E sono solo un uomo

di maryana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sono vivo ***
Capitolo 2: *** Tempo di morire ***
Capitolo 3: *** Legato ***
Capitolo 4: *** Stanco ***
Capitolo 5: *** Colpito ***
Capitolo 6: *** Sintetico ***
Capitolo 7: *** Aspetto e sanguino ***
Capitolo 8: *** Togliti di mezzo ***
Capitolo 9: *** Questo momento ***
Capitolo 10: *** Rompendo l'abitudine ***
Capitolo 11: *** Dolore ridefinito ***
Capitolo 12: *** Resurrezione ***
Capitolo 13: *** Rifugio ***
Capitolo 14: *** Arrivederci ***
Capitolo 15: *** La mia piaga ***
Capitolo 16: *** Sono qui ***
Capitolo 17: *** Sovraccarico ***
Capitolo 18: *** Indistruttibile ***
Capitolo 19: *** La notte ***
Capitolo 20: *** Odio tutto di te ***



Capitolo 1
*** Sono vivo ***


I'm Alive - Disturbed

I'm Alive - Disturbed

Never again will I be dishonored
And never again will I be reminded
Of living within the world of the jaded
They kill inspiration
It's my obligation
To never again, allow this to happen
Where do I begin?
The choices are endless
Denying the sin
My art, my redemption
I carry the torch of my fathers before me

The thing I treasure most in life cannot be taken away
There will never be a reason why I will surrender to your advice
To change myself, I'd rather die
Though they will not understand
I won't make the greatest sacrifice
You can't predict where the outcome lies
You'll never take me alive
I'm alive
I'm alive
I'm alive

Change again, cannot be considered
I rage again, dispelling my anger
Where do I begin?
The choices are endless
My art, my redemption, my only salvation
I carry the gift that I have been blessed with
My soul is adrift in oceans of madness
Repairing the rift that you have created
I am not alone, brothers, give me your arms now

The thing I treasure most in life cannot be taken away
There will never be a reason why I will surrender to your advice
To change myself, I'd rather die
Though they will not understand
I won't make the greatest sacrifice
You can't predict where the outcome lies
You'll never take me alive

I'm no slave
Are you feeling brave?
Or have you gone out of your mind?
No more games
It won't feel the same
If I hold my anger inside
There's no meaning
My soul is bleeding
I've had enough of your kind
One suggestion, use your discretion
Before you label me blind

The thing I treasure most in life cannot be taken away
There will never be a reason why I will surrender to your advice
To change myself, I'd rather die
Though they will not understand
I won't make the greatest sacrifice
You can't predict where the outcome lies
You'll never take me alive
I'm alive

TRADUZIONE:

Sono vivo

Mai più sarò disonorato e mai più mi verrà ricordato che vivo all’interno del mondo degli stanchi. Loro uccidono l’ispirazione, è mio obbligo non permettere mai più che questo accada. Da dove comincio? Le scelte sono infinite. Nego il peccato, la mia arte, la mia redenzione. Io porto la torcia dei miei padri prima di me. La cosa a cui tengo di più nella vita non può essere portata via, non ci sarà mai un motivo per il quale mi arrenderò al vostro parere, rispetto a cambiare me stesso preferisco morire, anche se loro non capirebbero. Non farò il più grande sacrificio, non potete prevedere quale sarà il risultato, non mi prenderete mai vivo. Sono vivo, sono vivo. Cambiare di nuovo, non può essere preso in considerazione. Mi infurio di nuovo, disperdendo la mia rabbia. Da dove comincio? Le scelte sono infinite, la mia arte, la mia redenzione, la mia unica salvezza. Porto il dono con il quale sono stato benedetto, la mia anima è alla deriva in oceani di pazzia. Mentre riparo la spaccatura che avete creato, non sono da solo, fratelli, datemi le vostre braccia ora. La cosa a cui tengo di più nella vita non può essere portata via, non ci sarà mai un motivo per il quale mi arrenderò al vostro parere, rispetto a cambiare me stesso preferisco morire, anche se loro non capirebbero. Non farò il più grande sacrificio, non potete prevedere quale sarà il risultato, non mi prenderete mai vivo. Sono vivo, sono vivo. Non sono lo schiavo di nessuno, vi sentite coraggiosi? O siete andati fuori di testa? Niente più giochi, non mi sentirò allo stesso modo se tengo dentro la mia rabbia. Non c’è alcun senso, la mia anima sta sanguinando, ne ho avuto abbastanza di voi. Un suggerimento, usate la vostra discrezione prima di etichettarmi come cieco. La cosa a cui tengo di più nella vita non può essere portata via, non ci sarà mai un motivo per il quale mi arrenderò al vostro parere, rispetto a cambiare me stesso preferisco morire, anche se loro non capirebbero. Non farò il più grande sacrificio, non potete prevedere quale sarà il risultato, non mi prenderete mai vivo. Sono vivo, sono vivo.

SONO VIVO

Percorro, a grandi passi, il lungo corridoio della base di Freezer.

Odio questo posto con tutto me stesso, sono arrivato qui che ero solo un bambino, ho servito quel viscido essere per tutta la mia vita… ed ora mi sorprendo di come io abbia potuto sopportarlo fino a questo punto.

Ma ora so di essere giunto alla stregua della sopportazione: mai più in vita mia sarò disonorato e mai più mi verrà ricordato che vivo all’interno del mondo degli stanchi,di quelli che piagnucolando si sentono sconfitti.

Mi fermo quando vedo davanti a me Dodoria , uno dei tanti scagnozzi di Freezer, uno dei tanti cretini che lo seguono… ma io non ci sto più, io me ne chiamo fuori.

Sento il lezzo che emana lui, la sua divisa, i muri di questo lurido posto.

Io, il fiero principe dei sayan, sottomesso da un essere insulso come Freezer, tutto ciò è sempre stato inammissibile e sempre lo sarà: è ora di finirla.

Lo guardo parlare ma non lo ascolto veramente, l’unica cosa a cui riesco a pensare è di trovare le sfere del drago, diventare immortale e sconfiggere una volta per tutte quel colui che mi ha costretto a servirlo con zelo, per tutta la mia vita.

Mi vesto da traditore senza importarmi nulla se la squadra di Freezer è stata l’unica famiglia- se così si può chiamare- che io abbia mai avuto; sono cresciuto con loro, ho combattuto, sudato, sanguinato con loro, ma dentro me cresceva una rabbia irrefrenabile…quella stessa rabbia che sento scorrermi lungo tutte le mie viscere , eppure la trattengo sudando freddo, sembrandomi come se la mia anima sanguini.

Dodoria continua a parlare, mentre i miei occhi lo scrutano con disprezzo, vorrei solo urlargli in faccia tutto il mio rancore, dirgli a gran voce:

<< Non sono lo schiavo di nessuno, vi sentite coraggiosi? >>

Sento il mio corpo tremare, percosso da spasmi violenti: sto rinnegando il peccato di essere stato sottomesso, la mia arte di combattere, la mia redenzione che otterrò solo trovando le sfere del drago.

Porto, a testa alta, la torcia dei miei padri prima di me, lo faccio con orgoglio, non mi arrendo dinnanzi alle difficoltà ; la cosa a cui tengo di più nella vita non può essere portata via.

Non ci sarà mai un motivo per il quale mi arrenderò al vostro parere, piuttosto che cambiare me stesso- ciò che sono e che per sempre sarò- preferisco di gran lunga morire… non mi avranno mai vivo!

Sono in una posizione scomoda, devo fingere davanti i loro occhi… fare ciò che vien volgarmente definito “buon viso a cattivo gioco”, potrei essere scoperto in ogni momento, sono solo contro un intero esercito…ma non ho paura, perché mi sento così vivo.

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Capitolo 2
*** Tempo di morire ***


Time of dying – Three days grace

Time of dying – Three days grace

On the ground I lay
Motionless in pain
I can see my life flashing before my eyes
Did I fall asleep?
Is this all a dream?
Wake me up, I'm living a nightmare

I will not die (I will not die)
I will survive

I will not die, I'll wait here for you
I feel alive, when you're beside me
I will not die, I'll wait here for you
In my time of dying

On this bed I lay
Losing everything
I can see my life passing me by
Was it all too much?
Or just not enough?
Wake me up, I'm living a nightmare

I will not die (I will not die)
I will survive

I will not die, I'll wait here for you
I feel alive, when you're beside me
I will not die, I'll wait here for you
In my time of dying

Tempo di morire

Me ne sto sdraiato a terra, fermo e in preda al dolore. Posso vedere la mia vita che mi passa davanti agli occhi in un flash. Mi sono addormentato? È tutto solo un sogno? Svegliami, sto vivendo un incubo. Non morirò, sopravviverò. Non morirò, ti aspetterò qui, mi sento vivo quando mi sei accanto. Non morirò, ti aspetterò qui, nel momento della mia morte. Me ne sto sdraiato su questo letto, mentre perdo tutto, posso vedere la mia vita che mi passa accanto. Era troppo? O non abbastanza? Svegliami, sto vivendo un incubo. Non morirò, sopravviverò. Non morirò, ti aspetterò qui, mi sento vivo quando mi sei accanto. Non morirò, ti aspetterò qui, nel momento della mia morte.

TEMPO DI MORIRE

Mi alleno senza permettermi il lusso di una sosta, non c’è tempo per riposare, poco importa se le mie braccia pesano quintali, i miei occhi bruciano per il sudore che lentamente mi scorre lungo la fronte.

Li sbatto energicamente e stringo i denti, devo continuare…non posso smettere, anzi devo sconfiggere fino all’ultimo robot all’interno del trainer.

Con fatica mi giro verso il mio avversario, le mie gambe tremano ma con uno sforzo energico riesco a ritrovare la fermezza.

Mi accorgo della sfera di energia che il robot mi manda con qualche secondo di ritardo, mi butto a terra cercando di schivarlo, per difesa gliene tiro una io di rimando.

Mi rialzo anche se con fatica, muovo solo qualche passo, quando sento un rumore anomalo, la luce va e viene… mi guardo in giro allarmato ma rimango con la mente lucida.

Presumo di aver esagerato con la forza… dovrei precipitarmi fuori, ma qualcosa mi blocca: il senso del pericolo, al quale non mi tiro mai indietro.

Improvvisamente vedo le pareti tremare violentemente, prima che vadano del tutto in frantumi a seguito dell’esplosione.

Mi ritrovo sotterrato dalle macerie, sono inerte in preda al dolore, ma mi riscuoto subito cominciando a scostare i pezzi più grandi…non ho intenzione di morire sotterrato, il grande principe dei sayan, non è degno di una morte simile.

Quando sento la voce della donna che mi ospita, capisco che sono vicino dal riemergere, con energia tiro fuori una mano, prima di riuscire a rialzarmi.

Incontro gli occhi allibiti di quei due terrestri, la donna e quel babbeo di Iamko, li guardo con sfida: sto bene.

Non faccio in tempo a dirlo che mi ritrovo steso a terra, tra delle braccia morbide e stranamente confortevoli, un profumo delizioso giunge alle mie narici.

Scruto gli occhi della terrestre, sembra preoccupata, ma sono certo che è il dolore a suggerirmi una tale impressione.

Cerco di dirle qualcosa, ma la mia lingua è impastata e le parole mi muoiono sulle labbra…poi il buio.

***

Corro lungo un corridoio immerso nel buio, sento che ho il fiatone ma non riesco a fermarmi, continuo a correre.

All’improvviso vedo Karoth e quel misterioso ragazzo davanti i miei occhi: i loro capelli sono una fiamma bionda, la loro energia mi sfiora la pelle perfino a distanza.

Provo ad accelerare, ma invano, loro sono sempre troppo lontani…irraggiungibili, troppo veloci per me.

All’improvviso mi compare l’immagine di mio padre: severo, austero...rammento cosa mi diceva quando ero un bambino; sarei dovuto diventare il più forte guerriero dell’intera galassia, raggiungere lo stadio del leggendario super-sayan, ed invece mi ritrovo sconfitto e superato in potenza, da un combattente di livello inferiore.

Come un vile, sento le lacrime scorrermi lungo le guance, mentre cado senza appigli ai quali aggrapparmi.

Mi sono addormentato, è un sogno? Devo svegliarmi, ma è inutile…sono prigioniero di quest’incubo, catene invisibili mi trattengono, mi immobilizzano davanti gli attimi della mia vita, che mi scorre accanto, in un flash… voglio - anzi devo - svegliarmi: non morirò, non così, non qui…io vivrò.

***

All’improvviso spalanco gli occhi, respiro dolorosamente, liberandomi della mascherina che mi consentiva di respirare artificialmente.

Mi brucia il petto, ma è una sensazione che dura solo un attimo: riesco a ricompormi e a impormi il mio solito ritegno.

Mi guardo in giro, confuso, quanto tempo sono rimasto privo di coscienza?

Ed a un tratto mi accorgo di una figura femminile addormentata scomodamente su una sedia, il capo abbandonato sulle braccia, poggiate sul tavolo.

Lei, ha vegliato sul mio sonno, ma perché?!

Mi sembra giusto dire grazie a chi mi ha lasciato un commento:

Bulma 0219: Grazie, sono contenta che ti sa piaciuta la mia idea. Spero il seguito non ti deluda.

LaTerrestreCrazyForVegeta: Molto lieta del tuo apprezzamento.

Lorigeta: Ricevere una recensione da te è... mi lascia senza parole perchè ti stimo molto come autrice, GRAZIE.

Swwtcicia: Ciao, grazie per le belle parole.

Sweetgirl91: Ciao, sono contenta di essere riuscita a trasmettere ciò che provava Vegeta in quel momento di schiavitù.

Lilac: Quando ho letto la tua recensione non credevo ai miei occhi, ricevere una tua recensione è stato bellissimo...Ti volevo ringraziare anche per il tuo suggerimento.

Nana987: Sei sempre così carina!! Spero di non deluderti mai.

Bulma90: Grazie per le tue belle parole che ogni volta mi fanno un immenso piacere, sciogliendo gli interrogativi che mentalmente mi ponevo durante la stesura del capitolo.

Ancora vi ringrazio infinitamente, sperando di "risentirvi" vi saluto

Maryana.

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Capitolo 3
*** Legato ***


Bound - Disturbed

Bound - Disturbed

Ready

Darkness cover me

I'm not ready to die, girl
Because of what you don't tell me
I'm not ready to walk inside of where you're taking me
I'm not ready to die, girl
Because of what you don't tell me
I'm not willing to compromise the man i want to be

Think you're a little bit closer
To changing me
You're never winning me over
You're wasting time

Leave me be

I'm not ready to die, girl
Because of what you don't tell me
I'm never going to tow the line of your conformity
I'm not ready to die, girl
Because of what you don't tell me
I'm not ready to leave the realm of anonymity

Think you're a little bit closer
To changing me
You're never winning me over
You're wasting time

Get away from me

Think you're a little bit closer
To changing me
You're never winning me over
You're wasting time

Legato

Non sono pronto a morire a causa di quello che non mi dici, ragazza. Non sono pronto ad entrare dove mi stai portando. Non sono pronto a morire a causa di quello che non mi dici, ragazza. Non ho intenzione di compromettere l’uomo che voglio essere. Pensi di essere un po’ più vicina a cambiarmi, non vincerai mai su di me, stai sprecando il tuo tempo. Lasciami stare. Non sono pronto a morire a causa di quello che non mi dici, ragazza. Non rientrerò mai nella linea della tua conformità. Non sono pronto a morire a causa di quello che non mi dici, ragazza. Non sono pronto a lasciare il regno dell’anonimato. Pensi di essere un po’ più vicina a cambiarmi, non vincerai mai su di me, stai sprecando il tuo tempo. Allontanati da me.

LEGATO

Nonostante le ferite riportate a causa dell’incidente nella Gravity Room, non accetto di restare sdraiato ed inerme, come mi hanno suggerito quei terrestri.

Senza lamentarmi delle fitte di dolore che ogni tanto mi trapassano varie parte del corpo, mi vesto dei pantaloncini e della canottiera con cui sono solito allenarmi.

Faccio appena due passi, quando sento una voce stridula chiamarmi per nome.

Mi volto infastidito, con le braccia conserte penetro l’azzurro degli occhi della mia interlocutrice.

<< Che vuoi, donna? >>le chiedo innervosito dalla sua presenza.

<< Cosa hai intenzione di fare? >> mi chiede anch’essa a braccia conserte, visibilmente infastidita.

<< Secondo te? Vado ad allenarmi >> il mio tono risulta deciso, ma la terrestre non demorde.

<< Ma non farmi ridere, non ne sei in grado…non hai ripreso del tutto le forze! >>

La trapasso con occhi gelidi, indurisco la mascella…restiamo immobili, sostenendo vicenda l’uno lo sguardo dell’altra.

Alla fine, stanco di questa assurda situazione, le volto le spalle e me ne vado.

La sento imprecare di fermarmi, sento i suoi passi dietro i miei, ma sono più veloce di lei, ed in poco tempo me ne libero.

Giunto in giardino do un’occhiata alle condizioni della Gravity Room, sbuffo amareggiato: ci vorranno giorni prima che quei scansafatiche la riaggiustino.

Ma non mi perdo d’animo e comincio a fare flessioni, con un braccio dietro la schiena.

Finalmente mi sento appagato, lontano da quella stramba terrestre, che non incontro per tutto il resto della giornata.

A fine allenamento mi concedo una doccia fredda, lasciandomi andare sotto il getto dell’acqua fredda senza chiudere gli occhi.

Noto un rivolo di sangue che mi fuoriesce da una ferita sul braccio non ancora rimarginata, scorre veloce lungo il mio arto, fino a che in piccole gocce si deposita sul bianco della doccia.

La ferita brucia, ma ignoro il fastidio…mi avvolgo i fianchi con un asciugamano, un altro me lo passo tra i capelli bagnati.

Varco la porta del bagno, rientrando nella mia camera: lancio un’occhiata interrogativa alla donna seduta sul mio letto.

Mi guarda senza dire una parola, dal canto mio non la degno di uno sguardo…come è entrata, uscirà.

All’improvviso la vedo avvicinarsi a me, mi sfiora il braccio con le sue dita affusolate…immediatamente mi ritraggo: cosa ha in mente?

<< Volevo solo vedere la tua ferita >>.

<< Tsk >> mugugno continuando a non guardarla, non mi serve un’infermiera.

Ma lei si avvicina ancora di più a me, avanza lentamente:

<< Per favore permettimi di medicarti… non sarebbe la prima volta >> mi dice stranamente gentile.

Le sue parole mi colpiscono in modo inaspettato, mi sorprendo a darle ragione.

Resto fermo, mi tramuto in marmo, mentre mi lascio stringere il braccio da quella nivea mano.

Gentilmente mi conduce sul letto, e chissà perché glielo lascio fare…perché lascio cadere le mie difese?

Non la guardo mentre mi medica, ma ad un tratto incontro l’azzurro dei suoi occhi, e mi sembrano diversi dal solito oppure sono io a non averli mai notati così da vicino.

Inaspettatamente con le sue labbra sfiora le mie, non la respingo… non ce la faccio, ma tutti i miei muscoli si irrigidiscono, lei si avvicina ancora di più, si accoccola contro di me…non capisco più nulla, il mio corpo reagisce istintivamente, non ascolta i comandi che gli detta la mia mente…e come uno stoccafisso resto stretto a lei.

***

Steso al buio della mia camera, fisso per quanto mi è possibile il soffitto…Non sono pronto ad entrare dove quella donna mi sta portando.

Non ho intenzione di compromettere l’uomo che voglio essere, non permetterò a nessuno di cambiare la mia natura…al principe dei sayan non è concesso prendersi distrazioni.

Quella strana situazione avvenuta la sera precedente non si deve ricreare mai più…quanto è vero che mi chiamo Vegeta.

Mi giro su un fianco nervosamente, chiudo gli occhi lasciando che i fantasmi del mio passato mi travolgano, stravolgendomi e facendomi scordare quella sconosciuta sensazione, alla quale non riesco ad attribuire un nome.

Mi alleno con foga, lascio stancare il corpo sperando così di svuotare la mia mente: ma lei si avvicina sorridente.

Mi alzo in piedi in un attimo, la osservo impassibile senza rivelare le mie emozioni:

<< Cosa vuoi? >> le chiedo sgarbato, gelido.

<< Volevo solo salutarti >> mi dice tranquilla, muove una mano in cerca della mia, ma la allontano istintivamente… è rimasta delusa, non riesce a nasconderlo.

<< Terrestri! >> dico sarcastico, girando il capo altrove.

<< Vegeta..ma… >> balbetta, la sua voce perde la sua solita sfumatura sicura.

<< Ma cosa? Credevi di avermi in pugno, che eri vicina dal cambiarmi…dal rendermi un sentimentale come voi umani? Non vincerai mai su di me, mettitelo bene in testa >> le dico con tono freddo e distaccato.

Voglio godermi la reazione che le mie parole hanno suscitato su di lei, si morde un labbro tremante: l’avversario è in ginocchio, sferro il colpo di grazia.

<< Lasciami stare…allontanati da me! >>

Mi guarda un solo istante, il suo sguardo è languido ma fermo, annuisce prima di voltarsi e andarsene.

La osservo percorrere a grandi passi il giardino, aprire la porta d’ingresso per poi farla sbattere volutamente.

Scuoto il capo indispettito, da cosa non riesco a spiegarmelo nemmeno io, e come se nulla fosse successo continuo i miei allenamenti.

Riceverere i vostri commenti mi ha riempito di soddisfazione, quindi un grazie particolare a:

Nana987: Eccoti l'aggiornamento, spero che ti piaccia anche questo capitolo, sperando che Vegeta sia risultato IC.

Swwtcicia: Grazie, grazie, grazie.(un grazie per ogni "brava").

Sweetgirl91: Ma grazie, mi solleva sapere che Vegeta è risultato essere IC. Inoltre mi fa piacere che particolari che ho aggiunto ti siano piaciuti.

Chibi Chu: Sono felice di aver fornito un'adeguata descrizioni di luoghi, azioni e dei personaggi...temevo non averlo fatto.

Lorigeta: Meno male che non ho "distrutto" uno dei tuoi pezzi preferiti, altrimenti... comunque la tua opinione positiva mi riempie di gioia.

Lilac: Ciao,il tuo parere sul mio modo di trattare Vegeta mi ha rallegrato molto...spero di non essere caduta nel melodrammatico o nel sentimentale anche in questo capitolo.

Bulma90: Mi fa piacere che la mia introspezione su Vegeta sia di tuo gradimento, quanto allo stile, beh, mi ci sono soffermata parecchio...in effetti "entrare" nella testa di Vegeta non è stato molto facile. Comunque grazie per le belle parole, che ogni volt mi dedichi.

Con affetto vi saluto,

Mayana.

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Capitolo 4
*** Stanco ***


Sickened – Disturbed

Sickened – Disturbed

Take me away yeah!

[Verse 1:]
That's enough of all your taunting
Seems I can't remove you from my mind
Don't you know sometimes
I wish they'd kill me for wanting you
I will sit alone in silence
Gather around the meaning I can find
Will you be defeated when they
Kill me for wanting you

I can't believe that my sanity
Lies in abandoning you
I can't recall a more helpless time
Perpetrated by you

[Chorus:]
Sickened from wanting you
Frightened of finding the truth
Don't say anymore
Now my mind isn't changing
This reckoning's long overdue

[Verse 2:]
Alabaster walls surround me
In a prison of my own design
Will I win my freedom when they
Kill me for wanting you
Maybe arms of Hell will hound me
Just as long as I remain confined
I will be completed when they
Kill me from wanting you

I can't believe my sanity
Lies in abandoning you
I can't recall a more helpless time
Perpetrated by you

[Chorus:]
Sickened from wanting you
Frightened of finding the truth
Don't say anymore
Now my mind isn't changing
This reckoning's long overdue

[Bridge:]
So I have determined I am undone
Will I bury another problem
In the graveyard you allowed me to find
So I have determined I am no one
Will I finally cling to something
That it's never been tied to
Every single memory of you

[Chorus:]
Sickened from wanting you
Frightened of finding the truth
Don't say anymore
Now my mind isn't changing
This reckoning's long overdue

So I have determined I am undone
Will I bury another problem
In the graveyard you allowed me to find

Stanco

Ne ho abbastanza delle tue provocazioni, sembra che non riesca a rimuoverti dalla mia mente. Non sai che a volte vorrei che mi uccidessero perché ti voglio? Me ne starò seduto in silenzio, raccoglierò in giro il significato che riesco a trovare. Sarai sconfitta quando mi uccideranno perché ti voglio? Non posso credere che la mia sanità mentale consista nell’abbandonarti, non riesco a ricordarmi un momento più confuso perpetrato da te. Stanco di volerti, spaventato di trovare la verità. Non parlare più, ora non cambierò idea, questa resa dei conti attende da troppo tempo. Muri di alabastro mi circondano, in una prigione di mia ideazione. Vincerò la mia libertà se mi uccidono perché ti voglio? Forse le braccia dell’inferno mi braccheranno, proprio per il tempo in cui rimango confinato. Sarò completo quando mi uccideranno perché ti voglio? Non posso credere che la mia sanità mentale consista nell’abbandonarti, non riesco a ricordarmi un momento più confuso perpetrato da te. Stanco di volerti, spaventato di trovare la verità. Non parlare più, ora non cambierò idea, questa resa dei conti attende da troppo tempo. Quindi ho determinato che sono incompleto, seppellirò un altro problema nel cimitero che mi hai concesso di trovare? Quindi ho determinato che non sono nessuno, mi aggrapperò finalmente a qualcosa che non sia mai stato legato ad un singolo ricordo di te? Stanco di volerti, spaventato di trovare la verità. Non parlare più, ora non cambierò idea, questa resa dei conti attende da troppo tempo. Quindi ho determinato che sono incompleto, seppellirò un altro problema nel cimitero che mi hai concesso di trovare?

STANCO

Credevo di essere risultato perentorio, deciso, freddo…distaccato.

Con rabbia tiro un pugno contro il muro della gravity room… sono interdetto, esterrefatto.

Le ho urlato di starmi lontana ma lei non ha recepito il messaggio.

Mi guarda con quegli occhi innocenti, scava all’interno di me… e questo mi fa impazzire.

Mi appoggio con la schiena contro il muro, lasciandomi cadere a terra, fisso un punto morto a davanti a me con la fronte aggrottata.

Proprio non capisco cosa mia mi stia succedendo: mai in tutta la mia vita sono stato colto da un cedimento, in battaglia sono sempre riuscito a mantenere il sangue freddo… ho combattuto le più svariate battaglie, ho visto uomini piangere a seguito delle ferite che io stesso gli impartivo.

Ed ora, il grande guerriero, quale sono è stato messo in difficoltà da un essere dalla forza fisica misera, che ha come un’unica arte una lingua biforcuta ed una spiccata intelligenza…ma per il resto potrei spezzarle un polso solo prendendolo tra una mano.

<< Maledizione! >>

Impreco al vuoto, cammino avanti ed indietro senza riuscire a darmi una regolata, a riprendere il controllo di me stesso; sento una vena pulsarmi su una tempia, mi fa quasi male…la mia irritazione è alle stelle.

Mi sento quasi mancare l’aria, mi sento soffocare: rinchiuso in una prigione, di mia invenzione, circondato dai suoi muri di alabastro.

Alla fine, esausto moralmente dalla situazione, decido di alzarmi: esco dal trainer, alzo lo sguardo verso il cielo, un manto di piccole luci ai miei occhi, e mi ricordo improvvisamente di quanto sia lontano dalla mia patria, quanto quei puntini luminosi siano così irraggiungibili da qui.

Una voce di donna, la sua voce mi riscuote dai miei pensieri, dalle mie riflessioni.

<< Hai visto quante stelle? >>

La sua voce è tranquilla, sembra quasi meravigliata; giro il capo a guardarla, la vedo seduta sulla tenera erba, i suoi capelli le sfiorano le spalle, il suo viso è illuminato da un sorriso… sono ipnotizzato dal chiarore della sua pelle, dalle sue labbra morbide…Al diavolo che sciocchezze vado pensando.

Nonostante la testa mi dica di andarmene, faccio tutto l’opposto… le siedo vicino.

Non le rivolgo la parola, mi limito anche io come lei, ad osservare il cielo sopra le nostre teste; ogni tanto le lancio una occhiata con la coda dell’occhio, lei sembra non accorgersene continuando a fissare le stelle sorridente.

Ma improvvisamente, sento le sue dita fredde intrecciarsi alle mie, sussulto silenziosamente, il mio cuore accelera i battiti, il sangue mi scorre veloce lungo le vene.

Perché non mi lascia stare, perché insiste a starmi accanto, nonostante io la insulti o la tratti freddamente…non me lo so spiegare.

Non resto lì, quella donna sarà la mia rovina, mi alzo di scatto…muovo solo qualche passo quando la sento imprecare:

<< Perché ti comporti così?! >> mi chiede lasciando trapelare nella sua voce l’angoscia che forse sta provando.

<< Tsk >> è tutto ciò che le dedico.

Mi volto e la lascio sola con l’immensità dello Spazio.

Decido di farmi una doccia, sperando di placare i bollori che mi tormentano il corpo.

L’acqua fredda mi riporta al mondo, mi culla dandomi un senso di beatitudine…sento i muscoli distendersi, eppure quella dannata terrestre è sempre nella mia mente, a quanto pare non riesco a rimuoverla…quasi vorrei che mi uccidessero pur di mettere a tacere il desiderio che sento per le sue curve di donna.

Mi sento così stanco: di volerla, di conoscere la verità…con un gesto deciso chiudo il getto dell’acqua.

Sospiro sdraiandomi, scelgo di coricarmi cercando di trovare conforto nel sonno.

***

Sento il vento pungermi la pelle, è l’alba il sole sorge dipingendo il cielo di rosso, un roso paragonabile quello del sangue…e poi mi accorgo di essere su un campo di battaglia, sento dei lamenti graffiarmi le orecchie, mi sembra sanguinino.

I miei occhi sono travolti dall’orrore, indietreggio disgustato e per poco non inciampo in un cadavere, muovo il capo ora da una parte ora dall’altra con fare nervoso, mi sento travolgere dal ribrezzo, non sono più quella persona e però non voglio diventare nemmeno come Karoth, l’eroe buono… Non so più chi sono, o chi voglio essere; comincio a correre disperato ma inciampo ogni tre passi, comincio ad urlare “no”, ma la mia voce si perde al vento.

Improvvisamente apro gli occhi ed incontro i suoi:

<< Hai fatto un brutto sogno >>

Mi dice, la guardo confuso restandone colpito: i suoi grandi occhi color del cielo arrossati dal sonno, i capelli leggermente in disordine, le guance colorite di rosso…Ma come può avere un tale potere su di me?

<< E tu perché sei venuta qui? >> le chiedo scorbutico

<< Ti ho sentito gridare, scusa tanto se mi sono fiondata da te… la prossima volta, continuerò a dormire ignorando le tue grida >> la sua voce appare risentita, ma forse mi sbaglio.

A nessuno era mai importato nulla di me, perché lei si ostina ad accorrere ad ogni mio grido??

Non trovo risposta ad una tale domanda.

<< Torno subito >>

Torno a guardarla, la vedo uscire per poi tornare pochi istanti dopo con un grosso bicchiere tra le mani pieno d’acqua.

<< Tieni, forse avrai sete >>.

Glielo strappo dalle mani senza ringraziarla ed in sola grossa sorsata me lo finisco.

La vedo allontanarsi per affacciarsi alla finestra, fuori piove...lo scrosciare incessante della pioggia rompe il silenzio che aleggia tra di noi.

Stupendomene io stesso mi alzo e mi avvicino a lei che quando se ne accorge si gira di scatto sfiorandomi il petto…e quella strana sensazione torna a pungermi, a travolgermi.

Mi sfiora con i polpastrelli le guance… ed il lieve tocco è fuoco vivo sulla mia pelle.

Mi ritraggo e mi allontano da lei: forse vuole uccidermi?

Non riesco a guardarla, ma lei si avvicina e me lentamente e cautamente mi prende una mano tra le sue…la guardo, mi perdo nei suoi occhi, e lei mi sfiora le labbra.

Mi parla, cercando forse di rassicurarmi…la guardo confuso: davvero non capisco, sento di essere in difficoltà e non trovo un modo per uscirne indenne.

Si stringe a me, appoggia delicatamente il capo sul mio petto… non la scanso, ma mi irrigidisco e deglutisco rumorosamente.

Torna a guardarmi e mi sorride, io resto fermo… di ghiaccio, non riesco neppure a pensare, non riesco a fare nulla.

Mi circonda il collo con le sue morbide braccia, e poi sento la sua bocca sulla mia, ma non è più delicata ma decisa, divora la mia…ed io inebetito ricambio quella passione.

Si allontana di poco da me: la vedo che tremante si spoglia del pigiama, il candore della sua pelle mi abbaglia…la vedo stendersi sul letto.

Resto in silenzio a guardarla poi in un impeto improvviso mi sdraio accanto a lei…mi accarezza una guancia ed io ormai in preda a dei sentimenti sconosciuti ma forti, cerco le sue labbra e la bacio come prima lei aveva fatto con me…ed improvvisamente fondiamo i nostri corpi, diventando una cosa sola.

Mi sveglio presto, la mia mano è imprigionata in una ferrea stretta, giro il capo confuso: e vedo lei, Bulma ancora addormentata di fianco a me.

Libero la mano dalla sua stretta, si muove nel sonno ma non si sveglia…mi alzo quatto, quatto.

In silenzio mi vesto, facendo il minimo rumore esco dalla camera, tra il confuso e l’abbattuto: ho ceduto.

Spero che il capitolo vi piaccia e colgo l’occasione per ringraziare:

Bulma90: sei sempre troppo gentile!! Le tue parole mi fanno un immenso piacere, grazie di tutto.

Swwtcicia: certo mica poteva mancare il rapporto con Bulma! Grazie dei complimenti.

Lilac: il tuo apprezzamento nei confronti della mia fanfiction mi riempie di soddisfazione, sono troppo contenta che ti stia piacendo.

Nana987: grazie di essere una mia “cliente” a vita, sono molto contenta che ti piaccia il mio modo di scrivere.

Taisa: ricevere una tale recensione positiva da un’autrice brava come te è stato meraviglioso. Mi fa piacere che l’idea ti sia piaciuta.

Lorigeta: grazie, sono contenta che Vegeta non sia risultato OOC, avevo un po’ paura del contrario.

Maryana

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Capitolo 5
*** Colpito ***


Stricken - Disturbed

Stricken - Disturbed

You walk on like a woman in suffering
Won't even bother now to tell me why
You come alone, letting all of us savor the moment
Leaving me broken another time
You come on like a bloodstained hurricane
Leave me alone, let me be this time
You carry on like a holy man pushing redemption
I don't want to mention, the reason I know

That I am stricken and can't let you go
When the heart is cold, there's no hope, and we know
That I am crippled by all that you've done
Into the abyss will I run

You don't know what your power has done to me
I want to know if I'll heal inside
I can't go on with a holocaust about to happen
Seeing you laughing another time
You'll never know why your face has haunted me
My very soul has to bleed this time
Another hole in the wall of my inner defenses
Leaving me breathless, the reason I know

That I am stricken and can't let you go
When the heart is cold, there's no hope, and we know
That I am crippled by all that you've done
Into the abyss will I run

Into the abyss will I run

You walk on like a woman in suffering
Won't even bother now to tell me why
You come alone, letting all of us savor the moment
Leaving me broken another time
You come on like a bloodstained hurricane
Leave me alone, let me be this time
You carry on like a holy man pushing redemption
I don't want to mention, the reason I know

That I am stricken and can't let you go
When the heart is cold, there's no hope, and we know
That I am crippled by all that you've done
Into the abyss will I run

Into the abyss will I run
I can't let you go
Yes I am stricken and can't let you go

Colpito

Vai in giro come una donna sofferente, non ti scomodi neanche a dirmi perché. Vieni da sola, facendo assaporare il momento a tutti noi, lasciandomi a pezzi un’altra volta. Arrivi come un uragano macchiato di sangue, lasciami da solo, lasciami in pace questa volta. Ti trascini come un sant’uomo che insiste per la redenzione. Non voglio menzionare il motivo per cui so che sono colpito e non posso lasciarti andare, quando il cuore è freddo non c’è speranza e sappiamo che sono storpiato da tutto ciò che hai fatto, correrò nell’abisso. Non sai cosa mi ha fatto il tuo potere, voglio sapere se guarirò dentro, non posso andare avanti con un olocausto che sta per avvenire, mentre ti vedo ridere un’altra volta. Non saprai mai perché il tuo volto mi ha tormentato, proprio la mia anima deve sanguinare questa volta, un altro buco nel muro delle mie difese interiori che mi lascia senza respiro. Il motivo per cui so che sono colpito e non posso lasciarti andare, quando il cuore è freddo non c’è speranza e sappiamo che sono storpiato da tutto ciò che hai fatto, correrò nell’abisso. Non posso lasciarti andare, si, sono colpito e non posso lasciarti andare.

COLPITO

I suoi gemiti strozzati, le sue mani sulla mia schiena…barlumi di ricordi di una notte bruciante di passione, che neanche l’acqua fredda riesce a smorzare.

Vorrei spaccare tutto ciò che mi sta a tiro, sono confuso ed amareggiato per questo.

Cos’era quella piacevole sensazione capace di farmi tremare, di condurre le mie mani sul corpo morbido di quella terrestre…le scruto accigliato: sono grandi e robuste, adeguate per distruggere ed impartire dolore, ed invece con mia sorpresa sono riuscite a dare piacere.

Ho abbandonato il letto macchiato del nostro peccato, prima di lei…mi sono chiuso nella Gravity Room, ho preteso che mi si portasse da mangiare all’interno del trainer pur di non vederla; ma sono conscio che non potrò evitarla per sempre, non in casa sua.

Chiudo il getto della doccia, appoggio i piedi sul lustro pavimento noncurante di bagnarlo tutto, sporgendomi leggermente afferrò un asciugamano di spugna bianco, che mi avvolgo sui fianchi.

Entrando nella mia camera, mi accorgo con sollievo che è vuota: mi infilo un paio di pantaloncini e mi corico.

Mi giro su fianco, dando le spalle alla porta e chiudo gli occhi: sto quasi per prendere sonno, quando percepisco il tocco di due labbra morbide su una mia scabra guancia.

Riapro gli occhi infastidito e mi giro per accogliere la mia visitatrice:

<< E tu che ci fai qui? >> la incenerisco con gli occhi.

La terrestre in tutta risposta fa un largo sorriso e si rannicchia al mio fianco appoggiandomi il capo nell’incavo tra collo e spalla.

E nuovamente la sensazione della sera precedente mi travolge sconvolgendomi, mentre il suo profumo mi inebria tutti i sensi…mi riscuoto trovando il mio apparente autocontrollo.

<< Che pensi di fare?! >>

Lei solleva i suoi grandi occhi per incontrare i miei, mi sembra che li scruti, le sue sopracciglia sono aggrottate.

<< Io..io…pensavo di dormire qui con te! >> la sua voce risulta alle mie orecchie rattristata e straordinariamente innocente.

<< Ma come ti viene in mente?! >> le chiedo cinico e freddo.

Con uno scatto felino si alza abbandonando il mio letto, si tormenta il labbro inferiore senza staccare gli occhi dai miei.

<< Sei…sei… >>

Non finisce la frase, mi volta le spalle precipitandosi fuori dalla stanza, probabilmente in lacrime.

Sospirando mi sdraio di schiena, incrocio le mani dietro il capo e fisso il soffitto…me ne sono liberato forse una volta per tutte, ma allora perché mi sembra di avere un peso sul petto?

***

Disattivo momentaneamente il trainer, ho la gola troppo secca, non riesco neppure ad inghiottire.

A grandi passi mi dirigo in cucina, sulla soglia scorgo una figura femminile davanti la finestra, intenta a guardare fuori, riconosco che è la donna dai capelli azzurri: ha i gomiti sul davanzale, il mento appoggiato delicatamente sulle mani, il suo sguardo si perde nel vuoto…ha l’aria triste, ed io non capisco perché.

Ad un tratto si accorge di me, i suoi occhi sembrano sofferenti, si porta una mano alle labbra, come per nasconderle.

Smettendo di darle la mia attenzione mi avvicino al frigorifero estraendone una bottiglia di aranciata, l’apro e finalmente metto a tacere la sete.

Lancio la bottiglia ormai vuota nel cestino, facendo un canestro perfetto senza dirle nulla me ne torno ai miei allenamenti.

Regolo al massimo la gravità, e comincio a correre facendo del riscaldamento: avanzo senza troppa fatica, ormai sono abituato ad una tale gravità, l’unico ostacolo che incontro è la figura snella di quella terrestre che continua ad apparirmi prepotente davanti gli occhi.

Con il fiato corto mi appoggio al muro: non capisco come possa esercitare un simile potere su di me, mi riduce a brandelli, entra dentro di me come un uragano macchiato di sangue, un fitta mi trapassa il petto…premo una mano all’altezza del cuore, sono sicuro di avere un’espressione dolorante dipinta sul volto: mi chiedo se mai riuscirò a guarire.

Ansito sperando di riuscire a regolarizzare il respiro…non posso andare avanti così.

***

M’impongo di presentarmi a tavola, e di desinare con i terrestri senza che la presenza di quella stramba donna dall’insolito colore di occhi e capelli mi condizioni.

Le sono seduto di fronte, la osservo mentre tiene il capo chino, fissa il piatto stranamente silenziosa: non riesco minimamente a capire se è davvero sofferente come cerca di apparire, e poi per cosa?

Smetto di chiedermelo quando vedo il piatto straripante di cibo dinnanzi a me.

Quando mi reputo sazio, mi accorgo che la giovane donna ha lasciato la cucina, suo padre già sonnecchia su una sedia mentre sua madre canticchia uno stupido motivetto rassettando la cucina, li guardo allibito: questi terrestri sono proprio strani.

Nel cuore della notte mi sveglio, ho caldo e quel peso continua a sopprimere il mio petto: non capisco cosa diavolo mi succeda e ciò mi manda in bestia.

Decido di alzarmi, magari prendo una boccata d’aria rinfrescandomi le idee, ma poi in corridoio la porta di Bulma è socchiusa, riesco ad intravedere il letto e non so per quale motivo decido di varcare la soglia della sua stanza.

Mi avvicino al letto, la vedo rilassata dormire rischiarata dalla tenue luce lunare: sono orgoglioso e fiero ma non posso negare la sua bellezza.

Ma non vuol dire che la metterò al corrente di come il suo viso mi abbia tormentato, di come la mia anima sanguini, del nuovo buco nel muro nelle mie difese che mi lascia senza respiro.

Improvvisamente apre gli occhi, mi fissa sconcertata issandosi a sedere:

<< Vegeta, ma cosa….? >>

Non le dirò il motivo per cui so che sono colpito e perché non posso lasciarla andare; le metto un dito sulle labbra facendole intendere di restare in silenzio…chiudo gli occhi e percorro di nuovo, l’abisso.

Come sempre i vostri commenti mi hanno fatto un immenso piacere, con questo nuovo capitolo colgo l'occasione di augurarvi una buona Pasqua e per dirvi che sarò fuori città sprovvista di computer fino a mercoledì prossimo.

nana987: ma che recensione lunga... mi ha fatto molto piacere riceverla, in quanto hai analizzato il capitolo in modo molto dettagliato rendendomi molto felice.

Grazie, davvero tanto.

Sweetbulma: lieta di aver soddisfatto una nuova lettrice, sono contenta che si piaciuto anche a te il mio modo di descrivere Vegeta.

Lilac: sapere che hai apprezzato, oltre ai personaggi e all'ambientazione, anche il anche il mio stile mi ha fatta sorridere per cinque minuti buoni...Grazie davvero, sopratutto per l'interesse che rivolgi alla mia fan fiction.

Folg_89: grazie anche a te per la bella recensione, ho sempre il timore che Vegeta sfoci nell'OOC , trovare tanti pareri che mi dicano l'opposto mi fa davvero felice.

Bulma90: ma sei sempre troppo gentile, io che ti ho catturata con il mio stile?? davvero?! Sono più sorpresa di te...Grazie mille, non posso che chinarmi ai tuoi applausi.

Calorosamente vi saluto

Maryana

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Capitolo 6
*** Sintetico ***


Synthetic – Spineshank

SyntheticSpineshank

I can never feel the way you do
but it still becomes me now
I can't take the way you do
but it's still inside me

synthetic solution
synthetic, i'll become
synthetic, if it makes this go away

still I waste another day of my life
and it sickens me to feel this way
now I can't make up my mind, is this right?
how, I let you get inside of me?

twist my words the way that you do
'cause it falls on deaf ears now
still, i've learned to numb your views
but they're still inside me

synthetic solution
synthetic, i'll become
synthetic, if it makes this go away

still I waste another day of my life
and it sickens me to feel this way
now I can't make up my mind, is this right?
how, I let you get inside of me?

I will never follow you...

all this time I thought I was myself
and I thought I never could become you
all this time I thought I was myself
and I thought I never could become you
wrong

still I waste another day of my life
and it sickens me to feel this way
now I can't make up my mind, is this right?
how, I let you get inside of me?

I have become synthetic

Sintetico

Non potrei mai sentirmi nel modo in cui ti senti tu, eppure sto diventando così. Non riuscirei mai a sopportare come fai tu, eppure è ancora dentro di me. Soluzione sintetica, diventerò sintetico, se farà sparire questa sensazione, sintetico. Ancora perdo un altro giorno della mia vita e mi da la nausea sentirmi in questo modo. Ora non riesco a decidermi, è giusto? Come ho fatto a farti entrare dentro di me? Rigira le mie parole come sai fare tu, tanto ricade tutto su delle orecchie sorde ora. Ho imparato ad attenuare i tuoi punti di vista, ma sono ancora dentro di me. Soluzione sintetica, diventerò sintetico, se farà sparire questa sensazione, sintetico. Ancora perdo un altro giorno della mia vita e mi da la nausea sentirmi in questo modo. Ora non riesco a decidermi, è giusto? Come ho fatto a farti entrare dentro di me? Non ti seguirò mai…tutto questo tempo ho pensato di essere me stesso e che non sarei mai potuto diventare come te. Mi sbagliavo. Ancora perdo un altro giorno della mia vita e mi da la nausea sentirmi in questo modo. Ora non riesco a decidermi, è giusto? Come ho fatto a farti entrare dentro di me? Sono diventato sintetico.

SINTETICO

Varco la soglia della stanza di Bulma, appena entro la vedo stesa sul letto, guarda il soffitto con le mani sul grembo, ha l’aria assorta…riesco a riscuoterla dai suoi pensieri chiudendo bruscamente la porta: mi fissa prima di farmi notare di essermi allenato parecchio.

Cosa le importa a lei quanto tempo dedico ai miei allenamenti?

<< Problemi? >> la fisso di rimando incrociando le braccia sul petto.

<< Non si può proprio parlare con te quando fai così >> mi risponde Bulma sbuffando con una scrollata di spalle.

Non aggiungo nient’altro e noncurante lascio cadere a terra gli indumenti con cui sono solito allenarmi, ma il mio gesto fa scattare in piedi la terrestre che con la sua voce stridula mi rimprovera di essere un “animale”, sfido che mi abbia chiamato così?

Mi stendo sul letto incrociando le mani dietro la nuca, so che tornerà e allora la farò mia e placherò la sua insensata isteria.

Pochi minuti dopo è di ritorno con fare altezzoso, noto il su naso arricciato, si stende al mio fianco ma mi da le spalle.

Rimango stupito per qualche secondo, poi prendo l’iniziativa accarezzandole una spalle nuda, la sua pelle è straordinariamente morbida, come sempre.

Subito si volta verso di me, con poco sono riuscito a farla cedere, sorrido beffardo: ho vinto; mi protendo verso di lei in cerca delle sue labbra, ma lei sfiora le mie con due dita, incontro i suoi occhi interdetto:

<< No, stasera non mi va! >> mi dice sostenendo il mio sguardo che diviene via, via sempre più glaciale.

Ho voglia di lei, del suo sapore, di possederla…eppure non sono capace di prenderla con la forza, contro il suo volere… mi sembra d’impazzire però, restare al suo fianco, inebriato dal suo profumo e non poterla toccare.

Indispettito e “assetato” lascio il suo letto, dopo il rifiuto subito non mi va di dormire con lei, sono sicuro che mi persuaderà a restare, ma sono già davanti la porta, la mia mano impugna la maniglia, ma lei continua a restare in silenzio: non mi ha trattenuto con sé.

Amareggiato e confuso, entro nella mia stanza, l’attraverso senza accendere la luce e senza difficoltà trovo il letto, su cui mi sdraio pesantemente.

Mi giro su un fianco innervosito da tale assurda situazione, chiudo gli occhi sperando di piombare nel sonno il prima possibile, ma che purtroppo per me si fa attendere.

Il giorno dopo, durante il pranzo, noto che Bulma non mi guarda nemmeno: la scruto accigliato,non capisco che caspita succede, c’erano giorni in cui dovevo cercare di evitarla per quanto era invadente ed ora è lei che ignora me.

Scuoto il capo energicamente, decido che non ne vale la pena soffermarmi sui pensieri di quella stramba donna, e comincio a mangiare entusiasta.

***

Durante una pausa, rientro in casa e la trovo silenziosa, che non ci sia nessuno?

Ma sono costretto a ricredermi quando sento la voce di Bulma chiamarmi dal salotto: mi fermo sulla soglia guardandola da lontano, mi accorgo che si è appena svegliata dal colorito delle sue guance.

<< Per favore, vieni un attimo qui >> mi chiede gentilmente.

Mi mostro seccato ma esaudisco la sua richiesta, voglio proprio sapere cos’avrà mai da dirmi, con le mani sui fianchi mi posiziono davanti a lei, rimasta seduta sul divano.

Mi guarda dal basso verso l’alto, mi sembra nervosa: si tortura le mani, i suoi occhi mi sembrano timorosi, indugia su ciò che deve dire, aspetto impaziente.

<< Sapevo che sarebbe stato difficile, ma non mi aspettavo così tanto >> afferma a mezza voce.

Alzo un sopracciglio interessato, mai quella terrestre aveva riscontrato tentennamenti nel mettere gli altri al corrente della propria opinione, come mai ci stava mettendo tanto?

<< Senti non so girarci intorno… quindi vado al sodo >> annuncia tornando a guardami negli occhi.

<< Sto aspettando! >> la stuzzico cercando di farle sputare il rospo, continuando a tenere le braccia conserte.

Annuisce un’ultima volta, prima di affermare tutto d’un fiato:

<< Aspetto un bambino! >>

Strabuzzo gli occhi, dischiudo le labbra e muovo qualche passo indietro scuotendo il capo incredulo, sento il sangue raggelarsi nelle vene: non può essere.

Non riesco a scandire una sola sillaba, sento un impulso irrefrenabile di andare fuori: mi precipito, ho appena spiccato il volo quando sento la sua voce chiamarmi per nome disperatamente.

Volo ad alta quota ad una sostenuta velocità: quella donna, incinta…non riesco a capacitarmene, come diavolo è potuto succedere?

Non potrei mai sentirmi nel modo in cui si sente lei, non riuscirei mai a sopportare come fa lei, eppure è ancora dentro me.

Aumento la velocità e socchiudo gli occhi… ho perso un altro giorno della mia vita, sono così distante dal conseguire il mio scopo, mi da la nausea sentirmi in questo modo.

Non riesco a decidermi, quale diamine è la cosa giusta da fare? Come ho fatto a farla entrare dentro me fino a questo punto?

Ha dimostrato un’abile arte nel rigirare le mie parole, ma adesso non ci riuscirebbe, le mie orecchie sono diventate sorde.

Ho imparato ad attenuare i suoi punti di vista, ma non basta sono ancora dentro di me.

Non la seguirò mai…tutto questo tempo ad illudermi di essere me stesso e dall’essere lungi dal diventare come lei. Mi sbagliavo!

***

Rincaso che è pomeriggio inoltrato, la porta d’ingresso sbatte violentemente.

Sono raggiunto immediatamente da Bulma:

<< Vegeta… >> sussurra tra le lacrime.

La guardo con le braccia conserte, l'espressione è dura, ne sono cosciente: ora so cosa devo fare!

<< Dove sei stato? >> mi chiede facendo un passo in avanti, cerca di sfiorarmi il viso, ma non glielo consento, mi scanso bruscamente allontanandomi da lei.

La scruto immobile, concedendomi qualche minuto di silenzio, lei aspetta palesemente divorata dall’ansia.

<< Mi serve una navicella! >> ordino secco.

<< Una navicella, perché?! >>

<< Prova ad avere un po’ d’immaginazione!! Me ne vado, devo perseguire il mio scopo, ed è evidente come io qui non riesca a farlo >> le dico sarcastico, quasi crudele.

<< Ma non puoi andartene così, non puoi lasciarmi così!!! >> urla Bulma istericamente.

<< Stammi a sentire, donna, l’unica cosa importante in questo momento è che io diventi un super sayan… tutto il resto è pari al vapore >> sono cosciente che le mie parole sono taglienti come lame, ma non posso fare altrimenti.

<< Sei solo un egoista Vegeta… >> mi dice con le labbra strette, infine fa due sospiri prima di riprendere apparentemente il suo autocontrollo. << Farò preparare la tua partenza da mia madre… ti serve altro? >> .

La sua improvvisa sicurezza mi spiazza:

<< …No >> sussurro senza guardarla.

Annuisce un’ultima volta, prima di lasciarmi in compagnia della mia sola ombra: sono stato sconfitto.

Ringraziamenti:

Nana987: Hai notato bene, cerco sempre di concludere il capitolo con una frase ad effetto, sono contenta che a tuo avviso sia riuscita nell'intento. Grazie anche per una dettagliata analisi del capitolo.

Taisa: le tue parole mi hanno riempito di soddisfazione, davvero, ricevere tali complimenti da un'autrice talentuosa come te mi fa quasi commuovere.

Lorigeta: che bello ritrovare un tuo commento!! Tranquilla non fa niente se hai poco tempo, sono felice se mi lasci un commento ogni qualvolta che puoi.

Lilac: Grazie mille, le tue parole non possono che rendermi felice, anche perchè ti stimo molto come autrice, per me è davvero meraviglioso enumerarti tra le mie lettrici.

Bulma90: Ad una lettrice assidua come te non posso che perdonare ogni piccolo ritardo! Ricevere ogni tua recensione è sempre un piacere!

Maryana

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Capitolo 7
*** Aspetto e sanguino ***


Wait And Bleed – Slipknot

Wait And Bleed – Slipknot


I've felt the hate rise up in me...
Kneel down and clear the stone of leaves...
I wander over where you can't see...
Inside my shell, I wait and bleed...

Goodbye!

I wipe it off on tile, the light is brighter this time
Everything is 3D blasphemy
My eyes are red and gold, the hair is standing straight up
This is not the way I pictured me
I can't control my shakes
How the hell did I get here?
Something about this, so very wrong...
I have to laugh out loud, I wish I didn't like this
Is it a dream or a memory?

I've felt the hate rise up in me...
Kneel down and clear the stone of leaves...
I wander over where you can't see...
Inside my shell, I wait and bleed...

Get outta my head cuz I don't need this
Why I didn't I see this?
I'm a victim - Manchurian candidate
I have sinned by just
Makin' my mind up and takin' your breath away

I've felt the hate rise up in me...
Kneel down and clear the stone of leaves...
I wander over where you can't see...
Inside my shell, I wait and bleed...

Goodbye!

You haven't learned a thing
I haven't changed a thing
My flesh was in my bones
The pain was always free

I've felt the hate rise up in me...
Kneel down and clear the stone of leaves...
I wander out where you can't see...
Inside my shell, I wait and bleed...

And it waits for you!

Aspetto e sanguino

Ho sentito l’odio crescere dentro di me…mi sono inginocchiato e ho pulito la pietra dalle foglie…vago dove tu non puoi vedermi…dentro il mio guscio aspetto e sanguino. Me lo tolgo dalla testa, la luce è più forte stavolta, ogni cosa è una blasfemia in tre dimensioni. I miei occhi sono rossi e d’oro, i capelli si rizzano. Questo non è il modo in cui mi immagino, non riesco a controllare le mie scosse, come diavolo ho fatto ad arrivare fin qui? C’è qualcosa di così sbagliato in tutto ciò…devo farmi una risata, vorrei che questo non mi piacesse, è un sogno o un ricordo? Esci dalla mia testa perché non ne ho bisogno! Perché non l’ho previsto? Sono una vittima, un candidato della Manciuria, ho peccato solo decidendomi e portandoti via il respiro. Non hai imparato niente e io non ho cambiato niente, la mia carne è nelle mie ossa, il dolore è sempre libero e ti aspetta.

ASPETTO E SANGUINO

Scaglio tutta la mia frustrazione su un meteorite, che riesco a mettere bene a fuoco nonostante il buio di questo insolito Pianeta.

Non riesco nemmeno a farmi un’idea del tempo passato qui, non ricordo quando vi sono giunto: ricordo il mio bisogno di allontanarmi, la mia confusione… ma il giorno in cui ho messo piede su questo ignoto luogo non mi è concesso saperlo.

Mi inginocchio abbattuto, sono stanco, insanguinato e soprattutto non riesco a raggiungere lo stadio del leggendario super-sayan come quel dannato di Kaaroth…perchè lui ne è stato capace ed io no?!

Colpisco il suolo con tutta la mia forza emettendo un urlo tra l’adirato ed il disperato, continuando a restare inchiodato al suolo.

Il sangue mi scorga dalle ferite, lento ed inesorabile mi scivola sulla pelle lungo i miei arti, la mia tuta è ridotta a brandelli, ma non me ne curo…non m’importa se i miei indumenti sono laceri né se il dolore è incessante.

Mi importa solo di diventare forte come il mio eterno rivale, colui che si vanta di essere un eroe, un guerriero che tutti rispettano e seguono, non sopporto vedere come un sayan di tale infimo livello sia riuscito a crearsi un seguito di persone pronte a seguirlo ovunque e in tutte le più svariate situazioni…doveva essere il mio destino, io sono il principe, io dovevo essere il più forte!!

Anche mio padre me lo diceva sempre: “Tu, Vegeta, diventerai il guerriero più potente dell’intero universo”.

Riesco a sentire la sua voce severa, così simile alla mia, dovevo renderlo fiero di me…ed invece… sono finito su uno sconosciuto pianeta a lottare contro degli stupidi meteoriti, e senza essere stato in grado di portare a termine qualcosa!!

<< DANNAZIONE!! >> impreco sapendo che la mia voce non giungerà alle orecchie di nessuno: sono solo.

Vago dove nessuno può vedermi: i miei nemici, KaarothBulma, mi chiudo nel mio guscio e aspetto sanguinante.

Il mio corpo è percosso da violenti spasmi, spalancò gli occhi cominciando a sudare freddo: che diavolo mi sta succedendo, sto per perdere il controllo di me stesso, come ho fatto ad arrivare fin qui?

La mia carne si contrae, le ossa mi sembrano incrinarsi fino a spaccarsi…fa male, fa molto male; dovevo immaginarlo il dolore è sempre libero pronto ad aspettarti: non era così che me lo ero immaginato.

Improvvisamente la mia vista si allarga, i miei occhi si riempiono di luce, tutto intorno a me prende il colore dell’oro e del rosso… allora è così che avviene.

I miei capelli si rizzano, i miei muscoli si tendono elasticamente…ogni cosa è blasfemia in tre dimensione, è tutto così strano ma di sicuro più nitido.

Libro un pugno nell’aria: i miei movimenti sono più veloci, sono migliorati anche i miei riflessi me ne accorgo nello schivare un meteorite che stava arrivandomi minacciosamente addosso.

Rimango qualche secondo come paralizzato non riuscendo a definire il modo in cui mi sento: appagato, soddisfatto o semplicemente….vittorioso!

Devo farmi una risata, vorrei che tutto ciò non mi piacesse, ma non posso farci nulla…questa nuova trasformazione mi da un senso di grandezza, mi sento invincibile.

Rido di gusto, a pieni polmoni, mi sento libero… annuisco compiaciuto, un ghigno mi dipinge le labbra: ho trionfato!



Come sempre mi sembra necessario spendere qualche parole per chi mi ha lasciato un saluto:

Lilac: Hai colto bene, Vegeta da come la vedo io si sente spiazzato perchè non si aspettava minimamente di provare quei sentimenti tanto nuovi e straordinari, sentimenti che lo "degradano" alla condizione di un terrestre. Comunque, ancora grazie mille per i complimenti che mi rivolgi.

Swwticia: E' un piacere averti ritrovata, grazie mille...sempre molto gentile.

Tiasa: La tua recensione mi ha fatto molto piacere, come si sa Vegeta non è un personaggio facile da trattare, sapere che ti piace il mio modo di renderlo mi riempie di orgoglio.

Bulma90: Non ti pare di aver letto un capitolo simile? Ti dice niente: "Io senza te" tratto dalla mia "Momenti con te"?! Tornado a cose serie: i tuoi complimenti sono sempre ben accolti, mi fanno un immenso piacere...grazie per seguirmi in ogni mia storia, significa molto per me!

nana987: credevo di averti perso!! Sono felice della tua recensione come sempre mi fai felice con le tue belle parole...ti ringrazio tanto.

Maryana

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Capitolo 8
*** Togliti di mezzo ***


Out of my way - Seether

Out of my way - Seether

Out of my way
Out of my, way

[Pre-Chorus]
I can’t pass up this opportunity to make myself absurd,
I can’t pass up this opportunity to let myself be heard.
Would you, like to, be the one who sees me lose this all,
Would you, like to, be the one who sees me fall.

[Chorus]
Nobody’s gonna stand in my way
Give it up son, I’m doin’ this my way
Nobody’s gonna stand in my way
Give it up son, I’m doin’ this my way

You like to think the worst is over now, but you cant breathe at all
You like to think you’re owed a favor now, man you’ve seen it all

Did you, want to, be the one who pushed me off the wall,
Did you, want to, be the one who let me fall.

[Chorus]

You can’t hold me down..
You can’t hold me down..
You can’t hold me down..
You can’t hold me down..

[Pre-Chorus]

[Chorus]

Nobody’s gonna stand in my way
Give it up son, I’m doin’ this my way
Nobody’s gonna stand in my way
Give it up son, I’m doin’ this my way
Out of my way

Togliti di mezzo

Non posso farmi scappare questa opportunità di rendermi assurdo, non posso farmi scappare questa opportunità di essere ascoltato. Ti piacerebbe essere colui che mi vedrà perdere tutto? Ti piacerebbe essere colui che mi vedrà cadere? Nessuno mi si metterà di mezzo. Arrenditi figlio, ho intenzione di fare a modo mio. Ti piace pensare che il peggio sia passato ora, ma non riesci neanche a respirare. Ti piace pensare che ti devo un favore ora, e che hai già visto tutto. Volevi essere colui che mi avrebbe fatto diventare pazzo? Volevi essere colui che mi avrebbe lasciato cadere? Non puoi trattenermi. Nessuno mi si metterà di mezzo. Arrenditi figlio, ho intenzione di fare a modo mio.

TOGLITI DI MEZZO

Combattere contro Cell non è stimolante, sono troppo forte per lui, ridurlo a brandelli non mi costa nulla: è troppo facile così!

Me ne vanto apertamente con il mio avversario, lo schernisco vantandomi della mia forza raggiunta dopo essere stato nella stanza dello Spirito e del Tempo.

Cell continua ad avvertirmi che se completasse la trasformazione, assorbendo all’interno di sé anche C18, ora le cose sarebbero diverse…afferma che sarei io quello in difficoltà, coperto di graffi e lividi.

Sorrido beffardamente scoprendomi curioso di vedere con i miei occhi se effettivamente raggiunto il “corpo perfetto” sarebbe tanto forte come dice.

Mi viene un’idea assurda: concedo una tregua a Cell promettendogli di non intralciarlo nell’assorbimento dell’ultimo cyborg che gli occorre.

Mi guarda sconcertato, è evidente che non si fida di me…deve avermi preso per pazzo.

Ma del resto non è l’unico a pensarlo, il mio figlio giunto dal futuro per cambiare le cose si avvicina a me con gli occhi fuori dalle orbite:

<< Papà, non puoi dire sul serio…sei forse impazzito?! >>

Lo guardo a mia volta con sufficienza: non capisce.

<< Non posso permetterti di fare ciò che stai pensando! >>

Mi si para davanti, cercando di impedirmi di mettere in atto il mio piano…comincia ad irritarmi!

Lo scanso senza difficoltà alcuna, ma il ragazzo dimostra d’essere il degno figlio di me e Bulma… non demorde ed insiste nel suo intento di farmi ragionare, come se avessi perso il senno.

<< Dovrai colpirmi! >> gli intimo, costringendolo a sollevare la mia sfida.

Trunks mi guarda interdetto un solo istante, dentro me sono sicuro che non troverà il coraggio di farlo, sono suo padre nonché suo principe!

Ma all’improvviso serra la mascella, indurisce l’espressione dei suoi occhi e senza che io me ne accorga mi colpisce.

Finisco in uno stagno, rimango a galla come paralizzato: però il ragazzo ha dimostrato spina dorsale.

Mi occorrono diversi minuti per riscuotermi, a mente lucida provo un’acuta irritazione, Trunks ha osato mettersi in mezzo tra me ed il mio volere, mai nessuno si era spinto tanto oltre…ma deve arrendersi ho intenzione di fare a modo mio…e riuscirò a vedere realizzato il mio bisogno di prosciugare la mia sete di gloria.

Torno nel punto preciso dello scontro e con mia grande soddisfazione Cell ha raggiunto lo stadio finale ottenendo la tanto chiacchierata perfezione.

Sghignazzo silenziosamente, le mie spalle vibrano leggermente: finalmente ha inizio il vero combattimento!

<< Facciamola finita, Cell! >>

Cell non ci pensa due volte ad esaudire la mia richiesta, avanza verso di me compiaciuto e sicuro di sé…pensa di avere la vittoria in pugno.

Mi preparo allo scontro, sono pronto a far vedere quanto vale il principe dei sayan!

Il duello inizia con una serie di colpi a vuoto: non riusciamo a colpirci a vicenda, rido sotto i baffi…ecco cosa volevo, un combattimento degno del guerriero quale sono.

Ma più lo scontro va avanti e più le cose si mettono male a mio discapito, non posso fare a meno di constatare che Cell è davvero forte come andava predicando.

Lo studio con l’affanno, dovrei accettare la mia sconfitta e dare ragione a Crili e Trunks, ho permesso che si avverasse il più infausto tra gli eventi.

Eppure non lo ammetto, e continuo lo scontro, mi prendo gioco del mio avversario nonostante sia io quello in difficoltà tra i due.

Combatto fino alla stregua delle mie forze, fino a che il corpo mi diventa di piombo e il buio si impossessa dei miei occhi.

***

Quando prendo nuovamente coscienza il dolore alle contusione ricevute durante il combattimento mi ricordano cosa è successo.

Crili mi porge un fagiolo magico, etichettandomi come un incosciente con manie di grandezza.

Non gli rispondo nulla, non ne ho ancora le forze: ma appena il fagiolo raggiunge i miei organi interni, ridandomi tutte le mie energie… impreco contro Crili e a gran velocità torno sul campo di battaglia.

Ma quando atterro, ad attendermi c’è solo Trunks…ha l’aria abbattuta.

Alla fine informa me e Crili di come abbia cercato di combattere contro Cell, che in tutta risposta ha indetto un torneo e che avrebbe fatto un annuncio in televisione.

Di accordo unanime ci dirigiamo alle Capsule Corporation, sono io il capofila…volo a qualche metro da loro, la loro presenza mi infastidisce.

Sono convinto che Trunks creda che mi abbia salvato la vita e di conseguenza che io gli debba un favore, ma si sbaglia e di grosso…io non devo nulla a nessuno.

Atterro nel giardino di quegli strambi umani, eccomi un’altra volta a dover soggiornare in casa loro... mi dirigo a grandi passi verso la porta d’ingresso, sto per aprirla e varcare la soglia… spero non vada come l’ultima volta!




Scusate il ritardo, sono stata un po’ indaffarata, spero che questo capitolo mi faccia perdonare. Come sempre dedico dei ringraziamenti speciali a:

Swwticia: ma grazie, sono molto contenta che la mia ff ti piaccia!!

Folg_89: Spero che anche il seguito non deluda le tue aspettative, grazie di esserti interessato alla mia ff.

Nana987: Grazie cara, le tue recensioni mi fanno sempre un immenso piacere, sono contenta di averti colpito con alcune frasi!

Bulma90: E beh era inequivocabile!! Comunque sono molto contenta che anche la situazione vista dalla parte di vegeta ti sia piaciuta, spero che il seguito non deluda.

Felest90: Grazie, sono lieta di sapere che nonostante la difficoltà del personaggio, la sua interpretazione ti abbia soddisfatto.

Lilac: Dovrei ringraziarti solo per aver letto la mia ff, in più sapere che l'apprezzi senza considerare Vegeta OOC mi rende troppo felice...Grazie!

Maryana

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Capitolo 9
*** Questo momento ***



This Moment - Disturbed

You will remember this moment
As you dig into me
And from your smile now
It seems as if you liked it
You'd better cherish this moment
As you dig into me
You'll never get another chance
At this

I won't stand another minute
Of your questioning me
You hear me, bitch, stop
The interrogations over
I can't handle the feeling
Of your pestering me
How would you like
To meet my favorite list

No you can't renege
I love to see you beg

Dream this moment as you run away
You will only separate me from
All I believe this moment
In brutality
You're the one who kept on pushing
Till I made you bleed

It seems your pride has been stolen
Since you stood up to me
I'll tell you now you know I think I
Really like it
So learn a lesson from someone
Who will never repeat the many
Tragic mistakes of his past

I hope you savor this moment
As you're still on your feet
So keep it quiet now
I think you're gonna like it
Words have consequences when
They're spoken to me
You better be careful when you're writing checks

Don't you question how
I stand above you

Now you know the answer
Save yourself from danger
I cannot forget how all of this began
I know you know the answers
Save yourself from danger
Beaten by a stranger
Blood still on his hands

Questo momento

Ti ricorderai di questo momento, mentre scavi dentro di me. E dal tuo sorriso ora sembra che ti sia proprio piaciuto. Faresti meglio ad accarezzare questo momento, mentre scavi dentro di me, non avrai mai più occasione di farlo. Non tollererò un altro minuto di te che mi interroghi, mi senti, stronza, smettila. L’interrogatorio è finito, non posso sopportare la sensazione di te che mi tormenti. Come ti piacerebbe fare la lista delle mie cose preferite? No, non puoi rinnegare, amo vederti implorare. Sognati questo momento mentre scappi, mi separerai solo da tutto ciò in cui credo. Questo momento dirà in che modo, tu sei quella che ha continuato a spingere, finché non ti ho fatta sanguinare. Sembra che il tuo orgoglio sia stato rubato. Dal momento che sei qui davanti a me te lo dirò, sai, credo che mi piaccia proprio. Quindi impara una lezione da uno che non ripeterà più i tragici errori del suo passato. Spero che assapori questo momento, mentre sei ancora in piedi. Quindi stai zitta ora, credo che ti piacerà, le parole hanno delle conseguenze quando vengono rivolte a me, farai meglio a stare attenta quando scriverai il conto. Non ti chiedi come faccio a starti sopra? Ora sai la risposta, salvati dal pericolo. Non posso dimenticare come tutto questo è cominciato, so che sai le risposte, salvati dal pericolo. Battuta da uno sconosciuto, sangue ancora sulle sue mani.

QUESTO MOMENTO

Me ne andrei molto volentieri da questa casa di pazzi, ma ho bisogno della Gravity Room, non mi resta che chiudere gli occhi e sopportare in silenzio.

Quella svampita terrestre capace solo di badare alla casa e a sparare commenti ridicoli, quello scienziato che sembra camminare come un sonnambulo pure quando è sveglio…e poi Bulma e quel petulante moccioso che piange ad ogni ora del giorno!!

Il grande principe dei sayan costretto a vivere in una tale mediocrità, se mio padre resuscitasse dagli inferi solo per mettermi al corrente della sua delusione non mi stupirebbe...per allontanare il suo ricordo, colpisco il più forte possibile un robot disintegrandolo.

Solo a pomeriggio inoltrato, decido di porre fine ai miei allenamenti, tornando in casa bisognoso di una doccia.

Salgo le scale senza fretta ma con fare deciso, nel bel mezzo del corridoio inciampo nella figura di Bulma che stringe premurosamente tra le sue braccia Trunks, mi guarda sconcertata e mi sembra di cogliere qualche altro sentimento all’interno dei suoi occhi, un sentimento però a cui non riesco ad attribuire un nome.

Mi mostro indifferente, senza farle accorgere che l’ho guardata anche io di rimando: per quanto io possa essere pentito di come siano andate le cose l’ultima volta, la sua figura non smette di attirare la mia attenzione, imprigionando i miei occhi sulle sue morbide forme.

Il getto dell’acqua fredda riesce a farmi riprendere il controllo dei miei pensieri, allontanando quel pizzico di desiderio che mi ha percosso il corpo, scuoto la testa alleggerendo i capelli impregnati d’acqua.

Indosso gli abiti terrestri ben piegati nell’armadio: sono sempre più convinto che con tali abiti risulto essere ridicolo, ma non voglio rischiare di rovinare la tuta da combattimento.

Entro in cucina senza degnare nessuno di un mio sguardo, mi siedo aspettando impaziente che il mio piatto si riempia adeguatamente, infine mangio tutto con gusto perdendo coscienza di cosa mi circondi.

Quando finisco allontano la sedia dal tavolo e mi dirigo a passo felpato nella mia camera…convinto che riposare mi farà bene; ma con mia grande sorpresa appena spalanco la porta vedo lei:

<< Cosa ci fai nella mia stanza? >>

Bulma continua a fissarmi piegando il capo di lato restando ostinatamente in silenzio.

<< Hai perso l’uso della parola… cosa vuoi? >>

La vedo avanzare verso di me, ondeggia in fianchi in modo provocante, sono sicuro lo stia facendo apposta è convinta di poter vincere su di me: ma sta volta si sbaglia.

Ad un centimetro dal mio viso si ferma, alza il viso fino a che i miei occhi sono costretti ad incontrare i suoi…sono così azzurri, limpidi ed espressivi…perdo il controllo per un istante, in fretta mi allontano da lei:

<< Se non vuoi che ti butti fuori dalla mia stanza, dimmi perché sei venuta! >>

Imperterrita mi scruta, sembra quasi che cerchi di scavare dentro di me…improvvisamente sorride, come se ciò che ha capito guardandomi le sia piaciuto.

La freddo con lo sguardo:

<< Smettila di guardarmi in quel modo…non lo sopporto! >> le intimo deciso.

<< Lo so che non lo sopporti! >> fa una breve pausa, avvicinandosi nuovamente a me << Non sopporti come io sia riuscita a capirti, ad arrivare a te…a captare la tua vera essenza >> la sua voce sembra di velluto, scandisce bene ogni singola sillaba: che maledetta sta cercando di non farmi capire più nulla, ma ho intenzione di non cedere.

Sorrido beffardamente, la guardo cinico:

<< Perché ridi?! >> mi chiede tra lo stupito e l’irritato.

Mi sto pregustando il momento: sto per vendicarmi per ciò che mi ha fatto provare nel mio ultimo soggiorno tra queste mura.

<< Assapora il momento, finché stai in piedi! >> le preannuncio che sta per finire in ginocchio.

<< Che stai cercando di dire? Io so… >>

<< Eh no! >> la interrompo energicamente << Tu non sai un bel niente… non ancora! >> sghignazzo compiaciuto per ciò che sto per dirle.

<< Ti piacerebbe fare la lista delle mie cose preferite, vero?! Credi di essere in grado di comandarmi, di essere al corrente di ogni mio singolo pensiero, ma ti sbagli! >> la mia voce si è fatta più profonda e minacciosa.

Mi protendo verso di lei, la sua espressione è mutata: ha paura, la posso quasi percepire e sfiorarla per quanto è forte, indietreggia intimorita ma spavalda come sempre sostiene il mio sguardo.

<< Non…non…stai dicendo sul serio >> balbetta con voce grave.

<< Amo vederti implorare! >>

Bulma si appoggia contro la porta, noto che la sua mano è già sulla maniglia, l’afferra saldamente: così in caso di pericolo è già pronta a scappare!

<< Voglio dirti solo un’ultima cosa: sono stanco di te che mi tormenti! >> le sono così vicino che il suo respiro affannoso mi sfiora, solleticandomi sulle labbra. << L’unica cosa che tu possa fare è quella di allontanarmi da tutto ciò in cui credo…e questo non posso permetterlo, non più! >>

Bulma inghiottisce rumorosamente, il suo viso diventa sempre più pallido, i suoi occhi sempre più languidi: una fitta improvvisa mi arriva al cuore e una vocina all’interno di me urla:

“Salvati, Bulma, dal pericolo!”

Ma il mio orgoglio devastato dal passato è più forte e riesce a metterla a tacere:

<< Io ho imparato: non farò più gli errori già commessi in precedenza! >>

Bulma si morde un labbro tremante, la sua sofferenza è chiara perfino a me:

<< E-errori?! >> balbetta, la sua voce è ridotta a un sussurro…credo che sia stato troppo per lei.

Indurisce l’espressione del suo volto, vuol dimostrare di essere forte e di saper reagire…ma fallisce miseramente e si precipita fuori in singhiozzi udibilissimi.

Sospiro in silenzio: non l’ho nemmeno sfiorata ma allora perché mi sembra di avere le mani sporche di sangue?!





Ringraziamenti:

Nana987: Mi dispiace per il salto temporale, ma non ho potuto fare diversamente; ad ogni modo non temere la ff non è sta per finire.

Swwtcicia: ma grazie, come sei gentile!

Lilac: Grazie, sono troppo contenta del tuo apprezzamento, mi lusinga molto.

Taisa: Sono lieta che il mio modo di interpretare Vegeta ti sia piaciuto, grazie!

Bulma90: Tranquilla per i tuoi ritardi, le tue recensioni sono sempre ben gradite: grazie per seguirmi sempre!

Maryana

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Capitolo 10
*** Rompendo l'abitudine ***


Nota dell'autrice:

Nota dell'autrice:

Ho notato in alcune recensioni che vi è stato un fraintendimento nel collocare il capitolo "In questo momento": il capitolo in questione trova la giusta ambientazione durante i dieci giorni concessi da Cell prima dell'inizio del torneo.

Mi scuso per essere stata imprecisa, spero che abbiate comunque apprezzato e che non si ripeterà più.

Desolata: mi inchino alla vostra comprensione :-)




Breaking The Habit - Linkinpark

Memories consume
Like opening the wound
I'm picking me apart again
You all assume
I'm safe here in my room
Unless I try to start again

[Bridge:]
I don't want to be the one
The battles always choose
'Cause inside I realize
That I'm the one confused

[Chorus:]
I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
I don't know why I instigate
And say what I don't mean
I don't know how I got this way
I know it's not alright
So I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
Tonight

Clutching my cure
I tightly lock the door
I try to catch my breath again
I hurt much more
Than anytime before
I had no options left again

[Bridge:]
I dont want to be the one
The battles always choose
'Cause inside I realize
That I'm the one confused

[Chorus:]
I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
I don't know why I instigate
And say what I don't mean
I don't know how I got this way
I'll never be alright
So, I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
Tonight

[Bridge:]
I'll paint it on the walls
'Cause I'm the one at fault
I'll never fight again
And this is how it ends

[Chorus:]
I don't know what's worth fighting for
Or why I have to scream
But now I have some clarity
to show you what I mean
I don't know how I got this way
I'll never be alright
So, I'm breaking the habit
I'm breaking the habit
I’m breaking the habit
Tonight



Rompendo l’abitudine

I ricordi consumano come se aprissero delle ferite. Mi metto da parte di nuovo, tu presumi che sia al sicuro qui nella mia stanza. A meno che non provo a ricominciare di nuovo. Non voglio essere quello che viene sempre scelto dalle battaglie perché dentro ho realizzato che sono io quello confuso. Non so per cosa valga la pena di combattere o perché devo urlare, non so perché provoco e dico quello che non penso, non so come sono diventato così, so che non va tutto bene, quindi sto rompendo l’abitudine stanotte. Tenendo stretta la mia cura, serro la porta, provo a riprendere fiato, soffro molto più di qualsiasi altra volta prima, e di nuovo non mi erano rimaste possibilità. Lo dipingerò sui muri perché sono quello da incolpare, non combatterò mai più ed è così che finisce. Non so per cosa valga la pena di combattere o perché devo urlare, ma ora ho un po’ di chiarezza per mostrarti cosa intendo, non so come sono diventato così, non starò mai bene, quindi sto rompendo l’abitudine, rompendo l’abitudine stanotte.



ROMPENDO L’ABITUDINE

Seduto ai piedi del letto, sento i colpi incessanti sulla porta di quella terrestre.

Non mi lascia in pace nemmeno in un momento così delicato: più di una volta le ho ordinato di andarsene, ma lei non si è lasciata intimare dal mio tono adirato, e ha continuato a supplicarmi di aprirle la porta.

Le mie orecchie non possono sopportare tali rumori, soprattutto la sua stridula voce: nel vano tentativo di attenuare il chiasso che proviene da fuori me le tappo con le mani.

Ma è tutto inutile, la sua presenza esterna continua a piombare all’interno di queste mura, sono giunto alla stregua della sopportazione… a quanto pare sono un perdente in tutto e per tutto.

<< Si può sapere che diavolo vuoi? >> la fulmino appena le apro la porta.

Bulma sguscia sotto il mio braccio teso, riuscendo ad introdursi nella stanza:

<< Chi ti ha detto di entrare, esci subito!! >>

Nonostante il mio tono perentorio, Bulma rimane al centro della camera con le braccia conserte, scuotendo il capo decisa.

Non potrei sopportare la vista di nessuno in questo momento, figuriamoci la sua… non voglio che mi veda in questo stato.

Il mio corpo reagisce ai sentimenti tumultuosi del mio stato d’animo: la mascella mi si serra, le mani mi si chiudono a pugno, il mio corpo è percosso da tremiti; in due passi le sono vicino, la sollevo da terra deciso a buttarla fuori.

Ma intuisce le mie intenzioni e come sempre mi anticipa mettendomi le braccia al collo, sfrega una guancia contro la mia…ed è un capogiro eterno, non riesco ad andare contro la mia ragione soprafatto dai sentimenti che questa volta hanno la meglio.

Prima di metterla a terra chiudo nuovamente a chiave la porta, infine incontri suoi occhi:

<< Dimmi ciò che vuoi e poi lasciami in pace! >>

<< Io non voglio vederti così! >> quasi urla decisa, riuscendo a sostenere il mio sguardo glaciale.

Quella donna riesce a sorprendermi sempre: la vedo dinnanzi a me, non accenna ad andarsene, non mi vuole lasciare da solo… l’ho lasciata incinta e a parte riconoscere il figlio che portava in grembo non ho mosso un dito per aiutarla, il mio carattere difficile e i miei barbari modo non l’hanno scoraggiata, la sofferenza che sono riuscito ad impartirle non l’ha scalfita come mi aspettavo…lei è rimasta al mio fianco…ed io mi chiedo il perché.

<< Ma mi spieghi, una buona volta, cosa te ne importa? >> la mia voce risuona alle mie stesse orecchie confusa.

La vedo ammiccare un mezzo sorriso avvicinandosi a me:

<< Quando capirai, razza di testone, che ti amo?! La tua sofferenza mi spacca il cuore! >>.

Le sue parole mi mettono, metaforicamente, in ginocchio: amore, questa è la vera arma che sfodera contro di me, brandisce le sue carezze come una spada, mi trafigge con i suoi baci, fino a che stanco e distrutto…soccombo.

***

Me ne sto sdraiato sul letto, il capo abbandonato sul grembo di Bulma, mentre i ricordi mi consumano aprendomi delle ferite:

Eccolo Trunks davanti i miei occhi, ecco come Cell lo annienta, eccolo cadere rigettando sangue dalla bocca…eccomi lanciarmi contro il nemico invano.

<< Sei al sicuro nella tua stanza…è tutto finito! >>

La voce di Bulma, pacata e soave, mi riscuote leggermente dai miei incubi: una parte della mia anima è qui con lei…ma l’altra, quella logorata dal mio orgoglio, è ancora sul campo di battaglia ingurgitando polvere.

Mi tornano alle orecchie le accuse che tutti quei smidollati hanno mosso contro di me, ed in un certo senso hanno ragione: io ho permesso che Cell acquisisse il corpo perfetto provocando la morte di Karoth in un secondo momento, ho agito d’istinto, il mio orgoglio ha soprafatto come sempre la ragione.

E ulteriore sconfitta me l’ha impartita involontariamente quel mezzosangue di Gohan: un moccioso “plebeo” è riuscito ad annientare quell’esaltato di Cell; mentre io, il fiero principe dei sayan, in tutta questa storia le ho solo prese: non combatterò più, ora come ora non trovo un valido motivo per continuare a farlo...sono stanco di essere il combattente delle guerre perse.

Soffro come mai prima mi era successo, nemmeno il dolore freddo della morte mi ha lacerato così in profondità…niente è al suo posto, non mi piace affatto.

Stanco chiudo gli occhi, la pelle liscia della sua mano sulla mia fronte mi dà sollievo cullandomi, a quanto pare la terrestre è l’unica a darmi il conforto di cui ho bisogno: corpo si rilassa, la testa smette di pesare quintali… non so cosa mi sia successo, non so perché sono diventato così…però so che non starò mai bene, quindi rompo l’abitudine sta notte…e tra le sue braccia calde e morbide trovo conforto nel sonno.




Lorigeta: ma che scherzi, tu che ti inchini al mio cospetto?? Sono io che dovrei farlo, avendo ricevuto tali apprezzamenti da un'autrice brava come te, grazie della recensione.

Nana987: ma sono io che devo ringraziare te!! Cosa farei io senza la mia fidata fan (non che amica "virtuale")?

Davvero mi si riempie il cuore di soddisfazione davanti a tale entusiasmo...Grazie!

Veggylink94: Grazie, sono contenta ti sia piaciuta la mia raccolta.

Lilac: Ma grazie, sono contenta di riuscire ad emozionare anche una scrittrice talentuosa come te...sono contenta!

Bulma90: Non saprei, forse sto diventando come lui?? Dai scherzi a parte, grazie mille per la recensione, come sempre mi riempie di gioia.

Maryana

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Capitolo 11
*** Dolore ridefinito ***


Pain Redefined - Disturbed

Pain Redefined - Disturbed


Fading, falling, lost in forever
Will I find a way to keep it together?
Am I strong enough to last through the weather in the hurricane of my life?
Can it be a conscious decision?
That I look for ways to alter my vision?
Am I speeding towards another collision in the alleyways of my life?

Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Those who have fallen in
Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Those who have fallen in

Please believe me
That my eyes deceive me?
Don't stand me up
Just leave me
I have fallen again
This is the end
Pain redefined

Shaking, burning up with the fever
In the realm of pain, I am the deceiver
Now I lie to myself, so I can believe her
As she dissembles my life
I cannot dispel the illusion
All my hopes and dreams are drowned by confusion
Can I find a way to make a solution that will reconfigure my life?

Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Those who have fallen in
Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Memories don't lie
You know better than
Those who have fallen in

Please believe me
That my ears deceive me
Don't stand me up
Just leave me
I have fallen again
This is the end
Pain redefined

And I know that stillness shatters
We have all been frightened by the
The sound of footsteps on the pavement of our lives
I stand and fight
I'm not afraid to die
Elochai, bury me tonight

Please believe me
That the world decieves me
Don't stand me up
Just leave
I have fallen again
This is the end
Pain redefined



Dolore ridefinito

Mentre svanisco, cado, perso per sempre, troverò un modo per mantenere il controllo? Sono abbastanza forte per durare nel clima dell’uragano della mia vita? Può essere una decisione consapevole? Il fatto che cerco un modo per alterare la mia visone? Sto accelerando verso un'altra collisione nei vicoli della mia vita? I ricordi non mentono, tu lo sai meglio di…i ricordi non mentono, tu lo sai meglio di quelli che sono caduti. Per favore credimi. Che i miei occhi mi tradiscano? Non rialzarmi, lasciami e basta. Sono caduto di nuovo, questa è la fine, dolore ridefinito. Tremando, bruciando di febbre, nel regno del dolore, sono un imbroglione. Ora mento a me stesso, così posso credere a lei, mentre finge la mia vita. Non posso scacciare l’illusione, tutti i miei sogni e le mie speranze vengo affogate dalla confusione. Posso trovare un modo di realizzare una soluzione che riconfigurerà la mia vita? I ricordi non mentono, tu lo sai meglio di…i ricordi non mentono, tu lo sai meglio di quelli che sono caduti. Per favore credimi. Che le mie orecchie mi tradiscano? Non rialzarmi, lasciami e basta. Sono caduto di nuovo, questa è la fine, dolore ridefinito. E so che l’immobilità si infrange, siamo stati tutti spaventati dal suono di passi sui pavimenti delle nostre vite. Mi alzo e combatto, non ho paura di morire, Elochai, seppelliscimi stanotte. Per favore credimi. Che il mondo mi tradisca? Non rialzarmi, lasciami e basta. Sono caduto di nuovo, questa è la fine, dolore ridefinito.



DOLORE RIDEFINITO

E’ notte fonda e non riesco a prender sonno: c’è troppo silenzio , tutto tace avvolto in una insolita pace.

Anche Cell è stato sconfitto, e non vi è nemmeno l’ombra di un possibile attacco futuro…sono passate settimane, quante di preciso non me lo ricordo, da quando mi sono stabilizzato qui a casa Brief.

Conduco una vita tranquilla, forse pure troppo per la mia indole combattiva.

Mi alzo silenziosamente, non mi va di svegliare Bulma che mi dorme accanto, si gira su un fianco sussurrando qualcosa nel sonno, ma non le presto attenzione.

Decido di scendere al piano sottostante per recarmi in cucina, ho bisogno di bere qualcosa di fresco: sono madido di sudore eppure la temperatura è tutto fuorché calda…scorgo guardando fuori dalla finestra gli alberi piegarsi alle soffiate del vento feroce.

Una serie di domande mi annebbiano la mente, sento la testa esplodermi: mi chiedo se ho forza a sufficienza per poter resistere all’uragano della mia vita o se sto per imbattermi in un altro fallimento.

Abbandono il bicchiere su un ripiano della cucina, e mi sposto in salotto: non mi va di sedermi, resto in piedi a fissare il giardino deserto delle Capsule Corporation.

Mi riscopro a meditare su ciò che è stata la mia vita fino ad oggi: le battaglie che ho perso, la vana soddisfazione di essere diventato un super-sayan…ma per cosa poi, se non sono stato in grado di portare a compimento nulla?! I ricordi non mentono, sono quel che sono e non posso cambiarlo.

Sono caduto di nuovo, Bulma in questo ultimo lasso di tempo è accorsa ad ogni mio sconforto, mi ha rassicurato come fossi un bambino.

Ma adesso sono in ginocchio di nuovo: dolore ridefinito, è la fine lo sento.

<< Vegeta… >>

La voce di donna che mi giunge alle orecchie è strozzata, alzo gli occhi e mi stupisco di vederla: dubito dei miei stessi occhi, che questi mi tradiscano?

Avanza verso di me, e gentilmente posa una mano su una mia guancia, distolgo la mia vista dalla sua…guardarla è insopportabile.

<< Non riesci a prendere sonno? >>

La sua voce è comprensiva e dolce, come quando si rivolge a Trunks….è intollerabile che mi si rivolga così.

Ostentando fastidio le scanso la mano dal mio volto e in pochi passi mi allontano da lei:

<< Non rialzarmi, lasciami e basta >>

Non sono più l’uomo che ha conosciuto: il temibile principe dei sayan ha perso la corona.

Bulma non si arrende alla mia richiesta, non vuole esaudirla, senza perdersi d’animo mi incita a non mollare.

<< Vegeta…io non ti riconosco! >>la sua voce è incrinata, sembra quasi stia per sbottare in lacrime.

<< Dov’è l’uomo che mi ha fatta innamorare?! >>

La guardo accigliato: come se io potessi rispondere alla sua domanda, sono il primo a chiederselo dannazione.

Bulma mi si riavvicina, mi stringe una mano tra le sue, la porta delicatamente alle labbra prima di aggiungere:

<< So che il tuo vero io è lì da qualche parte e so che tornerà…e che saprà adattarsi anche alla normale vita terrestre! >>

Vuol infondermi coraggio, indurmi a credere che riuscirei a sopportare una vita mediocre, fatta di pannolini da cambiare, pranzare e cenare alla stessa ora, e coricarsi alla sera vicino alla propria donna…una routine senza fine.

E poi fulminea mi arriva alla mente un’illusione: quella di riuscire a vivere in una tale normalità e tranquillità.

Mi riscopro mentire a me stesso, così da poter credere a lei, mentre mi elenca le gioie della vita terrestre, ed io mi fingo di poter reggere una vita così….umana!

Mi immagino dar da mangiare al piccolo Trunks, allenarlo e fare…il padre, un comune padre terrestre, mi immagino convivere con Bulma e passare per una famiglia nella norma agli occhi dei vicini…mi vengono i brividi…eppure non posso scacciare l’illusione di poter essere tagliato ad una simile vita, un’illusione che però affoga le mie speranze ed i miei sogni e la confusione si impossessa di me.

Incontro gli occhi di Bulma carichi di speranza, sospiro silenziosamente:

<< Torniamo a letto >>

Mi libero dalla sua stretta, e mi incammino lungo la grande scalinata: la normalità ha già iniziato il suo percorso, piombandomi addosso.





RINGRAZIAMENTI:

LeftEye: grazie della recensione mi ha fatto molto piacere riceverla dato che ho notato che non hai problemi a dire quello che pensi quando una cosa non ti piace!

taisa: davvero molte grazie, come sempre è molto bello ricevere tali commenti da te!

veggylink94: tranquilla non mi hai annoiata anzi mi ha fatto molto piacere ricevere la tua recensione!

Sploil3r: immagino che tu non sia una lecchina, mi fa molto piacere che tu abbia apprezzato la mia storia a tal punto da chiamarla perla.

nana987: credo che tu mi abbia un po’ sopravvalutata, sono una comune mortale come te...ma essere così tanto lodata di certo mi ha dato un immenso piacere!

lilac: sempre molto orgogliosa di ricevere le tue attenzioni grazie immensamente!

bulma90: sempre troppo buona, grazie come sempre di seguirmi e delle tue "perfette" recensioni!

Maryana

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Capitolo 12
*** Resurrezione ***


Metalingus – Alter Bridge

Metalingus – Alter Bridge

I've been defeated and brought down
Dropped to my knees when hope ran out
The time has come to change my ways

On this day I see clearly everything has come to life
A bitter place and a broken dream
And we'll leave it all, leave it all behind

I'll never long for what might have been
Regret won't waste my life again
I won't look back
I'll fight to remain:

On this day I see clearly everything has come to life
A bitter place and a broken dream
And we'll leave it all, leave it all behind

On this day its so real to me
Everything has come to life
Another chance to chase a dream
Another chance to feel
Chance to feel alive

Fear will kill me, all I could be
Lift these sorrows
Let me breathe, could you set me free
Could you set me free

On this day I see clearly everything has come to life
A bitter place and a broken dream
And we'll leave it all behind
On this day its so real to me
Everything has come to life
Another chance to chase a dream
Another chance to feel
Chance to feel alive



Metalingus

Sono stato sconfitto e abbattuto, sono caduto in ginocchio mentre la speranza si esauriva. È giunto il momento di cambiare il mio atteggiamento. In questo giorno ci vedo chiaro, tutto è tornato in vita, un luogo amaro e un sogno infranto e ci lasceremo tutto alle spalle. Non desidererò mai ciò che sarebbe potuto essere, non sprecherò la mia vita nel rimpianto di nuovo, non mi guarderò indietro, combatterò per restare. In questo giorno ci vedo chiaro, tutto è tornato in vita, un luogo amaro e un sogno infranto e ci lasceremo tutto alle spalle. In questo giorno, è così reale per me, tutto è tornato in vita, un'altra opportunità per inseguire un sogno, un'altra opportunità per sentirmi vivo. La paura mi ucciderà, tutto ciò che potrei essere, allevia questo dolore, lasciami respirare, potresti liberarmi? Potresti liberarmi? In questo giorno ci vedo chiaro, tutto è tornato in vita, un luogo amaro e un sogno infranto e ci lasceremo tutto alle spalle. In questo giorno, è così reale per me, tutto è tornato in vita, un'altra opportunità per inseguire un sogno, un'altra opportunità per sentirmi vivo.



RESURREZIONE

Senza quasi accorgermene sento il mio viso contrarsi in una smorfia a significare sufficienza, il figlio di Karoth è più assurdo del padre: aver salvato la Terra, deve avergli montato la testa, ma come gli sarà venuto in mente di spacciarsi per un super-eroe, e che razza di nome poi che si è andato a scegliere, grait-syamen alla faccia della fantasia!

E Bulma che gli da pure retta, le brillano gli occhi nel mostrargli il suo costume…scuoto il capo interdetto, tutto è davvero ai limiti dell’assurdo.

<< Ragazzi, sono io! >>

Mi si gela il sangue nelle vene nel sentire questa voce, è la sua voce….no, non ci credo, non può essere…lui è morto!

<< Sono Goku!! >>

Devo essere impazzito, non c’è altra soluzione…non sta accadendo davvero.

Ma la reazione di Gohan e Bulma mi dimostra di non aver perso il senno, è davvero la voce di Karoth, si sta rivolgendo a noi…riesce a comunicare con noi sopravvissuti.

La sua voce sempre molto allegra, e quasi immatura mi riapre ferite che credevo essersi rimarginate dopo anni di tranquilla vita terrestre.

Mi ricorda l’umiliazione subita durante la nostra ultima guerra: rammento in modo così vivido il sentimento della sconfitta e dell’abbattimento: ero caduto in ginocchio, incapace di rialzarmi mentre realizzavo che la speranza andava esaurendosi sempre di più.

<< Ma come fai a parlare con noi? >> gli chiede Bulma, riportandomi tra loro metafisicamente parlando.

<< Sto parlando attraverso Re Kaio! >>

Karoth fa una breve pausa prima di aggiungere trionfalmente la parole che porteranno alla mia resurrezione:

<< Ho saputo del torneo…Parteciperò anche io! >>

La notizia travolge tutti nel profondo, sia Gohan che Bulma lasciano trasparire il loro entusiasmo, anche io sono colpito dalla sua decisione, ma non lo do a vedere.

Ma dentro me si agitano le più svariate sensazioni, soprattutto quella dell’eccitazione…sì mi sento euforico, energico e tutto mi sembra più chiaro, ora so che devo reagire, mutare il mio atteggiamento, devo mettere da parte la frustrazione provata in questi ultimi anni, smetterla di fare la vittima…solo ora mi accorgo di essermi mostrato agli occhi di tutti come tale: mi vergogno quasi di me stesso, il principe dei sayan che ammette di essere stato sconfitto…non accadrà più.

Ora tutto è tornato in vita, spazzando via il ricordo di un luogo amaro arso dalla polvere e un sogno infranto…un sogno che ora può tornare a risplendere e diventare realtà: sì, questa volta è il mio turno.

E’ giunta l’ora di lasciar perire il rimpianto, ho sprecato fin troppi giorni della mia vita (per non parlare di anni), non mi guarderò più indietro, combatterò di nuovo…per me stesso, per dimostrare a tutti quanto valgo, il mio riscatto verrà portato a termine con successo!

Mi sento di nuovo così bene, rinvigorito e rafforzato…avevo scordato quanto il perseguimento do uno scopo potesse alimentare di nuovo le forza, sia fisiche che emotive, di una persona.

Nonostante la straordinarietà dell’evento, l’opportunità di poter combattere ancora una volta contro Karoth e magari sconfiggerlo, questa giornata è così reale e concreta da vivere, non ho difficoltà ad adattarmi a questa prospettiva…la prospettiva di poter seguire un sogno di nuovo, la prospettiva di potermi sentire vivo ancora.

Sì, Karoth…sarò pronto ad affrontarti, aspetterò con ansia il momento in cui ci troveremo faccia a faccia nuovamente e questa volta la vittoria sarà: mia!




Scusate la lunga attesa ma ho dovuto preparare un esame e questo mi ha portato via non poco tempo... spero di essermi fatta perdonare con questo nuovo capitolo

Un caloroso ringraziamento a:

Swticicia: tranquilla non c'è bisogno che ti scusi. Grazie per i tuoi complimenti, davvero ben graditi.

Veggylink94: scusa se ho aggiornato con così tanto ritardo, spero mi seguirai lo stesso. Mi fa molto piacere che la mia storia ti piaccia così tanto!

Nana987: dirti ormai che la stima che nutri nei miei confronti mi sembra eccessiva, sarebbe inutile perchè tanto mi smentiresti! Perciò ti dico una sola parola: Grazie di cuore!

Bulma90: Davvero grazie mille per i tuoi complimenti, che come oramai dovresti ben sapere mi riempiono di soddisfazione.

Lilac: sono felicissima che tu abbia riscontrato l'avverarsi del mio scopo, temevo di non esserne stata capace. Inoltre grazie come sempre per le tue belle parole (che di certo non trovo banali!)

Maryana

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Capitolo 13
*** Rifugio ***


Shelter - Greenwheel

Shelter - Greenwheel

Consumed by this greedy disposition
I give no thanks for all that's been given to me
See I'm so concerned with selfish ambition
I see what I want and look past what I need
It's time
To forget myself
It's time
To forget myself
Tell me where to find shelter
Somewhere here
Tell me where to find shelter
Somewhere here
Impatience takes its toll
It's such a hefty fair for me to pay
Indifference takes control
I guess I'll keep that outside at bay
'Cause I don't care
If I ever change
No I don't care
If I ever change
Tell me where to find shelter
Somewhere here
Tell me where to find shelter
Somewhere here
Somewhere here
Tell me where to find shelter
Somewhere here
Tell me where to find shelter
Somewhere here
Tell me where to find shelter
Somewhere here
Tell me where to find shelter
Somewhere here
'Cause I don't care
If I ever change
No I don't care
If I ever change



Rifugio

Consumato da questa avida disposizione, non do alcun ringraziamento per tutto quello che mi è stato dato. Vedi, sono così preoccupato dalle mie ambizioni egoistiche che guardo al di là di ciò di cui ho bisogno. È tempo di dimenticare me stesso, è tempo di dimenticare me stesso. Dimmi dove trovare rifugio, qui da qualche parte. Dimmi dove trovare rifugio, qui da qualche parte. L’impazienza ha il suo prezzo ed è un costo così elevato per me da pagare. L’indifferenza prende il controllo, suppongo che lo lascerò da parte. Perché non mi importa se non cambierò mai, no, non mi importa se non cambierò mai. Dimmi dove trovare rifugio, qui da qualche parte. Dimmi dove trovare rifugio, qui da qualche parte.





RIFUGIO

Sento la vita impossessarsi di me nuovamente, mi sento bene: finalmente ho ritrovato me stesso e ne vado fiero.

Le urla che arrivano dagli spalti sono musica per le mie orecchie, respiro il loro terrore…si gridate impauriti, non può che invogliarmi a fare di più.

Un sorriso beffardo mi passa sulle labbra: ah questa avida disposizione mi divora, ed è un piacere lasciarsi consumare.

Non ringrazierò per ciò che mi è stato dato: una casa, delle parole di conforto o dei caldi abbracci nel momento del bisogno, quando tutto mi sembrava vano e perduto!

Quale perdente stavo diventando, non sono quel tipo di persona: Vegeta, principe dei sayan è destinato al male, al dominio, alla vera potenza.

Sono talmente preoccupato per le mie ambizioni, egoistiche certo ma inevitabili, che guardo al di là dei miei bisogni…in questo momento devo solo far vedere a tutti che il principe dei sayan è tornato, e questa volta per sempre.

Una risata trattenuta mi fa vibrare le spalle…che appagamento totale, non voglio più tornare indietro.

Sento che una parte di me si sta allontanando, è giunta l’ora di dimenticare chi stavo per diventare e riprendere ciò che è mio.

Mi rintano in questo nuovo stadio, come un rifugio, sperando che mi protegga dal mio passato terrestre: anni passati a condurre una vita mediocre e terrestre… patetico!

Karoth è davanti a me, mi guarda rabbuiato, il mio comportamento deve averlo sconvolto:

<< Vegeta, non puoi fare sul serio! >>

Mi urla sperando che io mi riscuota e torni ad essere ragionevole, il Vegeta che è rimasto buono e indomato negli ultimi anni.

Sorridendo lo smentisco subito:

<< Oh sì, che faccio sul serio…E ora te lo mostrerò >>

E in un attimo l’indifferenza prende il controllo: il mio braccio si allunga da solo verso la platea dove Bulma siede insieme agli altri, la mano si stende e parte una sfera di energia proprio vicino a quelli che erano stati i miei amici:

<< Mi credi adesso? >>

Karoth stringe i pugni, la rabbia gli percuote il corpo visibilmente…lo osservo compiaciuto: non m’importa se non cambierò mai…davvero non m’importa.




Scusate per la lunghissima attesa, mi rendo conto che mancare un mese intero è imperdonabile, ma sto preparando degli esami per l'università che oltre a portarmi via molto tempo mi tolgono anche parecchie energie.

Mi scuso anche se il capitolo è risultato molto corto ma spero che sia altrettanto piacente.


Ringraziamenti:

Veggylink94: spero vivamente di trovarti fino alla fine, grazie!

Vegeta4ever: vuoi davvero che io risponda alla tua domanda e dissetare la tua curiosità? Pazienta e sarai ricambiata. Grazie per la recensione.

Saffo: spero che tu abbia un po’ di tempo per leggere il mio ringraziamento.

Swwtcicia: Sempre molto carina, grazie per i tuoi puntualissimi complimenti.

Lilac: non ci sono parole per esprimere la mia gioia nel ricevere una recensione tanto positiva da un'autrice brava come te...grazie!

Bulma90: grazie per avermi definito una maestra nel trattare Vegeta, ma credo che anche io abbia ancora tanto da imparare...tranquilla per il tuo ritardo, questa volta io ti batto!

Nana987: mi dispiace per il tuo pc, ed ora come farò senza le tue magnifiche recensioni? Credo questo esprima la mia gratitudine.


Sperando di non far passare un altro mese vi saluto con affetto,

Maryana

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Capitolo 14
*** Arrivederci ***


Goodbye – sr 71

Goodbye – sr 71

I'm everything you know
You wonder friend of foe
I'm the burning in your throat when you swallow
But you spit me out
Your stomach full of doubt
And still you're faking every word out of your mouth
But you won't let go
It's all about control
Understand I'm born to lead you will follow
I don't wanna stay
I'm running away
Don't you hear me when i say
Goodbye...so long...nice try...I'm gone
You don't like being second
I don't like being wrong
I won't forget the way you made me feel
I won't regret running away from here
You think you see the world well you see nothing
Time is only gonna make it worse in the end
So I'll say goodbye again
Now it's there to see
You've forgotten me
Ever since I was the prince among theives
So you hold me down
Strip away my crown
Can't contain me knowing all the truth I found
Always thinking small
Helping me to fail
Now you're jealousy and hate consumes us all
I don't wanna stay
I'm running away
Don't you hear me when i say
Don't hit me with you fears
I won't fit with your ideas
You missed what I'm about
I earned my way out
And in the end
I'll say goodbye again



Arrivederci

Sono tutto ciò che sai, ti domandi se amico o nemico. Sono il bruciore nella tua gola quando inghiottisci. Ma tu mi sputi fuori, il tuo stomaco pieno di dubbio e ancora continui a fingere ogni parola che esce dalla tua bocca. Ma tu non mollerai, è tutta una questione di controllo. Devi capire che io sono nato per comandare e tu dovrai seguire. Non voglio rimanere, sto scappando via, non mi senti quando dico: arrivederci, addio, bel colpo, me ne vado. Non ti piace essere secondo, non mi piace sbagliarmi. Non mi dimenticherò del modo in cui mi hai fatto sentire, non rimpiangerò l’essere scappato da qui. Tu pensi di vedere il mondo, beh, non vedi proprio niente. Il tempo peggiorerà solo le cose alla fine, quindi dirò di nuovo arrivederci. Ora è chiaro, mi hai dimenticato, fin da quando ero il principe fra i ladri, quindi mi trattieni a terra, mi strappi la corona. Non riesco a contenermi per la verità che ho scoperto, tu pensi sempre in piccolo, mi aiuti a fallire. Ora la tua gelosia e il tuo odio ci consumerà tutti. Non voglio rimanere, sto scappando. Non mi senti quando dico: non colpirmi con le tue paure, non riempirmi con le tue idee, ti sfuggono le mie vere intenzioni, mi sono guadagnato la mia via d’uscita e alla fine dirò arrivederci di nuovo.





ARRIVEDERCI

Lo scontro è invitabile ormai, Karoth è sicuro di battermi e mettendomi a tappeto vuol farmi tornare nel senno e redimermi, tornare a condurre una vita tranquilla, lontano dal male.

Lo scruto minacciosamente, serro gli occhi: sono pronto ad affrontarlo, non mi fa paura!

Il ricordo del nostro primo combattimento mi colpisce improvviso, si insinua prepotente nei tasselli della mia memoria, sovrasta gli altri e rende le emozioni di quel lontano giorno vivide… la rabbia mi fa tremare, mi si offusca la vista preso dalla voglia di riscatto.

I suoi colpi passati tornano a provocarmi dolore, riesco a risentirli reali sulla mia pelle, nella mia carne.

Ed intanto che il corpo incassa i colpi, l’orgoglio dentro me urla disperato: sono stato umiliato!

Torno a fissare nelle sue pupille azzurre, a seguito della trasformazione in super-sayan, la sua espressione penetrante, quasi di ghiaccio: bene è irritato quanto me.

Fermo immobile, senza riuscire a distogliere lo sguardo dalla sua imminente figura, mi chiedo quanto in realtà siamo diversi: siamo amici o nemici…siamo i due lati della stessa medaglia?

Due sayan, nati nello stesso pianeta di guerrieri combattivi e istruiti per conquistare, sottomettere e domare i più deboli!

Eppure io sono qui saziato alla vista del terrore, appagato dal panico mentre lui mi guarda arrabbiato, con tante belle parole cerca di convincermi a ripensarci, a lasciare andare la mia natura, la mia vera natura…quella degna di un principe di valorosi!

Stringo i pugni energicamente, aggrotto le sopracciglia: fin dalla prima volta che le nostre strade si sono incrociate, in cui ci siamo accorti di avere la stessa provenienza ha deciso di vedermi come il bruciore nella sua gola quando inghiottiva, ha deciso da subito di rifiutarmi e a fingere ogni parola che esce dalla sua bocca.

In ogni sua azione, se pur eroica, vi è intrinseca la voglia di combattere, di mettersi alla prova! No, non siamo tanto diversi, anche se lui finge di non saperlo.

Non ha mai voluto capire che il mio destino era quello di comandare ed il suo quello di seguire: ma a lui non è mai piaciuto essere secondo a nessuno, lo percepivo ad ogni colpo che m’infliggeva e mentre crollavo, ed inerte venivo scaraventato da una parte all’altra, mentre il sangue scorreva dalle ferite appena procurate, non sopportavo d’essermi sbagliato!

Non scorderò mai il modo in cui è riuscito a farmi sentire, io sconfitto da un sayan di stirpe inferiore…non rimpiangerò mai d’essere scappato in tempo dal diventare come lui: quasi mi stava piacendo l’essermi costruito una famiglia, che assurdità!

E lui che non poteva credere alle sue stesse orecchie, non poteva capacitarsi della verità delle mie affermazioni, pensa di vedere il mondo…ma non vede proprio nulla!

Mi ha dimenticato, insieme al suo popolo che io rappresento, quindi non gli resta che trattenermi sulla Terra, mi strappa la corona vestendomi di abiti terrestri ed intanto di nascosto dagli occhi degli altri, ma non dai miei, indossa la mia regalità.

Non riesco a sopportare la verità appena scoperta, con le sue supposizioni mi aiuta a fallire, mentre lui si circonda di gloria: non lo posso soffrire!!

E adesso la sua gelosia ed odio- deve essere così non può ingoiare il mio essergli superiore- ci consumerà tutti, è lui che mi ha spinto a farmi possedere, a lasciarmi andare alla pura essenza del male!

Non mi sente quando dico a pieni polmoni, con fierezza: non colpirmi con le tue parole, non riempirmi con le tue idee, ti sfuggono le mie vere intenzioni, ho ottenuto meritatamente la mia via d’uscita e adesso ti dico arrivederci!




Come promesso non vi ho fatto attendere un mese… spero il capitolo sia di vostro gradimento.

Un grazie particolare a:

Vegeta4ever: Un detto dice che la pazienza è la virtù dei forti…quindi pazienta solo un altro pochino e sarai accontentata. Grazie per la recensione.

Trullitrulli: Sì immaginavo che non odiassi me, comunque ho apprezzato la tua recensione…e per l’abbraccio di Trunks invito anche te ad avere un po’ di pazienza.

Veggylink94: Grazie, guarda che ci conto a trovarti fino all’ultimo capitolo.

Taisa: Fiera di aver ritrovato una tua così positiva recensione…Grazie!

Lilac: Sono veramente contenta di aver ricevuto così tante belle parole da te, Grazie!

Nana987: Io pretendo che tu non sparisca…non ci tengo proprio a sbarazzarmi di te, quindi vedi che puoi fare!! Come sempre hai tutta la mia gratitudine.


Sperando di aggiornare presto, vi saluto

Maryana

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Capitolo 15
*** La mia piaga ***


My plague – Slipknot

My plagueSlipknot

Im in conniptions for the final act you came here for
The one derivative you manage is the one I abhor
I need a minute to elaborate for everyone the
Everyday bullshit things that you have done

Your impossible ego fuck is like a
Megalomaniacal tab on my tongue
You fuckin touch me I will rip you apart
Ill reach in and take a bite out of that
Shit you call a heart...

I dont mind being ogled, ridiculed
Made to feel miniscule
If you consider the source, its kinda pitiful
The only thing you really know about me is...
...thats all youll ever know

I know why you blame me (yourself)
I know why you plague me (yourself)

Im turning it around like a knife in the shell
I wanna understand why, but Im hurting myself
I havent seen a lotta reasons to stop it
I cant just drop it
Im just a bastard, but at least I admit it
At least I admit it

I know why you blame me (yourself)
I know why you plague me (yourself)

Kill you - fuck you - I will never be you
Kill you - fuck you - I will never be you
I cant fuckin take it anymore
A snap of the synapse
And now its fuckin war
Kill you - fuck you - I will never be you


La mia piaga

Sono in preda ad una crisi di rabbia a causa dell’atto finale per cui sei venuto qui. Quello che riesci ad ottenere è ciò che io aborro. Ho bisogno di un minuto per elaborare le cazzate quotidiane che hai fatto. Il tuo cazzo di ego impossibile è come una punta megalomane sulla mia lingua. Cazzo, se mi tocchi ti faccio a pezzi, mi avvicinerò e staccherò un morso da quella merda che chiami cuore… Non mi importa di essere guardato di sottecchi, essere messo in ridicolo o sentirmi minuscolo, se ne consideriamo la fonte, fa quasi pena. L’unica cosa che realmente sai di me è…ecco è tutto quello che saprai. So perché accusi me (te stesso), so perché tormenti me (te stesso). Sto rigirando il coltello nella piaga, vorrei sapere perché sto ferendo anche me stesso. Non ho ancora visto un motivo per smettere, non posso proprio lasciar perdere. Sono solo un bastardo, ma almeno io lo ammetto, almeno io lo ammetto… So perché accusi me (te stesso), so perché tormenti me (te stesso). Ti ammazzo, vaffanculo, non sarò mai come te. Cazzo non riesco più a sopportarlo, uno schianto delle sinapsi ed ora è una fottuta guerra. Ti ammazzo, vaffanculo, non sarò mai come te!



LA MIA PIAGA

Karoth aumenta la sua aura, la sua potenza ed energia mi sfiorano la pelle… bene, prevedo un bel combattimento: non aspetto altro.

Sono sempre più in preda alla rabbia, una rabbia che l’altro sayan non fa che accrescere, non si è arreso…ancora una volta pur di non essere sottomesso a me preferisce affrontarmi in combattimento, come suo solito- da bravo guerriero- preferisce lottare.

Il suo ultimo avvertimento ad arrendermi ora evitando così lo scontro, mi giunge forte e chiaro alle orecchie .

In contemporanea ci solleviamo da terra facendo del cielo il nostro ring.

Sono certo di essere migliorato di parecchio, questa volta non può battermi, non posso permettere che accada: è un combattimento stimolante, i nostri colpi sono pari in potenza e le nostre menti lavorano in sintonia, ci colpiamo a vicenda: pugno contro pugno, gamba contro gamba, le mani si intrecciano e con forza impartiamo la nostra pressione l’uno sul corpo dell’altro.

Incontro i suoi occhi, sorrido compiaciuto, ma la rabbia non è ancora scemata e vedere il mio stesso sguardo riflesso nel suo non è ciò che può aiutarmi ad alleviarla.

<< Karoth tutto ciò che sei sempre riuscito ad ottenere è ciò che io aborro >> gli dico in un momento di pausa.

<< Questo è quello di cui ti stai convincendo! >>

<< Fammi pensare! >>

Mi porto una mano sul mento, la mia espressione si fa ponderosa.

<< Credo di aver bisogno di un minuto per elaborare le stupidaggini quotidiane che hai fatto >>

Chiudo gli occhi ed incrocio le braccia sul petto, resto fermo per un minuto esatto mentre nella mia mente si susseguono le sue gesta eroiche, la fierezza nel presentare quel suo figlio mezzo sangue, i gesti affettuosi nei confronti della moglie…ed io cos’ho fatto? Gli sono andato dietro!!

Riapro gli occhi nuovamente inferocito, mi scaglio all’improvviso contro di lui, e finalmente i miei attacchi vanno a colpire i suoi marmorei muscoli che si contraggono per la botta subita.

E ogni colpo che riesco ad impartirgli mi scarica, mi svuota, non m’importa più di essere messo in ridicolo né di apparire minuscolo…lo colpisco ancora e ancora una volta, ignaro di come stia facendo subire le stesse identiche fitte al mio orgoglio!

Mi allontano di poco da lui, consentendogli di riprendere fiato ed essere pronto per un futuro attacco.

Mi sorride beffardo e scuote il capo come si farebbe di fronte ad un pazzo:

<< Sei solo un stolto Vegeta! >>

Accusa me di essere stolto e mi tormenta, ne conosco il motivo: così facendo scappa da un’agghiacciante verità, siamo più simili di quanto egli creda, e accusando e tormentando me non si rende conto che lo sta facendo anche contro se stesso.

<< Vuoi sapere qual è la differenza tra me e te, Karoth?! >>

Karoth flette il capo in segno d’assenso.

<< Io sono un bastardo…ma almeno lo ammetto! >>

Il mio avversario stringe i pugni, le spalle vibrano…uno schianto delle sinapsi ed è di nuovo guerra.

Nuovamente i miei colpi arrivano puntuali sulla sua carne, non posso smettere davvero non posso farne a meno: è così liberatorio e piano, piano la rabbia svanisce accompagnata dalla certezza di non essere come lui…né ora né mai!




Ciao, spero che le vacanze siano andate a tutti molto bene!

Scusate per il ritardo nella pubblicazione di questo capitolo, non vedo l’ora di riprendere il ritmo regolare degli aggiornamenti!

Un saluto a tutti

Maryana

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Capitolo 16
*** Sono qui ***


I’m here – Tarot

I’m hereTarot

Breat of living, heart punding, poison stinging
tiny voices, wrong choises, blood starts singing
I never had anything to lose, no touch, nor taste
my body is here for abuse, braincells for waste
sirens calling, walls falling, fists bleeding
bones cracking, scent tracking, the void is feeding
the last of me is about to go, basic primality
putting up one hell of a show, they will remember me
I'm here, this terminal case of lust upholds this prison of dust
I'm here, the sexiest god is pain, just gimme the ball and chain
I'm here, falling pround and tall on my face, reaching grace within disgrace
I'm here, at the frontline of fools, share my flesh before it cools
I'm here



Sono qui

Alito di vita, il cuore che batte, il veleno che brucia, voci sottili, scelte sbagliate, il sangue comincia a cantare. Non ho mai avuto niente da perdere, da toccare, da assaggiare. Il mio corpo è qui perché ne venga abusato, le mie cellule cerebrali perché vengano consumate. Le sirene chiamano, i muri cadono, i pugni sanguinano, le ossa si spezzano, l’odore lascia la scia. Il vuoto si sta nutrendo, l’ultima parte di me sta per andarsene, l’istinto primario è di allestire un inferno di uno spettacolo, si ricorderanno di me. Sono qui, questo caso terminale di avidità sostiene questa prigione di polvere. Sono qui, il dio più sensuale è il dolore, dammi solo la palla e la catena. Sono qui, sto cadendo dritto sulla faccia, sto raggiungendo la grazia attraverso la disgrazia. Sono qui, nella prima linea tra i folli, spartitevi la mia carne prima che si freddi, sono qui.



SONO QUI

Non ho scelta lo devo fare: per quanto la cosa mi costi, è l’unica soluzione che è rimasta!

Non posso, non voglio tirarmi indietro: devo farcela e spero sia la cosa giusta, che possa valere a qualcosa mettendo fine a questa storia.

Il mio sguardo è lontano, va oltre l’orizzonte…una strana sensazione si è impossessata di me, mi percuote l’animo, mi sconcerta: è così difficile da sopportare, soprattutto perché a questa iniziale ne sopraggiungono diverse…tra cui vi è anche la paura, non del gesto che sto per compiere e delle sue conseguenze, ma che possa essere vano ed inutile…eppure io devo provarci.

Riporto la mia attenzione al ragazzino di circa otto anni che mi è davanti: è cresciuto in fretta, ha raggiunto notevoli progressi…io lo so, e forse anche lui, ma pur di compiacermi non smette di migliorarsi e di mettersi alla prova.

Ma deve sapere mostrare coraggio adesso, dopo che io avrò portato a termine la mia missione e tutto ciò che questa comporterà, gli si chiede di portare a termine la prova più grande: sapersela cavare anche senza di me!

Le mie braccia si allungano verso la sua piccola ma solida figura, lo afferrano e lo stringono contro di me…è imbarazzato dal mio gesto, lo sarei anche io in altre circostanze, ma non questa volta…è una circostanza speciale.

Il mio abbraccio ha anche un altro scopo, quello di colpirlo a sua insaputa nel momento più inaspettato per lui per far in modo che non pari il mio colpo e che mi impedisca di fare ciò che è giusto!

Ma le mie braccia sono due catene, pesano e non accennano a staccarsi da lui…tante volte ho affrontato il dolore, ma questa volta è più acuto, e non proviene dalle numerose ferite riportate, no proviene dall’interno.

Questa volta è davvero un addio, un addio per sempre: lo colpisco!

***

Non posso indugiare oltre, è giunto il momento: il mio sacrificio deve essere portato a compimento.

Il mio ultimo alito di vita sta per essere emesso, il mio cuore sta battendo le sue ultime veloci pulsazioni, il sangue scorre veloce nelle vene.

Mentre aumento la mia potenza, la mia mente viaggia verso l’itinerario di quello che è stata la mia vita fino a quel momento: una voce sottile che mi chiama per nome al buio di una stanza e tra confortevoli lenzuola, le scelte sbagliate che ho intrapreso…

Non ho mai avuto niente da perdere, niente da toccare o assaggiare capace di lasciare un segno: e proprio ora che sono riuscito ad ottenere queste cose, sono costretto a rinunciarci per cercare di salvare quelle persone che sono riuscite ad offrirmi una via di salvezza.

Ed ora sono qui: il mio corpo è pronto per essere abusato, le mie cellule per essere consumate...le mie urla per il dolore e lo sforzo cominciano a farsi sentire, il paesaggio si sfracella velocemente, l’odore della polvere si fa sempre più forte e deciso e le mie ossa cominciano a spaccarsi.

La sensazione è simile a quella provata durante la trasformazione in super-sayan…ma non sto per ottenere la stessa vittoria: l’ultima parte di me sta per andarsene.

Improvvisamente, colto da un’euforia non prevista, mi vien voglia di lasciare questo mondo allestendo un gran spettacolo, voglio essere ricordato…ma subito dopo torno in me, e mi dico che resterò nella memoria di chi mi ha saputo voler bene lo stesso…sì è per loro che mi sto sacrificando: per Bulma e Trunks, è il mio modo per dirgli grazie, l’unico che conosco, spero riescano ad apprezzarlo e a non volermene male, per averli lasciati ancora una volta.

E per Karoth lancio un solo messaggio: spartisci la mia carne con i tuoi compagni prima che si freddi, fatene un bel banchetto e gioite, vi libero dalla mia presenza!

Sto raggiungendo la grazia attraverso una disgrazia: e così di me non resterà più nulla, se non il ricordo di ciò che sono stato.

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Capitolo 17
*** Sovraccarico ***


Overburdened - Disturbed

Overburdened - Disturbed

Fate... Fate is so unkind... Now I should have known...
Blind leading the blind... Reaping what I’ve sown...
If it all amounts to nothing... Why, why am I standing in this line..?

Hell is still overburdened, I must stand and wait in line
I may never know for certain when will be my time
How was I considered evil? Pleasures taken in this life?
Someone granted me reprieval, decades spent in strife
Led to nothing, repeated in my mind
Led to nothing, if only I was born another time

Hell is still overburdened, I must stand and wait in line
Hell is still overburdened, how have I been so determined malign?

It’s the closing of the curtain, in the play that was my life
Countless chapters left unopened, tragedies inside
I was fighting for a reason, holy blessed homicide
Seems I have committed treason, all I’ve sacrificed
Led to nothing, repeated in my mind
Led to nothing, if only I was born another time

Hell is still overburdened, I must stand and wait in line
Hell is still overburdened, how have I been so determined malign?
Hell is still overburdened, I must stand and wait in line
Hell is still overburdened, how have I been so determined malign?

Fate is so unkind, now I should have known
Blind leading the blind, reaping what I’ve sown
If it all amounts to nothing, why then am I standing in this line?

Hell is still overburdened, I must stand and wait in line
Hell is still overburdened, how have I been so determined malign?
Hell is still overburdened, I must stand and wait in line
Hell is still overburdened, how have I been so determined malign?



Sovraccarico

L’inferno è ancora sovraccarico, devo rimanere e aspettare in riga. Potrei non sapere mai per certo quando verrà il mio tempo. Come sono stato considerato malvagio? Il piacere che ho preso in questa vita, qualcuno mi aveva garantito la grazia. Decadi passate in guerra, non hanno portato a niente, ripetute nella mia mente, non hanno portato a niente, se solo potessi nascere un’altra volta. L’inferno è ancora sovraccarico, devo rimanere e spettare in riga, l’inferno è ancora sovraccarico. Come sono stato determinato così maligno? È la chiusura del sipario, nella commedia che era la mia vita. Infiniti capitoli lasciati aperti, tragedie al loro interno. Combattevo per un motivo, omicidio benedetto, sembra che abbia commesso un tradimento, ho sacrificato tutto. Il destino è così scortese, avrei dovuto saperlo, ciechi che conducono ciechi. Mietendo quello che ho seminato, se tutto ammonta a niente perché, allora, devo stare in questa riga? L’inferno è ancora sovraccarico, devo rimanere e spettare in riga, l’inferno è ancora sovraccarico. Come sono stato determinato così maligno?



SOVRACCARICO

Alla fine dei conti, nel tanto chiacchierato giorno del giudizio, sono stato considerato malvagio?

Mi rendo conto perfettamente che è da sciocchi chiederselo, ma mi verrebbe voglia di puntare i piedi a terra ed urlare a squarciagola:

<< Ma per quale diavolo di motivo?? >>

E per di più sto posto, comunemente conosciuto come l’Inferno è ancora sovraccarico, non posso fare nient’altro che aspettare il mio turno in riga: il principe dei sayan, costretto ad aspettare d’essere valutato come tutti gli altri…e anche questo è abbastanza inammissibile!

Però ammetto con vero piacere che almeno mi hanno lasciato il corpo, non sono una fluttuante anima…almeno mi è stato riconosciuto il coraggio, a tal punto da meritare la integrità fisica.

Questo posto è nel pieno caos…l’arrivo di Majin Bu ha stravolto l’intero andare delle cose!

Senza contare che sono perfino venuto a sapere che il mio sacrificio è stato inutile e a questo punto pure stupido…perché di certo bloccato qui non sono di nessun aiuto!

E non mi è costato nemmeno il Paradiso, un omicidio benedetto punito lo stesso nel fuoco vivo dell’eternità…sembra che abbia commesso un tradimento, ed invece ho sacrificato tutto ciò che mi restava senza alcun motivo.

Un senso di sconfitta si fa largo nel mio animo, spadroneggiando sugli altri.

Sarebbe inutile non ammetterlo, non riesco ad accettare di dover restare qui: sulla Terra dilaga il panico, ed io qui punito per i miei misfatti passati, quando non sapevo ancora l’esatto significato del verbo vivere!

Essermi pentito di ciò sono stato, cercare di cambiare…decadi passate in guerra, combattute per un motivo, passano ripetutamente una per una nella mia mente: ricordo tutto, l’euforia del combattimento, la voglia di mettersi alla prova ma anche la paura di perdere tutto ciò che mi è più caro…e fingere che l’unico motivo che mi spingeva a fare di tutto era solo l’orgoglio, sempre e solo per il mio orgoglio… ed ora non mi hanno portato a nulla, se solo potessi rinascere…allora sì, che forse potrei riscattarmi!

Ma è ancora più vano pensarci ora…tanti se e nessuna certezza, se non quella d’essere stato determinato maligno!

E’ la chiusura del sipario, di ciò che è stata la mia vita, peccato che il bene siano riusciti a vederlo in pochi…infiniti capitoli che ho lasciato incompleti, in essi tragedie consumate che non vedranno la luce.

Dovevo immaginarlo che anche il destino sarebbe stato scortese ed ingiusto con me, tutto è regolato dal caso…ma allora se tutto ammonta a niente, perché devo restare in riga?

***

Non posso crederci, Baba ha intercesso a mio favore, e mi è stato accordato il ritorno sulla Terra…finalmente posso riscattarmi e combattere di nuovo, saziare la mia brama di vendetta contro quell’essere obbrobrioso!!

Majin Bu aspettami, tra me e te non è ancora finita!!




RINGRAZIAMENTI:

Trullitrulli: Ti ringrazio per i tuoi complimenti...mi hanno fatto molto piacere.

Taisa: Sono davvero contenta di meritare i tuoi complimenti, per è me davvero molto importante, data la stima che nutro nei tuoi confronti come autrice!

Lilac: I tuoi complimenti mi hanno resa davvero molto entusiasta, sono felice di vedere come tu ti sia interessata alla mia fan fiction.

Maryana

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Capitolo 18
*** Indistruttibile ***


Indestructible - Disturbed

Indestructible - Disturbed

Another mission
The powers have called me away
Another time
To carry the colors again
My motivation
An oath I've sworn to defend
To win the honor
Of coming back home again
No explanation
Will matter after we begin
Unlock the dark destroyer that's buried within
My true vocation
And now my unfortunate friend
You will discover
A war you're unable to win

I'll have you know
That I've become...

Indestructible
Determination that is incorruptible
From the other side
A terror to behold
Annihilation will be unavoidable
Every broken enemy will know
That their opponent had to be invincible
Take a last look around while you're alive
I'm an indestructible master of war

Another reason
Another cause for me to fight
Another fuse uncovered
Now, for me to light
My dedication
To all that I've sworn to protect
I carry out my orders
Without a regret
A declaration
Embedded deep under the skin
A permanent reminder
Of how it began
No hesitation
When I am commanded to strike
You need to know
That you're in for the fight of your life

You will be shown
How I've become....

Indestructible
Determination that is incorruptible
From the other side
A terror to behold
Annihilation will be unavoidable
Every broken enemy will know
That their opponent had to be invincible
Take a last look around while you're alive
I'm an indestructible master of war


Indistruttibile

Un’altra missione, i poteri mi ha richiamato altrove. Un’altra occasione per portare nuovamente i colori. La mia motivazione, un voto che ho giurato di difendere, vincere l’onore di tornare di nuovo a casa. Nessuna spiegazione avrà importanza dopo che avremo cominciato. Un altro oscuro distruttore che è sepolto all’interno, la mia vera vocazione. E ora mio sfortunato amico, scoprirai una guerra che sei incapace di vincere. Ti farò sapere che sono diventato…indistruttibile, determinazione che è incorruttibile, dall’altra parte un terrore da contemplare, l’annichilamento sarà inevitabile. Ogni nemico distrutto saprà che il suo avversario doveva essere invincibile. Guardati intorno per un ultima volta mentre sei ancora vivo, sono un indistruttibile signore della guerra. Un’altra ragione, un altro motivo per me per combattere. Un’altra miccia scoperta ora per me da accendere. La mia dedizione verso tutto ciò che ho giurato di proteggere, porto avanti i miei ordini senza alcun rimorso. Una dichiarazione conficcata in profondità sotto la mia pelle, un promemoria permanente di come abbiamo cominciato. Nessuna esitazione, quando comanderò l’attacco, devi sapere che sei dentro alla battaglia della tua vita. Ti mostrerò come sono diventato…indistruttibile, determinazione che è incorruttibile, dall’altra parte un terrore da contemplare, l’annichilamento sarà inevitabile. Ogni nemico distrutto saprà che il suo avversario doveva essere invincibile. Guardati intorno per un ultima volta mentre sei ancora vivo, sono un indistruttibile signore della guerra.



INDISTRUTTIBILE

Baba mi lascia proseguire da solo a pochi metri dalla posizione in cui si trova Majin Buu, senza guardarla sorrido scettico:

<< Tanto moriremo tutti comunque! >>

La maga rimane un po’ interdetta, si fida delle mie capacità ma in questo momento non sono per nulla ottimista, contento di avere un’altra opportunità senza sapere io stesso quale sarà l’esito…anche se dentro me qualcosa mi suggerisce che non sarà positivo.

Mi sposto solo di qualche altro metro quando vedo arrivarmi incontro l’unica figura che mai mi sarei aspettato di rivedere.

Karoth vivo, ma come è possibile? Era morto già una volta e risorto altrettanto proprio come il sottoscritto…allora perché è qui sulla Terra, vivo e visibilmente in buona salute?!Davvero non me lo so spiegare.

Il sayan sembra felicissimo di vedermi, sembra quasi avere gli occhi fuori dalle orbite per lo stupore…di certo la sorpresa è comune.

<< Credevo fossi negli Inferi, dato la tua condotta >>

Ecco appunto, neanche lui mi reputava degno di ricevere la grazia e trovare le porte del Paradiso aperte al mio cospetto.

Karoth cambia immediatamente argomento, va dritto al nocciolo della questione: sembra che la situazione sia disperata, tanto che voglia fondere i nostri corpi.

<< Vegeta, credimi diventeremo fortissimi insieme! >>

Ma come può essere, non ci posso credere…che davvero possa funzionare?!

Il mio eterno rivale mi mostra come prova un orecchino, mi incoraggia a prenderlo… ma qualcosa mi fa desistere, un sentimento che conosco bene, e che come sempre quando mi trovo di fronte ad una scelta che implica la sua presenza, torna a tormentarmi.

Lui, colui che più ho odiato in tutta la mia vita mi mette dinnanzi una eventualità tremenda da poter accettare.

<< Presto Vegeta! >>

Non demorde, mi incita, mi implora…ma sono lontano da lui…non capisco appieno in questo momento la drammaticità della circostanza…non posso fondere il mio corpo con il suo, davvero non posso!!

<< NO! >>

Il mio tono è secco e deciso, indurrebbe chiunque a non insistere oltre…tutti eccetto lui.

Testardo, fiero, deciso…proprio come me, è disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole.

<< Se combatti da solo non gli farai nemmeno un graffio!! Cerca di essere ragionevole >>

Le sue parole sono sensate, purtroppo però sono più orgoglioso di lui e non riesco a cedere…non questa volta, non fino a tanto!

<< Ti prego , metti da parte l’orgoglio! Non c’è tempo da perdere >>

E ha ragione a spronarmi, Majin Buu sbuca dal nulla, all’improvviso…e la mia rabbia arriva alle stelle!!

Devo sconfiggerlo, deve morire!!

Gli lancio una sfera di energia, Karoth al mio fianco fa lo stesso…e da lì a poco comincia un combattimento all’ultimo sangue.

La mia tuta si lacera nuovamente, dalle mie gambe escono rivoli di sangue, ancora una volta quel mostro ha la meglio.

<< E’ peggio di quanto credessi >> riesco a dire ansante.

<< Allora fondi il tuo corpo con il mio >>

Scuoto il capo perentorio, non lo farò…né ora né mai!

Majin Buu torna all’attacco così io ed il mio “alleato” veniamo messi in difficoltà ancora una volta:

<< Adesso basta!! >> la voce di Karoth è decisa ma allo stesso tempo presenta una nota tendente al tragico udibilissima.

No, non lo farò…non con un bugiardo:

<< Non mi unirò mai ad un ipocrita come te!! Perché non mi hai detto che sei riuscito a raggiungere il terzo stadio di super sayan?! >>

Mi ha mentito, e non posso tollerarlo…sono il principe dei sayan, non mi si può raccontare delle falsità né mi si può nascondere il vero stato delle cose.

Karoth cerca di placare la mia irritazione, mi chiede perfino scusa, arriva a giustificarsi…farebbe qualsiasi cosa per di convincermi: io però non cedo!

Alla fine sfodera l’ultima arma che gli resta e forse l’unica che mi avrebbe fatto cambiare idea:

<< Tutti sono stati assorbiti da lui…Chichi e la tua…Bulma! >>

All’improvviso qualcosa si scatena dentro me: terrore,sbalordimento ma soprattutto rabbia!

Bulma, costretta all’interno di quell’essere?E’ troppo da poter sopportare, tutto ma non questo!

E come se non bastasse anche mio figlio ha fatto la stessa fine…è più di quanto io riesca a sopportare.

Sono rassegnato, chino il capo metaforicamente e acconsento a prendere parte al piano di Karoth: mi sono già sacrificato una volta, lo farò anche adesso sperando che sia la volta decisiva…lo faccio solo per loro.

Quando Karoth mi mette al corrente che la fusione sarà irreversibile, è troppo tardi: l’orecchino è saldo al mio lobo.


***


Un’altra missione da portare a termine: per far vedere quanto valgo.

Un altro compito da portare a termine: per portare nuovamente i giusti colori al mondo.

Insieme si lotta ed insieme forse falliremo…uniti indissolubilmente per ottenere lo stesso risultato.

Un voto che ho giurato di difendere…il valore per poter tornare a casa con onore!

C’è uno oscuro guerriero sepolto all’interno di questo animo…ed è comune ad entrambi e nessuno dei due adesso può ripudiarlo…è la nostra vera vocazione: combattere per vincere!

E adesso il nostro malcapitato nemico sarà messo di fronte l’amara verità che sta per affrontare una guerra che lo vedrà soccombere…scoprirà che sono diventato…indistruttibile!

Un’altra ragione, un altro motivo per me per combattere.

La mia dedizione verso tutto ciò che ho giurato di proteggere…porto avanti i miei ordini senza rimorso.

Saremo invincibili, domineremo tutti, sovrasteremo ogni forza del male…tremate perché lo saremo per sempre!

Non esiteremo quando daremo vita all’attacco, siamo dentro la battaglia della nostra vita…abbiamo raccolto il meglio di noi stessi in un solo corpo, mantenendo le nostre peculiarità migliori: coraggio, forza, determinazione!

Anche se l’annichilimento sarà inevitabile, l’uno sommergerà l’altro…ci annulleremo a vicenda…ma questo passo andava compiuto, non potevamo fare altrimenti:e allora che si aprano le danze!





Ringraziamenti:

Trullitrulli: Eccoti accontentata, te lo sei chiamato il capitolo successivo...ora spero sia di tuo gradimento.

Veggylink94: innanzitutto, che bello averti ritrovata!!Grazie per i complimenti...spero di non riperderti.

Taisa: Ben detto, avevi forse una palla di vetro? Chi sei Baba forse?! Scherzi a parte: se non lo è Vegeta indestructible, chi altro può esserlo? Grazie per la recensione.

Lilac: Davvero i miei ringraziamenti più sinceri...trovarti così compiaciuta per il mio lavoro mi rende molto felice!

Maryana

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Capitolo 19
*** La notte ***


The Night - Disturbed

The Night - Disturbed

What has come over me
What madness taken hold of my heart
To run away, the only answer
Pulling me away
To fall upon the night
The source of my recovery
Sweet shadow taking hold of the light
Another day has been devoured
Calling me away, begging the question
Why

For saving me from all they've taken
Letting my armor fall again
Giving me the strength to face them
Feeling it taking over now
On a path to take it all away
There can be no better way of knowing

[Chorus]
In a world beyond controlling
Are you going to deny the savior
In front of your eyes
Stare into the night
Power beyond containing
Are you going to remain a slave for
The rest of your life
Give into the night

This self discovery
Redemption taking hold of my mind
A serenade of haunting voices
Calling me away
To feast upon the night
So much felicity
Dark maiden taking hold of my hand
Lead me away from hibernation
Strong and unafraid
Never a question why

For saving me from all they've taken
Letting my armor fall again
Giving me the strength to face them
Feeling it taking over now
I'm about to take it away
There can be no better way of knowing

[Chorus]
In a world beyond controlling
Are you going to deny the savior
In front of your eyes
Stare into the night
Power beyond containing
Are you going to remain a slave for
The rest of your life
Give into the night

La notte

Cosa mi è preso? Quale pazzia si è impossessata del mio cuore? Scappare, l’unica risposta, tirarmi indietro per cadere nella notte, la fonte della mia guarigione. Dolce ombra che si impossessa della luce, un altro giorno è stato divorato, chiamandomi altrove, domandandomi perché. Per salvarmi da tutto ciò che mi hanno preso, lasciando che la mia armatura cada di nuovo, dandomi la forza per affrontarli, mentre sento che prendono il sopravvento. Sul sentiero per far scomparire tutto questo non può esserci modo migliore di sapere. In un mondo fuori controllo, hai intenzione di negare il salvatore che è davanti ai tuoi occhi? Fissa lo sguardo nella notte, potere che non può essere contenuto, rimarrai uno schiavo per il resto della tua vita? Arrenditi alla notte. Questa scoperta interiore, la redenzione si impossessa della mia mente, una serenata di voci ossessionanti, che mi richiamano per festeggiare nella notte. Così tanta felicità, una vergine oscura si impossessa della mia mano, mi conduce via dall’ibernazione, forte e impavida, senza mai chiedere perché. Per salvarmi da tutto ciò che mi hanno preso, lasciando che la mia armatura cada di nuovo, dandomi la forza per affrontarli, mentre sento che prendono il sopravvento. Sul sentiero per far scomparire tutto questo non può esserci modo migliore di sapere. In un mondo fuori controllo, hai intenzione di negare il salvatore che è davanti ai tuoi occhi? Fissa lo sguardo nella notte, potere che non può essere contenuto, rimarrai uno schiavo per il resto della tua vita? Arrenditi alla notte.

 

 

 

LA NOTTE

 

Dopo tutte le vicissitudini avute con Majin Buu: il mio inutile sacrificio, la morte di tutti quelli che potrei chiamare amici, la fusione con Karoth, l’essere stati assorbiti all’interno del suo corpo nel quale quest’ultima è venuta meno, l’ultimo scenario che vede lo scontro finale è il pianeta di Re Kaio.

Assisto in un angolo, ansante e ferito, al combattimento che si sta tenendo tra Karoth ed il mostro rosa: sono incredibili, tutte e due…hanno una forza strepitosa, li guardo allibito colto da un’ammirazione improvvisa!

Quando Karoth soccombe agli innumerevoli attacchi di Majin Buu e crolla a terra, privo di energie sufficienti per poter proseguire mi avvicino a lui sperando che mi dia il suo assenso per poter prendere il suo posto…con voce strozzata a causa dell’eccessivo sforzo appena compiuto, alza appena il capo, quel tanto che gli consente di incontrare i miei occhi:

<< Sta attento, Vegeta…E’ fortissimo! >>

Annuisco concorde con la sua affermazione: non mi aspetto di poterlo battere, voglio solo che Karoth riacquisti le forze e che continui da dove ha interrotto.

Mi alzo in volo, parandomi di fronte al nemico se pur a detta distanza, e gli scaglio contro tutta la mia potenza: però non è sufficiente, la respinge senza fatica alcuna…mi ritrovo sommerso dai suoi colpi, incessanti e dolorosi…è veloce, troppo!! Non posso sconfiggerlo e mi ritrovo dinnanzi la morte quando ho le spalle al muro…sono intrappola!!

All’improvviso, proprio lui che ho odiato più di ogni altra persona, mi salva la vita!

<< E’ ora di finirla! >>

Appare così sicuro di sé, non mostra avere nessuna paura ma solo un gran desiderio di vincere.

<< Devo ammetterlo Karoth sei veramente straordinario… >>

Cosa ti è preso? Quale pazzia si è impossessata del tuo cuore?

<< Non posso competere con un avversario come Majin Buu, è troppo forte per me >>

Scappare, è questa l’unica soluzione…per impedire che la tua armatura cada di nuovo, per trovare la forza di sovrastare questa follia, per affrontarla e sconfiggerla.

<< L’unico che… >>

E’ più forte di te, lo devi riconoscere….

<< Può sconfiggerlo… >>

Fissa lo sguardo nella notte, che spezza il giorno, oscura la tua luce…

In un mondo fuori controllo, puoi rinnegare il vero salvatore?

Fissa lo sguardo nella notte, ha più potere di te…un potere che non può essere contenuto, rimarrai uno schiavo per il resto della tua vita?

<< Sei… >>

Arrenditi alla notte, prostrati ad essa, accetta la sua forza…unisciti alle altre voci che ti chiamano, ed insieme a loro festeggia la notte.

<< Tu…Karoth! >>

Una mano oscura prende la tua, ti porta via…lontano dall’ibernazione…forte ed impavida ti tiene con sé senza chiedersi il perché né come abbia fatto a strapparti da tutto ciò in cui credevi.

<< Ricordo molto bene il nostro primo incontro…ero superbo e convinto d’essere il migliore…come poteva essere altrimenti, ero il principe dei Sayan…io ero il numero uno…ma scontrarmi con te ha ribaltato le mie idee e convinzioni! Tu, nonostante la misera classe alla quale appartenevi sei stato sempre un gradino più su rispetto a me!! Diventasti Super Sayan prima di me, sfogata tutta la mia rabbia riuscii a raggiungere anche io quello stadio. E da quella volta il mio unico desiderio era stato quello di batterti.

Ma tu sei sempre stato diverso da me…ora lo so! Il mio obbiettivo era quello di sconfiggere il mio avversario, ma non il tuo che era quello di migliorarti…sempre, senza tregua!

Ora ti vedo lottare con tutte le tue forze, quasi non posso tollerare però che un sayan combatta con una tale magnanimità…ma comunque, in bocca al lupo… lo ammetto… >>

Arrenditi alla notte!

<< Karoth sei il numero uno! >>

 

***

 

La nostra unica via di salvezza è stata quella di unire le nostre forze insieme a quella di tutti i terrestri, racchiudere in un’unica omogenea sfera le nostre energie…e in questo Mr Satan è stato fondamentale, l’unico che quegli umani abbiano voluto ascoltare per convincersi a collaborare…ma sembra non bastare, Karoth è sfinito e non riesce a contrastare la forza di Majin Buu.

Cerco di convincere Mr Satan a rivolgersi ancora una volta ai suoi simili, anche se questo potrebbe causare la morte di alcuni di loro…ma l’uomo non si convince, non può farlo.

Improvvisamente mi ricordo che abbiamo un altro desiderio da esprimere, lo dico a Dende in ascolto e afferra al volo le mie parole: in un attimo Karoth è in possesso nuovamente di tutte le sue energie, il suo corpo ora può farcela…Addio Majin Buu, che tu sia maledetto.

Crollo steso a terra privo di forze, è finita…è finita davvero!

Karoth mi si avvicina, lo guardo sempre sdraiato a pancia sotto sul prato…il suo pollice è sollevato: sorridendo alzo anche il mio…insieme ce l’abbiamo fatta, l’incubo è giunto a termine!

 

 

 

 

Ringraziamenti:

Trullitrulli: Un complimento, se sincero, non è mai superfluo ma casomai sempre ben accetto! Perciò grazie mille.

Taisa: tu che ringrazi me, sono io a doverlo fare dopo tutti i bei commenti che mi lasci. Sono lusingata, davvero.

Veggylink94: Eh già i disturbed sono perfetti per animare queste scene! Grazie per la recensione.

Lilac: Sono felice che ti sia piaciuto...Grazie, lo apprezzo molto.

 

ATTENZIONE:

il prossimo capitolo metterà fine a questa raccolta!!

 

Maryana

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Capitolo 20
*** Odio tutto di te ***


I Hate Everything About You – Three Days Grace

I Hate Everything About You – Three Days Grace

Every time we lie awake
After every hit we take
Every feeling that I get
But I haven't missed you yet

Every roommate kept awake
By every sigh and scream we make
All the feelings that I get
But I still don't miss you yet

Only when I stop to think about it

I hate everything about you
Why do I love you
I hate everything about you
Why do I love you

Every time we lie awake
After every hit we take
Every feeling that I get
But I haven't missed you yet

Only when I stop to think about it

I hate everything about you
Why do I love you
I hate everything about you
Why do I love you

Only when I stop to think
About you, I know
Only when you stop to think
About me, do you know

I hate everything about you
Why do I love you
You hate everything all about me
Why do you love me

I hate
You hate
I hate
You love me

I hate everything about you
Why do I love you

 

Odio tutto di te

Ogni volta che ce ne stiamo sdraiati, dopo ogni colpo che abbiamo preso, ogni sentimento che provo, ma ancora non mi manchi. Ogni coinquilino tenuto sveglio da tutti i sospiri e le urla che emettiamo, tutti i sentimenti che provo, ma ancora non mi manchi…solo quando smetto di pensarci. Io odio tutto di te, perché ti amo? Io odio tutto di te, perché ti amo? Ogni volta che ce ne stiamo sdraiati, dopo ogni colpo che abbiamo preso, ogni sentimento che provo, ma ancora non mi manchi…solo quando smetto di pensarci. Io odio tutto di te, perché ti amo? Io odio tutto di te, perché ti amo? Solo quando smetto di pensare a te, lo so. Solo quando tu smetti di pensare a me, lo sai. Io odio tutto di te, perché ti amo?  Tu odi tutto di me, perché mi ami? Io odio, tu odi, io odio, tu mi ami. Odio tutto di te, perché ti amo?

 

 

 

ODIO TUTTO DI TE

 

E così sono finite tutte le mie battaglie, il male ha finito di seminare il panico per le strade? Più nessuno si sacrificherà per il bene dell’umanità o per meglio dire delle persone care?

Quasi non ci posso credere, ma a quanto pare devo solo che abituarmi a tale realtà, la vita sarà sempre più quotidiana…già una volta mi sono dovuto adattare alle solite abitudini e per poco non sono impazzito, ora però sento di poterlo sopportare, cosa è cambiato?

Perché il canticchiare della signora Brief non mi urta, l’odore di tabacco dello scienziato non mi disturba, Bulma che con voce stridula rimprovera Trunks il quale sogghigna conscio della bravata commessa non mi spazientisce!?

Riesco a restare seduto al tavolo della cucina, non sento l’impulso di dover scappare lontano da loro e trovare rifugio nella gravity room, anzi quasi sento spuntarmi sulle labbra un sorriso divertito.

Incrocio le braccia sul petto, appoggiando il busto contro lo schienale della sedia, stendo le gambe mettendomi comodo, certo che non manchi ancora molto alla cena.

A fine pasto, Trunks scappa su per le scale diretto in camera, io non so bene di cos’ho voglia: forse di prendere solo una boccata d’aria.

Silenziosamente mi alzo, uscendo dalla cucina, noto l’occhiata interrogativa che Bulma mi lancia senza pormi domande…sa che non me ne andrò, resterò qui.

L’aria è frizzante, mi punge le guance regalandomi una piacevole sensazione, il cielo è sereno coperto da un manto di stelle…lo fisso senza riuscire a distogliere lo sguardo…sì, qualcosa è cambiato, non ho più la tentazione di esplorare l’immensità dello Spazio, né mi vien da chiedermi quanto sia lontana la mia casa, forse perché ho cominciato a coltivare l’idea che si trovi proprio dietro le mie spalle a pochi passi da dove sono ora.

Mai e poi mai avrei pensato che un giorno una tale realtà non mi avrebbe spaventato o inorridito...scuoto il capo, pensando all’imprevedibilità della vita: quando sono nato tutti pensavano che sarei stato il più grande guerriero che l’Universo avrebbe mai conosciuto, a capo di uno dei più forti eserciti, re di un Pianeta ricoperto di gloria.

Ed invece ho ammesso che esiste un guerriero più forte di me, ho sposato una terrestre e la mia stirpe è mezzosangue…ma va bene anche così.

 

***

 

Quando entro nello stanza che divido con Bulma, quest’ultima è già sdraiata ma ancora sveglia intenta a leggere un libro…distoglie gli occhi dalle pagine nel momento in cui si accorge della mia presenza, china il capo da una parte e mostra un tenero sorriso.

Entro in bagno, una smorfia mi trapassa il volto dinnanzi tutti i cosmetici di Bulma: questa è una delle cose che odio, quanta inutile vanità!

Al mio rientro, Bulma ha spento la luce, giace rilassata con gli occhi chiusi, forse già dorme; mi stendo vicino a lei, il suo corpo emana calore, sfiora la mia pelle donandomi un piacevole tepore.

Resto sveglio a fissare il soffitto: eccoci qui, ce ne restiamo sdraiati l’uno accanto all’altra…dopo ogni colpo che abbiamo preso, dopo tutte le prove che abbiamo affrontato…ogni sentimento che provo è contrastato.

Sento di odiare tutto di lei: dannatamente bella, isterica ma intelligente, fragile eppure coraggiosa.

Sì, la odio davvero, più di una volta le sue affermazioni m’hanno fatto arrivare il sangue al cervello procurandomi un fastidiosissimo  prurito alle mani, ma non l’ho mai colpita, sono riuscito a farle del male in altri modi: andandomene!

Ma se la odio così tanto, perché la amo? Dev’essere così, altrimenti perché sarei rimasto, perché sacrificarmi o fondere il mio corpo con quello di Karoth...però, sono davvero conscio del sentimento che nutro nei suoi confronti quando smetto di chiedermelo e dentro l’anima qualcosa pizzica…prima mi spaventava l’idea di poter provare dei sentimenti positivi verso qualcun altro, ora ci ho fatto l’abitudine.

Eppure anche lei inveisce contro di me- quante volta mi avrà chiamato stupido scimmione-  sembra odiarmi, enumera i miei difetti apparentemente esasperata, e nonostante il dolore che gli ho impartito, a volte pure volutamente, mi ha sempre perdonato e a braccia spalancate mi ha riaccolto nella sua vita…anche lei mi ama…ma perché?

<< Sei ancora sveglio? >>

La sua voce mi riscuote dalle mie riflessioni: si fa più vicina a me, appoggia il capo sulla mia spalla mentre mi accarezza una guancia con le sue dita affusolate.

Abbasso gli occhi ad incontrare i suoi:

<< Pensavo >> le dico in tono vago.

<< A cosa? >> mi chiede aggrottando le sopracciglia.

<< A quanto sei una donna insopportabile! >>

Spalanca la bocca prima di mettere il broncio:

<< Ah sì?! >> ironizza risentita.

<< Sì…ma anche a quanto sei indispensabile >>

Ecco l’ho detto, strano ma vero: le mie labbra hanno pronunciato quelle esatte parole.

Bulma sorride con gli occhi che le brillano, non aggiunge nulla, intreccia solo le sue dita alle mie…restiamo vicini nel nostro silenzio.

Come al solito è lei a spezzarlo:

<< Vegeta…sono, incinta! >>

La notizia mi coglie alla sprovvista, ma non sciolgo le dita dalle sue né il mio sorriso si oscura.

<< Buonanotte, Bulma >>

<< Notte >> lo dice sbadigliando e chiudendo gli occhi.

La normalità ha iniziato il suo lento ma inesorabile percorso, non farò nulla per impedirglielo: dopo tutto, sono solo un uomo.

 

 

 

 

E anche questa storia è giunta a termine, è stata sicuramente quella che ha richiesto più energie ma nonostante tutto sono contenta del risultato.

Vorrei dirvi grazie per il sostegno:

Taisa: Spero che il capitolo conclusivo non ti abbia delusa...grazie per i complimenti!

Lilac: Grazie per le bellissime parole, mi auguro la fine ti sia piaciuta.

Ed inoltre un grazie a:

bulma90

cici2

GOGETA

ISI

nana987

Spoil3r

Swwtcicia

Valese89

Vegeta4ever

per aver aggiunto questa storia tra le loro preferite.

Vi do appuntamento alla prossima storia :-)

 

Maryana

 

 

 

 

 

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