Her name is Noelle

di Lynds_xx
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto è cambiato ***
Capitolo 2: *** Difficile da credere ***
Capitolo 3: *** Un'ultima possibilità ***
Capitolo 4: *** Rabbia e Indecisione ***
Capitolo 5: *** Colpa dell'alcool ***
Capitolo 6: *** Fanculo a tutto e a quello che posso fare con esso ***
Capitolo 7: *** Ingenua ***
Capitolo 8: *** Proprio qui ***
Capitolo 9: *** Importanza ***
Capitolo 10: *** Usandoti ***
Capitolo 11: *** Vino rosso sangue ***
Capitolo 12: *** Rischi ***
Capitolo 13: *** Harry & Noelle ***
Capitolo 14: *** Aspirazioni ***
Capitolo 15: *** Leggende e altre cose ***
Capitolo 16: *** Notato ***
Capitolo 17: *** Bisogno vs Desiderio ***
Capitolo 18: *** Sentimenti ***
Capitolo 19: *** Diciannove anni ***
Capitolo 20: *** Musica e Parole ***
Capitolo 21: *** Luce ***
Capitolo 22: *** Conversazioni ***
Capitolo 23: *** Piccolo sognatore ***
Capitolo 24: *** Luce Stellare ***
Capitolo 25: *** La sua canzone ***
Capitolo 26: *** Autorizzazione ***
Capitolo 27: *** Distrazioni e interruzioni ***
Capitolo 28: *** Ciò che loro non vedono ***
Capitolo 29: *** Circa ***
Capitolo 30: *** Sfumato in nero ***
Capitolo 31: *** Epilogo: Il suo nome è Noelle ***
Capitolo 32: *** Her name in lights ***



Capitolo 1
*** Tutto è cambiato ***


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Tutto è cambiato
 
" My name is Noelle,
I have a dream about him
He rings my bell
I got gym class in half an hour
Oh, how he rocks
In jeans and curly locks
But he doesn't know who I am
And he doesn't  give a damn about me "
 

Noelle Hutching  canticchiava tranquillamente la melodia familiare mentre camminava lungo la strada desolata, sorridendo leggermente ai suoi cambiamenti lirici, lasciando cadere mollemente i suoi capelli castani  intorno alle piccole spalle. Trovò incredibilmente ridicolo che lei, avesse trascorso il tempo a contemplare come sarebbe stato se avesse potuto permettersi un biglietto per un concerto, lei spesso aveva questi pensieri infantili che non poteva scacciare, ovviamente incolpò i suoi ormoni adolescenziali, in un paio d'anni la sua mente troverà difficile immaginarlo ma per adesso la sua faccia era una via di fuga dove si rifugiava.
 
A diciott'anni, Noelle non era... ambiziosa come i suoi parenti speravano. La festa che diede alla fine dell'ultimo anno di scuola fu probabilmente l'unica cosa che i suoi compagni ricordarono di lei. Beh, questo e il numero record di classi che le era stato chiesto di lasciare; inutile dire che non era una grande fan del sistema scolastico inglese. Questo non era un difetto dei suoi affettuosi genitori comunque, ma un suo difetto. Noelle ha semplicemente deciso un giorno, lasciando sotto shock i suoi amici e i suoi parenti, che non le importava. Le persone pensavano che lei non poteva più affrontare la pressione messa su se stessa per essere grande quando, in realtà, lei sentì che aveva di meglio da fare.  
 
Lei tirò fuori le chiavi dalla tasca aprendo la porta della sua casa, i suoi piedi scivolarono sul pavimento di linoleum dell'ingresso. Salì la scalinata di moquette fino alla sua stanza da letto, il suo Pc aperto sulla scrivania con una notifica riguardante l'arrivo di una nuova mail. Si accomodò sulla sedia di pelle girevole e aprì l'e-mail con un sospiro. Lei sapeva già di cosa si trattava.
 
Signorina Noelle Hutchings,
Siamo spiacenti di informarla che è stata rifiutata dall'Università di Oxford.
Edward Blake, Preside delle ammissioni (Dean of  admissions)
 
Era solo da aspettarselo ma Noelle non poteva proprio reprimere la bolla di delusione che si era formata nella bocca dello stomaco.   Non ci va la mia carriera, pensò, tirando il suo labbro inferiore rosa pallido sotto i denti mentre rivalutava la situazione. Sebbene a Noelle Hutchings non importava delle cose banali come collaborare attraverso un unico giorno di scuola, c'era una cosa che le stava a cuore. Le stava a cuore la fotografia e lei necessitava di studiarla a Oxford.
 
Non sapeva che da qualche parte, non lontano da dove si trovava in quel momento, qualcuno aveva pensato a momenti passati fissando uno schermo diverso nello stesso modo di Noelle, il suo sguardo intenso stava contemplando, la sua fronte spiegazzata nel pensiero. Il suo paffuto labbro inferiore spinto sotto i denti bianchi molto simile a quello di lei leggendo e rileggendo la sritta sullo schermo.
 
Harry si scaglia
Ieri, intorno alle due del mattino, Harry Styles è stato visto lasciare un nightclub in centro a Londra. Le fans presto si ammassarono attorno alla star dei One Direction, urlando e chiedendo una foto. La situazione era abbastanza frenetica ma Harry l'ha gestita abbastanza bene.
 
Una decina di minuti in questo pasticcio isterico, una delle fan ha detto qualcosa riferito a Larry Stylinson. Styles inizialmente rispose scherzosamente ma le fans non lasciarono cadere l'argomento, questo fece salire i nervi della star che iniziò a discutere con le fans, dicendo frasi del tipo: "Onestamente Larry Stylinson è la più grande cavolata che io ho sentito". Quando una fan ha detto che la negazione è il primo passo e lui dovrebbe solo accettare di essere gay, la situazione peggiorò.
 
" Cosa diavolo è sbagliato con voi gente? Io sono al 100% a mio agio con la mia sessualità, voi e i vostri pettegolezzi avete rovinato la mia vita e io voglio soltanto una pausa.! Cosa devo fare per voi maniaci infuriati per credermi! Per non parlare del fatto che Louis e io non possiamo uscire insieme in luoghi pubblici, e no, non a causa del management che sta distruggendo il nostro amore "Ha fatto citazioni in aria" ma perchè non c'è assolutamente nulla in questo mondo peggiore delle ragazze ignoranti che mormorano patetiche affermazioni e non sanno nulla di ciò che succede nei miei pantaloni! Quindi mi piacerebbe molto se restaste fuori dalla mia strada e mi lasciaste vivere la mia vita".
 
Forse Harry aveva bevuto un po' troppo ma qualunque sia la ragione del suo sfogo, Harry ha lasciato diverse fans in lacrime come se n'è andato. Cosa ne pensate zuccherini? Pensate che Harry abbia esagerato?
 
Si sentiva terribile, davvero, ma questo non significava che non era un po' sollevato. Per tanto tempo aveva voluto dire quelle parole, l'aveva pensato innumerevoli volte con rabbia e sapeva che tutti loro avevano troppo. Non aveva mai pensato di piangere per loro, doveva far piangere prima i fans, ma non perchè fosse orribile ,solo un po'... solo un po' di pianto senza motivo quando lo vedono. Non ha mai pensato di far loro del male... deve così tanto a quelle ragazze e praticamente adesso gli aveva sputato in faccia.
 
Così mentre entrambi sedevano curvi su una sedia davanti ad un computer, gli occhi vitrei, senza vedere lo schermo luminoso, entrambi capirono una cosa contemporaneamente. Tutto è cambiato. Questa è una cosa abbastanza difficile da comprendere, e sia Harry che Noelle quel giorno dovevano decidere qualcosa per il bene del loro futuro. Noelle aveva bisogno di concentrarsi di più, aveva bisogno di frenare la sua immaginazione, basta distrazioni. Harry aveva bisogno di sbollirsi, i paparazzi e i fan lo perseguitavano costantemente e ciò stava diventando chiaramente troppo. Esattamente nello stesso momento, due diversi mondi, Harry e Noelle arrivarono alla stessa conclusione, un solo pensiero gli attraversava la mente e sapevano che non c'era un altro modo. Una soluzione definitiva e piuttosto dolorosa aveva colpito entrambi. Ho bisogno di prendere una pausa dai One Direction.

NOTE! Questo è il primo capitolo della storia ci tenevo a precisare che la storia non è mia ma di Lynds xx. Ho deciso di tradurla perchè mi è molto piaciuta e spero che anche voi possiate apprezzarla. Vi lascio il link della storia. Link: http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=2
Lyndsey mi farà continuare a tradurla solo se la storia riscuoterà attenzione e sarebbe contenta di sapere i vostri pareri attraverso delle recensioni!!!
 

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Capitolo 2
*** Difficile da credere ***


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Seduta nella sua cameretta, la luce tremolante irradiata dallo schermo del computer era l'unica fonte di luce, Noelle Hutchings era giunta ad una triste decisione. Alzandosi dalla sedia e lasciando il computer, schiacciò l'interruttore sul muro, accendendo la piccola lampada appesa sopra la testiera del letto. La luce illuminava i volti familiari sparsi alla parete; ogni centimetro di intonaco a disposizione era stato occupato da cinque volti familiari, che le sorridevano da ogni angolazione. Fece un breve giro intorno alla stanza, prendendo l'ampio collage che aveva creato per l'ultima volta. Ci fu uno scricchiolio alla porta e la sua attenzione venne spostata dal collage alla mano.

Un grande gatto scivolò all'interno della stanza, sembrava avesse appena corso su un muro ad una velocità incredibile, il naso schiacciato e la fronte spiegazzata, come se fosse arrabbiato costantemente. La sua coda tagliò l'aria e poi saltò sul materasso, facendo le fusa profondamente e guardando la sua padrona con curiosità. Noelle emanò un respiro e prese la palla di pelo tra le sue braccia. "Hai intenzione di perdere anche loro, non è vero Killmouski?" Parlava con voce addolorata dalla sua attuale situazione, ma Killmouski, ignaro dello stato d'animo che aleggiava nell'aria, puntò la sua soffice zampa in una sua ciocca di capelli e lei lo rimise sul letto.

Noelle poi staccò tutti i poster colorati attaccati per tutta la camera artisticamente, uno dopo l'altro, e come il tempo passava la pila di carta sulla sua scrivania cresceva e le pareti bianche diventavano sempre più esposte. Una volta finito , raccolse la carta , fino all'ultima, e la trascinò giù per le scale, entrando in una stanza color crema. Si fece strada, Killmouski dietro di lei, verso il grande camino di fronte a lei. Lasciò cadere i poster nel camino, prendendo la piccola scatola di fiammiferi posta sopra, la piccola fiamma cadde all'interno del camino e bruciò subito gli oggetti infiammabili messi lì preziosamente. Guardando i volti bruciare e ascoltando lo schiocco delle fiamme, all'interno di Noelle si sparse un senso di definitività e il resto, come si dice, è storia.

῀῀῀῀῀῀῀῀ "Harry che cosa stai dicendo?" Una voce incredula echeggiò nella stanza, il cuore di Harry sprofondò mentre guardava i suoi quattro amici più cari, con delle espressioni incredule e ferite.

"Ho bisogno di... prendere una pausa dalla band". Harry disse le stesse parole ancora una volta, la sua voce roca era infelice ma risoluta.

"Perchè?" Diverse voci dissero in coro sbalordite.

"Quello che ho fatto... è stato sbagliato! Io mi sento malissimo e non avrei dovuto farlo, e non voglio in alcun modo che la vostra pubblicità vada male per colpa mia!" Spiegò Harry esasperato. Le sue grandi mani incastrate nella matassa di riccioli cioccolato scuro, e i suoi occhi verdi esaminavano i volti perplessi.

"Harry" sospirò Liam mettendo una mano sulla spalla del suo amico. " Sarà finito tutto abbastanza presto, possiamo dire alle persone che eri completamente ubriaco o stanco oppure qualcosa del genere? Il management fa sempre si che queste cose vengono messe a tacere".

"Non è questo il punto! Io non voglio che andare in giro, possa solo peggiorare le cose. Non sarà solo andare via!" La pazienza di Harry si stava esaurendo, anche se sapeva che i ragazzi volevano solo il meglio per lui, volevano impedirgli di prendere decisioni affrettate ma sapeva che andare via era una cosa da fare, per loro e per se stesso. Per non parlare del fatto che questa non era una decisione affrettata, Harry aveva passato molto tempo a pensare che cosa fare e questa era davvero l'unica opzione che avesse un senso reale per lui.

"Ma... noi non possiamo essere noi senza di te" disse Niall con uno sguardo infelice, e gli occhi di Harry si addolcirono drammaticamente.

"Si voi potete accoppiarvi. Basta pensare che io sia andato in vacanza". Harry cercò di rassicurare gli altri, ma le sue parole non vennero accolte e l'atmosfera nella stanza diventava sempre più tesa.

"Tu non devi fare questo Harry. Voi sapete che se facessimo una twitcam e alcune persone ci seguissero tutto andrà bene. Tu sei il preferito, non puoi andartene". Il tono di Louis era supplichevole mentre parlava i suoi occhi azzurri lacerati di preoccupazione e tristezza.

"Lou, mi dispiace..." Harry pensò cosa dire. Se lui non avesse fatto nulla, la band sarebbe assalita dalla stampa ancora una volta a causa sua. Il tour era finito in ogni caso, non c'erano piani definiti ancora e se aveva intenzione di fare questo doveva farlo adesso. "I-io devo farlo".

Quando quelle parole uscirono dalla sua bocca, si scontrarono sulle facce di ciascun ragazzo. Non che Harry avesse bisogno di fare questo a causa della stampa o dei fans o dei media, lo faceva per i suoi amici, lasciandoli, perchè lui lo voleva. Voleva una pausa da questa vita, dal mondo in cui erano stati gettati in questi tre anni. La pressione della fama cominciava a portare Harry al di fuori e il flusso costante di storie false lo stava uccidendo e tutti lo potevano vedere. Ciò che i ragazzi non sapevano era che Harry non avrebbe mai voluto lasciare, il pensiero non aveva mai attraversato le loro menti, era senza punti di riferimento, ma adesso i ragazzi si erano ritrovati a discuterne.

"Che significa ciò?" Zayn parlò per la prima volta, passandosi una mano lungo la mascella tesa. " É la divisione dei One Direction?" disse puntando i suoi occhi mogano nei volti dei suoi amici cercando una risposta che nessuno poteva davvero dare.

"Certo che no!" disse Harry, "Non saremo mai divisi, voi siete i miei fratelli. Ho solo bisogno di una pausa ok? Un paio di mesi, solo per essere ancora normale. Cerco un vero e proprio posto di lavoro da qualche parte... o di nuovo al panificio." sorrise e anche gli altri risero e alcuni di loro rotearono gli occhi. "Tornerò". Ma anche se disse quelle parole, Harry non era sicuro di poterci credere.


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Capitolo 3
*** Un'ultima possibilità ***


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Mentre la brace moriva all'interno della grata del camino, Noelle aveva appena finito di eliminare tutti i profili dei social network a cui era iscritta. "Noelle?". Una voce femminile la chiamò dall'ingresso e la sua testa scattò ma non rispose e lentamente la sua attenzione venne trasportata ad un mattone sul muro, gli occhi fissi, mentre la sua mente correva alla conversazione che stava per avere.
"Noelle!" esclamò la stessa voce, con una punta di shock. "Hai bruciato delle cose?" La voce apparteneva a Jenna Hutchings, la madre di Noelle. Stava in piedi dietro sua figlia, i capelli biondo platino ricadevano sulle spalle, le mani sui fianchi e le sopracciglia alzate, aspettando una spiegazione allo strano comportamento di sua figlia.
 
Guardando il soffitto per ricevere una sorta di assicurazione che però non arrivò, Noelle si girò per affrontare sua madre con un'espressione sconfitta nei suoi lineamenti. "Sono stata rifiutata da Oxford" disse aspettando la reazione della madre alle sue parole.
 
"Oh tesoro!" disse Jenna puntando i suoi occhi marroni verso la figlia con uno sguardo triste. " Io sono sicura che non era questo che ti aspettavi, cara" aggiunse Jenna tristemente avvicinandosi a Noelle e strofinandole le spalle per consolarla ma invece di appoggiarsi alla madre, Noelle ritrasse immediatamente il suo corpo ribollente di rabbia.
 
"Cosa vuol dire che non sai quello che mi aspettavo?" ribatté Noelle, la sua voce si stava alzando fin troppo e i suoi occhi iniziavano ad appesantirsi di lacrime. "I tuoi risultati non sono esatti...Intendo il materiale di Oxford, tesoro. Tu hai passato il tuo Livello avanzato (sarebbe il GCE Advanced Level) a malapena. Te l'avevo detto di impegnarti di più!" disse Jenna implorante facendo aumentare la rabbia di Noelle ulteriormente. Noelle emise un suono seccato dal profondo della gola, puntando i piedi a terra e sbattendo la porta.
 
"Non vuoi ascoltare cosa altro dice la lettera?" chiese Noelle con tono frustante e sua madre alzò ancora una volta il suo sopracciglio. "Mamma, è firmata Edward Blake responsabile delle ammissioni."
 
Jenna sospirò profondamente e guardò sua figlia con un espressione del tipo "te l'avevo detto!". "Edward è mio fratello Noelle, ma non significa che debba riservarti un trattamento speciale, specialmente per cose serie come Oxford." Per questo Noelle non riusciva a trovare una risposta ragionevole e non era disposta a cedere così facilmente.
 
"Ma tu sai che io prendo la fotografia seriamente! Lo sa anche lui, perchè non devo avere un'opportunità per provarlo?"
 
Jenna strinse le labbra, non sapendo cosa rispondere, le prossime parole che lei avesse scelto avrebbero ucciso l'unico sogno di sua figlia. "Io parlerò con tuo zio Noelle, ma non posso farti nessuna promessa". Detto questo girò i tacchi e uscì dalla stanza, i suoi pensieri erano confusi in quanto non sapeva come convincere il fratello per permettere alla sua spensierata figlia di entrare a Oxford a causa di un accordo, preoccupandosi ancora delle cose a cui stava dando fuoco prima.
 
*******
Tre dure settimane erano passate da quando Noelle aveva ricevuto la lettera di rifiuto, e adesso si trovava seduta di fronte a suo zio, il più piccolo barlume di speranza dentro di lei rimase fino a quando non iniziò a parlare. "Noelle, ho parlato con molte persone dell'ufficio ammissioni che lavorano al mio fianco." Aveva una voce rauca ma con una sfumatura che faceva sentire inferiori le persone che parlavano con lui, come se non avessero la capacità di guardarlo negli occhi.
 
"L'hai fatto?" chiese Noelle, con voce un po' più forte, "Cosa hanno detto?"
 
"Noi siamo arrivati ad una sorta... di strada senza via d'uscita" disse cercando di scegliere le parole correttamente, osservando la sua piccola nipote seduta di fronte a lui, il suo piccolo corpo accasciato alla sedia, i capelli marroni leggermente ondulati attorno al viso. "Sembra che non riusciamo a prendere una decisione sulla tua situazione con le informazioni che abbiamo".
 
Noelle stava diventando sempre più impaziente e si trattenne dal battere i piedi o di emettere un rumore esasperato, desiderava arrivare al sodo e uscirne fuori da quella situazione. "Cosa significa?" chiese e suo zio le sorrise.
 
"Significa che ti daremo un'ultima opzione. Chiaramente tu sei appassionata di fotografia e tu hai talento, te lo riconosco, ma devi provarcelo. Abbiamo parlato per un po' e poi abbiamo deciso". Edward si schiarì la gola prima di dire le ultime parole, "Se tu sarai in grado di creare una nuova, innovativa mostra di successo noi ti riconsidereremo".
 
"Che tipo di mostra?" chiese entusiasta, la sua mente viaggiava su varie idee che stavano arrivando.
 
"Beh abbiamo delle regole per te" affermò con uno sguardo severo. "Il tema del compito è i differenti lati di una persona o di un argomento, devi trovare il tuo soggetto principale e svilupparlo. Gli elementi contrastanti di ciò che rende le cose quelle che sono".
 
"E le regole?" chiese con la speranza leggermente offuscata da questa notizia. Tutte le precedenti idee che le erano passate per la mente svanirono in quanto non erano più utili per il compito che le era stato dato.
 
"Beh non regole esattamente, sono più che altro linee guida, noi vogliamo vedere qualcosa di perspicace uscire da te, qualcosa di innovativo e intrigante. Quando guarderemo le foto che tu hai fatto vogliamo sentirci li con te, come se sentissimo l'ispirazione che c'è dietro ad ogni scatto" spiegò Edward e Noelle annuì, pensando profondamente. Come diavolo farò? Era l'unico filo di pensieri che attraversavano la sua mente. Noelle passò delicatamente le mani tra i capelli arruffati, mordendosi il labbro. "Devo andare ci vediamo presto" disse Edward alzandosi dalla sedia della caffetteria e raggiungendo la strada lasciando la nipote seduta in una profonda concentrazione.
 
῀῀῀῀῀
 
Harry passeggiava lungo il marciapiede, le mani chiuse a pugno e sepolte nelle tasche i capelli ricci spostati dal vento mentre camminava.  I suoi occhi vagavano per i piccoli negozi lungo la strada fino  a quando le sue sfere smeraldo trovarono la destinazione desiderata. Starbucks. Si diresse dritto verso il negozio di caffè, le guance leggermente arrossate dal freddo esterno, tirò fuori le mani dalle tasche per aprire la porta ed entrò all'interno. Il negozio relativamente vuoto, ma d'altra parte questa era una parte tranquilla della città. Analizzò la stanza guardandosi intorno. C'era un'anziana signora appena a destra della porta, un grande uomo panciuto diagonalmente di fronte a lui che godeva di una fetta piuttosto consistente di torta al formaggio e nell'angolo più lontano con il suo naso carino arricciato nei suoi pensieri, il mento appoggiato sulle mani leggermente piegate e le gambe incrociate con grazia sotto il tavolo, sedeva nientemeno che  Noelle Hutchings.

Note 
La storia nei primi capitolo può sembrare non bella ma vi assicuro che dai prossimi capitoli si entrerà nel pieno della storia. Se riesco di aggiungo anche la foto di Noelle.
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Capitolo 4
*** Rabbia e Indecisione ***


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Ipnotizzanti occhi verdi si stabilirono su di lei per un secondo, forse meno, prima che schizzò via e andò verso il fondo strisciando le sue Converse sul pavimento, mentre procedeva in avanti con grandi falcate. Harry non fece caso a lei, perchè avrebbe dovuto? Era qui solo per prendere un caffè e per trovare risposte all'indecisione che attraversava tutto il suo corpo. Lanciò un'occhiata alla lista delle bevande brevemente, anche se praticamente conosceva il menù a memoria, prima di giungere ad una decisione e ordinare. Si sedette con la sua bevanda con caffeina, rimuginando sui vari pensieri nella sua mente. Non era più sicuro di quello che stava facendo, amava esibirsi e amava i suoi compagni di band, ma dal momento in cui si era allontanato temporaneamente da quella vita  non era del tutto certo che l'amore per quegli aspetti della sua professione fosse sufficiente per farlo ritornare. Non sapeva esattamente quando o come, ma da qualche parte lungo il percorso per la sua strada rocciosa verso la fama, la sua passione era morta.
 
Dopo X Factor, fu gettato in tante cose così in fretta che poteva a malapena avvolgere la testa intorno a quello che era successo, è stato un turbine ad alta velocità non era stato preparato al peggio, si sentiva troppo in colpa per questo. Ci sono stati altri artisti là fuori che avevano faticato per anni cercando di farsi notare e lui era lì, un membro della più grande boyband sulla terra nel giro di un anno. I paparazzi gli correvano dietro come un branco di cuccioli persi, il suo nome era in innumerevoli giornali e riviste.
 
Egli stesso aveva cercato su Google una volta, giusto per vedere cosa si erano inventati ma ha chiuso la scheda non appena ha letto le prime parole. "Circa 196.000.000 risultati". Questo lo spaventò drammaticamente e poteva pensare solo ad una cosa. Tutto quello che ho sempre voluto fare... era cantare. E rimase ferito perchè quasi tutti quei risultati di ricerca erano scandalose storie, molte delle quali erano false. Nessuno lo prendeva in considerazione come artista, era proprio questo il nuovo tema di discussione. Era in momenti come questo che si sentiva un forte senso di invidia nei confronti di uno dei suoi amici più stretti, Ed, non aveva avuto vita facile per arrivare al punto in cui si trovava, Harry più di chiunque altro sapeva che era rispettato e apprezzato per il suo talento qualcosa che Harry non aveva mai acquistato con tutti i suoi soldi e la fama volubile. Sospirò profondamente, tenendosi la testa fra le mani e aggrottando la fronte. Cosa sarebbe successo se lui non sarebbe tornato indietro? Odiava tutto ciò; tutta questa indecisione.
 
Nel frattempo, mentre Harry stava attraversando l'ennesima ondata di incessante tumulto interiore, Noelle sedeva di fronte a lui sforzando profondamente il suo cervello per trovare una sorta di ispirazione ma, ahimè, era troppo sfuggente e trovava impossibile venire ad una soluzione tangibile. Non era da lei, solitamente se le veniva dato un compito in pochi minuti avrebbe trovato un'idea generale per risolverlo. Forse ciò era dovuto al fatto che fosse il compito più importante che le avessero mai dato o forse era perchè aveva paura di fallire, ma in entrambi i casi lei non aveva ancora niente. Si lasciò sfuggire un sospiro frustato e girò la testa guardando il resto della stanza, una incredula scossa percorse il suo corpo quando lo vide rendendosi conto immediatamente di chi fosse. Era furente mentre lo guardava, il sangue le ribolliva sotto la pelle e un gusto acido le si formò in bocca.
 
Non era possibile, pensò Noelle fissando il tavolo e scuotendo leggermente la testa incredula. Dopo tutti gli anni che aveva aspettato perchè accadesse, i dolorosi anni che aveva passato immaginando la sua faccia prima di andare a dormire ogni notte, le innumerevoli volte che aveva semplicemente trascurato ogni bravo ragazzo a causa sua, dopo tutte le tarde notti sprecate a vedere i suoi tweet quando avrebbe dovuto studiare, lui aveva deciso finalmente di apparire. Proprio quando non voleva più avere a che fare con lui aveva deciso di sedersi di fronte a lei sorseggiando il suo caffè senza sapere che era lui la causa dell'attuale frustante situazione di Noelle, la semplice espressione del viso che normalmente assume nelle foto che fa correre il cuore di Noelle all'impazzata, figuriamoci nella realtà, le lasciò una sensazione di vuoto  che fece salire la sua rabbia alle stelle perchè si rese conto di aver sprecato la sua educazione... Percepì solo vuoto incontrandolo o vedendolo e amaramente pensò che tutto quello che aveva fatto negli anni precedenti non valeva la pena.  
 
"Maledizione" mormorò sottovoce "Odio la mia vita". E con questo si alzò dal suo posto e andò dritto oltre il ragazzo famoso che gustava la sua bevanda fumante. Aprì la porta del negozio e uscì in strada senza voltarsi indietro, mentre l'aria fredda sferzava intorno al suo corpo mentre si muoveva. Una cosa che dovete sapere su Noelle Hutchings è che quando si mette in testa qualcosa lo farà, in un modo o nell'altro lei saprà sempre trovare un modo non importa quanto sia difficile e rinunciare alla sua ossessione non era un'eccezione. L'immagine delle fiamme arancioni nella sua mente la fecero andare avanti, costringendo i suoi piedi a muoversi, perchè per la seconda volta nella sua vita aveva deciso che non le importava ma questa volta era stato lui perciò non si preoccupava.
 
Tuttavia, come si alzò dal suo posto, gli occhi di Harry trovarono ancora una volta Noelle e stavolta per più tempo. Prese il suo tempo per notarla per la prima volta. I suoi occhi sorvolarono sulla piccola corporatura, i jeans blu scuro le fasciavano le gambe saldamente nei punti giusti, la camicia azzurro pallido le avvolgeva il busto, la giacca di pelle nero sulle spalle e le dita si intravedevano appena dalle maniche. Mentre camminava i suoi stivali neri facevano un ticchettio ritmico e Harry non poté fare a meno di sentirsi un po' rilassato mentre lo ascoltava. Allungò una mano per passare le dita tra i capelli marroni disordinati lasciandola poi ricadere dolcemente intorno al viso, incorniciandolo a forma di cuore e socchiudendo infine le pallide labbra come se si stesse concentrando su qualcosa profondamente. Un pizzico di rabbia era schizzato attraverso i suoi lineamenti dolci, la fronte spiegazzata diede a Harry l'impulso improvviso di premere il pollice tra le sue sopracciglia scure e lisciare le pieghe desiderando di poter vedere la ragazza sconosciuta sorridere alla sua azione.
 
E poi c'erano i suoi occhi. Un vivace mare di un blu elettrico chiaro, le pupille dilatate di un nero scuro che hanno portato il blu al di fuori più di quanto era possibile secondo Harry, le sue ciglia spesse che si mescolavano le une con le altre mentre sbatteva le palpebre toccandosi la guancia per poco tempo  prima che li riaprisse delicatamente. Poteva solo immaginare il modo in cui i suoi occhi si sarebbero increspati ai lati mentre rideva, le due piscine blu avrebbero ballato con spirito frizzante. Le sue mani raggiunsero la maniglia e uscì dalla stanza, un silenzio invase le orecchie di Harry dope il suono rilassante dei suoi passi musicali.
 
Una sensazione di tristezza si formò nel suo stomaco mentre la guardava andare via lui non sapeva molto su di lei, in realtà non sapeva nulla. Era solo una ragazza che non lo aveva mai nemmeno guardato dritto negli occhi, nè detto una sola parola ma ciò non lo scoraggiava anzi semplicemente stuzzicò ulteriormente la sua curiosità. Bevve un altro sorso di caffè interrogandosi follemente su chi fosse. Come sarebbe stata la sua voce? Pensò con un piccolo sorriso riuscendo a eliminare tutti i pensieri precedenti. Perchè era qui così presto alla mattina e cosa più importante perchè era qui sola?
 
Mentre Harry pensava a lei, una domanda attraversò la sua mente come un allarme che risuona presto su un Lunedì mattina distruggendo i suoi piacevoli pensieri. Se non l'avrebbe più rivista? Sarebbe riuscito a liquidare il ricordo di questa ragazza senza nome che camminava davanti a lui in uno Starbucks per il resto della sua vita? Non sapendo il suo nome e senza aver sentito effettivamente il suono della sua voce? Decise subito, non c'era alcun modo per dimenticarla e stare bene con se stesso. Aveva bisogno di conoscerla ma come avrebbe fatto? Non aveva modo di contattarla, tutto ciò che sapeva era che lei era stata qui in uno Starbucks una mattina presto. Magari sarebbe venuta di nuovo, questo poteva essere sufficiente.
 
Harry capì che i modi irrazionali di incontrarla che la sua mente stava elaborando erano lontani... Non convenzionali. Ringraziò momentaneamente Dio che la gente non poteva leggere la mente, perchè se potessero lo avrebbero preso per uno stalker squilibrato e probabilmente depresso. É giusto precisare che Harry non aveva trovato l'amore a prima vista, probabilmente non crede neanche che esista. Ciò mi porta a dire che Harry non era in alcun modo innamorato della ragazza del caffè, nota come Noelle Hutchings, per davvero; l'amore a prima vista non esiste. Quello che Harry provava per la ragazza era qualcosa di completamente diverso, l'unica cosa che sapeva era che la ragazza che aveva appena visto era completamente diversa da chiunque altro. Non era perfetta, non era assolutamente stupenda nè necessariamente graziosa o elegante, ma c'era un modo in cui si muoveva che era così innegabilmente... bello che Harry non riusciva a scrollarselo di dosso. E per di più per qualche ragione quando la guardava, anche se non capiva perchè, trovava una risposta ad alcune domande nella sua mente. Non gli importava che tutto il suo mondo era un pasticcio confuso perchè quando lui la guardava si rese conto che in qualche modo, nonostante tutto, andava tutto bene.
 
Come conseguenza, avrebbe semplicemente dovuto rivedere ancora una volta questa ragazza per ringraziarla e per ricordargli che c'è ancora una speranza per il mondo. No, Harry styles non era innamorato di Noelle Hutchings anche se i pensieri nella sua testa avrebbero potuto trarre in inganno, ma per la prima volta nella sua vita aveva capito perchè le persone credono nella possibilità di una cosa e l'insieme della sua riaccesa speranza e l'interesse per quella ragazza lo portarono ad accettare che fosse davvero innamorato, sebbene si disse più volte che era molto diverso e sicuramente non era amore.


Note
Volevo ringraziare gaietta244 per aver messo la storia tra le preferite e michyceli per aver messo la storia nelle seguite

Vi lascio con una gif di Harry
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Capitolo 5
*** Colpa dell'alcool ***


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Dopo quel giorno Harry si ritrovò a rivisitare il piccolo negozio di caffè regolarmente ogni mattina, però con suo enorme disappunto ogni mattina scoprì che la ragazza non era lì e ogni volta che usciva sentiva la speranza che le aveva dato il primo giorno svanire sempre di più. C'era ben poco che potesse fare al riguardo e ciò lo faceva innervosire ulteriormente, tutto quello che chiedeva era che quella bella ragazza entrasse dalla porta e si andasse a sedere allo stesso tavolo dell'altra volta dandogli l'opportunità di presentarsi e iniziare una spiritosa conversazione, forse facendola anche ridere e sentire ancora un po' di felicità che gli aveva inconsapevolmente dato, in un modo ancora inspiegabile ad Harry.
 
Si stabilì al posto che aveva scelto, il caffè fumante in mano mentre si preparava ad aspettare il suo arrivo. Non era un segreto che Harry Styles fosse capace di attirare l'attenzione delle donne, ma lo era stato fino a quando non aveva visto quella ragazza con gli occhi affascinanti che hanno il potere di impressionare qualcuno; era nervoso per le parole che avrebbe usato questa era la prima volta che aveva paura di quello che fosse successo, se la ragazza non fosse stata affascinata dalle sue buffonate  che lo facevano sembrare più desiderabile. Purtroppo, mentre aspettava per l'ottava volta in quello stesso posto, i minuti passavano e si trasformavano in ore, e lei non si era ancora vista attraverso la porta di vetro.
 
Si stava preparando ad uscire, quando l'uomo che di solito si trovava al bancone si avvicinò a lui piuttosto nervoso. "Mi scusi signore, non voglio essere curioso, ma esattamente perchè viene qua così spesso ultimamente?"
 
Harry era perplesso su come rispondere, non poteva dire, Ehi sto aspettando una ragazza di cui non so il nome che attraversi quella porta e continuo a tornare ogni giorno finché non lo farà. Sapeva che se avrebbe detto la verità, l'uomo avrebbe pensato che aveva perso completamente la testa e onestamente Harry cominciava a pensare la stessa cosa. "Io" si fermò pensando alle parole da dire emettendo un sospiro. "É complicato." disse e l'uomo annuì leggermente.
 
"Posso aiutarti, se ne hai bisogno". disse l'uomo gentilmente e Harry sorrise,sapendo che in realtà non avrebbe potuto.
 
"Probabilmente le avrei chiesto aiuto, se sapessi realmente cosa chiederle" rispose con una risata.
 
" Complicato uh?" disse l'uomo percettivamente. 
 
"Non ha idea" disse Harry con un sorriso, " Grazie comunque, ma penso di andare adesso".
 
"Tornerai domani?" chiese l'uomo mentre Harry stava per uscire dal negozio.
 
"No" rispose, un pizzico di delusione cresceva dentro di lui, realizzando che la ragazza era sparita, si sarebbe preso a calci per non averla rincorsa quella mattina. "Non penso lo farò".
 
*************
 
Noelle era frustata e si ritrovava così spesso nell'ultimo periodo. Sedeva nel suo nuovo appartamento, Killmouski giaceva contento sul divano, mentre fissava con aria assente la fotocamera davanti a lei. I suoi genitori avevano insistito per farle comprare l'appartamento, le avevano detto che era il momento per lasciare il nido di cui lei si lamentava. Ciò che la preoccupava era il fatto che una settimana era passata e lei non aveva ancora trovato alcuna fonte di ispirazione per il suo incarico, per non parlare del fatto che non aveva ancora iniziato. Aveva pensato al tema un sacco di volte tanto che le parole non avevano più alcun senso e cominciò così a contemplare e scattare foto  delle varie parti di una scatola di cartone tanto per fare qualcosa.
 
Bussarono educatamente alla sua porta e sospirò alzandosi dalla sedia e trascinando i piedi dentro alle pantofole fino alla porta, aprendola pigramente. "Perchè non sei vestita?" chiese la ragazza di fronte a lei speranzosa guardando Noelle su e giù.
 
"Chelsea, non sono molto su oggi." disse Noelle pigramente, incrociando le sue braccia sul petto.
 
Chelsea lanciò un'occhiata alla sua amica, gettando i suoi capelli biondi dietro una spalla entrando nell'appartamento, prendendo Noelle per il polso e tirandola in camera da letto. "Sbloccati adesso altrimenti le idee non ti verranno Hutchings e lo sai anche tu". Prima che avesse il tempo di aprire la bocca, Chelsea stava frugando nel suo armadio e gettava abiti a caso per tutta la stanza dipinta di viola.
 
"Chelsea" disse Noelle infastidita " Pulisci tu tutto questo!"
 
"Vuol dire che vieni?" replicò Chelsea allegramente, tirando fuori la testa dall'armadio.
 
"Credo che non mi faccia male..." rispose Noelle sussultando e seguendo Chelsea mentre emetteva uno strillo eccitato, prendendo altri vestiti.
 
**********
La musica poteva essere sentita dall'esterno dell'edificio, le luci caleidoscopiche lampeggianti potevano vedersi al disotto dell'entrata. Il posto dava senso di importanza a questi ragazzi troppo giovani che entravano, grazie ai suoni ipnotici e alle risate sebbene gruppi di ragazze ubriache che urlavano si sentivano da fuori e non facevano praticamente niente per nasconderlo dietro le porte anzi questo rito di passaggio attirava i passanti costantemente, promettendo un mondo di alcool una volta all'interno. Comunque, per quelli che passavano attraverso le porte solitamente guadagnavano un terribile mal di testa, tasche vuote e numerose storie di come la serata degli altri era trascorsa in quanto tu non ne hai la minima idea ed era questa la parte discutibile dell'uscita che Noelle sapeva molto bene, nemmeno a dirlo, dopo i quindici anni era stata vista raramente con una bevanda alcolica ma questa è una storia poco signorile da raccontare un'altra volta.
 
"Mia amica" disse Chelsea, la sua voce affaticata dall'effetto combinato del cantare a squarciagola le canzoni e dalla conversazione appena avuta sul suo recente ex ragazzo, "Vieni a ballare con me". Disse prendendo Noelle dal suo posto e tirandola sulla pista da ballo.
 
"Chels penso che andrò a casa". Disse Noelle, la musica martellante e le luci luminose stavano diventando troppo fastidiose per lei per non parlare dell'odore della crema irlandese Bailey che la colpiva ogni volta che passava vicino al bar causandole urti di vomito.
 
"Perchè?" esclamò Chelsea "Siamo appena arrivate!"
 
"Siamo arrivate quattro ore fa" Noelle informò l'amica con un sorriso paziente. Chelsea e Noelle erano completamente e assolutamente opposte ma si capivano entrambi e la loro amicizia aveva sopravvissuto a brutti periodi.
 
"Davvero!?Porca puttana!" maledisse Chelsea, con un'espressione frenetica sul viso. "Io dovevo essere a casa alle due! Un'ora fa!" Improvvisamente si lasciò sfuggire una risata "Un'altra ora non potrà essere di certo una brutta cosa?"
 
"Credo di no" replicò Noelle, sapendo che Chelsea non l'avrebbe presa in considerazione, "Andiamo e divertiamoci". Disse Noelle abbracciando la bionda prima di ritornare sulla pista da ballo, ostentando volutamente la figura ben dotata della bionda.
 
Dopo  aver attraversato la pista con le persone ben compattate, Noelle uscì dalla porta del club dirigendosi verso il marciapiede. Si considerava una persona abbastanza indipendente, di certo aveva le tendenze delle ragazze di avere la sensazione che uno stupratore folle stava correndo verso di lei, di tanto in tanto, ma era al sicuro non doveva avere paura di fare qualcosa per se stessa e con quel pensiero più o meno inserito nella sua mente si incamminò verso casa senza prendere un taxi. Sebbene i pochi soldi che possedeva le fecero prendere la decisione facilmente.
 
Si prese il suo tempo mentre camminava, per respirare l'aria della notte trovando conforto in essa. C'era qualcosa nella tranquillità della notte che la affascinava, i suoi angoli nascosti non la spaventavano ma accendevano la sua curiosità, come un bambino che fissa il regalo alla mattina di Natale il nastro su di esso così allettante e l'emozione cresce dentro il corpo del bambino che non aspetta altro che strappare la carta e scoprire i segreti che nasconde. L'entusiasmo aumenta ogni secondo che passa mentre aspetta che gli venga consegnato.
 
Noelle emise un grido strozzato, la paura attraversò le sue vene, l'odore di vodka percepibile nell'aria e un paio di braccia sconosciute si strinsero attorno alla sua vita. Sto per morire, pensò, congelando dal punto in cui le braccia dell'uomo dietro di lei la presero, non ricordando niente della difesa personale che suo padre le aveva insegnato sapendo che sarebbe stato inutile provare e ferire maggiormente se stessa. Un secondo o giù di li e poté ricomporsi realizzando che la presa sul suo corpo non era in alcun modo violenta , ma familiare come un.. un abbraccio.
 
"Mi scusi?" Disse con un tono impacciato, guizzando fuori dall'abbraccio imbarazzante e girandosi per vedere il colpevole della sua crescente paura. Ciò che vide, comunque, la sorprese più dell'abbraccio stesso, se poteva essere realmente chiamato così perchè di fronte a lei completamente e totalmente intossicato ad ogni livello c'era Harry Styles.
 
Lui l'aveva vista passeggiando, stava guardando il cielo limpido di tanto in tanto e le corse dietro. In parte fece quello che doveva fare la prima volta che la vide ma adesso era dovuto al fatto che aveva consumato un intera bottiglia di vodka (forse anche di più) da solo in una notte e come qualunque uomo ubriaco che aveva trascorso una settimana cercando la ragazza, pensò che non c'era niente di meglio che sommergere la ragazza impaurita in uno stretto abbraccio.
 
"Sei molto scusata". disse felicemente, facendole uno sbilenco e poco attento sorriso. Noelle alzò le sopracciglia verso di lui incredula, mettendo le mani sui fianchi e aprendo la bocca per parlare.
 
"Che diavolo pensavi di fare spaventando una innocente persona a mor-" Voleva continuare, voleva dare a quell'arrogante rovinatore di vite le parole che aveva nella sua mente ma fu interrotta dall'uomo prima di lasciarla leggermente impalata, la sua testa guardo il pavimento. "No!" protestò Noelle "Non ci provare!"  Ma era troppo tardi. Il contenuto tossico che riempiva lo stomaco di Harry uscì incontrollabile sul marciapiede spruzzando sulle scarpe di Noelle siccome era in piedi di fronte a lui completamente inorridita, non riuscendo a fare qualcosa se non guardare per quattro minuti che lui continuava non elegantemente a tenere la bocca aperta per vomitare.
 
Voleva andare via, chi non l'avrebbe voluto? Ma mentre lo guardava, vide una situazione che aveva affrontato numerose volte e sapeva che quando era stata al suo posto nessuno si era preoccupato di prenderla dal pavimento anche quando si ritrovava li e non era per colpa sua. Emise un sospiro mentre Harry si sedette per terra, la testa tra le ginocchia, i capelli ricci un totale disastro. Si sedette accanto a lui evitando accuratamente il pavimento schizzato e mise una mano sulla sua schiena. "Hey" disse con calma, alzando Harry da terra e mettendogli il braccio intorno alle sue spalle iniziando a camminare verso il suo appartamento, mentre Harry inciampava accanto al suo piccolo corpo. "Andiamo popstar". Scherzò, felice che il suo appartamento non era così lontano.
 
Sarei euforica di dirvi cosa pensava Harry, di dirvi come era felice che lei gli avesse dato una seconda possibilità e non aveva lasciato la sua presenza disgustosa distesa nel vomito sul marciapiede, ma mentre Noelle lottava per spingerlo all'interno attraverso la porta e farlo distendere sul divano ricevette un miagolio e una sprezzante unghiata da Killmouski in quanto Harry era atterrato sul corpo del felino, lui non aveva la minima idea di cosa stesse succedendo. Non si sarebbe ricordato del sospiro esausto di Noelle perchè si raggomitolò sul divano come un bambino e lei gentilmente gli mise una coperta sopra il suo addormentato e apparentemente innocente corpo. Il suo stato di incoscienza non gli permetterà di conoscere gli eventi o come la ragazza cercò un asciugamano caldo e gli pulì il viso disordinato, spingendo i ricci aggrovigliati via dalla faccia mentre lo faceva. Non potrà mai ricordare come cercò due aspirine nel mobiletto del bagno e le mise leggermente sul tavolo di fronte a lui con un bicchiere d'acqua per il mal di testa familiare che avrebbe avuto una volta sveglio e che Noelle conosceva bene.
 
E Noelle non era sicura del perchè lo avesse fatto, forse le cose sarebbero state più facili per lei se non l'avesse fatto, forse pensò si sarebbe svegliata e non avrebbe trovato le aspirine e l'acqua e il divano vuoto ma era certa nella sua mente di essere felice di averlo fatto e sapeva che lo avrebbe rifatto se ne avrebbe avuto l'occasione perchè sentiva che era qualcosa per cui non bisognava chiedere ma un semplice qualcosa meritato. Una cosa semplice che Noelle a quindici anni non aveva mai ricevuto.  
 
Note
Volevo ringraziare marty_96borgi per aver messo la storia tra le preferite, unicorno_rosa per averla messa tra le seguite e gaietta244 per aver recensito. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!!! Al prossimo capitolo!!!!

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Capitolo 6
*** Fanculo a tutto e a quello che posso fare con esso ***


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Vi siete mai svegliati la mattina chiedendovi perchè avete avuto la fortuna di sopravvivere alla notte, quando si sa che qualcun altro la fuori non ce l'ha fatta? Non è il più piacevole pensiero con cui svegliarsi, e poi ancora la sua vita e tutta la sua realtà, la vita non è un pensiero molto piacevole con cui svegliarsi dopo aver trascorso una notte gloriosa nella perfezione dei vostri sogni. Harry soffocò un gemito, era arrabbiato con se stesso per aver pensato a ciò di nuovo, rimuginandoci sopra, ha fatto troppo spesso quello che fosse consentito fare ad una persona normale e non era un bene per la sua salute. Sebbene oggi avrebbe dato la colpa al mal di testa lancinante al pezzo di mobilia sotto di lui.

 

Come risultato di questo, non si sentiva obbligato sufficientemente ad aprire gli occhi sapendo che avrebbe dovuto infilare le scarpe discretamente prima di precipitarsi fuori dalla porta, lasciando qualche casuale ragazza seminuda sdraiata non troppo lontana da lui solo per finire da Starbucks in cerca di qualcuno completamente diverso anche se aveva promesso di non ritornarci. Odiava essere in questa situazione. Quella in cui corre lontano da una ragazza e spera che non la rincontri per il resto della vita. In tutta onestà, non si era trovato in questa situazione da quando aveva lasciato i ragazzi pensò quindi che stava facendo progressi. Fino ad oggi.

 

Nonostante la sua incredibile mancanza di energie sapeva che era il momento di darsi alla fuga di routine e così aprì gli occhi osservando attentamente la stanza intorno a lui. La stanza era disordinata, ma in qualche modo abbastanza pulita per passare per ordine ciò fece accartocciare la fronte di Harry ma lo ignorò e continuò a osservare. C'erano fotografie sparse a casaccio per tutti i muri, ma non il genere di fotografie di amici o di familiari ma semplicemente immagini di scene di vita quotidiana o un angolo visivo artistico di un oggetto che si vede sempre catturato in una diversa luce e che ti fa riflettere ancora di più. Naturalmente c'erano anche le foto normali, ma la maggior parte non lo erano.

 

Lo sguardo stupito di Harry cadde sul tavolo appena a sinistra, notando gli elementi disposti per una persona che potesse essere sola. Due aspirine e un bicchiere d'acqua pronte per essere usati e sperare che curino il dolore che risuona nel cranio. Stancamente li raccolse, lanciandole nella parte posteriore della gola e mandandole giù con l'acqua dando ancora uno sguardo perplesso ai suoi lineamenti. Non era una cosa normale. In effetti, Harry era quasi del tutto certo di non essersi mai svegliato con un mal di testa e aver scoperto che qualcuno si era preso la briga di cercare di aiutarlo senza uno sguardo di disapprovazione verso di lui, per non parlare del fatto che giaceva da solo su un divano senza una ragazza mezza nuda in vista e Harry non potè fare a meno di sentirsi un po' più leggero da questa cosa. Si strofinò la fronte assonnata allungando le braccia con un grugnito.

 

"Buongiorno anche a te Popstar" sentì dire da una voce femminile con una tangibile punta di umorismo. Immediatamente girò la testa in direzione del suono, sentendo un formicolio nelle orecchie di straniero , ma era sicuro che non aveva mai sentito prima questa voce.

 

Noelle sedeva su una sedia nella sua cucina, che era interconnessa con il salotto, mentre guardava con divertimento come il ragazzo famoso cercava di capire dove si trovava anche se aveva finto per dieci minuti di essere addormentato ma notò i cambiamenti continui del suo viso come se stesse avendo una conversazione nella sua testa e reagisse alle parole non dette come se gli altri lo avessero sentito. Aveva visto come guardava la stanza intorno a lui e sorrise quando guardò l'aspirina con stupore come se non avesse mai visto nulla di simile fino ad ora.

 

"Tu?" parlò Harry sottovoce quasi a se stesso e Noelle aggrottò la fronte prendendo il suo comportamento anomalo come reazione alla quantità di alcool ancora probabilmente in circolo nel sangue, ricordando una delle sue canzoni preferite. "I want to be drunk when I wake up, on the right side of the wrong bed..."

 

"Io?" rispose con cautela non sicura di quello che volesse dire.

 

Harry non disse una parola sforzando follemente il suo cervello per una sorta di ricordo della sera precedente. Voleva ricordare cosa era successo, fottuta vodka, pensò arrabbiandosi fottuti soldi che mi permettono di comprare la misera sostanza nel primo posto, fottuta fama, fottuta realtà.

 

**"Fanculo a tutto e a quello che posso fare con esso". La ragazza disse prendendo un piccolo morso dalla barretta di cereali poco dopo, aggiungendo un sentimento di non curanza alla situazione attuale, e gli occhi di Harry si spalancarono. Aveva detto le sue parole ad alta voce. "Non ti sto giudicando Popstar" parlò ancora una volta, "Ma penso che è meglio se lasci perdere l'alcool per un po'. Non va bene per i tuoi pensieri. Chiaramente."

 

Harry scosse la testa brevemente, non capendo cosa stava succedendo. É stata una situazione di confusione per lui, e si chiese cosa aveva fatto per arrivare alla presenza di una ragazza così affascinante, dopo le lunghe ore che aveva passato a cercarla. Non era sicuro di come agire e il suo atteggiamento sembrava infastidirlo perchè a lei non importava che lui era nel suo salotto? Non aveva influenza su di lei? E Harry non potè fare a meno di sentire il pungiglione nel suo cuore, mentre si rese conto della verità. "Come ti chiami?" chiese bruscamente e Noelle inarcò leggermente le sopracciglia.

 

"Noelle" rispose con un piccolo sorriso e Harry le sorrise di rimando. Harry si sentì come se avesse portato a termine un grande compito appena sentì il semplice nome carino come se avesse appena vinto gli Hunger Games o sconfitto tutti i problemi che il mondo avesse mai lanciato contro di lui. In un primo momento non riuscì a capire perchè e poi invece capì. Aveva trascorso otto giorni per ottenere questa parola così bella uscire dalle sue labbra e adesso ce l'aveva fatta, la sua fiamma danzante di speranza si era maestosamente rinnovata e si sentiva di nuovo felice. Si sentiva come se avesse uno scopo, ma prima che potesse lanciarsi troppo lontano stabilì i piedi saldamente a terra dicendosi fermamente ancora una volta, non è amore. Non è sicuramente amore, è infatuazione e ciò è completamente differente.

 

Ma mentre i pensieri di Harry si mescolavano con Noelle, i suoi erano totalmente diversi. Mentre i secondi passavano entrambi restavano nei loro pensieri, Noelle osservava Harry con la coda dell'occhio, intrigata mentre lo guardava. Era molto affascinata da come le sue espressioni facciali, la postura e il linguaggio del corpo non sono mai stati del tutto costanti. Come se non poteva scegliere quale emozione indossare in un momento ma indossarle tutte assieme, una specie di mix perfetto che era Harry Styles. Capiva che la sua capacità di attenzione deviata era dovuta all'alcool presente dentro di lui e che sarebbe diminuito abbastanza presto, ma adesso la sua mente correva provocando un sorriso che si diffuse in tutto il viso.

 

"Hai una quantità abnorme di fotografie in casa" commentò portando la ragazza alla realtà.

 

"Si, io amo la fotografia". Rispose felice della direzione che la conversazione stava prendendo.

 

"Cosa riprendi... immagini di cose?" chiese Harry piuttosto goffamente. Si era accorto che lei sembrava contenta quando aveva introdotto l'argomento e aveva voluto mantenere la sua attenzione completamente con lui, nonostante non sapesse assolutamente nulla della fotografia in quanto era al di fuori della sua portata, perchè ovviamente Noelle ne sapeva molto. Lei scoppiò in una risata alla sua domanda, ma si morse il labbro per impedirsi di offenderlo e mandarlo via.

 

"Qualsiasi cosa veramente, luoghi, animali e a volte persone" rispose.

 

"Sei brava?" chiese e lei soffocò ancora una volta una risata, ma lentamente l'umorismo si placò e riuscì a rispondere.

 

"Non lo so" disse in un modo veritiero più di quanto aveva pensato. Aveva l'abitudine di credere che era brava in quello che amava ma ultimamente, beh ultimamente le cose erano state complicate.

 

Harry non si aspettava questa risposta. Per lui, Noelle era una ragazza scherzosa, sarcastica e sicura di se. Era pronto per una battuta non per un confuso "non so". Stava cominciando a sembrare come Harry, e lui non sapeva cosa fare al riguardo.

 

"Potresti aiutarmi?" disse Noelle velocemente, morsicando le sue labbra a causa del costante aumento del nervosismo.

 

"Scusami?" rispose Harry, non avendo la più pallida idea di che aiuto necessitava, specialmente da lui.

 

"Mi serve un soggetto" iniziò Noelle.

 

"Tu hai bisogno di un...soggetto?" chiese lentamente, trasformando la sua affermazione in una domanda.

 

"Si" disse "Qualcuno da usare in un progetto, per fotografarlo". Chiarì e la piega tra gli occhi di Harry si appiattì non appena cominciò a comprendere cosa stava provando a spiegare.

 

"Tu vuoi scattarmi delle foto?" disse Harry facendo attenzione ad afferrare tutto ciò che la bella signorina di fronte a lui stava lottando per chiedergli di fare.

 

"Non farti un'idea sbagliata, io non sono una pazza stalker che ti ha drogato e ti ha portato qui" disse Noelle, "Io necessito davvero di un aiuto per un progetto che ha molta importanza per la mia vita e so che tu sei relativamente a tuo agio di fronte alle fotocamere e questo mi permette di fare ciò senza che tu scappi da me ogni volta che ti metto a fuoco". Stava iniziando a blaterare, e Harry si accorse di quanto fosse carina "Io ti posso pagare". Aggiunse aprendo la bocca per parlare ancora una volta ma fu fermata.

 

"Non necessito dei tuoi soldi Noelle"disse Harry mettendo enfasi nel suo nome con le labbra, "Io non ho davvero niente di meglio da fare che aiutarti. Io sto facendo una specie di... di vacanza".

 

"Mi aiuterai?" chiese Noelle incredula, non era sicura di cosa aspettarsi dalla sua risposta ma sicuramente non era questo.

 

"Certo" disse Harry con un sorriso, "Adesso, se non ti dispiace, vuoi gentilmente spiegarmi perchè diavolo sono nella tua casa?" Gli chiese e Noelle rise un po' difficilmente, probabilmente perchè aveva appena avuto la possibilità di completare il compito partendo da zero e raggiungendo un numero spettacolare in un secondo, ed è stato molto più semplice di quello che si era aspettata.

 

**La frase che Noelle usa sarebbe questa*Fuck it all and be done with it, I say* ho cercato di tradurla ma nella nostra lingua non ha molto senso. :-)

 

 

 

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Capitolo 7
*** Ingenua ***


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"Così ho deciso che l'unica cosa ragionevole da fare era portarti qui, ti ho ripulito un po' e poi sono andata a letto. Ecco perchè sei qui Popstar." disse Noelle togliendosi distrattamente i capelli dal viso. Harry riusciva a malapena a nascondere la sua completa e assoluta mortificazione mentre la ragazza gli ricordava le vicende della notte precedente, non risparmiando nessuno dei gloriosi eventi.

 

"Mi dispiace così tanto" disse Harry, prendendosi la testa tra le mani e strofinandosi le tempie. "Cosa posso fare per renderti il favore?" chiese sperando di non aver respinto troppo la ragazza. Harry non era mai stato in grado di gestire bene il vomito, era felice che Noelle era stata abbastanza gentile da aiutarlo e non era corsa via; non era sicuro di riuscire a fare la stessa cosa se fosse stato uno dei suoi più cari amici, ma di nuovo nella parte posteriore della sua mente si rese conto che l'avrebbe fatto per Noelle anche se questa situazione non capiterà mai, Harry non poteva immaginarsela in quella posizione, era troppo una signora.  

 

"Whoa" disse Noelle un po' stupida "Non preoccuparti Popstar, è tutto a posto. Non è poi così tanto importante come affare; non ti aspettavi che ti avrei lasciato lì, anche se mi hai vomitato sulle scarpe? disse aggiungendo subito dopo " Ma se davvero vuoi ringraziarmi, non mi lamento se vuoi comprarmi un paio di scarpe nuove." Scherzò facendogli un sorriso e lui ridacchiò leggermente, ma Harry era preoccupato che in un'ora di conversazione Noelle non lo aveva ancora chiamato con il suo vero nome. Era chiaro che sapesse chi fosse, beh, lui sperava lo facesse ma c'era come una ragione per cui lei non lo aveva ancora chiamato Harry e questa cosa lo turbava parecchio.

 

"Sono serio, grazie." Disse e lei sorrise appena, raggiungendo il frigo per prendere lo yogurt e strappare un cucchiaino dal cassetto.

 

"Serviti se hai fame" propose Noelle, prendendo un boccone simile alla frutta e cremoso portandoselo alla bocca, ma Harry fece una smorfia e rifiutò.

 

"Non penso che toccherò cibo per un po' " affermò Harry passandosi una mano nei capelli scombinati. "Ti dispiace se uso la doccia?" chiese e Noelle velocemente scosse la testa.

 

"Attraversa quella porta e poi alla tua destra, ma non ho esattamente i vestiti o qualcosa per te..." disse seguendolo con lo sguardo e lui sorrise, Noelle sapeva dove andare a parare con quel commento e non riusciva a smettere di far salire il rossore sulle sue guance e spostò rapidamente il suo sguardo; che poteva sembrare sbagliato.

 

"Non stressarti Noelle, me ne andrò presto comunque". Disse Harry, il suo sorriso ancora saldamente fissato sul volto mentre si alzava dal suo posto e seguiva le indicazioni per arrivare in bagno. Si guardò allo specchio e rabbrividì leggermente per il suo aspetto, sembrava orrendo e per questo si sentì ancora peggio. Si spogliò, entrò nella doccia e lasciò che l'acqua calda scivolasse sul suo corpo sperando di riacquistare qualche forma di attrattività persa dal danno che lui stesso si era inflitto, un'altra notte dimenticata, un'altra mattina trascorsa nel dolore, un ciclo infinito che non è mai stato in grado di terminare.

 

********

Noelle si cambiò rapidamente, costantemente consapevole del fatto che qui nel suo piccolo appartamento, c'era un uomo completamente nudo con una grande reputazione. Si, lui poteva trovarsi nudo dentro i confini di una doccia ma Noelle si sentiva ancora a disagio per l'intera faccenda. Scosse la testa, questo era ridicolo. Non ebbe nemmeno il tempo di marcare gli strati di vestiti o la mancanza di essi che coprivano il corpo di Harry Styles. Questa linea di pensieri portò un'ondata di calore alle guance, quello che aveva veramente bisogno era di smettere di pensare ad Harry Styles del tutto ma sarebbe stato impossibile in quanto lei contava su di lui per aiutarla. Noelle sospirò, andrà tutto bene, aveva solo bisogno di fidarsi di lui, e questo non sarebbe stato così difficile vero? Ma quello era il suo più grande difetto. Di tutte le abilità che possedeva Noelle Hutchings non era in grado di fidarsi delle persone fino a quando non le avrebbero dimostrato che non la avessero delusa, era un'anima cauta ma finse che ciò era avventato; sarebbe stato facile. Era una rara occasione per lei, lasciare entrare qualcuno.

 

Mi sento come se tu stessi pensando che la guardia di Noelle si sarebbe abbassata, pensi probabilmente che è ridicola ma non vuole essere solo ingenua, non vuole diventare quella povera ragazza stupida di cui tutti hanno pietà e ne parlano con toni tristi perchè questo era già successo e ne era uscita viva appena. I pensieri di Noelle furono disturbati da una presenza alla sua porta e così portò la sua attenzione alla figura in piedi con i capelli umidi. "Scusa" disse massaggiandosi la nuca imbarazzato. Noelle era visibilmente sobbalzata quando realizzò che lui era li. "Non avevo intenzione di spaventarti".

 

"É tutto a posto, Popstar" disse con un sorriso "Ero un po' distratta". Spinse i suoi capelli dietro una spalla distrattamente e si alzò, "Quando sei libero?" chiese, facendo aggrottare le sopracciglia di Harry.

 

"Cosa?" chiese confuso.

 

"Mi hai detto che mi avresti aiutato... Se non puoi fa niente... Voglio dire so che sarai occupato..." disse sentendosi sciocca per aver pensato che sarebbe stato pronto ad aiutarla.

 

"No,no" disse velocemente "Me n'ero dimenticato" disse camminando verso di lei, scuotendo i ricci rapidamente e guardandosi intorno alla ricerca di un pezzo di carta e penna. "Dov'è il tuo telefono?" chiese abbandonando l'idea della penna. Noelle a malincuore sbloccò il telefono passandoglielo e Harry sorrise, digitando velocemente sullo schermo con padronanza prima di restituirglielo. "Non ho idea di cosa farò nelle prossime due settimane ma tu chiamami quando sei libera e possiamo organizzare qualcosa ok?" propose e Noelle annuì con un piccolo sorriso, sollevata che non dovesse cercare un altro soggetto.

 

"Lo farò" rispose con un sorriso che anche lui le fece.

 

"Oh" disse ancora Harry "Tu dovrai essere così gentile da dirmi cosa portare da indossare o qualsiasi cosa d'altro. Non sono così sicuro di sapere come funzionano queste cose".

 

"Non ti preoccupare di questo." Lo informò Noelle e lui si trattenne dall'aggrottare le sopracciglia, non volendo passare per ignorante.

 

Era a questo punto, che la bocca di Noelle si stava per aprire per parlare e Harry stava aspettando le sue parole, che Killmouski entrò tagliando l'aria con la coda ed emettendo un forte miagolio, portando entrambi ad osservare da dove proveniva il rumore. "Hai un gatto?" chiese Harry con un sorriso e lei annuì lentamente.

 

"Ovviamente" rispose bruscamente, facendo un cenno verso la creatura di zenzero che lentamente si appiattiva sul tappeto vicino alla sua padrona facendo ridere sommessamente Harry.

 

"Posso tenerlo?" chiese.

 

"Su avanti" disse Noelle con un sorriso e Harry si avvicinò al gatto che era graziosamente balzato sulle ginocchia di Noelle. La mano di Harry raggiunse il felino e gli accarezzò la testa e le orecchie ma balzò indietro velocemente quando l'animale si ritrasse, sibilando di rabbia.

 

"Perchè l'ha fatto?" esclamò Harry, fissando Killmouski con un'espressione allarmata sul volto, facendo ridere Noelle mentre coccolava la creatura che aveva in braccio.

 

"Non sono troppo sicura, voglio dire... ma penso che ieri notte tu sia caduto su di lui; però non l'aveva mai fatto prima". Disse Noelle ridendo ancora e accarezzando il gatto che adesso le stava facendo le fusa nel mento, "Non ti piace Harry, gattino?" disse divertita, le orecchie di Harry si tesero sentendo pronunciare il suo nome sebbene non lo usava direttamente con lui "Hai paura di lui?" continuò scherzando con Killmouski felicemente, che ormai era caduto di schiena in grembo, facendo le fusa allegramente e schiacciandole la mano allegramente con la sua zampa.

 

"Non gli ho fatto niente" ribatté Harry ma Noelle lo ignorò ancora concentrata su Killmouski.

 

"Non preoccuparti Popstar" disse alla fine "Probabilmente aveva solo fame e non ha dormito molto bene la scorsa notte perchè gli hai rubato il letto".

 

"Si!"rispose Harry ancora confuso del perchè il gatto lo disprezzava e perchè la ragazza si rifiutava di usare il suo nome, per non parlare del fatto che era ancora un po' sotto sopra e piuttosto stanco. "Penso sia meglio che vada" disse "Basta una telefonata ok?"

 

"Si" disse alzandosi dal sofà  e mettendo giù il gatto, non abbastanza sicura di quale fosse il saluto più appropriato per la situazione. Harry raggiunse la porta, trovandosi nella stessa situazione di Noelle, entrambi aspettavano che fosse l'altro a fare qualcosa.

 

"Ciao Noelle" finalmente Harry parlò, aprendo la porta sentendo il disagio presente nell'aria. "E...grazie" aggiunse e Noelle sorrise.

 

"Ciao Popstar"rispose e con questo se ne andò.

 

Noelle guardò il telefono che teneva in mano, sbloccandolo e scorrendo i contatti per trovare il suo per vedere cosa aveva digitato, < Harry x >. Noelle non sapeva cosa pensare realmente, come è possibile che appena decide che non vale più il suo tempo, lui diventa la sua ultima opzione? Era contorto e frustante e soprattutto Noelle non capiva perchè doveva succedere adesso che lei sicuramente non voleva.

 

*************

Harry era calmo, la sua sbronza stava passando e la sua speranza stava diventando più luminosa di come lo era mai stata. Era troppo felice, sapeva che non capiva di cosa si trattasse, Noelle aveva riordinato tutto mentre era con lei, comunque a lui non importava cosa fosse finchè non avrebbe potuto rivederla di nuovo. Voleva sentirla ridere ancora, sentire come le sue labbra pronunciassero il suo nome e sperare un giorno di parlare di più e avvolgerla con tenerezza. Realizzò che non poteva farlo adesso, che il tempo per farlo non era nemmeno vicino a questo momento, ma lo sarebbe stato, e quando il momento di correre tra le sue braccia sarebbe arrivato lui sarebbe stato più che pronto a tenerla stretta e dirle quanto contava per lui, per dirle quanto era bella e che lui era li per lei. Fu in quel momento che disse a se stesso che ci sarebbe sempre stato per lei, per troppo tempo aveva lasciato le persone che amava di più e si rifiutava di farlo di nuovo.

 

E no, lui non la conosceva bene e lei non conosceva lui ma entrambi avevano una sorta di chimica tra di loro, se Noelle lo sapeva o no, lui era li; l'energia che li collegava era sempre stata li, il problema era, Harry trovò Noelle solo una volta che fu certo che lei non fosse mai esistita.

 

  Note!!!

Ciao a tutte!!! Spero che il capitolo vi sia piaciuto secondo me è uno dei migliori tra quelli già pubblicati!!! Ringrazio deniseforever per aver messo la storia tra le preferite e miky1d7689 per averla messa tra le seguite...


Come sempre se vi va fatemi sapere cosa ne pensate della storia... al prossimo capitolo!

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Capitolo 8
*** Proprio qui ***


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Noelle batté le dita sul bancone della cucina ripetutamente, fissando il suo telefono. Si stava interrogando su cosa fare, mordendosi le labbra dolcemente mentre si concentrava. Era passata una settimana da quando aveva fatto l'accordo con Harry e da esso non era ancora venuto fuori niente. Ma questa non era la ragione per cui si è concentrata sul telefono, no, era in attesa di una risposta a quello che aveva appena detto ad una persona completamente diversa. Ethan.

 

Noelle lo conosceva bene e anche lui la conosceva, Ethan era il migliore amico di suo fratello maggiore da come ricordava, ma tra loro la relazione non era mai progredita ulteriormente. Fino ad ora. Non era molto sicura di ciò che doveva fare, la sua domanda proveniente dal nulla chiedendole in poche parole di uscire. Noelle non era sicura ma decise di accettare, lui era bello, alto e biondo con una linea dura nella mascella e Noelle sapeva che era un bravo ragazzo. Jason avrebbe approvato, Jason era suo fratello, un po' troppo protettivo a volte e un po' brusco ma a lei importava la sua opinione e loro erano molto vicini. Il telefono vibrò e velocemente lo prese e lesse lo schermo.

 

"Ci vediamo più tardi. x" era una semplice risposta accettabile e Noelle scrisse una breve risposta prima di premere su un altro contatto e chiamarlo. Squillò un po' di volte prima che lui lo raccolse e con una voce roca un po'  tesa la salutò.

 

"Ciao?"

 

"Hai bevuto ancora Popstar?" scherzò Noelle con un sorriso.

 

"Noelle". Respirò e lei poteva immaginarselo come la mattina in cui si svegliò a casa sua. "Non l'ho fatto..." disse sulla difensiva.

 

"Non c'è bisogno di spiegarsi con me Popstar, speravo solo che tu non fossi ubriaco perchè mi chiedevo se fossi libero oggi?" disse semplicemente, mettendo distrattamente del cibo nella ciotola di Killmouski prima di cercare la sua fotocamera sul tavolino ingombrato.

 

"Certo non sono sbronzo. In realtà non ho ancora bevuto niente." disse allegramente e lei alzò gli occhi sapendo che stava dicendo la verità.

 

"Sono orgogliosa di te Popstar, lo sono davvero ma non era per questo che ho chiamato. Stai un inferno o sei abbastanza presentabile per lavorare?" chiese determinata ad iniziare a lavorare su qualcosa.

 

"Sinceramente Noelle, non ho bevuto nulla. Sono come sempre, cosa vuoi farmi fare?" chiese con una leggera quantità di fastidio nella sua voce e con le sue parole catturò l'attenzione di Noelle. Fu tentata di dirgli che l'aveva solo visto mentre  vomitava sulle sue scarpe e quando era sbronzo, ma decise di lasciar perdere per non farlo irritare ulteriormente.

 

"Bene io ho davvero voglio di un caffè, incontriamoci da Costa e poi torniamo da me?" suggerì, raccogliendo le chiavi della sua macchina e stando in equilibrio su un piede mettendosi le scarpe una dopo l'altra.

 

"Costa?" domandò Harry con stupore non riuscendo a trattenersi. Era certo che avrebbe scelto Starbucks, non era il posto in cui stava aspettando il suo arrivo? Il primo posto dove puntò gli occhi su di lei? Se c'era una cosa su cui contava era di tornare insieme da Starbucks , una piccola immagine si formulò nella sua mente in uno dei suoi sogni notturni.

 

"Si...Dove volevi andare tu?" chiese Noelle confusa, scendendo le scale del suo appartamento.

 

"Non è Starbucks il miglior posto per un caffè?" domandò Harry cercandò di agire come se non l'avesse vista quel giorno. Si infilò una giacca sulle spalle e si scompigliò i capelli leggermente, facendo attenzione che fossero nel posto perfetto.

 

"Parlare di sopravvalutato" replicò Noelle " E terribilmente costoso, il loro caffè non è poi neanche così straordinario". Aprì la porta e scivolò nella suo piccolo maggiolino blu, strofinando il cruscotto affettuosamente prima di infilare la chiave nel blocchetto di accensione. Aveva voluto questa macchina solo Dio sa per quando tempo, era il nuovo tipo di maggiolino, ma non il tipo del nuovo marchio che era incredibilmente appariscente, ed era giusto dire che lei lo adorava. Girò la chiave nel blocchetto di accensione creando un rumore abbastanza forte prima di diventare un ronzio leggermente più morbido ed inserirsi nella strada.

 

"Uh...Si" Harry respinse le sue parole. "Ci vediamo lì" concluse la chiamata, camminando fuori per strada.

 

***********

"Grazie Harry" Noelle parlava allegramente, girando la fotocamera e posandola sul tavolo. "Significa molto" Harry le fece un cenno, si trovava disteso sul pavimento la sua gamba leggermente sollevata in una posizione comoda ma ovviamente molto posato. "Penso che possa bastare per oggi, ma se vuoi puoi restare ancora un po'" propose. Oggi era stata una buona giornata e Harry poteva sentirlo. Lei sembrava così... più leggera che il loro primo incontro, e aveva giurato di averla vista sobbalzare attraverso la coda dell'occhio mentre non la stava guardando.

 

"Sembri...felice" commentò Harry e Noelle gli rivolse un ghigno, raccogliendo una spazzola per capelli dal tavolino nella stanza.

 

"Non hai assolutamente idea di come ci si senta felici che questa dannata cosa sia iniziata" disse Noelle, era tentata di saltare su e giù e battere le mani come un bambino ansioso, ma si ricompose e tentò di agire come una professionista.

 

"Felice di poterti aiutare" disse Harry, mentre la fissava un sorriso invase le sue fossette. "Ma non ne vuoi fare di più? Voglio dire ne hai fatte solo tre..."

 

"Non posso farne altre; se faccio le foto tutte in una volta rovinerei il concetto". Spiegò Noelle semplicemente e Harry annuì, non avendo capito realmente cosa volesse dire.

 

"Non mi hai ancora detto per cosa serve tutto ciò o che cosa ne farai Noelle". Ricordò Harry e lei lo guardò brevemente prima di fissare la macchina fotografica, controllando le foto soddisfatta.

 

"Beh io non posso dirti cosa stai facendo perchè..."

 

"Fammi indovinare, rovinerebbe il tuo concetto?" tagliò corto Harry e lei sorrise, notando come l'aveva capita velocemente.

 

"Non fare il furbo". Lo rimproverò Noelle scherzosamente, facendolo ridere mentre si passava una mano tra i capelli e scuotendoli per abitudine. Poteva sentire che Noelle era rilassata con lui intorno adesso, e stava regolando il modo in cui farla sentire rendendo l'atmosfera intorno alla coppia significativamente più... normale.

 

"Puoi dirmi almeno per che cosa è?" domandò Harry, curioso di sapere perchè era così importante per Noelle volendo conoscerla meglio.

 

"Beh, ho fatto domanda per..." Noelle si fermò nel mezzo dell'affermazione, un cipiglio si diffuse nella sua faccia quando sentì bussare alla porta di casa ancora una volta. Mise la fotocamera giù ancora una volta, saltellando alla porta mentre il bussare cresceva sempre più impaziente e lei impallidì sapendo esattamente chi era dietro la porta, terrorizzata dalla situazione che era destinata a svolgersi.

 

"Noelle posso vedere l'ombra da sotto la porta, apri". Una voce maschile esclamò da dietro la porta e la ragazza leggermente bianca spostò il peso da un piede all'altro. Osservò Harry che stava guardando con interesse la porta interrogativamente. "Onestamente Elle? Apri questa maledetta porta!" La voce era infastidita e Noelle sospirò.

 

"Aspetta dannazione!" disse velocemente ritraendosi dalla porta velocemente, "Non riesco a trovare le chiavi!" disse Noelle camminando verso Harry e mordendosi la guancia nervosamente.

 

"Elle, tu ed io sappiamo che non la chiudi mai dall'interno". Replicò noiosamente la voce.

 

"Uhm,Harry" iniziò Noelle non sicura di cosa dire "Solo... ignoralo" disse finalmente e ci fu un altro colpo alla porta.

 

"Se stai scopando con qualche ragazzo, fallo sgattaiolare fuori dalla finestra o qualcosa del genere perchè sono stanco da morire ed è deprimente qua fuori". disse la voce e Noelle ruotò gli occhi guardando Harry in tono di scusa prima di sfrecciare verso la porta e aprirla. Una figura alta, con le spalle larghe e i capelli disordinati entrò nell'appartamento. "Perchè diavolo ci hai messo così tanto?" gemette e Noelle sospirò.

 

"Cosa hai fatto questa volta Jason?" parlò ormai esasperata.

 

"Devo aver fatto qualcosa di sbagliato per voler far visita alla mia piccola sorellina?" disse imbronciato e Noelle esalò profondamente.

 

"Si". Replicò seccata, entrando nel soggiorno sapendo che suo fratello avrebbe avuto un'incredibile imbarazzante reazione alla persona famosa attualmente dentro il soggiorno. Si morse con forza il labbro e il fratello molto più alto di lei dietro che la seguiva.

 

"É Audrey" parlò Jason "Dio, è così dannatamente fastidiosa, voglio dire è tornata ieri e..." si fermò, un sorriso malizioso si formò sul suo viso mentre guardava Harry per un paio di volte. "Bene,bene, bene..." disse lentamente e malignamente guardando sua sorella. "Mamma lo adorerà". Disse Jason, pronto a ridere.

 

"Giuro su Dio, Jason" Noelle lo minacciò trattenendo il respiro, sperando che Harry non la sentisse.

 

Harry rimase li con le sopracciglia alzate e un'espressione confusa sul viso. "Noelle se vuoi che vada..." iniziò ma lei scrollò la testa.

 

"Si resta. Io sono Jason comunque, il fratello di Elle". Jason si presentò da solo prima di buttarsi pigramente sul grande divano dove Harry aveva dormito non molto tempo fa.

 

"Io sono Harry" disse con disinvoltura, cercando in Noelle una sorta di spiegazione per la sua tensione ma lei scosse subito la testa ed Harry si rattristò leggermente quando notò che la sua precedente disinvoltura era scomparsa.

 

"Jason" disse Noelle con un tono irritato,"Sono occupata. Non ho tempo di proteggerti da Audrey". Audrey era la sorella più vecchia di Noelle ed era totalmente fastidiosa per lei e Jason.

 

"Oh sono sicuro che tu sei occupata Elle". rispose scherzosamente, provocando uno sguardo imbarazzante tra Noelle e Harry per non parlare del rossore nelle guance della ragazza. "Ma non c'è nessun modo che il tuo piccolo... qualunque cosa sia... possa farmi tornare in quel posto con Audrey".

 

"Jason" disse Noelle con cattiveria, facendo ridere Harry leggermente. "Lo farò"

 

"Come se fossi di fronte a lui" replicò calmo, puntando la sua testa verso Harry che stava osservando la conversazione divertito.

 

"Questo è tutto. Esci, ho delle cose da fare!" La sua voce si alzò di un ottavo ad ogni parola, Harry ormai dimenticato in un angolo della sua mente, mentre la frustrazione cresceva. "E giuro, che se racconti qualcosa a Audrey ti taglio personalmente le palle e te le servo come colazione" continuò mentre il fratello si rifiutava di muoversi. ""Maledizione Jason!" mormorò guardando Harry velocemente prima di decidere cosa fare, con un'espressione malvagia uscì dalla stanza lasciando Harry in una situazione piuttosto sgradevole a parlare con suo fratello o semplicemente ignorandolo del tutto. Fortunatamente per lui non ebbe il tempo di fare nulla perchè Noelle tornò in fretta tenendo una mazza da cricket tra le piccole e piuttosto delicate mani. La scena era incredibilmente divertente da guardare per Harry, non poteva fare a meno di ammettere che Noelle sembrava troppo dolce per fare quello che stava pensando e lui le dava fiducia per quello, la sua esuberante personalità stava prendendo il sopravvento.

 

"Hai tre secondi..." lo ammonì ma Jason rimase sul divano con le braccia incrociate sul petto e Harry sapeva che questo era un avvenimento comune. "1...2...2 e mezzo..." Mentre diceva ogni numero colpiva il fratello sul collo con la mazza da cricket. Quando non si mosse sospirò. "L'hai chiesto tu" disse semplicemente, prima di colpirlo sulla spalla con la mazza rapidamente, facendo sussultare Jason e facendogli formare una macchia rossa sul collo. "Esci" disse ancora una volta e Jason si alzò in piedi di fronte alla sorella con fare intimidatorio. Noelle strinse la mazza istantaneamente usandola per proteggersi mentre suo fratello avanzava verso di lei. " Ti sfido" gli disse semplicemente e Jason sorrise.

 

"L'hai voluto tu Elle" disse piegandosi velocemente e sbattendo le ginocchia di Noelle, alzandola facilmente sulle sue spalle.

 

"Lasciami andare!" Urlò, picchiando ripetutamente i pugni chiusi sulla schiena di Jason che rideva e si girò verso Harry.

 

"Se vuoi far arrabbiare mia sorella basta che la fai sentire piccola, vero Ellie?" Disse Jason scherzoso.

 

"Ugh Jason, lasciami andare! Giuro sei peggio di Audrey!" Disse ma Jason non si mosse, i due lo facevano almeno ogni settimana da tutta l'infanzia, combattevano scherzosamente costantemente, ma Noelle era arrabbiata questa volta, molto arrabbiata. "Ti mordo! Giuro che lo faccio!" Gridò, le sue braccia cominciavano a diventare stanche.

 

"No grazie Elle, sono a posto" disse Jason tornando a guardare Harry felicemente, intrattenendo una conversazione con lui mentre sua sorella era in spalla a lui e cercava un modo per farlo andare via.

 

Era sempre a questo punto della lotta, quando Noelle si stancava e sapeva che non avrebbe vinto che chiedeva aiuto e sta volta l'unico aiuto era Harry. "Harry...colpiscilo...nelle...palle". Noelle respirò, facendo ridere Harry leggermente. "O fammi scendere semplicemente" ormai stava quasi implorando, la frustrazione stava facendo crescere quelle infantili lacrime agli angoli degli occhi ma si rifiutava di piangere. "Harry.." smise di combattere, infuriata all'estremo.

 

Harry sentì le sue suppliche più che disposto ad aiutare la ragazza dopo aver sentito il suo nome. Guardò Jason per qualche secondo poi Noelle e ancora Jason inarcandò le sopracciglia e allargando le braccia per afferrarla "Posso prendere in prestito tua sorella per un po'?" chiese e Jason si irrigidì perchè sapeva di tutti quegli anni in cui aveva cantato con i One Direction e aveva appeso poster, l'aveva vista appenderne un sacco e sapeva che l'unico che poteva spezzare il cuore di sua sorella era Harry Styles e Jason sapeva che l'aveva già fatto numerose volte inconsapevolmente. Guardò Harry in modo diffidente prima di mettere a terra Noelle e non tra le sue braccia. "Ethan mi ha detto di dirti una cosa" disse alla sorella, che si era visibilmente calmata adesso.

 

"Ethan?" chiese, un formicolio iniziava a crescere nel suo stomaco. "Cavolo, mi sono dimenticata! Cosa ha detto?"

 

"Mi ha detto che dovresti controllare il tuo telefono, ciò è fottutamente inquietante... Avrebbe potuto dare a me il messaggio, sembra che ti volesse chiedere qualcosa di perverso... forse lo è anche" disse Jason "Oh, e mi ha detto di dirti che sarà qui alle otto" disse l'ultima frase guardando Harry con la mascella rigida prima di uscire dalla stanza.

 

"Otto!?!? Diavolo Jason, potevi dirmelo prima! Non ho tutto questo tempo!" rispose Noelle spostando gli occhi su Harry freneticamente. "La prossima settimana, ok? Ti dirò i dettagli, dovresti andartene adesso io intendo... non... ho un appuntamento e quella specie di idiota ha incasinato il mio tempismo".

 

"Si" disse con un sorriso "Ci vediamo". Uscì dalla porta, scegliendo di scendere con le scale piuttosto che con l'ascensore per avere più tempo per pensare. Era vero che ci teneva a Noelle ed era molto sorpreso che lei non l'aveva notato, soprattutto oggi, oggi era incantevole. Un'intera giornata in cui tutto quello che doveva fare era sorridere e guardarla senza sembrare raccapricciante o inquietante a tutti. Poi è arrivato Jason, ed era chiaro che non adorava Harry e non si fidava di lui... E questo faceva male perchè sapeva che Noelle e Jason erano molto vicini, e Jason prendendolo in antipatia lo stava portando ancora più distante da lei, ma non era lui quello alla guida di questo anche se ciò non avrebbe aiutato. Ciò che gli importava veramente e che faceva male al suo nucleo era il fatto che lui era lì proprio lì, vicino a lei. Molto vicino a lei, aspettando solo che lo lasciasse entrare ma lei non si rendeva conto. Invece in questo momento era eccitata e rideva, si stava preparando per un appuntamento con un altro. E la cosa peggiore che rese Harry così arrabbiato, era che sapeva che avrebbe dovuto aspettare fino a quando questo Ethan fosse passato o fino a quando fosse arrivato il prossimo o fino a quando non si sarebbero conosciuti abbastanza bene per potersi fidare di lui. Sarebbe stato doloroso vedere tutto ciò, ma Harry avrebbe aspettato, perchè era Noelle, lei era diversa. L'unico problema era che non riusciva a trovare le parole per dirlo e né sapeva come dirlo loro.

 

Ciao a tutte!!! Finalmente mi hanno aggiornato il nome comunque volevo ringraziare Harold_Malfoy per avermi lasciato una bellissima recensione e per aver messo la storia tra le preferite. Ringrazio anche lisalwayssmile e Oysh_more than me per averla messa tra le seguite. Passando alla storia Harry e Noelle cominciano il loro progetto e fa la comparsa nella storia il fratello di Noelle, devo dire che mi è piaciuto un sacco tradurre questo capitolo soprattutto la parte della discussione tra Noelle e Jason. Se vi va fatemi sapere cosa ne pensate!!!

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Capitolo 9
*** Importanza ***


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"E Oxford è grandiosa" disse Ethan e Noelle trattenne un sospiro, non capendo abbastanza perchè la sua collera stava minacciando di aumentare ad ogni singola parola che lui le rivolgeva, "La adorerai" aggiunse. Lo so che la adorerò, pensò amaramente ma trattenne la sua lingua. Erano assieme da almeno tre ore e adesso l'incontro stava volgendo al termine e Noelle si sentiva drasticamente a disagio con la situazione che era destinata a sopraggiungere, il bacio della buonanotte, il momento che ha voluto per molto tempo ma per cui adesso non era più sicura... e non sapeva perchè.

"E se tu lottassi in ogni modo ti potrei aiutare, lo farò va bene!" le disse sorridendo e anche lei gli sorrise con più sincerità di quanto poteva radunare, infastidita che lui pensava che avrebbe "lottato" per iniziare. Non era la più brillante delle persone in circolazione, ma non era neanche stupida.

 

"Grazie Ethan" disse in un tono neutro.

 

"Di niente piccola" confuso sul perchè era stata così tranquilla per l'intera serata "Una volta concluso, voglio iniziare una mia attività".

 

"Forte" disse puntando gli occhi verso il pavimento con interesse.

 

"C'è qualcosa che non va Elle?" chiese e lei scosse la testa, ritornando a guardarlo con un leggero sorriso e lui sorrise a sua volta non notando che lei si sentiva come legata ad una nave che sta affondando, la pressione dell'approvazione di suo fratello la spingeva giù più velocemente. Ethan era stato a dir poco corretto; aveva una grammatica senza difetti e conosceva quali vini accompagnare con i cibi come se ciò fosse comunemente saputo. Aveva anche soldi e abiti freschi e un'espandibile comprensione del galateo che insisteva fosse seguito precisamente alla lettera. In tutta onestà, non aveva un indizio di come avesse potuto andare d'accordo con suo fratello così bene, ma ce la fanno. Quando era piccola, Noelle guardava Ethan con una specie di soggezione, pensava che fosse una persona che apparteneva a un regno magico dove tutti indossano vestiti carini e gli uomini fossero tutti principi, poi scoprì i One Direction... e la corazza ha ceduto, e poi la riprese e ciò ferì il suo cervello.

 

"Sono solo un po' stanca" gli disse e lui annuì.

 

"Anch'io, ho avuto una lunga giornata" iniziò ma lei non lo stava ascoltando.

 

"Harry?" Disse Noelle confusa e Ethan smise di parlare guardandola confusa per poi sospirare.

 

"Pensavo fosse tutto a posto con questo Noelle" parlò infastidito ma Noelle lo ignorò, inclinandosi per vedere l'alta figura nella leggera oscurità. Poteva vederelo chiaramente e facilmente capì che era definitivamente lui. "Perchè tu eri impazzita e... Noelle dove stai andando?"

 

Camminò via da Ethan, sapendo esattamente dove Harry stava andando ed emise un sospiro. Si fece strada verso di lui, dovendo tenere il suo ritmo a causa dei grandi passi di Harry. Quando gli fu appena dietro lo chiamò " Harry, quello che stai per fare è ubriacarti? Non hai imparato dall'ultima volta?"

 

Harry si fermò immediatamente, con un'espressione divertita sulla faccia, girandosi per vedere Noelle. "Ti comporti come se fossi un alcolizzato Noelle!" Disse semplicemente, trattandola con cura. I suoi capelli erano posati leggermente sulla spalla sinistra, il suo trucco aggiungeva enfasi alla sua figura carina. Una sciarpa blu adornava il suo collo illuminando i suoi occhi di zaffiro ulteriormente.

 

"Mi basavo sui ricordi..." disse ringraziando internamente Harry per averla salvata dal suo primo appuntamento che stava per diventare la più spiacevole esperienza della sua vita.

 

"Hai intenzione di lasciar correre?" disse Harry in lieve imbarazzo.

 

"Non del tutto" lo stuzzicò abbagliandolo con un sorriso e lui le diede un buffetto.

 

"Ho avuto la sensazione che stavi per dire qualcosa del genere"disse Harry, ancora inconsapevole del perchè stava parlando con lui adesso e non con Ethan da qualche parte. Fu poi che notò una chioma bionda intorno che si stava avvicinando con uno sguardo non impressionato sulla faccia.

 

"Noelle andiamo" parlò quasi esigendo, facendo accigliare Harry e respirare profondamente Noelle.

 

"Non volevo interrompervi" disse Harry guardando Noelle con interesse, non sicuro di quello che doveva fare e provando a leggerla meglio che poteva ma non ci riuscì le sue emozioni erano nascoste con cura mentre sorrideva.

 

"Grazie ancora per oggi Harry" disse grata prima di seguire Ethan e guardando dietro la sua spalla, "E se lo fai finirai per sprecarti" disse leggermente "Non posso promettere che ci sarò lì".

 

"Non preoccuparti Noelle" rispose Harry con un sorriso "Starò bene". La guardò mentre andava via, Ethan le teneva la mano e questo fece precipitare lo stomaco di Harry ma lui lo ignorò, deviando il suo percorso verso casa felice che sebbene stava avendo un appuntamento era andata a fermarlo dal fare ciò che sfortunatamente gli riusciva meglio. E sembrava ci tenesse, come se fosse preoccupata per il suo benessere sebbene non lo conoscesse davvero e suppongo che era tutto quello che Harry voleva. Lui vuole solo importare per qualcuno.

 

************

 

Noelle si buttò sul letto di faccia rilasciando un piatto gemito infastidito con gli occhi strettamente chiusi. Era preoccupata per Harry Styles, come poteva preoccuparsi di lui ancora? Da quando la sua vita è diventata così complicata? Ethan l'aveva baciata, il suo primo bacio credeteci o no. Ma non era questo il problema; il problema era che non aveva sentito niente. In tutta onestà, poteva solo non succedere. Noelle sentì che l'azione fosse stata troppo forzata, non era speciale. Alzò gli occhi per averlo pensato, Noelle Hutchings non era la ragazza che sognava sull'amore, almeno non più. Ma era delusa, non doveva essere così, era stato concepito per accadere con un significato e lei intendeva vedere i fuochi d'artificio o le stelle cadenti o...stelle cadenti. Quest'ultime colsero di sorpresa Noelle come l'aveva pensato, perchè realizzò qualcosa che non aveva mai pensato prima. Mai, nei suoi 18 anni (e sette ottavi)* di vita aveva visto una vera stella cadente. E non capiva perchè ma improvvisamente ha significato molto di più per lei più di quanto aveva fatto 24 ore fa.

 

Note:

L'autrice nell'originale scrive "Never, in her entire eighteen (and seven eighths) years of her life". Solitamente noi quando intendiamo dire che abbiamo per esempio 18 anni e un pezzo usiamo anche noi le frazioni ma non come quella che ha usato lei. Ho provato a tradurlo diversamente ma il risultato è sempre questo.

Beh che dire questo capitolo è molto bello soprattutto la parte in cui Noelle lascia Ethan per correre da Harry!!

Volevo anche dirvi che domani inizio l'università e starò via da casa più o meno tutto il giorno con le traduzioni sono a buon punto spero di riuscire ad aggiornare sempre due volte a settimana!!

Un'ultima cosa per tutte coloro che leggono la storia non vi costa niente lasciare una piccola recensione sia positiva o negativa ci terrei a sapere se la storia vi piace e se sto traducendo in modo comprensibile.

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Capitolo 10
*** Usandoti ***


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Usandoti

 

Ci fu un colpo cauto alla porta, Noelle aveva ancora lo spazzolino in bocca e i capelli grondanti attorno alle spalle. Indossava un'eccessiva felpa grande verde e rosa che faceva a malapena spiccare fuori le dita dalle maniche e lunghi pantaloni della tuta neri che aveva girato sulle anche per la loro eccessiva lunghezza. Si accigliò al sentire i colpi e non curandosi dell'apparenza balzò verso la porta, lo spazzolino ancora nella bocca mentre apriva sorridendo leggermente quando lo vide di fronte a lei, sembrando molto più in forma rispetto a lei.

Gli fece cenno di entrare, scagliandosi velocemente al bagno per sciacquarsi la bocca ma senza disturbarsi di cambiarsi o asciugare i capelli. "Hey Harry" parlò mentre rientrava nella stanza.

"Non sei una persona mattutina?" Disse sfacciatamente e lei ruotò gli occhi.

"Sei fortunato se sono una persona pomeridiana, Popstar" lo informò, facendo scorrere le dita attraverso i capelli e lui ridacchiò. "Fai come se fossi a casa tua, non sono ancora sicura di cosa fare con te oggi, dovrai aspettare fino a quando non lo immaginerò. Sai che potresti aspettare tutto il giorno?" Disse guardandolo mortificata.

"Va bene aspettare" rispose, affondando nel divano che gli era diventato abbastanza familiare. Non pensava che si sarebbe aspettata di vederlo così presto ma non aveva niente da fare ed era pronto da ore, incapace di dormire ancora. Gli piaceva come non sembrava disturbarsi del fatto che lui la stava vedendo in pigiama o che i suoi capelli sembravano totalmente rovinati e in disordine o il fatto che prima Harry l'avesse vista con la bocca piena di schiumoso dentifricio. La ammirò per questo, lo trovò carino. Era stato con molte ragazze che avrebbero urlato o che si sarebbero precipitate fuori per farsi uno strato di trucco o cambiarsi da insufficienti abiti in un tentativo di impressionarlo. Ma non Noelle perchè le cose non erano mai davvero semplici con lei, era imprevedibile e spensierata e non si preoccupava che lui era la superstar internazionale Harry Styles, lei indosserà le sue larghe felpe e terrà i capelli in disordine e lo stuzzicherà come quando si sono conosciuti per ancora molto tempo.

"Sei affamato?" gli chiese, tornando con una barretta di cereali identica a quella che mangiava al loro primo incontro.

"No, sono a posto tesoro" disse, guardando la stanza e notando che niente era cambiato dall'ultima visita. Noelle si gettò di fianco a lui facendogli un piccolo sorriso prima di afferrare il telecomando e puntarlo per girare i canali, i suoi occhi brillarono e un sorriso si distese sulla sua faccia mentre si fermava su un canale. "Non puoi essere seria" le disse Harry incredulo mentre  iniziò a guardare la tele con eccitazione ma lei gli fece solo la lingua.

"Non c'è assolutamente niente di sbagliato in Peter Pan, Harry" gli disse "Io per prima penso che dia un buon messaggio".

"E quale sarebbe il messaggio Noelle?" Chiese Harry, continuando il loro sciocco scherzo; guardando lo schermo per provare a vedere cosa intendeva.

"Ti dice che non importa quanti anni hai," iniziò con un sorriso fisso nella sua voce guardando le scene animate schiudersi con una specie di percezione che Harry pensava fosse impossibile avere quando guardi un film della Disney. "Tu sarai sempre un bambino dentro". disse infine Noelle, rilassandosi nel divano comodo, Harry la guardava ancora questa volta per un motivo diverso, un sorriso si depositò fermamente sulle sue labbra, profonde fossette si insinuarono nelle guance mentre lo faceva. Lo sguardo di Noelle incontrò il suo insicuro per un breve momento inconsapevole del perchè Harry la stava guardando così. "Cosa?" Chiese lei, una sfumatura rosa cresceva nelle sue guance al suo incrollabile sguardo.

"Niente" disse con un ghigno "Mi hai solo ricordato di un mio amico stretto, anche lui amava Peter Pan. E non ha mai davvero voluto crescere... ma bisogna farlo immagino, spero solo non succeda".

Noelle lo guardò ancora una volta, questa volta i suoi occhi erano bloccati sullo schermo ma poteva vederlo. Vedeva che era ferito e voleva sapere perchè, voleva dirgli che qualunque cosa fosse sarebbe andata bene. Aveva un sorriso triste mentre rivolgeva la sua attenzione allo schermo, vide qualcosa di diverso in Harry da quel momento si costrinse ad interrogarsi sulla prima impressione di Harry. Aveva sempre pensato che fosse arrogante, e giustamente, Noelle non era abbastanza stupida per negare il fatto che era affascinante e pensava che era sfacciato, forse un po' troppo imprudente a volte quando pensava a cose come le donne e l'alcool ma adesso non era sicura che fosse la verità. Forse... forse non era l'arrogante rovinatore di vite che aveva accusato di essere innumerevoli volte prima.

Il film stava volgendo alle scene finali adesso; entrambi erano stati completamente più o meno in silenzio, Noelle cercò di capire Harry. "Questo è il mio pezzo preferito" disse eccitata, sedendosi dritta e zittendolo velocemente mimando le parole "E adesso Peter Pan morirai". Mimò perfettamente facendo aumentare il sorriso di Harry sulla faccia come mai prima d'ora, anche lui conosceva le parole che seguivano.

"Morire sembrerebbe una tremendamente grande avventura" disse lasciando Noelle leggermente scioccata.

"Pensavo non ti piacesse Peter Pan, Popstar" affermò Noelle scrollando le spalle di Harry scherzosamente e lui le sorrise.

"Non l'ho mai detto" replicò.

" Beh sei pieno di sorprese oggi" mugolò, un'idea la colpì improvvisamente. "Penso di sapere cosa fare con te adesso..." disse prendendo la fotocamera e guardandolo mentre alzava le sopracciglia.

"E cosa vuoi fare?" Chiese e lei sorrise, Harry aveva iniziato a realizzare che Noelle Hutchings aveva uno dei sorrisi più sinceri che avesse mai visto. Non era falso; non era civettuolo o presuntuoso in alcun modo. Non c'erano ragioni nascoste dietro al suo sorriso come invece c'erano nelle attrici che aveva incontrato prima o nelle procaci intervistatrici che volevano uno scoop ad ogni costo, era reale, onesto ed era rigenerante vedere qualcosa del genere.

"Perchè non parliamo soltanto?" Disse semplicemente, il film adesso era dimenticato "Posso scattare qualche foto esplicita qui e là ma niente di troppo invasivo potresti essere... solo tu. Dimentica che la fotocamera è qui, potrei anche non usarla voglio solo provare". Spiegò Noelle sedendosi ancora vicino a lui. Sospirò vedendo il suo telefono illuminarsi, segno che aveva un nuovo messaggio ma lo ignorò, ritornando a prestare attenzione a Harry aspettando il suo consenso per quello che voleva fare.

"Si, certo possiamo parlare tesoro" replicò Harry notando che lei non era sicura di ciò. "Di cosa vuoi parlare?" Chiese e Noelle rise.

"Non è come di solito una normale conversazione inizia, Popstar" disse sorridendo come a disagio, lui la guardava con il tentativo di riuscire solo a parlare, ma se fosse stata onesta ma lei non voleva esserlo avrebbe voluto dire che non era troppo sicura che fosse un bene aprirsi con lui. Perchè parlare significava che avrebbero dovuto conoscere qualcosa dell'altro e sapere delle cose voleva dire essere vicini ed essere vicini alle persone era pericoloso ed entrambi lo sapevano.

"Perchè non mi parli della tua famiglia?" disse Harry e lei sospirò adagiandosi sul divano. Come aveva trovato così facilmente la parte più sfortunatamente mal capitata nella sua vita?

"Bene, tu conosci Jason," iniziò sorridendo leggermente per come suo fratello aveva incontrato Harry, "Lui è un completo idiota pieno di sé ma ci si abitua a lui, e a volte sembra un po' più maturo e smette di fingere di essere uno duro visto che tende a farlo fin troppo. Lui dice che è semplice e a volte immagino lo sia, essere stupido è più facile. L'ignoranza è abitudine giusto?" La sua voce divenne un po' debole alla fine, qualcosa colpì Harry istantaneamente.

"Che cosa intendi?" le chiese.

"Questo è quello che mi porta ad Audrey" gli disse, notando come fosse realmente interessato. "La splendente gloria potresti dire, quella che ottiene tutto, quella di cui i miei genitori sono orgogliosi. Lei va ad Harvard, ha rincorso Einstein per i suoi soldi, lo giuro". Noelle rise leggermente ma sembrava sconvolta mentre continuava "Il problema è che lei sa tutto questo. Un paio di anni fa, non molto tempo prima di essere accettata ad Harvard, la sua testa crebbe trenta volte rispetto alla media. In realtà non so più chi sia, nessuno di noi lo sa".

"E dove ti posizioni tu in tutto questo Noelle?" Insistette Harry e lei tornò a guardarlo, i suoi occhi erano in guardia, lei non voleva rispondere.

"Io sono solo Noelle" rispose, tentata di dire le altre sei parole che la trattenevano e Harry annuì sapendo che era tutto ciò che avrebbe ottenuto da lei. "E tu Popstar? Cosa mi dici sulla tua famiglia?"

"Beh, c'è Gemma, io penso che sia molto dolce una sorella maggiore normale presumo. É carina, beh, me l'hanno detto. Noi siamo molto uniti visto che eravamo sempre e solo noi ma adesso non la vedo molto. E poi ci sono mamma e papà e il mio patrigno Rob".

"Non ti piace?" Chiese Noelle appoggiando la mano sulla guancia guardandolo intensamente.

"No, non è questo. I miei genitori divorziarono quando avevo sette anni, Rob probabilmente c'è stato più di mio padre. É solo che mamma si è appena risposata, io non avevo mai pensato di andare al matrimonio di mia mamma capisci? É strano, ma mi piace Rob e rende felice mia mamma non mi sto lamentando speravo solo di poter conoscere meglio mio padre. Io non li vedo davvero molto, la famiglia è un po' complicata quando viaggi molto." Sospirò guardando il suo grembo e giocando con le dita, i ricci contornavano il suo viso e un accenno di tristezza colpì la sua faccia un sorriso voleva diffondersi ma non lo fece.

Noelle lo guardò per un momento prima di prendere la fotocamera, sentendosi a disagio a trarre vantaggio dalla sua vulnerabilità ma si ricordò che lui aveva acconsentito e velocemente scattò la foto facendogli un piccolo sorriso. "Sicuro che vada bene?" Gli chiese, la colpa la torturava mentre guardava la foto sullo schermo.

"Si è a posto". Replicò sorridendole ma era scosso e lei cercò il suo viso.

"Mi sento come se ti stessi usando..." disse mordendosi il labbro e guardando il tappeto facilmente.

"É solo una foto giusto? Sopravvivrò tesoro". Rispose vago ma Noelle si sentiva male, si sentì male mentre lo salutò alla fine della giornata, la loro conversazione si risollevò leggermente. Si sentì male quando si sdraio nel letto quella notte, il telefono ancora buttato sul tappeto da qualche parte nel soggiorno. Si sentì male mentre ricordava lo sguardo sulla sua faccia mentre parlava dei genitori e del suo amico che Noelle capì immediatamente fosse Louis Tomlinson.  Se fosse stata onesta, cosa che non avrebbe mai voluto fare, avrebbe detto che si sentiva giù per l'intera situazione perchè non era solo una foto era un'immagine che mostrava emozioni e tristezza allo stesso tempo, lui aveva provato a toglierla con un sorriso che però non poteva adattarsi. Era un'immagine che lo esponeva e Noelle non sapeva perchè, ma non si sentiva bene a ricavare le emozioni nel modo in cui l'aveva fatto oggi, neanche se fosse stato per il suo sogno.

 

Note:

Ciao a tutte ragazze ecco il nuovo capitolo che ne pensate?? Harry e Noelle cominciano a conoscersi meglio!!!

Voglio ringraziare miky1d7689 per aver recensito lo scorso capitolo... Ringrazio anche Chiaretta97s  e robbyzx1997 per aver messo la storia tra le seguite.

PS: qualcuno di voi sa fare i banner?? Perchè ne volevo uno per la storia ma non sono riuscita a farlo... se qualcuno sarebbe disposto a farlo contattatemi.

Alla prossima ciaoooo!!!

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Capitolo 11
*** Vino rosso sangue ***


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Vino rosso sangue

 

La coppia cresceva, non in un modo ordinario ma in un modo che sembrava indescrivibile, come due alberi l'uno vicino all'altro i loro rami iniziano a unirsi man mano che si allargavano creando un legame che non tutti avrebbero davvero capito. Noelle iniziò a imparare di più su Harry mentre il tempo passava vedendolo in una nuova luce. Lei realizzò presto che lui non aveva mai parlato molto della sua famiglia, o della sua fama o della sua carriera per essere onesti, ogni volta che l'argomento veniva sollevato velocemente veniva disperso con un'alzata di spalle o con un commento disinvolto prima che potesse ottenere un'informazione solida sull'argomento. Iniziò a scoprire che lui preferiva le dolci battute che condividevano assieme, sebbene Noelle era certa che era ben lontano da ciò che Harry aveva davvero bisogno di parlare.

 

Harry imparò anche lui delle cose; vedeva come la sua passione si accendeva mentre parlava della fotografia, di tutti i posti che voleva vedere e lui le parlava delle cose che aveva visto nei posti in cui era stato, che solitamente era per caso. L'aveva vista per tanto nella sua mente solo come una ragazza ipnotizzante; certo, presto riconobbe che le sue intenzioni erano egoiste, e sapeva anche che lei era molto più che questo. Lei era impetuosa, stuzzicante e aveva una risata che aveva la tendenza a diventare troppo forte ma quando lei lo lasciò entrare quando ha deciso di fidarsi di lui con un pezzo di lei, per quanto breve il tempo, lei non era altro che vera e attenta e forse anche un po' vigile quando lui notò il dolore nei suoi occhi. Come se volesse mostrare di più ma timorosa di ciò che sarebbe successo se l'avesse fatto.

 

In tutta onestà, entrambi sapevano troppo sull'altro più di quanto avrebbero voluto, e discussero anche, occasionalmente, alla fine di una lunga giornata quando entrambi raschiavano l'ultima dose di energia. Harry poteva vedere le borse che si formavano sotto gli occhi blu di Noelle diventare sempre più scure mentre i giorni passavano, lui le aveva chiesto perchè ma semplicemente rise dandogli una risposta casuale sul come era dolce che lui si preoccupasse e lei era perfettamente a posto. Ma Harry non era stupido, qualcosa la preoccupava, e lui era sorpreso che gli altri non se ne fossero accorti.

 

Erano tra le mura dell'appartamento di Noelle, un posto dove avevano trascorso la maggior parte del tempo qui o in un caffè Costa. Noelle sorseggiava una bevanda al cioccolato bianco e lamponi e Harry beveva caffè forte che solitamente finiva abbandonato sul tavolo a diventare freddo mentre parlavano. Le mani di Noelle armeggiavano con l'iPod; Harry stava tentando ancora di convincere Killmouski ad accoccolarsi vicino a lui ma il gatto non fece che sputacchiare i suoi tentativi nel vero senso della parola.

 

"Mi arrendo" disse Harry infastidito, tornando da Noelle e sedendosi su una grande sedia al bancone della cucina, un'espressione sconfitta sul volto e lei gli sorrise.

 

"L'hai detto ieri...e il giorno prima...oh e forse anche il giorno prima ancora. Affrontalo Popstar, non puoi opporti". Affermò, ancora controllando le canzoni prima di appoggiare il dispositivo nella sua postazione.

 

"Porta rancore, io non posso essere responsabile per qualcosa che tu hai fatto quando io ero un po'...sbronzo" disse guardandola in modo accusatorio ma lei rise soltanto; il loro primo incontro era diventato una specie di facile situazione di discussione, Noelle amava sbatterglielo in faccia e Harry era sempre ben disposto a tirarle qualcosa addosso.

 

"Hey c'è sempre l'erba gatta, forse tu odori di cane" disse cortesemente, selezionando una canzone e canticchiando mentre iniziava a partire.

 

"Mi offende questo, mi hanno detto che profumo proprio di buono" disse lui.

 

"Certo Popstar" disse facendogli l'occhiolino, alzando il volume con un sorriso. Owl City, Hot Air Balloon. Era il tipo di canzone che era assurdamente ottimista; il ritmo una fantastica melodia per le orecchie. Noelle si alzò immediatamente, i suoi occhi brillavano con entusiasmo e sorrise ad Harry che istantaneamente sembrò diffidente "Balla con me" disse repentina, distrattamente fece scorrere una mano lungo i setosi capelli.

 

"Tu sei pazza!" Mormorò Harry, ignorando la sua richiesta ma lei rise soltanto cantando la canzone quando lui le diede un'occhiata del tipo 'perchè dobbiamo farlo'.

 

"I'll be out of my mind, and you'll be out of ideas pretty soon..." cantò, guardandolo ancora con un ghigno malefico e Harry ruotò gli occhi esasperato alzandosi per mettersi di fronte a lei, dovendo guardare leggermente in basso per la loro diversa altezza. Mise la mano sulla sua vita, l'altra bloccava le loro dita insieme provando a ignorare la scossa familiare che riceveva ogni volta che la toccava l'ostacolo che lo metteva indisposto a lasciarsi andare, e lui sorrise leggermente mentre gli occhi di lei si appannarono improvvisamente con distrazione dall'improvvisa azione di Harry. Non sapeva, che Noelle stava sentendo anche lei l'elettricità pulsare come tutte le volte che condividevano un abbraccio e le loro guance si sfioravano.

 

 

Lo guardò in attesa mentre iniziavano a muoversi "Solo per farti sapere" iniziò Harry con un sorriso minaccioso che si estendeva sulla faccia allo sguardo di prima, Noelle stava sulle punte dei piedi così non si sentiva troppo piccola "Ho due piedi sinistri".

 

Noelle giudicò per un momento, un frizzante ghigno sulla faccia felice con se stessa per essere riuscita a convincerlo. "Solo per farti sapere, io ho due piedi destri, così, le probabilità sono che funzionerà".

 

"Dobbiamo prenderci cura di questo, non è vero?" Disse Harry semplicemente e le sopracciglia di Noelle si curvarono in confusione, non afferrando ciò che stava dicendo prima, lui sorrise e rispose "Lavoriamo a vicenda" non dandole la possibilità di rispondere facendola girare in modo che la sua camicia verde pallido si alzasse verso l'esterno intorno a lei, facendola ridere leggermente qualcosa che solo Noelle Hutchings poteva fare nel modo più travolgente che Harry immaginasse. "Mi stupisci a volte, lo sai vero?" Parlò Harry nessun segno di esitazione nel suo tono mentre lo diceva, facendo drizzare le orecchie di Noelle, mentre tornava indietro verso di lui la schiena appoggiata al suo petto.

 

"Scommetto che lo dici a tutte le ragazze" disse guardandolo cercando di mantenere la la loro leggera conversazione.

 

Harry sorrise, girandolo bruscamente cogliendola di sorpresa qualcosa che faceva molto spesso e amava i suoi occhi di zaffiro dilatarsi quando lo faceva. "No" disse calmo mentre iniziavano a ondeggiare leggermente, la canzone volgeva al termine. "Solo a te".

 

Restarono in silenzio per pochi secondi, un rossore spuntò sulle guance di Noelle le mani di Harry erano ancora sulla sua piccola schiena. Gentilmente iniziò a trascinarla verso di lui, ma un odioso squillo rimbombò in ogni parte della stanza facendo saltare la ragazza via da lui allarmata, velocemente raggiunse il telefono e Harry guardava in su con attenzione nascondendo la delusione. "Pronto" disse, il suo cuore rallentò fino ad un normale battito.

 

"Noelle non ti vediamo da secoli! Solo perchè ti abbiamo comprato l'appartamento non significa che non ti vogliamo ancora" Noelle alzò gli occhi al sentire la voce proveniente dal telefono, sua madre sembrava come se fosse stata presa dall'agitazione. "Stasera verrai a casa per una cena di famiglia; Jason è l'unico che ti ha visto in circa due mesi". La rimproverò e Noelle alzò gli occhi guardando Harry e mordendosi il labbro prima che i suoi occhi sfrecciassero per la stanza e si sfregasse la fronte, era stanca ultimamente e non aveva le energie per una cena di famiglia specialmente con Audrey lì.

 

"Guarda, mi dispiace ma sono occupata! Ho le cose per l'università da fare ed è difficile organizzare un incontro con il mio soggetto e -" fece uscire ogni scusa che poteva pensare di spargere dalla bocca, sebbene molte erano bugie, l'allusione a Harry nella conversazione gli fece unire le sue sopracciglia finché non realizzò che lei stava completamente mentendo.

 

"Noelle, Audrey trova molto difficile fare questo per tutti noi, e ci sarà anche tuo zio! Perchè non porti questa persona a cena? Edward sarebbe lieto di vedere che stai facendo realmente qualcosa" Jenna discusse con sua figlia e Noelle si lamentò sapendo che le sue scuse erano inutili e facevano solo peggiorare la situazione.

 

"Così, tutto questo è per Audrey"  mormorò Noelle prima di aggiungere velocemente, "Che cosa intendi con stai facendo realmente qualcosa!? Dio, voi  pensate che io non sappia fare niente?"

 

"Noelle, vieni e basta, e porta questa persona aiuterebbe decisamente la tua argomentazione" disse ma Noelle sospirò, sapendo che portare Harry Styles alla cena di famiglia era decisamente non aiutare la sua argomentazione.

 

"Lui non vorrà venire!" Protestò Noelle esasperata, la sua situazione precedente con Harry adesso era una cosa del passato.

 

"Lui?" La madre di Noelle la incitò e lei sapeva che aveva fatto un errore fondamentale. "Oh, tu devi portarlo" disse velocemente, terminando la chiamata prima che la figlia potesse fare ulteriori obiezioni. Noelle respirò profondamente morsicando forte il labbro prima di girarsi verso Harry con un sorriso di scuse sul viso.

 

"Uhm Harry? Ti dispiacerebbe una sorta di... di cena di famiglia con me?"

 

*************

 

Noelle si sentiva sofferente. Guidava con il labbro bloccato fermamente sotto i denti, il suo sguardo non si spostava dalla strada, le sue nocche iniziavano a diventare bianche sul volante. Era costantemente cosciente di come Harry sedeva vicino a lei, osservando i suoi movimenti nervosi con cautela e ciò poteva solo chiamarlo interesse. Non era sicura di ciò che fosse successo nell'appartamento prima e non era definitivamente sicura di come prendere le sue parole. Per non parlare del fatto che era spaventata da cosa la sua accondiscente sorella, la sua zia alcolizzata, il suo fratello idiota e i suoi onesti genitori avrebbero detto della presenza di Harry a tavola e il giudizio a cui era sottoposta in pochi minuti l'avrebbe portata all'orlo.

 

"Noelle? Hey, Noelle?" Era Harry; aveva messo la mano sulla sua spalla tirandola fuori dai suoi pensieri. "Sembri distratta". Erano parcheggiati fuori dalla casa di famiglia e se non fossero in questa situazione avrebbe detto che la vista della figura scura occasionalmente e non intenzionalmente seria di Harry dentro il suo piccolo maggiolino era altamente comica e avrebbe probabilmente riso forte solo per vederlo scendere dalla macchina.

 

Noelle scosse la testa, facendogli un timido sorriso ma lui non lo accettò prendendole le mani tra le sue. "Calmati, va bene tesoro? Tutto andrà perfettamente bene". Lei annuì strizzandogli le mani leggermente prima di uscire dalla macchina facendogli cenno di seguirla ma non andarono molto lontano prima che Noelle fu assalita.

 

"Ellie!" Una donna bionda di mezza età la chiamò estaticamente, correndo fuori dalla casa con una bottiglia di vino bianco in mano e accuratamente baciò Noelle su entrambi le guance. "Non ti vediamo da mesi, tesoro!"

 

"Si Elle, dove ti nascondevi?" Un'altra voce femminile disse tediosamente, la sua voce fece irrigidire visibilmente Noelle. Una brunetta con delle labbra rosso scuro e qualcosa sulla faccia che fa che tu voglia venerarla...o soffocarla... magari entrambi allo stesso tempo.

 

"Audrey" Noelle sospirò e lo sguardo della brunetta saettò oltre le spalle della sorella alzando una delle sottili sopracciglia con un ghigno, stringendo leggermente gli occhi.

 

"Chi è quello, Elle?" Chiese Audrey, il suo tono eccessivamente superiore, portò un bicchiere di vino rosso alle sue labbra piene, il liquido a mala pena più scuro che le sue labbra.

 

"Oh...questo è...beh questo è Harry" rispose Noelle, combattendo per non lasciar avvicinare sua sorella.

 

Harry sorrise calorosamente alle due donne e all'andirivieni di persone che assalì il loro cammino verso la porta in modo disordinato. "Oh Harry. Sono più che lieta di conoscerti". Audrey sorrise ma Harry non titubò facendo trattenere ad Audrey uno sguardo di disapprovazione. Solitamente gli uomini si affollavano pensando che lei fosse rivestita da contorte forze magnetiche a cui non potevano resistere ma Harry vide subito attraverso il suo insignificante gioco. Quel sorriso era falso come i suoi occhi debolmente blu e Harry sapeva che non erano nemmeno vicini all'autentico color zaffiro racchiuso in quelli di Noelle che avevano qualcosa che ti tentava a tuffarti dentro e affogarci con un sorriso. Dal momento che quelli di Audrey erano un finto colore, tutti i tentativi per tuffarsi dentro sarebbero stati ghiacciati e poco profondi e moriresti colpendo la testa sul fondo.

 

"Tutto mio il piacere" disse Harry alzando gli occhi per incontrare uno sguardo d'acciaio e una mascella rigida. Jason. Tese la mano in saluto, nessun sorriso era presente. Il più vecchio disse cordialmente "ciao" e "piacere di conoscerti" ai quali Harry rispose in modo appropriato consapevole del fatto che Audrey aveva continuamente i suoi occhi puntati su di lui.

 

Si sedettero al tavolo puntuali, Harry venne messo tra Noelle e la ormai immobile zia Leah, che aveva bevuto tutte le bottiglie di vino bianco vicine da sola "Elle cara ne vuoi un bicchiere?" Noelle era incerta sentiva tutti gli sguardi nella stanza che guardavano la sua reazione, il peso di tutti gli occhi su di lei fece aumentare i suoi nervi drasticamente "Si" disse porgendo il bicchiere per essere riempito con il liquido prima di tirarlo indietro e prenderne un sorso.

 

 "Credi che sia prudente?" Disse Audrey, come se non fosse la prima volta. "L'ultima cosa di cui hai bisogno è il vino". Ci fu un silenzio nella stanza, Harry guardò Noelle interrogativamente notando che la sua faccia impallidì di qualche tono in pochi secondi. Il silenzio era forzato, solo rotto dalla cordiale risata di Leah."Lascia stare la ragazza Audrey un po' di vino difficilmente la farà star male" disse allegramente, facendo una scorpacciata del cibo di fronte a lei come tutti gli altri.

 

 "Lo sai Harry" disse Audrey sonoramente, facendo girare gli occhi di Jason visibilmente e mimando di spararsi mentre si sedeva vicino alla sorella più vecchia. "Tu sembri molto familiare. Non è vero Noelle? Dove l'ho visto prima?" Noelle si irrigidì, guizzando gli occhi verso Harry momentaneamente prima di evitare velocemente il suo sguardo."Jason non pensi che sia familiare? Questa faccia...Giuro di averlo visto da qualche parte" disse Audrey fingendosi ignorante. "Una foto...un poster? Si! Un poster! O un centinaio! Dove li ho visti Noelle?"

 

"Noelle ho parlato con Ethan ieri" disse velocemente Jason facendo voltare i genitori verso la figlia. Leah rimase estranea alla situazione sorseggiando il suo vino mentre guardava. "Ethan? Noelle cosa stava dicendo su Ethan?" disse Jenna; la madre di Noelle non aveva sentito parlare di questa cosa. "Io..." emise Noelle, sentendo che il controllo stava violentemente scivolando dalla sua debole presa. "Ma Noelle, i poster, il tuo adorabile amico qui, dimmelo per piacere. Dove l'ho visto prima?" Audrey la rimproverò ancora, facendo ritornare l'attenzione su di lei.

 

"Noelle cosa sta succedendo con Ethan?" "Più vino tesoro?" " Mi ha detto che non gli hai parlato da quando..." "Noelle sembri...esausta. E magra, non stai mangiando regolarmente?" "Dimmi di Harry, Noelle".

 

Le accuse e le domande furono gettate su Noelle così velocemente, si sentiva indifesa in questa situazione, non sapeva cosa fare. "Maledizione!" Urlò finalmente. "Volete solo piantarla tutti!" Si alzò passandosi una mano tra i capelli. "Tutti sapete chi cavolo è lui!" Disse ad Audrey, che sembrava più che leggermente allarmata dall'esplosione di Noelle. "Non so di Ethan! Non so cosa voglia ancora da me! Se sono magra è una mia decisione farmi morire di fame, cosa che non sto facendo!  E si!" respirò profondamente, la sua rabbia stava sbollendo. " Sono stanca. Sono fottutamente a pezzi. E non voglio del vino, ma se lo volessi, diventerei completamente e assolutamente logorata e finirei in ospedale. Almeno avrei fatto realmente qualcosa che vi sareste aspettati facessi".

 

Scappò dalla stanza, fermandosi quando sentì chiamare il suo nome da qualcuno di diverso che realmente capiva qualcosa di lei e di come duramente stava lavorando. "Noelle" si girò lentamente mostrandogli un piccolo sorriso "Ti porto a casa, hai bisogno di una pausa, tesoro". Non la guardava con delusione o rabbia come le persone che aveva lasciato nella stanza.

 

Annuì calma, incontrando il suo sguardo riconoscente mentre avvolgeva un braccio intorno alle sue spalle e la spingeva verso di lui e lei si rilassava. "Scusami" disse contemplando la luna. " Folle è un termine appropriato alla mia famiglia". Harry sorrise leggermente al suo commento ancora confuso sulla situazione di prima ma non aveva bisogno di chiederle niente ora, l'avrebbe ripresa dopo quando Noelle si era rilassata e aveva dormito un po' e forse poi lui le avrebbe detto molte altre cose che aveva nella sua testa.

 

Note

Volevo ricordarvi prima di tutto il link della storia originale di Lyndsey http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=2  e la ringrazio anche per avermi dato il banner della storia che le aveva fatto unicornswag; secondo me è davvero fatto molto bene... Voi cosa ne pensate?

Tornando alla storia volevo ringraziare Chiaretta97s e miky1d7689 per aver recensito lo scorso capitolo; ringrazio anche CrystalStyles per aver messo la storia tra le seguite e invece Aliceroma, HeleneOneD69 e lucrepeg per averla messa tra le preferite.

Alla prossima e se vi va lasciatemi almeno dieci parole per farmi sapere cosa ne pensate

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Capitolo 12
*** Rischi ***


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Rischi

 

Harry aveva riportato Noelle a casa premurosamente, inchinandosi alla reazione che avrebbe dato a chi lo vide nella macchina da Barbie di Noelle ma per adesso non gli importava sapeva che Noelle non poteva tornare a casa da sola nello stato in cui si trovava, qualunque cosa le era stata buttata addosso! L'aveva portata alla porta, lei lo aveva ringraziato sinceramente ed entrò, questo era più o meno quello che l'aveva portato dove era adesso. Nel suo appartamento con gli occhi bloccati sul telefono. Ci era già passato, ma ogni volta, aveva ignorato i messaggi vocali che riceveva, solo adesso osava aprire il più recente non sicuro che avrebbe risposto.

"Hey Haz" la voce parlò con un tono allegro, una voce che Harry conobbe istantaneamente. Louis. "Mi sento come la tua ragazza protettiva per quello che sto facendo, dio, i pettegolezzi stanno avendo un senso per me ora, anche su di te? No...ok..." Louis era nervoso mentre parlava, cercando di alleggerire la situazione con una breve risata su se stesso. C'era una voce distante in sottofondo, che fece tendere le orecchie ad Harry per sentirla.

"Lo stai chiamando ancora? Non ha senso" Harry sospirò, era Zayn. "Ti ha risposto una volta? Quando realizzerai che ci sta bloccando fuori Lou, non tornerà indietro".

Ci fu una pausa nel telefono, prima che una voce diversa interruppe. "Harry? Dove sei stato amico?" Questa volta era Niall, sembrava sempre più speranzoso di Zayn. "Penso che le fan abbiano smesso di piangere adesso..." Ci fu una risata estremamente contagiosa al telefono e Harry non tentò nemmeno di ridacchiare, non era stato in giro abbastanza  per vedere la reazione delle fan ma indovinava che le ragazze erano un po' più che ferite.

"Si Harry" Louis parlava ancora dopo una leggera zuffa per il telefono, "Ma non è questo il punto. Spero che tu ti stia divertendo e che tu possa vivere una vita normale in qualunque posto, non essere ubriaco tutte le notti, tendi ad essere un po' irresponsabile quando sei ubriaco..."

"E noi non saremo li per farti passare la sbronza" una voce urlò facendo scappare una risata dalle labbra di Harry. Liam li aveva sempre fatti riflettere tutti e quattro sulla sobrietà per la maggior parte del tempo.

"Bene c'è che... noi vogliamo solo sapere quando tu ti rimetterai? Intendo..beh.. ci manchi riccio. Ci manca la tua voce roca. Dio, le interviste passano molto più velocemente, solo perchè parliamo tutti ad un ritmo normale senza di te. Solo...solo per favore torna Harry. Ciao" Louis terminò la chiamata, lasciando Harry con un dolore nella parte posteriore della gola per i tentativi di umorismo del suo amico e il triste commento alla fine. Il commento che poteva farlo passare per un mendicante. E la dura realtà aveva colpito Harry perchè era veramente giunto a questo. I suoi amici lo pregavano di tornare e sapevano che comunque non avrebbe più potuto affrontare le telecamere.

 

********

Si incamminò per le strade illuminate, le stelle guardavano in basso verso la sagoma leggermente curva mentre si muoveva. Si sentiva in colpa, molto in colpa, e sapeva che il suo comportamento era imperdonabile. Opporsi ai fan era una cosa, ma tener fuori i suoi amici e lasciarli completamente all'oscuro era un'altra cosa, e lui aveva bisogno di schiarirsi le idee. Le strade erano tranquille e vuote, con grande sollievo di Harry, non era sicuro di dove stesse andando ma voleva solo passeggiare e respirare la notte. Qualche auto solitaria passava occasionalmente accanto a lui, i fari splendevano sul catrame, dando alla superficie nera una leggera lucentezza. La sua mente vagava senza meta, non pensando a niente in particolare ma fu preso e portato via dai suoi pensieri da un suono ripetitivo, come l'apertura di un cancello arrugginito. Per curiosità, decise di seguire il suono, finendo in quello che sembrava un vecchio parco.

Il rumore continuava con una sorta di ritmo, ogni volta lo stesso suono si sentiva dopo un periodo di tempo uguale al precedente. Accigliato, Harry si voltò alla ricerca della fonte. Quando i suoi occhi si posarono sulla causa del suono sorrise, vedendo la leggera figura della ragazza che ormai conosceva bene appollaiata delicatamente su una vecchia altalena. C'era la luce fioca di un lampione distante che puntava calorosamente sulla coperta appoggiata sulle sue spalle mentre oscillava avanti e indietro delicatamente.

Lentamente Harry cominciò ad avvicinarsi, sapendo che aveva facilmente la tendenza a spaventarsi quando stava pensando e lui l'aveva capita abbastanza bene per sapere che sicuramente lo stava facendo.

"Noelle?" La chiamò, aspettando che saltasse ma per sua grande sorpresa non lo fece. Semplicemente spostò il suo peso prima di girare il viso per vederlo con un piccolo sorriso, pensando che lei sapeva già chi fosse.

"Hey Harry" rispose rigirandosi e alzando la faccia al cielo con aria sognante, sapendo che sarebbe stato presto al suo fianco. Un paio di mani le toccarono le spalle, afferrandola delicatamente in saluto.

"Che cosa ci fai qui? Si congela" disse. La ragazza si strinse nelle spalle con gli occhi ancora fissi al cielo, non rispondendo al suo ultimo commento.

"Ho capito una cosa l'altro giorno" iniziò calma "Non ho mai visto una stella cadente".

"Mai?" Chiese Harry incredulo, guardando Noelle attentamente, notando come i suoi capelli castani erano leggermente aggrovigliati e come la sua enorme felpa pendeva liberamente sopra il suo corpo minuto come era solita fare quando la vedeva al mattino. Doveva essere uscita dal letto solo per venire qui, nel cuore della notte, per sedersi in una vecchia altalena e cercare le stelle cadenti.

"Si, lo so bene" disse Noelle con una piccola risata, guardando le mani dell'amico che rimanevano su di lei comodamente. "Così ho deciso che fosse il momento giusto per vederne una" spiegò, avvertendo lo sguardo incerto sulla faccia di Harry mentre lo diceva. "Immagino sia stato un po' improvviso ma era davvero importante per me".

"Io le ho viste un paio di volte" disse Harry, guadagnandosi una spinta giocosa dalla ragazza."Mettiti in mostra" mormorò Noelle con una nota di irritazione nella voce. "Sono sicura che tu abbia visto un sacco di cose che io non ho visto Harry" aggiunse con lo sguardo bloccato intensamente al cielo, in attesa.

"Ti posso aiutare a trovarne una" si offrì Harry e lei si girò indietro verso di lui, non sicura delle sue parole. "Tu non la troverai solo guardando il cielo per anni".

"Bene Styles, dammi un po' dei tuoi poteri da stella cadente" replicò sarcasticamente, facendolo ridere.

Harry guardò il cielo, cercando un posto particolarmente chiaro dove non ci fossero tracce di nuvole. " Non sono sicuro che funzionerà," disse avvicinandosi a Noelle così che la sua testa fosse appena sopra le sue spalle " Ma se tu guardi appena qua sopra potresti avere un'opportunità migliore".

"Dove?" Chiese con gli occhi guizzanti verso il cielo e Harry sorrise leggermente, vedendo come disperata ed eccitata fosse per vedere qualcosa di semplice come una stella cadente. Qualcosa che Harry aveva ritenuto inutile, ma poi ancora, se avesse imparato una cosa su Noelle era che le cose intorno a lei non le fregavano di meno, ed erano le cose che in genere valutavi di più. E quell' unica prospettiva di vita era una delle cose di lei che l'aveva colpito.

Harry mise le punte delle dita sotto il suo mento usando il pollice per guidarle il viso nella direzione che le aveva detto verso la macchia chiara in mezzo alle nuvole, "Solo lì" disse "Se sei fortunata, ne vedrai una".

Qualche minuto passò, gli occhi di Noelle bloccati attentamente nel posto in cui era stata guidata, il viso arricciato per la concentrazione. "Ecco!" emise eccitata, guardando verso la luce luminosa che scomparve in pochi secondi, i suoi occhi si chiusero velocemente, Harry sorrise per come sembrava infantile. Sembrava così adorabile che lo faceva irradiare, fossette a tutto schermo!

"Hai espresso un desiderio?" Chiese una volta che i suoi occhi blu si riaprirono. Era ancora a pochi centimetri di distanza da lei, guardando come aveva iniziato a giocare con le sue dita nel giro di pochi secondi e questo poteva essere descritto solo come un'azione nervosa."No" rispose.

"Perchè no?" chiese Harry incredulo, sicuro che fosse questa la ragione per cui fosse qui. La ragione per cui voleva vedere una stella era esprimere un desiderio?

"Non so cosa desiderare" la sua voce era un po' più fiacca di prima. Harry stava per lasciarla sola, sapendo che era sconvolta sebbene non sapesse perchè, ma poi lei aggiunse con una voce abbastanza forte da essere considerata un sussurro, "Io non so più quello che voglio Harry".

"Noelle è tutto a posto; è solo una stella cadente". Provò a farla stare meglio, non capendo abbastanza cosa stava cercando di dire, o perchè sembrava così persa come un cervo catturato dai fari.

"Non è per la stella Harry. Solo...io ho preso una decisione poco tempo fa" iniziò, incespicando con le parole, sapendo che non poteva dire ad Harry quale fosse realmente la decisione, confusa pure sui suoi sentimenti verso Ethan, per non parlare della pressione del fratello. "E io ho pensato che avrebbe avuto tutto senso, capisci? Ma adesso non sono sicura che le decisioni che ho preso fossero quelle giuste".

"Capisco perfettamente quello che dici" le disse Harry, morsicandosi le labbro colpevolmente e restando in silenzio per qualche secondo.

"Funzionerà davvero tutto alla fine?" chiese Noelle, guardando dritto verso il nulla.

"Deve" disse Harry, guardando Noelle con l'unica speranza che aveva nel suo corpo.

"A volte dico a me stessa di correre più rischi" gli disse " perchè faccio un passo indietro e mi guardo attorno e realizzo che la vita che sto vivendo è solo così...vuota". Guardò il pavimento, i suoi piedi penzolavano sopra la terra a causa dell'altezza dell'altalena. "Ma ogni volta che lo faccio" respirò " Finisco solo per aggiungere qualcosa alla lunga lista degli errori che ho fatto". Gli confidò, i suoi muri erano completamente abbattuti a questo punto, lei non aveva mai detto queste parole a nessuno e probabilmente le ha dette solo a causa dell'effetto combinato della stanchezza e della confusione , ma Harry ascoltava e questo gli fece male al cuore.

"Forse devi prendere più rischi, sebbene sono stupidi o non lo sono, solo perchè è l'unico modo per sentirsi vivi e anche se si commettono errori lungo la strada almeno sai che stai respirando". Le disse Harry, in relazione a quello che stavano dicendo.

"Non ho mai preso un rischio che fosse utile, perchè a volte... a volte fa male respirare Harry" Disse Noelle tristemente, ignara di dove questo improvviso senso di depressione era uscito, sapeva solo che era lì da un po' e Harry era l'unico che la stava ascoltando e non le diceva che era eccessivamente cinica. E perchè lei si fidava di lui, aggiunse mentalmente.

"Prendere un rischio non significa buttarsi giù da un dirupo, è solo avere il coraggio di stare sul bordo e godersi la vista" disse Harry appoggiandosi ancora più vicino alla ragazza, le sue parole l'avevano colpita e adesso le stava assorbendo lentamente.

Noelle girò la faccia verso di lui, realizzando solo ora come fossero vicini, poteva quasi sentire il suo alito di menta sul viso che si mischiava con il suo. Rimasero in silenzio per pochi secondi, guardandosi intensamente a vicenda, Noelle trovò immediatamente conforto nelle parole di Harry. Gli occhi verdi di Harry guardarono verso il basso fissandosi molto brevemente sulle sue morbide labbra rosa prima di tornare a incontrare il suo sguardo ancora una volta. Era insicuro, cercava di valutare la sua reazione ma non riusciva a leggerla, cercava disperatamente qualcosa ma i suoi occhi erano bloccati saldamente ai suoi.

Poteva sentire il suo cuore battere nel petto in modo irregolare, e se Harry l'avesse guardata, avrebbe probabilmente visto attraverso i vestiti il suo battito anche se era riuscita a mantenere il respiro calmo.

"Penso che sto per baciarti..." le disse Harry dolcemente, facendole fermare il respiro nella parte posteriore della gola; guardò le sue labbra ancora una volta, aspettando una risposta, timoroso di averla spaventata.

"Penso che ti ribacerò anch'io" sussurrò Noelle, dando ad Harry tutte le conferme di cui aveva bisogno e grata all'altalena per la sua considerevole altezza. Harry ridusse i pochi millimetri che li separavano guardando Noelle fino all'ultimo momento in cui le loro labbra si incontrarono e le palpebre di Noelle delicatamente si chiusero seguite subito dopo da quelle di Harry.

Le loro labbra si modellarono insieme, un incontro perfettamente appropriato, in un primo momento Noelle non si mosse un po' sorpresa da come la situazione era velocemente cambiata. Ma le mani di Harry trovarono la sua vita e le diede una stretta gentile per portarla fuori dal momentaneo shock, lei rispose e le loro labbra si mossero insieme all'unisono. Avvolse le sue braccia intorno al collo di Harry, tirandolo più vicino e potè  percepire che lui stava sorridendo per la sua azione. Harry si raddrizzò leggermente, tirando Noelle in piedi con lui ed ora si trovavano in una posizione più comoda, la coperta scivolò dalle spalle di Noelle. Harry fece scivolare la lingua fuori per sfiorare il labbro inferiore color fragola. Non gli concesse l'ingresso scegliendo invece di prenderlo un po' in giro, la sua bocca rimase chiusa finchè lui non ruppe il bacio solo per separarsi e permettergli di entrare, le loro lingue si incontrarono in una danza intricata per il dominio ma Noelle cedette per prima a causa della stanchezza permettendo ad Harry di prendere il controllo e soddisfarsi dal girovagare nella sua bocca per memorizzare il suo sapore, ma sapeva che lei era più o meno stanca perchè crollò un po' su di lui e allora si tolse morsicandole il labbro inferiore scherzosamente facendole scappare un gemito dalla bocca involontariamente e questo gli fece espandere un sorriso attraverso il volto.

Noelle lo guardò timidamente, avvolgendosi le braccia attorno al corpo, la pelle d'oca stava invadendo il suo corpo e tentò di soffocare uno sbadiglio ma fallì facendo ridere Harry "Devo ammettere che sono commosso dal fatto che non ti ho svegliato"Lei alzò gli occhi non avendo le forze per fare altro; era venuta qui ogni notte per tre giorni consecutivi a vuoto "Proverò più duramente la prossima volta Noelle" disse Harry felicemente, avvicinando il suo debole corpo a lui e lei arrossì leggermente guardandolo con le sopracciglia alzate.

"Buona fortuna,Popstar, non sai quanto sia difficile tenermi lontana dal sonno" scherzò, allarmando se stessa per la sua repentinità ma Harry rise soltanto.

Qualcosa era accaduto a Noelle quella notte, due cose realmente. Primo aveva visto una stella cadente, due in verità, una nel cielo e una quando le sue labbra si modellarono perfettamente con quelle di Harry. E aveva anche imparato molto da quello che le aveva detto, e forse doveva smettere di preoccuparsi delle aspettative di tutti, forse avrebbe dovuto lasciare andare tutto perchè questa era la sua vita e meritava di respirare.

 

Note

Ciao a tutte!!!

Ricordo sempre che la storia originale la trovate qui http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=01 Ringrazio tantissimo miky1d7689 che recensisce sempre la mia storia!!!! Passando al capitolo nella prima parte fanno la comparsa gli altri quattro One Direction e troviamo un Louis piuttosto sconsolato mentre nella seconda parte la storia ritorna ad incentrarsi su Harry e Noelle. Penso che il capitolo parli da se e la storia delle stelle cadenti è bellissima.

Come sempre mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!! Alla prossima Ciaooooo!!!

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Capitolo 13
*** Harry & Noelle ***


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Harry & Noelle

 

Prudenti. Erano entrambi scandalosamente prudenti. Terrorizzati di oltrepassare il confine dell'altro prima che qualcosa fosse realmente accaduto, perchè tutto quello che volevano era un inizio perfetto, sapevano entrambi che questa volta poteva essere diverso sarebbe potuto essere molto più di qualsiasi altra cosa che abbiano mai sperimentato. E questa era una prospettiva scoraggiante, li faceva interrogare molto di più del normale, entrambi non volevano correre ma non volevano neanche andare troppo lentamente perchè la fiamma avrebbe potuto esaurirsi.

Il problema della questione era che non erano innamorati, ma potevano diventarlo. Harry e Noelle avevano la capacità di essere quel tipo di persona speciale che la gente ha speso una vita a sognare di essere. Harry lo sapeva fin dall'inizio quando solo a guardarla gli tolse il fiato, tuttavia sembrava successo tutto molto tempo fa quando voleva davvero trovare il suo nome e il suo numero ma una volta che ha avuto il primo assaggio di Noelle non ne aveva avuto più abbastanza. Era come una droga per lui; solo il fatto di esserci faceva si che la sua giornata avesse un grammo di perfezione in più come mai nessun altro avrebbe potuto dargli. Ma adesso la differenza era che Harry teneva troppo a Noelle come se fosse un egoista.  Per non pensare che era sbagliato quello che voleva, non importava quanto desiderasse baciarla di nuovo, sapeva che alla fine l'avrebbe ferita e non sapeva se avesse potuto vivere con se stesso per aver fatto ciò.

Noelle era quella ragazza che vedeva nella sua mente come tutto doveva andare, come manovrava la scuola e poi l'università, e lei avrebbe incontrato un ragazzo carino e lui non sarà perfetto ma le dirà che è bella e lei imparerà ad amarlo con il tempo sebbene non avesse voluto farlo. Indosserà un elaborato abito da sposa con una grande gonna e un lungo strascico, sarebbe stata una principessa e avrebbe avuto un aspetto più sorprendente in bianco di qualsiasi altra ragazza che Harry avesse visto, questo solo se avesse deciso di invitarlo al matrimonio. Noelle sarebbe una madre stupefacente con cinque bambini che la adoreranno e lei li guarderà crescere con costante orgoglio, Harry non le avrebbe potuto dare questo, fin dall'inizio era un'opzione che entrambi conoscevano, perchè non importa quando lontano correva lui, sarebbe sempre stato visto come Harry Styles, membro dei One Direction con orde di paparazzi che documentavano la sua vita personale al mondo, e questo non era quello per cui Noelle aveva firmato.

 

"Uhm, potresti solo guardare direttamente alla fotocamera?Dritto nelle lenti" lo istruì Noelle, giocherellando con lo zoom nelle sue sfere di smeraldo, focalizzando la fotocamera e centrando l'immagine. Guardò direttamente indietro verso il suo intenso sguardo che era fermamente bloccato su Noelle proprio come è sempre stato. I suoi occhi bruciavano con qualcosa di forte e Noelle poteva quasi visualizzare i pensieri in streaming attraverso la mente dietro i suoi occhi. Quegli occhi che tenevano così tanto, se ci fosse stato un modo Noelle avrebbe visto il passato di Harry; "Sto bene" e "É ok" era quello che passava in quegli occhi, quegli occhi che erano attualmente puntati dritti su di lei con un tipo di desiderio così reale e presente che le faceva male perchè sapeva che lui non avrebbe fatto nulla.

Lentamente premette il pulsante di scatto, catturando quello sguardo per sempre, congelato nel tempo, facendo chiedere alla persona che li guardava se fosse mai stato fatto qualcosa, alla persona che si trovava di fronte, che ha causato quel desiderio che appariva dentro. Ma quando mise la fotocamera giù dopo aver fatto qualche scatto per ogni evenienza, incontrò i suoi occhi ancora una volta trovando che lo sguardo non era affatto cambiato. Stettero in silenzio per un tempo immisurabile, guardandosi solo a vicenda non sapendo cosa fare.

Noelle era spaventata perchè nel corso del tempo che erano stati insieme, Harry era diventato un amico, qualcuno che era pronto ad ascoltarla quando pensava drammaticamente e irrazionalmente che il suo mondo stava cadendo a pezzi, non aveva avuto qualcuno per farlo per molto tempo perchè sebbene Chelsea fosse sempre lì non era pronta ad affrontare le cose quando si facevano dure, lei voleva solo che le cose fossero perfette e diceva a Noelle di non preoccuparsi cosa che di solito la faceva impazzire di preoccupazione. E se questa amicizia che aveva costruito con Harry fosse andata in frantumi perchè la loro relazione andava verso questa fine non avrebbe avuto niente da ripiegare su nessuno, non avrebbe avuto nessuno per dire come si sentiva così distrutta se fosse stato lui la persona che l'avrebbe distrutta per cominciare; sapeva che non avrebbe mai voluto ferirlo e lui era altrettanto spaventato quanto Noelle.

 

 "Harry," iniziò leggermente, guardandolo con un piccolo sorriso "Cosa stiamo facendo?" Chiese alla fine, guardandolo altrettanto intensamente come anche lui aveva fatto prima e Harry rise leggermente amando come Noelle lo chiamava sempre quando entrambi sapevano che stavano cercando di capire qualcosa.

"Beh" cominciò Harry facendo un passo verso di lei, mordendosi il labbro mentre avanzava "Dipende da quello che vuoi che ti dica".

"Voglio che tu mi dica che questa è una cattiva decisione" rispose Noelle con un sorriso "Voglio che mi dici che non dovremmo farlo". Harry la stava guardando curioso, cercando di immaginare a quale gioco stesse giocando, "Voglio che mi dici che farsi coinvolgere da te è la cosa più stupida che potessi fare. Voglio che tu sia la voce della mia ragione perchè non riesco a credere a niente di quello che dico a me stessa. Tu hai l'abitudine di fissare il mio cervello".

Harry sorrise,adesso erano vicini, le loro voci serie ma con una nota distinguibile di giocosità costantemente sotto la superficie. "Questa è una cattiva decisione, noi non dovremmo farlo Nell, davvero non dovremmo. Farsi coinvolgere da me è completamente stupido e irresponsabile" disse Harry calmo e lei sorrise.

"Grazie" gli disse e lui fece un altro passo verso di lei, Noelle invece tornò indietro e lui sorrise spostandosi verso il suo corpo fino a quando la schiena di lei non raggiunse il muro, i suoi palmi si appiattirono contro la superficie fredda mentre guardava la sua faccia sorridente.

"E la ragione per il quale mi hai chiesto di fare questo?" Chiese Harry mentre guardava i suoi occhi che brillavano di qualcosa indecifrabile.

"Se noi continuiamo... te e io, voglio guardare indietro a questo giorno e dire a me stessa che se qualcosa dovesse andare storto è colpa mia perchè mi hai avvertito ma io non ho ascoltato" gli disse allacciando le sue dita sottili e delicate attorno al suo polso consapevole del fuoco che bruciava nella punta delle dita mentre toccava la sua pelle nuda. "Vuol dire che non hai intenzione di ascoltarmi?" chiese Harry "Perchè se è così, penso che sia la peggior decisione che tu abbia mai preso".

Noelle sorrise affondando i denti nel labbro inferiore mentre pensava per un momento, i suoi occhi danzavano sull'uomo di fronte a lei, avendo il coraggio di stare in piedi sul bordo e godersi la vista, aveva detto lui, e certamente si stava godendo la vista. "Questo dipende se anche tu prenderai o no la stessa decisione idiota" gli disse, tirandolo un centimetro più vicino mentre la sua schiena era premuta al muro con fermezza.

"Oh Nell" sorrise con gli occhi pieni di malizia "Ho già preso questa decisione molto tempo prima che tu lo avessi pensato", disse semplicemente spingendo il suo corpo contro il suo , guardando il suo crescente petto vacillare mentre il suo respiro sobbalzò per il contatto. Alzò le braccia così i suoi palmi erano premuti ai lati della sua faccia mentre lei lo guardava con interesse. Sorrise leggermente iniziando a inclinarsi mentre Noelle rabbrividiva.

"Aspetta" disse facendolo fermare a pochi millimetri dalla sua desiderata destinazione. "Voglio sapere dove mi trovo, cosa siamo noi". Harry sorrise leggermente, solo Noelle avrebbe potuto fermarlo nel mezzo di un bacio per chiedergli una dettagliata spiegazione dello stato della loro relazione "Che cosa vuoi che siamo tesoro?"

"Rispondi alla domanda Popstar" rispose alzando le sopracciglia.  "Beh, io sono Harry" iniziò lentamente " e tu sei Noelle" le fece un occhiolino e lei alzò gli occhi "E stiamo cercando di funzionare a vicenda".

"La fai sembrare così semplice" replicò Noelle mettendo le mani sulle sue spalle mentre Harry rideva. "É semplice tesoro" replicò Harry, chinandosi ancora una volta mentre le mani di Noelle si avvolgevano intorno al suo collo tirandolo leggermente. Le loro labbra si incontrarono in un modo familiare, come se lo facessero da una vita intera, le mani di Harry scivolarono lentamente in giù sui fianchi di Noelle e le mani di lei si impigliarono tra i suoi capelli, i loro corpi si modellavano assieme senza problemi contro il muro freddo perchè, dopo tutto, Harry e Noelle erano la combinazione perfetta. E in questo momento, mentre le loro labbra erano incollate, iniziarono a essere stupiti come non lo erano mai stati.

 

Note!!!

Vi volevo ricordare che la storia non è mia ma di Lynds xx e il link dell'originale lo potete trovare nel primo capitolo.

Passando al capitolo spero vi sia piaciuto non esitate a farmi sapere cosa ne pensate.

Ringrazio miky1d7689 che recensisce sempre la mia storia ringrazio anche ely_love_canty e Kukukuju per aver messo la storia tra le seguite.

Vi lascio con questa stupenda gif dei ragazzi al prossimo capitolo.

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Capitolo 14
*** Aspirazioni ***


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Aspirazioni

 

"Sai non mi hai detto a cosa ti servo" ricordò Harry a Noelle mentre era in piedi nella cucina cercando vari ingredienti nella dispensa.

"Cosa intendi?" Chiese confusa, prendendo un grosso pacchetto di farina.

"La cosa delle foto" le disse Harry, guardando nella dispensa cercando di capire cosa stava facendo.

"Non te l'ho detto?" Disse pensando al giorno in cui gliel'aveva chiesto e ricordando come fossero stati interrotti bruscamente da suo fratello. "Beh, io ho sempre voluto andare ad Oxford da quando posso ricordare" iniziò Noelle, portando gli oggetti vicino ad Harry con un leggero sorriso e li appoggiò sul bancone. "Ma sono stata rifiutata".

"Oh, sono così dispiaciuto Nell" disse Harry e lei gli sorrise.

"Non esserlo, Popstar" rispose allegra "É qui che entri in gioco tu". Noelle afferrò una grande ciotola versò una quantità casuale di zucchero dentro seguita da un pezzo di burro, "Puoi mescolarmelo?" Chiese porgendogli la ciotola con un grosso cucchiaio di legno mentre raccoglieva i capelli in una lunga coda di cavallo. "Vedi mio zio è il responsabile delle ammissioni a Oxford" lo informò, sorridendo per come sembrava adorabile mentre faceva qualcosa di normale come aiutarla a fare una torta.

"Beh hai amici in alte posizioni" commentò Harry e Noelle sbuffò alzando un sopracciglio mentre lo guardava.

"A cominciare da te?" Chiese e un sorriso spuntò agli angoli della bocca di Harry.

"Colpito"

"Precisamente, comunque mia mamma gli ha parlato per me, non voleva che sua figlia diventasse una completa delusione" affermò e Harry alzò gli occhi per il suo tono "E mio zio ha sistemato delle cose e mi ha parlato del progetto e mi ha detto che se è abbastanza buono entrerò".

"Perchè Oxford però?" Domandò Harry curiosamente, ridando la ciotola alla ragazza che ruppe delle uova e aggiunse una quantità imprecisata di farina. "E dopo l'università? Cosa vuoi fare?"

 

Harry notò come gli occhi di Noelle sembravano ardere maggiormente dopo questa domanda, sebbene non aveva ancora niente, era una sognatrice, anche lui una volta lo era finchè smise di credere che i sogni diventassero realtà. Lui adorava quando gli parlava dei suoi sogni e delle sue aspirazioni, gli ricordava un tempo felice quando considerava che le impeccabili modelle da copertina erano perfette per lui e quando niente faceva battere il suo cuore se non la prospettiva di salire sul palco e trasformare un testo in una ballata impeccabile. "Voglio un mio studio, sai un posto per lavorare dove potrei solo pensare a cosa voglio e ci sarebbero foto sparse dappertutto" Noelle fece cenno con le mani intorno a lei rendendo il tutto più eccitante solo attraverso il pensiero. "E vorrei viaggiare per il mondo facendo fotografie per le varie riviste e tutti sarebbero orgogliosi di me e io sarei... io sarei felice".

Harry le sorrise spostandosi dal bancone per esserle più vicino. Premette la fronte contro la sua e lei sorrise leggermente mentre lui avvolgeva le loro dita insieme premurosamente, bloccandole insieme. "A volte ti invidio" sussurrò Harry guardando direttamente dentro i suoi occhi di zaffiro.

"Perchè mai dovresti invidiarmi?" Chiese esaminando i suoi lineamenti da vicino provando a memorizzarli catturando questo momento nella mente senza l'aiuto di una foto.

"C'è ancora molto da scoprire per te, così tante cose che non hai visto. Tutto per te è ancora un'avventura. Mi manca questo" le disse Harry, posandole un bacio leggero agli angoli della bocca mentre lei lo studiava.

"Ma tu stai vivendo il tuo sogno; tu hai fatto tutto quello che hai sempre voluto" disse non capendo come qualcuno poteva essere geloso della sua vita serena quando loro avevano visto tutto quello che il mondo ha da offrire.

"Immagino che ho visto molto e ho viaggiato ovunque, ho tanti soldi e un milione di fan ma questo non è il mio sogno" disse, la sua mente lampeggiò indietro nel passato, stava comparando quello che aveva adesso con quello che aveva a sedici anni e viveva a Holmes Chapel.

"Ma tu hai talento, credibilità e riconoscimento. Cos'altro vorresti? Cos'altro rimane?" Gli chiese Noelle cercando i suoi occhi per qualche reazione. Era rimasto paralizzato dopo che gliel'aveva detto, si era temporaneamente chiuso.

"Forse... forse voglio solo essere leggendario" Harry finalmente parlò, mantenendo il suo tono neutro mentre guardava Noelle con un leggero sorriso ma lei sospirò semplicemente liberandosi dalla sua presa e tornando alla ciotola.

 

"Harry" disse ma non spiegò cosa voleva, non disse le parole che aveva sulla punta della lingua disse invece qualcos'altro che non era appropriato. "Vogliamo essere tutti leggendari; ciò che intendo davvero dire..." pensò per un momento, fissando la sua espressione sconfitta "Sei fortunato Harry, davvero fortunato. E se qualcuno ha la possibilità di essere leggendario non riesco a pensare a nessuno migliore". Ma quello che avrebbe detto, quello che sapeva essere vero nella sua mente ma non aveva avuto il coraggio di dire ad alta voce ma che riempiva i suoi pensieri mentre le sue forti braccia avvolgevano la sua piccola vita e le lasciava un piccolo bacio sulla testa.

 

Tu sarai sempre leggendario per me.

 

Note!!!

Ciao ragazze come state??? Eccomi con il nuovo capitolo!!! Volevo ringraziare LadyHazza_ e From_the_stars per aver recensito la storia.

Ringrazio justonelook111 per aver messo la storia tra le ricordate; From_the_stars per averla messa tra le preferite; lastsong e nialllove per averla messa tra le seguite. Spero di non aver dimenticato nessuno altrimenti chiedo perdono!!!

Aspetto le vostre opinioni!! Mi piacerebbe tanto saper cosa ne pensate non abbiate vergogna!!!Crediti banner Unicornswag

Un bacio lulù

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Capitolo 15
*** Leggende e altre cose ***


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Leggende e altre cose

 

Harry ebbe un'idea dopo quel giorno; qualcosa che poteva essere riacceso in lui che credeva svanito da tempo. Andò a casa tardi, non riusciva a scrollarsi di dosso le parole che aveva lui stesso detto ma che non aveva mai realizzato prima. Lui voleva solo essere leggendario. Solo dopo aveva capito che era quello che stava cercando per tutto questo tempo. Non voleva essere conosciuto come qualcuno che svanisce in un batter d'occhio e la gente ne parla come se fosse un ricordo "Ti ricordi quel ragazzo? Dio, non riesco a ricordare il suo nome..."

E non era solo una cosa personale; voleva che anche i suoi amici venissero riconosciuti perchè sapeva il lavoro che avevano messo in tutto ciò che hanno fatto. Voleva che le persone dicessero ancora "I One Direction sono la più grande boy band sulla terra" dopo dieci anni da oggi, anche vent'anni da oggi, anche dopo che le urla di tutte le ragazze furono un lontano ricordo lui voleva che il loro nome fosse alto nelle classifiche, le loro ragazze ancora lì al loro fianco leggermente più vecchi e sperava anche di essere una persona più calma e un marito.

Fu in quel momento che prese la chitarra in un angolo della stanza, polverosa e inutilizzata, e prese una penna e un blocco note pronto a dire finalmente le parole che sapeva erano nascoste in una nicchia del suo cervello nel solo modo che conosceva. Harry Styles stava per iniziare a scrivere una canzone, stava per comporla e convertire le parole disordinate che aveva scarabocchiato nella carta in una melodia. Sapeva che non sarebbe stato in grado di finirla questa sera, o nemmeno domani, non sapeva abbastanza per completare la canzone adesso ma sapeva da dove avrebbe iniziato; sapeva chi lo avrebbe ispirato ad essere una persona migliore. Una parola, due sillabe, sei lettere incorporate nel profondo del suo corpo. Voleva iniziare con Noelle, la ragazza che gli stava insegnando come credere ancora.

 

***************

 

Noelle percorse le scale dolcemente, le sue mani cercavano nella borsa un mazzo di chiavi che erano cresciute nelle ultime due settimane. Era stata invitata nell'appartamento di Harry a tarda ora perchè gli aveva detto che non riusciva a dormire e essendo la persona premurosa che era lui, le aveva detto di fermarsi. Eppure non riusciva a controllare i suoi nervi come voleva, sicura che questa non era stata una buona idea. Fece un respiro profondo girando la chiave nella serratura e entrando nell'appartamento che profumava come lui con un sorriso, "Popstar ci sei?" Lo chiamò, spostandosi nella stanza fermandosi proprio al balcone dove vide la sua alta figura sdraiata fuori in un semplice divano. Notò una chitarra nelle sue mani, le sue dita navigavano dolcemente sulle corde della chitarra in modo naturale. Immediatamente ringraziò se stessa per aver portato la macchina fotografica, la impugnò e catturò il momento. Sembrava così reale lì, calmo e riflessivo. L'Harry a cui si era abituata ma che non era stata in grado di fotografare così perfettamente.

"Harry" disse ancora dopo aver rimesso la macchina fotografica nella borsa, non sapeva se voleva usare questa foto per il progetto. Sembrava troppo personale, le piaceva pensare che fosse stata l'unica ad averlo visto in quel modo, rilassato ma attento. Spinse il vetro camminando fuori nel balcone, l'aria gelida della notte diede una coltellata alla sua pelle. Non era sicura di come Harry sopportava il freddo in un abbigliamento così leggero. "Non ti ho mai immaginato come il grande compositore e musicista" gli disse a bassa voce mentre lui la guardava con un sorriso mettendo giù la chitarra.

"Nemmeno io in realtà" replicò con un sorriso.

"Posso sentirlo?" Chiese curiosa, sapendo che lui non si aspettava che l'avrebbe raggiunto ma il pensiero di sentirlo cantare le fece battere il cuore.

"Una volta che è finita tesoro" disse Harry alzandosi e spingendola contro il suo petto. Noelle lo raggiunse avvolgendo le braccia intorno al suo collo tirandolo verso di lei e facendo incontrare le loro labbra. Questa volta fu Noelle a premere nervosamente la lingua sul suo labbro inferiore facendo aprire la bocca ad Harry istantaneamente godendosi come lei stava cercando di prendere il controllo della situazione. Si accorse però di come doveva stare sulle punte dei piedi per tenere le loro labbra incollate. Lentamente le passò le mani intorno ai fianchi, forse più lentamente del necessario, facendole venire la pelle d'oca dove le sue mani si appoggiarono, prima di raggiungere le cosce e stringerle a coppa. "Salta" disse contro la sua bocca, sollevandola così le sue gambe potevano avvolgersi al suo bacino.

Harry sosteneva il suo peso senza sforzo, portandola attraverso la porta e via dal freddo, le sue mani avvolte saldamente attorno al suo corpo in modo protettivo. Noelle ruppe il bacio entrambi erano senza fiato, intanto Harry lasciava una serie di baci roventi lungo il suo collo mordicchiandolo di tanto in tanto. Emise un leggero gemito mentre lui trovava il suo punto più sensibile dove la pelle morbida incontrava il collo, istintivamente le sue mani si aggrapparono nel profondo dei suoi ricci. "Proprio qui Nell?" chiese con un sorriso, inclinandosi di nuovo per succhiare il sangue alla superficie della sua pelle, facendola gemere mentre lo faceva.

"Non è giusto" disse finalmente mentre lui ridacchiava strofinando la testa contro il suo collo inalando il suo profumo floreale. Harry abilmente manovrò la sua strada attraverso l'appartamento, calciando con i piedi la porta aperta della sua camera, le sue mani le facevano solletico vicino al bordo della sua camicetta. Le mani di Noelle trovarono quelle di Harry e gentilmente le spinsero via sollevandole e lui rise lasciandola gentilmente scivolare sulla coperta che copriva il letto. Si sollevò sulle ginocchia, un timido sorriso attraversò le sue labbra mentre gli toglieva la camicia a quadri dal corpo, seguita dalla maglietta bianca prendendosi un momento per guardare il petto definito di Harry più lungo del necessario, mordendosi il labbro mentre si scontrava con la sua perfezione.

Lui sorrise per questo, la fece distendere mettendo entrambe le ginocchia ai lati del suo corpo chinandosi per premere le labbra contro le sue. Le sue mani si fecero strada sulle spalle di Harry, apprezzando la pelle nuda che poteva toccare. "Il tuo turno" sussurrò Harry con voce roca al suo orecchio mentre facilmente le rimuoveva il tessuto dal corpo esponendo il suo petto.  Ora poteva facilmente vedere come rapidamente si alzava e si abbassava, i suoi occhi blu guardavano l'uomo in bilico su di lei, i riccioli scuri e il sorriso scintillante, gli smeraldi che la guardavano con ammirazione, i suoi muscoli perfettamente scolpiti sul suo torso la intrigavano. Alzò la mano delicata verso il suo petto, sentendolo leggermente teso sotto i suoi palmi, e cominciò a tracciare disegni delineando i vari tatuaggi che adornavano il suo corpo, le dita si immersero nelle fessure che separano i muscoli. Incontrò il suo sguardo notando il suo evidente sorriso "Ti stai divertendo?" Le chiese e lei arrossì togliendo la mano.

Si chinò lasciando baci verso il petto "Non era una protesta" la informò Harry facendole l'occhiolino. Abbassò la testa cospargendo di baci il solco tra i due seni facendole sobbalzare il respiro. Le sue labbra si mossero in basso verso lo stomaco intanto con le mani tracciava cerchi timidi lungo i fianchi. Raggiungendo con le dita il bordo dei suoi jeans e girandoci attorno arrivando così vicino a slacciare il bottone per poi tirarli giù quando Noelle rabbrividì. Occhi chiusi, mani chiuse a pugno, gambe bloccate insieme, Harry era quasi al cento per cento sicuro che non stesse neanche respirando. Con uno sguardo preoccupato Harry si alzò e raggiunse il suo viso premendo leggermente le labbra all'angolo della sua bocca "Noelle" disse piano spostandole il viso di lato, ma rimase lo stesso immobile. "Noelle". Stava quasi implorando adesso premendo le labbra sulle sue implorando per una specie di risposta. "Tesoro cosa c'è che non va?" le chiese accarezzandole una guancia ripercorrendo le azioni che aveva fatto nella sua mente spaventato di averla ferita.

Noelle respirò profondamente incontrando la sua espressione preoccupata.  "Non posso farlo" disse piano, "Io non ho mai..." inceppò con le parole cercando di capire cosa dire, "Non sono pronta" disse finalmente evitando il suo sguardo e vergognandosi. "Mi dispiace".

Harry rimase in silenzio. Non sicuro di come si sentisse in quel momento. Era sicuramente sollevato che non avesse fatto niente di sbagliato ma l'aveva spinta troppo oltre? Quando i loro occhi si incontrarono lei sembrava così combattuta, così in colpa che aveva appena spezzato il cuore di Harry. "Hey" le disse gentilmente alzandole la faccia così i loro occhi erano incatenati, "Tu non devi essere dispiaciuta, non devi mai essere dispiaciuta per cose come questa con me ok? Va bene tesoro". Le disse spostandosi cercando di darle spazio per respirare, ma quando la prese il panico, il panico che era lei che l'aveva allontanato, la paura che aveva distrutto tutto.

"Non andare" disse velocemente, allungando un braccio e afferrandolo con l'ansia che si sarebbe dimenticata di lei e l'avrebbe lasciata adesso, le sue dita si avvolsero a malapena attorno al suo bicipite. "Non andartene per favore". Si odiava in questo momento. Sembrava disperata e lamentosa come un bambino che elemosinava per una barretta di cioccolato tirando la camicia della madre.

"Non preoccuparti" le disse con un sorriso intuendo la sua incredibile vulnerabilità a quel punto, il modo in cui aveva incrociato le braccia al petto, uno sguardo di paura facilmente distinguibile nei suoi occhi. Harry tirò il piumone verso l'alto coprendola premurosamente scivolando al suo fianco e circondandole la vita con le mani teneramente  mentre il suo corpo si teneva stretto al suo. "Non voglio andare da nessuna parte tesoro".

Noelle girò il suo corpo, i loro respiri si mescolarono per la loro vicinanza e lei avvolse le braccia attorno al busto di Harry lasciando la testa sul suo petto. "Grazie Harry" mormorò sulla sua pelle fredda, sentendo già gli occhi chiudersi mentre lo abbracciava, allentando la presa mentre passava il tempo e il respiro si stabilizzò.

E come Harry guardò il suo corpo addormentato, le lunghe ciglia baciavano le guance, le loro gambe intrecciate perfettamente, non riusciva a ricordare un altro momento in cui qualcuno lo aveva tenuto in quel modo come se avesse bisogno di lui lì, come se si fossero preoccupati più di lui che del contatto fisico. Harry sospirò, accoccolandosi nel morbido calore di Noelle togliendole lentamente i capelli dalla faccia e controllando che la coperta fosse avvolta attorno a lei completamente per proteggerla dal mondo esterno. Erano nel loro piccolo mondo, avvolti l'uno nell'altro, i loro petti si alzavano e si abbassavano in sincronia e Harry si sentì felice. Si sentiva felice come non lo era stato per molto tempo e fu allora che si rese conto di come era stanco di sentirsi solo.

 

Note!!

Ciao a tutte!! Questo capitolo è di una dolcezza unica l'autrice l'ha scritto ispirandosi a Don't let me go... vediamo chi di voi riesce a trovare la frase che è stata appunto presa dalla canzone????

Volevo ringraziare Jas_xoxo e ForeverYoung_ per aver messo la storia tra le preferite mentre ringrazio miky1d7689 e HiSheeran per aver recensito!!!

Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate con una piccola recensione al prossimo capitolo!!!

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Capitolo 16
*** Notato ***


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Notato

 

"Harry!" Una dolce voce eccitata lo chiamò estaticamente, "Harry! Alzati!" Quasi strillò, spingendo la Popstar che dormiva accanto a lei, il suo busto nudo era completamente esposto ma non le poteva importare di meno, la sua eccitazione aveva il meglio su di lei. "Sinceramente Harry, alzati!" Disse ancora scrollandolo un po' di più. Gemette aprendo gli occhi trovando Noelle Hutchings a cavallo della sua vita mentre indossava la sua felpa preferita mentre un sorriso luminoso si espanse sul viso di lei.

"Si tesoro?" Disse lentamente, spazzolandosi i capelli disordinati via dalla faccia, le sue mani scivolarono sulla vita di Noelle notando come arrossì per la loro attuale posizione.

"Indovina?" Disse allegramente con gli occhi accesi di innocenza infantile, facendo interrogare Harry se lei sarebbe stata ancora li se avesse continuato con le sue azioni la notte precedente. Spinse quel pensiero da parte guardando la ragazza con un sorriso.

"Cosa?" Rispose alzando il suo corpo verso l'alto così che la sua schiena era premuta contro la testiera del letto; Noelle adesso gli era seduta in grembo.

"Sta nevicando" disse felicemente, mordendosi il labbro cercando di contenere se stessa. Fin da quando poteva ricordare Noelle aveva un'ossessione per la neve, in realtà la adorava. Qualcosa la affascinava nel modo in cui poteva toccare le goccioline ghiacciate mentre cadevano misticamente dal cielo, come se potesse veramente tenere un pezzo di cielo. Per questo motivo Dicembre era praticamente il suo mese preferito, per non parlare del fatto che era il mese del suo compleanno e Natale era la sua vacanza preferita in assoluto. Ma torniamo alla questione principale.

"Sta nevicando?" Chiese Harry con la fronte accartocciata mentre Noelle annuiva felicemente. Harry le sorrise, ma ancora, qualcosa stava rovinando il momento. "Che giorno è tesoro?" Chiese Harry.

"Il quindici di Dicembre" disse prontamente notando l'espressione vigile di Harry.

 

Era passato così tanto. Quasi quattro mesi che era lontano. Da quando aveva parlato con i suoi quattro migliori amici. Aveva lasciato a metà Settembre, non molto dopo che il Take Me Home tour era finito, era davvero così tanto? Aveva trovato difficile comprendere come non aveva notato che il tempo passava, come non era stato male per il fatto che non vedeva i suoi amici con i quali solitamente passava ogni momento, era il quindici di Dicembre, il suo migliore amico avrebbe compiuto ventidue anni tra nove giorni e lui non se l'era nemmeno ricordato.

"Perchè?" Noelle lo tirò fuori dalla sua contemplazione; alzò le sopracciglia confusa per il silenzio improvviso di Harry.

"Non mi sono reso conto che era già Dicembre..." le disse tirandola verso di lui, non volendo nient'altro che farsi trascinare via da questi pensieri come solitamente lei faceva in modo naturale.

"Non presti molta attenzione alle date Popstar?" Commentò con un sorriso, percependo il cambiamento nel suo stato d'animo e si chinò rapidamente per baciarlo sulle labbra.

"Aspetta...è il tuo compleanno il venti, vero tesoro?" Rispose Harry una volta che lei si alzò e gli sorrise annuendo. "Felice che te lo ricordi ma io voglio andare fuori nella neve davvero... quindi se non ti sbrighi andrò da sola", lo minacciò mantenendo il sorriso sulla faccia.

"Sei come un bambino piccolo, lo sai?" Le disse Harry spostandole i capelli dietro l'orecchio con un sorriso mentre lei gli fece la lingua. Le tirò su il cappuccio della felpa, troppo grande per il suo piccolo corpo, che le pendeva sulla schiena con un sorriso che evidenziava le sue fossette.  "La stavo proprio cercando"

Lei sorrise ancora, scompigliandogli volutamente i capelli prima di parlare. "É mia adesso. Le sono diventata molto affezionata nelle ultime ore e giuro che è più calda di tutte le mie".

"Tienila tesoro" le disse, un sorriso spuntò sulle sue labbra, "Mi piace sapere che posso tenerti al caldo".

 

***********

Harry guardò attentamente come Noelle alzò il suo palmo aperto nella raffica di neve, catturando alcuni dei fiocchi e guardandoli sciogliere sulla punta delle dita. Aveva deciso di trascorrere ancora un paio d'ore con lui prima di uscire, dimostrando ancora una volta la sua completa e totale mancanza abilità di cucinare. Inutile dire che la torta era un ricordo orribile, anche se lui non l'aveva mai detto ad alta voce era sicuro che Noelle avrebbe sostenuto per troppo tempo di essere in disaccordo.

"Sai per qualcuno che è cresciuto in Gran Bretagna..." iniziò Harry mentre la testa di Noelle si girò verso di lui con un largo sorriso, "Sei incredibilmente immersa nella neve!"

Noelle mise le sue mani sulla bocca, allargando gli occhi in una gloriosa 'Sono così sorpresa' espressione. "Mi stai dicendo che il famoso e spettacolare Harry Styles pensa di essere troppo bello per la neve?"

Harry alzò gli occhi guardandola mentre rideva per questo. "Non troppo bello per la neve tesoro" si difese " Tu hai solo un'ossessione irrazionale".

Noelle gelò. Aveva già sentito queste parole prima. In un contesto completamente diverso ma aveva sentito esattamente queste parole molte volte che non poteva contarle sulle dita, neanche con quelle dei piedi. E anche adesso la sua risposta era sulla punta della lingua. Sapeva che non aveva senso, sapeva che non aveva alcuna rilevanza per la conversazione che stavano avendo e così la ingoiò fissando un sorriso finto sulla sua faccia. "Mi piace la neve" disse blandamente.

"Ed è adorabile che ti piaccia perchè nessun altro mi ha fatto pensare alla neve come te" le disse Harry onestamente spingendola verso di lui.

"Dimmi cosa si prova Harry" disse piano, i suoi occhi di zaffiro guardavano oltre i suoi verdi cercando di capire cosa c'era dietro.

"Cosa?" Chiese Harry iniziando a piegare la fronte.

"Dimmi cosa si prova a vivere il tuo sogno" disse con un senso di meraviglia nella voce come se la risposta alla domanda le avrebbe dato qualcosa a cui aggrapparsi. Qualcosa di tangibile per dirle che i sogni possono diventare realtà,anche se fino ad ora, nessuno era mai riuscito a darglielo.

 

Harry si morse il labbro per un momento cercando nella sua mente le parole giuste. " É un po' come quel momento che vedi in tutti i film e nei libri quando le persone che non sono riuscite ad avere un'opportunità finalmente vincono, battendo le probabilità. Quando ho messo piede per la prima volta su un palco per il mio primo concerto solo per noi, solo per i One Direction, ero così eccitato che non sono riuscito a dormire nei due giorni precedenti e nemmeno nei due giorni successivi". Lui ridacchiò leggermente, mentre parlava le sue mani trovarono la piccola vita di Noelle, "E sentire tutte quelle persone così eccitate solo per vedermi realizzare il mio sogno. É indescrivibile, qualcosa di così incredibile che non si può realmente capire. É la perfezione". Spiegò, le labbra di Noelle leggermente socchiuse in soggezione a quanto detto, si stava immaginando se stessa vivere il suo sogno, il suo momento di stare in cima al mondo. "Ma sai cosa posso confrontargli? Sai cosa mi ricorda, ciò che lo fa sembrare inferiore?" Chiese facendo scuotere la testa a Noelle, " É un po' come il momento in cui ho capito di essermi innamorato di te, quando ho capito che la ragazza che adora chiamarmi 'Popstar' si  era fermamente rannicchiata nel mio cuore".

 

Noelle non sapeva come rispondere, era sotto una specie di shock, non si aspettava definitivamente di sentirgli dire quelle parole. Conosceva la sua reputazione. L'aveva incontrato, l'aveva salvato tanto per cominciare. Non aveva mai pensato che questo sarebbe potuto uscire dalla loro piccola ' cercare di capirsi a vicenda' scappatella come Harry l'aveva delicatamente chiamata. E non sapeva se provava lo stesso o se lo voleva o no. Così fece l'unica cosa logica che il suo cervello improvvisamente nel panico le faceva pensare, bloccò le sue labbra fermamente sulle sue incastrando le mani nei suoi capelli. Lo sentì sorridere sulle sue labbra, premendo il corpo saldamente al suo e in questo prezioso momento si sentivano proprio bene.

 

Non si preoccupavano. Ma entrambi non potevano correre lontano dai freddi artigli della vita reale per sempre neanche ora dai lunghi pensieri dormienti che improvvisamente erano riemersi, questa immagine carina stava iniziando a sgretolarsi. E Harry l'aveva notato. Provò a dire a se stesso di non preoccuparsi ma lo notò. Le aveva detto che la amava. E lei non l'aveva ridetto, e questo faceva male, lui non l'aveva programmato. Lui voleva sapere solo il suo nome, si era detto che non era amore fin dall'inizio. E ora sapeva che avrebbe dovuto ascoltarsi.

 

Note

Ciao a tutte ragazze volevo ringraziare Dream99, Iam_a_carrot1D, maristella_armstrong e nihal_22 per aver messo la storia tra le seguite mentre LauraOneD_99, Eternity_in_love e GiuDirectioner9399 per averla messa tra le preferite.

Un ringraziamento particolare a miky1d7689, HiSheeran e GiuDirectioner9399 per aver recensito e inoltre ringrazio lucrepeg per aver chiesto di mettere la storia tra le scelte!!!

Passando al capitolo vediamo una Noelle presa dalla neve e un Harry molto dolce alla fine!!!

Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate!!!!

Scappo che sono di fretta l'università mi sta uccidendo!!!

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Capitolo 17
*** Bisogno vs Desiderio ***


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Bisogno vs Desiderio

 

Noelle camminò velocemente per le fredde strade invernali, erano passati due giorni da quando aveva visto Harry da quando aveva pronunciato quelle parole che le avevano fermato il cuore e poi lo avevano fatto ripartire ad un ritmo instabile. Gli aveva parlato poco nel corso dei giorni ma gli mancava. Qualcosa che aveva quasi paura ad ammettere. I suoi sentimenti erano contradditori, sapeva che lui contava tanto per lei che era quella persona che stava cercando , quella che l'avrebbe sollevata quando il mondo le avrebbe urlato in faccia parole offensive, quello che necessitava ma sapeva anche che era Harry Styles aveva altri impegni che non potevano essere paragonati a lei, l'avrebbe lasciata presto; una volta che il loro piccolo progetto era finito che cosa ne avrebbe fatto di lei? L'oggetto di un reminiscente e pacifico periodo? Quel ricordo lontano del loro civettuolo incontro e della loro nuova e eccitante relazione mentre scoprivano diverse cose insieme, non poteva fare a meno di sentirsi un po' trascurata al pensiero di tutto ciò che è successo non potrà mai continuare.

 

Camminò verso un piccolo negozio, aggiustandosi il piccolo berretto blu sulla testa e inalando l'aria calda che la piccola struttura conteneva. Afferrò qualche barretta di cioccolato nelle sue mani ma qualcosa catturò la sua attenzione con la coda dell'occhio. Alzò la rivista vedendo quattro facce familiari abbellire la copertina lucida, ma questo era il problema. Quattro. Perchè c'erano solo quattro persone sulla copertina di quella rivista? Lesse la didascalia principale, le sue labbra rosa si separarono leggermente per lo shock mentre vedeva le parole.

I membri dei One Direction dicono "Ci manca davvero Harry"

 

La confusione offuscò la mente di Noelle facendole girare le pagine velocemente, i suoi occhi guizzavano tra le varie pagine finchè trovò la destinazione desiderata. Questo non aveva alcun senso, pensò, leggendo e rileggendo l'articolo più volte fino a quando le lettere e le parole non furono solo linee spalmate su carta macchiata d'inchiostro. Ha lottato all'inizio cercando debolmente di venire a una soluzione con le nuove informazioni che l'uomo con cui aveva trascorso l'ultimo paio di mesi non era stato onesto una volta con lei. Non le aveva detto che aveva lasciato la band, le aveva detto di come si sentiva quando cantava, quando viveva il suo sogno. Pensava che fosse divertente? Pensava che fosse completamente stupida?

 

La sua confusione lentamente si tramutò in rabbia e in un forte senso di tradimento. Pensava di conoscerlo, pensava che la amava, stava mentendo anche su questo? Aveva mai detto un briciolo di verità in sua presenza? Mise le barrette dolci giù lasciando cadere la rivista al suo posto per poi uscire dal negozio senza guardarsi indietro furiosa con se stessa per essere stata così stupida.

Harry percorse le scale di Noelle a grandi falcate le sue lunghe gambe lo portavano ad avere un ritmo veloce. Raggiunse la porta aprendola ed entrando senza troppi pensieri, vide il suo piccolo corpo inclinato verso lo schermo di un computer, i suoi occhi erano concentrati su quello che stava nel monitor. "Sono appena stato abbordato da tua sorella. Mi devi essere debitore".

Noelle non rispose. Focalizzò gli occhi sullo schermo cercando qualcosa per rendere il tutto con un senso. Lei non capiva, guardò il volto raggiante di Harry volteggiare sul palco i suoi occhi scintillavano di qualcosa che lei aveva visto solo di tanto in tanto. Tendeva la mano alle fan urlanti e l'altra invece teneva il microfono mentre rilasciava le parole su di esso, ogni tanto guardava i suoi amici con un sorriso le sue ridicole buffonate facevano urlare le ragazze. "Perchè l'hai fatto?" Chiese alla fine, facendo aggrottare la fronte di Harry.

 

"Di che cosa stai parlando tesoro?" le chiese facendosi strada verso Noelle baciandole la parte superiore della testa dolcemente, ma per la prima volta non gli fece un sorriso scintillante.

"Perchè hai lasciato?" Proseguì Noelle notando come si bloccò temporaneamente alle sue parole.

"É complicato, Nell". Le disse, alzando lo sguardo verso lo schermo, guardando una delle sue esibizioni nei primi giorni del Up All Night tour. Louis era ancora vestito con le inconfondibili magliette a strisce e pantaloni vivaci, Harry aveva una giacca in stile preppy e i ricci più definiti, Liam indossava una camicia a quadri, costantemente attento a controllare la situazione, Zayn indossava una giacca collegiale e i capelli di Niall non erano in un ciuffo ma avevano un semplice taglio come ai tempi di X Factor, la scena fece venire un leggero mal di gola ad Harry.

" É complicato?" Chiese Noelle incredula, scuotendo la testa. "Sei solo andato via da tutto quello, da tutto il canto e le esibizioni... dai tuoi amici? Come hai potuto farlo? Non hai nemmeno pensato...Tornerai mai indietro, Harry?"

"Io... Io non ho bisogno di tornare indietro tesoro," disse Harry deglutendo il groppo che aveva in gola, "Non ho mai voluto tutto questo".

"Non hai mai voluto tutto questo? É un po' strano, considerando che sei andato ad X Factor solo per questo motivo". Noelle si alzò dalla sedia, le piante dei piedi nude toccavano le piastrelle fredde mentre guardava Harry cercando di trovare la persona che conosceva.

"Io volevo solo cantare" disse Harry debolmente, sentendosi vulnerabile sotto lo sguardo critico di Noelle, lo stava guardando come se non sapeva chi fosse, come se stesse fissando un estraneo e questo faceva far male il suo cuore dolorosamente lui non poteva sopportarlo.

"Harry cosa mi dici delle fan, hanno bisogno di te" disse "Lo stai solo ignorando completamente?"

"Ma tu non hai bisogno di me Nell?" si difese Harry, avvicinandosi ma lei non afferrò la sua mano. "Se tornassi indietro tu verrai trascinata in tutto quello, non posso permettere che ti succeda.."

"Harry, è il momento che io ti dica la verità".

"Tesoro, mi stai spaventando" disse Harry,sgranando gli occhi per il fatto che Noelle avesse tenuto delle cose lontane da lui, era terrificato dalle parole che aveva detto, spaventato che potesse spingerlo via solo perchè lo voleva per la sua fama.  Noelle non poteva essere così, lui la amava, e anche lei doveva amarlo.

"Avevo quindici anni" iniziò Noelle tranquillamente, incontrando gli smeraldi di Harry. Deglutì mordendosi il labbro inferiore nervosamente, stava veramente facendo ciò.

"Noelle-"

"Avevo quindici anni" ripetè ma questa volta più fermamente,"Ero con la mia migliore amica, Eve. Pensavo fosse divertente, anche lei, così abbiamo invitato un gruppo di persone a casa sua e... E io ero così stupida, Harry". Noelle scosse la testa in disappunto con se stessa, chiudendo gli occhi prima di riaprirli e continuare. "Sono finita in ospedale, un enorme tubo nella mia gola". La sua voce era completamente vuota adesso, qualcosa che Harry non aveva mai sentito prima.

"Noelle, non capisco". Disse piano, non volendo nient'altro che stringerla tra le braccia e dirle che sarebbe stata bene, sebbene non sapeva di cosa lei stesse parlando.

"Ho avuto un'intossicazione da alcool" disse lentamente "Ho scoperto che ubriacarsi non è divertente" aggiunse con amarezza. Harry lasciò penetrare le parole realizzando solo adesso perchè Noelle parlava così intensamente delle sue  scappatelle al negozio di bottiglie e perchè a  casa dei suoi genitori quando prese un bicchiere di vino aveva causato tanto scalpore.

"Sono svenuta a casa di Eve e poi sono stata portata a fare la lavanda gastrica". Continuò, evitando gli occhi di Harry adesso. Odiava se stessa per questo, per ogni stupido shot che aveva preso, per ogni goccia di alcool che aveva consumato quella notte, il pensiero le faceva girare ancora la testa adesso. "Mi sono svegliata trovando mia mamma e mio papà urlare sul letto quando hanno visto che ero sveglia hanno iniziato ad urlarmi contro dicendomi che ero così stupida, come questo era il più grande errore della mia vita, come avrei potuto morire se non fossi stata portata all'ospedale".

"É a posto. Facciamo tutti degli errori" disse Harry.

Lei semplicemente scosse la testa, parlando ancora, "Vedi, la cosa divertente è che loro potevano urlare e dirmi che ero stupida il più a lungo possibile, ma questo non avrebbe cambiato nulla. Se loro fossero stati lì, non l'avrei fatto. Semplice. Erano troppo in ritardo per salvarmi da me stessa. Quindi non ho detto una parola, li ho lasciati proseguire fissando la TV e ho visto qualcosa che era così adatto alla posizione in cui ero tanto che a volte ci ripenso e rido. Sai che cosa ho visto, Harry?"

 

Lui scosse la testa, cercando di immaginare la sua splendida e signorile Noelle in quella posizione, sapendo che se fosse stato lì  non avrebbe mai permesso che ciò le accadesse, l'avrebbe fermata dal bere, le avrebbe fatto smaltire la sbornia e poi l'avrebbe portata a casa in ottime condizioni. "No!"

"Ti ho visto, Popstar". Lei sorrise timidamente guardandolo, "Ho visto te e il resto della band e tu stavi cantando come tu sai fare. Ho sentito come se tu potessi vedermi attraverso lo schermo, come se stessi leggendo la mia mente mentre ti esibivi perchè quello che stavi dicendo sembrava fosse rivolto a me e tutto quello che pensavo era ' Ho freddo e mi vergogno, distesa distrutta sul pavimento".

"Tu eri lacerata" disse Harry a bassa voce.

"Si ero lacerata. Lacerata  tra il tentativo di impressionare i mio genitori e di vivere la vita nel modo che volevo. Certo, l'ho gestito nel modo peggiore ma ho avuto buone intenzioni per ricominciare e voi ragazzi mi avete aiutato a capirlo. Voi ragazzi mi avete aiutata a rialzarmi da terra facendomi prendere la giusta decisione alla fine":

"Noelle non l'ho mai saputo" disse a bassa voce ma lei semplicemente scosse la testa con un leggero sorriso.

"Non ne avevi bisogno, mi hai aiutata. Io davvero non so cosa avrei fatto senza di te. Sai che Eve mi ha lasciato lì. Non ha chiamato i miei genitori, non ha fatto niente mi ha schiaffeggiato un paio di volte e poi se ne è andata chiamandomi patetica e mi ha detto che non so gestire l'alcool".

"Noelle se fossi stato li..." iniziò Harry con un tono arrabbiato, infuriato che qualcuno avesse lasciato Noelle lì così in una posizione indifesa scambiata per morta.

"Tu non potevi fare niente che non avevi già fatto, Harry. Il punto è, io ero una directioner non perchè siete tutti attraenti o perchè siete famosi e avete soldi ma perchè mi avete aiutata perchè siete stati gli unici a cui ho potuto rivolgermi".

"Ma quando ti ho incontrata..." disse Harry non credendo che Noelle fosse stata una sua fan, una di quelle ragazze che urlavano il suo nome ai concerti.

"Non ho reagito come pensavi vero? Ti ho anche visto allo Starbucks il primo giorno. Ho camminato oltre a te per una ragione, Harry. Ho smesso di credere che tu saresti arrivato a salvarmi non troppo tempo prima di quel giorno".

Harry fu punto da ciò, ferito per le sue accuse non intenzionali. "Hai smesso di credere in me?"

"Si lo fatto" gli disse.

"Perchè?" chiese, sentire queste parole da lei era più duro di quando se le era dette da solo a se stesso.

"Non sono davvero sicura. É stato più facile di quello che pensavo. Penso che sapevo che anche tu avevi rinunciato inconsciamente. É difficile credere in qualcuno che non crede in se stesso Harry. Immagino sia diverso adesso e mi sono resa conto che mi sarei sempre presa cura di te quando ti ho visto disteso per terra". Gli sorrise, anche se i suoi occhi erano ancora umidi rivivendo quella notte. "Ma non lo vedi Harry? Per quando io possa desiderare di averti qui, per quanto io voglia che sia solo tu e io senza la fama di mezzo, ci sono altri come me li fuori. Altre persone che necessitano di essere salvate e che diventeranno sempre più importanti. É per questo che non puoi stare qui con me, è necessario che tu torni indietro Harry, devi andare e devi essere il loro principe azzurro proprio come se tu fossi il mio".

 

Note

Ringrazio Giovybella e _Harrieth_ e Nihal_22 per aver messo la storia tra le seguite invece LiyanMorlik e Specialgirl18 per averla messa tra le preferite.

Ringrazio miky1D7689, GiuDirectioner9399, LauraOneD_99, nihal_22 e Eternity_in_love per aver recensito la storia!!!

Volevo fare un ringraziamento a tutte voi che seguite e preferite la storia e la recensite!!!

Passando al capitolo vediamo che Noelle scopre che Harry ha abbandonato i One Direction per il momento che cosa triste!!! Poi invece scopriamo un lato del passato di Noelle già accennato dall'autrice nei primi capitoli quando era in discoteca con la sua migliore amica.

Diciamo che tradurre questo capitolo è stato abbastanza tortuoso perchè contiene delle emozioni veramente forti.

Fatemi sapere cosa ne pensate alla prossima!!

 

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Capitolo 18
*** Sentimenti ***


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Sentimenti

 

Il dizionario descrive la chimica come la reazione spontanea tra loro di due persone soprattutto come un senso reciproco di attrazione o di comprensione, ma è davvero di questo che si tratta? Come fanno a saperlo? Sicuramente, la vera chimica non è una cosa così volubile come l'attrazione ma qualcosa che può essere sentito solo da due persone distinte, a loro modo speciali? Ma poi ancora, è solo la chimica. La chimica è ciò che dice alla gente che dovrebbero darsi una possibilità, è quella che inizia tutto, quello che viene da tutto questo è la cosa davvero speciale, la cosa che li tiene insieme o in alcuni casi divisi.

Vedete a differenza della chimica, l'amore si preoccupa di più per l'altra persona che gli istinti carnali. L'amore è puro, altruista e resistente. Questo era il motivo per cui Noelle aveva ceduto a quello che credeva giusto. Perchè aveva detto ad Harry di lasciarla, di tornare a Londra e dalla sua band, alla sua ricca carriera e alle super modelle che facevano la fila alla sua porta. Certo, tutto il resto che gli aveva detto era vero ma sapeva che non avrebbe potuto vivere con se stessa se fosse stata lei la ragione per cui Harry Styles avesse abbandonato milioni di ragazze senza una spiegazione.

 

"É per questo che non puoi stare qui con me, devi tornare indietro Harry, devi tornare e devi essere il loro principe azzurro proprio come se tu fossi il mio". Disse alla fine, ignorando il bruciore doloroso nella gola al pensiero che lui l'avesse lasciata.

Harry la guardò per un po' di tempo, il silenzio si estendeva davanti a loro come una tela posta di fronte ad un artista senza ispirazione. Il suo petto si alzava e scendeva ad un ritmo costante, il suo ritmo ricordava qualcosa a Noelle di Harry ma non riusciva a descriverlo. Killmouski sfregò timidamente il fianco contro i polpacci di Noelle facendo le fusa ma la sua azione venne ignorata, nessuna delle persone nella stanza era in grado di trovare l'energia per dargli attenzione.

" Capisco quello che stai dicendo, Nell" rispose alla fine Harry, le sue parole fecero sentire Noelle intorpidita. "E so che avrei dovuto dirtelo, tesoro" continuò, i suoi occhi color smeraldo bruciavano intensamente in quelli della ragazza di fronte. "Ma pensiamo alle cose razionalmente, ok?" La tirò verso di lui rilasciando un sospiro di sollievo quando lei avvolse le braccia attorno alla sua vita, nascondendo il viso nella sua camicia. Si mosse verso il divano in modo che la bella ragazza si potesse sedere sul suo grembo, la testa nell'incavo del suo collo mentre lei respirava il suo profumo. "Primo è il tuo compleanno tra meno di tre giorni e non ti lascio prima di questo" le disse con fermezza, facendo aprire la bocca di Noelle per parlare.

"Harry non importa -".

"Certo che importa. Non ti lascio il giorno del tuo compleanno, Noelle". Rispose Harry interrompendo la sua voce istantaneamente facendola ritornare adagiata nel suo collo, dandogli l'opportunità di raccontare la sua versione. "Secondo è anche Natale tra una settimana. Anche se tornassi indietro adesso sarei in vacanza. Il che mi ricorda che sarei tornato nel Cheshire per Natale in ogni caso quindi andare indietro adesso sarebbe inutile".

"Ma Harry," disse Noelle sedendosi e girandosi verso di lui "Tu devi tornare indietro. Non puoi scappare per sempre". Aggiunse dolcemente costringendolo a farle un piccolo sorriso, arrivando ad accarezzarle la guancia dolcemente il pollice sotto il mento, bloccando il loro contatto con gli occhi.

"Lo so. Ho pensato molto a questo ultimamente, cara. Sai quella notte, quando sei venuta a casa mia?" Domandò facendo arrossire Noelle mentre annuiva. "Ti ricordi che stavo lavorando ad una canzone? Penso che sia buona per la band da suonare, una piccola scusa per le fan per averle lasciate improvvisamente. Spiegherà molto ma il punto è che tornerò indietro ma non puoi pretendere che mi alzi adesso prenda un volo per Londra e riaggiusti tutto, puoi? Non sono pronto per affrontare quella vita ancora, non adesso. E non sono assolutamente pronto a lasciarti alle spalle, Nell".

"Quando Harry? Puoi dire che tornerai un milione di volte, ma questo può significare tante cose, come dieci anni da adesso o puoi dimenticarlo semplicemente lungo la strada e te ne pentirai Harry, so che lo farai" lo riprese Noelle facendo ridere leggermente Harry.

"Stai cercando di liberarti di me non è vero?" La prese in giro Harry e Noelle alzò gli occhi scompigliandogli volutamente i capelli, apprezzando il fatto che fosse una delle poche a poterlo fare.

"Sono seria" mormorò sulla pelle morbida del suo collo e lui pensò per un momento, tirando Noelle più vicino, le sue mani accarezzavano la pelle nuda sulla sua vita lasciata scoperta dalla maglietta che si era alzata leggermente.

 

"Noelle Hutchings, ti prometto che prima di compiere vent'anni tornerò indietro" disse finalmente e Noelle sorrise, sentendo la sensazione che cresceva nel suo petto mentre più o meno le dava una data precisa di quando l'avrebbe lasciata, non sapendo se fosse stata ancora nei suoi ricordi dopo questo ed era questo motivo che la tratteneva dal dirgli le parole che voleva, di dargli la conferma del suo amore per lui. Per non parlare del fatto che gli aveva appena detto che era stata una fan accanita di lui e dei suoi amici e questo avrebbe potuto far cambiare completamente l'opinione che aveva di lei.

"Sei una brava persona, Harry" disse accoccolandosi a lui, i loro corpi erano perfetti pezzi di puzzle che si univano con facilità e questo aveva stupito entrambi a volte.

"Mi hai reso tu così" le disse, voltando la sua faccia così poteva baciarla più facilmente, ma lei rise soltanto.

"Ti ho reso una brava persona?" Disse incredula.

"Non hai sentito cosa ti ho detto? Non potrei essere più sincero".

 

Harry ridacchiò premendo le sue labbra su quelle dolci di lei, tirandosi indietro velocemente, "Non hai mai visto te stessa, vero?" Le chiese e lei non disse una parola, cercando un ulteriore spiegazione. "Le brave persone fanno errori tutto il tempo. Significa solo che siamo vivi". Le fece un occhiolino all'ultima affermazione, facendola ridere al ricordo del loro incontro quella tarda notte sotto le stelle.

"Non sei poetico, Popstar?" Scherzò e lui rise, strofinando i riccioli sulla sua pelle. "Ci provo" rispose guardando nei suoi occhi color zaffiro, notando il dubbio e la paura che aveva tentato di nascondergli, qualcosa che non avrebbe mai potuto fare attorno ad Harry. "Dicevo sul serio".

"Che cosa significa, Popstar?" Chiese alzando un sopracciglio interrogativamente, mordendosi il labbro inferiore nel modo in cui faceva sempre quando tentava di leggerlo, Harry poteva quasi giurare che conosceva i trattini esatti che i denti avevano inflitto alle labbra.

"Avevi quello sguardo nei tuoi occhi quando te l'ho detto. So che sei spaventata, cara, e so che sei spaventata per me. Beh, che cosa potrei fare per te". Disse, ma la prova della sua constatazione era sparsa sui tratti di Noelle, la fronte accartocciata per la confusione. "Ti amo, Noelle Hutchings, e un giorno mi crederai".

 

E con questa singola affermazione le cose diventarono più chiare. Certo, Harry non aveva previsto di innamorarsi della bellezza della brunetta dagli occhi brillanti, ma non lo poteva sapere finchè non successe. Aveva portato via il suo cuore, sorridendo rassegnato a ogni sua colpa e non dispiaciuto di fargli sapere quanto aveva torto. Era anche giusto dire che il loro accordo era disfunzionale la maggior parte delle volte, ma era anche speciale e reale, era il genere di amore che Romeo e Giulietta non avevano mai compreso ma l'amore che la nonna e il nonno avevano scoperto e nutrito, l'amore che non era niente senza i suoi difetti. Ma poi, pur essendo disfunzionale, era così perfetto.

 

Note!!

Ciao ragazze questo capitolo è stato abbastanza difficile da tradurre perchè c'erano molte espressione fatte e poi per me è stato molto commovente quindi ogni due minuti dovevo asciugare qualche lacrimuccia!!! Spero che il risultato sia positivo come sempre!!!

Mi sono resa conto che non mi sono ancora presentata come si deve qualcuna di voi già sa come mi chiamo comunque sono Lucrezia ho 19 abito in un paesino vicino a Pavia e frequento il primo anno di università facoltà di Economia. Ho scoperto i One Direction più o meno da due anni e il mio preferito è Harry anche se alla fine li adoro tutti!!

Passando al capitolo scorso volevo ringraziare GiuDirectioner9399, miky1d7689, Adri_1D_Maghi, LiyanMorlik e From_the_stars per aver recensito; ringrazio LegalizeGayMarriage per aver messo la storia tra le preferite e ringrazio directionerlovatic e Adri_1D_Maghi per averla messa tra le preferite!!

Dopo questo lungo discorso fatemi sapere cosa ne pensate o presentatevi anche voi se vi va!!!

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Capitolo 19
*** Diciannove anni ***


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Diciannove anni

 

Pattini a rotelle.

 

Pattini blu e bianchi scintillanti, con ruote non ancora utilizzate, invitanti per la ragazza che con entusiasmo li raccolse e li tirò fuori dalla scatola dove erano contenuti; con la coda dell'occhio si poteva ancora vedere il bagliore lontano delle luci dell'albero di Natale. La ragazza velocemente infilò le calzature ai suoi piccoli piedi ignorando le preoccupanti proteste che uscivano da sua madre, cercando di tenere il suo piccolo corpo accovacciato mentre tentava di stare in piedi sulle ruote. Suo fratello si arrampicò su di lei, aveva solo otto anni e vegliava sempre su di lei, la aiutò a sollevarsi dalle spalle mentre lei cercava di mantenere l'equilibrio. Un'altra ragazza con i capelli scuri stava in piedi un po' più indietro, osservando con attenzione e curiosità nei suoi lineamenti.

 

La ragazza sui pattini a rotelle si lasciò sfuggire una risatina estatica, guardando indietro verso sua sorella di dieci anni. "Audrey!" Chiamò raggiungendo la sorella, "Sono più alta di te!"  disse facendo ridere calorosamente Audrey.

 

"Si. Un giorno sarai molto più alta di me" le disse la sorella, che la guardava con estrema adorazione.

"Attenta Ellie!" La avvertì il fratello tenendola ancora per le braccia mentre pattinava incerta sul pavimento in legno.

"É ok, Jason! Ho sette anni adesso! Puoi lasciarmi" Noelle disse al fratello indignata, restando in piedi da sola facendo inspirare bruscamente la madre tra i denti.

"Ascoltalo Noelle" la mise in guardia suo padre, ma Noelle non lo ascoltò andando avanti lentamente barcollando con un sorriso luminoso sul viso e una targhetta attaccata sul petto con scritto 'É il mio compleanno!'. Girava per la stanza felicemente amando la sensazione di essere capace di muoversi con tanta facilità sul pavimento liscio, come se potesse quasi volare mentre lo faceva. Buttò la testa indietro, una risata eccitata uscì dalle sue labbra mentre lo faceva, ma il movimento improvviso le fece perdere l'equilibrio cadendo all'indietro sul pavimento con un tonfo mentre le lacrime cominciavano a crescere nei suoi occhi.

 

Jason e Audrey corsero velocemente in aiuto della loro piccola sorella, Audrey le offrì subito una mano tesa dando un'occhiata a Jason per alzarla abbracciandola una volta in piedi, assicurandosi che non una lacrima uscisse dai suoi lucenti occhi blu. E Noelle sorrise, abbracciando entrambi i suoi fratelli con affetto, grata che nessuno di loro rise.

 

************

Questo è stato il primo ricordo di compleanno che Noelle ha avuto e ha lottato con tutte le forze per tenerlo. Adesso era una rara occasione che Audrey avrebbe corso per aiutarla, l'avrebbe incoraggiata, che tutti e tre sarebbero andati d'accordo e che si preoccupassero degli altri. I compleanni che seguirono il settimo non furono più gli stessi, erano mediocri in confronto, nessuno fu mai in grado di superare la sensazione che aveva avuto mentre si muoveva sul pavimento in un modo in cui Audrey non poteva, lei aveva sempre voluto essere come Audrey.

 

Ed era per questo, che quando si svegliò quella ventosa mattina del venti di Dicembre, non si aspettava molto. La sua famiglia non aveva più prestato molta attenzione al suo compleanno, avendole già detto non molto tempo fa che l'avrebbero vista la mattina di Natale e non avrebbero guidato per raggiungerla, forse chiamarla non che questo importasse. Noelle aveva anche deciso pochi anni fa che i compleanni erano davvero ridicoli, qual era il punto nel celebrare il giorno in cui sei nato? A chi veramente importava?

 

Tuttavia, permanente nella sua mente come sempre c'era Harry. E con lui lì, la prospettiva dei festeggiamenti sembrava meno scoraggiante e forse un po' più divertente. Non era sicura di cosa avesse in mente per quel giorno, ma sapeva che sarebbe stato qualcosa di memorabile considerando che i suoi si fecero dieci volte più grandi quando lei ammise che i compleanni erano più o meno inutili.

 

Si rannicchiò ancora di più nelle coperte, non pronta per questa giornata, ignorando la vibrazione del suo telefono che la avvertiva che qualcuno le stava inviando dei messaggi. Emise un gemito scontento quando un peso caldo e molto peloso atterrò sulla sua pancia. "Scendi Topo!" Mugolò infastidita spingendo il gatto ma lui rimaneva fermo nella sua posizione, una risatina secca fece strada verso le sue orecchie facendola sedere di scatto allarmata con gli occhi spalancati. "Dio Harry!" Esclamò, gettandogli un cuscino sulla sua testa riccia infastidita anche se venne abilmente schivato. "Non farlo".

 

Fece un largo sorriso alla ragazza, i suoi capelli scivolavano dalla crocchia disordinata che aveva fatto in testa. Passeggiò verso di lei togliendosi le scarpe mentre alzava il piumone, scivolò accanto al suo corpo caldo avvolgendola subito con le braccia e sprofondando nel suo collo. "Buon compleanno tesoro" le disse a contatto con la sua pelle, mordendola leggermente.

"Da quanto tempo sei qui?" Chiese Noelle inclinandosi verso di lui, pensando che il suo cuore avesse sofferto per la sua interruzione.

"Non molto, cosa vuoi fare oggi tesoro?" Le chiese.

"Dormire. Proprio qui" mormorò, raggomitolandosi al corpo di Harry chiudendo gli occhi e cercando il suo piumone alla cieca. Sentì il suo petto agitarsi mentre rideva per le sue azioni, le sue forti braccia la tenevano in un modo ridicolamente dolce e tenero.

"Per quanto mi piacerebbe rimanere in questo letto tutto il giorno" iniziò Harry, Noelle volutamente ignorò le sue azioni cercando di allontanarsi ma un senso di confort e sicurezza invase il suo cervello. "Ho qualcosa da darti".

 

Noelle aprì gli occhi, guardandolo curiosamente e lui sorrise tirando fuori dalla tasca una piccola scatola avvolta in una carta rosa con un unico fiocco nero posto appena al centro. Noelle lo prese lentamente come se non le fosse permesso toccarlo mentre guardava come lui sorrideva quando lei tolse il fiocco e lo attaccò alla parete, riportò la sua attenzione alla lunga scatola iniziando ad aprire gli angoli. quando finalmente la aprì notò un colore familiare spiccare verso di lei; guardò Harry per un momento prima di parlare, "Tiffany?" Chiese facendo ridere Harry.

"Nell, aprila e basta".

"Ma deve essere stato costoso..." Disse e Harry alzò gli occhi.

"Non hai ancora visto che cos'è e ho una specie di carriera che me lo permette. Per non parlare del fatto che te lo meriti quindi smettila di stressare e aprilo". Ripeté Harry baciandole la testa mentre lei sorrideva, alzò il coperchio e un grosso sorriso le si formò per quello che aveva visto.

 

Lì, nascosto nelle profondità della scatola azzurra c'era una collana, il ciondolo legato su di essa era una piccola macchina, leggermente blu con ruote argento lucido identica a quella che Noelle guidava, l'unica differenza distinguibile erano le parole 'Tiffany & Co' incise sul fondo della macchina. "É perfetta" disse sorridendo felice alla piccola copia, accarezzandola con affetto facendo ridere Harry.

"É piccola ma ho pensato che ti sarebbe piaciuta" le disse.

"La adoro Harry" lo rassicurò, sorridendogli ampiamente. "Puoi mettermela?" Chiese passandogli l'oggetto mentre lui sorrideva, le passò la catena d'argento intorno al collo chiudendo il gancio e guardando come cadeva sopra il suo seno, alzandosi e abbassandosi ad ogni respiro. Lei si girò verso di lui, "Grazie".

"Di niente, tesoro" le disse costringendola a piegarsi verso di lui, le sue mani scivolarono ai lati del suo collo per poi premere le labbra su quelle di lui, il bacio indugiò sulle labbra di Harry così lui riattaccò le sue labbra a quelle di lei ancora una volta, le mani di lei si intrecciarono nei suoi ricci come il bacio si approfondì; Harry raggiunse il suo bacino premendola contro il suo corpo.

 

Lei gli mordicchiò il suo labbro inferiore con attenzione quasi sorpresa quando un gemito scappò dalla bocca di Harry;non aveva mai capito abbastanza l'effetto che aveva su di lui. La tirò più vicino tenendola per il collo e premendo le labbra più fermamente contro le sue facendo scivolare la sua lingua tra le sue labbra e assaporando il sapore di fragola fino a quando non fu costretto a tirarsi indietro, entrambi erano senza fiato. "C'è di più" la informò, guardando divertito come i suoi occhi si spalancarono.  

 

Note!!!

Ciao ragazze!!! è il compleanno di Noelle!!! Che tenero il nostro Harry!!!

Ringrazio Maka_Alborn_98 e _Sofi_99 per aver messo la storia tra le preferite mentre ilnostropiccolosegreto, elelelina88, Nadia92 e Princess_Sam per averla messa tra le seguite!!!

Ringrazio Adri_1D_Maghi, miky1d7689, Princess_Sam e LiyanMorlik per aver recensito la storia!!

Il prossimo capitolo sarà tutto concentrato sul compleanno di Noelle... alla prossima!!

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Capitolo 20
*** Musica e Parole ***


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Musica e parole

 

Noelle stava valutando per un momento i suoi pensieri cercando di determinare cosa stava provando. Non aveva detto a nessuno di Harry. Sentiva che non avrebbe potuto dirlo a nessuno senza che qualcosa andasse pericolosamente male. Poi non era sicura di volerlo, le piaceva avere Harry per sé e sapeva che era fortunata, e se l'avesse detto a qualcuno le parole sarebbero scappate fuori e la sua personale bolla 'Harry' sarebbe esplosa. Lo teneva vicino al suo cuore e non voleva condividerlo, non voleva che le persone cercassero di interferire nella sua relazione con Harry, se poteva chiamarla così, perchè c'era ancora il piccolo problema che Harry non le aveva chiesto realmente di essere la sua 'ragazza'. Non dovrebbe avere molta importanza ma lei non era  sicura di quanto fosse serio nei confronti della loro relazione e questo la faceva essere prudente.

 

Tuttavia, mentre era seduta sul divano e lo guardava parlare al telefono con sua madre, le lanciava dolci sguardi casuali mentre parlava; sentì accennare il suo nome e aprì immediatamente le orecchie. "Uhm.. Noelle" disse Harry, grattandosi dietro al collo e cercando di evitare lo sguardo curioso di Noelle.

"Harry" gli disse sua madre "Non ferirla".

Harry provò a non sussultare sebbene le parole di sua madre erano pungenti. Era doloroso sapere che anche sua madre aveva deciso di etichettarlo come un donnaiolo, specialmente quando si trattava della sua Noelle. "Mai" disse leggermente guardando significativamente indietro verso di lei.

"Parlami di lei" lo pregò sua mamma e lui rise.

"É adorabile" la informò facendo un occhiolino alla ragazza mentre lei arrossiva e guardava in un'altra direzione.

"Non è famosa, non è vero?" Gli chiese sua madre, il suo ovvio sdegno per le celebrità a cui Harry venne associato era evidente nella sua voce. Anna Cox aveva un'antipatia molto forte nei confronti di Taylor Swift, le piaceva descriverla come una bambina bionda confusa e fastidiosa, certo, quando suo figlio non la stava ascoltando.

"No mamma non è famosa, ti piacerà".

 

Noelle aveva Killmouski accoccolato tra le sue braccia mentre le gambe erano piegate sul divano. Si era messa un paio di skinny jeans scuri, il suo busto era ancora avvolto da una grande felpa, i capelli disordinati cadevano casualmente attorno alle spalle nel modo più adorabile sebbene lo faceva senza sforzo e Harry non pensava che sarebbe stato capace di guardarla come le altre ragazze, lei poteva togliergli il fiato con un solo movimento delicato e ne sarebbe sempre stata capace. Cullò distrattamente il ciondolo della piccola macchina blu tra le sue mani come faceva continuamente da quando lui gliel'aveva regalato quasi controllasse che fosse reale, l'azione faceva ridere Harry continuamente.

"La stai prendendo seriamente, Harry? Non prenderai in giro la povera ragazza?" Domandò gentilmente la madre.

"Certo che no" replicò Harry affondando sulla sedia vicino alla sua ragazza carina, balzando via improvvisamente quando Killmouski tirò fuori gli artigli e si avvicinò pericolosamente per graffiare la sua pelle, un suono musicale scappò dalla bocca di Noelle e Harry alzò gli occhi mormorando qualcosa del tipo 'gatto cattivo'.

"Lei è lì?" Chiese Anne velocemente.

"Si e il suo malvagio gatto" mormorò Harry ma Noelle rise solamente, accarezzando Killmouski affettuosamente.

"Così lei è diversa? Ti piace davvero?" Chiese.

"Noelle è speciale mamma" disse Harry e sentì sua madre sospirare di sollievo. "La incontrerai qualche volta, ma devo andare". Terminò la conversazione rivolgendo la sua attenzione a Noelle con un sorriso con le fossette. "Scusa per questo, tesoro".

 

Scosse la testa posando il gatto sul pavimento, realizzando che il suo scopo era di tenere lei e Harry il più lontano possibile. "Non importa" gli disse mentre si sedeva vicino a lei, avvolgendo le sue braccia attorno al bacino e spingendola contro il suo petto. " É adorabile quanto tu la ami, realmente, Popstar".

"Sai che il tuo telefono è impazzito da stamattina e tu lo stai solo ignorando" le disse Harry sentendo il suono di un messaggio per la centesima volta.

Noelle sospirò prendendolo e visualizzando che tutti i messaggi che aveva ricevuto erano da Chelsea, rise quando lesse l'ultimo.

 

'Ohi, buon compleanno puttana. Rispondi!!'

 

Scrisse un veloce grazie con un commento sarcastico prima di guardare un altro messaggio che la fece gemere. Era da Ethan.

 'Buon compleanno piccola, xo :)'

 

Si sentì male solo a leggerlo realizzando improvvisamente la crepa nel suo piano di tenere Harry il suo segreto personale. Aveva presupposto che Ethan avesse capito il messaggio che lei non era interessata e sentiva Harry irrigidirsi mentre leggeva il messaggio da sopra le sue spalle. "Lui non mi piace" disse improvvisamente e Noelle sorrise leggermente.

"Neanche a me" lo informò con un sorriso sulle labbra ma la stretta di Harry rimase possessivamente intorno al suo corpo e lei sospirò. "Lo giuro, Harry" aggiunse e il suo sguardo si ammorbidì.

"Ricordi la canzone?" le disse Harry cambiando soggetto. "Beh l'ho finita in tempo per te e per il tuo compleanno, la vuoi sentire?" Le chiese e lei annuì impaziente, i suoi occhi brillavano di un intricante piacere ma la sua attenzione si perse mentre guardò lo schermo del telefono, un nuovo messaggio di Chelsea.

 

'Esci stasera :) Shot di compleanno gratis per te! E non accetto un no come risposta! Incontriamoci tra due ore! Xoxo'

 

Noelle piegò la fronte, guardando l'ora nella parte superiore del telefono, sorpresa che fossero già le sette il suo compleanno si stava consumando senza neanche accorgersene, aveva trascorso il giorno con Harry e il tempo aveva la tendenza a correre via ogni volta che lo facevano, pensandoci era stato un giorno perfetto fino ad adesso. "Devo prepararmi per stasera e tu verrai con me, comunque puoi farmela sentire mentre mi preparo?" Chiese e Harry sorrise baciandole la guancia, il tocco delle sue labbra indugiò sulla sua pelle finchè non si ritirò.

"Ok, tesoro. Fortunatamente ho portato la chitarra con me". Le disse e velocemente lei si alzò sfrecciando nella sua stanza verso l'armadio, tirò fuori un semplice vestito nero che cadeva a metà coscia sapendo che il nero avrebbe fatto risaltare la sua collana prima afferrò una boccetta di smalto di una tonalità più leggera del ciondolo e poi si diresse verso il bagno. Noelle attese pazientemente mentre Harry si sedeva sul letto con la chitarra tra le mani. Tirò fuori la punta del pennello blu iniziando lentamente a lasciare strati lucidi di smalto sulle unghie dei piedi, guardando Harry attraverso le ciglia sorridendo a come il suo corpo si adattò velocemente allo strumento. Era incuriosita su ciò che aveva attraversato la mente di Harry che cosa aveva pensato, lei non aveva onestamente idea dell'argomento della canzone, e stava cercando di smorzare il suo entusiasmo.

 

L'aveva già sentito cantare prima, ovviamente, ma mai per lei, mai suonando la chitarra con un'unica persona che lo ascoltasse e questo faceva gonfiare il suo cuore. Intinse il pennello nella bottiglietta ancora una volta guardando verso Harry cercando di capire se stava iniziando, continuando poi con le delicate pennellate mentre la musica della chitarra acustica cominciava ad andare alla deriva verso di lei, le sue orecchie vennero raggiunte dalla melodia aspettando che la voce profonda di Harry si facesse sentire, e quando lo fece, lei ascoltò attentamente con curiosità.

 

"Quando ero un bambino, mi sarebbe piaciuto volare in giro e Peter potrebbe dire

Non aver paura di morire, perchè morire sarebbe un'avventura terribilmente grande

Un giorno ho smesso di credere; adesso i miei amici dicono che sono stufi di me

Ho tentato di essere un ragazzo vero, con piani reali,ma adesso sono solo realtà televisiva,"

 

Noelle sorrise alle prime righe ricordando la loro prima volta assieme, guardando un vecchio telefilm con un ragazzo che non voleva crescere, la sua citazione preferita si faceva strada in armonia.

 

"Ho provato ad essere il tuo principe azzurro per salvarti dall'inferno

Ultimamente mi guardo allo specchio e mi dico

Ho passato troppe notti guardando "Eastenders" da solo

Adesso sto cercando il mio ombrello giallo, sperando di portarti a casa

Forse voglio essere solo leggendario

Si tutti noi vogliamo essere leggendari

Ohh-oh"

 

Le labbra di Noelle si separarono un po' ascoltando le parole che lei aveva detto non molto tempo fa, stupita di come Harry era riuscito a inserirle in un verso in modo che aveva senso, sapendo che il modo in cui lei aveva parlato di loro non suonava così poetico come Harry era riuscito a dargli un suono. Comprendendo l'emozione dietro le parole che stava dicendo in un modo che nessun altro avrebbe mai fatto. Mise da parte lo smalto rivolgendo la sua piena attenzione all'uomo che stava cantando davanti a lei.

 

"Sono finito a inseguire cantanti country

Sono pieno d'amore e loro sono tutti pieni di merda"

 

Noelle si lasciò sfuggire una risata, facendo sorridere Harry calorosamente, facendole l'occhiolino prima di continuare velocemente.

 

"E adesso sto inciampando fuori dal bar, un'altra storia mostruosa, sono malato

Un giorno ho smesso di credere e tutto in una volta la magia è morta

Ho solo bisogno di accettare che gli amici crescono e gli innamorati mentiranno

Oh vorrei essere James Dean, adesso la riabilitazione delle celebrità è l'inferno

Giuro che avrei potuto essere incredibile, ho solo bisogno di un piccolo aiuto"

 

Il sorriso di Noelle non sparì mentre ascoltava, le sue orecchie raccoglievano i piccoli indizi e riferimenti che Harry aveva rilasciato e che erano stati incorporati all'interno delle note impeccabilmente. Era sinceramente stupita che quasi ogni frase aveva una connessione con il tempo che avevano passato insieme, le cose che avevano condiviso, la sua voce splendida e affascinante accentuava le già potenti parole.

 

"Ho passato troppe notti guardando 'Eastenders' da solo

Adesso sto cercando il mio ombrello giallo, sperando di portarti a casa

Forse voglio essere solo leggendario

Si tutti vogliamo essere leggendari

Ohh-oh, Da-da-da-da-da-da"

 

Questo suono, la melodia ripetitiva che Harry cantava era fin troppo familiare per Noelle, qualcosa che si ricordava di aver cantato distrattamente un giorno mentre la testa era appoggiata al petto di Harry, ascoltando il suo battito, il ritmo faceva entrare la melodia nella sua testa, lasciando solo scorrere il ricordo, lo guardò per un momento interrogativa ma semplicemente continuò guardandola profondamente nei suoi lucenti occhi di zaffiro mentre cantava il prossimo verso.

 

"Ho provato ad essere il tuo principe azzurro per salvarti dall'inferno

Giuro che avrei potuto essere incredibile, ho solo bisogno di un piccolo aiuto

Ho provato ad essere il tuo principe azzurro per salvarti dall'inferno

Giuro che avrei potuto essere incredibile, ho solo bisogno di un piccolo aiuto

 

"Ho passato troppe notti guardando 'Eastenders' da solo

Adesso sto cercando il mio ombrello giallo, sperando di portarti a casa

Forse voglio essere solo leggendario

Si tutti vogliamo essere leggendari per qualcuno

Si per qualcuno"

 

Noelle capì che la canzone stava finendo, le labbra socchiuse in soggezione per la bellezza generale del testo, l'umorismo secco presente in alcune parti e la tristezza in altre, la disperazione per essere ricordato, per essere apprezzato, per essere leggendario.

 

"Da-da-da-da-da Non aver paura"

 

Gli ultimi accordi furono strimpellati, Noelle guardava Harry con ammirazione e stupore. La musica sbiadì, lei non disse una parola, timorosa di rovinare la perfezione del suono che la chitarra aveva prodotto, le parole bruciavano ancora nella sua mente. Onestamente la stupì a volte come Harry facilmente le poteva togliere il fiato. Aveva un dono nello scrivere, davvero, le parole che parlavano di lui. "É bellissima" disse sedendosi vicino a lui e Harry la strinse baciandole leggermente le labbra.

" É... è buona?" le chiese, nervosamente, mordendosi il labbro inferiore a disagio.

"Buono non descrive la canzone" gli disse onestamente premendo la fronte contro la sua, i loro respiri si mischiavano.

" É grazie a te, tesoro" disse piano facendo incontrare di tanto in tanto le loro labbra dolcemente, l'azione era piena di significato e sincerità. "Sei la mia ispirazione".

 

Noelle non poteva farne a meno, tutte le paure che aveva tenuto dentro per tanto tempo traboccarono. Sotto forma di lacrime, scie bruciavano tra le sue guance. Una pietosa realizzazione la colpì con la canzone, splendida, bella, significava che lui l'avrebbe lasciata e questo faceva male. Le lacrime erano silenziose, le sue labbra non tremavano mentre piangeva, le orecchie di Harry furono colpite da domande confuse mentre la abbracciava cercando di pulire le gocce salate baciandola dolcemente.

"Che cosa c'è che non va,Nell? Cosa ho fatto?"

Noelle inspirò profondamente recuperando se stessa prima che i suoi occhi umidi incontrassero Harry e sorrise deglutendo. "Ti amo" disse nascondendo il viso nel suo petto anche se Harry era più che felice di sentire ciò, non capiva perchè piangeva.

"Ti amo anch'io. Lo sai"

"Ma per quanto..?" Chiese finalmente Noelle e Harry prese un respiro capendo finalmente che cosa stava dicendo e le sollevò la faccia così poteva guardarlo.

"Fino al giorno della mia morte. E anche dopo" giurò Harry.

"Ma Harry cosa succederà quando te ne andrai? Cosa succederà a me?"

"Sarò ancora tuo, tesoro" la rassicurò baciandole le labbra con appassionante tenerezza e dopo questo Noelle capì che lei era sua e che poteva averla. Completamente.

 

Note!!!

Inizio con il dire che questo capitolo arriva a fagiolo!!! (Da noi si usa come modo di dire non so se anche per voi è lo stesso!!) A pochi giorni dall'uscita di Story of my life, video straordinario che mi ha fatto piangere tantissimo vediamo anche qua nel capitolo l'amore incondizionato di Harry per la sua mamma!!! Che altro si sente la famosa canzone che Harry ha scritto per Noelle, ho voluto tradurvela per darvi meglio l'idea!!! Bhe che dire questo capitolo è fenomenale...

Ringrazio per aver recensito miky1d7689, Princess_Sam e Adri_1D_Maghi. Ringrazio Holl99 per averla messa in tutte e tre le liste. infine ringrazio asyabortolin, Gianna94 e ilovearthur per averla messa tra le seguite. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate bastano solo 11 paroline!!!

Sono le 8 e 46 pubblico solo per voi a questo orario perchè ci tenevo a farvi avere il capitolo adesso me ne vado all'università!!!

Alla prossima

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Capitolo 21
*** Luce ***


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Il capitolo è a rating rosso quindi vedete voi cosa fare. Mettetevi comode perchè è abbastanza lungo.

Luce

 

Noelle si mise davanti allo specchio fissandosi le scarpe. Lentamente lasciò scivolare il suo sguardo verso l'alto scrutando il suo aspetto puntigliosamente. Aveva lisciato i capelli di solito disordinati, e attualmente teneva il mascara in mano portandolo verso i suoi occhi di zaffiro strisciando il pennello delicatamente sulle sue folte ciglia con facilità. Il suo vestito nero arrivava a metà coscia fasciava perfettamente la sua piccola vita, accentuando la sua bella figura, i tacchi neri che indossava allungavano le sue gambe drasticamente. Aveva diciannove anni e li dimostrava ma questo non aiutava la sensazione che attaccò le viscere, quella sensazione che le faceva venir voglia di prendere una felpa enorme, preferibilmente di Harry, e dormire solamente per il resto di questa giornata memorabile.

Ripensò ad alcuni minuti precedenti quando aveva fatto la sua confessione ad Harry. Era strana, prima di incontrarlo; ma sembrava solo naturale ammettere che lo amava ogni giorno di più, che erano perfetti l'uno per l'altro ma quando sarebbe arrivato il momento sebbene lui fosse la stessa persona, lei sarebbe stata diversa, si sentiva migliore più sostanziale. E ciò che la confortava di più era il fatto che lui le avesse ridetto quelle parole, prima lei le avrebbe volute gridare al mondo ma non avrebbero significato niente se lui non le avesse sentite, ma questa volta lui l'ha fatto...e sembrava di sentirsi a casa.

 

Voleva catturare questa sensazione, tenerla in una bottiglia, in un posto segreto in modo che quando tutto fosse svanito lei avrebbe potuto aprirla ancora e ricordare tutto quello che è successo, fino a che punto la sua relazione con Harry aveva progredito, tutto a causa di un incarico che doveva svolgere per lui in primo luogo. Le sue gambe erano nude, e pensò a questo per un momento,era Dicembre, sarebbe probabilmente congelata a morte stanotte, ma... era un rischio che voleva correre. Un'altra cosa per cui doveva ringraziare Harry.

"Stai pensando molto stasera, tesoro" Noelle sentì una voce roca dietro di lei,si girò e Harry si avvicinò, le sue mani trovarono sistematicamente la vita di lei, un movimento che aveva perfezionato con il tempo. "Posso sempre dire quando sei pensierosa".

"Mm" rispose ancora assorta nei suoi pensieri mentre le labbra di Harry aleggiavano sul suo collo, premendole contro la sua pelle liscia dolcemente.

"A cosa stai pensando?" Le chiese e un sorriso si formò sulle labbra di Noelle.

"Solo a te. Quando andrai nel Cheshire?"

"Dopo domani. Il ventidue" la informò.

"Mi mancherai Popstar" disse appoggiandosi contro il suo petto, l'orecchio premuto contro il suo cuore, un sorriso spuntò sulla sua faccia mentre ascoltava il ritmo ripetitivo, che era equivalente al suono della sua canzone. Aveva la sensazione che non gli avrebbe detto dove le arrivava quel suono, godendo del fatto che era sempre un ritmo costante, affidabile e sentiva che forse avrebbe potuto battere per lei.

"Mi mancherai anche tu, tesoro" le assicurò baciandole i capelli profumati di fragola. "Ma tornerò presto; saranno solo un paio di giorni solo fin dopo Natale".

"Sai che non ti ho mai detto il mio secondo nome" disse lasciando la presa su Harry e afferrando la borsa per recuperare il mascara dal posto in cui l'aveva lasciato non molto tempo prima. "É Hollie" lo informò e lui sorrise, "Mia mamma pensava fosse carino dopotutto chiamare una figlia con un riferimento al Natale solo perchè ero nata a Dicembre".

Un lieve sorriso si formò sulle labbra di Harry mentre recepiva l'informazione, Noelle intanto giocherellava distrattamente con la sua borsetta. C'era qualcosa nell'aria, un senso percepibile di cambiamento non a causa delle sue parole o a causa di ogni contatto che avevano avuto, ma era lì persistente. "É molto accurato, lo sai" le disse facendole alzare gli occhi incontrando i suoi curiosi.

"In che senso?" Gli chiese guardandolo attentamente nei suoi occhi verdi, loro la affascinavano, attiravano la sua attenzione anche quando non c'era un motivo, come una complessa vegetazione che si intreccia insieme densamente.

"Ti ho sempre immaginata come un angelo" le disse con i denti bianco perlato in mostra mentre parlava e Noelle fu tranquilla per un paio di minuti pensando a cosa dire.

"Se io sono un angelo, tu cosa sei?"

Harry sorrise a questo, avvolgendo le sue braccia attorno alla sua esile vita e le spinse il corpo contro il suo, i loro petti si alzavano l'uno contro l'altro ad ogni respiro. "Solo qualcuno che ha visto la luce" le sussurrò nell'orecchio notando i brividi che attraversarono il suo corpo mentre parlava, il suo respiro le fece venire la pelle d'oca.

 

L'affermazione aleggiò comodamente per la stanza, le poche parole di Harry risuonavano vere. Fin da quando l'aveva vista seduta con grazia a quel tavolo nella caffetteria che lei considera 'sopravvalutata' era stato attratto da lei. Come se fosse una nave gettata in mare e Noelle era il faro della luce solitario che lo guida a casa. Non importa dove andava alla fine l'avrebbe trovata, riportandolo a casa anche dopo che lui credeva che la luce era bruciata lei lo avrebbe salvato una settimana dopo; tutta questa situazione era piena di confortante sarcasmo. Adesso lei era più o meno ancorata al suo cuore, lo teneva attraccato così non poteva allontanarsi, così lui non avrebbe perso se stesso ancora una volta.

 

Il suono del telefono di Noelle, che la avvisava che era arrivato un messaggio, risuonava in tutta la stanza ma il suono era distante come se nessuno fosse lì per sentirlo. Erano avvolti nell'emozione che avevano creato, tutto quello che era successo tra la coppia stava crescendo inondando inesorabilmente la mente di Noelle. Non aveva mai provato nulla di simile come adesso con Harry, nessuno prima d'ora aveva significato tanto per lei come Harry. "Non voglio andare stasera" disse finalmente incontrando lo sguardo di Harry mentre la guardava intensamente.

"É il tuo compleanno, tesoro" le ricordò Harry come se la ragazza carina e sempre composta l'avesse dimenticato e una leggera risata scappò dalle labbra di lei.

"Lo so Popstar, non voglio andare".

"Perchè no, tesoro?" Chiese Harry, premendo le labbra sulle sue tempie, il profumo ipnotico di Noelle arrivò al suo naso, un odore così familiare e piacevole tanto che lui ci voleva annegare in esso, voleva navigare in Noelle.

"Perchè voglio stare qui con te" gli disse onestamente appoggiando la testa nell'incavo del suo collo con un sospiro.

 

Harry girò la testa immediatamente catturando le labbra morbide di Noelle con le sue, le sue mani scivolarono sulla sua schiena approfondendo il bacio, portando Noelle vicino e ancora più vicino, i loro corpi erano incollati assieme. Noelle mordicchiò il labbro inferiore di Harry ricordando il gemito che aveva scaturito questa azione, sorridendo leggermente mentre un lieve gemito uscì dalle labbra di Harry.

 

Harry premette la lingua, passando le labbra, massaggiandola con la sua. I loro movimenti erano lenti, le dita di Noelle si incastrarono tra i ricci di Harry profondamente; Harry intanto indietreggiava costantemente fino a quando la parte posteriore delle ginocchia di Noelle si scontrò con il letto, facendola inciampare all'indietro finendo sul letto, una risata le scappò dalla bocca mentre le sue labbra lasciavano quelle di Harry. Il suo corpo giaceva disteso sul materasso, i capelli castani disposti a ventaglio intorno al viso, i suoi occhi di zaffiro accesi di entusiasmo. Guardò con curiosità come gli smeraldi di Harry le scansionavano il corpo, un rossore strisciò sulle sue labbra a causa dello sguardo fisso di Harry su di lei, i suoi occhi guardavano una ragazza sempre e solo in questo modo quando era Noelle, quando era la sua luce.

 

Un ghigno abbellì le sue caratteristiche quando notò che il respiro di Noelle si fermò mentre iniziava ad avvicinarsi al suo corpo, amando l'influenza che aveva su di lei. Si strofinò contro il suo collo inalando il suo profumo unico e perfetto, le sue labbra percorsero la sua pelle morbida scherzosamente prima di entrare in contatto con il punto che ricordava ponendoci la bocca aperta succhiando gentilmente facendo boccheggiare dolcemente Noelle. Continuò questa azione, sicuro che avesse lasciato un segno una volta finito, sebbene non avessero fretta, tutto era lento e gentile non volendo accelerare questo processo inutilmente.

 

Harry si alzò lasciando un leggero bacio sulle labbra di Noelle, guardandola nei suoi infiniti occhi blu. "E Chelsea?" Le chiese dolcemente e Noelle guardò verso Harry attraverso le ciglia, mordendosi il labbro prima che sul suo viso comparve un sorriso provocante.

"Può sempre vedermi domani" rispose chinandosi verso l'alto e incontrando le labbra di Harry dolcemente e lui sorrise, appoggiando le mani sulla sua vita.

"Sei sicura, Nell?" Le chiese per l'ultima volta, dandole la possibilità di mantenere la sua innocenza, di rimanere intoccata.

"Sono sempre stata sicura di te. Sono pronta"

 

Per dimostrarlo, prese il fondo della maglietta di Harry rimuovendola dal suo petto abbronzato, i suoi occhi danzarono velocemente lungo la sua pelle, sulla collezione casuale di inchiostro, soffermandosi un po' di più sui suoi interessanti addominali rispetto a tutto il resto, sapeva che lui aveva capito che aveva un'attrazione per loro sebbene questo lo faceva ancora ridere; lentamente Harry abbassò lo sguardo sul suo corpo ancora una volta. "Sai non ti ancora detto quanto sei meravigliosa con questo vestito" si complimentò facendola arrossire mentre sosteneva il suo sguardo, guardandolo mentre raggiungeva il suo orecchio, mordendole leggermente il lobo. "Ma ti preferirei se non lo indossassi" aggiunse, le sue mani scesero verso l'orlo del vestito attillato iniziando a tirarlo verso l'alto, notando come il suo respiro balbettò alla sua azione sebbene lei acconsentì facilmente, alzando il suo corpo così lui poteva rimuovere facilmente l'abito.

 

La sollevò, l'intimo di pizzo nero era l'unica cosa sul suo corpo. Aveva la sensazione di mettersi sopra di lei per proteggere il suo corpo dalla vista di chiunque d'altro. Noelle si sfilò i tacchi neri; rendendosi conto solo ora che li indossava ancora, arricciò leggermente le dita dei piedi per il nervoso prima di guardare indietro verso Harry.

 

"I tuoi vestiti comparati alla mia nudità sono totalmente fuori regola, Popstar" lo rimproverò scherzosamente e lui sorrise piegando la testa di lato verso di lei, i loro respiri si mescolavano mentre i secondi passavano aspettando che Noelle facesse qualcosa per la 'situazione' che aveva menzionato, guardò divertito mentre le sue piccole mani trovavano il suo bacino sbottonandogli i jeans e iniziando a tirarli giù finchè lui sorrise e l'aiutò a rimuovere totalmente i vestiti.

 

Harry fece incontrare le loro labbra ancora premendo il petto verso il basso in modo che fosse vicino a Noelle, le mani di lei strinsero la sua nuca e lo spinse verso di lei i loro petti si toccavano l'uno con l'altro mentre il bacio veniva approfondito. Harry affondò i denti nel labbro inferiore di Noelle avidamente facendola rimanere senza fiato mentre si allontanava, iniziando a lasciare una scia di baci lungo il suo corpo raggiungendo il sottile pizzo dei suoi indumenti intimi. Leggermente le morsicò l'osso dell'anca, guardandola per essere sicuro che non avesse cambiato idea ma il suo sguardo era fermo su di lui mentre aspettava. Avvolse le dita nel tessuto strofinando volutamente il pollice contro la sua zona più sensibile, guardandola respirare profondamente per l'azione.

 

Lentamente rimosse il tessuto che copriva la parte inferiore baciando l'interno di ogni coscia prima di strofinare il pollice contro la zona, notando come Noelle si contorceva sotto il suo tocco, per poi far scivolare un dito dentro di lei, le sue pareti erano contratte attorno a lui, ne inserì un altro iniziando a pompare dentro e fuori mentre Noelle gemeva il suo nome, la sensazione era così estranea per lei, così estranea e diversa  ma allo stesso tempo non si era mai sentita così naturale nella sua vita.

 

Un calore si accumolò nel suo corpo, le dita di Harry suscitavano una sensazione di estremo piacere dentro di lei ma proprio mentre sentiva che il calore stava diventando troppo, proprio appena si stava lasciando andare lui le tirò fuori, un piccolo sorriso comparve sul suo viso mentre portava le dita alla bocca pulendo il suo piacere prima di ritornare al suo viso ancora una volta, lasciandole un gentile bacio all'angolo della bocca; Noelle notò come i suoi occhi erano pieni di qualcosa che ardeva, passione e lussuria, si univano per infuocare i suoi occhi.

 

Lei abbassò lo sguardo vedendo il rigonfiamento nei suoi boxer, velocemente riporto gli occhi alla sua faccia sapendo che lui stava per parlare. "Potrebbe fare un po' male, ok tesoro? Solo perchè è la tua prima volta, va bene? Dimmi se ti faccio troppo male, non voglio che non ti piaccia o te ne pentissi, ok amore?" Noelle annuì, le sue dita trovarono l'elastico dei suoi boxer tirandoli giù e facendoli scivolare sulle sue gambe cercando di nascondere lo shock per la sua dimensione, sebbene non ci fosse riuscita facendo ridere leggermente Harry. Portò le labbra sulle sue brevemente prima di parlare a bassa voce "Non avere paura tesoro, baciami soltanto". Le sussurrò facendo scontrare le loro labbra, permettendole di sciogliersi in lui anche se rimase a bocca aperta mentre lui cercava di entrare in lei. Non si mosse, la baciò ancora, permettendole di percepire tutto quello che stava succedendo in quel momento.

 

I suoi baci passionali la stavano calmando anche se non aveva mai pensato che avrebbe potuto dire 'Sto facendo l'amore con Harry Styles', e la situazione era un po' opprimente per i suoi sensi. Improvvisamente il fatto che Harry stava solo riposando dentro di lei era diventato troppo, aveva bisogno di attrito, di movimento. "Per piacere muoviti" balbettò sentendo un dolore acuto mentre lui obbediva, anche se mentre continuava il dolore diventò un pensiero secondario, il piacere ignorava tutto il resto.

 

Noelle avvolse la gamba attorno al suo bacino mentre lui ruotava i fianchi, gemiti sfuggirono dalla sua bocca, lei iniziò a lasciare baci sul suo collo sapendo come farlo gemere a sua volta, le sue labbra percorsero la mascella incontrando l'angolo della bocca prima di congiungerle definitivamente. Mai nella sua vita si era sentita così attaccata ad una persona come in questo momento, gli occhi chiusi e la lingua giocava scherzosamente con la sua, i suoi fianchi si alzarono in risposta mentre lui colpiva il punto perfetto iniziando a colpirlo ripetutamente, la sua schiena si inarcò per il piacere, il fuoco che cresceva drammaticamente che sembrava non fosse più legata alla terra ma in un posto diverso solo con Harry e i suoi movimenti.

 

"Harry...Io-Io sono.."

"Lasciati andare" sospirò, i suoi ricci solleticavano la sua pelle mentre parlava nel suo orecchio. "Apri gli occhi e lasciati andare, tesoro".

 

Aprì le sue pozze di zaffiro incontrando i suoi smeraldi mentre veniva, la sua bocca rilasciò il suo nome senza volerlo, l'estasi l'avvolgeva totalmente non si era mai sentita così, era come se ogni nervo del suo corpo aveva preso fuoco; percepì Harry svuotarsi dentro di lei, il suo cuore batteva così forte che pensò sarebbe esploso proprio lì, le sue dita si erano inconsapevolmente artigliate alla schiena di Harry e si distese esausta mentre la sensazione diminuiva, il corpo di Harry cadde sul suo pochi secondi dopo, i loro respiri erano pesanti.

 

Lui si girò così il viso arrossato di Noelle era premuto sul suo petto, la sua testa era appoggiata al cuscino mentre abbracciava il corpo di lei, il suo reggiseno era stato scartato da qualche parte nel corso della notte, i suoi capelli intorno al viso mentre finalmente respirò leggermente alzando gli occhi stanchi verso di lui, "Ti amo". Sussurrò dolcemente, portando le braccia attorno al petto nudo di Harry mentre sentiva gli occhi pesanti abbracciandolo e lui sorrise premendo le labbra sulla sua fronte.

"Non quanto ti amo io" le sussurrò tirando il piumone su di loro, tenendo il suo corpo nudo al caldo, il suo corpo si sollevava ad ogni respiro. Non poteva sostenere la sua affermazione , troppo stanca per tenere gli occhi aperti e Harry la guardò contento mentre la sua Noelle si addormentò. La sua luce era sempre brillata solo per lui e adesso lo sapeva senza dubbio.

*********

Louis Tomlinson tamburellava le dita sul tavolo distrattamente fissando il suo telefono accanto alla mano. Era il ventuno di Dicembre, sicuramente, il suo amico l'avrebbe preso in considerazione? La loro amicizia era realmente disintegrata o Harry ci teneva ancora a rispondere al telefono così vicini al Natale e al suo compleanno?

Pensò per un momento prima di prendere il pezzo di tecnologia, componendo il numero che aveva fatto per molte volte inutilmente. Dopo questo, pensò con determinazione, rinuncerò a cercarlo.

L'aveva fatto molte volte solo per sentire la segreteria telefonica ed eventualmente la voce automatica che gli diceva che la casella era piena, quando dopo diversi squilli il telefono non lo dirottò alla segreteria telefonica i suoi occhi si aprirono in allarme. Stava per dire qualcosa, beh prima che Harry mettesse giù, come loro avevano bisogno di lui, quanto gli mancava ma venne interrotto dalla voce dall'altra parte del telefono.

"Pronto?" una voce parlò, la bocca di Louis si aprì allarmata; era una ragazza. Una ragazza con una voce musicale. Ma ciò che ha stupito di più Louis era il fatto che questa ragazza, questa ragazza straniera sconosciuta aveva il telefono di Harry. Harry odiava quando qualcuno toccava il suo telefono, specialmente le sue conquiste di una notte. Era talmente sbalordito che non riusciva nemmeno a parlare. Che cosa aveva fatto Harry mentre era via?

 

Eccomi qua!!! Il capitolo è meraviglioso non ci sono parole per descriverlo.  Fatemi sapere cosa ne pensate volevo ringraziare Adri_1D_Maghi e Nihal_22 per aver recensito. Ringrazio veronichetta per aver messo la storia tra le preferite mentre skoll e Imwaitingonya19 per averla messa tra le seguite.

Voglio solo dire che sono molto contenta che 53 persone seguano in qualche modo la storia e mi farebbe piacere cosa ne pensate!!!! Ciaooo

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Capitolo 22
*** Conversazioni ***


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Conversazioni

 

Noelle si svegliò con un senso di beatitudine in tutto il corpo. Il suo viso era appoggiato al petto di Harry e si ricordava vagamente di essersi addormentata grazie al ritmo costante del suo cuore. Alzò lo sguardo verso di lui lentamente, guardandolo nella sua posa pacifica mentre dormiva, il suo respiro era perfettamente uniforme, la parte inferiore delle sue ciglia svolazzava di tanto in tanto mentre dormiva e il suo braccio era avvolto ancora intorno alla sua vita mentre riposava. Lei sospirò, tirando su un po' di più la coperta per bloccare l'aria fredda invernale, poi spazzolò via dagli occhi di Harry i capelli mentre lui si rilassava nel sonno.

 

Sembrava così calmo, la sua testa appoggiata al cuscino e i ricci ricadevano disordinati intorno alla sua testa. Le sue labbra erano leggermente dischiuse così da poter vedere la punta bianca dei denti, un respiro leggero usciva dalle labbra. Noelle era tentata di svegliarlo solo per vedere i suoi vividi occhi verdi mentre si svegliava, ma ancora combattuta tra questo e lasciarlo dormire si rannicchiò contro il suo petto per quanto ancora poteva, consapevole del fatto che l'avrebbe lasciata presto. Decise per la seconda, posando la testa sul suo corpo infilandosi sotto il suo braccio muscoloso in cerca di calore e protezione. Tuttavia non riusciva a tenere gli occhi chiusi e alla fine li riaprì, le sue pozze di zaffiro scansionarono tutti i vari tatuaggi con curiosità cercando di memorizzarli totalmente, in modo che se fosse successo qualcosa, se mai lo avesse perso nessuno avrebbe conosciuto il suo corpo come lei.

 

Sussultò leggermente in allarme quando sentì la vibrazione di un telefono, non volendo spaventare Harry si staccò accuratamente, il braccio di Harry mantenne la presa costante su di lei, raggiungendo il comodino per afferrare il telefono dalla superficie di legno. Pensando non fosse necessario, non guardò chi stava chiamando fece scivolare il dito rispondendo alla chiamata velocemente.

 

"Pronto?" disse appoggiandosi ancora al petto di Harry, tenendo la voce appena più di un sussurro nel tentativo di non svegliare l'uomo che dormiva di fianco a lei.

 

Ci fu una pausa dal lato opposto anche se Noelle poteva sentire il debole suono di qualcuno che respirava dall'altra parte."Um...Penso di aver fatto il numero sbagliato" una voce rispose velocemente, una voce che riconobbe anche se non riusciva a collocarla vista l'ora mentre la sua mente stava ancora viaggiando su altre cose.

 

"Oh, no" Noelle cercò di spiegare cercando di mantenere la sua voce a un volume basso, costantemente consapevole che Harry stava dormendo al suo fianco. "Vuoi parlare con Harry?" Chiese guardando la sua faccia mentre dormiva.

 

Ci fu un'altra pausa, più breve questa volta. "Se non ti dispiace, tesoro" la voce finalmente disse e Noelle sospirò, chinandosi verso Harry e dandogli una gomitata ma lui strinse soltanto il suo braccio intorno alla vita di lei, portando il suo corpo di nuovo accanto a lui rilasciando un sospiro.

 

Lo scrollò un po' ma emise solo un lieve gemito strofinando la testa nell'incavo del suo collo, accoccolando il corpo più vicino al suo e lasciandole un delicato bacio sul collo. "Ci vuole ancora molto?" Chiese con una punta di impazienza nella sua voce e Noelle sospirò.

 

"Sto solo..." iniziò cercando di districarsi dalle braccia muscolose di Harry. "Cercando... di...svegliarlo".

"Chi sei?" Chiese mentre Noelle si diede da fare a sgomitare Harry inutilmente nel tentativo di svegliarlo. Aveva la tendenza ad avere il sonno profondo. "Sono... di Harry...ehm...Noelle" disse alla fine espirando di sollievo mentre gli smeraldi di Harry si aprivano, un sorriso spuntò sulle sue labbra mentre la guardava.

 

"Tu sei Noelle di Harry?" Chiese con un tono divertito.

"Con chi stai parlando, amore?" Chiese Harry curioso a Noelle, piegando la testa di lato mentre un sorriso malizioso si faceva strada sulle sue labbra.

"Vuoi parlare con lui?" Chiese Noelle ignorando la domanda di Harry. "Ha finalmente deciso di svegliarsi".

 

Ci fu una leggera risata attraverso il telefono. "Si,grazie Noelle di Harry" disse scherzosamente e Noelle sospirò, consegnando il telefono al ragazzo e lui lo prese lentamente, riportando Noelle tra le sue braccia.

 

"Pronto?" Disse Harry schiarendosi la gola siccome era secca al mattino, e Noelle aspettò, cercando di sentire dall'altro lato della conversazione mentre Harry deglutì nervosamente sorridendole debolmente prima di parlare.

 

"Mi dispiace, Lou" disse Harry solennemente evitando gli ampi zaffiri di Noelle "Sono stato... distratto" Si interruppe mentre Lou dava una risposta impercettibile per Noelle e ciò la fece sospirare. "Torno tra poco" aggiunse calmo, scivolando via da Noelle facendole un piccolo sorriso prima di uscire dalla porta con solo i boxer e chiudendola silenziosamente dietro di lui, lasciando la ragazza a rimuginare sulla situazione, una punta di terrore si stava formando nel suo stomaco a causa del motivo per cui avrebbe avuto bisogno di proteggere la sua conversazione.

 

*************

 

Harry si passò una mano tra i capelli guardando indietro verso la porta da cui era uscito di tanto in tanto mentre parlava, lottando su come spiegare al suo amico chi era Noelle, perchè non aveva risposto a tutte le chiamate, quando sarebbe tornato, quale era stata la sua 'distrazione', e naturalmente come Noelle era diversa sebbene preferiva evitare la maggior parte delle domande di Louis che riguardavano la ragazza che stava dormendo nell'altra stanza.

 

Non che lui non voleva che Louis sapesse di Noelle, era solo che non se la sentiva di raccontare al suo amico di lei perchè era il suo personale pezzo di paradiso, significava tutto per lui adesso e la divulgazione di informazioni su di lei non lo confortava.

 

"Harry abbiamo parlato per circa trenta minuti e non hai mai parlato della ragazza con cui ti sei svegliato" commentò Louis, Harry immaginava la scintilla da presa in giro presente nei suo occhi mentre lo diceva.

 

"Dici Noelle?" chiese Harry innocentemente e Louis rise. "Si Harry, Noelle. Sei completamente innamorato della ragazza, non è vero?"

 

La domanda era così semplice. Non c'erano parole complesse, doppi sensi, tutto chiaro e semplice, così vero per Harry che per un millesimo di secondo la prese come un'affermazione, non una domanda. "Si. Lei è...indescrivibile, davvero".

 

Harry sentì Louis sospirare, proprio come sapeva sarebbe successo, sebbene non era abbastanza sicuro del perchè. "Sono felice per te Haz, davvero" disse Louis sentendo che c'era una traccia di felicità nella sua voce. "Ma tu mi hai detto che tornerai indietro definitivamente".

 

"Cosa stai insinuando?" Chiese Harry, infastidito.

"Guarda Harry, sai cosa sto dicendo. Tu starai lontano dalla ragazza per molto tempo e solo, ti conosco Harry. Fai questo. Dici che stai con qualcuno, ma lontano dagli occhi, lontano dal cuore, non è così che fai? Intendo...Taylor-"

 

"Non metterla in mezzo" disse Harry interrompendo Louis. "Taylor e io non abbiamo mai funzionato, eravamo sbagliati l'uno per l'altro e lo sa anche lei. E io non sono 'dentro' Noelle, Louis. Noelle è diversa e quello che tu non capisci è che è l'unica che mi ha convinto a tornare indietro, Noi sappiamo cosa comporterà questo ok? Noi sappiamo che non potremmo stare assieme tutto il tempo, ma io la amo. La amo così tanto Louis, non importa dove è lei".

 

"Sono fiero di te, Harry" disse Louis, dopo una lunga pausa nel quale pensò alle parole che il suo amico gli aveva appena detto. Harry non è mai stato uno così, dichiarare che era innamorato di qualcuno, per non parlare che era follemente innamorato di lei. Louis aveva conosciuto Harry Styles abbastanza a lungo per rendersi conto che era una persona riservata, lasciava entrare solo certe persone e dal modo in cui parlava di Noelle, anche il modo in cui pronunciava il suo nome, come non l'aveva menzionata subito mentre Harry solitamente lo faceva con le ragazze incontrate nei club; si disse Louis che Noelle Hutchings era davvero tutto per Harry Styles.

 

Harry non riusciva a rispondere a questa affermazione, un leggero cigolio alla porta della camera di Noelle catturò la sua attenzione e la sua faccia si addolcì mentre vedeva il suo viso comparire dalla porta con un sorriso imbarazzato. "Scusa. Pensavo te ne fossi andato".

 

"Certo che no, tesoro" la rassicurò, tirando via il telefono dall'orecchio e facendole cenno di venire tra le sue braccia, rilevando la sfumatura di dolore nella sua voce e lui immediatamente venne invaso da sensi di colpa per averla lasciata sola senza spiegazione, specialmente dopo la scorsa notte. "Vieni qui".

 

Noelle guardò il pavimento prima di avvicinarsi alle sue braccia guardando i suoi lineamenti cambiare mentre portava il telefono all'orecchio. "Ti richiamo, ok?" Disse Harry lasciando un leggero bacio sulla testa della brunetta, inalando il suo profumo di frutta.

 

"Si" rispose Louis terminando la chiamata sentendo la tensione tra la coppia anche attraverso il ricevitore.

 

"Scusa se ci ho messo così tanto, tesoro; ho avuto alcune cose da risolvere". Spiegò Harry, le sue mani si fermarono sulla sua vita, godendosi il fatto che Noelle indossava solo una felpa sopra la biancheria ed era relativamente esposta.

 

"Va bene" disse Noelle, anche se la sua voce sembrava priva della sua solita vita, facendo rabbrividire Harry, pensando alle azioni della notte precedente, passata troppo in fretta, sembrava si stesse pentendo che lui l'avesse spezzata prendendole la sua innocenza.

 

"Nell...ti stai pentendo...cosa succede?" le chiese gentilmente, spaventato della risposta, guardando mentre i suoi zaffiri incontravano i suoi smeraldi. "No Popstar. Sono solo infastidita che domani te ne andrai, tutto qui".

 

É stato solo allora che Noelle ebbe un assaggio di come sarebbe stato difficile quando Harry tornerà alla sua carriera, e questo faceva male.

 

Harry sospirò premendo la fronte con la sua. "Tornerò presto tesoro" la rassicurò, avvolgendola nelle sue braccia restando lì per un po', il silenzio consumava l'aria intorno a loro, anche se erano entrambi insensibili al sentimento, non necessitavano nulla di più che realizzare come erano fortunati a passare così tanto tempo assieme e sapendo che tra due mesi non sarebbe stata la stessa cosa. La realtà era balzata nella loro bolla sotto forma di Louis Tomlinson, lui aveva portato solo un ago che ha fatto scoppiare la bolla delicata in cui erano chiusi.

 

"Non significa che non mi mancherai" Noelle mormorò nel suo petto tonico, avvolgendo le braccia attorno al suo busto nudo e non volendo nient'altro che ritornare nel letto dove si erano svegliati, e ricominciare l'intera giornata finita.

 

Note!!

Ciao ragazze!!! Sono contentissima perche continuate ad aumentare e anche le visualizzazioni crescono a dismisura!! In questo capitolo abbiamo un nuovo personaggio Louis!! Il discorso tra lui ed Harry è molto carino...

Comunque ringrazio HiSheeran, From_the_Stars, miky1d7689,Adri_1D_Maghi e Princess_Sam per aver recensito lo scorso capitolo. Ringrazio Amarillys, glo97 e McCincia20 per aver messo la storia tra le ricordate. Poi AASofy20 e directionlove01 per averla messa tra le preferite. Invece tra le seguite ringrazio bubu13,jennij, Aleswish96, foreveryoung_69, smemorella99 e smilingRainbow. Spero di non aver dimenticato nessuno.

Fatemi sapere cosa ne pensate ne sarei molto felice!!!

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Capitolo 23
*** Piccolo sognatore ***


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Piccolo sognatore

 

Le vacanze avvolgevano Noelle con un senso di solitudine. Sebbene rimase con la sua famiglia per la maggior parte del tempo a casa, era ancora da sola, esclusa dalle attività in cui tutti erano coinvolti. Era abituata a questo, però non era l'unica che l'aveva notato.

 

Ricordò quello che Harry fece mentre era seduto a tavola per la cena, il suo sguardo trovò la sedia dove era seduto quando era stato qui l'ultima volta. Sapeva che doveva essere la gloria scintillante nella famiglia Styles, l'aquila reale che diede alla sua famiglia spettacolare attenzione. Harry era l'Audrey della sua famiglia, che lei invidiava ancora.

 

Il suo telefono vibrò e lo prese velocemente sapendo immediatamente di chi fosse il messaggio. Era stato così per un po' di tempo, la routine stava diventando un'abitudine  e questo diede la forza a Noelle di capire che quando Harry sarebbe tornato a Londra le cose sarebbero state uguali. Rispose al messaggio e sospirò, notando come Audrey alzò gli occhi a questa intrusione alla loro cena di famiglia.

 

Aveva deciso di dire alla sua famiglia della sua relazione, causando fumo, fiamme, accuse di delusione e certo, il fattore di fondo era che lo zio Edward era deluso da lei, la sua intera famiglia era ancora una volta delusa da lei. Consideravano questa relazione come una scappatella, una fase che Noelle e Harry stavano attraversando a causa della loro costante vicinanza, niente di più che una distrazione per la loro figlia già distratta da piccoli problemi.

 

Noelle era stata attenta per non farlo sapere ad Harry sapendo che la sua famiglia aveva delle difficoltà quando si parlava di lui, lui avrebbe tentato di fare il possibile per cambiare la loro opinione e la sua famiglia non era davvero il tipo da lasciarsi influenzare da queste cose e l'avrebbe solo fatto a pezzi saperlo. Incontrò lo sguardo infastidito di Audrey, alzando un sopracciglio alla sua azione ma Audrey sospirò solamente stringendo le labbra e prendendo un sorso di vino rosso.

 

"Ellie" disse con una voce zuccherosa, la voce che Noelle sapeva essere falsa. "Sei solo la mia sorellina". La stanza era silenziosa, l'unico rumore era quello dei coltelli e delle forchette che scorrevano sulla fine porcellana dei piatti che Jenna Hutchings più o meno adorava.

 

"Che cosa hai intenzione di fare Audrey?" Chiese Noelle stanca delle palesi allusioni che sua sorella faceva da giorni. "Sei così ingenua, Elle" disse Audrey con una falsa tristezza nella voce, sebbene sembrava tutt'altro che tristezza. "Intendo...dai. Harry Styles?"

 

"Non capisco cosa intendi, Audrey" disse Noelle tranquilla, rifiutando di lasciar uscire le parole di sua sorella. "Dico questo perchè voglio proteggere la mia sorella minore, ok Noelle?" Disse Audrey mettendo giù il bicchiere di vino e Noelle si trattenne dall'alzare gli occhi sapendo che Audrey voleva solo umiliare sua sorella di fronte alla sua famiglia, qualcosa che Audrey era ben felice di fare. "Ma ti spezzerà il tuo fragile piccolo cuore, tesoro".

 

L'intero tavolo stava aspettando, in attesa che Noelle avesse un altro sfogo ma non lo fece, semplicemente guardò la faccia di sua sorella per un tempo prolungato alla ricerca della dolce bambina che aspirava di essere, cercando di togliere la farsa che aveva recitato per anni. "Perchè fai questo Audrey?" Chiese Noelle facendo allargare leggermente gli occhi di Audrey. "Cosa pensi di guadagnare? Cosa succederà a te?"

 

"Sto cercando di prendermi cura di mia sorella" disse Audrey, anche se la risposta tardò ad arrivare, le parole di Noelle la fecero vacillare.

"Tu ed io sappiamo che non è vero, Audrey" disse Noelle senza accusa nella sua voce, solo affermazione. "Tu lo fai sempre ogni volta che io ho qualcosa che tu non hai, cerchi di farmelo perdere, cerchi di farmi sembrare debole e patetica. Ho passato la mia vita ad essere la seconda migliore rispetto a tutto quello che facevi tu, perchè non puoi semplicemente lasciarmi essere felice?"

 

"Noelle-"

 

"Sai cosa, non importa. Hai vinto. Hai vinto mamma e papà. Hai vinto l'università. Hai vinto l'orgoglio. Hai vinto tutto ma non distruggerai l'unica cosa che mi resta".

**************

Noelle entrò nel suo appartamento con un sospiro di sollievo, permettendo velocemente a Killmouski di uscire dal trasportino sapendo quanto il felino era risentito nello stare lì dentro. Si scrollò via la giacca dalle spalle e diede del cibo al gatto, i suoi occhi ricaddero sulla macchina fotografica attentamente. Aveva bisogno di tornare al lavoro. Aveva scoperto che era comprensibile che fosse stata sviata dal fascino di Harry e dalla sua personalità accattivante, però, questo era importante e aveva tenuto il progetto nel dimenticatoio per troppo tempo. Non appena vide Harry, si dovette accertare che fosse lui, adesso era questa la sua priorità principale, specialmente dopo le lezioni ricevute a casa durante il Natale. Non poteva permettersi di perdere di vista il suo sogno per la seconda volta, anche se fosse stato per amore.

 

Noelle prese il piccolo ciondolo della sua collana in mano accarezzandolo gentilmente mentre entrava nella stanza e appoggiava le borse sul pavimento con cura,si passò le dita tra i capelli e ritornò nel soggiorno sprofondando nel divano; prese la macchina fotografica e passò in rassegna tutte le foto che aveva già fatto ad Harry. Esse fecero battere il cuore di Noelle solo vedendo come erano andati lontano dal loro primo incontro e si poteva notare dalle foto come lui iniziava a guardarla diversamente, come il suo sorriso non diventò nient'altro che genuino. E poi trovò la sua foto preferita. Lo scatto preso mentre era nel suo appartamento a tarda notte, trovandolo contento a suonare la chitarra e sentiva in ogni fibra di se stessa che questa foto che aveva scattato era probabilmente l'immagine più vera che si sarebbe mai vista di Harry Styles.

 

"Noelle". Una voce roca la chiamò, tirandola fuori dai suoi pensieri correnti e i suoi occhi si alzarono per incontrare gli smeraldi di Harry. "Hey, Popstar". Disse mordendosi il labbro nervosamente mentre metteva la macchina fotografica giù, gli fece un timido sorriso mentre si alzava, guardando come lui si avvicinava in modo penosamente lento, un sorriso spuntava agli angoli della sua bocca finchè il suo corpo non si fece vicino a quello di Noelle, poteva sentirlo anche se non si erano ancora toccati. La loro energia era mescolata all'interno dell'aria frizzante.

 

"Mi sei mancata, tesoro" le disse dolcemente osservando la sua faccia illuminarsi alle sue parole, un innocente sorriso si diffuse sul suo bel viso. "Anche tu mi sei mancato" gli disse facendo l'ultimo passo che li separava, le sue braccia si avvolsero intorno al suo bacino mentre lui la abbracciava stretta al suo corpo baciando la parte superiore della testa della brunetta e strofinando il volto nel suo collo, premendo un tenero bacio sulla sua pelle soffice.

 

Noelle godeva la sensazione del suo petto premuto a quello di lei, la sensazione delle sue braccia muscolose che la tenevano fermamente ma con una presa gentile che era allo stesso tempo amorevole e rassicurante e più forte delle altre la sensazione delle sue labbra morbide e calorose sul suo collo le ricordavano che lui era reale, che lei non l'aveva semplicemente sognato una notte e poi lentamente perso la testa. Girò la faccia catturando le labbra di Harry e avvolgendo le braccia attorno al suo collo mentre lui approfondiva il bacio, le mani di lui le accarezzavano la faccia per poi tirarsi via prima di quanto la ragazza si aspettava.

 

"Permettimi di portarti da qualche parte stasera" le disse guardandola nei suoi zaffiri. "Questo è leggermente vago, Popstar" gli disse con un sorriso. "Lascia che ti porti fuori in un posto speciale, simile ad un appuntamento... ma ancora meglio" disse e il cuore di Noelle prese a svolazzare. "Dove andiamo?" Gli chiese incuriosita e intrigata. "Lo scoprirai presto, amore" le disse con un sorriso baciandole la punta del naso mentre si lasciava sfuggire uno sbuffo. "Vai a prepararti!"

************

La ragazza indossava un vestito rosa pallido, la più morbida tonalità immaginabile; la lunghezza era corta ma modesta, raffinata ed elegante. Era un tessuto di pizzo anche se l'ombra faceva sembrare la ragazza una ballerina che danzava con grazia ed equilibrio sul palco, le luci facevano brillare la sua pelle chiara di qualità angeliche perchè tutti quelli che puntavano gli occhi su di lei lo potevano vedere. Un angelo perduto nel modo reale. Era bella in un modo sobrio, il genere che si vede solo in rare circostanze, il genere che avresti ricordato per tutta la vita se non anche di più. E non era solo il suo aspetto che la faceva bella; era il modo in cui si muoveva, il modo in cui la sua dolce e sincera voce catturava l'attenzione di tutti coloro che la ascoltavano.

 

C'era poco trucco sul suo viso, i capelli ricadevano dolcemente attorno alla faccia curvandosi leggermente e la comparsa del sorriso innocente sul suo viso faceva balbettare il cuore di Harry mentre incrociavano i loro sguardi; gli occhi di lei scintillavano per l'eccitazione riflettendo le scintille delle candele intorno a loro. Harry afferrò la sua delicata mano, le sue gambe dovettero fare passi più grandi per stare al suo passo anche se non era per niente semplice, una camminata obbligatoria quando era attorno a lui. Le fece un sorriso rassicurante mentre si avvicinava al maitre notando il suo nervoso nonostante l'entusiasmo. Era chiaro per lei che questo ristorante era ad alti livelli, il genere in cui solo le celebrità e l'elite andavano. "Prenotazione a nome Styles" gli disse e l'uomo annuì, guardando Noelle momentaneamente mentre stava tranquillamente al fianco di Harry, i suoi occhi blu vagavano per la stanza con attenzione così intensamente che Harry non poteva nemmeno immaginare i pensieri che le attraversavano la mente.

 

Noelle aveva una prospettiva unica della vita e Harry era sicuro che avrebbe dato via un milione di sterline solo per trascorrere una giornata a guardare le cose come faceva lei. Era certo che Noelle Hutchings vedeva la vita con colori completamente diversi da tutti gli altri. "Da questa parte signore". Il maitre parlò facendo distogliere lo sguardo di Harry dalla ragazza accanto a lui, avvolse il suo braccio attorno alla sua vita mentre venivano condotti al tavolo appartato che aveva chiesto di proposito non volendo che qualcuno si intromettesse nella loro serata.

 

Presero posto, Noelle sorrise a Harry sospirando leggermente. "Devi davvero smetterla di fare tutto questo per me, Popstar" gli disse e lui aggrottò le sopraciglia. "Perchè?" Le chiese guardandola mentre abbassava lo sguardo giocando con le dita. "Perchè io non posso fare cose come questa, Harry. Tu... sbilanci il nostro rapporto" disse finalmente mordendosi il labbro in quel modo familiare a cui Harry era abituato.

 

"Sbilancia il nostro rapporto?" Chiese Harry con tono divertito. "Io voglio solo viziarti, amore". "Lo sai che io non ho bisogno di queste cose, Harry" gli disse onestamente.

 

"No non ne hai bisogno" le disse Harry con un sorriso con le fossette, tirandola più vicino a lui in modo che le loro caviglie erano attorcigliate assieme. "Ma mia mamma mi ha sempre detto che se una ragazza significa tutto per te allora dalle tutto perchè se lo merita".

 

"Sei così banale" Noelle ridacchiò, i suoi occhi si accesero come se il suono che riempiva la stanza fosse gli accordi di un intrigato brano musicale che neanche il più grande compositore musicale sarebbe riuscito a metterli su carta. E sebbene avesse detto quelle parole abbracciò il corpo di Harry in modo stretto dandogli un sincero bacio sulle labbra quando lui non rispose perchè nonostante le parole usate da Harry lei sapeva che le avrebbe tenute nel cuore. Harry Styles aveva la tendenza di dire cose completamente banali a questa ragazza vestita in rosa pallido, l'unica differenza tra lui e tutti gli altri che avrebbero detto queste parole era che lui le pensava veramente.

 

E così la serata passò nella contentezza beata dell'atmosfera che la coppia creava sempre quando erano assieme. I pasti vennero consumati, la conversazione era rilassante e confortante, la risata di Noelle risuonò più volte facendo girare la testa delle altre persone per curiosità per vedere cosa la faceva ridere con delizioso umorismo. La punta delle sue dita tracciò più volte i contorni dei numerosi tatuaggi di Harry, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo mentre lo ascoltava parlare con dolcezza.

 

"Fa male?" Gli chiese mentre le sue dita tracciavano i contorni della grossa nave sul suo braccio. "Che cosa?" Le chiese confuso e lei gli sorrise. "Farsi un tatuaggio. Fa male?"

 

Harry sorrise alla sua curiosità chiedendosi quando una domanda sui suoi tatuaggi sarebbe saltata fuori. "Immagino faccia male ma non troppo, non è così male come si pensa dipende dove lo fai".

 

"Che cosa si prova?" Gli chiese. "É difficile da descrivere... è un po' come un gatto che ti graffia" le spiegò guardandola negli occhi, poteva quasi vedere le idee che nuotavano felicemente attraverso la sua mente, formando altre idee quando due si incontravano nel mezzo dei suoi pensieri.

 

"Ne voglio uno" disse calma e lui le rivolse uno sguardo divertito."Vuoi un tatuaggio?" ripeté lui sebbene l'umorismo nel suo tono non era sparito. "Intendi in futuro..." disse e Noelle sorrise. "Si voglio un tatuaggio, Popstar. E no io intendo adesso. In questo momento".

 

Harry alzò un sopracciglio. "In questo momento?" Disse e Noelle annuì, lo sguardo determinato nei suoi occhi faceva capire ad Harry che non avrebbe cambiato idea. "Sono permanenti. E se te ne pentissi?"

 

"Io lo voglio da un po' " gli disse passando ancora le sue dita sulla pelle coperta d'inchiostro di Harry. "Non me ne pentirò, promesso" disse con un sorriso.

 

"Vuoi che ti porti in un negozio di tatuaggi adesso?" Le chiese passandosi la lingua sul labbro inferiore, sorpreso che la sua signorile Noelle potesse avere un interesse per i tatuaggi sebbene lui aveva fatto una piccola obiezione al suo improvviso capriccio.

 

"Uno bravo. Non voglio una cosa incasinata su di me per sempre" disse con una smorfia e Harry ridacchiò. "Non ti farei mai una cosa del genere, tesoro" le sussurrò lasciandole un bacio all'angolo della bocca.

 

"In questo caso, si" disse Noelle, l'eccitazione non lasciò i suoi occhi, la vista dei suoi zaffiri fece capire ad Harry che le avrebbe sempre dato tutto quello che il suo cuore desiderava, se solo lo avesse chiesto. I suoi sogni più selvaggi erano sotto il suo comando, la sua piccola sognatrice avrebbe sempre avverato i suoi desideri appena li avrebbe pronunciati, era probabile che Harry glieli avrebbe serviti su un piatto d'argento.

 

Ed eccomi qui con un nuovo capitolo!! Quanto è stronza la sorella di Noelle?? La seconda parte del capitolo invece è molto dolciosa escono a cena e poi Noelle decide di farsi un tatuaggio scopriremo nel prossimo capitolo di cosa si tratta!!!

Ringrazio 02chiara05 per aver messo la storia tra le seguite e invece _ZerrieShipper, Aleswish96 e Juliette1995 per averla messa tra le preferite. ringrazio per aver recensito Princess_Sam, HiSheeran, miky1d7689, Adri_1D_Maghi e Larrydrug.

Fatemi sapere cosa ne pensate!!!

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Capitolo 24
*** Luce Stellare ***


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Luce stellare

 

Noelle ballava praticamente per la strada facendo sorridere Harry mentre lei si girava verso di lui, il suo vestito svolazzava intorno a lei splendidamente. Lei aveva bevuto solo due bicchieri di vino bianco dopo aver sostenuto che il vino rosso è 'la bevanda del diavolo' facendo ridere fortemente Harry mentre stava pensando come Audrey aveva sorseggiato la bevanda come se fosse la sua ancora di salvezza. Era chiaro che la tolleranza di Noelle era miseramente bassa e in questo momento era un pochino brilla.

 

Lui afferrò la sua mano e le spinse la schiena contro il suo petto appoggiando il mento nella parte posteriore della testa per poi premere dolcemente le labbra sui suoi capelli profumati di fragola. "Sei sicura di volerlo fare? Non è per il vino?" Gli chiese.

Lei rise a cuor leggero voltandosi verso di lui. "Non è il vino Popstar. Voglio davvero un tatuaggio". Lo rassicurò tirando la sua mano verso la direzione dove si stavano dirigendo prima. "Ho un'idea è tutto pianificato".

Harry la portò al negozio che gli era familiare, dove aveva già fatto alcuni tatuaggi. "Stavo solo controllando, tesoro. Non vorrei che ti svegliassi domani mattina con la voglia di uccidermi perchè ti ho permesso di fare tutto ciò".

"Hai poca fiducia nelle mie parole, Popstar". Lo rimproverò giocosamente e lui ridacchiò spostandole attentamente una ciocca di capelli dalla faccia prima di entrare nel negozio. Si guardò intorno un attimo tirando Noelle vicino a lui quando il proprietario si avvicinò sorridendo. Era un uomo corpulento con vari tatuaggi che coprivano la sua pelle e aveva una testa completamente calva ricoperta da un'intricata serie di opere d'arte. Era il genere di uomo che Noelle avrebbe istintivamente evitato.

"Harry Styles. Mi chiedevo quando ti saresti fatto vedere di nuovo qui".

Harry sorrise, "Hey Ben". Lo salutò guardando come gli occhi di Ben studiavano Noelle, provocando Harry a stringerla più stretta in modo protettivo, le sue mani attorno alla sua vita per avvolgerla completamente.

"Chi è lei?" Gli chiese Ben guardando verso Harry.

Noelle sorrise al proprietario del negozio guardando verso Harry interrogativamente mentre lui la teneva così stretta. "Sono Noelle". Informò Ben con quel sorriso da fermare il cuore che catturava l'attenzione di tutti, facendoli sentire confortati solo con l'azione.

"Piacere di conoscerti Noelle. Come fai a conoscere Haz?" Chiese prendendo la mano tesa di Noelle in segno di saluto.

"Lei è la mia ragazza" tagliò in fretta Harry pensando che le parole che aveva usato non rendevano giustizia alla ragazza tra le sue braccia.

 

Questa ragazza era molto più che la sua fidanzata, anche se la società non gli avrebbe permesso di dire queste cose nonostante fosse la verità. Harry immediatamente intrecciò le dita con le sue, le sue braccia avvolgevano ancora la sua piccola vita mentre erano lì in piedi e Ben sorrise leggermente.

"La tua fidanzata, eh?" Pensò Ben guardandosi intorno al negozio brevemente. "Suppongo ci sia un motivo oltre all'amichevole ciao perchè siete qui, non è vero?"

"Voglio un tatuaggio" Disse Noelle mordendosi leggermente il labbro, l'eccitazione cresceva dentro di lei mentre lo diceva. "Per piacere" aggiunse dopo un secondo facendo ridere Ben.

"Harry arrivi a fare ciò?" Domandò Ben facendogli cenno di seguirlo nel negozio e Noelle ridacchiò leggermente.

"No. Non l'avrei davvero ascoltato se mi avesse obbligato a farmene uno" disse guardando Harry con un sorriso smagliante mentre lui alzava gli occhi.

"Che cosa vuoi e dove?"Le chiese Ben dopo aver guardato per un momento Harry.

 

Harry non aveva perso una volta il contatto con la ragazza, i suoi occhi erano sempre e solo su di lei mentre si guardava intorno con infinita curiosità. Lui non riusciva ad individuare che cosa era esattamente ma portare Noelle qui gli fece ricordare la sua vecchia vita, le persone che conosceva, e ciò gli fece venir voglia di proteggere il corpo di lei da tutti gli altri. Un'ondata di protettività veniva verso di lui e non poteva reprimerla, non voleva che le altre persone restassero a bocca aperta per la sua Noelle, non voleva nemmeno che i loro occhi ammirassero la sua bellezza per troppo tempo o semplicemente strappargliela e portargliela via e sarebbe stato di nuovo vuoto proprio come era quel giorno da Starbucks prima di posare gli occhi su di lei.

 

"Posso farlo sulla mia scapola sinistra? Simile alla scrittura a mano". Disse cercando di spiegare esattamente ciò che voleva e il tatuatore annuì. Capitava a Harry di pensare che le persone lottavano per decifrare esattamente cosa intendeva Noelle Hutchings, non capendo realmente il modo in cui lei guardava le cose il più delle volte, come se non appartenesse alla terra ma arrivasse da qualche altra parte. "Non troppo grande però. Sola la giusta dimensione, voglio dire, non voglio sentire male più del necessario".

Ben annuì ascoltando cosa Noelle gli diceva attentamente. "Che ne dici se te lo disegno e mi dici cosa ne pensi e se non ti piace lo cambiamo?" Le chiese e lei annuì con un sorriso guardando verso Harry per sicurezza.

"Perchè sei così tranquillo, Popstar?" Gli chiese timidamente e i suoi occhi smeraldo incontrarono gli zaffiri di lei attentamente.

"Mi stupisci a volte". Le rispose calmo iniziando a camminare con lei verso la sala d'aspetto mentre Ben faceva qualche schizzo. Noelle riuscì a nascondere il rossore alle sue parole facendo sorridere Harry; lui premette le labbra contro le sue delicatamente per poi tirarla giù verso il suo bacino mentre si sedeva, facendola ridere mentre cadeva su di lui.

Si appoggiò delicatamente al suo petto sistemando la testa nell'incavo del suo collo, le mani di Harry si appoggiarono naturalmente nella sua vita. "Ti amo". Gli disse contro il collo passandogli le mani attraverso i capelli distrattamente, sapendo che sarebbe stato arrabbiato per un po' con lei per averlo fatto. Notò come le mani di Harry sulla sua vita si fecero più salde, tenendola più vicina mentre si chinava per sussurrarle in un orecchio.

"Ti amo anch'io" Le disse, la sua voce roca provocò brividi lungo la schiena di Noelle e il battito regolare del suo cuore vacillava.

 

Guardò mentre si avvicinava a lei, i suoi occhi pieni di sincerità mentre il suo viso si avvicinava poteva sentire il suo profumo di menta dalla punta della lingua soffiarle nella bocca. Harry premette la fronte contro la sua, i suoi occhi spezzarono il contatto per osservare le sue labbra leggermente dischiuse, questo movimento penosamente lento, fino a quando Noelle non poteva più aspettare e fece incontrare le loro labbra con cura, tirando il labbro inferiore di lui nella sua bocca mentre lui faceva lo stesso con quello superiore di lei.

Si spostò leggermente su di lui, girando di più il corpo verso di lui, le sue mani si spostarono dal collo ai suoi capelli tirandolo più vicino mentre lui faceva scivolare la lingua nella sua bocca massaggiandola delicatamente contro la sua, il bacio non era forzato entrambi volevano solo sentirsi. La lingua di Harry scivolò contro la parte superiore della bocca di Noelle facendola ridere leggermente per questa strana azione, sebbene il loro momento venne interrotto da un goffo rumore di qualcuno che si stava schiarendo la gola; Noelle immediatamente si tirò indietro, i suoi occhi vagarono per la stanza fino a quando non trovò Ben e arrossì immediatamente. Si era dimenticata dove erano e adesso qualcuno l'aveva vista con la lingua nella gola di Harry Styles mentre era a cavalcioni su di lui.

Si liberò dalla sua presa girandosi verso Ben con un sorriso anche se Harry la tirò ancora verso di lui. "Il disegno è pronto; possiamo farlo adesso se ti piace?" Le disse Ben e Noelle annuì alzandosi dalla sedia.

 

****************

"É perfetto" disse Noelle estasiata guardando nello specchio come il disegno abbelliva la sua spalla, la fattura era impeccabile. La spallina del suo vestito rosa pallido era stata abbassata dalla sua spalla e tirata giù nel braccio in modo che Ben potesse appoggiare accuratamente lo schizzo per farglielo vedere.

Harry rimase a guardarla da un angolo, ammirando lo schizzo sulla sua spalla e lei si girò verso di lui alzando un sopracciglio. "Ti piace?" Gli chiese con un sorriso, le parole attualmente posate sulla sua spalla rappresentavano qualcosa che lui aveva detto non troppo tempo fa.

Harry sorrise, annuendo. "Sta bene su di te" le disse e lei sorrise controllando un'ultima volta prima di guardare Ben.

"Potresti farlo?" Gli chiese guadagnandosi una risata da entrambi gli uomini presenti nella stanza anche se lei rimase impassibile.

"Si, vieni a sederti qui, sdraiati a pancia in giù e te lo faccio. Non dovrei metterci tanto". Le spiegò Ben e Noelle fece quello che le era stato detto, la sua testa era rivolta in direzione di Harry mentre lui la guardava con un sorriso giocando con le sue labbra.

"Sii gentile con lei" Harry ammonì il tatuatore che era attualmente occupato con gli aghi e gli inchiostri.

"Si Styles. Non farò del male alla tua ragazza".

Harry annuì accettando il fatto che Ben sapeva che lei fosse sua. Anche se si sarebbe preso a calci per essere così possessivo con lei, dopo tutto, Noelle era uno spirito libero, lui non avrebbe dovuto essere così inutilmente protettivo ma non poteva farne a meno e sperava che a Noelle non importasse così tanto.

Noelle trasalì quando l'ago toccò la sua pelle sebbene rimase calma, ascoltando la conversazione di Harry e Ben cercando di mantenere la sua mente su qualcosa di diverso rispetto a quello che stava succedendo, abbastanza presto divenne insensibile al dolore aprendo gli occhi per trovare Harry seduto accanto a lei mentre guardava Ben lavorare. Lui poteva sentire lo sguardo di Noelle sulla sua faccia così le fece un sorriso incoraggiante.  

"Hai intenzione di dirmi la storia che c'è dietro il tatuaggio?" Le chiese Ben notando il suo interesse per la conversazione; lei pensò per un secondo considerando se divulgare o no la risposta alla domanda.

"Uhm..." iniziò non sapendo da dove partire. "Non è qualcosa che si può spiegare" disse alla fine. Harry sorrise leggermente alla sua risposta anche se non parlò. "Probabilmente è l'unico che farò!" Aggiunse in tono pensieroso.

"Non è poi così male dopo tutto, non è vero?" Scherzò Ben riferendosi al dolore e Noelle sorrise leggermente guardando verso Harry per un paio di secondi.

"Non è per quello. Ci sono alcune cose che si fanno solo una volta nella vita".

Fu in quel momento che Harry tirò fuori il telefono cliccando velocemente sulla fotocamera per poi mettere a fuoco l'immagine di Noelle, vedendo che lei si accigliò improvvisamente. "Se lo farai solo questa volta, allora si può fare anche una foto" le disse e gli occhi di Noelle si spalancarono immediatamente.

"No!" Esclamò cercando di coprirsi la faccia senza disturbare Ben. "Odio essere fotografata!"

"Una timida fotografa?" Disse Harry con un sorriso e lei alzò gli occhi.

"C'è un motivo per cui sono sempre dietro la macchina fotografica, Harry" gli disse seccamente sapendo che la stava fotografando lo stesso.

 

Presto la puntura dell'ago di Ben su Noelle finì e l'ansia crebbe dentro di lei quando le disse che il tatuaggio era finito. Si alzò dalla sedia, correndo velocemente verso lo specchio con le sue scarpe alte, la sua camminata era carina ed elegante allo stesso tempo e Harry la guardava con un sorriso mentre lei si girava per guardarsi, le sue labbra si separarono leggermente seguite da un sorriso splendente sulle labbra così splendente e bello che anche le modelle l'avrebbero invidiato. "Meraviglioso!" disse entusiasta leggendo e rileggendo le parole sulla sua scapola. Due semplici parole che significavano così tanto per le due persone nella stanza e il loro significato era quasi palpabile.

Sto respirando

Era tutto quello che diceva, le parole erano seguite da un intricato disegno di stelle cadenti. Il tipo di carattere in cui era scritto era delicato, un corsivo impeccabile. L'importanza di una stella nella relazione di Harry e Noelle poteva essere raccontata solo da loro due, qualche connessione alle stelle che non avevano realizzato di avere. Si erano messi gli occhi addosso l'un l'altro da Starbucks, si erano incontrati in una notte stellata e si erano scambiati il loro primo bacio dopo le stelle cadenti. Per non parlare del fatto che le stelle simboleggiavano i sogni ed era ciò che tutti e due avevano alimentato.

Ma erano le parole a cui Noelle teneva con cura. Ci sarebbero state persone là fuori che avrebbero dubitato ciò che Harry e Noelle condividevano. C'erano persone che aspettavano il loro crollo. Ed era vero che quando Noelle aveva dato il suo cuore ad Harry aveva corso un rischio, lei gli stava permettendo di tenere il suo cuore sul palmo della mano e gli stava dando fiducia e per questo lei si sentiva viva. E nonostante quello che gli altri potevano pensare anche se la loro relazione sarebbe finita a Noelle non importava perchè stava respirando. Lei stava vivendo una vita in più di quella che aveva già vissuto prima e niente potrà mai portargliela via. 

 

Ciao ragazze!!! Il capitolo è stupendo poi l'autrice ha riassunto con il tatuaggio la storia di Harry e Noelle... poi per rendervi ancora più l'idea mi sono fatta inviare la foto del tatuaggio da Lyndsey che vi posto qua sotto alla fine della nota.

Passiamo ai ringraziamenti... Ringrazio per aver recensito 02chiara05, miky1d7689, Adri_1D_Maghi e From_the_stars. Ringrazio per aver messo la storia tra le ricordate GloStyles; nelle preferite NanaD; mentre nelle seguite All_is_possible, AriannaAma1D, ledy, Love1_D, x_sheeran e Hope_H. Spero di aver menzionato tutte perchè siete tantissime e questo mi fa moltissimo piacere.

Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate!!

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Capitolo 25
*** La sua canzone ***


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La sua canzone

 

A volte succede qualcosa e non te ne rendi conto fino a quando ormai è troppo tardi e non puoi fare niente. Come quando Peter Pan propose a Wendy di andare sull'Isola che non c'è e lei si rese conto che la sua decisione era sfacciata solo quando fu là e le mancavano sua mamma e suo padre. Vedete in momenti come questo si va in panico o si affronta la situazione.

Ecco cosa pensava Harry anche se la sua logica era leggermente viziata perchè lui non affrontava le piccole indiscrezioni da professionista. Tuttavia a causa del suo modo di pensare aveva incontrato Noelle e lui sapeva che non sarebbe mai tornato indietro. Noelle aveva ispirato Harry molti avevano tentato ma nessuno ci riuscì. Come quando un giorno cammini per strada e improvvisamente vedi qualcosa che ti colpisce senza preavviso ed esitazione.

E tu sai.

Sai che qualcosa nell'aria si è spostato. Sai che improvvisamente le tue priorità non sono più nello stesso ordine di prima. Sai che non sei più la stessa persona di prima e che non lo sarai più.

Per esempio, Harry non capiva cosa Noelle adorava nella neve ma improvvisamente sapeva che la neve gli sarebbe importata in un modo differente da quello di prima. I suoi significati erano stati già riordinati e lui non ci aveva pensato. Ma quando lo fece sapeva che non gli importava, sapeva che Noelle aveva le sue stranezze e le sue incongruenze ma era perfetta per lui nonostante tutto questo. Era giusto dire che lei lo aveva portato alla vita. Lei era la sua canzone.

Era come se Harry aveva lottato per anni per svolgere una certa melodia al pianoforte. Aveva tentato duramente di convertire il suono che aveva nella sua mente in un pezzo tangibile ma non ce la fece, non importava quanti sforzi aveva fatto. Lo stava facendo lentamente diventare pazzo e poi lei è arrivata. Lei si sedette di fianco a lui al piano e mise le dita sui tasti e lui realizzò che la melodia che aveva lottato per svolgere era un duetto e l'unico che sarebbe mai stato in grado di leggere i suoi pensieri e suonare l'esatta canzone era Noelle.

Questa era la linea di fondo di tutto questo.

Stavano cercando di funzionare assieme.

 

"Nell" disse Harry gentilmente e i suoi occhi incontrarono quelli di Harry con un sorriso.

"Uhmm?" Rispose stanca e la comodità di Harry non la aiutava a tenere gli occhi aperti.

"Sai quando me ne vado?" Le chiese e i suoi occhi si aprirono con cautela.

"Possiamo parlarne di mattina?" Gli chiese quasi supplicando, chiudendo gli occhi cercando di sembrare addormentata. Harry ridacchiò per questo anche se spostò il suo corpo in modo che Noelle fosse sdraiata sul suo petto, la guancia premuta contro il suo cuore.

"Voglio che tu venga con me, tesoro" le disse passando il pollice sul suo labbro inferiore mentre lei alzò la testa mantenendo il contatto visivo con Harry.

Era completamente sveglia adesso. E non era per una buona ragione. "Harry..." disse piano guardando il modo in cui sosteneva il suo sguardo, il verde bosco delle sue pupille l'attirava verso l'infinito. "Sai che non posso farlo".

"So che potrebbe essere affrettato ma tu potresti vivere con me, il mio appartamento è grande. E puoi incontrare i ragazzi so che ti adorerebbero. E Danielle, Eleonor e Perry ti adorerebbero anche loro. Il micio potrebbe venire anche lui, potrebbe stare con noi. E potrei tenerti come questa notte mentre ti addormenti-"

"Harry" Noelle lo interruppe con un sospiro addolorato. "Sembra meraviglioso ma non posso".

"Ti prego, tesoro" disse Harry premendo le labbra nei suoi capelli e disegnando cerchi immaginari sulla sua schiena mentre era distesa.

"Harry cosa mi dici dell'università?" Gli chiese Noelle disperatamente guardando il suo volto teso. "Ricordi la ragione per cui siamo qui? Sono andata troppo lontano per lasciar andare tutto".

"Puoi seguire le lezioni online..." Disse docilmente e Noelle scosse la testa.

"Harry ho anch'io dei sogni" disse anche se la sua voce era scoraggiata.

"Lo capisco Nell" le disse.

"Davvero? Io sarò ad Oxford, Popstar. Non è troppo lontano. Poco più di un'ora. Ci potremmo vedere nei weekend".

"Non è Londra che mi preoccupa" mormorò Harry e Noelle aggrottò la fronte.

"Di che cosa stai parlando?"

"I tour" disse calmo. L'argomento non era mai stato tirato in ballo sebbene Noelle improvvisamente si sentì stupida per non averci pensato. Harry viaggerà per il mondo quando ritornerà e sarebbe stato via per la maggior parte del tempo, abbastanza tempo per dimenticare qualcuno. Abbastanza tempo, Noelle pensò tristemente, per lui per dimenticare tutto su di lei.

"Oh" disse Noelle. Era tutto quello che riusciva a dire. Cos'altro poteva fare? Non poteva fermarlo, non poteva andare con lui, non poteva fare nient'altro che lasciarlo andare. Si sentiva impotente in questa situazione anche se non voleva che Harry vedesse tutto ciò perchè lui aveva bisogno di tornare indietro per se stesso. Noelle non disse nient'altro, lasciò semplicemente la testa contro il suo petto evitando il suo sguardo sapendo che avrebbe visto nei suoi occhi come lei si sentiva esattamente.

Le mani di Harry trovarono le sue spalle, toccando con cura il nuovo tatuaggio che era in via di guarigione anche se era più o meno sano ormai. Era davvero piccolo. Poco inchiostro infangava la sua pelle e qualcosa in questa aggiunta faceva sentire ad Harry che lei era completamente sua adesso. Come se era la sua altra metà, la parte mancante del suo puzzle. "Ha un aspetto meraviglioso su di te" mormorò anche se lei non rispose; si rannicchiò su di lui maggiormente temendo che la sua voce se ne fosse andata. "Troveremo un modo" aggiunse avvolgendo le braccia intorno a lei mentre giaceva sul letto abbracciandola stretta.

Doveva esserci un modo.

 

************

Harry si avvicinò a Noelle velocemente mentre la vide camminare per la strada, un berrettino in testa e le mani nelle tasche della felpa anche se sembrava un po' distante. L'abbracciò velocemente e lei sussultò leggermente per lo spavento di averlo visto così inaspettatamente. Avvicinò la faccia alla sua catturando le sue labbra in un bacio, nel mezzo della strada dove il mondo poteva vederli. Lei era un po' sorpresa anche se fece scivolare le braccia attorno al suo collo, lasciando le dita a giocare con i suoi ricci alla base del collo ridendo nel bacio mentre le mordicchiava il labbro inferiore, tirandolo scherzosamente verso di lui per poi rilasciarlo.

"Ciao" Lei parlò con un timido sorriso e lui rise portando la mano dietro la schiena di Noelle mentre camminavano.

"Sono venuto con un piano" Le disse con un sorriso sbilenco facendo girare Noelle.

"Un piano per fare cosa, Popstar?" Gli chiese permettendogli di intrecciare le loro dita mentre camminavano, apprezzando il gesto più di quanto potesse immaginare.

"Un piano per tenerti con me" Le disse con una scintilla di felicità negli occhi.

"Popstar, sai che non posso venire..." si interruppe anche se il sorriso di Harry vacillò leggermente.

"Lo so. Qualcos'altro. Non meraviglioso come averti lì ma il più vicino possibile ok? E sarai in grado di vedermi in foto quando non potrai vedermi per un po' di tempo e tu capirai anche quanto ti amo". La sua voce era roca e ci volle un po' a Noelle per elaborare tutte le informazioni , era così dipendente dalla voce di Harry e riusciva quasi a far svenire le ragazze.

"Um... non so di cosa stai parlando" disse infine e lui sorrise strofinando la faccia nel suo collo e premendo le labbra sulla sua pelle per pochi minuti, facendo annebbiare la vista di Noelle alle sue azioni.

"Ho qualcosa per te, per me... per noi" le disse con entusiasmo.

"Cosa?" Chiese Noelle con un sorriso scintillante, le farfalle iniziarono a svolazzare nel suo stomaco e ciò le fece girare la testa, voleva ridere o correre o ballare qui sul marciapiede.

Harry sorrise notando come l'eccitazione di Noelle si rifletteva su di lui. Iniziò a tirare giù la giacca dalle sue spalle nonostante il freddo, ignorando il freddo che stroncava la sua pelle esposta. Noelle riuscì a vedere le sue intenzioni per un momento, aggrottando la fronte per quello che stava facendo. Lo osservò attentamente mentre girava il braccio facendo ampliare gli occhi di Noelle per vedere la nuova aggiunta di inchiostro sulla sua pelle.

Perchè lì di fianco alla nave sul suo braccio, c'era qualcosa per lei. Era nero e solido, la forma perfetta di Peter Pan in volo accanto a quella nave che poteva sembrare lo specchio della nave di Capitan Uncino. E sotto di esso, sotto il disegno del ragazzo che Noelle avrebbe indicato come un bambino c'erano quattro parole che la fecero ridere ridicolamente.

Lei vive sull'Isola che non c'è

"É per me?" Chiese con un sorriso contagioso, volendo passare le dita sull'inchiostro, anche se non lo fece sapendo che il tatuaggio era ancora fresco.

"Certo che è per te" Le disse Harry, morendo di freddo per poi tirare su la giacca. "Ti piace?" Le chiese mentre lei si mordeva il labbro nervosamente sorridendo leggermente.

" É incredibile" Gli disse avvolgendo velocemente le braccia attorno al suo collo, dovendo stare sulle punte dei piedi per farlo, Harry la sollevò immediatamente dalla vita e la fece girare leggermente mentre lei rideva premendo le labbra sulle sue dolcemente. "Nessuno ha mai fatto qualcosa del genere per me prima..." Disse e Harry sorrise prima di metterla giù le sussurrò nell'orecchio. "Adesso tutti si ricorderanno che sono tuo" le sussurrò e tutto ciò che aveva pensato era inutile.

 

Ciao bella gente!! Lo so che dovevo aggiornare ieri ma non ho fatto in tempo però solo per voi posto il capitolo anche se mi sono alzata da poco dopo essere stata sveglia fino alle quattro a vedere i ragazzi!!! Chi ha visto la live???

Passando al capitolo ragazze cominciate a preparare la scorta di fazzoletti per i prossimi capitoli; io già rileggendo questo capitolo mi sono un po' commossa!!!

Ringrazio lallanna e Boo_Bear_98 per aver messo la storia tra le seguite. Invece ringrazio per aver recensito 02chiara05, miky1d7689, From_the_stars e Adri_1D_Maghi.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se avete visto la live come vi è sembrata!!!

Vi lascio con due foto della live di ieri sera!!!

 

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Capitolo 26
*** Autorizzazione ***


Ragazze non è un aggiornamento ma solo l'autorizzazione dell'autrice che risale a settembre quando ho iniziato a tradurre la storia!! Non sapevo dovessi postarla e l'amministrazione me l'ha fatto notare!! Se non la mettevo mi avrebbero eliminato la storia spero che ciò non succeda!!1

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Capitolo 27
*** Distrazioni e interruzioni ***


Ciao ragazze volevo solo dirvi che ho aggiorno oggi al posto di ieri perchè non sono riuscita a tornare a casa in tempo dal'università e alla sera dovevo andare a vedere Hunger Games!!! Stupendo quel film!! Tralasciando ciò non so se avete visto che ho pubblicato l'autorizzazione dell'autrice originale perchè sono stata contattata dall'amministratrice e mi ha detto che se no avrebbe eliminato la storia.. Diciamo che io non sapevo di dover pubblicarla e di dover cambiare nome perchè ho letto il regolamento quasi due anni fa e non avrei mai pensato di tradurre una fanfiction!! Tutto qua Buona lettura!!! Ci vediamo giù!!

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Distrazioni e interruzioni

 

Gennaio incombeva sopra la testa, il profumo di partenza dava spessore all'aria. E presto Gennaio se ne sarebbe andato e ci sarebbe stato poco da raccogliere mentre Noelle costantemente crollava. Ha mantenuto la promessa di Harry con tutto quello che aveva e cercò di concentrarsi sul fatto che aveva completato il suo incarico.

Certo aveva ricevuto un paio di sguardi strani mentre stampava tutte le foto e un' indimenticabile disapprovazione da una donna di quarant'anni che aveva una faccia che spaventava i bambini. Erano otto foto in tutto, era tutto quello che era uscito. Ma queste otto foto avevano così tanto racchiuso in sé. Erano le sue emozioni riflesse sulla carta fotografica, erano il suo futuro e rappresentavano tutto di lui.

Raccolse le immagini assieme facendole scivolare in una busta e le tenne con cura fino a quando non avrebbe dovuto consegnarle a suo zio per essere controllate da occhi attenti. Si chiedeva spesso cosa avrebbe pensato. Avrebbe visto oltre la sua fama e la sua faccia conosciuta? Avrebbe guardato nei suoi occhi smeraldo e avrebbe visto la passione che raccoglievano come aveva fatto lei? O era quella persona che è brutalmente sincera, qualcuno che aveva conosciuto solo lei?

Rilasciò un sospiro mentre chiudeva il cassetto sorridendo estasiata mentre entrava nel soggiorno vedendo Harry sul divano fare zapping tra i canali, per poi guardarla con un sorriso scherzoso.

"Quando sei arrivato, Popstar?" Gli chiese avvicinandosi a lui lentamente.

"Non molto tempo fa" Rispose aprendo le braccia per accoglierla, cosa che lei fece felicemente mettendo le gambe sul divano mentre gli sedeva in grembo.

"Questo è vago" Gli rispose guardando cosa avesse scelto in televisione.

"Vuoi guardare un film?" Le chiese ignorando la sua affermazione e lei sorrise a ciò.

"Si" disse rannicchiandosi contro il suo petto e scegliendone uno, anche se non era molto interessata allo schermo. Harry distrattamente tracciò dei cerchi sulla sua pelle sotto la maglietta e l'azione era incredibilmente fastidiosa.

Inclinò la testa per guardarlo in faccia, notò come i suoi occhi erano puntati sullo schermo. Guardò giù brevemente adorando il fatto di poter vedere il suo petto tonico attraverso la semplice maglietta bianca che indossava, i deboli segni scuri che si vedevano dove l'inchiostro aveva segnato la sua pelle. Certo Noelle non riusciva a capire il fascino degli uomini con i tatuaggi e quando era una fan non aveva mai fatto preferenze per i quattro ragazzi su cinque che avevano tatuaggi e sperava che non se ne sarebbero più fatti. Ma adesso mentre pensava che anche lei aveva un tatuaggio, pensava a come i tatuaggi di Harry fossero una parte di lui; sapeva che erano qualcosa che l'aveva attirata.

Si chinò e lascio un bacio sulla guancia di Harry, le labbra restarono sulla sua pelle per un momento prima di tirarsi indietro guardandolo mentre lui si girava verso di lei con uno sguardo interrogativo. "Per che cos'era?" Le chiese e lei gli fece un sorriso giocoso prima di riportare la sua attenzione allo schermo.

Harry spostò leggermente il suo corpo tra le sue braccia, in una perfetta posizione per aver accesso al suo collo. Iniziò lasciando baci sulla sua pelle morbida, notando come lei si agitò rimanendo ancora interessata allo schermo. Lui sorrise un po' a questo lasciando cadere le labbra verso il basso dove il collo incontrava le spalle, sorridendo per come il respiro di Noelle si affannava mentre i suoi denti sfioravano la zona affettuosamente. Rilasciò il suo respiro contro la pelle di lei guardandola soddisfatto mentre la pelle d'oca aumentava in Noelle fino a quando non riuscì più a fare finta di essere interessata allo schermo.

Lei si alzò fino a far scontrare la fronte con quella di Harry, lasciandogli un bacio all'angolo della bocca prima di allacciare lo sguardo con il suo e lui rilasciò un gemito. "Perchè devo essere nato il primo di Febbraio?" Disse infastidito e Noelle rise; una risata magica.

"Non è così male.." disse calma anche se cercava di rassicurare più se stessa che lui.

"Si lo è. Devo lasciarti sola nel giorno di San Valentino". Le disse con un luccichio frustato nei suoi occhi mentre i loro respiri si mescolavano nell'aria e Harry con cura intrecciò le sue lunghe dita con quelle più delicate di Noelle.

In verità Noelle non era troppo preoccupata per San Valentino. Non sarebbe stato il primo che avrebbe passato da sola visto che Harry era il suo... beh primo tutto. Gli fece un sorriso, "Andrà tutto bene Harry" Gli disse sebbene lui non sembrava felice.

Harry era un romantico. Pertanto San Valentino gli importava molto e il fatto che fosse obbligato a lasciare la sua speciale ragazza nel giorno in cui avrebbe dovuto coccolarla lo irritava molto. E così fece l'unica cosa che poteva fare senza sconvolgere la ragazza, si chinò e allacciò le loro labbra cogliendola di sorpresa.

Prese lo stupore come opportunità per spostare la sua schiena sul divano, le mani di lei attorno al suo collo mentre le metteva le ginocchia attorno al suo corpo a cavallo della vita approfondendo ulteriormente il bacio. Noelle era un po' confusa da dove questo comportamento era saltato fuori, certo non si stava lamentando; aggrovigliò le dita tra i suoi ricci mentre lui le prese il viso con delicatezza. Harry si allontanò per un momento, sospeso sul suo corpo mentre i loro respiri pesanti vagavano per l'atmosfera, i loro occhi comunicavano con passionale intensità. Era come se una persona avesse tentato di mettere una mano tra le loro facce, come una forza che volesse fermarli. Come quella sensazione che si prova quando cerchi di unire due magneti dai lati sbagliati e loro lottano l'uno con l'altro, questa sarebbe stata la stessa sensazione che respinse chiunque d'altro dal cercare di separare Noelle e Harry.

Il cuore di Noelle batteva in modo irregolare nel suo petto minacciando di esplodere mentre lo sguardo di Harry viaggiava tranquillamente verso il basso sul suo corpo. E poi le sue orecchie sentirono un suono non molto lontano e guardò Harry sapendo che anche lui l'aveva sentito; c'erano delle persone che parlavano fuori dalla porta.

"Potresti portarti le tue valigie!" Qualcuno protestò infastidito e questo fu seguito da un insulto indignato.

"Smettila di lamentarti! Dovresti essere felice di sapere che sei buono per qualcosa!"

"Solo perchè io non discuto i miei talenti con tutti quello che conosco non significa che non sono capace di fare qualcosa!" L'altro rispose e Noelle emise un lamento per poi appoggiarsi a Harry e lasciargli un bacio prima di scivolare da lui e cercando di non far vedere quello che stava facendo... anzi quello che stava per fare.

"Non è colpa mia se le persone sono interessate a me!"

"A loro non importa".

"Smettila di essere un maiale".

"So che lo sei ma cosa sono io?"

"Questo è maturo da parte tua!"

"Perchè diavolo siete qui?!" Noelle esclamò incrociando le braccia sul petto una volta aver aperto la porta dando un'occhiata accusatoria a tutti e due. Era molto raro vedere Jason Hutchings con Audrey Hutchings ma quando vedevi entrambi apparire sulla porta della loro piccola sorellina beh, quello era del tutto assurdo.

"Oh bene. Tu sei qui" disse Audrey felicemente.

"Certo che sono qui, è casa mia" disse Noelle seccata anche se Audrey la ignorò.

"Ehi Elle" disse Jason allegramente come se la situazione appena vista non si fosse verificata. "Sembri un po'... tesa" commentò mentre portava le sue borse dentro dirigendosi verso il frigo e cercando del cibo mentre entrambi le sue sorelle lo guardavano con disgusto.

"Mamma ha detto che dovremmo controllarti!" Disse Audrey allegramente e Noelle sospirò aspettando che Harry comparisse.

"Così vi siete spostati tutto d'un tratto? Potevate portare borse più grandi!"

"è Audrey" disse Jason stizzito buttandosi delle patatine in bocca e prendendo un cartone di succo dal frigo e bevendone un sorso dal cartone mentre Noelle lo fulminava.

"Esistono i bicchieri Jason!" Gli disse Noelle prendendo il succo e portandogli via le patatine facendo mettere il broncio al ventenne come un bambino di quattro anni.

"Beh comunque dove posso mettere le mie borse?" Chiese Audrey.

"Da qualche parte in un hotel!? Se non lo sai io non ho abbastanza stanze per voi due qui!"

"Non preoccuparti di questo Elle. Siamo d'accordo che Audrey mi lascia prendere il divano e lei-"

"Non iniziare Jason" Disse Audrey infastidita e Noelle prese l'opportunità di abbandonare i suoi fratelli e tornare da Harry.

Gli fece un sorriso imbarazzato e lui le sorrise. "Mi dispiace" disse mordendosi il labbro e Harry ridacchiò.

"Immagino che sarai preoccupata per un po'?" Le disse alzandosi dalla sedia per posizionarsi davanti a lei. "Vuoi che resti?"

"Mi dispiacerebbe farti stare con Audrey e Jason per un tempo prolungato ma loro si aspettano di vederti probabilmente". Lo informò Noelle con aria colpevole ma lui sorrise semplicemente e decise che non aveva niente di meglio da fare che aiutare Noelle con la sua ' famiglia infuriata che non rispetta gli spazi personali', come lei stessa l'aveva chiamata. Anche se non avrebbe mai ammesso che Jason era leggermente intimidatorio.

 

***********

E così si comicia. Il battibecco senza fine, commenti occasionali che solo i fratelli avrebbero potuto fare e passarla liscia e Harry fu in qualche modo gettato in tutto quello. Realizzò che sebbene Jason, Audrey e Noelle erano tutti così diversi, anche se litigavano senza sosta e sembrava che non volessero fare nient'altro che strangolarsi, loro si volevano bene. Jason era protettivo con Noelle ma alla fine accettò Harry e si fece voler bene. Abbastanza presto, Audrey si arrese. Smise di essere così... Audrey. Harry non era sicuro che Jason e Noelle lo notarono ma lui lo fece e le sorrise leggermente capendo che forse non era così perfetta come amava apparire. Era egocentrica, era nella sua natura ma non poteva farci niente, dava ad Harry occhiate diffidenti se posava un dito su sua sorella. Era prudente e preoccupata sia per Jason che per Noelle e non lo avrebbe mai ammesso ma li amava entrambi innegabilmente. E poi arrivò al dunque, la famiglia Hutchings sarebbe stata sempre insieme in qualche modo anche se non erano d'accordo su quale canale guardare e finivano sempre in guerra per decidere cosa ordinare per cena.

 

Note

Ciao ragazze eccomi ancora qua in questo capitolo riappare la famiglia di Noelle!!! Abbiamo la prima parte abbastanza dolce tra H&N e poi la parte un po' più divertente con Jason e Audrey.

Ringrazio per aver recensito 02chiara05, miky1d7689,Adri_1D_Maghi, From_the_stars e Eightsvoice.

Ringrazio per aver messo la storia tra le seguite a_place_in_this_world, CyrusMyLove, kat1d e plaff. Per averla messa tra le preferite acraciram, franci_harrysbo e FedericaIloveLiamPayn.

Come sempre fatemi sapere che ne pensate!! Ragazze manca pochissimo alla fine e nel prossimo capitolo scoprirete le famose foto di Harry fatte da Noelle!!!

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Capitolo 28
*** Ciò che loro non vedono ***


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Note!!

Ragazze ho deciso di scrivere subito all'inizio perchè alla fine di questo capitolo nessuno si soffermerà sulle solite stupidate che scrivo; non commento il capitolo perchè dovete ancora leggerlo però è veramente molto bello.

Ringrazio per aver recensito Princess_Sam, From_the_stars, mky1d7689 e Adri_1D_Maghi. Ringrazio per aver messo la storia tra le seguite Evelin Free Loud e Nal_ mentre per averla messa tra le ricordate Mydreamareyou, Smookie97 e _crazy_mofos.

Fatemi sapere cosa ne pensate ci tengo davvero tanto sotto vi lascio le foto fatte da Noelle!!!

 

Ciò che loro non vedono

 

Audrey e Jason passarono la loro serata discutendo su chi avrebbe preso il divano e chi sarebbe finito sul pavimento, e certo vinse Audrey. Comunque vinse solo verso le tre del mattino perchè Jason era bravo a resistere fino a quando fu così stanco che non riuscì a tenere i suoi piedi attaccati al pavimento. E questo era stato molto bello, infatti i fratelli avevano realizzato troppo tardi che avevano permesso alla loro sorellina di andare a letto con un membro della più grande boyband di fama internazionale che aveva anche la reputazione di essere un donnaiolo; ormai alla fine della loro discussione era tutto già deciso e a quel punto c'era poco da fare.

Noelle si svegliò tra le forti braccia di Harry mentre il sole filtrava dalla finestra, la testa era appoggiata al suo petto. Il suo appartamento era relativamente tranquillo considerando il fatto che metà della sua famiglia si trovava lì in quel momento e lei si crogiolava nel silenzio, ascoltando attentamente i respiri di Harry. Era sempre stato uno dal sonno pesante anche se mai una volta, nelle lunghe ore della notte, aveva mai lasciato andare Noelle. La teneva costantemente stretta, una stretta protettiva sul suo piccolo corpo sotto i confini del piumone.

Sapeva che doveva cogliere l'opportunità di svegliare Harry, sapendo che una volta che Audrey e Jason se ne fossero accorti sarebbero stati un incubo e lui avrebbe sofferto. Così gli diede una gomitata sul fianco e con sua sorpresa si svegliò più veloce di quanto avesse previsto. I suoi occhi verdi incontrarono i suoi immediatamente, un piccolo sorriso crebbe sul suo viso. "Buongiorno tesoro" disse, la sua voce era ancora roca.

"Buongiorno" disse con un sorriso, i capelli ancora arruffati ricadevano intorno a lei disordinatamente.

"Perchè mi hai svegliato così presto?" Le chiese tirandola sotto il suo braccio e rannicchiandosi vicino a lei in un modo che Noelle conosceva fin troppo bene. L'avrebbe infagottata, distraendola con qualche bacio sul collo e poi avrebbe aggrovigliato le loro gambe assieme sfregando la faccia contro il collo di lei per poi fissare le braccia intorno alla sua vita prima di trovare un modo per ritornare a dormire assieme.

Harry premeva le labbra contro la sua pelle quando lei ridacchiò spingendolo via immediatamente e mettendosi le mani sui fianchi in un modo accusatorio, lasciandolo imbronciato per le sue azioni. "Harry, alzati" disse Noelle cercando di mantenere un'espressione seria sul volto mentre lui la guardava con occhi spalancati.

"Torna qua ancora un po' e poi mi alzo" Le disse aprendo le braccia mentre si adagiava sui cuscini aspettando che Noelle ritornasse.

"Ci credo veramente!" Gli rispose semplicemente tirando le maniche lunghe sopra le mani per poi legare i capelli in una crocchia disordinata.

Harry pensava che Noelle indossasse questi vestiti perchè era insicura, perchè voleva nascondersi. Ma adesso sapeva. Aveva capito perchè lei lo faceva e ciò lo fece sorridere mentre la avvicinava a lui. Noelle Hutchings aveva insicurezze comuni, non era perfetta. Il suo talento in cucina era orrendo, non poteva cantare per salvare la sua vita e molto spesso i suoi capelli erano un groviglio che non poteva essere domato, non importa quanti pettini e spazzole venivano usati. E il motivo per cui indossava felpe enormi, per cui i suoi capelli erano disordinati, per cui per stare più comoda indossava il pigiama era perchè a lei non importava.

Non aveva mai voluto essere sottoposta a come la società si aspettava che tu apparissi o come ti vestissi infatti lei indossava quello che voleva quando voleva e Harry non aveva mai incontrato qualcuno come lei. "Vieni qui" Le disse dopo una risatina e lei alzò gli occhi.

"No" gli disse marcando la 'o'. "Vado a fare la doccia poi devo vedere mio zio e se fossi in te me ne andrei prima che Jason e Audrey si sveglino" lo informò dirigendosi verso il bagno.

 

**************

Noelle era nervosa. Il cuore le batteva in bocca e sentiva la nausea nello stomaco quando pensava a cosa sarebbe successo se non fosse stato abbastanza buono, se lei avesse fallito per una seconda volta. Non era abbastanza sicura di essere in grado di gestire la sconfitta di perdere il suo sogno per la seconda volta. Così vicino eppure così lontano.

"Noelle" suo zio le sorrise e lei tentò di fare lo stesso ma sapeva che sembrava ridicolmente pallida e stava stringendo la cinghia della sua borsa un po' troppo stretta.

"Hey" salutò cercando di mantenere la sua voce calma. Non era mai riuscita a chiamarlo zio Edward perchè sembrava troppo formale invece Edward sembrava irrispettoso così cercava di evitare qualsiasi confronto diretto con lui; era un uomo intimidatorio che non aveva paura di discutere apertamente le sue opinioni.

"Come stai oggi?" Le chiese allegro dirigendola verso il suo ufficio, le sue ballerine battevano sul pavimento e si sentiva rabbrividire ogni volta che facevano rumore.

"Bene come sempre" gli disse Noelle onestamente e lui sorrise leggermente.

Non aveva detto ad Harry perchè doveva incontrare suo zio, semplicemente gli aveva dato un bacio sulla guancia e un dolce saluto lasciando i suoi fratelli sperando che sarebbero andati via prima che lei sarebbe tornata lasciandogli una nota sul frigorifero in cui specificava che non dovevano aspettarla. Non che lei non volesse che Harry sapeva, riguardava più che altro come avrebbe reagito se lei non fosse entrata specialmente dopo tutto il lavoro che avevano fatto. Avere quella conversazione con lui sarebbe stato devastante e probabilmente l'avrebbe lacerata dentro.

Finirono nell'ufficio di Edward, si sedette in una grande poltrona di pelle di fronte a lei, una scrivania di vetro li divideva mentre Noelle si stava nervosamente contorcendo le mani. "Allora cosa hai per me Elle? Hai lavorato duro?" Le chiese Edward cercando di allentare il più possibile la tensione.

"Si sono stata molto occupata. Ho il compito è tutto pronto" Disse e lui le sorrise, questo ero il momento in cui le cose si fecero scomode.

"Va bene. Puoi darmelo lo guarderò con te e poi con alcuni dei miei colleghi e poi torneremo da te ok?"

"Certo" Gli disse con un sorriso porgendogli la grossa busta con cura, ritornando seduta di fronte a lui anche se preferiva stare in piedi piuttosto che su una costosa sedia.

Suo zio aprì la busta permettendo alle immagini di diffondersi sulla scrivania prima di incontrare lo sguardo agitato di Noelle. "Voglio che tu le disponga sulla scrivania come una mostra, posso lasciarti se vuoi...?" Si offrì ma lei scosse la testa.

"No resta. Posso parlarti di ogni foto". Gli fece un sorriso rilassandosi leggermente così da poter controllare la situazione; si alzò raccogliendo le foto tra le mani, aveva già pensato in anticipo a quale fosse il modo migliore per presentarle.

Guardò verso suo zio per un breve momento prima di iniziare, rilasciando un sospiro tremante decidendo di dimenticare la situazione in cui si trovava. Mise la prima foto che aveva fatto sulla superficie in vetro, "Questo è Harry Styles" iniziò, profondamente coinvolta in quello che stava facendo, "Come è visto da tutti nel mondo, ciò che si aspettano che lui sembri, come si aspettano che lui agisca. Non è visto come una persona, solo come un oggetto da guardare, qualcosa per fare soldi, qualcuno da mettere sulle copertine delle riviste".

Suo zio annuì prendendo la foto della celebrità, un sorriso sfacciato sul suo viso, le gambe appoggiate in una posizione composta anche se non c'era una vera profondità dietro la foto. Noelle continuò a fissare le immagini, dalla suggestiva immagine degli occhi della celebrità annoiati sulla fotocamera guardando dritto verso chi stava catturando l'immagine come se sapesse esattamente cosa stavano pensando e loro potevano vedere solo un piccolo sfarfallio di chi fosse. "Spero che si spieghi da solo" disse Noelle con una piccola risata riferendosi all'immagine ed Edward annuì lasciandola continuare.

"E qui c'è ancora Harry Styles ma lui non sta fingendo di essere qualcosa che non è, sta male, lui sta così tanto male" disse Noelle tristemente riferendosi all'immagine di Harry mentre parlavano del divorzio dei suoi genitori. "Ma lui non vuole pietà; lui sorride a tutto questo perchè non c'è nient'altro che può fare".

"Poi c'è questa," disse Noelle con un leggero sorriso guardando verso la foto e mettendola sopra all'altra, "Quando lui è felice. Quando lui è veramente felice e sorride così ampiamente che le fossette spingono le guance per permettergli di sorridere brillantemente e i suoi occhi sono così accesi che quando si guardano puoi catturare solo un po' di quella magia che mai si esaurisce, così tutti possono tenerla e lui continuerà sempre a lasciarne altra in giro".

Noelle continuò senza sforzo, l'adorazione era chiara nella sua voce, e Edward si sentì trasportato con lei quando gli disse il significato che c'era dietro ad ogni foto, dalle foto spontanee mentre lui rideva semplicemente vivendo la sua vita normale alle foto in cui Edward capì che lui ha avuto qualcosa con Noelle solo dalle scintille presenti nei suoi occhi. Nessun altro fotografo sarebbe riuscito a catturare quello sguardo, ma Noelle ce la fece perchè Harry stava guardando lei.

C'erano sette foto sulla scrivania di vetro adesso,restava uno spazio per l'immagine che Noelle era riluttante a lasciare andare, discutendo internamente con se stessa se lasciarla andare o no nonostante tutto avrebbe potuto danneggiare la sua accettazione nell'università dei suoi sogni. "Fammi vedere" la incoraggiò Edward gentilmente notando la sua riluttanza.  

Noelle si lasciò sfuggire un sospiro mettendola giù. "Questa è la mia preferita. Di solito si vedono così tante foto di Harry quando è consapevole di essere fotografato, quando è preparato o è a suo agio. Ma qui, beh qui, lui è solo Harry. Lui è perso nei suoi pensieri, strimpellando la sua melodia alla chitarra, non ha paura che le persone lo possano giudicare; non sta cercando di coprire le sue imperfezioni. Sta solo facendo quello che ha sempre voluto fare. Un musicista. Un compositore. Sta facendo musica, sta facendo quello che era nato per fare". Noelle finì, la sua voce era morbida mentre guardava la foto.

Noelle portò la sua attenzione alla mostra prima di permettere alle sue labbra di curvarsi in un sorriso. "E tutte assieme sono ciò che rendono Harry Styles chi è veramente".

 

 

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Capitolo 29
*** Circa ***


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Circa

 

"Devo dire Noelle" Edward parlò dopo un momento, ancora rimuginando su tutto ciò che la sua giovane nipote aveva detto. "è stato molto inaspettato".

Noelle era tesa alle sue parole non sicura di ciò che suo zio voleva intendere. Guardò verso di lui con occhi diffidenti, mordendosi il labbro aggrottando le sopraciglia alle sue parole, i suoi nervi cominciavano a salire. "Inaspettato?" Chiese incerta e suo zio rise alla sua azione. Noelle non era mai stata una che si fidava facilmente e lui sapeva che fosse stata più rivelatrice dei suoi sentimenti in questi dieci minuti che in tutto il tempo che si conoscono.

"Non ho mai pensato che mi avresti dato qualcosa di così...tangibile" le spiegò e Noelle aggrottò la fronte ancora una volta. "Intendo che è ovvio che hai un grande talento e passione per quello che fai e utilizzando un soggetto noto hai corso il rischio di avere delle immagini generiche ma queste sono così diverse hai lavorato molto bene" completò e Noelle arrossì leggermente.

"Grazie" disse calma incontrando il suo sguardo.

"I miei colleghi saranno qui tra poco, quindi lascerò le immagini come le hai messe" le spiegò e lei annuì, "Ma prima che tu vada," aggiunse facendole alzare lo sguardo rapidamente.

"Si?" Chiese.

"Spero che lui ti ami tanto quanto lo ami tu".

Le parole di suo zio la presero alla sprovvista, era così trasparente? Non aveva mai parlato a suo zio di queste cose, l'intera faccenda sarebbe stata scomoda eppure eccolo lì che facilmente le diceva come poteva vedere l'amore che aveva per l'uomo dai capelli scuri. Come doveva rispondere? Cosa poteva dire?

Guardò suo zio per alcuni secondi prima di annuire e uscire dalla stanza.

 

*************

Spero che lui ti ami tanto quanto lo ami tu.

Noelle sapeva che suo zio era stato solo prudente cercando di assicurasi che non si facesse male, ma la sua dichiarazione l'aveva disturbata. Sarebbe stato così quando Harry l'avrebbe lasciata? Avrebbero tutti messo in discussione il suo amore per lei e avrebbero detto che solo lei era perdutamente innamorata? Poi di nuovo lo zio non aveva mai visto Harry con lei, forse la sua era solo paranoia.

E se Harry non la amava quanto lei ma di più? Il cuore di Noelle trasalì a questo pensiero prendendo il volo e svolazzando con un'urgenza che non poteva controllare. Strinse il ciondolo mentre fissava la strada di fronte a lei, solo una mano sul volante del suo piccolo maggiolone blu. Si sentiva come se la macchina sterzasse nella direzione che lei voleva, la sua guida non era facile e cauta. Noelle non era un pilota troppo prudente, non lo era mai stata, ma non era stupida sulla sua sicurezza.

Poi nulla su Noelle era mai una semplice risposta come bianco o nero. Viveva in un mondo di combinazioni multicolore. Parcheggiò la macchina nel posto che usava numerose volte e spense il motore uscendo dalla macchina velocemente, dirigendosi verso l'appartamento che Harry aveva affittato.

Si stupì per come tutto era diventato semplice con il passare dei mesi. Si sforzò di ricordare cosa aveva fatto prima che la super star con la testa riccia entrasse nella sua vita ed era stupita da questo. Armeggiò con le chiavi prima di aprire la porta per poi vedere la testa di Harry sorridere mentre lei si avvicinava.

"Dove sei stata tesoro?" Le chiese avvolgendo le braccia intorno alla sua vita per poi inalare il suo profumo floreale.

"Ti ho detto che dovevo vedere mio zio" lo informò avvolgendo le braccia intorno al corpo di Harry, stringendolo forte prima di staccarsi facendolo accigliare. "Gli ho dato le foto" aggiunse dopo un momento e l'espressione di Harry cambiò subito.

"Come è andata?" Le chiese.

"Penso bene. Ma so se mi accetteranno solo tra un paio d'ore".

"è sbagliato che una piccola parte di me speri che tu non venga accettata?" Disse Harry colpevole guardando come Noelle colpì il suo petto in un debole tentativo di mostrare come era sbagliata la sua affermazione.

"Perchè dici questo?" Chiese Noelle incredula e Harry sorrise.

"Perchè sono egoista e se non entri tu verrai con me" disse facendole un sorriso scherzoso mentre lei alzava le sopracciglia con un sorriso.

"Cosa ti fa pensare che voglio venire con te?" Lo prese in giro guardando il suo volto e le sue labbra imbronciate mentre la guardava con occhi da cucciolo abbandonato.

"Non mi ami?" Disse con voce disperata e lei rise al suo comportamento.

"Dipende" Gli disse.

"Da cosa?" Chiese Harry.

"Se anche tu mi ami". Gli disse mordendosi il labbro.

Harry sorrise avvolgendo le braccia attorno al suo piccolo corpo ancora una volta; la tirò più vicino, più vicino di quanto poteva essere considerato vicino, le accarezzò la guancia con una tenerezza che non aveva mai usato con nessun altro prima d'ora. I suoi occhi smeraldi catturarono gli zaffiri di lei in un momento eterno indimenticabile, il suo pollice si mosse sul suo labbro inferiore affettuosamente sfiorandole le ammaccature che si provocava con i denti.

"Ti amo" Le disse Harry, la sua voce era piena d'amore, l'amore che provava per Noelle era veramente tangibile. Lui abbassò la testa, sorridendo internamente mentre sentiva il respiro di lei vacillare, contento dell'effetto che continuava ad avere sulla ragazza. Le lasciò un leggero bacio all'angolo della bocca, un sorriso spuntò sulle sue labbra mentre lei chiudeva gli occhi rilasciando un sospiro a causa dell'intimità della situazione.

Harry attese un po' prima di diminuire la distanza e incontrare le sue labbra con cura, poi lo fece in un modo gentile che sembrava così donchisciottesco e seducente che sembrava uno di quei baci che sogni a tarda notte  quando non riesci a dormire. Era quella fetta di perfezione che si aveva in rarissimi momenti, il genere di cosa che non avresti mai dimenticato con il passare del tempo. Non c'era disperazione o forzatura nel bacio, solo un movimento attento e amorevole delle sue labbra contro quelle di lei.

Lei gli prese il viso mentre lui appoggiò le mani sulla sua vita spingendola gentilmente verso di lui e tenendola in una leggera stretta, terrorizzato che lei sarebbe potuta svanire nel nulla se fosse stato troppo rude o urgente ma anche spaventato che lei sarebbe sparita se l'avesse lasciata andare. Era una battaglia interiore confusionale ma quello che sentiva era innegabilmente giusto.

Purtroppo Harry si allontanò. "Non ti ho detto quanto sei bella oggi" disse Harry una volta che il momento era passato sebbene sarebbe rimasto impresso in entrambi le loro menti.

"Harry mi sono alzata solo un'ora fa e tu sai quanto odio la mattina".

Harry sorrise alla sua incapacità di accettare un complimento, lasciando i suoi occhi viaggiare nel suo corpo ad un ritmo rilassato. Vedendo il suo top viola che era stato tagliato abbastanza basso e ciò fece scattare in Harry uno sguardo malizioso, il ciondolo blu era appoggiato stabilmente nel posto dove l'aveva lasciato, i suoi occhi scesero ai suoi jeans ben indossati che le fasciavano le curve in modo impeccabile fino a quando non raggiunse i suoi Ugg grigi con le suole visibilmente consumate e con le pieghe sui calcagni create da Noelle mentre camminava. L'apparenza di Noelle in questo momento era una delle cose più interessanti che Harry avesse mai visto.

"Si" disse lui con un sorriso immobile. "Ma ti sei svegliata vicino a me e io accanto a te". Le fece un occhiolino frizzante. "E tu sei splendida in entrambi i modi. Lo sei sempre".

Lui aspettò pazientemente che lei assorbì il suo commento, vedendo come il rossore adornava le sue guance una volta inteso. "Detto da te?" Gli disse e lui sorrise tirandola con lui verso il salotto.

A Noelle venne in mente che probabilmente la prossima visita che avrebbe fatto a questo appartamento sarebbe stata l'ultima. C'era poco bisogno che Harry continuasse a pagare l'affitto per questo posto quando ne aveva uno molto più bello a Londra, per non parlare del fatto che se Noelle fosse accettata ad Oxford non avrebbe più vissuto in questa zona. Bisognava davvero sottolineare che la coppia aveva vissuto nel loro piccolo mondo in questi mesi. Avevano condiviso ricordi che solo loro avrebbero capito e questo rendeva il loro rapporto più forte.

"Allora ho parlato con il management," disse Harry facendo voltare Noelle per guardarlo attentamente. "Sono in un bel po' di guai" disse e Noelle sorrise leggermente.

"Perchè te ne sei andato?" Chiese e lui annuì sfiorando una ciocca di capelli di Noelle.

"Si, ma mi hanno detto che quando tornerò dovrò trascorrere le prime due settimane a fare pubblicità e promozione e conferenze stampa per chiedere scusa".

"Ok" disse Noelle con un tono consenziente, lei era stanca di fingere che questo non la toccava ma era ancora più stanca di sapere quanto stava male e la sua voce non la aiutava.

"Non hai idea di come questo mi sta uccidendo" disse Harry passandosi una mano tra i capelli, tirando Noelle in grembo così che potesse solo stringerla.

"Starò bene Popstar" disse Noelle accarezzandogli la guancia.

Harry stava per risponderle anche se le sue parole furono interrotte dalla vibrazione del telefono di Noelle sul tavolo. Noelle velocemente si alzò mordendosi il labbro per poi prendere il telefono e uscire dalla stanza. Le permise di allontanarsi facilmente sapendo che era uno dei casi in cui necessitava di privacy e ascoltò con attenzione la sua voce proveniente dalla stanza di fronte.

I minuti passarono lentamente prima che Nolle ritornò e Harry si alzò per vedere cosa aveva da dire. Un sorriso si fece strada agli angoli delle bocca di lei e invece di dire qualcosa semplicemente corse verso Harry e gli saltò in braccio avvolgendo le braccia attorno al suo collo.

Lei si lasciò sfuggire una risata felice premendo un delicato bacio sulle labbra di Harry prima di tirarsi indietro con un sorriso solare.

"Sono stata presa" Gli disse e lui sorrise.

"Pensavo ce l'avresti fatta" Le disse; la sua debole speranza di portarla con lui venne completamente distrutta ma egli pensò che fosse sbagliato una volta che lei allentò l'abbraccio; Noelle parlò ad una velocità innaturale di quello che le avevano detto e rimbalzò continuamente sulle punte dei piedi mentre gli spiegava quanto era euforica, ringraziando Harry numerose volte per aver accettato di aiutarla.

 

Ciao ragazze eccomi qua questo capitolo è tutto H&N che dolci che sono!! Alla fine scopriamo che Noelle è stata presa a Oxford cosa succederà ai due?? Questo è il penultimo capitolo il prossimo sarà l'ultimo però non disperate ci sarà anche l'epilogo!! Però di tutto ciò parleremo la prossima volta... Ringrazio per aver recensito Eightsvoice, miky1d7689, Smemorella99, Adri_1D_Maghi, From_the_stars e Miky_Dreamer. Ringrazio per aver messo la storia tra le seguite Nikki1D,  Miky_Dreamer e Hazza94iloveyou; nelle preferite fantastharry payne 56 e Miky_Dreamer; nelle ricordate Nikki1D e Im falling for their eyes.

 

Come sempre fatemi sapere cose ne pensate mi farebbe piacere sapere il parere di tutte le lettrici silenziose.

Vi lascio un Harry natalizio

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Capitolo 30
*** Sfumato in nero ***


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Preparate i fazzoletti!!! Ci vediamo giù...

 

Sfumato in nero

 

Noelle si svegliò con una sensazione contraddittoria nel suo interno. Certo non era estranea a questa emozione proprio come chiunque altro sulla terra ma non si era mai sentita così sollevata e sgonfiata al tempo stesso. Il suo corpo era sazio ed era certa che se avesse tenuto gli occhi chiusi per qualche secondo in più lei non avrebbe sentito per niente l'altra sensazione. Questo era dovuto al fatto che la scorsa notte era stata pura perfezione e questa era l'unica cosa su cui il suo intontito cervello poteva concentrarsi.

Anche se era difficile per chiunque concentrasi su qualcos'altro quando poteva ancora sentire il tocco di Harry sul suo corpo, poteva ricordare la sensazione esatta di piacere di cui era stata vittima nelle prime ore del mattino. Questa volta era stata diversa dalle altre, più disperata, più lussuriosa. Le azioni di Harry erano state più libere e meno prudenti cercando di dare a Noelle qualcosa di fisico che le avrebbe ricordato lui.

E lui ci riuscì. Mai Noelle aveva provato così tanto. Così tanto amore e così tanta passione. L'intensità di tutto questo era stata travolgente e il corpo di Noelle doleva un po' mentre si sistemava sotto le coperte testando i suoi muscoli. I suoi occhi si aprirono e i suoi pensieri lasciarono il cervello, l'altro sentimento in conflitto dentro di lei lasciò la sua strada.

La consapevolezza che nel giro di poche ore tutto quello dell'altra notte se ne sarebbe andato facendo sentire il suo corpo adesso pienamente soddisfatto vuoto. Scrollò quel pensiero via non volendosi soffermare sulla realtà in quel momento per poi liberarsi dal caldo abbraccio di Harry. Lui si mosse un po', le sue braccia cercarono il corpo di lei e Noelle sorrise. Lui non si sarebbe svegliato; era troppo dormiglione per farlo e dopo aver fatto un'espressione scontenta tirò su il piumone e ritornò a dormire.

Noelle ammirava la sua capacità di fare questo, lei era una persona irrequieta che pensava troppo al suo bene e questo non le permetteva di dormire molto. Raccolse i suoi vestiti da terra mettendoli in una pila ordinata per poi prenderli dopo;entrò nel bagno per lavarsi i denti, il sapore di menta danzava sulla sua lingua. Mentre uscì notò la felpa che aveva preso ad Harry e pensò che fosse meglio indossarla anziché girare semplicemente in intimo.

Una volta che finì la sua routine riportò l'attenzione all'uomo nel suo letto, un rossore si fece largo sulle sue guance quando lo vide osservare le sue azioni attentamente. Gli fece un timido sorriso e lui sorrise indietro, aprendo le braccia. Lei si precipitò facilmente mentre lui si inclinava vicino al suo orecchio, "Buongiorno tesoro" Le disse, la sua voce roca fece venire i brividi a Noelle mentre la premeva contro il suo petto.

"Buongiorno" disse lei lasciandogli un bacio.

"Come ti senti amore?" Le chiese togliendole dalla faccia i suoi selvaggi capelli e lasciandole un delicato bacio sul collo, le mani di Harry scivolarono nelle tasche della felpa che lei stava indossando abbracciandola stretta.

"Esausta" disse Noelle senza peli sulla lingua e Harry rise profondamente, il suo petto rimbombava contro la schiena di Noelle e lei non riuscì a soffocare la risata mordendosi il labbro.

"Se sei davvero così stanca perchè ti sei svegliata così presto?" Le chiese dopo un momento e Noelle sospirò girandosi tra le sue braccia per vederlo in faccia.

"Hai un volo da prendere fra un paio d'ore, Harry" gli ricordò e lui annuì. "E qualcuno mi ha detto che sei uno che fa le valige lentamente" aggiunse Noelle e lui sorrise lasciandole un semplice bacio sulle tempie.

"Non è vero. Ho imparato un paio di cose durante i tour" la informò, distendendosi e portando il corpo di Noelle vicino a lui, mentre lei sbuffò.

"Ti stai mettendo in mostra Popstar?" Lo rimproverò scompigliandogli affettuosamente i capelli.

"Un po' " disse e Noelle rise.

 

Di solito questa situazione sarebbe stata tutt'altro che divertente ma loro stavano entrambi fingendo cercando di salvare le ultime ore prima della partenza. Era il loro ultimo modo di agire come se non stesse accadendo nulla. E beh questo era tragico. Noelle sentiva come se avesse avuto bisogno di una spiegazione logica per il dolore che provava solamente perchè lo sentiva così reale, così fisico. Poteva sentire il dolore ad ogni respiro, ad ogni mossa, ad ogni tocco concesso dal suo amato e non aveva una singola parola per descrivere cosa era realmente. E non era davvero un dolore perchè c'era anche la paura, paura e desiderio mescolate con quel dolore lancinante e si ricordò qualcosa che aveva letto anni fa.

Il libro le fece mancare qualcosa quando lo lesse per la prima volta, Noelle aveva pensato che l'intero rapporto di Edward e Bella fosse troppo esaminato. Eppure vedendosi ora, anni dopo che lei aveva letto quel libro , New Moon, lei aveva capito ed era lì che la paura si insinuò. Il timore che si era inconsapevolmente instaurato in lei quando si rese conto che Harry se ne sarebbe andato. Aveva paura di dimenticare. Il famoso modo in cui Edward aveva lasciato Bella spaventava Noelle così come l'aggiunta di quel dolore innegabile.

 

"Sarà come se non fossi mai esistito"

 

Dopo tutto Noelle non riusciva nemmeno a specificare il numero di volte che aveva immaginato Harry Styles nella sua mente. Forse aveva perso la testa del tutto e questo era un universo parallelo nel quale era stata buttata quando le sue azioni l'hanno portata ad un coma mentre la trasportavano in manicomio. E avrebbe dovuto svegliarsi presto e sarebbe stato come se Harry non fosse mai esistito. Cosa avrebbe fatto eventualmente allora?

"Nell?" La chiamò il ragazzo tirandola fuori dai suoi sogni.

"Si"

"Sei affamata?" Le chiese.

"No. Farò una doccia e tu devi iniziare a fare le valige".

 

*************

Presero un taxi; Harry non aveva mentito a Noelle quando le aveva detto che era un preparatore di valige provetto. C'erano diverse ragioni per il taxi però. Primo la macchina che Harry usava non era la sua ma semplicemente una vettura presa in prestito. Secondo Harry non aveva voluto che Noelle lo portasse all'aeroporto con il suo piccolo maggiolino, per non parlare del fatto che i bagagli non ci sarebbero stati.

Il resto della Band aveva preparato il jet privato per Harry, sapendo che avrebbe odiato essere braccato da persone sul volo e non avrebbe voluto fare la persona scontrosa dopo tutto il tempo che non avevano parlato. Quindi Harry decise che il taxi era la migliore opzione considerando che il treno sarebbe stato più veloce ma non lo menzionò. I bagagli furono controllati velocemente e ciò lo faceva stare male.

Tutto stava andando troppo velocemente, una velocità a cui lui non voleva pensare; solo perchè lui avrebbe dovuto lasciare la ragazza che amava. Lei si sedette di fianco a lui, c'era poco da dire, la sua testa restò ferma sulla sua spalla. Le loro dita erano intrecciate mentre guardavano le scene intorno a loro.

Noelle si morse il labbro sapendo che doveva parlare prima che lui se ne andasse, doveva ingoiare la sua paura nonostante il dolore crescente. "Harry..." Iniziò con una voce appena udibile sebbene la testa di lui si girò immediatamente. "Puoi promettermi qualcosa?"

"Tutto" Rispose immediatamente e un sorriso apparve sulle labbra di Noelle.

"Promettimi che se cambierà qualcosa" iniziò mantenendo un contatto visivo nonostante il bruciore alla gola, sapendo che se non fosse stata attenta le lacrime sarebbero sfuggite. "Se non volessi più tutto questo, se ti ubriacherai e farai qualcosa di stupido...se qualcuna più bella si avvicinasse e la desidereresti per una notte o per sempre. Promettimi che mi chiamerai".

"Cosa? Non avrei mai-" disse Harry.

"Promettimi che se questo finirà. Sarò la prima a saperlo. Nel momento in cui qualcosa succederà e tu non mi vorrai più o metterai a rischio la nostra relazione promettimi che mi chiamerai e me lo farai sapere così io potrò uscire da questo stato semi-vivente".

"Noelle non ti lascerò tesoro. Ti amo e nessuno mi farà cambiare idea".

"Per piacere promettimi che mi chiamerai, non importa che ora sia" disse lei.

Harry sapeva che doveva farlo. Doveva fare questa promessa nonostante quanto gli faceva male vedere Noelle dubitare del suo amore per lui, sapendo che era impaurita dal lasciarlo andare. "Prometto" disse e lei sospirò.

"Signor Styles. L'aereo è pronto".

Harry fece un cenno all'uomo e lui se ne andò e Harry riportò l'attenzione alla ragazza seduta accanto a lui. Si alzarono contemporaneamente stando vicino, Harry la abbracciò e Noelle si sporse verso di lui appoggiando la testa nell'incavo del collo di lui. "Sai che puoi venire con me, posso organizzare il volo anche per te" Le disse Harry e Noelle si lasciò sfuggire un respiro ansimante, ormai le lacrime stavano per uscire.

"Mi aspettano ad Oxford domani mattina" sussurrò e Harry sospirò.

"Mi mancherai così tanto Noelle" le disse all'orecchio e lei nascose il viso nel suo collo, la pelle di Harry venne colpita dalle sue lacrime. "Ci vedremo presto amore" aggiunse Harry sfregandole la schiena in modo confortante cercando di calmarla. "Solo un paio di settimane ok?"

"Ok" disse calma stabilizzando il suo respiro.

Harry sorrise guardando la sua faccia e togliendole le lacrime con i pollici, il suo trucco era colato sebbene Harry provò a risistemarla come meglio poteva cercando di contenere se stesso dalla distruzione. "Sei bellissima".

Lei sorrise guardandosi i piedi per poi arrossire. Non aveva mai fallito nel farla arrossire. La tirò tra le sue braccia ancora una volta, il tempo di catturare le sue labbra in un bacio vero, il genere che ricorderai sempre anche quando sarai vecchia. Non era disperato ma persistente e in quel momento eterno. Harry si ritrasse stringendola un'ultima volta baciandole le tempie teneramente prima di lasciare il suo corpo. "Ti amo" le disse.

"Ti amo anch'io" Noelle disse vedendolo camminare via prima che si girasse un'ultima volta per poi sparire dalla sua vista e il suo cuore si ruppe proprio lì.

Fu allora che Noelle notò quanto fosse strano, c'era una barriera tra il dolore fisico e il dolore emotivo anche se entrambi facevano male. Se stava fisicamente male in questo momento non c'era altro che una cavità vuota dove si trovava il suo cuore perchè non ce l'aveva più ma Harry lo aveva. Harry stava tenendo il suo cuore pulsante nel palmo e se lo stava portando via e lei stava tenendo il suo e non era del tutto sicura di cosa farci.

Poi finalmente capì.

Il dolore che aveva provato per tutto il giorno non era per il cuore infranto sebbene aveva pensato a quello. Non era il fatto che il suo cuore era stato frantumato da Harry perchè non era stato gentile e attento. Era il dolore di avere un cuore e non sapere come usarlo. Il suo cuore era funzionante batteva e viveva ma senza Harry lì era inutile.

Noelle si voltò per poi uscire dall'aeroporto, incrociò le braccia al petto dolorante, la sua vista era offuscata dalle lacrime mentre guardava il mondo attorno a lei sfumarsi in nero.

 

Fine

 

...Eccomi qua che dire la storia è finita ma non disperatevi c'è ancora l'epilogo e la prossima volta avrò un'ulteriore sorpresa per voi. Penso che non ci siano parole per commentare questo capitolo lascio a voi... fatemi sapere cosa ne pensate.

Ringrazio per aver recensito Princess_Sam, miky1d7689, From_the_stars, 02chiara05, Miky_Dreamer e Adri_1D_Maghi.

Spero di non aver dimenticato nessuno.

Una piccola recensioncina???

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Capitolo 31
*** Epilogo: Il suo nome è Noelle ***


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Epilogo: Il suo nome è Noelle

 

Ti sei mai sentito come se stessi annegando?

Penso che se non lo sai, tu non hai bisogno di essere in acqua per annegare. Penso che la maggior parte di noi scelga di non capirlo perchè questo tipo di realizzazione è spaventosa. è spaventoso come l'inferno; solo pensare che hai bisogno dell'acqua per riempire i tuoi polmoni e sentirti sommersa.

Mi sento come una persona che è spinta a suicidarsi ma non per proprio volere ma che è annegata nelle sue lacrime. Poi a volte annegare in questo senso non è tragico. Questo mi porta a credere che forse annegare non è come ci è stato insegnato; forse succede quando si è sopraffatti, si tiene il magone e si lotta per respirare ma questo può succedere in tempi felici e anche in tempi tristi.

Ma sto divagando. Da qualche parte la fuori nel trambusto qualcuno si sente come se stesse annegando e non riesce a decifrare se è una buona o una brutta cosa. Era quello che aveva sempre desiderato dopo tutto ma suppongo che c'era ironia in esso. Mentalmente annuì con la testa come una sorta di conferma che lui aveva voluto questo nonostante gli aspetti sgradevoli; ma era una cosa che veramente desiderava.

Lei aveva avuto ragione. Una parte di lui desiderava non fosse così solo per scappare ancora ma capì che il tempo era passato e sarebbe stato più difficile rifare quello che aveva già fatto semplicemente perchè avrebbe dovuto deludere lei nel mentre.

 

"Harry stai lasciando la band?"

"Harry! Stai per iniziare una carriera da solista?"

"Harry! Perchè te ne sei andato?"

 

Harry qui. Harry là. In un modo mediocre e senza fine mai avvicinandosi alla comprensione. Erano tutti così completamente ignoranti ed era quasi vicino al ridere anche se teneva le labbra sigillate; ora non era il momento di ridere perchè l'avrebbero potuto trasformare in qualcosa di spregevole se avessero voluto, cosa che avrebbero di certo fatto. Come cani rabbiosi in attesa di azzannare la prossima vittima, erano tutte le creature feroci che preferiva evitare. A volte aveva perfino dubitato che non fossero umani.

I flash erano accecanti, l'aveva dimenticato nella sua assenza e si era pentito di non aver indossato gli occhiali da sole. Le voci delle persone intorno a lui erano sempre più forti, più insistenti mentre Harry si faceva strada attraverso i numerosi paparazzi, cercò di fare il suo meglio per ignorare l'enorme quantità di domande; ma si sentì in dovere di rispondere alla domanda proveniente da una giovane reporter con un sorriso felice. "Harry per quale motivo hai deciso di tornare?"

Finalmente una domanda che significava molto per lui, una domanda che contava e che non poteva ignorare.

La osservò per un momento con indecisione negli occhi mordendosi il labbro prima di farle un sorriso. "Il suo nome è Noelle". Fu tutto quello che disse, il suo nome uscì dalla bocca facendolo sorridere.

Fortunatamente per lui era già a pochi metri da una macchina per poter scappare da un'altra incessante miriade di domande. Non era del tutto contento di raccontargli la sua storia sebbene sapeva fosse qualcosa che lei meritava. Perchè lei l'aveva incoraggiato a tornare; questo era quello che meglio esprimeva le parole usate da Noelle ma se io provassi a immaginare c'era solo una cosa vicino a quello che lei aveva fatto.

Noelle Hutchings l'aveva riportato in vita.

E lui l'avrebbe sempre amata.

 

Note!

Siamo arrivati alla fine ringrazio Lyndsey perchè senza il suo permesso non avrei mai potuto tradurre la sua storia!! Vi ricordo il link originale  http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=2 

A prima vista la storia sembrerebbe finita invece no c'è un seguito Lyndsey ha già scritto 11 capitoli e sarebbe felice che io continuassi a tradurre la storia. C'è un problema inizierei a postare la nuova storia verso gennaio o febbraio perchè ho solo tradotto il primo capitolo e poi da questa settimana finisco le lezioni all'università e poi devo iniziare a preparare  diversi esami. Fatemi sapere se continuare oppure no comunque appena posterò il primo capitolo lo farò sapere a tutte quelle che hanno messo la storia in una delle liste.

Ringrazio per aver recensito lo scorso capitolo miky1d7689, lucrepeg,02chiara05, From_the_stars, Eightsvoice, Princess_Sam, pikachu jd e Miky_Dreamer.

Ringrazio tutte coloro che l'hanno messa tra le seguite:

1- 02chiara05 
2- 
Aleswish96 
3- 
All_is_possible 
4- 
AriannaAma1D 
5- 
asyabortolin 
6- 
a_place_in_this_word 
7- 
Boo_Bear_98 
8- 
bubu13 
9- 
Chiaretta97s 
10- 
CrystalStyles 
11- 
CyrusMyLove 
12- 
Dreamy99 
13- 
elelelina88 
14- 
ely_love_canty
15- 
foreveryoung_69 
16- 
Gianna94 
17- 
Giovybella 
18- 
Hazza94iloveyou 
19- 
Holl99 
20- 
Hope_H 
21- 
Iam_a_carrot1D 
22- 
ilnostropiccolosegreto
23- 
ilovearthur 
24- 
Imwaitingonya19
25- 
jennij 
26- 
kat1d 
27- 
Kukukuju 
28- 
lallanna 
29- 
lastsong 
30- 
ledy 
31- 
lisalwayssmile 
32- 
Love1_D 
33- 
maristella_armstrong 
34- 
michyceli 
35- 
miky1d7689 
36- 
Miky_Dreamer 
37- 
Mydreamareyou 
38- 
Nadia92 
39- 
Nal_
40- 
nialllove 
41- 
Nikki1D
42- 
plaff
43- 
Princess_Sam 
44- 
robbyzx1997
45- 
Skoll
46- 
Smemorella99 
47- 
SmilingRainbow
48- 
unicorno_rosa 
49 - 
x_sheeran 

Ringrazio tutte quelle che l'hanno messa nelle ricordate:

1- Aleswish96 
2- 
Amarillys 
3- 
gilove19 
4- 
Glostyles 
5- 
Ifallingfortheireyes 
6- 
LegalizeGayMarriage
7- 
McCincia20 
8- 
Nikki1D 
9- 
pikachujd 
10- 
smookie97
11 - 
_crazy_mofos

Ringrazio infine quelle che l'hanno messa tra le preferite:

1- AASofy20 
2- 
acraciram_ 
3- 
Adri_1D_Maghi 
4- 
Aleswish96 
5- 
aliceroma
6- 
deniseforever 
7- 
directionerlovatic 
8- 
directionlove01 
9- 
Eternity_in_love 
10- 
fantastharrypayne56
11- 
FedericaIloveLiamPayn 
12- 
franci_harrysbo 
13- 
From_the_stars 
14- 
gaietta244 
15- 
GiuDirectioner9399 
16- 
Harold_Malfoy
17- 
HeleneOneD69 
18- 
Jas_xoxo 
19- 
Juliette1995 
20- 
LadyHazza_ 
21- 
LauraOneD_99 
22- 
LiyanMorlik 
23- 
lucrepeg 
24- 
Maka_Albarn_98 
25- 
marty_96borgi 
26- 
Miky_Dreamer
27- 
NonaD 
28- 
pikachujd
29- 
veronichetta
30- 
ZerrieShipper 
31 - 
_ForeveYoung_

 

Finiti tutti i ringraziamenti adesso tocca a voi farmi sapere cosa ne pensate!!

P.s. se volete aggiungermi su facebook per sapere qualsiasi cosa sugli aggiornamenti futuri o semplicemente perchè volete stringere amicizia con me io mi chiamo Lucrezia Rapetti non sentitevi obbligati.

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Capitolo 32
*** Her name in lights ***


Ciao ragazze ho iniziato a pubblicare il seguito di questa storia appena Efp me lo permette siccome si è incantato vi invio il link!!

Vi lascio anche il nuovo banner della storia intanto!!! Spero di ritrovarvi tutte anche nel sequel!

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