Quella pazza vacanza in Italia. di xnothingbutclaire (/viewuser.php?uid=301428)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La stupidità umana non ha mai fine ***
Capitolo 2: *** One che cosa? ***
Capitolo 3: *** Una direzione... Ma che nome è?! ***
Capitolo 4: *** Il viaggio non è andato bene ***
Capitolo 5: *** Cioccolato ***
Capitolo 6: *** Aroldo Stili ***
Capitolo 7: *** Siete tutti su Candid Camera! ***
Capitolo 8: *** La mia lista nera ***
Capitolo 9: *** I like carrots ***
Capitolo 10: *** Aspetta, dimmi che non è vero ***
Capitolo 11: *** Mamma, papà, sono sposata! ***
Capitolo 12: *** Cosa, come, quando, dove e soprattutto: perchè?! ***
Capitolo 13: *** Mi chiamo Penelope, cazzo, P-E-N-E-L-O-P-E. ***
Capitolo 14: *** Il mastica-occhi. ***
Capitolo 15: *** Coglionaggine colpisce ancora! ***
Capitolo 16: *** Sono un'idiota! Ripeto, sono un'idiota! ***
Capitolo 17: *** VOGLIO.VEDERE.SPONGEBOB! ***
Capitolo 18: *** Ho una mamma hippy. ***
Capitolo 19: *** Powerminchioni... All'attacco! ***
Capitolo 20: *** La canzone della lampadina ***
Capitolo 21: *** Nonna Geltruda is here, baby ***
Capitolo 22: *** Tutti per uno, uno per tutti... E viva Starbucks! ***
Capitolo 23: *** Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo fottuti ***
Capitolo 24: *** Una vacanza memorabile ***
Capitolo 25: *** Ringraziamenti! (niente capitolo) ***
Capitolo 1 *** La stupidità umana non ha mai fine ***
cap. 1 (corretto)
Quella
pazza vacanza in Italia
Capitolo
uno: La stupidità umana non ha mai fine
Sto felicemente dormendo nel mio bellissimo, fantastico,
stupendo, meraviglioso letto.
A
volte mi rendo conto di quanto sia innamorata di lui.
Il
mio sonno di bruttezza (sì, perché la bellezza
non è parte di me) sta continuando con assoluta
tranquillità, fin quando il solito rompicoglioni della
mattina
mi chiama.
Mi
alzo dal letto, stroppicciandomi gli occhi e tasto il comodino
per trovare il cellulare, che continua a squillare ininterrottamente.
Dove
cavolo è quello stupido... Oh, eccolo.
Guardo
l'ora. Cosa?!
Sono
le sei di mattina. Chi cavolo si sveglia alle sei di mattina per
telefonarmi?!
Adesso
vediamo chi vince il mongolino d’oro!
"Pronto?"
farfuglio ancora mezza addormentata.
"Ciao
Pene!" urla una voce familiare.
"Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così, Eleanor!"
urlo, ormai rossa dalla rabbia.
"Oh
scusa, mi ero dimenticata." risponde lei, imitando una vocina
demente.
Oh,
aspetta, lei ha sempre quella vocina demente.
Non
mi chiamo Pene, ovviamente, mi chiamo Penelope.
Eleanor
però usa i diminutivi per tutto e mi chiama così,
nonostante io le dica da circa 10 anni di smetterla.
Probabilmente
avrà problemi di comprendonio, oltre a quelli di cervello
che ha già.
"Comunque
cosa vuoi?" continuo per finire al più presto la
conversazione.
"Io?
Oh niente."
"Allora
perché mi hai chiamato alle sei di mattina?!"
"Ehm…
Non mi ricordo… Ciao Pene!"
Non
sento più la voce di Eleanor. Ha attaccato.
Mi consigliate di tagliarle la testa con la motosega o di legarla in
una gabbia di leoni affamati?
Mh…
La gabbia di leoni sembra essere più accattivante…
Cosa
le ho fatto di male per meritarmi questo?
Io,
la persona che l’ha aiutata a evitare tante figuracce.
Come
quella volta che disse a una ragazza della nostra scuola
media che aveva un sorriso a cavallo (per lei era un complimento) ed io
la difesi dicendo che era affetta da una malattia chiamata
“mongolite
acuta”.
O
quella volta che voleva fare la ruota davanti a tutta la
scuola, non ricordandosi di avere la gonna, ed io la fermai dicendo che
tutta la scuola era diventata cieca oggi e non poteva vedere lo
spettacolo.
E
non si può scordare quando alle elementari mi
sentì dire “Che cazzo!" e lei, prendendolo per
un’esclamazione di gioia, lo ripetè davanti a
tutta la
classe e anche alla preside, che era lì per una visita.
Io
la difesi dicendo che voleva dire “Che
pazzo!” al signore che tagliava l’erba.
L’avevo salvata moltissime volte.
Ormai non ci faccio più tanto caso, quella lì
tanto al posto del cervello ha una nocciolina.
Ritorno
nel mio amato e tanto desiderato letto.
Sono così felice di poter ritornare a dormire, che comincio
a cantare una serenata inventata al momento.
“Oh caro letto, che mi fai sentire così bene e
protetta!
Oh
caro letto, che sei così morbido e caldo!
Oh
caro letto, che…”
Il telefono squilla, di nuovo. Vi prego, fate che non sia
Eleanor.
Prendo il cellulare e guardo lo schermo. Oh no.
"Pronto
P!" esulta Eleanor.
"Adesso siamo diventate trasgressive, manco più il nome
vogliamo dire."
"Lo
so! Hai visto che bello?"
"Sì,
purtroppo."
"C’è
A, c’è B, c’è C…"
"E
come fai a chiamare due persone che hanno la stessa iniziale?"
"Ehm…
Oh mio Dio, non ci avevo pensato!"
Sento
Eleanor che dà i numeri urlando “Come faccio adesso?!
Aiuto!”.
Ok,
quella ragazza non sta bene per niente.
Le
sta scoppiando la testa per trovare un altro modo per chiamare le
persone.
Oh
povera, piccola, stupida Eleanor.
"Invece
di trovare questi metodi scemi, non potresti chiamarci
come fanno tutte le persone normali di questo mondo?" le consiglio,
cercando di mantenere una discreta calma.
"Ma
no! Altrimenti non sarei originale! Aspetta, mi è venuta
un'idea! Potrei trovare dei soprannomi!"
"Mh,
perché non provi a trovare dei nomi che non sono i loro, ma
molto originali?"
"Oh
sì, questa è molto meglio come idea! Grazie
mille!"
Eleanor
è così stupida che non si
accorge nemmeno che ho descritto la parola "soprannome".
"Come potrei chiamarti, allora?"
"Non
lo so, dovresti scegliere un nome non troppo lungo che metta in risalto
alcune mie caratteristiche…"
"Oh
certo! Ti chiamerò “Cavallo Veloce”!"
Adesso
veramente vorrei darmi una craniata nel muro.
"Scusami,
ma cosa centra questo nome con me? Non sono mica un cavallo!" sbraito.
"Beh,
è carino come soprannome, no?"
"Vuoi la verità? Fa cagare. Se provi a chiamarmi
così ti
uccido." sibilo, cercando di apparire il più minacciosa
possibile.
Aspetto
qualche secondo di silenzio per Eleanor, che si sta dando tanta fatica
per cercare un nome giusto.
"Trovato! – urla
ad un certo punto –
ti chiamerai “Donna
cha lava i
piatti con il sapone alla menta e bada ai suoi due bambini, Eros e
Lilla”!"
"Ti
sembra un nome logico e corto?"
"Sì,
perché?"
"Uno,
io non lavo i piatti. Due, non ho il sapone alla menta.
Tre, non ho bambini, ma anche se ce li avessi non li chiamerei mai
così."
"Certo
che non ti accontenti mai eh! Adesso ne cerco un altro, se non ti piace
chi se ne frega!"
Ti
prego Signore, fai che
quella testa bacata di Eleanor scelga un nome normale e ti prego, se
puoi, toglimela dai coglioni stamattina!
Sì,
sto pregando.
"Allora,
vuoi sapere il tuo nuovo ufficiale soprannome?"
"Dimmi."
dico abbastanza annoiata.
"Rullo
di tamburi… Penelope, abbreviato… Pene!"
A
quel punto, prendo il telefono e attacco la chiamata, non ce la faccio
più a sopportarla.
Se
i vicini sentiranno dei colpi alla casa, beh, sono io che sbatto la
testa contro il muro.
Ripeto
la mia teoria: la stupidità non ha mai fine.
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Capitolo 2 *** One che cosa? ***
cap. 2 (corretto)
Quella
pazza vacanza in Italia.
Capitolo
2: One che cosa?
Spengo il telefono e lo metto dentro una sacca, che rinchiudo in una
cassa forte, protetta da una password segretissima.
Adesso basta, Eleanor non può rovinarmi l'estate.
Mi butto sopra il letto, felice di poter rilassarmi, ma rimbalzo e cado
per terra, spiaccicando la faccia sul pavimento.
Oggi tutte a me, eh?
Mi alzo dolorante e mi stendo, stavolta più delicatamente,
sul
materasso, sperando che Eleanor Sono Stupida Calder non mi richiamasse.
Dopotutto, come poteva rintracciarmi?
Il mio telefono era spento e abito in un'appartamento distante
5495448372 km da casa sua. E' impossibile.
Mentre cerco di chiudere occhio (sono appena le sei del mattino,
ricordatevi), sento lo squillo del mio telefono di casa. Oh no.
Mi sono scordata di quello.
Provo a non farci caso, ma la noiosa melodia dei Puffi è
così assordante che potrebbe competere con la musica "tunz
tunz"
delle discoteche.
Ricordo ancora benissimo la mia prima serata in discoteca, nonostante
non sia stata fantastica.
Ero stata invitata alla festa di alcuni ragazzi, che si teneva per
l'appunto in discoteca e le mie amiche decisero di rifarmi il
look.
All'inizio ero contraria, insomma, nessuno può toccarmi i
capelli senza il mio consenso. Anche da piccola la pensavo
così,
mia mamma diceva che quando mi tagliavano i capelli urlavo come
un'assatanata.
Comunque, mi fecero sedere in bagno e, dopo 35 minuti passati a sperare
di non sembrare un mostro, riuscii a vedermi allo specchio.
Ero orribile, avevo un rossetto viola sulle labbra con un contorno
giallo (ancora oggi mi chiedo dove abbiano preso quel contorno labbra),
sulle mie guance c'era stata una guerra mondiale di fard e sugli occhi
avevo un sacco di ombretto messo a caso.
Mi passarono un vestito (anche questo orribile) a pois bianchi su
sfondo rosso, con delle scarpe con tacco 2000 gialle.
Conciata così, scommetto che alla festa mi avrebbero
scambiata per un clown che ha deciso di "bere per dimenticare".
Provai a cambiarmi, ma quella merda di trucco non andava via e la
cerniera del vestito si era incastrata.
Arrivai alla festa e speravo che qualcuno sarebbe rimasto con me a
chiacchierare, non conoscevo nessuno e il posto era nuovo per me, ma
purtroppo in due minuti ero rimasta sola al centro della pista come una
deficiente.
Dopo una mezz'ora decisi di tornarmene a casa, ma la discoteca era
così grande che mi persi, e certamente la musica che
perforava i
timpani non era d'aiuto, soprattutto quando devi chiedere
informazioni ma nessuno ti caga.
Mentre cercavo una via d'uscita, quegli stupidi tacchi fluo mi
fecero inciampare e andai addosso al dj, rompendo lo stereo.
Vi dico solo che sono dovuta scappare a gambe levate, o altrimenti mi
avrebbero uccisa.
Ma lasciamo perdere le mie esperienze adolescenziali.
Il telefono continua a squillare. Che sta succedendo?
Le si è incendiata la casa? Beh, anche se fosse, io devo
dormire.
L’estate
è
cominciata, tra qualche giorno devo partire per l'Italia e devo
assolutamente essere pronta per la prova costume.
Quest’estate
camminerò sulla passerella con il mio costume stupendo e
lascerò tutti i ragazzi con un sorriso ebete sul volto.
Poi mi volterò da uno di loro (sceglierò quello
con il sorriso meno ebete) e gli darò il mio numero.
Speriamo solo che non succeda come nel video di Call me maybe.
I miei pensieri abbastanza pervertiti sono stati interrotti
dall’irritante voce di Eleanor fuori alla porta di
casa.
Mi alzo dal
letto con gli stessi movimenti di una vecchietta con problemi alla
schiena e mi sistemo i capelli, sembro Medusa.
Magari lo
fossi…
Così potrei pietrificare Eleanor per poi usarla come statua
nel
giardino. Sarebbe una cosa carina e sicuramente, molto originale.
Apro la porta e trovo Eleanor che blaterava parole al telefono.
“Oh certo che è disponibile! Sì, potete
venire. Nessun problema! Esatto, nessun problema.”
Dopo qualche minuto passato a parlare, entra in casa.
"Pene!"
Le rivolgo uni
sguardo intimidatorio.
"Perché non mi hai risposto al telefono? Era urgente!"
"Cosa avevi da chiedermi? Che marca di smalto metterti? Che regalo
comprare per il compleanno della tua bisnonna che si terrà
tra 9
mesi?"
"Che belle domande!"
Aiutatemi, vi prego.
"In realtà volevo darti una notiziona!" continua,
appoggiandosi al tavolo della cucina.
"E sarebbe?"
"Mi sono messa con Louis degli One Direction!"
"One che cosa?"
"Sì,
One Direction,
come fai a non conoscerli? Quella band figa inglese e
irlandese…
Ma come fanno a essere inglesi e irlandesi allo stesso tempo?"
"I misteri della vita… Com’è questo
Louis?"
"Bellissimo! Te lo faccio vedere!"
Prende il suo iphone 5 e mi mostra una foto.
Ammazza che figo. Devo ammettere che Eleanor stavolta ha avuto buon
gusto, mi dispiace per lui che se la
dovrà sopportare.
"Che bono questo..." borbotto sottovoce.
Eleanor mi sente e mi guarda male.
"Penelope! Sei diventata cannibale?!"
"Esatto… Ed ho molta fame…" continuo per
mantenere il gioco e vedere la sua reazione.
"Aiuto! Questa mi vuole mangiare!"
In un
secondo, Eleanor scappa al piano superiore di casa mia. Ah,
non capisce nemmeno uno scherzo.
Salgo le scale
e la raggiungo in camera da letto; quando mi vede comincia a tirarmi i
cuscini in faccia. Ma è scema?!
"Perché non svieni? Il morbido fa male ai cannibali!"
E questa dove l’ha letto?
E' molto divertente vederla morire dalla paura, ma comincia a farmi
pena. Ed è strano che mi faccia pena.
"Eleanor, non sono cannibale. E anche se lo fossi, non ti
mangerei, credimi." la rassicuro.
Eleanor tira un sospiro di sollievo.
Mi siedo sulla
poltrona
accanto al letto e Eleanor comincia a parlare del più e del
meno, è così noiosa che ho perso il filo del
discorso.
"…E così ci siamo conosciuti. Fine. Penelope?
Pene? Ci sei?" dice, sventolandomi la mano davanti.
"Ehm... Cosa?"
"Ti stavo
raccontando come ci siamo conosciuti io ed il mio orsacchiotto
caramelloso fragoloso. Te lo devo rispiegare?"
"No, grazie"
rispondo decisa.
"Ah, lo sai che quest’estate viene a trovarmi con tutti i
suoi amici?"
"Mi fa piacere."
"Louis verrà a dormire a casa, così la sera
noi…"
Mi aspettavo un pensiero pervertito e per un attimo realizzo che
Eleanor potesse essere diventata un po’ più
intelligente.
Ma no.
"… Potremmo raccontarci le favole! Io adoro Cenerentola!"
Oh Dio, datemi un’ascia.
"E i loro amici? Se solo Louis dormirà a casa
tua…" continuai.
"Infatti questo era un problema. Ma adesso abbiamo risolto. Vengono da
te!"
"Cosa?!" esclamo incredula, lasciando cadere per terra il vasetto che
avevo in mano.
"E dai! Tu le
vacanze le
passi in Italia, giusto? Non distruggeranno nemmeno la tua
casa.
Distruggeranno la villa dei tuoi nonni!"
"Ah, perché se venivano a casa mia l’avrebbero
distrutta?!"
"Ehm… sì. Ma dai, Penelope… Portaci
con te in vacanza in Italia… Please!"
"Mh…
E va bene, vada
per il viaggio di gruppo ma devi promettermi che non mi
romperai
durante il viaggio con chiamate e SMS, ok?
"Si, si, si! – esulta,
alzandosi dal letto – grazie mille Pen!"
Questa non la finirà mai con i soprannomi, adesso sono
diventata anche una penna.
"Arriveranno dopodomani, quindi preparati per il viaggio! Adesso vado,
ciao Pen!" mi saluta mentre si avvicina alla porta.
Finalmente è uscita da casa mia. Alleluja.
Bene, ho un giorno per sistemare la casa, prenotare aereo e
soprattutto, per prepararmi all’estate.
Auguratemi buona fortuna, gente.
Spazio autrice.
Ciaooo bella gente c:
Come state vedendo proprio adesso, ho deciso di scrivere lo
"spazio autrice", ma lo scrivo solo a questa ff, mi ispira(?) di
più.
Comuuuunque vi è piaciuto questo capitolo? Spero non faccia
tanto cagare
Recensite please *.*
E con questo me ne vado… xxxxxxxxxxxxxxx
Danielle is here baby ahahah ;)
PS. Passate dalla ff di una ragazza, si chiama "IlovethesmileofHarry"
è davvero brava :D
Chiara loves all ♡
|
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Capitolo 3 *** Una direzione... Ma che nome è?! ***
cap. 3 (corretto)
Quella
pazza vacanza in Italia
Capitolo
tre: Una direzione... Ma che nome è?!
Non so se fare i salti di gioia o le capriole, finalmente
sola e indisturbata.
Ormai ho rinunciato a
dormire, sono tutta eccitata per la partenza,
dopotutto, ho finalmente finito la scuola e posso dedicarmi al relax.
Prendo il
cellulare e digito il numero dell'estetista, devo assolutamente farmi
un sacco di cerette e manicure.
Anche se sono
le 8.00
precise, so che mi avrebbero risposto. Conosco una delle ragazze che
lavorano lì, Iris alias pazza con la mania dei fiori solo
perchè fa di nome Iris.
Sì,
anche lei è un'idiota. Non capisco perchè le
persone con cui passo più tempo sono due emerite deficienti.
Mah.
"Ciao Iris,
voglio un appuntamento." esclamo decisa.
"Oh, ciao
Penelope, quando lo vuoi fissare?" chiede Iris gentilmente.
"Adesso."
"Adesso? Non
si può, devi farlo con almeno un giorno di anticipo, tu
non…"
"Non me ne
frega una beata minchia, okay? Dopodomani parto e sembro il gorilla
della pubblicità del Crodino."
"Oh, che
caruccio quel gorilla."
"NON.ERA.UN.COMPLIMENTO."
"Ah. Ok, vieni
alle 8.30."
Attacco la
chiamata e mi precipito in camera mia per prepararmi.
Prendo un
jeans, una
maglietta, una collana di diamanti, un paio di orecchini con degli
zaffiri e mi spruzzo due chili di lacca brillantinosa sui capelli.
Per essere
semplice, insomma.
Scendo di casa
correndo e, mentre controllo se ho preso tutto, sbatto contro il palo
della fermata del bus.
"Merda di
palo, perchè cazzo non lo tolgono?!" impreco, alzandomi da
terra.
Salgo sul bus
e sento la mia pancia brontolare, non ho fatto colazione stamattina.
Come ho potuto dimenticarmene?!
Scendo alla
mia fermata e passo da un bar.
E' pieno di
vecchi che ruttano e fanno puzzette, ma ho troppa fame. E
se ho troppa fame, è meglio che non sappiate cosa potrebbe
succedermi.
"Mi scusi..."
dico per attirare l'attenzione del barista.
"Mh?" mi
rivolge uno sguardo annoiato.
"Vorrei un
cappuccino macchiato e un bombolone alla crema"
"Non ce
l'abbiamo" risponde, sempre con lo stesso sguardo privo di
emozioni. E se fosse uno zombie? Nah, gli zombie non si scaccolano.
"Oh... Okay.
Allora, posso avere un caffè e un cornetto con la Nutella?"
continuo a chiedere.
"Finiti"
"Succo di
frutta e pasticcino?"
"Mi dispiace
ma noi non..."
"E va bene, ho
capito. Anche lei vuole farmi da tutor per la mia dieta. Puoi darmi
almeno un bicchiere d'acqua?"
"Noi..."
"Okay,
niente." dico, uscendo dal bar.
Non ci
ritornerò mai più in quel bar, nemmeno se Robert
Pattinson mi chiede di sposarlo, nemmeno se vedo un asino volare.
Nemmeno se Eleanor si laurea in giurisprudenza.
Corro
dall’estetista e come al solito vado da Iris.
"Ciao
splendore, cosa vuoi che ti faccia?"
Splendore? Ti
sembra che splendo? Ma che sono, una lavatrice?
"Mi devo fare
la ceretta alle gambe e dovrei sistemarmi le unghie."
"Ok, vieni con
me."
Iris mi porta
nella solita sala delle cerette.
"Appoggiati su
questo lettino e rilassati. Sentirai giusto un pizzico."
Spalma la
crema calda sulle mie gambe, è rilassante.
"Ah! Porca
paletta infiammata!" urlo, sentendo il dolore dello strappo.
"Ti ho fatto
male?" chiede ingenuamente.
"No, ho urlato
solo perché avevo voglia di farlo."
Fa spallucce,
chissà cosa le passa per la mente a quella.
Iris
è strana, anzi, è letteralmente pazza, meno di
Eleanor, ma più di me.
Anche se
frequentando queste due sto diventando scema anch’io.
Ma cosa dico?
Io sono un genio.
Mi fa alzare
dal lettino e ci spostiamo nella sala della manicure.
"Allora,
quando andrai in Italia per le vacanze?"
"Dopo domani e
mi devo
portare anche Eleanor e quegli sfigati dei One…" rispondo,
cercando di ricordare il nome della band.
"One
Direction?"
"Esatto."
assento.
Iris si mette
a correre per la sala con lo smalto in mano urlando “Oh merda, oh merda,
oh merda”.
"Cosa
c’è?" le domando.
"Tu e i One
Direction? Davvero? Come è successo?"
"Allora, la
Calder si
è fidanzata con Louis e vogliono passare le vacanze insieme.
Si
porta anche i suoi amichetti con sé e indovina chi se li
deve
sorbire in casa tutta l’estate?"
"Chi?"
"Che cazzo di
domande fai? Io, ovvio."
"Che fortuna!"
"Fortuna?!
Volevo far colpo sui ragazzi della spiaggia, insieme a quelli come
posso rimorchiare?"
"Ma hai visto
quanto sono perfetti?"
"Mh…
Non credo. Ma poi, che te ne frega?"
"Io sono una
fan dei One Direction!"
"Dato che li
conosci così bene… Mi dici che razza di nome
è una direzione? Di che cosa poi?"
"Non lo so,
Harry ha inventato il nome."
"Siamo messi
bene, cosa dev’essere questo Harry."
"Scommettiamo
che ti piaceranno!"
"Non
scommettiamo proprio niente, che se potessi taglierei la testa a
Eleanor."
"Comunque devi
fare almeno
una lezione da qualcuno che ne sa qualcosa. Non puoi andare
lì
senza sapere niente di niente su di loro."
"E invece
farò
così, perché questo è un messaggio dal
cielo. Mi
hanno voluto ostacolare nella mia missione di rimorchiare
quest’estate, perché probabilmente avrei fatto
troppo
colpo, ma io ce la farò."
Mi alzo dal
tavolino e punto il dito verso il cielo.
“Io,
Penelope
Johnson, quest’estate, rimorchierò uno di quei
figoni
della spiaggia anche con gli One come cavolo si chiamano!”
prometto a me stessa.
"Cosa fai?"
"Facevo una
promessa. A proposito, scommettiamo che rimorchierò
qualcuno, okay?"
"Va bene,
Penelope. 1 Euro?"
"No, troppo."
"Allora non
sei tanto sicura che la vincerai, eh?" mi sfida, con un sorrisetto
arrogante.
"Sono
sicurissima che
vincerò. E’ solo che ho bisogno di soldi, e poi
sono
tirchia, lo sai. Facciamo per 1 Centesimo."
"Vada per un
centesimo."
Prendo la mia
roba ed esco dall’estetista. Ce l’avrei fatta.
Perché
this is Penelope, bitch!
Spazio autrice.
Okkey
sto diventando scema ahahah
Penelope
me la immagino come se fossi io, ma ognuno se la può
immaginare come vuole.
Comunque…
Mi spiegate perché tutto quello detto in inglese
è tremendamente figo?
TELL
ME WHY +.+
Va beh…
Ciaooo babes e mi raccomando, recensite!
Chiara
loves all ♡
|
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Capitolo 4 *** Il viaggio non è andato bene ***
cap. 4 (corretto)
Quella
pazza vacanza in Italia
Capitolo
quattro: Il viaggio non è andato bene
Passai due giorni a
spolverare e sistemare la casa, finché finalmente
arrivò il momento di partire.
Eleanor mi avvisa che
fortunatamente loro sono già in Italia e non me li sarei
dovuta sorbire anche in aereo.
Arrivo
all’aeroporto con circa 4 valigie.
La gente mi guarda e
ride, soprattutto un bambino sui 10 anni. Cazzo ti ridi, bimbominchia?
Ecco l’aereo,
è rosa.
Che merda di colore è rosa?
Lo avrà
scelto Eleanor, sì, mi ha supplicato di prenotare il volo ed
io ho accettato, per sfinimento.
Arrivo alla
biglietteria.
"Salve, mi è
stato prenotato il volo."
"Nome?"
"Penelope Johnson."
"Johnson? Qui
c’è solo una Johnson ed è una pazza."
Cosa merda ha fatto
Eleanor, spacciandosi per me?
"Ehm…
Perché, cosa ha fatto?"
"Innanzitutto si
è messa a
piangere perché voleva un mantello per diventare Superman e,
quando abbiamo cercato di portarla via dalla fila, si è
aggrappata ad un signore e c’è voluto per
staccarla! Lei
è per caso quella Penelope Johnson?"
"Io? Ma chi!
Cioè, io conosco Penelope e mi ha detto che dovevo prendere
l’aereo al posto suo…"
Un attimo di silenzio.
"E va bene,
signorina…?"
"…?"
"Il cognome!"
"Spongebob!"
"Spongebob?"
"Sì,
Spongebob. Non le piace il nome Spongebob? Spongebob. Spongebob.
Spongebob!"
Alza un sopracciglio.
"Vada via."
Sì, ho fatto
una grande figura di merda davanti a quel signore, meglio che cambio
aeroporto la prossima volta.
O forse, meglio che
cambio nome.
Adesso Penelope Johnson
è considerata una pazza isterica innamorata dei mantelli.
Perché
Eleanor è così dannatamente idiota?
Entro
nell’aereo e poso le valigie nello scompartimento sopra.
Alleluja, un
po’ di rilassamento prima dell’inferno…
Un po’ di
musica, una spremuta… Questa sì che è
vita…
Il mio momento soft
è rovinato da qualcosa, o meglio, qualcuno.
Anzi, meglio chiamarlo
qualcosa, perché è poco immaginabile come una
persona.
Un signore, grasso come
la mucca
milka di mia nonna(si, mia nonna ha una mucca milka), sedendosi mi
fasobbalzare dal sedile facendo rovesciare la mia spremuta sul vestito,
tra l’altro bianco.
Sto per esplodere dalla
rabbia.
"Sembra la pianta
Pirahnna di Mario Bros!" dice ridendo.
"Non è un
po’ troppo grande per i videogiochi?"
"Perché?
Sono vecchio per lei?" piagnucola come un bambino.
"Ehm... Mi
scusi…"
Sono rimasta
scandalizzata. Perché tutti i pazzoidi a me?
Torno al mio relax.
Sì, non era
iniziato con il
piede giusto il mio viaggio, con il vestito color verde vomito per via
della spremuta, ma si può sempre rimediare.
Mi addormento
beatamente quando arriva una hostess, era una di quelle hostess
rompicoglioni che ti riempiono di proposte finché non compri
qualcosa.
Oh merda, devo correre
ai ripari!
"Non si
avvicini…" dico con un cuscino in mano pronta a lanciarlo.
"Abbiamo delle offerte
buonissime, noi…"
"Non voglio
un’ emerita minchia." la interrompo.
"Ma noi abbiamo delle
fantastiche…"
"Potreste avere anche
aver scoperto gli unicorni, ma NON.ME.NE.FREGA."
"Ma…"
"Adesso vada via."
esclamo, scandendo le parole.
"E non vuole neanche
una barretta di squisitissima cioccolata?"
fa un sorriso accattivante.
Cioccolata…
Cioccolata… Cioccolata…
"Okay, me ne dia una
barretta."
Pago la cioccolata.
Cioccolata…
Cioccolata… Cioccolata…
Ogni volta che dico
quella parola mi risuona in mente.
Cioccolata…
Cioc… Okay, basta.
Sto per prenderne un
pezzetto, quando il signore di prima ricomincia a rompere.
"Mi dà un
pezzo di barretta?"
"Mi dispiace, ma no."
"La prego, ho fame!"
"Anch’io ho
fame!"
Lo sguardo del signore
diventa agguerrito e si butta addosso a me, cercando di prendere la
cioccolata.
"Dammi la cioccolata!"
urla furioso.
Dopo un po’
riesco a sollevare il signore idiota da me, con un calcio nei punti
bassi.
"Oh yeah, baby. Nessuno
può dividermi dalla mia cioccolata. Soprattutto se
è quella con le nocciole."
"Con le nocciole?" dice
con sguardo sognante."
"Esatto, ed
è mia, mia, solamente ed esclusivamente mia." lecco la
barretta, disgustando il ragazzo bomba.
Finisco per mangiarmi
tutta la cioccolata, ah, mi sono rovinata da sola.
Poi finalmente
l’avviso dell’atterraggio.
Mi alzo dal sedile e canto
l'alleluja, lasciando i presenti esterrefatti.
Mi hanno preso
sicuramente per malata, ormai succede sempre così, ma tanto non me ne frega niente,
perché non ci ritornerò mai più su
questi aerei.
O forse sì,
mi devo vendicare di “Palla da bowling”.
Per il vestito che
adesso è
verde vomito, per l’attentato alla cioccolata, per tutte le
volte
che mi svegliava dal mio sonno beato per chiedermi
l’ora…
Sì, mi
vendicherò.
L'aereo atterra
all’aeroporto e vedo Eleanor in lontananza che fa facce
strane.
Non è cambiata per niente.
Povero il suo ragazzo,
che se la dovrà sopportare…
Vicino a Eleanor noto
un ragazzo molto alto, con una parrucca…?
Mi avvicino e casco per
terra.
"Oh scusa Penelope, ho
lasciato qui questa buccia di banana. Com’è andato
il viaggio?"
"Male." dico,
fulminandola con lo sguardo.
Prendo le valigie e
chiamiamo un taxi. Bene, si progetta una vacanza meravigliosa.
Spazio autrice.
Okkeeey
questo capitolo fa letteralmente cagare.
Penso che se
scrivendo questo ho aiutato qualche stitico ahahahah ok no.
Vabuò
fatemi sapere cosa vi sembra di questo capitolo.
Ciaooo
babesssssss…
*Chiara si
dissolve come i pinguini di Madagascar*
Oh a
proposito, io dei pinguini adoro Kowalski *o*
Chiara loves all ♡
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Capitolo 5 *** Cioccolato ***
cap. 5 (corretto)
Quella
pazza vacanza in Italia
Capitolo
cinque: Cioccolato
Si sta stretti, molto stretti, troppo stretti.
Così stretti che sono appiccicata al vetro del finestrino e
il
ragazzo parruccone è appoggiato a me, provocandomi un caldo
pazzesco.
Se non ve ne siete accorti è estate, fine di giugno, 24
gradi.
Finalmente siamo arrivati alla mia bellissima villa, ci vado ogni
estate, da quando avevo 15 anni.
Entriamo e posiamo le valigie in quella che sarebbe stata la mia camera.
"Che bella villa! Perché non ci andiamo anche
l’anno prossimo?" dice il parruccone.
"No."
Vado a sistemare i vestiti.
Eleanor se ne è già andata in hotel. In casa
siamo solo io e lui.
Ma aspetta, i One Direction sono più di due, no?
"Dove sono gli altri della tua band?"
"Arriveranno stasera. Sono andati a fare un giro."
"Ah."
Faccio per andarmene, ma lui continua a parlare.
"Comunque, io sono Styles, Harry Styles." dice porgenomi la mano.
Sì, Bond, James Bond.
"Ok, ma tanto non mi ricorderò mai il tuo nome."
"Io mi ricorderò il tuo invece… Pene."
Mi salì il sangue al cervello.
"NON.MI.CHIAMO.PENE." urlo impazzita, come la mucca milka con il ciclo.
"E come ti chiami, bella fanciulla?" ribatte con aria regale.
"Penelope. Ah, e se fai il leccaculo non cambia niente."
La sua aria regale si afflosciò come un palloncino.
"Senti, ti mostro le camere."
Lo porto a vedere la villa.
"Questo è il bagno, questa è la mia
camera… Quella
è la tua. Se provi solo a sporcarmela ti uccido. Ok?"
"Okay bambola." fa un sorrisetto malizioso.
"La bambola te la ficco su per il culo se mi sporchi la
camera, ok?"
"Ehm... Okay." balbetta un po’ spaventato.
Viva la mia finezza!
Dopo aver sistemato la casa e aver tolto le cose che potrebbero essere
pericolose per la mia salute, comincio ad apparecchiare la tavola per
la cena.
Sto cucinando, quando Henri(?)… Ah, sì. Harry mi
avvolge da dietro con le sue grandi mani a Gianni Morandi.
"Cosa si mangia, bellezza?"
"Ma trovi per ogni frase un complimento?"
"Sì, ho vinto anche un premio."
"E perché, da adesso vinci pure i premi?"
"Sì, ho vinto anche un premio per lo spelling!"
"Ah sì? Beh, anch’io!"
"Gara di spelling?"
"Accetto, e vincerò io!"
Ci sediamo sul pavimento e prendo dal mobiletto il mio vecchio gioco di
spelling.
"Vezzeggiativo! V-E-Z-Z-E-G-G-I-A-T-I-V-O!" cominciai io.
"Rotolamento! R-O-T-O-L-A-M-E-N-T-O!"
"Molestamento! M-O-L-E-S-T-A-M-E-N-T-O!"
Continuammo a fare lo spelling di parecchie parole.
"Magistratura! M-A-G-I-S-D… Oh no!"
"Oh yes baby! Magistratura! M-A-G-I-S-T-R-A-T-U-R-A!"
Mi alzo da terra e comincio a ballare la mia classica “danza
della felicità”.
Harry, sconfitto, torna a disfare la valigia.
Sono le 7.00 precise, bussano alla porta, sono gli altri componenti dei
One Destination…?
No, One Direction. Wow, sto facendo progressi!
Harry va ad aprire la porta. Eccoli lì, a varcare la soglia
della MIA porta.
A entrare nella MIA casa e dormiranno nei MIEI letti.
No, un giorno mi sarei vendicata.
Non posso sbatterli fuori casa ora, mi farebbero troppa pena.
Penelope…Cosa ti sta succedendo?!
Il primo ad entrare sarà quello con cui penso
lotterò di più.
Biondo con dei ray-ban, ma ti credi figo? No, perché non lo
sei. O forse sì.
E' appena entrato in casa, ma mi sta chiedendo varie domande sul cibo.
“E’ pronta la cena? E cosa si mangia? E quando? E
dove?”
Non so se l’ha capito, ma qui si mangia poco.
Anzi, loro mangeranno poco, perché io mi
divertirò a farli soffrire.
Mentre loro faranno la fame, io mi delizierò con pranzi da
re.
Okay, stare con Iris e Eleanor non mi fa bene.
Mi sembra si chiami Nial o Nail o Naial o… Niall!
Sì, si chiama Niall, perché mi ricordo che quella
squinternata di Iris ripeteva in continuazione questo nome a telefono.
Niall di qui, Niall di là, ed io che pensavo che per una
buona volta si fosse fidanzata!
Quell’altro è pieno di tatuaggi, molto figo, moro,
cammina con aria da re.
Anche a lui dovrò far capire che il re, o meglio, la regina
indiscussa di questa sono IO.
Quindi comando io. Mh, sono stati abbastanza sfortunati.
L’ultimo è il più normale, e forse
anche quello meglio.
Capelli marroni, abbastanza rasati e occhi color cioccolato.
Cioccolato…Cioccolato…Cioccolato…
Ok, dovrò dirgli di coprirsi gli occhi per non farmi
ricordare il ciocc…
Mi tappo la bocca.
Si presentano tutti con il sorriso stampato sulle labbra.
Durerà poco quel sorriso.
Cenammo e Niall tra poco non mangiava anche il piatto.
Poi andarono a dormire, solo un ragazzo è rimasto.
Mi fissa sempre con i suoi occhi che mi ricordano i dolci.
Probabilmente mi vuole invogliare a mangiare, che cattivo!
Mi alzo e gli metto degli occhiali.
Rise.
"Perché degli occhiali?"
"Perché i tuoi occhi mi invogliano a mangiare cioccolata.
C-c-ioc-c-olata…?!"
Corro come una pazza fino alla dispensa e prendo una barretta di
cioccolata, che divoro in pochi secondi.
"Perché sei scappata?"
"Non posso dire quella parola, prendila come il nome
“Voldemort”. Se la dico, mi viene fame. Ma, per
quanto
volessi abbuffarmi, non posso. Io devo mantenermi in forma per la prova
costume."
"Se vuoi ti do una mano io… Sono bravo ad allenare le
persone."
I miei occhi cominciano a brillare.
"Tu, ragazzo che mi vuole far ingrassare..."
"Liam." mi corregge sorridendo.
"Sì, tu. Liam, questo è l’inizio di una
grande, ma molto grande amicizia."
Sorrise ed io ritorno seria.
"Basta solo che non fissi troppo a lungo, sai, hai lo sguardo peggio di
Medusa."
Sorrise un’altra volta.
"E… Non sorridere!" balbetto.
Mi fa il segno dell’OK. Okay niente. Okay lo dici a quelle
tipe
della pubblicità degli special K che ti dicono un botto di
minchiate su quei cereali.
“Sono con il
50% di grassi in meno e bla bla bla bla… Sono buonissimi e
bla bla…”
Noi comuni mortali crediamo a tutte quelle barbie e compriamo i
cereali, sperando abbiano un rapido effetto.
La mattina dopo li mangi e ti accorgi che fanno vomitare, ma ormai li
hai già comprati.
Ma va beh, lasciamo stare le strategie di vendita.
Andammo entrambi a dormire.
Quel Liam mi aveva aiutato. Wow, non avrei mai pensato che un ragazzo
dei One Direction(sì, mi sono ricordata!) mi potesse aiutare.
Grazie Liam, me ne ricorderò quando diventerò
padrona assoluta del pianeta.
Spazio autrice.
Premetto
che questo capitolo
l’ho scritto per quelle bimbeminchia che continuano a dire
“K skifòoòo Liam
pèelatòo!!1!”
L’ho
scritto per fargli
capire che Liam è troppo dbsahdsaj anche con
quest’acconciatura e che è così dolce
da far venire
il diabete.
Quindi, SHUT UP AND
MAKE DIRECTIONERS A SANDWICH! u.ù
Va beh, vi saluto.
Kissessss
to alllll c:
Chiara loves all ♡
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Capitolo 6 *** Aroldo Stili ***
cap. 6 (corretto)
Quella pazza vacanza in
Italia
Capitolo sei: Aroldo Stili
Mi svegliai per prima,
stranamente.
Sbadiglio un paio di volte e mi alzo, pronta per preparare la
colazione a quei quattro coglioncelli.
Preparo in un battibaleno tutto l’occorrente, poi
ritorno nel mio caro lettuccio.
Quando sto per rinfilarmi sotto alle coperte, sento dei
gemiti provenienti dalla camera del parruccone.
Se ha invitato altre persone a casa lo dò in pasto
ai leoni insieme ad Eleanor.
Cammino in punta di piedi fino ad arrivare alla camera, apro
la porta e…
"Ahh! Cazzo ci fai qui?!" urla il parruccone spaventato."
"Keep calm parruccone. Ero venuta a controllare."
"Ah, okay… No, è che io…"
"Sì, sì, ti stavi facendo le seghe e io sono
entrata.
E’ pronta la colazione, quindi vai a chiamare anche gli
altri."
Harry si alza e va a chiamarli.
Scendo giù e dopo pochi minuti ecco arrivare Liam,
Tatoo Man, Niall e il Parruccone.
So il nome del Parruccone, ma mi piace chiamarlo
così.
"Cosa si mangia?" chiede Niall.
"Quello che c’è sul tavolo." rispondo io senza
staccare lo sguardo dal giornale che stavo leggendo.
"Quindi… Anche il tavolo?"
"No, il tavolo no."
"Ma tu hai detto che…"
"Se continui ti faccio mangiare SOLO il tavolo.
"Yuhuuuuu!" urla alzando le braccia in aria.
Inarco un sopracciglio, quel ragazzo sta male.
Finita la colazione, mi alzo per prepararmi allo shopping.
"Dove stai andando?" mi chiede Tatoo Man.
"Mi sto preparando per fare shopping. Devo comprarmi il costume."
"Possiamo venire anche noi?"
"E va bene, ma non rompete e non allontanatevi da me, okay?"
"Non siamo mica bambini…" borbotta Zayn.
"In questo momento lo siete."
"Sì, sono uno bambino!" grida Harry entusiasta.
Povera me…
Quando tutti noi eravamo pronti scendemmo di casa.
"Dove andiamo, precisamente?"
"Al centro. Ci serve la macchina."
"Posso guidare?" chiede Niall.
"Okay, ma sta attento."
La macchina non era grandissima, ma riusciamo a entrarci
tutti.
Liam e Zayn dietro, Harry, Niall ed io davanti.
Mi ricordai che pochi giorni prima la strada era stato
lucidata e
quindi si andava più veloce. Mi percorre un brivido di
adrenalina lungo la schiena solo al pensiero.
"Niall, non ho mai fatto nulla di simile, ma adesso ti chiedo di
guidare come un idiota. La strada dalla villa al centro è
diritta, ma piena di salite e discese. In pratica, ci divertiremo."
I ragazzi si guardano in modo malefico.
"Sì babes, mettetevi gli occhiali da sole, fate i fighi e
cominciate a tremare, che inizia la pacchia."
Ecco, tutti con gli occhiali da sole rayban(compresa io).
1…2…3… Vai!
All'inizio partiamo lenti come lumache, perché Niall non
aveva capito il concetto di guidare come un pazzo furioso.
Poi tutto comincia a farsi più veloce.
"Non sarà un po' pericoloso?!" urla Harry con i capelli che
gli coprono la faccia.
"Goditi questa sensazione e non rompere!- risposi io.
"Attenzione, una buca!- ci avverte impaurito Liam.
Oh merda.
Con un sobbalzò la macchina sembra volare.
Mi aggrappo inconsciamente a Harry, Liam a Zayn e Niall, poverino,
è costretto ad aggrapparsi al sedile.
La macchina si ferma.
"Tutti vivi?" domanda Zayn ancora stordito.
"Sì." rispondiamo in coro.
Apro gli occhi e sono viva, anche questo
è un segno del cielo.
YUHUUU SONO VIVA!
"Comoda?" chiede Harry sorridendo.
Ah, giusto, sono in braccio a lui.
"Capiamoci, non mi sono aggrappata a te perché volevo.
L’ho fatto perché altrimenti potevo morire, ok?
Non
ritorniamo più sulla questione."
Harry sorride maliziosamente.
Ma io boh, cazzo se ride questo.
Scendiamo dalla macchina, mezza sfasciata, e arriviamo al
centro a piedi.
Zayn, Liam e Niall si fermano a un bar per riposarsi e
riprendersi dalla batosta, io vado a comprare il costume, seguita da
Harry che fa da accompagnatore.
Entriamo in un negozio che adoro e comincio a provare la roba.
Provi un costume bellissimo, leopardato.
Mi guardo allo specchio, oh mamma quant’ero topa.
Esco dal camerino e comincio a ballicchiare…
“Mi piaci se ti muovi, mi piaci se ti muovi, mi piaci se ti
muovi, allora… Muovi!”
Harry mi guarda scandalizzato.
"Tu non hai visto niente…"
Mi sto per dissolvere come i pinguini di Madagascar e BAM! Casco per
terra.
La solita buccia di banana.
"Ma chi cazzo lascia le bucce di banane per terra?" impreco.
"Scusa..." risponde Harry ridendo come un idiota.
"Continua a ridere e finisci male."
"Okay, okay, scusa. E’ che mi porto sempre una banana quando
vado a fare shopping."
Faccio uno sguardo pervertito.
"Ti piace la banana, eh?"
Harry mi guarda con aria interrogativa.
Ma che vuoi che ne sa lui, è inglese, io invece no
baby. Italiana al 100%.
Che trasgre che sono.
Harry mi aiuta ad alzarmi, poi vado a pagare il mio nuovo
super
fighissimo costume leopardato. Con questo avrei steso tutti.
Mentre andiamo a riprendere Liam, Zayn e Niall,
chiacchieriamo un po’.
"Qual è il tuo nome completo?"
"Harold Edward Styles." dice pieno di sè.
"Bene, adesso ti chiamerai Aroldo. Sì, Aroldo Stili."
"Perché Aroldo Stili?"
"Perché sei in Italia e il tuo nome tradotto è
Aroldo Stili."
"Ma a me non piace come nome!"
"Eh Aroldo, non è colpa mia o tua… E’
la vita!"
"Non chiamarmi Aroldo Stili o… o… dico a tutti
della tua figura di merda nel negozio di costumi!"
"Non hai le prove!"
"E invece sì, ho fatto un video!"
"Come osava ricattarmi?!"
"Se solo ci provi sei morto, Aroldo." dissi ridendo.
"Okay, l’hai voluto tu."
Prende il cellulare e comincia a fare qualcosa.
Cerco di fermarlo con le parole, ma niente, ci volevano i
fatti.
Siamo per strada, ma mi butto ugualmente addosso a lui,
cercando di prendere il cellulare.
I miei “pugni” gli facevano il solletico.
E' molto forte. E io che pensavo fosse una femminuccia.
Passiamo al piano B. Qual è il piano B?
Mi avvicino ad Harry e gli mollo un calcio nei punti bassi.
Cade a terra, massaggiandosi le parti passe.
A quel punto prendo il cellulare e elimino il video.
Oh yeah, nessuno sconfigge Penelope.
Aroldo è ancora rannicchiato su se stesso, per
vedere come sta mi avvicino a lui.
"Ehi Aroldo."
"Fanculati Penelope." mi risponde con un fil di voce.
"Adesso non mi va, Aroldo. Ti fanno male?"
"E me lo chiedi? Sì."
"Oh povero Aroldo."
"NON.CHIAMARMI.AROLDO."
"Okay, Aroldo."
Mi fulmina con lo sguardo.
"Dai andiamo. I ragazzi ci aspettano. E non me ne frega niente se ti
fanno male le palle, così impari a non metterti contro di
me."
"Non ce la faccio. Portami tu."
"E come?! Sei un bisonte!"
"Beh, allora non mi muovo."
Sbuffo e lo prendo sottobraccio. Madonna Santa quanto pesa.
Arrivo mezza morta al bar.
Zayn sta flirtando con un tipa e Niall sta
flirtando… con la pizza?
Liam legge un libro, tranquillo.
Quando vedono l’amico mezzo morto sulle mie spalle
accorrono per controllare.
"Cosa ti è successo, Hazza?" chiese Liam.
Uh, vedo che anche voi siete fissati con i soprannomi. Liam,
mi stai deludendo.
"Non vi preoccupate, sono cascato dalle scale del negozio." mente Harry.
Perché non ha detto la verità?!
"In realtà, ho c…" cerco di spiegare.
Harry mi mette una mano davanti alla bocca.
"Perché le hai coperto la bocca?" chiede Zayn.
"Parla troppo oggi."
I ragazzi fanno spallucce e tornano ai loro comodi nel bar.
Ci sediamo anche noi, ne approfitto per parlare con Aroldo.
"Perché non hai detto agli altri la verità? Ti
vergogni?"
"No, per me è una stupidaggine."
"Stupidaggine? Sembravi morto!"
Aroldo comincia a ridere.
Lì capii tutto.
"Tu non provavi dolore, eh? Non hai mai provato dolore e ti ho dovuto
portare sottobraccio! E’ stata tutta una finta!"
"Eh sì…" dice ridendo.
"Aroldo, io giuro che mi vendicherò. Aroldo, giuro che non
la passerai liscia!" dico più arrabbiata che mai.
Spazio
autrice.
Dovevo scrivere
questo capitolo, era mio diritto.
Non
perché fosse bello
(quello lo dovete dire voi lettrici) ma perché comincio(o
meglio, Penelope comincia) a chiamarlo Aroldo.
Harry non
è il nome
completo, in realtà lui si chiama Harold, ma tradotto in
italiano verrebbe Aroldo. (sì, esiste come nome).
Sarebbe strafigo
andare da lui e
urlargli “Ciao Aroldo!”. Poi magari sarei scappata
e mi
sarei nascosta in un angolino maaaaa l’importante
è farle
le cose.
Penso.
Mh, vi conviene non
credere ai miei proverbi, magari potrebbero essere sbagliati e fare una
figura di merda.
Come è
successo a me. Ma va beh, vi sto annoiando.
Ciaoooooooo
c:
Chiara
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Capitolo 7 *** Siete tutti su Candid Camera! ***
cap. 7 (corretto)
Quella
pazza vacanza in Italia
Capitolo
sette: Siete tutti su Candid Camera!
Harry si mette
a ridere.
"Tiratela di
meno, riccio, che ti faccio mettere una bomba in casa dal pakistano qui
accanto."
Zayn si gira.
"Cosa
c’entro io?"
"Devi mettere
una bomba a casa mia." risponde Harry ridacchiando.
"Ah, e
ricordati di preparare kebab per tutti!" aggiungo io.
"Ma io non so
preparare i keb…"
"Tu preparerai
i kebab, ok? Altrimenti metto bomba in casa, ok?!"
Zayn
è con un’espressione a “Ma che
caz..?!”,
Niall esulta per i kebab e Harry è nel mondo delle seghe.
Dove sono
capitata.
Liam propone
di tornare a casa.
"Come si fa a
tornare a casa? Dov’è la macchina?
Perché si torna a casa? Che si farà a casa?"
comincia a
rompere Niall.
"Non lo so.
Non lo so. Non lo so. E indovina? Non lo so."
Sto ragazzo
è iperattivo. Come cavolo fa Iris a essere innamorata di lui?
Torniamo a
casa, distrutti.
Più
che altro, solo io ero distrutta. Gli altri erano in
modalità on, sono sempre in modalità on.
Per smollarli
da me (soprattutto Harry) preparo loro la cena e li lascio guardare la
televisione.
Io devo
organizzare il mio piano di vendetta contro Aroldo. Oh
yeah, mantengo le promesse.
Ho
già in mente tutto e le cose che ci sarebbero servite
c’erano.
Ho delle
maschere buffe, strane, inquietanti e anche moltissimi costumi, tutti
presi quando facevo teatro.
Ordino ai
ragazzi di venire da me, tutti tranne Aroldo. Oh, preparati.
"Ragazzi, vi
ho chiamati qui perché ho bisogno del vostro aiuto. Devo
vendicarmi di quel pirla laggiù."
"Vuoi dire
Harry?" chiede Zayn.
"Sì,
lui. Devo vendicarmi, non vi spiego il motivo. Gli faremo
uno scherzo stanotte ragazzi, e sarà la peggiore nottata
della
sua vita."
"Ma non saremo
un po’ cattivi?" dice Liam.
"Liam,
dobbiamo essere cattivi. Poi vi servirà anche la risata
malvagia, ma a quello ci arriveremo più tardi." spiego
allargando le mani, con aria teatrale.
"E il cibo?
Dov’è il cibo? Lo useremo? Se no, datelo a me!"
domanda Niall.
"Calmo piccolo
goblim. A proposito, tu e tu" indico Liam e Niall.
"Andate a prendere la panna montata. Kebabbaro, tu resterai con me a
preparare il luogo."
"Okay,
skipper." rispondono in coro.
Il kebabbaro
ed io cominciamo ad attaccare dei cartoni alle finestre,
che rabbuiano tutto il lunghissimo corridoio del piano di sopra e
sembra quasi che ci fosse qualcuno fuori.
Appendiamo
delle marionette, quelle con le facce demoniache, al soffitto.
Le camere
saranno chiuse a chiave.
Niall e Liam
salirono su, così spiegai il piano anche a loro.
"Ci sono
domande? No? Allora, iniziamo. Mi raccomando, qualunque cosa succeda
non accendete le luci."
"E se devo
fare la pipì?"
"Niall, se
devi fare la pipì non me ne fotte una minchia, okay?"
Scendiamo in
sala.
"Che facevate
su?" domandò Harry.
"Oh niente,
Aroldo. C’era una perdita e l’abbiamo riparata,
però adesso non si può andare al piano di sopra."
"Quindi si
dormirà qui." aggiunge Zayn.
Apriamo i
divano-letto e tutto sta procedendo bene.
Dopo un paio
di ore la mia sveglia vibra.
Dò
l’ok a Liam, che lo dà a Zayn per far fulminare
le luci. Si sarebbero ripristinate subito, ma adesso ci servivano
spente.
Mi alzo, senza
che Aroldo si accorgesse di niente, e mi metto il costume da cat-woman.
A dire la
verità è un pochino stretto… O forse
parecchio stretto.
Sembro un
salame legato, ma ormai me lo sono messo.
Niall
è pronto con i pomodori e la panna montata, mentre Liam ha
già il suo costume da bat-man addosso.
Zayn
è a fare gli effetti ottici e sonori di sopra.
Vado con Liam
al piano di sopra e ci rinchiudiamo nello stanzino.
Harry si
sveglia, sentendo dei versi sconci da parte di me e Liam.
Trattengo a
stento uno risata, ovvio che non lo stiamo facendo per davvero.
Anche se Liam
è un figone, soprattutto con quella calzamaglia
sexy che gli lasciava intravedere i suoi muscoli scolpiti e il
suo… ehm… coso... No, niente trick-track.
Sento dei
passi, è sicuramente Harry.
Sporgo la
testa e lo vedo.
"Chi
è là? Niall… Liam…
Zayn… Penelope?" grida spaventato.
Un colpo
all’armadio e Harry, incuriosito, viene nella nostra
direzione.
Ci prepariamo
per le facce più inquietanti.
Occhio
strabico, non fare scherzi proprio adesso.
Harry sta per
aprire la porta e noi siamo pronti per dare il nostro contributo.
La porta si
apre, ma quel cazzo di tacco mi a inciampare addosso a Aroldo, che
muore dalla paura.
Il mio piano
è andato in fumo, ma non è ancora finita.
Cadiamo a
terra insieme, ed io mi metto la maschera inquietante.
Lui corre al
piano di sotto, spaventato anche dalle maschere attaccate al soffitto.
Adesso tocca a
Niall, che appena vide Aroldo lo riempi di panna montata.
Harold casca
sul divano-letto, ormai morto dalla paura e pieno di panna; accendiamo
la luce e lui si mette a ridere.
Io sarei
ancora traumatizzata, ma chissà cosa avrà pensato
lui.
E' pieno di
panna montata sulla faccia, che tra l’altro è
molto invitante, così con un dito ne presi un po’.
Ci sediamo
tutti accanto a Aroldo, mentre lui ci guarda sorpreso.
"Come avete
fatto a fare tutto questo?" ci chiede.
"Eh
Aroldo… E’ difficile da spiegare…"
Niall e Liam
si alzano.
"Siete tutti
su Candid Camera!"
Sbianchiamo di
brutto tutti. Ma che cazz?!
"Oh no, si
saranno visti i miei capelli spettinati!" urla Zayn mentre corre per la
stanza.
"Io, io non
ero pronta per la telecamera! E mi sono messa anche quella
maschera inquietante… E poi io e te Liam! Si saranno sentiti
anche i versi!" dico io, sorpresa.
"Sarebbe stato
troppo divertente fare questa cosa! Come potevamo non riprendere
tutto?" risponde Niall in difesa.
"Biondino, tu
e Liam, siete appena entrati nella mia lista nera."
Siamo
interrotti da Zayn che si dà le craniate nel muro, urlando
“E adesso che ne sarà di me? Sono così
meraviglioso, quel video è la mia rovina! Aiuto!"
Prendendo in
considerazione il fatto che lui non è mai stato ripreso
durante lo scherzo…
"Beh, una cosa
buona c’è – mi sussurra
Harry – ci
sarà la scena di noi due che cascavamo uno sopra
l’altro."
Oh merda, ha
ragione.
Dove cavolo
è la telecamera?!
Spazio
autrice.
Premetto
che questo capitolo
è quello che mi piace meno di tutti. Lo dovevo mettere
perchè altrimenti ci sarebbe stato un buco nella storia.
Si
doveva pur vendicare Penelope, no?
Ma
non importa, lascio il giudizio a voi care e dolci lettrici :)
Comuuunque...
Voi avete il giochino "pou"? Io sììì,
è troppo faigo.
Adesso
il mio è una
mucca. Un po' trans eh, perchè dovrebbe essere un maschio ma
lo
vesto da femmina, ma chi se ne frega.
Vabbuono,
adesso vado via... djjasdksjadkljsadjsakldjsalkdksaldjlask ciao! (Nuovo
saluto faigo)
Chiara
loves all
♡
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Capitolo 8 *** La mia lista nera ***
cap. 8 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo otto: La mia lista nera
Mi alzo e comincio a
correre per la stanza, cercando disperatamente la telecamera.
Dovrei fare un
programma tv su cielo e chiamarlo “Cerco telecamera
disperatamente”.
"Liam, dove
è quella telecamera?! Dimmelo!"
"Mi dispiace,
ma non posso rispondere."
"Era un
ordine."
Guardo Liam
negli occhi con il mio sguardo un po’ a maniaca e lui si
arrende.
"Vieni, ti
porto a vedere dov’è." mi dice mostrandomi il
passaggio.
Arriviamo alla
porta di una delle tante camere da letto.
"Ecco."
"In
realtà, io non vedo niente. O io sono cieca o tu hai le
allucinazioni."
"E’
lì dentro, se entri magari la vedi."
Entro e mi
giro, guardando ogni punto della stanza.
"Okay, Liam.
Tu hai le allucinazioni."
Liam
è uscito dalla camera.
Ma aspetta,
come faceva a riprendere tutto lo scherzo solo da qui?
Qui qualcosa
puzza. E non
sono le cipolle che Niall ha comprato perché ha paura che
qualche vampiro entri in casa o i calzini di Harry.
Mi incammino
per uscire, giro la maniglia ma la porta non si apre,
Prendo la
maniglia in mano,
poggio i piedi per terra e tiro a più non posso, ma con il
solo
risultato di una caduta abbastanza dolorosa.
Mi hanno
chiusa dentro, che perfidi, luridi, idioti, stupidi…
"Fatemi
uscire!" urlo sbattendo i pugni contro la porta.
"No! Mai!"
rispondono all’unisono.
"Me la
pagherete cara voi!"
"Tu
l’hai fatta pagare a Harry e noi ci rivoltiamo contro di te!"
"Avete fatto
lo scherzo con me! Dov’era prima tutta questa fratellanza?
Rivoglio i miei diritti!"
"Continua a
urlare quanto ti pare, tu resti lì."
"E
perché dovrei? Potrei anche scassinare la porta!" grido
più forte che mai.
Ovviamente non
posso scassinare la porta, non ho pinzette e roba varia, ma almeno non
ho dato loro l'ultima parola.
Non sento
risposta. Mannaggia a voi, adesso siete primi nella mia lista nera.
La
mia lista nera:
1-Liam
2-Harry
3-Niall
4-Zayn
5-Eleanor
6-Eleanor
7-Eleanor
8-Eleanor
9-Eleanor
10-Eleanor
11-Palla
da bowling(compagno di aereo)
P.S.
Tutte quelle Eleanor non sono state messe per sbaglio.
Mi siedo sul
letto, menomale che mi avevano chiusa nella camera da letto con dentro
il bagno.
Pff, non sanno
fare i ricatti, mentre io sono proprio un genio del male.
Alle
elementari un ragazzo mi dava noia, ma così noia
che lo avrei voluto scaraventare dalla finestra.
Ero pacifista,
capiamoci.
Un giorno in
cui mi stava
particolarmente scassando i coglioni, lo presi per la maglietta, lo
trascinai fino al mio armadietto e lo rinchiusi dentro, dandogli un
panino e una bottiglia d’acqua.
Oh
sì, non mi ha
più rotto le scatole, anche se quando i suoi genitori
l’hanno scoperto sono finita nei guai.
Ma ero
ancora piccola, ero ancora una principiante.
Adesso sono
entrata
nell’arte della vendetta, e non sono neanche più
pacifista. Chi si mette contro Penelope è già
finito.
Si apre la
porta della stanza ed io mi catapulto accanto a questa.
Era Harry.
"Cosa tu
volere da me?" domando.
"Sono venuto
per controllarti."
"Perché
essere così stupido deve controllare me?"
"Io non sono
stupido!" risponde risentito.
"Oh giusto, io
avere sbagliato. Tu essere scemo scemo, e tu dare me gomma gomma."
"Ah ah ah, che
simpatia." borbottò sarcastico.
"Perché
tu ridere adesso? Oh vero, tu essere scemo."
Aroldo mi
guarda male.
"Hai visto
quando ci si sente male quando non hai nessuno dalla tua parte?" dice
sedendosi accanto a me.
"In
realtà, no."
"Ma non ti
senti così adesso?"
"No."
"Ma di cosa
sei fatta? Di piombo? Perché respingi sempre tutti i tuoi
sentimenti?"
Quella domanda
mi prende alla sprovvista.
Cos’è?
Un interrogatorio?
"Ehm, non lo
so. Forse non voglio farmi male." rispondo più tranquilla
che mai.
"Hai paura di
me?"
"Ma che
domande sono?!"
"Shh."
poggia un dito sulla mia bocca.
Perché,
non posso nemmeno parlare adesso? Ceh, ma non posso far niente!
Harry pian
piano mi avvicina a me.
Sta quasi
per sfiorare
le mie labbra, quando mi resi conto di quello che stavo facendo e le
mie emozioni volarono via come uccelli.
Mi sposto
velocemente.
"Cosa merda
stai facendo?"
"Ti stavo
baciando."
"Questo non
l’avevo capito, guarda."
"E allora
perché l’hai chiesto?"
"Avevo voglia
di farlo, okay?"
No, non era
per niente okay.
Perché
i miei sentimenti hanno sempre la meglio su di me nei momenti peggiori?
"Lasciati
andare, per una volta." esclama Harry ammiccando.
"Lasciarsi
andare?"
"Sì.
Hai presente quella parola che si chiama
“divertirsi”?"
"Io la conosco
benissimo quella parola, anche meglio di te."
"E
perché non la applichi?"
"Io la
applico, ma non con te."
Smerdato in
pieno.
Harry si
zitta, poi sorride dal nulla.
"In
realtà io ti piaccio, ma non vuoi dirlo."
"In
realtà a me non piaci e lo dico."
"Ah
sì? Allora guardami negli occhi e dimmelo."
"Ci
riuscirò, tranquillo."
Mi volto e lo
guardo fissò negli occhi, nei suoi grandi occhi verdi.
Mi faccio
coraggio e cerco
di dire la frase “Tu non mi piaci”, ma quelle
quattro
semplici parole non vogliono uscire dalla mia bocca.
Ce la posso
fare.
Alzo lo
sguardo e lo guardo per benino.
"Aroldo Stili,
tu non mi piaci, okay? Okay." urlo come una matta.
Harold ride.
"Certo sei
proprio pazza di me, eh?"
"Adesso che
l’ho urlato anche guardandoti negli occhi, tu continui a
credere il contrario?!"
"Sì,
perché se veramente non ti piacevo saresti stata
più calma."
"E adesso tu
che ne sai di queste cose?"
"Io sono
bravissimo in psicologia."
"Allora vai a
visitare i tuoi amichetti e Eleanor, ne hanno bisogno."
Doppia
smerdata. Oh yeah, vai così Penelope!
"Continui a
fare quella senza cuore, ma sei simpatica, e anche carina."
Poi si alza
dal letto, prende una chiave e apre la porta.
"Comunque sei
stata stupida a rifiutare il mio bacio, hai avuto fortuna e
l’hai sprecata."
"Non
l’ho sprecata. Semplicemente, non mi serviva."
Tripla
smerdata, come mi sento figa, ragazzi.
Mi giro per
andarmene, con
dietro Harry con la faccia a cucciolo indifeso smerdato per tre volte.
Mi prende un enorme senso di colpa.
Faccio un
passo verso Harry, con il discorso pronto, ma casco a terra.
Avevo sbattuto
contro la porta, che idiota.
Mentre mi
massaggio la testa, Aroldo comincia a ridere.
"Ridi ridi che
mamma ha fatto gli gnocchi!"
"E cosa
significa?" dice asciugando le lacrime che gli erano uscite dal ridere.
"Non lo
so… Ma tu smettila di ridere! Solo perché ho
sbattuto contro la porta!" ricomincia a ridere.
Ed io che
volevo chiedergli scusa.
Oggi
dovrò aggiornare la mia lista nera.
La
mia lista nera:
1-Aroldo
2-Aroldo
3-Aroldo
4-Aroldo
5-Aroldo
6-Aroldo
7-Aroldo
8-Liam
9-Niall
10-Zayn
11-Eleanor
12-Palla
da bowling.
Spazio
autrice.
Mi dispiace taaanto
taanto taaanto
di trattare male quell’angioletto pervertito di Harry ma devo
farlo, altrimenti diventerebbe una di quelle storie noiose e sdolcinate
da farti vomitare.
Comunque…
Mi è venuta in mente un’idea…
Che ne dite se
faccio il continuo di questa fanfiction?
Nel senso che
questa è
ambientata nell’estate 2010, quando i ragazzi erano poco
famosi,
appena usciti da XFactor,(se ve ne siete accorti non sto raccontando le
cose che stanno succedendo ora).
La prossima ff
potrebbe parlare invece di adesso, dei loro premi.
Sarebbe figo
raccontare che
Penelope li rincontra dopo 2 anni, magari non sempre in Italia e
continuano a fare i coglioni con lei…
Non ho ancora
pensato al
titolo, l’idea mi è venuta in uno di quei due
minuti in
cui mi sveglio di notte per controllare che nessuno mi stia per
uccidere.
Ahahahah non sono
così idiota… Anche se tengo qualcosa da tirare in
casi estremi lol
Ok, fatemi sapere
cosa ne pensate di questa mia idea e mi raccomando, recensite in tanti!
Jhdsajdhsajhdasdhsakjhjdahsj
ciao c:
Ps: Avete notato
le mie
scritte super coloratissime? Avete visto che fighe, ceh. Ci ho messo un
casino per farle maaaaa sono troppo "oh yeah" :D
Chiara
loves all
♡
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Capitolo 9 *** I like carrots ***
cap. 9 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo nove: I like carrots
Okay,
sono le quattro di mattina ed io sono ancora sveglia nel letto.
Dovrei fargliela pagare a Aroldo? O forse sarebbe meglio vendicarsi sui
suoi amichetti?
Oppure potrei vendicarmi di entrambi…
Ma dopotutto Aroldo ha un po’ ragione, forse una parte di me
potrebbe essere attratta da lui…
No, non può essere, togliamoci questo pensiero dalla testa.
Non riesco a dormire, così vado a farmi un giro nel
corridoio al piano di sotto.
Ancora mezza addormentata scendo le scale, sento un rumore dalla
cucina. Merda.
Adesso ci servirebbe una bottiglia… Zayn… un
kebab… Mh, no, non sto bene.
Il rumore è sempre più forte e sembra avvicinarsi.
Perdo letteralmente il controllo, prendo la prima cosa che mi capita a
tiro, in questo caso una mazza da baseball.
"Non ti avvicinare! O spaco botilia, amazo familia, prendo coltelo,
taglio piselo!" urlo come un’idiota.
Rimango nella mia posizione, ovvero con la mazza in mano e dei cuscini
per difendermi.
Dalla
cucina spunta un ciuffo biondo, e degli occhi blu e un ragazzo
e… Okay,
spunta Niall con in mano un pezzo di pane con la Nutella.
Quello era l’ultimo panino, l'ultimo.
Questa me la pagherà cara.
"Cosa ci fai qui? Sono le 4 di mattino." gli chiedo facendo cadere per
terra mazza da baseball e cuscini.
"Cosa ci fai tu qui."
"No, cosa ci fai tu."
"Quello per cui sei venuta tu, ovvero…"
"Mangiare." lo interrompo.
"Ma l’ultimo panino è mio"
Lo guardo offesa.
"Come osi rubarmi l’ultimo panino?!- dico io.
"Lo faccio e basta."
Sta per addentare il panino con la dolce, squisita e unica Nutella
quando gli salto addosso.
Mi ritrovo sopra al biondino, ma il panino è ancora nella
sua mano.
Non posso perdere proprio adesso.
Comincio a dimenarmi come una matta su di lui per prendere almeno un
pezzo del panino ma niente.
Mi allungo il più possibile e lo afferro.
"Sì, ce l’ho fatta!" urlo.
Prendo il panino con due mani e comincio a tirare, per toglierlo dalle
mani di Niall.
Mi giro e la porta è aperta. C’è un
tipo e… Oh no, Eleanor.
"Cosa
state facendo?! – urla scandalizzata Eleanor mentre
si mette a correre
per la casa – noi non ci siamo stati per due giorni e vi
ritrovo a fare
cose sconce per terra! Vergognatevi!"
"Ma che caz…?"
Il tipo accanto a lei si mette a ridere, oh poveretto non ce la fa
più.
In quel momento arrivano Aroldo, il Kebabbaro e Liam, che abbracciano
il ragazzo.
Niall si alza anche lui e gli dà una pacca sulla spalla.
"Scusa, ma tu chi sei?" gli chiedo alzandomi.
"Io sono Louis William Tomlinson, conosciuto come Tommo o Lou."
"Sì, ma chi è Louis William Tomlinson?"
Louis fa una faccia offesa, come se non conoscendolo avessi compiuto un
crimine.
"Io sono così famoso, come fai a non conoscermi?!" urla
arrabbiato.
"Non ti preoccupare, Lou, lei è fuori dal mondo, non lo fa
apposta." lo tranquillizza Aroldo.
Io fuori dal mondo?!
Louis si calma e gli compare un sorriso ebete sul volto.
"Ah, tu devi essere Penelope, l’amica di Eleanor. Comunque io
sono Louis." si presenta, porgendomi una mano.
"Questo non si era capito." borbotto ricambiando la stretta.
"Cosa hai detto?"
"Ehm… Mi piacciono le carote."
Louis sgrana gli occhi di meraviglia.
"Ti piacciono le carote?! "
"Ehm… Sì, perché? E’ strano?"
"Strano?! E’ meraviglioso! Io adoro le carote!"
Mi strinse in un abbraccio che non mi lasciava respirare. No, davvero,
stavo soffocando.
"Se non mi lasci, la carota ti va a finire in un posto inderiderato" lo
minaccio seria.
Louis scioglie l'abbraccio.
"Noi due diventeremo grandi amici!"
"Ehm… Okay." rispondo alquanto stranita dal suo
comportamento.
Ci voleva anche un altro amico pazzoide.
Scommettiamo che adesso si stabilirà in casa mia anche lui
per sfuggire a Eleanor.
Ma, poverino, lo capisco, Eleanor russa come un maiale e di notte ti
sveglia per sapere l’ora.
Che cazzo gliene frega dell’ora quando dorme?!
Solo Dio sa cosa pensa Eleanor.
Ritorno a dormire, domani sarebbe stato il primo giorno di mare.
Oh, che bello, sole, spiaggia, figoni… Sì, mi
sarei divertita.
Speriamo
solo di dormire, perché se questo Louis continua a parlarmi
di carote
giuro che lo butto fuori casa e lo dò in pasto ai Gremlins.
Spazio
autrice.
Oggi ho voglia di
canticchiare “The A Team” di Ed Sheeran.
Sì,
è il mio idolo *_*
Se vi va,
ascoltala su youtube.
La canzone parla di una prostituta con dipendenza da eroina. Ok, detta
così sembrerà una canzone di merda.
Ma Ed Sheeran usa
sempre parole
molto dolci e se siete directioner, penso vi piacerà anche
questa bellissima e stupenda canzone.
Vabbuono(?)
Un bacio a tutte :*
Chiara
loves all
♡
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Capitolo 10 *** Aspetta, dimmi che non è vero ***
cap. 10 (corretto)
Quella pazza vacanza
in Italia
Capitolo 10: Aspetta, dimmi che
non è vero
E' ormai da due ore
che Louis continuava a rompere con i suoi discorsi sulle carote.
“Come
le hai conosciute? Quando le hai assaggiate? Come ti piacciono, cotte o
crude? Che rito fai prima di mangiare ogni carota? Morsi grandi o morsi
piccoli?”
Quando cerco
di rispondere ad almeno una domanda, lui continua a parlare e non mi
lascia il tempo di fare niente.
Ora capisco
perché si è fidanzato con Eleanor.
Sto per
spararmi un colpo in fronte, ma fortunatamente quell’angelo
di Liam lo porta in camera.
Quanto amo
quel ragazzo!
Sento qualcuno
che si
dirigeva nervosamente verso camera mia, dalla voce capii che era
Aroldo, con qualcosa di appuntito in mano.
Si
è incazzato perché ho rifiutato il suo bacio.
Dato che è
isterico e un po’ idiota non pensa a cosa fa.
E quindi,
considerando
tutti i possibili casi di morte prematura che potrei fare, quello meno
probabile è che un cantante di una boyband mi possa uccidere.
Ad Aroldo
piacciono le cose poco probabili.
Oh merda.
Mi vuole
uccidere.
La porta della
camera si apre e appena lo vedo varcare la soglia, perdo il controllo e
gli salto addosso.
"Cosa stai
facendo?! Penelope lasciami!" urla spaventato.
"No, non mi
lascerò mai ammazzare da uno come te!"
"Eh?!"
Cerco di
dargli dei pugni nella pancia, ma la sua forza era nettamente
più valorosa della mia.
Mi prende in
braccio e, come succede nelle rapine, mi buttò come un sacco
di letame sulla sua spalla.
Vedo la morte
davanti a me, Aroldo mi sta portando in camera sua.
Comincio a
scalciare sulla sua schiena, ma non gli faccio niente.
Mi appoggia
delicatamente sul letto ed io, approfittando del momento, mi nascondo.
"Penelope,
esci fuori. Devo
andare a dormire e io dormo nudo, a meno che tu non voglia fare da
spettatrice." dice con uno sguardo malizioso.
Divento
paonazza dall’imbarazzo.
"Io me ne
vado, solo se prometti di non uccidermi durante la notte!"
"Uccidere?! Ma
che ti sei fumata?!"
"Ehm…
Niente… Ciao!"
Seconda figura
di merda.
Torno in
camera mia, mi rintano nel mio caro letto e riesco finalmente a
prendere sonno.
It’s
time to get up! It’s time to get up! It’s time to
geeeet uuuup!
Qualcuno sta
cantando. Quale coglione si mette a cantare alle… Aspetta,
che ore sono?
Guardo
l’orologio e ci manca poco che mi prende un colpo. Sono le
10.30.
Dobbiamo
essere al mare il più presto possibile, non ce la possiamo
fare.
Oppure
sì, se avessi risvegliato la parte più rigida di
me.
Balzo
giù dal letto e mi dirigo verso la camera di Aroldo con un
enorme cuscino in mano, di quelli duri.
"Aroldo
svegliati, è mattina!" dico gentilmente aprendo la porta.
Lui, pensando
stessi scherzando, si limita a coprirsi la faccia con un cuscino,
sorridendo.
Mi dispiace
Harry, ma avrai poco da sorridere.
"Primo e
ultimo avvertimento. Alza quel culo moscio dal letto e preparati in
fretta. Altrimenti finirai male, te lo garantisco."
Non si muove.
"Beh,
l’hai voluto tu." mi avvicinò al letto e lo
colpisco ripetutamente con il cuscino.
Dopo un
po’ di martellamenti finalmente si alza, per prepararsi.
Mima qualcosa
con le
labbra, ed io, che, diciamocelo, sono una vera cacca nel leggere il
labiale, lo guardo con aria interrogativa.
Lui nota il
mio sguardo e scuote la testa, immerso nei suoi pensieri.
Si sente un
rumore di pentole e tegami.
"Che stanno
facendo?!" chiedo ad Harry.
"Staranno
cucinando, perché?" risponde tranquillo.
"Adesso gliele
vado a suonare… E tu verrai con me."
Lo prendo per
il colletto del pigiama e lo trascinò giù,
troviamo Niall intento a cucinare qualcosa.
"Esci fuori
dalla mia cucina!- urlo.
Niall e Harry,
spaventati, se ne vanno via.
Eh
sì, ci so fare quando devo spaventare le persone.
Adesso
però concentriamoci sui ragazzi della spiaggia, posso
perdere un centesimo!
Okay, non
è tantissimo, ma è comunque una perdita.
E ricordate
che una perdita, di qualunque cosa sia, può sempre
ostacolarvi per il resto del viaggio della vita.
Oggi mi sento
un po’ filosofica, sembro Shifu, il tipo di Kung fu Panda.
Per far uscire
gli altri prendo il megafono dalla cantina e una bacchetta.
"FUORI DALLE
CAMERE BELLI
ADDORMENTATI, CHE SIAMO QUI A NON FAR NULLA? SONO LE 10 E MEZZA. 10 E
MEZZA, CAPITO?!" urlò bacchettando le porte.
Dopo qualche
minuto escono tutti dalle camere come degli zombie.
"Ma dovevi
usare anche il megafono?" domanda Liam tra uno sbadiglio e un altro.
Annuisco.
"Non osare
più
svegliarmi in questo modo, i miei capelli si sono tutti arruffati! Come
farò ad andare al mare?! Non ti sei ancora resa conto di
essere
nella stessa casa con 5 potenti star! Sai chi sono io?! Sai chi sono
io?!" dice Zayn, gesticolando come un procione impazzito.
"So chi sei ma
non me ne fotte una sega. Adesso vai a prepararti."
In pochi
minuti siamo arrivati in spiaggia, sono le 11.
Mi vado a
spogliare e dopo pochi secondi sono già in acqua.
Gli altri
senza nemmeno togliersi i vestiti si buttano in acqua, schizzandomi.
"Dovete prima
togliervi i vestiti, idioti."
I ragazzi non
mi ascoltano, ma continuano a nuotare nell'acqua.
"Dov’è
Harry?" chiede Niall.
"Penso sia
ancora al bar – risponde
Louis – Penelope,
puoi andarlo a chiamare?"
"In
realtà io… Dovrei… – cerco di
inventare una scusa – okay, vado." rispondo
sconsolata.
Arrivata al
bar, trovo Aroldo con una bibita in mano, a disegnare cerchi immaginari
sul tavolino e a tirare sospiri.
Sembra uno di
quei depressi, tipici dei film, in crisi di
mezz’età e stanchi della loro vita.
E' un
po’ improbabile, Harry può essere tutto tranne che
quello.
"Non vieni in
acqua?"
"No, non mi
va."
"E dai, sono
corsa fino a qui per niente?!"
"Sì."
"Mi guardi
negli occhi, che sembri un depresso?!"
Gira lo
sguardo verso il mio.
"Ho paura
dell’acqua." sussurra pianissimo.
"Hai fatto la
cacca? E che me ne frega?!"
"No! Ho paura
dell’acqua!"
"Il mio
telefono spacca?!"
"Ho paura
dell'acqua, cazzo, intendere me o essere scema?!" dice urlando, tanto
che le persone lo guardano male.
"Aspetta,
dimmi che non
è vero! O è vero. Oh no, dimmi che stai
scherzando, o che
ti sei fumato qualcosa o… o… Guarda, dimmi quante
volte
hai cagato, ma non dirmi questo."
"Sì,
ho paura dell’acqua, ok? E non voglio andare a farmi il
bagno."
"Tu invece ci
entri in acqua, perché non sono venuta qui per fare la
seduta psicologica a nessuno."
Arriviamo a
riva.
"Vieni, su." lo
incoraggio dirigendomi verso il mare.
"No." dice
incrociando le braccia.
"E dai,
hai… Quanti anni hai, a proposito?"
"18."
"Su, hai 18
anni. Non fare queste storie ed entra, fifone!"
"Io non sono
fifone."
"No, e che
sei? Coraggioso?"
"Sì,
per mamma."
"Quando sei
stato coraggioso? A tre anni, per aver fatto i bisogni nel water e non
esserci cascato dentro?"
"E’
pur sempre coraggio!" urla isterico.
"Entra
femminuccia e non mi far usare le cattive maniere."
Non si muove,
l’ha voluto lui.
Gli prendo un
braccio e lo trascino sulla riva.
"So che non
dovrei farlo, ma… Posso tenerti la mano? Mi dà
coraggio."
"Ehm, okay."
rispondo io un po’ stranita.
Pian piano
Aroldo si abitua e finisce di piagnucolare.
"Grazie per
avermi aiutato. Sapevo che ci tenevi." sussurra mentre usciamo
dall'acqua.
"No, no, no.
Tu non hai
capito una ceppa. L’ho fatto perché quei 5
coglioncelli in
acqua mi hanno detto di chiamarti. Capito concetto?"
"Seh seh,
tanto lo so che ti piaccio."
Prendo un
bastone lungo quanto le sue gambe e lo rincorro per la riva.
Adesso vediamo.
Spazio autrice.
In
questo “spazio autrice” volevo ringraziare tutte le
fantastiche persone che hanno messo la mia storia come preferita,
seguita o da ricordare, tutte quelle persone che la recensiscono con
quei commenti dolcissimi e divertenti, e anche tutte le persone che la
leggono solo c:
Quindi,
vorrei fare un applauso a queste bellissime/i ragazze/i.
VIVA
VOI! (?)
Volevo
dirvi anche che siete tutte molto simpatiche e che, se volete
chiacchierare con qualcuno, io sono sempre disponibile, mi piace fare
amicizia con altre directioners o di qualunque altro fandom voi
facciate parte(io sono anche sheerio, lovatic
e mayniac).
Basta
mandarmi un messaggio, qui, su efp. Su, su!
Inizieremo
una luuunga luuunga luuunga conversazione, sono una chiacchierona
ahahah :D
Ricordatevi
che non dovete
assolutamente cambiare per qualcuno a cui non piacete,
perché siete perfette di già ;)
FINE
DEI RINGRAZIAMENTI…
Anche
se potrei scriverci un libro su quanto vi adoro, solo che poi vi
annoierei.
Non
è una storia da premio Nobel, ma il fatto che ci siano anche
solo 13 recensioni mi manda alle stelle, perché lo scrivere
bene
è qualcosa che mi rende veramente fiera.
Grazie
a tutte, non sapete cosa significa per me <3
Jjdhfsdkdjhskjd
ciao! :3
Ps.
Il colonnello(per
la gioia di alice ahah) è qui per ordinarvi di continuare a
recensire, leggere ecc.! E’ un ordine!
Ahahah
no, scherzo.
Ma
sarei felicissima
se voi lo faceste *faccia da cucciola*
Yayyyyyyy(?)
Ammirate le scritte
faighe u.ù
Chiara loves all ♡
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Capitolo 11 *** Mamma, papà, sono sposata! ***
cap. 11 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo undici: Mamma,
papà, sono sposata!
Dopo il bagno, Eleanor
e Louis vomitarono carote e dovemmo ritornare a casa.
E' stato un spettacolo orribile, Louis mi ha persino vomitato addosso,
senza neanche chiedermi scusa!
La prossima volta che mi viene una gastrointerite o semplicemente
un'indigestione, lo faccio venire a casa e gli vomito addosso.
Caro Louis, sappi che mi vendicherò presto, devo solo
aspettare un virus.
La
cosa più
brutta di questa situazione però, oltre ai miei vestiti
macchiati di roba arancione puzzolente, è che è
stata una
giornata sprecata.
A pensare a tutti quei bei ragazzi in costume… Penelope! Non fare
sogni sconci!
Ma va beh, non
disperiamoci, ho ancora circa un mese da utilizzare a mio vantaggio.
Il giorno dopo
ci svegliamo tutti più rilassati, senza bisogno che facessi
la comandante, e arriviamo anche prima a mare.
Oggi decido di
dedicarmi all’abbronzatura, perché ho lo stesso
colorito di una mozzarella.
Ogni anno provo ad abbronzarmi, ma finisco sempre per stare all'ombra
dell'ombrellone tutto il tempo, detesto il sole, ma non posso
assolutamente farmi vedere color bianco cadaverico.
Sono abituata a sbalmarmi 200 kg di crema quattro o cinque volte al
giorno, da piccola mia mamma mi diceva sempre che "se ti scotti, gli uccelli ti
prendono per un biscotto e ti mangiano".
Ho vissuto con questa paura per circa 10, ovvero fino ad ora.
Mi
siedo su una sdraio e poggio lo sguardo su Aroldo mentre si spoglia.
Ehi, non
l’ho sto guardando per mie voglie ormonali, cioè,
sono cresciuta.
O almeno, non
mi faccio venire le manie di scopare proprio con lui.
Sta di fatto
che lo osservo
mentre si toglie pian piano la maglietta e mette in mostra il suo
torace. Mi duole ammetterlo, ma ha un bel corpo.
Poi mette in
mostra le sue belle gambe e si butta in mare, insieme a Eleanor, Liam e
Niall.
Zayn, Louis ed
io ci stendiamo sulle asciugamani, pronti all’abbronzatura.
Durante il
riposo,
chiacchiero un po’ con Zayn, che, nonostante il suo carattere
isterico e a volte un po’ troppo femminile, era simpatico.
Stessa
cosa per Louis.
Ad un certo
punto adocchio un ragazzo così topone da farmi venire la
voglia di saltargli addosso.
E' seduto
sulla riva, da solo, così approfitto del momento e mi
avvicino a lui.
"Ciao
Lorenzo!" comincio io, sventolando una mano come una scema.
"Ehm…
In realtà sono Matteo."
BAM! Figura di
merda. Anzi, super figura di merda.
Noto con la
coda dell’occhio Aroldo che ridacchia, probabilmente mi hs
sentito.
Intanto le si
avvicina una ragazza.
No, se lui
rimorchia ed io no, mi incazzo.
Okay,
Penelope, calma, ritorniamo al figone accanto a me.
"Ahhh scusa,
ti ho confuso con un altro ragazzo."
"Sì.
Posso chiederti una cosa?"
Sì!
Ho fatto colpo!
Adesso mi chiederà di uscire insieme, poi mi
confesserà
che è totalmente innamorato di me e infine ci sposeremo.
"Certo!"
rispondo entusiasta.
"Ehm, mi puoi
presentare quel tuo amico lì in fondo?" dice indicando Zayn.
Rimango con
una bocca ad “o”.
No, non
può essere omosessuale. Sta ammiccando costantemente verso
di lui, mentre Zayn poverino mi guarda stranito.
Non ho niente
contro i gay, ma cazzo, li attiro tutti io?!
Vado un attimo
a parlare con Zayn, lasciando la conversazione con Matteo Sono Un
Figone Ma Impraticabile in sospeso.
"Zayn, quel
ragazzo lì in fondo vuole che ti presenti a lui.
Ehm… Gli piaci."
"Ehi, sono
etero!"
"Lo so ma che
gli dovevo dire…"
Volevo
continuare a spiegare quando il ragazzo, Matteo, si avvicina a Zayn e
gli porge la mano con un sorriso malizioso.
"Io sono
Matteo."
"Zayn."
"Louis."
interviene Louis.
"E Penelope!"
concludo io."
"Ehm, io volevo conoscere solo Zayn." dice sconcertato Matteo.
"Ehm…
Matteo… Zayn è…" cerco di dire.
"Fidanzato!
Esatto, questo
bel figone che hai davanti, con questo ciuffo sexy – dice toccando il
ciuffo lunghissimo di Zayn, facendolo irritare – è
fidanzato con la qui
presente Penelope…?- finisce Louis, non ricordandosi il mio
cognome.
"Johnson!"
continuo, un po' risentita.
Quanto
è difficile
da ricordare il mio cognome?! Basta che ti viene in mente quegli
shampoo che sembrano degli sgrassatori e ecco fatto! Ma io boh, la
gente…
Zayn ed io ci
guardiamo per un attimo perplessi, poi continuiamo la recita.
"Sì,
io la amo da morire!" dice Zayn stringendomi a sé.
"Ehm…
Anch’io! Basta che non mi stritoli!" rispondo io quasi
soffocando.
"E’
sempre così… Rompipalle!"
"E tu, amore
dolce,
ricordati di togliere la bomba che hai messo a casa nostra! – Matteo,
Zayn e Louis alzano un sopracciglio –
ehm…Tesoro!"
Siamo
già ridicoli,
poi si aggiungono anche Louis e Eleanor, che organizzano un piccolo
matrimonio, sempre col povero Matteo davanti.
Louis
è il prete, Eleanor sta accando a lui, con dei fiori in mano.
"Penelope
Johnson, tu vuoi sposare il ragazzo che ho alla mia ehm…
Destra o sinistra?" si mette le mani tra i capelli.
"Sinistra." lo
rassicura Zayn.
"Okay, ma non
cominciare a
fare il sapientino già da prima del matrimonio! – risponde
isterico – comunque,
riprendiamo. Tu, Penelope Johnson, vuoi sposare il
ragazzo alla mia sinistra, Zayn Malik?"
"No." borbotto.
Zayn mi
dà una gomitata.
"Ti prego,
fallo per me.
C’è il tizio che mi osserva malizioso, mi vuole
sicuramente violentare. Aiutami." mi supplica.
"Allora? Ti
vuoi sposare sto bonazzo?" urla Louis, riferito a Zayn.
"E va bene."
accetto scocciata.
Louis batte le
mani da idiota, mentre Eleanor lancia in aria i fiori, colpendo il
più delle volte Matteo.
"Adesso il
bacio alla sposa!" suggerisce Eleanor.
"No."
rispondiamo io e Zayn all’unisono.
"E invece
sì!" si unisce Niall.
Gonfio la
faccia a palloncino, idem Zayn, e ci scambiamo un
“bacio”.
"Va beh io
vado, ma nel
caso tu e Zayn dovreste divorziare, ci sono sempre io! Ovvio per il tuo
amichetto!" dice Matteo, mentre si allontana sulla riva, ammiccando
pericolosamente.
"Aiuto! Questo
mi vuole violentare" comincia a urlare Zayn mentre corre per la
spiaggia.
Bene, sono
sposata e per lo più con un’idiota.
Spazio
autrice.
Salve salvino a tutte. Vi
è piaciuto piaciutino il capitolo capitolino? Ok, la smetto.
Flanders è
così antipatico :/
Ma va beh.
Penelope come al solito
ha la sua solita sfiga, che combacia esattamente con la mia +.+
Maaaaaaaaaaa come
avrete già intuito, c’è qualcuno che ha
un debole per lei ;)
E non fatemelo dire
perché avete capito. E se non avete capito, lo capirete.
E se non lo avrete
ancora capito, pace, fatevene una ragione e non leggete i miei spazi
autrice insensati.
No scherzo, leggeli,
così mi sento meno stupida. O forse di più.
Penso già avrete
notato, niente scritte multicolor oggi :c
Non rattristatevi, su!
CAUSE YOU'VE GOT THAT ONE THING!
Non ce la faccio a non scrivere multicolor.
Jhdjasdhjkadhjdhajksdhaksjdhk ciao!
Ps. Recensite in tanti, mi raccomando! :3
Chiara
loves all
♡
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Capitolo 12 *** Cosa, come, quando, dove e soprattutto: perchè?! ***
cap. 12 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo dodici: Cosa, come,
quando, dove e soprattutto: perchè?!
Okay,
il primo ragazzo/tentativo non è andato granché
bene, anzi è andato a puttane.
Ma di ragazzi ce ne sono a bizzeffe, quindi non preoccupiamoci.
Sicuramente qualche bonazzo si innamorerà di me e ci
sposeremo.
Viva George Clooney con il suo "immagina, puoi".
Peccato che non sia vero.
Potrei immaginare di andare a passeggio con il bellissimo modello della
pubblicità "Dolce&Gabbana", ma non accade.
La mia concentrazione si
ferma su un altro ragazzo che cammina per la riva, figo anche
più dell’altro, pieno di tatuaggi.
Mi mordo il labbro
inferiore, cercando di trattenere i miei ormoni, che ormai sono
letteralmente impazziti alla vista di quei muscoli.
Ormoni, state calmi! Al
posto delle farfalle nello stomaco, io ho rinoceronti, elefanti,
giraffe, balenottere azzurre, oranghi che sclerano e cavalli che
nitriscono. Ho una specie di zoo nella pancia.
Mi serve un aiuto però.
Prendo Louis e Zayn e li avvicino a me, cercando appoggio.
"Perché ci hai portati qui?" chiede Zayn.
"Vedi quel ragazzo
lì giù." dico indicando Mike, il ragazzo di
prima. "Lo
devo conquistare ed ho bisogno di un aiuto."
"Perché noi?!"
"Perché siete maschi, avete il vostro amichetto in mezzo
alle gambe e vi capite tra voi."
La parola “amichetto” li fece ridacchiare,
soprattutto Louis, che continua a guardarsi le parti basse e ridere.
Come cavolo dovevo chiamarlo? Pisellino? Come lo chiamano gli sfigati?
Io boh.
Ecco avvicinarsi la preda.
Ci nascondiamo dietro ad uno scoglio poco lontano da dove era sdraiato
lui.
"Che dobbiamo fare?" sussurra Louis.
"Osserveremo le sue mosse e poi attaccheremo." rispondo.
"Roawr!" “ruggisce” Zayn.
"No, Zayn. Tu devi dire “spaco botilia, amazo
familia” mi guarda stranito, poi scuote la testa.
La preda Mike si avvicina. Eccolo che si sta stendendo sulla sabbia,
è il momento.
"Andiamo ragazzi, statemi accanto e fate quello che vi dico." sussurro.
Ci sediamo esattamente accanto a lui, facendo finta di niente.
"Ciao." dice.
Cosa?! Mi ha detto "ciao"?! Questo pezzo di figo mi ha detto "ciao"?!
Oh mio Dio, aiuto, sto per svenire!
I miei ormoni ormai sono andati a farsi fottere, insieme alla mia
coscienza e al mio buon senso.
Sto stritolando la mano di Louis, che trattiene il dolore a fatica.
"Ci conosciamo?" chiede.
Io sono imbambolata, sono nel mondo dei sogni.
"Ehi? Ci sei?" continua a domandare passando la sua mano davanti alla
faccia.
"Cosa, come, quando, dove e soprattutto: perchè?!" urlo,
risvegliandomi dal mondo dei sogni.
Sono stata un pochino, ma giusto un pochino esagerata, tanto che Mike
corre via, lasciandomi sola come una demente.
"Andata bene?" domanda Zayn con un sorriso cretino stampato sulla
faccia.
"Vuoi morire adesso o più tardi?" rispondo fulminandolo con
lo sguardo.
"Andiamo, Penelope. Non è andata poi così male."
si aggiunge Niall.
"E tu che c’entri?"
"Passavo di lì e ti ho visto."
"Sembravo una pazza?" chiedo in pieno imbarazzo.
"Sì, ma eri comunque carina."
Sorrido come un'ebete a quelle parole.
"Grazie Niall."
Per oggi lasciamo perdere i ragazzi va, e riprendiamo
l’abbronzatura.
Mentre mi stendo, noto che Aroldo sta corteggiando una ragazza
e ci sta riuscendo benissimo.
Bionda, occhi blu, civettuola. Avete presente quelle barbie viventi?
Eh no, ragazzi, Aroldo non può fare subito colpo ed io no,
dopo due tentativi.
Qui bisogna agire.
Prendo il cerchietto di Zayn (che usa per l’abbronzatura
"facciale", come dice lui) e lo lancio in testa alla ragazza.
"Chi è stato a togliermi il cerchietto?!" urla Zayn, con
tutti i capelli alzati.
"Chi è stato a tirarmi un cerchietto in testa?" grida
altrettanto la biondina.
So che è da stronza, ma non potevo mica dichiararmi a quei
due! No, no.
Indico Louis, accanto a me, ignaro di cosa gli sarebbe spettato.
Zayn e la biondina, furiosi, lo prendono e lo buttano in acqua.
Dovete vedere la sua faccia, oh povero Louis.
Harry mi guarda ridendo.
Continuo a prendere il sole, mentre Zayn e Barbie 2 la vendetta
continuano a rincorrere Louis.
Mi sento bagnata da alcune gocce.
E se erano quei due, che avevano finalmente capito che ero stata io?!
"Non sono stata io!" urlo impaurita.
"E se ti dicessi di sì?"
"Harry, e se ti dicessi che
vado a recuperare il cerchietto e te lo ficco in una parte poco bella?
Pensavo fossero quei due che non si sono accorti che sono stata io."
"Io lo so… E so anche il perché
– sussurra
facendomi l’occhiolino – se mi vuoi tutto per te,
eccomi."
Comincio a ridere così forte che mi fa male la pancia.
"Quindi tu crederesti che a me piaci tu?! – mi fermo
a ridere – Stai scherzando?!"
Harry a quella risposta si alza e se ne va.
"Dove vai?"
"A riprendere la mia preda, Sarah. "
Cosa? Io non faccio conquiste, lui nemmeno!
Devo mettere fuori gioco Sarah.
Spazio
autrice.
Ehi!
xx
Tra pochi giorni ci saranno i concerti dei ragazzi…
:”(
Ho pensato di scrivere una one shot per tutte le ragazze che saranno a
casa, come me…
Per sfogarmi un po’, sapete, sono tristissima anche
se non sembra.
Sono un maestro nel nascondere i miei sentimenti.
Fatemi sapere se la leggereste…
Ciao :c
Ps. Scusate per la
faccina triste e il saluto senza espressività, ma parlare
del
concerto mi fa stare male e non riesco a essere divertente, spero solo
che il capitolo vi rallegri un po'...
Chiara loves all ♡
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Capitolo 13 *** Mi chiamo Penelope, cazzo, P-E-N-E-L-O-P-E. ***
cap. 13 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo tredici: Mi chiamo
Penelope, cazzo, P-E-N-E-L-O-P-E
La giornata finisce
normale e torniamo a casa.
Louis ha
finalmente
scoperto il motivo per cui lo stavano rincorrendo, e Zayn ha scoperto
che ho lanciato io il suo amato cerchietto rosa in testa a Sarah.
Io mi sono
giustificata
dicendo che dovevo difendere il mio territorio, Sarah aveva
già
adocchiato i miei orecchini sotto all'ombrellone.
Se dovesse
rubarmeli, giuro che vengo a casa sua con un mestolo e la picchio di
santa ragione.
Spaco botilia in testa, yo.
La
mattina seguente ritorniamo al mare, non posso abbatermi proprio adesso.
I ragazzi sono
infiniti, ecco perchè hanno scritto quella canzone che fa "It's
raining man, alleluja, it's raining man!".
Accorro sulla
riva, pronta
a buttarmi in acqua, quando mi fermo ad osservare un ragazzo
particolarmente familiare sulla spiaggia.
Lo fisso per benino... I capelli, gli occhi, il torace, la sua
tartaruga scolpito e qualcosa che si muove nel costume...
Oh, hanno risvegliato l'anaconda.
Mi stropiccio gli occhi, sembra un sogno.
Il
ragazzo stupendamente stupendoso(?) era Luca, un mio
ex-ex-ex-ex-ex-ex-ex compagno di scuola.
Castano, occhi
verdi, alto, magro, perfetto.
Con un sorriso riesce a mandarti alle stelle.
A
differenza mia, lui era un Dio.
Mi ero
innamorata di lui dalle superiori, da quanto mi accorsi della sua
presenza a pranzo.
Mi stavo dirigendo verso il solito tavolo dove mangiavo con i miei
amici e urtai contro di lui, gli chiesi scusa tantissime volte, ma non
sembrava convinto.
Me ne stavo andando e sentii una sostanza viscina dietro la schiena.
Mi
aveva versato per sbaglio il budino sulla mia camicetta nuova, o forse
non era per sbaglio.
Mi sono
fermata a fissarlo, la mia faccia è paralizzata dal sorriso
a ebete che inizia a destra e finisce non si sa dove.
Devo agire,
adesso, in questo momento. Mi avvicino a quel figone.
"Ciao Luca,
non so se ti ricordi di me. Eravamo compagni di scuola alle
superiori…"
Mi guarda
interrogativo.
"Ehm, abbiamo
lavorato a tutti i progetti di scienze insieme…"
Sempre lo
stesso sguardo.
"Mi hai
versato il budino addosso."
"Ahhh
sì. Tu sei Giulia."
"No."
"Katia?"
"No."
"Sara?"
"No."
"Margherita?"
Scuoto la
testa.
Aveva detto
tutti i nomi possibili e immaginabili, ci mancava solo Gestrubala.
Ho sempre
pensato che chi si chiamasse Gestrubala odiasse i propri genitori solo
per il nome.
Ed io che pensavo Penelope fosse una cacca, a confronto di Gestrubala
è l'ottava meraviglia del mondo.
Povera
Gestry.
"Possibile non
ti ricordi il mio nome?! 5 anni di superiori insieme, 5 anni!" strillo.
"Mica posso
ricordarmi tutti i nomi! Sì, sei Luna."
"No."
"Stella?"
"Va beh,
mettiamoci anche Sole e qualche nome di costellazione ok? Non ti
ricorda proprio niente l’armadio numero 245?"
Era
l’armadietto in cui ci eravamo parlati per la prima volta.
L'armadietto più bello e curato della scuola, tutti quelli
che ci passavano lo guardavano meravigliati e sorridevano a Luca, che
si sentiva un figo assurdo.
Certe ragazze hanno fatto la foto con l'armadietto. Mah...
Mi
ero nascosta per sopravvivere ai bulli e sfortunatamente era il suo.
"Mh, sei
sicura di non avere sbagliato persona?"
"Tu sei Luca,
giusto?" chiedo esasperata.
"Sì."
"E sei un
coglione, giusto?!"
"S…
Volevo dire… no! Ma tu sei Partenope! Mi ricordo di te!"
"Penelope." lo
correggo.
"Chi?"
Prendo un
secchio
d’acqua e glielo verso addosso, lui mi rivolge
un’occhiata
di stupore, ma me ne frego e me ne vado.
Mi siedo sulla
sabbia, che idioti che ci sono qui.
"Come
è andata?" chiede Harold. Che stronzo, lo fa apposta.
"Bene.
L’ho mandato a quel paese, pensi che sia un
bell’inizio, no?"
"Meraviglioso.
Sarah ed io ci siamo messi insieme."
Zoccolone
della Matrigna di Biancaneve.
"Sono felice
per voi. Vi auguro di finire sotto ad un camion di gelati."
Come mi vengono questi pensieri? Ceh, sono un geniaccio del male.
"Cosa?"
"Ehm…
Niente."
Niente cosa?
Ma niente cosa?!
Harry aveva
rimorchiato ed io no. Come poteva essere successo?!
Qui
dovevo ricorrere alle maniere drastiche di allontanamento.
Spazio
autrice.
Ciao a tutte :) Avete visto
com’è cattivo Aroldo?! Ahhahahahah :D
Comunque questo capitolo mi gasa.
Gasa la parola
“gasa”! E’ un po’ come
“faiga”, è faiga.
In Toscana diciamo
“gasa” come sostituzione a “è
figo” o “mi piace molto”.
Io lo uso poco perché in
realtà… IO
SONO NAPOLETANA! YEAHHHHHHH.
Non parlo tanto napoletano(a parte
quando sono
arrabbiata che sono un mito ahahah), ma lo capisco e ADORO la mia
città natale< 3
Mi sono trasferita a
Grosseto(città insignificante della toscana) quando ero
piccola, ma il mio cuore è tutto azzurro(?).
Ahahahah scherzo, io non seguo il
calcio.
In effetti però il cuore
è azzurro, per una parte. No vabbè, lasciatemi
stare :P
Vi saluto con
uno “scaccia maledizioni” (ovviamente in
napoletano), da
dedicare a tutti questi stronzi che vi vogliono male :)
“L’uocchie
sicche so’ peggio d’ ‘e scuppettat, ma cu
stu
ciò ciò che t’aggio regalato,
l’uocchie ce
l’amm cecat’!”
Ps. Meno 3 giorni al concerto
dei ragazzi :c
Ps. 1. Spero vi sia
piaciuto il capitolo!
Ps. 2. Recensite! c:
Ps. 3. Soldato sei unica.
Ps. 4. Siete tutte akdhasjk!
Ps. 5. Per favore, non
smettete di leggere i miei ps.
Ps. 6. Mh, Demi Lovato
è molto figa.
Ps. 7. Domani
c’è la notizia dei ragazzi! Jjsdhak!
Ps. 8. Yayyy!
Ps. 9. Viva il multicolor!
:3
Ps. 10. Ok, basta ps.
Kjhkadhashdjskahdskajdjaksh
ciao!
Chiara loves all ♡
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Capitolo 14 *** Il mastica-occhi. ***
cap. 14 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo quattordici: Il mastica-occhi
Sarah&Harry.
Harry&Sarah. Sarah. Harry. Harry. Sarah. Sararry? O Harrah?
Vedete,
non stanno bene insieme.
Di solito il destino di due ragazzi si dovrebbe vedere dall'unione dei
due nomi.
Prendete in esempio Jack e Rose. Jose? Rack? Dio, no.
Perciò Jack è morto, non per il destino, non per
dare un finale triste al film, nemmeno per intrattenere la gente.
Scommetto che il regista aveva già capito il finale grazie
al mio ragionamento molto intelligente.
Torniamo
a casa subito, perché improvviso un mal di pancia.
Sono
anche svenuta per finta, oppure per vero, perché ho sbattuto
contro un palo.
Ma
la bella notizia è che siamo qui, lontani da Sarah e vicini
a quel caccone di Harry.
Vi
chiederete perché sono
così “interessata” a farlo lasciare con
Sarah e
sicuramente crederete che io sono follemente innamorata di quella testa
di m… Melma, ecco, di Harry.
Sì,
devo limitare le
parolacce, perché i vicini mi hanno minacciata di
denunciarmi se
li sveglio ancora una volta con i miei super cazziatoni a Eleanor la
mattina.
Comunque
no, non sono assolutamente innamorata di Aroldo.
Sono
a bere la mia cioccolata calda buonissima, seduta sul divano a guardare
un film sentimentale.
Si
chiama “Il mastica-occhi”. Dolce, no?
Okay,
è un horror, ma io all’inizio non volevo
assolutamente comprarlo.
Quando
sono andata nel negozio di
film ho visto la copertina. Era un disegno astratto e dato che dovevo
andare di fretta l’ho preso senza leggere il titolo.
Ormai
però me lo devo vedere.
Louis&Co
sono al piano di sopra, perché non vogliono vedere il film
con me.
Ma
come? E’ così carino.
Ecco
la scena più paurosa e disgustosa.
Horn
Robinson, alias “Mastica-occhi”, si avvicina a una
delle sue fidanzate, Kelly, e con un cucchiaio le…
Qualcuno
mi tocca la tempia.
"Ah!
Cosa vuoi, mastica-occhi!" urlo spaventata.
"Non
sono il mastica-occhi." borbotta Harry
Approfittando
di un mio momento di distrazione, prende la mia cioccolata e ne beve un
sorso.
"Ehm… Quella era la mia cioccolata!"
"Adesso
è mia."
Lo
fulmino con lo sguardo, quella era la mia cioccolata.
Prendo la tazza e gliela verso
sui riccioli.
"Adesso hai riccioli al
sapore di cioccolato!" esulto, con un sorriso ebete.
Harry ringhia e si va a
cambiare. Ritorna dopo alcuni minuti e continua a farmi
l’interrogatorio.
"Sei gelosa di me e
Sarah, eh?"
"Seh, come se voi due
potreste ingelosire me. Tu ti fai troppe canne."
"Allora
perché non mi vuoi con Sarah?"
"Perchè non
è possibile che se non aggancio io, lo fai tu. E poi Sarah
è antipatica"
"Per me è
simpatica."
"Perché tu
hai qualche problema mentale serio."
In quel momento la porta si spalanca di botto e appare
un’ombra con un cucchiaio in mano.
"Aiuto! Il
mastica-occhi è
qui!" grido, versando nuovamente la cioccolata addosso a Harry (avevo
preso un’altra tazza, non resisto senza cioccolato).
"In realtà
sono solo io."dice una voce familiare.
Entra in casa e
riconosco i capelli biondi arruffati, gli occhi vispi e il look da anni
sessanta, semplicemente: Iris.
Si sistema i capelli con una piccola spazzola, si mette un quintale di
lucida-labbra ed entra, facendo un casino con il suo trolley del cavolo.
Punto primo:
perchè è qui. Non mi sembra di averle detto di
venire.
Punto secondo: doveva proprio portarsi il trolley? Quel coso/bomba a
mano farebbe risvegliare anche il Vesuvio.
Punto terzo: Iris non deve assolutamente accorgersi dei One Direction a
casa mia. Ve la immaginate mentre sclera?
"So che ho promesso di
essere più gentile ma cosa cazzo ci fai qui?!" sbraito,
alzandomi dal divano.
"Sono venuta a farti
visita! Non sei contenta?"
"Ma non lo vedi?
Sprizzo felicità da tutti i pori." borbotto sarcastica.
"Non ti dispiace vero
se dormo qui?"
Tanto ormai siamo
già in 8 in casa, che vuoi che sia?
"Resta, ma mi devi una
manicure gratis."
"Okay, dove posso
mettere il…"
Fa che non si accorga
dei One Direction in casa mia.
Fa che non si accorga
dei One Direction in casa mia.
Fa che non si accorga
dei …
"Harry Styles a casa
tua! Sto
sognando, cavolo! Oh Dio, non respiro!" grida, saltando in aria e
scaraventando le buste che aveva in mano in un angolo remoto del salone.
"Ehm sì,
sono io." risponde Harry alquanto imbarazzato.
Non so se è
imbarazzato
perché era tutto cioccolatoso(?) o perché Iris
gli si
è aggrappata alle lunghe gambe, piangendo come una disperata.
"Io vi amo! –
comincia a singhiozzare – siete la mia vita, non
so cosa farei se avessi un vostro capello in mano e adesso Harold
Edward Styles è qui, davanti a me! Aiuto!"
Li stacco, altri due
minuti e Harry sarebbe sclerato. Caro Harruccio(?), io me la devo
sopportare ogni santo giorno.
"Aroldo, Iris. Iris,
Aroldo."
Harry allunga
gentilmene una mano verso la ragazza, ma lei al contatto della stretta
sviene.
La portiamo su a
dormire.
Scendo di nuovo
giù per continuare a vedere il film, stavolta Harry non
c'è.
SBAM! La porta si
è spalancata un’altra volta.
Un’ombra
scura con un cucchiaio in mano si avvicina.
"Il mastica-occhi!"
grido, aggrappandomi al muro come un’idiota.
"Cosa
c’è? chiede Harry ridendo. Sono io il
mastica-occhi?"
"Ah ah ah – faccio una risatina
sarcastica – divertente come una sprangata
nelle gengive. Voglio vedere
se non ti pisci sotto a vedere quel film."
"L’ho
già visto è non è niente di che."
"Te che vedi horror?
Questa è bella. Al massimo ti sei visto il film di
“The little pony”."
"Ehy, anche quello non
scherzava!- sbotta offeso."
Inarco un sopracciglio.
"Ti sfido a guardare
“Venerdì 13”. Adesso. Vediamo come sei
coraggioso."
"Okay, saputella."
Forse non se lo
aspetta, ma io ho quel film nella mia raccolta, così lo prendo e infilo il disco
nella tv.
"Ecco a te."
"Eh no, devi restare
altrimenti come fai a vedere se lo guardo?" ribatte, sfoderando un
enorme sorriso arrogante.
"Non posso….
Io… Devo…"
"Non puoi vederlo
perché hai paura, eh?"
"Non ho assolutamente
paura. Semmai il signor “mipisciosotto” sei tu. "
"Allora vieni a vederlo
con me… Perché tu non hai paura. O no?"
"Io… Okay."
sbuffo sonoramente e mi siedo sul divano.
Mi sarei cagata in
mano, è ovvio.
Perché sono
così idiota da ingannarmi con le mie stesse mani?!
Spazio
autrice:
SUPERMAAAAN
IS HEREEEEE!
YO
:3
Lalalalalalalalalalalalalalalalalalalaalalalalalalala
i
ragazzi sono ancora ad xfactor, ok? Ok.
Io
non riesco a vedere i video diary, le performance ad xfactor, i vecchi
video come one thing o wmyb, che mi deprimo come una cretina
:”)
Sono
così cresciuti, eppure sono passati solo 2 anni e mezzo.
Mi
mancano tantissimo quei tempi in cui facevano gli idioti(non che adesso
non lo siano più ahahah) e che in quei momenti senza impegni
stavano sempre insieme.
Anche
il rapporto “Larry” è cambiato.
Non sono larry shipper.
Io penso semplicemente che è una fantastica amicizia ma uno
può pensare quello che gli pare, basta che non disturba c:
Non si
può fermare il tempo, e questo è giusto.
Tutti cresciamo, ma nel
crescere non si cambia.
*Applausi
per la frase da Oscar di Chiara*
No
vabbeh, ci credo veramente alle cose che dico.
Adesso
vi saluto, djhajdhsjdhaksj ciao! c:
Ps.
Leggete la mia one shot
please! *faccia da cucciola morbidosa*.
Ps.
2. Grazie
a tutte quelle che leggono e recensiscono la storia! Continuate a farlo
che mi fate felice!
:)
Chiara
loves all ♡
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Capitolo 15 *** Coglionaggine colpisce ancora! ***
cap. 15 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo quindici: Coglionaggine
colpisce ancora!
Prendo in mano il dvd,
lo metto velocemente nel display e mi siedo sul divano, accanto al
ricciolo.
Quella merda
di televisione, vecchia come i dinosauri, non decodifica il film.
"Hai finito di
vivere" biascico, mentre mi avvicino alla tv, cercando il problema.
Prima faccio
l'intellettuale, prendendo le istruzione e leggendole tranquillamente,
ma dato che non ci capisco un'emerita minchia, procedo con le maniere
forti.
Prendo una
mazza e comincio a colpire la televisione.
"Cosa... Ma
che cazzo fai, così si rompe!" mi urlò contro
Harry.
"E chi se ne
frega di sto mattone!" ribatto, continuando a martellare il televisore.
Harry scuote
la testa.
La tv
magicamente riparte, ed io mi sarei messa a terra a ringraziare il
cielo.
Mi risiedo sul
divano, come se nulla fosse, ed Harry mi guarda stupito.
"Ti cagherai
in mano, ti avverto." sussurro.
Ecco, inizia
il film.
Non avevo mai
visto horror
così paurosi, soprattutto perché poi non riesco a
dormire
la notte e la mattina sono un cane idrofobo.
Ogni volta che
c’è qualcosa di improvviso, ma anche minimo,
sobbalzo dal divano, facendo ridere Harry.
“Aiuto,
il cane si sta dirigendo verso di noi!”
“Non
voglio morire proprio adesso!”
“Ahhh!
La vecchietta si è mossa in modo sospetto!”
Ecco le mie
frasi famose.
Aroldo
ride come un idiota ed io ogni volta gli dò le gomitate.
"Non
è colpa mia se odio gli horror!" strillo isterica.
"Beh,
secondo me non è così pauroso."
"Lo
dici perché vuoi farmi
sentire una demente, mentre anche te ti sta cagando sotto eh? Dillo.
Confessa. Fa morire sto film!"
"Ma
se è iniziato solo da 10 minuti!
"Sì,
ma la vecchietta?! Ti
rendi conto che quella vecchietta mi ha fatto venire un semi-infarto
quando si è mossa senza preavvisare. Cioè, cazzo,
quando
ti muovi, avvisa!"
"Adesso
stai facendo la figura della demente."
"Ha
parlato mr. “Micagosottodallapaura”!"
"E
risponde mrs. “Hopauradeimovimentiimprovvisidellavecchietta”!"
"Io
ti detesto!" grido mentre sbatto i pugni sul tavolo.
"Sei
una bimbetta viziata. Non sai manco vedere un film horror."
"Io
bimbetta viziata?! Se non mi sbaglio, quella con la paura
dell’acqua non sono io!"
"QUESTO
TASTO NON LO DOVEVI TOCCARE."
"Oh
sì che lo faccio. Aroldo ha paura dell’acqua,
Aroldo ha paura dell’acqua!" canticchio.
"Basta!
Smettila!" dice tappandosi le orecchie.
Continuo
a canticchiare la cantilena.
"Io
vado di sopra, non si può nemmeno vedere un film in santa
pace!" grida Harry.
"Eh
no, hai fatto una scommessa, caro mio!"
"L’ho
persa, okay?!" ringhia, salendo le scale.
Ma
cazzo ringhia. Che è, un cane?! Cioè, dimmi te se
uno si mette a ringhiare.
Fermo il
film e vado anch’io al piano di sopra.
Mi
metto sotto alle coperte e spengo la luce.
"Oh
santa, cos’è quell’ombra…
Ahhh! Aiuto!- urlo alzandomi dal letto.
"Cos’è
successo?!" borbotta qualcuno, avvicinandosi.
"Cosa
vuoi?!"
"Hai
urlato come una pazza, volevo controllare che la vecchietta non ti
avesse mangiato." ridacchia Harry.
"Guarda
Aroldo, che io ho urlato perché… Boh, volevo
urlare. Io non ho alcun bisogno della tua protezione."
"Seh
seh."
"Sì,
okay?! Okay. Ah, e comunque mi devi i soldi, hai perso la scommessa."
"Ma
io…"
"Dammi
i soldi."
"Pensavo
fosse per gioco, non…"
"S-O-L-D-I.
Cinque lettere messe
in fila che insieme fanno l’oggetto più bello che
l’uomo potesse creare, dopo la cioccolata."
Harry
sconsolato mi dà i 5 miseri euro che volevo.
Mi
sentivo ricca. Sì, diventerò milionaria.
Okay,
per ora mi manca tantissimo
ma sfruttando la stupidità di Aroldo potrei guadagnare
tanti,
ma tanti, tantissimi bei soldoni.
"Adesso
vado… Dato che qui non è successo niente."
"Ehm…
Aspetta!"
Si
gira.
"Cosa?"
"Hhfjdshfkshfjshjfhakjhfashfkahakjsfh."
"Eh?"
"Ciupa."
Sorrido
a ebete.
"Era
questo che mi volevi dire?"
"Esatto."
"Idiota."
"Demente."
"Cogliona."
"Minchione."
"Cazzona."
"Caccone!"
"Non
è una parolaccia, Penelope."
"Adesso
lo è diventata."
"Ma…"
"Ho
detto che adesso lo è diventata, okay? Okay. E non
ringhiare, altrimenti ti chiamo Fuffi."
Ringhia.
"Ehi
Fuffi! Fuffi? Fuffi, dove sei? Fuffi! – lo
indico –
Vieni Fuffi, portami il bastone!"
"Ma
che caz…?"
"Vogliamo
parlare napoletano? No, perché ne so più di te."
"Aiuto."
Harry
se ne va, sconfitto dalla mia coglionaggine.
Vai
così, coglionaggine colpisce ancora!
Spazio
autrice:
Questo
capitolo idiota l’ho dedicato a tutta la coglionaggine che ci
metto per scrivere questi capitoli.
Grazie
mille hdasjhdak *---*
Perché
io può. Noi può. Tutti può.
Scherzavo,
solo voi che leggete la mia ff e siete così meravigliose da
recensire con tantissimi complimenti può.
E
siete anche bellissime.
Eh
sì, è la
verità, e non provate a dire il contrario che altrimenti
sbaco
botilia e amazo familia con zayn u.u
Ahahahah okk.
Adesso
però c’è one thing che vi
devo dire…
Siamo
già al capitolo 15 e ci sono solo 41 recensioni.
Cioè,
è abbastanza per essere la mia prima ff e vi
ringrazio
(davvero, siete fantastiche *--*), ma ho deciso di mettere in atto il
piano “fai
felice chiara con qualche recensione in più!”.
Che
carino il nome, eh? c:
Il
piano è molto facile.
Consiste
nel far arrivare i
capitoli di 1
recensione, almeno a 3
recensioni.
Finchè
non si raggiungerà questo numero di recensioni non
continuerò la storia.
Ditelo
ai vostri amici, parenti, cugine, trisnonne, animali, zombie, potete
dirlo anche al Pino il
pinguino.
Così
avrei una recensione scritta da un pinguinoo… Yaayyyy!
Vabbè,
basta fare la scema.
Avete capito geeeeente?
Grazie
all'infinito di tutto quello che fate pour moi!
Vorrei
tanto che il piano si concludesse a dovere e che anche questo capitolo
avesse almeno 4 o 5
recensioni!
Sciaoo belassss!
xx
(nuovo
saluto :D)
Chiara loves all ♡
|
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Capitolo 16 *** Sono un'idiota! Ripeto, sono un'idiota! ***
cap. 16 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo sedici: Sono un'idiota!
Ripeto, sono un'idiota!
Un
piccolo particolare che non ho mai notato nel corso di questi 5 anni:
Iris russa in una maniera tremenda.
Mi
rigiro nel letto, ma non riesco a prender sonno, così cerco
di svegliarla.
"Iris
mi senti? Puoi smettere di russare?"
Niente.
"Iris!
E dai, ho sonno!" sussurro, dandole piccole spinte al braccio.
Ancora
niente.
"E
che cazzo Iris! Poi mi vieni a rompere i coglioni perché
sono volgare!" urlo alzandomi.
Ancora
nessuna risposta da parte della pseudo-umana che ho accanto.
"IRIS,
SVEGLIATI CHE E’ DALLE 4 CHE NON MI FAI DORMIRE!" grido.
Iris
si limita a girarsi dall’altro lato, continuando a russare
come un maiale.
"Ma
allora fanculo."
Sto
per dirigermi verso un’altra stanza dove dormire, quando
scivolo per terra, battendo una culata pazzesca.
"Cazzarola,
che male!" impreco.
Mi
rialzo dolorante, accarezzandomi il sedere per vedere se era ancora
tutto intero.
Scendo
le scale fino ad arrivare in soggiorno.
"Finalmente
un posto dove dormire tranquill… Ah, chi sei?!"
"Sono
Zayn, e stavo dormendo."
"Ora
sei sveglio. Vattene, questo divano è mio, e ci voglio
dormire io."
"Ma
sono arrivato prima io!" protesta.
"E
allora? In casa di Penelope, Penelope ha sempre la precedenz–––a."
"Io
non mi muovo."
"E
allora ti muovo io."
Lo
scaccio fuori dal divano.
Yeep,
vittoria(?).
Chiudo
pian piano i miei dolci occhietti e…
"Penelope! –
qualcuno mi scrolla dal divano, urlandomi nell'orecchio – Penelope!
P.E.N.E.L.O.P.E! Penelope?
"Cosa
vuoi, Iris."
"E’
mattina!" esulta.
"C-cosa?! – balbetto,
strofinandomi gli occhi –
io devo ancora dormire, per colpa tua sono stata sveglia tutta la
notte!"
"Ma
io voglio andare al mare!"
"E
io no."
Mi
rinfilo sotto alle coperte, ma qualcuno me le sfila di nuovo.
"Cosa
volete ancora?!"
"Sono
Liam. Volevo chiederti se ti andava di andare a jogging."
"Jogging?"
"Esatto."
"Mh,
okay."
Mi
alzo ancora assonata, mi preparo e esco con Liam, lasciando Iris a casa
con gli altri quattro minchioni.
Speriamo
solo che non appicchino il fuoco in casa.
Arriviamo
al parco e cominciamo a correre.
"Liam,
sto morendo –
sbotto
fingendo una finta caduta per terra, con tanto di sospiri affannati,
come mia nonna dopo nemmeno una rampa di scale – Non
riesco più a
muovermi…
"Penelope,
stiamo correndo da soli 2 minuti."
"Sì
ma io…"
Liam
mi guarda, inarcando il sopracciglio.
"Ceh,
io sono morta – mi alzo da
terra – Come
fai a resistere a quest’agonia? Qual è il tuo
segreto, eh? Dimmelo Liam."
"Io…
Non ho segreti."
"Allora
come fai?!"
"Mi
esercito, a volte mi sveglio anche alle sei per andare a correre."
"Tu
sei matto."
"No,
sono Liam."
Battuta
squallida, ma di quelle che ti verrebbe da darti le testate nel muro.
"Va
beh, continuiamo a correre." propone.
"No."
"Vuoi
perdere calorie?"
"Sì."
"Allora
corri!"
Anche
se di malavoglia, continuo a correre.
Dopo
un po’ di tempo mi fermo, massaggiandomi i fianchi.
"Allora,
come è andata?"
"Non
sei andata male."
"Non
sono andata male?! Ho corso più della Maratona di New York!"
Liam
scuote la testa.
"Facciamo
una scommessa."
"Ovvero?"
"Vediamo
chi arriva primo a quell’albero laggiù. Se vinco
io, tu dovrai fare qualcosa per me. E viceversa."
"Fare…
Qualcosa… Per te? In che senso…" esclamo ridendo.
Eh eh, pervy Liam.
"Non in quel senso! Sei incorreggibile, Penelope."
"Sono
una pervertita, non c’è niente di strano."
Liam
scuote la testa un’altra volta.
"Ma
oggi ti piace scuotere la testa? Due volte nell’arco di 10
minuti."
Liam
sorride.
Cosa cavolo ha da sorridere lo sa solo lui..
"Okay.
Pronti, ai posti di partenza… Via!"
Cominciamo
a sfrecciare veloci sulla pista.
Io
ho sempre fatto cagare nella
corsa, così, dato che ero già a conoscenza del
mio triste
destino da perdente, mi siedo a terra e ordino un milkshake.
Liam
ritorna da me soddisfatto.
"Ho
vinto."
"Ti
ho visto, non sono cieca."
"Perché
non hai continuato a correre?"
"Perché
avevo fame."
"Abbiamo
mangiato un’ora fa."
"E
io avevo fame, okay?! Okay."
Finisco
il frappè tutto d’un sorso.
"Puoi
buttarlo?" chiedo a Liam, porgendogli il contenitore vuoto.
"Eh
no, adesso devi fare quello che ti dico."
"Altrimenti?"
"Ti
faccio fare figure di merda davanti a quelli che ti piacciono."
-E
va bene. Cosa devo fare.- sospiro.
Mi
sussurra all’orecchio la mia penitenza. All’inizio
mi misi a ridere.
-Scherzi,
vero? Non lo farò mai.
-E
invece sì… O preferisci le figure di merda?
-Ok,
ok. Non c’è bisogno di ricatti.
Mi
ritrovo su un palchetto, con un megafono, a urlare:
-SONO
UN’IDIOTA. RIPETO.
SONO UN’IDIOTA. EHI, SIGNORA, SI AVVICINI! NO, NON SONO UNA
PAZZA
ISTERICA COME LEI PROBABILMENTE STA PENSANDO, NO NO! NON SE NE VADA!
Finisco
di parlare, quando Liam mi fece segno di continuare la messa in scena.
Sospiro.
-EHI
TU. SI’, PROPRIO TU.
NO, NON MI GUARDARE MALE, NON STO IMPAZZENDO…
CIOE’,
E’ SOLO UNO SCHERZO, IO…- il ragazzino se
n’è
già andato. Coglione.
Ad
un certo punto arriva un ragazzo che mi piaceva da morire, lo
conoscevo.
Liam
dice che devo continuare, ma davanti a quello sarei morta.
Le
figure di merda sulla spiaggia però non posso farle, ho
già una nomea non proprio fantastica.
Dai
cazzo, Penelope. You can, you can fare figure di merda, ormai ci sei
abituata no?
Zitta coscienza, hai rott' o' cazz.
Prendo un profondo, ma profondo, ma molto molto molto, moltissimo
profondo respiro (stavo quasi per morire di asfissia).
“Ehi –
attiro l'attenzione del ragazzo, che mi guarda perplesso – tu
figone della Madonna che ne dici di una scuepps come cavolo si
dice, solo io e te? No, non intendo sesso, ceh, se proprio vuoi okay,
sei fighissimo mai o non sono pronta adesso, in effetti nemmeno te e
forse stai pensando che sono una maniaca sessuale che urla parole
incomprensibili ad un megafono ma non lo sono!" dico tutto d'un fiato.
Chiudo
gli occhi per evitare di
morire dall’imbarazzo. Avevo parlato forse un po’
troppo
veloce, ma giusto un po’. Cosa ci posso fare se quando sono
in
queste situazioni, entro in iperventilazione?
Il
figone si è messo a ridere come un deficiente.
Guardo
Liam, la sua reazione era la stessa del ragazzo.
Io
lo uccido. Prometto a me stessa che lo uccido.
Scendo
dal palchetto e torno da lui, ormai arcobaleno
dall’imbarazzo. Yuhu, sono arcobaleno (?).
"Sei
stata F-A-N-T-A-S-T-I-C-A." scherza.
"Ah
ah ah divertente –
rispondo sarcastica –
ma comunque, figura di merda o no, i miei scherzi sono di certo
migliori." continuo.
Spazio
autrice:
Questo
è il nuovo capitolo!
Anche
se il piano “fai
felice Chiara con qualche recensione in più”
non è andato come speravo..
Cioè,
il capitolo 15 è arrivato a cinque recensioni, ma i capitoli
di 1 recensione non sono arrivati a 3.
Beh,
ho creato un piano troppo difficile, lo ammetto.
Stavolta
ho in mente un altro piano(lo so, sono fissata lol).
Per
farmi postare il nuovo capitolo, la storia
deve arrivare ad almeno 55 recensioni.
Non
è tanto su, sono solo 8 recensioni!
Vi
preeeeego c:
Comunque,
grazie
ancora a tutti quelli che continuano a recensire la mia storia, a
quelli che la leggono e a quelli che la mettono come preferita, da
ricordare o seguita.
Thank
you very very much!
Ok…
Io sono in fissa con la nuova canzone di Taylor Swift con Ed Sheeran, “Everything has
changed”. E’ troppo jsdahkgd *_*
Non
ho ragione? Sì, ho ragione u.u
Vabbuono,
adesso smetto di rompere.
Sciaoo belliii! xx
Chiara
loves all ♡
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Capitolo 17 *** VOGLIO.VEDERE.SPONGEBOB! ***
cap. 17 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo diciassette: VOGLIO.VEDERE.SPONGEBOB!
Appena
torniamo a casa, mi stendo sul letto a peso morto e ci rimango circa 2
ore.
Gli
altri probabilmente pensavano chwe Liam mi avesse fatto fare il giro
del mondo…
Ma ehi! Correre per un’ora (tra cui 40 minuti passati a
chiacchierare e a fare figure di cacca) non è nemmeno facile!
Stranamente,
nessuno entra nella camera dove mi sto accasciando.
Di
solito, ogni volta che cerco di stare da sola, mi interrompono sempre.
Eleanor
viene a chiedermi le cose più deficienti.
Louis
mi domanda dove sono le carote.
Zayn
viene a lamentarsi perché il cuscino del letto è
troppo “duro” per i sui gusti.
Ho
pensato di metterci delle pietre una di queste notti, così
ha un buon motivo per dire che è duro.
Dio, ho la cattiveria nel sangue.
Bussano
alla porta. Ti pareva, era troppo bello per essere vero.
Niall
entra in camera mia, accompagnato da Eleanor. Certo te lo sei scelto
bene l'accompagnatore, Nialluccio.
"Penelope,
noi…"
"Voi
niente."
"In
realtà..."
"Shh."
gli faccio cenno di stare zitto.
"Penelope!"
"Silenzio!"
"Ci
fai parlare?!"
"Sta
zitto una buona volta! Sta cominciando Spongebob!"
"Spongebob?!"
esulta Eleanor.
Il
povero Niall va via, mentre Eleanor rimane con me a vedere Spongebob.
Sapete,
è divertente quel cartone animato.
Lascia
il posto a Liam, pronto a parlarmi.
"Penelope,
ti devo parlare!" dice deciso.
"Shhh!
–
borbottiamo Eleanor ed io –
C’è Spongebob!"
"Penelope,
basta guardare la tv. Ascoltami!"
"Sta
zitto, Liam! C’è la sigla!"
"Ma
è Spongebob!" esclama sfinito.
"Infatti!"
risponde.
Anche
Liam, sconfitto, se ne va via. Viene Zayn.
"Penelope."
"Zitto."
"Comincio
a lamentarmi per ogni cosa stupida?"
Zayn
è un asso nel rompere i coglioni con i suoi lamenti da
bambina di 3 anni e mezzo.
Ma
una buona volta che riesco a
beccare un cartone che mi piace, perché devo ascoltare i
soliti
problemi stupidi di quegli idioti?!
Anch’io
ho bisogno di privacy.
Non
gli dò ascolto, ma ho sbagliato di grosso.
“Penelope,
guardami! Smettila di guardare questi cartoni idioti, ti impallinano(?)
il cervello!
Spongebob
è da stupidi, perché lo guardi?! E’ un
cartone
orribile, fa cagare gli stitici, non sa di niente, non ha quegli
insegnamenti importanti che ti dà la vita.
Devi
vivere fantasticamente ogni singolo giorno, non guardare sciocchi
programmi…
Come
le montagne russe, insomma!
Mi
stai ascoltando?! Penelope! Perché non mi ascolti?!
Sei
troppo stupida. Ma che dico, sei cogliona.
Penelope!
Cagami. Ho detto CAGAMI. Perché non mi caghi?!
Sei
impossibile, Penelope! Penelope, che nome di merda.
Perché
questo nome? Me lo spieghi?! Non ha alcun senso!”
E
continuò a lamentarsi e lamentarsi ancora e ancora.
E’
peggio di una ragazza con il ciclo. Peggio di me.
E
vi assicuro che nessuno sa lamentarsi meglio di me.
Ad
un certo punto, gli tiro una ciabatta in testa, sperando che potesse
zittarsi. E invece no.
“Come
osi tirarmi una ciabatta in testa! Ma dico, come osi, Penelope?!
Non
mi puoi trattare così!
Sai
chi sono io? Eh, lo sai? Come?! Non sai chi sono?!
Io
sono Zayn
Javadd Malik, figlio di Yuri e Yari, nipote di Yeri e pronipote del
forte imperatore pakistano di Yori. Mia zia è la figlia
della
nipote del trisnonno del padre della madre del re più
potente di
tutto il mondo! E mia cugina è la
pro-pro-pro-pro-pronipote della zia dello zio del padre del nonno
dell’imperatore del Pakistan.
Ed
io sono il cugino del cugino del cugino della zia del pronipote della
bisnonno del re del mondo.
Come
fai a non conoscermi?! Come?! Dovresti inginocchiarti!
Perché
non ti inginocchi?! Ma dico, perché!?”
Se
avesse continuato un altro po’ sarei scoppiata in mille
pezzettini.
"Ma
quanti cazzo di figli fate voi in Pakistan?!" lo fermo.
"Vuoi
prendere in giro noi pakistani?! Eh?! Veramente ti vuoi mettere con noi
pakistani?!"
"No!
Basta lamentarti!" grido esausta.
Zayn
sorride soddisfatto.
"Allora,
adesso mi ascolti?"
"No."
dico, voltandomi verso la televisione.
"Come
puoi dirmi di “no”?! Io sono il
più potente e magnifico…"
Mentre
Zayn continua a lamentarsi, mi accorgo che la puntata di Spongebob
è finita.
Oh
no, questa non doveva farmela. Hai
sbagliato persona, caro mio.
"La
puntata di Spongebob è finita." sibilo, come fanno nei film
horror prima che lo zombie ti stacchi la testa.
"Ehm... Penelope. – comincia
Zayn un po' impaurito – Lo
sai che ti voglio bene?"
"Me la pagherai!!!" urlo, prendendo in mano le mie ciabatte.
Rincorro
Zayn per tutto il piano di sopra, fino ad arrivare al piano di sotto.
Il
pakistano è esausto, si ferma sulle scale ed io lo
raggiungo, bloccando le sue possibili fughe.
Faccio una lunga risata malvagia.
"Adesso ti ho in pugno!- grido, ripetendo la risata malvagia.
"Ehm…
Penelope… Io…"
"Sta
zitto! Voglio il silenzio prima di darti una ciabattata."
"Ma
io…"
Sono
pronta a tirargli la ciabatta in fronte.
"Penelope?!
Cosa stai facendo al tuo amico?!" esclama una voce familiare.
Mi
volto.
"Mamma?!
Cosa ci fai qui?!" esclamo inorridita.
"Era
di questo che ti volevo
parlare." –
ridacchia
Zayn –
Adesso hai la tua mammina,
così ti può proteggere, eh?"
Gli
tiro la ciabatta in testa.
"Ahia."
borbotta, massaggiandosi la testa.
Ah,
come mi sento libera adesso.
Spazio
autrice:
Hey directioners!
Sono ultramegaipersuper
felicissima perché il piano B(se non lo sapete, leggete lo
spazio autrice del capitolo 16) è
riuscito! Yeeep!
IO.VI.AMO.
I
wanna say a massive thank you!
Comunque…
Ve gusta questo capitolo?
La parte di Zayn
è molto faiga,
anche se non è così capriccioso.
Ma dopotutto, deve
pur esserci uno come lui in una fanfiction comica, no?
Aroldo è
troppo… Troppo Aroldo.
Invece Zayn, sì, Zayn è
così… Zayn(?).
Mh… Oggi
sono fumata.
Now devo dirvi
addio… *sventola
il fazzoletto, a mo’ di film*
No scherzo! Non vi
direi mai addio!
Ci
vediamo al prossimo capitolo, che metterò a 60 recensioni!
Sciaoo belasss! xx
Ps. Avete notato che
sono riuscita a mettere un’immagine
del profilo? Ce l’ho fatta finalmente! Yayy! c:
Chiara
loves all ♡
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Capitolo 18 *** Ho una mamma hippy. ***
cap. 18 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo diciotto: Ho una mamma
hippy
Perché mia
mamma è qui?! Cioè, dico, perché.
Dopo che gli
ho scritto 8347298734982398 messaggi con scritto “non venire
in Italia”.
"Tesoroooo!"
corre ad abbracciarmi.
Mi stritola,
è peggio di un pitone.
"MAMMA.LASCIAMI.ADESSO."
"Che
caratterino!" commenta arrogante Zayn.
"Sta zitta
principessa."
"Ha parlato il
ranocchio."
"Almeno io non
mi vesto di rosa."
"Almeno io mi
pettino i capelli la mattina."
"Zayn, tu
rompi il cesso perché il gel è finito!"
Zayn scrolla
le spalle.
Certo,
d’altronde, è normale che uno mi spacchi il mio water
perché gli girano le ovaie.
Oh aspetta,
lui non ha le ovaie.
E’
così femminuccia che a volte mi fa venire i lapsus mentali.
"Amore dolce,
tesorino adorato, piccolo orsacchiotto di pezza,
caramellina…"
"Mamma basta
con questi soprannomi! – urlai
isterica – Già ci pensa Eleanor!"
"Eleanor?
E’ qui con te?"
No. No. No.
No. No. No.
"Sì."
risponde Zayn. Bastardo.
"Eleanor!"
grida mia mamma facendo qualche giravolta.
Mia madre
è hippy, una vera hippy.
E non si
limita al peace&love, al segno della pace o al ridicolo
cappellino a forma di panda.
"Dov’è?
Dov’è?"
"Di sopra."
dico a denti stretti.
"Vado a
salutarla!"
Mia mamma e
Eleanor hanno sempre avuto un certo… Feeling.
Insomma, mia
mamma è
un hippy pazza che si mette a cantare canzoni di pace in mezzo alla
strada per fare elemosina e poi darla a quelli che realmente fanno
elemosina, Eleanor invece, beh, penso che da piccola abbiano donato il
suo cervello a qualcuno che era degno di averlo.
E
quindi… Puf! E’ scoppiata la magia tra le tue
stupide.
Ed io, fin da
quando
cominciai a capire che meglio non stare molto accanto a mia madre e
evitare Eleanor, le ho dovute sopportare.
Zayn comincia
a ridere a crepapelle.
"Sta zitto,
principessa dei cani in calore." borbotto.
"No, piccolo
orsacchiotto di pezza."
"Non mi
chiamare così." lo fulmino con lo sguardo.
"Preferisci
amore dolce?" continua, con un sorrisetto cretino stampato in faccia.
"Stai per
essere bazzucato."
"Bazzucato?"
mi guarda perplesso.
"Io prendere
bazzuca e mettere fine e a tua vita forevah."
"Io comprare
patatine e fare te al forno."
"Se io prima
non ti bazzuco."
"Non hai un
bazzuca."
"Ma ho una
ciabatta."
Zayn comincia
a allontanarsi dalla cucina e si rintana in bagno.
"Esci! –
urlo, sbattendo i pugni contro la porta – Devi
essere ciabattato, subito!"
"No!
Spacco il cesso, ti avverto!"
Un’altra
volta il
water rotto no. Già non ho potuto pisciare per una giornata,
perché l’idraulico se l’era presa comoda.
"Non lo fare
o… Butto il gel nuovo! Esci, con le mani in aria o niente
più gel!"
"Niente
più… Gel?!"
"Esatto!"
Vedo uscire
Zayn con le mani per aria, urlando “mi arrendo, mi
arrendo”.
Gli passo il
gel, poi vado a controllare come procedevano le cose tra Eleanor, mia
madre e gli altri 5 bufali sopra.
"Mamma, come
v…
– mi accorgo subito da quella sclerotica di mia madre sul
tetto
che faceva una specie di yoga – Mamma! Che stai
facendo?!"
"Io e i
ragazzi stiamo facendo crescere il nostro chacra!" risponde tranquilla.
"Perché
proprio sul tetto?!" urlo esasperata.
"Qui si sta
davvero bene!" risponde Harry.
"Tua mamma
è fantastica!" aggiunge Louis.
"Mamma!
Smettila di fare la malata e tutti voi scendete da quel tetto! O vi
bazzuco!"
"La tecnica
del bazzuca non ha effetto su di loro –
borbottò Zayn – Troppo stupidi."
"Principessina
di sta minchia, non mi aiuti!"
"Ranocchietto
del cazzo io non ti volevo mica aiutare!"
"Giuro che
adesso ti fiondo dalla finestra!"
Corro a
prendere la scala nella cantina e la posiziono fuori dalla finestra.
"Che stai
facendo?!" chiede Zayn.
"Salgo sul
tetto anch’io!"
Salgo la scala
pian piano e li raggiungo.
Sono tutti
seduti zitti. Miracolo.
"Mamma&Co
scendete da questo tetto!"
Non
mi rispondono.
"Ho detto
scendete! O vi
tiro giù io! – sospiro, vedendo Zayn salire sul
tetto – Zayn, cosa vuoi adesso?!"
"Volevo vedere
la tua esasperazione."
"Adesso la
vedi la mia esasperazione" dico, dandogli uno spintone.
"Antipatica."
borbotta, rialzandosi.
Faccio tre
giri intorno a quel cerchio di matti.
"Adesso via da
qua! Andiamo! Andale!"
Ormai
sconfitta, mi siedo anch’io accanto a loro.
"Ma mi
spiegate in cosa consiste questo “far crescere il
chacanonhocapitocomesidice”?!"
"Devi
raccogliere tutta la tua pace interiore."
Il punto
è che per
colpa dei vostri giochetti da bambini idioti non
c’è
l’ho più una pace interiore.
"Ah! Non ce la
faccio!" mi alzo arrabbiata e ritorno in casa.
"Ranocchietto,
ce l’hai fatta?" domanda ironico Zayn.
Gli tiro una
ciabatta in faccia.
Ho una mamma
hippy. Perché ho una mamma hippy?
Ma
soprattutto, perché mi è venuta a trovare in
vacanza?!
Spazio autrice:
Questo capitolo mi piace,
forse è il mio preferito.
Vabbè che lo dico ogni volta eh, ma mi piace la parte Penelope-Zayn.
E’
una specie di odio divertente, come quello di Simon Cowell e Demi Lovato, mi
fanno sempre morire a XFactor ahahah.
Penelope
lo chiama “principessa”
e Zayn “ranocchietto”,
perché è evidente che Penelope è un
po’
maschiaccio, mentre Zayn fa un po’ la femminuccia lol.
Insomma,
sono due matti che si prendono per il culo.
Sì,
troppa finezza
ahah.
Comunque.
Anche
stavolta il piano B è andato a gonfie vele, con addirittura 62 recensioni!
Ceh,
io vi amo.
Vorrei
ringraziare quella povera di RedCloud
che continua a sopportare la mia pazzia, anche su twitter, e continua a
recensire e non chiamare il manicomio per quello che scrivo lol.
E
poi ringrazio tutti voi!
Questo
spazio autrice sarà parecchio lungo, yess, spero non vi
dispiaccia.
Alors.
Ho
letto queste due storie:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1871993&i=1 (give
me your love- kia1303)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1897091&i=1 (il
principe o il ranocchio- vale1d28).
E
devo dire che sono fjhaaskj, le adoro, anche le scrittrici sono molto gentili e simpatiche c:
Perciò,
vi andrebbe di leggere e magari lasciare una recensione alle loro
storie, sono sicura che sarebbero davvero contente!
Dai,
non costa niente! :D
Parlando
d’altro, spero vi sia piaciuto questo capitolo,
metterò il prossimo a 70
recensioni!
Vi
prego, non deludetemi! ;)
Sciaoo
belasss! xx
Ps.
Se volete scrivermi qualcosa su twittah, sono: @dj_chiara
yeeep!
Chiara
loves all ♡
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Capitolo 19 *** Powerminchioni... All'attacco! ***
cap. 19 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo diciannove:
Powerminchioni... All'attacco!
Con l’aiuto
di Zayn, Harry e Iris, riesco a cacciare via mia madre di casa.
Alleluja, non sono mai stata più felice di così.
Mi appoggio al divano del soggiorno, pronta ad accendere la tv, la mia
amatissima tv.
C’è uno di quei programmi culinari che puoi
seguire anche a casa.
Decdoi di provare. Dopotutto, cosa poteva mai succedere?
Mi sposto in cucina e continuo a seguire la puntata da lì.
“Salve, siamo qui a ItalianFood! Quest’oggi
prepareremo la torta di carote!”
Carote… Sì, proviamo!
A limite, se viene male… La faccio mangiare al biondino!
Quello lì mi ha svuotato la dispensa, compresa la cioccolata.
“Allora, innanzitutto, per preparare la nostra torta, avete
bisogno di…”
Comincia a dire tutte le 94238409328 cose che servono, ovviamente senza
nemmeno aspettare un secondo.
"Non ho mica duecento mani, ehi, stai calmo!" urlo ai presentatori del
programma.
Raccolgo un po’ tutto quello che ho.
“Mescolare la farina e il lievito aggiungendo un
po’ del succo di carota”.
Pian piano mescolo il tutto.
Finalmente riesco a mettere gli ingredienti, infilo tutto in microonde
e lo lascio cuocere.
Peccato che, nelle avvertenze, dice sottolineato con tutti i colori del
mondo che la torta di carote non
si può cuocere nel microonde.
Sento uno scoppio tremendo, mi precipito a vedere.
Pezzetti di carote ovunque.
"Cibo! Cibo!" esulta Niall.
"Carote?" domanda perplesso Harry.
"Ho visto un programma culinario e volevo cimentarmi in una torta di
carote – ch––e però
è
esplosa.
Ci sono dei risolini.
"Cosa cazzo avete da ridere. Che problema avete se ho fatto esplodere
la torta? L’ho fatta esplodere… E allora? Non
posso fare
esplodere le torte adesso?"
"Le torte esplose… Sono buone!" commenta Louis.
"Vedete? Ecco un buongustaio! Lo sanno tutti che le torte, per essere
ancora più buone, si fanno esplodere! Dilettanti…"
"A parte la torta esplosa, noi volevamo avvisarti che andiamo a
registrare il nostro nuovo singolo! Torneremo stasera!" annuncia
Zayn.
Sento Iris
urlare al piano di sopra.
"Che ha Iris?"
"Ehm… Vorrebbe venire con noi…"
"E
portatevela! – mi guardarono
stupiti –
Insomma… E’ una così brava e gentile
ragazza…"
Annuiscono.
"Un giorno senza Eleanor, quei 5 powerminchioni e senza Iris.
E’ un sogno?!" penso ad alta voce.
"Powerminchioni?"
"Sì, siete dei power-ranger… A modo vostro! Avete
delle vostre caratteristiche!"
"E quali sarebbero?"
"Powerminchioni… Avete il potere di scassare la minchia! E
che potere! Non trovate sia… Fantastico?"
"Si! sono un powerminchione!" urla Louis.
"Su, prendete esempio da questo powerminchione qui!" dico, indicando
Louis che girava per casa cantando “powerminchione, sono un
powerminchione!”.
I ragazzi scuotono la testa.
"Dai powerminchione, vieni – dice Zayn –
noi andiamo, non far esplodere un’altra volta la cucina."
"La prossima cosa che faccio esplodere è la tua testa."
"Gne." si lamenta Zayn.
"Gne gne." rispondo.
"Gne gne gne." ribatte.
"Gne gne gne gne."
"Muovi la culita culita rica, muovi la culita!" si intromette Harry,
muovendo i fianchi.
Lo guardo inorridita.
"Ti sei drogato stamattina?"
Harry abbassa la testa.
"Sì, si è drogato." mi sussurra Zayn.
Harry gli dà uno spintone.
"Uscite fuori da casa mia, powerminchioni. Iris! –
chiamai Iris – Muovi quel culo e scendi!
In un attimo
escono tutti.
Sarebbero ritornati la sera.
Oh mio Dio, una giornata da sola.
Sono tutta eccitata, avrei potuto fare 43737243289 cose, ma
l’unica che mi viene in mente in quel momento è
gli scherzi
telefonici.
Chi non li ha mai fatti?
Sapete la parte più bella? Avrei chiamato proprio quei
powerm…
No, non posso, sono riuscita finalmente a liberarmi di loro.
E non devo sentirli.
Mi siedo sul divano, sorseggiando una spremuta, e guardando la tv.
Mi vengono sempre le idee migliori guardando la tv.
Scherzo, sono un fottuto genio, le idee migliori mi vengono da sole.
Comincio a fare zapping tra i canali.
Arrivo al canale per i bambini: c'è Dora
l’esploratrice.
“Ma che sei cogliona?! Guardi Dora
l’esploratrice!”
Sta zitta,
coscienza.
"Ciao, sono Dora l’esploratrice!"
"No guarda,
non si era capito con la scritta giganormica “Dora,
l’esploratrice” e la sigla iniziale vomitevole."
"Oggi dobbiamo
aiutare i vecchietti! Li abbiamo persi nel vulcano!"
"Ma certo, è normale che due vecchietti si perdano nel
vulcano, si si."
"Dov'è l’albero?"
"E’ a destra."
"Dove? Non lo vedo!"
"Destra!" urlo più forte.
"Dove?"
"DESTRA, CAZZO! DESTRA!"
"Non ho sentito, scusa! Dov’è l’albero?"
"Amplifon!"
Ma possibile che quel cartone sia così dannatamente stupido?
Spedirò all’indirizzo di quel cartone un bel
apparecchio acustico per quella minchiona di Dora.
Si dovrebbe aggiungere anche lei ai powerminchioni, sarebbe il capo.
"Ecco l’albero!"
"Alleluja, ce l’hai fatta a capire
dov’è." sospiro.
"Adesso dove dobbiamo andare? Nel sentiero dove ci sono leoni,
coccodrilli affamati, con lava e acido muriatico ovunque o nel dolce
sentiero pieno di fiorellini?"
"Fiorellini."
"Brava! Nel sentiero dove ci sono tutti i pericoli possibili e
immaginabili!"
"Sei un’idiota o cosa?"
"Ops! Abbiamo sbagliato sentiero!"
"Te l’avevo detto Dora la powerminchiona!"
"Dovevi fare più attenzione!" mi rimprovera.
"Ma allora fanculo."
Nel preciso momento in cui sto per spaccare la televisione con un
martello, bussano alla porta.
"Dora l’esploratrice, ti sei salvata. Questa volta." sibilo
alla tv.
Spazio autrice:
Uè
ragazzi!
Ecco
il nuovo capitolo, è un po’ più lungo
del solito, spero vi piaccia! ;)
Volevo
ringraziarvi moltissimo, perché, ancora una volta, il mio
piano è riuscito! Yeeep!
L’obiettivo
era 70
recensioni, ma siamo arrivati addirittura a 72! *--*
Io
vi amo, davvero, siete fantastici!
Poi
volevo avvisarvi che tra poco pubblicherò qualche one
shot… Una è su Demi Lovato (penso
la conoscete di già) ma riguarda un po’ tutti
perché, anche se è una specie di lettera di
ringraziamento, parlo di me, quello che penso davvero in
tutto e per tutto.
Ho
un po’ paura
di pubblicarla… Non vorrei fosse troppo personale e facesse
cagare…
Ditemi
poi voi se la leggereste, anche solo per dare un giudizio con qualche
consiglio! (Se
giudizio negativo, vi prego, su quella andateci piano).
Poi
un’altra, sui ragazzi.
Il protagonista sarà Harry,
mi è venuta in mente ascoltando la sua canzone "Don’t
let me go"
(che tra l'altro trovo veramente molto bella)
Non tratterà
di Larry.
Spero
le leggerete
e lascerete qualche recensione
anche alle prossime os che pubblicherò!
Grazie
di tutto ancora, spero
vi piaccia il capitolo!
Recensite
in tanti!
Sciaoo belasss! xx
Ps. A chiunque
interessasse, su twitter
sono: @dj_chiara
Chiara loves all ♡
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Capitolo 20 *** La canzone della lampadina ***
cap. 20 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo venti: La canzone della
lampadina
Vado ad aprire, mi
appare davanti un signore sulla cinquantina, con dietro una macchina a
sbarre di ferro.
"Buongiorno."
"Buongiorno."
balbetto.
"Lei…"
"LA PREGO, NON
MI METTA IN
PRIGIONE! SONO STATA CATTIVA A RUBARE LA CARAMELLA A QUEL BAMBINO MA
AVEVO FAME! POTEVO RISCHIARE DI MANGIARE LA TELEVISIONE AL PLASMA DEL
MIO VICINO COME NELLA PUBBLICITA’ DEI TUC, MI PERDONI!"
piagnucolo disperatamente, attaccandomi alla gamba del signore.
"S-signorina!
Si stacchi!
– grida l’uomo, mentre muove la gamba, cercando di
scollarmi di dosso – non è per questo che
sono qui!
"Cosa cosa
cosa? – esulto scattando in piedi – la
ringrazio, lei
è un uomo così gentile e buono, inoltre oggi
porta una
bellissima cravatta…"
"Signorina."
cerca di attirare la mia attenzione.
"E poi,
quell’acconciatura così secsi, assomiglia al
cugino del
mio amico pakistano, il figlio del nonno del pronipote della zia
dell’amico… Insomma uno dei tanti figli portati da
una
scopata violenta."
Mi guarda
male, probabilmente sbalordito dalle mie parole. Cambio discorso.
"Ehm…
Che bel
vestito! Sa, il mio trisnonno li portava ai funerali
– teneva fisso quello sguardo su di me che sembrava
dicesse
“che minchiona sta qui” – poi
è morto. Mi
manchi, trisnonno Gismondo." sibilo con fare melodrammatico, guardando
il cielo.
"E’
finita qui…?" chiede il signore, esasperato.
"Ehi! Io mi
offendo!"
"Ah…
Me ne vado!" borbotta.
"No no!
Aspetti!"
"Cosa vuole."
"Può
dirmi
perché era qui… Insomma, se non devo essere messa
in
prigione, anche se in effetti dovrei – sussurro a me
stessa
– Cosa è successo?"
"E’
successo che…"
"Aspetti! Mi
lasci indovinare."
L’uomo
si porta una mano sul viso.
"Eleanor
Calder che…
Si è lanciata su una macchina in corsa durante una gara
automobilistica gridando “supermaaan!”."
"No."
"Mh…
Louis Tomlinson si è messo a vendere carote clandestinamente
nel supermercato!"
"No."
"Zayn Malik
è
tornato in Pakistan e ha deciso di restare lì…
Così la finirà di rompere i coglioni!"
"Signorina!
Che parole!" dice il signore.
"Ma
è la
verità! – ribatto per difesa –
ci provi ad
averlo in casa, tre giorni e lo fionderà subito fuori dalla
finestra!"
"Lei ha
bisogno di cure serie e specifiche."
"Lei invece ha
bisogno di un serio taglio di capelli." dico, scompigliandogli la testa.
"La
può smettere." sibila a denti stretti.
"Ma mi sto
divertendo!" replico.
"Adesso basta!
Se prova a controbattere con cose stupide, le giuro che me ne vado!"
sbraita, agitandosi in un modo pazzesco.
"Ehi,
nonnetto, si calmi! Poi le si alza la pressione e muoooore." gli
appoggio una mano sulla spalla.
"Allora,
ragazzina, sono qui perché la sua cara amica Iris ha
rischiato di distruggere un edificio!"
"Iris? Non lo
farebbe mai!"
"C’erano
gli One Direction".
"Allora
è tutto più comprensibile. E’ normale,
si calmi…"
"Normale?!
Vuole dire, è normale provocare danni irreparabili a un
edificio pubblico solo per vedere quei 4 cretini?!"
"Cinque –
lo fermo – Sono cinque."
"Sì,
cinque, quelli che sono! Secondo lei è normale?!"
"Certo."
rispondo tranquilla.
"Ma come si
permette, lei non può…"
"Lei ha
bisogno di calmarsi
e rilassarsi, okay? Guardi, le dò il numero di mia madre,
che
è una pazza schizzata come lei, ma almeno fa yoga."
Porgo
all’uomo il
numero di mia madre, ma lui lo butta per terra, spingendo Iris in casa
e poi andandosene, imprecando varie parolacce.
Ribussano alla
porta, apro.
"Powerminchioni!
Siete tornati!" esulto.
Entrano tutti
con uno sguardo stravolto, tranne Harry, che mi abbraccia.
"MOLLAMI.SUBITO."
Ci sediamo
tutti e 8 sul divano del soggiorno.
"Allora, che
avete fatto?"
"Io e i
ragazzi incidevamo la canzone – prende parola
Liam – Iris e Eleanor impazzivano davanti allo
studio."
"Abbiamo
dovuto tenerle nello stanzino con un pezzo di scotch attaccato alla
bocca." continua Niall.
"Iris
però è
scappata da una piccola apertura nello stanzino, quando ha provato a
rientrare, le porte erano chiuse e lei ha quasi distrutto il palazzo
dove eravamo." finisce Harry, ridendo istericamente.
"Uffa…
Non si può nemmeno toccare qualcosa che si rompe
automaticamente." si difende Iris, scocciata.
Se usi un
martello pneumatico, è ovvio che spacchi tutto.
"Okay…
E Eleanor?"
"Lei
è da Starbucks."
"Il suo primo
amore." commento sarcastica.
"Starbucks?"
"Sì,
lei è
fissata su quel posto… Per il compleanno potremmo regalargli
un
frullato e scommetto sarebbe al settimo cielo."
I ragazzi mi
guardano straniti.
"E’…
Una battuta… Perché lei è…
Ah, non capite nemmeno una battuta." borbotto.
"Parlando
d’altro, vorremmo farti sentire la nostra canzone…
Dacci un giudizio." annuncia Harry.
Si alzano,
Niall prese la chitarra e cominciano a cantare.
La canzone
finisce, vedo Iris da un lato che piange come
un’idiota.
"Fermi tutti."
li fermo, alzandomi in piedi.
"Che
c’è?" Niall smette di suonare.
"No no no. Non
va bene."
"E cosa non
andrebbe bene,
eh, ranocchietto del cazzo? Noi ci abbiamo messo tutti noi stessi e
tu… Tu come osi dirmi che “non va
bene”?! Non
va bene il tuo cervello, più che altro! Noi…"
"Oh Santo
Wurstel
Infilzato, Santa Insalata Condita, Santo Libro di Tecnologia che alle
superiori non ho mai aperto: datemi la forza di sopportare Zayn, la
principessa rompicoglioni, o rischio di ucciderlo." prego,
inginocchiandomi.
"Zayn sta
zitto." commenta Harry, dandogli una gomitata.
"Sta zitto?!
Come osi dire
a me, Zayn Javadd Malik, STA ZITTO. Harold Edward Styles, non osare mai
più dirmi questi termini o…"
"E porco cazzo
Zayn, tappati quella fogna e falla finire di parlare." urla Iris.
Zayn, offeso,
ma anche sorpreso per l’atteggiamento “Italian Bad
Girl” di Iris, si zitta.
Finalmente.
"Cominciamo
con la prima strofa – i ragazzi si guardarono
soddisfatti – Chi ha scritto sta merda?"
"Harry."
sibila Liam.
"Come
sospettavo. “Sei
insicura, non so per cosa.” Ma saranno cazzi
suoi?! “Fai
girare i volti quando passi dalle porte”.
Secondo le vostre belle testoline è una cosa bella, ma non
lo
è affatto. Potrebbe anche puzzare come un sacco di letame, e
quando se ne va da una stanza, le persone si girano e ringraziano il
cielo, cantando l’alleluja.
“Non
hai bisogno del trucco, per coprirti.”
Domanda da 100.000 euro: perché è stato inventato
il
trucco? Per mangiarselo? – poso lo sguardo su Niall
– no,
Niall, il trucco non si mangia.
Il ritornello.
Oh, povera me. “Tesoro
tu accendi il mio mondo come nessun’altro”.
Ma che è? Una lampadina?! Preferisco non parlare del
pre-ritonello, che non ha assolutamente senso, di Zayn che cerca di
fare il fighetto con i suoi acuti quando sembra un lupo in calore, del
ritornello che si ripete 34328234 volte e che entra in testa per sempre
anche ad uno con l’alzheimer e del vostro “clap
clap”
finale– i presenti si guardarono sbalorditi
– Con questo, ho finito." concludo, sedendomi sul
divano.
C'è
un momento di silenzio.
Forse avevo
detto cose troppo cattive, ma, dopotutto, mi hanno chiesto un giudizio
sincero e io gli ho risposto sinceramente.
"Insomma, ti
piace!" esulta tutto contento Niall.
"Io pensavo
fossi stupido, ma non fino a questo punto."
Spazio
autrice:
Insomma
ragazzi, questo è il capitolo number 20!
Yayyyyy! :D
Sono
contentissima,
ragazze e ragazzi, questa storia è riuscita ad avere 82
recensioni!
E’
tutto così jhsdja *--*
Siete
fantastici,
giuro vi sposo uno per uno(anche se poi non saprò
più dove mettere le fedi lol).
Parlando
del capitolo… Beh, è un po’ difficile
pubblicare questo, seriamente, l’ho dovuto rileggere
tantissime volte per accertarmi che non fosse troppo cattivo nei
confronti di What
Makes You Beautiful, il primo amore di noi directioners
e directioner-boys.
Se è troppo offensivo,
scusatemi davvero...
E’
che sotto sotto, anche se penso che le canzoni dei ragazzi siano belle,
mi piacerebbe che scrivessero canzoni aun po’
più… Significative,
ecco.
Non
solo di un amore da ragazzini.
Ad esempio, “Don’t
Let Me Go” è la prova che i ragazzi
possono scrivere canzoni che fanno piangere, io ho
pianto quando l’ho sentit.
E
se Harry da solo riesce a scrivere questa meraviglia, pensate tutti e
cinque insieme.
Questo
ovviamente è un pensiero
mio, spero di non essere attaccata c: #peace&love.
Ritornando
alla storia, beh, vi ringrazio di
cuore e… Spero che recensirete ancora
questa storia e questo capitolo!
Sciaoo
beliii! xx
Ps. Ho finalmente
pubblicato la one shot su Harry che vi dicevo, vi prego, vi supplico,
ve lo chiedo in ginocchio: leggete
e lasciate una recensione, anche negativa.
Ve ne sarei davvero grata, perchè è qualcosa che
ho scritto con il cuore.
Grazie mille a chi lo
farà :)
Chiara
loves all ♡
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Capitolo 21 *** Nonna Geltruda is here, baby ***
cap. 21 (corretto)
Quella
pazza vacanza in Italia
Capitolo
ventuno: Nonna Geltruda is here, baby
I
ragazzi provarono quella dannata canzone ancora, ancora e ancora.
Iris
è impazzita, saltella da
più di mezz'ora per la casa, facendo versetti striduli, come
una
capra che sta per partorire.
Di
Eleanor non c'è traccia.
Di
solito quando non c'è
chiamo i vicini e facciamo festa (con tanto di stappo di spumante), ma
in quel momento avrei preferito vedere "Titanic"
con
lei accanto che piange come una fontana, al posto di annoiarmi.
Anche se mi ha fatto fare
così tante figuracce da scriverci due libri.
Anche
se mi ha rovinato la mia prima
sera con un ragazzo, sbattendo contro il muro del ristorante dov'ero e
regalando, a me e al mio fidanzato, l'immagine delle sue caccole in HD.
Anche
se mi ha prenotato un aereo rosa barbie con disegnati dei pony.
Anche
se mi ha costretto a condividere la MIA villa e la MIA, MIA, e soltanto
mia vacanza
con lei e altre sei persone.
Mi
giro i pollici sul divano, dopo
1 ora di stancante ricerca, ero riuscita a mettere fuori gioco i
Minchia Direction e Iris; Aroldo si è addormentato sbavando
su una
rivista di vecchiette in bikini, il Kebabbaro ha picchiato la testa
contro il cuscino, riempito da me con dei sassolini presi al mare (gli
avevo promesso che se non smetteva di critie i miei meravigliosi
cuscini, lo facevo), a Louis ho dato 20 kg di carote da osservare e
adulare, con Liam non è stato difficile, quel ragazzo
è
un angelo, mentre con Niall...
Beh, con Niall sono riuscita a
stringere
una bella amicizia, adesso sta guardando un film in camera con Liam che
lo controlla (per evitare eventuali morsi al letto).
Niall
è come un cagnolino: se ci giochi ti vuole bene, se non lo
fai mangiare, ti azzanna.
Ok,
i cani non fanno proprio così, ma c'è sempre
un'eccezione alla regola.
Iris
sta scattando 74283947 foto ai ragazzi, credo che poi le baratti con le
sue amiche.
Me
la immagino Iris a urlare "Buga
Buga" come
gli uomini delle caverne.
"Mi
piace la zucchina, zucchina, ah ah! Mi sento..."
CHI.CAZZO.HA.MESSO.QUESTA.SUONERIA.
Prendo
immediatamente il cellulare.
"Pronto?"
"A'
bella!" urla una voce.
Porca
paletta. Non può essere lei. Non può avere il mio
numero.
"Nonna."
sibilo. "Perchè mi hai chiamata?"
"Ti
vengo a trovare, ciccia!"
"Il
biglietto, il viaggio, il taxi... Chi te li paga? Io no di certo."
"Eh
eh, di questo non ti devi preoccupare! Sono già atterrata!"
"Cosa?!"
esclamo incredula.
"Si
tesoro, Eleanor mi è venuta a prendere! Sono a casa tua tra
5 minuti!"
"Ma
io..." provo a controbattere.
"Ci
vediamo dopo, nipotina!"
Aiuto.
I miei peggiori incubi si sono avverati.
Dovete
sapere che mia nonna non
è la solita vecchietta dolce e gentile che esce per una
passeggiata, che ti prepara i biscotti per merenda, ti presta i soldi
per comprarti i vestiti e ti fa i complimenti ogni secondo.
Oh no.
Mia
nonna si chiama Geltruda, è una 70enne completamente
S-V-I-T-A-T-A.
Si
veste firmata, ha 5 ville in
America (dove attualmente vive), va in discoteca e beve, fa le
arrampicate, non ha la semplice bicicletta, lei ha una moto
costosissima e ha avuto (e continua ad avere) un sacco di amanti,
fidanzati e mariti.
E'
strano pensare che io, una pigrona terribile, sia la nipote di una
nonna così... Sprint.
Il
massimo del mio sabato è stare sul divano con una vaschetta
di gelato in mano, guardando programmi polizieschi.
In
ogni modo, lei è pazza,
ogni volta che mi viene a trovare (per modo di dire, perchè
in
realtà si intrufola a casa mia senza preavviso) distrugge
tutto.
Presa
dal panico, comincio a correre per le stanze, togliendo ogni arma che
poteva usare contro di me.
Direte:
ma è tua nonna!
Beh,
la mia cara nonnina, quando
avevo cinque anni, mi ha usato come schiavetta personale, e,
più
avanti con l'età, sono diventata anche un poggiapiedi.
Sveglio
ragazzi dal loro stato di trance e li avverto di non uscire assolutamente
dalle loro camere.
Bussano
alla porta. Cazzo, non voglio morire, non adesso.
Devo
ancora vincere la scommessa con Iris.
Apro
la porta lentamente, ma mia nonna la spalanca.
"Nonna
Geltruda is here, baby!" grida, togliendosi il casco e scuotendo i
capelli blu cobalto.
Giacca
di pelle e pantaloni borchiati, bandana sulla testa e rayban neri, mia
nonna è una vera rockettara.
Accanto
a lei c'è Eleanor, concentrata sul suo yo-yo.
"Geltruda."
esclamo ferma.
"Penelope."
ribatte, con lo stesso tono.
"Geltruda."
continuo.
"Penelope."
"Geltruda."
"Penelope."
"Geltruda."
"Eleanor!"
esulta Eleanor.
Ah,
che idiota.
"Ho
saputo che vivi con gli One Direction." continua mia nonna, non facendo
caso alla stupidità di Eleanor.
"Proprio
così. Chi te l'ha detto?"
"Eleanor.
Mi ha persino pagato il volo." fa un sorrisetto arrogante.
"Pensavo
ti facesse piacere stare un po' con la tua nonnina!" dice Eleanor.
Io
la ammazzo, giuro, le tolgo le budella e ci faccio un palloncino.
Sento
qualcuno scendere le scale.
Quale
parte di "Restate
nelle vostre camere e non uscite, o vi taglio le teste e le appendo in
camera" non hanno capito?!
"Ehi
Penelope, noi..." comincia Niall, poi fermandosi.
Mia
nonna ed io siamo troppo intente a fissarci, senza staccare lo sguardo.
"Ehilà?" dice Louis.
Mia
nonna si alza.
"Ciao
ragazzi, io sono la nonna di Penelope." mi stringe a sè,
quasi stritolandomi.
Quelli
erano i suoi "abbracci".
"Buongiorno signora." la saluta Liam, da gentiluomo.
Gli faccio cenno di non essere troppo gentile, lui risponde con un "ok".
Si sbottona la camicia, e con una mano si porta i capelli all'indietro.
Liam... Cosa stai facendo?!
"Niente lapdance, grazie." dico.
Liam si abbottona la camicia, cercando di fare il ragazzo sexy, ma
scivola e cade per terra.
Oh oh, che duro.
Si rialza in un secondo, tenendo fisso uno sguardo "provocante".
Basta, cazzo, smettila di fare l'idiota!
"Io sono Liam, il ragazzaccio."
"Zayn,
Bradford Bad Boy." la parola passa a Zayn.
"Cos'è
quella cicatrice?"
chiede mia nonna, indicando il taglio sulla fronte di Zayn, provocato
dai sassolini nel cuscino.
"E'...
Una nuova moda quella cicatrici! Rende tutto più... Raowr!" "ruggì",
muovendo la mano come un gatto.
Mia nonna scuote la testa. Dio, che figura di cacca.
"Niall
– continua
l'irlandese – Sa,
sono molto richiesto tra le ragazze, sono un vero e
proprio bad boy. Io –
si avvicina all'orecchio di Geltruda –
rubo
i polli alla coop." sussurra.
Lo stacco, dandogli una gomitata.
"Louis,
Swag Masta from Doncastah. Le piacciono le carote? Perchè io
le adoooooro!"
"Togliti
carotomane! – lo
scosta via Harry – saaaalve,
bella signora! Io sono Harry, Harry
Styles." le fa l'occhiolino, ma ottiene scarsi risultati.
"Ciao nonna di Penelope!"
No, Iris no. Sono stata già umiliata abbastanza davanti a
mia nonna.
"Io
sono Iris, Iris Fiore! E' strano il mio cognome, vero? –
fa una risatina
stupida –
sono una fan degli One Direction, anzi, sono una truù
daireèctionèrz!
So ogni cosa di loro! Quando sono nati, dove, il loro tema per l'esame
di terza media, la marca dei loro cellulari, i loro codici, cosa
dissero le loro mamme appena nacquero, quante mattonelle hanno in casa,
quante volte vanno in bagno e quanti minuti ci restano ogni volta,
so..."
"Okay Iris, mia nonna ha capito. Adesso sta zitta." la fermo,
tappandole la bocca.
Mia nonna va in bagno.
"Tua
nonna è simpatica!" commenta Louis.
"Già."
annuiscono Iris e Liam.
"Simpatica?! Vi siete fumati qualcosa? Zayn, ti ho detto mille volte di
non vendere la marujana!"
"Ma
è ganza!"
"Mia
nonna è una settantenne impazzita! Una nonnetta pervertita
che..."
"Che?" Mia nonna era dietro di me.
"N-niente." balbetto.
"Io esco, ci vediamo dopo." dice mia nonna uscendo di casa.
Faccio un sospiro di sollievo.
"E'
stupenda..." commenta Harry, con aria sognante.
"Cosa hai detto?!"
Aroldo si limita a sorridere, sempre con lo stesso sguardo da coglione
sulle nuvole.
Una nonnetta di settant'anni con un diciottenne... Possibile?
Lo scoprirete nella prossima puntata di... Ma che cazzo dico?!
Altro che prossima puntata, se mia
nonna non se ne va in due giorni giuro che... Scappo in Madagascar e mi
costruisco una nuova vita con Alex il leone, Gloria, Martin e Melman.
Mh no, forse guardo troppi guardo troppi cartoni animati.
Spazio autrice:
Ehilà! La
vostra Chiara vi scrive da Napoli!
E' arrivato un
altro personaggio in casa di Penelope: nonna Geltruda!
Ta daaan! Vi piace
quest'idea?
Povera ragazza...
Ok, è
una pazza anche
lei, ma vivere con una mamma hippy e una nonna rockettara non
è
il massimo della normalità lol.
Vi piace
quest'idea?
Vabbè,
parlando d'altro, vorrei ringraziare horan15love, che ha recensito tutti i capitoli.
Grazie mille! c':
Ma siete tutte
fantastiche, cavolo, siamo a 107 recensioni! *balla la conga*
Anche voi che
leggete e mettete come preferita/seguita/da ricordare la mia storia,
siete meravigliose!
E' la mia prima ff
e siamo già a questi livelli wooow! *w*
Che ne dite di
organizzare un party hard a casa mia per festeggiare? Tutti a Grosseto
yayyyy! :D
AHAHAHAHAHAH ok,
ho qualche rotella fuori posto lol.
Spero che ci
saranno tante
recensioni a questo capitolo, ma anche a quelli precedenti! Una
recensione al giorno, toglie il medico di torno! ;)
Sciaoo beliiii! xx
Ps. La mia one shot un
po' triste "I will never let you go"
è
ancora lì, qualche anima buona vuole recensirla? *faccia da
cucciola* Grazie mille a chi lo fara! c:
Ps 2. Passate
dalle fanfiction di horan15love
e kialoves1D?
Sono mie amiche :3
Ps 3.
Ciaoo Soldato! (ali1Dforever)
Chiara loves all ♡
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Capitolo 22 *** Tutti per uno, uno per tutti... E viva Starbucks! ***
cap. 22 (corretto)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo ventidue: Tutti per uno,
uno per tutti...
E viva Starbucks!
Mia nonna non è ancora tornata a casa. Aiuto.
Una
vecchia decrepita che gira per Capri sola soletta…
Potrebbe
accadere qualcosa ai probabili ladri!
Mia
nonna comincerebbe a picchiarli di santa ragione se solo provano ad
avvicinarsi.
Cammino
avanti e indietro per un pezzo di corridoio.
"Ehi!"
grida una voce.
Salto
in aria dallo spavento.
"Ahh!
Chi sei e cosa vuoi dalla mia vita?!"
"Sono
Iris –
la faccia di Iris spuntò da una camera –
tua nonna è tornata."
Faccio
un sospiro di sollievo e scendo giù.
"Nonna,
sei tornata!"
"Si,
cara."
I
ragazzi vengono accanto a me.
Mia
nonna continua a fare delle occhiatine a Aroldo.
"Lei
è proprio una bella signora …" sibila Harry.
Che
minchia sta dicendo?!
"Oh,
caro Harry, anche tu sei proprio un bel ragazzino…" risponde
mia nonna, ammiccando.
Harry
fa un sorrisetto compiaciuto.
"Single?"
"Certamente."
"Dai,
andiamo a farci un giretto in città…" propone mia
nonna.
"No!"
urlo.
"Cosa
c’è, Penelope?"
"Ehm…"
Intanto
se ne sono già andati.
DAI PENELOPE, PENSA IN FRETTA.
IDEE, VENITE A ME!
Perché
l’unica cosa che riesco a immaginare è Niall che
balla il Pulcino Pio?!
Ah, dai ascolto alla pancia, Penelope.
Come al solito, la mia coscienza mi diede un'ottima idea.
Mi
precipito fuori e li trascino dentro.
"Perché
ci hai trascinato qui?"
"Siete
brutti."
"Ehi!"
grida offeso Harry.
"E
puzzate!"
"Ehi!
Qui l’unico che ha il titolo di “puzzolente”
sono io!" sbotta Niall.
"Sta
zitto, Niall o ti faccio
digiunare per una settimana!" urlo a Niall, rivolgendogli
un’occhiataccia, che gli fece abbassare la testa.
"Io
vado a fare un giro con la signora Carla."
"Invece
non ti muovi!" ribatto.
"Non
puoi vietarmi di muovermi!"
"Invece
sì! Raggio paralizzante!" imito una sorta di
“magia”, lanciandogli addosso dei coriandoli.
"Adesso
me ne vado! Non sono un cagnolino che esegue i tuoi ordini!"
"Invece
lo sei! E sei anche stupido!"
"Non
è vero, zitta!"
"Oh
sì che è vero! Accetta la verità!"
"Non
è vero!"
"Sì,
invece!"
"No!"
"Si!"
"No!"
"Si!"
"Stupida!"
"Coglione!"
"Demente!"
"Cacca!"
"Pipì!"
"BASTA! – Iris si mette in mezzo, con una
bandiera della pace – PAAACE A TUTTI VOI!
NON DOBBIAMO LITIGARE!"
Non
le diamo ascolto, così lei si rimette in mezzo.
"Ragazzi!"
Prende
una radiolina e la accende, comincia a cantare “Heal the
world” di Michael Jackson.
Peccato
che lei è stonata come una campana.
"Heeeeeal the wooorld! Make it a
better placeeee! For youuu and for mee and the entire human race! There
are…"
"IRIS
SMETTILA! COSI’ CI UCCIDI!" sbraita Liam.
"Ci
deve essere paaace!" risponde lei, continuando la canzone.
"Mamm'
ro carmn!" commenta Louis, con fare napoletano, rivolto a Iris, che
continua a cantare ad alta voce la canzone, mentre io e Harry
litighiamo e Liam sbatte ripetutamente la testa contro il muro.
"LOUIS,
STAI SBAGLIANDO ACCENTO! –
lo riprende Zayn –
non
puoi parlare napoletano così, da un giorno
all’altro!"
Era
da troppo tempo che non faceva lo scassaminchia.
Poveretto,
si sente inutile.
"Principessa,
io parlo come mi pare!" si difende Louis.
"NON.CHIAMARMI.PRINCIPESSA."
"Okay,
principessina."
"Ricchione!"
lo insulta Zayn.
"Ricchione?!
Non sono io quello che ha una collezione di 700 tipi diversi di
Cicciobello in camera!"
"QUESTO.NON.LO.DOVEVI.DIRE."
"Oh
oh, Zayn, la mammina si è incavolato." lo provoca Louis.
Zayn
gli salta addosso e cominciano a tirarsi i capelli.
Così,
mentre Liam cerca di
far smettere di cantare Iris, che sta facendo morire il cane del
vicino per tortura cinese, Louis e Zayn che si picchiano come due
checche, mia nonna che difende Harry che insulta me, ed io che
insulto lui…
Niall
sta approfittando del momento per mangiarsi la cioccolata rimasta.
Okay,
questa non è una novità.
Quel
bastardo si è finito le mie 5 barrette di scorta in due ore.
Eleanor’s
pov.
Sto
giocando con le mie barbie, quando improvvisamente Niall entra in
camera mia con una faccia spaventata.
"Copriti
gli occhi! La principessa Elena è senza vestiti!" urlo,
cercando di nascondere la bambola.
"Ma…
E’ una bambola!"
"Ho
detto copriti gli occhi, o chiamerò le guardie reali!"
"Chi?"
"Bambole,
attaccate!"
Comincio
a tirargli le barbie addosso.
"Eleanor,
basta!"
Uh!
Un moscerino!
Fisso
l'insetto che svolazza, mentre Niall cerca di parlarmi.
"Eleanor,
smettila di distrarti!" mi grid contro, uccidendo il povero moscerino.
"HAI
UCCISO UN POVERO MOSCERINO,
PERCHE’ MONDO CRUDELE?! PERCHE’?!" mi metto in
ginocchio,
fingendo un pianto disperato.
"Eleanor?"
in un attimo mi riprendo.
"Sono
tutti impazziti."
"Anche…
Penelope?" dico titubante, ricevendo un sì da Niall.
Oh
no, senza Penelope siamo fottuti.
"Che
è successo?"
"Allora,
è iniziato tutto da
una litigata tra Harry e Penelope, che poi si è trasformata
in
una specie di "rissa". Quindi Iris si è messa a cantare come
una
pazza un brano di Michael Jackson, la nonna Geltruda sta a guardare,
Liam cerca di far smettere Iris di cantare, o potrebbero accusarla di
omicidio colposo nei confronti di qualche povero animale, Zayn e Louis
litigano perché Louis ha messo in mezzo la questione dei
Cicciobelli." mi spiega, mettendosi le mani tra i capelli.
Tutti
sappiamo quanto Zayn ama fare la mammina ai Cicciobelli, nonostante ha
19 anni e, beh, è un maschio.
"Io
stavo mangiando, ma quando ho
visto la situazione sapevo che non potevo fare tutto io,
quindi
ho pensato che potremmo… UNIRCI!"
Mi
accarezzo il mento, a mo' di detective, poi sorrido come un ebete.
"Unirci?"
ripeto.
"Esatto…
Cosa ne dici?"
"Ci
sto!"
"Allora,
da adesso dobbiamo escogitare un piano!" propone Niall.
"Okay!"
"TUTTI
PER UNO, UNO PER TUTTI!"
" E VIVA STARBUCKS!" continuo, con lo stesso entusiasmo.
Niall fa uno sguardo strano,
per poi scuotere la testa e andare nella cantina.
Spazio
autrice:
Ecco
il nuovo capitolo 22! *canticchia
la canzone di Taylor*
Sono
tutti impazziti, tranne Niall e Eleanor!
Come
faranno a ristabilire la situazione in casa Johnson senza uccidere
nessuno?
Ce
la faranno?
Ma
soprattutto, perché sto parlando come un telecronista prima
della pubblicità?
AHAHAHAH
lollino.
Seriamente,
questo capitolo è pareeecchio strano.
Si
scopre in che luogo è ambientata la storia! La bellissima Capri!
Chi
non ci andrebbe per un'estate?
E
poi, c'è pure un “Eleanor’s
pov”, quindi, rendetevi conto, Penelope
è fuori gioco.
E
immaginatevi quei 5 idioti, Iris che canta come una pazza, Eleanor e la
nonna DA SOLI…
Come
faranno?
Lo
scoprirete nel prossimo capitolo yayyy!
Spero
vi sia piaciuto questo, e che la storia continui ad avere un sacco di
recensioni come in questo periodo.
Davvero,
siete stupendi *w*
Consigli
storie:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1606440&i=1 (This is me- Jamie__H)
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1827621&i=1 (Hey, did you see them too?-
ImPandaAzzurro)
Eh
sì, ho deciso che in ogni spazio autrice di ogni storia che
pubblicherò, metterò dei consigli storie.
Se
non avete niente da leggere, beh… Leggete queste storie! :D
Recensite
in tanti, pleeease!
Sciaoo
beliiii! Xx
Ps.
Per la 8932462° volta, il mio twitter è @dj_chiara
Ps
2. VORREI
DIRE A TUTTE LE GLEEKS DI ESSERE FORTI, IL VOSTRO CORY VORREBBE QUESTO.
Chiara loves all
♡
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Capitolo 23 *** Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo fottuti ***
Quella pazza vacanza in
Italia
Capitolo
ventitrè: Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo
fottuti.
-Per favore, leggete lo
spazio autrice anche se è lungo c:-
Eleanor’s
pov.
Eleanor's
pov
Niall
è nello stanzino da mezz’ora.
Sto
tranquillamente giocando con i miei amati giocattoli a forma di
frappè, Cioccolatino
e Caramellina,
quando sento un urlo.
Oh mamma, cosa
è successo?!
E se la casa
stesse andando a fuoco?
E se Penelope
stesse arrostendo di sotto e Liam e Harry si stessero preparando per
mangiarla?
E se la casa
stesse andando a pezzi?
E se un tornado
stesse per urtarsi contro questa villa?
Comincio
correre avanti e indietro per la stanza, cercando qualcosa che potesse
essermi d’aiuto.
Prendo un
estintore e mi dirigo verso lo stanzino dov’è
Niall, apro la porta e, prima di poter riuscire a spruzzare la spuma
dal grande oggetto che ho in mano, una puzza allucinante mi fa perdere
i sensi e mi fa cadere sul pavimento.
Mi gira la
testa e ci vuole un bel po’ prima che mi riprendessi e
collegassi il cervello.
Scherzo, io non
collego mai il cervello.
Apro nuovamente
la porta dello stanzino e sta volta vengo buttata sul muro da una forza
sovraumana di… Scorregge?
Cado per terra
sul pupazzo di Cioccolatino, che dopo un rumoroso
“crack” si frantuma in mille pezzi.
“No!
– grido, per poi alzarmi e raccogliere i pezzi rimanenti – ti
vendicherò, Cioccolatino, lo farò”
continuo, facendo una scena tragica.
Per il bene del
popolo, dei vicini, dello stanzino puzzolente, del muro, del cane della
casa accanto.
Scendo le scale
e arrivo al piano terra, dove c’è ancora un bel
casino.
Iris ha
cambiato canzone, stavolta è “Heart
Attack” di Demi Lovato, ancora peggio, ed
è legata ad una colonna con dello scotch in mano.
Bell’idea
quella dello scotch in mano, rende tutto più figo.
Liam non si
dà più le testate nel muro, ma nel vetro.
Harry ha smesso
di parlare con Penelope e viceversa, perché sono occupati a
tirarsi i capelli, mentre Nonna Geltruda ride divertita come una matta
davanti alla scena.
Zayn sta
lanciando i suoi Cicciobelli a Louis, che adesso è rinchiuso
in una camera fatta di cuscini, che appunto il pakistano sta cercando
di distruggere.
Niall, come ho
già visto, è nello stanzino a fare…
Ehm… Cose sue.
Devo ricordarmi
di dire a Penelope di entrare lì dentro sempre con una
maschera antigas e una bombola d’ossigeno. Anzi, due bombole
d’ossigeno.
Prendo la borsa
con un po’ di soldi ed esco di casa.
Il mondo è nelle mie mani. Beh, allora siamo fottuti.
Cammino
per la strada tranquillamente quando vengo travolta da
un’onda di ragazzine urlanti.
Devo scappare
assolutamente. 3…2…1… Via!
Corro a
più non posso verso un luogo più sicuro, ma le
fan sono sempre più vicine.
Guardo dietro
di me per controllare la situazione e non noto il muro davanti a me,
schiantandomici contro e diventando la preda di quelle pazze furiose,
che pian piano si stanno avvicinando.
“Vi
prego, non mi mangiate! So di limone e birra messi insieme! – cerco di fermarle, ma
loro continuano ad avvicinarsi – cosa volete da
me?!” continuo a chiedere, in preda al panico.
Ho letto su
Internet che ci sono ancora molti cannibali sulla Terra, e, da come mi
guardano quelle ragazzine, scommetto che mi immaginano già
tra le patatine fritte.
La cosa
più brutta è che io starei malissimo con le
patatine!
Potrebbero
vomitare e poi denunciarmi per essere acerba!
Se leggete il
libro “Tutti
insieme a mangiare Eleanor Calder!” scritto da
Penelope per i nostri 15 anni di amicizia, scoprirete con che cosa
potreste affiancarmi in un delizioso pranzetto!
Mh, ho voglia
di mangiarmi adesso.
Sono assorta
nei miei pensieri, quando mi accorgo che quel branco di cannibali
è ancora dinanzi a me.
“Eleanor,
noi ti amiamo!” esulta una di quelle, sventolando un enorme
cartellone con la mia faccia sopra. Cannibali e anche…
Stalker?! Messi bene.
“Mi…
Amate?” ripeto titubante.
Nessuno mai mi
ha ammirato per quello che faccio, insomma, il mio hobby preferito
è chiamare Penelope alle 4 di mattina e il mio sogno della
vita è di rubare un’anatra insieme al mio
amoruccio Loueh.
“Certo!
Calderics for evah!” gridano in coro. Cazzarola, queste sono
possedute.
“Ma
io non… Aiuto! I cannibali mi amano!” comincio a
correre per la strada, lasciando interdette le mie
“fan” e i vecchietti accanto ai bar che giocano a
“rubamazzo” e “scala 40”.
Arrivo ad un
supermercato e mi ci rinchiudo dentro.
Ci
sarà qualcosa che può fermare quei 7 pazzi a casa
Johnson, no?
Entro e rimango
meravigliata, quanta roba…
Prendo un
carrello e ci butto dentro ogni articolo che vedo, riempendo il cestino
fino all’orlo.
Mi giro e mi
fisso su un punto, oh Dio.
Alla mia
destra, poco più avanti dello scaffale delle caramelle,
è in mostra uno stupendo mantello rosso, con dietro il logo
di Superman. Il mio sogno è qui.
Un bambino si
avvicina pericolosamente al mio amore platonico, trascinando la mamma
accanto a sé, lo vuole prendere. 'Sto stronzetto.
Faccio un balzo
allo stand dove si trova il magnifico mantello, per poi sfrecciare
fuori dall’edificio con il mantello legate alle spalle,
spingendo il carrelo.
“Superman
is here!” urlo, correndo sull’asfalto.
“Si
fermi, signorina!” mi minacciano i commessi del supermercato
che mi rincorrono.
“Mai! – ribatto con aria
vincente – devo compiere una
missione!”
Mi
spingo ancora più veloce sulla pista ciclabile, sperando di
poter togliermi di dosso quei due ciambella man.
“Spazio!
Fatemi passare!” supero i ciclisti che continuano a pedalare
senza porsi alcun problema.
I
passanti mi guardano allibiti, insomma, in un certo senso è
strano vedere una ragazza abbastanza giovane correre per la
città con un mantello di Superman sulle spalle e che spinge
un carrello per la spesa pieno di roba, rincorsa dalla polizia.
Ho
bisogno di tutte queste cose però… Chi non
vorrebbe uno scopettino d’oro per il gabinetto, una
fotocamera di Hello Kitty, qualche diario dei Gormiti e tutti i libri
della Pimpa?!
L’adrenalina
è alle stelle.
Mi
sento come se fossi in un videogioco in cui devi scappare da qualcuno.
Ho
sempre fatto cagare in quei tipi di videogiochi, perché
continuo sempre a premere lo stesso tasto, ovvero A, e muoio sempre
nello stesso modo: schiacciata da una macchina.
Che
brutta fine! Preferivo mille volte essere sbranata da un T-Rex!
Anche
a lui dovrei consigliare il libro di ricette su di me, sono sicuro che
gradirebbe!
Mentre
corro, mi accorgo della presenza di uno Starbucks davanti a me, mi
fermo.
La
polizia sta per prendermi, ma la tentazione di entrare dentro, fare
39547284723 foto ai cappuccini, magari senza neanche berli,
è troppa.
No,
Eleanor, hai una missione da compiere.
Devi
salvare Penelope&Co, okay? Okay.
Scaccio
via i miei pensieri su Starbucks e riparto ancora più
veloce, fino ad arrivare davanti casa di Penelope, stanca morta e con
la lingua di fuori.
Sembro
un lama impazzito.
Il carrello
stracolmo è accanto a me e il mio adorato mantello
è sulle spalle, lucido e rosso, come sempre.
Aw,
come sei carino mantellino mio.
Pensa
se quel bimbetto ti avesse preso… Non so se avrei retto la
separazione.
La
mia vita è inutile senza di te, sappilo.
Ehm
sì, parlo con un mantello, problemi?
Busso
alla porta, ma nessuno risponde, sono troppo occupati ad uccidersi,
così uso le chiavi di riserva, che sono sotto allo zerbino.
Ma
dico, perché tenere delle chiavi di riserva sotto ad uno
zerbino?!
Meglio
tenerle in casa, no?
Entro
e, stranamente, c’è un silenzio di tomba.
Cosa
è successo? Dove sono? Sono stata via per 4000 anni e sono
morti tutti?
Giro
la testa e per poco non mi prende un colpo. Eleanor, respira
profondamente.
Penelope
sta dormendo accanto a Harry, che le cinge dolcemente i fianchi con un
braccio.
Penelope
è dell’idea che se solo provi a toccarla mentre
dorme, lei si sveglia e ti uccide, ma in quel momento, la vedevo felice
tra le braccia di Harry, che aveva anche lui un sorrisino sul volto.
Manca
poco e cado per terra. E’ tutto surreale, cavolo.
Vado
in cucina e sbircio dalla porta semi aperta, trovando Iris che
chiacchiera allegramente con Louis e Liam, senza impazzire o saltargli
addosso, semplicemente parla.
Questo
fatto è ancora più inquietante di quello di prima.
Nonna
Geltruda dorme. Oh cavoli.
Salgo
le scale e giro tra le camere. In una di quelle
c’è Niall che fa… Oh no.
E’
impossibile. Niall sta pedalando sulla cyclet.
Niall
James Horan, nato il 13 settembre a Mullingar, in Irlanda, che, invece
di mangiare tutte le provviste di casa, sta facendo ginnastica. Questo
è gravissimo.
Passo
accanto al bagno e sento il rumore di uno sciacquone.
Avvicino
la faccia al buco della serratura e noto Zayn accanto allo specchio che
si guarda insoddisfatto, per poi lasciarsi sfuggire un “che
brutto”.
E’
la fine del mondo, ne sono certa.
Io
non voglio morire proprio adesso, sono ancora giovane e devo ancora
collezionare altri 836246741 mantelli diversi.
Mi
siedo sul divano, accanto a Penelope e Harry, e accendo la televisione.
Vediamo
un po’ che fa di bello.
Penelope
apre pian piano gli occhi e gira la testa, il suo sguardo rilassato
sparisce in un attimo, trasformandosi in uno orripilato.
“COSA
CAZZO CI FACCIO ACCANTO A TE?!” strilla, alzandosi dal divano.
Harry
si sveglia e si accorge di Penelope che gli urla contro.
“Stavi
dormendo, a quanto pare” risponde con nonchalance.
“Lo
so questo, idiota!”
“Però
me l’hai chiesto” fa un sorrisetto arrogante.
“Adesso
ti ammazzo, e poi nascondo il tuo corpo sotto all’albero di
pesche nel giardino, okay?!”
“Uffa,
quanto siete pallosi” dice Iris, seguita da Niall, Zayn,
Louis e Liam.
“Pallosa
sarai te!” ribattono in coro Harry e Penelope.
Dalle
scale scende Geltruda, che fa arrossare il viso di Aroldo.
Si
siede proprio accanto a me.
“Ehm…
Io ho affittato il film
“Titanic”…” mi intrometto nel
litigio.
I
ragazzi si guardano compiaciuti e poi annuiscono.
“Okay,
ma non mi siedo accanto al principe “Sono
una merda ma me la tiro”" commenta Penelope,
indicando Harry.
“Ed
io non voglio stare assolutamente accanto alla principessina “Mi
credo figa ma sono una sfigata”" aggiunge Harry.
“Okay,
okay – annuisco – allora mi
metterò in mezzo a voi, così non starete vicini
ed io potrò piangere come una mucca durante il
film!” propongo, sfoderando un sorriso a dir poco inquietante.
“Harry,
voglio stare accanto a te.”
“Penelope,
stavo pensando la stessa cosa.”
Spazio
autrice.
AND WE
DANCED ALL NIGHT, TO THE BEST SONG EVEER!
Yo yo, bella
gente, come state?
Okay, mi scuso
mille volte per l’immenso ritardo del capitolo.
Non posso dire
perché non avevo idee, né perché non
avevo tempo. Semplicemente faceva troppo caldo e non avevo voglia di
fare altro che non fosse stare sul letto ed ascoltare musica.
Sì,
sono una persona molto attiva yeep c:
Poi, come seconda
cosa moooolto importante che ho da dirvi (anche se in ritardo)
è…
Happy
birthday to One Direction! Yayyyy!
Oh Dio, ragazzi,
sono già passati tre anni! E’ surreale
:’)
Volevo scrivere
una one shot per i loro tre anni, ma ero troppo eccitata, commossa,
felice… Sembravo Mortino quando vede i piedi di Re Julien
lol.
Poi, avete visto
il Video di Made
In The USA
di Demi? Cazzo, è kksdhakj *---*
E’ la
meraviglia delle meraviglie, il suo sorriso, la sua voce, i suoi
acuti…
La
Devonne è troppo perfetta, stop.
Okay, lasciamo
perdere i miei momenti da lovatic ahah :D
Come altro video
jsdakj c’è… Best
Song Ever!
Yuhu!
E’
stupendo, cazzus, all’inizio ho riso un sacco ahahah 5-6-7-8 *balletto di Leeroy*
E Marcel? Leeroy,
mh!
Ahahah grande anche lui!
Veronica is the
best yeah. Niall e Louis recitano benissimo, non sembravano loro!
“Louis,
Harry, Niall, Liam, Zack” “It’s
Zayn” “Whatever you say, big guy” lool.
Il mix di balletti
è stupendo, soprattutto la sculettata lol.
Non so voi, ma io
alla fine, quando Zayn ha scritto “This
is us”
mi sono quasi messa a piangere di gioia… Loro
non sono cambiati, sono sempre gli stessi :’)
Avete letto
l’intervista che hanno fatto a Harry, comunque?
“Con
quante persone hai fatto sesso?” “Più di
cento?” “Meno di cinquanta?”
MA CHE CAZZO VE NE
FREGA, OH!
Ma sentiteli! Harry
è un R-A-G-A-Z-Z-O, non un porno star, e non
è il puttaniere che tutto voi credete che sia, lui
è il ragazzo più
dolce del mondo
e non merita assolutamente di essere etichettato come qualcuno che non
è.
Lui è
sempre così gentile con tutti e gli altri lo trattano
così. Gli spaccherei la faccia a quei giornalisti
di merda.
Scusate per lo
sfogo, ma queste cose proprio non mi vanno giù.
Vorrei solo vedere
uno dei miei idoli felice e il solo pensiero che qualcuno possa
renderlo triste mi manda in bestia.
Okay, adesso
però basta news, parliamo della storia *suono
di trombe*
Non so se ve ne
siete accorti, ma ho
cambiato modo di scrivere.
Se non
l’avete ancora fatto, guardate i capitoli passati e rendetevi
conto di quanto sono cambiati.
So che non sono
più colorati, ma mi rendo conto che
questa è comunque una storia, e non voglio che le persone la
leggano solo perché è colorata c:
Ci ho messo quasi
due settimane per sistemare tutti e 22 i capitoli, stavo impazzendo
lollino.
Parlando del
capitolo, come vedete anche Niall è andato fuori gioco e
tocca ad Eleanor, la nostra stupida ma moolto divertente Eleanor,
risistemare le cose!
La parte delle
calderics era un presa in giro, mi sembra un po’ strano
considerarla un idolo, dato che non ha fatto mai niente di speciale,
almeno per me.
Ovvio non
voglio offendere nessuno :)
A parte questo
avvenimento, molto ma molto irritante, vi ho accontentate.
Ecco un momento
dolce di Perry! (non
l’ornitorinco, ma la coppia Harry + Penelope) lol.
Spero vi sia
piaciuto! E spero vi sia piaciuto anche il capitolo, ci ho messo un
sacco di tempo per scriverlo!
Mi è
dispiaciuto un po’ per lo scorso capitolo,
insomma… 8 recensioni non sono tantissime, siamo arrivati
anche a 9-10!
Però va
bene… Significa che non era un granchè!
Questo capitolo
invece deve arrivare (altrimenti non continuo) a 13
recensioni.
Perché?
Perché, purtroppo, è il penultimo
capitolo
:c
E’
già, la storia finirà a 24 capitoli, non so
assolutamente come finire, ma ho qualche ideuccia carina yeep!
Oltre
all’ultimo capitolo, farò dei ringraziamenti,
molto lunghi, in un altro capitolo…
Vorrei non fare il
solito spazio autrice, perché finisce la mia prima fan
fiction e voglio ringraziare
tutte le meravigliose persone che ho conosciuto grazie ad essa e le
persone che l’hanno letto e sono stati così
gentile anche a recensirla :)
Beh, lo spazio
autrice è durato fin troppo, anche il capitolo è
parecchio lungo…
Dovevo farmi
perdonare per il ritardo, no? Spero vi piaccia e che, come
già detto, arriveremo a 13 recensioni.
Starò via
per una settimana e quindi spero che quando tornerò
troverò taaaante belle recensioni ouo
Se volete sapere
dove vado, vado
a Londra.
Sì, sto sclerando sjdhakjh *---*
Ragazzi e ragazze,
so che forse vi annoiate, ma , per favore, se avete letto fino a qua,
cosa vi costa scrivere più di dieci
parole
su questo capitolo? So che sono una rompipalle, ma mi
fareste davvero felice!
E poi, se recensite,
vi arrivano i punti recensione, che vi aiutano a pubblicizzarvi nel
sito! :)
Mi farebbe molto
piacere un consiglio e sapere che ci sono così tante persone
che leggono ma nessuno che recensisce mi dà un po’
sui nervi… Please! *faccia da cucciola*
Okay, je vais!
Saluto
tutte prima di partire! Londra... Arrivo! :D
Sciaoo belasss! xx
Chiara
loves all ♡
|
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Capitolo 24 *** Una vacanza memorabile ***
cap. 24 (epilogo)
Quella pazza vacanza in Italia
Capitolo ventiquattro:
Una vacanza memorabile
“Near,
far, wherever you are… I believe that the heart does go
on…”
Penelope,
mantieni la calma. Conta fino a dieci, anzi, conta fino a quattromila,
vedrai che ti calmi.
Perché
Eleanor ha
scelto proprio il Titanic? Perché proprio quel film, quel
dannato, commovente, sdolcinato e, soprattutto, lunghissimo film?!
Non
poteva prendere “My
little pony-The film”? No, eh?
Stanno
tutti piangendo come
assatanati, Zayn è persino dovuto andare a comprare al
supermercato altri pacchetti di fazzoletti, usando i miei, ripeto, miei
soldi.
Sono
sicura che
spenderà tutti i cinque euro che gli ho dato, dopo che si
è inchinato, mi ha fatto un massaggio ai piedi e mi ha fatto
fare il giro della casa sulle sue spalle, cantando “Danza
kuduro”.
Tanto
vale farmi ripagare in anticipo per le sue spese
“folli” di fazzoletti.
Lui
è fissato con la
pulizia. I fazzoletti devono essere assolutamente al 100% di cotone (se
lo sono al 99% non gli va bene) e prende sempre l’ultimo
pacco
dello scaffale, quello in fondo, ma proprio in fondo, perché
dice che così non l’ha toccato nessuno e quindi
non ci
sono germi estranei.
E’
normale che non
l’abbia toccato nessuno, quale deficiente si mette a fare gli
scavi di Pompei nello scaffale dei fazzoletti Tempo?
Zayn
prende unicamente
quelli, perché così dopo può fare la
battutina
squallida quando a qualcuno cadono i fazzoletti.
“Ehy!
Hai perso Tempo!” Che idiota.
Un
altro di quei contro che
ha tenersi degli estranei in casa è ritrovarsi una
femminuccia,
maniaco della pulizia e terribilmente palloso.
“Questo
film è
troppo commovente!” singhiozza Harry, appoggiandosi al mio
braccio e bagnandolo con le sue luride lacrime.
Penelope,
non sclerare.
Inspira, espira, inspira, espira, inspira, espira, inspira, espira,
trattieni il fiato, espira, inspira, espira, trattieni il fiato e
muooooori.
Nemmeno
i miei ragionamenti da Ashley Tisdale in “High School
Musical” funzionano, però.
“Staccati
immediatamente dal mio braccio, coso!” strillo,
scrollandomelo di dosso.
“Penelope,
piangi con noi!” dicono in coro tutti e sette.
“Mai!”
rispondo con convinzione.
Pft,
Penelope non piange ai film, Penelope non fa come Harry; quel ragazzo
è peggio di una ragazza con il ciclo.
Lo
chiamerò Harrina, la sfracassa-vagina.
Harrina&Co
sono
diventati zombie. L’ho detto io che questo film dà
effetti
collaterali gravi al cervello! Ma chi mi ascolta qui? Nessuno!
Gli
zombie in casa non ce li voglio, puzzano, sbavano e ti mangiano il
cervello.
Io
ho bisogno del mio cervello, ehi!
Altrimenti
non potrei mai attuare il mio piano ultra segreto “come
sposare Zac Efron”.
Il
piano l’ho scritto quando avevo dieci anni, okay, ma
può essere comunque adattato!
Per
prima cosa, devo
riuscire a prendere il biglietti per assistere alla premiere del suo
nuovo film. Arrivata lì, lo scoverò tra i posti
in prima
fila.
Mi
travestirò da pinguino gigante, così la gente non
mi noterà.
Mi
nasconderò tra i
bodyguard, e, con la solita agilità di un elefante in
sovrappeso
che mi contraddistingue, mi avvicinerò al suo posto e gli
darò, gentilmente, una padellata in faccia, con la padella
di
mio zio Steve.
Quando
ero piccola, mio zio
mi ha mostrato la sua collezione di padelle e mi ha detto che se mai
avessi dovuto dare una padellata a qualcuno, avrei dovuto usare
esclusivamente quella.
Quello
sì che è stato un insegnamento profondo.
Svenuto,
lo infilerò dentro ad un sacco, andremo in aeroporto e
partirò per casa mia.
Arrivati
a Manchester, gli
farò fare il lavaggio del cervello da mia zia Trudy, una
pazza
schizzata che conosce tutti i riti wu-dù possibili e
immaginabili. Ha scritto anche un libro.
Dopo
il rito wu-dù, crederà di essere il mio fidanzato
e mi chiederà di sposarlo.
Ovviamente
io
accetterò, ci sposeremo e vivremo tutti insieme in una
grande
casa, con tanti bei bambini, che ovviamente assomiglieranno a lui.
Rifarsi la faccia costa!
“Abbraccio
di gruppo!” grida Eleanor, risvegliandomi dai miei filmini
mentali su Zac Efron.
“Ragazzi,
non ci provate!”
Nonostante
la mia minaccia, si appiccicano alle mie braccia come sanguisughe.
Niall
mi salta addosso, facendomi barcollare e poi cadere per terra, proprio
a due centimetri dal divano.
Non
potevo cadere sul divano? Eh no, devo farmi male, giusto
gravità? Stupida gravità.
Mi
rialzo dolorante e comincio a blaterare vari insulti in astrogotolo
antico.
E’
un po’ improbabile che mi capiscano, non penso esista questa
lingua.
Comunque,
devo assolutamente distrarli da quel film. E c’è
un solo modo per farlo.
No,
non mi metto a fare la lapdance davanti alla televisione, mi
prenderebbero per un kebab. E poi Zayn vorrebbe farmi al forno.
Mi
avvicino al lettore e spengo la tv, con una mossa fulminea.
“Perché
lo hai fatto?!” grida Iris, furiosa.
“Ripigliatevi!
Questo film fa schifo!”
“Come
osi offendere questa meraviglia?!” ribatte Zayn, con un
fazzoletto attaccato agli occhi.
“Ragazzi
– cerco di fare la dolce – basta vedere il film! Vi
va di fare un giro in barca?”.
Okay,
non mi poteva venire idea peggiore, ma in quel momento ero senza
fantasia.
Li
vedo riflettere un po’, per poi darmi l’okay.
Ci
vestiamo in fretta e furia e raggiungiamo la spiaggia. E’ da
un sacco che non ci andiamo.
E
pensandoci, non ho ancora rimorchiato nessun ragazzo! Aiuto,
perderò un centesimo!
Devo
muovermi, l’estate è agli sgoccioli!
Prima
però, devo fare questo stupido giro in barca.
Ne
prendo in prestito una e ci saliamo tutti sopra, mentre il vento ci
spettina i capelli.
No,
non ho un aspetto fantastico come nei film. Sembro un barboncino
idrofobo.
Sono
passati dieci minuti da quando ci siamo imbarcati.
I
miei capelli sono in preda ad una guerra mondiale, ma
c’è chi sta messo peggio di me: Aroldo.
Di
solito ha sempre i ricci morbidi e setosi, i suoi capelli fanno swish.
Devo
chiedergli assolutamente che shampoo usa. Sicuramente Garnier,
perché lui vale.
Scherzo,
io uso Garnier. Perché io valgo.
“Penelope,
aiuto! I
gabbiani mi si sono infilati tra i capelli!” Harry mi chiama,
mi
giro e scoppio a ridere. Due gabbiani si sono messi a giocare con i
suoi capelli.
“Harry,
gli piaci! Facci conversazione!”
“Daiiii!
Aiutami, questi ci fanno il nido!”
“Diventerai
zio allora! Congratulazioni!”
Dopo
un po’ non sento più Harry, forse i gabbiani hanno
deciso di andarsene. O forse no.
No,
decisamente no, sono ancora sulla testa di Harry, mentre lui cerca di
“parlarci”.
Okay,
quando ho detto “facci conversazione” non intendevo
per davvero. Povero, è disperato.
“Harry,
vuoi una mano?”
“Si,
ti prego, ti
scongiuro, aiutami, questi non se ne vogliono andare! Mi rovinano i
capelli, me li sono lavati ieri con Garnier!” mi supplica.
Sì!
Lo sapevo che usava Garnier! Che genia, oh.
“Sciò
sciò! – grido, muovendo la mano per scacciare i
gabbiani
dalla testa di Aroldo – ma fate il nido sulla testa di
qualcun
altro! Guardate quello – indico Zayn – lui
sì che ha
una bella testa!”
In
un attimo i gabbiani si staccano dai capelli di Aroldo e si fermano su
quelli di Zayn. Missione compiuta.
“Questo
è fare conversazione” dico soddisfatta ad Harry,
che mi guarda incredulo.
Parlo
pure con i gabbiani, gente.
Zayn,
dopo una lunga corsa e vari urli, fa scappare gli uccelli.
Il
suo telefono suona, risponde.
“Con
chi sta parlando Zayn?” chiedo a Louis.
“Con
la sua fidanzata”
Cosa?!
Zayn? Fidanzata? Adesso? Telefono? Louis? Mare? Barca?
“Sì,
amoruccio
mio, ti amo anch’io!” Zayn riprende a parlare a
telefono,
dopo circa 20 minuti passati ad ascoltare la sua, a quanto pare,
fidanzata.
“Sì,
okay, va
bene, yes, oui, come ti pare, ma certo, si, okay, non fa niente, certo,
va bene, si, oui, yes, mh, no, si, okay, va bene, certamente, come
vuoi, ovvio, no dai, sì, certo, sicuro, okay, ti amo
anch’io. Sì, ho portato i tuoi CD sulla
barca.”
“Sulla
barca?” gli domando.
“Certo,
il mio amorino sta arrivando qui.”
“Amorino?
“Si,
l’ho chiamata io.”
“Qui?”
“Sì.”
“Adesso?”
“Adesso.”
“Ma
proprio adesso?”
“Proprio
adesso.”
“Adesso
adesso?” Zayn sta per rispondere, quando un aereo gigante lo
sovrasta e lascia tutti a bocca aperta.
Una
figura femminile buttarsi con un paracadute, per poi cadere
rovinosamente addosso al kebabbaro.
“Ciao
orsacchiottino!” la ragazza si alza come se niente fosse e
saluta il povero Zayn, rimasto schiacciato.
“Ciao
Perrie”
Perrie?
Aiuto! Abbiamo un ornitorinco sulla barca! Un ornitorinco un
po’… Diverso.
Ho
capito! E’ un ornitorinco scientificamente modificato per non
essere scoperto dagli umani.
Si,
ce la vedo con un cappellino marrone mentre combatte contro il dottor Dufe-qualcosa.
“Ti
chiami Perrie, giusto?” le dico sospettosa.
“Certo!
Perrie Louise Edwards, nata il…”
“Non
ti ho chiesto la biografia.”
“Se
vuoi però
c’è… E in più puoi anche
comprare il nuovo
CD delle Little Mix!” dice con tono accattivante, aggiunge
però un inquietante sorriso gengivale.
“Interessante,
ma non li voglio.”
“Ma...
E’ il CD delle Little Mix… LIBERATE
ZAYN.”
“Che?”
Ad
un certo punto appare
Zayn dal nulla con un cartellone gigante con la faccia di Perrie e
delle sue amiche, portando un sacco contenente, molto probabilmente,
100 e più copie dell’album.
“Comprate
l’album delle Little Mix!”
“Zayn,
è la
quinta volta che lo fai in questa settimana, può
bast…” lo avverte Niall, preoccupato per
l’amico che
è andato fuori di testa.
“TU
NO COMPRARE? IO FARE ESPLODERE TE! BOOM BOOM!” risponde, con
un’ espressione seria. Kill me please.
Perrie
se la ride dall’altro lato. Ma che ridi, che il tuo
fidanzatino mi vuole esplosa!
Si
si, è davvero un’agente segreto ornitorinco. E ce
l’ha anche con me!
Sentiamo
un urlo, è Eleanor.
“El,
cosa è successo?!” chiede Louis, prendendole la
mano.
“La
polizia mi è alle calcagne!”
“Cosa?”
esclama Tomlinson.
“Dove?
Come? Quando? Perché? Le cinque domande, yee!”
aggiungo io, ridendo sotto ai baffi.
“Non
è divertente, Penelope!” mi rimprovera Liam.
“Ma
se oggi sono
più simpy del solito! – mi difendo –
siete voi che
non capite le mie battute simpy!”
I
ragazzi non mi ascoltano,
tutta l’attenzione è su Eleanor, che non riesce a
fare un
discorso sensato e a spiegarci perché la polizia la sta
inseguendo.
Devo
intervenire io, è ovvio.
“Eleanor,
guarda me! Che cazzo hai fatto?” dico scuotendola per le
spalle.
“Io...
Ho rubato un carrello pieno di roba e un mantello dal
supermercato!”
“E
va beh! – rispondo non curante – significa che
sconterai qualche giorno in galera!”
“Ma
a quanto pare loro sanno che io sono te, e perciò metteranno
in galera te!”
Ragioniamo
un attimo,
questo discorso è assolutamente privo di senso!
Cioè, una
persona non va in galera per aver rubato qualcosa, e la polizia non si
scomoda più di tanto per cercarti.
Eleanor
non me la conta giusta, sicuramente c'è un altro motivo
sotto.
E
se ce l’avessero per quando in aereo si è
spacciata per me? In quel caso la colpa è anche mia... Oh,
no.
Mi
fermo un secondo, devo decidere cosa fare. Ci sono tre opzioni.
Opzione
uno: arrendersi e
consegnarsi alla polizia e poi cercare di spiegar loro che è
stata una truffa, è Eleanor quella che deve andare in galera.
Opzione
due: buttarsi in acqua e venir sbranata da uno squalo (almeno scampi
alla galera e sfami anche qualche povero animale).
Opzione
tre: scappare per poi rifarsi una vita in Madagascar.
I
ragazzi mi guardano, aspettando una risposta.
“Beh,
la scelta non
è per niente facile, ma io, nelle mie piene
facoltà
mentali, ho già deciso quale sarebbe la più
giusta per
tutti noi –i ragazzi abbassano la testa, consapevoli del mio
triste destino – MUOVETE IL CULO CHE SI PARTE!”
urlo tutto
d’un fiato.
Perrie,
Eleanor, Zayn e Harry sgranano gli occhi, vedo Louis e Niall sorridere,
mentre Liam e Iris per poco non svengono.
Tutti
si rifugiano nella camera sotterranea della barca. Era uno scontro
me-polizia.
E
se andrà male… Significa che la colpa la
darò a Eleanor. Il "sorridi
e annuisci"
mi sarà d'aiuto!
Prendo
tra le mani il
volante e schiacciò il tasto dell’acceleratore
più
forte che posso, facendomi quasi cadere.
“Ahia!
Acceleratore di merda!”
“Che
cazz… Harry! Cosa ci fai qui?! Vai immediatamente nella
stiva!”
“No!
Voglio stare con te!”
“Non
puoi, deficiente!”
“Posso
invece, perché io valgo!”
“Non
è che se usi Garnier vali, eh!”
“Ah,
perché tu vali.”
“Certo!
Altrimenti non staresti qui a darmi noia!” Harry rimane un
attimo in silenzio.
“Okay,
effettivamente
tu vali! – ammette – ma fammi stare qui! Posso
parare le
intemperie con i miei capelli… E posso anche farti seminare
la
polizia! Ho già un’idea!”
Lo
guardo, mi guarda. Ci guardiamo.
“La
smetti di fissarmi?!” strillo.
“Sei
tu che hai iniziato! Io non ti fisso!”
“No
guarda, stavi contando quante ciglia ho!” rispondo con
ovvietà.
“E
chi te lo dice che io non voglia sapere quante ciglia hai!”
“Smettila
di rompere e renditi utile!” sbotto and un certo punto.
“Signorsì,
capitano!”
“Sono
una femmina, demente.”
“Oh
scusi, colonnello Johnson.”
“Ora
va meglio – rispondo – prendi quei CD,
devi…”
“Lanciarli
addosso al motoscafo della polizia?” finisce la frase,
lasciandomi a bocca aperta.
“Stupiscimi!
– si avvicina a me, sbottonandosi la cinta dei pantaloni
– non in quel senso!”
Aroldo
si mette a ridere, poi va a prendere il sacco con i CD.
“Sei
sicura che Zayn non lo verrà a sapere?” domanda
Harry, leggermente impaurito.
Scuoto
la testa, ma in realtà non so come la prenderà
Zaynuccio.
Beh,
darò tutta la colpa ad Eleanor, in ogni caso. Mi piace dare
la colpa a lei per qualunque cosa.
Harry
comincia a tirare CD
su CD al motoscafo, e pian piano riusciamo a superarli, arrivando
persino alla terra ferma. Lancio un urlo di gioia.
Accosto
la barca sulla riva dell’isola e corro ad abbracciare Harry.
“Grazie
Harrina…”
“Harrina?!”
“Ehm,
Harry, scusa.” mi correggo, imbarazzata.
“Puoi
chiamarmi come
vuoi. Anche caccone, merda putrefatta, ragazzo con un topo morto in
testa, basta che mi chiami.”
“Cos’è
questo, un modo per rimorchiare? O una presa di culo?”
“E’
una dichiarazione d’amore” risponde, avvicinandosi
pericolosamente al mio viso.
Oh
merda, questo ha fumato qualcosa di forte, molto forte. E menomale che
avevo detto a Zayn che non doveva spacciare in casa!
“Harry,
ti sei drogato?”
“Shh…”
I
suoi occhi verdi si
scontrano con i miei, azzurri come il cielo d’estate, come un
vasto oceano, come… Okay, non ho gli occhi azzurri.
I
miei sono marroni.
Sì, marroni come… La corteccia di un albero!
Oppure come
il colore delle monete da 5 centesimi! C’è anche
un’altra cosa marrone, lo so, ma preferisco questi esempi.
I
miei occhi sono marroni
con sfumature marroni, che alla luce sono marroni, al buio sono marroni
e sotto qualunque altra luce sono, indovinate un
po’…
Marroni!
Penelope
smettila di pensare al colore banale dei tuoi occhi.
Harry
si sta avvicinando sempre di più a me.
Il
50% del mio cervello dice “deve
allontanarsi subito da me, cavolo!”, mentre
l’altro 50% dice “cogli
l’attimo! Dagli una bella padellata in testa!”.
In
meno di un minuto, le labbra di Harry sono sulle mie e mi lascio
trasportare da quel lungo e romantico bacio.
Mi
stacco dalla sua presa, lasciandolo con un sorriso ebete sulla faccia.
Cosa
penso? Penso che se avessi una padella, lo colpirei ripetutamente fino
a farlo svenire.
Ma
il problema più grande è che… Non ho
una padella.
Perché
quando sono andata a casa di zio Steve non me ne sono presa una?! Che
stupida.
Il
secondo più
grande problema? Mi è piaciuto. Sì, il pollo di
zia Trudy
mi è piaciuto, anche se era scaduto da cinque anni.
“Fermati,
Johnson! Ti abbiamo in pugno!”
Oh
mio Dio, sono di nuovo qua.
“Cazzo
Harry, dobbiamo avvertire gli altri!” Harry annuisce e va a
chiamare gli altri.
“Pen,
siamo fottuti” si lamenta Eleanor.
“Uffa
– sbuffo
– nascondetevi nella foresta, ognuno in posti diversi, e
mettetevi queste maschere con la mia faccia, così crederanno
che
siete me, mentre io fuggirò”
“Ma
così noi
restiamo sull’isola! Non puoi lasciarci su un’isola
deserta
e…” protesta Zayn.
“INTANTO,
TE CALMI
COSO – rispondo alle lamentele assillanti di Malik
–
mettetevi le maschere, andrà tutto bene… Ve lo
giuro
sulla cioccolata!”
E
se io giuro sulla cioccolata, non scherzo.
Zayn
si decide a infilare la maschera, per poi correre nella grande e folta
foresta di quell’isoletta dimenticata da Dio.
Dopo
poco, sono tutti spariti, tranne Harry, che è sempre accanto
a me.
“La
vuoi finire di seguirmi?! Ma cosa facevi quando giocavi a nascondino?
Seguivi tutti?!”
“Ti
devo proteggere.”
“Ehi!
Non ho il più bel nome di questo modo, ma Bo mia mamma se
l’è risparmiato!”
“Sono
il tuo ragazzo e devo prendermi cura di te.”
“Ma
cosa dici?!”
“Vieni,
nascondiamoci adesso.”
“Non
puoi dirmi cosa
devo fare o no! E poi non sei il mio ragazzo, okay? Tu
non…” mi tappa la bocca con un altro bacio.
“Giuro
che ti ammazzo, chi se ne frega se poi mi mettono in galera.”
borbotto, pulendomi le labbra con il braccio.
“Se
non corri ci vai anche senza avermi ammazzato.”
Ci
addentriamo nella foresta, ma sentiamo un rumore di passi che si dirige
verso di noi. Non c’è via di fuga.
“Merda,
ci siamo.” dico nascondendomi dietro a Harry.
“Calma,
piccola, andrà tutto bene.”
“Piccola
ci chiami il tuo barboncino.” borbotto acida.
I
passi si fanno sempre più vicini, la polizia è
qui, lo so.
Cosa
dirò a mia
madre? E a mio padre? Cosa dirò a mio zio Steve e a mia zia
Kelly (quella dei riti wudu)? E mia nonna? Mia nonna mi
prenderà
per il culo tutta la vita davanti alle sbarre del carcere, mentre
addenta un delizioso biscotto al cioccolato.
A
proposito, dov’è nonna Geltruda?
Dopo
qualche rumore di foglie, dalla siepe spunta una faccia familiare che
ci sorride… Louis!
Ringrazio
il cielo che adesso sia qui.
“Ehy
piccioncini
– lo fulmino con lo sguardo, ma lui fa finta di non vedermi
– c’è un problema, dovete venire con
noi.”
Il
mio cuore perde un battito, Harry mi guarda preoccupato, stringendo la
mia mano.
Usciamo
fuori da quel vicolo cieco, pronti ad affrontare la dura
verità.
Siamo
in una grande spiaggia, il motoscafo della polizia è proprio
davanti ai miei occhi.
E’
la fine.
La
fine delle vacanze
estive, dello shopping con Eleanor e Iris, della manicure gratis, delle
mie amicizie. La fine della mia vita normale.
In
questo momento, vorrei dire grazie a Liam, che mi ha aiutato a
dimagrire e che è sempre stato dolce e premuroso.
A
Louis, che mi fatto ridere tutte le volte che le cose andavano male.
A
Niall, che mi fatto capire che non sono l’unica pazza della
Nutella
A
Zayn, che mi ha aiutato a smerdare meglio.
A
Iris, la persona migliore che potevo incontrare, anche se è
una pazza schizzata.
A
Eleanor, che mi ha fatto
conoscere questi ragazzi, molto cretini, ma a cui voglio tanto bene, e
che mi ha tenuto sempre compagnia in questi 15 anni.
E
poi, a Harry, che mi ha
rotto i coglioni, mi ha pedinato, copiato, abbracciato, smerdato,
deriso, umiliata… Ma che mi ha fatto sciogliere il cuore,
con
quel sorriso e quelle fossette adorabili. Eh sì, penso che
alla
fine io mi sia innamorata di lui.
“Signorina
Johnson.” deglutisco.
“Sì?”
“Sua
nonna è stata arrestata.”
“Lo
so, ho sbagliato e… Che cosa?! Mia nonna?!”
“Sì,
è scappata di prigione.”
“Prigione?
Lei era in… Prigione?!”
“Esatto.”
Oh
mio Dio, tenevo una carcerata in casa. Poteva anche uccidermi!
“Voleva
dirle questo,
adesso però dobbiamo andare… Ci si
rivede.” il
poliziotto si allontana con il motoscafo, dove, in una gabbia,
è
rinchiusa mia nonna.
Non
mi hanno arrestata, che bello!
Vado
ad abbracciare tutti, che, non essendo abituati a queste mie
dimostrazioni di affetto, si chiedono se ho bevuto qualcosa.
“No
ragazzi, non sono sbronza! Sono in ottima forma!” grido in
preda all’euforia.
Mi
guardo intorno e, a differenza di me, sono tutti tristi.
“Ehy,
cosa sono quei
musi lunghi?! Che è successo? Oh mio Dio, non ditemi che voi
siete attori, questo è un set cinematografico e tutto questo
è pura finzione! – nessuno risponde. No, non
possono
essere stati così cattivi – perché mi
avete fatto
questo scherzo di merda?! Non fa ridere, sapete?! Siete tutti
dei…”
“Penelope,
non sei
stata vittima di uno scherzo – tiro un sospiro di sollievo
– è che… Il nostro manager ci ha
informati che
dobbiamo partire per Londra” spiega Louis, tenendo la testa
bassa.
“Ma
come? Voi dovevate restare qui per altre due settimane!”
Manager
di merda, appena ti scovo giuro che ti strozzo con le mie mani.
“Anche
noi lo
credevamo, ma a quanto pare c’è stato un cambio di
programma. E dobbiamo partire. Il primo volo per Londra è
alle
3, dobbiamo sbrigarci.”
“Oh,
okay, vi accompagno – dico, indicando la barca –
salite su, dai.”
Siamo
arrivati in aeroporto, l’aereo è davanti a noi, se
ne vanno anche Iris e Eleanor.
Iris
ritorna a Manchester, ma Eleanor… Eleanor si trasferisce da
Louis, a Londra.
All’inizio
di questa
vacanza non pensavo che mi sarei mai affezionata a questi sette
bufali., prima se ne sarebbero andati, meglio sarebbe stato.
Invece
adesso sono davvero
triste. E’ la peggiore separazione che ho dovuto sopportare,
peggio di quando mi rubarono Mr. Pasqualo alle materne.
“Allora…
Ciao” esclama Liam.
“Ragazzi,
io… Io vi voglio bene!” dico buttandomi su tutti e
sette.
“Ehy,
cosa è successo alla nostra Penelope?” scherza
Louis.
“Penso
sia andata a farsi fottere.”
“Ci
mancherai tanto – aggiunge Niall – chi
farà le lotte per i panini alla Nutella la
mattina?”
“Già,
a chi potrò dare lezioni di ginnastica?” commenta
Liam.
“Chi
sveglierò alle 4 con un tuffo nel tuo letto?”
continua Eleanor.
“E
io a chi potrò fare la manicure tutti i giorni?”
dice Iris.
“Iris,
noi ci vedremo anche dopo, è Eleanor quella che si
trasferisce a Londra con i ragazzi.”
“Sì,
ma mi mancherai lo stesso!” piagnucola. La abbraccio forte.
“Siete
ridicoli” borbotta Zayn, ricevendo una gomitata da Perrie
l’ornitorinca.
“Oh,
ciao
principessa! So che non abbiamo avuto proprio il miglior rapporto di
sempre… Ma sappi che voglio bene anche a te.”
Zayn
corre verso di me e mi avvolge tra le sue braccia, stringendomi come
mai era successo.
“Ti
voglio bene anch’io, anche se hai buttato in mare tutti i CD
delle Little Mix.”
“Come
hai…”
Non
riesco a finire la frase, perché Zayn indica Harry.
“Sei
un pezzo di
merda, un bugiardo tremendo e uno spione di prima categoria! Come hai
potuto farmi questo! Io…”
Harry
mi cinge i fianchi e fa incontrare nuovamente le nostre labbra.
“Mi
mancherai un sacco, amore.” Sussurra al mio orecchio,
staccandosi da me.
“Io…
Io…” borbotto confusa.
“Ti
amo?"
“No.
Ti uccido, ti strozzo, ti scuoio vivo e poi ti sotterro sotto
all’albero di pesche.”
“Sei
fissata con l’albero di pesche, eh?” sospiro,
scuotendo la testa.
“E’
l’albero più bello e curato di tutto il giardino,
il mio preferito.”
“Allora
sono felice
di essere ucciso, strozzato e scuoiato vivo per poi essere sotterrato
lì sotto.” Sorrido timidamente.
“Sentite,
l’aereo è lì, non fatemi star male
ancora.”
“Va
bene, dai che ci rivediamo! – cerca di aiutarmi Louis
– Pene ti vogliamo bene.”
“Faccio
finta di non aver sentito il nomignolo che hai appena detto, mi sono
affezionata troppo per ucciderti.”
Louis
scoppia a ridere.
Ehy! Non ho fatto una battuta! Okay, non sono la dolcezza in persona ma
anch’io posso provare affetto verso qualcuno, no?
I
ragazzi entrano nell’aereo, salutandomi con la mano, e in un
attimo sono già in volo verso Londra.
Torno
dentro all’aeroporto, mi siedo su una sedia e apro la borsa,
mi serve una dose di cioccolato extra questa volta.
Menomale
mi sono portata sette barr… Ehi! Dov’è
il mio cioccolato?!
Frugo
nella borsa come un
procione impazzito, tiro fuori tutto, ma della cioccolata non
c’è traccia. Ad un certo punto noto un bigliettino
per
terra, lo apro e comincio a leggere il contenuto.
“Ciao
Penelope, se adesso stai cercando le tue sette barrette di cioccolata
Lindt, non ti preoccupare, ce le abbiamo noi.
Con
amore,
i ragazzi.”
Accartoccio
il pezzo di carta e, invece di arrabbiarmi o altro, scoppio a ridere.
La
cioccolata per me è sacra, se qualcuno me la tocca sono
guai! Sono davvero cambiata così tanto?
Questi
ragazzi danno effetti collaterali gravi al mio cervello.
Chissà
se li rivedrò, un giorno...
Una
cosa è certa, però, non mi scorderò
mai di questa
pazza vacanza in Italia.
***
Storia inventata da
Chiara Romano, per favore, non copiatela.
I ringraziamenti saranno nel venticinquesimo capitolo :)
Recensite questo, intanto!
Chiara vi ama.
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Capitolo 25 *** Ringraziamenti! (niente capitolo) ***
ringraziamenti
Ringraziamenti!
-Non è un
capitolo, ripeto, non è un capitolo-
Ciao a tutti, ragazzi e ragazze!
Come vi avevo
anticipato qualche capitolo fa, ho deciso di scrivere dei veri e propri
ringraziamenti per finire in bellezza questa fan fiction.
Vi avverto in
anticipo che saranno parecchio lunghi, ma vi prego di leggere fino in
fondo.
Innanzitutto,
vorrei congratularmi con me stessa e la mia mente contorta.
Non riesco a
credere nemmeno io che ho concluso
la mia prima fan fiction! E che fan fiction!
L’idea
per questa storia, alquanto bizzarra, mi è venuta in mente
un giorno di febbraio.
Agli inizi del
mio account su efp, non sapevo bene come funzionava, perciò
mi sono limitata a leggere storie anziché scriverle.
Poi un lampo di
genio. Perché non creare una storia diversa? Sì!
Una storia… Comica!
Il titolo era
già impresso nella mia testa “Quella pazza vacanza
in Italia”.
Non avevo mai
scritto prima storie comiche, ma volevo provare, chissà,
pensavo, magari potrebbe piacere!
Così,
dopo una settimana di fantasticherie sulla storia e valutati i pro e i
contro, ho deciso di pubblicare il primo capitolo.
Il nome della
protagonista l’ho scelto in un preciso motivo.
Volevo far
giustizia a tutte quelle povere ragazze che non si chiamano Hope,
Destiny, Charlotte, Samantha, Bella, Crystal ecc. e che, leggendo
questi nomi, si dicono
“non troverò mai una ragazza in una fan fiction
che ha un nome meno figo”.
E invece no!
E’ arrivata Penelope, la nostra cara e coraggiosa ragazza
italiana che, come abbiamo visto in questi 24 capitoli, ha vissuto una
straordinaria avventura! Vi ho sorpresi, eh?
Il morale della
storia è che nonostante tu non abbia un nome figo, non
significa che non puoi avere come amica Eleanor Calder, incontrare gli
One Direction, viverci per un'estate intera, abbracciarli e baciare tre
volte Harry Styles.
Okay, non
è questo il morale della storia, non vi spiego quello vero
però, perchè penso abbiate già capito.
Se non avete
capito, non fa niente. Adesso andiamo avanti.
La storia si
svolge a Manchester (dove Penelope vive) e poi si sposta a Capri,
l’isola napoletana che sicuramente tutti conoscono. Ho voluto
rendere onore alla nostra patria!
Lo confesso, la
maggior parte delle volte schifo il mio paese, ma
ci sono anche molte cose belle, come i vestiti, la lingua, il
cibo…
(soprattutto il cibo lol).
Dopotutto,
nessun paese è perfetto. Detto questo,
parliamo un po’ dei personaggi.
Oltre
a Penelope, la protagonista, abbiamo anche Eleanor, Iris e i ragazzi,
più le entrate speciali come Perrie Edwards, nonna
Geltruda e la mamma di Penelope.
Ad
ogni personaggio ho attribuito una carattere diverso, che ovviamente
non rispecchia il mio vero pensiero.
Per
esempio, il fatto che Eleanor nella mia storia sia la scema della
situazione, non significa che io la odi, anzi.
E’
una storia comica, tutto quello che è scritto di offensivo
è per scherzare!
Bene,
possiamo passare ai veri e propri ringraziamenti.
E’
strano per me finire questa fan fiction, mi ero davvero affezionata
tanto, soprattutto ai lettori.
Siete
sempre stati molto divertenti e gentili, anche nelle recensioni!
Ho
conosciuto tantissime persone che adesso sono importanti per me e mi
tengono sempre compagni e inoltre ho imparato anche a scrivere meglio,
grazie a preziosi consigli e critiche!
Le
critiche servono sempre, perciò vorrei ringraziare mille
volte The_Chemist che mi ha scritto una
lunghissima recensione alla tre di notte, annotandomi per filo e per
segno le cose che non andavano e che dovevo cambiare.
Mi
sono messa sotto e ho corretto tutti i capitoli, è stato
difficile e stancante, ma il risultato è davvero buono,
perciò sono contenta.
Shaira,
sei stata gentilissima, non so come avrei fatto senza questa critica!
Alla
gente che ha messo come preferita/seguita/da ricordare questa
storia… Siete fantastici! Non potete capire come vi sono
grata!
Alla
gente che ha recensito e che spero recensirà questo ultimo
capitolo… Vi ringrazio per tutto, per ogni parola, ogni
tasto premuto, ogni secondo usato per scrivere una recensione e per poi
pubblicarla.
Questa
storia è una delle poche cose che mi rende fiera di me
stessa, non è tutta questa grandezza, ma con le sue 140
recensioni mi rende felice.
Non
potete capire quanto vi voglia bene, mi avete accompagnato durante
questa storia con risate, scherzi, momenti di dolcezza…
Mando
a tutti un abbraccio fortissimo!
Un
ringraziamento speciale a:
-Ali1Dforever. Lei è la
prima persona che ha recensito questa storia, adesso è la
mia migliore amica a distanza. Le voglio un mondo di bene, non importa
se abitiamo in due città molto distanti, la nostra amicizia
va verso l’infinito… E oltre!
-Kialoves1D. Ha recensito un
sacco di capitoli, è sempre gentilissima e anche se non ci
sentiamo molto in questo periodo, resta comunque una persona importante
per me.
-i_love_1D_horse_skate. E’ una
ragazza d’oro, simpatica e dolce come poche. Grazie tante
anche a te!
-One
Direction.
Quei cinque sono stati la mia ispirazione, grazie di tutto!
-Efp
Fan Fiction.
Probabilmente l’amministratrice del sito non lo
leggerà mai, ma comunque, vorrei ringraziarla per aver
creato Efp. Trovo sia un sito molto carino e grazie a lui ho imparato a
scrivere meglio e ho conosciuto un sacco di gente! Grazie Erica!
Sono
tantissime le persone che dovrei ringraziare, ho nominato solo queste
perché altrimenti risulterei un po’
troppo pallosa.
Grazie
alle persone che sono passate quando gliel’ho chiesto, quelle
degli scambi
recensioni
su twitter e alle lettrici silenziose che hanno deciso di recensire.
Un
altro grande ma grande, proprio grande grande abbraccio a tutta la gente che
sta leggendo questi ringraziamenti e quindi che ha letto la storia.
Con
questo, i miei lunghi ringraziamenti sono finiti. Immagino
già la gente che stappa lo spumante lol.
Scusate
se vi ho annoiato un po’, sono sempre stata una che parla
troppo.
Spero
che il capitolo vi piaccia, secondo me è il migliore che io
abbia mai scritto.
Come
sempre, tutte le cose scritte non le penso davvero, sono
solo per scherzare.
Ho
aggiunto anche dei baci tra Harry e Penelope
e delle frasi dolci, spero non sia troppo smielato!
Di
sorprese ce ne sono state molto in questa storia, potrebbero essercene
altre… Chissà… Magari potrebbe esserci
un continuo…
Per
ora non lo so, ma è comunque una possibilità! Lo
sapete, di idee stupide ne ho a valanghe!
Mi
farebbe davvero piacere se a qualche lettrice silenziosa andrebbe di
recensire almeno questo ultimo capitolo… Sarebbe fantastico!
Nel
capitolo 23 non siamo arrivati a 13 recensioni, ma non fa niente, vi
ringrazio lo stesso.
So
che sono noiosa, ma vorrei
che il capitolo 24 avesse tantissime
recensioni!
Vi
ringrazio ancora una volta.
Se
stai leggendo questo, sappi che sei fantastico.
Godetevi
questi ultimi giorni di vacanze, purtroppo siamo agli
sgoccioli!
Uffa!
Non possono darci un altro mese? Non ce la faccio.
Poi
tra poco ci saranno tanti eventi, tra cui il compleanno del nostro Leeyum, che si svolge nello
stesso giorno del mio
compleanno!
Yayy! (non fatemi gli auguri adesso che porta sfiga lol).
Mi
dispiace un po’ di non poterli festeggiare con voi!
Ma
vabbe, tornerò con una nuova
storia
verso settembre, spero vi piacerà!
Sciaoo beliii! xx
Ps.
Vi ringrazio per la 7569889769° volta.
Ps.
2. Il mio twitter è @dj_chiara
-Chiara.
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