da un lato che piange come un’idiota.
"Fermi tutti." li fermo, alzandomi in piedi.
"Che c’è?" Niall smette di suonare.
"No no no. Non va bene."
"E cosa non andrebbe bene, eh, ranocchietto del cazzo? Noi ci abbiamo messo tutti noi stessi e tu… Tu come osi dirmi che “non  va bene”?! Non va bene il tuo cervello, più che altro! Noi…"
"Oh Santo Wurstel Infilzato, Santa Insalata Condita, Santo Libro di Tecnologia che alle superiori non ho mai aperto: datemi la forza di sopportare Zayn, la principessa rompicoglioni, o rischio di ucciderlo." prego, inginocchiandomi.
"Zayn sta zitto." commenta Harry, dandogli una gomitata.
"Sta zitto?! Come osi dire a me, Zayn Javadd Malik, STA ZITTO. Harold Edward Styles, non osare mai più dirmi questi termini o…"
"E porco cazzo Zayn, tappati quella fogna e falla finire di parlare." urla Iris.
Zayn, offeso, ma anche sorpreso per l’atteggiamento “Italian Bad Girl” di Iris, si zitta.
Finalmente.
"Cominciamo con la prima strofa – i ragazzi si guardarono soddisfatti – Chi ha scritto sta merda?"
"Harry." sibila Liam.
"Come sospettavo. “Sei insicura, non so per cosa.” Ma saranno cazzi suoi?! “Fai girare i volti quando passi dalle porte”. Secondo le vostre belle testoline è una cosa bella, ma non lo è affatto. Potrebbe anche puzzare come un sacco di letame, e quando se ne va da una stanza, le persone si girano e ringraziano il cielo, cantando l’alleluja.
“Non hai bisogno del trucco, per coprirti.” Domanda da 100.000 euro: perché è stato inventato il trucco? Per mangiarselo? – poso lo sguardo su Niall – no, Niall, il trucco non si mangia.
Il ritornello. Oh, povera me. “Tesoro tu accendi il mio mondo come nessun’altro”. Ma che è? Una lampadina?! Preferisco non parlare del pre-ritonello, che non ha assolutamente senso, di Zayn che cerca di fare il fighetto con i suoi acuti quando sembra un lupo in calore, del ritornello che si ripete 34328234 volte e che entra in testa per sempre anche ad uno con l’alzheimer e del vostro “clap clap” finale– i presenti si guardarono sbalorditi – Con questo, ho finito." concludo, sedendomi sul divano.
C'è un momento di silenzio.
Forse avevo detto cose troppo cattive, ma, dopotutto, mi hanno chiesto un giudizio sincero e io gli ho risposto sinceramente.
"Insomma, ti piace!" esulta tutto contento Niall.
"Io pensavo fossi stupido, ma non fino a questo punto."


Spazio autrice:
Insomma ragazzi, questo è il capitolo number 20! Yayyyyy! :D
Sono contentissima, ragazze e ragazzi, questa storia è riuscita ad avere 82 recensioni!
E’ tutto così jhsdja *--*
Siete fantastici, giuro vi sposo uno per uno(anche se poi non saprò più dove mettere le fedi lol).
Parlando del capitolo… Beh, è un po’ difficile pubblicare questo, seriamente, l’ho dovuto rileggere tantissime volte per accertarmi che non fosse troppo cattivo nei confronti di What Makes You Beautiful, il primo amore di noi directioners e directioner-boys.
Se è troppo offensivo, scusatemi davvero...
E’ che sotto sotto, anche se penso che le canzoni dei ragazzi siano belle, mi piacerebbe che scrivessero canzoni aun po’ più… Significative, ecco.
Non solo di un amore da ragazzini.
Ad esempio, “Don’t Let Me Go” è la prova che i ragazzi possono scrivere canzoni che fanno piangere, io ho pianto quando l’ho sentit.
E se Harry da solo riesce a scrivere questa meraviglia, pensate tutti e cinque insieme.
Questo ovviamente è un pensiero mio, spero di non essere attaccata c: #peace&love.
Ritornando alla storia, beh, vi ringrazio di cuore e… Spero che recensirete ancora questa storia e questo capitolo!
Sciaoo beliii! xx

Ps. Ho finalmente pubblicato la one shot su Harry che vi dicevo, vi prego, vi supplico, ve lo chiedo in ginocchio: leggete e lasciate una recensione, anche negativa.
Ve ne sarei davvero grata, perchè è qualcosa che ho scritto con il cuore.
Grazie mille a chi lo farà :)

Chiara loves all

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Capitolo 21
*** Nonna Geltruda is here, baby ***


cap. 21 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo ventuno: Nonna Geltruda is here, baby



I ragazzi provarono quella dannata canzone ancora, ancora e ancora.
Iris è impazzita, saltella da più di mezz'ora per la casa, facendo versetti striduli, come una capra che sta per partorire.
Di Eleanor non c'è traccia.
Di solito quando non c'è chiamo i vicini e facciamo festa (con tanto di stappo di spumante), ma in quel momento avrei preferito vedere "Titanic" con lei accanto che piange come una fontana, al posto di annoiarmi.
Anche se mi ha fatto fare così tante figuracce da scriverci due libri.
Anche se mi ha rovinato la mia prima sera con un ragazzo, sbattendo contro il muro del ristorante dov'ero e regalando, a me e al mio fidanzato, l'immagine delle sue caccole in HD.
Anche se mi ha prenotato un aereo rosa barbie con disegnati dei pony.
Anche se mi ha costretto a condividere la MIA villa e la MIA, MIA, e soltanto mia vacanza con lei e altre sei persone.
Mi giro i pollici sul divano, dopo 1 ora di stancante ricerca, ero riuscita a mettere fuori gioco i Minchia Direction e Iris; Aroldo si è addormentato sbavando su una rivista di vecchiette in bikini, il Kebabbaro ha picchiato la testa contro il cuscino, riempito da me con dei sassolini presi al mare (gli avevo promesso che se non smetteva di critie i miei meravigliosi cuscini, lo facevo), a Louis ho dato 20 kg di carote da osservare e adulare, con Liam non è stato difficile, quel ragazzo è un angelo, mentre con Niall...
Beh, con Niall sono riuscita a stringere una bella amicizia, adesso sta guardando un film in camera con Liam che lo controlla (per evitare eventuali morsi al letto).
Niall è come un cagnolino: se ci giochi ti vuole bene, se non lo fai mangiare, ti azzanna.
Ok, i cani non fanno proprio così, ma c'è sempre un'eccezione alla regola.
Iris sta scattando 74283947 foto ai ragazzi, credo che poi le baratti con le sue amiche.
Me la immagino Iris a urlare "Buga Buga" come gli uomini delle caverne.
"Mi piace la zucchina, zucchina, ah ah! Mi sento..."
CHI.CAZZO.HA.MESSO.QUESTA.SUONERIA.
Prendo immediatamente il cellulare.
"Pronto?"
"A' bella!" urla una voce.
Porca paletta. Non può essere lei. Non può avere il mio numero.
"Nonna." sibilo. "Perchè mi hai chiamata?"
"Ti vengo a trovare, ciccia!"
"Il biglietto, il viaggio, il taxi... Chi te li paga? Io no di certo."
"Eh eh, di questo non ti devi preoccupare! Sono già atterrata!"
"Cosa?!" esclamo incredula.
"Si tesoro, Eleanor mi è venuta a prendere! Sono a casa tua tra 5 minuti!"
"Ma io..." provo a controbattere.
"Ci vediamo dopo, nipotina!"
Aiuto. I miei peggiori incubi si sono avverati.
Dovete sapere che mia nonna non è la solita vecchietta dolce e gentile che esce per una passeggiata, che ti prepara i biscotti per merenda, ti presta i soldi per comprarti i vestiti e ti fa i complimenti ogni secondo. Oh no.
Mia nonna si chiama Geltruda, è una 70enne completamente S-V-I-T-A-T-A.
Si veste firmata, ha 5 ville in America (dove attualmente vive), va in discoteca e beve, fa le arrampicate, non ha la semplice bicicletta, lei ha una moto costosissima e ha avuto (e continua ad avere) un sacco di amanti, fidanzati e mariti.
E' strano pensare che io, una pigrona terribile, sia la nipote di una nonna così... Sprint.
Il massimo del mio sabato è stare sul divano con una vaschetta di gelato in mano, guardando programmi polizieschi.
In ogni modo, lei è pazza, ogni volta che mi viene a trovare (per modo di dire, perchè in realtà si intrufola a casa mia senza preavviso) distrugge tutto.
Presa dal panico, comincio a correre per le stanze, togliendo ogni arma che poteva usare contro di me.
Direte: ma è tua nonna!
Beh, la mia cara nonnina, quando avevo cinque anni, mi ha usato come schiavetta personale, e, più avanti con l'età, sono diventata anche un poggiapiedi.
Sveglio ragazzi dal loro stato di trance e li avverto di non uscire assolutamente dalle loro camere.
Bussano alla porta. Cazzo, non voglio morire, non adesso.
Devo ancora vincere la scommessa con Iris.
Apro la porta lentamente, ma mia nonna la spalanca.
"Nonna Geltruda is here, baby!" grida, togliendosi il casco e scuotendo i capelli blu cobalto.
Giacca di pelle e pantaloni borchiati, bandana sulla testa e rayban neri, mia nonna è una vera rockettara.
Accanto a lei c'è Eleanor, concentrata sul suo yo-yo.
"Geltruda." esclamo ferma.
"Penelope." ribatte, con lo stesso tono.
"Geltruda." continuo.
"Penelope."
"Geltruda."
"Penelope."
"Geltruda."
"Eleanor!" esulta Eleanor.
Ah, che idiota.
"Ho saputo che vivi con gli One Direction." continua mia nonna, non facendo caso alla stupidità di Eleanor.
"Proprio così. Chi te l'ha detto?"
"Eleanor. Mi ha persino pagato il volo." fa un sorrisetto arrogante.
"Pensavo ti facesse piacere stare un po' con la tua nonnina!" dice Eleanor.
Io la ammazzo, giuro, le tolgo le budella e ci faccio un palloncino.
Sento qualcuno scendere le scale.
Quale parte di "Restate nelle vostre camere e non uscite, o vi taglio le teste e le appendo in camera" non hanno capito?!
"Ehi Penelope, noi..." comincia Niall, poi fermandosi.
Mia nonna ed io siamo troppo intente a fissarci, senza staccare lo sguardo.
"Ehilà?" dice Louis.
Mia nonna si alza.
"Ciao ragazzi, io sono la nonna di Penelope." mi stringe a sè, quasi stritolandomi.
Quelli erano i suoi "abbracci".
"Buongiorno signora." la saluta Liam, da gentiluomo.
Gli faccio cenno di non essere troppo gentile, lui risponde con un "ok".
Si sbottona la camicia, e con una mano si porta i capelli all'indietro.
Liam... Cosa stai facendo?!
"Niente lapdance, grazie." dico.
Liam si abbottona la camicia, cercando di fare il ragazzo sexy, ma scivola e cade per terra.
Oh oh, che duro.
Si rialza in un secondo, tenendo fisso uno sguardo "provocante".
Basta, cazzo, smettila di fare l'idiota!
"Io sono Liam, il ragazzaccio."
"Zayn, Bradford Bad Boy." la parola passa a Zayn.
"Cos'è quella cicatrice?" chiede mia nonna, indicando il taglio sulla fronte di Zayn, provocato dai sassolini nel cuscino.
"E'... Una nuova moda quella cicatrici! Rende tutto più... Raowr!" "ruggì", muovendo la mano come un gatto.
Mia nonna scuote la testa. Dio, che figura di cacca.
"Niall  continua l'irlandese  Sa, sono molto richiesto tra le ragazze, sono un vero e proprio bad boy. Io si avvicina all'orecchio di Geltruda rubo i polli alla coop." sussurra.
Lo stacco, dandogli una gomitata.
"Louis, Swag Masta from Doncastah. Le piacciono le carote? Perchè io le adoooooro!"
"Togliti carotomane!  lo scosta via Harry saaaalve, bella signora! Io sono Harry, Harry Styles." le fa l'occhiolino, ma ottiene scarsi risultati.
"Ciao nonna di Penelope!"
No, Iris no. Sono stata già umiliata abbastanza davanti a mia nonna.
"Io sono Iris, Iris Fiore! E' strano il mio cognome, vero?  fa una risatina stupida sono una fan degli One Direction, anzi, sono una truù daireèctionèrz! So ogni cosa di loro! Quando sono nati, dove, il loro tema per l'esame di terza media, la marca dei loro cellulari, i loro codici, cosa dissero le loro mamme appena nacquero, quante mattonelle hanno in casa, quante volte vanno in bagno e quanti minuti ci restano ogni volta, so..."
"Okay Iris, mia nonna ha capito. Adesso sta zitta." la fermo, tappandole la bocca.
Mia nonna va in bagno.
"Tua nonna è simpatica!" commenta Louis.
"Già." annuiscono Iris e Liam.
"Simpatica?! Vi siete fumati qualcosa? Zayn, ti ho detto mille volte di non vendere la marujana!"
"Ma è ganza!"
"Mia nonna è una settantenne impazzita! Una nonnetta pervertita che..."
"Che?" Mia nonna era dietro di me.
"N-niente." balbetto.
"Io esco, ci vediamo dopo." dice mia nonna uscendo di casa.
Faccio un sospiro di sollievo.
"E' stupenda..." commenta Harry, con aria sognante.
"Cosa hai detto?!"
Aroldo si limita a sorridere, sempre con lo stesso sguardo da coglione sulle nuvole.
Una nonnetta di settant'anni con un diciottenne... Possibile?
Lo scoprirete nella prossima puntata di... Ma che cazzo dico?!
Altro che prossima puntata, se mia nonna non se ne va in due giorni giuro che... Scappo in Madagascar e mi costruisco una nuova vita con Alex il leone, Gloria, Martin e Melman.
Mh no, forse guardo troppi guardo troppi cartoni animati.



Spazio autrice:

Ehilà! La vostra Chiara vi scrive da Napoli!
E' arrivato un altro personaggio in casa di Penelope: nonna Geltruda!
Ta daaan! Vi piace quest'idea?
Povera ragazza...
Ok, è una pazza anche lei, ma vivere con una mamma hippy e una nonna rockettara non è il massimo della normalità lol.
Vi piace quest'idea?
Vabbè, parlando d'altro, vorrei ringraziare horan15love, che ha recensito tutti i capitoli. Grazie mille! c':
Ma siete tutte fantastiche, cavolo, siamo a 107 recensioni! *balla la conga*
Anche voi che leggete e mettete come preferita/seguita/da ricordare la mia storia, siete meravigliose!
E' la mia prima ff e siamo già a questi livelli wooow! *w*
Che ne dite di organizzare un party hard a casa mia per festeggiare? Tutti a Grosseto yayyyy! :D
AHAHAHAHAHAH ok, ho qualche rotella fuori posto lol.
Spero che ci saranno tante recensioni a questo capitolo, ma anche a quelli precedenti! Una recensione al giorno, toglie il medico di torno! ;)
Sciaoo beliiii! xx

Ps. La mia one shot un po' triste "I will never let you go" è ancora lì, qualche anima buona vuole recensirla? *faccia da cucciola* Grazie mille a chi lo fara! c:


Ps 2. Passate dalle fanfiction di horan15love e kialoves1D? Sono mie amiche :3

Ps 3. Ciaoo Soldato! (ali1Dforever)

Chiara loves all

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Capitolo 22
*** Tutti per uno, uno per tutti... E viva Starbucks! ***


cap. 22 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo ventidue: Tutti per uno, uno per tutti... E viva Starbucks!


Mia nonna non è ancora tornata a casa. Aiuto.

Una vecchia decrepita che gira per Capri sola soletta…
Potrebbe accadere qualcosa ai probabili ladri!
Mia nonna comincerebbe a picchiarli di santa ragione se solo provano ad avvicinarsi.
Cammino avanti e indietro per un pezzo di corridoio.
"Ehi!" grida una voce.
Salto in aria dallo spavento.
"Ahh! Chi sei e cosa vuoi dalla mia vita?!"
"Sono Iris  la faccia di Iris spuntò da una camera  tua nonna è tornata."
Faccio un sospiro di sollievo e scendo giù.
"Nonna, sei tornata!"
"Si, cara."
I ragazzi vengono accanto a me.
Mia nonna continua a fare delle occhiatine a Aroldo.
"Lei è proprio una bella signora …" sibila Harry.
Che minchia sta dicendo?!
"Oh, caro Harry, anche tu sei proprio un bel ragazzino…" risponde mia nonna, ammiccando.
Harry fa un sorrisetto compiaciuto.
"Single?"
"Certamente."
"Dai, andiamo a farci un giretto in città…" propone mia nonna.
"No!" urlo.
"Cosa c’è, Penelope?"
"Ehm…"
Intanto se ne sono già andati.
DAI PENELOPE, PENSA IN FRETTA.
IDEE, VENITE A ME!
Perché l’unica cosa che riesco a immaginare è Niall che balla il Pulcino Pio?!
Ah, dai ascolto alla pancia, Penelope.
Come al solito, la mia coscienza mi diede un'ottima idea.
Mi precipito fuori e li trascino dentro.
"Perché ci hai trascinato qui?"
"Siete brutti."
"Ehi!" grida offeso Harry.
"E puzzate!"
"Ehi! Qui l’unico che ha il titolo di “puzzolente” sono io!" sbotta Niall.
"Sta zitto, Niall o ti faccio digiunare per una settimana!" urlo a Niall, rivolgendogli un’occhiataccia, che gli fece abbassare la testa.
"Io vado a fare un giro con la signora Carla."
"Invece non ti muovi!" ribatto.
"Non puoi vietarmi di muovermi!"
"Invece sì! Raggio paralizzante!" imito una sorta di “magia”, lanciandogli addosso dei coriandoli.
"Adesso me ne vado! Non sono un cagnolino che esegue i tuoi ordini!"
"Invece lo sei! E sei anche stupido!"
"Non è vero, zitta!"
"Oh sì che è vero! Accetta la verità!"
"Non è vero!"
"Sì, invece!"
"No!"
"Si!"
"No!"
"Si!"
"Stupida!"
"Coglione!"
"Demente!"
"Cacca!"
"Pipì!"
"BASTA! – Iris si mette in mezzo, con una bandiera della pace  PAAACE A TUTTI VOI! NON DOBBIAMO LITIGARE!"
Non le diamo ascolto, così lei si rimette in mezzo.
"Ragazzi!"
Prende una radiolina e la accende, comincia a cantare “Heal the world” di Michael Jackson.
Peccato che lei è stonata come una campana.
"Heeeeeal the wooorld! Make it a better placeeee! For youuu and for mee and the entire human race! There are…"
"IRIS SMETTILA! COSI’ CI UCCIDI!" sbraita Liam.
"Ci deve essere paaace!" risponde lei, continuando la canzone.
"Mamm' ro carmn!" commenta Louis, con fare napoletano, rivolto a Iris, che continua a cantare ad alta voce la canzone, mentre io e Harry litighiamo e Liam sbatte ripetutamente la testa contro il muro.
"LOUIS, STAI SBAGLIANDO ACCENTO! lo riprende Zayn non puoi parlare napoletano così, da un giorno all’altro!"
Era da troppo tempo che non faceva lo scassaminchia.
Poveretto, si sente inutile.
"Principessa, io parlo come mi pare!" si difende Louis.
"NON.CHIAMARMI.PRINCIPESSA."
"Okay, principessina."
"Ricchione!" lo insulta Zayn.
"Ricchione?! Non sono io quello che ha una collezione di 700 tipi diversi di Cicciobello in camera!"
"QUESTO.NON.LO.DOVEVI.DIRE."
"Oh oh, Zayn, la mammina si è incavolato." lo provoca Louis.
Zayn gli salta addosso e cominciano a tirarsi i capelli.
Così, mentre Liam cerca di far smettere di cantare Iris, che sta facendo morire il cane del vicino per tortura cinese, Louis e Zayn che si picchiano come due checche, mia nonna che difende Harry che insulta me, ed io che insulto lui…
Niall sta approfittando del momento per mangiarsi la cioccolata rimasta.
Okay, questa non è una novità.
Quel bastardo si è finito le mie 5 barrette di scorta in due ore.


Eleanor’s pov.
Sto giocando con le mie barbie, quando improvvisamente Niall entra in camera mia con una faccia spaventata.
"Copriti gli occhi! La principessa Elena è senza vestiti!" urlo, cercando di nascondere la bambola.
"Ma… E’ una bambola!"
"Ho detto copriti gli occhi, o chiamerò le guardie reali!"
"Chi?"
"Bambole, attaccate!"
Comincio a tirargli le barbie addosso.
"Eleanor, basta!" 
Uh! Un moscerino!
Fisso l'insetto che svolazza, mentre Niall cerca di parlarmi.
"Eleanor, smettila di distrarti!" mi grid contro, uccidendo il povero moscerino.
"HAI UCCISO UN POVERO MOSCERINO, PERCHE’ MONDO CRUDELE?! PERCHE’?!" mi metto in ginocchio, fingendo un pianto disperato.
"Eleanor?" in un attimo mi riprendo.
"Sono tutti impazziti."
"Anche… Penelope?" dico titubante, ricevendo un sì da Niall.
Oh no, senza Penelope siamo fottuti.
"Che è successo?"
"Allora, è iniziato tutto da una litigata tra Harry e Penelope, che poi si è trasformata in una specie di "rissa". Quindi Iris si è messa a cantare come una pazza un brano di Michael Jackson, la nonna Geltruda sta a guardare, Liam cerca di far smettere Iris di cantare, o potrebbero accusarla di omicidio colposo nei confronti di qualche povero animale, Zayn e Louis litigano perché Louis ha messo in mezzo la questione dei Cicciobelli." mi spiega, mettendosi le mani tra i capelli.
Tutti sappiamo quanto Zayn ama fare la mammina ai Cicciobelli, nonostante ha 19 anni e, beh, è un maschio.
"Io stavo mangiando, ma quando ho visto la situazione sapevo che non  potevo fare tutto io, quindi ho pensato che potremmo… UNIRCI!"
Mi accarezzo il mento, a mo' di detective, poi sorrido come un ebete.
"Unirci?" ripeto.
"Esatto… Cosa ne dici?"
"Ci sto!"
"Allora, da adesso dobbiamo escogitare un piano!" propone Niall.
"Okay!"
"TUTTI PER UNO, UNO PER TUTTI!"
" E VIVA STARBUCKS!" continuo, con lo stesso entusiasmo.

Niall fa uno sguardo strano, per poi scuotere la testa e andare nella cantina.



Spazio autrice:

Ecco il nuovo capitolo 22! *canticchia la canzone di Taylor*
Sono tutti impazziti, tranne Niall e Eleanor!
Come faranno a ristabilire la situazione in casa Johnson senza uccidere nessuno?
Ce la faranno?
Ma soprattutto, perché sto parlando come un telecronista prima della pubblicità?
AHAHAHAH lollino.
Seriamente, questo capitolo è pareeecchio strano.
Si scopre in che luogo è ambientata la storia! La bellissima Capri!
Chi non ci andrebbe per un'estate?
E poi, c'è pure un “Eleanor’s pov”, quindi, rendetevi conto, Penelope è fuori gioco.
E immaginatevi quei 5 idioti, Iris che canta come una pazza, Eleanor e la nonna DA SOLI…
Come faranno?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo yayyy!
Spero vi sia piaciuto questo, e che la storia continui ad avere un sacco di recensioni come in questo periodo.
Davvero, siete stupendi *w*

Consigli storie:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1606440&i=1 (This is me- Jamie__H)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1827621&i=1 (Hey, did you see them too?- ImPandaAzzurro)

Eh sì, ho deciso che in ogni spazio autrice di ogni storia che pubblicherò, metterò dei consigli storie.
Se non avete niente da leggere, beh… Leggete queste storie! :D
Recensite in tanti, pleeease!
Sciaoo beliiii! Xx

Ps. Per la 8932462° volta, il mio twitter è @dj_chiara
Ps 2. VORREI DIRE A TUTTE LE GLEEKS DI ESSERE FORTI, IL VOSTRO CORY VORREBBE QUESTO.

Chiara loves all  







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Capitolo 23
*** Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo fottuti ***


Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo ventitrè: Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo fottuti.
-Per favore, leggete lo spazio autrice anche se è lungo c:-

Eleanor’s pov.
Eleanor's pov

Niall è nello stanzino da mezz’ora.
Sto tranquillamente giocando con i miei amati giocattoli a forma di frappè, Cioccolatino e Caramellina, quando sento un urlo.
Oh mamma, cosa è successo?!
E se la casa stesse andando a fuoco?
E se Penelope stesse arrostendo di sotto e Liam e Harry si stessero preparando per mangiarla?
E se la casa stesse andando a pezzi?
E se un tornado stesse per urtarsi contro questa villa?
Comincio correre avanti e indietro per la stanza, cercando qualcosa che potesse essermi d’aiuto.
Prendo un estintore e mi dirigo verso lo stanzino dov’è Niall, apro la porta e, prima di poter riuscire a spruzzare la spuma dal grande oggetto che ho in mano, una puzza allucinante mi fa perdere i sensi e mi fa cadere sul pavimento.
Mi gira la testa e ci vuole un bel po’ prima che mi riprendessi e collegassi il cervello.
Scherzo, io non collego mai il cervello.
Apro nuovamente la porta dello stanzino e sta volta vengo buttata sul muro da una forza sovraumana di… Scorregge?
Cado per terra sul pupazzo di Cioccolatino, che dopo un rumoroso “crack” si frantuma in mille pezzi.
“No! – grido, per poi alzarmi e raccogliere i pezzi rimanenti ti vendicherò, Cioccolatino, lo farò” continuo, facendo una scena tragica.
Per il bene del popolo, dei vicini, dello stanzino puzzolente, del muro, del cane della casa accanto.
Scendo le scale e arrivo al piano terra, dove c’è ancora un bel casino.
Iris ha cambiato canzone, stavolta è “Heart Attack” di Demi Lovato, ancora peggio, ed è legata ad una colonna con dello scotch in mano.
Bell’idea quella dello scotch in mano, rende tutto più figo.
Liam non si dà più le testate nel muro, ma nel vetro.
Harry ha smesso di parlare con Penelope e viceversa, perché sono occupati a tirarsi i capelli, mentre Nonna Geltruda ride divertita come una matta davanti alla scena.
Zayn sta lanciando i suoi Cicciobelli a Louis, che adesso è rinchiuso in una camera fatta di cuscini, che appunto il pakistano sta cercando di distruggere.
Niall, come ho già visto, è nello stanzino a fare… Ehm… Cose sue.
Devo ricordarmi di dire a Penelope di entrare lì dentro sempre con una maschera antigas e una bombola d’ossigeno. Anzi, due bombole d’ossigeno.
Prendo la borsa con un po’ di soldi ed esco di casa.
Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo fottuti.
Cammino per la strada tranquillamente quando vengo travolta da un’onda di ragazzine urlanti.
Devo scappare assolutamente. 3…2…1… Via!
Corro a più non posso verso un luogo più sicuro, ma le fan sono sempre più vicine.
Guardo dietro di me per controllare la situazione e non noto il muro davanti a me, schiantandomici contro e diventando la preda di quelle pazze furiose, che pian piano si stanno avvicinando.
“Vi prego, non mi mangiate! So di limone e birra messi insieme!  cerco di fermarle, ma loro continuano ad avvicinarsi cosa volete da me?!” continuo a chiedere, in preda al panico.
Ho letto su Internet che ci sono ancora molti cannibali sulla Terra, e, da come mi guardano quelle ragazzine, scommetto che mi immaginano già tra le patatine fritte.
La cosa più brutta è che io starei malissimo con le patatine!
Potrebbero vomitare e poi denunciarmi per essere acerba!
Se leggete il libro “Tutti insieme a mangiare Eleanor Calder!” scritto da Penelope per i nostri 15 anni di amicizia, scoprirete con che cosa potreste affiancarmi in un delizioso pranzetto!
Mh, ho voglia di mangiarmi adesso.
Sono assorta nei miei pensieri, quando mi accorgo che quel branco di cannibali è ancora dinanzi a me.
“Eleanor, noi ti amiamo!” esulta una di quelle, sventolando un enorme cartellone con la mia faccia sopra. Cannibali e anche… Stalker?! Messi bene.
“Mi… Amate?” ripeto titubante.
Nessuno mai mi ha ammirato per quello che faccio, insomma, il mio hobby preferito è chiamare Penelope alle 4 di mattina e il mio sogno della vita è di rubare un’anatra insieme al mio amoruccio Loueh.
“Certo! Calderics for evah!” gridano in coro. Cazzarola, queste sono possedute.
“Ma io non… Aiuto! I cannibali mi amano!” comincio a correre per la strada, lasciando interdette le mie “fan” e i vecchietti accanto ai bar che giocano a “rubamazzo” e “scala 40”.
Arrivo ad un supermercato e mi ci rinchiudo dentro.
Ci sarà qualcosa che può fermare quei 7 pazzi a casa Johnson, no?
Entro e rimango meravigliata, quanta roba…
Prendo un carrello e ci butto dentro ogni articolo che vedo, riempendo il cestino fino all’orlo.
Mi giro e mi fisso su un punto, oh Dio.
Alla mia destra, poco più avanti dello scaffale delle caramelle, è in mostra uno stupendo mantello rosso, con dietro il logo di Superman. Il mio sogno è qui.
Un bambino si avvicina pericolosamente al mio amore platonico, trascinando la mamma accanto a sé, lo vuole prendere. 'Sto stronzetto.
Faccio un balzo allo stand dove si trova il magnifico mantello, per poi sfrecciare fuori dall’edificio con il mantello legate alle spalle, spingendo il carrelo.
“Superman is here!” urlo, correndo sull’asfalto.
“Si fermi, signorina!” mi minacciano i commessi del supermercato che mi rincorrono.
“Mai!  ribatto con aria vincente devo compiere una missione!”
Mi spingo ancora più veloce sulla pista ciclabile, sperando di poter togliermi di dosso quei due ciambella man.
“Spazio! Fatemi passare!” supero i ciclisti che continuano a pedalare senza porsi alcun problema.
I passanti mi guardano allibiti, insomma, in un certo senso è strano vedere una ragazza abbastanza giovane correre per la città con un mantello di Superman sulle spalle e che spinge un carrello per la spesa pieno di roba, rincorsa dalla polizia.
Ho bisogno di tutte queste cose però… Chi non vorrebbe uno scopettino d’oro per il gabinetto, una fotocamera di Hello Kitty, qualche diario dei Gormiti e tutti i libri della Pimpa?!
L’adrenalina è alle stelle.
Mi sento come se fossi in un videogioco in cui devi scappare da qualcuno.
Ho sempre fatto cagare in quei tipi di videogiochi, perché continuo sempre a premere lo stesso tasto, ovvero A, e muoio sempre nello stesso modo: schiacciata da una macchina.
Che brutta fine! Preferivo mille volte essere sbranata da un T-Rex!
Anche a lui dovrei consigliare il libro di ricette su di me, sono sicuro che gradirebbe!
Mentre corro, mi accorgo della presenza di uno Starbucks davanti a me, mi fermo.
La polizia sta per prendermi, ma la tentazione di entrare dentro, fare 39547284723 foto ai cappuccini, magari senza neanche berli, è troppa.
No, Eleanor, hai una missione da compiere.
Devi salvare Penelope&Co, okay? Okay.
Scaccio via i miei pensieri su Starbucks e riparto ancora più veloce, fino ad arrivare davanti casa di Penelope, stanca morta e con la lingua di fuori.
Sembro un lama impazzito.
Il carrello stracolmo è accanto a me e il mio adorato mantello è sulle spalle, lucido e rosso, come sempre.
Aw, come sei carino mantellino mio.
Pensa se quel bimbetto ti avesse preso… Non so se avrei retto la separazione.
La mia vita è inutile senza di te, sappilo.
Ehm sì, parlo con un mantello, problemi?
Busso alla porta, ma nessuno risponde, sono troppo occupati ad uccidersi, così uso le chiavi di riserva, che sono sotto allo zerbino.
Ma dico, perché tenere delle chiavi di riserva sotto ad uno zerbino?!
Meglio tenerle in casa, no?
Entro e, stranamente, c’è un silenzio di tomba.
Cosa è successo? Dove sono? Sono stata via per 4000 anni e sono morti tutti?
Giro la testa e per poco non mi prende un colpo. Eleanor, respira profondamente.
Penelope sta dormendo accanto a Harry, che le cinge dolcemente i fianchi con un braccio.
Penelope è dell’idea che se solo provi a toccarla mentre dorme, lei si sveglia e ti uccide, ma in quel momento, la vedevo felice tra le braccia di Harry, che aveva anche lui un sorrisino sul volto.
Manca poco e cado per terra. E’ tutto surreale, cavolo.
Vado in cucina e sbircio dalla porta semi aperta, trovando Iris che chiacchiera allegramente con Louis e Liam, senza impazzire o saltargli addosso, semplicemente parla.
Questo fatto è ancora più inquietante di quello di prima.
Nonna Geltruda dorme. Oh cavoli.
Salgo le scale e giro tra le camere. In una di quelle c’è Niall che fa… Oh no.
E’ impossibile. Niall sta pedalando sulla cyclet.
Niall James Horan, nato il 13 settembre a Mullingar, in Irlanda, che, invece di mangiare tutte le provviste di casa, sta facendo ginnastica. Questo è gravissimo.
Passo accanto al bagno e sento il rumore di uno sciacquone.
Avvicino la faccia al buco della serratura e noto Zayn accanto allo specchio che si guarda insoddisfatto, per poi lasciarsi sfuggire un “che brutto”.
E’ la fine del mondo, ne sono certa.
Io non voglio morire proprio adesso, sono ancora giovane e devo ancora collezionare altri 836246741 mantelli diversi.
Mi siedo sul divano, accanto a Penelope e Harry, e accendo la televisione.
Vediamo un po’ che fa di bello.
Penelope apre pian piano gli occhi e gira la testa, il suo sguardo rilassato sparisce in un attimo, trasformandosi in uno orripilato.
“COSA CAZZO CI FACCIO ACCANTO A TE?!” strilla, alzandosi dal divano.
Harry si sveglia e si accorge di Penelope che gli urla contro.
“Stavi dormendo, a quanto pare” risponde con nonchalance.
“Lo so questo, idiota!”
“Però me l’hai chiesto” fa un sorrisetto arrogante.
“Adesso ti ammazzo, e poi nascondo il tuo corpo sotto all’albero di pesche nel giardino, okay?!”
“Uffa, quanto siete pallosi” dice Iris, seguita da Niall, Zayn, Louis e Liam.
“Pallosa sarai te!” ribattono in coro Harry e Penelope.
Dalle scale scende Geltruda, che fa arrossare il viso di Aroldo.
Si siede proprio accanto a me.
“Ehm… Io ho affittato il film “Titanic”…” mi intrometto nel litigio.
I ragazzi si guardano compiaciuti e poi annuiscono.
“Okay, ma non mi siedo accanto al principe “Sono una merda ma me la tiro”" commenta Penelope, indicando Harry.
“Ed io non voglio stare assolutamente accanto alla principessina “Mi credo figa ma sono una sfigata”" aggiunge Harry.
“Okay, okay annuisco  allora mi metterò in mezzo a voi, così non starete vicini ed io potrò piangere come una mucca durante il film!” propongo, sfoderando un sorriso a dir poco inquietante.
“Harry, voglio stare accanto a te.”
“Penelope, stavo pensando la stessa cosa.”



Spazio autrice.

AND WE DANCED ALL NIGHT, TO THE BEST SONG EVEER!
Yo yo, bella gente, come state?
Okay, mi scuso mille volte per l’immenso ritardo del capitolo.
Non posso dire perché non avevo idee, né perché non avevo tempo. Semplicemente faceva troppo caldo e non avevo voglia di fare altro che non fosse stare sul letto ed ascoltare musica.
Sì, sono una persona molto attiva yeep c:
Poi, come seconda cosa moooolto importante che ho da dirvi (anche se in ritardo) è…
Happy birthday to One Direction! Yayyyy!
Oh Dio, ragazzi, sono già passati tre anni! E’ surreale :’)
Volevo scrivere una one shot per i loro tre anni, ma ero troppo eccitata, commossa, felice… Sembravo Mortino quando vede i piedi di Re Julien lol.
Poi, avete visto il Video di Made In The USA di Demi? Cazzo, è kksdhakj *---*
E’ la meraviglia delle meraviglie, il suo sorriso, la sua voce, i suoi acuti…
La Devonne è troppo perfetta, stop.
Okay, lasciamo perdere i miei momenti da lovatic ahah :D
Come altro video jsdakj c’è… Best Song Ever! Yuhu!
E’ stupendo, cazzus, all’inizio ho riso un sacco ahahah 5-6-7-8 *balletto di Leeroy*
E Marcel? Leeroy, mh! Ahahah grande anche lui!
Veronica is the best yeah. Niall e Louis recitano benissimo, non sembravano loro!
“Louis, Harry, Niall, Liam, Zack” “It’s Zayn” “Whatever you say, big guy” lool.
Il mix di balletti è stupendo, soprattutto la sculettata lol.
Non so voi, ma io alla fine, quando Zayn ha scritto “This is us” mi sono quasi messa a piangere di gioia… Loro non sono cambiati, sono sempre gli stessi :’)
Avete letto l’intervista che hanno fatto a Harry, comunque?
“Con quante persone hai fatto sesso?” “Più di cento?” “Meno di cinquanta?”
MA CHE CAZZO VE NE FREGA, OH!
Ma sentiteli! Harry è un R-A-G-A-Z-Z-O, non un porno star, e non è il puttaniere che tutto voi credete che sia, lui è il ragazzo più dolce del mondo e non merita assolutamente di essere etichettato come qualcuno che non è.
Lui è sempre così gentile con tutti e gli altri lo trattano così. Gli spaccherei la faccia a quei giornalisti di merda.
Scusate per lo sfogo, ma queste cose proprio non mi vanno giù.
Vorrei solo vedere uno dei miei idoli felice e il solo pensiero che qualcuno possa renderlo triste mi manda in bestia.
Okay, adesso però basta news, parliamo della storia *suono di trombe*
Non so se ve ne siete accorti, ma ho cambiato modo di scrivere.
Se non l’avete ancora fatto, guardate i capitoli passati e rendetevi conto di quanto sono cambiati.
So che non sono più colorati, ma mi rendo conto che questa è comunque una storia, e non voglio che le persone la leggano solo perché è colorata c:
Ci ho messo quasi due settimane per sistemare tutti e 22 i capitoli, stavo impazzendo lollino.
Parlando del capitolo, come vedete anche Niall è andato fuori gioco e tocca ad Eleanor, la nostra stupida ma moolto divertente Eleanor, risistemare le cose!
La parte delle calderics era un presa in giro, mi sembra un po’ strano considerarla un idolo, dato che non ha fatto mai niente di speciale, almeno per me.
Ovvio non voglio offendere nessuno :)
A parte questo avvenimento, molto ma molto irritante, vi ho accontentate.
Ecco un momento dolce di Perry! (non l’ornitorinco, ma la coppia Harry + Penelope) lol.
Spero vi sia piaciuto! E spero vi sia piaciuto anche il capitolo, ci ho messo un sacco di tempo per scriverlo!
Mi è dispiaciuto un po’ per lo scorso capitolo, insomma… 8 recensioni non sono tantissime, siamo arrivati anche a 9-10!
Però va bene… Significa che non era un granchè!
Questo capitolo invece deve arrivare (altrimenti non continuo) a 13 recensioni.
Perché? Perché, purtroppo, è il penultimo capitolo :c
E’ già, la storia finirà a 24 capitoli, non so assolutamente come finire, ma ho qualche ideuccia carina yeep!
Oltre all’ultimo capitolo, farò dei ringraziamenti, molto lunghi, in un altro capitolo…
Vorrei non fare il solito spazio autrice, perché finisce la mia prima fan fiction e voglio ringraziare tutte le meravigliose persone che ho conosciuto grazie ad essa e le persone che l’hanno letto e sono stati così gentile anche a recensirla :)
Beh, lo spazio autrice è durato fin troppo, anche il capitolo è parecchio lungo…
Dovevo farmi perdonare per il ritardo, no? Spero vi piaccia e che, come già detto, arriveremo a 13 recensioni.
Starò via per una settimana e quindi spero che quando tornerò troverò taaaante belle recensioni ouo
Se volete sapere dove vado, vado a Londra. Sì, sto sclerando sjdhakjh *---*
Ragazzi e ragazze, so che forse vi annoiate, ma , per favore, se avete letto fino a qua, cosa vi costa scrivere più di dieci parole su questo capitolo? So che sono una rompipalle, ma mi fareste davvero felice!
E poi, se recensite, vi arrivano i punti recensione, che vi aiutano a pubblicizzarvi nel sito! :)
Mi farebbe molto piacere un consiglio e sapere che ci sono così tante persone che leggono ma nessuno che recensisce mi dà un po’ sui nervi… Please! *faccia da cucciola*
Okay, je vais!
Saluto tutte prima di partire! Londra... Arrivo! :D
Sciaoo belasss! xx


Chiara loves all

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Capitolo 24
*** Una vacanza memorabile ***


cap. 24 (epilogo)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo ventiquattro: Una vacanza memorabile


“Near, far, wherever you are… I believe that the heart does go on…”
Penelope, mantieni la calma. Conta fino a dieci, anzi, conta fino a quattromila, vedrai che ti calmi.
Perché Eleanor ha scelto proprio il Titanic? Perché proprio quel film, quel dannato, commovente, sdolcinato e, soprattutto, lunghissimo film?!
Non poteva prendere “My little pony-The film”? No, eh?
Stanno tutti piangendo come assatanati, Zayn è persino dovuto andare a comprare al supermercato altri pacchetti di fazzoletti, usando i miei, ripeto, miei soldi.
Sono sicura che spenderà tutti i cinque euro che gli ho dato, dopo che si è inchinato, mi ha fatto un massaggio ai piedi e mi ha fatto fare il giro della casa sulle sue spalle, cantando “Danza kuduro”.
Tanto vale farmi ripagare in anticipo per le sue spese “folli” di fazzoletti.
Lui è fissato con la pulizia. I fazzoletti devono essere assolutamente al 100% di cotone (se lo sono al 99% non gli va bene) e prende sempre l’ultimo pacco dello scaffale, quello in fondo, ma proprio in fondo, perché dice che così non l’ha toccato nessuno e quindi non ci sono germi estranei.
E’ normale che non l’abbia toccato nessuno, quale deficiente si mette a fare gli scavi di Pompei nello scaffale dei fazzoletti Tempo?
Zayn prende unicamente quelli, perché così dopo può fare la battutina squallida quando a qualcuno cadono i fazzoletti.
“Ehy! Hai perso Tempo!” Che idiota.
Un altro di quei contro che ha tenersi degli estranei in casa è ritrovarsi una femminuccia, maniaco della pulizia e terribilmente palloso.
“Questo film è troppo commovente!” singhiozza Harry, appoggiandosi al mio braccio e bagnandolo con le sue luride lacrime.
Penelope, non sclerare. Inspira, espira, inspira, espira, inspira, espira, inspira, espira, trattieni il fiato, espira, inspira, espira, trattieni il fiato e muooooori.
Nemmeno i miei ragionamenti da Ashley Tisdale in “High School Musical” funzionano, però.
“Staccati immediatamente dal mio braccio, coso!” strillo, scrollandomelo di dosso.
“Penelope, piangi con noi!” dicono in coro tutti e sette.
“Mai!” rispondo con convinzione.
Pft, Penelope non piange ai film, Penelope non fa come Harry; quel ragazzo è peggio di una ragazza con il ciclo.
Lo chiamerò Harrina, la sfracassa-vagina.
Harrina&Co sono diventati zombie. L’ho detto io che questo film dà effetti collaterali gravi al cervello! Ma chi mi ascolta qui? Nessuno!
Gli zombie in casa non ce li voglio, puzzano, sbavano e ti mangiano il cervello.
Io ho bisogno del mio cervello, ehi!
Altrimenti non potrei mai attuare il mio piano ultra segreto “come sposare Zac Efron”.
Il piano l’ho scritto quando avevo dieci anni, okay, ma può essere comunque adattato!
Per prima cosa, devo riuscire a prendere il biglietti per assistere alla premiere del suo nuovo film. Arrivata lì, lo scoverò tra i posti in prima fila.
Mi travestirò da pinguino gigante, così la gente non mi noterà.
Mi nasconderò tra i bodyguard, e, con la solita agilità di un elefante in sovrappeso che mi contraddistingue, mi avvicinerò al suo posto e gli darò, gentilmente, una padellata in faccia, con la padella di mio zio Steve.
Quando ero piccola, mio zio mi ha mostrato la sua collezione di padelle e mi ha detto che se mai avessi dovuto dare una padellata a qualcuno, avrei dovuto usare esclusivamente quella.
Quello sì che è stato un insegnamento profondo.
Svenuto, lo infilerò dentro ad un sacco, andremo in aeroporto e partirò per casa mia.
Arrivati a Manchester, gli farò fare il lavaggio del cervello da mia zia Trudy, una pazza schizzata che conosce tutti i riti wu-dù possibili e immaginabili. Ha scritto anche un libro.
Dopo il rito wu-dù, crederà di essere il mio fidanzato e mi chiederà di sposarlo.
Ovviamente io accetterò, ci sposeremo e vivremo tutti insieme in una grande casa, con tanti bei bambini, che ovviamente assomiglieranno a lui. Rifarsi la faccia costa!
“Abbraccio di gruppo!” grida Eleanor, risvegliandomi dai miei filmini mentali su Zac Efron.
“Ragazzi, non ci provate!”
Nonostante la mia minaccia, si appiccicano alle mie braccia come sanguisughe.
Niall mi salta addosso, facendomi barcollare e poi cadere per terra, proprio a due centimetri dal divano.
Non potevo cadere sul divano? Eh no, devo farmi male, giusto gravità? Stupida gravità.
Mi rialzo dolorante e comincio a blaterare vari insulti in astrogotolo antico.
E’ un po’ improbabile che mi capiscano, non penso esista questa lingua.
Comunque, devo assolutamente distrarli da quel film. E c’è un solo modo per farlo.
No, non mi metto a fare la lapdance davanti alla televisione, mi prenderebbero per un kebab. E poi Zayn vorrebbe farmi al forno.
Mi avvicino al lettore e spengo la tv, con una mossa fulminea.
“Perché lo hai fatto?!” grida Iris, furiosa.
“Ripigliatevi! Questo film fa schifo!”
“Come osi offendere questa meraviglia?!” ribatte Zayn, con un fazzoletto attaccato agli occhi.
“Ragazzi – cerco di fare la dolce – basta vedere il film! Vi va di fare un giro in barca?”.
Okay, non mi poteva venire idea peggiore, ma in quel momento ero senza fantasia.
Li vedo riflettere un po’, per poi darmi l’okay.
Ci vestiamo in fretta e furia e raggiungiamo la spiaggia. E’ da un sacco che non ci andiamo.
E pensandoci, non ho ancora rimorchiato nessun ragazzo! Aiuto, perderò un centesimo!
Devo muovermi, l’estate è agli sgoccioli!
Prima però, devo fare questo stupido giro in barca.
Ne prendo in prestito una e ci saliamo tutti sopra, mentre il vento ci spettina i capelli.
No, non ho un aspetto fantastico come nei film. Sembro un barboncino idrofobo.

Sono passati dieci minuti da quando ci siamo imbarcati.
I miei capelli sono in preda ad una guerra mondiale, ma c’è chi sta messo peggio di me: Aroldo.
Di solito ha sempre i ricci morbidi e setosi, i suoi capelli fanno swish.
Devo chiedergli assolutamente che shampoo usa. Sicuramente Garnier, perché lui vale.
Scherzo, io uso Garnier. Perché io valgo.
“Penelope, aiuto! I gabbiani mi si sono infilati tra i capelli!” Harry mi chiama, mi giro e scoppio a ridere. Due gabbiani si sono messi a giocare con i suoi capelli.
“Harry, gli piaci! Facci conversazione!”
“Daiiii! Aiutami, questi ci fanno il nido!”
“Diventerai zio allora! Congratulazioni!”
Dopo un po’ non sento più Harry, forse i gabbiani hanno deciso di andarsene. O forse no.
No, decisamente no, sono ancora sulla testa di Harry, mentre lui cerca di “parlarci”.
Okay, quando ho detto “facci conversazione” non intendevo per davvero. Povero, è disperato.
“Harry, vuoi una mano?”
“Si, ti prego, ti scongiuro, aiutami, questi non se ne vogliono andare! Mi rovinano i capelli, me li sono lavati ieri con Garnier!” mi supplica.
Sì! Lo sapevo che usava Garnier! Che genia, oh.
“Sciò sciò! – grido, muovendo la mano per scacciare i gabbiani dalla testa di Aroldo – ma fate il nido sulla testa di qualcun altro! Guardate quello – indico Zayn – lui sì che ha una bella testa!”
In un attimo i gabbiani si staccano dai capelli di Aroldo e si fermano su quelli di Zayn. Missione compiuta.
“Questo è fare conversazione” dico soddisfatta ad Harry, che mi guarda incredulo.
Parlo pure con i gabbiani, gente.
Zayn, dopo una lunga corsa e vari urli, fa scappare gli uccelli.
Il suo telefono suona, risponde.
“Con chi sta parlando Zayn?” chiedo a Louis.
“Con la sua fidanzata”
Cosa?! Zayn? Fidanzata? Adesso? Telefono? Louis? Mare? Barca?
“Sì, amoruccio mio, ti amo anch’io!” Zayn riprende a parlare a telefono, dopo circa 20 minuti passati ad ascoltare la sua, a quanto pare, fidanzata.
“Sì, okay, va bene, yes, oui, come ti pare, ma certo, si, okay, non fa niente, certo, va bene, si, oui, yes, mh, no, si, okay, va bene, certamente, come vuoi, ovvio, no dai, sì, certo, sicuro, okay, ti amo anch’io. Sì, ho portato i tuoi CD sulla barca.”
“Sulla barca?” gli domando.
“Certo, il mio amorino sta arrivando qui.”
“Amorino?
“Si, l’ho chiamata io.”
“Qui?”
“Sì.”
“Adesso?”
“Adesso.”
“Ma proprio adesso?”
“Proprio adesso.”
“Adesso adesso?” Zayn sta per rispondere, quando un aereo gigante lo sovrasta e lascia tutti a bocca aperta.
Una figura femminile buttarsi con un paracadute, per poi cadere rovinosamente addosso al kebabbaro.
“Ciao orsacchiottino!” la ragazza si alza come se niente fosse e saluta il povero Zayn, rimasto schiacciato.
“Ciao Perrie”
Perrie? Aiuto! Abbiamo un ornitorinco sulla barca! Un ornitorinco un po’… Diverso.
Ho capito! E’ un ornitorinco scientificamente modificato per non essere scoperto dagli umani.
Si, ce la vedo con un cappellino marrone mentre combatte contro il dottor Dufe-qualcosa.
“Ti chiami Perrie, giusto?” le dico sospettosa.
“Certo! Perrie Louise Edwards, nata il…”
“Non ti ho chiesto la biografia.”
“Se vuoi però c’è… E in più puoi anche comprare il nuovo CD delle Little Mix!” dice con tono accattivante, aggiunge però un inquietante sorriso gengivale.
“Interessante, ma non li voglio.”
“Ma... E’ il CD delle Little Mix… LIBERATE ZAYN.”
“Che?”
Ad un certo punto appare Zayn dal nulla con un cartellone gigante con la faccia di Perrie e delle sue amiche, portando un sacco contenente, molto probabilmente, 100 e più copie dell’album.
“Comprate l’album delle Little Mix!”
“Zayn, è la quinta volta che lo fai in questa settimana, può bast…” lo avverte Niall, preoccupato per l’amico che è andato fuori di testa.
“TU NO COMPRARE? IO FARE ESPLODERE TE! BOOM BOOM!” risponde, con un’ espressione seria. Kill me please.
Perrie se la ride dall’altro lato. Ma che ridi, che il tuo fidanzatino mi vuole esplosa!
Si si, è davvero un’agente segreto ornitorinco. E ce l’ha anche con me!
Sentiamo un urlo, è Eleanor.
“El, cosa è successo?!” chiede Louis, prendendole la mano.
“La polizia mi è alle calcagne!”
“Cosa?” esclama Tomlinson.
“Dove? Come? Quando? Perché? Le cinque domande, yee!” aggiungo io, ridendo sotto ai baffi.
“Non è divertente, Penelope!” mi rimprovera Liam.
“Ma se oggi sono più simpy del solito! – mi difendo – siete voi che non capite le mie battute simpy!”
I ragazzi non mi ascoltano, tutta l’attenzione è su Eleanor, che non riesce a fare un discorso sensato e a spiegarci perché la polizia la sta inseguendo.
Devo intervenire io, è ovvio.
“Eleanor, guarda me! Che cazzo hai fatto?” dico scuotendola per le spalle.
“Io... Ho rubato un carrello pieno di roba e un mantello dal supermercato!”
“E va beh! – rispondo non curante – significa che sconterai qualche giorno in galera!”
“Ma a quanto pare loro sanno che io sono te, e perciò metteranno in galera te!”
Ragioniamo un attimo, questo discorso è assolutamente privo di senso! Cioè, una persona non va in galera per aver rubato qualcosa, e la polizia non si scomoda più di tanto per cercarti.
Eleanor non me la conta giusta, sicuramente c'è un altro motivo sotto.
E se ce l’avessero per quando in aereo si è spacciata per me? In quel caso la colpa è anche mia... Oh, no.
Mi fermo un secondo, devo decidere cosa fare. Ci sono tre opzioni.
Opzione uno: arrendersi e consegnarsi alla polizia e poi cercare di spiegar loro che è stata una truffa, è Eleanor quella che deve andare in galera.
Opzione due: buttarsi in acqua e venir sbranata da uno squalo (almeno scampi alla galera e sfami anche qualche povero animale).
Opzione tre: scappare per poi rifarsi una vita in Madagascar.
I ragazzi mi guardano, aspettando una risposta.
“Beh, la scelta non è per niente facile, ma io, nelle mie piene facoltà mentali, ho già deciso quale sarebbe la più giusta per tutti noi –i ragazzi abbassano la testa, consapevoli del mio triste destino – MUOVETE IL CULO CHE SI PARTE!” urlo tutto d’un fiato.
Perrie, Eleanor, Zayn e Harry sgranano gli occhi, vedo Louis e Niall sorridere, mentre Liam e Iris per poco non svengono.
Tutti si rifugiano nella camera sotterranea della barca. Era uno scontro me-polizia.
E se andrà male… Significa che la colpa la darò a Eleanor. Il "sorridi e annuisci" mi sarà d'aiuto!
Prendo tra le mani il volante e schiacciò il tasto dell’acceleratore più forte che posso, facendomi quasi cadere.
“Ahia! Acceleratore di merda!”
“Che cazz… Harry! Cosa ci fai qui?! Vai immediatamente nella stiva!”
“No! Voglio stare con te!”
“Non puoi, deficiente!”
“Posso invece, perché io valgo!”
“Non è che se usi Garnier vali, eh!”
“Ah, perché tu vali.”
“Certo! Altrimenti non staresti qui a darmi noia!” Harry rimane un attimo in silenzio.
“Okay, effettivamente tu vali! – ammette – ma fammi stare qui! Posso parare le intemperie con i miei capelli… E posso anche farti seminare la polizia! Ho già un’idea!”
Lo guardo, mi guarda. Ci guardiamo.
“La smetti di fissarmi?!” strillo.
“Sei tu che hai iniziato! Io non ti fisso!”
“No guarda, stavi contando quante ciglia ho!” rispondo con ovvietà.
“E chi te lo dice che io non voglia sapere quante ciglia hai!”
“Smettila di rompere e renditi utile!” sbotto and un certo punto.
“Signorsì, capitano!”
“Sono una femmina, demente.”
“Oh scusi, colonnello Johnson.”
“Ora va meglio – rispondo – prendi quei CD, devi…”
“Lanciarli addosso al motoscafo della polizia?” finisce la frase, lasciandomi a bocca aperta.
“Stupiscimi! – si avvicina a me, sbottonandosi la cinta dei pantaloni – non in quel senso!”
Aroldo si mette a ridere, poi va a prendere il sacco con i CD.
“Sei sicura che Zayn non lo verrà a sapere?” domanda Harry, leggermente impaurito.
Scuoto la testa, ma in realtà non so come la prenderà Zaynuccio.
Beh, darò tutta la colpa ad Eleanor, in ogni caso. Mi piace dare la colpa a lei per qualunque cosa.
Harry comincia a tirare CD su CD al motoscafo, e pian piano riusciamo a superarli, arrivando persino alla terra ferma. Lancio un urlo di gioia.
Accosto la barca sulla riva dell’isola e corro ad abbracciare Harry.
“Grazie Harrina…”
“Harrina?!”
“Ehm, Harry, scusa.” mi correggo, imbarazzata.
“Puoi chiamarmi come vuoi. Anche caccone, merda putrefatta, ragazzo con un topo morto in testa, basta che mi chiami.”
“Cos’è questo, un modo per rimorchiare? O una presa di culo?”
“E’ una dichiarazione d’amore” risponde, avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
Oh merda, questo ha fumato qualcosa di forte, molto forte. E menomale che avevo detto a Zayn che non doveva spacciare in casa!
“Harry, ti sei drogato?”
“Shh…”
I suoi occhi verdi si scontrano con i miei, azzurri come il cielo d’estate, come un vasto oceano, come… Okay, non ho gli occhi azzurri.
I miei sono marroni. Sì, marroni come… La corteccia di un albero! Oppure come il colore delle monete da 5 centesimi! C’è anche un’altra cosa marrone, lo so, ma preferisco questi esempi.
I miei occhi sono marroni con sfumature marroni, che alla luce sono marroni, al buio sono marroni e sotto qualunque altra luce sono, indovinate un po’… Marroni!
Penelope smettila di pensare al colore banale dei tuoi occhi.
Harry si sta avvicinando sempre di più a me.
Il 50% del mio cervello dice “deve allontanarsi subito da me, cavolo!”, mentre l’altro 50% dice “cogli l’attimo! Dagli una bella padellata in testa!”.
In meno di un minuto, le labbra di Harry sono sulle mie e mi lascio trasportare da quel lungo e romantico bacio.
Mi stacco dalla sua presa, lasciandolo con un sorriso ebete sulla faccia.
Cosa penso? Penso che se avessi una padella, lo colpirei ripetutamente fino a farlo svenire.
Ma il problema più grande è che… Non ho una padella.
Perché quando sono andata a casa di zio Steve non me ne sono presa una?! Che stupida.
Il secondo più grande problema? Mi è piaciuto. Sì, il pollo di zia Trudy mi è piaciuto, anche se era scaduto da cinque anni.
“Fermati, Johnson! Ti abbiamo in pugno!”
Oh mio Dio, sono di nuovo qua.
“Cazzo Harry, dobbiamo avvertire gli altri!” Harry annuisce e va a chiamare gli altri.
“Pen, siamo fottuti” si lamenta Eleanor.
“Uffa – sbuffo – nascondetevi nella foresta, ognuno in posti diversi, e mettetevi queste maschere con la mia faccia, così crederanno che siete me, mentre io fuggirò”
“Ma così noi restiamo sull’isola! Non puoi lasciarci su un’isola deserta e…” protesta Zayn.
“INTANTO, TE CALMI COSO – rispondo alle lamentele assillanti di Malik – mettetevi le maschere, andrà tutto bene… Ve lo giuro sulla cioccolata!”
E se io giuro sulla cioccolata, non scherzo.
Zayn si decide a infilare la maschera, per poi correre nella grande e folta foresta di quell’isoletta dimenticata da Dio.
Dopo poco, sono tutti spariti, tranne Harry, che è sempre accanto a me.
“La vuoi finire di seguirmi?! Ma cosa facevi quando giocavi a nascondino? Seguivi tutti?!”
“Ti devo proteggere.”
“Ehi! Non ho il più bel nome di questo modo, ma Bo mia mamma se l’è risparmiato!”
“Sono il tuo ragazzo e devo prendermi cura di te.”
“Ma cosa dici?!”
“Vieni, nascondiamoci adesso.”
“Non puoi dirmi cosa devo fare o no! E poi non sei il mio ragazzo, okay? Tu non…” mi tappa la bocca con un altro bacio.
“Giuro che ti ammazzo, chi se ne frega se poi mi mettono in galera.” borbotto, pulendomi le labbra con il braccio.
“Se non corri ci vai anche senza avermi ammazzato.”
Ci addentriamo nella foresta, ma sentiamo un rumore di passi che si dirige verso di noi. Non c’è via di fuga.
“Merda, ci siamo.” dico nascondendomi dietro a Harry.
“Calma, piccola, andrà tutto bene.”
“Piccola ci chiami il tuo barboncino.” borbotto acida.
I passi si fanno sempre più vicini, la polizia è qui, lo so.
Cosa dirò a mia madre? E a mio padre? Cosa dirò a mio zio Steve e a mia zia Kelly (quella dei riti wudu)? E mia nonna? Mia nonna mi prenderà per il culo tutta la vita davanti alle sbarre del carcere, mentre addenta un delizioso biscotto al cioccolato.
A proposito, dov’è nonna Geltruda?
Dopo qualche rumore di foglie, dalla siepe spunta una faccia familiare che ci sorride… Louis!
Ringrazio il cielo che adesso sia qui.
“Ehy piccioncini – lo fulmino con lo sguardo, ma lui fa finta di non vedermi – c’è un problema, dovete venire con noi.”
Il mio cuore perde un battito, Harry mi guarda preoccupato, stringendo la mia mano.
Usciamo fuori da quel vicolo cieco, pronti ad affrontare la dura verità.
Siamo in una grande spiaggia, il motoscafo della polizia è proprio davanti ai miei occhi.
E’ la fine.
La fine delle vacanze estive, dello shopping con Eleanor e Iris, della manicure gratis, delle mie amicizie. La fine della mia vita normale.
In questo momento, vorrei dire grazie a Liam, che mi ha aiutato a dimagrire e che è sempre stato dolce e premuroso.
A Louis, che mi fatto ridere tutte le volte che le cose andavano male.
A Niall, che mi fatto capire che non sono l’unica pazza della Nutella
A Zayn, che mi ha aiutato a smerdare meglio.
A Iris, la persona migliore che potevo incontrare, anche se è una pazza schizzata.
A Eleanor, che mi ha fatto conoscere questi ragazzi, molto cretini, ma a cui voglio tanto bene, e che mi ha tenuto sempre compagnia in questi 15 anni.
E poi, a Harry, che mi ha rotto i coglioni, mi ha pedinato, copiato, abbracciato, smerdato, deriso, umiliata… Ma che mi ha fatto sciogliere il cuore, con quel sorriso e quelle fossette adorabili. Eh sì, penso che alla fine io mi sia innamorata di lui.
“Signorina Johnson.” deglutisco.
“Sì?”
“Sua nonna è stata arrestata.”
“Lo so, ho sbagliato e… Che cosa?! Mia nonna?!”
“Sì, è scappata di prigione.”
“Prigione? Lei era in… Prigione?!”
“Esatto.”
Oh mio Dio, tenevo una carcerata in casa. Poteva anche uccidermi!
“Voleva dirle questo, adesso però dobbiamo andare… Ci si rivede.” il poliziotto si allontana con il motoscafo, dove, in una gabbia, è rinchiusa mia nonna.
Non mi hanno arrestata, che bello!
Vado ad abbracciare tutti, che, non essendo abituati a queste mie dimostrazioni di affetto, si chiedono se ho bevuto qualcosa.
“No ragazzi, non sono sbronza! Sono in ottima forma!” grido in preda all’euforia.
Mi guardo intorno e, a differenza di me, sono tutti tristi.
“Ehy, cosa sono quei musi lunghi?! Che è successo? Oh mio Dio, non ditemi che voi siete attori, questo è un set cinematografico e tutto questo è pura finzione! – nessuno risponde. No, non possono essere stati così cattivi – perché mi avete fatto questo scherzo di merda?! Non fa ridere, sapete?! Siete tutti dei…”
“Penelope, non sei stata vittima di uno scherzo – tiro un sospiro di sollievo – è che… Il nostro manager ci ha informati che dobbiamo partire per Londra” spiega Louis, tenendo la testa bassa.
“Ma come? Voi dovevate restare qui per altre due settimane!”
Manager di merda, appena ti scovo giuro che ti strozzo con le mie mani.
“Anche noi lo credevamo, ma a quanto pare c’è stato un cambio di programma. E dobbiamo partire. Il primo volo per Londra è alle 3, dobbiamo sbrigarci.”
“Oh, okay, vi accompagno – dico, indicando la barca – salite su, dai.”

Siamo arrivati in aeroporto, l’aereo è davanti a noi, se ne vanno anche Iris e Eleanor.
Iris ritorna a Manchester, ma Eleanor… Eleanor si trasferisce da Louis, a Londra.
All’inizio di questa vacanza non pensavo che mi sarei mai affezionata a questi sette bufali., prima se ne sarebbero andati, meglio sarebbe stato.
Invece adesso sono davvero triste. E’ la peggiore separazione che ho dovuto sopportare, peggio di quando mi rubarono Mr. Pasqualo alle materne.
“Allora… Ciao” esclama Liam.
“Ragazzi, io… Io vi voglio bene!” dico buttandomi su tutti e sette.
“Ehy, cosa è successo alla nostra Penelope?” scherza Louis.
“Penso sia andata a farsi fottere.”
“Ci mancherai tanto – aggiunge Niall – chi farà le lotte per i panini alla Nutella la mattina?”
“Già, a chi potrò dare lezioni di ginnastica?” commenta Liam.
“Chi sveglierò alle 4 con un tuffo nel tuo letto?” continua Eleanor.
“E io a chi potrò fare la manicure tutti i giorni?” dice Iris.
“Iris, noi ci vedremo anche dopo, è Eleanor quella che si trasferisce a Londra con i ragazzi.”
“Sì, ma mi mancherai lo stesso!” piagnucola. La abbraccio forte.
“Siete ridicoli” borbotta Zayn, ricevendo una gomitata da Perrie l’ornitorinca.
“Oh, ciao principessa! So che non abbiamo avuto proprio il miglior rapporto di sempre… Ma sappi che voglio bene anche a te.”
Zayn corre verso di me e mi avvolge tra le sue braccia, stringendomi come mai era successo.
“Ti voglio bene anch’io, anche se hai buttato in mare tutti i CD delle Little Mix.”
“Come hai…”
Non riesco a finire la frase, perché Zayn indica Harry.
“Sei un pezzo di merda, un bugiardo tremendo e uno spione di prima categoria! Come hai potuto farmi questo! Io…”
Harry mi cinge i fianchi e fa incontrare nuovamente le nostre labbra.
“Mi mancherai un sacco, amore.” Sussurra al mio orecchio, staccandosi da me.
“Io… Io…” borbotto confusa.
“Ti amo?"
“No. Ti uccido, ti strozzo, ti scuoio vivo e poi ti sotterro sotto all’albero di pesche.”
“Sei fissata con l’albero di pesche, eh?” sospiro, scuotendo la testa.
“E’ l’albero più bello e curato di tutto il giardino, il mio preferito.”
“Allora sono felice di essere ucciso, strozzato e scuoiato vivo per poi essere sotterrato lì sotto.” Sorrido timidamente.
“Sentite, l’aereo è lì, non fatemi star male ancora.”
“Va bene, dai che ci rivediamo! – cerca di aiutarmi Louis – Pene ti vogliamo bene.”
“Faccio finta di non aver sentito il nomignolo che hai appena detto, mi sono affezionata troppo per ucciderti.”
Louis scoppia a ridere. Ehy! Non ho fatto una battuta! Okay, non sono la dolcezza in persona ma anch’io posso provare affetto verso qualcuno, no?
I ragazzi entrano nell’aereo, salutandomi con la mano, e in un attimo sono già in volo verso Londra.
Torno dentro all’aeroporto, mi siedo su una sedia e apro la borsa, mi serve una dose di cioccolato extra questa volta.
Menomale mi sono portata sette barr… Ehi! Dov’è il mio cioccolato?!
Frugo nella borsa come un procione impazzito, tiro fuori tutto, ma della cioccolata non c’è traccia. Ad un certo punto noto un bigliettino per terra, lo apro e comincio a leggere il contenuto.
“Ciao Penelope, se adesso stai cercando le tue sette barrette di cioccolata Lindt, non ti preoccupare, ce le abbiamo noi.
Con amore,
i ragazzi.”
Accartoccio il pezzo di carta e, invece di arrabbiarmi o altro, scoppio a ridere.
La cioccolata per me è sacra, se qualcuno me la tocca sono guai! Sono davvero cambiata così tanto?
Questi ragazzi danno effetti collaterali gravi al mio cervello.
Chissà se li rivedrò, un giorno...
Una cosa è certa, però, non mi scorderò mai di questa pazza vacanza in Italia.


***

 Storia inventata da Chiara Romano, per favore, non copiatela.
I ringraziamenti saranno nel venticinquesimo capitolo :) Recensite questo, intanto!

Chiara vi ama.

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Capitolo 25
*** Ringraziamenti! (niente capitolo) ***


ringraziamenti
Ringraziamenti!
-Non è un capitolo, ripeto, non è un capitolo-


Ciao a tutti, ragazzi e ragazze!
Come vi avevo anticipato qualche capitolo fa, ho deciso di scrivere dei veri e propri ringraziamenti per finire in bellezza questa fan fiction.
Vi avverto in anticipo che saranno parecchio lunghi, ma vi prego di leggere fino in fondo.
Innanzitutto, vorrei congratularmi con me stessa e la mia mente contorta.
Non riesco a credere nemmeno io che ho concluso la mia prima fan fiction! E che fan fiction!
L’idea per questa storia, alquanto bizzarra, mi è venuta in mente un giorno di febbraio.
Agli inizi del mio account su efp, non sapevo bene come funzionava, perciò mi sono limitata a leggere storie anziché scriverle.
Poi un lampo di genio. Perché non creare una storia diversa? Sì! Una storia… Comica!
Il titolo era già impresso nella mia testa “Quella pazza vacanza in Italia”.
Non avevo mai scritto prima storie comiche, ma volevo provare, chissà, pensavo, magari potrebbe piacere!
Così, dopo una settimana di fantasticherie sulla storia e valutati i pro e i contro, ho deciso di pubblicare il primo capitolo.
Il nome della protagonista l’ho scelto in un preciso motivo.
Volevo far giustizia a tutte quelle povere ragazze che non si chiamano Hope, Destiny, Charlotte, Samantha, Bella, Crystal ecc. e che, leggendo questi nomi, si dicono “non troverò mai una ragazza in una fan fiction che ha un nome meno figo”.
E invece no! E’ arrivata Penelope, la nostra cara e coraggiosa ragazza italiana che, come abbiamo visto in questi 24 capitoli, ha vissuto una straordinaria avventura! Vi ho sorpresi, eh?
Il morale della storia è che nonostante tu non abbia un nome figo, non significa che non puoi avere come amica Eleanor Calder, incontrare gli One Direction, viverci per un'estate intera, abbracciarli e baciare tre volte Harry Styles.
Okay, non è questo il morale della storia, non vi spiego quello vero però, perchè penso abbiate già capito.
Se non avete capito, non fa niente. Adesso andiamo avanti.
La storia si svolge a Manchester (dove Penelope vive) e poi si sposta a Capri, l’isola napoletana che sicuramente tutti conoscono. Ho voluto rendere onore alla nostra patria!
Lo confesso, la maggior parte delle volte schifo il mio paese, ma ci sono anche molte cose belle, come i vestiti, la lingua, il cibo… (soprattutto il cibo lol).
Dopotutto, nessun paese è perfetto. Detto questo, parliamo un po’ dei personaggi.
Oltre a Penelope, la protagonista, abbiamo anche Eleanor, Iris e i ragazzi, più le entrate speciali come Perrie Edwards, nonna Geltruda e la mamma di Penelope.
Ad ogni personaggio ho attribuito una carattere diverso, che ovviamente non rispecchia il mio vero pensiero.
Per esempio, il fatto che Eleanor nella mia storia sia la scema della situazione, non significa che io la odi, anzi.
E’ una storia comica, tutto quello che è scritto di offensivo è per scherzare!
Bene, possiamo passare ai veri e propri ringraziamenti.

E’ strano per me finire questa fan fiction, mi ero davvero affezionata tanto, soprattutto ai lettori.
Siete sempre stati molto divertenti e gentili, anche nelle recensioni!
Ho conosciuto tantissime persone che adesso sono importanti per me e mi tengono sempre compagni e inoltre ho imparato anche a scrivere meglio, grazie a preziosi consigli e critiche!
Le critiche servono sempre, perciò vorrei ringraziare mille volte The_Chemist che mi ha scritto una lunghissima recensione alla tre di notte, annotandomi per filo e per segno le cose che non andavano e che dovevo cambiare.
Mi sono messa sotto e ho corretto tutti i capitoli, è stato difficile e stancante, ma il risultato è davvero buono, perciò sono contenta.
Shaira, sei stata gentilissima, non so come avrei fatto senza questa critica!
Alla gente che ha messo come preferita/seguita/da ricordare questa storia… Siete fantastici! Non potete capire come vi sono grata!
Alla gente che ha recensito e che spero recensirà questo ultimo capitolo… Vi ringrazio per tutto, per ogni parola, ogni tasto premuto, ogni secondo usato per scrivere una recensione e per poi pubblicarla.
Questa storia è una delle poche cose che mi rende fiera di me stessa, non è tutta questa grandezza, ma con le sue 140 recensioni mi rende felice.
Non potete capire quanto vi voglia bene, mi avete accompagnato durante questa storia con risate, scherzi, momenti di dolcezza…
Mando a tutti un abbraccio fortissimo!

Un ringraziamento speciale a:
-Ali1Dforever. Lei è la prima persona che ha recensito questa storia, adesso è la mia migliore amica a distanza. Le voglio un mondo di bene, non importa se abitiamo in due città molto distanti, la nostra amicizia va verso l’infinito… E oltre!
-Kialoves1D. Ha recensito un sacco di capitoli, è sempre gentilissima e anche se non ci sentiamo molto in questo periodo, resta comunque una persona importante per me.
-i_love_1D_horse_skate. E’ una ragazza d’oro, simpatica e dolce come poche. Grazie tante anche a te!
-One Direction. Quei cinque sono stati la mia ispirazione, grazie di tutto!
-Efp Fan Fiction. Probabilmente l’amministratrice del sito non lo leggerà mai, ma comunque, vorrei ringraziarla per aver creato Efp. Trovo sia un sito molto carino e grazie a lui ho imparato a scrivere meglio e ho conosciuto un sacco di gente! Grazie Erica!
Sono tantissime le persone che dovrei ringraziare, ho nominato solo queste perché altrimenti  risulterei un po’ troppo pallosa.
Grazie alle persone che sono passate quando gliel’ho chiesto, quelle degli scambi recensioni su twitter e alle lettrici silenziose che hanno deciso di recensire.
Un altro grande ma grande, proprio grande grande abbraccio a tutta la gente che sta leggendo questi ringraziamenti e quindi che ha letto la storia.
Con questo, i miei lunghi ringraziamenti sono finiti. Immagino già la gente che stappa lo spumante lol.
Scusate se vi ho annoiato un po’, sono sempre stata una che parla troppo.
Spero che il capitolo vi piaccia, secondo me è il migliore che io abbia mai scritto.
Come sempre, tutte le cose scritte non le penso davvero, sono solo per scherzare.
Ho aggiunto anche dei baci tra Harry e Penelope e delle frasi dolci, spero non sia troppo smielato!
Di sorprese ce ne sono state molto in questa storia, potrebbero essercene altre… Chissà… Magari potrebbe esserci un continuo
Per ora non lo so, ma è comunque una possibilità! Lo sapete, di idee stupide ne ho a valanghe!
Mi farebbe davvero piacere se a qualche lettrice silenziosa andrebbe di recensire almeno questo ultimo capitolo… Sarebbe fantastico!
Nel capitolo 23 non siamo arrivati a 13 recensioni, ma non fa niente, vi ringrazio lo stesso.
So che sono noiosa, ma vorrei che il capitolo 24 avesse tantissime recensioni!
Vi ringrazio ancora una volta.
Se stai leggendo questo, sappi che sei fantastico.
Godetevi questi ultimi giorni di vacanze, purtroppo siamo agli sgoccioli!
Uffa! Non possono darci un altro mese? Non ce la faccio.
Poi tra poco ci saranno tanti eventi, tra cui il compleanno del nostro Leeyum, che si svolge nello stesso giorno del mio compleanno! Yayy! (non fatemi gli auguri adesso che porta sfiga lol).
Mi dispiace un po’ di non poterli festeggiare con voi!
Ma vabbe, tornerò con una nuova storia verso settembre, spero vi piacerà!

Sciaoo beliii! xx

Ps. Vi ringrazio per la 7569889769° volta.
Ps. 2. Il mio twitter è @dj_chiara

-Chiara.

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