Her name is Noelle di Lynds_xx (/viewuser.php?uid=236348)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto è cambiato ***
Capitolo 2: *** Difficile da credere ***
Capitolo 3: *** Un'ultima possibilità ***
Capitolo 4: *** Rabbia e Indecisione ***
Capitolo 5: *** Colpa dell'alcool ***
Capitolo 6: *** Fanculo a tutto e a quello che posso fare con esso ***
Capitolo 7: *** Ingenua ***
Capitolo 8: *** Proprio qui ***
Capitolo 9: *** Importanza ***
Capitolo 10: *** Usandoti ***
Capitolo 11: *** Vino rosso sangue ***
Capitolo 12: *** Rischi ***
Capitolo 13: *** Harry & Noelle ***
Capitolo 14: *** Aspirazioni ***
Capitolo 15: *** Leggende e altre cose ***
Capitolo 16: *** Notato ***
Capitolo 17: *** Bisogno vs Desiderio ***
Capitolo 18: *** Sentimenti ***
Capitolo 19: *** Diciannove anni ***
Capitolo 20: *** Musica e Parole ***
Capitolo 21: *** Luce ***
Capitolo 22: *** Conversazioni ***
Capitolo 23: *** Piccolo sognatore ***
Capitolo 24: *** Luce Stellare ***
Capitolo 25: *** La sua canzone ***
Capitolo 26: *** Autorizzazione ***
Capitolo 27: *** Distrazioni e interruzioni ***
Capitolo 28: *** Ciò che loro non vedono ***
Capitolo 29: *** Circa ***
Capitolo 30: *** Sfumato in nero ***
Capitolo 31: *** Epilogo: Il suo nome è Noelle ***
Capitolo 32: *** Her name in lights ***
Capitolo 1 *** Tutto è cambiato ***
Tutto è cambiato
" My name is Noelle,
I have a dream about him
He rings my bell
I got gym class in half an hour
Oh, how he rocks
In jeans and curly locks
But he doesn't know who I am
And he doesn't give a damn about me "
Noelle Hutching canticchiava tranquillamente la melodia familiare mentre camminava lungo la strada desolata, sorridendo leggermente ai suoi cambiamenti lirici, lasciando cadere mollemente i suoi capelli castani intorno alle piccole spalle. Trovò incredibilmente ridicolo che lei, avesse trascorso il tempo a contemplare come sarebbe stato se avesse potuto permettersi un biglietto per un concerto, lei spesso aveva questi pensieri infantili che non poteva scacciare, ovviamente incolpò i suoi ormoni adolescenziali, in un paio d'anni la sua mente troverà difficile immaginarlo ma per adesso la sua faccia era una via di fuga dove si rifugiava.
A diciott'anni, Noelle non era... ambiziosa come i suoi parenti speravano. La festa che diede alla fine dell'ultimo anno di scuola fu probabilmente l'unica cosa che i suoi compagni ricordarono di lei. Beh, questo e il numero record di classi che le era stato chiesto di lasciare; inutile dire che non era una grande fan del sistema scolastico inglese. Questo non era un difetto dei suoi affettuosi genitori comunque, ma un suo difetto. Noelle ha semplicemente deciso un giorno, lasciando sotto shock i suoi amici e i suoi parenti, che non le importava. Le persone pensavano che lei non poteva più affrontare la pressione messa su se stessa per essere grande quando, in realtà, lei sentì che aveva di meglio da fare.
Lei tirò fuori le chiavi dalla tasca aprendo la porta della sua casa, i suoi piedi scivolarono sul pavimento di linoleum dell'ingresso. Salì la scalinata di moquette fino alla sua stanza da letto, il suo Pc aperto sulla scrivania con una notifica riguardante l'arrivo di una nuova mail. Si accomodò sulla sedia di pelle girevole e aprì l'e-mail con un sospiro. Lei sapeva già di cosa si trattava.
Signorina Noelle Hutchings,
Siamo spiacenti di informarla che è stata rifiutata dall'Università di Oxford.
Edward Blake, Preside delle ammissioni (Dean of admissions)
Era solo da aspettarselo ma Noelle non poteva proprio reprimere la bolla di delusione che si era formata nella bocca dello stomaco. Non ci va la mia carriera, pensò, tirando il suo labbro inferiore rosa pallido sotto i denti mentre rivalutava la situazione. Sebbene a Noelle Hutchings non importava delle cose banali come collaborare attraverso un unico giorno di scuola, c'era una cosa che le stava a cuore. Le stava a cuore la fotografia e lei necessitava di studiarla a Oxford.
Non sapeva che da qualche parte, non lontano da dove si trovava in quel momento, qualcuno aveva pensato a momenti passati fissando uno schermo diverso nello stesso modo di Noelle, il suo sguardo intenso stava contemplando, la sua fronte spiegazzata nel pensiero. Il suo paffuto labbro inferiore spinto sotto i denti bianchi molto simile a quello di lei leggendo e rileggendo la sritta sullo schermo.
Harry si scaglia
Ieri, intorno alle due del mattino, Harry Styles è stato visto lasciare un nightclub in centro a Londra. Le fans presto si ammassarono attorno alla star dei One Direction, urlando e chiedendo una foto. La situazione era abbastanza frenetica ma Harry l'ha gestita abbastanza bene.
Una decina di minuti in questo pasticcio isterico, una delle fan ha detto qualcosa riferito a Larry Stylinson. Styles inizialmente rispose scherzosamente ma le fans non lasciarono cadere l'argomento, questo fece salire i nervi della star che iniziò a discutere con le fans, dicendo frasi del tipo: "Onestamente Larry Stylinson è la più grande cavolata che io ho sentito". Quando una fan ha detto che la negazione è il primo passo e lui dovrebbe solo accettare di essere gay, la situazione peggiorò.
" Cosa diavolo è sbagliato con voi gente? Io sono al 100% a mio agio con la mia sessualità, voi e i vostri pettegolezzi avete rovinato la mia vita e io voglio soltanto una pausa.! Cosa devo fare per voi maniaci infuriati per credermi! Per non parlare del fatto che Louis e io non possiamo uscire insieme in luoghi pubblici, e no, non a causa del management che sta distruggendo il nostro amore "Ha fatto citazioni in aria" ma perchè non c'è assolutamente nulla in questo mondo peggiore delle ragazze ignoranti che mormorano patetiche affermazioni e non sanno nulla di ciò che succede nei miei pantaloni! Quindi mi piacerebbe molto se restaste fuori dalla mia strada e mi lasciaste vivere la mia vita".
Forse Harry aveva bevuto un po' troppo ma qualunque sia la ragione del suo sfogo, Harry ha lasciato diverse fans in lacrime come se n'è andato. Cosa ne pensate zuccherini? Pensate che Harry abbia esagerato?
Si sentiva terribile, davvero, ma questo non significava che non era un po' sollevato. Per tanto tempo aveva voluto dire quelle parole, l'aveva pensato innumerevoli volte con rabbia e sapeva che tutti loro avevano troppo. Non aveva mai pensato di piangere per loro, doveva far piangere prima i fans, ma non perchè fosse orribile ,solo un po'... solo un po' di pianto senza motivo quando lo vedono. Non ha mai pensato di far loro del male... deve così tanto a quelle ragazze e praticamente adesso gli aveva sputato in faccia.
Così mentre entrambi sedevano curvi su una sedia davanti ad un computer, gli occhi vitrei, senza vedere lo schermo luminoso, entrambi capirono una cosa contemporaneamente. Tutto è cambiato. Questa è una cosa abbastanza difficile da comprendere, e sia Harry che Noelle quel giorno dovevano decidere qualcosa per il bene del loro futuro. Noelle aveva bisogno di concentrarsi di più, aveva bisogno di frenare la sua immaginazione, basta distrazioni. Harry aveva bisogno di sbollirsi, i paparazzi e i fan lo perseguitavano costantemente e ciò stava diventando chiaramente troppo. Esattamente nello stesso momento, due diversi mondi, Harry e Noelle arrivarono alla stessa conclusione, un solo pensiero gli attraversava la mente e sapevano che non c'era un altro modo. Una soluzione definitiva e piuttosto dolorosa aveva colpito entrambi. Ho bisogno di prendere una pausa dai One Direction.
NOTE!
Questo è il primo capitolo della storia ci tenevo a precisare che la storia non è mia ma di Lynds xx. Ho deciso di tradurla perchè mi è molto piaciuta e spero che anche voi possiate apprezzarla. Vi lascio il link della storia.
Link: http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=2
Lyndsey mi farà continuare a tradurla solo se la storia riscuoterà attenzione e sarebbe contenta di sapere i vostri pareri attraverso delle recensioni!!!
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Capitolo 2 *** Difficile da credere ***
Seduta nella sua cameretta, la luce tremolante irradiata dallo schermo del computer era l'unica fonte di luce, Noelle Hutchings era giunta ad una triste decisione. Alzandosi dalla sedia e lasciando il computer, schiacciò l'interruttore sul muro, accendendo la piccola lampada appesa sopra la testiera del letto. La luce illuminava i volti familiari sparsi alla parete; ogni centimetro di intonaco a disposizione era stato occupato da cinque volti familiari, che le sorridevano da ogni angolazione. Fece un breve giro intorno alla stanza, prendendo l'ampio collage che aveva creato per l'ultima volta. Ci fu uno scricchiolio alla porta e la sua attenzione venne spostata dal collage alla mano.
Un grande gatto scivolò all'interno della stanza, sembrava avesse appena corso su un muro ad una velocità incredibile, il naso schiacciato e la fronte spiegazzata, come se fosse arrabbiato costantemente. La sua coda tagliò l'aria e poi saltò sul materasso, facendo le fusa profondamente e guardando la sua padrona con curiosità. Noelle emanò un respiro e prese la palla di pelo tra le sue braccia. "Hai intenzione di perdere anche loro, non è vero Killmouski?" Parlava con voce addolorata dalla sua attuale situazione, ma Killmouski, ignaro dello stato d'animo che aleggiava nell'aria, puntò la sua soffice zampa in una sua ciocca di capelli e lei lo rimise sul letto.
Noelle poi staccò tutti i poster colorati attaccati per tutta la camera artisticamente, uno dopo l'altro, e come il tempo passava la pila di carta sulla sua scrivania cresceva e le pareti bianche diventavano sempre più esposte. Una volta finito , raccolse la carta , fino all'ultima, e la trascinò giù per le scale, entrando in una stanza color crema. Si fece strada, Killmouski dietro di lei, verso il grande camino di fronte a lei. Lasciò cadere i poster nel camino, prendendo la piccola scatola di fiammiferi posta sopra, la piccola fiamma cadde all'interno del camino e bruciò subito gli oggetti infiammabili messi lì preziosamente. Guardando i volti bruciare e ascoltando lo schiocco delle fiamme, all'interno di Noelle si sparse un senso di definitività e il resto, come si dice, è storia.
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"Harry che cosa stai dicendo?" Una voce incredula echeggiò nella stanza, il cuore di Harry sprofondò mentre guardava i suoi quattro amici più cari, con delle espressioni incredule e ferite.
"Ho bisogno di... prendere una pausa dalla band". Harry disse le stesse parole ancora una volta, la sua voce roca era infelice ma risoluta.
"Perchè?" Diverse voci dissero in coro sbalordite.
"Quello che ho fatto... è stato sbagliato! Io mi sento malissimo e non avrei dovuto farlo, e non voglio in alcun modo che la vostra pubblicità vada male per colpa mia!" Spiegò Harry esasperato. Le sue grandi mani incastrate nella matassa di riccioli cioccolato scuro, e i suoi occhi verdi esaminavano i volti perplessi.
"Harry" sospirò Liam mettendo una mano sulla spalla del suo amico. " Sarà finito tutto abbastanza presto, possiamo dire alle persone che eri completamente ubriaco o stanco oppure qualcosa del genere? Il management fa sempre si che queste cose vengono messe a tacere".
"Non è questo il punto! Io non voglio che andare in giro, possa solo peggiorare le cose. Non sarà solo andare via!" La pazienza di Harry si stava esaurendo, anche se sapeva che i ragazzi volevano solo il meglio per lui, volevano impedirgli di prendere decisioni affrettate ma sapeva che andare via era una cosa da fare, per loro e per se stesso. Per non parlare del fatto che questa non era una decisione affrettata, Harry aveva passato molto tempo a pensare che cosa fare e questa era davvero l'unica opzione che avesse un senso reale per lui.
"Ma... noi non possiamo essere noi senza di te" disse Niall con uno sguardo infelice, e gli occhi di Harry si addolcirono drammaticamente.
"Si voi potete accoppiarvi. Basta pensare che io sia andato in vacanza". Harry cercò di rassicurare gli altri, ma le sue parole non vennero accolte e l'atmosfera nella stanza diventava sempre più tesa.
"Tu non devi fare questo Harry. Voi sapete che se facessimo una twitcam e alcune persone ci seguissero tutto andrà bene. Tu sei il preferito, non puoi andartene". Il tono di Louis era supplichevole mentre parlava i suoi occhi azzurri lacerati di preoccupazione e tristezza.
"Lou, mi dispiace..." Harry pensò cosa dire. Se lui non avesse fatto nulla, la band sarebbe assalita dalla stampa ancora una volta a causa sua. Il tour era finito in ogni caso, non c'erano piani definiti ancora e se aveva intenzione di fare questo doveva farlo adesso. "I-io devo farlo".
Quando quelle parole uscirono dalla sua bocca, si scontrarono sulle facce di ciascun ragazzo. Non che Harry avesse bisogno di fare questo a causa della stampa o dei fans o dei media, lo faceva per i suoi amici, lasciandoli, perchè lui lo voleva. Voleva una pausa da questa vita, dal mondo in cui erano stati gettati in questi tre anni. La pressione della fama cominciava a portare Harry al di fuori e il flusso costante di storie false lo stava uccidendo e tutti lo potevano vedere. Ciò che i ragazzi non sapevano era che Harry non avrebbe mai voluto lasciare, il pensiero non aveva mai attraversato le loro menti, era senza punti di riferimento, ma adesso i ragazzi si erano ritrovati a discuterne.
"Che significa ciò?" Zayn parlò per la prima volta, passandosi una mano lungo la mascella tesa. " É la divisione dei One Direction?" disse puntando i suoi occhi mogano nei volti dei suoi amici cercando una risposta che nessuno poteva davvero dare.
"Certo che no!" disse Harry, "Non saremo mai divisi, voi siete i miei fratelli. Ho solo bisogno di una pausa ok? Un paio di mesi, solo per essere ancora normale. Cerco un vero e proprio posto di lavoro da qualche parte... o di nuovo al panificio." sorrise e anche gli altri risero e alcuni di loro rotearono gli occhi. "Tornerò". Ma anche se disse quelle parole, Harry non era sicuro di poterci credere.
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Capitolo 3 *** Un'ultima possibilità ***
Mentre la brace moriva all'interno della grata del camino, Noelle aveva appena finito di eliminare tutti i profili dei social network a cui era iscritta. "Noelle?". Una voce femminile la chiamò dall'ingresso e la sua testa scattò ma non rispose e lentamente la sua attenzione venne trasportata ad un mattone sul muro, gli occhi fissi, mentre la sua mente correva alla conversazione che stava per avere.
"Noelle!" esclamò la stessa voce, con una punta di shock. "Hai bruciato delle cose?" La voce apparteneva a Jenna Hutchings, la madre di Noelle. Stava in piedi dietro sua figlia, i capelli biondo platino ricadevano sulle spalle, le mani sui fianchi e le sopracciglia alzate, aspettando una spiegazione allo strano comportamento di sua figlia.
Guardando il soffitto per ricevere una sorta di assicurazione che però non arrivò, Noelle si girò per affrontare sua madre con un'espressione sconfitta nei suoi lineamenti. "Sono stata rifiutata da Oxford" disse aspettando la reazione della madre alle sue parole.
"Oh tesoro!" disse Jenna puntando i suoi occhi marroni verso la figlia con uno sguardo triste. " Io sono sicura che non era questo che ti aspettavi, cara" aggiunse Jenna tristemente avvicinandosi a Noelle e strofinandole le spalle per consolarla ma invece di appoggiarsi alla madre, Noelle ritrasse immediatamente il suo corpo ribollente di rabbia.
"Cosa vuol dire che non sai quello che mi aspettavo?" ribatté Noelle, la sua voce si stava alzando fin troppo e i suoi occhi iniziavano ad appesantirsi di lacrime. "I tuoi risultati non sono esatti...Intendo il materiale di Oxford, tesoro. Tu hai passato il tuo Livello avanzato (sarebbe il GCE Advanced Level) a malapena. Te l'avevo detto di impegnarti di più!" disse Jenna implorante facendo aumentare la rabbia di Noelle ulteriormente. Noelle emise un suono seccato dal profondo della gola, puntando i piedi a terra e sbattendo la porta.
"Non vuoi ascoltare cosa altro dice la lettera?" chiese Noelle con tono frustante e sua madre alzò ancora una volta il suo sopracciglio. "Mamma, è firmata Edward Blake responsabile delle ammissioni."
Jenna sospirò profondamente e guardò sua figlia con un espressione del tipo "te l'avevo detto!". "Edward è mio fratello Noelle, ma non significa che debba riservarti un trattamento speciale, specialmente per cose serie come Oxford." Per questo Noelle non riusciva a trovare una risposta ragionevole e non era disposta a cedere così facilmente.
"Ma tu sai che io prendo la fotografia seriamente! Lo sa anche lui, perchè non devo avere un'opportunità per provarlo?"
Jenna strinse le labbra, non sapendo cosa rispondere, le prossime parole che lei avesse scelto avrebbero ucciso l'unico sogno di sua figlia. "Io parlerò con tuo zio Noelle, ma non posso farti nessuna promessa". Detto questo girò i tacchi e uscì dalla stanza, i suoi pensieri erano confusi in quanto non sapeva come convincere il fratello per permettere alla sua spensierata figlia di entrare a Oxford a causa di un accordo, preoccupandosi ancora delle cose a cui stava dando fuoco prima.
*******
Tre dure settimane erano passate da quando Noelle aveva ricevuto la lettera di rifiuto, e adesso si trovava seduta di fronte a suo zio, il più piccolo barlume di speranza dentro di lei rimase fino a quando non iniziò a parlare. "Noelle, ho parlato con molte persone dell'ufficio ammissioni che lavorano al mio fianco." Aveva una voce rauca ma con una sfumatura che faceva sentire inferiori le persone che parlavano con lui, come se non avessero la capacità di guardarlo negli occhi.
"L'hai fatto?" chiese Noelle, con voce un po' più forte, "Cosa hanno detto?"
"Noi siamo arrivati ad una sorta... di strada senza via d'uscita" disse cercando di scegliere le parole correttamente, osservando la sua piccola nipote seduta di fronte a lui, il suo piccolo corpo accasciato alla sedia, i capelli marroni leggermente ondulati attorno al viso. "Sembra che non riusciamo a prendere una decisione sulla tua situazione con le informazioni che abbiamo".
Noelle stava diventando sempre più impaziente e si trattenne dal battere i piedi o di emettere un rumore esasperato, desiderava arrivare al sodo e uscirne fuori da quella situazione. "Cosa significa?" chiese e suo zio le sorrise.
"Significa che ti daremo un'ultima opzione. Chiaramente tu sei appassionata di fotografia e tu hai talento, te lo riconosco, ma devi provarcelo. Abbiamo parlato per un po' e poi abbiamo deciso". Edward si schiarì la gola prima di dire le ultime parole, "Se tu sarai in grado di creare una nuova, innovativa mostra di successo noi ti riconsidereremo".
"Che tipo di mostra?" chiese entusiasta, la sua mente viaggiava su varie idee che stavano arrivando.
"Beh abbiamo delle regole per te" affermò con uno sguardo severo. "Il tema del compito è i differenti lati di una persona o di un argomento, devi trovare il tuo soggetto principale e svilupparlo. Gli elementi contrastanti di ciò che rende le cose quelle che sono".
"E le regole?" chiese con la speranza leggermente offuscata da questa notizia. Tutte le precedenti idee che le erano passate per la mente svanirono in quanto non erano più utili per il compito che le era stato dato.
"Beh non regole esattamente, sono più che altro linee guida, noi vogliamo vedere qualcosa di perspicace uscire da te, qualcosa di innovativo e intrigante. Quando guarderemo le foto che tu hai fatto vogliamo sentirci li con te, come se sentissimo l'ispirazione che c'è dietro ad ogni scatto" spiegò Edward e Noelle annuì, pensando profondamente. Come diavolo farò? Era l'unico filo di pensieri che attraversavano la sua mente. Noelle passò delicatamente le mani tra i capelli arruffati, mordendosi il labbro. "Devo andare ci vediamo presto" disse Edward alzandosi dalla sedia della caffetteria e raggiungendo la strada lasciando la nipote seduta in una profonda concentrazione.
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Harry passeggiava lungo il marciapiede, le mani chiuse a pugno e sepolte nelle tasche i capelli ricci spostati dal vento mentre camminava. I suoi occhi vagavano per i piccoli negozi lungo la strada fino a quando le sue sfere smeraldo trovarono la destinazione desiderata. Starbucks. Si diresse dritto verso il negozio di caffè, le guance leggermente arrossate dal freddo esterno, tirò fuori le mani dalle tasche per aprire la porta ed entrò all'interno. Il negozio relativamente vuoto, ma d'altra parte questa era una parte tranquilla della città. Analizzò la stanza guardandosi intorno. C'era un'anziana signora appena a destra della porta, un grande uomo panciuto diagonalmente di fronte a lui che godeva di una fetta piuttosto consistente di torta al formaggio e nell'angolo più lontano con il suo naso carino arricciato nei suoi pensieri, il mento appoggiato sulle mani leggermente piegate e le gambe incrociate con grazia sotto il tavolo, sedeva nientemeno che Noelle Hutchings.
Note
La storia nei primi capitolo può sembrare non bella ma vi assicuro che dai prossimi capitoli si entrerà nel pieno della storia. Se riesco di aggiungo anche la foto di Noelle.
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Capitolo 4 *** Rabbia e Indecisione ***
Ipnotizzanti occhi verdi si stabilirono su di lei per un secondo, forse meno, prima che schizzò via e andò verso il fondo strisciando le sue Converse sul pavimento, mentre procedeva in avanti con grandi falcate. Harry non fece caso a lei, perchè avrebbe dovuto? Era qui solo per prendere un caffè e per trovare risposte all'indecisione che attraversava tutto il suo corpo. Lanciò un'occhiata alla lista delle bevande brevemente, anche se praticamente conosceva il menù a memoria, prima di giungere ad una decisione e ordinare. Si sedette con la sua bevanda con caffeina, rimuginando sui vari pensieri nella sua mente. Non era più sicuro di quello che stava facendo, amava esibirsi e amava i suoi compagni di band, ma dal momento in cui si era allontanato temporaneamente da quella vita non era del tutto certo che l'amore per quegli aspetti della sua professione fosse sufficiente per farlo ritornare. Non sapeva esattamente quando o come, ma da qualche parte lungo il percorso per la sua strada rocciosa verso la fama, la sua passione era morta.
Dopo X Factor, fu gettato in tante cose così in fretta che poteva a malapena avvolgere la testa intorno a quello che era successo, è stato un turbine ad alta velocità non era stato preparato al peggio, si sentiva troppo in colpa per questo. Ci sono stati altri artisti là fuori che avevano faticato per anni cercando di farsi notare e lui era lì, un membro della più grande boyband sulla terra nel giro di un anno. I paparazzi gli correvano dietro come un branco di cuccioli persi, il suo nome era in innumerevoli giornali e riviste.
Egli stesso aveva cercato su Google una volta, giusto per vedere cosa si erano inventati ma ha chiuso la scheda non appena ha letto le prime parole. "Circa 196.000.000 risultati". Questo lo spaventò drammaticamente e poteva pensare solo ad una cosa. Tutto quello che ho sempre voluto fare... era cantare. E rimase ferito perchè quasi tutti quei risultati di ricerca erano scandalose storie, molte delle quali erano false. Nessuno lo prendeva in considerazione come artista, era proprio questo il nuovo tema di discussione. Era in momenti come questo che si sentiva un forte senso di invidia nei confronti di uno dei suoi amici più stretti, Ed, non aveva avuto vita facile per arrivare al punto in cui si trovava, Harry più di chiunque altro sapeva che era rispettato e apprezzato per il suo talento qualcosa che Harry non aveva mai acquistato con tutti i suoi soldi e la fama volubile. Sospirò profondamente, tenendosi la testa fra le mani e aggrottando la fronte. Cosa sarebbe successo se lui non sarebbe tornato indietro? Odiava tutto ciò; tutta questa indecisione.
Nel frattempo, mentre Harry stava attraversando l'ennesima ondata di incessante tumulto interiore, Noelle sedeva di fronte a lui sforzando profondamente il suo cervello per trovare una sorta di ispirazione ma, ahimè, era troppo sfuggente e trovava impossibile venire ad una soluzione tangibile. Non era da lei, solitamente se le veniva dato un compito in pochi minuti avrebbe trovato un'idea generale per risolverlo. Forse ciò era dovuto al fatto che fosse il compito più importante che le avessero mai dato o forse era perchè aveva paura di fallire, ma in entrambi i casi lei non aveva ancora niente. Si lasciò sfuggire un sospiro frustato e girò la testa guardando il resto della stanza, una incredula scossa percorse il suo corpo quando lo vide rendendosi conto immediatamente di chi fosse. Era furente mentre lo guardava, il sangue le ribolliva sotto la pelle e un gusto acido le si formò in bocca.
Non era possibile, pensò Noelle fissando il tavolo e scuotendo leggermente la testa incredula. Dopo tutti gli anni che aveva aspettato perchè accadesse, i dolorosi anni che aveva passato immaginando la sua faccia prima di andare a dormire ogni notte, le innumerevoli volte che aveva semplicemente trascurato ogni bravo ragazzo a causa sua, dopo tutte le tarde notti sprecate a vedere i suoi tweet quando avrebbe dovuto studiare, lui aveva deciso finalmente di apparire. Proprio quando non voleva più avere a che fare con lui aveva deciso di sedersi di fronte a lei sorseggiando il suo caffè senza sapere che era lui la causa dell'attuale frustante situazione di Noelle, la semplice espressione del viso che normalmente assume nelle foto che fa correre il cuore di Noelle all'impazzata, figuriamoci nella realtà, le lasciò una sensazione di vuoto che fece salire la sua rabbia alle stelle perchè si rese conto di aver sprecato la sua educazione... Percepì solo vuoto incontrandolo o vedendolo e amaramente pensò che tutto quello che aveva fatto negli anni precedenti non valeva la pena.
"Maledizione" mormorò sottovoce "Odio la mia vita". E con questo si alzò dal suo posto e andò dritto oltre il ragazzo famoso che gustava la sua bevanda fumante. Aprì la porta del negozio e uscì in strada senza voltarsi indietro, mentre l'aria fredda sferzava intorno al suo corpo mentre si muoveva. Una cosa che dovete sapere su Noelle Hutchings è che quando si mette in testa qualcosa lo farà, in un modo o nell'altro lei saprà sempre trovare un modo non importa quanto sia difficile e rinunciare alla sua ossessione non era un'eccezione. L'immagine delle fiamme arancioni nella sua mente la fecero andare avanti, costringendo i suoi piedi a muoversi, perchè per la seconda volta nella sua vita aveva deciso che non le importava ma questa volta era stato lui perciò non si preoccupava.
Tuttavia, come si alzò dal suo posto, gli occhi di Harry trovarono ancora una volta Noelle e stavolta per più tempo. Prese il suo tempo per notarla per la prima volta. I suoi occhi sorvolarono sulla piccola corporatura, i jeans blu scuro le fasciavano le gambe saldamente nei punti giusti, la camicia azzurro pallido le avvolgeva il busto, la giacca di pelle nero sulle spalle e le dita si intravedevano appena dalle maniche. Mentre camminava i suoi stivali neri facevano un ticchettio ritmico e Harry non poté fare a meno di sentirsi un po' rilassato mentre lo ascoltava. Allungò una mano per passare le dita tra i capelli marroni disordinati lasciandola poi ricadere dolcemente intorno al viso, incorniciandolo a forma di cuore e socchiudendo infine le pallide labbra come se si stesse concentrando su qualcosa profondamente. Un pizzico di rabbia era schizzato attraverso i suoi lineamenti dolci, la fronte spiegazzata diede a Harry l'impulso improvviso di premere il pollice tra le sue sopracciglia scure e lisciare le pieghe desiderando di poter vedere la ragazza sconosciuta sorridere alla sua azione.
E poi c'erano i suoi occhi. Un vivace mare di un blu elettrico chiaro, le pupille dilatate di un nero scuro che hanno portato il blu al di fuori più di quanto era possibile secondo Harry, le sue ciglia spesse che si mescolavano le une con le altre mentre sbatteva le palpebre toccandosi la guancia per poco tempo prima che li riaprisse delicatamente. Poteva solo immaginare il modo in cui i suoi occhi si sarebbero increspati ai lati mentre rideva, le due piscine blu avrebbero ballato con spirito frizzante. Le sue mani raggiunsero la maniglia e uscì dalla stanza, un silenzio invase le orecchie di Harry dope il suono rilassante dei suoi passi musicali.
Una sensazione di tristezza si formò nel suo stomaco mentre la guardava andare via lui non sapeva molto su di lei, in realtà non sapeva nulla. Era solo una ragazza che non lo aveva mai nemmeno guardato dritto negli occhi, nè detto una sola parola ma ciò non lo scoraggiava anzi semplicemente stuzzicò ulteriormente la sua curiosità. Bevve un altro sorso di caffè interrogandosi follemente su chi fosse. Come sarebbe stata la sua voce? Pensò con un piccolo sorriso riuscendo a eliminare tutti i pensieri precedenti. Perchè era qui così presto alla mattina e cosa più importante perchè era qui sola?
Mentre Harry pensava a lei, una domanda attraversò la sua mente come un allarme che risuona presto su un Lunedì mattina distruggendo i suoi piacevoli pensieri. Se non l'avrebbe più rivista? Sarebbe riuscito a liquidare il ricordo di questa ragazza senza nome che camminava davanti a lui in uno Starbucks per il resto della sua vita? Non sapendo il suo nome e senza aver sentito effettivamente il suono della sua voce? Decise subito, non c'era alcun modo per dimenticarla e stare bene con se stesso. Aveva bisogno di conoscerla ma come avrebbe fatto? Non aveva modo di contattarla, tutto ciò che sapeva era che lei era stata qui in uno Starbucks una mattina presto. Magari sarebbe venuta di nuovo, questo poteva essere sufficiente.
Harry capì che i modi irrazionali di incontrarla che la sua mente stava elaborando erano lontani... Non convenzionali. Ringraziò momentaneamente Dio che la gente non poteva leggere la mente, perchè se potessero lo avrebbero preso per uno stalker squilibrato e probabilmente depresso. É giusto precisare che Harry non aveva trovato l'amore a prima vista, probabilmente non crede neanche che esista. Ciò mi porta a dire che Harry non era in alcun modo innamorato della ragazza del caffè, nota come Noelle Hutchings, per davvero; l'amore a prima vista non esiste. Quello che Harry provava per la ragazza era qualcosa di completamente diverso, l'unica cosa che sapeva era che la ragazza che aveva appena visto era completamente diversa da chiunque altro. Non era perfetta, non era assolutamente stupenda nè necessariamente graziosa o elegante, ma c'era un modo in cui si muoveva che era così innegabilmente... bello che Harry non riusciva a scrollarselo di dosso. E per di più per qualche ragione quando la guardava, anche se non capiva perchè, trovava una risposta ad alcune domande nella sua mente. Non gli importava che tutto il suo mondo era un pasticcio confuso perchè quando lui la guardava si rese conto che in qualche modo, nonostante tutto, andava tutto bene.
Come conseguenza, avrebbe semplicemente dovuto rivedere ancora una volta questa ragazza per ringraziarla e per ricordargli che c'è ancora una speranza per il mondo. No, Harry styles non era innamorato di Noelle Hutchings anche se i pensieri nella sua testa avrebbero potuto trarre in inganno, ma per la prima volta nella sua vita aveva capito perchè le persone credono nella possibilità di una cosa e l'insieme della sua riaccesa speranza e l'interesse per quella ragazza lo portarono ad accettare che fosse davvero innamorato, sebbene si disse più volte che era molto diverso e sicuramente non era amore.
Note
Volevo ringraziare gaietta244 per aver messo la storia tra le preferite e michyceli per aver messo la storia nelle seguite
Vi lascio con una gif di Harry
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Capitolo 5 *** Colpa dell'alcool ***
Dopo quel giorno Harry si ritrovò a rivisitare il piccolo negozio di caffè regolarmente ogni mattina, però con suo enorme disappunto ogni mattina scoprì che la ragazza non era lì e ogni volta che usciva sentiva la speranza che le aveva dato il primo giorno svanire sempre di più. C'era ben poco che potesse fare al riguardo e ciò lo faceva innervosire ulteriormente, tutto quello che chiedeva era che quella bella ragazza entrasse dalla porta e si andasse a sedere allo stesso tavolo dell'altra volta dandogli l'opportunità di presentarsi e iniziare una spiritosa conversazione, forse facendola anche ridere e sentire ancora un po' di felicità che gli aveva inconsapevolmente dato, in un modo ancora inspiegabile ad Harry.
Si stabilì al posto che aveva scelto, il caffè fumante in mano mentre si preparava ad aspettare il suo arrivo. Non era un segreto che Harry Styles fosse capace di attirare l'attenzione delle donne, ma lo era stato fino a quando non aveva visto quella ragazza con gli occhi affascinanti che hanno il potere di impressionare qualcuno; era nervoso per le parole che avrebbe usato questa era la prima volta che aveva paura di quello che fosse successo, se la ragazza non fosse stata affascinata dalle sue buffonate che lo facevano sembrare più desiderabile. Purtroppo, mentre aspettava per l'ottava volta in quello stesso posto, i minuti passavano e si trasformavano in ore, e lei non si era ancora vista attraverso la porta di vetro.
Si stava preparando ad uscire, quando l'uomo che di solito si trovava al bancone si avvicinò a lui piuttosto nervoso. "Mi scusi signore, non voglio essere curioso, ma esattamente perchè viene qua così spesso ultimamente?"
Harry era perplesso su come rispondere, non poteva dire, Ehi sto aspettando una ragazza di cui non so il nome che attraversi quella porta e continuo a tornare ogni giorno finché non lo farà. Sapeva che se avrebbe detto la verità, l'uomo avrebbe pensato che aveva perso completamente la testa e onestamente Harry cominciava a pensare la stessa cosa. "Io" si fermò pensando alle parole da dire emettendo un sospiro. "É complicato." disse e l'uomo annuì leggermente.
"Posso aiutarti, se ne hai bisogno". disse l'uomo gentilmente e Harry sorrise,sapendo che in realtà non avrebbe potuto.
"Probabilmente le avrei chiesto aiuto, se sapessi realmente cosa chiederle" rispose con una risata.
" Complicato uh?" disse l'uomo percettivamente.
"Non ha idea" disse Harry con un sorriso, " Grazie comunque, ma penso di andare adesso".
"Tornerai domani?" chiese l'uomo mentre Harry stava per uscire dal negozio.
"No" rispose, un pizzico di delusione cresceva dentro di lui, realizzando che la ragazza era sparita, si sarebbe preso a calci per non averla rincorsa quella mattina. "Non penso lo farò".
*************
Noelle era frustata e si ritrovava così spesso nell'ultimo periodo. Sedeva nel suo nuovo appartamento, Killmouski giaceva contento sul divano, mentre fissava con aria assente la fotocamera davanti a lei. I suoi genitori avevano insistito per farle comprare l'appartamento, le avevano detto che era il momento per lasciare il nido di cui lei si lamentava. Ciò che la preoccupava era il fatto che una settimana era passata e lei non aveva ancora trovato alcuna fonte di ispirazione per il suo incarico, per non parlare del fatto che non aveva ancora iniziato. Aveva pensato al tema un sacco di volte tanto che le parole non avevano più alcun senso e cominciò così a contemplare e scattare foto delle varie parti di una scatola di cartone tanto per fare qualcosa.
Bussarono educatamente alla sua porta e sospirò alzandosi dalla sedia e trascinando i piedi dentro alle pantofole fino alla porta, aprendola pigramente. "Perchè non sei vestita?" chiese la ragazza di fronte a lei speranzosa guardando Noelle su e giù.
"Chelsea, non sono molto su oggi." disse Noelle pigramente, incrociando le sue braccia sul petto.
Chelsea lanciò un'occhiata alla sua amica, gettando i suoi capelli biondi dietro una spalla entrando nell'appartamento, prendendo Noelle per il polso e tirandola in camera da letto. "Sbloccati adesso altrimenti le idee non ti verranno Hutchings e lo sai anche tu". Prima che avesse il tempo di aprire la bocca, Chelsea stava frugando nel suo armadio e gettava abiti a caso per tutta la stanza dipinta di viola.
"Chelsea" disse Noelle infastidita " Pulisci tu tutto questo!"
"Vuol dire che vieni?" replicò Chelsea allegramente, tirando fuori la testa dall'armadio.
"Credo che non mi faccia male..." rispose Noelle sussultando e seguendo Chelsea mentre emetteva uno strillo eccitato, prendendo altri vestiti.
**********
La musica poteva essere sentita dall'esterno dell'edificio, le luci caleidoscopiche lampeggianti potevano vedersi al disotto dell'entrata. Il posto dava senso di importanza a questi ragazzi troppo giovani che entravano, grazie ai suoni ipnotici e alle risate sebbene gruppi di ragazze ubriache che urlavano si sentivano da fuori e non facevano praticamente niente per nasconderlo dietro le porte anzi questo rito di passaggio attirava i passanti costantemente, promettendo un mondo di alcool una volta all'interno. Comunque, per quelli che passavano attraverso le porte solitamente guadagnavano un terribile mal di testa, tasche vuote e numerose storie di come la serata degli altri era trascorsa in quanto tu non ne hai la minima idea ed era questa la parte discutibile dell'uscita che Noelle sapeva molto bene, nemmeno a dirlo, dopo i quindici anni era stata vista raramente con una bevanda alcolica ma questa è una storia poco signorile da raccontare un'altra volta.
"Mia amica" disse Chelsea, la sua voce affaticata dall'effetto combinato del cantare a squarciagola le canzoni e dalla conversazione appena avuta sul suo recente ex ragazzo, "Vieni a ballare con me". Disse prendendo Noelle dal suo posto e tirandola sulla pista da ballo.
"Chels penso che andrò a casa". Disse Noelle, la musica martellante e le luci luminose stavano diventando troppo fastidiose per lei per non parlare dell'odore della crema irlandese Bailey che la colpiva ogni volta che passava vicino al bar causandole urti di vomito.
"Perchè?" esclamò Chelsea "Siamo appena arrivate!"
"Siamo arrivate quattro ore fa" Noelle informò l'amica con un sorriso paziente. Chelsea e Noelle erano completamente e assolutamente opposte ma si capivano entrambi e la loro amicizia aveva sopravvissuto a brutti periodi.
"Davvero!?Porca puttana!" maledisse Chelsea, con un'espressione frenetica sul viso. "Io dovevo essere a casa alle due! Un'ora fa!" Improvvisamente si lasciò sfuggire una risata "Un'altra ora non potrà essere di certo una brutta cosa?"
"Credo di no" replicò Noelle, sapendo che Chelsea non l'avrebbe presa in considerazione, "Andiamo e divertiamoci". Disse Noelle abbracciando la bionda prima di ritornare sulla pista da ballo, ostentando volutamente la figura ben dotata della bionda.
Dopo aver attraversato la pista con le persone ben compattate, Noelle uscì dalla porta del club dirigendosi verso il marciapiede. Si considerava una persona abbastanza indipendente, di certo aveva le tendenze delle ragazze di avere la sensazione che uno stupratore folle stava correndo verso di lei, di tanto in tanto, ma era al sicuro non doveva avere paura di fare qualcosa per se stessa e con quel pensiero più o meno inserito nella sua mente si incamminò verso casa senza prendere un taxi. Sebbene i pochi soldi che possedeva le fecero prendere la decisione facilmente.
Si prese il suo tempo mentre camminava, per respirare l'aria della notte trovando conforto in essa. C'era qualcosa nella tranquillità della notte che la affascinava, i suoi angoli nascosti non la spaventavano ma accendevano la sua curiosità, come un bambino che fissa il regalo alla mattina di Natale il nastro su di esso così allettante e l'emozione cresce dentro il corpo del bambino che non aspetta altro che strappare la carta e scoprire i segreti che nasconde. L'entusiasmo aumenta ogni secondo che passa mentre aspetta che gli venga consegnato.
Noelle emise un grido strozzato, la paura attraversò le sue vene, l'odore di vodka percepibile nell'aria e un paio di braccia sconosciute si strinsero attorno alla sua vita. Sto per morire, pensò, congelando dal punto in cui le braccia dell'uomo dietro di lei la presero, non ricordando niente della difesa personale che suo padre le aveva insegnato sapendo che sarebbe stato inutile provare e ferire maggiormente se stessa. Un secondo o giù di li e poté ricomporsi realizzando che la presa sul suo corpo non era in alcun modo violenta , ma familiare come un.. un abbraccio.
"Mi scusi?" Disse con un tono impacciato, guizzando fuori dall'abbraccio imbarazzante e girandosi per vedere il colpevole della sua crescente paura. Ciò che vide, comunque, la sorprese più dell'abbraccio stesso, se poteva essere realmente chiamato così perchè di fronte a lei completamente e totalmente intossicato ad ogni livello c'era Harry Styles.
Lui l'aveva vista passeggiando, stava guardando il cielo limpido di tanto in tanto e le corse dietro. In parte fece quello che doveva fare la prima volta che la vide ma adesso era dovuto al fatto che aveva consumato un intera bottiglia di vodka (forse anche di più) da solo in una notte e come qualunque uomo ubriaco che aveva trascorso una settimana cercando la ragazza, pensò che non c'era niente di meglio che sommergere la ragazza impaurita in uno stretto abbraccio.
"Sei molto scusata". disse felicemente, facendole uno sbilenco e poco attento sorriso. Noelle alzò le sopracciglia verso di lui incredula, mettendo le mani sui fianchi e aprendo la bocca per parlare.
"Che diavolo pensavi di fare spaventando una innocente persona a mor-" Voleva continuare, voleva dare a quell'arrogante rovinatore di vite le parole che aveva nella sua mente ma fu interrotta dall'uomo prima di lasciarla leggermente impalata, la sua testa guardo il pavimento. "No!" protestò Noelle "Non ci provare!" Ma era troppo tardi. Il contenuto tossico che riempiva lo stomaco di Harry uscì incontrollabile sul marciapiede spruzzando sulle scarpe di Noelle siccome era in piedi di fronte a lui completamente inorridita, non riuscendo a fare qualcosa se non guardare per quattro minuti che lui continuava non elegantemente a tenere la bocca aperta per vomitare.
Voleva andare via, chi non l'avrebbe voluto? Ma mentre lo guardava, vide una situazione che aveva affrontato numerose volte e sapeva che quando era stata al suo posto nessuno si era preoccupato di prenderla dal pavimento anche quando si ritrovava li e non era per colpa sua. Emise un sospiro mentre Harry si sedette per terra, la testa tra le ginocchia, i capelli ricci un totale disastro. Si sedette accanto a lui evitando accuratamente il pavimento schizzato e mise una mano sulla sua schiena. "Hey" disse con calma, alzando Harry da terra e mettendogli il braccio intorno alle sue spalle iniziando a camminare verso il suo appartamento, mentre Harry inciampava accanto al suo piccolo corpo. "Andiamo popstar". Scherzò, felice che il suo appartamento non era così lontano.
Sarei euforica di dirvi cosa pensava Harry, di dirvi come era felice che lei gli avesse dato una seconda possibilità e non aveva lasciato la sua presenza disgustosa distesa nel vomito sul marciapiede, ma mentre Noelle lottava per spingerlo all'interno attraverso la porta e farlo distendere sul divano ricevette un miagolio e una sprezzante unghiata da Killmouski in quanto Harry era atterrato sul corpo del felino, lui non aveva la minima idea di cosa stesse succedendo. Non si sarebbe ricordato del sospiro esausto di Noelle perchè si raggomitolò sul divano come un bambino e lei gentilmente gli mise una coperta sopra il suo addormentato e apparentemente innocente corpo. Il suo stato di incoscienza non gli permetterà di conoscere gli eventi o come la ragazza cercò un asciugamano caldo e gli pulì il viso disordinato, spingendo i ricci aggrovigliati via dalla faccia mentre lo faceva. Non potrà mai ricordare come cercò due aspirine nel mobiletto del bagno e le mise leggermente sul tavolo di fronte a lui con un bicchiere d'acqua per il mal di testa familiare che avrebbe avuto una volta sveglio e che Noelle conosceva bene.
E Noelle non era sicura del perchè lo avesse fatto, forse le cose sarebbero state più facili per lei se non l'avesse fatto, forse pensò si sarebbe svegliata e non avrebbe trovato le aspirine e l'acqua e il divano vuoto ma era certa nella sua mente di essere felice di averlo fatto e sapeva che lo avrebbe rifatto se ne avrebbe avuto l'occasione perchè sentiva che era qualcosa per cui non bisognava chiedere ma un semplice qualcosa meritato. Una cosa semplice che Noelle a quindici anni non aveva mai ricevuto.
Note
Volevo ringraziare marty_96borgi per aver messo la storia tra le preferite, unicorno_rosa per averla messa tra le seguite e gaietta244 per aver recensito. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate!!! Al prossimo capitolo!!!! |
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Capitolo 6 *** Fanculo a tutto e a quello che posso fare con esso ***
Vi
siete mai
svegliati la mattina chiedendovi perchè avete avuto la
fortuna di sopravvivere
alla notte, quando si sa che qualcun altro la fuori non ce l'ha fatta?
Non è il
più piacevole pensiero con cui svegliarsi, e poi ancora la
sua vita e tutta la
sua realtà, la vita non è un pensiero molto
piacevole con cui svegliarsi dopo
aver trascorso una notte gloriosa nella perfezione dei vostri sogni.
Harry
soffocò un gemito, era arrabbiato con se stesso per aver
pensato a ciò di
nuovo, rimuginandoci sopra, ha fatto troppo spesso quello che fosse
consentito
fare ad una persona normale e non era un bene per la sua salute.
Sebbene oggi
avrebbe dato la colpa al mal di testa lancinante al pezzo di mobilia
sotto di
lui.
Come
risultato di
questo, non si sentiva obbligato sufficientemente ad aprire gli occhi
sapendo
che avrebbe dovuto infilare le scarpe discretamente prima di
precipitarsi fuori
dalla porta, lasciando qualche casuale ragazza seminuda sdraiata non
troppo
lontana da lui solo per finire da Starbucks in cerca di qualcuno
completamente
diverso anche se aveva promesso di non ritornarci. Odiava essere in
questa
situazione. Quella in cui corre lontano da una ragazza e spera che non
la
rincontri per il resto della vita. In tutta onestà, non si
era trovato in
questa situazione da quando aveva lasciato i ragazzi pensò
quindi che stava
facendo progressi. Fino ad oggi.
Nonostante
la sua
incredibile mancanza di energie sapeva che era il momento di darsi alla
fuga di
routine e così aprì gli occhi osservando
attentamente la stanza intorno a lui.
La stanza era disordinata, ma in qualche modo abbastanza pulita per
passare per
ordine ciò fece accartocciare la fronte di Harry ma lo
ignorò e continuò a
osservare. C'erano fotografie sparse a casaccio per tutti i muri, ma
non il
genere di fotografie di amici o di familiari ma semplicemente immagini
di scene
di vita quotidiana o un angolo visivo artistico di un oggetto che si
vede
sempre catturato in una diversa luce e che ti fa riflettere ancora di
più.
Naturalmente c'erano anche le foto normali, ma la maggior parte non lo
erano.
Lo
sguardo stupito di
Harry cadde sul tavolo appena a sinistra, notando gli elementi disposti
per una
persona che potesse essere sola. Due aspirine e un bicchiere d'acqua
pronte per
essere usati e sperare che curino il dolore che risuona nel cranio.
Stancamente
li raccolse, lanciandole nella parte posteriore della gola e mandandole
giù con
l'acqua dando ancora uno sguardo perplesso ai suoi lineamenti. Non era
una cosa
normale. In effetti, Harry era quasi del tutto certo di non essersi mai
svegliato con un mal di testa e aver scoperto che qualcuno si era preso
la
briga di cercare di aiutarlo senza uno sguardo di disapprovazione verso
di lui,
per non parlare del fatto che giaceva da solo su un divano senza una
ragazza
mezza nuda in vista e Harry non potè fare a meno di sentirsi
un po' più leggero
da questa cosa. Si strofinò la fronte assonnata allungando
le braccia con un
grugnito.
"Buongiorno
anche a te Popstar" sentì dire da una voce femminile con una
tangibile
punta di umorismo. Immediatamente girò la testa in direzione
del suono,
sentendo un formicolio nelle orecchie di straniero , ma era sicuro che
non
aveva mai sentito prima questa voce.
Noelle
sedeva su una
sedia nella sua cucina, che era interconnessa con il salotto, mentre
guardava
con divertimento come il ragazzo famoso cercava di capire dove si
trovava anche
se aveva finto per dieci minuti di essere addormentato ma
notò i cambiamenti
continui del suo viso come se stesse avendo una conversazione nella sua
testa e
reagisse alle parole non dette come se gli altri lo avessero sentito.
Aveva
visto come guardava la stanza intorno a lui e sorrise quando
guardò l'aspirina
con stupore come se non avesse mai visto nulla di simile fino ad ora.
"Tu?"
parlò
Harry sottovoce quasi a se stesso e Noelle aggrottò la
fronte prendendo il suo
comportamento anomalo come reazione alla quantità di alcool
ancora
probabilmente in circolo nel sangue, ricordando una delle sue canzoni
preferite. "I want to
be
drunk when I wake up, on the right side of the wrong bed..."
"Io?"
rispose con cautela non sicura di quello che volesse dire.
Harry
non disse una
parola sforzando follemente il suo cervello per una sorta di ricordo
della sera
precedente. Voleva ricordare cosa era successo, fottuta vodka,
pensò
arrabbiandosi fottuti soldi che mi permettono di comprare la misera
sostanza
nel primo posto, fottuta fama, fottuta realtà.
**"Fanculo
a
tutto e a quello che posso fare con esso". La ragazza disse prendendo
un
piccolo morso dalla barretta di cereali poco dopo, aggiungendo un
sentimento di
non curanza alla situazione attuale, e gli occhi di Harry si
spalancarono.
Aveva detto le sue parole ad alta voce. "Non ti sto giudicando Popstar"
parlò ancora una volta, "Ma penso che è meglio se
lasci perdere l'alcool
per un po'. Non va bene per i tuoi pensieri. Chiaramente."
Harry
scosse la testa
brevemente, non capendo cosa stava succedendo. É stata una
situazione di
confusione per lui, e si chiese cosa aveva fatto per arrivare alla
presenza di
una ragazza così affascinante, dopo le lunghe ore che aveva
passato a cercarla.
Non era sicuro di come agire e il suo atteggiamento sembrava
infastidirlo
perchè a lei non importava che lui era nel suo salotto? Non
aveva influenza su
di lei? E Harry non potè fare a meno di sentire il
pungiglione nel suo cuore,
mentre si rese conto della verità. "Come ti chiami?" chiese
bruscamente e Noelle inarcò leggermente le sopracciglia.
"Noelle"
rispose con un piccolo sorriso e Harry le sorrise di rimando. Harry si
sentì
come se avesse portato a termine un grande compito appena
sentì il semplice
nome carino come se avesse appena vinto gli Hunger Games o sconfitto
tutti i
problemi che il mondo avesse mai lanciato contro di lui. In un primo
momento
non riuscì a capire perchè e poi invece
capì. Aveva trascorso otto giorni per
ottenere questa parola così bella uscire dalle sue labbra e
adesso ce l'aveva
fatta, la sua fiamma danzante di speranza si era maestosamente
rinnovata e si
sentiva di nuovo felice. Si sentiva come se avesse uno scopo, ma prima
che
potesse lanciarsi troppo lontano stabilì i piedi saldamente
a terra dicendosi
fermamente ancora una volta, non è amore. Non è
sicuramente amore, è
infatuazione e ciò è completamente differente.
Ma
mentre i pensieri
di Harry si mescolavano con Noelle, i suoi erano totalmente diversi.
Mentre i
secondi passavano entrambi restavano nei loro pensieri, Noelle
osservava Harry
con la coda dell'occhio, intrigata mentre lo guardava. Era molto
affascinata da
come le sue espressioni facciali, la postura e il linguaggio del corpo
non sono
mai stati del tutto costanti. Come se non poteva scegliere quale
emozione
indossare in un momento ma indossarle tutte assieme, una specie di mix
perfetto
che era Harry Styles. Capiva che la sua capacità di
attenzione deviata era
dovuta all'alcool presente dentro di lui e che sarebbe diminuito
abbastanza
presto, ma adesso la sua mente correva provocando un sorriso che si
diffuse in
tutto il viso.
"Hai
una
quantità abnorme di fotografie in casa" commentò
portando la ragazza alla
realtà.
"Si,
io amo la
fotografia". Rispose felice della direzione che la conversazione stava
prendendo.
"Cosa
riprendi... immagini di cose?" chiese Harry piuttosto goffamente. Si
era
accorto che lei sembrava contenta quando aveva introdotto l'argomento e
aveva
voluto mantenere la sua attenzione completamente con lui, nonostante
non
sapesse assolutamente nulla della fotografia in quanto era al di fuori
della
sua portata, perchè ovviamente Noelle ne sapeva molto. Lei
scoppiò in una
risata alla sua domanda, ma si morse il labbro per impedirsi di
offenderlo e
mandarlo via.
"Qualsiasi
cosa
veramente, luoghi, animali e a volte persone" rispose.
"Sei
brava?" chiese e lei soffocò ancora una volta una risata, ma
lentamente
l'umorismo si placò e riuscì a rispondere.
"Non
lo so"
disse in un modo veritiero più di quanto aveva pensato.
Aveva l'abitudine di
credere che era brava in quello che amava ma ultimamente, beh
ultimamente le
cose erano state complicate.
Harry
non si
aspettava questa risposta. Per lui, Noelle era una ragazza scherzosa,
sarcastica e sicura di se. Era pronto per una battuta non per un
confuso
"non so". Stava cominciando a sembrare come Harry, e lui non sapeva
cosa fare al riguardo.
"Potresti
aiutarmi?" disse Noelle velocemente, morsicando le sue labbra a causa
del
costante aumento del nervosismo.
"Scusami?"
rispose Harry, non avendo la più pallida idea di che aiuto
necessitava,
specialmente da lui.
"Mi
serve un
soggetto" iniziò Noelle.
"Tu
hai bisogno
di un...soggetto?" chiese lentamente, trasformando la sua affermazione
in
una domanda.
"Si"
disse
"Qualcuno da usare in un progetto, per fotografarlo". Chiarì
e la
piega tra gli occhi di Harry si appiattì non appena
cominciò a comprendere cosa
stava provando a spiegare.
"Tu
vuoi
scattarmi delle foto?" disse Harry facendo attenzione ad afferrare
tutto
ciò che la bella signorina di fronte a lui stava lottando
per chiedergli di
fare.
"Non
farti
un'idea sbagliata, io non sono una pazza stalker che ti ha drogato e ti
ha
portato qui" disse Noelle, "Io necessito davvero di un aiuto per un
progetto che ha molta importanza per la mia vita e so che tu sei
relativamente
a tuo agio di fronte alle fotocamere e questo mi permette di fare
ciò senza che
tu scappi da me ogni volta che ti metto a fuoco". Stava iniziando a
blaterare, e Harry si accorse di quanto fosse carina "Io ti posso
pagare". Aggiunse aprendo la bocca per parlare ancora una volta ma fu
fermata.
"Non
necessito
dei tuoi soldi Noelle"disse Harry mettendo enfasi nel suo nome con le
labbra, "Io non ho davvero niente di meglio da fare che aiutarti. Io
sto
facendo una specie di... di vacanza".
"Mi
aiuterai?" chiese Noelle incredula, non era sicura di cosa aspettarsi
dalla sua risposta ma sicuramente non era questo.
"Certo"
disse Harry con un sorriso, "Adesso, se non ti dispiace, vuoi
gentilmente
spiegarmi perchè diavolo sono nella tua casa?" Gli chiese e
Noelle rise un
po' difficilmente, probabilmente perchè aveva appena avuto
la possibilità di
completare il compito partendo da zero e raggiungendo un numero
spettacolare in
un secondo, ed è stato molto più semplice di
quello che si era aspettata.
**La
frase che Noelle
usa sarebbe questa*Fuck it all and be done with it, I say* ho cercato
di
tradurla ma nella nostra lingua non ha molto senso. :-)
|
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Capitolo 7 *** Ingenua ***
"Così
ho deciso
che l'unica cosa ragionevole da fare era portarti qui, ti ho ripulito
un po' e
poi sono andata a letto. Ecco perchè sei qui Popstar." disse
Noelle
togliendosi distrattamente i capelli dal viso. Harry riusciva a
malapena a
nascondere la sua completa e assoluta mortificazione mentre la ragazza
gli
ricordava le vicende della notte precedente, non risparmiando nessuno
dei
gloriosi eventi.
"Mi
dispiace così
tanto" disse Harry, prendendosi la testa tra le mani e strofinandosi le
tempie. "Cosa posso fare per renderti il favore?" chiese sperando di
non aver respinto troppo la ragazza. Harry non era mai stato in grado
di
gestire bene il vomito, era felice che Noelle era stata abbastanza
gentile da
aiutarlo e non era corsa via; non era sicuro di riuscire a fare la
stessa cosa se
fosse stato uno dei suoi più cari amici, ma di nuovo nella
parte posteriore
della sua mente si rese conto che l'avrebbe fatto per Noelle anche se
questa
situazione non capiterà mai, Harry non poteva immaginarsela
in quella
posizione, era troppo una signora.
"Whoa"
disse Noelle un po' stupida "Non preoccuparti Popstar, è
tutto a posto.
Non è poi così tanto importante come affare; non
ti aspettavi che ti avrei
lasciato lì, anche se mi hai vomitato sulle scarpe? disse
aggiungendo subito
dopo " Ma se davvero vuoi ringraziarmi, non mi lamento se vuoi
comprarmi
un paio di scarpe nuove." Scherzò facendogli un sorriso e
lui ridacchiò
leggermente, ma Harry era preoccupato che in un'ora di conversazione
Noelle non
lo aveva ancora chiamato con il suo vero nome. Era chiaro che sapesse
chi
fosse, beh, lui sperava lo facesse ma c'era come una ragione per cui
lei non lo
aveva ancora chiamato Harry e questa cosa lo turbava parecchio.
"Sono
serio,
grazie." Disse e lei sorrise appena, raggiungendo il frigo per prendere
lo
yogurt e strappare un cucchiaino dal cassetto.
"Serviti
se hai
fame" propose Noelle, prendendo un boccone simile alla frutta e cremoso
portandoselo alla bocca, ma Harry fece una smorfia e rifiutò.
"Non
penso che
toccherò cibo per un po' " affermò Harry
passandosi una mano nei capelli
scombinati. "Ti dispiace se uso la doccia?" chiese e Noelle
velocemente scosse la testa.
"Attraversa
quella porta e poi alla tua destra, ma non ho esattamente i vestiti o
qualcosa
per te..." disse seguendolo con lo sguardo e lui sorrise, Noelle sapeva
dove andare a parare con quel commento e non riusciva a smettere di far
salire
il rossore sulle sue guance e spostò rapidamente il suo
sguardo; che poteva
sembrare sbagliato.
"Non
stressarti
Noelle, me ne andrò presto comunque". Disse Harry, il suo
sorriso ancora
saldamente fissato sul volto mentre si alzava dal suo posto e seguiva
le
indicazioni per arrivare in bagno. Si guardò allo specchio e
rabbrividì
leggermente per il suo aspetto, sembrava orrendo e per questo si
sentì ancora
peggio. Si spogliò, entrò nella doccia e
lasciò che l'acqua calda scivolasse
sul suo corpo sperando di riacquistare qualche forma di
attrattività persa dal
danno che lui stesso si era inflitto, un'altra notte dimenticata,
un'altra
mattina trascorsa nel dolore, un ciclo infinito che non è
mai stato in grado di
terminare.
********
Noelle
si cambiò
rapidamente, costantemente consapevole del fatto che qui nel suo
piccolo
appartamento, c'era un uomo completamente nudo con una grande
reputazione. Si,
lui poteva trovarsi nudo dentro i confini di una doccia ma Noelle si
sentiva
ancora a disagio per l'intera faccenda. Scosse la testa, questo era
ridicolo.
Non ebbe nemmeno il tempo di marcare gli strati di vestiti o la
mancanza di
essi che coprivano il corpo di Harry Styles. Questa linea di pensieri
portò
un'ondata di calore alle guance, quello che aveva veramente bisogno era
di
smettere di pensare ad Harry Styles del tutto ma sarebbe stato
impossibile in
quanto lei contava su di lui per aiutarla. Noelle sospirò,
andrà tutto bene,
aveva solo bisogno di fidarsi di lui, e questo non sarebbe stato
così difficile
vero? Ma quello era il suo più grande difetto. Di tutte le
abilità che
possedeva Noelle Hutchings non era in grado di fidarsi delle persone
fino a
quando non le avrebbero dimostrato che non la avessero delusa, era
un'anima
cauta ma finse che ciò era avventato; sarebbe stato facile.
Era una rara
occasione per lei, lasciare entrare qualcuno.
Mi
sento come se tu
stessi pensando che la guardia di Noelle si sarebbe abbassata, pensi
probabilmente che è ridicola ma non vuole essere solo
ingenua, non vuole
diventare quella povera ragazza stupida di cui tutti hanno
pietà e ne parlano
con toni tristi perchè questo era già successo e
ne era uscita viva appena. I
pensieri di Noelle furono disturbati da una presenza alla sua porta e
così
portò la sua attenzione alla figura in piedi con i capelli
umidi. "Scusa"
disse massaggiandosi la nuca imbarazzato. Noelle era visibilmente
sobbalzata
quando realizzò che lui era li. "Non avevo intenzione di
spaventarti".
"É
tutto a
posto, Popstar" disse con un sorriso "Ero un po' distratta".
Spinse i suoi capelli dietro una spalla distrattamente e si
alzò, "Quando
sei libero?" chiese, facendo aggrottare le sopracciglia di Harry.
"Cosa?"
chiese confuso.
"Mi
hai detto
che mi avresti aiutato... Se non puoi fa niente... Voglio dire so che
sarai
occupato..." disse sentendosi sciocca per aver pensato che sarebbe
stato
pronto ad aiutarla.
"No,no"
disse velocemente "Me n'ero dimenticato" disse camminando verso di
lei, scuotendo i ricci rapidamente e guardandosi intorno alla ricerca
di un
pezzo di carta e penna. "Dov'è il tuo telefono?" chiese
abbandonando
l'idea della penna. Noelle a malincuore sbloccò il telefono
passandoglielo e
Harry sorrise, digitando velocemente sullo schermo con padronanza prima
di
restituirglielo. "Non ho idea di cosa farò nelle prossime
due settimane ma
tu chiamami quando sei libera e possiamo organizzare qualcosa ok?"
propose
e Noelle annuì con un piccolo sorriso, sollevata che non
dovesse cercare un
altro soggetto.
"Lo
farò"
rispose con un sorriso che anche lui le fece.
"Oh"
disse
ancora Harry "Tu dovrai essere così gentile da dirmi cosa
portare da
indossare o qualsiasi cosa d'altro. Non sono così sicuro di
sapere come
funzionano queste cose".
"Non
ti
preoccupare di questo." Lo informò Noelle e lui si trattenne
dall'aggrottare le sopracciglia, non volendo passare per ignorante.
Era
a questo punto,
che la bocca di Noelle si stava per aprire per parlare e Harry stava
aspettando
le sue parole, che Killmouski entrò tagliando l'aria con la
coda ed emettendo
un forte miagolio, portando entrambi ad osservare da dove proveniva il
rumore.
"Hai un gatto?" chiese Harry con un sorriso e lei annuì
lentamente.
"Ovviamente"
rispose bruscamente, facendo un cenno verso la creatura di zenzero che
lentamente si appiattiva sul tappeto vicino alla sua padrona facendo
ridere
sommessamente Harry.
"Posso
tenerlo?" chiese.
"Su
avanti"
disse Noelle con un sorriso e Harry si avvicinò al gatto che
era graziosamente
balzato sulle ginocchia di Noelle. La mano di Harry raggiunse il felino
e gli
accarezzò la testa e le orecchie ma balzò
indietro velocemente quando l'animale
si ritrasse, sibilando di rabbia.
"Perchè
l'ha
fatto?" esclamò Harry, fissando Killmouski con
un'espressione allarmata
sul volto, facendo ridere Noelle mentre coccolava la creatura che aveva
in
braccio.
"Non
sono troppo
sicura, voglio dire... ma penso che ieri notte tu sia caduto su di lui;
però
non l'aveva mai fatto prima". Disse Noelle ridendo ancora e
accarezzando
il gatto che adesso le stava facendo le fusa nel mento, "Non ti piace
Harry, gattino?" disse divertita, le orecchie di Harry si tesero
sentendo
pronunciare il suo nome sebbene non lo usava direttamente con lui "Hai
paura di lui?" continuò scherzando con Killmouski
felicemente, che ormai
era caduto di schiena in grembo, facendo le fusa allegramente e
schiacciandole
la mano allegramente con la sua zampa.
"Non
gli ho
fatto niente" ribatté Harry ma Noelle lo ignorò
ancora concentrata su
Killmouski.
"Non
preoccuparti Popstar" disse alla fine "Probabilmente aveva solo fame
e non ha dormito molto bene la scorsa notte perchè gli hai
rubato il
letto".
"Si!"rispose
Harry ancora confuso del perchè il gatto lo disprezzava e
perchè la ragazza si
rifiutava di usare il suo nome, per non parlare del fatto che era
ancora un po'
sotto sopra e piuttosto stanco. "Penso sia meglio che vada" disse
"Basta una telefonata ok?"
"Si"
disse
alzandosi dal sofà e
mettendo giù il
gatto, non abbastanza sicura di quale fosse il saluto più
appropriato per la
situazione. Harry raggiunse la porta, trovandosi nella stessa
situazione di
Noelle, entrambi aspettavano che fosse l'altro a fare qualcosa.
"Ciao
Noelle" finalmente Harry parlò, aprendo la porta sentendo il
disagio
presente nell'aria. "E...grazie" aggiunse e Noelle sorrise.
"Ciao
Popstar"rispose e con questo se ne andò.
Noelle
guardò il
telefono che teneva in mano, sbloccandolo e scorrendo i contatti per
trovare il
suo per vedere cosa aveva digitato, < Harry x >. Noelle
non sapeva cosa
pensare realmente, come è possibile che appena decide che
non vale più il suo
tempo, lui diventa la sua ultima opzione? Era contorto e frustante e
soprattutto Noelle non capiva perchè doveva succedere adesso
che lei
sicuramente non voleva.
*************
Harry
era calmo, la
sua sbronza stava passando e la sua speranza stava diventando
più luminosa di
come lo era mai stata. Era troppo felice, sapeva che non capiva di cosa
si
trattasse, Noelle aveva riordinato tutto mentre era con lei, comunque a
lui non
importava cosa fosse finchè non avrebbe potuto rivederla di
nuovo. Voleva
sentirla ridere ancora, sentire come le sue labbra pronunciassero il
suo nome e
sperare un giorno di parlare di più e avvolgerla con
tenerezza. Realizzò che
non poteva farlo adesso, che il tempo per farlo non era nemmeno vicino
a questo
momento, ma lo sarebbe stato, e quando il momento di correre tra le sue
braccia
sarebbe arrivato lui sarebbe stato più che pronto a tenerla
stretta e dirle
quanto contava per lui, per dirle quanto era bella e che lui era li per
lei. Fu
in quel momento che disse a se stesso che ci sarebbe sempre stato per
lei, per
troppo tempo aveva lasciato le persone che amava di più e si
rifiutava di farlo
di nuovo.
E
no, lui non la
conosceva bene e lei non conosceva lui ma entrambi avevano una sorta di
chimica
tra di loro, se Noelle lo sapeva o no, lui era li; l'energia che li
collegava
era sempre stata li, il problema era, Harry trovò Noelle
solo una volta che fu
certo che lei non fosse mai esistita.
Note!!!
Ciao
a tutte!!! Spero
che il capitolo vi sia piaciuto secondo me è uno dei
migliori tra quelli già
pubblicati!!! Ringrazio deniseforever per aver messo la storia tra le
preferite
e miky1d7689 per averla messa tra le seguite...
Come sempre se vi va
fatemi sapere cosa ne pensate della storia... al prossimo capitolo!
|
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Capitolo 8 *** Proprio qui ***
Noelle
batté le dita
sul bancone della cucina ripetutamente, fissando il suo telefono. Si
stava
interrogando su cosa fare, mordendosi le labbra dolcemente mentre si
concentrava. Era passata una settimana da quando aveva fatto l'accordo
con
Harry e da esso non era ancora venuto fuori niente. Ma questa non era
la
ragione per cui si è concentrata sul telefono, no, era in
attesa di una
risposta a quello che aveva appena detto ad una persona completamente
diversa.
Ethan.
Noelle
lo conosceva
bene e anche lui la conosceva, Ethan era il migliore amico di suo
fratello
maggiore da come ricordava, ma tra loro la relazione non era mai
progredita
ulteriormente. Fino ad ora. Non era molto sicura di ciò che
doveva fare, la sua
domanda proveniente dal nulla chiedendole in poche parole di uscire.
Noelle non
era sicura ma decise di accettare, lui era bello, alto e biondo con una
linea
dura nella mascella e Noelle sapeva che era un bravo ragazzo. Jason
avrebbe
approvato, Jason era suo fratello, un po' troppo protettivo a volte e
un po'
brusco ma a lei importava la sua opinione e loro erano molto vicini. Il
telefono vibrò e velocemente lo prese e lesse lo schermo.
"Ci
vediamo più
tardi. x" era una semplice risposta accettabile e Noelle scrisse una
breve
risposta prima di premere su un altro contatto e chiamarlo.
Squillò un po' di
volte prima che lui lo raccolse e con una voce roca un po' tesa la salutò.
"Ciao?"
"Hai
bevuto
ancora Popstar?" scherzò Noelle con un sorriso.
"Noelle".
Respirò e lei poteva immaginarselo come la mattina in cui si
svegliò a casa
sua. "Non l'ho fatto..." disse sulla difensiva.
"Non
c'è bisogno
di spiegarsi con me Popstar, speravo solo che tu non fossi ubriaco
perchè mi
chiedevo se fossi libero oggi?" disse semplicemente, mettendo
distrattamente del cibo nella ciotola di Killmouski prima di cercare la
sua
fotocamera sul tavolino ingombrato.
"Certo
non sono
sbronzo. In realtà non ho ancora bevuto niente." disse
allegramente e lei
alzò gli occhi sapendo che stava dicendo la
verità.
"Sono
orgogliosa
di te Popstar, lo sono davvero ma non era per questo che ho chiamato.
Stai un
inferno o sei abbastanza presentabile per lavorare?" chiese determinata
ad
iniziare a lavorare su qualcosa.
"Sinceramente
Noelle, non ho bevuto nulla. Sono come sempre, cosa vuoi farmi fare?"
chiese con una leggera quantità di fastidio nella sua voce e
con le sue parole
catturò l'attenzione di Noelle. Fu tentata di dirgli che
l'aveva solo visto
mentre vomitava
sulle sue scarpe e
quando era sbronzo, ma decise di lasciar perdere per non farlo irritare
ulteriormente.
"Bene
io ho
davvero voglio di un caffè, incontriamoci da Costa e poi
torniamo da me?"
suggerì, raccogliendo le chiavi della sua macchina e stando
in equilibrio su un
piede mettendosi le scarpe una dopo l'altra.
"Costa?"
domandò Harry con stupore non riuscendo a trattenersi. Era
certo che avrebbe
scelto Starbucks, non era il posto in cui stava aspettando il suo
arrivo? Il
primo posto dove puntò gli occhi su di lei? Se c'era una
cosa su cui contava
era di tornare insieme da Starbucks , una piccola immagine si
formulò nella sua
mente in uno dei suoi sogni notturni.
"Si...Dove
volevi andare tu?" chiese Noelle confusa, scendendo le scale del suo
appartamento.
"Non
è Starbucks
il miglior posto per un caffè?" domandò Harry
cercandò di agire come se
non l'avesse vista quel giorno. Si infilò una giacca sulle
spalle e si
scompigliò i capelli leggermente, facendo attenzione che
fossero nel posto
perfetto.
"Parlare
di
sopravvalutato" replicò Noelle " E terribilmente costoso, il
loro
caffè non è poi neanche così
straordinario". Aprì la porta e scivolò nella
suo piccolo maggiolino blu, strofinando il cruscotto affettuosamente
prima di
infilare la chiave nel blocchetto di accensione. Aveva voluto questa
macchina
solo Dio sa per quando tempo, era il nuovo tipo di maggiolino, ma non
il tipo
del nuovo marchio che era incredibilmente appariscente, ed era giusto
dire che
lei lo adorava. Girò la chiave nel blocchetto di accensione
creando un rumore
abbastanza forte prima di diventare un ronzio leggermente
più morbido ed
inserirsi nella strada.
"Uh...Si"
Harry respinse le sue parole. "Ci vediamo lì" concluse la
chiamata,
camminando fuori per strada.
***********
"Grazie
Harry" Noelle parlava allegramente, girando la fotocamera e posandola
sul
tavolo. "Significa molto" Harry le fece un cenno, si trovava disteso
sul pavimento la sua gamba leggermente sollevata in una posizione
comoda ma
ovviamente molto posato. "Penso che possa bastare per oggi, ma se vuoi
puoi restare ancora un po'" propose. Oggi era stata una buona giornata
e
Harry poteva sentirlo. Lei sembrava così... più
leggera che il loro primo
incontro, e aveva giurato di averla vista sobbalzare attraverso la coda
dell'occhio mentre non la stava guardando.
"Sembri...felice"
commentò Harry e Noelle gli rivolse un ghigno, raccogliendo
una spazzola per
capelli dal tavolino nella stanza.
"Non
hai assolutamente
idea di come ci si senta felici che questa dannata cosa sia iniziata"
disse Noelle, era tentata di saltare su e giù e battere le
mani come un bambino
ansioso, ma si ricompose e tentò di agire come una
professionista.
"Felice
di
poterti aiutare" disse Harry, mentre la fissava un sorriso invase le
sue
fossette. "Ma non ne vuoi fare di più? Voglio dire ne hai
fatte solo
tre..."
"Non
posso farne
altre; se faccio le foto tutte in una volta rovinerei il concetto".
Spiegò
Noelle semplicemente e Harry annuì, non avendo capito
realmente cosa volesse
dire.
"Non
mi hai
ancora detto per cosa serve tutto ciò o che cosa ne farai
Noelle". Ricordò
Harry e lei lo guardò brevemente prima di fissare la
macchina fotografica,
controllando le foto soddisfatta.
"Beh
io non
posso dirti cosa stai facendo perchè..."
"Fammi
indovinare, rovinerebbe il tuo concetto?" tagliò corto Harry
e lei
sorrise, notando come l'aveva capita velocemente.
"Non
fare il
furbo". Lo rimproverò Noelle scherzosamente, facendolo
ridere mentre si
passava una mano tra i capelli e scuotendoli per abitudine. Poteva
sentire che
Noelle era rilassata con lui intorno adesso, e stava regolando il modo
in cui
farla sentire rendendo l'atmosfera intorno alla coppia
significativamente
più... normale.
"Puoi
dirmi
almeno per che cosa è?" domandò Harry, curioso di
sapere perchè era così
importante per Noelle volendo conoscerla meglio.
"Beh,
ho fatto
domanda per..." Noelle si fermò nel mezzo dell'affermazione,
un cipiglio
si diffuse nella sua faccia quando sentì bussare alla porta
di casa ancora una
volta. Mise la fotocamera giù ancora una volta, saltellando
alla porta mentre
il bussare cresceva sempre più impaziente e lei
impallidì sapendo esattamente
chi era dietro la porta, terrorizzata dalla situazione che era
destinata a
svolgersi.
"Noelle
posso
vedere l'ombra da sotto la porta, apri". Una voce maschile
esclamò da
dietro la porta e la ragazza leggermente bianca spostò il
peso da un piede
all'altro. Osservò Harry che stava guardando con interesse
la porta
interrogativamente. "Onestamente Elle? Apri questa maledetta porta!"
La voce era infastidita e Noelle sospirò.
"Aspetta
dannazione!" disse velocemente ritraendosi dalla porta velocemente,
"Non riesco a trovare le chiavi!" disse Noelle camminando verso Harry
e mordendosi la guancia nervosamente.
"Elle,
tu ed io
sappiamo che non la chiudi mai dall'interno". Replicò
noiosamente la voce.
"Uhm,Harry"
iniziò Noelle non sicura di cosa dire "Solo... ignoralo"
disse
finalmente e ci fu un altro colpo alla porta.
"Se
stai
scopando con qualche ragazzo, fallo sgattaiolare fuori dalla finestra o
qualcosa del genere perchè sono stanco da morire ed
è deprimente qua
fuori". disse la voce e Noelle ruotò gli occhi guardando
Harry in tono di
scusa prima di sfrecciare verso la porta e aprirla. Una figura alta,
con le
spalle larghe e i capelli disordinati entrò
nell'appartamento. "Perchè
diavolo ci hai messo così tanto?" gemette e Noelle
sospirò.
"Cosa
hai fatto
questa volta Jason?" parlò ormai esasperata.
"Devo
aver fatto
qualcosa di sbagliato per voler far visita alla mia piccola sorellina?"
disse imbronciato e Noelle esalò profondamente.
"Si".
Replicò seccata, entrando nel soggiorno sapendo che suo
fratello avrebbe avuto
un'incredibile imbarazzante reazione alla persona famosa attualmente
dentro il
soggiorno. Si morse con forza il labbro e il fratello molto
più alto di lei dietro
che la seguiva.
"É
Audrey"
parlò Jason "Dio, è così dannatamente
fastidiosa, voglio dire è tornata
ieri e..." si fermò, un sorriso malizioso si
formò sul suo viso mentre
guardava Harry per un paio di volte. "Bene,bene, bene..." disse
lentamente e malignamente guardando sua sorella. "Mamma lo
adorerà".
Disse Jason, pronto a ridere.
"Giuro
su Dio,
Jason" Noelle lo minacciò trattenendo il respiro, sperando
che Harry non
la sentisse.
Harry
rimase li con
le sopracciglia alzate e un'espressione confusa sul viso. "Noelle se
vuoi
che vada..." iniziò ma lei scrollò la testa.
"Si
resta. Io
sono Jason comunque, il fratello di Elle". Jason si presentò
da solo prima
di buttarsi pigramente sul grande divano dove Harry aveva dormito non
molto
tempo fa.
"Io
sono Harry"
disse con disinvoltura, cercando in Noelle una sorta di spiegazione per
la sua
tensione ma lei scosse subito la testa ed Harry si rattristò
leggermente quando
notò che la sua precedente disinvoltura era scomparsa.
"Jason"
disse Noelle con un tono irritato,"Sono occupata. Non ho tempo di
proteggerti da Audrey". Audrey era la sorella più vecchia di
Noelle ed era
totalmente fastidiosa per lei e Jason.
"Oh
sono sicuro
che tu sei occupata Elle". rispose scherzosamente, provocando uno
sguardo
imbarazzante tra Noelle e Harry per non parlare del rossore nelle
guance della
ragazza. "Ma non c'è nessun modo che il tuo piccolo...
qualunque cosa
sia... possa farmi tornare in quel posto con Audrey".
"Jason"
disse Noelle con cattiveria, facendo ridere Harry leggermente. "Lo
farò"
"Come
se fossi
di fronte a lui" replicò calmo, puntando la sua testa verso
Harry che
stava osservando la conversazione divertito.
"Questo
è tutto.
Esci, ho delle cose da fare!" La sua voce si alzò di un
ottavo ad ogni
parola, Harry ormai dimenticato in un angolo della sua mente, mentre la
frustrazione cresceva. "E giuro, che se racconti qualcosa a Audrey ti
taglio personalmente le palle e te le servo come colazione"
continuò
mentre il fratello si rifiutava di muoversi. ""Maledizione Jason!"
mormorò guardando Harry velocemente prima di decidere cosa
fare, con
un'espressione malvagia uscì dalla stanza lasciando Harry in
una situazione
piuttosto sgradevole a parlare con suo fratello o semplicemente
ignorandolo del
tutto. Fortunatamente per lui non ebbe il tempo di fare nulla
perchè Noelle
tornò in fretta tenendo una mazza da cricket tra le piccole
e piuttosto
delicate mani. La scena era incredibilmente divertente da guardare per
Harry,
non poteva fare a meno di ammettere che Noelle sembrava troppo dolce
per fare
quello che stava pensando e lui le dava fiducia per quello, la sua
esuberante
personalità stava prendendo il sopravvento.
"Hai
tre
secondi..." lo ammonì ma Jason rimase sul divano con le
braccia incrociate
sul petto e Harry sapeva che questo era un avvenimento comune.
"1...2...2
e mezzo..." Mentre diceva ogni numero colpiva il fratello sul collo con
la
mazza da cricket. Quando non si mosse sospirò. "L'hai
chiesto tu"
disse semplicemente, prima di colpirlo sulla spalla con la mazza
rapidamente,
facendo sussultare Jason e facendogli formare una macchia rossa sul
collo.
"Esci" disse ancora una volta e Jason si alzò in piedi di
fronte alla
sorella con fare intimidatorio. Noelle strinse la mazza istantaneamente
usandola per proteggersi mentre suo fratello avanzava verso di lei. "
Ti
sfido" gli disse semplicemente e Jason sorrise.
"L'hai
voluto tu
Elle" disse piegandosi velocemente e sbattendo le ginocchia di Noelle,
alzandola facilmente sulle sue spalle.
"Lasciami
andare!" Urlò, picchiando ripetutamente i pugni chiusi sulla
schiena di
Jason che rideva e si girò verso Harry.
"Se
vuoi far
arrabbiare mia sorella basta che la fai sentire piccola, vero Ellie?"
Disse Jason scherzoso.
"Ugh
Jason,
lasciami andare! Giuro sei peggio di Audrey!" Disse ma Jason non si
mosse,
i due lo facevano almeno ogni settimana da tutta l'infanzia,
combattevano
scherzosamente costantemente, ma Noelle era arrabbiata questa volta,
molto
arrabbiata. "Ti mordo! Giuro che lo faccio!" Gridò, le sue
braccia
cominciavano a diventare stanche.
"No
grazie Elle,
sono a posto" disse Jason tornando a guardare Harry felicemente,
intrattenendo una conversazione con lui mentre sua sorella era in
spalla a lui
e cercava un modo per farlo andare via.
Era
sempre a questo
punto della lotta, quando Noelle si stancava e sapeva che non avrebbe
vinto che
chiedeva aiuto e sta volta l'unico aiuto era Harry.
"Harry...colpiscilo...nelle...palle". Noelle respirò,
facendo ridere
Harry leggermente. "O fammi scendere semplicemente" ormai stava quasi
implorando, la frustrazione stava facendo crescere quelle infantili
lacrime
agli angoli degli occhi ma si rifiutava di piangere. "Harry.." smise
di combattere, infuriata all'estremo.
Harry
sentì le sue
suppliche più che disposto ad aiutare la ragazza dopo aver
sentito il suo nome.
Guardò Jason per qualche secondo poi Noelle e ancora Jason
inarcandò le
sopracciglia e allargando le braccia per afferrarla "Posso prendere in
prestito tua sorella per un po'?" chiese e Jason si irrigidì
perchè sapeva
di tutti quegli anni in cui aveva cantato con i One Direction e aveva
appeso
poster, l'aveva vista appenderne un sacco e sapeva che l'unico che
poteva
spezzare il cuore di sua sorella era Harry Styles e Jason sapeva che
l'aveva
già fatto numerose volte inconsapevolmente.
Guardò Harry in modo diffidente
prima di mettere a terra Noelle e non tra le sue braccia. "Ethan mi ha
detto di dirti una cosa" disse alla sorella, che si era visibilmente
calmata adesso.
"Ethan?"
chiese, un formicolio iniziava a crescere nel suo stomaco. "Cavolo, mi
sono dimenticata! Cosa ha detto?"
"Mi
ha detto che
dovresti controllare il tuo telefono, ciò è
fottutamente inquietante... Avrebbe
potuto dare a me il messaggio, sembra che ti volesse chiedere qualcosa
di
perverso... forse lo è anche" disse Jason "Oh, e mi ha detto
di dirti
che sarà qui alle otto" disse l'ultima frase guardando Harry
con la
mascella rigida prima di uscire dalla stanza.
"Otto!?!?
Diavolo Jason, potevi dirmelo prima! Non ho tutto questo tempo!"
rispose
Noelle spostando gli occhi su Harry freneticamente. "La prossima
settimana, ok? Ti dirò i dettagli, dovresti andartene adesso
io intendo...
non... ho un appuntamento e quella specie di idiota ha incasinato il
mio tempismo".
"Si"
disse
con un sorriso "Ci vediamo". Uscì dalla porta, scegliendo di
scendere
con le scale piuttosto che con l'ascensore per avere più
tempo per pensare. Era
vero che ci teneva a Noelle ed era molto sorpreso che lei non l'aveva
notato,
soprattutto oggi, oggi era incantevole. Un'intera giornata in cui tutto
quello
che doveva fare era sorridere e guardarla senza sembrare
raccapricciante o
inquietante a tutti. Poi è arrivato Jason, ed era chiaro che
non adorava Harry
e non si fidava di lui... E questo faceva male perchè sapeva
che Noelle e Jason
erano molto vicini, e Jason prendendolo in antipatia lo stava portando
ancora
più distante da lei, ma non era lui quello alla guida di
questo anche se ciò
non avrebbe aiutato. Ciò che gli importava veramente e che
faceva male al suo
nucleo era il fatto che lui era lì proprio lì,
vicino a lei. Molto vicino a
lei, aspettando solo che lo lasciasse entrare ma lei non si rendeva
conto.
Invece in questo momento era eccitata e rideva, si stava preparando per
un
appuntamento con un altro. E la cosa peggiore che rese Harry
così arrabbiato,
era che sapeva che avrebbe dovuto aspettare fino a quando questo Ethan
fosse
passato o fino a quando fosse arrivato il prossimo o fino a quando non
si
sarebbero conosciuti abbastanza bene per potersi fidare di lui. Sarebbe
stato
doloroso vedere tutto ciò, ma Harry avrebbe aspettato,
perchè era Noelle, lei
era diversa. L'unico problema era che non riusciva a trovare le parole
per
dirlo e né sapeva come dirlo loro.
Ciao a tutte!!!
Finalmente mi hanno aggiornato il nome comunque volevo ringraziare
Harold_Malfoy per avermi lasciato una bellissima recensione e per aver
messo la
storia tra le preferite. Ringrazio anche lisalwayssmile e Oysh_more
than me per
averla messa tra le seguite. Passando alla storia Harry e Noelle
cominciano il
loro progetto e fa la comparsa nella storia il fratello di Noelle, devo
dire
che mi è piaciuto un sacco tradurre questo capitolo
soprattutto la parte della
discussione tra Noelle e Jason. Se vi va fatemi sapere cosa ne
pensate!!!
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Capitolo 9 *** Importanza ***
"E
Oxford è
grandiosa" disse Ethan e Noelle trattenne un sospiro, non capendo
abbastanza perchè la sua collera stava minacciando di
aumentare ad ogni singola
parola che lui le rivolgeva, "La adorerai" aggiunse. Lo
so che la adorerò, pensò amaramente
ma trattenne la sua lingua. Erano assieme da almeno tre ore e adesso
l'incontro
stava volgendo al termine e Noelle si sentiva drasticamente a disagio
con la
situazione che era destinata a sopraggiungere, il bacio della
buonanotte, il
momento che ha voluto per molto tempo ma per cui adesso non era
più sicura... e
non sapeva perchè.
"E
se tu
lottassi in ogni modo ti potrei aiutare, lo farò va bene!"
le disse
sorridendo e anche lei gli sorrise con più
sincerità di quanto poteva radunare,
infastidita che lui pensava che avrebbe "lottato" per iniziare. Non
era la più brillante delle persone in circolazione, ma non
era neanche stupida.
"Grazie
Ethan" disse in un tono neutro.
"Di
niente
piccola" confuso sul perchè era stata così
tranquilla per l'intera serata
"Una volta concluso, voglio iniziare una mia attività".
"Forte"
disse puntando gli occhi verso il pavimento con interesse.
"C'è
qualcosa
che non va Elle?" chiese e lei scosse la testa, ritornando a guardarlo
con
un leggero sorriso e lui sorrise a sua volta non notando che lei si
sentiva
come legata ad una nave che sta affondando, la pressione
dell'approvazione di
suo fratello la spingeva giù più velocemente.
Ethan era stato a dir poco
corretto; aveva una grammatica senza difetti e conosceva quali vini
accompagnare con i cibi come se ciò fosse comunemente
saputo. Aveva anche soldi
e abiti freschi e un'espandibile comprensione del galateo che insisteva
fosse
seguito precisamente alla lettera. In tutta onestà, non
aveva un indizio di
come avesse potuto andare d'accordo con suo fratello così
bene, ma ce la fanno.
Quando era piccola, Noelle guardava Ethan con una specie di soggezione,
pensava
che fosse una persona che apparteneva a un regno magico dove tutti
indossano
vestiti carini e gli uomini fossero tutti principi, poi
scoprì i One
Direction... e la corazza ha ceduto, e poi la riprese e ciò
ferì il suo
cervello.
"Sono
solo un
po' stanca" gli disse e lui annuì.
"Anch'io,
ho
avuto una lunga giornata" iniziò ma lei non lo stava
ascoltando.
"Harry?"
Disse Noelle confusa e Ethan smise di parlare guardandola confusa per
poi
sospirare.
"Pensavo
fosse
tutto a posto con questo Noelle" parlò infastidito ma Noelle
lo ignorò,
inclinandosi per vedere l'alta figura nella leggera
oscurità. Poteva vederelo chiaramente
e facilmente capì che era definitivamente lui.
"Perchè tu eri impazzita
e... Noelle dove stai andando?"
Camminò
via da Ethan,
sapendo esattamente dove Harry stava andando ed emise un sospiro. Si
fece
strada verso di lui, dovendo tenere il suo ritmo a causa dei grandi
passi di
Harry. Quando gli fu appena dietro lo chiamò " Harry, quello
che stai per
fare è ubriacarti? Non hai imparato dall'ultima volta?"
Harry
si fermò
immediatamente, con un'espressione divertita sulla faccia, girandosi
per vedere
Noelle. "Ti comporti come se fossi un alcolizzato Noelle!" Disse
semplicemente, trattandola con cura. I suoi capelli erano posati
leggermente
sulla spalla sinistra, il suo trucco aggiungeva enfasi alla sua figura
carina.
Una sciarpa blu adornava il suo collo illuminando i suoi occhi di
zaffiro
ulteriormente.
"Mi
basavo sui
ricordi..." disse ringraziando internamente Harry per averla salvata
dal
suo primo appuntamento che stava per diventare la più
spiacevole esperienza
della sua vita.
"Hai
intenzione
di lasciar correre?" disse Harry in lieve imbarazzo.
"Non
del
tutto" lo stuzzicò abbagliandolo con un sorriso e lui le
diede un
buffetto.
"Ho
avuto la
sensazione che stavi per dire qualcosa del genere"disse Harry, ancora
inconsapevole del perchè stava parlando con lui adesso e non
con Ethan da
qualche parte. Fu poi che notò una chioma bionda intorno che
si stava
avvicinando con uno sguardo non impressionato sulla faccia.
"Noelle
andiamo" parlò quasi esigendo, facendo accigliare Harry e
respirare
profondamente Noelle.
"Non
volevo
interrompervi" disse Harry guardando Noelle con interesse, non sicuro
di
quello che doveva fare e provando a leggerla meglio che poteva ma non
ci riuscì
le sue emozioni erano nascoste con cura mentre sorrideva.
"Grazie
ancora
per oggi Harry" disse grata prima di seguire Ethan e guardando dietro
la
sua spalla, "E se lo fai finirai per sprecarti" disse leggermente
"Non posso promettere che ci sarò lì".
"Non
preoccuparti Noelle" rispose Harry con un sorriso "Starò
bene".
La guardò mentre andava via, Ethan le teneva la mano e
questo fece precipitare
lo stomaco di Harry ma lui lo ignorò, deviando il suo
percorso verso casa
felice che sebbene stava avendo un appuntamento era andata a fermarlo
dal fare
ciò che sfortunatamente gli riusciva meglio. E sembrava ci
tenesse, come se
fosse preoccupata per il suo benessere sebbene non lo conoscesse
davvero e
suppongo che era tutto quello che Harry voleva. Lui
vuole solo importare per qualcuno.
************
Noelle
si buttò sul
letto di faccia rilasciando un piatto gemito infastidito con gli occhi
strettamente chiusi. Era preoccupata per Harry Styles, come poteva
preoccuparsi
di lui ancora? Da quando la sua vita è diventata
così complicata? Ethan l'aveva
baciata, il suo primo bacio credeteci o no. Ma non era questo il
problema; il
problema era che non aveva sentito niente. In tutta onestà,
poteva solo non
succedere. Noelle sentì che l'azione fosse stata troppo
forzata, non era speciale.
Alzò gli occhi per averlo
pensato, Noelle Hutchings non era la ragazza che sognava sull'amore,
almeno non
più. Ma era delusa, non doveva essere così, era
stato concepito per accadere
con un significato e lei intendeva
vedere i fuochi d'artificio o le stelle cadenti o...stelle
cadenti. Quest'ultime colsero di sorpresa Noelle come
l'aveva pensato, perchè realizzò qualcosa che non
aveva mai pensato prima. Mai,
nei suoi 18 anni (e sette ottavi)* di vita aveva visto una vera stella
cadente.
E non capiva perchè ma improvvisamente ha significato molto
di più per lei più
di quanto aveva fatto 24 ore fa.
Note:
L'autrice
nell'originale scrive "Never, in her entire eighteen (and
seven eighths) years of her life". Solitamente noi quando
intendiamo
dire che abbiamo per esempio 18 anni e un pezzo usiamo anche noi le
frazioni ma
non come quella che ha usato lei. Ho provato a tradurlo diversamente ma
il
risultato è sempre questo.
Beh che dire
questo capitolo è molto bello soprattutto la parte in cui
Noelle lascia Ethan
per correre da Harry!!
Volevo anche
dirvi che domani inizio l'università e starò via
da casa più o meno tutto il
giorno con le traduzioni sono a buon punto spero di riuscire ad
aggiornare
sempre due volte a settimana!!
Un'ultima cosa
per tutte coloro che leggono la storia non vi costa niente lasciare una
piccola
recensione sia positiva o negativa ci terrei a sapere se la storia vi
piace e
se sto traducendo in modo comprensibile.
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Capitolo 10 *** Usandoti ***
Usandoti
Ci
fu un colpo cauto
alla porta, Noelle aveva ancora lo spazzolino in bocca e i capelli grondanti attorno
alle
spalle. Indossava un'eccessiva felpa grande verde e rosa che faceva a
malapena
spiccare fuori le dita dalle maniche e lunghi pantaloni della tuta neri
che
aveva girato sulle anche per la loro eccessiva lunghezza. Si
accigliò al
sentire i colpi e non curandosi dell'apparenza balzò verso
la porta, lo
spazzolino ancora nella bocca mentre apriva sorridendo leggermente
quando lo
vide di fronte a lei, sembrando molto più in forma rispetto
a lei.
Gli
fece cenno di
entrare, scagliandosi velocemente al bagno per sciacquarsi la bocca ma
senza
disturbarsi di cambiarsi o asciugare i capelli. "Hey Harry"
parlò
mentre rientrava nella stanza.
"Non
sei una
persona mattutina?" Disse sfacciatamente e lei ruotò gli
occhi.
"Sei
fortunato
se sono una persona pomeridiana, Popstar" lo informò,
facendo scorrere le
dita attraverso i capelli e lui ridacchiò. "Fai come se
fossi a casa tua,
non sono ancora sicura di cosa fare con te oggi, dovrai aspettare fino
a quando
non lo immaginerò. Sai che potresti aspettare tutto il
giorno?" Disse
guardandolo mortificata.
"Va
bene
aspettare" rispose, affondando nel divano che gli era diventato
abbastanza
familiare. Non pensava che si sarebbe aspettata di vederlo
così presto ma non
aveva niente da fare ed era pronto da ore, incapace di dormire ancora.
Gli
piaceva come non sembrava disturbarsi del fatto che lui la stava
vedendo in
pigiama o che i suoi capelli sembravano totalmente rovinati e in
disordine o il
fatto che prima Harry l'avesse vista con la bocca piena di schiumoso
dentifricio. La ammirò per questo, lo trovò
carino. Era stato con molte ragazze
che avrebbero urlato o che si sarebbero precipitate fuori per farsi uno
strato
di trucco o cambiarsi da insufficienti abiti in un tentativo di
impressionarlo.
Ma non Noelle perchè le cose non erano mai davvero semplici
con lei, era
imprevedibile e spensierata e non si preoccupava che lui era la
superstar
internazionale Harry Styles, lei indosserà le sue larghe
felpe e terrà i
capelli in disordine e lo stuzzicherà come quando si sono
conosciuti per ancora
molto tempo.
"Sei
affamato?" gli chiese, tornando con una barretta di cereali identica a
quella che mangiava al loro primo incontro.
"No,
sono a
posto tesoro" disse, guardando la stanza e notando che niente era
cambiato
dall'ultima visita. Noelle si gettò di fianco a lui
facendogli un piccolo
sorriso prima di afferrare il telecomando e puntarlo per girare i
canali, i
suoi occhi brillarono e un sorriso si distese sulla sua faccia mentre
si
fermava su un canale. "Non puoi essere seria" le disse Harry
incredulo mentre iniziò
a guardare la
tele con eccitazione ma lei gli fece solo la lingua.
"Non
c'è
assolutamente niente di sbagliato in Peter Pan, Harry" gli disse "Io
per prima penso che dia un buon messaggio".
"E
quale sarebbe
il messaggio Noelle?" Chiese Harry, continuando il loro sciocco
scherzo;
guardando lo schermo per provare a vedere cosa intendeva.
"Ti
dice che non
importa quanti anni hai," iniziò con un sorriso fisso nella
sua voce
guardando le scene animate schiudersi con una specie di percezione che
Harry
pensava fosse impossibile avere quando guardi un film della Disney. "Tu
sarai sempre un bambino dentro". disse infine Noelle, rilassandosi nel
divano comodo, Harry la guardava ancora questa volta per un motivo
diverso, un
sorriso si depositò fermamente sulle sue labbra, profonde
fossette si
insinuarono nelle guance mentre lo faceva. Lo sguardo di Noelle
incontrò il suo
insicuro per un breve momento inconsapevole del perchè Harry
la stava guardando
così. "Cosa?" Chiese lei, una sfumatura rosa cresceva nelle
sue
guance al suo incrollabile sguardo.
"Niente"
disse con un ghigno "Mi hai solo ricordato di un mio amico stretto,
anche
lui amava Peter Pan. E non ha mai davvero voluto crescere... ma bisogna
farlo
immagino, spero solo non succeda".
Noelle
lo guardò
ancora una volta, questa volta i suoi occhi erano bloccati sullo
schermo ma
poteva vederlo. Vedeva che era ferito e voleva sapere
perchè, voleva dirgli che
qualunque cosa fosse sarebbe andata bene. Aveva un sorriso triste
mentre
rivolgeva la sua attenzione allo schermo, vide qualcosa di diverso in
Harry da
quel momento si costrinse ad interrogarsi sulla prima impressione di
Harry.
Aveva sempre pensato che fosse arrogante, e giustamente, Noelle non era
abbastanza stupida per negare il fatto che era affascinante e pensava
che era
sfacciato, forse un po' troppo imprudente a volte quando pensava a cose
come le
donne e l'alcool ma adesso non era sicura che fosse la
verità. Forse... forse
non era l'arrogante rovinatore di vite che aveva accusato di essere
innumerevoli volte prima.
Il
film stava
volgendo alle scene finali adesso; entrambi erano stati completamente
più o
meno in silenzio, Noelle cercò di capire Harry. "Questo
è il mio pezzo
preferito" disse eccitata, sedendosi dritta e zittendolo velocemente
mimando le parole "E adesso Peter Pan morirai". Mimò
perfettamente
facendo aumentare il sorriso di Harry sulla faccia come mai prima
d'ora, anche
lui conosceva le parole che seguivano.
"Morire
sembrerebbe una tremendamente grande avventura" disse lasciando Noelle
leggermente scioccata.
"Pensavo
non ti
piacesse Peter Pan, Popstar" affermò Noelle scrollando le
spalle di Harry
scherzosamente e lui le sorrise.
"Non
l'ho mai
detto" replicò.
"
Beh sei pieno
di sorprese oggi" mugolò, un'idea la colpì
improvvisamente. "Penso di
sapere cosa fare con te adesso..." disse prendendo la fotocamera e
guardandolo mentre alzava le sopracciglia.
"E
cosa vuoi
fare?" Chiese e lei sorrise, Harry aveva iniziato a realizzare che
Noelle
Hutchings aveva uno dei sorrisi più sinceri che avesse mai
visto. Non era
falso; non era civettuolo o presuntuoso in alcun modo. Non c'erano
ragioni
nascoste dietro al suo sorriso come invece c'erano nelle attrici che
aveva
incontrato prima o nelle procaci intervistatrici che volevano uno scoop
ad ogni
costo, era reale, onesto ed era rigenerante vedere qualcosa del genere.
"Perchè
non
parliamo soltanto?" Disse semplicemente, il film adesso era dimenticato
"Posso scattare qualche foto esplicita qui e là ma niente di
troppo
invasivo potresti essere... solo tu. Dimentica che la fotocamera
è qui, potrei
anche non usarla voglio solo provare". Spiegò Noelle
sedendosi ancora
vicino a lui. Sospirò vedendo il suo telefono illuminarsi,
segno che aveva un
nuovo messaggio ma lo ignorò, ritornando a prestare
attenzione a Harry
aspettando il suo consenso per quello che voleva fare.
"Si,
certo
possiamo parlare tesoro" replicò Harry notando che lei non
era sicura di
ciò. "Di cosa vuoi parlare?" Chiese e Noelle rise.
"Non
è come di
solito una normale conversazione inizia, Popstar" disse sorridendo come
a
disagio, lui la guardava con il tentativo di riuscire solo a parlare,
ma se
fosse stata onesta ma lei non voleva esserlo avrebbe voluto dire che
non era
troppo sicura che fosse un bene aprirsi con lui. Perchè
parlare significava che
avrebbero dovuto conoscere qualcosa dell'altro e sapere delle cose
voleva dire
essere vicini ed essere vicini alle persone era pericoloso ed entrambi
lo
sapevano.
"Perchè
non mi
parli della tua famiglia?" disse Harry e lei sospirò
adagiandosi sul
divano. Come aveva trovato così facilmente la parte
più sfortunatamente mal
capitata nella sua vita?
"Bene,
tu
conosci Jason," iniziò sorridendo leggermente per come suo
fratello aveva
incontrato Harry, "Lui è un completo idiota pieno di
sé ma ci si abitua a
lui, e a volte sembra un po' più maturo e smette di fingere
di essere uno duro
visto che tende a farlo fin troppo. Lui dice che è semplice
e a volte immagino
lo sia, essere stupido è più facile. L'ignoranza
è abitudine giusto?" La
sua voce divenne un po' debole alla fine, qualcosa colpì
Harry istantaneamente.
"Che
cosa
intendi?" le chiese.
"Questo
è quello
che mi porta ad Audrey" gli disse, notando come fosse realmente
interessato. "La splendente gloria potresti dire, quella che ottiene
tutto, quella di cui i miei genitori sono orgogliosi. Lei va ad
Harvard, ha
rincorso Einstein per i suoi soldi, lo giuro". Noelle rise leggermente
ma
sembrava sconvolta mentre continuava "Il problema è che lei
sa tutto
questo. Un paio di anni fa, non molto tempo prima di essere accettata
ad
Harvard, la sua testa crebbe trenta volte rispetto alla media. In
realtà non so
più chi sia, nessuno di noi lo sa".
"E
dove ti
posizioni tu in tutto questo Noelle?" Insistette Harry e lei
tornò a
guardarlo, i suoi occhi erano in guardia, lei non voleva rispondere.
"Io
sono solo
Noelle" rispose, tentata di dire le altre sei parole che la
trattenevano e Harry annuì sapendo che era tutto
ciò che avrebbe ottenuto da
lei. "E tu Popstar? Cosa mi dici sulla tua famiglia?"
"Beh,
c'è Gemma,
io penso che sia molto dolce una sorella maggiore normale presumo.
É carina,
beh, me l'hanno detto. Noi siamo molto uniti visto che eravamo sempre e
solo
noi ma adesso non la vedo molto. E poi ci sono mamma e papà
e il mio patrigno
Rob".
"Non
ti piace?"
Chiese Noelle appoggiando la mano sulla guancia guardandolo
intensamente.
"No,
non è
questo. I miei genitori divorziarono quando avevo sette anni, Rob
probabilmente
c'è stato più di mio padre. É solo che
mamma si è appena risposata, io non
avevo mai pensato di andare al matrimonio di mia mamma capisci?
É strano, ma mi
piace Rob e rende felice mia mamma non mi sto lamentando speravo solo
di poter
conoscere meglio mio padre. Io non li vedo davvero molto, la famiglia
è un po'
complicata quando viaggi molto." Sospirò guardando il suo
grembo e
giocando con le dita, i ricci contornavano il suo viso e un accenno di
tristezza colpì la sua faccia un sorriso voleva diffondersi
ma non lo fece.
Noelle
lo guardò per
un momento prima di prendere la fotocamera, sentendosi a disagio a
trarre
vantaggio dalla sua vulnerabilità ma si ricordò
che lui aveva acconsentito e
velocemente scattò la foto facendogli un piccolo sorriso.
"Sicuro che vada
bene?" Gli chiese, la colpa la torturava mentre guardava la foto sullo
schermo.
"Si
è a
posto". Replicò sorridendole ma era scosso e lei
cercò il suo viso.
"Mi
sento come
se ti stessi usando..." disse mordendosi il labbro e guardando il
tappeto
facilmente.
"É
solo una foto
giusto? Sopravvivrò tesoro". Rispose vago ma Noelle si
sentiva male, si
sentì male mentre lo salutò alla fine della
giornata, la loro conversazione si
risollevò leggermente. Si sentì male quando si
sdraio nel letto quella notte,
il telefono ancora buttato sul tappeto da qualche parte nel soggiorno.
Si sentì
male mentre ricordava lo sguardo sulla sua faccia mentre parlava dei
genitori e
del suo amico che Noelle capì immediatamente fosse Louis
Tomlinson. Se fosse
stata onesta, cosa che non avrebbe
mai voluto fare, avrebbe detto che si sentiva giù per
l'intera situazione
perchè non era solo una foto era un'immagine che mostrava
emozioni e tristezza
allo stesso tempo, lui aveva provato a toglierla con un sorriso che
però non
poteva adattarsi. Era un'immagine che lo esponeva e Noelle non sapeva
perchè,
ma non si sentiva bene a ricavare le emozioni nel modo in cui l'aveva
fatto
oggi, neanche se fosse stato per il suo sogno.
Note:
Ciao a tutte ragazze ecco
il nuovo capitolo che ne
pensate?? Harry e Noelle cominciano a conoscersi meglio!!!
Voglio ringraziare
miky1d7689 per aver recensito lo
scorso capitolo... Ringrazio anche Chiaretta97s
e robbyzx1997 per aver messo la storia tra le seguite.
PS: qualcuno di voi sa
fare i banner?? Perchè ne volevo
uno per la storia ma non sono riuscita a farlo... se qualcuno sarebbe
disposto
a farlo contattatemi.
Alla prossima ciaoooo!!!
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Capitolo 11 *** Vino rosso sangue ***
Crediti
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unicornswag
Vino
rosso
sangue
La
coppia cresceva,
non in un modo ordinario ma in un modo che sembrava indescrivibile,
come due
alberi l'uno vicino all'altro i loro rami iniziano a unirsi man mano
che si
allargavano creando un legame che non tutti avrebbero davvero capito.
Noelle
iniziò a imparare di più su Harry mentre il tempo
passava vedendolo in una
nuova luce. Lei realizzò presto che lui non aveva mai
parlato molto della sua
famiglia, o della sua fama o della sua carriera per essere onesti, ogni
volta
che l'argomento veniva sollevato velocemente veniva disperso con
un'alzata di
spalle o con un commento disinvolto prima che potesse ottenere
un'informazione
solida sull'argomento. Iniziò a scoprire che lui preferiva
le dolci battute che
condividevano assieme, sebbene Noelle era certa che era ben lontano da
ciò che
Harry aveva davvero bisogno di parlare.
Harry
imparò anche
lui delle cose; vedeva come la sua passione si accendeva mentre parlava
della
fotografia, di tutti i posti che voleva vedere e lui le parlava delle
cose che
aveva visto nei posti in cui era stato, che solitamente era per caso.
L'aveva
vista per tanto nella sua mente solo come una ragazza ipnotizzante;
certo,
presto riconobbe che le sue intenzioni erano egoiste, e sapeva anche
che lei
era molto più che questo. Lei era impetuosa, stuzzicante e
aveva una risata che
aveva la tendenza a diventare troppo forte ma quando lei lo
lasciò entrare
quando ha deciso di fidarsi di lui con un pezzo di lei, per quanto
breve il
tempo, lei non era altro che vera e attenta e forse anche un po' vigile
quando
lui notò il dolore nei suoi occhi. Come se volesse mostrare
di più ma timorosa
di ciò che sarebbe successo se l'avesse fatto.
In
tutta onestà,
entrambi sapevano troppo sull'altro più di quanto avrebbero
voluto, e
discussero anche, occasionalmente, alla fine di una lunga giornata
quando
entrambi raschiavano l'ultima dose di energia. Harry poteva vedere le
borse che
si formavano sotto gli occhi blu di Noelle diventare sempre
più scure mentre i
giorni passavano, lui le aveva chiesto perchè ma
semplicemente rise dandogli
una risposta casuale sul come era dolce che lui si preoccupasse e lei
era
perfettamente a posto. Ma Harry non era stupido, qualcosa la
preoccupava, e lui
era sorpreso che gli altri non se ne fossero accorti.
Erano
tra le mura
dell'appartamento di Noelle, un posto dove avevano trascorso la maggior
parte
del tempo qui o in un caffè Costa. Noelle sorseggiava una
bevanda al cioccolato
bianco e lamponi e Harry beveva caffè forte che solitamente
finiva abbandonato
sul tavolo a diventare freddo mentre parlavano. Le mani di Noelle
armeggiavano
con l'iPod; Harry stava tentando ancora di convincere Killmouski ad
accoccolarsi vicino a lui ma il gatto non fece che sputacchiare i suoi
tentativi nel vero senso della parola.
"Mi
arrendo" disse Harry infastidito, tornando da Noelle e sedendosi su una
grande sedia al bancone della cucina, un'espressione sconfitta sul
volto e lei
gli sorrise.
"L'hai
detto
ieri...e il giorno prima...oh e forse anche il giorno prima ancora.
Affrontalo
Popstar, non puoi opporti". Affermò, ancora controllando le
canzoni prima
di appoggiare il dispositivo nella sua postazione.
"Porta
rancore,
io non posso essere responsabile per qualcosa che tu hai fatto quando
io ero un
po'...sbronzo" disse guardandola in modo accusatorio ma lei rise
soltanto;
il loro primo incontro era diventato una specie di facile situazione di
discussione, Noelle amava sbatterglielo in faccia e Harry era sempre
ben
disposto a tirarle qualcosa addosso.
"Hey
c'è sempre
l'erba gatta, forse tu odori di cane" disse cortesemente, selezionando
una
canzone e canticchiando mentre iniziava a partire.
"Mi
offende
questo, mi hanno detto che profumo proprio di buono" disse lui.
"Certo
Popstar" disse facendogli l'occhiolino, alzando il volume con un
sorriso.
Owl City, Hot Air Balloon. Era il tipo di canzone che era assurdamente
ottimista; il ritmo una fantastica melodia per le orecchie. Noelle si
alzò
immediatamente, i suoi occhi brillavano con entusiasmo e sorrise ad
Harry che
istantaneamente sembrò diffidente "Balla con me" disse
repentina,
distrattamente fece scorrere una mano lungo i setosi capelli.
"Tu
sei
pazza!" Mormorò Harry, ignorando la sua richiesta ma lei
rise soltanto
cantando la canzone quando lui le diede un'occhiata del tipo
'perchè dobbiamo farlo'.
"I'll
be out of
my mind, and you'll be out of ideas pretty soon..." cantò,
guardandolo
ancora con un ghigno malefico e Harry ruotò gli occhi
esasperato alzandosi per
mettersi di fronte a lei, dovendo guardare leggermente in basso per la
loro diversa
altezza. Mise la mano sulla sua vita, l'altra bloccava le loro dita
insieme
provando a ignorare la scossa familiare che riceveva ogni volta che la
toccava
l'ostacolo che lo metteva indisposto a lasciarsi andare, e lui sorrise
leggermente mentre gli occhi di lei si appannarono improvvisamente con
distrazione dall'improvvisa azione di Harry. Non sapeva, che Noelle
stava
sentendo anche lei l'elettricità pulsare come tutte le volte
che condividevano
un abbraccio e le loro guance si sfioravano.
Lo
guardò in attesa
mentre iniziavano a muoversi "Solo per farti sapere" iniziò
Harry con
un sorriso minaccioso che si estendeva sulla faccia allo sguardo di
prima,
Noelle stava sulle punte dei piedi così non si sentiva
troppo piccola "Ho
due piedi sinistri".
Noelle
giudicò per un
momento, un frizzante ghigno sulla faccia felice con se stessa per
essere
riuscita a convincerlo. "Solo per farti sapere, io ho due piedi destri,
così, le probabilità sono che
funzionerà".
"Dobbiamo
prenderci
cura di questo, non è vero?" Disse Harry semplicemente e le
sopracciglia
di Noelle si curvarono in confusione, non afferrando ciò che
stava dicendo
prima, lui sorrise e rispose "Lavoriamo a vicenda" non dandole la
possibilità di rispondere facendola girare in modo che la
sua camicia verde
pallido si alzasse verso l'esterno intorno a lei, facendola ridere
leggermente
qualcosa che solo Noelle Hutchings poteva fare nel modo più
travolgente che
Harry immaginasse. "Mi stupisci a volte, lo sai vero?" Parlò
Harry
nessun segno di esitazione nel suo tono mentre lo diceva, facendo
drizzare le
orecchie di Noelle, mentre tornava indietro verso di lui la schiena
appoggiata
al suo petto.
"Scommetto
che
lo dici a tutte le ragazze" disse guardandolo cercando di mantenere la
la
loro leggera conversazione.
Harry
sorrise, girandolo
bruscamente cogliendola di sorpresa qualcosa che faceva molto spesso e
amava i
suoi occhi di zaffiro dilatarsi quando lo faceva. "No" disse calmo
mentre iniziavano a ondeggiare leggermente, la canzone volgeva al
termine.
"Solo a te".
Restarono
in silenzio
per pochi secondi, un rossore spuntò sulle guance di Noelle
le mani di Harry
erano ancora sulla sua piccola schiena. Gentilmente iniziò a
trascinarla verso
di lui, ma un odioso squillo rimbombò in ogni parte della
stanza facendo
saltare la ragazza via da lui allarmata, velocemente raggiunse il
telefono e
Harry guardava in su con attenzione nascondendo la delusione.
"Pronto" disse, il suo cuore rallentò fino ad un normale
battito.
"Noelle
non ti
vediamo da secoli! Solo perchè ti abbiamo comprato
l'appartamento non significa
che non ti vogliamo ancora" Noelle alzò gli occhi al sentire
la voce
proveniente dal telefono, sua madre sembrava come se fosse stata presa
dall'agitazione. "Stasera verrai a casa per una cena di famiglia; Jason
è
l'unico che ti ha visto in circa due mesi". La rimproverò e
Noelle alzò
gli occhi guardando Harry e mordendosi il labbro prima che i suoi occhi
sfrecciassero per la stanza e si sfregasse la fronte, era stanca
ultimamente e
non aveva le energie per una cena di famiglia specialmente con Audrey
lì.
"Guarda,
mi
dispiace ma sono occupata! Ho le cose per l'università da
fare ed è difficile
organizzare un incontro con il mio soggetto e -" fece uscire ogni scusa
che poteva pensare di spargere dalla bocca, sebbene molte erano bugie,
l'allusione a Harry nella conversazione gli fece unire le sue
sopracciglia
finché non realizzò che lei stava completamente
mentendo.
"Noelle,
Audrey
trova molto difficile fare questo per tutti noi, e ci sarà
anche tuo zio!
Perchè non porti questa persona a cena? Edward sarebbe lieto
di vedere che stai
facendo realmente qualcosa" Jenna discusse con sua figlia e Noelle si
lamentò sapendo che le sue scuse erano inutili e facevano
solo peggiorare la
situazione.
"Così,
tutto
questo è per Audrey" mormorò
Noelle
prima di aggiungere velocemente, "Che cosa intendi con stai facendo
realmente qualcosa!? Dio, voi pensate
che io non sappia fare niente?"
"Noelle,
vieni e
basta, e porta questa persona aiuterebbe decisamente la tua
argomentazione"
disse ma Noelle sospirò, sapendo che portare Harry Styles
alla cena di famiglia
era decisamente non aiutare la sua argomentazione.
"Lui
non vorrà
venire!" Protestò Noelle esasperata, la sua situazione
precedente con
Harry adesso era una cosa del passato.
"Lui?"
La
madre di Noelle la incitò e lei sapeva che aveva fatto un
errore fondamentale.
"Oh, tu devi portarlo" disse velocemente, terminando la chiamata
prima che la figlia potesse fare ulteriori obiezioni. Noelle
respirò
profondamente morsicando forte il labbro prima di girarsi verso Harry
con un
sorriso di scuse sul viso.
"Uhm
Harry? Ti
dispiacerebbe una sorta di... di cena di famiglia con me?"
*************
Noelle
si sentiva
sofferente. Guidava con il labbro bloccato fermamente sotto i denti, il
suo
sguardo non si spostava dalla strada, le sue nocche iniziavano a
diventare
bianche sul volante. Era costantemente cosciente di come Harry sedeva
vicino a
lei, osservando i suoi movimenti nervosi con cautela e ciò
poteva solo
chiamarlo interesse. Non era sicura di ciò che fosse
successo nell'appartamento
prima e non era definitivamente sicura di come prendere le sue parole.
Per non
parlare del fatto che era spaventata da cosa la sua accondiscente
sorella, la
sua zia alcolizzata, il suo fratello idiota e i suoi onesti genitori
avrebbero
detto della presenza di Harry a tavola e il giudizio a cui era
sottoposta in
pochi minuti l'avrebbe portata all'orlo.
"Noelle?
Hey,
Noelle?" Era Harry; aveva messo la mano sulla sua spalla tirandola
fuori
dai suoi pensieri. "Sembri distratta". Erano parcheggiati fuori dalla
casa di famiglia e se non fossero in questa situazione avrebbe detto
che la vista
della figura scura occasionalmente e non intenzionalmente seria di
Harry dentro
il suo piccolo maggiolino era altamente comica e avrebbe probabilmente
riso forte
solo per vederlo scendere dalla macchina.
Noelle
scosse la
testa, facendogli un timido sorriso ma lui non lo accettò
prendendole le mani
tra le sue. "Calmati, va bene tesoro? Tutto andrà
perfettamente
bene". Lei annuì strizzandogli le mani leggermente prima di
uscire dalla
macchina facendogli cenno di seguirla ma non andarono molto lontano
prima che
Noelle fu assalita.
"Ellie!"
Una donna bionda di mezza età la chiamò
estaticamente, correndo fuori dalla
casa con una bottiglia di vino bianco in mano e accuratamente
baciò Noelle su
entrambi le guance. "Non ti vediamo da mesi, tesoro!"
"Si
Elle, dove
ti nascondevi?" Un'altra voce femminile disse tediosamente, la sua voce
fece irrigidire visibilmente Noelle. Una brunetta con delle labbra
rosso scuro
e qualcosa sulla faccia che fa che tu voglia venerarla...o
soffocarla... magari
entrambi allo stesso tempo.
"Audrey"
Noelle sospirò e lo sguardo della brunetta saettò
oltre le spalle della sorella
alzando una delle sottili sopracciglia con un ghigno, stringendo
leggermente gli
occhi.
"Chi
è quello, Elle?"
Chiese Audrey, il suo tono eccessivamente superiore, portò
un bicchiere di vino
rosso alle sue labbra piene, il liquido a mala pena più
scuro che le sue
labbra.
"Oh...questo
è...beh questo è Harry" rispose Noelle,
combattendo per non lasciar
avvicinare sua sorella.
Harry
sorrise
calorosamente alle due donne e all'andirivieni di persone che
assalì il loro
cammino verso la porta in modo disordinato. "Oh Harry. Sono
più che lieta
di conoscerti". Audrey sorrise ma Harry non titubò facendo
trattenere ad
Audrey uno sguardo di disapprovazione. Solitamente gli uomini si
affollavano
pensando che lei fosse rivestita da contorte forze magnetiche a cui non
potevano resistere ma Harry vide subito attraverso il suo
insignificante gioco.
Quel sorriso era falso come i suoi occhi debolmente blu e Harry sapeva
che non
erano nemmeno vicini all'autentico color zaffiro racchiuso in quelli di
Noelle
che avevano qualcosa che ti tentava a tuffarti dentro e affogarci con
un
sorriso. Dal momento che quelli di Audrey erano un finto colore, tutti
i
tentativi per tuffarsi dentro sarebbero stati ghiacciati e poco
profondi e
moriresti colpendo la testa sul fondo.
"Tutto
mio il
piacere" disse Harry alzando gli occhi per incontrare uno sguardo
d'acciaio e una mascella rigida. Jason. Tese la mano in saluto, nessun
sorriso
era presente. Il più vecchio disse cordialmente "ciao" e
"piacere di conoscerti" ai quali Harry rispose in modo appropriato
consapevole del fatto che Audrey aveva continuamente i suoi occhi
puntati su di
lui.
Si
sedettero al
tavolo puntuali, Harry venne messo tra Noelle e la ormai immobile zia
Leah, che
aveva bevuto tutte le bottiglie di vino bianco vicine da sola "Elle
cara
ne vuoi un bicchiere?" Noelle era incerta sentiva tutti gli sguardi
nella
stanza che guardavano la sua reazione, il peso di tutti gli occhi su di
lei
fece aumentare i suoi nervi drasticamente "Si" disse porgendo il
bicchiere per essere riempito con il liquido prima di tirarlo indietro
e
prenderne un sorso.
"Credi che sia prudente?"
Disse
Audrey, come se non fosse la prima volta. "L'ultima cosa di cui hai
bisogno è il vino". Ci fu un silenzio nella stanza, Harry
guardò Noelle
interrogativamente notando che la sua faccia impallidì di
qualche tono in pochi
secondi. Il silenzio era forzato, solo rotto dalla cordiale risata di
Leah."Lascia stare la ragazza Audrey un po' di vino difficilmente la
farà
star male" disse allegramente, facendo una scorpacciata del cibo di
fronte
a lei come tutti gli altri.
"Lo sai Harry" disse Audrey
sonoramente, facendo girare gli occhi di Jason visibilmente e mimando
di
spararsi mentre si sedeva vicino alla sorella più vecchia.
"Tu sembri
molto familiare. Non è vero Noelle? Dove l'ho visto prima?"
Noelle si
irrigidì, guizzando gli occhi verso Harry momentaneamente
prima di evitare
velocemente il suo sguardo."Jason non pensi che sia familiare? Questa
faccia...Giuro di averlo visto da qualche parte" disse Audrey
fingendosi
ignorante. "Una foto...un poster? Si! Un poster! O un centinaio! Dove
li
ho visti Noelle?"
"Noelle
ho
parlato con Ethan ieri" disse velocemente Jason facendo voltare i
genitori
verso la figlia. Leah rimase estranea alla situazione sorseggiando il
suo vino
mentre guardava. "Ethan? Noelle cosa stava dicendo su Ethan?" disse
Jenna; la madre di Noelle non aveva sentito parlare di questa cosa.
"Io..." emise Noelle, sentendo che il controllo stava violentemente
scivolando dalla sua debole presa. "Ma Noelle, i poster, il tuo
adorabile
amico qui, dimmelo per piacere. Dove l'ho visto prima?" Audrey la
rimproverò ancora, facendo ritornare l'attenzione su di lei.
"Noelle cosa sta succedendo con Ethan?"
"Più vino
tesoro?" " Mi ha detto che non gli hai parlato da quando..."
"Noelle sembri...esausta. E magra, non stai mangiando regolarmente?"
"Dimmi di Harry, Noelle".
Le
accuse e le
domande furono gettate su Noelle così velocemente, si
sentiva indifesa in
questa situazione, non sapeva cosa fare. "Maledizione!" Urlò
finalmente. "Volete solo piantarla tutti!" Si alzò
passandosi una
mano tra i capelli. "Tutti sapete chi cavolo è lui!" Disse
ad Audrey,
che sembrava più che leggermente allarmata dall'esplosione
di Noelle. "Non
so di Ethan! Non so cosa voglia ancora da me! Se sono magra
è una mia decisione
farmi morire di fame, cosa che non sto facendo!
E si!" respirò profondamente, la sua rabbia
stava sbollendo. "
Sono stanca. Sono fottutamente a pezzi. E non voglio del vino, ma se lo
volessi, diventerei completamente e assolutamente logorata e finirei in
ospedale. Almeno avrei fatto realmente qualcosa che vi sareste
aspettati
facessi".
Scappò
dalla stanza,
fermandosi quando sentì chiamare il suo nome da qualcuno di
diverso che
realmente capiva qualcosa di lei e di come duramente stava lavorando.
"Noelle" si girò lentamente mostrandogli un piccolo sorriso
"Ti
porto a casa, hai bisogno di una pausa, tesoro". Non la guardava con
delusione
o rabbia come le persone che aveva lasciato nella stanza.
Annuì
calma,
incontrando il suo sguardo riconoscente mentre avvolgeva un braccio
intorno
alle sue spalle e la spingeva verso di lui e lei si rilassava.
"Scusami" disse contemplando la luna. " Folle è un termine
appropriato alla mia famiglia". Harry sorrise leggermente al suo
commento
ancora confuso sulla situazione di prima ma non aveva bisogno di
chiederle
niente ora, l'avrebbe ripresa dopo quando Noelle si era rilassata e
aveva dormito
un po' e forse poi lui le avrebbe detto molte altre cose che aveva
nella sua
testa.
Note
Volevo
ricordarvi prima di tutto il link della storia originale di Lyndsey http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=2
e la
ringrazio anche per avermi dato il banner della storia che le aveva
fatto
unicornswag; secondo me è davvero fatto molto bene... Voi
cosa ne pensate?
Tornando
alla storia volevo ringraziare Chiaretta97s e miky1d7689 per aver
recensito lo
scorso capitolo; ringrazio anche CrystalStyles per aver messo la storia
tra le
seguite e invece Aliceroma, HeleneOneD69 e lucrepeg per averla messa
tra le
preferite.
Alla
prossima e se vi va lasciatemi almeno dieci parole per farmi sapere
cosa ne
pensate
|
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Capitolo 12 *** Rischi ***
Crediti
banner Unicornswag
Rischi
Harry
aveva riportato
Noelle a casa premurosamente, inchinandosi alla reazione che avrebbe
dato a chi
lo vide nella macchina da Barbie di Noelle ma per adesso non gli
importava
sapeva che Noelle non poteva tornare a casa da sola nello stato in cui
si
trovava, qualunque cosa le era stata buttata addosso! L'aveva portata
alla
porta, lei lo aveva ringraziato sinceramente ed entrò,
questo era più o meno
quello che l'aveva portato dove era adesso. Nel suo appartamento con
gli occhi
bloccati sul telefono. Ci era già passato, ma ogni volta,
aveva ignorato i
messaggi vocali che riceveva, solo adesso osava aprire il
più recente non
sicuro che avrebbe risposto.
"Hey
Haz"
la voce parlò con un tono allegro, una voce che Harry
conobbe istantaneamente.
Louis. "Mi sento come la tua ragazza protettiva per quello che sto
facendo, dio, i pettegolezzi stanno avendo un senso per me ora, anche
su di te?
No...ok..." Louis era nervoso mentre parlava, cercando di alleggerire
la
situazione con una breve risata su se stesso. C'era una voce distante
in
sottofondo, che fece tendere le orecchie ad Harry per sentirla.
"Lo
stai
chiamando ancora? Non ha senso" Harry sospirò, era Zayn. "Ti
ha
risposto una volta? Quando realizzerai che ci sta bloccando fuori Lou,
non
tornerà indietro".
Ci
fu una pausa nel
telefono, prima che una voce diversa interruppe. "Harry? Dove sei stato
amico?" Questa volta era Niall, sembrava sempre più
speranzoso di Zayn.
"Penso che le fan abbiano smesso di piangere adesso..." Ci fu una
risata estremamente contagiosa al telefono e Harry non tentò
nemmeno di ridacchiare,
non era stato in giro abbastanza per
vedere la reazione delle fan ma indovinava che le ragazze erano un po'
più che
ferite.
"Si
Harry"
Louis parlava ancora dopo una leggera zuffa per il telefono, "Ma non
è
questo il punto. Spero che tu ti stia divertendo e che tu possa vivere
una vita
normale in qualunque posto, non essere ubriaco tutte le notti, tendi ad
essere
un po' irresponsabile quando sei ubriaco..."
"E
noi non
saremo li per farti passare la sbronza" una voce urlò
facendo scappare una
risata dalle labbra di Harry. Liam li aveva sempre fatti riflettere
tutti e
quattro sulla sobrietà per la maggior parte del tempo.
"Bene
c'è che...
noi vogliamo solo sapere quando tu ti rimetterai? Intendo..beh.. ci
manchi
riccio. Ci manca la tua voce roca. Dio, le interviste passano molto
più
velocemente, solo perchè parliamo tutti ad un ritmo normale
senza di te.
Solo...solo per favore torna Harry. Ciao" Louis terminò la
chiamata,
lasciando Harry con un dolore nella parte posteriore della gola per i
tentativi
di umorismo del suo amico e il triste commento alla fine. Il commento
che
poteva farlo passare per un mendicante. E la dura realtà
aveva colpito Harry
perchè era veramente giunto a questo. I suoi amici lo
pregavano di tornare e
sapevano che comunque non avrebbe più potuto affrontare le
telecamere.
********
Si
incamminò per le
strade illuminate, le stelle guardavano in basso verso la sagoma
leggermente
curva mentre si muoveva. Si sentiva in colpa, molto in colpa, e sapeva
che il
suo comportamento era imperdonabile. Opporsi ai fan era una cosa, ma
tener
fuori i suoi amici e lasciarli completamente all'oscuro era un'altra
cosa, e
lui aveva bisogno di schiarirsi le idee. Le strade erano tranquille e
vuote,
con grande sollievo di Harry, non era sicuro di dove stesse andando ma
voleva
solo passeggiare e respirare la notte. Qualche auto solitaria passava
occasionalmente accanto a lui, i fari splendevano sul catrame, dando
alla
superficie nera una leggera lucentezza. La sua mente vagava senza meta,
non
pensando a niente in particolare ma fu preso e portato via dai suoi
pensieri da
un suono ripetitivo, come l'apertura di un cancello arrugginito. Per
curiosità,
decise di seguire il suono, finendo in quello che sembrava un vecchio
parco.
Il
rumore continuava
con una sorta di ritmo, ogni volta lo stesso suono si sentiva dopo un
periodo
di tempo uguale al precedente. Accigliato, Harry si voltò
alla ricerca della
fonte. Quando i suoi occhi si posarono sulla causa del suono sorrise,
vedendo
la leggera figura della ragazza che ormai conosceva bene appollaiata
delicatamente su una vecchia altalena. C'era la luce fioca di un
lampione
distante che puntava calorosamente sulla coperta appoggiata sulle sue
spalle
mentre oscillava avanti e indietro delicatamente.
Lentamente
Harry
cominciò ad avvicinarsi, sapendo che aveva facilmente la
tendenza a spaventarsi
quando stava pensando e lui l'aveva capita abbastanza bene per sapere
che
sicuramente lo stava facendo.
"Noelle?"
La chiamò, aspettando che saltasse ma per sua grande
sorpresa non lo fece.
Semplicemente spostò il suo peso prima di girare il viso per
vederlo con un
piccolo sorriso, pensando che lei sapeva già chi fosse.
"Hey
Harry"
rispose rigirandosi e alzando la faccia al cielo con aria sognante,
sapendo che
sarebbe stato presto al suo fianco. Un paio di mani le toccarono le
spalle,
afferrandola delicatamente in saluto.
"Che
cosa ci fai
qui? Si congela" disse. La ragazza si strinse nelle spalle con gli
occhi
ancora fissi al cielo, non rispondendo al suo ultimo commento.
"Ho
capito una
cosa l'altro giorno" iniziò calma "Non ho mai visto una
stella
cadente".
"Mai?"
Chiese Harry incredulo, guardando Noelle attentamente, notando come i
suoi
capelli castani erano leggermente aggrovigliati e come la sua enorme
felpa
pendeva liberamente sopra il suo corpo minuto come era solita fare
quando la
vedeva al mattino. Doveva essere uscita dal letto solo per venire qui,
nel
cuore della notte, per sedersi in una vecchia altalena e cercare le
stelle
cadenti.
"Si,
lo so
bene" disse Noelle con una piccola risata, guardando le mani dell'amico
che rimanevano su di lei comodamente. "Così ho deciso che
fosse il momento
giusto per vederne una" spiegò, avvertendo lo sguardo
incerto sulla faccia
di Harry mentre lo diceva. "Immagino sia stato un po' improvviso ma era
davvero importante per me".
"Io
le ho viste
un paio di volte" disse Harry, guadagnandosi una spinta giocosa dalla
ragazza."Mettiti
in mostra" mormorò Noelle con una nota di irritazione nella
voce.
"Sono sicura che tu abbia visto un sacco di cose che io non ho visto
Harry" aggiunse con lo sguardo bloccato intensamente al cielo, in
attesa.
"Ti
posso
aiutare a trovarne una" si offrì Harry e lei si
girò indietro verso di
lui, non sicura delle sue parole. "Tu non la troverai solo guardando il
cielo per anni".
"Bene
Styles,
dammi un po' dei tuoi poteri da stella cadente" replicò
sarcasticamente,
facendolo ridere.
Harry
guardò il
cielo, cercando un posto particolarmente chiaro dove non ci fossero
tracce di
nuvole. " Non sono sicuro che funzionerà," disse
avvicinandosi a
Noelle così che la sua testa fosse appena sopra le sue
spalle " Ma se tu
guardi appena qua sopra potresti avere un'opportunità
migliore".
"Dove?"
Chiese con gli occhi guizzanti verso il cielo e Harry sorrise
leggermente,
vedendo come disperata ed eccitata fosse per vedere qualcosa di
semplice come
una stella cadente. Qualcosa che Harry aveva ritenuto inutile, ma poi
ancora,
se avesse imparato una cosa su Noelle era che le cose intorno a lei non
le
fregavano di meno, ed erano le cose che in genere valutavi di
più. E quell'
unica prospettiva di vita era una delle cose di lei che l'aveva colpito.
Harry
mise le punte
delle dita sotto il suo mento usando il pollice per guidarle il viso
nella
direzione che le aveva detto verso la macchia chiara in mezzo alle
nuvole,
"Solo lì" disse "Se sei fortunata, ne vedrai una".
Qualche
minuto passò,
gli occhi di Noelle bloccati attentamente nel posto in cui era stata
guidata,
il viso arricciato per la concentrazione. "Ecco!" emise eccitata,
guardando verso la luce luminosa che scomparve in pochi secondi, i suoi
occhi
si chiusero velocemente, Harry sorrise per come sembrava infantile.
Sembrava
così adorabile che lo faceva irradiare, fossette a tutto
schermo!
"Hai
espresso un
desiderio?" Chiese una volta che i suoi occhi blu si riaprirono. Era
ancora a pochi centimetri di distanza da lei, guardando come aveva
iniziato a
giocare con le sue dita nel giro di pochi secondi e questo poteva
essere
descritto solo come un'azione nervosa."No" rispose.
"Perchè
no?" chiese Harry incredulo, sicuro che fosse questa la ragione per cui
fosse qui. La ragione per cui voleva vedere una stella era esprimere un
desiderio?
"Non
so cosa
desiderare" la sua voce era un po' più fiacca di prima.
Harry stava per
lasciarla sola, sapendo che era sconvolta sebbene non sapesse
perchè, ma poi
lei aggiunse con una voce abbastanza forte da essere considerata un
sussurro, "Io
non so più quello che voglio Harry".
"Noelle
è tutto
a posto; è solo una stella cadente". Provò a
farla stare meglio, non
capendo abbastanza cosa stava cercando di dire, o perchè
sembrava così persa
come un cervo catturato dai fari.
"Non
è per la
stella Harry. Solo...io ho preso una decisione poco tempo fa"
iniziò,
incespicando con le parole, sapendo che non poteva dire ad Harry quale
fosse
realmente la decisione, confusa pure sui suoi sentimenti verso Ethan,
per non
parlare della pressione del fratello. "E io ho pensato che avrebbe
avuto
tutto senso, capisci? Ma adesso non sono sicura che le decisioni che ho
preso
fossero quelle giuste".
"Capisco
perfettamente quello che dici" le disse Harry, morsicandosi le labbro
colpevolmente e restando in silenzio per qualche secondo.
"Funzionerà
davvero tutto alla fine?" chiese Noelle, guardando dritto verso il
nulla.
"Deve"
disse Harry, guardando Noelle con l'unica speranza che aveva nel suo
corpo.
"A
volte dico a
me stessa di correre più rischi" gli disse "
perchè faccio un passo
indietro e mi guardo attorno e realizzo che la vita che sto vivendo
è solo
così...vuota". Guardò il pavimento, i suoi piedi
penzolavano sopra la
terra a causa dell'altezza dell'altalena. "Ma ogni volta che lo
faccio" respirò " Finisco solo per aggiungere qualcosa alla
lunga
lista degli errori che ho fatto". Gli confidò, i suoi muri
erano
completamente abbattuti a questo punto, lei non aveva mai detto queste
parole a
nessuno e probabilmente le ha dette solo a causa dell'effetto combinato
della
stanchezza e della confusione , ma Harry ascoltava e questo gli fece
male al
cuore.
"Forse
devi
prendere più rischi, sebbene sono stupidi o non lo sono,
solo perchè è l'unico
modo per sentirsi vivi e anche se si commettono errori lungo la strada
almeno
sai che stai respirando". Le disse Harry, in relazione a quello che
stavano dicendo.
"Non
ho mai
preso un rischio che fosse utile, perchè a volte... a volte
fa male respirare
Harry" Disse Noelle tristemente, ignara di dove questo improvviso senso
di
depressione era uscito, sapeva solo che era lì da un po' e
Harry era l'unico
che la stava ascoltando e non le diceva che era eccessivamente cinica.
E perchè
lei si fidava di lui, aggiunse mentalmente.
"Prendere
un
rischio non significa buttarsi giù da un dirupo,
è solo avere il coraggio di
stare sul bordo e godersi la vista" disse Harry appoggiandosi ancora
più
vicino alla ragazza, le sue parole l'avevano colpita e adesso le stava
assorbendo lentamente.
Noelle
girò la faccia
verso di lui, realizzando solo ora come fossero vicini, poteva quasi
sentire il
suo alito di menta sul viso che si mischiava con il suo. Rimasero in
silenzio
per pochi secondi, guardandosi intensamente a vicenda, Noelle
trovò
immediatamente conforto nelle parole di Harry. Gli occhi verdi di Harry
guardarono verso il basso fissandosi molto brevemente sulle sue morbide
labbra
rosa prima di tornare a incontrare il suo sguardo ancora una volta. Era
insicuro, cercava di valutare la sua reazione ma non riusciva a
leggerla,
cercava disperatamente qualcosa ma i suoi occhi erano bloccati
saldamente ai
suoi.
Poteva
sentire il suo
cuore battere nel petto in modo irregolare, e se Harry l'avesse
guardata,
avrebbe probabilmente visto attraverso i vestiti il suo battito anche
se era
riuscita a mantenere il respiro calmo.
"Penso
che sto
per baciarti..." le disse Harry dolcemente, facendole fermare il
respiro
nella parte posteriore della gola; guardò le sue labbra
ancora una volta,
aspettando una risposta, timoroso di averla spaventata.
"Penso
che ti
ribacerò anch'io" sussurrò Noelle, dando ad Harry
tutte le conferme di cui
aveva bisogno e grata all'altalena per la sua considerevole altezza.
Harry
ridusse i pochi millimetri che li separavano guardando Noelle fino
all'ultimo
momento in cui le loro labbra si incontrarono e le palpebre di Noelle
delicatamente si chiusero seguite subito dopo da quelle di Harry.
Le
loro labbra si
modellarono insieme, un incontro perfettamente appropriato, in un primo
momento
Noelle non si mosse un po' sorpresa da come la situazione era
velocemente
cambiata. Ma le mani di Harry trovarono la sua vita e le diede una
stretta
gentile per portarla fuori dal momentaneo shock, lei rispose e le loro
labbra
si mossero insieme all'unisono. Avvolse le sue braccia intorno al collo
di
Harry, tirandolo più vicino e potè
percepire che lui stava sorridendo per la sua azione.
Harry si raddrizzò
leggermente, tirando Noelle in piedi con lui ed ora si trovavano in una
posizione più comoda, la coperta scivolò dalle
spalle di Noelle. Harry fece
scivolare la lingua fuori per sfiorare il labbro inferiore color
fragola. Non
gli concesse l'ingresso scegliendo invece di prenderlo un po' in giro,
la sua
bocca rimase chiusa finchè lui non ruppe il bacio solo per
separarsi e
permettergli di entrare, le loro lingue si incontrarono in una danza
intricata
per il dominio ma Noelle cedette per prima a causa della stanchezza
permettendo
ad Harry di prendere il controllo e soddisfarsi dal girovagare nella
sua bocca
per memorizzare il suo sapore, ma sapeva che lei era più o
meno stanca perchè
crollò un po' su di lui e allora si tolse morsicandole il
labbro inferiore
scherzosamente facendole scappare un gemito dalla bocca
involontariamente e
questo gli fece espandere un sorriso attraverso il volto.
Noelle
lo guardò
timidamente, avvolgendosi le braccia attorno al corpo, la pelle d'oca
stava
invadendo il suo corpo e tentò di soffocare uno sbadiglio ma
fallì facendo
ridere Harry "Devo ammettere che sono commosso dal fatto che non ti ho
svegliato"Lei alzò gli occhi non avendo le forze per fare
altro; era
venuta qui ogni notte per tre giorni consecutivi a vuoto
"Proverò più
duramente la prossima volta Noelle" disse Harry felicemente,
avvicinando
il suo debole corpo a lui e lei arrossì leggermente
guardandolo con le
sopracciglia alzate.
"Buona
fortuna,Popstar, non sai quanto sia difficile tenermi lontana dal
sonno"
scherzò, allarmando se stessa per la sua
repentinità ma Harry rise soltanto.
Qualcosa
era accaduto
a Noelle quella notte, due cose realmente. Primo aveva visto una stella
cadente, due in verità, una nel cielo e una quando le sue
labbra si modellarono
perfettamente con quelle di Harry. E aveva anche imparato molto da
quello che
le aveva detto, e forse doveva smettere di preoccuparsi delle
aspettative di
tutti, forse avrebbe dovuto lasciare andare tutto perchè
questa era la sua vita
e meritava di respirare.
Note
Ciao a tutte!!!
Ricordo sempre che la storia originale la trovate qui http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=01
Ringrazio
tantissimo miky1d7689 che recensisce sempre la mia storia!!!! Passando
al
capitolo nella prima parte fanno la comparsa gli altri quattro One
Direction e
troviamo un Louis piuttosto sconsolato mentre nella seconda parte la
storia
ritorna ad incentrarsi su Harry e Noelle. Penso che il capitolo parli
da se e
la storia delle stelle cadenti è bellissima.
Come sempre mi
farebbe piacere sapere cosa ne pensate!! Alla prossima Ciaooooo!!!
|
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Capitolo 13 *** Harry & Noelle ***
Crediti
banner unicornswag
Harry
& Noelle
Prudenti.
Erano
entrambi scandalosamente prudenti. Terrorizzati di oltrepassare il
confine
dell'altro prima che qualcosa fosse realmente accaduto,
perchè tutto quello che
volevano era un inizio perfetto, sapevano entrambi che questa volta
poteva
essere diverso sarebbe potuto essere molto più di qualsiasi
altra cosa che
abbiano mai sperimentato. E questa era una prospettiva scoraggiante, li
faceva
interrogare molto di più del normale, entrambi non volevano
correre ma non
volevano neanche andare troppo lentamente perchè la fiamma
avrebbe potuto
esaurirsi.
Il
problema della
questione era che non erano innamorati, ma potevano diventarlo. Harry e
Noelle
avevano la capacità di essere quel tipo di persona speciale
che la gente ha
speso una vita a sognare di essere. Harry lo sapeva fin dall'inizio
quando solo
a guardarla gli tolse il fiato, tuttavia sembrava successo tutto molto
tempo fa
quando voleva davvero trovare il suo nome e il suo numero ma una volta
che ha
avuto il primo assaggio di Noelle non ne aveva avuto più
abbastanza. Era come
una droga per lui; solo il fatto di esserci faceva si che la sua
giornata
avesse un grammo di perfezione in più come mai nessun altro
avrebbe potuto
dargli. Ma adesso la differenza era che Harry teneva troppo a Noelle
come se
fosse un egoista. Per
non pensare che
era sbagliato quello che voleva, non importava quanto desiderasse
baciarla di nuovo,
sapeva che alla fine l'avrebbe ferita e non sapeva se avesse potuto
vivere con
se stesso per aver fatto ciò.
Noelle
era quella
ragazza che vedeva nella sua mente come tutto doveva andare, come
manovrava la
scuola e poi l'università, e lei avrebbe incontrato un
ragazzo carino e lui non
sarà perfetto ma le dirà che è bella e
lei imparerà ad amarlo con il tempo
sebbene non avesse voluto farlo. Indosserà un elaborato
abito da sposa con una
grande gonna e un lungo strascico, sarebbe stata una principessa e
avrebbe
avuto un aspetto più sorprendente in bianco di qualsiasi
altra ragazza che
Harry avesse visto, questo solo se avesse deciso di invitarlo al
matrimonio.
Noelle sarebbe una madre stupefacente con cinque bambini che la
adoreranno e
lei li guarderà crescere con costante orgoglio, Harry non le
avrebbe potuto
dare questo, fin dall'inizio era un'opzione che entrambi conoscevano,
perchè
non importa quando lontano correva lui, sarebbe sempre stato visto come
Harry
Styles, membro dei One Direction con orde di paparazzi che
documentavano la sua
vita personale al mondo, e questo non era quello per cui Noelle aveva
firmato.
"Uhm,
potresti
solo guardare direttamente alla fotocamera?Dritto nelle lenti" lo
istruì
Noelle, giocherellando con lo zoom nelle sue sfere di smeraldo,
focalizzando la
fotocamera e centrando l'immagine. Guardò direttamente
indietro verso il suo
intenso sguardo che era fermamente bloccato su Noelle proprio come
è sempre
stato. I suoi occhi bruciavano con qualcosa di forte e Noelle poteva
quasi
visualizzare i pensieri in streaming attraverso la mente dietro i suoi
occhi.
Quegli occhi che tenevano così tanto, se ci fosse stato un
modo Noelle avrebbe
visto il passato di Harry; "Sto bene" e "É ok" era quello
che passava in quegli occhi, quegli occhi che erano attualmente puntati
dritti
su di lei con un tipo di desiderio così reale e presente che
le faceva male
perchè sapeva che lui non avrebbe fatto nulla.
Lentamente
premette
il pulsante di scatto, catturando quello sguardo per sempre, congelato
nel
tempo, facendo chiedere alla persona che li guardava se fosse mai stato
fatto
qualcosa, alla persona che si trovava di fronte, che ha causato quel
desiderio
che appariva dentro. Ma quando mise la fotocamera giù dopo
aver fatto qualche
scatto per ogni evenienza, incontrò i suoi occhi ancora una
volta trovando che
lo sguardo non era affatto cambiato. Stettero in silenzio per un tempo
immisurabile, guardandosi solo a vicenda non sapendo cosa fare.
Noelle
era spaventata
perchè nel corso del tempo che erano stati insieme, Harry
era diventato un
amico, qualcuno che era pronto ad ascoltarla quando pensava
drammaticamente e
irrazionalmente che il suo mondo stava cadendo a pezzi, non aveva avuto
qualcuno per farlo per molto tempo perchè sebbene Chelsea
fosse sempre lì non
era pronta ad affrontare le cose quando si facevano dure, lei voleva
solo che
le cose fossero perfette e diceva a Noelle di non preoccuparsi cosa che
di
solito la faceva impazzire di preoccupazione. E se questa amicizia che
aveva
costruito con Harry fosse andata in frantumi perchè la loro
relazione andava
verso questa fine non avrebbe avuto niente da ripiegare su nessuno, non
avrebbe
avuto nessuno per dire come si sentiva così distrutta se
fosse stato lui la
persona che l'avrebbe distrutta per cominciare; sapeva che non avrebbe
mai voluto
ferirlo e lui era altrettanto spaventato quanto Noelle.
"Harry," iniziò
leggermente,
guardandolo con un piccolo sorriso "Cosa stiamo facendo?" Chiese alla
fine, guardandolo altrettanto intensamente come anche lui aveva fatto
prima e
Harry rise leggermente amando come Noelle lo chiamava sempre quando
entrambi
sapevano che stavano cercando di capire qualcosa.
"Beh"
cominciò Harry facendo un passo verso di lei, mordendosi il
labbro mentre
avanzava "Dipende da quello che vuoi che ti dica".
"Voglio
che tu
mi dica che questa è una cattiva decisione" rispose Noelle
con un sorriso
"Voglio che mi dici che non dovremmo farlo". Harry la stava guardando
curioso, cercando di immaginare a quale gioco stesse giocando, "Voglio
che
mi dici che farsi coinvolgere da te è la cosa più
stupida che potessi fare.
Voglio che tu sia la voce della mia ragione perchè non
riesco a credere a
niente di quello che dico a me stessa. Tu hai l'abitudine di fissare il
mio
cervello".
Harry
sorrise,adesso
erano vicini, le loro voci serie ma con una nota distinguibile di
giocosità
costantemente sotto la superficie. "Questa è una cattiva
decisione, noi
non dovremmo farlo Nell, davvero non dovremmo. Farsi coinvolgere da me
è
completamente stupido e irresponsabile" disse Harry calmo e lei sorrise.
"Grazie"
gli disse e lui fece un altro passo verso di lei, Noelle invece
tornò indietro
e lui sorrise spostandosi verso il suo corpo fino a quando la schiena
di lei
non raggiunse il muro, i suoi palmi si appiattirono contro la
superficie fredda
mentre guardava la sua faccia sorridente.
"E
la ragione
per il quale mi hai chiesto di fare questo?" Chiese Harry mentre
guardava
i suoi occhi che brillavano di qualcosa indecifrabile.
"Se
noi continuiamo...
te e io, voglio guardare indietro a questo giorno e dire a me stessa
che se
qualcosa dovesse andare storto è colpa mia perchè
mi hai avvertito ma io non ho
ascoltato" gli disse allacciando le sue dita sottili e delicate attorno
al
suo polso consapevole del fuoco che bruciava nella punta delle dita
mentre
toccava la sua pelle nuda. "Vuol dire che non hai intenzione di
ascoltarmi?" chiese Harry "Perchè se è
così, penso che sia la peggior
decisione che tu abbia mai preso".
Noelle
sorrise
affondando i denti nel labbro inferiore mentre pensava per un momento,
i suoi
occhi danzavano sull'uomo di fronte a lei, avendo il coraggio di stare
in piedi
sul bordo e godersi la vista, aveva detto lui, e certamente si stava
godendo la
vista. "Questo dipende se anche tu prenderai o no la stessa decisione
idiota" gli disse, tirandolo un centimetro più vicino mentre
la sua
schiena era premuta al muro con fermezza.
"Oh
Nell"
sorrise con gli occhi pieni di malizia "Ho già preso questa
decisione molto
tempo prima che tu lo avessi pensato", disse semplicemente spingendo il
suo corpo contro il suo , guardando il suo crescente petto vacillare
mentre il
suo respiro sobbalzò per il contatto. Alzò le
braccia così i suoi palmi erano
premuti ai lati della sua faccia mentre lei lo guardava con interesse.
Sorrise
leggermente iniziando a inclinarsi mentre Noelle rabbrividiva.
"Aspetta"
disse facendolo fermare a pochi millimetri dalla sua desiderata
destinazione.
"Voglio sapere dove mi trovo, cosa siamo noi". Harry sorrise
leggermente, solo Noelle avrebbe potuto fermarlo nel mezzo di un bacio
per
chiedergli una dettagliata spiegazione dello stato della loro relazione
"Che cosa vuoi che siamo tesoro?"
"Rispondi
alla
domanda Popstar" rispose alzando le sopracciglia.
"Beh, io sono Harry" iniziò
lentamente " e tu sei Noelle" le fece un occhiolino e lei
alzò gli
occhi "E stiamo cercando di funzionare a vicenda".
"La
fai sembrare
così semplice" replicò Noelle mettendo le mani
sulle sue spalle mentre
Harry rideva. "É semplice tesoro" replicò Harry,
chinandosi ancora
una volta mentre le mani di Noelle si avvolgevano intorno al suo collo
tirandolo leggermente. Le loro labbra si incontrarono in un modo
familiare,
come se lo facessero da una vita intera, le mani di Harry scivolarono
lentamente in giù sui fianchi di Noelle e le mani di lei si
impigliarono tra i
suoi capelli, i loro corpi si modellavano assieme senza problemi contro
il muro
freddo perchè, dopo tutto, Harry e Noelle erano la
combinazione perfetta. E in
questo momento, mentre le loro labbra erano incollate, iniziarono a
essere
stupiti come non lo erano mai stati.
Note!!!
Vi volevo
ricordare che la storia non è mia ma di Lynds xx e il link
dell'originale lo
potete trovare nel primo capitolo.
Passando al
capitolo spero vi sia piaciuto non esitate a farmi sapere cosa ne
pensate.
Ringrazio
miky1d7689 che recensisce sempre la mia storia ringrazio anche
ely_love_canty e
Kukukuju per aver messo la storia tra le seguite.
Vi lascio con
questa stupenda gif dei ragazzi al prossimo capitolo.
|
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Capitolo 14 *** Aspirazioni ***
Aspirazioni
"Sai
non mi hai detto a cosa ti servo"
ricordò Harry a Noelle mentre era in piedi nella cucina
cercando vari
ingredienti nella dispensa.
"Cosa
intendi?" Chiese confusa, prendendo
un grosso pacchetto di farina.
"La
cosa delle foto" le disse Harry,
guardando nella dispensa cercando di capire cosa stava facendo.
"Non
te l'ho detto?" Disse pensando al
giorno in cui gliel'aveva chiesto e ricordando come fossero stati
interrotti
bruscamente da suo fratello. "Beh, io ho sempre voluto andare ad Oxford
da
quando posso ricordare" iniziò Noelle, portando gli oggetti
vicino ad
Harry con un leggero sorriso e li appoggiò sul bancone. "Ma
sono stata
rifiutata".
"Oh,
sono così dispiaciuto Nell" disse
Harry e lei gli sorrise.
"Non
esserlo, Popstar" rispose allegra
"É qui che entri in gioco tu". Noelle afferrò una
grande ciotola
versò una quantità casuale di zucchero dentro
seguita da un pezzo di burro,
"Puoi mescolarmelo?" Chiese porgendogli la ciotola con un grosso
cucchiaio di legno mentre raccoglieva i capelli in una lunga coda di
cavallo.
"Vedi mio zio è il responsabile delle ammissioni a Oxford"
lo
informò, sorridendo per come sembrava adorabile mentre
faceva qualcosa di
normale come aiutarla a fare una torta.
"Beh
hai amici in alte posizioni" commentò
Harry e Noelle sbuffò alzando un sopracciglio mentre lo
guardava.
"A
cominciare da te?" Chiese e un sorriso
spuntò agli angoli della bocca di Harry.
"Colpito"
"Precisamente,
comunque mia mamma gli ha
parlato per me, non voleva che sua figlia diventasse una completa
delusione" affermò e Harry alzò gli occhi per il
suo tono "E mio zio
ha sistemato delle cose e mi ha parlato del progetto e mi ha detto che
se è
abbastanza buono entrerò".
"Perchè
Oxford però?" Domandò Harry
curiosamente, ridando la ciotola alla ragazza che ruppe delle uova e
aggiunse
una quantità imprecisata di farina. "E dopo
l'università? Cosa vuoi
fare?"
Harry
notò come gli occhi di Noelle sembravano
ardere maggiormente dopo questa domanda, sebbene non aveva ancora
niente, era
una sognatrice, anche lui una volta lo era finchè smise di
credere che i sogni
diventassero realtà. Lui adorava quando gli parlava dei suoi
sogni e delle sue
aspirazioni, gli ricordava un tempo felice quando considerava che le
impeccabili modelle da copertina erano perfette per lui e quando niente
faceva
battere il suo cuore se non la prospettiva di salire sul palco e
trasformare un
testo in una ballata impeccabile. "Voglio un mio studio, sai un posto
per
lavorare dove potrei solo pensare a cosa voglio e ci sarebbero foto
sparse
dappertutto" Noelle fece cenno con le mani intorno a lei rendendo il
tutto
più eccitante solo attraverso il pensiero. "E vorrei
viaggiare per il
mondo facendo fotografie per le varie riviste e tutti sarebbero
orgogliosi di
me e io sarei... io sarei felice".
Harry
le sorrise spostandosi dal bancone per
esserle più vicino. Premette la fronte contro la sua e lei
sorrise leggermente
mentre lui avvolgeva le loro dita insieme premurosamente, bloccandole
insieme.
"A volte ti invidio" sussurrò Harry guardando direttamente
dentro i
suoi occhi di zaffiro.
"Perchè
mai dovresti invidiarmi?" Chiese
esaminando i suoi lineamenti da vicino provando a memorizzarli
catturando
questo momento nella mente senza l'aiuto di una foto.
"C'è
ancora molto da scoprire per te, così
tante cose che non hai visto. Tutto per te è ancora
un'avventura. Mi manca
questo" le disse Harry, posandole un bacio leggero agli angoli della
bocca
mentre lei lo studiava.
"Ma
tu stai vivendo il tuo sogno; tu hai fatto
tutto quello che hai sempre voluto" disse non capendo come qualcuno
poteva
essere geloso della sua vita serena quando loro avevano visto tutto
quello che
il mondo ha da offrire.
"Immagino
che ho visto molto e ho viaggiato
ovunque, ho tanti soldi e un milione di fan ma questo non è
il mio sogno"
disse, la sua mente lampeggiò indietro nel passato, stava
comparando quello che
aveva adesso con quello che aveva a sedici anni e viveva a Holmes
Chapel.
"Ma
tu hai talento, credibilità e
riconoscimento. Cos'altro vorresti? Cos'altro rimane?" Gli chiese
Noelle
cercando i suoi occhi per qualche reazione. Era rimasto paralizzato
dopo che
gliel'aveva detto, si era temporaneamente chiuso.
"Forse...
forse voglio solo essere
leggendario" Harry finalmente parlò, mantenendo il suo tono
neutro mentre
guardava Noelle con un leggero sorriso ma lei sospirò
semplicemente liberandosi
dalla sua presa e tornando alla ciotola.
"Harry"
disse ma non spiegò cosa voleva,
non disse le parole che aveva sulla punta della lingua disse invece
qualcos'altro che non era appropriato. "Vogliamo essere tutti
leggendari;
ciò che intendo davvero dire..." pensò per un
momento, fissando la sua
espressione sconfitta "Sei fortunato Harry, davvero fortunato. E se
qualcuno ha la possibilità di essere leggendario non riesco
a pensare a nessuno
migliore". Ma quello che avrebbe detto, quello che sapeva essere vero
nella sua mente ma non aveva avuto il coraggio di dire ad alta voce ma
che
riempiva i suoi pensieri mentre le sue forti braccia avvolgevano la sua
piccola
vita e le lasciava un piccolo bacio sulla testa.
Tu sarai
sempre leggendario per me.
Note!!!
Ciao ragazze come state???
Eccomi con il nuovo capitolo!!!
Volevo ringraziare LadyHazza_ e From_the_stars per aver recensito la
storia.
Ringrazio justonelook111
per aver messo la storia tra le
ricordate; From_the_stars per averla messa tra le preferite; lastsong e
nialllove per averla messa tra le seguite. Spero di non aver
dimenticato
nessuno altrimenti chiedo perdono!!!
Aspetto le vostre
opinioni!! Mi piacerebbe tanto saper cosa
ne pensate non abbiate vergogna!!!Crediti banner Unicornswag
Un bacio lulù
|
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Capitolo 15 *** Leggende e altre cose ***
Crediti
banner Unicornswag
Leggende
e altre cose
Harry
ebbe un'idea
dopo quel giorno; qualcosa che poteva essere riacceso in lui che
credeva
svanito da tempo. Andò a casa tardi, non riusciva a
scrollarsi di dosso le parole
che aveva lui stesso detto ma che non aveva mai realizzato prima. Lui
voleva
solo essere leggendario. Solo dopo aveva capito che era quello che
stava
cercando per tutto questo tempo. Non voleva essere conosciuto come
qualcuno che
svanisce in un batter d'occhio e la gente ne parla come se fosse un
ricordo
"Ti ricordi quel ragazzo? Dio, non riesco a ricordare il suo nome..."
E
non era solo una
cosa personale; voleva che anche i suoi amici venissero riconosciuti
perchè
sapeva il lavoro che avevano messo in tutto ciò che hanno
fatto. Voleva che le
persone dicessero ancora "I One Direction sono la più grande
boy band
sulla terra" dopo dieci anni da oggi, anche vent'anni da oggi, anche
dopo
che le urla di tutte le ragazze furono un lontano ricordo lui voleva
che il
loro nome fosse alto nelle classifiche, le loro ragazze ancora
lì al loro
fianco leggermente più vecchi e sperava anche di essere una
persona più calma e
un marito.
Fu
in quel momento
che prese la chitarra in un angolo della stanza, polverosa e
inutilizzata, e
prese una penna e un blocco note pronto a dire finalmente le parole che
sapeva
erano nascoste in una nicchia del suo cervello nel solo modo che
conosceva.
Harry Styles stava per iniziare a scrivere una canzone, stava per
comporla e
convertire le parole disordinate che aveva scarabocchiato nella carta
in una
melodia. Sapeva che non sarebbe stato in grado di finirla questa sera,
o
nemmeno domani, non sapeva abbastanza per completare la canzone adesso
ma
sapeva da dove avrebbe iniziato; sapeva chi lo avrebbe ispirato ad
essere una
persona migliore. Una parola, due sillabe, sei lettere incorporate nel
profondo
del suo corpo. Voleva iniziare con Noelle, la ragazza che gli stava
insegnando
come credere ancora.
***************
Noelle
percorse le scale
dolcemente, le sue mani cercavano nella borsa un mazzo di chiavi che
erano
cresciute nelle ultime due settimane. Era stata invitata
nell'appartamento di
Harry a tarda ora perchè gli aveva detto che non riusciva a
dormire e essendo
la persona premurosa che era lui, le aveva detto di fermarsi. Eppure
non
riusciva a controllare i suoi nervi come voleva, sicura che questa non
era
stata una buona idea. Fece un respiro profondo girando la chiave nella
serratura e entrando nell'appartamento che profumava come lui con un
sorriso,
"Popstar ci sei?" Lo chiamò, spostandosi nella stanza
fermandosi
proprio al balcone dove vide la sua alta figura sdraiata fuori in un
semplice
divano. Notò una chitarra nelle sue mani, le sue dita
navigavano dolcemente sulle
corde della chitarra in modo naturale. Immediatamente
ringraziò se stessa per
aver portato la macchina fotografica, la impugnò e
catturò il momento. Sembrava
così reale lì, calmo e riflessivo. L'Harry a cui
si era abituata ma che non era
stata in grado di fotografare così perfettamente.
"Harry"
disse ancora dopo aver rimesso la macchina fotografica nella borsa, non
sapeva
se voleva usare questa foto per il progetto. Sembrava troppo personale,
le
piaceva pensare che fosse stata l'unica ad averlo visto in quel modo,
rilassato
ma attento. Spinse il vetro camminando fuori nel balcone, l'aria gelida
della
notte diede una coltellata alla sua pelle. Non era sicura di come Harry
sopportava il freddo in un abbigliamento così leggero. "Non
ti ho mai
immaginato come il grande compositore e musicista" gli disse a bassa
voce
mentre lui la guardava con un sorriso mettendo giù la
chitarra.
"Nemmeno
io in
realtà" replicò con un sorriso.
"Posso
sentirlo?" Chiese curiosa, sapendo che lui non si aspettava che
l'avrebbe
raggiunto ma il pensiero di sentirlo cantare le fece battere il cuore.
"Una
volta che è
finita tesoro" disse Harry alzandosi e spingendola contro il suo petto.
Noelle lo raggiunse avvolgendo le braccia intorno al suo collo
tirandolo verso
di lei e facendo incontrare le loro labbra. Questa volta fu Noelle a
premere
nervosamente la lingua sul suo labbro inferiore facendo aprire la bocca
ad
Harry istantaneamente godendosi come lei stava cercando di prendere il
controllo della situazione. Si accorse però di come doveva
stare sulle punte
dei piedi per tenere le loro labbra incollate. Lentamente le
passò le mani
intorno ai fianchi, forse più lentamente del necessario,
facendole venire la
pelle d'oca dove le sue mani si appoggiarono, prima di raggiungere le
cosce e
stringerle a coppa. "Salta" disse contro la sua bocca, sollevandola
così le sue gambe potevano avvolgersi al suo bacino.
Harry
sosteneva il
suo peso senza sforzo, portandola attraverso la porta e via dal freddo,
le sue
mani avvolte saldamente attorno al suo corpo in modo protettivo. Noelle
ruppe
il bacio entrambi erano senza fiato, intanto Harry lasciava una serie
di baci
roventi lungo il suo collo mordicchiandolo di tanto in tanto. Emise un
leggero
gemito mentre lui trovava il suo punto più sensibile dove la
pelle morbida
incontrava il collo, istintivamente le sue mani si aggrapparono nel
profondo
dei suoi ricci. "Proprio qui Nell?" chiese con un sorriso,
inclinandosi di nuovo per succhiare il sangue alla superficie della sua
pelle,
facendola gemere mentre lo faceva.
"Non
è
giusto" disse finalmente mentre lui ridacchiava strofinando la testa
contro il suo collo inalando il suo profumo floreale. Harry abilmente
manovrò
la sua strada attraverso l'appartamento, calciando con i piedi la porta
aperta
della sua camera, le sue mani le facevano solletico vicino al bordo
della sua
camicetta. Le mani di Noelle trovarono quelle di Harry e gentilmente le
spinsero via sollevandole e lui rise lasciandola gentilmente scivolare
sulla
coperta che copriva il letto. Si sollevò sulle ginocchia, un
timido sorriso
attraversò le sue labbra mentre gli toglieva la camicia a
quadri dal corpo,
seguita dalla maglietta bianca prendendosi un momento per guardare il
petto
definito di Harry più lungo del necessario, mordendosi il
labbro mentre si scontrava
con la sua perfezione.
Lui
sorrise per
questo, la fece distendere mettendo entrambe le ginocchia ai lati del
suo corpo
chinandosi per premere le labbra contro le sue. Le sue mani si fecero
strada
sulle spalle di Harry, apprezzando la pelle nuda che poteva toccare.
"Il
tuo turno" sussurrò Harry con voce roca al suo orecchio
mentre facilmente
le rimuoveva il tessuto dal corpo esponendo il suo petto. Ora poteva facilmente
vedere come rapidamente
si alzava e si abbassava, i suoi occhi blu guardavano l'uomo in bilico
su di
lei, i riccioli scuri e il sorriso scintillante, gli smeraldi che la
guardavano
con ammirazione, i suoi muscoli perfettamente scolpiti sul suo torso la
intrigavano. Alzò la mano delicata verso il suo petto,
sentendolo leggermente teso
sotto i suoi palmi, e cominciò a tracciare disegni
delineando i vari tatuaggi
che adornavano il suo corpo, le dita si immersero nelle fessure che
separano i
muscoli. Incontrò il suo sguardo notando il suo evidente
sorriso "Ti stai
divertendo?" Le chiese e lei arrossì togliendo la mano.
Si
chinò lasciando
baci verso il petto "Non era una protesta" la informò Harry
facendole
l'occhiolino. Abbassò la testa cospargendo di baci il solco
tra i due seni
facendole sobbalzare il respiro. Le sue labbra si mossero in basso
verso lo
stomaco intanto con le mani tracciava cerchi timidi lungo i fianchi.
Raggiungendo con le dita il bordo dei suoi jeans e girandoci attorno
arrivando
così vicino a slacciare il bottone per poi tirarli
giù quando Noelle
rabbrividì. Occhi chiusi, mani chiuse a pugno, gambe
bloccate insieme, Harry
era quasi al cento per cento sicuro che non stesse neanche respirando.
Con uno
sguardo preoccupato Harry si alzò e raggiunse il suo viso
premendo leggermente
le labbra all'angolo della sua bocca "Noelle" disse piano spostandole
il viso di lato, ma rimase lo stesso immobile. "Noelle". Stava quasi
implorando adesso premendo le labbra sulle sue implorando per una
specie di
risposta. "Tesoro cosa c'è che non va?" le chiese
accarezzandole una
guancia ripercorrendo le azioni che aveva fatto nella sua mente
spaventato di
averla ferita.
Noelle
respirò
profondamente incontrando la sua espressione preoccupata. "Non posso farlo" disse
piano,
"Io non ho mai..." inceppò con le parole cercando di capire
cosa
dire, "Non sono pronta" disse finalmente evitando il suo sguardo e
vergognandosi. "Mi dispiace".
Harry
rimase in
silenzio. Non sicuro di come si sentisse in quel momento. Era
sicuramente
sollevato che non avesse fatto niente di sbagliato ma l'aveva spinta
troppo
oltre? Quando i loro occhi si incontrarono lei sembrava così
combattuta, così
in colpa che aveva appena spezzato il cuore di Harry. "Hey" le disse
gentilmente alzandole la faccia così i loro occhi erano
incatenati, "Tu
non devi essere dispiaciuta, non devi mai essere dispiaciuta per cose
come
questa con me ok? Va bene tesoro". Le disse spostandosi cercando di
darle
spazio per respirare, ma quando la prese il panico, il panico che era
lei che
l'aveva allontanato, la paura che aveva distrutto tutto.
"Non
andare" disse velocemente, allungando un braccio e afferrandolo con
l'ansia che si sarebbe dimenticata di lei e l'avrebbe lasciata adesso,
le sue
dita si avvolsero a malapena attorno al suo bicipite. "Non andartene
per
favore". Si odiava in questo momento. Sembrava disperata e lamentosa
come
un bambino che elemosinava per una barretta di cioccolato tirando la
camicia
della madre.
"Non
preoccuparti" le disse con un sorriso intuendo la sua incredibile
vulnerabilità a quel punto, il modo in cui aveva incrociato
le braccia al
petto, uno sguardo di paura facilmente distinguibile nei suoi occhi.
Harry tirò
il piumone verso l'alto coprendola premurosamente scivolando al suo
fianco e
circondandole la vita con le mani teneramente mentre
il suo corpo si teneva stretto al suo.
"Non voglio andare da nessuna parte tesoro".
Noelle
girò il suo
corpo, i loro respiri si mescolarono per la loro vicinanza e lei
avvolse le
braccia attorno al busto di Harry lasciando la testa sul suo petto.
"Grazie Harry" mormorò sulla sua pelle fredda, sentendo
già gli occhi
chiudersi mentre lo abbracciava, allentando la presa mentre passava il
tempo e
il respiro si stabilizzò.
E
come Harry guardò
il suo corpo addormentato, le lunghe ciglia baciavano le guance, le
loro gambe
intrecciate perfettamente, non riusciva a ricordare un altro momento in
cui
qualcuno lo aveva tenuto in quel modo come se avesse bisogno di lui
lì, come se
si fossero preoccupati più di lui che del contatto fisico.
Harry sospirò,
accoccolandosi nel morbido calore di Noelle togliendole lentamente i
capelli
dalla faccia e controllando che la coperta fosse avvolta attorno a lei
completamente per proteggerla dal mondo esterno. Erano nel loro piccolo
mondo,
avvolti l'uno nell'altro, i loro petti si alzavano e si abbassavano in
sincronia e Harry si sentì felice. Si sentiva felice come
non lo era stato per
molto tempo e fu allora che si rese conto di come era stanco di
sentirsi solo.
Note!!
Ciao a tutte!!
Questo capitolo è di una dolcezza unica l'autrice l'ha
scritto ispirandosi a
Don't let me go... vediamo chi di voi riesce a trovare la frase che
è stata
appunto presa dalla canzone????
Volevo
ringraziare Jas_xoxo e ForeverYoung_ per aver messo la storia tra le
preferite
mentre ringrazio miky1d7689 e HiSheeran per aver recensito!!!
Fatemi sapere
come sempre cosa ne pensate con una piccola recensione al prossimo
capitolo!!!
|
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Capitolo 16 *** Notato ***
Crediti
banner Unicornswag
Notato
"Harry!"
Una dolce voce eccitata lo chiamò estaticamente, "Harry!
Alzati!"
Quasi strillò, spingendo la Popstar che dormiva accanto a
lei, il suo busto
nudo era completamente esposto ma non le poteva importare di meno, la
sua
eccitazione aveva il meglio su di lei. "Sinceramente Harry, alzati!"
Disse ancora scrollandolo un po' di più. Gemette aprendo gli
occhi trovando
Noelle Hutchings a cavallo della sua vita mentre indossava la sua felpa
preferita mentre un sorriso luminoso si espanse sul viso di lei.
"Si
tesoro?"
Disse lentamente, spazzolandosi i capelli disordinati via dalla faccia,
le sue
mani scivolarono sulla vita di Noelle notando come arrossì
per la loro attuale
posizione.
"Indovina?"
Disse allegramente con gli occhi accesi di innocenza infantile, facendo
interrogare Harry se lei sarebbe stata ancora li se avesse continuato
con le
sue azioni la notte precedente. Spinse quel pensiero da parte guardando
la
ragazza con un sorriso.
"Cosa?"
Rispose alzando il suo corpo verso l'alto così che la sua
schiena era premuta
contro la testiera del letto; Noelle adesso gli era seduta in grembo.
"Sta
nevicando" disse felicemente, mordendosi il labbro cercando di
contenere
se stessa. Fin da quando poteva ricordare Noelle aveva un'ossessione
per la
neve, in realtà la adorava. Qualcosa la affascinava nel modo
in cui poteva
toccare le goccioline ghiacciate mentre cadevano misticamente dal
cielo, come
se potesse veramente tenere un pezzo di cielo. Per questo motivo
Dicembre era
praticamente il suo mese preferito, per non parlare del fatto che era
il mese
del suo compleanno e Natale era la sua vacanza preferita in assoluto.
Ma
torniamo alla questione principale.
"Sta
nevicando?" Chiese Harry con la fronte accartocciata mentre Noelle
annuiva
felicemente. Harry le sorrise, ma ancora, qualcosa stava rovinando il
momento.
"Che giorno è tesoro?" Chiese Harry.
"Il
quindici di
Dicembre" disse prontamente notando l'espressione vigile di Harry.
Era
passato così
tanto. Quasi quattro mesi che era lontano. Da quando aveva parlato con
i suoi
quattro migliori amici. Aveva lasciato a metà Settembre, non
molto dopo che il
Take Me Home tour era finito, era davvero così tanto? Aveva
trovato difficile
comprendere come non aveva notato che il tempo passava, come non era
stato male
per il fatto che non vedeva i suoi amici con i quali solitamente
passava ogni
momento, era il quindici di Dicembre, il suo migliore amico avrebbe
compiuto
ventidue anni tra nove giorni e lui non se l'era nemmeno ricordato.
"Perchè?"
Noelle lo tirò fuori dalla sua contemplazione;
alzò le sopracciglia confusa per
il silenzio improvviso di Harry.
"Non
mi sono
reso conto che era già Dicembre..." le disse tirandola verso
di lui, non
volendo nient'altro che farsi trascinare via da questi pensieri come
solitamente lei faceva in modo naturale.
"Non
presti
molta attenzione alle date Popstar?" Commentò con un
sorriso, percependo
il cambiamento nel suo stato d'animo e si chinò rapidamente
per baciarlo sulle
labbra.
"Aspetta...è
il
tuo compleanno il venti, vero tesoro?" Rispose Harry una volta che lei
si
alzò e gli sorrise annuendo. "Felice che te lo ricordi ma io
voglio andare
fuori nella neve davvero... quindi se non ti sbrighi andrò
da sola", lo
minacciò mantenendo il sorriso sulla faccia.
"Sei
come un
bambino piccolo, lo sai?" Le disse Harry spostandole i capelli dietro
l'orecchio con un sorriso mentre lei gli fece la lingua. Le
tirò su il
cappuccio della felpa, troppo grande per il suo piccolo corpo, che le
pendeva
sulla schiena con un sorriso che evidenziava le sue fossette. "La stavo proprio cercando"
Lei
sorrise ancora,
scompigliandogli volutamente i capelli prima di parlare. "É
mia adesso. Le
sono diventata molto affezionata nelle ultime ore e giuro che
è più calda di
tutte le mie".
"Tienila
tesoro" le disse, un sorriso spuntò sulle sue labbra, "Mi
piace
sapere che posso tenerti al caldo".
***********
Harry
guardò
attentamente come Noelle alzò il suo palmo aperto nella
raffica di neve,
catturando alcuni dei fiocchi e guardandoli sciogliere sulla punta
delle dita.
Aveva deciso di trascorrere ancora un paio d'ore con lui prima di
uscire,
dimostrando ancora una volta la sua completa e totale mancanza
abilità di
cucinare. Inutile dire che la torta era un ricordo orribile, anche se
lui non
l'aveva mai detto ad alta voce era sicuro che Noelle avrebbe sostenuto
per
troppo tempo di essere in disaccordo.
"Sai
per
qualcuno che è cresciuto in Gran Bretagna..."
iniziò Harry mentre la testa
di Noelle si girò verso di lui con un largo sorriso, "Sei
incredibilmente
immersa nella neve!"
Noelle
mise le sue
mani sulla bocca, allargando gli occhi in una gloriosa 'Sono
così sorpresa'
espressione. "Mi stai dicendo che il famoso e spettacolare Harry Styles
pensa di essere troppo bello per la neve?"
Harry
alzò gli occhi
guardandola mentre rideva per questo. "Non troppo bello per la neve
tesoro" si difese " Tu hai solo un'ossessione irrazionale".
Noelle
gelò. Aveva
già sentito queste parole prima. In un contesto
completamente diverso ma aveva
sentito esattamente queste parole molte volte che non poteva contarle
sulle
dita, neanche con quelle dei piedi. E anche adesso la sua risposta era
sulla
punta della lingua. Sapeva che non aveva senso, sapeva che non aveva
alcuna
rilevanza per la conversazione che stavano avendo e così la
ingoiò fissando un
sorriso finto sulla sua faccia. "Mi piace la neve" disse blandamente.
"Ed
è adorabile
che ti piaccia perchè nessun altro mi ha fatto pensare alla
neve come te"
le disse Harry onestamente spingendola verso di lui.
"Dimmi
cosa si
prova Harry" disse piano, i suoi occhi di zaffiro guardavano oltre i
suoi
verdi cercando di capire cosa c'era dietro.
"Cosa?"
Chiese Harry iniziando a piegare la fronte.
"Dimmi
cosa si
prova a vivere il tuo sogno" disse con un senso di meraviglia nella
voce
come se la risposta alla domanda le avrebbe dato qualcosa a cui
aggrapparsi.
Qualcosa di tangibile per dirle che i sogni possono diventare
realtà,anche se
fino ad ora, nessuno era mai riuscito a darglielo.
Harry
si morse il
labbro per un momento cercando nella sua mente le parole giuste. "
É un
po' come quel momento che vedi in tutti i film e nei libri quando le
persone
che non sono riuscite ad avere un'opportunità finalmente
vincono, battendo le
probabilità. Quando ho messo piede per la prima volta su un
palco per il mio
primo concerto solo per noi, solo per i One Direction, ero
così eccitato che
non sono riuscito a dormire nei due giorni precedenti e nemmeno nei due
giorni
successivi". Lui ridacchiò leggermente, mentre parlava le
sue mani
trovarono la piccola vita di Noelle, "E sentire tutte quelle persone
così
eccitate solo per vedermi realizzare il mio sogno. É
indescrivibile, qualcosa
di così incredibile che non si può realmente
capire. É la perfezione".
Spiegò, le labbra di Noelle leggermente socchiuse in
soggezione a quanto detto,
si stava immaginando se stessa vivere il suo sogno, il suo momento di
stare in
cima al mondo. "Ma sai cosa posso confrontargli? Sai cosa mi ricorda,
ciò
che lo fa sembrare inferiore?" Chiese facendo scuotere la testa a
Noelle,
" É un po' come il momento in cui ho capito di essermi
innamorato di te,
quando ho capito che la ragazza che adora chiamarmi 'Popstar' si era fermamente
rannicchiata nel mio
cuore".
Noelle
non sapeva
come rispondere, era sotto una specie di shock, non si aspettava
definitivamente di sentirgli dire quelle parole. Conosceva la sua
reputazione.
L'aveva incontrato, l'aveva salvato tanto per cominciare. Non aveva mai
pensato
che questo sarebbe potuto uscire dalla loro piccola ' cercare di
capirsi a
vicenda' scappatella come Harry l'aveva delicatamente chiamata. E non
sapeva se
provava lo stesso o se lo voleva o no. Così fece l'unica
cosa logica che il suo
cervello improvvisamente nel panico le faceva pensare,
bloccò le sue labbra
fermamente sulle sue incastrando le mani nei suoi capelli. Lo
sentì sorridere
sulle sue labbra, premendo il corpo saldamente al suo e in questo
prezioso
momento si sentivano proprio bene.
Non
si preoccupavano.
Ma entrambi non potevano correre lontano dai freddi artigli della vita
reale
per sempre neanche ora dai lunghi pensieri dormienti che
improvvisamente erano
riemersi, questa immagine carina stava iniziando a sgretolarsi. E Harry
l'aveva
notato. Provò a dire a se stesso di non preoccuparsi ma lo
notò. Le aveva detto
che la amava. E lei non l'aveva ridetto, e questo faceva male, lui non
l'aveva
programmato. Lui voleva sapere solo il suo nome, si era detto che non
era amore
fin dall'inizio. E ora sapeva che avrebbe dovuto ascoltarsi.
Note
Ciao a
tutte ragazze volevo ringraziare
Dream99, Iam_a_carrot1D, maristella_armstrong e nihal_22 per aver messo
la
storia tra le seguite mentre LauraOneD_99, Eternity_in_love e
GiuDirectioner9399 per averla messa tra le preferite.
Un
ringraziamento particolare a
miky1d7689, HiSheeran e GiuDirectioner9399 per aver recensito e inoltre
ringrazio lucrepeg per aver chiesto di mettere la storia tra le
scelte!!!
Passando
al capitolo vediamo una Noelle
presa dalla neve e un Harry molto dolce alla fine!!!
Come
sempre fatemi sapere cosa ne
pensate!!!!
Scappo che
sono di fretta l'università
mi sta uccidendo!!!
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Capitolo 17 *** Bisogno vs Desiderio ***
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Bisogno vs
Desiderio
Noelle
camminò
velocemente per le fredde strade invernali, erano passati due giorni da
quando
aveva visto Harry da quando aveva pronunciato quelle parole che le
avevano
fermato il cuore e poi lo avevano fatto ripartire ad un ritmo
instabile. Gli
aveva parlato poco nel corso dei giorni ma gli mancava. Qualcosa che
aveva
quasi paura ad ammettere. I suoi sentimenti erano contradditori, sapeva
che lui
contava tanto per lei che era quella persona che stava cercando ,
quella che
l'avrebbe sollevata quando il mondo le avrebbe urlato in faccia parole
offensive, quello che necessitava ma sapeva anche che era Harry Styles
aveva
altri impegni che non potevano essere paragonati a lei, l'avrebbe
lasciata
presto; una volta che il loro piccolo progetto era finito che cosa ne
avrebbe
fatto di lei? L'oggetto di un reminiscente e pacifico periodo? Quel
ricordo
lontano del loro civettuolo incontro e della loro nuova e eccitante
relazione
mentre scoprivano diverse cose insieme, non poteva fare a meno di
sentirsi un
po' trascurata al pensiero di tutto ciò che è
successo non potrà mai
continuare.
Camminò
verso un
piccolo negozio, aggiustandosi il piccolo berretto blu sulla testa e
inalando
l'aria calda che la piccola struttura conteneva. Afferrò
qualche barretta di
cioccolato nelle sue mani ma qualcosa catturò la sua
attenzione con la coda
dell'occhio. Alzò la rivista vedendo quattro facce familiari
abbellire la
copertina lucida, ma questo era il problema. Quattro.
Perchè c'erano solo quattro persone sulla copertina di
quella rivista? Lesse la didascalia principale, le sue labbra rosa si
separarono leggermente per lo shock mentre vedeva le parole.
I membri dei One Direction dicono "Ci
manca davvero Harry"
La
confusione offuscò
la mente di Noelle facendole girare le pagine velocemente, i suoi occhi
guizzavano tra le varie pagine finchè trovò la
destinazione desiderata. Questo
non aveva alcun senso, pensò, leggendo e rileggendo
l'articolo più volte fino a
quando le lettere e le parole non furono solo linee spalmate su carta
macchiata
d'inchiostro. Ha lottato all'inizio cercando debolmente di venire a una
soluzione con le nuove informazioni che l'uomo con cui aveva trascorso
l'ultimo
paio di mesi non era stato onesto una volta con lei. Non le aveva detto
che
aveva lasciato la band, le aveva detto di come si sentiva quando
cantava,
quando viveva il suo sogno. Pensava che fosse divertente? Pensava che
fosse
completamente stupida?
La
sua confusione
lentamente si tramutò in rabbia e in un forte senso di
tradimento. Pensava di
conoscerlo, pensava che la amava, stava mentendo anche su questo? Aveva
mai
detto un briciolo di verità in sua presenza? Mise le
barrette dolci giù
lasciando cadere la rivista al suo posto per poi uscire dal negozio
senza
guardarsi indietro furiosa con se stessa per essere stata
così stupida.
Harry
percorse le
scale di Noelle a grandi falcate le sue lunghe gambe lo portavano ad
avere un
ritmo veloce. Raggiunse la porta aprendola ed entrando senza troppi
pensieri,
vide il suo piccolo corpo inclinato verso lo schermo di un computer, i
suoi
occhi erano concentrati su quello che stava nel monitor. "Sono appena
stato abbordato da tua sorella. Mi devi essere debitore".
Noelle
non rispose.
Focalizzò gli occhi sullo schermo cercando qualcosa per
rendere il tutto con un
senso. Lei non capiva, guardò il volto raggiante di Harry
volteggiare sul palco
i suoi occhi scintillavano di qualcosa che lei aveva visto solo di
tanto in
tanto. Tendeva la mano alle fan urlanti e l'altra invece teneva il
microfono
mentre rilasciava le parole su di esso, ogni tanto guardava i suoi
amici con un
sorriso le sue ridicole buffonate facevano urlare le ragazze.
"Perchè
l'hai fatto?" Chiese alla fine, facendo aggrottare la fronte di Harry.
"Di
che cosa
stai parlando tesoro?" le chiese facendosi strada verso Noelle
baciandole
la parte superiore della testa dolcemente, ma per la prima volta non
gli fece
un sorriso scintillante.
"Perchè
hai
lasciato?" Proseguì Noelle notando come si bloccò
temporaneamente alle sue
parole.
"É
complicato,
Nell". Le disse, alzando lo sguardo verso lo schermo, guardando una
delle
sue esibizioni nei primi giorni del Up All Night tour. Louis era ancora
vestito
con le inconfondibili magliette a strisce e pantaloni vivaci, Harry
aveva una
giacca in stile preppy e i ricci più definiti, Liam
indossava una camicia a
quadri, costantemente attento a controllare la situazione, Zayn
indossava una
giacca collegiale e i capelli di Niall non erano in un ciuffo ma
avevano un
semplice taglio come ai tempi di X Factor, la scena fece venire un
leggero mal
di gola ad Harry.
"
É
complicato?" Chiese Noelle incredula, scuotendo la testa. "Sei solo
andato via da tutto quello, da tutto il canto e le esibizioni... dai
tuoi
amici? Come hai potuto farlo? Non hai nemmeno pensato...Tornerai mai
indietro,
Harry?"
"Io...
Io non ho
bisogno di tornare indietro tesoro," disse Harry deglutendo il groppo
che
aveva in gola, "Non ho mai voluto tutto questo".
"Non
hai mai
voluto tutto questo? É un po' strano, considerando che sei
andato ad X Factor
solo per questo motivo". Noelle si alzò dalla sedia, le
piante dei piedi
nude toccavano le piastrelle fredde mentre guardava Harry cercando di
trovare
la persona che conosceva.
"Io
volevo solo
cantare" disse Harry debolmente, sentendosi vulnerabile sotto lo
sguardo
critico di Noelle, lo stava guardando come se non sapeva chi fosse,
come se
stesse fissando un estraneo e questo faceva far male il suo cuore
dolorosamente
lui non poteva sopportarlo.
"Harry
cosa mi
dici delle fan, hanno bisogno di te" disse "Lo stai solo ignorando
completamente?"
"Ma
tu non hai
bisogno di me Nell?" si difese Harry, avvicinandosi ma lei non
afferrò la
sua mano. "Se tornassi indietro tu verrai trascinata in tutto quello,
non
posso permettere che ti succeda.."
"Harry,
è il
momento che io ti dica la verità".
"Tesoro,
mi stai
spaventando" disse Harry,sgranando gli occhi per il fatto che Noelle
avesse tenuto delle cose lontane da lui, era terrificato dalle parole
che aveva
detto, spaventato che potesse spingerlo via solo perchè lo
voleva per la sua
fama. Noelle non
poteva essere così, lui
la amava, e anche lei doveva amarlo.
"Avevo
quindici
anni" iniziò Noelle tranquillamente, incontrando gli
smeraldi di Harry.
Deglutì mordendosi il labbro inferiore nervosamente, stava
veramente facendo
ciò.
"Noelle-"
"Avevo
quindici
anni" ripetè ma questa volta più fermamente,"Ero
con la mia migliore
amica, Eve. Pensavo fosse divertente, anche lei, così
abbiamo invitato un
gruppo di persone a casa sua e... E io ero così stupida,
Harry". Noelle
scosse la testa in disappunto con se stessa, chiudendo gli occhi prima
di
riaprirli e continuare. "Sono finita in ospedale, un enorme tubo nella
mia
gola". La sua voce era completamente vuota adesso, qualcosa che Harry
non
aveva mai sentito prima.
"Noelle,
non
capisco". Disse piano, non volendo nient'altro che stringerla tra le
braccia e dirle che sarebbe stata bene, sebbene non sapeva di cosa lei
stesse
parlando.
"Ho
avuto
un'intossicazione da alcool" disse lentamente "Ho scoperto che
ubriacarsi non è divertente" aggiunse con amarezza. Harry
lasciò penetrare
le parole realizzando solo adesso perchè Noelle parlava
così intensamente delle
sue scappatelle al
negozio di bottiglie
e perchè a casa
dei suoi genitori quando
prese un bicchiere di vino aveva causato tanto scalpore.
"Sono
svenuta a
casa di Eve e poi sono stata portata a fare la lavanda gastrica".
Continuò, evitando gli occhi di Harry adesso. Odiava se
stessa per questo, per
ogni stupido shot che aveva preso, per ogni goccia di alcool che aveva
consumato quella notte, il pensiero le faceva girare ancora la testa
adesso.
"Mi sono svegliata trovando mia mamma e mio papà urlare sul
letto quando
hanno visto che ero sveglia hanno iniziato ad urlarmi contro dicendomi
che ero
così stupida, come questo era il più grande
errore della mia vita, come avrei
potuto morire se non fossi stata portata all'ospedale".
"É
a posto.
Facciamo tutti degli errori" disse Harry.
Lei
semplicemente
scosse la testa, parlando ancora, "Vedi, la cosa divertente
è che loro
potevano urlare e dirmi che ero stupida il più a lungo
possibile, ma questo non
avrebbe cambiato nulla. Se loro fossero stati lì, non
l'avrei fatto. Semplice.
Erano troppo in ritardo per salvarmi da me stessa. Quindi non ho detto
una
parola, li ho lasciati proseguire fissando la TV e ho visto qualcosa
che era
così adatto alla posizione in cui ero tanto che a volte ci
ripenso e rido. Sai
che cosa ho visto, Harry?"
Lui
scosse la testa,
cercando di immaginare la sua splendida e signorile Noelle in quella
posizione,
sapendo che se fosse stato lì
non
avrebbe mai permesso che ciò le accadesse, l'avrebbe fermata
dal bere, le
avrebbe fatto smaltire la sbornia e poi l'avrebbe portata a casa in
ottime
condizioni. "No!"
"Ti
ho visto,
Popstar". Lei sorrise timidamente guardandolo, "Ho visto te e il
resto della band e tu stavi cantando come tu sai fare. Ho sentito come
se tu
potessi vedermi attraverso lo schermo, come se stessi leggendo la mia
mente
mentre ti esibivi perchè quello che stavi dicendo sembrava
fosse rivolto a me e
tutto quello che pensavo era ' Ho freddo e mi vergogno, distesa
distrutta sul
pavimento".
"Tu
eri
lacerata" disse Harry a bassa voce.
"Si
ero lacerata.
Lacerata tra il
tentativo di
impressionare i mio genitori e di vivere la vita nel modo che volevo.
Certo,
l'ho gestito nel modo peggiore ma ho avuto buone intenzioni per
ricominciare e
voi ragazzi mi avete aiutato a capirlo. Voi ragazzi mi avete aiutata a
rialzarmi
da terra facendomi prendere la giusta decisione alla fine":
"Noelle
non l'ho
mai saputo" disse a bassa voce ma lei semplicemente scosse la testa con
un
leggero sorriso.
"Non
ne avevi
bisogno, mi hai aiutata. Io davvero non so cosa avrei fatto senza di
te. Sai
che Eve mi ha lasciato lì. Non ha chiamato i miei genitori,
non ha fatto niente
mi ha schiaffeggiato un paio di volte e poi se ne è andata
chiamandomi patetica
e mi ha detto che non so gestire l'alcool".
"Noelle
se fossi
stato li..." iniziò Harry con un tono arrabbiato, infuriato
che qualcuno
avesse lasciato Noelle lì così in una posizione
indifesa scambiata per morta.
"Tu
non potevi
fare niente che non avevi già fatto, Harry. Il punto
è, io ero una directioner
non perchè siete tutti attraenti o perchè siete
famosi e avete soldi ma perchè
mi avete aiutata perchè siete stati gli unici a cui ho
potuto rivolgermi".
"Ma
quando ti ho
incontrata..." disse Harry non credendo che Noelle fosse stata una sua
fan, una di quelle ragazze che urlavano il suo nome ai concerti.
"Non
ho reagito
come pensavi vero? Ti ho anche visto allo Starbucks il primo giorno. Ho
camminato oltre a te per una ragione, Harry. Ho smesso di credere che
tu
saresti arrivato a salvarmi non troppo tempo prima di quel giorno".
Harry
fu punto da
ciò, ferito per le sue accuse non intenzionali. "Hai smesso
di credere in
me?"
"Si
lo
fatto" gli disse.
"Perchè?"
chiese, sentire queste parole da lei era più duro di quando
se le era dette da
solo a se stesso.
"Non
sono
davvero sicura. É stato più facile di quello che
pensavo. Penso che sapevo che
anche tu avevi rinunciato inconsciamente. É difficile
credere in qualcuno che
non crede in se stesso Harry. Immagino sia diverso adesso e mi sono
resa conto
che mi sarei sempre presa cura di te quando ti ho visto disteso per
terra". Gli sorrise, anche se i suoi occhi erano ancora umidi rivivendo
quella notte. "Ma non lo vedi Harry? Per quando io possa desiderare di
averti qui, per quanto io voglia che sia solo tu e io senza la fama di
mezzo,
ci sono altri come me li fuori. Altre persone che necessitano di essere
salvate
e che diventeranno sempre più importanti. É per
questo che non puoi stare qui
con me, è necessario che tu torni indietro Harry, devi
andare e devi essere il
loro principe azzurro proprio come se tu fossi il mio".
Note
Ringrazio
Giovybella e _Harrieth_ e
Nihal_22 per aver messo la storia tra le seguite invece LiyanMorlik e
Specialgirl18
per averla messa tra le preferite.
Ringrazio
miky1D7689,
GiuDirectioner9399, LauraOneD_99, nihal_22 e Eternity_in_love per aver
recensito
la storia!!!
Volevo
fare un ringraziamento a tutte
voi che seguite e preferite la storia e la recensite!!!
Passando
al capitolo vediamo che Noelle
scopre che Harry ha abbandonato i One Direction per il momento che cosa
triste!!! Poi invece scopriamo un lato del passato di Noelle
già accennato
dall'autrice nei primi capitoli quando era in discoteca con la sua
migliore
amica.
Diciamo
che tradurre questo capitolo è
stato abbastanza tortuoso perchè contiene delle emozioni
veramente forti.
Fatemi
sapere cosa ne pensate alla
prossima!!
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Capitolo 18 *** Sentimenti ***
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Sentimenti
Il dizionario descrive la chimica
come la reazione
spontanea tra loro di due persone soprattutto come un senso reciproco
di
attrazione o di comprensione, ma è davvero di questo che si
tratta? Come fanno
a saperlo? Sicuramente, la vera chimica non è una cosa
così volubile come
l'attrazione ma qualcosa che può essere sentito solo da due
persone distinte, a
loro modo speciali? Ma poi ancora, è solo la chimica. La
chimica è ciò che dice
alla gente che dovrebbero darsi una possibilità,
è quella che inizia tutto,
quello che viene da tutto questo è la cosa davvero speciale,
la cosa che li
tiene insieme o in alcuni casi divisi.
Vedete a differenza della chimica,
l'amore si
preoccupa di più per l'altra persona che gli istinti
carnali. L'amore è puro,
altruista e resistente. Questo era il motivo per cui Noelle aveva
ceduto a
quello che credeva giusto. Perchè aveva detto ad Harry di
lasciarla, di tornare
a Londra e dalla sua band, alla sua ricca carriera e alle super modelle
che
facevano la fila alla sua porta. Certo, tutto il resto che gli aveva
detto era
vero ma sapeva che non avrebbe potuto vivere con se stessa se fosse
stata lei
la ragione per cui Harry Styles avesse abbandonato milioni di ragazze
senza una
spiegazione.
"É per questo che non
puoi stare qui con me, devi
tornare indietro Harry, devi tornare e devi essere il loro principe
azzurro proprio
come se tu fossi il mio". Disse alla fine, ignorando il bruciore
doloroso
nella gola al pensiero che lui l'avesse lasciata.
Harry la guardò per un
po' di tempo, il silenzio si
estendeva davanti a loro come una tela posta di fronte ad un artista
senza
ispirazione. Il suo petto si alzava e scendeva ad un ritmo costante, il
suo
ritmo ricordava qualcosa a Noelle di Harry ma non riusciva a
descriverlo.
Killmouski sfregò timidamente il fianco contro i polpacci di
Noelle facendo le
fusa ma la sua azione venne ignorata, nessuna delle persone nella
stanza era in
grado di trovare l'energia per dargli attenzione.
" Capisco quello che stai dicendo,
Nell"
rispose alla fine Harry, le sue parole fecero sentire Noelle
intorpidita.
"E so che avrei dovuto dirtelo, tesoro" continuò, i suoi
occhi color
smeraldo bruciavano intensamente in quelli della ragazza di fronte. "Ma
pensiamo alle cose razionalmente, ok?" La tirò verso di lui
rilasciando un
sospiro di sollievo quando lei avvolse le braccia attorno alla sua
vita, nascondendo
il viso nella sua camicia. Si mosse verso il divano in modo che la
bella
ragazza si potesse sedere sul suo grembo, la testa nell'incavo del suo
collo
mentre lei respirava il suo profumo. "Primo è il tuo
compleanno tra meno
di tre giorni e non ti lascio prima di questo" le disse con fermezza,
facendo aprire la bocca di Noelle per parlare.
"Harry non importa -".
"Certo che importa. Non ti lascio
il giorno del
tuo compleanno, Noelle". Rispose Harry interrompendo la sua voce
istantaneamente facendola ritornare adagiata nel suo collo, dandogli
l'opportunità di raccontare la sua versione. "Secondo
è anche Natale tra
una settimana. Anche se tornassi indietro adesso sarei in vacanza. Il
che mi
ricorda che sarei tornato nel Cheshire per Natale in ogni caso quindi
andare
indietro adesso sarebbe inutile".
"Ma Harry," disse Noelle sedendosi
e
girandosi verso di lui "Tu devi tornare indietro. Non puoi scappare per
sempre". Aggiunse dolcemente costringendolo a farle un piccolo sorriso,
arrivando ad accarezzarle la guancia dolcemente il pollice sotto il
mento,
bloccando il loro contatto con gli occhi.
"Lo so. Ho pensato molto a questo
ultimamente,
cara. Sai quella notte, quando sei venuta a casa mia?"
Domandò facendo
arrossire Noelle mentre annuiva. "Ti ricordi che stavo lavorando ad una
canzone? Penso che sia buona per la band da suonare, una piccola scusa
per le
fan per averle lasciate improvvisamente. Spiegherà molto ma
il punto è che
tornerò indietro ma non puoi pretendere che mi alzi adesso
prenda un volo per
Londra e riaggiusti tutto, puoi? Non sono pronto per affrontare quella
vita
ancora, non adesso. E non sono assolutamente pronto a lasciarti alle
spalle,
Nell".
"Quando Harry? Puoi dire che
tornerai un milione
di volte, ma questo può significare tante cose, come dieci
anni da adesso o
puoi dimenticarlo semplicemente lungo la strada e te ne pentirai Harry,
so che
lo farai" lo riprese Noelle facendo ridere leggermente Harry.
"Stai cercando di liberarti di me
non è
vero?" La prese in giro Harry e Noelle alzò gli occhi
scompigliandogli
volutamente i capelli, apprezzando il fatto che fosse una delle poche a
poterlo
fare.
"Sono seria" mormorò
sulla pelle morbida del
suo collo e lui pensò per un momento, tirando Noelle
più vicino, le sue mani
accarezzavano la pelle nuda sulla sua vita lasciata scoperta dalla
maglietta
che si era alzata leggermente.
"Noelle Hutchings, ti prometto che
prima di
compiere vent'anni tornerò indietro" disse finalmente e
Noelle sorrise,
sentendo la sensazione che cresceva nel suo petto mentre più
o meno le dava una
data precisa di quando l'avrebbe lasciata, non sapendo se fosse stata
ancora nei
suoi ricordi dopo questo ed era questo motivo che la tratteneva dal
dirgli le
parole che voleva, di dargli la conferma del suo amore per lui. Per non
parlare
del fatto che gli aveva appena detto che era stata una fan accanita di
lui e
dei suoi amici e questo avrebbe potuto far cambiare completamente
l'opinione
che aveva di lei.
"Sei una brava persona, Harry"
disse
accoccolandosi a lui, i loro corpi erano perfetti pezzi di puzzle che
si
univano con facilità e questo aveva stupito entrambi a volte.
"Mi hai reso tu così" le
disse, voltando la
sua faccia così poteva baciarla più facilmente,
ma lei rise soltanto.
"Ti ho reso una brava persona?"
Disse
incredula.
"Non hai sentito cosa ti ho detto?
Non potrei
essere più sincero".
Harry ridacchiò premendo
le sue labbra su quelle dolci
di lei, tirandosi indietro velocemente, "Non hai mai visto te stessa,
vero?" Le chiese e lei non disse una parola, cercando un ulteriore
spiegazione. "Le brave persone fanno errori tutto il tempo. Significa
solo
che siamo vivi". Le fece un occhiolino all'ultima affermazione,
facendola
ridere al ricordo del loro incontro quella tarda notte sotto le stelle.
"Non sei poetico, Popstar?"
Scherzò e lui
rise, strofinando i riccioli sulla sua pelle. "Ci provo" rispose
guardando nei suoi occhi color zaffiro, notando il dubbio e la paura
che aveva
tentato di nascondergli, qualcosa che non avrebbe mai potuto fare
attorno ad
Harry. "Dicevo sul serio".
"Che cosa significa, Popstar?"
Chiese
alzando un sopracciglio interrogativamente, mordendosi il labbro
inferiore nel
modo in cui faceva sempre quando tentava di leggerlo, Harry poteva
quasi
giurare che conosceva i trattini esatti che i denti avevano inflitto
alle
labbra.
"Avevi quello sguardo nei tuoi
occhi quando te
l'ho detto. So che sei spaventata, cara, e so che sei spaventata per
me. Beh,
che cosa potrei fare per te". Disse, ma la prova della sua
constatazione
era sparsa sui tratti di Noelle, la fronte accartocciata per la
confusione.
"Ti amo, Noelle Hutchings, e un giorno mi crederai".
E con questa singola affermazione
le cose diventarono
più chiare. Certo, Harry non aveva previsto di innamorarsi
della bellezza della
brunetta dagli occhi brillanti, ma non lo poteva sapere
finchè non successe. Aveva
portato via il suo cuore, sorridendo rassegnato a ogni sua colpa e non
dispiaciuto di fargli sapere quanto aveva torto. Era anche giusto dire
che il
loro accordo era disfunzionale la maggior parte delle volte, ma era
anche
speciale e reale, era il genere di amore che Romeo e Giulietta non
avevano mai
compreso ma l'amore che la nonna e il nonno avevano scoperto e nutrito,
l'amore
che non era niente senza i suoi difetti. Ma poi, pur essendo
disfunzionale, era
così perfetto.
Note!!
Ciao ragazze questo
capitolo è stato
abbastanza difficile da tradurre perchè c'erano molte
espressione fatte e poi
per me è stato molto commovente quindi ogni due minuti
dovevo asciugare qualche
lacrimuccia!!! Spero che il risultato sia positivo come sempre!!!
Mi sono resa conto che
non mi sono ancora
presentata come si deve qualcuna di voi già sa come mi
chiamo comunque sono
Lucrezia ho 19 abito in un paesino vicino a Pavia e frequento il primo
anno di
università facoltà di Economia. Ho scoperto i One
Direction più o meno da due
anni e il mio preferito è Harry anche se alla fine li adoro
tutti!!
Passando al capitolo
scorso volevo
ringraziare GiuDirectioner9399, miky1d7689, Adri_1D_Maghi, LiyanMorlik
e
From_the_stars per aver recensito; ringrazio LegalizeGayMarriage per
aver messo
la storia tra le preferite e ringrazio directionerlovatic e
Adri_1D_Maghi per
averla messa tra le preferite!!
Dopo questo lungo
discorso fatemi sapere
cosa ne pensate o presentatevi anche voi se vi va!!!
|
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Capitolo 19 *** Diciannove anni ***
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Diciannove
anni
Pattini
a rotelle.
Pattini
blu e bianchi scintillanti, con ruote
non ancora utilizzate, invitanti per la ragazza che con entusiasmo li
raccolse
e li tirò fuori dalla scatola dove erano contenuti; con la
coda dell'occhio si
poteva ancora vedere il bagliore lontano delle luci dell'albero di
Natale. La
ragazza velocemente infilò le calzature ai suoi piccoli
piedi ignorando le
preoccupanti proteste che uscivano da sua madre, cercando di tenere il
suo
piccolo corpo accovacciato mentre tentava di stare in piedi sulle
ruote. Suo
fratello si arrampicò su di lei, aveva solo otto anni e
vegliava sempre su di
lei, la aiutò a sollevarsi dalle spalle mentre lei cercava
di mantenere
l'equilibrio. Un'altra ragazza con i capelli scuri stava in piedi un
po' più
indietro, osservando con attenzione e curiosità nei suoi
lineamenti.
La
ragazza sui pattini a rotelle si
lasciò sfuggire una risatina estatica, guardando indietro
verso sua sorella di
dieci anni. "Audrey!" Chiamò raggiungendo la sorella, "Sono
più
alta di te!" disse
facendo ridere calorosamente
Audrey.
"Si. Un
giorno sarai molto più alta
di me" le disse la sorella, che la guardava con estrema adorazione.
"Attenta
Ellie!" La avvertì il
fratello tenendola ancora per le braccia mentre pattinava incerta sul
pavimento
in legno.
"É
ok, Jason! Ho sette anni adesso!
Puoi lasciarmi" Noelle disse al fratello indignata, restando in piedi
da
sola facendo inspirare bruscamente la madre tra i denti.
"Ascoltalo
Noelle" la mise in
guardia suo padre, ma Noelle non lo ascoltò andando avanti
lentamente
barcollando con un sorriso luminoso sul viso e una targhetta attaccata
sul
petto con scritto 'É il mio compleanno!'. Girava per la
stanza felicemente
amando la sensazione di essere capace di muoversi con tanta
facilità sul
pavimento liscio, come se potesse quasi volare mentre lo faceva.
Buttò la testa
indietro, una risata eccitata uscì dalle sue labbra mentre
lo faceva, ma il
movimento improvviso le fece perdere l'equilibrio cadendo all'indietro
sul
pavimento con un tonfo mentre le lacrime cominciavano a crescere nei
suoi
occhi.
Jason e
Audrey corsero velocemente in
aiuto della loro piccola sorella, Audrey le offrì subito una
mano tesa dando
un'occhiata a Jason per alzarla abbracciandola una volta in piedi,
assicurandosi che non una lacrima uscisse dai suoi lucenti occhi blu. E
Noelle
sorrise, abbracciando entrambi i suoi fratelli con affetto, grata che
nessuno
di loro rise.
************
Questo è stato il primo
ricordo di compleanno che
Noelle ha avuto e ha lottato con tutte le forze per tenerlo. Adesso era
una
rara occasione che Audrey avrebbe corso per aiutarla, l'avrebbe
incoraggiata,
che tutti e tre sarebbero andati d'accordo e che si preoccupassero
degli altri.
I compleanni che seguirono il settimo non furono più gli
stessi, erano mediocri
in confronto, nessuno fu mai in grado di superare la sensazione che
aveva avuto
mentre si muoveva sul pavimento in un modo in cui Audrey non poteva,
lei aveva
sempre voluto essere come Audrey.
Ed era per questo, che quando si
svegliò quella
ventosa mattina del venti di Dicembre, non si aspettava molto. La sua
famiglia
non aveva più prestato molta attenzione al suo compleanno,
avendole già detto
non molto tempo fa che l'avrebbero vista la mattina di Natale e non
avrebbero
guidato per raggiungerla, forse chiamarla non che questo importasse.
Noelle
aveva anche deciso pochi anni fa che i compleanni erano davvero
ridicoli, qual
era il punto nel celebrare il giorno in cui sei nato? A chi veramente
importava?
Tuttavia, permanente nella sua
mente come sempre c'era
Harry. E con lui lì, la prospettiva dei festeggiamenti
sembrava meno
scoraggiante e forse un po' più divertente. Non era sicura
di cosa avesse in
mente per quel giorno, ma sapeva che sarebbe stato qualcosa di
memorabile
considerando che i suoi si fecero dieci volte più grandi
quando lei ammise che
i compleanni erano più o meno inutili.
Si rannicchiò ancora di
più nelle coperte, non pronta
per questa giornata, ignorando la vibrazione del suo telefono che la
avvertiva
che qualcuno le stava inviando dei messaggi. Emise un gemito scontento
quando
un peso caldo e molto peloso atterrò sulla sua pancia.
"Scendi Topo!"
Mugolò infastidita spingendo il gatto ma lui rimaneva fermo
nella sua
posizione, una risatina secca fece strada verso le sue orecchie
facendola
sedere di scatto allarmata con gli occhi spalancati. "Dio Harry!"
Esclamò, gettandogli un cuscino sulla sua testa riccia
infastidita anche se
venne abilmente schivato. "Non farlo".
Fece un largo sorriso alla ragazza,
i suoi capelli
scivolavano dalla crocchia disordinata che aveva fatto in testa.
Passeggiò verso
di lei togliendosi le scarpe mentre alzava il piumone,
scivolò accanto al suo
corpo caldo avvolgendola subito con le braccia e sprofondando nel suo
collo.
"Buon compleanno tesoro" le disse a contatto con la sua pelle,
mordendola leggermente.
"Da quanto tempo sei qui?" Chiese
Noelle
inclinandosi verso di lui, pensando che il suo cuore avesse sofferto
per la sua
interruzione.
"Non molto, cosa vuoi fare oggi
tesoro?" Le
chiese.
"Dormire. Proprio qui"
mormorò,
raggomitolandosi al corpo di Harry chiudendo gli occhi e cercando il
suo
piumone alla cieca. Sentì il suo petto agitarsi mentre
rideva per le sue
azioni, le sue forti braccia la tenevano in un modo ridicolamente dolce
e
tenero.
"Per quanto mi piacerebbe rimanere
in questo
letto tutto il giorno" iniziò Harry, Noelle volutamente
ignorò le sue
azioni cercando di allontanarsi ma un senso di confort e sicurezza
invase il
suo cervello. "Ho qualcosa da darti".
Noelle aprì gli occhi,
guardandolo curiosamente e lui
sorrise tirando fuori dalla tasca una piccola scatola avvolta in una
carta rosa
con un unico fiocco nero posto appena al centro. Noelle lo prese
lentamente
come se non le fosse permesso toccarlo mentre guardava come lui
sorrideva
quando lei tolse il fiocco e lo attaccò alla parete,
riportò la sua attenzione
alla lunga scatola iniziando ad aprire gli angoli. quando finalmente la
aprì
notò un colore familiare spiccare verso di lei;
guardò Harry per un momento
prima di parlare, "Tiffany?" Chiese facendo ridere Harry.
"Nell, aprila e basta".
"Ma deve essere stato costoso..."
Disse e
Harry alzò gli occhi.
"Non hai ancora visto che
cos'è e ho una specie
di carriera che me lo permette. Per non parlare del fatto che te lo
meriti
quindi smettila di stressare e aprilo". Ripeté Harry
baciandole la testa
mentre lei sorrideva, alzò il coperchio e un grosso sorriso
le si formò per
quello che aveva visto.
Lì, nascosto nelle
profondità della scatola azzurra
c'era una collana, il ciondolo legato su di essa era una piccola
macchina,
leggermente blu con ruote argento lucido identica a quella che Noelle
guidava,
l'unica differenza distinguibile erano le parole 'Tiffany & Co'
incise sul
fondo della macchina. "É perfetta" disse sorridendo felice
alla
piccola copia, accarezzandola con affetto facendo ridere Harry.
"É piccola ma ho pensato
che ti sarebbe
piaciuta" le disse.
"La adoro Harry" lo
rassicurò, sorridendogli
ampiamente. "Puoi mettermela?" Chiese passandogli l'oggetto mentre
lui sorrideva, le passò la catena d'argento intorno al collo
chiudendo il gancio
e guardando come cadeva sopra il suo seno, alzandosi e abbassandosi ad
ogni
respiro. Lei si girò verso di lui, "Grazie".
"Di niente, tesoro" le disse
costringendola
a piegarsi verso di lui, le sue mani scivolarono ai lati del suo collo
per poi
premere le labbra su quelle di lui, il bacio indugiò sulle
labbra di Harry così
lui riattaccò le sue labbra a quelle di lei ancora una
volta, le mani di lei si
intrecciarono nei suoi ricci come il bacio si approfondì;
Harry raggiunse il
suo bacino premendola contro il suo corpo.
Lei gli mordicchiò il
suo labbro inferiore con
attenzione quasi sorpresa quando un gemito scappò dalla
bocca di Harry;non
aveva mai capito abbastanza l'effetto che aveva su di lui. La
tirò più vicino
tenendola per il collo e premendo le labbra più fermamente
contro le sue
facendo scivolare la sua lingua tra le sue labbra e assaporando il
sapore di
fragola fino a quando non fu costretto a tirarsi indietro, entrambi
erano senza
fiato. "C'è di più" la informò,
guardando divertito come i suoi occhi
si spalancarono.
Note!!!
Ciao
ragazze!!! è
il compleanno di
Noelle!!! Che tenero il nostro Harry!!!
Ringrazio
Maka_Alborn_98 e _Sofi_99 per aver messo la storia tra le preferite
mentre
ilnostropiccolosegreto, elelelina88, Nadia92 e Princess_Sam per averla
messa
tra le seguite!!!
Ringrazio
Adri_1D_Maghi, miky1d7689, Princess_Sam e LiyanMorlik per aver
recensito la
storia!!
Il
prossimo capitolo sarà tutto concentrato sul compleanno di
Noelle... alla
prossima!!
|
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Capitolo 20 *** Musica e Parole ***
Crediti
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Musica
e parole
Noelle stava valutando per un
momento i suoi pensieri
cercando di determinare cosa stava provando. Non aveva detto a nessuno
di
Harry. Sentiva che non avrebbe potuto dirlo a nessuno senza che
qualcosa
andasse pericolosamente male. Poi non era sicura di volerlo, le piaceva
avere
Harry per sé e sapeva che era fortunata, e se l'avesse detto
a qualcuno le
parole sarebbero scappate fuori e la sua personale bolla 'Harry'
sarebbe
esplosa. Lo teneva vicino al suo cuore e non voleva condividerlo, non
voleva
che le persone cercassero di interferire nella sua relazione con Harry,
se
poteva chiamarla così, perchè c'era ancora il
piccolo problema che Harry non le
aveva chiesto realmente di essere la sua 'ragazza'. Non dovrebbe avere
molta
importanza ma lei non era sicura
di quanto
fosse serio nei confronti della loro relazione e questo la faceva
essere
prudente.
Tuttavia, mentre era seduta sul
divano e lo guardava
parlare al telefono con sua madre, le lanciava dolci sguardi casuali
mentre
parlava; sentì accennare il suo nome e aprì
immediatamente le orecchie.
"Uhm.. Noelle" disse Harry, grattandosi dietro al collo e cercando di
evitare lo sguardo curioso di Noelle.
"Harry" gli disse sua madre "Non
ferirla".
Harry provò a non
sussultare sebbene le parole di sua
madre erano pungenti. Era doloroso sapere che anche sua madre aveva
deciso di
etichettarlo come un donnaiolo, specialmente quando si trattava della
sua
Noelle. "Mai" disse leggermente guardando significativamente indietro
verso di lei.
"Parlami di lei" lo
pregò sua mamma e lui
rise.
"É adorabile" la
informò facendo un
occhiolino alla ragazza mentre lei arrossiva e guardava in un'altra
direzione.
"Non è famosa, non
è vero?" Gli chiese sua
madre, il suo ovvio sdegno per le celebrità a cui Harry
venne associato era
evidente nella sua voce. Anna Cox aveva un'antipatia molto forte nei
confronti
di Taylor Swift, le piaceva descriverla come una bambina bionda confusa
e
fastidiosa, certo, quando suo figlio non la stava ascoltando.
"No mamma non è famosa,
ti piacerà".
Noelle aveva Killmouski accoccolato
tra le sue braccia
mentre le gambe erano piegate sul divano. Si era messa un paio di
skinny jeans
scuri, il suo busto era ancora avvolto da una grande felpa, i capelli
disordinati cadevano casualmente attorno alle spalle nel modo
più adorabile
sebbene lo faceva senza sforzo e Harry non pensava che sarebbe stato
capace di
guardarla come le altre ragazze, lei poteva togliergli il fiato con un
solo
movimento delicato e ne sarebbe sempre stata capace. Cullò
distrattamente il
ciondolo della piccola macchina blu tra le sue mani come faceva
continuamente
da quando lui gliel'aveva regalato quasi controllasse che fosse reale,
l'azione
faceva ridere Harry continuamente.
"La stai prendendo seriamente,
Harry? Non
prenderai in giro la povera ragazza?" Domandò gentilmente la
madre.
"Certo che no" replicò
Harry affondando
sulla sedia vicino alla sua ragazza carina, balzando via
improvvisamente quando
Killmouski tirò fuori gli artigli e si avvicinò
pericolosamente per graffiare
la sua pelle, un suono musicale scappò dalla bocca di Noelle
e Harry alzò gli
occhi mormorando qualcosa del tipo 'gatto cattivo'.
"Lei è lì?"
Chiese Anne velocemente.
"Si e il suo malvagio gatto"
mormorò Harry
ma Noelle rise solamente, accarezzando Killmouski affettuosamente.
"Così lei è
diversa? Ti piace davvero?"
Chiese.
"Noelle è speciale
mamma" disse Harry e
sentì sua madre sospirare di sollievo. "La incontrerai
qualche volta, ma
devo andare". Terminò la conversazione rivolgendo la sua
attenzione a
Noelle con un sorriso con le fossette. "Scusa per questo, tesoro".
Scosse la testa posando il gatto
sul pavimento,
realizzando che il suo scopo era di tenere lei e Harry il
più lontano
possibile. "Non importa" gli disse mentre si sedeva vicino a lei,
avvolgendo le sue braccia attorno al bacino e spingendola contro il suo
petto.
" É adorabile quanto tu la ami, realmente, Popstar".
"Sai che il tuo telefono
è impazzito da
stamattina e tu lo stai solo ignorando" le disse Harry sentendo il
suono
di un messaggio per la centesima volta.
Noelle sospirò
prendendolo e visualizzando che tutti i
messaggi che aveva ricevuto erano da Chelsea, rise quando lesse
l'ultimo.
'Ohi, buon compleanno puttana.
Rispondi!!'
Scrisse un veloce grazie con un
commento sarcastico
prima di guardare un altro messaggio che la fece gemere. Era da Ethan.
'Buon
compleanno piccola, xo :)'
Si sentì male solo a
leggerlo realizzando
improvvisamente la crepa nel suo piano di tenere Harry il suo segreto
personale. Aveva presupposto che Ethan avesse capito il messaggio che
lei non
era interessata e sentiva Harry irrigidirsi mentre leggeva il messaggio
da
sopra le sue spalle. "Lui non mi piace" disse improvvisamente e
Noelle sorrise leggermente.
"Neanche a me" lo
informò con un sorriso
sulle labbra ma la stretta di Harry rimase possessivamente intorno al
suo corpo
e lei sospirò. "Lo giuro, Harry" aggiunse e il suo sguardo
si
ammorbidì.
"Ricordi la canzone?" le disse
Harry
cambiando soggetto. "Beh l'ho finita in tempo per te e per il tuo
compleanno, la vuoi sentire?" Le chiese e lei annuì
impaziente, i suoi
occhi brillavano di un intricante piacere ma la sua attenzione si perse
mentre
guardò lo schermo del telefono, un nuovo messaggio di
Chelsea.
'Esci stasera :) Shot di compleanno
gratis per te! E
non accetto un no come risposta! Incontriamoci tra due ore! Xoxo'
Noelle piegò la fronte,
guardando l'ora nella parte
superiore del telefono, sorpresa che fossero già le sette il
suo compleanno si
stava consumando senza neanche accorgersene, aveva trascorso il giorno
con
Harry e il tempo aveva la tendenza a correre via ogni volta che lo
facevano,
pensandoci era stato un giorno perfetto fino ad adesso. "Devo
prepararmi
per stasera e tu verrai con me, comunque puoi farmela sentire mentre mi
preparo?" Chiese e Harry sorrise baciandole la guancia, il tocco delle
sue
labbra indugiò sulla sua pelle finchè non si
ritirò.
"Ok, tesoro. Fortunatamente ho
portato la
chitarra con me". Le disse e velocemente lei si alzò
sfrecciando nella sua
stanza verso l'armadio, tirò fuori un semplice vestito nero
che cadeva a metà
coscia sapendo che il nero avrebbe fatto risaltare la sua collana prima
afferrò
una boccetta di smalto di una tonalità più
leggera del ciondolo e poi si
diresse verso il bagno. Noelle attese pazientemente mentre Harry si
sedeva sul
letto con la chitarra tra le mani. Tirò fuori la punta del
pennello blu
iniziando lentamente a lasciare strati lucidi di smalto sulle unghie
dei piedi,
guardando Harry attraverso le ciglia sorridendo a come il suo corpo si
adattò velocemente
allo strumento. Era incuriosita su ciò che aveva
attraversato la mente di Harry
che cosa aveva pensato, lei non aveva onestamente idea dell'argomento
della
canzone, e stava cercando di smorzare il suo entusiasmo.
L'aveva già sentito
cantare prima, ovviamente, ma mai
per lei, mai suonando la chitarra con un'unica persona che lo
ascoltasse e
questo faceva gonfiare il suo cuore. Intinse il pennello nella
bottiglietta
ancora una volta guardando verso Harry cercando di capire se stava
iniziando,
continuando poi con le delicate pennellate mentre la musica della
chitarra
acustica cominciava ad andare alla deriva verso di lei, le sue orecchie
vennero
raggiunte dalla melodia aspettando che la voce profonda di Harry si
facesse
sentire, e quando lo fece, lei ascoltò attentamente con
curiosità.
"Quando
ero
un bambino, mi sarebbe piaciuto volare in giro e Peter potrebbe dire
Non
aver paura di morire, perchè morire
sarebbe un'avventura terribilmente grande
Un
giorno ho smesso di credere; adesso i
miei amici dicono che sono stufi di me
Ho
tentato di essere un ragazzo vero,
con piani reali,ma adesso sono solo realtà televisiva,"
Noelle sorrise alle prime righe
ricordando la loro
prima volta assieme, guardando un vecchio telefilm con un ragazzo che
non
voleva crescere, la sua citazione preferita si faceva strada in armonia.
"Ho
provato ad essere il tuo
principe azzurro per salvarti dall'inferno
Ultimamente
mi guardo allo specchio e mi
dico
Ho
passato troppe notti guardando
"Eastenders" da solo
Adesso
sto cercando il mio ombrello
giallo, sperando di portarti a casa
Forse
voglio essere solo leggendario
Si
tutti noi vogliamo essere leggendari
Ohh-oh"
Le labbra di Noelle si separarono
un po' ascoltando le
parole che lei aveva detto non molto tempo fa, stupita di come Harry
era
riuscito a inserirle in un verso in modo che aveva senso, sapendo che
il modo
in cui lei aveva parlato di loro non suonava così poetico
come Harry era
riuscito a dargli un suono. Comprendendo l'emozione dietro le parole
che stava
dicendo in un modo che nessun altro avrebbe mai fatto. Mise da parte lo
smalto
rivolgendo la sua piena attenzione all'uomo che stava cantando davanti
a lei.
"Sono
finito a inseguire cantanti
country
Sono
pieno d'amore e loro sono tutti
pieni di merda"
Noelle si lasciò
sfuggire una risata, facendo
sorridere Harry calorosamente, facendole l'occhiolino prima di
continuare
velocemente.
"E
adesso sto inciampando fuori dal
bar, un'altra storia mostruosa, sono malato
Un
giorno ho smesso di credere e tutto
in una volta la magia è morta
Ho solo
bisogno di accettare che gli
amici crescono e gli innamorati mentiranno
Oh
vorrei essere James Dean, adesso la
riabilitazione delle celebrità è l'inferno
Giuro
che avrei potuto essere
incredibile, ho solo bisogno di un piccolo aiuto"
Il sorriso di Noelle non
sparì mentre ascoltava, le
sue orecchie raccoglievano i piccoli indizi e riferimenti che Harry
aveva
rilasciato e che erano stati incorporati all'interno delle note
impeccabilmente.
Era sinceramente stupita che quasi ogni frase aveva una connessione con
il
tempo che avevano passato insieme, le cose che avevano condiviso, la
sua voce
splendida e affascinante accentuava le già potenti parole.
"Ho
passato troppe notti guardando
'Eastenders' da solo
Adesso
sto cercando il mio ombrello
giallo, sperando di portarti a casa
Forse
voglio essere solo leggendario
Si
tutti vogliamo essere leggendari
Ohh-oh,
Da-da-da-da-da-da"
Questo suono, la melodia ripetitiva
che Harry cantava
era fin troppo familiare per Noelle, qualcosa che si ricordava di aver
cantato
distrattamente un giorno mentre la testa era appoggiata al petto di
Harry,
ascoltando il suo battito, il ritmo faceva entrare la melodia nella sua
testa,
lasciando solo scorrere il ricordo, lo guardò per un momento
interrogativa ma
semplicemente continuò guardandola profondamente nei suoi
lucenti occhi di
zaffiro mentre cantava il prossimo verso.
"Ho
provato ad essere il tuo
principe azzurro per salvarti dall'inferno
Giuro
che avrei potuto essere
incredibile, ho solo bisogno di un piccolo aiuto
Ho
provato ad essere il tuo principe
azzurro per salvarti dall'inferno
Giuro
che avrei potuto essere
incredibile, ho solo bisogno di un piccolo aiuto
"Ho
passato troppe notti guardando
'Eastenders' da solo
Adesso
sto cercando il mio ombrello
giallo, sperando di portarti a casa
Forse
voglio essere solo leggendario
Si
tutti vogliamo essere leggendari per
qualcuno
Si per
qualcuno"
Noelle capì che la
canzone stava finendo, le labbra
socchiuse in soggezione per la bellezza generale del testo, l'umorismo
secco
presente in alcune parti e la tristezza in altre, la disperazione per
essere
ricordato, per essere apprezzato, per essere leggendario.
"Da-da-da-da-da
Non aver
paura"
Gli ultimi accordi furono
strimpellati, Noelle
guardava Harry con ammirazione e stupore. La musica sbiadì,
lei non disse una
parola, timorosa di rovinare la perfezione del suono che la chitarra
aveva
prodotto, le parole bruciavano ancora nella sua mente. Onestamente la
stupì a volte
come Harry facilmente le poteva togliere il fiato. Aveva un dono nello
scrivere, davvero, le parole che parlavano di lui. "É
bellissima" disse sedendosi
vicino a lui e Harry la strinse baciandole leggermente le labbra.
" É...
è buona?"
le chiese, nervosamente, mordendosi il labbro inferiore a disagio.
"Buono non descrive la canzone" gli
disse
onestamente premendo la fronte contro la sua, i loro respiri si
mischiavano.
" É grazie
a te, tesoro" disse piano facendo incontrare di tanto in tanto le loro
labbra dolcemente, l'azione era piena di significato e
sincerità. "Sei la
mia ispirazione".
Noelle non poteva farne a meno,
tutte le paure che
aveva tenuto dentro per tanto tempo traboccarono. Sotto forma di
lacrime, scie
bruciavano tra le sue guance. Una pietosa realizzazione la
colpì con la
canzone, splendida, bella, significava che lui l'avrebbe lasciata e
questo
faceva male. Le lacrime erano silenziose, le sue labbra non tremavano
mentre
piangeva, le orecchie di Harry furono colpite da domande confuse mentre
la
abbracciava cercando di pulire le gocce salate baciandola dolcemente.
"Che cosa c'è che non
va,Nell? Cosa ho
fatto?"
Noelle inspirò
profondamente recuperando se stessa
prima che i suoi occhi umidi incontrassero Harry e sorrise deglutendo.
"Ti
amo" disse nascondendo il viso nel suo petto anche se Harry era
più che
felice di sentire ciò, non capiva perchè piangeva.
"Ti amo anch'io. Lo sai"
"Ma per quanto..?" Chiese
finalmente Noelle
e Harry prese un respiro capendo finalmente che cosa stava dicendo e le
sollevò
la faccia così poteva guardarlo.
"Fino al giorno della mia morte. E
anche
dopo" giurò Harry.
"Ma Harry cosa succederà
quando te ne andrai?
Cosa succederà a me?"
"Sarò ancora tuo,
tesoro" la rassicurò
baciandole le labbra con appassionante tenerezza e dopo questo Noelle
capì che
lei era sua e che poteva averla. Completamente.
Note!!!
Inizio con il dire che
questo capitolo
arriva a fagiolo!!! (Da noi si usa come modo di dire non so se anche
per voi è
lo stesso!!) A pochi giorni dall'uscita di Story of my life, video
straordinario
che mi ha fatto piangere tantissimo vediamo anche qua nel capitolo
l'amore
incondizionato di Harry per la sua mamma!!! Che altro si sente la
famosa
canzone che Harry ha scritto per Noelle, ho voluto tradurvela per darvi
meglio
l'idea!!! Bhe che dire questo capitolo è fenomenale...
Ringrazio per aver
recensito miky1d7689,
Princess_Sam e Adri_1D_Maghi. Ringrazio Holl99 per averla messa in
tutte e tre
le liste. infine ringrazio asyabortolin, Gianna94 e ilovearthur per
averla
messa tra le seguite. Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate bastano
solo 11
paroline!!!
Sono le 8 e 46 pubblico
solo per voi a
questo orario perchè ci tenevo a farvi avere il capitolo
adesso me ne vado
all'università!!!
Alla prossima
|
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Capitolo 21 *** Luce ***
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Il
capitolo è a rating
rosso quindi vedete voi cosa fare. Mettetevi comode perchè
è abbastanza lungo.
Luce
Noelle si mise davanti allo
specchio fissandosi le
scarpe. Lentamente lasciò scivolare il suo sguardo verso
l'alto scrutando il
suo aspetto puntigliosamente. Aveva lisciato i capelli di solito
disordinati, e
attualmente teneva il mascara in mano portandolo verso i suoi occhi di
zaffiro
strisciando il pennello delicatamente sulle sue folte ciglia con
facilità. Il
suo vestito nero arrivava a metà coscia fasciava
perfettamente la sua piccola
vita, accentuando la sua bella figura, i tacchi neri che indossava
allungavano
le sue gambe drasticamente. Aveva diciannove anni e li dimostrava ma
questo non
aiutava la sensazione che attaccò le viscere, quella
sensazione che le faceva
venir voglia di prendere una felpa enorme, preferibilmente di Harry, e
dormire
solamente per il resto di questa giornata memorabile.
Ripensò ad alcuni minuti
precedenti quando aveva fatto
la sua confessione ad Harry. Era strana, prima di incontrarlo; ma
sembrava solo
naturale ammettere che lo amava ogni giorno di più, che
erano perfetti l'uno
per l'altro ma quando sarebbe arrivato il momento sebbene lui fosse la
stessa
persona, lei sarebbe stata diversa, si sentiva migliore più
sostanziale. E ciò
che la confortava di più era il fatto che lui le avesse
ridetto quelle parole,
prima lei le avrebbe volute gridare al mondo ma non avrebbero
significato
niente se lui non le avesse sentite, ma questa volta lui l'ha fatto...e
sembrava di sentirsi a casa.
Voleva catturare questa sensazione,
tenerla in una
bottiglia, in un posto segreto in modo che quando tutto fosse svanito
lei
avrebbe potuto aprirla ancora e ricordare tutto quello che è
successo, fino a
che punto la sua relazione con Harry aveva progredito, tutto a causa di
un
incarico che doveva svolgere per lui in primo luogo. Le sue gambe erano
nude, e
pensò a questo per un momento,era Dicembre, sarebbe
probabilmente congelata a
morte stanotte, ma... era un rischio che voleva correre. Un'altra cosa
per cui
doveva ringraziare Harry.
"Stai pensando molto stasera,
tesoro" Noelle
sentì una voce roca dietro di lei,si girò e Harry
si avvicinò, le sue mani
trovarono sistematicamente la vita di lei, un movimento che aveva
perfezionato
con il tempo. "Posso sempre dire quando sei pensierosa".
"Mm" rispose ancora assorta nei
suoi
pensieri mentre le labbra di Harry aleggiavano sul suo collo,
premendole contro
la sua pelle liscia dolcemente.
"A cosa stai pensando?" Le chiese e
un
sorriso si formò sulle labbra di Noelle.
"Solo a te. Quando andrai nel
Cheshire?"
"Dopo domani. Il ventidue" la
informò.
"Mi mancherai Popstar" disse
appoggiandosi
contro il suo petto, l'orecchio premuto contro il suo cuore, un sorriso
spuntò
sulla sua faccia mentre ascoltava il ritmo ripetitivo, che era
equivalente al
suono della sua canzone. Aveva la sensazione che non gli avrebbe detto
dove le
arrivava quel suono, godendo del fatto che era sempre un ritmo
costante,
affidabile e sentiva che forse avrebbe potuto battere per lei.
"Mi mancherai anche tu, tesoro" le
assicurò
baciandole i capelli profumati di fragola. "Ma tornerò
presto; saranno
solo un paio di giorni solo fin dopo Natale".
"Sai che non ti ho mai detto il mio
secondo
nome" disse lasciando la presa su Harry e afferrando la borsa per
recuperare il mascara dal posto in cui l'aveva lasciato non molto tempo
prima.
"É Hollie" lo informò e lui sorrise, "Mia mamma
pensava fosse
carino dopotutto chiamare una figlia con un riferimento al Natale solo
perchè
ero nata a Dicembre".
Un lieve sorriso si
formò sulle labbra di Harry mentre
recepiva l'informazione, Noelle intanto giocherellava distrattamente
con la sua
borsetta. C'era qualcosa nell'aria, un senso percepibile di cambiamento
non a
causa delle sue parole o a causa di ogni contatto che avevano avuto, ma
era lì
persistente. "É molto accurato, lo sai" le disse facendole
alzare gli
occhi incontrando i suoi curiosi.
"In che senso?" Gli chiese
guardandolo
attentamente nei suoi occhi verdi, loro la affascinavano, attiravano la
sua
attenzione anche quando non c'era un motivo, come una complessa
vegetazione che
si intreccia insieme densamente.
"Ti ho sempre immaginata come un
angelo" le
disse con i denti bianco perlato in mostra mentre parlava e Noelle fu
tranquilla per un paio di minuti pensando a cosa dire.
"Se io sono un angelo, tu cosa sei?"
Harry sorrise a questo, avvolgendo
le sue braccia
attorno alla sua esile vita e le spinse il corpo contro il suo, i loro
petti si
alzavano l'uno contro l'altro ad ogni respiro. "Solo qualcuno che ha
visto
la luce" le sussurrò nell'orecchio notando i brividi che
attraversarono il
suo corpo mentre parlava, il suo respiro le fece venire la pelle d'oca.
L'affermazione aleggiò
comodamente per la stanza, le
poche parole di Harry risuonavano vere. Fin da quando l'aveva vista
seduta con
grazia a quel tavolo nella caffetteria che lei considera
'sopravvalutata' era
stato attratto da lei. Come se fosse una nave gettata in mare e Noelle
era il
faro della luce solitario che lo guida a casa. Non importa dove andava
alla
fine l'avrebbe trovata, riportandolo a casa anche dopo che lui credeva
che la
luce era bruciata lei lo avrebbe salvato una settimana dopo; tutta
questa
situazione era piena di confortante sarcasmo. Adesso lei era
più o meno
ancorata al suo cuore, lo teneva attraccato così non poteva
allontanarsi, così
lui non avrebbe perso se stesso ancora una volta.
Il suono del telefono di Noelle,
che la avvisava che
era arrivato un messaggio, risuonava in tutta la stanza ma il suono era
distante come se nessuno fosse lì per sentirlo. Erano
avvolti nell'emozione che
avevano creato, tutto quello che era successo tra la coppia stava
crescendo
inondando inesorabilmente la mente di Noelle. Non aveva mai provato
nulla di
simile come adesso con Harry, nessuno prima d'ora aveva significato
tanto per
lei come Harry. "Non voglio andare stasera" disse finalmente
incontrando
lo sguardo di Harry mentre la guardava intensamente.
"É il tuo compleanno,
tesoro" le ricordò
Harry come se la ragazza carina e sempre composta l'avesse dimenticato
e una
leggera risata scappò dalle labbra di lei.
"Lo so Popstar, non voglio andare".
"Perchè no, tesoro?"
Chiese Harry, premendo
le labbra sulle sue tempie, il profumo ipnotico di Noelle
arrivò al suo naso,
un odore così familiare e piacevole tanto che lui ci voleva
annegare in esso,
voleva navigare in Noelle.
"Perchè voglio stare qui
con te" gli disse
onestamente appoggiando la testa nell'incavo del suo collo con un
sospiro.
Harry girò la testa
immediatamente catturando le
labbra morbide di Noelle con le sue, le sue mani scivolarono sulla sua
schiena
approfondendo il bacio, portando Noelle vicino e ancora più
vicino, i loro
corpi erano incollati assieme. Noelle mordicchiò il labbro
inferiore di Harry
ricordando il gemito che aveva scaturito questa azione, sorridendo
leggermente
mentre un lieve gemito uscì dalle labbra di Harry.
Harry premette la lingua, passando
le labbra,
massaggiandola con la sua. I loro movimenti erano lenti, le dita di
Noelle si
incastrarono tra i ricci di Harry profondamente; Harry intanto
indietreggiava
costantemente fino a quando la parte posteriore delle ginocchia di
Noelle si
scontrò con il letto, facendola inciampare all'indietro
finendo sul letto, una
risata le scappò dalla bocca mentre le sue labbra lasciavano
quelle di Harry.
Il suo corpo giaceva disteso sul materasso, i capelli castani disposti
a ventaglio
intorno al viso, i suoi occhi di zaffiro accesi di entusiasmo.
Guardò con
curiosità come gli smeraldi di Harry le scansionavano il
corpo, un rossore
strisciò sulle sue labbra a causa dello sguardo fisso di
Harry su di lei, i
suoi occhi guardavano una ragazza sempre e solo in questo modo quando
era
Noelle, quando era la sua luce.
Un ghigno abbellì le sue
caratteristiche quando notò
che il respiro di Noelle si fermò mentre iniziava ad
avvicinarsi al suo corpo,
amando l'influenza che aveva su di lei. Si strofinò contro
il suo collo
inalando il suo profumo unico e perfetto, le sue labbra percorsero la
sua pelle
morbida scherzosamente prima di entrare in contatto con il punto che
ricordava
ponendoci la bocca aperta succhiando gentilmente facendo boccheggiare
dolcemente Noelle. Continuò questa azione, sicuro che avesse
lasciato un segno
una volta finito, sebbene non avessero fretta, tutto era lento e
gentile non
volendo accelerare questo processo inutilmente.
Harry si alzò lasciando
un leggero bacio sulle labbra
di Noelle, guardandola nei suoi infiniti occhi blu. "E Chelsea?" Le
chiese dolcemente e Noelle guardò verso Harry attraverso le
ciglia, mordendosi
il labbro prima che sul suo viso comparve un sorriso provocante.
"Può sempre vedermi
domani" rispose
chinandosi verso l'alto e incontrando le labbra di Harry dolcemente e
lui
sorrise, appoggiando le mani sulla sua vita.
"Sei sicura, Nell?" Le chiese per
l'ultima
volta, dandole la possibilità di mantenere la sua innocenza,
di rimanere
intoccata.
"Sono sempre stata sicura di te.
Sono
pronta"
Per dimostrarlo, prese il fondo
della maglietta di
Harry rimuovendola dal suo petto abbronzato, i suoi occhi danzarono
velocemente
lungo la sua pelle, sulla collezione casuale di inchiostro,
soffermandosi un
po' di più sui suoi interessanti addominali rispetto a tutto
il resto, sapeva
che lui aveva capito che aveva un'attrazione per loro sebbene questo lo
faceva
ancora ridere; lentamente Harry abbassò lo sguardo sul suo
corpo ancora una
volta. "Sai non ti ancora detto quanto sei meravigliosa con questo
vestito" si complimentò facendola arrossire mentre sosteneva
il suo
sguardo, guardandolo mentre raggiungeva il suo orecchio, mordendole
leggermente
il lobo. "Ma ti preferirei se non lo indossassi" aggiunse, le sue
mani scesero verso l'orlo del vestito attillato iniziando a tirarlo
verso
l'alto, notando come il suo respiro balbettò alla sua azione
sebbene lei
acconsentì facilmente, alzando il suo corpo così
lui poteva rimuovere
facilmente l'abito.
La sollevò, l'intimo di
pizzo nero era l'unica cosa
sul suo corpo. Aveva la sensazione di mettersi sopra di lei per
proteggere il
suo corpo dalla vista di chiunque d'altro. Noelle si sfilò i
tacchi neri;
rendendosi conto solo ora che li indossava ancora, arricciò
leggermente le dita
dei piedi per il nervoso prima di guardare indietro verso Harry.
"I tuoi vestiti comparati alla mia
nudità sono
totalmente fuori regola, Popstar" lo rimproverò
scherzosamente e lui
sorrise piegando la testa di lato verso di lei, i loro respiri si
mescolavano
mentre i secondi passavano aspettando che Noelle facesse qualcosa per
la
'situazione' che aveva menzionato, guardò divertito mentre
le sue piccole mani
trovavano il suo bacino sbottonandogli i jeans e iniziando a tirarli
giù finchè
lui sorrise e l'aiutò a rimuovere totalmente i vestiti.
Harry fece incontrare le loro
labbra ancora premendo
il petto verso il basso in modo che fosse vicino a Noelle, le mani di
lei
strinsero la sua nuca e lo spinse verso di lei i loro petti si
toccavano l'uno
con l'altro mentre il bacio veniva approfondito. Harry
affondò i denti nel
labbro inferiore di Noelle avidamente facendola rimanere senza fiato
mentre si
allontanava, iniziando a lasciare una scia di baci lungo il suo corpo
raggiungendo il sottile pizzo dei suoi indumenti intimi. Leggermente le
morsicò
l'osso dell'anca, guardandola per essere sicuro che non avesse cambiato
idea ma
il suo sguardo era fermo su di lui mentre aspettava. Avvolse le dita
nel
tessuto strofinando volutamente il pollice contro la sua zona
più sensibile, guardandola
respirare profondamente per l'azione.
Lentamente rimosse il tessuto che
copriva la parte
inferiore baciando l'interno di ogni coscia prima di strofinare il
pollice
contro la zona, notando come Noelle si contorceva sotto il suo tocco,
per poi
far scivolare un dito dentro di lei, le sue pareti erano contratte
attorno a
lui, ne inserì un altro iniziando a pompare dentro e fuori
mentre Noelle gemeva
il suo nome, la sensazione era così estranea per lei,
così estranea e
diversa ma allo
stesso tempo non si era
mai sentita così naturale nella sua vita.
Un calore si accumolò
nel suo corpo, le dita di Harry
suscitavano una sensazione di estremo piacere dentro di lei ma proprio
mentre
sentiva che il calore stava diventando troppo, proprio appena si stava
lasciando andare lui le tirò fuori, un piccolo sorriso
comparve sul suo viso
mentre portava le dita alla bocca pulendo il suo piacere prima di
ritornare al
suo viso ancora una volta, lasciandole un gentile bacio all'angolo
della bocca;
Noelle notò come i suoi occhi erano pieni di qualcosa che
ardeva, passione e
lussuria, si univano per infuocare i suoi occhi.
Lei abbassò lo sguardo
vedendo il rigonfiamento nei
suoi boxer, velocemente riporto gli occhi alla sua faccia sapendo che
lui stava
per parlare. "Potrebbe fare un po' male, ok tesoro? Solo
perchè è la tua
prima volta, va bene? Dimmi se ti faccio troppo male, non voglio che
non ti
piaccia o te ne pentissi, ok amore?" Noelle annuì, le sue
dita trovarono
l'elastico dei suoi boxer tirandoli giù e facendoli
scivolare sulle sue gambe cercando
di nascondere lo shock per la sua dimensione, sebbene non ci fosse
riuscita
facendo ridere leggermente Harry. Portò le labbra sulle sue
brevemente prima di
parlare a bassa voce "Non avere paura tesoro, baciami soltanto". Le
sussurrò facendo scontrare le loro labbra, permettendole di
sciogliersi in lui
anche se rimase a bocca aperta mentre lui cercava di entrare in lei.
Non si
mosse, la baciò ancora, permettendole di percepire tutto
quello che stava
succedendo in quel momento.
I suoi baci passionali la stavano
calmando anche se
non aveva mai pensato che avrebbe potuto dire 'Sto facendo l'amore con
Harry
Styles', e la situazione era un po' opprimente per i suoi sensi.
Improvvisamente il fatto che Harry stava solo riposando dentro di lei
era
diventato troppo, aveva bisogno di attrito, di movimento. "Per piacere
muoviti" balbettò sentendo un dolore acuto mentre lui
obbediva, anche se
mentre continuava il dolore diventò un pensiero secondario,
il piacere ignorava
tutto il resto.
Noelle avvolse la gamba attorno al
suo bacino mentre
lui ruotava i fianchi, gemiti sfuggirono dalla sua bocca, lei
iniziò a lasciare
baci sul suo collo sapendo come farlo gemere a sua volta, le sue labbra
percorsero la mascella incontrando l'angolo della bocca prima di
congiungerle
definitivamente. Mai nella sua vita si era sentita così
attaccata ad una
persona come in questo momento, gli occhi chiusi e la lingua giocava
scherzosamente con la sua, i suoi fianchi si alzarono in risposta
mentre lui
colpiva il punto perfetto iniziando a colpirlo ripetutamente, la sua
schiena si
inarcò per il piacere, il fuoco che cresceva drammaticamente
che sembrava non
fosse più legata alla terra ma in un posto diverso solo con
Harry e i suoi
movimenti.
"Harry...Io-Io sono.."
"Lasciati andare"
sospirò, i suoi ricci
solleticavano la sua pelle mentre parlava nel suo orecchio. "Apri gli
occhi e lasciati andare, tesoro".
Aprì le sue pozze di
zaffiro incontrando i suoi
smeraldi mentre veniva, la sua bocca rilasciò il suo nome
senza volerlo,
l'estasi l'avvolgeva totalmente non si era mai sentita così,
era come se ogni
nervo del suo corpo aveva preso fuoco; percepì Harry
svuotarsi dentro di lei,
il suo cuore batteva così forte che pensò sarebbe
esploso proprio lì, le sue
dita si erano inconsapevolmente artigliate alla schiena di Harry e si
distese
esausta mentre la sensazione diminuiva, il corpo di Harry cadde sul suo
pochi
secondi dopo, i loro respiri erano pesanti.
Lui si girò
così il viso arrossato di Noelle era
premuto sul suo petto, la sua testa era appoggiata al cuscino mentre
abbracciava il corpo di lei, il suo reggiseno era stato scartato da
qualche
parte nel corso della notte, i suoi capelli intorno al viso mentre
finalmente
respirò leggermente alzando gli occhi stanchi verso di lui,
"Ti amo".
Sussurrò dolcemente, portando le braccia attorno al petto
nudo di Harry mentre
sentiva gli occhi pesanti abbracciandolo e lui sorrise premendo le
labbra sulla
sua fronte.
"Non quanto ti amo io" le
sussurrò tirando
il piumone su di loro, tenendo il suo corpo nudo al caldo, il suo corpo
si
sollevava ad ogni respiro. Non poteva sostenere la sua affermazione ,
troppo
stanca per tenere gli occhi aperti e Harry la guardò
contento mentre la sua
Noelle si addormentò. La sua luce era sempre brillata solo
per lui e adesso lo
sapeva senza dubbio.
*********
Louis Tomlinson tamburellava le
dita sul tavolo
distrattamente fissando il suo telefono accanto alla mano. Era il
ventuno di
Dicembre, sicuramente, il suo amico l'avrebbe preso in considerazione?
La loro
amicizia era realmente disintegrata o Harry ci teneva ancora a
rispondere al
telefono così vicini al Natale e al suo compleanno?
Pensò per un momento
prima di prendere il pezzo di tecnologia,
componendo il numero che aveva fatto per molte volte inutilmente. Dopo
questo,
pensò con determinazione, rinuncerò a cercarlo.
L'aveva fatto molte volte solo per
sentire la
segreteria telefonica ed eventualmente la voce automatica che gli
diceva che la
casella era piena, quando dopo diversi squilli il telefono non lo
dirottò alla
segreteria telefonica i suoi occhi si aprirono in allarme. Stava per
dire
qualcosa, beh prima che Harry mettesse giù, come loro
avevano bisogno di lui,
quanto gli mancava ma venne interrotto dalla voce dall'altra parte del
telefono.
"Pronto?" una voce
parlò, la bocca di Louis
si aprì allarmata; era una ragazza. Una ragazza con una voce
musicale. Ma ciò
che ha stupito di più Louis era il fatto che questa ragazza,
questa ragazza
straniera sconosciuta aveva il telefono di Harry. Harry odiava quando
qualcuno
toccava il suo telefono, specialmente le sue conquiste di una notte.
Era
talmente sbalordito che non riusciva nemmeno a parlare. Che cosa aveva
fatto
Harry mentre era via?
Eccomi qua!!! Il capitolo
è meraviglioso non ci sono
parole per descriverlo. Fatemi
sapere
cosa ne pensate volevo ringraziare Adri_1D_Maghi e Nihal_22 per aver
recensito.
Ringrazio veronichetta per aver messo la storia tra le preferite mentre
skoll e
Imwaitingonya19 per averla messa tra le seguite.
Voglio solo dire che sono molto
contenta che 53
persone seguano in qualche modo la storia e mi farebbe piacere cosa ne
pensate!!!! Ciaooo
|
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Capitolo 22 *** Conversazioni ***
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Conversazioni
Noelle si svegliò con un
senso di beatitudine in tutto
il corpo. Il suo viso era appoggiato al petto di Harry e si ricordava
vagamente
di essersi addormentata grazie al ritmo costante del suo cuore.
Alzò lo sguardo
verso di lui lentamente, guardandolo nella sua posa pacifica mentre
dormiva, il
suo respiro era perfettamente uniforme, la parte inferiore delle sue
ciglia
svolazzava di tanto in tanto mentre dormiva e il suo braccio era
avvolto ancora
intorno alla sua vita mentre riposava. Lei sospirò, tirando
su un po' di più la
coperta per bloccare l'aria fredda invernale, poi spazzolò
via dagli occhi di
Harry i capelli mentre lui si rilassava nel sonno.
Sembrava così calmo, la
sua testa appoggiata al
cuscino e i ricci ricadevano disordinati intorno alla sua testa. Le sue
labbra
erano leggermente dischiuse così da poter vedere la punta
bianca dei denti, un
respiro leggero usciva dalle labbra. Noelle era tentata di svegliarlo
solo per
vedere i suoi vividi occhi verdi mentre si svegliava, ma ancora
combattuta tra
questo e lasciarlo dormire si rannicchiò contro il suo petto
per quanto ancora
poteva, consapevole del fatto che l'avrebbe lasciata presto. Decise per
la
seconda, posando la testa sul suo corpo infilandosi sotto il suo
braccio
muscoloso in cerca di calore e protezione. Tuttavia non riusciva a
tenere gli
occhi chiusi e alla fine li riaprì, le sue pozze di zaffiro
scansionarono tutti
i vari tatuaggi con curiosità cercando di memorizzarli
totalmente, in modo che
se fosse successo qualcosa, se mai lo avesse perso nessuno avrebbe
conosciuto
il suo corpo come lei.
Sussultò leggermente in
allarme quando sentì la
vibrazione di un telefono, non volendo spaventare Harry si
staccò
accuratamente, il braccio di Harry mantenne la presa costante su di
lei, raggiungendo
il comodino per afferrare il telefono dalla superficie di legno.
Pensando non
fosse necessario, non guardò chi stava chiamando fece
scivolare il dito
rispondendo alla chiamata velocemente.
"Pronto?" disse appoggiandosi
ancora al
petto di Harry, tenendo la voce appena più di un sussurro
nel tentativo di non
svegliare l'uomo che dormiva di fianco a lei.
Ci fu una pausa dal lato opposto
anche se Noelle
poteva sentire il debole suono di qualcuno che respirava dall'altra
parte."Um...Penso di aver fatto il numero sbagliato" una voce rispose
velocemente, una voce che riconobbe anche se non riusciva a collocarla
vista
l'ora mentre la sua mente stava ancora viaggiando su altre cose.
"Oh, no" Noelle cercò di
spiegare cercando
di mantenere la sua voce a un volume basso, costantemente consapevole
che Harry
stava dormendo al suo fianco. "Vuoi parlare con Harry?" Chiese
guardando la sua faccia mentre dormiva.
Ci fu un'altra pausa,
più breve questa volta. "Se
non ti dispiace, tesoro" la voce finalmente disse e Noelle
sospirò,
chinandosi verso Harry e dandogli una gomitata ma lui strinse soltanto
il suo
braccio intorno alla vita di lei, portando il suo corpo di nuovo
accanto a lui
rilasciando un sospiro.
Lo scrollò un po' ma
emise solo un lieve gemito strofinando
la testa nell'incavo del suo collo, accoccolando il corpo
più vicino al suo e
lasciandole un delicato bacio sul collo. "Ci vuole ancora molto?"
Chiese con una punta di impazienza nella sua voce e Noelle
sospirò.
"Sto solo..." iniziò
cercando di districarsi
dalle braccia muscolose di Harry. "Cercando... di...svegliarlo".
"Chi sei?" Chiese mentre Noelle si
diede da
fare a sgomitare Harry inutilmente nel tentativo di svegliarlo. Aveva
la
tendenza ad avere il sonno profondo. "Sono... di Harry...ehm...Noelle"
disse alla fine espirando di sollievo mentre gli smeraldi di Harry si
aprivano,
un sorriso spuntò sulle sue labbra mentre la guardava.
"Tu sei Noelle di Harry?" Chiese
con un tono
divertito.
"Con chi stai parlando, amore?"
Chiese Harry
curioso a Noelle, piegando la testa di lato mentre un sorriso malizioso
si
faceva strada sulle sue labbra.
"Vuoi parlare con lui?" Chiese
Noelle
ignorando la domanda di Harry. "Ha finalmente deciso di svegliarsi".
Ci fu una leggera risata attraverso
il telefono.
"Si,grazie Noelle di Harry" disse scherzosamente e Noelle
sospirò,
consegnando il telefono al ragazzo e lui lo prese lentamente,
riportando Noelle
tra le sue braccia.
"Pronto?" Disse Harry schiarendosi
la gola
siccome era secca al mattino, e Noelle aspettò, cercando di
sentire dall'altro
lato della conversazione mentre Harry deglutì nervosamente
sorridendole
debolmente prima di parlare.
"Mi dispiace, Lou" disse Harry
solennemente
evitando gli ampi zaffiri di Noelle "Sono stato... distratto" Si
interruppe mentre Lou dava una risposta impercettibile per Noelle e
ciò la fece
sospirare. "Torno tra poco" aggiunse calmo, scivolando via da Noelle
facendole un piccolo sorriso prima di uscire dalla porta con solo i
boxer e
chiudendola silenziosamente dietro di lui, lasciando la ragazza a
rimuginare
sulla situazione, una punta di terrore si stava formando nel suo
stomaco a
causa del motivo per cui avrebbe avuto bisogno di proteggere la sua
conversazione.
*************
Harry si passò una mano
tra i capelli guardando
indietro verso la porta da cui era uscito di tanto in tanto mentre
parlava,
lottando su come spiegare al suo amico chi era Noelle,
perchè non aveva
risposto a tutte le chiamate, quando sarebbe tornato, quale era stata
la sua
'distrazione', e naturalmente come Noelle era diversa sebbene preferiva
evitare
la maggior parte delle domande di Louis che riguardavano la ragazza che
stava
dormendo nell'altra stanza.
Non che lui non voleva che Louis
sapesse di Noelle,
era solo che non se la sentiva di raccontare al suo amico di lei
perchè era il
suo personale pezzo di paradiso, significava tutto per lui adesso e la
divulgazione di informazioni su di lei non lo confortava.
"Harry abbiamo parlato per circa
trenta minuti e
non hai mai parlato della ragazza con cui ti sei svegliato"
commentò
Louis, Harry immaginava la scintilla da presa in giro presente nei suo
occhi
mentre lo diceva.
"Dici Noelle?" chiese Harry
innocentemente e
Louis rise. "Si Harry, Noelle. Sei completamente innamorato della
ragazza,
non è vero?"
La domanda era così
semplice. Non c'erano parole
complesse, doppi sensi, tutto chiaro e semplice, così vero
per Harry che per un
millesimo di secondo la prese come un'affermazione, non una domanda.
"Si.
Lei è...indescrivibile, davvero".
Harry sentì Louis
sospirare, proprio come sapeva
sarebbe successo, sebbene non era abbastanza sicuro del
perchè. "Sono
felice per te Haz, davvero" disse Louis sentendo che c'era una traccia
di
felicità nella sua voce. "Ma tu mi hai detto che tornerai
indietro
definitivamente".
"Cosa stai insinuando?" Chiese
Harry,
infastidito.
"Guarda Harry, sai cosa sto
dicendo. Tu starai
lontano dalla ragazza per molto tempo e solo, ti conosco Harry. Fai
questo.
Dici che stai con qualcuno, ma lontano dagli occhi, lontano dal cuore,
non è
così che fai? Intendo...Taylor-"
"Non metterla in mezzo" disse Harry
interrompendo Louis. "Taylor e io non abbiamo mai funzionato, eravamo
sbagliati l'uno per l'altro e lo sa anche lei. E io non sono 'dentro'
Noelle,
Louis. Noelle è diversa e quello che tu non capisci
è che è l'unica che mi ha
convinto a tornare indietro, Noi sappiamo cosa comporterà
questo ok? Noi
sappiamo che non potremmo stare assieme tutto il tempo, ma io la amo.
La amo
così tanto Louis, non importa dove è lei".
"Sono fiero di te, Harry" disse
Louis, dopo
una lunga pausa nel quale pensò alle parole che il suo amico
gli aveva appena
detto. Harry non è mai stato uno così, dichiarare
che era innamorato di
qualcuno, per non parlare che era follemente innamorato di lei. Louis
aveva
conosciuto Harry Styles abbastanza a lungo per rendersi conto che era
una
persona riservata, lasciava entrare solo certe persone e dal modo in
cui
parlava di Noelle, anche il modo in cui pronunciava il suo nome, come
non
l'aveva menzionata subito mentre Harry solitamente lo faceva con le
ragazze
incontrate nei club; si disse Louis che Noelle Hutchings era davvero
tutto per
Harry Styles.
Harry non riusciva a rispondere a
questa affermazione,
un leggero cigolio alla porta della camera di Noelle catturò
la sua attenzione
e la sua faccia si addolcì mentre vedeva il suo viso
comparire dalla porta con
un sorriso imbarazzato. "Scusa. Pensavo te ne fossi andato".
"Certo che no, tesoro" la
rassicurò, tirando
via il telefono dall'orecchio e facendole cenno di venire tra le sue
braccia,
rilevando la sfumatura di dolore nella sua voce e lui immediatamente
venne
invaso da sensi di colpa per averla lasciata sola senza spiegazione,
specialmente dopo la scorsa notte. "Vieni qui".
Noelle guardò il
pavimento prima di avvicinarsi alle
sue braccia guardando i suoi lineamenti cambiare mentre portava il
telefono
all'orecchio. "Ti richiamo, ok?" Disse Harry lasciando un leggero
bacio sulla testa della brunetta, inalando il suo profumo di frutta.
"Si" rispose Louis terminando la
chiamata
sentendo la tensione tra la coppia anche attraverso il ricevitore.
"Scusa se ci ho messo
così tanto, tesoro; ho
avuto alcune cose da risolvere". Spiegò Harry, le sue mani
si fermarono
sulla sua vita, godendosi il fatto che Noelle indossava solo una felpa
sopra la
biancheria ed era relativamente esposta.
"Va bene" disse Noelle, anche se la
sua voce
sembrava priva della sua solita vita, facendo rabbrividire Harry,
pensando alle
azioni della notte precedente, passata troppo in fretta, sembrava si
stesse
pentendo che lui l'avesse spezzata prendendole la sua innocenza.
"Nell...ti stai pentendo...cosa
succede?" le
chiese gentilmente, spaventato della risposta, guardando mentre i suoi
zaffiri
incontravano i suoi smeraldi. "No Popstar. Sono solo infastidita che
domani te ne andrai, tutto qui".
É stato solo allora che
Noelle ebbe un assaggio di
come sarebbe stato difficile quando Harry tornerà alla sua
carriera, e questo
faceva male.
Harry sospirò premendo
la fronte con la sua.
"Tornerò presto tesoro" la rassicurò,
avvolgendola nelle sue braccia
restando lì per un po', il silenzio consumava l'aria intorno
a loro, anche se
erano entrambi insensibili al sentimento, non necessitavano nulla di
più che
realizzare come erano fortunati a passare così tanto tempo
assieme e sapendo
che tra due mesi non sarebbe stata la stessa cosa. La realtà
era balzata nella
loro bolla sotto forma di Louis Tomlinson, lui aveva portato solo un
ago che ha
fatto scoppiare la bolla delicata in cui erano chiusi.
"Non significa che non mi
mancherai" Noelle
mormorò nel suo petto tonico, avvolgendo le braccia attorno
al suo busto nudo e
non volendo nient'altro che ritornare nel letto dove si erano
svegliati, e ricominciare
l'intera giornata finita.
Note!!
Ciao
ragazze!!! Sono contentissima perche continuate ad aumentare e anche le
visualizzazioni crescono a dismisura!! In questo capitolo abbiamo un
nuovo
personaggio Louis!! Il discorso tra lui ed Harry è molto
carino...
Comunque
ringrazio HiSheeran, From_the_Stars, miky1d7689,Adri_1D_Maghi e
Princess_Sam
per aver recensito lo scorso capitolo. Ringrazio Amarillys, glo97 e
McCincia20
per aver messo la storia tra le ricordate. Poi AASofy20 e
directionlove01 per
averla messa tra le preferite. Invece tra le seguite ringrazio
bubu13,jennij,
Aleswish96, foreveryoung_69, smemorella99 e smilingRainbow. Spero di
non aver
dimenticato nessuno.
Fatemi
sapere cosa ne pensate ne sarei molto felice!!!
|
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Capitolo 23 *** Piccolo sognatore ***
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Piccolo
sognatore
Le vacanze avvolgevano Noelle con
un senso di
solitudine. Sebbene rimase con la sua famiglia per la maggior parte del
tempo a
casa, era ancora da sola, esclusa dalle attività in cui
tutti erano coinvolti.
Era abituata a questo, però non era l'unica che l'aveva
notato.
Ricordò quello che Harry
fece mentre era seduto a
tavola per la cena, il suo sguardo trovò la sedia dove era
seduto quando era
stato qui l'ultima volta. Sapeva che doveva essere la gloria
scintillante nella
famiglia Styles, l'aquila reale che diede alla sua famiglia
spettacolare
attenzione. Harry era l'Audrey della sua famiglia, che lei invidiava
ancora.
Il suo telefono vibrò e
lo prese velocemente sapendo
immediatamente di chi fosse il messaggio. Era stato così per
un po' di tempo,
la routine stava diventando un'abitudine
e questo diede la forza a Noelle di capire che quando
Harry sarebbe
tornato a Londra le cose sarebbero state uguali. Rispose al messaggio e
sospirò, notando come Audrey alzò gli occhi a
questa intrusione alla loro cena
di famiglia.
Aveva deciso di dire alla sua
famiglia della sua
relazione, causando fumo, fiamme, accuse di delusione e certo, il
fattore di
fondo era che lo zio Edward era deluso da lei, la sua intera famiglia
era
ancora una volta delusa da lei. Consideravano questa relazione come una
scappatella,
una fase che Noelle e Harry stavano attraversando a causa della loro
costante
vicinanza, niente di più che una distrazione per la loro
figlia già distratta
da piccoli problemi.
Noelle era stata attenta per non
farlo sapere ad Harry
sapendo che la sua famiglia aveva delle difficoltà quando si
parlava di lui,
lui avrebbe tentato di fare il possibile per cambiare la loro opinione
e la sua
famiglia non era davvero il tipo da lasciarsi influenzare da queste
cose e
l'avrebbe solo fatto a pezzi saperlo. Incontrò lo sguardo
infastidito di
Audrey, alzando un sopracciglio alla sua azione ma Audrey
sospirò solamente
stringendo le labbra e prendendo un sorso di vino rosso.
"Ellie" disse con una voce
zuccherosa, la
voce che Noelle sapeva essere falsa. "Sei solo la mia sorellina". La
stanza era silenziosa, l'unico rumore era quello dei coltelli e delle
forchette
che scorrevano sulla fine porcellana dei piatti che Jenna Hutchings
più o meno
adorava.
"Che cosa hai intenzione di fare
Audrey?"
Chiese Noelle stanca delle palesi allusioni che sua sorella faceva da
giorni.
"Sei così ingenua, Elle" disse Audrey con una falsa
tristezza nella
voce, sebbene sembrava tutt'altro che tristezza. "Intendo...dai. Harry
Styles?"
"Non capisco cosa intendi, Audrey"
disse
Noelle tranquilla, rifiutando di lasciar uscire le parole di sua
sorella.
"Dico questo perchè voglio proteggere la mia sorella minore,
ok
Noelle?" Disse Audrey mettendo giù il bicchiere di vino e
Noelle si
trattenne dall'alzare gli occhi sapendo che Audrey voleva solo umiliare
sua
sorella di fronte alla sua famiglia, qualcosa che Audrey era ben felice
di
fare. "Ma ti spezzerà il tuo fragile piccolo cuore, tesoro".
L'intero tavolo stava aspettando,
in attesa che Noelle
avesse un altro sfogo ma non lo fece, semplicemente guardò
la faccia di sua
sorella per un tempo prolungato alla ricerca della dolce bambina che
aspirava
di essere, cercando di togliere la farsa che aveva recitato per anni.
"Perchè fai questo Audrey?" Chiese Noelle facendo allargare
leggermente
gli occhi di Audrey. "Cosa pensi di guadagnare? Cosa
succederà a te?"
"Sto cercando di prendermi cura di
mia
sorella" disse Audrey, anche se la risposta tardò ad
arrivare, le parole
di Noelle la fecero vacillare.
"Tu ed io sappiamo che non
è vero, Audrey"
disse Noelle senza accusa nella sua voce, solo affermazione. "Tu lo fai
sempre ogni volta che io ho qualcosa che tu non hai, cerchi di farmelo
perdere,
cerchi di farmi sembrare debole e patetica. Ho passato la mia vita ad
essere la
seconda migliore rispetto a tutto quello che facevi tu,
perchè non puoi
semplicemente lasciarmi essere felice?"
"Noelle-"
"Sai cosa, non importa. Hai vinto.
Hai vinto
mamma e papà. Hai vinto l'università. Hai vinto
l'orgoglio. Hai vinto tutto ma
non distruggerai l'unica cosa che mi resta".
**************
Noelle entrò nel suo
appartamento con un sospiro di
sollievo, permettendo velocemente a Killmouski di uscire dal
trasportino
sapendo quanto il felino era risentito nello stare lì
dentro. Si scrollò via la
giacca dalle spalle e diede del cibo al gatto, i suoi occhi ricaddero
sulla
macchina fotografica attentamente. Aveva bisogno di tornare al lavoro.
Aveva
scoperto che era comprensibile che fosse stata sviata dal fascino di
Harry e
dalla sua personalità accattivante, però, questo
era importante e aveva tenuto
il progetto nel dimenticatoio per troppo tempo. Non appena vide Harry,
si
dovette accertare che fosse lui, adesso era questa la sua
priorità principale,
specialmente dopo le lezioni ricevute a casa durante il Natale. Non
poteva
permettersi di perdere di vista il suo sogno per la seconda volta,
anche se
fosse stato per amore.
Noelle prese il piccolo ciondolo
della sua collana in
mano accarezzandolo gentilmente mentre entrava nella stanza e
appoggiava le
borse sul pavimento con cura,si passò le dita tra i capelli
e ritornò nel
soggiorno sprofondando nel divano; prese la macchina fotografica e
passò in
rassegna tutte le foto che aveva già fatto ad Harry. Esse
fecero battere il
cuore di Noelle solo vedendo come erano andati lontano dal loro primo
incontro
e si poteva notare dalle foto come lui iniziava a guardarla
diversamente, come
il suo sorriso non diventò nient'altro che genuino. E poi
trovò la sua foto
preferita. Lo scatto preso mentre era nel suo appartamento a tarda
notte,
trovandolo contento a suonare la chitarra e sentiva in ogni fibra di se
stessa
che questa foto che aveva scattato era probabilmente l'immagine
più vera che si
sarebbe mai vista di Harry Styles.
"Noelle". Una voce roca la
chiamò, tirandola
fuori dai suoi pensieri correnti e i suoi occhi si alzarono per
incontrare gli
smeraldi di Harry. "Hey, Popstar". Disse mordendosi il labbro
nervosamente
mentre metteva la macchina fotografica giù, gli fece un
timido sorriso mentre
si alzava, guardando come lui si avvicinava in modo penosamente lento,
un
sorriso spuntava agli angoli della sua bocca finchè il suo
corpo non si fece
vicino a quello di Noelle, poteva sentirlo anche se non si erano ancora
toccati. La loro energia era mescolata all'interno dell'aria frizzante.
"Mi sei mancata, tesoro" le disse
dolcemente
osservando la sua faccia illuminarsi alle sue parole, un innocente
sorriso si
diffuse sul suo bel viso. "Anche tu mi sei mancato" gli disse facendo
l'ultimo passo che li separava, le sue braccia si avvolsero intorno al
suo
bacino mentre lui la abbracciava stretta al suo corpo baciando la parte
superiore della testa della brunetta e strofinando il volto nel suo
collo,
premendo un tenero bacio sulla sua pelle soffice.
Noelle godeva la sensazione del suo
petto premuto a
quello di lei, la sensazione delle sue braccia muscolose che la
tenevano
fermamente ma con una presa gentile che era allo stesso tempo amorevole
e
rassicurante e più forte delle altre la sensazione delle sue
labbra morbide e
calorose sul suo collo le ricordavano che lui era reale, che lei non
l'aveva
semplicemente sognato una notte e poi lentamente perso la testa.
Girò la faccia
catturando le labbra di Harry e avvolgendo le braccia attorno al suo
collo
mentre lui approfondiva il bacio, le mani di lui le accarezzavano la
faccia per
poi tirarsi via prima di quanto la ragazza si aspettava.
"Permettimi di portarti da qualche
parte
stasera" le disse guardandola nei suoi zaffiri. "Questo è
leggermente
vago, Popstar" gli disse con un sorriso. "Lascia che ti porti fuori
in un posto speciale, simile ad un appuntamento... ma ancora meglio"
disse
e il cuore di Noelle prese a svolazzare. "Dove andiamo?" Gli chiese
incuriosita e intrigata. "Lo scoprirai presto, amore" le disse con un
sorriso baciandole la punta del naso mentre si lasciava sfuggire uno
sbuffo.
"Vai a prepararti!"
************
La ragazza indossava un vestito
rosa pallido, la più
morbida tonalità immaginabile; la lunghezza era corta ma
modesta, raffinata ed
elegante. Era un tessuto di pizzo anche se l'ombra faceva sembrare la
ragazza
una ballerina che danzava con grazia ed equilibrio sul palco, le luci
facevano
brillare la sua pelle chiara di qualità angeliche
perchè tutti quelli che
puntavano gli occhi su di lei lo potevano vedere. Un angelo perduto nel
modo
reale. Era bella in un modo sobrio, il genere che si vede solo in rare
circostanze, il genere che avresti ricordato per tutta la vita se non
anche di
più. E non era solo il suo aspetto che la faceva bella; era
il modo in cui si
muoveva, il modo in cui la sua dolce e sincera voce catturava
l'attenzione di
tutti coloro che la ascoltavano.
C'era poco trucco sul suo viso, i
capelli ricadevano
dolcemente attorno alla faccia curvandosi leggermente e la comparsa del
sorriso
innocente sul suo viso faceva balbettare il cuore di Harry mentre
incrociavano
i loro sguardi; gli occhi di lei scintillavano per l'eccitazione
riflettendo le
scintille delle candele intorno a loro. Harry afferrò la sua
delicata mano, le
sue gambe dovettero fare passi più grandi per stare al suo
passo anche se non
era per niente semplice, una camminata obbligatoria quando era attorno
a lui.
Le fece un sorriso rassicurante mentre si avvicinava al maitre notando
il suo
nervoso nonostante l'entusiasmo. Era chiaro per lei che questo
ristorante era
ad alti livelli, il genere in cui solo le celebrità e
l'elite andavano.
"Prenotazione a nome Styles" gli disse e l'uomo annuì,
guardando
Noelle momentaneamente mentre stava tranquillamente al fianco di Harry,
i suoi
occhi blu vagavano per la stanza con attenzione così
intensamente che Harry non
poteva nemmeno immaginare i pensieri che le attraversavano la mente.
Noelle aveva una prospettiva unica
della vita e Harry
era sicuro che avrebbe dato via un milione di sterline solo per
trascorrere una
giornata a guardare le cose come faceva lei. Era certo che Noelle
Hutchings
vedeva la vita con colori completamente diversi da tutti gli altri. "Da
questa parte signore". Il maitre parlò facendo distogliere
lo sguardo di
Harry dalla ragazza accanto a lui, avvolse il suo braccio attorno alla
sua vita
mentre venivano condotti al tavolo appartato che aveva chiesto di
proposito non
volendo che qualcuno si intromettesse nella loro serata.
Presero posto, Noelle sorrise a
Harry sospirando
leggermente. "Devi davvero smetterla di fare tutto questo per me,
Popstar" gli disse e lui aggrottò le sopraciglia.
"Perchè?" Le
chiese guardandola mentre abbassava lo sguardo giocando con le dita.
"Perchè io non posso fare cose come questa, Harry. Tu...
sbilanci il
nostro rapporto" disse finalmente mordendosi il labbro in quel modo
familiare a cui Harry era abituato.
"Sbilancia il nostro rapporto?"
Chiese Harry
con tono divertito. "Io voglio solo viziarti, amore". "Lo sai
che io non ho bisogno di queste cose, Harry" gli disse onestamente.
"No non ne hai bisogno" le disse
Harry con
un sorriso con le fossette, tirandola più vicino a lui in
modo che le loro
caviglie erano attorcigliate assieme. "Ma mia mamma mi ha sempre detto
che
se una ragazza significa tutto per te allora dalle tutto
perchè se lo
merita".
"Sei così banale" Noelle
ridacchiò, i suoi
occhi si accesero come se il suono che riempiva la stanza fosse gli
accordi di
un intrigato brano musicale che neanche il più grande
compositore musicale
sarebbe riuscito a metterli su carta. E sebbene avesse detto quelle
parole
abbracciò il corpo di Harry in modo stretto dandogli un
sincero bacio sulle
labbra quando lui non rispose perchè nonostante le parole
usate da Harry lei
sapeva che le avrebbe tenute nel cuore. Harry Styles aveva la tendenza
di dire
cose completamente banali a questa ragazza vestita in rosa pallido,
l'unica
differenza tra lui e tutti gli altri che avrebbero detto queste parole
era che
lui le pensava veramente.
E così la serata
passò nella contentezza beata
dell'atmosfera che la coppia creava sempre quando erano assieme. I
pasti
vennero consumati, la conversazione era rilassante e confortante, la
risata di
Noelle risuonò più volte facendo girare la testa
delle altre persone per
curiosità per vedere cosa la faceva ridere con delizioso
umorismo. La punta
delle sue dita tracciò più volte i contorni dei
numerosi tatuaggi di Harry, appoggiando
la testa nell'incavo del suo collo mentre lo ascoltava parlare con
dolcezza.
"Fa male?" Gli chiese mentre le sue
dita
tracciavano i contorni della grossa nave sul suo braccio. "Che cosa?"
Le chiese confuso e lei gli sorrise. "Farsi un tatuaggio. Fa male?"
Harry sorrise alla sua
curiosità chiedendosi quando
una domanda sui suoi tatuaggi sarebbe saltata fuori. "Immagino faccia
male
ma non troppo, non è così male come si pensa
dipende dove lo fai".
"Che cosa si prova?" Gli chiese.
"É
difficile da descrivere... è un po' come un gatto che ti
graffia" le
spiegò guardandola negli occhi, poteva quasi vedere le idee
che nuotavano
felicemente attraverso la sua mente, formando altre idee quando due si
incontravano
nel mezzo dei suoi pensieri.
"Ne voglio uno" disse calma e lui
le rivolse
uno sguardo divertito."Vuoi un tatuaggio?" ripeté lui
sebbene
l'umorismo nel suo tono non era sparito. "Intendi in futuro..." disse
e Noelle sorrise. "Si voglio un tatuaggio, Popstar. E no io intendo
adesso. In questo momento".
Harry alzò un
sopracciglio. "In questo
momento?" Disse e Noelle annuì, lo sguardo determinato nei
suoi occhi
faceva capire ad Harry che non avrebbe cambiato idea. "Sono permanenti.
E
se te ne pentissi?"
"Io lo voglio da un po' " gli disse
passando
ancora le sue dita sulla pelle coperta d'inchiostro di Harry. "Non me
ne
pentirò, promesso" disse con un sorriso.
"Vuoi che ti porti in un negozio di
tatuaggi
adesso?" Le chiese passandosi la lingua sul labbro inferiore, sorpreso
che
la sua signorile Noelle potesse avere un interesse per i tatuaggi
sebbene lui
aveva fatto una piccola obiezione al suo improvviso capriccio.
"Uno bravo. Non voglio una cosa
incasinata su di
me per sempre" disse con una smorfia e Harry ridacchiò. "Non
ti farei
mai una cosa del genere, tesoro" le sussurrò lasciandole un
bacio
all'angolo della bocca.
"In questo caso, si" disse Noelle,
l'eccitazione non lasciò i suoi occhi, la vista dei suoi
zaffiri fece capire ad
Harry che le avrebbe sempre dato tutto quello che il suo cuore
desiderava, se
solo lo avesse chiesto. I suoi sogni più selvaggi erano
sotto il suo comando,
la sua piccola sognatrice avrebbe sempre avverato i suoi desideri
appena li
avrebbe pronunciati, era probabile che Harry glieli avrebbe serviti su
un
piatto d'argento.
Ed
eccomi qui con un nuovo capitolo!! Quanto è stronza la
sorella di
Noelle?? La seconda parte del capitolo invece è molto
dolciosa escono a cena e
poi Noelle decide di farsi un tatuaggio scopriremo nel prossimo
capitolo di
cosa si tratta!!!
Ringrazio
02chiara05 per aver messo la storia tra le seguite e invece
_ZerrieShipper, Aleswish96 e Juliette1995 per averla messa tra le
preferite. ringrazio
per aver recensito Princess_Sam, HiSheeran, miky1d7689, Adri_1D_Maghi e
Larrydrug.
Fatemi
sapere cosa ne pensate!!!
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Capitolo 24 *** Luce Stellare ***
Crediti
banner Unicornswag
Luce
stellare
Noelle ballava praticamente per la
strada facendo
sorridere Harry mentre lei si girava verso di lui, il suo vestito
svolazzava
intorno a lei splendidamente. Lei aveva bevuto solo due bicchieri di
vino
bianco dopo aver sostenuto che il vino rosso è 'la bevanda
del diavolo' facendo
ridere fortemente Harry mentre stava pensando come Audrey aveva
sorseggiato la
bevanda come se fosse la sua ancora di salvezza. Era chiaro che la
tolleranza
di Noelle era miseramente bassa e in questo momento era un pochino
brilla.
Lui afferrò la sua mano
e le spinse la schiena contro
il suo petto appoggiando il mento nella parte posteriore della testa
per poi
premere dolcemente le labbra sui suoi capelli profumati di fragola.
"Sei
sicura di volerlo fare? Non è per il vino?" Gli chiese.
Lei rise a cuor leggero voltandosi
verso di lui.
"Non è il vino Popstar. Voglio davvero un tatuaggio". Lo
rassicurò
tirando la sua mano verso la direzione dove si stavano dirigendo prima.
"Ho un'idea è tutto pianificato".
Harry la portò al
negozio che gli era familiare, dove
aveva già fatto alcuni tatuaggi. "Stavo solo controllando,
tesoro. Non
vorrei che ti svegliassi domani mattina con la voglia di uccidermi
perchè ti ho
permesso di fare tutto ciò".
"Hai poca fiducia nelle mie parole,
Popstar". Lo rimproverò giocosamente e lui
ridacchiò spostandole
attentamente una ciocca di capelli dalla faccia prima di entrare nel
negozio.
Si guardò intorno un attimo tirando Noelle vicino a lui
quando il proprietario
si avvicinò sorridendo. Era un uomo corpulento con vari
tatuaggi che coprivano
la sua pelle e aveva una testa completamente calva ricoperta da
un'intricata
serie di opere d'arte. Era il genere di uomo che Noelle avrebbe
istintivamente
evitato.
"Harry Styles. Mi chiedevo quando
ti saresti
fatto vedere di nuovo qui".
Harry sorrise, "Hey Ben". Lo
salutò
guardando come gli occhi di Ben studiavano Noelle, provocando Harry a
stringerla più stretta in modo protettivo, le sue mani
attorno alla sua vita
per avvolgerla completamente.
"Chi è lei?" Gli chiese
Ben guardando verso
Harry.
Noelle sorrise al proprietario del
negozio guardando
verso Harry interrogativamente mentre lui la teneva così
stretta. "Sono
Noelle". Informò Ben con quel sorriso da fermare il cuore
che catturava
l'attenzione di tutti, facendoli sentire confortati solo con l'azione.
"Piacere di conoscerti Noelle. Come
fai a
conoscere Haz?" Chiese prendendo la mano tesa di Noelle in segno di
saluto.
"Lei è la mia ragazza"
tagliò in fretta
Harry pensando che le parole che aveva usato non rendevano giustizia
alla
ragazza tra le sue braccia.
Questa ragazza era molto
più che la sua fidanzata,
anche se la società non gli avrebbe permesso di dire queste
cose nonostante
fosse la verità. Harry immediatamente intrecciò
le dita con le sue, le sue
braccia avvolgevano ancora la sua piccola vita mentre erano
lì in piedi e Ben
sorrise leggermente.
"La tua fidanzata, eh?"
Pensò Ben
guardandosi intorno al negozio brevemente. "Suppongo ci sia un motivo
oltre all'amichevole ciao perchè siete qui, non è
vero?"
"Voglio un tatuaggio" Disse Noelle
mordendosi leggermente il labbro, l'eccitazione cresceva dentro di lei
mentre
lo diceva. "Per piacere" aggiunse dopo un secondo facendo ridere Ben.
"Harry arrivi a fare
ciò?" Domandò Ben
facendogli cenno di seguirlo nel negozio e Noelle ridacchiò
leggermente.
"No. Non l'avrei davvero ascoltato
se mi avesse
obbligato a farmene uno" disse guardando Harry con un sorriso
smagliante
mentre lui alzava gli occhi.
"Che cosa vuoi e dove?"Le chiese
Ben dopo
aver guardato per un momento Harry.
Harry non aveva perso una volta il
contatto con la
ragazza, i suoi occhi erano sempre e solo su di lei mentre si guardava
intorno
con infinita curiosità. Lui non riusciva ad individuare che
cosa era
esattamente ma portare Noelle qui gli fece ricordare la sua vecchia
vita, le
persone che conosceva, e ciò gli fece venir voglia di
proteggere il corpo di
lei da tutti gli altri. Un'ondata di protettività veniva
verso di lui e non
poteva reprimerla, non voleva che le altre persone restassero a bocca
aperta
per la sua Noelle, non voleva nemmeno che i loro occhi ammirassero la
sua
bellezza per troppo tempo o semplicemente strappargliela e portargliela
via e
sarebbe stato di nuovo vuoto proprio come era quel giorno da Starbucks
prima di
posare gli occhi su di lei.
"Posso farlo sulla mia scapola
sinistra? Simile
alla scrittura a mano". Disse cercando di spiegare esattamente
ciò che
voleva e il tatuatore annuì. Capitava a Harry di pensare che
le persone
lottavano per decifrare esattamente cosa intendeva Noelle Hutchings,
non
capendo realmente il modo in cui lei guardava le cose il più
delle volte, come
se non appartenesse alla terra ma arrivasse da qualche altra parte.
"Non
troppo grande però. Sola la giusta dimensione, voglio dire,
non voglio sentire
male più del necessario".
Ben annuì ascoltando
cosa Noelle gli diceva
attentamente. "Che ne dici se te lo disegno e mi dici cosa ne pensi e
se
non ti piace lo cambiamo?" Le chiese e lei annuì con un
sorriso guardando
verso Harry per sicurezza.
"Perchè sei
così tranquillo, Popstar?" Gli
chiese timidamente e i suoi occhi smeraldo incontrarono gli zaffiri di
lei attentamente.
"Mi stupisci a volte". Le rispose
calmo
iniziando a camminare con lei verso la sala d'aspetto mentre Ben faceva
qualche
schizzo. Noelle riuscì a nascondere il rossore alle sue
parole facendo
sorridere Harry; lui premette le labbra contro le sue delicatamente per
poi
tirarla giù verso il suo bacino mentre si sedeva, facendola
ridere mentre
cadeva su di lui.
Si appoggiò
delicatamente al suo petto sistemando la
testa nell'incavo del suo collo, le mani di Harry si appoggiarono
naturalmente
nella sua vita. "Ti amo". Gli disse contro il collo passandogli le
mani attraverso i capelli distrattamente, sapendo che sarebbe stato
arrabbiato
per un po' con lei per averlo fatto. Notò come le mani di
Harry sulla sua vita
si fecero più salde, tenendola più vicina mentre
si chinava per sussurrarle in
un orecchio.
"Ti amo anch'io" Le disse, la sua
voce roca
provocò brividi lungo la schiena di Noelle e il battito
regolare del suo cuore
vacillava.
Guardò mentre si
avvicinava a lei, i suoi occhi pieni di
sincerità mentre il suo viso si avvicinava poteva sentire il
suo profumo di
menta dalla punta della lingua soffiarle nella bocca. Harry premette la
fronte
contro la sua, i suoi occhi spezzarono il contatto per osservare le sue
labbra
leggermente dischiuse, questo movimento penosamente lento, fino a
quando Noelle
non poteva più aspettare e fece incontrare le loro labbra
con cura, tirando il
labbro inferiore di lui nella sua bocca mentre lui faceva lo stesso con
quello
superiore di lei.
Si spostò leggermente su
di lui, girando di più il
corpo verso di lui, le sue mani si spostarono dal collo ai suoi capelli
tirandolo più vicino mentre lui faceva scivolare la lingua
nella sua bocca
massaggiandola delicatamente contro la sua, il bacio non era forzato
entrambi
volevano solo sentirsi. La lingua di Harry scivolò contro la
parte superiore
della bocca di Noelle facendola ridere leggermente per questa strana
azione,
sebbene il loro momento venne interrotto da un goffo rumore di qualcuno
che si
stava schiarendo la gola; Noelle immediatamente si tirò
indietro, i suoi occhi
vagarono per la stanza fino a quando non trovò Ben e
arrossì immediatamente. Si
era dimenticata dove erano e adesso qualcuno l'aveva vista con la
lingua nella
gola di Harry Styles mentre era a cavalcioni su di lui.
Si liberò dalla sua
presa girandosi verso Ben con un
sorriso anche se Harry la tirò ancora verso di lui. "Il
disegno è pronto;
possiamo farlo adesso se ti piace?" Le disse Ben e Noelle
annuì alzandosi
dalla sedia.
****************
"É perfetto" disse
Noelle estasiata
guardando nello specchio come il disegno abbelliva la sua spalla, la
fattura
era impeccabile. La spallina del suo vestito rosa pallido era stata
abbassata
dalla sua spalla e tirata giù nel braccio in modo che Ben
potesse appoggiare
accuratamente lo schizzo per farglielo vedere.
Harry rimase a guardarla da un
angolo, ammirando lo
schizzo sulla sua spalla e lei si girò verso di lui alzando
un sopracciglio.
"Ti piace?" Gli chiese con un sorriso, le parole attualmente posate
sulla sua spalla rappresentavano qualcosa che lui aveva detto non
troppo tempo
fa.
Harry sorrise, annuendo. "Sta bene
su di te"
le disse e lei sorrise controllando un'ultima volta prima di guardare
Ben.
"Potresti farlo?" Gli chiese
guadagnandosi
una risata da entrambi gli uomini presenti nella stanza anche se lei
rimase
impassibile.
"Si, vieni a sederti qui, sdraiati
a pancia in
giù e te lo faccio. Non dovrei metterci tanto". Le
spiegò Ben e Noelle
fece quello che le era stato detto, la sua testa era rivolta in
direzione di
Harry mentre lui la guardava con un sorriso giocando con le sue labbra.
"Sii gentile con lei" Harry
ammonì il
tatuatore che era attualmente occupato con gli aghi e gli inchiostri.
"Si Styles. Non farò del
male alla tua
ragazza".
Harry annuì accettando
il fatto che Ben sapeva che lei
fosse sua. Anche se si sarebbe preso a calci per essere così
possessivo con
lei, dopo tutto, Noelle era uno spirito libero, lui non avrebbe dovuto
essere
così inutilmente protettivo ma non poteva farne a meno e
sperava che a Noelle
non importasse così tanto.
Noelle trasalì quando
l'ago toccò la sua pelle sebbene
rimase calma, ascoltando la conversazione di Harry e Ben cercando di
mantenere
la sua mente su qualcosa di diverso rispetto a quello che stava
succedendo,
abbastanza presto divenne insensibile al dolore aprendo gli occhi per
trovare
Harry seduto accanto a lei mentre guardava Ben lavorare. Lui poteva
sentire lo sguardo
di Noelle sulla sua faccia così le fece un sorriso
incoraggiante.
"Hai intenzione di dirmi la storia
che c'è dietro
il tatuaggio?" Le chiese Ben notando il suo interesse per la
conversazione; lei pensò per un secondo considerando se
divulgare o no la
risposta alla domanda.
"Uhm..." iniziò non
sapendo da dove partire.
"Non è qualcosa che si può spiegare" disse alla
fine. Harry sorrise
leggermente alla sua risposta anche se non parlò.
"Probabilmente è l'unico
che farò!" Aggiunse in tono pensieroso.
"Non è poi
così male dopo tutto, non è
vero?" Scherzò Ben riferendosi al dolore e Noelle sorrise
leggermente
guardando verso Harry per un paio di secondi.
"Non è per quello. Ci
sono alcune cose che si
fanno solo una volta nella vita".
Fu in quel momento che Harry
tirò fuori il telefono
cliccando velocemente sulla fotocamera per poi mettere a fuoco
l'immagine di
Noelle, vedendo che lei si accigliò improvvisamente. "Se lo
farai solo
questa volta, allora si può fare anche una foto" le disse e
gli occhi di
Noelle si spalancarono immediatamente.
"No!" Esclamò cercando
di coprirsi la faccia
senza disturbare Ben. "Odio essere fotografata!"
"Una timida fotografa?" Disse Harry
con un
sorriso e lei alzò gli occhi.
"C'è un motivo per cui
sono sempre dietro la
macchina fotografica, Harry" gli disse seccamente sapendo che la stava
fotografando lo stesso.
Presto la puntura dell'ago di Ben
su Noelle finì e
l'ansia crebbe dentro di lei quando le disse che il tatuaggio era
finito. Si
alzò dalla sedia, correndo velocemente verso lo specchio con
le sue scarpe
alte, la sua camminata era carina ed elegante allo stesso tempo e Harry
la
guardava con un sorriso mentre lei si girava per guardarsi, le sue
labbra si
separarono leggermente seguite da un sorriso splendente sulle labbra
così
splendente e bello che anche le modelle l'avrebbero invidiato.
"Meraviglioso!" disse entusiasta leggendo e rileggendo le parole
sulla sua scapola. Due semplici parole che significavano
così tanto per le due
persone nella stanza e il loro significato era quasi palpabile.
Sto
respirando
Era tutto quello che diceva, le
parole erano seguite
da un intricato disegno di stelle cadenti. Il tipo di carattere in cui
era
scritto era delicato, un corsivo impeccabile. L'importanza di una
stella nella
relazione di Harry e Noelle poteva essere raccontata solo da loro due,
qualche
connessione alle stelle che non avevano realizzato di avere. Si erano
messi gli
occhi addosso l'un l'altro da Starbucks, si erano incontrati in una
notte
stellata e si erano scambiati il loro primo bacio dopo le stelle
cadenti. Per
non parlare del fatto che le stelle simboleggiavano i sogni ed era
ciò che
tutti e due avevano alimentato.
Ma erano le parole a cui Noelle
teneva con cura. Ci
sarebbero state persone là fuori che avrebbero dubitato
ciò che Harry e Noelle
condividevano. C'erano persone che aspettavano il loro crollo. Ed era
vero che
quando Noelle aveva dato il suo cuore ad Harry aveva corso un rischio,
lei gli
stava permettendo di tenere il suo cuore sul palmo della mano e gli
stava dando
fiducia e per questo lei si sentiva viva. E nonostante quello che gli
altri
potevano pensare anche se la loro relazione sarebbe finita a Noelle non
importava perchè stava respirando. Lei stava vivendo una
vita in più di quella
che aveva già vissuto prima e niente potrà mai
portargliela via.
Ciao
ragazze!!! Il capitolo è stupendo poi l'autrice ha riassunto
con il
tatuaggio la storia di Harry e Noelle... poi per rendervi ancora
più l'idea mi
sono fatta inviare la foto del tatuaggio da Lyndsey che vi posto qua
sotto alla
fine della nota.
Passiamo
ai ringraziamenti... Ringrazio per aver recensito 02chiara05,
miky1d7689, Adri_1D_Maghi e From_the_stars. Ringrazio per aver messo la
storia
tra le ricordate GloStyles; nelle preferite NanaD; mentre nelle seguite
All_is_possible,
AriannaAma1D, ledy, Love1_D, x_sheeran e Hope_H. Spero di aver
menzionato tutte
perchè siete tantissime e questo mi fa moltissimo piacere.
Fatemi
sapere come sempre cosa ne pensate!!
|
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Capitolo 25 *** La sua canzone ***
Crediti
banner Unicornswag
La sua
canzone
A volte succede
qualcosa e non te ne rendi conto fino a quando ormai è
troppo tardi e non puoi
fare niente. Come quando Peter Pan propose a Wendy di andare sull'Isola
che non
c'è e lei si rese conto che la sua decisione era sfacciata
solo quando fu là e
le mancavano sua mamma e suo padre. Vedete in momenti come questo si va
in
panico o si affronta la situazione.
Ecco cosa pensava
Harry anche se la sua logica era leggermente viziata perchè
lui non affrontava
le piccole indiscrezioni da professionista. Tuttavia a causa del suo
modo di
pensare aveva incontrato Noelle e lui sapeva che non sarebbe mai
tornato
indietro. Noelle aveva ispirato Harry molti avevano tentato ma nessuno
ci riuscì.
Come quando un giorno cammini per strada e improvvisamente vedi
qualcosa che ti
colpisce senza preavviso ed esitazione.
E tu sai.
Sai che qualcosa
nell'aria si è spostato. Sai che improvvisamente le tue
priorità non sono più
nello stesso ordine di prima. Sai che non sei più la stessa
persona di prima e
che non lo sarai più.
Per esempio, Harry
non capiva cosa Noelle adorava nella neve ma improvvisamente sapeva che
la neve
gli sarebbe importata in un modo differente da quello di prima. I suoi
significati erano stati già riordinati e lui non ci aveva
pensato. Ma quando lo
fece sapeva che non gli importava, sapeva che Noelle aveva le sue
stranezze e le
sue incongruenze ma era perfetta per lui nonostante tutto questo. Era
giusto
dire che lei lo aveva portato alla vita. Lei era la sua canzone.
Era come se Harry
aveva lottato per anni per svolgere una certa melodia al pianoforte.
Aveva
tentato duramente di convertire il suono che aveva nella sua mente in
un pezzo
tangibile ma non ce la fece, non importava quanti sforzi aveva fatto.
Lo stava
facendo lentamente diventare pazzo e poi lei è arrivata. Lei
si sedette di
fianco a lui al piano e mise le dita sui tasti e lui
realizzò che la melodia
che aveva lottato per svolgere era un duetto e l'unico che sarebbe mai
stato in
grado di leggere i suoi pensieri e suonare l'esatta canzone era Noelle.
Questa era la linea
di fondo di tutto questo.
Stavano
cercando di funzionare assieme.
"Nell"
disse Harry gentilmente e i suoi occhi incontrarono quelli di Harry con
un
sorriso.
"Uhmm?"
Rispose stanca e la comodità di Harry non la aiutava a
tenere gli occhi aperti.
"Sai quando me
ne vado?" Le chiese e i suoi occhi si aprirono con cautela.
"Possiamo
parlarne di mattina?" Gli chiese quasi supplicando, chiudendo gli occhi
cercando di sembrare addormentata. Harry ridacchiò per
questo anche se spostò
il suo corpo in modo che Noelle fosse sdraiata sul suo petto, la
guancia
premuta contro il suo cuore.
"Voglio che tu
venga con me, tesoro" le disse passando il pollice sul suo labbro
inferiore
mentre lei alzò la testa mantenendo il contatto visivo con
Harry.
Era completamente
sveglia adesso. E non era per una buona ragione. "Harry..." disse
piano guardando il modo in cui sosteneva il suo sguardo, il verde bosco
delle
sue pupille l'attirava verso l'infinito. "Sai che non posso farlo".
"So che
potrebbe essere affrettato ma tu potresti vivere con me, il mio
appartamento è
grande. E puoi incontrare i ragazzi so che ti adorerebbero. E Danielle,
Eleonor
e Perry ti adorerebbero anche loro. Il micio potrebbe venire anche lui,
potrebbe stare con noi. E potrei tenerti come questa notte mentre ti
addormenti-"
"Harry"
Noelle lo interruppe con un sospiro addolorato. "Sembra meraviglioso ma
non posso".
"Ti prego,
tesoro" disse Harry premendo le labbra nei suoi capelli e disegnando
cerchi immaginari sulla sua schiena mentre era distesa.
"Harry cosa mi
dici dell'università?" Gli chiese Noelle disperatamente
guardando il suo
volto teso. "Ricordi la ragione per cui siamo qui? Sono andata troppo
lontano per lasciar andare tutto".
"Puoi seguire
le lezioni online..." Disse docilmente e Noelle scosse la testa.
"Harry ho
anch'io dei sogni" disse anche se la sua voce era scoraggiata.
"Lo capisco
Nell" le disse.
"Davvero? Io
sarò ad Oxford, Popstar. Non è troppo lontano.
Poco più di un'ora. Ci potremmo
vedere nei weekend".
"Non è Londra
che mi preoccupa" mormorò Harry e Noelle aggrottò
la fronte.
"Di che cosa
stai parlando?"
"I tour"
disse calmo. L'argomento non era mai stato tirato in ballo sebbene
Noelle
improvvisamente si sentì stupida per non averci pensato.
Harry viaggerà per il
mondo quando ritornerà e sarebbe stato via per la maggior
parte del tempo,
abbastanza tempo per dimenticare qualcuno. Abbastanza tempo, Noelle
pensò
tristemente, per lui per dimenticare tutto su di lei.
"Oh" disse
Noelle. Era tutto quello che riusciva a dire. Cos'altro poteva fare?
Non poteva
fermarlo, non poteva andare con lui, non poteva fare nient'altro che
lasciarlo
andare. Si sentiva impotente in questa situazione anche se non voleva
che Harry
vedesse tutto ciò perchè lui aveva bisogno di
tornare indietro per se stesso.
Noelle non disse nient'altro, lasciò semplicemente la testa
contro il suo petto
evitando il suo sguardo sapendo che avrebbe visto nei suoi occhi come
lei si sentiva
esattamente.
Le mani di Harry
trovarono le sue spalle, toccando con cura il nuovo tatuaggio che era
in via di
guarigione anche se era più o meno sano ormai. Era davvero
piccolo. Poco
inchiostro infangava la sua pelle e qualcosa in questa aggiunta faceva
sentire
ad Harry che lei era completamente sua adesso. Come se era la sua altra
metà,
la parte mancante del suo puzzle. "Ha un aspetto meraviglioso su di
te" mormorò anche se lei non rispose; si
rannicchiò su di lui maggiormente
temendo che la sua voce se ne fosse andata. "Troveremo un modo"
aggiunse avvolgendo le braccia intorno a lei mentre giaceva sul letto
abbracciandola stretta.
Doveva
esserci un modo.
************
Harry si avvicinò a
Noelle velocemente mentre la vide camminare per la strada, un
berrettino in
testa e le mani nelle tasche della felpa anche se sembrava un po'
distante. L'abbracciò
velocemente e lei sussultò leggermente per lo spavento di
averlo visto così
inaspettatamente. Avvicinò la faccia alla sua catturando le
sue labbra in un
bacio, nel mezzo della strada dove il mondo poteva vederli. Lei era un
po'
sorpresa anche se fece scivolare le braccia attorno al suo collo,
lasciando le
dita a giocare con i suoi ricci alla base del collo ridendo nel bacio
mentre le
mordicchiava il labbro inferiore, tirandolo scherzosamente verso di lui
per poi
rilasciarlo.
"Ciao" Lei
parlò con un timido sorriso e lui rise portando la mano
dietro la schiena di
Noelle mentre camminavano.
"Sono venuto
con un piano" Le disse con un sorriso sbilenco facendo girare Noelle.
"Un piano per
fare cosa, Popstar?" Gli chiese permettendogli di intrecciare le loro
dita
mentre camminavano, apprezzando il gesto più di quanto
potesse immaginare.
"Un piano per
tenerti con me" Le disse con una scintilla di felicità negli
occhi.
"Popstar, sai
che non posso venire..." si interruppe anche se il sorriso di Harry
vacillò leggermente.
"Lo so. Qualcos'altro.
Non meraviglioso come averti lì ma il più vicino
possibile ok? E sarai in grado
di vedermi in foto quando non potrai vedermi per un po' di tempo e tu
capirai
anche quanto ti amo". La sua voce era roca e ci volle un po' a Noelle
per
elaborare tutte le informazioni , era così dipendente dalla
voce di Harry e
riusciva quasi a far svenire le ragazze.
"Um... non so
di cosa stai parlando" disse infine e lui sorrise strofinando la faccia
nel suo collo e premendo le labbra sulla sua pelle per pochi minuti,
facendo
annebbiare la vista di Noelle alle sue azioni.
"Ho qualcosa
per te, per me... per noi" le disse con entusiasmo.
"Cosa?"
Chiese Noelle con un sorriso scintillante, le farfalle iniziarono a
svolazzare
nel suo stomaco e ciò le fece girare la testa, voleva ridere
o correre o
ballare qui sul marciapiede.
Harry sorrise
notando come l'eccitazione di Noelle si rifletteva su di lui.
Iniziò a tirare
giù la giacca dalle sue spalle nonostante il freddo,
ignorando il freddo che
stroncava la sua pelle esposta. Noelle riuscì a vedere le
sue intenzioni per un
momento, aggrottando la fronte per quello che stava facendo. Lo
osservò
attentamente mentre girava il braccio facendo ampliare gli occhi di
Noelle per
vedere la nuova aggiunta di inchiostro sulla sua pelle.
Perchè lì di
fianco
alla nave sul suo braccio, c'era qualcosa per lei. Era nero e solido,
la forma
perfetta di Peter Pan in volo accanto a quella nave che poteva sembrare
lo
specchio della nave di Capitan Uncino. E sotto di esso, sotto il
disegno del
ragazzo che Noelle avrebbe indicato come un bambino c'erano quattro
parole che
la fecero ridere ridicolamente.
Lei
vive sull'Isola che non c'è
"É per
me?" Chiese con un sorriso contagioso, volendo passare le dita
sull'inchiostro, anche se non lo fece sapendo che il tatuaggio era
ancora
fresco.
"Certo che è
per te" Le disse Harry, morendo di freddo per poi tirare su la giacca.
"Ti piace?" Le chiese mentre lei si mordeva il labbro nervosamente
sorridendo leggermente.
" É
incredibile" Gli disse avvolgendo velocemente le braccia attorno al suo
collo, dovendo stare sulle punte dei piedi per farlo, Harry la
sollevò
immediatamente dalla vita e la fece girare leggermente mentre lei
rideva
premendo le labbra sulle sue dolcemente. "Nessuno ha mai fatto qualcosa
del genere per me prima..." Disse e Harry sorrise prima di metterla
giù le
sussurrò nell'orecchio. "Adesso tutti si ricorderanno che
sono tuo"
le sussurrò e tutto ciò che aveva pensato era
inutile.
Ciao
bella gente!! Lo so che dovevo
aggiornare ieri ma non ho fatto in tempo però solo per voi
posto il capitolo
anche se mi sono alzata da poco dopo essere stata sveglia fino alle
quattro a
vedere i ragazzi!!! Chi ha visto la live???
Passando
al capitolo ragazze cominciate
a preparare la scorta di fazzoletti per i prossimi capitoli; io
già rileggendo
questo capitolo mi sono un po' commossa!!!
Ringrazio
lallanna e Boo_Bear_98 per
aver messo la storia tra le seguite. Invece ringrazio per aver
recensito 02chiara05,
miky1d7689, From_the_stars e Adri_1D_Maghi.
Fatemi
sapere cosa ne pensate e se
avete visto la live come vi è sembrata!!!
Vi lascio
con due foto della live di
ieri sera!!!
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Capitolo 26 *** Autorizzazione ***
Ragazze non è un aggiornamento ma solo l'autorizzazione dell'autrice che risale a settembre quando ho iniziato a tradurre la storia!! Non sapevo dovessi postarla e l'amministrazione me l'ha fatto notare!! Se non la mettevo mi avrebbero eliminato la storia spero che ciò non succeda!!1
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Capitolo 27 *** Distrazioni e interruzioni ***
Ciao
ragazze volevo solo dirvi che ho aggiorno oggi al posto di ieri
perchè non sono riuscita a tornare a casa in tempo
dal'università e alla sera
dovevo andare a vedere Hunger Games!!! Stupendo quel film!!
Tralasciando ciò
non so se avete visto che ho pubblicato l'autorizzazione dell'autrice
originale
perchè sono stata contattata dall'amministratrice e mi ha
detto che se no
avrebbe eliminato la storia.. Diciamo che io non sapevo di dover
pubblicarla e
di dover cambiare nome perchè ho letto il regolamento quasi
due anni fa e non
avrei mai pensato di tradurre una fanfiction!! Tutto qua Buona
lettura!!! Ci
vediamo giù!!
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Distrazioni
e interruzioni
Gennaio incombeva sopra la testa,
il profumo di
partenza dava spessore all'aria. E presto Gennaio se ne sarebbe andato
e ci
sarebbe stato poco da raccogliere mentre Noelle costantemente crollava.
Ha
mantenuto la promessa di Harry con tutto quello che aveva e
cercò di
concentrarsi sul fatto che aveva completato il suo incarico.
Certo aveva ricevuto un paio di
sguardi strani mentre
stampava tutte le foto e un' indimenticabile disapprovazione da una
donna di
quarant'anni che aveva una faccia che spaventava i bambini. Erano otto
foto in
tutto, era tutto quello che era uscito. Ma queste otto foto avevano
così tanto
racchiuso in sé. Erano le sue emozioni riflesse sulla carta
fotografica, erano
il suo futuro e rappresentavano tutto di lui.
Raccolse le immagini assieme
facendole scivolare in
una busta e le tenne con cura fino a quando non avrebbe dovuto
consegnarle a
suo zio per essere controllate da occhi attenti. Si chiedeva spesso
cosa
avrebbe pensato. Avrebbe visto oltre la sua fama e la sua faccia
conosciuta? Avrebbe
guardato nei suoi occhi smeraldo e avrebbe visto la passione che
raccoglievano
come aveva fatto lei? O era quella persona che è brutalmente
sincera, qualcuno
che aveva conosciuto solo lei?
Rilasciò un sospiro
mentre chiudeva il cassetto
sorridendo estasiata mentre entrava nel soggiorno vedendo Harry sul
divano fare
zapping tra i canali, per poi guardarla con un sorriso scherzoso.
"Quando sei arrivato, Popstar?" Gli
chiese
avvicinandosi a lui lentamente.
"Non molto tempo fa" Rispose
aprendo le
braccia per accoglierla, cosa che lei fece felicemente mettendo le
gambe sul
divano mentre gli sedeva in grembo.
"Questo è vago" Gli
rispose guardando cosa
avesse scelto in televisione.
"Vuoi guardare un film?" Le chiese
ignorando
la sua affermazione e lei sorrise a ciò.
"Si" disse rannicchiandosi contro
il suo
petto e scegliendone uno, anche se non era molto interessata allo
schermo.
Harry distrattamente tracciò dei cerchi sulla sua pelle
sotto la maglietta e
l'azione era incredibilmente fastidiosa.
Inclinò la testa per
guardarlo in faccia, notò come i
suoi occhi erano puntati sullo schermo. Guardò
giù brevemente adorando il fatto
di poter vedere il suo petto tonico attraverso la semplice maglietta
bianca che
indossava, i deboli segni scuri che si vedevano dove l'inchiostro aveva
segnato
la sua pelle. Certo Noelle non riusciva a capire il fascino degli
uomini con i
tatuaggi e quando era una fan non aveva mai fatto preferenze per i
quattro
ragazzi su cinque che avevano tatuaggi e sperava che non se ne
sarebbero più
fatti. Ma adesso mentre pensava che anche lei aveva un tatuaggio,
pensava a
come i tatuaggi di Harry fossero una parte di lui; sapeva che erano
qualcosa
che l'aveva attirata.
Si chinò e lascio un
bacio sulla guancia di Harry, le
labbra restarono sulla sua pelle per un momento prima di tirarsi
indietro
guardandolo mentre lui si girava verso di lei con uno sguardo
interrogativo.
"Per che cos'era?" Le chiese e lei gli fece un sorriso giocoso prima
di riportare la sua attenzione allo schermo.
Harry spostò leggermente
il suo corpo tra le sue
braccia, in una perfetta posizione per aver accesso al suo collo.
Iniziò
lasciando baci sulla sua pelle morbida, notando come lei si
agitò rimanendo
ancora interessata allo schermo. Lui sorrise un po' a questo lasciando
cadere
le labbra verso il basso dove il collo incontrava le spalle, sorridendo
per
come il respiro di Noelle si affannava mentre i suoi denti sfioravano
la zona
affettuosamente. Rilasciò il suo respiro contro la pelle di
lei guardandola
soddisfatto mentre la pelle d'oca aumentava in Noelle fino a quando non
riuscì
più a fare finta di essere interessata allo schermo.
Lei si alzò fino a far
scontrare la fronte con quella
di Harry, lasciandogli un bacio all'angolo della bocca prima di
allacciare lo
sguardo con il suo e lui rilasciò un gemito.
"Perchè devo essere nato il
primo di Febbraio?" Disse infastidito e Noelle rise; una risata magica.
"Non è così
male.." disse calma anche se
cercava di rassicurare più se stessa che lui.
"Si lo è. Devo lasciarti
sola nel giorno di San
Valentino". Le disse con un luccichio frustato nei suoi occhi mentre i
loro respiri si mescolavano nell'aria e Harry con cura
intrecciò le sue lunghe
dita con quelle più delicate di Noelle.
In verità Noelle non era
troppo preoccupata per San
Valentino. Non sarebbe stato il primo che avrebbe passato da sola visto
che
Harry era il suo... beh primo tutto. Gli fece un sorriso,
"Andrà tutto
bene Harry" Gli disse sebbene lui non sembrava felice.
Harry era un romantico. Pertanto
San Valentino gli
importava molto e il fatto che fosse obbligato a lasciare la sua
speciale
ragazza nel giorno in cui avrebbe dovuto coccolarla lo irritava molto.
E così
fece l'unica cosa che poteva fare senza sconvolgere la ragazza, si
chinò e allacciò
le loro labbra cogliendola di sorpresa.
Prese lo stupore come
opportunità per spostare la sua
schiena sul divano, le mani di lei attorno al suo collo mentre le
metteva le
ginocchia attorno al suo corpo a cavallo della vita approfondendo
ulteriormente
il bacio. Noelle era un po' confusa da dove questo comportamento era
saltato
fuori, certo non si stava lamentando; aggrovigliò le dita
tra i suoi ricci
mentre lui le prese il viso con delicatezza. Harry si
allontanò per un momento,
sospeso sul suo corpo mentre i loro respiri pesanti vagavano per
l'atmosfera, i
loro occhi comunicavano con passionale intensità. Era come
se una persona
avesse tentato di mettere una mano tra le loro facce, come una forza
che
volesse fermarli. Come quella sensazione che si prova quando cerchi di
unire
due magneti dai lati sbagliati e loro lottano l'uno con l'altro, questa
sarebbe
stata la stessa sensazione che respinse chiunque d'altro dal cercare di
separare Noelle e Harry.
Il cuore di Noelle batteva in modo
irregolare nel suo
petto minacciando di esplodere mentre lo sguardo di Harry viaggiava
tranquillamente verso il basso sul suo corpo. E poi le sue orecchie
sentirono
un suono non molto lontano e guardò Harry sapendo che anche
lui l'aveva
sentito; c'erano delle persone che parlavano fuori dalla porta.
"Potresti portarti le tue valigie!"
Qualcuno
protestò infastidito e questo fu seguito da un insulto
indignato.
"Smettila di lamentarti! Dovresti
essere felice
di sapere che sei buono per qualcosa!"
"Solo perchè io non
discuto i miei talenti con
tutti quello che conosco non significa che non sono capace di fare
qualcosa!" L'altro rispose e Noelle emise un lamento per poi
appoggiarsi a
Harry e lasciargli un bacio prima di scivolare da lui e cercando di non
far
vedere quello che stava facendo... anzi quello che stava per fare.
"Non è colpa mia se le
persone sono interessate a
me!"
"A loro non importa".
"Smettila di essere un maiale".
"So che lo sei ma cosa sono io?"
"Questo è maturo da
parte tua!"
"Perchè diavolo siete
qui?!" Noelle esclamò
incrociando le braccia sul petto una volta aver aperto la porta dando
un'occhiata accusatoria a tutti e due. Era molto raro vedere Jason
Hutchings
con Audrey Hutchings ma quando vedevi entrambi apparire sulla porta
della loro
piccola sorellina beh, quello era del tutto assurdo.
"Oh bene. Tu sei qui" disse Audrey
felicemente.
"Certo che sono qui, è
casa mia" disse
Noelle seccata anche se Audrey la ignorò.
"Ehi Elle" disse Jason allegramente
come se
la situazione appena vista non si fosse verificata. "Sembri un po'...
tesa" commentò mentre portava le sue borse dentro
dirigendosi verso il
frigo e cercando del cibo mentre entrambi le sue sorelle lo guardavano
con
disgusto.
"Mamma ha detto che dovremmo
controllarti!"
Disse Audrey allegramente e Noelle sospirò aspettando che
Harry comparisse.
"Così vi siete spostati
tutto d'un tratto?
Potevate portare borse più grandi!"
"è Audrey"
disse Jason stizzito buttandosi delle patatine in bocca e prendendo un
cartone
di succo dal frigo e bevendone un sorso dal cartone mentre Noelle lo
fulminava.
"Esistono i bicchieri Jason!" Gli
disse
Noelle prendendo il succo e portandogli via le patatine facendo mettere
il
broncio al ventenne come un bambino di quattro anni.
"Beh comunque dove posso mettere le
mie borse?"
Chiese Audrey.
"Da qualche parte in un hotel!? Se
non lo sai io
non ho abbastanza stanze per voi due qui!"
"Non preoccuparti di questo Elle.
Siamo d'accordo
che Audrey mi lascia prendere il divano e lei-"
"Non iniziare Jason" Disse Audrey
infastidita e Noelle prese l'opportunità di abbandonare i
suoi fratelli e
tornare da Harry.
Gli fece un sorriso imbarazzato e
lui le sorrise.
"Mi dispiace" disse mordendosi il labbro e Harry ridacchiò.
"Immagino che sarai preoccupata per
un po'?"
Le disse alzandosi dalla sedia per posizionarsi davanti a lei. "Vuoi
che
resti?"
"Mi dispiacerebbe farti stare con
Audrey e Jason
per un tempo prolungato ma loro si aspettano di vederti probabilmente".
Lo
informò Noelle con aria colpevole ma lui sorrise
semplicemente e decise che non
aveva niente di meglio da fare che aiutare Noelle con la sua ' famiglia
infuriata che non rispetta gli spazi personali', come lei stessa
l'aveva
chiamata. Anche se non avrebbe mai ammesso che Jason era leggermente
intimidatorio.
***********
E così si comicia. Il
battibecco senza fine, commenti
occasionali che solo i fratelli avrebbero potuto fare e passarla liscia
e Harry
fu in qualche modo gettato in tutto quello. Realizzò che
sebbene Jason, Audrey
e Noelle erano tutti così diversi, anche se litigavano senza
sosta e sembrava
che non volessero fare nient'altro che strangolarsi, loro si volevano
bene.
Jason era protettivo con Noelle ma alla fine accettò Harry e
si fece voler
bene. Abbastanza presto, Audrey si arrese. Smise di essere
così... Audrey. Harry
non era sicuro che Jason e Noelle lo notarono ma lui lo fece e le
sorrise
leggermente capendo che forse non era così perfetta come
amava apparire. Era
egocentrica, era nella sua natura ma non poteva farci niente, dava ad
Harry
occhiate diffidenti se posava un dito su sua sorella. Era prudente e
preoccupata sia per Jason che per Noelle e non lo avrebbe mai ammesso
ma li
amava entrambi innegabilmente. E poi arrivò al dunque, la
famiglia Hutchings
sarebbe stata sempre insieme in qualche modo anche se non erano
d'accordo su
quale canale guardare e finivano sempre in guerra per decidere cosa
ordinare
per cena.
Note
Ciao
ragazze eccomi ancora qua in questo capitolo riappare la famiglia di
Noelle!!! Abbiamo la prima parte abbastanza dolce tra H&N e poi
la parte un
po' più divertente con Jason e Audrey.
Ringrazio
per aver recensito 02chiara05, miky1d7689,Adri_1D_Maghi,
From_the_stars e Eightsvoice.
Ringrazio
per aver messo la storia tra le seguite a_place_in_this_world,
CyrusMyLove, kat1d e plaff. Per averla messa tra le preferite
acraciram,
franci_harrysbo e FedericaIloveLiamPayn.
Come
sempre fatemi sapere che ne pensate!! Ragazze manca pochissimo alla
fine e nel prossimo capitolo scoprirete le famose foto di Harry fatte da Noelle!!!
|
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Capitolo 28 *** Ciò che loro non vedono ***
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Note!!
Ragazze ho
deciso di scrivere subito all'inizio perchè alla
fine di questo capitolo nessuno si soffermerà sulle solite
stupidate che
scrivo; non commento il capitolo perchè dovete ancora
leggerlo però è veramente
molto bello.
Ringrazio
per aver recensito Princess_Sam, From_the_stars,
mky1d7689 e Adri_1D_Maghi. Ringrazio per aver messo la storia tra le
seguite
Evelin Free Loud e Nal_ mentre per averla messa tra le ricordate
Mydreamareyou,
Smookie97 e _crazy_mofos.
Fatemi
sapere cosa ne pensate ci tengo davvero tanto sotto
vi lascio le foto fatte da Noelle!!!
Ciò
che loro non vedono
Audrey e Jason passarono la loro
serata discutendo su
chi avrebbe preso il divano e chi sarebbe finito sul pavimento, e certo
vinse
Audrey. Comunque vinse solo verso le tre del mattino perchè
Jason era bravo a
resistere fino a quando fu così stanco che non
riuscì a tenere i suoi piedi
attaccati al pavimento. E questo era stato molto bello, infatti i
fratelli
avevano realizzato troppo tardi che avevano permesso alla loro
sorellina di
andare a letto con un membro della più grande boyband di
fama internazionale
che aveva anche la reputazione di essere un donnaiolo; ormai alla fine
della
loro discussione era tutto già deciso e a quel punto c'era
poco da fare.
Noelle si svegliò tra le
forti braccia di Harry mentre
il sole filtrava dalla finestra, la testa era appoggiata al suo petto.
Il suo
appartamento era relativamente tranquillo considerando il fatto che
metà della
sua famiglia si trovava lì in quel momento e lei si
crogiolava nel silenzio,
ascoltando attentamente i respiri di Harry. Era sempre stato uno dal
sonno
pesante anche se mai una volta, nelle lunghe ore della notte, aveva mai
lasciato andare Noelle. La teneva costantemente stretta, una stretta
protettiva
sul suo piccolo corpo sotto i confini del piumone.
Sapeva che doveva cogliere
l'opportunità di svegliare
Harry, sapendo che una volta che Audrey e Jason se ne fossero accorti
sarebbero
stati un incubo e lui avrebbe sofferto. Così gli diede una
gomitata sul fianco
e con sua sorpresa si svegliò più veloce di
quanto avesse previsto. I suoi
occhi verdi incontrarono i suoi immediatamente, un piccolo sorriso
crebbe sul
suo viso. "Buongiorno tesoro" disse, la sua voce era ancora roca.
"Buongiorno" disse con un sorriso,
i capelli
ancora arruffati ricadevano intorno a lei disordinatamente.
"Perchè mi hai svegliato
così presto?" Le
chiese tirandola sotto il suo braccio e rannicchiandosi vicino a lei in
un modo
che Noelle conosceva fin troppo bene. L'avrebbe infagottata,
distraendola con
qualche bacio sul collo e poi avrebbe aggrovigliato le loro gambe
assieme
sfregando la faccia contro il collo di lei per poi fissare le braccia
intorno
alla sua vita prima di trovare un modo per ritornare a dormire assieme.
Harry premeva le labbra contro la
sua pelle quando lei
ridacchiò spingendolo via immediatamente e mettendosi le
mani sui fianchi in un
modo accusatorio, lasciandolo imbronciato per le sue azioni. "Harry,
alzati" disse Noelle cercando di mantenere un'espressione seria sul
volto
mentre lui la guardava con occhi spalancati.
"Torna qua ancora un po' e poi mi
alzo" Le
disse aprendo le braccia mentre si adagiava sui cuscini aspettando che
Noelle
ritornasse.
"Ci credo veramente!" Gli rispose
semplicemente tirando le maniche lunghe sopra le mani per poi legare i
capelli
in una crocchia disordinata.
Harry pensava che Noelle indossasse
questi vestiti
perchè era insicura, perchè voleva nascondersi.
Ma adesso sapeva. Aveva capito
perchè lei lo faceva e ciò lo fece sorridere
mentre la avvicinava a lui. Noelle
Hutchings aveva insicurezze comuni, non era perfetta. Il suo talento in
cucina
era orrendo, non poteva cantare per salvare la sua vita e molto spesso
i suoi
capelli erano un groviglio che non poteva essere domato, non importa
quanti
pettini e spazzole venivano usati. E il motivo per cui indossava felpe
enormi,
per cui i suoi capelli erano disordinati, per cui per stare
più comoda
indossava il pigiama era perchè a lei non importava.
Non aveva mai voluto essere
sottoposta a come la
società si aspettava che tu apparissi o come ti vestissi
infatti lei indossava
quello che voleva quando voleva e Harry non aveva mai incontrato
qualcuno come
lei. "Vieni qui" Le disse dopo una risatina e lei alzò gli
occhi.
"No" gli disse marcando la 'o'.
"Vado a
fare la doccia poi devo vedere mio zio e se fossi in te me ne andrei
prima che
Jason e Audrey si sveglino" lo informò dirigendosi verso il
bagno.
**************
Noelle era nervosa. Il cuore le
batteva in bocca e
sentiva la nausea nello stomaco quando pensava a cosa sarebbe successo
se non
fosse stato abbastanza buono, se lei avesse fallito per una seconda
volta. Non
era abbastanza sicura di essere in grado di gestire la sconfitta di
perdere il
suo sogno per la seconda volta. Così vicino eppure
così lontano.
"Noelle" suo zio le sorrise e lei
tentò di
fare lo stesso ma sapeva che sembrava ridicolmente pallida e stava
stringendo
la cinghia della sua borsa un po' troppo stretta.
"Hey" salutò cercando di
mantenere la sua
voce calma. Non era mai riuscita a chiamarlo zio Edward
perchè sembrava troppo
formale invece Edward sembrava irrispettoso così cercava di
evitare qualsiasi
confronto diretto con lui; era un uomo intimidatorio che non aveva
paura di
discutere apertamente le sue opinioni.
"Come stai oggi?" Le chiese allegro
dirigendola
verso il suo ufficio, le sue ballerine battevano sul pavimento e si
sentiva
rabbrividire ogni volta che facevano rumore.
"Bene come sempre" gli disse Noelle
onestamente e lui sorrise leggermente.
Non aveva detto ad Harry
perchè doveva incontrare suo
zio, semplicemente gli aveva dato un bacio sulla guancia e un dolce
saluto
lasciando i suoi fratelli sperando che sarebbero andati via prima che
lei
sarebbe tornata lasciandogli una nota sul frigorifero in cui
specificava che
non dovevano aspettarla. Non che lei non volesse che Harry sapeva,
riguardava
più che altro come avrebbe reagito se lei non fosse entrata
specialmente dopo
tutto il lavoro che avevano fatto. Avere quella conversazione con lui
sarebbe
stato devastante e probabilmente l'avrebbe lacerata dentro.
Finirono nell'ufficio di Edward, si
sedette in una
grande poltrona di pelle di fronte a lei, una scrivania di vetro li
divideva
mentre Noelle si stava nervosamente contorcendo le mani. "Allora cosa
hai
per me Elle? Hai lavorato duro?" Le chiese Edward cercando di allentare
il
più possibile la tensione.
"Si sono stata molto occupata. Ho
il compito è
tutto pronto" Disse e lui le sorrise, questo ero il momento in cui le
cose
si fecero scomode.
"Va bene. Puoi darmelo lo
guarderò con te e poi
con alcuni dei miei colleghi e poi torneremo da te ok?"
"Certo" Gli disse con un sorriso
porgendogli
la grossa busta con cura, ritornando seduta di fronte a lui anche se
preferiva
stare in piedi piuttosto che su una costosa sedia.
Suo zio aprì la busta
permettendo alle immagini di
diffondersi sulla scrivania prima di incontrare lo sguardo agitato di
Noelle.
"Voglio che tu le disponga sulla scrivania come una mostra, posso
lasciarti se vuoi...?" Si offrì ma lei scosse la testa.
"No resta. Posso parlarti di ogni
foto". Gli
fece un sorriso rilassandosi leggermente così da poter
controllare la
situazione; si alzò raccogliendo le foto tra le mani, aveva
già pensato in
anticipo a quale fosse il modo migliore per presentarle.
Guardò verso suo zio per
un breve momento prima di
iniziare, rilasciando un sospiro tremante decidendo di dimenticare la
situazione in cui si trovava. Mise la prima foto che aveva fatto sulla
superficie in vetro, "Questo è Harry Styles"
iniziò, profondamente
coinvolta in quello che stava facendo, "Come
è visto da tutti nel mondo, ciò che si aspettano
che lui sembri, come si
aspettano che lui agisca. Non è visto come una persona, solo
come un oggetto da
guardare, qualcosa per fare soldi, qualcuno da mettere sulle copertine
delle
riviste".
Suo zio annuì prendendo
la foto della celebrità, un
sorriso sfacciato sul suo viso, le gambe appoggiate in una posizione
composta
anche se non c'era una vera profondità dietro la foto.
Noelle continuò a
fissare le immagini, dalla suggestiva immagine degli occhi della
celebrità
annoiati sulla fotocamera guardando dritto verso chi stava catturando
l'immagine come se sapesse esattamente cosa stavano pensando e loro
potevano
vedere solo un piccolo sfarfallio di chi fosse. "Spero che si spieghi
da
solo" disse Noelle con una piccola risata riferendosi all'immagine ed
Edward annuì lasciandola continuare.
"E qui c'è ancora Harry
Styles ma lui non sta
fingendo di essere qualcosa che non è, sta male, lui sta
così tanto male"
disse Noelle tristemente riferendosi all'immagine di Harry mentre
parlavano del
divorzio dei suoi genitori. "Ma lui non vuole pietà; lui
sorride a tutto
questo perchè non c'è nient'altro che
può fare".
"Poi c'è questa," disse
Noelle con un
leggero sorriso guardando verso la foto e mettendola sopra all'altra,
"Quando lui è felice. Quando lui è veramente
felice e sorride così
ampiamente che le fossette spingono le guance per permettergli di
sorridere
brillantemente e i suoi occhi sono così accesi che quando si
guardano puoi catturare
solo un po' di quella magia che mai si esaurisce, così tutti
possono tenerla e
lui continuerà sempre a lasciarne altra in giro".
Noelle continuò senza
sforzo, l'adorazione era chiara
nella sua voce, e Edward si sentì trasportato con lei quando
gli disse il
significato che c'era dietro ad ogni foto, dalle foto spontanee mentre
lui
rideva semplicemente vivendo la sua vita normale alle foto in cui
Edward capì
che lui ha avuto qualcosa con Noelle solo dalle scintille presenti nei
suoi
occhi. Nessun altro fotografo sarebbe riuscito a catturare quello
sguardo, ma
Noelle ce la fece perchè Harry stava guardando lei.
C'erano sette foto sulla scrivania
di vetro
adesso,restava uno spazio per l'immagine che Noelle era riluttante a
lasciare
andare, discutendo internamente con se stessa se lasciarla andare o no
nonostante tutto avrebbe potuto danneggiare la sua accettazione
nell'università
dei suoi sogni. "Fammi vedere" la incoraggiò Edward
gentilmente
notando la sua riluttanza.
Noelle si lasciò
sfuggire un sospiro mettendola giù.
"Questa è la mia preferita. Di solito si vedono
così tante foto di Harry
quando è consapevole di essere fotografato, quando
è preparato o è a suo agio.
Ma qui, beh qui, lui è solo Harry. Lui è perso
nei suoi pensieri, strimpellando
la sua melodia alla chitarra, non ha paura che le persone lo possano
giudicare;
non sta cercando di coprire le sue imperfezioni. Sta solo facendo
quello che ha
sempre voluto fare. Un musicista. Un compositore. Sta facendo musica,
sta
facendo quello che era nato per fare". Noelle finì, la sua
voce era
morbida mentre guardava la foto.
Noelle portò la sua
attenzione alla mostra prima di
permettere alle sue labbra di curvarsi in un sorriso. "E tutte assieme
sono ciò che rendono Harry Styles chi è
veramente".
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Capitolo 29 *** Circa ***
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Circa
"Devo dire Noelle" Edward
parlò dopo un
momento, ancora rimuginando su tutto ciò che la sua giovane
nipote aveva detto.
"è
stato molto
inaspettato".
Noelle era tesa alle sue parole non
sicura di ciò che
suo zio voleva intendere. Guardò verso di lui con occhi
diffidenti, mordendosi
il labbro aggrottando le sopraciglia alle sue parole, i suoi nervi
cominciavano
a salire. "Inaspettato?" Chiese incerta e suo zio rise alla sua
azione. Noelle non era mai stata una che si fidava facilmente e lui
sapeva che
fosse stata più rivelatrice dei suoi sentimenti in questi
dieci minuti che in
tutto il tempo che si conoscono.
"Non ho mai pensato che mi avresti
dato qualcosa
di così...tangibile" le spiegò e Noelle
aggrottò la fronte ancora una
volta. "Intendo che è ovvio che hai un grande talento e
passione per
quello che fai e utilizzando un soggetto noto hai corso il rischio di
avere
delle immagini generiche ma queste sono così diverse hai
lavorato molto
bene" completò e Noelle arrossì leggermente.
"Grazie" disse calma incontrando il
suo
sguardo.
"I miei colleghi saranno qui tra
poco, quindi
lascerò le immagini come le hai messe" le spiegò
e lei annuì, "Ma
prima che tu vada," aggiunse facendole alzare lo sguardo rapidamente.
"Si?" Chiese.
"Spero che lui ti ami tanto quanto
lo ami
tu".
Le parole di suo zio la presero
alla sprovvista, era
così trasparente? Non aveva mai parlato a suo zio di queste
cose, l'intera
faccenda sarebbe stata scomoda eppure eccolo lì che
facilmente le diceva come
poteva vedere l'amore che aveva per l'uomo dai capelli scuri. Come
doveva
rispondere? Cosa poteva dire?
Guardò suo zio per
alcuni secondi prima di annuire e
uscire dalla stanza.
*************
Spero
che lui ti ami tanto quanto lo ami
tu.
Noelle sapeva che suo zio era stato
solo prudente
cercando di assicurasi che non si facesse male, ma la sua dichiarazione
l'aveva
disturbata. Sarebbe stato così quando Harry l'avrebbe
lasciata? Avrebbero tutti
messo in discussione il suo amore per lei e avrebbero detto che solo
lei era
perdutamente innamorata? Poi di nuovo lo zio non aveva mai visto Harry
con lei,
forse la sua era solo paranoia.
E se Harry non la amava quanto lei
ma di più? Il cuore
di Noelle trasalì a questo pensiero prendendo il volo e
svolazzando con
un'urgenza che non poteva controllare. Strinse il ciondolo mentre
fissava la
strada di fronte a lei, solo una mano sul volante del suo piccolo
maggiolone
blu. Si sentiva come se la macchina sterzasse nella direzione che lei
voleva,
la sua guida non era facile e cauta. Noelle non era un pilota troppo
prudente,
non lo era mai stata, ma non era stupida sulla sua sicurezza.
Poi nulla su Noelle era mai una
semplice risposta come
bianco o nero. Viveva in un mondo di combinazioni multicolore.
Parcheggiò la
macchina nel posto che usava numerose volte e spense il motore uscendo
dalla
macchina velocemente, dirigendosi verso l'appartamento che Harry aveva
affittato.
Si stupì per come tutto
era diventato semplice con il
passare dei mesi. Si sforzò di ricordare cosa aveva fatto
prima che la super
star con la testa riccia entrasse nella sua vita ed era stupita da
questo.
Armeggiò con le chiavi prima di aprire la porta per poi
vedere la testa di
Harry sorridere mentre lei si avvicinava.
"Dove sei stata tesoro?" Le chiese
avvolgendo le braccia intorno alla sua vita per poi inalare il suo
profumo
floreale.
"Ti ho detto che dovevo vedere mio
zio" lo
informò avvolgendo le braccia intorno al corpo di Harry,
stringendolo forte
prima di staccarsi facendolo accigliare. "Gli ho dato le foto"
aggiunse dopo un momento e l'espressione di Harry cambiò
subito.
"Come è andata?" Le
chiese.
"Penso bene. Ma so se mi
accetteranno solo tra un
paio d'ore".
"è
sbagliato che una piccola parte di me speri che tu non venga
accettata?"
Disse Harry colpevole guardando come Noelle colpì il suo
petto in un debole
tentativo di mostrare come era sbagliata la sua affermazione.
"Perchè dici questo?"
Chiese Noelle incredula
e Harry sorrise.
"Perchè sono egoista e
se non entri tu verrai con
me" disse facendole un sorriso scherzoso mentre lei alzava le
sopracciglia
con un sorriso.
"Cosa ti fa pensare che voglio
venire con
te?" Lo prese in giro guardando il suo volto e le sue labbra
imbronciate
mentre la guardava con occhi da cucciolo abbandonato.
"Non mi ami?" Disse con voce
disperata e lei
rise al suo comportamento.
"Dipende" Gli disse.
"Da cosa?" Chiese Harry.
"Se anche tu mi ami". Gli disse
mordendosi
il labbro.
Harry sorrise avvolgendo le braccia
attorno al suo
piccolo corpo ancora una volta; la tirò più
vicino, più vicino di quanto poteva
essere considerato vicino, le accarezzò la guancia con una
tenerezza che non
aveva mai usato con nessun altro prima d'ora. I suoi occhi smeraldi
catturarono
gli zaffiri di lei in un momento eterno indimenticabile, il suo pollice
si
mosse sul suo labbro inferiore affettuosamente sfiorandole le
ammaccature che
si provocava con i denti.
"Ti amo" Le disse Harry, la sua
voce era
piena d'amore, l'amore che provava per Noelle era veramente tangibile.
Lui
abbassò la testa, sorridendo internamente mentre sentiva il
respiro di lei
vacillare, contento dell'effetto che continuava ad avere sulla ragazza.
Le
lasciò un leggero bacio all'angolo della bocca, un sorriso
spuntò sulle sue
labbra mentre lei chiudeva gli occhi rilasciando un sospiro a causa
dell'intimità della situazione.
Harry attese un po' prima di
diminuire la distanza e
incontrare le sue labbra con cura, poi lo fece in un modo gentile che
sembrava
così donchisciottesco e seducente che sembrava uno di quei
baci che sogni a
tarda notte quando
non riesci a dormire.
Era quella fetta di perfezione che si aveva in rarissimi momenti, il
genere di
cosa che non avresti mai dimenticato con il passare del tempo. Non
c'era
disperazione o forzatura nel bacio, solo un movimento attento e
amorevole delle
sue labbra contro quelle di lei.
Lei gli prese il viso mentre lui
appoggiò le mani
sulla sua vita spingendola gentilmente verso di lui e tenendola in una
leggera
stretta, terrorizzato che lei sarebbe potuta svanire nel nulla se fosse
stato
troppo rude o urgente ma anche spaventato che lei sarebbe sparita se
l'avesse
lasciata andare. Era una battaglia interiore confusionale ma quello che
sentiva
era innegabilmente giusto.
Purtroppo Harry si
allontanò. "Non ti ho detto
quanto sei bella oggi" disse Harry una volta che il momento era passato
sebbene sarebbe rimasto impresso in entrambi le loro menti.
"Harry mi sono alzata solo un'ora
fa e tu sai
quanto odio la mattina".
Harry sorrise alla sua
incapacità di accettare un
complimento, lasciando i suoi occhi viaggiare nel suo corpo ad un ritmo
rilassato. Vedendo il suo top viola che era stato tagliato abbastanza
basso e
ciò fece scattare in Harry uno sguardo malizioso, il
ciondolo blu era
appoggiato stabilmente nel posto dove l'aveva lasciato, i suoi occhi
scesero ai
suoi jeans ben indossati che le fasciavano le curve in modo impeccabile
fino a
quando non raggiunse i suoi Ugg grigi con le suole visibilmente
consumate e con
le pieghe sui calcagni create da Noelle mentre camminava. L'apparenza
di Noelle
in questo momento era una delle cose più interessanti che
Harry avesse mai
visto.
"Si" disse lui con un sorriso
immobile.
"Ma ti sei svegliata vicino a me e io accanto a te". Le fece un
occhiolino frizzante. "E tu sei splendida in entrambi i modi. Lo sei
sempre".
Lui aspettò
pazientemente che lei assorbì il suo
commento, vedendo come il rossore adornava le sue guance una volta
inteso.
"Detto da te?" Gli disse e lui sorrise tirandola con lui verso il
salotto.
A Noelle venne in mente che
probabilmente la prossima
visita che avrebbe fatto a questo appartamento sarebbe stata l'ultima.
C'era
poco bisogno che Harry continuasse a pagare l'affitto per questo posto
quando
ne aveva uno molto più bello a Londra, per non parlare del
fatto che se Noelle
fosse accettata ad Oxford non avrebbe più vissuto in questa
zona. Bisognava
davvero sottolineare che la coppia aveva vissuto nel loro piccolo mondo
in
questi mesi. Avevano condiviso ricordi che solo loro avrebbero capito e
questo
rendeva il loro rapporto più forte.
"Allora ho parlato con il
management," disse
Harry facendo voltare Noelle per guardarlo attentamente. "Sono in un
bel
po' di guai" disse e Noelle sorrise leggermente.
"Perchè te ne sei
andato?" Chiese e lui
annuì sfiorando una ciocca di capelli di Noelle.
"Si, ma mi hanno detto che quando
tornerò dovrò
trascorrere le prime due settimane a fare pubblicità e
promozione e conferenze
stampa per chiedere scusa".
"Ok" disse Noelle con un tono
consenziente,
lei era stanca di fingere che questo non la toccava ma era ancora
più stanca di
sapere quanto stava male e la sua voce non la aiutava.
"Non hai idea di come questo mi sta
uccidendo" disse Harry passandosi una mano tra i capelli, tirando
Noelle
in grembo così che potesse solo stringerla.
"Starò bene Popstar"
disse Noelle
accarezzandogli la guancia.
Harry stava per risponderle anche
se le sue parole
furono interrotte dalla vibrazione del telefono di Noelle sul tavolo.
Noelle
velocemente si alzò mordendosi il labbro per poi prendere il
telefono e uscire
dalla stanza. Le permise di allontanarsi facilmente sapendo che era uno
dei
casi in cui necessitava di privacy e ascoltò con attenzione
la sua voce
proveniente dalla stanza di fronte.
I minuti passarono lentamente prima
che Nolle ritornò
e Harry si alzò per vedere cosa aveva da dire. Un sorriso si
fece strada agli
angoli delle bocca di lei e invece di dire qualcosa semplicemente corse
verso
Harry e gli saltò in braccio avvolgendo le braccia attorno
al suo collo.
Lei si lasciò sfuggire
una risata felice premendo un
delicato bacio sulle labbra di Harry prima di tirarsi indietro con un
sorriso
solare.
"Sono stata presa" Gli disse e lui
sorrise.
"Pensavo ce l'avresti fatta" Le
disse; la
sua debole speranza di portarla con lui venne completamente distrutta
ma egli
pensò che fosse sbagliato una volta che lei
allentò l'abbraccio; Noelle parlò
ad una velocità innaturale di quello che le avevano detto e
rimbalzò
continuamente sulle punte dei piedi mentre gli spiegava quanto era
euforica,
ringraziando Harry numerose volte per aver accettato di aiutarla.
Ciao
ragazze eccomi qua questo capitolo è tutto H&N che
dolci che sono!! Alla fine scopriamo che Noelle è stata
presa a Oxford cosa
succederà ai due?? Questo è il penultimo capitolo
il prossimo sarà l'ultimo
però non disperate ci sarà anche l'epilogo!!
Però di tutto ciò parleremo la
prossima volta... Ringrazio per aver recensito Eightsvoice, miky1d7689,
Smemorella99, Adri_1D_Maghi, From_the_stars e Miky_Dreamer. Ringrazio
per aver
messo la storia tra le seguite Nikki1D, Miky_Dreamer
e Hazza94iloveyou; nelle
preferite fantastharry payne 56 e Miky_Dreamer; nelle ricordate Nikki1D
e Im
falling for their eyes.
Come
sempre fatemi sapere cose ne pensate mi farebbe piacere
sapere il parere di tutte le lettrici silenziose.
Vi lascio un Harry natalizio
|
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Capitolo 30 *** Sfumato in nero ***
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Preparate
i fazzoletti!!! Ci vediamo giù...
Sfumato in
nero
Noelle si svegliò con
una sensazione contraddittoria
nel suo interno. Certo non era estranea a questa emozione proprio come
chiunque
altro sulla terra ma non si era mai sentita così sollevata e
sgonfiata al tempo
stesso. Il suo corpo era sazio ed era certa che se avesse tenuto gli
occhi
chiusi per qualche secondo in più lei non avrebbe sentito
per niente l'altra
sensazione. Questo era dovuto al fatto che la scorsa notte era stata
pura
perfezione e questa era l'unica cosa su cui il suo intontito cervello
poteva
concentrarsi.
Anche se era difficile per chiunque
concentrasi su
qualcos'altro quando poteva ancora sentire il tocco di Harry sul suo
corpo,
poteva ricordare la sensazione esatta di piacere di cui era stata
vittima nelle
prime ore del mattino. Questa volta era stata diversa dalle altre,
più
disperata, più lussuriosa. Le azioni di Harry erano state
più libere e meno
prudenti cercando di dare a Noelle qualcosa di fisico che le avrebbe
ricordato
lui.
E lui ci riuscì. Mai
Noelle aveva provato così tanto. Così
tanto amore e così tanta passione. L'intensità di
tutto questo era stata
travolgente e il corpo di Noelle doleva un po' mentre si sistemava
sotto le
coperte testando i suoi muscoli. I suoi occhi si aprirono e i suoi
pensieri
lasciarono il cervello, l'altro sentimento in conflitto dentro di lei
lasciò la
sua strada.
La consapevolezza che nel giro di
poche ore tutto
quello dell'altra notte se ne sarebbe andato facendo sentire il suo
corpo
adesso pienamente soddisfatto vuoto. Scrollò quel pensiero
via non volendosi
soffermare sulla realtà in quel momento per poi liberarsi
dal caldo abbraccio
di Harry. Lui si mosse un po', le sue braccia cercarono il corpo di lei
e
Noelle sorrise. Lui non si sarebbe svegliato; era troppo dormiglione
per farlo
e dopo aver fatto un'espressione scontenta tirò su il
piumone e ritornò a
dormire.
Noelle ammirava la sua
capacità di fare questo, lei
era una persona irrequieta che pensava troppo al suo bene e questo non
le
permetteva di dormire molto. Raccolse i suoi vestiti da terra
mettendoli in una
pila ordinata per poi prenderli dopo;entrò nel bagno per
lavarsi i denti, il
sapore di menta danzava sulla sua lingua. Mentre uscì
notò la felpa che aveva
preso ad Harry e pensò che fosse meglio indossarla
anziché girare semplicemente
in intimo.
Una volta che finì la
sua routine riportò l'attenzione
all'uomo nel suo letto, un rossore si fece largo sulle sue guance
quando lo
vide osservare le sue azioni attentamente. Gli fece un timido sorriso e
lui
sorrise indietro, aprendo le braccia. Lei si precipitò
facilmente mentre lui si
inclinava vicino al suo orecchio, "Buongiorno tesoro" Le disse, la
sua voce roca fece venire i brividi a Noelle mentre la premeva contro
il suo
petto.
"Buongiorno" disse lei lasciandogli
un
bacio.
"Come ti senti amore?" Le chiese
togliendole
dalla faccia i suoi selvaggi capelli e lasciandole un delicato bacio
sul collo,
le mani di Harry scivolarono nelle tasche della felpa che lei stava
indossando
abbracciandola stretta.
"Esausta" disse Noelle senza peli
sulla lingua
e Harry rise profondamente, il suo petto rimbombava contro la schiena
di Noelle
e lei non riuscì a soffocare la risata mordendosi il labbro.
"Se sei davvero così
stanca perchè ti sei
svegliata così presto?" Le chiese dopo un momento e Noelle
sospirò girandosi
tra le sue braccia per vederlo in faccia.
"Hai un volo da prendere fra un
paio d'ore,
Harry" gli ricordò e lui annuì. "E qualcuno mi ha
detto che sei uno
che fa le valige lentamente" aggiunse Noelle e lui sorrise lasciandole
un
semplice bacio sulle tempie.
"Non è vero. Ho imparato
un paio di cose durante
i tour" la informò, distendendosi e portando il corpo di
Noelle vicino a
lui, mentre lei sbuffò.
"Ti stai mettendo in mostra
Popstar?" Lo
rimproverò scompigliandogli affettuosamente i capelli.
"Un po' " disse e Noelle rise.
Di solito questa situazione sarebbe
stata tutt'altro
che divertente ma loro stavano entrambi fingendo cercando di salvare le
ultime
ore prima della partenza. Era il loro ultimo modo di agire come se non
stesse
accadendo nulla. E beh questo era tragico. Noelle sentiva come se
avesse avuto
bisogno di una spiegazione logica per il dolore che provava solamente
perchè lo
sentiva così reale, così fisico. Poteva sentire
il dolore ad ogni respiro, ad
ogni mossa, ad ogni tocco concesso dal suo amato e non aveva una
singola parola
per descrivere cosa era realmente. E non era davvero un dolore
perchè c'era
anche la paura, paura e desiderio mescolate con quel dolore lancinante
e si
ricordò qualcosa che aveva letto anni fa.
Il libro le fece mancare qualcosa
quando lo lesse per
la prima volta, Noelle aveva pensato che l'intero rapporto di Edward e
Bella
fosse troppo esaminato. Eppure vedendosi ora, anni dopo che lei aveva
letto
quel libro , New Moon, lei aveva capito ed era lì che la
paura si insinuò. Il
timore che si era inconsapevolmente instaurato in lei quando si rese
conto che
Harry se ne sarebbe andato. Aveva paura di dimenticare. Il famoso modo
in cui
Edward aveva lasciato Bella spaventava Noelle così come
l'aggiunta di quel
dolore innegabile.
"Sarà
come se non fossi mai
esistito"
Dopo tutto Noelle non riusciva
nemmeno a specificare
il numero di volte che aveva immaginato Harry Styles nella sua mente.
Forse
aveva perso la testa del tutto e questo era un universo parallelo nel
quale era
stata buttata quando le sue azioni l'hanno portata ad un coma mentre la
trasportavano in manicomio. E avrebbe dovuto svegliarsi presto e
sarebbe stato
come se Harry non fosse mai esistito. Cosa avrebbe fatto eventualmente
allora?
"Nell?" La chiamò il
ragazzo tirandola fuori
dai suoi sogni.
"Si"
"Sei affamata?" Le chiese.
"No. Farò una doccia e
tu devi iniziare a fare le
valige".
*************
Presero un taxi; Harry non aveva
mentito a Noelle
quando le aveva detto che era un preparatore di valige provetto.
C'erano
diverse ragioni per il taxi però. Primo la macchina che
Harry usava non era la
sua ma semplicemente una vettura presa in prestito. Secondo Harry non
aveva
voluto che Noelle lo portasse all'aeroporto con il suo piccolo
maggiolino, per
non parlare del fatto che i bagagli non ci sarebbero stati.
Il resto della Band aveva preparato
il jet privato per
Harry, sapendo che avrebbe odiato essere braccato da persone sul volo e
non
avrebbe voluto fare la persona scontrosa dopo tutto il tempo che non
avevano
parlato. Quindi Harry decise che il taxi era la migliore opzione
considerando
che il treno sarebbe stato più veloce ma non lo
menzionò. I bagagli furono
controllati velocemente e ciò lo faceva stare male.
Tutto stava andando troppo
velocemente, una velocità a
cui lui non voleva pensare; solo perchè lui avrebbe dovuto
lasciare la ragazza
che amava. Lei si sedette di fianco a lui, c'era poco da dire, la sua
testa
restò ferma sulla sua spalla. Le loro dita erano intrecciate
mentre guardavano
le scene intorno a loro.
Noelle si morse il labbro sapendo
che doveva parlare
prima che lui se ne andasse, doveva ingoiare la sua paura nonostante il
dolore
crescente. "Harry..." Iniziò con una voce appena udibile
sebbene la
testa di lui si girò immediatamente. "Puoi promettermi
qualcosa?"
"Tutto" Rispose immediatamente e un
sorriso
apparve sulle labbra di Noelle.
"Promettimi che se
cambierà qualcosa" iniziò
mantenendo un contatto visivo nonostante il bruciore alla gola, sapendo
che se
non fosse stata attenta le lacrime sarebbero sfuggite. "Se non volessi
più
tutto questo, se ti ubriacherai e farai qualcosa di stupido...se
qualcuna più
bella si avvicinasse e la desidereresti per una notte o per sempre.
Promettimi
che mi chiamerai".
"Cosa? Non avrei mai-" disse Harry.
"Promettimi che se questo
finirà. Sarò la prima a
saperlo. Nel momento in cui qualcosa succederà e tu non mi
vorrai più o
metterai a rischio la nostra relazione promettimi che mi chiamerai e me
lo
farai sapere così io potrò uscire da questo stato
semi-vivente".
"Noelle non ti lascerò
tesoro. Ti amo e nessuno
mi farà cambiare idea".
"Per piacere promettimi che mi
chiamerai, non
importa che ora sia" disse lei.
Harry sapeva che doveva farlo.
Doveva fare questa
promessa nonostante quanto gli faceva male vedere Noelle dubitare del
suo amore
per lui, sapendo che era impaurita dal lasciarlo andare. "Prometto"
disse e lei sospirò.
"Signor Styles. L'aereo
è pronto".
Harry fece un cenno all'uomo e lui
se ne andò e Harry
riportò l'attenzione alla ragazza seduta accanto a lui. Si
alzarono
contemporaneamente stando vicino, Harry la abbracciò e
Noelle si sporse verso
di lui appoggiando la testa nell'incavo del collo di lui. "Sai che puoi
venire con me, posso organizzare il volo anche per te" Le disse Harry e
Noelle si lasciò sfuggire un respiro ansimante, ormai le
lacrime stavano per
uscire.
"Mi aspettano ad Oxford domani
mattina"
sussurrò e Harry sospirò.
"Mi mancherai così tanto
Noelle" le disse all'orecchio
e lei nascose il viso nel suo collo, la pelle di Harry venne colpita
dalle sue
lacrime. "Ci vedremo presto amore" aggiunse Harry sfregandole la
schiena in modo confortante cercando di calmarla. "Solo un paio di
settimane ok?"
"Ok" disse calma stabilizzando il
suo
respiro.
Harry sorrise guardando la sua
faccia e togliendole le
lacrime con i pollici, il suo trucco era colato sebbene Harry
provò a
risistemarla come meglio poteva cercando di contenere se stesso dalla
distruzione. "Sei bellissima".
Lei sorrise guardandosi i piedi per
poi arrossire. Non
aveva mai fallito nel farla arrossire. La tirò tra le sue
braccia ancora una
volta, il tempo di catturare le sue labbra in un bacio vero, il genere
che
ricorderai sempre anche quando sarai vecchia. Non era disperato ma
persistente
e in quel momento eterno. Harry si ritrasse stringendola un'ultima
volta
baciandole le tempie teneramente prima di lasciare il suo corpo. "Ti
amo" le disse.
"Ti amo anch'io" Noelle disse
vedendolo
camminare via prima che si girasse un'ultima volta per poi sparire
dalla sua
vista e il suo cuore si ruppe proprio lì.
Fu allora che Noelle
notò quanto fosse strano, c'era
una barriera tra il dolore fisico e il dolore emotivo anche se entrambi
facevano male. Se stava fisicamente male in questo momento non c'era
altro che
una cavità vuota dove si trovava il suo cuore
perchè non ce l'aveva più ma
Harry lo aveva. Harry stava tenendo il suo cuore pulsante nel palmo e
se lo
stava portando via e lei stava tenendo il suo e non era del tutto
sicura di
cosa farci.
Poi finalmente capì.
Il dolore che aveva provato per
tutto il giorno non
era per il cuore infranto sebbene aveva pensato a quello. Non era il
fatto che
il suo cuore era stato frantumato da Harry perchè non era
stato gentile e
attento. Era il dolore di avere un cuore e non sapere come usarlo. Il
suo cuore
era funzionante batteva e viveva ma senza Harry lì era
inutile.
Noelle si voltò per poi
uscire dall'aeroporto, incrociò
le braccia al petto dolorante, la sua vista era offuscata dalle lacrime
mentre
guardava il mondo attorno a lei sfumarsi in nero.
Fine
...Eccomi
qua che dire la storia è finita ma non
disperatevi c'è ancora l'epilogo e la prossima volta
avrò un'ulteriore sorpresa
per voi. Penso che non ci siano parole per commentare questo capitolo
lascio a
voi... fatemi sapere cosa ne pensate.
Ringrazio
per aver recensito Princess_Sam, miky1d7689,
From_the_stars, 02chiara05, Miky_Dreamer e Adri_1D_Maghi.
Spero di
non aver dimenticato nessuno.
Una
piccola recensioncina???
|
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Capitolo 31 *** Epilogo: Il suo nome è Noelle ***
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Epilogo:
Il suo nome è Noelle
Ti sei mai sentito come se stessi
annegando?
Penso che se non lo sai, tu non hai
bisogno di essere
in acqua per annegare. Penso che la maggior parte di noi scelga di non
capirlo
perchè questo tipo di realizzazione è spaventosa.
è spaventoso
come l'inferno; solo pensare che hai bisogno
dell'acqua per riempire i tuoi polmoni e sentirti sommersa.
Mi sento come una persona che
è spinta a suicidarsi ma
non per proprio volere ma che è annegata nelle sue lacrime.
Poi a volte
annegare in questo senso non è tragico. Questo mi porta a
credere che forse
annegare non è come ci è stato insegnato; forse
succede quando si è
sopraffatti, si tiene il magone e si lotta per respirare ma questo
può
succedere in tempi felici e anche in tempi tristi.
Ma sto divagando. Da qualche parte
la fuori nel
trambusto qualcuno si sente come se stesse annegando e non riesce a
decifrare
se è una buona o una brutta cosa. Era quello che aveva
sempre desiderato dopo
tutto ma suppongo che c'era ironia in esso. Mentalmente
annuì con la testa come
una sorta di conferma che lui aveva voluto questo nonostante gli
aspetti
sgradevoli; ma era una cosa che veramente desiderava.
Lei aveva avuto ragione. Una parte
di lui desiderava
non fosse così solo per scappare ancora ma capì
che il tempo era passato e
sarebbe stato più difficile rifare quello che aveva
già fatto semplicemente
perchè avrebbe dovuto deludere lei nel mentre.
"Harry
stai lasciando la band?"
"Harry!
Stai per iniziare una carriera da solista?"
"Harry!
Perchè te ne sei andato?"
Harry qui. Harry là. In
un modo mediocre e senza fine
mai avvicinandosi alla comprensione. Erano tutti così
completamente ignoranti
ed era quasi vicino al ridere anche se teneva le labbra sigillate; ora
non era
il momento di ridere perchè l'avrebbero potuto trasformare
in qualcosa di
spregevole se avessero voluto, cosa che avrebbero di certo fatto. Come
cani
rabbiosi in attesa di azzannare la prossima vittima, erano tutte le
creature
feroci che preferiva evitare. A volte aveva perfino dubitato che non
fossero
umani.
I flash erano accecanti, l'aveva
dimenticato nella sua
assenza e si era pentito di non aver indossato gli occhiali da sole. Le
voci
delle persone intorno a lui erano sempre più forti,
più insistenti mentre Harry
si faceva strada attraverso i numerosi paparazzi, cercò di
fare il suo meglio
per ignorare l'enorme quantità di domande; ma si
sentì in dovere di rispondere
alla domanda proveniente da una giovane reporter con un sorriso felice.
"Harry per quale motivo hai deciso di tornare?"
Finalmente una domanda che
significava molto per lui,
una domanda che contava e che non poteva ignorare.
La osservò per un
momento con indecisione negli occhi
mordendosi il labbro prima di farle un sorriso. "Il suo nome
è
Noelle". Fu tutto quello che disse, il suo nome uscì dalla
bocca facendolo
sorridere.
Fortunatamente per lui era
già a pochi metri da una
macchina per poter scappare da un'altra incessante miriade di domande.
Non era
del tutto contento di raccontargli la sua storia sebbene sapeva fosse
qualcosa
che lei meritava. Perchè lei l'aveva incoraggiato a tornare;
questo era quello
che meglio esprimeva le parole usate da Noelle ma se io provassi a
immaginare
c'era solo una cosa vicino a quello che lei aveva fatto.
Noelle
Hutchings l'aveva riportato in
vita.
E lui l'avrebbe sempre amata.
Note!
Siamo
arrivati alla fine ringrazio
Lyndsey perchè senza il suo permesso non avrei mai potuto
tradurre la sua
storia!! Vi ricordo il link originale http://onedirectionfanfiction.com/viewstory.php?sid=78678&textsize=0&chapter=2
A
prima vista la storia sembrerebbe
finita invece no c'è un seguito Lyndsey ha già
scritto 11 capitoli e sarebbe
felice che io continuassi a tradurre la storia. C'è un
problema inizierei a
postare la nuova storia verso gennaio o febbraio perchè ho
solo tradotto il
primo capitolo e poi da questa settimana finisco le lezioni
all'università e
poi devo iniziare a preparare diversi
esami. Fatemi sapere se continuare oppure no comunque appena
posterò il primo
capitolo lo farò sapere a tutte quelle che hanno messo la
storia in una delle
liste.
Ringrazio
per aver recensito lo scorso
capitolo miky1d7689, lucrepeg,02chiara05, From_the_stars, Eightsvoice,
Princess_Sam, pikachu jd e Miky_Dreamer.
Ringrazio
tutte coloro che l'hanno messa
tra le seguite:
1- 02chiara05
2- Aleswish96
3- All_is_possible
4- AriannaAma1D
5- asyabortolin
6- a_place_in_this_word
7- Boo_Bear_98
8- bubu13
9- Chiaretta97s
10- CrystalStyles
11- CyrusMyLove
12- Dreamy99
13- elelelina88
14- ely_love_canty
15- foreveryoung_69
16- Gianna94
17- Giovybella
18- Hazza94iloveyou
19- Holl99
20- Hope_H
21- Iam_a_carrot1D
22- ilnostropiccolosegreto
23- ilovearthur
24- Imwaitingonya19
25- jennij
26- kat1d
27- Kukukuju
28- lallanna
29- lastsong
30- ledy
31- lisalwayssmile
32- Love1_D
33- maristella_armstrong
34- michyceli
35- miky1d7689
36- Miky_Dreamer
37- Mydreamareyou
38- Nadia92
39- Nal_
40- nialllove
41- Nikki1D
42- plaff
43- Princess_Sam
44- robbyzx1997
45- Skoll
46- Smemorella99
47- SmilingRainbow
48- unicorno_rosa
49
- x_sheeran
Ringrazio
tutte quelle
che l'hanno messa nelle ricordate:
1- Aleswish96
2- Amarillys
3- gilove19
4- Glostyles
5- Ifallingfortheireyes
6- LegalizeGayMarriage
7- McCincia20
8- Nikki1D
9- pikachujd
10- smookie97
11
- _crazy_mofos
Ringrazio
infine quelle
che l'hanno messa tra le preferite:
1- AASofy20
2- acraciram_
3- Adri_1D_Maghi
4- Aleswish96
5- aliceroma
6- deniseforever
7- directionerlovatic
8- directionlove01
9- Eternity_in_love
10- fantastharrypayne56
11- FedericaIloveLiamPayn
12- franci_harrysbo
13- From_the_stars
14- gaietta244
15- GiuDirectioner9399
16- Harold_Malfoy
17- HeleneOneD69
18- Jas_xoxo
19- Juliette1995
20- LadyHazza_
21- LauraOneD_99
22- LiyanMorlik
23- lucrepeg
24- Maka_Albarn_98
25- marty_96borgi
26- Miky_Dreamer
27- NonaD
28- pikachujd
29- veronichetta
30- ZerrieShipper
31
- _ForeveYoung_
Finiti
tutti i
ringraziamenti adesso tocca a voi farmi sapere cosa ne pensate!!
P.s.
se volete
aggiungermi su facebook per sapere qualsiasi cosa sugli aggiornamenti
futuri o
semplicemente perchè volete stringere amicizia con me io mi
chiamo Lucrezia
Rapetti non sentitevi obbligati.
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Capitolo 32 *** Her name in lights ***
Ciao
ragazze ho iniziato a pubblicare
il seguito di questa storia appena Efp me lo permette siccome si
è incantato vi
invio il link!!
Vi lascio
anche il nuovo banner della
storia intanto!!! Spero di ritrovarvi tutte anche nel sequel!
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