Love is a game for everyone

di Daehsij Deathly
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** »1. Sea ***
Capitolo 2: *** »2. Piercing ***
Capitolo 3: *** »3. Travelling ***
Capitolo 4: *** »4. Birthday ***
Capitolo 5: *** »5. Traumi ***
Capitolo 6: *** »6. Spiders ***
Capitolo 7: *** »8. Lavori ***
Capitolo 8: *** »7. Food ***
Capitolo 9: *** »9. Equilibrio ***
Capitolo 10: *** »10. Scream ***
Capitolo 11: *** »11. Intelligenze diverse ***
Capitolo 12: *** »12. Gusti diversi ***
Capitolo 13: *** »13. Speaking ***
Capitolo 14: *** »14. Finzione ***
Capitolo 15: *** »15. The same ***
Capitolo 16: *** »16. Sing ***
Capitolo 17: *** »17. Inganni ***
Capitolo 18: *** »18. Merry Christmas! ***
Capitolo 19: *** »19. Quesiti ***
Capitolo 20: *** »20. Il tutto fare ***
Capitolo 21: *** »21. Eggs ***
Capitolo 22: *** »22. Jealousy ***



Capitolo 1
*** »1. Sea ***


~{Love is a game for everyone



»1. Sea


Era una giornata perfetta per andare al mare: cielo limpido spoglio di qualsiasi nube, sole splendente che con i suoi raggi irradiava il terreno circostante, trasmettendo un calore non indifferente, lieve venticello.
Solo una coppia, con simile giornata a disposizione, era ancora intenta a decidersi sul da farsi, nonostante fossero passate da un pezzo le undici e mezza del mattino.
«Andiamo al mare, cosa ti costa?» continuava a chiedere imperterrito Marco, guardando con un'espressione, che poteva sembrare esaurita, il proprio ragazzo.
«Mi costa la benzina, la crema solare e la pazienza per tutte le file ciclopiche che troveremo!» esclamò di rimando Ace, altrettanto spazientito da tutta quella questione.
«Ma se fino all'altro anno mi avresti trascinato al mare anche se ero in punto di morte, si può sapere cosa ti prende ora?»
«Si vede che la mia ossessione convulsiva per il mare ora me l'ha fatto odiare!» si difese Ace a spada tratta.
Ovviamente non avrebbe mai detto che, dopo aver visto la scorsa notte il film “Lo Squalo” si era giurato di non mettere più piede in acqua, che non fosse quella della sua vasca.




____________________________________________________________

Buongiorno!
Mi navigava per la mente da tempo immemore di scrivere una raccolta sulla coppia AcexMarco (visto soprattutto che se ne vedono poche in giro e.e).
Spero che la mia idea vi possa piacere^^ e se magari lasciaste una recensione, ne sarei estremamente contenta! *fa gli occhi da cucciola*
Bene, al prossimo aggiornamento!:3 Baci!


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Capitolo 2
*** »2. Piercing ***


»Piercing



Era un afoso, noiosissimo pomeriggio estivo. Marco non sapeva spiegarsi bene come Ace fosse passato dalla cucina allo sdraiarsi sul divano in una frazione di secondo, con tanto di giornalino anonimo tra le mani.
All'inizio pensò che il suo ragazzo fosse regredito mentalmente da voler comprare a tutti i costi un giornalino tipo 'Topolino'.
Poi pensò che ebbe una crisi di identità, credendosi momentaneamente Anne, e comprandosi quindi giornalini della serie 'Cioè'.
Quando si decise di farsi avanti cercando di svelare l'arcano mistero che l'assillava, Ace alzò il proprio sguardo sul suo ragazzo e lo precedette con un: «E se mi facessi un bel piercing sulla lingua?» con tanto di sguardo lascivo e sorrisetto malizioso.
Dopotutto quel pomeriggio non sarebbe stato così tanto noioso.






Buondì gente!
Che dire, grazie a tutti coloro che hanno recensito e messo nelle seguite, mi avete fatta davvero contenta!*^*
Spero che anche questa flash vi piaccia, io sbavavo nell'immaginarmi Ace con il piercing alla lingua, mlmlmlml.
Al prossimo aggiornamento! Baci!

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Capitolo 3
*** »3. Travelling ***


»Travelling



«Per l'ultima volta Ace, non mi sono perso! E' scritta qui la via, vedi? E' questa, o quest'altra... vabbè, è qui da qualche parte. E' tutto sotto controllo!» continuava ad insistere Marco, sotto lo sguardo disperato del proprio ragazzo, la quale espressione, verbalmente tradotta, diceva “chi pensi di prendere per il culo?”.
Grazie al navigatore, senz'altro tarocco, di Marco, i due ragazzi si erano ritrovati a camminare in una zona totalmente sconosciuta di Berlino, dalla parte opposta del loro hotel.
Incrociarono per caso un passante, al quale provarono a chiedere indicazioni.
«Entschuldigen Sie! - provò ad approcciarsi Marco – Wie...ehm... kann? Können? Ehm... wir! Là – indicò con un vago gesto l'orizzonte – andaren?»
Prima che il Berlinese scoppiasse a ridere sguaiatamente in faccia ai due giovani, Ace prese le redini della situazione:
«Wie können wir nach Postdammerplatz gehen, bitte?». Marco guardò sbigottito il moro.

D'altronde, c'era chi possedeva la calma e la saggezza e chi, invece, possedeva Google Traduttore sempre a portata di mano.




Buongiorno a tutti, carissimi!
Per questa flash mi sono ispirata ad un fatto reale, tra l'altro accaduto di recente, e non sono riuscita fare a meno di pensare come se la sarebbero cavata i due piccioncini:3
Spero vi piaccia!
Baci, al seguente aggiornamento!

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Capitolo 4
*** »4. Birthday ***


»Birthday



Ace sapeva benissimo che non era un mostro di bravura in cucina. Sapevo benissimo anche che, se tentasse solo di metterci piede dentro, inspiegabilmente, darebbe fuoco non solo alla loro cucina e all'intera casa, ma anche a tutto il vicinato.
Eppure non poteva far a meno di pensare che, sotto sotto, se si impegnasse, forse, nella più remota delle possibilità, riuscirebbe anche a lui a creare una torta, o qualcosa che le assomigliasse, possibilmente commestibile, per il compleanno del suo ragazzo. Sapeva che, infondo infondo, anche lui possedeva un Gordon Ramsey nell'anima.
Marco arrivò a casa dal lavoro puntuale come al solito e si avviò verso il soggiorno, dove lo aspettava un raggiante Ace.
«Auguri!» urlò quest'ultimo, senza smettere di sorridere per un singolo istante.
Marco gli schioccò un casto e dolce bacio sulle labbra, prima di osservare la torta adagiata sul tavolo.
Incredibile, ce l'aveva fatta. Ace, il suo ragazzo, era riuscito veramente a cucinargli una torta per il suo compleanno! Quasi si metteva a piangere per la felicità.
Ace sorrise compiaciuto di se stesso.
Era stata davvero dura convincere la signora Galdi del piano inferiore affinché cucinasse una torta per il suo ragazzo, ma alla fine ce l'aveva fatta.




E rieccomi qua! Buongiorno a tutte!
Chiedo venia per il ritardo, ieri non ho avuto un momento libero.
Oggi, come ben sapete, è domenica 1° Settembre, ed oggi compiono 24 anni i gemelli Kaulitz, odsafjopjwa0dè. Scusate, ma dovevo dirlo anche qua. Infatti mi sono ispirata un po' a loro per questo capitolo:3
Quindi keep calm che so benissimo che la nostra fenice non fa gli anni né oggi, né domani, né in questo mese ma appena nel prossimo.
Bene, detto ciò, mi dileguo e vado ad impazzire per i gemelli, preparandomi ad andare in escandescenza 'sta sera che C'E' ACE, capiamoci.
Al prossimo capitolo, baci!

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Capitolo 5
*** »5. Traumi ***


»Traumi



Erano le cinque e mezza del mattino, ma l'attico della giovane coppia era già pieno di vita: Ace si era, infatti, alzato in fretta e furia, aveva ingurgitato i primi cibi che gli erano capitati per mano, senza preoccuparsi che della pastasciutta non rientrasse nel menu della colazione, ed ora si stava precipitando in bagno con l'intento di prepararsi in un tempo record di dieci minuti.
Marco, svegliato dal baccano causato dal suo ragazzo, si era diretto verso il soggiorno, fin quando non si appoggiò con una spalla sullo stipite della porta, intendo ad osservare il moro che nel mentre correva all'impazzata a destra e a manca.
«Ace, cosa diamine fai?» aveva chiesto pacatamente.
«Non mi interrompere, che sono in ritardo!» rispose affannato il moro, senza degnarlo di uno sguardo.
«Ace, hai finito scuola due anni fa.»
Il moro guardò Marco, sbiancando, mentre quest'ultimo tornava indietro scuotendo la testa.

Certi traumi ti segnano a vita.




Buongiorno! Chiedo venia in ginocchio per questo enorme ritardo, ma ho dovuto partecipare alla parte finale di un corso intrapreso quest'estate, e ciò mi ha portato via tutto il tempo dalle 8.45 fino alle 20.00 di ogni giorno e.e ma adesso torno ad aggiornare giornalmente o, per lo meno, un giorno sì ed uno no!
Grazie, come sempre, a tutti quelli che lasciano una recensione, mi rendete il cuore pieno di gioia, grazie! *^*
Al prossimo capitolo, bacioni!

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Capitolo 6
*** »6. Spiders ***


»Spiders



Un urlo attraversò l'attico della giovane coppia, facendo trasalire Ace e facendogli perdere minimo una decina di anni di vita.
Il suo primo pensiero andò subito a Marco, chiuso in bagno a farsi una rinfrescante doccia.

Un assassino è entrato di soppiatto nell'appartamento ed ora sta sgozzando il mio ragazzo!” pensò allarmato.
Si alzò di scatto e corse verso il bagno, armato di padella nella mano destra.
Spalancò la porta come un degno cavaliere azzurro e la scena che si trovò di fronte lo spiazzò: Marco era spiaccicato contro una parete, con gli occhi sbarrati all'invero simile e tutti i muscoli tesi. Al centro della stanza un simpaticissimo ragno, probabilmente più impaurito lui del biondo.
Ace non poteva crederci: Marco, il suo Marco, aveva paura dei ragni? Lo avrebbe preso per il culo a vita.

Ma, d'altronde, tutti hanno le proprie fobie: anche le ananas.






Eeh buondì dolci donzelle!
In questa flashfic Marco rappresenta un po' me (un po' tanto xD) con la mia consueta ossessionante fobia per i ragni c':
Spero vi piaccia anche questo:3
Grazie mille per le vostre recensioni, vi adoro! *^^*
A presto!
Baci

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Capitolo 7
*** »8. Lavori ***


»Lavori



Era una giornata cupa ed uggiosa, che rispecchiava a pieno l'umore, che rasentava la depressione, di Marco.
Non riusciva a superare l'ultimo esame di mitologia della sua facoltà di università e in più non aveva ricevuto nessuna risposta dai posti di lavoro in cui aveva spedito il suo curriculum giorni addietro.
«E' inutile che ti abbatti tanto Marco – disse pacato Ace continuando a sgranocchiare schifezze a manetta – se segui un titolo di studio ambiguo come mitologia, chi vuoi che ti assuma? Silente per prendersi cura della sua fenice?».
Marco sapeva infondo che il moro aveva un pizzico di ragione, ma aveva pur sempre un orgoglio ed un titolo di studio da difendere. Con risolutezza e pacatezza, peculiarità che lo contraddistinguevano tra la gente, rispose:
«Ha parlato quello che, con i voti che si ritrovava alle superiori, potrà ambire solo ad avere un futuro come accarezzatore di materassi Eminflex».





Buonaseraaa! Ce l'ho fatta a postare, non posso crederci!
Sono arrivata a casa appena alle 15.00, dopo che avevo finito scuola alle 12.20, giusto per farvi capire l'organizzazione dei mezzi pubblici della mia regione. Potessi mandare tutti al rogo.
Comunque sia, non ho la più pallida idea da dove mi sia uscita questa flash, se la trovate bizzarra, assurda, idiota, avete tutte le ragioni. Mi preparo per i pomodori e.e
Ringraziamento generale a tutte coloro che si prendono la briga di recensire ogni capitolo, davvero, vi adoro!
Bacioni, al prossimo aggiornamento!

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Capitolo 8
*** »7. Food ***


»Food



Tutti sapevano qual'era il chiodo fisso di Ace: il cibo.
E chi meglio del suo ragazzo Marco sapeva quanto fosse pericoloso anche solo adocchiare il piatto del moro, senza che quest'ultimo attentasse alla propria vita?
Quel giorno i due ragazzi non erano riusciti a fare la spesa alla mattina e Marco era appena rientrato a casa dopo un intenso pomeriggio di palestra: moriva letteralmente di fame. Sul tavolino in soggiorno vi era posato un piatto stracolmo di patatine fritte. Nel divano adiacente vi era un Ace vittima di un suo classico attacco di narcolessia.
Il biondo si accertò che il ragazzo fosse davvero caduto nel suo solito sonno comatoso e poi, con passo felpato, si avvicinò al piatto.
«Allunga una tua lurida mano verso il mio fantastico spuntino pomeridiano e te la stacco a morsi, poi la do in pasto ai cani e quando sputeranno le ossa ci giocherò a Shangai davanti ai tuoi occhi.»
Marco rabbrividì.
Ace vedeva tutto, o per lo meno quando c'era in gioco il suo prezioso nutrimento.

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Buongiorno! Come ve la passate?
Vi eravate mai chiesti quanto Ace potesse essere possessivo nei confronti del suo amato nutrimento? Ebbene, qua ne avete avuto una vaga dimostrazione.
Prima di dileguarmi, volevo fare un piccolo appunto: purtroppo, domani io rinizierò scuola, e visti gli orari orripilanti e stancanti a cui dovrò far fronte per nove mesi, non potrò garantire il quotidiano aggiornamento. Ovviamente farò di tutto per non lasciare in sospeso questa fic e postare normalmente, ma ho preferito avvisare in caso sparissi per qualche giorno. 
Bene, ringrazio come sempre coloro che hanno avuto cuore di lasciare una recensione nel precedente capitolo! 
Un bacione, a presto!

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Capitolo 9
*** »9. Equilibrio ***


»Equilibrio



Era una tranquilla giornata soleggiata.
I due ragazzi stavano passeggiando mano nella mano proprio come due innamorati.
Tutto era nella norma, fino a quando Ace non ebbe un'idea.
Avvistò una staccionata a pochi passi da loro, larga poco più di dieci centimetri, e decise di salirvici sopra.
Sotto lo sguardo allibito di Marco, il moro iniziò a fare dei giri su se stesso, fare piccoli saltelli, improvvisandosi equilibrista.
D'un tratto, preso da uno spirito esibizionista fin troppo esuberante, provò un salto poco più articolato dei precedenti. Perse l'equilibrio, sbattendo prima la spalla e poi la testa contro la staccionata e cadendo, infine, rovinosamente a terra, con il braccio piegato sotto tutto il peso del corpo e una moltitudine di imprecazioni che avrebbero fatto vergognare anche il più rozzo scaricatore di porto.
Marco lo raggiunse guardandolo sconsolato, nonostante nella sua espressione si vedesse un'ombra di lieve divertimento.

Promemoria: impedire ad Ace di guardare ancora 'Ginnaste vite parallele'.






*Tratta da una storia vera*
Buongiorno! Eccomi di nuovo qua, signore mie!
Non ho molto da dire su questa flash, la prima riga delle note d'autore dice tutto!
Quindi... avete iniziato anche voi scuola? Io continuo a deprimermi sempre di più pensando che c'è ancora gente che deve appena fare il suo debutto per il nuovo anno scolastico mentre io sono già piena di compiti .-. Che triste realtà.
Bene, mi dileguo! Spero vi possa piacere anche questa flash^^
A presto, bacioni!

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Capitolo 10
*** »10. Scream ***


»Scream 

«Daaaai, siiiì, cossiiiiì!» urlava estasiato Ace.
«Ti prego, ti prego, non ti fermare! Continua così!» continuava imperterrito, le sue urla che arrivavano a scuotere le pareti e le vetrate della casa, talmente forti ed acute che erano.
«Daaaai, daiiiii, sì, così!» procedeva sempre con più impeto.
Marco era appena arrivato di fronte alla sua porta quando sentì le urle del suo ragazzo. Perse qualche anno di vita, qualche battito cardiaco, perse colore, lo riacquisì, lo riperse... Si sentì montare su un moto di gelosia, che poi si trasformò in depressione, che poi si ritrasformò in collera.
Non poteva crederci, Ace, il suo caro fidanzato, lo stava tradendo!
Raccolse tutto il suo coraggio, mentre le urla dall'appartamento si facevano sempre più assordanti, entrò e spalancò la porta, visibilmente arrabbiato, per non dire furioso.
Arrivò in soggiorno, luogo dal quale provenivano gli incitamenti, giusto in tempo per vedere Ace, dapprima completamente disteso sul divano, scattare in piedi portandosi le mani nei capelli.
«MA NOO! VETTEL SI E' FATTO SUPERARE DA ALONSO!»





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Alzi le mani chi ha perso assieme a Marco qualche battito cardiaco a inizio capitolo! Io, da cara autrice, rotolavo per terra dal ridere mentre scrivevo. Mi immaginavo l'espressione di Marco (ammesso e concesso che ce ne abbia una) dopo aver scoperto il vero motivo di quei loquaci incitamenti apparentemente poco ortodossi!
Bene, detto ciò, mi volevo scusare per l'astruso ritardo. Tra scuola, tra il moto di rifiuto della mia fantasia a collaborare, tra l'inerzia procurata dopo aver trascorso un'ora e mezza in corriera in piedi schiacciata come una sottiletta Kraft grazie alla mancanza di coordinazione dei mezzi pubblici locali, non sono riuscita ad aggiornare prima. Chiedo umilmente venia in ginocchio.
Spero vi sia piaciuto questa flash!
Ci vediamo alla prossima (che spero riesca a postare presto).
Baci!

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Capitolo 11
*** »11. Intelligenze diverse ***


»Intelligenze diverse




Marco era comodamente seduto sul loro nuovo acquisto: un lussuoso ed elegante divano in pelle nera. Lo avevano posizionato al centro dell'enorme soggiorno, proprio davanti all'immensa televisione al plasma da sessantaquattro pollici. Sorrideva sornione a tutto quel ben di Dio che lo ricondava; suo padre, Edward Newgate, famoso amministratore delegato, li aveva regalato uno splendido nido d'amore, non c'era alcun dubbio.
Ad irrompere quella strana quiete fu Ace che, uscendo dalla cucina armato di panino con minimo cinque strati, si era afflosciato totalmente sul divano.
«Sei più pigro del solito che non riesci nemmeno a sederti come Cristo comanda o...?» indagò Marco, con fare sarcastico.
Ace si voltò e lo guardò intensamente.
«Chiedo venia se quest'inerzia m'ha soprafatto conducendomi a simili comportamenti, lungi da me evidenziare la vostra esigua considerazione del mio quotidiano sgamellare che mi porto appresso, ma ben nota è l'attitudine di voi uomini integri, che biasimate noi pover'uomini con silenziosa alterigia e predicate come un fariseo ringraziando Iddio giacchè non vi abbia creato simili a noi e...»

«Ti do un biscotto se la finisci.»






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Eeeeee ci siaaaamo! Buongiorno!
Madonna mia, sempre più tardi posto. Abbiate pietà di me!
Bene. Questo capitolo non ha senso, è pietoso! Ma ho trovato spunto da una storia vera (notare come traggo ispirazione a disgrazie realmente accadute), ed anche qua ho immaginato i due piccioncini piccini picciò. La faccia che fa Marco pronunciando l'ultima frase me la immagino come qualcosa di epico AHHAHAHAHHAHAH.
Inoltre l'influenza di Goethe si fa sentire, uahauahauah, come amo quell'uomo.
Tooornando a noi, spero che questo capitolo vi possa piacere almeno un pochettino (anche ino ino ino va bene).
Chiedo umilmente perdono per non aver risposto a tutte le vostre recensioni, non mi sono dimenticata, risponderò a tutti al più presto! Prometto! Grazie per tutti i complimenti che mi fate, love you girls!
[N.B. se tutto va come deve andare, probabilmente posterò domenica il prossimo capitolo! Non prometto nulla, ma avviso u.u]
Bene ragazzuole, ci vediamo al prossimo aggiornamento!
Bacioni splendori!

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Capitolo 12
*** »12. Gusti diversi ***


»Gusti diversi



Marco attraversò il corridoio principale dell'attico a grandi falcate, con sicurezza, spigliatezza, quasi immaginandosi di dover sfilare in passerella sotto gli occhi curiosi ed ammirati di milleuno personaggi illustri dell'alta moda.
Con un movimento frettoloso, ma al contempo deciso, afferrò le chiavi della sua auto, girò il pomello della porta e...
«Dove pensi di andare?»
Fece la sua entrata in scena Ace dalla cucina.
«A fare la spesa?» doamndò retoricamente Marco, cercando di fargli capire l'assurdità di quella domanda.
«Okay, infatti il dramma non sta nel 'dove vai?' ma 'con che cacchio di vestiti ci vai?' !»
Marco diede una veloce occhiata al proprio vestiario.
«Una normale t-shirt e dei normalissimi jeans, perchè?»
Ace lo squadrò basito. Nonostante tutti i suoi sforzi nell'arco di tanti anni da quando conosce Marco, quest'ultimo non potrà mai cambiare. Tutte le sue fatiche sono sempre state vane.

«Ti sembra per caso normale abbinare una t-shirt fucsia a pantaloni verde acceso e concludere il tutto con dei mocassini marroni? Sembri un geraneo camminante.»






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Buongiorno! Sono riuscita a postare! Oddio, quasi mi commuovo per la puntualità del postaggio.
Bene bene bene, come state fanciulle adorate?
Ditemi voi se avete mai letto capitolo più veritiero su Marco! So benissimo che nell'Anime, Oda lo dipinge con colori diversi (che a mio modesto parere sono orridi tanto quanto quelli della flash) ma ho voluto cambiare per rendere meglio l'idea! Che ne pensate?
Spero vi sia piaciuto e di ritrovare tutte le mie care lettrici che nello scorso capitolo purtroppo non ho visto:(
Ciao a tutte, splendori!
Bacioni

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Capitolo 13
*** »13. Speaking ***


»Speaking



Era pomeriggio inoltrato, Ace aveva appena terminato il suo turno pomeridiano al lavoro ed ora stava aspettando il bus che lo riportasse a casa.
Aveva imprecato per i vivi e per i morti, in tutte le lingue possibili, con ogni arrangiamento immaginabile, quando poche ore prima Marco lo aveva chiamato dicendogli che per oggi si sarebbe dovuto arrangiare con i mezzi di trasporto perchè doveva portare la sua automobile a fare il tagliando. Non capiva perché il suo ragazzo fosse così rigido e tenesse in particolar modo alle regole: anche se la macchina non aveva il tagliando, che importanza faceva? Era davvero una simile eresia chiedere di avere la propria auto ancora per un giorno per poter andare a lavorare in santa pace?
Così ora si ritrovava lì, seduto su una misera panchina verde, coperta da una tettoia a dir poco impregnata di ragnatele e ragni grandi quanto un cane.
Si accese la terza sigaretta nel giro di un quarto d'ora, continuando la sua attesa, con sempre meno pazienza.
Ad un tratto si avvicinò un signore di mezza età e prese posto accanto a lui. Si scambiarono un'occhiata fugace e bastò questo per far scattare il bottone 'conversazione' all'interno del cervello dell'uomo più anziano.
«Hello my new friend, how are you today? I'm from England, I'm here just for a little holiday. I think that your city is very beautiful, I'm in love with it! It's incredible! So, are you waiting for the bus too? I can't find many people with speak, maybe you're the first! It's very funny it, yes? In a big city like that I can't find people! Oh, sorry! I don't tell you who I am! My name is George McKall. And you? What's your name? I can guess that you've got a really pretty name...»
Ace lo guardò sconvolto, con gli occhi fuori dalle orbita e, se fosse stato in un fumetto, sopra di lui sarebbe aleggiato un enorme punto di domanda.

«Sono le 16.50»







Buongiorno a tutti!
Che dire, tratto dall'ennesima storia vera! Non personale, ma vissuta!
Con questa flash vi ripropongo quella che trattava del viaggio in Germania dei due spasimanti. Vi ricordate? No Google Translate, no party.
Oggi ho scritto più del solito, non penso si possa ritenere propriamente una flash, chiudete un occhietto per favore t.t
Ora mi dileguo, baci!








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Capitolo 14
*** »14. Finzione ***


»Finzione

Era un giornata cupa, uggiosa, il cielo plumbeo si stagliava all'orizzonte mentre forti folate di vento spazzavano via dai rami le ultime foglie rimaste.
Faceva freddo, alquanto. Era quel tipo di freddo che ti penetra dentro, ti scava nel profondo sino ad insinuarsi nelle ossa. Quel tipo di freddo che ti spezza.
Ace corse a casa, infreddolito. Appena entrò neanche notò il caminetto acceso, ospitante del caldo fuoco schiopettante.
Neanche notò la sua dolce metà, che stava bellamente sdraiato sul divano, accanto al caminetto, a leggere qualche libro dal titolo impronunciabile.
Marco notò questo suo comportamento, e seguì con lo sguardo il proprio ragazzo, fino a quando non lo vide rifugiarsi in camera.
Dopo qualche istante di spaesameto gli andò dietro e, una volta aperta la porta, si ritrovò davanti ad un Ace disteso sul letto e  ricoperto da sciarpone di quindici chili ciascuna, berretto da montagna, giubbotto, piumone, sopra al quale si ergeva una montagna e mezza di qualsiasi forma di medicinale: antibiotico, antidolorifico, antinfiammatorio e chi più ne ha e più ne metta. Con voce flebile, il malato disse:
«Ascolta Marco, queste potrebbero essere le mie ultime parole. Ti prego, avvicinanti, sono un malato terminale e non ho più abbastanza voce per parlare ad alta voce. Morirò, qui, tra queste lenzuola. In questo letto.»

«Tranquillo Ace, vivrai abbastanza a lungo per replicare per la miliardesima volta questa farsa ogni volta che ti prenderai un raffreddore.»


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Buongiorno gente! Come va? Finalmente riesco ad aggiornaree *^^*
Con una flash poi, che viste le puntante di questi giorni di One Piece, fà proprio al caso nostro!
Quindi, domandina di sondaggio: come avete reagito all'ennesima replica della morte di Pugno di Fuoco?
Personalmente parlando, ho pianto come una bambina, neanche fosse la prima volta che vedessi la puntata. Al solo pensarci mi tornano su i lacrimoni.
Ieri avrò perso mezza puntata poichè ero intenta a piangere contorcendomi nel letto. Sono arrivata ad un certo punto che pensavo di aver seriamente finito le lacrime a disposizione.
Ogni volta che rivedo quel fatidico episodio scoppio in mille pezzi, una parte del mio cuore si stacca completamente. Ace è sempre stato il mio personaggio preferito, vedergli fare una simile fine mi fa sempre morire dentro.
Anche se spero ancora che Oda me lo faccia rivedere di nuovo, che lo faccia resuscitare o qualche cosa simile. Altrimenti non ce la faccio proprio.
Voi cosa ne pensate di questo argomento? Ace rivivrà secondo voi?
Oggi sono in vena di dialogare x°D
Bene, mi dileguo, mi sono dilungata fin troppo oggi c:
Bacioni mie adorate fanciulle!

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Capitolo 15
*** »15. The same ***


»The same

Marco ed  Ace non era soliti svegliarsi presto la domenica, per lo meno non avevano intenzione di alzare i loro regali fondoschiena da quel comodo materasso non prima di essersi dati un dignitoso buongiorno.
Quel giorno, però, qualcosa (o meglio dire qualcuno), li distrasse dai loro affettuosi convenevoli.
Squillò il telefono di casa e Marco, sapendo bene che il suo caro ragazzo non si sarebbe alzato per porre fine a quel suono neanche volendo, andò a rispondere.
«Pron...-»
«E' MORTO! E' MORTO! E' VERAMENTE MORTO!»
«Ma che cazz...-»
«E' MORTO! ACE E' MORTO!»
Marco riconobbe finalmente la voce urlante dall'altra parte della cornetta: era Rufy, il fratellino di Ace che, in quel momento, stava delirando, urlando e piangendo come un forsennato.
«Rufy, per la centesima volta: Ace non è morto. E' vivo e vegeto, gode di ottima salute! Okay?»
Riattaccò senza esitare e si diresse nuovamente verso la camera da letto.
«Ace, devi impedire a tuo fratello di guardare ancora One Piece! Non è concepibile che ogni nove mesi ci chiami pensando che tu sia morto e sepolto!
Quando ti deciderai a spiegargli che quel cartone è solo un fottutissimo tuo omonimo e/o sosia?»


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Buonasera donzelle!
Ho cercato di aggiornare il più in fretta possibile, visto che ho notato il calo di recensioni e non vorrei sia per la mia costante assenza e ritardo negli aggiornamenti ^^"
Che ne pensate di questa flash? Visto il tema che tratta in questo periodo l'anime, ho deciso di adeguarmici! :')
Allora, parlando di cose più concrete: mi ero proposta di scrivere almeno 19 flash e visto che siamo agli sgoccioli ormai, vi pongo questo quesito:
continuare o no?
Anche perchè sto lavorando ad una cosuccia (piccolo spoiler dai), una One Shot (AcexMarco) e ad una Long (AcexRufy). Quindi se dovessi porre fine alla raccolta, avrei più tempo per dedicarmi a questi due lavori. Voi che ne pensate?
Fatemi sapere il vostro parere:)
Baci, alla prossima!

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Capitolo 16
*** »16. Sing ***


»Sing

Che le giornate fossero uggiose e cupe oppure soleggiate e calorose faceva poca differenza per Ace, per lui qualsiasi momento era buono per intonare qualche hit del momento o qualche canzone storica.
Ace era sempre di buon umore e, anche quelle poche volte in cui non lo era, gli bastava cantare e tutto era come prima, tutto rose e fiori.
Almeno per lui.
Marco non la vedeva esattamente in quest'ottica.
«PUCCIENZA IN DEIR, PUCCIENZA IN DEIR! Dai Marco! PUCCIENZA IN DEIR, PUCCIENZA...IN DEIR!¹»
Marco si girò orripilato nella direzione da cui proveniva quel suono tanto fastidioso che avrebbe potuto procurargli in men che non si dica un'emicrania da record.
«Oltre a saper cantare tanto quanto un coniglio in punto di morte per soffocamento, ti inventi pure le parole!»
Quella frase riuscì a far calmare Ace per qualche nano secondo.
«Sai, io e le lingue straniere andiamo a braccetto» proclamò infine con voce sensuale, passandosi la lingua sopra al labbro superiore.

Marco giurò su se stesso che non avrebbe mai più permesso ad Ace di uscire da solo senza la sua costante supervisione.


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¹ = Put your hands up in the air

Buongiorno!
Dai, sono stata brava questa volta! Ho postato in tempo record! *^* (sia lode all'eroe trionfatore, nanananana).
Okay, basta, mi ricompongo.
Beh, non ho nulla da dire su questo capitolo oltre al fatto che volevo farmi perdonare per avervi fatto prendere un mini infarto nella precedente flash :'3
Allora, volevo comunicarvi che alla fine penso che continuerò ancora per un po' questa raccolta ma vi informo che sto già iniziando a scrivere la One Shot, sia mai che riesca a pubblicarla già la prossima settimana! ;)
tenetevi pronte donzelle! Per la long mi prendo ancora un po' di tempo, fidatevi che alle amanti dello Yaoi e della coppia AceLu piacerà molto! *^*
A risentirci noccioline! (Noccioline?! Lasciate perdere. La chiamavano deformazione professionale)
Bacioni!

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Capitolo 17
*** »17. Inganni ***


»Inganni


Marco aveva appena terminato il suo corso di mitologia quando, tornando a casa, trovò, al posto del suo consueto attico, un vero e proprio campo di battaglia: cacciaviti, forbici ed addirittura trapani erano sparsi per tutta casa.
Dalla cucina provenivano strani rumori, piuttosto insoliti; quando entrò nella stanza qualcosa di estremamente insolito, più dei trapani grandi quanto una scrivania, si ergeva al centro di essa: un barattolo di Nutella, alto almeno due metri e largo uno e mezzo, sopra al quale vi era seduto Ace, intento ed indaffarato, come mai in vita sua lo era mai stato, a cercare di svitare quell'enorme coperchio.
Marco lasciò cadere a terra la propria cartella, contenente tutti i libri dell'università, e si dedicò ad osservare la sua dolce metà mentre operava e tirava giù tutti i santi del Paradiso.
«Ace, che stai facendo?»
«Ho trovato al supermercato questo enorme vaso e sono riuscito a convincere il proprietario a vendermelo! Guarda tu che gente che si trova in giro, voleva tenerselo solo per sè più di ottanta chili di favolosa Nutella! Solo che ora non riesco ad aprire questo dannato coperchio!» rispose a denti stretti il moro, senza togliere lo sguardo dal suo nuovo tesoro.
Marco guardò con tenerezza mista a pietà il proprio ragazzo.
«Ace... - incominciò, cercando di essere il più cauto possibile - il barattolo è finto


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Buonasera belle donzelle!
Rieccomi a postare questa flash da cui ho tratto ispirazione giusto un'oretta fa mentre facevo la spesa. Solo un malato di cibo come Ace avrebbe potuto credere che quegli enormi barattoli di Nutella messi a scopo pubblicitario fossero veri ahahah!
Bene, sono un po' di fretta per cui mi dileguo dandovi un piccolo avviso: la One Shot verrà pubblicata a breve (mercoledì credo di potercela fare); non posso spoilerarvi nulla al riguardo, tranne che il titolo sarà "Forte come la morte". Per tutte le appassionate della coppia AcexMarco il nostro prossimo ritrovo sarà lì! :')
Bacioni, a presto!

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Capitolo 18
*** »18. Merry Christmas! ***


»Merry Christmas


Natale: la festa più aspettata dell'anno.
La festa in cui tutti si riuniscono, per condividere quella gioia che fa da padrone nei cuori di tutti, per quell'unico, singolare, speciale giorno.
Ace e Marco scartavano i propri regali, tra semplici baci di ringraziamento al dono dato e promesse cariche di passione che sicuramente verranno mantenute fedelmente.
Dovevano velocizzare i tempi, Edward Newgate, padre di Marco e Gold Roger, padre di Ace, amici dall'alba dei tempi, si erano promessi di riunirsi a Natale, con le rispettive famiglie ed i rispettivi figlioli adorati; i due giovani non potevano perdere mezzo secondo di più a farsi smielati ringraziamenti o qualcos'altro che di smieltato non aveva nulla, se non il pensiero, non potevano permettersi di ritardare mezzo minuto, ci tenevano assai alla loro integrità, sia fisica che morale, si intende.
L'ultimo regalo fu scartato da Marco: la forma del pacco era assai singolare, il biondo non riuscì ad ipotizzare nulla, cosa che lo fece quasi preoccupare.
Quando strappò la carta regalo vennero alla luce delle maschere: una sorridente, una imbronciata, una arrabbiata.
«Carine! Ehm...singolari! Ma ti potrei chiedere l'utilità, amore?» chiese guardando il proprio ragazzo, che nel mentre si crogiolava su se stesso per chissà quale oscuro pensiero la sua mente distorta possa aver partorito.
«Sono delle maschere, le puoi portare ovunque tu voglia - iniziò guardando compassionevole il biondo e, visto che non sembrava che quest'ultimo desse segnali di accertata acquisizione del vero utilizzo di quel singolo regalo, continuò - così ora hai anche tu le espressioni facciali! Non sei contento, amore?»

A Natale si diventa tutti più buoni, tranne Ace, che rimane bastardo dentro anche durante quel giorno.

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Buongiorno signorine mie!
Buon Natale a tutte voi! Spero lo stiate passando al migliore dei modi!
Sono riuscita a sgattaiolare via dai parenti, concedendomi qualche attimo di pace per postare questo capitolo e farvi tanti auguri di cuore!
Fuggo, spero vi sia piaciuto il capitolo!
Ci vediamo sicuramente il 1° Gennaio, con un nuovo capitolo e/o una One Shot, devo ancora decidere u.u ma visto che è una giornata speciale, possiamo fare le cose in grande:D
Bacioni a tutti e, di nuovo, buon Natale!

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Capitolo 19
*** »19. Quesiti ***


»Quesiti

Il tempo quella giornata non era dei migliori, c'era un'umidità del cento per cento, cosa estremamente poco gradita dalla giovane coppia, che decise che quel giorno avrebbero occupato qualche ora girovagando per il nuovo supermercato poco distante dalla loro dimora.
Ace aveva ricevuto una telefonata, poco tempo addietro, da suo fratello Rufy che, implorante, gli chiedeva aiuto con i compiti di matematica, materia a lui assai ostile.
A quanto pare il gene 'genio in matematica' non presenziava neanche nel fratello maggiore, cossiché dovette affidare Rufy nelle mani di Marco.
«Io mi chiedo perchè facciano studiare simile materia, ritenendola una tra le più importanti addirittura!» esclamò stupefatto Ace, avanzando assieme al biondo nella fila per il banco salumi.
«Perchè lo è, Ace, la matematica è ovunque, onnipresente nella tua vita quotidiana!»
«Ma fammi il favore»
Arrivati al banco salumi, l'addetta si rivolse gentilmente a loro chiedendogli cosa volessero.
Ace prese la parola: «Allora gradirei 3xz-4y+5y-3xz : ¼y - (¾x)² + 3x(z-y) di prosciutto crudo, grazie.»
L'addetta lo guardò esterefatta: «Prego scusi?»
Ace si rivolse verso Marco, vittorioso: «Visto che la matematica non serve a nulla?»




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Ed eccomi qua!
Lo so, lo so. Ce l'avrete a morte con me perchè ovviamente non ho fatto fede alla parola data aggiornando il 1° Gennaio. Trucidatemi pure, non opporrò resistenza!
Dunque, dunque: AUGURONI DI BUON ANNO!
E ovviamente: AUGURONI AD ACEEEEEEEE!
In clamoroso ritardo, ma meglio tardi che mai:3
Spero che questo capitolo discriminante la matematica vi sia piaciuto!
Prometto di aggiornare appena posso, giurogiurogiuro t.t
Mi dileguo velocemente poichè devo studiare giusto qualche paginetta di storia .-.
A presto, fanciulle mie adorate!
Bacioni!:)

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Capitolo 20
*** »20. Il tutto fare ***


» Il tutto fare

Marco lasciò l'attico la mattina presto, per dirigersi all'università dove avrebbe dovuto sostenere uno degli esami finali prima della tesi.
Aveva raccomandato Ace di chiamare un idraulico affichè mettesse a posto il rubinetto del bagno, poichè era da un paio di giorni che continuava a spandere ininterrottamente. Ace si mostrò alquanto restio sull'argomento, sostenendo che si fidava poco che estranei mettessero le mani nel loro rubinetto. Marco ci fece poco caso alla cosa, fermo nella sua convinzione che la razionalità potesse, anche solo per un istante, prendere il sopravvento sul suo compagno impedendogli di compiere sciagure.
Tornò a casa la sera, dopo essersi fermato a far la spesa che li consentisse di cucinare qualcosa a cena.
Aprì la porta, inizialmente non curante del pavimento bagnato all'ingresso; si addentrò maggiormente nell'attico, fino ad arrivare al corridoio che avrebbe condotto al bagno o alle camere, completamente sommerso dall'acqua per buoni venti centimetri.
Dalla porta del bagno uscì, oltre ad una quantità indecifrabile di acqua, Ace con mascherina, costume e pinne, un sorriso stampato in faccia che supplicava perdono.

«Beh, non hai sempre detto di voler una piscina in casa?»

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*Si nasconde dietro ad un angolo*
Ahem...BUONASERA!
*schiva per un pelo un pomodoro marcio*
Okay, lo so, lo so. Sono, tanto per cambiare, in un ritardo senza precedenti. Vi ho lasciato in sospeso per quasi tre mesi! Potete odiarmi quanto volete, non posso che appoggiarvi.
La mancanza di ispirazione è stata fatale, si è sommata a tutti gli impegni/casini con la scuola e mi ha impedito di avvicinarmi al computer per aggiornare fino ad ora! Chiedo umilmente venia.
Ma, grazie al cielo, è tornata più vigorosa di prima! Infatti, oltre alla famosa long di cui vi parlavo, ora ne ho in mente un'altra! *^* che spero di pubblicare al più presto, tra l'altro.
Mi incuriosiva chiedervelo da molto tempo, quindi ora ne approfitto: Vi piace il genere soprannaturale? Che ne pensate?
Io l'ho "scoperto" da poco, ne sono rimasta invaghita!
Bene,  forse è meglio che termini qua le mie note d'autrice, sto diventando man mano sempre più prolissa, e non so se la cosa risulti a mio favore o meno.
Aufwiedersehen, ragazzuole mie!
Bacioni!

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Capitolo 21
*** »21. Eggs ***


»Eggs

Mancava un solo giorno a Pasqua e, come ad ogni festa, si respirava aria di felicità, soprattutto tra i bambini. Infatti Ace era alquanto elettrizzato all'evento, avrebbe mangiato per un'intera giornata solo cioccolata, dei più svariati tipi; come ogni giorno d'altronde, con la sola differenza che questa volta non sarebbe servito spendere i propri soldi per potersene ingozzare.
Camminando per le strade si potevano scorgere ogni forma di pubblicità esistente che potesse invogliare il consumismo: esibivano, infatti, manifesti multicolore raffiguranti uova di Paqua enormi, oppure piccoli gruppi di persone che intralciavano le tranquille passeggiate altrui per piazzare in mano ulteriori voltantini pubblicitari.
La persona che ben pensò di interrompere la quiete tra Ace e Marco fu un uomo, di mezz'età, travestito da uovo gigante.
«Buongiorno, cari ragazzi! Posso lasciarvi il volan-AAAAAH!»
Neanche il tempo di finire la frase che Ace, accorgendosi immediatamente del miracolo che lo fronteggiava, un uovo alto minimo un metro e ottanta e largo almeno un metro, non si lasciò scappare l'occasione; saltò agilmente sulle spalle dell'uomo, sussurrando frasi inerenti a metodi di cottura che neanche Gordon Ramsey potrebbe conoscere.
Marco si schiaffeggiò una mano sulla fronte.

Possibile che il suo ragazzo, tutti gli anni, dovesse scambiare un uomo per un dannatissimo uovo di Pasqua e cercare di mangiarselo?





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Buonasera fanciulle!|
Ormai non riesco a pubblicare un capitolo senza farvi aspettare almeno trenta giorni dal precedente! Sono da fucilare.
Ma almeno questa volta ho una scusante: il computer si era rotto e non vi racconto le epiche imprese per riuscire a prendere uno nuovo! L'organizzazione italiana lascia sempre a desiderare.
Comunque sia, ora che ho un computer veloceveloceveloceveloce ( e soprattutto so come usarlo ), potrei quasi giurarvi di riuscire a postare il prossimo capitolo o lunedì o martedì u.u Prossima settimana cercherò di aggiornare il più possibile, visto che il 28 torno tra i banchi di scuola e da lì in poi non garantisco più niente sulla costanza degli aggiornamenti!|
Spero vi possa piacere! Al prossimo aggiornamento!
Baci

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Capitolo 22
*** »22. Jealousy ***


»Jealousy

L'estate era oramai iniziata, il sole splendeva alto nel cielo terso, la temperatura sfiorava vette quasi inacessibili agli esseri viventi e rendeva perfetta ogni giornata per andare al mare, a crogliolarsi nella freschezza dell'acqua.
Ace e Marco erano arrivati già di buon ora in spiaggia, per riuscire a prendere i posti migliori.
Ovviamente entrambi diederero sfoggio del loro perfetto fisico scolpito, costato duri sacrifici durante tutto l'anno per arrivare pronti alla prova costume.
Qualche ragazza, passando accanto ad Ace rimasero folgorate dalla sua bellezza, rimanendo completamente incantate sulla sua figura. L'unico errore, era che non avevano tenuto conto di Marco...
«Ciao carina! - esclamò d'un tratto il biondo, avvicinandosi ad una ragazza dai lunghi capelli castani - come va? Tutto bene spero! Sai quel ragazzo che ti stai mangiando con gli occhi da mezz'ora? Ecco, quello è il mio ragazzo. Evita di fissarlo fino a consumarlo, altrimenti ti stacco gli occhi a morsi e li immergo nel tuo squisito Mojito che ora stai tenendo tra le mani. Afferrato il concetto, cara?» detto ciò, abbandonò la ragazza per raggiungere Ace, dall'altra parte del bar.
«Senti Marco, ne ho le palle piene della tua gelosia! Dacci un taglio, no?»
«Le metto solo in guardia! Non vedo che problemi ci siano, finchè non ti chiedo di occultare un cadavere! Ah, a proposito, secondo te, che probabilità ho di lanciare il coltello e beccare l'occhio della tipa bionda al tuo fianco?»


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Buongiorno a tutte! Oddio, non voglio neanche sapere da quanto tempo non aggiorno e.e
Comunque sia, questo sarà l'ultimo capitolo della raccolta, ho in mente svariate fiction da attuare e non vorrei prostarmi ulteriormente con questa, visti i tempi di aggiornamento interminabili.
Dunque, ringrazio tutte/i coloro che hanno seguito la fiction, messa tra le preferite/seguite/ricordate e, soprattutto, coloro che hanno sempre recensito! Mi avete rallegrato le giornate, davvero!
Spero di  vedervi nelle storie che prossimamente pubblicherò, sarebbe un vero piacere!
Grazie di nuovo per tutto il supporto dato, vi ho adorato fanciulle mie!
Arrivederci alla prossima!
DeiiHsy Deathly

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