Ma dove sono finito?

di _Nancy_
(/viewuser.php?uid=183071)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo-La caramella. ***
Capitolo 2: *** Un mondo popolato da animali più alti di Fred e George. ***
Capitolo 3: *** Tra Velociraptor e Passaporte. ***
Capitolo 4: *** L'Isola che non c'è e le squallide battute di Fred e George. ***
Capitolo 5: *** Il Veliero. ***
Capitolo 6: *** L'isola da esplorare. ***
Capitolo 7: *** Una palla di pelo che parla. ***
Capitolo 8: *** E' il mondo perfetto dove rifugiarsi per riflettere. ***
Capitolo 9: *** Nessuno apprezza il dono della vita. ***
Capitolo 10: *** L'isola non esiste. ***
Capitolo 11: *** Cloni. ***
Capitolo 12: *** Non si è mai sentito parlare di vampiri vegetariani. ***
Capitolo 13: *** I licantropi. ***
Capitolo 14: *** L'imprinting di Seth. ***
Capitolo 15: *** La cura per il cancro. ***
Capitolo 16: *** I Cacciatori del Buio. ***
Capitolo 17: *** L'uomo nero non è morto. ***
Capitolo 18: *** Finiamo sempre per essere uccisi. ***
Capitolo 19: *** Al sicuro. ***
Capitolo 20: *** A casa. ***
Capitolo 21: *** Il gioco è finito-Epilogo. ***



Capitolo 1
*** Prologo-La caramella. ***


Hermione Granger era la persona più paziente del Mondo Magico, e anche la più Secchiona di tutta Hogwarts, queste erano le voci che giravano sulla ragazza.
Ma non sapevano che in realtà la giovane bella era ben altro che paziente, quando si trattava di Fred Weasley la sua pazienza era paragonabile a un cucchiaino di zucchero-come le emozioni di Ronald Weasley- e di conseguenza, TUTTI si ricredevano.
Era normale vedere Hermione Granger sdraitare SOLO contro Fred Weasley, d’altronde George Weasley non era poi così paragonabile al gemello.
George era più calmo, FORSE.
Okay, anche lui le combinava grosse senza Fred, ma Hermione non poteva farci niente. Odiava Fred Weasley più di ogni altra cosa, e per una volta avrebbe tanto voluto vederlo sottomesso-cosa che non gli riusciva mai- ai suoi piedi, peccato per lei che il suo desiderio non si sarebbe MAI esaudito.
Fred Weasley invece si divertiva un modo, prenderla in giro era il suo pane quotidiano, il suo motto secondo il gemello era “Far incazzare Hermione Granger solo per riuscire a conquistarla, anche se il mio gemello è più bello di me”. Fred rideva ogni volta.
E il gemello bè .. lui era il suo braccio destro!
Hermione quella mattina stava correndo furiosamente nei corridoi di Hogwarts.
La borsa stracolma di libri sulle spalle, i capelli legati in una treccia ordinata, e il viso contratto in una smorfia.
Fred Weasley che ha appena baciato Angelina Johnson.
Fred Weasley che ha appena baciato Angelina Johnson.
Fred Weasley che ha appena baciato Angelina Johnson.
Di fronte all’entrata della Biblioteca,  e di fronte a lei.
Di fronte a LEI.
Raggiunse in fretta il dormitorio, e in pochissimo tempo si ritrovò di fronte al ritratto della Signora Grassa.
-Parola d’ordine?- Chiese la Signora Grassa.
-Fred Weasley è un IMBECILLE!- Urlò in preda alla rabbia Hermione.
La Signora Grassa la guardò stranita, e ridacchiò.
Hermione Granger che dice parolacce, dove si è mai visto?
-Api Frizzole.- Disse una voce alle sue spalle.
Si girò, e quell’inconfondibile voce le si parò davanti.
Fred Weasley con i capelli più scombinati del solito, la cravatta allentata, e la camicia di fuori le sorrideva malizioso.
-Nervosetta?- Fred ridacchiò, mentre Hermione lo trapassava con il suo sguardo omicida. –Non pensavo di essere nei tuoi pensieri così spesso.- Rise ancora di più.
-Non farti tutte queste illusioni, Weasley.- Gli girò le spalle, e si affrettò ad entrare.
Aveva bisogno di Harry, aveva assolutamente bisogno del suo migliore amico in quel momento, o presto o tardi Fred Weasley sarebbe stato scaraventato dalla Torre di Astronomia per “puro caso”.
-Harry!- Urlò Hermione.
Buttò la borsa sul letto del migliore amico, e si mise a sedere sul letto.
Non era la prima volta che saliva nel suo dormitorio, e non sarebbe stata neanche l’ultima volta quel giorno!
-Hermione, che ci fai qui?- Chiese Harry.
Uscì dal bagno asciugandosi i capelli corvini, sorridendomi amichevolmente, e sedendosi accanto a me. –Fred?- Chiese.
-Non dire sciocchezze!- Urlò nuovamente. –Oggi non ti vedi con Cho?- Chiese Hermione.
-No, e poi non voglio vederla piangere ancora!- Disse Harry. –Che ha fatto stavolta, Fred?-
-Si è baciato con Angelina Johnson di fronte alla Biblioteca, e io stavo studiando! Mi ha deconcentrata.- Disse irritata la riccia.
-Magari eri solo un pochino gelosa .. – Provò a dire l’amico, ma subito si tappò la bocca, notando lo sguardo fiammante negli occhi di Hermione. –Va bene.-
 
Fred Weasley sdraiato sul letto con la bacchetta tra le mani ridacchiava, guardando interessato le piccole scie di luci uscire dalla bacchetta.
L’aveva combinata grossa!
Baciare Angelina di fronte alla Granger, questo si che l’aveva fatta irritare come non mai.
E lui ghignava, perché adorava farla impazzire.
Vedere quella faccia cambiare espressione per ogni suo movimento, e vederla sorpresa ma incazzata quando aveva premuto le labbra su quelle di Angelina, una gran soddisfazione!
Infondo sapeva della cotta di Angelina, e non aveva potuto non approfittarne, non sarebbe stato da Fred Weasley!
Il fatto che lo chiamava “Imbecille” tutte le volte che faceva una sciocchezza, quello era ancora meglio, perché poteva notare le sue labbra-labbra perfetta da baciare!- arricciarsi mentre gli occhi lo penetravano a fondo.
-Freddie, amato fratello!- George si buttò accanto a lui sul letto, facendolo scricchiolare sotto il suo peso. –Ho sentito Angelina parlare di un certo bacio focoso di fronte alla Biblioteca, per caso cercavi di attirare l’attenzione della Granger?- Rise di gusto il gemello.
-Può darsi.- Disse con nonchalance il rosso. –Quand’è la prossima lezione dell’ES?- Chiese Fred.
-Dopo domani, penso.- Rispose George.
Posò uno sguardo malandrino verso di lui. –Ti diverti proprio, eh? Perché non le chiedi di uscire come fai con tutte?-
-Lei non è TUTTE, Georgie.
E poi non mi interessa la Granger, ci sono più bocconcini succulenti a scuola.- Disse ghignando Fred.
-Per esempio?-
-Mm .. Angelina Johson, Alicia Spinnet, Katie Bell .. – Cominciò a dire Fred, proseguendo con altri nomi di Case diverse. –C’è quella Corvonero simpatica .. –
-Angelina ti sbava dietro da sempre, e questo è un dato di fatto.
Alicia è impegnata con Lee, lasciamo che le cose si svolgano con il tempo, e li vedremo mano nella mano tra qualche giorno.
E Katie, interessa a ME.- Disse George ghignando. –Ci siamo intesi, fratello?-
-Katie Bell non è un po’ piccola per te?- Rise Fred, guardandolo. –E’ carina, ma lei .. sai com’è.-
-Simpatica, carina, un bel corpo con le forme giuste e una voce meravigliosa.
Per non parlare di come gioca a Quidditch!- Scoppiò a ridere il gemello. –Sarà la mia prossima conquista.-
-Ti imprigionerà nella trappola dell’amore.- Disse Fred.
-Tu ci sei dentro da sempre, con la Granger!- George si mise a sedere sul letto, ridendo mentre lo guardava fare lo stesso. –Non negare, dietro quegli scherzi e quelle frecciatine c’è sempre qualcosa.- Disse.
-Sono solo cose che ti immagini TU.- Fred puntò il dito contro il petto del gemello, scandendo le parole. –Non.mi.piace.la.Granger.-
 
-George sei sicuro che funzionerà?- Chiese Ginny.
Entrambi spaparanzati sul letto del fratello discutevano sul da farsi, ovvero mettere insieme quei due stupidi: Fred e Hermione.
George sapeva da tempo che quelle occhiate maliziose e gli scherzi, le frecciatine mandate da Fred erano solo un modo per attirare l’attenzione di Hermione.
E Ginny essendo la migliore amica di Hermione pensava lo stesso, insomma lei non si comportavo così neanche con Ron, e Ron .. bè, si sa che è innamorato pazzo di LEI.
-Sicurissimo, dobbiamo solo .. fare il tutto in modo che non sappiano sia io l’artefice.- Disse George.
-Ma tu sei sempre l’artefice di tutto, Georgie.
O tu o Freddie, quindi dobbiamo spremerci le meningi e ideare il piano.- Disse Ginny.
Si passò una mano tra i lunghi capelli rossi, poi ghignò divertito in direzione del fratello. –Chiama Harry e Ron.-
-Mi piaci quando fai così.- Ridacchiò George.
Uscì dalla camera, lasciando da sola la sorella ai suoi pensieri.
Il perfetto piano doveva essere messo in atto quello stesso giorno, non poteva perdere troppo tempo, e non voleva neanche ricevere una strigliata dalla migliore amica.
Lo faceva per il SUO bene.
Ok, lo faceva perché stravedeva per Fred e Hermione.
-Eccoci!- Disse Harry.
Dietro di lui un assonnato Ron si addentrò nella stanza, guardando torvo il fratello e la sorella. –Cosa c’è da chiamare così urgentemente?-
-Bè .. –Cominciò a dire la sorella, ma fu interrotta da un urlo proveniente dalle scale del dormitorio maschile. –Ma cosa .. ?-
Fred Weasley sghignazzante aprì la porta della camera, chiudendola all’istante, lanciando uno sguardo malizioso anche al fratello. –Mi vuole uccidere!-
-E perché mai?- Domandò alzando il mento Ginny.
Hermione, era l’unica spiegazione.
-Diciamo che ho accidentalmente buttato un secchio pieno di .. viscidi animali addosso alla Mc Grannitt, e lei mi ha visto.- Rise nuovamente, continuando a tenere le mani contro la porta.
-Apri questa dannata porta, Weasley!- Tuonò Hermione. –Se non lo fa sarò costretta a usare la magia!- Urlò.
-Io mi allontanerei se fossi in te Fred.- Disse sottovoce Ron.
-Mai.- Ghignò Fred.
E mai errore gli fu più fatale!
Si ritrovò riversato a terra con una nube di polvere attorno, mentre Hermione furente di fronte a lui con la bacchetta sguainata aveva appena distrutto quasi del tutto la porta.
-Magnifico incantesimo, Herm!- Cinguettò Ginny.
Da quando aveva iniziato a dimenticarsi del Bambino che è Sopravvissuto non faceva altro, si dedicava costantemente a Michael e a parlottare di come baciasse bene il ragazzo.
Era pur sempre una ragazza, no?
-Ti uccido.- Disse digrignante i denti Hermione, rivolta verso Fred ancora sghignazzante a terra.
 
Fred dietro il gemello e Ginny continuava a sghignazzare, una Hermione furente veniva trattenuta da Harry e Ron che cercavano di bloccarla, tappandole perfino la bocca per non urlare.
-Te la faccio pagare!- Urlò Hermione.
-E per cosa?- Chiese innocentemente Fred.
Uscì da dietro le spalle di George e Ginny, parandosi di fronte a lei, alla sua altezza.
-Per tutto quello che fai!
Ti leverò quel ghigno dalla faccia, stanne certo!- Si divincolò nuovamente, scansando Harry e Ron che caddero a terra con un tonfo.
-Hermione calma!- Ginny la fermò in tempo, e le sorrise. –Mettiamoci comodi e parliamone.- Disse.
Hermione annui e si mise a sedere sul letto con Ginny, mentre George e Fred ridacchiavano di fronte a loro, e Harry e Ron si alzavano.
-Volete una caramella?- Chiese Ginny.
Tutti annuirono, compresa Hermione.
Era una caramella a forma di pallina, ricordava tanto le Api Frizzole, eppure era così invitante!
Entrambi scartarono la caramella, e la mangiarono in un boccone.
-Gin, mi brucia la gola.- Hermione tossì, portandosi una mano alla gola.
-E’ normale.- Rispose incurante Ginny. –Ora ti passa.-
-Ben fatto, sorella.- Rise di gusto George.
-Che cos’è?- Chiese tossendo a sua volta Ron.
-Un esperimento.- Rispose George tranquillamente.
-Georgie.- Disse Fred, prima di cadere privo di sensi a terra.
-Scusa, fratellino.- Ridacchiò a sua volta George, cadendo a terra come Fred.
-Oh, Merlino.- Disse Harry.
Con la mano sulla gola, tossì ancora più forte degli altri, e si accasciò a terra.
-Gin!- Urlò Ron, cadendo a terra subito dopo.
-Cosa hai fatto?- Chiese senza voce Hermione.
Un attimo solo prima vedeva il viso della rossa, poi il nero.
-Vi ho solo fatto un favore.- Rise Ginny, e anche lei si accasciò sul letto.
 
 
 
 

Angolo autrice
Alla fine la mia mente malata è riuscita a elaborare una nuova fan fiction, contenti?
Avverto fin da subito che è una specie di Crossover, e che ci sarà da sbellicarsi dalle risate!
Le coppie sono le seguenti:
Ginny/Michael
Harry/Cho
George/Katie 
Ci tengo a evidenziare che da pochissimo mi sono scoperta fan dell'ultima coppia, insomma io George lo metterei solo con Angelina, Katie e anche Luna!
Si, sono un po' scema! Vabbè!
Che altro dirvi?
La storia è incentrata sulla coppia Fremione, e qualche accenno delle altre coppie che vi ho fatto presente ..
Per quanto riguarda Ron .. nella storia si vedrà come finirà!
Spero di non avervi deluso con questo inizio, e vi ringrazio in anticipo!
E se potete lasciatemi anche qualche piccola recensione, mi farebbe un enorme piacere!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un mondo popolato da animali più alti di Fred e George. ***


In mezzo al verde Hermione, Ginny, George, Fred, Ron e Harry si risvegliano, e si guardano attorno ancora frastornati.
Hermione si mette seduta, guarda attorno a sé il verde che la circonda, ha un terribile presentimento. Posa lo sguardo su Ginny che è accanto lei, si sta alzando e si mette apposto la gonna della divisa.
Si guardano per un attimo, e Ginny dopo un po’ scoppia a ridere. –Bel posto, non trovi?-
-Dove siamo?- Harry si alza, massaggiandosi la testa. Si guarda intorno curioso, volgendo lo sguardo verso George e Ginny. –Allora?-
-Non sappiamo esattamente dove ci porterà questo viaggio.- George si pulisce i pantaloni, e si schiarisce meglio la voce. –Dobbiamo solo divertici, e poi trovare un braccialetto.-
-A cosa servirebbe questo braccialetto? Fratellino, perché non mi hai avvertito della tua nuova invenzione?- Fred gli è di fronte, gli posa una mano sulla spalla, e poi ghigna in direzione della Granger. –Volevi farla impazzire, eh? Sicuro che ti piaccia Katie?- Ridacchia.
-Katie Bell?- Chiede Harry, più sorpreso che impaurito della situazione.
-Perché non troviamo questo dannato bracciale??- Sbotta Hermione, allarga le braccia e contrae il viso in una smorfia. –Siete .. siete .. – Indica George, Ginny e Fred.
-Io e George siamo meravigliosi, lo so.- Fred si mette una mano sul petto ridendo, le si avvicina e le passa un braccio attorno alla vita, attirandola a sé. –Però io sono il più bello.-
-Allontana subito quel braccio dal mio fianco, o ti uccido.- Lo avverte Hermione.
Lo guarda con rancore, mentre le guance diventano un po’ più colorite del dovuto, e i capelli scombinati la rendono ancora più comica.
Fred ghigna, le sposta un ciocca di capelli dal viso, e la guarda.
-Levale le mani di dosso.- Sibilla con le orecchie scarlatte il fratello, Ron.
-Non siete fidanzati.- Ribatte Ginny.
-Infatti.- Lo rimbecca ancora George.
-Ragazzi, tralasciamo tutto ciò a dopo.
Penso di aver sentito un rumore.- Dice Harry, con una nota di terrore tra le righe.
Si guarda intorno, passandosi una mano fra i capelli corvini, e volta lo sguardo verso l’immensa foresta verde. –Non sentite anche voi questo rumore?-
Fred e George scrollano le spalle, Ginny si avvicina a Hermione, mentre il trio si guarda intorno terrorizzato e per niente preparato.
Hermione da coraggiosa Grifona si avvicina un po’ di più all’immensa foresta verde di fronte a sé, e deglutisce quando un rumore simile a un animale sgozzato echeggia intorno a loro.
-Correte.- Dice Hermione.
Indietreggia, sbattendo contro il petto di Fred-che ghigna- e spalanca gli occhi terrorizzata.
-Che c’è di così terribile Granger?- Ridacchia George.
-C’è che stiamo per essere divorati da qualcosa di molto grande.- Sussurra Hermione.
-Un ragno?- Azzarda Ron, terrorizzato, e nel mentre si nasconde dietro ai fratelli maggiori . –Non voglio essere mangiato da un ragno!-
-Suvvia, Ron un ragno non è così .. –Tenta di dire Ginny, ma poi scoppia a ridere. –Dovresti farti un po’ di spina dorsale.-
-Io direi un bel po’ di spina dorsale.- Ridacchia Fred.
-RAGAZZI!- Urla Harry.
Indica un enorme animale di fronte a loro, posto tra due alberi molto robusti che li guarda, il sangue che gli cola dalla bocca.
Alto circa quattro metri e largo quasi sicuramente tredici metri, il corpo è cosparso di squame, gli arti anteriori sono molto piccoli quindi non permettono all’animale di poterli catturare con le “zampe”, gli arti posteriori sono lunghi e possenti, infine dietro di sé una lunga coda è poggiata a terra-in modo da permettere all’animale di reggersi del tutto in piedi-.
-CORRETEEEE!- Urla Hermione.
Afferra la mano di Ron e Ginny, mentre dietro di loro George, Fred e Harry li seguono a ruota.
Animale dietro di loro li sta seguendo, sbattendo a terra le zampe, facendoli trasalire.
-Ma cos’è?- Urla Ron, con sguardo terrorizzato, e intanto continua a correre nel prato verde.
 
-Mi spieghi ora cos’è?- Ron con le braccia poggiate sulle ginocchia cerca di riprendere aria, e guarda di sfuggita Hermione ansimante di fronte a lei. –Allora?- Lo urla.
-E’ un T-Rex. Un animale che esisteva sulla terra anni fa, prima che l’uomo nascesse, e di conseguenza anche i maghi.
Ma tu non sai niente!- Hermione si tiene alla corteccia dell’albero affianco a lei, cercando di riprendere contatto con la realtà. –Il mondo dove ci hai portato è meraviglioso, Georgie.- Scocca un occhiata furente al rosso, mentre il gemello ridacchia, e si asciuga la fronte con una mano.
-Non pensavo che avremmo incontrato quel T-Ran.- Risponde il rosso.
-Non si chiama T-Ran, ma T-Rex.- Lo corregge il Bambino che è Sopravvissuto. –Mi chiedo perché Molly non vi abbia rinchiuso in casa.-
-Semplice, siamo geniali.- Risponde Fred, con un ennesimo ghigno che fa irritare Hermione.
-Bene, ora .. dobbiamo trovare quel braccialetto in modo da fuggire da qui, George dove si potrebbe trovare?- Domanda Ginny.
-E io che ne so?- George scrolla le spalle, mentre Hermione lo sbatte contro l’albero su cui era appoggiata.
-TU! FAMMI USCIRE DI QUI O GIURO CHE TI UCCIDO CON LE MIE MANI!- Urla Hermione. –Anzi, lo fa la mia bacchetta!- Si tasta la gonna, notando con stupore che non c’è la bacchetta al suo posto, e deglutisce. –In questo dannatissimo tuo esperimento non c’è neanche il modo di usare le bacchette? MERAVIGLIOSO!- Urla ancora.
Molla la presa dal corpo di George, e parla da sola, mentre agita le mani furiosa.
-Tutta colpa di Fred e George.- Sussurra Ron.
-Ti abbiamo sentito.- Dicono i gemelli con un ghigno. –Ronnino, non preoccuparti! Prima di sera torniamo a casa, così può sbaciucchiare la foto di Fleur Delacour tutta la notte!-
Ron arrossisce fino alla punta dei capelli, e stringe i pugni guardandoli, intanto Harry e Ginny stanno confabulando qualcosa, ovvero il modo per trovare quel dannato braccialetto.
-Potrebbe trovarsi ovunque.- Dice Ginny.
-Si, ma magari .. oppure .. –Prova ad azzardare Harry, ma si blocca di colpo. –Hermione, quali altri animali esistevano prima della nascita dell’uomo?- Hermione aggrotta le sopracciglia, posando il suo guardo su di lui. –Intendo, animali pericolosi quanto il T-Rex.-
-I Velociraptor.- Risponde Hermione, noncurante dello sguardo stranito dei Weasley. –E’ carnivoro come quello di prima, solo che loro sono più minuti, e gli artigli che hanno sono molto .. affilati, e spaventosi.
Ti scavano dentro la pelle tanto da farti morire con un colpo.- Disse.
-Non mi piacciono questi Velociranni.- Borbotta Ron. –Voglio andare via di qui.- Dichiara.
-Tutti vogliamo andare via di qui.- Risponde Fred. –Dai, non è così male. Almeno non lo è per me.
Saltiamo le lezioni.- Ridacchia, e posa lo sguardo su Hermione che lo fulmina.
 
Harry e Hermione davanti a tutti camminano in mezzo all’immenso verde, dietro di loro Ron li segue, e ancora più dietro Fred ridacchia con la sorella e il gemello.
-E’ proprio carina quando si arrabbia, non trovi, Freddie?- Ridacchia Ginny.
-Dai, Gin. Smettila di fare così, odio quando fai la civetta.- Ride Fred, divertito allo stesso tempo.
-Si, certo come no!- Ginny si pone in mezzo ai gemelli, e poggia le braccia attorno ai loro fianchi. –Sei sicuro che il braccialetto ci riporterà indietro?- Chiede rivolta a George.
-Non penso ci porterà indietro, ma .. non ditelo a Hermione.- Ghigna, posando lo sguardo al gemello. –Contieniti Freddie, l’avrai tutta per te prima o poi, la Granger.-
Fred ridacchia, si scosta da quell’insolito abbraccio e raggiunge il fratello minore, posandogli un braccio sulle spalle.
-Sei un cretino.- Borbotta Ron.
-E tu sei cotto della tua migliore amica.- Rimbecca Fred.
Ghigna, notando il rossore espandersi sul viso del fratello, e nelle sue risposte scoordinate “Non è vero, blateri!”.
-Ragazzi, lo sentite?- Domanda Hermione.
Si ferma improvvisamente, e guarda tutti con un sorriso. –E’ una cascata, penso.- Si passa una mano fra i capelli ricci. –Magari troviamo il braccialetto.- Dice.
-Si, in mezzo all’acqua.- Scoppia a ridere George. –Piuttosto andiamo verso questa cascata, ho un po’ sete e voglio farmi un bel bagnetto! Che ne dici, Freddie?-
-Dico di si!- Sorride il gemello, e superano Hermione a grandi falcate, lasciandoli indietro.
-Pff.- Sbuffa Hermione, stringendo le braccia al seno. –Che odio.- Borbotta.
-Andiamo, dai.- Ginny le posa un braccio sulle spalle, mentre la induce a continuare a camminare.
Passano una mezz’ora in silenzio, ascoltando intorno a sé il rumore della cascata, mentre Harry e Ron continuano a parlotta, Ginny incita Hermione a non uccidere i gemelli-soprattutto Fred-, e i gemelli di fronte agli altri proseguono in cammino dando qualche occhiata alla riccia dietro di loro.
-La consumi se la guardi in continua.- Ride George, notando lo sguardo del gemello perso su Hermione dietro di loro.
-Io non consumo nessuno, le ragazze consumano me.- Ride Fred, passandosi una mano teatralmente nei capelli rossi. –Mi amano appena incrocio il loro sguardo.-
-In realtà le ragazze lo fanno con me.-
-Katie Bell non ti si fila tanto.-
-Lo farà, non preoccuparti.- Gli risponde George, guardandolo si mette a ghignare nuovamente. –Come pensi di farti dare un bel bacetto dalla Granger? Ho sentito dire da Krum che lei non è tanto male.- Ridacchia.
-Sei un caso perso.- Scoppia a ridere Fred.
 
-Fred! George! Uscite di lì!- Urla Hermione.
Come si era previsto i gemelli appena arrivati alla cascata si sono letteralmente buttati, lasciando Hermione a bocca aperta, insomma si sono levati entrambi il maglione e la camicia della divisa!
-So che non resisti a vedere il mio petto!- Urla divertito Fred.
Nuota fino alla riva, ed esce bagnato dalla testa ai piedi, mentre Hermione arrossisce posando lo sguardo sul suo petto impregnato di gocce d’acqua.
-Granger, riprenditi!- Le urla George, e ghigna mentre si infila la camicia. –Allontanati un po’ Freddie, prima che la Granger ti salti addosso!- Ride, insieme alla sorella che si è unita.
Harry in disparte non osa parlare, si copre la bocca con la mano, in modo da far scambiare la sua risatina con una grave tosse. –Possiamo andare?-
-Certo, basta che qui i due imbecilli si vestano.- Ribatte Hermione, fulminando Fred che le sta sorridendo.
-Hermione, perché non ti calmi?- Chiede con un filo di voce Ron.
-Dovrei calmarmi?? Ci hanno portati chissà dove e dovrei calmarmi? PER COLPA LORO MI PERDO LA SCUOLA!- Urla Hermione, con tutto il fiato che ha in gola.
-Lasciamo perdere.- Borbotta Ron.
Fred la guarda un ultima volta prima di infilarsi il maglione, si mette apposto la maniche, e poi la guarda con un sorriso. –Granger, vuoi un tè?- Domanda.
-Sai dove ti ficco il tè?- Urla Hermione.
-Dove non batte il sole?- Dice Ginny, scoppiando a ridere.
-Aggressiva!- Ride George. –Te la sei scelta proprio bene, Freddie.-
-Io non ho scelto nessuno.- Ride Fred.
-Non hai neanche un cervello, non sapresti manco ragionare.- Dice Hermione, sbuffando.
-Il mio fascino è molto meglio.- Fred le strizza l’occhio. –Amami come fanno tutte, Granger.-
-Il tuo ego è veramente .. mi fai pena, e disgusto.- Hermione lo guarda con il viso in fiamme, mentre incrocia le braccia al seno.
Fred le si avvicina, le pone le mani su entrambe le spalle e si accosta al suo orecchio. –Lo sappiamo TUTTI che sei pazza di me, prima o poi lo ammetterai.-
-Ripete, il tuo ego è smisurato.- Dice Hermione, seppur arrossisce ancora di più di prima.
-E quello che ha nei pantaloni è ancora più grande!- Dice George, sghignazzando insieme alla sorella, che si tiene la pancia per non cadere a terra.
-Diciamo che la popolazione femminile di Hogwarts lo sa molto bene.- Ridacchia Fred.





Angolo autrice
Scusate il ritardo, ma sono impegnata a scrivere anche una storia tutta mia e non è facile coordinare le cose!
Allora, vi è piaciuto questo capitolo? Ci tenevo a iniziare il tutto dal mondo di Jurassic Park, dà un senso di azione a tutta la storia!
Infondo se non c'è Voldemort devo pur metterci qualche scena dove i nostri eroi possono morire(tranquilli non accadrà!) e poi .. bè, nel prossimo capitoli li vedremo ancora alle prese con il mondo di Jurassic Park e poi ..
Leggete e scoprite!
P.s Scusate se ci ho messo un po' a pubbliare, ma ho dovuto decidere come suddividere le scene e poi descrivere al meglio il dinosauro!
Al prossimo capitolo!
E tranquilli, verrà pubblicato tra poco!
Quando potete lasciate una recensione, okay?Okay.
Grazie ancora a tutti.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Tra Velociraptor e Passaporte. ***


-Hei! Ma quelli cosa sono?- George indicò enormi animali, che poco lontano da loro si abbeveravano.
Più bassi del T-Rex, gli animali sembravano molto più docili del primo, in quanto neanche volgevano uno sguardo ai ragazzi.
-E’ un .. un Triceratopo, un erbivoro.
Carino non trovate?- Ridacchiò Hermione.
-E anche grosso.- Borbottò Ron. –Andiamo dai!- Li incitò ad addentrarsi nella foresta.
Lentamente e in silenzio si addentrano nella foresta nuovamente, lasciandosi la cascata dietro di sé, mentre Hermione dettava ordini qua e là.
-Ora raggiungiamo un altro prato verde e cerchiamo, scommetto che troveremo il braccialetto.- Disse Hermione.
-Secondo me stiamo cercando un ago nel pagliaio.- Disse Harry, guardando la migliore amica. –Dai, Herm. Ce la faremo, ma non dobbiamo mica scervellarci per .. – Le mise le mani su entrambe le spalle, e la guardò sorridendo. –Calmati.-
Hermione sbuffò sonoramente, e sorrise appena all’amico. –Meno male che ci sei tu, Harry.-
-E io??- Chiese Ron, offeso.
-Ci sei anche tu, stupido!- Hermione lo attirò nell’abbraccio improvvisato con Harry, sorridendo a entrambi. –Andiamo lo stesso, così cerchiamo un posto dove passare la notte.-
-Smielati.- Borbottò George.
-Un po’ troppo.- Disse Fred, irritato.
Il braccio di Ron su un fianco di Hermione, e il sorriso da ebete mentre la guardava, eh no!
-Andiamo!- Fred scostò Ron da Hermione con poca grazia, e trascinandolo lo portò al suo passo, mentre il gemello ridacchiando li seguiva a diceva “La gelosia, che brutta malattia!”.
-Proprio una brutta malattia.- Rise di gusto, Ginny.
-La smetti di tirarmi?? FRED!- Urlò Ron, dimenandosi dalla stretta sul braccio. –FRED!-
-FRED LASCIALO!- Urlò Hermione.
Si parò di fronte ai due rossi, li divise con un colpo solo e si rivolse al fratello maggiore. –Smettila! Tu e tuo fratello ci avete trascinato qui, ed è già tanto se non vi affatturo o vi uccido con le mie mani!-
-In realtà qui ci hanno portato George e Ginny.
Cos’è Granger, sei gelosa di Ronnie e delle mie attenzioni per lui? Ci sono sempre io per te, lo sai!- Ghignò, avvicinandola a sé.
-Pessimo modo di filtrare con Hermione.- Ridacchiò Harry, sottovoce in modo da non farsi sentire da Ron e Hermione.
-Neanche Michael faceva così con me!- Sbottò Ginny.
-La Granger è cotta a puntino.- Disse sghignazzando George, guardando Fred e Hermione che ora erano più vicini che mai.
-Basta queste .. – Provò a dire Ron, ma si zittì notando lo sguardo fulminante di Hermione. –Muoviamoci.- Disse.
-Aspettate .. avete sentito?- Ginny richiama l’attenzione di tutti. –Muoviamoci, non mi sento per niente sicura qui.-
 
Hermione davanti a tutti cammina in mezzo all’erba alta, Fred e George con la loro altezza cercano in tutti i modi di notare dove sono finiti, Ron accanto a loro borbotta ancora, mentre Harry cerca di stare al passo con Hermione, e Ginny dietro di loro progetta piani per la migliore amica e il fratello.
-Potrei benissimo metterli da soli in una stanza e .. – Ginny sfrega i palmi delle mani, e ghigna maleficamente verso la riccia che le dà le spalle. –Fred la sfonderebbe, meglio di no.-
-Io chi sfonderei?- Chiede il diretto interessato, accigliato dalla sorella che ridacchia.
-Una meravigliosa ragazza.- Risponde Ginny, mentre sbatte le ciglia teatralmente.
-Dai capelli castani e ricci, con un corpo perfetto .. e .. più piccola di te.- Ride George, dando una pacca sulle spalle della sorella. –Hai preso dal migliore, brava sorellina.-
-La smettete di parlare così della mia migliore amica?- Ron li supera, e li guarda storto-soprattutto Fred-, mentre si avvia verso Harry e Hermione.
-Non è la tua ragazza. Fattene una ragione Ronnie, Fred si metterà con lei.- Gli urla George, mentre il gemello gli dà uno scappellotto sulla testa ghignando.
-La Granger non mi interessa.- Dice Fred. –Avrà pure un bel culo, ma .. –
-Le hai guardato il culo?- Ride Ginny, senza contegno. –In effetti Hermione ha tutte le forme al posto giusto.-
-Visto? Ti sei scelto un bel bocconcino.- Ridacchia George.
-Se non la smettete di parlare di me vi picchio alla Babbana, siete avvertiti.- Hermione girati di spalle urla la frase, mentre Ginny scoppia a ridere raggiungendola, lasciando i gemelli dietro di sé.
-Arghhh!- Dicono entrambi i gemelli.
-Se si curerebbe un po’ di più sarebbe veramente sexy.- Disse George.
-Pensa alla tua Katie, okay?- Lo riprende Fred, aumentando il passo del gemello. –Okay?-
-Geloso?- Ride George. –Con la mia bellezza potrebbe subito cadere ai miei piedi.-
-Peccato che non lo farà mai.-
-Ragazzi, zitti!- Urla Harry.
George posa lo sguardo su Fred, Fred posa lo sguardo su Hermione, Hermione posa lo sguardo su Ginny, Ginny posa lo sguardo su Ron, e Ron posa lo sguardo –terrorizzato- su Harry.
-Che succede?- Chiede Ron, con la voce strozzata dalla paura. –Un altro di quei cosi?-
-No, sembra molto più veloce.- Ribatte Harry. –Non sentite questi rumori tra l’erba alta da quando ci siamo addentrati?-
-Oh  per Merlino.- Sussurra Hermione.
-Hermione, parla.- La incita Fred.
-HERMIONE!- Urla Ginny.
-Velociraptor.- Sussurra, prima che l’animale spunti da dietro le spalle di uno dei gemelli.
 
-Levatemelo di dosso!- Urla George, cercando di scostare l’enorme animale da sé.
I denti di fuori che cercano di afferrare la testa del rosso, le zampe posizionate sul petto-George è riuscito a girarsi cadendo a pancia in su- e gli artigli che non vedono l’ora di essere iniettati nella carne calda.
-Fred, prendilo!- Urla Hermione, lanciandogli un sasso. –Proviamo a distrarlo!-
Entrambi si pongono davanti al Velociraptor e lanciano sassi, mentre Harry, Ginny e Ron-quest’ultimo terrorizzato- cercano un modo per salvare la pelle al rosso.
-Oh per Merlino!- Urla Fred.
Indietreggio, sbattendo contro Hermione e facendola cadere a terra con sé.
Un altro Velociraptor di fronte a loro li osserva, mentre tira fuori gli artigli e li attacca senza scrupoli.
Hermione urla, cerca di coprirsi più che può con Fred, ma quest’ultimo viene scaraventato più avanti dall’animale e graffiato sul viso.
-Sei orrido!- Urla Fred, cerca di allontanarlo da sé con scarsi risultati.
Il Velociraptor conficca un artiglio nella spalla di Fred, facendolo urlare e gemere di dolore sotto di sé, mentre Hermione terrorizzata si guarda attorno assieme agli altri.
Non ha neanche una bacchetta con sé, né un arma, se non quei maledetti sassi! Cosa deve fare?
Hermione pensa, pensa, pensa! Si dice tra sé e sé.
Si mette una mano tra i capelli, posando lo sguardo su George-ancora in preda all’animale- e poi su Fred che sanguinante cerca di allontanarlo da sé.
Si guarda ancora attorno, e nota qualcosa luccicare in mezzo a quel verde.
E’ proprio quello.
Forse ce la possono fare!
-Ginny vieni qui!- Urla Hermione.
La rossa lascia i due fratelli e Harry in preda al Velociraptor, guarda con stupore l’amica e la incita a parlare. –SU!-
-Dobbiamo distrarli il più possibile, e poi correre lì!- Dice Hermione, indicando un punto indefinito dell’erba alta. –Okay? Io penso a Fred! Dobbiamo fare il più veloce possibile, i Velociraptor sono velocissimi!-
-Va bene!- Urla Ginny.
Hermione si allontana, raccoglie più sassi possibile e poi rivolge l’attenzione nuovamente verso Fred a terra.
La spalla gli sanguina così tanto che il collo è sudicio della sostanza liquida, e il viso sporco di terra, mentre il Velociraptor cerca di affondare ancora gli artigli più in profondità nella preda.
Lanci i sassi in direzione dell’animale, uno dopo l’altro, rendendosi conto che ha finalmente attirato l’attenzione su di sé e che Fred è arretrato per alzarsi in piedi, anche se ancora sta sanguinando e sembra sfinito.
-Hermione!- Urla Fred.
Il Velociraptor di fronte a sé si butta sulla riccia, che per un puro caso riesce a scamparla grazie all’intervento del rosso.
Si ritrova tra le braccia lunghe di Fred che la avvolgono, e il fiato sul collo, mentre le chiede se sta bene le annuisce debolmente, e pone lo sguardo sul carnivoro.
Fermo li scruta, ben attento a come coglierli alla sprovvista.
Un ottima cena si pregusta per lui, ma non oggi di sicuro.
Entrambi si alzano, e ancora stretti tra loro indietreggiano, mentre il Velociraptor si avvicina pericolosamente.
-Buttagliela!- Urla Ginny.
Un sasso viene scagliato contro la testa dell’animale che si riscuote, e posa lo sguardo su Ron, ancora più impaurito di prima.
 
-LO VEDETE?- Urla Hermione.
Dopo essere riusciti miracolosamente a fuggire dai due Velociraptor, stanno correndo nell’erba alta verso il punto indicato dalla riccia, affannati, stanchi, e sporchi la seguono.
-Cosa?- Urla a sua volta George, ancora tremante per l’attacco. –Io non vedo nulla!-
-Quel luccichio!- Urla la riccia, indicando un punto non definito di fronte a sé.
Corrono ancora più forte, l’erba attorno a sé si muove a ogni loro movimenti, mentre i Velociraptor con i loro versi e gli artigli-che si conficcano a terra- li inseguono ancora.
Hermione si ferma improvvisamente, facendo trasalire gli altri, che la guardano con un misto di terrore e dubbio stampato in faccia.
-Hermione dobbiamo correre!- Le urla Harry.
La afferra, ma lei si oppone e li costringe a guardare a terra.
Un braccialetto posto sul terreno li incita a prenderlo con sé, intanto un sorriso si dipinge sul volto di George, che subito si affretta a tirarlo su.
Lo guarda, poi guarda gli altri. –Non so come funziona.- Dice.
-Moriremo tutti!- Urla disperato Ron.
Si mette una mano tra i capelli rossi spettinati, e si guarda attorno terrorizzato, con gli occhi che luccicano. –Moriremo tutti, ed è colpa tua!- Urla verso George.
-Calmati, fratellino.- Lo rimbecca Fred.
Gli pone una mano sulla spalla, lo scuote appena e lo guarda negli occhi con un piccolo sorriso. –Ne usciremo vivi, parola dei Gemelli Weasley.-
-Io non mi fiderei.- Ridacchia Ginny.
-Scusate se vi interrompo, ma stiamo per essere mangiati da dei Velociraptor non è che possiamo pensare a un modo per far andare quel braccialetto?- Sdraiata Harry.
-Magari è una passaporta!- Tenta Hermione.
Si guarda intorno, sentendo la paura prendere atto del suo corpo, e il della sua maledetta mente geniale.
Si, Hermione Granger è geniale.
Peccato per LEI, che ora non riesce neanche a uscire da questo strambo mondo!
-Molto probabile, insomma .. siamo maghi, ci ho messo tutte cose .. da maghi.- Dice George, con un piccolo sorriso che gli increspa le labbra.
-Non ha senso quello che hai detto.- Ridacchia Fred, mentre poggia il braccio sulla spalla del gemello. –Non c’è più nessuno Velocicoso.- Si guarda attorno.
Il silenzio è attorno a loro, e il sole sta maledettamente calando in quell’erba alta più di Hagrid. Forse.
-Aspetta!- Hermione ha un lampo di genio. –Afferriamolo tutti.-
Si guardano un ultima volta intorno, e poi poggiando le mani su quella stramba passaporta.
Il risucchio che di solito dovrebbe accadere non li prende, li lascia ancora lì a guardarsi, più terrorizzati di prima.
-Hai detto che quelle caramelle erano come delle Api Frizzole, giusto?- Hermione si rivolge a Ginny, che annuisce nella sua direzione. – Api Frizzole.-
Spariscono nel buio, si ritrovano a ondeggiare nell’aria con i capelli che vengono scompigliati da un leggero venticello, e nel mentre sentono lo stomaco contorcersi.
Hanno trovato il modo di scappare.
Peccato che per scappare, si ritrovano in un ennesimo mondo a loro conosciuto.





Angolo autrice
Che enorme fatica!
Non sapete quanto ci mette a scrivere i capitoli, è estenuante!
E in più sto morendo di caldo!
Vabbè, tralasciando questo dettaglio .. vi è piaciuto il capitolo?
Fatemi sapere al più presto!
Al prossimo!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'Isola che non c'è e le squallide battute di Fred e George. ***


-Ma voi chi siete?- Domandò un ragazzo.
Alto, biondo, magro, con un sorrisetto vispo sul viso. Si avvicinò a Hermione, che indietreggiò fino a sbattere contro Harry, mentre il ragazzino ridacchiava.
Avrà avuto dodici anni, se non di meno.
-Tu chi sei?- Chiese Ginny.
Si alzò, si scostò la sabbia dalla divisa e puntò il suo sguardo sul ragazzino, che ghignò ancora di più in direzione della rossa.
-Peter, Peter Pan.- Rispose con un sorriso il ragazzo.
-Peter Pan … See!- Disse George, sbuffando. –Sai dirci dove ci troviamo?- Si guardò attorno.
-Su una spiaggia?- Domandò Ron, con sarcasmo.
-Questo l’avevo notato anche io.- Rispose Fred, ridacchiando. –Io mi farei un altro bagno.- Buttò lo sguardo al mare, mentre Hermione arrossiva al pensiero.
Fred a petto nudo.
Fred a petto nudo.
Fred a petto nudo.
-Questa l’Isola che non c’è.- Rispose Peter. –Io ne sono il proprietario!- Ridacchiò, spostandosi una ciocca di capelli biondi dagli occhi. –Vivo con i bimbi sperduti, Wendy e i suoi fratelli.- Disse.
-Wendy è la tua fidanzatina?- Ridacchiò George.
-No!- Urlò Peter, arrossendo appena.
Oltre ad essere un pavone come Fred, non si poteva dire lo stesso del suo incontrollabile imbarazzo quando si parlava di questa Wendy, insomma, non era del tutto come il rosso Weasley, pensò Hermione. –E .. George, ora cosa dobbiamo fare? A proposito, dov’è il bracciale?-
-Ehm .. penso di averlo, ma penso che .. Oh, guarda!- George si chino a prendere un bigliettino, lo aprì sotto gli occhi di tutti. –Dice “Non citare la Grande Magia in mia presenza, strega. Non c'eri quando è stata scritta!”-
-Ma che significa?- Chiese Ron, grattandosi i capelli rossi.
-Sarà un indizio per trovare la nuova passaporta, forse.- Disse Harry, scrollando le spalle.
-Cos’è una passaporta?- Chiese Peter.
-Niente che ti riguardi, ragazzino.
Ora portaci nel tuo covo, abbiamo un po’ fame.- Tagliò corto Fred.
-Mm, siete proprio sgarbati!
Però vi porterò con me, infondo sembrate molto interessanti! E non vorrei lasciare la rossa laggiù in mano a Capitan Uncino.- Peter le strizzò l’occhio, e si addentro nella foresta seguito dai gemelli, Ron e Harry.
Ginny improvvisamente scoppiò a ridere. –Divertente quel ragazzo, potrei starci assieme!-
-Ma sei fidanzata, e lui è molto più piccolo di te Gin!- La riprese Hermione.
-Mm, sarà .. – Ginny si passò una mano tra i capelli rossi, guardando con un sorrisetto l’amica. –Mio fratello non ha un fisico niente male, vero?- Rise.
-Gin, perfavore .. OH!-
-Che c’è?-
-Guarda.- Hermione si chinò sulla sabbia, e prese tra le mani un piccolo cavallo in oro, probabilmente una pedina degli scacchi.
-Sembra una pedina degli scacchi magici di Ron.- Disse la rossa, la guardò e poi voltò lo sguardo verso il verde dove si erano addentrati gli altri. –Muoviamoci, e non buttare via quello scacco che potrebbe servirci.-
Hermione annuì, mise da parte lo scacco e si addentrò nella foresta con Ginny, mentre poco più avanti i gemelli avvertivano il giovane Peter di non toccare la sorella.
-E’ nostra sorella, non devi azzardarti a toccarla .. – Cominciò a dire Fred.
-.. O finirai sotto l’effetto di una pasticca vomitosa.- Finì il gemello, con un sorrisetto stampato sul volto.
-Cos’è una pasticca vomitosa?- Chiese Peter, senza voltarsi.
 
Hermione letteralmente buttata sul pavimento, sospirò, era stata trascinata in quel covo sotto terra senza neanche chiederlo, ma perché?
E Fred le era finito letteralmente sopra.
Fred sopra Hermione, quanto poteva suonare strano? E a dir poco umiliante, con parolone ancora più imbarazzanti.
-C’è una stanza di là, se volete accomodarvi.- Sghignazzò un bambino un po’ grassottello.
Doveva essere uno dei famosi “bimbi sperduti”.
-Che ne dici, Granger? Sono molto bravo.- Fred con una mano posata al lato della testa di Hermione ridacchiò, posando le labbra vicino al suo orecchio. –Sono bravo con i preliminari, e anche con le mani.- Ghignò.
Hermione deglutì.
Sapeva di essere arrossita notevolmente, e sapeva che Fred insieme a tutti gli altri si pregustava in momento, sotto lo sguardo di Ron che fumava di rabbia.
Proprio come con Victor Krum l’anno prima.
-Scusami .. non è che potresti lasciarla stare?- Una ragazza dai lunghi capelli mossi-e domabili, notò Hermione- li guardò, mentre incitava Hermione ad alzarsi afferrando la sua mano tesa.
Hermione annuì, si scostò di dosso Fred che rideva e afferrò la mano. –Io sono Hermione.-
-Molto piacere, io sono Wendy.-
-La famosa Wendy, Peter ci ha parlato tanto di te.- Disse Ginny, ridendo sotto i baffi.
-Il suo rossore direi che ha parlato molto.- Ridacchiò George, mentre Fred si metteva accanto a lui. –Bello il corpo della Granger?-
-Moltissimo.- Fred sorrise maliziosamente alla riccia, che arrossì e si risolve nuovamente a Wendy.
-Volete qualcosa da mangiare?- Chiese Peter.
-Io sto morendo di fame!- Disse Ron, massaggiandosi la pancia.
-Sei sempre il solito!- Lo riprese Hermione, passandosi una mano sul viso. –Scusatelo.- Disse rivolta a Wendy e Peter, che ridevano divertiti.
-Anche io ho fame, Herm.- Pigolò Harry.
-Tu sei magro, ne hai tutto il diritto.- Disse Ginny, sorridendogli.
-STAI DICENDO CHE SONO GRASSO?- Disse Ron, stizzito. –Io non sono grasso.-
-Sei senza cervello.- Disse George.
-Senza palle.- Disse Fred, sghignazzò.
-Senza qualcuna che ti sbavi dietro.-
-Senza .. mm, ho detto che sei senza palle?- Chiese Fred.
-Si, l’hai già detto Freddie.- Rispose la sorella, con un sorrisetto compiaciuto.
-La smettete?- Chiese Hermione, assumendo la posizione “Molly Weasley all’attacco”. –E’ vostro fratello.-
-Non ha neanche le palle.- Disse George.
-Anche se le avrebbe non gli servirebbero a molto, no?- Sghignazzò Fred.
-Tu infatti quello che hai lì sotto, lo userai con la Granger.- Scoppiò a ridere il gemello.
-Molto probabilmente.- Ridacchiò divertito.
-Hermione, ti senti bene?- Chiese Weandy, preoccupata.
Hermione con i pugni stretti, il viso completamente rosso di vergogna, e i capelli sfatti, annuì impercettibilmente. –Smettila di prenderti gioco di me!- Puntò il dito contro Fred.
-Ah si, dimenticavo di dire che il nostro Ronnie è ancora VERGINE!- Disse George, incrociando le braccia al petto.
-SEI .. SEI UN .. – Provò a dire Ron, ma Harry in tempo lo bloccò per le spalle e gli tappò la bocca con la mano.
-Che vuol dire essere vergini?- Chiese Peter.
-Vieni di là con me, ti spiego come fare per perdere questa verginità con Wendy.- Ridacchiò Fred, conducendolo nel fondo della “casa sotto terra”.
-FRED!- Urlò Ginny, indignata da quella storia. –Ha dodici anni!-
 
Ginny seduta sul uno scoglio osservava la scena.
Fred e George che sghignazzavano in acqua, Ron che faceva lo stesso con Harry, ed Hermione seduta sulla spiaggia con Wendy mentre le spiegava qualcosa.
-Capisco.- Disse Weasley. –Ti piace?-
-Fred? Certo che no!- Arrossì violentemente la riccia.
Non era gelosa .. ma Angelina e il bacio della biblioteca, bè .. non era facile da dimenticare.
Insomma, lui sapeva benissimo che era lì e l’aveva baciata apposta! Ne era certa.
-Secondo me tu gli piaci, e anche tanto.- Disse Wendy.
Si spostò una ciocca di capelli bruni dietro l’orecchio, continuando a fissare i ragazzi in mare, mentre Peter e i bimbi sperduti volavano in alto nel cielo.
-Piaci anche al fratello minore, ed è palese- Disse nuovamente. –Sei sicura che non ti piaccia uno dei due? Sono molto carini.-
-Fred è fidanzato con Angelina.- Rispose Hermione. –E poi non mi ha mai notata, gli piace solo farmi impazzire.- Sbuffò sonoramente.
-Bel modo di farlo.- Rise Wendy.
-A te piace Peter?- Chiese innocentemente Hermione.
-Non prova nessuno sentimento che abbia a che fare con l’amore, non sa neanche cosa vuol dire.- Rispose abbassando il capo, mentre un sorrisetto amaro le si dipingeva in viso. –Non posso farci niente.-
-Mi spiace.- Sussurrò Hermione.
Posò lo sguardo su Fred, che ora stava letteralmente affogando il fratello più piccolo e sorrise tra sé e sé, infondo non era mai stato tanto male come ragazzo.
Fisico da Battitore, capelli rosso fiamma, occhi verdi da urlo, braccia e gambe lunghe, sorriso meraviglioso .. quanto si perdeva in quel sorriso.
No, Fred Weasley non era il suo tipo!
-Hai baciato Wendy?- Chiese Harry, mentre Peter lanciava l’acqua ai gemelli.
-Cos’è un bacio?- Chiese Peter, fermandosi.
-Non sai cos’è un bacio?- George strabuzzò gli occhi.
-E’ un .. – Provò a dire Fred, ma Ron gli tappò la bocca in tempo.
-Non usare i tuoi metodi.- Disse Ron.
-Io i baci me li ricordo!- Un bimbo sperduto si avvicinò a loro, saltellando nell’acqua e ridendo. –E’ una cosa molto potente.-
-E anche molto piacevole se ti piace una persona.- Disse Harry, arrossendo al ricordo.
Cho e lui nella Stanza della Necessità.
Cho e lui nella Stanza della Necessità.
Cho e lui nella Stanza della Necessità.
-Ci siamo intesi, Potter.- Disse Fred, liberatosi della mano del fratello. –Comunque, penso che potremo insegnarti qualcosa di base.-
-Il bacio a stampo.- Disse George. –La lingua per ora è meglio non usarla.-
-Che centra la lingua con i baci?- Chiese inorridito il bambino accanto a loro.
-Quando bacerai veramente una ragazza lo capirai, e quando farai sesso .. oh, vedrai come sarà divertente per te.- Rise Fred.
-Sesso?- Chiese un altro bimbo sperduto.
 
-Io direi che possiamo anche scappare via di qui!- George corse dentro la foresta, il più veloce possibile. –Ma chi era quello?-
-Capitan Uncino!- Rispose Wendy, mentre continuavano a correre. –Qui dobbiamo dividerci, mi spiace! Ci rivediamo, ragazzi.- Sorrise, e tornò indietro.
-Meraviglioso.- Sbuffò Hermione. –E ora che facciamo?-
-Moriremo tutti.- Cominciò a dire Ron.
-Ron, un po’ di contegno.- Disse Fred. –Sappiamo che sei senza palle, ma non darlo a vedere sempre!-
-Io non sono senza palle.- Rispose Ron, stringendo i pugni. –Io ce le ho le palle.-
-Allora mostrale a Hermione.- Disse George, sghignazzando.
-Siete dei .. dei porci!- Urlò Hermione, rossa in viso.
-Vuoi vedere le mie? Non sono così male.- Fred le si avvicinò, facendole sentire il respiro caldo sul collo.
-Hermione!- Si illuminò Ginny.
-Cosa?- Chiese Harry.
-Il cavallo in oro!- Disse.
-Oh, hai ragione!- Disse Hermione, illuminandosi anche lei.
Tirò fuori il cavallo oro, guardandolo attentamente da ogni sfaccettatura, mentre gli altri si avvicinavano per fare lo stesso.
Possibile che anche quello fosse una passaporta?
-Una passaporta nuova.- Disse Harry, intercettando i pensieri della riccia. –Cosa diceva il biglietto?-
-Aspettate, prima attacchiamoci tutti.- Disse Ron, incollando in dito sul cavallo d’oro.
Ginny, Fred, George, e Harry fecero lo stesso.
-Dammi il biglietto.- Disse Hermione.
George le passò il biglietto, e molto lentamente lesse la frase. - Non citare la Grande Magia in mia presenza, strega. Non c'eri quando è stata scritta!-
E un'altra volta furono accolti in quel senso di .. trascinamento, sempre più infondo.




Angolo autrice
Ho voluto dedicare un solo capitolo a Peter Pan, mi piaceva di più così! Siete dispiaciuto?
Pensate che con le battute un po' volgari di Fred e George sia squallida come cosa? Vado oltre il rating?
Fatemi sapere con le vostre recensioni, a presto!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il Veliero. ***


Acqua, solo dannatissima acqua li sovrastava in quel nuovo mondo, ed Hermione non poteva far altro che scalciare per risalire verso l’aria, ma qualcosa era come se la portasse giú.
Un braccio forte la tirò su per la vita, mentre sputacchiava acqua e si sforzava dal non scoppiare al piangere per lo spavento, Fred la teneva a galla. –Granger, calmati!- Strinse maggiormente la presa sul suo fianco.
-Stavo affogando!- Hermione sputacchiò altra acqua, dimenandosi.
-Herm va tutto bene!- Harry nuotò fino a lei, rassicurandola con il sorriso.
-Ma quello cos’è?- Urlò Ginny, mentre Ron nuotando verso Fred, Hermione e Harry cercando di non farsi schiacciare dal Veliero.
-Un Veliero!- Rispose Hermione, allontanando da sé Fred.
-Aiutateli!- Disse qualcuno sopra al veliero.
Un segno e i ragazzi si avvicinarono.
-Saliamo su!- Li incitò George, che era spuntato dietro di loro in quel momento.
Una scaletta venne buttata da sopra il veliero, George non esitò e salì, seguito da Fred e tutti gli altri.
Si ritrovarono inzuppati fino alla punta dei capelli, di fronte a uomini di mare, animali che solo nelle loro fantasie più remota potessero incontrare, e uno strano topo parlante.
-Io sono Ripici! Molto piacere di conoscervi!- Si presentò il topo, inchinandosi appena. –E voi siete ..?-
-George Weasley.-
-Fred Weasley.-
-Ginny Weasley.-
-Ron Weasley.-
-Harry Potter.-
-Hermione Granger.-
-Bene, dopo aver fatto le presentazioni direi che possiamo aiutarli e dargli dei vestiti più .. asciutti?- Un uomo con i capelli castani lunghi, alto, e con una barbetta sul viso, gli sorrise mentre si avvicinava. –Sono Re Caspian Decimo.- Strinse la mano a entrambi.
-Dove ci troviamo?- Chiese Ron.
-Sul Veliero dell’Alba.- Rispose una ragazzina.
Avrà avuto pressappoco tredici anni.
Aveva i capelli raccolti in una coda a lato, occhi azzurri-verdi che intercettavi al primo sguardo, e un miriade di lentiggini come i Weasley sul viso.
Minuta, ma carina quanto Ginny.
-Io sono Lucy Pevensie.- Si presentò, porgendo anche a loro la mano.
-Sorella, penso che Eustace lo butto giù dal Veliero prima o poi!- Disse un'altra voce, un altro ragazzo si presentò di fronte a loro.
Alto, capelli neri e occhi scuri come pozze d’acqua, con un fisico anche parecchio “messo bene”. –Edmund Pevensie.- Il ragazzo posò lo sguardo su Hermione, sorridendole più di prima.
-Chi è Eustace?- Chiese Ginny, strizzandosi i capelli rossi.
-Nostro cugino.- Rispose Lucy. –Perché voi due non venite con me in cabina?- Indicò Ginny e Hermione che annuirono, e scomparirono dentro l’enorme Veliero.
-Per i vostri vestiti ci pensiamo noi.- Sorrise Caspian, incitando i Weasley e il Potter a seguirlo con Edmund verso la loro “camera”.
-Non abbiamo molto da offrirvi, ma dovrete accontentarvi.- Disse Edmund.
Tirò fuori un paio di camice, pantaloni larghi e stivali da cavallerizzo, mentre i quattro iniziavano a vestirsi.
-Ma .. voi da dove venite?- Chiese Caspian.
-Hogwarts.- Risposero in coro.
-E anche quelle ragazze?-
-Si, la rossa è nostra sorella come avete potuto capire.- Disse George, indossando gli stivali.
-Hermione è migliore amica mia e di Harry.- Disse Ron, mentre si chiudeva i bottoni della camicia.
-Molto carina.- Disse sottovoce Edmund.
Fred con la camicia in mano si fermò, puntando lo sguardo verso il moretto che sorrise, mentre George accanto a lui gli posava una mano sulla spalla. –Geloso?-
-Per niente.- Rispose Fred, stringendo la camicia tra le mani.
 
-Come vi siete ritrovati qui?- Chiese Lucy.
-Colpa loro.- Sillabò Ron.
-Non è colpa nostra, era solo un esperimento.- Disse George con un ghigno, tanto da far arrossire Lucy che annuì ridendo. –Un bellissimo esperimento.-
-Interessante.- Sbuffò sottovoce Hermione, appoggiando le braccia sul legno duro del Veliero, guardando oltre l’acqua sotto di sé. –Dove stiamo andando?-
-Stiamo cercando i Lord che Miraz ha sbattuto fuori anni fa, ci serve il loro aiuto per .. – Disse Caspian, ma si fermò. –Dobbiamo trovarli.-
-Possiamo aiutarvi?- Chiese Harry.
-Certo, ci faresti un vero piacere!- Disse Edmund con entusiasmo nella voce.
Fred, che continuava a fissare Hermione, assottigliò lo sguardo quando nuovamente il moretto si fermò a parlare con la riccia, che sembrava perfino apprezzare le sue battute!
-Questo Eustace deve essere terribile!- Rise appena Hermione, mettendosi una mano sulle labbra.
-Hai veramente delle labbra belle, Hermione.- Disse Edmund.
Lucy ridacchiò, mentre Ginny intercettò lo sguardo di George, che lo posava meccanicamente sul gemello a dir poco a adirato, mentre Ron sbuffava.
-Ha il cervello nei bicipiti quello!- Sbottò Ron.
-Almeno lui un cervello ce l’ha!- Disse George.
-E anche .. – Provò a dire Ginny.
Harry le tappò la bocca, prima che Caspian li guardasse ancora più male di prima, e sorrise notando la risatina dell’uomo rivolto verso Edmund e Hermione.
-Possiamo parlare in privato?- Chiese Edmund, poggiando una mano sul freddo mogano accanto a sé.
-Certo!- Hermione sorrise.
Scoccò un occhiataccia a Fred, e sorridendo tra sé e sé si allontanò con Edmund, che sembrava dir poco interessato alle labbra di Hermione.
Le labbra di Hermione.
Le labbra di Hermione.
Le labbra di Hermione, dove Fred avrebbe potuto lasciarci ..
-Ti fai portare via così la dama?- Sghignazzò George, dando una pacca sulla spalla del gemello. –Siamo messi male.-
-Siete fidanzati?- Chiese Lucy, mentre gli occhi le luccicavano come quando Ginny vedeva un pacchetto di Api Frizzole.
-Lo saranno presto!- Rispose Ginny, ghignando in direzione di Fred.
-Hermione non si metterà mai con te!-Disse Ron.
-Hai ragione, si metterà con te e avrete due bellissimi figli dai capelli rossi!- Disse George.
-Ma dov’è finito Eustace?- Domandò Caspian.
 
-Gin tu non capisci!- Sbottò Hermione.
Poggiò i gomiti sulle gambe, deglutì e si mise le mani tra i capelli ricci, mentre Ginny seduta sul letto accanto a lei la guardava con un sorrisetto. –Non è divertente.-
-Un ragazzo ti vuole, e che c’è di male?- Domandò la rossa. –E’ pure carino!-
Fred è più carino.
-Ha detto che ho delle belle labbra.- Disse Hermione, arrossendo nella sua stessa massa di capelli. –Capisci?- Si alzò, camminando qua e là per la camera di Lucy. –Questa cosa me l’ha detta un'altra persona.
-Victor Krum.-
-Victor Krum prima di baciarmi.-
-Hermione perché tanti problemi?- Ginny si alzò dal letto, e le si mise davanti. –Se Edmund ti bacia non c’è NULLA di male, okay?
E’ normale che tu piaccia a qualche ragazzo, anche se a parere mio dovrebbero andarti tutti dietro, ma non è questo il punto.
Ti dà fastidio LUI come persona, o vorresti che fosse qualcun altro?- Chiese.
Magari fosse Fred.
Hermione arrossì.
Si portò una mano sulla bocca, e si costrinse a non aprire bocca di fronte a Ginny.
Aprire bocca di fronte a lei voleva dire solo un paio di cose:
-Voglio farti mettere con Fred.
-Fred ti bacerà.-
-E io filmerò tutto insieme a George.
-No.- Rispose Hermione.
-Bugiarda! Ti piace Fred!- Urlò di gioia la rossa, iniziando a saltellare per la stanza.
-Non è vero!-
-Fred? Uno di quei gemelli?- Domandò Lucy.
-Si!- Rispose Ginny.
-Non è vero!- Riprovò a dire la riccia.
-TERRA IN VISTA!- Urlò qualcuno.
Bellissimo, un altro posto da visitare!





Angolo autrice
Ultimo capitolo per stasera, sono stanchissima!
Scusate se non aggiorno come sempre, ma sono impegnata nella mia vita normale di tutti i giorni, e scrivere questi capitoli è MOLTO impegnativo!
So di aver scritto solo tre paragrafi e vi chiedo perdono, ma non mi dilungo troppo ora!
Bè, a domani sera!
E grazie mille per le recensioni!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** L'isola da esplorare. ***


-Perché non la smetti di fare l’oca con lui?- Sillabò Fred.
Avevano trovato un isola quel pomeriggio, e Caspian aveva deciso di passarci su la notte insieme all’equipaggio, per poi esplorare tutto il giorno dopo.
Hermione era sdraiata a fissare le stelle, Ginny accanto a lei dormiva sulla coperta stesa, mentre Harry e Ron a poca distanza da loro ronfavano.
Fred accanto a lei sembrava non voler finire di farle la ramanzina, accanto a sé George dormiva beatamente.
-Io l’oca? Ma ti senti, Fred?- Hermione si mise sdraiata sul un fianco, il gomito poggiato per tirarla un po’ su e il viso a poca distanza dal rosso. –Io non faccio l’oca!-
-Questo lo dici tu!- Fred si alzò, la tirò su con sé e la portò il più lontano possibile da orecchie indiscrete. –Sembri un oca!-
-Io non sono un oca! Hermione Granger non è un oca, e ve l’ho anche dimostrato l’anno scorso quando stavo con Victor!- Strinse i pugni, guardandolo truce.
-Sei stata con Victor Krum?? Avevi detto che eravate SOLO amici!- Sbottò Fred.
Si passò una mano tra i capelli rossi, per poi rimanere a bocca aperta guardandola.
..quando stavo con Victor…
-Lui ti ha baciata??- Urlò fuori di sé.
Hermione arrossi, e con la mano gli coprì la bocca. –Lo sa solo Gin, quindi stai zitto!- Sussurrò.
-Ti ha baciata!- Sussurrò Fred. –Non ci posso credere, Hermione Granger ha dato il suo PRIMO BACIO a Victor Krum!-
-Che ne sai che era il mio primo bacio?- Chiese Hermione, con un sopracciglio alzato. –Posso aver baciato anche qualcun altro prima di lui.-
-Ronnie? Pff.- Fred scoppiò a ridere. –Ho una teoria.-
-Ovvero?-
-Solo da una cosa si può capire se Victor è stato il tuo primo bacio o no.- Fred ghignò.
-Ma zitto, mi fai perdere solo tempo!- Hermione si girò per tornare a dormire accanto a Ginny, ma Fred la riportò verso di sé e posò le sue labbra su quelle sorprese di lei.
Un bacio inaspettato, eppure così meraviglioso.
Le labbra di Fred Weasley su quelle di Hermione Granger.
Una mano tra i capelli mossi per approfondire il bacio, l’altra sulla vita di Hermione per avvicinarla prepotentemente a sé, mentre Hermione ricambiava incerta e impacciata, sentendo le guance a fuoco e la lingua di Fred che si scontra con la sua.
Il fiato sta mancando a entrambi.
Fred si stacca con un sorrisetto malandrino, Hermione riapre gli occhi e si umetta le labbra con la saliva.
-L’avevo detto io.-
-In che senso?-
-Ci sono due tipi di baci che si provano nella vita, il primo è quello di Victor che molto probabilmente non si avvicinava neanche a uno scontro così “affiatato di lingue”, e poi c’è il secondo bacio che è quello mio.
Ti ho tolto il fiato per una volta, Granger.- Fred ghigna.
Le strizza l’occhio, e poi torna a dormire.
Hermione ancora immobile rimane a fissare la sabbia ai suoi piedi, si sfiora le labbra con le dita, e dopo un lieve rossore che si dipinge sul volto si avvia verso la coperta dove Ginny dorme.
-Buona notte, Granger.- Sussurra Fred, sorridendo prima di cadere nel sonno.
 
-Lucy non c’è!- Urla Edmund. –Caspian, Lucy!- Urla nuovamente.
-Svegliatevi!- Urla Caspian, mentre afferra la spada.
-Qui ci sono delle impronte!- Urla George.
-Ragni?- Gracchia Ron, con il viso terrorizzato.
-No, sembrano piedi .. MOLTO grossi.- Risponde Harry.
Ginny si alza stropicciandosi gli occhi, notando che l’alba non è nemmeno sorta. –Ma che succede?-
-Eh?- Chiede assonnata Hermione.
Anche lei si alza, si stiracchia e poi si guarda intorno spaesata. –Che succede?-
-LUCY E’ SPARITA!- Urla Edmund fuori di sé.
Prende la spada e si dirige all’interno dell’isola, mentre Caspian insieme a George, Harry, e Ginny lo seguono. Altrettanto fanno i marinai dell’equipaggio, lasciando soli Fred e Hermione.
-Vuoi ripetere l’esperienza, Granger?- Ammicca Fred.
-No, grazie!- Hermione arrossisce, e si lancia all’interno della foresta.
Camminano per interminabili minuti, Caspian e George davanti, l’equipaggio sparpagliato, Ginny con Fred, e il trio unito infondo.
-Che voleva Fred?- Chiede Harry, continuando a camminare.
-Niente, le solite cose.-
-Ovvero?- Domanda Ron.
-Ronald, perfavore non essere stressante.- Hermione sbuffa, spostandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Sa di essere arrossita, perché il ricordo della notte prima è rimasto vivido in lei.
Sa che Fred dietro di lei sta ghignando.
Sa che Harry ha capito, e che non osa ribattere.
George è fin troppo impegnato con Caspian e Edmund a cercare Lucy, quindi prima o poi Fred gli racconterà tutto.
E Ginny .. bè, lei sta già urlando di gioia.
-Attenti a noi!- Urla una voce.
Tutti si fermano di colpo, guardandosi attorno e sguainando le spade, intanto Fred e George sono già pronti all’attacco.
Anche senza una spada si sono adeguati, e hanno sguainato un .. ramo?
Ma dove siamo veramente finiti?
-Siamo feroci!- Urla un'altra voce, stavolta molto più profonda della prima.
-Chi siete?- Domanda Caspian, la spada rivolta verso il vuoto. –Sono Re Caspian Decimo!-
-Siamo enormi, e fatti con la testa di una tigre!- Dice la prima voce.
-Lasciami!- Urla Hermione.
Il vuoto l’ha sollevata in aria, la stringe e la impone a stare ferma, ma Hermione non demorde e continua a dimenarsi con tutta la forza che ha.
-Lasciala!- Urla Ron.
Prova a scagliarsi verso il vuoto che tiene sollevata Hermione, ma viene brutalmente buttato a terra con un colpo.
Cade all’indietro imprecando verso il vuoto.
-Ti ha detto di lasciarla!- Fred scaglia il ramo contro il vuoto sotto Hermione, e la presa viene mollata all’istante.
La cattura tra le sue braccia prima che si schianti a terra, ed Hermione istintivamente stringe le braccia attorno al collo di Fred.
-La smettete di guardarvi in quel modo?- Sbotta Ron.
Fred con entrambe le mani posate sui fianchi di Hermione, le soffia qualcosa nell’orecchio con malizia. –E’ stato bello cadere tra le mie braccia?-
-Per niente.- Hermione si morde le labbra, e arrossisce sentendo il viso di Fred troppo vicino.
Vicino come la notte scorsa.
-Dobbiamo cercare Lucy!- Ribatte George, con l’ombra di un sorrisetto divertito.
-Lucy si può rimandare.- Sussurra Ginny, nascondendo una risatina.
 
-La vuoi smettere di fare lo scemo?- Ron sta urlando senza contegno, puntando il dito verso Fred che ride. –Non ti vuole!-
-Di sicuro vorrebbe TE!- Scoppia a ridere George.
-Sei un po’ cattivo, George.- Lo riprende Harry, preoccupato per il migliore che sta cambiando colore da bianco latte a rosso fuoco.
-SMETTILA DI IMPORTUNARE HERMIONE!-
-Io non importuno nessuno, e la Granger apprezza la mia presenza. Mi sbaglio, ricciolina?- Fred le si avvicina, facendo indietreggiare Hermione contro Harry.
Dopo che Hermione era “accidentalmente” caduta tra le braccia di Fred, degli enormi “nanetti” con un solo piede si erano presentati di fronte a loro, mentre Lucy seguita da un uomo si avvicinava all’equipaggio, Caspian, Edmund e i ragazzi.
Li avevano lasciati lì a “litigare”, e si erano diretti nel castello dell’uomo, intanto Ginny si godeva la scena.
Ron che litiga con Fred.
George che fa battutacce.
Hermione che arrossisce e si allontana da Fred.
Meraviglioso!
-Ragazzi, calmiamoci.- Sussurra Harry, nascondendo Hermione dietro di sé. –Possiamo trovare una .. –
-TU! PENSAVO CHE ERI IL MIO MIGLIORE AMICO!- Ron punta il dito contro Harry, mentre l’amico strabuzza  gli occhi. –E lo difendi!- Indica Fred che sghignazza con il gemello.
-Io non difendo nessuno!- Harry copre ancora di più Hermione, che si fa sempre più piccola dietro il migliore amico. –Devi calmarti.-
Ron borbotta qualcosa, e si sistema meglio la camicia, sempre guardando truce Fred.
-Proprio cotto della nostra Hermione.- Ridacchia George, seguito dal gemello. –E senza palle.-
-E vergine.- Continua Fred.
-La smettete con questa storia della verginità?- Sbotta Ron. –Solo perché voi l’avete persa non dovete farne un cartellone pubblicitario!-
-Perdere la verginità fa parte degli anni scolastici ad Hogwarts, e in più è sano movimento.- Dice Fred.
-Molto movimento.- Dice George. –Ma tu non capirai mai, e sei troppo piccolo.-
-Hermione non è piccola.- Ghigna Fred.
-Non osare toccarmi!- Hermione si copre ancora dietro Harry, indietreggiando seguita dal Bambino che è Sopravvissuto.
-Ragazzi guardate lì!- Ginny indica una tazzina di caffè a terra, con un foglietto accanto. –Un'altra passaporta!-
Hermione si avvia verso la tazzina, la prende in mano insieme al foglietto, e poi posa lo sguardo sui ragazzi. –Pronti?-
George, Harry, Ron, Fred e Ginny appoggiano le dita sulla tazzina, mentre Hermione legge il contenuto del foglio. –Ma che .. ma cos’è sta cosa?- Sbotta.
-Fa vedere!- Fred le prende il foglio tra le mani, e scoppia a ridere. –Non ha molto senso.-
-Anche io voglio vedere!- Ron gli strappa il foglietto tra le mani, e poi posa lo sguardo su Hermione. –Che significa?-
-Non lo so, sarà qualcosa che riguarda con un altro mondo.- Hermione scrolla le spalle.
George allunga il collo per leggere la scritta, mentre Ginny accanto a Ron fa lo stesso e ridacchia. –Idiozia!- Dicono insieme.
-Non volete rendermi partecipe?- Domanda Harry, sbigottito.
-Bè, siamo tentati di non farlo!- Ride Fred, posando lo sguardo sul ragazzo. –Non ha senso questa frase.-
Harry sbuffa, e tira il foglio via dalle mani di Ron. Li guarda per un istante, e poi legge ad alta voce. –Sai star dritta sulla testa?-
Un risucchio li trascina via, lasciando l’equipaggio sotto shock.



Angolo autrice
Ci ho messo un po', ma almeno penso sia venuto bene!
Dove saranno finiti ora i nostri personaggi?
Bè, scopritelo nel prossimo capitolo!
E grazie mille per le recensioni!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Una palla di pelo che parla. ***


-Ma perché OGNI VOLTA ci troviamo in foreste sperdute?- Hermione si toglie la terra dalla divisa, e si guarda intorno.
E’ tutto troppo colorato e divertente per lei.
E’ troppo tranquillo.
E quel silenzio sembra irreale.
Enormi piante li sovrastano senza permettergli di vedere pienamente la luce del giorno, il terreno sotto di loro è morbido, e le piante attorno a loro .. parlano?
-Piacere, io sono George Weasley!- Fa il baciamano con una pianta, che arrossisce pure!
-George!- Lo riprende Hermione. –Lascia in pace quella pianta.-
-Ma apprezza la mia galanteria!-
-Si, e hai detto di volerci provare con la Bell!- Fred rise, sotto lo sguardo di Hermione. –E’ vero.-
-Lascia quella pianta, e vediamo di trovare il modo per uscire da questo posto, sono stanca!- Sbuffò Hermione.
-Non è l’unica.- Dissero Harry e Ron, seguendo il passo veloce che l’amica aveva preso. –Andiamo, su!-
-Io ho voglia di Api Frizzole!- Disse Ginny, con gli occhi che brillavano. –Freddie, la stai facendo impazzire!-
-Non l’avevo notato.- Fred sogghignò, portandosi una mano sotto il mento. –Ha davvero un bel culo, comunque.-
-Non dirmi che quando l’hai presa prima .. Freddie!- Il gemello rise, e abbraccio Fred. –Sei un fenomeno! E lei neanche se ne è accorta!-
-Ha anche delle belle gambe.-
-Dove ti ci vorresti infilare!- Ginny stavolta rise.
Voltò le spalle ai fratelli, e si affrettò a raggiungere il Trio.
Intanto più avanti il Trio discuteva animamente, anzi .. Ron e Hermione discutevano sotto lo sguardo di Harry che restava zitto.
-Smettila!- Urlò Hermione, aggrottando le sopracciglia. –Non è successo niente!-
-Perché dovrebbe essere successo qualcosa??- Ron strinse i pugni, e la guardò più truce di prima. –Non dirmi che .. –
Hermione si portò la mano davanti alla bocca, e arrossì al pensiero di Fred ..
Fred che la bacia.
Fred che l’ha baciata.
Fred che sghignazza con il fratello.
E Ron l’unico che non ha capito cosa è successo la sera prima.
-Ti ha .. ti ha toccata?- Chiese Ron, con un filo di voce e con aria più calma.
-No, non mi ha minimamente sfiorata.- Si tolse la mano dalla bocca, guardandolo intensamente. –Non mi farei mai toccare da lui. Insomma, è tuo fratello.-
-Insomma, mio fratello è un bel ragazzo.- Disse Ginny, mentre si affiancava ad Harry. –E non dire che non è vero, l’abbiamo anche potuto constatare dalla nuotata che si è fatta nell’altro mondo.-
-Gin, non sei d’aiuto.- Sillabò Harry. –Non vedi che stanno litigando a causa sua?-
-Litigano sempre per OGNI RAGAZZO che si avvicina a Hermione! Mi sbaglio?- Guardò sia Harry che Hermione, che rimasero immobile. –Anche solo perché Fred o George si avvicina a lei si arrabbia, non è normale come cosa.-
-E’ innamorato!- Disse George, posando le braccia sulle spalle di Ron e Hermione. –Non è vero?-
Ron strinse ancora più forte i pugni.
Diventò rosso più dei suoi capelli, mentre le labbra venivano morse con i denti con tanta forza da far uscire il sangue, e le orecchie diventavano scarlatte. –A ME NON PIACE HERMIONE! NON POTREI MAI GUARDARE UNA COME LEI!-
 
-Ti senti ferita?- Chiese Fred.
-No.- Hermione digrignò i denti, cacciando via le lacrime che volevano uscire prepotenti.
Si impose di non piangere, non voleva di sicuro dare la soddisfazione a Ron delle sue parole, e non era il caso di farsi vedere in stato pietoso da Fred.
Ma insomma, è solo Fred Weasley .. che c’è di male?
-Ronnie è un idiota.-
-Ha parlato il ragazzo con il Premio Nobel per l’idiozia che ha in corpo.- Hermione si morse le labbra, un solo singhiozzo non doveva uscire dalle sue labbra.
Assolutamente no.
-Piangere fa bene.- Fred si passò una mano tra i capelli rossi, e guardò dritto di fronte a sé, mentre continuava a parlare. –Hermione, Ronnie è davvero cotto di te. Insomma, glielo si legge negli occhi!-
-Non dire idiozie, Fred.- Hermione si passò la mano sugli occhi, scacciando via le lacrime che volevano uscire. –Per Ron sono una semplice amica.-
-Pensala come vuoi.- Fred alzò le mani in segno di resa, e si incamminò verso il gemello.
-Harry, non farmi la ramanzina che non è il momento.- Disse Ron, scocciato.
-L’hai ferita come fai sempre.- Disse Harry.
-Io non la ferisco.-
-Ne siamo sicuri?- Lo rimbeccò l’amico. –Ricordi quello che le hai detto al Ballo del Ceppo perché era venuta con Krum?
Oppure quella volta che hai accusato il suo gatto di aver ucciso Peter Minus?
O quella volta che abbiamo dovuto salvarla dal mostro nel bagno delle ragazze al primo anno?-
-Ho capito.-
-Quello che ti sto dicendo è .. –
-Harry, basta.- Ginny si fermò di fronte a loro.
Guardò prima il fratello e poi il ragazzo occhialuto, lanciando sguardi poco amichevoli al rosso e sguardi fiammeggianti a Harry. –Lasciamo perdere, e vediamo di uscire da questo gioco.-
-Avevi detto che ti piaceva questo gioco.- Disse Harry.
-Si, ma ho fame!-
-CIBOOOO!- Urlò Ron.
Indicò un quadratino a forma di pane sul terreno, proprio vicino a Hermione che si era fermata a osservare il vuoto, e bè .. Ron non se lo fece ripetere due volte.
Si lanciò letteralmente sul terreno, prese il quadratino e cominciò a mangiarlo avidamente sotto gli occhi di tutti.
-Anche io ho fame!- Ginny si buttò sopra al fratello, strappandogli il cibo tra le mani.
Morse il quadratino e sorrise, mentre Hermione li guardava inorridita.
-Che spettacolo.- Sussurrò la riccia.
-Ginny, stai ..- Cominciò a dire Fred, ma il fiato si smorzò in gola.
-Sta diventando altissima!- Disse George.
-Ron!- Hermione strabuzzò gli occhi, mentre la sua migliore amica e uno dei suoi migliori amici cresceva a dismisura di fronte a sé. –Ma che succede?-
 
-Oh, ma come siamo alti!- Un buffo gatto sorridente, volteggiò sulle teste di Ginny e Ron. –Se volevate diventare più alti dovevate mangiare poco!-
-Non volevamo diventare alti, e poi avevamo fame!- Rispose Ron. –Come faccio a tornare alla mia altezza?-
-Io non posso fare niente.- Il gatto scese in giù, e volteggiò attorno ai gemelli. –Siete molto belli.-
-Grazie.- George esibì il suo sorridente ego. –Tu chi sei?-
-Sono lo Stregatto!- Il gatto ridacchiò, volteggiando sulla testa di Hermione. –Sei fidanzata con quello rosso?- Indicò Fred.
-NO!- Rispose Hermione, indignata e rossa in viso.
-Ancora per poco.- Sussurrò George.
-Allora perché continui a fissarlo?- Chiese lo Stregatto, mentre ridacchiava insieme ai gemelli e Ginny. –Capisco che è molto bello come ragazzo, ma .. –
-Possiamo sapere cosa vuoi?- Sbottò Ron.
Si mise a sedere con Ginny in modo da guardare meglio la scena, e aspettò la risposta dello Stregatto.
-Posso essere qui per aiutarvi .. – Volteggiò sulla testa di Harry, ridacchiando sotto il loro sguardo. –Posso essere qui per portarvi sulla cattiva strada.- Concluse con un enorme sorriso.
-Aiutaci allora.- Disse Hermione. –Perfavore, vogliamo uscire di qui.-
-Sai star dritta sulla testa?- Chiese lo Stregatto, un ennesimo sorriso più grande dell’altro si dipinse sul viso peloso.
-Ma che razza di domanda è?- Ron si passa una mano tra i capelli rossi, assottigliando lo sguardo verso lo Stregatto.
-Io non so star dritta sulla testa .. – Rispose Hermione senza volerlo, e arrossì.
-Di sicuro saprebbe star dritta sopra di te, Freddie.- Rise di gusto il gemello. –Non dirmi che non saresti tentato di vederla sopra di te.-
-George , perfavore!- Lo riprese Ginny, per la prima volta.
Per la prima volta.
Ok, Ginny era impazzita.
Quel posto era il mondo dei PAZZI.
-Qui siamo tutti pazzi.- Lo Stregatto ridacchiò, e si avvicinò maggiormente a lei. –Volete ancora il mio aiuto?-
-Si.- Rispero in coro.
-Bene.- Lo Stregatto sorrise, e pose di fronte a George. –Apri gli occhi, ma tieni la mente ben aperta.-
Scomparve di fronte ai loro occhi, lasciando sulle mani di George un oggetto.
-Cos’è?-
-A che servono le chiavi di una serra?- Chiese Ron, esterefatto.
-Che ne sai che è di una serra?- Domandò Fred.
-Ragazzi, facciamo come ha detto o vogliamo restare ancora qui?- Harry li riprese. –Mettete anche voi le mani qui.- Disse rivolto a Ron e Ginny ancora seduti.
Si avvicinarono e toccarono con le dita l’ogetto, per poi guardarsi e annuire insieme.
-Chi lo dice?- Domandò Hermione.
-Io!- Si propose George.
-Scordatelo.- Disse la sorella, scostandosi una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio.
-Chiudi gli occhi, ma tieni la mente ben aperta.- Disse Ron.
Il respiro si fece sempre più corto, man mano che scomparivano fuori dal quel mondo, e ricadevano in un altro ancora più simile agli altri.
Non vedevo l’ora, pensò Hermione riaprendo gli occhi.





Angolo autrice
Mi è piaciuto tanto scrivere questo capitolo, l'ho trovato .. fantasioso e divertente allo stesso tempo!
Insomma, io amo lo stregatto!
Mi ricorda tanto Grattastinchi, ma tralasciando le mie fissazioni .. vi è piaciuto?
Chi di voi ha già capito dove si troveranno i nostri amici?
Grazie mille per le recensioni, e al prossimo capitolo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** E' il mondo perfetto dove rifugiarsi per riflettere. ***


Aprì gli occhi improvvisamente.
I muscoli indolenziti e la sensazione di mancanza d’aria era ancora lì presente, eppure la passaporta non dovrebbe farti rimanere in questo modo. Possibile che tutto questo gioco per passare da un mondo all’altro sia una smaterializzazione attraverso degli oggetti?
Metà passaporta e metà smaterializzazione, che strana cosa.
Si alza e si guarda intorno, notando che Hermione è l’unica sveglia, si avvicina cauto e le tocca la spalla.
-Sei proprio un imbecille.- Soffia lei.
-Un imbecille che piace tanto.- Fred ridacchia, si abbassa all’altezza del suo orecchio e le sussurra qualcosa. –Se non vuoi che ti baci ancora come l’altra volta perché non svegli gli altri?-
Hermione non se lo fa ripetere e si avvia verso Ginny che scuote malamente, il viso è ancora in fiamme e il cuore batte furiosamente, intanto sta tirando giù tutti gli slip di Merlino per l’ego smisurato del rosso. Possibile che non la voglia lasciare in pace?
Possibile che tu non accetti che sei stracotta di Fred?
Fred e il suo sorriso malandrino si avviano verso George, che sveglia scuotendolo il più possibile, mentre il gemello mugugna nel sonno “Baciami” e “Katie”.
Ridacchia divertito, e lo scuote ancora fino a quando non apre gli occhi. –Dormiglione!-
-Sei un vero rompi bolidi, fratello.- George si stropiccia gli occhi, e si mette a sedere. –Gli altri?-
-Hermione sta svegliando Ginny e Harry.- Fred scompone i capelli rossi al fratello, ridendo, mentre lui lo guardava inorridito. –Svegliamo Ronnie?-
George ghignò.
Si alzano e lentamente si avvicinano a Ron che è ancora profondamente addormentato, si mettono uno da una parte e uno dall’altra, per poi farsi segno. –UN RAGNO GIGANTE!-
Ron si sveglia di colpo, con occhi sbarrati si guarda intorno. –Dov’è il ragno?- Gracchia.
-Non c’è nessuno ragno, Ronald. Sono stati questi due imbecilli a dirti una scemenza del genere.- Dice Hermione.
Il rosso stringe le labbra e fuma di rabbia, mentre i gemelli si tenegono la pancia per non cadere a terra dalle risate. –Siete .. – Non termina la frase, che alza il dito medio in direzione dei due.
-Non si fanno queste cose, Ronnino!- Dice Fred.
-E’ da maleducati.- Dice George. –Mi sa che diremo TUTTO a mamma.-
-Siete insopportabili.- Si intromette Hermione.
Allunga la mano a Ron per aiutarlo ad alzarsi, e lo tira a sé mettendolo in piedi, per tutta risposta si sorridono. –Mi dispiace, Herm.-
-Non preoccuparti, Ronald.- Hermione gli sorrise ancora, e raggiunse Harry insieme al migliore amico.
-Te la porterà via prima o poi, se non ti dai da fare.- Dice Ginny sottovoce, in modo che solo i gemelli possono sentirla. –Lo sappiamo tutti della cotta, quindi .. o ti muovi, o ti muovi.-
-A me non piace Hermione.- Disse Fred, piccato.
-Certo, e io non chiederò a Katie di uscire con me.- Lo prese in giro il gemello.
 
Camminarono a lungo in quell’immenso spazio verde, caratterizzato da alberi alti e maestosi, il terreno sotto di loro morbido, con il rumore degli uccellini che cinguettavano felici.
-Finiamo sempre in foreste.- Si lamentò Hermione.
Se non vuoi che ti baci ancora come l’altra volta perché non svegli gli altri?
Nella testa della giovane riccia suonavano continuamente quelle maledette parole, mentre Harry e Ron ignari di tutti le sorridevano e la incitavano a dirle che sarebbe andato tutto bene, che sarebbero usciti da quel mondo, prima o poi.
-Chi siete??-
Si voltarono verso la voce, rimanendo esterefatti di fronte al ragazzino di fronte a loro, più piccolo di loro ovviamente.
Una tredicina d’anni al massimo.
I capelli castano scuro-chiaro, gli occhi verdi, le labbra rosee e il fisico non troppo asciutto.
Con un bastone in mano e una coroncina in testa, il viso contratto e lo sguardo attento a scrutare ogni loro mossa.
-Siamo capitati qui per caso. Puoi dirci dove ci troviamo?- Chiese Ginny, con un enorme gentilezza.
-Qui siete a Terabithia.- Rispose il ragazzo. –Non siete alleati del Signore Oscuro, vero?-
-No, siamo dalla parte del bene.- Fred alzò le mani, sorridendo al ragazzo. –Ti va di farci esplorare Terabitho?-
-Terabithia.- Lo riprese Ron.
-Non fare il maestrino.- George, difese il gemello. –Verginello.- Gli sussurrò.
-Smettetela voi due!- Sussurrò Hermione.
-Seguitemi, vi faccio fare una visita, e vi faccio conoscere anche la regina.- Gli fece segno di seguirli, e loro titubanti lo seguirono.
Lungo il cammino si guardarono attorno sempre più stupidi, attorno a sé spuntavano dal nulla creature mai viste prima, graziose e gentili, però anche parecchio curiose ai loro occhi.
-Scommetto che se qui ci sarebbe Luna Lovegood direbbe che siamo accerchiati da nargilli.- Ron ridacchiò, mentre Harry cercava di soffocare le risate con dei colpi di tosse.
-Quella ragazza è molto più geniale di TE, Ron.
La smetti di giudicare senza conoscere?- Sbottò la sorella. –Sei veramente senza cervello!-
-Io ho solo detto quello che penso.-
-E tutte le volte ferisci sempre qualcuno.-  Disse Hermione, sentendosi chiamare in causa.
Senza fiatare li superò e raggiunse il ragazzino che li guidava, sorridendogli appena gli fu vicino, e camminando al suo stesso passo. –Questa Terabithia è molto bella.-
-Ovvio, devi tenere la mente ben aperta e di fronte a te apparirà questa meraviglia.- Disse il ragazzo. –Scusa se non mi sono presentato, mi chiamo Jess.-
-Io sono Hermione.- Si sorrisero entrambi, continuando a camminare. –Com’è questa regina?-
-Si chiama May Belle, è mia sorella.- Rispose Jess. –E io sono il re.-
-Oh, ora capisco.- Hermione indicò la corona. –Ma dimmi, anche qui quindi conoscete Voldemort?-
-Chi è Voldemort?- Chiese Jess.
-E’ il Signore Oscuro, hai detto tu stesso .. –
-Penso che tu lo stia confondendo con qualcun altro.- Prese un lungo respiro, e ricominciò a parlare. –Il Signore Oscuro vuole distruggere Terabithia da tempo, ma ovviamente non glielo abbiamo permesso e quindi .. bè, bisogna sempre stare attenti a ciò che si incontra in questa foresta.-
-Scusa, ma tu prima hai detto “Devi tenere la mente ben aperta” cosa intendevi?-
-Terabithia è il mondo perfetto dove rifugiarsi per riflettere, stare bene e giocare con i proprio amici. Come fai a non averlo capito? Infondo sei entrata qui dentro tu stessa.-
-Si, però ..è una storia lunga.- Hermione abbassò lo sguardo verso il terreno.
E’ il mondo perfetto dove rifugiarsi per riflettere.
Riflettere sul bacio di Fred.
 
-Io sono May Belle, piacere di conoscervi.- La bambina porse la mano a tutti, sorridendo a ogni stretta, guadagnandosi anche un bacio sulla testa da parte del fratello maggiore. –Come mai siete qui?-
-Siamo capitati qui per caso. Noi, ecco .. vorremo uscire e tornare a casa.- Disse Harry.
-Vi serve il mio aiuto quindi?- Chiese May Belle, ridacchiando. –E vi aiuterò, ovviamente anche Jess e gli abitanti di Terabithia lo faranno.-
-Vi porto al ponte che divide Terabnithia dal mondo vero.- Disse Jess.
Si incamminarono tutti insieme, con qualche guardia di Terabithia come scorta, mentre May Belle dietro di loro li seguiva.
-Hermione?-
-Lasciami in pace, Fred.-
-Volevo solo dirti che .. –
-Stai zitto, sono stufa di te.- Disse.
-Ti muovi a conquistarla?- Chiese George, affianco Fred, il posto vuoto che Hermione colmato da lui.
-L’ho baciata quando eravamo in quell’isola con Caspian e gli altri.- Disse Fred. –E mi è anche piaciuto.-
-E’ risaputo che ti piace baciare e portarti a letto tutte le ragazze, Hogwarts ti conosce bene anche per questo, no?- George, ridacchiò e pose una mano sulla spalla del gemello. –Ribaciala, no?-
-Come minimo mi dà uno schiaffo.- Rispose Fred. –O peggio, potrebbe dirlo a Ronnie!-
-Quella è Ginny. Nostra sorella, ricordi?
Dai, provaci! Hai detto che ti piace, no?
Fred Weasley che rinuncia alla sua preda? Non si è mai visto.-
-Tu la fai facile, e comunque a ME non piace Hermione.-
-Continua a ripetertelo, fratello.- George ridacchiò.
Restarono in silenzio per parecchio tempo, mentre percorrevano la foresta e il silenzio ora regnava sovrano.
Un passo dopo l’altro arrivarono a destinazione, il ponte di Terabithia.
-Questo vi servirà.- May Belle porse loro un coltellino. –Vivere o morire, fa la tua scelta.-
-Ma cosa ..?- Ron strabuzzò gli occhi, si erano appena dissolti nell’aria.
-Pronti?- Chiese Hermione.
Annuirono e posarono nel mani sul coltellino. –Vivere o morire, fa la tua scelta.-




Angolo autrice
Un po' corto, ma ne è valsa la pena!
Sicuramente saprete dove saranno portati ora i nostri amici, che altro posso dirvi?
Al prossimo capitolo, e grazie per le recensioni!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Nessuno apprezza il dono della vita. ***


L’odore di qualcosa di putrido e viscido la risvegliò in quel bagno.
Sangue sparso un po’ ovunque, un corpo privo di sensi infondo alla stanza che emanava la puzza, mentre attorno a sé non vedeva altro.
Fred ancora svenuto era poco distante da lei, si avvicinò gattonando e lo scosse allarmata, intanto lentamente il ragazzo apriva gli occhi e arricciava il naso. –Fred!- Urlò Hermione.
-Dove siamo?- Fred si voltò a pancia in su, stropicciò gli occhi e si mise su un gomito per guardarla. –Cos’è questo posto?-
-Non lo so.- Hermione si guardò attorno, tremante si arpionò al braccio di Fred. –Mi fa paura, e quello è un uomo .. morto!-
-Ma cosa dici? Sarà svenuto!- Fred si tirò su con ancora Hermione arpionata al braccio, mentre l’odore del sangue gli opprimeva le narici e la paura si faceva spazio nel corpo.
Si avvicinò cauto al ragazzo a terra.
Sotto di sé una pozza di sangue sgorgante dalla spalla, la bocca semichiusa e la pancia rivolta verso il basso, mentre un lieve accenno del torace che si alzava e abbassava faceva intuire che era ancora vivo.
-Dobbiamo uscire di qui!- Hermione si arpionò ancora di più al braccio di Fred, spostò lo sguardo verso la porta della stanza aperta, e lo tirò fuori con sé. –Dobbiamo cercare gli altri.-
-Hermione!- Ginny le saltò al collo, e la strinse con un lieve tremore. –Pensavamo vi fosse capitato qualcosa.-
-Stai bene, per fortuna.- Harry le sorrise, avviandosi verso Hermione.
-Fortuna? A me non sembra, guardate dove siamo rinchiusi.- Disse George, guardandosi intorno.
Usciti dal bagno non si erano accorti di ciò che avevano intorno.
Tubi e vapore che uscivano da ogni parte, mentre la puzza di sangue si spargeva anche in quel corridoio tetro e vuoto.
-Speriamo non spuntini ragni.- Disse Ron, mentre si avvicinava per nascondersi dietro Harry.
-Vediamo cosa fare.- Disse Fred.
-Voi, chi siete?-
Una donna sulla trentina di anni li scrutava da lontano, con una pistola babbana puntata e il viso contratto in una smorfia.
-Siamo qui per uscire.- Disse George. –Puoi aiutarci?- Fece un passo verso di lei, ma la donna puntò la pistola nuovamente al rosso.
-Non muoverti!-
-Vogliamo solo un po’ di aiuto.- Disse Hermione.
Spostò di lato George e si parò di fronte alla donna, tenendo le braccia alzate in segno di reso e lanciando un occhiata agli amici, per poi avvicinarsi cauta. –Io sono Hermione.- Abbassò le mani, porgendogli la mano.
-Amanda.- Rispose la donna.
Le sorrise appena e mise la pistola in tasca, stringendo la mano alla giovane e vagando con lo sguardo da un ragazzo all’altro, soffermandosi su Ginny. –Come siete finiti qui?-
-Non lo sappi.. –Provò a dire Ron, ma George gli pestò il piede.
-Volevamo un po’ esplorare il posto e ci siamo persi, tutto qui.- Disse George.
-Esplorare il posto?- Amanda rise, portandosi una ciocca di capelli castani dietro l’orecchio. –Siete entrati nel bagno?-
-No.- Rispose Fred.
Il rosso si soffermò un po’ su Hermione, facendole cenno di tenergli il gioco, e di stare l’allerta. Infondo potevano aspettarsi di tutto da questa “Amanda”.
-Seguitemi, vi porto da John.- Disse Amanda.
Annuirono e lentamente la seguirono in mezzo ai corridoi che si facevano sempre più lunghi, scorsi e lugubri, con Ron che terrorizzato borbottava qualcosa, con Ginny che si stringeva a George, con Harry che parlava insieme ad Amanda per giocarsi la “fiducia”, e con Fred e Hermione che sussurravano un discorso.
-Perché?-
-Non si sa mai che cosa vuole questa “Amanda”.- Disse Fred, marcando il nome con le virgolette. –Tienimi il gioco.-
-Non mi piace questo gioco.- Sussurrò Hermione, arpionandosi nuovamente al suo braccio. –Ti dispiace?-
-No, basta che non mi uccidi.- Ridacchiò Fred, ponendole un braccio dietro le spalle in modo da averla vicina. –Va meglio?-
-Si, grazie.- Hermione si accostò con la testa al suo petto, continuando a camminare insieme agli altri, stando al passo naturalmente. –Non fai qualche battuta squallida?-
-Vorresti?- Fred ridacchiò.
Strinse il braccio dietro le sue spalle, e si abbassò alla sua altezza, sfiorando i capelli con il naso. –Ti sei pentita di avermi baciato?-
Hermione scosse la testa, mentre il rossore le invadeva le guance, e il viso di Fred si faceva più vicino. –Sta arrivando qualcuno.-
Non si erano neanche accorti di essersi fermati in un corridoio, quando improvvisamente-come aveva predetto Hermione- spuntò di fronte a loro George. –Venite, dovete vedere!-
 
Schermi di televisori babbani di fronte a loro con immagini raccapriccianti.
Uomini e donne legati, cosparsi del sangue proprio o di quello altrui, mentre altri incapaci di superare le prove gridavano senza sosta.
-Perché fai questo?- Chiese Ginny.
La voce che tremava e il viso nascosto dietro il corpo di George. –Che ti hanno fatto?-
-Non mi hanno fatto nulla.- Rispose calmo l’uomo.
I capelli bianchi, il viso sciupato, le mani raggrinzite dalla vecchia, mentre un ombra di tristezza gli trapassava negli occhi. –Non hanno apprezzato il dono della vita, e devono guadagnarsi ciò.- Prese fiato, spostando lo sguardo su Fred. –Tu mi sembri uno molto apposto, insomma con quel sorrisetto.- John ridacchiò.
-Lui è John.- Disse Amanda, con un sorrisetto maligno sulle labbra. –E’ mio padre, anche se non del tutto sangue del mio sangue.-
-Quello che faccio è una sfida. Molti ne sono usciti mutilati o non ne sono usciti affatto.- Disse John, con la voce calma e bassa. –Amanda, sai cosa fare.-
Amanda ghignò. Si avvicinò lentamente a George, che istintivamente coprì Ginny, mentre la donna ghignava ancora di più. –Tutti voi, seguitemi.- Disse.
Ron rabbrividì, Harry trattenne il fiato, Hermione si accostò ancora di più a Fred, mentre George e Ginny si stringevano.
-Prego.- Tirò fuori la pistola, e mentre uno ad uno entravano nella cella gli sorrise, soffermandosi soprattutto sui due rossi, George e Ginny. –Buona sfida.- Disse chiudendo la cella.
Un voce potente echeggiò nella cella, facendoli trasalire ancora più di prima, mentre si stringevano tra loro. –Aprite la scatolina e versate una goccia di sangue dentro quella vasca, così sarete liberi.
Vivere e morire, fa la tua scelta.-
-Basta, io voglio andarmene!- Gracchiò Ron.
Diede un calcio al muro, gemendo di dolore subito dopo. –Maledetto.-
-Guardate qui.- Disse Hermione, catturando l’attenzione.
Si avvicinarono al muro della cella, guardando attentamente la scritta, una scritta poco visibile e quindi non del tutto chiara. –L’isola.- Sussurrò.
-Avete capito, vero?- Disse Harry.
-Ovvio.- Annui Ginny.
Misero la mano sul muro, e insieme parlarono. –L’ISOLA!-




Angolo autrice
Sono riuscita a scrivere il capitolo, finalmente! Non sapevo esattamente cosa inventarmi e per questo non sono andata troppo sull'horro, mi spiace per alcuni di voi che magari hanno sperato in chissà cosa!
E' penoso, vero? Bè, il prossimo capitolo sono sicura che vi piacerà!
A dopo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** L'isola non esiste. ***


Lentamente si girò dall’altra parte, accostando una mano sotto al cuscino e stringendolo, mentre sospirava nelle lenzuola.
Aprì gli occhi di scatto e si tirò su a sedere, notando di essere in una stanza bianca, e notando che si era appena svegliata in un letto non SUO. Si stiracchiò, e scese dal letto a piedi nudi.
-Buongiorno Ginny Delta.- Disse la voce del compufer, un aggeggio babbano di fronte a sé.
Ginny strabuzzò gli occhi, mentre si avviava nel “presunto bagno”.
-I vestiti sono già pronti.- Disse la voce, nuovamente.
I cassetti nella stanza si aprirono all’instante, mostrandole scarpe bianche, magliette, pantaloni e calzini di quell’unico colore anonimo. Alzò le spalle e senza opporsi nuove domande si mise i vestiti.
Uscì dalla stanza e si avviò nel corridoio strapieno di donne, passo dopo passo si scontro improvvisamente con qualcuna.
Hermione. –Hermione!- La abbracciò. –Dove siamo?-
-Non lo so.- Disse Hermione. –Andiamo a cercare gli altri. Penso che questo posto sia come una Hogwarts modernizzata, e babbana.- Disse, mentre si incamminavano verso la “mensa”.
-Allora, cosa vi servo?- Chiese la donna con un sorriso. –Mi dai il braccio?-
Hermione annui e timorose le porse il braccio, che passò di fronte al computer babbano, facendo apparire una cartelletta con i dati di fronte a sé. –Hermione Echo.- La donna sorrise, ancora. –Puoi prendere fiocchi d’avena e frutta.-
-Allora .. fiocchi d’avena e frutta.- Disse Hermione.
Le porse il vassoio, e le fece segno di far spazio per far passare Ginny. –Ginny Delta, come stai cara?-
Come faceva a conoscerla? Insomma, era lì da neanche .. non sapeva manco lei da quanto.
-Bene grazie, e tu?- Rispose Ginny, sorridendole. –Il mio cibo?-
-Ecco a te, cara.- Le porse un vassoio colmo di uova. –Ho già letto ciò che ti aspetta.-
Ginny le sorrise ancora, e si voltò verso Hermione che la aspettava.
Si guardava attorno cercando gli altri, o meglio, cercando Fred.
-Anche io voglio cercare Fred.- Disse Ginny, ridacchiando.
-Cosa?- Hermione si riprese dai pensieri.
-Anche io voglio cercare gli altri.- Disse la rossa. –Però prima mangiamo.-
Hermione annui.
Con il vassoio tra le mani si avviarono verso un tavolo libero e lontano dall’ammasso di gente, mentre prendevano posto chiaccheravano ancora sul da farsi. –Ma dove siamo finiti?-
-Avete sentito chi ha vinto alla lotteria?- Un ragazzo si pose di fronte alla due, sorridendo a entrambe. –Ha vinto Jordan Due Delta!-
-Eh?- Domandò Ginny.
-Andrà nell’isola!- Ridacchiò il ragazzo, stringendo con forza il vassoio che aveva tra le mani. –Chissà quando capiterà a me!- Sbuffò, e si avviò verso un tavolo libero.
-Jordan Due Delta, auguri per il trasferimento!
E a voi altri, aspettate che la fortuna sia con voi.- Disse una donna sullo schermo posto in mezzo allo spazio.
-Ma chi è quella?- Chiese Ginny. –Scommetto che è una babbana.- Sbuffò.
-Grazie.- Disse piccata Hermione.
-Lo sai che non intendevo offenderti.-
-Hermione!- Harry si mise a sedere accanto alla migliore amica, abbracciandola di slancio e sorridendo. –Gli altri?-
-Non lo sappiamo.- Dissero in coro le due.
-Dobbiamo cercarli, ho paura per Ron.-
-Per quello che potrebbero fargli Fred e George?- Ginny rise. –Non lo uccideranno, al massimo lo prenderanno un po’ in giro.-
-Ragazze ho accumulato un po’ di informazioni venendo qui.- Disse Harry, portandosi del bacon alla bocca. –Fuori di qui c’è una contaminazione, e per questo siamo stati portati in questo .. posto.- Prese un respiro profondo. –E questa “isola” è l’unico posto ancora intatto dove ci portano, vengono fatte delle estrazioni quasi ogni sera alla settimana.-
-Chi ti ha detto questo?- Chiese Ginny.
-Un certo Lincon Sei Echo.-
 
-Dobbiamo trovare Hermione Ginny al più presto!- Fred superò una vasta massa di persone di fronte a sé, mentre dietro di lui il gemello e il fratello minore lo rincorrevano.
-Fred, aspetta!- Urlò George.
Lo strattonò per una spalla e lo costrinse a guardarlo, per potergli parlare in mezzo alla folla. –La troveremo.-
-Assolutamente.- Disse Ron. –Mi sembrano tutti dei depravati qui!- Sbottò, puntando lo sguardo su uomini di mezza età che gli passavano accanto.
-Tranquillo, Ronnie. Nessuno toccherà Hermione, ovviamente l’unico che ne ha il permesso è Fred.- George ghignò, guadagnandosi il dito medio dal fratello.
-L’isola non esiste!- Urlò un uomo.
-Quale isola?-
-L’isola non contaminata, dobbiamo fuggire!- Disse l’uomo.
Magro, alto quanto Ron, con due occhi chiari che risplendevano sul viso. –Dobbiamo fuggire o ci uccideranno tutti!- Prese per una manica Fred e lo strattonò fuori dal corridoio.
-Fred!- Urlò George, correndo in direzione del gemello che spariva tra la folla.
Ron titubante si affrettò a raggiungerlo, perderlo in mezzo alla folla? No, grazie.
Non voleva incontrare di certo qualche ragno.
-Aspetta, qui non si può entrare.- Fred si fermò di colpo, facendo fermare anche l’uomo.
-Aspettami qui.- Disse, e si avviò lungo il corridoio delle ragazze.
-Fred!- Il gemello lo strattonò verso di sé. –Vediamo di scappare via di qui, e trovare Ginny e Hermione!-
-Fosse facile!- Sbottò Fred.
Si portò una mano tra i capelli rossi e scompigliandoli pensò a una soluzione.
Quel bianco attorno alle pareti era troppo innocuo e vuoto, c’era qualcosa sotto, qualcosa più grande di loro.
Se questa presunta isola non esisteva, allora dov’erano finiti?
Ma soprattutto .. che senso aveva andare sulla famosa isola?
Ginny e Hermione?
Hermione. Chissà dove era finita ora.
Magari si era rinchiusa in qualche stanza a leggere un libro, oppure era tra le mani di qualche depravato uomo del posto.
Un edificio tipo Hogwarts immenso, ma non magico. Questo gioco stava diventando sempre più strano, e anche un po’ lugubre.
-Ragazzi, ci siamo dimenticati di una persona.- Disse Ron, improvvisamente impallidì.
-Ma che dici .. –
-HARRY!- Urlarono in coro i tre.




Angolo autrice
Non finisce qui, tranquilli!
Tra poco posto anche l'altro capitolo, e capirete tutti!
Chi di voi ha capito dove si trovano i nostri personaggi? Fatemi sapere attraverso le recensioni, a dopo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Cloni. ***


-Guarda dove ci troviamo ora, è colpa vostra!
Se voi non ci avreste fatto mangiare quelle maledette caramelle, IO sarei a leggermi un buon libro e non morirei ogni volta di fame!- Urlò Hermione.
Non era di certo colpa sua se ora si trovavano in una stanza più grande dei loro cervelli, né del fatto che avevano appena scoperto di essere cloni, né il fatto che prima o poi gli avrebbero asportato sangue, fegato, polmoni e chissà che altro dal corpo. Per colpa di chi, poi?
Donne e uomini pieni di poteri che volevano vivere in eterno.
-Non ci credo, quel James Phelps sono io?- Fred strabuzzò gli occhi, scorrendo con lo sguardo da una foto all’altra.
-Fred smettila!- Sbottò Hermione.
Lo scostò dal computer di fronte a sé. –Dobbiamo scappare.-
-Io e te? Quando vuoi.-
-Per una volta potresti essere serio, Fred?- Chiese Harry, vagando con lo sguardo su altri computer di fronte a sé.
Come erano finiti lì?
Semplice, si erano scontrati alla “mensa” e quando un certo Lincon Sei Echo e una certa Jordan Due Delta li avevano sorpassati urlando “Moriremo tutti”, si erano intrufolati nei corridoi.
Avevano trovato questa Sala Macchine dove si era scoperto ciò che si nascondeva all’interno dell’edificio, cloni che vivevano con la consapevolezza che fuori di lì la contaminazione li avrebbe uccisi. Ma che contaminazione, poi?
Balle!
-Come facciamo a scappare?- Chiese Ron.
-Possiamo seguire il percorso che hanno preso quella Jordan e quel Lincon.- Propose George.
-Geniale, e come faccio senza farci vedere?- Hermione si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio. –Non sarebbe facile.-
-Quel Lincon era carino.- Ridacchiò Ginny.
-Ginny, sei fidanzata con Michael.- Disse piccata il fratello.
-E allora? Non c’è mica Michael qui.- Ginny sbuffò. –Tu non capirai mai nulla, Ron.-
-Certo, non avrà mai la ragazza.- Disse Fred.
-Non gusterà mai il piacere dell’orgasmo.- Disse il gemello.
-Né il sapore di un bacio.- Disse Fred.
Posò lo sguardo su Hermione, che arrossi e si nascose dietro il corpo minuto di Harry. –Un bel bacio con la lingua, meravigliosooo.-  Fred le sorrise malizioso. –Tu ne sai qualcosa, vero?-
-Io non so niente.- Disse Hermione, mentre si nascondeva dietro la massa di capelli.
-Io mi riferivo a Gin.- Fred rise, mentre il gemello gli dava corda.
-Tze.- Sbottò Ron.
 
Correvano a perdifiato verso un uscita, senza voltarsi indietro e con le guardie del posto alle calcagna.
Il sudore che impregnava i vestiti bianchi e anonimi, i capelli mossi, le gambe che man mano avanzavano diventavano sempre più deboli.
-Vi prediamo, statene certi!- Disse una guardia.
-MAI!- Urlò Fred, e per tutta risposta aprì il tubo di vapore caldo. –Buon viaggio!-
-Fred!- Urlò Hermione.
Lo strattonò verso di sé, mentre l’ascensore si chiudeva.
Fred le sorrise, notando che TUTTI erano riusciti a fuggire. Ginny aggrappata al braccio di George, mentre Harry e Ron confabulavano qualcosa. –Cosa c’è fuori di qui?-
-Dobbiamo scoprirlo.- Rispose Harry.
-Scopriamolo.- Disse Fred, mentre le porte dell’ascensore di aprivano.
 
Camminavano sotto il sole cocente e il fiato ancora corto, ora che erano definitivamente usciti da quella prigione potevano tirare un sospiro di sollievo, e cercare la prossima passaporta.
I piedi che erano ancora doloranti, mentre le gambe cedevano alle ragazze.
-Georgie?-
-Si?-
-Mi porti in spalle? Non ce la faccio a camminare.- Disse Ginny.
George si soffermò a guardarla un attimo, sorridendole poco dopo con affetto.
La prese in spalle e si avvio con gli altri lungo la strada calda e deserta. –Non pensi, strano.-
-Mangio tanto e non ingrasso come Ronnie.- Ridacchiò Ginny, stringendo le braccia attorno al collo di George. –Penso che si stiano innamorando.-
-Sono già innamorati, ma devono solo far scoccare la scintilla.- Disse George. –E noi dobbiamo dargli una mano, come sempre.-
-Già questo viaggio è una grossa mano che gli stiamo dando.-
-No, Ginny. Non hai capito niente.
Non ammetteranno mai davanti a TUTTI che si sono innamorati, quindi dobbiamo sperare con il tempo e con questi .. mondi, che accada qualcosa.
Hai visto come Hermione gli era attaccata al braccio prima? E prima, Fred era preoccupatissimo per lei.-
-Lo immagino.-
-Hermione!- Harry le si affiancò. –Stai bene?-
-Come potrei stare, scusa?- Hermione sospirò, portandosi la mano sulla fronte bagnata di sudore. –Sto sudando come non mai, e il ragazzo che mi piace mi ha baciato quasi per la seconda volta, in più siamo rinchiusi in questo mondo. –Scalciò un sasso con il piede.
-Fred?- Chiese.
Hermione arrossì, portandosi una mano sulla bocca, e abbassando il capo annuì. –Mi ha baciato perché era geloso di Edmund.-
-Le ragazze come te ti direbbe che sei una stupida a non approfittarne della situazione, sai? Fred Weasley e George Weasley sono i ragazzi più belli e bravi, un po’ vanitosi ma che hanno fascino per le ragazze, e tu non ne approfitti neanche?- Harry ridacchiò. –Vedi di non caderci con tutta la bacchetta, e soprattutto .. aspetta.-
-Aspettare cosa?-
-Hermione! Harry! Ho trovato qualcosa!- Urlò Ron.
Si guardarono un attimo, per poi avviarsi verso Ron che guardava a terra qualcosa. –Cos’è?-
-Una mela?- Chiese George, sbigottito. –Non mangiarla Ronnie, è una passaporta.-
Fred si chinò a prendere la mela, rigirandola tra le dita e sorrise notando un foglietto a terra. –Pronti?-
-Si.- Ginny scese dalle spalle di George.
-Bene.- Fred aprì il foglietto di carta, e dopo parlò. - Accanto a me, il Leone Vigliacco faceva la figura di Terminator.-
Il risucchiò li riportò nel buio totale, mentre sprazzi di voci e sussurri si confondevano in sesso, e loro stretti si aggrappavano alla passaporta.
Bum.
Si ritrovarono sopra la sabbia di una spiaggia, mentre il sole li accecava e i muscoli erano ancora tesi.
Fred si alzò scostandosi la sabbia dalla divisa, posando lo sguardo su Hermione che si alzava a fatica.
Si avvicinò e la aiutò a tirarsi su, sorridendole malandrino, tanto da farla arrossire. –Non ti ho ancora baciata dovresti arrossire dopo, Granger.-
-E chi ti dice che potrai baciarmi ancora? Potrei mollarti uno schiaffo!- Disse Hermione, arrossendo tra i ricci.
-Vedi di star zitta.- Non la fece ribattere, e si lanciò sulle sue labbra.




Angolo autrice
Secondo bacio, yeahhhhh! Che ne pensate?
Volevate una dichiarazione d'amore? Nah, non è da Fred Weasley!
Vi lascio con il fiato sospeso, lasciandovi immaginare dove siano finiti i personaggi!
Grazie mille a tutti per le recensioni!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Non si è mai sentito parlare di vampiri vegetariani. ***


Fred ghignando si stacca dalle labbra di Hermione, mentre lei arrossisce e si porta le mani al seno. –Non tentarti più, Granger.-
Si allontana per svegliare George.
Lentamente svegliano anche gli altri, e dopo un paio di battutine squallide da parte dei gemelli con Ron, si incamminano lungo la spiaggia desolata.
-L’ho baciata di nuovo.- Fred ridacchia. –Prima di svegliarvi.-
-Ecco perché è rossa come un pomodoro.- George scoppia a ridere. –Immagino che non si sia opposta .. ribaciala fino allo sfinimento.-
-Assolutamenteeeee!-
-Un'altra passaporta guardate.- Ginny indica la mela posata tra la sabbia, la prende e li guarda. –Tenetevi.-
-Il foglietto!- Hermione tira su il foglietto, e con una mano poggiata sulla mela, legge il contenuto. –E così il Leone si innamorò dell’Agnello.-
Caddero a terra con un tonfo, chi a pancia in su e chi a pancia in giù.
Hermione con il viso affondato nell’erba si sollevò su, disgustata si ripulì guardandosi intorno, mentre Ron accorreva in suo aiuto. –Tutto apposto?-
-Si, Harry sta bene.- Ron diede un occhiata all’amico, che fece un saluto con la mano per invitarli a raggiungerlo. –Andiamo, penso abbia trovato qualcosa.-
-Cos’è questa .. casa?- Sbottò George. –E’ troppo in mezzo alla natura secondo me.-
Un movimento degli alberi dietro di loro li fece avvicinare ancora di più alla casa.
-Chi c’è?- Urlò Fred.
-Chi siete voi?- Chiese una voce dolce.
Dal verde uscì una ragazza minuta con corti capelli castani e occhi color castano dorato si presentò. Lentamente avanzò, e sorridendo parlò nuovamente. –Io sono Alice Cullen, molto piacere.-
-Piacere mio!- George le fece un bacio a mano, e ridacchiando si allontanò per dare spazio al fratello gemello.
Ma a quanto pare il fratello gemello era troppo impegnato a contemplare un'altra ragazza, Hermione. –Freddie, presentati!- Lo incitò il gemello.
-Io sono Fred Weasley, lui è il mio gemello.- Fred indicò il fratello, scorrendo sugli altri, arrivando fino a Hermione.
-Alice tutto apposto?- Un ragazzo uscì dalla casa.
Capelli biondi, fisico asciutto e viso contratto in una smorfia, che scrutava i ragazzi da cima a fondo. -Chi sono?-
-Non penso siano umani, non hanno lo stesso odore. E neanche licantropi.- Disse Alice. –Lui è il mio compagno, Jasper.- Si avvicinò al ragazzo, posandogli un bacio sulle labbra. –Venite, vi presento la famiglia!- Prese per il polso Ginny, trascinandola dentro.
Hermione ridacchiò, e la raggiunse, mentre i ragazzi di fronte alla casa rimanevano fermi a parlare con Jasper.
-Vostra sorella sempre una piccola peste.- Disse Jasper.
-Lo è.- Ribadì George.
-Quella riccia sta qualcuno di voi?-
-No, è la nostra migliore amica.- Rispero in coro Ron e Harry. –Scusa, ma voi cosa siete?-
-Entrate, vi spiegheremo tutti.-
Entrarono in silenzio.
La casa era enorme. Una cucina si ergeva da un lato, un salotto pieno di poltrone e oggetti babbani, e un paio di scale che conducevano alle camere dove di sicuro i due vivevano.
Arrivarono nel salotto colmo di gente.
Un uomo sulla trentina, biondo e con un sorriso sul volto. Il camice addosso doveva indicare che fosse un medico, o un chirurgo.
Una donna con capelli castano e il viso dolce a cuore, le labbra carnose, fasciata in un vestito che poteva dar sfogo al fisico asciutto.
Una bionda ragazza seduta sul divano, le labbra rosee, e il fisico perfetto. Per non parlare poi, della bellezza che emanava.
Il ragazzo seduto accanto a lei ridacchiava. Capelli castano scuro, petto ampio e alto molto probabilmente quanto i gemelli.
Ginny e Hermione in disparte guardavano la famiglia.
-Siete davvero tanti! Come noi!- Disse Fred, indicando George e Ron.
-Noi non siamo una vera e propria famiglia.- Disse l’uomo dai capelli biondi. –Io sono Carlisle Cullen, e lei è mia moglie Esme.- Disse, presentando la donna dai capelli castano accanto a sé.
-Cosa siete?-
-Vampiri.-
 
Nel mondo dei maghi si era parlato tante volte di vampiri, ma vampiri vegetariani, chi gli avrebbe mai creduto?
Insomma, alla fine bevevano sempre sangue anche se animale!
I Cullen, conosciuti così.
I Cullen che a parere di George avevano fisico mozzafiato e carnagione meravigliosa, per non parlare delle ragazze ben .. equipaggiate.
E meno male che gli piaceva la Bell!
Fatto sta che tutti loro avevano un età compresa tra i centocinquanta anni e i duecento anni, proprio come Silente.
Alcuni di loro avevano perfino dei poteri!
Alice prevedeva il futuro.
Jasper calmava l’umore dei presenti.
Rosalie faceva sbavare come un cammello il povero George Weasley, che ci provava notevolmente e si rimbeccava delle occhiatacce da parte del compagno.
Emmett, compagno di Rosalie e con particolare forza in sé.
Esme e il suo amore materno.
Carlisle con la sua gentilezza, e la calma in corpo.
Gli unici che mancavano all’appello erano Edward Cullen e Isabella Swan, che a quanto pare erano in Luna di Miele.
Isabella, il nuovo acquisto della famiglia che presto o tardi, avrebbe sarebbe tornata vampira. Il giovanotto vampiro che si era innamorato di un umano, che cosa ambigua.
-Wow.- Disse Fred. –Cosa intendevate che non siamo licantropi?-
-I licantropi sono dei lupi con elevata temperatura corporea.- Disse Hermione, la so-tutto-io era ancora lì.
-Non è esatto. Qui a Forks i licantropi sono dei ragazzi di La Push, proteggono la zona nel caso noi dovessimo attaccare.- Disse Esme, con la sua voce dolce. –Diciamo che ci danno i permesso di bere il sangue degli animali, ecco, dividiamo il territorio.-
-Mm, wow.- Disse Fred, nuovamente.
-Smettila di dire le stesse cose.- Sbottò Hermione.
-Senti so-tutto-io faccio quello che voglio, okay?
Vuoi essere punita come prima?- Fred ghignò.
Hermione indietreggiò, nascondendosi dietro Ron e Harry. Mentre il primo faceva domande di troppo all’amica, il secondo ridacchiando dandosi il cinque con la sorella del rosso.
-Siete fidanzati?- Chiese Alice, ridacchiando divertita. –Lei è proprio carina!-
E’ più che carina, è stupenda.
-Non è la mia fidanzata.-
-Rose, Esme perché non offriamo qualcosa ai nostri ospiti? Saranno affamati immagino.- Disse Carlisle.
Ron, Ginny, e George li seguirono in cucina, mentre Hermione si appoggiava al muro e mugugnava parole senza senso.
Fred si sedeva accanto a Emmett, parlando del più e del mondo. Ovvero, Hermione.
-Te la fai fuggire così? Ha un bel visino e poi è molto .. ha forme.- Emmett ridacchiò.
-L’ho già baciata due volte.- Disse Fred.
Poggiò i gomiti sulle ginocchia, guardando Hermione poggiata sul muro che ora chiaccherava con Jasper e Alice. –La bacerò ancora, e poi sarà mia.-
-Sei innamorato?-
-No, è .. solo attrazione fisica.- Fred sbuffò.
Si soffermò a guardarla.
Hermione fasciata nella sua divisa scolastica.
La cravatta rosso-oro che spuntava dal maglioncino troppo grande per il suo fisico, la gonna lunga, e le gambe sottili coperte dalla calze nere. I capelli scomposti dove aveva messo per due volte la mano, e le labbra rosee ..
E’ dannatamente eccitante solo baciarla.
Alice ridacchiò, stretta nell’abbraccio di Jasper e posta di fronte a Hermione che stringeva le labbra. –Ti ha baciata?-
-Chi?-
-Fred, chi altri?-
-Si, due volte.- Sussurrò Hermione.
-Siete proprio perfetti insieme!- Rise Alice, posando un bacio sulla guancia a Jasper. –Io e Jasper ci siamo trovati grazie al mio dono, e ora guarda come siamo felici!-
-E’ diverso.- Disse Hermione.
Fred è diverso.
 
-Hogwarts, che posto è?- Chiede curiosa Esme, mentre mette davanti a tre Weasley piatti colmi di cibo.
-E’ una scuola di Magia e Stregoneria, ci vanno tutti i maghi e i mezzosangue.- Rispero Ginny, inforchettando un uovo.
Harry che li ha raggiunti poco dopo, ora sta seduto accanto a Ron ridacchiando, mentre Esme gli sta porgendo un piatto colmo anch’esso di cibo.
-Cosa sono i mezzosangue?- E’ Rosalie a parlare stavolta.
-Sono persone che non hanno parenti magici.
Cioè, nasci in una famiglia babbana come Hermione e però nel tuo sangue scorre la magia, non so se mi sono spiegato.- Disse George.
-Voi siete ..?-
-Io sono mezzosangue come Hermione, i miei genitori erano diversi. Se così si può dire, ovvio.
Mia madre era una mezzosangue, e mio padre un purosangue.- Disse Harry.
-Purosangue?- Chiese Carlisle.
-Si, figli che hanno entrambi i genitori maghi come noi.- Ginny indicò sé e i fratelli maggiori.
-Capisco.- Disse Carlisle, con una mano sul mento. –Quanto pensate di fermarvi qui?-
-Non vogliamo essere di disturbo.- Disse Harry.
-Non lo sarete, e poi voglio scoprire qualcosa su di voi.
Vedete, noi vampiri abbiamo un udito, una forza e una vista molto più sensibile di quella umana e in più non siamo costretti a mangiare.
Se lo facciamo è per sembrare normale come tutti, oltre a questo bè .. non dormiamo.
Siamo ben disposti a cedervi qualche camera.- Disse Esme.
-Grazie mille!- Disse Ron, mandando giù altro cibo.
Harry rise scuotendo la testa.
Ginny e George si scambiarono un sorriso ghignante, il momento adatto per quei due.




Angolo autrice
Mi piace questo capitolo, sono riuscita a farlo venire proprio bene!
Cosa accadrà ora ai nostri personaggi? Fred e Hermione?
Scopritelo!
E grazie mille per le recensioni!
P.s In caso qualcuno non abbia capito dove si trovavano nel precedente capitolo i personaggi, ci tengo chiaro a dirvi che erano capitati nel film "The Island"!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** I licantropi. ***


-Alice è ben disposta a dormire con Jasper nella sua stanza, questa ve la lasciamo volentieri.- Disse Esme.
Dormire con Fred, e ci contavano pure!
-Io preferirei dormire con Ginny.- Disse Hermione.
-Infatti questa è per Fred e George.- Disse Esme, mentre Carlisle dietro di lei rideva a crepapelle. –La tua è quella di Edward, infondo al corridoio.-
Hermione annui rossa in viso, si trascinò fino alla camera arredata dell’ultimo figlio, dove aveva perfino trascorso dei momenti con la ragazza. Pff, sperò con tutto il cuore che quella ragazza non avesse fatto nulla nel letto.
Si chiuse la porta alle spalle, e si iniziò a spogliare. Levò i maglione e la cravatta rosso-oro, scalciò le scarpe in un punto non ben preciso nella stanza e si infilò sotto le coperte.
Il sole che era già calato da ore, il buio che intravedeva dalla finestra aperta, e il lieve venticello che entrava dandole una piacevole sensazione sulla pelle.
Sospirò, si girò su un fianco e chiuse gli occhi.
Passarono i minuti silenziosi, quando a un tratto la porta si aprì chiudendosi subito dopo, Hermione si girò spaventata.
Non c’era nessuno. Si passò una mano sui capelli mossi, sospirando si rimise a letto.
Stava per mettersi a urlare quando una mano le tappò la bocca.
Accanto a sé una figura ridacchiava nel buio e le intimava di stare zitta. –Sono io.- Disse.
Fred.
Levò la mano in modo da farla parlare, ma Hermione subito provò a urlare come prima.
Peccato per lei che non aveva calcolato i piani di Fred.
Fred aveva di nuovo chiuso la sua bocca con un bacio, imprigionandola sotto di sé sul letto, mentre lei gli mordeva le labbra in modo da allontanarlo. Il rosso ridacchiò, ma continuò il gioco.
La testa di lato in modo da approfondire il bacio, la mano tra i riccioli che amava, e le labbra che cercavano continuamente le sue.
Un bacio senza interruzioni e senza più le lamentele di Hermione, che a poco a poco si lasciava andare nel contatto, vagando con la mano sul petto e risalendo sulla spalla.
Bacio dopo bacio, con il fiato che mancava a entrambi si staccarono, mentre si guardavano attentamente.
La fame di quei baci negli occhi di entrambi.
Stavolta fu Hermione a prendere l’iniziativa, attirandola a sé per il colletto della camicia e stringendo con l’altra mano i capelli rossi.
Fred che spiazzato ridacchiava sulle labbra e le accarezzava le guance con le dita, approfondendo ancora il bacio.
Le lingue che si scontrano, ma che sanno dove andare e si conoscono perfettamente ormai.
Il terzo bacio di Fred e Hermione.
 
Il mattino dopo a casa Cullen i quattro Weasley, la Granger e il Potter facevano colazione in religioso silenzio.
Hermione china sul suo piatto di cereali e latte, Fred di fronte a lei che continuava a mordicchiarsi le labbra per reprimere il desiderio di baciarla in mezzo a tutti, Harry che lanciava sguardi ai due e ridacchiava, Ginny e George che indicavano a turno Fred innamorato e Hermione cotta e stracotta del rosso, Ron troppo impegnato a contemplare il cibo di fronte a sé.
-Noi oggi andremo a caccia, vi dispiace non distruggere la casa?- Disse Carlisle, entrando in cucina.
-Eh?- Domandarono Fred e Hermione.
Fred ridacchiò, mentre Hermione arrossiva nella tazza di cereali.
-Non c’è problema!- Rispose Ginny con un sorrisetto. –Dite che potremmo farci un giretto a Forks?-
-Avete la patente?- Chiese Esme, aggiungendosi al marito.
-La patente babbana no, purtroppo.- Disse Hermione. –Fa niente, resteremo qui ad annoiarci.-
-Si, annoiarci.- Ridacchiò George.
Fred quella notte era tornato alle cinque del mattino con un sorriso stampato da ebete, il gemello non aveva voluto inferire troppo, avrebbe indagato la mattina dopo.
E Ginny, bè lei si era rinchiuse nella stanza di George per lasciare i due soli, quindi ..
Il piano doveva aver funzionato alla grande.
Finirono la colazione in silenzio, e dopo che i Cullen sparirono dalla vista i due Weasley annunciarono a quattro amici cosa voleva fare quella mattina. –Un gioco di verità.-
-Non ci tengo, grazie. Io mi rifugio nella camera di Edward, ho notato che è piena di libri.- Hermione si era dileguata con quella stupida scusa, tant’è che Fred decise di fare la stessa cosa con un'altra, ma ovviamente il gemello non lo permise.
-Facciamoci un giretto nella foresta.- Disse George.
Lasciarono Ginny che urlava contro Ron per la mancanza di ascolto dato poco prima, e Harry si rifugiò in camera da Hermione per parlarle.
Qualcosa non quadrava, e lui l’avrebbe scoperto.
-Posso entrare?- Chiese Harry, bussando alla porta semi aperta.
-Certo.- Hermione di spalle, osserva la libreria di Edward. –Avanti, comincia con le domande.-
-Mi conosci troppo bene.-
-Ovvio.- Hermione rise, sfogliando un libro tra le mani
-Ti ha baciata?-
-Si, per la terza volta. E stavolta è stata .. –
-Una pomiciata coi fiocchi?- Harry ridacchiò, mentre Hermione si tratteneva dal fare lo stesso. –Non avete ..?-
-No!- Hermione arrossì ancora di più. –Insomma, io non mi concedo così.- Posò il libro. –E’ che .. è tornato nel letto alle cinque.-
-Ecco perché ho sentito dei rumori stanotte.- Harry rise apertamente, facendola arrossire all’invero simile. –Ti è piaciuto, immagino.-
-Si!- Un luccichio negli occhi di Hermione, mentre il viso si arrossava nuovamente. –E’ stato veramente, meraviglioso.-
-Lo rifaresti?-
-Molto probabile.- Hermione ridacchiò.
 
-Racconta tutto a Georgie, su!-
Fred e George seduti sul prato di fronte casa guardavano di fronte a sé gli alberi, mentre un lieve venticello gli scompigliava i capelli rossi.
-L’ho baciata, e sono stato nel suo letto fino alle cinque del mattino.- Disse Fred, sorrise al ricordo. –E’ stata una pomiciata eccezionale.-
-Ti farà male la lingua, ora.- George rise. –E ci hai ..?-
-E’ ancora pura, tranquillo.-
-Per poco.-
-Hermione non è una da botta a via.-
-Lo so, e non capisco perché tu abbia messo gli occhi su di lei! Puoi avere tutte le ragazze che vuoi, e ti punti su di lei da anni!
Soprattutto da quando è cresciuta.-
-E’ bella.- Si lasciò scappare Fred.
-E tu sei cotto a puntino, sembri Krum.-
-Io sono più bello di Krum.-
-Dove sono i Cullen??- Un ragazzo dalla pelle scura, il petto scoperto scolpito e i capelli neri uscì dagli alberi digrignando i denti.
-Sono a caccia.- Disse George. –E tu chi saresti?-
-Jacob Black.- Disse.
-Non puoi coprirti?- Sbottò Fred.
Se Hermione ora esce da quelle casa comincerà a sbavare, o forse sarà Ginny a farlo?
-Ho caldo.- Si allacciò il bottone del pantalone e li guardò. –Volete dirmi chi siete?-
-Fred e George Weasley.- Rispero con un sorrisetto malandrino.
-Siete .. –
-Dei meravigliosi gemelli.- Dissero.
-No, intendevo .. –
-Scusali, sono molto egocentrici.- Ginny sorridente strinse la mano al ragazzo, posando lo sguardo sul petto nudo. –Caldo, eh?-
-Un po’.- Ammise Jacob.
-Jake, tutto apposto?- Un ragazzino più minuto uscì dagli alberi, anch’esso senza maglietta e con i tratti del viso molto simile a Jacob.
-Si, sono amici dei Cullen. Vero?-
-Si, ci hanno ospitato.- Rispose Ron, che intanto era uscito di casa come la sorella.
-Che succede?- Hermione, seguita da Harry si unì al gruppo.
Posò lo sguardo prima su Jacob, e poi sul ragazzino minuto. –Voi chi siete?-
-Jacob Black.-
-Seth Clewather.-
-Non sono messi così male.- Sussurrò la rossa all’amica, che arrossì all’istante.
-Come mai siete qui?-Chiese Harry.
-Volevamo parlare con il Dottor Cullen.-
-Non penso tornerà prima di questo pomeriggio.- Disse Ron.
Fred intanto posò lo sguardo su Hermione, che non contava minimamente delle occhiate di Seth, digrignando i denti si avvicinò alla riccia mettendole un braccio sul fianco. –Ti guarda come se fossi una bistecca.- Sussurrò Fred all’orecchio di Hermione.
-Geloso?-
-Per niente, ma .. ti guarda come se vuole mangiarti.-
-Pff, dettagli. E’ carino.-
-Io sono più carino, e te l’ho dimostrato anche stanotte.-
Hermione arrossì di botto. Il ricordo della notte prima impresso nella mente.
Fred senza volerlo oppure troppo preso dal bacio non si era accorto che Hermione gli aveva volutamente messo una mano sotto la maglietta, e che lui aveva fatto lo stesso con lei, ma ovviamente erano dettagli.
-Siete maghi, wow.- Jacob rise, divertito. –Siete ridicoli.-
-Certo, ragazzino.- Rispose George. –Ora fila, abbiamo da fare.-
-Seth non sembra così ben disposto ad andarsene, ha appena avuto il suo imprinting.-
-Cosa?-



Angolo autrice
Questo mondo penso che sarà il più bello che farò, ovviamente non è finita qui!
Il prossimo capitolo credo che sarà il definitivo di questo mondo.
Al prossimo capitolo, e grazie mille per le fantastiche recensioni!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** L'imprinting di Seth. ***


-L’imprinting per i lupi è l’incontro con la propria anima gemella, e Seth è stato colpito anche lui, ora! Con quella bella ragazza dai capelli ricci!- Jacob indicò Hermione, che si nascose immediatamente dietro Harry. –Non puoi farci niente.-
-Lei non è del tuo amichetto, sappilo.- Fred con i pugni stretti si avvicinò al ragazzino, trapassandolo con uno sguardo a dir poco omicida. –Filate via.-
-Scordatelo.- Disse Seth.
Lo superò e avanzò verso Hermione, che alla vista del ragazzino si nascose ancora di più dietro Harry. –Possiamo parlare?-
-Non mi toccherai?- Chiese Hermione, con un sussurro e uscendo appena dal nascondiglio “Harry”.
-Ovvio che non ti toccherò!- Disse Seth, allibito.
Toccare Hermione? No.
Parlarci? No.
Doveva assolutamente fare qualcosa!
-E’ la mia fidanzata, vedi di non spingerti troppo oltre.- Sillabò Fred.
-Siete fidanzati?- Chiese Jacob, con le sopracciglia inarcate.
-Ovvio che no, Jake! Si piacciono e basta!
Stanotte l’hanno passata a fare .. –Alice ridacchiò, avanzando verso Seth e Hermione. –Abbiamo fatto presto io e Jasper!-
In quel momento anche Jasper uscì dagli alberi come la compagna, mentre Jacob digrignava i denti.
-Entriamo dentro, così possiamo parlare .. tranquillamente.- Disse Jasper.
Un inaspettata sensazione di sollievo si stabilizzò all’interno del gruppo.
A quanto pare Jasper stava usando bene i suoi poteri.
Hermione si morse le labbra, e si avviò insieme a Alice dentro il salotto della casa, dietro le due intanto Seth e Jacob la seguirono con un sorrisetto, mentre Fred cercava di scagliarsi contro il ragazzino e George lo tratteneva.
-La guarda come guardo io un dolce!- Sbottò Ron. –Non deve toccarla.-
-Puoi giurarci, Ronnie.- Disse Fred. –Coalizziamo?-
-Assolutamente!-
Ron strinse la mano di Fred, e si avviarono all’interno della casa.
-Vincerà Fred.- Disse George, ridacchiando.
-Ron è ottuso.- Disse Ginny, ghignando.
-Fred finirà per uccidere quel Seth.- Disse Harry, mettendosi una mano tra i capelli corvini. –Dobbiamo stare attenti, non trovate?-
-Nah.-
In salotto ormai Hermione seduta sul divano vicino a Alice, scrutava attentamente Seth e Jacob chiaccherare con Jasper.
Doveva ammetterlo, Seth era molto carino.
Magro, alto quanto lei, con i capelli neri e due occhi scuri come un pozzo ..
Fred non è niente in confronto.
I capelli rossi, quei capelli rossi dove aveva infilato più volte le mani la notte prima, e le labbra .. Okay, basta.
-Seth non è come Jacob, è molto simpatico.
Io non amo molto questi dannati “cani”, ma se il destino ha scelto così .. – Alice scrollò le spalle. –Mi sembra strano però, sai, avrei dovuto  prevederlo.-
-Hai visto qualcosa su di me?- Chiese Hermione, terrorizzata.
-Oh, si .. con quel Fred, proprio stanotte mentre .. –
-Ho capito.- Hermione arrossì. –Come hai fatto a non vedere che Seth avrebbe avuto l’imprinting con me?-
-Non vedo il futuro quando si tratta di questi “cani”.-
-Oh.-
-Seth perché devo sempre farti da baby-sitter, smettila di scappare da casa con Jake!-
Una ragazza entrò in casa Cullen.
Fisico magro e perfetto, occhi piccoli e scuri che ti penetravano, labbra fini e viso a dir poco contratto in una smorfia. –Che puzza.-
-E’ sempre un piacere rivederti, Leah.- Disse Alice, acida fino al midollo.
-Loro chi sono?- Indicò Hermione, Fred e Ron seduti accanto alla prima.
-Amici. Sono maghi.- Disse Jasper. –Tuo fratello ha appena avuto l’imprinting.-
-Con chi?-
-Con la mia migliore amica.- Ginny entrò in casa, sorrise e si avviò per sedersi sul bracciolo di una poltrona.
-Peccato per lei che sia già occupata.- Il gemello di Fred entrò, e si mise a sedere sulla poltrona dove la sorella lo aspetta.
Harry in silenzio si avviò anch’esso dentro al salotto, e si mise a sedere vicino ad Alice che ridacchiava.
-Meraviglioso.- Sbottò Leah.
 
Hermione seduta sul letto in camera di Edward, ascoltava il lungo discorso di Seth, mentre dietro la porta chiusa Fred e Ron si limitavano a origliare tutto.
-E’ come la gravità. Improvvisamente il tuo baricentro si sposta, e non è più la terra a tenerti attaccato ad esse, è LEI.- Seth le sorrise, continuando a fare avanti e indietro. –E tu sei la mia lei.-
-Capisco. Ma vedi Seth, io non .. non provo niente.-
-Ora, ma potrei .. –
-Non hai capito, Seth.- Hermione si alzò, gli prese le mani e lo guardò intensamente. –Io non sono del tuo mondo e .. – Si morse le labbra.
Scusami, sono cotta e stracotta di Fred Weasley.
-Mi spezzi il cuore.-
-Lo so.- Hermione si mise a sedere sul letto, con lui accanto che guardava fisso il pavimento. –Dovresti solo .. provare a dimenticare.-
-L’imprinting non si può dimenticare.- Seth si gratta la nuca, posando lo sguardo su di lei. –Sei innamorata di qualcuno per caso?-
-No, certo che no .. – Hermione deglutisce.
Bugiarda come Giuda.
-Quanti anni hai?-
-Quindici.-
-Anche io! Che coincidenze.- Seth si alza, fa per aprire la porta, ma poi si gira per guardarla. –Sappi che non cambierà niente, ma in ogni caso sarò qui.
Mi tocca fare la vita di mia sorella.-
-Ovvero?-
-Il Maschio Alpha, Sam ha avuto l’imprinting con Emily, nostra cugina. E Leah quando è morto nostro padre si è trasformata in licantropo come me, peccato che .. è l’unica del branco. Quando ha scoperto TUTTO ci è rimasta molto male, e ha pure avuto l’imprinting con Sam.-
-Cosa? Tua sorella è .. Leah?- Hermione sbigottita lo guardò, alzandosi dal letto lo raggiungersi per saperne di più. –Leah è tua sorella maggiore da quello che ho capito, giusto?-
Seth annuì. –Ai tempi della scuola stava con Sam, solo che quando lui si è trasformato in licantropo le cose sono cambiate .. non puoi dire a nessuno il segreto.
Fatto sta che quando Sam ha visto una sera Emily ha avuto l’imprinting e ha chiuso con Leah, è stata molto male per lui ..
Poi è morto nostro padre e sai la storia.- Disse Seth, con tono asciutto.
-Come ha fatto a sapere che l’aveva lasciata per questo motivo?-
-Il branco si legge nel pensiero, proprio come Edward riesce a fare con tutti.-
-Oh.- Hermione arrossì.
-Leggiamo nel pensiero solo tra noi lupi, quando siamo trasformati ovviamente.
Hermione tirò un sospiro di sollievo, finchè Edward non sarebbe tornato dalla Luna di Miele nessuno le sarebbe entrato nella testa.
Nessuno.
 
-Jacob è innamorato della sposa di Edward?- Chiese George, sbigottito e guardando con la coda dell’occhio Leah posta fuori dalla casa.
-Eh già.- Alice sbuffò. –Mi dispiace per lui, ma Edward ha trovato la sua anima gemella e anche Bella.-
-Imprinting?- Chiese Harry.
-No, con noi vampiri non funziona così.
I licantropi e i vampiri sono differenti da noi, e anche molto!
Loro mangiano e respirano, dormono .. noi no.
Loro hanno l’anima gemella per sempre, ma noi ci scegliamo la nostra anima gemella.- Si fermò ridacchiando, stringendo le dita con la mano di Jasper accanto a sé. –Tipo me e Jasper.-
-Voi eravate destinati.- Disse Ginny, sognante.
-Hai detto di aver visto qualcosa di Hermione e Fred, puoi dircelo?-
Alice scosse la testa. –Deve essere una sorpresa e poi se proveranno a cambiare qualcosa .. cambierebbero tutto.-
-Ci assicuri che non si metterà con Seth, Ronnie o chi altro?- Chiese George, sporgendosi verso la ragazza.
-Non vi dico nulla.- Alice ridacchiò, imitando una cerniera che si chiudeva sulle labbra. –Questa notte ho sentito continuamente un tumulto di .. di labbra che si scontravano!-
-Orecchio fine da vampiro.- Ginny ridacchiò, mettendosi una mano davanti alla bocca. –Fred è cotto di lei da sempre.-
-E Hermione lo stesso, devono trovare solo .. un modo per accettare ciò.- Disse George.
 
-Alice che hai visto?- Jasper le si mise vicino, tenendola salda tra le braccia.
-Non vedo più il futuro di Bella.- Disse Alice.
Afferrò il cellulare e digitò il numero in pochi secondi, mentre l’intera Famiglia Cullen li guardava.
-Ti passò Carlisle.- Disse Alice, porgendo il telefono al “padre”.
Carlisle si postò lentamente verso la cucina, lasciando sbigottiti tutti.
Poco dopo l’incontro con i licantropi-che si erano per fortuna di Fred e Ron dileguati a casa- avevano  passato la mattinata a chiaccherare fino all’ora di pranzo.
Erano tornati tutti interi, sazi e appagati dalla caccia.
-E’ impossibile.- Disse Carlisle, tornando verso di loro. –Devo subito mettermi all’opera.-
-Cosa è impossibile?- Chiese Ginny, preoccupata.
-Bella è incinta.- Disse il biondo.
-Non è impossibile. Insomma, in Luna di Miele si fanno certe cose .. – George sghignazzò, beccandosi un occhiataccia da parte di Rosalie.
-E’ diverso. Non si è mai sentito di un umana messa incinta da un vampiro, non sappiamo cosa le cresca nella pancia.- Disse Alice, con gli occhi fissi sul pavimento.
-Esme.- La richiamò il marito.
Esme annuì, e mentre l’intera famiglia si dileguava nella cucina, i Weasley, la Granger e il Potter ascoltavano la donna. –Prendete questo, e state attenti.- Porse un foglietto e un disco musicale babbano tra le mani di Harry.
-Oh.- Riuscì a dire Ginny.
Si misero in cerchio, posando le mani sul disco musicale babbano, mentre Hermione apriva il foglietto.
-Illumina l’oscurità.- Disse Fred.




Angolo autrice
Scommetto che avete capito dove sono diretti i nostri personaggi, vero?
So che è da stupide interrompere questo contatto tra due mondi tanto differenti su cui la gente fa scalpore, ma .. insomma, non posso sempre lasciarli qui!
Devono visitare ancora tre mondi, e poi tornare ad Hogwarts!
Fatemi sapere se vi è piaciuto, a presto!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** La cura per il cancro. ***


New York desolata e distrutta dalla natura stessa, gli animali che vagano tra i pochi ricordi della città, il sole che tramonta e sta per dar via alla vita degli animali notturni.
Il freddo pungente che scompiglia i capelli e fa venire i brividi, mentre i giovani di Hogwarts si alzano per guardarsi attorno.
-Non mi piace questo posto, è troppo .. come può essere così New York?- Ginny si stringe le mani sulle braccia, deglutendo nervosamente. –Troviamo un posto riparato dove passare la notte.-
-Sembra come .. morta.- Fred si gratta la nuca, guardandosi intorno.
-Siete infetti??-
Un uomo di colore di fronte ai giovani, sgrana gli occhi e punta il fucile nella loro direzione, mentre un pastore tedesco abbaia senza sosta.
-No, siamo sani.- Hermione alza le mani, e si avvicina all’uomo. –Che è successo qui?-
-Da dove venite?-
-Campagne inglesi.- Risponde Ron, scrollando le spalle.
-Deve essere arrivato anche lì il virus .. dannazione!- Stringe la mano attorno al fucile, e nel mentre lo abbassa per squadrarli. –Non siete infetti, quindi?-
-No.- Risponde Harry.
-Salite in macchina, tra poco sarà buio.-
-Che genio.- George ridacchia, mentre si avvia dentro la macchina.
-Muovetevi, prima che ci trovino.- Disse l’uomo. –Io sono Neville.-
-Piacere di conoscerti, Neville.- Hermione gli sorrise, mettendosi nel posto davanti.
I Gemelli, Ginny, Ron e Harry praticamente schiacciati contro il cane dell’uomo sorrisero, mentre la macchina si metteva in moto e attraversava le vie vuote.
-Cosa è successo, quindi?-
-C’è stata una .. contaminazione. Un vaccino ha infettato il posto, e tre anni tutti sono evacuati mentre gli altri .. –
-Gli altri?- Chiese Fred, facendosi spazio per guardarlo in faccia. –Ci sei solo tu?-
-Io, Sam e LORO.- Disse Neville, imboccando la prima via a destra. –E’ una storia lunga, e dobbiamo discuterne quando arriviamo, prima dobbiamo metterci al riparo.-
-Da cosa?- Chiese George, sporgendosi anche lui.
-Basta parlare, siamo arrivati.-
 
Neville entrato in casa si chiuse immediatamente la porta alle spalle, intanto i ragazzi si sparpagliarono per dare un occhiata, mentre l’indaffarato pastore tedesco seguiva il padrone e abbaiava.
-Chiudete la finestra.- Disse Neville, mentre chiudeva una finestra del salotto con una porta di ferro.
Fred e George annuirono. Chiusero la finestra senza soffermarsi a guardare il tramonto, chiudendo insieme a Neville altre porte e finestre della casa.
Ron e Harry seduti sul divano confabulavano qualcosa, il primo si rivolgeva come un allocco a chiaccherare sul televisore babbano mentre l’amico lo correggeva e cercava di spiegargli che non era così che si accendeva la tv.
Ginny e Hermione sedute in cucina accarezzavano in cane, che con le carezze delle due sembrava essere calmato, infatti era comodamente steso a terra per ricevere coccole.
-Venite a sedervi qui.- Disse Neville, quando tutte le porte e tutte le finestre furono chiuse con le inferriate.
-Racconta.- Lo incitò Ginny.
Hermione si mise a sedere accanto a Fred, che le sorrise appena, mentre Ginny si mise accanto a George sul divano.
Harry e Ron in piedi aspettavano una risposta.
-Tre anni fa a causa di una dottoressa il mondo è cambiato, e siamo finiti a .. a doverci nascondere dai cacciatori del buio. – Neville prese un respiro profondo, accarezzando Sam-il cane- che si era appoggiato alla sua gamba. –I cacciatori del buio sono persone infette che hanno o subito questo vaccino creato per salvare la gente dal cancro, o che comunque sono stati morsi in seguito.-
-Morsi?- Hermione deglutì.
Lentamente spostò la mano, arrivando fino a quella di Fred che strinse con forza, mentre il rosso cercava di tranquillizzarla. –Chi viene morso è infettato? Sono essere umani!-
-Non sono più essere umani. Sono spietati e non indugeranno a uccidervi se vi avranno davanti, si nutrono della carne umana e animale.-
-Perché dobbiamo nasconderci la notte? Non potevano ucciderci quando prima con la luce del sole eravamo fuori?- Chiese Harry, sedendosi sul bracciolo del divano.
-Vengono chiamati “Cacciatori del buio” perché è l’unico momento in cui possono uscire allo scoperto.
La loro pelle brucia al contatto con il sole, non avete visto tutti i palazzi buii attorni a voi prima?- Neville scosse la testa. –Ora sono fuori a cercare cibo .. –
Un urlo disumano scosse i ragazzi, che si strinsero ancora di più, mentre Neville si avvicinava alla finestra e scostava appena l’inferriata per guardare fuori.
-Venite a vederli.- Disse.
Harry con passo deciso si avvicinò alla finestra, infondo cosa aveva da temere?
Aveva affrontato un drago, gli avvincini, le sirene, e un labirinto impazzito per poi vedere la morte di Cedric Diggory.
Bastava già quello.
Neville si spostò per dare una maggiore possibilità al moretto di guardare, Harry appena colse una figura attraversa la strada strabuzzò gli occhi.
Un uomo magro, con il viso scottato e la pelle simile al rosa pallido si aggirava nelle vie, mentre altri come lui lo seguivano.
Senza capelli e con urli disumani perlustravano la strada vuota nel buio della notte.
-Hai capito ora?- Neville chiuse nuovamente la finestra.
-Sono tanto terribili?- Chiese Ron, impaurito.
-Orrendi e terribili.- Confermò Harry.
-Ho paura.- Disse Ginny, stringendosi a George.
-Qui siamo al sicuro, potete stare tranquilli.
L’unica cosa che non dovete fare è uscire di notte e aprire le porte o le finestre.- Disse Neville. –Volete mangiare qualcosa? Ceniamo tutti insieme se volete.-
-Io non ho fame, vorrei dormire.- Disse Hermione, lasciando la mano di Fred.
-Non ho molti letti, alcuni di voi dovranno accontentarsi dei sacchi a pelo e del divano.- Disse Neville.
-Va bene.- Fred si alzò dal divano, e sorrise a Neville. –Perché non ci dai già .. tutto?-
-Certo, seguitemi.-
Sparirono su per il piano superiore che poco prima avevano chiuso, mentre Hermione e Ginny si stringevano a vicenda.
 
Avevano stabilito di comune accordo che Hermione dormisse nella vecchia stanza della bambina di Neville, e con lei ci sarebbero stati Fred, George e Ginny a terra con dei letti improvvisati. Mentre a Ron e Harry toccava dormire al piano di sotto sul comodissimo divano della casa, ovviamente.
Neville avrebbe dormito nella sua camera da letto, e Sam le avrebbe fatto compagnia come ogni notte.
Intanto i Cacciatori del Buio si aggiravano lunghe le vie in cerca di cibo, mentre dentro la casa tutto taceva.
Hermione fissava il soffitto con gli occhi spalancati. Ginny profondamente addormentata in un materasso messo a terra, non si era neanche accorta che George si era addormentato stringendola, di conseguenza sembravano due bambini.
-Fred sei sveglio?- Sussurrò Hermione.
Fred sdraiato su un ennesimo materasso a terra, la guardò, si mise a sedere in modo da essere con lei faccia a faccia. –Si. Hai paura e non riesci a dormire?-
-Ovvio, e poi queste urla disumane .. –Hermione trasalì all’ennesimo urlo. –Fred vieni qui?- Sussurrò.
Fred annuì.
Lentamente si alzò, scostò la coperta del letto e si intrufolò dentro accanto a Hermione che deglutiva spaventata, e fissava ancora il soffitto sopra di sé. –Va tutto bene.- Le accarezzò la guancia.
-Stiamo finendo in mondi assurdi, e .. questo posto mi terrorizza più di quel vecchio che puniva persone innocenti.- Hermione accarezzò la mano di Fred, voltando lo sguardo verso il rosso. –Fred.-
-Si?-
-Io ti piaccio?-
-Che razza di domanda è?-
-Lascia perdere.- Hermione riportò lo sguardo al soffitto, ma Fred troppo orgoglioso non aspettò un attimo per tapparle la bocca.
Si avvicinò lentamente a Hermione, accarezzandole il collo con le dita e risalendo con le labbra fino alle sue, schiudendoci un bacio.
-Fred, svegliamo gli altri.- Hermione si allontanò, scostandosi nuovamente che Fred non si arrendeva.
-Non mi vuoi?-
Hermione arrossì e deglutì, spostando lo sguardo verso il soffitto. –Smettila.-
-Questa cosa mi stravolge.-
-Non dirlo a me.-
Si guardarono per trenta secondi senza battere ciglio, finchè Fred non smorzò il tutto con un altro bacio.
Una scintilla da cui si accende il fuoco, Fred e Hermione.
Un bacio a stampo, che ora si accentuava sempre di più e che faceva schioccare le labbra in modo che gli urli al di fuori della casa scomparisse, mentre nell’ombra Ginny e George ridacchiavano divertiti.
A volte far finta di dormire era davvero divertente.




Angolo autrice
Ed eccoci qua nel bellissimo film "Io sono Leggenda", quanti di voi hanno amato questo film come me?
I nostri personaggi in un posto lugubre e pieno di pericoli, che avventura eccezionale!
Cosa accadrà?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
A presto!
E recensite in tanti, amo i vostri pareri!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** I Cacciatori del Buio. ***


-Siete sicuri di quello che avete “sentito”?-
-Si, c’è sono stati svegli fino alle quattro di stamattina! E’ stato un po’ difficile addormentarsi infatti!- Ginny si spostò una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio, per poi mangiare un biscotto. –Non sospettano niente, naturalmente.-
-Sicuri?- Harry si voltò verso il salotto, dove Ron ancora era profondamente addormentato sul divano. –Strano.-
-Ragazzi, io vado a fare un giretto oggi. Venite con me? Vado a cercare qualche medicinale.- Disse Neville, entrando in cucina.
-Va bene. Allora .. noi andiamo a prendere qualcosa al supermercato.- Disse George.
Si alzò e posò la tazza di cereali nel lavandino, voltando le spalle ai tre.
-Buongiorno .. – Ron si stropicciò gli occhi, mettendosi a sedere sulla prima sedia libera. –Hermione?-
-Dorme ancora.- Harry si nascose dietro la tazza di latte.
-Tra le braccia di Fred.- Sussurrò Ginny, mentre ridacchiava.
-Andiamo a svegliarla, no?-
-No, poi si sveglia anche Fred così.-
-E che ti importa di Fred? Cos’è questa storia che ora ti importa se si svegli mio fratello? Mah, io non ti capisco.- Ron prese un biscotto, buttandolo subito giù. –Harry?-
-Mm?- Harry trasalì.
-Stanotte sei riuscito a dormire con quelle urla?-
-Per niente.- Rispose Harry.
Non è nelle mie corde sentire urla di zombie che girano fuori casa.
Intanto al piano superiore, Fred e Hermione ancora profondamente addormentati non si rendevano conto di che orario si era fatto.
Certo, erano stati a parlare e baciarsi fino alle quattro del mattino con quelle maledette urla disumane.
Hermione lentamente aprì gli occhi, rimanendo pietrificata all’istante.
-Fred?-
Fred mugugnò qualcosa nel sonno, stringendo ancora di più il braccio attorno alla vita di Hermione.
-FRED!- Urlò.
Il rosso si alzò dal letto, rotolandosi subito dopo a terra per lo spavento. –Tutta colpa tua!-
-Sei tu che mi stavi appiccicato!- Hermione scese dal letto.
Si sistemò la gonna spiegazzata, si legò i capelli con un elastico, tornando a rivolgere l’attenzione a Fred ancora a terra. –Non farlo mai più!-
-Baciarti o stringerti?- Fred ghignò, ricordando la notte precedente.
-TUTTI E DUE!- Hermione arrossì, uscì sbattendo la porta della camera.
-Non la capisco proprio.- Fred ridacchiò, e le corse dietro.
La bloccò prima di scendere le scale, in mezzo al corridoio vuoto. –Granger non scapparmi sempre!-
Hermione si divincolò, graffiando la mano che l’aveva afferrata per il braccio. –La smetti di inseguirmi?-
-La smetti di scappare da me?-
-Vedi? Poi ti chiedi perché ti odio? Fattene una ragione, non mi piaci!- Gli pestò il piede, fece per scendere le scale, ma nuovamente la fermò.
La attirò a sé, strappandole un bacio a dir poco mozzafiato. Bloccandola contro il muro, in modo da non farsela sfuggire un'altra volta, e facendola sospira mentre passava dalle labbra al collo.
-Hermione .. –
-Fred .. –
Si staccarono appena, rimanendo in quella posizione per qualche secondo, quando un rumore colse la loro attenzione.
-Tutto apposto? Ho sentito delle grida.- Ron sulle scale li guardò sospettoso, mentre si avvicinava sempre di più.
Lontano l’uno dall’altra, una appoggiata con le spalle al muro, lui in mezzo al corridoio.
La voglia irrefrenabile di Fred, prenderla e ripotarla nella stanza per baciarla all’infinito.
-Si, stavo solo urlando a Fred che doveva alzarsi tutto qui.- Hermione sorrise appena, superò Ron e scese le scale.
-L’hai toccata?-
-No.-
-Mi stai mentendo.-
-Da quando io mento?- Fred ironizzò l’ambiente. –Dovevi farti più avanti prima.-
-Non ti permetterò di .. –
-Baciarla?- Rise. –Magari l’ho già fatto.-
Ron sbuffò, lo guardò un ultima volta e scese le scale anche lui.
-Ronnie caro, hai perso.-
 
Una giornata parecchio calda si espandeva su New York, i ragazzi si scambiarono le ultime informazioni essenziali con Neville e poi si divisero in diverse pozioni.
Neville a cercare le medicine, gli altri a cercare altro cibo nei supermercati vuoti e desolati dagli zombie.
“State attenti, non andate nei palazzi buii o in case.”
“Tenete questi coltellini, vi potrebbero servire.”
Entrarono nel primo supermercato desolato, accendendo le luci per sicurezza e guardandosi intorno in modo da assicurarsi il via libero, mentre le ragazze dietro li seguivano.
Fred e George in testa, camminarono fino ai primi scaffali per raccogliere qualcosa.
Harry e Ron vicino ai frigoriferi infilavano altro cibo nelle borse che si erano portati dietro.
Ginny e Hermione camminavano silenziose per gli altri scaffali, pescando ogni cosa utile.
Cibo, disinfettanti, e torce per sicurezza.
-Ti è piaciuto baciare la Granger fino alle quattro del mattino?- George infilò un pacco di patatine nella busta.
-Eri sveglio con Ginny, immagino.- Fred sorrise, mentre infilava una scatola di cereali nella busta. –Comunque si, e anche molto.
Il bulgaro di Krum le ha insegnato bene, anche se penso abbia .. –
-Fred, sei cotto a puntino!-
-Non è vero.- Si passò una mano tra i capelli rossi.
Si stava innamorando della Granger?
-Senti, lo so che per te è strano ma .. infondo vi piacete, no? Mettetevi insieme, e basta.
Non potete girarci in eterno.-
-Tu la fai facile, fratello.-
Ron e Harry a poca distanza da loro, guardavano e sentivano la scena a bocca aperta.
-Fred ha baciato Hermione?- Ron lasciò cadere a terra la borsa colma di cibo. –Io lo ammazzo!-
Harry lo tirò verso di sé. –No! Senti Ron, lascia stare le cose. Infondo Fred e Hermione .. –
-Cosa?-
-Si piacciono da sempre, non hai notato?
Tutte quelle frecciatine che si danno ogni volta da cinque anni, non è come te e lei che litigate sempre!-
-Lei si fa toccare da altri, e perfino baciare!-
-E’ la SUA vita, non la TUA. Se volevi stare con lei ti dichiaravi prima, e ti accorgevi anche prima che è una ragazza, non al Ballo del Ceppo.-
-Io mica posso lasciar correre questa! E’ la mia migliore amica.-
-Di cui sei innamorato, e .. guarda oltre.-
-Harry tu la fai facile, io ho solo occhi per lei.- Ron tirò la borsa colma di cibo. –Hai Cho.-
-Con Cho non va bene da tempo, e non penso di voler continuare .. “questa relazione”.-
Si, Ron tu non sai che ora sto iniziando a notare la dolce e innocente Ginny.
Ed è meglio se non lo sai.
-Potresti chiedere a qualcuna di uscire.- Harry parve pensarci su un po’, con una mano sul mento e l’altra impegnata a tenere la borsa. –Lavanda Brown.-
-Mm, ci penserò. Ma non è la ragazza che interessa a Seamus?- Chiese Ron, perplesso. –Per ora non dirò nulla, e cercherò di fare come hai detto, anche se mi riesce difficile.-
 
-Fred muoviti, dobbiamo tornare a casa!- Hermione trasalì all’istante, un ennesimo rumore che attirava la sua attenzione molto acuta.
-Non è ancora tempo, stai tranquilla non accadrà nulla.- Fred si mise le cuffie dell’aggeggio babbano che trasmetteva la musica. –E’ veramente interessante.- Sorrise, facendo partire una canzone.
Muovendo appena i piedi al ritmo, mentre George e Ginny facevano lo stesso dall’altra parte del negozio di musica.
-Che meraviglioso aggeggio babbano!- Disse Ginny, estasiata. –Mi piace molto questa musica babbana!-
-Ragazzi dobbiamo veramente andare, guardate!- Harry indicò il sole che tramontava. –E’ veramente tardi, ora.-
-E se incontriamo dei ragni oltre agli zombie?- Chiese Ron, terrorizzato.
-Non incontreremo nessun ragno, Ron.- Hermione gli mise una mano sulla spalla, sorridendogli. –Se restiamo uniti non accadrà nulla.-
-Herm .. – Provò a dire Ron, ma il fiato gli si smorzò in gola.
-George??- Ginny spostò lo sguardo sul fratello maggiore, che come il minore guardava un punto indefinito della strada.
-Oh Merlino.- Hermione stretta al braccio di Ron indietreggiò, verso Harry e Ginny che li guardavano terrorizzati. –Non muovetevi, magari non ci vede.-
Fred ancora con le cuffie sulle orecchie non sentiva nulla, al contrario degli che trasalivano, lui ballava in mezzo al negozio senza rendersi conto del pericolo.
-Freddie.- George gli diede un colpetto sulla spalla, levandogli dalle orecchie le cuffie. –Non muoverti.- Indicò con lo sguardo la strada.
Il sole ormai calato quasi del tutto dava vita alla notturna attività degli esseri, che si aggiravano in cerca di cibo, mentre i ragazzi rimanevano intrappolati nel negozio di musica.
L’essere fermo di fronte al negozio li fissava con un sorrisetto sadico, aspettando che il tratto di luce scomparisse del tutto per poterli attaccare, rimanendo nella parte di ombra del marciapiede.
-Andiamo nel magazzino.- Sussurrò Harry, indietreggiando con Ginny e George al suo fianco.
Hermione lasciò il braccio di Ron, mentre il rosso indietreggiava a sua volta.
Rimase immobile a fissare l’essere e le sue mosse, che lentamente avanzava verso la sua preda, Fred dietro di lei osservava la scena.
Il sole che cala del tutto, e i Cacciatori del Buio all’opera.
-CORRETE, ORA!- Urlò Harry, nell’istante in cui l’essere cominciò a correre verso il negozio.
Aprirono la porta, si fiondarono dentro in un lampo, Hermione ancora indietro osservò la scena a rallentatore prima di essere strattonata a sua volta da Fred.
Era paralizzata dalla paura.
-Corri!- Le urlò Fred, mentre si dirigevano verso il magazzino.
Il rumore del vetro infranto e la paura che circolava nelle vene, intanto l’essere urlava correndo nella loro direzione.
Si chiusero la porta alle spalle, sentendo l’urlo inumano dell’essere che sbatteva contro la porta, e i loro tentativi di scappare dalla situazione.
Una vasta quantità di sedie e qualunque cosa possibile veniva messa alla porta, mentre l’essere ormai non più solo sbatteva contro di essa.
-Non voglio morire così!- Gracchiò Ron, indietreggiando verso il muro.
-Non moriremo!- Lo riprese Fred, spostando lo sguardo nella stanza.
C’erano solo due possibilità.
Lottare con i denti e le mani fino alla fine, o arrendersi nell’istante in cui sarebbero entrati.
Hermione ancora paralizzata fissava la scena con le lacrime agli occhi, Ginny accanto a lei si sforzava dal rimanere lucida e calma.
Tentativo inutile.
-Oh Morgana, guardate qua.- George indicò un guanto con dei coltelli attaccati, e un foglietto. –Passaporta.-
-Passaporta.- Disse Hermione, deglutendo.
Impauriti dalle urla disumane e ansiosi posarono la mano sul guanto, mentre Ginny diceva la frase. –Fa paura la sua voce, finiremo sulla croce.-
Finirono risucchiati via proprio nel momento in cui gli esseri entrarono nella stanza, di Neville invece nessuna traccia.




Angolo autrice
Eccomi qui, finito anche questo film!
Chissà, magari qualcuno ha riconosciuto la canzoncina del film dove li ho mandati ora!
Piaciuto? Vi avverto già, questo è il penultimo mondo che visiterrano.
Il gran finale avverrà tra poco, al prossimo capitolo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** L'uomo nero non è morto. ***


“L’uomo nero non è morto
ha gli artigli come un corvo
fa paura la sua voce
prendi subito la croce
apri gli occhi, resta sveglia
non dormire questa notte.“
 “Uno due tre, Freddy viene da te
Quattro cinque sei, dimmi dove sei
Sette otto nove, Freddy fa le prove
Fa paura la sua voce
Finiremo sulla croce.”
La canzoncina nella testa risuonava, ovatta e sempre più orribile la faceva trasalire, mentre apriva gli occhi a fatica.
Bambine attorno a lei che giocavano con la corda, cantando a gran voce la canzone, e guardandola dritta fissa negli occhi.
-Dove mi trovo?-
-Vieni, dobbiamo nasconderci!- Una bambina dai capelli biondi si fece avanti, tendendo la mano per aiutarla ad alzarsi.
-Chi?- Chiese Hermione, con un filo di voce.
Si tirò su e si guardò intorno.
Le pareti azzurre decorate da fiori e farfalle, sedie e tavolino per bambini, corde sparse a terra, mentre altre bambine continuavano a giocare senza rendersi conto degli sguardi interrogativi della riccia.
Un asilo?
-Dobbiamo nasconderci!- La strattonò fuori dalla stanza, costringendola ad arrivare a una stanza dell’edificio.
-Hermione!- Fred le corse incontro. –Dove siamo?-
-Non lo so, ma .. dove sono gli altri?-
Si guardarono incontro, notando con grande stupore che nessuno a parte loro tre era nei paraggi.
-Sai dirmi dove sono i miei amici?- Hermione si girò verso la bambina accanto a sé, ma non c’èra più nessuno.
-Come ha fatto a sparire?- Fred si grattò la nuca. –Non me ne sono neanche accorto!-
-Io non mi ero accorta che mi aveva lasciato la mano!-
-Hermione!- Ron infondo al corridoio la guardò, giungendo subito verso i due con grandi falcate. –Gli altri?-
-Non sappiamo neanche dove ci troviamo, figurati se sappiamo dove sono gli altri!- Sbottò Fred.
-Senti tu! Smettila di fare il pavone, tanto Hermione non si farà baciare ancora da te!- Ron diventò rosso fuoco, incendiando con lo sguardo il fratello maggiore.
-Peccato che l’abbia già baciata un sacco di volte, e che lei sia cotta di me!-
-La usi soltanto!-
Fred rimase senza parole.
La stava usando o era davvero cotto di LEI?
-Finitela di litigare!- Disse Hermione, mentre arrossiva più di Ron. –Non ti interessa chi baci o no, e seconda cosa non ti dà il diritto di trattare così Fred!-
-Sei dalla sua parte, immagino.-
-No, non sono dalla parte di nessuno! E tu!- Puntò il dito contro Fred, che sorrise divertito. –Smettila di baciarmi!-
-Non neghi neanche che l’abbia fatto.- Ghignò.
-Andiamo a cercare gli altri.- Si affrettò ad attraversare il corridoio deserto, mentre bambini correvano qua e là per l’edificio ridendo e cantando la canzone.
-Cos’è questa canzone?-
-Non lo so, mi mette paura però.-
 
-Lasciami!- La ragazza bionda urlò con tutto il fiato che aveva in gola, dimenandosi sotto l’uomo che la strattonava a terra per tutto il tragitto. –NO!NO!-
Ginny, Harry e George sulla porta della stanza fissavano la scena inorriditi.
Sangue sparso ovunque, e le grida disumane di aiuto della ragazza. Neanche un momento per aiutarla, neanche un motivo per dire “Fermati, non ucciderla!”.
Come potevano sconfiggere l’uomo con in mano dei coltelli al posto delle mani?
Per non parlare della voce roca e della faccia .. bruciata.
-Voglio andarmene!- Urlò Ginny, indietreggiando.
Le urla erano cessate, la ragazza doveva già essere morta sotto le mani dell’uomo.
-Gin andrà tutto bene, stai tranquilla!- George le strinse a sé, massaggiandole la schiena per tranquillizzarla. –Sei forte, tu.-
-L’ha appena uccisa!- Ginny trasalì, notando l’uomo accanto alla porta che li guardava con un sorrisetto.
I pantaloni neri che gli calzavano un po’ larghi, il maglione a righe rosso e nero, e un cappello nero sulla testa per nascondere un po’ la faccia bruciata. –Vi è piaciuto lo spettacolo?-
-No.- Harry indietreggiò fino al muro, come George e Ginny avevano fatto poco prima. –Chi sei?-
-Non mi conoscete? Avete dimenticato tutto?- Ridacchiò. –Pensavo di avervi lasciato un bel ricordo di me.-
-Non toccarci!- Ginny lo spinse, e tirando per mano George e Harry corse verso il lato opposto del corridoio.
-Dove stiamo andando?- Chiese George, affannato.
-Qualunque posto dove non ci sia quell’assassino!- Urlò Harry, continuando a correre verso il corridoio lungo e desolato.
-Ma non finisce più??- Ginny si fermò.
Il corridoio si divideva, o destra o sinistra.
Che strada prendere?
-Sinistra!- George tirò per la manica Harry, prendendo per mano la sorellina piccola.
-Cos’è questa .. –
-Canzone?-
-E’ orribile!-
-Chi è Freddie?-
 
-Sentite questi passi?- Chiese Hermione, bloccandosi in mezzo al corridoio deserto.
-Potrebbero essere gli altri.- Propose Fred.
-O qualche altro bambino.- Disse Ron.
Bum.
Si ritrovarono a terra.
Un groviglio di mani e piedi che cercano di slacciarsi, le urla terrorizzate delle ragazze, e le imprecazioni dei ragazzi.
-George ho il tuo piede in faccia!-
-Scusa Ronnino!- Gli mise ancora più in faccia il piede, mentre ridacchiava con il gemello.
-Freddie, mi stai soffocando con il tuo braccio!- Soffiò Ginny, dimenandosi.
-Hermione perfavore, levami il tuo petto dalla faccia!- Sbottò Harry.
-Scusami!- Si scostò, e si alzò per mettersi in ordine.
-Grazie.- Si sistemò meglio la cravatta rosso-oro.
Si alzarono lentamente, con i vestiti un po’ stropicciati e i capelli fuori posto, per poi cominciare a parlare.
-Stavamo scappando.- Disse Ginny.
-E da chi?- Chiese Hermione.
-Un uomo bruciato .. –
…Freddy viene da te …
-Freddy.- Sussurrò la riccia.
-Grazie, Hermione so di piacerti ma non devi dire sempre il mio nome.- Ridacchiò il rosso.
-Non sto parlando di te.- Disse Hermione. –Sto parlando dell’uomo bruciato.- Sospirò. –Non hai sentito prima la canzone?-
- Dici che quell’uomo è Freddy?- Chiese Ron, il terrore nella voce. –Stiamo finendo per .. per .. –
-Non moriremo, Ron!- Sbottò Harry. –Calma e sangue freddo.-
-Dobbiamo nasconderci!-
Un bambino e una bambina li guardavano, fermi e muti senza nessuna nota di terrore sul viso.
-Freddy?-
-Dobbiamo nasconderci, o perderemo!- La bambina dai capelli castano tirò Ginny per la manica, mentre il bambino accanto a lei si accingeva a tirare George con forza.
-Seguiamoli!- Li incitò Harry.
Fred, Hermione, Ron si affrettarono a seguirli, mentre la canzoncina continuava a risuonare nell’edificio e faceva compagnia ai passi dei giovani.
Arrivarono di fronte a un'altra stanza, ampia e piena di banchi scolastici, l’acqua putrida che rendeva scivoloso e bagnato il luogo.
Freddy appoggiato alla lavagna, girato di spalle che ghignava e parlava senza sosta. –Siete veramente degli allocchi.
Pensavate davvero di potermi sfuggire?- Rise. –Vi sbagliate di grosso.-
-Che ti abbiamo fatto, NOI?- Chiese George, mettendo dietro di sé la sorella terrorizzata.
-Siete in grado di riportare indietro il tempo?- Sussurrò.
Il guanto con i coltelli sguainato e un sorrisetto amaro sulle labbra, lentamente avanzando verso i ragazzi che indietreggiavano al muro.
-Usando un giratempo .. si.- Disse Fred.
Freddy ridacchiò, avvicinandosi ancora di più al rosso. –Non so cosa tu voglia dire con questa battutaccia, ma te la faccio pagare, ragazzino.-
-FRED!- Hermione lo strattonò verso di me.
Una spilla in mano, e gli altri tutti attorno a lei.
-Muoviti!- Urlò Fred, a sua volta.
Il foglietto aperto, e la mano posata sulla spilla. –Possa la fortuna sempre essere dalla vostra parte.-




Angolo autrice
Questo capitolo non è molto sanguinoso e paurosa, ma va bene così!
Insomma, ora li ho catapultati sull'arena! 
Premetto già che fin dall'inizio avevo deciso di metterli all'interno di Hunger Games, quindi le vostre preghiere sono state esaudite ora!
Vi è piaciuto? Vi lascio con il fiato sospeso stasera, a domani!
E grazie mille per le recensioni!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Finiamo sempre per essere uccisi. ***


-Hermione! Svegliati!- Fred scuoteva senza un minimo di tatto Hermione, che lentamente apriva gli occhi sul nuovo mondo.
-Ancora foreste?- Si stropicciò gli occhi, mentre si metteva in piedi accanto al rosso. –Vediamo di capire dove siamo e dove sono gli altri.-
-Mm, si.- Si grattò la testa rossa, osservandola.
-Andiamo, dai.- Lo incitò, mettendosi in cammina verso altrettanto verde.
Il silenzio spezzato da qualche uccellino che cinguettava, e i passi pesanti che calpestavano la terra sotto di sé. –Dici che incontreremo altri mostri?- Chiese terrorizzata.
-No, al massimo un assassino!- Ironizzò Fred.
-Non sei divertente.-
-Io sono sempre divertente, Granger. Devo farti cambiare idea come sempre?-
-Di sicuro non baciandomi.- Incrociò le braccia al petto, allontanandosi di qualche centimetro.
-Lo sai che io non chiedo mai il permesso, Granger?- Si avvicinò, prendendo ad accarezzarle un braccio.
-Fred, basta.-
-Perché?-
-Mi metti in soggezione.- Deglutì.
-Davvero?-
-Davvero?-
-Smettila di fare così, non ti tocco. Ovviamente lo farò solo quando tu vorrai.-
-Hai appena detto che .. –
Sentendo le labbra poggiate nuovamente sulle sue, chiuse gli occhi al contatto mentre sentiva le gambe cedergli. Le accarezzava la guancia ora, continuando a baciarla lentamente come se l’avesse sempre fatto. –Non dire che non lo volevi, perché ti si legge negli occhi.-
Si allontanò, ghignando.
-Sei proprio .. maledetto.- Si morse la labbra.
Il sapore dei baci di Fred ancora impresso nella mente.
-Mi stai facendo diventare più vecchia in un mese che in dieci anni!- Sbottò, continuando a camminare senza dar conto di dove andava.
-Hermione .. –
-Fammi finire!- Lo guardò truce. –Ti credi chissà chi e non ti frega nulla di nessuno, cos’è per te questo? Un gioco? Il mio cuore funziona, Fred.-
-Lo so, so che il tuo cuore funziona e anche il mio.-
-Tu non hai un cuore.-
-Mi paragoni a Malfoy.-
-No, dico solo quello che sento a scuola.-
-Cosa senti a scuola?- Le si avvicinò, in modo da guardare in viso.
-Ti sei portato a letto TUTTE le ragazze del sesto e del settimo anno.- Disse stizzita, e con una smorfia di disappunto.
-Gelosa?-
-Per niente.- Si morse la lingua.
Eccome se sono gelosa!
-Hermione, puoi guardarmi un attimo?-
-No!-
Plash.
-Hermione, stai bene?- Fred si accovacciò verso il laghetto dove la bella riccia era caduta, che ora risaliva zuppa da capo a piedi. –Ti stavo avvertendo e tu non mi hai ascoltato.- Rise.
-Certo, e io dovrei crederci?- Sputacchiò acqua, mentre si avviava verso la terra ferma.
-Bel corpo, Granger.- Rise più forte, soffermando lo sguardo sul seno. –Bel reggiseno, vuoi che ti aiuto a toglierlo?-
-Cosa?- Chiese indignata, spostando lo sguardo sulla camicia bianca che dava in bella viso il suo reggiseno beige. –Non mi guardare!- Si coprì meglio, chiudendo i bottoni del maglione della divisa che molto probabilmente durante l’impatto si era aperto con foga.
-Dai, Granger. Andiamo a cercare dei vestiti asciutti.- Rise, dandole le spalle.
 
-E quelli chi sono?- Chiese Ginny.
Da più di un ora camminavano senza meta nella foresta, e finalmente ora che avevano trovato qualcuno .. li voleva ammazzare?
-Altri tributi, uccidiamoli!- Un ragazzo biondo cominciò a correre verso di loro, seguito da due ragazze e altri due ragazzi.
-Correte!- Urlò Harry, strattonando Ron e Ginny, mentre George si dava già alla fuga.
-Perché dobbiamo sempre morire?- Chiese Ron, tenendo il passo degli altri.
-Perché è colpa sua!- Rispose Harry, indicando George.
-Volevamo solo fare un favore a Fred!- Disse George.
-E Hermione!- Disse Ginny, saltando oltre un tronco a terra.
-Ragazzi .. –Provò a dire Ron, rendendosi conto che avevano rallentato il passo e le voci si facevano più vicine.
-Peeta uccidi la ragazza!- Urlò la bionda ragazza del gruppo.
-Gin .. –Provò a dire Harry, voltandosi verso le voci.
-Quei due finchè non si dichiareranno non usciranno da questo gioco, è questo lo scopo!- Disse Ginny.
-E’ stato inventato apposta.- Disse George. –Sono un genio, ammettiamolo!-
-Cato uccidi il rosso alto!-
-Ginny, George!- Urlarono Harry e Ron.
-Che c’è?- Li guardarono i due.
-Clove il moretto è tutto tuo!- Rise il ragazzo biondo.
-CORRETE!-
 
-Granger, aspettami! Che ne sai che in quel capanno non ci sia un assassino?- Fred le corse dietro, bloccandola all’entrata dell’enorme capanno.
-Lasciami in pace.- Scostò malamente la mano dal braccio, e si addentrò nel capanno.
Zaini, lance, corde, cibo, acqua, e arco con frecce erano sparpagliate per il capanno.
Infondo accanto all’arco dei vestiti puliti li attendevano. –Almeno qui possiamo cambiarci.- Disse stizzita.
-Non mi piace questa roba babbana.- Prese in mano un giubbotto nero con delle striscioline rosse vicino alla cerniera.
-Fattelo piacere.- Prese l’altro giubbotto, i pantaloni e gli scarponi posti sulla cassa chiusa. –Io mi cambio, tu vattene fuori.-
-E se fuori mi vede qualcuno?-
-Non ti vedrà nessuno, visto che non c’è anima viva qui.- Si nascose dietro a due casse vicine. –VATTENE.-
-Va bene, Miss Prefetto.- Rise, e si spostò verso gli zaini.
Buttando su un lato la divisa scolastica, e indossando la maglietta. Tirandosi su i pantaloni, e mettendosi gli scarponi ai piedi.
-Sono bellissimo anche vestito come i babbani, che meraviglia!- Esclamò, guardandosi allo specchio lì accanto, e sistemandosi i capelli rossi. –Pronta?-
Hermione lentamente uscì da dietro le casse, mentre si legava i capelli con una semplice treccia. –Come sto?-
Fred la guardò rapito, guardandola dalla testa ai piedi.
I capelli ormai legati che gli permettevano di vedere il viso a pieno, il giubbotto che le calzava un po’ largo, la maglietta e i pantaloni che le stavano a pennello, se non per il fatto che gli scarponi non erano del tutto adatti a lei.
-Molto bene, davvero.- Deglutì.
-Prendi uno zaino, e mettici qualche provvista. Ora andiamo a cercare gli altri.- Disse, mettendosi in spalla lo zaino.
-Mm.- Prese lo zaino, e la seguì fuori dal capanno.
Doveva ammetterlo, aveva delle belle gambe la Granger!
-Ma che sto pensando?- Si diede una manata sul viso.
-Hai detto qualcosa?-
-No!-




Angolo autrice
Imploro perdono, ma ieri non ho avuto tempo per pubblicare il capitolo!
Scusatemi infinitamente!
Questo capitolo sugli Hunger Games è solo un assaggio, il resto bè .. verrà da sè!
Al prossimo capitolo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Al sicuro. ***


-Dite che qui ci troveranno?-
-Tranquilla, Gin. Ora però spegniamo il fuoco prima che vedano il fumo.- Disse George, stringendola.
-E dove dormiamo?- Chiese Ron, mentre sbadigliava sonoramente.
-In quella grotta magari.- Disse Harry, puntando il dito verso la grotta poco illuminata.
Il sole calato da un po’, lasciava spazio alla notte che calava velocemente. Il freddo intanto, entrava dentro la pelle dei giovani, tanto da farli rabbrividire.
-Io ho freddo.- Sbuffò Ginny, attaccandosi ancora di più al corpo di George. –Georgie, andiamo nella grotta.-
-Entrate prima voi, non voglio trovarmi un ragno sulla testa mentre dormo!- Ron incrociò le braccia, facendo passare i fratelli e Harry.
-Entra Ron, non c’è nessun ragno.- Disse Harry, uscendo dalla grotta per farsi vedere dall’amico. –In ogni caso ci sono io a proteggerti.- Ridacchiò.
-Non è divertente!- Lo sorpassò, ed entrò nella grotta.
Un po’ lugubre, ma almeno potevano passare la notte tranquillamente. Tralasciando il fatto che lo spazio non era neanche molto.
-Georgie, mi racconti qualcosa?- Chiese Ginny, accoccolandosi al petto del fratello maggiore seduto a terra.
-Cosa?-
-Qualunque cosa, basta che non si tratti di Fred e Hermione.- Rise.
-Aspetta, tu hai detto una cosa prima.- Lo riprese Harry. –Hai detto che il gioco non finisce finchè quei due non si “dichiarano”, giusto?-
-Si, giusto.- Annuì George.
-Per questo motivo passiamo da un mondo all’altro?- Chiese Ron, avvicinandosi. –E’ così?-
-Non esattamente.- Rispose Ginny. –Loro devono dichiararsi per modo di dire, ovviamente. Ma il fatto del cambiare i mondi .. penso sia frutto della nostra fantasia.-
-Io non ho pensato a quelle cose lugubri.- Disse Ron, tremando.
Se nessuno di loro aveva pensato a quelle cose orribili, allora possibile che fossero stati Fred e Hermione?
-Non penso che Fred e Hermione abbiano pensato quelle cose.- Disse Harry, riflettendo. –Molto probabilmente i mondi in cui capitavamo era come delle prove per loro e anche per noi che dovevamo aiutarli, questa sarà la prova finale, ne son sicuro.-
-Come fai a esserne sicuro?- Chiese George. –Dobbiamo trovarli.-
-Non ci avete pensato?- Prese un respiro profondo, per proseguire e chiarire meglio le idee. –Quando finiamo nei mondi a volte eravamo divisi, giusto?- Annuirono. –E loro erano sempre da soli o con Ron, era un modo per .. per farli stare insieme.-
-Farli baciare.- Disse Ginny, ridacchiando dietro George.
-Pff.- Borbottò Ron, allontanandosi.
-Ron, dovevi farti avanti prima.- Disse George. –E poi non è una tragedia, se vuoi ti aiuto a conquistare qualcuna.-
-Davvero?-
-Ovvio che no.- Rise di gusto.
-Non litigate.- Disse Harry, ponendosi in mezzo ai due che stavano per prendersi a pugni.
-Sempre dietro agli altri devo stare.- Sbuffò Ron.
-Sei tu che stai dietro agli altri, se magari provassi a .. –
-A fare cosa, Harry? Sono il migliore amico stupido di Potter, IO.-
-Com’è drammatico.- Sussurrò George, all’orecchio della sorella minore che annuì.
 
-Hermione dici che questo ci può servire per cacciare?- Fred la raggiunse, porgendole un arco con le frecce. –Io sto morendo di fame.-
-Non sono brava.- Disse, prendendo in mano l’arco. –Potrei provarci.-
-Ottimo! E io userò questa in caso di attacchi!- Mostrò la spada che teneva tra le mani. –Ti proteggerò io.-
-Convinto, Weasley.- Rise. –So cavarmela da sola.-
-Devo ricordarti quello che hai fatto quando quei mostri ci volevano uccidere al negozio di dischi?-
-Zitto, ho sentito un rumore!- Mise una mano sulla bocca del ragazzo, mentre lentamente indietreggiavano verso un albero.
Il sole era sorto da solo qualche minuto, ma gli uccellini che prima cinguettavano come non mai si erano spenti, e il silenzio si stagliava nell’immensa foresta verde. Il vento tirava appena, e un immenso odore di bruciato attirava l’olfatto di Hermione.
-Hermione!- Fred scostò la mano della ragazza dalla bocca, tirandola ancora di più verso di sé. –Sbaglio o quello è un incendio?-
-E’ un incendio.- Hermione deglutì.
Il fuoco si espandeva notevolmente, e i ragazzi lentamente indietreggiavano impauriti.
-Io direi di correre.- Propose Fred.
Prendendola per mano girò la spalle al fuoco, e si addentrò dalla parte in cui erano venuti.
Correndo a perdifiato con il fuoco alle calcagna e l’odore di bruciato che non permetteva di respirare bene, i visi sudati e le gambe doloranti per la corsa.
-Fred attento!- Urlò la riccia, buttandola a terra.
Ritrovandosi sopra di lui, mentre una palla di fuoco li sorpassava sopra le teste.
-Ti ho salvato il culo, a quanto pare.- Rise Hermione, tirandosi su insieme al ragazzo.
-Potevo benissimo farcela da solo.-
-Certo, certo! Weasley, ti si sono spettinati i capelli.-
-Hermione, giù!-
-Eh?-
 
Si ritrovarono nuovamente a terra, un ennesima palla di fuoco che cercava di ucciderli.
-Ora sono io che salvo il culo a te.- Rise Fred, a pochi centimetri dalle sue labbra.
-Corri, Fred!- Se lo scostò di dosso, e prendendolo per mano riprese a correre verso la parte opposta del fuoco.
Senza rendersene conto, ora il fuoco era solo a qualche passo da loro, e se non avrebbero fatto in fretta sarebbero finiti arrosto come il pollo!
-Hermione!-
Troppo tardi. Hermione a terra con una bruciatura imprecava, sfiorandosi la gamba con le mani tremanti.
-Fred, aiutami!-
La prese in braccio, e cominciò a correre nuovamente.
 
-Harry, sei sveglio?- Chiese Ron, poggiando i gomiti sulla pietra. –E’ sorto il sole, da poco.-
-Ho notato. Dormiamo, dopo ci mettiamo in cammino.- Si girò dall’altra parte, dando le spalle all’amico che ancora lo chiamava.
-Harry voglio parlare, ora che loro sono addormentati.- Si riferì al fratello e alla sorella abbracciati che dormivano.
-Che c’è?- Si girò, e si avvicinò per ascoltarlo.
-Fred ama Hermione?-
-Si, non ti sto mentendo.-
-Lo so. Hermione ama lui, giusto?-
-Si, anche se non lo ammette a sé stessa.-
-Per Hermione sono solo un amico?-
-Si, e mi dispiace .. –
Lo zittì con un movimento della mano, mentre si sdraiava a guardava la grotta. –Pensi di essermi innamorato di lei appena l’ho vista.-
-Lo so.-
-Pensavo che un giorno mi sarei dichiarato, invece a lei piace un altro.- Sbuffò. –Non ho proprio fortuna in amore.-
-Mi dispiace.-
-Harry, non ho mai baciato una ragazza.-
-E allora? Che c’è di male?- Si grattò la nuca.
C’è di male che voi due avete avuto una relazione e io no, ed è patetico.
-Lascia perdere.-
-Ron, se vuoi posso aiutarti a dimenticarla. E poi è la tua migliore amica, non vorrai mica perderla, vero? E’ una cottarella.-
-Si, è una cottarella.- 




Angolo autrice
Eccomi qua, ho aggiornato!
Allora questo è il penultimo capitolo della Fremione nel mondo di Hunger Games.
Rivedremo i nostri al ritorno da Hogwarts, quanto siete curiosi, eh?
Aspettate, e sperate che metta al più presto il capitolo!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** A casa. ***


-Stai bene?- Chiese Fred, poggiandola a terra vicino a un albero.
-Grazie a te, si.- Rispose Hermione, poggiando la schiena all’albero. –Hai fame?-
-Per niente, e vedi di non muoverti.- Pose a terra lo zaino, tirando fuori una bottiglia d’acqua. –Fammi vedere.- Le sfiorò con la mano la bruciatura.
-No!- Gli diede uno schiaffo sulla mano, parando l’altra sulla bruciatura. –Mi passerà.-
-Facciamo così, io la disinfetto un po’ e tu stringi la mia mano, ci stai? Se la lasciamo così finirai per avere un infezione, e non ho nulla per curarti se non l’acqua.-
-Va bene, ma fai veloce.- Prese la mano libera del ragazzo, e la strinse all’istante.
-Vado.- Disse, buttando un goccio d’acqua sulla bruciatura.
Hermione tremò, stringendo gli occhi e le labbra mentre si teneva ben salda la mano di Fred. –Ti prego, basta. Mi fa male.- Sussurrò.
-Ora non ti farà più male.-
E la baciò.
 
-Aspettiamo qui, di sicuro verranno prima o poi.- Ginny si mise a terra in mezzo al verde, giocando con i fili d’erba.
-E se non vengono?- Chiese Ron.
-Hermione è furba, tranquilla.- Rispose Harry, sedendosi accanto a Ginny.
-Ronnie, facciamo un patto.- Disse George, sedendosi accanto al fratello minore. –Io ti aiuto a cercarti una ragazza, e tu vendi delle merendine marinare per me.-
-Perché non puoi venderle tu?-
-Non è finito il patto.- Ridacchiò. –Ti faccio conoscere per bene Lavanda Brown o qualcun’altra, e poi tu vendi le merendine marinare a Piton.-
-Non lo farò mai.-
-Vuoi rimanere vergine a vita?-
-Smettila di tirare fuori questo argomento.- Le orecchie diventarono scarlatte. –Faccio quello che voglio.-
-Una notte di sesso non ti farebbe male, credimi.- Rise. –E poi la Brown ha le curve al punto giusto, è bionda e carina.-
-E appiccicosa.- Sussurrò Ginny a Harry, che ridacchiò.
-Solo un pochino.- Disse George.
-Cosa?-
-Niente, Ronnino piccino.-
-Non chiamarmi così!-
-Se no cosa fai? Mi dai un pugno?-
-Potrei!- Lo spinse, facendolo cadere sull’erba.
 
-Fred, che hai?-
-Non mi sento bene.- Si grattò la nuca. –Penso mi abbia punto qualcosa prima.-
-Stai diventando .. verde.- Gli sfiorò la guancia. –Dormi, ci sono io.-
-Hermione?-
-Si?-
Fred poggiò la testa sulla spalla di Hermione, accarezzandole la mano con lentezza, e sollevando lo sguardo per guardarle negli occhi. –Mi dispiace.-
-Di?-
-Di non essere Ronnie.-
-A me non piace Ron.- Gli accarezzò i capelli rossi, mentre lo sentiva rilassarsi. –Dormi.-
-Hermione, penso di essermi innamorato di te.-
E chiuse gli occhi.
Continuò ad accarezzargli i capelli lentamente, pensando e ripensando alle parole che le aveva appena detto.
Il dolore alla gamba che si faceva via via più sopportabile, Fred poggiato alla sua spalla che respirava e le dita che senza accorgersene erano intrecciate. Un immenso calore le imporporò le guance, mentre ancora gli accarezzava i capelli.
Doveva ammetterlo a sé stessa, o non l’avrebbe più fatto. Il viaggio attraverso quei mondi le aveva schiarito le idee dopo tutto, si era innamorata di Fred Weasley.
Era innamorata di Fred Weasley dalla prima volta che l’aveva visto, e Harry aveva ragione.
TUTTI avevano ragione.
-Anch’io sono innamorata di te, Fred.- Disse, appoggiando la testa sulla sua.
Il mattino dopo, Fred e Hermione ancora appoggiati l’uno contro l’altra e con la schiena all’albero si svegliarono, aprendo lentamente gli occhi. Le dita intrecciate e i muscoli un po’ intorpiditi, mentre le ferite continuavano a farsi sentire.
Le mani gonfie di Fred e la bruciatura sulla gamba di Hermione non contribuivano, per non parlare di quell’insopportabile puzza di bruciato.
-Tutto bene?-
-Una specie, mi fa male la gamba.- Rispose Hermione, muovendosi appena per tirarsi su. –Hai le mani gonfie.-
-Lo so.- Le accarezzò il viso con dita. –E’ un problema se faccio così?-
-No.- Gli accarezzò la mano. –Mi piace.-
-E ti piaccio anche io, giusto?- Ghigno.
-Come ..?-
-Far finta di essere del tutto addormentati non è un problema.- Ridacchiò.
-Sei un imbecille.-
-Hermione?-
-Che vuoi?- Si girò dall’altra parte, lasciando la sua mano.
-Torniamo a casa.- Le girò il viso verso di sé, posandole un bacio.
Ciò che non aveva previsto era il risucchio che stava avvenendo.
 
Tutto era tornato come prima.
La camera del Dormitorio era intatta, e i giovani erano a terra, mentre le ragazze si svegliavano sul letto.
-E’ stato tutto un sogno?- Ron si grattò la nuca, mentre si metteva in piedi a guardare gli altri.
-Ovvio.- Rispose George, alzandosi insieme al gemello che sembrava assorto ancora nei pensieri. –State tutti bene?-
-Si.- Hermione si mise a sedere sul letto, grattandosi il naso. –Alla fine ce l’abbiamo fatta.-
-Hanno detto la parola magica.- Disse Ginny, facendo ridacchiare Harry che si era appena alzato.
-Ottimo.- Sussurrò Fred, puntando lo sguardo su Hermione.
-Che ore sono?- Chiese Ron, toccandosi la pancia.
-E’ ora di cena.- Disse Harry, guardando l’orologio.
-Andiamo allora, ho tante cose da fare.- Hermione si sistemò la divisa, salutò Ginny e George e senza dare uno sguardo a Fred raggiunse la porta per uscire.
-L’hai fatta arrabbiare?- Chiese Ginny, allibita.
-No, le ho solo detto che mi ero innamorato di lei.-
-E lo sei ancora?- Chiese il gemello.
-Ti pare che non lo sia?- Sbottò Fred.
-Vedrai che tra una settimana si sistemerà tutto.- Disse Ginny, abbracciandolo. 



Angolo autrice
Non è finito, tranquilli!
Il bello arriva nel prossimo e ultimo capitolo, a tra poco!

 

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Il gioco è finito-Epilogo. ***


La Sala Comune Grifondoro quella sera era piena fino all’orlo. Chi giocava a scacchi magici, chi scherzava con gli amici e le amiche, e chi vendeva Merendine Marinare.
Hermione seduta su una poltrona non dava minimamente conto a nessuno, rimaneva in silenzio a leggere il suo libro, e a non alzare lo sguardo verso uno dei gemelli.
Dopo il viaggio non si erano più rivolti la parola e se capitava di incrociarsi nei corridoi, la riccia cambiava sempre strada o si nascondeva in modo da non farsi vedere dal rosso, era troppo imbarazzante.
Aveva detto a Fred Weasley che si era innamorata e lui ricambiava, allora perché non cercarla? Aveva mentito, e lei stava soffrendo.
Si era detta “Basta ragazzi”, e si era rinchiusa in Biblioteca. Silenzio e amati libri, era musica per le sue fini orecchie. Peccato, che non aveva fatto conto con i suoi sogni traditori.
I baci dati erano impressi nella mente e nella pelle, come poteva cancellarli? Infondo, era ed è innamorata.
-Ragazze, venite qui ad annusare questo filtro d’amore!- Li incitò George. –Cinque galeoni a boccetta, e l’effetto verso il ragazzo che tanto amate è garantito!-
-Succo di zucca!- Disse Ginny, avvicinandosi.
-Harry?-
-Forse.- Girò i tacchi, tornando da Hermione. –Perché non provi a sentire?-
-Perché dovrei?- Chiese Hermione, alzando appena gli occhi verso la rossa.
-Per gioco.-
-Va bene.- Si arrese.
Posò il libro sulla poltrona, e si avvicinò quel poco per sentire l’odore.
-Se non ti avvicini del tutto non senti nulla.- Disse George, avvicinandosi verso la riccia e mettendole davanti la fiala di filtro d’amore.
-Cosa senti?- Chiese Harry, avvicinandosi anche lui.
-Sento .. l’odore di una bacchetta, in legno di ciliegio, con cuore di piuma di fenice.
Dopobarba .. e .. –
-E ..?- La incitò George.
Arrossì all’istante, mentre Fred incrociava lo sguardo su di lei.
Un solo attimo bastò per vedere la riccia sparire su nel Dormitorio con il libro, il filtro funzionava alla perfezione.
-Ha sentito i tuoi odori, immagino.- Disse Ginny.
-L’odoro della mia bacchetta, e il mio profumo.- Disse Fred.
-E’ proprio cotta.- Disse Harry. –Perché non le hai parlato?-
-E’ lei che scappa da me.-
-Magari si aspetta che il primo passo sia tu a farlo.- Disse George, rimettendo apposto il filtro.- Scusatemi, ora vado un po’ dalla Bell.- Strizzò l’occhio al gemello e raggiunse la ragazza al divano, che lo aspettava impaziente.
 
-Signorina Granger, complimenti ancora per il suo compito. E’ stato davvero impeccabile.-  Disse Severus Piton. –Peccato che per la sua sfacciataggine ad essere una So-Tutto-Io questa mattina, le abbia tolto un paio di punti.-
-Professore, io .. –
-Non parli, e si tenga in compito prima che gli abbassi nuovamente il voto.- Disse Severus, poggiando il foglio sulla cattedra.
Parecchi Serpeverde ridacchiarono, mentre Hermione arrossiva tra i suoi riccioli.
E’ così brutto essere una ragazza colta, che aveva fatto di male? Aveva solo risposto alle domande a cui nessuno quella mattina era riuscito a dire.
E ci si metteva anche Piton!
Erano passati due giorni dalla sera in cui aveva sentito l’odore del filtro, e aveva continuato a pensarci fino a quella mattina.
Fred per fortuna non si era fatto vedere in giro.
Ed era riuscita a scamparla ancora, quindi poteva stare tranquilla.
Peccato per L’Oltre ogni Previsione di Piton.
Vabbè, si riscatterà con le prossime verifiche.
I G.U.F.O. non sono ancora arrivati.
 
-Sei sicuro che la trovo in Biblioteca?-
-Si, me lo ha detto Harry. Non esce prima delle sette e mezza, la troverai lì con i libri in mano.-
-Grazie, Georgie.-
-E di cosa?-
-Di aiutarmi!-
-Non c’è di che, fratello.-
 
Il sole era calato già da ore, e lei era ancora china sui libri in Biblioteca. Piena fino all’orlo di compito, mentre Ron era occupato con l’allenamento di Quidditch e Harry era chissà dove.
Lei era sola.
Sbuffò sonoramente, girando la pagina del libro di pozioni di fronte a sé.
Aveva passato l’intero pomeriggio a scrivere tre rotoli di pergamena per la Umbridge e la sua dannata voglia di far imparare le Arti Oscure senza magia, per non parlare delle traduzioni di Rune Antiche. E le pagine di Storia della Magia da studiare, più il capitolo intero di Piton.
Lesse nuovamente la pagina, e finito di ripetere a bassa voce la lezione, chiuse il libro lentamente. Si alzò dal tavolo, prendendo a mettere le boccette, la bacchetta, la piuma e i libri nella borsa. Posò i libri che aveva usato per le ricerche e raggiunse la porta della Biblioteca.
-Granger, studi troppo.-
Il sangue le si legò nelle vene, mentre le gambe iniziavano già a tremarle. Il rossore prendeva colore sulle guance e la saliva smetteva di essere prodotta, intanto il battito del cuore accelerava senza che se ne rendesse conto.
-Almeno io studio.- Strinse la borsa al petto, e lo superò, ma la mano agile di Fred la bloccò.
Riportandola indietro, e facendole provare un brivido lungo la schiena quando toccò il muro.
In trappola un’altra volta.
-Che vuoi?- Chiese Hermione, con voce ferma e chiara.
-Qual è l’ultimo odore che hai sentito quando hai odorato il filtro d’amore?- Pose le mani ai lati della sua testa, guardandola dritta negli occhi.
-Non ti riguarda.-
La borsa cadde a terra con un tonfo, echeggiando nel corridoio vuoto.
-Mi riguarda.- Si fece più vicino. –Hai sentito i miei odori.-
-Non è vero.-
-Il primo odore che hai sentito era quello della mia bacchetta, e il secondo era il mio profumo.- Disse, accarezzandole una guancia. –Non negare.-
-Fred, smettila.- Incrociò le braccia al petto, continuando a guardarlo.
-Smettila tu di scappare, Granger.-
Posando le mani sui polsi di lei, si avvicinò e posò un bacio leggero sulle labbra. Sentendola irrigidirsi al contatto, e un mezzo sospiro sfuggirle dalle labbra.
Un altro bacio, stavolta più intenso e giocando con la sua lingua. Mordicchiandole le labbra, e ritornando a baciarla più lentamente.
Mollando la presa sui polsi per permettere gli mettergli le mani nei capelli rossi, sposando le mani dal fianco al viso.
Hermione un po’ meno impacciata, ricambiò i baci, fino a quando Fred si staccò.
-Ho sentito l’odore della tua mazza da Battitore.- Disse, arrossendo ancora di più.
-Granger, sei proprio .. – Ridacchiò, allontanandosi.
-Cosa?-
-Lascia perdere.- Le si avvicinò, nuovamente. –Quindi, ora, sei la mia ragazza.-
-Non mi chiedi neanche di andare ad Hogsmade la prossima settimana?-
-Certo, questo era palese.
Verrai ad Hogsmade con me, e sarai la mia ragazza.-
Le mise un braccio intorno alle spalle. –Ci stai, Granger?-
-Forse.- Intrecciò le dita con le sue, mordendosi le labbra. –Andiamo a cena?-
-Certo, Miss Prefetto.- Le diede un bacio.
Il gioco ora è ufficialmente finito.
 
 
Epigolo
George Weasley ora è ufficialmente fidanzato con Katie Bell, e continua a vendere Merendine Marinare nella Sala Comune Grifondoro.
A quanto pare, il Prefetto Perfetto è troppo impegnato a fare altro con il gemello.
Ginny Weasley continua a uscire con Michael, sotto lo sguardo di Harry e le infuriate di Ron.
Harry Potter ha lasciato finalmente Cho Chang, e ora può contemplarsi nell’osservare Ginevra Weasley crescere e stare tra le braccia di altri.
E’ stato quasi tentato di rubare un filtro d’amore, ma ci ha ripensato subito dopo.
Ron Weasley è uscito con Lavanda Brown, e .. si è beccato uno schiaffo per la sua poca educazione. Un vero peccato.
Fred Weasley e Hermione Granger, fidanzati ormai da tempo, ma con qualche battibecco qual e là. Causa? Merendine Marinare.
Litigare ne vale la pena, almeno dopo possono far pace tutte le volte nella stanza o della riccia o del bel rosso.
Se la loro storia continuerà?
E chi lo sa!
 
 
 
Angolo autrice
Ringrazio tutti per le magnifiche recensioni, siete davvero gentili e non potrei chiedere altro di meglio. Grazie per chi abbia letto, messo tra le preferite, le ricordate ecc..
Alla prossima Fremione!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2106349