The biggest lie

di mileybest
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Now you love me,now you don't ***
Capitolo 2: *** Keep your enemies close ***
Capitolo 3: *** A is for Arialive ***



Capitolo 1
*** Now you love me,now you don't ***


Aria fissa sconvolta l'uomo che ha davanti,il quale ricambia il suo sguardo freddo,glaciale.
Gli occhi azzurri spalancati in un modo che la fa rabbrividire di paura.
Non ci crede. Semplicemente non può crederci.
Il suo cervello è in blackout,è come se si fosse spento e il suo corpo con esso.
Non riesce a muovere un muscolo. Nemmeno a sbattere le palpebre.
Fissa il ragazzo che ama,quello a cui ha dato se stessa,per il quale ha combattuto portando i suoi genitori al divorzio, incapace anche solo di respirare.
Non può essere. Non può essere. si ripete. Non è vero
Ed invece è proprio cosi.
E' la verità. E lei ce l'ha avuta davanti per tutto questo tempo senza accorgersene. Ezra,il suo Ezra,è A. -No.- Sussurra.
Gli occhi umidi. Il cuore spezzato.
Ezra accenna un sorriso. Il suo viso è tirato in una smorfia divertita ed arrabbiata allo stesso tempo. Di certo non immaginava che delle ragazzine lo scoprissero.
-Sai,quando ti vidi la prima volta,avrei dovuto capire che saresti stata abbastanza intelligente da scoprire tutto,un giorno.-
-No...- Ripete Aria. -No. Tu non puoi...non puoi esssere....-
-Oh,lo sono,piccola.- Si indica la felpa nera. -Guardami.- Dice,quasi orgoglioso.
-Tu mi hai presa in giro. Per due anni tu....mi hai presa in giro.-
-Non sapevo fossi amica di Alison,quando ci siamo conosciuti.-
-Tu ci hai perseguitate. Sei sempre stato tu. Tu....tu hai provato ad uccidere Ali. Hai provato ad uccidere tutte noi. Hai...hai...provato ad uccidere m...- Aria non riesce a completare la frase,scossa dai singhiozzi.
Il sorriso scompare dalle labbra di Ezra,ora la sua espressione rivela quello che è realmente è. Un pazzo psicopatico. Le sue mani tremano per la rabbia.
-Questa cosa non riguarda te,Aria.- Ribatte. -Non ha mai riguardato te.-
-HO FATTO L'AMORE CON TE!- Grida Aria,piangendo. -Ti ho dato tutto di me e tu mi hai ingannata! Non ti è mai importato niente di me! Hai sempre pensato solo alla tua sciocca vendetta!-
-Sciocca vendetta?- La schernisce Ezra.- Quella stronza della tua amica ha reso la mia vita un inferno.-
-TU hai reso la mia vita un inferno,Ezra!- Dice Aria. -Hai spiato me e le altre per anni! Hai distrutto la mia famiglia!-
-Ti ho già detto,che questa cosa non riguarda te.-
-Sei pazzo!-
-La tua amica mi ha reso pazzo,Aria!- Esclama Ezra,facendo sobbalzare la ragazza. -Tu non sai niente,capito? Non hai idea di ciò che mi ha fatto passare. Io la amavo...e lei mi ha distrutto.-
Nonostante tutto,Aria non può fare a meno di provare una leggera gelosia al pensiero di Alison e Ezra insieme.
Ezra era innamorato.
Ma l'amore può davvero condurre alla pazzia? Davvero si può cercare di uccidere la persona amata ?
No. Non è amore. E' semplicemente follia. Ezra è folle. E' malato. Non ha amato veramente Alison. E di certo,non ha mai amato davvero lei. -Come puoi anche solo pensare di averla amata? Tu non sai cos'è l'amore.- Dice,quindi.
Ezra ride. Una risata secca,senza gioia.
Malvagia.
-Oh,davvero?- Si avvicina di pochi passi ad Aria. Quest'ultima indietreggia. -Eppure,quando stavamo insieme dicevi che ero il tuo vero amore,sbaglio?-
Aria nota accanto a lei un vaso di vetro. La sua mente elabora in fretta un'idea. Deglutisce,cercando di non far sospettare ad Ezra niente.
-Non sbagli.- Mormora.
-Già. Abbiamo passato dei bei momenti,vero?-
Aria annuisce. -S...si.-
-Ed io intendo ripagarti per tutti quei momenti.- Dice serio Ezra.
-Ripagarmi?- Chiede Aria.
Senza farsi notare si avvicina ad ogni passo di Ezra verso di lei,si avvicina cautamente al tavolino con il vaso sopra.
-Io ti amo,Aria.- Risponde Ezra. -Tu non sei come Alison. - Un passo. -Sei diversa. - Altro passo. -Tu sei la donna della mia vita.-
-Ezra...- Cerca di dire Aria,quando Ezra è abbastanza vicino da sfiorarle il viso con una mano.
-Possiamo essere felici. Io e te. Unisciti a me. -
-Se mi ami come dici,allora dovresti lasciare in pace Alison. Se continui a perseguitarla,allora provi ancora qualcosa per lei.-
Ezra ridacchia.
-Sei gelosa di Alison? Non devi esserlo,piccola. -
-Io non...-
-Andiamo,Aria. Sarai una mia alleata e non appena questo sarà finito,potremo stare insieme per sempre.-
-Io..- Aria posa la sua mano sul tavolino.- Io...Alison è mia amica,Ezra.-
-Ma io sono il tuo amore. Io ti conosco meglio di chiunque altro. Ti ho reso felice una volta,posso farlo ancora. Possiamo essere felici. Io ti amo. Quello che c'è fra noi è reale,Aria. Non ho mai voluto farti del male.-
-Ma lo hai fatto. Tu mi hai spezzato il cuore.-
-Permettimi di rimediare,allora.-
Il viso di Ezra è a pochi centimetri dal suo. Ezra chiude gli occhi,in attesa di un bacio. Per un solo istante Aria rivede il ragazzo del quale è innamorata.
Il ragazzo dolce,colto e carino che vide due anni fa in un bar. Il ragazzo che scoprì essere il suo nuovo professore. Il ragazzo che....che non esiste. Era una recita. Quel ragazzo non c'è. Era un illusione e lei ha passato fin troppo tempo ad illudersi. Il vero Ezra è quello che ha davanti. Un maniaco,folle,colui che ha tormentato i suoi incubi e quelli delle persone a cui tiene.
-Se mi conoscessi e mi amassi come dici..-Comincia Aria riacquistando il coraggio che poco fa l'aveva abbandonata.- Allora sapresti che io non tradirei le mie amiche,mai. -Ezra apre gli occhi nel frattempo,sorpreso e infuriato. -Loro sono tutto per me e non le lascerei per uno stronzo psicopatico come te.-
-Tu,brutta puttan...-Ezra non fa in tempo a finire la frase. Aria lo colpisce con tutta la forza che possiede con il vaso di vetro che si rompe in mille pezzi.
Ezra cade a terra,svenuto. La testa che perde sangue.
Aria non si lascia sfuggire l'occasione per scappare. Fugge. Lontano. Alla ricerca delle sue amiche.

Emily borbotta qualche parola incomprensibile,massaggiandosi la testa.
Si accorge di essere su un letto che non riconosce come proprio.
E' quasi sul punto di chiamare aiuto quando la luce si accende e una voce tanto familiare quanto dolorosa alla sua memoria la annuncia della sua presenza.
-Bensvegliata,Em.- Dice la voce in confidenza.
Emily si volta di scatto e si alza in piedi,provocando alla sua testa un giramento.
Deve aver sbattuto parecchio forte.
-Fai attenzione. Non vorrei svenissi di nuovo- Dice la voce.
Ma Emily non la ascolta. Le sue emozioni sono in continuo mutamento. Felicità,rabbia,delusione,gioia. Non sa che fare. Non sa che dire. Ricorda la brutta litigata avuta qualche giorno fa proprio con la proprietaria della voce. E le discussioni a seguire. Non la odia. Lo vorrebbe,ma non la odia. Anche se lei crede il contrario. Crede che tutte loro la odino.
Ed invece no. Almeno,non è ciò che prova Emily. Prova rabbia,ma non potrebbe mai e poi mai odiare la ragazza che le è di fronte.
-Alison.- Sussurra.
Prova ad avvicinarsi a lei,ma la testa le gira ancora e sta quasi per cadere a terra. Alison la sorregge e la rimette seduta sul letto.
-Sta qui. Hai bisogno di riposare.-
-Perchè siamo qui? Non ricordo niente.
- L'espressione della biondina si fa cupa.
-Ecco...-
-Alison. Basta con le bugie.- Dice prontamente Emily. -Dimmi la verità.-
-Stavamo scappando. Tu hai sbattuto la testa e ho dovuto portarti di peso fin qui. Non c'è di che,comunque.-
-Da chi stavamo scappando?-
Alison sorride.
-Ingenua Emily...-
-Alison.-
-Da A.-
Emily ha un breve flash di loro e le altre rinchiuse in una casa.
Sospira. Spera che Aria,Hanna e Spencer stiano bene. -Perchè hai aiutato me e lasciato indietro le altre? Potrebbero essere in pericolo.-
-Non ho i super poteri.-
-Ah no? Eppure sei tornata dal mondo dei morti. Quindi direi che il potere non ti manca.-
Alison sbuffa. -Non sei felice che sia qui,Em? Sul serio vuoi passare il resto della vita a rinfacciarmi questa cosa?-
-Alison! Ci hai fatto credere di essere morta. Come puoi anche solo parlarne con tanta leggerezza?-
-E' davvero di questo che si tratta? Della mia sparizione? O c'è dell'altro?-
-Che altro dovrebbe esserci? -
-Non lo so. Dimmelo tu.- Risponde la bionda,ravviandosi i capelli.
Emily si perde in quel gesto.
Le sembra cosi naturale,cosi vero,cosi vivo,cosi...da Alison. Scuote la testa. Non sta seriamente pensando ad Ali in quel senso. Non adesso.
Eppure perfino Alison stessa ha notato che la rabbia nei suoi confronti è più accentuata rispetto a quella delle altre amiche.
-Potevi fidarti di me.- Mormora. -Di noi.- Si corregge.
Alison la fissa.
-Avevo paura.- Confessa. -Ho ancora paura. -
-Io non ti avrei....noi non ti avremmo abbandonata. Non eri sola.-
-E far finire anche voi sotto terra?-
-Qualunque cosa sarebbe stato meglio di questo. SI. Avrei preferito stare sotto terra piuttosto che credere che tu te ne fossi andata per sempre.- Ribatte Emily.
Una lacrima sfugge dai suoi occhi.
Alison la nota e la scaccia con un dito. La mano resta sulla guancia della mora.
Senza rendersene conto l'altra è andata a stringere una delle mani di Emily.
Emily ammira gli occhi della bionda,era convinta che non sarebbe più riuscita a farlo.
-Non sai quanto avrei voluto potervelo dire,Em.- Dice Alison,avvicinandosi ancora. -Mi siete mancate cosi tanto. Specialmente tu.- Le accarezza piano una guancia. -Mi sei mancata.-
-Ali...-
-Sai,mia madre aveva ragione. Eri tu quella giusta. Sei sempre stata tu. -
Emily le lancia uno sguardo confuso.
-Come fai a sapere che....ah giusto.- Sospira.- Red Coat.-
-Red Coat.- Conferma Alison. -Quindi...-
-Sto con Paige adesso.- Dice di getto Emily. Ricordandosi solo ora della ragazza. Sa che Alison sicuramente ne è al corrente,ma deve specificarlo. Non sa bene il motivo,ma deve ricordarsi di Paige. -O almeno credo.-
-Credi?- Chiede Alison sorridendo.
-Non ne sono sicura.-
-Le hai detto di me?-
-No.-
-Spencer e Hanna hanno detto ai loro fidanzati di me.-
-Non parlare per enigmi,Alison. Anche se ho già capito dove vuoi andare a parare.- Ribatte irritata Emily.- E no. Non ho intenzione di sentirti sputare sentenze sulla mia vita sentimentale cosi puoi ricominciare a divertirti a torturarmi con i tuoi trucchett....-
Emily è interrotta dalle labbra di Alison che si posano sulle sue.
Non la respinge. Non combatte.
Non pensa a quanto l'abbia fatta soffrire. Dimentica tutto. Dimentica il mondo esterno,il pericolo,il college,il nuoto,le amiche. Esiste solo Alison.
E non appena ricambia il bacio si rende conto di quanto terribilmente le sia mancata e di quanto abbia sognato di riaverla vicina a sè cosi. Sarà per questo che le sue braccia si avvolgono alla sua vita per tirarla più vicino e le sua bocca incontra famelica la sua in una lunga serie di baci appassionati.
Penserà dopo alla rabbia. E a sconfiggere il nemico. E al college. E a Paige,giusto.
Ora c'è solo Alison. Viva. Con lei.
Al diavolo il resto.

Il titolo di questo capitolo è ispirato a quello della 4x12. La storia comincia da dopo la 4x13,non ancora andata in onda,quando c'è il faccia a faccia con Alison ;D

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Capitolo 2
*** Keep your enemies close ***


-Niente. E' morto.- Borbotta esasperata Hanna dopo l'ennesimo tentativo accendere il cellulare. -Sei proprio sicura che il tuo non funzioni?- Domanda a Spencer,la quale è troppo occupata a ad armeggiare con delle carte per prestarle attenzione. -Spencer!- Esclama.
La Hastings sembra ricordarsi solo ora dell'amica. Ed è fin troppo calma per essere appena fuggita ad attacco di A,il che manda Hanna su tutte le furie. -Si può sapere che diamine stai facendo con quelle carte?-
-Scusami,Hanna.- Risponde Spencer. -Guarda,sono carte magiche.- Le indica.
-Non mi importa cosa sono. Il telefono è scarico,siamo appena fuggite da un pazzo che voleva rinchiuderci dentro una casa,abbiamo perso le altre...e tu giochi a carte ! .- Dice,a metà tra l'impaurito e lo scettico. Spencer sospira.
Non è una novità che Hanna sia una fifona di prima categoria,ma dovrebbe ormai aver imparato a mantenere la calma nelle situazioni di pericolo.
-Ti ho detto che sono carte magiche.- Ribatte Spencer. -Le ho prese prima di scappare.-
-E per quale ragione ti sei presa la briga di salvare delle stupide carte al posto di...non so,un computer,un telefono,un lanciafiamme...tutto sarebbe stato più utile.- Replica Hanna,incrociando le braccia al petto.
-Non credo.- Dice Spencer. -Guarda.- Si avvicina all'amica per permetterle di vedere. -Non sono carte normali. Sono tarocchi.-
-E quindi? Vuoi diventare una sensitiva e mettere una società su insieme a quell'inquietante matrona ?-
-Ci siamo noi su questi tarocchi,Hanna.- Risponde Spencer.
Il sarcasmo scompare dalla voce della bionda appena comprende le ultime parole dell'amica.
Le sfila dalle mani un paio di carte e nota i volti di Alison e Aria al posto delle figure.
-Okay,questo è ancora più inquietante.- Mormora. -Perchè mai mettere le nostre facce su delle carte?-
-Immagino servisse per scegliere come proseguire il gioco.-
-Tu lo chiami gioco?-
-Per A lo è. Chiunque esso sia.-
-E' un uomo.-
-A quanto pare.-
-Credi che Alison sappia chi è?-
-Ma certo che lo sa.- Risponde sicura Spencer. E anche un tantino irritata.
-Perchè non ce lo dice e basta? Se la verità non viene fuori,finiremo con l'essere uccise.-
Spencer riflette per qualche istante.
-Forse non vuole ferirci.-
-Come?-
-Alison. Forse non vuole che sappiamo perchè....conosciamo questa persona.-
Hanna sospira.
-Non dirmelo. Tu sai già di chi stiamo parlando,vero?-
-Si,ma ho bisogno che Alison confermi i miei sospetti,prima di dirlo.-
Hanna sbuffa.
-Non è giusto. Perchè sei sempre tu a capire tutto?-
Spencer rimette le carte nella borsa e tira fuori il cellulare per poi passarlo ad Hanna.
-Invia un messaggio alle altre. Dille che stiamo andando alla macchina e ci incontriamo tra mezz'ora.-
-Mi prendi in giro? Mi hai fatto prendere a calci il mio telefono quando il tuo è stra carico?-
-Mi serviva tempo.-
-Per cosa?-
-Vedrai.- Risponde Spencer,all'apparenza calma,anche se dentro in sè ribolle di rabbia.
Avrebbe dovuto capirlo subito,in effetti.

Alison ridacchia quando Emily le morde giocosamente il collo.
Sanno di essersi spinte troppo oltre,ma ad entrambe non sembra importare.
Sono nude. Su un letto di uno schifoso motel che Alison ha usato come nascondiglio per due anni. Strette l'una a l'altra. Felici.
La biondina fa per dire qualcosa,ma Emily non ha intenzione di abbandonare le sue labbra troppo presto.
Cattura la bocca di Ali in un altro lungo bacio e quest'ultima si stringe ancora di più a lei.
Ad un tratto,però,la suoneria del cellulare di Emily le riporta alla realtà,facendo uscire un verso di disappunto dalla gola di quest'ultima per essere stata interrotta.
Si ricordano solo in questo momento di aver lasciato le altre in chissà quale trappola mortale di A.
Emily si scansa da Alison per afferrare il telefono.
-Stanno bene?- Domanda la bionda.
-Si.- Risponde l'altra. -Stanno tornando alla macchina.-
-Oh,perfetto.- Dice Alison. -Tornate a Rosewood.-
-Tornate?- Chiede Emily,confusa.
-Non posso di certo presentarmi in città,io.- Risponde con farie ovvio Alison. -Mi credono tutti morta.-
-Non ti lascio qui da sola.-
-Sono due anni che sto da sola,Emily. Non devi preoccuparti.-
-Alison,non è sicuro stare qui. Non lo è mai stato e se pensi che io ti lasci vivere in questa topaia un giorno in più...-
-Sto bene. So badare a me stessa.-
-Non è questo il punto.-
-E allora cosa..-
-Non ho intenzione di perderti un'altra volta!- Dice a voce alta Emily,zittendola.
Alison vede la paura negli occhi di Emily e le si stringe il cuore pensando che non è per se stessa ma per lei. Non può fare a meno di rispondere con un bacio.
E le costa una fatica immane staccarsi quasi subito per evitare di lasciarsi andare troppo e riprendere ciò che stavano facendo poco fa.
-Non me ne sono mai andata.-
Emily sospira.
-Non me ne vado se tu non vieni con me.-
-Emily...-
-No. Basta. Sono stanca,Alison. Verrai e racconterai alla polizia la verità e...e dirai di A e...tornerai.-
Alison si lascia sfuggire un risolino sarcastico.
-Certo. Sembra facile detto cosi.-
-E' facile.-
-Magari per te.-
-Senti,lo so che hai paura...-
-Ma non mi dire,Emily. Ho paura? Questo spiegherebbe il perchè mi sono nascosta per due anni andando in giro come un fantasma dopo essere stata sepolta viva nel giardino di casa mia da uno psicopatico che continua a darmi la caccia mentre le mie amiche si lasciano prendere per i fondelli.-
-Ehi.- Dice ferita Emily. -Scusaci tanto se abbiamo provato in ogni modo a scoprire chi ha cercato di ucciderti mentre noi e le nostre famiglie venivamo stalkerate giorno e notte.-
-Eppure avete avuto il mio assassino davanti per tutto questo tempo ma a quanto pare era più importante cambiare fidanzato ogni tre mesi.-
-Oh ma vaffan...-
Il cellulare di Emily squilla di nuovo.
La mora sospira allungandosi a prenderlo per leggere il messaggio. Il secondo da parte di Spencer.
-Dobbiamo sbrigarci.-
-Ti ho detto che non vengo.-
-Alison se non vieni di tua volontà giuro che ti porto di peso.-
Alison ride.
-Non riesco a prenderti sul serio conciata cosi.- Emily arrossisce,ricordandosi di non avere i vestiti addosso ma solo l'intimo. Cosi come Alison.
-Non cambiare discorso.-
-Sei molto sexy,comunque.-
-Alison.-
-Emily.-
-Torna a casa.- Emily le prende le mani. -Torna a casa con me.-

-Hanna,piantala di mandare messaggi a raffica.- Dice Spencer tentando di riprendersi il telefono.
-Sto parlando con Caleb.- Si scusa Hanna. -Ha incontrato una ragazza di Ravenswood nei guai mentre veniva ad aiutarci e la sta accompagnando a casa. Sto morendo di gelosia ma...non è tenero?-
-Si,davvero tenero. -Mormora Spencer. -Gli hai detto che stiamo andando via e di prendere subito l'autobus di ritorno?-
-Si,ma non risponde. Spero che il suo cellulare non abbia fatto la fine del mio. Certo,se chiamassi...-
-Non ci provare. Sto aspettando la chiamata di Toby.-
-Uffa. Come vuoi. -Dice Hanna,riconsegnandole l'oggetto. -Che fine hanno fatto le altre,comunque? -
-Calma,Hanna. Sono sicura che stanno arrivando. Attendiamo ancora un pò.-
Hanna poggia la testa sul cassetto dell'airbag. Pensa che sia stata la giornata più spaventosa e sfiancante di sempre,ma tutto sommato non può lamentarsi.
Tra poco sarà tutto finito. Se Alison le seguirà a Rosewood dove potrà dire finalmente la verità e liberare il loro mondo dalla minaccia di quel viscido essere firmato A.
Spencer,intanto,sfoglia il diario che Hanna ha rubato dal covo di quest'ultimo.
-Spence?- La chiama Hanna.
-Cosa c'è?-
-Non sono arrabbiata. Con Ali,intendo. Insomma....non so che decisione avrei preso al posto suo,dopo essere quasi soffocata e ridotta ad uno zombie.-
-Neanche io sono arrabbiata con lei. Piuttosto...me la prendo con me stessa.-
-Come mai?- Chiede Hanna curiosa.
-Se non le avessi detto delle brutte cose,prima della sua sparizione...forse si sarebbe fidata di noi. -
-Cosa le hai detto?-
-Che per me era già morta.- Mormora Spencer,in colpa.
-Ouch.- Replica Hanna.- Bè,non pensarci. Dopotutto,Ali non era tenera con noi.-
-Ma ha sempre cercato di aiutarci.-
-E noi aiuteremo lei,adesso.-
Spencer annuisce.
Un colpo dato dietro la macchina la fa sobbalzare. Hanna emette un gridolino.
-Ma che maniere!- Dice riconoscendo Emily e Alison.
-Scusate.- Si scusa Emily,aprendo lo sportello con un sorriso sornione.
Spencer alza un sopracciglio alla vista delle due,dubbiosa.
Sorridono.
Sorridono fin troppo per essere in una situazione del genere. E non è per caso un succhiotto quello che ha Alison sul collo? Vorrebbe chiedere dove si erano cacciate per tutto questo tempo,ma un urlo in lontananza non glielo permette.
Tutte e quattro escono dalla macchina e vedono Aria spaventata dall'altra parte della strada correre come una furia verso di loro.
Nel suo sguardo c'è panico. Quasi non riconosce le altre ferme a qualche metro da lei intente a fissarla sconcertate.
Spencer sospetta che abbia corso fin li senza sapere che la stessero aspettando. Non ha letto i messaggi. Ha corso e basta verso la macchina.
-Ehi! Aria!- La chiamano.
E accade tutto in un attimo.
Aria non fa caso alla strada. Attraversa correndo,sperando di ritrovarsi presto tra le braccia delle amiche sana e salva ed urlare quello che ha scoperto,ma purtroppo le sue speranze sono vane.
Una macchina passa a tutta velocità nello stesso momento in cui stava attraversando Aria,investendola. La ragazza avverte un dolore lancinante espandersi per tutto il corpo e cade brutalmente al suolo.
La macchina non si ferma.
-Oddio.- Mormora spaventata Alison. La prima a riprendersi dallo chock. Dà una scrollata alle altre. -Chiamate un'ambulanza. Presto!-
Si dirige subito da Aria,quasi svenuta in mezzo alla strada,seguita da Spencer.
Ad Hanna tremano le mani e la voce ed è costretta a passare il telefono ad Emily.
-Aria! Aria,va tutto bene! Starai bene.- Dice a raffica Spencer con gli occhi pieni di lacrime.
Aria non la guarda. Fissa il vuoto. E mormora parole incomprensibili.
-Che sta dicendo?- Chiede Alison,incapace di toccarla per paura di alimentare il dolore.
-Non lo so.- Risponde Spencer. -Aria! Ascoltami,starai bene. I soccorsi stanno arrivando.-
-A....-Inaspettatamente trova la forza di girarsi verso Spencer. -A...è....A è...-Biascica per poi perdere del tutto i sensi.
E la rabbia di Spencer aumenta.
Non per Alison. Non per sè stessa.
Ma per la persona che dovrà marcire in prigione o giura che ucciderà con le sue stesse mani,se non accadrà.
-E' lui,vero?- Domanda ad Alison.
Alison annuisce,stringendo forte le mano di Aria.
I cellulari delle ragazze squillano. Tutte e quattro sbiancano leggendo il nuovo messaggio.
Non è ancora finita,stronzette-A

Il titolo di questo capitolo è ispirato a quello dell'episodio 1x10,di cui c'è l'evidente parallel ;D

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Capitolo 3
*** A is for Arialive ***


Vi ringrazio molto per le recensioni. Non ho tempo di rispondere singolarmente ma è una bella soddisfazione riceverle e sapere che la storia vi piace ^.^

Spencer cammina ripetutamente nella sala d'attesa,incapace di stare ferma.
Hanna stringe forte la mano di Emily, Toby guarda le ragazze inquieto.
La sua testa,cosi come quella delle altre,è un turbinio di informazioni e preoccupazioni.
Si massaggia le tempie,esausto.
Emily si morde le labbra,per quanto la presenza di Toby e delle sue amiche sia confortante,non può fare a meno di pensare ad Alison rimasta nascosta in macchina.
Vorrebbe che anche lei fosse qui,con loro.
Hanna,d'altro canto,desidera solo ricevere un abbraccio da Caleb per scaricare la tensione. La situazione le sa tanto di dejavù,con la differenza che quella in sala operatoria l'ultima volta era lei e non Aria.
E come allora,le sembra di vivere un incubo. Un incubo dal quale non può svegliarsi.
Almeno,non fino a quando Alison non racconterà la verità. E spera che ciò che è successo le dia finalmente un incipit a farlo.
Non possono continuare ad aver paura perfino della propria ombra. Non possono vivere con un pazzo che potrebbe farle fuori da un momento all'altro.
La prossima volta chi sarà il prossimo ad essere investito o a finire dentro una cassa o peggio...sotto terra? Lei? Spencer? Caleb? Mona?
La lista è lunga. A può far del male a chiunque in qualsiasi momento.
E lei non ha intenzione di rivedere una delle persone a lei care in ospedale o in prigione.
Toby finge un colpo di tosse,spezzando il silenzio.
-Vado a prendervi qualcosa da mangiare- informa,alzandosi. Sfiora con una mano la spalla di Spencer e lei gli regala uno sguardo grato.
Ha capito che hanno bisogno di parlare da sole.
-Dobbiamo assolutamente raccontare la verità alla polizia.- Dice schietta Hanna.
-Non possiamo sganciare una bomba del genere senza pensare alle conseguenze. - Ribatte Spencer.
-Quindi vuoi che A continui a farci del male?- Replica la bionda.
-Non si tratta solo di A,Hanna. -Continua Spencer. -Alison non può di certo presentarsi come se niente fosse alla centrale.-
-Dovrebbe dirlo a sua madre,prima.- Dice Emily. -Anche se come minimo subito dopo averla vista le verrebbe un infarto.-
-Allora cercheremo di spiegarle noi come stanno le cose. E dopo farle vedere Alison.-
-Se Alison sarà d'accordo.- Aggiunge Emily.
-Puoi usare uno dei tuoi trucchetti per convincerla. -Dice allusiva Spencer.
-Cosa?- Chiedono in coro Emily e Hanna.
-Sembra dar retta più a te che a noi altre.-
Emily sbuffa. -Forse perchè io non le ho augurato la morte quando effettivamente rischiava di morire.- Dice sprezzante.
-Ehi!- Ribatte Spencer. -Certo che no,tu sei quella che le andava dietro come un cagnolino e che per dimenticarla si è divertita con tre ragazze diverse,senza risultato .-
Emily si alza di scatto.
-Scusami ?-
Hanna si frappone tra le due,intuendo il resto della discussione,se cosi si poteva chiamare.
-Ragazze,non c'è tempo per questo. -Dice. -Una nostra amica rischia di passare all'altro mondo e voi volete prendervi a calci ?-
Entrambe capiscono di aver esagerato,ma sono troppo nervose e tese per ammetterlo.
Notano Byron e Mike parlare con un medico appena uscito dalla sala dove poche ore prima avevano portato Aria.
Si avvicinano preoccupate,in attesa di spiegazioni. -Come sta?- Chiede Spencer,seguita dalle altre.
Byron sorride. -Si rimetterà.- Risponde.
Le tre ragazze sospirano di sollievo.
-Dovremmo chiamare la mamma ed avvisarla.- Dice Mike al padre,il quale annuisce e scusandosi si allontana per telefonare alla ex moglie.
-Ok. Adesso potete prendervi a calci.- Dice Hanna,sorridendo.
-Hanna!- Replicano le altre due.

Nonostante sia sollevata nel sapere che Aria non ha niente di grave,Spencer è comunque tesa.
Toby lo nota e aumenta la presa sulle sue spalle. -Cosa ti prende?-
La mora sospira. Non può rivelargli niente,per ora. Lo metterebbe ancora più in pericolo di quanto già sia. Non è nemmeno tanto sicura di aver fatto la cosa giusta,raccontandogli di Alison.
-Cosa hai scoperto riguardo Mona?- Chiede,per sviare l'argomento.
-Credo che lei sia fuori dal team A,ma non dal gioco di A.-
-Fantastico. Altre persone in pericolo.-
-Ora le cose andranno meglio,no? Insomma...Alison è viva.-
Il sentirlo dire ad alta voce da altre persone è talmente strano che Spencer quasi non ci crede.
Sospira,stringendosi maggiormente al ragazzo.
Anche lei,come Hanna,spera che tutto finisca al più presto.

Alison,seduta sul sedile posteriore della macchina di Spencer,parcheggiata poco prima dell'ospedale,si trattiene dall'infilarsi il cappotto rosso e sgusciare fuori dalla vettura per controllare che alle ragazze non capiti qualcosa di brutto.
E' quello che ha fatto negli ultimi due anni,in fondo. Sospira.
Sa bene che ora più che mai è il caso di uscire allo scoperto senza travestimenti.
La paura,però,che Ezra sia nei paraggi le fa acaponare la pelle.
Il ricordo della terra che le impediva di respirare è ancora vivo dentro di lei.
E fosse la cosa peggiore,quella.
C'è molto altro,che si rifiuta di rivelare a voce alta.
Ed è a causa di questo che lei non è solo intenzionata a smascherare A.
Lui le ha portato via due anni della sua vita, la sua famiglia,ogni cosa.
Lei non vuole semplicemente vederlo marcire in prigione.
Lei vuole ripagarlo con la stessa moneta.
Lo vuole uccidere.
Qualcuno bussa ad un finestrino, distaccandola dai suoi pensieri.
Alison si rallegra vedendo Hanna.
-Ehi.- La saluta,mentre la ragazza entra in macchina, sedendosi accanto a lei.
-Aria sta bene ? -Chiede Alison.
Hanna annuisce, sorridendo.
-Alla grande, a parte qualche costola incrinata e una gamba rotta. -
-Perfetto.- Sorride Alison.
Hanna le mostra due tazze traboccanti di caffè e gliene passa una.
-Immagino tu non sia venuta qui solo per portarmi il caffè.- Mormora Alison.
-No,infatti.- Dice Hanna, bevendo un sorso. -Io e le altre pensiamo che dovresti mostrarti a tua madre.-
Alison stringe i pugni, rischiando di far cadere il caffè.
Sua madre.
Nel corso di questi due anni, ha sempre provato a non pensare a lei.
Non andavano d'accordo, ma le è mancata terribilmente. E le dispiace di averle causato tanto dolore.
Hanna,nonostante Alison cerchi di nasconderlo, vede come l'espressione del suo viso sia cambiata.
Le stringe la mano,per rassicurarla.
Alison la guarda. Si accorge di quanto sia diventata forte, bella e comprensiva.
Lei, come tutte le altre, del resto.
L'unica cosa positiva di A, forse, è aver cambiato le ragazze che pochi anni prima erano piene di problemi che ignoravano e avevano paura di affrontare.
Sono cresciute. E Alison è fiera di loro.
Ricambia la stretta di Hanna, stupendosi di quanto le sia mancato un contatto amichevole.
Nei due anni passati in solitudine nascondendosi dal suo assalitore, ciò che le è mancato di più escluso un telefono è stato il poter parlare e toccare le persone a cui tiene.
-Sono io quella forte ora?- Domanda divertita Hanna.
-Mia madre mi crede morta. Come faccio a dirle che sono viva e vegeta ? -
-Ci saremo noi.- Dice incoraggiante Hanna. - E Ali...-
-Cosa?-
-Credo sia arrivato il momento in cui tu dica chi è A. Il vero A.-

Tre ore dopo le ragazze decidono di comune accordo di passare la notte insieme per poi presentarsi in ospedale per vedere Aria non appena fa giorno.
La casa sul lago di Spencer è l'unico posto in cui Alison può entrare senza far venire attacchi di panico a chi la crede deceduta, quindi Spencer,seppur riluttante a causa della discussione avuta ore fa con Emily, chiede alla madre di poter stare lì.
- Bel posticino. - Dice Alison,sedendosi.
Emily arrosisce,nontando di sfuggita il segno rosso sul suo collo, causato dalle sue labbra.
Dovranno parlare di quello che stava per accadere e che probabilmente sarebbe accaduto, se non fossero state interrotte, ma per ora hanno altre priorità.
-Non tiriamo questa cosa per le lunghe. - Avverte Hanna.
Una parte di lei ha paura di scoprire la verità, ma l'altra muore dalla voglia di sapere chi diamine è il tizio che ha reso sua madre una carcerata .
- Calma, Hanna. Ho detto che avrei raccontato la verità e lo farò. -
Hanna si siede accanto ad Emily.
Spencer,invece,resta in piedi.
Alison le ha già confermato i suoi sospetti. La sua paura adesso è come la prenderà Aria,una volta sveglia.
E Hanna ed Emily, che lo hanno sempre ritenuto una persona fidata e gentile, anima gemella di una loro amica. Alison lancia uno sguardo ad Emily,timorosa. Sa che la ragazza è al corrente del suo passato movimentato, ma è comunque imbarazzante raccontarlo.
Sospira e incomincia. Racconta l'intera storia, sostituendo il nome di Ezra con A,cosi da abituare le ragazze alla rivelazione.
-E questo ragazzo....questo bei pantaloncini...questo A...noi lo conosciamo ? - Chiede alla fine Emily.
Alison annuisce.
-Si. Si è insinuato nelle vostre vite con l'inganno. Pensava che insinuando il dubbio sulla mia morte, alla fine lo avreste condotto da me. -
-Chi è, Alison ? - Chiede Hanna. -Insomma, abbiamo sospettato e indagato su tutti. Jenna, Noel, Melissa...- -No, Hanna. - La interrompe Spencer. -Non su tutti. -
-C'è qualcuno che non avete mai preso in considerazione.- Riprende Alison. - Indagando io stessa, prima di sparire,scoprii che il vero nome di questo tizio era Fitzgerald. -
-Fitzgerald ? - Chiede Emily, sorpresa.
-Ezra,ragazze. - Conclude Spencer. -Il nostro nemico è Ezra.

il titolo del capitolo è ispirato a quello della 4x01 ;D

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