Essence di Dhialya (/viewuser.php?uid=70910)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lucy ~ Discovery ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 2: *** Susan ~ Fantasy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 3: *** Edmund ~ Second ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 4: *** Peter ~ Treasure ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 5: *** Jadis ~ Deception ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 6: *** Castello di Jadis ~ Ice Prison ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 7: *** Oreius ~ Promise: To Death ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 8: *** Tumnus ~ Different ~ [First movie - Secondo book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 9: *** Armadio ~ Proof ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 10: *** Prima Battaglia ~ Life ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 11: *** Pevensie ~ Family ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 12: *** Aslan ~ Prophecy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 13: *** Helen ~ Mother's Heart ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 14: *** Cair Paravel ~ Home ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***
Capitolo 15: *** Corone ~ Kings and Queens ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 16: *** Aslan ~ Sacrifice ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***
Capitolo 17: *** Lucy/Tumnus ~ Little Flame ~ [First movie – Second Book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 18: *** Lampione ~ Fire Point ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 1 *** Lucy ~ Discovery ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Raccolta interamente
dedicata a
FreddyBarnes.
Buon compleanno Sister! <3 Spero non
ti deluda.
Essence
Lucy
~ Discovery
[First
movie
- Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
-Mia
cara bambina,
siamo a Narnia. A partire dal lampione
giù giù fino al castello di Cair Paravel
sull'oceano orientale. Ogni albero e ogni pietra che vedi, ogni
ghiacciolo... è Narnia-.
-E' davvero enorme l'armadio
guardaroba-.
Allora l'avevi appena conosciuta.
Narnia.
Era bastata
quella parola, per farti tornare felice, un sorriso di stupore che si
era dipinto sul tuo viso.
Un mondo dentro l'armadio.
Un mondo che poi
sarebbe diventato tuo, che ti apparteneva come tu appartenevi a lui fin
dall'alba dei tempi.
Niente bombe in quel luogo magico, niente soldati
o guerre, incubi e paure.
Solo un paesaggio bianco neve, cristallizzato nella sua magnificenza
come una statuina di diamante. E se era splendida così, come
tu la vedesti per la prima volta, Narnia era ancor più bella
tutta colora dei delicati toni primaverili.
Sotto l'apparente scorza di
ghiaccio batteva un cuore: un cuore vivo, un cuore puro, il cuore di
quel mondo che ti aveva chiamata a se e che amavi con tutta te stessa.
Popolata da creature che non avevi mai
visto, o di cui avevi sentito parlare solo nei racconti.
Quando
emozionata chiedevi a Peter o alla mamma di raccontarti le fiabe prima
di addormentarti, dove le cose andavano come volevi tu.
E anche se
sapevi spesso come andava a finire eri sempre curiosa di saperne
ancora, e ancora e ancora, per poter trovare ogni volta una
sfaccettatura diversa.
E Narnia assomigliava incredibilmente al mondo
che avevi sempre sognato di trovare.
Un luogo impregnato di magia, in
cui tu eri la regina e insieme ai tuoi fratelli governavi in pace, con
bontà e giustizia.
In cui la tranquillità e la libertà regnavano
sovrane, in cui non si negava un aiuto a nessuno e ti sentivi al
sicuro.
Perché eri protetta, li a Narnia.
Eri a casa.
Eri sempre stata la prima pronta a fare nuove
scoperte, e la tua curiosità, l'istinto che ti guidava verso
cose nuove, quella volta ti aveva premiato
nella maniera migliore.
Avevi trovato il tuo mondo, il
posto in cui tornare.
Perchè Narnia era la scoperta
più bella e speciale che avessi mai fatto.
***
Oilà,
gente del fandom delle Cronache. Su, su, cosa sono
facce? Probabilmente vorreste uccidermi, ma questa raccolta Non potevo per Nessun motivo al
mondo Non
pubblicarla nonostante abbia già in corso altro. Ci sto
lavorando da inizio anno, ed è per una buona
causa ù.ù - tra l'altro darling ... ancora
tantissimi auguroni! Ti stavo dicendo: l'altro progetto lo pubblico
quando torni, sono a metà
perchè l'ispirazione non mi ha aiutata questa settimana
(anche se ho pubblicato altro), e non mi andava di
scrivere una schifezza >.< -
Quindi ... nada, penso che non ci sia molto da dire, per il momento,
credo che la raccolta parli da se ^^
Ma devo ciarlare, quindi blabbo su questo lavoretto: è una
raccolta che raccoglie in brevi flashfic i momenti che hanno
contraddistinto le cronache. Ci saranno quasi tutti i personaggi, dai
Pevensie Caspian, ad Aslan e Jadis, da Oreius, Tumnus e i Castori, da
Nicabrik a Ginnarbrik (il nano che stava con Jadis ^^ Eh si, proprio
tutti!) Poi ci sarà il fattore Tempo, l'armadio, Cair
Paravel *prende la scaletta perchè non si ricorda
già più* ... insomma, un pò di tutto e
un pò tutti sui vari momenti, come anche i graffiti che
trovano nel secondo film. Mi sono inventata il momento in cui li hanno
dipinti, andando a fantasia ^^' E' una raccolta molto variegata, che
spero possa essere di vostro
gradimento.
Giuro che questo è l'ultimo lavoro con la scritta "In corso"
che pubblico, prometto.
Per oggi ho finito, vi ringrazio di aver letto.
Un abbraccio
Cla***
Ps: Ripropongo
qui dei
lavori che ho pubblicato ultimamente, nel caso qualcuno fosse
interessato può darci uno sguardo:
Toy (Poesia)
Dead
Rebirth
(Horror – Rating Arancione)
Live
Child
(Nonsense)
Piove
- Aurora
(Nonsense – Aggiornato 36^ capitolo)
|
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Capitolo 2 *** Susan ~ Fantasy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Susan
~
Fantasy
[First movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
-
... Impossibile ... -.
-Non
ti
preoccupare: di sicuro è solo la tua
immaginazione-.
Bianco.
Eri caduta indietro dopo essere inciampata nei piedi di tuo fratello,
ed avevi preso uno spavento per il contatto indesiderato che ti avevano
procurato i rami
improvvisamente spuntati ai tuoi lati, circondandoti.
Intorno a te era tutto
bianco.
Il tuo corpo si era scontrato con
qualcosa di terribilmente freddo e morbido, dal profilo irregolare e
modellabile, che attutì la tua caduta con un suono ovattato
e di fastidioso scricchiolio.
Che conoscevi troppo bene.
Troppo bene
per ignorare, poiché non era la prima volta che lo sentivi
sotto di te.
Troppo bene, perchè fosse semplicemente
qualcosa dettato dalla tua immaginazione.
Il sangue ti si era freddato
nelle vene, bloccando il suo scorrere e pulsare, ed i muscoli si erano
irrigiditi, incapaci di muoversi o eseguire il tuo ordine di stare in
piedi dettato razionalmente dalla testa.
Neve.
Una serie di brividi ti
era corsa giù per la schiena, facendoti venire la pelle
d'oca e sostituendo la sua solita morbidezza, priva di imperfezioni.
Per il freddo improvviso
e l'aria tagliente o per l'inconsapevole
emozione che ti nacque nel cuore come un germoglio di primavera?
Ritirasti le mani che avevi usato come riparo per farti il meno male
possibile nella caduta, e te le portasti al petto, per asciugarle e
scaldarle.
Acqua.
Avevi guardato quelle gocce che puntellavano i tuoi
palmi e che scorrevano verso il terreno stranita e sconcertata, senza
capire.
Perchè era semplicemente Impossibile.
E quando
finalmente eri riuscita a girarti indietro dopo esserti messa in piedi
ti eri trovata davanti tutto ciò che la tua mente aveva
processato, ma a cui tu non volevi semplicemente credere.
Perchè era Impossibile
che fosse reale.
In quel momento ti
trovavi nel posto inventato da Lucy.
Eri a … Narnia.
Il
mondo dentro l'armadio.
Sapevi benissimo, che la sua fantasia era
sempre stata migliore della tua.
Nei giochi, nell'immaginare una
realtà diversa, un mondo migliore.
Lei credeva
nell'esistenza di Babbo Natale.
Ma il mondo in cui ti trovavi, quel
freddo che i tuoi piedi coperti dalla neve sentivano e quel vapore che
formava il tuo respiro era vero, non una semplice descrizione nata da
una testa troppo fantasiosa.
Le sensazioni, tutto ciò che
provavi e percepivi, toccavi e vedevi, erano qualcosa di concreto. Vero
e reale, che si stagliava davanti a te in tutta la sua grandezza e
magnificenza, facendo cadere tutte le tue barriere di concretezza e
finzione.
Dunque Susan,
qual'è il sottile velo che separa
realtà e concretezza con fantasia ed immaginazione?
*** Credits:
I personaggi
trattati appartengono a C. S. Lewis. Le citazioni iniziali sono prese
dai libri o dai film, ed appartengono agli aventi di diritto. Non
scrivo a scopo di lucro ma solo per intrattenere in una - spero -
piacevole lettura. (Ora dovete spiegarmi perchè mi dimentico
sempre - sempre
- i credits, in qualsiasi cosa io pubblichi
è.é)
Crediti
a parte, per
il momento le citazioni iniziali sono prese dal primo film, come credo
che lo saranno sempre per i capitoli che tratteranno le tre avventure
dei Pevensie (Quindi anche Viaggio del Veliero e Principe Caspian). Non
so perchè, ma mi trovo meglio a lavorare con i film, come si
sarà capito, forse perchè riescono ad arrivarmi
in maniera più diretta ... bah. Quindi se non ci sono
cambiamenti che comunico nelle note, le frasi sono prese dalle tre
trasposizioni cinematografiche. - Vabbeh, avete capito, scusatemi =.= -
Dunque!
Secondo capitolo sulla cara Sue. Ah, io adoro Sue. Mi ci
ritrovo troppo ed al contempo non la capisco proprio. Insomma, entri a
Narnia e l'unica cosa che sai dire è impossibile?
Impossibile?! Cavoli, io avrei fatto i salti di gioia ._______.
(Lasciatemi perdere, chi mi conosce capisce perchè me la
prendo tanto ^^'''')
Credo che la
flash parli da sola - Anche se mi ritrovo a dire che l'ultimissa
frase/domanda mi lascia un pò perplessa -. Devo dire che
questa sua fantasia
è collegata anche al fatto che durante L'ultima battaglia
crede che sia stato tutto un gioco, un qualcosa da dimenticare per
crescere; quindi diciamo che, punto di vista prettamente mio, visto che
lei non ha grande immaginazione come invece l'ha Lucy non riesce a
continuare ad immaginare Narnia e la dimentica ...
Vi ringrazio per aver
letto; ringrazio coloro che hanno commentato il capitolo precedente (Rinalamisteriosa,
Ulisse 999, a n t e a, FreddyBarnes e _ L a l a) coloro che seguono e
preferiscono ^^ Grazie mille. Se avete qualcosa da dire -
qui o in altre storie -, positiva o negativa che sia, io sono qui, non
fatevi problemi =)
Risponderò
al più presto alle recensioni che mi
mancano, qui e in altri fandom, in questi giorni sono un pò così ma
vedrò di fare presto ^^
Ci si sente;
Un abbraccio
Dhi***
|
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Capitolo 3 *** Edmund ~ Second ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Edmund
~
Second
[First movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
-Tu
sei il
genere di ragazzo che io vedo adatto per diventare Principe
di Narnia. Forse, persino Re-.
-Davvero?-
La
sua
figura era
algida e fredda, snella e dalla postura sicura, fasciata nel vestito
dai riflessi azzurro ghiacciato, lo stesso colore dei suoi
imperscrutabili e altezzosi occhi.
Sembrava una statua di ghiaccio
pronta alla rottura tanta era la delicatezza dei tratti del viso, che
si rivelavano essere duri e affilati se alterati.
Ed emanava potenza.
Quella forza che traspariva in ogni singola particella di essa, che non
metteva dubbi sul fatto che era capace di ogni cosa ella volesse:
comandare persone ed oggetti, fare magie, dettare leggi, creare
incantesimi.
Renderti Re.
Superare Peter.
Il freddo ti stava
congelando i polmoni e la punta del naso, respirare stava diventando
quasi una sofferenza: era talmente tanto ghiacciato, quel posto, che
ogni volta in cui inspiravi ti sembrava che una lama ti fosse stata
conficcata direttamente nella schiena.
L'aria congelata ti
schiaffeggiava il viso ad ogni minimo soffio di vento, rendendoti i
muscoli insensibili e la pelle candida arrossata.
Lucy.
Come aveva
fatto quella piccola peste a te tanto sofferta a trovare quel posto
così … così?
Non trovavi nemmeno le
parole per descrivere quel luogo imbiancato da una spruzzata non
indifferente di soffice neve.
-Certo.
Dovresti
portare la tua
famiglia-.
- … Allora li porto-.
Sapevi
che nel
suo tono di
voce fin troppo calmo, sibilante come una lama ghiacciata in attesa di
poter colpire, c'era qualcosa che non andava.
Una vocina che ti gridava
che era sbagliato quello che stavi facendo, che ti fece tentennare un
attimo, indeciso se condividere con i tuoi fratelli quelle attenzioni
che per la prima volta erano solo
per te.
Ma c'era anche un grido che
ti diceva che lei era sbagliata, stonante con l'essenza magica che
emanava di sottofondo quel luogo.
Stavi tradendo i tuoi
fratelli.
Non
ne eri pienamente consapevole, forse?
Sangue del tuo Sangue.
Rosso scarlatto
che in quel momento non potevi nemmeno pensare di condividere con loro,
con lui.
-Edmund,
non fai mai quello che ti dico! Perchè non
cresci una buona volta?-.
-Smettila Peter! Credi di essere
papà, ma non lo sei!-.
In
quel momento non
importava, perché qualcosa vibrò nel tuo petto a
quei ricordi, al pensiero di essere stato schiacciato ed additato
ingiustamente.
Superare Peter,
fargli vedere che anche tu sapevi cavartela da solo,
abbastanza grande per non sottostare ai suoi ordini.
L'importante era,
per una volta, essere il Primo.
***Eccomi
qui :D Sono
le ... uhm cinque e mezza del mattino, e mi ritrovo ad aggiornare
perchè tra un'oretta parto e non becco il pc fino a
lunedì ... per me era un pò una disgrazia, non
riuscire ad aggiornare questa raccolta D: Quindi nada, in sostanza,
miei prodi Narniani, passo a spiegarvi la flash, che mi sa che
è meglio ^^''''''
Allora: Su Edmund. Su Edmund e la sua voglia di constrastare Peter. Su
Edmund, la sua voglia di contrastare Peter e lo zampino di Jadis.
La storia come avrete notato ha tre punti di riferimento, invece che
solo uno come dovrebbe essere solito per le altre: questo
perché la flash si basa su un pò tutti e tre i
punti citati, ed escludendone uno mi sembrava che mancasse di qualcosa.
Quindi ho preferito suddividere così ^^
Come avrete notato si basa di più sui pensieri di Edmund
verso Peter e un pò anche le sorelle, che più su
Edmund e l'incontro con Narnia. Questo perchè io penso che
ciò che caratterizza Ed non è tanto il fatto di
trovarsi in un nuovo mondo - che, comunque, avrà anche
questo pensiero il suo posto ^^ - quanto più la sua voglia
di primeggiare.
Nel senso che se pensiamo ad Edmund ed alla sua prima volta a Narnia ci
viene in mente il tradimento, o comunque il suo incontro con Jadis.
Quindi mi sembrava giusto dare questo spazio, inizialmente.
Spero che vi sia piaciuta, risponderò quando torno alle
recensioni, e vi ringrazio per aver commentato i capitoli precedenti o
anche solo aver letto in silenzio.
Love,
D***
Ps: se vi può interessare ho ripubblicato settimane fa una
flash su Ed: Blind.
Se vi interessa potete farci un giro ^-^
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Capitolo 4 *** Peter ~ Treasure ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Peter ~
Treasure ~
[First
movie
- Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
-Edmund!-
-No, ormai è troppo tardi … -
-Lasciami andare!-
-Fareste solo il suo gioco!-
Stringi
la mascella
fino a sentire male, le mani a pugno che fremono in attesa di poter
fare qualcosa.
Perchè non
puoi lasciar correre
così.
Il senso d'impotenza si fa largo tra le vene facendoti
quasi mancare il respiro, un cancro che si nutre della paura che si
cosparge come una macchia di acqua in un prato.
Invisibile, ma
dannatamente presente.
La tua personale paura dilaga, s'inietta nel
sangue facendolo ribollire di sensazioni che solo tu sei in grado di
sentire. E fuori cerchi di mantenere la calma, mentre dentro hai il
panico per ciò che gli potrebbe accadere.
Se n'è
andato.
Ha oltrepassato quel portone ghiacciato, consapevole che voi lo
stavate osservando, ansiosi e preoccupati. Si è chiuso la
porta alle spalle, come per volersi dimenticare di voi.
Vi ha traditi.
Ha scelto una
gloria ed un potere fittizi, piuttosto che voi; la sua famiglia.
Contate davvero
così poco
per lui?
Se
n'è andato da Lei.
Una Strega dal cuore di pietra, potente
da decidere della sorte altrui e falsa come i riflessi su uno specchio.
Ed è colpa
tua.
Perché non lo hai saputo tenere
vicino a te. Perché hai continuato a sgridarlo, a non
osservare le sue marachelle sotto un altro punto di vista se non quello
di voler fare il dispettoso. Perché hai continuato a dargli
contro, a comportarti come se fossi tu l'unico Giusto.
Hai sbagliato.
Brucia ammetterlo.
Brucia ammettere di essere nel torto, nel sentire i sensi di colpa
stringerti lo stomaco e stritolarti sotto il loro peso accusatore che
alimenti da solo.
E con lo sbaglio stai rischiando di perderlo definitivamente.
Non ti perdoneresti mai
se dovesse accadergli qualcosa.
-Peter!
Solo perché un uomo con
la barba e la giacca rossa ti da una spada non significa che diventi un
eroe!-
Stringi l'elsa della tua spada, mentre continui a
pararti
davanti a Lucy e Susan, fissando negli occhi il nemico.
Non
accadrà; non di nuovo.
Ti saresti ripreso Edmund da quella Strega di Ghiaccio, avresti
protetto le tue sorelle dai pericoli che quel mondo incantato celava.
Non avresti ascoltato ancora per molto quella vocina infetta accusarti.
Nessuno te
li avrebbe portati via.
Perché loro erano il tuo tesoro segreto da cui attingevi la
forza necessaria per andare avanti, coloro per cui avresti dato la vita
senza pensarci due volte. Coloro per cui avevi trovato la forza di
continuare a vivere nonostante
tutto.
Nessuno te
li può portare via.
-Perché
non fai mai quello che ti dico?-
Sorridi.
Nessuno.
Nemmeno la morte.
***Chiedo
perdono per
il ritardo. Davvero, mi dispiace aver fatto passare più
tempo – anche se non tantissimo – del necessario
prima di trovare la forza per aggiornare. E' arrivata l'estate, e mi
sono un po' lasciata andare staccando un po' da tutto - Staccando, non
abbandonando -. Spero possiamo capirmi, e che stiate passando una bella
estate ^^
Allora, su questa flashfic: non è venuta
propriamente come la volevo io; la trovo più
“dura” e diretta rispetto, ad esempio, alle prime
due riguardanti le sorelle Pevensie, dall'atmosfera un po'
più lenta e “magica”. Però,
sinceramente, sono contenta di essere almeno riuscita a scriverla.
E'
divisa e riprende due punti della storia: una quando vedono Edmund
entrare nel castello di Jadis, l'altra - più corta e un
pò generalizzata - al fiume, quando sono presi di
mira dai lupi. E l'ultima frase è quella dopo la battaglia,
quando tutto si è sistemato. Mi sembrava una buona proposta
per la conclusione, spero che anche voi l'abbiate gradita ^^
Penso che
il testo sia chiaro, e spero di aver fatto un lavoro almeno accettabile
con i pensieri di Peter, di non averlo reso troppo … uhm,
come dire “abbattuto”. La "macchia d'acqua sul
prato" sarebbe il fatto che anche se dentro Peter ha paura, fuori cerca
di celarlo per far forza alle sue sorelle e, credo, in qualche modo a
se stesso.
Ah, inoltre ci tengo a precisare l'ultimissima frase, quella
del "Nemmeno la Morte". Non
fa parte della flashfic. O meglio: ne fa
parte, ma non maniera diretta. E' stato più uno sfizio mio
personale nel volerla inserire, perchè mi piace ricordare
che ne L'ultima Battaglia si ritrovano insieme nella vera Narnia
(quindi Peter rimane insieme ai fratelli, anche se mancherebbe Susan) e
alla fine della prima battaglia contro Jadis Edmund si salva.
Fatemi
sapere, nel bene o nel male =)
Ringrazio coloro che
hanno letto,
commentato, che seguono e preferiscono. Grazie <3.
Dovrei
aggiornare, spero entro fine settimana o comunque prima di andare in
vacanza, con Narnia's Spirits. Inoltre ho aggiornato qualche giorno fa
con Piove, se siete interessati, ed ho pubblicato una poesia e una
nonsense – se volete potete farci un giro –.
Ho
finito, spero di tornare presto e con altro prima di andare via il 18.
Grazie a tutti <3
D.
|
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Capitolo 5 *** Jadis ~ Deception ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Jadis
~ Deception ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
-Edmund,
sei tutto
gelato. Vieni a sederti vicino a me-.
La profezia.
Sorridi mesta, fintamente conciliante, indossando una maschera
ghiacciata che non è la tua.
La profezia è reale.
La tua mente, agile e scattante in mezzo al tormento che la sua vista
ti ha provocato, furba e calcolatrice come sempre in ogni evenienza, si
è già impegnata per trovare un piano che rivolti
maggiormente le sorti della battaglia imminente a tuo favore.
Eh no, non adesso.
Farai in modo, tutto ciò che è in tuo potere, per
non farla avverare.
E
lui, lui,
piccolo ingenuo con manie da grandi,
è perfetto.
-Dietro
questi boschi, le vedi quelle due
colline? La mia casa si trova proprio la in mezzo-.
Casa.
Ti viene
quasi da ridere per come hai definito il tuo Castello. Un enorme
palazzo ghiacciato atto a mostrare tutto il tuo potere.
Potere, una
forza che non ti basta.
Ne vuoi di più, molto di
più.
E se riuscirai a sbarazzarti di lui e dei suoi fratelli
avrai maggiore possibilità di vittoria su Aslan.
Sciocco
leone, a riporre la sua fiducia in quattro bambini.
Perché tu sei tremendamente sicura che la vittoria
sarà tua.
Tua e tua soltanto.
Insieme a Narnia.
Per sempre.
Un patto sigillato dal ghiaccio eterno su una terra in cui
già eserciti potere. Anche con la guerra non
cambierà nulla, sei già la Regina di quel mondo
soggiogato dal tuo volere.
-
… Allora
li porto-.
Quelle
parole sono musica per le tue orecchie, una musica languida e sadica,
che ti fa ghignare internamente per quella parte di piano riuscita alla
perfezione.
Ti chiedi se anche gli altri tre umano sono così
stupidi come quello che ti ritrovi davanti: se così fosse
sarebbe stato un gioco da ragazzi.
Eri riuscita ad ingannarlo.
Piccolo
sciocco, non sai cosa ti aspetta.
Quel Figlio d'Adamo era perfetto per
il tuo piano.
Avresti vinto.
Avresti avuto Narnia e avresti battuto
Aslan.
Definitivamente.
Al diavolo la profezia, quella si
può ingannare e far scomparire come neve al sole.
***Buon
pomeriggio Efp
e lettori delle Cronache! Quanto tempo, mamma
mia, mi sembra di non aggiornare da secoli anche se è
passato si e no un mese dall'ultimo capitolo di questa raccolta...
Dovete scusarmi, è stato un
periodo un pò
del cavolo, tra ansie varie, ispirazione bastard*, vacanze mie e
vacanze del pc ...
Insomma, ho avuto periodi migliori, anche se non mi
lamento. Mi dispiace di non aver ancora aggiornato Narnia's Spirits,
spero di fare presto, davvero. Un pò è colpa
anche di varie idee che mi stanno tempestando la testa, non so
più da che parte girarmi. Inoltre so che devo ancora
recensire varie cose: arriverò anche li, è una
promessa.
Passando alla flash, perchè a voi sicuramente dei miei
problemi non frega nulla: ecco qui il quinto capitolo, dedicato a Jadis
e - in minima parte - rivolto anche ad Edmund, al loro primo incontro.
I pensieri di Jadis mentre vede il suo piano realizzarsi, convinta che
così facendo si sbarazzerà di tutti e quattro in
una volta sola. Spero che sia stata una piacevole lettura ^^ Ogni
commento, consiglio o critica saranno sia graditi che uno spunto per
migliorarmi. Tra l'altro mi sembra di non connettere più i
tempi verbali e scrivere da schifo, non so perchè.
Comunque, per il momento le flash avanzeranno maggiormente tra i
"partecipanti" del primo film, quindi aspettatevi chiunque e/o
qualunque cosa come prossimo capitolo ^-^
Ringrazio soffio e _L a
l a per aver recensito, coloro che leggono anche solo in silenzio, l'1
che preferisce e le 3 che seguono. Grazie del sostegno a tutti
<3.
Ci si vede spero presterrimo con la long, o anche, con il prossimo
capitolo della raccolta Elements and Seasons.
Love,
D <3
***
Ps: per chi fosse interessato ho aggiornato Piove con il 44^ capitolo
sulla Foresta.
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Capitolo 6 *** Castello di Jadis ~ Ice Prison ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Castello
di
Jadis ~ Ice Prison ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
Silenzioso.
Se c'era
una cosa in te che si notava subito era il silenzio che regnava sovrano
nelle tue ampie stanze, le scivolose scalinate o le fredde pareti. Una
mina che vagava come una cacciatrice o riposava stagnante nell'aria,
pronta a scoppiare al minimo segno di movimento.
Perfino un minimo
respiro o il battito di un cuore vivo e pulsante all'interno di un
corpo sembrava che fossero un terremoto che si stava per scagliare su
di te.
Rimbombavano per minuti interi, un tempo infinito gelato nel
freddo mortale, diffondendosi in ogni antro, in ogni luogo.
Così diverso
dall'altro castello …
Cair Paravel,
tuo fratello e tuo opposto, dalle grandi vetrate, le mura possenti e le
stanze accoglienti e calde.
Tu, invece?
Fatto di ghiaccio.
Fragile e
tagliente, pesante e leggero, freddo e insensibile.
Creato sul potere
della padrona di ghiaccio e pietra: vivevi per essere la dimora di
essa, vivevi grazie al potere di Lei.
Se fosse mancato, tu saresti
crollato, sciogliendoti e perdendoti nelle terre di Narnia. Tornando ad
essere parte dell'oceano orientale, le gocce di pioggia, l'acqua di
laghi e fiumi.
Però non eri fatto di pietra, come le statue
che si annidavano nelle tue prigioni.
Quindi potevi considerarti
vivo?
Dentro di te si spegneva la vita, racchiudevi i lamenti di coloro che
venivano segregati e torturati nelle tue prigioni.
E consolavi quelle statue di
pietra con finte correnti di aria, con le gocce di acqua che
scivolavano lungo le tue pareti come lacrime di diamanti per poi
ghiacciarsi nuovamente.
Eri una
prigione di ghiaccio creata apposta per intrappolare anche il
più piccolo soffio di vita.
Una tomba.
***Eccomi
di ritorno
:) Sono contenta di non aver fatto passare troppo tempo, spero di
mantenere un buon ritmo – ma me ne sto zitta
Perchè ogni volta che me lo auguro poi non mi faccio sentire
per almeno un mese … –
Che dire? Breve flashfic (più corta rispetto alle altre)
riguardante il Castello di Jadis (quando dicevo che c'erano tutti
intendevo proprio tutti! XD).
Non so se ha un nome, credo che non sia
mai stato reso noto, quindi non glielo ho dato. Dato che è
stato un protagonista marginale non ho citazioni che lo riguardano
direttamente (a differenza di Cair Paravel, che ad esempio Aslan cita
esplicitamente quando parla con Peter), quindi questa volta non le ho
messe.
Ho cercato di lasciare Jadis il più
“fuori” possibile, in modo da rendere il
personaggio centrale proprio il castello, come se avesse una sua
personalità. Spero di esserci riuscita in una maniera almeno
buona, e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Non mi esprimo molto solitamente sulle raccolte, perchè i
capitoli posso decidere di variarli in base all'ispirazione, ma posso
anticipare che questo castello tornerà ancora -
più avanti - in un altro momento e con un altra flash tutta
per lui :) Mi è piaciuto poi anche lavorare sulla differenza
tra lui e Cair Paravel, sul fatto che il primo è come una
tomba per i traditori di Narnia mentre il secondo è un luogo
di "salvezza" ...
Quindi pubblicherò qualcosa che li riguarda, sicuramente,
perchè mi attira un "botta e risposta" che mi è
venuto in mente e su cui sto lavorando. Niente di che, uno scambio di
parole quasi abbastanza nonsense, ora che ci penso.
Vedrò in base agli impegni ^^
Ringrazio
coloro
che preferiscono e seguono. Coloro che hanno commentato o quelli che
leggono semplicemente. Grazie a tutti <3
Ci si vede spero
presterrimo ^^
Love,
D***
|
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Capitolo 7 *** Oreius ~ Promise: To Death ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Oreius ~
Promise: To Death ~
[First
movie
– Second book: the lion, the witch and the wardrobe]
-Sei
con me?-
-Fino
alla morte, mio Signore-.
Lo
avresti
accompagnato fino alla morte.
Lo avevi promesso.
Per Narnia, per
liberare la tua terra, quella dei tuoi avi, dei tuoi compagni, amici,
fratelli.
Per riuscire a donare un futuro fatto di fiori riflettenti i
colori dell'arcobaleno e profumo di sole che ti penetrava nelle ossa.
Era un ricordo, il ciclo annuale di Narnia, un ricordo ancora vivo e
pulsante, dentro di te.
E man mano che il ricordo sbiadiva, dopo cento anni passati al gelo, la realtà iniziava a farsi
strada: tornavi a vedere il verde brillante dell'erba, a sentire il
fruscio delle foglie sugli alberi quando le scuoteva il vento che
sapeva di mare e boschi, a immergerti nell'azzurro del cielo: infinito,
cullante, sereno mentre il sole, energico, splendeva.
Potevate vincere,
dovevate vincere.
Tu avresti fatto di tutto.
Per i tuoi sovrani, per
Narnia, per Aslan e per te stesso.
Perché Narnia è casa tua, il posto che conoscevi
meglio della tua persona, quello che ti cullava da piccolo e in cui
avevi visto, fin da giovane, la vita nascere e scorrere.
Non conoscevi posto migliore di quello in cui avevi sempre vissuto -
prima che lei, strega potente senz'anima e dal cuore di ghiaccio,
arrivasse e te lo strappasse via, facendo piombare tutto in un bianco
eterno senza fine.
La terra che avevi calpestato con i tuoi zoccoli per te era la
più soffice e delicata; il vento che ti s'insinuava tra i
capelli il tocco più leggero che avessi sentito, pari a
quello delle ninfe dei ciliegi che danzanti ti sfioravano e le cui
risate erano le più cristalline che ricordavi. Leggiadre ed
echi lontani, come le onde del mare sulla spiaggia.
Era tutto famigliare, impresso nella tua mente, rimasto lontano fin
dall'arrivo di quei quattro ragazzi e Aslan, perché
ricordarlo ti faceva sentire impotente: come potevate averle permesso
di cancellare la vostra vita?
Ma ora poteva tornare.
Tutto come ricordavi.
La
strega che
si avvicina, il futuro
re a terra, confuso per la botta, nessun modo in cui lui possa evitare
lo scontro imminente.
Inspiri.
Espiri.
E poi parti, con un
ruggito di
guerra nella cassa toracica che ti esplode dentro, l'adrenalina che
pulsa nelle vene, la spada che brilla sotto il sole che sta tornando a
splendere come una volta.
Fino alla morte.
***Io
…
vabbeh, non chiedo più nemmeno perdono, chi mi conosce sa
che sono soggetta a questi sbalzi temporali tra gli aggiornamenti,
più o meno voluti. Questi, di questi ultimi mesi, non sono
stati voluti, posso assicurarvelo. Spero solo che i tempi
d'aggiornamento non influiscano sull'interesse per la raccolta.
E'
stata dura tornare a scrivere, mi sono impegnata molto e contro la
voglia di chiudere word, alzarmi dalla sedia e immergermi nei libri.
Era come se mi torturassi da sola, ma mi faceva piacere:
Perchè a me piace scrivere, amo scrivere, mi fa sentire
viva. Quindi … spero di non aver scritto una schifezza,
ancor più che mentre immaginavo Narnia vista
da Oreius mi sono sentita male, per ragioni mie. Vecchi ricordi che
affiorano.
Anyway, spero vi sia di gradimento, e ringrazio se qualcuno
vorrà lasciare qualche riga scritta, a questa flash o alle
precedenti.
Qualche dettaglio sui miei ritardi è scritto
nelle note dell'account, ma non mi esprimo molto.
Ringrazio chi
preferisce, ricorda, chi legge anche solo in silenzio, chi ha
commentato e chi avrà la pazienza di seguirmi – o
mi ha seguito – in questo percorso. Dovrei aver ripreso a
scrivere e cercherò di tornare ad essere regolare - ed
aggiornare Spirits il prima possibile -, però non prometto
niente.
Grazie.
D.***
|
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Capitolo 8 *** Tumnus ~ Different ~ [First movie - Secondo book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Tumnus
~
Different ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the
wardbrobe]
La
Figlia di Eva
prende in mano una foto, stupita.
La sua
foto.
-Ecco …
q-quello è mio padre.- balbetti,
presentandoglielo.
Ti fa strano parlare di lui dopo tanti anni.
-Ha
un
bel viso- si esprime, girandosi un attimo verso di te,
prima di tornare
a fissare quel volto dipinto, e che nella realtà non vedi da
molto, troppo, tanto tempo.
Non lo rivedrai mai.
E' una consapevolezza
che piano piano ti sta assopendo il cuore – A chi avresti
fatto vedere i tuoi progressi? Con chi ti saresti confrontato, chi ti
avrebbe consigliato o spronato? – continuando a bruciare,
però, ogni volta che ci pensavi.
Lui era sempre stato
– è
– il tuo modello.
Dovevi renderlo
orgoglioso di te, in qualche modo.
Ma pensi che non ne sei capace.
-Ti
assomiglia molto.-
-No.-
No.
Tu non gli assomigli, credi di
non essere
simile a lui.
Non sei coraggioso come tuo Padre, che ha avuto la forza
di andare in guerra contro Jadis, di morire per una causa in cui
credeva, di sacrificarsi per riuscire a dare un futuro a te e per
liberare la terra in cui è cresciuto.
Forse, non lo saresti
mai stato.
Prendi in mano il
flauto, e suoni. Perchè gli
alberi parlano e hai paura delle conseguenze, poiché
sicuramente lei saprà, prima o poi.
Molto presto.
Poi scatta
qualcosa, una consapevolezza, nel vedere quel viso addormentato dalla
magia.
E la riporti dove l'hai
trovata, per farla andare al sicuro.
Per
poter dare una possibilità alla profezia di avverarsi, per
non far sprecare tutto il sangue che è già stato
assorbito dalla terra ghiacciata solo per codardia.
Per rendere tuo padre orgoglioso di te, per
assomigliargli un pochino.
Per agire e fare qualcosa di giusto.
Il bello della diversità
è questo, no?
Non per forza avere diverse
capacità rispetto alle altre persone è una cosa
negativa: ognuno fa ciò che crede più giusto,
segue il cuore e l'istinto; quel sottile filo che determina le
decisioni che prendiamo rivelando la nostra vera natura, rendendo lo
stesso le persone a cui teniamo – e noi, per primi
– orgogliosi
di ciò che siamo e stiamo diventando, degli ideali che
portiamo dentro.
Combattiamo per ciò in cui crediamo,
proteggiamo ciò che ci è caro.
Puoi fare scelte
diverse, distinguendoti dagli altri, ma ugualmente giuste e coraggiose.
Hai la
possibilità di poter diventare migliore.
***Ho
ripreso un buon
ritmo, considerando gli ultimi aggiornamenti che sono riuscita a fare
:D Speriamo di continuare così (restando in tema flash: mi
rendo orgogliosa da sola a riuscire a scrivere ed aggiornare a
piacere negli ultimi giorni).
Dunque, Tumnus: devo dire che spero non sembri ooc. Non penso
che lui sia stato codardo, quando all'inizio stava portando Lucy da
Jadis. Secondo me aveva solo bisogno di certezze, per riuscire a tirare
fuori ciò che davvero è. Se una persona vive con
l'autostima sotto i piedi alla fine pensa di non riuscire a fare nulla
(ho provato, sto provando, posso confermarlo), quindi anche solo per se
stesso smette di combattere. Il cambiamento che ha affrontato, a parer
mio, è stato un cambio di visione nella figura del padre: da
un qualcuno da eguagliare (e che credeva di non riuscire a raggiungere)
a qualcuno da cui prendere spunto per essere sempre meglio.
Spero sia
una visione abbastanza “giusta”.
Poi, punto due, ho
dato per scontato che fosse morto, il padre di Tumnus dato che
è andato contro Jadis ma senza risultati. Se così
non fosse, beh, fatemelo sapere. ^^
Tumnus *-* Mi è sempre
piaciuto, come figura, è molto sensibile e mi fa tenerezza.
:)
Ringrazio
chi preferisce e chi segue, chi legge anche solo in
silenzio e chi ha commentato.
Se voleste commentare qualche
parere fa sempre piacere riceverlo, anche per sapere se, magari, il
calo delle visite da dopo i Pevensie deriva dal fatto che Jadis e il
suo castello non sono molto “popolari”, oppure se
qualcosa nei vari capitoli può avervi stancato. Se invece
fosse per mancanza di tempo/non sapete cosa dire nessun problema,
perché ci incappo pure io xD
Anyway,
grazie a tutti.
Brevi comunicazioni prima di lasciarvi del tutto, am che magari non vi
interessano: Piove
è conclusa del tutto, sono arrivata come avevo programmato
al cinquantesimo capitolo.
Ho pubblicato una nuova raccolta, Dhialya,
che avevo già messo online qualche mese fa, ma che per non
vederla li in attesa di aggiornamento (ispirazione bastarda) ho
cancellato.
Poi ho
pubblicato “C'erano cose che volevo dirgli”, una
breve flash dal carattere semi-romantico.
Bien, ho finito. Se volete
siete liberi di passare a dare uno sguardo. :)
Love,
D.***
|
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Capitolo 9 *** Armadio ~ Proof ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Armadio
~ Proof ~
[First movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
Immobile.
Te ne stavi
li, fermo in quella stanza e coperto dal telo bianco, in attesa.
Prima
o poi, qualcuno
sarebbe arrivato.
Inconsapevolmente, dalla tua aura
magica sarebbe stato chiamato ad attraversare qual varco che tu creavi.
Molte cose possono passare inosservate agli occhi di chi non vuol
vedere.
Perché tu eri - sei - molto più di ciò
che appari.
Eri un piccolo pezzo di Narnia, un discendente di quel
mondo magico creato da Aslan.
La guerra, lo sradicamento, non erano
bastati per far scomparire i segni della magia: tu restavi li,
silenzioso, solitario, ma non del tutto.
Avevi la compagnia di Digory,
che ti osservava nelle notti insonni da dietro quel suo volto che avevi
visto mutare e che ti aveva dato vita, che da giovane si era fatto
rugoso ma che conservava quegli occhi vispi di sempre.
Come se sapesse
sempre qualcosa in più.
Effettivamente.
Come se avesse provato qualcosa in
più.
Decisamente.
Eri affascinante, con quei bei disegni intarsiati nel
legno scuro e lucido, protetto dalla polvere, circondato dal tuo alone
di magia e con quel vago odore di
mele che solo chi voleva riusciva a sentire davvero.
Perché
era un odore di mele che provenivano da un altro posto, che non tutti
riuscivano a cogliere e solo chi ci era stato riusciva a riconoscere:
era il profumo dei frutti Narniani.
Narnia non era il mondo dentro
l'armadio guardaroba usato come ripostiglio per vecchie pellicce.
Magico.
Narnia era il mondo oltre
l'armadio.
Sconfinato.
Rappresenti,
anche in Inghilterra, la prova indiscutibile che Narnia esiste davvero.
***Eccomi
qua!
:D Peggio dell'erba cattiva in queste ultime settimane, neh? XD Beh,
dunque, non ho molto da dire, se non che spero che questo capitolo vi
sia piaciuto e che la raccolta continui ad interessarvi.
Il fatto che
l'armadio abbia un vago odore di mele è collegato al fatto
che il legno con cui è fatto è quello dell'albero
che compare nel primo libro, il nipote del mago. Mi sembrava una cosa
carina da scrivere ^^ I cambi nella narrazione – prima mi
rivolgo all'armadio, poi lo nomino in terza persona, e così
via – sono voluti, ci tenevo a precisarlo.
Ringrazio coloro
che hanno letto, quelli che preferiscono e seguono.
Soffio e Headlong
per aver commentato, la prima lo scorso capitolo e la seconda quello
dedicato a Peter. Grazie mille.
Ringrazio tutti della pazienza :)
Comunicazioni a random prima di lasciarvi, per chi segue le altre mie
storie: Narnia's Spirits dovrebbe vedere a “breve”
l'aggiornamento. Sto lavorando al prossimo capitolo e ho un piccolo
“problema” con la lunghezza.
Inoltre, sto iniziando a scrivere la prossima shot di Elements and
Seasons. Giusto per ribadire che non l'ho dimenticata.
Spero di
aggiornare presto entrambe, e vi ringrazio ancora. :3
Love,
D.***
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Capitolo 10 *** Prima Battaglia ~ Life ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Prima
Battaglia ~
Life ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
Quando
si aspetta
qualche evento speciale, temuto o importante, il tempo sembra scorrere
sempre in maniera fin troppo veloce, creando un ammasso di visioni su
ciò che accade nelle ore precedenti quando il momento tanto
atteso viene percepito ancora lontano.
Dopodiché sembra
rallentare di botto, e il suo trascorrere fluido tra i minuti che
precedono lo scoccare dell'ora prestabilita quasi si ferma, continuando
a scorrere in maniera placida come un fiume di pianura.
I minuti si
contano al rovescio, l'aria cambia e si fa tesa o inebriata di
emozione.
C'è paura per il risultato, ma non si aspetta
altro che il mettersi alla prova e dare tutto ciò che
è in potere, oltre i limiti.
Sentire il canclore delle
spade, i ruggiti, il rumore degli zoccoli e il sapore del sangue;
percepire il sudore, i muscoli che si tendono dalla fatica e il peso
delle armature.
Il caldo del sole sulla pelle sudata che accompagna
quella lotta per la vita.
Combattere per vivere.
Uccidere per vivere.
E' quasi inusuale, un
controsenso come, per riottenere la vita vera, bisogni annaspare tra
corpi vaganti e armi che mietono vittime, odore di morte, lotte
estenuanti per far soccombere e non venire sopraffatti.
Il senso del
tempo si perde, l'importante è solo combattere.
Combattere
per sopravvivere
in mezzo alla battaglia.
Era ora che il vecchio gelo venisse spazzato via
definitivamente con una nuova ondata di vita.
Quella vita per cui si
avrebbe ucciso, per cui si avrebbe lottato e che si rivendicava dopo
che,
per tutto quel tempo, era stata soppressa e resa schiava di un
ghiaccio.
Un ghiaccio
la cui integrità non conosceva il caldo, il tepore della
pelle baciata dal sole e dall'erba verde; non conosceva
primavera e stagioni che cambiavano, l'acqua che tornava a scorrere
– che tornava a scorrere come il sangue, il sangue che
sarebbe stato versato per farne tornare vivo altro –.
Il
freddo non conosceva i giorni che andavano avanti, la speranza che
tornava a pulsare.
-Per Narnia, e per Aslan!-
***Eccoci
qua.
Leggermente in ritardo, me ne dispiaccio, ma sono stata oberata di
impegni – e lo sarò fino al venti marzo circa,
quindi non so cosa (e se) riuscirò ad aggiornare prima di
quella data –. Però non ho abbandonato, questo lo
ripeterò sempre. :)
Passando oltre, vorrei spiegare il
perché ho presentato questa flash così:
è molto un ammasso di constatazioni, giuste o sbagliate che
siano, ho cercato di fare una panoramica generale sulla guerra tanto
attesa dai Narniani e non sui loro pensieri diretti, in quanto non sono
loro i protagonisti, ma la guerra e l'atto stesso di farla, il
"fuoco/vita" e "ghiaccio/morte". Non avendo
un “carattere”, però, ho cercato di fare
quel che ho potuto, sapendo comunque che non è un argomento
bello. ^^' Inoltre segue quasi tre binari diversi (il tempo, lotta/vita
e la battaglia effettiva anche se più che lei c'è
il ghiaccio/Jadis).
Spero sia di vostro gradimento.
Ringrazio chi
segue, preferisce, ricorda. Chi vuole lasciare qualche riga scritta e
chi legge in silenzio.
Grazie, speriamo di leggerci presto, - mi
dispiace di non essere più tanto presente come lettrice.
Love,
D. <3***
|
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Capitolo 11 *** Pevensie ~ Family ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Pevensie
~
Family ~
[First
movie
– Second book: the lion, the witch and the wardrobe]
Cos'è
una
famiglia?
Un legame speciale formatosi nel tempo.
O qualcosa a cui da
sempre si sente di appartenere non appena si ha la facoltà
di poter scegliere e capire per conto proprio.
Felicità e
dolore.
Braccia calde pronte ad accoglierti, luogo sicuro in cui fare
ritorno vittoriosi o sconfitti, parole di conforto sopra la confusione
che crea la mente.
-Cerca di non sparire
ancora, Ed.-
Gioia e
tristezza.
Qualcosa o qualcuno da cui tornare, a cui appartenere, con
cui confrontarsi.
Litigate e risate.
Confronti, scambio di idee, saper
essere se stessi senza la paura di venir giudicati.
O un posto in cui
venire abbattuti ancor prima di alzarsi in volo, ali incatenate per la
paura che ci perda, per proteggere quelle persone che ti fanno sentire
a casa – o per proteggere le proprie paure.
Disperazione e
coraggio.
Unione e forza.
-Peter, tocca a te guidarci. Si fidano di te. E anche io.-
Siete una
famiglia, modellata dagli eventi che vi hanno travolto e a cui avete
fatto fronte sempre con la testa alta, comprendendovi a vicenda,
sostenendovi e andando oltre le incomprensioni.
Cos'è una
famiglia?
Il luogo a cui si vuole far ritorno, la propria scelta
personale in cui lasciarsi andare, coloro da amare e proteggere.
Un
legame che si imprime nel cuore, come un filo che collega coloro che ne
fanno parte.
Amici, genitori, amanti, figli, fratelli.
Sono coloro per
cui daresti la vita, che abbracceresti senza più lasciar
andare, che guarderesti dormire tranquilli senza stancarti mai di
vegliare sui loro sogni.
Cos'è una famiglia?
Qualcosa
– no, qualcuno – di unico e speciale che non si
può descrivere.
***Eccoci
qui, eccomi
qui, questo lavoro mi soddisfa si mi soddisfa nì.
Dunque, convenevoli soliti a parte, vorrei fare una –
credo doverosa – precisazione: qui, dato che mi riferisco ai
Pevensie anche se non li nomino direttamente, mi riferisco alla
famiglia data, soprattutto, da legami di sangue – e quindi
sono soprattutto
i loro momenti “no” e “si” ai
quali faccio testo.
Ovviamente, come so bene, non tutte le famiglie
sono così … “perfette nella loro
imperfezione”, tanto che molto spesso si dice che anche gli
amici, o altre persone che si prendono cura di noi al di fuori della
linea di sangue, sono la famiglia che scegliamo per noi stessi e in cui
sentirci a casa.
E', io credo, anche un discorso personale, che ognuno
gestisce come meglio crede. Qui l'ho dovuto adattare specialmente al
loro contesto,
per rimanere in tema, altrimenti andavo troppo sul vago …
non so se mi spiego. ^^'
Per il resto, ringrazio moltissimo le persone
che seguono, leggono in silenzio, preferiscono e ricordano.
E un
doveroso grazie a Caspian
XI e Anarya
per i commenti e le belle parole
lasciate nello scorso capitolo.
Grazie mille a tutti, ci si legge!
Love,
D.***
|
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Capitolo 12 *** Aslan ~ Prophecy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Aslan
~
Prophecy ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
Quando
Aslan fa il suo
ruggito, l'inverno è già finito. Quando scuote la
sua criniera, ritorna la primavera.
Voi
Narniani siete
abituati alla magia; è parte integrante
delle vostre vite, è ciò che di misterioso e
onnipresente cosparge ogni luogo della vostra terra natale, come una
patina leggera di vapore su d'un vetro – che però,
in questo caso, non ha bisogno di essere pulito.
Vi affidate ad essa e
le credete, perché è reale, come il terreno sul
qualche camminate – terra che vi ha accolto quando siete
incappati nelle cadute dell'infanzia, erba che vi ha fatto da letto e
sassi da cuscino – e in cui lei risposa e vive.
Quanto tempo
è passato?
Quanto, da quando la vostra essenza
più pura è stata congelata sotto uno strato di
ghiaccio?
Così simile a lei eppure così diverso.
Tra i fili erbosi e le corolle dei fiori in procinto di sbocciare
smossi dal vento, la voce di una realtà ora non
più lontana risuona come un tuono che si abbatte al suolo.
E
sembra tanto prendere la forma di un ruggito mentre rimbomba.
È tornato.
Il
vostro punto di riferimento, la vostra guida.
Aslan.
È
insieme a voi, pronto per combattere e riprendersi quella che
è anche casa sua.
Avete aspettato per tanto tempo
– centinaia d'anni, prima di poter rivedere il verde
sconfinato – verde, come il colore di una speranza che avete
continuato a conservare nei vostri cuori – e la vita
continuare il suo corso.
Il momento che aspettavate, è
finalmente arrivato.
La profezia è pronta per avverarsi del
tutto.
-Aslan
è tornato!-
Ecco
la flash
incentrata su colui che è il centro criptico delle Cronache:
Aslan. Qui è una cosa un po' generale riguardo la sua
(ri)comparsa durante la battaglia con Jadis, legato alla profezia, il
fatto che è l'esponente della Grande Magia per eccellenza
– quindi mi sono soffermata anche su di lei.
A causa di vari
impicci che mi impedivano di portare a termine la flash non ho potuto
aggiornare prima; non ho potuto evitarlo, mi spiace –
maggiori dettagli nella pagina autore.
Ringrazio coloro che seguono,
preferiscono, ricordano, leggono e commentano, è sempre un
piacere.
Grazie del supporto nonostante i tempi, alla prossima!
D.
<3***
|
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Capitolo 13 *** Helen ~ Mother's Heart ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Helen
~
Mother's Heart ~
[First
movie
- Secondo book: The lion, the witch and the wardrobe.]
-Fate
i
bravi... - -Prendetevi cura dei vostri fratelli, mi raccomando.-
Non
sapevi come si
sarebbero svolte le cose da quel momento in avanti.
Non ci volevi
pensare, da una parte, mentre una parte di te continuava a pregare
perché tutto andasse per il meglio, che la tua scelta a cui,
non facilmente, eri arrivata avesse per davvero risvolti positivi.
Non
ci pensavi, perché davanti a loro non potevi mostrarti
titubante delle tue decisioni, poiché sapevi che loro ti
consideravano il loro punto fermo.
Se anche tu sparivi, a chi si
sarebbero rivolti?
Chi avrebbe cercato di alleviare la
responsabilità che sentiva gravare sulle sue giovani spalle
Peter, o avrebbe cercato di far capire a Susan che aveva ancora tante
risate spontanee da fare?
Chi ci sarebbe stato a consolare Edmund
durante uno dei suoi attacchi di scontrosità, o avrebbe
rimboccato le coperte ad una Lucy che aspettava di sentirsi raccontare
una favola?
No, non
potevi cedere.
E anche se ti sembrava di far loro
un torto e tradirli, dentro di te sapevi di aver preso la decisione
migliore per loro; avevi evitato di soffermarti troppo sulle loro
espressioni tormentate, confuse e stupite quando avevi comunicato la
tua decisione di allontanarli da Londra, ancor più quando
avevano appreso che tu saresti rimasta.
Bisognava che si mettessero in
salvo, fuori da quella frenesia - sbagliata, terribilmente sbagliata e
devastante, troppo pericolosa e cruenta per quelli che sarebbero stati
per sempre i suoi bambini - conosciuta troppo presto e in modo troppo
violento.
Dovevano andare via, lontani da un mondo che stava cercando
di annullarli, mentre le società si schiacciavano tra loro,
invece di accoglierli per aiutarli nell'impresa della vita.
Se volevi
avere la possiblità di riabbacciarli, poter osservare
nuovamente un sorriso sui loro volti di ragazzini spaventati e confusi
ed assistere alla loro crescita, dovevi dar loro la
possibilità di fare ciò che il cuore ti aveva
suggerito tra le lacrime che ti sforzavi di trattenere e singhiozzi che
non potevi far udire.
Era doloroso separarsi da loro, non sapere come
sarebbero andate le cose, essere all'oscuro del tempo che vi avrebbe
separati e non essere alla luce di quanti mesi sarebbero trascorsi
prima di avere la possibilità di vederli di nuovo scendere
da quel treno che te li stava portando via.
Per riaverli indietro,
dovevi prima lasciarli andare.
-Vi
voglio bene.-
***
Helen è
la mamma dei fratelli Pevensie, si viene a conoscenza del suo nome dal
primo incontro di Lucy con Tumnus. :) Mi sembrava giusto dare spazio
anche a lei, che involontariamente ha contribuito nella scoperta di
Narnia.
Mi scuso del ritardo e ringrazio per la pazienza tra un
capitolo e l'altro; un grazie a coloro che hanno letto, commentato, chi
preferisce e segue.
Non ho molto da dire, quindi vi lascio liberi in
fretta, oggi, consigliandovi di fare un salto nella mia pagina autore
quando non aggiorno da un po', poché ci sono le spiegazioni
del ritardo.
Alla prossima!
Love, D.***
|
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Capitolo 14 *** Cair Paravel ~ Home ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***
Essence
Cair Paravel
~ Home ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe.]
Il tempo del
male
sarà terminato,
Quando i figli di Adamo e del suo costato,
I troni di Cair Paravel avranno conquistato.
Per più di cento
anni li hai aspettati, ed ora li avresti protetti con le tue immense
mura.
Avresti trattenuto il calore dei raggi d'un pallido sole
d'inverno quando gli ambienti sarebbero stati troppo freddi e poco
ospitali, oppure avresti buttato fuori quello stesso calore per donare
loro frescura durante le assolate estati Narniane.
Le sale sarebbero
state sempre illuminate, le vetrate pulite e resistenti, le mura
intoccabili, perché dovevi essere impeccabile, ospitale,
accogliente come una culla materna.
Per cento lunghi anni,
immobile ed
in attesa.
In balia
del tempo e del corso degli eventi senza poter fare nulla.
Avevi percepito il gelo fondersi gradualmente con i mattoni,
la neve posarsi sulle balconate, il silenzio che gravava penetrante in
ogni stanza che da troppo tempo non sentiva il riecheggiare di passi e
parole; i corridoi vuoti, i troni impolverati, la vita che avresti
costantemente dovuto accogliere che invece mancava.
Eri il luogo che
loro definivano casa.
Punto centrale di risate e sguardi, barriera di
riferimento contro le difficoltà esterne.
Un posto privato e
intimo, in cui niente sarebbe dovuto penetrare per strappare
ciò che si stava piano piano riaccendendo.
Vita, fiducia,
Narnia.
Perché quando loro avevano iniziato a vivere
definitivamente dentro di te era stata suggellata una nuova era.
L'Età
Dell'Oro aveva potuto avere inizio.
*Citazione
iniziale
tratta direttamente dal libro Il Leone, la Strega e l'Armadio.
Grazie
a chi continua
a leggere e apprezzare. A chi preferisce, segue, ha recensito, e
ricorda.
Al prossimo capitolo. :)
Love, D.
|
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Capitolo 15 *** Corone ~ Kings and Queens ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence.
Corone
– Incoronazione ~ Kings and Queens ~
[First
movie -
Second book: The lion, the witch and the wardrobe]
-In
nome dello
sfavillante Mare dell'Est... -.
E'
un
momento magico,
magico ed irripetibile.
Una solennità che si ha quasi paura
di rompere, una manciata di minuti attesa per molto, troppo tempo, da
credersi quasi irreale.
Irreale che si stia finalmente svolgendo
e seguita dall'ignota paura che tutto possa scomparire.
Irreale che sia, finalmente, arrivata; arrivata a sanare quelle crepe
ghiacciate che avevano ucciso la fiamma di verde speranza ardente
nell'animo, quello stesso colore dei boschi e dei prati che prendono il
posto dello strato nevoso per troppo tempo osservato.
Narnia era bella
anche in un candore bloccato nel tempo, ma non in quelle condizione che
erano state la sua rovina.
L'incoronazione.
-In nome del grande Bosco
dell'Ovest … -.
L'inizio di una nuova era, di nuovi tempi
– migliori, decisamente migliori rispetto a quelli prima.
E
per sancire, per rendere onore a questa nuova era cosparsa di vita, su
un cuscino di velluto ci siete voi.
Le corone.
Segno, uno dei segni,
che distinguono un Re da un cittadino comune, che valorizzano quella
persona che deve dare la sua vita al regno e per il regno.
O, almeno,
così dovrebbe essere – visti i precedenti.
-In
nome dello splendente Sole del Sud … -.
Siete
leggere e davvero, davvero belle, come se
tutto ciò che avreste fatto fosse stato solo aspettare,
pazienti e silenziose, il momento giusto per venire alla luce.
Per
nascere e brillare, sotto la luce solare e i raggi delicati della luna,
per prendere vita tra le fiamme e le incudini che vi hanno forgiato.
Quelle stesse fiamme ardenti nei cuori e sciolte nel sangue che hanno
permesso tutto ciò.
-In nome del limpido
Cielo del Nord... -.
Create per creare a vostra volta, per
andare a completare un quadro con un dettaglio non trascurabile e che
altrimenti lo renderebbe vuoto.
Poggiate
delicate sul capo, per segnare
coloro che sono e per sempre saranno, in seguito a quella semplice
manciata di minuti, i veri regnanti di Narnia.
-Possa la vostra
saggezza illuminarci finché le stelle non cadranno dal
cielo.-
Della
serie "a volte
ritornano". Si, torno, come l'erba cattiva.
Niente da aggiungere, se
non
che qui, dato i riferimento a Il leone, la strega e l'armadio, mi
riferisco alle corone dei Pevensie e le loro soltanto e come, insieme
all'incoronazione di cui fanno parte, sanciscano appunto un nuovo
inizio. Sarebbero dovute essere solo loro come tema ma non veniva
abbastanza "corposo" da qui il "doppio tema" anche se il secondo
già citato
in precedenza e quindi meno presente.
Alla prossima, grazie per la lettura.
Dhi.
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Capitolo 16 *** Aslan ~ Sacrifice ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***
Essence
Aslan
~
Sacrifice ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the wardrobe.]
-Abbiate
fiducia in
me. Farò ciò che si deve fare.-
Ridevano
e ghignavano,
il chiarore del fuoco delle torce che spruzzava ombre distorte sui loro
visi deformati.
-Ammirate il grande
leone!-
Ridevano e ti schernivano,
mentre con passo sicuro avanzavi in mezzo a loro verso la tua nemica;
ti attendeva, lei, silenziosa e rigida in una postura regale ed
altezzosa.
Aveva gli occhi affilati di chi sa di aver vinto, di chi non
si vuole permettere errori di calcolo e non vuole permettere a nessuno
di abbatterla.
Ringhi, quando quel branco di suoi seguaci si avvicina
troppo, nel momento stesso in cui qualche creatura fa la spavalda e
prova a prendersi gioco
maggiormente di te.
Non lo tolleri, non glielo permetti - non del tutto.
Ti legano, i lacci ti stringono troppo il muso e le
zampe e il colpo che ti ha fatto cadere a terra fa un po' male.
Ma
è più doloroso vedere come si prendono gioco di
te, come fanno di tutto per annientare la tua figura, sempre temuta.
Si
sentono forti perché sono protetti, sono in tanti, mentre tu
sei solo e non reagisci.
Capisci anche da quello in realtà
quanta paura abbiano di te: affondano i pugnali nella criniera, cercano
di disintegrare la tua immagine.
-Sai
Aslan, mi hai
deluso. […] Amore è solo una parola.-
Un barlume di dispiacere, forse? ti attraversa lo sguardo. Emozioni
riguardanti ciò a cui stai andando incontro e che no, non
devi temere, pensieri che ti si schiudono nella mente, illuminandola.
Quante
cose non sapeva
lei.
Credeva di aver vinto solo perché ti puntava un pugnale
al cuore, ma c'erano molte, molte cose che le erano sconosciute.
Cose
che comprendevano anche quella stessa parola che prendeva alla leggere,
a cui non dava il giusto peso e che, invece, conteneva un potere
immenso.
Hai fatto ciò che andava fatto, con conseguenze
annesse e connesse, la cosa che ti pareva più
giusta e ragionevole per la situazione in cui vi eravate
trovati dopo che la Strega era giunta al campo.
Doveva andare
così.
Perché il sacrificio più grande
che qualcuno possa fare è dare la propria vita per gli altri.
-Il
grande felino...
è morto!-
Non
troppo lunga,
manciata di pensieri.
Ringrazio per la lettura, i preferiti, seguiti e
ricordate.
Dhi. <3
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Capitolo 17 *** Lucy/Tumnus ~ Little Flame ~ [First movie – Second Book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Lucy/Tumnus
~ Little Flame ~
[First
movie
– Second Book: The lion, the witch and the wardrobe]
-Io
mio nome
è Tumnus-.
-Molto
piacere di
conoscerla Sig. Tumnus, io sono Lucy Pevensie-.
Ti
aveva sorpreso.
Non
sapevi come spiegartelo o come dargli un nome, nella miriade di
pensieri che avevi in testa – il cui primo, primissimo
pensiero era stato di guardarti in giro, di cercare un modo per non
farti travolgere dalla situazione ed uscirne indenne.
Però
dovevi ammetterlo, che ti aveva catturato, che ne eri rimasto colpito.
Sorrideva, sorrideva a te, ignara di ciò che poteva
succederle.
Sorrideva in un mondo
coperto di morte.
Era un qualcuno con
cui stavi parlando – parlando soppesando le parole,
studiandone i movimenti, una presenza che non avrebbe dovuto essere li
e che, povera, povera piccola, non sapeva a cosa stava andando
incontro.
Sorridi, scherzi nervoso, coprendo il bivio di sensazioni e
l'istinto di sopravvivenza che egoisticamente stavano emergendo.
Qualcuno che ti ricordava che l'innocenza poteva ancora esistere, che
c'era la possibilità di credere che i mostri nell'armadio
potevano essere sconfitti, sconfitti davvero – anche se Lei
era un mostro libero di vagare in lungo e in largo, non limitandosi ad
uscire di notte.
-Da
qui sai ritrovare
la strada di casa?-
Era
così
trasparente, nel comportamento, nel parlarti, gli occhi così
vivi, brillanti, che non potevi non ammettere altro che ti aveva
catturato.
Ti aveva mostrato gentilezza, anche se le stavi per far del
male, aveva saputo perdonare.
Aveva fatto riprendere vita ad una piccola fiammella di speranza che si era ormai assopita - e che davi ormai per scomparsa.
E ci speravi un po', nel profondo del tuo
cuore troppo a lungo rimasto isolato, ci speravi davvero un poco, che
quegli occhi ardenti di vita potessero portarsi dentro la forza di
scaldare il gelo.
-Mi
hai fatto sentire
un calore che non sentivo più da cento anni-.
***Salve
fandom :)
Allora, questa flash è incentrata su Lucy e soprattutto
Tumnus, e riguarda l'arco di tempo da quando si conoscono a
quando lui la rimanda a casa. Tiene conto del lato
“buono” del fauno.
In uno dei prossimi capitoli
scriverò anche su ciò che il Sig. Tumnus stava
facendo alla Pevensie, provando a mostrare quel lato
“cattivo” ed egoista, diciamo - perché
così non avrebbe avuto problemi con Jadis, quindi una cosa
abbastanza umana, che prende momentaneamente il controllo.
Per vedere
varie sfaccettature, ecco.
Sperando vi sia piaciuta questa flash, vi
ringrazio per la lettura - e, non facendolo quasi mai, vi invito a
lasciare qualche parere, se vi va. ^^
Alla prossima,
Dhi.
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Capitolo 18 *** Lampione ~ Fire Point ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Essence
Lampione
~
Fire Point ~
[First
movie
– Second book: The lion, the witch and the
wardrobe]
-Tutto,
a partire dal
lampione... -
Stavi
silenzioso e
fermo, piantato in un terreno magico che ha visto
primavere ed inverni, che ha sentito la linfa della vita scorrere e
germogliare, prima di cristallizzarsi in un gelo perenne.
Avevi visto e
sentito il tempo passare e non passare mai, l'edera vestirti di foglie
e formare arabeschi intorno a te.
Varie creature si erano fermate a
guardare la fiammella che splendeva e bruciava, dietro il vetro,
evitando di scontrarsi con un freddo che l'avrebbe, altrimenti,
annientata.
Eppure ardeva in continuazione, segno del colore della vita
in mezzo all'eterea neve che imbiancava il bosco creando un paesaggio
di eterna bellezza congelata.
Ti ergevi e sembrava quasi guardassi,
mentre sentivi sul ferro freddo i polpastrelli della figlia di Eva che
entrava nella terra di cui segnavi l'inizio e la fine, i segni lasciati
da quest'ultima con la sua presenza.
E sembravi essere accusatore, come
se il fuoco ardesse di vita propria e avrebbe potuto uscire e danzare
nell'aria, quando vedesti il figlio d'Adamo seguire passi che avrebbe
dovuto ignorare.
E sembravi una presenza viva,
come se il vetro avesse potuto incrinarsi e la
fiammella uscire, uscire e vibrarsi leggera esprimendo ciò
che pensavi, librarsi nell'aria e scaldare quelle quattro paia di mani
infreddolite coperte da pellicce.
Stavi li fermo, silenzioso
osservatore, ad attendere ed osservare forse precisamente nemmeno tu
sai cosa, punto d'incontro di due mondi così reali e
così completamente diversi, donatore di benvenuti ed
arrivederci.
-Che
cos'è?
Ha un'aria famigliare-.
-Armadio
Guardaroba!-
Niente
da aggiungere
riguardo questo capitolo. :)
Grazie della lettura,
alla prossima.
Dhi.
Info: "Elements and
Seasons" è giunta finalmente a conclusione, per chi fosse
interessato, così come - già da qualche settimana
- "Punti di Vista". :)
Altre storie in corso:
Le
Cronache di Narnia: Narnia's
Spirits /
Essence
Zero
no Tsukaima: Mizu
no Chikai.
Originali:
Dhialya
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