Essence

di Dhialya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lucy ~ Discovery ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 2: *** Susan ~ Fantasy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 3: *** Edmund ~ Second ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 4: *** Peter ~ Treasure ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 5: *** Jadis ~ Deception ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 6: *** Castello di Jadis ~ Ice Prison ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 7: *** Oreius ~ Promise: To Death ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 8: *** Tumnus ~ Different ~ [First movie - Secondo book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 9: *** Armadio ~ Proof ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 10: *** Prima Battaglia ~ Life ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 11: *** Pevensie ~ Family ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 12: *** Aslan ~ Prophecy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 13: *** Helen ~ Mother's Heart ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 14: *** Cair Paravel ~ Home ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***
Capitolo 15: *** Corone ~ Kings and Queens ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 16: *** Aslan ~ Sacrifice ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***
Capitolo 17: *** Lucy/Tumnus ~ Little Flame ~ [First movie – Second Book: The lion, the witch and the wardrobe] ***
Capitolo 18: *** Lampione ~ Fire Point ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***



Capitolo 1
*** Lucy ~ Discovery ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Raccolta interamente dedicata a FreddyBarnes. Buon compleanno Sister! <3 Spero non ti deluda.


Essence









Lucy ~ Discovery

[First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe]







-Mia cara bambina, siamo a Narnia. A partire dal lampione giù giù fino al castello di Cair Paravel sull'oceano orientale. Ogni albero e ogni pietra che vedi, ogni ghiacciolo... è Narnia-.

-E' davvero enorme l'armadio guardaroba-.







Allora l'avevi appena conosciuta.

Narnia.

Era bastata quella parola, per farti tornare felice, un sorriso di stupore che si era dipinto sul tuo viso.

Un mondo dentro l'armadio.

Un mondo che poi sarebbe diventato tuo, che ti apparteneva come tu appartenevi a lui fin dall'alba dei tempi.

Niente bombe in quel luogo magico, niente soldati o guerre, incubi e paure.

Solo un paesaggio bianco neve, cristallizzato nella sua magnificenza come una statuina di diamante. E se era splendida così, come tu la vedesti per la prima volta, Narnia era ancor più bella tutta colora dei delicati toni primaverili.

Sotto l'apparente scorza di ghiaccio batteva un cuore: un cuore vivo, un cuore puro, il cuore di quel mondo che ti aveva chiamata a se e che amavi con tutta te stessa.

Popolata da creature che non avevi mai visto, o di cui avevi sentito parlare solo nei racconti.
Quando emozionata chiedevi a Peter o alla mamma di raccontarti le fiabe prima di addormentarti, dove le cose andavano come volevi tu.

E anche se sapevi spesso come andava a finire eri sempre curiosa di saperne ancora, e ancora e ancora, per poter trovare ogni volta una sfaccettatura diversa.

E Narnia assomigliava incredibilmente al mondo che avevi sempre sognato di trovare.
Un luogo impregnato di magia, in cui tu eri la regina e insieme ai tuoi fratelli governavi in pace, con bontà e giustizia.
In cui la tranquillità e la libertà regnavano sovrane, in cui non si negava un aiuto a nessuno e ti sentivi al sicuro.

Perché eri protetta, li a Narnia.

Eri a casa.

Eri sempre stata la prima pronta a fare nuove scoperte, e la tua curiosità, l'istinto che ti guidava verso cose nuove, quella volta ti aveva premiato nella maniera migliore.

Avevi trovato il tuo mondo, il posto in cui tornare.

Perchè Narnia era la scoperta più bella e speciale che avessi mai fatto.







































































*** Oilà, gente del fandom delle Cronache. Su, su, cosa sono facce? Probabilmente vorreste uccidermi, ma questa raccolta Non potevo per Nessun motivo al mondo Non pubblicarla nonostante abbia già in corso altro. Ci sto lavorando da inizio anno, ed è per una buona causa ù.ù - tra l'altro darling ... ancora tantissimi auguroni! Ti stavo dicendo: l'altro progetto lo pubblico quando torni, sono a metà perchè l'ispirazione non mi ha aiutata questa settimana (anche se ho pubblicato altro), e non mi andava di scrivere una schifezza >.< -
Quindi ... nada, penso che non ci sia molto da dire, per il momento, credo che la raccolta parli da se ^^
Ma devo ciarlare, quindi blabbo su questo lavoretto: è una raccolta che raccoglie in brevi flashfic i momenti che hanno contraddistinto le cronache. Ci saranno quasi tutti i personaggi, dai Pevensie Caspian, ad Aslan e Jadis, da Oreius, Tumnus e i Castori, da Nicabrik a Ginnarbrik (il nano che stava con Jadis ^^ Eh si, proprio tutti!) Poi ci sarà il fattore Tempo, l'armadio, Cair Paravel *prende la scaletta perchè non si ricorda già più* ... insomma, un pò di tutto e un pò tutti sui vari momenti, come anche i graffiti che trovano nel secondo film. Mi sono inventata il momento in cui li hanno dipinti, andando a fantasia ^^' E' una raccolta molto variegata, che spero possa essere di vostro gradimento.
Giuro che questo è l'ultimo lavoro con la scritta "In corso" che pubblico, prometto.
Per oggi ho finito, vi ringrazio di aver letto.
Un abbraccio
Cla***
Ps: Ripropongo qui dei lavori che ho pubblicato ultimamente, nel caso qualcuno fosse interessato può darci uno sguardo:
Toy (Poesia)
Dead Rebirth (Horror – Rating Arancione)
Live Child (Nonsense)
Piove - Aurora (Nonsense – Aggiornato 36^ capitolo)


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Capitolo 2
*** Susan ~ Fantasy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence

 









   Susan ~ Fantasy
 [First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]








- ... Impossibile ... -.

-Non ti preoccupare: di sicuro è solo la tua immaginazione-.






Bianco.

Eri caduta indietro dopo essere inciampata nei piedi di tuo fratello, ed avevi preso uno spavento per il contatto indesiderato che ti avevano procurato i rami improvvisamente spuntati ai tuoi lati, circondandoti.

Intorno a te era tutto bianco.

Il tuo corpo si era scontrato con qualcosa di terribilmente freddo e morbido, dal profilo irregolare e modellabile, che attutì la tua caduta con un suono ovattato e di fastidioso scricchiolio.

Che conoscevi troppo bene.


Troppo bene per ignorare, poiché non era la prima volta che lo sentivi sotto di te.
Troppo bene, perchè fosse semplicemente qualcosa dettato dalla tua immaginazione.

Il sangue ti si era freddato nelle vene, bloccando il suo scorrere e pulsare, ed i muscoli si erano irrigiditi, incapaci di muoversi o eseguire il tuo ordine di stare in piedi dettato razionalmente dalla testa.

Neve.


Una serie di brividi ti era corsa giù per la schiena, facendoti venire la pelle d'oca e sostituendo la sua solita morbidezza, priva di imperfezioni.

Per il freddo improvviso e l'aria tagliente o per l'inconsapevole emozione che ti nacque nel cuore come un germoglio di primavera?

Ritirasti le mani che avevi usato come riparo per farti il meno male possibile nella caduta, e te le portasti al petto, per asciugarle e scaldarle.

Acqua.


Avevi guardato quelle gocce che puntellavano i tuoi palmi e che scorrevano verso il terreno stranita e sconcertata, senza capire.

Perchè era semplicemente Impossibile.

E quando finalmente eri riuscita a girarti indietro dopo esserti messa in piedi ti eri trovata davanti tutto ciò che la tua mente aveva processato, ma a cui tu non volevi semplicemente credere.

Perchè era Impossibile che fosse reale.

In quel momento ti trovavi nel posto inventato da Lucy.

Eri a … Narnia.

Il mondo dentro l'armadio.


Sapevi benissimo, che la sua fantasia era sempre stata migliore della tua.
Nei giochi, nell'immaginare una realtà diversa, un mondo migliore.

Lei credeva nell'esistenza di Babbo Natale.

Ma il mondo in cui ti trovavi, quel freddo che i tuoi piedi coperti dalla neve sentivano e quel vapore che formava il tuo respiro era vero, non una semplice descrizione nata da una testa troppo fantasiosa.

Le sensazioni, tutto ciò che provavi e percepivi, toccavi e vedevi, erano qualcosa di concreto. Vero e reale, che si stagliava davanti a te in tutta la sua grandezza e magnificenza, facendo cadere tutte le tue barriere di concretezza e finzione.

Dunque Susan, qual'è il sottile velo che separa realtà e concretezza con fantasia ed immaginazione?


















































































*** Credits: I personaggi trattati appartengono a C. S. Lewis. Le citazioni iniziali sono prese dai libri o dai film, ed appartengono agli aventi di diritto. Non scrivo a scopo di lucro ma solo per intrattenere in una - spero - piacevole lettura. (Ora dovete spiegarmi perchè mi dimentico sempre - sempre - i credits, in qualsiasi cosa io pubblichi è.é)

Crediti a parte, per il momento le citazioni iniziali sono prese dal primo film, come credo che lo saranno sempre per i capitoli che tratteranno le tre avventure dei Pevensie (Quindi anche Viaggio del Veliero e Principe Caspian). Non so perchè, ma mi trovo meglio a lavorare con i film, come si sarà capito, forse perchè riescono ad arrivarmi in maniera più diretta ... bah. Quindi se non ci sono cambiamenti che comunico nelle note, le frasi sono prese dalle tre trasposizioni cinematografiche. - Vabbeh, avete capito, scusatemi =.= -
Dunque! Secondo capitolo sulla cara Sue. Ah, io adoro Sue. Mi ci ritrovo troppo ed al contempo non la capisco proprio. Insomma, entri a Narnia e l'unica cosa che sai dire è impossibile? Impossibile?! Cavoli, io avrei fatto i salti di gioia ._______. (Lasciatemi perdere, chi mi conosce capisce perchè me la prendo tanto ^^'''')
Credo che la flash parli da sola - Anche se mi ritrovo a dire che l'ultimissa frase/domanda mi lascia un pò perplessa -. Devo dire che questa sua fantasia è collegata anche al fatto che durante L'ultima battaglia crede che sia stato tutto un gioco, un qualcosa da dimenticare per crescere; quindi diciamo che, punto di vista prettamente mio, visto che lei non ha grande immaginazione come invece l'ha Lucy non riesce a continuare ad immaginare Narnia e la dimentica ...

Vi ringrazio per aver letto; ringrazio coloro che hanno commentato il capitolo precedente (Rinalamisteriosa, Ulisse 999, a n t e a, FreddyBarnes e _ L a l a) coloro che seguono e preferiscono ^^ Grazie mille. Se avete qualcosa da dire - qui o in altre storie -, positiva o negativa che sia, io sono qui, non fatevi problemi =)
 
Risponderò al più presto alle recensioni che mi mancano, qui e in altri fandom, in questi giorni sono un pò così ma vedrò di fare presto ^^

Ci si sente;
Un abbraccio
Dhi***
 

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Capitolo 3
*** Edmund ~ Second ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


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Edmund ~ Second
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]









-Tu sei il genere di ragazzo che io vedo adatto per diventare Principe di Narnia. Forse, persino Re-.

-Davvero?-
 





La sua figura era algida e fredda, snella e dalla postura sicura, fasciata nel vestito dai riflessi azzurro ghiacciato, lo stesso colore dei suoi imperscrutabili e altezzosi occhi.
Sembrava una statua di ghiaccio pronta alla rottura tanta era la delicatezza dei tratti del viso, che si rivelavano essere duri e affilati se alterati.

Ed emanava potenza.

Quella forza che traspariva in ogni singola particella di essa, che non metteva dubbi sul fatto che era capace di ogni cosa ella volesse: comandare persone ed oggetti, fare magie, dettare leggi, creare incantesimi. 

Renderti Re.

Superare Peter.


Il freddo ti stava congelando i polmoni e la punta del naso, respirare stava diventando quasi una sofferenza: era talmente tanto ghiacciato, quel posto, che ogni volta in cui inspiravi ti sembrava che una lama ti fosse stata conficcata direttamente nella schiena.
L'aria congelata ti schiaffeggiava il viso ad ogni minimo soffio di vento, rendendoti i muscoli insensibili e la pelle candida arrossata.

Lucy.

Come aveva fatto quella piccola peste a te tanto sofferta a trovare quel posto così … così?
Non trovavi nemmeno le parole per descrivere quel luogo imbiancato da una spruzzata non indifferente di soffice neve.






-Certo. Dovresti portare la tua famiglia-.

- … Allora li porto-.





Sapevi che nel suo tono di voce fin troppo calmo, sibilante come una lama ghiacciata in attesa di poter colpire, c'era qualcosa che non andava.

Una vocina che ti gridava che era sbagliato quello che stavi facendo, che ti fece tentennare un attimo, indeciso se condividere con i tuoi fratelli quelle attenzioni che per la prima volta erano solo per te.

Ma c'era anche un grido che ti diceva che lei era sbagliata, stonante con l'essenza magica che emanava di sottofondo quel luogo.

Stavi tradendo i tuoi fratelli.

Non ne eri pienamente consapevole, forse?

Sangue del tuo Sangue.

Rosso scarlatto che in quel momento non potevi nemmeno pensare di condividere con loro, con lui.






-Edmund, non fai mai quello che ti dico! Perchè non cresci una buona volta?-.

-Smettila Peter! Credi di essere papà, ma non lo sei!-.





In quel momento non importava, perché qualcosa vibrò nel tuo petto a quei ricordi, al pensiero di essere stato schiacciato ed additato ingiustamente.
Superare Peter, fargli vedere che anche tu sapevi cavartela da solo, abbastanza grande per non sottostare ai suoi ordini.

L'importante era, per una volta, essere il Primo.








































































***Eccomi qui :D Sono le ... uhm cinque e mezza del mattino, e mi ritrovo ad aggiornare perchè tra un'oretta parto e non becco il pc fino a lunedì ... per me era un pò una disgrazia, non riuscire ad aggiornare questa raccolta D: Quindi nada, in sostanza, miei prodi Narniani, passo a spiegarvi la flash, che mi sa che è meglio ^^''''''
Allora: Su Edmund. Su Edmund e la sua voglia di constrastare Peter. Su Edmund, la sua voglia di contrastare Peter e lo zampino di Jadis.
La storia come avrete notato ha tre punti di riferimento, invece che solo uno come dovrebbe essere solito per le altre: questo perché la flash si basa su un pò tutti e tre i punti citati, ed escludendone uno mi sembrava che mancasse di qualcosa. Quindi ho preferito suddividere così ^^
Come avrete notato si basa di più sui pensieri di Edmund verso Peter e un pò anche le sorelle, che più su Edmund e l'incontro con Narnia. Questo perchè io penso che ciò che caratterizza Ed non è tanto il fatto di trovarsi in un nuovo mondo - che, comunque, avrà anche questo pensiero il suo posto ^^ - quanto più la sua voglia di primeggiare.
Nel senso che se pensiamo ad Edmund ed alla sua prima volta a Narnia ci viene in mente il tradimento, o comunque il suo incontro con Jadis. Quindi mi sembrava giusto dare questo spazio, inizialmente.
Spero che vi sia piaciuta, risponderò quando torno alle recensioni, e vi ringrazio per aver commentato i capitoli precedenti o anche solo aver letto in silenzio.
Love,
D***
Ps: se vi può interessare ho ripubblicato settimane fa una flash su Ed: Blind. Se vi interessa potete farci un giro ^-^

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Capitolo 4
*** Peter ~ Treasure ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence


















Peter ~ Treasure ~
[First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe]








-Edmund!-

 -No, ormai è troppo tardi … -

-Lasciami andare!-

 -Fareste solo il suo gioco!-






Stringi la mascella fino a sentire male, le mani a pugno che fremono in attesa di poter fare qualcosa.
Perchè non puoi lasciar correre così.
Il senso d'impotenza si fa largo tra le vene facendoti quasi mancare il respiro, un cancro che si nutre della paura che si cosparge come una macchia di acqua in un prato.

Invisibile, ma dannatamente presente.

La tua personale paura dilaga, s'inietta nel sangue facendolo ribollire di sensazioni che solo tu sei in grado di sentire. E fuori cerchi di mantenere la calma, mentre dentro hai il panico per ciò che gli potrebbe accadere.


Se n'è andato.

Ha oltrepassato quel portone ghiacciato, consapevole che voi lo stavate osservando, ansiosi e preoccupati. Si è chiuso la porta alle spalle, come per volersi dimenticare di voi.


Vi ha traditi.

Ha scelto una gloria ed un potere fittizi, piuttosto che voi; la sua famiglia. Contate davvero così poco per lui?


Se n'è andato da Lei.

Una Strega dal cuore di pietra, potente da decidere della sorte altrui e falsa come i riflessi su uno specchio.


Ed è colpa tua.

Perché non lo hai saputo tenere vicino a te. Perché hai continuato a sgridarlo, a non osservare le sue marachelle sotto un altro punto di vista se non quello di voler fare il dispettoso. Perché hai continuato a dargli contro, a comportarti come se fossi tu l'unico Giusto.

Hai sbagliato.


Brucia ammetterlo.
Brucia ammettere di essere nel torto, nel sentire i sensi di colpa stringerti lo stomaco e stritolarti sotto il loro peso accusatore che alimenti da solo.

E con lo sbaglio stai rischiando di perderlo definitivamente.

Non ti perdoneresti mai se dovesse accadergli qualcosa.



-Peter! Solo perché un uomo con la barba e la giacca rossa ti da una spada non significa che diventi un eroe!-




Stringi l'elsa della tua spada, mentre continui a pararti davanti a Lucy e Susan, fissando negli occhi il nemico.

Non accadrà; non di nuovo.
Ti saresti ripreso Edmund da quella Strega di Ghiaccio, avresti protetto le tue sorelle dai pericoli che quel mondo incantato celava. Non avresti ascoltato ancora per molto quella vocina infetta accusarti.

Nessuno te li avrebbe portati via. Perché loro erano il tuo tesoro segreto da cui attingevi la forza necessaria per andare avanti, coloro per cui avresti dato la vita senza pensarci due volte. Coloro per cui avevi trovato la forza di continuare a vivere nonostante tutto.

Nessuno te li può portare via.



-Perché non fai mai quello che ti dico?-


Sorridi.

Nessuno.


Nemmeno la morte.






































































***Chiedo perdono per il ritardo. Davvero, mi dispiace aver fatto passare più tempo – anche se non tantissimo – del necessario prima di trovare la forza per aggiornare. E' arrivata l'estate, e mi sono un po' lasciata andare staccando un po' da tutto - Staccando, non abbandonando -. Spero possiamo capirmi, e che stiate passando una bella estate ^^
Allora, su questa flashfic: non è venuta propriamente come la volevo io; la trovo più “dura” e diretta rispetto, ad esempio, alle prime due riguardanti le sorelle Pevensie, dall'atmosfera un po' più lenta e “magica”. Però, sinceramente, sono contenta di essere almeno riuscita a scriverla.
E' divisa e riprende due punti della storia: una quando vedono Edmund entrare nel castello di Jadis, l'altra - più corta e un pò generalizzata - al fiume, quando sono presi di mira dai lupi. E l'ultima frase è quella dopo la battaglia, quando tutto si è sistemato. Mi sembrava una buona proposta per la conclusione, spero che anche voi l'abbiate gradita ^^
Penso che il testo sia chiaro, e spero di aver fatto un lavoro almeno accettabile con i pensieri di Peter, di non averlo reso troppo … uhm, come dire “abbattuto”. La "macchia d'acqua sul prato" sarebbe il fatto che anche se dentro Peter ha paura, fuori cerca di celarlo per far forza alle sue sorelle e, credo, in qualche modo a se stesso.
Ah, inoltre ci tengo a precisare l'ultimissima frase, quella del "Nemmeno la Morte". Non fa parte della flashfic. O meglio: ne fa parte, ma non maniera diretta. E' stato più uno sfizio mio personale nel volerla inserire, perchè mi piace ricordare che ne L'ultima Battaglia si ritrovano insieme nella vera Narnia (quindi Peter rimane insieme ai fratelli, anche se mancherebbe Susan) e alla fine della prima battaglia contro Jadis Edmund si salva.
Fatemi sapere, nel bene o nel male =)
Ringrazio coloro che hanno letto, commentato, che seguono e preferiscono. Grazie <3.
Dovrei aggiornare, spero entro fine settimana o comunque prima di andare in vacanza, con Narnia's Spirits. Inoltre ho aggiornato qualche giorno fa con Piove, se siete interessati, ed ho pubblicato una poesia e una nonsense – se volete potete farci un giro –.
Ho finito, spero di tornare presto e con altro prima di andare via il 18.
Grazie a tutti <3
D.


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Capitolo 5
*** Jadis ~ Deception ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


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Jadis ~ Deception ~

[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]










-Edmund, sei tutto gelato. Vieni a sederti vicino a me-.



La profezia.

Sorridi mesta, fintamente conciliante, indossando una maschera ghiacciata che non è la tua.

La profezia è reale.


La tua mente, agile e scattante in mezzo al tormento che la sua vista ti ha provocato, furba e calcolatrice come sempre in ogni evenienza, si è già impegnata per trovare un piano che rivolti maggiormente le sorti della battaglia imminente a tuo favore.

Eh no, non adesso.


Farai in modo, tutto ciò che è in tuo potere, per non farla avverare.

E lui, lui, piccolo ingenuo con manie da grandi, è perfetto.



-Dietro questi boschi, le vedi quelle due colline? La mia casa si trova proprio la in mezzo-.



Casa.

Ti viene quasi da ridere per come hai definito il tuo Castello. Un enorme palazzo ghiacciato atto a mostrare tutto il tuo potere.

Potere, una forza che non ti basta.

Ne vuoi di più, molto di più.

E se riuscirai a sbarazzarti di lui e dei suoi fratelli avrai maggiore possibilità di vittoria su Aslan.

Sciocco leone, a riporre la sua fiducia in quattro bambini.


Perché tu sei tremendamente sicura che la vittoria sarà tua.

Tua e tua soltanto.

Insieme a Narnia.

Per sempre.


Un patto sigillato dal ghiaccio eterno su una terra in cui già eserciti potere. Anche con la guerra non cambierà nulla, sei già la Regina di quel mondo soggiogato dal tuo volere.



- … Allora li porto-.



Quelle parole sono musica per le tue orecchie, una musica languida e sadica, che ti fa ghignare internamente per quella parte di piano riuscita alla perfezione.
Ti chiedi se anche gli altri tre umano sono così stupidi come quello che ti ritrovi davanti: se così fosse sarebbe stato un gioco da ragazzi.

Eri riuscita ad ingannarlo.

Piccolo sciocco, non sai cosa ti aspetta.

Quel Figlio d'Adamo era perfetto per il tuo piano.

Avresti vinto.


Avresti avuto Narnia e avresti battuto Aslan.

Definitivamente.

Al diavolo la profezia, quella si può ingannare e far scomparire come neve al sole.















































































***Buon pomeriggio Efp e lettori delle Cronache! Quanto tempo, mamma mia, mi sembra di non aggiornare da secoli anche se è passato si e no un mese dall'ultimo capitolo di questa raccolta... Dovete scusarmi, è stato un periodo un pò del cavolo, tra ansie varie, ispirazione bastard*, vacanze mie e vacanze del pc ...
Insomma, ho avuto periodi migliori, anche se non mi lamento. Mi dispiace di non aver ancora aggiornato Narnia's Spirits, spero di fare presto, davvero. Un pò è colpa anche di varie idee che mi stanno tempestando la testa, non so più da che parte girarmi. Inoltre so che devo ancora recensire varie cose: arriverò anche li, è una promessa.
Passando alla flash, perchè a voi sicuramente dei miei problemi non frega nulla: ecco qui il quinto capitolo, dedicato a Jadis e - in minima parte - rivolto anche ad Edmund, al loro primo incontro. I pensieri di Jadis mentre vede il suo piano realizzarsi, convinta che così facendo si sbarazzerà di tutti e quattro in una volta sola. Spero che sia stata una piacevole lettura ^^ Ogni commento, consiglio o critica saranno sia graditi che uno spunto per migliorarmi. Tra l'altro mi sembra di non connettere più i tempi verbali e scrivere da schifo, non so perchè.
Comunque, per il momento le flash avanzeranno maggiormente tra i "partecipanti" del primo film, quindi aspettatevi chiunque e/o qualunque cosa come prossimo capitolo ^-^
Ringrazio soffio e _L a l a per aver recensito, coloro che leggono anche solo in silenzio, l'1 che preferisce e le 3 che seguono. Grazie del sostegno a tutti <3.
Ci si vede spero presterrimo con la long, o anche, con il prossimo capitolo della raccolta Elements and Seasons.
Love,
D <3 ***
Ps: per chi fosse interessato ho aggiornato Piove con il 44^ capitolo sulla Foresta.


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Capitolo 6
*** Castello di Jadis ~ Ice Prison ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


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Castello di Jadis ~ Ice Prison ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]







Silenzioso.

Se c'era una cosa in te che si notava subito era il silenzio che regnava sovrano nelle tue ampie stanze, le scivolose scalinate o le fredde pareti. Una mina che vagava come una cacciatrice o riposava stagnante nell'aria, pronta a scoppiare al minimo segno di movimento.

Perfino un minimo respiro o il battito di un cuore vivo e pulsante all'interno di un corpo sembrava che fossero un terremoto che si stava per scagliare su di te.
Rimbombavano per minuti interi, un tempo infinito gelato nel freddo mortale, diffondendosi in ogni antro, in ogni luogo.

Così diverso dall'altro castello …

Cair Paravel, tuo fratello e tuo opposto, dalle grandi vetrate, le mura possenti e le stanze accoglienti e calde.

Tu, invece?


Fatto di ghiaccio.
Fragile e tagliente, pesante e leggero, freddo e insensibile.

Creato sul potere della padrona di ghiaccio e pietra: vivevi per essere la dimora di essa, vivevi grazie al potere di Lei.

Se fosse mancato, tu saresti crollato, sciogliendoti e perdendoti nelle terre di Narnia. Tornando ad essere parte dell'oceano orientale, le gocce di pioggia, l'acqua di laghi e fiumi.

Però non eri fatto di pietra, come le statue che si annidavano nelle tue prigioni.

Quindi potevi considerarti vivo?

Dentro di te si spegneva la vita, racchiudevi i lamenti di coloro che venivano segregati e torturati nelle tue prigioni.

E consolavi quelle statue di pietra con finte correnti di aria, con le gocce di acqua che scivolavano lungo le tue pareti come lacrime di diamanti per poi ghiacciarsi nuovamente.
Eri una prigione di ghiaccio creata apposta per intrappolare anche il più piccolo soffio di vita.

Una tomba.







































































 









***Eccomi di ritorno :) Sono contenta di non aver fatto passare troppo tempo, spero di mantenere un buon ritmo – ma me ne sto zitta Perchè ogni volta che me lo auguro poi non mi faccio sentire per almeno un mese … –
Che dire? Breve flashfic (più corta rispetto alle altre) riguardante il Castello di Jadis (quando dicevo che c'erano tutti intendevo proprio tutti! XD).
Non so se ha un nome, credo che non sia mai stato reso noto, quindi non glielo ho dato. Dato che è stato un protagonista marginale non ho citazioni che lo riguardano direttamente (a differenza di Cair Paravel, che ad esempio Aslan cita esplicitamente quando parla con Peter), quindi questa volta non le ho messe.
Ho cercato di lasciare Jadis il più “fuori” possibile, in modo da rendere il personaggio centrale proprio il castello, come se avesse una sua personalità. Spero di esserci riuscita in una maniera almeno buona, e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Non mi esprimo molto solitamente sulle raccolte, perchè i capitoli posso decidere di variarli in base all'ispirazione, ma posso anticipare che questo castello tornerà ancora - più avanti - in un altro momento e con un altra flash tutta per lui :) Mi è piaciuto poi anche lavorare sulla differenza tra lui e Cair Paravel, sul fatto che il primo è come una tomba per i traditori di Narnia mentre il secondo è un luogo di "salvezza" ...
Quindi pubblicherò qualcosa che li riguarda, sicuramente, perchè mi attira un "botta e risposta" che mi è venuto in mente e su cui sto lavorando. Niente di che, uno scambio di parole quasi abbastanza nonsense, ora che ci penso.
Vedrò in base agli impegni ^^
Ringrazio coloro che preferiscono e seguono. Coloro che hanno commentato o quelli che leggono semplicemente. Grazie a tutti <3
Ci si vede spero presterrimo ^^
Love,
D***

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Capitolo 7
*** Oreius ~ Promise: To Death ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***


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Oreius ~ Promise: To Death ~
[First movie – Second book: the lion, the witch and the wardrobe]









-Sei con me?-

-Fino alla morte, mio Signore-.



Lo avresti accompagnato fino alla morte.

Lo avevi promesso.

Per Narnia, per liberare la tua terra, quella dei tuoi avi, dei tuoi compagni, amici, fratelli.
Per riuscire a donare un futuro fatto di fiori riflettenti i colori dell'arcobaleno e profumo di sole che ti penetrava nelle ossa.

Era un ricordo, il ciclo annuale di Narnia, un ricordo ancora vivo e pulsante, dentro di te.

E man mano che il ricordo sbiadiva, dopo cento anni passati al gelo, la realtà iniziava a farsi strada: tornavi a vedere il verde brillante dell'erba, a sentire il fruscio delle foglie sugli alberi quando le scuoteva il vento che sapeva di mare e boschi, a immergerti nell'azzurro del cielo: infinito, cullante, sereno mentre il sole, energico, splendeva.

Potevate vincere, dovevate vincere.

Tu avresti fatto di tutto.

Per i tuoi sovrani, per Narnia, per Aslan e per te stesso.

Perché Narnia è casa tua, il posto che conoscevi meglio della tua persona, quello che ti cullava da piccolo e in cui avevi visto, fin da giovane, la vita nascere e scorrere.

Non conoscevi posto migliore di quello in cui avevi sempre vissuto - prima che lei, strega potente senz'anima e dal cuore di ghiaccio, arrivasse e te lo strappasse via, facendo piombare tutto in un bianco eterno senza fine. 

La terra che avevi calpestato con i tuoi zoccoli per te era la più soffice e delicata; il vento che ti s'insinuava tra i capelli il tocco più leggero che avessi sentito, pari a quello delle ninfe dei ciliegi che danzanti ti sfioravano e le cui risate erano le più cristalline che ricordavi. Leggiadre ed echi lontani, come le onde del mare sulla spiaggia.

Era tutto famigliare, impresso nella tua mente, rimasto lontano fin dall'arrivo di quei quattro ragazzi e Aslan, perché ricordarlo ti faceva sentire impotente: come potevate averle permesso di cancellare la vostra vita?

Ma ora poteva tornare.

Tutto come ricordavi.




La strega che si avvicina, il futuro re a terra, confuso per la botta, nessun modo in cui lui possa evitare lo scontro imminente.




Inspiri.

Espiri.

E poi parti, con un ruggito di guerra nella cassa toracica che ti esplode dentro, l'adrenalina che pulsa nelle vene, la spada che brilla sotto il sole che sta tornando a splendere come una volta.

Fino alla morte.





































































































***Io … vabbeh, non chiedo più nemmeno perdono, chi mi conosce sa che sono soggetta a questi sbalzi temporali tra gli aggiornamenti, più o meno voluti. Questi, di questi ultimi mesi, non sono stati voluti, posso assicurarvelo. Spero solo che i tempi d'aggiornamento non influiscano sull'interesse per la raccolta.
E' stata dura tornare a scrivere, mi sono impegnata molto e contro la voglia di chiudere word, alzarmi dalla sedia e immergermi nei libri. Era come se mi torturassi da sola, ma mi faceva piacere: Perchè a me piace scrivere, amo scrivere, mi fa sentire viva. Quindi … spero di non aver scritto una schifezza, ancor più che mentre immaginavo Narnia vista da Oreius mi sono sentita male, per ragioni mie. Vecchi ricordi che affiorano.
Anyway, spero vi sia di gradimento, e ringrazio se qualcuno vorrà lasciare qualche riga scritta, a questa flash o alle precedenti.
Qualche dettaglio sui miei ritardi è scritto nelle note dell'account, ma non mi esprimo molto.
Ringrazio chi preferisce, ricorda, chi legge anche solo in silenzio, chi ha commentato e chi avrà la pazienza di seguirmi – o mi ha seguito – in questo percorso. Dovrei aver ripreso a scrivere e cercherò di tornare ad essere regolare - ed aggiornare Spirits il prima possibile -, però non prometto niente.
Grazie.
D.***

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Capitolo 8
*** Tumnus ~ Different ~ [First movie - Secondo book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence







Tumnus ~ Different ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardbrobe]







La Figlia di Eva prende in mano una foto, stupita.

La sua foto.

-Ecco … q-quello è mio padre.-
balbetti, presentandoglielo.

Ti fa strano parlare di lui dopo tanti anni.

-Ha un bel viso- si esprime, girandosi un attimo verso di te, prima di tornare a fissare quel volto dipinto, e che nella realtà non vedi da molto, troppo, tanto tempo.

Non lo rivedrai mai.


E' una consapevolezza che piano piano ti sta assopendo il cuore – A chi avresti fatto vedere i tuoi progressi? Con chi ti saresti confrontato, chi ti avrebbe consigliato o spronato? – continuando a bruciare, però, ogni volta che ci pensavi.
Lui era sempre stato – è – il tuo modello.

Dovevi renderlo orgoglioso di te, in qualche modo.

Ma pensi che non ne sei capace.


-Ti assomiglia molto.-

-No.-



No.

Tu non gli assomigli, credi di non essere simile a lui.

Non sei coraggioso come tuo Padre, che ha avuto la forza di andare in guerra contro Jadis, di morire per una causa in cui credeva, di sacrificarsi per riuscire a dare un futuro a te e per liberare la terra in cui è cresciuto.
Forse, non lo saresti mai stato.


Prendi in mano il flauto, e suoni. Perchè gli alberi parlano e hai paura delle conseguenze, poiché sicuramente lei saprà, prima o poi.

Molto presto.

Poi scatta qualcosa, una consapevolezza, nel vedere quel viso addormentato dalla magia.

E la riporti dove l'hai trovata, per farla andare al sicuro.


Per poter dare una possibilità alla profezia di avverarsi, per non far sprecare tutto il sangue che è già stato assorbito dalla terra ghiacciata solo per codardia.

Per rendere tuo padre orgoglioso di te, per assomigliargli un pochino.
Per agire e fare qualcosa di giusto.

Il bello della diversità è questo, no?

Non per forza avere diverse capacità rispetto alle altre persone è una cosa negativa: ognuno fa ciò che crede più giusto, segue il cuore e l'istinto; quel sottile filo che determina le decisioni che prendiamo rivelando la nostra vera natura, rendendo lo stesso le persone a cui teniamo – e noi, per primi – orgogliosi di ciò che siamo e stiamo diventando, degli ideali che portiamo dentro.

Combattiamo per ciò in cui crediamo, proteggiamo ciò che ci è caro.


Puoi fare scelte diverse, distinguendoti dagli altri, ma ugualmente giuste e coraggiose.

Hai la possibilità di poter diventare migliore.









































































***Ho ripreso un buon ritmo, considerando gli ultimi aggiornamenti che sono riuscita a fare :D Speriamo di continuare così (restando in tema flash: mi rendo orgogliosa da sola a riuscire a scrivere ed aggiornare a piacere negli ultimi giorni).
Dunque, Tumnus: devo dire che spero non sembri ooc. Non penso che lui sia stato codardo, quando all'inizio stava portando Lucy da Jadis. Secondo me aveva solo bisogno di certezze, per riuscire a tirare fuori ciò che davvero è. Se una persona vive con l'autostima sotto i piedi alla fine pensa di non riuscire a fare nulla (ho provato, sto provando, posso confermarlo), quindi anche solo per se stesso smette di combattere. Il cambiamento che ha affrontato, a parer mio, è stato un cambio di visione nella figura del padre: da un qualcuno da eguagliare (e che credeva di non riuscire a raggiungere) a qualcuno da cui prendere spunto per essere sempre meglio.
Spero sia una visione abbastanza “giusta”.
Poi, punto due, ho dato per scontato che fosse morto, il padre di Tumnus dato che è andato contro Jadis ma senza risultati. Se così non fosse, beh, fatemelo sapere. ^^
Tumnus *-* Mi è sempre piaciuto, come figura, è molto sensibile e mi fa tenerezza. :)
Ringrazio chi preferisce e chi segue, chi legge anche solo in silenzio e chi ha commentato.
Se voleste commentare qualche parere fa sempre piacere riceverlo, anche per sapere se, magari, il calo delle visite da dopo i Pevensie deriva dal fatto che Jadis e il suo castello non sono molto “popolari”, oppure se qualcosa nei vari capitoli può avervi stancato. Se invece fosse per mancanza di tempo/non sapete cosa dire nessun problema, perché ci incappo pure io xD
Anyway, grazie a tutti.

Brevi comunicazioni prima di lasciarvi del tutto, am che magari non vi interessano: Piove è conclusa del tutto, sono arrivata come avevo programmato al cinquantesimo capitolo.
Ho pubblicato una nuova raccolta, Dhialya, che avevo già messo online qualche mese fa, ma che per non vederla li in attesa di aggiornamento (ispirazione bastarda) ho cancellato.
Poi ho pubblicato “C'erano cose che volevo dirgli”, una breve flash dal carattere semi-romantico.
Bien, ho finito. Se volete siete liberi di passare a dare uno sguardo. :)
Love,
D.***

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Capitolo 9
*** Armadio ~ Proof ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence






Armadio ~ Proof ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]









Immobile.

Te ne stavi li, fermo in quella stanza e coperto dal telo bianco, in attesa.

Prima o poi, qualcuno sarebbe arrivato.
Inconsapevolmente, dalla tua aura magica sarebbe stato chiamato ad attraversare qual varco che tu creavi.

Molte cose possono passare inosservate agli occhi di chi non vuol vedere.

Perché tu eri - sei - molto più di ciò che appari.

Eri un piccolo pezzo di Narnia, un discendente di quel mondo magico creato da Aslan.

La guerra, lo sradicamento, non erano bastati per far scomparire i segni della magia: tu restavi li, silenzioso, solitario, ma non del tutto.

Avevi la compagnia di Digory, che ti osservava nelle notti insonni da dietro quel suo volto che avevi visto mutare e che ti aveva dato vita, che da giovane si era fatto rugoso ma che conservava quegli occhi vispi di sempre.

Come se sapesse sempre qualcosa in più.
Effettivamente.

Come se avesse provato qualcosa in più.
Decisamente.


Eri affascinante, con quei bei disegni intarsiati nel legno scuro e lucido, protetto dalla polvere, circondato dal tuo alone di magia e con quel vago odore di mele che solo chi voleva riusciva a sentire davvero.

Perché era un odore di mele che provenivano da un altro posto, che non tutti riuscivano a cogliere e solo chi ci era stato riusciva a riconoscere: era il profumo dei frutti Narniani.

Narnia non era il mondo dentro l'armadio guardaroba usato come ripostiglio per vecchie pellicce.

Magico.

Narnia era il mondo oltre l'armadio.

Sconfinato.


Rappresenti, anche in Inghilterra, la prova indiscutibile che Narnia esiste davvero.
























































































***Eccomi qua! :D Peggio dell'erba cattiva in queste ultime settimane, neh? XD Beh, dunque, non ho molto da dire, se non che spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che la raccolta continui ad interessarvi.
Il fatto che l'armadio abbia un vago odore di mele è collegato al fatto che il legno con cui è fatto è quello dell'albero che compare nel primo libro, il nipote del mago. Mi sembrava una cosa carina da scrivere ^^ I cambi nella narrazione – prima mi rivolgo all'armadio, poi lo nomino in terza persona, e così via – sono voluti, ci tenevo a precisarlo.
Ringrazio coloro che hanno letto, quelli che preferiscono e seguono.
Soffio
e Headlong per aver commentato, la prima lo scorso capitolo e la seconda quello dedicato a Peter. Grazie mille.
Ringrazio tutti della pazienza :)
Comunicazioni a random prima di lasciarvi, per chi segue le altre mie storie: Narnia's Spirits dovrebbe vedere a “breve” l'aggiornamento. Sto lavorando al prossimo capitolo e ho un piccolo “problema” con la lunghezza. Inoltre, sto iniziando a scrivere la prossima shot di Elements and Seasons. Giusto per ribadire che non l'ho dimenticata.
Spero di aggiornare presto entrambe, e vi ringrazio ancora. :3
Love,
D.***

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Capitolo 10
*** Prima Battaglia ~ Life ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence






Prima Battaglia ~ Life ~

[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]







Quando si aspetta qualche evento speciale, temuto o importante, il tempo sembra scorrere sempre in maniera fin troppo veloce, creando un ammasso di visioni su ciò che accade nelle ore precedenti quando il momento tanto atteso viene percepito ancora lontano.
Dopodiché sembra rallentare di botto, e il suo trascorrere fluido tra i minuti che precedono lo scoccare dell'ora prestabilita quasi si ferma, continuando a scorrere in maniera placida come un fiume di pianura.

I minuti si contano al rovescio, l'aria cambia e si fa tesa o inebriata di emozione.
C'è paura per il risultato, ma non si aspetta altro che il mettersi alla prova e dare tutto ciò che è in potere, oltre i limiti.

Sentire il canclore delle spade, i ruggiti, il rumore degli zoccoli e il sapore del sangue; percepire il sudore, i muscoli che si tendono dalla fatica e il peso delle armature.
Il caldo del sole sulla pelle sudata che accompagna quella lotta per la vita.

Combattere per vivere.

Uccidere per vivere.

E' quasi inusuale, un controsenso come, per riottenere la vita vera, bisogni annaspare tra corpi vaganti e armi che mietono vittime, odore di morte, lotte estenuanti per far soccombere e non venire sopraffatti.

Il senso del tempo si perde, l'importante è solo combattere.

Combattere per sopravvivere in mezzo alla battaglia.

Era ora che il vecchio gelo venisse spazzato via definitivamente con una nuova ondata di vita.
Quella vita per cui si avrebbe ucciso, per cui si avrebbe lottato e che si rivendicava dopo che, per tutto quel tempo, era stata soppressa e resa schiava di un ghiaccio.
Un ghiaccio la cui integrità non conosceva il caldo, il tepore della pelle baciata dal sole e dall'erba verde; non conosceva primavera e stagioni che cambiavano, l'acqua che tornava a scorrere – che tornava a scorrere come il sangue, il sangue che sarebbe stato versato per farne tornare vivo altro –.

Il freddo non conosceva i giorni che andavano avanti, la speranza che tornava a pulsare.


-Per Narnia, e per Aslan!-










































































***Eccoci qua. Leggermente in ritardo, me ne dispiaccio, ma sono stata oberata di impegni – e lo sarò fino al venti marzo circa, quindi non so cosa (e se) riuscirò ad aggiornare prima di quella data –. Però non ho abbandonato, questo lo ripeterò sempre. :)
Passando oltre, vorrei spiegare il perché ho presentato questa flash così: è molto un ammasso di constatazioni, giuste o sbagliate che siano, ho cercato di fare una panoramica generale sulla guerra tanto attesa dai Narniani e non sui loro pensieri diretti, in quanto non sono loro i protagonisti, ma la guerra e l'atto stesso di farla, il "fuoco/vita" e "ghiaccio/morte". Non avendo un “carattere”, però, ho cercato di fare quel che ho potuto, sapendo comunque che non è un argomento bello. ^^' Inoltre segue quasi tre binari diversi (il tempo, lotta/vita e la battaglia effettiva anche se più che lei c'è il ghiaccio/Jadis).
Spero sia di vostro gradimento.
Ringrazio chi segue, preferisce, ricorda. Chi vuole lasciare qualche riga scritta e chi legge in silenzio.
Grazie, speriamo di leggerci presto, - mi dispiace di non essere più tanto presente come lettrice.
Love,
D. <3***

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Capitolo 11
*** Pevensie ~ Family ~ [First movie - Second book: the lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence







Pevensie ~ Family ~
[First movie – Second book: the lion, the witch and the wardrobe]





Cos'è una famiglia?


Un legame speciale formatosi nel tempo.
O qualcosa a cui da sempre si sente di appartenere non appena si ha la facoltà di poter scegliere e capire per conto proprio.

Felicità e dolore.

Braccia calde pronte ad accoglierti, luogo sicuro in cui fare ritorno vittoriosi o sconfitti, parole di conforto sopra la confusione che crea la mente.


-Cerca di non sparire ancora, Ed.-


Gioia e tristezza.

Qualcosa o qualcuno da cui tornare, a cui appartenere, con cui confrontarsi.

Litigate e risate.

Confronti, scambio di idee, saper essere se stessi senza la paura di venir giudicati.
O un posto in cui venire abbattuti ancor prima di alzarsi in volo, ali incatenate per la paura che ci perda, per proteggere quelle persone che ti fanno sentire a casa – o per proteggere le proprie paure.

Disperazione e coraggio.

Unione e forza.


-Peter, tocca a te guidarci. Si fidano di te. E anche io.-



Siete una famiglia, modellata dagli eventi che vi hanno travolto e a cui avete fatto fronte sempre con la testa alta, comprendendovi a vicenda, sostenendovi e andando oltre le incomprensioni.


Cos'è una famiglia?



Il luogo a cui si vuole far ritorno, la propria scelta personale in cui lasciarsi andare, coloro da amare e proteggere.
Un legame che si imprime nel cuore, come un filo che collega coloro che ne fanno parte.

Amici, genitori, amanti, figli, fratelli.

Sono coloro per cui daresti la vita, che abbracceresti senza più lasciar andare, che guarderesti dormire tranquilli senza stancarti mai di vegliare sui loro sogni.


Cos'è una famiglia?


Qualcosa – no, qualcuno – di unico e speciale che non si può descrivere.












































































***Eccoci qui, eccomi qui, questo lavoro mi soddisfa si mi soddisfa nì.
Dunque, convenevoli soliti a parte, vorrei fare una – credo doverosa – precisazione: qui, dato che mi riferisco ai Pevensie anche se non li nomino direttamente, mi riferisco alla famiglia data, soprattutto, da legami di sangue – e quindi sono soprattutto i loro momenti “no” e “si” ai quali faccio testo.
Ovviamente, come so bene, non tutte le famiglie sono così … “perfette nella loro imperfezione”, tanto che molto spesso si dice che anche gli amici, o altre persone che si prendono cura di noi al di fuori della linea di sangue, sono la famiglia che scegliamo per noi stessi e in cui sentirci a casa.
E', io credo, anche un discorso personale, che ognuno gestisce come meglio crede. Qui l'ho dovuto adattare specialmente al loro contesto, per rimanere in tema, altrimenti andavo troppo sul vago … non so se mi spiego. ^^'
Per il resto, ringrazio moltissimo le persone che seguono, leggono in silenzio, preferiscono e ricordano.
E un doveroso grazie a Caspian XI e Anarya per i commenti e le belle parole lasciate nello scorso capitolo.
Grazie mille a tutti, ci si legge!
Love,
D.***

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Capitolo 12
*** Aslan ~ Prophecy ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence






Aslan ~ Prophecy ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]







Quando Aslan fa il suo ruggito, l'inverno è già finito. Quando scuote la sua criniera, ritorna la primavera.



Voi Narniani siete abituati alla magia; è parte integrante delle vostre vite, è ciò che di misterioso e onnipresente cosparge ogni luogo della vostra terra natale, come una patina leggera di vapore su d'un vetro – che però, in questo caso, non ha bisogno di essere pulito.

Vi affidate ad essa e le credete, perché è reale, come il terreno sul qualche camminate – terra che vi ha accolto quando siete incappati nelle cadute dell'infanzia, erba che vi ha fatto da letto e sassi da cuscino – e in cui lei risposa e vive.

Quanto tempo è passato?
Quanto, da quando la vostra essenza più pura è stata congelata sotto uno strato di ghiaccio?

Così simile a lei eppure così diverso.

Tra i fili erbosi e le corolle dei fiori in procinto di sbocciare smossi dal vento, la voce di una realtà ora non più lontana risuona come un tuono che si abbatte al suolo.

E sembra tanto prendere la forma di un ruggito mentre rimbomba.

È tornato.

Il vostro punto di riferimento, la vostra guida.

Aslan.


È insieme a voi, pronto per combattere e riprendersi quella che è anche casa sua.

Avete aspettato per tanto tempo – centinaia d'anni, prima di poter rivedere il verde sconfinato – verde, come il colore di una speranza che avete continuato a conservare nei vostri cuori – e la vita continuare il suo corso.
Il momento che aspettavate, è finalmente arrivato.

La profezia è pronta per avverarsi del tutto.




-Aslan è tornato!-

































































Ecco la flash incentrata su colui che è il centro criptico delle Cronache: Aslan. Qui è una cosa un po' generale riguardo la sua (ri)comparsa durante la battaglia con Jadis, legato alla profezia, il fatto che è l'esponente della Grande Magia per eccellenza – quindi mi sono soffermata anche su di lei.
A causa di vari impicci che mi impedivano di portare a termine la flash non ho potuto aggiornare prima; non ho potuto evitarlo, mi spiace – maggiori dettagli nella pagina autore.
Ringrazio coloro che seguono, preferiscono, ricordano, leggono e commentano, è sempre un piacere.
Grazie del supporto nonostante i tempi, alla prossima!
D. <3*** 

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Capitolo 13
*** Helen ~ Mother's Heart ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence

















Helen ~ Mother's Heart ~
[First movie - Secondo book: The lion, the witch and the wardrobe.]





-Fate i bravi... - -Prendetevi cura dei vostri fratelli, mi raccomando.-



Non sapevi come si sarebbero svolte le cose da quel momento in avanti.

Non ci volevi pensare, da una parte, mentre una parte di te continuava a pregare perché tutto andasse per il meglio, che la tua scelta a cui, non facilmente, eri arrivata avesse per davvero risvolti positivi.

Non ci pensavi, perché davanti a loro non potevi mostrarti titubante delle tue decisioni, poiché sapevi che loro ti consideravano il loro punto fermo.
Se anche tu sparivi, a chi si sarebbero rivolti?
Chi avrebbe cercato di alleviare la responsabilità che sentiva gravare sulle sue giovani spalle Peter, o avrebbe cercato di far capire a Susan che aveva ancora tante risate spontanee da fare?
Chi ci sarebbe stato a consolare Edmund durante uno dei suoi attacchi di scontrosità, o avrebbe rimboccato le coperte ad una Lucy che aspettava di sentirsi raccontare una favola?

No, non potevi cedere.

E anche se ti sembrava di far loro un torto e tradirli, dentro di te sapevi di aver preso la decisione migliore per loro; avevi evitato di soffermarti troppo sulle loro espressioni tormentate, confuse e stupite quando avevi comunicato la tua decisione di allontanarli da Londra, ancor più quando avevano appreso che tu saresti rimasta.

Bisognava che si mettessero in salvo, fuori da quella frenesia - sbagliata, terribilmente sbagliata e devastante, troppo pericolosa e cruenta per quelli che sarebbero stati per sempre i suoi bambini - conosciuta troppo presto e in modo troppo violento.

Dovevano andare via, lontani da un mondo che stava cercando di annullarli, mentre le società si schiacciavano tra loro, invece di accoglierli per aiutarli nell'impresa della vita.

Se volevi avere la possiblità di riabbacciarli, poter osservare nuovamente un sorriso sui loro volti di ragazzini spaventati e confusi ed assistere alla loro crescita, dovevi dar loro la possibilità di fare ciò che il cuore ti aveva suggerito tra le lacrime che ti sforzavi di trattenere e singhiozzi che non potevi far udire.

Era doloroso separarsi da loro, non sapere come sarebbero andate le cose, essere all'oscuro del tempo che vi avrebbe separati e non essere alla luce di quanti mesi sarebbero trascorsi prima di avere la possibilità di vederli di nuovo scendere da quel treno che te li stava portando via.

Per riaverli indietro, dovevi prima lasciarli andare.



-Vi voglio bene.-



















































*** Helen è la mamma dei fratelli Pevensie, si viene a conoscenza del suo nome dal primo incontro di Lucy con Tumnus. :) Mi sembrava giusto dare spazio anche a lei, che involontariamente ha contribuito nella scoperta di Narnia.
Mi scuso del ritardo e ringrazio per la pazienza tra un capitolo e l'altro; un grazie a coloro che hanno letto, commentato, chi preferisce e segue.
Non ho molto da dire, quindi vi lascio liberi in fretta, oggi, consigliandovi di fare un salto nella mia pagina autore quando non aggiorno da un po', poché ci sono le spiegazioni del ritardo.
Alla prossima!
Love, D.***

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Capitolo 14
*** Cair Paravel ~ Home ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***


Essence








Cair Paravel ~ Home ~

[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe.]






Il tempo del male sarà terminato,

Quando i figli di Adamo e del suo costato,

I troni di Cair Paravel avranno conquistato.







Per più di cento anni li hai aspettati, ed ora li avresti protetti con le tue immense mura.

Avresti trattenuto il calore dei raggi d'un pallido sole d'inverno quando gli ambienti sarebbero stati troppo freddi e poco ospitali, oppure avresti buttato fuori quello stesso calore per donare loro frescura durante le assolate estati Narniane.

Le sale sarebbero state sempre illuminate, le vetrate pulite e resistenti, le mura intoccabili, perché dovevi essere impeccabile, ospitale, accogliente come una culla materna.

Per cento lunghi anni, immobile ed in attesa.

In balia del tempo e del corso degli eventi senza poter fare nulla.

Avevi percepito il gelo fondersi gradualmente con i mattoni, la neve posarsi sulle balconate, il silenzio che gravava penetrante in ogni stanza che da troppo tempo non sentiva il riecheggiare di passi e parole; i corridoi vuoti, i troni impolverati, la vita che avresti costantemente dovuto accogliere che invece mancava.

Eri il luogo che loro definivano casa.

Punto centrale di risate e sguardi, barriera di riferimento contro le difficoltà esterne.
Un posto privato e intimo, in cui niente sarebbe dovuto penetrare per strappare ciò che si stava piano piano riaccendendo.

Vita, fiducia, Narnia.

Perché quando loro avevano iniziato a vivere definitivamente dentro di te era stata suggellata una nuova era.

L'Età Dell'Oro aveva potuto avere inizio.
































































*Citazione iniziale tratta direttamente dal libro Il Leone, la Strega e l'Armadio.
Grazie a chi continua a leggere e apprezzare. A chi preferisce, segue, ha recensito, e ricorda.
Al prossimo capitolo. :)
Love, D.

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Capitolo 15
*** Corone ~ Kings and Queens ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence.





Corone – Incoronazione ~ Kings and Queens ~

[First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe]






-In nome dello sfavillante Mare dell'Est... -.




E' un momento magico, magico ed irripetibile.

Una solennità che si ha quasi paura di rompere, una manciata di minuti attesa per molto, troppo tempo, da credersi quasi irreale.

Irreale che si stia finalmente svolgendo e  seguita dall'ignota paura che tutto possa scomparire.

Irreale che sia, finalmente, arrivata; arrivata a sanare quelle crepe ghiacciate che avevano ucciso la fiamma di verde speranza ardente nell'animo, quello stesso colore dei boschi e dei prati che prendono il posto dello strato nevoso per troppo tempo osservato.
Narnia era bella anche in un candore bloccato nel tempo, ma non in quelle condizione che erano state la sua rovina.

L'incoronazione.




-In nome del grande Bosco dell'Ovest … -.




L'inizio di una nuova era, di nuovi tempi – migliori, decisamente migliori rispetto a quelli prima.
E per sancire, per rendere onore a questa nuova era cosparsa di vita, su un cuscino di velluto ci siete voi.

Le corone.

Segno, uno dei segni, che distinguono un Re da un cittadino comune, che valorizzano quella persona che deve dare la sua vita al regno e per il regno.
O, almeno, così dovrebbe essere – visti i precedenti.




-In nome dello splendente Sole del Sud … -.





Siete leggere e davvero, davvero belle, come se tutto ciò che avreste fatto fosse stato solo aspettare, pazienti e silenziose, il momento giusto per venire alla luce.
Per nascere e brillare, sotto la luce solare e i raggi delicati della luna, per prendere vita tra le fiamme e le incudini che vi hanno forgiato.
Quelle stesse fiamme ardenti nei cuori e sciolte nel sangue che hanno permesso tutto ciò.




-In nome del limpido Cielo del Nord... -.




Create per creare a vostra volta, per andare a completare un quadro con un dettaglio non trascurabile e che altrimenti lo renderebbe vuoto.

Poggiate delicate sul capo, per segnare coloro che sono e per sempre saranno, in seguito a quella semplice manciata di minuti, i veri regnanti di Narnia.




-Possa la vostra saggezza illuminarci finché le stelle non cadranno dal cielo.-






































Della serie "a volte ritornano". Si, torno, come l'erba cattiva.
Niente da aggiungere, se non che qui, dato i riferimento a Il leone, la strega e l'armadio, mi riferisco alle corone dei Pevensie e le loro soltanto e come, insieme all'incoronazione di cui fanno parte, sanciscano appunto un nuovo inizio. Sarebbero dovute essere solo loro come tema ma non veniva abbastanza "corposo" da qui il "doppio tema" anche se il secondo già citato in precedenza e quindi meno presente.
Alla prossima, grazie per la lettura.
Dhi.

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Capitolo 16
*** Aslan ~ Sacrifice ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe.] ***


Essence





Aslan ~ Sacrifice ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe.]





-Abbiate fiducia in me. Farò ciò che si deve fare.-




Ridevano e ghignavano, il chiarore del fuoco delle torce che spruzzava ombre distorte sui loro visi deformati.




-Ammirate il grande leone!-




Ridevano e ti schernivano, mentre con passo sicuro avanzavi in mezzo a loro verso la tua nemica; ti attendeva, lei, silenziosa e rigida in una postura regale ed altezzosa.
Aveva gli occhi affilati di chi sa di aver vinto, di chi non si vuole permettere errori di calcolo e non vuole permettere a nessuno di abbatterla.

Ringhi, quando quel branco di suoi seguaci si avvicina troppo, nel momento stesso in cui qualche creatura fa la spavalda e prova a prendersi gioco maggiormente di te.
Non lo tolleri, non glielo permetti - non del tutto.

Ti legano, i lacci ti stringono troppo il muso e le zampe e il colpo che ti ha fatto cadere a terra fa un po' male.
Ma è più doloroso vedere come si prendono gioco di te, come fanno di tutto per annientare la tua figura, sempre temuta.
Si sentono forti perché sono protetti, sono in tanti, mentre tu sei solo e non reagisci.
Capisci anche da quello in realtà quanta paura abbiano di te: affondano i pugnali nella criniera, cercano di disintegrare la tua immagine.





-Sai Aslan, mi hai deluso. […] Amore è solo una parola.-





Un barlume di dispiacere, forse? ti attraversa lo sguardo. Emozioni riguardanti ciò a cui stai andando incontro e che no, non devi temere, pensieri che ti si schiudono nella mente, illuminandola.

Quante cose non sapeva lei.

Credeva di aver vinto solo perché ti puntava un pugnale al cuore, ma c'erano molte, molte cose che le erano sconosciute.
Cose che comprendevano anche quella stessa parola che prendeva alla leggere, a cui non dava il giusto peso e che, invece, conteneva un potere immenso.

Hai fatto ciò che andava fatto, con conseguenze annesse e connesse, la cosa che ti pareva più giusta e ragionevole per la situazione in cui vi eravate trovati dopo che la Strega era giunta al campo.

Doveva andare così.
Perché il sacrificio più grande che qualcuno possa fare è dare la propria vita per gli altri.





-Il grande felino... è morto!-



































Non troppo lunga, manciata di pensieri.
Ringrazio per la lettura, i preferiti, seguiti e ricordate.
Dhi. <3

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Capitolo 17
*** Lucy/Tumnus ~ Little Flame ~ [First movie – Second Book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence





Lucy/Tumnus ~ Little Flame ~
[First movie – Second Book: The lion, the witch and the wardrobe]










-Io mio nome è Tumnus-.

-Molto piacere di conoscerla Sig. Tumnus, io sono Lucy Pevensie-.




Ti aveva sorpreso.

Non sapevi come spiegartelo o come dargli un nome, nella miriade di pensieri che avevi in testa – il cui primo, primissimo pensiero era stato di guardarti in giro, di cercare un modo per non farti travolgere dalla situazione ed uscirne indenne.
Però dovevi ammetterlo, che ti aveva catturato, che ne eri rimasto colpito.

Sorrideva, sorrideva a te, ignara di ciò che poteva succederle.

Sorrideva in un mondo coperto di morte.

Era un qualcuno con cui stavi parlando – parlando soppesando le parole, studiandone i movimenti, una presenza che non avrebbe dovuto essere li e che, povera, povera piccola, non sapeva a cosa stava andando incontro.

Sorridi, scherzi nervoso, coprendo il bivio di sensazioni e l'istinto di sopravvivenza che egoisticamente stavano emergendo.

Qualcuno che ti ricordava che l'innocenza poteva ancora esistere, che c'era la possibilità di credere che i mostri nell'armadio potevano essere sconfitti, sconfitti davvero – anche se Lei era un mostro libero di vagare in lungo e in largo, non limitandosi ad uscire di notte.




-Da qui sai ritrovare la strada di casa?-




Era così trasparente, nel comportamento, nel parlarti, gli occhi così vivi, brillanti, che non potevi non ammettere altro che ti aveva catturato.
Ti aveva mostrato gentilezza, anche se le stavi per far del male, aveva saputo perdonare.
Aveva fatto riprendere vita ad una piccola fiammella di speranza che si era ormai assopita - e che davi ormai per scomparsa.

E ci speravi un po', nel profondo del tuo cuore troppo a lungo rimasto isolato, ci speravi davvero un poco, che quegli occhi ardenti di vita potessero portarsi dentro la forza di scaldare il gelo.




-Mi hai fatto sentire un calore che non sentivo più da cento anni-.







































































***Salve fandom :)
Allora, questa flash è incentrata su Lucy e soprattutto Tumnus, e riguarda l'arco di tempo da quando si conoscono a quando lui la rimanda a casa. Tiene conto del lato “buono” del fauno.
In uno dei prossimi capitoli scriverò anche su ciò che il Sig. Tumnus stava facendo alla Pevensie, provando a mostrare quel lato “cattivo” ed egoista, diciamo - perché così non avrebbe avuto problemi con Jadis, quindi una cosa abbastanza umana, che prende momentaneamente il controllo.
Per vedere varie sfaccettature, ecco.
Sperando vi sia piaciuta questa flash, vi ringrazio per la lettura - e, non facendolo quasi mai, vi invito a lasciare qualche parere, se vi va. ^^
Alla prossima,
Dhi.

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Capitolo 18
*** Lampione ~ Fire Point ~ [First movie - Second book: The lion, the witch and the wardrobe] ***


Essence




Lampione ~ Fire Point ~
[First movie – Second book: The lion, the witch and the wardrobe]









-Tutto, a partire dal lampione... -




Stavi silenzioso e fermo, piantato in un terreno magico che ha visto primavere ed inverni, che ha sentito la linfa della vita scorrere e germogliare, prima di cristallizzarsi in un gelo perenne.

Avevi visto e sentito il tempo passare e non passare mai, l'edera vestirti di foglie e formare arabeschi intorno a te.
Varie creature si erano fermate a guardare la fiammella che splendeva e bruciava, dietro il vetro, evitando di scontrarsi con un freddo che l'avrebbe, altrimenti, annientata.

Eppure ardeva in continuazione, segno del colore della vita in mezzo all'eterea neve che imbiancava il bosco creando un paesaggio di eterna bellezza congelata.

Ti ergevi e sembrava quasi guardassi, mentre sentivi sul ferro freddo i polpastrelli della figlia di Eva che entrava nella terra di cui segnavi l'inizio e la fine, i segni lasciati da quest'ultima con la sua presenza.

E sembravi essere accusatore, come se il fuoco ardesse di vita propria e avrebbe potuto uscire e danzare nell'aria, quando vedesti il figlio d'Adamo seguire passi che avrebbe dovuto ignorare.

E sembravi una presenza viva, come se il vetro avesse potuto incrinarsi e la fiammella uscire, uscire e vibrarsi leggera esprimendo ciò che pensavi, librarsi nell'aria e scaldare quelle quattro paia di mani infreddolite coperte da pellicce.

Stavi li fermo, silenzioso osservatore, ad attendere ed osservare forse precisamente nemmeno tu sai cosa, punto d'incontro di due mondi così reali e così completamente diversi, donatore di benvenuti ed arrivederci.





-Che cos'è? Ha un'aria famigliare-.


-Armadio Guardaroba!-

































































Niente da aggiungere riguardo questo capitolo. :)
Grazie della lettura, alla prossima.
Dhi.


Info: "Elements and Seasons" è giunta finalmente a conclusione, per chi fosse interessato, così come - già da qualche settimana - "Punti di Vista". :)

Altre storie in corso:

Le Cronache di Narnia: Narnia's Spirits / Essence
Zero no Tsukaima: Mizu no Chikai.
Originali: Dhialya


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