Ciao Louis

di CrazyDreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ciao Louis ***
Capitolo 2: *** Doncaster...? ***
Capitolo 3: *** FESTAAAAA!!!!! ***
Capitolo 4: *** Starbucks ***
Capitolo 5: *** LE CHIAVIII!!!!!! ***



Capitolo 1
*** Ciao Louis ***


Ciao Louis

Fra un’ora arriva Kate, a domani - mi dice Oscar prima di lasciarmi sola come ogni giovedì pomeriggio, lavoro al bar da due mesi e non mi sono ancora abituata del tutto al dover gestire il locale autonomamente.

Mi chiamo Courtney e ho 17 anni, vado alla Shakespear School unico liceo linguistico nei pressi di Londra. La scuola è iniziata due mesi e mezzo fa, ho deciso di trovare un lavoro da frequentare dopo scuola per procurarmi un po’ di soldi, lavoro dalle 14.00 fino alle 17.00 il martedì, mercoledì, il giovedì mentre il sabato sto al bar fino alle 18.00, i restanti giorni sono libera. Abito insieme alle mie migliori amiche e per questo mi serve denaro.

Mi sto preparando il solito cappuccino in tazza grande quando sento la campanella posizionata al di sopra della porta suonare, strano… di solito non si vede nessuno fino alla fine della prima mezz’ora del mio turno. Guardo la porta che si apre e vedo spuntare la faccia di un ragazzo più o meno della mia età, di solito gli adolescenti vengono il sabato per prendere da bere dopo aver giocato nella sala giochi che affianca il locale.

Arriva al bancone e apre bocca – Ciao! - io rispondo – Ciao… - constatando che è proprio un bel ragazzo, sorride e dice – Mi potresti fare un cappuccio, per favore? - lo guardo sorridendo e annuisco. Glielo porgo e comincio a chiedermi come mai un ragazzo della sua età ora è in un bar invece di essere in giro con gli amici, probabilmente si è accorto che lo sto fissando e ride silenziosamente, distolgo velocemente lo sguardo.

Lui prende un giornale e comincia a leggere i titoli in prima pagina, mentre ancora fissa il quotidiano mi dice – Probabilmente ti stai chiedendo perché io, ragazzo diciassettenne sono in bar invece di essere in giro. – alza lo sguardo e io sorrido prima di rispondergli – Si, in effetti… - lui mi guarda ridendo stavolta non silenziosamente perché la sua risata rimbomba in tutto il locale vuoto.

Ha una risata bellissima. Ma cosa penso?!?!

Una volta finito di ridere mi dice –Mi sono appena trasferito da Doncaster – fa una pausa e continua – Domani incomincio la scuola di qui e quindi non saprei con chi uscire, ma visto che avevo voglia di fare una passeggiata per vedere la “Fantastica e meravigliosa Londra”… - ridacchio e continua facendomi vedere di nuovo il suo splendido sorriso - … ho cominciato a gironzolare e ho visto questo bar, e quindi ho deciso di prendere un cappuccino – dice per poi bere l’ultimo sorso del suo cappuccino chiaro e finire – Che devo dire è veramente buonissimo -, ci mettiamo tutti e due a ridere.

Ad un certo punto guarda l’orologio spalancando gli occhi e dicendo – Scusa ma avevo detto sarei tornato in mezz’ora e sono quaranta minuti che sono fuori, quindi… - lo guardo e annuisco comprensiva, poi si gira e prende un tovagliolo dal portatovaglioli a forma di Estathè e scrive qualcosa con una penna tirata fuori dalla sua tasca.

Me lo porge e vedo un numero di telefono con scritto sopra “Louis” e mi dice – Mi chiamo Louis e chiamami magari, ok? ciao – annuisco e prima che esca dico – Ah! Io mi chiamo Courtney – lui sorride e dice – Allora… Ciao Courtney! – ricambio il sorriso e dico – Ciao Louis! – e rido fra me e me.    

 
Spazio Autrice:
Questa è la mia prima ff,
so che come inizio non è
niente di che, ma spero di
riuscire a migliorare con gli altri capitoli.
Baci Irene

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Capitolo 2
*** Doncaster...? ***


Doncaster..?

La causa del mio risveglio è quel dannatissimo raggio di sole che è filtrato dalla tapparella e mi è arrivato in faccia, precisamente sugli occhi. Guardo la sveglia e… OH CACCHIO!!!! Sono le 8.30 e io sono ancora sotto le coperte in pigiama!

Mi alzo il più in fretta possibile dal letto,sentendo poi i brividi a causa del cambiamento di temperatura, corro in bagno e incontro Megan che dice – ‘Giorno bella addormentata! – mi giro e la fulmino con gli occhi e lei fa gesto di ‘scusa’.

Mi faccio velocemente la doccia, credo che mi metteranno nel Guinness dei Primati grazie ai due minuti in cui mi sono bagnata, insaponata e sciacquata.

Mi vesto e prendo la cartella fatta molto stranamente la sera prima, corro giù vedendo Jennifer al posto del guidatore che tamburella le dita sul volante aspettando impazientemente me e Meg.

Io entro in macchina e dopo poco arriva Meg, mentre andiamo a scuola, Jenni si lamenta del fatto che siamo due ritardatarie e finisce la ramanzina giusto in tempo per arrivare nel parcheggio della scuola.

Scendiamo tutte e tre e ci catapultiamo in classe, dove la signora Green comincia a dire – Oggi arriverà un nuovo ragazzo, viene da Doncaster e vi chiederei di farlo sentire a suo agio e di cominciare a conoscervi -, ripenso alle parole della prof… Doncaster… l’ho già sentito… ah, è vero il ragazzo di ieri, come si chiamava…? Louis!

Prima di pensare al possibile collegamento entra in classe proprio lui: con una maglietta bianca a righe sottili blu, ha dei pantaloni rossi e delle bretelle?! Proprio strano in fatto di look questo ragazzo… ieri aveva la giacca e non me ne ero resa conto.

Lui vedendomi fa un sorriso, ed essendo l’unica senza compagno di banco immagino a chi si metterà vicino, la prof dice presentandolo alla classe – Lui è Louis Tomlinson, e starà con noi per quest’anno – si interrompe e guardandosi intorno dice indicandomi – Tomlinson vai vicino a Bikerson – lui annuisce e si avvicina a me dicendo – Ciao di nuovo Courtney! – lo guardo sorridendo e rispondo – Ciao di nuovo anche a te Louis!- ridiamo leggermente e la prof che ha iniziato la lezione di inglese da 5 minuti, ci fulmina con lo sguardo, abbassiamo la testa e ci viene da ridere ancora di più ma ci tratteniamo.

Allora tira fuori un biglietto dalla cartella rossa fuoco e comincia a scrivere, io cerco di sbirciare e lui nasconde tutto con le mani, poi me lo passa guardandosi intorno sospettoso come se mi stesse dando della droga e fossimo circondati da poliziotti. Lo leggo:

Io ti ho dato il mio numero, quindi mi daresti il tuo per favore?

;)))) :D

Prendo la prima penna che trovo e scrivo il mio numero facendo la barriera con le mani come lui, appena se ne accorge si trattiene dal ridere, finito di scrivere glielo passo facendo la sua stessa scenetta, lo legge e mi mima un ‘grazie’ con le labbra.

***

Manca poco alla fine della lezione, Louis chiede di andare in bagno e la prof annuisce un po’ distrattamente, suonata la campanella mi si avvicinano Meg e Jenni che mi dicono in coro – Lo conosci?! – cercando di dirlo sottovoce ma con poco risultato, tutti si girano e io abbasso il volto.

Io annuisco debolmente e dico – Ve lo dico dopo a casa – loro annuiscono, poi tornano al loro posto proprio davanti al mio che è in ultima fila.

Arriva Louis e chiacchieriamo ininterrottamente ricevendo continue sgridate per le altre 4 ore, finite le lezioni mi alzo e Louis mi saluta con un bacio sulla guancia che mi fa arrossire, lui se ne accorge e ride mentre esce dal cortile.

 

 
Spazio Autrice:
So che non è ancore un
gran che, ma spero vi piaccia.
Intanto comunque si scopre
che sono in classe insieme.
Baci Irene

 

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Capitolo 3
*** FESTAAAAA!!!!! ***


festa

Tornando a casa ho raccontato alle mie amiche come ho conosciuto Louis.

Siamo arrivate e Jenni mi chiede – Che mangiamo? – io e Meg stringiamo le spalle e poi mi viene un’idea e urlo – McDonald’s!!!!! – le altre si mettono a ridere e ad annuire contemporaneamente.

Prendo il telefono e digito il numero aspettando la risposta…

dopo un po’ risponde il mio amico Josh che è andato a lavorare lì da un mese – Pronto? – e io rispondo – Ciao Josh! Sono Courtney -  lui dice – Ciaooo. Il solito? – e velocemente rispondo – Certo – e sento urlare: un McBacon medio, un McChicken medio e un Deluxe medio con coca!! Sorrido e mi risponde – Ve lo porto fra 10-15 minuti, ok? – e io prontamente dico – Ok – e metto giù.

Sento il cinguettio del mio iPhone 4 e guardo lo screen, un nuovo messaggio da un numero sconosciuto ma che ho già visto. Tiro fuori il bigliettino che avevo in tasca su cui c’è scritto il numero di Louis e lo controllo… è lui. Apro:

ciao, ti andrebbe di farmi da guida oggi pomeriggio?? :*

LOUIS (nel caso non ti fossi ricordata di salvare il mio numero)

Sorrido pensando al fatto che ci aveva beccato in pieno con l’ultima frase. Ma aspetta… La faccina che manda un bacio??!!! Ho sempre odiato quando i maschi mandano questo genere di faccine! Perché devono sempre complicare tutto??!! Vabbè lasciamo stare, in questi casi mi sa che sia meglio ignorare…

Oggi pomeriggio comunque non ho niente da fare perciò rispondo proponendogli ora e luogo, lui risponde circa 3 secondi dopo con un ‘Ok’.

Meg e Jenni sono sedute sul divano a guardare ‘Il boss delle torte’ alla tv. Mi siedo e Meg mi chiede senza staccare gli occhi dalla tv – Fra quanto arriva Josh? – e io rispondo – Fra 10 minuti/un quarto d’ora –

poi ‘annuncio’ la mia uscita – Oggi raga, io esco ok? – annuiscono e Jenni dice – Con chi?? – e io rispondo disinteressata – Con Louis – e da quelle due galline esce un – Ooooooooo!!!! – io le guardo e le fulmino all’istante.

Passiamo 2 minuti a guardarci negli occhi e poi scoppiamo a ridere come tre malate mentali che sono state rinchiuse in un manicomio.

Intanto finisce l’episodio, Jenni tutto d’un tratto fa una faccia di chi avuto un’idea geniale (cosa che non capita spesso a lei ;)) guarda me e poi Meg con un sorriso da cui cerca di far capire qualcosa, ma noi non riusciamo a capire quindi si schiarisce la voce e dice – Dopodomani sapete che giorno è? – io e Meg ci guardiamo cercando ognuna aiuto dall’altra ma non ne troviamo e quindi facciamo segno di no con la testa. Lei continua – Dopodomani sono 3 mesi dall’inizio della scuola e quindi… - tutte e tre ci guardiamo con sguardo d’intesa e poi in coro diciamo –FESTAAAAAAAA!!!!! – e ci mettiamo a fare dei balletti strampalati.

Poi suona il campanello, apro la porta sbuffando e mentre prendo la roba e gli do i soldi gli dico ridendo – Hai un tempismo!!! – lui chiede – EH? – e io tranquillamente rispondo facendo la finta arrabbiata – Noi stavamo facendo uno dei nostri strampalati balletti e ci hai interrotto! – subito alzò un sopracciglio e fece una faccia interrogativa e poi capì – FESTAAAA!!!!!!!!!! – e io dico – Ma come fai a saperlo?! – e lui dice con tono ovvio – Voi fate i balletti strampalati solo alle feste o quando le preparate! – e io rispondo – Quindi è un si? – lui annuisce e dice – Si ci sarò, mandami poi un messaggio per data e ora – io annuisco e mi sfoggia un sorriso prima di andarsene salutando, saluto a mia volta.

Entro chiudendo la porta col piede e dico – SI MANGIAAAAA!!! – e tutte arrivano a tavola e cominciamo a mangiare.

Spazio Autrice:
Spero che questo capitolo
vi sia piaciuto, se è così
per favore recensite.
Baci Irene

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Capitolo 4
*** Starbucks ***


Starbucks

Sono le 16.00, ora accordata tra me e Louis per cominciare  il giro.

Io sono davanti al bar e saluto Kate che sta facendo il turno. Sono passati 5 minuti e non c’è neanche l’ombra di Louis. Decido che se fra altri 5 non è arrivato gli scriverò un messaggino.

Eccolo lì che attraversa il parco di fronte al bar, lui si fa notare sbracciandosi e io lo saluto. Lascio che sia lui a venire verso di me perché dobbiamo partire dal bar per la ‘visita turistica’.

È arrivato, mi da un bacio sulla guancia di nuovo e comincia a ridere vedendo che ho avuto la stessa reazione di quando lo ha fatto nel cortile della scuola.

Lui mi dice – Allora, dove mi porti? – lo guardo sorridendo e dico – Prima passeremo dal Big Ben – lui sorride e ci incamminiamo.

***

Dopo avergli fatto vedere e spiegato il Big Ben, lui ha deciso che oggi aveva imparato troppa roba quindi ora siamo in uno Starbucks.

Lui ha preso un frappè al cioccolato, mentre io alla stracciatella. Io dico dopo aver dato un sorso al mio bicchiere – Scusa se te lo chiedo… Ma come mai ti sei trasferito? – lui mi guarda sorridendo e dice – Semplicemente il mio patrigno ha avuto una promozione, quindi io mia madre e le mie sorelle abbiamo deciso di seguirlo a Londra. – e continuo a chiedergli – Ma non ti è dispiaciuto il fatto di dover lasciare tutti i tuoi amici là? – lui cancella il sorriso dal volto e fa un sospiro – Si… - io realizzando solo ora quello che cosa gli o chiesto comincio frettolosamente – Ah, si… cioè scusa… non volevo… - lui mi sorride e dice – No, non ti preoccupare è solo una cosa a cui mi dovrò abituare… Poi domani i miei 4 migliori amici mi verranno a fare visita – sorrido un pochino, facendo intuire dalla mia faccia un ‘almeno..’ e lui annuisce.

Poi tutto entusiasta dopo qualche minuto di silenzio dice – Ma non è che ti vorresti unire a noi domani??? – mi fa la faccia da cucciolo e io scuoto la testa ridendo perché è molto infantile e dico – Scusa ma domani ho il turno a lavoro, quindi… - lui non perdendo l’entusiasmo mi chiede speranzoso - …E a che ore finisci il turno? – io rispondo – Il mio turno al sabato finisce alle 18.00… - lui sorride ancora di più (cosa che non pensavo potesse fare, visto che aveva già un sorriso da ebete) e dice – Allora perfetto!!! – io scuto la testa per fargli capire che non so cosa intende e allora continua – Ti veniamo a prendere e facciamo un pic-nic! Che dici?? – io annuisco ridendo vedendo ritornare la sua infantilità.

Sento poi una tasca vibrare e tiro fuori il telefono e vedo un nuovo messaggio da parte di Meg che dice:

A che ore torni, allora?? :D

 
Io rispondo subito scrivendole che sarei arrivata entro mezz’ora.

Allora guardo Louis e dico – D’accordo… Ora io vado. Ci vediamo domani – e stavolta gli do un bacio io sulla guancia e lui ride e dice – Ciao Courtney!! – e io saluto lo con la mano.

 

 Spazio Autrice:

Ciao ragaaa!! Spero vi piaccia
questo capitolo, se è così per
favore recensite.
Baci Irene

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Capitolo 5
*** LE CHIAVIII!!!!!! ***


Le Chiaa

Arrivata davanti al cancelletto di casa, comincio a cercare le chiavi nella borsa.

Oh…NO! Ho scordato le chiavi sul mio letto!

Do un’occhiata al cellulare per controllare l’ora e vedo un messaggio da Meg:

 

Io e Jenni siamo da Ashley, andremo in taverna e non torneremo

prima delle 20.30. Purtroppo non prende il cellulare

quindi, se ci aspetti per cenare... :D

 

Guardo quando me lo ha mandato e vedo: 18.00. Adesso sono le 18.30, quindi sono di sicuro in taverna… Mannaggia! Non so che fare…

Senza pensarci neanche vado nella rubrica e seleziono ‘Louis’. Parte la chiamata e risponde – Pronto? – e rispondo – Louis, sono Courtney – subito risponde – Ciao, perché mi hai chiamato? – e io balbettando un po’ dico – S-scusa m-ma… - lui mi interrompe – Di cosa hai bisogno, Courtney? – sono sicura che stia sorridendo dall’altro capo del telefono e continuo – Scusa ma sono chiusa fuori casa e non ho piani di riserva… - dico tutto d’un fiato – lo sento ridacchiare e dire -  Okay arrivo subito – e io riesco solo a dire – Okay… Grazie e a fra poco – e poi mette giù.

Mi chiedo che cosa abbia in mente quel pazzoide…

Magari vuole scassinare la serratura?? Vorrà buttare giù la porta??!!

Non riesco veramente a capire che cosa farà, intanto è meglio smettere di pensarci e occuparmi di qualcos’altro…

Tiro fuori dalla borsa il mio portafogli per vedere quante cavolate ci ho messo dentro.

Lo apro e comincio a guardare nelle taschine per le carte di credito (dove secondo me nessuno ce le mette mai), tiro fuori quella carta datami all’Italia in miniatura in 5^ elementare. È una di quelle finte patenti che ti danno quando fai dei giochi in macchina.

Mi ricordo ancora che quando me la avevano data mi spiegarono il perché di aver avuto 70 punti su 100: ‘Non hai guardato i semafori’.

Mi ricordo anche quando poco dopo sono andata da Meg e Jenni a raccontarglielo facendo il commento: Ma c’erano i semafori?!?!?!. E ci mettemmo a ridere.

A risvegliarmi dai miei vecchi ricordi d’infanzia è Lou che mi agita una mano davanti alla faccia.

Lo guardo sorridendo e lui dice – Ma ti eri incantata? – io annuisco e dico – Si stavo ripensando alle elementari… Vabbè… Comunque ti devo fare una domanda… - lui mi fa un cenno della testa per spronarmi a continuare – Cosa cavolo hai in mente di fare ora?! – lui mi guarda perplesso e dice ridendo – Boh, qualche modo lo troverò – mettendo la mano sopra al mento come quando Winnie Pooh fa : Pensa… Pensa…

Ed adesso lo fa anche lui!! – Pensa… Pensa… - io lo guardo e ridendo dico – Sai dove potrei trovare Pimpi? – lui mi guarda e si mette a ridere.

Poi ad un certo punto dice – La tua camera dov’è? – io gli faccio segno di seguirmi e gli indico un balconcino e dico – La mia camera è quella che si affaccia alla portafinestra – lui intanto guarda incuriosito tutto il muro.

Tutt’un tratto dice – Ho un’ideaaa!!! – io lo guardo allarmata e gli chiedo – Cosa. Hai. In. Mente??. – calcando su ogni singola parola. Mi guarda col suo solito sorriso e dice – Ehhh… Sapessi! – io lo fulmino.

Lui si incammina verso la macchina e io gli dico con ironia e un pizzico di preoccupazione – Te ne vai? – lui mi guarda ridacchiando silenziosamente e mi risponde – No no tranquilla… Prendo solo una cosa dal baule. – io annuisco.

Cosa tirerà fuori?... Magari il suo baule è come la borsa di Mary Poppins e da lì tirerà fuori Meg e Jenni con le chiavi di casa…

Mi immagino Louis col vestito abbinato alla borsa… Hahahahahahahha!!!!

Senza rendermene conto, ho riso ad alta voce e Lou mi guarda e mi chiede – Ma cosa cavolo??! – e io scuoto la testa, allora lui fa spallucce.

Lo guardo rovistare ancora, chissà quanta roba può stare là dentro!

Tira fuori una fune, stile cowboy.

E io dico – 1_ Ma che cosa ci fai con una corda nella macchina? 2_ Mi vuoi spiegare cosa vuoi farci? – lui mi sorride e scuote la testa per farmi capire che non me lo dirà.

Torna nel retro dove si affaccia la mia camera e comincia a fissare il muro.

Prende la fune e fa un nodo per poi formare tipo un lazzo, poi prende la parte lunga e la impugna. Comincia a roteare la corda e la punta verso la maniglia esterna della mia portafinestra, poi la lancia e la becca. Tira e stando attaccato al muro comincia a… SCALARE?!?!?!

Gli urlo – LOUIS! – lui si gira e mi sorride dicendo – Stai tranquilla! – mi dice ad un metro e mezzo da terra.

Arriva al mio balconcino e una volta arrivatoci sopra mi dice urlando – Dove hai lasciato le chiavi? – e io gli rispondo sempre urlando – Sono sul mio letto. Comunque la portafinestra dovrebbe essere aperta. – lui annuisce.

Tira giù la maniglia ed entra nella mia camera. Ora non lo vedo più.

Dopo poco si riaffaccia e dice – Vai davanti – io annuisco e vado davanti all’entrata.

Poi mi arriva ad aprire.

 

 

Spazio Autrice:

Ciaoooo!!! Il capitolo è un po’ più lungo
rispetto al solito. Immensamentissimamente (?)
SCUSATE il ritardo.
Per favore ditemi se vi piace.
Baci Irene

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